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BBLoTEcA
EFLNESTO MONAC]
MDCCCXLIV.
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POESIA ITALIANA
LI B R1 TR E
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IN VERONA , MDCCXXXII .
Per Dionigi Ramanzni , Libraio a S. Tomo,
Con Licenza de' Superiori, e
AJIGNORI
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.ACADEMICI
FILARMONIGI
DIVERONAK
'DIONIGl RAMANZlNl.
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NOMI
FILARMoN I CI
PADRI
GRAVISSIMI
covERNToRs~
Com Gio: Battia- dalla' Torre
CONSIGLLERE
Marchee More" Antonio' Pmemonte'
C A N C E L L l E R E
ENSRE
Cante Alfono Monteu-ani.
ESAT
ESATTORE"
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ACADEMlI
1
Conte Franeeeo .Mea'iei Dot. .di Collegio
O.
Bortolameo Jerenelli
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Conte
Giacomo
dal Pozzo
Ca'v.
Come Fr
Alberto
Pomipe'
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' Geroa].
Conte Ramalolo Ramb'aleli
Conte Go Giui
Ferelinanab Crema
Conte Clazfdio dal _Bovo
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Conte Ottagano.~_;Pellegrin
Orario Merobemi
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Mare'
NOl
NOI
REFORMATORI
Dello Studio di Padova.
DELLA
NOVELLA POESI
LIBRO PRIMO
.p OVENTE meco medeimo ripenando riz~`
no mi embra onde ci ia , cbendo noi
Italiani d una ri dolce e leggia ra e neo
va poeia poeditori, il di lei vero genere,
le qualit , le ingolari bellezze o poco, o
nulla con l occhio della mente appiamo
-comprenderere con parole ni-gare. ,Qgin
ci che la done iamo ati quanto al genere e alla favella
di quella ritronatori , quanto alle forme ed al vero o crea
ta labbiamoo migliorata, baamente di noi medeimi giu
dicando , a greci fonti ed a latini ne eoncediamo I' origine,
DELLA
NOVELLA
9.
forme , e le grammatica/:parti conderarono . E tralacian
PmTcjg; a'o i Commentatori delle poetiche Ari/Zotelca, ed Graziana,
_folli-123;."- cbe di necet il tutto alle regole de loro maeri ridnjfero
(ebbene il Caelvetro poteua piegare Arzotile , o contra
dirgli enza mordere i' Tocani ) coloro clre di poi' della poe
tica nolgarmente trattaron: , e a jane/lare del verz no
ro , e rima,e delle forme diceero , certamente del pi fe~
ezzo cero alto ilenzio . Tra qnalimonit perch ,(3.) Bernardino
Banana-m DAME/.[0 propone regole owner/'air, clre i poono attribuire
GLZLOQJ ad ogm poeia , ma adopra gli eempi; de jbl: Tacam , e le
EST-i regole unicamente della compoizione delle parole adatta al
4 PW." di la poeia rio/fra ..(4 ) Girolamo Muzio neno: tre 111m ad im:
gmgd_ tazione d Orazio in 'vedo critti, a prima gznnta molto Promet
"
Vcnun
;er-04:33:;- latina e alla greca ridnee, e della latina aveva prima egli
r- 1. trattato : ma qu poco diine ci per cm diede il titolo all'
opera; anzi contro la tocana poeia acerbamente fdml/.
ctr Roman. Che per la Topica Poetica di M. Gio: Andrea Gilio olo
L' dvni* diretta alla Lirica, e la poetica del Zoppio tende unicamen
ZJgjfjm -te alla dd di Dante, preo che nulla nel propoito noro
'574particolareggiando . Dite oli ritrovo tra tante poetiche in
7 Ddl-m_ lingua nofra che in lit/on numeroi leggono , li quali co
POESlA
LIBRO
I.
2.
DELLA
NOVELLA
per
POESI-A LIBRO I
s
percb l uno al Principe della latina lirica cercbi uguagliari,
6
DELLA NOVELLA
guerregiare, altro il viver civile e politico, altri gli ui del
vefiire,_delconverare , altri gli ipettacali e givochi. Onde
quelle poeie piu piacciono( equal cea pu eere pi giua e
ragionevole?) le quali i nq/iri preenti edit/mi eiorimonmle
leggi, le uanze, ed alle piu promane orie notre radat
tano . Sendo naturale coli-:me ckgli uomini, cbe abbiano in
pregio e celebrino ed eimino le coi' loro pi di quelle degli
altri. .Per Omero e gli altri greci cantori a Greci fur cari,
perch) i loro fatti, paei , coumi celebrarono. Coi Virgi
lio egli altri latini poeti a Latini. Ed ecco non olamente la
pietra del paragone che il diver/B pregio delle opracitate
poeie per guardo dell' una all' altra a'icuopre; ma d on.
de anco i poano i veri nti attingere,e la propria natura
della italiana poeia dipiegare. Ecco donde naca la no
vita e pregio della divina Danteca comedia. Ecco d' onde
i poemi Romanzi caturiero. Ecco d onde canzonieri no
ri , di gran lunga delle Ode latine e greche dierenti, le
paorali Favole, le poeie nelle lingue native comecbe dx-t
POESALIBROI.
n cor/ena
ga.
noi
DELFLA-NOVELLA
POESIA LIBROI.
9
acuti d ingegno, nell' altro pi robui di forze. Ora econ
do l'altra qualita cbe ucceione delle coe, per eaeja
mirabilmente i 'variano . Onde in quea eta orice la pa
ce ,in un altra inorge la guerra; uccedendoi gli uni agli
altri oarj cotumi , 'varie lingue, 'varj regni, varia religione.
,Qucyie due qualita o categorie di luogo e di tempo , furono
in parte adombrate da Ariotile ,alla parte principale econ
'ro
DELLA NOVELLA
Anzi nulla di e del poetare de popoli a lui contempora
nei , cbe pur eerci doveva o buono o reo , per quella
neceita cbe di opra abbiamo addotto . Cbe e , come
:rialzi-PK;- mi pare cbe in alcun luogo dica (8) il Caelvetro , egli non
dc. poeu' degno le coi* degli altri popoli , come barbari , quelo
me'
plib. mu non puote. Ma qui dira` (9) il Minturno , favellando contro di'
amore-
ternfo
POESlALIBROl.
1!
tempo dell altro pu eere di pi b/irani ca t fornito; onde
dij-Ii- Ariotile,(u)che poche grec e {amg ie potevano om ;zi'cl-;zm
mini/?rare argomenti di tragedie , e c e alle ie/Je WWW-1537:5333;
ritornare. E lo lfo diff" il Muzio* ('7')
la Tragedia uole
Far a gli uattltoli ritorno
Rin-23C"
z DeHar
il.; Por-ir;
l
o jo
xz
DELLA
NOVELLA
in .
.
. . .
.
mi; dove de , divmi poemi, cbe ono pecie tutta nora, tratte
remo. Per nella confuione di tali idee pi del Caelvetro
colpevoli furono il Muzio , ed il [Minturno, e prima il Da
POESIA LIBRO I.
13
trattare di cbe cbe/ia , e noni vede , o noni da a divide.
re (biaramente in quale idea con altra coa convenga in
quale diconvenga. Onde coloro cbe della poeia offra pm.
fizavano di trattare , come io dii, dimorare dovevano, ma
II.
Delllzp'
cap
11
praticata
dagli ita
lian .
I4.
DELLA NOVELLA
ra , o della Traged-a e Comedia o dellElegia, Egloga ed al
tro , in cui i greci furono iprimi , non lo vano e` ricercare
cbi degli italiani , ma cbi de latini ne ia tato inventore;
POESIA
LIBRO I.
15
16
DELLA NOVELLA
Trino le vere Eroiche regole greche ieno ate adempiute,
o no; da coloro non i pu determinare in niun modo, i quali
falamente credono che cotali regole nella poetica dAri/ioti
le pi chiare appajano che la luce del ole. I quali e in ci
penano , o che iena i libri Ariotelici di poeia compiuti, o
dal numero de Commentatori uoi abbatanza dichiarati ,
` 18 ramzleggano non che altro ,(18) la lettera , o parere di Franceco
mo OlO che d due poemi del Trino , e del Tao non :de
gnerebbeiore la latina Epica , o greca , e alle coe no
re poteero o con gli occhi, o con gli orrecchi de poeti loro
eer quelle preenti, come noi iamo alle loro . Beni voreb
beri qui avvertire alcune dierenze che paano tra gli anti
cbi e moderni Epici , non _o e pi , o meno a quei van
taggioe. Pociacb, come dice il gentilimo Petronio Arbi
19 Non tr0:(19,` non deoni dal poeta le coe avvenute emplice
enim res ge
POESIA
LIBRO
I.
17
biliea cbe la maggior unione del tempo e del luogo dove icc
eede l'azione dall' eroico cantata, eno pi perfette e eon
15/2- par pari abbia o poa avere l unione del luogo . ,Qiin- v* i
ecchia
di fore avvenne ebe poco piace-vole foe l' Alamanna dell' alla
"P""'
18
DELLA NOVELLA
[uomini Bolognei cbe criero i Fai di Luigi XIV. Final
mente un altra dierenza tra gli anticbi e moderni epici
nacer dalla diverit, degli anticbi e moderni coumi .
.Ma di ci diremo or ora parlando della tragedia.
Illl,
`
poe, anzi la amp la prima volta non del 1529 , come
RBL? dice , (24) ilC'reeimbeni , ma del 1 5 24. come dice il Marcbee
V" " 5' Maei, (2. 5) edel 1 5 z 5 avendo cominciato il poema dell' Italia,
;fl *ge-:Zio ar ata dagli Italiani praticata prima la tragica, cbe l
POESA
LIBRO
I.
19
midei
20
DELLA
NOVELLA
quinti nacono igravimi e rari cai che ore olo nelle gre
cbe Favole ed in poche d ee ritrovani per dar materia
alle tragedie giua l avvii) di Ari/lotile. Ora non vedendo
ai 9885 Fml di gran vizj , che no di qualunque virt
paragone, con eguentemente abbiamo debole idea di ci che
allora naceva dal confronto d vizj e delle virt . Si potreb
tra
POESlA
LIBRO I.
2:
preentanti il cielo,lin~rno ,il mare, ele deit di tutti qutli "mh'" "
gli antichi
tre luoghi econdo la Theologia d Gentili .P Certamente e ?mi E
,
.
,
_
,
omedie, e
da quelle parti de Teatri od Anteatri che malgrado alle rn- Tua-die_ il
giurie del tempo no a di notri durarono , lecito propor- :Zilli-Elda
zionevolmente congetturare quelle che perite ono; tanto di. 'JZM
n
DELLA NOVELLA
alla eompaione e pavento gli animi d pettatori. Come i
i cerchi in qual guia la gura dell' attore 0d Ijtrione che
merce della gran machera , delle gone vei , e de rilevati
coturni , era a lontani proporzione-vole e gradita , non ap
'
POESIA LIBRO I.
23
eatal male, o dagli antichi (3 1) , o da' moderni precetti di ;JM-m::
ben atteggiare poa pigliar il rimedio , n ,- regole al crii-a dc-l:
veir noro confecenti precriver i vogliano , n e le pre-,Permuta
critte dagli antichi , o moderni Italiani( 3 2)giovevoli iena , o dd "9
compiute ; n e quantunque regole i precrivano , mezzo :KRZR
umi preenti ,indotti a ci, come un loro Critico crive (3 4), u 1A: Padre
da eotea ragione, cio che le paoni che i rappreentano noni'rm''
24
DELLA NOVELLA
POESIA LIBRO I.
2.5
uonato r arte pagata i pu , o i vuol fare . E percbei
fmngolamente la vila mirabilmente pruova in cio lo
cena', ,a [o i, oporzionevole:le ve/iitragicbe l vorrebbero piu
cl),- fbe Mibile a quelle che uava la nazione rappreenta
minute,
26
DELLANOYELLA
Per [4
POESIA LIBRO I.
27
conideriamo , quanto di novita l italiana eomedia abbia ag
giunto alla greca e latina ne' nuovi permaggi rappreentati,
ne" nuovi coitumi , e nella nuova invenzione de' nodi e di
28
DELLA
NOVELLA
POESIA LIBRO 1.
29
" ` 'A
4xin Cimi
Napoli
reriLMo-w.
Lur
30
DELLA
NOVELLA
3t
Rigiroecondo
Stanza econda
Onde di te s pago
Are il gran R di Cinto , alma Triquetra,
Che per empre veder tua bella immago,
32.
DELLA
NOVELLA
Giro terzo
CI
IC
POESIA
LIBROUI.
33
..
po'ano alla forma della Lirica greca riduri ,' come i almi ipu'blcne
nepure, poeie da quelli con tal nome appellate 3 non aven- "l "6'
do cotali poeie , come ognun vede ne la materia delle gre
che fale Deit ne l occaione de loro agrizj ,'teatri, o
givochi , e ne meno la forma :- tanto o quanto i vogliano
coniderare , e cogreci Lirici paragonare. Le Anacreonti~
che bemi , ed altre canzonette di imil guia da poeti
Dolce
34
DELLA
NOVELLA
Che piovuta
Su le labra ti La manna?
O pur nettare libai,
Ne curai
Poi le labra raciugai?
Bando tenne
Il fanciullo in mezo al rio.
Qual piacer allor ara,
Ch uom tra via
Se mi vede
e a
POESIA
LIBRO
I.
35
zo genere reava , cbe era quello delle Piole contenenti nego~ ` 3 '
zj main veri ,del qual genere molte [endovene m cz/ira lin
36
_DELLA
NOVELLA
Eopra Celo,.e
uo rimedio
Erairato
Celebrare
il vorreiopra
, ve ilalcun
Trovar apee col uo acuto pirito
Ancheaun mio mal ,che peo mange,ecruccia!
POESIA LIBRO I.
37
Un'
38 .
DELLA
NOVELLA
\
\
l.
POESIA LLBRO l}
34
ra elegiaca , noi molto guadagneremo , perche nq/Zra ji di.
ca , a chiamarla capitolo, icome emhra che tra queto , e
40
DELLA NOVELLA
nevolmente faremo menzione de poemetti trattanti alcuna
materia molto inferiore all eroica , come della coltivazio
ne , della caccia, dell arte militare, ed altre coe all man
4115011303::
La materia de l api
porte
.POESlA LlBRO I.
4t
porteranno . Ecco un Epigramma del Marchee* Maei cbe
appo noi conerviamo manocritto , e cbe qui porremo per
-' [7
41.
DELLA "-NOV"ELL'A
3:, ?mi Egloga prea da Marmi del Doni , (48)piu a canzone hini
fff- P'- gliante che ad altro; ma per la materia pur-egloga ,quale
o ua jfe , o di ?alcun Academico Pellegrino certamente e bel
lima.
..
I manueti agnelli,
Bando di mandi-a il levo , e quando il torno;
Che giunto on a lei veloce e leve
Ov ella in grembo lieta mi riceve.
P.OESIALLLBRO l.
43
E Z-gue raccontando in quo/ia medeima, Stanza I: dolci
accoglienza- cbe fanno/i intendevo/monto, concludendo poi la
anza medefma in tm] gia-a.
,
z
E con parole poi chamor m inpira
Cos le dico, clla.m.-a,colta c mira.
Gienevra mia, dolce
ben, che ola,
Ovio
ia
in
poggio,
o
'n riva
, ato
Mi ai nel" 'cok,oggi -la
vquarta
l ,_
POESIA
LIBROI.
45
L aurora Vigilante,
.
E gli augellett odo oavemente
Lei alutar , ch'al mondo riconduce
Nel uo bel grembo la novella luce.
Canzon crecendo con queo Ginebro
46
DELLA
NOVELLA
,
POES-IA LIBRO I.
4.7
qui dette ormai raccogliendo, e null' altro gl Italiani fat
to aveero, che egnare con tante e i varie loro poeie le
i a Greci dato loro non fl, come'a quelli che for/Z* primi
trovatori furono , nondimeno potrebbono co Latini [lei gareg
argo
'i
48
DELLA
NOV-ELLA
P O E S [TK. L. l B R O-.I.
4.9,;
Cb
[aini
e ingola', Furioo
vene!.
per
50
DELLA NOVELLA
omhra
nonquiione
fa l onore
notri iantichi
,padricio
. Ne?
che .i
un' altra
ancor.demovere
potrchhe;
i? degl
Italiani nori meglio coloro ahhian fatto che nella latina,
lingua e veriz crivendo igreci imitarono , e i latini emu-
larono 'in quelle forme di greca poeia che abbiamo in.
queo lihro annoverate , che non quelli nor riferiti 'ed,
POESIA LBROI.
51
ne delle poeie fatte alla greca e latina guijiz , dalle vera
mente italiane nore, chiudiamo , con oervar coa ore
56
Ortiz.
nell' arie
poet. Vo:
emplam
greca,No
dum: ver.
are manu
etc.
lo in
Maunpoidierente
lo fieocoume
Orazioavevano
avendo ioj-rvato_
latini la , comedia
cbe forerino'
vata , componendo le favole preteate e togate cori dette
da varie nti di romane vei, cbe dierente condizione, o
eta diiegnavano ,* di cotal novit cant il medeimo Orazio
quai vittoria e trionfo dicenab (5 7)
;7
0r- art;
poe
veigia
greci.
^ui deere.
re, et cele
bui-c dome
ica
fear
57.
DELLA NOVELLA
poeia nora inventate edeeguite, delle quali nel eguente '
NOVELLA POESIA
i-iLIBRO sEcoNDo:
GLI pare cbe dura c012 ia e male-geco;
le, e non anzi ingiurioa il *volere all'
dere,
r:
DELLA
NOVELLA
POESlA
LBRO
ll.
gf
ze ,
56
DELLA
NOVELLA
'98
DELLA NOVELLA
mi nori , quando non abbiano altra ragione cbe l' ec.
re narrativi,- non facendoi dal olo narrare il poema
Epico, come ognun a. Dunque i divim' poemi aranno ge
rime operum,
cuminum
. `
, .
ta .chiamato
.
M** '" loro veri o nulla , o olo alcun detto abbiamo , onde
non
venni e.
p0 ra
POESALBROII.
5)
lei vera lodefno'n gia come diceBernardino Daniello, (4) nel! 4' C- 43*
i .u
`
,q
Sdf-'3'."
L j
l-fxil'i- T
` 71'341? 'in'.
60
DELLA
NOVELLA_
Purga
9: o. `
Inferno un!
w I].
il
Prolago
parlando,no-velletta
la chiamadegli
, come
il Boc
caccio
intitol.
comedia
quel uo raccontov
amoroi
fuc
cei d Ameto. Ed i nori chiamarono capitoli certi poe
metti Iirici 0 itirici , titolo-cbe pi alle profe convien .
Anzi alcuni de primi Italiani chiamarono tragedie le paee
tutte in alt-;mo ilo,e comedie {e critte Mezzano-Inizi,
'
e
62.
DELLA
NOVELL
POESIA
LIBRO
II.
62
rajgma nell' Italia ancora. '(12) Ed ecco pure come Dan- cn-.449;
te i dqenda dalla critica del Caelvetro , cio dall' uare 2:14:15;
64
DELLA NOVELLA
al conocimento della pecie di ea , e di cerchio 'in
cerchio, di _bogli in boglia riguardando , vede l'ine
n:
'
'
'
llll.
66
DELLANOVELLA
ente de vivi, e nel vizio, e nella pnrgagione, e nella illa
minazione . Ma di pi ,' oltre a tutti gli altri trapa il
;ZZ-$352:.
-I- Carte la
(18)
quale
Gravina
certamente
nel conocere
non lo ile midollo
dierentedella
da Danteca
quella che lt a.
m
'67
nella prima guia, Omero igm'tz, e all' Ariton/ico precetto mioaggiune ,~ .pi perehi ollevati ingegni allo eox grado di
perfezione pervengono enza lnno dellaltm apere, the per
aver hadato o all' Omerieo eempio , o all" arte* di Ariotile'.
68
DELLA
NOVELLiA"T
-POESIA
LIBRO
II.
69
70
DELLA
NOVELLA
D la mu a le cette a celebrare"
Gli Dei, lor gli, il. vincite: del ceo,
Bl cava! pi veloce , e i giovanili
cut , acli.
ben vin: t:
ue.
POESIA
LIBRO
II.
7:
77.
DELLA NOV'ELLA
no, ritroviamo non altra eere la materia della loro lirica ,`
che la prefata di Orazio . Egli loda Mercurio , e Bacco , e
Ceare Auguo uo Signore , adempiendo in ci quel uo detto
pueroquc Dcorum. Invoca Diana e Febo e Venere, an
zi ena'e a cantare le ville ,i onti, la modeia , la libera
lit , el ozio. E altretanto aveva avanti di lui fatto Catullo ,
m' invero Dio , con` la lirica nqra gli aetti umani cri
me riva/tia Dio , e anco leoperedi Dio celebra , ma pi
ric/lle
POESIA
LIBRO
II. T573
cenno
Val
e imili . Ma qui odo alcuno dirmi cbe prima aai delle canzo- Y_
ni degli Italiani rimatori, e delle [audi , e delle rime n'ritua- ?lii-131:;
li, molti Padri greci e latini de mezzaniecoli ed altriinni,
poeti,
74
DELLA
NOVELLA
Eroi, ,non iiniega -ebe to' latini e _greci 'eer poa econda
la materia ,comune ; eomeeb per le orme vero e favel
E
Spino _gentil che quelle membra raggi
Tale ilcapitolo del? Arioo a gloria della Citt di Fio
renza
Canti] Citt che con felici auguri
Tale
PoEJsiA LIBROl-L
75
76
~DELLA NOVELLA
Sovente con- le Grazie in lieti cori
Danzava intorno , 8c per li rami intantb
Salian cherzandoi pargoletci Amori .
__ Speo Diana con le Ninf canto
terno ,r o lo mi taglia'.
Gli:
Pe
contra al ghiaccio rio ,` che ancor non: ceh ,ll debil ramo hanr poca difea.
Con
'77
_ '
78
DELLA
NOVELLA
degli Epi
grammi
Lacin e
nobis pagi
POESIA .LIBRO
Il.
79
nelle rime ue, come gli altri, Platonico apparice anzi cbe
no , ne mai biecea voglia 0 carnale da uoi veri traoira.
ti nori imili alle parole le voglie (cbe qui per noi non i
mente
i
80
DELLA NOVELLA
mente uonano . La qual coa non fcciono gia per lo pi
.nc i latini ne i Greci nelle amoroe loro liriche; ne' parl.
cos ,con la ua Veronee litilla Catullo , ne con .Corinna
Ovidio, ne con Licoride Gallo, come parlarono con le due.
Colonne/i ne veri loro il Caa, ed il Coanzo , o con la
Marche/a il Sannazzaro , o con la Tui/ia d' Aragona'il
Pi
Particolari
nora,
dierenti
e greca,
o nelladella
ilo.,.lirica
o nelle
poeie eee
, comedella
dellalatina
Can-.i
Zone c Sonetto cbe hanno una macchina c tetura tutta
"4M e tutta nofira , ed anca di altre parti 'intorno al
W 'im-4 o avel/a nel terzo ,libro ragionererno , volendo.
qui noi per ora della zecialit della tocana lirica e ;nc
dierenze aver detto abbaaza.
`
i
[Il,
Or veniamo a Manzi , de' quali pi , cb! d' 03,
pe Poe- altro genere di poeia nora arduo a e malagevolc il ra
!'EMLV gionare . Pociach quando pure e' ottenga di cpararli L*
'
- 0m.
nell' une
POK!.
O e
82
DELLA
NOVELLA
,tg-LITE
Tra e concordi.
menu] ia.
E* |
POESIA
LIBRO
IIf
83
84.
DELLA NOVELLA
di geometria ben anno , pu eere proporzione in un gran.
dij/mo corpo , in un mezzano , ed in un menomo . L Epico
per ad :van
:im
m
e 1.
La narazione
.
de Romanzi, e` interrotta
,
,' e ez. e` neceario
.
cantavano alle tavole de' gran Signori le loro poeie . Cbe 3125***
per per :tabilire il preente ato della qui/lione , qu da noi
non i cerca , fe l' origine della tocana poeia da Proven
zali pigliar i voglia , endo que/la piu alta inveigazio
ne , e di cui al terzo libro favelleremo : ma e di queta
pecie , o genere deromanzi poemi ingolarmente, prima di
.__\`
86
DELLA NOVELLA
pigliando il ragionamento , certa coa ,* che appo gli autori
o critici ,non meno del nome , che della coa leja di Roman
ri,
88
DELLA NOVELLA
ri , iccome il Doni nella ua econda libreria riferiie. Ora
cotoro ei tutti cheimili cappriccjcompoiero, rom-anzi compoti
'0:3' :1:9- tribui . E per vero dire', pocbime torie al mondo ono che
'JSF" d' interezza e verita vantar i poano , endo quei dell'
arte torica i due grandiimi e periglioi cogli ; che chiunque alle coe ed a'fatti preente , o per amore , o per odio
delle parti mentice ,* e chi per lo trapaare del tempo
da raccontati uccei` lontano , non pu eere teimonio
di vita , o occhiuto comei Leggi/ti i dicono , onde dall'
altrui fede e relazione conviene , che l' alimento pigli
delle raccontate coe . Che per lo fiorito che preente a'
fa tti raccontati malizioamente pecca , e colui che dalle
narrate coe lontano , per necienza "Milli/.6! per lo pi .
Ora
POESIA
LIBRO
II.
89
90
DELLA NOVELLA
poeta quai otto _d una ola categoria c qualita , dicendo
Sogni d infermi e ole de' Romanzi.
Con tuttoci , come colui folea dire che non ba al mondo
ti,- rna che ieno con ei loro una eja coa non gia . Co
me condo Ariotile la oria nacque prima della poeia ,
ma i poemi Epico c Tragica almeno dopo la oria nacque
ro per neceita delle loro regole, e non gia furono la te-a
coa . La quilione E, come dicemmo , e poemi romanzi vi
eno ati in altre lingue prima della tocana poeia. E co
tal qui/lione in due capi o rami dividere i pu . Prima e
qualunque romanzo in vero critto iavi ato innanzi a no
ri, a cagion d eempio , innazi al Morgante del Pulci,
agli Orlandi innamorati del Bojardo , o del Berni, al Fu
riojo dellArioo , ed altri. In econdo luogo e prima de'
nori a ato dallaltre nazioni fatto poema romanzo per
fetto in verj'o, o almeno di eguale bellezza , o poco di an
N
POESIA LIBRO
11.?!
92
DELLA NOVELLA
della caua farebbe, che non le mille lodi e bverchie, da'
nori a provenzali troppo prodigamente date . Altro per
'
Io
'94
DELLA NOVELLA
Riff-"d
Oli-n ""cus exam
@cl-olona.
"Lig-'11'711
Pazza"-
facuune
Priapum.
96
DELLA NOVELLA
voli e gro'olane favole de poemi romanzi con quelle degli
Epici poemi miurari , come ne meno la popolarejca cogni
zione con quella de cittadini , o de nobili pi colti e jt
tili d' ingegno, a quali principalmente' tee-rana con politica
mira le loro favole Omero e Virgilio ; come alcune pitture.
fcbe maccie e [miurate i fanno a lontani , alcune te
nere , polite e ottili a vicini rijguardanti. ,Qiinci ancora e
da tale principio nace il fave/lare con icede , e con burle
de romanzecbi poemi . Del cbe orje non ata anco ra
gione alcuna cbe al vero i raomzgli dimorata. Perciocbe
favellando i poeti romanzatori col popolo communemente , con
facezie pi too, cbe con erj detti e entenzioji` tratenerlo
POESIA
LIBRO
II.
97
98
DELLA NOVELLA
de romanzi poemi . Concioiacb iccome tre coe fecondo
-hg; Ari/facile (41), fanno il ragionamento , colui che dice , la
Remi" coa detta , e colui cbe acolta ,* pure altrettante forma
no 1a poeia , il poeta , la materia , e coloro a' quali la
'HLT-KF.
,j'immii
PILZJ,
mlm Aquii
ll
-lnl-
z'ez .ign
luint, mn[
cet , fali;
e per
mi eeendo ..
parte:
a.
'
e.
1.'. 5.3)
:oo
DELLA
NOVELLA
45. Lib. ,_ compoo due diveri poemi (4.6) , l uno dell Orlando ,
cm*** cbe i avee alla Iliada , l altro di Ruggero cbe F avee
alla Uliea , ed in queto econdo poema non avea fore
proporzione tra Ruggero , cd Uli e .* Anzi non I' appo
"- m)
PO ESIA
LIBRO
II.
xo:
` O
gione.
:oz
DELLA
NOVELLA
POESIA~LIBRO II.
103
greci per compiacere a rappreentat ori delle, loro tragedie,
am' per eere la tragedia troppo corta, non reaero ei
con altri rappreientatori nell' agone perdenti , le digrcioni
faceero convenevolmente ,* ,e conoenevolmente -l Ariqo
le facee per dilettare la :moltitudine , e le ozio/Z- donne
razione cbe proprio dell epico poeta e cbe piu d' ogni
altra coa fa, alla imitazione .` Concioiaeb, quanto a: Vir.
ri
104
DELLA NOVELLA'
Oda
POESlA
LIBRO 11.105
.Tim-me.
P'
,.
(59)
z 0m!
nell
arte.
eh mgdue
'106
DELLA NOVELLA
iquali conigliatamente tra le due prime poeie diviero il
porno , e l approvazione ,' e la terza novella nora come
rva delle due prime foe , ne pur degnarono d un guardo.
Nel lib- 5.
dcl'Deca 1
Dipum. a
c* Il'
edizione dell Orlando (6 2) rifatto dal Berni ,5' onde pare, 5,_ mundo
che al Berni fieo ia indrizzato l acum-.del motto. Per igm-grido
egli primarnente i pare , che bavendo il Benni publica: 353 3m.
"108
DELLA NOVELLA
gerla, o i fa meglio , o non i faze il primo ia, la cor
rezione merita lode in ordine allo intendimento , ma non o
e par pari in guardo alla corteia, e buona morale lo
devol ia . Perciocb cbr' ave-oa il Berni di ci ricbieo ,
o cbi poteva ragionevolmente cbiederglie/e ,
non e l
autore ? Anzi il Berni eo lagnai in alcun luogo , cbe
alui foe imile digrazia avvenuta di addo/jargli certuni
i 'veri, cbe non eran uoi , come in quel onetto
ramente
uo
DELLA
NOVELLA
Fu
__l..`--~.~
POESIA
LIBRO
II.
ut
uz
DELLA NOVELLA
E fore che non par eh" ognun sammazzi,
Chi va per mar, chi per terra, chi brava
Chi fa il ricco, chi il bello, e chi lo caltro
64. Orlando
innamorato
del Bomdo
Lib. Sam
1,!
(64)
' Qgando -fu giunto .a la elva fronzuta
Drtto n andava al fonte di Merlino:
Al fonte, che d amor il petto muta ,
La dritto e n andava il Paladino,
Ma nova coa ,ch egli ebbe Veduta ,
Lo fe er-mar , che al fonte era vicino
Tutti.
POESIA
LIBRO
Il.
n;
Ne
4.
DELLA NOVELLA
Sopra
POESIA
LIBRO
II.
115
;camma ,z
i
l:
116
DELLA NOVELLA
lo*:
POESIA
LIBRO
II.
"117
Baiardo
ria/mente con
fareingegnoo
uno miurato
ritrovato
alto
, dopo
a Mandricardo
molte pruove,
ipra
fa ad
un burrone, o val/ea , di cui non avvedutoi l Orco perciocbe
cieco era, piomba nel ondo ,* ed' in tal guia l avventura
(L
dei
*'118
DELLA
NOVELLA
;' -'r accenni, d aver compilate divere_ opere , cbe degli ita
c""liani autori i trovano al ito tempo critte a mano ,* io ba
lunga agione dubitato , e in totale opera ua egli la ve rit riferica ; o pure e tutta ia burla , ed iceda pe r
traggere 0 i coumi, o gli autori e. Ed a oicare di
POESIALBRO
II.
119
opere
120
DELLA NOVELLA
opere ampate e critte a mano . E alle ragionate coe
ritornando , certiimo , cbe con l ordine e copia e Per
lode nel poema romanzo piu- altri: come Luigi Pulci , che
avantii detti compoi- il Morgante , lodato in parte dall
intendentimo Gravina, e ad' eo lui riportiamoci in ci,
n2ai; 333;
5:::- ,z
DELLA
NOVELLA
formano il dialogo.
L)
POELSIA
LIBRO II.
123
Romanzo .
Avea 'l
126
DELLA NOVELLA
117
Si
.8
DELLA
NOVELLA
A quo'
130
DELLA
NOVELLA
PQE'SIALIBRO ll.
13:
132.
DELLA NOVELLA
POESIA'LIBRO 11.133
Allora quel attor dopre ammirande
Con gentil modo il nao le togliea
Senza dolor dal mezzo delle ciglia,
Come
134
DELLA NOVELLA
ea bello e ri o e pianto,
per gioco o da dovvero.
di il mago il primo vanto
e in lei die: che Natura
Or
136
DELLA NOVELLA
138
DELLA NOVELLA
POESlA LIBRO
ll'.
139
Ma
140
DELLA
NOVELLA
V.
Segniurirt-
tin!
ammo;
(97)
demia per
Tuttavia far.
l;
agi
uamqua:
unt oculls ora ota] naturale etto gunao , qllb Primi, CJO,
ubmda i
;for-:gau
C
tuffa ni
fuff
~144.
DELLA
NOVELLA
per noi s' dato a divcdcrc , con altro' miure dal/c Ari
otclicbc regoli- divero o talor contrarie trirc ccomporrc.
Per la qnal ragione non a con tanta amarezza da cai
di
1X3
DELLA
NOVELLA
cllf,-,'~"3(di103)
Salomone
che le. paorali
E di que/ie
grazie
eglie leggiadrie
fore fave/la
in ee
, dicendo
contenu
-umm '~ te ognuno/i rforzera d imitare, niuno in alcun tempo con
iireess itnieguird. Anzi piu avanti l Uezio morde gl' italiani , cbe
"'
POESIA
LlBRO
Il.
x47
,l
vide.
te i e do.
lor icuri
dire , cbe comei vai acri non vogliono ne' deono aub
prete
meg
-POEIALIBRO`II.
149
giunge cio ,~ Altri per denori quai nell' inventa
re pi fertili di coloro, che tuttoil meglio inventarono,
han voluto avviluppare nell arti cittadine anche i ge
ni paorali ,e delle azioni loro teere ordigni di ce.
ne . Il cbe dicendo il Gravina modi-imo , certamente non
Min.
'
&fidi-.'40
"i "mm'
primi
POESIA
LIBRO Il
155
156
DELLA
NOVELLA
--.r..
porzio
160
DELLA NOVELLA
porzione auta , e per ancora con la comica Favola che
quai imagine della cittadini-ca fortuna: e gli aari o rav
volgimenti deecondi paori alla monarchia inchinati , a
ranno ati con la Reale condizione paragonabili , e per con
la 'tragica favola furono in alcun modo proporzione-voli.
Ora in tal guia, dall un de lati la paoral Favola cbe
imitazione del paoreccio ato e fortuna , i pu parago
167.
DELLA
NOVELLA
_6 m a ,ga
E imilmente
nelauocbePaordo
, Scipion
.i'eui-anio
deline .( il
116Guarini
) E cbi
quella ua
CoricaGonza
di
per
POESIA
LIBRO
Il.
163
cuni ditti loro ( cbe ano qualita dalle coe umane inj.
parabi
164
DELLA NOVELLA
parabi/i ) furono biaimati; e vuol prima d' ogn altra
coa di eje o della maggior parte d' ee , cbe no a di
nori pervenute ono, far brieve menzione, e in qual tem
rileva,
166
DELLA NOVELLA
rileva , cbe i Tocani con quella gia da noi altrove tocca li
berta ai dar il nome alle loro poeie ,~ cbe eglogbe,cbe come
die , cbe ruical, cbe cenici atti, cbe tragici, nominate
le abbiano ;quando tutte imitazioni furono dello ato palio
rale cbe veramente in alcuni tempi e popoli ci fu , indipen
dente da] cittadine-co cbe non ci avea ,e dal/e Reggie o cor
eine-ls_ que_
quale tiene. tuttora la lite otto del giudice; comecb e Mon :RTL:1;,
ignor Fontanini ztenga il i) , ed il Canonico Crecimbeni ?Jr-;g *gregg
:nc/tni al ni. Tuttavia , per entro l ocurit di cotali pa- cuj'uils :ul
Propo.
ment,
168
DELLA
NOVELLA
Ma pi congiunti icori:
o e pi vuoi
ed ogni coa
ta,
170
DELLA NOVELLA
ta, e corgendovii .in alcun luogo anca btto .la corza della
naturalezza un profonda udia . -Ond che _ i dice per al
cuni , .avere d intorno a cata] Favola il Guarini pi anni
conumati , perch ella in cedro pi too ,cbe .in carta i
crivee, cio fte all immortalit conegnata, Oraapen
are delle bellezze di quee due Favole paorali .cio dell
Aminta edel Paardo ed iniememente delle lividure che
ad ee hanno apportate .i Critici, lunga` agione ho vpena
to che inla invidia e non gi amore ,della verita a i acer
bamente morderle gli moveje. E catal invidia certamente,
non peraltro ne petti loro fe' nido, e .non perch di poe
tica novit inventori loro parvero. Che e cati , come ve
;g ,fl-gn*: ramente e", e e. econdo ( n r)l'Ariotelico avvio, tutto
della umbria .[btm altrui ii invidia bene , [ara in coneguenza la
Paorale della nora poeia bont e novit inieme ,- per
ciorbi primi de nori facitori di tragedie o di comedie o
d
altro che
noncontra
furonodell
gia Amiata
cotanto ,einvidiati
. Se bene
que'
Critici
del Paotdo
cqiaama-
172.
DELLA
NOVELLA
''
Eijjf.,
Ne'gzhh
fgripgfylg,
Kllthjunm
hm unqu
174
DELLA
NOVELLA
cui egli nomin patorale comedia, della Calio del Cieco d'
Adria, dell' Oilia c Bernardino Percivallo , della Eno
ne del Principe Don Ferrante Gonzaga , della Elpina di
Vincenzio Giu/Zi , della Flori di Maddalena Campiglia, e
d altre ancora, cbe dallo miurato numero delle Paorali
""'"-
nando la fondazione di una nuova Citt , il RW#
urbic a .
bl
e' t
eere
POESIA
LIBRO
II.
175
letto
178
DELLA NOVELLA
POESIA
LlBRO
II.
179
180
DELLA
NOVELLA
PESALIBROII.
A a
di
187.
DELLA NOVELLA
di ci cbe il medeimo Omero aveva di Uli/fe cantato. Fi.
nalmente nella nuova comedia, nei vivi ne" i morti morde
POESA
LIBRO
Il.
l'83
ride e' una coa diconvenevole , o due che non hanno propor
zione. Il che noi, condo la nnova Filo/oa , diciamo fari de
ando nella mente e accozzando dne idee o imaginette di coe
tra loro concie e che proporzionevolmente non vorrehero inie
'
A a 2
(che
POESlALlBROlL
185
to di venerazione , oggi ia fornite di rio e di ice
de . Il colume altre!) delle trapajate genti , con genti
186
DELLA NOVELLA
baoro e peronaggio 'il quale in una publica fea ollenne
mente' pompoarnente vcj/ito a cavallofbje pavoneggiante
i , e _quinci da cavallo cade-[fe in una pozzangara o altra
nel mondo ignori e poenti . Coi alle varie eta dell uomo
_varj ridevoli ono proprj , .come .altro a fanciulli , altro a
giovani , altro alla virile et , ed altro alla veccbiezza
POESIA LIBROII.
137
dall' altra idea , diciamo cbe alcuni cberzi ed icede e
matti intutti i tempi ban' luogo ed inc tuttii luogbi. A].
cuni altri in cotali tempi,eluogbi,e ubietti iilamente ad
oprare i vogliono . Cbe per , endo noi Italiani in parte
imili allaltre nazioni del mondo, in parte da ee difn
renti , econdo l univeralit nora avremo con gli altri
commune il rii) , econdo la particolarit della naturale
inclinazione lo avremo pur dierente , Ma a cagione del
'188
DELLA NOVELLA
chi di Catullo, e di Marziale e degli altri latini, e al
la lirica non, i appartengono , non aprei imo qual altro
genere o titolo comprenderli. E coii e` di tutti quelli del
la greca Antologia, che contengono hurle e facezie. ,Quan
POESIA
LIBRO
lI.
x89
B b
pot`
190
DELLA NOVELLA
poi al poema tutto ono ;i belli, e dicevoli gli vagatnenti
e la dipintura delle antiche favole, che nulla pi , come
quella che incomincia
Dormva Bndimon tra lerbe e i ori
Stanco dal facicar del lungo giorno
'.
Gi
POESIA
LIBRO
II.
t9t
Alfono
DELLA NOVELLA
'
194.
DELLA NOVELLA
piu cuole e divere ba di ez tra poeti nori, i come vedre
mo . Convien per cbe qui prima ad una tatita obbiezione
Ora , che anca dalla diZ-rente nuova arte con cui i matti
lavoranji , poano i motti dierenti e nuovi eere, manife
amente a chiaro , e delle varie cuole de giocoi poeti
nori partitamente fa/velleremo ,' per le quali, niun altro
ilo , come dicemmo,tra tocani pi largamente i ende, e
ragionatamente pu diri , che nel ridevole i latini , e gre
ci , e tutte l altre nazioni avvanziamo. Che je , come
cimbeni ordinati nel primo ecolo havvi un metto burleco .'47* C";
.
..
clmb- com
vol(-c s- U3;
ll
cc.
Tale
I Jo
cima_
'
apee
POESIA
LIBRO
II.
x97
tempo;
capo il come
cbiarimo
ancora,Crecimbeni
cbe egli avee
(x49capivo/ta
) pur dubito
la fantaia.
alcun 'LTE',
m;f::
Ma dal dubbio rian, come lo ej: Crecimbeni con ue
parole dice ,- e non ritrovati] tra le Rime del Bur
C c
il facto
198
DELLA NOVELLA
il facto uo , radcndo il pelo a terzi ed a quarti ,
non meno che il raoio dello eo Burchiello. Come
che cotali intelligibili imetti non ien ;i pochi , come pi
poeti:. ego
le: ulium j
ne dum e
vena , Nec
rude
quid
prelievi-leo
ingcnlum.
l'1* C. 71
della Stam
p3 di Vene
:i: 1566.
L'altro
~ -.
i
za-no,
q
'
Dice Bernardo
'a
\.
(1,5245. c - ~ - ~
OC.
'-1
'j
poi
.-"hzq :E D)
sup ?i
71 :-T )
Canta; or piango
Nella poetica ua epreom* imlmnte.- 'qeae. -zrza ;ed
ingegno , e nelle parole 'ualaatiuqenet ma
x
- \--"C
'g 5 1".;: (uva-:b i) I?!
Nel bclicato cent-ro de 'ls-'tcrrLn--e 'x I:: 7'.)
e
Dch larcate ben quei cagliari
,: (11 -m ;z 0!.;2m'31u-fs
di guadagno e"di
la- manica :JQd :ag- bm-la
di n 'gi'rlontlt bellz'maff farff-tbitndc
te , tale
Cc:.
Un
aoo
DELLA NOVELLA
Un Giudice di caue moderne,
Che udiava ul fondo d' un tamburo
cbe
:oz
DELLA NOVELLA
Cbe il Burcbiello poi volee moi-dere coloro cbe tentarono*
di guaare e orpiare la poeia a uoi tempi cioe nel mil
. J
n z i
..
",
Et la quinta i Geometria,
Che ogni coa con ragion miura;
Muica la ea melodia ,
DELLA NOVELLA
'POESIALlBROIL 2-0'5
lo ad un ~metto di Leonbattija Alberti , che incomin
cia .
mi.; `
'
-r
rbo,e gliaccidenticio
i..
~`
Attia,
Com io perche
non -fo,
paiale 'chi
tue frittelle
non temi
herbate,
`
"
Per degnit le inia labra udare
_ i i
'-y.
D d
'r
Perch
:m6`
DELL'NOVELLA
`
:
-208
DELLA NOVELLA
Hu'
'~
"\l*
~.
'.'
i.
Intornogreranno il carro; e -l come@
:.\
' Fia empre. il
uo' di, gloria adamo .` -
V
.1e.
POESlA LIBRO
II.
zo,
Due Nel
archi ual
Soriani,
ono un
intagliate
Culieoz
le battaglie',~ `
Che ecc il Re di Cpri con Pompeo
La ribeca chOreo
Lacio, che n' apparice un irumento,~
A Plinio, ed a Catullo, i-n teamento,
Da re ad Euclide, ed Archimede .
,aro
DELLA NOVELLA
Ma quattro pi famoe,
Da otterarvi unqdentro inino agli occhi,
Reineantazione
Vu(
avanti
z
DELLA NOVELLA
davanti a noi iende della italiana Poeia. ,Que/io delle'
poeie nore nelle varie lingue e dialetti viziati dell Ita
per potere inegnare l` altre. Tutti poii poeti greci in al ?Tie 211:
cuno de nominati dialetti compoe , ne Teocrito in lingua Zgfji
gione
214
DELLA
NOVELLA.
POESIA
LlBRO
II.
115
e 2.
re
DELL A
NOVELLA POESIA
LIBRO
TERZO
POESIA
LlBRO
III.
219
l.
cla altri ragionato quiiioni del nome con cui la notra lingua Dfh
altri,
chiamare
per ila voglia;
Fiorentina
iando
il Varcbz,
per laVolgar
con tutti
linguaquai
il Bembo
i Fzoren, e V018
tini , per la Tocana il Tolomei edi/ Varcb; per la 1talia~lngua
[ai
uo
DELLA
NOVELLA
di
POESIA
iLIBRO
lIl.
7.21
quea non men bella cbe infelice parte del mondo introdu
ero. E veramente cotal opinione egnatamente ed a parte
jener i potrebbe, con particolari oervazioni , i7pra mol
o nuo
222-
DELLA NOVELLA.
POBSA
LIBRO
lII.
225
menti bevee con gli orrechj dell animo , non olo ogni
amore di donna [veirebbe del tutto, ma in odio mortale con
tro il feminil eo lo convertirehbe . Ma alcune volte la
troppa machio e forte ragione, guaa la caua , e l' av
vocato danneggia. Con tuttoci il Corbacchio varrebbe con
nuove e ingolari otervaziani , e pi di coe che di parole
detto (ma gli autori l'uno con l'altra non i leggono) dov-""""
rebbe nalmente eer poo alle liti ine , ed i principj e
progrei della lingua nora a uo certo tempo aari
vorrebbero; facendo una cotale vera e generale oervazio
ne; cbe quanto i econdi autori nori di copia abbondano,
e di novita, tanto queprimi di celtezza e grazia di vo
226
DELLA
NOVELLA
POESIA
LIBR O 111.217
228
DELLA
NOVELLA
'
2.30
DELLA NOVELLA
le quali , aai maggiore del diletto noro arei ato quello
delle genti dallora;tra le quali era la memoria frechi/ima
di Ciacco uomo molto famoo in diletione di ghiotti
, come egli
POESIA
LlBRO
Ill'.
23!
'
2.32.
DELLA NOVELLA
fanciullezza inino a queo di havere i vori cou
mi conociuti, che alcun altro. Et non eendomi
paruto giamai nella vora giovenezza , nella quale
amor pi leggiermente doveva i uoi artigli ccare,
haver
POESIA
LIBRO
III.
233
134
DELLA( NOVELLA
236
DELLA
NOVELLA
POESlA
LlBRO
llI.
137
* .
Hh
gOpure
238
u. Petrarca
DELLA
NOVELLA.
Opure(i4)
Trionfo di
Tempo.
.al lcgnodel
. h Lun
ragione dz' mi; 411m lingua nelle proe notre, altra nel
l! rime' (non dicei del tutto ma in parte ) dall uo pri
POESIA
LBRO
Ill.
2-39
2-
"I":
240
DELLA
NOVELLA
gua , cbe per la natia dolcezza piu cbe d altro degli amo
roi parlarie` ampiamente capace. Onde Carlo ,Quinto 1m
il-us
l I,
242.
DELLA
NOVELLA
chili. Vi.
men-il-
muta!?:33.6"
POESIA
LIBRO III.
243
244
DELLA NOVELLA
In compagnia de lhora
Corre contenta , e' allegra
Mi co
a poo penare
Ch' agnon co indromcnzb ,`
;MT-53;_-
"
La Cita, u e z,(:9)
A me uogio partire
Do a fcnzo dc dromrc .
E poApento
ian , ghe
ian 'l caetto
Me ven vco, e 'l gaban
,
-
~ - '
-
On gh contugnamcn
.
A por
POESA
LIBRO
111.245
A porto in en du pan
Ape al o cannol,
Ella che in cuzzolon
Mapietta livel
Sta quacchia in t un coatto
Co farae un lievoratto.
E i nona cetire
Se in prima livel
Mi no ghe fago aldire
Bel egnal, ch'a ghb d,
Segnal che no e d
Staganto a brazzacolo
De du a paremo un olo.
CC.
Lherbefina iora
E agnherbole , agnaltan,
1 i
Cli
246
DELLA NOVELL
Ch nac de li via
G ha nvlia al me gaban,
Che ca dcvent letto
Del noro gran delctto.
CC
Ma la ella Boara
Mo el me pare an dap
Sentir, chAmor nc diga
E nu ch' a cognoon
Satuoare al deiero
Pregando el Sol, che vuogia
2.47
.
E i a digon pianzando:
Se l duogia el partire,
El lo a olamen
D che e vuogia ben.
CC.
Mi ch a no poo pi
Intertegnirme li:
A digo : Horu a ve lago
Lanema el prito , el cuore,
An mi dis ella, a vago,
( E reo col me Amore)
Ma ~1 pi
va incontra
ch,
,fi-pl".- 4
e rime
del Mogan
ele-65;.
I i
:48
DELLA NOVELLA
Di Miebele Maracbino.
Del lilontenari .
e 'di
250
DELLA NOVELLA
tutte l arti maera , e la dialettica; z la retorica e m
anco la poeia in tutti naturalmente albergano ,- conviene ,
come i Maert' dicono , in tutte l opere d ingegno queo
Lona-
POESIA
LIBRO
Ill.
25!
a): Rtcolta
detta:
zsz
DELLA
NOVELLA
hgiol deli
zoo decon
n' Allegri_
i?
Qgandu iu naei, mangiaui-li jidita
*3%
Undi s, Troia orribili tabutu
XF
Di
*AAR
<
253
ZX*
Di socchiuzzi picciotti farfareddi
Incindiarii d Amuri li pu iddi
Comu dui 'nfuriati Mungliibeddi
aa
Vatti conza li rizzi, e fattibedda
Licia la frunti, ed a lu guardanfanti
iii?,
K k
OPri
*XXX*
Pri Racheli Gacob etti c cttann
Cu Labanu irviu ma poi la ottnni
#
Stu Cadavru orribili sormatu,
Chi a la Morti fa omacu , e paura
La Donna era chi bedda ch ideata,
Pochi c Mundu , avir la Natura,
In.
per ci per olo cbe alla. rima e vero taoetta ,' pocia Orgne d'
cbe delle particolari poeie , cbe alcuni vogliono aver noi K'jg
da Provenza/i. pree pi avanti faoelleremo. E primarnen '113 zi.,
te quanto al vero appartieni , inclinanao il Bembo nelle ma u: proe a credere, cbe tra I altre coe, aveero gllta
A, ~<._~~
258
DELLA
NOVELLA
.pro C.
260
DELLA NOVELLA
perciocbe` non i doveva cercare, e coe di niun prezzo,
ma ' in vera erano , jendocly quando i cerca dell'origine
di una coa , non i cerca del pregio o perezione della ea
coa . E cbi non fa, cbe nulla coa nel uo principio per
tta .P 0 pure , ripigliando qui noi ci cbe altrove dicem
mo , rivolgiamo contro del Bembo e contro de' favorevoli a
z;- Cumo.
Lib. pt. Proa
POESIA
l,
LIBRO
III.
261
ma
267.
DELLA NOVELL A
ma nora , e ci nacee , dove noi in quea o quell' altra
nazione l andiamo cercando. E per vero dire , alcune vol
te pi facilmente e meglio alla verit , o verzimiglianza i
Car. 431
POESIA
LlBRO
111.263
2.64
DELLA
NOVELLA.
ura ( 31) del bene qui vale: la maggior parte o la me- w. Arf:
glio giudica, ci eer bene , dunque ci e bene . Ma la- 3X13", de
rie de critici uate per ritornare alla lor prima lezione gli
ottimi autori ; e ingolarmente nella lingua no/lra molto fe
{1
gliamo , cbr tutto intero il vero noro rima i voglia dire, Tir'.i\-b.4.
la qual: ragion ua pi /ottilt , cbe ntclligibilt, ma cba- cm' "
a rima , cbr qualita piu vaga o nobile , t* anco pi par
tico/art*
268
DELLA
NOVELLA
non" e alla azion to/ira, e enza maligno odio alle altrui, qua
quali ve- li e quante poeie, con verita dir i poano da Provenza
ame li pree e nella notra Italiana riportate . E nel ne di
8 P0
2
.
Wuz ea diputa , . zo non erro, raccogliermo, i pocbe eere ,
invenraree que/tete da nori a tal gno migliorate, cbe ogni di
creto ingegno e giudizio former indubitatamente una co
Iib: 'u
De favore io
la vita del Bembo critta dal Caa ( 35) Ora crie il "i" d"
bmoqddP
Bembo nelle
uenon
Proepoono
, come uperiormente
dicemmo deeiP"
Ciciliani
: ei
gran acco morarci,
Minimi'
non ono cotali coe chiocche,e di ninn prezzo,che
oggimai poco i leggono. Dunque del mille quattrocen
to e pi anni, era la fama delle coe e ver/i , cbe de
Provenza/i ci avevano , inveccbiata . Dunque la detta
razza poeia Ciciliana, e del quattrocento e alcuni anni
inveccbiata era , e poco leggevai, COLbL appo il Bembo
autorit non fece contro a Provenzali , eaeja Cicilia
na Poeia molto e molto inanzi il uo / avra auto .
Ma prima dell' u) ono i principj , come ognun ;a , e
poi l'uo per gran tempo, e poi il diui: dunque i pu
zrtemente dubitare,cbe o nello eb tempo cbe la_ Pro
venzale, cio del I 162 , o pi avanti la Ciciliana poeia
270
DELLA NOVELLA
lume e dialettica , ragionatamente andiamo avellando ,
comecb di notizie poveri, e dalla Cicilia cbe di eje la
onte dovrebbe eere per ci gran tratto lontani . Ma
bemi alla Ciciliana glorioiima nazione,e male io non m'
degli udj e l'amore della verita, per cui gli Stoici dice
vano cbe il mondo tutto era a Filo/lii una ol terra , una
ia] patria . Ma ripigliando noi nora ragione, diciamo cbe
oltre le due predette generali coe d' intorno al piato tra
ma.
POESlA
LIBRO
111.271
Mmz
En
272.
DELLA
NOVELLA
uamas Laura
alle proe
del
Lib: l: Car:
40:
tane
274
DELLA NOVELLA.
lie-:93
40 Franceco
lcimbi
pai
POESIA
LIBRO
[11.2.75
crivci (43)
colato : degli
E nel ne :
Francia, che
potuto avere
Queo
276
DELLA NOVELA
,
(lueo poeta era grazioo e di bella preenza, e leg
c geva, e cantava egregiamente '1 Romanzi. (46) Il qual
E pi facil
278
DELLA
NOVELL A
Cbe per
critico Lo
oer
POESIA
LIBRO
III.
279
En
280
DELLA
NOVELLA
Lou
POESIA
LIBRO
II!.
2.81
Del Madrigale poi, non meno cbe del onetto, vba forte
287.
DELLA NOVELLA
la ciare. Non coti dell Ottava a , la qual e gentilima
pecie di poeia nolra,e come vedremo , mirabilmente fat
ra r
POESIA
LIBRO
III.
283
184
DELLA
NOVELLA
come pi avanti ve
eccellente . Impercioccbe
e lavoro di memoria, o
non ono , enonte ,' cb'
immaginazione imprirna
a par
'
Strofe prima
Ottima laqua, oltre ogni dubbio, e l'oro
Qual amma che notturna al ciel en vole
Fra i pi uperbi fregi alto riplende;
Can
E
Ma pregio delle mue il far oave
Quel che pi duro embra, e darli onore,
E la futura et palea il vero;
Non
290
DELLA NOVELLA
Non convien gi, che mormorando aggrave
Lingua morta] un oprauman valore,
E
Non pu l uom digerire
Somma felicit colmo donori.
E
Altri in altro eccellente
-
Si
192.
DELLA NOVELLA
Adone, o itroppo teneri e giovanili onetti , con altre divo
te poeie;ed anco non ba molta proporzione cbe Paolo Silen
liani
2.94.
DELLA
NOVELLA
nuovi tempi 'ed iorie. Cbe per, non alla gloria noira er.
ve iil tanto ma a quella ancora delle prelibate nazioni ,cbe
ingolarmente tra l'a/tre moderne banno inte/letto di poeia,
ci cbe in que/ii nori tre libri andiamo della Novella
poeia, con nuova indagazione cuoprendo , e con nuovo ra
Cui
296
DELLA
NOVELLA
contenga
Crao ono cos intieri , cos veri , cos nuovi , cos-- 3:2,
ci
POESlA
LIBRO
[ll.
299
SONNET
Uelques lovanges nompareilles
.A
(L q
critica;
302.
DELL-A NOVELLA
critica ;anzi pi facile Etra ei il non miurare o giudicar
giutamente ,* endo il Francee d ingegno mobile , lo Spa.
gnuolo tabile e grave , e que/ii nella poeia cercando lacu
tezza , e il ollevato concetto , dove quegli la delicatezza
Luis
POESIA
LIBRO
lII.
303
LuisdeCamoes
Repoa la no eo eternamente
'
QSL 7'.
Prego
304
DELLA NOVELLA
Veg
305
306
DELLA ZN"OVELLA=
D. Lope de Vega
OePh como podr tener governo
'I
; i;
POESIA
LlBROu'Ij-fll.
30)_
Dello eo.
Manuel
'308
DELLA NOVELLA
Camocs.
Oras breves de mi conrentamiento;
POESlALlBROlIl.
309
;to
DELLA NOVELLA
Ad altro uon , che a quel di Tracia lira,
Cantai del Caos e delleterna notte
Ammaerato da Celee Mua
Ad `art-ichia la gi l'atra dicea
buone
POESALIBRO'III.
tezza
3.
DELLA
NOVELLA
c- '*
314
DELLA
NOVELLA
Preilo a riguardare
" ("'4'
POESlA
LIBRO [II.
315
Cu-m
Ma ne
giunto
il econdo
ecolodel
della
poeia
nora contenuti)
(poich in
orav
termini
olamente
prima
i iamo
cotea qualita di dolcezza de penieri pi ampiamente ne
rimatori nori i pare , e pi leggiadre e dolci ancora
le parole fixrono, e le entenze, onde gli riveirono. De
pojitarj e maeri della accennata dolcezza Meer Cino da
Pioia, ed il Petrarca ingolarmente furono . Ma il Pe
mo ora alcuni onetti di Meer Cina, icome queo (65 ) fl:. 'JJ'
dal Sabio
i: c ;o
Se
Ss
Dl
318
DELLA NOVELLA
Di Lorenzo de Medici detto il Magnico.
'Anima aitta mia, fatta lontana
Da quelle luci belle, e periglioe,
Di
POESIA" LIBRO
Ill.
319
Di Luca Valenziano.
37.0'
DEL-"LA NOVELLA
Dello eo.
..
of
Ovente
penier avido,
pronto, volo,J m_ -i
Nanz col
a Madonnain`
un emomento
,.
POESIA
LIBRO 'lII-
311
d qwa--wsettaa-ulcaro
sf .
. ze': ;z
i. .:
CAR
gn DELLA NOVELLA
ARLO Vinto t quei. A i gran nome
C S'inchini ogni terrena Poteate ,
Ogni oria ne criva ,- ed ogni etate
-, ~
'
r -
t '
Ma
POESIA
LlBRO
[Il.
325
aggettivi
326
DELLA NOVELLA
aggettivi il Berni piu avanti la e aggiungere, ac-gna.
POESA LIBROIII.
327
nelle forme altrui, e della chiarezza, tenerezza, e natu
ralezza, cbe ono della primamente nominata dolcezza qua
i rami e orelle , alcuni eempli prodotti abbiamo , ma mol
timi altri tacciuti ,* potendo ciacuno con la corta delle
ragionate coe da noi, per li varimi campi della toca
VI.
Del $0
32.8
DELLA
NOVELLA
zoorumeh
arte bren
elabom,
.
ob cun o
33
DELLA
NOVELLA
;31.
DELLA
NOVELL A
to a
ZNS., quello fieo cbe Orazio dice (72.) delle quattro etti dell'
""m "" uomo , cioe cbe la veccbiezza vegnente molti commodi reca,
'Cnlelltl
POESIA
LIBRO
Ill.
333
11 prefato
334
DELLA NOVELLA
Di Lidio Catto.
ii!..
POESlA
LlBRO
IIl.
335
23,23;::
mrdino di
V l uli i '
336
DELLA
NOVELLA
Dell' Arioo.
POESlALIBRO
[Il.
337
Di Luca Valenziano.
338
DELLA NOVELLA
Di Franceco Maria Molza.
Onna ; nel cui plendor chiaro e divino
POESIA
LIBRO
[Il.
339
Poi
LlBRO
ui. del34!
Egli perPOESlA
i pare , cbe toltene
le regole materiali
/onet-i
to , altro olervar non i debba per ben camporlo , che il
mirabile magiero di ejii , il quale certamente dalla lezione
de migliori traioira. Poich quanto il Torlato dice , cioe vo
leri che il primo quaternario del imetto i abbia come ttj/i,
;42.
DELLA
NOVELLA
343
Quei
344.
afjgzf)
Monache
DELLA' NOVELLA
Uai per lombre notturnea chiera vanno
l tali e lievi Sogni in vario apetto,
Quindi
346
DELLA NOVELLA
E d,
;47
Quando
34s
DELLA NOVELLA
Uando volgevi, o dolce amma mia,
ch
350
DELLA
NOVELLA
PO EiSI A
LI B RO
ill. 351*
2-
quar
352.
DELLA
NOVELLA
Ne s come provarlo;
Che l mio cor, ov critto ,. in mano a lei:
*
\
Se ei giuo , e incero;
Scopri
POESlA
LIBRO
Ill.
353
l' zie
Qul variare
wp.: nm
prodigi-l ter
um e:.
neo ,
POESIA
LlBROIll.
355
'77 Padoa
i568
POESA
LlBRO
III.
357
`
Z z
O a
`
E
Spirto gentil che quelle membra reggi
Le quali comecb in deliberativo genere o ua/brio ieno , i*
condo i retorici , con tuttoci eroiche dire i poono , o a ca
Onde
;60
DELLA NOVELLA
Onde , a primo ad ultimo , la belliima Petrarcbeca can
zone alla Vergine e invocazione della eja e condegna lode ,
ma iniemeopregbiera di rimedio a mali jpiritali del poeta ,
domanda della vita eterna , e confeione de' uoi peccati .
Le Eroicbe canzoni, fecondo la divi/ion nora cori dette,
e econdo lo ilo de nori, parlano empre con colui a cui
ino indrizzate, in parte lodandolo ed in parte ejortandolo
'
POESIA
LIBRO ll!.
353
364.
DELLA NOVELLA
Da vora bocca imparo,
- ~
Voi ete il mio Parnao, e 'l mio Helicona:
* .l
POESIA
LIBRO
III;
365
danzoamente die
Io peno, e la uo
Onde 'l Motor eterno delle elle
A a a
Degno
366
DELLA
NOVELLA
Io peno, e la uo
Onde 'l Motor eterno delle elle
Degn morar del uo lavoro in terra,
POESIA
LIBROIL
367
368
DELLA
NOVELLA
322*-
E della co (80)
Perch io non pero di tornar giamai
Ballatetta in Tocana;
Va _tu leggera, e piana;
Diritta alla donna mia;
POESIA
LIBRO
III.
369
Deh
377.
DELLA NOVELLA
Deh acoltate amanti nova foggia:
Pur tonar, 6c mai pioggia non eguire.
O vergognato ardite:
S io mi on grave e zoppo,
E' n ogni cepo intoppo. Vdite il tardo.
So ben ch io parlo a ordo : Ma io coppio,
Tacendo , e male accoppio
Queo
POESlA LlBRO
Queo detto con
Ill;
373
uello:
'374
DELLA
NOVELLA
A-cun
condan
ama
;76
D.ELLA NOVELLA
ama il numero. Dunque iamo noi 'volgari ,con li latini-*greci
par pari,cbe endo muica la rima ,il volgar veri) voi-rd la ri
dee eere tejuto il 'Der/ con una catena . cbe non ia oez~
zata ,ma continuata. Ilcbe` (cori egli tacitamente inerice)
d* Annibal
Caro
~
.
PCESIALIBROIII.
377
Per eempio , gli accenti , econdo la dottrina univerale
de' veri nori volgari, e le cononanti onore, econdo la
Di due periodi
Too che ente eer vicino il ne
ll bianco cigno allore ue dolenti,
POESIA LIBROIll.
379
Caelvetro , neceario il far punto ordinariamente nel
ne d'ogni ottava . A cui ripondo . Neceario e il far
punto , i in proa che in veri) , nel ine di ciacun pe
riodo; dunque ogni vero o proa catenata ,' N credo
.5.... ,
e:
r.
380
DELLA
NOVELLA
u-
Mar
POESLALIRBO
[Il.
381
Rime del
detto Venc
7.131581
zetti
;82
DELLA
NOVELLA
'7"
POESlALlBRO
lll.
383
ra il vero ciolto . Dellorigine di eo , e ne tempi
dellltaliana poeia antico ie , o e pi tardo e mez
zano , varie ono le opinioni degli indagatori e critici ,
- - .
.
.
.
.
rtcimbcm
pinto e perfetto de ~naturali, o articiali ub-rem , l] loro vol. ,mmc
principio miurar 'voglia , ne- mezzani ecoli della 'uolgar 2138":?
poeia, la ciolta riporra induhitatamente ,' cio ne tempi cmm'*
del Tri/ino, dell' Alamanni ,del Rueellai , o del Sannazar
'
n o.
lo! Pau-i.
DCcl o.
le al Patrici (101) cbe ottimamente dice ancora contro del n' ;le
lib- o'.
lo] Vlrrhi
I_ cn- dmn
poeti
;86
DELLA NOVELLA
re , cioe in veri> , dee nto eere .2 Ma mente d Ari
otile , ed e intelligenza de migliori poitori uoi, cbe il
veri non concorre a fare eenzialmente il poeta , ma a
farlo perfettamente tale ben!). Dunque contro il Micbele
ogni poeia in proa , ar imper'ttamente poeia. Come ,
in oltre, vuole il Micbele, cbe la poeia ia olo dilettevole
per lo canto, ballo, e uono, e non per il vero ; quando il
POESIA
LlBRO
III.
337
388
DELLA NOVELLA
tina materia o guia convieni ; ndo egli il pi all' ea
metro proporzione-vole, di quanti ne abbiamo nella volgar
poeia. Onde alcuni de poeti nori tralaciata l'ottava ri
ma , per l epica materia cantare, del puro veri: ciolto ,
ll Lupo, e l Agnello
A ete pinti al rivo ieo vennero
L Agnello, e l Lupo: il Lupo era pi opra,
E pi ballo l' Agnello: allor con crio
Parlar cos il ladron cerc litigio.
Ddd
Canta
390
DELLA
NOVELLA
POESIA
LIBRO
III.
391
394.
DELLA NOVELLA
buono , vogliono alcune pocbe ombre o macchie allautor per
donari. Senzatb ,'e iamo in diputabile , o probabile ,
non gia` in necearia materia , e colui cbe il prima fa
nelle arti o cienze alcuna nuova coperta, quegli non pu
il tutto vedere, e molto ancora rea agli altri da aggiu
gnere. Ora , poo cbe cotea poeia tocana o italiana no
Italia nel ito pacico ato , anzi la quietezo le non cati grandi
rivoluzioni quali furono al tempo de Romani e Greci non
avendo oggi, e per pi lungo agio non eendo nel Mondo
IL
FINE.
.k
IND
CE,
Overo contenuto
DELL OPERA
Ji avverte cbe per li numeri, co quali i egna
a le parti da i libri , non .rintcrrompe
punta il (azionamento, ma* ipongovzo a
13
E e e
Mar
388
l N D l C E
Martiri ieno veramente tragica materia . num. IV
carte
18
Della comica Poeia praticata dagl Italiani . Dove i
tratta della neceit dell' Italiana Libraria . Num.,
V. carte
. .
2,5}
39
DeDivini
te della
e i.
NELLOPERA
389
E e z
prima
390
2.57.
268
DIBLII OIEELA
x
-iderani , con eempli di ci antichi e moderni;
Num. VI. carte
327
374.
382
391
ERRO
ERRORI SON
LE SVE
CORRZON!.
e. 260 righe lo orgne :origineje-ar righe e prio-bile r pro abile c. :68 righe I0 uc
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Con Licenza de Superiori ,
c Prvilegio del) Etelle-Mme Smto .
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