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N O R M A

I T A L I A N A

CEI

Norma Italiana

CEI 3-25
Data Pubblicazione

Edizione

1997-09

Prima

Classificazione

Fascicolo

3-25

3368 H

Titolo

Segni grafici per schemi

Parte 1: Generalit

Title

Graphical symbols for diagrams

Part 1: General information

NORMA TECNICA

ELETTROTECNICA GENERALE E MATERIALI PER USO ELETTRICO

COMITATO
ELETTROTECNICO
ITALIANO

CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE AEI ASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA

SOMMARIO
La norma si riferisce alla struttura, terminologia, costruzione-numerazione-utilizzo dei segni grafici citati
nelle Norme CEI del CT 3.
La presente Norma costituisce la ristampa con modifiche editoriali, secondo il nuovo progetto di veste
editoriale, della Norma pari numero ed edizione (Fascicolo 833).

DESCRITTORI
segni grafici per schemi; schemi elettrici;

COLLEGAMENTI/RELAZIONI TRA DOCUMENTI


Nazionali
Europei
Internazionali

(IDT) IEC 617-1:1985-01;

Legislativi

INFORMAZIONI EDITORIALI
Norma Italiana

CEI 3-25

Pubblicazione

Stato Edizione

In vigore

Data validit

Varianti

Nessuna

Ed. Prec. Fasc.

Nessuna

Comitato Tecnico
Approvata dal

Norma Tecnica
1988-2-15

Carattere Doc.
Ambito validit

Nazionale

Chiusa in data

1987-7-31

3-Documentazione e segni grafici


Presidente del CEI

in Data

1987-9-8

in Data
Sottoposta a
Gruppo Abb.

inchiesta pubblica come Progetto C. 218


1

Sezioni Abb.

ICS
CDU

LEGENDA

(IDT) La Norma in oggetto identica alle Norme indicate dopo il riferimento (IDT)

CEI - Milano 1997. Riproduzione vietata.


Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente Documento pu essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi senza il consenso scritto del CEI.
Le Norme CEI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione sia di nuove edizioni sia di varianti.
importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso dellultima edizione o variante.

INDICE GENERALE
Rif.

Argomento

Pag.

P A R T E
GENERALIT
1

1
1

1.8

Campo di applicazione .......................................................................................................................................................


Struttura ..........................................................................................................................................................................................
Corrispondenza con altre Pubblicazioni IEC .......................................................................................................
Terminologia ...............................................................................................................................................................................
Costruzione dei segni grafici ...........................................................................................................................................
Numerazione dei segni grafici .......................................................................................................................................
Utilizzo dei segni grafici .....................................................................................................................................................
Adattamento dei segni grafici ai sistemi di tracciamento automatico ...............................................

A PP ENDI CE
A

GRIGLIA PER SISTEMI DI TRACCIAMENTO AUTOMATICO (CAD)

1.1
1.2
1.3
1.4
1.5
1.6
1.7

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GENERALIT

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P A R T E

1.1

Campo di applicazione
La Pubblicazione IEC 617 contiene segni grafici impiegati negli schemi
elettrici.
Non si fa alcuna distinzione fra correnti deboli e forti; bench molti segni grafici
siano stati raggruppati in parti di questa Pubblicazione relative a specifici campi
elettrici, essi possono essere impiegati anche in altri campi.

1.2

Struttura
La Pubblicazione IEC 617 suddivisa in pi parti come segue:
Parte 1: Generalit, indice generale e tabelle di corrispondenza(1).
Parte 2: Elementi dei segni grafici, segni grafici distintivi e altri segni grafici di
uso generale.
(Per esempio: contorni e involucri, segni grafici distintivi per tipi di
corrente e di tensione, variabilit, direzione della forza, del movimento
o del flusso, ecc., comandi meccanici, collegamenti a terra e a massa,
elementi ideali di circuito).
Parte 3: Conduttori e dispositivi di connessione.
(Per esempio: conduttori flessibili, schermati o spiralati, coppie coassiali, morsetti, giunzioni, prese e spine, accessori per cavi).
Parte 4: Componenti passivi.
(Per esempio: resistori, condensatori, induttori, nuclei di ferrite, matrici
a memoria magnetica, cristalli piezoelettrici, elettreti, linee di ritardo).
Parte 5: Semiconduttori e tubi elettronici.
(Per esempio: diodi, transistori, tiristori, tubi elettronici, dispositivi fotosensibili e magnetosensibili).
Parte 6: Produzione, trasformazione e conversione dellenergia elettrica. (Per
esempio: avvolgimenti, generatori, motori, trasformatori, convertitori di
potenza).
Parte 7: Apparecchiatura e dispositivi di comando e di protezione.
(Per esempio: contatti, interruttori, ausiliari di comando, contatti funzionanti per effetto della temperatura, avviatori per motori, dispositivi
sensibili alla prossimit o al tocco, rel a tutto o niente, rel di misura,
fusibili, spinterometri e scaricatori).
Parte 8: Strumenti di misura, lampade e dispositivi di segnalazione.
(Per esempio: strumenti indicatori, integratori e registratori, termocoppie, dispositivi di telemisura, orologi, trasduttori di posizione e di pressione, lampade, sirene e suonerie).
Parte 9: Telecomunicazioni: apparecchiature di commutazione e periferiche.
(Per esempio: apparecchiature di commutazione, elementi di selettori,
apparecchi telefonici, telegrafici e di trasmissione dati, trasduttori, apparecchi di registrazione e di riproduzione).

(1) La Norma CEI comprende solo le Generalit.

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Parte 10: Telecomunicazioni: trasmissione.


(Per esempio: circuiti di telecomunicazione, antenne, stazioni radio,
guide donda, dispositivi ad uno o pi accessi, maser, laser, generatori
fissi di segnali, convertitori, dispositivi a soglia, modulatori, demodulatori, discriminatori di frequenza, concentratori, multiplatori, diagrammi
di spettro di frequenza, linee e dispositivi di trasmissione a fibre ottiche).
Parte 11: Segni grafici per schemi e piani di installazione architettonici e topografici.
(Per esempio: centrali, stazioni, linee, sistemi di distribuzione via cavo
di segnali radio e televisivi, segni per installazione di condutture,
prese, interruttori, installazioni per illuminazione).
Parte 12: Elementi logici binari.
(Per esempio: segni grafici distintivi, notazione di dipendenza, elementi di logica combinatoria e sequenziale come amplificatori, emettitori,
codificatori, elementi di ritardo, elementi bistabili, monostabili ed astabili, registri di scorrimento, contatori e memorie).
Parte 13: Elementi analogici.
(Per esempio: amplificatori con segni grafici o simboli distintivi, generatori di funzione, convertitori di coordinate, commutatori elettronici).
1.3

Corrispondenza con altre Pubblicazioni IEC


Regole pi dettagliate sullutilizzo dei segni grafici e sulla preparazione di vari
tipi di schemi sono definite nelle varie parti della Pubblicazione IEC 113: Schemi,
diagrammi e tabelle(1) e nella Pubblicazione IEC 750: Codice di identificazione
dei materiali da utilizzare nella tecnologia elettrica(2).

1.4

Terminologia
Dove possibile, i nomi dei dispositivi e i concetti stabiliti nella presente Norma
corrispondono a quelli usati nella pi recente edizione del Vocabolario Elettrotecnico Internazionale (Pubblicazione IEC 50).
Per facilitare la comprensione della Norma, le definizioni dei diversi tipi di segni
grafici sono elencate qui di seguito.

1.4.1

Segno grafico
Figura, contrassegno o carattere, utilizzati convenzionalmente su uno schema o
su un altro documento, per rappresentare un oggetto o un concetto.

1.4.2

Elemento di segno grafico


Figura semplice con un significato definitivo destinata a combinarsi con altre figure per formare un segno grafico completo di un dispositivo o di un concetto.
Per esempio, il segno grafico di un tubo elettronico composto da elementi di
segni grafici rappresentanti: il filamento riscaldatore, la griglia, lanodo, linvolucro, ecc. Quando elementi di segni grafici sono combinati in questo modo, la
loro disposizione non necessariamente riferita alla struttura fisica del dispositivo rappresentato.

(1) Norme CEI 3-32 e 3-33.


(2) Norme CEI 3-34.

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1.4.3

Segno grafico generale


Segno grafico, generalmente semplice, comune a una intera famiglia di oggetti e
caratteristico di questa famiglia.

1.4.4

Segno grafico distintivo


Segno grafico aggiunto ad un altro per fornire ulteriori informazioni.
Note: 1

1.4.5

I segni grafici distintivi generalmente non si usano da soli, mentre un segno grafico generale pu essere usato come segno grafico distintivo.
Ad esempio, il segno grafico generale di un condensatore si pu aggiungere a quello di un
microfono per costruire il segno grafico di un microfono a condensatore.
La denominazione segno grafico supplementare stata utilizzata in passato con lo stesso
significato di segno grafico distintivo.

Segno grafico di funzione


Segno grafico semplice rappresentante un assieme di oggetti, inteso ad indicare
la funzione dellassieme, ma senza fornire dettagli sugli oggetti stessi n considerare tutte le connessioni.
Nota I segni grafici di funzione sono generalmente impiegati su schemi con rappresentazione unifi-

lare.
Possono impiegarsi anche su schemi indicanti tutte le connessioni dingresso e di uscita.

1.5

Costruzione dei segni grafici


Nella presente Norma le dimensioni dei segni grafici sono state scelte per facilitarne la comprensione.
Queste dimensioni sono state anche scelte in modo proporzionato s che ogni
segno grafico possa essere associato con altri.
Inoltre i segni grafici sono stati costruiti in modo che la distanza fra i tratti di connessione sia un multiplo di un modulo stabilito che permette di riservare uno
spazio sufficiente per la marcatura dei terminali.
Nella maggioranza dei casi i segni grafici sono direttamente utilizzati su uno
schema e sono allocabili su una griglia di un sistema a tracciatura automatica
(1.8). Per i segni grafici della parte 11, destinati ad essere utilizzati su schemi per
disegni di disposizione o mappe, pu essere necessario adattare la scala alle necessit.
Bench i segni grafici siano presentati senza griglia di fondo, per la loro costruzione stata utilizzata una griglia (App. A).

1.6

Numerazione dei segni grafici


Ogni segno grafico contraddistinto da un numero di riferimento, costituito da
tre gruppi di caratteri:
n
il primo (2 cifre): il numero della parte della Pubblicazione IEC 617;
il secondo (2 cifre, o una lettera e una cifra): il numero della sezione della
n
parte considerata;
il terzo (2 cifre): il numero progressivo del segno grafico nella sezione.
n
Ciascun gruppo separato dallaltro mediante un trattino orizzontale.
In ogni parte della Pubblicazione IEC 617 le sezioni sono numerate da 01 a 99
oppure, nelle Appendici, da A1 ad A9 ecc.
In ciascuna sezione i segni grafici sono numerati da 01 a 99 consecutivamente(1).
(1) La numerazione CEI corrisponde a quella IEC; per i segni grafici che non esistono nella IEC il terzo gruppo sar costituito da
3 cifre, a partire dal 101.

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Esempio:
13

02

05

Parte 13
Sezione 2
Segno grafico 5

1.7

Utilizzo dei segni grafici


Gli elenchi degli elementi dei segni grafici, dei segni grafici distintivi e dei segni
grafici generali sono completi per quanto possibile; stato inserito un numero
limitato di esempi di segni grafici combinati(1). Se il segno grafico di un particolare dispositivo o di un concetto non compare nella presente Norma, pu essere
composto tramite unappropriata combinazione dei segni grafici elencati.
Le dimensioni di un segno grafico, rispetto ad un altro, possono essere adattate
alle esigenze del disegno o della applicazione. (Per esempio: spesso diverse dimensioni di un segno grafico sono usate per i trasformatori di potenza e di misura).
Inoltre le dimensioni di un segno grafico usato come segno grafico distintivo di
un altro possono essere ridotte.
Quando il segno grafico ridotto o ingrandito si dovranno per conservare le
proporzioni.
Se non si modifica il loro significato i segni grafici si possono trasporre per rotazione o per simmetria; lorientamento mostrato nella normativa non vincolante.
Si possono utilizzare diversi spessori delle linee per la rappresentazione dei conduttori.
Per chiarezza, i segni grafici sono generalmente rappresentati con le loro connessioni. Salvo indicazioni contrarie, queste rappresentano solo un esempio delle
possibili disposizioni delle stesse.
Alla maggior parte dei segni grafici si possono aggiungere informazioni supplementari. La presente normativa mostra esempi di questo uso solo nei casi dove
esiste un metodo raccomandato per la presentazione di tali informazioni.

1.8

Adattamento dei segni grafici ai sistemi di tracciamento automatico


Per facilitare lutilizzo dei segni grafici nei sistemi di tracciamento automatico:
i segni sono stati costruiti in modo che si possano usare su una griglia con un
n
modulo M. Il modulo di 2,5 mm utilizzato nella normativa, non obbligatorio;
i tratti di connessione di un segno grafico coincidono con le linee della griglia
n
e terminano nei suoi nodi;
n
i lati dei rettangoli e il diametro dei cerchi sono stati tracciati multipli di 2M.
Per segni grafici pi piccoli sono state usate anche dimensioni uguali a 1,5M,
1M e 0,5M;

(1) Gli elenchi sono riportati nel documento originale IEC 617-1.

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una distanza non minore di 2M stata tenuta tra le linee di connessione conformemente alla Norma ISO 3098/1 - 1974 Technical Drawings Lettering
Part 1(1);
per i sistemi di tracciamento automatico si richiede inoltre che ciascun segno
grafico abbia un punto di riferimento localizzato in un nodo della griglia.
Bench non vi sia alcuna regola generale che precisi la posizione esatta di
questo punto, la griglia a passo 2,5 mm dellAppendice A ne facilita la scelta.

(1) Norma UNI 7559/1.

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APPENDICE

GRIGLIA PER SISTEMI DI TRACCIAMENTO AUTOMATICO (CAD)

2M = 5 mm

Linee di griglia da preferirsi per


lallineamento con le linee di
connessione

Linee alternative impiegate, per


esempio:
n
se la distanza tra le linee di
connessione 3M, 5M, ecc.
n
per i segni grafici con dimensioni ridotte

Nella normativa i punti di riferimento dei segni grafici non sono rappresentati.
Tuttavia le linee di connessione ai segni grafici sono state disegnate in modo da
coincidere con le linee della griglia.
Il punto di riferimento si pu determinare di conseguenza nel modo seguente:
n
allineare le linee di connessione del segno grafico alle linee della griglia, in
modo che le loro estremit coincidono con i nodi della griglia stessa;
scegliere un nodo opportuno della griglia come punto di riferimento.
n
Esempi:
Segno grafico 04-01-07

Segno grafico 05-05-02

I segni grafici generali e distintivi non sono rappresentati di solito con le connessioni. Per questi segni grafici gli esempi di applicazione possono essere daiuto
nella scelta del punto di riferimento.
Fine Documento
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La presente Norma stata compilata dal Comitato Elettrotecnico Italiano


e beneficia del riconoscimento di cui alla legge 1 Marzo 1968, n. 186.
Editore CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano, Milano - Stampa in proprio
Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 4093 del 24 luglio 1956
Responsabile: Ing. E. Camagni

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