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opere serie): Il Trespolo tutore balordo di Stradella, Gli equivoci nel sembiante
e Il trionfo donore di A.Scarlatti; non manca la parodia dellopera seria con
lArtagamennone libr. e mus. di Buini.
Lopera buffa nasce a Napoli da due fenomeni drammatici:
1Gi dagli inizi del secolo aveva cominciato a diffondersi un genere a
FARSA denominato Commedeia in musica in dialetto napoletano e
che, servendosi di alcuni personaggi della commedia dellarte e di musiche
molto semplici, raccontavano storie popolari(scarsa psicologizzazione dei
personaggi); Vinci e Leo scrissero una dozzina di queste commedeie. Il
finale delle commedeie caratterizzato dalluscita di tutti i personaggi,
quello che diventer poi nellopera buffa il CONCERTATO.
2Gli INTERMEZZI, ovvero operine in un atto che venivano rappresentate
tra un atto e laltro dellopera seria. Gi con Scarlatti gli elementi comici
dellopera furono emarginati alla fine degli atti ed infine le riforme di Zeno e
Metastasio bandirono lelemento comico dai libretti delle opere serie,
trovando cos rifugio negli intermezzi. Col tempo ci fu labitudine di legare in
una sola le trame dei 2 intermezzi (necessari per intervallare i 3 atti
dellopera seria): in questo modo le rappresentazioni erano costituite da due
opere, quella seria e quella comica. Tra le centinaia di intermezzi scritti La
serva padrona (1721) di Giovan Battista Pergolesi (1710-1736)
ancora oggi giustamente famosa. Tipica degli intermezzi lutilizzo di
pochissimi cantanti (inizialmente pare che inizialmente pi che cantanti
fossero attori in grado anche di cantare): per es. ne La serva padrona di
Pergolesi sono richiesti solamente un soprano e un basso.
Verso il 1740 i due diversi tipi di rappresentazioni comiche si fonderanno in un
unico genere denominato OPERA BUFFA o DRAMMA GIOCOSO.
Le caratteristiche dellopera buffa si possono schematizzare:
1Lintreccio vivace, la verit psicologica dei personaggi, il dinamismo e
la capacit di divertire si realizzano soprattutto attraverso la musica ( la
musica che porta avanti lazione)
2Il recitativo sempre secco porta il dialogo ad una velocit simile al
parlato, mentre le arie tendono ad un melodismo cantabile, orecchiabile e
facilmente memorizzabile (senza i pesanti abbellimenti virtuosistici).
3Ogni timbro vocale assume una funzione drammatica sulla base di criteri
realistici, cio i vari registri vocali incarnano un tipo psicologico e diventano
ci che nel dramma si chiama RUOLO:
- le giovani donne, graziose, innamorate e civette sono interpretate da
soprani autentici e non pi da evirati
- la madre, la rivale o la vecchia(che nellopera seria poteva essere
impersonata da un uomo) da mezzi soprani o contralti
- il buffo, lantagonista maschile, era un basso o un baritono (per la prima
volta facevano la loro comparsa le voci gravi di basso, quasi sconosciuta
nellopera seria)
- il comico o linnamorato deluso era il tenore( di estensione appena
superiore al baritono)
4La presenza di voci gravi a fianco di quelle pi acute rese possibile
lintroduzione di uno degli elementi pi singolari dellopera buffa: i BRANI
DI INSIEME e soprattutto quelli ALLA FINE DI OGNI ATTO (lopera seria,
incentrata sulla figura del solista, non aveva sviluppato altre parti dinsieme
che il duetto). I pezzi dassieme sono infatti la pi grande conquista della
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