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LEZIONE 37

Dobbiamo esaminare come si fa ottenere un refrattario siliceo o anche un cosidetto refrattario dinas. quindi
l'argomento della lezione riguarder il completamento dei refrattari silicei poi passeremo ad esaminare le altre
categorie di refrattari di particolare Silico-alluminosi che costituiscono la maggioranza del refrattario prodotti poi
gli alluminosi basici e neutri e per completare l'argomento di questi materiali ceramici chiamiamoli cristallini
passeremo a esaminare brevemente le ceramiche tecniche e in ceramici avanzati
passiamo quindi ad esaminare il metodo di fabbricazione dei refrattari silicei
questi si ottengono a partire da una materia prima che prende il nome di quarzite la quale pu presentare o
cristalli di dimensioni notevoli , praticamente contatto tra di loro e quindi si parla di quarziti Franke oppure di
piccoli cristalli di quarzo immersi in una matrice chiamiamola cementizia e quindi quindi questo tipo di quarzite
prende il nome di quel sito e cemento basale
da un punto di vista della loro fabbricazione vediamo qual la tecnologia nel caso che si adottino come
materia prima le quarziti Franke ,cio quarziti prive di questo cemento di questi impurezze che potrebbero
funzionare potrebbero agire da agenti mineralizzatori come vedremo in seguito
pertanto il processo di fabbricazione dei refrattari silicei prevede quest'operazione qui senza sinteticamente
riportate
si parte da quarziti mescolate con latte di calce nel rapporto 8 -10%( adesso vedremo la funzione di questo
latte di calce )quest'operazione si esegue nel caso che le quarziti siano Franke , queste vengono pressate se vi
ricordate ci sono tutte le fasi necessarie per arrivare al formato al manufatto formato finale una pressatura
circa 30 megaPascal , la cottura verr eseguita intorno ai 1500 gradi con una velocit di raffreddamento pilotata
che nell'ultimo stadio della cottura dell'ordine di 8-10 gradi centigradi ora
ma vediamo qual la funzione di questo latte di calce
latte di calce una sospensione acquosa di idrossido di calcio che serve come impastante per le quarziti ma
anche una funzione diciamo cos chimica cio chiaro che nel corso della cottura il latte di calce perder
progressivamente acqua e quindi si tramuter a un certo punto in ossido di calcio
dobbiamo quindi prevedere che a un certo punto della cottura si abbia un sistema costituito prevalentemente
da silice sottoforma quarzo (forma stabile di bassa temperatura) e ossido di calcio
le relative trasformazioni le possiamo quindi in parte prevedere su relativo diagramma di stato silice -calce che
peraltro molto complesso, ma se noi andiamo ad esaminare la parte di questo diagramma ricca in silice,
infatti se nei refrattari silicei la silice dovr essere maggiore del 94% ,quindi la calce e restante 4-5 percento , ci
rendiamo conto che dobbiamo esaminare il diagramma silice calce nella parte ricca in Silice
qui riportato il diagramma di stato di cui sto parlando, relativamente per alla parte del diagramma stesso che
compresa tra il 100% di silice e il primo composto intermedio che si forma che il silicato monocalcico CaO SiO2 ,quindi solo la parte ricca in silice infatti un refrattario siliceo si collocher come composizione intorno al
5% cio grosso modo in questa posizione
ma vediamo di esaminare brevemente questo diagramma di stato che non presenta grosse difficolt se non
per le alte temperature, ma sono temperature alle quali il sistema in cottura non verr portato quindi
cominciamo dal basso andando verso l'alto a vedere quali sono le fasi presenti nei vari campi A una
temperatura di circa 1200 gradi la fase stabili sono La tridimite (che la fase stabile della silice a questa
temperatura) pi silicato monocalcio
si presenta poi una situazione eutettica a 1436 si ha la formazione di liquido (la composizione del liquido
eutettico circa il 35%), quindi possiamo indicare questa temperatura come la temperatura in corrispondenza
quale si inizia a formare del liquido, poich la cottura verr effettuata a 1500 gradi ecco che opereremo la
cottura dei refrattari silicei in presenza di una quota parte anche se ridotta di Liquido. 1470 la temperatura di
trasformazione tridimite-cristobalite prevista dal diagramma di stato della silice, e quindi in questo campo noi
avremmo in questo piccolo rettangolo diciamo ancora tridimite pi liquido e nella parte superiore cristobalite pi
silicato monocalcico

la rappresentazione del diagramma si complica le temperature superiori a 1700 gradi perch qui abbiamo un
are,a una zona in cui sono presenti due liquidi non miscibili
il discorso da un punto di vista generale non stato affrontato e quindi per non inserire nuovi concertti questa
parte viene indicata come tratteggiata e non la considereremo
ancora da valutare che la temperatura di fusione della silice cio 1723 come sappiamo e la temperatura di
fusione del silicato monocalcico 1544
quindi che cosa succede nel corso del riscaldamento quando un refrattario siliceo con circa un 4% di calce
viene riscaldato progressivamente fino alla temperatura di circa 1500 gradi : devono venire tutte le
trasformazioni previste da questo diagramma di fase che sappiamo gi ,per quanto concerne la silice, essere
molto lente molto rallentate rispetto a quelle previste dal diagramma
allora supponiamo di essere arrivati alla temperatura eutettica a 1436 la silice anzich essere sotto la forma
tridimite come prevedere il diagramma sar probabilmente per la maggior parte ancora sotto forma quarzo
continuando il riscaldamento la forma quarzo che a questo punto risulta essere metastabile cio non una
forma di equilibrio rimarr grosso modo ancora fino a questa temperatura : in questa a questa temperatura
avviene che nel sistema c circa un 15-10 percento di liquido di fase liquida nella quale emersa la fase
quarzo solida
ora questa fase liquida potremmo definirla molto genericamente l agente mineralizzatore cio il componente
del sistema che consente di tramutare in tempi relativamente veloci il quarzo in tridimite e successivamente in
cristobalite, cio si ipotizza che ci sia una dissoluzione della forma metastabile- quarzo nella fase liquida , in
questa fase liquida ci sar anche una quota parte di tridimite, ma la soluzione di tridimite in questa fase liquida
raggiunger valori sovrasaturazione per cui si avr una precipitazione di cristalli di tridimite e poi cristobalite ,
con una progressiva ulteriore soluzione di quarzo cio attraverso la fase liquida si avr diciamo cos un transito
del quarzo che entra sotto forma quarzo e poi per motivi di saturazione esce ,viene cristallizzato sotto forma di
tridimite
questa presenza di liquido facilit quindi enormemente il processo di trasformazione della silice in tridimite
cristobalite : ricordo che questo necessario perch il passaggio del quarzo tridimite cristobalite comporta un
notevole aumento di volume e quindi se questo passaggio avvenisse in opera , cio quando il manufatto
quando in refrattario formato messo opera creerebbe delle tensioni notevolissime alla struttura refrattaria con
gravi danni alla stessa , quindi indispensabile che questo processo di trasformazione quarzo tridimite
cristobalite avvenga in cottura e non in esercizio del refrattario stesso
a questo punto il refrattario evidentemente raffreddato, anche qui si hanno delle trasformazioni inverse la
cristobalite alza abbassa le forme di basse temperature e analogamente una quota da parte di tridimite
la fase liquida solidifica dando una fase vetrosa perch questa silice a raffreddamento liquida a cui c' anche
del silicato monocalcio passa ad uno stato vetroso che rimane inglobato nel ceramico e che ritorner ad essre
liquida quando questo verr posto in esercizio temperature che sono dell'ordine di 1500 o + gradi centigradi
una regola abbastanza empirica, ma molto interessante da un punto di vista concettuale, proprio in funzione di
tutte queste trasformazioni che si realizzano nella cottura dei refrattari quella di cuocere i refrattari a
temperatura molto vicina a quella di esercizio in modo di essere sicuri che le trasformazioni che
inevitabilmente verranno in esercizio in quanto che refrattario per alta temperatura per lunghi tempi si
realizzino prima della fase cottura del refrattario stesso
Passiamo a questo punto a esaminare e le caratteristiche pi importanti di questi refrattari silicei all'inizio ho
detto che rientrano nell'ambito dei refrattari acidi ma tra i refrattaria acidi ci sono anche degli altri tipi di
refrattari a base silice che vengono chiamati silicosi
qui lagente elegante non pi latte di calce ma dell'argilla cio questa silice queste quarziti vengono
impastate con dell'argilla e quindi cotte a una temperatura dell'ordine 1300- 1350 gradi
hanno caratteristiche nettamente inferiori ai refrattari silicei veri e propri, proprio perch come vedremo pi
avanti la presenza di allumina in piccole quantit all'interno di questi refrattari deprime fortemente la

temperatura , diciamo di inizio liquido quindi la refrattariet e quindi la termopressione che sono le due
caratteristiche collegate direttamente alla stabilit termica del refrattario stesso
In questa tabella quindi sono riportati a confronto i due refrattari di tipo acido secondo le norme UNI refrattari
silicei vengono sigla SI e refrattari siliciosi vengono siglati SC
il componente fondamentale di cui si parla evidentemente la silice che deve essere maggiore del 94% nei
silicei e con tenori molto pi ridotte dal 75 al 90 nei si liciosi
abbiamo qui riportato la refrattariet anche espressa in temperature dell'ordine di 1710 - 1730 per i silicei, cio
molto prossima alla temperatura di fusione della silice che ricordo essere 1723 (temperatura di fusione della
cristobalite in particolare) mentre la refrattariet libera nei siliciosi nettamente inferiore circa 100 gradi di
meno, 1610,ma questa differenza ancora pi netta nella termo pressione, ossia nella temperatura di
rammollimento, che ricordo la temperatura di impiego di questi refrattari : abbiamo 1670 contro 1350, quindi
300 gradi in meno per i refrattari siliciosi rispetto ai silicei quindi i refrattari silicei poi hanno un basso peso
specifico un basso peso volumetrico che li rende particolarmente idonei per la realizzazione di volte in cui
occore la realizzazione di manufatti leggeri.
Detto questo vediamo per completare il discorso, riprendiamo la curva del termopressione dei refrattari silicei
perch ci servir diciamo come termine di riferimento per confrontare gli altri tipi di refrattari che adesso
andremo ad esaminare, la curva l'abbiamo gi vista quella rappresentativa di un composto quasi puro, ossia
abbiamo le tre temperature T(i) T(r) e T(s) molto ravvicinate perch essendo costituito prevalentemente da
Silice comporta che ,arrivati in prossimit della sua temperatura di fusione , si abbia un minimo intervallo di
fusione e quindi un intervallo molto ravvicinato delle tre temperature.
La temperatura di impiego allora dellordine dei 1700 gradi, temperatura molto elevata per quanto concerne le
applicazioni industriali. Il difetto fondamnetale di questi refrattari la natura spiccatamente acida che li rende
non pi adatti per impieghi siderurgici in cui le scorie sono notoriamente basiche e quindi aggrdirebbero il
refrattario diminuendone la durata nel tempo
passiamo adesso ad esaminare un'altra categoria di refrattari anche essi acidi ma meno acidi dei refrattari
silicei ,se Cos mi posso esprimere ,vedremo che diminuendo la percentuale di silice andremo a trattare
sempre refrattari sempre meno acidi ossia sempre pi resistentei alle scorie basiche
I refrattari silico-alluminosi, secondo la norma UNI che abbiamo visto precedentemente hanno un tenore di
allumina dal 20 al 44%
questo intervallo di composizione peraltro molto ampio dovuto al fatto che i refrattari silico-alluminosi
vengono confezionati a partire da argille, a seconda che queste siano pi o meno pure abbiamo un maggior o
minor tenore di allumina
le caratteristiche come vedremo in una tabella successiva dei refrattari silico-alluminosi dipendono
fondamentalmente dalla percentuale di allumina
ma vediamo adesso il diagramma silice allumina perch come vedremo nella classificazione UNI i refrattari
silico alluminosi vengono in qualche modo classificati in base alla percentuale relativa silice- allumina e quindi
di fatto possono essere interpretate alcune loro caratteristiche proprio sul diagramma silice-allumina
Questo un diagramma relativamente semplice perch rientra tra quelli che abbiamo visto da un punto di vista
generale , un diagramma a due componenti evidentemente silice e allumina con presenza di un composto
intermedio la cosidetta mullite in corrispondenza del circa il 72% di allumina
La mullite un silico alluminato , avr formula che adesso vedremo 3Al2O32SiO2 fonde congruente alla
temperatura di 1850, la silice fonde a 1723 come abbiamo visto e lallumina fonde alla temperatura ben pi alta
di 2050 gradi
quindi se la temperatura di fusione dell'ossido che costituisce uno dei componenti del refrattario pu essere
indicativa, vediamo che lallumina il componente pi alto fondente e quindi sar quello che impartisce migliori
caratteristiche di refrattariet al sistema

I refrattari silico-alluminosi come vediamo adesso come gi detto comprendono una percentuale di alluminio
dal 20 al 44 quindi grosso modo in questo intervallo come vedremo pi avanti
vediamo quindi di esaminare preliminarmente questa situazione del diagramma di stato per quello che ci
interessa in questo approccio ai refrattari silico alluminosi
1470 la temperatura di trasformazione tridimite cristobalite quindi al di sotto di questa temperatura in
condizioni di equilibrio abbiamo tridimite + mullite .t Al di sopra abbiamo cristobalite pi mullite.
La temperatura eutettica del sistema relativamente alta 1595 che potremmo tranquillamente arrotondare a
1600 gradi quindi sembrerebbe che partendo da un argilla molto pura la temperatura di inizio liquido deve
essere in corrispondenza di 1600 gradi, in pratica per vedremo che le impurezze cio la presenza di altri
ossidi, in particolare bassofondenti posso citare esempio l' Fe2O3 ossido ferrico, ossido di calcio deprimono
fortemente questa temperatura e quindi la temperatura di inizio liquido di questi refrattari sar nelttamente
ridotta
all'interno di questo sistema passando dal 100% di silice al 100% di allumina sono previsti diciamo altri termini,
altri chiamiamoli tra virgolette composti intermedi che peraltro non sono stabili ,quindi si ottengono in particolare
condizione , infatti l'unico termine stabile e la mullite ma vediamo quali sono :
qui riportata in corrispondenza di questo punto La composizione della caolinite al2O3 2SiO2 2H2O quindi la
caolinite ha una composizione massima in allumina del 46% e questo giustifica il motivo per cui le norme UNI
danno come termine estremo dei refrattari silico alluminosi un 44% di allumina, a significare che sono prodotti
ottenuti da argille particolarmente pure quindi ad elevato tenore di caolinite Esiste poi ancora in corrispondenza
60% di allumina un altro minerale da cui componente fondamentale la Sillimanite la cui formula Al2O3SiO2. A
questa categoria appartengono a diversi minerali e da questi minerali vengono realizzati in particolare venivano
realizzati i refrattari sillimanitici,a tenore di allumina quindi intorno al 60% , abbiamo poi la mullite di cui io ti ho
detto prima , alla quale compete un proprio campo di esistenza stabile termodinamicamente stabile e la
temperatura di fusione che ho detto prima.
pertanto passiamo adesso esaminare i refrattari silico alluminosi il cui intervallo di composizione compreso in
questa banda colorata che ho riportato in sovraimpressione al diagramma quindi dal 20 al 44% per realizzare
un formato in refrattario silico-alluminoso si procede esattamente nel modo in cui abbiamo visto, cio formatura
, preparazione dell'impasto, formatura , essiccazione e cottura
Per quanto riguarda la cottura dobbiamo dire che questa viene effettuata a temperature che raggiungeranno
valore di circa 1400 -1450 gradi: un'operazione estremamente complessa ed estremamente delicata perch
coinvolge la decomposizione termica mi esprimo cos di tre componenti fondamentali presenti nell'argilla stessa
: la caolinite, il caolino componente fondamentale, fedspati e quarzo. Quindi entrambi e tutti e tre questi
componenti si decompongono termicamente in sequenza e contemporaneamente alle diverse temperature
andando poi a reagire fra loro per dare i prodotti finali che vedremo
cominciamo quindi a vedere qual la cottura dell'argilla e procedendo per gradi e avendo io semplificato in
modo il pi possibile sintetico questo questo discorso che come detto molto complesso molto complesso
anche perch dipende dal fatto che le argille non hanno una composizione definita ma abbracciano un
composizione molto variabili e quindi fare un discorso preciso puntuale risulta estremamente corretto. Ho
messo qui delle temperature in questa colonna verranno indicate le temperature in corrispondenza delle quali
avvengono queste trasformazioni. Sono temperature indicative evidentemente molto indicative per dare un'idea
come procede la cottura dell'argilla stessa quindi una temperatura di 100 120 abbiamo l'eliminazione
dell'acqua d'impasto, l'acqua era stata addizionata per rendere plastica la massa che comporta un ritiro
dimensionale del formato detto ritiro all'essiccamento. I
Il manufatto perde la sua plasticit essendo eliminata l'acqua d'impasto perde la sua plasticit,ma questa
perdita reversibile nel senso che se l'acqua di impasto che stata persa viene riaggiunta si ritorna nelle
condizioni drastiche e precedenti. Intorno a 400 gradi le eventuali sostanze organiche che ,essendo un
minerale, possono essere in esse presenti, s decompongono, quindi a 400 gradi ho messo come caratteristica
di composizione delle sostanze organiche diciamo che abbiamo una specie di cracking e quindi si ha emissione
di sostanze gassose che possono pi o meno rendere porosa tutta la pasta. A 500 gradi sia l'eliminazione

dell'acqua di costituzione, noi abbiamo visto che la formula della caolinite scritta secondo notazione dualistico e
la seguente Al2O32SiO2 2H2O questa attenzione l'acqua di costituzione mentre l'acqua di impasto l'acqua
che viene aggiunta a questo componente per renderlo plastico; allora intorno ai 400 - 550 gradi ,ho messo
indicativamente 500, si elimina l'acqua di costituzione l'acqua che compare sotto forma di gruppi ossidrili
ricordando le formule effettive di questo componente scompare quest'acqua di costituzione questi ossidrili e si
torna secondo una teoria e si passa secondo la teoria ha un silicoalluminato a formula Al2O32SiO2 e
quest'acqua evidentemente a questa temperatura fuoriesce allo stato vapore si ottiene questo silicoalluminato
a cui viene dato il nome di metacaolino o metacaolinite , a seconda delle tendenze. Allora questa eliminazione
di acqua di costituzione con formazione di metacaolino porta a una perdita irreversibile della plasticit, cio il
reticolo cristallino della caolinite risulta diciamo cos danneggiato per cui non pi reversibile questa
trasformazione .Si arrivato un prodotto il quale costituito da un componente che non rientra nel diagramma
di stato infatti abbiamo visto che il metacaolino non c' abbiamo la mullite, quindi un prodotto metastabile
proveniente dalla eliminazione di acqua di costituzione
continuando nel riscaldamento intorno a 800 gradi ipotizzando la presenza di carbonati si ha la decomposizione
del carbonato di calcio , se vi fossero stati carbonato di magnesio si sarebbero decomposte temperatura pi
bassa la decomposizione del carbonato di magnesio nota si decompone in CaO + CO2
continuando riscaldamento a 900 gradi si forma dell'allumina gamma anche l'allumina esiste in diverse forme
allotropiche non ho ritenuto di entrare in questi chiamiamoli dettaglio particolare perch il discorso sarebbe fatto
troppo lungo non ci interessa diciamo da un punto di vista di questi refrattari e quindi lho un po' trascurata
questa a 900 gradi si ha un notevole ritiro diciamo un ritiro pi importante e in seguito questa cottura si
chiama il ritiro alla cottura che porta come vedremo a delle notevoli fessurazioni nel formato per cui se non si
inserisce come vedremo uno smagrante di cui si parlato precedentemente uno scheletro rigido si ha un
prodotto molto compromesso da un punto di vista delle caratteristiche dimensionali per quanto riguarda anche
le fessurazioni
continuando il riscaldamento intorno a 950 gradi il Metacaolino di cui prima abbiamo visto la formula
Al2O32SiO2 si trasforma dando originale fasi stabili previste dal diagramma di fase cio la mullite tra
3Al2O32SiO2 + 2SiO2 che a queste temperature comincia a essere forma sottoforma di tridimite e poi passer
essere sotto forma di Cristobalite
infine a 1000 gradi si ha una formazione di una fase liquida vetrosa costituita al solito da silice pi eventuali
impurezze , pi ferriti che derivati dagli ossidi a base ferro pi eventuali silicato di calcio se c' della calce che
formeranno questa fase liquida all'interno della quale la silice comincer ad avere le sue trasformazioni tridimite
cristobalite con un meccanismo analogo a quello visto precedentemente, cio sia una trasformazione se cos
vogliamo dire in fase liquida
questa la lunga diciamo sequenza di trasformazioni termiche che compete all'argilla se ci fosse anche del
fedspato che anche lui un silicoalluminato, e questo si decompone dando praticamente le stesse
trasformazioni .
Passiamo quindi adesso a vedere come si fabbrica un refrattario silico alluminoso.
Un refrattario silico alluminoso parte fondamentalmente d'argilla : pi l'argilla ricca in caolinite e migliori
saranno le caratteristiche del refrattario stesso
quindi i componenti fondamentali l'argilla, per deve essere impastata con la cosidetta chamotte cio argilla
precotta alla quale competono gi tutte le trasformazioni visto precedentemente e ha subito il ritiro, questa
argilla precotta viene macinata con la granulometria richiesta per avere un refrattario con certe caratteristiche,
viene rimpastata con argilla ( argilla pu oscillare come percentuale dal 10 al 50% )e l'argilla in questo sistema
funziona da collante , funziona da legante di questi granuli di chamotte i quali costituiscono lo scheletro rigido
indeformabile diciamo cos anche nel successivo operazioni di cottura fino alla temperatura di 1200 1400 gradi
quindi occorre una base diciamo rigida non deformabile per avere un manufatto con caratteristiche
dimensionali entro certi limiti che non abbia fessurazioni
Perch intervallo di temperatura cos ampio? 1200 1400 gradi: dipende dalle caratteristiche dell'argilla se
riporto questo intervallo sul diagramma silice-allumina visto precedentemente vedo che la temperatura di

cottura collocata grosso modo in questa banda rossa qui messa diciamo in diagonale , rispetto all'asse
delle ascisse.
questo dipende dal fatto che argille molto povere in allumina avranno delle temperature come vedremo dopo di
inizio liquido di fine liquido o d'inizio liquido molto pi basse di quelle previste dal diagramma quindi man mano
che la percentuale di allumina cresce fino arrivare un 44, cio un argilla con una notevole percentuale di
caolinite ,alla temperatura di cottura dovr anche essa seguire questo andamento che correlabile con la
temperatura eutettica di questa argilla, non chiamiamole sistema Silicoallumina, ma dell'argilla e soprattutto con
la temperatura di fusione
occorre cio che si sia una certa quota di fase vetrosa ma non eccessiva rispetto alla quota della fase solida
presente in cottura
passiamo adesso a esaminare le caratteristiche pi importanti anche qui dei refrattari silico alluminosi secondo
le norme UNI
le sigle unisono as che sta per allumina silice seguito da un numero 5 4 3 2 1 che d un'idea delle
caratteristiche in qualche modo del refrattario stesso
il termine che serve a classificare e questi refrattari silico alluminosi e il cono Seger ,vediamo che vi abbiamo
con seger 29 31 32 ,cio viene preso come elemento ordinatore in questa classificazione la refrattariet ,cio in
pratica la temperatura alla quale dopo poco il sistemi tutto liquido, infatti vediamo che la refrattariet di
questo S5 1655 -1695- 1710 e cos via, cio cresce al crescere dellallumina se noi parliamo questi due
valori la refrattariet con la percentuale del di allumina vediamo che con allumina crescente cresce e la
temperatura di refrattariet ,anche la termopressione particolare Tr cresce al crescere di questo valore come
cresce la resistenza alla compressione riportata in tabella
questo andamento verr meglio chiarito quando avr anche parlato del refrattari alluminosi perch lo vedremo
sul diagramma silice allumina cio vedremo come questa refrattariet libera e sotto carico segue in qualche
misura l'andamento delle curve di liquido cio landamento delle curve che danno la completa liquefazione del
materiale
riprendo per confronto a quanto visto precedentemente la curva di refrattariet sotto carico per questi materiali
e vediamo sempre per confrontare refrattari silicei che il primo termine trattato come questa abbia un
andamento di questo tipo
Passiamo ai refrattario alluminosi che sono sempre della classe se vogliamo Silicoalluminosi cio rientrano
sempre come una loro mail migliore compressione diagramma silice allumina secondo le norme UNI hanno un
tenore di allumina che va dal 50 al 90% cio silicoalluminosi dal 20 al 44 gli alluminosi dal 50 al 90% . Allora
vediamoli anche qui sul diagramma silice allumina lo stesso visto precedentemente: l'intervallo di composizione
rientra in questa diciamo banda grigia che riportata dal 50 al 90% cio inglobano il componente intermedio
mullite ed anche il componente Sillimanite cheha il 60% di allumina infatti un tipo di refrattari alluminosi sono
sillimanitici
per realizzare questi refrattari di cui non entrer molto in dettaglio si utilizza oltre l'argilla che per non porta pi
del 44% di alLumina, anche dell'allumina ottenuta con processo clinico Bayern cio la cosidetta allumina
Bayern
Lallumina Bayern essendo un prodotto diciamo chimico industriale chiaramente pi costosa dell'argilla e
questo comporta un aumento di costo di questi materiali : si impastano nelle proporzioni volute si procede la
loro cottura la quale anche qui dipender dalla temperatura, dalla composizione del sistema, Cio dalla
percentuale di allumina
Il comportamento dei refrattari alluminosi nettamente migliore del comportamento dei silico alluminosi anche
perch come vedremo ci stiamo allontanando dalleutettico del sistema che il punto del sistema in cui si ha la
pi bassa temperatura di inizio lquido.
riportato per confronto con i Silicoalluminosi, nei refrattari sillimanitici con circa 60 62% di allumina che
vedete avere una temperatura nettamente superiore a quella dei refrattari silico alluminosi
quindi a dimostrazione che aumentando il tenore di allumina aumenta anche le caratteristiche di refrattariet

ecco il diagramma accennato in precedenza : nel sistema silice alLumina che qui ho semplificato togliendo
tutte le fasi all'interno per il miglior chiarezza viene riportata con una banda, chiaro che una banda che ha una
certa larghezza, come si comporta la refrattariet che sta passando da circa il 20% e arrivando a circa il 90%
in refrattari costituiti da silice allumina quindi siliceie e silico alluminoso vediamo che la refrattariet la banda
segue praticamente le curve di liquido si trova attaccata ad un certo delta ma segue fondamentalmente questo
liquido, quindi lallumina il componente diciamo che conferisce migliori caratteristiche di refrattariet lo stesso
discorso vale per la termo - pressione che si colloca evidentemente ha un intervallo di temperatura molto pi
bassa ma che anche qui un andamento pi o meno parallelo a quello visto sopra ,ossia valori bassi termo
pressione in corrispondenza di Silicoalluminosi a basso titolo di allumina 1300 grosso modo per arrivare a valori
dellordine di 1600 1650 1700 per refrattaria alluminosi ad elevato titolo di allumina
detto questo passiamo a esaminare qual la classificazione dei refrattari silico alluminosi secondo le norme
UNI : vediamo in questa tabella solito la sigla UNI refrattari silico alluminosi vengono siglati AL seguiti da un
numero che corrisponde in qualche misura le caratteristiche 5,4 ALmullitici e cos via, il componente che
definisce caratteristiche fondamentalmente lallumina che va di 10 in 10... 50 60 70 80 90 e vediamo le varie
caratteristiche al solito faccio notare soltanto una cosa che la somma allumina pi silice non fa mai 100 ..50+45
= 95, cio la differenza sono le impurezze chiaro che partendo da argille di non ele vatissima purezza
altrimenti andrebbero a realizzare porcellane e non refrattari c sempre un due tre quattro per cento di
impurezze che tra l'altro sono quelli che fungono da agente mineralizzatori: la Tr ,la termo-pressione
maggiore di 1450 per lalluminoso a 50% di allumina fino ad arrivare a temperature maggiori di 1700 per quello
a 90% di allumia, e poi sono inserite altre caratteristiche del refrattario.
Passiamo adesso a esaminare una categoria di refrattari a caratteristiche diverse da questi, questi sono tutti
pi o meno acidi, cio essendoci una quota parte anche se passando gli alluminosi via via ridotta di silice ,
sono nei confronti di scorie basiche pi o meno acidi.
quindi non sono molto idonei per in campo siderurgico per l'aggressivit appunto delle scorie basiche.
I refrattari basici si adattano meglio queste condizioni per cui i refrattari basici sono costituiti fondamentalmente
a base ossido di magnesio
Lossido di magnesio ha di per s una temperatura di fusione molto elevata circa 2800 gradi quindi presenta
delle caratteristiche almeno da quest'aspetto ottime perch consente di immaginare le temperature di impiego
estremamente elevate. il problema nasce dal fatto che lossido di magnesio si pu ottenere da dei minerali che
sono a base di carbonati MgCo3 i quali danno origine a un ossido di magnesio molto pulverulento con
notevolissime porosit e quindi estremamente reattivo nei confronti del vapore Acqueo e anidride carbonica
componenti usualmente presenti in atmosfera, che lo fanno degradare nel senso che lo idratano e lo
carbonatano e quindi e si ritorna in qualche misura al prodotto di partenza
per questo motivo necessario confezionare il cosidetto Sinter di magnesia che un ossido di magnesio
ottenuto con un processo di sinterizzazione in presenza di piccole quantit di liquido che consente di avere
cristalli di dimensioni maggiori con porosit molto ridotte e con delle dimensioni dell'ordine di qualche decina di
micron. Questi sono molto pi stabili nei confronti dellanidride carbonica nell'acqua vapore e quindi con questi
si procede al confezionamento dei materiali refrattari magnesiaci
chiaro che questo doppio processo prima sinter di magnesia poi il refrattario comporta e diciamo un costo
finale superiore a quello degli altri materiali
I refrattari basici sono tutti fondamentalmente a base ossido di magnesio vediamo qui una tabella sempre
relativa ricavato da norme UNI in quali vengono classificati i vari refrattari basici in diverse categorie che sono
refrattari a base di magnesite i magnesiaci veri e propri i magnesio cromitici si aggiunge questa cromite che
un minerale a base Cr2O, il quale particolarmente stabile, cromo magnesite, cromite ,Dolomite in cui c
componente fondamentale l'ossido di magnesio maggiore di 80 nel magnesite e magnesio- cromite e i
contenuti inferiori negli altri materiali
la termopressione di questi materiali nettamente alto non i valori 2800 che si dato prima, ma siamo in un
ambito di temperatura decisamente alto 1730 per i ref magnesiaci e cos via a diminuire per gli altri tipi di
refrattari

ultima categoria ultima categoria dei refrattari che vogliamo considerare sono i refrattari neutri e speciali
refrattari neutri sono refrattari che non reagiscono n con scorie acide ne con scorie basiche o perlomeno la
loro l'attivit molto modesta in entrambi i casi
refrattari speciali sono quelle utilizzati per applicazioni molto particolare
i refrattari neutri usati in campo siderurgico e in particolare in altoforno sono i refrattari cosidetti Grafitici o
refrattari di carbone : io qui ho riportato per semplificare il discorso anche perch le caratteristiche di queste
sono un po' particolari bisognerebbe entrare un po' pi nel dettaglio che i refrattari neutri o speciali vengono
suddivisi in gruppo del carbonio e dello zirconio in cui abbiamo lo zircone come componente fondamentale
per quanto riguarda il gruppo del carbonio abbiamo refrattari di carbone (che si ottengono impastando il
carbone con argilla: il carbone e il carbonio al grosso difetto di ossidarsi all'aria quindi utilizzabile
esclusivamente in ambienti riducenti ) ; I refrattari grafitici (che vengono utilizzati qui con grafite per particolare
applicazione refrattario di carburo di silicio) i componenti carbonio maggiore del 90% in questi e questi altri
valori..
le caratteristiche di questi refrattari sono un altissima temperatura di impiego la grafite pu arrivare a 3500
gradi senza grosse decomposizioni un'ottima resistenza alle scorie basiche un elevata conduttivit termica ma
sono utilizzabili esclusivamente in atmosfere riducenti; quindi questo grosso limite e trovano grosse impiego
nel crogioli dell'altoforno in cui l'ambiente effettivamente riducente vediamo i refrattari zirconici : sono a base
di ossido di zirconio ZrO2 con un tenore maggiore 95% oppure a base di zircone che un silicato di zirconio di
questa foto
questi refrattaria anche su un'ottima altissima temperatura d'impiego ottima resistenza chimica alta resistenza
agli shock termici
detto questo ho riportato come ho fatto per gli altri argomenti la normativa vigente in ordine ai materiale
refrattario almeno le norme UNI che ritenevo pi Significative
dettoquesto dobbiamo passare adesso ad esaminare un altro argomento cio le cosidette ceramiche tecniche
o porcellane tecniche : sono delle porcellane quindi materiali come vedremo adesso a pasta pi o meno
compatta bianca che vengono applicate in funzioni tecniche di un certo rilievo vediamo quindi come le
porcellane tecniche possono essere definite e poi ne vedremo la loro classificazione
le porcellane tecniche sono prodotti generalmente a pasta bianca non porosa smaltate ottenuto con materie
prime selezionate e possiedono notevoli propriet di rigidit dielettrica Resistenza attacco chimico agli shock
termici elevata refrattariet vengono prevalentemente impiegate in campo chimico ed elettrico per avere
un'idea un po' molto generale di questa situazione le porcellane vengono tenute a partire da tre componenti
fondamentali l'argilla il quarzo e il fedspato
i componenti che danno la maggior resistenza meccanica il quarzo: quindi pi maggiore il quarzo e
maggiore si ha la resistenza meccanica
se invece vogliamo una ceramica tecnica che abbia notevoli caratteristiche dielettriche occorre incrementare il
fedspato a scapito del quarzo ; se infine vogliamo unargilla che abbia elevate refrattariet occorre
incrementare sempre a scapito di questi due componenti il componente argilla.
per concludere questo discorso dei materiali ceramici resta a trattare i cosidetti ceramici avanzati ricordando la
prima classificazione di Ceramici sono divisi in tradizionali e avanzati e adesso vedremo brevemente una
classificazione questo verr rimandato alla prossima lezione per motivi di tempo una breve esposizione di
cosidetti ceramici avanzati cio di questi materiali di impiego particolare strutturale o funzionale molto delicato
che trovano sempre pi impiego a livello industriale e nelle applicazioni anche meccanica.

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