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Appunti dei corsi di Idraulica 1 e Idrodinamica 1

Lezione 7
FENOMENI DI INTERFACCIA
LA TENSIONE SUPERFICIALE
I fenomeni che hanno luogo allinterfaccia fra due fluidi sono molto complessi e legati alla
struttura molecolare della materia. Cerchiamo di dare una semplice spiegazione di tali fenomeni.
Con riferimento alla figura supponiamo
che la densit del fluido  sia inferiore a
quella del fluido . La particella B del
fluido  attirata dalle particelle
limitrofe. Anche la particella A del fluido
 attirata dalle particelle limitrofe.
Tuttavia, essendo la densit del fluido 
inferiore a quella del fluido , la
risultante non sar nulla ma verso il basso. E evidente quindi che, perch sia possibile una
situazione di equilibrio, in prossimit della superficie le particelle tenderanno a formare uno
strato pi denso. Situazione analoga si avr nel fluido .

A livello macroscopico il fenomeno pu essere schematizzato assumendo che linterfaccia sia


una superficie soggetta ad uno stato di
tensione. Con riferimento alla figura, la
superficie S sia linterfaccia fra due fluidi e
C una curva chiusa su S che abbraccia
lorigine O degli assi cartesiani ( x1 , x 2 , x3 ) .
Il fenomeno descritto precedentemente pu
essere schematizzato pensando che sul
tratto dC , la superficie esterna alla zona
delimitata dalla curva C eserciti una forza,
sulla superficie allinterno, di modulo pari a dC , diretta ortogonalmente allelemento di linea

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LEZIONE 7
Fenomeni di interfaccia

(Novembre 2007)

dC e tangente alla superficie. La quantit detta tensione superficiale ed una propriet

dellinterfaccia fra due fluidi. Esister quindi la tensione superficiale aria acqua , aria olio,
olio acqua ma non la tensione superficiale di un singolo fluido. Dimensionalmente la tensione
superficiale una forza per unit di lunghezza

[ ] = MLT 2 L1 = MT 2
1
1
Lunit di misura il Nm o alternativamente il Kg f m .

Nel seguito sono riportati alcuni valori della tensione superficiale di diversi liquidi con laria a
o
una temperatura di 15 C e alla pressione di unatmosfera

Acqua

7.3 102 N / m

Glicerina

7.1 10 2 N / m

Benzene

2.8 102 N / m

Mercurio

47.3 102 N / m

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LEZIONE 7
Fenomeni di interfaccia

(Novembre 2007)

CONTINUITA
DELLA
SUPERFICIE PIANA

PRESSIONE

ATTRAVERSO

UNA

Consideriamo linterfaccia piana fra due fluidi rispettivamente di peso specifico 1 e 2 e


analizziamo lequilibrio di un cilindro a sezione circolare (vedi figura) di area e altezza 2a
per met immerso nel primo fluido e per laltra met immerso nel secondo fluido. Si denoti con

p 1 la pressione (costante per quanto visto


precedentemente nella LEZIONE 4) sulla
base superiore del cilindro e con p 2 la
pressione sulla base inferiore. Il fluido
allesterno del cilindro eserciter quindi
una forza verso il basso pari a p1 dovuta
alla somma di tante forze infinitesime

p 1 d

esercitate sullarea infinitesima

d . Analogalmente sar presente una


forza verso lalto pari a p 2 . Infine,
sempre nella direzione verticale, presente
il peso del fluido contenuto dentro al
cilindro pari a 1a + 2 a . Non esiste
altra forza nella direzione verticale; quindi
lequilibrio in tale direzione impone che

p 2 = p1 + a ( 1 + 2 )
Nel limite di a tendente a zero si ottiene

p 2 = p1
Dunque allinterfaccia, la pressione nel fluido  uguale alla pressione del fluido .

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LEZIONE 7
Fenomeni di interfaccia

(Novembre 2007)

IL SALTO DI PRESSIONE ATTRAVERSO UNA SUPERFICIE


GOBBA
Qualora linterfaccia fra due fluidi non sia piana
la pressione p 1 allinterfaccia nel fluido  sar
diversa dalla pressione p 2 allinterfaccia nel
fluido . E possibile mostrare che il salto di
pressione p = p1 p 2 pari a

1
1

+
R1 R2
essendo R1 e R2 i raggi principali di curvatura nel punto in considerazione. La pressione sar
maggiore sul fluido che si trova dalla parte concava della superficie.

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