You are on page 1of 18

Esempio di relazione tecnica da allegare a progetti di

impianti elettrici industriali (ad uso scolastico)

Oggetto: Impianto elettrico di una falegnameria

DOCUMENTAZIONE DI PROGETTO
-

Relazione tecnica;
Schema elettrico generale;
Potenza installata, assorbita e relativi dimensionamenti;
Tabelle e diagrammi di coordinamento delle protezioni;
Elenco dei componenti elettrici;
Elenco delle condutture elettriche;

Specifiche tecniche dei componenti elettrici;


Schemi delle apparecchiature assiemate di protezione e
di manovra;
Disegni planimetrici..

Impianto elettrico di un falegnameria


Il committente titolare di una piccola falegnameria che esegue lavori in legno
per conto terzi , impiegando n.5 addetti.
Il progetto richiede la determinazione della potenza contrattuale per la stipulazione del
contratto di fornitura dellenergia elettrica.
A causa della presenza di macchine che assorbono notevole potenza reattiva induttiva,
limpianto risulta notevolmente sfasato ed e quindi necessario eseguire anche il
dimensionamento del rifasatore.
Per quanto riguarda limpianto di terra, ledificio sar dotato di un impianto autonomo
collegato ad un dispersore ispezionabile posto allesterno delledificio.
Consistenza e tipologia dellimpianto elettrico
Limpianto elettrico in oggetto relativo a un edificio a uso industriale, con
insediamento di tipo artigianale, alimentato dalla rete di distribuzione pubblica in bassa
tensione e quindi privo di cabina propria.

I locali interessati allimpianto, con le relative destinazioni duso, sono indicati nella
planimetria costituente parte della documentazione di progetto:
Locale adibito a falegnameria;
Locale adibito ad ufficio;
Locale adibito a spogliatoio e servizi igienici.
Caratteristiche generali di progetto
Sono stati assunti i seguenti valori e caratteristiche:

Tipo di impianto: impianto elettrico utilizzatore di categoria I, con alimentazione


dalla rete pubblica di bassa tensione;
Punto di origine: contatore elettrico trifase posto allesterno delledificio in
apposita nicchia accessibile al personale addetto;
Sistema di fornitura: corrente alternata trifase con neutro, con frequenza nominale
50 Hz;
Tensioni nominali: 220 V per i circuiti monofase, 380 V per quelli trifase;
Sistema di distribuzione: di tipo TT, con impianto di terra comune a tutte le sezioni
di impianto;
Correnti di corto circuito: la corrente di corto circuito presunta per guasto trifase
nel punto di installazione stata assunta pari a 6 KA, in base al valore comunicato
dalla Societ elettrofornitrice; la determinazione della corrente di corto circuito nei vari
punti dellimpianto riportata nella documentazione di progetto in seguito;
Caduta di tensione ammissibile: si assume pari al 4% tra il punto di origine e gli
utilizzatori
Norme tecniche di riferimento per gli impianti e i componenti
Nella scelta e nellinstallazione dei vari componenti verranno rispettate le seguenti
norme tecniche CEI:

CEI 17-13 per i quadri elettrici;

CEI 20-14, CEI 20-20 e CEI 20-22 per i cavi isolati in PVC e non propaganti
lincendio;

CEI 64-8 per limpianto nel suo complesso;

CEI 17-5 per gli interruttori automatici di bassa tensione;

CEI 23-3 per gli interruttori automatici per impianti domestici e similari;

CEI 23-5 per le prese a spina per usi domestici e similari;

CEI 23-8 per i tubi rigidi in PVC e accessori;

CEI 23-9 per gli apparecchi di comando non automatici per uso domestici e
similari;

CEI 23-12 per le prese a spina per uso industriale;

CEI 23-14 per i tubi protettivi flessibili in PVC e loro accessori;

CEI 23-18 per gli interruttori differenziali puri e gli interruttori magnetotermici
differenziali per usi domestici e similari;

CEI 23-31 per i sistemi di canali metallici e loro accessori a uso portacavi e
portapparecchi (canaline metalliche);

CEI 34-1,CEI 34-12,CEI 34-16 per le lampade a incandescenza;

CEI 34-3 per le lampade fluorescenti lineari.

Tipologia degli impianti in relazione allambiente e ai parametri elettrici.


Tenendo presente il tipo di attivit e la possibilit di formazione di depositi di polveri,
stato previsto un grado di protezione non inferiore a IP54 per gli involucri delle
apparecchiature poste nella falegnameria. I componenti saranno inoltre del tipo per
interno, con tensioni dimpiego 220V (circuiti monofase) e 380V (circuiti trifase).
La falegnameria ubicata allinterno di un capannone di circa 720 mq; composta da
un locale per la lavorazione, da un ufficio, da uno spogliatoio, da due WC, da un
antibagno, da un vano doccia, da un deposito M.P. ed una cabina di verniciatura, con
le seguenti dimensioni:

Ufficio
mq
19,78

Spogliatoio
mq
13,80

WC
mq
1,80

WC
mq
1,80

Antibagno
mq
1,80

Doccia
mq
2,80

Cabina di verniciatura
mq
26,00

Deposito M.P
mq
22,00

Locale lavorazione
mq
542,85

Corridoio
mq
31,5

Superficie totale
mq
716,00
Misure di protezione contro i contatti indiretti
La protezione contro i contatti indiretti verr effettuata mediante la tecnica della
interruzione automatica dellalimentazione, ottenuta dal coordinamento tra
limpianto di terra e le protezioni differenziali da predisporre nel quadro elettrico
generale, secondo la relazione:
RaIdn < 50
Indicata dallarticolo 413.1.4.2 della norma CEI 64-8 per gli ambienti ordinari dei
sistemi TT, essendo Ra la resistenza del collegamento a terra della massa e Idn la
corrente differenziale nominale dellinterruttore.
Solo per i contatti con gli involucri degli apparecchi illuminanti di sicurezza prevista
la protezione mediante componenti di classe II (doppio isolamento). Considerando il
valore della resistenza di terra 12 ed essendo pari a 1A la corrente differenziale
nominale per linterruttore meno sensibile( contatti sulla struttura del quadro, protetti
dallinterruttore generale), si ha, trascurando la differenza tra Ra ed Rt:
RtIdn = 12x1 = 12V

E lo scostamento rispetto al valore limite di 50V compensa ampiamente


lapprossimazione effettuata.
Il collegamento a terra delle masse e delle masse estranee verr eseguito installando i
componenti di seguito indicati:
- Collettore di terra per la costituzione del nodo equipotenziale, realizzato
mediante una barra conduttrice con morsetti, alla quale vanno collegati il
conduttore di protezione e tutte le masse estranee.
Misure di protezione contro i contatti diretti.
La protezione contro i contatti diretti sar di tipo totale, in modo da impedire sia il
contatto accidentale che quello volontario, adatta per luoghi accessibili a persone non
addestrate.
Verr posta in atto mediante lisolamento delle parti attive e luso di involucri con
grado di protezione IP54D per le parti che possono essere toccate, come richiesto
dagli articoli 412.1 e 412.2 della norma CEI 64-8.
La protezione addizionale mediante interruttori differenziali ad alta sensibilit (30 mA)
prevista per i circuiti dei locali adibiti a ufficio, spogliatoio e servizi e per i pannelli
prese della falegnameria.
Schema elettrico generale
La configurazione generale dellimpianto indicata dallo schema unifilare
rappresentato nella tavola 1, che mostra il collegamento tra i diversi quadri elettrici e la
funzione delle varie linee, oltre ai livelli di tensione e di corto circuito nei vari punti.
Determinazione della potenza convenzionale di progetto e delle correnti
dimpiego dei vari circuiti
Dallesame dei carichi da alimentare sono stati ricavati i dati riportati nella tabella 1.
Potenza assorbita
(KW)

Cos

Trifase

Tensione
nominale
(V)
380

0.6

Trifase
Trifase
Monofase

380
380
220

0.7
0.5
0.7

0.6
0.6
0.6

Monofase

220

0.6

Trifase
Trifase
Monofase
Trifase
Monofase

380
380
220
380
220

0.5
0.5
0.5
2
0.5

0.6
0.6
0.6
0.6
0.6

Denominazione

Alimentazione

Pressa
eleodinamica
Bedanatrice
Foratrice multipla
Troncatrice
radiale lunga
2)Fresatrice
verticale
Pialla a spessore
Pialla a filo
Sega a nastro
2) troncatrici
Cavatrice a
catena

Centro di lavoro
per infissi
Profilatrice a 4
alberi
Troncatrice
radiale corta
Tenosquadratrice
Banco di
levigatura
Calidatrice
Ufficio
Illuminazione
falegnameria
Servizi
Illuminazione di
sicurezza

Trifase

380

0.3

0.6

Trifase

380

0.6

Trifase

380

0.6

Monofase
Trifase

220
380

1
1.5

0.6
0.6

Monofase
Monofase
Monofase

220
220
220

0.3
1
3

0.6
1
1

Monofase
Monofase

220
220

1
0.1

1
1

Tabella 1 Dati dei carichi da alimentare


Il calcolo della potenza convenzionale dei vari circuiti e delle rispettive correnti di
impiego stato effettuato tenendo presente, oltre ai dati della tabella precedente, i
seguenti criteri:
- per le macchine della falegnameria, in base alle informazioni ricevute dalla
committenza relativamente al funzionamento delle stesse, stato assunto un
fattore di utilizzazione pari a 0.6;
- per gli altri carichi si posto Ku = 1;
- gli apparecchi illuminanti del capannone verranno divisi in 5 circuiti partenti dal
quadro generale, corrispondente ai quattro settori.
Le caratteristiche dei circuiti partenti dal quadro generale sono riportati nella tabella 2
Circuito
Illuminazione
sett. A
Illuminazione
Sett. B
Illuminazione
Sett C
Illuminazione
Sett. D
Illuminazione
corridoio
Quadro
secondario A
Quadro
secondario B
Quadro
secondario C
Quadro
secondario D
Ufficio
Servizi
Illuminazione
sicurezza

N fasi
1+N

Vn (V)
220

Pac (KW)
0.5

Ku
1

1+N

220

0.5

2.1

1+N

220

0.7

3.2

1+N

220

0.6

2.7

1+N

220

0.7

3.2

3+N

380

6.54

0.6

0.6

16.2

3+N

380

4.5

0.6

0.6

11.4

3+N

380

2.76

0.6

0.6

6.9

3+N

380

2.4

0.6

0.6

1+N
1+N
1+N

220
220
220

1
1
0.1

1
1
1

1
1
1

4.5
4.5
0.45

Cos
1

Ib (A)
2.1

Tabella 2 Caratteristiche dei circuiti partenti dal quadro generale.


Il valore della potenza convenzionale di progetto stato calcolato in base alle potenze
assorbite convenzionali della tabella 2, tenendo conto di un fattore globale di
contemporaneit come di seguito indicato:
- somma delle potenze assorbite convenzionali: 21.3 KW
- fattore di riduzione globale per contemporaneit: 0.75
- potenza convenzionale: 15.97 KW.
In base a questo valore verr effettuata la richiesta alla Societ Elettrofornitrice,
che sar pari a 20 KW.
Determinazione della sezione delle linee principali
Per il calcolo della sezione delle linee principali si seguito il criterio della massima
caduta di tensione ammissibile (assunta pari al 4 %), secondo il metodo della caduta di
tensione unitaria, valutata dalla tabella CEI-UNEL 35023-70. Le sezioni sono state poi
verificate in base alla portata dei cavi. I valori ottenuti sono riportati nella tabella 3,
dove i simboli rispondono a:
- Vam : caduta di tensione ammissibile, corrispondente al 4 % della tensione
nominale;
- Ib : corrente di impiego del circuito ;
- L : lunghezza della linea;
- u : caduta di tensione unitaria calcolata;
- Sc: sezione calcolata, corrispondente al cavo avente c.d.t. unitaria inferiore a
quella determinata;
- Sn: sezione nominale effettiva della linea, scelta in base alla verifica della
portata;
- Iz: portata del cavo scelto, nellipotesi di cavi multipolari con guaina e unipolari
senza guaina, isolamento in PVC, posa entro canaline e tubi in aria, con
temperatura ambiente 30C e supponendo equivalente la posa entro canalina
metallica ed entro tubo.
Circuito
Illuminazione
settore A
Illuminazione
settore B
Illuminazione
settore C
Illuminazione
settore D
Illuminazione
corridoio
Quadro

Vam
(V)
8.8

Ib

(A)

L (m)

u (mV/Am)

Sc (mmq)

Sn (mmq)

Iz (A)

2.1

30

139

1.5

13.5

8.8

2.1

20

209

1.5

13.5

8.8

3.2

15

183

1.5

13.5

8.8

2.7

651

1.5

13.5

8.8

3.2

10

275

1.5

13.5

15.2

16.2

30

31

1.5

32

secondario A
Quadro
secondario B
Quadro
secondario C
Quadro
secondario D
Ufficio
Servizi
Illuminazione
di sicurezza

15.2

11.4

20

66

25

15.2

6.9

20

110

25

15.2

506

25

8.8
8.8
8.8

4.5
4.5
0.45

2
10
50

977
195
391

1
1
1

2.5
2.5
1.5

24
24
13.5

Tabella 3. Calcolo della sezione delle linee principali.


Dalla tabella 3 si nota che la c.d.t. ha scarsa incidenza: i valori effettivi delle sezioni,
scelti in base alla portata, sono molto pi elevati di quelli derivanti dal calcolo.
Correnti di corto circuito nei vari punti dellimpianto
La determinazione della corrente di corto circuito massima, alla fine delle linee, stata
eseguita tenendo conto della riduzione della corrente di corto circuito causata dalle
impedenze delle linee, in base ai valori della tabella 4.
Corrente di
corto
circuito
Icc in KA
3
3.5
3.5
4.5
5
6
7
8
10
12
14
17
20
22
25
sezione
in mmq
4
6
10
16
25

Correnti di corto circuito Icc 1


in KA

3
3.5
3.5
4
5
5.5
6.5
7.5
10
10.5
12
14.5
16
17.5
19

3
3
3.5
4
4.5
5.5
6.5
7
8.5
9.5
11.5
13.5
15
16
17.5

2.5
3
3.5
4
4.5
5
6
7
8
9.5
10.5
12
13
14
15

1
1.5
2.5
4
6.3

1.3 1.8
2 2.7
3.3 4.5
5.2 7.1
8.1 11.3

2.5 2.5 2.5 2


2
3
3 2.5 2.5 2
3.5 3
3 2.5 2.5
3.5 3.5 3
3 2.5
4
4 3.5 3
3
5 4.5 4 3.5 3
6 5.5 5
4 3.5
7.5 6
5 4.5 3.5
7.5 7 5.5 5
4
8.5 7.5 6.5 5
4
9.5 8 6.5 5.5 4
10.5 9
7 5.5 4
11 9.5 7.5 5.5 4.5
12 10 7.5 6 4.5
12.5 10
8
6 4.5
lunghezza della linea in
metri

2.5
2
2
2
2.5
2.5
3
3
3
3
3
3.5
3.5
3.5
3.5

1.5
1.5
1.5
2
2
2
2
2
2
2.5
2.5
2.5
2.5
2.5
2.5

1
1
1.5
1.5
1.5
1.5
1.5
2
2
2
2
2
2
2
2

2.4 3.2 4.4 6


3.6 4.8 6.6 9
6
8
11 15
9.5 12.5 17.5 24
15 20 27.5 37.
5

11
16.5
28
44
70

15
22.5
37.5
60
94

20
30
50
80
125

8.4
12.6
21
33.5
52.5

Tabella 4 Determinazione della corrente di corto circuito al termine di una linea trifase,
in funzione della corrente di corto circuito iniziale e della lunghezza della linea stessa.
Avendo supposto pari a 6KA la corrente di corto circuito nel punto di origine e
tenendo presente le lunghezze indicate, si ottengono i seguenti valori della corrente di
corto circuito trifase a fondo linea:
- 1.5KA per le linee di alimentazione del quadro secondario A;
- 1.5KA per le linee di alimentazione del quadro secondario B;
- 1.5KA per le linee di alimentazione del quadro secondario C;
- 4 KA per le linee di alimentazione del quadro secondario D.
Tenendo conto dei valori commerciali, il potere dinterruzione degli interruttori sar
pari a 10KA.
Calcolo del rifasatore
Data la presenza di macchine con potenze nominali relativamente piccole e con
coefficienti di utilizzazione bassi (0.6) si sceglie di effettuare un rifasamento
centralizzato ponendo la batteria di condensatore a valle dellinterruttore generale.
Partendo dai seguenti dati:
- potenza convenzionale dellimpianto: Pc = 15.9 KW;
- fattore di potenza medio prima del rifasamento: cos 0 = 0.7;
- fattore di potenza a cui si vuole portare limpianto: cos r = 0.92.
e applicando la formula:
Qc = Pc ( tg 0 -tg r )
si ottiene la potenza reattiva capacitiva Qc = 9.4KVAR.
Tenendo presente i valori commerciali delle potenze reattive dei regolatori automatici,
si sceglie:
- regolatore automatico di potenza reattiva;
- tensione nominale 400V;
- frequenza nominale 50Hz;
- potenza reattiva nominale 12.5KVAR;
- n 5 gradini di potenze 2.5KVAR;
- combinazioni ottenibili: 5 ;
- corrente nominale: 56.8A.
Per la protezione si utilizzer un interruttore magnetotermico differenziale avente:
In = (1.5-2)Inc = (85-113.6)A
e quindi con corrente nominale 100A, regolato a 90A.
Calcolo illuminotecnico
Avendo a disposizione la pianta della falegnameria e le ulteriori indicazioni ricavate
dal sopralluogo possibile i seguenti dati di progetto:
Lunghezza (m)
Larghezza (m)
Superficie (mq)

Settore A
15
5.4
81

Settore B
15
5.4
81

Settore C
12.5
11
137.5

Settore D
19
5.6
106.4

corridoio
33.6
3.5
117.6

Altezza
locale
(m)
Altezza piano di
lavoro (m)
Riflessione pareti
Illuminamento
medio (Lux)
Fattore di
manutenzione
Indice del locale
Fattore di
utilizzazione

6.50

6.50

6.50

6.50

6.50

0.8

0.8

0.8

0.8

50
150

50
150

50
150

50
150

50
75

0.7

0.7

0.7

0.7

0.7

1.98
0.47

1.98
0.47

2.92
0.49

2.16
0.41

0.79
0.23

Date le notevoli dimensioni del locale e laltezza superiore a 5 m, si desidera


impiegare lampade fluorescenti e diffusore prismatico con potenza nominale 2x 58 W e
flusso luminoso pari a 10800 lm. Si avranno i seguenti corpi luminosi:
- n 4 apparecchi per il settore A;
- n 4 apparecchi per il settore B;
- n 6 apparecchi per il settore C;
- n 5 apparecchi per il settore D;
- n 6 apparecchi per il corridoio.
Lufficio sar dotato di due apparecchi illuminanti, lo spogliatoio di un solo
apparecchio mentre nella cabina di verniciatura sono stati applicati 6
apparecchi illuminanti; nei bagni e nelle docce vengono applicate
lampada a incandescenza da 60 W cad.
Tabella e diagrammi di coordinamento delle protezioni
Per la scelta dei dispositivi di protezione i criteri adattati sono i seguenti:
- per tutte le linee la protezione dal sovraccarico e dal cortocircuito affidata a
un unico dispositivo, posto nel quadro elettrico generale, nel punto di origine;
- la scelta del dispositivo di protezione stata effettuata secondo le relazioni di
coordinamento:
Ib < In < Iz ;
If < 1,45 Iz
Indicati dalla norma CEI 64-8, riassumibile soltanto nella prima disequazione
per gli interruttori automatici magnetotermici usati, aventi If < 1,45 In;
- il potere di interruzione stato scelto di valore non inferiore alla corrente di
corto circuito presunta nel punto di installazione;
- le linee che alimentano i quadri secondari non subiscono variazioni di sezione e
di caratteristiche fino allarrivo e quindi non sono necessari dispositivi di
protezione intermedi;
- le prese di servizio dellofficina e quelle installate negli altri locali sono protette
da interruttori automatici con corrente nominale non superiore a quella delle
prese.
In base a quanto previsto dagli articoli 435.1 e 533.3 (sezione commenti) della norma
CEI 64-8 e dallarticolo 2.2.5 della guida CEI 0-2, essendo le condutture protette sia
dal sovraccarico che dal corto circuito da un unico dispositivo di tipo limitatore, la
verifica dellintegrale di Joule mediante la determinazione della corrente di corto

circuito minima e della lunghezza massima protetta non necessaria; essa si intende
soddisfatta avendo scelto gli interruttori in base alla protezione contro le sovracorrenti.

I dati di coordinamento sono riportati nella tabella 5.


Circuito

Ib

interruttori

In

cavo

Sn

Iz (A)

Icc

Icn

Alimentazione
Quadro
generale
Illuminazione
Settore A
Illuminazione
Settore B
Illuminazione
Settore C
Illuminazione
Settore D
Illuminazione
Corridoio
Alimentazione
Q. sec. A
Alimentazione
Q. sec. B
Alimentazione
Q. sec. C
Alimentazione
Q. sec. D
Alimentazione
Uffici
Alimentazione
Servizi
Rifasatore

26.3

4P-MTD

32

N07V-K

10

44

15

2.1

2P-MTD

10 N07V-K

1.5

13.5

10

2.1

2P-MTD

10 N07V-K

1.5

13.5

10

3.2

2P-MTD

10 N07V-K

1.5

13.5

10

2.6

2P-MTD

10 N07V-K

1.5

13.5

10

3.2

2P-MTD

10 N07V-K

1.5

13.5

10

16.2

4P-MTD

20 N07V-K

32

10

11.4

4P-MTD

16 N07V-K

25

10

6.9

4P-MTD

16 N07V-K

25

10

4P-MTD

16 N07V-K

25

10

4.5

2P-MTD

16 N07V-K

2.5

24

10

4.5

2P-MTD

16 N07V-K

2.5

24

10

85

4P-MTD

90 N07V-K

35

97

10

Illuminazione
Di sicurezza

0.45

2P-MTD

10 N07V-K

1.5

13.5

10

Tabella 5 Coordinamento delle protezioni dalle sovracorrenti


Dove i simboli hanno il seguente significato:
- Ib: corrente dimpiego del circuito;
- In: corrente nominale (o di regolazione dellinterruttore);
- Sn: sezione nominale delle condutture;
- Iz: portata del cavo in regime permanente;
- MTD: interruttore magnetotermico differenziale;
- Icc: corrente di corto circuito presunta nel punto dinstallazione;
- Icn: potere dinterruzione nominale degli interruttori.

Elenco dei componenti elettrici e loro specifiche tecniche


E lelenco dei componenti dellimpianto elettrico e degli apparecchi utilizzatori, con
indicate le loro caratteristiche. Dallelenco sono escluse le condutture
elettriche, le apparecchiature dei quadri e gli altri componenti gi
oggetto di documentazione separata. Nel caso in esame lelenco viene
fornito in forma tabulare (tabella 6).

Denominazione
Prese bipolari

Ubicazione
Ufficio

Prese bipolari

Servizi

Servizi

Apparecchio

Quantit

ill
u
mi
na
nt
e

Caratteristiche
Prese bipasso, 2P+T,
22
0V
,
10
/1
6
A,
da
pa
ret
e.
Prese bipasso, 2P+T,
22
0V
,
10
/1
6
A,
da
pa
ret
e.
Apparecchio con
la
m
pa
de
a
in
ca
nd
es
ce
nz
a
fin
oa
60
W,
22
0V
,
co
n
pr
ote
zi
on
e
an
tic
ad
ut
a
la
m
pa
da
,
IP
45

Apparecchio

spogliatoio

Apparecchio con

ill
u
mi
na
nt
e

Apparecchio

ill
u
mi
na
nt
e

la
m
pa
de
flu
or
es
ce
nti
lin
ea
ri,
2x
58
W,
22
0V
,
co
n
pr
ote
zi
on
e
an
tic
ad
ut
a
la
m
pa
de,
IP
45
2

Ufficio

Apparecchio con

la
m
pa
de
flu
or
es
ce
nti
lin
ea
ri,
2x
58
W,
22
0V
,
co
n
pr
ote
zi
on
e
an

tic
ad
ut
a
la
m
pa
de,
IP
45

Apparecchio

27

Falegnameria

ill
u
mi
na
nt
e

Apparecchi per

li
llu
mi
na
zi
on
e
di
sic
ur
ez
za

Falegnameria

Apparecchio con
la
m
pa
de
flu
or
es
ce
nti
lin
ea
ri,
2x
58
W,
22
0V
,
co
n
pr
ote
zi
on
e
an
tic
ad
ut
a
la
m
pa
de,
IP
54
Apparecchi autonomi
pe
r
lil
lu
mi
na
zi
on
e
di
sic
ur
ez
za,
2x
11
W,
22
0V
,
au
to
no
mi
a
1

Interruttori di

co
m
an
do

h,
a
do
pp
io
iso
la
m
en
to,
IP
54
.
Falegnameria, servizi, Interruttore unipolare
uff
pe
ici
ri
o
cir
cu
iti
lu
ce,
da
pa
ret
e,
16
A.

Tabella 6 Elenco dei componenti elettrici e delle loro specifiche tecniche.


Caratteristiche delle condutture elettriche
Le condizioni di posa, comuni alle varie linee sono rilevabili dallo schema planimetrico
e comportano tratti entro canalina metallica sospesa e discese e derivazioni entro tubo
in PVC rigido e terminali flessibili, serie pesante.
Il grado di protezione IP54 interessa tutto limpianto della falegnameria.
Schemi delle apparecchiature assiemate di protezione e di manovra ( quadri)
Il documento costituito dagli schemi elettrici unifilari del quadro generale (Tavola 1)
e di quelli dei quadri elettrici secondari della falegnameria (Tavola 2).
- Quadri modulari a parete, in lamiera metallica verniciata per il quadro generale,
in materiale plastico per quelli secondari;
- Installazione per interno con gradi di protezione contro la penetrazione di solidi
e liquidi IP40, IP54D, per i contatti diretti;
- Conformi alla norma CEI 17-13/3(EN 60439-3) per i quadri ASD installati in
luoghi accessibili al personale non addestrato;
- Accesso ai comandi con barriera contro i contatti diretti;
- Tenuta al corto circuito per corrente di corto circuito trifase nel punto di
installazione pari a 10KA;
- Frequenza nominale di tutti i circuiti: 50Hz;
- Tensione nominale dimpiego dei componenti: 230V monofase, 400V trifase;
- Tensione nominale di isolamento: 500V;
- Caratteristica dintervento degli interruttori magnetotermici: di tipo C.
Le altre caratteristiche degli interruttori sono indicate sulle tabelle annesse agli schemi.

Gli interruttori magnetotermici e magnetotermici differenziali hanno funzione di


sezionamento e di protezione combinata dai sovraccarichi e dai corto circuiti (quelli
differenziali anche per i contatti indiretti). Linterruttore magnetotermico differenziale
generale a valle del contatore, posto a protezione dei contatti con la struttura del
quadro, sar di tipo selettivo ritardato, per evitare conflitti di intervento con quelli
installati a valle.

You might also like