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Consolidamento

e rinforzo dei solai


Guida tecnica per il recupero statico
e la riqualificazione dei divisori orizzontali
nel patrimonio edilizio esistente.

2016
Il recupero del patrimonio edilizio esistente, inteso come quel complesso di interventi nel quale le trasformazioni e la conservazione
delle strutture si integrano con il miglioramento delle prestazioni dellintero edificio, uno dei temi fondamentali su cui si confrontano
architetti, urbanisti, economisti, operatori della liera delledilizia; lo gi oggi e lo sar ancora di pi in futuro per motivi di carattere
economico, tecnico, culturale e di sostenibilit di sviluppo.

La crucialit del tema testimoniata dallattuale andamento del mercato delle costruzioni nel quale lattenzione si orientata agli
interventi di ristrutturazione, sia per motivi economici sia per una rinnovata attenzione verso il pi razionale impiego delle risorse.
La definizione e la valutazione degli interventi di recupero da effettuare su un edicio esistente, specie se di pregio, sono attivit
estremamente delicate ed articolate, che richiedono una comprensione profonda delle specificit dellimmobile e della tecnica costruttiva
dellepoca. Assieme costituiscono un sistema complesso che si concretizza nella ricerca ed applicazione di soluzioni integrate,
attentamente organizzate in tutte le fasi esecutive, basate sullutilizzo di materiali e tecnologie afdabili e durevoli ma anche rispettosi
delloggetto edilizio esistente.

Gli interventi di ristrutturazione dovranno essere accompagnati da un effettivo aumento delle prestazioni delledicio in termini di
sicurezza/idoneit strutturale e antisismica, unitamente al ben noto e importante risparmio energetico e al miglioramento del comfort
termoacustico: le parti strutturali dellimmobile sono infatti le prime che meritano analisi e mirati interventi di progettazione, per
adeguarle alle rinnovate condizioni duso e condurle ad un miglior comportamento statico oltre che antisismico. Dopo aver messo
in sicurezza la struttura, gli interventi di ristrutturazione proseguiranno con ladeguamento e il miglioramento delle restanti parti delledificio.

necessaria quindi una metodologia di approccio al progetto basata sullanalisi delle esigenze e delle prestazioni, che consenta di
analizzare il livello di degrado, obsolescenza o inadeguatezza proprie delledificio esistente facendo da guida allintervento tecnico: una
diagnosi completa che consenta lindividuazione delle prestazioni residue, dei vincoli esistenti e del quadro delle nuove esigenze
affinch siano chiari i requisiti, le priorit e gli obiettivi di progetto.

Dal punto di vista culturale la sfida sta nel combinare le scelte tecniche afdabili e altamente prestazionali, tipiche delle recenti
tecnologie industrializzate, con lesigenza di tutelare e valorizzare le specicit anche storico-architettoniche del manufatto edilizio
esistente; la priorit quindi quella di tramandare il patrimonio edilizio messo in sicurezza, conservandone lidentit ed il suo valore
storico intrinseco.

Laterlite con CentroStorico si pone lobiettivo di risolvere, con sicurezza e semplicit, ogni esigenza nel campo del rinnovo e ripristino
dei divisori orizzontali con soluzioni e sistemi ad alto valore tecnico, nel massimo rispetto degli edifici e di chi li abita.

In questo contesto si inseriscono gli interventi sulle partizioni orizzontali esistenti, i solai, fondamentali per lefficace recupero di interi
edifici o loro porzioni: in questa Guida tecnica si tratteranno diffusamente le soluzioni per il consolidamento dei solai esistenti, con
particolare attenzione al loro rinforzo attraverso la tecnica della soletta mista o soletta collaborante grazie a soluzioni leggere
e isolanti in argilla espansa Leca.

3
Indice

1. Il patrimonio edilizio esistente 7


1.1 Lanalisi del patrimonio edilizio italiano 8
1.2 Le tipologie di solai italiani 10
1.2.1 Solai in legno 11
1.2.2 Solai in acciaio 12
1.2.3 Solai in laterocemento 14
1.2.4 Solai prefabbricati 16
1.2.5 Solai in calcestruzzo armato 17
1.2.6 Solai ad arco e volta 18
1.3 Gli obiettivi della riqualificazione edilizia 19

2. Perch consolidare 21
2.1 Miglioramento del comportamento sismico 22
2.2 Aumento della portata del solaio e cambiamento di destinazione duso 23
2.3 Miglioramento del comportamento flessionale del solaio 24
2.4 Recupero del solaio di copertura per sopraelevazione 25
2.5 Miglioramento delle prestazioni tecniche del divisorio orizzontale 25

3. Le soluzioni tecniche 27
3.1 La tecnica della soletta mista collaborante 28
3.2 Esempio di calcolo: verifica statica di una sezione composta
con e senza interconnessione 29
3.3 Il vantaggio del consolidamento leggero 30
3.4 Le indagini conoscitive preliminari 31
3.4.1 Indagini non distruttive 31
3.5 Linterconnessione meccanica 32
3.6 Linterconnessione chimica 34
3.7 Le soluzioni tecniche 36
3.7.1 Solaio in legno 36
3.7.2 Solaio in acciaio 44
3.7.3A Solaio in laterocemento, calcestruzzo e laterizio armato (SAP) 48
3.7.3B Linterconnessione chimica 52
3.8 Il sostegno del solaio 56
3.9 La connessione muri-soletta 57

4
4. La progettazione e il calcolo 61
4.1 La valutazione della sicurezza nelle costruzioni esistenti 62
4.1.1 Categorie di intervento su costruzioni esistenti 62
4.1.2 Interventi con solai misti collaboranti 65
4.2 Il progetto del consolidamento 66
4.2.1 Le prestazioni e certificazioni del sistema 66
4.2.2 Indicazioni progettuali per il calcolo del dimensionamento 73
4.2.3 Calcolo del dimensionamento della sezione composta 74
4.3 Il ruolo dei solai nella sicurezza sismica 84
4.3.1 Normativa tecnica e ruolo dei solai 84
4.3.2 I benefici dei calcestruzzi leggeri strutturali 86
4.4 I vantaggi delle leggerezza 88
4.5 Gli strumenti per il progettista 90
4.5.1 Il software di calcolo 90
4.5.2 La relazione tecnica e di calcolo 91

5. I prodotti 93
5.1 Connettore CentroStorico 94
5.2 Connettore CentroStorico Chimico 99
5.3 Calcestruzzi Leggeri Strutturali 102
5.4 Membrana CentroStorico 110

5
6
1
IL PATRIMONIO
EDILIZIO ESISTENTE

7
1.1 Lanalisi del patrimonio edilizio italiano

Il presente documento vuole contribuire ad offrire soluzioni tecniche, oltre che servizi e sistemi costruttivi, utili al consolidamento dei solai
esistenti nellottica del migliore recupero del patrimonio edilizio esistente tenendo in considerazione alcuni parametri fondamentali:
le specicit proprie dei singoli edici, la sicurezza sismica, le rinnovate esigenze di utilizzo degli immobili, la tecnica costruttiva
di recupero dei solai esistenti, le difcolt operative tipiche dei cantieri di ristrutturazione.
Una sfida da affrontare con grande attenzione al contesto, che richiede ladozione di una logica operativa e progettuale molto attenta
alla complessit delle variabili in gioco, da quelle statiche a quelle sismiche, da quelle cantieristiche a quelle tecnologiche e normative.
Il patrimonio immobiliare italiano il pi vecchio dEuropa: circa il 25% degli edici non mai stato sottoposto a interventi di
riqualicazione, mentre si stima che il 5% degli edici necessitano di interventi urgenti e il 40% richiedono misure di manutenzione
straordinaria. Sono circa 2,5 milioni gli edifici in stato di conservazione pessimo e mediocre.
Per capire limportanza del tema utile analizzare il patrimonio edilizio esistente italiano, cos come rappresentato dalle statistiche
catastali 2012 (fonte Agenzia delle Entrate).

Distribuzione del patrimonio immobiliare al 31.12.12 (n unit)

35 mln 53,2%
66 mln

A Abitazioni, uffici e studi privati


28 mln 52 mln
B Uffici pubblici, scuole, biblioteche, caserme 39,5%
53,2% A
Numero unit immobiliari

C Negozi, magazzini, autorimesse


21 mln 39 mln
Alberghi, teatri, ospedali, fabbricati ad uso
D
sportivo commerciale industriale
14 mln 26 mln
E Stazioni ferroviarie e a aeroportuali, chiese
39,5% C
Lastrici solari, unit in corso di costruzione/
F 7 mln 13 mln
definizione, fabbricato inutilizzabili
2,2% 4,6%
0,3% 0,3% 7,4% B+D+E+F
0 0
A B C D E F Totale
Fonte: statistiche catastali 2012 Agenzia delle Entrate. Categoria

Stato di conservazione degli edici esistenti al 31.12.12


2,5 mln Ottimo Buono Mediocre Pessimo 2,5 mln

2 mln 2 mln

1,5 mln 1,5 mln


Edifici

20

1 mln 1 mln

0,5 mln 0,5 mln

2,2
0 0
Prima del 1919 1919 - 1945 1946 - 1961 1962 - 1971 1972 - 1981 1982 - 1991 1991 - 2001 Dopo 2001 Totale edifici in stato di conservazione
pessimo e mediocre
Fonte: elaborazione e stima CRESME 2012 su dati ISTAT. Anni

quindi importante procedere con gli inter- correttiva, in grado di ripristinare uno stan- La novit in tema di recupero edilizio lim-
venti tesi alla conservazione del valore e dard prestazionale accettabile o ricondurre a piego di sistemi e soluzioni costruttive
dellefcienza degli edici: lobsolescenza un livello qualitativo pi elevato di quello in grado di applicare tecnologie nuove
degli immobili che pu essere di tipo statico, previsto in origine (in tal caso lintervento di a sistemi esistenti e datati, in modo
sismico, funzionale, normativo un proces- manutenzione costituirebbe un fattore di valo- da riportarli allattualit tecnica e alla
so che richiede una forma di manutenzione rizzazione dello stesso immobile). sicurezza statica.

8
Edici ad uso abitativo per epoca di costruzione
>60% (> 7 mln di unit immobiliari)
1 Legge sismica del 1974 2 Legge sismica del 1984
2,5 mln

18,3%
16,8% 16,9%
2 mln

14,1%
1,5 mln
11,8%
11%
Edici

1 mln
6,6%
4,5%
0,5 mln

0
Prima del 1919 1919 - 1945 1946 - 1961 1962 - 1971 1972 - 1981 1982 - 1991 1991 - 2001 Dopo 2001

Anni

Fonte: elaborazione e stima CRESME 2012 su dati ISTAT.

Di particolare importanza gli interventi tesi Dal 1908 (terremoto di Messina e Reggio di specifiche norme per le costruzioni.
a modificare le strutture esistenti per ren- Calabria) al 1974 i comuni sono stati clas- Nel 2003, dopo il terremoto del 2002 in
derle pi resistenti allattivit sismica; sificati come sismici solo dopo essere stati Puglia e Molise, viene emanata lOrdinanza
questo documento propone il recupero fortemente danneggiati dai terremoti. del Presidente del Consiglio dei Ministri
strutturale dei solai esistenti con la tec- La Legge n.64 del 2 febbraio 1974 sta- n.3274 che riclassifica lintero territorio na-
nica di consolidamento a sezione com- bilisce che la classificazione sismica del zionale in quattro zone a diversa pericolo-
posta o mista, riconosciuta dalle Norme territorio italiano debba essere realizzata sit, eliminando le zone non classificate.
Tecniche per le Costruzioni in vigore qua- sulla base di comprovate motivazioni tec- Da questo momento nessuna area pu rite-
le sistema idoneo per finalit di sicurezza nico-scientifiche (attraverso decreti del nersi non interessata dal problema sismico.
antisismica. Lattivit risulta di particola- Ministro per i Lavori Pubblici). Il D.M. 14-1-2008 (Norme Tecniche per le
re importanza: oltre il 60% degli edici Nel 1981 viene adottata la proposta di Costruzioni) introduce una nuova metodo-
(oltre 7 milioni equivalenti ad oltre 17 riclassificazione del territorio naziona- logia per definire la pericolosit sismica
milioni di unit abitative) a prevalente le in tre categorie sismiche e nel 1984, di un sito e le azioni sismiche di progetto
uso residenziale stato realizzato prima con appositi decreti ministeriali, il 45% per le nuove costruzioni e per gli interventi
dellintroduzione della legge antisismica del territorio nazionale risulta classificato sulle costruzioni esistenti. Tutte le regioni
del 1974. sismicamente ed obbligatorio il rispetto italiane risultano a rischio sismico.

Unit abitative per epoca di costruzione


>60% (> 17 mln di unit abitative)
1 Legge sismica del 1974 2 Legge sismica del 1984
6 mln 19%

17,1%
5 mln

14,4%
18,3%
4 mln
Unit abitative

11,1%
3 mln 9% 9,2%
7,2%
2 mln

1 mln

0
Prima del 1919 Dal 1919 al 1945 Dal 1946 al 1961 Dal 1962 al 1971 Dal 1972 al 1981 Dal 1982 al 1991 Dal 1991 al 2001 Dopo 2001

Anni

Fonte: elaborazione e stima CRESME 2012 su dati ISTAT.

9
1.2 Le tipologie di solai italiani

Il patrimonio edilizio italiano composto da Gli interventi sulle strutture esistenti pre- 2. Analisi strumentale, mediante tecni-
un gran numero di solai, differenti gli uni suppongono la conoscenza quanto pi che diagnostiche per quanto possibile
gli altri per tipologie realizzative, epoche di completa e dettagliata dello stato di fat- non distruttive applicate in situ con
costruzione, con culture e tipicit locali. to; da questa infatti dipendono sostanzial- particolare riferimento alle parti non vi-
I centri dei comuni italiani sono caratteriz- mente laffidabilit e la probabilit di suc- sibili o inaccessibili della struttura;
zati da tipologie edilizie molto diverse che cesso della progettazione e della successiva 3. Elaborazione progettuale dei risul-
vanno dalledicio monumentale, costru- esecuzione degli interventi di consolida- tati, attraverso la predisposizione di
ito diversi secoli or sono, a costruzioni mento e rinforzo dei solai. una relazione tecnica comprendente la
storiche, anchesse di qualche secolo, Risulta fondamentale applicare alle strut- tipologia di solaio, la sua stratigrafia
a costruzioni pi recenti in muratura ture unindagine diagnostica, cos da costruttiva, la stima delle prestazioni
o in cemento armato, a volte anche fornire le maggiori informazioni utili sulla meccaniche degli elementi costitutivi la
rimaneggiate nel tempo con interventi statica del solaio ed eliminare una serie struttura e dello stato ed efficienza dei
privi di criterio. di fattori di incertezza che potrebbero con- collegamenti.
I solai possono essere suddivisi durre a disattendere le finalit dellinter-
sinteticamente in sei distinte tipologie: vento di consolidamento. Dallanalisi delle indagini svolte sulla strut-
1) Solai in legno Su ogni elemento strutturale quindi tura si potr valutare quale operazione di
opportuno prevedere: consolidamento e rinforzo attuare o, nel
2) Solai in acciaio
1. Unispezione visiva, al fine di valutare caso di situazioni particolarmente difficili o
3) Solai in laterocemento la presenza di eventuali difetti e ano- compromesse, propendere per interventi di
4) Solai prefabbricati malie presenti oltre che possibili altera- ricostruzione (parziale o totale) del solaio.
5) Solai in calcestruzzo armato zioni subite nel tempo;
6) Solai ad arco e volta

10
1.2.1 Solai in legno
Sono i solai di concezione pi antica, la cui struttura portante caratterizzata da unorditura principale costituita da travi lignee a sezione
circolare (nelledilizia pi povera) o squadrata (di maggior pregio). Lestradosso delle travi chiuso da un tavolato (o assito), pianelle in cotto
o da un incannucciato su cui poggia un massetto per lallettamento della pavimentazione. Allintradosso dei solai possono essere posizionati
dei controsoffitti (talvolta costituiti da vere e proprie tele) che mascherano la struttura. I solai in legno, costituiti da travi e tavolato, costituirono,
insieme alla volta in mattoni di laterizio, le prime soluzioni utilizzate per la realizzazione dei solai in edifici multipiano; in relazione alla loro note-
vole diffusione, spesso accompagnata da elevato pregio storico, sono i solai oggetto dei maggiori interventi di consolidamento per i quali
esistono confortanti e comprovate soluzioni tecniche di recupero con la tecnica della soletta mista legno-calcestruzzo.

1.2.1.1 Solai a semplice orditura


Sono costituiti da una serie di travi
disposte secondo la dimensione minore
dellambiente da coprire; abitualmente
possiedono luci sino a 34 m.
Il cassero superiore, a coprire il vuoto
tra le travi, pu essere realizzato con un
assito in legno o con pianelle in cotto.

Solaio a semplice orditura


con assito in legno.

1.2.1.2 Solai a doppia orditura


Questa tipologia di solai realizzata con
una serie di travi principali disposte a in-
terasse di 24 m secondo la dimensione
minore dellambiente da coprire; supe-
riormente sono presenti una serie di travi
secondarie di minore dimensione poste
ortogonalmente a quelle principali.
Il cassero superiore, a coprire il vuoto
tra le travi, pu essere realizzato con un
Solaio a doppia orditura assito in legno o con elementi in lateri-
con assito in legno. zio piani appoggiati alle estremit (ad es.
pianelle o tavelle).

Solaio a doppia orditura


con pianelle in cotto.

11
1.2 Le tipologie di solai italiani

1.2.2 Solai in acciaio


I solai cosiddetti in acciaio rappresentano la naturale evoluzione tecnologica dei solai in legno dove, al posto delle travi portanti
lignee, vengono poste delle travi portanti in acciaio (le cosiddette putrelle) in virt della loro capacit portante, ridotta deformabilit,
superiore durabilit nel tempo ed incombustibilit. Esistono varie tipologie di solai in acciaio a seconda dellelemento posizionato tra le
ali inferiori dei profilati metallici: 1) Solai in acciaio con voltine; 2) Solai in acciaio con tavelloni; 3) Solai in lamiera grecata.

1.2.2.1 Solai in acciaio con voltine


Utilizzati sin dalla met dellOttocento,
sono ancora oggi presenti negli edifici
storici. Sono caratterizzati da profilati
metallici che costituiscono lorditura
principale del solaio e da laterizi o mat-
toni posti tra le ali per realizzare loriz-
zontamento. Le voltine possono essere
ad intradosso curvo o piano.

Nel caso leffetto arco garantito da


blocchi opportunamente sagomati detti Voltine ad estradosso piano.
volterrane. Esistono casi di laterizi a
profilo curvilineo.
Non sempre caratterizzati da prestazioni
meccaniche elevate in termini di porta-
ta, si prestano ad essere consolidati e
rinforzati con soluzioni e sistemi indu-
strializzati al fine di aumentarne la tenu-
ta ai carichi (a fronte di opportune indagini
conoscitive tese a conoscerne la geome-
tria del solaio ed il relativo stato di con-
servazione).

Voltine ad estradosso curvo.

Voltine curve volterrane.

12
1.2.2.2 Solai in acciaio con tavelloni
Di diretta derivazione dai solai con
voltine, ne rappresentano una versione
pi moderna. Il riempimento tra le travi
metalliche effettuato mediante dei
laterizi piani detti tavelle o tavelloni.
Questi solai sono spesso utilizzati per
la ristrutturazione di edifici in muratura.
Singolo tavellone Talvolta le putrelle sono munite di
con cappa in calcestruzzo. connettori per la collaborazione con la
soletta in c.a.

Non sempre caratterizzati da prestazioni


meccaniche elevate in termini di portata,
si prestano ad essere consolidati
e rinforzati con soluzioni e sistemi
industrializzati al ne di aumentarne
la tenuta ai carichi (a fronte di opportune
indagini conoscitive tese a conoscerne la
geometria del solaio ed il relativo stato
Doppio tavellone
di conservazione).
senza cappa in calcestruzzo.

1.2.2.3 Solai in lamiera grecata


Caratteristici degli edifici a struttura metallica e
ad una tecnica costruttiva piuttosto recen-
te, sono realizzati mediante unorditura prin-
Singolo tavellone appoggiato cipale (spesso accompagnata da unorditura
e cappa in calcestruzzo. secondaria) sormontata da connettori aventi
la funzione di vincolare le lamiere grecate
posizionate allestradosso e di favorire linti-
ma collaborazione tra la struttura in acciaio
ed il getto di calcestruzzo costituente la soletta.
Le pareti delle lamiere sono in gene-
re corrugate (ovvero striate o bugna-
te), cos da favorire la connessione con
il calcestruzzo della soletta.
Per lintrinseca natura costruttiva e prestazio-
nale oltre che per limpiego di materiali dotati
di buone caratteristiche meccaniche, non
frequente il ricorso ad interventi di con-
Solaio in lamiera grecata.
solidamenti e rinforzo.

13
1.2 Le tipologie di solai italiani

1.2.3 Solai in laterocemento


I solai in laterizio e cemento costituiscono la maggioranza dei solai realizzati in Italia e per questo meritano particolare attenzione. Lindustria
del cemento armato ha visto la produzione di numerose tipologie di questi elementi strutturali che possono essere cos classificati:
1) Solai gettati in opera; 2) Solai tipo VARESE; 3) Solai a travetti prefabbricati e blocchi in laterizio; 4) Solai tipo SAP.
Per la vastit di tipologie realizzative presenti, soprattutto quelli costruiti tra gli anni 30 e gli anni 70, la tecnica di consolidamento di
questi solai risulta particolarmente meritevole di indagini diagnostiche tese alla puntuale conoscenza della geometria costruttiva
e prestazionale, dello stato di conservazione oltre che della tipologia di ferri di armatura.

1.2.3.1 Solai gettati in opera


Sono realizzati poggiando i laterizi (pignatte) su un assito in legno (smontato al raggiungimento della maturazione del calcestruzzo), a un
interasse tale da consentire la realizzazione dei travetti mediante il posizionamento delle barre di armatura ed il successivo getto di calcestruzzo.
Appartenenti ad una tecnica costruttiva non molto recente, gli eventuali interventi di consolidamento e rinforzo nalizzati al miglio-
ramento delle prestazioni di tenuta ai carichi possono permettere lapplicazione di soluzioni e sistemi industrializzati (a fronte
di opportune indagini tese a conoscere la geometria del solaio e il relativo stato di conservazione).

Pignatte con fondello accostato. Pignatte con fondello interrotto.

1.2.3.2 Solai tipo VARESE


Considerato uno dei primi prodotti prefabbricati in serie per ledilizia italiana, il solaio I tavelloni poggianti sullala superiore della
Varese un tipo di solaio in laterocemento costituito da travetti prefabbricati in calcestruzzo trave sono in genere del tipo a taglio obliquo
armato ad armatura lenta con interposti tavelloni in laterizio disposti in duplice ordine a for- per favorire la penetrazione del conglomera-
mare una camera daria. Nei solai con travi tipo Varese il tavellone viene posato sulla parte to nelle forature e migliorare la monoliticit
superiore della trave come cassero a perdere per la soletta di calcestruzzo armato, che ha la della struttura. Le tavelle di intradosso sono
funzione di ripartire i carichi e rendere monolitica la struttura. in genere di tipo Varese, con taglio a gra-
dino. Nati con lo scopo di sostituire i travetti
in legno, si diffusero dalla met degli anni
40 e sino agli anni 60 grazie alla praticit
dapplicazione ed alle prestazioni per lungo
tempo ineguagliate; in relazione alle mutate
esigenze di utilizzo degli edifici, in particolare
per la richiesta di incremento della portata
dei carichi, si prestano a essere oggetto
di interventi di consolidamento e rinforzo
le cui modalit tecnico-realizzative non
sono di facile progettazione (per la partico-
Solaio tipo VARESE. lare geometria e tenuta dei carichi).

14
1.2.3.3 Solai a travetti prefabbricati e blocchi in laterizio interposti
Sono solai caratterizzati da una struttura di completamento del c.a. Le varie tipologie nalizzati al miglioramento delle
portante (i travetti) prefabbricati o fabbri- di solaio si differenziano in buona sostanza prestazioni di tenuta ai carichi trovano
cati a pi dopera che non necessitano di per i differenti travetti prefabbricati che lapplicazione di soluzioni e sistemi
complicate strutture di sostegno in fase di possono essere con fondello in laterizio industrializzati (anche grazie a una pi
esecuzione. Sono pertanto di realizzazione parzialmente gettato e traliccio, con travetto adeguata geometria del solaio e a una
pi rapida rispetto ai solai gettati in opera. intralicciato in c.a. o con travetto precom- maggiore conoscenza storica delle presta-
Si realizzano mediante posizionamento presso. Realizzati prevalentemente tra zioni originarie).
tra gli appoggi dei travetti prefabbricati, gli anni 40 e gli anni 60, gli eventuali
successiva collocazione dei laterizi e getto interventi di consolidamento e rinforzo

Solaio a travetti tralicciati. Solaio a travetti in calcestruzzo.

1.2.3.4 Solai tipo SAP


I solai SAP (senza armatura provvisoria)
rappresentano un solaio storico introdotto
in Italia intorno al 1930 e sino agli anni
60. Caratterizzato da una buona velocit di
esecuzione, si rivelato nel corso degli anni
piuttosto insidioso in virt dei fenomeni di
dissesto che lo hanno contraddistinto.
in buona sostanza costituito da travetti in
laterizio armato assemblati a pi dopera
mediante infilaggio di barre di armatura (in
genere lisce e dal diametro ridotto) in tasche
appositamente predisposte nel laterizio e
sigillate mediante malta. I travetti in lateri- Solaio tipo SAP.
zio armato venivano accostati tra loro per la
realizzazione di un getto di completamento.
Molto spesso i solai erano sprovvisti mettono a nudo le barre di armatura, in genere piuttosto ossidate per effetto dei ridottissimi
di soletta di ripartizione. Allintradosso copriferri. frequente la richiesta di miglioramento della loro prestazione in termini
sono in genere visibili solo i fondi dei late- di portata utile; tuttavia per lintrinseca natura costruttiva gli interventi di consolida-
rizi (quando integri). Spesso si evidenziano mento e rinforzo sono piuttosto difcili da applicare, richiedendo modalit tecnico-
distacchi di intonaco e di laterizio che realizzative non di facile progettazione.

15
1.2 Le tipologie di solai italiani

1.2.4 Solai prefabbricati

un sistema costruttivo piuttosto recente che trova impiego in diversi ambiti in edilizia civile, residenziale, commerciale e industriale:
sono generalmente contraddistinti da buona qualit costruttiva, ridotti tempi di messa in opera e facilit esecutiva. Negli anni 70 si
sono diffuse, pi a livello locale, produzioni di tipo artigianale per le quali pu risultare difficile conoscerne le prestazioni statiche.
Appartengono a tre tipologie: 1) Solai alveolari; 2) Solai a pannelli prefabbricati; 3) Solai con lastre in c.a. gettati in opera.

1.2.4.1 Solai alveolari (o alveolati)


Sono costituiti da lastre prefabbricate in
cemento armato vibrato e precompresso,
larghe in genere 1,2 m, utilizzate per lo
pi nelle costruzioni prefabbricate (grossi
centri commerciali, edilizia industriale, par-
cheggi, etc). Le lastre sono dette alveolari
in virt della presenza di canali realizzati
in stabilimento mediante dei tubi-forma con
la funzione di alleggerire i pesi e risparmiare
materiale.
Appartenenti a una tecnica costruttiva
piuttosto recente, raramente necessi-
tano di interventi di consolidamento Solaio alveolare.
e rinforzo proprio per lintrinseca natura
costruttiva e prestazionale oltre che per
limpiego di materiali dotati di buone carat-
teristiche meccaniche.

1.2.4.2 Solai a pannelli prefabbricati


Sono solai realizzati quasi per intero in stabi-
limento mediante assemblaggio dei laterizi e
dei travetti armati. Sono caratterizzati da una
rapida esecuzione, necessitano di poche ope-
re di sostegno provvisorio e di ridotti getti di
completamento. Risultano poco versatili per
configurazioni in pianta particolari dei solai.
Realizzati a partire dagli anni 70, non
frequente la necessit ad interventi di
consolidamento e rinforzo proprio per lin-
trinseca natura costruttiva e prestazionale
oltre che per limpiego di materiali dotati di
buone caratteristiche meccaniche. Solaio a pannelli prefabbricati.

16
1.2.4.3 Solai con lastre in c.a. gettati
in opera (altrimenti dette predalles)
e blocchi di alleggerimento
Sono solai caratterizzati da lastre in c.a.
prefabbricate (precompresse o non) spes-
se in genere almeno 4 cm e larghe 1,2 m
che vengono disposte tra gli appoggi del-
la struttura portante. Su di esse vengo-
no poggiati dei blocchi di alleggerimento
(in laterizio o in polistirolo espanso o in
plastica) opportunamente distanziati per
consentire la successiva realizzazione dei
travetti in c.a. (tralicciato o non) mediante
Solaio in lastre e il getto di completamento. Sono solai di
blocchi in laterizio. rapida esecuzione.
Realizzati a partire dagli anni 70, non
frequente la necessit ad interventi
di consolidamento e rinforzo proprio per
lintrinseca natura costruttiva e prestazio-
nale oltre che per limpiego di materiali
dotati di buone caratteristiche meccaniche.

Solaio in lastre e blocchi


in polistirolo espanso.

1.2.5 Solai in calcestruzzo armato


I solai in c.a. a soletta piena appartengono
ad una tecnica costruttiva piuttosto re-
cente; usati raramente nel passato (e solo
nel caso di manufatti con notevoli sovrac-
carichi accidentali o grosse luci), possono
essere precompressi o non, muniti o meno
di nervatura oppure piani o curvi.
Raramente necessitano di interventi di
consolidamento e rinforzo, proprio per
lintrinseca natura costruttiva e prestazio-
nale oltre che per limpiego di materiali
dotati di buone caratteristiche meccaniche.
Solaio in calcestruzzo armato.

17
1.2 Le tipologie di solai italiani

1.2.6 Solai ad arco e volta


Le strutture ad arco e volta rappresentano,
insieme alle strutture in legno, le prime
soluzioni utilizzate per la realizzazione
dei solai in edici multipiano; le strutture
ad arco sopportano i carichi mediante una
combinazione di compressione e flessione.
Per rendere piana la superficie di calpestio
venivano realizzati dei riempimenti con
materiali di risulta (detti rinfianchi); il riem-
pimento cos eseguito, pur costituendo un
peso morto cui la struttura portante veni-
va assoggettata, migliorava la stabilit delle
volte riducendo le sollecitazioni su di essi
esclusivamente a sforzi di compressione.
Il rinforzo statico delle volte ad arco pu
essere realizzato impiegando speci- Solaio a volta.
che soluzioni tecniche, la cui definizione
figlia di attente indagini conoscitive sulla
struttura.

18
1.3 Gli obiettivi della riqualificazione edilizia

Dallanalisi del patrimonio edilizio italiano termini di necessit di consolidamento un nuovo assito debitamente interconnesso
emerge con assoluta evidenza lopportunit statico per una struttura pi efficiente ed al solaio ligneo esistente, nei prossimi ca-
di collocare al centro dellattenzione la ri- in grado di supportare al meglio le nuove pitoli verr diffusamente descritta ed ana-
qualicazione degli immobili esistenti, esigenze. lizzata la soluzione tecnica della soletta
con lobiettivo di innalzarne le perfor- mista o soletta collaborante realizzata
mances tecnologiche portandoli a stan- Il consolidamento del solai esistenti fa ma- con sistemi di interconnessione mecca-
dard tecnici e qualitativi pari al nuovo. turare nel tecnico progettista e nel costrut- nici industrializzati.
tore tutti quei processi di conoscenza dello In questo contesto costruttivo si inseriscono
Ristrutturare per molti versi pi im- stato di fatto, di progetto e di intervento le soluzioni CentroStorico che, grazie alla
pegnativo che progettare e costruire il atti a far recuperare ad un edicio le sue novit di Connettore CentroStorico, sono
nuovo, per la complessit delle questioni caratteristiche strutturali perse a causa in grado di offrire sistemi sicuri e certi-
in gioco (rispetto degli aspetti normativi dellet, del degrado, di unazione sismica cati nelle prestazioni per il rinforzo statico
e dei vincoli esistenti, miglioramento del o di altre azioni. di solai in legno, acciaio e calcestruzzo.
benessere di vita, sostenibilit dellinter- In questo contesto si inseriscono gli inter-
vento nella sua globalit). venti sulle partizioni orizzontali esistenti, Il perfetto complemento al sistema di con-
i solai, fondamentali per lefcace solidamento dei solai sono i calcestruzzi
La base di partenza di ogni edicio la recupero di interi edici o di loro por- leggeri strutturali in argilla espansa
struttura: da qui inizia la progettazione, da zioni. Leca, necessari per la formazione della
questa comincia a crescere e svilupparsi la nuova soletta collaborante. I beneci del
costruzione. E proprio da qui che prende av- Tra le diverse soluzioni per il consolidamen- consolidamento leggero sono fon-
vio il cammino verso la giusta ristruttura- to e recupero dei solai esistenti, quali ad damentali, sia per il miglioramento del
zione, dallanalisi dello stato di fatto dei solai esempio lapplicazione di fibre di carbonio comportamento statico del divisorio oriz-
esistenti e dalle esigenze che emergono in allintradosso dei solai o la realizzazione di zontale che di quello sismico.

19
xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx

20
2
PERCH
CONSOLIDARE

21
2. Perch consolidare

Le ragioni alla base del consolidamento e rinforzo di un solaio esistente sono di diversa natura, come vedremo nei paragrafi seguenti:
importante ricordare come gli interventi in progetto dovranno integrarsi pienamente con la tipologia esistente e continuare a sfruttare la
capacit portante del solaio che rimane a tutti gli effetti lelemento orizzontale di sostegno.
In generale si interviene sul solaio esistente in quanto lo si reputa inidoneo a svolgere alcune funzioni: linsufcienza a supportare
carichi maggiori, leccessiva deformabilit essionale, la scarsa o nulla rigidezza nel proprio piano, linefciente funzione di
incatenamento delle pareti perimetrali.

2.1 Miglioramento del comportamento sismico


Una delle principali fonti di vulnerabilit perimetrali, possibile migliorare il com- configurazione scatolare; la rigidezza dei
degli edifici privi di catene o cordoli peri- portamento sismico dellintero edicio. diaframmi nel loro piano influenza la distri-
metrali (in particolare strutture in muratura Per il miglioramento sismico risulta di buzione delle forze orizzontali tra i diversi
con solai in legno/acciaio) associata ai mec- particolare importanza la formazione del pannelli murari.
canismi di collasso locale (risposta fuori diaframma di piano in grado di trasferire Per poter rappresentare un vincolo efficace,
dal piano dei maschi murari); adeguando le azioni orizzontali del sisma alle pareti i diaframmi devono essere in grado di
le connessioni tra gli elementi, attraver- resistenti a taglio. trasmettere forze e tensioni di trazione
so la formazione di una nuova soletta in I diaframmi contribuiscono a vincola- e devono inoltre essere adeguatamente
calcestruzzo leggero strutturale armato re la deformazione fuori piano dei muri collegati ai muri come ben evidenziato
interconnessa al solaio e alle murature prevenendone il collasso, mantenendo la dallEurocodice 8-Parte 3.

Meccanismo locale Meccanismo di


di collasso. risposta globale.

Meccanismo di Collasso fuori piano impedito,


collasso fuori piano. diaframma rigido.

22
2.2 Aumento della portata del solaio
e cambio di destinazione duso
Gli interventi di ristrutturazione hanno spesso origine da esigenze legate al cambio di destinazione duso dellimmobile, ad esempio
da locali destinati ad abitazione ad uffici con conseguenti maggiori carichi trasferiti al solaio (sia carichi permanenti che variabili).
quindi necessario operare nei termini di rinforzo strutturale del divisorio orizzontale, cos da irrobustire staticamente la struttura
e renderla compatibile con i nuovi carichi richiesti.

Categorie di locali previste dalla normativa per la denizione da carichi accidentali


Carichi verticali Carichi verticali Carichi orizzontali
Cat. Tipo di locale
ripartiti (KN/m2) concentrati (KN) (KN/m)
Ambienti non suscettibili di affollamento (locali abitazione e relativi servizi, alberghi,
1 2,00 2,00 1,00
uffici non aperti al pubblico) e relativi terrazzi a livelli praticabili
Ambienti suscettibili di affollamento (ristoranti, caff, banche, ospedali, uffici aperti al
2 3,00 2,00 1,00
pubblico, caserme) e relativi terrazzi a livello praticabili
Ambienti suscettibili a grande affollamento (sale convegni, cinema, teatri, chiese,
3 4,00 3,00 1,50
negozi, tribune con posti fissi) e relativi terrazzi a livello praticabili
Sale da ballo, palestre, tribune libere, aree di vendita con esposizione diffusa (mercati,
4 5,00 4,00 3,00
grandi magazzini, librerie, ecc.) e relativi terrazzi a livelli praticabili, balconi e scale
5 Balconi, ballatoi e scale comuni (esclusi quelli perimetrali alla Cat.4) 4,00 2,00 1,50
6 Sottotetti accessibili (per sola manutenzione) 1,00 2,00 1,00
Coperture:
non accessibili 0,50 1,20 -
7
Accessibili, secondo categoria di appartenenza (da 1 a 4) - - -
speciali (impianti, eliporti, altri), secondo il caso - - -
Rimesse e parcheggi:
8 per autovetture di peso a pieno carico fino a 30 KN 2,50 2x10,0 1,0
per transito di automezzi superiore a 30 KN, da valutarsi caso per caso - - -
Archivi, biblioteche, magazzini, depositi, laboratori, officine e simili: da valutarsi
9 6,00 6,00 1,00
secondo il caso.

Portata utile 300 kg/m2


SOLUZIONE ERRATA

+230%
m2
Portata utile 100 kg/m
Portata utile 90 kg/m2
+10%

Struttura esistente Struttura esistente con nuova soletta Struttura esistente con nuova
INTERCONNESSA soletta NON interconnessa

Linterconnessione tra trave e nuova soletta consente di aumentare no al 200% la portata utile del solaio, a parit di deformazione
ammessa, rispetto alla soluzione non interconnessa (esempio calcolato su un solaio in legno con luce 4,5 m, sezione travi 10x18 cm,
interasse travi 60 cm). Limpiego di calcestruzzi leggeri strutturali favorisce un ulteriore incremento della portata utile del solaio e
una riduzione dei carichi permanenti che gravano sulla struttura esistente.

23
2.3 Miglioramento del comportamento flessionale del solaio

Molto di frequente il solaio appare poco Lintervento di consolidamento ha


rigido, fortemente deformato nel suo come nalit il conseguimento di una
piano con unevidente freccia in mez- maggiore rigidezza del solaio, la conse-
zeria e signicativa differenza di quota guente riduzione della freccia in mezze-
tra il perimetro dei locali e la parte cen- ria entro limiti accettabili (generalmente
trale (evidente per lo pi nelle strutture in 1/500 della luce del solaio) e la disponibi-
legno). Infatti gli impalcati dei vecchi edifi- lit di maggiori carichi di esercizio.
ci manifestano spesso carenze struttura- Leffetto immediato di un consistente mi-
li e funzionali tali da rendere necessari glioramento della rigidezza essionale
interventi di consolidamento. del solaio dovuto al fatto che le travi non
Essi infatti sono generalmente dimensio- lavorano pi separatamente ma, grazie
nati per carichi accidentali modesti, ben allinterconnessione con la nuova soletta
lontani dai valori richiesti dalle attuali nor- collaborante, si realizzano due strutture
mative in relazione alla destinazione duso che contribuiscono entrambe alla rigi-
della struttura. Inoltre, per effetto dei ca- dezza globale.
richi di lunga durata, gli impalcati lignei In aggiunta si produce un miglioramen-
subiscono spesso deformazioni ecces- to del comportamento a lastra, ovvero
sive, che ne compromettono la funziona- della rigidezza nel piano del solaio, per cui
lit. Viene quindi richiesta in genere una il solaio risultante pu essere assimilato
maggiore rigidezza, sia per evitare dan- ad uno in laterocemento per quanto ri-
neggiamenti e lesioni delle tramezzature guarda la distribuzione delle azioni sismi-
e dei pavimenti, sia per migliorare il che sui setti murari (a condizione che la
comfort abitativo, limitando le vibrazioni nuova soletta sia armata e interconnessa,
dovute al calpestio e migliorando linsono- abbia uno spessore minimo di 5 cm e sia
rizzazione. ben collegata ai muri perimetrali).

Solaio eccessivamente deformabile, con evidenti vibrazioni Solaio eccessivamente deformabile, con conseguenti danneggia-
provocate dal calpestio. menti del massetto e della pavimentazione sotto carico.

24
2.4 Recupero del solaio di copertura per sopraelevazione

Il recupero di sottotetti o linnalzamento di


uno o pi piani di un edificio esistente va
realizzato previa verica della compatibi-
lit strutturale complessiva delledicio
oltre che dellultimo solaio: spesso il so-
laio in oggetto veniva costruito con strutture
piuttosto esili, in quanto progettate per sup-
portare limitati carichi.

Lintervento di ristrutturazione dellimmobi-


le inizia con lirrobustimento del divisorio
orizzontale, attraverso la formazione di una
nuova soletta collaborante il pi possibi-
le leggera per ridurre al massimo i carichi
strutturali permanenti a tutto favore di quelli
variabili.
In edici ad uso commerciale, pu ri-
sultare utile destinare la copertura ad uso
carrabile e/o parcheggio : quindi necessa-
rio progettare con attenzione lintero com-
portamento statico della struttura, agendo
anche sul solaio di copertura per aumen-
tarne la capacit portante.

2.5 Miglioramento delle prestazioni tecniche


del divisorio orizzontale
Lintervento di consolidamento e rinforzo del solaio esistente con la tecnica della soletta collaborante produce altri significativi benefici
nel comportamento del divisorio orizzontale.

Isolamento acustico Isolamento termico Protezione al fuoco


La formazione di una nuova soletta in cal- Limpiego di soluzioni leggere, oltre a fa- La presenza di una nuova soletta in cal-
cestruzzo, abbinata ad uno specico ma- vorire il miglioramento del comportamento cestruzzo favorisce un miglior comporta-
terassino acustico anticalpestio e lad- statico del rinforzo del solaio, assicurano mento al fuoco del divisorio orizzontale,
dove possibile ad un massetto di finitura, un aumento dellisolamento termico del grazie alla presenza di uno strato pieno
consente di migliorare sensibilmente le divisorio orizzontale. Infatti i calcestruzzi di materiale isolante incombustibile
prestazioni di potere fonoisolante ap- leggeri strutturali in abbinamento a mas- (per maggiori approfondimenti contattare
parente al rumore per via aerea Rw e il setti di nitura leggeri (quando lo spessore lAssistenza Tecnica Laterlite e scaricare la
livello di rumore di calpestio normaliz- lo consente), grazie alla bassa conducibi- specifica documentazione su www.leca.it).
zato per rumori trasmessi per via strut- lit termica , contribuiscono al migliora-
turale Ln,w (Legge n. 447 del 26/10/95 e mento della trasmittanza termica dellin-
D.P.C.M. 5/12/97). tero divisorio orizzontale con lobiettivo
di raggiungere il requisito di Legge U0,8
W/m2K (D.Lgs 311/06).

25
26
3
LE SOLUZIONI
TECNICHE

27
3.1 La tecnica della soletta mista collaborante

Negli interventi di consolidamento strutturale e miglioramento del comportamento sismico dei solai la soluzione tecnica denominata della sezione
composta o sezione mista risulta essere molto efficiente e di facile impiego: il sistema si basa sulla formazione di una nuova soletta in
calcestruzzo armato, perfettamente interconnessa con il solaio esistente grazie allimpiego di specici connettori (sia di tipo meccanico
che chimico a seconda delle tipologie di solai e dei vincoli esistenti), in grado di aumentare la resistenza e rigidezza del solaio esistente
incrementandone anche la portanza. Il sistema largamente utilizzato da decenni e ampiamente studiato sia dal punto di vista analitico che
sperimentale. La sezione mista legno-calcestruzzo, calcestruzzo-calcestruzzo, acciaio-calcestruzzo ha anche una maggiore rigidezza flessionale
rispetto alla sola sezione resistente del solaio portante originale e quindi risulta possibile incrementare i carichi portati verticali senza incorrere
in eccessivi effetti deformativi. Inoltre la nuova soletta in calcestruzzo irrigidisce il solaio anche nel suo piano (effetto diaframma rigido), quando
adeguatamente collegata alle murature portanti, consentendo una corretta trasmissione e ripartizione delle azioni sismiche alle pareti.

Struttura non interconnessa.

Diagramma
delle tensioni

C
T

Piano di C
scorrimento
T

Il sistema, non assicurando lunione tra solaio e soletta, risulta un accoppiamento in parallelo della parte in calcestruzzo
armato con la struttura esistente e conseguente scorrimento reciproco nel piano orizzontale (la sezione ottenuta non
monolitica). La nuova soletta rappresenta un carico permanente agente sul solaio esistente.
Il solaio, seppur irrobustito dalla nuova soletta in calcestruzzo, risulta poco rigido e con deformazioni (frecce) potenzialmente
signicative.

Struttura interconnessa rigidamente (monolitica).

Diagramma
delle tensioni

T T

Il sistema crea una vera e propria struttura mista con uneffettiva continuit strutturale. Il connettore ha la funzione di cucire
assieme solaio esistente e calcestruzzo impedendone lo scorrimento reciproco e assicurando un considerevole aumento
della rigidezza e della resistenza della struttura. Il diagramma delle tensioni evidenzia come le prestazioni dei materiali risultino
ottimizzate: il calcestruzzo tutto compresso, la trave in legno interamente tesa. Il connettore lavora a taglio, moltiplicando il
contributo statico dei due elementi, soletta in c.a. e solaio esistente.

28
3.2 Esempio di calcolo: verifica statica di una sezione
composta con e senza interconnessione
Sezione trasversale - stratigrafia. Sezione longitudinale - schema di vincolo. Vista planimetrica -
orditura del solaio.

Caratteristiche geometriche del solaio.

IPOTESI DI CALCOLO
Caratteristiche geometrichei Propriet meccaniche dei materiali
Dimensioni travetto 10x20 cm Legno tipo EN C20 (da EN328:2009)
Luce di calcolo Lc=Leff*1,05= 450 Calcestruzzo leggero tipo Calcestruzzo CentroStorico (=1650
Interasse =50 cm Kg/m3 in opera)
Assito sp. 2,3 cm Assito in legno di abete
Nuova soletta sp. 5 cm Massetto Leggero tipo Massetto CentroStorico (=1250 Kg/m3
Massetto Leggero sp. 5 cm in opera)
Sottofondo Leggero sp. 7 cm Sottofondo Leggero tipo Sottofondo CentroStorico (=650 Kg/m3
Pavimentazione sp. 1 cm in opera)

VERIFICHE DI DEFORMAZIONE
1) Struttura non interconnessa
Verifiche a tempo zero Verifiche a tempo infinito
Freccia massima in mezzeria (ft0) 20,7 mm >> 9 mm Freccia massima in mezzeria (finf) 35,8 mm >> 12,86 mm
Rigidezza flessionale EJtot = EJtrave+ EJassito + EJsoletta EJtot = 7,27 * 1011 Nmm2 Rigidezza flessionale EJtot = EJtrave+ EJassito + EJsoletta EJtot = 4,21 * 1011 Nmm2
2) Struttura interconnessa
Verifiche a tempo zero Verifiche a tempo infinito
Freccia massima in mezzeria (ft0) 7,8 mm < 9 mm Freccia massima in mezzeria (finf) 11,64 mm < 12,86 mm
Rigidezza flessionale EJtot = EJefficace EJtot = 1,93 * 1012 Nmm2 Rigidezza flessionale EJtot = EJefficace EJtot = 1,29 * 1012 Nmm2

CONFRONTO SISTEMI
Lanalisi delle prestazioni dei due sistemi conduce alle seguenti conclusioni:
la struttura interconnessa consente una riduzione della deformazione statica, freccia del solaio, di ca. il 70% rispetto
a quella della struttura non interconnessa;
la struttura interconnessa presenta una rigidezza essionale ben superiore a quella della struttura non interconnessa, nellordine di
circa 3 volte.

29
3.3 Il vantaggio del consolidamento leggero

Negli interventi di ristrutturazione la


A - SOLUZIONE TRADIZIONALE. B - SOLUZIONE LEGGERA.
leggerezza svolge sempre un ruolo
molto importante; anche nel consolida-
mento di un solaio con la tecnica della soletta
collaborante la scelta di una soluzione
leggera nel suo complesso (calcestruzzo
strutturale e massetto di finitura) conducono a
risultati migliorativi rispetto a una solu-
zione tradizionale a parit di prestazioni
meccaniche.
In un esempio possiamo considerare un
Massetto tradizionale: sp. 10 cm Calcestruzzo leggero Massetto leggero
classico solaio esistente in laterocemento, Peso: 200 kg m2 strutturale (tipo Lecamix): sp. 5 cm
superficie 100 m2, ricoperto da un massetto (tipo LecaCLS): sp. 5 cm Peso: 50 kg m2
Peso: 70 kg m2
tradizionale di 10 cm di spessore (densit
pari a circa 2.000 kg/m3) per la succes- - 40%
siva posa della pavimentazione. Il peso
complessivo gravante sul solaio di 200 Peso totale: 120 kg m2
kg/m2, corrispondente al peso complessivo
di 20.000 kg (20 t) sullintera superficie
di 100 m2.

Il rifacimento del massetto esistente da


10 cm di spessore con una soluzione di ottenere carico complessivo perma- un risparmio di 80 kg/m2 e 8 t sullintera
leggera, ovvero un calcestruzzo leggero nente di 120 kg/m2, ovvero pari a 12.000 superficie di 100 m2.
strutturale tipo LecaCLS (densit pari a kg (12 t) distribuito sullintera superficie Un ridotto carico permanente strutturale
ca. 1.400 kg/m3) per il consolidamento di 100 m2. consente di disporre di maggiori carichi
statico del solaio in laterocemento (nello utili, in questo caso pari a 80 kg/m2, a tutto
spessore di 5 cm) e un massetto di finitura La soluzione leggera consente di ridurre favore di un aumento dei carichi perma-
leggero tipo Lecamix (densit pari a circa il peso complessivo di circa il 40% nenti portati o accidentali di esercizio
1.000 kg/m3) nello spessore di 5 cm, consente rispetto alla soluzione tradizionale, con altrimenti non possibile.

Calcestruzzi Leggeri Strutturali Leca/CentroStorico in argilla espansa

Calcestruzzi Leggeri Strutturali per il consolidamento e il rinforzo dei solai, disponibili in diverse tipologie di resistenza
sistenza e densit.
Premiscelati in sacco e pronti alluso, sono certificati nelle prestazioni e conformi alle Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M.
14/01/08) e relative Istruzioni (Circolare 02/02/09).

30
3.4 Le indagini conoscitive preliminari

importante ricordare come gli interventi diagnostiche non distruttive applicate in Trattandosi di specifici interventi di conso-
sui solai esistenti presuppongono la cono- situ con particolare riferimento alle parti lidamento strutturale in opere pi complete
scenza quanto pi completa e dettagliata non visibili o inaccessibili della struttura; di ristrutturazione, necessario trovare
dello stato di fatto; risulta fondamen- 3. elaborazione dei risultati, attraverso la la migliore soluzione per risolvere la
tale applicare alle strutture unindagine predisposizione di una relazione tecnica presenza degli impianti elettrici e idrici
diagnostica, cos da fornire le maggiori comprendente la tipologia di solaio, analizzando i vincoli esistenti.
informazioni utili sulla statica del solaio ed la sua stratigrafia costruttiva, la stima Va quindi evitato linglobamento degli
eliminare una serie di fattori di incer- delle prestazioni meccaniche degli impianti nella nuova soletta di calce-
tezza che potrebbero disattendere le fina- elementi costitutivi la struttura e dello struzzo, cos da escludere riduzioni
lit del consolidamento. stato ed efficienza dei collegamenti. di sezione reagente; si suggerisce di
posizionarli nelle murature perimetrali e/o
Su ogni elemento strutturale quindi Dallanalisi delle indagini svolte sulla strut- inglobarli nella caldana del solaio preesi-
opportuno prevedere: tura si potr quindi valutare la migliore stente (per strutture in laterocemento).
1. unispezione visiva, al fine di valutare operazione di consolidamento e rinforzo
la presenza di eventuali difetti e da attuare o, nel caso di situazioni partico- Il calcolo strutturale andr eseguito da
anomalie presenti oltre che possibili larmente difficili o compromesse, propen- un tecnico abilitato e asseverato dalla
alterazioni subite nel tempo; dere per interventi di ricostruzione (parziale Direzione dei Lavori in presenza di even-
2. analisi strumentale, mediante tecniche o totale) del solaio. tuali varianti.

3.4.1 Indagini non distruttive


Nel caso di edifici esistenti, ed in special modo principio operativo delle correnti parassite risulta essere in relazione con lelasticit
per quelli di interesse storico, opportuno che, grazie alla generazione di un campo del materiale ed implicitamente con la sua
caratterizzare la struttura esistente attraverso magnetico, riesce a localizzare la presenza resistenza. Tali indagini forniscono lindice
prove meccaniche di tipo non distruttivo in e lorientamento delle barre di arma- di durezza della superficie, che risulta
sito. Queste ultime costituiscono linsieme dei tura allinterno dei getti di calcestruzzo essere indicativo del degrado superficiale e
metodi di individuazione, di prova e controllo, senza necessitare di delicate demolizioni; della bont del legame tra gli elementi costi-
eseguiti senza arrecare alcun danneggiamento quindi indicato per accertare e/o verificare la tutivi del calcestruzzo. Lindagine sclerome-
al manufatto (o al limite un danneggiamento presenza delle barre nei getti. trica utile per mappare velocemente la
locale solitamente accettato). Le indagini sclerometriche hanno come compattezza e la resistenza del calcestruzzo.
I pi comuni controlli applicabili ai manufatti scopo la valutazione della resistenza locale La prova sclerometrica devessere preceduta
cementizi sono le indagini pacometriche e e della qualit superficiale del calce- da unaccurata indagine pacometrica al fine
sclerometriche. struzzo; forniscono utili elementi di cono- di evitare di eseguire le battute nelle aree
Il pacometro uno strumento basato sul scenza attraverso un valore di rimbalzo che interessate dal passaggio delle armature.

S l
Sclerometro,
t strumento
t t utile
til alla
ll valu-
l P
Pacometro,
t strumento
t t in
i grado
d di localiz-
l li
tazione della resistenza locale del calce- zare le barre di armatura presenti nel getto
struzzo. di calcestruzzo.

31
3.5 Linterconnessione meccanica

Idonea su solai in legno, acciaio, latero- Distribuzione delle forze di taglio


cemento il sistema si fonda sullimpiego
Legno Calcestruzzo
del connettore metallico avente funzione
di cucire assieme il solaio esistente e Fv Fv
la nuova soletta in calcestruzzo armato
impedendone lo scorrimento reciproco.
In questo modo si crea una vera e propria 45 Rv
Rv
struttura mista con uneffettiva continuit
strutturale, assicurando un considerevole Acciaio
aumento della rigidezza e della resistenza
della struttura. T Fv
Il connettore lelemento necessario
Rv
al trasferimento dellazione di taglio
(Fv) che collega le due parti della sezione N Rv

composta. Fv = azione; Rv = reazione; N = componente di trazione sul connettore; T = componente di taglio sul connettore.

I sistemi di interconnessione per il conso- Connettore industrializzato (tipo Connettore non industrializzato
lidamento dei solai sono realizzati principal- sistema Connettore CentroStorico) (tipo sistema Turrini-Piazza)
mente con due diverse tipologie:
connettori industrializzati, fissati a
secco alla struttura portante con speci-
fiche viti (a seconda del produttore il
sistema valido per solai in legno, acciaio,
e calcestruzzo).
connettori non industrializzati, tipo
sistema Turrini-Piazza, costituiti da
barre metalliche piegate a L fissate
alla struttura portante con specifici
collanti epossidici (sistema valido per
solai in legno, acciaio, e calcestruzzo).

Connettore CentroStorico

La particolare conformazione a cuneo del prisma di base permette di disporre di


unampia superficie verticale di contatto tra connettore e calcestruzzo, riducendo cos
la concentrazione di sforzi sul connettore e garantendo unottimale trasmissione delle
azioni di taglio.

Connettore CentroStorico Legno, grazie alla disposizione


della vite a 45, ottimizza il comportamento delle fibre del
legno; lavorando principalmente a estrazione e non solo a
taglio, come le viti tradizionali, non soggetto al rischio di
rifollamento nel tempo.

32
Laterlite ha sviluppato un connettore viti (per solaio in legno, acciaio e lateroce- CentroStorico, elemento certicato nelle
di tipo puntiforme industrializzato, denomi- mento). prestazioni meccaniche.
nato Connettore CentroStorico, costituito Le soluzioni tecniche che saranno oggetto Per gli opportuni approfondimenti di
da un elemento prismatico metallico fissato di specifica trattazione e approfondimento prodotto e le modalit di messa in opera,
alla struttura esistente con tre specifiche tecnico e di calcolo impiegano il Connettore si rimanda la lettura del cap. 5.

Connettore CentroStorico
mm

mm
0
13

0
15
rta

d
co

ar
te

nd

43
Vi

sta

mm 43 43
mm
te

mm
Vi

60 mm
40 mm

40 mm
17 mm

37 37 37
mm mm
m
m m 65 m
m 65
m

Connettore per solai in legno. Connettore per solai in acciaio. Connettore per solai in calcestruzzo.

Connettore CentroStorico per il consolidamento e il rinforzo statico dei solai in legno, acciaio e calcestruzzo.
Certicato nelle prestazioni e facile nella posa, assicura lelevata aderenza al solaio ed unefficace assorbimento degli sforzi di taglio.

I sistemi di interconnessione di tipo integrazione con la nuova soletta di per assicurare la prestazione nale del
industrializzato, in particolare quelli calcestruzzo. sistema calcolato.
certificati come Connettore CentroStorico,
garantiscono sicurezza e afdabilit Altro aspetto di primaria importanza Elemento di incertezza dei sistemi non
allintero sistema consolidato perch le risulta la facilit e semplicit di posa industrializzati, che pu anche inficiare la
prestazioni meccaniche dellinterconnes- dei sistemi industrializzati, fondamentali prestazione finale, ad esempio la buona
sione sono testate in laboratorio. per evitare rischi connessi ad errori nella tenuta della saldatura (per solai in acciaio),
corretta posa in opera del sistema. infatti la perfetta formazione/pulizia/resinatura
In particolare i sistemi pi evoluti sono sufficiente fissare il connettore allelemento del foro nella trave (inserimento della barra
certicati su diverse tipologie di solai e il portante attraverso lapposita vite, studiata piegata nei solai in legno) e il rifollamento
comportamento assicurato dalla perfetta specificatamente per la tipolgia di solaio, generato dal piolo.

33
3.6 Linterconnessione chimica

Il sistema di consolidamento dei solai con la soluzione dellinterconnessione chimica si basa sullo stesso principio tecnico della
connessione meccanica, ovvero rendere collaborante la nuova soletta in calcestruzzo armato con il solaio esistente aumentando
linerzia dellintera struttura orizzontale.
Il contributo fondamentale offerto dal con- e solaio esistente). consolidare il calcestruzzo esistente
nettore chimico quello di ottima e robusta La connessione chimica deve possedere con un adatto primer (tipo Primer Cen-
adesione tra i due elementi (solaio esistente una resistenza di adesione almeno pari troStorico con diluenti per epossidici e
e nuova soletta in c.a.) trasferendo, grazie a alle sollecitazioni taglianti trasmesse spolvero a fresco di sabbia silicea sec-
unelevata resistenza di adesione e al taglio, dalla nuova soletta in cls alla struttura ca) e successivamente procedere con la
le sollecitazioni taglianti della nuova soletta esistente, assicurando una perfetta conti- posa di Connettore CentroStorico Chimico.
in calcestruzzo armato al solaio esistente. nuit di tenuta meccanica tra il solaio esi-
Lobiettivo finale quello di conseguire unu- stente e la nuova soletta in calcestruzzo. Per approfondimenti tecnici di calcolo sulla
nica inerzia della struttura, maggiore del- In caso di supporto con modesta resi- soluzione, si rimanda alla lettura del Cap. 4.
la somma delle due singole (nuova soletta stenza meccanica e compattezza, bene

Nuova soletta
in calcestruzzo armato.

Connettore CentroStorico
Chimico.

Caldana in calcestruzzo
esistente.

La connessione chimica applicabile su similati ai solai in laterocemento). di Connettore Chimico al solaio esistente
solai in laterocemento e calcestruzzo, Laterlite, in collaborazione con il Politec- e alla resistenza offerta dalla nuova soletta
con esclusione dei solai lignei e metallici nico di Milano, ha condotto una cam- in calcestruzzo Leca/CentroStorico.
ove preferita la connessione meccanica. pagna di prove sperimentali nelle quali Pratico e di facile impiego, il sistema si
La soluzione tecnica risulta particolarmente i solai SAP (h 12 e h 16 cm senza cappa distingue per una tecnica di posa non inva-
valida per il consolidamento dei solai tipo di calcestruzzo) sono stati consolidati con siva, che si adatta al meglio alle caratteristi-
SAP, realt costruttiva degli anni 30-60 Connettore CentroStorico Chimico e Cal- che dei solai SAP e a quelli in laterocemento
piuttosto diffusa in Italia. Costituiti da tra- cestruzzi Leggeri Strutturali Leca/Cen- con ridotta larghezza dei travetti.
vetti in laterizio armati con e senza cappa in troStorico. Il risultato un aumento della In presenza di solai in laterocemento con sovra-
calcestruzzo, il consolidamento di questa capacit portante dei solai sino al 100% stante cappa, il sistema richiede la puntuale
tipologia di solai risulta particolarmente (calcolo su SAP 12 senza cappa, luce 5 m, verica del supporto in calcestruzzo esi-
difcile anche per lassenza del supporto armatura 36, acciaio FeB32K, consolidato stente (in termini di resistenza, compattezza,
tecnico di calcolo offerto dalle normative con Connettore Chimico e LecaCLS 1400), consistenza) al fine di decretarne il corretto
vigenti (i solai SAP non possono essere as- grazie allelevata adesione strutturale impiego.

34
Laterlite ha sviluppato un adesivo speci- il consolidamento e rinforzo statico di solai Per gli opportuni approfondimenti specifici
fico per lincollaggio strutturale, denomi- in laterocemento e calcestruzzo. di prodotto e le modalit di messa in opera,
nato Connettore CentroStorico Chimico, Certicato nelle prestazioni meccaniche, si rimanda la lettura del Cap. 5.
costituito da resine epossidiche bicom- il prodotto impiegato nel calcolo delle
ponenti di adeguata fluidit idoneo per soluzioni tecniche di seguito proposte.

Consolidamento solai tipo SAP

Connettore CentroStorico Chimico


un adesivo epossidico fluido
bicomponente per incollaggi strutturali
di calcestruzzo fresco su calcestruzzo Politecnico di Milano

Richiedi il documento
indurito, avente la funzione di Aumento della portata utile
dei solai a travetti armati tipo SAP.
Consolidamento e rinforzo delle
strutture orizzontali con il sistema
della soletta mista collaborante:
di approfondimento
consolidamento e rinforzo statico interconnessione chimica
e calcestruzzi leggeri strutturali
prove sperimentali
a cura del Politecnico
di solai esistenti in calcestruzzo e di Milano (leca.it -
infoleca@leca.it)
laterocemento.

Tipo solaio Portata utile solaio Portata utile solaio Incremento


non consolidato consolidato portata utile
SAP H 12 cm senza cappa 120 kg/m2 240 kg/m2 +100%
SAP H 16 cm senza cappa 190 kg/m 2 340 kg/m2 +80%
Prestazioni calcolate su solaio luce 5 m, armatura 36, acciaio FeB32K, consolidato con
Connettore Chimico e LecaCLS 1400 (nuova soletta collaborante spessore 5 cm)

35
3.7 Le soluzioni tecniche
3.7.1 Solai in legno
I solai lignei sono frequentemente oggetto di interventi di consolidamento e rinforzo perch storicamente realizzati per sopportare modesti
carichi; sono spesso caratterizzati da elevata deformabilit, non accettabile per le attuali esigenze oltre che per ragioni di sicurezza antisi-
smica. Gli interventi di rinforzo prevedono la formazione di una nuova soletta in calcestruzzo, adeguatamente armata e interconnessa alle
travi di legno, ottenendo un significativo aumento di resistenza e rigidezza del solaio ligneo esistente.

3.7.1.1 Il sistema tecnico


Connettore CentroStorico pu essere indistin-
tamente ssato a diretto contatto della tra-
ve in legno o sopra lassito. La gamma Connettore Legno si
Il getto in calcestruzzo che costituisce la nuo- amplia con la nuova vite corta
L=13 cm, in aggiunta alla vite
va soletta collaborante deve possedere uno standard L=15 cm.
La nuova vite corta ideale per
spessore min di 5 cm, al fine di contenere il fissaggi diretti su travetti con
Connettore e relativa rete elettrosaldata. ridotta altezza (altezza minima
travetto con assito/pianella/
In caso di spessore della soletta maggiore di 8 tavella in cotto 8 cm).
cm, necessario per esigenze di calcolo, il Con-
nettore CentroStorico pu essere posizio- Posa orizzontale. Posa verticale, da preferire in
nato verticalmente; in ogni caso non esiste presenza di solette in calcestruzzo
con spessore superiore a 8 cm e
un valore limite nello spessore della soletta. per solai in legno a doppia orditura.
Il numero dei connettori da impiegare de-
terminato da un calcolo (cfr. Cap. 4), ma me- Posizionamento Connettori CentroStorico
diamente si possono ipotizzare nel numero di
5-10 connettori/m2; il loro posizionamento Sezione trasversale.
Connettore CentroStorico Legno pu
prevede una spaziatura piuttosto ravvicinata essere fissato direttamente sullassito
in corrispondenza della muratura perimetrale ligneo, senza perdita di prestazioni mec-
caniche rispetto al fissaggio sulla trave,
e pi distanziati in corrispondenza della mez- per una posa pi semplice e veloce.
zeria della trave.

35 cm Solaio in legno a semplice orditura - sezione longitudinale - posa a passo variabile. 35 cm

Zona 1 = L/4 Zona 2 = L/2 Zona 1 = L/4


Connettori con passo ridotto. Connettori con passo distanziato. Connettori con passo ridotto.
Il primo connettore va posizionato a una distanza di 35 cm dalla muratura perimetrale; la punta dei connettori deve essere sempre rivolta verso il centro solaio.

35 cm Solaio in legno a semplice orditura con tavolato intermedio - sezione longitudinale. 35 cm

Cavallotti di collegamento

35 cm Solaio in legno a doppia orditura - sezione longitudinale - disposizione connettori. 35 cm

Trave secondaria Trave principale

36
In presenza di solai in legno a doppia
orditura, il rinforzo pu essere realizzato
con due diverse tecniche e modalit di posa:
consolidando le travi principali, so-
luzione molto efficiente in termini di au-
mento della portata del solaio ma che
richiede lavorazioni pi impegnative (ta-
glio dellassito, creazione del cordolo
in calcestruzzo, posa di elementi di conteni-
mento del getto). Consolidamento solaio in
intervento sui travetti secondari, siste- legno a doppia orditura su
ma molto pi rapido e facile da realizzare in trave principale.
quanto richiede la sola posa del connettore
direttamente sullo stato esistente (assito,
pianelle, tavelle, etc.). Questa soluzione as-
sicura un beneficio allintero solaio (effetto
rrigidente e miglioramento dellandamento
deformativo) grazie allinterconnessione
della nuova soletta ai travetti secondari;
sar comunque necessaria la verifica del-
la resistenza ultima delle sezioni per via
dellassenza della connessione della trave
principale alla nuova soletta.
Consolidamento
solaio in legno
Prima della posa dei connettori, bene a doppia orditura su travetto secondario.
prevedere la stesa di un idoneo telo
(tipo Membrana CentroStorico) in
grado di essere impermeabile al passag-
gio dellacqua (cos da evitare il percola-
mento di boiacca cementizia durante la fase
di getto della nuova soletta in calcestruzzo
al piano inferiore) e traspirante al vapore
(anche in presenza di elevata umidit am-
bientale dei locali sottostanti non ci sar
formazione di condensa nel lato inferiore
del solaio in legno).
Consolidamento solaio
Connettore CentroStorico semplice e in legno a semplice orditura.
facile da posare, non richiede manodo-
pera specializzata n particolari attrezza- e avvitarla senza la necessit di realizzare ta adeguatamente dimensionata; general-
ture di cantiere: sufficiente disporre di il preforo. mente si consiglia una 8 mm con maglia
un avvitatore dotato di buona coppia (me- Lo spessore della nuova soletta in calce- 20 x 20 cm, posizionata a met spessore
glio se a impulsi) con bussola esagonale struzzo dipende dal solaio e dai carichi della nuova soletta (non necessario legare
13 mm e un trapano con punta per legno di progetto: la modalit di calcolo verr la rete ai connettori).
= 6 mm (necessario solo in presenza trattata nel Cap. 4. Per i necessari approfondimenti sui prodotti
di legni duri per lesecuzione del preforo). Allinterno del getto di calcestruzzo andr impiegati e la modalit di messa in opera
Quindi inserire la vite a 45 nel connettore sempre posizionata una rete elettrosalda- dellintero sistema, si rimanda al Cap. 5.

37
3.7 Le soluzioni tecniche

3.7.1.2 Consolidamento solaio a doppia orditura: confronto sistemi di rinforzo


Con lausilio del software agli elementi finiti tipo SAP 2000 versione 17 sono state analizzate due diverse congurazioni di rinforzo del
solaio in legno a doppia orditura, a confronto con la situazione esistente:
Stato di fatto: solaio privo di interventi di rinforzo;
Soluzione 1: intervento di rinforzo delle travi principali con Connettore CentroStorico Legno e calcestruzzo leggero LecaCLS 1400;
Soluzione 2: intervento di rinforzo dei travetti secondari con Connettore CentroStorico Legno e calcestruzzo leggero LecaCLS 1400.

Caratteristiche geometriche solaio


travi principali: L = 600 cm. interasse travetti secondari: i = 30 cm. sezione travi principali: 20x20 cm.
interasse travi principali: i = 200 cm. soletta collaborante: sp. 6 cm. sezione travetti secondari: 10x10 cm.

Carichi presenti Caratteristiche materiali impiegati


pesi propri strutturali. legno tipo C24 (abete).
carichi permanenti portati (200 kg/m2 = 2.00 kN/m2). calcestruzzo leggero LecaCLS 1400.
sovraccarichi variabili (200 kg/m2 = 2.00 kN/m2). interconnessione con Connettore Centro-
N.B.: non stata modellata la presenza delleventuale assito ligneo pianelle in cotto. Storico (modellazione tipo rigid link).

Stato di fatto: solaio non rinforzato


Modellando il solaio, senza alcun tipo di
rinforzo strutturale (soletta, travi principali e
secondarie libere di scorrere), si ottiene agli
Stati Limite di Esercizio (normale servizio
del solaio) una deformazione massima in
corrispondenza della mezzeria della tra-
ve principale maggiormente sollecitata
pari a 40,5 mm.

Soluzione 1: intervento di rinforzo delle travi principali


Modellando il solaio, considerando linter-
connessione meccanica sulle travi princi-
pali, si ottiene agli Stati Limite di Esercizio
(normale servizio del solaio) una deforma-
zione massima in corrispondenza della
mezzeria della trave principale maggior-
mente sollecitata pari a 5,20 mm (quasi
1/8 rispetto alla situazione non consolidata).

Soluzione 2: intervento di rinforzo dei travetti secondari


Modellando il solaio, considerando linterconnessione meccanica sui travetti secondari, si ottiene agli Stati Limite di Esercizio (normale ser-
vizio del solaio) una deformazione massima in corrispondenza della mezzeria della trave principale maggiormente sollecitata pari a
10,90 mm (quasi 1/4 rispetto alla situazione
non consolidata e pari al doppio rispetto alla
situazione con il rinforzo delle travi principa-
li). Sar necessaria la verifica della resistenza
ultima della trave principale a causa dellas-
senza della connessione della trave principa-
le alla nuova soletta.

38
3.7.1.3 Tabelle dei materiali
Al fine del calcolo del sistema di interconnessione con la tecnica della soletta collaborante, di fondamentale importanza conoscere
le caratteristiche e prestazioni sia delle travi (geometria, stato di conservazione) che della natura dellessenza legnosa.

Legno massiccio - Classi di resistenza secondo UNI EN 11035-2:2003. Vecchia classificazione del legname di provenienza italiana.
Querce Pioppo e Altre
Douglasia/ Castagno/
Abete/Nord Abete/Centro Sud Larice/Nord Altre conifere/Italia caducifoglie/ Ontano/ Latifoglie/
Propriet Italia Italia
Italia Italia Italia
S1 S2 S3 S1 S2 S3 S1 S2 S3 S1 S2/S3 S1 S2 S3 S S S S
Flessione (5-percentile),
m,k 29 23 17 32 28 21 42 32 26 40 23 33 26 22 28 42 26 27
MPa
Trazione parallela alla fibratura
t,0,k 17 14 10 19 17 13 25 19 16 24 14 20 16 13 17 25 16 16
(5-percentile), MPa
Trazione perpendicolare
alla fibratura (5-percentile), t,90,k 0,4 0,4 0,4 0,3 0,3 0,3 0,6 0,6 0,6 0,4 0,4 0,5 0,5 0,5 0,5 0,8 0,4 0,5
MPa
Compressione parallela alla
c,0,k 23 20 18 24 22 20 27 24 22 26 20 24 22 20 22 27 22 22
fibratura (5-percentile), MPa
Compressione perpendicolare
c,90,k 2,9 2,9 2,9 2,1 2,1 2,1 4,0 4,0 4,0 2,6 2,6 4,0 4,0 4,0 3,8 5,7 3,2 3,9
alla fibratura (5-percentile), MPa
Taglio (5-percentile), MPa v,k 3,0 2,5 1,9 3,2 2,9 2,3 4,0 3,2 2,7 4,0 3,4 3,3 2,7 2,4 2,0 4,0 2,7 2,0
Modulo di elasticit parallelo
E0,mean 12000 10500 9500 11000 10000 9500 13000 12000 11500 14000 12500 12300 11400 10500 11000 12000 8000 11500
alla fibratura (medio), MPa
Modulo di elasticit parallelo alla
E0,05 8000 7000 6400 7400 6700 6400 8700 8000 7700 9400 8400 8200 7600 7000 8000 10100 6700 8400
fibratura (5-percentile), MPa
Modulo di elasticit
perpendicolare alla fibratura E90,mean 400 350 320 370 330 320 430 400 380 470 420 410 380 350 730 800 530 770
(medio), MPa
Modulo di taglio (medio), MPa Gmean 750 660 590 690 630 590 810 750 720 880 780 770 710 660 950 750 500 720
Massa volumica(5-percentile),
Pk 380 380 380 280 280 280 550 550 550 400 420 530 530 530 465 760 420 515
kg/m3
Massa volumica (media), kg/m3 Pmean 415 415 415 305 305 305 600 600 600 435 455 575 575 575 550 825 460 560

La UNI EN 11035 prevede una suddivisione in categorie e specie legnose.

Legno massiccio - Classi di resistenza secondo UNI EN 11035-2:2010 / UNI EN 338. Classificazione e conversione delle classi di resistenza.

Querce Pioppo e Altre


Douglasia/ Castagno/
Propriet Abete/Italia Pino laricio/Italia Larice/Nord Italia Altre conifere/Italia caducifoglie/ Ontano/ latifoglie/
Italia Italia
Italia Italia Italia
Corrispondenza con le Classi di
C24 C18 C40 C22 C14 C22 C18 C35 C22 D24
resistenza della UNI EN 338
Categorie resistenti S1 S2 S3 S1 S2 S3 S1 S2 S3 S1 S2/S3 S1 S2 S3 S S S S
Flessione (5-percentile), N/mm2 m,k 25 18 40 22 15 23 18 35 22 33 26 22 28 42 26 27
Trazione parallela alla fibratura
t,0,k 15 11 24 13 9 14 11 21 13 20 16 13 17 25 16 16
(5-percentile), N/mm2
Trazione perpendicolare alla
t,90,k 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,6 0,6 0,6 0,6
fibratura (5-percentile), N/mm2
Compressione parallela alla
c,0,k 21 18 26 20 17 20 18 25 20 24 22 20 22 27 22 22
fibratura (5-percentile), N/mm2
Compressione perpendicolare
c,90,k 2,6 2,6 3,2 3,0 3,0 3,6 3,6 3,2 2,9 3,7 3,7 3,7 7,3 11 6,3 7,7
alla fibratura (5-percentile), N/mm2
Taglio (5-percentile), N/mm2 v,k 4,0 3,4 4,0 3,8 3,0 3,8 3,4 4,0 3,8 4,0 4,0 3,8 4,0 4,0 2,7 4,0
Modulo di elasticit parallelo alla
E0,mean 11,8 10,5 15 12 11 12,5 11,5 15,8 13 12,3 11,4 10,5 12,5 12,0 8,0 11,5
fibratura (medio), kN/mm2
Modulo di elasticit parallelo alla
E0,05 7,9 7,0 10 8,0 7,4 8,4 7,7 11 8,7 8,2 7,6 7,0 10,5 10,1 6,7 9,7
fibratura (5-percentile), kN/mm2
Modulo di elasticit perpendicolare
E90,mean 0,39 0,35 0,50 0,40 0,37 0,42 0,38 0,53 0,43 0,41 0,38 0,35 0,83 0,80 0,53 0,77
alla fibratura (medio), kN/mm2
Modulo di taglio (medio), kN/mm2 Gmean 0,74 0,66 0,94 0,75 0,69 0,78 0,72 0,99 0,81 0,77 0,71 0,66 0,78 0,75 0,50 0,72
Massa volumica(5-percentile), kg/m3 Pk 375 375 455 425 430 510 520 450 415 530 530 530 485 760 420 515
Massa volumica (media), kg/m3 Pmean 450 450 550 520 520 610 620 540 500 575 575 575 580 825 460 560
Non per tutte le categorie esiste una corrispondenza alla UNI EN 338. (Come per il castagno a cui stata assegnata ununica categoria che non ha corrispondenza). Non tutte le categorie sono
assegnabili, ad esempio lAbete S1 e il Larice S1

39
3.7 Le soluzioni tecniche

Legno Lamellare - Classi di resistenza per legno lamellare di conifera omogeneo e combinato secondo UNI EN 14080:2013
Valori caratteristici di resistenze e modulo elastico GL20h GL22h GL24h GL26h GL28h GL30h GL28h
Resistenze (MPa)
Flessione fm,g,k 20 22 24 26 28 30 32
Trazione parallela alla fibratura ft,0,g,k 16 17,6 19,2 20,8 22,3 24 25,6
Trazione perpendicolare alla fibratura ft,90,g,k 0,5
Compressione parallela alla fibratura fc,0,g,k 20 22 24 26 28 30 32
Compressione perpendicolare alla fibratura fc,90,g,k 2,5
Taglio fv,g,k 3,5
Rototaglio fr,g,k 1,2
Modulo elastico (GPa)
Modulo elastico medio parallelo alle fibre E0,g,mean 8400 10500 11500 12100 12600 13600 14200
Modulo elastico caratteristico parallelo alle fibre E0,g,05 7000 8800 9600 10100 10500 11300 11800
Modulo elastico medio perpendicolare alla fibratura E90,g,mean 300
Modulo elastico caratteristco perpendicolare alla fibratura E90,g,05 250
Modulo di taglio medio Gg,mean 650
Modulo di taglio caratteristico Gg,05 540
Modulo di rototaglio medio Gr,g,mean 65
Modulo di rototaglio caratteristico Gr,g,05 54
Massa volumica (Kg/m3)
Massa volumica caratteristica Rg,k 340 370 385 405 425 430 440
Massa volumica meia Rg,mean 370 410 420 445 460 480 490

3.7.1.4 Valori di calcolo sui materiali


Nel calcolo delle sezione miste legno-calcestruzzo necessario considerare il contributo di due parametri significativi, Kmod e Kdef.
Kmod rappresenta il coefficiente da utilizzare per quantificare il valore di progetto della resistenza ultima del connettore, oltre che alcuni
parametri meccanici della sezione lignea. Il parametro legato alla classe di servizio della struttura ed alla durata di applicazione del carico
come di seguito indicato:
Valori di Kmod
Classe di durata del carico
Classe
Materiale Norma Azione Azione Azione Azione Azione
di servizio
permanente lunga durata media durata breve durata istantanea
1 0,60 0,70 0,80 0,90 1,10
Legno Massiccio EN 14081-1 2 0,60 0,70 0,80 0,90 1,10
3 0,50 0,55 0,65 0,70 0,90
1 0,60 0,70 0,80 0,90 1,10
Legno Lamellare
EN 14080 2 0,60 0,70 0,80 0,90 1,10
incollato
3 0,50 0,55 0,65 0,70 0,90

Kdef rappresenta il coefficiente di deformazione per quantificare le caratteristiche di deformazione dei materiali di lunga durata (tempo infi-
nito): legato alla classe di servizio della struttura e allorigine del materiale ligneo:

Valori di Kdef per il legno e i materiali a base di legno


Classe di durata del carico
Materiale Norma
1 2 3
Legno Massiccio EN 14081-1 0,60 0,80 2,00
Legno Lamellare incollato EN 14080 0,60 0,80 2,00
LVL EN 14374, EN 14279 0,60 0,80 2,00

40
3.7.1.5 Le indagini conoscitive e gli interventi di miglioramento
Punto di partenza per il progetto degli interventi di consolidamento e rinforzo sono gli esiti delle indagini diagnostiche sulla struttura, dalle
quali si potr disporre delle caratteristiche geometrico-meccaniche degli elementi lignei, dello stato di degrado strutturale e organico, delle
condizioni e dellefficienza dei vincoli. Le indagini andranno condotte da un Tecnologo del Legno Dottore Forestale, in accordo con quanto
disposto dalla normativa UNI 11119: 2004 Beni culturali Manufatti lignei Strutture portanti degli edifici Ispezione in situ per la diagnosi
degli elementi in opera attraverso una metodologia che prevede:
ispezione visiva, identificazione della
specie legnosa, rilievo dimensionale, clas-
sificazione secondo la qualit resistente,
valutazione dello stato di conservazione;
prove strumentali, prove resistografiche,
prove sonico/ultrasoniche, misura dellu-
midit.
Le indagini consentono di determinare le
caratteristiche sulle quali effettuare la stima
della sezione efcace di ciascun elemen-
to strutturale, cos da determinare le porzio-
ni di legno ancora sano per consentire una
corretta verifica statica dellelemento stesso.
opportuno analizzare le condizioni dellin-
tera struttura lignea, verificando leventuale
presenza di degrado da attacco biologico ad
opera di funghi della carie e insetti xilofagi.

Il degrado da funghi e carie del legno


I fenomeni di degrado biologico possono av- o nei cordoli dove le condizioni di umidit effetti superficiali, risulta quindi importante
venire solamente in determinate condizioni sono sfavorevoli a causa della scarsa ven- effettuare indagini conoscitive median-
e risultano pi o meno dannose in funzione tilazione. Le spore dei funghi si diffondo- te punzoni metallici o forature median-
della specie legnosa e della zona di ele- no nellaria e germinano sulla superficie te trapano per vericare la presenza di
mento interessata dallattacco. Lattacco del legno, i funghi poi si sviluppano nella attacchi sia internamente che esterna-
fungino avanza fintanto che le condizioni massa legnosa degradandolo chimicamen- mente alle travi. Minore sar la resisten-
di umidit del legno rimangono intorno al te fino ad arrivare anche ai tipici fenomeni za alla penetrazione offerta dal materiale,
20%, pertanto solitamente risulta concen- di marcescenza. Talvolta la manifestazione maggiore sar lo stato di avanzamento e
trato nelle parti conglobate nelle murature di fenomeni profondi non si palesa tramite degrado della sezione lignea.

Il degrado a opera degli insetti xilofagi


Dovuto alla formazione di cavit e gallerie immune agli attacchi della maggior parte
nella massa legnosa create dalle larve le di famiglie di insetti a causa della trasforma-
cui uova sono state depositate nella incavi e zione degli amidi e zuccheri contenuti.
fessure del legno. Deve essere comunque verificata la presenza
Questo fenomeno interessa general- e lentit di attacchi pregressi mediante
mente la parte periferica del tronco, lal- unispezione visiva della supercie; la
burno, in quanto ricca di zuccheri e pu presenza e la quantit di fori di sfarfalla-
durare anche per anni in funzione del mento, pur non essendo un indice valido
ciclo di vita dellinsetto; con il passare del sullentit dellattacco, permette di deter-
tempo per, circa 80-100 anni dallab- minare le possibili zone con caratteristiche
battimento, il legno diventa praticamente meccaniche ridotte.

41
3.7 Le soluzioni tecniche

Lumidit
La scelta della specie legnosa da impiegare sono distinguere in:
legata alle condizioni di umidit presen- preventivi, se effettuati in stabilimento,
ti nei luoghi; una buona progettazione dei e curativi se realizzati in situ;
dettagli costruttivi e dei trattamenti preser- superciali e profondi se applicati me-
vanti permettono di ridurre e controllare i fe- diante pennello o impregnazione in auto-
nomeni di degrado. Oltre a rimuovere le cau- clave.
se che hanno determinato il degrado stesso Essendo il legno un materiale quasi imper-
necessario prevedere presidi che ne im- meabile e con variazioni superficiali nel tem-
pediscano lo sviluppo futuro. Oltre allutilizzo po (possibile apertura di fessure/fori), i trat-
di pannelli in sughero nellintercapedine di tamenti hanno efficacia limitata nel tempo e
appoggio dei travetti, i trattamenti si pos- dovranno essere ripetuti circa ogni 10 anni.

Lo stato di conservazione delle travi


Il legno un materiale organico e pu presentare numerosi difetti che spesso ne pregiudicano lutilizzo tecnologico; la resistenza degli
elementi strutturali, sia nuovi che esistenti, pu quindi essere messa a rischio da fattori insiti nel materiale. I difetti pi o meno gravi che si
possono presentare sono: i nodi, le fessure da ritiro, curvatura, imbarcatura, svergolamento e cipollature degli anelli di accresci-
mento.
La nodosit del legno
La presenza di gruppi di nodi, da adottarsi primi, meno pericolosi, sono causati da rami
come uno dei parametri per la classificazio- giovani che durante la crescita della pianta
ne in quanto leventuale presenza ha una si sono inseriti profondamente nel tronco.
grande inuenza sulla resistenza alla I secondi invece, pi pericolosi, sono i resi-
essione e sulla sua lavorabilit delle- dui dei rami morti e non sono legati al resto
lemento strutturale. Possono distinguersi del legno; sono scuri e possono venir via
tra i cosiddetti vivi o fissi e nodi morti: lasciando un foro ovale.

Le fessure da ritiro
Vengono generate da sbalzi di temperatu- e non sono troppo numerose, interessando
ra e quindi del livello di umidit. in modo uniforme lintera trave, si tratta di
Il legno, materiale fortemen- un fenomeno normale e fisiologico che non
te igroscopico, tende a contrar- deve destare preoccupazioni. Al contrario,
si in ambienti caldi e secchi e, ten- fessurazioni profonde e passanti, cio
de a espandersi in ambienti umidi perpendicolari alle fibre, oppure fessure che
in modo da portarsi in equilibrio con lu- passano lo spigolo potrebbero favorire una
midit dellambiente in cui inserito. rottura dellelemento in caso di ecces-
Essendo il ritiro tangenziale, dellanel- siva sollecitazione. Anche le fibre devono
lo, maggiore di quello radiale, del raggio, destare attenzione: la presenza di tipologie
la sezione subisce una distorsione fino sinuose o deviate pericolosa perch im-
creare delle fessure di diversa ampiezza pedisce allelemento di trasmettere in modo
e profondit ma generalmente disposte corretto le sollecitazioni e rende possibile il
radialmente. verificarsi di rotture.
Se le fessurazioni sono parallele alle fibre

42
Miglioramento degli elementi strutturali esistenti
Gli interventi sugli elementi principali delle strutture devono essere nalizzati al miglioramento o adeguamento del comportamento senza
dover necessariamente ripristinare la geometria persa durante il tempo. I materiali utilizzabili possono essere il legno, lacciaio, il calcestruzzo
e le fibre purch adeguatamente giuntati agli elementi esistenti mediante incollaggio con resine epossidiche o collegamenti meccanici quali chiodi,
bulloni viti, fasce e piastre metalliche e spinotti di ferro. Lo stato di degrado, la rottura in luce degli elementi, dei giunti, dei nodi o leccessiva infles-
sione necessitano interventi che generalmente prevedono la sostituzione, la ricostruzione o lintegrazione di interi elementi o di porzioni di esse.

Le integrazioni prevedono laccoppiamento Consolidamento con lamine metalliche


tra struttura esistente e nuovi elementi,
realizzate in legno-legno o legno-acciaio
o mediante barre o trefoli in fibra sinte-
tichesistemati in apposite scanalature. Questi
interventi possono essere realizzati mediante
semplice placcatura o afancamento di
Consolidamento con viti e di staffe
nuovi proli e lamine metalliche sempre
di cerchiatura
adeguatamente interconnessi mediante ferra-
menta leggera (chiodi, viti, spinotti, bulloni).
Interventi pi complessi possono prevedere
invece linserimento di sottostrutture costituite
da doppi tiranti in acciaio disposte nella parte
intradossale delle travi.
Interventi sulla testa delle travi
La ricostruzione, effettuata mediante
protesi, la soluzione pi applicata negli 3. Ricostruzione
interventi di restauro conservativo. Le protesi con mattoncini di
a dardo di Giove o lincalmo (semplice, legno legati.

con raccordo, ad angolo, con tavolette) sulla


testa delle travi sono da realizzarsi preferi-
bilmente in legno massello o lamellare con
umidit prossima a quella di equilibrio in 4. Eventuale
opera per evitare che uneccessiva stagio- inserimento di
lamine metalliche
natura ne pregiudichi la funzionalit. Protesi
con bulloni
in conglomerati cementizi o epossidici trasversali.
possono essere realizzate tenendo in debito
conto il diverso comportamento meccanico
rispetto alla struttura lignea (conducibilit,
resistenza e rigidezza), il costo e gli effetti
indiretti come la formazione di ponti termici
o la possibili formazione di fessure dovute
alla grande quantit di calore durante il
processo di reticolazione.

Il taglio e la sostituzione degli elementi


degradati o di parte di essi, laddove possibile,
risulta sicuramente lintervento pi invasivo
in quanto intacca il valore storico e culturale
dellopera ma allo stesso tempo permette
di ripristinare completamente condizioni di
resistenza e sicurezza adeguate.

43
3.7 Le soluzioni tecniche

3.7.2 Solai in acciaio


I solai in acciaio sono levoluzione tecnologica di quelli in legno, dove la trave lignea stata sostituita da quella in acciaio; negli edifici
storici, anche risalenti ai primi ottocento, sono presenti solai in acciaio con voltine mentre una derivazione pi recente rappresentata dai
solai in acciaio e tavelloni. La struttura era generalmente completata da uno strato di riempimento, cos da livellare la superficie del solaio
e costituire il piano di posa dello strato di finitura per la successiva posa della pavimentazione. Di costruzione decisamente pi recente
sono i solai in lamiera grecata, nei quali la lamiera posta su unorditura metallica principale.

3.7.2.1 Il sistema tecnico


Molto frequentemente i solai in acciaio- putrelle e il getto della soletta in calcestruz- Connettore CentroStorico pu essere indi-
voltine e acciaio-tavelloni richiedono in- zo armato. La struttura mista cos realizza- stintamente fissato sullanima della trave
terventi strutturali di consolidamento e ta sfrutta al meglio la peculiarit dei due o sullala mediante preforo; il numero dei
recupero, perch storicamente dimensio- materiali, calcestruzzo e acciaio, incremen- connettori da impiegare determinato da
nati per sostenere carichi di modesta entit. tando le prestazioni del solaio sia in termini un calcolo (si rimanda al Cap. 4 per gli op-
La soluzione tecnica prevede la sostitu- di resistenza che di rigidezza. portuni approfondimenti), ma mediamente
zione del materiale di livellamento, ove si possono ipotizzare nel numero di 5-10
presente, con prodotti leggeri e caratte- Da notare come i ssaggio a freddo di connettori/m2.
rizzati da una ridotta quantit dacqua Connettore CentroStorico direttamente Il loro posizionamento prevede una spa-
nellimpasto (ad esempio argilla espan- nella trave assicuri elevata afdabilit ziatura piuttosto ravvicinata in corrispon-
sa in premiscelati della gamma Lecacem) alla connessione, diversamente da una denza delle murature perimetrali e pi di-
sino allestradosso delle putrelle; succes- soluzione con saldatura resa difficoltosa stanziati in corrispondenza della mezzeria
sivamente si procede con il fissaggio di dalla presenza di polvere, ossidazione o della trave.
Connettore CentroStorico Acciaio sulle malta sullestradosso della putrella.

Posizionamento Connettore CentroStorico


Sezione longitudinale - posa a passo variabile.

Zona 1 = L/4 Zona 2 = L/2 Zona 1 = L/4


Connettori con passo ridotto. Connettori con passo distanziato. Connettori con passo ridotto.
Posizionare i connettori con la punta sempre rivolta verso il centro del solaio.

Vista planimetrica.

Si consiglia di posizionare i connettori in modo alternato/sfalsato lateralmente rispetto alla mezzeria della trave.

Sezione trasversale.
Connettore CentroStorico Acciaio
pu essere fissato indistintamente
sullala della trave o sullanima
(spessore minimo ala trave 6 mm).

44
Connettore CentroStorico Acciaio sem-
plice e facile da posare, non richiedendo
manodopera specializzata n particolari at-
trezzature di cantiere: sufficiente mettere
a nudo lestradosso delle travi in acciaio,
segnare le distanze a cui vanno posizio-
nati i connettori, realizzare il preforo (me-
diante trapano con punta per acciaio 8
mm, in dotazione nellimballo) e avvitare il
Connettore CentroStorico Acciaio con la
specifica vite in dotazione (a mezzo avvi-
tatore dotato di buona coppia, meglio se a
impulsi, con bussola esagonale 13 mm).
Lo spessore della nuova soletta in calce- Consolidamento di un solaio
struzzo dipende dal solaio e dai carichi in acciaio.
di progetto: la modalit di calcolo verr
trattata nel Cap. 4.
Allinterno del getto di calcestruzzo andr
sempre posizionata una rete elettrosal-
data adeguatamente dimensionata; ge-
neralmente si consiglia una 8 mm con
maglia 20 x 20 cm, posizionata a met
spessore della nuova soletta (non neces-
sario legare la rete ai connettori).
Per i necessari approfondimenti sui prodotti
impiegati e la modalit di messa in opera
dellintero sistema, si rimanda al Cap. 5.

45
3.7 Le soluzioni tecniche

3.7.2.2 Tabelle dei materiali


Al fine del calcolo del sistema di interconnessione con la tecnica della soletta collaborante, di fondamentale importanza conoscere
le caratteristiche e prestazioni dei profilati metallici che costituiscono il solaio esistente.
A tal fine si riporta la seguente classificazione, tratta da un comune prontuario di progettazione di strutture in acciaio.

Trave IPE ad ali parallele


Caratteristiche riferite allasse neutro
Dimensioni
Peso Sezione x-x y-y
Designaz.
Kg/m cmq h Jx Jy
b a e r Jx Ix Jy Iy
vx vy
mm mm mm mm mm cm4 cm cm4 cm
cm3 cm3
80 6,00 7,64 80 46 3,8 5,2 5 80,1 20,0 3,24 8,49 3,69 1,05
100 8,10 10,3 100 55 4,1 5,7 7 171 34,2 4,07 15,9 5,79 1,24
120 10,4 13,2 120 64 4,4 6,3 7 318 53,0 4,90 27,7 8,65 1,45
140 12,9 16,4 140 73 4,7 6,9 7 541 77,3 5,74 44,9 12,3 1,65
160 15,8 20,1 160 82 5,0 7,4 9 869 109 6,58 68,3 16,7 1,84
180 18,8 23,9 180 91 5,3 8,0 9 1320 146 7,42 101 22,2 2,05
200 22,4 28,5 200 100 5,6 8,5 12 1940 194 8,26 142 28,5 2,24
220 26,2 33,4 220 110 5,9 9,2 12 2770 252 9,11 205 37,3 2,48

Trave NP normal profile


Caratteristiche riferite allasse neutro
Dimensioni
Peso Sezione x-x y-y
Designaz.
Kg/m cmq h Jx Jy
b a e r Jx Ix Jy Iy
vx vy
mm mm mm mm mm cm4 cm cm4 cm
cm3 cm3
80 5,95 7,58 80 42 3,9 5,76 3,9 77,8 19,5 3,20 6,29 3,0 0,91
100 8,32 10,6 100 50 4,5 6,64 4,5 171 34,2 4,01 12,2 4,88 1,07
120 11,20 14,2 120 58 5,1 7,52 5,1 328 54,7 4,81 21,5 7,41 1,23
140 14,40 18,3 140 66 5,7 8,40 5,7 573 81,9 5,61 35,2 10,7 1,40
160 17,90 22,6 160 74 6,3 9,28 6,3 935 117 6,40 54,7 14,8 1,55
180 21,90 27,9 180 82 6,9 10,16 6,9 1446 161 7,20 81,3 19,8 1,71
200 26,30 33,5 200 90 7,5 11,04 7,5 2145 214 8,00 117 26,0 1,87
220 31,10 39,6 220 98 8,1 11,92 8,1 3060 278 8,80 162 33,1 2,02

46
47
3.7 Le soluzioni tecniche

3.7.3 Solai in laterocemento, calcestruzzo e laterizio armato (SAP)


3.7.3A Linterconnessione meccanica

3.7.3A.1 Il sistema tecnico


Gli interventi di rinforzo dei solai in latero-
cemento e calcestruzzo necessitano della Posa su laterocemento
massima attenzione al fine di conoscerne senza soletta esistente.
la tipologia costruttiva e i vincoli esistenti:
Presenza o meno della caldana supe-
riore alle pignatte;
Larghezza del travetto, sufficiente a
consentire linserimento del Connettore
CentroStorico (presenza di un ricoprimen- Posa su laterocemento
to laterale adeguato di calcestruzzo): con soletta esistente.
- 8 cm nel caso di solaio senza soletta
esistente o di spessore inferiore ai 2 cm;
- 7 cm nel caso di solaio con soletta esi-
stente di spessore superiore ai 2 cm; 7

Condizioni di resistenza e consistenza


del calcestruzzo, sia del travetto che
delleventuale caldana superiore; Posa su soletta piena/
Tipologia solaio, sezione, posa, copri- trave in calcestruzzo.
ferro e stato di conservazione dellar- Nel caso di posa su le
parallele (trave in c.a.),
matura esistente. considerare un interasse
Caratteristiche meccaniche dei mate- minimo di 15 cm.
15
riali costitutivi il solaio.

Posizionamento Connettore CentroStorico


Sezione longitudinale - posa a passo variabile.

Zona 1 = L/4 Zona 2 = L/2 Zona 1 = L/4


Connettori con passo ridotto. Passo connettori con passo distanziato. Connettori con passo ridotto.

Posizionare i connettori con la punta sempre rivolta verso il centro del solaio.

Sezione trasversale.

48
La soluzione tecnica proposta risulta otti- sfondellamenti del laterizio (espulsione perimetrali e pi distanziati in corrispon-
male per i solai a travetti prefabbricati della lastra inferiore della pignatta). denza della mezzeria della trave.
(tipo Bausta), solette piene e travi in c.a. Il numero dei connettori da impiegare, uni-
mentre difcilmente applicabile per solai tamente allo spessore della soletta in c.a., Connettore CentroStorico semplice e fa-
del tipo Sap o Varese a causa della determinato da un calcolo (per gli cile da posare, non richiedendo manodope-
ridotta larghezza dei travetti in calcestruzzo approfondimenti relativi alla modalit di ra specializzata n particolari attrezzature
(approfondimenti al cap. 3.7.3B Intercon- calcolo si rimanda al Cap. 4), ma media- di cantiere: sufficiente mettere a nudo
nessione Chimica). Andr comunque posta mente si possono ipotizzare nel numero lestradosso del solaio, individuare il posi-
la massima attenzione e verifica alle condi- di 5-10 connettori/m2; il loro posiziona- zionamento dei travetti, segnare le distanze
zioni/carenza di armatura sul lato inferiore mento prevede una spaziatura piuttosto a cui vanno posizionati i connettori, realiz-
del travetto ed alla presenza di potenziali ravvicinata in corrispondenza dei muri zare il preforo (mediante trapano con pun-
ta per calcestruzzo 8 mm) e avvitare
il Connettore CentroStorico Calcestruzzo
con la specifica vite in dotazione (a mezzo
avvitatore dotato di buona coppia, meglio se
a impulsi, con bussola esagonale 13 mm).

Lo spessore della nuova soletta in calce-


struzzo dipende dal solaio e dai carichi
di progetto: la modalit di calcolo verr
trattata nel Cap. 4 .

Allinterno del getto di calcestruzzo andr


sempre posizionata una rete elettrosal-
data adeguatamente dimensionata; ge-
neralmente si consiglia una 6 mm con
Consolidamento di un solaio maglia 20 x 20 cm, posizionata a met
in laterocemento. spessore della nuova soletta (non neces-
sario legare la rete ai connettori).

La valutazione del comportamento statico del


solaio non pu prescindere dalla conoscenza
della sezione residua di acciaio presente nel
travetto, oltre che dalla sua tipologia (es. bar-
re lisce o ad aderenza migliorata).
Se la sezione residua non fosse in grado di
soddisfare limpegno statico previsto, allora
si render necessario procedere ad un rin-
forzo della componente resistente a trazione,
ad integrazione dellarmatura gi presente.

Una valida soluzione tecnica quella


dellapplicazione delle fibre di carbonio.
Per i necessari approfondimenti sui prodot-
ti impiegati e la modalit di messa in opera
dellintero sistema, si rimanda al Cap. 5.

49
3.7 Le soluzioni tecniche

Al fine del calcolo del sistema di interconnessione con la tecnica della soletta collaborante, di fondamentale importanza conoscere le
informazioni relative al travetto di sostegno delle pignatte: nel caso di soluzione con travetti gettati in opera necessario risalire alla
presenza e tipologia dei tondini mentre nella soluzione prefabbricata sono indispensabili le caratteristiche dei travetti.
3.7.3A.2 Tabelle caratteristiche dei travetti e solai
Blocchi per solai in laterocemento
Interasse i (cm) Larghezza b (cm) Altezza h (cm) Travetto t (cm) Lunghezza l (cm) Quantit per m2 Peso per m2 (kN/m2)
12
40 33 7 10 da 0,90 a 1,30
16
18 25
50 42 20 8 8 da 1,00 a 1,50
24

Solai in laterocemento gettati in opera (condizioni di vincolo: semincastro; interasse dei travetti: i 40 cm)
s (tensione ammissibile)
Altezza del Luce Peso proprio Peso portato + carico di Momento nel travet-
solaio (cm) l x 1,05 (m) (kN/m2) esercizio (kN/m2) to (kg/cm) 155 N/mm2 215 N/mm2
Armatura As (cm2) Armatura As (cm2)
3,00 31.160 1 8+1 10 1,29 28 1,01
4,00
4,00 37.040 2 10 1,57 28 1,01
3,00 39.440 2 10 1,57 28 1,01
16 + 4 4,50 2,30
4,00 46.880 1 10+1 12 1,92 1 8+1 10 1,29
3,00 48.690 1 10+1 12 1,92 1 8+1 10 1,29
5,00
4,00 57.880 2 12 2,26 2 10 1,57
3,00 40.180 1 8+1 10 1,29 28 1,01
4,50
4,00 47.630 2 10 1,57 1 8+1 10 1,29
3,00 49.610 2 10 1,57 1 8+1 10 1,29
18 + 4 5,00 2,40
4,00 58.800 1 10+1 12 1,92 2 10 1,57
3,00 60.030 1 10+1 12 1,92 2 10 1,57
5,50
4,00 71.150 1 10+1 14 2,33 1 10+1 12 1,92

Solaio Celersap Traliccio R.D.B. R 38/50 (interasse: i = 50 cm)


Caratteristiche costruttive
Altezza Conglomerato per getto Peso solaio in opera Momenti MAX di servizio Ms (kNm) riferiti alla striscia di solaio
larga 1 metro
Litri kN
h (cm)
m2 m2
+3 52 2,00 3,49 5,21 6,85 8,08 9,63 11,17 14,91
12 +4 62 2,25 3,77 5,62 7,39 8,72 10,40 12,06 16,11
+5 72 2,50 4,04 6,04 7,94 9,37 11,17 12,96 17,31
+0 33 1,65 3,93 5,88 7,74 9,12 10,84 12,22 13,45
+3 63 2,40 4,73 7,07 9,31 10,99 13,11 15,21 20,36
16,5
+4 73 2,65 5,01 7,49 9,85 11,63 13,88 16,11 21,54
+5 83 2,90 5,29 7,90 10,40 12,28 14,66 17,01 22,75

Solai monotrave con travetti prefabbricati precompressi. Monotrave 9 x 12 R.D.B. P.R 38 M 9/50 (interasse: i = 50 cm)
Caratteristiche costruttive MOMENTI POSITIVI E TAGLI
prestazioni di servizio riferite alla striscia di solaio larga 1 metro
Altezza Conglomerato per getto Per solaio in opera Momenti (kNm) Tagli
Litri kN Tipo di armatura
h (cm) kN
m2 m2 1 2 4 5 6
0 16 1,30 3,33 4,72 6,49 8,32 9,02 13,81
+3 46 2,05 5,14 7,30 10,03 12,85 16,36 17,95
12
+4 56 2,30 5,71 8,11 11,15 14,29 18,19 19,34
+5 66 2,55 6,31 8,33 12,32 15,79 20,10 20,72
+0 33 1,75 5,78 8,21 11,28 14,46 15,87 20,03
+3 63 2,50 7,70 10,48 15,47 19,43 25,26 24,17
16,5
+4 73 2,75 8,20 11,14 16,46 20,67 27,23 25,55
+5 83 3,00 8,70 11,81 17,46 21,91 29,20 26,93

50
3.7.3A.3 Tabelle dei materiali
Caratteristiche degli acciai in barre tonde lisce e ad aderenza migliorata
Normativa R.D.L n2229/1939 LL.PP. n1472/1957 D.M. 30/05/1972 D.M. 30/05/1974

Aderenza Aderenza
Tipologia Liscio Liscio Liscio Aderenza migliorata Liscio
migliorata migliorata
Semi
Denominazione Dolce
duro
Duro Aq42 Aq50 Aq60 FeB22 FeB32 A38 A41 FeB44 FeB22 FeB32 FeB38 FeB44

Snervamento
23 27 31 23 27 31 / 22 32 38 41 44 22 32 38 44
[kgf/mm2]
Rottura [kgf/mm2] 42-50 50-60 60-70 42-50 50-60 60-70 / 34 50 46 50 55 34 50 46 55
Allungamento % 20 16 14 20 16 14 12 24 23 14 14 12 24 23 14 12

Piegatura massima delle barre darmatura


Tipologia di acciaio FeB22k FeB32k FeB38k FeB44k
Fino a 12 mm 3 4
Piegamento a 180 su mandrino avente diametro D
Oltre 12 mm fino a 18 mm 6 8
2 3
Oltre 18 mm fino a 25 mm 8 10
Piegamento e raddrizzamento su mandrino avente diametro D
Oltre 25 mm fino a 30 mm 10 12

Percentuale di utilizzo acciai lisci e nervati Percentuale di utilizzo dellacciaio per le diverse categorie
100 100
frequenza (%)
90 lisci nervati 90
Comune AQ42 AQ50 AQ60
80 80
ALE FeB22 FeB32
70 70
60 60
50 50
40 40
30 30
20 20
10 10
0 0
1950
1952
1954
1956
1958
1960
1962
1964
1966
1968
1970
1972
1974
1976
1978
1980
1950
1952
1954
1956
1958
1960
1962
1964
1966
1968
1970
1972
1974
1976
1978
1980

Propriet fili dacciaio trafilato o laminato a freddo


Tensione fyk, ovvero f(0,2)k N/mm2 390
Tensione caratteristica di rottura ftk N/mm2 440
Allungamento A10 % 8
Piegamento a freddo 180 su mandrino avente diametro D 2

Numero dei tondi e corrispondente sezione (cm2)


(mm) Peso (kg/mm)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
3 0,056 0,07 0,14 0,21 0,28 0,35 0,42 0,49 0,56 0,63 0,71
4 0,099 0,13 0,25 0,38 0,50 0,63 0,75 0,88 1,00 1,13 1,26
5 0,154 0,20 0,39 0,59 0,79 0,98 1,18 1,37 1,57 1,77 1,96
6 0,222 0,28 0,57 0,85 1,13 1,41 1,70 1,98 2,26 2,54 2,83
7 0,302 0,38 0,77 1,16 1,54 1,92 2,31 2,69 3,08 3,46 3,85
8 0,395 0,50 1,01 1,51 2,01 2,51 3,02 3,52 4,02 4,52 5,03
9 0,499 0,64 1,27 1,91 2,54 3,18 3,82 4,45 5,09 5,73 6,36
10 0,617 0,79 1,57 2,36 3,14 3,93 4,71 5,50 6,28 7,07 7,85
11 0,746 0,95 1,90 2,85 3,80 4,75 5,70 6,65 7,60 8,55 9,50
12 0,888 1,13 2,26 3,39 4,52 5,66 6,79 7,91 9,05 10,18 11,31

51
3.7 Le soluzioni tecniche

3.7.3B Linterconnessione chimica


3.7.3B.1 Il sistema tecnico
Linterconnessione chimica rappresenta la soluzione di riferimento per il rinforzo dei modesta dal punto di vista strutturale e
un sistema tecnico di consolidamento dei solai a travetti armati tipo SAP. dimensionale, con limitate disponibilit
solai in laterocemento e calcestruzzo alter- significativo ricordare che i solai tipo late- di carichi portati e con effetti deformativi
nativo allinterconnessione meccanica, sia rocemento rappresentano la maggioranza piuttosto evidenti.
per esigenze operative di cantiere (facilit delle strutture realizzate in Italia; presen- Il sistema di consolidamento con Connet-
e rapidit di messa in opera) che tecnico- tano tipologie costruttive molto diverse, tore CentroStorico Chimico consente
progettuali (insufficiente larghezza dei travetti in relazione al periodo nel quale sono stati lirrigidimento dellelemento portante con
in calcestruzzo nel caso di solai in lateroce- realizzati. Questi solai (SAP inclusi) sono evidenti e significativi benefici.
mento, ad esempio tipo Varese). invece spesso caratterizzati da una struttura

Per le sue qualit di soluzione non inva-


siva, la connessione chimica risulta la
soluzione pi vantaggiosa in particolare
per alcune tipologie costruttive quali:
solai in laterocemento tipo Varese, a
causa della ridotta larghezza del travetto
che ne impedisce limpiego di connettori
metallici;
solai con travetti in calcestruzzo
precompresso con presenza di diffusa
maglia darmatura al lembo superiore
in corrispondenza degli appoggi, che di
fatto rende difficoltoso lapplicazione di
Consolidamento di un
un connettore metallico;
solaio in laterocemento.
solai in travetti armati tipo SAP.

Affinch il consolidamento svolga piena- Il consolidamento e il rinforzo del solaio applicare Primer CentroStorico di Laterlite per
mente la sua funzione, indispensabile esistente avviene attraverso la connessione un consolidamento superficiale).
verificare attentamente lo stato del chimica della nuova soletta in calcestruzzo Allinterno del getto di calcestruzzo andr
solaio e in particolare: armato al supporto esistente, mediante sempre posizionata una rete elettrosaldata
la cappa collaborante, se presente, deve la stesa di Connettore CentroStorico adeguatamente dimensionata; generalmente
essere in grado di sostenere le resistenze Chimico sullintera superficie del solaio; in si consiglia una 8 mm con maglia 20 x 20
di taglio trasmesse dal sistema connettore questo modo si aumenta la superficie resi- cm, posizionata a met spessore della nuova
chimico-nuova soletta in calcestruzzo. stente di connessione, rispetto a quella rela- soletta.
Pu risultare utile consolidare il supporto tiva al solo travetto in calcestruzzo, riducendo La soluzione tecnica di consolidamento e
cementizio esistente con una specifica gli sforzi di taglio tra nuova soletta e solaio rinforzo dei solai va analizzata e progettata
resina epossidica, tipo Primer CentroStorico esistente sfruttando una superficie collabo- con cura, al fine di determinare lo spessore
di Laterlite, cos da migliorarne le presta- rante complessiva molto maggiore e quindi e caratteristiche della nuova soletta intercon-
zioni meccaniche di resistenza e coesione; realizzando una connessione pi efficiente. nessa chimicamente a quella esistente; la
il travetto, laddove assente la cappa colla- Su solai in calcestruzzo, lapplicazione del struttura dellAssistenza Tecnica Laterlite
borante, deve possedere una superficie sistema di consolidamento chimico risulta di (tel. 02.48011962 - infoleca@leca.it) pu
complessiva e una resistenza adeguati per facile adattabilit, previa verifica delle idonee fornire un valido contributo alla redazione
resistere agli sforzi taglianti generati dal condizioni della superficie di interfaccia della della relazione di calcolo per la verifica della
sistema di interconnessione. nuova soletta in calcestruzzo (eventualmente soluzione.

52
3.7.3B.2 Solai a travetti armati tipo SAP - Tipologia e caratteristiche
I solai SAP sono solette costituite da tra- circa 7 cm di distanza; per questa ragione
vi in laterizio armato prefabbricate della era permesso limpiego di acciai ad alta re-
larghezza pari a circa 20 cm, accostate sistenza. Ogni trave solitamente armata
tra loro in modo che i giunti fra blocco e superiormente con 23 e inferiormente con
blocco delle travi contigue risultino sfalsati. 3 tondi di piccolo diametro.
Le travi sono collegate fra loro con malta di necessario inoltre ricordare che questi
cemento, colata negli interspazi fra le travi, solai non sono calcolati e/o calcolabili
in larghezza circa 2,5 cm. secondo le norme vigenti, Norme Tecni-
Questa struttura caratterizzata da una che delle Costruzioni (D. M. 14/01/2008, nel
grande suddivisione dellarmatura metal- seguito indicate come NTC 2008).
lica, in tondi di piccolo diametro posti a

Caratteristiche geometriche e prestazionali dei solai SAP.


Sezione tutta
Caratteristiche della sezione parzializzata larga 1 metro
reagente
Modulo resistente a

Modulo resistente a

Modulo resistente a
Momento di inrezia

Momento di inrezia

Momento di inrezia

Momento di inerzia
Altezza utile

Momento di inezia

Area della sezione


a a compressione
Modulo resistente

Modulo resistente

Modulo resistente

Modulo resistente

Modulo resistente
a compressione

a compressione
compressione
Conglomerato
Peso Laterizio

Distanza asse
Altezza solaio

baricentrico

baricentrico
Asse neutro

Asse neutro

Asse neutro

Asse neutro
Peso solaio
Peso Travi

a trazione

a trazione
in opera

trazione

trazione
Momenti massimi
di servizio riferiti
alla striscia di solaio
larga 1 m Mmax

Vol
H Qlaterizio Qtravi Qtot H x J Wc Wf x J Wc Wf x J Wc Wf x J Wc Wf xc Ac Jc
cls
cm Kg/m2 Kg/m l/m2 Kg/m2 K gm cm cm cm4 cm3 cm3 cm cm4 cm3 cm3 cm cm4 cm3 cm cm cm4 cm3 cm3 cm cm2 cm4
8 50 14 7 85 230 290 405 - 7 1,12 409 365 6,95 1,46 683 469 12,35 1,81 990 547 19,1 2,17 1332 614 27,6 4,05 445 3400
8
+ 50 14 37 160 360 490 605 - 10 1,35 865 641 10 1,76 1460 829 17,7 2,15 2150 1000 27,4 2,52 2910 1155 38,95 4,81 745 8955
3
12 70 18 11 110 385 540 655 - 11 1,43 1059 739 11,05 1,94 1793 924 19,8 2,44 2653 1089 31 2,94 3615 1230 44,8 5,6 600 10000
12
+ 70 18 41 185 510 750 945 - 14 1,61 1744 1085 14,1 2,12 2972 1400 25,1 2,6 4415 1698 38,7 3,05 6045 1983 55,2 6,23 700 20105
3
16 80 20 15 130 540 720 960 1290 15 1,72 2015 1170 15,2 2,36 3443 1462 27,3 3 5150 1720 43 3,55 7105 2000 62,1 7,75 750 21800
16
+ 80 20 45 205 650 1000 1274 1654 18 1,84 2947 1602 18,25 2,42 5037 2080 32,4 2,98 7555 2538 50,4 3,52 10340 2940 71,5 8,1 1050 40155
3
20 95 22 30 175 700 1070 1430 1890 19 1,98 3300 1670 19,4 2,71 5650 2080 34,8 3,4 8485 2490 54,4 4,03 11685 2890 78 9,5 975 40400
20
+ 95 22 60 250 800 1235 1837 2144 22 2,05 4462 2180 22,4 2,7 7680 2844 39,8 3,32 11520 3470 61,9 3,92 15900 4050 88,1 9,91 1275 68232
3
Armatura per ogni trave larga 3 3 3 3 N. e tondini inferi-
3 3 3 4 3 5 3 6
cm 20 (F mm) 3 4 5 6 ori x ogni travetto
Carico di snervamento minimo Limite elastico al 2 dellacciaio trafilato che si impiega
70 60 55 50
dellacciaio ss [Kg/mm2] nei travetti prefabbricati della RDB

Portate utili solai SAP (acciaio tipo Feb 22k, armatura inferiore 34)
SAP 8 SAP 8+3 SAP 12 SAP 12+3 SAP 16 SAP 16+3 SAP 20 SAP 20+3
L [m] q [kN/m ] 2

1 11,01 15,39 17,91 22,25 24,91 29,05 31,66 35,71


1,5 4,42 5,95 7,35 8,86 10,35 11,77 13,10 14,48
2 2,11 2,65 3,65 4,17 5,25 5,73 6,60 7,05
2,5 1,05 1,12 1,94 2,01 2,89 2,93 3,60 3,61
3 0,47 0,29 1,01 0,83 1,61 1,41 1,96 1,75
3,5 0,12 - 0,45 0,12 0,84 0,49 0,98 0,62
4 - - 0,09 - 0,34 - 0,34 -
4,5 - - - - - - - -

53
3.7 Le soluzioni tecniche

3.7.3B.3 Solai a travetti armati tipo SAP - Motodo di calcolo


I solai SAP sono solette costituite da tra- in larghezza pari a circa 2,5 cm. periormente con 23 e inferiormente con 3
vi in laterizio armato prefabbricate della Questa struttura caratterizzata da una tondi di piccolo diametro.
larghezza pari a circa 20 cm, accostate grande suddivisione dellarmatura metalli- necessario inoltre ricordare che questi
tra loro in modo che i giunti fra blocco e ca, in tondi di piccolo diametro posti a circa solai non sono calcolati e/o calcolabili
blocco delle travi contigue risultino sfalsati. 7 cm di distanza; per questa ragione era secondo le norme vigenti, Norme Tecni-
Le travi sono collegate fra loro con malta di permesso limpiego di acciai ad alta resi- che delle Costruzioni (D. M. 14/01/2008, nel
cemento, colata negli interspazi fra le travi, stenza. Ogni trave solitamente armata su- seguito indicate come NTC 2008).

Dimensionamento originale dei solai SAP


Caratteristiche dei materiali e Normativa di Riferimento
Luce del solaio = L [m]; Vincolo di semi incastro; Peso proprio del solaio SAP = p. p.
Carichi massimi applicati = q [kg/m ];
2 Limite di snellezza = 1/30 L;

Procedimento

Soluzione A Soluzione B
Metodo tabellare mediante risultati ottenuti da prove su prototipi,
Metod Prefabbricando a pi dopera le travi, con acciai normali e utiliz-
Prefab
impiegando acciai con limiti di snervamento indicati nella tabella zando per il proporzionamento le caratteristiche della sezione
stessa (calcolati sulla striscia di 1 metro lineare). parzializzata della sezione.

Esempio di dimensionamento originario:


L = 4.35 m; q = 300 kg/m2 = sulla striscia di 1.00 metro lineare = 300 kg/m
Infatti il solaio SAP 16 ha un p. p. di 130 kg/m2 mentre il solaio SAP 12+3 di 185 kg/m2.

Carichi ammissibili di solai SAP originari - Acciaio tipo FeB22k


16

14

12

10
Carico q (kN/m2)

0
2 2,1 2,2 2,3 2,4 2,5 2,6 2,7 2,8 2,9 3 3,1 3,2 3,3 3,4 3,5 3,6 3,7 3,8 3,9 4 4,1 4,2 4,3 4,4 4,5 4,6 4,7 4,8 4,9 5
Lunghezza (m)

3\3 SAP8 3\4 SAP8 3\5 SAP8 3\6 SAP8 3\3 SAP12 3\4 SAP12

3\5 SAP12 3\6 SAP12 3\3 SAP16 3\4 SAP16 3\5 SAP16 3\6 SAP16

54
3.7.3.1 Il fenomeno dello sfondellamento pignatte
I solai laterocementizi costruiti tra gli anni Altro problema abbastanza frequente per In queste condizioni l'armatura risulta fa-
40 e gli anni 70 sono spesso colpiti dal questa categoria di solai l'ossidazione cilmente aggredibile dall'ossigeno dell'aria;
fenomeno dello sfondellamento o scar- delle armature di acciaio resistenti, per come conseguenza, le forti tensioni create
tellamento, ovvero il distacco delle cartelle diversi motivi: dall'ossido di ferro in formazione, dovute al
di intradosso (fondelli) delle pignatte con la 1. qualit dei materiali non sempre adegua- suo sensibile aumento di volume, determi-
conseguente caduta di laterizio e intonaco. ta, ad esempio per il calcestruzzo resi- nano le condizioni perch "salti" il coprifer-
stenza e consistenza; ro di calcestruzzo. Nei solai gettati in opera
Le cause sono molteplici, principalmente 2. scadente messa in opera dei materiali, a causa della stretta unione formatasi tra
legate a errori di progettazione o di esecu- acciaio e calcestruzzo, nelle strutture l'intradosso del travetto di nervatura e l'in-
zione. Tra le pi frequenti si segnalano: "gettate" in opera; tradosso del blocco di laterizio (per la pre-
errato disegno delle pignatte; 3. tassi di lavoro molto alti nell'acciaio teso, senza della continuit formata dalle alette
difetti di progettazione strutturale; con conseguente creazione di stati di fes- del blocco stesso o dall'intonaco), tale stato
cattivo riempimento di calcestruzzo surazione nel calcestruzzo; tensionale si trasferisce anche all'elemen-
dei travetti. to di laterizio con conseguente rischio di
distacco della parte inferiore.

3.7.3.2 Altre soluzioni tecniche


Pu capitare che il solaio esistente sia a In tali casi si dovr scegliere una soluzione impatto progettuale. A titolo esempli-
tal punto sottodimensionato, o sprovvisto differente, quale ad esempio la formazione cativo si segnalano la demolizione e il
delle condizioni per il sicuro fissaggio del della soletta collaborante con limpiego del rifacimento del solaio, il rinforzo con fibre
connettore, da non consentire il consolida- Connettore CentroStorico Chimico (Cap. di carbonio allintradosso della struttura,
mento con la tecnica della soletta mista 3.2) o soluzioni tecnicamente diverse linserimento di travi in acciaio allinterno
collaborante. e generalmente pi costose e di maggior del solaio esistente.

Politecnico di Milano

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Aumento della portata utile
dei solai a travetti armati tipo SAP.
documento di
Consolidamento e rinforzo delle
strutture orizzontali con il sistema
della soletta mista collaborante:
approfondimento
interconnessione chimica
e calcestruzzi leggeri strutturali
prove sperimentali
a cura del
Politecnico di
Milano
(www.leca.it -
infoleca@leca.it)

55
3.8 Il sostegno del solaio

Prima del getto della nuova soletta in calce- verso il basso (per effetto del peso del freccia istantanea e permanente.
struzzo pu essere necessario prevedere calcestruzzo in fase di getto).
il sostegno del solaio esistente; in tal In questo modo si evita che la struttura possibile intervenire dal basso con
modo si fornisce un appoggio intermedio esistente possa essere caricata dal peso puntelli verticali o dallalto con la sospen-
alla struttura tale da ridurre la sollecita- proprio del nuovo getto di calcestruzzo, sione del solaio, qualora lambiente sotto-
zione ettente impedendo la traslazione la cui azione provoca la formazione di una stante non sia accessibile o in servizio.

Si suggerisce limpiego di calcestruzzi leggeri strutturali che, grazie al Resistenze meccaniche:


peso ridotto sino al 40% rispetto ai tradizionali, consentono di limitare Rcm (2h) > 8 MPa.
gli effetti deformativi allatto del getto (minore frecce istantanee): in Rcm (8h) > 15 MPa.
particolare Calcestruzzo CentroStorico Rapido, a presa e indurimento Rcm (24h) > 20 MPa.
rapido, il nuovo calcestruzzo ideale per risolvere specifiche esigenze Rck = 25 MPa.
quali difficolt di puntellamento e rapido scasseramento.

Dimensionamento dei tiranti


Nel dimensionamento dei tiranti si considera, come ipotesi di base, la capacit del solaio
esistente di sostenere il peso proprio; i tiranti dovranno quindi essere dimensionati per
portare il peso del nuovo getto in calcestruzzo allo stato fresco.

H
Esempio di calcolo
Caratteristiche del solaio
d Assito spessore 2,3 cm in legno tipo abete;
Dimensioni del solaio 4x5 m A = 20 m2;
Interasse travetti 50 cm
Calcestruzzo leggero tipo Calcestruzzo CentroStorico (=1650 Kg/m3 in opera)
Spessore soletta 5 cm
Ipotesi di calcolo
Sostegno del solaio dallalto.
Tiranti in acciaio fyk=275 N/mm2
Coefficiente di sicurezza m=1,5
Diametro dei tiranti 5 mm As=19,6 mm2
Posizione degli ancoraggi H=2,5 d=1,7 m
Coefficiente di sicurezza sistema=1,25 del sistema dimensionamento
Carico totale da sostenere NEd=16,5 KN
Carico massimo per singolo tirante
Inclinazione del tirante:
=arctan(H/d)=59
=arctan(d/H)=31
Componenti delle massime azioni sulla connessione nel legno
Ty = NRd = 2,47 KN
Tx = 1,48 KN
Componenti delle massime azioni sui tasselli nella muratura
Tx (estrazione)= 1,48 KN
Ty (taglio)=2,47 KN
Numero di tiranti NEd/NRd=6,68 8 tiranti
Sostegno del solaio dal basso. Conclusione: si dovranno tirantare almeno 4 travetti, ciascuno con due tiranti agganciati
a non pi di 1,7 m dal muro perimetrale e a unaltezza di 2,5 m.

56
3.9 La connessione muri-soletta

Il collegamento tra pareti in muratura e solaio rappresenta il primario intervento di rinforzo antisismico per gli edici esistenti.
I solai sono spesso parte di edifici costruiti senza alcuna attenzione n progettazione antisismica: i travetti costituenti il solaio spesso sono
semplicemente appoggiati nelle loro sedi, realizzando un collegamento che funziona solo per attrito.

Durante levento sismico, per contem- la struttura non reagisce pi complessi- (nel caso di strutture in muratura); le pareti
poranea spinta orizzontale e verticale, vamente e si possono innescare effetti rimangono collegate in verticale e posso-
le travi possono slarsi dalle pareti di cedimenti progressivi quindi di collas- no sviluppare la loro resistenza allazione
per perdita di efcacia dellattrito. si parziali o totali delledicio. sismica: questo effetto di collegamento
La spinta orizzontale pu causare rotazioni Lobiettivo prioritario dunque quello di realizzato dalla connessione muro-sola-
fuori dal piano delle pareti, non essendo collegare le strutture orizzontali con io/soletta che diventa quindi un elemento
le stesse vincolate se non dallammorsa- quelle verticali, ottenendo un significativo di particolare implicazione statica.
mento reciproco, quando viene a mancare incremento di resistenza dato dal com-
leffetto dei solai superiore e inferiore: portamento scatolare dellintero edicio

Solaio deformabile. Solaio rigido.

Le pareti sono scollegate con il solaio, con conseguente forte Le pareti sono collegate con il solaio, assicurando il comporta-
rischio di crollo sotto lazione sismica. mento scatolare alledificio. Le pareti poste in direzione paralle-
la allazione sismica svolgono una funzione resistente, mentre
quelle trasversali sono trattenute dai solai evitandone il rischio
di crollo.
Il collegamento delle pareti al solaio importante per la con-
tinuit strutturale (comportamento scatolare), mentre il fun-
zionamento a diaframma efficace per la rigidezza nel piano
(ridistribuzione delle forze nel piano).

Di seguito si riportano alcuni dettagli costruttivi, utili a comprendere come realizzare il collegamento tra nuova soletta in calcestruzzo
e pareti perimetrali.
Nei casi in cui il solaio esistente non sia sufficientemente ammorsato nelle pareti perimetrali, si suggerisce linserimento di catene
passanti in grado di aumentare leffetto scatolare dellinvolucro in aggiunta ai ferri trasversali di cucitura perimetrale.

Solai in legno. Solai in acciaio. Solai in calcestruzzo.

utile ricordare che lammorsamento alle pareti perimetrali andr eseguito impiegando barre di idoneo diametro ( 12-16 a seconda delle
strutture e dei vincoli presenti) fissate con adeguata resina epossidica. La lunghezza di inghisaggio suggerita dalla normativa di riferimento
e supportata dallesperienza pari a ca. 40 diametri; linserimento delle barre da preferire in posizione intermedia tra le travi.

57
3.9 La connessione muri-soletta

Alcune particolari di collegamento solaio-parete

Particolare 1

1 2 3 4 5 6 7 8 9

10

Legenda:
1 - Barra filettata 16/50" L=25 cm in foro resinato 20; 6 - rete elettrosaldata 6/15 x 15;
2 - cordolo in acciaio S235 profilo a L 100 x 50 x 8; 7 - materassino acustico tipo Calpestop;
3 - nuova trave in legno; 8 - massetto tipo Lecamix;
4 - tavolato in legno s=3,5 cm; 9 - pavimento s=2 cm;
5 - soletta in calcestruzzo strutturale leggero Leca; 10 - Connettore CentroStorico Legno.

Particolare 2

1 3 4 5 6 7
2

Legenda:
1 - Connettori CentroStorico; 5 - profilo esistente IPE 160;
2 - voltina in foglio; 6 - 1 12/60 ad ancoraggio chimico L=100
3 - soletta collaborante in calcestruzzo strutturale leggero Leca; in foro resinato 20;
4 - rete elettrosaldata 6/15 x 15; 7 - cordolo in acciaio s235 profilo a L 100 x 50 x 8.

Particolare 3

1 4 Legenda:
2 3
1 - Cordolo in acciaio S235 profilo a L 100 x 50 x 8;
2 - 1 14/50 ad ancoraggio chimico L=100;
3 - rete 6/15 x 15;
4 - cappa in calcestruzzo strutturale leggero Leca;
5 - rifianco tipo Lecacem;
6 - 1 10/50 ad ancoraggio chimico L=100;
7 - rete in GFRP tipo fibrenet 5 x 5;
8 - cappa in calcestruzzo strutturale leggero Leca;
9 - volta di mattoni in foglio s=4 cm.

6
7 8 9
5

58
Particolare collegamento alla muratura, solaio a doppia orditura
Ammorsamenti alla muratura realizzati
con 1 16 l=150 cm ogni 150 cm
SEZIONE A-A
PARTICOLARE PIANTA piegato a coda di rondine
soletta in calcestruzzo strutturale leggero Leca
OPPURE IN ALTERNATIVA
49
rete elettrosaldata 6 20x20" 18

cordolo sopra trave

40
Collegamento alla muratura con

29
29
armato con 414 e staffe 6/20"
28 28 1 16 l=90 cm ogni 50 cm

B
connettore CentroStorico Legno Muratura in pietrame s=40 cm 1 16 ogni 150 cm Ltot=150 cm
infilato in foro 30 sigillato con 1 16 ogni 50 cm Ltot=90 cm
collegamento alla muratura con 116 l=90 malta cementizia fluida
ogni 50 cm in foro 30 sigillato con malta cementizia fluida
cordolo di collegamento armato
con 4 14 e staffe 6/20"

8 35
40

Cordolo di rigiro sez cm 15x15


armato con 14 e staffe
30

30

35
6/20" sopra trave principale
telo traspirante
pianelle in cotto
24 24 Orditura secondaria in
orditura secondaria in abete abete rosso II cat. sez. cm 8x8

B
rosso II cat. sez. cm 8x8

125
interasse cm 35
tavoletta di contenimento getto

orditura principale in larice II cat. Orditura principale in


larice II cat. sez. cm 24x30
interasse cm 160

SEZIONE B-B
A A
collegamento alla muratura con 116 l=90 Pianelle in cotto
ogni 50 cm in foro 30 sigillato con malta cementizia fluida
cordolo di collegamento armato
con 4 14 e staffe 6/20"
8 35
40

250
35 8

telo traspirante
pianelle in cotto Telo traspirante

orditura secondaria in abete


rosso II cat. sez. cm 8x8
Soletta di calcestruzzo strutturale leggero Leca s=5 cm
armata con rete 6/20 cm
rete elettrosaldata 6 20x20"

soletta in calcestruzzo strutturale leggero Leca

Particolare collegamento alla muratura, solaio a semplice orditura legno


SEZIONE A-A
PARTICOLARE PIANTA
soletta in calcestruzzo
Orditura travi in 49
rete elettrosaldata 6 20x20"
larice II cat. sez. cm 24x30
connettore CentroStorico Legno interasse cm 140

40
Collegamento alla muratura con
1 16 l=90 cm ogni 50 cm
B

collegamento alla muratura con 116 l=90 Muratura in pietrame s=40 cm infilato in foro 30 sigillato con 1 16 ogni 50 cm Ltot=90 cm
ogni 50 cm in foro 30 sigillato con malta cementizia fluida
malta cementizia fluida
5
3
40

30

30

telo traspirante
35

tavolato in larice s=3 cm


24 24
orditura in larice II cat.
B

125
Tavolato in larice s=3 cm

Collegamento alla muratura con


1 16 l=90 cm ogni 50 cm
infilato in foro 30 sigillato con
malta cementizia fluida

SEZIONE B-B
soletta in calcestruzzo

rete elettrosaldata 6 20x20"


A A
connettore CentroStorico Legno

strato protettivo in sughero


s=3 cm su tutti i lati (destro, sinistro,
superiore della testata
250
5
3

35 Telo traspirante
30

Soletta di calcestruzzo s=5 cm


armata con rete 6/20 cm
orditura
25 in larice II cat.

elemento di appoggio in
quercia 25x50x5

Per il download completo e gratuito dei particolari di collegamento alla muratura e sezioni tipo di consolidamento
in formato dwg per AutoCAD, visitare il visto www.CentroStorico.eu

59
60
4
LA PROGETTAZIONE
E IL CALCOLO

61
4.1 La valutazione della sicurezza nelle costruzioni esistenti

Gli interventi di consolidamento strutturale dei solai esistenti andranno progettati in accordo alle indicazioni contenute nelle Norme Tecniche
per le Costruzioni di cui al D.M. 14/01/2008 (nel seguito pi brevemente indicate come N.T.C. 2008) e le rispettive Istruzioni contenute nella
Circolare n 617 del 02/02/2009 .

Nel caso di interventi su solai e orizzonta- vento, la struttura completamente realizzata Aspetto di estrema importanza legato alla
menti esistenti bisogna primariamente di- (8.1 N.T.C. 2008). In ogni caso andr previsto valutazione della sicurezza in costruzioni
stinguere le tipologie e le finalit di intervento limpiego di metodi di analisi e di verifica di- esistenti rappresentato dalla progetta-
(ad es. per sicurezza strutturale, per ripara- pendenti dalla completezza e dallaffidabilit zione degli interventi che potranno essere
zione di elementi isolati, etc.) e capire come dellinformazione disponibile oltre che luso, eseguiti con riferimento ai soli SLU (stati
perseguire la valutazione della sicurezza nel nelle verifiche di sicurezza, di adeguati fat- limite ultimi); nel caso si effettui la verifica
caso di costruzioni esistenti. tori di confidenza; questi ultimi modificano i anche nei confronti degli SLE (stati limite di
Si definisce costruzione esistente quella parametri di capacit in funzione del livello di esercizio) i relativi livelli di prestazione pos-
che abbia, alla data della redazione della valu- conoscenza relativo a geometria, dettagli co- sono essere stabiliti dal Progettista di con-
tazione di sicurezza e/o del progetto di inter- struttivi e materiali (8.1 N.T.C. 2008). certo con il Committente (8.3 N.T.C. 2008).

La valutazione della sicurezza va co- Cambio di destinazione duso e/o dei carichi variabili
munque condotta anche in presenza di:
cambio della destinazione duso della
Da
costruzione o parti di essa;
a biblioteca.
variazione significativa dei carichi va-
riabili e/o classe duso della costruzione;
in presenza di interventi non dichia-
ratamente strutturali che possano in
qualche modo interagire, anche solo
in parte, con elementi aventi funzione
strutturale. Interventi interni non strutturali (es. abbattimento tramezzature)
Se le circostanze sopra descritte (unitamente
a quanto riportato nel 8.3 N.T.C. 2008) riguar-
dano porzioni limitate della costruzione, la
valutazione della sicurezza potr essere
limitata agli elementi interessati e a quel-
li con essi interagenti tenendo presente
la loro funzione nel complesso strutturale.
Diminuzione delle rigidezze in direzione longitudinale.

4.1.1 Categorie di intervento su costruzioni esistenti


Le categorie dintervento possono essere 2) Interventi di MIGLIORAMENTO atti ad au- 3) RIPARAZIONI o INTERVENTI LOCALI
cos individuate (8.4 N.T.C. 2008): mentare la sicurezza strutturale esistente, che interessino elementi isolati e co-
1) Interventi di ADEGUAMENTO atti a con- pur senza necessariamente raggiungere i munque comportino un miglioramento
seguire i livelli di sicurezza previsti dalle livelli richiesti dalle N.T.C. 2008. delle condizioni di sicurezza preesistenti.
N.T.C. 2008.

62
Gli interventi di adeguamento e miglioramento devono essere sempre e comunque sottoposti a collaudo statico.
Il modello per la valutazione della sicurezza dovr essere definito e giustificato dal Progettista, caso per caso, attraverso:
la redazione del progetto tramite unadeguata Analisi Storico - Critica;
il rilievo geometrico completo e dettagliato;
la caratterizzazione meccanica dei materiali delledificio esistente, da cui sar possibile definire i diversi livelli di conoscenza dellintervento.

4.1.1.1 Interventi di adeguamento


Gli interventi di adeguamento si classificano secondo quattro diverse tipologie (8.4.1 N.T.C. 2008):

1. Sopraelevazione della costruzione.

Sopraelevazione

2. Ampliamento della costruzione


mediante opere strutturalmente
Ampliamento
connesse allesistente.

Ampliamento

3. Variazioni di classe e/o destinazio-


ne duso che comportino incrementi
dei carichi (permanenti portati e varia-
bili accidentali) in fondazione superiori
al 10% (resta fermo comunque lobbli-
go di procedere alla verifica locale delle
singole parti e/o elementi della struttura,
Incremento anche se interessano porzioni limitate
dei carichi della costruzione).

Prima Dopo 4. Interventi strutturali volti a trasfor-


mare la costruzione mediante un insieme
sistematico di opere che portino a un or-
ganismo edilizio diverso dal precedente.

63
4.1 La valutazione della sicurezza nelle costruzioni esistenti

4.1.1.2 Interventi di miglioramento


Gli interventi di miglioramento sono quelli Prima Dopo
finalizzati ad accrescere la capacit di
resistenza delle strutture esistenti alle
azioni considerate (8.4.2 N.T.C. 2008).

Il progetto e la valutazione della sicurezza


dovranno essere estesi a tutte le parti
della struttura potenzialmente inte-
ressate da modifiche di comportamento,
nonch alla struttura nel suo insieme. Migliore distribuzione delle rigidezze dei solai, finalizzato alla regolarit in pianta.

4.1.1.3 Interventi di riparazione e/o locali


Gli interventi di riparazione e/o locali Il progetto e la valutazione della sicurezza solo a condizione che ci non comporti
(8.4.3 N.T.C. 2008) riguardano general- potranno essere riferiti alle sole parti e/o una variazione significativa di rigidezza nel
mente le singole parti e/o elementi del- elementi interessati; a titolo di esempio proprio piano, importante ai fini della ridi-
la struttura, che interesseranno porzioni possono rientrare in questa categoria an- stribuzione di forze orizzontali, n aumento
limitate della costruzione. che la sostituzione di coperture e solai, dei carichi verticali statici (C8.4.3).

massetto
leggero
massetto calcestruzzo
tradizionale leggero
CONNETTORE

Stato esistente Solaio consolidato

Esempio: consolidamento del solaio esistente attraverso la rimozione del sottofondo e la formazione di una nuova soletta in calce-
struzzo strutturale interconnessa alla struttura portante con sovrastante nuovo massetto di finitura.
Limpiego di calcestruzzi leggeri, tipo LecaCLS, e massetti leggeri, tipo Lecamix, consentono di ridurre significativamente il peso
proprio complessivo sino al 40% rispetto ad una soluzione tradizionale, a favore di un aumento dei carichi permanenti e accidentali
di esecizio.
Una soluzione leggera favorisce anche la riduzione delle deformazioni, freccia del solaio, e un migliore comportamento antisismico
della struttura.

64
4.1.2 Interventi in solai misti collaboranti
Nella realizzazione di una soletta collabo- delle azioni di taglio fra elementi prefab- realizza con la trave una membratura com-
rante in solai misti tipo legno-calcestruzzo, bricati e getto di completamento; posta, oppure utilizzata come diaframma
calcestruzzo-calcestruzzo, acciaio-calce- per le travi miste acciaio-calcestruz- orizzontale, laltezza complessiva non deve
struzzo utile individuare alcune speci- zo lo spessore della soletta collaborante essere minore di 90 mm ed hc non deve
che tecniche di progetto: non deve essere inferiore a 50 mm e lo essere minore di 50 mm (4.3.6.5.2 N.T.C.
la resistenza di calcolo a compressio- spessore della piattabanda della trave 2008).
ne del calcestruzzo, nel caso di elementi di acciaio cui collegata la soletta non Gli orizzontamenti possono essere consi-
piani (come solette) gettati in opera e con deve essere inferiore a 5 mm (4.3.4.5 derati innitamente rigidi nel loro piano a
spessori minori di 50 mm, va ridotta a N.T.C. 2008). condizione che vengano realizzati secondo
0,80 fcd (4.1.2.1.1.1 N.T.C. 2008); Per le strutture tipo lamiere grecate, lal- gli spessori minimi indicati nei punti prece-
i getti integrativi di strutture prefab- tezza complessiva del solaio composto non denti e che risultino adeguatamente colle-
bricate devono avere uno spessore deve essere minore di 80 mm e lo spessore gati alla struttura esistente in legno/ ac-
non inferiore a 40 mm, essere dotati di del calcestruzzo hc al di sopra dellestra- ciaio/calcestruzzo tramite appositi sistemi
unarmatura di ripartizione a maglia in- dosso delle nervature della lamiera non di interconnessione a taglio di tipo mec-
crociata e va verificata la trasmissione deve essere minore di 40 mm. Se la soletta canico e/o chimico (rif. 7.2.6 N.T.c: 2008).

65
4.2 Il progetto del consolidamento
4.2.1 Le prestazioni e le certificazioni del sistema
4.2.1.1 Interconnessione meccanica
I Connettori CentroStorico Legno, Acciaio, Calcestruzzo sono stati sottoposti a una approfondita indagine sperimentale, secondo le normative
prescritte dallEurocodice 5, dallUniversit degli Studi di Trieste dipartimento di Ingegneria sezione di Scienza delle Costruzioni e Strutture.

4.2.1.1A La connessione Legno-Calcestruzzo


Confezionamento dei provini - Connettore CentroStorico Legno fissato Progettazione delle strutture di legno)
La sperimentazione stata condotta su su travetti in legno con interposizione di secondo le seguenti norme:
provini di legno di dimensioni 11x15x40 cm tavolato di 4 cm di spessore (7 provini). - EN 338 Legno strutturale.
(vite corta L=13 cm) e 13x16x41 cm (vite Vite corta L=13 cm Classi di resistenza.
standard L=15 cm) sui quali stata appli- - Connettore CentroStorico Legno fissato su - EN 26891 Strutture di legno.
cata una soletta di calcestruzzo (spessore 5 travetti in legno in assenza di tavolato (5 Assemblaggi realizzati tramite elementi
cm realizzata con il prodotto LecaCLS 1400 provini); meccanici di collegamento. Principi gene-
armato con rete elettrosaldata 8 maglia - Connettore CentroStorico Legno fissato rali per la determinazione delle caratteri-
20x20 cm) per mezzo di Connettori Centro- su travetti in legno con interposizione di stiche di resistenza e deformabilit.
Storico Legno fissati con viti a 45. tavolato di 2,5 cm di spessore (5 provini). - EN 28970 Strutture di legno. Prova degli
I provini sono stati sollecitati in modo da gene- Per il tavolato sono stati scelti pannelli di assemblaggi realizzati tramite elementi
rare solo sforzi di scorrimento allinter- truciolato di legno a favore di sicurezza, in meccanici di collegamento. Prescrizioni
faccia legno-calcestruzzo, durante le prove quanto dotati di caratteristiche meccaniche relative alla massa volumica del legno.
stata rilevata la curva carico - scorrimento. sicuramente inferiori a quelle di un tavolato - EN 384 Structural timber. Determination
Al fine di valutare al meglio il comporta- di legno massiccio. of characteristic values of mechanical
mento della connessione, le prove sono state La specie legnosa del travetto lAbete, in properties and density.
condotte su diverse tipologie di provini. classe di qualit C24 per la vite standard La rottura, in tutti i campioni sottoposti a
Vite standard L=15 cm (L=15 cm) e C22 per la vite corta (L=13 cm). prova, si evidenziata per slamento della
- Connettore CentroStorico Legno fissato vite dalla propria sede e conseguente
su travetti in legno in assenza di tavolato Risultati della sperimentazione scorrimento della soletta di calcestruzzo
(9 provini); La sperimentazione stata condotta nei confronti del travetto di supporto.
- Connettore CentroStorico Legno fissato coerentemente con i requisiti delle I risultati delle prove sono stati forniti dal
su travetti in legno con interposizione di N.T.C. 2008 (DM 14-01/2008), come laboratorio prove e misure delluniversit di
tavolato di 2 cm di spessore (9 provini); richiesto dallEurocodice 5 (UNI EN 1995 Trieste, per il sistema di interconnessione

Disposizione degli strumenti di misura Aspetto del campione allinizio (a sx) ed al termine (a dx) della prova.
sul campione.

66
con vite standard (L=15 cm), e dal labo- 0,6 delle resistenze caratteristiche per il Ku con interposizione di tavolato di 4 cm di
ratorio di prove interno, per il sistema di (UNI EN 26891): spessore).
interconnessione con vite corta (L=13 cm). Le rigidezze Kser e Ku sono le medesime
Modulo di scorrimento per calcoli allo stato limite
I risultati, per entrambe le serie di prove, di esercizio Kser (N/mm) della Classe C24 e C22, in quanto da lette-
sono stati forniti sotto forma di curve cari- vite standard vite corta ratura scientifica risulta che la rigidezza
posa connettore su trave 19.340 7.137
co-spostamento, determinando la resi- posa connettore su assito sp. 2 cm 12.670 9.254
assiale di viti non sia influenzata dalla
stenza a rottura Fmax che il massimo carico posa connettore su assito sp. 4 cm 9.200 - massa volumica del legno.
raggiunto entro uno scorrimento di 15 mm Modulo di scorrimento per calcoli allo stato limite
ultimo Ku (N/mm)
(come definito dalla UNI EN 26891). vite standard vite corta Legno di latifoglia di classe D18 o
I risultati delle prove sono stati corretti per posa connettore su trave 16.990 6.691 superiore.
posa connettore su assito sp. 2 cm 12.670 8.908
riportarli alla massa volumica caratteri- posa connettore su assito sp. 4 cm 9.200 -
Si ritiene che i valori indicati per la coni-
stica del legno utilizzando come valore di fera di classe C24 siano utilizzabili anche
riferimento: I valori sopra riportati sono utilizzabili nellam- per le latifoglie di classe D18 o superiore,
- k = 350 kg/m3 per i provini di conifera bito del metodo di calcolo agli stati limite, in quanto queste ultime possiedono densit
classe C24. secondo i dettami dellEurocodice 5 (UNI EN caratteristica k 475 kg/m3; pertanto, in
Mediando i valori ottenuti si ottiene 1995) e validi per Conifere e Pioppo di analogia con la formula (8.40a) dellEuro-
il valore caratteristico di rottura per classe uguale o migliore della C24 e C22 codice UNI EN 1995-1-1, possibile impie-
singolo gruppo: (classi provate) e legni lamellari di classe gare i valori della classe C24.
Resistenza caratteristica Fv,Rk vite standard vite corta
GL24 o superiore. I valori sopra riportati, riferiti alle classi
posa connettore su trave 15,5 kN 10,1 kN Il calcestruzzo costitutivo la soletta colla- C16 e D18 o superiore, sono da intendersi
posa connettore su assito sp. 2 cm 14,6 kN 8,3 kN borante deve essere di classe LC20/22 o dedotti in accordo alla UNI EN 1995 e non
posa connettore su assito sp. 4 cm 11,2 kN -
migliore. come valori certificati da prove.
I valori sopra riportati sono utilizzabili Il coefficiente di sicurezza per le unioni
nellambito del metodo di calcolo agli stati pari a 1,5 (come da indicazioni N.T.C. Disposizione di posa del connettore
limite, secondo i dettami dellEurocodice 2008 4.4.6). In virt dei risultati delle prove che dimo-
5 (UNI EN 1995) e validi per Conifere e strano come tutte le caratteristiche signifi-
Pioppo di classe uguale o migliore della Deduzione valori caratteristici di resi- cative dipendono dallinterfaccia legno-vite,
C24 e C22 (classi provate) e legni lamellari stenza e di rigidezza per altri tipi di legno i risultati ottenuti sono utilizzabili sia per
di classe GL24 o superiore. Legno conifera classe C16. il connettore disposto in senso orizzon-
Il calcestruzzo costitutivo la soletta colla- Per analogia con la formula (8.40a) tale (altezza 4 cm) che in senso verticale
borante deve essere di classe LC20/22 o dellEurocodice UNI EN 1995-1-1 si deter- (altezza 6,5 cm).
migliore. mina la resistenza caratteristica da
Dalle prove si rileva che la resistenza utilizzare per legno di classe C16 attra- Sezione Scienza delle Costruzioni
LABORATORIO UFFICIALE PROVE MATERIALI
(Legge 5 novembre 1971, n. 1086)

DA ASSOGGETTARE

della connessione risente in maniera verso lespressione Fcor = Fmax (k / ) 0.8


A BOLLO IN CASO
D'USO, AI SENSI DEL Trieste, /2014
D.P.R. 642/72

xx CERTIFICATO DI PROVE N. 140000


Pagina 1 di 26

marginale della presenza del tavolato, (k = 310 kg/m3 densit caratteristica del Committente:

Domanda dd.:
.
xxxxxxxxxxxxx
Campioni di: manufatti in calcestruzzo armato e legno.

grazie al ssaggio del connettore con la legno classe C16) ottenendo cos: Gli elementi sottoposti a prova sono costituiti da una serie di 9 manufatti dichiarati
finalizzati a determinare la resistenza a taglio di connettori a taglio CCS con vite per legno
fissati su travi legno da testare secondo le modalit previste dalla normativa UNI EN
26891:1991 Capitolo 8.

vite inserita a 45 nel travetto che assi- - Fv,Rk = 14,06 kN (Connettori Centro- I campioni sono realizzati con 1 soletta di calcestruzzo di altezza pari a 41 cm, larghezza
13 cm e spessore 6 cm dichiarata essere armata con rete elettrosaldata, posta in testa ad un
travetto di legno di supporto di dimensioni in altezza pari a 41 cm, lunghezza 16 cm e
larghezza pari a 13 cm; presente come interfaccia tra il calcestruzzo ed il travetto di legno
un pannellino di truciolare di dimensioni pari alla superficie del calcestruzzo e di spessore

cura la messa in trazione della vite. Storico Legno fissato su travetti in legno in pari a 20 mm. La soletta da caricare dichiarata essere prodotta con calcestruzzo alleggerito
Leca Cls 1400,
Il committente ha dichiarato inoltre che i connettori colleganti la soletta al travetto di legno
sono stati posizionati in numero di 2 per campione e che, per evitare aderenza superficiale
tra supporto e soletta, stata posata una pellicola sulla superficie di interfaccia.

assenza di tavolato). In allegato si fornisce la documentazione porta dal committente.

I campioni sono stati forniti direttamente dal committente le prove.

Le prove sono state eseguite in giorni diversi, secondo quanto indicato nelle singole

Le rigidezze dei connettori Kser e Ku, rispet- - Fv,Rk = 13,23 kN (Connettore Centro- schede descrittive dei risultati conseguiti, presso il Laboratorio Ufficiale, utilizzando sistemi di
contrasto, di applicazione del carico, di misura ed acquisizione dati propri del Laboratorio
stesso, seguendo quanto concordato con il committente riguardo le modalit di prova.

tivamente per il calcolo allo SLE ed allo Storico Legno fissato su travetti in legno
Nel seguito, dopo la descrizione delle apparecchiature utilizzate, delle misure effettuate e
delle modalit di prova adottate, sono riportate le schede dei risultati per ciascuna delle prove
eseguite, complete della documentazione fotografica riguardante il singolo manufatto
allinizio della prova e la modalit di rottura alla fine della prova.

SLU, vengono determinate a partire dalle con interposizione di tavolato di 2 cm di


LO SPERIMENTATORE
(dott. ing. Franco Trevisan)

IL RESPONSABILE DEL LABORATORIO IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO

curve carico - spostamento come rigidezze spessore).


(Prof. ing. Salvatore No) (Prof. Paolo Rosato)

Download gratuito delle certificazioni


Piazzale Europa 1 - 34127 Trieste
P. I.V.A. IT 00211830328 - C.F. 80013890324
Tel. +39 040 558 3582 / 3830
Fax. +39 040 558 3580 http://www.dicar.units.it
ss.it
.itt

secanti fra i livelli di carico 0,1 e 0,4 delle - Fv,Rk = 10,19 kN (Connettore Centro- Connettori CentroStorico Legno, Acciaio,
resistenze caratteristiche per il Kser e 0,1 e Storico Legno fissato su travetti in legno Calcestruzzo
C
Calcesttruzzo su C
CentroStorico.eu
entroSt
t Storiico eu e LLeca.it
eca it

67
4.2 Il progetto del consolidamento

4.2.1.1B La connessione Acciaio-Calcestruzzo


Confezionamento dei provini Lo scopo delle prove stato quello di deter- pu essere considerato duttile ai fini
La sperimentazione stata condotta su minare la resistenza a trazione dei connet- dellEurocodice 4 e delle norme DM 14-01-
provini tipo travi in acciaio sui quali stata tori, in modo tale da verificare il requisito di 2008.
applicata una soletta di calcestruzzo (spes- resistenza a trazione pari almeno a 1 decimo La rottura evidenziata nei Campioni di tipo
sore 5 cm realizzata con il prodotto LecaCLS della resistenza a taglio in accordo alle N.T.C. A lato calcestruzzo con formazione di una
1400 armato con rete elettrosaldata 8 2008 e Eurocodice 4 UNI EN 1994-1-1 superficie conica con raggio di base del
maglia 20 x 20 cm) per mezzo di Connettori cono di rottura di larghezza pari a 2 3 volte
CentroStorico Acciaio fissati con viti. Al fine di valutare al meglio il comportamento laltezza del cono stesso. Per i campioni di
I provini sono stati sollecitati in modo della connessione a estrazione si sono tipo B, invece, si verificato in tutti i casi lo
da generare solo sforzi di scorrimento eseguite due differenti prove. Prove di tipo sfilamento della vite dalla proprio sede.
allinterfaccia acciaio-calcestruzzo, A (4 Provini) per identificare una resistenza
durante le prove stata rilevata la curva a rottura del giunto che non sia localizzabile Per la determinazione del valore carat-
carico - scorrimento. nellunione vite supporto in acciaio. Prove teristico si eseguita unanalisi stati-
Al fine di valutare al meglio il comporta- di tipo B (4 provini) per misurare la resistenza stica dei risultati delle prove secondo le
mento della connessione, le prove sono a trazione della sola vite nel supporto in indicazioni dellEurocodice 4 UNI EN 1994-
state condotte su diverse tipologie di acciaio. 1-1 - Annesso B:
provini: - Resistenza caratteristica a trazione prove
- Connettori CentroStorico Acciaio fissato Risultati della sperimentazione tipo A NRk=6,31 KN
su travi in acciaio HEB 260 - acciaio La rottura, in tutti i campioni sottoposti a - Resistenza caratteristica a trazione prove
S275 JR (3 provini); prova, si evidenziata per tranciamento tipo B NRk=1,69 KN/mm di infissione
- Connettori CentroStorico Acciaio fissato della vite - slabramento piastra. Il coefficiente di sicurezza utilizzato per
su travi in acciaio IPN 80 - acciaio S235 Per la determinazione del valore caratteri- determinare il valore di resistenza a taglio
(3 provini). stico si proceduto in accordo allAnnesso di progetto pari a 1,25 in accordo con
La sperimentazione stata condotta su B dellEurocodice 4 UNI EN 1994-1-1: Eurocodice 4 UNI EN 1994.
differenti tipologia di provini. Provini di tipo - Resistenza caratteristica PRk = 23,1 kN.
A in acciaio S235, dimensione 100x150 Il coefficiente di sicurezza per le unioni Valore di resistenza di progetto:
mm e sp. 20 mm sui quali stata applicata pari a 1,5. valore minimo tra : 6.31 / 1.25 = 5.05 kN
una soletta di calcestruzzo (spessore 5 cm Per il valore di resistenza di progetto stato 1.69 / 1.25 = 1.35 kN/mm di infissione
e dimensioni 360x400 mm realizzata con il scelto, per maggiore semplicit di utilizzo,
prodotto LecaCLS 1400 armato con rete F8 un valore unico per tutti gli spessori di Ne risulta che se lo spessore superiore
meglia 1150x150 mm centrata sul connet- acciaio su cui applicare il Connettore Centro- ai 4 mm la resistenza a trazione di 5.05
tore) interconnessa per mezzo di connettori Storico Acciaio. kN; valore pari circa a 1/3 della resistenza a
CCS fissati con viti per acciaio. Provini di tipo - PRd = 15,4 kN, utilizzabile per travi in taglio del connettore.
B con piatto metallico in acciaio S235 certifi- acciaio con fissaggio del Connettore Centro-
cato spessore 15 mm e 4 viti automaschianti Storico Acciaio su minimo 6 mm di spessore. Il connettore risulta idoneo per essere utiliz-
per CCS. Il Connettore CentroStorico Acciaio non zato come connettore a taglio.

R
Resistenza a tra- Sezione Scienza delle Costruzioni
LABORATORIO UFFICIALE PROVE MATERIALI
Download gratuito
(Legge 5 novembre 1971, n. 1086)

zzione Connettore. DA ASSOGGETTARE


A BOLLO IN CASO
D'USO, AI SENSI DEL
D.P.R. 642/72

xx CERTIFICATO DI PROVE
Trieste, /2014

N. 140000
delle certificazioni
Pagina 1 di 26

Disposizione
D Committente:

Domanda dd.:
Campioni di:
.
xxxxxxxxxxxxx
manufatti in calcestruzzo armato e legno.
Leca.it
ddegli strumenti CentroStorico.eu
Gli elementi sottoposti a prova sono costituiti da una serie di 9 manufatti dichiarati
finalizzati a determinare la resistenza a taglio di connettori a taglio CCS con vite per legno
fissati su travi legno da testare secondo le modalit previste dalla normativa UNI EN
26891:1991 Capitolo 8.
I campioni sono realizzati con 1 soletta di calcestruzzo di altezza pari a 41 cm, larghezza
13 cm e spessore 6 cm dichiarata essere armata con rete elettrosaldata, posta in testa ad un

ddi misura
travetto di legno di supporto di dimensioni in altezza pari a 41 cm, lunghezza 16 cm e
larghezza pari a 13 cm; presente come interfaccia tra il calcestruzzo ed il travetto di legno
un pannellino di truciolare di dimensioni pari alla superficie del calcestruzzo e di spessore
pari a 20 mm. La soletta da caricare dichiarata essere prodotta con calcestruzzo alleggerito
Leca Cls 1400,
Il committente ha dichiarato inoltre che i connettori colleganti la soletta al travetto di legno

ssul campione.
sono stati posizionati in numero di 2 per campione e che, per evitare aderenza superficiale
tra supporto e soletta, stata posata una pellicola sulla superficie di interfaccia.
In allegato si fornisce la documentazione porta dal committente.

I campioni sono stati forniti direttamente dal committente le prove.

Le prove sono state eseguite in giorni diversi, secondo quanto indicato nelle singole
schede descrittive dei risultati conseguiti, presso il Laboratorio Ufficiale, utilizzando sistemi di
contrasto, di applicazione del carico, di misura ed acquisizione dati propri del Laboratorio
stesso, seguendo quanto concordato con il committente riguardo le modalit di prova.

Nel seguito, dopo la descrizione delle apparecchiature utilizzate, delle misure effettuate e
delle modalit di prova adottate, sono riportate le schede dei risultati per ciascuna delle prove
eseguite, complete della documentazione fotografica riguardante il singolo manufatto
allinizio della prova e la modalit di rottura alla fine della prova.

R i t
Resistenza a ttrazione
i C
Connettore.
tt
LO SPERIMENTATORE
(dott. ing. Franco Trevisan)

IL RESPONSABILE DEL LABORATORIO IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO


(Prof. ing. Salvatore No) (Prof. Paolo Rosato)

Aspetto del campione al termine della prova. Piazzale Europa 1 - 34127 Trieste
P. I.V.A. IT 00211830328 - C.F. 80013890324
Tel. +39 040 558 3582 / 3830
Fax. +39 040 558 3580 http://www.dicar.units.it

68
Fig. A Fig. B Fig. C
Comportamento della connessione a estrazione.
Resistenza a rottura del giunto (Fig. A-B) e resistenza a trazione singola vite nel supporto in acciaio (Fig. C).

4.2.1.1C La connessione Calcestruzzo-Calcestruzzo


Confezionamento dei provini Per la determinazione del valore caratteri-
La sperimentazione stata condotta su condotte su diverse tipologie di provini: stico si proceduto in accordo allAnnesso
provini tipo travetti in calcestruzzo tradizio- - Connettori CentroStorico Calcestruzzo fis- B dellEurocodice 4 UNI EN 1994-1-1:
nale sui quali stata applicata una soletta sato su travetti in calcestruzzo tradizio- - Resistenza caratteristica PRk = 12,6 kN.
di calcestruzzo (spessore 5 cm realizzata nale aventi larghezza 8 cm e resistenza Il coefficiente di sicurezza per le unioni
con il prodotto LecaCLS 1400 armato con media 15,28 MPa (3 provini); pari a 1,25.
rete elettrosaldata 8 maglia 20x20 cm) - Connettori CentroStorico Calcestruzzo fis- Per il valore di resistenza di progetto
per mezzo di Connettori CentroStorico Cal- sato su travetti in calcestruzzo tradizio- stato scelto, per maggiore semplicit di uti-
cestruzzo fissati con viti. nale aventi larghezza 12 cm e resistenza lizzo, un valore unico per tutti gli spessori
I provini sono stati sollecitati in modo da media 15,28 MPa (3 provini). di travetto su cui applicare il Connettore
generare solo sforzi di scorrimento allin-
terfaccia acciaio-calcestruzzo, durante le Risultati della sperimentazione CentroStorico Calcestruzzo aventi larghezza
prove stata rilevata la curva carico - scor- La rottura, in tutti i campioni sottoposti maggiore di quella provata.
rimento. a prova, si evidenziata per rottura del - PRd = 10,0 kN utilizzabile per travetti di
Al fine di valutare al meglio il comportamen- calcestruzzo del supporto con distacco larghezza minima 8 cm aventi resistenza
to della connessione, le prove sono state laterale. minima Rck = 20 MPa.

Disposizione degli Aspetto del campio-


strumenti di misu- ne al termine della
ra sul campione. prova.

69
4.2 Il progetto del consolidamento

4.2.1.2A Interconnessione chimica


Il Connettore CentroStorico Chimico stato sottoposto a una accurata indagine sperimentale in collaborazione con il Politecnico di
Milano, Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale.
La sperimentazione in calcestruzzo tipo LecaCLS 1400 perfetta aderenza tra acciaio e calcestruzzo;
Il Connettore CentroStorico Chimico trova il (Rck=25 MPa) avente spessore 5 cm, arma- perfetta aderenza tra getto di prima fase
proprio utilizzo ideale nellambito del con- ta con rete elettrosaldata 8 mm a maglia (travetto) e getto di seconda fase (soletta).
solidamento di solai esistenti in lateroce- 20x20 cm posizionata a met spessore.
mento, grazie ad alcuni specifici vantaggi La collaborazione tra i travetti esistenti e la
rispetto alle soluzioni di tipo meccanico nuova soletta assicurata dal Connettore
tradizionalmente utilizzate: CentroStorico Chimico.
realizzazione di uninterfaccia continua,
senza le concentrazioni tensionali tipiche La verifica in condizioni di utilizzo cor-
delle unioni meccaniche discontinue; rente, in ossequio alle prescrizioni delle
semplificazione del procedimento di posa N.T.C. 2008 per il calcolo alle tensioni
in opera. ammissibili ovvero per le verifiche agli stati
La situazione tipica quella di un solaio in limite di esercizio, pu essere condotta in
calcestruzzo a bassa resistenza (Rck = 15 base alle seguenti ipotesi:
MPa) con travetti a sezione rettangolare sen- comportamento elastico lineare dei ma-
za soletta collaborante. Il consolidamento teriali (acciaio e calcestruzzo); Disposizione degli strumenti di misura
avviene mediante il getto di una soletta fessurazione del calcestruzzo in zona tesa; sul campione.

Le veriche di calcolo
Verifica del solaio PRIMA del consolidamento In presenza di un carico variabile in li- I valori delle tensioni normali nel cal-
Solaio: laterocemento con travetti 8X16 nea con le prescrizioni delle normative cestruzzo risultano ora compatibili con
cm2 e interasse 50 cm, senza soletta col- vigenti per gli edici di civile abitazione i limiti di normativa (sia per calcestruzzo
laborante, su luce di calcolo 4 m. Armatu- si riscontrano tensioni di compressioni Rck=15 MPa che per calcestruzzo Rck=25
ra 2 10 e copriferro lordo di 3 cm (non decisamente superiori ai limiti previsti MPa), pur in presenza dellincremento di
sono presenti armature trasversali). dalla normativa. carico dovuto allaggiunta della soletta.
Analisi dei carichi: Si osserva inoltre una riduzione della ten-
Carico totale: 425 kg/m2 Verifica del solaio DOPO il consolidamento sione di trazione nellacciaio darmatura.
(peso proprio del solaio + sottofondo + Consolidamento: nuova soletta in cal- Inoltre, i valori di tensione tangenziale
intonaco 20 kg/m2 + carico variabile). cestruzzo leggero tipo LecaCLS 1400 mobilitati allinterfaccia tra getto esi-
Sollecitazioni massime (schema statico interconnessa con Connettore Centro- stente e soletta integrativa risultano
trave in semplice appoggio) Storico Chimico. compatibili con i valori caratteristici de-
- momento max = 425/2 x 42/8 = 425 kgm Analisi dei carichi sunti dai valori sperimentali.
- taglio massimo = 425/2 x 4/2 = 425 kg Carico totale: 495 kg/m2 (peso proprio
Caratteristiche dei materiali: del solaio + sottofondo + intonaco 20
- calcestruzzo: Rck = 15 MPa kg/m2 + carico variabile).
- tensione normale ammissibile: Sollecitazioni massime (schema statico
sc,amm = 6,00 MPa trave in semplice appoggio)
- tensione tangenziale ammissibile: - momento max = 495/2 x 42/8 = 495 kgm
tc0 = 0,40 MPa - taglio massimo = 495/2 x 4/2 = 495 kg
- tensione ammissibile acciaio (FeB44k): Sforzi nei materiali
ss,amm = 255 MPa - tensione max nel cls: sc,max = 3,15 MPa
Sforzi nei materiali: - tensione max acciaio: ss,max = 184,21 MPa
- tensione max nel cls: sc,max = 15,20 MPa - tensione tangenziale massima
- tensione max acciaio: ss,max = 243,32 MPa (interfaccia): c,max = 0,36 MPa
- tensione tangenziale massima Download
Do nload grat
gratuito
ito della certifica
certificazione
ione ssu
(asse neutro): c,max = 0,48 MPa CentroStorico.eu e Leca.it

70
4.2.1.2B Interconnessione chimica su solai a travetti armati tipo SAP
Il consolidamento dei solai a travetti armati tipo SAP, h12 cm e h16 cm senza cappa, a mezzo interconnessione chimica stata certificata
tramite prove sperimentali dal Politecnico di Milano, Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale.

La sperimentazione Lobiettivo della sperimentazione quello ai solai originali.


I solai a travetti armati tipo SAP rappresen- di determinare leffettivo incremento di por- Le sperimentazioni sono state condotte
tano una delle prime tipologie di orizzonta- tata utile dei solai, grazie al contributo della dal Politecnico di Milano, dipartimento
mento, mediante le quali la prefabbricazio- soletta mista collaborante. di Ingegneria Civile e Meccanica Struttu-
ne in stabilimento o a pi dopera stata Data limpossibilit di reperimento di rale, sui campioni descritti nel paragrafo
largamente diffusa nello scorso secolo in solai SAP dellepoca integri, sono stati seguente applicando carichi progressivi
molte regioni della nostra penisola. ricostruiti una serie di campioni aventi ca- sino al manifestarsi dei primi fenomeni di
ratteristiche e prestazioni del tutto similari rottura.

Descrizione dei campioni sime caratteristiche di base descritte al za pari a circa 120 cm. Sono stati impiegati
I gruppi di campioni oggetto di sperimenta- punto precedente, consolidati median- materiali, pignatte in laterizio e nervature
zione sono cos caratterizzati: te Connettore CentroStorico Chimico in calcestruzzo magro, aventi un rapporto
solai SAP non consolidati, in altezze e nuova soletta collaborante spessore geometrico di armatura equivalente a quelli
12 cm (SAP 12) e 16 cm (SAP 16) senza 5 cm in calcestruzzo leggero struttura- dei solai SAP originali e caratteristiche di-
cappa, ricostruiti mediante linserimento le di argilla espansa tipo LecaCLS 1400 mensionali analoghe.
di armature nei laterizi armati (acciaio tipo ( 1400 kg/m3, Rck 25 MPa). Grazie alla fedele ricostruzione dei solai
FeB32k, armatura 36 in zona tesa per I campioni oggetto delle prove sperimentali SAP, i risultati ottenuti dalle prove speri-
ciascun travetto in laterizio armato); rappresentano dei campi di solaio in scala mentali possono essere estesi ai solai esi-
solai SAP consolidati, aventi le mede- reale, di luce pari a circa 200 cm e larghez- stenti come di seguito descritto.

D
C B

A A

A: solaio esistente tipo SAP 12 - SAP 16 A: solaio esistente tipo SAP


B: nuova soletta in calcestruzzo leggero Leca CLS 1400
C: connettore chimico CentroStorico
D: rete elettrosaldata

Solaio SAP non consolidato. Solaio SAP consolidato.

Prove sui campioni di riferimento Il valore del carico progressivo P stato ricostruiti e la validit della sperimenta-
I solai SAP 12 e SAP 16 non consolidati sono determinato in funzione del momento resi- zione.
stati oggetto delle seguenti prove (misure stente della sezione parzializzata, secondo
in cm): differenti step di carico sino alla formazione Le prestazioni ottenute (tenendo conto
delle prime lesioni allinterno dei campioni degli indici di sicurezza dei materiali se-
provati. condo le NTC 2008 e loro declinazione alle
P P
prestazioni originarie tensioni ammissi-
Le modalit di formazione delle lesioni bili) sono del tutto similari a quelle degli
sui campioni, sino alla rottura finale degli stessi solai SAP 12 e SAP 16 dellepoca
stessi, sono le medesime per tutti i test (confronto le tabelle RDB).
confermando la bont dei solai di base

71
4.2 Il progetto del consolidamento

Modalit di consolidamento Analisi dei risultati ottenuti


Il consolidamento dei solai SAP 12 e SAP 16 In particolare: I risultati ottenuti sono i seguenti:
stato realizzato con le seguenti modalit si evidenzia una prima fessurazione do-
Capacit
operative: vuta a flessione in corrispondenza della di carico
Fu Fy 0.75Fy
applicazione, sullintera superficie del sezione con momento flettente massimo; SAP 16+cappa
120 93.6 70.2
solaio, di Connettore CentroStorico la prima fessurazione, nelle sezioni dove (consolidato)

Chimico avente funzione di adesione maggiore la sollecitazione flessionale, SAP 16


73.9 60.8 45.6
non consolidato
strutturale; viene mobilitata anche nelle sezioni pi vi- SAP 12+cappa
100 69.6 52.2
formazione della soletta in calcestruzzo cine agli appoggi evidenziando un secon- (consolidato)
leggero strutturale tipo LecaCLS 1400 do quadro fessurativo tipicamente dovuto SAP 12
46 39 29.25
non consolidato
nello spessore di 5 cm armata con rete a taglio, con delaminazione della cappa
elettrosaldata, realizzata a fresco sul collaborante dal supporto esistente in zone Nella tabella sono indicati, mediando i gruppi
solaio trattato con Connettore Centro- di piccola estensione localizzate in corri- di prove e campioni analizzati, rispettivamente:
Storico Chimico. spondenza degli appoggi. Fu: carico ultimo applicato;
I campioni sono stati oggetto dei medesi- Queste modalit di rottura evidenziano un Fy: carico allo snervamento;
mi test svolti sui campioni non consolidati, comportamento sorprendentemente dutti- 0.75Fy: carico corrispondente alla prima
descritti nel paragrafo precedente. le dei solai consolidati, ottenendo anche un fessurazione.
grafico forza spostamento (idealizzato poi Nello specifico, ai fini della determinazione
Modalit di rottura e interpretazione in una bi-lineare equivalente) con la presenza delle capacit di carico dei solai, sono stati
delle prove eseguite di una buona estensione del campo plastico e presi in considerazione i valori di prima fes-
I campioni testati presentano modalit di raggiungimento della prima fessurazione con surazione, opportunamente ridotti con i coef-
rottura e comportamento analogo. valori di carico piuttosto elevati. ficienti di sicurezza.

Confronto capacit di carico utile SAP 12 e SAP 16


I risultati graficizzati sono stati ottenuti me-
diante il confronto con solai SAP reali (12 e
16 cm) con limpiego di acciaio liscio tipo
FeB32k e armatura 36 per ciascun travet-
to di laterizio armato (carico sulla striscia di
Solaio SAP 12

metro lineare).

I valori dei solai reali sono stati in seguito pa-


rametrizzati, in funzione delle prove ottenute
sui solai simulati e provati nei laboratori del
Politecnico di Milano.

Politecnico di Milano

Richiedi il documento di
Aumento della portata utile
dei solai a travetti armati tipo SAP.

approfondimento a cura del Consolidamento e rinforzo delle


Solaio SAP 16

strutture orizzontali con il sistema


della soletta mista collaborante:
interconnessione chimica
e calcestruzzi leggeri strutturali
prove sperimentali

Politecnico di Milano (www.


leca.it - infoleca@leca.it)

Estensione dei risultati ottenuti


I risultati ottenuti mediante confronto di aventi diversi spessori (8 e 20 cm) mediante i risultati ottenuti ad altri solai caratterizzati
solai SAP consolidati e non consolidati, estrapolazione dei valori ottenuti. da diverse tipologie di acciaio e numeri di
gi estesi dal solaio reale a quelli simulati LAssistenza Tecnica Laterlite, attraverso il ferri nei travetti di laterizio armato (33,
in modo del tutto ragionevole e verosimile, servizio di calcolo interno curato da inge- 34 e 35 come da tabelle di dimensio-
pu essere anche esteso ad altri solai SAP gneri strutturisti, in grado di estendere namento originali).

72
4.2.2 Indicazioni progettuali per il calcolo del dimensionamento
La tecnica di progettazione della soletta mista prevede la conoscen- della connessione (ad es. pulizia del supporto, puntellamento del
za dei seguenti elementi: solaio, fissaggio del connettore, etc.);
caratteristiche prestazionali del connettore; caratteristiche fisiche dei materiali, riferite sia al supporto esisten-
passo massimo e minimo consentito dai connettori (per so- te che alla nuova soletta in calcestruzzo armato collaborante;
lai in Legno cfr. Eurocodice 5 prospetto 8.2. Per solaio in Ac- schemi statici di vincolo esistenti.
ciaio cfr. Eurocodice 4 paragrafi 6.6.5.5-6.6.5.6-6.6.5.7.
Per solai in Calcestruzzo, in assenza di indicazione specifica, Per consentire una rapida e preliminare definizione della scelta pro-
consuetudine riferirsi a quanto valido per i solai in Acciaio); gettuale da adottare, disponibile un abaco di predimensionamento
lavorazioni propedeutiche alla messa in opera a regola darte dellintervento in base al solaio esistente e ai vincoli operativi.

4.4.2.1 Tipologia schemi statici Trave semplicemente appoggiata - diagramma del Momento flettente

La metodologia di progettazione degli interventi di consolidamento e


rinforzo delle strutture esistenti ha come punto di partenza lanalisi
dello schema di calcolo e delle condizioni di vincolo.

A titolo esemplificativo, si riportano alcune condizioni frequentemente


presenti in ristrutturazione.
L/4 L/2 L/4

Trave con sbalzo (ad es. presenza di balcone) - diagramma del M flettente Trave continua su pi appoggi- diagramma del Momento flettente

zona 1 zona 2 zona 1 zona 2 zona 3

L 3/4 L/4 L/2 L/2

4.4.2.2 Diagramma di taglio


Nel calcolo del consolidamento, necessario conoscere i diagrammi del taglio sollecitante lungo lo schema statico della trave-solaio di riferimento.
Di seguito si indicano le porzioni, dellintera trave, nelle quali il taglio sollecitante (campitura colore verde) rappresenta quello di dimensionamento.

B
A

A
B

V medio

L/2 L/2

La distribuzione dei connettori viene scelta secondo landamento Per semplificare il calcolo, ammesso considerare il valo-
dello sforzo di taglio, calcolato sulla singola condizione esistente re medio dellazione tagliante nella fascia di metro lineare
in relazione allo schema di calcolo e ai vincoli. (nel software di calcolo Laterlite stato considerato il valore di
picco a favore di sicurezza).

73
4.2 Il progetto del consolidamento

4.2.3 Calcolo della sezione composta


4.2.3.1 Soluzione legno - calcestruzzo

Teoria di calcolo
Le analisi di tipo statico verranno eseguite secondo la teoria di Mhler nella versione proposta nellEurocodice 5 Design of timber struc-
tures (EN 1995-1-1: 2009) Annex B: Mechanically jointed beams.
Le ipotesi di base sono:
Travi semplicemente appoggiate di luce L;
Le singole parti sono monolitiche;
Le singole parti sono collegate tramite mezzi di unione meccanici aventi modulo di scorrimento k;
La spaziatura tra i mezzi di unione costante oppure varia uniformemente secondo la forza di taglio tra smin e smax con smax smin;
Il carico agisce in direzione z.

Si noti che questo metodo di calcolo differente da quello della conservazione delle sezioni piane per la sezione composta; tale ipotesi
resta valida per la sola sezione di legno e la sola sezione di calcestruzzo; di conseguenza esiste un asse neutro per il legno e uno per il
calcestruzzo.

Il calcolo effettuato in base alla rigidezza della rigidezza della connessione. o in prossimit del suo punto di saturazione
della connessione (dipendente dalla quan- Pi la connessione rigida e pi i due che destinato ad essiccare sotto carico,
tit, dal tipo e dalla posa dei connettori) assi neutri si avvicineranno (tendendo i valori di Kdef devono essere aumentati al-
determina lo stato delle sollecitazioni nei a diventare uno solo), pi la connessio- meno di 2.0. Nel EC5 invece i valori di Kdef
materiali incluso tra questi due estremi: ne deformabile e pi gli assi neutri si devono essere aumentati di 1.0.
1) Connessione assente. Le sezioni in le- allontaneranno.
gno e calcestruzzo sono due elementi
non collaboranti due assi neutri; Le altre ipotesi di base sono:
2) Connessione infinitamente rigida (con- Sezione di calcestruzzo considerata
servazione delle sezioni piane). Legno interamente reagente; qualora sia sog-
e calcestruzzo sono collaboranti senza getta a tensioni di trazione necessario
scorrimenti reciproci unico asse neu- disporre unarmatura in grado di assor-
tro con la conseguenza di avere minore bire interamente tali sforzi;
sollecitazione e deformazione sulla trave Elasticit lineare;
in legno, il che porterebbe ad un sottodi- Carico ripartito uniformemente sulla
mensionamento delle travi. luce;
3) Sezione parzialmente connessa Unica fase di calcolo (struttura puntella-
(connessione cedevole). La situa- ta in fase transitoria).
zione calcolata quindi una via di
mezzo tra i primi due estremi, ed Altre variabili da considerare nel calcolo:
pi vicina quindi ad una situazio- Umidit del legno > 20% nelle N.T.C.
ne piuttosto che allaltra in funzione 2008 per il legno massiccio messo in opera

74
Azioni interne nella soletta e nel travetto.

Le aliquote Mc e Mw (figura sopra) del momento flettente esterno M, portate per flessione rispettiva-
mente dalla soletta di calcestruzzo e dal travetto, si possono calcolare con le formule:

Laliquota rimanente del momento flettente, che chiameremo MN, equilibrata dalla coppia NdG, es-
sendo N la forza di scorrimento (taglio longitudinale) trasmessa dalla connesione. Pertanto lazione
assiale N diviene:

Le tensioni nella soletta e nel travetto si calcolano con le formule note della pressoflessione:

Il flusso di taglio allinterfaccia (q) pari a:

75
4.2 Il progetto del consolidamento

Esempio di calcolo
Caratteristiche Geometriche (luce travi, sezione trave soletta, dimensioni e orditura solaio)

Caratteristiche geometriche Nuova soletta sp. 5 cm


Dimensioni travetto 10x20 cm Distanza primo
Luce effetiva Leff = 420 Connettore d=35 cm
Luce di calcolo Lc=Leff*1,05= 440 Massetto Leggero sp. 5 cm
Interasse 50 cm Sottofondo Leggero sp. 7 cm
Assito sp. 2,3 cm Pavimentazione sp. 1 cm
Verifica secondo il D.M. 14/01/2008 Norme tecniche per le costruzioni ed EC5 UNI EN 1995-1-1:2009 Eurocodice 5 - Progettazione strutture in legno.
Il calcolo stato condotto con lipotesi di travi puntellate.

Denizione dei carichi agenti Q = Carichi di civile abitazione 2,00 KN/m2. Sollecitazioni di progetto
G1 = soletta + assito + trave = 1,09 KN/m2; MEd = 9,98 KNm
G2 = Pavimento + massetti/sottofondi + Carichi di progetto SLE: q=2,82 KN/m MEd = 9,07 KNm
tramezze interne + finiture = 2,56 KN/m2; Carichi di progetto SLU: q=4,12 KN/m

Propriet meccaniche dei materiali Ipotesi di calcolo


Legno tipo EN C20 (da EN328:2009) Solaio puntellato
Calcestruzzo leggero tipo Calcestruzzo CentroStorico Connettore posato direttamente su assito
(=1650 Kg/m3 in opera) Connettori posati a passo variabile
Assito in legno di abete Limite di deformabilit Alto:
Rigidezza in esercizio Kser= 12150 N/mm T0 = L/500 8,8 mm;
Rigidezza ultima Ku= 12150 N/mm Tinf = L/350 12,6 mm
Resistenza caratteristica RK= 12774 N Coefficiente di viscosit del calcestruzzo =3
Massetto Leggero tipo Massetto CentroStorico Altri carichi permanenti 150 Kg/m2 (eventuali tramezze interne,
(=1250 Kg/m3 in opera) controsoffitti e finiture).
Sottofondo Leggero tipo Sottofondo CentroStorico Carichi Variabili di esercizio 200 Kg/m2
(=650 Kg/m3 in opera)

Veriche di sicurezza
Le verifiche vengono effettuate calcolando dapprima la rigidezza equivalente della sezione composta sia in condizioni ultime (SLU) che in
condizioni di esercizio (SLS). Tale procedimento verr condotto sia in condizioni iniziali (t = 0) che a lungo termine (t = infinito) per entrambi
gli stati limite.

Veriche a 35 cm
Il calcolo considera che i connettori possa- Pertanto si procede con il calcolo della parte
no essere distribuiti liberamente lungo tutta non connessa (ovvero tra il primo connet-
la trave, ma che per esigenze operative di tore e la parete), procedendo alle verifiche
posa (inserimento vite a 45 nel connetto- a taglio e flessione con la sola resistenza
re) il primo connettore sia posizionato alla dovuta al legno:
distanza di 35 cm dalla parete.
Nel caso preso in esame, si ottiene:
Verifica a flessione su legno 4,38 < 10,67
Verifica a Taglio su legno 1,02 < 1,92

76
Veriche della sezione composta legno-calcestruzzo Leca
Stati limite ultimi Stati limite di servizio
Verifiche a tempo zero Verifiche a tempo zero
Verifica a tensoflessione nel legno 0,8 < 1 Freccia massima in mezzeria
Verifiche nel calcestruzzo 7,36 mm < 8,8 mm
smax = 3,91 MPa < 14,17 MPa Rigidezza efficace sezione composta EJ = 1,87 * 1012 Nmm2
smin = -0,58 MPa 0,8 MPa
Verifica a taglio nel legno 0,81 < 1,92 MPa Verifiche a tempo infinito
Sforzo massimo sul connettore 6,761 kN < 6,813 kN Freccia massima in mezzeria 10,95 mm < 12,57 mm
Rigidezza efficace sezione composta EJ = 1,26 * 1012 Nmm2
Verifiche a tempo infinito
Verifica a tensoflessione nel legno 0,82 < 1
Verifiche nel calcestruzzo
sma= 3,12 MPa < 14,17 MPa
smi = -0,18 MPa 0,8 MPa
Verifica a taglio nel legno 0,83 < 1,92 MPa
Sforzo massimo sul connettore 6,689 kN < 6,813 kN

Distribuzione connettori - posa a passo variabile

Zona 1 = L/4 Zona 2 = L/2 Zona 1 = L/4


Passo connettori = 15 cm Passo connettori = 30 cm Passo connettori = 15 cm
N connettori = 6 N connettori = 8 N connettori = 6
N connettori totale = 20; Incidenza connettori = 9/m2

77
4.2 Il progetto del consolidamento

4.2.3.2 Soluzione acciaio-calcestruzzo


Teoria di calcolo
Il calcolo di travi miste acciaio calcestruzzo si basa sulle indicazioni fornite dal D.M. 14/01/2008 (chiamato in seguito N.T.C. 2008) e
dallEurocodice 4 EN 1994 - 1 - 1 (chiamato in seguito EC4). Simboli e definizioni sono reperibili da tali normative.
Il calcolo proposto relativo a travi con schema statico di semplice appoggio, carico distribuito e calcolo del momento flettente di tipo ela-
stico (calcolo non lineare fase elastica). Si ritiene infatti opportuno calcolare le travi esistenti mantenendo i materiali in fase elastica, poich
non si conoscono le caratteristiche di resistenza e riserve plastiche di tali profili esistenti.
Il calcolo di tipo plastico ammesso solo se:
fu/fy 1,2;
allungamento valutato su una base pari a 5,65*(A)0,5, dove A larea della sezione trasversale del profilo 15%;
eu (deformazione a rottura corrispondente a fu) 20ey (deformazione a snervamento corrispondente a fy);
sezioni di classe 1 o 2.
fy = resistenza minima a rottura per snervamento - fu = resistenza minima a rottura per trazione

Il momento resistente elastico Mel,Rd corrispondente ad un numero di connettori n = ne (numero di connettori = numero di connettori per
la massima resistenza elastica) si basa sulle seguenti ipotesi (EC4 6.2.1.5):
la tensione massima sullacciaio strutturale la tensione di snervamento di progetto fyd;
la tensione massima sulla fibra superiore dellarea efficace di calcestruzzo compresso ad una tensione di flcd;
il contributo a compressione dellarmatura compressa nella soletta e delle eventuali lamiere grecate trascurato.
EC4 al punto 6.2.1.4 (6) calcola il momento resistente in proporzione al massimo momento elastico resistente Mel,Rd.

Dove
Ma,Ed: momento sollecitante applicato alla trave prima della
fase composta (per travi puntellate = 0)
Mc,Ed: momento sollecitante applicato alla fase composta (per
travi puntellate = MEd)
K: minore fattore che fa s che le tensioni limite
siano raggiunte
Nc,el: compressione nel calcestruzzo corrispondente a Mel,Rd
Nc: compressione effettiva nel calcestruzzo
Nc,f: compressione nel calcestruzzo corrispondente al Mpl,Rd
(momento resistente plastico a completo ripristino di
resistenza)
Tensioni limite: flcd nel calcestruzzo leggero; fyd nellacciaio; fsd nelle barre di acciaio (che possono essere trascurate).

Laltro campo (Nc > Nc,el) (fase plastica) vale per il momento plastico per connettori non duttili.
Il momento elastico resistente Mel,Rd viene calcolato come da semplificazione possibile per edifici come da EC4 5.4.2.2.11 utilizzando
un coefficiente di omogeneizzazione tra acciaio e calcestruzzo unico sia per carichi di breve durata che per i carichi di lunga durata con
modulo elastico del calcestruzzo dimezzato.

78
Esempio di calcolo
Caratteristiche Geometriche (luce travi, sezione trave soletta, dimensioni e orditura solaio)

Caratteristiche dei materiali e Normativa di Riferimento


Profilo tipo IPN 120 in acciaio S235 (Fe360);
Calcestruzzo strutturale leggero tipo Leca CLS 1400 ( 1400 kg/m3 spessore 5 cm);
Massetto Leggero tipo Lecamix ( 1000 kg/m3 spessore 8 cm);
Pavimento tipo gres spessore 1 cm;
Resistenza Caratteristica Connettore CentroStorico Rk = 23,1 kN
Verifica secondo il D.M. 14/01/2008 Norme tecniche per le costruzioni ed EC4 UNI EN 1994-1-1.
Il calcolo stato condotto con lipotesi di travi puntellate.

Denizione dei carichi agenti


G1 = soletta + trave = 1,00 kN/m2; Q = carichi di esercizio cat. A (civile abitazione) = 2 kN/m2
G2 = pavimento + massetto + tramezzature interne + voltine/ Carichi di progetto allo SLU q = 4,46 kN/m
tavelloni di riempimento = 3,56 kN/m2

Valori di deformazione limite (solai in generale) Sollecitazioni di progetto


f,var (carichi variabili) = 15 mm [L/300] - f,max (deformazione max) = 18 mm [L/250] MED = 11,30 kNm
coefficiente di omogeneizzazione acciaio calcestruzzo strutturale Leca istantaneo = 14 VED = 10,00 kN
coefficiente di omogeneizzazione acciaio calcestruzzo strutturale Leca infinito = 28

Veriche di sicurezza
Le verifiche vengono effettuate calcolando la sezione composta acciaio calcestruzzo strutturale leggero Leca in condizioni elastiche.
In tal modo si confronta in condizioni ultime la resistenza a flessione della sezione composta e la resistenza a taglio del profilo metallico,
rispetto alle sollecitazioni di progetto.
In condizioni di esercizio, si calcolano le deformazioni (con il solaio puntellato) della eventuale controfreccia, del contributo del carico varia-
bile ed il carico massimo considerando anche le deformazioni da ritiro del calcestruzzo.

Veriche della sezione composta acciaio-calcestruzzo Leca


Stati limite ultimi Stati limite di servizio Inflessione
Verifica a momento flettente 0,92 < 1 Momento di inerzia della sezione omoge- Controfreccia = 0 mm
Verifica a taglio 0,13 < 1 neizzata istantaneo Jomog = 9,372 x 106 mm4 Fase 1 = 6,2 mm
Momento di inerzia della sezione omogeneiz- Fase 2 = 5 mm < 15 mm
zata a tempo infinito Jomog = 7,430 x 106 mm4 TOT (con ritiro cls) = 16,5 mm < 18 mm

Distribuzione connettori
Verifica di resistenza del connettore 11,91 kN < 15,39 kN

Zona 1 = L/4 Zona 2 = L/2 Zona 1 = L/4


Passo connettori = 22,5 cm Passo connettori = 30 cm Passo connettori = 22,5 cm
N connettori = 5 N connettori = 8 N connettori = 5
N connettori totale = 18; Incidenza connettori = 8/m2

79
4.2 Il progetto del consolidamento

4.2.3.3A Soluzione calcestruzzo-calcestruzzo (interconnessione meccanica)


Teoria di calcolo
Il calcolo si basa sulle indicazioni fornite nel D.M. 14/01/2008 (chiamato in seguito N.T.C. 2008). Simboli e definizioni sono reperibili in tale norma.
Si utilizzano coefficienti di sicurezza secondo il metodo semiprobabilistico agli stati limite. Sar ovviamente necessario effettuare sia verifi-
che in condizioni di esercizio che in condizioni ultime.
Il calcolo verr effettuato generalmente secondo una verifica di tipo elastico poich lacciaio dei vecchi travetti in calcestruzzo non garanti-
sce la sufficiente duttilit per poter effettuare una verifica plastica.

Calcolo momento resistente Calcolo taglio resistente


Resistenza di calcolo a compressione fcd = cc fck/c Si fa riferimento alla formula di cui al
cc = 0.85 coefficiente riduttivo per resistenze di lunga durata punto 4.1.2.1.3.1. delle Norme Tecniche
Resistenza di calcolo dellacciaio: fyd = fyk/a per le Costruzioni 2008 Elementi senza
Il programma calcola la tensione lato acciaio corrispondente al raggiungimento del limite armature trasversali resistenti al taglio.
lato calcestruzzo, poi calcola la tensione lato calcestruzzo corrispondente al limite lato ac-
ciaio e determina qual il limite raggiunto per primo. A questo punto calcola le forze interne
di trazione e di compressione e la distanza tra loro. Quindi determina il momento resistente
massimo per quella sezione in fase elastica.

Calcolo connettori
Il numero di connettori per ogni tratto di soletta quello necessario per trasmettere lo scorrimento tra la soletta esistente e la nuova soletta
superiore.
TS
Lo scorrimento si calcola tramite la formula di Jouraswski: b =
J
Tale scorrimento viene confrontato con la resistenza di progetto del connettore e viene cos determinato il numero di connettori.
Coefficiente correttivo: distanza da bordo. Nei casi in cui la distanza dal bordo di calcestruzzo del connettore una volta fissati in opera sia
ridotta la resistenza del connettore va ridotta.
Pu risultare utile calcolare il coefficiente di riduzione in proporzione al rapporto tra la possibile superficie di rottura teorica avente forma
di cono con punta verso il basso nellestremit del connettore e inclinazione a 45 e la massima possibile superficie possibile avente
angolo di inclinazione inferiore.

Caso numerico per esempio:


 base travetto = 8 cm altezza cappa esistente = 2 cm

Superficie cono avente lato 45 = 2 (6,7+0,5) (6,7+0,5)/2 =
162,8 cm2

Superficie cono limitato da pignatta = 2 [(6,7+0,5)/tan()
(6,7+0,5)/2 = 125,2 cm2

 Rapporto tra il possibile cono di rottura e lipotetico cono di



rottura con angolo al vertice di 90=125,2/162,8 = 0,77

Limiti di utilizzo connessione:


Se il rapporto cos calcolato scende sotto 0,66 si consiglia di non effettuare il fissaggio a secco ma tramite incollaggio con espansivo chimico (resina).
Se il rapporto cos calcolato scende sotto 0,5 si consiglia di non fissare i connettori.
Se la base del travetto inferiore a 7,2 cm e il rapporto calcolato prevede riduzione di resistenza si consiglia di non fissare i connettori.
Se la base del travetto inferiore a 7,2 cm e il rapporto calcolato non prevede riduzione di resistenza si consiglia di non effettuare il fissaggio
a secco ma tramite incollaggio con espansivo chimico (resina).
In tutti i casi differenti da quelli provati la resistenza del connettore viene calcolata per via teorica ed quindi responsabilit del progettista verificarla.

80
Esempio di calcolo
Caratteristiche Geometriche (luce travi, sezione trave soletta, dimensioni e orditura solaio)

Caratteristiche dei materiali e Normativa di Riferimento


Calcestruzzo travetto esistente tipo C16/20 (l 8 cm x h 16 cm) posti a un interasse di 50 cm luno dallaltro;
Caldana esistente spessore 2 cm con calcestruzzo C16/20;
Acciaio esistente nel travetto (disposto come armatura inferiore) 2F12 in acciaio Feb 32k;
Acciaio inserito nella nuova soletta collaborante in calcestruzzo strutturale Leca 2F12 in acciaio B450C;
Copriferro considerato pari a 2 cm;
Calcestruzzo CentroStorico (1500 kg/m3 spessore 5 cm);
Massetto CentroStorico (1250 kg/m3 spessore 5 cm);
Pavimento tipo gres spessore 1 cm;
Resistenza Caratteristica Connettore CentroStorico Rk = 12,56 kN
Verifica secondo il D.M. 14/01/2008 Norme tecniche per le costruzioni Il calcolo stato condotto con lipotesi di travi puntellate.

Denizione dei carichi agenti Sollecitazioni di progetto


G1 = soletta + trave = 2,78 kN/m2; Si considera un ipotesi di rigidezza molto bassa agli appoggi, questa
G2 = pavimento + massetto + tramezzature interne = 2,20 kN/m2 una condizione spesso pi vicina alla realt rispetto al caso di
Q = carichi di esercizio cat. A (civile abitazione) = 2 kN/m2 semplice appoggio quando si tratta di solai in laterocemento.
Carichi di progetto allo SLU q = 4,90 kN/m M+ED = 8,20 kNm
Carichi di progetto allo SLE (caratteristica rara) q = 3,50 kN/m M-ED = 1,60 kNm (ql2/48) - rigidezza molto bassa agli appoggi
VED = 10,00 kN
Veriche di sicurezza
Le verifiche vengono effettuate calcolando la sezione composta calcestruzzo calcestruzzo strutturale leggero Leca in condizioni elastiche.
In tal modo si confronta in condizioni ultime la resistenza a flessione della sezione composta e la resistenza a taglio in assenza di specifica
armatura a taglio, rispetto alle sollecitazioni di progetto. In condizioni di esercizio, si calcolano le deformazioni (con il solaio puntellato), del
contributo del carico variabile e del carico massimo. M+RD = 10,10 kNm > M+ED - M-RD = 17,20 kNm > M-ED - VRD = 10,40 kN > VED
Si riportano qui sotto I grafici del dimensionamento del solaio in latero cemento esistente, sia con le sollecitazioni di progetto che con le
prestazioni resistenti delle sezioni:

Distribuzione connettori
Il calcolo dei connettori stato condotto sulla base della resistenza allo scorrimento in zona tesa e in zona compressa, in particolare:
Pd (zona compressa) = 10,05 kN Pd (zona tesa) = 7,03 kN

Zona 1 = L/4 Zona 2 = L/2 Zona 1 = L/4


Passo connettori = 14 cm Passo connettori = 41 cm Passo connettori = 14 cm
N connettori = 7 N connettori = 6 N connettori = 7
N connettori totale = 20; Incidenza connettori = 9,5/m2

81
4.2 Il progetto del consolidamento

4.2.3.3B Soluzione calcestruzzo-calcestruzzo (interconnessione chimica)


La connessione chimica deve possedere una resistenza di adesione almeno pari alle sollecitazioni taglianti trasmesse dalla nuova soletta
in calcestruzzo alla struttura esistente, assicurando una perfetta continuit di tenuta meccanica tra il solaio esistente e la nuova soletta in
calcestruzzo consentendo di poter applicare le ipotesi di una unica sezione complessivamente resistente.

In particolare, le modalit di calcolo seguite nel solaio composto calcestruzzo calcestruzzo mediante connessione chimica sono del tutto
analoghe a quelle nel caso di connessione meccanica. Sar necessario individuare la larghezza collaborante da considerare della nuova
soletta unita alla caldana esistente, questa dovr essere presa in conto soltanto se lo spessore del calcestruzzo non inferiore a 4 cm:

Pertanto, sar necessario calcolare le tensioni tangenziali agenti allinterfaccia soletta esistente nuova cappa in calcestruzzo mediante il
tradizionale approccio elastico secondo la nota espressione del taglio alla Jourawski:

Infine eseguire il confronto di queste tensioni tangenziali agenti con quelle limite e ammissibili del connettore chimico.

Consolidamento
C lid t chimico:
hi i iindicazione
di i ddella
ll nuova sezione
i collaborante
ll b t calcestruzzo-calcestruzzo.
l t l t

82
Solaio in laterocemento - Esempio di calcolo
Caratteristiche Geometriche (luce travi, sezione trave - soletta, dimensioni e orditura solaio).

Caratteristiche dei materiali e Normativa di Riferimento


Calcestruzzo travetto esistente tipo C16/20 (l 8 cm x h 16 cm) posti a un interasse di 50 cm luno dallaltro;
Caldana esistente spessore 2 cm con calcestruzzo C16/20;
Acciaio esistente nel travetto (disposto come armatura inferiore) 2F12 in acciaio Feb 32k;
Acciaio inserito nella nuova soletta collaborante in calcestruzzo strutturale Leca 2F12 in acciaio B450C;
Copriferro considerato pari a 2 cm;
Calcestruzzo CentroStorico (1500 kg/m3 spessore 5 cm);
Massetto CentroStorico (1250 kg/m3 spessore 5 cm);
Pavimento tipo gres spessore 1 cm;
Resistenza Caratteristica alladesione Connettore CentroStorico chimico > 10 N/mm2
Verifica secondo il D.M. 14/01/2008 Norme tecniche per le costruzioni. Il calcolo stato condotto con lipotesi di travi puntellate.
Denizione dei carichi agenti Sollecitazioni di progetto
G1 = solaio esistente + soletta collaborante = 2,78 kN/m2; Si considera un ipotesi di rigidezza molto bassa agli appoggi, questa
G2 = pavimento + massetto + tramezzature interne = 2,20 kN/m2 una condizione spesso pi vicina alla realt rispetto al caso di sem-
Q = carichi di esercizio cat. A (civile abitazione) = 2 kN/m2 plice appoggio quando si tratta di solai in laterocemento.
Carichi di progetto allo SLU q = 4,90 kN/m M+ED = 8,20 kNm
Carichi di progetto allo SLE (caratteristica rara) q = 3,50 kN/m M-ED = 1,60 kNm (ql2/48) - rigidezza molto bassa agli appoggi
VED = 9,30 kN
Veriche di sicurezza
Le verifiche vengono effettuate calcolando la sezione composta calcestruzzo calcestruzzo strutturale leggero Leca in condizioni elastiche.
In tal modo si confronta in condizioni ultime la resistenza a flessione della sezione composta e la resistenza a taglio in assenza di specifica
armatura a taglio, rispetto alle sollecitazioni di progetto. In condizioni di esercizio, si calcolano le deformazioni (con il solaio puntellato), del
contributo del carico variabile e del carico massimo. M+RD = 10,10 kNm > M+ED - M-RD = 17,20 kNm > M-ED - VRD = 10,40 kN > VED
Si riportano qui sotto I grafici del dimensionamento del solaio in laterocemento esistente, sia con le sollecitazioni di progetto che con le
prestazioni resistenti delle sezioni:

Verica allo scorrimento del Connettore CentroStorico Chimico


Nelleseguire la verifica allo scorrimento nuova soletta collaborante soletta esistente, sar necessario calcolare le tensioni ioni tangenziali age
agenti
ggeenti
allinterfaccia tra le due parti mediante il tradizionale approccio elastico secondo lespressione del taglio alla Jourawski:
Infine eseguire il confronto di queste tensioni tangenziali agenti con quelle limite
ed ammissibili del connettore chimico. t= tensioni tangenziali di scorrimento

In tal caso il valore dello scorrimento di progetto risulta essere pari dal calcolo a circa:
tinterfaccia = 0,5 kN/cm distribuito sulla larghezza del travetto (pari a 8 cm in
questo caso) si ottiene uno sforzo tangenziale distribuito pari a 0,625 N/mm2 ben 8 8
16

inferiore al valore resistente del connettore CentroStorico Chimico.

83
4.3 Il ruolo dei solai nella sicurezza sismica
4.3.1 Normativa tecnica e ruolo dei solai

Il D.M. 14 gennaio 2008 (Norme Tecniche Mappa di pericolosit sismica del territorio italiano (INGV).
per le Costruzioni) ha introdotto una nuova
metodologia per definire la pericolosit
sismica del territorio italiano e,
conseguentemente, le azioni di progetto
per le nuove costruzioni e per gli interventi
sulle costruzioni esistenti. In seguito alla
nuova classificazione, tutte le regioni italiane
risultano a rischio sismico e pertanto su tutto
il territorio nazionale vige l'obbligo di
progettare ed intervenire tenendo conto
dell'azione sismica.
proprio da qui che ha inizio lanalisi degli
interventi di consolidamento, da applicare
ed estendere a tutte le tipologie di costruzioni
esistenti per quanto possibile in modo
regolare ed uniforme.

Lesecuzione di interventi su porzioni


limitate delledificio va opportunamente
valutata e giustificata, considerando
la variazione nella distribuzione
delle rigidezze e delle resistenze e la
conseguente eventuale interazione con
le parti restanti della struttura. Particolare La resistenza necessaria per cautelarsi indicano che un solaio pu essere ritenuto
attenzione deve essere posta alla fase contro eventuali danni indotti dalle forze sufficientemente rigido se in grado di
esecutiva degli interventi, fondamentale di inerzia nellorizzontamento: i criteri trasmettere agli elementi verticali le forze
per la buona riuscita delle soluzioni nella di progettazione largamente condivisi risultanti dallanalisi amplificate del 30%.
globalit del contesto (8.7.4).

Il ruolo dei solai fondamentale


Forza agente di calcolo Forza minima che in grado di trasmettere
durante un evento sismico: a essi infatti
generalmente affidato il compito di
ridistribuire le forze orizzontali indotte dal
P1 P2 1,3 1,3
sisma sugli elementi verticali e assicurare P1 P2
che gli elementi resistenti collaborino nel
sopportare lazione orizzontale.
1 2 1 2
Per assolvere a questa importante funzione
un solaio deve avere resistenza e
rigidezza idonee ed adeguate al tipo
Un solaio si definisce resistente quando
di funzionamento statico e dinamico in grado di trasmettere agli elementi verticali
specifico di ogni struttura. una sollecitazione pari al 30% in pi rispetto
a quella effettivamente agente.

84
La rigidezza nel piano dei solai deve essere
tale da permettere loro di comportarsi
da diaframmi rigidi: generalmente
auspicabile in quanto permette di ridistribuire
le forze orizzontali proporzionalmente alle
rigidezze degli elementi verticali e di utilizzare
ipotesi semplificative nella modellazione.
Generalmente un diaframma pu essere
Rigido Deformabile
considerato rigido se, modellato con la sua
reale deformabilit nel piano, gli spostamenti deve essere <10% se modellato
orizzontali calcolati durante lanalisi sismica con la reale rigidezza rispetto a
quello considerato rigido
non superano quelli ottenuti con la medesima
analisi (supponendo il diaframma rigido
per un valore superiore del 10% del valore
assoluto degli spostamenti corrispondenti).

In sintesi, cos come indicato dalle N.T.C. 2) in laterocemento con soletta superiore in acciaio o in legno da connettori
2008, i solai possono essere considerati in calcestruzzo armato (spessore minimo a taglio opportunamente dimensionati
infinitamente rigidi nel loro piano se 40 mm); (a condizione che eventuali interruzioni
realizzati in: 3) in struttura mista, con soletta in nella continuit planimetrica del solaio
1) calcestruzzo armato; calcestruzzo armato (spessore minimo non ne riducano significativamente la
50 mm) collegata agli elementi strutturali rigidezza (7.2.6)).

85
4.3 Il ruolo dei solai nella sicurezza sismica

4.3.2 I benefici dei calcestruzzi leggeri strutturali

I benefici del calcestruzzo leggero sono stati


verificati attraverso unanalisi progettuale
(Il comportamento sismico di strutture in
calcestruzzo leggero in collaborazione
con Eucentre di Pavia) condotta con tre
livelli di sismicit (alta, moderata, bassa) su
di un edificio in muratura e solai in legno,
consolidati con una nuova soletta dello
spessore di 5 cm e resistenza meccanica a
compressione Rck=25 MPa.

In sintesi i risultati numerici ottenuti


conducono alle seguenti considerazioni:
Limpiego del calcestruzzo leggero
strutturale di argilla espansa come
consolidamento dei solai esistenti in
legno pu ridurre le forze di taglio
sismiche fino a ca. il 10%. Questo
dovuto alla minore incidenza del peso
delle strutture orizzontali rispetto a
strutture in calcestruzzo ordinario. Esempio di meccanismo locale
Disponendo di un modulo di elasticit di collasso.
minore, il calcestruzzo leggero strutturale
conferisce ai divisori orizzontali una
maggiore deformabilit che si traduce
in periodi di vibrazione maggiori e quindi
accelerazioni sulla struttura inferiori.
In un edificio con solai in legno, il
consolidamento delle strutture orizzontali
con calcestruzzo leggero favorisce la
sicurezza delle pareti perimetrali
di tamponamento non caricate
direttamente dai solai con limportante Meccanismo di risposta globale
Il documento integrale Il comportamento
risultato di poterne evitare il collasso
sismico di strutture in calcestruzzo
(in funzione della tipologia delledificio).
leggero (in collaborazione con Eucentre di
Infatti limpiego del calcestruzzo leggero valore di coefficiente di sicurezza
Pavia), disponibile su www.leca.it
pu produrre sollecitazioni sismiche pi alto rispetto a quello ottenuto con
inferiori nella struttura (quale ad esempio limpiego di calcestruzzo tradizionale.
minore domanda di taglio) e quindi il

A conclusione delle verifiche sismiche parametriche condotte sui due sistemi costruttivi, relativi a edifici a telaio in c.a. o in
muratura portante, lapplicazione del calcestruzzo leggero strutturale evidenzia i seguenti risultati.

86
4.3.2.1 Il calcestruzzo leggero nel progetto sismico di un nuovo edificio in calcestruzzo armato
Considerando il progetto sismico di un telaio in calcestruzzo armato realizzato in calcestruzzo tradizionale o leggero a parit di
geometria, valutando il quantitativo minimo di armature negli elementi in accordo alla richiesta calcolata in funzione delle azioni solle-
citanti o dei minimi imposti dalla normativa si pu concludere:

In condizioni di alta sismicit, il telaio in calcestruzzo leg-


gero studiato richiede un quantitativo 27% inferiore di arma-
tura rispetto al telaio equivalente progettato in calcestruzzo
tradizionale.
In condizioni di sismicit moderata e bassa, sussiste una mode-
sta differenza (7%) ancora a vantaggio della tipologia di telaio in
calcestruzzo leggero nei confronti del calcestruzzo tradizionale.
Viene soddisfatto pertanto in entrambi i casi il comportamen-
to deformativo sismico delledificio.
Ladozione del calcestruzzo leggero contribuisce allo svilup-
po di un livello minore di sollecitazioni interne agli elementi
strutturali e pertanto riducono di conseguenza il livello di sovra-
resistenza degli elementi che si plasticizzano.
Il calcestruzzo leggero pu contribuire alla riduzione del-
le dimensioni dei plinti in fondazione per strutture costruite
in zona ad alta sismicit, fino a 11,5% per ledificio presentato
in questo studio.
Limpiego del calcestruzzo leggero strutturale pu comporta-
re una apprezzabile riduzione delle armature necessarie agli
elementi resistenti e delle dimensioni fondazionali.

4.3.2.2 Consolidamento di solai con calcestruzzo leggero in edifici esistenti in muratura in zona sismica.
Per quanto riguarda la valutazione sismica delledificio esistente in muratura consolidato con il getto di calcestruzzo, normale o
leggero, allestradosso di un esistente solaio in legno, lo studio parametrico intrapreso, condotto con tre livelli di pericolosit simica (alto,
moderato e basso), conduce ai seguenti risultati:
Limpiego di calcestruzzo leggero come consolidamento dei solai esistenti in legno pu ridurre le forze di taglio sismiche fino
al 9,5% (in questo caso). Questo dovuto alla minore incidenza del peso delledificio che ha rispetto alla corrispondente massa di
calcestruzzo tradizionale.
In caso di sismicit bassa (0,05 g), nello specifico caso esaminato, si scoperto che il collasso delle pareti esterne potrebbe essere
evitato per il sisma di progetto impiegando il calcestruzzo leggero invece di quello normale.
In definitiva il risultato dello studio parametrico sullapplicazione di LW rispetto a NW come getto di calcestruzzo su un sola-
io in legno di edificio esistente conclude che il collasso
sempre governato dalle pareti laterali invece che
dalle pareti portanti il solaio. Questo perch i primi
non hanno o hanno limitate area dinfluenza dei cari-
chi verticali ma a cui richiesta la resistenza a forze di
taglio molto elevate. Le pareti laterali sono estrema-
mente frequenti negli edifici in muratura costruiti se-
condo allineamenti paralleli, come in molte citt Italiane.
Pertanto la probabilit di rotture di pareti laterali pu
essere diminuito dallimpiego del calcestruzzo leggero.

87
4.4 I vantaggi delle leggerezza

Limpiego di calcestruzzi leggeri strut-


turali di argilla espansa, oltre a consen-
tire la soluzione di difficolt specifiche,
frequente nella realizzazione di interventi
di rinforzo dei solai esistenti e in opere
con grandi luci o forti aggetti: infatti ol-
tre a risolvere problemi statico-strutturali
contribuiscono ad eliminare diversi vincoli
formali.
La caratteristica principale , infatti,
il favorevole rapporto resistenza/peso
che rende i calcestruzzi leggeri strutturali
adatti a:
strutture in cui il peso proprio pre-
ponderante rispetto ai carichi portati:
la riduzione del peso comporta la ridu-
zione di tutte le sezioni, quindi meno cal-
cestruzzo, minori casserature e minori
armature;
grandi strutture o opere di ingegneria
caratterizzate da grandi altezze e/o
importanti luci, in cui ogni riduzione
di sezione comporta significative eco-
nomie;
interventi su terreni con limitata por-
tanza, in cui ogni riduzione di peso della
struttura restituisce significativi risparmi
nei costi di fondazione: in alternativa a
parit di peso totale possibile realizza-
re strutture di maggiori dimensioni;
svariate applicazioni in ristrutturazio-
ne, dai rinforzi e consolidamenti di solai
esistenti a pilastri per sopraelevazioni
di sottotetti, da balconi con parapetti
a scale interne: la significativa riduzio-
ne di peso proprio del calcestruzzo, a
parit di resistenza meccanica, rende
disponibile maggiori carichi accidentali
o sovraccarichi utili;
strutture soggette a rilevanti azioni
orizzontali (in particolare il sisma ma
anche il vento), per le quali la riduzione
delle masse si traduce in una riduzione
delle sollecitazioni (come meglio appro-
fondito di seguito);
Edifi i pluripiano
Edificio l i i con elementi
l ti iin aggetto
tt ((parapetti)
tti) e struttura
t tt portante
t t di sommi-i
t (piano attico e superattico) in calcestruzzo leggero strutturale (CityLife Milano).

88
strutture in cui sia utilmente sfruttabile
anche la buona resistenza termica del
calcestruzzo leggero, decisamente
migliore di quella di un calcestruzzo tra-
dizionale di sua natura privo di caratteri-
stiche isolanti;
strutture in cui il migliore compor-
tamento al fuoco del calcestruzzo
leggero comporti economie derivanti dal-
la possibilit di realizzare ridotte sezioni
in calcestruzzo e minori spessori di copri-
ferro, o consenta di raggiungere maggiori
livelli di sicurezza della costruzione;
solai nei quali diventa possibile re-
alizzare getti pieni, anche di ridotto
spessore, con pesi propri simili ai solai
alleggeriti tradizionali ma con riduzione
della necessit di travature.
Elementi costruttivi portanti in calcestruzzo leggero strutturale (MOSE Venezia).

Come diffusamente trattato nei Cap. 4.2


e 4.3, lutilizzo del calcestruzzo leggero
strutturale nel consolidamento e rinforzo
di un solaio esistente assicura diversi van-
taggi anche al comportamento sismico
dellintero edicio. In primo luogo le strut-
ture miste (nuova soletta interconnessa al
solaio esistente) beneciano di una mino-
re massa e quindi minori pesi, ridotti sino
al 40% rispetto al calcestruzzo tradiziona-
le a parit di resistenza; ne consegue una
risposta sismica attenuata a tutto van-
taggio della sicurezza statica delledicio.

Rinforzo statico nucleo centrale in calcestruzzo leggero strutturale (Ponte della


Costituzione sul Canal Grande a Venezia)

La guida allimpiego dei Calcestruzzi leggeri strutturali di argilla espansa (regole


di calcolo e di esecuzione, caratteristiche meccaniche, mix-design) coerente con le
N.T.C. (DM 14.01.2008) e le Istruzioni della Circolare del 2.2.2009, redatta dai professori
Sanpaolesi e Formichi, disponibile gratuitamente su www.leca.it

89
4.5 Gli strumenti per il progettista
4.5.1 Il software di calcolo

Grazie alla storica esperienza nel settore e CentroStorico.eu e Leca.it, il dimensio- stratigrafia quali sottofondi e massetti di
alla maturata conoscenza della tecnologia namento del solaio pu essere eseguito in finitura.
dei materiali, Laterlite offre ai Professioni- completa autonomia inserendo i dati di Per il consolidamento dei solai con la
sti ed alle Imprese del settore un prezioso progetto (tipologia solaio esistente, geome- tecnica dellinterconnessione chimica
strumento di calcolo per il rapido dimen- tria e caratteristiche dei materiali) allinterno lAssistenza Tecnica Laterlite, con un
sionamento dei solai misti calcestruz- della semplice interfaccia grafica. Il calcolo team di ingegneri strutturisti dedicati
zo/legno, calcestruzzo/calcestruzzo, risulta rapido e facilitato, grazie ai para- (calcolo.strutturale@leca.it - 02 48011962)
calcestruzzo/acciaio con il Connettore metri dei prodotti gi preimpostati, e alla a completa disposizione con relazioni
CentroStorico. possibilit di prevedere linserimento anche tecniche e di calcolo per il dimensiona-
Scaricabile gratuitamente sui siti internet degli altri strati di materiali presenti nella mento dellelemento portante rinforzato.

Maschera
M h di iinserimento
i t ddatiti e risultati
i lt ti di calcolo.
l l Relazione di calcolo.

Sezione tipo della stratigrafia, anche in


formato dwg per AutoCAD.

90
4.5.2 La relazione tecnica e di calcolo
Al fine di formalizzare la soluzione progettu-
ale scelta, spesso necessaria per il suo de-
posito agli organi competenti, necessario
realizzare una relazione tecnica e di cal-
colo che attesti la verica degli elementi
strutturali in accordo alla normativa di 

riferimento. 



%+)-%+&!)!*+),++,)1!&%!%)+&<=
#1!&%%!!#&#&
Laterlite, da oltre quindici anni produttrice 
 

di calcestruzzi leggeri strutturali e con una


rete di consulenti tecnici in tutta Italia (www.
leca.it/rete-vendita), amplia la propria pro-
posta di servizi tecnico-commerciali con
la Relazione tecnica e di calcolo.
Il documento, comprendente parti testuali,
disegni e diagrammi, si articola in diversi ...5%+)&+&)!&5,



punti a seconda della tipologia di soluzione


tecnica individuata:
puntuale descrizione dellintervento;
riferimenti alla Normativa in vigore;
dati di Calcolo e Caratteristiche dei
Materiali;
analisi dei carichi e ipotesi di vincolo;
calcolo, con le veriche agli SLU e
SLE;
sintesi nale e conclusioni.

Per richiedere il servizio contattare


lAssistenza Tecnica Laterlite allo
02.48011962 o scrivere a
calcolo.strutturale@leca.it.

Convegni
e seminari
Iscriviti su Leca.it/eventi/ ai convegni, seminari tec-
nici e incontri formativi organizzati da Laterlite anche
in collaborazione con gli Ordini Professionali.

91
9922
I PRODOTTI

5
93
5.1 Connettore CentroStorico

CONNETTORE Campi dimpiego


Sistema di interconnessione su solai in Sistema di interconnessione su solai in
CENTROSTORICO legno, a semplice e a doppia orditura, acciaio;
per il consolidamento con fissaggio sia a diretto contatto Sistema di interconnessione su solai
della trave che sopra lassito ligneo (non in laterocemento e calcestruzzo armato.
e il rinforzo statico richiede quindi la carotatura dellassito);
dei solai in legno,
acciaio e calcestruzzo. Vantaggi
Connettore CentroStorico un prodotto di Posa veloce e semplice, pi economico
facile impiego e dalle prestazioni certificate: rispetto ai sistemi tradizionali, pi sicuro
Efficace sistema di interconnessione, e prestazionale rispetto alle semplici viti;
grazie al robusto connettore tipo prisma Facile nellimpiego, non richiede ma-
(e relative viti per legno/calcestruzzo/ac- nodopera specializzata e il fissaggio
ciaio) modellato per consentire lelevata totalmente meccanico (con tradizionali
aderenza al solaio e in grado di assorbire trapani e avvitatori) e senza richiedere
al meglio gli sforzi di taglio (efficiente resine o speciali adesivi chimici;
consolidamento strutturale); Elevata prestazione delle viti da legno/
Sistema certificato nella prestazioni, in calcestruzzo/acciaio, realizzate per
accordo alle normative di progetto per assicurare una perfetta connessione e in-
LEGNO
strutture miste e supportato da prove tegrazione con il connettore tipo prisma;
di laboratorio eseguite dallUniversit di Fissaggio diretto su solaio in legno sia
Trieste, dipartimento di Ingegneria; nella trave che nellassito continuo, senza
Elevata rigidezza e monolicit del rin- perdita di prestazione meccanica e anche
forzo, in grado di assicurare ridotte frecce in assenza di preforo;
e maggiore portata del solaio rinforzato Disponibile in tre versioni, Connettore
sino al 200% grazie allinterconnessione; CentroStorico Legno/Acciaio/Calcestruz-
Versatile per tutti gli usi, il connettore zo, ognuno caratterizzato da idonea
pu essere utilizzato su varie tipologie certificazione tecnica e supportato da
di solai e anche per elevati spessori di specifico sistema di calcolo.
nuova soletta collaborante;
ACCIAIO
Certificazioni
I Connettori CentroStorico Legno, Acciaio,
Calcestruzzo sono stati sottoposti a una ap- Sezione Scienza delle Costruzioni
LABORATORIO UFFICIALE PROVE MATERIALI
(Legge 5 novembre 1971, n. 1086)

DA ASSOGGETTARE

profondita indagine sperimentale, secon-


A BOLLO IN CASO
D'USO, AI SENSI DEL Trieste, /2014
D.P.R. 642/72

xx CERTIFICATO DI PROVE N. 140000


Pagina 1 di 26

do le normative prescritte dallEurocodice Committente:

Domanda dd.:
Campioni di:
.
xxxxxxxxxxxxx
manufatti in calcestruzzo armato e legno.

Gli elementi sottoposti a prova sono costituiti da una serie di 9 manufatti dichiarati

5, dallUniversit degli Studi di Trieste di- finalizzati a determinare la resistenza a taglio di connettori a taglio CCS con vite per legno
fissati su travi legno da testare secondo le modalit previste dalla normativa UNI EN
26891:1991 Capitolo 8.
I campioni sono realizzati con 1 soletta di calcestruzzo di altezza pari a 41 cm, larghezza
13 cm e spessore 6 cm dichiarata essere armata con rete elettrosaldata, posta in testa ad un
travetto di legno di supporto di dimensioni in altezza pari a 41 cm, lunghezza 16 cm e

partimento di Ingegneria sezione di Scienza larghezza pari a 13 cm; presente come interfaccia tra il calcestruzzo ed il travetto di legno
un pannellino di truciolare di dimensioni pari alla superficie del calcestruzzo e di spessore
pari a 20 mm. La soletta da caricare dichiarata essere prodotta con calcestruzzo alleggerito
Leca Cls 1400,
Il committente ha dichiarato inoltre che i connettori colleganti la soletta al travetto di legno

delle Costruzioni e Strutture.


sono stati posizionati in numero di 2 per campione e che, per evitare aderenza superficiale
tra supporto e soletta, stata posata una pellicola sulla superficie di interfaccia.
In allegato si fornisce la documentazione porta dal committente.

I campioni sono stati forniti direttamente dal committente le prove.

Download gratuito delle certificazioni Le prove sono state eseguite in giorni diversi, secondo quanto indicato nelle singole
schede descrittive dei risultati conseguiti, presso il Laboratorio Ufficiale, utilizzando sistemi di
contrasto, di applicazione del carico, di misura ed acquisizione dati propri del Laboratorio
stesso, seguendo quanto concordato con il committente riguardo le modalit di prova.

N
Nel seguito, dopo la descrizione delle apparecchiature utilizzate, delle misure effettuate e

Connettori CentroStorico Legno, Acciaio, de


d

a
al
e le
delle
esseg
seg
allin
e modalit di prova adottate, sono riportate le schede dei risultati per ciascuna delle prove
eseguite,
llin
n
allinizio
complete della documentazione fotografica riguardante il singolo manufatto
della prova e la modalit di rottura alla fine della prova.

CALCESTRUZZO
LO SPERIMENTATORE
(dott. ing. Franco Trevisan)

Calcestruzzo su www.CentroStorico.eu e IL RE
IL RESPONSABILE
E DEL LABORATORIO
(Prof. ing. Salvatore No)
IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO
(Prof. Paolo Rosato)

www.Leca.it Piazzale
Pi
Pia
Piazz
azz
zza
za Europa 1 - 34127 Trieste
za
P. I.V.A.
I.V
V. IT 00211830328 - C.F. 80013890324
Tel. +39 040 558 3582 / 3830
Fax. +39 040 558 3580 http://www.dicar.units.it

94
Software di calcolo
un prezioso strumento per il rapido dimensionamento dei solai misti in calcestruzzo/
legno, calcestruzzo/acciaio, calcestruzzo/calcestruzzo con i Connettori CentroStorico.
Download gratuito su CentroStorico.eu e Leca.it

Video di posa
Sul canale YouTube di Laterlite (youtube.com/user/laterlitespa) sono
disponibili:
- video Sistema di Consolidamento dei solai esistenti;
- video di posa Connettore CentroStorico Legno per il consolidamento dei solai in legno;
- video di posa Connettore CentroStorico Acciaio per il consolidamento dei solai in acciaio;
- video di posa Connettore CentroStorico Calcestruzzo per il consolidamento dei solai in calcestruzzo;
- video di posa Connettore CentroStorico Chimico per il consolidamento dei solai in calcestruzzo e
laterocemento con ridotta larghezza dei travetti.

Imballi

Connettore CentroStorico Connettore CentroStorico Connettore CentroStorico


Legno Acciaio Calcestruzzo

Secchiello da 100 pz Secchiello da 100 pz


Secchiello da 100 pz

Attrezzature di posa

Trapano: Avvitatore dotato di buona coppia Punta per acciaio 8 mm


- Legno: punta 6 mm, solo per legni duri; (meglio se a impulsi) con bussola contenuta nel secchiello.
- Acciaio: punta 8 mm; esagonale 13 mm.
- Calcestruzzo: punta 8 mm.

Avvertenze generali
Mettere in opera Connettore CentroStorico connettori pi ravvicinati verso le estre- CentroStorico in funzione della specifica
secondo le modalit indicate dal Progettista mit del solaio e pi distanziati in prossi- tipologia di solaio da consolidare, contattare
in termini di distanza tra i connettori, n di mit della mezzeria, che a passo costante, lAssistenza Tecnica Laterlite 02.48011962
connettori per trave e n di connettori al m2. ovvero connettori posizionati sempre a - infoleca@leca.it o utilizzare il software di
Connettore CentroStorico pu essere calco- uguale distanza. Per unindicazione gene- calcolo su www.CentroStorico.eu e www.
lato e posato sia a passo variabile, ovvero rale sul posizionamento di Connettore leca.it.

95
5.1 Connettore CentroStorico

Unefficace sistema di interconnessione grazie al robusto connettore di base tipo prisma e alla speci-
ca vite da legno, progettati e modellati per consentire lelevata aderenza al solaio ligneo e in grado
LEGNO di assorbire al meglio gli sforzi di taglio. La specifica geometria del connettore gli conferisce una
maggiore supercie di aderenza al calcestruzzo rispetto a un connettore tradizionale. La speciale
Connettore meccanico vite da legno, inserita a 45 nella trave, sfrutta la direzione di maggiore resistenza delle fibre legnose
per il consolidamento (direzione longitudinale) aumentandone cos la rigidezza del sistema escludendo negativi feno-
meni di rifollamento (non perfetta aderenza vite-legno). Caratteristica unica, rispetto a tutti gli altri
e il rinforzo statico sistemi di interconnessione meccanica impiegati, il vantaggio di assicurare analoghe prestazioni
di rigidezza sia fissato a diretto contatto della trave in legno che sopra lassito. Grazie alla sua forma
dei solai in legno. versatile e adattabile in diversi contesti: possibile invertire il senso di inserimento della vite per
aumentare laltezza utile del connettore, preferibile nel caso di rinforzo di solai a doppia orditura o in
presenza di soletta di calcestruzzo leggero con maggiore spessore. Connettore CentroStorico Legno
un prodotto e un sistema certicato nelle prestazioni dallUniversit di Trieste.
Documentazione tecnica, certificazioni e software di calcolo su www.CentroStorico.eu
Caratteristiche tecniche Voce di capitolato
Resistenza caratteristica Fv,Rk vite standard vite corta Connettore CentroStorico Legno
mm

mm

posa connettore su trave 15,5 kN 10,1 kN


composto da un elemento prismatico me-
30

0
15
1

posa connettore su assito sp. 2 cm 14,6 kN 8,3 kN


ta

rd

tallico di spessore 2,5 mm zincato, a forma


or

da

posa connettore su assito sp. 4 cm 11,2 kN -


c

43
te

ta
Vi

mm Modulo di scorrimento per calcoli allo stato limite di esercizio Kser


s

di cuneo cavo, di dimensioni 65x45x38 mm,


te
Vi

posa connettore su trave 19.340 N/mm 7.137 N/mm


40 mm

posa connettore su assito sp. 2 cm 12.670 N/mm 9.254 N/mm avente due fori allungati per il passaggio a
posa connettore su assito sp. 4 cm 9.200 N/mm - 45 di una vite per legno zincata di diametro
Modulo di scorrimento per calcoli allo stato limite ultimo Ku
posa connettore su trave 16.990 N/mm 6.691 N/mm 10 mm e di lunghezza 150 mm (vite stan-
posa connettore su assito sp. 2 cm 12.670 N/mm 8.908 N/mm dard) e lunghezza 130 mm (vite corta).
posa connettore su assito sp. 4 cm 9.200 N/mm -
37 mm
m
m 65 Altezza minima trave con assito 10 cm 8 cm Tipo acciaio
Confezione in secchielli da 100 pezzi Prisma: DC04 (EN10130) e zincatura elettrolitica min. 8 m
Certicazione: Universit di Trieste Vite Legno: C22 cementato e zincatura elettrolitica min. 8 m

Applicazione connettore CentroStorico Legno


Distanza m
35 c
muro-primo connettore

1 Mettere a nudo lassito/pianelle in cotto e stendere 2 Segnare le distanze a cui vanno posizionati i Fig. 1

Membrana CentroStorico (o equivalente telo di connettori (posa su assito continuo o interrotto).


materiale impermeabile e traspirante) avendo cura di
sovrapporre i teli di ca. 10 cm.
3 Posizionare i connettori con la freccia rivolta ver-
Solai in legno doppia orditura sso la mezzeria del solaio (ovvero con la parte poste-
riore rialzata rivolta verso i muri, vedi fig. 1), improntare
le viti inserite attraverso i due fori allungati del con-
nettore con una martellata e fissarle alla trave di legno
mediante lavvitatore con inserto da 13 mm. In caso di
legni duri, eseguire il preforo con un trapano punta
6 mm per una profondit pari alla lunghezza della vite.
A seguire ssare le viti a mezzo avvitatore.

2.A Fissaggio su trave principale: posizionare il 2.B Fissaggio su travetto secondario: posizionare il con-
connettore in senso verticale (asportando una por- nettore sopra lassito ligneo/pianella in cotto o direttamente
zione di assito) e creare un cordolo di calcestruz- nel travetto secondario seguendo le indicazioni al punto 2.
zo di collegamento adeguatamente armato con la
parte superiore della soletta. Tra travetto e travetto 4 Posizionare la rete metallica e gettare il calcestruzzo
realizzare elementi di contenimento del getto. per la formazione della nuova soletta collaborante.

96
I solai in acciaio-voltine e acciaio-tavelloni richiedono interventi strutturali di consolidamento e re-
ACCIAIO cupero perch storicamente dimensionati per sostenere carichi di modesta entit. La soluzione tec-
nica prevede la sostituzione del materiale di livellamento, ove presente, con prodotti leggeri (argilla
Connettore meccanico espansa o premiscelati della gamma Lecacem) sino allestradosso delle putrelle; successivamente si
per il consolidamento procede con il fissaggio del Connettore sulle putrelle ed il getto della soletta in calcestruzzo leggero
strutturale armato. Il ssaggio di Connettore CentroStorico Acciaio avviene a freddo direttamen-
e il rinforzo statico te sulle travi con la specifica vite autolettante, indistintamente sullanima o sullala, assicurando
dei solai in acciaio. elevata afdabilit e migliore prestazione meccanica allinterconnessione. La struttura mista cos
realizzata sfrutta al meglio la peculiarit dei due materiali, calcestruzzo e acciaio, incrementando le
prestazioni del solaio sia in termini di resistenza che di rigidezza.
Connettore CentroStorico Acciaio un prodotto e un sistema certicato nelle prestazioni
dallUniversit di Trieste, dipartimento di Ingegneria sezione di Scienza delle Costruzioni e
Strutture.
Documentazione tecnica, certificazioni e software di calcolo su www.CentroStorico.eu

43
mm Caratteristiche tecniche Voce di capitolato
40 mm

Resistenza caratteristica PRk 23,1 kN


Connettore CentroStorico Acciaio com-
17 mm

Resistenza caratteristica PRd 15,4 kN


posto da un elemento prismatico metallico
Sp. minimo ala della trave 6 mm
di spessore 2,5 mm zincato, a forma di
cuneo cavo, di dimensioni 65x45x38 mm,
Tipo acciaio
37 mm avente alla base un foro per il passaggio di
m
m 65 Prisma: DC04 (EN10130) e zincatura elettrolitica min. 8 m
una vite autofilettante per acciaio zincata di
Vite Acciao: C21 bonificato e zincatura elettrolitica min. 8 m
diametro 8,5 mm e di lunghezza 17 mm.
Confezione in secchielli da 100 pezzi

Applicazione connettore CentroStorico Acciaio

1 Segnare le distanze a cui vanno posizionati i 2 Eseguire un preforo con un trapano e una punta da Fig. 1
connettori. 8 mm, in modo da attraversare lo spessore dellala della
trave. Per eseguire fori in rapida successione, con buona
pressione e in posizione eretta, vantaggioso utilizzare
3 Posizionare i connettori con la freccia rivolta
un manubrio ergonomico adattabile ai trapani comune-
verso la mezzeria del solaio (ovvero con la parte
mente disponibili in commercio (contattare lAssistenza
posteriore rialzata rivolta verso i muri, fig.1) e fissarli
Tecnica Laterlite 02.48011962).
con le viti inserite nel foro circolare del connettore
alla trave mediante lavvitatore.

4 Posizionare la rete metallica. 5 Gettare il calcestruzzo per la formazione della


nuova soletta collaborante.

97
5.1 Connettore CentroStorico

I vecchi solai in laterocemento sono spesso caratterizzati da una struttura con limitate
CALCESTRUZZO disponibilit di carichi portati e con effetti deformativi piuttosto evidenti; il sistema di
Connettore meccanico consolidamento consente lirrigidimento dellelemento portante con significativi beneci
statici e di comfort abitativo.
per il consolidamento Connettore CentroStorico Calcestruzzo risulta ottimale per i solai a travetti prefabbrica-
e il rinforzo statico dei ti (ad esempio tipo Bausta), grazie al vantaggio di una soluzione sicura e certicata
dallUniversit di Trieste, dipartimento di Ingegneria sezione di Scienza delle Costruzioni
solai in calcestruzzo. e Strutture. Per altre tipologie di solai (ad esempio Varese) preferibile il sistema di inter-
connessione chimica, basato sullo stesso principio tecnico della connessione meccanica.
Documentazione tecnica, certificazioni e software di calcolo su www.CentroStorico.eu

Caratteristiche tecniche Voce di capitolato


Resistenza caratteristica PRk 12,6 kN Connettore CentroStorico Calcestruzzo
Resistenza caratteristica PRd 10,0 kN composto da un elemento prismatico metal-
Resistenza minima
lico di spessore 2,5 mm zincato, a forma di
calcestruzzo travetto Rck 20,0 N/mm2
cuneo cavo, di dimensioni 65x45x38xmm,
43
mm Larghezza minima avente alla base un foro per il passaggio
60 mm

del travetto esistente:


40 mm

- spessore caldana 2 cm 7 cm di una vite autofilettante per calcestruzzo


- in assenza di caldana 8 cm zincata di diametro 10 mm e di lunghezza
Tipo acciaio 60 mm.
Prisma: DC04 (EN10130) e zincatura elettrolitica min. 8 m

37 Vite Calcestruzzo: C21 cementato e zincatura elettrolitica min. 8 m


mm
m
m 65
Confezione in secchielli da 100 pezzi

Applicazione connettore CentroStorico Calcestruzzo

1 Segnare le distanze a cui vanno posizionati i 2 Eseguire il preforo con un trapano e una punta da Fig. 1
connettori. 8 mm.

3 Posizionare i connettori con la freccia rivolta


verso la mezzeria del solaio (ovvero con la parte
posteriore rialzata rivolta verso i muri, vedi fig. 1)
e fissarli con le viti inserite nel foro circolare del
connettore al calcestruzzo mediante lavvitatore.

4 Posizionare la rete metallica. 5 Gettare il calcestruzzo per la formazione


della nuova soletta collaborante.

98
5.2 Connettore CentroStorico Chimico

Campi dimpiego
CHIMICO Connettore CentroStorico Chimico un Consolidamento strutturale dei solai a
Adesivo epossidico adesivo epossidico bicomponente senza travetti armati tipo SAP, con conseguente
solventi, fornito in due componenti predosati aumento della portata utile (certificazione
per il consolidamento (componente A resina, componente B indu- e prove sperimentali a cura del Politecnico
e il rinforzo statico ritore) conforme alla EN 1504-4. I due com- di Milano).
ponenti, da miscelare allatto dellimpiego, Riprese di getto per lincollaggio strutturale
dei solai in danno origine a una pasta fluida leggermente monolitico di elementi in calcestruzzo in
calcestruzzo tixotropica idonea per: genere.
Incollaggio strutturale di calcestruzzo Ancoraggi di barre darmatura e connettori
e a travetti armati fresco su calcestruzzo indurito per il profilati metallici in elementi in calcestruz-
tipo SAP consolidamento e il rinforzo statico di solai zo, muratura, pietra naturale e legno.
in calcestruzzo.

Vantaggi
Connettore CentroStorico Chimico un Elevate resistenze meccaniche, sia
prodotto di facile impiego e dalle prestazioni compressione che trazione.
certificate: Ottima resistenza agli agenti chimici.
Eccellente adesione strutturale, con- Adesione efficace anche su superfici
sentendo di ottenere la monoliticit con il umide senza presenza di velo dacqua.
supporto in calcestruzzo. Inalterabile in presenza di umidit.

Voce di capitolato
Adesivo epossidico fluido bicomponente per
incollaggi strutturali di calcestruzzo fresco
su calcestruzzo indurito per il consolida-
mento e il rinforzo statico di solai esisten-
ti, riprese di getto strutturali, ancoraggi di
barre darmatura e connettori profilati me-
tallici costituito da Connettore Chimico
CentroStorico, esente da solventi, forni-
to sotto forma di 2 componenti predosati
(componente A, Resina, e componente B,
induritore). Adesione al supporto > 3,5 N/
mm2 (rottura del calcestruzzo), resistenza
a compressione > 70 N/mm2, resistenza a
trazione per flessione > 40 N/mm2.
Confezionamento e messa in opera secon-
do le indicazioni del produttore. Il successi-
vo getto dovr avvenire entro e non oltre i
SAP
tempi indicati dalla relativa scheda tecnica.

99
5.2 Connettore CentroStorico Chimico

Caratteristiche tecniche
Tempo di lavorabilit 10C 90 | 20C 60 | 30C 45
Tempo aperto 10C 3h | 20C 90 | 30C 60
Temperatura limite di applicazione + 10C + 40C
Consistenza Fluida
Resistenza alladesione (taglio) Calcestruzzo-Connettore Chimico-Calcestruzzo: > 10 N/mm2
Resistenza a compressione > 15 N/mm2 (a 8 ore) | > 40 N/mm2 (a 24 ore) | > 70 N/mm2 (a 7 gg)
Resistenza a trazione diretta > 15 N/mm2 (a 7 gg)
Resistenza a trazione per essione > 10 N/mm2 (a 8 ore) | > 25 N/mm2 (a 24 ore) | > 40 N/mm2 (a 7 gg)
Modulo elastico 8.000 N/mm2 (a 7 gg)
Adesione al supporto Connettore Chimico-Calcestruzzo: > 3,5 N/mm2
Resa in opera Incollaggi strutturali su calcestruzzo indurito per il consolidamento dei solai: ca. 1,0-1,5 kg/m2
(indicativi in funzione dellirregolarit del supporto Incollaggio di elementi in calcestruzzo: ca. 1,4 kg/m2 per mm di spessore
e dal metodo dapplicazione) Sigillatura di fessure: ca. 1,4 kg/L di vuoto da riempire
Confezione imballi predosati da kg 5 (comp. A + comp. B)
12 mesi, in imballi originali ben chiusi, in luogo coperto, fresco e asciutto (1030C). Proteggere in ogni caso dal
Conservazione
gelo e dal contatto diretto con il sole, fuoco e fiamme libere.
Consultare le schede tecniche e di sicurezza su CentroStorico.eu e Leca.it

Avvertenze
Applicare entro il tempo di vita utile indi-
cato in tabella Caratteristiche Tecniche,
calcolato a partire dal momento di inizio
della miscelazione. Il prodotto miscelato
che rimane nel barattolo indurisce rapi-
damente e diventa non pi utilizzabile.
Non gettare il calcestruzzo fresco su
Connettore CentroStorico Chimico indurito.
Qualora la temperatura scendesse al di
sotto dei +10C, Connettore CentroStorico
Chimico potrebbe presentare un aumento
della viscosit e la formazioni di grumi.
Prima di utilizzarlo, scaldare le confezioni
immergendo (a confezione chiusa) parte
della latta in acqua calda fino alla scom-
parsa dei grumi.
Non applicare su superfici bagnate, su
supporti polverosi e poco consistenti.

100
Modalit dimpiego

Le superfici dovranno essere pulite e solide; eventuali parti in distacco, polvere, vernici o pitture dovranno essere eliminate. Assicurarsi che
il supporto di calcestruzzo possieda idoneo spessore, resistenza meccanica e compattezza: valutare lopportunit di consolidamento del
calcestruzzo esistente con adatto primer (tipo Primer CentroStorico con diluenti per epossidici).

Imballo Occorrente

scatola da 5 kg componente A componente B


(resina) (agente indurente)
Trapano Rullo a pelo corto Pennellessa

Miscelazione e applicazione

3
min

1 Omogeneizzare il componente B, quindi versa- 2 Stendere Connettore CentroStorico Chimico con un rullo a pelo corto o una
re il componente B nel componente A e mescolare pennellessa, impregnando molto bene il supporto cos da assicurare la per-
a basso numero di giri per almeno 1 minuto (sino fetta adesione su tutta la superficie da incollare (assicurarsi di aver realizzato
a completa omogeneizzazione). una superficie continua e priva di pori).
In caso di supporto con modesta resistenza meccanica e compattezza, prima di
stendere Connettore CentroStorico Chimico consolidare il calcestruzzo esisten-
te con un adatto primer (tipo Primer CentroStorico con diluenti per epossidici
nella misura di circa il 5% e spolvero a fresco di sabbia silicea secca). A primer
indurito e dopo aver rimosso la sabbia in eccesso, applicare Connettore Centro-
Storico Chimico.

Tempo
aperto
3 Gettare la nuova soletta collaborante in calcestruzzo entro il tempo aperto di
10C 3h
Connettore CentroStorico Chimico, avendo cura di camminare sul supporto
20C 90
consolidato con specifiche scarpe chiodate.
30C 60

101
5.3 Calcestruzzi leggeri strutturali

Campi dimpiego
CALCESTRUZZO Realizzazione di getti collaboranti su solai Getti strutturali a norma con il D.M. 14
CENTROSTORICO in legno, laterocemento, calcestruzzo. gennaio 2008 Norme Tecniche per le
Realizzazione di getti per la posa diretta Costruzioni e la Circolare 2 febbraio
Calcestruzzo della pavimentazione. 2009 (Istruzioni alle Norme Tecniche per
leggero strutturale Dovunque nel cantiere sia richiesto un le Costruzioni).
calcestruzzo con buone doti di leggerezza Applicazione per esterni e interni.
premiscelato e resistenza.
fibrorinforzato a Vantaggi
ritiro compensato Leggero Idoneo alla posa diretta della pavimento.
Il peso ridotto, ca. 1500 kg/m3, assicura Grazie alla specifica formulazione, evita
e asciugatura un risparmio di oltre il 40% rispetto a un la formazione del massetto di finitura in
controllata. Adatto calcestruzzo tradizionale (ca. 2.400 kg/m3). presenza di ridotti spessori.
Resistente A norma di Legge
anche alla posa diretta La resistenza a compressione, classe Conforme alle Norme Tecniche per le
della pavimentazione. LC 25/28, paragonabile ai calcestruzzi Costruzioni (D.M. 14/01/08), utilizza
tradizionali confezionati in cantiere. leganti con Attestato di Conformit
Rck 28 N/mm2 Fibrorinforzato secondo D.M. 12/7/99 n 314.
Laggiunta di speciali fibre polipropileniche Sicuro
aumentano le propriet meccaniche del Ha una curva granulometrica e un
calcestruzzo strutturale, migliorandone dosaggio di legante costante e control-
anche la duttilit (la capacit di sopportare lato, sinonimo di qualit del calcestruzzo.
ulteriori carichi anche dopo la prima fessu- Maneggevole e versatile
razione), la resistenza a fatica e durabilit. Premiscelato in sacco, richiede laggiunta
Ritiro compensato della sola acqua dimpasto: i comodi
Laggiunta di specifici additivi antiritiro in sacchi da 16 L (ca. 20 kg) assicurano una
abbinamento alle fibre polipropileniche e pratica movimentazione del materiale
una speciale formulazione, consente di anche nei cantieri pi difficili.
ridurre il ritiro del calcestruzzo entro i 400 Incombustibile
m/m a 28gg; inferiore di oltre la met di Composto da Lecapi e leganti ha una
un calcestruzzo tradizionale, risulta parti- reazione al fuoco di Euroclasse A1 (incom-
colarmente vantaggioso nei casi di posa bustibile): una garanzia contro il fuoco.
diretta della pavimentazione. Pompabile
Asciugatura controllata pompabile con le normali pompe pneu-
Tempi certi per la posa diretta della pavi- matiche usate per i sottofondi.
mentazione tipo parquet (in abbinamento a Laterlite socio del GBC Italia (certifica-
Primer CentroStorico). zione LEED)
Voce di capitolato
Calcestruzzo leggero strutturale fibrorinfor- naturali, cemento tipo Portland e additivi. Clas-
zato a ritiro compensato e asciugatura con- se di massa volumica del calcestruzzo D1,6.
trollata adatto anche alla posa diretta della Classe di resistenza certificata LC 25/28.
pavimentazione costituito da Calcestruzzo Ritiro compensato certificato: < 400 m/m a
CentroStorico, premiscelato in sacchi a 28gg (UNI 11307). Modulo elastico certifica-
base di argilla espansa Lecapi (assor- to 17.000 MPa. Confezionamento e getto in
bimento di umidit circa 1% a 30), inerti opera secondo le indicazioni del produttore.

102
CALCESTRUZZO Campi dimpiego
Realizzazione di getti (solette, pilastri, Dovunque nel cantiere sia richiesto un
CENTROSTORICO cordoli, manufatti in genere) scasserabili calcestruzzo con buone doti di leggerezza
RAPIDO a brevissime stagionature.
Realizzazione di getti collaboranti a
e resistenza, anche in tempi brevissimi.
Getti strutturali a norma con il D.M. 14
Calcestruzzo leggero rapido indurimento su solai in legno, gennaio 2008 Norme Tecniche per le
laterocemento, putrelle/laterizio. Costruzioni e la Circolare 2 febbraio
strutturale premiscelato
Lavori di riparazione o realizzazione 2009 (Istruzioni alle Norme Tecniche per
a presa e indurimento di basamenti con rapida carrabilit. le Costruzioni).
Applicazione per esterni e interni.
rapido.
Rcm (2h) > 8 N/mm2 Vantaggi
Rcm (8h) > 15 N/mm2 A rapido indurimento Leggero
La resistenza a compressione di 8 N/ Grazie al ridotto peso, ca. 1400 kg/m3,
Rcm (24h) > 20 N/mm2 mm2 gi dopo sole 2 ore dal getto rende si assicura un notevole alleggerimento
Rck 25 N/mm2 Calcestruzzo Rapido specifico per la rispetto ai ca. 2.400 kg/m3 del tradizio-
formazione di solette collaboranti per nale calcestruzzo. Il risparmio di peso,
il consolidamento dei solai esistenti. Il superiore al 40%, particolarmente
ridotto peso e lindurimento rapido sono significativo nelle applicazioni di conso-
ideali per ridurre al minimo le deforma- lidamento solai e nelle ristrutturazione in
zioni del solaio allatto della formazione genere.
del getto strutturale. Resistente
Subito scasserabile La resistenza a compressione
Grazie alla presa ed indurimento rapido, Rck=25 N/mm2, classe LC 20/22,
gi dopo sole 24h raggiunge la resistenza paragonabile ai calcestruzzi tradizionali
a compressione di 20 N/mm2. Ideale confezionati in cantiere.
per velocizzare le lavorazioni di cantiere Pompabile
consentendo la rimozione dei puntelli/ pompabile con le normali pompe pneu-
casseri con estrema rapidit. matiche usate per i sottofondi.

Voce di capitolato
Calcestruzzo leggero strutturale per getti di 20/22, sviluppo della resistenza meccani-
rinforzo e solette collaboranti, costituito da ca a compressione nel tempo > 8 N/mm2
premiscelato Calcestruzzo Rapido a base (2h), > 15 N/mm2 (8h), > 20 N/mm2 (24h),
di argilla espansa LecaPi, inerti natura- modulo elastico 15.000 MPa, conducibilit
li, cemento tipo Portland e additivi. Classe termica 0,42 W/mK. Confezionamento e
di massa volumica del calcestruzzo D1,5 getto in opera secondo le indicazioni del
(ca. 1400 kg/m3 secondo UNI EN 206-1), produttore.
classe di resistenza a compressione LC

103
5.3 Calcestruzzi leggeri strutturali

CALCESTRUZZO Campi dimpiego


Getti senza vibrazione. Calcestruzzi con elevata classe di esposizione.
CENTROSTORICO Getti in casseformi con geometria partico- Pilastrini e corree di murature in blocchi di
larmente complessa. calcestruzzo.
FLUIDO Getti in casseformi con elevata presenza di Getti strutturali o elementi prefabbricati in
Calcestruzzo armatura. genere.
Manufatti facciavista con ottima finitura Realizzazione di getti collaboranti su solai in
leggero strutturale superficiale grazie allelevata compattezza legno, laterocemento, calcestruzzo.
premiscelato e bassa porosit del calcestruzzo. Dovunque nel cantiere sia richiesto un
Calcestruzzi con alto grado di protezione calcestruzzo con buone doti di leggerezza
autocompattante, alla carbonatazione, azione dei cloruri (es. e resistenza.
ad elevata fluidit e sali antigelo di pavimentazioni e parcheggi). Getti strutturali a norma con il D.M. 14
Calcestruzzi resistenti allazione del gelo/ gennaio 2008 Norme Tecniche per le Co-
resistenza meccanica. disgelo. struzioni e la Circolare 2 febbraio 2009
Rck 40 N/mm2 Elementi strutturali (travi, pilastri, balconi, (Istruzioni alle NTC).
fondazioni, muri ecc.) Applicazione per esterni e interni.

Vantaggi
Fluido e autocompattante nei getti con elevata classe di esposizione.
Grazie allla particolare consistenza, il Il getto acquisisce anche unelevata resi-
calcestruzzo si distribuisce omogenea- stenza al gelo-disgelo, agli attacchi di agenti
mente nellintera sezione dellelemento aggressivi e alla reazione alcali-silice.
da realizzare senza richiedere la vibrazione Veloce da posare
del getto. La fluidit del calcestruzzo assicura
Facile nella messa in opera un migliore rendimento nelle fasi di posa
La posa sempre facile e sicura, fon- in opera, agevolando la stesa del materiale
damentale per getti con casseri aventi senza richiedere la vibrazione del getto.
geometrie complesse, sezioni ristrette Ottima finitura facciavista
e maglie darmatura molte fitte. Lelevata fluidit e la ridotta porosit
Maggiore durabilit delle strutture del calcestruzzo assicurano unottima
La compattezza del calcestruzzo riduce la finitura facciavista, apprezzato nelle opere
porosit del calcestruzzo e la permeabi- architettoniche.
lit agli agenti aggressivi, fondamentale

Voce di capitolato
Calcestruzzo leggero strutturale autocom- D1,9 (UNI EN 206-1), classe di resistenza a
pattante per impieghi strutturali, costituito da compressione LC 35/38 (Rck=40 N/mm2 a 28
premiscelato Calcestruzzo Fluido a base giorni), modulo elastico 25.000 MPa, condu-
di argilla espansa Leca Strutturale, inerti cibilit termica 0,70 W/mK. Confeziona-
naturali, cemento tipo Portland, e additivi. mento e getto in opera secondo le indicazioni
Classe di massa volumica del calcestruzzo del produttore.

104
LECACLS 1400 Campi dimpiego
Realizzazione di getti collaboranti su solai Getti strutturali in interni ed in esterni,
Calcestruzzo in legno, laterocemento, calcestruzzo. a norma con il D.M. 14 Gennaio 2008
leggero strutturale Dovunque nel cantiere sia richiesto un Norme Tecniche per le Costruzioni e
calcestruzzo con buone doti di leggerezza la Circolare 2 Febbraio 2009 (Istruzioni
premiscelato, per getti alle Norme Tecniche per le Costruzioni).
e resistenza.
di rinforzo e solette
collaboranti. Vantaggi
Leggero aggiunta di acqua. Per un impasto
Rck 25 N/mm2 I premiscelati Leca CLS 1400 e Leca CLS ottimale si consigliano le impastatrici a
1400Ri pesano 1.400 kg/m3, un notevole coclea (anche in continuo).
alleggerimento rispetto ai circa 2.400 kg/m3 A norma di Legge
del tradizionale calcestruzzo. Un getto di I calcestruzzi Leca CLS rispondono piena-
rinforzo di spessore 5 cm ha un peso di mente alle vigenti Norme Tecniche per le
70 kg/m2 contro i 110 - 120 kg/m2 del Costruzioni (D.M. 14/01/08) ed utilizzano
normale calcestruzzo; tale diminuzione come leganti solo ed esclusivamente ce-
dei carichi (> 40%) particolarmente menti con Attestato di Conformit secondo
vantaggiosa nel recupero di solai in legno. D.M. 12/7/99 n 314.
Resistente Sicuro
Leca CLS pur essendo leggero ha Leca CLS un premiscelato; ha una
resistenze paragonabili ai calcestruzzi curva granulometrica e un dosaggio
tradizionali confezionati in cantiere. Leca di legante costante e controllato.
CLS 1400 e Leca CLS 1400Ri hanno una La semplicit dellimpasto assicura, con
resistenza caratteristica a compressione un corretto dosaggio dacqua, le presta-
di 250 kg/cm2. zioni del migliore calcestruzzo.
Pratico Incombustibile
Leca CLS 1400 e 1400Ri confezionato Leca CLS1400 e 1400Ri, confezionati
in pratici e maneggevoli sacchi che fa- con Lecapi, aggregati silicei e leganti
cilitano le operazioni di movimentazione idraulici, hanno Euroclasse A1.
e di stoccaggio anche nei cantieri meno Pompabile
agevoli e semplificano le operazioni pompabile con le normali pompe pneu-
di impasto, in quanto occorre la sola matiche usate per i sottofondi.

Voce di capitolato
Calcestruzzo leggero strutturale per getti compressione certificata LC 20/22
di rinforzo e solette collaboranti, costituito (Rck=25 N/mm2 a 28 gg per LecaCLS 1400,
da premiscelato LecaCLS 1400 a base Rck=25 N/mm2 a 7 giorni per LecaCLS
di argilla espansa Lecapi, inerti naturali, 1400Ri), modulo elastico certificato 15.000
cemento tipo Portland e additivi. MPa, conducibilit termica 0,42 W/mK.
Classe di massa volumica del calce- Confezionamento e getto in opera secondo
struzzo D 1,5 (ca. 1400 kg/m3 secondo UNI le indicazioni del produttore.
EN 206-1), classe di resistenza a

105
5.3 Calcestruzzi leggeri strutturali

Campi dimpiego
LECACLS 1600 Realizzazione di getti collaboranti su solai resistenza.
Calcestruzzo in legno, laterocemento (anche metallici Getti strutturali in interni ed in esterni,
su costruzioni esistenti - rif. Cap. 8 D.M. a norma del D.M. 14/01/2008 Norme
leggero strutturale
14/1/08). Tecniche per le Costruzioni e la Circo-
premiscelato ad alta Dovunque nel cantiere sia richiesto lare 02/02/2009 (Istruzioni alle N.T.C.).
un calcestruzzo strutturale a elevata Getti strutturali o elementi prefabbricati.
resistenza.
Pratico e di facile Vantaggi
impiego. Leggero A norma di Legge
Calcestruzzo Pratico Leca CLS 1600 pesa I calcestruzzi Leca CLS rispondono piena-
Rck 35 N/mm2 1.600 kg/m3, un notevole alleggerimento mente alle vigenti Norme Tecniche per le
rispetto ai circa 2.400 kg/m3 del tradizio- Costruzioni (D.M. 14/01/08) e utilizzano
nale calcestruzzo. Tale diminuzione dei come leganti solo ed esclusivamente
carichi particolarmente apprezzabile cementi con Attestato di Conformit
per ridurre il peso proprio delle strutture secondo D.M. 12/7/99 n 314.
specialmente in zona sismica. Sicuro
Resistente Calcestruzzo Pratico Leca CLS 1600 un
Calcestruzzo Pratico Leca CLS 1600 ha premiscelato; ha una curva granulome-
una resistenza di 350 kg/cm2, paragona- trica e un dosaggio di legante, costante
bile ai migliori calcestruzzi tradizionali. e controllato. La semplicit dellimpasto
Pratico assicura, con un corretto dosaggio
Calcestruzzo Pratico Leca CLS 1600 dacqua, le prestazioni del migliore
confezionato in pratici e maneggevoli calcestruzzo.
sacchi che facilitano le operazioni di Incombustibile
movimentazione e di stoccaggio anche Calcestruzzo Pratico Leca CLS1600,
nei cantieri meno agevoli e semplificano confezionato con Leca Strutturale,
tutte le operazioni di impasto, in quanto aggregati silicei e leganti idraulici, ha
occorre la sola aggiunta di acqua. Euroclasse A1.

Voce di capitolato
Calcestruzzo leggero strutturale per get-
ti di rinforzo e solette collaboranti ad alta
resistenza, costituito da premiscelato
Calcestruzzo Pratico LecaCLS 1600 a
base di argilla espansa Leca Struttura-
le, inerti naturali, cemento tipo Portland
e additivi. Classe di massa volumica del
calcestruzzo D1,7 (ca. 1600 kg/m3 se-
condo UNI EN 206-1), classe di resistenza
a compressione certificata LC 30/33 (Rck=35
N/mm2 a 28gg), modulo elastico certificato
20.000 MPa, conducibilit termica 0,54
W/mK.Confezionamento e getto in opera se-
condo le indicazioni del produttore.

106
LECACLS 1800 Campi dimpiego
Getti di rinforzo ad alta resistenza su solai in Dovunque nel cantiere sia richiesto un cal-
Calcestruzzo lamiera grecata o metallici in genere, oltre cestruzzo strutturale ad elevata resistenza.
leggero strutturale che su legno e calcestruzzo. Getti strutturali in interni ed in esterni, a
Getti strutturali o elementi prefabbricati. norma con il D.M. 14 Gennaio 2008 Norme
premiscelato ad alte Calcestruzzo leggero ad alta rigidezza. Tecniche per le Costruzioni.
prestazioni
Vantaggi
e fibrorinforzato. Leggero Pratico
Rck 45 N/mm2 Il premiscelato Leca CLS 1800 pesa 1.800 Leca CLS 1800 confezionato in pratici e
Kg/m3, inferiore di circa il 25% rispetto al maneggevoli sacchi che facilitano le ope-
tradizionale calcestruzzo. La diminuzione razioni di movimentazione e di stoccaggio
dei carichi apprezzabile anche al fine anche nei cantieri meno agevoli e sem-
di ridurre il peso proprio delle strutture, plificano tutte le operazioni di impasto, in
particolarmente utile in zona sismica. quanto occorre la sola aggiunta di acqua.
Fibrorinforzato A norma di Legge
La presenza delle speciali fibre polimeri- I calcestruzzi Leca CLS rispondono alle
che consentono di limitare le fessurazioni vigenti Norme Tecniche per le Costruzioni
del calcestruzzo da ritiro plastico, partico- (D.M. 14/01/08) e utilizzano come leganti
larmente utile durante le fasi di presa e solo ed esclusivamente cementi con Atte-
indurimento. stato di Conformit secondo D.M. 12/7/99
Il calcestruzzo fibrorinforzato risulta anche n 314.
pi duttile e tenace, in grado di sopportare Incombustibile
i carichi anche nella fase di post-fessura- Leca CLS 1800, confezionato con argilla
zione molto importante negli impieghi in espansa Leca strutturale, aggregati silicei
zona sismica. e leganti idraulici, ha Euroclasse A1.

Voce di capitolato
Calcestruzzo leggero strutturale fibrorinfor-
zato per getti di rinforzo e solette collabo-
ranti ad alte prestazioni, costituito da pre-
miscelato LecaCLS 1800 a base di argilla
espansa Leca Strutturale, inerti naturali,
cemento tipo Portland, fibre polimeriche e
additivi.
Classe di massa volumica del calcestruzzo
D1,9 (ca. 1800 kg/m3 secondo UNI EN 206-
1), classe di resistenza a compressione cer-
tificata LC 40/44 (Rck=45 N/mm2 a 28 gg),
modulo elastico certificato 25.000 MPa,
conducibilit termica 0,70 W/mK.
Confezionamento e getto in opera secondo
le indicazioni del produttore.

107
5.3 Calcestruzzi leggeri strutturali

Modalit dimpiego
Il supporto deve essere pulito, senza parti incoerenti, polveri o altri residui; deve essere adatto a ricevere un getto di cemento armato.
Devono perci essere previste armature, collegamenti, distanziali e/o disarmanti.

1. Preparazione dellimpasto

Impastare con acqua pulita (come da indicazioni Betoniera a bicchiere Mescolatore planetario Impastatrice a coclea
presenti sul sacco (per betoniera a bicchiere non
caricare oltre il 60% della capacit nominale,
introdurre prima una buona parte dellacqua
e poi il prodotto con la restante acqua).
Mescolare per almeno 3 minuti fino a
consistenzasemi-uida.

Pompa pneumatica per sottofondi (per LecaCLS Miscelatore


1600-1800 contattare lAssistenza Tecnica Laterlite). in continuo

Acqua

2. Applicazione

In caso di supporto assorbente stendere Lattice


CentroStorico e lasciare asciugare per alcune
ore prima del getto di calcestruzzo (in alternativa
bagnare a rifiuto).
Posare come un tradizionale calcestruzzo;
realizzare le fasce e il riempimento fresco su
fresco. Vibrare (tranne Fluido) in modo uniforme
evitando di far risalire
in superficie i granuli di Lecapi.

Formazione Staggiatura.
delle fasce.

3. Finitura
La pavimentazione pu essere posata
direttamente su Calcestruzzo, in accordo alle
indicazioni riportate alla voce Caratteristiche
tecniche e Avvertenze, dopo 28 gg (tipo
ceramica) e dopo almeno 15 gg (tipo parquet).
La posa di parquet necessita lapplicazione
di Primer CentroStorico, previa verifica che
lumidit massima del Calcestruzzo sia 6% (con
igrometro al carburo).
Calcestruzzo Rapido-Fluido, LecaCLS 1400-
1600-1800 necessitano di massetto di finitura in Posa della pavimentazione su Formazione del massetto di finitura su LecaCLS
caso di posa della pavimentazione. Calcestruzzo CentroStorico. 1400-1600-1800 e Calcestruzzo Rapido-Fluido
per la successiva posa della pavimentazione.

108
Avvertenze
Non idonei per la miscelazione manuale o a mezzo trapano elettrico; Nelle riprese di getto (da eseguirsi tagliando il calcestruzzo per-
inoltre non si devono aggiungere cemento, calce, gesso, altri inerti, pendicolarmente al piano di posa) si consiglia di inserire idonea
additivi ecc. armatura metallica (rete o spezzoni metallici) per evitare eventuali
Proteggere i getti da un eccessivo asciugamento specie nei mesi distacchi e/o fessurazioni oltre che adatta boiacca per riprese di
estivi e/o con forte ventilazione; porre molta attenzione al getto su getto strutturali.
supporti vecchi o molto assorbenti (anche tavelle in cotto) per evi- Per impieghi in consolidamento di solai, prevedere unidonea in-
tare la repentina disidratazione dellimpasto con conseguenti rapide terconnessione al fine di irrigidire la struttura (calcolo a cura di un
fessurazioni e su bassi spessori (pericolo di bruciature); si consi- Tecnico abilitato).
glia la posa di Lattice CentroStorico sul supporto. LecaCLS 1400, Calcestruzzo e Calcestruzzo Rapido non sono idonei
per applicazioni facciavista.

Caratteristiche tecniche
Calcestruzzo Calcestruzzo Calcestruzzo LecaCLS 1400 LecaCLS 1600 LecaCLS 1800
CentroStorico CentroStorico Rapido CentroStorico Fluido
Classe di massa volumica
D1,6 (ca. 1500 kg/m3) D1,5 (ca. 1400 kg/m3) D1,9 (ca. 1800 kg/m3) D1,5 (ca. 1400 kg/m3) D1,7 (ca. 1600 kg/m3) D1,9 (ca. 1800 kg/m3)
(Circ. 02/02/09 n. 617)
Classe di resistenza
LC 25/28 LC 20/22 LC 35/38 LC 20/22 LC 30/33 LC 40/44
(UNI EN 206-1)
Rcm (2h) > 8 N/mm - 2
Rck = 28 N/mm2 Rck = 40 N/mm2 Rck = 25 N/mm2 Rck = 35 N/mm2 Rck = 45 N/mm2
Rcm (8h) > 15 N/mm2 -
Resistenza caratteristica a compressio- (cubica) (cubica) (cubica) (cubica) (cubica)
Rcm (24h) > 20 N/mm2
ne certificata flck = 25 N/mm2 flck = 35,5 N/mm2 flck = 22,5 N/mm2 flck = 31,5 N/mm2 flck = 40,5 N/mm2
Rck = 25 N/mm2 (cub.)
(cilindrica) (cilindrica) (cilindrica) (cilindrica) (cilindrica)
flck = 22,5 N/mm2 (cil.)
X0-XC1-XC2-XC3-XC4-
Classe di esposizione X0-XC1-XC2-XC3-XC4-
X0 - XC1 X0-XC1 X0 - XC1 X0 - XC1 - XC2 XS1-XS2-XS3- XD1-
(UNI EN 206-1) XS1-XD1-XD2-XF1-XA1
XD2-XD3-XF1-XA1
Fibre polimeriche Fibre in polipropilene
Fibrorinforzato - - - -
L=19 mm L=40 mm
Modulo elastico certificato E = 17.000 N/mm2 E = 15.000 N/mm2 E = 25.000 N/mm2 E = 15.000 N/mm2 E = 20.000 N/mm2 E = 25.000 N/mm2
Parquet e assimilabili:
ca. 15 gg (previa posa di
Primer su Calcestruzzo
Richiede massetto Richiede massetto Richiede massetto Richiede massetto Richiede massetto
Posa della pavimentazione con umidit residua
di finitura di finitura di finitura. di finitura. di finitura.
massima del 6%).
Ceramica e assimilabili:
min 28 gg
Spessore minimo consigliato
5 cm 5 cm 5 cm 5 cm 5 cm 5 cm
per il consolidamento dei solai
Umidit residua (sp. 5 cm), lab. 20 C 14 gg. ca. (u.r. 5% ca.)
- - - - -
e 55% u.r. 28 gg. ca. (u.r. 4% ca.)
Compensato: < 400
Ritiro (UNI 11307) - - - - -
/m a 28 gg
Conducibilit termica = 0,47 W/mK = 0,42 W/mK = 0,70 W/mK = 0,42 W/mK = 0,54 W/mK = 0,70 W/mK
Tempo di applicazione (a 20 C) 45 minuti 20 minuti 20 minuti 45 minuti 45 minuti 45 minuti
Temperatura di applicazione da + 5 C a + 35 C
Pedonabilit 12 ore dalla posa 6 ore dalla posa 12 ore dalla posa 12 ore dalla posa 12 ore dalla posa 12 ore dalla posa
Reazione al fuoco
Euroclasse A1 (Incombustibile)
(D.M. 10/03/2005)
Bancale in legno a Bancale in legno a perdere Bancale in legno a Bancale in legno a Bancale in legno a Bancale in legno a
perdere con 84 sacchi da con 84 sacchi da 16 L/ perdere con 70 sacchi perdere con 56 sacchi perdere con 48 sacchi perdere con 56 sacchi
Confezione
16 L/cad. pari a 1,34 m3 cad. pari a 1,34 m3 di da 16 L/cad. pari a 1,12 da 25 L/cad. pari a 1,4 da 25 L/cad. pari a 1,2 da 19,6 L/cad. pari a 1,1
di prodotto sfuso prodotto sfuso m3 di prodotto sfuso m3 di prodotto sfuso m3 di prodotto sfuso m3 di prodotto sfuso
Condizioni di Conservazione (D.M.
in imballi originali, in luogo coperto, fresco, asciutto ed in assenza di ventilazione
10/5/2004)
Durata (D.M. 10/5/2004) dodici (12) mesi dalla data di confezionamento
Conformit D.M. 14/01/2008 (N.T.C.) - Circolare 02/02/2009 - Norma UNI EN 206-1

Consultare le schede tecniche e di sicurezza su CentroStorico.eu e Leca.it

109
5.4 Membrana CentroStorico

MEMBRANA Campi dimpiego

Membrana traspirante Protezione del solaio in legno da perco- polvere ai piani sottostanti nel lungo
lazioni di boiacca cementizia verso il periodo.
al vapore e piano inferiore durante la messa in opera Difesa dellassito ligneo nella sua parte
impermeabile della soletta collaborante in calcestruzzo inferiore da fenomeni di condensazione
armato. di vapore, in presenza di elevata satura-
allacqua per la Salvaguardia del legno nel tempo, evitan- zione degli ambienti sottostanti.
protezione dei solai do lassorbimento di boiacca cementizia Miglioramento del processo di maturazio-
da parte del legno e la formazione di ne del calcestruzzo.
in legno.
Vantaggi
Rinforzata e resistente Permeabile al vapore
Il polietilene rinforzato con rete rende Grazie alla presenza di microperforazioni,
la membrana altamente resistente allo Membrana CentroStorico permette lo
strappo, resistente alla rottura e sicura scambio dellumidit dellaria evitando
nella posa. dannosi effetti di condensa nella parte
Durevole e robusta inferiore del solaio ligneo (limitando forte-
La membrana offre una duratura prote- mente il passaggio del vapore dalla parte
zione al solaio ligneo, proteggendolo sia calda alla parte fredda delle strutture).
dalla penetrazione della boiacca cementi- Ottimo complemento al sistema di
zia che dalle azioni meccaniche connesse interconnessione
al getto della soletta in calcestruzzo. Grazie alla trasparenza della membrana,
Facile nella posa facile poter segnare il posizionamento
La posa risulta facile, veloce e sicura: suf- di Connettore CentroStorico per il succes-
ficiente stendere i comodi rotoli e nastrarli sivo fissaggio.
(il peso favorisce la sua stabilit). Impermeabile allacqua
Il fissaggio al supporto pu avvenire Membrana CentroStorico, realizzata con
anche mediante pistola sparapunti. specifico polietilene, assicura imperme-
Marcata CE abilit allacqua nelle fase di messa in
opera del calcestruzzo.

Voce di capitolato
Membrana CentroStorico per la protezione allacqua (classe W2), resistente alla tra-
dei solaio in legno, costituita da polieti- zione (ca. 400/300 N/5 cm) e in classe E
lene rinforzato con armatura e micro- di reazione al fuoco. Marcato CE secondo
perforato (peso ca. 140 g/m2). Traspiran- EN 13859-1 / EN 13859-2 e fornito in rotoli
te al vapore (Sd = 3 m) e impermeabile da 1,5 m x 50 m.

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Modalit dimpiego
Srotolare la Membrana CentroStorico diret- Eventuali lacerazioni occorse durante le
tamente sopra il piano di calpestio avendo lavorazioni andranno riparate con tagli di
cura di seguire al meglio la superficie (in mo- Membrana CentroStorico fissate con nastro
do particolare per posa su tavolato interrot- biadesivo.
to) e realizzando una ricopertura continua e
priva di interruzioni (al fine di evitare il rischio La trasparenza di Membrana CentroStorico
di percolazione di boiacca cementizia al facilita il suo posizionamento e la succes-
piano sottostante). siva operazione di fissaggio di Connettore
CentroStorico nella posizione prefissata.
importante sormontare di almeno 10
cm le fasce contigue di Membrana Cen-
troStorico e usare un nastro biadesivo per
sigillare le due parti.

Caratteristiche tecniche
Materiale Foglio in PE rinforzato con armatura, microperforato.
Diffusione del vapore acqueo Sd = 3m ca.
Impermeabilit (EN 13859-1) Impermeabile W 2
Resistenza alla trazione (EN 12311-1) ca. 400/300 N/5 cm
Resistenza alla temperatura -40C / +80C
Reazione al fuoco (EN 13501-1) Classe E
Colore Trasparente, con rete di rinforzo verde
Peso ca. 140 gr/m2
Confezione Rotolo da 1,5 m x 50 m
Peso rotolo ca. 10,5 kg
Marcatura CE EN 13859-1 / EN 13859-2

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