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LIstituto Elisabetta Vendramini caratterizzato dalla comunit educativa scolastica di

ispirazione cattolica, che ha come finalit la formazione integrale degli alunni, in una visione cristiana
della vita, alla luce del carisma francescano, attuato secondo lo spirito della Beata E. Vendramini.
Lazione educativa si esprime in uno stile di servizio centrato sulla persona, aperto alla condivisione e
alla solidariet senza distinzione di razze, culture, religioni.
Per realizzare tale finalit la scuola si avvale del Progetto Educativo del quale chiede a
educatrici e famiglie laccoglienza e lapplicazione. Si avvale, inoltre, della collaborazione
responsabile di tutte le componenti della comunit educativa: docenti, alunni, genitori, personale non
docente, ciascuno nellambito delle proprie competenze.
In un clima di serena collaborazione e nel rispetto dei reciproci doveri,
- si creano le premesse di rapporti autentici;
- si favorisce la partecipazione;
- si fa della scuola un ambiente educativo.
LA SCUOLA DELLINFANZIA
La Scuola dellInfanzia concorre alleducazione armonica e integrale dei bambini e delle
bambine che, attraverso la Famiglia, scelgono di frequentarla fino allingresso nella Scuola Primaria,
nel rispetto e nella valorizzazione dei ritmi evolutivi, delle capacit, delle differenze e delle identit di
ciascuno, nonch della responsabilit educativa delle famiglie.
Essa un ambiente educativo che:
- pone attenzione alloriginalit di ogni bambino;
- favorisce il gioco come risorsa privilegiata di apprendimenti e relazioni;
- stimola lesplorazione e la ricerca, partendo dalle originarie curiosit del bambino;
- promuove la vita di relazione, lamicizia, la collaborazione come fonti di motivazione,
maturazione sociale e cognitiva.
DAGLI OBIETTIVI SPECIFICI AGLI OBIETTIVI FORMATIVI
La Scuola dellInfanzia nella sua globalit mira sostanzialmente a tre obiettivi generali di
apprendimento:
1. maturazione dellidentit personale;
2. conquista dellautonomia;
3. sviluppo delle competenze.
Dalle Indicazioni Nazionali (legge 53 del 28/3/2003) si deduce che lo scopo del percorso
educativo quello di trasformare la capacit di ogni bambino in competenze, questo grazie alle
opportune Unit di Apprendimento (UA) programmate dalle insegnanti.
Le Unit di Apprendimento devono essere mirate al raggiungimento degli Obiettivi Formativi che
vengono formulati dalladattamento degli Obiettivi Specifici di Apprendimento (OSA), raggruppati in
quattro aree cos individuate:

AREE DEGI OBIETTIVI SPECIFICI

CAMPI DI ESPERIENZA

1. Il s e laltro

1. Il s e laltro

2. Corpo, movimento e salute

2. Il corpo e il movimento

3. Fruizione e produzione di messaggi

3. - Messaggi e forme di comunicazione;


- I discorsi e le parole

4. Esplorare, conoscere, progettare

4. - Lo spazio, lordine, la misura

- Le cose, il tempo, la natura

UNIT DI APPRENDIMENTO
LUnit di Apprendimento consiste nellorganizzare in maniera metodica gli obiettivi formativi
che, tramite attivit diverse, metodologie differenti, soluzioni organizzative e modalit di verifica,
formino il Percorso Educativo.
Le Unit di Apprendimento possono, quindi, riguardare:
- un progetto,
- un laboratorio
- una particolare tematica come: lambiente, le festivit, lalimentazione e cos via.
Perseguire gli obiettivi formativi prefissati, attraverso le Unit di Apprendimento, diventa
unoccasione per lo sviluppo globale della personalit del bambino.
IL PORTFOLIO DELLE COMPETENZE INDIVIDUALI
Per cogliere e valutare le esigenze dei bambini di fondamentale importanza losservazione
sistematica delle loro attivit, in modo da dare il giusto valore alla qualit e quantit delle loro risposte
per poi condividerle con le loro famiglie.
Losservazione, infatti, finalizzata alla comprensione e allinterpretazione dei comportamenti.
I livelli raggiunti dal singolo, pi che classificati o giudicati, devono essere descritti e compresi.
In tale ottica nasce la realizzazione del Portfolio cartella delle competenze. La cartella raccoglie le
competenze che si sviluppano nel tempo. Esse comprendono:
- una descrizione essenziale dei percorsi seguiti e dei progressi raggiunti;
- una documentazione regolare e significativa, composta dagli elaborati richiesti o spontanei del
bambino.
PIANO PERSONALIZZATO DELLE ATTIVIT EDUCATIVE
Il Piano Personalizzato delle Attivit Educative costituito dallinsieme delle Unit di
Apprendimento. Con il termine personalizzato sintende mettere in luce la possibilit di scegliere
obiettivi formativi che non riguardano esclusivamente competenze standard ma, al contrario, quelle
che si deducono dallosservazione di ogni singolo bambino.

PROGETTO DIDATTICO 2005 - 2006


Nel Progetto Educativo-Didattico per lanno 2005-2006, il team-docente ha ritenuto opportuno
inserire un personaggio fantastico che avr il compito di legare le varie Unit di Apprendimento.
Il nostro amico, lAquilone Willy, sar fonte di occasione per ogni bambino di potersi
immedesimare, essere protagonista, condividere avventure e, allo stesso tempo, sentirsi accompagnato
nelle esperienze che vivr in questo anno scolastico.
PROGETTO ACCOGLIENZA
I primi giorni di scuola rappresentano un momento molto delicato sia per i bambini che per i
loro genitori.

Compito della scuola fare il possibile perch lesperienza di questo primo periodo venga
vissuta in modo positivo, affinch il momento del distacco avvenga in maniera serena per rendere cos
piacevole lidea del ritorno a scuola.

Per conseguire questo obiettivo risulta fondamentale il tessuto di relazioni che il bambino riesce
a stabilire con i compagni, le insegnanti e tutto il personale scolastico.
Pertanto, le attivit svolte allinizio dellanno saranno mirate al raggiungimento di questo scopo :
- creare un clima di familiarit, amicizia e gioia allinterno della Sezione e con gli altri bambini
della scuola.
I giochi e le attivit si svolgeranno con tempi elastici, negli spazi offerti dalla scuola, attraverso
modalit strutturate e durante il gioco libero, spontaneo dei bambini.
necessario, in questa fase, cogliere loccasione per favorire la costruzione di nuove relazioni
collaborative fra scuola e famiglia.

UNIT DI APPRENDIMENTO

UNIT N. 1:

DEFINIZIONE E INTERIORIZZAZIONE DELLE REGOLE

OBIETTIVO FORMATIVO:
-

Conoscere gli altri bambini e accettare di condividere lesperienza.


Ascoltare i compagni e rispettare i turni di intervento.
Condividere oggetti e giocattoli.
Giocare in modo non aggressivo.
Rispettare gli spazi e gli ambienti della scuola.
Utilizzare in modo appropriato gli oggetti, i giochi e i vari materiali
scolastici.
Valorizzare lambiente naturale.
Relazionarsi in maniera adeguata con le insegnanti, la famiglia e gli
adulti conosciuti dai bambini.

ATTIVIT:
TEMPI:

Racconti di storie.
Conversazione guidata.
Stesura delle regole fondamentali.
Realizzazione di cartelloni, elaborati, schede operative.
Giochi.
Ottobre, Novembre

Ogni Unit di Apprendimento comprende inoltre:


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Realizzazione del PORTFOLIO

Sussidio di strumenti tecnici: audiovisivi, audiocassette,

Forme laboratoriali, attivit per gruppi.

LE STAGIONI

UNIT N. 2:

LU. A. Le Stagioni nasce dal desiderio di esplorare insieme ai bambini il mondo circostante,
cos come si modifica e trasforma nella ciclicit delle stagioni.
Conoscere le stagioni, il loro susseguirsi, le caratteristiche che ne contraddistinguono i
cambiamenti significa, per i bambini, avviare alla comprensione delleco-sistema, e imparare ad amare
le bellezze naturali nei diversi aspetti.
OBIETTIVO FORMATIVO:
-

Scoprire le stagioni e le loro caratteristiche.


Favorire la percezione del tempo come successione periodica
attraverso il mutamento delle stagioni.
Individuare la frutta autunnale: autunno.
Riconoscere gli animali e i loro habitat: inverno.
Scoprire il risveglio della Primavera e i suoi colori: primavera
Sperimentare laumento della temperatura e giustificare il cambio
dellabbigliamento: estate.

ATTIVIT:
TEMPI:

Raccolta di materiale vario che identifichi le varie stagioni.


Esperimenti con la natura e i suoi frutti e classificazione di essi.
Narrazione e comprensione di racconti relativi alla stagione.
Realizzazione di cartelloni, elaborati e schede operative.
Durante tutto lanno scolastico, seguendo lordine delle stagioni.

IL NATALE

UNIT N. 3:

Nel periodo natalizio, la citt vive in clima di festa e di gioia. Strade, case e negozi si
addobbano con luci di mille colori che trasmettono serenit e amore.
In questo periodo i bambini vengono coinvolti in un clima di festa e di curiosit, per quello che Babbo
Natale porter loro.
Anche nella scuola si vive il clima natalizio! I bambini vengono guidati a comprenderne il
significato attraverso narrazioni, drammatizzazioni, canti e poesie.
Insieme si vive lAvvento e ci si prepara con gioia al momento tanto atteso: la nascita di Ges.
OBIETTIVO FORMATIVO:
-

Conoscere il valore del Natale e i suoi aspetti pi significativi.


Vivere lattesa, acquisendo e rimandando messaggi di pace,
fratellanza, amore.
Rendersi ideatori e protagonisti della realizzazione di un dono.

ATTIVIT:
TEMPI:

Narrazione di storie legate al tema natalizio, con riferimento alla


pace, allamore, allamicizia, al valore e al significato del dono.
Racconto della nascita di Ges.
Memorizzazione di canti, poesie e filastrocche.
Realizzazione di decorazioni natalizie e dei simboli tipici. Presepe,
albero, doni.
Costruzione di un lavoretto per valorizzare il significato del dono.
Drammatizzazione della storia La stellina di Natale
Novembre, Dicembre

IL CARNEVALE

UNIT N. 4:

Il Carnevale un tempo di divertimento, di allegria e serenit e offre diverse occasioni per


acquisire la padronanza dei mezzi e delle tecniche che rendono il bambino capace di esprimersi nei
vari codici: grafico, pittorico, manipolativo, mimico-gestuale, ecc
La realt che ci circonda invia segnali di allegria e lambiente scolastico in questo periodo
particolarmente adatto a stimolare fantasia e immaginazione, attraverso esperienze che favoriscono lo
sviluppo del pensiero divergente e della creativit.
OBIETTIVO FORMATIVO:
-

Conoscere e vivere positivamente il Carnevale.


Potenziare la creativit, lespressivit e la fantasia di ogni bambino
attraverso luso del travestimento e il mascherarsi.
Favorire la capacit di collaborare e fare festa insieme.

ATTIVIT:
TEMPI:

Preparazione di festoni e maschere per rallegrare gli ambienti della


scuola.
Canti di animazione, giochi e coreografie di gruppo.
Ascoltare e comprendere storie, poesie e filastrocche di carnevale.
Febbraio

LA PASQUA

UNIT N. 5:

Non facile per i bambini cogliere il significato della Risurrezione, del ritorno alla vita,
rappresentato dalla Pasqua. Sar opportuno avviare un progetto in grado di collegare tutte le attivit
alla loro esperienza personale, alle conoscenze acquisite, utilizzando le analogie con la natura che
offre ogni anno lo spettacolo primaverile della rinascita.
Le attivit didattiche saranno finalizzate allacquisizione dei significati profondi del
cristianesimo e dei valori di questa importante ricorrenza: lamore, il perdono, la solidariet e la pace
fra gli uomini. Le attivit proposte sono volte a sollecitare questi sentimenti nei bambini, a creare un
clima di serenit e di gioia profonda nel rispetto reciproco.
OBIETTIVO FORMATIVO:
-

Conoscere il valore della Pasqua e i suoi aspetti pi significativi:


amicizia, pace, fratellanza, solidariet.
Comprendere i segni della primavera, ossia il risveglio della natura,
legati ai simboli e alla comprensione del mistero della Risurrezione di
Ges.

ATTIVIT:
TEMPI:

Ascoltare e comprendere la storia della Passione e Resurrezione di


Ges.
Creare collegamenti, attraverso losservazione e la raccolta di
materiale, tra la primavera e la Risurrezione.
Costruzione, in periodo quaresimale, di un grande Arcobaleno di
Pace, attraverso un lavoro di intersezione.
Memorizzazione di poesie, filastrocche e canti pasquali.
Realizzazione di un lavoretto per la festa di Pasqua.
Marzo, Aprile

LA MULTICULTURALIT

UNIT N. 6:

Lesperienza dellincontro con laltro diventata oggi quanto mai reale e quotidiana per la
presenza nelle scuole, di bambini venuti da lontano.
Attraverso linserimento di coloro che provengono da diverse parti del mondo, entrano nella scuola le
differenze culturali: altre religioni e credenze, modalit differenti di alimentarsi e di parlare, di
esprimere le proprie emozioni e di vivere la festa.
La gestione educativa delle differenze deve essere inserita allinterno di una pi generale
attenzione della conoscenza e valorizzazione della diversit.
La diversit nelle sue varie forme esperienza del quotidiano, motivo per cui non dovrebbe
porsi solo nel momento in cui si incontra qualcuno di altro Paese, ma divenire occasione da cogliere
per crescere nella vita sociale.
OBIETTIVO FORMATIVO:
-

Conoscere il valore della diversit in una societ sempre pi


multietnica e multiculturale.
Comprendere in maniera personalizzata i valori della propria cultura,
riconoscendoli come universalmente condivisi.
Sviluppare la capacit di comprendere i bisogni e le intenzioni degli
altri superando il proprio punto di vista.

ATTIVIT:
TEMPI:

Introduzione del tema attraverso il racconto Lamico.


Utilizzo del mappamondo per conoscere ed esplorare i vari Paesi.
Ricerca di immagini e fotografie e di oggetti tipici.
Realizzazione di cartelloni e elaborati vari.
Schede operative, canti, poesie, filastrocche danze tipiche dei diversi
Paesi.
Conoscere le diverse tradizioni: cibi, musiche, costumi.
Maggio, Giugno

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PROGETTO DI EDUCAZIONE MUSICALE


GIOCARE E PARLARE LA MUSICA
Finalit
Quello della musica un mondo che ha le sue regole, un suo linguaggio e un modo di
comunicare che coinvolge tutta la persona. Attraverso giochi ("giocare" la musica), storie, semplici
danze e canti, l'uso dello strumentario didattico, si vuole far incontrare questo mondo ai bambini di 4 e
5 anni, in modo che possano a poco a poco farlo proprio e acquisire un primo linguaggio comune
("parlare" la musica) che permetta di comunicare emozioni e sensazioni e riconoscere le regole che lo
costituiscono, in particolare i parametri del suono e i diversi caratteri delle musiche.
Obiettivi
-

Sperimentare attraverso il movimento i primi elementi del linguaggio musicale


(distinzione tra suono e silenzio; lento e veloce; forte e piano; acuto e grave);
Sperimentare, attraverso racconti e musiche didattiche, i diversi caratteri di brani
molto diversi tra loro per riconoscere sensazioni e atmosfere;
Collegare, anche ai diversi timbri degli strumenti usati, sensazioni e atmosfere;
Aassociare i suoni degli strumenti didattici a personaggi e atmosfere;
Accompagnare semplici canti con lo strumentario didattico, mantenendo una
pulsazione abbastanza regolare (5 anni);
Eseguire semplici canti in coro;
Verbalizzare con parole proprie sensazioni e concetti sperimentati;
Acquisire un minimo vocabolario comune in rapporto ai parametri del suono.

Fasi operative e modalit


Nel corso dell'anno si lavorer ai vari obiettivi in continua alternanza, aumentando
gradualmente le difficolt e la richiesta di precisione nell'eseguire e nel verbalizzare. Dopo una prima
fase introduttiva e di accoglienza (primo mese circa) i materiali e le tematiche utilizzate saranno, per
quanto possibile, scelti in relazione ai progetti della scuola dell'infanzia per quest'anno.
Verranno utilizzate musiche didattiche, semplici danze, giochi, racconti, musiche di diversi stili, lo
strumentario didattico.

PROGETTO DI AMICIZIA CON LA LINGUA INGLESE

WELCOME ENGLISH!
Finalit
-

Avviare i bambini alla conoscenza di una lingua diversa dalla propria;


Lavorare in maniera attiva e collaborativa in piccoli gruppi.

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Obiettivi
-

Fare amicizia con un linguaggio diverso dal proprio;


Saper adottare espressioni semplici riguardanti la famiglia, la scuola, i saluti, gli
animali, i colori, il cibo e i numeri fino al 10;
Saper lavorare nel piccolo gruppo, instaurando rapporti di aiuto reciproco;
Saper cogliere lesistenza di un diverso da s.

Fasi operative e modalit


Le attivit saranno svolte in forma ludica e attiva, allinterno di un laboratorio settimanale.
Lapprendimento avverr attraverso stimolazioni di: ascolto, memorizzazione di rime, filastrocche,
canzoni; visione di immagini, audio-videocassette,

PROGETTO DI PSICOMOTRICIT

IL BAMBINO E IL S CORPOREO
Finalit
-

Orientare alla percezione e conoscenza di s;


Favorire la socialit e la vita di relazione;
Maturare nel bambino lautonomia e la sicurezza di s;
Trasmettere nel bambino il piacere e limportanza dellattivit motoria.

Riconoscere il s corporeo e le sue abilit;


Individuare il concetto di spazio e la relazione degli oggetti tra loro;
Favorire la socializzazione attraverso giochi collettivi;
Sviluppare la capacit: tattica logica organizzativa collaborativa;
Sviluppare la ritmizzazione e la coordinazione.

Obiettivi

Fasi operative e modalit


-

ottobre-dicembre: conoscenza attraverso giochi e attivit di tabulazione;


gennaio-marzo: conoscenza della spazialit e del s corporeo attraverso attivit di
orientamento, giochi di forza, di piacere con senso motorio; esercizi di coordinamento
e ritmizzazione.
aprile-maggio: perfezionamento attivit precedenti e preparazione al saggio finale.

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