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ISOLA DELLE FEMMINE TRA AFFARI E POLITICA

LA CRONACA ATTRAVERSO GLI ATTI E I


DOCUMENTI

A CHE SERVE ESSERE VIVI SE NON SI HA IL CORAGGIO


DI LOTTARE
Pippo Fava

Pino Ciampolillo
LA BREVE ED INTENSA STORIA DI ISOLA DELLE FEMMINE ATTRAVERSO I
PERSONAGGI: DOCUMENTI ATTI DENUNCE LICENZE EDILIZIE ILLEGITTIME CAMBI
DESTINAZIONE DUSO ILLEGITTIME COSTRUZIONI SU AREE DI INTERESSE
PUBBLICO ABUSIVISMO EDILIZIO COSTRUZIONE DI PISCINE ABUSIVE DELAZIONI
DENUNCE INTIMIDAZIONI MINACCE PIZZO ESORSIONI ARRESTI SEQUESTRO BENI
ILLECITI DI MAFIOSI OMICIDI MAFIA ED ANTIMAFIA LEGALITA E ILLEGALITA
LUPARA BIANCA TESTE DI CAPRETTO INCENDI AGGRESSIONI VOTO DI SCAMBIO
ATTI ISPETTIVI ENTI LOCALI SICILIANI AL COMUNE CONSULENZE APPALTI
AVVOCATI DEBITI FUORI BILANCIO BILANCI DI PREVISIONE E CONSUNTIVI
COMMISSARIATI IL DEFAULT DELLE CASSE AMMINISTRATIVE LOSCURANTISMO
DELLA TRASPARENZA IL RIEQUILIBRIO DI BILANCIO LAUMENTO VERTIGINOSO
DELLE SPESE CORRENTI LO SMANTELLAMENTO DELLUFFICIO TECNICO COMUNALE
SFIDUCIATO IL RESPONSABILE DELLUTC ARCH GIAMBRUNO MONICA
INOPEROSITA DELLUFFICIO TRIBUTI ASSENZA DI CONTROLLO
LESTERNALIZZAZIONE DEI SERVIZI IINCARICHI A PROGETTISTI MONDIALI 90
INCARICHI A PROGETTISTI DELLE CASE FANTASMA INCARICHI A PROGETTISTI
CENTRO DIURNO PER ANZIANI INCARICHI A PROGETTISTI PER LA RETE DI
ILLUMINAZIONE DEL PAESE IL PAGAMENTO ED IL DEFINANZIAMENTO INCARICO
PROGETTISTA LA TORRE IN TERRA DEFINANZIAMENTO LA STORIA POLITICA
AMMINISTRATIVA DI ISOLA DELLE FEMMINE ATTRAVERSO I PERSONAGGI CHE
LHANNO DETERMINATA
Comitato Cittadino IsolaPulita
Isola delle Femmine
http://isolapulita.blogspot.it
isolapulita@gmail.com

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ZSAPPADA

ANCHE I BANCARI PIANGONO PER IL PASSATO PER IL PRESENTE E PER IL


FUTURO.

VITA UN SUICIDIO PER LA VITA AVEVA SOLO 30 ANNI MA ERA GIOVANE ERA
GIOIOSO ERA MOTIVATO ERA INGEGNOSO ERA CREATIVO ERA LIBERO ERA
UMANO

La lettera di Michele:

Ho vissuto (male) per trentanni, qualcuno dir che troppo poco. Quel
qualcuno non in grado di stabilire quali sono i limiti di sopportazione, perch
sono soggettivi, non oggettivi. Ho cercato di essere una brava persona, ho
commessi molti errori, ho fatto molti tentativi, ho cercato di darmi un senso e
uno scopo usando le mie risorse, di fare del malessere unarte. Ma le domande
non finiscono mai, e io di sentirne sono stufo. E sono stufo anche di pormene.
Sono stufo di fare sforzi senza ottenere risultati, stufo di critiche, stufo di
colloqui di lavoro come grafico inutili, stufo di sprecare sentimenti e desideri
per laltro genere (che evidentemente non ha bisogno di me), stufo di
invidiare, stufo di chiedermi cosa si prova a vincere, di dover giustificare la mia
esistenza senza averla determinata, stufo di dover rispondere alle aspettative
di tutti senza aver mai visto soddisfatte le mie, stufo di fare buon viso a
pessima sorte, di fingere interesse, di illudermi, di essere preso in giro, di
essere messo da parte e di sentirmi dire che la sensibilit una grande qualit.

Tutte balle. Se la sensibilit fosse davvero una grande qualit, sarebbe oggetto
di ricerca. Non lo mai stata e mai lo sar, perch questa la realt sbagliata,
una dimensione dove conta la praticit che non premia i talenti, le
alternative, sbeffeggia le ambizioni, insulta i sogni e qualunque cosa non si
possa inquadrare nella cosiddetta normalit. Non la posso riconoscere come
mia.
Da questa realt non si pu pretendere niente. Non si pu pretendere un
lavoro, non si pu pretendere di essere amati, non si possono pretendere
riconoscimenti, non si pu pretendere di pretendere la sicurezza, non si pu
pretendere un ambiente stabile.
A questultimo proposito, le cose per voi si metteranno talmente male che tra
un po non potrete pretendere nemmeno cibo, elettricit o acqua corrente, ma
ovviamente non pi un mio problema. Il futuro sar un disastro a cui non
voglio assistere, e nemmeno partecipare. Buona fortuna a chi se la sente di
affrontarlo.
Non assolutamente questo il mondo che mi doveva essere consegnato, e
nessuno mi pu costringere a continuare a farne parte. un incubo di
problemi, privo di identit, privo di garanzie, privo di punti di riferimento, e
privo ormai anche di prospettive.
Non ci sono le condizioni per impormi, e io non ho i poteri o i mezzi per crearle.
Non sono rappresentato da niente di ci che vedo e non gli attribuisco nessun

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senso: io non centro nulla con tutto questo. Non posso passare la vita a
combattere solo per sopravvivere, per avere lo spazio che sarebbe dovuto, o
quello che spetta di diritto, cercando di cavare il meglio dal peggio che si sia
mai visto per avere il minimo possibile. Io non me ne faccio niente del minimo,
volevo il massimo, ma il massimo non a mia disposizione.
Di no come risposta non si vive, di no si muore, e non c mai stato posto qui
per ci che volevo, quindi in realt, non sono mai esistito. Io non ho tradito, io
mi sento tradito, da unepoca che si permette di accantonarmi, invece di
accogliermi come sarebbe suo dovere fare.
Lo stato generale delle cose per me inaccettabile, non intendo pi farmene
carico e penso che sia giusto che ogni tanto qualcuno ricordi a tutti che siamo
liberi, che esiste lalternativa al soffrire: smettere. Se vivere non pu essere un
piacere, allora non pu nemmeno diventare un obbligo, e io lho dimostrato. Mi
rendo conto di fare del male e di darvi un enorme dolore, ma la mia rabbia
ormai tale che se non faccio questo, finir ancora peggio, e di altro odio non
c davvero bisogno.
Sono entrato in questo mondo da persona libera, e da persona libera ne sono
uscito, perch non mi piaceva nemmeno un po. Basta con le ipocrisie.
Non mi faccio ricattare dal fatto che lunico possibile, io modello unico non
funziona. Siete voi che fate i conti con me, non io con voi. Io sono un
anticonformista, da sempre, e ho il diritto di dire ci che penso, di fare la mia
scelta, a qualsiasi costo. Non esiste niente che non si possa separare, la morte
solo lo strumento. Il libero arbitrio obbedisce allindividuo, non ai comodi
degli altri.
Io lo so che questa cosa vi sembra una follia, ma non lo . solo delusione. Mi
passata la voglia: non qui e non ora. Non posso imporre la mia essenza, ma
la mia assenza si, e il nulla assoluto sempre meglio di un tutto dove non puoi
essere felice facendo il tuo destino.
Perdonatemi, mamma e pap, se potete, ma ora sono di nuovo a casa. Sto
bene.
Dentro di me non cera caos. Dentro di me cera ordine. Questa generazione si
vendica di un furto, il furto della felicit. Chiedo scusa a tutti i miei amici. Non
odiatemi. Grazie per i bei momenti insieme, siete tutti migliori di me. Questo
non un insulto alle mie origini, ma unaccusa di alto tradimento.
P.S. Complimenti al ministro Poletti. Lui s che ci valorizza a noi stronzi.
Ho resistito finch ho potuto.

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NON SUSSISTE IL DELITTO DI DIFFAMAZIONE QUALORA LAGENTE ESERCITI
IL DIRITTO DI CRITICA POLITICA, ANCHE SE ESPRESSA CON VIS POLEMICA,
PURCHE SUSSISTA LINTERESSE PUBBLICO DELLA CONOSCENZA DEI FATTI;
NELLE COMPETIZIONI POLITICHE E LECITO, IN QUANTO RIENTRA
NELLESERCIZIO DI LIBERTA GARANTITI A TUTTI I CITTADINI DALLA
COSTITUZIONE, CRITICARE, DI APPROVARE ANCHE CON ESPRESSIONI E
TONI ASPRI, FATTI E COMPORTAMENTI DEGLI AVVERSARI.

NEL CASO DI SPECIE, AL FINE DI VALUTARE CORRETTAMENTE IL CONTESTO


IN CUI E STATO SCRITTO IL MESSAGGIO OCCORRE PRECISARE CHE
GIUSEPPE CIAMPOLILLO E COORDINATORE DEL COMITATO CITTADINO
ISOLA PULITA, ATTIVO NELLA SALVAGUARDIA DEI DIRITTI DEI CITTADINI
DI ISOLA DELLE FEMMINE.

SE AFFERMAZIONI DEL GENERE DI QUELLE PROFFERITE DAL CIAMPOLILLO


FOSSERO VIETATE DAL NOSTRO ORDINAMENTO GIURIDICO, E NON
COPERTE DALLA GARANZIA COSTITUZIONALE DELLART 21, SI CORREREBBE
IL RISCHIO DI CRIMINALIZZARE TUTTE LE MANIFESTAZONI DEL DISSENSO
POLITICO. SI RITIENE INVECE CHE IL DIRITTO DI CRITICA POLITICA SIA UN
DIRITTO PRIMARIO E FONDAMENTALE, LINFA DI QUALSIASI SISTEMA
DEMOCRATICO, IL CUI ESERCIZIO DEVE ESSERE SEMPRE GARANTITO.

IN TALE CONTESTO, QUINDI, LUTILIZZAZIONE DI ESPRESSIONI


PARTICOLARMENTE ASPRE (QUALE PAPOCCHIO DEL P.R.G.) APPARE
SCRIMINATO DAL DIRITTO DI CRITICA DEI CITTADINI NEL CONFRONTI DEI
PUBBLICI AMMINISTRATORI. CARLO MARZELLA ARCHIVIAZIONE

TUTTO CIO CHE IL CIAMPOLILLO AVEVA RASSEGNATO (IN TERMINI DI


DESCRIZIONE GENERALE DEL CONTESTO POLITICO-AMMINISTRATIVO DEL
COMUNE) NELLARTICOLO OGGI ADDITATO AD EVIDENZA DIFFAMATORIA
POTEVA DIRSI VERO E, ADDIRITTURA PREMONITORE DI FUTURE VERITA.

SE BEN SI LEGGE, NON VI E UN DIRETTO CONTENUTO OFFENSIVO RIVOLTO


AL SINDACO MA SOLTANTO LACCORATO INVITO DEL GIORNALISTA ( FATTO A
NOME DI TUTTI I CITTADINI) AFFINCHE FOSSE DATA PROVA DI UNA
SOLUZIONE DI CONTINUO RISPETTO AL PASSATO E DI UNA DIVERSA
GESTIONE DELLAMMINISTRAZIONE E DELLA POLITICA AMBIENTALE DELLA
CITTA .

NEL NOSTRO CASO RIBADIAMO LA CRITICA POLITICA POSTA DAL


CIAMPOLILLO AVEVA NATURA DI VERITA, DIMOSTRATA DAI SUCCESSIVI
PROVVEDIMENTI DEL PREFETTO E DEL MINISTRO DEGLI INTERNI E
ADDIRITTURA CULMINATA CON LINCANDIDABILITA DELLODIERNA PERSONA
OFFESA SANCITA DA UNA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI PALERMO DEL 17
GIUGNO 2013. N 132 DEL 10 GIUGNO

E ABBASTANZA CHIARA E SOPRATTUTTO QUANDO LE FUNZIONI POLITICHE O


DI ALTA RAPPRESENTANZA SVOLTE DAL SOGGETTO DESTINATARIO DELLE

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CRITICHE SI MANIFESTAINO PARTE CONNATURATA ALLA LIBERA
ESPRESSIONE DEL PENSIERO E COMUNQUE, ALLA NATURA DELLA DIALETTICA
DOMOCRATICA.

Inoltre, tanto erronea quanto ultronea risulta lopinione dei Carabinieri della
locale Stazione, per cui laccaduto dovrebbe ricondursi a discordanze dovute
ad una appartenenza a diverse ideologie politiche a motivi legati ad una sana
competizione politica, in cui gli emissari della minoranza, nella circostanza il
Ciampolillo, coglievano loccasione per attaccare la maggioranza (v. relazione
CC di Isola delle Femmine del 17.01.2012 procedimento penale 9443 2011
PM LAURA VACCARO GIP MICHELE ALAJMO)

giova evidenziare che il Sig. Ciampolillo non appartiene (n apparteneva) ad


alcun gruppo politico, non riveste alcun ruolo istituzionale e, soprattutto, lungi
dalloperare in qualit di emissario di partito, nella vicenda de qua esercitava
semplicemente il proprio diritto dinformazione. (procedimento penale 9443
2011 PM LAURA VACCARO GIP MICHELE ALAJMO)

Orbene, premesso che lattivit intrapresa dalla persona offesa rientra senza
dubbio alcuno nel libero esercizio del diritto di cronaca, non v chi non veda
come risulti quantomeno curioso immaginare che un soggetto possa
fotografare una zona interessata da un intervento di operatori ecologici in
modo minaccioso: ad arrecare turbamento allamministratore locale poteva
essere, semmai, la documentazione di unoperazione illecita, posta in essere in
assenza delle prescritte autorizzazioni, non certo un pezzo giornalistico su una
bonifica di uno spazio pubblico !!! (procedimento penale 9443 2011 PM
LAURA VACCARO GIP MICHELE ALAJMO)

In ultimo, se dubbi dovessero residuare in ordine ai contributi testimoniali


offerti dai soggetti a vario titolo coinvolti nella vicenda, lobiettiva valutazione
dei contenuti della dichiarazione redatta e sottoscritta da Massa Mirella (Agente
di P.M.) e gli ulteriori dati investigativi, ricavabili dallassunzione a sommarie
informazioni dei predetti Caruso e Mannino, contribuirebbero a sciogliere ogni
riserva. (procedimento penale 9443 2011 PM LAURA VACCARO GIP MICHELE
ALAJMO)

Il delitto ex art. 610 c.p. si consuma nel momento in cui laltrui


volont sia rimasta di fatto costretta a fare, tollerare od omettere qualche
cosa, senza bisogno che lazione o lomissione abbia avuto un effetto
continuativo. Trattasi di reato istantaneo, n influisce che gli effetti siano
stati, o meno, permanenti (ex plurimis, Cass. 17 dicembre 2003, n. 3403)

LESIMENTE DELLESERCIZIO DEL DIRITTO DI CRITICA POLITICA (ART 51


CODICE PENALE) NEL CASO IN CUI CON LETTERA RECAPITATA AL
CONSIGLIO COMUNALE SIANO RIVOLTE ASPRE CRITICHE AD UN
CONSIGLIERE CONCERNENTI FATTI RISULTATI VERI, RELATIVI AL CUMULO DI
MOLTEPLICI CARICHE POLITICHE REMUNERATE , ALLINCOMPATIBILITA
IMPLICANTE DIMISSIONI DA ALCUNE CARICHE, ALLA POSSIBILITA DI

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ATTIVITA PROFESSIONALI IN CONFLITTO CON LO STESSO COMUNE,
STIGMATIZZANDONE LATTIVITA IN QUANTO PREORDINATA AD ARRAFFARE
IL PIU POSSIBILE PER SE FREGANDOSENE DEL RESTO, CONSIDERATO CHE
IL DIRITTO DI CRITICA SI CONCRETA NELLA ESPRESSIONE DI UN GIUDIZIO O
DI UNOPINIONE CHE, NELLA SPECIE, ACCERTATA LA VERITA DEI FATTI E
LAPPLICABILITA DEL DIRITTO DI CRITICA, NON E VIOLATO IL LIMITE DELLA
CONTINENZA, TENUTO CONTO DELLA PERDITA DI CARICA OFFENSIVA DI
ALCUNE ESPRESSIONI NEL CONTESTO POLITICO IN CUI LA CRITICA PUO
ASSUMERE FORME TANTO PIU INCISIVE E PENETRANTI QUANTO PIU
ELEVATA E LA POSIZIONE PUBBLICA DEL DESTINATARIO.

La querela si sostanzia in unesposto-denunzia rivolto allAutorit Giudiziaria


contenente la mera narrazione di fatti a rilevanza penale (art. 120 c.p.), a cura
della persona offesa o di uno fra pi offesi da un medesimo fatto (reato
commesso in danno di pi persone).
La qualificazione giuridica dei fatti denunziati spetta allAutorit Giudiziaria. La
querela pur rivestendo natura di condizione di procedibilit per taluni delitti,
non un atto processuale, bens un atto del privato cittadino da cui scaturisce
lapertura di un procedimento penale.
La non necessariet del patrocinio legale per il mero atto di proposizione della
querela, esclude in radice il diritto di ottenere il rimborso delle spese sostenute
per lesecuzione del mandato conferito ad un avvocato.
Gli amministratori interessati ben avrebbero potuto redigere latto di querela
personalmente o rendere le dichiarazioni alla presenza di un pubblico ufficiale
al fine di trasfonderle in un verbale di ricezione di querela orale. Inoltre, la
Sezione osserva che stante la vocazione personalistica delloffesa allaltrui
reputazione insita nel reato di diffamazione a mezzo stampa, il diritto a
sporgere querela a cura delle persone che si dolgono delle propalazioni
diffamatorie, non soggetto ad alcuna autorizzazione amministrativa, onde si
rileva la superfluit dellautorizzazione della Giunta comunale al
confezionamento e al deposito della querela medesima. non sussistono i
presupposti che consentano il rimborso delle spese legali, ai sensi della
disciplina sopra illustrata, da parte del Comune a favore degli amministratori
proponenti la querela.
In primo luogo si ribadisce la natura personalistica della proposizione della
querela, senza necessit di assistenza tecnica e di patrocinio legale.
In secondo luogo, la descrizione del fatto attiene ad un procedimento penale
avviato su iniziativa degli amministratori, e non ad un procedimento penale
aperto nei confronti degli stessi, come invece richiede testualmente la
normativa in questione (ove si verifichi lapertura di un procedimento di
responsabilit civile o penale nei confronti di un suo dipendente.).
Inoltre, il reato ipotizzato a carico del querelato, poi archiviato, la
diffamazione, ossia una condotta criminosa dopinione posta in essere in danno
dei singoli e non dellamministrazione locale nel suo complesso. Difetta altres il
nesso di causalit fra lattivit funzionale e i fatti assunti a base della querela.
Nesso eziologico affatto esplicitato nella richiesta di parere.
Anche il riferimento alla tutela dellimmagine dellente locale, contenuta nella
richiesta di parere, non pu che individuarsi in un interesse mediato e indiretto

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derivante dalla tutela delloperato e dei comportamenti ascrivibili agli
amministratori, al sindaco e ai componenti della giunta, unici veri destinatari
delle espressioni ritenute lesive. SENTENZA CORTE DEI CONTI
Lombardia/452/2011/PAR 12 luglio 2011 Il Direttore della Segreteria
(dott.ssa Daniela Parisini)

D.LGS 267 2000 Art. 194. Riconoscimento di legittimit di debiti fuori


bilancio 1. Con deliberazione consiliare di cui all'articolo 193, comma 2, o con
diversa periodicit stabilita dai regolamenti di contabilit, gli enti locali
riconoscono la legittimit dei debiti fuori bilancio derivanti da: a) sentenze
esecutive; e) acquisizione di beni e servizi, in violazione degli obblighi di cui ai
commi 1, 2 e 3 dell'articolo 191, nei limiti degli accertati e dimostrati utilit ed
arricchimento per l'ente, nell'ambito dell'espletamento di pubbliche funzioni e
servizi di competenza.

http://www.bosettiegatti.eu/info/norme/statali/2000_0267.htm#194

LEGGE REGIONALE 145 1980 ART. 39 PATROCINIO LEGALE AI


DIPENDENTI CHE, IN CONSEGUENZA DI FATTI ED ATTI connessi
all'espletamento del servizio e dei compiti d'ufficio, siano soggetti a
procedimenti di responsabilit civile, penale o amministrativa, assicurata
l'assistenza legale, in ogni stato e grado del giudizio, mediante rimborso,
secondo le tariffe ufficiali, di tutte le spese sostenute, sempre che gli
interessati siano stati dichiarati esenti da responsabilit
http://www.regione.sicilia.it/presidenza/personale/n2/Sito_HTML/leggi/1980-
12-29%20Legge%20Reg.%2029%20dicembre%201980%20n.145.pdf

CORTE DI CASSAZIONE, SEZ. I CIVILE sentenza 17 marzo 2015 n. 5264


Pres. Salvago, Rel. Lamorgese O.L. c. Comune di Turbigo (riuniti i giudizi,
rigetta il ricorso principale e dichiara assorbito il ricorso incidentale). Comune e
Provincia Amministratori Rimborso delle spese legali Per giudizi civili,
penali od amministrativi relativi allespletamento del servizio e alladempimento
dei compiti dufficio Disciplina prevista per i dipendenti degli ee.ll. dallart. 67
del d.P.R. 15 maggio 1987 n. 268 Inapplicabilit Ragioni. Lart. 67 del
d.P.R. 15 maggio 1987 n. 268 (che pone a carico degli enti locali anche a
tutela dei propri diritti ed interessi lonere delle spese per la difesa dei propri
dipendenti nei procedimenti civili, penali od amministrativi per fatti o atti
direttamente connessi allespletamento del servizio e alladempimento dei
compiti dufficio a condizione che non sussista conflitto di interessi) non si
applica agli amministratori degli enti locali. Infatti il diritto al rimborso delle
spese legali relative ai giudizi di responsabilit civile, penale o amministrativa a
carico di dipendenti di amministrazioni statali o di enti locali per fatti connessi
allespletamento del servizio o comunque allassolvimento di obblighi
istituzionali, conclusi con laccertamento dellesclusione della loro
responsabilit, non compete allassessore comunale, n al consigliere comunale
o al sindaco, non essendo configurabile tra costoro (i quali operano
nellamministrazione pubblica ad altro titolo) e lente un rapporto di lavoro
dipendente, non potendo estendersi nei loro confronti la tutela prevista per i

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dipendenti, n trovare applicazione la disciplina privatistica in tema di mandato
(1).

Intervista integrale del vicesindaco Stefano Bologna a Teleoccidente


del 14-10-2005

Bologna: proprio laltro ieri ho rassegnato le dimissioni da


Vicesindaco. Dopo un lungo e travagliato periodo di contrasti e ripensamenti
proprio perch dopo 18 mesi circa da quella bellissima vittoria nel segno della
continuit amministrativa, purtroppo ho dovuto verificare periodicamente che
questa continuit non ci stava. Per fare un esempio emblematico nel giro
di 10 mesi sistematicamente e cronologicamente sono stati
completamente smantellati lufficio di Igiene Ambientale, poi stato
indebolito particolarmente e pericolosamente lufficio Tributi e proprio
lalto ieri stato decapitato assolutamente lufficio Tecnico. Questo
completamente in contrasto con quella che doveva essere la continuit
amministrativa organizzativa e di sviluppo del nostro paese. Ma questo solo
un esempio di tutte le tematiche dellamministrazione che poi nei prossimi
giorni avr il dovere e diritto di informare tutti i cittadini.

Teleoccidente: Una decisione irrevocabile o ci sono margini per un


ripensamento?

Bologna: Tutte le decisioni sono revocabili, per facendo unanalisi accurata in


questi mesi quello che sono mancati sono alcuni capisaldi, alcuni valori
principali che sono quelli dellumilt, del senso della responsabilit e della
fiducia reciproca. Quindi un aggiustamento, soltanto un aggiustamento di rotta
basato su questi tre principi potrebbe fare ritornare indietro questa decisione
che in questo momento mi sembra completamente impossibile. Vorrei
aggiungere solo unaltra riflessione per quanto riguarda unanalisi che qualsiasi
cittadino di Isola pu fare, ma anche qualsiasi cittadino del circondario, unaltra
motivazione seria delle mie dimissioni vanno fatte in seguito a questa
riflessione: io penso che chiunque abbia fatto unanalisi per come siamo
arrivati alla vittoria del 2004, io penso che dopo 11 anni di mia sindacatura
continua, io ho avuto una grande parte in quella vittoria insieme a tutta
la giunta e a tutto il consiglio. Ma quella vittoria nel segno della continuit
era sicuramente ascrivibile in grande parte alla mia esperienza al mio
operato e alla mia faccia, ma non solo. Io ho visto, ho notato e questo con
grande dolore che allindomani dellelezione del 14 giugno 2004 ero diventato
io il problema di questa amministrazione ma principalmente della guida del
sindaco, ero diventato io lavversario politico da temere allinterno della
coalizione, per questo diciamo non aveva pi senso continuare. Proprio per
questa mia impressione che era anche limpressione che vedevano i miei amici
e le persone che mi erano accanto. Mi auguro che questa mia analisi sia
sbagliata, per per arrivare dopo 11 anni e dopo lanno e mezzo a questa
decisione sicuramente ho dovuto fare per forza questa analisi e ho dovuto per

8
forza prendere atto che non cerano le condizioni politiche, umane e
amministrative per potere andare avanti.

Teleoccidente: Uninversione di ruoli?

Bologna: Non cosi semplicistica lanalisi, perch nel momento in cui si sono
invertiti i ruoli, si sono invertiti in una condizione in cui venivo da 11 anni di
Sindaco e con una vittoria personale apertissima e dal punto di vista
dellopinione pubblica non sono da mettere in discussione il mio successo
personale in quelle elezioni. Io mi aspettavo una fiducia a 360 gradi non mi
aspettavo allindomani delle elezioni un discorso del tipo tu questo non lo puoi
fare tu questo non lo puoi fare tu questo non lo puoi fare. Io mi sono
sentito tradito ma soprattutto i cittadini che mi hanno dato fiducia, penso che
si sono sentiti traditi. E siccome lattaccamento alla poltrona e lo sto
dimostrando che non quello che mi contraddistingue, nonostante i miei 11
anni, io devo rendere conto alla cittadinanza e siccome in questo momento il
paese che ne soffre di questa situazione perch in soli 16 mesi abbiamo fatto
dei grandi passi allindietro, allora con senso di responsabilit e con grande
dolore prendo questa decisione. Ma devo riferire assolutamente a tutta la
cittadinanza giorno per giorno quello che successo e quello che potr
succedere se non ci sar un grande aggiustamento di rotta.

Sindaco Gaspare Portobello intervista integrale di replica a


Teleoccidente 15-10-2005.

Teleoccidente: Il Vicesindaco Bologna ha dato appunto le sue dimissioni, cosa


ha da aggiungere al riguardo? Un suo giudizio in merito?

Portobello: Sono arrivate queste dimissioni come un fulmine a ciel sereno, noi
non ce lo aspettavamo. Per lui ha fatto questa scelta importante ribadire
che lui ha fatto questa scelta. Ci sono due posizioni molte semplici che posso
riassumere: lui sostiene come ha sostenuto nellintervista di essere stato
messo da parte, di non aver diciamo potuto svolgere il suo ruolo di
vicesindaco, io sostengo che invece lui non si calato nel suo ruolo di
vicesindaco, posso anche capirlo perch veniva da 11 anni di sindaco.. ma
non si calato nel suo ruolo di vicesindaco. Ho la fortuna, abbiamo la fortuna
di abitare in un piccolo centro, la gente sta in contatto con le istituzioni, sa la
gente sapr se giusta la mia posizione o la sua posizione. Non intendo fare
polemiche, sono motivato, intendo andare avanti se c la possibilit, per un
messaggio di democrazia politica lo voglio lanciare: Stefano credo che stia
sbagliando a far passare un messaggio che diciamo non rispetta le regole della
democrazia. 11 anni sono stati a ruoli invertiti io facevo parte del gruppo
facevo parte della giunta, il paese cresciuto, il paese stato amministrato
perch lui era sindaco, volevo passare questo messaggio. Abbiamo vinto a
giugno del 2004 le elezioni perch lui veniva da sindaco nellultima tornata
amministrativa, in questi 18 mesi tutto crollato a Isola tutto non andato
bene perch lui stato messo da parte. Io credo che non sia proprio cos, la

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democrazia secondo me in un piccolo centro deve poter fare a meno del
sindaco Portobello dellex sindaco Bologna di tanti altri ex sindaci e che il paese
ha tante risorse, dobbiamo restare sereni e tranquilli non giusto far passare
questo messaggio.

Teleoccidente: Nella sua intervista Bologna a parer suo esistono dei margini
per poter anche ritirare le sue dimissioni e poi ha parlato di tre punti
fondamentali , lei cosa ne pensa?

Portobello: Veramente i margini esistevano qualora lui non avesse presentato


le dimissioni, cera un chiarimento dentro il gruppo, non presentava le
dimissioni, tante volte, tante crisi abbiamo affrontato in questi 16 mesi. Perch
negli anni precedenti aveva una spalla un fratello che era lex assessore
Portobello, ex vicesindaco, in questi 16 mesi abbiamo affrontato tante crisi, ci
siamo, per allinterno del nostro gruppo dei nostri diversi amici riuscivamo a
risolverli perch ci stimavamo, ora ha fatto un passo secondo me prima ha
presentato le dimissioni e poi vuole il chiarimento, non capisco politicamente
non capisco, non credo che in questo momento ci sono le condizioni per poter
tornare indietro, in politica non si sa cosa potr succedere in seguito, poi un
personaggio politico di spessore, gli faccio tanti auguri, gli auguro tutto il bene
possibile e poi chiss cosa succeder.

Teleoccidente: Sembra quasi che si sia aperto un botta e risposta tra lei e
appunto il vicesindaco Bologna, pensa appunto che questa situazione potr
continuare?

Portobello: No! No io chieder lo dico serenamente chiedercon questa


replica, credo replica pacata nei confronti del dialogo politico di questa fase
ripeto ribadisco gli auguri che ho fatto pocanzi per non andr.a criticare. Io
chiamer teleoccidente io spero per tante opere nuove per tante iniziative
culturali turistiche e spero di potervi chiamare per questo. La polemica per me
chiusa.

ABBIAMO PARLATO DI

ABUSIVISMO EDILIZIO 2003 5 MAGGIO BOLOGNA SINDACO 23


SETTEMBRE ALBERT DARPA BRIGADIERE VITALE DOMENICO VIGILE
OLIVERI ROSARIO SOPRALLUOGO I 4 VILLINI DIFFORMI BOLOGNA
GAETANO PADRE BOLOGNA STEFANO 951 2 3 4 5 BUSIVISMO
14_124237
ACCERTAMENTI ISPETTIVI ASSESSORATO ENTI LOCALI
ACQUARIO MARINO Realizzazione di un acquario marino ed un
osservatorio biologico marino permanente presso la ex base Nato di
Isola delle Femmine Palermo.
ADDIO PIZZO 5

10
ALBERT FIORENZA COMMISSIONE EDILIZIA ESPOSTI SANATORIE
LICENZIAMENTO REINTEGRO
ALIQUO ARCH ANGELO PROGETTISTA PRG 1999 10 DICEMBRE
BOLOGNA SINDACO DELIBERA DI GIUNTA 150 PORTOBELLO RUBINO
LUCIDO CONFERIMENTO INCARICO PER LA REDAZIONE DEL PIANO
REGOLATORE GENERALE E REGOLAMENTO EDILIZIO DISCIPLINARE DI
INCARICO ARCH ALIQUO ANGELO ING USTICANO FRANCESCA
RESPONSABILE UTC DOPO IL RIFIUTO DELLAMMINISTRAZIONE A DARE
INCARICO ALLING MANGIARDI A TITOLO GRATUITO PER LA REVISIONE
DEL PRG DOPO IL VOTO CRU
ALTADONNA SAMANTA SICILIA COSTRUZIONI SRL CANEPA SALVATORE
SERIT CEC BURGIO SALVATORE ARMAO SENTENZA 226 1998 SIALMA
COSTRUZIONI MANNINO BOLOGNA ALBERT BRUNO SIRCHIA
ALTADONNA MANNINO
ATTI PARLAMENTARI INTERROGAZIONI LO PRESTI ANGELA NAPOLI
BRUNO RAPPA BOLOGNA ASSESSORE DIMISSIONI INFILTRAZIONI 2002
10 APRILE BOLOGNA SINDACO ATTI PARLAMENTARI PROMEMORIA
Interrogazione Parlamentari su Isola delle Femmine
AMPLIAMENTO CIMITERO
ARCH ALUZZO 2005 21 SETTEMBRE DEPOSIZIONE PENTITO
CAMPANELLA FRANCESCO ARCH BRUNO MARSALA CAMPO
SPORTIVO ISOLA ARCH ALUZZO OMNIA STRUTTURA GEOM
PANEBIANCO
Arch. Roberto Bilello transitato, con mobilit esterna, nei ruoli del
Comune di Palermo e lArch. Giambruno Monica in congedo la
Responsabile del 2 Servizio Lavori Pubblici" in questo periodo
assente per malattia; DETERMINA SINDACALE PORTOBELLO 36 31
DICEMBRE 2005
AREA DI EMERGENZA E DI SOCCORSO IN CASO DI CALAMITA
NATURALI 2013 15 LUGLIO PARE PER OCCUPAZIONE SPAZIO
DITA ISOLANAUTICA s.n.c. VIA MICHELANGELO 28 SCAVARELLI
GAETANO AIELLO FRANCESCO PAOLO AREA PORTUALE FOGLIO 1
PART 1
ARMAO AVVOCATO SAMANTA SICILIA COSTRUZIONI SRL CANEPA
SALVATORE SERIT CEC BURGIO SALVATORE ARMAO SENTENZA 226
1998 SIALMA COSTRUZIONI MANNINO BOLOGNA ALBERT
BRUNOSIRCHIA ALTADONNA MANNINO
ASSESSORE CUTINO QUERELA PER AGGRESSIONE IL BLOGGER
CIAMPOLILLO 2011 2 APRILE VIA GARIBALDI BOLOGNA RAPPA CARUSO
MASSA MIRELLA ipotesi-reato-art-594-595-610
ATTREZZATURE SPORTIVE ISOLA DELLE FEMMINE LAVORI DI
MANUTENZIONE INCARICHI E CONSULENZE 2010 8 APRILE
PORTOBELLO SINDACO DELIBERA G.M. 037.10.pdf MONICA
GIAMBRUNO DARPA SANDRO ARCH STEFANIA GIOACCHINO NAVARRA
NICOLO ATTREZZATURE SPORTIVE Nomina del Responsabile Unico del
Procedimento dei "Lavori di completamento degli impianti sportivi
polivalenti nell'area destinata dal P.R.G. ad attrezzature sportive". Il
Responsabile del V Settore, Arch. Sandro DArpa, sottopone

11
allapprovazione della Giunta Comunale la seguente proposta di
deliberazione
BILANCI PREVISIONE CONSUNTIVO DELIBERAZIONI CORTE DEI CONTI
BILANCIO CONSUNTIVO 2014 2015 15 LUGLIO BOLOGNA SINDACO
2015 RELAZIONE REVISORI DEI CONTI RENDICONTO 2014 ALBANESE
CAMARDA D'ORSA
BILANCIO DI PREVISIONE 2016 APPROVATO A DICEMBRE IL BILANCIO
DEL CRAK FINANZIARIO DEL COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE CHE
DOVRA RICCORRERE ALLA PROCEDURA DI RIEQUILIBRIO DI BILANCIO
CON UNA RELAZIONE DOVE EMERGERANNO LE RESPONSABILITA
AMINISTRATIVE E GIURIDICHE 2016 29 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO
C.C. DELIBERA 53 BILANCIO DI PREVISIONE DEBORAH PUCCIO
REVISORI DEI CONTI APPROVAZIONE PRESUPPOSTO PROCEDURA
RIEQUILIBRIO DI BILANCIO REPOSABILITA CRAC FIANZIARIO
BILANCI PREVENTIVI CONSUNTIVI 2013 2014 2015 2016
BILANCIO DI PREVISIONE 2015 2015 BOLOGNA SINDACO PUCCIO
DEBORAH UFFICIO RAGIONERIA NOTA TECNICA AL BILANCIO DI
PREVISIONE 2015 COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE
B.B.P. S.A.S. GLI SGRAVI TRIBUTI DEL 6 SETTORE DIRETTO DAL
SIGNOR RAPPA ROCCO E LA REVOCA DEL PROVEDDIMENTO
BOLOGNA STEFANO SINDACO MINACCIATO ED INTIMIDITO IL
CONSIGLIO COMUNALE ESPRIME INIZIATIVE DI SOLIDARIETA PER LE
INTIMIDAZIONI E LE MINACCE RICEVUTE DAL SINDACO STEFANO
BOLOGNA. DA INFORMAZIONI PRESSO LA STAZIONE DEI CARABINIERI
IN ORDINE ALLE EVENTUALI DENUNCE PRESENTATE DAL SINDACO NON
SI TROVA TRACCIA 1997 18 APRILE BOLOGNA SINDACO MINACCE ED
INTIMIDAZIONI MANNINO ANGELO LE MINACCE AL SINDACO
BOLOGNA SONO SOLO BERZELLETTE BOLOGNA INTIMIDAZIONI
VERBALI PIU PERICOLOSA DI OGNI ALTRA INTIMIDAZIONE
BOLOGNA STEFANO SAMANTA SICILIA COSTRUZIONI SRL CANEPA
SALVATORE SERIT CEC BURGIO SALVATORE ARMAO SENTENZA 226
1998 SIALMA COSTRUZIONI MANNINO BOLOGNA ALBERT BRUNO
SIRCHIA ALTADONNA MANNINO BOLOGNA GAETANO
BURGIO SALVATORE SAMANTA SICILIA COSTRUZIONI SRL CANEPA
SALVATORE SERIT CEC BURGIO SALVATORE ARMAO SENTENZA 226
1998 SIALMA COSTRUZIONI MANNINO BOLOGNA ALBERT
BRUNOSIRCHIA ALTADONNA MANNINO
CALLIOPE E GLI APPARTAMENTI A FIGLI DI EX AMMINISTRATORI DAL
SETTIMANALE CRONACA VERA
CALLIOPE BOLOGNA PORTOBELLO CATALDO SCAFIDI TURANO LA
NOMINA DEL COMMISSARIO AD ACTA LISPEZIONE DELLASSESSORATO
ENTI LOCALI PRESSO IL COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE LE
RETICENZE
CAMPO SPORTIVO MONDIALI 90
CANDIDABILITA INCANDIDABILITA LA QUESTION DELLA GIUNTA
STEFANO BOLOGNA E DEL SUO ASSESSORE GEOM FRANCESCO CRISCI
AL COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE 2014 16 FEBBRAIO
SOSPENSIONE DALLA CARICA DI CONSIGLIERE COMUNALE: PER IL

12
CONSIGLIO DI STATO NON SUSSISTE ALCUN ECCESSO DI DELEGA DEL
D.LGS. N. 235/2012 RISPETTO ALLA LEGGE ANTICORRUZIONE N.
190/2012 DELLA SOSPENSIONE QUALE EFFETTO DI CONDANNE PENALI
NON DEFINITIVE 2002 11 FEBBRAIO INCANDIDABILITA CORTE DI
CASSAZIONE SENTENZA 1990 SOSPENSIONE DALLA CARICA ELETTIVA
DI CONSIGLIERE COMUNALE CRISCI FRANCESCO
CASE POPOLARI FANTASMA
CHIUSURA PASSAGGIO LIVELLO DI ISOLA DELLE FEMMINE IN VIA
TRAPANI 2002 24 LUGLIO BOLOGNA STEFANO SINDACO DECRETO
PRESIDENZIALE 24 luglio 2002 Accordo di programma finalizzato
all'approvazione del progetto per la realizzazione delle opere di
collegamento ferroviario con l'aeroporto di Punta Raisi e sistemazione
del nodo di Palermo - raddoppio elettrificato della sede del binario
Palermo Centrale/Brancaccio - Palermo Notarbartolo - Isola delle
Femmine - Capaci - Carin
CIAMPOLILLO QUERELA LASSESSORE CUTINO MARCELLO 2013 2011
PROC PEN 9443 2011 CIAMPOLILLO CUTINO PM LAURA VACCARO GIP
MICHELE ALAJMO) FALCONE OPPOSIZIONE ARCHIVIAZIONE RAPPORTO
CARABINIERI MARESCIALLO LA GAMBA TESTI MASSA RAPPA ROCCO
BOLOGNA STEFANO MANNINO CARUSO VIGILI URBANI
CONTROQUERELA CUTINO
CIMITERO TUMULAZIONE ORDINANZE URGENTI E CONTIGIBILI
SENTENZE TAR
CASERMA DEI CARABINIERI INCARICO ANGELICO WALTER COMUNE DI
ISOLA DELLE FEMMINE PROGETTAZIONE DIREZIONE LAVORI MISURA
CONTABILIT REALIZZAZIONE NUOVA CASERMA CARABINIERI DA
REALIZZARSI 1.960.000 EURO WALTER ANGELICO RUSSELLO VIA
KENNEDY CASERMA DEI CARABINIERI COMUNE DI ISOLA DELLE
FEMMINE
CENTRO DIURNO PER GLI ANZIANI DI VIA MATTARELLA IL PROGETTO E
I PROGETTISTI CON BOLOGNA
CIAMPOLILLO GIUSEPPE CUTINO MARCELLO ASSESSORE OPPOSIZIONE
AVVERSO ALLA RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE DEL 09.02.2012 DAL
P.M. D.SSA LAURA VACCARO PROCEDIMENTO PEN 9443 2011 RGNR
NOTIFICATA IL 02.04.2012
CIMITERO LA GESTIONE E LE RITORSIONI A SEGUITO DELLE ELEZIONI
AMMINISTRATIVE DEL GIUGNO 2009 2010 13 GENNAIO CIMIETRO
SOPRALLUOGO PER ABUSIVISMO LI VIGNI E MESSINA PRIMO
VERBALE E' PRESENTE E GLI E' STATO INTIMATO A DAVI
ROSARIA UN SECONDO VERBALE E' STATO INTIMATO A RISO
GIOVANNA MADRE INVALIDA IL PRIMO VERBALE REDATTO NELLA
GIORNATA DI MERCOLEDI GIORNO DI CHIUSURA DEL CIMITERO
COLLOQUIO TELEFONICO CON UN ESPONENTE POLITICO
DI ISOLA DELLE FEMMINE, ALL'EPOCA CANDIDATO ALLE ELEZIONI
COMUNALI 2009 LA PROMESSA DI UN INCARICO DI CONSULENZA
PROFESSIONALE DA PARTE DEL SINDACO DI ISOLA DELLE FEMMINE)
NONCH DEL FATTO ...

13
COLONNELLO TEO LUZZI IL COMITATO DELLA LEGALITA 2010 22
GIUGNO STEFANO BOLOGNA RACCOMANDATA AL COLONNELLO TEO
LUZI COMANDO PROVINCIALE DEI CARABINIERI VIA MURA SAN VITO
1 90133 PALERMO SEGNALANDO IPOTESI DI CORRUZIONE E DI
MALAFFARE INTORNO ALLLA CONCESSIONE DI LICENZE EDILIZIE PER
AMPLIAMENTO SARACEN SICILEAS FERRAO ONORATO IMPASTATO
DARPA LA VENDITA DEL TERRENO AD AIELLO FRANCESCO PAOLO
GIAMBONA CASTELLESE ALTADONNA
COMITATO DELLA LEGALITA 2010 10 FEBBRAIO IL COMITATO DELLA
LEGALITA' DENUNCIA IL CLIMA DI ILLEGALITA' ED IL RISCHIO DI
INQUINAMENTO DELLA MACCHINA AMMINISTRATIVA RAPPA ROCCO
CIAMPOLILLO BOLOGNA RUBINO PROCURA BRUNO POMIERO
PORTOBELLO
COMITATO LOTTA CONTRO LA MAFIA C.L.A.M.
COMMISSARIO AD ACTA DR AZZARELLO D.A. n775/2011 verificare
liter procedurale di approvazione del documento finanziario relativo agli
equilibri di Bilancio
COMMISSARIO AD ACTA BILANCIO CONSUNTIVO 2014 DR. MESSINA
CARMELO 8 OTTOBRE 2015 C.C.
COMPARTO 1 SORELLE POMIERO BOLOGNA TOIA MONTELIONE RITA IN
PALMERI
COMMISSARIO AD ACTA BILANCIO DI PREVISIONE 2015 DR. MESSINA
CARMELO
COMMISSARIO AD ACTA BILANCIO CONSUNTIVO 2015 DOTTORESSA
DANIELA LEONELLI D.A. 98/S.3/2016
COMMISSARIO AD ACTA PREVISIONE 2016 Dottoressa LEONELLI D.A.
106 2016 C.C. 29 DICEMBRE 2016
COMMISSIONE EDILIZIA 6 OTTOBRE 2005 SICILEAS SARACEN CRISCI
ANTONINO LUCIDO MARIA LICENZA EDILIZIA IN SANATORIA 2016 3
AGOSTO TRAPPETO CE SANATORIA 15 893 LUCIDO MARIA CRISCI
ANTONINO CONTRADA S CATALDO FOGLIO 2 120 FOGLIO2 124
PERIZIA GIURATA RAPPA COSMO SENTENZA 15729 2016 CORTE DI
CASSAZIONE
CONCESSIONE EDILIZIA 4 27 FEBBRAIO 2013 DE FRANCHIS
GIROLAMO FOGLIO 3 PARTICELLA 2550 OCCUPATA DA INGEGNERE
SANSONE VINCENZO VIA DEI SARACENI USTICANO FRANCESCA
CONSIGLIO COMUNALE 10 MARZO PORTOBELLO SINDACO DELIBERA
CONISGLIO COMUNALE 12 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO RISO
NAPOLEONE RIVOLGENDOSI AL CAPO GRUPPO DELLA MINORANZA
RUBINO ANTONINO: Se mi denunci ti faccio saltare in aria Ti faccio
veder chi sono io
COOPERATIVE EDILIZIA CONVENZIONATA A ISOLA DELLE FEMMINE
APOLLONIA
CORTE DEI CONTI 2016 12 GENNAIO BOLOGNA SINDACO CORTE DEI
CONTI DELIB 8 2016 PRSP RENDICONTO 2012 2013 PERMANGONO
PREOCCUPAZIONI ESPRESSE NEL PRECEDENTE CICLO DI CONTROLLO
SU MANTENIMENTO EQUILIBRI BILANCIO ANCHE FUTURI

14
CORTE DI APPELLO DI PALERMO SEZIONE CIVILE SENTENZA 292 2004
DEPOSITATA 28 GENNAIO 2013 2013 31 DICEMBRE DEBITI FUORI
BILANCIO PROPOSTA 554 DETERMINA V SETTORE 88 SENTENZA
APPELLO 292 2004 GIAMBRUNO DE PAPERO LIDIA FOGLIO 1 1824 1826
1828 1829 AVVOCATO ZANGHI Il responsabile del V Settore U. T. C.
Architetto Sergio Valguarnera, sottopone allapprovazione della
Commissione Straordinaria con poteri di Consiglio Comunale la seguente
proposta di deliberazione: "Riconoscimento del debito fuori bilancio per
la sentenza della Corte di Appello di Palermo -Sezione Civile -
n292/2004 depositata il 28/01/13 e notificata il 06/02/2013
risarcimento danni".
CORTE DI APPELLO PALERMO SESTA SEZIONE PENALE SENTENZA DI
APPELLO ADDIO PIZZO 5 PIETRO BRUNO PIETRO CINA (APPALETO
ELETTRICO ALLA CALLIOPE) NUNZIO SERIO DI MAGGIO ACQUISTO
MICHELE PROCEDIMENTO PENALE 7635 2011 AVV RAIMONDI GIUSEPPE
UDIENZA APPELLO 25 NOVEMBRE 2015 2016 24 OTTOBRE ADDIO
PIZZO 5 SENTENZA CONFERMATE LE CONDANNE DI PRIMO
GRADO Un'assoluzione, diverse riduzioni e alcune conferme
delle condanne in primo grado nel processo Addiopizzo 5.
DEBITI FUORI BILANCIO AVVOCATI FIORENZA LA BUA ZANGHI (ALBERT
BOLOGNA)
DECRETO DI SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE PER
INFILTRAZIONE MAFIOSE
DECRETO DIRIGENTE GENERALE TERRITORIO AMBIENTE 2016 15
SETTEMBRE Approvazione del progetto relativo allampliamento di un
impianto di raccolta per la messa in sicurezza, la demolizione, il
recupero di materiali e la rottamazione dei veicoli a motore, rimorchi,
simili e loro parti, nonch stoccaggio e recupero di rifiuti pericolosi e non
pericolosi, proposto dalla ditta 3S di Sanfilippo Francesco
CRIVELLO VINCENZO E CRIVELLO ANTONIA SANATORIA 2011 29
MARZO PORTOBELLO SINDACO LICENZA EDILIZIA IN SANATORIA
CRIVELLO VINCENZO 29.9.53 CRIVELLO ANTONIA 7.12.59 SS13 N 19
CONTRADA PIANA PROPRIETARI 3 12 93 47705 35388 NOTAIO
ORLANDO MARCELLO Foglio 3 2313 FOGLIO 3 E 4 138 119 238 243
LICATA ING RAPPA CRISCI
DEMANSIONAMENTO RAPPA ROCCO RICORSO AL GIUDICE DEL LAVORO
2009 11 SETTEMBRE RAPPA ROCCO COLLEGIO DI CONCILIAZIONE ART
65 DECRET LEGSV 165 2001 DIPENDENTE D1 DETERMINA 458 31 12 08
TRIBUTI TRASFERITO SENZA CARICHI LAVORO VIGILI ATTI
ILLEGITTIMI NON PRESENTE LA FIGURA D1
DITTA SALICETO S.R.L. BRUNO PIETRO BILLECI SALVATORE BILLECI
VINCENZO BRUNO PIETRO VASSALLO GIUSEPPE VASSALLO VINCENZO
DOTTORE ROCCO RAPPA RESPONSABILE 6 SETTORE TRIBUTI SGAVI
RUOLI ICI IMU TARSU TARI
ELEZIONI AMMINISTRATIVE DEL GIUGNO 2004
ESTORSIONI AL BAR MAMBO BEACH DI VIALE DEI SARACENI A ISOLA
DELLE FEMMINE PROPRIETARIO PIETRO MAIONE, il locale stato

15
distrutto da un incendio, in circostanze ancora da chiarire, lo scorso 7
giugno 2011 .
ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2005 2009 2014
GESTIONE CIMITERO LA REQUISIZIONE DEI LOCULI
GESTIONE CIMITERO INADEMPIENZE NORME E SICUREZZA
GIAMBRUNO MONICA ARCHITETTO MARATEA U.T.C. PROCEDIMENTO
PENALE n. 5252/08 R.G.N.R. e n. 5846 R.G.G.I.P 2010 5 FEBBRAIO
PORTOBELLO SINDACO MONICA GIAMBRUNO BILELLO BOLOGNA
DETERMINAZIONE 1 SETTORE N. 6 Rimborso spese legali sostenute
dallArch. Monica Giambruno per il procedimento penale subito nella
qualit di dipendente comunale
GIAMBRUNO MONICA CONCORSO ASSESSORATO BENI AMBIENTALI
CULTURALI D.D.S. 9482 23.12.04 2004 23 DICEMBRE BOLOGNA
SINDACO ASSESSORATO BBCCAA DDS 9482 2868 5312 GIAMBRUNO
MONICA 29 04 1968 punteggio 32 70 PER 100 POSTI
IL COMPLEANNO 18 ANNI di GAETANO IN MOTO
IL FALLIMENTO DELLE CASSE COMUNALE E IL RICORSO ALLART 243
RIEQUILIBRIO DI BILANCIO
IL RITROVAMENTO DELLA TESTA DI CAPRETTO ALLA PIZZERIA ROSSO
PIZZA DI VIALE DEI SARACENI A ISOLA DELLE FEMMINE DICEMBRE
2016
IL RITROVAMENTO DI TESTA DAGNELLO MOZZATA ALLAUTOLAVAGGIO
DI PASSAGGIO DEL CONIGLIO A ISOLA DELLE FEMMINE 2011
IMPASTATO GIOVANNI
INCARICHI CONSULENZE DIRETTORI LAVORI GARE APPALTI SCUOLA
MATERNA 2009 19 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO DETERMINA 3
SETTORE 122 ARCH CATALANO ALBERT ARCH GIACOMO COLLURA
ARCH UGO MADIA INGEGNERE NAVARRA GESTIONE BOLOGNA
STEFANO G.C. n 112 20 09 01 G.C. 163 06.10.03 G.C. 178 22 10.03 DARPA
ATI AERTECNO COTTONE MARCO Lavori di ristrutturazione ed
adeguamento del corpo B della scuola materna di Isola delle Femmine -
Redazione della documentazione tecnico-progettuale da allegare alla
domanda di parere di conformit alla normativa antincendio relativa alla
scuola materna corpo B
INCARICHI CONSULENZE APPALTI ATTREZZATURE SPORTIVE ISOLA
DELLE FEMMINE LAVORI DI MANUTENZIONE INCARICHI E CONSULENZE
2010 8 APRILE PORTOBELLO SINDACO DELIBERA G.M. 037.10.pdf
MONICA GIAMBRUNO DARPA SANDRO ARCH STEFANIA GIOACCHINO
NAVARRA NICOLO ATTREZZATURE SPORTIVE Nomina del Responsabile
Unico del Procedimento dei "Lavori di completamento degli impianti
sportivi polivalenti nell'area destinata dal P.R.G. ad attrezzature
sportive". Il Responsabile del V Settore, Arch. Sandro DArpa, sottopone
allapprovazione della Giunta Comunale la seguente proposta di
deliberazione
INCARICO AVVOCATO ZANGHI SICAR 2010 14 GENNAIO PORTOBELLO
SINDACO SICAR CROCE ANTONINO INCENDIO AGOSTO 2004 TURANO
PORTOBELLO ZANGHI DELIBERA G.M. 004.10.pdf "Conferimento
incarico all'avv. Santo Zangh per opposizione all'atto di precetto

16
proposto dall'avv. Giuseppe Passatello curatore fallimentare ex SICAR
S.p.A..
INCENDIO AL RISTORANTE IL SICILIANO DI PROPRIETA DI GIUSEPPE
POMIERO
INSEDIAMENTI BALNEARI
INCENDIO ALLISOLAUTO 2004 15 SETTEMBRE ATTENTATO
INCENDIARIO LEONARDO TOIA IL TITOLARE CON IL PROGETTO
DELLALBERGO A 5 STELLE SOLEMAR A ISOLA DELLE FEMMINE IN VIA
PALERMO ALLOCATION PER CONVEGNI FESTE E RICEVIMENTI IL
PROGETTO AVVENIRISTO SUL MARE ARCHITETTO FRANCESCO MICELI
INTERROGAZIONE CONSILIARE DI ANGELO AMMINO RISPOSTA DEL
SINDACO STEFANO BOLOGNA SULLA VICENDA ALBERT DELLUFFICIO
TECNICO SANATORIA MANNINO ACUSA IL SINDACO DEI CONTINUI
CAMBI DI CASACCA DEI TRADIMENTI DELLE PUGNALATE ALLE SPALLE
AGLI AMICI DI ESSERE IL SINDACO STEFANO BOLOGNA CENTRAVANTI
DI SFONDAMENTO DA VICE COMMISSARIO DELLA DEMOCRAZIA
CRISTIANA 1996 27 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO MANNINO ANGELO
CONSIGLIERE BOLOGNA STEFANO SINDACO 27 DICEMBRE 1996
SINDACO STEFANO BOLOGNA CONSIGLIERE MANNINO ANGELO 18
DICEMBRE 1996 1996 27 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO MANNINO
ANGELO CONSIGLIERE BOLOGNA STEFANO SINDACO 27 DICEMBRE
1996 SINDACO STEFANO BOLOGNA CONSIGLIERE MANNINO ANGELO
18 DICEMBRE 1996 Il SINDACO STEFANO BOLOGNA ACCUSA MANNINO
CHE GLI SONO SFUGGITI GLI ULTIMI 10 ANNI DI DISFUNZIONE
DELLUFFICIO SANATORIE SE ANDIAMO INDIETRO DI DIECI ANNI CI
RITROVIAMO PRECISAMENTE NEL 1986 QUANDO CON LUI STEFANO
BOLOGNA GAREGGIA IN LISTA ALBERT ?????
ITALCEMENTI ESPOSTO DENUNCIA CIAMPOLILLO COMITATO
CITTADINO ISOLA PULITA SEZ LEGAMBIENTE 2011 5 APRILE
MARESCIALLO LO CASCIO SALVATORE CIAMPOLILLO DENUNCIA AI
CARABINIERI SULLO STATO DI INQUINAMENTO GENNAIO APRILE
2011PRESCRIZIONI DECRETO 2008 FOTO AIA PROCEDIMENTO 126 1
2011 DEPOSITATO 16 MAGGIO 2011
ITALCEMENTI RISARCIMENTO DANNI PER MORTE OPERAIO GIUSEPPE
CAGGESE CROMO ESAVALENTE 2011 25 FEBBRAIO IL CTU GERARDO
CELA PRESENTA RELAZIONE TECNICA INCARICO 07.05.10 LAUDA
GIUSEPPINA CAGGESE MARIO VINCENZO ANNA MARIA ITALCEMENTI
CAGGESE 57 ANNI NEOPLASIA POLMONARE MALIGNA MICROCITOMA
TRIB FOGGIA SENTENZA 6 2013
ITALCEMENTI SENTENZA DI CONDANNA 2013 23 NOVEMBRE SENTENZA
6 2013 CONDANNATO LA ITALCEMENTI CAGGESE 57 ANNI NEOPLASIA
POLMONARE MALIGNA MICROCITOMA TRIB FOGGIA 793 MILA 486
EURO A VINCENZO ANNA MARIA MARIO LAUDA GIUSEPPINA PIU 231
MILA 525 EURO PER OGNUNO
ITALCEMENTI CAGGESE 2015 10 FEBBRAIO CAUSA CAGGESE ANNA
MARIA MARIO VINCENZO LAUDA GIUSEPPINA CONTRO LA ITALCEMENTI
APPELLATASI ALLA SENTENZA 304 2013 RISARCIMENTO MORTE
GIUSEPPE INALAZIONE CROMO ESAVALENTE CANCRO 2015 4

17
SETTEMBRE CAUSA CAGGESE ANNA MARIA MARIO VINCENZO LAUDA
GIUSEPPINA CONTRO LA ITALCEMENTI APPELATASI A SENTENZA 304
2013 RISARCIMENTO DANNI MORTE DEL PADRE CAGGESE GIUSEPPE
PRERIZIA DI PARTE GIOACCHINO GENCHI
ITALCEMENTI INTERROGAZIONE PARLAMENTARE RISPOSTA DEL
MINISTRO PECORARO SCANIO 2007 1 APRILE
INTERROGAZIONE
PARLAMENTARE FUNDARO E LION SU ITALCEMENTI ISOLA DELLE
FEMMINE
ITALCEMENTI. AGLI ATTI ANCHE NUOVE DICHIARAZIONI DI SIINO:
INCONTRAI PESENTI A ROMA DI MAGGIO SINDACO DI ISOLA DELLE
FEMMINE E CEDRINI CI SIAMO RECATI A ROMA, DOVE, NELLA SEDE DI
ITALCEMENTI, ABBIAMO AVUTO UN ULTERIORE INCONTRO CON IL
PESENTI
ITALCEMENTI AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE 2008 18
LUGLIO ITALCEMENTI DECRETO A I A ITALCEMENTI FIRMATO
SANSONE DIRIGENTE RESPONSABILE SENZA INCARICO 2 SERVIZIO
VIA VAS CONCESSO CON DDG 1474 TOLOMEO IL 17 DICEMBRE 2008
PRESCRIZIONI MONITORAGGIO AUTORITA COMPETENTI
ITALCEMENTI ASSESSORATO TERRITORIO AMBIENTE 2008 17
DICEMBRE TOLOMEO CON DDG 2008 DDG 1474 NOMINA ING SANSONE
VINCENZO RESPONSABILE 2 SERVIZIO VIA VAS DOPO AVER FIRMATO
IL DECRETO AIA 693 DEL 18 LUGLIO 2008 NOMINA FASULLA
SANSONE FIRMATARIO DEL DECRETO AIA ITALCEMENTI 18 LUGLIO
2008 ATTO DI DECRETO NULLO
ITALCEMENTI ESPOSTI DEL COMITATO CITTADINO ISOLA PULITA 2007
26 SETTEMBRE ESPOSTO COMITATO CITTADINO ISOLA PULITA
ITALCEMENTI POLIZIA AMBIENTALE PROVINCIA PALERMO
DOCUMENTAZIONE 26 SETTEMBRE 2007 PROC 4391 07 MOD 45MG
ITALCEMENTI 2014 15 OTTOBRE LE POLVERI CHE UCCIDONO
SENTENZA TRIBUNALE DI FOGGIA RISARCIMENTO MILIONARIO PER LA
MORTE DI CAGGESE GIUSEPPE
ITALCEMENTI SOVRAINTENDENZA 2008 12 AGOSTO ITALCEMENTI
SOVRAINTENDENZA COMUNICA ALLA ITALCEMENTI IL PARERE
CONTRARIO AL PROGETTO DI COSTRUZIONE DELLA-TORRE DELL
ATEZZA DI 100 METRI
ITALCEMENTI DIFFIDA 2011 16 MARZO ITALCEMENTI CITTADINI DI
ISOLA DELLE FEMMINE RICHIEDONO LA DECADENZA DEL DECRETO AIA
693 2008 ITALCEMENTI PER INOSSERVANZA PRESCRIZIONI
CONTROLLO ARIA CENTRALINE E REVAMPING ENTRO 2 ANNI
ITALCEMENTI 20 GENNAIO 1981 ISOLA DELLE FEMMINE DECRETO
PRESIDENTE REGIONE SICILIA REGISTRATO N 1 81-1 PA
CONCESSIONE DI 100 ETTARI DA BOSCHIVI AD INDUSTRIALE BENI
PATRIMONIALI INDISPONIBILI PIAN DELLAIA
ITALCEMENTI RICHIESTA 17 GENNAIO 2014 RINNOVO DECRETO AIA
DECADUTO PER INOSSERVANZA PRESCRIZIONI 693 18 LUGLIO 2008
AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE

18
ITALCEMENTI ASSESSORATO 2014 25 LUGLIO ASSESSORATO 2
SERVIZIO ITALCEMENTI VERBALE CONFERENZA SERVIZI 22 LUGLIO
2014 ITALCEMENTI A.I.A. PROT.N. 35026 DEL 25 LUGLIO 2014
ITER BURRASCOSO DEL PIANO REGOLATORE GERALE A ISOLA DELLE
FEMMINE LA MANCATA PIANIFICAIONE FAVORISCE LA SPECULAZIONE E
A CEMENTIFICAZIONE 2000 29 SETTEMBRE PRG ITER COMUNE
ASSESSORATO DELIBERA CONSILIARE 71 00 DELIBERA 47 12 08 03
DELIBERA 33 12 08 07 ADOZIONE PRG TUTTA LA DOCUMENTAZIONE E
LE RICHIESTE DEL DIPARTIMENTO URBANISTICA LICENZE ILLEGITTIME
VIA VAS FERRARELLA
Lavori per l'ampliamento della banchina del porto di Isola delle Femmine
LE DIMISSIONI DEL VICE SINDACO BOLOGNA STEFANO DEL 10
OTTOBRE 2005
LE DIMISSIONI DA CAPO GRUPPO PROGETTO ISOLA DI MARCELLO
CUTINO
LE DIMISSIONE DELLASSESSORE DELLA GIUNTA BOLOGNA DI
FRANCESCO CRISCI 2016
LE DIMISSIONE DEL RESPONSABILE 2 SETTORE FINANZIARIO 2016
LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2009
LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2014
LE MINACCIATE DIMISSIONI DELLASSESSORE ALLA CULTURA A CAUSA
DELLADESIONE AL COMVEGNO SUL GENDER
LE INTERCETTAZIONI S.I.S.
LE INTERCETTAZIONI PIZZO E CACCETTA
LE MINACCIATE DIMISSIONI DELLASSESSORE ALLA CULTURA
DOTTORESSA LUCIDO SULLA POLEMICA DEL GENDER
LE STRISCE BLU POLEMICHE E PROTESTE DEI COMMERCIANTI
LEGGE REGIONE SICILIA N 16 2016 10 AGOSTO 2016 10 AGOSTO
LEGGE REGIONE SICILIA 16 RECEPIMENTO NORMATIVA NAZIONALE IN
MATERIA EDILIZIA
LICATA ARCH ANDREA INCARICO TORRE USTICANOINCARICO CASE
FANTASMA CON ING LUPO GEOLOGO CUTINO ARRESTO A TORRETTA
LICENZA CARBONILE ITALCEMENTI
LICENZE EDILIZIE SOTTO OSSERVAZIONE DELLA COMMISSIONE
PREFETTIZIA DI ACCESSO AGLI ATT ALA COMUNE DI ISOLA DELLE
FEMMINE 2009 14 MAGGIO PORTOBELLO SINDACO LICENZA ED
12 ASSENTITA VASSALLO ANTONIETTA MADRE DI BILLECI
LEONARDA E BILLECI VINCENZO CONTRADA PIANA VIALE DEI
SARACENI FOGLIO 3 PART 440 DERIVA DA 53 FRANCAVILLA SCOLARO
SORELLE POMIERO snc
LICENZA EDILIZIA DE FRANCHIS GIROLAMO 2013 27 FEBBRAIO
LICENZA EDILIZIA N 4 DE FRANCHIS GIROLAMO F. 3 p.lla n. 2550 LA
STESSA PARTICELLA DI SANSONE VINCENZO TROMINO ; 191.13 conc.
ed. n.4 utc
LICENZE EDILIZIE SOTTO OSSERVAZIONE DA PARTE DELLA
COMMISSIONE PREFETTIZIA DI ACCSSO AGLI ATTI AL COMUNE DI
ISOLA DELLE FEMMINE 2010 22 GENNAIO PORTOBELLO SINDACO
CRISCI LUCIDO CONIGLIO PUGLISI BALDASSARE PROPRIETARIO

19
FOGLIO 1 PART 2381 2382 CHIEDE VOLTURA LICENZA 1 2010 EDIL
CP COSTITUITA DA PUGLISI BALDASSARE 1987 PUGLISI
BALDASSARE 1938 E CONIGLIO EMANUELE 1954
LICENZA EDILIZIA IN SANATORIA 2011 13 LUGLIO LICENZA EDILIZIA
SANATORIA PART 270 86 VIA SIINO 2 F 1 PART 140 CRISCI
FRANCESCO MANNINO MARIA IMPASTATO ING RAPPA ROCCO
CASSAZIONE 15729 03.16 LUCIDO MARIA TRAPPETO PUGLISI
LIMPROVVISA CHIUSURA DEL MERCATO DEL CONTADINO
LICENZE EDILIZIE ILLEGITTIME
LICENZA EDILIZI GULIZZI ROCCO ING RAPPA 2010 11 MAGGIO
PORTOBELLO SINDACO INGEGNERE RAPPA ROCCO LICENZA EDILIZIA
10 GULIZZI GIUSEPPE GULIZZI PROVVIDENZA GULIZZI ANTONIO VIA
BOSCO FIGURA 1 PART 1573 1574
LOTTIZZAZIONE DI MATTEO 2013 29 LUGLIO 2013 PROT 10696
LOTTIZZAZIONE DI MATTEO ALBATROS RIELA LONGO PASSAGGIO DEL
TIMO19.9.86 REGIST 30.9.86 TRASCRITTA 7.10.86 32556 25068
BATTAGLIA MAURIZIO VACANTE MARCO FAVATA ROSOLINO MARINO
MARCELLO DI MATTEO PIETRO 24.04.28
LOTTIZZAZIONE GIOVANNI BOSCO
LOTTIZZAZIONE LA PALOMA
LOTTIZZAZIONE LO BIANCO
LOTTIZZAZIONE TOURIST HOLIDAYS
LUCIDO SALVATORE VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI
ISOLA DELLE FEMMINE AGGREDISCE IL VIGILE URBANO FERRANTE
GRAZIANO IN SERVIZIO DI VIGILANZA AL CONSIGLIO COMUNALE IL
RAPPORTO DEL VIGILE IL PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE A CARICO
DEL VIGILE AVVISO DI GARANZIA A CARICO DEL CAPITANO LUCIDO
SALVATORE IL PROCESSO CARICO DEL VICEPRESIDENTE DEL
CONSIGLIO COMUNALE CAPITANO LUCIDO SALVATORE
MAFIA OPERAZIONE ULBRICK IMPRENDITORI SINDACI GARE
GIALLOMBARDO + 43
MANIFESTAZIONE DI POTESTA DEI COMMERCIANTI SULLE STRISCE
BLU E SUL MERCATINO DEL CONTADINO DOMENICALE
MANNINO GIUSEPPE TOMMASO SAMANTA SICILIA COSTRUZIONI SRL
CANEPA SALVATORE SERIT CEC BURGIO SALVATORE ARMAO
SENTENZA 226 1998 SIALMA COSTRUZIONI MANNINO BOLOGNA
ALBERT BRUNOSIRCHIA ALTADONNA MANNINO
METANIZZAZIONE A ISOLA DELLE FEMMINE
MONETIZZAZIONE DELLE AREE PER LA COSTRUZIONE DELLE VILLE IN
VIA DELLA TORRE DELLE SORELLE POMIERO I RILIEVI
DELLASSESSORATO SULLA ILLEGITTIMITA DELLE LICENZA EDILIZIA
NOMINA DELLINGEGNERE BILELLO ROBERTO
ON IM DI GEOM ONORATO FARACI
OPERAZIONE TERRA MIA 18 LUGLIO 2014 OPERAZIONE TERRA MIA
10308 2011 7485 2011 CANNOVA ORDINANZA DI CUSTODIA
CAUTELARE CANNOVA ARCHITETTO GIANFRANCO 7485 11 10308 11
ORDINANZA CANNOVA PROTO FRATELLI SODANO ASSESSORATO
TERRITORIO AMBIENTE ANTONIOLI GIUSEPPE OIKOS MAZZARRA S

20
ANDREA DOMENICO PROTO SODANO NICOL SODANO CALOGERO
PADUANO VALERIA SOAMBIENTE MARIELLA LO BELLO MARIO MOTTA
SANTANASTASIA GULLO LUPO
ORDINANZE DI CHIUSURA IMMEDIATA DI ATTIVITA COMMERCIALI ED
ARIGIANALI VIA LIBERTA ED IN VIA ROMA IL BAR BISTRO ASSENZA DI
AGIBILITA DI ISCRIZIONI AI VARI ALBI LA SCIA AUTORIZZAZIONI
SANITARIE FALLIMENTO DITTA SUAP CARINI UFFICIO TECNICO
COMUNALE CHIUSURA ATTIVITA AGIBILITA AUTORIZZAZIONE UNICA
AMBIENTALE MONICA GIAMBRUNO
ORDINANZA DI RIPRISTINO DELLO STATO DEI LUOGHI DEMOLIZIONI
DELLE OPERE ABUSIVE 2009 3 LUGLIO PORTOBELLO SINDACO
PELLERITO ADA LILIANA MOGLIE RAPPA ROCCO DIPEND CATEGORIA D
RESP SERVIZIO 4 TRIBUTI ORDINANZA 29 R.O. DEMOLIZIONI OPERE
ABUSIVE
OPERAZIONE SAN LORENZO 1 VASSALLO LO SICCO BILLECI BRUNO
2016 7 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO COMANDANTE CROCE
RELAZIONE PARCHIMETRI A PAGAMENTO 2016 PROT 176 16 PM
PROPOSTA APPALTO PLURIENNALE PROROGA AUTOMATICO SINO AL
MARZO 2017
PAPOCCHIO DEL PRG LA DEFINIZIONE DELLA RICHIESTA DI
ARCHIVIAZIONE CHIESTA IL 28 DICEMBRE 2008 DAL PM CARLO
MARZELLA NELLA QUERELA PER DIFFAMAZIONE A MEZZO STAMPA NEI
CONFRONTI DI GIUSEPPE CIAMPOLILLO DELLARCH ANGELO ALIQUO
PROGETTISTA DEL PRG DI ISOLA DELLE FEMMINE GIUDICE PASQUA
SEMINARA TESTIMONI BOLOGNA STEFANO USTICANO FRANCESCA
PARCO GIOCHI VIA MARTIN LUTHER KING 2001 28 DICEMBRE
BOLOGNA SINDACO RICORSO TAR 2342145 2000 ANNULLAMENTO
CO.RE.CO. 678 2001 DEL 10.11.99 ANNULAMENTO DELIB 142 18.11.99
MUTUO CPDP 2 PARCO GIOCHI ALIQUO
PIANO REGOLATORE PIANI PARTICOLAREGGIATI REGOLAMENTI EDILIZI
PRESCRIZIONI
PIANO REGOLATORE GENERALE 2016 24 NOVEMBRE PRG DECRETO
ASSESSORIALE MAURIZIO CROCE DIRETTIVE TECNICHE PER
LINFORMATIZZAZIONE DEI PIANI REGOLATORI GENERALI: CODIFICA
DEI GRAFICISMI E LEGENDA STANDARD
PIANO REGOLATORE GENERALE ADOTTATO 2007 RESPINTO
DALLASSESSORATO
PIANO PARTICOLAREGGIATO ZONE C GENIO CVILE PROT 21900 7.11.90
PROGETTISTA DE CARO MICHELANGELO ESPROPRIAZIONI E PIANO
PLANIVOLUMETRICO RELAZIONE-PROGRAMMA DI ATTUAZIONE TAV.1
15 GENAIO 1990
PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE 2013 21 NOVEMBRE
DELIBERA CC 16 PRG VIA LIBERTA TAORMINA LICENZE EDILIZIE 14 15
19 DEL 1993 L.E. 7 8 9 10 DEL 1997 CATASTO F 3 PART 506 7 8 9 10
11 12 593 95 96 218 ISOLA DELLE FEMMINE PROPOSTA DI VARIANTE
CARTOGRAFIA
PIANO REGOLATORE GENERALE 1998 25 SETTEMBRE PRG CIRCOLARE N
2 URBANISTICA ISTRUZIONI PER LA TRASMISSIONE DELLA

21
DOCUMENTAZIONE VEDASI D.A. 407 24 11 16 DIRETTIVE
INFORMATIZZAZIONE CODIFICA GRAFICI E LEGENDA STANDARD E
LEGENDA
PIANO REGOLATORE GENERALE DECRETO ASSESSORIALE MAURIZIO
CROCE 2016 24 NOVEMBRE D.A. 407 MAURIZIO CROCE P.R.G.
DIRETTIVE INFORMATIZZAZIONE CODIFICA GRAFICI E LEGENDA
STANDARD E LEGENDA CIRCOLARE 2 URBANISTICA 25 SETTEMBRE
1998
PIANO REGOLATORE GENERALE DELIBERA CC33 AGOSTO 2007
PIANO REGOLATORE GENERALE ASSESSORATO REGIONALE AL
TERRITORIO DIREZIONE URBANISTICA CON NOTA PROT 22402 DEL 23
NOVEMBRE 2016 RESTITUISCE GLI ELABORATI TRASMESSI CON NOTA
6463 DEL 12 APRILE 2010 E PRG ADOTTATO CON DELIUBERA 33 1
AGOSTO 2007 POSTO TRA LALTRO CHE LENTITA DELLE MODIFICHE
DA APPORTARE AL PROGETTO PRG E TALE DA PREFIGURARE UN
PROGETTO TOTALMENTE NUOVO E DIVERSO DA QIUELLO REDATTO SI
AFFIDA LINCARICO ARCH GIUSEPPE CANGEMI PER COMPLESSICI
19.500,00 FIRMATO RESPONSABILE URBANISTICA ARCH GERLANDO
MALLIA RESPONSABILE 3 SETTORE ARCH MONICA GIAMBRUNO
PIANO VOLUMETRICO SCALICI BOLOGNA SINDACO 2013 31 MAGGIO
SCALICI GIUSEPPE LICENZA 12 CONVENZIONE PIANO VOLUMETRICO
SCALICI COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE 25 FEBBRAIO 1999
SINDACO BOLOGNA LUCIDO ANTONINO VIA ROMA PROGETTISTA
ACCARDI LOTTIZZAZIONE LO BIANCO LA PALOMA
POLIZIA MUNICIPALE 2012 VIGILI URBANI RUOLO SANZIONI
AMMINISTRATIVE ANNO 2010 RETTIFICA DELLA CIFRA
PORTO COMPLETAMENTO DELLE OPERE MARITTIME ESISTENTI PER LA
MESSA INSICUREZZA DEL PORTO RIGUARDANTE I LAVORI DI
POTENZIAMENTO DEL TRATTO ESISTENTE DELLA DIGA FORANEA
PROLUNGAMENTO DELLA STESSA DALLA PROGR 92 M ALLA PROGR 380
M RIQUALIFICA DELLE MANTELLATA DELLE NUOVA MANTELLATA DELLE
NUOVA DIGA DI SOTTOFLUTTO
PORTOBELLO GASPARE SINDACO PROCEDIMENTO PENALE n.3762/05
R.G.N.R. conclusosi con sentenza n.761 del 12/10/2006 2010
18 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO DETERMINAZIONE I
SETTORE N 54 procedimento penale Rimborso spese legali
Sindaco Gaspare Portobello
PORTOBELLO GASPARE SINDACO ISOLA DELLE FEMMINE GIUDICE
INDAGINI PRELIMINARI SILVANA SAGUTO PROCEDIMENTO PENALE N
10578 2008 A CARICO DI RISO NAPOLEONE PRESIDENTE DEL
CONSIGLIO COMUNALE E GASPARE PORTOBELLO SINDACO PM AMELIA
LUISE PARTE OFFESA RUBINO ANTONINO
PORTOBELLO GASPARE RISO NAPOLEONE LUCIDO ANTONINO LA
PALOMA PROCEDIMENTO PENALE 10578 2008 PUBBLICO MINISTERO
AMELIE LUISE G.I.P. SILVANA SAGUTO DETERMINAZIONE N. 4
Rimborso spese legali sostenute dal Sindaco prof. Gaspare Portobello
per la propria difesa (proc. n.10578/2008 RGNR-1948/2001 RGGIP)

22
PROCESSO PER DIFFAMAZIONE 2011 28 DICEMBRE ANZA'
CIAMPOLILLO UDIENZA 28 DICEMBRE DIFFAMAZIONE PIANO ARIA
COPIATO PROCEDURA CONCESSIONE AUTORIZZAZIONE DECRETO 693
AIA ITALCEMENTI ISOLA DELLE FEMMINE PROCESSO 2011 18
DICEMBRE PROCEDIMENTO 9916 2011
PROGETTO ONDA BLU
PROCEDIMENTO PENALE 10578 2008 RISO NAPOLEONE LICENZA
ILLEGITTIMA C.E.C. PORTOBELLO GASPARE LA PALOMA RUBINO TI
FACCIO SALTAREIN ARIA IL NOTIZIARIO 2010 10 DICEMBRE
PROCEDIMENTO PENALE 10578 2008 PUBBLICO MINISTERO
AMELIE LUISE G.I.P. SILVANA SAGUTO
PUBBLICO INCANTO 2014 14 FEBBRAIO PUBBLICO INCANTO 100 MILA
EURO MANUTENZIONE SCUOLE STRADE EDIFICI ILLUMINAZIONE
STRADE ALBERT D'ARPA SCIOGLIMENTO CONSIGLIO COMUNALE ISOLA
DELLE FEMMINE
REVISORI DEI CONTI NEI BILANCI 2012 2013 2014 2015 2016
RIMOZIONE DEL RESPONSABILE UFFICIO TECNICO COMUNALE ARCH
GIAMBRUNO MONICA
RINASCITA ISOLANA 2009 2010 PORTOBELLO SINDACO
ESTERNALIZZAZIONE POSTALIZZAZIONE VIGILI URBANI CROCE
ANTONINO PROTEZIONE CIVILE PARCHIMETRI MAGGIOLI SORGE
INTERROGAZIONI ZUCCARELLO RINASCITA ISOLANA
QUERELA PER DIFFAMZIONE ATTO DI QUERELA DEL SINDACO DI ISOLA
DELLE PROFESSORE GASPARE PORTOBELLO NEI CONFRONTI DEL
BLOGGER GIUSEPPE CIAMPOLILLO PERLARTICOLO LA KUPOLA DELLA
POLITIKA A ISOLA DELLE FEMMINE APPARSOSULLA RIVISTA IL
VESPRO EDIZIONE APRILE 2010
RAPPA ROCCO I POSTUMI DELLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DEL
GIUGNO 2009 QUERELA 2009 5 SETTEMBRE RAPPA ROCCO FALCONE
FABIO QUERELA ALL PS MONDELLO CRIVELLO VINCENZO RIBBENI
VERONICA PR 2156 2009 .TI AMMAZZEREI.. TI DENUNCIO.. TI
FACCIO PERDERE IL POSTO DI LAVORO.. SEI UN PEZZO DI
MERDA SEI UN FANGO 14 08 09
DARPA SANDRO RESPONSABILE UFFICIO TECNICO COMUNALE DI
ISOLA QUERELA 2011 31 MAGGIO PROCED 3716 2011 GIP ANANIA
VITTORIO QUERELA D'ARPA SANDRO BOLOGNA NEVOLOSO
CIAMPOLILLO MANNINO CALTANISETTA CRISCI MIGNANO RUBINO
BILLECI
RAPPA ROCCO 2009 3 LUGLIO PORTOBELLO SINDACO ORDINANZA N 29
DI RIPRISTINO DELLO STATO DEI LUOGHI RAPPA ROCCO DIPENDENTE
DEL COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE ORDINANZA DI RIPRISTINO
DELLO STATO DEI LUOGHI RAPPA ROCCO
RISO NAPOLEONE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO LUCIDO MARIA STELLA
VOLTURA DA PARTE DEI GENITORI LUCIDO GEOM ANTONINO E
GIAMBONA GIUSEPPA LA PALOMA
SACCULLO RITO POMIERO MOTO GAETANO COMPLEANNO PASSAGGIO
DELLE VIOLE 9 FOGLIO 3 PARTICELLE 339 417 347B 502B 988 MQ

23
IMPASTATO GIOVANNI ZONA P.P. ZONE C COMMISSIONE EDILIZIA
8.9.2006
SAMANTA SICILIA COSTRUZIONI SRL CANEPA SALVATORE SERIT CEC
LUCIDO ANTONINO BURGIO SALVATORE ARMAO SENTENZA 226 1998
SIALMA COSTRUZIONI MANNINO BOLOGNA ALBERT BRUNO SIRCHIA
ALTADONNA MANNINO
SARACEN
SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI ISOLA DELLE FEMMINE
PER INFILTRAZIONI MAFIOSE RICORSO AL T.A.R. PALERMO 2013 28
FEBBRAIO RICORSO AL T.A.R. N. 00313 2013 REG RIC 00470/2013
REG.PROV.COLL. PORTOBELLO CUTINO RISO PALAZZOTTO
ANNULLAMENTO DECRETO DI SCIOLIMENTO C.C. ISOLA DELLE
FEMMINE DEL MINISTRO SCIOGLIMENTO CONSIGLIO COMUNALE ISOLA
DELLE FEMMINE PER INFILTRAZIONI MAFIOSE PER COMPETENZA
RICORSO AL T.A.R. DI ROMA 2013 24 APRILE UDIENZA SCIOGLIMENTO
CONSIGLIO COMUNALE ISOLA DELLE FEMMINE DEL 12 NOVEMBRE
2012 TAR ROMA SEZIONE 1 NUMERO 201302889 PORTOBELLO CUTINO
RISO PALAZZOTO.. ANNULLAMENTO DEL D.P.R. DEL 12.11.2012
CON IL QUALE STATO DISPOSTO LO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO
COMUNALE DI ISOLA DELLE FEMMINE PER LA DURATA DI 18 MESI, AI
SENSI DELL'ART. 143 DEL D.L.VO 18.08.2000, N. 267, CON
L'AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DELL'ENTE AD UNA COMMISSIONE
STRAORDINARIA. RIASSUNZIONE (ORD. COLL. N. 470/2013 DEL TAR
PER LA SICILIA - PALERMO, SEZIONE PRIMA, RIC. N. 313/2013) NGR
201302989 SEZIONE 1DATA DEPOSITO 29.03.2013 RITO ABBREVIATO
(EX ART 119 C.P.A.) UDIENZA 24 APRILE 2013 CAMERA DI CONSIGLIO
RINVIATO AL MERITO BOTTIGLIERI GIUDIZIO CAUTELARE
SCUOLA MATERNA ISOLA DELLE FEMMINE IL RISCALDAMENTO E IL
RESPONSABILE DELLA SICUREZZA
SCUOLA MATERNA SOPRALLUOGO VIGILI DEL FUOCO NON IN
SICUREZZA IMPIANTO RISCALDAMENTO
SENTENZA CORTE DI APPELLO DI PALERMO DI CONDANNA PER
ABUSIVISMO EDILIZIOCRISCI CRISCI LUCIDO MANNINO
SENTENZA 7429 18 DICEMBRE 2015 RG 9916 2011 AZIONE DI
RISARCIMENTO DEL DANNO DI DIFFAMAZIONE DR. SALVATORE ANZA
CIAMPOLILLO GIUSEPPE PROCEDURA SEGUITA AI FINI DELLA
CONCESSIONE DELLAUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE ALLA
ITALCEMENTI DI ISOLA DELLE FEMMINE PIANO QUALITA DELLARIA
DECRETO ASSESSORIALE GAB 176 09.08.07
SENTENZA CORTE DI APPELLO DI PALERMO N 6 2015 2015 19
FEBBRAIO BOLOGNA SINDACO BRUNO FRANCESCO 2015 19 FEBBRAIO
CORTE ASSISE APPELLO PA CONFERMA SENTENZA 6 2015 OMICIDIO
MAFIOSO ENEA VINCENZO DEPOSITO 17 AGOSTO 2015 VASSALLO
GIUSEPPE RICCONO ROSARIO BRUNO FRANCESCO,ONORATO NAIMO
MUTOLO FRANCESCO DEL BENE PACE CORTE DI CASSAZIONE
SENTENZA CORTE DI APPELLO DI PALERMO 2014 15 OTTOBRE
SENTENZA CORTE DI APPELLO DI PALERMO ANZA SALVATORE
SENTENZA N 4055 RIFORMA SENTENZA 50455 2012 DI

24
CONDANNA DI SALVATORE ANZA PER AVER FATTO UN OPERAZIONE DI
POIA E INCOLLA DEL PIANO ARIA REGIONE SICILIA DECRETO
ASSESSORIALE GAB 197 9 AGOSTO 2007
SENTENZA CORTE DI CASSAZIONE 2016 9 MARZO INTERCETTAZIONI
TELEFOMNICHE BOLOGNA CACCETTA PIZZO LOTTIZZAZIONE SEGESTA
SENTENZA CORTE DI CASSAZIONE PER CACCETTA
SENTENZA CORTE DI CASSAZIONE 2016 29 SETTEMBRE SENTENZA
CORTE DI CASSAZIONE AGGRESSIONE AL SINDACO PORTOBELLO DEL
12 MAGGIO 2011 Penale Sent. Sez. 5 Num. 44991 Anno 2016
Presidente: NAPPI ANIELLO Relatore: SCARLINI ENRICO VITTORIO
STANISLAO Data Udienza: 29/09/2016 sul ricorso proposto da: SORGE
TOMMASO nato il 13/05/1962 a PALERMO z--" avverso la sentenza del
04/11/2015 della CORTE APPELLO di PALERMO visti gli atti, il
provvedimento impugnato e il ricorso; udita in PUBBLICA UDIENZA
del 29/09/2016
SENTENZA CORTE DI CASSAZIONE 3 SEZIONE PENALE N 15729 2015
INAMMISSIBILITA DELLA RICHIESTA DI REVISIONE DELLA SENTENZA
DELLA CORTE DI APPELLO A CARICO DI CRISCI CRISCI LUCIDO E
MANNINO
SENTENZA 7429 2015 GIUDICE CORSINI PUBBLICATA 18 12 2015
CIAMPOLILLO ANZA' PROCEDIMENTO 9916 2011 PIANO QUALITA'
DEL'ARIA REGIONE SICILIA ITER AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
AMBIENTALE ITALCEMENTI DECRETO 693 18 07 2008
SENTENZA DI INCANDIDABILITA A SEGUITO SCIOGLIMENTO CC
SENTENZA 132 10 GIUGNO 2013 TRIBUNALE PALERMO 1 SEZIONE
CIVILE INCANDIDABILITA' DI TUTTI LA MAGGIORANZA CONSIGLIARE E
GIUNTA
SENTENZA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE 1 CIVILE N 8398 2016
DEPOSITATA 27 APRILE 2016 LO JACONO + 5 AVVOCATO COMUNE
ZANGHI LA SOMMA DA RISARCIRE RISULTA ESSERE DI EURO
3.971.691,81
SENTENZA DI ASSOLUZIONE PER IL REATO DI DIFFAMAZIONE SPORTO
DAL SINDACO DECADUTO PROFESSORE GASPARE PORTOBELLO NEI
CONFRONTI DI CIAMPOLILLO 648 2014 BLOGGER GIUSEPPE
CIAMPOLILLO PER LARTICOLO LA KUPOLA DELLA POLITIKA A ISOLA
DELLE FEMMINE APPARSOSULLA RIVISTA IL VESPRO EDIZIONE
APRILE 2010
SENTENZA 226 1998 SAMANTA SICILIA COSTRUZIONI SRL CANEPA
SALVATORE SERIT CEC LUCIDO ANTONINO BURGIO SALVATORE
ARMAO SIALMA COSTRUZIONI MANNINO BOLOGNA ALBERT
BRUNOSIRCHIA ALTADONNA MANNINO
SENTENZA CORTE DAPPELLO DI PALERMO 1788 20 LUGLIO 2010
CONDANNA DEL COMUNE A RISARICE LO JACONO + 5 20 luglio
2010, pronunciata dalla sezione III civile, ha condannato IL Comune a
pagare la somma di 2.289.137,00
SENTENZA CORTE DI APPELLO PALERMO 292 2004 GIAMBRUNO DE
PAPERO LIDIA ZANGHI FOGLIO 1 PART 1824 1826 1828 1829 DEBITO
FUORI BILANCIO ESPROPRIO

25
SENTENZA CORTE DI CASSAZIONE PIANO ARIA REGIONE SICILIA
DECRETO ASSESSORIALE GAB/197 9 AGOSTO 2007 2015 5 MAGGIO
SENTENZA 38068 2015 CORTE DI CASSAZIONE PROCURA ANZA
AVVERSO SENTENZA APPELLO DI ASSOLUZIONE 1394 2013 ANNULLA
SENTENZA E RIMANDA IL TITTO IN APPELLO A PALERMO
SENTENZA CORTE DI CASSAZIONE 2017 30 GENNAIO CORTE DI
CASSAZIONE SENTENZA 2294 2017 SENZA CERTIFICATO DI
ABITABILIT LA CASA NON SI PU VENDERE
SENTENZA DI INCANDIDABILITA DELLA MAGGIORANZA DI
PORTOBELLO N 132 2013 2013 17 GIUGNO SENTENZA 132 2013
INCANDIDABILITA' GASPARE PORTOBELLO MARCELLO CUTINO RISO
NAPOLEONE PALazzotto AND COMPANY CONTROLLO GIURIDICO
FINALIZZATO ALLA INDIVIDUAZIONE DEI RESPONSABILI DELLE
CONDOTTE DA CUI SCATURISCE LO SCIOGLIMENTO
SENTENZE SICAR 183 2007 CORTE APPELLO PA 1178 2011 2013 31
DICEMBRE DEBITI FUORI BILANCIO SICAR ZUCCARELLO CROCE
INCENDIO AGOSTO 2004 SENTENZE 183 2007 CORTE APPELLO PA 1178
2011 84MILA 129 EURO 37 66MILA EURO SPESE LEGALI 2 GIUDIZI
11MILA 919 EURO 47
SENTENZA TRIBUNALE CIVILE DI PALERMO SEZIONE DEL LAVORO 4442
2011 2011 31 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO GIAMBRUNO BILELLO 6
OTTOBRE 2005 BOLOGNA SICILEAS SARACEN VILLAGGIO DELLE PALME
DETERMINA GIUNTA 111 AVVERSO SENTENZA TRIBUNALE PALERMO
SEZ LAVORO 4442 2011
SEQUESTRO BENI MAFIOSI PIETRO LO SICCO VILLA COMPLESSO
RESIDENZIALE HOTEL HOUSE VIA DEI SARACENI 15 PASSAGGOIO DEL
CORALLO ISOLA DELLE FEMMINE
SEQUESTRO BENI MAFIOSI BRUNO PIETRO VASSALLO GIUSEPPE 1995
SERIT SAMANTA SICILIA COSTRUZIONI SRL CANEPA SALVATORE CEC
BURGIO SALVATORE ARMAO SENTENZA 226 1998 SIALMA
COSTRUZIONI MANNINO BOLOGNA ALBERT BRUNOSIRCHIA
ALTADONNA MANNINO
SIALMA COSTRUZIONI SAMANTA SICILIA COSTRUZIONI SRL CANEPA
SALVATORE SERIT CEC BURGIO SALVATORE ARMAO SENTENZA 226
1998 SIALMA COSTRUZIONI MANNINO BOLOGNA ALBERT
BRUNOSIRCHIA ALTADONNA MANNINO
SICAR BRICO CENTER
SICILEAS
SIRCHIA SAMANTA SICILIA COSTRUZIONI SRL CANEPA SALVATORE
SERIT CEC BURGIO SALVATORE ARMAO SENTENZA 226 1998 SIALMA
COSTRUZIONI MANNINO BOLOGNA ALBERT BRUNO SIRCHIA
ALTADONNA MANNINO BOLOGNA GAETANO
SOLEMAR
STRISCE BLU SPARSE PER LINTERO TERRIORIO DI ISOLA DELLE
FEMMINE 2016 29 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO MOZIONE CONTRO
AFFIDAMENTO CONCESSIONE DEL SERVIZIO GESTIOE PARCHEGGI
PAGAMETNO CENTRO URBANO RELAZIONE MAGGIORE CROCE
ANTONINO

26
TAORMINA VIA LIBERTA VARIANTE AL PRG RESPINTO ASSESSORATO
NOTA 22402 23.11.16 FOGLIO 3 PART 2345 512 1568 1567 1566 1565
1971 95
TRASPARENZA INFORMATIZZAZIONE FORMAZIONE E CONSERVAZIONE
DOCUMENTI NELLA PULLICA AMMINISTRAZIONE 2014 13 NOVEMBRE
DECRETO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI FORMAZIONE
TRASMISSIONE COPIA DUPLICAZIONE RIPRODUZIONE E VALIDAZIONE
TEMPORALE CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI
TRATTORIA CARDINALE S.N.C. PROPRIETARIO ANGELO MANNINO
MARZO 1950 2010 11 MAGGIO PORTOBELLO SINDACO MANNINO
ANGELO MARZO 1950 TITOLARE TRATTORIA CARDINALE SNC
CHIOSCO PORTICCIOLOPIAZZA PITTSBURG AUTORIZZAZIONE
ALLACCIO FOGNARIO
TRIBUTI RESPONSABILE 6 SETTORE ROCCO RAPPA SGRAVI GESTIONE
TRIBUTI
ZANGARA ANGELA TITOLO DI STUDIO EQUIPOLLENTE VALIDO NELLA
PROGRESSIONE DI CARRIERA RESPONSABILE ECONOMO DEL COMUNE
UFFICIALE DI STATO CIVILE
ZUCCARELLO SICAR 2010 5 MARZO PORTOBELLO SINDACO
EMERGENZA RIFIUTI DELIBERA AFFIDAMENTO 191 ZUCCARELLO
BORGETTO CUCCHIARA TERRASINI COMANDANTE CROCE SICAR
INCENDIO TURANO
Comune di Isola delle Femmine: lavori di completamento degli impianti
sportivi polivalenti di via G. Falcone. Totale intervento: 1.588.000,00.
Lavori eseguiti al 21%. Opera a fruibilit ridotta.
Consulta gli elenchi delle opere incomplete Regione per Regione sul sito
del SIMOI

1963 7 MARZO LA MATTINA, UN'AUTOVETTURA CON QUATTRO UOMINI A


BORDO SI FERMAVA DAVANTI AL MATTATOIO COMUNALE DI ISOLA DELLE
FEMMINE.

1955 23 DICEMBRE CEMENTERIE SICILIANE GRUPPO ITALCEMENTI DI


ISOLA DELLE FEMMINE FINANZIAMENTO PER UN MILIARDO E 60 MILIONI CON
IRFIS PER 20 ANNI AL TASSO DEL 5,75

STEFANO BOLOGNA

ESPERIENZE FORMATIVE ISTITUZIONALI EPROFESSIONALI

Consigliere Comunale del Comune di Isola delle Femmine dal 1983 al 1985
ELEZIONI AMMINISTRATIVE 26 GIUGNO 1983 con la lista Nuova Isola 120
voti Risulta vincente al Lista NUOVA ISOLA sindaco LO BIANCO

1974 10 FEBBRAIO ORE 20 ISOLA DELLE FEMMINE Rapina con sparatoria


in un supermercato alimentare di Isola delle Femmine Il gestore del magazzino
Lisoletta cade colpito a morte nel tentativo di difendere l'incasso della
giornata. Pietro La Fata, 61 anni, originario di Partinico.

27
Prima di dedicarsi alla tranquilla attivit commerciale aveva costruito bauli per
gli emigranti diretti negli Stati Uniti e nei quali - sospettavano gli inquirenti - vi
sarebbe la droga.

1975 15 APRILE ESECUZIONE LAVORI EDILIZ N 64 IN ASSENZA DEL


PREVENTIVO PARERE DELLA SOPRINTENDENZA SENZA LA
PREVENTIVA APPROVAZIONE DI UN PIANO DI LOTTIZZAZIONE O DI
UN PIANO PARTICOLAREGGIATO IMMOBILE DI BOLOGNA GAETANO
PADRE DELLEX SINDACO STEFANO IN VIALE MARINO 10 RICHIESTA
PROVVEDIMENTI ADOTTATI A SEGUITO NOTA 11852 29 AGOSTO 2013
CISTERNA DACQUA ABUSIVA RELAZIONE SOPRALLUOGO A QUATTRO IMOBILI
QUADRIFAMILIARI MANCANZA DI NULLA OSTA ESECUZIONI LAVORI N 64 15
APRILE 1975 REALIZZAZIONE DI QUATTRO VILLETTE

1975 23 GIUGNO DI MAGGIO SINDACO LICENZA EDILIZIA 45 CAPANNONE


INDUSTRIALE RUSSELLO ANGELO VIA LIBERTA 11 E 11 FOGLIO 1 PART
2069 1466

1977 14 MAGGIO DI MAGGIO SINDACO APPROVATO PRG ADOTTATO


DELIBERA CC 4 07 05 1976 BRUNO GIOVANNI PIETRO POMIERO CANEPA
SPANO GIAMBRUNO CEMENTIFICIO

1981 20 GENNAIO ITALCEMENTI ISOLA DELLE FEMMINE DECRETO


PRESIDENTE REGIONE SICILIA REGISTRATO N 1 81-1 PA
CONCESSIONE DI 100 ETTARI DA BOSCHIVI AD INDUSTRIALE PIAN
DELLAIA BENI PATRIMONIALI INDISPONIBILI DELLA REGIONE
SICILIA 1981 20 GENNAIO ITALCEMENTI ISOLA DELLE FEMMINE
DECRETO PRESIDENTE REGIONE SICILIA REGISTRATO N 1 81-1 PA
CONCESSIONE DI 100 ETTARI DA BOSCHIVI AD INDUSTRIALE BENI
PATRIMONIALI INDISPONIBILI PIAN DELLAIA TORRETTA RITENUTO
PREMINENTE PER LECONOMIA DELL'ISOLA LO SFRUTTAMENTO
DEL MINERARIO ESISTENTE NELLA ZONA INDIVIDUATA E PI
RISPONDENTE AI FINI DI PUBBLICA UTILIT LA DESTINAZIONE TEMPORANEA
DELLA ZONA MEDESIMA ALL'USO INDUSTRIALE 'AUTORIZZAZIONE PER
POTERE ESERCIRE UNA CAVA DI CALCARE DA ATTIVARE NELLE LOCALIT
"PIAN DELLAIA-TRE FINAITE PARTICELLE NN 12, 9, 5 (TUTTE IN PARTE) DEL
FOGLIO DI MAPPA N 2, PARTICELLE N 48 (ILI PARTE) DEL FOGLIO DI MAPPA
N 3 DEL N.C.T. DEL COMUNE DI TORRETTA E PARTICELLA N. 25. (IN PARTE)
DEL FOGLIO DI MAPPA N 13 DEL N.C.T. DEL COMUNE DI PALERMO. A
DECORRERE DELLA DATA DEL PRESENTE DECRETO E PER LA DURATA DI ANNI
VENTI, I TERRENI COME SOPRA INDIVIDUATI PASSANO DALLA
DESTINAZIONE A FINI BOSCHIVI ALLA DESTINAZIONE INDUSTRIALE PER LO
SFRUTTAMENTO DEL GIACIMENTO DI MINERALE DI CALCARA
NEGLI STESSI ESISTENTE

1982 MANDATO DI CATTURA FIRMATI DA CAPONNETTO FALCONE


BORSELLINO GUARNOTTA DI LELLO 2015/82 A.P.M. 323 84 REGISTRO
MANDATI CATTURA MAXIPROCESSO BRUNO FRANCESCO DI ANTONINO

28
27.05.51 FICARRA GIUSEPPE VIA MATTEOTI 8 ISOLA DELLE FEMMINE LO
JACONO PIETRO

1982 15 GENNAIO OMICIDIO GIACOMO IMPASTATO JACK VIA GIARDINI


ISOLA DELLE FEMMINE ENEA VINCENZO DGOSTINO PIOMBINO BBP COSTA
CORSARA BADALAMENTI P 38 ALLA TESTA
1982 29 GENNAIO DI MAGGIO SINDACO APPROVATO PRG E
REGOLAMENTO EDILIZIO COMMISSIONE COMUNALE EDILIZIA ADOTTATO
PROGETTISTA NICOLA MINEO DELIBERA CC 20 29 GENNAIO 1982 CON
OSSERVAZIONI E PRESCRIZIONI GENIO CIVILE NOTA11134 13.07.82 VOTO
CRU 2/83 18.01,83 CC 4 07 05 1976 BRUNO GIOVANNI PIETRO POMIERO
CEMENTIFICIO

1982 13 MAGGIO OMICIDIO D'AGOSTINO A PARTANNA FRANCESCO


BRUNO RICCOBONO ENEA PIOMBINO IMPASTATO MUTOLO GALLINA
MICALIZZI

1982 8 GIUGNO DI MAGGIO SINDACO OMICIDIO VICENZO ENEA


FRANCESCO BRUNO BBP VASSALLO COSTA CORSARA IMPASTATO
COPACABANA BADALAMENTI PIOMBINO DAGOSTINO

1983 1985 BOLOGNA STEFANO Consigliere Comunale del Comune di Isola


delle Femmine dal 1983 al 1985 ELEZIONI AMMINISTRATIVE 26 GIUGNO
1983 con la lista Nuova Isola 120 voti Risulta vincente al Lista NUOVA
ISOLA sindaco LO BIANCO

1983 18 GENNAIO DI MAGGIO SINDACO VOTO CONSIGLIO REGIONALE


URBANISTICA PRG ADOTTATO DELIBERA CONSIGLIO 20 DEL 29.01.82

1983 26 GIUGNO ELEZIONI AMMINISTRATIVE LISTE CANDIDATI VOTI


NUOVA ISOLA TORRE DI MAGGIO STEFANO BOLOGNA FERRANTE LO BIANCO
BRUNO POMIERO PALAZZOTTO MANGIARDI

1983 26 GIUGNO ELEZIONI AMMINISTRATIVE LISTE E CANDIDATI


VOTI TORRE DI MAGGIO VINCENZO 1939 559 VOTI AIELO GIUSEPPE BENITO
1935 124 VOTI AIELLO VINCENZO 1946 134 VOTI BILLECI FRANCESCO 1930
124 VOTI CATALDO ANTONINO 1920 48 VOTI FERRARA EGIDIO 1938 77 VOTI
IMPASTATO GIOVANNI 1951 61 VOTI LUCIDO MICHELE 1957 54 VOTI
MANGIARDI ENRICO 1936 24 VOTI MANNINO GIUSEPPE 1932 235 VOTI
NEVOLOSO ANTONINO 1918 88 VOTI POMIERO GIUSEPPE 1937 158 VOTI
PUCCIO GIUSEPPE 1947 81 VOTI RUBINO ANTONINO 1957 89 VOTI SCALA
RAFFAELE ENRICO 1935 63 VOTI TAORMINA PIETRO 69 VOTI NUOVA ISOLA
LO BIANCO ANTONINO 1950 606 VOTI AIELLO FRANCESCO PAOLO 1942 117
VOTI BOLOGNA STEFANO 1960 120 VOTI BRUNO ANONINO 1945 163 VOTI
BRUNO ROSARIO 1951 132 VOTI CARDINALE FRANCESCO 1942 139 VOTI
CORSO GIUSEPPE 1964 117 VOTI CROCE ORAZIO 1961 69 VOTI DANGELO
ERASMO 1938 93 VOTI FERRANTE GIUSEPPE 1950 207 VOTI GRADINO
SALVATORE 1945 173 VOTI LOMBARDO GIUSEPPE 1954 67 VOTI LUCIDO
PIETRO 1945 55 VOTI PALAZZOTTO MICHELE 8 dipendente Comune Capaci)

29
1956 158 VOTI PALLEGGIATI VINCENZO 1939 40 VOTI VERMIGLIO ROCCO
1959 69 VOTI SINDACO LO BIANCO ANTONINO ASSESSORE LAVORI
PUBBLICI BRUNO ANTONINO (FRATELLO DI BRUNO GIOVANNI STAMPA
BRUNO GIOVANNI MEMBRO DELLA COMMISSIONE EDILIZIA

1984 11 APRILE LO BIANCO SINDACO IL COMITATO CITTADINO C.L.A.M.


SCRIVE LETTERA DI DENUNCIA PER INFILTRAZIONI MAFIOSE A FALCONE
CARABINIERI COMMISSIONE ANTIMAFIA PREFETTO QUESTORE BRUNO
PIETRO GIUSEPPE GIOVANNI BBP MORGANTINA POMIERO

1984 13 LUGLIO 1984 PIETRO BRUNO sottoposto alla misura di


prevenzione della sorveglianza speciale di p.s. per la durata di anni tre
nonche alla confisca della quota azionaria nella COPACABANA, di cui si dira in
seguito, riconducibile al noto boss BADALAMENTI. Il 21 marzo 1985, la Corte
dAppello, in parziale riforma del decreto del Tribunale, riduceva a due anni
la misura di prevenzione della sorveglianza speciale.
La partecipazione di PIETRO BRUNO allassociazione mafiosa Cosa Nostra
asseverata dalla sentenza di condanna ad anni 4 di reclusione per 416 bis
C.P., commi 1, 3, 4 e 6, emessa dal G.U.P. di Palermo in data 20
dicembre 2000, divenuta irrevocabile il 7 ottobre 2003. Le
motivazioni del predetto provvedimento giudiziario certificano
lappartenenza dellindagato alla famiglia mafiosa di Isola delle Femmine,
territorio rientrante nel mandamento mafioso di Tommaso Natale-San
Lorenzo, diretto da LO PICCOLO. In epoca pi recente, il territorio di Isola delle
Femmine e Capaci risultato indissolubilmente legato alla figura di Omissis
(nato ad Isola delle Femmine ilOmissis), elemento di spicco di Cosa nostra,
attualmente detenuto. Proc. n. 7635\2011 R.G.N.R. DDA (stralcio del
prot.n. 11213\2008 R.G.N.R. DDA cd. Addiopizzo 5) ) nei confronti di
ACQUISTO Michele + 65 (tra cui LO PICCOLO Salvatore e Sandro) per artt.
416 bis c.p., artt. 81 cpv., 110 e 629 co. 2 in rel. al n. 3 co. 3 dellart.
628 c.p. e art. 7 D.L. 13 maggio 1991 n. 152 conv. in legge n. 203/91,
nonch artt. 73 e 74 D.P.R. 309/90, commessi in gran parte nel
mandamento di Tommaso Natale San Lorenzo, per il quale si svolto il giudizio
abbreviato avanti al GUP MATASSA e il processo ordinario innanzi alla IV^ Sez.
pen. Pres. FONTANA che ha condannato gran parte degli imputati a pene
fino a 30 anni di reclusione in data 30 giugno 2014 (tra cui LO PICCOLO
Salvatore e Sandro ad anni 30, ACQUISTO Michele, BAUCINA Salvatore,
BIONDO Mario, DANNA Salvatore (reggente della famiglia di Terrasini), DI
MAGGIO Procopio (della famiglia di Cinisi), MESSINA Giuseppe e PALAZZOLO
Vito Mario ad anni 12 di reclusione, CUSIMANO Nicol, LO CASCIO Giuseppe,
LO PICCOLO Filippo e TOGNETTI Felisiano ad anni 13 di reclusione, BRUNO
Pietro (reggente della famiglia di Capaci e Isola delle Femmine) e DI BELLA
Giuseppe (della famiglia di Montelepre) ad anni 14 di reclusione;

1984 10 ottobre Il 10 ottobre 1984 gli arresti delle due giunte


Candidato alle elezioni Comunali del 1986 con la lista Per Isola raccoglie 40
voti liste rappresentate in Consiglio Comunale Nuova Isola con 847 voti e la
lista Torre con 1133 sindaco eletto Di Maggio Vincenzo

30
1985 16 APRILE COMMISSIONE PARLAMENTARE SULLA
MAFIAPOMIERO SIFAC BBP MORGANTINA BILLECI SALVATORE 37
BADALAMENTI BILLECI ROCCO BRUNO VASSALLO COPACABANA 1985 PAG
280 284

1985 COMMISSIONE PARLAMENTARE ANTIMAFIA ALINOVI


SEQUESTRO BENI A MAFIOSI VITALE GIACOMO quote di partecipazione
nella S.r.l.Calliope Costruzioni credito residuo di LIRE 69.207.434 per
finanziamento non rimborsato vantato nei confronti della Sri ATLANTICE
COSTRUZIONI TUTTO LIRE 870.OOO.OOO; BONTADE Rosa quota di
partecipazione nella Srl Atlantlde Costruzioni credito residuo
diLIRE.18.250.0OO per finanziamento non rimborsato dalle Atlantlde
Costruzioni LIRE TUTTO 820.000.000; PIPITONE ANGELO ANTONIO
appezzamento terreno di are 140,10 con stabilimento Industriale In
costruzione fondo rustico di are 36,10 con (stabilimento In corso costruzione
appezzamento terreno are 33,08 (appezzamento terreno uso Industriale ha
1.15.65 n.2 magazzini contigui e con (limitrofa area pertinenza di raq. 104
(appezzamento terreno diviso In 2 spezzoni appezzamento terreno ad uso
industriale di are 28.61 con fabbricato rurale mq.CB (appezzamento terreno ad
uso industriale di are 24,99 appezzamento terreno ad uso industriale di are
12.02 ~spezzone di terreno di are 27(spezzone terreno di are3,14 quota pari al
203 del capitale sociale della CE.CO.TA Sri appezzamento terreno ca. 79
locale da un vano con antistante terrazzino e da piccolo vano seminterrato
appartamento da 6 vani con terreno
circostante di mq. sessanta quota indivisa appezzamento terreno di are 87,78
spezzone di terreno are 30,31 magazzino mq. 17 magazzino mq 23
appartamento di 2 vani posto macchina all'aperto (quota pari al SST di
pertinenza di Pellerlto Franca nella S.di F. PELLERITO Franca & C. complesso
aziendale ditta individuale PIPITONE Angelo quota pari al 55% capitale socio
le della S.A.Z. - Societ Agricola Zootecnica S.r.l. VALORE beni confiscati
23 miliardi 600 milioni ; FINAZZO EMANUELE n 11.500 azioni della
S.I.F.A.C. S.p.A. 6.600 azioni della Siculo Calcestruzzi S.p.A. N 1 5OO
azioni della CAPOCABANA S.p.A. quota Indivisa lotto terreno nq. 275 quota
Indivisa fondo rustico na. 11.67.50 quote indivise due fondi rustici
rispettivamente are 33,04 e are 12,28 VALORE beni confiscati 5 miliardi di
lire; BILLECI SALVATORE CLASSE 1937 (quota sociale n. 1.100 azioni
nella COPACABANA-S.p.A. (quota sociale pari al 25% nella MORGANTINA
S.r.l. VALORE bene confiscato .... 11 MILIONI DI LIRE ; BILLECI SALVATORE
CLASSE 1923 (quota sociale n. 1.100 azioni nella COPACABANA-S.p.A.
VALORE 11 MILIONI DI LIRE; BILLECI ROCCO (quota sociale n. 1.100 azioni
nella COPACABANA-S.p.A. VALORE 11 MILIONI DI LIRE; LA VENIA MARIO
(quota sociale n. 1.100 azioni nella COPACABANA-S.p.A. VALORE 11 MILIONI
DI LIRE; BRUNO PIETRO 1946 (quota sociale n. 1.650 azioni nella
COPACABANA-S.p.A. VALORE 16 MILIONI 500 MILALIRE; BRUNO
GIUSEPPE (quota sociale n. 1.650 azioni nella COPACABANA-S.p.A.
VALORE 16 MILIONI 500 MILALIRE; BADALAMENTI VITO 1500 azioni del
valore nominale di C.10.000 ciascuna nella COPACABANA-SpA 11/2 della

31
quota sociale nella BADALAMENTI VITO -Snc TUTTO 15 MILIONI
BADALAMENTI LEONARDO 1500 azioni del valore nominale di C.10.000
ciascuna nella COPACABANA-SpA TUTTO 15 MILIONI BRUNO Giovanni
confisca (Quota azionaria sottoscritta neIla Copacabana S.p.A. pari a 1650
azioni Valore dei beni sequestrati 16.500.OOO (Quote di capitale sociale
nella (Morgantina S.r.l. e nella immobiliare B.B.P. Valore dei beni
sequestrati non determinato; POMIERO GIUSEPPE Quota sociale per
1650 azioni (nella "Copacabana S.p.A." con sede in Capaci Quota sociale pari
ad 1/3 della Immobiliare B.B.P. S.n.c. con sede In Isola delle femmine
Quota sociale in ragione di della "La Morgantina S.r.l." di Palermo Lotto di
terreno nq.3.111 Lotto di terreno mq.11.900 Appezzamento di terreno are
11.75 Lotto di terreno mq. 290 Lotto di terreno are 6,40 Appezzamento di
terreno Terreno mq: 750 Terreno are 5,8 Terreno mq. 530 Appezzamento di
terreno n. 1 appartamento in Palermo |n. 1 appartamento In Palermo |Met
di lotto di terreno di are 16,30 Lotto di terreno are 8,15 3/4 di 2 lotti di
terreno di are 10,90 e 25,43 Quota parte di 1/3 di terreno Valore dei beni
sequestrati 738.5OO.OOO

1985 14 GIUGNO SINO AL 13 GENNAIO 1987 BRUNO GIOVANNI nato


a Isola delle Femmine il 1931 e deceduto in data Omissis, imprenditore,
soprannominato Faccia Macchiata, annovera stretti rapporti e interessi con il
noto boss BADALAMENTI di Cinisi. Il
predetto, pregiudicato per rissa, stato sottoposto alla sorveglianza
speciale di pubblica sicurezza per anni due dal 14 gennaio 1985 al 13
gennaio 1987, applicata nei suoi confronti dalla
Corte dAppello di Palermo con provvedimento n. 382/1984 del
03.03.1986.
Accanto alla presenza del citato capo famiglia, nel contesto criminale che
per anni ha esercitato la sua influenza sul territorio nel quale ricade il Comune
di Isola delle Femmine emergono anche le figure di Omissis, Omissis e
Omissis. Le motivazioni di tale provvedimento delineano la personalita e lo
spessore criminale del BRUNO, descritto quale persona socialmente pericolosa
che, unitamente ad altri soggetti operanti in diversi settori imprenditoriali
erano sospettati di costituire strumento di reimpiego dei capitali provento di
attivita illegali di tipo mafioso riconducibili al gruppo Omissis e in particolare
a Omissis. Ed infatti, a seguito di approfonditi accertamenti fiscali, il
Tribunale di Palermo, con decreto del 5 marzo 1984, ordinava il sequestro
ai sensi dellart. 2 ter della legge 31.05.1965 n. 575, di distinte quote sociali
di partecipazione del Omissis alla s.p.a.
Omissis con sede a Capaci, alla s.r.l. Immobiliare Omissis (acronimo
dei cognomi Omissis, Omissis, Omissis) con sede a Isola delle Femmine e
alla s.r.l. Omissis con sede a Palermo, nonche di immobili di pertinenza del
medesimo Omissis.

1985 1 AGOSTO SINO AL 28 FEBBRAIO 1986 INGEGNERE GIUSEPPE


SPERA UFFICIO TECNICO COMUNALE

32
1985 10 dicembre Il P.di.L. Piano di lottizzazione LA PALOMA stato
approvato con deliberazione del Commissario Regionale n 50 del 10.12.1985.

1986 Candidato alle elezioni Comunali del 1986 con la lista Per Isola
raccoglie 40 voti liste rappresentate in Consiglio Comunale Nuova Isola con
847 voti e la lista Torre con 1133 sindaco eletto Di Maggio Vincenzo

1986 6 marzo Piano di lottizzazione DI MATTEO PIETRO e altri Il


P.di.L. stato approvato con deliberazione commissariale n 48 del
10.12.1985, sulla quale la CPC nella seduta del 06.03.1986 non ha riscontrato
vizi di legittimit con decisione n 66864/15176.

1986 19 settembre In data 19.09.1986 stata stipulata la convenzione di


lottizzazione tra il Comune e i lottizzanti (Di Matteo Pietro ecc) notaio
Francesco Pizzuto di Palermo, ivi registrata il 30.09.1986 al n 16812 e
trascritta il 7.10.1986 ai n 32556/25068.
Il p.di.l. interessa unarea complessivamente estesa mq. 24.074, ricadente in
zona C1, comparto 7, con densit territoriale 1,00 mc/mq.
Il p.di.l. prevede la formazione di n 15 lotti e la realizzazione di un volume di
progetto di mc. 23.491 (abitanti insediati n 235, parametro 100 mc/ab)
nonch opere di urbanizzazione per complessivi mq. 3.534 e aree per viabilit
per mq. 4.787.
In merito al grado di attuazione del piano di lottizzazione di che trattasi, si
rileva che su n 15 lotti edificabili, n 12 risultano edificati mentre n 3 lotti
sono ancora inedificati.

1986 22 GIUGNO ELEZIONI AMMINISTRATIVE LISTE E CANDIDATI


VOTI TORRE 1986 30 MAGGIO PRESENTAZIONE LISTE TORRE DI
MAGGIO VINCENZO AIELLO GIUSEPPE CARDINALE PIETRO CONIGLIO
ANTONIO CRISCI ANTONIO FERRARA EGIDIO IMPASTATO GIOVANNI
MANGIARDI ENRICO MANNINO GIUSEPPE NICOLOSI SALVATORE PAGANO
COSIMO PUCCIO ORAZIO PUCCIO SALVATORE SCALA ANTONIO SCALA
RAFFAELE SIINO ORAZIO ANTONIO PER ISOLA CRIVELLO VINCENZO ALBERT
GIOVANNI BOLOGNA STEFANO CANNAVO PIETRO ANTONIO CARDINALE
FRANCESCO CORRADENGO GIUSEPPE DI MAIO LEOPOLDO GRADINO
SALVATORE MICALI FILIPPO PALAZZOTTO MICHELE SCIANGULA MARIA
SETTECASE ANTONIO TEVOLINO VINCENZO TROIA UGO VERMIGLIO ROCCO
NUOVA ISOLA FERRANTE GIUSEPPE BRUNO ANTONINO CALTANISETTA
GIUSEPPE CROCE ORAZIO CROCE VINCENZO DANGELO ERASMO DIONISI
ANGELO TERTA ANGELO FAVALORO COSIMO SALVATORE GIACCA IGNAZIO
GUERCIO PIETRO LUCIDO PIETRO PALLEGGIATI VINCENZO PERITO
SALVATORE PIOMBINO GIUSEPPE PRESTIGIACOMO ROSARIO
1986 GIUGNO VINCE LA LISTA TORRE CON 1133 VOTI DI MAGGIO
VINCENZO CON 556 VOTI DI PREFENZE GIUSEPPE MANNINO AIELLO
GIUSEPPE ORAZIO SIINO COSIMO PGANO SALVATORE NEVOLOSO GIOVANNI
IMPASTATO ORAZIO PUCCIO ANTONIO SCALA ANTONINO CRISCI EGIDIO
FERRARA ANTONINO CONIGLIO PIETRO CARDINALE ENRICO MANGIARDI
RAFFAELE SCALA SALVATORE PUCCIO PER ISOLA CON VOTI 530 NUOVA

33
ISOLA CON VOTI 847 FERRANTE GIUSEPPE 646 VOTI DI PREFERENZE
DIONISI ANGELO PERITO SALVATORE IGNAZIO GIACCHI

1986 SINDACO DI MAGGIO VINCENZO RISULTATI VINCENTI IL GRUPPO


TORRE

1986 19 SETTEMBRE DI MAGGIO SINDACO LOTTIZZAZIONE DI


MATTEO PIETRO ED ALTRI 1986 19 SETTEMBRE LOTTIZZAZIONE DI
MATTEO ALBATROS RIELA LONGO PASSAGGIO DEL TIMO19.9.86
REGIST 30.9.86 TRASCRITTA 7.10.86 32556 25068 PASSAGGIO DEL
TIMO VIA ZIMA VIA RISORGIMENTO VIA LONGO VIA VERGA PASSAGGIO
DELLALBATROS DI MATTEO PIETRO, MARINO ANTONIO,MARINO
FRANCESCO,MARINO ROSOLINO, RIINA FRANCESCO, MARINO MARCELLO,
FAVATA ROSOLINO VACANTE MARCO ANTONIO,BATTAGLIA MAURIZIO,
CARDILE SERGIO GALLIFUOCO ALBERTO VASSALLO SALVATORE BILLECI
VINCENZO BILLECI LEONARDA PIPITONE ANTONIO CAMBIANCO CROCIFISSA
BILLECI & GIAMBONA SNC DI VINCENZO BILLECI & C LUCIDO PIETRO
COSENZA GRAZIA GIAMMONA FRANCESCO PAOLO TRANCHINA MICHELE
RICCOBONO FRANCESCO GRAZIANO GIUSEPPE GRAZIANO VINCENZO
GRAZIANO MAURIZIO COSTANZO SALVATORE COSTANZO
ANTONINOBELLAVISTA ERASMO VASSALLO ANTONIO BILLECI ROCCO BILLECI
BEATRICE PAVIA MAURIZIO PRESTIGIACOMO GIOVAN BATTISTA FABIO
PROVENZA SUSANNA VALLETTA VINCENZO PROVENZA GIUSEPPE PROVENZA
ANTONINO PROVENZA EMANUELA SABINA RUSSO RITA BURRASCANO MARIA
CONCETTA GENNA GIACOMO RICCOBONO VINCENZO E MESSINA CICOLA
VALLETTA ANTONINO DITTE LOTTIZZANTI DI MATTEO PIETRO24.04.1928
BRUNO PIETRO 18.11.46 BILLECI SALVATORE 29.0537 DECEDUTO VASSALLO
ORAZIO 01.04.50 BILECI ROCCO 22.12.32 BILLECI CATERINA 28.01.43
MANCUSO GINA 07.03.41 LONGO DARIO 10.12.73 LONGO GIUSTINO 28.10.65
LONGO ERASMO 23.11.33 DI SANDOMENICO GIOVANNI 09.01.21
INPILLIZZERI VINCENZA 07.12.30 GIAMBANCO CROCIFISSA 08.04.36 RIZZO
FRANCESCO 14.06.41 VALLETTA ANTONINO 18.05.39

1987 ASSESSORE TURISMO SPETTACOLO IMPASTATO GIOVANNI

1987 30 luglio Il P.di.L. Piano di lottizzazione TOURIST HOLIDAYS


stato approvato con deliberazione commissariale n 186 del 12.05.86 ratificata
con deliberazione di C.C. n 167 del 30.07.87.

1988 20 gennaio In data 20.01.88 stata stipulata la convenzione di


lottizzazione tra il Comune e la Tourist Holidays S.r.l. notaio Maria Bonomo di
Palermo, ivi registrata il 05.02.1988.
Il p.i. interessa unarea complessivamente estesa mq. 14.192 individuata al
NCT al foglio 3 particelle 295-296-297-87-90-337-338, ricadente in zona C2,
comparto 4-5-6, con densit territoriale 0,75 mc/mq.
Il piano di lottizzazione prevede la formazione di n 14 lotti (individuati con le
lettere A-B-CD-E-F-G-H-I-L-M-N-O-P) e la realizzazione di un volume

34
complessivo di progetto mc. 7.734, abitanti insediati n 107 (circa 72 mc/ab),
nonch opere di urbanizzazione per complessivi mq. 1.498 (14,00 mc/ab).
In merito al grado di attuazione del piano di lottizzazione di che trattasi, si
rileva che su n 14 lotti edificabili, n 8 risultano edificati mentre n 6 lotti
sono inedificati.

1988 SINDACO DI MAGGIO VINCENZO ASSESSORE TURISMO SPETTACOLO


IMPASTATO GIOVANNI

1988 1 MAGGIO SINDACO DI MAGGIO VINCENZO TORRE 7 MESI


RECLUSIONE UN ANNO INTERDIZIONE UFFICI RISARCIMENTO DANNI SPESE
AVER IMPEDITO INSEDIAMENTO DA CONSIGLIERE DI FERRANTE GIUSEPPE
DELLA LISTA NUOVA ISOLA ELETTO NELLE ELEZIONI 1986 RISULTATE
VINCENTI IL GRUPPO LA TORRE SINDACO DI MAGGIO

1989 11 MAGGIO OPERA PUBBLICA A ISOLA STAZIONE BIOLOGIA


MARINA UBICATA NELLA STAZIONE DEI CARABINIERI DI ISOLA SINDACO DI
MAGGIO VINCENZO TORRE IMPASTATO GIOVANNI ASSESSORE TURISMO
FERRANTE GIUSEPPE DELLA LISTA NUOVA ISOLA ELETTO NELLE ELEZIONI
1986 RISULTATE VINCENTI IL GRUPPO LA TORRE SINDACO DI MAGGIO

1989 18 MAGGIO DI MAGGIO SINDACO SINO AL 2 APRILE 1992


PRESIDENTE COMMISSIONE EDILIZIA

1989 4 OTTOBRE SINDACO DI MAGGIO VINCENZO TORRE IMPASTATO


GIOVANNI ASSESSORE TURISMO FERRANTE GIUSEPPE DELLA LISTA
NUOVA ISOLA ELETTO NELLE ELEZIONI 1986 RISULTATE VINCENTI IL GRUPPO
LA TORRE SINDACO DI MAGGIO

1990 15 GENNAIO PIANO PARTICOLAREGGIATO ZONE C GENIO CVILE


PROT 21900 7.11.90 PROGETTISTA DE CARO MICHELANGELO
ESPROPRIAZIONI E PIANO PLANIVOLUMETRICO RELAZIONE-PROGRAMMA DI
ATTUAZIONE TAV.1

1990 6 APRILE SINDACO DI MAGGIO LOTTIZZAZIONE LA PALOMA


CONVENZIONE 38895 DELIBERA COMM REGIONALE 50 10 12 1985

1990 6 aprile Piano di lottizzazione LA PALOMA In data 06.04.1990


stata stipulata la Convenzione di lottizzazione, notaio Francesco Pizzuto di
Palermo, ivi registrata il 20.04.90 al N 6731 e trascritta il 19.04.1990 presso
la Conservatoria dei RR.II. di Palermo ai nn16031-12129.
Il p.di.l. interessa unarea complessivamente estesa mq.35.555, individuata al
NCT al foglio 3 particelle 123, 137, 171, 172, ricadente in Zona C1, densit
territoriale 1,50 mc/mq.
Il p.di.l. prevede la formazione di n 32 lotti per la realizzazione di un volume
di progetto di complessivi mc. 53.332, abitanti insediati n 410 , (130 mc/ab)
nonch opere di urbanizzazione per mq. 6.641 (> 15 mq/ab) e aree per
viabilit per mq. 5.015.

35
In merito al grado di attuazione del piano di lottizzazione di che trattasi, si
rileva che su n 32 lotti edificabili, n 19 sono edificati mentre n 13 lotti sono
ancora inedificati.

1990 7 AGOSTO ADOZIONE PIANO PARTICOLAREGGIATO ZONA C


CONFORME AL PRG DELIBERA CONSILIARE 127 1997 30 APRILE
BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 7/91 TAORMINA GIACOMO
03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART 96 E 218
CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO FABBRICATO A 2
ELEVAZIONI FUORI TERRA E PIANTA RETTANGOLARE MQ 1.519 1997 30
APRILE BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 8/91 TAORMINA
GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART
96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO CATASTO
URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 3 4 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI MQ 1.519
1997 30 APRILE BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 9/91
TAORMINA GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130
FOGLIO 3 PART 96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO
CATASTO URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 5 E 6 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI
MQ 1.519 1990 7 AGOSTO DELIBERA CONSIGLIO OMUNALE 127
ADOZIONE PIANO PARTICOLAREGGIATO ZONA C CONFORME AL P.R.G. 1997
30 APRILE BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 10/91
TAORMINA GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130
FOGLIO 3 PART 96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO
CATASTO URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 1 E 2 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI
2007 27 APRILE PORTOBELLO SINDACO DECRETO ASSESSORIALE 30
MARZO 2007 PRG VALUTAZIONE STRATEGICA AMBIENTALE NELLA FASE
DI REDAZIONE DEL PRG 2009 1 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO
TRASMETTE PRG ADOTTATO C.C. DELIBERA 33 1 AGOSTO 2007 PROT
ASSESSORATO 41829 5.06.09 OGGETTO ORDINE DEL GIORNO PER LA
SEDUTA DELLA C.E.C. DEL 6.6.07 11)pratica edilizia 8.07 Taormina Antonia
Giovanna ed altri istanza 29.03.07 prot 3975 Richiesta CE per il
completamento e variante inerente il villino bifamigliare denominato corpo A
via Libert.12)pratica edilizia 9.07 Taormina Antonia Giovanna ed altri istanza
29.03.07 prot 3978 Richiesta CE per il completamento e variante inerente il
villino bifamigliare denominato corpo B via Libert. 13)pratica edilizia 10.07
Taormina Antonia Giovanna ed altri istanza 29.03.07 prot 3980 Richiesta CE
per il completamento e variante inerente il villino bifamigliare denominato
corpo C via Libert. 14)pratica edilizia 11.07 Taormina Antonia Giovanna ed
altri istanza 29.03.07 prot 3981 Richiesta CE per il completamento e variante
inerente il villino bifamigliare denominato corpo D via Libert. 163 2010 22
FEBBRAIO PORTOBELLO SINDACO CONSIGLIO COMUNALE Variante al
P.R.G. adottato con D.C.C. n33/2007 Rettifica dei confini territoriali
rappresentati nella cartografia del PRG 2011 23 MARZO PORTOBELLO
SINDACO DETERMINA 3 SETTORE DARPA SANDRO IMPEGNO E
LIQUIDAZIONE 14 FATTURE 13 E 20 SETTEMBRE 2010 FERRARELLA ANDREA
VALUTAZIONE INCIDENZA 18.972 EURO NELLAMBITO P.R.G. ADOTTATO C.C.
33 1 AGOSTO 2007 2011 5 AGOSTO PORTOBELLO SINDACO DIRIGENTE
URBANISTICA REGIONE SICILIA PRG PROT 52120 NON PROCEDIBILITA

36
APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE ESEGUITO IN
FASE DI REDAZIONE PRG 2011 4 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO
URBANISTICA SERVIZIO 2 PROT 67549 PRG PROT 52120 NON
PROCEDIBILITA APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE
ESEGUITO IN FASE DI REDAZIONE PRG 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977 E
AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC RELAZIONE TECNICCA ALLEGATA ALLA DELIBERA FOGLIO 3 PART 95
506 507 508 509 510 593 511 512 96 218 SU CUI SONO STATE RILASCIATE
LICENZE ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977
E AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2014 16 OTTOBRE
COMMISSIONE ARTA SERVIZIO 2 UNITA OPERATIV 2.1 PROTOCOLLO
20699 ADOZIONE VARIANTE AL VIGENTE PRG AREA TAORMINA RIENTRA NEI
CONFINI DESTINAZIONE ZONE C2 AREE PRIVE DI DESTINAZIONE PP
DELIBERA C.C. 127 7.8.90 NON VIGENTE E SONO STATE RILASCIATE
DIVERSE LICENZE EDILIZIE SOLUZIONE NEL NUOVO PRG

1990 27 DICEMBRE DECRETO ASSESSORIALE N. 212 PER UN


IMPORTO COMPLESSIVO DI . 800 MILIONI. IL PROGETTO UN
EDIFICIO SOPRAELEVATO AL POLIAMBULATORIO, DI PROPRIET
DELLA U.S.L. 56 DI CARINI, UBICATO IN VIA MATTARELLA. FRA IL
COMUNE E LU.S.L. SI APRE UN CONTENZIOSO CHE BLOCCA LOPERA, QUINDI
SI SUPERA IL PROBLEMA QUANDO BOLOGNA D LINCARICO AI PROGETTISTI
DI UBICARE LEDIFICIO NELLA AREA DI SEDIMA ADIACENTE A QUELLA IN
ORIGINE PREVISTA. GLI ARCHITETTI HANNO PROCEDUTO COL PRENDERE
VISIONE DEL NUOVO SITO CHE SI ESTENDE PER UN AREA COMPLESSIVA DI
MQ. 1.848, INFINE IL LAVORO INIZIALE SI CONCLUDE CON UNA PERIZIA CHE
EVIDENZIA UNA MAGGIORAZIONE DEL COSTO DELLOPERA DI .
129.257.850. LAMMINISTRAZIONE PROCEDE E D LINCARICO AI
PROGETTISTI DI PREDISPORRE NUOVI ELABORATI PROGET-TUALI DA
TRASMETTERE ALLASSESSORATO REGIONALE, LAVORO CHE VIENE ESEGUITO
ELABORANDO UN PROGETTO CON TUTTE LE INDICAZIONI RICEVUTE. E NON
SOLO, MA SI DA LINCARICO A UN PROFESSIONISTA PER PREDISPORRE GLI
ATTI NECESSARI PER GLI ESPROPRI.

1991 4 MAGGIO ASSASSINATO DALLA MAFIA ENZO BIG PUCCIO


VINCENZO DI ISOLA DELLE FEMMINE VIA DANTE Enzo Big stato
ammazzato. La notizia della sua morte si sparsa rapidamente negli ambienti

37
della tifoseria del Palermo-calcio. Vincenzo Puccio, 35 anni, noto come Enzo
Big dal nome dell' omonimo ristorante che gestiva, era un personaggio che in
pochi anni aveva acquistato molta popolarit per la sua frequentazione con i
giocatori e i tifosi del Palermo. Il suo locale, a poche centinaia di metri dallo
stadio della Favorita, era punto di ritrovo dei rosanero e con alcuni di loro Enzo
Big era fraterno amico. Vincenzo Puccio il terzo titolare di ristorante che
viene ucciso a Palermo nel giro di pochi mesi. Prima di Enzo Big erano stati
assassinati Pietro Rosselli, titolare del Fico d' India ed Ezzine Abdelazzize,
proprietario del frequentatissimo ristorante italo-tunisino Al Duar Tutti e tre
vittime probabilmente del racket delle estorsioni Enzo Big stato assassinato
poco prima della 4 del mattino di ieri, lo hanno trucidato sotto casa, in via
Dante, a Isola delle Femmine, una localit balneare a quindici chilometri da
Palermo. Venerd notte dopo aver chiuso il ristorante Vincenzo Puccio aveva
preso la sua Porsche Carrera dirigendosi verso casa. Giunto sotto la sua
abitazione dopo aver parcheggiato l' automobile stato raggiunto dalle
scariche di lupara. E' morto all' istante. Nessuno ha sentito i colpi. Soltanto all'
alba di ieri un anonimo ha telefonato ai carabinieri segnalando che in via Dante
c' era un cadavere. La moglie di Enzo Big interrogata dai carabinieri ha detto di
non aver sentito i colpi di fucile sparati dagli assassini del marito. Un delitto
inspiegabile, senza un apparente motivo. Gli investigatori stanno scavando
nella sua attivit e tra le sue amicizie nel tentativo di trovare il bandolo dell'
intricata matassa. Nessun precedente penale Enzo Big dedicava tutto il suo
tempo alla gestione del ristorante. LA REPUBBLICA

1991 16 GIUGNO ELEZIONI AMMINISTRATIVE

1991 24 LUGLIO Ad avvalorare questa ipotesi la scomparsa, da quattro


giorni, del fratello minore di Giuseppe Savoca, Salvatore, sparito dalla
sua abitazione di Isola delle Femmine. Manca da mercoled scorso, ma
soltanto dopo il delitto il suocero si deciso a denunciarne l'
allontanamento. Una fuga dopo aver fiutato il pericolo? Alcune
coincidenze, inquietanti, portano per su un' altra strada: lupara bianca.
Salvatore, 28 anni, sorvegliato speciale, precedenti per rapina, esce di
scena nello stesso giorno in cui si aprono le porte del carcere dell'
Ucciardone per il fratello, in licenza premio per quattro giorni. Potrebbe
trattarsi di una coincidenza dice il capo della Squadra mobile di Palermo,
Arnaldo La Barbera ma considerando le modalit e la determinazione dell'
esecuzione di Giuseppe Savoca, tutto fa supporre che possa trattarsi di un
ordine ben preciso, che doveva essere eseguito con immediatezza. Un
piano preordinato per far fuori i due fratelli? Un' ipotesi che ricorda molto
da vicino la storia dei fratelli Puccio, assassinati nel maggio dello scorso
anno, l' uno dopo l' altro: stavano cercando di riorganizzare il clan di
Ciaculli contro il potere assoluto di Tot Riina. LA REPUBBLICA

1991 SINDACO DI MAGGIO VINCENZO

38
1992 14 GENNAIO BOLOGNA COMMISSARIO DC ISOLA DELLE FEMMINE
CAPOGRUPPO TORRE IN CONSIGLIO COMUNALE

1992 21 FEBBRAIO OPERA PUBBLICA IMPIANTO SPORTIVO AREA DI 16


MILA METRI QUADRATI CAMPI DI BASKET PALLAVOLO TENNIS BOCCE
SPOGLIATOI LOCALI DI SERVIZIO GRADINATA 1000 POSTI A SEDERE
IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE VIABILITA VERDE PUBBLICO PIANTE E
ADDOBBI IMPRESA ICI SRL PALERMO MUTUO DUE MILIARDI 500 MILIONI
CASSA DEPOSITI PRESTITI 330 MILIONI LA SOMMA A CARICO DEL COMUNE
DI ISOLA SINDACO DI MAGGIO VINCENZO MANNINO GIUSEPPE VICESINDACO
BOLOGNA STEFANO CAPOGRUPPO TORRE COMMISSARIO DC ISOLA DELLE
FEMMINE

1992 29 MARZO SINDACO DI MAGGIO VINCENZO MANNINO GIUSEPPE


VICESINDACO BOLOGNA STEFANO CAPOGRUPPO TORRE COMMISSARIO DC
ISOLA DELLE FEMMINE

1992 3 APRILE CONSIGLIO COMUNALE APPROVA LA DECADENZA DEL


SINDACO DI MAGGIO VINCENZO BOLOGNA STEFANO CAPOGRUPPO TORRE
COMMISSARIO DC ISOLA DELLE FEMMINE

1992 17 APRILE SINDACO MANNINO GIUSEPPE LASCIA IL POSTO DA


CONSIGLIERE AL SUBENTRANTE IMPASTATO GIOVANNI LA GIUNTA FORMATA
DA ALESSANDRO GIUCASTRO ORAZIO PUCCIO GIUSEPPE BENITO AIELLO
ANTONIO SCALA COSIMO PAGANO BOLOGNA STEFANO CAPOGRUPPO
TORRE COMMISSARIO DC ISOLA DELLE FEMMINE

1992 30 APRILE OPERA PUBBLICA ROTONDA SULA MARE PROGETTO


ROSARIO SPECIALE ASTA PUBBLICA SADECO SRL BELMONTE MEZZAGNO 360
MILIONI FINANZIATO ASSESSORATO REGIONALE AL TURISMO RECUPERO
AMBIENTALE DELLA ZONA (PIAZZA PITTSBURG) AMPLIAMENTO PIAZZA LATO
MARE SOTTOSTANTE SPAZIO POLIFUNZIONALE RIPAVIMENTAZIONE CON
POFIDO FONDANA PANCHINE FIORIERE LUCI AIUOLE MERCATO ITTICO
SINDACO MANNINO GIUSEPPE LASCIA IL POSTO DA CONSIGLIERE AL
SUBENTRANTE IMPASTATO GIOVANNI LA GIUNTA FORMATA DA ALESSANDRO
GIUCASTRO ORAZIO PUCCIO GIUSEPPE BENITO AIELLO ANTONIO SCALA
COSIMO PAGANO BOLOGNA STEFANO CAPOGRUPPO TORRE COMMISSARIO
DC ISOLA DELLE FEMMINE

1992 23 MAGGIO MANNINO SINDACO A ISOLA DELLE FEMMINE persero la


vita il magistrato Giovanni FALCONE, sua moglie Francesca MORVILLO e i tre
agenti della scorta Vito SCHIFANI, Rocco DICILLO e Antonio
MONTINARO. Leccidio, comunemente ricordato con lespressione strage di
Capaci in quanto verificatosi nei pressi dello svincolo autostradale di quel
comune, in realt venne compiuto su un tratto dellautostrada A29 che ricade
nel territorio del comune di Isola delle Femmine. LA STRAGE SABATO 23
MAGGIO 1992 ORE 17,56 48 SECONDI A19 AUTOSTRADA PUNTA RAISI
PALERMO La Barbera rimase al telefono per 325 secondi, quasi sei minuti.

39
Arrivato al bivio per Partinico, chiuse la comunicazione. Il piano prevedeva che
appena lauto di Falcone fosse giunta allaltezza di un vecchio elettrodomestico
abbandonato sul ciglio della strada, dalla collina qualcuno premesse il pulsante
del radiocomando. Per questo era importante la velocit delle auto. Per
questo pensavo che Falcone si sarebbe salvato. Infatti le prime notizie che
sentii alla radio dicevano che era solo ferito, che la dottoressa Morvillo riusciva
addirittura a parlare. Invece pi tardi seppi che era morto. Alla vista del
corteo delle blindate, Brusca attiv il telecomando che caus lesplosione:
lautostrada si apr alle 17,56 e 48 secondi di quel sabato siciliano,
inghiottendo il giudice antimafia, sua moglie e tre agenti di scorta. Gioacchino
La Barbera, in quel momento, sent la terra tremare e guard indietro: vide
unenorme nuvola di fumo alzarsi nel cielo e prendere la forma di un fungo,
come quello della bomba atomica. La prima blindata del corteo, la Fiat
Croma marrone, venne investita in pieno dallesplosione e sbalzata dal manto
stradale in un giardino di olivi a pi di cento metri di distanza, uccidendo sul
colpo gli agenti Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo, che furono
orrendamente mutilati dallimpatto; la seconda auto, la Fiat Croma bianca
guidata da Falcone, si schiant contro il muro di cemento e detriti
improvvisamente innalzatisi per via dello scoppio, proiettando violentemente
Falcone e la moglie, che non indossavano le cinture di sicurezza, contro il
parabrezza; rimasero lievemente feriti invece altri quattro componenti del
gruppo al seguito del magistrato: lautista giudiziario Giuseppe Costanza
(seduto nei sedili posteriori della Fiat Croma bianca guidata dal giudice) e gli
agenti Paolo Capuzza, Gaspare Cervello e Angelo Corbo, che sedevano nella
Fiat Croma azzurra, la terza blindata del corteo. Si salvarono miracolosamente
anche unaltra ventina di persone che al momento dellattentato si trovavano a
transitare con le proprie autovetture sul luogo delleccidio. La detonazione
aveva provocato unesplosione immane e una voragine enorme sulla strada. In
un clima irreale e di iniziale disorientamento, altri automobilisti e abitanti dalle
villette vicine dettero lallarme alle autorit e prestarono i primi soccorsi tra la
strada sventrata e una coltre di polvere.
Venti minuti dopo circa, Giovanni Falcone fu trasportato sotto stretta scorta di
un corteo di vetture e di un elicottero dellArma dei Carabinieri presso
lospedale civico di Palermo. Gli altri agenti e i civili coinvolti furono anchessi
trasportati in ospedale mentre la polizia scientifica eseguiva i primi rilievi e il
corpo nazionale dei Vigili del Fuoco provvedeva allestrazione dalle lamiere dei
cadaveri resi irriconoscibili degli agenti della Polizia di Stato di Schifani,
Montinaro e Dicillo. Intanto la stampa e la televisione avevano iniziato a
diffondere la notizia di un attentato a Palermo e il nome del giudice Falcone
trovava via via conferma. LItalia intera sgomenta, trattenne il fiato per la
sorte delle vittime con tensione sempre pi viva e contrastante, sinch alle
19:05, a unora e sette minuti dallattentato, Giovanni Falcone muore dopo
alcuni disperati tentativi di rianimazione, a causa della gravit del trauma
cranico e delle lesioni interne. Francesca Morvillo morir anchessa, intorno alle
22:00.

1992 7 LUGLIO MANNINO SINDACO STEFANO BOLOGNA CAPOGRUPPO


TORRE deliberazione di G.M. n. 215 del 07/07/1992 riscontrata legittima dalla

40
C.P.C. di Palermo nella seduta del 28/08/1992 con Dec. N. 37788/43144,
stato approvato il progetto dei lavori di prolungamento e sistemazione di
via Di Maggio fino al Corso Italia e relative opere connesse dell'importo
complessivo di 50.078.231, di cui 27.615.005 per lavori a base d'asta e
22.463.226 per somme a disposizione dell'amministrazione e tra questi
16.908.625 per espropriazione terreni, imputando la somma sul capitolo 2905
"spese per lavori pubblici finanziate con gli oneri di urbanizzazione"del bilancio
1992.

1992 3 SETTEMBRE OPERA PUBBLICA PARCHEGGIO DAVANTI PISTA


PATTINAGGIO DOPO LA VILLA PIANO PONENTE LA VILLETTA NEI PRESSI DEL
PORTO E LA ROTONDA A MARE SISTEMAZIONE SPAZIO ANTISTANTE LA PISTA
DI PATTINAGGIO A PIANO LEVANTE FINANZIATO DALLASSESSORATO
REGIIONALE L TURISMO

1992 SINDACO DI MAGGIO DIMESSOSI ANCHE DA CONSIGLIERE TORRE PER


UNA CONDANNA 1988 A SETTE MESI VICESINDACO ALESSANDRO
GIUCASTRO ASSESSORI IMPASTATO GIOVANNI E ORAZIO PUCCIO

1992 10 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO DELIBERA GIUNTA 297


INCARICO AVV COSTA VIA DANTE PALERMO CONTROVERSIA COMUNE
DI ISOLA IMPRESA BANDIERA SALVATORE 2010 30 DICEMBRE
PORTOBELLO SINDACO DETERMINA 121 1 SETT SPESE
CONTROVERSIA CONTRO IMPRESA BANDIERA SALVATORE

1992 20 OTTOBRE MANNINO SINDACO rilasciata ai sig.ri Fanale Antonino e


Siino Maria Rita con cui viene autorizzata la costruzione di un edificio a tre
piani fuori terra, oltre al piano cantinato, per uso civile abitazione sullimmobile
sito in Isola delle Femmine, via Libert, angolo Passaggio del Mandorlo, in
catasto f. 1 pp. Nn. 163 e 263. il Comune rilasciato la concessione edilizia
nonostante il terreno sul quale dovr insistere la futura costruzione appartenga
indivisamente anche Billeci Salvatore 1937 titolare della ditta Saliceto S.r.l.
BRUNO PIETRO 18 11 1946 VIA ROMA 110 ISOLA SOCIO VASSALLO GIUSEPPE
1959 SOCIO FIGLIO DI VINCENZO BILLECI VINCENZO 1969 o violazione del
diritto demaniale in quanto limmobile ricade in parte su regia trazzera
appartenente al demanio regionale. Con la sentenza n. 2759/2000 in data 24
maggio 2000 del Tribunale di Palermo veniva riconosciuto a Billeci Salvatore il
diritto di propriet su 1/18^ dellimmobile sul quale stata assentita la
realizzazione dellintervento edilizio.

1992 15 NOVEMBRE MANNINO SINDACO DELIBERA GIUNTA 392


DISCIPLINARE DI INCARICO ING MANGIARDI ENRICO ELABORAZIONE
PRG P.E. REGOLAMENTO EDILIZIO 1999 10 NOVEMBRE SINDACO
BOLOGNA STEFANO ENRICO MANGIARDI PROGETISTA PRG ISOLA
COMUNICA AL SINDACO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO AI CAPI
GRUPPI CONSILIARI ASSESSORATO AMBIENTE SICILIA NOTA
PROTOCCOLO ISOLA 11 NOVEMBRE 99 RESTITUZIONE PRG PER
RIELABORAZIONE TOTALE disponibile a provvedere alla totale

41
rielaborazione del PRG PE e Regolamento Edilizio secondo le direttive del voto
CRU 187, senza onere per lAmministrazione Comunale di quanto dovuto ai
sensi dellart 15 d) del disciplinare di incarico di cui alla delibera di D.M. 392
del 15 11 1992 DOPO VOTO CRU 187 DEL 23 SETTEMBRE 1999 PRG
ISOLA DELLE FEMMINE PROTOCOLLO 2667 USTICANO INGNERE RAPPA
ROCCO 1999 Il Sindaco di allora con una sua ordinanza rende efficace ope
legis (per il dettato della legge) il P.R.G. redatto dallIng. Enrico Mangiardi per
decorrenza dei termini (pi di 270 giorni dalla trasmissione allAssessorato
Regionale Territorio ed Ambiente ai sensi dellart. 4 comma 1 L.R. n. 71/78).
Durante la validit di detto P.R.G. vengono rilasciate concessioni edilizie per
edificazione di immobili su aree trasformate da non edificabili ad edificabili

1992 25 NOVEMBRE DELIBERA DI GIUNTA 392 INCARICO


ALLINGEGNERE MAGIARDI REDAZIONE PIANO REGOLATORE GENERALE
REGOLAMENTO EDILIZIO PRESCRIZIONI ESECUTIVE

1992 27 NOVEMBRE SINDACO MANNINO GIUSEPPE SOSPESO PER DUE


MESI (APPROPRIAZIONE DI CIRCA 20 CASSONETTI IMMONDIZIA FUORI USO
DEL COMUNE

1992 MANNINO SINDACO GEMELLAGGIO ISOLA DELLE FEMMINE PITTSBURG


STEFANO BOLOGNA GIOVANNI IMPASTATO MANNINO GIUCASTRO BRUNO
PIETRO POMIERO CONSEGNA CHIAVI CITTA

1992 GEMELLAGGIO ISOLA DELLE FEMMINE PITTSBURG STEFANO BOLOGNA


GIOVANNI IMPASTATO CONSEGNA CHIAVI CITTA Infine, il sindaco ha
riconosciuto Pittsburg = s Sister Cities Isola Delle Femmine (1992)

1993 2004 BOLOGNA SINDACO con la lista Isola per Tutti il 2000
dimissioni forzate dellassessore Rocco Rappa

1993 18 gennaio MANNINO SINDACO INGEGNERE ROCCO RAPPA


COMMISSIONE EDILIZIA

1993 27 gennaio il Sindaco Mannino Giuseppe viene reintegrato

1993 28 GENNAIO INGEGNERE RAPPA ROCCO COMPONENTE DELLE


COMMISSIONE EDILIZIA COMUNALE DI MAGGIO VINCENZO

1993 13 FEBBRAIO SINDACO MANNINO GIUSEPPE VIENE REINTEGRATO


NELLA SUA FUNZIONE DOPO LA SOSPENSIONE DI DUE MESI

1993 27 FEBBRAIO OPERA PUBBLICA PROLUNGAMENTO VIA DI


MAGGIO SINO A CORSO ITALIA 27 MILIONI 600MILALIRE COTTIMO
FIDUCIARIO SALVATORE GRAZIANO ISOLA DELLE FEMMINE SINDACO
MANNINO GIUSEPPE VIENE REINTEGRATO NELLA SUA FUNZIONE DOPO LA
SOSPENSIONE DI DUE MESI

42
1993 FEBBRAIO LOPERAZIONE GRANDE FALCO partendo dal presupposto
che sul territorio di Isola delle Femmine Capaci coinvolto nellesplosione e
comunque che qualcuno degli abitanti della zona, anche in considerazione degli
esiti delle consulenze tecniche che avevano evidenziato la necessit di una
fase preparatoria alla strage, avesse potuto notare delle circostanze sospette
non riferite allA.G. per timore di ritorsioni - si proceduto allidentificazione di
tutte le persone aventi la disponibilit, a qualunque titolo, di terreni e fabbricati
insistenti nel teatro della strage al pari di colore che, sul posto, vivo e/o
lavorano stabilmente. Loperazione di controllo, denominata GRANDE FALCO,
stata portata a termine dagli organi operanti, in diverse fasi; sono state
eseguite perquisizioni locali e sono state assunte a sommarie informazioni le
persone ritenute a conoscenza dei fatti. Tale mezzo di ricerca delle prove
stato poi integrato con la successiva convocazione innanzi al P.M. dagli stessi
soggetti contemporaneamente allesecuzione di attivit intercettazione (cfr.
Faldoni dal nr. 20 al nr. 20/C/compresi). Tra gli obiettivi interessati assumeva
articolare rilevanza la ditta S.I.A. Srl risultata avere la disponibilit di ampi
immobili adibiti ad allevamenti agricolo, siti in Isola delle Femmine in localit
adiacente al cunicolo allinterno del quale stato collocato lesplosivo. La
stessa risultata avere come amministratore unico ROMEO Salvatore nativo di
Altofonte, che gestisce la societ unitamente al fratello Nicol (ROMEO
Salvatore risulter poi essere il proprietario di un appartamento sito in
Altofonte locato a GIOE Antonino prima che questi venisse tratto di arresto su
provvedimento dellA.G. di Palermo ). In tale opera di monitoraggio veniva
inoltre coinvolto il mobilificio Srl MOBILUXOR il cui amministratore
unico, LONGO Erasmo, padre di LONGO Gaetano (gi sindaco di Capaci,
ucciso nel 1978 e sospettato di appartenere a sodalizi mafiosi) e di LONGO
Michele (coniugato con Maria Rita DI CARLO figlia di Giulio, noto boss della
famiglia di Altofonte attualmente detenuto

1993 17 MARZO BOLOGNA SINDACO AUTORIZZAZIONE 9683 LUCIDO


NAZZARENA

1993 3 APRILE BOLOGNA SINDACO CONSIGLIO COMUNALE P.R.G.


DELIBERA 12 ADOZIONE DELLE DIRETTIVE GENERALI PER LA REDAZIONE
DEL PRG E DELLE PRESCRIZIONI 1992 25 NOVEMBRE DELIBERA DI
GIUNTA 392 INCARICO ALLINGEGNERE MAGIARDI REDAZIONE PIANO
REGOLATORE GENERALE REGOLAMENTO EDILIZIO PRESCRIZIONI ESECUTIVE

1993 21 APRILE SINDACO MANNINO GIUSEPPE ASSESSORE TURISMO


IMPASTATO GIOVANNI STEFANO BOLOGNA CAPOGRUPPO CONSILIARE TORRE
CONSIGLIERI TORRE COSTITUZIONE GRUPPO ANNIVERSARIO STRAGE
FALCONE 23 MAGGIO CONSIGLIERI TORRE IOLANDA FRICANO MAURIZIO
BISSO CONSIGLIERI MINORANZA SALVATORE DIONISI SALVATORE GRADINO
GIUSEPPE DANGELO ANTONINO CATANIA COORDINATI DA STEFANO
BOLOGNA

1993 22 GIUGNO OPPOSIZIONE NUOVA ISOLA CAPOGRUPPO ALIBANI


CLAUDIO MAGGIORANZA TORRE CAPOGRUPPO STEFANO BOLOGNA

43
1993 22 LUGLIO SINDACO STEFANO BOLOGNA 32 ANNI RICOPRIVA LA
CARICA DI CAPOGRUPPO DEL GRUPPO CONSIGLIARE TORRE ASSESSORI
ALESSANDRO GIUCASTRO GIUSEPPE MANNINO COSIMO PAGANO ORAZIO
PUCCIO EGIDIO FERRARA VOTANO CONTRO OPPOSIZIONE NUOVA ISOLA
ALIBANI CLAUDIO SALVATORE GRADINO ASSENTE FERRANTE GIUSEPPE

1993 28 SETTEMBRE SINDACO STEFANO BOLOGNA

1993 18 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO deliberazione di G.C. n. 364 del


18/11/1993 riscontrata legittima dal Co.Re.Co. nella seduta del 16/12/1993
con dec. N. 445, con la quale stato approvato il piano particellare di
esproprio che prevede la rideterminazione dell'indennit provvisoria di
espropriazione in conformit all'art. 5/bis della L. 359/92 per l'importo di
11.622.000, nonch la somma di 4.760.000 per le competenze tecniche
relative al completamento delle procedure espropriative delle aree interessate
dai lavori, il cui incarico stato affidato al p.a. Giovanni Paleologo con delibera
G.C. n. 365/93; 1992 7 LUGLIO MANNINO SINDACO STEFANO BOLOGNA
CAPOGRUPPO TORRE deliberazione di G.M. n. 215 del 07/07/1992
riscontrata legittima dalla C.P.C. di Palermo nella seduta del 28/08/1992 con
Dec. N. 37788/43144, stato approvato il progetto dei lavori di
prolungamento e sistemazione di via Di Maggio fino al Corso Italia e
relative opere connesse dell'importo complessivo di 50.078.231, di cui
27.615.005 per lavori a base d'asta e 22.463.226 per somme a disposizione
dell'amministrazione e tra questi 16.908.625 per espropriazione terreni,
imputando la somma sul capitolo 2905 "spese per lavori pubblici finanziate con
gli oneri di urbanizzazione"del bilancio 1992.

1993 28 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO IL PIANO PARTICOLAREGIATO


DEL COMPARTO 1 DELLE ZONE C DEL PRG ADOTTATO DELIBERA CONSIGLIO
COMUNALE 105 DEL 28 NOVEMBRE 1993 ADOZIONE REVOCATA CON
DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE N 10 DEL 28 FEBBRAIO 1997 GUIDATA
DAL SINDACO BOLOGNA 2003 5 MAGGIO BOLOGNA SINDACO ALBERT
ESPOSTO ABUSIVISMO 4 VILLINI BOLOGNA GAETANO PADRE DEL
SINDACO FASCIA RISPETTO COSTIERO CONTRO LETTERA A ART 15 LR
78 76 DAI RILIEVI AEROGRAFICI RISULTA CHE LA PROPRIETA
BOLOGNA E DENTRO LA FASCIA DI RISPETTO COSTIERO COMPARTO 1
ZONE C DEL PRG LA LEGGE 71 27 12 78 REGOLA LEDIFICAZIONE MEDIANTE
LA REDAZIONE DEI PIANI PARTICOLAREGGIATI E/O PIANI DI LOTIZZAZIONE.

1993 2 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO P.R.G. DELIBERA CONSIGLIO


COMUNALE 106 ADOZIONE SCHEMA DI MASSIMA 1993 3 APRILE
CONSIGLIO COMUNALE P.R.G. DELIBERA 12 ADOZIONE DELLE DIRETTIVE
GENERALI PER LA REDAZIONE DEL PRG E DELLE PRESCRIZIONI 1993 3
APRILE BOLOGNA SINDACO CONSIGLIO COMUNALE P.R.G. DELIBERA
12 ADOZIONE DELLE DIRETTIVE GENERALI PER LA REDAZIONE DEL PRG E
DELLE PRESCRIZIONI 1992 25 NOVEMBRE DELIBERA DI GIUNTA 392

44
INCARICO ALLINGEGNERE MAGIARDI REDAZIONE PIANO REGOLATORE
GENERALE REGOLAMENTO EDILIZIO PRESCRIZIONI ESECUTIVE

1993 31 DICEMBRE BOLOGNA STEFANO SINDACO 31 dicembre 1993 sono


decaduti i vincoli preordinati all'espropriazione ed i vincoli che comportano
inedificabilit, contenuti negli strumenti urbanistici generali ai sensi dell'art. 1
della legge regionale 5 novembre 1973, n. 38, gi oggetto di proroga in virt
dell'art. 2 della legge regionale 30 aprile 1991, n. 15 e dell'art. 6 della legge
regionale 12 gennaio 1993, n. 9.

1993 2005 BOLOGNA sindaco eletto


nelle tornate amministrative del 1993 e 1998 ha successivamente
svolto fino al 2006, le funzioni di vice sindaco; tre degli attuali
(n.b.2012) componenti della giunta ed il presidente del consiglio
comunale hanno rivestito cariche politiche nella precedente
consiliatura.

1994 25 GENNAIO BOLOGNA SINDACO DELIBERAZIONI CONSIGLIO


COMUNALE 2-3 29 GENNAIO -36 30 MARZO RISCONTRATE LEGITTIME DAL
CO.RE.CO. ADOZIONE P.R.P. REDATTO 1993 2 DICEMBRE BOLOGNA
SINDACO P.R.G. DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE 106 ADOZIONE
SCHEMA DI MASSIMA 1993 3 APRILE CONSIGLIO COMUNALE P.R.G.
DELIBERA 12 ADOZIONE DELLE DIRETTIVE GENERALI PER LA REDAZIONE
DEL PRG E DELLE PRESCRIZIONI. 1993 2 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO
P.R.G. DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE 106 ADOZIONE SCHEMA DI
MASSIMA 1993 3 APRILE CONSIGLIO COMUNALE P.R.G. DELIBERA 12
ADOZIONE DELLE DIRETTIVE GENERALI PER LA REDAZIONE DEL PRG E
DELLE PRESCRIZIONI 1993 3 APRILE BOLOGNA SINDACO CONSIGLIO
COMUNALE P.R.G. DELIBERA 12 ADOZIONE DELLE DIRETTIVE GENERALI
PER LA REDAZIONE DEL PRG E DELLE PRESCRIZIONI 1992 25 NOVEMBRE
DELIBERA DI GIUNTA 392 INCARICO ALLINGEGNERE MAGIARDI
REDAZIONE PIANO REGOLATORE GENERALE REGOLAMENTO EDILIZIO
PRESCRIZIONI ESECUTIVE

1994 29 GENNAIO BOLOGNA SINDACO MANGIARDI PROGETTISTA P.R.G.


RISCONTRATE LEGITTIME DAL CO.RE.COM SEZ CENTRALE DI PALERMO
RISPETTIVAMENTE CON DECISIONI 2823 3342 DEL 22.03.94 2822 DEL
22.03.94 5181 5344 DEL 21 APRILE 1994 IL PRG E STATO ADOTTATO 1994
25 GENNAIO BOLOGNA SINDACO DELIBERAZIONI CONSIGLIO COMUNALE
2-3 29 GENNAIO -36 30 MARZO RISCONTRATE LEGITTIME DAL CO.RE.CO.
ADOZIONE P.R.P. REDATTO 1993 2 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO P.R.G.
DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE 106 ADOZIONE SCHEMA DI MASSIMA
1993 3 APRILE CONSIGLIO COMUNALE P.R.G. DELIBERA 12 ADOZIONE
DELLE DIRETTIVE GENERALI PER LA REDAZIONE DEL PRG E DELLE
PRESCRIZIONI. 1993 2 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO P.R.G. DELIBERA
CONSIGLIO COMUNALE 106 ADOZIONE SCHEMA DI MASSIMA 1993 3
APRILE CONSIGLIO COMUNALE P.R.G. DELIBERA 12 ADOZIONE DELLE
DIRETTIVE GENERALI PER LA REDAZIONE DEL PRG E DELLE PRESCRIZIONI
1993 3 APRILE BOLOGNA SINDACO CONSIGLIO COMUNALE P.R.G.

45
DELIBERA 12 ADOZIONE DELLE DIRETTIVE GENERALI PER LA REDAZIONE
DEL PRG E DELLE PRESCRIZIONI 1992 25 NOVEMBRE DELIBERA DI
GIUNTA 392 INCARICO ALLINGEGNERE MAGIARDI REDAZIONE PIANO
REGOLATORE GENERALE REGOLAMENTO EDILIZIO PRESCRIZIONI ESECUTIVE

1994 18 MARZO BOLOGNA SINDACO autorizzazione in sanatoria


rilasciata Comune di Isola delle Femmine Rita Bartola
Cardinale, Anna Maria Lucido e Silvia Lucido via Vito Schifani
nn. 3, 5 e 7, foglio di mappa n. 3, p.lla n. 2258, sub 1 e 2,
realizzato in data antecedente al 1942 con autorizzazione edilizia in
sanatoria del 18 marzo 1994, emessa dal Comune di Isola delle Femmine, erano
state assentite una tettoia costituita da n. 6 pilastri in cemento armato e un solaio in
latero-cemento (di ml 4,60 x 7,30 ed unaltezza di ml. 3,30), realizzate dal marito e
padre delle ricorrenti

1994 6 APRILE BOLOGNA SINDACO EDILROMEO LICENZA EDILIZIA 9


1990 3 AGOSTO 1992 PROGETTO VARIANTE BRUNO MARIA NOTO
ALBERT

1994 9 APRILE Sindaco Stefano Bologna

1994 BOLOGNA SINDACO Il P.R.G. viene adottato dal Consiglio Comunale, il


1994 PROGETTISTA era Ing. Enrico Mangiardi, Si deve attendere il 1997
affinch Il Consiglio Comunale approvi le prescrizioni esecutive (Piani
Particolareggiati zone B D E) e li trasmetta allAssessorato Regionale
Territorio ed Ambiente 1994 25 GENNAIO BOLOGNA SINDACO
DELIBERAZIONI CONSIGLIO COMUNALE 2-3 29 GENNAIO -36 30 MARZO
RISCONTRATE LEGITTIME DAL CO.RE.CO. ADOZIONE P.R.P. REDATTO 1993
2 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO P.R.G. DELIBERA CONSIGLIO
COMUNALE 106 ADOZIONE SCHEMA DI MASSIMA 1993 3 APRILE
CONSIGLIO COMUNALE P.R.G. DELIBERA 12 ADOZIONE DELLE DIRETTIVE
GENERALI PER LA REDAZIONE DEL PRG E DELLE PRESCRIZIONI. 1993 2
DICEMBRE BOLOGNA SINDACO P.R.G. DELIBERA CONSIGLIO
COMUNALE 106 ADOZIONE SCHEMA DI MASSIMA 1993 3 APRILE
CONSIGLIO COMUNALE P.R.G. DELIBERA 12 ADOZIONE DELLE DIRETTIVE
GENERALI PER LA REDAZIONE DEL PRG E DELLE PRESCRIZIONI 1993 3
APRILE BOLOGNA SINDACO CONSIGLIO COMUNALE P.R.G. DELIBERA
12 ADOZIONE DELLE DIRETTIVE GENERALI PER LA REDAZIONE DEL PRG E
DELLE PRESCRIZIONI 1992 25 NOVEMBRE DELIBERA DI GIUNTA 392
INCARICO ALLINGEGNERE MAGIARDI REDAZIONE PIANO REGOLATORE
GENERALE REGOLAMENTO EDILIZIO PRESCRIZIONI ESECUTIVE

1994 14 GIUGNO BOLOGNA SINDACO DELIBERA GIUNTA AFFIDAMENTO


PALESTRA BODY CENTER 2003 21 MARZO BOLOGNA SINDACO IL VICE
PORTOBELLO RINNOVA AFFIDAMENTO PALESTRA RISO NAPOLEONE LUCIDO
ANTONINO LUCIDO MARIA STELLA

46
1994 26 SETTEMBRE Sindaco Stefano Bologna ROCCO RAPPA
ASSESSORE LL.PP.

1994 9 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO CONCESSIONE AREA


CIMITERIALE LOTTO 7A REPERTORIO 615 LUCIDO ANTONINO CUGINO
DEL SINDACO

1994 12 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO NOTA PREFETTURA PALERMO


RICHIESTA NOTIZIE REGOLARITA AUTORIZZAZZIONI RILASCIATE
LUNGOMARE SARACENI 1998 22 OTTOBRE BOLOGNA SINDACO CATALDO
VICE SINDACO AIELLO PAOLO PORTOBELLO GASPARE INGEGNERE
RAPPA ROCCO PUCCIO PAOLO SEGRETARIO DELIBERA GIUNTA 268
IMPEGNO DI SPESA IMPEGNO DI SPESA ACCONTO AVV DOMENICO
CATALANO FATTURA ACCONTO PERVENUTA 15 OTTOBRE 1998 PROTOCOLLO
12195 24 MILIONI 480 MILA LIRE FATTURA ACCONTO PERVENUTA 20 APRILE
98 PROT 4585 6 MILIONI 408 MILA 869 DI LIRE PROTOCOLLO COMUNE 2263
24 FEBBRAIO RICHIESTA LIQUIDAZIONE PARCELLA DEL 16 FEBBRAIO 98 LIRE
43 MILIONI 902 MILA 076 LIRE RELAZIONE RILIEVI AEREOFOTOGRAMMETRICI
A FAR DATA 1973 LIDI BALNEARI CHE SI SONO ADEGUATI LIDO DEL
FERROVIERE MILENA SNC EX 4 BUNGALOW MIRAMARE PARERE ORDINE
DEGLI AVVOCATI ONORARIO 37 MILIONI 251 MILA LIRE DELIBERA
CONSIGLIO COMUNALE 41 CONFERIMENTO PROCURA CONTRO
REGALORITA INSEDIAMENTI BALNEARI SUL LITORALE DI ISOLA STUDIO
LEGALE ASSOCIATO DOMENICO CATALANO S. ZANGHI USTICANO
FRANCESCA INGEGNERE quando sia stato imposto il vincolo, i Sindaci non
possono concedere licenza se non previo parere favorevole avviso della
Soprintendenza articolo 25 del R.D. 3/6/1940 n 1357 Regolamento di
applicazione della legge 29 giugno 1939 n 1497- la concessione edilizia
per lesecuzione di opere nel demanio marittimo rilasciata dal
Sindaco semprech lopera proposta non contrasti con gli strumenti
urbanistici adottati, con la L.R. 78/76, e semprech il richiedente abbia
ottenuto la concessione demaniale senza la quale nessuna concessione
edilizia pu essere rilasciata dal sindaco essendo questultima
subordinata alla prima

1995 9 FEBBRAIO BOLOGNA SINDACO GIUCASTRO ALESSANDRO


MANNINO GIUSEPPE AIELLO GIUSEPPE BENITO PAGANO COSIMO
PUCCIO ORAZIO PIAZZA GIUSEPPE SEGRETARIO DELIBERA
CONSIGLIO COMUNALE 41 CONFERIMENTO PROCURA CONTRO
REGALORITA INSEDIAMENTI BALNEARI SUL LITORALE DI ISOLA STUDIO
LEGALE ASSOCIATO DOMENICO CATALANO S. ZANGHI USTICANO
FRANCESCA INGEGNERE quando sia stato imposto il vincolo, i Sindaci non
possono concedere licenza se non previo parere favorevole avviso della
Soprintendenza articolo 25 del R.D. 3/6/1940 n 1357 Regolamento di
applicazione della legge 29 giugno 1939 n 1497- la concessione edilizia
per lesecuzione di opere nel demanio marittimo rilasciata dal
Sindaco semprech lopera proposta non contrasti con gli strumenti
urbanistici adottati, con la L.R. 78/76, e semprech il richiedente abbia

47
ottenuto la concessione demaniale senza la quale nessuna concessione
edilizia pu essere rilasciata dal sindaco essendo questultima
subordinata alla prima

1995 14 MAGGIO ELEZIONI AMMINISTRATIVE LISTE CANDIDATI


ELETTO SINDACO STEFANO BOLOGNA LISTA ISOLA PER TUTTI:
STEFANO BOLOGNA SINDACO AIELLO PAOLO CATALDO ERASMO DETTO
ORAZIO CUTINO M GRAZIA DETA MARINELLA DIONISI VINCENZO FAVALORO
PIETRO LUCIDO MICHELE MICALI MARIA LETIZIA NEVOLOSO SALVATORE
PALAZZOLO ANTONINO PORTOBELLO GASPARE RAPPA ROCCO RUBINO
ANTONINO RUSSELLO GIUSEPPE SANSONINI ORAZIO VIRGA MARIA DETTA
MARIOLINA LISTA BUON GOVERNO SINDACO ALBERTO ACIERNO 32,6%
ARCILESI ANTONINO CUTINO GIUSEPPE CUTRERA GIANFRANCO
DANGELO GIUSEPPE FERRARA TERESA FRICANO IOLANDA GRAZIANO
SALVATORE IMPASTATO GIOVANNI MANNINO ANGELO MANNINO VINCENZO
MUSOTTO EUGENIO PELAEZ PIETRO RUBINO AURORA SIINO GIUSEPPE
TAOMINA BENEDETTO LISTA PESCATORI DI ISOLA CANDIDATO
SINDACO MARIA ANTONIETTA BRUNO AIELLO ORAZIO BILLECI BRUNO
PUCCIO ANTONINO QUARTANA LUCIANO RISO PIETRO LUCIDO ORAZIO
CRISCI FRANCESCO BRUNO SALVATORE INSERILLO GIUSEPPE LO PICCOLO
VINCENZO INSERILLO GREGORIO FERRANTE ORAZIO BRUNO GIOVANNI
GRADINO SALVATORE DAVI MICHELE

1995 SINDACO STEFANO BOLOGNA

1995 10 OTTOBRE BOLOGNA SINDACO Consiglio Comunale con le


deliberazioni nn. 55 56 57 58 67 72 respinge P.R.G.

1995 11 OTTOBRE BOLOGNA SINDACO in toto tutte le opposizione e/o


osservazioni presentate al progetto P.R.G. dai cittadini di Isola delle Femmine

1995 16 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO PROTOCOLLO 14785 RINNOVO


AUTORIZZAZIONE 9683 LUCIDO NAZZARENA 1993 17 MARZO BOLOGNA
SINDACO AUTORIZZAZIONE 9683 LUCIDO NAZZARENA

1996 11 GENNAIO Sindaco Stefano Bologna

1996 19 FEBBRAIO BOLOGNA SINDACO COSTITUZIONE DITTA SALICETO


S.r.l. Billeci Salvatore 1937 titolare BRUNO PIETRO 18 11 1946 VIA ROMA 110
ISOLA SOCIO VASSALLO GIUSEPPE 1959 SOCIO FIGLIO DI VINCENZO
BILLECI VINCENZO 1969 2005 MAGGIO BOLOGNA SINDACO SEQUESTRO BENI
MAFIOSI PIETRO BRUNO 18 NOVEMBRE 1946 VIA ROMA ISOLA DELLE
FEMMINE VILA NELLA LOTTIZZAZIONE DIMATTEO PIETRO E ALTRI
CONVENZIONE 19.09.86 1996 19 FEBBRAIO BOLOGNA SINDACO
COSTITUZIONE DITTA SALICETO S.r.l. Billeci Salvatore 1937 titolare BRUNO
PIETRO 18 11 1946 VIA ROMA 110 ISOLA SOCIO VASSALLO GIUSEPPE 1959
SOCIO FIGLIO DI VINCENZO BILLECI VINCENZO 1969

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1996 BOLOGNA SINDACO INGEGNERE FRANCESCA USTICANO
Consulenza tecnica inerente laccertamento della regolarit amministrativa ed
urbanistica degli stabilimenti balneari del lungomare del Comune di Isola delle
Femmine (PA) per il riordino del litorale con la eliminazione di tutti gli
insediamenti abusivi in collaborazione con lo Studio Legale Associato D.
Catalano C.S. Zangh. Ingegnere Usticano Francesca quando sia stato
imposto il vincolo, i Sindaci non possono concedere licenza se non previo
parere favorevole avviso della Soprintendenza articolo 25 del R.D. 3/6/1940 n
1357 Regolamento di applicazione della legge 29 giugno 1939 n 1497- la
concessione edilizia per lesecuzione di opere nel demanio marittimo
rilasciata dal Sindaco semprech lopera proposta non contrasti con gli
strumenti urbanistici adottati, con la L.R. 78/76, e semprech il
richiedente abbia ottenuto la concessione demaniale senza la quale
nessuna concessione edilizia puo essere rilasciata dal sindaco essendo
quastultima subordinata alla prima

1996 14 FEBBRAIO OMICIDIO D'AGOSTINO A PARTANNAERGASTOLO AI


BOSS MAFIOSI FRANCESCO BRUNO E LO PICCOLO RICCOBONO ENEA
PIOMBINO IMPASTATO MUTOLO GALLINA MICALIZZI

1996 18 MAGGIO BOLOGNA SINDACO NOTA PROTOCOLLO 3636


TRASMESSO ALLASSESSORATO PER APPROVAZIONE 1994 25 GENNAIO
BOLOGNA SINDACO DELIBERAZIONI CONSIGLIO COMUNALE 2-3 29
GENNAIO -36 30 MARZO RISCONTRATE LEGITTIME DAL CO.RE.CO.
ADOZIONE P.R.P. REDATTO 1993 2 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO P.R.G.
DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE 106 ADOZIONE SCHEMA DI MASSIMA
1993 3 APRILE CONSIGLIO COMUNALE P.R.G. DELIBERA 12 ADOZIONE
DELLE DIRETTIVE GENERALI PER LA REDAZIONE DEL PRG E DELLE
PRESCRIZIONI

1996 14 LUGLIO SINDACO BOLOGNA STEFANO Seicento fusti di lamiera


contenenti materiale radioattivo sono stati scoperti dai carabinieri in un
capannone apparentemente abbandonato a Isola delle Femmine PASSAGGIO
DEL CONIGLIO, un paese a dieci chilometri da Palermo. La struttura,
appartenente alla societa' "Ecorad", avrebbe funzionato come deposito di
materiale radioattivo dal 1987 a oggi

1996 2 AGOSTO BOLOGNA SINDACO LAssessorato Regionale Territorio ed


Ambiente chiede chiarimenti sul P.R.G. e sulle Prescrizioni Esecutive Il
Consiglio Comunale approva le prescrizioni esecutive Piani Particolareggiati

1996 27 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO MANNINO ANGELO


CONSIGLIERE BOLOGNA STEFANO SINDACO 27 DICEMBRE 1996
SINDACO STEFANO BOLOGNA CONSIGLIERE MANNINO ANGELO 18
DICEMBRE 1996
Il SINDACO STEFANO BOLOGNA ACCUSA MANNINO CHE GLI SONO
SFUGGITI GLI ULTIMI 10 ANNI DI DISFUNZIONE DELLUFFICIO
SANATORIE SE ANDIAMO INDIETRO DI DIECI ANNI CI RITROVIAMO

49
PRECISAMENTE NEL 1986 QUANDO CON LUI STEFANO BOLOGNA
GAREGGIA IN LISTA ALBERT ?????

50
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54
55
1997 BOLOGNA SINDACO Il Consiglio Comunale approva le prescrizioni
esecutive (Piani Particolareggiati zone B D E) e li trasmetta allAssessorato
Regionale Territorio ed Ambiente

1997 28 FEBBRAIO BOLOGNA SINDACO DELIBERA C.C. 10 DISPOSTA LA


RIELABORAZIONE DEL P.P. DEL COMPARTO 1 DELLE ZONE C ANNULLAMENTO
DELLA DELIBERA 105 DEL 1993 E TUTTI GLI ATI CONSEGUENTI RELATIVI
ALLA ADOZIONE DEL P.P. DEL COMPARTO 1 1997 21 APRILE BOLOGNA
SINDACO DELIBERA C.C. 38 ADOZIONE PIANO PARTICOLAREGGIATO ZONA
B2 1996 18 MAGGIO BOLOGNA SINDACO NOTA PROTOCOLLO 3636
TRASMESSO ALLASSESSORATO PER APPROVAZIONE 1994 25 GENNAIO
BOLOGNA SINDACO DELIBERAZIONI CONSIGLIO COMUNALE 2-3 29
GENNAIO -36 30 MARZO RISCONTRATE LEGITTIME DAL CO.RE.COO
ADOZIONE P.R.P. REDATTO 1993 2 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO P.R.G.
DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE 106 ADOZIONE SCHEMA DI MASSIMA
1993 3 APRILE CONSIGLIO COMUNALE P.R.G. DELIBERA 12 ADOZIONE
DELLE DIRETTIVE GENERALI PER LA REDAZIONE DEL PRG E DELLE
PRESCRIZIONI 1993 28 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO IL PIANO

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PARTICOLAREGIATO DEL COMPARTO 1 DELLE ZONE C DEL PRG ADOTTATO
DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE 105 DEL 28 NOVEMBRE 1993 ADOZIONE
REVOCATA CON DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE N 10 DEL 28
FEBBRAIO 1997 GUIDATA DAL SINDACO BOLOGNA 2003 5 MAGGIO
BOLOGNA SINDACO ALBERT ESPOSTO ABUSIVISMO 4 VILLINI
BOLOGNA GAETANO PADRE DEL SINDACO FASCIA RISPETTO
COSTIERO CONTRO LETTERA A ART 15 LR 78 76 DAI RILIEVI
AEROGRAFICI RISULTA CHE LA PROPRIETA BOLOGNA E DENTRO LA
FASCIA DI RISPETTO COSTIERO COMPARTO 1 ZONE C DEL PRG LA LEGGE
71 27 12 78 REGOLA LEDIFICAZIONE MEDIANTE LA REDAZIONE DEI PIANI
PARTICOLAREGGIATI E/O PIANI DI LOTIZZAZIONE.

1997 11 MARZO BOLOGNA SINDACO il Sindaco di Isola delle Femmine


aveva sottoposto ad occupazione temporanea una parte del terreno, in
esecuzione di un piano di esproprio scaturente dal P.R.G.; che, inoltre, l'attore
aveva appreso che la costruzione era stata realizzata in assenza di
autorizzazione da parte delle Ferrovie dello Stato e che su parte di esso
esisteva una regia trazzera (particella 205)

1997 16 APRILE BOLOGNA SINDACO AIELLO VICE PORTOBELLO RUBINO


36 ALLOGGI FANTASMI VIA LIBERTA FOGLIO 3 PARTICELLE 27 109 e 207
DELIBERA GIUNTA 71 USTICANO AFFIDAMENTO INCARICO PROGETTO LUPO
LICATA ASSESSORATO LAVORI PUBBLICI NOTA 931 24 02 1996 MUTUO
CASSA DEPOSITO E PRESTITO C.C. 46 8 GIUGNO 2000 600 MILIONI

1997 18 APRILE SINDACO BOLOGNA DELIBERA CONSIGLIO 36


ASSESSORI CATALDO PORTOBELLO ING RAPPA ROCCO SOLIDARIETA
ED INIZIATIVE PER INTIMIDAZIONE E MINACCE AL SINDACO
BOLOGNA SEGRETAIO MANLIO SCAFIDI DIONISI VINCENZO RUBINO
ANTONINO VIRGA MARIA SANSONINI ORAZIO MICALI MARIA GRAZIA
RUSSELLO GIUSEPPE LUCIDO MICHELE NEVOLOSO SALVATORE
CUTINO MARIA GRAZIA PALAZZOLO ANTONINO MANNINO VINCENZO
MANNINO ANGELO IMPASTATO GIOVANNI ARCILESI ANTONINO SIINO
GIUSEPPE
IL CONSIGLIERE RUBINO COMUNICA CHE IL GRUPPO DI MAGGIORANZA HA
STILATO UN DOCUMENTO PER DARE SOLIDARIETA INCONDIZIONATA AL
SINDACO E CHIEDE ALLA MINORANZA SE VUOLE DARE LA PROPRIA
ADESIONE O SE PREFERISCE ASCOLTARE PRIMA I FATTI IL CONSIGLIERE
IMPASTATO RITIENE CHE, NON ESSENDO ATTENDIBILI LE INFORMAZIONI
GIORNALISTICHE, SIA GIUSTO ACQUISIRE PRIMA PRECISE NOTIZIE
IL SINDACO PREMETTE CHE PUO FARE A MENO DELLA SOLIDARIETA ESPRESSA
IRONICAMENTE DAL GRUPPO DI A.N. QUINDI, COMUNICA CHE DA DIVERSI MESI A
CAUSA DI SCELTE FATTE DALLAMMINISTRAZIONE (INTENDENDO PER TALE SINDACO,
G.M. E C.C.) SI E VENUTO A CREARE UN CLIMA DI INTIMIDAZIONE VERBALE CON
RIFERIMENTO A PRECISI PERSONAGGI DI CUI SI E RELAZIONATO ALLA PROCURA
DELLA REPUBBLICA PERCHE QUESTA POSSA VALUTARE LA GRAVITA DELLE MINACCE
RICEVUTE.

57
IL CC DEVE ESSERE INFORMATO DEL FATTO CHE ESISTE UN CLIMA DI INTIMIDAZIONE,
RIFERITO A PERSONE CHE INFLUISCONO SULLA VITA POLITICA E SOCIALE DI QUESTO
CENTRO .
CONTINUA AFFERMANDO DI NON AVER BISOGNO DELLA FINTA SOLIDARIETA DEL
GRUPPO DI MINORANZA, PERCHE E SUA INTENZIONE NDARE AVANTI SENZA
GUARDARE IN FACCIA A NESSUNO. LINTIMIDAZIONE VERBALE, PER E PIU
PERICOLOSA DI OGNI ALTRA FORMA DI INTIMIDAZIONE.
E SUO INTENDIMENTO AMMINISTRARE SENZA FARSI SPAVENTARE DA NESSUNO E DI
ANDARE AVANTI PER LA PROPRIA STRADA SENZA SUBIRE CONDIZIONAMENTI DA PARTE
DI ALCUNO, DI QUANTO DETTO, SI E VOLUTO INFORMARE PUBBLICAMENTE LA
COLLETTIVITA.
LE ISPEZIONI DA QUALUNQUE PARTE VENGANO, NON LO PREOCCUPANO, PERCHE
OGNUNO DEVE ASUMERSI LE PROPRIE RESPONSABILITA.
EGLI CONDIVIDE PIENAMENTE LARTICOLO PUBBLICATO SU IL MEDITERRANEO CHE
ILLUSTRA LACCERCHIAMENTO POLITICO CHE STA STRINGENDO QUESTO COMUNE.
QUESTA AMMINISTRAZIONE, AFFERMA, VUOLE AMMINISTRARE LIBERAMENTE E SENZA
CONDIZIONAMENTI.
IL CONSIGLIERE MANNINO DEFINISCE LE MINACCE BARZELLETTE, MENTRE
IL CONSIGLIERE RUBINO ESPRIME LA PROPRIA FIDUCIA IN ORDINE A
QUANTO AFFERMATO DAL SINDACO.
IL CONSIGLIERE LUCIDO AFFERMA DI CONDIVIDERE LE AFFERMAZIONI DEL
SINDACO IN ORDINE AL CLIMA INTIMIDATORIO CREATOSI IN ORDINE AL
CLIMA INTIMIDATORIO CREATOSI IN QUESTO COMUNE, PER CUI E STATO
STILATO UN DOCUMENTO DI SOLIDARIETA AL SINDACO, CHE SI ALLEGA
ALLA PRESENTE PER FORMARNE PARTE INTEGRANTE.
IL CONSIGLIERE DIONISI, PARLANDO A NOME DEL GRUPPO DI A.N. AFFERMA
CHE QUESTA SERA AVREBBE GRADITO SENTIRE DAL SINDACO QUALI MINACCE EGLI
ABBIA RICEVUTO E LA PROVENIENZA DELLE STESSE. MA CIO NON E EMERSO.
AVREBBE VOLUTO ANCHE ESSERE INFORMATO IN ORDINE A QUANTO IL SINDACO
AVREBBE COMUNICATO ALLA.G. MA ANCHE DI CIO CHE NON GLI E STATO RESO
CONTO. DEL RESTO APPRESO DA FONTI GIORNALISTICHE LA NOTIZIA DELLE MINACCE
DI CUI IL SINDACO SAREBBE STATO VITTIMA, EGLI SI E RECATO ALLA LOCALE
STAZIONE DEI CC PER ATTINGERE INFORMAZIONI IN ORDINE ALLE EVENTUALI
DENUNCE PRESENTATE DAL SINDACO RICEVENDONE SMENTITA. POICHE DAL
DIBATTITO E DALLE LACUNOSE INFORMZIONI FORNITE DAL SINDACO NON EMERGONO
DATI CERTI SULLE PRESUNTE MINACCE O INTIMIDAZIONI, SI REPUTA CHE LE STESSE SI
RIFERISCANO AL LAVORO SVOLTO DALLISPETTORE DEGLI EE.LL. QUALORA MINACCE
DEBBANO ESSERE INTESE IN TAL SENSO, AFFERMA CHE NON DI MINACCE SI TRATTA,
MA DI UNATTIVITA ASSOLUTAMENTE NORMALE CHE COINVOLGE TUTE LE
AMMINISTRAZIONI SICILIANE.
IN FUNZIONE DI QUANTO DETTO IL GRUPO DI A.N. SI DICHIARA INSODDISFATTO E
RITIENE DI NON TROVARSI NELLE CONDIZIONI DI POTER ESPRIMERE PIENA
SOLIDARIETA AL SINDACO, SI CHIEDE, ANZI, LISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE
CONSILIARE DINDAGINE SULLINTERA VICENDA.
IL SINDACO AFFERMA DI NON ESSERE SORPRESO PER LA POSIZIONE ASSUNTA DAL
GRUPPO A.N. LA CUI OPERA E SEMPRE STATA MIRATA AD ATTACCHI ALLA PERSONA
DEL SINDACO.
DETTO COMPORTAMENT, IN UNICO CON UN ATTEGGIAMENTO DI ASSOLUTA ROTTURA,
ALIMENTA UN CLIMA DI INTIMIDAZIONE ASSOLUTAMENTE STRUMENTALE E INADATTO
ALLA RISOLUZIONE DEI PROBLEMI DELLA COLLETTIVITA ISOLANA.

58
LE RECENTI VICENDE CHE HANNO VISTO IL SINDACO STEFANO BOLOGNA
OGGETTO DI ATTACCHI E INTIMIDAZIONI, SONO SOLTANTO LULTIMO DI UNA
SERIE DI EPISODI TENDENTI A SCREDITARE E SCORAGGIARE LAZIONE
DETERMINATA E INCISIVA CHE TUTTA LAMMINISTRAZIONE HA INTRAPRESO
PER IL RIPRISTINO E DIFESA DELLA LEGALITA E DEL TERRITORIO DEL
COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE.
NELLESPRIMERE TUTTA LA PIENA, INCONDIZIONATA ED ASSOLUTA
SOLIDARIETA AL NOSTRO SINDACO, IL GRUPPO CONSILIARE DI
MAGGIORANZA,RIBADISCE LA PROPRIA FERMEZZA E CONVINZIONE NEL
PROSEGUIRE LUNGO LE LINEE TRACCIATE DALLAMMINISTRAZIONE CHE
PARTONO DALLATTUAZIONE DEL PROGRAMMA ELETTORALE PRESENTATO
DALLA LISTA ELETTORALE ISOLA PER TUTTI E PREMIATA DAI CITTADINI DI
ISOLA A STRAGRANDE MAGGIORANZA.

VOGLIAMO SOTTOLINEARE COME ANCORA UNA VOLTA SI TENTI DI SPOSTARE


LO SCONTRO, CHE DOVREBBE ESSERE SOLAMENTE POLITICO, DALLA SEDE
LOCALE PRESSO ALTRE SEDI, NEL TENTATIVO DI ALZARE POLVERONI E
MISCHIARE LE CARTE.
NON SFUFFE AD ALCUNO COME OGNI ATTO O INTERROGAZIONE, VENGA
STRUMENTALMENTE TRASMESSO AGLI ORGANI SUPERIORI TROVANDO A
VOLTE QUALCHE SPONDA FAVOREVOLE NEL TENTATIVO DI DELEGITTIMARE
LOPERATO DI UNINTERA AMINISTRAZIONE.
NEL RIBADIRE ANCORA UNA VOLTA CHE LOPERATO DEL NOSTRO SINDACO E
DELLAMMINISTRAZIONE TUTTA NON TEME VERIFICHE NE TANTOMENO
RISCONTRI POICHE LATTIVITA AMMINISTRATIVA SI E SEMPRE SVILUPPATA
NELLA MASSIMA TRASPARENZA E NEL RISPETTO DELLA LEGALITA; LEGALITA
CHE OGGI QUALCUNO INVOCA A SPEOPOSITO SCONOSCENDONE FORSE IL
SIGNIFICATO E SCONOSCENDONE SICURAMENTE LA STORIA E I
PROTAGONISTI DELLE E DELLE VIOLENZE CHE HA SUBITO NEL TEMPO IL
TERRITORIO DI ISOLA.
CARO STEFANO LA FORZA DI QUESTO GRUPPO NASCE DALLA SCELTA DI VITA
CHE TIUTTI, IN MODO SPONTANEO, LIBERO DA CONDIZIONAMENTI ESTERNI,
DA LOBBY E COMITATI VARI, ABBIAMO OPERATO NELLA CERTEZZA CHE
ASSIEME POSSIAMO DARE UN CONTRIBUTO DI SVILUPPO PER IL PAESE.
A DUE ANNI DALLA SVOLTA NELLESPRIMERE TUTTO IL NOSTRO
APPREZZAMENTO PER IL LAVORO CHE QUOTIDIANAMENTE SVOLGI CON
ABNEGAZIONE, IMPEGNO E SACRIFICIO, CON LA TUA PRESENZA CONTINUA E
COSTANTE, TI INVITIAMO A PROSEGUIRE PER LA STRADA INTRAPRESA, CON
LA CERTEZZA CHE TUTTI SAREMO SEMPRE AL TUO FIANCO.
IL GRUPPO CONSILIARE ISOLA PER TUTTI
LUCIDO MICHELE VIRGA MARIA MICALI MARIA LETIZIA SANSONINI ORAZIO
RUSSELLO GIUSEPPE RUBINO ANTONINO CUTINO MARIA GRAZIA

59
60
61
62
1997 21 APRILE BOLOGNA SINDACO DELIBERA C.C. 38 ADOZIONE PIANO
PARTICOLAREGGIATO ZONA B2 1996 18 MAGGIO BOLOGNA SINDACO

63
NOTA PROTOCOLLO 3636 TRASMESSO ALLASSESSORATO PER
APPROVAZIONE 1994 25 GENNAIO BOLOGNA SINDACO DELIBERAZIONI
CONSIGLIO COMUNALE 2-3 29 GENNAIO -36 30 MARZO RISCONTRATE
LEGITTIME DAL CO.RE.COO ADOZIONE P.R.P. REDATTO 1993 2 DICEMBRE
BOLOGNA SINDACO P.R.G. DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE 106
ADOZIONE SCHEMA DI MASSIMA 1993 3 APRILE CONSIGLIO COMUNALE
P.R.G. DELIBERA 12 ADOZIONE DELLE DIRETTIVE GENERALI PER LA
REDAZIONE DEL PRG E DELLE PRESCRIZIONI

1997 21 GIUGNO SINDACO BOLOGNA DELIBERA DI GIUNTA 131


CATALDO ERASMO VICE PORTOBELLO AIELLO PAOLO INGEGNERE RAPPA
ROCCO CAPO U.T.C. ATTILIO MILAN SEGRETARIO PUCCIO PAOLO N. 2
PARCHI GIOCHI CONFERIMENTO INCARICO PER LSA PROGETTAZIONE DI
MASSIMA 2 PARCHI GICHI DA REALIZZARE IN VIA LIBERTA ED IN STRADA
NUOVA DI P.R.G. IN VICINANZA VIA SAN GIOVANNI BOSCO PROGRAMMA
TRIENNALE 1997 1999 IMPORTO PRESUNTIVO A BASE DASTA 600
MILIONI DI LIRE INCARICO AFFIDATO AD ANGELO ALQUO' PER UNA
SPESA STIMATA DI 12 MILIONI 068 MILA LIRE 565 LIRE 1998 23
luglio Sindaco Stefano Bologna progetto di massima per due parchi
giochi su nuova via San Giovanni Bosco del P.R.G. con alle gate le
convenzioni del progettista Architetto Angelo Aliquo vistato tecnico
comunale dal Capo dellUTC ARCH ATTILIO MILAN e dal Sindaco Bologna
Stefano

1997 BOLOGNA SINDACO AIELLO VICE PORTOBELLO RUBINO 36 ALLOGGI


FANTASMI VIA LIBERTA FOGLIO 3 PARTICELLE 27 109 e 207 DELIBERA
GIUNTA 70 USTICANO AFFIDAMENTO INCARICO CUTINO MARCELLO
GEOLOGO ASSESSORATO LAVORI PUBBLICI NOTA 931 24 02 1996 MUTUO
CASSA DEPOSITO E PRESTITO C.C. 46 8 GIUGNO 2000 600 MILIONI

1997 21 APRILE BOLOGNA SINDACO con propria ordinanza prot. n. 2667


rende efficace ope legis 2007 27 APRILE PORTOBELLO SINDACO
DECRETO ASSESSORIALE 30 MARZO 2007 PRG VALUTAZIONE
STRATEGICA AMBIENTALE NELLA FASE DI REDAZIONE DEL PRG

1997 30 APRILE BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 7/91


TAORMINA GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130
FOGLIO 3 PART 96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO
FABBRICATO A 2 ELEVAZIONI FUORI TERRA E PIANTA RETTANGOLARE MQ
1.519 2007 27 APRILE PORTOBELLO SINDACO DECRETO
ASSESSORIALE 30 MARZO 2007 PRG VALUTAZIONE STRATEGICA
AMBIENTALE NELLA FASE DI REDAZIONE DEL PRG

1997 30 APRILE BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 8/91


TAORMINA GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130
FOGLIO 3 PART 96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO
CATASTO URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 3 4 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI MQ
1.519 2007 27 APRILE PORTOBELLO SINDACO DECRETO

64
ASSESSORIALE 30 MARZO 2007 PRG VALUTAZIONE STRATEGICA
AMBIENTALE NELLA FASE DI REDAZIONE DEL PRG

1997 30 APRILE BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 9/91


TAORMINA GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130
FOGLIO 3 PART 96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO
CATASTO URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 5 E 6 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI
MQ 1.519 2007 27 APRILE PORTOBELLO SINDACO DECRETO
ASSESSORIALE 30 MARZO 2007 PRG VALUTAZIONE STRATEGICA
AMBIENTALE NELLA FASE DI REDAZIONE DEL PRG

1997 30 APRILE BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 10/91


TAORMINA GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130
FOGLIO 3 PART 96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO
CATASTO URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 1 E 2 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI
2007 27 APRILE PORTOBELLO SINDACO DECRETO ASSESSORIALE 30
MARZO 2007 PRG VALUTAZIONE STRATEGICA AMBIENTALE NELLA FASE
DI REDAZIONE DEL PRG

1997 11 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO Ordinanza Sindacale n. 49


dell11/09/1997 con la quale stato disposto il deposito presso la CC.DD.PP.
della tesoreria Provinciale di Palermo per conto del Comune di Isola delle
Femmine, le indennit definitive di espropriazione e di occupazione
temporanea spettanti ai sigg.ri Scala Venera ved. Cataldo nata ad Isola delle
Femmine il 24/01/1932 codice fiscale SCL VNR 32A64 E350O, Cataldo Orazio
Enrico nato a Palermo il 22/01/1960 codice fiscale CTL RNR 60A22 G273A e
Cataldo Maria nata a Palermo il 29/03/1966 codice fiscale CTL MRA 66C69
G273W, della somma complessiva di 4.452.000 pari ad 2.299,26 quali
proprietari dell'immobile catastato terreni di Isola delle Femmine al foglio di
mappa n. 5 partt. 447, 449 e 147; 1993 18 NOVEMBRE BOLOGNA
SINDACO deliberazione di G.C. n. 364 del 18/11/1993 riscontrata legittima
dal Co.Re.Co. nella seduta del 16/12/1993 con dec. N. 445, con la quale
stato approvato il piano particellare di esproprio che prevede la
rideterminazione dell'indennit provvisoria di espropriazione in conformit
all'art. 5/bis della L. 359/92 per l'importo di 11.622.000, nonch la somma di
4.760.000 per le competenze tecniche relative al completamento delle
procedure espropriative delle aree interessate dai lavori, il cui incarico stato
affidato al p.a. Giovanni Paleologo con delibera G.C. n. 365/93; 1992 7
LUGLIO MANNINO SINDACO STEFANO BOLOGNA CAPOGRUPPO TORRE
deliberazione di G.M. n. 215 del 07/07/1992 riscontrata legittima dalla C.P.C.
di Palermo nella seduta del 28/08/1992 con Dec. N. 37788/43144, stato
approvato il progetto dei lavori di prolungamento e sistemazione di via Di
Maggio fino al Corso Italia e relative opere connesse dell'importo
complessivo di 50.078.231, di cui 27.615.005 per lavori a base d'asta e
22.463.226 per somme a disposizione dell'amministrazione e tra questi
16.908.625 per espropriazione terreni, imputando la somma sul capitolo 2905
"spese per lavori pubblici finanziate con gli oneri di urbanizzazione"del bilancio
1992.

65
1997 26 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO SENTENZA 1 GRADO N 10
STRAGE DI ISOLA DELLE FEMMINE CAPACI FALCONE MORVILLO LA
SCORTA CAPACI_PRIMO_GRADO

1997 26 OTTOBRE BOLOGNA SINDACO D.A. 91 UFF DEL 22 11 96


ACCERTAMENTI ISPETTIVI ALBERT 2004 28 04 16 05 BOLOGNA
SINDACO PARTE CIVILE DOPO CONDANNA ALBERT 4408 15 12 2003
AVOCATO FIORENZA ZANGHI 2004 28 04 16 05 BOLOGNA SINDACO
PARTE CIVILE DOPO CONDANNA ALBERT 4408 15 12 2003 APPELLO
PER RIFORMA FIORENZA ZANGHI MEGNA MARIO ISPETTORE
COMMISSARIO AD ACTA CALLIOPE 1608

1997 BOLOGNA SINDACO ALBERT ACCERT ISPETTIVO EELL


ABUSIVISMO EDILIZIO CATALDO RAPPA SIINO FANALE PAGANO EDILROMEO
CUTINO

1997 BOLOGNA STEFANO SINDACO VOLA IN AMERIKA PER gemellaggio


Isola delle Femmine Pittsburgh BRUNO PIETRO GIUCASTRO ALESSANDRO
RISOLUZIONE 06-10555 Approvazione del Sister City Visita di Isola delle Femmine, Italia

1998 BOLOGNA SINDACO Progetto dei lavori di ampliamento del


serbatoio idrico comunale Importo dei lavori . 2.200.000.000 (
1.136.205,18). Anno 1998. Incarico espletato.

1998 23 FEBBRAIO BOLOGNA SINDACO ACCATASTAMENTO


CONTRADA VIGNA CUTINO MARIA GRAZIA 2.12.57 PILO GIROLAMO 4.5.70
CONCEDENTE CUTINO MARIA GRAZIA MAZZOLA VINCENZO FU FRANCO
CONCEDENTE DI MAGGIO COSTANTINO 30.3.55 SIINO MARIA 11.8.56 PILO
GIROLAMO CONCEDENTE 1997 21 GIUGNO SINDACO BOLOGNA
DELIBERA DI GIUNTA 131 CATALDO ERASMO VICE PORTOBELLO AIELLO
PAOLO INGEGNERE RAPPA ROCCO CAPO U.T.C. ATTILIO MILAN SEGRETARIO
PUCCIO PAOLO N. 2 PARCHI GIOCHI CONFERIMENTO INCARICO PER LSA
PROGETTAZIONE DI MASSIMA 2 PARCHI GICHI DA REALIZZARE IN VIA
LIBERTA ED IN STRADA NUOVA DI P.R.G. IN VICINANZA VIA SAN GIOVANNI
BOSCO PROGRAMMA TRIENNALE 1997 1999 IMPORTO PRESUNTIVO A
BASE DASTA 600 MILIONI DI LIRE INCARICO AFFIDATO AD ANGELO
ALQUO' PER UNA SPESA STIMATA DI 12 MILIONI 068 MILA LIRE 565
LIRE 1998 23 luglio Sindaco Stefano Bologna progetto di massima per
due parchi giochi su nuova via San Giovanni Bosco del P.R.G. con alle
gate le convenzioni del progettista Architetto Angelo Aliquo vistato tecnico
comunale dal Capo dellUTC ARCH ATTLIO MILAN e dal Sindaco Bologna
Stefano

1998 23 FEBBRAIO BOLOGNA SINDACO Ing FRANCESCA USTICANO


FUNZIONI DIRIGENZIALI AL UFFICIO TECNICO COMUNALE DI ISOLA DELLE
FEMMINE SINO AL 24 SETTEMBRE 2002 manutenzione Opere Pubbliche,
servizi tecnologici e cimitero nonch le funzioni di Ingegnere Capo dellUfficio

66
Tecnico per la durata di mesi DUE contratto di diritto privato sottoscritto in
data 23/02/1998.

1998 24 FEBBRAIO BOLOGNA SINDACO GIUCASTRO ALESSANDRO


MANNINO GIUSEPPE AIELLO GIUSEPPE BENITO PAGANO COSIMO
PUCCIO ORAZIO PIAZZA GIUSEPPE SEGRETARIO PROTOCOLLO COMUNE
2263 24 FEBBRAIO RICHIESTA LIQUIDAZIONE PARCELLA DEL 16 FEBBRAIO
98 LIRE 43 MILIONI 902 MILA 076 LIRE RELAZIONE RILIEVI
AEREOFOTOGRAMMETRICI A FAR DATA 1973 LIDI BALNEARI CHE SI SONO
ADEGUATI LIDO DEL FERROVIERE MILENA SNC EX 4 BUNGALOW MIRAMARE
PARERE ORDINE DEGLI AVVOCATI ONORARIO 37 MILIONI 251 MILA LIRE
DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE 41 CONFERIMENTO PROCURA CONTRO
REGALORITA INSEDIAMENTI BALNEARI SUL LITORALE DI ISOLA STUDIO
LEGALE ASSOCIATO DOMENICO CATALANO S. ZANGHI USTICANO
FRANCESCA INGEGNERE quando sia stato imposto il vincolo, i Sindaci non
possono concedere licenza se non previo parere favorevole avviso della
Soprintendenza articolo 25 del R.D. 3/6/1940 n 1357 Regolamento di
applicazione della legge 29 giugno 1939 n 1497- la concessione edilizia
per lesecuzione di opere nel demanio marittimo rilasciata dal
Sindaco semprech lopera proposta non contrasti con gli strumenti
urbanistici adottati, con la L.R. 78/76, e semprech il richiedente abbia
ottenuto la concessione demaniale senza la quale nessuna concessione
edilizia puo essere rilasciata dal sindaco essendo questultima
subordinata alla prima

1998 17 MARZO BOLOGNA SINDACO DETERMINA CONFERIMENTO


INCARICO A MONICA GIAMBRUNO A TEMPO DETERMINATO 6 SETTORE
URBANISTICA

1998 19 MARZO BOLOGNA SINDACO ORDINANZA SINDACALE 11 SIINO


ANTONINO SIINO MARIA RITA SIINO ROSARIA

1998 20 APRILE BOLOGNA SINDACO DATA DI DECORRENZA DEI


TERMINI PER LAPPROVAZIONE DEL P.R.G. E DEL REGOLAMENTO
EDILIZIO E DELLE PRESCRIIONI ESECUTIVE IL PRG APPROVATO CON
DECRETO DELLASSESSORATO TERRITORIO AMBIENTE CHE ADOTTA LE
PROPRIE DETERMINAZIONI ENTRO 180 GIORNI DELLA PRESENTAZIONE PEL
PIANO ALLASSESSORATO TERMINE Prolungato DI 90 GIORNI. DAL 20 APRILE
1998 ALLA DATA DEL 25 FEBBRAIO 1999 TRASCORSI 311 ED ESSENDO
DECORSI I TERMINI PER LAPPROVAZIONE DEL PRG E DEL REGOLAMENTO
EDILIZIO E DELLE PRESCRIZIONI I SUDDETTI STRUMENTI URBANISTICI
SONO DIVENTATI EFFIACI OPE LEGIS A TUTTI GLI EFFETTI AD ECCEZIONE
DELLA PORZIONE STRALCIATA COMPARTO 1 ZONE C PER LA QUALE STATO
DISPOSTA LA RIELABORAZIONE DEL P.P. TUTTORA IN CORSO

1998 24 APRILE BOLOGNA SINDACO CATALDO VICE SINDACO AIELLO


PAOLO PORTOBELLO GASPARE INGEGNERE RAPPA ROCCO PUCCIO
PAOLO SEGRETARIO DELIBERA GIUNTA 41 IMPEGNO DI SPESA

67
ACCONTO AVV DOMENICO CATALANO FATTURA ACCONTO PERVENUTA 20
APRILE 98 PROT 4585 6 MILIONI 408 MILA 869 DI LIRE PROTOCOLLO
COMUNE 2263 24 FEBBRAIO RICHIESTA LIQUIDAZIONE PARCELLA DEL 16
FEBBRAIO 98 LIRE 43 MILIONI 902 MILA 076 LIRE RELAZIONE RILIEVI
AEREOFOTOGRAMMETRICI A FAR DATA 1973 LIDI BALNEARI CHE SI SONO
ADEGUATI LIDO DEL FERROVIERE MILENA SNC EX 4 BUNGALOW MIRAMARE
PARERE ORDINE DEGLI AVVOCATI ONORARIO 37 MILIONI 251 MILA LIRE
DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE 41 CONFERIMENTO PROCURA CONTRO
REGALORITA INSEDIAMENTI BALNEARI SUL LITORALE DI ISOLA STUDIO
LEGALE ASSOCIATO DOMENICO CATALANO S. ZANGHI USTICANO
FRANCESCA INGEGNERE quando sia stato imposto il vincolo, i Sindaci non
possono concedere licenza se non previo parere favorevole avviso della
Soprintendenza articolo 25 del R.D. 3/6/1940 n 1357 Regolamento di
applicazione della legge 29 giugno 1939 n 1497- la concessione edilizia
per lesecuzione di opere nel demanio marittimo rilasciata dal
Sindaco semprech lopera proposta non contrasti con gli strumenti
urbanistici adottati, con la L.R. 78/76, e semprech il richiedente abbia
ottenuto la concessione demaniale senza la quale nessuna concessione
edilizia pu essere rilasciata dal sindaco essendo questultima
subordinata alla prima

1998 5 MAGGIO BOLOGNA SINDACO DELIBERA GIUNTA 100 INCARICO


PER LA RIELBORAZIONE DEL P.P. DEL COMPARTO 1 DELLE ZONE C ALLARCH
SANTA LINA CALDARONE Via Madonna dell'Alto, 71 - 91011 Alcamo (TP) Con
deliberazione di G.C. n 100 del 05.05.1998, lamministrazione
comunale conferiva allArch. Santa Lina Caldarone lincarico per la
rielaborazione del Piano particolareggiato del Comparto 1 delle Zone C
Zona Torre, disposta con deliberazione di C.C. n 10 del 28.02.97,
riscontrata legittima dal Co.Re.Co. nella seduta del 29.04.1997 con
decisione n 5369/4633 1997 28 FEBBRAIO BOLOGNA SINDACO
DELIBERA C.C. 10 DISPOSTA LA RIELABORAZIONE DEL P.P. DEL COMPARTO
1 DELLE ZONE C ANNULLAMENTO DELLA DELIBERA 105 DEL 1993 E TUTTI
GLI ATI CONSEGUENTI RELATIVI ALLA ADOZIONE DEL P.P. DEL COMPARTO 1
1997 21 APRILE BOLOGNA SINDACO DELIBERA C.C. 38 ADOZIONE PIANO
PARTICOLAREGGIATO ZONA B2 1996 18 MAGGIO BOLOGNA SINDACO
NOTA PROTOCOLLO 3636 TRASMESSO ALLASSESSORATO PER
APPROVAZIONE 1994 25 GENNAIO BOLOGNA SINDACO DELIBERAZIONI
CONSIGLIO COMUNALE 2-3 29 GENNAIO -36 30 MARZO RISCONTRATE
LEGITTIME DAL CO.RE.COO ADOZIONE P.R.P. REDATTO 1993 2 DICEMBRE
BOLOGNA SINDACO P.R.G. DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE 106
ADOZIONE SCHEMA DI MASSIMA 1993 3 APRILE CONSIGLIO COMUNALE
P.R.G. DELIBERA 12 ADOZIONE DELLE DIRETTIVE GENERALI PER LA
REDAZIONE DEL PRG E DELLE PRESCRIZIONI

1998 18 MAGGIO BOLOGNA SINDACO SOVRAINTENDENZA PROT 5331


T BB.NN. 65230 PROTOCOLLO COMUNE 5976 COMUNICA CHE IL PARERE
DEFINITIVO VERRA RILASCIATO ALLA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
ESECUTIVO 1998 23 FEBBRAIO BOLOGNA SINDACO ACCATASTAMENTO

68
CONTRADA VIGNA CUTINO MARIA GRAZIA 2.12.57 PILO GIROLAMO 4.5.70
CONCEDENTE CUTINO MARIA GRAZIA MAZZOLA VINCENZO FU FRANCO
CONCEDENTE DI MAGGIO COSTANTINO 30.3.55 SIINO MARIA 11.8.56 PILO
GIROLAMO CONCEDENTE 1997 21 GIUGNO SINDACO BOLOGNA
DELIBERA DI GIUNTA 131 CATALDO ERASMO VICE PORTOBELLO AIELLO
PAOLO INGEGNERE RAPPA ROCCO CAPO U.T.C. ATTILIO MILAN SEGRETARIO
PUCCIO PAOLO N. 2 PARCHI GIOCHI CONFERIMENTO INCARICO PER LSA
PROGETTAZIONE DI MASSIMA 2 PARCHI GICHI DA REALIZZARE IN VIA
LIBERTA ED IN STRADA NUOVA DI P.R.G. IN VICINANZA VIA SAN GIOVANNI
BOSCO PROGRAMMA TRIENNALE 1997 1999 IMPORTO PRESUNTIVO A
BASE DASTA 600 MILIONI DI LIRE INCARICO AFFIDATO AD ANGELO
ALQUO' PER UNA SPESA STIMATA DI 12 MILIONI 068 MILA LIRE 565
LIRE 1998 23 luglio Sindaco Stefano Bologna progetto di massima per
due parchi giochi su nuova via San Giovanni Bosco del P.R.G. con alle
gate le convenzioni del progettista Architetto Angelo Aliquo vistato tecnico
comunale dal Capo dellUTC ARCH ATTLIO MILAN e dal Sindaco Bologna
Stefano

1998 22 MAGGIO BOLOGNA SINDACO DETERMINA SINDACALE 167 del


22/05/98 proroga lincarico INGEGNERE USTICANO FRANCESCA di
Responsabile del 2 Servizio Progettazione, direzione lavori, costruzione e
manutenzione Opere Pubbliche, servizi tecnologici e cimitero e di Ingegnere
Capo dellUfficio Tecnico fino al 30/06/99

INGEGNERE FRANCESCA USTICANO CONSULENZA TECNICA INERENTE


LACCERTAMENTO DELLA REGOLARIT AMMINISTRATIVA ED URBANISTICA
DEGLI STABILIMENTI BALNEARI DEL LUNGOMARE DEL COMUNE DI ISOLA DELLE
FEMMINE (PA) PER IL RIORDINO DEL LITORALE CON LA ELIMINAZIONE DI TUTTI
GLI INSEDIAMENTI ABUSIVI IN COLLABORAZIONE CON LO STUDIO LEGALE
ASSOCIATO D. CATALANO C.S. ZANGH COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE

1998 26 MAGGIO BOLOGNA SINDACO REVOCA DINIEGHI DI


CONCESSIONE IN SANATORIA N 3 4 DEL 9.2.98 E 8-9-11 DEL 26 02 98

1998 29 MAGGIO BOLOGNA SINDACO DELIBERA 131 RATEIZZAZIONE


RIMBORSO DELLINDENNITA DI CARICA PERCEPITA IN ECCEDENZA DA
SINDACO

1998 23 GIUGNO BOLOGNA SINDACO DETERMINA SINDACALE 267 del


22/05/98 proroga lincarico INGEGNERE USTICANO FRANCESCA di
Responsabile del 2 Servizio Progettazione, direzione lavori, costruzione e
manutenzione Opere Pubbliche, servizi tecnologici e cimitero e di Ingegnere
Capo dellUfficio Tecnico fino al 30/06/99

1998 26 GIUGNO BOLOGNA STEFANO SINDACO DETERMINA SINDACALE


n 216 del 26/06/98 proroga lincarico INGEGNERE USTICANO FRANCESCA di
Responsabile del 2 Servizio Progettazione, direzione lavori, costruzione e
manutenzione Opere Pubbliche, servizi tecnologici e cimitero e di Ingegnere
Capo dellUfficio Tecnico fino al 30/06/99

69
1998 23 luglio Sindaco Stefano Bologna progetto di massima per due
parchi giochi su nuova via San Giovanni Bosco del P.R.G. con alle gate
le convenzioni del progettista Architetto Angelo Aliquo vistato tecnico
comunale dal Capo dellUTC e dal Sindaco Bologna Stefano 1997 21 GIUGNO
SINDACO BOLOGNA DELIBERA DI GIUNTA 131 CATALDO ERASMO VICE
PORTOBELLO AIELLO PAOLO INGEGNERE RAPPA ROCCO CAPO U.T.C. ATTILIO
MILAN SEGRETARIO PUCCIO PAOLO N. 2 PARCHI GIOCHI CONFERIMENTO
INCARICO PER LSA PROGETTAZIONE DI MASSIMA 2 PARCHI GICHI DA
REALIZZARE IN VIA LIBERTA ED IN STRADA NUOVA DI P.R.G. IN VICINANZA
VIA SAN GIOVANNI BOSCO PROGRAMMA TRIENNALE 1997 1999
IMPORTO PRESUNTIVO A BASE DASTA 600 MILIONI DI LIRE
INCARICO AFFIDATO AD ANGELO ALQUO' PER UNA SPESA STIMATA DI
12 MILIONI 068 MILA LIRE 565 LIRE 1998 23 luglio Sindaco Stefano
Bologna progetto di massima per due parchi giochi su nuova via San
Giovanni Bosco del P.R.G. con alle gate le convenzioni del progettista
Architetto Angelo Aliquo vistato tecnico comunale dal Capo dellUTC ARCH
ATTLIO MILAN e dal Sindaco Bologna Stefano

1998 14 AGOSTO Sindaco Stefano Bologna

1998 21 AGOSTO BOLOGNA STEFANO SINDACO DETERMINA SINDACALE


n 292 del 21/08/98 proroga lincarico INGEGNERE USTICANO FRANCESCA di
Responsabile del 2 Servizio Progettazione, direzione lavori, costruzione e
manutenzione Opere Pubbliche, servizi tecnologici e cimitero e di Ingegnere
Capo dellUfficio Tecnico fino al 30/06/99

1998 24 AGOSTO BOLOGNA SINDACO determinazioni SINDACALE n 127 del


24/08/98 proroga lincarico INGEGNERE USTICANO FRANCESCA di
Responsabile del 2 Servizio Progettazione, direzione lavori, costruzione e
manutenzione Opere Pubbliche, servizi tecnologici e cimitero e di Ingegnere
Capo dellUfficio Tecnico fino al 30/06/99

1998 11 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO PROT 10 676 RICHIESTA


MUTUO CASSA DEPOSITI PRESTITI PROGETTO DUE PARCHI GIOCHI E
NUOVA VIA DI PRG IL PROGETTISTA HA REDATTO PROGETTO IL CUI COSTO
COMPRENDE UNA SPESA COMPLESSIVA DI 1 MILIARDO 398 MILIONI755 MILA
800 LIRE E NELLE OPERE TRIENNALI 1998 2000 IMPIANTI SPORTIVI E
RICREATIVI INTENZIONE AMMINISTRAZIONE DI UN PRIMO TRALCIO PER
COMPLESSIVE 730 MILIONI DI LIRE QUINDI SI RICHIEDE MUTUO ALLA CASSA
DI 600 MILIONI DI LIRE 1998 18 MAGGIO BOLOGNA SINDACO
SOVRAINTENDENZA PROT 5331 T BB.NN. 65230 PROTOCOLLO COMUNE
5976 COMUNICA CHE IL PARERE DEFINITIVO VERRA RILASCIATO ALLA
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO ESECUTIVO 1998 23 FEBBRAIO BOLOGNA
SINDACO ACCATASTAMENTO CONTRADA VIGNA CUTINO MARIA GRAZIA
2.12.57 PILO GIROLAMO 4.5.70 CONCEDENTE CUTINO MARIA GRAZIA
MAZZOLA VINCENZO FU FRANCO CONCEDENTE DI MAGGIO COSTANTINO
30.3.55 SIINO MARIA 11.8.56 PILO GIROLAMO CONCEDENTE 1997 21
GIUGNO SINDACO BOLOGNA DELIBERA DI GIUNTA 131 CATALDO

70
ERASMO VICE PORTOBELLO AIELLO PAOLO INGEGNERE RAPPA ROCCO CAPO
U.T.C. ATTILIO MILAN SEGRETARIO PUCCIO PAOLO N. 2 PARCHI GIOCHI
CONFERIMENTO INCARICO PER LSA PROGETTAZIONE DI MASSIMA 2 PARCHI
GICHI DA REALIZZARE IN VIA LIBERTA ED IN STRADA NUOVA DI P.R.G. IN
VICINANZA VIA SAN GIOVANNI BOSCO PROGRAMMA TRIENNALE 1997
1999 IMPORTO PRESUNTIVO A BASE DASTA 600 MILIONI DI LIRE
INCARICO AFFIDATO AD ANGELO ALQUO' PER UNA SPESA STIMATA DI
12 MILIONI 068 MILA LIRE 565 LIRE 1998 23 luglio Sindaco Stefano
Bologna progetto di massima per due parchi giochi su nuova via San
Giovanni Bosco del P.R.G. con alle gate le convenzioni del progettista
Architetto Angelo Aliquo vistato tecnico comunale dal Capo dellUTC ARCH
ATTLIO MILAN e dal Sindaco Bologna Stefano

1998 23 SETTEMBRE BOLOGNA STEFANO SINDACO DETERMINA


SINDACALE n 353 del 23/09/98, n 447 del 18/12/98,

1998 25 SETTEMBRE PRG CIRCOLARE N 2 URBANISTICA ISTRUZIONI


PER LA TRASMISSIONE DELLA DOCUMENTAZIONE VEDASI D.A. 407 24
11 16 DIRETTIVE INFORMATIZZAZIONE CODIFICA GRAFICI E LEGENDA
STANDARD E LEGENDA

1998 2 OTTOBRE SINDACO STEFANO BOLOGNA PRESIDENTE DEL


CONSIGLIO RUSSELLO GIUSEPPE ASSESSORE PORTOBELLO GASPARE
VICESINDACO ORAZIO CATALDO CONSIGLIERA VIRGA MARIA 3 CONSIGLIERI
DI MINORANZA AN DIONISI MANNINO SIINO CONTESTATI AFFIDAMENTO
SPIAGGE LIBERE PIANI PARTICOLAREGGIATI ZONA B METANIZZAZIONE
LOCAZIONE MACELLO MANCATA REALIZZAZIONE VIA SCIASCIA ESTATE
ISOLANA.

1998 22 OTTOBRE BOLOGNA SINDACO CATALDO VICE SINDACO


AIELLO PAOLO PORTOBELLO GASPARE INGEGNERE RAPPA ROCCO
PUCCIO PAOLO SEGRETARIO DELIBERA GIUNTA 268 IMPEGNO DI
SPESA IMPEGNO DI SPESA ACCONTO AVV DOMENICO CATALANO
FATTURA ACCONTO PERVENUTA 15 OTTOBRE 1998 PROTOCOLLO 12195 24
MILIONI 480 MILA LIRE FATTURA ACCONTO PERVENUTA 20 APRILE 98 PROT
4585 6 MILIONI 408 MILA 869 DI LIRE PROTOCOLLO COMUNE 2263 24
FEBBRAIO RICHIESTA LIQUIDAZIONE PARCELLA DEL 16 FEBBRAIO 98 LIRE 43
MILIONI 902 MILA 076 LIRE RELAZIONE RILIEVI AEREOFOTOGRAMMETRICI A
FAR DATA 1973 LIDI BALNEARI CHE SI SONO ADEGUATI LIDO DEL
FERROVIERE MILENA SNC EX 4 BUNGALOW MIRAMARE PARERE ORDINE
DEGLI AVVOCATI ONORARIO 37 MILIONI 251 MILA LIRE DELIBERA
CONSIGLIO COMUNALE 41 CONFERIMENTO PROCURA CONTRO
REGALORITA INSEDIAMENTI BALNEARI SUL LITORALE DI ISOLA STUDIO
LEGALE ASSOCIATO DOMENICO CATALANO S. ZANGHI USTICANO
FRANCESCA INGEGNERE quando sia stato imposto il vincolo, i Sindaci non
possono concedere licenza se non previo parere favorevole avviso della
Soprintendenza articolo 25 del R.D. 3/6/1940 n 1357 Regolamento di
applicazione della legge 29 giugno 1939 n 1497- la concessione edilizia

71
per lesecuzione di opere nel demanio marittimo rilasciata dal
Sindaco semprech lopera proposta non contrasti con gli strumenti
urbanistici adottati, con la L.R. 78/76, e semprech il richiedente abbia
ottenuto la concessione demaniale senza la quale nessuna concessione
edilizia puo essere rilasciata dal sindaco essendo quastultima
subordinata alla prima

1998 5 NOVEMBRE ARCHITETO ALIQUO TRASMETTE PROT COMUNE


12986 PARCELLA LAVORI COSTRUZIONE DUE PARCHI GIOCHI ED UNA
STRADA NUOVA PRG 103 MILIONI 550 MILA 660 LIRE 1998 16
DICEMBRE LOPPOSIZIONE CONSIGLIARE RICHIEDE AL SEGRETARIO
OMUNALE PROT 13469 CONTROLO DI LEGITTIMITA DELIBERA DI
GIUNRA 296 DEL 6 NOVEMBRE 98 NON MOTIVATO LO STRALCIO E LA
SCELTA DEI SITI LA NUOVA STRADA NON E COMPRESA NELLE OPERE
TRIENNALI APPROVATE DAL CC CON DELIBERA 24 DEL 1997 1998 6
NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO DELIBERA GIUNTA 296
CONFERIMENTO INCARICO PROGETTAZIONE DIREZIONE LAVORI
COORDINATORE PROCEDURE ESPROPRIAZIONI RELATIVE AL 1
STRALCIO ESECUTIVO 2 PARCHI GIOCHI E NUOVA STRADA PRG
INCARICATO ANGELO ALIQUO PER UNA SPESA COMPLESSIVA DI 103
MILIONI 550 MILA 660 LIRE 1998 6 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO
DELIBERA GIUNTA 294 APPROVAZIONE PROGETTO DI MASSIMA 2
PARCHI GIOCHI E NUOVA VIA PRG DARE ATTO CHE LOPERA PUBBLICA
DI CHE TRATTASI RIENTRA TRA LE OPERE DI URBANIZZIONE
PRIMARIA CAPO UTC FRANCESCA USTICANO 1998 11 SETTEMBRE
BOLOGNA SINDACO PROT 10 676 RICHIESTA MUTUO CASSA DEPOSITI
PRESTITI PROGETTO DUE PARCHI GIOCHI E NUOVA VIA DI PRG
ADESIONE DI MASSIMA DELLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI PROT
50306 98 DEL 30.9.98 IL PROGETTISTA HA REDATTO PROGETTO IL CUI
COSTO COMPRENDE UNA SPESA COMPLESSIVA DI 1 MILIARDO 398
MILIONI755 MILA 800 LIRE E NELLE OPERE TRIENNALI 1998 2000 IMPIANTI
SPORTIVI E RICREATIVI INTENZIONE AMMINISTRAZIONE DI UN PRIMO
TRALCIO PER COMPLESSIVE 730 MILIONI DI LIRE QUINDI SI RICHIEDE
MUTUO ALLA CASSA DI 600 MILIONI DI LIRE 1998 18 MAGGIO BOLOGNA
SINDACO SOVRAINTENDENZA PROT 5331 T BB.NN. 65230 PROTOCOLLO
COMUNE 5976 COMUNICA CHE IL PARERE DEFINITIVO VERRA RILASCIATO
ALLA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO ESECUTIVO 1998 23 FEBBRAIO
BOLOGNA SINDACO ACCATASTAMENTO CONTRADA VIGNA CUTINO
MARIA GRAZIA 2.12.57 PILO GIROLAMO 4.5.70 CONCEDENTE CUTINO MARIA
GRAZIA MAZZOLA VINCENZO FU FRANCO CONCEDENTE DI MAGGIO
COSTANTINO 30.3.55 SIINO MARIA 11.8.56 PILO GIROLAMO CONCEDENTE
1997 21 GIUGNO SINDACO BOLOGNA DELIBERA DI GIUNTA 131
CATALDO ERASMO VICE PORTOBELLO AIELLO PAOLO INGEGNERE RAPPA
ROCCO CAPO U.T.C. ATTILIO MILAN SEGRETARIO PUCCIO PAOLO N. 2
PARCHI GIOCHI CONFERIMENTO INCARICO PER LSA PROGETTAZIONE DI
MASSIMA 2 PARCHI GICHI DA REALIZZARE IN VIA LIBERTA ED IN STRADA
NUOVA DI P.R.G. IN VICINANZA VIA SAN GIOVANNI BOSCO PROGRAMMA
TRIENNALE 1997 1999 IMPORTO PRESUNTIVO A BASE DASTA 600

72
MILIONI DI LIRE INCARICO AFFIDATO AD ANGELO ALQUO' PER UNA
SPESA STIMATA DI 12 MILIONI 068 MILA LIRE 565 LIRE 1998 23
luglio Sindaco Stefano Bologna progetto di massima per due parchi
giochi su nuova via San Giovanni Bosco del P.R.G. con alle gate le
convenzioni del progettista Architetto Angelo Aliquo vistato tecnico
comunale dal Capo dellUTC ARCH ATTLIO MILAN e dal Sindaco Bologna
Stefano

1998 6 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO DELIBERA GIUNTA 294


APPROVAZIONE PROGETTO DI MASSIMA 2 PARCHI GIOCHI E NUOVA
VIA PRG DARE ATTO CHE LOPERA PUBBLICA DI CHE TRATTASI
RIENTRA TRA LE OPERE DI URBANIZZIONE PRIMARIA CAPO UTC
FRANCESCA USTICANO 1998 11 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO PROT
10 676 RICHIESTA MUTUO CASSA DEPOSITI PRESTITI PROGETTO DUE
PARCHI GIOCHI E NUOVA VIA DI PRG ADESIONE DI MASSIMA DELLA
CASSA DEPOSITI E PRESTITI PROT 50306 98 DEL 30.9.98 IL
PROGETTISTA HA REDATTO PROGETTO IL CUI COSTO COMPRENDE UNA
SPESA COMPLESSIVA DI 1 MILIARDO 398 MILIONI755 MILA 800 LIRE E
NELLE OPERE TRIENNALI 1998 2000 IMPIANTI SPORTIVI E RICREATIVI
INTENZIONE AMMINISTRAZIONE DI UN PRIMO TRALCIO PER COMPLESSIVE
730 MILIONI DI LIRE QUINDI SI RICHIEDE MUTUO ALLA CASSA DI 600
MILIONI DI LIRE 1998 18 MAGGIO BOLOGNA SINDACO
SOVRAINTENDENZA PROT 5331 T BB.NN. 65230 PROTOCOLLO COMUNE
5976 COMUNICA CHE IL PARERE DEFINITIVO VERRA RILASCIATO ALLA
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO ESECUTIVO 1998 23 FEBBRAIO BOLOGNA
SINDACO ACCATASTAMENTO CONTRADA VIGNA CUTINO MARIA GRAZIA
2.12.57 PILO GIROLAMO 4.5.70 CONCEDENTE CUTINO MARIA GRAZIA
MAZZOLA VINCENZO FU FRANCO CONCEDENTE DI MAGGIO COSTANTINO
30.3.55 SIINO MARIA 11.8.56 PILO GIROLAMO CONCEDENTE 1997 21
GIUGNO SINDACO BOLOGNA DELIBERA DI GIUNTA 131 CATALDO
ERASMO VICE PORTOBELLO AIELLO PAOLO INGEGNERE RAPPA ROCCO CAPO
U.T.C. ATTILIO MILAN SEGRETARIO PUCCIO PAOLO N. 2 PARCHI GIOCHI
CONFERIMENTO INCARICO PER LSA PROGETTAZIONE DI MASSIMA 2 PARCHI
GICHI DA REALIZZARE IN VIA LIBERTA ED IN STRADA NUOVA DI P.R.G. IN
VICINANZA VIA SAN GIOVANNI BOSCO PROGRAMMA TRIENNALE 1997
1999 IMPORTO PRESUNTIVO A BASE DASTA 600 MILIONI DI LIRE
INCARICO AFFIDATO AD ANGELO ALQUO' PER UNA SPESA STIMATA DI
12 MILIONI 068 MILA LIRE 565 LIRE 1998 23 luglio Sindaco Stefano
Bologna progetto di massima per due parchi giochi su nuova via San
Giovanni Bosco del P.R.G. con alle gate le convenzioni del progettista
Architetto Angelo Aliquo vistato tecnico comunale dal Capo dellUTC ARCH
ATTLIO MILAN e dal Sindaco Bologna Stefano

1998 6 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO DELIBERA GIUNTA 296


CONFERIMENTO INCARICO PROGETTAZIONE DIREZIONE LAVORI
COORDINATORE PROCEDURE ESPROPRIAZIONI RELATIVE AL 1
STRALCIO ESECUTIVO 2 PARCHI GIOCHI E NUOVA STRADA PRG
INCARICATO ANGELO ALIQUO PER UNA SPESA COMPLESSIVA DI 103

73
MILIONI 550 MILA 660 LIRE 1998 6 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO
DELIBERA GIUNTA 294 APPROVAZIONE PROGETTO DI MASSIMA 2
PARCHI GIOCHI E NUOVA VIA PRG DARE ATTO CHE LOPERA PUBBLICA
DI CHE TRATTASI RIENTRA TRA LE OPERE DI URBANIZZIONE
PRIMARIA CAPO UTC FRANCESCA USTICANO 1998 11 SETTEMBRE
BOLOGNA SINDACO PROT 10 676 RICHIESTA MUTUO CASSA DEPOSITI
PRESTITI PROGETTO DUE PARCHI GIOCHI E NUOVA VIA DI PRG
ADESIONE DI MASSIMA DELLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI PROT
50306 98 DEL 30.9.98 IL PROGETTISTA HA REDATTO PROGETTO IL CUI
COSTO COMPRENDE UNA SPESA COMPLESSIVA DI 1 MILIARDO 398
MILIONI755 MILA 800 LIRE E NELLE OPERE TRIENNALI 1998 2000 IMPIANTI
SPORTIVI E RICREATIVI INTENZIONE AMMINISTRAZIONE DI UN PRIMO
TRALCIO PER COMPLESSIVE 730 MILIONI DI LIRE QUINDI SI RICHIEDE
MUTUO ALLA CASSA DI 600 MILIONI DI LIRE 1998 18 MAGGIO BOLOGNA
SINDACO SOVRAINTENDENZA PROT 5331 T BB.NN. 65230 PROTOCOLLO
COMUNE 5976 COMUNICA CHE IL PARERE DEFINITIVO VERRA RILASCIATO
ALLA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO ESECUTIVO 1998 23 FEBBRAIO
BOLOGNA SINDACO ACCATASTAMENTO CONTRADA VIGNA CUTINO
MARIA GRAZIA 2.12.57 PILO GIROLAMO 4.5.70 CONCEDENTE CUTINO MARIA
GRAZIA MAZZOLA VINCENZO FU FRANCO CONCEDENTE DI MAGGIO
COSTANTINO 30.3.55 SIINO MARIA 11.8.56 PILO GIROLAMO CONCEDENTE
1997 21 GIUGNO SINDACO BOLOGNA DELIBERA DI GIUNTA 131
CATALDO ERASMO VICE PORTOBELLO AIELLO PAOLO INGEGNERE RAPPA
ROCCO CAPO U.T.C. ATTILIO MILAN SEGRETARIO PUCCIO PAOLO N. 2
PARCHI GIOCHI CONFERIMENTO INCARICO PER LSA PROGETTAZIONE DI
MASSIMA 2 PARCHI GICHI DA REALIZZARE IN VIA LIBERTA ED IN STRADA
NUOVA DI P.R.G. IN VICINANZA VIA SAN GIOVANNI BOSCO PROGRAMMA
TRIENNALE 1997 1999 IMPORTO PRESUNTIVO A BASE DASTA 600
MILIONI DI LIRE INCARICO AFFIDATO AD ANGELO ALQUO' PER UNA
SPESA STIMATA DI 12 MILIONI 068 MILA LIRE 565 LIRE 1998 23
luglio Sindaco Stefano Bologna progetto di massima per due parchi
giochi su nuova via San Giovanni Bosco del P.R.G. con alle gate le
convenzioni del progettista Architetto Angelo Aliquo vistato tecnico
comunale dal Capo dellUTC ARCH ATTLIO MILAN e dal Sindaco Bologna
Stefano

1998 16 DICEMBRE LOPPOSIZIONE CONSIGLIARE RICHIEDE AL


SEGRETARIO OMUNALE PROT 13469 CONTROLO DI LEGITTIMITA
DELIBERA DI GIUNRA 296 DEL 6 NOVEMBRE 98 NON MOTIVATO LO
STRALCIO E LA SCELTA DEI SITI LA NUOVA STRADA NON E
COMPRESA NELLE OPERE TRIENNALI APPROVATE DAL CC CON
DELIBERA 24 DEL 1997 1998 6 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO
DELIBERA GIUNTA 296 CONFERIMENTO INCARICO PROGETTAZIONE
DIREZIONE LAVORI COORDINATORE PROCEDURE ESPROPRIAZIONI
RELATIVE AL 1 STRALCIO ESECUTIVO 2 PARCHI GIOCHI E NUOVA
STRADA PRG INCARICATO ANGELO ALIQUO PER UNA SPESA
COMPLESSIVA DI 103 MILIONI 550 MILA 660 LIRE 1998 6 NOVEMBRE
BOLOGNA SINDACO DELIBERA GIUNTA 294 APPROVAZIONE

74
PROGETTO DI MASSIMA 2 PARCHI GIOCHI E NUOVA VIA PRG DARE
ATTO CHE LOPERA PUBBLICA DI CHE TRATTASI RIENTRA TRA LE
OPERE DI URBANIZZIONE PRIMARIA CAPO UTC FRANCESCA USTICANO
1998 11 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO PROT 10 676 RICHIESTA
MUTUO CASSA DEPOSITI PRESTITI PROGETTO DUE PARCHI GIOCHI E
NUOVA VIA DI PRG ADESIONE DI MASSIMA DELLA CASSA DEPOSITI E
PRESTITI PROT 50306 98 DEL 30.9.98 IL PROGETTISTA HA REDATTO
PROGETTO IL CUI COSTO COMPRENDE UNA SPESA COMPLESSIVA DI 1
MILIARDO 398 MILIONI755 MILA 800 LIRE E NELLE OPERE TRIENNALI 1998
2000 IMPIANTI SPORTIVI E RICREATIVI INTENZIONE AMMINISTRAZIONE DI
UN PRIMO TRALCIO PER COMPLESSIVE 730 MILIONI DI LIRE QUINDI SI
RICHIEDE MUTUO ALLA CASSA DI 600 MILIONI DI LIRE 1998 18 MAGGIO
BOLOGNA SINDACO SOVRAINTENDENZA PROT 5331 T BB.NN. 65230
PROTOCOLLO COMUNE 5976 COMUNICA CHE IL PARERE DEFINITIVO VERRA
RILASCIATO ALLA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO ESECUTIVO 1998 23
FEBBRAIO BOLOGNA SINDACO ACCATASTAMENTO CONTRADA VIGNA
CUTINO MARIA GRAZIA 2.12.57 PILO GIROLAMO 4.5.70 CONCEDENTE
CUTINO MARIA GRAZIA MAZZOLA VINCENZO FU FRANCO CONCEDENTE DI
MAGGIO COSTANTINO 30.3.55 SIINO MARIA 11.8.56 PILO GIROLAMO
CONCEDENTE 1997 21 GIUGNO SINDACO BOLOGNA DELIBERA DI
GIUNTA 131 CATALDO ERASMO VICE PORTOBELLO AIELLO PAOLO
INGEGNERE RAPPA ROCCO CAPO U.T.C. ATTILIO MILAN SEGRETARIO PUCCIO
PAOLO N. 2 PARCHI GIOCHI CONFERIMENTO INCARICO PER LSA
PROGETTAZIONE DI MASSIMA 2 PARCHI GICHI DA REALIZZARE IN VIA
LIBERTA ED IN STRADA NUOVA DI P.R.G. IN VICINANZA VIA SAN GIOVANNI
BOSCO PROGRAMMA TRIENNALE 1997 1999 IMPORTO PRESUNTIVO A
BASE DASTA 600 MILIONI DI LIRE INCARICO AFFIDATO AD ANGELO
ALQUO' PER UNA SPESA STIMATA DI 12 MILIONI 068 MILA LIRE 565
LIRE 1998 23 luglio Sindaco Stefano Bologna progetto di massima per
due parchi giochi su nuova via San Giovanni Bosco del P.R.G. con alle
gate le convenzioni del progettista Architetto Angelo Aliquo vistato tecnico
comunale dal Capo dellUTC ARCH ATTLIO MILAN e dal Sindaco Bologna
Stefano

1998 17 DICEMBRE CO.RE.CO PROT 1224 02 PROT COMUNE 22 12 98


14980 PRONUNCIA ANNULLAMENTO LA NUOVA STRADA PRG NON E
COMPRESA NELLE OPERE TRIENNALI APPROVATE CON DELIBERA DI
CONSIGLIO 24 DEL 1997 1998 5 NOVEMBRE ARCHITETO ALIQUO
TRASMETTE PROT COMUNE 12986 PARCELLA LAVORI COSTRUZIONE
DUE PARCHI GIOCHI ED UNA STRADA NUOVA PRG 103 MILIONI 550
MILA 660 LIRE 1998 16 DICEMBRE LOPPOSIZIONE CONSIGLIARE
RICHIEDE AL SEGRETARIO OMUNALE PROT 13469 CONTROLO DI
LEGITTIMITA DELIBERA DI GIUNRA 296 DEL 6 NOVEMBRE 98 NON
MOTIVATO LO STRALCIO E LA SCELTA DEI SITI LA NUOVA STRADA
NON E COMPRESA NELLE OPERE TRIENNALI APPROVATE DAL CC CON
DELIBERA 24 DEL 1997 1998 6 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO
DELIBERA GIUNTA 296 CONFERIMENTO INCARICO PROGETTAZIONE
DIREZIONE LAVORI COORDINATORE PROCEDURE ESPROPRIAZIONI

75
RELATIVE AL 1 STRALCIO ESECUTIVO 2 PARCHI GIOCHI E NUOVA
STRADA PRG INCARICATO ANGELO ALIQUO PER UNA SPESA
COMPLESSIVA DI 103 MILIONI 550 MILA 660 LIRE 1998 6 NOVEMBRE
BOLOGNA SINDACO DELIBERA GIUNTA 294 APPROVAZIONE
PROGETTO DI MASSIMA 2 PARCHI GIOCHI E NUOVA VIA PRG DARE
ATTO CHE LOPERA PUBBLICA DI CHE TRATTASI RIENTRA TRA LE
OPERE DI URBANIZZIONE PRIMARIA CAPO UTC FRANCESCA USTICANO
1998 11 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO PROT 10 676 RICHIESTA
MUTUO CASSA DEPOSITI PRESTITI PROGETTO DUE PARCHI GIOCHI E
NUOVA VIA DI PRG ADESIONE DI MASSIMA DELLA CASSA DEPOSITI E
PRESTITI PROT 50306 98 DEL 30.9.98 IL PROGETTISTA HA REDATTO
PROGETTO IL CUI COSTO COMPRENDE UNA SPESA COMPLESSIVA DI 1
MILIARDO 398 MILIONI755 MILA 800 LIRE E NELLE OPERE TRIENNALI 1998
2000 IMPIANTI SPORTIVI E RICREATIVI INTENZIONE AMMINISTRAZIONE DI
UN PRIMO TRALCIO PER COMPLESSIVE 730 MILIONI DI LIRE QUINDI SI
RICHIEDE MUTUO ALLA CASSA DI 600 MILIONI DI LIRE 1998 18 MAGGIO
BOLOGNA SINDACO SOVRAINTENDENZA PROT 5331 T BB.NN. 65230
PROTOCOLLO COMUNE 5976 COMUNICA CHE IL PARERE DEFINITIVO VERRA
RILASCIATO ALLA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO ESECUTIVO 1998 23
FEBBRAIO BOLOGNA SINDACO ACCATASTAMENTO CONTRADA VIGNA
CUTINO MARIA GRAZIA 2.12.57 PILO GIROLAMO 4.5.70 CONCEDENTE
CUTINO MARIA GRAZIA MAZZOLA VINCENZO FU FRANCO CONCEDENTE DI
MAGGIO COSTANTINO 30.3.55 SIINO MARIA 11.8.56 PILO GIROLAMO
CONCEDENTE 1997 21 GIUGNO SINDACO BOLOGNA DELIBERA DI
GIUNTA 131 CATALDO ERASMO VICE PORTOBELLO AIELLO PAOLO
INGEGNERE RAPPA ROCCO CAPO U.T.C. ATTILIO MILAN SEGRETARIO PUCCIO
PAOLO N. 2 PARCHI GIOCHI CONFERIMENTO INCARICO PER LSA
PROGETTAZIONE DI MASSIMA 2 PARCHI GICHI DA REALIZZARE IN VIA
LIBERTA ED IN STRADA NUOVA DI P.R.G. IN VICINANZA VIA SAN GIOVANNI
BOSCO PROGRAMMA TRIENNALE 1997 1999 IMPORTO PRESUNTIVO A
BASE DASTA 600 MILIONI DI LIRE INCARICO AFFIDATO AD ANGELO
ALQUO' PER UNA SPESA STIMATA DI 12 MILIONI 068 MILA LIRE 565
LIRE 1998 23 luglio Sindaco Stefano Bologna progetto di massima per
due parchi giochi su nuova via San Giovanni Bosco del P.R.G. con alle
gate le convenzioni del progettista Architetto Angelo Aliquo vistato tecnico
comunale dal Capo dellUTC ARCH ATTLIO MILAN e dal Sindaco Bologna
Stefano

1998 18 DICEMBRE BOLOGNA STEFANO SINDACO DETERMINA


SINDACALE n 447 del 18/12/98, proroga lincarico INGEGNERE USTICANO
FRANCESCA di Responsabile del 2 Servizio Progettazione, direzione lavori,
costruzione e manutenzione Opere Pubbliche, servizi tecnologici e cimitero e
di Ingegnere Capo dellUfficio Tecnico fino al 30/06/99.

1998 31 DICEMBRE SINDACO BOLOGNA STEFANO DELIBERA GIUNTA 358


CONFERIMENTO INCARICO PER PROGETTAZIONE DIREZIONE LAVORI
PROCURA ESPROPRIAZIONI DI 2 PARCHI GIOCO E NUOVA VIA DI PRG. 1
STRALCIO MUTUO CASSA DEPOSITI PRESTITI 1998 6 NOVEMBRE BOLOGNA

76
SINDACO DELIBERA GIUNTA 296 CONFERIMENTO INCARICO
PROGETTAZIONE DIREZIONE LAVORI COORDINATORE PROCEDURE
ESPROPRIAZIONI RELATIVE AL 1 STRALCIO ESECUTIVO 2 PARCHI
GIOCHI E NUOVA STRADA PRG INCARICATO ANGELO ALIQUO PER
UNA SPESA COMPLESSIVA DI 103 MILIONI 550 MILA 660 LIRE 1998 6
NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO DELIBERA GIUNTA 294
APPROVAZIONE PROGETTO DI MASSIMA 2 PARCHI GIOCHI E NUOVA
VIA PRG DARE ATTO CHE LOPERA PUBBLICA DI CHE TRATTASI
RIENTRA TRA LE OPERE DI URBANIZZIONE PRIMARIA CAPO UTC
FRANCESCA USTICANO 1998 11 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO PROT
10 676 RICHIESTA MUTUO CASSA DEPOSITI PRESTITI PROGETTO DUE
PARCHI GIOCHI E NUOVA VIA DI PRG ADESIONE DI MASSIMA DELLA
CASSA DEPOSITI E PRESTITI PROT 50306 98 DEL 30.9.98 IL
PROGETTISTA HA REDATTO PROGETTO IL CUI COSTO COMPRENDE UNA
SPESA COMPLESSIVA DI 1 MILIARDO 398 MILIONI755 MILA 800 LIRE E
NELLE OPERE TRIENNALI 1998 2000 IMPIANTI SPORTIVI E RICREATIVI
INTENZIONE AMMINISTRAZIONE DI UN PRIMO TRALCIO PER COMPLESSIVE
730 MILIONI DI LIRE QUINDI SI RICHIEDE MUTUO ALLA CASSA DI 600
MILIONI DI LIRE 1998 18 MAGGIO BOLOGNA SINDACO
SOVRAINTENDENZA PROT 5331 T BB.NN. 65230 PROTOCOLLO COMUNE
5976 COMUNICA CHE IL PARERE DEFINITIVO VERRA RILASCIATO ALLA
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO ESECUTIVO 1998 23 FEBBRAIO BOLOGNA
SINDACO ACCATASTAMENTO CONTRADA VIGNA CUTINO MARIA GRAZIA
2.12.57 PILO GIROLAMO 4.5.70 CONCEDENTE CUTINO MARIA GRAZIA
MAZZOLA VINCENZO FU FRANCO CONCEDENTE DI MAGGIO COSTANTINO
30.3.55 SIINO MARIA 11.8.56 PILO GIROLAMO CONCEDENTE 1997 21
GIUGNO SINDACO BOLOGNA DELIBERA DI GIUNTA 131 CATALDO
ERASMO VICE PORTOBELLO AIELLO PAOLO INGEGNERE RAPPA ROCCO CAPO
U.T.C. ATTILIO MILAN SEGRETARIO PUCCIO PAOLO N. 2 PARCHI GIOCHI
CONFERIMENTO INCARICO PER LSA PROGETTAZIONE DI MASSIMA 2 PARCHI
GICHI DA REALIZZARE IN VIA LIBERTA ED IN STRADA NUOVA DI P.R.G. IN
VICINANZA VIA SAN GIOVANNI BOSCO PROGRAMMA TRIENNALE 1997
1999 IMPORTO PRESUNTIVO A BASE DASTA 600 MILIONI DI LIRE
INCARICO AFFIDATO AD ANGELO ALQUO' PER UNA SPESA STIMATA DI
12 MILIONI 068 MILA LIRE 565 LIRE 1998 23 luglio Sindaco Stefano
Bologna progetto di massima per due parchi giochi su nuova via San
Giovanni Bosco del P.R.G. con alle gate le convenzioni del progettista
Architetto Angelo Aliquo vistato tecnico comunale dal Capo dellUTC ARCH
ATTILIO MILAN e dal Sindaco Bologna Stefano

1998 31 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO in data 31 dicembre 1998 la


Giunta comunale di Isola delle Femmine con atto deliberativo n. 358,
riscontrato legittimo dal Co.re.co. con decisione del 4 febbraio 1999, conferiva
all'arch. Angelo Aliqu... l'incarico per la progettazione, direzione lavori,
contabilit etc., in ordine al primo stralcio esecutivo del progetto di due parchi
gioco da realizzare nel territorio comunale e precisamente in Via Libert e nella
Strada Nuova di P.R.G. in vicinanza della Via San G. Bosco. Contestualmente
veniva assunto l'impegno di spesa per la liquidazione delle relative competenze

77
tecniche ed oneri accessori complessivamente ammontanti a . 103.550.660
con imputazione sul capitolo 3107 e capitolo 3107.01 del bilancio comunale"

1999 BOLOGNA SINDACO la societ Sicileas Spa proprietaria dellHotel


Saracen per il tramite del suo Presidente del Consiglio di Amministrazione
avanza al Comune di Isola delle Femmine richiesta di ampliamento della sua
struttura alberghiera al fine di realizzare 153 camere in zona
C residenziale del PRG.

1999 INGEGNERE ELIO CIRULLI

1999 25 FEBBRAIO BOLOGNA SINDACO CONVENZIONE PIANO


VOLUMETRICO SCALICI 2013 31 MAGGIO SCALICI GIUSEPPE LICENZA
12 CONVENZIONE PIANO VOLUMETRICO SCALICI COMUNE DI ISOLA
DELLE FEMMINE 25 FEBBRAIO 1999 SINDACO BOLOGNA LUCIDO
ANTONINO VIA ROMA PROGETTISTA ACCARDI LOTTIZZAZIONE LO BIANCO LA
PALOMA EX DIPENDENTE COMUNE DI ISOLA UTC

1999 25 FEBBRAIO SINDACO BOLOGNA STEFANO PRG ISOLA DELLE


FEMMINE PROTOCOLLO 2667 USTICANO INGNERE RAPPA ROCCO 1999 Il
Sindaco di allora con una sua ordinanza rende efficace ope legis (per il
dettato della legge) il P.R.G. redatto dallIng. Enrico Mangiardi per decorrenza
dei termini (pi di 270 giorni dalla trasmissione allAssessorato Regionale
Territorio ed Ambiente ai sensi dellart. 4 comma 1 L.R. n. 71/78). Durante la
validit di detto P.R.G. vengono rilasciate concessioni edilizie per edificazione
di immobili su aree trasformate da non edificabili ad edificabili DAL 20
APRILE 1998 ALLA DATA DEL 25 FEBBRAIO 1999 TRASCORSI 311 ED
ESSENDO DECORSI I TERMINI PER LAPPROVAZIONE DEL PRG E DEL
REGOLAMENTO EDILIZIO E DELLE PRESCRIZIONI I SUDDETTI STRUMENTI
URBANISTICI SONO DIVENTATI EFFIACI OPE LEGIS A TUTTI GLI EFFETTI AD
ECCEZIONE DELLA PORZIONE STRALCIATA COMPARTO 1 ZONE C PER LA
QUALE STATO DISPOSTA LA RIELABORAZIONE DEL P.P. TUTTORA IN
CORSO 1999 20 APRILE BOLOGNA SINDACO 1998 20 APRILE BOLOGNA
SINDACO DATA DI DECORRENZA DEI TERMINI PER LAPPROVAZIONE
DEL P.R.G. E DEL REGOLAMENTO EDILIZIO E DELLE PRESCRIIONI
ESECUTIVE IL PRG APPROVATO CON DECRETO DELLASSESSORATO
TERRITORIO AMBIENTE CHE ADOTTA LE PROPRIE DETERMINAZIONI ENTRO
180 GIORNI DELLA PRESENTAZIONE PEL PIANO ALLASSESSORATO TERMINE
Prolungato DI 90 GIORNI.

1999 23 MARZO BOLOGNA SINDACO SENTENZA 267 PROCED 384 1996


NEGATIVO CEC 28 1 93 2 2 93 SANATORIA SIINO SU TERRENO BELLIS
ERNESTA PROGETTISTA INGEGNERE RAPPA ROCCO ALBERT DI MAGGIO 2016
30 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO DETERMINA 1 SETTORE N 357
REGOLAZIONE LIQUIDAZIONE DEL DI MAGGIO VINCENZO SENTENZA

78
267 1999 13 MILA 157 EURO 79 ALBERT ING RAPPA ROCCO SINO CEC FANALE
BELLIS

1999 23 MARZO BOLOGNA SINDACO INGEGN RAPPA ROCCO


SENTENZA 267 99 PROC 384 96 2419 94 PARERE NEG CEC ALBERT
RAPPA 28 1 1993 2 2 1993 SANATORIA SIINO ANTONIO SU TERRENO
LIMITROFO A BELLIS ERNESTA PROGETTISTA RAPPA 4 VILLETTE ROCCO
RAPPA DI MAGGIO SIINO BELLIS CRISCI CASSAZIONE

1999 4 MAGGIO BOLOGNA SINDACO ...in vista della realizzazione di tale


progetto, l'Ente con nota prot. n. 10676 dell'11 settembre 1998 aveva gi fatto
richiesta alla Cassa Depositi e Prestiti di un mutuo dell'importo di .
600.000.000; iniziativa questa gi, peraltro, prevista nella relazione
previsionale e programmatica approvata unitamente al bilancio dell'esercizio
1999, giusta deliberazione del Consiglio comunale n. 14 del 4 maggio 1999 e
confermata in sede di discussione del bilancio con successiva approvazione e
previsione di apposito capitolo nella parte "Entrate" e nella parte "Spese"";
1999 4 GIUGNO BOLOGNA SINDACO "...in data 4 giugno 1999 con
deliberazione n. 90 la Giunta comunale approvava il progetto redatto dal
professionista incaricato d'importo complessivo di . 783.937.547" 1998 31
DICEMBRE BOLOGNA SINDACO in data 31 dicembre 1998 la Giunta
comunale di Isola delle Femmine con atto deliberativo n. 358, riscontrato
legittimo dal Co.re.co. con decisione del 4 febbraio 1999, conferiva all'arch.
Angelo Aliqu... l'incarico per la progettazione, direzione lavori, contabilit
etc., in ordine al primo stralcio esecutivo del progetto di due parchi gioco da
realizzare nel territorio comunale e precisamente in Via Libert e nella Strada
Nuova di P.R.G. in vicinanza della Via San G. Bosco. Contestualmente veniva
assunto l'impegno di spesa per la liquidazione delle relative competenze
tecniche ed oneri accessori complessivamente ammontanti a . 103.550.660
con imputazione sul capitolo 3107 e capitolo 3107.01 del bilancio comunale"

1999 4 GIUGNO BOLOGNA SINDACO "...in data 4 giugno 1999 con


deliberazione n. 90 la Giunta comunale approvava il progetto redatto dal
professionista incaricato d'importo complessivo di . 783.937.547" 1998 31
DICEMBRE BOLOGNA SINDACO in data 31 dicembre 1998 la Giunta
comunale di Isola delle Femmine con atto deliberativo n. 358, riscontrato
legittimo dal Co.re.co. con decisione del 4 febbraio 1999, conferiva all'arch.
Angelo Aliqu... l'incarico per la progettazione, direzione lavori, contabilit etc.,
in ordine al primo stralcio esecutivo del progetto di due parchi gioco da
realizzare nel territorio comunale e precisamente in Via Libert e nella Strada
Nuova di P.R.G. in vicinanza della Via San G. Bosco. Contestualmente veniva
assunto l'impegno di spesa per la liquidazione delle relative competenze
tecniche ed oneri accessori complessivamente ammontanti a . 103.550.660
con imputazione sul capitolo 3107 e capitolo 3107.01 del bilancio comunale"

1999 11 GIUGNO BOLOGNA SINDACO CONCESSIONE EDILIZIA IN


SANATORIA 45 IN DIFFORMITA ALLA LUCENZA 45 DEL 23 GIUGNO 1975
INGEGNERE USTICANO FRANCESCA 1975 23 GIUGNO DI MAGGIO

79
SINDACO LICENZA EDILIZIA 45 CAPANNONE INDUSTRIALE RUSSELLO
ANGELO VIA LIBERTA 11 E 11 FOGLIO 1 PART 2069 1466

1999 10 NOVEMBRE SINDACO BOLOGNA STEFANO ENRICO


MANGIARDI PROGETISTA PRG ISOLA COMUNICA AL SINDACO AL
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO AI CAPI GRUPPI CONSILIARI
ASSESSORATO AMBIENTE SICILIA NOTA PROTOCOLO ISOLA 11
NOPVEMBRE 99 RESTITUZIONE PRG PER RIELABORAZIONE TOTALE
disponibile a provvedere alla totale rielaborazione del PRG PE e Regolamento
Edilizio secondo le direttive del voto CRU 187, senza onere per
lAmministrazione Comunale di quanto dovuto ai sensi dellart 15 d) del
disciplinare di incarico di cui alla delibera di D.M. 392 del 15 11 1992 DOPO
VOTO CRU 187 DEL 23 SETTEMBRE 1999 PRG ISOLA DELLE FEMMINE
PROTOCOLLO 2667 USTICANO INGNERE RAPPA ROCCO 1999 Il Sindaco di
allora con una sua ordinanza rende efficace ope legis (per il dettato della
legge) il P.R.G. redatto dallIng. Enrico Mangiardi per decorrenza dei termini
(pi di 270 giorni dalla trasmissione allAssessorato Regionale Territorio ed
Ambiente ai sensi dellart. 4 comma 1 L.R. n. 71/78). Durante la validit di
detto P.R.G. vengono rilasciate concessioni edilizie per edificazione di immobili
su aree trasformate da non edificabili ad edificabili

1999 BOLOGNA SINDACO perviene al Comune di Isola delle Femmine il


voto del Comitato Regionale Urbanistico con il quale viene restituito il P.R.G.
reso esecutivo per la rielaborazione totale secondo le indicazioni riportate in
detto documento. Il progettista LIng. Enrico Mangiardi si dichiara disponibile a
provvedere alla rielaborazione del P.R.G., secondo le direttive del C.R.U.,
senaltro onere (senza soldi) per il Comune. La Giunta si affida ad un legale per
accertare se la bocciatura del P.R.G. fosse imputabile allIng. Enrico
Mangiardi e quindi avviare nei confronti di tale progettista unazione risarcitoria
Il Consiglio Comunale investito dal suo Presidente per discutere sulla
restituzione del P.R.G. da parte dellAssessorato Regionale Territorio ed
Ambiente, impegna il Sindaco e Giunta a conferire incarico ad un legale per
impugnare il voto del C.R.U.. Il Sindaco e la Giunta disattendono
volutamente lindirizzo del Consiglio Comunale, e pensano bene di conferire
un nuovo incarico allArch. Angelo Aliqu per la rielaborazione del P.R.G. con
una spesa a carico del Comune. LArch. Angelo Aliqu, dopo ben 16 mesi
dallincarico e quindi in difformit a quanto previstone lart. 3 del disciplinare
dincarico, trasmette al Comune lo schema di massima del P.R.G..

1999 13 GIUGNO ELEZIONI AMMINISTRATIVE LISTE E CANDIDATI


VOTI TORRE CANDIDATO SINDACO FRANCESCO DI MAGGIO AIELLO
GIUSEPPE BILLECI ORAZIO BRUNO ANTONINO CRISCI ANTONINO DETTO
NINO CARDINALE ANTONINO CUTINO GIUSEPPE DETTO PINO DIONISI
VINCENZO FERRANTE GIUSEPPE IMPASTATO GIOVANNI GRADINO SALVATORE
MANNINO ANGELO PAGANO ERASMO DETTO ORAZIO SPANO GIUSEPPE
VERMIGLIO FELICE VITRANO BIAGIO

80
1999 13 GIUGNO ELEZIONI AMMINISTRATIVE LISTE NUOVA TORRE
E ISOLA PER TUTTI SENTENZA T.A.R. 17 2000 (testo fondo pagina)

1999 15 GIUGNO BOLOGNA SINDACO eletto Nuova Torre vince il


Consiglio Comunale per 6 voti e conquista 9 Consiglieri, mentre alla lista Isola
per Tutti vanno 6 Consiglieri.

1999 SINDACO STEFANO BOLOGNA

1999 25 GIUGNO SINDACO STEFANO BOLOGNA PRESIDENTE DEL


CONSIGLIO RUSSELLO GIUSEPPE 9 CONSGLIERI MAGGIORANZA NUOVA
TORRE ENZO DIONISI OCCUPANO LA SALA CONSILIARE

1999 9 LUGLIO BOLOGNA SINDACO INGEGNERE FRANCESCA USTICANO


incarico di Responsabile del 10 Settore Lavori Pubblici Appalti Urbanistica
Igiene Ambientale con decorrenza 09/07/99 e fino al 29/04/2002.
Determinazione sindacale n 106 del 08/07/99

1999 2 AGOSTO BOLOGNA SINDACO AIELLO VICE PORTOBELLO RUBINO


36 ALLOGGI FANTASMI VIA LIBERTA FOGLIO 3 PARTICELLE 27 109 e 207
DETERMINA 126 151 USTICANO ACCONTO LUPO 19MILIONI 999MILA 999
LICATA 20MILIONI 432MILA 342 CUTINO ASSESSORATO LAVORI PUBBLICI
NOTA 931 24 02 1996 MUTUO CASSA DEPOSITO E PRESTITO C.C. 46 8
GIUGNO 2000 600 MILIONI

1999 11 OTTOBRE BOLOGNA SINDACO Al Comune di Isola delle Femmine


perviene il voto del C.R.U. (Comitato Regionale Urbanistico) prot. n. 12227 con
il quale viene restituito il P.R.G. reso esecutivo per la rielaborazione totale
secondo le indicazioni riportate in detto documento.

1999 12 OTTOBRE BOLOGNA SINDACO COMUNICATO STAMPA ONOREVOLE LO


PRESTI COMUNE ISOLA DELLE FEMMINE A RISCHIO INFILTRAZIONI MAFIOSE
INGEGNERE RAPPA ROCCO, COGNATO DEL BOSS MAFIOSO ARRESTATO NEL
1998 PIETRO BRUNO, FA PARTE DELLA GIUNTA BOLOGNA SIN DALLE ELEZIONI
DEL 1995 LON LO PRESTII DICHIARA DI AVER INFORMATO IL PREFETTO CHE
AVEVA AVVIATO UNA VERIFICA DEI FATTI NOTI DA ALMENO DUE MESI,
LASSESSORE IMPARENTATO CON IL BOSS, ERA Gi I CARICA NELLA PASSATA
GESTIONE AMMINISTRATIVA GUIDATA SEMPRE DA BOLOGNA CHE VENNE
INDICATO IN PRIMA BATTUTA NELLA SQUADRA DEGLI ASSESSORI NEL CORSO
DELLA CAMPAGNA ELETTORALE DEL GIUGNO SCORSO ED E QUINDI PIU CHE
LEGITTIMO RITENERE CHE LA MAFIA DI ISOLA ABBIA AVUTO UN RUOLO
RILEVANTE NELLA ELEZIONE DI BOLOGNA

1999 13 OTTOBRE INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN OMMISSIONE 5/06839


Seduta di annuncio: 602 del 13/10/1999 (in calce il testo)

1999 19 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO Il Presidente del Consiglio


Comunale INGEGNERE RUSSELLO riunisce urgentemente il Consiglio (vedi
deliberazione n. 63) per discutere sulla restituzione del P.R.G. da parte

81
dellAssessorato Regionale Territorio ed Ambiente. Il Consiglio impegna il
Sindaco e la Giunta a conferire incarico ad un legale per impugnare il voto del
C.R.U.. Il Sindaco e la Giunta disattendono volutamente lindirizzo del
Consiglio Comunale.

1999 10 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO DELIBERA DI GIUNTA 150


PORTOBELLO RUBINO LUCIDO CONFERIMENTO INCARICO PER LA
REDAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE E REGOLAMENTO
EDILIZIO DISCIPLINARE DI INCARICO ARCH ALIQUO ANGELO ING
USTICANO FRANCESCA RESPONSABILE UTC DOPO IL RIFIUTO
DELLAMMINISTRAZIONE A DARE INCARICO ALLING MANGIARDI A
TITOLO GRATUITO PER LA REVISIONE DEL PRG DOPO IL VOTO CRU

1999 23 dicembre SINDACO STEFANO BOLOGNA DELIBERA DI


GIUNTA MUNICIPALE 159 DEL 23.12.99 Sospensione cautelare dal
servizio del dipendente Architetto Giovanni Albert Le motivazioni della
sospensione cautelare dal servizio anche alla luce del dispositivo della Corte di
Appello di Palermo Quarta Sezione Penale 2.11.07 sono decadute quindi lo
scrivente ha richiesto la restituzione del 50% dello stipendio, stipendio non
percepito per cinque anni, oggi non liquidato.

2000 2001 BOLOGNA SINDACO LE 10 LICENZE ILLEGITTIME AIELLO P


AIELLO FP DI MAGGIO CATALDO LAURA ROCCO RAPPA PORTOBELLO
CATALDO CROCE POMIERO PUCCIO ROSARIA DELIBERA CC 45 29 06 1979

2000 BOLOGNA SINDACO lUTC INGEGNERE FRANCESCA USTICANO del


Comune di Isola delle Femmine rilascia concessione edilizia la n 2/2000. per la
realizzazione di 153 camere con vocazione turistica ricettiva, raggruppate a
schiera su tre distinti corpi di fabbrica edilizia. 1999 BOLOGNA SINDACO la
societ Sicileas Spa proprietaria dellHotel Saracen per il tramite del suo

82
Presidente del Consiglio di Amministrazione avanza al Comune di Isola delle
Femmine richiesta di ampliamento della sua struttura alberghiera al fine di
realizzare 153 camere in zona C residenziale del PRG.

2000 1 MARZO Esecuzione della sentenza n. 17/2000 del T.A.R. Sicilia sez. II
PA - Quesito in ordine agli adempimenti del Consiglio comunale Comune (in
calce il testo) ALLA Lista Isola per Tutti vengono assegnati 9 Consiglieri e 6
Consiglieri alla lista Nuova Torre.

2000 20 MARZO BOLOGNA SINDACO ITALCEMENTI INVIA AL CORPO


REGIONALE 24 MARZO PROTOCOLLO 001119- DELLE MINIERE
COMUNICAZIONE DI COMPLETAMENTO DI RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE
RAFFO ROSSO ESERCIZIO ERA STATO AUTORIZZATO DALLA REGIONE EX ART
127-80 CON DECRETO DISTRETTO MINERARIO 12.01.1988

2000 3 APRILE BOLOGNA SINDACO Con Decreto del Ministero


dell'ambiente del 03.04.2000, pubblicato sulla G.U.R.I. n. 65, parte prima, del
22 aprile 2000, Isola delle Femmine (codice ITA020005) e i Fondali di Isola
delle Femmine, Capo Gallo (codice ITA020047) sono stati inseriti nellelenco
dei siti di importanza comunitaria individuati ai sensi della direttiva n.
92/43/CEE.

2000 13 APRILE BOLOGNA SINDACO ENTE MINERARIO PROT 01371


COMUNICA ALLA ITALCEMENTI ED AL COMUNE DI ISOLA CHE LA CAVA
RAFFO ROSSO AUTORIZZATA CON PROVVEDIMENTO 1-88-038 PA 12.01.88
PER ANNI 12 RISULTA SCADUTA 2000 20 MARZO BOLOGNA SINDACO
ITALCEMENTI INVIA AL CORPO REGIONALE 24 MARZO PROTOCOLLO
001119- DELLE MINIERE COMUNICAZIONE DI COMPLETAMENTO DI
RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE RAFFO ROSSO ESERCIZIO ERA STATO
AUTORIZZATO DALLA REGIONE EX ART 127-80 CON DECRETO DISTRETTO
MINERARIO 12.01.1988

2000 19 MAGGIO SINDACO BOLOGNA AIELLO PAOLO RUBINO


ANTONINO GASPARE PORTOBELLO LUCIDO SALVATORE
COSTITUZIONE PARTE CIVILE NEL PROCEDIMENTO PENALE 2834 1998
UDIENZA 1 GIUGNO 2000 AVVOCATO GIUSEPPE FIORENZA STUDIO IN
VIA DELLO SPEZIO 41 PALERMO RISULTATO SENTENZA 2927 2007 2005
24 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO PAOLO AIELLO GIUCASTRO
BELLONE CUTINO M GRAZIA LO PICCOLO DELIBERA GIUNTA 174
COSTITUZIONE INNANZI AL TRIBUNALE DI PLERMO SEZIONE DI CARINI NEL
RICORSO PER ATTO INGIUNTIVO 13039 DI ALBERT AVVOCATO ZANGHI
PROCEDIMENTI A CARICO DI ALBERT 2585 1990 1990 1995 1751 1995
ASSOLUZIONE SENTEZA 226 1998 267 1999 TRIBUNALE DI PALERMO SESTA
SEZIONE 652 2000 DECRETO INGIUNTIVO 3220 2004 DECRETO INGIUNTIVO
53 2003 SENTENZA 652 GIP MIRELLA AGLIASTRO 17 MAGGIO 2000
SENTENZA LAVORO 3185 2007

83
2000 17 MAGGIO BOLOGNA SINDACO SENTENZA 652 00 PROC 1791 95
6166 95 CONC AGIB ABITAB IN ASSENZA VARIANTE SU LIC 9 1990
PAGANO COSIMO CUTINO PIETRO EDIL ROMEO ALBERT NOTO ANTONIO
BRUNO MARIA LAURA BOLOGNA

2000 8 GIUGNO BOLOGNA SINDACO AIELLO VICE PORTOBELLO RUBINO


36 ALLOGGI FANTASMI VIA LIBERTA FOGLIO 3 PARTICELLE 27 109 e 207
DELIBERA C.C. 46 RICONOSCIMENTO DEBITI FUORI BILANCIO PER ONERI
PROFESSIONISTI 336 MILIONI 300MILA LIRE COPERTI CON MUTUO CASSA
DEPOSITO E PRESTITI DI 600 MILIONI PER ONERI PROGETTUALI E
RIELABORAZIONE P.R.G. USTICANO LUPO LICATA CUTINO ASSESSORATO
LAVORI PUBBLICI NOTA 931 24 02 1996

2000 BOLOGNA STEFANO SINDACO ANGELO ALIQUO Incarico libero


professionista Comune di Isola delle Femmine Tipo di attivit Redazione del
Piano Regolatore Generale e del Regolamento Edilizio del Comune di Isola delle
Femmine (PA);

2000 29 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO AIELLO PAOLO VICESINDACO


CATALDO ERASMO PRESIDENTE DEL C.C. RUBINO NTONINO
ASSESSORE DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE 71 SCHEMA DI MASSIMA PRG
CTU FRANCESCA USTICANO COLLABORAZIONE PROFESSIONALE ALLA
REDAZIONE DEL P.R.G. DEL COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE ARCH.
ANGELO ALIQU Il Consiglio Comunale, con deliberazione n. 71, ai sensi
dellart. 3 comma 7 della L.R. n. 15/91, d allArch. Angelo Aliqu le direttive
generali per la redazione dello schema di massima del P.R.G.. SESSIONE
STRAORDINARIA URGENTE ADOZIONE DELLE DIRETTIVE GENERALI DI CUI
ALLART 3, COMMA 7 DELLA L.R. 15/91 PER LA REVISIONE DEL PIANO
REGOLATORE GENERALE, DEL REGOLAMENTO EDILIZIO E DELLE NORME DI
ATTUAZIONE DEL COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE

2000 6 OTTOBRE BOLOGNA SINDACO LA ITALCEMENTI PROTOCOLLO


COMUNE ISOLA 11469 RICHIESTA ALLA SOVRINTENDENZA
AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA RAFFO ROSSO USTICANO FRANCESCA
UTC 2000 13 APRILE BOLOGNA SINDACO ENTE MINERARIO PROT
01371 COMUNICA ALLA ITALCEMENTI ED AL COMUNE DI ISOLA CHE LA
CAVA RAFFO ROSSO AUTORIZZATA CON PROVVEDIMENTO 1-88-038 PA
12.01.88 PER ANNI 12 RISULTA SCADUTA 2000 20 MARZO BOLOGNA
SINDACO ITALCEMENTI INVIA AL CORPO REGIONALE 24 MARZO
PROTOCOLLO 001119- DELLE MINIERE COMUNICAZIONE DI
COMPLETAMENTO DI RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE RAFFO ROSSO
ESERCIZIO ERA STATO AUTORIZZATO DALLA REGIONE EX ART 127-80 CON
DECRETO DISTRETTO MINERARIO 12.01.1988

2000 12 dicembre BOLOGNA SINDACO AIELLO VICE PORTOBELLO RUBINO


36 ALLOGGI FANTASMI VIA LIBERTA FOGLIO 3 PARTICELLE 27 109 e 207
DELIBERA C.C. 151 USTICANO LUPO LICATA CUTINO ASSESSORATO LAVORI

84
PUBBLICI NOTA 931 24 02 1996 MUTUO CASSA DEPOSITO E PRESTITO C.C.
46 8 GIUGNO 2000 600 MILIONI

2000 20 dicembre BOLOGNA


SINDACO Il territorio del comune di Isola delle Femmine e
contraddistinto dal controllo operato da un esponente della
criminalita organizzata, originario del luogo, BRUNO PIETRO
(operazione San Lorenzo) condannato con sentenza emessa dal
G.U.P. di Palermo il 20 dicembre 2000 e divenuta
irrevocabile il 7 ottobre 2003 a 4 anni di reclusione per
associazione di tipo mafioso ai sensi dellart. 416-bis c. p. commi 1,
3, 4 e 6. In particolare la citata sentenza ha accertato
lappartenenza dello stesso allassociazione mafiosa cosa nostra
con un ruolo incisivo nellambito della famiglia mafiosa di Isola delle
Femmine.

2000 22 dicembre BOLOGNA SINDACO AIELLO VICE PORTOBELLO RUBINO


36 ALLOGGI FANTASMI VIA LIBERTA FOGLIO 3 PARTICELLE 27 109 e 207
DELIBERA C.C. 99 PROGETTO DI MASSIMA LOCALIZZAZIONE INTERVENTO
COSTRUTTIVO IN VARIANTE PRG PER LINSEDIAMENTO DI ALLOGGI
POPOLARI USTICANO LUPO LICATA CUTINO ASSESSORATO LAVORI PUBBLICI
NOTA 931 24 02 1996 MUTUO CASSA DEPOSITO E PRESTITO C.C. 46 8
GIUGNO 2000 600 MILIONI

2000 22 dicembre BOLOGNA SINDACO AIELLO VICE PORTOBELLO RUBINO


DELIBERA GIUNTA 159 INCARICO AL GEOLOGO GIUSEPPA POLLINA STUDIO
IDROGEOLOGICO DEL TERRITORIO DI ISOLA DELLE FEMMINE P.R.G. Zona di
elevato rischio geologico: si tratta delle zone interessate dalla coltre detritica e
quindi delle scarpate interessate da fenomeni di crollo di blocchi lapidei,
soggette alla continua evoluzione dei fenomeni erosivi e deposizionali e quindi
a modificazioni geomorfologiche ancora in atto. Zona di medio rischio
geologico: si tratta dei depositi di spiaggia in quanto aree soggette a
evoluzione dinamica da parte dellazione marina (spiaggia in arretramento)
Zona di elevato rischio sismico: include le zone con acclivit > 35% associate a
copertura detritica e zone con acclivit > del 50% con accentuata
fratturazione, soggette ad una accentuazione dei fenomeni di instabilit in atto
e potenziali dovuti agli effetti dinamici che possono verificarsi in occasione di
eventi sismici.

2001 BOLOGNA SINDACO INIZIANO I LAVORI ALL SICILEAS S.P.A. PER


LA COSTRUZIONE DI 153 CAMERE 2000 BOLOGNA SINDACO lUTC
INGEGNERE FRANCESCA USTICANO del Comune di Isola delle Femmine rilascia
concessione edilizia la n 2/2000. per la realizzazione di 153 camere con
vocazione turistica ricettiva, raggruppate a schiera su tre distinti corpi di
fabbrica edilizia. 1999 BOLOGNA SINDACO la societ Sicileas Spa
proprietaria dellHotel Saracen per il tramite del suo Presidente del Consiglio di
Amministrazione avanza al Comune di Isola delle Femmine richiesta

85
di ampliamento della sua struttura alberghiera al fine di realizzare 153
camere in zona C residenziale del PRG.

2001 Bologna Stefano sindaco di Isola delle Femmine si candida alle


elezioni regionali

2001 BOLOGNA SINDACO (relazione Scioglimento C.C.


2012): Ulteriori anomalie sono emerse dall'esame di un'altra concessione
edilizia (n 1 22 GENNAIO 2010 via Falcone Isola delle Femmine) per
la mancanza dei presupposti per il rilascio della concessione stessa;
l'indagine ispettiva
ha inoltre evidenziato la mancata riscossione, da parte dell'ente, degli
oneri di urbanizzazione e dei costi di costruzione. Tale procedura era stata
avviata sin dal 2001 dai precedenti proprietari (Lucido Michele 2005 Lucido
Erasmo 42 Cardinale Bartola 43 Lucido Antonino Lucido Nazzarena
46)del fondo che, dopo una lunga e complessa vicenda
amministrativa, protrattasi per anni con gli uffici comunali, vendevano
l'area ad una ditta (Edil C.P. di Puglisi Baldassare & C S.a.s. Progettista geom
Crisci Francesco Consigliere Comunale)) la cui riconducibilita' ad ambienti
controindicati era nota ai competenti uffici comunali. Tale societa' solo dopo
pochi mesi dalla richiesta di voltura della pratica in esame otteneva il
rilascio del provvedimento richiesto. (Licenza 1 22 gennaio 2010) Ulteriori
aspetti emblematici della complessiva vicenda sono rinvenibili nella
circostanza che, solo a seguito di un'operazione di polizia e del connesso
arresto di uno stretto congiunto del socio amministratore (Puglisi Francesco
1966 Torretta) della suddetta societa', il responsabile dell'ufficio tecnico
comunale (Architetto Darpa Sandro) chiedeva alla
locale procura della Repubblica ed alla prefettura di Palermo di conoscere se
la societa' a cui favore era stata
rilasciata la concessione edilizia fosse riconducibile all'esponente della
criminalita' tratto in arresto. La commissione d'indagine al riguardo ha posto
in evidenza, anche
in questo caso, l'assenza di controlli e verifiche da parte dell'ente,
atteso che elementi di controindicazione sulla societa' in argomento erano gia'
da tempo a disposizione del comune di Isola delle Femmine in quanto
la stessa prefettura aveva in precedenza segnalato, in occasione di altra
procedura,(2008 lavori di collegamento della rete fognaria del Comune Isola
delle Femmine al depuratore di Carini si effettuavano lavori senza
autorizzazione dellente appaltante di Torretta B.P 70 anni) i rapporti
esistenti tra il soggetto tratto in arresto e la famiglia titolare delle quote
sociali a cui era stata rilasciata la concessione edilizia. (Puglisi Baldassare
Coniglio Emanuele)

2001 12 BOLOGNA SINDACO AIELLO VICE PORTOBELLO RUBINO 36


ALLOGGI FANTASMI VIA LIBERTA FOGLIO 3 PARTICELLE 27 109 e 207
DETERMINA DI LIQUIDAZIONE PROGETTO 36 ALLOGGI COMPLESSIVI
101.MILIONI 142 MILA 125 ARCH. LICATA ANDREA 51MILIONI 113 MILA 637
ING LUPO 50MILIONI 028 MILA 468 USTICANO LUPO LICATA CUTINO

86
ASSESSORATO LAVORI PUBBLICI NOTA 931 24 02 1996 MUTUO CASSA
DEPOSITO E PRESTITO C.C. 46 8 GIUGNO 2000 600 MILIONI

2001 1 FEBBRAIO BOLOGNA SINDACO AIELLO VICE RUBINO


PORTOBELLO la SA.BA. s.r.l. e la Calliope s.r.l. respinto da parte del
Consiglio Comunale DELIBERAZIONE 9 lapprovazione del Programma
costruttivo DI 72 ALLOGGI EDILIZIA CONVENZIONATA AGEVOLATA CALLIOPE
SPA SA.BA & F SPA U.T.C. USTICANO ARCH GIANBRUNO LA CALLIOPE S.p.a.
BANDIERA LOPEZ ALAMIA IMMOBILIARE LA CALLIOPE LO CICERO MARIA
BANDIERA ROSANNA 2006 4 AGOSTO 2006 SINDACO PORTOBELLO
CALLIOPE SABA SRL ISPEZIONE DR TURANO DDG 272 S8 PER FATTI
SVOLTISI DURANTE LA CONSILIATURA BOLOGNA OUARTO ARGOMENTO:
PROGRAMMA COSTRUTTWO
Dalla denuncia si evince come la lagnanza attiene pi al momento formale del
procedimento, che non a quello sostanziale di legittimit circa il relativo iter
seguito dall'organo commissariale.
Difatti, sebbene il Commissario avesse diffidato, dopo il suo insediamento,
il Comune in argomento, questo, pare, sia rimasto inerte e non abbia
proceduto all'approvazione del programma costruttivo di che trattasi.
La vicenda si concluder peraltro con Lesautorazione del consesso
comunale, il quale, probabilmente, non avrebbe votato la realizzazione
dell'insediamento di che trattasi, votato invece, d'autorit, dal commissario ad
acta.
Per quanto sopra corre valutare, come da lagnanza, l'iter che ha comportato la
surroga degli organi comunali a favore del Commissario ad acta il quale,
parrebbe, sia stato "agevolato" nel suo compito, da un disguido nella
consegna dell'atto di diffida a convocare il consesso comunale, cui
destinatario era il Presidente del Consiglio.
IL FATTO
l) Con Decreto dell'Assessorato Regionale del Tenitorio e dell'Ambiente, n. 142
de11.02.03 era nominato Commissaria ad acta il funzionario dipendente del
detto Assessorato Mario MEGNA' con il compito di provvedere, in via
sostitutiva all'approvazione del programma costruttivo per la realizzazione di n.
50 alloggi, come proposto dalle ditte CALLIOPE & SA.BA.
Il predetto decreto assessoriale prevedeva,all'art.1 , come il commissario
potesse sostituirsi, oltre che alla Giunta Municipale "amministrazione" al
Consiglio Comunale qualora questo non, si fosse espresso entro il termine d
i 45 giorni dalla trasmissione della proposta di delibera a cura del
detto funzionario regionale.
2) Questo ultimo citato atto, era trasmesso al Presidente del Consiglio
Comunale in data 08.08.2003 con lettera n . di prot. I1643, per il seguito di
competenza con Lavvertenza ' di cui sopra, a proposito della sostituzione
ulteriore spirati i 45 giorni, senza che l'organo Consiliare si fosse espresso.
Ih data 19.09.03 con lettera n . prot. 13353, il Sindaco BOLOGNA Stefano
richiedeva la convocazione del Consiglio Comunale gia sensi dell'art. 14, c.6 del
regolamento dei lavori consiliari, per la trattazione di n. 5 argomenti, tra i
quali non figura l'approvazione del programma costruttivo in
questione.

87
Lo stesso giorno, con lettera n. prot. 13361, il Presidente del Consiglio
Comunale, CATALDO Erasmo, convocava, in sessione ordinaria per il
giorno 29 Settembre 2003, specificando la richiesta sindacale, il consesso
comunale; ai cinque argomenti richiesti dal primo cittadino, giusta
lettera sopra citata il Presidente del Consiglio, aggiungeva altro punto
da discutere, ovvero "Approvazione programma costruttivo per la
realizzazione d i n. 50 alloggi proposto dalla ditte Immobiliare
CALLIOPE s.r.l. e SA.BA s.r.l., ai sensi dell'art.2 5 della L .R. n.22196".
In data 24.09.03, il Commissario ad acta MEGNA Mario, sostituendosi al
consesso comunale adottava la delibera di approvazione del
programma costruttivo citato.
In data 30.09.03, in seduta di prosecuzione rispetto al giorno di convocazione
del Consesso su istanza sindacale e su disposizione del Presidente del
Consiglio, con delibera n. 56, era affrontata la discussione in merito
all'adozione della delibera commissariale.
Con lettera in data 06.10.03, n. prot. 14105, il Presidente del Consiglio
Comunale in quanto assente in sede di discussione di cui al punto
sopra 6), significava a tutti i consiglieri comunali, all'Assessore Regionale del
Territorio e dell'Ambiente, al Commissario deliberante ed al Sindaco, come non
abbia ritenuto di procedere a convocazione d'urgenza" rispetto al termine
diffidatorio di 45 giorni di cui all'art. I del decreto assessoriale di nomina del
Commissario: ci, a suo dire, in quanto presumeva come la convocazione
a sua firma seppure tardiva rispetto allo spirare certo dei termini di cui
al decreto detto, fosse sufficiente ad impedire al commissario ad acta
di procedere autonomamente secondo il suo atto di incarico Altres,
con al medesima nota, egli, significava come della nota-diffida
commissariale di cui al punto 2) sopra, egli, ne abbia avuto contezza
soltanto in occasione della convocazione del consiglio comunale,
ovvero in data 19 Settembre 2003.
Con lettera in data 20.10.03, n . di prot. 14781,i l Presidente del Consesso
disponeva al Segretario Comunale l'avvio di un'indagine interna al fine
di accertare i motivi per cui il detto organo non fosse stato reso edotto della
nota-diffida commissariale. Con altra nota, n. prot. 14780, del 21.10.03, il
Presidente del Consiglio, invitava il Sindaco a conferire incarico ad un legale,
per valutare la legittimit dell'operato del Commissario ad acta.
Con lettera in data 27.10.03, n. prot. 14781/, il Segretario Comunale dott.
SCAFIDI Manlio, rispondeva alla nota di cui al punto 8), scongiurando il
sospetto di occultamenti o smarrimenti, con riferimento alla predetta nota
commissariale, la quale sarebbe stata depositata in segreteria nonch nel
fascicolo degli atti da sottoporre all'esame del consiglio comunale.
Da quanto precede nonch dalla lettura della nota a firma del Segretario
Comunale pu dirsi quanto appresso: preliminarmente va fatto notare come
appare poco formale la procedura di trasmettere una nota-diffida di' particolare
rilevanza senza ricorrere al messo comunale o ad altra forma di notifica; dalla
certezza circa la ricezione ne discende difatti l'autorit a sostituirsi all'organo
inadempiente; in caso contrario, sarebbero svuotati di significato i commi 4, 5,
6, dell'art. 15, del vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio
Comunale;

88
con riferimento alla fattispecie, deve dirsi, come latto di diffida del
commissario, operando un restringimento, od un'estinzione od ancora
una limitazione delle facolt dal destinatario (consiglio comunale),
possa essere ricompreso tra gli atti recettizi, quindi soggetti a
consegna-notifica secondo il relativo istituto;
ci anche in analogia a quanto previsto dall'art. 15, c. 4 del
Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale;
tale ultima precisazione; per, parrebbe essere pi contestabile al segretario
comunale, che al commissario, in quanto, avrebbe dovuto essere
diligenza del primo assistere il funzionario regionale nel proprio
compito; a fortiori se viene precisato come lo scrivente, contattato l'ufficio che
cura, presso I'A.R.T.A." tali provvedimenti commissariali, quest'ultimo ha, per
voce di un funzionario, come non costituirebbe prassi, quella di operare le
diffide, come quella di che si discorre, a mezzo di notifica formale;
a norma dell'art.12, c.4 del detto regolamento, i Segretario Comunale,
avrebbe dovuto informare il sostituto del Presidente del Consiglio
Comunale, dell'incombenza contingente; ci in particolare modo,
allapprossimarsi della scadenza imposta dalla nota commissariale,
ancorch non notificata a mezzo messo;
c) il Presidente del consiglio comunale, allorquando avuta notizia della nota
commissariale, avrebbe dovuto convocare il consesso comunale in
seduta straordinaria ai sensi dell'art. 14,c - 7 del regolamento citato,
avendone ancora alla data di convocazione del consiglio comunale ,i
tempi per la convocazione in via d'urgenza;
appare sterile se non demagogica la lettera di cui al punto sopra 9), di
invito al primo cittadino, a conferire incarico ad un legale, non avendo
il Presidente del Consiglio comunale alcuna potest nei confronti del
primo cittadino;
e da dire come nel caso in cui il consiglio comunale si fosse pronunciato
negativamente bocciando, quindi, la proposta di delibera " il
Commissario non avrebbe potuto procedere in senso contrario,
delineando tale esplicitato ora formulato, ipotesi di responsabilit ancor
maggiore per coloro i quali hanno fatto si che il consesso comunale non abbia
avuto ad esprimersi. Tale precisazione appare non residuale, in presenza della
circostanza seguente: il consesso comunale gi in data 01.02.01 giusta
delibera n . 9, aveva deliberato bocciando la relativa proposta il
Programma Costruttivo in argomento.
Dai punti analiticamente sopra riportati ed affrontati , si rilevano le irregolarit
come rilevate a conclusione di ciascun paragrafo

2001 13 FEBBRAIO BOLOGNA SINDACO SOVRINTENDENZA PROT


1500K POS BBNN 21643 PROTOCOLLO ISOLA 16 FEBBRAIO 2311 SI
COMUNICA VISTO CERTIFICATO PROT 11469/CC DEL 15.12.2000
RILASCIATO DAL COMUNE DI ISOLA SETTORE X UFFICIO TECNICO CHE
ATTESTA CHE LE OPERE PREVISTE NEL PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI
UN DEPOSITO DI COMBUSTIBILI SOLIDI IN LOCALITA RAFFO ROSSO SONO
COMPATIBILI CON LO STRUMENTO URBENISTIVO VIGENTE APPROVATO CON
D.A. 83/77 ESPRIME PARERE FAVOREVOLE AL PROGETTO. SI RICHIEDE AL

89
COMUNE DI ISOLA DI VOLER SEGUIRE LESECUZIONE DEI LAVORI PER
VERIFICARNE LA CORRISPONDENZA ALLE PREVISIONI PROGETTUALI 2001 13
GIUGNO BOLOGNA SINDACO PROTOCOLLO COMUNE ISOLA 25.06.01
7784 ITALCEMENTI COMUNICAZIONE FINE LAVORI CONCESSIONE
EDILIZIA X SETTORE URBANISTICA INGEGNERE USTICANO N. 10-2001
05.04.2001 DEPOSITO COMBUSTIBILI SOLIDI A RAFFO ROSSO ZONA
ZPS SIC 2000 6 OTTOBRE BOLOGNA SINDACO LA ITALCEMENTI
PROTOCOLLO COMUNE ISOLA 11469 RICHIESTA ALLA SOVRINTENDENZA
AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA RAFFO ROSSO USTICANO FRANCESCA
UTC 2000 13 APRILE BOLOGNA SINDACO ENTE MINERARIO PROT
01371 COMUNICA ALLA ITALCEMENTI ED AL COMUNE DI ISOLA CHE LA
CAVA RAFFO ROSSO AUTORIZZATA CON PROVVEDIMENTO 1-88-038 PA
12.01.88 PER ANNI 12 RISULTA SCADUTA 2000 20 MARZO BOLOGNA
SINDACO ITALCEMENTI INVIA AL CORPO REGIONALE 24 MARZO
PROTOCOLLO 001119- DELLE MINIERE COMUNICAZIONE DI
COMPLETAMENTO DI RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE RAFFO ROSSO
ESERCIZIO ERA STATO AUTORIZZATO DALLA REGIONE EX ART 127-80 CON
DECRETO DISTRETTO MINERARIO 12.01.1988

2001 5 APRILE BOLOGNA SINDACO UTC X SETTO USTICANO


FRANCESCA RESPONSABILE SERVIZIO ARCH MONICA GIAMBRUNO
AUTORIZZAZZIONE EDILIZIA 10 SI AUTORIZZA LA ITALCEMENTI A
REALIZZARE UN DEPOSITO COMBUSTIBILI SOLIDI IN LOCALITA RAFFO
ROSSO COSTITUITO DA UN CUMULO A CIELO APERTO AVENTE UN VOLUME
STIMATO DI 24.000 MC PARI A CIRCA 20.000 TONNELLATE 2001 13
FEBBRAIO BOLOGNA SINDACO SOVRINTENDENZA PROT 1500K POS
BBNN 21643 PROTOCOLLO ISOLA 16 FEBBRAIO 2311 SI COMUNICA
VISTO CERTIFICATO PROT 11469/CC DEL 15.12.2000 RILASCIATO DAL
COMUNE DI ISOLA SETTORE X UFFICIO TECNICO CHE ATTESTA CHE LE OPERE
PREVISTE NEL PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UN DEPOSITO DI
COMBUSTIBILI SOLIDI IN LOCALITA RAFFO ROSSO SONO COMPATIBILI CON
LO STRUMENTO URBANISTICO VIGENTE APPROVATO CON D.A. 83/77
ESPRIME PARERE FAVOREVOLE AL PROGETTO. SI RICHIEDE AL COMUNE DI
ISOLA DI VOLER SEGUIRE LESECUZIONE DEI LAVORI PER VERIFICARNE LA
CORRISPONDENZA ALLE PREVISIONI PROGETTUALI 2001 13 GIUGNO
BOLOGNA SINDACO PROTOCOLLO COMUNE ISOLA 25.06.01 7784
ITALCEMENTI COMUNICAZIONE FINE LAVORI CONCESSIONE EDILIZIA X
SETTORE URBANISTICA INGEGNERE USTICANO N. 10-2001 05.04.2001
DEPOSITO COMBUSTIBILI SOLIDI A RAFFO ROSSO ZONA ZPS SIC 2000
6 OTTOBRE BOLOGNA SINDACO LA ITALCEMENTI PROTOCOLLO
COMUNE ISOLA 11469 RICHIESTA ALLA SOVRINTENDENZA
AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA RAFFO ROSSO USTICANO FRANCESCA
UTC 2000 13 APRILE BOLOGNA SINDACO ENTE MINERARIO PROT
01371 COMUNICA ALLA ITALCEMENTI ED AL COMUNE DI ISOLA CHE LA
CAVA RAFFO ROSSO AUTORIZZATA CON PROVVEDIMENTO 1-88-038 PA
12.01.88 PER ANNI 12 RISULTA SCADUTA 2000 20 MARZO BOLOGNA
SINDACO ITALCEMENTI INVIA AL CORPO REGIONALE 24 MARZO
PROTOCOLLO 001119- DELLE MINIERE COMUNICAZIONE DI

90
COMPLETAMENTO DI RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE RAFFO ROSSO
ESERCIZIO ERA STATO AUTORIZZATO DALLA REGIONE EX ART 127-80 CON
DECRETO DISTRETTO MINERARIO 12.01.1988

2001 12 APRILE BOLOGNA SINDACO DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE


localizzazione delle opere di cui al progetto "Nodo di Palermo Raddoppio
Ferroviario Palermo - Carini" redatto da ITALFERR SpA in variante ai vigenti
strumenti urbanistici; Con D.P. del 24/07/2002, pubblicato nella GURS del
26/07/2002, stato approvato l'accordo di programma sottoscritto in data
29/10/2001 finalizzato alla approvazione del progetto per la realizzazione delle
opere di cui sopra;

2001 10 MAGGIO BOLOGNA SINDACO RUP MONICA GIAMBRUNO


DELIBERA GIUNTA 65 INCARICO PROGETTAZIONE OPERE DI COLLEGAMENTO
DEL SISTEMA FOGNARIO COMUNALE AL DEPURATORE DEL CONSORZIO ASI
COMUNE CARINI ARCH LUCIDO STEFANO ING FARANNA RUP MONICA
GIAMBRUNO CLAUDIO DURANTE PIETRO SRL SANTA NINFA PUGLISI
BALDASSARE E & C SAS TOTALE PROGETTO 1MILIONE 150 MILA EURO

2001 15 MAGGIO BOLOGNA SINDACO INCARICO AVVOCATO ARMAO


VIA NOTO 12 COSTITUZIONE IN GIUDIZIO CORTE SUPREMA
CASSAZIONE RIFORMA 268 1999 SALVATORE BURGIO COMMISSIONE
EDILIZIA DAL 1979 AL 1988 1. Albert Giovanni, nato a Torino il 13.5.1948;
2. Burgio Salvatore, nato a Ravanusa in data 11 3 1929; 3. Puccio
Giuseppe, nato a Palermo 27.1.I947; 4. Mangiardi Enrico, nato a Trapani
il 28.8'1936; 5. Canepa salvatore, nato a Isola delle Femminne
21.11.1943; 6. Bruno Pietro, nato a Isola delle Femmine il 18.11.1946; 7.
Puccio Orazio nato a Isola delle Femmine 23.10.1947

2001 13 GIUGNO BOLOGNA SINDACO PROTOCOLLO COMUNE ISOLA


25.06.01 7784 ITALCEMENTI COMUNICAZIONE FINE LAVORI
CONCESSIONE EDILIZIA X SETTORE URBANISTICA INGEGNERE USTICANO
N. 10-2001 05.04.2001 DEPOSITO COMBUSTIBILI SOLIDI A RAFFO
ROSSO ZONA ZPS SIC 2000 6 OTTOBRE BOLOGNA SINDACO LA
ITALCEMENTI PROTOCOLLO COMUNE ISOLA 11469 RICHIESTA ALLA
SOVRINTENDENZA AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA RAFFO ROSSO
USTICANO FRANCESCA UTC 2000 13 APRILE BOLOGNA SINDACO ENTE
MINERARIO PROT 01371 COMUNICA ALLA ITALCEMENTI ED AL
COMUNE DI ISOLA CHE LA CAVA RAFFO ROSSO AUTORIZZATA CON
PROVVEDIMENTO 1-88-038 PA 12.01.88 PER ANNI 12 RISULTA SCADUTA
2000 20 MARZO BOLOGNA SINDACO ITALCEMENTI INVIA AL CORPO
REGIONALE 24 MARZO PROTOCOLLO 001119- DELLE MINIERE
COMUNICAZIONE DI COMPLETAMENTO DI RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE
RAFFO ROSSO ESERCIZIO ERA STATO AUTORIZZATO DALLA REGIONE EX ART
127-80 CON DECRETO DISTRETTO MINERARIO 12.01.1988

91
2001 14 GIUGNO BOLOGNA STEFANO SINDACO LUCIDO SALVATORE
SOSTITUISCE ING RAPPA ROCCO DIMISSIONATO DELIBERA GIUNTA 82
CONCORSO AD HOC GIAMBRUNO MONICA ASSESSORI AIELLO PORTOBELLO
RUBINO BALISTERI SCAFIDI INGEGNERE ARCHITETTO UTC SETTORE X 2001
14 GIUGNO BOLOGNA SINDACO LUCIDO SALVATORE SOSTITUISCE ING
RAPPA ROCCO DIMISSIONATO DELIBERA GIUNTA 82 CONCORSO AD HOC
GIAMBRUNO MONICA ASSESSORI AIELLO PORTOBELLO RUBINO

2001 24 GIUGNO ELEZIONI REGIONALI LISTA MARGHERITA STEFANO


BOLOGNA CANDIDATO CON VOTI 2.285 7 ELETTO SOLTANTO ZANGARA
ANDREA

2001 20 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO con Del. G.C. n 112 del 20


settembre 2001, stato approvato il progetto di massima dei lavori di
ristrutturazione ed adeguamento dei due complessi della scuola materna di
Isola delle Femmine redatto dall'arch. Alberto Catalano, per l'importo
complessivo di 798.827,00;

2001 SINDACO BOLOGNA ALBERT 10 CONC ED DI MAGGIO COSTANTINO


COGN MARITO CUTINO M G CATALDO PAPA PC AIELLO ASSESSORE CROCE
VIGILE MARITO VPC MICALI CATALDO MAD RAPPA ASS AIELLO F ZIO VS
PORTOBELLO PUCCIO POMIERO CATALDO

2001 7 OTTOBRE BOLOGNA SINDACO 2001 7 OTTOBRE MAFIA


OPERAZIONE ULBRICK 1996 GIALLOMBARDO GIOVANNI SINDACI
IMPRENDITORI CRISAFULLI LORENZO LANZALACO SALVATORE
COLLABORATORI DI GIUSTIZIA GIALLOMBARDO GIOVANNI SINDACO
NONTEMAGGIORE BELSITO MORICI SERAFINO GIUDICE MIRELLA AGLIASTRO
DELIBERA CC 49 15.12.2016 IN DICIANNOVE TRA POLITICI E
IMPRENDITORI GIUNTA MUNICIPALE AFFIDA INCARICO CON DELIBERA 69
DEL 7 LUGLIO 2000 ALL'AVVOCATO GIOVANNI LA BUA PER LA
COSTITUZIONE PARTE CIVILE GIALLOMBARDO GIOVANNI + 44 RG 5073
1996 NOTIZIA DI REATO 5954 1996 R.G.I.P. L'AVVOCATO CON UNA SUA
NOTA PROT 2525 DEL 4 MARZO 2002 L'AVVOCATO LA BUA TRASMETTEVA
LA SENTENZA OVE MORICI E CRISAFULLI DEFINISCONO LA LORO
POSIZIONE NEL PROCEDIMENTO 5073 1996 R.G.N.R. 5954 1996 R.G.G.I.P.
6207 1998 R.GG.IP 1446 1999 R.G.G.I.P. A CARICO DI GIALLOMBARDO + 43
CELEBRATOSI DAL GUP DI PALERMO DR. AGLIASTRO MIRELLA OVE IL
COMUNE DI ISOLA SI ERA COSTITUITO PARTE CIVILE. SENTENZA DI
ONDANNA DI REFUSIONE AL COMUNE PARTE CIVILE LIRE 14.575 IVA E
CPA IL COMUNE DI ISOLA SI COSTITUISCE PARTE CIVILE NEL
PROCEDIMENTO 5073 1996 R.G.N.R. 5954 1996 R.G.G.IP GIALLOMBARDO + 42
IL 9 FEBBRAIO 2004 PROT 1580 L'AVVOCATO LA BUA PRESENTA UNA
FATTURA DI EURO 39.330,96. LA DETERMINA DEL DIRETTORE CAPO 1
SETTORE N 100 DEL 2 APRILE 2003 ANTICIPA LA SOMMA DI EURO 9.389,73.
CON LA NOTA2012 DEL 16. FEBBRAIO 2005 NOTA 2261 2006 E NOTA 3772
DEL 26 MARZO 2007 SOLLECITA IL PAGAMENTO DELLA PARCELLA

92
INVIATA CON NOTA 1580 DEL 9 FEBBRAIO 2004 DECRETO INGIUNTIVO 4389
DEL 2008 TRIBUNALE CIVILE DI PALERMO INTROITATO DAL COMUNE 8
GENNAIO 2009 PROT 069 SI INGIUNGE AL OMUNE DI PAGARE
ALL'AVVOCATO LA BUA GIOVANNI LA SOMMA DI EURO 46.100,90 PIU'
INTERESSI LEGALI DAL 9 FEBBRAIO 2004 PIU' ONORARIO DEL
PROCEDIMENTO 12.84
Un patto fra boss mafiosi e pubblici funzionari di diversi Comuni della Provincia
per controllare capillarmente i meccanismi di aggiudicazione degli appalti
pubblici, e la spartizione delle tangenti pagate dalle imprese per aggiudicarsi le
commesse. questo lo scenario che emerge dall'operazione della Guardia di
Finanza di Palermo, denominata in codice "Ulrick", come il cane di uno degli
imprenditori coinvolti, Ettore Crisafulli, che ha collaborato con gli inquirenti
rivelando i dettagli dell'intesa per la divisione delle gare, e i canali delle
mazzette. I risultati dell'operazione sono stati illustrati in una conferenza
stampa conclusasi poco prima delle 13 presso il comando della Legione della
Guardia di Finanza. Sono 49 gli ordini di custodia cautelare firmati dal gip,
Renato Grillo. L'ordinanza molto voluminosa: 344 pagine in cui vengono
contestati punto per punto agli indagati pesanti capi di imputazione:
associazione mafiosa, corruzione, abuso d'ufficio e falso in atto pubblico. Gli
arrestati sono 43, altri quattro provvedimenti sono stati notificati in carcere a
persone gi detenute per altre inchieste, mentre soltanto un indagato
sfuggito al blitz e viene ricercato. La Guardia di Finanza ha operato, oltre che a
Palermo, anche a Milano, Roma, Bologna e Firenze. Gli arrestati sono 14
funzionari pubblici, 19 imprenditori, 3 professionisti e 9 amministratori
di societ e titolari di imprese. A 13 di essi il gip ha concesso gli arresti
domiciliari. Fra le persone che hanno ricevuto il provvedimento in carcere, c'
anche Angelo Siino, indicato dagli inquirenti come il 'ministro dei lavori
pubblici di Toto' Riina' e gi condannato nel processo per mafia e appalti.
L'inchiesta, condotta dal procuratore aggiunto, Luigi Croce, e dai sostituti Luigi
Patronaggio e Gaspare Sturzo, ha in pratica confermato il sistema di controllo
mafioso delle commesse pubbliche nella provincia di Palermo gi
delineatosi durante il processo a Siino. Al setaccio della Procura, in tutto
venti appalti, aggiudicati fra l'89 e il '95, a 18 diverse imprese edili, dai
Comuni di Monreale, Montemaggiore Belsito, Cerda, Bolognetta.
Importo complessivo, 130 miliardi, sui quali sarebbero state versate tangenti
per 10 miliardi, ricavati da fondi nei appositamente costituiti. Le indagini hanno
fatto luce anche su un caso di "lupara bianca", quello dei fratelli
Salvatore e Giuseppe Sceusa, imprenditori edili scomparsi nel '91. Sono
stati sequestrati e uccisi, e i loro corpi nascosti, perch non avrebbero
rispettato gli accordi spartitori con i boss. Per l'omicidio sono indagati
Domenico Farinella, figlio del boss delle Madonie, Giuseppe, e Santi Pullara',
Gioacchino, Spinnato, Pietro La Chiusa, Salvatore Lanzalaco. Le
dichiarazioni di Crisafulli sono state confermate anche da due pentiti di
mafia, Santo Di Matteo e Salvatore Barbagallo, e da tre imprenditori,
Angelo Randazzo e i fratelli Capomaccio, che hanno gi collaborato con
la giustizia in altre inchieste. Le indagini dell'operazione "Ulbrick" (e non
"Ulrick" come riferito in precedenza) erano state avviate dalla tenenza della
Guardia di Finanza di Bagheria, che aveva scoperto un giro di false fatturazioni

93
volte, secondo l'accusa, a costituire i fondi neri per il pagamento delle tangenti.
Le fatture false, stato accertato, venivano emesse sempre dalle stesse
imprese, poi risultate le vincitrici di tutte le gare d'appalto prese in
considerazione dall'inchiesta. I finanzieri hanno seguito le tracce dei movimenti
di danaro, scoprendo che le societ contraevano debiti con la Cassa rurale e
artigiana di Monreale, gi al centro di un'inchiesta antimafia e considerata
una centrale del riciclaggio a disposizione dei boss, in modo da avere la
disponibilit economica sufficiente per giustificare le fatturazioni inesistenti.
Cosa Nostra aveva imposto in tutta la provincia di Palermo lo stesso
sistema. La ditta che intendeva concorrere a commesse pubbliche doveva
ottenere il permesso del capo della zona in cui si svolgeva l'appalto. Ci fatto,
si decideva quale impresa dovesse vincere in quell'occasione, e le altre
partecipanti alla gara erano obbligate a presentare offerte tali da venire
escluse, dette in gergo "buste d'appoggio". Fra le ditte coinvolte si stabiliva
cos una sorta di turno. Al capomafia locale veniva corrisposta una tangente del
4% sul valore dell'opera, a funzionari e amministratori locali andava un'altra
mazzetta, del 3%. I pagamenti avvenivano anche a rate, man mano che
l'impresa incassava il prezzo dei lavori. Nel meccanismo di controllo degli
appalti, avevano un ruolo particolare anche i progettisti, incaricati di far
inserire opere, anche inutili, nel piano triennale delle opere pubbliche
della Regione. Gli stessi professionisti redigevano poi bandi di gara su
misura per l'impresa che, secondo gli accordi, doveva vincere
l'appalto.
http://archivio.agi.it/articolo/8e2fe1de30f92d42c94e6768a5bdf39e_19951201_tangenti-operazione-
gdf-palermo-patto-con-mafia-per-appalti/

2001 7 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO DELIBERA G 154 AIELLO


RUBINO PORTOBELLO LUCIDO INCARICO TORRE ARCH LICATA ANDREA UTC
X SETTORE USTICANO 2001 7 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO DELIBERA G
154 AIELLO RUBINO PORTOBELLO LUCIDO INCARICO TORRE ARCH LICATA
ANDREA UTC X SETTORE USTICANO

2001 7 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO con Del. G.C. n 153 del 7


dicembre 2001 stato affidato l'incarico di progettazione esecutiva, DL, misura
e contabilit e coordinamento per la sicurezza agli arcch. Giacomo Collura e
Ugo Madia; la somma di 342.000,00 per finanziare il lavori di cui all'oggetto,
cos ripartita: 1. con fondi della regione siciliana, per l'importo di complessivi
195.390,44, risultanti dalla somma di 142.000,00 concessi con D.D.G.
1050 del 13 dicembre 2002, e di 53.390,44 concessi con D.D.S. 867 del 13
ottobre 2003; 2. per l'importo di 81.100,20 tramite mutuo con la CDP (pos.
4440001/00), risultante dalla devoluzione dei residui dei mutui pos. n
4308874 e n 4283268, concessa con determina del direttore generale della
CDP del 16 settembre 2003; 3. .per l'importo complessivo di 65.509,36
grazie all'utilizzo del residuo dei mutui CDP pos. n 4247035, per l'importo di
14.916,03, e pos. n 4317308 per l'importo di 50.593,33, concessi con
autorizzazione n 2128/03 del dirigente del servizio edilizia scolastica ed
universitaria della regione siciliana, pervenuto all'Amm. comunale con nota ns.

94
prot. 13128 del 16 settembre 2003, e relativamente ai quali si stanno
perfezionando le procedure di concessione con la CDP; 2001 20 SETTEMBRE
BOLOGNA SINDACO con Del. G.C. n 112 del 20 settembre 2001, stato
approvato il progetto di massima dei lavori di ristrutturazione ed adeguamento
dei due complessi della scuola materna di Isola delle Femmine redatto
dall'arch. Alberto Catalano, per l'importo complessivo di 798.827,00;

2001 28 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO RICORSO TAR 2342145 2000


ANNULLAMENTO CO.RE.CO. 678 2001 DEL 10.11.99 ANNULAMENTO
DELIB 142 18.11.99 MUTUO CPDP 2 PARCO GIOCHI ALIQUO
2001 28 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO SENTENZA TAR 2342 ALIQUO
CASSA DEPOSITI PRESTITI CO RE CO 2 PARCHI GIOCHI UNA STRADA NUOVA
1999 4 MAGGIO BOLOGNA SINDACO ...in vista della realizzazione di tale
progetto, l'Ente con nota prot. n. 10676 dell'11 settembre 1998 aveva gi fatto
richiesta alla Cassa Depositi e Prestiti di un mutuo dell'importo di .
600.000.000; iniziativa questa gi, peraltro, prevista nella relazione
previsionale e programmatica approvata unitamente al bilancio dell'esercizio
1999, giusta deliberazione del Consiglio comunale n. 14 del 4 maggio 1999 e
confermata in sede di discussione del bilancio con successiva approvazione e
previsione di apposito capitolo nella parte "Entrate" e nella parte "Spese"";
1999 4 GIUGNO BOLOGNA SINDACO "...in data 4 giugno 1999 con
deliberazione n. 90 la Giunta comunale approvava il progetto redatto dal
professionista incaricato d'importo complessivo di . 783.937.547" 1998 31
DICEMBRE BOLOGNA SINDACO in data 31 dicembre 1998 la Giunta
comunale di Isola delle Femmine con atto deliberativo n. 358, riscontrato
legittimo dal Co.re.co. con decisione del 4 febbraio 1999, conferiva all'arch.
Angelo Aliqu... l'incarico per la progettazione, direzione lavori, contabilit
etc., in ordine al primo stralcio esecutivo del progetto di due parchi gioco da
realizzare nel territorio comunale e precisamente in Via Libert e nella Strada
Nuova di P.R.G. in vicinanza della Via San G. Bosco. Contestualmente veniva
assunto l'impegno di spesa per la liquidazione delle relative competenze
tecniche ed oneri accessori complessivamente ammontanti a . 103.550.660
con imputazione sul capitolo 3107 e capitolo 3107.01 del bilancio comunale"

2002 15 MARZO BOLOGNA SINDACO ASSESSORATO INDUSTRIA


METANIZZAZIONE DECRETO 11 MARZO 2002 MODALITA CONCESSIONE
CONTRIBUTI AI COMUNI GURS Parte I n
2002 10 APRILE BOLOGNA SINDACO ATTI PARLAMENTARI
PROMEMORIA Interrogazione Parlamentari su Isola delle Femmine LO PRESTI
ANGELA NAPOLI INQUINAMENTO MACCHGINA AMMINISTRATIVA BOLOGNA
DIMISSIONI ASSESSORE BRUNO RAPPA

2002 23 APRILE BOLOGNA SINDACO INGEGNERE FRANCESCA


USTICANO ANNULLA LICENZA EDILIZIA IN SANATORIA 45 DEL 23 GIUGNO
1999 CAPANNONE INDUSTRIALE VIA LIBERTA 11 E 11 MANCANTE DI NULLA
OSTA AA.BB.CC. FERROVIE REGIA TRAZZERA 251 CARINI ISOLA 1999 11
GIUGNO BOLOGNA SINDACO CONCESSIONE EDILIZIA IN SANATORIA 45 IN

95
DIFFORMITA ALLA LUCENZA 45 DEL 23 GIUGNO 1975 INGEGNERE USTICANO
FRANCESCA 1975 23 GIUGNO DI MAGGIO SINDACO LICENZA EDILIZIA
45 CAPANNONE INDUSTRIALE RUSSELLO ANGELO VIA LIBERTA 11 E 11
FOGLIO 1 PART 2069 1466

2002 29 APRILE BOLOGNA SINDACO INCARICO DI COLLABORAZIONE


ESTERNA EX ART. 51, COMMA 7 LEGGE 142/90 NELLA QUALIT DI CONSULENTE NEL
SETTORE TECNICO CONFERITO CON DETERMINAZIONE SINDACALE N 23 DEL
29.04.2002 COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE il Sindaco di Isola delle
Femmine ha conferito lincarico di consulenza qualificata ad esperto per la
definizione delle procedure di attuazione e finanziamento inerenti i fondi di
AGENDA 2000 per la durata di mesi SEI. Con determinazione n 23 del
29/04/2002 il Sindaco di Isola delle Femmine ha conferito alla scrivente
lincarico di consulenza qualificata ad esperto per la definizione delle procedure
di attuazione e finanziamento inerenti i fondi di AGENDA 2000 per la durata di
mesi SEI

2002 30 APRILE BOLOGNA SINDACO DETERMINA SINDACALE 24


INCARICO A TEMPO PARZIALE 15 GIORNI AL MESE ARCH DARPA SANDRO 30
APRILE 1973 PER 3 MESI A FAR DATA DAL 1.5.2002 1 SERVIZIO SANATORIA
ABUSIVISMO E CONTROLLO DEL TERRITORIO 3 SETTORE

2002 2 maggio DETERMINAZIONE DEL SINDACO 25 DEL 2.5.2002 :


Conferire per i motivi espressi in narrativa, ai sensi degli art 20 e 26 del
Regolamento sullordinamento degli uffici e dei Servizi comunali approvato con
deliberazione della G.C. 29 del 14.2.2002 lincarico di responsabile del 3
Settore Tecnico allArch Monica Giambruno

2002 14 MAGGIO BOLOGNA SINDACO LICENZA EDILIZIA 9 al Sig.


Arena Giovanni, nato a Palermo il 15.06.1931, per la realizzazione di un
insediamento residenziale su unarea sita in localit Quattro Vanelle Via
Passaggio della Tortora, identificata al N.C.T. al foglio di mappa 3 particella
1791 (ex 248/249 e 256), successivamente volturata al nuovo proprietario in
data 01/09/2003 sig. Billeci Salvatore, nato a Capaci il 29/05/1937 (
SOCIO DI PIETRO BRUNO) e residente in Isola delle Femmine, Passaggio del
Cedro n. 6, codice fiscale BLL SVT 37E29 B645L, in forza dellAtto di Permuta
stipulato il 16/07/2003 presso il Notaio Francesco Rizzuto, Rep. n. 64703,
registrato in Palermo il 29/07/2003 al n. 75925; NEL lotto identificato al catasto
foglio n. 3 particella n. 1791, lUfficio Tecnico Comunale con nota p.llo n. 14137 del
12.11.2001 esprimeva la necessit della realizzazione delle opere di urbanizzazione
primaria, relative alla viabilit previste nel Piano Particolareggiato
Che in data 16.02.2007- veniva rilasciata dallU.T.C., la concessione edilizia n. 3, ai
sensi della L.N. 10/1977 art. 9 lettera f, per lesecuzione di opere di urbanizzazione
primaria consistenti nella realizzazione della rete di distribuzione idrica, della rete
fognante, della rete di distribuzione dellenergia elettrica, dellimpianto di
illuminazione della rete stradale nonch della realizzazione della rete stradale nel
lotto di terreno sito in Isola delle Femmine, Passaggio delle Tortore censito al N.C.T.
al foglio 3 particella n. 1790;

96
2002 24 LUGLIO BOLOGNA STEFANO DECRETO
SINDACO
PRESIDENZIALE 24 luglio 2002 Accordo di programma
finalizzato all'approvazione del progetto per la realizzazione
delle opere di collegamento ferroviario con l'aeroporto di
Punta Raisi e sistemazione del nodo di Palermo - raddoppio
elettrificato della sede del binario Palermo Centrale/Brancaccio -
Palermo Notarbartolo - Isola delle Femmine - Capaci - Carini.
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE

Visto lo Statuto della Regione;


Vista la legge regionale 29 dicembre 1962, n. 28 e successive modifiche ed
integrazioni;
Vista la legge regionale 10 aprile 1978, n. 2;
Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20;
Vista la legge 8 giugno 1990, n. 142, ed, in particolare, l'art. 27, cos come
recepito e modificato dall'art. 1 della legge regionale 11 dicembre 1991, n. 48,
che disciplina l'istituto dell'accordo di programma;
Visto il piano generale dei trasporti e della logistica, approvato con D.P.R. 14
marzo 2001 ed il relativo strumento operativo per il Mezzogiorno che prevede
la realizzazione di sistemi integrati di trasporti nelle maggiori aree
metropolitane, tra cui quella di Palermo;
Visto l'accordo di programma quadro per le infrastrutture ferroviarie,
sottoscritto in data 5 ottobre 2001, che prevede la realizzazione degli
interventi da realizzare per il progetto in epigrafe e definisce l'impegno delle
parti contraenti ad individuare le condizioni utili anche sotto il profilo finanziario
per garantire la realizzazione;
Considerato che la FS S.p.A., committente delle opere, ha chiesto al Presidente
della Regione siciliana, a norma della circolare presidenziale n. 894/DRP del 6
novembre 2000, la convocazione di un'apposita conferenza di servizi relativa
alla realizzazione del collegamento ferroviario con l'aeroporto di Punta Raisi e
sistemazione del nodo di Palermo - raddoppio elettrificato della sede del binario
Palermo Centrale / Brancaccio - Palermo Notarbartolo - Isola delle Femmine -
Capaci - Carini;
Considerato che a tal fine stata convocata dal Presidente della Regione
siciliana, con nota del 12 gennaio 2001, prot. n. 28/F, la prima riunione di
Conferenza per il 22 gennaio 2001 presso la Presidenza della Regione siciliana
- direzione programmazione, piazza Sturzo, Palermo;
Considerato che, nella riunione di Conferenza tenutasi in data 29 ottobre 2001,
i rappresentanti di tutte le amministrazioni ed enti competenti ad approvare il
progetto in epigrafe, all'uopo muniti degli atti, dei documenti e dei titoli
abilitativi necessari per il perfezionamento della procedura di conferenza in
conformit ai rispettivi ordinamenti di appartenenza, hanno verificato la
possibilit di attuare gli interventi previsti in detto progetto ed hanno, perci,
concordato di addivenire alla stipula di cui all'accordo di programma per
l'approvazione dello stesso;
Visto che nella riunione conclusiva della conferenza dei servizi del 29
ottobre 2001 sono stati acquisiti i seguenti atti:

97
- Assessorato regionale dei beni culturali ed ambientali e della pubblica
istruzione: atto di assenso in data 29 ottobre 2001 e nota congiunta prot. n.
12181/I del 29 ottobre 2001 delle sezioni: "Beni paesaggistici naturali
naturalistici e urbanistici", "Beni architettonici" e "Archeologica" della
Soprintendenza dei beni culturali e ambientali;
- Assessorato regionale dell'industria - Consorzio area sviluppo industriale di
Palermo: atto di assenso del 29 ottobre 2001;
- Assessorato regionale dei lavori pubblici - ufficio del Genio civile: atto di
assenso in data 29 ottobre 2001, con allegato parere nota n. 51664 del 20
dicembre 2000 e n. 13976 del 22 giugno 2001;
- Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente - dipartimento regionale
urbanistica: atto di assenso in data 29 ottobre 2001 con riserva di esprimere
parere definitivo successivamente alla ratifica dell'accordo da parte dei comuni
interessati cos come previsto dall'art. 1 della legge regionale n. 18/91;
- Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente - dipartimento regionale
ambiente: decreto del dirigente generale di compatibilit ambientale in data 26
ottobre 2001, prot. n. 764/IX;
- Assessorato regionale del turismo, delle comunicazioni e dei trasporti: atto di
assenso in data 29 ottobre 2001;
- Ministero della difesa - Comando militare autonomo della Sicilia: atto di
assenso in data 29 ottobre 2001;
- Assessorato regionale dell'agricoltura e delle foreste - Ispettorato
ripartimentale delle foreste: comunicazione di non esistenza di vincoli forestali
per scopi idrogeologici, telefax n. 1693 del 17 ottobre 2001;
- Provincia regionale di Palermo: atto di assenso in data 29 ottobre 2001;
- comune di Palermo: atto di assenso in data 29 ottobre 2001;
- comune di Isola delle Femmine: atto di assenso in data 29 ottobre
2001;
- comune di Capaci: atto di assenso in data 29 ottobre 2001;
- comune di Carini: atto di assenso in data 29 ottobre 2001;
- ANAS Ente nazionale per le strade - compartimento della viabilit in Sicilia:
atto di assenso in data 29 ottobre 2001;
-- ANAS Ente nazionale per le strade - ufficio speciale grande viabilit: atto di
assenso in data 29 ottobre 2001;
- ENEL Distribuzione S.p.A. - direzione distribuzione Sicilia: atto di assenso in
data 29 ottobre 2001.
Ed inoltre nella qualit di ente interferito ed al solo fine di prendere atto delle
soluzioni progettuali delle interferenze:
- Telecom Italia S.p.A.: nota del 29 ottobre 2001;
Viste le delibere di approvazione delle varianti urbanistiche necessarie alla
realizzazione delle opere dei consigli comunali di:
- Palermo, delibera n. 98 del 24 maggio 2002;
- Isola delle Femmine, delibera n. 22 del 12 aprile 2001;
- Capaci, delibera n. 28 dell'11 aprile 2002;
- Carini, delibera n. 25 del 26 febbraio 2002;
Visto il provvedimento n. 44387 del 19 luglio 2002, con il quale il dirigente
generale del dipartimento regionale urbanistica ha notificato il voto n. 659
dell'adunanza del 18 luglio 2002 del Consiglio regionale dell'urbanistica

98
dell'Assessorato regionale del territorio e del l'ambiente che ha espresso parere
favorevole, per le parti che comportano variante agli strumenti urbanistici dei
comuni di Palermo, Isola delle Femmine, Capaci e Carini, interessati al
progetto definitivo del "Nodo di Palermo - Progetto delle opere di collegamento
ferroviario con l'aeroporto di Punta Raisi e sistemazione del nodo di Palermo -
Raddoppio elettrificato della sede del binario Palermo Centrale / Brancaccio -
Palermo Notarbartolo - Isola delle Femmine - Carini", ai sensi dell'art. 1,
comma 1, lettera e), punto 3), della legge regionale n. 48 dell'11 dicembre
1991, oggetto di approvazione in sede di sottoscrizione dell'accordo di
programma del 29 ottobre 2001;
Visto l'accordo di programma sottoscritto in data 29 ottobre 2001 tra il
Presidente della Regione siciliana e tutti i soggetti interessati, avente per
oggetto l'approvazione del progetto "Progetto definitivo delle opere di
collegamento ferroviario con l'aeroporto di Punta Raisi e sistemazione del nodo
di Palermo - raddoppio elettrificato della sede del binario Palermo Centrale /
Brancaccio - Palermo Notarbartolo - Isola delle Femmine - Capaci - Carini;
Ritenuto di dover approvare il superiore accordo di programma;

Decreta: Articolo unico

E' approvato l'accordo di programma, sottoscritto in data 29 ottobre 2001, tra


il Presidente della Regione siciliana e i soggetti interessati citati in premessa,
finalizzato all'approvazione del progetto per la realizzazione delle opere di
collegamento ferroviario con l'aeroporto di Punta Raisi e sistemazione del nodo
di Palermo - raddoppio elettrificato della sede del binario Palermo Centrale /
Brancaccio - Palermo Notarbartolo - Isola delle Femmine - Capaci - Carini.
Il presente decreto sar pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione
Siciliana.
Palermo, 24 luglio 2002.
CUFFARO

2002 16 settembre la SA.BA. s.r.l. e la Calliope s.r.l. ripresentano la


richiesta di costruzione di per realizzare 72 alloggi 2001 1 FEBBRAIO
BOLOGNA SINDACO AIELLO VICE RUBINO PORTOBELLO la SA.BA. s.r.l.
e la Calliope s.r.l. respinto da parte del Consiglio Comunale DELIBERAZIONE 9
lapprovazione del Programma costruttivo DI 72 ALLOGGI EDILIZIA
CONVENZIONATA AGEVOLATA CALLIOPE SPA SA.BA & F SPA U.T.C.
USTICANO ARCH GIANBRUNO LA CALLIOPE S.p.a. BANDIERA LOPEZ ALAMIA
IMMOBILIARE LA CALLIOPE LO CICERO MARIA BANDIERA ROSANNA 2006 4
AGOSTO 2006 SINDACO PORTOBELLO CALLIOPE SABA SRL ISPEZIONE
DR TURANO DDG 272 S8 PER FATTI SVOLTISI DURANTE LA
CONSILIATURA BOLOGNA OUARTO ARGOMENTO: PROGRAMMA
COSTRUTTWO
Dalla denuncia si evince come la lagnanza attiene pi al momento formale del
procedimento, che non a quello sostanziale di legittimit circa il relativo iter
seguito dall'organo commissariale.

99
Difatti, sebbene il Commissario avesse diffidato, dopo il suo insediamento,
il Comune in argomento, questo, pare, sia rimasto inerte e non abbia
proceduto all'approvazione del programma costruttivo di che trattasi.
La vicenda si concluder peraltro con Lesautorazione del consesso
comunale, il quale, probabilmente, non avrebbe votato la realizzazione
dell'insediamento di che trattasi, votato invece, d'autorit, dal commissario ad
acta.
Per quanto sopra corre valutare, come da lagnanza, l'iter che ha comportato la
surroga degli organi comunali a favore del Commissario ad acta il quale,
parrebbe, sia stato "agevolato" nel suo compito, da un disguido nella
consegna dell'atto di diffida a convocare il consesso comunale, cui
destinatario era il Presidente del Consiglio.
IL FATTO
l) Con Decreto dell'Assessorato Regionale del Tenitorio e dell'Ambiente, n. 142
de11.02.03 era nominato Commissaria ad acta il funzionario dipendente del
detto Assessorato Mario MEGNA' con il compito di provvedere, in via
sostitutiva all'approvazione del programma costruttivo per la realizzazione di n.
50 alloggi, come proposto dalle ditte CALLIOPE & SA.BA.
Il predetto decreto assessoriale prevedeva,all'art.1 , come il commissario
potesse sostituirsi, oltre che alla Giunta Municipale "amministrazione" al
Consiglio Comunale qualora questo non, si fosse espresso entro il termine d
i 45 giorni dalla trasmissione della proposta di delibera a cura del
detto funzionario regionale.
2) Questo ultimo citato atto, era trasmesso al Presidente del Consiglio
Comunale in data 08.08.2003 con lettera n . di prot. I1643, per il seguito di
competenza con Lavvertenza ' di cui sopra, a proposito della sostituzione
ulteriore spirati i 45 giorni, senza che l'organo Consiliare si fosse espresso.
Ih data 19.09.03 con lettera n . prot. 13353, il Sindaco BOLOGNA Stefano
richiedeva la convocazione del Consiglio Comunale gia sensi dell'art. 14, c.6 del
regolamento dei lavori consiliari, per la trattazione di n. 5 argomenti, tra i
quali non figura l'approvazione del programma costruttivo in
questione.
Lo stesso giorno, con lettera n. prot. 13361, il Presidente del Consiglio
Comunale, CATALDO Erasmo, convocava, in sessione ordinaria per il
giorno 29 Settembre 2003, specificando la richiesta sindacale, il consesso
comunale; ai cinque argomenti richiesti dal primo cittadino, giusta
lettera sopra citata il Presidente del Consiglio, aggiungeva altro punto
da discutere, ovvero "Approvazione programma costruttivo per la
realizzazione d i n. 50 alloggi proposto dalla ditte Immobiliare
CALLIOPE s.r.l. e SA.BA s.r.l., ai sensi dell'art.2 5 della L .R. n.22196".
In data 24.09.03, il Commissario ad acta MEGNA Mario, sostituendosi al
consesso comunale adottava la delibera di approvazione del
programma costruttivo citato.
In data 30.09.03, in seduta di prosecuzione rispetto al giorno di convocazione
del Consesso su istanza sindacale e su disposizione del Presidente del
Consiglio, con delibera n. 56, era affrontata la discussione in merito
all'adozione della delibera commissariale.

100
Con lettera in data 06.10.03, n. prot. 14105, il Presidente del Consiglio
Comunale in quanto assente in sede di discussione di cui al punto
sopra 6), significava a tutti i consiglieri comunali, all'Assessore Regionale del
Territorio e dell'Ambiente, al Commissario deliberante ed al Sindaco, come non
abbia ritenuto di procedere a convocazione d'urgenza" rispetto al termine
diffidatorio di 45 giorni di cui all'art. I del decreto assessoriale di nomina del
Commissario: ci, a suo dire, in quanto presumeva come la convocazione
a sua firma seppure tardiva rispetto allo spirare certo dei termini di cui
al decreto detto, fosse sufficiente ad impedire al commissario ad acta
di procedere autonomamente secondo il suo atto di incarico Altres,
con al medesima nota, egli, significava come della nota-diffida
commissariale di cui al punto 2) sopra, egli, ne abbia avuto contezza
soltanto in occasione della convocazione del consiglio comunale,
ovvero in data 19 Settembre 2003.
Con lettera in data 20.10.03, n . di prot. 14781,i l Presidente del Consesso
disponeva al Segretario Comunale l'avvio di un'indagine interna al fine
di accertare i motivi per cui il detto organo non fosse stato reso edotto della
nota-diffida commissariale. Con altra nota, n. prot. 14780, del 21.10.03, il
Presidente del Consiglio, invitava il Sindaco a conferire incarico ad un legale,
per valutare la legittimit dell'operato del Commissario ad acta.
Con lettera in data 27.10.03, n. prot. 14781/, il Segretario Comunale dott.
SCAFIDI Manlio, rispondeva alla nota di cui al punto 8), scongiurando il
sospetto di occultamenti o smarrimenti, con riferimento alla predetta nota
commissariale, la quale sarebbe stata depositata in segreteria nonch nel
fascicolo degli atti da sottoporre all'esame del consiglio comunale.
Da quanto precede nonch dalla lettura della nota a firma del Segretario
Comunale pu dirsi quanto appresso: preliminarmente va fatto notare come
appare poco formale la procedura di trasmettere una nota-diffida di' particolare
rilevanza senza ricorrere al messo comunale o ad altra forma di notifica; dalla
certezza circa la ricezione ne discende difatti l'autorit a sostituirsi all'organo
inadempiente; in caso contrario, sarebbero svuotati di significato i commi 4, 5,
6, dell'art. 15, del vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio
Comunale;
con riferimento alla fattispecie, deve dirsi, come latto di diffida del
commissario, operando un restringimento, od un'estinzione od ancora
una limitazione delle facolt dal destinatario (consiglio comunale),
possa essere ricompreso tra gli atti recettizi, quindi soggetti a
consegna-notifica secondo il relativo istituto;
ci anche in analogia a quanto previsto dall'art. 15, c. 4 del
Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale;
tale ultima precisazione; per, parrebbe essere pi contestabile al segretario
comunale, che al commissario, in quanto, avrebbe dovuto essere
diligenza del primo assistere il funzionario regionale nel proprio
compito; a fortiori se viene precisato come lo scrivente, contattato l'ufficio che
cura, presso I'A.R.T.A." tali provvedimenti commissariali, quest'ultimo ha, per
voce di un funzionario, come non costituirebbe prassi, quella di operare le
diffide, come quella di che si discorre, a mezzo di notifica formale;

101
a norma dell'art.12, c.4 del detto regolamento, i Segretario Comunale,
avrebbe dovuto informare il sostituto del Presidente del Consiglio
Comunale, dell'incombenza contingente; ci in particolare modo,
allapprossimarsi della scadenza imposta dalla nota commissariale,
ancorch non notificata a mezzo messo;
c) il Presidente del consiglio comunale, allorquando avuta notizia della nota
commissariale, avrebbe dovuto convocare il consesso comunale in
seduta straordinaria ai sensi dell'art. 14,c - 7 del regolamento citato,
avendone ancora alla data di convocazione del consiglio comunale ,i
tempi per la convocazione in via d'urgenza;
appare sterile se non demagogica la lettera di cui al punto sopra 9), di
invito al primo cittadino, a conferire incarico ad un legale, non avendo
il Presidente del Consiglio comunale alcuna potest nei confronti del
primo cittadino;
e da dire come nel caso in cui il consiglio comunale si fosse pronunciato
negativamente bocciando, quindi, la proposta di delibera " il
Commissario non avrebbe potuto procedere in senso contrario,
delineando tale esplicitato ora formulato, ipotesi di responsabilit ancor
maggiore per coloro i quali hanno fatto si che il consesso comunale non abbia
avuto ad esprimersi. Tale precisazione appare non residuale, in presenza della
circostanza seguente: il consesso comunale gi in data 01.02.01 giusta
delibera n . 9, aveva deliberato bocciando la relativa proposta il
Programma Costruttivo in argomento.
Dai punti analiticamente sopra riportati ed affrontati , si rilevano le irregolarit
come rilevate a conclusione di ciascun paragrafo

2002 INGEGNERE CIRALLI ELIO

2003 21 GENNAIO BOLOGNA SINDACO DAL 1999 ESPOSTI ALBERT PRTE


CIVILE DOPO CONDANNA ALBERT 4408 15 12 2003 AVVOCATO FIORENZA
ZANGHI MEGNA MARIO ISPETTORECOMMISSARIO

2003 BOLOGNA SINDACO Comune di Isola delle Femmine (PA) Lavori di


ristrutturazione ed ampliamento del Cimitero Comunale di Isola delle
Femmine (PA); PACI ROCCO ARCHITETTO Principali mansioni e responsabilit
Progettista del Progetto definitivo Importo del lavoro 1.111.305,09

2003 BOLOGNA SINDACO Collaborazione professionale alla redazione del


P.R.G. del Comune di Isola delle Femmine ARCHITETTO ALIQUO

2003 Bologna Stefano Sindaco di Isola delle Femmine si candida alle elezioni
provinciali

102
2003 BOLOGNA SINDACO Il Consiglio Comunale approva lo schema di
massima del P.R.G. inviando al progettista Arch. Angelo Aliqu, per le
valutazioni di competenza, tutti gli emendamenti presentati dai gruppi
consiliari. Sui mezzi di informazioni il Sindaco pro-tempore dichiara : lo
schema di massima del P.R.G. tra due mesi, dal 12.08.2003, dovrebbe tornare
in aula per lapprovazione definitiva in virt degli emendamenti presentati. E
giusto far sapere ai cittadini di Isola delle Femmine che, grazie al
comportamento ostativo del Presidente del C.C., i Consiglieri non hanno mai
potuto vedere lo schema di massima del P.R.G. e lesito degli emendamenti
presentati, mentre al Presidente del C.C. venivano rilasciate dal Sindaco e dal
Capo dellUfficio Tecnico i seguenti atti pi o meno illegittimi : autorizzazione
edilizia in sanatoria per una piscina abusiva; concessione edilizia (al padre)
per completamento di un fabbricato abusivo nei 150 metri dalla battigia (nel
rilievo aerofotogrammetrico del 1977 il fabbricato non esiste); concessione
edilizia per la costruzione di un villino bifamiliare in lotto intercluso ove gi
aveva realizzato una villa unifamiliare e piscina con unaltra concessione
edilizia.

2003 28 GENNAIO BOLOGNA STEFANO SINDACO DELIBERA CC 3


LOTTIZZAZIONE LO JACONO PIETRO LO BIANCO CATALDO PRESIDENTE
CONSIGLIO ARCH GIAMBRUNO UTC MARATEA VIA DANTE PALERMO SAPPADA

2003 28 GENNAIO Piano di lottizzazione Lo Bianco & C.


In aggiunta ai tre piani di lottizzazione sopra citati, tutti scaduti, stato
recentemente approvato un nuovo piano di lottizzazione in zona C2
denominato Piano di lottizzazione Lo Bianco & C.
Il P.di.L. stato approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n 03 del
28.01.2003.
Il p.di.l. interessa unarea complessivamente estesa mq. 24.310 circa,
individuata al NCT al foglio 3 particelle 1907, 1910, 1911, 1912, 1913, 1914,
1919, 1923, 1924, 1928, 1929, 1936, 1944, 2028, 2029, 2030, 2031, 2032,
2033, 2035, 2036, 2037, 2038, 2039, 2044, 2045, 2046, 2047, 2048, 2050,
2052, ricadente in Zona C1, densit territoriale 0,75 mc/mq.
Il p.di.l. prevede la formazione di n 15 lotti edificabili per la realizzazione di un
volume di progetto di complessivi mc. 18.017,23, abitanti insediati n 181,
(100 mc/ab) nonch opere di urbanizzazione per mq. 3544,71 (particelle 1919,
1923 e 1924), aree per viabilit pubblica da cedere al Comune per mq.
1.599,00 (particelle 1907 e 1944), aree per viabilit privata per mq. 1900,00
(particelle 1910, 1929 e 1936), verde collettivo privato per mq. 1.000,00
(particella 2039).
In merito al grado di attuazione del piano di lottizzazione di che trattasi, si
rileva che su n 15 lotti edificabili, n 3 sono in corso di edificazione, mentre le
opere di urbanizzazione primaria interne al comparto (viabilit, acquedotto,
fognatura, ecc) sono gi realizzate.

2003 10 FEBBRAIO BOLOGNA SINDACO ISPEZIONE TURANO DDG S.8 7


FEBBRAIO 2006 CALLIOPE SICAR REVISORI DEI CONTI PORTOBELLO
ZUCCARELLO MEGNA BANDIERA ALAMIA 2006 4 AGOSTO 2006 SINDACO

103
PORTOBELLO CALLIOPE SABA SRL ISPEZIONE DR TURANO DDG 272 S8
PER FATTI SVOLTISI DURANTE LA CONSILIATURA BOLOGNA OUARTO
ARGOMENTO: PROGRAMMA COSTRUTTWO
Dalla denuncia si evince come la lagnanza attiene pi al momento formale del
procedimento, che non a quello sostanziale di legittimit circa il relativo iter
seguito dall'organo commissariale.
Difatti, sebbene il Commissario avesse diffidato, dopo il suo insediamento,
il Comune in argomento, questo, pare, sia rimasto inerte e non abbia
proceduto all'approvazione del programma costruttivo di che trattasi.
La vicenda si concluder peraltro con Lesautorazione del consesso
comunale, il quale, probabilmente, non avrebbe votato la realizzazione
dell'insediamento di che trattasi, votato invece, d'autorit, dal commissario ad
acta.
Per quanto sopra corre valutare, come da lagnanza, l'iter che ha comportato la
surroga degli organi comunali a favore del Commissario ad acta il quale,
parrebbe, sia stato "agevolato" nel suo compito, da un disguido nella
consegna dell'atto di diffida a convocare il consesso comunale, cui
destinatario era il Presidente del Consiglio.
IL FATTO
l) Con Decreto dell'Assessorato Regionale del Tenitorio e dell'Ambiente, n. 142
de11.02.03 era nominato Commissaria ad acta il funzionario dipendente del
detto Assessorato Mario MEGNA' con il compito di provvedere, in via
sostitutiva all'approvazione del programma costruttivo per la realizzazione di n.
50 alloggi, come proposto dalle ditte CALLIOPE & SA.BA.
Il predetto decreto assessoriale prevedeva,all'art.1 , come il commissario
potesse sostituirsi, oltre che alla Giunta Municipale "amministrazione" al
Consiglio Comunale qualora questo non, si fosse espresso entro il termine d
i 45 giorni dalla trasmissione della proposta di delibera a cura del
detto funzionario regionale.
2) Questo ultimo citato atto, era trasmesso al Presidente del Consiglio
Comunale in data 08.08.2003 con lettera n . di prot. I1643, per il seguito di
competenza con Lavvertenza ' di cui sopra, a proposito della sostituzione
ulteriore spirati i 45 giorni, senza che l'organo Consiliare si fosse espresso.
Ih data 19.09.03 con lettera n . prot. 13353, il Sindaco BOLOGNA Stefano
richiedeva la convocazione del Consiglio Comunale gia sensi dell'art. 14, c.6 del
regolamento dei lavori consiliari, per la trattazione di n. 5 argomenti, tra i
quali non figura l'approvazione del programma costruttivo in
questione.
Lo stesso giorno, con lettera n. prot. 13361, il Presidente del Consiglio
Comunale, CATALDO Erasmo, convocava, in sessione ordinaria per il
giorno 29 Settembre 2003, specificando la richiesta sindacale, il consesso
comunale; ai cinque argomenti richiesti dal primo cittadino, giusta
lettera sopra citata il Presidente del Consiglio, aggiungeva altro punto
da discutere, ovvero "Approvazione programma costruttivo per la
realizzazione d i n. 50 alloggi proposto dalla ditte Immobiliare
CALLIOPE s.r.l. e SA.BA s.r.l., ai sensi dell'art.2 5 della L .R. n.22196".

104
In data 24.09.03, il Commissario ad acta MEGNA Mario, sostituendosi al
consesso comunale adottava la delibera di approvazione del
programma costruttivo citato.
In data 30.09.03, in seduta di prosecuzione rispetto al giorno di convocazione
del Consesso su istanza sindacale e su disposizione del Presidente del
Consiglio, con delibera n. 56, era affrontata la discussione in merito
all'adozione della delibera commissariale.
Con lettera in data 06.10.03, n. prot. 14105, il Presidente del Consiglio
Comunale in quanto assente in sede di discussione di cui al punto
sopra 6), significava a tutti i consiglieri comunali, all'Assessore Regionale del
Territorio e dell'Ambiente, al Commissario deliberante ed al Sindaco, come non
abbia ritenuto di procedere a convocazione d'urgenza" rispetto al termine
diffidatorio di 45 giorni di cui all'art. I del decreto assessoriale di nomina del
Commissario: ci, a suo dire, in quanto presumeva come la convocazione
a sua firma seppure tardiva rispetto allo spirare certo dei termini di cui
al decreto detto, fosse sufficiente ad impedire al commissario ad acta
di procedere autonomamente secondo il suo atto di incarico Altres,
con al medesima nota, egli, significava come della nota-diffida
commissariale di cui al punto 2) sopra, egli, ne abbia avuto contezza
soltanto in occasione della convocazione del consiglio comunale,
ovvero in data 19 Settembre 2003.
Con lettera in data 20.10.03, n . di prot. 14781,i l Presidente del Consesso
disponeva al Segretario Comunale l'avvio di un'indagine interna al fine
di accertare i motivi per cui il detto organo non fosse stato reso edotto della
nota-diffida commissariale. Con altra nota, n. prot. 14780, del 21.10.03, il
Presidente del Consiglio, invitava il Sindaco a conferire incarico ad un legale,
per valutare la legittimit dell'operato del Commissario ad acta.
Con lettera in data 27.10.03, n. prot. 14781/, il Segretario Comunale dott.
SCAFIDI Manlio, rispondeva alla nota di cui al punto 8), scongiurando il
sospetto di occultamenti o smarrimenti, con riferimento alla predetta nota
commissariale, la quale sarebbe stata depositata in segreteria nonch nel
fascicolo degli atti da sottoporre all'esame del consiglio comunale.
Da quanto precede nonch dalla lettura della nota a firma del Segretario
Comunale pu dirsi quanto appresso: preliminarmente va fatto notare come
appare poco formale la procedura di trasmettere una nota-diffida di' particolare
rilevanza senza ricorrere al messo comunale o ad altra forma di notifica; dalla
certezza circa la ricezione ne discende difatti l'autorit a sostituirsi all'organo
inadempiente; in caso contrario, sarebbero svuotati di significato i commi 4, 5,
6, dell'art. 15, del vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio
Comunale;
con riferimento alla fattispecie, deve dirsi, come latto di diffida del
commissario, operando un restringimento, od un'estinzione od ancora
una limitazione delle facolt dal destinatario (consiglio comunale),
possa essere ricompreso tra gli atti recettizi, quindi soggetti a
consegna-notifica secondo il relativo istituto;
ci anche in analogia a quanto previsto dall'art. 15, c. 4 del
Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale;
tale ultima precisazione; per, parrebbe essere pi contestabile al segretario

105
comunale, che al commissario, in quanto, avrebbe dovuto essere
diligenza del primo assistere il funzionario regionale nel proprio
compito; a fortiori se viene precisato come lo scrivente, contattato l'ufficio che
cura, presso I'A.R.T.A." tali provvedimenti commissariali, quest'ultimo ha, per
voce di un funzionario, come non costituirebbe prassi, quella di operare le
diffide, come quella di che si discorre, a mezzo di notifica formale;
a norma dell'art.12, c.4 del detto regolamento, i Segretario Comunale,
avrebbe dovuto informare il sostituto del Presidente del Consiglio
Comunale, dell'incombenza contingente; ci in particolare modo,
allapprossimarsi della scadenza imposta dalla nota commissariale,
ancorch non notificata a mezzo messo;
c) il Presidente del consiglio comunale, allorquando avuta notizia della nota
commissariale, avrebbe dovuto convocare il consesso comunale in
seduta straordinaria ai sensi dell'art. 14,c - 7 del regolamento citato,
avendone ancora alla data di convocazione del consiglio comunale ,i
tempi per la convocazione in via d'urgenza;
appare sterile se non demagogica la lettera di cui al punto sopra 9), di
invito al primo cittadino, a conferire incarico ad un legale, non avendo
il Presidente del Consiglio comunale alcuna potest nei confronti del
primo cittadino;
e da dire come nel caso in cui il consiglio comunale si fosse pronunciato
negativamente bocciando, quindi, la proposta di delibera " il
Commissario non avrebbe potuto procedere in senso contrario,
delineando tale esplicitato ora formulato, ipotesi di responsabilit ancor
maggiore per coloro i quali hanno fatto si che il consesso comunale non abbia
avuto ad esprimersi. Tale precisazione appare non residuale, in presenza della
circostanza seguente: il consesso comunale gi in data 01.02.01 giusta
delibera n . 9, aveva deliberato bocciando la relativa proposta il
Programma Costruttivo in argomento.
Dai punti analiticamente sopra riportati ed affrontati , si rilevano le irregolarit
come rilevate a conclusione di ciascun paragrafo

2003 21 MARZO BOLOGNA SINDACO IL VICE PORTOBELLO RINNOVA


AFFIDAMENTO PALESTRA DELIBERA GIUNTA 243 14 6 94 ALLA BODY CENTER
RISO NAPOLEONE LUCIDO ANTONINO LUCIDO MARIA STELLA

2003 18 APRILE Il programma di Costruzione redatti dallIng Lascari


Gioacchino prevede la realizzazione di 52 alloggi; 2002 16 settembre la
SA.BA. s.r.l. e la Calliope s.r.l. ripresentano la richiesta di costruzione di per
realizzare 72 alloggi 2001 1 FEBBRAIO BOLOGNA SINDACO AIELLO VICE
RUBINO PORTOBELLO la SA.BA. s.r.l. e la Calliope s.r.l. respinto da parte
del Consiglio Comunale DELIBERAZIONE 9 lapprovazione del Programma
costruttivo DI 72 ALLOGGI EDILIZIA CONVENZIONATA AGEVOLATA CALLIOPE
SPA SA.BA & F SPA U.T.C. USTICANO ARCH GIANBRUNO LA CALLIOPE S.p.a.
BANDIERA LOPEZ ALAMIA IMMOBILIARE LA CALLIOPE LO CICERO MARIA
BANDIERA ROSANNA 2006 4 AGOSTO 2006 SINDACO PORTOBELLO
CALLIOPE SABA SRL ISPEZIONE DR TURANO DDG 272 S8 PER FATTI

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SVOLTISI DURANTE LA CONSILIATURA BOLOGNA OUARTO ARGOMENTO:
PROGRAMMA COSTRUTTWO
Dalla denuncia si evince come la lagnanza attiene pi al momento formale del
procedimento, che non a quello sostanziale di legittimit circa il relativo iter
seguito dall'organo commissariale.
Difatti, sebbene il Commissario avesse diffidato, dopo il suo insediamento,
il Comune in argomento, questo, pare, sia rimasto inerte e non abbia
proceduto all'approvazione del programma costruttivo di che trattasi.
La vicenda si concluder peraltro con Lesautorazione del consesso
comunale, il quale, probabilmente, non avrebbe votato la realizzazione
dell'insediamento di che trattasi, votato invece, d'autorit, dal commissario ad
acta.
Per quanto sopra corre valutare, come da lagnanza, l'iter che ha comportato la
surroga degli organi comunali a favore del Commissario ad acta il quale,
parrebbe, sia stato "agevolato" nel suo compito, da un disguido nella
consegna dell'atto di diffida a convocare il consesso comunale, cui
destinatario era il Presidente del Consiglio.
IL FATTO
l) Con Decreto dell'Assessorato Regionale del Tenitorio e dell'Ambiente, n. 142
de11.02.03 era nominato Commissaria ad acta il funzionario dipendente del
detto Assessorato Mario MEGNA' con il compito di provvedere, in via
sostitutiva all'approvazione del programma costruttivo per la realizzazione di n.
50 alloggi, come proposto dalle ditte CALLIOPE & SA.BA.
Il predetto decreto assessoriale prevedeva,all'art.1 , come il commissario
potesse sostituirsi, oltre che alla Giunta Municipale "amministrazione" al
Consiglio Comunale qualora questo non, si fosse espresso entro il termine d
i 45 giorni dalla trasmissione della proposta di delibera a cura del
detto funzionario regionale.
2) Questo ultimo citato atto, era trasmesso al Presidente del Consiglio
Comunale in data 08.08.2003 con lettera n . di prot. I1643, per il seguito di
competenza con Lavvertenza ' di cui sopra, a proposito della sostituzione
ulteriore spirati i 45 giorni, senza che l'organo Consiliare si fosse espresso.
Ih data 19.09.03 con lettera n . prot. 13353, il Sindaco BOLOGNA Stefano
richiedeva la convocazione del Consiglio Comunale gia sensi dell'art. 14, c.6 del
regolamento dei lavori consiliari, per la trattazione di n. 5 argomenti, tra i
quali non figura l'approvazione del programma costruttivo in
questione.
Lo stesso giorno, con lettera n. prot. 13361, il Presidente del Consiglio
Comunale, CATALDO Erasmo, convocava, in sessione ordinaria per il
giorno 29 Settembre 2003, specificando la richiesta sindacale, il consesso
comunale; ai cinque argomenti richiesti dal primo cittadino, giusta
lettera sopra citata il Presidente del Consiglio, aggiungeva altro punto
da discutere, ovvero "Approvazione programma costruttivo per la
realizzazione d i n. 50 alloggi proposto dalla ditte Immobiliare
CALLIOPE s.r.l. e SA.BA s.r.l., ai sensi dell'art.2 5 della L .R. n.22196".
In data 24.09.03, il Commissario ad acta MEGNA Mario, sostituendosi al
consesso comunale adottava la delibera di approvazione del
programma costruttivo citato.

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In data 30.09.03, in seduta di prosecuzione rispetto al giorno di convocazione
del Consesso su istanza sindacale e su disposizione del Presidente del
Consiglio, con delibera n. 56, era affrontata la discussione in merito
all'adozione della delibera commissariale.
Con lettera in data 06.10.03, n. prot. 14105, il Presidente del Consiglio
Comunale in quanto assente in sede di discussione di cui al punto
sopra 6), significava a tutti i consiglieri comunali, all'Assessore Regionale del
Territorio e dell'Ambiente, al Commissario deliberante ed al Sindaco, come non
abbia ritenuto di procedere a convocazione d'urgenza" rispetto al termine
diffidatorio di 45 giorni di cui all'art. I del decreto assessoriale di nomina del
Commissario: ci, a suo dire, in quanto presumeva come la convocazione
a sua firma seppure tardiva rispetto allo spirare certo dei termini di cui
al decreto detto, fosse sufficiente ad impedire al commissario ad acta
di procedere autonomamente secondo il suo atto di incarico Altres,
con al medesima nota, egli, significava come della nota-diffida
commissariale di cui al punto 2) sopra, egli, ne abbia avuto contezza
soltanto in occasione della convocazione del consiglio comunale,
ovvero in data 19 Settembre 2003.
Con lettera in data 20.10.03, n . di prot. 14781,i l Presidente del Consesso
disponeva al Segretario Comunale l'avvio di un'indagine interna al fine
di accertare i motivi per cui il detto organo non fosse stato reso edotto della
nota-diffida commissariale. Con altra nota, n. prot. 14780, del 21.10.03, il
Presidente del Consiglio, invitava il Sindaco a conferire incarico ad un legale,
per valutare la legittimit dell'operato del Commissario ad acta.
Con lettera in data 27.10.03, n. prot. 14781/, il Segretario Comunale dott.
SCAFIDI Manlio, rispondeva alla nota di cui al punto 8), scongiurando il
sospetto di occultamenti o smarrimenti, con riferimento alla predetta nota
commissariale, la quale sarebbe stata depositata in segreteria nonch nel
fascicolo degli atti da sottoporre all'esame del consiglio comunale.
Da quanto precede nonch dalla lettura della nota a firma del Segretario
Comunale pu dirsi quanto appresso: preliminarmente va fatto notare come
appare poco formale la procedura di trasmettere una nota-diffida di' particolare
rilevanza senza ricorrere al messo comunale o ad altra forma di notifica; dalla
certezza circa la ricezione ne discende difatti l'autorit a sostituirsi all'organo
inadempiente; in caso contrario, sarebbero svuotati di significato i commi 4, 5,
6, dell'art. 15, del vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio
Comunale;
con riferimento alla fattispecie, deve dirsi, come latto di diffida del
commissario, operando un restringimento, od un'estinzione od ancora
una limitazione delle facolt dal destinatario (consiglio comunale),
possa essere ricompreso tra gli atti recettizi, quindi soggetti a
consegna-notifica secondo il relativo istituto;
ci anche in analogia a quanto previsto dall'art. 15, c. 4 del
Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale;
tale ultima precisazione; per, parrebbe essere pi contestabile al segretario
comunale, che al commissario, in quanto, avrebbe dovuto essere
diligenza del primo assistere il funzionario regionale nel proprio
compito; a fortiori se viene precisato come lo scrivente, contattato l'ufficio che

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cura, presso I'A.R.T.A." tali provvedimenti commissariali, quest'ultimo ha, per
voce di un funzionario, come non costituirebbe prassi, quella di operare le
diffide, come quella di che si discorre, a mezzo di notifica formale;
a norma dell'art.12, c.4 del detto regolamento, i Segretario Comunale,
avrebbe dovuto informare il sostituto del Presidente del Consiglio
Comunale, dell'incombenza contingente; ci in particolare modo,
allapprossimarsi della scadenza imposta dalla nota commissariale,
ancorch non notificata a mezzo messo;
c) il Presidente del consiglio comunale, allorquando avuta notizia della nota
commissariale, avrebbe dovuto convocare il consesso comunale in
seduta straordinaria ai sensi dell'art. 14,c - 7 del regolamento citato,
avendone ancora alla data di convocazione del consiglio comunale ,i
tempi per la convocazione in via d'urgenza;
appare sterile se non demagogica la lettera di cui al punto sopra 9), di
invito al primo cittadino, a conferire incarico ad un legale, non avendo
il Presidente del Consiglio comunale alcuna potest nei confronti del
primo cittadino;
e da dire come nel caso in cui il consiglio comunale si fosse pronunciato
negativamente bocciando, quindi, la proposta di delibera " il
Commissario non avrebbe potuto procedere in senso contrario,
delineando tale esplicitato ora formulato, ipotesi di responsabilit ancor
maggiore per coloro i quali hanno fatto si che il consesso comunale non abbia
avuto ad esprimersi. Tale precisazione appare non residuale, in presenza della
circostanza seguente: il consesso comunale gi in data 01.02.01 giusta
delibera n . 9, aveva deliberato bocciando la relativa proposta il
Programma Costruttivo in argomento.
Dai punti analiticamente sopra riportati ed affrontati , si rilevano le irregolarit
come rilevate a conclusione di ciascun paragrafo

2003 5 MAGGIO BOLOGNA SINDACO ALBERT ESPOSTO ABUSIVISMO 4


VILLINI BOLOGNA GAETANO PADRE DEL SINDACO FASCIA RISPETTO
COSTIERO CONTRO LETTERA A ART 15 LR 78 76 DAI RILIEVI
AEROGRAFICI RISULTA CHE LA PROPRIETA BOLOGNA E DENTRO LA
FASCIA DI RISPETTO COSTIERO COMPARTO 1 ZONE C DEL PRG LA LEGGE
71 27 12 78 REGOLA LEDIFICAZIONE MEDIANTE LA REDAZIONE DEI PIANI
PARTICOLAREGGIATI E/O PIANI DI LOTIZZAZIONE. IL PIANO
PARTICOLAREGIATO DEL COMPARTO 1 DELLE ZONE C DEL PRG ADOTTATO
DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE 105 DEL 28 NOVEMBRE 1993 ADOZIONE
REVOCATA CON DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE N 10 DEL 28
FEBBRAIO 1997 GUIDATA DAL SINDACO BOLOGNA

2003 5 MAGGIO BOLOGNA SINDACO 23 SETTEMBRE ALBERT DARPA


BRIGADIERE VITALE DOMENICO VIGILE OLIVERI ROSARIO
SOPRALLUOGO I 4 VILLINI DIFFORMI BOLOGNA GAETANO PADRE
BOLOGNA STEFANO 951 2 3 4 5 ABUSIVISMO 14_124237 150 METRI DA
MARE SOVRINTENDEZA OPERE PRIMARIE

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2003 25 26 MAGGIO ELEZIONI PROVINCIALI STEFANO BOLOGNA
CANDIDATO LISTA N. 13 - DEMOCRAZIA E' LIBERTA' LA MARGHERITA

2003 27 MAGGIO Commissione Edilizia del Comune di Isola esprime parere


negativo sul progetto;

2003 30 MAGGIO BOLOGNA SINDACO ARCHITETTO MONICA


GIAMBRUNO VALGUARNERA SERGIO DIRETTORE GENERALE MANLIO
SCAFIDI LICENZA EDILIZIA 15 LOMBINO GIOVANNA 1947 SACCULLO
RITO POMIERO MOTO GAETANO COMPLEANNO PASSAGGIO DELLE
VIOLE 9 FOGLIO 3 PARTICELLE 339 417 347B 502B 988 MQ IMPASTATO
GIOVANNI ZONA P.P. ZONE C Commissione edilizia 8.9.2006 2)Lombino
Giovanna Sacullo Rito prat 38/5 prot 10467 27.9.05 Richiesta C.e. ai sensi
dellart 13 L. 47/85 per le opere realizzate in difformit alla C.E. 15/3 COMUNE
DI ISOLA DELLE FEMMINE Provincia di Palermo UFFICIO TECNICO III SETTORE
1 SERVIZIO CONCESSIONE EDILIZIA N. 15 /03 del 30/05/2003 Il
Responsabile del III Settore
Vista listanza presentata in data 04.05.2001 prot. n. 5616 dai Sigg. Lombino
Giovanna, nata a Palermo l 11.06.1942 codice fiscale: LMB GNN 42H51 G273 J
e Saccullo Rito nato a Palermo il 06.06.1937, codice fiscale: SCC RTI 37H06
G273 Z, coniugi residenti in Palermo via dei Cantieri n. 23, in qualit di
proprietari, tendente ad ottenere la concessione edilizia per la realizzazione di
una villa trifamiliare a due elevazioni fuori terra oltre piano cantinato su un
lotto di terreno censito in catasto al foglio 3 particelle 339, 417, 347b e 502b
complessivamente esteso mq.988;
Accertato che gli istanti hanno titolo per richiedere il rilascio della concessione
edilizia in forza dellatto di compravendita del 20.09.1979, Notaio Guglielmo
Tanteri di Palermo, registrato al Rep. N. 79987 e al n. 15362 del fascicolo e
trascritto a Palermo il 06.10.1979 ai nn. 35758/30329;
Visti il progetto e la relazione, allegati alla citata istanza, redatti dal Geom.
Giovanni Impastato, iscritto al Collegio dei Geometri della Provincia di Palermo
al n2403;
Considerato che il lotto di terreno di che trattasi ricade interamente in zona C
di cui al P.R.G. adottato con D.A.121/83, ed al P.P. delle zone C scaduto in
data 14.05.2002 cio decorsi dieci anni dal riscontro di legittimit della
deliberazione di C.C. n. 87/91 da parte della CPC con decisione n.
18806/26105 del 14.05.1992;
Vista la Relazione istruttoria redatta per casi analoghi, sulle zone C alla
scadenza dei piani attuativi, redatta in data 29.05.2003, dal Responsabile del
III Settore UTC , la quale del parere che nel caso specifico sopra descritto
non sia necessaria (seppur descritta dalle Norme di Piano) la preventiva
lottizzazione, quindi potrebbe procedersi al rilascio della singola concessione
edilizia che riguarda unarea di limitata estensione (mq. 988) in zona gi
edificata e sufficientemente urbanizzata;
Visto il parere Favorevole espresso dalla C.E.C. nella seduta del 13.02.2002
verbale n03;
Visto il parere dellUfficiale Sanitario espresso in data 19.04.2002 prot. n. 1756
ed introitato presso il protocollo di questo Comune in data 21.05.2002 al n.

118
5523, FAVOREVOLE a condizione che: venga realizzato un pozzetto di raccolta
per le acque piovane e relativa pompa di sollevamento nel piano cantinato ed
inoltre venga assicurato lapprovvigionamento idropotabile e realizzato un
idoneo serbatoio;
Visto il Nulla Osta della Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo prot. n. 10789/I
del 25.09.2001 posizione BB.NN. 77011, a condizione che non venga
realizzata la fascia di coronamento in aggetto ed i balconi vengano protetti da
ringhiere a semplice partitura;
Visto latto di vincolo a parcheggio ed inedificabilit stipulato in data
19.03.2003, dai Sigg.ri Saccullo Rito e Lombino Giovanna, sopra generalizzati,
presso il dottor Mario Marino Notaio in Palermo, registrato al n 37530 del
repertorio e al n601 delle Agenzia delle Entrate Ufficio di Palermo 1 - in data
02.04.2003;
Visti gli strumenti urbanistici vigenti, nonch le norme che ne regolano
lattuazione ed il vigente regolamento edilizio;
Viste le vigenti disposizioni che disciplinano il pagamento del contributo per
oneri di urbanizzazione e costo di costruzione e la loro esenzione e riduzione;
Calcolato, in base allincidenza stabilita dal C.C. il contributo per gli oneri di
urbanizzazione in 6.172,00, la cui prima rata di 1.234,40 risulta pagata
con bollettino postale n.286 del 08.04.2003 mentre per la rimanente somma
stata stipulata polizza fidejussoria n. 610631002 con la FATA
ASSICURAZIONI;
Calcolata la quota di contributo relativa al costo di costruzione in 5.022,21 la
cui prima rata di 1.506,67 risulta pagata con bollettino postale n.- 285 del
08.04.2003, mentre per la rimanente somma stata stipulata polizza
fidejussoria n. 610631002 con la FATA ASSICURAZIONI gruppo Generali, con
sede in Palermo, Via E. Amari n. 162;
Viste la L.17/8/1942, n.1150 , modificata ed integrata dalla L.6/8/1967, n.765,
la L.28/1/1977, n.10, e la L.28/2/1985 , n.47 e successive modifiche ed
integrazioni ;
Viste le LL.RR.31/3/1972, n.19, 26/5/1973, n.21, L. 27/12/1978, n.71,
5/11/1982, n.135 e 10/8/1985, n.37 e le loro successive modifiche ed
integrazioni;
RILASCIA
Ai Sig.ri Saccullo Rito e Lombino Giovanna, generalizzati in premessa,
la Concessione Edilizia per la realizzazione di una di una villa trifamiliare a due
elevazioni fuori terra oltre piano cantinato su un lotto di terreno censito in
catasto al foglio 3 particelle 339, 417, 347b e 502b complessivamente esteso
mq.988, di cui mq. 457,17 occupata dal fabbricato che risulta avere una
volumetria di progetto complessiva di mc. 914,34, mq. 92,00 del lotto
destinato a parcheggio e la rimanente parte gravata interamente da vincolo di
inedificabilit, in conformit al progetto allegato e con losservanza dei
regolamenti comunali di edilizia e di igiene, di tutte le disposizioni vigenti,
nonch delle prescrizioni di cui ai citati nulla osta e pareri e delle seguenti
prescrizioni:
Linizio lavori subordinato al necessario rilascio del relativo Nulla Osta da
parte del Genio Civile;

119
Nessuna modifica pu essere apportata al progetto senza autorizzazione
comunale, pena le sanzioni di cui alla L.R. 37/85;
Debbono essere fatti salvi, riservati e rispettati tutti i diritti di terzi;
Le opere dovranno avere inizio entro un anno dalla notifica della presente ed
essere ultimate e rese abitabili entro tre anni dal loro inizio, pena la
decadenza;
Linizio dei lavori subordinato agli adempimenti di cui alla legge 2/2/1974
n.64 per le opere in cemento armato, e a quelli previsti dalle vigenti norme
antisismiche, che dovranno essere comunicati al Comune;
Nel cantiere deve essere esposta una tabella indicante numero, data e oggetto
della concessione, le generalit del proprietario, del progettista, del direttore e
dellassuntore dei lavori, come prescritto dalla L.R. 37/85;
Il cantiere sui lati prospicienti spazi pubblici deve essere chiuso con assiti e
delineato con segnalazioni anche notturne. Leventuale occupazione di
suolo pubblico dovr essere preventivamente autorizzata;
E vietata la manomissione dei manufatti dei servizi pubblici, la cui presenza
dovr essere segnalata subito allEnte proprietario;
La presente concessione dovr essere custodita sul luogo dei lavori ed esibita
al personale di vigilanza e di controllo del Comune, autorizzato ad accedere al
cantiere, come prescritto dalla L.R.37/85;
E prescritta losservanza di tutte le disposizioni di legge e regolamenti vigenti
in materia, anche se non richiamate nel presente provvedimento;
Le violazioni e le
inosservanze delle norme
vigenti o di quanto prescritto
con la presente concessione
saranno punite come
previsto dalle L.R. 71/78 e
37/85 e L.47/85. Si
autorizza lallaccio fognario.
Il Responsabile del 1
Servizio arch. Sergio
Valguarnera
Per il Responsabile del III Settore
Arch. Monica Giambruno
In presenza di un obbligo di
astensione Il Direttore Generale
Dr. Manlio Scafidi
SI CERTIFICA
Su conforme relazione del messo comunale, che la presente concessione
stata pubblicata allalbo pretorio, ai sensi dellart.37 della L.R. 71/78 per 15
giorni consecutivi, dal 30-05-2003 al 15-06-2003 e che contro la stessa NON
sono stati presentati opposizioni o reclami.
Il Segretario Comunale
Isola delle Femmine, l Dr. Manlio Scafidi

120
2003 30 maggio larch. Monica Giambruno trasmette al dott. Megna, copia
dellestratto del verbale n. 30 del CEC dove si evinceva il PARERE NEGATIVO
allapprovazione del programma costruttivo, con la sola astensione del suo
Presidente Stefano Bologna. 2003 18 APRILE Il programma di Costruzione
redatti dallIng Lascari Gioacchino prevede la realizzazione di 52 alloggi; 2002
16 settembre la SA.BA. s.r.l. e la Calliope s.r.l. ripresentano la richiesta di
costruzione di per realizzare 72 alloggi 2001 1 FEBBRAIO BOLOGNA
SINDACO AIELLO VICE RUBINO PORTOBELLO la SA.BA. s.r.l. e la Calliope
s.r.l. respinto da parte del Consiglio Comunale DELIBERAZIONE 9
lapprovazione del Programma costruttivo DI 72 ALLOGGI EDILIZIA
CONVENZIONATA AGEVOLATA CALLIOPE SPA SA.BA & F SPA U.T.C.
USTICANO ARCH GIANBRUNO LA CALLIOPE S.p.a. BANDIERA LOPEZ ALAMIA
IMMOBILIARE LA CALLIOPE LO CICERO MARIA BANDIERA ROSANNA 2006 4
AGOSTO 2006 SINDACO PORTOBELLO CALLIOPE SABA SRL ISPEZIONE
DR TURANO DDG 272 S8 PER FATTI SVOLTISI DURANTE LA
CONSILIATURA BOLOGNA OUARTO ARGOMENTO: PROGRAMMA
COSTRUTTWO
Dalla denuncia si evince come la lagnanza attiene pi al momento formale del
procedimento, che non a quello sostanziale di legittimit circa il relativo iter
seguito dall'organo commissariale.
Difatti, sebbene il Commissario avesse diffidato, dopo il suo insediamento,
il Comune in argomento, questo, pare, sia rimasto inerte e non abbia
proceduto all'approvazione del programma costruttivo di che trattasi.
La vicenda si concluder peraltro con Lesautorazione del consesso
comunale, il quale, probabilmente, non avrebbe votato la realizzazione
dell'insediamento di che trattasi, votato invece, d'autorit, dal commissario ad
acta.
Per quanto sopra corre valutare, come da lagnanza, l'iter che ha comportato la
surroga degli organi comunali a favore del Commissario ad acta il quale,
parrebbe, sia stato "agevolato" nel suo compito, da un disguido nella
consegna dell'atto di diffida a convocare il consesso comunale, cui
destinatario era il Presidente del Consiglio.
IL FATTO
l) Con Decreto dell'Assessorato Regionale del Tenitorio e dell'Ambiente, n. 142
de11.02.03 era nominato Commissaria ad acta il funzionario dipendente del
detto Assessorato Mario MEGNA' con il compito di provvedere, in via
sostitutiva all'approvazione del programma costruttivo per la realizzazione di n.
50 alloggi, come proposto dalle ditte CALLIOPE & SA.BA.
Il predetto decreto assessoriale prevedeva,all'art.1 , come il commissario
potesse sostituirsi, oltre che alla Giunta Municipale "amministrazione" al
Consiglio Comunale qualora questo non, si fosse espresso entro il termine d
i 45 giorni dalla trasmissione della proposta di delibera a cura del
detto funzionario regionale.
2) Questo ultimo citato atto, era trasmesso al Presidente del Consiglio
Comunale in data 08.08.2003 con lettera n . di prot. I1643, per il seguito di

121
competenza con Lavvertenza ' di cui sopra, a proposito della sostituzione
ulteriore spirati i 45 giorni, senza che l'organo Consiliare si fosse espresso.
Ih data 19.09.03 con lettera n . prot. 13353, il Sindaco BOLOGNA Stefano
richiedeva la convocazione del Consiglio Comunale gia sensi dell'art. 14, c.6 del
regolamento dei lavori consiliari, per la trattazione di n. 5 argomenti, tra i
quali non figura l'approvazione del programma costruttivo in
questione.
Lo stesso giorno, con lettera n. prot. 13361, il Presidente del Consiglio
Comunale, CATALDO Erasmo, convocava, in sessione ordinaria per il
giorno 29 Settembre 2003, specificando la richiesta sindacale, il consesso
comunale; ai cinque argomenti richiesti dal primo cittadino, giusta
lettera sopra citata il Presidente del Consiglio, aggiungeva altro punto
da discutere, ovvero "Approvazione programma costruttivo per la
realizzazione d i n. 50 alloggi proposto dalla ditte Immobiliare
CALLIOPE s.r.l. e SA.BA s.r.l., ai sensi dell'art.2 5 della L .R. n.22196".
In data 24.09.03, il Commissario ad acta MEGNA Mario, sostituendosi al
consesso comunale adottava la delibera di approvazione del
programma costruttivo citato.
In data 30.09.03, in seduta di prosecuzione rispetto al giorno di convocazione
del Consesso su istanza sindacale e su disposizione del Presidente del
Consiglio, con delibera n. 56, era affrontata la discussione in merito
all'adozione della delibera commissariale.
Con lettera in data 06.10.03, n. prot. 14105, il Presidente del Consiglio
Comunale in quanto assente in sede di discussione di cui al punto
sopra 6), significava a tutti i consiglieri comunali, all'Assessore Regionale del
Territorio e dell'Ambiente, al Commissario deliberante ed al Sindaco, come non
abbia ritenuto di procedere a convocazione d'urgenza" rispetto al termine
diffidatorio di 45 giorni di cui all'art. I del decreto assessoriale di nomina del
Commissario: ci, a suo dire, in quanto presumeva come la convocazione
a sua firma seppure tardiva rispetto allo spirare certo dei termini di cui
al decreto detto, fosse sufficiente ad impedire al commissario ad acta
di procedere autonomamente secondo il suo atto di incarico Altres,
con al medesima nota, egli, significava come della nota-diffida
commissariale di cui al punto 2) sopra, egli, ne abbia avuto contezza
soltanto in occasione della convocazione del consiglio comunale,
ovvero in data 19 Settembre 2003.
Con lettera in data 20.10.03, n . di prot. 14781,i l Presidente del Consesso
disponeva al Segretario Comunale l'avvio di un'indagine interna al fine
di accertare i motivi per cui il detto organo non fosse stato reso edotto della
nota-diffida commissariale. Con altra nota, n. prot. 14780, del 21.10.03, il
Presidente del Consiglio, invitava il Sindaco a conferire incarico ad un legale,
per valutare la legittimit dell'operato del Commissario ad acta.
Con lettera in data 27.10.03, n. prot. 14781/, il Segretario Comunale dott.
SCAFIDI Manlio, rispondeva alla nota di cui al punto 8), scongiurando il
sospetto di occultamenti o smarrimenti, con riferimento alla predetta nota
commissariale, la quale sarebbe stata depositata in segreteria nonch nel
fascicolo degli atti da sottoporre all'esame del consiglio comunale.

122
Da quanto precede nonch dalla lettura della nota a firma del Segretario
Comunale pu dirsi quanto appresso: preliminarmente va fatto notare come
appare poco formale la procedura di trasmettere una nota-diffida di' particolare
rilevanza senza ricorrere al messo comunale o ad altra forma di notifica; dalla
certezza circa la ricezione ne discende difatti l'autorit a sostituirsi all'organo
inadempiente; in caso contrario, sarebbero svuotati di significato i commi 4, 5,
6, dell'art. 15, del vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio
Comunale;
con riferimento alla fattispecie, deve dirsi, come latto di diffida del
commissario, operando un restringimento, od un'estinzione od ancora
una limitazione delle facolt dal destinatario (consiglio comunale),
possa essere ricompreso tra gli atti recettizi, quindi soggetti a
consegna-notifica secondo il relativo istituto;
ci anche in analogia a quanto previsto dall'art. 15, c. 4 del
Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale;
tale ultima precisazione; per, parrebbe essere pi contestabile al segretario
comunale, che al commissario, in quanto, avrebbe dovuto essere
diligenza del primo assistere il funzionario regionale nel proprio
compito; a fortiori se viene precisato come lo scrivente, contattato l'ufficio che
cura, presso I'A.R.T.A." tali provvedimenti commissariali, quest'ultimo ha, per
voce di un funzionario, come non costituirebbe prassi, quella di operare le
diffide, come quella di che si discorre, a mezzo di notifica formale;
a norma dell'art.12, c.4 del detto regolamento, i Segretario Comunale,
avrebbe dovuto informare il sostituto del Presidente del Consiglio
Comunale, dell'incombenza contingente; ci in particolare modo,
allapprossimarsi della scadenza imposta dalla nota commissariale,
ancorch non notificata a mezzo messo;
c) il Presidente del consiglio comunale, allorquando avuta notizia della nota
commissariale, avrebbe dovuto convocare il consesso comunale in
seduta straordinaria ai sensi dell'art. 14,c - 7 del regolamento citato,
avendone ancora alla data di convocazione del consiglio comunale ,i
tempi per la convocazione in via d'urgenza;
appare sterile se non demagogica la lettera di cui al punto sopra 9), di
invito al primo cittadino, a conferire incarico ad un legale, non avendo
il Presidente del Consiglio comunale alcuna potest nei confronti del
primo cittadino;
e da dire come nel caso in cui il consiglio comunale si fosse pronunciato
negativamente bocciando, quindi, la proposta di delibera " il
Commissario non avrebbe potuto procedere in senso contrario,
delineando tale esplicitato ora formulato, ipotesi di responsabilit ancor
maggiore per coloro i quali hanno fatto si che il consesso comunale non abbia
avuto ad esprimersi. Tale precisazione appare non residuale, in presenza della
circostanza seguente: il consesso comunale gi in data 01.02.01 giusta
delibera n . 9, aveva deliberato bocciando la relativa proposta il
Programma Costruttivo in argomento.
Dai punti analiticamente sopra riportati ed affrontati , si rilevano le irregolarit
come rilevate a conclusione di ciascun paragrafo

123
2003 30 GIUGNO BOLOGNA SINDACO SINDACO VICE AIELLO RUBINO
PORTOBELLO RICHIESTA APPROVAZIONE PROGRAMMA COSTRUTTIVO DI 52
ALLOGGI PROTOCOLLO COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE 9571 INGEGNERE
USTICANO PROGRAMMA COSTRUTTIVO DI 50 ALLOGGI ARCH GIANBRUNO LA
CALLIOPE S.p.a. BANDIERA LOPEZ ALAMIA IMMOBILIARE LA CALLIOPE LO
CICERO MARIA BANDIERA ROSANNA 2003 30 maggio larch. Monica
Giambruno trasmette al dott. Megna, copia dellestratto del verbale n. 30 del
CEC dove si evinceva il PARERE NEGATIVO allapprovazione del programma
costruttivo, con la sola astensione del suo Presidente Stefano Bologna. 2003
18 APRILE Il programma di Costruzione redatti dallIng Lascari Gioacchino
prevede la realizzazione di 52 alloggi; 2002 16 settembre la SA.BA. s.r.l. e
la Calliope s.r.l. ripresentano la richiesta di costruzione di per realizzare 72
alloggi 2001 1 FEBBRAIO BOLOGNA SINDACO AIELLO VICE RUBINO
PORTOBELLO la SA.BA. s.r.l. e la Calliope s.r.l. respinto da parte del
Consiglio Comunale DELIBERAZIONE 9 lapprovazione del Programma
costruttivo DI 72 ALLOGGI EDILIZIA CONVENZIONATA AGEVOLATA CALLIOPE
SPA SA.BA & F SPA U.T.C. USTICANO ARCH GIANBRUNO LA CALLIOPE S.p.a.
BANDIERA LOPEZ ALAMIA IMMOBILIARE LA CALLIOPE LO CICERO MARIA
BANDIERA ROSANNA 2006 4 AGOSTO 2006 SINDACO PORTOBELLO
CALLIOPE SABA SRL ISPEZIONE DR TURANO DDG 272 S8 PER FATTI
SVOLTISI DURANTE LA CONSILIATURA BOLOGNA OUARTO ARGOMENTO:
PROGRAMMA COSTRUTTWO
Dalla denuncia si evince come la lagnanza attiene pi al momento formale del
procedimento, che non a quello sostanziale di legittimit circa il relativo iter
seguito dall'organo commissariale.
Difatti, sebbene il Commissario avesse diffidato, dopo il suo insediamento,
il Comune in argomento, questo, pare, sia rimasto inerte e non abbia
proceduto all'approvazione del programma costruttivo di che trattasi.
La vicenda si concluder peraltro con Lesautorazione del consesso
comunale, il quale, probabilmente, non avrebbe votato la realizzazione
dell'insediamento di che trattasi, votato invece, d'autorit, dal commissario ad
acta.
Per quanto sopra corre valutare, come da lagnanza, l'iter che ha comportato la
surroga degli organi comunali a favore del Commissario ad acta il quale,
parrebbe, sia stato "agevolato" nel suo compito, da un disguido nella
consegna dell'atto di diffida a convocare il consesso comunale, cui
destinatario era il Presidente del Consiglio.
IL FATTO
l) Con Decreto dell'Assessorato Regionale del Tenitorio e dell'Ambiente, n. 142
de11.02.03 era nominato Commissaria ad acta il funzionario dipendente del
detto Assessorato Mario MEGNA' con il compito di provvedere, in via
sostitutiva all'approvazione del programma costruttivo per la realizzazione di n.
50 alloggi, come proposto dalle ditte CALLIOPE & SA.BA.
Il predetto decreto assessoriale prevedeva,all'art.1 , come il commissario
potesse sostituirsi, oltre che alla Giunta Municipale "amministrazione" al
Consiglio Comunale qualora questo non, si fosse espresso entro il termine d
i 45 giorni dalla trasmissione della proposta di delibera a cura del
detto funzionario regionale.

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2) Questo ultimo citato atto, era trasmesso al Presidente del Consiglio
Comunale in data 08.08.2003 con lettera n . di prot. I1643, per il seguito di
competenza con Lavvertenza ' di cui sopra, a proposito della sostituzione
ulteriore spirati i 45 giorni, senza che l'organo Consiliare si fosse espresso.
Ih data 19.09.03 con lettera n . prot. 13353, il Sindaco BOLOGNA Stefano
richiedeva la convocazione del Consiglio Comunale gia sensi dell'art. 14, c.6 del
regolamento dei lavori consiliari, per la trattazione di n. 5 argomenti, tra i
quali non figura l'approvazione del programma costruttivo in
questione.
Lo stesso giorno, con lettera n. prot. 13361, il Presidente del Consiglio
Comunale, CATALDO Erasmo, convocava, in sessione ordinaria per il
giorno 29 Settembre 2003, specificando la richiesta sindacale, il consesso
comunale; ai cinque argomenti richiesti dal primo cittadino, giusta
lettera sopra citata il Presidente del Consiglio, aggiungeva altro punto
da discutere, ovvero "Approvazione programma costruttivo per la
realizzazione d i n. 50 alloggi proposto dalla ditte Immobiliare
CALLIOPE s.r.l. e SA.BA s.r.l., ai sensi dell'art.2 5 della L .R. n.22196".
In data 24.09.03, il Commissario ad acta MEGNA Mario, sostituendosi al
consesso comunale adottava la delibera di approvazione del
programma costruttivo citato.
In data 30.09.03, in seduta di prosecuzione rispetto al giorno di convocazione
del Consesso su istanza sindacale e su disposizione del Presidente del
Consiglio, con delibera n. 56, era affrontata la discussione in merito
all'adozione della delibera commissariale.
Con lettera in data 06.10.03, n. prot. 14105, il Presidente del Consiglio
Comunale in quanto assente in sede di discussione di cui al punto
sopra 6), significava a tutti i consiglieri comunali, all'Assessore Regionale del
Territorio e dell'Ambiente, al Commissario deliberante ed al Sindaco, come non
abbia ritenuto di procedere a convocazione d'urgenza" rispetto al termine
diffidatorio di 45 giorni di cui all'art. I del decreto assessoriale di nomina del
Commissario: ci, a suo dire, in quanto presumeva come la convocazione
a sua firma seppure tardiva rispetto allo spirare certo dei termini di cui
al decreto detto, fosse sufficiente ad impedire al commissario ad acta
di procedere autonomamente secondo il suo atto di incarico Altres,
con al medesima nota, egli, significava come della nota-diffida
commissariale di cui al punto 2) sopra, egli, ne abbia avuto contezza
soltanto in occasione della convocazione del consiglio comunale,
ovvero in data 19 Settembre 2003.
Con lettera in data 20.10.03, n . di prot. 14781,i l Presidente del Consesso
disponeva al Segretario Comunale l'avvio di un'indagine interna al fine
di accertare i motivi per cui il detto organo non fosse stato reso edotto della
nota-diffida commissariale. Con altra nota, n. prot. 14780, del 21.10.03, il
Presidente del Consiglio, invitava il Sindaco a conferire incarico ad un legale,
per valutare la legittimit dell'operato del Commissario ad acta.
Con lettera in data 27.10.03, n. prot. 14781/, il Segretario Comunale dott.
SCAFIDI Manlio, rispondeva alla nota di cui al punto 8), scongiurando il
sospetto di occultamenti o smarrimenti, con riferimento alla predetta nota

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commissariale, la quale sarebbe stata depositata in segreteria nonch nel
fascicolo degli atti da sottoporre all'esame del consiglio comunale.
Da quanto precede nonch dalla lettura della nota a firma del Segretario
Comunale pu dirsi quanto appresso: preliminarmente va fatto notare come
appare poco formale la procedura di trasmettere una nota-diffida di' particolare
rilevanza senza ricorrere al messo comunale o ad altra forma di notifica; dalla
certezza circa la ricezione ne discende difatti l'autorit a sostituirsi all'organo
inadempiente; in caso contrario, sarebbero svuotati di significato i commi 4, 5,
6, dell'art. 15, del vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio
Comunale;
con riferimento alla fattispecie, deve dirsi, come latto di diffida del
commissario, operando un restringimento, od un'estinzione od ancora
una limitazione delle facolt dal destinatario (consiglio comunale),
possa essere ricompreso tra gli atti recettizi, quindi soggetti a
consegna-notifica secondo il relativo istituto;
ci anche in analogia a quanto previsto dall'art. 15, c. 4 del
Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale;
tale ultima precisazione; per, parrebbe essere pi contestabile al segretario
comunale, che al commissario, in quanto, avrebbe dovuto essere
diligenza del primo assistere il funzionario regionale nel proprio
compito; a fortiori se viene precisato come lo scrivente, contattato l'ufficio che
cura, presso I'A.R.T.A." tali provvedimenti commissariali, quest'ultimo ha, per
voce di un funzionario, come non costituirebbe prassi, quella di operare le
diffide, come quella di che si discorre, a mezzo di notifica formale;
a norma dell'art.12, c.4 del detto regolamento, i Segretario Comunale,
avrebbe dovuto informare il sostituto del Presidente del Consiglio
Comunale, dell'incombenza contingente; ci in particolare modo,
allapprossimarsi della scadenza imposta dalla nota commissariale,
ancorch non notificata a mezzo messo;
c) il Presidente del consiglio comunale, allorquando avuta notizia della nota
commissariale, avrebbe dovuto convocare il consesso comunale in
seduta straordinaria ai sensi dell'art. 14,c - 7 del regolamento citato,
avendone ancora alla data di convocazione del consiglio comunale ,i
tempi per la convocazione in via d'urgenza;
appare sterile se non demagogica la lettera di cui al punto sopra 9), di
invito al primo cittadino, a conferire incarico ad un legale, non avendo
il Presidente del Consiglio comunale alcuna potest nei confronti del
primo cittadino;
e da dire come nel caso in cui il consiglio comunale si fosse pronunciato
negativamente bocciando, quindi, la proposta di delibera " il
Commissario non avrebbe potuto procedere in senso contrario,
delineando tale esplicitato ora formulato, ipotesi di responsabilit ancor
maggiore per coloro i quali hanno fatto si che il consesso comunale non abbia
avuto ad esprimersi. Tale precisazione appare non residuale, in presenza della
circostanza seguente: il consesso comunale gi in data 01.02.01 giusta
delibera n . 9, aveva deliberato bocciando la relativa proposta il
Programma Costruttivo in argomento.

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Dai punti analiticamente sopra riportati ed affrontati , si rilevano le irregolarit
come rilevate a conclusione di ciascun paragrafo

2003 17 LUGLIO la Commissione Edilizia Comunale di Isola esprime parere


favorevole per 50 alloggi vista la perizia giurata del progettista ING Lascari
Gioacchino 2003 30 GIUGNO BOLOGNA SINDACO SINDACO VICE
AIELLO RUBINO PORTOBELLO RICHIESTA APPROVAZIONE PROGRAMMA
COSTRUTTIVO DI 52 ALLOGGI PROTOCOLLO COMUNE DI ISOLA DELLE
FEMMINE 9571 INGEGNERE USTICANO PROGRAMMA COSTRUTTIVO DI 50
ALLOGGI ARCH GIANBRUNO LA CALLIOPE S.p.a. BANDIERA LOPEZ ALAMIA
IMMOBILIARE LA CALLIOPE LO CICERO MARIA BANDIERA ROSANNA 2003 30
maggio larch. Monica Giambruno trasmette al dott. Megna, copia
dellestratto del verbale n. 30 del CEC dove si evinceva il PARERE NEGATIVO
allapprovazione del programma costruttivo, con la sola astensione del suo
Presidente Stefano Bologna. 2003 18 APRILE Il programma di Costruzione
redatti dallIng Lascari Gioacchino prevede la realizzazione di 52 alloggi; 2002
16 settembre la SA.BA. s.r.l. e la Calliope s.r.l. ripresentano la richiesta di
costruzione di per realizzare 72 alloggi 2001 1 FEBBRAIO BOLOGNA
SINDACO AIELLO VICE RUBINO PORTOBELLO la SA.BA. s.r.l. e la Calliope
s.r.l. respinto da parte del Consiglio Comunale DELIBERAZIONE 9
lapprovazione del Programma costruttivo DI 72 ALLOGGI EDILIZIA
CONVENZIONATA AGEVOLATA CALLIOPE SPA SA.BA & F SPA U.T.C.
USTICANO ARCH GIANBRUNO LA CALLIOPE S.p.a. BANDIERA LOPEZ ALAMIA
IMMOBILIARE LA CALLIOPE LO CICERO MARIA BANDIERA ROSANNA 2006 4
AGOSTO 2006 SINDACO PORTOBELLO CALLIOPE SABA SRL ISPEZIONE
DR TURANO DDG 272 S8 PER FATTI SVOLTISI DURANTE LA
CONSILIATURA BOLOGNA OUARTO ARGOMENTO: PROGRAMMA
COSTRUTTIVO
Dalla denuncia si evince come la lagnanza attiene pi al momento formale del
procedimento, che non a quello sostanziale di legittimit circa il relativo iter
seguito dall'organo commissariale.
Difatti, sebbene il Commissario avesse diffidato, dopo il suo insediamento,
il Comune in argomento, questo, pare, sia rimasto inerte e non abbia
proceduto all'approvazione del programma costruttivo di che trattasi.
La vicenda si concluder peraltro con Lesautorazione del consesso
comunale, il quale, probabilmente, non avrebbe votato la realizzazione
dell'insediamento di che trattasi, votato invece, d'autorit, dal commissario ad
acta.
Per quanto sopra corre valutare, come da lagnanza, l'iter che ha comportato la
surroga degli organi comunali a favore del Commissario ad acta il quale,
parrebbe, sia stato "agevolato" nel suo compito, da un disguido nella
consegna dell'atto di diffida a convocare il consesso comunale, cui
destinatario era il Presidente del Consiglio.
IL FATTO
l) Con Decreto dell'Assessorato Regionale del Tenitorio e dell'Ambiente, n. 142
de11.02.03 era nominato Commissaria ad acta il funzionario dipendente del
detto Assessorato Mario MEGNA' con il compito di provvedere, in via

127
sostitutiva all'approvazione del programma costruttivo per la realizzazione di n.
50 alloggi, come proposto dalle ditte CALLIOPE & SA.BA.
Il predetto decreto assessoriale prevedeva,all'art.1 , come il commissario
potesse sostituirsi, oltre che alla Giunta Municipale "amministrazione" al
Consiglio Comunale qualora questo non, si fosse espresso entro il termine d
i 45 giorni dalla trasmissione della proposta di delibera a cura del
detto funzionario regionale.
2) Questo ultimo citato atto, era trasmesso al Presidente del Consiglio
Comunale in data 08.08.2003 con lettera n . di prot. I1643, per il seguito di
competenza con Lavvertenza ' di cui sopra, a proposito della sostituzione
ulteriore spirati i 45 giorni, senza che l'organo Consiliare si fosse espresso.
Ih data 19.09.03 con lettera n . prot. 13353, il Sindaco BOLOGNA Stefano
richiedeva la convocazione del Consiglio Comunale gia sensi dell'art. 14, c.6 del
regolamento dei lavori consiliari, per la trattazione di n. 5 argomenti, tra i
quali non figura l'approvazione del programma costruttivo in
questione.
Lo stesso giorno, con lettera n. prot. 13361, il Presidente del Consiglio
Comunale, CATALDO Erasmo, convocava, in sessione ordinaria per il
giorno 29 Settembre 2003, specificando la richiesta sindacale, il consesso
comunale; ai cinque argomenti richiesti dal primo cittadino, giusta
lettera sopra citata il Presidente del Consiglio, aggiungeva altro punto
da discutere, ovvero "Approvazione programma costruttivo per la
realizzazione d i n. 50 alloggi proposto dalla ditte Immobiliare
CALLIOPE s.r.l. e SA.BA s.r.l., ai sensi dell'art.2 5 della L .R. n.22196".
In data 24.09.03, il Commissario ad acta MEGNA Mario, sostituendosi al
consesso comunale adottava la delibera di approvazione del
programma costruttivo citato.
In data 30.09.03, in seduta di prosecuzione rispetto al giorno di convocazione
del Consesso su istanza sindacale e su disposizione del Presidente del
Consiglio, con delibera n. 56, era affrontata la discussione in merito
all'adozione della delibera commissariale.
Con lettera in data 06.10.03, n. prot. 14105, il Presidente del Consiglio
Comunale in quanto assente in sede di discussione di cui al punto
sopra 6), significava a tutti i consiglieri comunali, all'Assessore Regionale del
Territorio e dell'Ambiente, al Commissario deliberante ed al Sindaco, come non
abbia ritenuto di procedere a convocazione d'urgenza" rispetto al termine
diffidatorio di 45 giorni di cui all'art. I del decreto assessoriale di nomina del
Commissario: ci, a suo dire, in quanto presumeva come la convocazione
a sua firma seppure tardiva rispetto allo spirare certo dei termini di cui
al decreto detto, fosse sufficiente ad impedire al commissario ad acta
di procedere autonomamente secondo il suo atto di incarico Altres,
con al medesima nota, egli, significava come della nota-diffida
commissariale di cui al punto 2) sopra, egli, ne abbia avuto contezza
soltanto in occasione della convocazione del consiglio comunale,
ovvero in data 19 Settembre 2003.
Con lettera in data 20.10.03, n . di prot. 14781,i l Presidente del Consesso
disponeva al Segretario Comunale l'avvio di un'indagine interna al fine
di accertare i motivi per cui il detto organo non fosse stato reso edotto della

128
nota-diffida commissariale. Con altra nota, n. prot. 14780, del 21.10.03, il
Presidente del Consiglio, invitava il Sindaco a conferire incarico ad un legale,
per valutare la legittimit dell'operato del Commissario ad acta.
Con lettera in data 27.10.03, n. prot. 14781/, il Segretario Comunale dott.
SCAFIDI Manlio, rispondeva alla nota di cui al punto 8), scongiurando il
sospetto di occultamenti o smarrimenti, con riferimento alla predetta nota
commissariale, la quale sarebbe stata depositata in segreteria nonch nel
fascicolo degli atti da sottoporre all'esame del consiglio comunale.
Da quanto precede nonch dalla lettura della nota a firma del Segretario
Comunale pu dirsi quanto appresso: preliminarmente va fatto notare come
appare poco formale la procedura di trasmettere una nota-diffida di' particolare
rilevanza senza ricorrere al messo comunale o ad altra forma di notifica; dalla
certezza circa la ricezione ne discende difatti l'autorit a sostituirsi all'organo
inadempiente; in caso contrario, sarebbero svuotati di significato i commi 4, 5,
6, dell'art. 15, del vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio
Comunale;
con riferimento alla fattispecie, deve dirsi, come latto di diffida del
commissario, operando un restringimento, od un'estinzione od ancora
una limitazione delle facolt dal destinatario (consiglio comunale),
possa essere ricompreso tra gli atti recettizi, quindi soggetti a
consegna-notifica secondo il relativo istituto;
ci anche in analogia a quanto previsto dall'art. 15, c. 4 del
Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale;
tale ultima precisazione; per, parrebbe essere pi contestabile al segretario
comunale, che al commissario, in quanto, avrebbe dovuto essere
diligenza del primo assistere il funzionario regionale nel proprio
compito; a fortiori se viene precisato come lo scrivente, contattato l'ufficio che
cura, presso I'A.R.T.A." tali provvedimenti commissariali, quest'ultimo ha, per
voce di un funzionario, come non costituirebbe prassi, quella di operare le
diffide, come quella di che si discorre, a mezzo di notifica formale;
a norma dell'art.12, c.4 del detto regolamento, i Segretario Comunale,
avrebbe dovuto informare il sostituto del Presidente del Consiglio
Comunale, dell'incombenza contingente; ci in particolare modo,
allapprossimarsi della scadenza imposta dalla nota commissariale,
ancorch non notificata a mezzo messo;
c) il Presidente del consiglio comunale, allorquando avuta notizia della nota
commissariale, avrebbe dovuto convocare il consesso comunale in
seduta straordinaria ai sensi dell'art. 14,c - 7 del regolamento citato,
avendone ancora alla data di convocazione del consiglio comunale ,i
tempi per la convocazione in via d'urgenza;
appare sterile se non demagogica la lettera di cui al punto sopra 9), di
invito al primo cittadino, a conferire incarico ad un legale, non avendo
il Presidente del Consiglio comunale alcuna potest nei confronti del
primo cittadino;
e da dire come nel caso in cui il consiglio comunale si fosse pronunciato
negativamente bocciando, quindi, la proposta di delibera " il
Commissario non avrebbe potuto procedere in senso contrario,
delineando tale esplicitato ora formulato, ipotesi di responsabilit ancor

129
maggiore per coloro i quali hanno fatto si che il consesso comunale non abbia
avuto ad esprimersi. Tale precisazione appare non residuale, in presenza della
circostanza seguente: il consesso comunale gi in data 01.02.01 giusta
delibera n . 9, aveva deliberato bocciando la relativa proposta il
Programma Costruttivo in argomento.
Dai punti analiticamente sopra riportati ed affrontati , si rilevano le irregolarit
come rilevate a conclusione di ciascun paragrafo

2003 21 luglio larch. Giambruno comunicava alle ditte Calliope e Sa.Ba. il


parere favorevole della CEC a condizione che il progetto esecutivo si adeguava
alle prescrizioni stabilite nella seduta. 2003 17 LUGLIO la Commissione
Edilizia Comunale di Isola esprime parere favorevole per 50 alloggi vista la
perizia giurata del progettista ING Lascari Gioacchino 2003 30 GIUGNO
BOLOGNA SINDACO VICE AIELLO RUBINO PORTOBELLO RICHIESTA
APPROVAZIONE PROGRAMMA COSTRUTTIVO DI 52 ALLOGGI PROTOCOLLO
COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE 9571 INGEGNERE USTICANO
PROGRAMMA COSTRUTTIVO DI 50 ALLOGGI ARCH GIANBRUNO LA CALLIOPE
S.p.a. BANDIERA LOPEZ ALAMIA IMMOBILIARE LA CALLIOPE LO CICERO
MARIA BANDIERA ROSANNA 2003 30 maggio larch. Monica Giambruno
trasmette al dott. Megna, copia dellestratto del verbale n. 30 del CEC dove si
evinceva il PARERE NEGATIVO allapprovazione del programma costruttivo,
con la sola astensione del suo Presidente Stefano Bologna. 2003 18 APRILE
Il programma di Costruzione redatti dallIng Lascari Gioacchino prevede la
realizzazione di 52 alloggi; 2002 16 settembre la SA.BA. s.r.l. e la Calliope
s.r.l. ripresentano la richiesta di costruzione di per realizzare 72 alloggi 2001 1
FEBBRAIO BOLOGNA SINDACO AIELLO VICE RUBINO PORTOBELLO la
SA.BA. s.r.l. e la Calliope s.r.l. respinto da parte del Consiglio Comunale
DELIBERAZIONE 9 lapprovazione del Programma costruttivo DI 72 ALLOGGI
EDILIZIA CONVENZIONATA AGEVOLATA CALLIOPE SPA SA.BA & F SPA U.T.C.
USTICANO ARCH GIANBRUNO LA CALLIOPE S.p.a. BANDIERA LOPEZ ALAMIA
IMMOBILIARE LA CALLIOPE LO CICERO MARIA BANDIERA ROSANNA 2006 4
AGOSTO 2006 SINDACO PORTOBELLO CALLIOPE SABA SRL ISPEZIONE
DR TURANO DDG 272 S8 PER FATTI SVOLTISI DURANTE LA
CONSILIATURA BOLOGNA OUARTO ARGOMENTO: PROGRAMMA
COSTRUTTWO
Dalla denuncia si evince come la lagnanza attiene pi al momento formale del
procedimento, che non a quello sostanziale di legittimit circa il relativo iter
seguito dall'organo commissariale.
Difatti, sebbene il Commissario avesse diffidato, dopo il suo insediamento,
il Comune in argomento, questo, pare, sia rimasto inerte e non abbia
proceduto all'approvazione del programma costruttivo di che trattasi.
La vicenda si concluder peraltro con Lesautorazione del consesso
comunale, il quale, probabilmente, non avrebbe votato la realizzazione
dell'insediamento di che trattasi, votato invece, d'autorit, dal commissario ad
acta.
Per quanto sopra corre valutare, come da lagnanza, l'iter che ha comportato la
surroga degli organi comunali a favore del Commissario ad acta il quale,
parrebbe, sia stato "agevolato" nel suo compito, da un disguido nella

130
consegna dell'atto di diffida a convocare il consesso comunale, cui
destinatario era il Presidente del Consiglio.
IL FATTO
l) Con Decreto dell'Assessorato Regionale del Tenitorio e dell'Ambiente, n. 142
de11.02.03 era nominato Commissaria ad acta il funzionario dipendente del
detto Assessorato Mario MEGNA' con il compito di provvedere, in via
sostitutiva all'approvazione del programma costruttivo per la realizzazione di n.
50 alloggi, come proposto dalle ditte CALLIOPE & SA.BA.
Il predetto decreto assessoriale prevedeva,all'art.1 , come il commissario
potesse sostituirsi, oltre che alla Giunta Municipale "amministrazione" al
Consiglio Comunale qualora questo non, si fosse espresso entro il termine d
i 45 giorni dalla trasmissione della proposta di delibera a cura del
detto funzionario regionale.
2) Questo ultimo citato atto, era trasmesso al Presidente del Consiglio
Comunale in data 08.08.2003 con lettera n . di prot. I1643, per il seguito di
competenza con Lavvertenza ' di cui sopra, a proposito della sostituzione
ulteriore spirati i 45 giorni, senza che l'organo Consiliare si fosse espresso.
Ih data 19.09.03 con lettera n . prot. 13353, il Sindaco BOLOGNA Stefano
richiedeva la convocazione del Consiglio Comunale gia sensi dell'art. 14, c.6 del
regolamento dei lavori consiliari, per la trattazione di n. 5 argomenti, tra i
quali non figura l'approvazione del programma costruttivo in
questione.
Lo stesso giorno, con lettera n. prot. 13361, il Presidente del Consiglio
Comunale, CATALDO Erasmo, convocava, in sessione ordinaria per il
giorno 29 Settembre 2003, specificando la richiesta sindacale, il consesso
comunale; ai cinque argomenti richiesti dal primo cittadino, giusta
lettera sopra citata il Presidente del Consiglio, aggiungeva altro punto
da discutere, ovvero "Approvazione programma costruttivo per la
realizzazione d i n. 50 alloggi proposto dalla ditte Immobiliare
CALLIOPE s.r.l. e SA.BA s.r.l., ai sensi dell'art.2 5 della L .R. n.22196".
In data 24.09.03, il Commissario ad acta MEGNA Mario, sostituendosi al
consesso comunale adottava la delibera di approvazione del
programma costruttivo citato.
In data 30.09.03, in seduta di prosecuzione rispetto al giorno di convocazione
del Consesso su istanza sindacale e su disposizione del Presidente del
Consiglio, con delibera n. 56, era affrontata la discussione in merito
all'adozione della delibera commissariale.
Con lettera in data 06.10.03, n. prot. 14105, il Presidente del Consiglio
Comunale in quanto assente in sede di discussione di cui al punto
sopra 6), significava a tutti i consiglieri comunali, all'Assessore Regionale del
Territorio e dell'Ambiente, al Commissario deliberante ed al Sindaco, come non
abbia ritenuto di procedere a convocazione d'urgenza" rispetto al termine
diffidatorio di 45 giorni di cui all'art. I del decreto assessoriale di nomina del
Commissario: ci, a suo dire, in quanto presumeva come la convocazione
a sua firma seppure tardiva rispetto allo spirare certo dei termini di cui
al decreto detto, fosse sufficiente ad impedire al commissario ad acta
di procedere autonomamente secondo il suo atto di incarico Altres,
con al medesima nota, egli, significava come della nota-diffida

131
commissariale di cui al punto 2) sopra, egli, ne abbia avuto contezza
soltanto in occasione della convocazione del consiglio comunale,
ovvero in data 19 Settembre 2003.
Con lettera in data 20.10.03, n . di prot. 14781,i l Presidente del Consesso
disponeva al Segretario Comunale l'avvio di un'indagine interna al fine
di accertare i motivi per cui il detto organo non fosse stato reso edotto della
nota-diffida commissariale. Con altra nota, n. prot. 14780, del 21.10.03, il
Presidente del Consiglio, invitava il Sindaco a conferire incarico ad un legale,
per valutare la legittimit dell'operato del Commissario ad acta.
Con lettera in data 27.10.03, n. prot. 14781/, il Segretario Comunale dott.
SCAFIDI Manlio, rispondeva alla nota di cui al punto 8), scongiurando il
sospetto di occultamenti o smarrimenti, con riferimento alla predetta nota
commissariale, la quale sarebbe stata depositata in segreteria nonch nel
fascicolo degli atti da sottoporre all'esame del consiglio comunale.
Da quanto precede nonch dalla lettura della nota a firma del Segretario
Comunale pu dirsi quanto appresso: preliminarmente va fatto notare come
appare poco formale la procedura di trasmettere una nota-diffida di' particolare
rilevanza senza ricorrere al messo comunale o ad altra forma di notifica; dalla
certezza circa la ricezione ne discende difatti l'autorit a sostituirsi all'organo
inadempiente; in caso contrario, sarebbero svuotati di significato i commi 4, 5,
6, dell'art. 15, del vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio
Comunale;
con riferimento alla fattispecie, deve dirsi, come latto di diffida del
commissario, operando un restringimento, od un'estinzione od ancora
una limitazione delle facolt dal destinatario (consiglio comunale),
possa essere ricompreso tra gli atti recettizi, quindi soggetti a
consegna-notifica secondo il relativo istituto;
ci anche in analogia a quanto previsto dall'art. 15, c. 4 del
Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale;
tale ultima precisazione; per, parrebbe essere pi contestabile al segretario
comunale, che al commissario, in quanto, avrebbe dovuto essere
diligenza del primo assistere il funzionario regionale nel proprio
compito; a fortiori se viene precisato come lo scrivente, contattato l'ufficio che
cura, presso I'A.R.T.A." tali provvedimenti commissariali, quest'ultimo ha, per
voce di un funzionario, come non costituirebbe prassi, quella di operare le
diffide, come quella di che si discorre, a mezzo di notifica formale;
a norma dell'art.12, c.4 del detto regolamento, i Segretario Comunale,
avrebbe dovuto informare il sostituto del Presidente del Consiglio
Comunale, dell'incombenza contingente; ci in particolare modo,
allapprossimarsi della scadenza imposta dalla nota commissariale,
ancorch non notificata a mezzo messo;
c) il Presidente del consiglio comunale, allorquando avuta notizia della nota
commissariale, avrebbe dovuto convocare il consesso comunale in
seduta straordinaria ai sensi dell'art. 14,c - 7 del regolamento citato,
avendone ancora alla data di convocazione del consiglio comunale ,i
tempi per la convocazione in via d'urgenza;
appare sterile se non demagogica la lettera di cui al punto sopra 9), di
invito al primo cittadino, a conferire incarico ad un legale, non avendo

132
il Presidente del Consiglio comunale alcuna potest nei confronti del
primo cittadino;
e da dire come nel caso in cui il consiglio comunale si fosse pronunciato
negativamente bocciando, quindi, la proposta di delibera " il
Commissario non avrebbe potuto procedere in senso contrario,
delineando tale esplicitato ora formulato, ipotesi di responsabilit ancor
maggiore per coloro i quali hanno fatto si che il consesso comunale non abbia
avuto ad esprimersi. Tale precisazione appare non residuale, in presenza della
circostanza seguente: il consesso comunale gi in data 01.02.01 giusta
delibera n . 9, aveva deliberato bocciando la relativa proposta il
Programma Costruttivo in argomento.
Dai punti analiticamente sopra riportati ed affrontati , si rilevano le irregolarit
come rilevate a conclusione di ciascun paragrafo

2003 12 AGOSTO BOLOGNA SINDACO DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE 47


APPROVAZIONE SCHEMA DI MASSIMA DEL PIANO REGOLATORE GENERALE
ARCHITETTO ALIQUO ARCH MONICA GIAMBRUNO UTC 2007 PIANO
REGOLATORE GENERALE ARCHITETTO ALIQUO Affidamento incarico per
la elaborazione del PRG Con deliberazioni di G.C. n 150 del 10.12.99 e n
157 del 21.12.1999, riscontrate legittime dal CO.RE.CO. Sez. Provinciale di
Palermo, nella seduta del 09.02.2000, lA.C. ha conferito lincarico per la
rielaborazione totale del P.R.G. e del Regolamento Edilizio del Comune di Isola
delle Femmine al sottoscritto Arch. Angelo Aliqu, nato a Palermo il
16.01.1968, domiciliato a Palermo, Via XX Settembre n69, codice fiscale LQA
NGL 68A16 G273 V, regolarmente iscritto allOrdine degli Architetti della
Provincia di Palermo al n 2946, libero professionista, approvando, altres, il
disciplinare di incarico redatto in conformit allo schema di disciplinare
approvato con D.A. 17.05.1979 n 91 ed integrato con D.A. 01.02.1992 n 64.
Direttive Generali Con deliberazione di n 71 del 29.09.2000, il Consiglio
Comunale ha dettato ai sensi del 7 comma dellart. 3 della L.R. 15/91 le
direttive generali per la redazione del PRG, cos come formulate dallUTC nella
Relazione di base per le direttive generali prot. n 8591 del 24.07.2000.
Si riporta di seguito la citata Relazione di base per le direttive
generali prot. n 8591 del 24.07.2000 predisposta dallUTC.
RELAZIONE DI BASE PER LE DIRETTIVE GENERALI (art. 3 comma 7,
L.R. 15/91). Con nota prot. N 10249 del 06.10.99, assunta al protocollo di
questo Comune al n12227 del 11.10.99, lAssessore Regionale Territorio e
Ambiente, ai sensi dellart. 4 della L.R. 71/78, ha notificato al Sindaco il voto
n 187 del 23.09.99 con il quale il C.R.U. ha restituito il P.R.G., adottato
con deliberazioni del Consiglio Comunale n 2 del 25.01.94, n 3 del 29.01.94
e n 36 del 30.04.94 ed integrato a seguito della elaborazione delle
Prescrizioni Esecutive con deliberazioni di C.C. n 27 del 18.03.97, n
28 del 24.03.97 e n 33 del 25.03.97, per la rielaborazione totale.
Pertanto, essendo, ormai, trascorsi pi di dieci anni dalla data di approvazione,
lo strumento urbanistico approvato con D.A. n 83/77 diventato inefficace
per la parte che riguarda i vincoli preordinati allespropriazione. Preso
atto della necessit di procedere alla rielaborazione totale dello strumento
urbanistico secondo le indicazioni ed i rilievi contenuti nel predetto voto
C.R.U. n187 del 23.09.99 entro i termini di legge, lAmministrazione

133
Comunale ha conferito a libero professionista lincarico per la
rielaborazione totale del P.R.G. e del Regolamento Edilizio del Comune di
Isola delle Femmine, approvando il relativo disciplinare di incarico redatto in
conformit allo schema di disciplinare approvato con D.A. 17.05.1979 n 91 ed
integrato con D.A. 01.02.1992 n 64 e riservandosi di provvedere con
successivo atto deliberativo ad integrare lincarico di redazione del P.R.G. e del
Reg. Edilizio con quello relativo alle Prescrizioni Esecutive di cui allart. 2 L.R.
71/78, rapportate ai fabbisogni residenziali pubblici, privati, turistici, produttivi
e dei servizi connessi di un decennio cos come previsto dallart. 3 comma 8
della L.R. 15/91. Ci premesso, sulla scorta delle indicazioni fornite
dallAmministrazione ed in conformit alle disposizioni dellart. 3, comma 7
della L.R. 15/91, la sottoscritta Ing. Francesca Usticano, Responsabile del X
Settore U.T.C. ha predisposto la presente relazione sulla base della quale il
Consiglio Comunale potr adottare le Direttive Generali cui il progettista
incaricato dovr attenersi nella stesura del Piano Regolatore Generale. In tal
modo l'amministrazione comunale committente potr fornire al progettista le
indicazioni in base alle quali elaborare una progettazione commisurata alle
scelte di pianificazione del proprio territorio, mentre il progettista, seppur nei
limiti delle anzidette direttive cui dovr necessariamente uniformarsi, avr
garanzia di potere esplicare la propria attivit professionale al riparo da
eventuali stravolgimenti delle scelte progettuali. La presente relazione volta,
pertanto, ad individuare le problematiche urbanistiche di rilievo per il comune
ed i criteri di ordine tecnico-urbanistico da seguire nella elaborazione del P.R.G.
Descrizione dei caratteri del territorio Il territorio comunale di Isola delle
Femmine si estende per Ha 354 circa lungo la fascia costiera e confina con il
Mare Tirreno e con i territori dei Comuni di Palermo, Capaci e Torretta. Dal
punto di vista morfologico il territorio in esame si compone di una parte
pianeggiante che comprende tutta la fascia costiera e di una parte sub-
pianeggiante che si raccorda bruscamente con i rilievi montuosi di Pizzo Mollica
(m. 533 s.l.m) sovrastanti lintero paese. Il territorio, attraversato
longitudinalmente dallautostrada Palermo-Mazara, dalla strada statale 113 e
dalla linea ferrata Palermo-Trapani, risulta nettamente suddiviso in tre fasce:
1. la fascia costiera, compresa fra il mare Tirreno, la ferrovia PA-TP ed il
confine con il territorio di Capaci; 2. la zona intermedia, delimitata a valle dalla
predetta ferrovia e a monte dallautostrada; 3. la fascia che si sviluppa a
monte dellautostrada e risulta delimitata dai rilievi montuosi che fanno da
coronamento allintero territorio comunale. Labitato di Isola delle Femmine si
compone di un nucleo centrale dal tessuto urbanistico ancora individuabile a
maglia regolare con stecche di case disposte ortogonalmente alla costa.
Intorno al nucleo centrale sopra descritto si sviluppato lattuale centro
urbano edificato ed urbanizzato, corrispondente alle cosiddette Zone B.
Labitato si completa con gli insediamenti residenziali realizzati nelle zone C
gi disciplinate da piani particolareggiati esecutivi e piani di lottizzazioni
convenzionati ed, infine, con una serie di costruzioni abusive distribuite un po
su tutto il territorio comunale, ma caratterizzate anche da alcuni nuclei di
concentrazione (ad es. nellarea compresa tra lautostrada e la ferrovia, a valle
della Via dellAgricoltura). Il tessuto edilizio si compone, inoltre, di insediamenti
industriali ed artigianali prevalentemente ubicati in parte nella fascia compresa

134
tra la ferrovia e lautostrada ed in parte a monte dellautostrada. Tra gli
insediamenti industriali spicca per imponenza e rilevanza lo stabilimento della
Italcementi, nonch larea adibita a cava (Raffo Rosso). Non vanno trascurati,
infine, gli insediamenti turistico-alberghieri esistenti lungo la fascia costiera. In
base ai caratteri del territorio e degli abitati sopra descritti, nonch
dell'ambiente fisico del territorio, delle caratteristiche ambientali e del
patrimonio edilizio, il progettista dovr individuare le esigenze di assetto e di
sviluppo degli stessi, rappresentando l'adeguatezza dello stato di attuazione
degli strumenti urbanistici comunali vigenti, in rapporto alla situazione
demografica del comune. Vincoli territoriali Il territorio comunale risulta
gravato dai seguenti vincoli: .Omissis 3 Situazione urbanistica Il comune
di Isola delle Femmine dotato dei seguenti strumenti urbanistici: 1. P.R.G.
approvato, con stralci, con D.A. n 83 del 14.05.1977 e relativo alle zone
omogenee BD-E; 2. P.R.G. delle zone stralciate, approvato con D.A. n 121 del
24.03.1983; 3. Piano Particolareggiato delle Zone C approvato con delibera di
C.C. n 127 del 07.08.1990 (comparti da 1 a 6 ad esclusione del comparto 1);
4. Variante al P.R.G. relativa alla Fascia Costiera approvata con D.A. n 585 del
11.04.1991. Con Decreto Assessorato Industria n 2088 del 13.12.1995 e
successivo D.A. n 159 del 18.02.1997 stato approvato il Progetto della
Viabilit a servizio della Z.I. di Isola delle Femmine, collegamento con la
viabilit urbana (attuale strada A.S.I.). Obbiettivi della pianificazione
territoriale - Problematiche da approfondire Ci premesso, si elencano di
seguito le principali problematiche connesse alla pianificazione urbanistica del
territorio comunale le quali, cos come peraltro sottolineato nel voto C.R.U. n
187 del 23.09.1999, dovranno formare oggetto di adeguato approfondimento.
Per quanto attiene le zone B, occorre rivedere la previsione di attrezzature,
definite, nel voto C.R.U., carenti sotto il profilo quantitativo e qualitativo in
quanto mal distribuite e molto frazionate. Una attenzione particolare merita il
problema connesso al recupero degli agglomerati abusivi: nel passato, infatti, il
territorio ha subito il manifestarsi di un abusivismo diffuso sviluppatosi intorno
al pochi nuclei che necessitano, ormai, di un energico intervento di
pianificazione mirata al recupero del patrimonio edilizio suscettibile di
sanatoria. Relativamente alle zone D occorre effettuare una analisi sullo stato
di fatto e di utilizzo degli stabilimenti industriali ed artigianali esistenti,
valutando la compatibilit delle zone di espansione con la situazione del
costone roccioso e prevedendo la possibilit di incentivare la riconversione
degli stabilimenti in disuso. Occorre esaminare le problematiche connesse
alladozione del Piano Regolatore del Porto, prevedendo il rapporto tra il porto,
le aree a ridosso dello stesso e le infrastrutture ferroviaria e autostradale
nellottica di favorire, attraverso la razionalizzazione dei collegamenti,
lincremento dellattivit turistico-alberghiera che gi costituisce una solida
presenza nel territorio. Particolare rilevanza riveste il tema della viabilit,
fortemente condizionato dalla presenza dellautostrada e della ferrovia, nonch
dalle condizioni di stabilit del costone roccioso a monte e dal vincolo di
inedificabilit ex art. 15 lett. a) L.R. 78/76 nei 150 m. dalla battigia.
innegabile, tuttavia, che il corretto sviluppo urbanistico ed economico di un
territorio non pu prescindere da un adeguato sistema di infrastrutture e
servizi di cui la viabilit rappresenta nodo centrale e volano di sviluppo. Grande

135
attenzione va posta alla questione dello svincolo autostradale nonch allo
sblocco definitivo dello svincolo ASI con il collegamento alla rete viabile
comunale. Occorre inoltre che siano inserite nel PRG le previsioni inerenti il
raddoppio ferroviario e leliminazione dei passaggi a livello. Sussiste, infine, un
rilevante e decisivo interesse nella realizzazione di alcuni progetti di
importanza prioritaria per Isola delle Femmine e che potranno diventare, se
correttamente indirizzati, uno strumento di sviluppo fondamentale: si tratta dei
progetti relativi alla riqualificazione della fascia costiera e al recupero della
Cava Raffo Rosso. A seguito della creazione della Riserva Naturale Orientata
dellIsola di Fuori opportuno 4 prevedere occasioni di sviluppo connesse
allattivit della riserva. Occorre procedere alla verifica della compatibilit dello
previsioni del PRG con programmi di sviluppo ed iniziative di ambito
sovracomunale-comprensoriale. Infine, si pone lattenzione alla necessit che
la revisione del PRG sia adeguatamente supportata da un Regolamento Edilizio
e da Norme di Attuazione che siano in grado di indirizzare correttamente
lattivit edilizia nelle sue molteplici sfaccettature, ponendosi certamente come
strumento di indirizzo e controllo ma nello stesso tempo come utile sussidio
sufficientemente flessibile e lungimirante in aderenza alle rinnovate esigenze di
una moderna utilizzazione del patrimonio edilizio, nellambito del disegno
complessivo ed articolato che il nuovo strumento urbanistico andr a delineare.
Da quanto sopra sinteticamente evidenziato, emerge chiaramente la necessit
di fare in modo che la revisione dello strumento urbanistico diventi una
preziosa occasione per incidere significativamente sulle direttive dello sviluppo
del Comune, e per compiere una svolta decisiva nel tentativo di valorizzare la
peculiare vocazione turistica di Isola delle Femmine, attraverso la tutela del
patrimonio ambientale e la riscoperta delle tradizioni locali legate alla pesca,
senza, tuttavia, perdere di vista le opportunit collegate al potenziale indotto di
alcune iniziative ormai in corso di realizzazione (raddoppio ferroviario,
approvazione del piano regolatore del porto, asse metropolitano Palermo-
aeroporto, ecc).
Isola delle Femmine ha, oggi, loccasione di rivendicare un ruolo decisivo
nellambito dellarea metropolitana di Palermo grazie alla propria vicinanza
strategica con il capoluogo ed alla capacit manifestata di preservare, tuttavia,
una precisa identit di piccolo centro autonomo per tradizioni e cultura. La
revisione del PRG si pone, pertanto, come momento cruciale nel complesso
percorso verso un pi alto livello di qualit della vita che sia, al tempo stesso,
patrimonio da tutelare e obbiettivo da perseguire. Schema di massima di PRG
Con nota del 02.04.2002 assunta al protocollo del Comune di Isola delle
Femmine al n 3600, il sottoscritto progettista incaricato, Arch. Angelo Aliqu,
ha trasmesso lo schema di massima del PRG, comprendente i seguenti
elaborati: Relazione Generale; Norme di attuazione; Regolamento Edilizio;
Cartografie storiche; TAV. 1 inquadramento territoriale - scala 1 : 100.000 e
1 : 10.000; TAV. 2 Il regime dei vincoli - scala 1 : 5.000; TAV. 2 e TAV. 2 bis
Il regime dei vincoli scala 1 : 2.000; TAV. 3 Carta tematica scala 1 :
5.000; TAV. 4 _ Elevazioni fuori terra scala 1 : 5.000; TAV. 5 Viabilit
scala 1 : 5.000; TAV. 6 servizi scala 1 : 5.000; TAV. 7 Zonizzazione
scala 1 : 5.000; 5 TAV. 7 Zonizzazione scala 1 : 2.000; TAV. 7bis Aree
sottoposte a prescrizione scala 1:5.000 Il predetto schema di massima,

136
munito dei seguenti pareri: relazione istruttoria prot. n 6976 del
18.06.2002 e relazione integrativa prot. n 11.273 del 08.10.2002 predisposte
dallUTC; parere favorevole espresso dalla C.E.C. nella seduta del
11.07.2002; stato approvato ai sensi e per gli effetti dellart. 3 comma 7
della L.R. 3004.91 n 15 con deliberazione di Consiglio Comunale n 47 del
12.08.2003. Ci premesso, in relazione allevoluzione della normativa vigente e
al verificarsi di nuove condizioni e/o circostanze specifiche a decorrere dalla
data di trasmissione dello schema di massima al Comune per lapprovazione, si
proceduto preliminarmente ad effettuare una puntuale verifica di
aggiornamento dei contenuti della Relazione Generale allegata allo schema di
massima, che deve intendersi, pertanto, integralmente sostituita dalla presente
relazione.

2003 17 AGOSTO BOLOGNA SINDACO Sul Giornale di Sicilia il Sindaco pro-


tempore dichiara : lo schema di massima del P.R.G. tra due mesi, dal
12.08.2003, dovrebbe tornare in aula per lapprovazione definitiva in virt
degli emendamenti presentati. N.B. : Tale dichiarazione non stata mai
seguita dai fatti. Dichiara inoltre : Contiamo di arrivare alla definizione delliter
entro il 31.12.2003.

2003 19 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO PORTOBELLO RUBINO LUCIDO


GIAMBRUNO U.T.C. SCAFIDI SEGRETARIO MAIDA PAOLA RESPONSABILE
PROCEDIMENTO ARCH PACI ROCCO VIA PITRE PALERMO PROGETTISTA
DELIBERA GIUNTA 150 159 188 ASSUNZIONE DI ANTICIPAZIONE DI
EURO 13.800,00 CON LA CASSA DEPOSITO E PRESTITO PER LA PROGETTAZIONE DEFINITIVA
DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO DEL CIMITERO COMUNALE 2003
BOLOGNA SINDACO Comune di Isola delle Femmine (PA) Lavori di
ristrutturazione ed ampliamento del Cimitero Comunale di Isola delle Femmine

137
(PA); PACI ROCCO ARCHITETTO Principali mansioni e responsabilit
Progettista del Progetto definitivo Importo del lavoro 1.111.305,09 2003 11
NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO PORTOBELLO RUBINO LUCIDO
DELIBERA DI GIUNTA 159 ASSUNZIONE DI ANTICIPAZIONE DI EURO
13.800 CON LA CDP PER LA PROGETTAZIONE DEFINITIVA DEI LAVORI DI
RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO CIMITERO COMUNALE OPERE
TRIENNALI 2003/2005 PRIORITA 45 SETTORE 21 CATEGORIA 9 IMPORTO
EURO 500 MILA 2003 19 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO PORTOBELLO
RUBINO LUCIDO GIAMBRUNO U.T.C. SCAFIDI SEGRETARIO MAIDA PAOLA
RESPONSABILE PROCEDIMENTO ARCH PACI ROCCO VIA PITRE PALERMO
PROGETTISTA DELIBERA GIUNTA 150 ASSUNZIONE DI ANTICIPAZIONE
DI EURO 13.800,00 CON LA CASSA DEPOSITO E PRESTITO PER LA
PROGETTAZIONE DEFINITIVA DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE ED
AMPLIAMENTO DEL CIMITERO COMUNALE 2003 BOLOGNA SINDACO
Comune di Isola delle Femmine (PA) Lavori di ristrutturazione ed ampliamento
del Cimitero Comunale di Isola delle Femmine (PA); PACI ROCCO
ARCHITETTO Principali mansioni e responsabilit Progettista del Progetto
definitivo Importo del lavoro 1.111.305,09

2003 24 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO SINDACO VICE AIELLO


RUBINO PORTOBELLO DELIBERAZIONE 48 DEL COMMISSARIO AD ACTA
(DR. MARIO MEGNA) CHE APPROVA LA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE
DELLU.T.C. USTICANO PROGRAMMA COSTRUTTIVO DI 50 ALLOGGI ARCH
GIANBRUNO LA CALLIOPE S.p.a. BANDIERA LOPEZ ALAMIA IMMOBILIARE LA
CALLIOPE LO CICERO MARIA BANDIERA ROSANNA 2003 21 luglio larch.
Giambruno comunicava alle ditte Calliope e Sa.Ba. il parere favorevole della
CEC a condizione che il progetto esecutivo si adeguava alle prescrizioni stabilite
nella seduta. 2003 17 LUGLIO la Commissione Edilizia Comunale di Isola
esprime parere favorevole per 50 alloggi vista la perizia giurata del progettista
ING Lascari Gioacchino 2003 30 GIUGNO BOLOGNA SINDACO SINDACO
VICE AIELLO RUBINO PORTOBELLO RICHIESTA APPROVAZIONE
PROGRAMMA COSTRUTTIVO DI 52 ALLOGGI PROTOCOLLO COMUNE DI ISOLA
DELLE FEMMINE 9571 INGEGNERE USTICANO PROGRAMMA COSTRUTTIVO DI
50 ALLOGGI ARCH GIANBRUNO LA CALLIOPE S.p.a. BANDIERA LOPEZ ALAMIA
IMMOBILIARE LA CALLIOPE LO CICERO MARIA BANDIERA ROSANNA 2003 30
maggio larch. Monica Giambruno trasmette al dott. Megna, copia
dellestratto del verbale n. 30 del CEC dove si evinceva il PARERE NEGATIVO
allapprovazione del programma costruttivo, con la sola astensione del suo
Presidente Stefano Bologna. 2003 18 APRILE Il programma di Costruzione
redatti dallIng Lascari Gioacchino prevede la realizzazione di 52 alloggi; 2002
16 settembre la SA.BA. s.r.l. e la Calliope s.r.l. ripresentano la richiesta di
costruzione di per realizzare 72 alloggi 2001 1 FEBBRAIO BOLOGNA
SINDACO AIELLO VICE RUBINO PORTOBELLO la SA.BA. s.r.l. e la Calliope
s.r.l. respinto da parte del Consiglio Comunale DELIBERAZIONE 9
lapprovazione del Programma costruttivo DI 72 ALLOGGI EDILIZIA
CONVENZIONATA AGEVOLATA CALLIOPE SPA SA.BA & F SPA U.T.C.
USTICANO ARCH GIANBRUNO LA CALLIOPE S.p.a. BANDIERA LOPEZ ALAMIA
IMMOBILIARE LA CALLIOPE LO CICERO MARIA BANDIERA ROSANNA2006 4

138
AGOSTO 2006 SINDACO PORTOBELLO CALLIOPE SABA SRL ISPEZIONE
DR TURANO DDG 272 S8 PER FATTI SVOLTISI DURANTE LA
CONSILIATURA BOLOGNA OUARTO ARGOMENTO: PROGRAMMA
COSTRUTTWO
Dalla denuncia si evince come la lagnanza attiene pi al momento formale del
procedimento, che non a quello sostanziale di legittimit circa il relativo iter
seguito dall'organo commissariale.
Difatti, sebbene il Commissario avesse diffidato, dopo il suo insediamento,
il Comune in argomento, questo, pare, sia rimasto inerte e non abbia
proceduto all'approvazione del programma costruttivo di che trattasi.
La vicenda si concluder peraltro con Lesautorazione del consesso
comunale, il quale, probabilmente, non avrebbe votato la realizzazione
dell'insediamento di che trattasi, votato invece, d'autorit, dal commissario ad
acta.
Per quanto sopra corre valutare, come da lagnanza, l'iter che ha comportato la
surroga degli organi comunali a favore del Commissario ad acta il quale,
parrebbe, sia stato "agevolato" nel suo compito, da un disguido nella
consegna dell'atto di diffida a convocare il consesso comunale, cui
destinatario era il Presidente del Consiglio.
IL FATTO
l) Con Decreto dell'Assessorato Regionale del Tenitorio e dell'Ambiente, n. 142
de11.02.03 era nominato Commissaria ad acta il funzionario dipendente del
detto Assessorato Mario MEGNA' con il compito di provvedere, in via
sostitutiva all'approvazione del programma costruttivo per la realizzazione di n.
50 alloggi, come proposto dalle ditte CALLIOPE & SA.BA.
Il predetto decreto assessoriale prevedeva,all'art.1 , come il commissario
potesse sostituirsi, oltre che alla Giunta Municipale "amministrazione" al
Consiglio Comunale qualora questo non, si fosse espresso entro il termine d
i 45 giorni dalla trasmissione della proposta di delibera a cura del
detto funzionario regionale.
2) Questo ultimo citato atto, era trasmesso al Presidente del Consiglio
Comunale in data 08.08.2003 con lettera n . di prot. I1643, per il seguito di
competenza con Lavvertenza ' di cui sopra, a proposito della sostituzione
ulteriore spirati i 45 giorni, senza che l'organo Consiliare si fosse espresso.
Ih data 19.09.03 con lettera n . prot. 13353, il Sindaco BOLOGNA Stefano
richiedeva la convocazione del Consiglio Comunale gia sensi dell'art. 14, c.6 del
regolamento dei lavori consiliari, per la trattazione di n. 5 argomenti, tra i
quali non figura l'approvazione del programma costruttivo in
questione.
Lo stesso giorno, con lettera n. prot. 13361, il Presidente del Consiglio
Comunale, CATALDO Erasmo, convocava, in sessione ordinaria per il
giorno 29 Settembre 2003, specificando la richiesta sindacale, il consesso
comunale; ai cinque argomenti richiesti dal primo cittadino, giusta
lettera sopra citata il Presidente del Consiglio, aggiungeva altro punto
da discutere, ovvero "Approvazione programma costruttivo per la
realizzazione d i n. 50 alloggi proposto dalla ditte Immobiliare
CALLIOPE s.r.l. e SA.BA s.r.l., ai sensi dell'art.2 5 della L .R. n.22196".

139
In data 24.09.03, il Commissario ad acta MEGNA Mario, sostituendosi al
consesso comunale adottava la delibera di approvazione del
programma costruttivo citato.
In data 30.09.03, in seduta di prosecuzione rispetto al giorno di convocazione
del Consesso su istanza sindacale e su disposizione del Presidente del
Consiglio, con delibera n. 56, era affrontata la discussione in merito
all'adozione della delibera commissariale.
Con lettera in data 06.10.03, n. prot. 14105, il Presidente del Consiglio
Comunale in quanto assente in sede di discussione di cui al punto
sopra 6), significava a tutti i consiglieri comunali, all'Assessore Regionale del
Territorio e dell'Ambiente, al Commissario deliberante ed al Sindaco, come non
abbia ritenuto di procedere a convocazione d'urgenza" rispetto al termine
diffidatorio di 45 giorni di cui all'art. I del decreto assessoriale di nomina del
Commissario: ci, a suo dire, in quanto presumeva come la convocazione
a sua firma seppure tardiva rispetto allo spirare certo dei termini di cui
al decreto detto, fosse sufficiente ad impedire al commissario ad acta
di procedere autonomamente secondo il suo atto di incarico Altres,
con al medesima nota, egli, significava come della nota-diffida
commissariale di cui al punto 2) sopra, egli, ne abbia avuto contezza
soltanto in occasione della convocazione del consiglio comunale,
ovvero in data 19 Settembre 2003.
Con lettera in data 20.10.03, n . di prot. 14781,i l Presidente del Consesso
disponeva al Segretario Comunale l'avvio di un'indagine interna al fine
di accertare i motivi per cui il detto organo non fosse stato reso edotto della
nota-diffida commissariale. Con altra nota, n. prot. 14780, del 21.10.03, il
Presidente del Consiglio, invitava il Sindaco a conferire incarico ad un legale,
per valutare la legittimit dell'operato del Commissario ad acta.
Con lettera in data 27.10.03, n. prot. 14781/, il Segretario Comunale dott.
SCAFIDI Manlio, rispondeva alla nota di cui al punto 8), scongiurando il
sospetto di occultamenti o smarrimenti, con riferimento alla predetta nota
commissariale, la quale sarebbe stata depositata in segreteria nonch nel
fascicolo degli atti da sottoporre all'esame del consiglio comunale.
Da quanto precede nonch dalla lettura della nota a firma del Segretario
Comunale pu dirsi quanto appresso: preliminarmente va fatto notare come
appare poco formale la procedura di trasmettere una nota-diffida di' particolare
rilevanza senza ricorrere al messo comunale o ad altra forma di notifica; dalla
certezza circa la ricezione ne discende difatti l'autorit a sostituirsi all'organo
inadempiente; in caso contrario, sarebbero svuotati di significato i commi 4, 5,
6, dell'art. 15, del vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio
Comunale;
con riferimento alla fattispecie, deve dirsi, come latto di diffida del
commissario, operando un restringimento, od un'estinzione od ancora
una limitazione delle facolt dal destinatario (consiglio comunale),
possa essere ricompreso tra gli atti recettizi, quindi soggetti a
consegna-notifica secondo il relativo istituto;
ci anche in analogia a quanto previsto dall'art. 15, c. 4 del
Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale;
tale ultima precisazione; per, parrebbe essere pi contestabile al segretario

140
comunale, che al commissario, in quanto, avrebbe dovuto essere
diligenza del primo assistere il funzionario regionale nel proprio
compito; a fortiori se viene precisato come lo scrivente, contattato l'ufficio che
cura, presso I'A.R.T.A." tali provvedimenti commissariali, quest'ultimo ha, per
voce di un funzionario, come non costituirebbe prassi, quella di operare le
diffide, come quella di che si discorre, a mezzo di notifica formale;
a norma dell'art.12, c.4 del detto regolamento, i Segretario Comunale,
avrebbe dovuto informare il sostituto del Presidente del Consiglio
Comunale, dell'incombenza contingente; ci in particolare modo,
allapprossimarsi della scadenza imposta dalla nota commissariale,
ancorch non notificata a mezzo messo;
c) il Presidente del consiglio comunale, allorquando avuta notizia della nota
commissariale, avrebbe dovuto convocare il consesso comunale in
seduta straordinaria ai sensi dell'art. 14,c - 7 del regolamento citato,
avendone ancora alla data di convocazione del consiglio comunale ,i
tempi per la convocazione in via d'urgenza;
appare sterile se non demagogica la lettera di cui al punto sopra 9), di
invito al primo cittadino, a conferire incarico ad un legale, non avendo
il Presidente del Consiglio comunale alcuna potest nei confronti del
primo cittadino;
e da dire come nel caso in cui il consiglio comunale si fosse pronunciato
negativamente bocciando, quindi, la proposta di delibera " il
Commissario non avrebbe potuto procedere in senso contrario,
delineando tale esplicitato ora formulato, ipotesi di responsabilit ancor
maggiore per coloro i quali hanno fatto si che il consesso comunale non abbia
avuto ad esprimersi. Tale precisazione appare non residuale, in presenza della
circostanza seguente: il consesso comunale gi in data 01.02.01 giusta
delibera n . 9, aveva deliberato bocciando la relativa proposta il
Programma Costruttivo in argomento.
Dai punti analiticamente sopra riportati ed affrontati , si rilevano le irregolarit
come rilevate a conclusione di ciascun paragrafo

2003 29 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO INTERROGAZIONE CONSIGLIERE


DIONISI PROT 13803 COMMISSARIO AD ACTA PROT 11643 8.8.2003 AL SINDACO SI
SOSTITUISCE AL CONIGLIO COMUNALE PROGRAMMA COSTRUTTIVO CALLIOPE

2003 30 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO SINDACO AIELLO RUBINO


PORTOBELLO VICE SINDACO DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE 56
DISCUSSIONE IN ORDINE ALLA DELIBERAZIONE 48 DEL COMMISSARIO AD
ACTA (DR. MARIO MEGNA) CHE HA APPROVATO LA DELIBERAZIONE 48 DEL 24
SETTEMBRE DELLU.T.C. USTICANO PROGRAMMA COSTRUTTIVO DI 50
ALLOGGI ARCH GIANBRUNO LA CALLIOPE S.p.a. BANDIERA LOPEZ ALAMIA
IMMOBILIARE LA CALLIOPE LO CICERO MARIA BANDIERA ROSANNA 2003 24
SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO SINDACO VICE AIELLO RUBINO
PORTOBELLO DELIBERAZIONE 48 DEL COMMISSARIO AD ACTA (DR. MARIO
MEGNA) CHE APPROVA LA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DELLU.T.C.
USTICANO PROGRAMMA COSTRUTTIVO DI 50 ALLOGGI ARCH GIANBRUNO LA
CALLIOPE S.p.a. BANDIERA LOPEZ ALAMIA IMMOBILIARE LA CALLIOPE LO
CICERO MARIA BANDIERA ROSANNA 2003 21 luglio larch. Giambruno

141
comunicava alle ditte Calliope e Sa.Ba. il parere favorevole della CEC a
condizione che il progetto esecutivo si adeguava alle prescrizioni stabilite nella
seduta. 2003 17 LUGLIO la Commissione Edilizia Comunale di Isola esprime
parere favorevole per 50 alloggi vista la perizia giurata del progettista ING
Lascari Gioacchino 2003 30 GIUGNO BOLOGNA SINDACO SINDACO VICE
AIELLO RUBINO PORTOBELLO RICHIESTA APPROVAZIONE PROGRAMMA
COSTRUTTIVO DI 52 ALLOGGI PROTOCOLLO COMUNE DI ISOLA DELLE
FEMMINE 9571 INGEGNERE USTICANO PROGRAMMA COSTRUTTIVO DI 50
ALLOGGI ARCH GIANBRUNO LA CALLIOPE S.p.a. BANDIERA LOPEZ ALAMIA
IMMOBILIARE LA CALLIOPE LO CICERO MARIA BANDIERA ROSANNA 2003 30
maggio larch. Monica Giambruno trasmette al dott. Megna, copia
dellestratto del verbale n. 30 del CEC dove si evinceva il PARERE NEGATIVO
allapprovazione del programma costruttivo, con la sola astensione del suo
Presidente Stefano Bologna. 2003 18 APRILE Il programma di Costruzione
redatti dallIng Lascari Gioacchino prevede la realizzazione di 52 alloggi; 2002
16 settembre la SA.BA. s.r.l. e la Calliope s.r.l. ripresentano la richiesta di
costruzione di per realizzare 72 alloggi 2001 1 FEBBRAIO BOLOGNA
SINDACO AIELLO VICE RUBINO PORTOBELLO la SA.BA. s.r.l. e la Calliope
s.r.l. respinto da parte del Consiglio Comunale DELIBERAZIONE 9
lapprovazione del Programma costruttivo DI 72 ALLOGGI EDILIZIA
CONVENZIONATA AGEVOLATA CALLIOPE SPA SA.BA & F SPA U.T.C.
USTICANO ARCH GIANBRUNO LA CALLIOPE S.p.a. BANDIERA LOPEZ ALAMIA
IMMOBILIARE LA CALLIOPE LO CICERO MARIA BANDIERA ROSANNA 2006 4
AGOSTO 2006 SINDACO PORTOBELLO CALLIOPE SABA SRL ISPEZIONE
DR TURANO DDG 272 S8 PER FATTI SVOLTISI DURANTE LA
CONSILIATURA BOLOGNA OUARTO ARGOMENTO: PROGRAMMA
COSTRUTTWO
Dalla denuncia si evince come la lagnanza attiene pi al momento formale del
procedimento, che non a quello sostanziale di legittimit circa il relativo iter
seguito dall'organo commissariale.
Difatti, sebbene il Commissario avesse diffidato, dopo il suo insediamento,
il Comune in argomento, questo, pare, sia rimasto inerte e non abbia
proceduto all'approvazione del programma costruttivo di che trattasi.
La vicenda si concluder peraltro con Lesautorazione del consesso
comunale, il quale, probabilmente, non avrebbe votato la realizzazione
dell'insediamento di che trattasi, votato invece, d'autorit, dal commissario ad
acta.
Per quanto sopra corre valutare, come da lagnanza, l'iter che ha comportato la
surroga degli organi comunali a favore del Commissario ad acta il quale,
parrebbe, sia stato "agevolato" nel suo compito, da un disguido nella
consegna dell'atto di diffida a convocare il consesso comunale, cui
destinatario era il Presidente del Consiglio.
IL FATTO
l) Con Decreto dell'Assessorato Regionale del Tenitorio e dell'Ambiente, n. 142
de11.02.03 era nominato Commissaria ad acta il funzionario dipendente del
detto Assessorato Mario MEGNA' con il compito di provvedere, in via
sostitutiva all'approvazione del programma costruttivo per la realizzazione di n.
50 alloggi, come proposto dalle ditte CALLIOPE & SA.BA.

142
Il predetto decreto assessoriale prevedeva,all'art.1 , come il commissario
potesse sostituirsi, oltre che alla Giunta Municipale "amministrazione" al
Consiglio Comunale qualora questo non, si fosse espresso entro il termine d
i 45 giorni dalla trasmissione della proposta di delibera a cura del
detto funzionario regionale.
2) Questo ultimo citato atto, era trasmesso al Presidente del Consiglio
Comunale in data 08.08.2003 con lettera n . di prot. I1643, per il seguito di
competenza con Lavvertenza ' di cui sopra, a proposito della sostituzione
ulteriore spirati i 45 giorni, senza che l'organo Consiliare si fosse espresso.
Ih data 19.09.03 con lettera n . prot. 13353, il Sindaco BOLOGNA Stefano
richiedeva la convocazione del Consiglio Comunale gia sensi dell'art. 14, c.6 del
regolamento dei lavori consiliari, per la trattazione di n. 5 argomenti, tra i
quali non figura l'approvazione del programma costruttivo in
questione.
Lo stesso giorno, con lettera n. prot. 13361, il Presidente del Consiglio
Comunale, CATALDO Erasmo, convocava, in sessione ordinaria per il
giorno 29 Settembre 2003, specificando la richiesta sindacale, il consesso
comunale; ai cinque argomenti richiesti dal primo cittadino, giusta
lettera sopra citata il Presidente del Consiglio, aggiungeva altro punto
da discutere, ovvero "Approvazione programma costruttivo per la
realizzazione d i n. 50 alloggi proposto dalla ditte Immobiliare
CALLIOPE s.r.l. e SA.BA s.r.l., ai sensi dell'art.2 5 della L .R. n.22196".
In data 24.09.03, il Commissario ad acta MEGNA Mario, sostituendosi al
consesso comunale adottava la delibera di approvazione del
programma costruttivo citato.
In data 30.09.03, in seduta di prosecuzione rispetto al giorno di convocazione
del Consesso su istanza sindacale e su disposizione del Presidente del
Consiglio, con delibera n. 56, era affrontata la discussione in merito
all'adozione della delibera commissariale.
Con lettera in data 06.10.03, n. prot. 14105, il Presidente del Consiglio
Comunale in quanto assente in sede di discussione di cui al punto
sopra 6), significava a tutti i consiglieri comunali, all'Assessore Regionale del
Territorio e dell'Ambiente, al Commissario deliberante ed al Sindaco, come non
abbia ritenuto di procedere a convocazione d'urgenza" rispetto al termine
diffidatorio di 45 giorni di cui all'art. I del decreto assessoriale di nomina del
Commissario: ci, a suo dire, in quanto presumeva come la convocazione
a sua firma seppure tardiva rispetto allo spirare certo dei termini di cui
al decreto detto, fosse sufficiente ad impedire al commissario ad acta
di procedere autonomamente secondo il suo atto di incarico Altres,
con al medesima nota, egli, significava come della nota-diffida
commissariale di cui al punto 2) sopra, egli, ne abbia avuto contezza
soltanto in occasione della convocazione del consiglio comunale,
ovvero in data 19 Settembre 2003.
Con lettera in data 20.10.03, n . di prot. 14781,i l Presidente del Consesso
disponeva al Segretario Comunale l'avvio di un'indagine interna al fine
di accertare i motivi per cui il detto organo non fosse stato reso edotto della
nota-diffida commissariale. Con altra nota, n. prot. 14780, del 21.10.03, il

143
Presidente del Consiglio, invitava il Sindaco a conferire incarico ad un legale,
per valutare la legittimit dell'operato del Commissario ad acta.
Con lettera in data 27.10.03, n. prot. 14781/, il Segretario Comunale dott.
SCAFIDI Manlio, rispondeva alla nota di cui al punto 8), scongiurando il
sospetto di occultamenti o smarrimenti, con riferimento alla predetta nota
commissariale, la quale sarebbe stata depositata in segreteria nonch nel
fascicolo degli atti da sottoporre all'esame del consiglio comunale.
Da quanto precede nonch dalla lettura della nota a firma del Segretario
Comunale pu dirsi quanto appresso: preliminarmente va fatto notare come
appare poco formale la procedura di trasmettere una nota-diffida di' particolare
rilevanza senza ricorrere al messo comunale o ad altra forma di notifica; dalla
certezza circa la ricezione ne discende difatti l'autorit a sostituirsi all'organo
inadempiente; in caso contrario, sarebbero svuotati di significato i commi 4, 5,
6, dell'art. 15, del vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio
Comunale;
con riferimento alla fattispecie, deve dirsi, come latto di diffida del
commissario, operando un restringimento, od un'estinzione od ancora
una limitazione delle facolt dal destinatario (consiglio comunale),
possa essere ricompreso tra gli atti recettizi, quindi soggetti a
consegna-notifica secondo il relativo istituto;
ci anche in analogia a quanto previsto dall'art. 15, c. 4 del
Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale;
tale ultima precisazione; per, parrebbe essere pi contestabile al segretario
comunale, che al commissario, in quanto, avrebbe dovuto essere
diligenza del primo assistere il funzionario regionale nel proprio
compito; a fortiori se viene precisato come lo scrivente, contattato l'ufficio che
cura, presso I'A.R.T.A." tali provvedimenti commissariali, quest'ultimo ha, per
voce di un funzionario, come non costituirebbe prassi, quella di operare le
diffide, come quella di che si discorre, a mezzo di notifica formale;
a norma dell'art.12, c.4 del detto regolamento, i Segretario Comunale,
avrebbe dovuto informare il sostituto del Presidente del Consiglio
Comunale, dell'incombenza contingente; ci in particolare modo,
allapprossimarsi della scadenza imposta dalla nota commissariale,
ancorch non notificata a mezzo messo;
c) il Presidente del consiglio comunale, allorquando avuta notizia della nota
commissariale, avrebbe dovuto convocare il consesso comunale in
seduta straordinaria ai sensi dell'art. 14,c - 7 del regolamento citato,
avendone ancora alla data di convocazione del consiglio comunale ,i
tempi per la convocazione in via d'urgenza;
appare sterile se non demagogica la lettera di cui al punto sopra 9), di
invito al primo cittadino, a conferire incarico ad un legale, non avendo
il Presidente del Consiglio comunale alcuna potest nei confronti del
primo cittadino;
e da dire come nel caso in cui il consiglio comunale si fosse pronunciato
negativamente bocciando, quindi, la proposta di delibera " il
Commissario non avrebbe potuto procedere in senso contrario,
delineando tale esplicitato ora formulato, ipotesi di responsabilit ancor
maggiore per coloro i quali hanno fatto si che il consesso comunale non abbia

144
avuto ad esprimersi. Tale precisazione appare non residuale, in presenza della
circostanza seguente: il consesso comunale gi in data 01.02.01 giusta
delibera n . 9, aveva deliberato bocciando la relativa proposta il
Programma Costruttivo in argomento.
Dai punti analiticamente sopra riportati ed affrontati , si rilevano le irregolarit
come rilevate a conclusione di ciascun paragrafo

2003 6 OTTOBRE BOLOGNA SINDACO Con Del. G.C. 163 del 6 ottobre
2003 stato approvato il progetto dei lavori di ristrutturazione e adeguamento
dei due complessi della scuola materna di Isola delle Femmine - II stralcio
esecutivo Con Del. G.C. 163 del 6 ottobre 2003 stato approvato il progetto
dei lavori di ristrutturazione e adeguamento dei due complessi della scuola
materna di Isola delle Femmine - II stralcio esecutivo. Con Del. G.C. n 178
del 22 ottobre 2003 stato approvato il relativo bando di gara dell'intervento
in oggetto; I lavori sono stati affidati all'ATI costituita dalle imprese Cottone
Marco, con sede in via duca degli Abruzzi, 151, S.Giuseppe Jato (PA)
(capogruppo) e AERTECNO, srl (PA), con contratto repertorio 822/2004 del 13
aprile 2004; L'impresa si aggiudicata i lavori con il ribasso del 18,88%
quindi per l'importo contrattuale di 187.397,74, dati dalla somma di
175.979,74 per lavorazioni oltre ad 11.418,00 per sicurezza; 2001 7
DICEMBRE BOLOGNA SINDACO con Del. G.C. n 153 del 7 dicembre 2001
stato affidato l'incarico di progettazione esecutiva, DL, misura e contabilit e
coordinamento per la sicurezza agli arcch. Giacomo Collura e Ugo Madia; la
somma di 342.000,00 per finanziare il lavori di cui all'oggetto, cos
ripartita: 1. con fondi della regione siciliana, per l'importo di complessivi
195.390,44, risultanti dalla somma di 142.000,00 concessi con D.D.G. 1050
del 13 dicembre 2002, e di 53.390,44 concessi con D.D.S. 867 del 13 ottobre
2003; 2. per l'importo di 81.100,20 tramite mutuo con la CDP (pos.
4440001/00), risultante dalla devoluzione dei residui dei mutui pos. n
4308874 e n 4283268, concessa con determina del direttore generale della
CDP del 16 settembre 2003; 3. .per l'importo complessivo di 65.509,36
grazie all'utilizzo del residuo dei mutui CDP pos. n 4247035, per l'importo di
14.916,03, e pos. n 4317308 per l'importo di 50.593,33, concessi con
autorizzazione n 2128/03 del dirigente del servizio edilizia scolastica ed
universitaria della regione siciliana, pervenuto all'Amm. comunale con nota ns.
prot. 13128 del 16 settembre 2003, e relativamente ai quali si stanno
perfezionando le procedure di concessione con la CDP; 2001 20 SETTEMBRE
BOLOGNA SINDACO con Del. G.C. n 112 del 20 settembre 2001, stato
approvato il progetto di massima dei lavori di ristrutturazione ed adeguamento
dei due complessi della scuola materna di Isola delle Femmine redatto
dall'arch. Alberto Catalano, per l'importo complessivo di 798.827,00; 2001 7
DICEMBRE BOLOGNA SINDACO DELIBERA G 154 AIELLO RUBINO
PORTOBELLO LUCIDO INCARICO TORRE ARCH LICATA ANDREA UTC X
SETTORE USTICANO 2001 7 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO DELIBERA G
154 AIELLO RUBINO PORTOBELLO LUCIDO INCARICO TORRE ARCH LICATA
ANDREA UTC X SETTORE USTICANO

145
2003 27 OTTOBRE BOLOGNA SINDACO PORTOBELLO RUBINO LUCIDO
LA REGIONE SICILIA AUTORIZZAZIONE RELATIVO AL PROGETTO DI
POTENZIAMENTO DELLE OPERE MARITTIME PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL
PORTO DI ISOLA DELLE FEMMINE 38 MILIONI DI EURO 2003 27
OTTOBRE BOLOGNA SINDACO DECRETO ASSESSORATO TERRITORIO
AMBIENTE Autorizzazione del progetto relativo al potenziamento delle opere
marittime per la messa in sicurezza del porto di Isola delle Femmine

2003 29 OTTOBRE 2003 29 OTTOBRE BOLOGNA SINDACO DDG 1185


SERV 2 176 MISURA 1.16 DEL POR SICILIA 2000 2006 ISOLA DELLE
FEMMINE 680 MIL 170 EURO 31 CENTESIMI METANIZZAZIONE
decreto3_graduatoria_metano_2 2002 15 MARZO BOLOGNA SINDACO
ASSESSORATO INDUSTRIA METANIZZAZIONE DECRETO 11 MARZO 2002
MODALITA CONCESSIONE CONTRIBUTI AI COMUNI GURS Parte I n

2003 11 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO PORTOBELLO RUBINO


LUCIDO DELIBERA DI GIUNTA 159 ASSUNZIONE DI ANTICIPAZIONE DI
EURO 13.800 CON LA CDP PER LA PROGETTAZIONE DEFINITIVA DEI LAVORI
DI RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO CIMITERO COMUNALE OPERE
TRIENNALI 2003/2005 PRIORITA 45 SETTORE 21 CATEGORIA 9 IMPORTO
EURO 500 MILA 2003 19 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO PORTOBELLO
RUBINO LUCIDO GIAMBRUNO U.T.C. SCAFIDI SEGRETARIO MAIDA PAOLA
RESPONSABILE PROCEDIMENTO ARCH PACI ROCCO VIA PITRE PALERMO
PROGETTISTA DELIBERA GIUNTA 150 ASSUNZIONE DI ANTICIPAZIONE
DI EURO 13.800,00 CON LA CASSA DEPOSITO E PRESTITO PER LA
PROGETTAZIONE DEFINITIVA DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE ED
AMPLIAMENTO DEL CIMITERO COMUNALE 2003 BOLOGNA SINDACO
Comune di Isola delle Femmine (PA) Lavori di ristrutturazione ed ampliamento
del Cimitero Comunale di Isola delle Femmine (PA); PACI ROCCO
ARCHITETTO Principali mansioni e responsabilit Progettista del Progetto
definitivo Importo del lavoro 1.111.305,09

2004 2005 BOLOGNA STEFANO VICE SINDACO

2004 24 GENNAIO SINDACO BOLOGNA RUBINO PORTOBELLO LUCIDO


NOTA CASSADEPOSITO E PRESTITI NON HA ACCETTATO LA RICHIESTA
DI FINANZIAMENTO ONERI PROFESSIONISTI 13.800 EURO
RISTRUTTURAZIONE AMPLIAMENTO CIMITERO 2003 11 NOVEMBRE
BOLOGNA SINDACO PORTOBELLO RUBINO LUCIDO DELIBERA DI
GIUNTA 150 ASSUNZIONE DI ANTICIPAZIONE DI EURO 13.800 CON LA
CDP PER LA PROGETTAZIONE DEFINITIVA DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE
ED AMPLIAMENTO CIMITERO COMUNALE OPERE TRIENNALI 2003/2005
PRIORITA 45 SETTORE 21 CATEGORIA 9 IMPORTO EURO 500 MILA 2003 19
SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO PORTOBELLO RUBINO LUCIDO
GIAMBRUNO U.T.C. SCAFIDI SEGRETARIO MAIDA PAOLA RESPONSABILE
PROCEDIMENTO ARCH PACI ROCCO VIA PITRE PALERMO PROGETTISTA
DELIBERA GIUNTA 150 ASSUNZIONE DI ANTICIPAZIONE DI
EURO 13.800,00 CON LA CASSA DEPOSITO E PRESTITO PER LA

146
PROGETTAZIONE DEFINITIVA DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE ED
AMPLIAMENTO DEL CIMITERO COMUNALE 2003 BOLOGNA SINDACO
Comune di Isola delle Femmine (PA) Lavori di ristrutturazione ed ampliamento
del Cimitero Comunale di Isola delle Femmine (PA); PACI ROCCO
ARCHITETTO Principali mansioni e responsabilit Progettista del Progetto
definitivo Importo del lavoro 1.111.305,09

2004 28 GENNAIO SINDACO BOLOGNA STEFANO ASSOLTI I CONSIGLIERI


DE LA NUOVA TORRE CHE OCCUPARONO LA SALA CONSIGLIARE ORAZIO
BILLECI GIUSEPPE FERRANTE GIOVANNI IMPASTATO ERASMO PAGANO
GIUSEPPE SPANO FELICE VERMIGLIO ANGELO MANNINO GIUSEPPE AIELLO
DIONISI VINCENZO ELETTI NELLE AMMINISTRATIVE DEL 1999

2004 28 GENNAIO BOLOGNA SINDACO INCENDIO AL RISTORANTE DI


GIUSEPPE POMIERO IN PROSSIMITA DELLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DEL
2005 ASSOLTI I 9 CONSIGLIERI NUOVA TORRE OCCUPARONO LA SALA DEL
MACELLO BILLECI FERRANTE IMPASTATO ELEZIONI 1999

2004 15 FEBBRAIO SINDACO BOLOGNA STEFANO

2004 17 FEBBRAIO BOLOGNA SINDACO LArch. Angelo Aliqu trasmette al


Comune lo schema di massima rielaborato e non si ha notizie delle valutazioni
inerenti gli emendamenti. Tutti gli elaborati trasmessi vengono tenuti ben
nascosti dal Sindaco. Perch ?

2004 2 marzo SINDACO STEFANO BOLOGNA DELIBERA DI GIUNTA


MUNICIPALE 34 DEL 23.12.99 licenziamento senza preavviso del
dipendente Architetto Giovanni Albert Sentenza del giudice del Lavoro ex
articolo 700 del 6.4.04 con la quale in tre mesi lo scrivente viene reintegrato
nel posto di lavoro; Sentenza del Giudice del lavoro 3185/2007 del 20.9.07 con
la quale il Comune di Isola delle Femmine viene condannato al pagamento dei
danni, somma ad oggi non liquidata.

2004 3 MARZO BOLOGNA SINDACO ALBERT REITERAZIONE RR 15 11


03 VIA DELLE PALME BOLOGNA GAETANO PADRE DEL SINDACO 4 VILLINI
VICOLO ARGENTO 1 VILLINO BRUCATO VIA DELLA TORRE MONTELIONE
Ass.to Reg.le al TT.AA.- Bologna, Brucato, Montelione

2004 18 MARZO BOLOGNA SINDACO DETERMINA SINDACALE


APPROVAZIONE SCHEMA TRIENNALE OPERE PUBBLICHE 2004/2006
OVE SI PREVEDE INTERVENTO PER LA RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO
CIMITERO INTERVENTO 45 SETTORE 20 CATEGORIA 9 IMPORTO 1 MILIONE DI
EURO 2004 24 GENNAIO SINDACO BOLOGNA RUBINO PORTOBELLO
LUCIDO NOTA CASSADEPOSITO E PRESTITI NON HA ACCETTATO LA
RICHIESTA DI FINANZIAMENTO ONERI PROFESSIONISTI 13.800 EURO
RISTRUTTURAZIONE AMPLIAMENTO CIMITERO 2003 11 NOVEMBRE
BOLOGNA SINDACO PORTOBELLO RUBINO LUCIDO DELIBERA DI
GIUNTA 150 ASSUNZIONE DI ANTICIPAZIONE DI EURO 13.800 CON LA

147
CDP PER LA PROGETTAZIONE DEFINITIVA DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE
ED AMPLIAMENTO CIMITERO COMUNALE OPERE TRIENNALI 2003/2005
PRIORITA 45 SETTORE 21 CATEGORIA 9 IMPORTO EURO 500 MILA 2003 19
SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO PORTOBELLO RUBINO LUCIDO
GIAMBRUNO U.T.C. SCAFIDI SEGRETARIO MAIDA PAOLA RESPONSABILE
PROCEDIMENTO ARCH PACI ROCCO VIA PITRE PALERMO PROGETTISTA
DELIBERA GIUNTA 150 ASSUNZIONE DI ANTICIPAZIONE DI
EURO 13.800,00 CON LA CASSA DEPOSITO E PRESTITO PER LA
PROGETTAZIONE DEFINITIVA DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE ED
AMPLIAMENTO DEL CIMITERO COMUNALE 2003 BOLOGNA SINDACO
Comune di Isola delle Femmine (PA) Lavori di ristrutturazione ed ampliamento
del Cimitero Comunale di Isola delle Femmine (PA); PACI ROCCO
ARCHITETTO Principali mansioni e responsabilit Progettista del Progetto
definitivo Importo del lavoro 1.111.305,09

2004 19 MARZO BOLOGNA SINDACO Il Presidente del C.C. CATALDO


ERASMO e un Consigliere Comunale (Nevoloso) in Consiglio Comunale
comunicano di abbandonare la maggioranza consiliare Isola per Tutti. Due
mesi prima delle Elezioni comunali del Giugno 2004.

2004 25 MARZO BOLOGNA SINDACO PORTOBELLO RUBINO LUCIDO


PORTOBELLO DELIBERA DI GIUNTA 54 CONFERIMENTO INCARICO PER LA
PROGETTAZIONE DEFINITIVA DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE ED
AMPLIAMENTO DEL CIMITERO DI ISOLA DELLE FEMMINE ARCHITETTO PACI
ROCCO VIA PITRE PALERMO IL PROGETTO NECESSITA DI STUDI GEOLOGICI
E DI INDAGINI GEOGNOSTICHE AFFIDATE A PROFESSIONISTI INCARICATI DA
ARCH PACI ROCCO LONORARIO PREVISTO SALE A 48 MILA 937 EURO 76
CENTESIMI 2004 18 MARZO BOLOGNA SINDACO DETERMINA
SINDACALE APPROVAZIONE SCHEMA TRIENNALE OPERE PUBBLICHE
2004/2006 OVE SI PREVEDE INTERVENTO PER LA RISTRUTTURAZIONE ED
AMPLIAMENTO CIMITERO INTERVENTO 45 SETTORE 20 CATEGORIA 9
IMPORTO 1 MILIONE DI EURO 2004 24 GENNAIO SINDACO BOLOGNA
RUBINO PORTOBELLO LUCIDO NOTA CASSADEPOSITO E PRESTITI
NON HA ACCETTATO LA RICHIESTA DI FINANZIAMENTO ONERI
PROFESSIONISTI 13.800 EURO RISTRUTTURAZIONE AMPLIAMENTO CIMITERO
2003 11 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO PORTOBELLO RUBINO
LUCIDO DELIBERA DI GIUNTA 150 ASSUNZIONE DI ANTICIPAZIONE DI
EURO 13.800 CON LA CDP PER LA PROGETTAZIONE DEFINITIVA DEI LAVORI
DI RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO CIMITERO COMUNALE OPERE
TRIENNALI 2003/2005 PRIORITA 45 SETTORE 21 CATEGORIA 9 IMPORTO
EURO 500 MILA 2003 19 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO PORTOBELLO
RUBINO LUCIDO GIAMBRUNO U.T.C. SCAFIDI SEGRETARIO MAIDA PAOLA
RESPONSABILE PROCEDIMENTO ARCH PACI ROCCO VIA PITRE PALERMO
PROGETTISTA DELIBERA GIUNTA 150 ASSUNZIONE DI ANTICIPAZIONE
DI EURO 13.800,00 CON LA CASSA DEPOSITO E PRESTITO PER LA
PROGETTAZIONE DEFINITIVA DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE ED
AMPLIAMENTO DEL CIMITERO COMUNALE

148
2004 1 APRILE BOLOGNA SINDACO La Sicileas S.p.a. presenta
allUfficio tecnico Comunale un richiesta di una proroga di anni 2. Dalla
proroga dellinizio dei lavori non sono proseguiti e tantomeno terminati. 2001
BOLOGNA SINDACO INIZIANO I LAVORI ALL SICILEAS S.P.A. PER LA
COSTRUZIONE DI 153 CAMERE 2000 BOLOGNA SINDACO lUTC
INGEGNERE FRANCESCA USTICANO del Comune di Isola delle Femmine rilascia
concessione edilizia la n 2/2000. per la realizzazione di 153 camere con
vocazione turistica ricettiva, raggruppate a schiera su tre distinti corpi di
fabbrica edilizia. 1999 BOLOGNA SINDACO la societ Sicileas Spa
proprietaria dellHotel Saracen per il tramite del suo Presidente del Consiglio di
Amministrazione avanza al Comune di Isola delle Femmine richiesta
di ampliamento della sua struttura alberghiera al fine di realizzare 153
camere in zona C residenziale del PRG.

2004 13 APRILE BOLOGNA SINDACO Il Presidente del C.C. CATALDO


ERASMO scrive una nota al Capo dellUfficio Tecnico ARCHITETTO
GIAMBRUNO MONICA , sollecitando la stesura della delibera di adozione del
P.R.G. e comunica ai consiglieri della Nuova Torre, come risposta
allinterrogazione del 07.04.2004, che gli elaborati del P.R.G. potevano essere
visti solamente dopo il deposito in Segreteria della proposta di deliberazione.
Significato della risposta MAI. Alla faccia della trasparenza e dellimpegno
preso nella seduta del 19.03.2004. E giusto far sapere ai cittadini di Isola delle
Femmine che, grazie al comportamento ostativo del Presidente del
C.C.CATALDO ERASMO i Consiglieri della Nuova Torre non hanno mai potuto
vedere lo schema di massima del P.R.G. e lesito degli emendamenti
presentati, mentre al Presidente del C.C. CATALDO ERASMO venivano
rilasciate dal Sindaco STEFANO BOLOGNA e dal Capo dellUfficio Tecnico
ARCHITETTO GIAMBRUNO MONICA i seguenti atti pi o meno illegittimi : 18
autorizzazione edilizia in sanatoria per una piscina abusiva; concessione edilizia
(al padre) per completamento di un fabbricato abusivo nei 150 metri dalla
battigia (nel rilievo aerofotogrammetrico del 1977 il fabbricato non esiste);
concessione edilizia per la costruzione di un villino bifamiliare in lotto
intercluso ove gi aveva realizzato una villa unifamiliare e piscina con unaltra
concessione edilizia.

2004 17 MAGGIO BOLOGNA SINDACO ZANGARA ANGELA PROTOCOLLO


6100 SCRIVE AL SINDACO VALIDITA TITOLO DI STUDIO DIPLOMA
SECONDARIO 2 GRADO PROGRESSIONE DI CARRIERA

2004 20 LUGLIO PORTOBELO SINDACO BOLOGNA VICE SINDACO


delibere n.120 del 20/7/2004 approvazione del progetto Onda Blu 90 MILA
EURO a favore della pesca finanziato dalla Regione Siciliana a valere sui fondi
Europei misura 4.17 P.O.R. Sicilia 2000-2006, e n.75 del 29/8/2008 con la
quale a seguito della concessione del finanziamento regionale si proceduto
alla costituzione di unassociazione temporanea di scopo tra
questAmministrazione e la societ Kasba Comunicazioni per lesecuzione del
progetto di che trattasi; PROMOZIONE PICCOLA PESCA ARTIGIANALE
AFFIDATA ALLA SOCIETA COOPERATIVA AMBIENTE E SICUREZZA VIA

149
SALGARI 69/D Palermo di Minagra Vincenzo Rilevato che nella succitata
ATS prevista la costituzione di un comitato tecnico cui risulta demandata ogni
decisione strategica e la concertazione degli interventi istituzionali; Ritenuto di
dover provvedere alla costituzione di detto organismo chiamandone a farne
parte il Dr. Minagra Vincenzo Biologo e la Dr.ssa Eleonora Chiti;

2004 27 APRILE BOLOGNA SINDACO Il Presidente del C.C. CATALDO


ERASMO convoca il Consiglio Comunale non per verificare se il progettista del
Piano aveva recepito o meno gli emendamenti dei gruppi consiliari, ma per
discutere delliter procedurale del P.R.G.. Altra perdita di tempo. Nella seduta il
Presidente CATALDO ERASMO litiga con il Sindaco BOLOGNA STEFANO e
la seduta viene sciolta.

2004 26 APRILE BOLOGNA SINDACO in data 26/04/2004 gli archh. Ugo


Madia e Giacomo Collura, nella qualit di direttori dei lavori, consegnavano i
lavori di ristrutturazione allA.T.I. Impresa Geom. Marco Cottone e Aertecno
s.r.l. aggiudicataria dellappalto; in data 03.06.04 stato redatto dalla D.L.
processo verbale di sospensione lavori, a causa del grave stato di
conservazione delle strutture in cemento armato; con la nota del DL ns. prot.
n 7093 del 9 giugno 2004, a seguito del grave degrado rilevato in sede di
effettuazione dei lavori, si chiesto di effettuare le indagini strutturali per
l'importo presunto complessivo di 6.295,01, IVA compresa al 20%; Le
indagini strutturali in sito e in laboratorio sono state eseguite dalla ditta Geolab
srl, con sede a Palermo in via Guamaschelli n. 7 su incarico della D.L., che ha
predisposto la realizzazione delle seguenti indagini: prelievi di campioni da
sottoporre a prova meccanica, misura della profondit di carbonatazione, prove
non distruttive col metodo combinato sclerometrico ultrasonico che hanno
evidenziato una situazione di degrado generalizzato delle parti strutturali dei
due edifici. Seguivano le dimissioni degli arcch. Madia e Collura, accettate con
Del. Di G.M. n 49 del 10/03/2005; 2003 6 OTTOBRE BOLOGNA SINDACO
Con Del. G.C. 163 del 6 ottobre 2003 stato approvato il progetto dei lavori di
ristrutturazione e adeguamento dei due complessi della scuola materna di Isola
delle Femmine - II stralcio esecutivo Con Del. G.C. 163 del 6 ottobre 2003
stato approvato il progetto dei lavori di ristrutturazione e adeguamento dei due
complessi della scuola materna di Isola delle Femmine - II stralcio esecutivo.
Con Del. G.C. n 178 del 22 ottobre 2003 stato approvato il relativo bando di
gara dell'intervento in oggetto; I lavori sono stati affidati all'ATI costituita
dalle imprese Cottone Marco, con sede in via duca degli Abruzzi, 151,
S.Giuseppe Jato (PA) (capogruppo) e AERTECNO, srl (PA), con contratto
repertorio 822/2004 del 13 aprile 2004; L'impresa si aggiudicata i lavori con
il ribasso del 18,88% quindi per l'importo contrattuale di 187.397,74, dati
dalla somma di 175.979,74 per lavorazioni oltre ad 11.418,00 per
sicurezza; 2001 7 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO con Del. G.C. n 153
del 7 dicembre 2001 stato affidato l'incarico di progettazione esecutiva, DL,
misura e contabilit e coordinamento per la sicurezza agli arcch. Giacomo
Collura e Ugo Madia; la somma di 342.000,00 per finanziare il lavori di cui
all'oggetto, cos ripartita: 1. con fondi della regione siciliana, per l'importo di
complessivi 195.390,44, risultanti dalla somma di 142.000,00 concessi con

150
D.D.G. 1050 del 13 dicembre 2002, e di 53.390,44 concessi con D.D.S. 867
del 13 ottobre 2003; 2. per l'importo di 81.100,20 tramite mutuo con la CDP
(pos. 4440001/00), risultante dalla devoluzione dei residui dei mutui pos. n
4308874 e n 4283268, concessa con determina del direttore generale della
CDP del 16 settembre 2003; 3. .per l'importo complessivo di 65.509,36
grazie all'utilizzo del residuo dei mutui CDP pos. n 4247035, per l'importo di
14.916,03, e pos. n 4317308 per l'importo di 50.593,33, concessi con
autorizzazione n 2128/03 del dirigente del servizio edilizia scolastica ed
universitaria della regione siciliana, pervenuto all'Amm. comunale con nota ns.
prot. 13128 del 16 settembre 2003, e relativamente ai quali si stanno
perfezionando le procedure di concessione con la CDP; 2001 20 SETTEMBRE
BOLOGNA SINDACO con Del. G.C. n 112 del 20 settembre 2001, stato
approvato il progetto di massima dei lavori di ristrutturazione ed adeguamento
dei due complessi della scuola materna di Isola delle Femmine redatto
dall'arch. Alberto Catalano, per l'importo complessivo di 798.827,00;

2004 28 APRILE Sindaco Stefano Bologna 2004 28 04 16 05


BOLOGNA SINDACO PARTE CIVILE DOPO CONDANNA ALBERT 4408 15
12 2003 APPELLO PER RIFORMA FIORENZA ZANGHI MEGNA MARIO
ISPETTORE COMMISSARIO AD ACTA CALLIOPE 1608 1997 26 OTTOBRE
BOLOGNA SINDACO D.A. 91 UFF DEL 22 11 96 ACCERTAMENTI
ISPETTIVI ALBERT 2004 28 04 16 05 BOLOGNA SINDACO PARTE CIVILE
DOPO CONDANNA ALBERT 4408 15 12 2003 AVOCATO FIORENZA ZANGHI

2004 18 giugno Determinazione sindacale n 26 del 18 giugno 2004,


l'Arch Giambruno era stato confermato, senza espressa indicazione del
termine finale, nella funzione di Responsabile del 3 Settore tecnico

2004 ELEZIONI Votanti 4.118 Isola per Tutti 1.672 Insieme


Voti 1.432
Torre 1.013

Candidati e Voti Isola per Tutti


Cutino Marcello 77, Bologna 306, Aiello 194, Bellone 100, Crisci 74, Cutino M
94, Favaloro 73, Giucastro 118, Lo Piccolo 91, Lucido S 84, Micali 70, Riso N
93, Riso R 54, Scavrelli 73.

Candidati e Voti Insieme


Aiello G 114, Billeci S 92, Bruno 141, Cardinale 31, Ferrante 62, Gradino 106,
Lucido R 39, Miserendino 36, Pagano 119, Palazzolo 73, Rubino 208, Span 60,
Stefanini 100, Triboto 57.

Candidati e Voti Isola per Tutti


Billeci O 113, Canepa 68, Di Maggio 27, Enea 64, Giacalone, 48, Impastato 41,
Lucido V 32, Pellerito 87, Mannino V 185, Piccione 41, Puccio 40, Riso M 59,
Roma 45.

151
2004 23 LUGLIO PORTOBELLO SINDACO LICENZA EDILIZIA 2
ILLEGITTIMA DALIA TOMMASO 2006 14 DICEMBRE PORTOBELLO
SINDACO BOLOGNA DIMISSIONATO 10 OTTOBRE 2005 CON LA
GIAMBRUNO SFIDUCIATA IL 6 OTTOBRE DOPO LA SEDUTA DELLA C.E.C.
LICENZA EDILIZIA 35 ILLEGITTIMA ARDIZZONE GIORGIO 2005 9 GIUGNO
PORTOBELLO SINDACO VICE PROSSIMO ALLE DIMISSIONI LICENZA
EDILIZIA 15 ILLEGITTIMA SCRIVANO RITA E SCANDURO ANGELO

2004 27 LUGLIO BOLOGNA SINDACO Ufficio Tecnico Comunale


GIAMBRUNO MONICA concede la proroga alla licenza 2/2000 non
AVVEDENDOSI che detta licenza 2/2000 al momento della richiesta aveva
perso efficacia in quanto decaduta. 2004 1 APRILE BOLOGNA SINDACO La
Sicileas S.p.a. presenta allUfficio tecnico Comunale un richiesta di una
proroga di anni 2. Dalla proroga dellinizio dei lavori non sono proseguiti e
tantomeno terminati. 2001 BOLOGNA SINDACO INIZIANO I LAVORI ALL
SICILEAS S.P.A. PER LA COSTRUZIONE DI 153 CAMERE 2000 BOLOGNA
SINDACO lUTC INGEGNERE FRANCESCA USTICANO del Comune di Isola delle
Femmine rilascia concessione edilizia la n 2/2000. per la realizzazione di 153
camere con vocazione turistica ricettiva, raggruppate a schiera su tre distinti
corpi di fabbrica edilizia. 1999 BOLOGNA SINDACO la societ Sicileas Spa
proprietaria dellHotel Saracen per il tramite del suo Presidente del Consiglio di
Amministrazione avanza al Comune di Isola delle Femmine richiesta
di ampliamento della sua struttura alberghiera al fine di realizzare 153
camere in zona C residenziale del PRG.

2004 15 SETTEMBRE SINDACO PORTOBELLO VICE BOLOGNA


ATTENTATO INCENDIARIO ALLA SICILAUTO DI ISOLA DELLE FEMMINE IL
TITOLARE TOIA LEONARDO INTERROGATO DAI MILITARI CINQUE LE
MACCHINE DANNEGGIATE UNA FIAT PUNTO UNA FIAT UNO UNA PANDA 2
ALFA ROMEO ISOLA DELLE FEMMINE FA PARTE DEL MANDAMENTO SAN
LORENZO FEUDO ASSOLUTO DEL CLAN LO PICCOLO SALVATORE E DEL FIGLIO
SANDRO LATITANTI

2004 11 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA VICE SINDACO


NOMINATO RIPORTA 306 VOTI NELLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DEL
GIUGNO SCORSO SI FESTEGGIA IL COMPLEANNO 18 ANNI IN MOTO 2006
8 SETTEMBRE PORTOBELLO SINDACO CEC ELAUTO 13 06 RUBINO ANNA 34 05
GIAMBONA GIUSEPPE LA PALOMA 19 06 COMPARTO 1 CARDINALE 21 06
LOMBINO SACULLO POMIERO 38 O5 L E 15 03 SCRIVANO 4 06 L E 15 05
MOTO BOLOGNA GAETANO 18 ANNI

2004 SINDACO PORTOBELLO VICESINDACO STEFANO BOLOGNA DIMESSOSI


OTTOBRE 2005

2005 7 APRILE PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA VICE SINDACO


DETERMINA SINDACALE 8 CONFERMA INCARICO ARCH SANDRO DARPA
RESPONSABILE 4 SERVIZIO SANATORIA ABUSIVISMO E CONTROLLO
TERRITORIO DEL 3 SETTORE TECNICO 2002 30 APRILE BOLOGNA

152
SINDACO DETERMINA SINDACALE 24 INCARICO A TEMPO PARZIALE 15
GIORNI AL MESE ARCH DARPA SANDRO 30 APRILE 1973 PER 3 MESI A FAR
DATA DAL 1.5.2002 1 SERVIZIO SANATORIA ABUSIVISMO E CONTROLLO DEL
TERRITORIO 3 SETTORE

2005 MAGGIO BOLOGNA SINDACO SEQUESTRO BENI MAFIOSI PIETRO


BRUNO 18 NOVEMBRE 1946 VIA ROMA ISOLA DELLE FEMMINE VILA NELLA
LOTTIZZAZIONE DI MATTEO PIETRO E ALTRI CONVENZIONE 19.09.86 A
GIUSEPPE VASSALO FIGLIO DI VINCENZO SEQUESTRATI 330MILA EURO
CINQUE APPARTAMENTI ISOLA DELLE FEMMINECAPACI E PALERMO
SEQUESTRO DEL CAPITALE SOCIALE E BENI IMMOBILI DELLA SALICETO S.r.l.
1996 19 FEBBRAIO BOLOGNA SINDACO COSTITUZIONE DITTA SALICETO
S.r.l. Billeci Salvatore 1937 titolare BRUNO PIETRO 18 11 1946 VIA ROMA 110
ISOLA SOCIO VASSALLO GIUSEPPE 1959 SOCIO FIGLIO DI VINCENZO
BILLECI VINCENZO 1969

2005 6 MAGGIO SINDACO PORTOBELLO VICE STEFANO BOLOGNA


PROSSIMO ALLE DIMISSIONI DEL 10 OTTOBRE 2005 CON LA MONICA
GIAMBRUNO SOLLEVATA DALLINCARICO DI RESPONSABILE UTC DOPO LA
SEDUTA DELLA C.E.C. DEL 6 OTTOBRE 2005 SI DISCUTEVA DI SICILEAS.. Il
6.05.05 il Giornale di Sicilia ha pubblicato la notizia del sequestro per mafia di
beni per 4 milioni di euro a due imprenditori edili di Isola delle Femmine, Bruno
Pietro e Vassallo Giuseppe: del primo si ricordava il collegamento alla cosca
mafiosa del boss Badalamenti ed il fatto che aveva partecipato con altri
personaggi della mafia di Capaci e Isola delle Femmine cito testualmente
alla societ Copacabana spa realizzata per la lottizzazione di un vasto
appezzamento di terreno; Vassallo Giuseppe, figlio di Vincenzo, veniva
addirittura indicato come il capo della famiglia mafiosa di Capaci, inserito
pienamente nel mandamento mafioso di San Lorenzo. Entrambi sono stati
condannati con sentenza passata in giudicato per associazione a delinquere di
stampo mafioso ex art. 416 bis c.p la famiglia Pomiero da un lato, i signori
Billeci dallaltro. I legami parentali di questi ultimi coi Billeci e i Vassallo di cui
sopra credo possiate individuarli agevolmente. A distanza di 25 anni dalla
confisca delle quote della Copacabana spa il nostro UTC ha riunito i nomi di
Pomiero e Billeci, quasi a conferma del noto brocardo vichiano circa i corsi e
ricorsi della storia.

2005 19 MAGGIO PORTOBELLO SINDACO VICE BOLOGNA STEFANO Con


successiva Del. Di G.M. n 95 del 19/05/2005 stato conferito lincarico di
direttore dei lavori, misura, contabilit, liquidazione e assistenza al collaudo,
coordinamento sicurezza dellesecuzione dei lavori di cui sopra, alling. Nicol
Navarra che, in data 06/06/2005 prot. 6401 ha trasmesso un progetto di
variante del corpo B individuando gli interventi e le tecnologie da porre in atto
per il risanamento degli elementi costituenti la struttura, interventi da
realizzare, insieme a quelli precedentemente previsti nel secondo stralcio
esecutivo, solo su uno degli edifici che costituiscono il complesso scolastico, in
particolare quello in cui sono gi stati avviati i lavori, cio quello indicato come
corpo B; Quindi i lavori sono stati sospesi in data 01/02/2006, in attesa che
il D.L. proponesse la perizia di variante e suppletiva di che trattasi; In data

153
13/04/2006 il Sindaco con nota prot. n. 5324 ha trasmesso allAssessorato
Pubblica Istruzione la 2 perizia di variante e suppletiva di cui in oggetto,
trasmessa dalling. Nicola Navarra in pari data; La 2 perizia di variante,
approvata con Deliberazione di G.M. n. 54 del 28/04/2006; 2004 26 APRILE
BOLOGNA SINDACO in data 26/04/2004 gli arch Ugo Madia e Giacomo
Collura, nella qualit di direttori dei lavori, consegnavano i lavori di
ristrutturazione allA.T.I. Impresa Geom. Marco Cottone e Aertecno s.r.l.
aggiudicataria dellappalto; in data 03.06.04 stato redatto dalla D.L.
processo verbale di sospensione lavori, a causa del grave stato di
conservazione delle strutture in cemento armato; con la nota del DL ns. prot.
n 7093 del 9 giugno 2004, a seguito del grave degrado rilevato in sede di
effettuazione dei lavori, si chiesto di effettuare le indagini strutturali per
l'importo presunto complessivo di 6.295,01, IVA compresa al 20%; Le
indagini strutturali in sito e in laboratorio sono state eseguite dalla ditta Geolab
srl, con sede a Palermo in via Guamaschelli n. 7 su incarico della D.L., che ha
predisposto la realizzazione delle seguenti indagini: prelievi di campioni da
sottoporre a prova meccanica, misura della profondit di carbonatazione, prove
non distruttive col metodo combinato sclerometrico ultrasonico che hanno
evidenziato una situazione di degrado generalizzato delle parti strutturali dei
due edifici. Seguivano le dimissioni degli arcch. Madia e Collura, accettate con
Del. Di G.M. n 49 del 10/03/2005; 2003 6 OTTOBRE BOLOGNA SINDACO
Con Del. G.C. 163 del 6 ottobre 2003 stato approvato il progetto dei lavori di
ristrutturazione e adeguamento dei due complessi della scuola materna di Isola
delle Femmine - II stralcio esecutivo Con Del. G.C. 163 del 6 ottobre 2003
stato approvato il progetto dei lavori di ristrutturazione e adeguamento dei due
complessi della scuola materna di Isola delle Femmine - II stralcio esecutivo.
Con Del. G.C. n 178 del 22 ottobre 2003 stato approvato il relativo bando di
gara dell'intervento in oggetto; I lavori sono stati affidati all'ATI costituita
dalle imprese Cottone Marco, con sede in via duca degli Abruzzi, 151,
S.Giuseppe Jato (PA) (capogruppo) e AERTECNO, srl (PA), con contratto
repertorio 822/2004 del 13 aprile 2004; L'impresa si aggiudicata i lavori con
il ribasso del 18,88% quindi per l'importo contrattuale di 187.397,74, dati
dalla somma di 175.979,74 per lavorazioni oltre ad 11.418,00 per
sicurezza; 2001 7 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO con Del. G.C. n 153
del 7 dicembre 2001 stato affidato l'incarico di progettazione esecutiva, DL,
misura e contabilit e coordinamento per la sicurezza agli arcch. Giacomo
Collura e Ugo Madia; la somma di 342.000,00 per finanziare il lavori di cui
all'oggetto, cos ripartita: 1. con fondi della regione siciliana, per l'importo di
complessivi 195.390,44, risultanti dalla somma di 142.000,00 concessi con
D.D.G. 1050 del 13 dicembre 2002, e di 53.390,44 concessi con D.D.S. 867
del 13 ottobre 2003; 2. per l'importo di 81.100,20 tramite mutuo con la CDP
(pos. 4440001/00), risultante dalla devoluzione dei residui dei mutui pos. n
4308874 e n 4283268, concessa con determina del direttore generale della
CDP del 16 settembre 2003; 3. .per l'importo complessivo di 65.509,36
grazie all'utilizzo del residuo dei mutui CDP pos. n 4247035, per l'importo di
14.916,03, e pos. n 4317308 per l'importo di 50.593,33, concessi con
autorizzazione n 2128/03 del dirigente del servizio edilizia scolastica ed
universitaria della regione siciliana, pervenuto all'Amm. comunale con nota ns.

154
prot. 13128 del 16 settembre 2003, e relativamente ai quali si stanno
perfezionando le procedure di concessione con la CDP; 2001 20 SETTEMBRE
BOLOGNA SINDACO con Del. G.C. n 112 del 20 settembre 2001, stato
approvato il progetto di massima dei lavori di ristrutturazione ed adeguamento
dei due complessi della scuola materna di Isola delle Femmine redatto
dall'arch. Alberto Catalano, per l'importo complessivo di 798.827,00;

2005 19 MAGGIO PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA VICE PROSSIMO


ALLE DIMISSIONI DEL 10 OTTOBRE 2015 Deliberazione di G.M. n 95 del
19/05/2005 stato affidato l'incarico di DL, misura contabilit, liquidazione ed
assistenza al collaudo, coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione
ed esecuzione dei lavori di ristrutturazione dei due plessi della scuola materna
di Isola delle Femmine, all'Ing. Nicol Navarra;

2005 6 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA VICE PROSSIMO LE


DIMISSIONE DEL 10 OTTOBRE 2015 nota prot. n. 6401 il professionista
incaricato ha trasmesso un progetto di ristrutturazione ed adeguamento del
corpo A della scuola materna del Comune di Isola delle Femmine; 2005 19
MAGGIO PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA VICE PROSSIMO ALLE
DIMISSIONI DEL 10 OTTOBRE 2015 Deliberazione di G.M. n 95 del
19/05/2005 stato affidato l'incarico di DL, misura contabilit, liquidazione ed
assistenza al collaudo, coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione
ed esecuzione dei lavori di ristrutturazione dei due plessi della scuola materna
di Isola delle Femmine, all'Ing. Nicol Navarra;

2005 9 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO VICE PROSSIMO ALLE


DIMISSIONI STEFANO BOLOGNA DELIBERA GIUNTA n 104 approvato il
progetto esecutivo dei lavori di Ristrutturazione e adeguamento del corpo A
della scuola materna di Isola delle Femmine dellimporto complessivo di
289.000,00 redatto dalling. Nicolo Navarra Responsabile unico del
procedimento: arch. Sandro DArpa il maggiore onere verr reperito con la
devoluzione del mutuo della CC.DD.PP. posizione n 4418035/00 approvato
con determinazione del Responsabile dellUfficio Tecnico n 106 del
02/10/2009 2005 6 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA VICE
PROSSIMO LLE DIMISSIONE DEL 10 OTTOBRE 2015 nota prot. n. 6401 il
professionista incaricato ha trasmesso un progetto di ristrutturazione ed
adeguamento del corpo A della scuola materna del Comune di Isola delle
Femmine; 2005 19 MAGGIO PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA VICE
PROSSIMO ALLE DIMISSIONI DEL 10 OTTOBRE 2015 Deliberazione di
G.M. n 95 del 19/05/2005 stato affidato l'incarico di DL, misura contabilit,
liquidazione ed assistenza al collaudo, coordinamento per la sicurezza in fase di
progettazione ed esecuzione dei lavori di ristrutturazione dei due plessi della
scuola materna di Isola delle Femmine, all'Ing. Nicol Navarra; Con D.D. n.
1314/S2 dell'Assessorato Lavori Pubblici stato concesso il finanziamento della
somma di 389.000,00 per la realizzazione dei lavori di "Ristrutturazione ed
adeguamento del corpo A della scuola materna di Isola delle Femmine"

155
2005 9 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO VICE PROSSIMO ALLE
DIMISSIONI LICENZA EDILIZIA 15 ILLEGITTIMA SCRIVANO RITA E
SCANDURO ANGELO

2005 29 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA VICE SINDACO il


Signor Ferraro Pietro avanza richiesta di variante per il progetto
autorizzato con concessione edilizia. La pratica istruita dallUTC MONICA
GIAMBRUNO del comune viene posta allordine del giorno in diverse sedute
della Commissione Edilizia Comunale ma sempre bloccata. 2004 27 LUGLIO
BOLOGNA SINDACO Ufficio Tecnico Comunale GIAMBRUNO MONICA concede
la proroga alla licenza 2/2000 non AVVEDENDOSI che detta licenza 2/2000 al
momento della richiesta aveva perso efficacia in quanto decaduta. 2004 1
APRILE BOLOGNA SINDACO La Sicileas S.p.a. presenta allUfficio
tecnico Comunale un richiesta di una proroga di anni 2. Dalla proroga dellinizio
dei lavori non sono proseguiti e tantomeno terminati. 2001 BOLOGNA
SINDACO INIZIANO I LAVORI ALL SICILEAS S.P.A. PER LA COSTRUZIONE
DI 153 CAMERE 2000 BOLOGNA SINDACO lUTC INGEGNERE FRANCESCA
USTICANO del Comune di Isola delle Femmine rilascia concessione edilizia la n
2/2000. per la realizzazione di 153 camere con vocazione turistica ricettiva,
raggruppate a schiera su tre distinti corpi di fabbrica edilizia. 1999 BOLOGNA
SINDACO la societ Sicileas Spa proprietaria dellHotel Saracen per il
tramite del suo Presidente del Consiglio di Amministrazione avanza al Comune
di Isola delle Femmine richiesta di ampliamento della sua struttura alberghiera
al fine di realizzare 153 camere in zona C residenziale del PRG.

2005 PIETRO LO SICCO sequestro giudiziario per un valore di 100 milioni di


euro da parte della Guardia di Finanza. Tra laltro sequestrati 44 appartamenti,
42 magazzini, 37 uffici. Tra questi, unimpresa edile di Modena: in totale 257
unit immobiliari su provvedimento della sezione misure di prevenzione del
Tribunale di Palermo, tra appartamenti, negozi, uffici, terreni Una villa a Isola
delle Femmine Via dei Saraceni 15 e una parte del complesso
residenziale Hotel House di Isola delle Femmine in Passaggio del
Corallo (Palermo), oltre a nove conti correnti, unimbarcazione da diporto e 6
auto.

2005 PORTOBELLO SINDACO VICE BOLOGNA ARCHITETTO MICELI


FRANCESCO PROGETTO PRELIMINARE PER LA REALIZZAZIONE DI UN
ALBERGO A 4 STELLE NEL COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE SOLEMAR
SICILAUTO EX AREA LIQUIGAS CENTRO TURISTICO SICILIANO TOIA LO
PICCOLO BOLOGNA ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2004

2005 17 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA VICE MONICA


GIAMBRUNO UTC E RUP DELIBERA GIUNTA 109 INCARICO ING BONUSO
LUIGI RESPONSABILE PROCEDIMENTO LAVORI 2005 28 NOVEMBRE
PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA SI E DIMESSO DA VICE SINDACO IL
10 OTTOBRE 2005 DELIBERA DI GIUNTA 178 SITUISCE MONICA
GIAMBRUNO DA RUP DOPO UNA BURRSCOSA CEC DEL 6 OTTOBRE 2005 SI
PARLAVA DI SARACEN SICILEAS LA GIAMBRUNO VIENE SOTUITA NELLA

156
FUNZIONE DI RUP LARCH DARPA SANDRO 2001 10 MAGGIO BOLOGNA
SINDACO RUP MONICA GIAMBRUNO DELIBERA GIUNTA 65 INCARICO
PROGETTAZIONE OPERE DI COLLEGAMENTO DEL SISTEMA FOGNARIO
COMUNALE AL DEPURATORE DEL CONSORZIO ASI COMUNE CARINI ARCH
LUCIDO STEFANO ING FARANNA RUP MONICA GIAMBRUNO CLAUDIO
DURANTE PIETRO SRL SANTA NINFA PUGLISI BALDASSARE E & C SAS
DECRETO FINANZIAMENTO 313 10 APRILE 2007 AGENZIA REGIONALE PER I
RIFIUTI E LE ACQUE TOTALE PROGETTO 1 MILIONE 150 MILA EURO

2005 21 SETTEMBRE DEPOSIZIONE PENTITO CAMPANELLA


FRANCESCO ARCH BRUNO MARSALA CAMPO SPORTIVO ISOLA ARCH
ALUZZO OMNIA STRUTTURA GEOM PANEBIANCO

2005 6 Ottobre 2005 in Commissione Edilizia Comunale si discute di Saracen


la storia degli 80 mini appartamenti partecipano alla seduta la responsabile 3
Settore Tecnico Monica Giambruno e il Sindaco Portobello scontro a fuoco le cui
conseguenze

chidda si nava a ghiri determinazione n 30 del 10.10.2005 la


sequenzialit di due episodi 1) Riunione Commissione Edilizia (si iscusso
di Saracen 2) la richiesta di mobilit del responsabile dellU.T.C. La
defenestrazione del Responsabile 3 settore tecnico Monica Giambruno
e conferimento incarico Arch Roberto Bilello Emerge ictu oculi, dunque,
l'assoluta arbitrariet dell'atto revocatorio di che trattasi la cui unica ragione
quella di "emarginare" l'Arch Giambruno la cui unica responsabilit quella
di avere sempre compiuto il proprio dovere con la massima diligenza e
professionalit.

2005 10 ottobre Portobello Sindaco determina sindacale 30 nomina


responsabile III settore UTC arch Bilello

2005 10 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO SFIDUCIA MONICA


GIAMBRUNO DOPO C.E.C. 6 OTTOBRE 05 DETERMINA SINDACALE 30
10.10.2005 DIMISSIONATO VICE STEFANO BOLOGNA 10 10 05 INCARICO
ARCH BILELLO 2005 24 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA
DA VICE SINDACO SI E DIMESSO IL 10 OTTOBRE NON MI FACEVA
FARE IL SINDACO IL 6 OTTOBRE SEDUTA C.E.C. INFUOCATA ALLA
RESPONSABILE DELLUFFICIO TECNICO COMUNALE ARCH MONICA
GIAMBRUNO VIENE COMUNICATA LA REVOCA ANTICIPATA DELLA
FUNZIONE CON DETERMINAZIONE SINDACALE N 30 IL 10.10.2005
AFFIDATAGLI CON DETERMINA SINDACALE 26 DEL 18 GIUGNO 2004
(CON LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE GIUGNO 2004) E SOSTITUITA
CON ING BILELLO ROBERTO ROSOLINO DETERMINA DI GIUNTA 172
PAOLO AIELLO GIUCASTRO BELLONE CUTINO MARIA GRAZIA LO PICCOLO
COSTITUZIONE IN GIUDIZIO AL COLLEGIO DI CONCILIAZIONE DI MONICA
GIAMBRUNO PROT COMUNE 13100 DEL 22 NOVEMBRE 2005 AVVOCATO
RUSSO ANTONIO

157
2005 10 ottobre dimissioni di Stefano Bologna Vice Sindaco il Sindaco
Portobello non lasciava libero Stefano Bologna di ricoprire il ruolo di Sindaco

2005 21 OTTOBRE VENERDI CONFERENZA STAMPA HOTEL SARACEN


PRESENTAZIONE DEL NUOVO MOVIMENTO ISOLA DEMOCRATICA
COORDINATORE STEFANO BOLOGNA ALLA CONFERENZA STAMPA ERANO
STATI INVITATI PER SOTTOSCRIVERE LADESIONE AL MOVIMENTO LUCIDO
SALVATORE E FRANCESCO CRISCI LADESIONE DI MICALI LETIZIA ERA STATA
COMUNICTA VERBALMENTE AL COORDINATORE BOLOGNA. LATTESA AL
SARACEN SI DIMOSTRA FALLIMENTARE LUCIDO NON SI PRESENTA ( LA
MOTIVAZIONE LA RITROVEREMO NELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE
DEL 30 GENNAIO 2006 DELIBERA 3-4 : Il Presidente ringrazia il cons. Cutino
per lattestazione di stima, stima che va soprattutto al vice Presidente che era
stato avvicinato con la promessa di elezione a Presidente, ma Egli in
nome di uno spirito di gruppo e di lealt ha ritenuto di dover rifiutare. Il Vice
Presidente afferma che occorre tenere conto degli incidenti senza perdere la
faccia, in particolare Egli ha posto a base della propria vita taluni valori come la
chiarezza e la lealt, ed a tali valori ha improntato i propri rapporti sia con il
Sindaco Portobello che con il signor Bologna, con il signor Cataldo, con il signor
Rubino. Anche in questoccasione si dichiara sereno conscio che sarebbe
bastato un suo piccolo spostamento di posizione per garantirgli la carica di
Presidente, ma ha ritenuto che fosse prevalente la sua lealt nei confronti
dellattuale Presidente che avrebbe dovuto sostituire. Non una carica che pu
cambiargli la vita n ha un morboso attaccamento alla poltrona; ). IL
CONSIGLIERE FRANCESCO CRISCI SI PRESENTA DOPO UN PAIO DORE ALA
FINE DOPO UNESTENUANTE TRATTATIVA ADERISCE AL MOVIMENTO siamo
stati costretti a disdire la convocazione dei giornalisti invitati alla conferenza
stampa di presentazione.

2005 26 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO NELLA SEDUTA DEL


CONSIGLIO COMUNALE I CONSIGLIERI LETIZIA MICALI E FRANCESCO
CRISCI CON UN DOCUMENTO RESPINTO DALLA MAGGIORANZA PORTOBELLO
ESPRIMONO SOLIDARIETA AL VICE SINDACO DIMISSIONARIO STEFANO
BOLOGNA

2005 16 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA DIMESSOSI IL


10 OTTOBRE GIAMBRUNO MONICA SFIDUCIATA DA PORTOBELLO
DOPO LA C.E.C. DEL 6 OTTOBRE 2005 CON LA DETERMINA SINDACALE 32
TRASFORMAZIONE DELLINCARICO CONFERITO CON LA DETERMINA
SINDACALE 24 DEL 2002 DA TEMPO PARZIALE A TEMPO PIENO SINIO AL 31
DICEMBRE 2005 LA POZIIONE ORGANIZZATIVA DEL 3 SETTORE TECNICO
2005 7 APRILE PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA VICE SINDACO
DETERMINA SINDACALE 8 CONFERMA INCARICO ARCH SANDRO DARPA
RESPONSABILE 4 SERVIZIO SANATORIA ABUSIVISMO E CONTROLLO
TERRITORIO DEL 3 SETTORE TECNICO 2002 30 APRILE BOLOGNA
SINDACO DETERMINA SINDACALE 24 INCARICO A TEMPO PARZIALE 15
GIORNI AL MESE ARCH DARPA SANDRO 30 APRILE 1973 PER 3 MESI A FAR

158
DATA DAL 1.5.2002 1 SERVIZIO SANATORIA ABUSIVISMO E CONTROLLO DEL
TERRITORIO 3 SETTORE

2005 24 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO PAOLO AIELLO


GIUCASTRO BELLONE CUTINO M GRAZIA LO PICCOLO DELIBERA
GIUNTA 174 COSTITUZIONE INNANZI AL TRIBUNALE DI PLERMO SEZIONE DI
CARINI NEL RICORSO PER ATTO INGIUNTIVO 13039 DI ALBERT AVVOCATO
ZANGHI PROCEDIMENTI A CARICO DI ALBERT 2585 1990 1990 1995 1751
1995 ASSOLUZIONE SENTEZA 226 1998 267 1999 TRIBUNALE DI PALERMO
SESTA SEZIONE 652 2000 DECRETO INGIUNTIVO 3220 2004 DECRETO
INGIUNTIVO 53 2003 SENTENZA 652 GIP MIRELLA AGLIASTRO 17 MAGGIO
2000 SENTENZA LAVORO 3185 2007

2005 24 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA DA VICE


SINDACO SI E DIMESSO IL 10 OTTOBRE NON MI FACEVA FARE IL
SINDACO IL 6 OTTOBRE SEDUTA C.E.C. INFUOCATA ALLA
RESPONSABILE DELLUFFICIO TECNICO COMUNALE ARCH MONICA
GIAMBRUNO VIENE COMUNICATA LA REVOCA ANTICIPATA DELLA
FUNZIONE CON DETERMINAZIONE SINDACALE N 30 IL 10.10.2005
AFFIDATAGLI CON DETERMINA SINDACALE 26 DEL 18 GIUGNO 2004
(CON LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE GIUGNO 2004) E SOSTITUITA
CON ING BILELLO ROBERTO ROSOLINO DETERMINA DI GIUNTA 172
PAOLO AIELLO GIUCASTRO BELLONE CUTINO MARIA GRAZIA LO PICCOLO
COSTITUZIONE IN GIUDIZIO AL COLLEGIO DI CONCILIAZIONE DI MONICA
GIAMBRUNO PROT COMUNE 13100 DEL 22 NOVEMBRE 2005 AVVOCATO
RUSSO ANTONIO

2005 28 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA SI E DIMESSO


DA VICE SINDACO IL 10 OTTOBRE 2005 DELIBERA DI GIUNTA 178
SITUISCE MONICA GIAMBRUNO DA RUP DOPO UNA BURRSCOSA CEC DEL 6
OTTOBRE 2005 SI PARLAVA DI SARACEN SICILEAS LA GIAMBRUNO VIENE
SOTUITA NELLA FUNZIONE DI RUP LARCH DARPA SANDRO 2001 10
MAGGIO BOLOGNA SINDACO RUP MONICA GIAMBRUNO DELIBERA
GIUNTA 65 INCARICO PROGETTAZIONE OPERE DI COLLEGAMENTO DEL
SISTEMA FOGNARIO COMUNALE AL DEPURATORE DEL CONSORZIO ASI
COMUNE CARINI ARCH LUCIDO STEFANO ING FARANNA RUP MONICA
GIAMBRUNO CLAUDIO DURANTE PIETRO SRL SANTA NINFA PUGLISI
BALDASSARE E & C SAS DECRETO FINANZIAMENTO 313 10 APRILE 2007
AGENZIA REGIONALE PER I RIFIUTI E LE ACQUE TOTALE PROGETTO 1
MILIONE 150 MILA EURO

2005 30 DICEMBRE PORTOBELLO SINDACO DETERMINA SINDACALE 36


SI PROROGA LINCARICO A TEMPO PIENO E DETERMINATO PER TUTTO IL
2006 NELLA POSIZIONE ORGANIZZATIVA DEL 3 SETTORE TECNICO ARCH
SANDRO DARPA 2005 16 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA
DIMESSOSI IL 10 OTTOBRE GIAMBRUNO MONICA SFIDUCIATA DA
PORTOBELLO DOPO LA C.E.C. DEL 6 OTTOBRE 2005 CON LA DETERMINA
SINDACALE 32 TRASFORMAZIONE DELLINCARICO CONFERITO CON LA

159
DETERMINA SINDACALE 24 DEL 2002 DA TEMPO PARZIALE A TEMPO PIENO
SINIO AL 31 DICEMBRE 2005 LA POZIIONE ORGANIZZATIVA DEL 3 SETTORE
TECNICO 2005 7 APRILE PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA VICE
SINDACO DETERMINA SINDACALE 8 CONFERMA INCARICO ARCH SANDRO
DARPA RESPONSABILE 4 SERVIZIO SANATORIA ABUSIVISMO E CONTROLLO
TERRITORIO DEL 3 SETTORE TECNICO 2002 30 APRILE BOLOGNA
SINDACO DETERMINA SINDACALE 24 INCARICO A TEMPO PARZIALE 15
GIORNI AL MESE ARCH DARPA SANDRO 30 APRILE 1973 PER 3 MESI A FAR
DATA DAL 1.5.2002 1 SERVIZIO SANATORIA ABUSIVISMO E CONTROLLO DEL
TERRITORIO 3 SETTORE

2005 31 dicembre DETERMINAZIONE DEL SINDACO N. 36 DEL


31/12/2005: CONSIDERATO che in atto il settore tecnico risulta
assolutamente carente del personale di ruolo in servizio a tempo indeterminato
stante che lArch. Roberto Bilello transitato, con mobilit esterna, nei ruoli del
Comune di Palermo e lArch. Giambruno Monica risulta in congedo la
Responsabile del 2 Servizio Lavori Pubblici attualmente assente per
malattia;

2005 31 DICEMBRE SINDACO PORTOBELLO DETERMINA SINDACALE 36


PROROGARE lincarico di Responsabile del 4 Servizio Sanatoria
Abusivismo e Controllo del Territorio del 3 Settore Tecnico allArch. DArpa
Sandro, nato a Palermo il 30.04.1973 e residente in Palermo, via Mater
Dolorosa n.118, C.F.: DRP SDR 73D30 G273V, a suo tempo conferito con
determina n. 24 del 30.04.2002, per mesi 12 (dodici) decorrenti dal
01.01.2006 al 31.12.2006; CONFERMARE lincarico di responsabile del 3
Settore Tecnico, allarch. DArpa Sandro, e lattribuzione della posizione
organizzativa del 3 Settore cos come previsto dal CCNL 31.03.1999

2006 30 GENNAIO PORTOBELLO DICHIARAZIONE DENUNCIA TRADIMENTO


STEFANO BOLOGNA CI SIAMO SACRIFICATI PER TE E CI HAI PUGNALATO
1996 1999 2004 ALBERT LUCIDO COMPARTO 1 COMANDANTE CROCE e

2006 28 FEBBRAIO PORTOBELLO SINDACO Il cementificio


inquina' Tre denunciati a Isola Una discarica abusiva a Terrasini e un' indagine
per inquinamento alla Italcementi e Isac di Isola delle Femmine. A Isola
delle Femmine, la magistratura intervenuta dopo la scoperta di un canale di
scolo illegale dove confluivano le acque reflue provenienti dallo stabilimento
Italcementi e mediante il quale venivano poi immesse nel torrente Rio Fosso
Morto. I carabinieri del nucleo operativo ecologico hanno denunciato, con l'
accusa di scarico di acque reflue nel sottosuolo, il rappresentante dello
stabilimento di Italcementi Giovanni La Maestra e due rappresentanti della
ditta Isac di Palermo a cui affidata la gestione della cava da cui si estrae il

160
materiale per la fabbrica. A due passi dall' autostrada Palermo - Mazara, il
Nucleo operativo dell' ispettorato della Guardia forestale ha messo i sigilli alla
cava di Vito D' Anna, legato all' omonima famiglia al centro di varie vicende
giudiziarie per mafia. La cava era in piena attivit nonostante non avesse le
autorizzazioni ed era anche diventata una discarica abusiva di sfabbricidi. La
cava e la discarica si trovano a poca distanza dal sito gi sequestrato ai D'
Anna in seguito alla denuncia dell' ex sindaco di Terrasini, Manlio Mele.

2006 23 MARZO PORTOBELLO SINDACO DETERMINA SINDACALE 1


MODIFICA LA DETERMINAZIONE 36 2005 SI STABILIVA CHE ESSENDO
LINCARICO DI SANDRO DARPA UN INCARICO PROFESSIONALE GLI ONERI
PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI DEVONO ESSERE VERSATI DIRETTAMENTE
DAL DARPA 2005 30 DICEMBRE PORTOBELLO SINDACO DETERMINA
SINDACALE 36 SI PROROGA LINCARICO A TEMPO PIENO E DETERMINATO
PER TUTTO IL 2006 NELLA POSIZIONE ORGANIZZATIVA DEL 3 SETTORE
TECNICO ARCH SANDRO DARPA 2005 16 NOVEMBRE PORTOBELLO
SINDACO BOLOGNA DIMESSOSI IL 10 OTTOBRE GIAMBRUNO MONICA
SFIDUCIATA DA PORTOBELLO DOPO LA C.E.C. DEL 6 OTTOBRE 2005
CON LA DETERMINA SINDACALE 32 TRASFORMAZIONE DELLINCARICO
CONFERITO CON LA DETERMINA SINDACALE 24 DEL 2002 DA TEMPO
PARZIALE A TEMPO PIENO SINIO AL 31 DICEMBRE 2005 LA POZIIONE
ORGANIZZATIVA DEL 3 SETTORE TECNICO 2005 7 APRILE PORTOBELLO
SINDACO BOLOGNA VICE SINDACO DETERMINA SINDACALE 8
CONFERMA INCARICO ARCH SANDRO DARPA RESPONSABILE 4 SERVIZIO
SANATORIA ABUSIVISMO E CONTROLLO TERRITORIO DEL 3 SETTORE
TECNICO 2002 30 APRILE BOLOGNA SINDACO DETERMINA SINDACALE 24
INCARICO A TEMPO PARZIALE 15 GIORNI AL MESE ARCH DARPA SANDRO 30
APRILE 1973 PER 3 MESI A FAR DATA DAL 1.5.2002 1 SERVIZIO SANATORIA
ABUSIVISMO E CONTROLLO DEL TERRITORIO 3 SETTORE

2006 27 MARZO PORTOBELLO SINDACO delibera consiliare n. 14 del 27


marzo 2006, favorevole al progetto del nuovo svincolo raso all'asse di
scorrimento della zona industriale di Isola delle Femmine con la S.S. 113 al
km. 276+825. Stralcio funzionale di completamento per il collegamento di
quest'ultimo con la A29;

2006 26 APRILE PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA DIMISSIONATO 10


OTTOBRE 2005 MONICA GIAMBRUNO ESAUTORATA DOPO LA
COMMISSIONE EDILIZIA DEL 6 OTTOBRE 2005 la Commissione Edilizia
esamina gli stessi elaborati presentati nelle volte precedenti e COLPO di scena
la Commissione Edilizia esprime parere favorevole. (Estratto del verbale della
C.E.C. del 26/4/2006: visto la relazione tecnica dellUTC del 20/9/05 si
approva a condizione che in base al DM 1444 del 68 venga ceduta con
atto unilaterale area a parcheggio) Il Piano Regolatore Generale di

161
Isola risultava essere in fase di adozione, per cui NON si potevano
rilasciare concessioni per 88 alloggi in unarea dove il nuovo PRG
prevede zona di sviluppo turistico alberghiero. 2005 29 GIUGNO
PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA VICE SINDACO il Signor Ferraro
Pietro avanza richiesta di variante per il progetto autorizzato con
concessione edilizia. La pratica istruita dallUTC MONICA GIAMBRUNO del
comune viene posta allordine del giorno in diverse sedute della Commissione
Edilizia Comunale ma sempre bloccata. 2004 27 LUGLIO BOLOGNA
SINDACO Ufficio Tecnico Comunale GIAMBRUNO MONICA concede la proroga
alla licenza 2/2000 non AVVEDENDOSI che detta licenza 2/2000 al momento
della richiesta aveva perso efficacia in quanto decaduta. 2004 1 APRILE
BOLOGNA SINDACO La Sicileas S.p.a. presenta allUfficio tecnico
Comunale un richiesta di una proroga di anni 2. Dalla proroga dellinizio dei
lavori non sono proseguiti e tantomeno terminati. 2001 BOLOGNA SINDACO
INIZIANO I LAVORI ALL SICILEAS S.P.A. PER LA COSTRUZIONE DI 153
CAMERE 2000 BOLOGNA SINDACO lUTC INGEGNERE FRANCESCA
USTICANO del Comune di Isola delle Femmine rilascia concessione edilizia la n
2/2000. per la realizzazione di 153 camere con vocazione turistica ricettiva,
raggruppate a schiera su tre distinti corpi di fabbrica edilizia. 1999 BOLOGNA
SINDACO la societ Sicileas Spa proprietaria dellHotel Saracen per il
tramite del suo Presidente del Consiglio di Amministrazione avanza al Comune
di Isola delle Femmine richiesta di ampliamento della sua struttura alberghiera
al fine di realizzare 153 camere in zona C residenziale del PRG.

2006 16 MAGGIO PORTOBELLO SINDACO il Signor Ferraro Pietro richiede


la concessione edilizia in variante. 2006 26 APRILE PORTOBELLO SINDACO
BOLOGNA DIMISSIONATO 10 OTTOBRE 2005 MONICA GIAMBRUNO
ESAUTORATA DOPO LA COMMISSIONE EDILIZIA DEL 6 OTTOBRE 2005 la
Commissione Edilizia esamina gli stessi elaborati presentati nelle volte
precedenti e COLPO di scena la Commissione Edilizia esprime parere
favorevole. (Estratto del verbale della C.E.C. del 26/4/2006: visto la
relazione tecnica dellUTC del 20/9/05 si approva a condizione che in
base al DM 1444 del 68 venga ceduta con atto unilaterale area a
parcheggio) Il Piano Regolatore Generale di Isola risultava essere in
fase di adozione, per cui NON si potevano rilasciare concessioni per 88
alloggi in unarea dove il nuovo PRG prevede zona di sviluppo turistico
alberghiero. 2005 29 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA VICE
SINDACO il Signor Ferraro Pietro avanza richiesta di variante per il
progetto autorizzato con concessione edilizia. La pratica istruita dallUTC
MONICA GIAMBRUNO del comune viene posta allordine del giorno in diverse
sedute della Commissione Edilizia Comunale ma sempre bloccata. 2004 27
LUGLIO BOLOGNA SINDACO Ufficio Tecnico Comunale GIAMBRUNO
MONICA concede la proroga alla licenza 2/2000 non AVVEDENDOSI che detta
licenza 2/2000 al momento della richiesta aveva perso efficacia in quanto
decaduta. 2004 1 APRILE BOLOGNA SINDACO La Sicileas S.p.a.
presenta allUfficio tecnico Comunale un richiesta di una proroga di anni 2.
Dalla proroga dellinizio dei lavori non sono proseguiti e tantomeno terminati.
2001 BOLOGNA SINDACO INIZIANO I LAVORI ALL SICILEAS S.P.A. PER

162
LA COSTRUZIONE DI 153 CAMERE 2000 BOLOGNA SINDACO lUTC
INGEGNERE FRANCESCA USTICANO del Comune di Isola delle Femmine rilascia
concessione edilizia la n 2/2000. per la realizzazione di 153 camere con
vocazione turistica ricettiva, raggruppate a schiera su tre distinti corpi di
fabbrica edilizia. 1999 BOLOGNA SINDACO la societ Sicileas Spa
proprietaria dellHotel Saracen per il tramite del suo Presidente del Consiglio di
Amministrazione avanza al Comune di Isola delle Femmine richiesta
di ampliamento della sua struttura alberghiera al fine di realizzare 153
camere in zona C residenziale del PRG.

2006 25 MAGGIO BOLOGNA STEFANO 28 10 60 DAFFARA MARIA GRAZIA 12


05 63 BLGSFN60R28E350B DFFMGR63E52E350T 155 ATTO 25 05 06 REPER
997238 GIORDANO TRIESTE SAPPADA borgata lerpa FOGLIO 13 PART 409
SUB 169 E 121

2006 6 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO CEC CUTINO DOMENICA 2 07


RUBINO ANNA 34 05 GIAMBONA GIUSEPPE LA PALOMA 19 06 COMPARTO 1
CARDINALE 21 06 LOMBINO SACULLO POMIERO 38 O5 L E 15 03 SCRIVANO 4
06 L E 15 0 TAORMINA PARTICHE 8 9 10 11 O7 CALLIOPE 12 07

2006 6 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO viene rilasciata la concessione


edilizia in VARIANTE n 17 per il cambio di destinazione duso delle unit
immobiliari da turistico ricettivo a residenziale, con una diversa distribuzione
degli interni per la definizione di 88 unit abitative U.T.C. ARCHITETTO
SANDRO DARPA. 2006 16 MAGGIO PORTOBELLO SINDACO il Signor
Ferraro Pietro richiede la concessione edilizia in variante. 2006 26 APRILE
PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA DIMISSIONATO 10 OTTOBRE 2005
MONICA GIAMBRUNO ESAUTORATA DOPO LA COMMISSIONE EDILIZIA DEL
6 OTTOBRE 2005 la Commissione Edilizia esamina gli stessi elaborati
presentati nelle volte precedenti e COLPO di scena la Commissione Edilizia
esprime parere favorevole. (Estratto del verbale della C.E.C. del 26/4/2006:
visto la relazione tecnica dellUTC del 20/9/05 si approva a
condizione che in base al DM 1444 del 68 venga ceduta con atto
unilaterale area a parcheggio) Il Piano Regolatore Generale di Isola
risultava essere in fase di adozione, per cui NON si potevano rilasciare
concessioni per 88 alloggi in unarea dove il nuovo PRG prevede zona
di sviluppo turistico alberghiero. 2005 29 GIUGNO PORTOBELLO
SINDACO BOLOGNA VICE SINDACO il Signor Ferraro Pietro avanza
richiesta di variante per il progetto autorizzato con concessione edilizia. La
pratica istruita dallUTC MONICA GIAMBRUNO del comune viene posta
allordine del giorno in diverse sedute della Commissione Edilizia Comunale ma
sempre bloccata. 2004 27 LUGLIO BOLOGNA SINDACO Ufficio Tecnico
Comunale GIAMBRUNO MONICA concede la proroga alla licenza 2/2000 non
AVVEDENDOSI che detta licenza 2/2000 al momento della richiesta aveva
perso efficacia in quanto decaduta. 2004 1 APRILE BOLOGNA SINDACO La
Sicileas S.p.a. presenta allUfficio tecnico Comunale un richiesta di una
proroga di anni 2. Dalla proroga dellinizio dei lavori non sono proseguiti e
tantomeno terminati. 2001 BOLOGNA SINDACO INIZIANO I LAVORI ALL
SICILEAS S.P.A. PER LA COSTRUZIONE DI 153 CAMERE 2000 BOLOGNA

163
SINDACO lUTC INGEGNERE FRANCESCA USTICANO del Comune di Isola delle
Femmine rilascia concessione edilizia la n 2/2000. per la realizzazione di 153
camere con vocazione turistica ricettiva, raggruppate a schiera su tre distinti
corpi di fabbrica edilizia. 1999 BOLOGNA SINDACO la societ Sicileas Spa
proprietaria dellHotel Saracen per il tramite del suo Presidente del Consiglio di
Amministrazione avanza al Comune di Isola delle Femmine richiesta
di ampliamento della sua struttura alberghiera al fine di realizzare 153
camere in zona C residenziale del PRG.

2006 9 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO Il responsabile del III Arch DArpa


(prot 6064/cc) concede autorizzazione (n 25) allapertura di un cantiere edile
alla ditta SIS S.C.P.A. nella persona dellarch Albamente Calcedonio,
cantiere sito in via Libert (il documento non indica numero civico) Isola
delle femmine ed relativo alla cantierizzazione del raddoppio ferroviario tratta
Palermo Centrale Brancaccio Isola delle Femmine-Carini. La richiesta avanzata
dalla Ditta SIS S.C.P.A. in virt di quanto discusso nella conferenza di servizi
2001 che stabiliva la concessione di unarea atta a fungere da deposito
dei macchinari e non era stato stabilito nessuna cantierizzazione, in sede di
conferenza di servizi.

2006 29 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO Ad Isola delle Femmine un


gruppo di tecnici delle "Ferrovie" arriva sul posto a prendere le ultime "misure"
e un gruppo di cittadini che hanno la sventura di possedere terreni o edifici
nelle adiacenze della ferrovia (lato mare, per precisare!) scoprono che da l a
poco riceveranno le "lettere di esproprio", e dovranno "consegnare" alle
Ferrovie pezzi delle loro case, dei loro terreni, capannoni, officine...
Il minimo che possa accadere che si formi un nuovo comitato che cercher di
capire come possibile che in alcune centinaia di metri di percorso, si possa
effettuare una cos pesante discriminazione: A Capaci, passante interrato, a
Isola, passante in superficie. Anche in questo caso, l'informazione... ?

2006 8 LUGLIO PORTOBELLO SINDACO L' alga killer viene dai


Tropici l' alga Ostreopsis, una microalga di origine tropicale, la causa dei
malesseri che hanno colpito decine di bagnanti da sabato scorso tra Isola delle
Femmine e Capaci. Ad anticipare una parte delle analisi ancora in corso nei
laboratori dell' Arpa, l' Agenzia regionale protezione e ambiente, il direttore
Sergio Marino: Abbiamo effettuato vari esami sia in fondo al mare che a terra
- spiega - e da questi risulta la presenza di varie alghe, tra cui quella tossica
dell' Ostreopsis, che se inalata determina difficolt respiratorie. Si tratta di una
fioritura eccezionale dovuta alle alte temperature e all' abbondanza di
nutrienti. Un fenomeno analogo si verificato l' anno scorso a Bagheria, lungo
il litorale di Aspra. Ci sono ancora in corso altre indagini, e al termine

164
decideremo se il tratto di spiaggia tra Capaci e Isola delle Femmine, debba
essere vietato alla balneazione.

2006 16 LUGLIO PORTOBELLO SINDACO la diffida Le emissioni


dell' Italcementi di Isola delle Femmine sono inquinanti e cancerogene. Per
questo motivo l' assessorato regionale al Territorio ha diffidato l' azienda, dopo
che lo scorso anno alcune associazioni ambientaliste avevano presentato un
esposto. Secondo la perizia dell' Arpa l' azienda di Isola delle Femmine causa
variazioni della qualit dell' aria per gli inquinanti emessi in atmosfera,
modifiche all' impianto e al ciclo produttivo senza preventiva autorizzazione,
utilizzo del petcoke, sottoprodotto della lavorazione del petrolio, come
combustibile. La diffida dell' assessorato arriva dopo che lo steso
provvedimento era stato preso dal comune di Isola. La ditta - si legge nella
diffida - non ha indicato i combustibili autorizzati n la data di inizio di impiego
del petcoke. La natura del petcoke non compare nei rapporti di prova relativi
alle misure periodiche delle emissioni in atmosfera e le modalit di gestione
non sono citate nei decreti autorizzativi.
2006 4 AGOSTO SINDACO PORTOBELLO CALLIOPE S.P.A.

2006 4 AGOSTO 2006 SINDACO PORTOBELLO CALLIOPE SABA SRL


ISPEZIONE DR TURANO DDG 272 S8 PER FATTI SVOLTISI DURANTE LA
CONSILIATURA BOLOGNA OUARTO ARGOMENTO: PROGRAMMA
COSTRUTTWO
Dalla denuncia si evince come la lagnanza attiene pi al momento formale del
procedimento, che non a quello sostanziale di legittimit circa il relativo iter
seguito dall'organo commissariale.
Difatti, sebbene il Commissario avesse diffidato, dopo il suo insediamento,
il Comune in argomento, questo, pare, sia rimasto inerte e non abbia
proceduto all'approvazione del programma costruttivo di che trattasi.
La vicenda si concluder peraltro con Lesautorazione del consesso
comunale, il quale, probabilmente, non avrebbe votato la realizzazione
dell'insediamento di che trattasi, votato invece, d'autorit, dal commissario ad
acta.
Per quanto sopra corre valutare, come da lagnanza, l'iter che ha comportato la
surroga degli organi comunali a favore del Commissario ad acta il quale,
parrebbe, sia stato "agevolato" nel suo compito, da un disguido nella
consegna dell'atto di diffida a convocare il consesso comunale, cui
destinatario era il Presidente del Consiglio.
IL FATTO
l) Con Decreto dell'Assessorato Regionale del Tenitorio e dell'Ambiente, n. 142

165
de11.02.03 era nominato Commissaria ad acta il funzionario dipendente del
detto Assessorato Mario MEGNA' con il compito di provvedere, in via
sostitutiva all'approvazione del programma costruttivo per la realizzazione di n.
50 alloggi, come proposto dalle ditte CALLIOPE & SA.BA.
Il predetto decreto assessoriale prevedeva,all'art.1 , come il commissario
potesse sostituirsi, oltre che alla Giunta Municipale "amministrazione" al
Consiglio Comunale qualora questo non, si fosse espresso entro il termine d
i 45 giorni dalla trasmissione della proposta di delibera a cura del
detto funzionario regionale.
2) Questo ultimo citato atto, era trasmesso al Presidente del Consiglio
Comunale in data 08.08.2003 con lettera n . di prot. I1643, per il seguito di
competenza con Lavvertenza ' di cui sopra, a proposito della sostituzione
ulteriore spirati i 45 giorni, senza che l'organo Consiliare si fosse espresso.
Ih data 19.09.03 con lettera n . prot. 13353, il Sindaco BOLOGNA Stefano
richiedeva la convocazione del Consiglio Comunale gia sensi dell'art. 14, c.6 del
regolamento dei lavori consiliari, per la trattazione di n. 5 argomenti, tra i
quali non figura l'approvazione del programma costruttivo in
questione.
Lo stesso giorno, con lettera n. prot. 13361, il Presidente del Consiglio
Comunale, CATALDO Erasmo, convocava, in sessione ordinaria per il
giorno 29 Settembre 2003, specificando la richiesta sindacale, il consesso
comunale; ai cinque argomenti richiesti dal primo cittadino, giusta
lettera sopra citata il Presidente del Consiglio, aggiungeva altro punto
da discutere, ovvero "Approvazione programma costruttivo per la
realizzazione d i n. 50 alloggi proposto dalla ditte Immobiliare
CALLIOPE s.r.l. e SA.BA s.r.l., ai sensi dell'art.2 5 della L .R. n.22196".
In data 24.09.03, il Commissario ad acta MEGNA Mario, sostituendosi al
consesso comunale adottava la delibera di approvazione del
programma costruttivo citato.
In data 30.09.03, in seduta di prosecuzione rispetto al giorno di convocazione
del Consesso su istanza sindacale e su disposizione del Presidente del
Consiglio, con delibera n. 56, era affrontata la discussione in merito
all'adozione della delibera commissariale.
Con lettera in data 06.10.03, n. prot. 14105, il Presidente del Consiglio
Comunale in quanto assente in sede di discussione di cui al punto
sopra 6), significava a tutti i consiglieri comunali, all'Assessore Regionale del
Territorio e dell'Ambiente, al Commissario deliberante ed al Sindaco, come non
abbia ritenuto di procedere a convocazione d'urgenza" rispetto al termine
diffidatorio di 45 giorni di cui all'art. I del decreto assessoriale di nomina del
Commissario: ci, a suo dire, in quanto presumeva come la convocazione
a sua firma seppure tardiva rispetto allo spirare certo dei termini di cui
al decreto detto, fosse sufficiente ad impedire al commissario ad acta
di procedere autonomamente secondo il suo atto di incarico Altres,
con al medesima nota, egli, significava come della nota-diffida
commissariale di cui al punto 2) sopra, egli, ne abbia avuto contezza
soltanto in occasione della convocazione del consiglio comunale,
ovvero in data 19 Settembre 2003.

166
Con lettera in data 20.10.03, n . di prot. 14781,i l Presidente del Consesso
disponeva al Segretario Comunale l'avvio di un'indagine interna al fine
di accertare i motivi per cui il detto organo non fosse stato reso edotto della
nota-diffida commissariale. Con altra nota, n. prot. 14780, del 21.10.03, il
Presidente del Consiglio, invitava il Sindaco a conferire incarico ad un legale,
per valutare la legittimit dell'operato del Commissario ad acta.
Con lettera in data 27.10.03, n. prot. 14781/, il Segretario Comunale dott.
SCAFIDI Manlio, rispondeva alla nota di cui al punto 8), scongiurando il
sospetto di occultamenti o smarrimenti, con riferimento alla predetta nota
commissariale, la quale sarebbe stata depositata in segreteria nonch nel
fascicolo degli atti da sottoporre all'esame del consiglio comunale.
Da quanto precede nonch dalla lettura della nota a firma del Segretario
Comunale pu dirsi quanto appresso: preliminarmente va fatto notare come
appare poco formale la procedura di trasmettere una nota-diffida di' particolare
rilevanza senza ricorrere al messo comunale o ad altra forma di notifica; dalla
certezza circa la ricezione ne discende difatti l'autorit a sostituirsi all'organo
inadempiente; in caso contrario, sarebbero svuotati di significato i commi 4, 5,
6, dell'art. 15, del vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio
Comunale;
con riferimento alla fattispecie, deve dirsi, come latto di diffida del
commissario, operando un restringimento, od un'estinzione od ancora
una limitazione delle facolt dal destinatario (consiglio comunale),
possa essere ricompreso tra gli atti recettizi, quindi soggetti a
consegna-notifica secondo il relativo istituto;
ci anche in analogia a quanto previsto dall'art. 15, c. 4 del
Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale;
tale ultima precisazione; per, parrebbe essere pi contestabile al segretario
comunale, che al commissario, in quanto, avrebbe dovuto essere
diligenza del primo assistere il funzionario regionale nel proprio
compito; a fortiori se viene precisato come lo scrivente, contattato l'ufficio che
cura, presso I'A.R.T.A." tali provvedimenti commissariali, quest'ultimo ha, per
voce di un funzionario, come non costituirebbe prassi, quella di operare le
diffide, come quella di che si discorre, a mezzo di notifica formale;
a norma dell'art.12, c.4 del detto regolamento, i Segretario Comunale,
avrebbe dovuto informare il sostituto del Presidente del Consiglio
Comunale, dell'incombenza contingente; ci in particolare modo,
allapprossimarsi della scadenza imposta dalla nota commissariale,
ancorch non notificata a mezzo messo;
c) il Presidente del consiglio comunale, allorquando avuta notizia della nota
commissariale, avrebbe dovuto convocare il consesso comunale in
seduta straordinaria ai sensi dell'art. 14,c - 7 del regolamento citato,
avendone ancora alla data di convocazione del consiglio comunale ,i
tempi per la convocazione in via d'urgenza;
appare sterile se non demagogica la lettera di cui al punto sopra 9), di
invito al primo cittadino, a conferire incarico ad un legale, non avendo
il Presidente del Consiglio comunale alcuna potest nei confronti del
primo cittadino;

167
e da dire come nel caso in cui il consiglio comunale si fosse pronunciato
negativamente bocciando, quindi, la proposta di delibera " il
Commissario non avrebbe potuto procedere in senso contrario,
delineando tale esplicitato ora formulato, ipotesi di responsabilit ancor
maggiore per coloro i quali hanno fatto si che il consesso comunale non abbia
avuto ad esprimersi. Tale precisazione appare non residuale, in presenza della
circostanza seguente: il consesso comunale gi in data 01.02.01 giusta
delibera n . 9, aveva deliberato bocciando la relativa proposta il
Programma Costruttivo in argomento.
Dai punti analiticamente sopra riportati ed affrontati , si rilevano le irregolarit
come rilevate a conclusione di ciascun paragrafo

2006 4 AGOSTO SINDACO PORTOBELLO SICAR ISPEZIONE DR TURANO


DDG 272 S8 FATTI SVOLTISI DURANTE LA CONSILIATURA PORTOBELLO
BOLOGNA Con riferimento a tale punto, i consiglieri comunali lamentano come il Sindaco
abbia volutamente risposto ad alcune interrogazioni consiliari, in maniera non veritiera.
La vicenda ruota attorno ad un appezzamento di terreno, di propriet di una ditta locale, la
SICAR, e facente parte del patrimonio ad essa sottratto a seguito di dichiarato fallimento.
La nota di denuncia afferente la n. 972 dell' 11.04.05, richiamata nel decreto ispettivo.
In tale nota al secondo punto, era lamentato come a seguito di interrogazione consiliare in
data 03.09.04, prot. n. 10388, a firma del c.c. AIELLO Giuseppe, avente come oggetto
I'area industriale "ex SICAR" a seguito di un incendio occorso in data 30.08.04, il primo
cittadino abbia risposto omettendo la verit sugli episodi accaduti. La detta interrogazione
era prodotta al fine di conoscere, riepilogamente:
l) a quale titolo il Comune detenesse l'area di che trattasi;
2) le statuizioni in virt delle quali la ditta appaltatrice dello stoccaggio dei rifiuti utilizzasse
I'area;
3) le motivazioni per cui i detti rifiuti vengono ricoverati presso I'area in parola;
4) se I'a.c. per il deposito di rifiuti nell'area in argomento abbia o meno le autorizzazioni di
rito.
Con risposta scritta in data 27.0l.05,ampiamente fuori dai termini regolamentati di legge, il
;Sindaco PORTOBELLO Gaspare, esitava I'interrogazione di che trattasi, specificando
quanto si riporta in forma riepilogativa:
l) I'area di che trattasi sarebbe stata detenuta dal Comune a titolo gratuito;
2) l'utilizzo dell'area per lo stoccaggio dei rifiuti, da parte della ditta ZUCARELLO, stato
disposto dal Comune;
3) (non viene significato il motivo per la scelta dell'area):
4) viene opposto il D. Lgs. N.22/97, art. 6 co.l lett. m, che autorizzerebbe l'A .C. alla scelta
del sito
Dalla lettura degli atti in possesso dello scrivente, si evince, con riferimento ai
singoli punti riepilogativi, quanto segue:
l) a far data 10.1I.02, i|giudice delegato, revocava lautorizzazione saa l
Comune in data 06-03.00, al Comune di Isola delle Femmine , in quanto il
luogo di che trattasi era divenuto deposito di mezzi e materiali vari, che pure
avevano cagionato danni alla struttura; era stabilito come nel caso in cui il
Comune di Isola delle Femmine, avesse voluto mantenere I utilizzo dell'area
stessa questo avrebbe dovuto versare la somma di 2.000 mensili.
L'A.C., continuava nell'occupazione del sito, accettando cos, tacitamente, il
canone stabilito dal giudice delegato.

168
Successivamente con decreto in data 15.09.04,i l giudice delegato, revocava
seguito di un - incendio occorso nel sito, lautorizzazione all'uso, ancorch
dietro corrispettivo, all'4.C. di Isola delle Femmine.
In data 27.01.05, il curatore diffidava il comune alla restituzione del sito, oltre
al pagamento per indennit di occupazione a, far data dal 10.11.02 pari ad
euro 50.000.
Con delibera giuntale n. 111 del 21.06.05, I'AC. di Isola delle Femmine,
conferiva la procura ad litem all'avv. ZANGHI' Santo, per la difesa del Comune
avverso il caso significato, e di cui alla citazione assunta al protocollo del
Comune, al n. 7200 del 21.06.05.
Dalla disamina degli atti in possesso dello scrivente si evince come non risulta
veritiera la risposta fornita da primo cittadino in sede di esito di interrogazione
consiliare, nella parte concernente la detenzione dell'area a titolo gratuito.
2) non rileva
3) non rileva
4) la normativa richiamata per l'utilizzo del sito prescelto dall'A.C., pu dirsi
come contrariamente a quanto esplicitato dal primo cittadino, non pare possa
essere confortante:
ci in presenza di apposito decreto di sequestro, antecedente alla risposta
fornita ad esito all' interrogazione consiliare.
Difatti, con provvedimento n. 11666/04 del registro delle notizie di reato, era
emesso decreto di sequestro dell'area in argomento per violazione del D.Lgs.
n. 22197, art. 51, come accertato nei luoghi in data 31.08.04.
Quanto precede conferma quanto lamentato dai consiglieri comunali, circa la
non veridicit di quanto prodotto dal primo cittadino in esito all'interrogazione
consiliare allegata 2014 31 DICEMBRE COMMISSIONE DETERMINA 1
SETTORE 202 SICAR DEBITO FUORI BILANCIO 84 MILA 129 EURO 47
CENTESIMI ZUCCARELLO ZANGHI LO MONACO TURANO 2013 23 DICEMBRE
COMMISSIONE DELIBERA 31 SICAR DEBITO FUORI BILANCIO
84MILA129EURO37 CENTESIMI SENTENZA 183 21 11 07 APPELLO 1178 20. 07
11 AVV LO MONACO ZUCCARELLO TURANO 2010 PORTOBELLO
SINDACO DELIBERA GIUNTA 4 SICAR INCARICO ZANGHI
OPPOSIZIONE DECRETO INGIUNTIVO 77MILA 428 EURO 89 CENT
PASSATELLO LO MONACO ZUCCARELLO TURANO

2006 8 SETTEMBRE PORTOBELLO SINDACO CEC ELAUTO 13 06 RUBINO


ANNA 34 05 GIAMBONA GIUSEPPE LA PALOMA 19 06 COMPARTO 1
CARDINALE 21 06 LOMBINO SACULLO POMIERO 38 O5 L E 15 03 SCRIVANO 4
06 L E 15 05 MOTO BOLOGNA GAETANO 18 ANNI 2004 11 NOVEMBRE
PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA VICE SINDACO NOMINATO RIPORTA
306 VOTI NELLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DEL GIUGNO SCORSO SI
FESTEGGIA IL COMPLEANNO 18 ANNI IN MOTO 2006 8 SETTEMBRE
PORTOBELLO SINDACO CEC ELAUTO 13 06 RUBINO ANNA 34 05 GIAMBONA
GIUSEPPE LA PALOMA 19 06 COMPARTO 1 CARDINALE 21 06 LOMBINO
SACULLO POMIERO 38 O5 L E 15 03 SCRIVANO 4 06 L E 15 05 MOTO
BOLOGNA GAETANO 18 ANNI

169
2006 21 SETTEMBRE PORTOBELLO SINDACO incontra il Comitato di Isola
delle Femmine; alla riunione partecipa il Comitato per l'interramento del
passante ferroviario.

2006 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO Progetto di ammodernamento


della cementeria di Italcementi ha presentato un progetto di
ammodernamento che prevede la realizzazione di una nuova linea di cottura
del cemento, in sostituzione alle tre preesistenti; il forno n. 3 sar convertito
secondo le moderne tecnologie, mentre i forni n. 1 e n. 2 saranno
definitivamente dismessi prevedendo la demolizione delle relative
ciminiere. La proposta di ammodernamento stata presentata alla Regione
Siciliana, alla Provincia di Palermo e ai Comuni di Isola delle Femmine, Carini e
Capaci in occasione della richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale,
come adeguamento dellimpianto alle migliori tecniche disponibili nel settore
del cemento. Nel settore Nord Ovest, esternamente allarea del Sito Natura
2000 localizzata la cementeria di Italcementi, in localit Isola delle Femmine;
lo stabilimento stato realizzato nella seconda met degli anni 50 per coprire i
mercati occidentali dellIsola. Essa si trova a circa 12 Km da Palermo, lungo
lautostrada Palermo Mazara del Vallo, con unestensione di 176.000 m2 ; lo
stabilimento comprende un impianto per la produzione e lavorazione del clinker
di cemento, ubicato nel Comune di Isola delle Femmine, e una cava a cielo
aperto destinata allattivit estrattiva del calcare localizzata nellarea di Pian
dellAia (ricadente allinterno dei territori comunali di Torretta e Palermo). Tale
cava stata realizzata allinterno della ZPS Monte Pecoraro e Pizzo Cirina
(ITA020049), del SIC Raffo Rosso, Monte Cuccio e Vallone Sagana
(ITA020023) e della Important Bird Area Monte Pecoraro e Pizzo Cirina (IBA
IT155).

2006 17 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO RISO NAPOLEONE


PRESIDENTE CONSIGLIO LUCIDO SALVATORE VICE PRESIDENTE
AGGREDISCE IL TUTORE DELLORDINE IN SERVIZIO AL CC GRAZIANO
FERRANTE La Rissa al Consiglio Comunale di Isola delle Femmine
Movimentata seduta Consiliare ieri sera protagonisti di quella che risultata una
vera e propria lite, sono stati il Vigile Urbano Ferrante Graziano unico
rappresentante con funzioni di ordine pubblico ed il Consigliere Capitano Lucido
Salvatore. Improvvisamente il Consigliere Lucido dal suo banco si rivolge, a
voce alta e con gesti minacciosi, contro il Ferrante reo di usare il telefonino. Il
Lucido accusava il Ferrante: inutile che telefoni a mia moglie per riferirgli
dove sono e cosa faccio . In risposta il vigile Ferrante ..guarda che io
non sto affatto telefonando a tua moglie se vuoi guarda il telefonino
Intanto gli animi si scaldano quando il Consigliere Salvatore Lucido con fare
minaccioso invita il tutore dellordine pubblico fuori dalla sala consiliare: tu la
devi finire di immischiarti tra me e mia moglie ti devi fare i cazzi tuoi ti
faccio vedere chi sono io Intanto il Presidente del Consiglio Riso Napoleone
interrompe la seduta e con il Sindaco Portobello il Consigliere Rubino e
Stefanini si spostano allesterno della sala per tentare di sedare quella che
diventata ormai una baruffa tra il Consigliere Ferrante e Il vigile urbano
Ferrante Graziano con gli intervenuti che tentavano di separare i contendenti.

170
Il comitato Cittadino Isola Pulita esprime viva indignazione per la violenza
perpetrata in un luogo simbolo di legalit e di democrazia.
Oggetto: Relazione di Servizio redatta dallA.P.M. Ferrante Graziano

Giorno 17/ottobre/ 2006 comandato di servizio di ordine pubblico presso la


sala consiliare di Via Palermo per lo svolgimento del Consiglio Comunale dalle
ore fino a termine dellesigenza, durante lo svolgimento del consiglio comunale
intorno alle ore 23 circa espletando il servizio di cui sopra, venivo avvicinato
dal consigliere Lucido Salvatore che con fare minaccioso mi invitava a seguire
questultimo fuori dallaula consiliare.
Una volta giunti fuori il sopracitato Lucido Salvatore sempre con modi e toni
minacciosi si avvicinava inveendo contro di me gridando la devi smettere di
telefonare a mia moglie e dirle quello che faccio io, se no ti spacco la faccia
scagliandosi contro di me con le bracce protese in avanti cercando di colpirmi
al viso senza riuscirci in quanto bloccato tempestivamente dallo scrivente.
Vista la situazione invitavo il cons Lucido a smettere di continuare ad offendere
ed inveire contro di me.
Tale fatto ha causato linterruzione dei lavori consiliare per qualche minuto con
lintervento prima del sindaco Portobello verso il consigliere Lucido invitandolo
a calmarsi chiedendo spiegazione di quanto accaduto, poi il consigliere Rubino
e Stefanini e dal pubblico presente verso di me per sapere quanto accaduto.
Il sottoscritto dichiara di non aver mai avuto rapporti di nessun genere con il
cons Lucido tantomeno con la moglie, se non rapporti di lavoro in quanto
collega.
Riferisco, inoltre che ero lunico agente in servizio di ordine pubblico nellaula
consiliare da lassenza di altre forze di polizia.
Tanto si comunica per gli ulteriori adempimenti del caso.
Isola delle Femmine 20.10.2006

A.P.M. Ferrante Graziano

PROCEDIMENTO 720 2007 N PROTOCOLLO 3483 2012


Avviso di garanzia per il consigliere Lucido Salvatore. Il vigile urbano
Ferrante Graziano, contro cui lamministrazione Comunale aveva
adottato un provvedimento disciplinare sospensione di dieci giorni
dello stipendio, nonostante il Vigile (in funzione di tutore di ordine
pubblico nella seduta consiliare) avesse Egli subito laggressione da
parte del Consigliere Lucido Salvatore durante la sedute del Consiglio
Comunale del 17 ottobre dello scorso anno (seduta provvisoriamente
interrotta) e nonostante che il Suo Capo Ufficio il Comandante non
avesse svolta alcuna indagine sullaccaduto, la decisione da parte
dellamministrazione stata drastica. Il Vigile Urbano sentitosi non
sufficientemente tutelato nella sua funzione di tutore dellordine oltre
che di lavoratore e di Cittadino ha ritenuto opportuno impugnare latto
e denunciare il Consigliere Lucido salvatore per aggressione a Pubblico
Ufficiale. Il magistrato che svolge le indagini ha emesso lavviso di
garanzia a carico del Consigliere Comunale.

171
Il Comitato Cittadino Isola Pulita esprime la propria solidariet al
Vigile Urbano Graziano e stigmatizza la condotta tenuta
dallAmministrazione Comunale nonch del Consiglio Comunale che
non stato in grado di esprimersi sulla condotta del Consigliere Lucido
poco consona al ruolo e allesempio che deve esprimere chi riveste una
carica istituzionale

HTTP://ISOLAPULITA.BLOGSPOT.IT/2006/10/LEGGI-E-DECRETI-SUI-RIFIUTI-
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29 SETTEMBRE 2011 IL PROCESSO SULL'AGGRESSIONE AL VIGILE


FERRANTE GRAZIANO DURANTE LO SVOLGIMENTO DEL CONSIGLIO
COMUNALE L'EPILOGO DI UN'AGGRESSIONE AD UN PUBBLICO UFFICIALE

Il 29 settembre 2011 al Tribunale di Carini si svolger il processo a carico del


Capitano Consigliere Lucido Salvatore con la carica di Vice Presidente del
Consiglio Comunale di Isola delle Femmine.
Il processo relativo alla minaccia subita dal rappresentante dell'ordine Pubblico,
il vigile Ferrante Graziano, presente su ordine di servizio del suo Comandante
Maggiore Croce Antonino, alla seduta del Consiglio Comunale
di Isola delle Femmine svoltasi il giorno 17 ottobre 2006.
La parte sana civile e democratica dei Cittadini di Isola delle Femmine venuta a
conoscenza del gravissimo episodio, che aveva visto coinvolti due
rappresentanti delle istituzioni del nostro paese, aveva espresso la propria
indignazione, aggravata dal fatto che l'azione messa in atto dai due
"contendenti" sia avvenuta nel corso di una seduta del Consiglio Comunale.

172
La nostra speranza che tali atti e soprattutto linguaggi e comportamenti non
abbiano a ripetersi, soprattutto in sedi luoghi di democrazia discussione e
confronto civile.

La parte sana civile operosa democratica e rispettosa del prossimo, dei


Cittadini di Isola delle Femmine, con la propria storia ed i propri
comportamenti processa quotidianamente questi comportamenti violenti
aggressivi ed intimidatori che dimostrano larroganza il dispotismo labuso di
potere da parte di chi dovrebbe essere deputato alla gestione della cosa
pubblica.
Articolo 61. Circostanze aggravanti comuni :
Aggravano il reato quando non ne sono elementi costitutivi o circostanze
aggravanti speciali le circostanze seguenti:
Comma 10. l'avere commesso il fatto contro un pubblico ufficiale o una
persona incaricata di un pubblico servizio, o rivestita della qualit di ministro
del culto cattolico o di un culto ammesso nello Stato, ovvero contro un agente
diplomatico o consolare di uno Stato estero, nell'atto o a causa
dell'adempimento delle funzioni o del servizio;

2006 21 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO atto di revoca n 31 delle


concessioni edilizie n 2/200 e n 17 del 6.6.2006 intestate al Presidente del
consiglio di amministrazione della Sicileas S.p.a. dr. Ferraro Pietro:
Motivazioni: la 2/2000 era viziata in quanto doveva dar luogo, cos come da
PRG, ad un piano di lottizzazione (larea interessata era superiore ai 10.000mq.
Articolo 5 delle Norme tecniche di Attuazione del PRG Isola consiglio comunale
2.2.76 verbale n 3 Norme di Attuazione D.A. 83/1977, riproposto dalle norme
tecniche di attuazione Norme di Attuazione D.A. 121/1983, le zone stralciate in
precedenza con D.A. n 87 del 14.5.77 adottato con delibera consiliare n 20 del
29.1.82, munito del voto del C.R.U. 2/83 del 18.1.83.
La concessione edilizia n 2 del 2000 che prevedeva la costruzione di 153
stanze per ampliamento dellalbergo NON poteva essere rilasciata, nel
vecchio PRG la destinazione duso dellarea classificata come zona C. ( Infatti
il Comune comunica al progettista del PRG dr. Aliqu dellavvenuto rilascio
della concessione edilizia n 2/2000 in modo da identificare larea come zona di
sviluppo turistico alberghiera, adottando cos tutti i parametri di riferimento).
La domanda che nasce spontanea riconosciuta la illegittimit della licenza
2/2000 , perch la stessa non viene dallUfficio Tecnico Comunale di Isola delle
Femmine REVOCATA? La Proroga Richiesta il 1.4.2004 e concessa il
27.7.04 viziata in quanto la licenza 2/2000 al momento era gi scaduta.
2006 6 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO viene rilasciata la concessione
edilizia in VARIANTE n 17 per il cambio di destinazione duso delle unit
immobiliari da turistico ricettivo a residenziale, con una diversa distribuzione
degli interni per la definizione di 88 unit abitative U.T.C. ARCHITETTO
SANDRO DARPA. 2006 16 MAGGIO PORTOBELLO SINDACO il Signor
Ferraro Pietro richiede la concessione edilizia in variante. 2006 26 APRILE
PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA DIMISSIONATO 10 OTTOBRE 2005
MONICA GIAMBRUNO ESAUTORATA DOPO LA COMMISSIONE EDILIZIA DEL
6 OTTOBRE 2005 la Commissione Edilizia esamina gli stessi elaborati

173
presentati nelle volte precedenti e COLPO di scena la Commissione Edilizia
esprime parere favorevole. (Estratto del verbale della C.E.C. del 26/4/2006:
visto la relazione tecnica dellUTC del 20/9/05 si approva a
condizione che in base al DM 1444 del 68 venga ceduta con atto
unilaterale area a parcheggio) Il Piano Regolatore Generale di Isola
risultava essere in fase di adozione, per cui NON si potevano rilasciare
concessioni per 88 alloggi in unarea dove il nuovo PRG prevede zona
di sviluppo turistico alberghiero. 2005 29 GIUGNO PORTOBELLO
SINDACO BOLOGNA VICE SINDACO il Signor Ferraro Pietro avanza
richiesta di variante per il progetto autorizzato con concessione edilizia. La
pratica istruita dallUTC MONICA GIAMBRUNO del comune viene posta
allordine del giorno in diverse sedute della Commissione Edilizia Comunale ma
sempre bloccata. 2004 27 LUGLIO BOLOGNA SINDACO Ufficio Tecnico
Comunale GIAMBRUNO MONICA concede la proroga alla licenza 2/2000 non
AVVEDENDOSI che detta licenza 2/2000 al momento della richiesta aveva
perso efficacia in quanto decaduta. 2004 1 APRILE BOLOGNA SINDACO La
Sicileas S.p.a. presenta allUfficio tecnico Comunale un richiesta di una
proroga di anni 2. Dalla proroga dellinizio dei lavori non sono proseguiti e
tantomeno terminati. 2001 BOLOGNA SINDACO INIZIANO I LAVORI ALL
SICILEAS S.P.A. PER LA COSTRUZIONE DI 153 CAMERE 2000 BOLOGNA
SINDACO lUTC INGEGNERE FRANCESCA USTICANO del Comune di Isola delle
Femmine rilascia concessione edilizia la n 2/2000. per la realizzazione di 153
camere con vocazione turistica ricettiva, raggruppate a schiera su tre distinti
corpi di fabbrica edilizia. 1999 BOLOGNA SINDACO la societ Sicileas Spa
proprietaria dellHotel Saracen per il tramite del suo Presidente del Consiglio di
Amministrazione avanza al Comune di Isola delle Femmine richiesta
di ampliamento della sua struttura alberghiera al fine di realizzare 153
camere in zona C residenziale del PRG.

2006 14 DICEMBRE PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA DIMISSIONATO


10 OTTOBRE 2005 CON LA GIAMBRUNO SFIDUCIATA IL 6 OTTOBRE DOPO LA
SEDUTA DELLA C.E.C. LICENZA EDILIZIA 35 ILLEGITTIMA ARDIZZONE
GIORGIO 2005 9 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO VICE PROSSIMO ALLE
DIMISSIONI LICENZA EDILIZIA 15 ILLEGITTIMA SCRIVANO RITA E
SCANDURO ANGELO

2007 19 DICEMBRE PORTOBELLO SINDACO CEC PRAT 30 07 MALIBLU


PRAT 34 05 PUCCIO FRANCESCO RUBINO ANNA COMPARTO1 PRATICA 21 06
LO BIANCO AGOSTINO

2006 20 DICEMBRE PORTOBELLO SINDACO CONSIGLIO COMUNALE


DELIBERA Labuso di potere da parte del Responsabile dellU.T.C. viene a
lungo discusso nella seduta del Consiglio Comunale del 20.12.06 delibera 85. Il
quale Consiglio Comunale invita il responsabile UTC al ritiro immediato
dellaautorizzazione 25 del 9.6.06 in quanto illegittima e intima lUTC a non
rilasciare alcuna altra autorizzazione in merito. Invita inoltre il DArpa al
rispetto di quanto deliberato dal Consiglio Comunale nella seduta del 12.4.01 n
22. In data 20.11.06 notificata a mano ed anticipata via fax prot 14014 il

174
responsabile dellUTC arch DArpa revoca lautorizzazione n 25 del 9.6.06.
2009 8 GENNAIO PORTOBELLO SINDACO INTERCETTATO AL TELEFONO
CON INGEGNERE GALLUZZO DIRIGENTE S.I.S. PER ALLEVIARE LE
DISOCCUPAZIONE A Isola delle Femmine (fonte la rivista S) 2006 9
GIUGNO PORTOBELLO SINDACO Il responsabile del III Arch DArpa (prot
6064/cc) concede autorizzazione (n 25) allapertura di un cantiere edile alla
ditta SIS S.C.P.A. nella persona dellarch Albamente Calcedonio, cantiere
sito in via Libert (il documento non indica numero civico) Isola delle
femmine ed relativo alla cantierizzazione del raddoppio ferroviario tratta
Palermo Centrale Brancaccio Isola delle Femmine-Carini. La richiesta avanzata
dalla Ditta SIS S.C.P.A. in virt di quanto discusso nella conferenza di servizi
2001 che stabiliva la concessione di unarea atta a fungere da deposito
dei macchinari e non era stato stabilito nessuna cantierizzazione, in sede di
conferenza di servizi. Il Consiglio Comunale a seguito della conferenza di
servizi, in data 12.4.2001 deliberava (n 22) che qualunque modifica di
carattere urbanistico progettuale apportata in sede di conferenza di servizio
comporter lobbligo di riesame da parte del Consiglio Comunale . Nel 2001
venne individuata larea in via degli Oleandri come sede del deposito dei
macchinari di ampiezza 10 volte inferiore a quella concessa con lautorizzazione
n 25 ed in un sito diverso in Via Libert e con destinazione duso verde
agricolo. Il responsabile dellU.T.C. Arch DArpa ha esercitato un abuso di
potere esautorando di fatto il potere desercizio del Consiglio Comunale.?????

2007 PORTOBELLO SINDACO Indagini Geognostiche, Prove Geotecniche in


Situ ed in Laboratorio, messa in opera di Strumentazione Geotecnica ecc..
relative al: Lavori per l'ampliamento della banchina del porto di Isola delle
Femmine (PA)

2007 5 MARZO PORTOBELLO SINDACO ACQUARIO AD ISOLA:


SOPRALLUOGO ALL'EX BASE NATO Da area militare a centro
naturalistico. La Provincia stringe i tempi per la riconversione della ex
Caserma Nato di Isola delle Femmine dove sorgeranno un acquario marino e
un osservatorio biologico permanente. Ma lobiettivo anche lutilizzo di
tutta larea di quasi 500 mila metri quadrati, oggi in carico alla Marina Militare,
dopo esse stata base dellAlleanza Atlantica dal 1955 al 1999 sotto il controllo
Usa. Il mese scorso a palazzo Comitini la firma del protocollo dintesa fra i 9
partner attori del progetto, il 5 marzo si tenuto il sopralluogo presso la
struttura e larea, che sorgono a pochi metri dalla riserva marina di Isola delle
Femmine-Capo Gallo. L'iniziativa servita per procedere nella strada relativa
agli aspetti logistici e burocratici. Erano presenti insieme al Presidente della
Provincia Francesco Musotto e allassessore Raffaele Loddo, il sindaco di Isola
delle Femmine Gaspare Portobello, i vertici di Marisicilia con il Capo di Stato
Maggiore Ammiraglio Valter Maggiani e il Colonnello Sebastiano Amara
(responsabile infrastrutture), Giada Platania di Confindustria Sicilia, Ugo Piazza
coordinatore del progetto. Nel corso dellincontro sono stati discussi i passaggi
che dovranno portare limmobile, inutilizzato da quasi 8 anni e che la Marisicilia
intende cedere, ad essere sdemanializzato, per diventare patrimonio
disponibile e cedibile agli enti pubblici, Provincia, Comune di Isola delle

175
Femmine e Regione, che anchessa fra i partner del progetto. Lattenzione
per rivolta non solo alla ex Caserma, ma anche a tutta larea circostante che
sovrasta la riserva marina di Isola delle Femmine-Capo Gallo e lautostrada A-
29, in un contesto ambientale di forte suggestione.
Crediamo fortemente sottolinea il Presidente Musotto in questa iniziativa
che potrebbe rappresentare unoccasione di grande sviluppo non solo per Isola,
ma per tutto il comprensorio, grazie al possibile abbinamento con larea marina
protetta. Per far questo occorre per una forte sinergia fra tutti gli enti
interessati. Un patrimonio ambientalistico cos importante non pu rimanere
inutilizzato, ma va utilizzato per finalit scientifiche e ambientali e portato alla
fruizione di tutti. Contiamo entro lanno aggiunge lassessore Loddo di
presentare lintero studio di fattibilit. Abbiamo intanto registrato la grande
disponibilit di Marisicilia, non solo a cedere il bene, ma anche a favorire tutto
liter burocratico comprendente anche la cessione dellintera area.
Oltre a Provincia, Regione (assessorati territorio e ambiente e
turismo),Comune di Isola e Confindustria, gli altri partner del progetto sono
lUniversit di Palermo, lArpa Sicilia, e le due societ che si occuperanno di
sviluppare lanalisi di gestione e i canali di finanziamento, lassociazione Tecla
e la Unimed Servizi. PROVINCIA REGIONALE PALERMO: Realizzazione di un
acquario marino ed osservatorio biologico marino permanente presso la ex
base Nato di Isola delle Femmine - Palermo. Trattasi di un programma
integrato per la riconversione economica, sociale e fruitiva della ex base Nato
di Isola delle Femmine, finalizzato alla conservazione e valorizzazione del
patrimonio paesistico ambientale. Larea, di circa 50 ettari, prossima a Palermo
e a pochi chilometri dallaeroporto, per luso prettamente militare che se ne
fatto sino al 1999, rimasta incontaminata da interventi antropici
indiscriminati, e fortemente connotata da una fauna tipicamente endogena. Si
trova prospiciente alle riserve naturali nonch sullarea marina protetta di Capo
Gallo e di Isola delle Femmine. Il progetto da realizzarsi per stati di
avanzamento, riconvertendo strutture gi esistenti,si presta per ospitare un
Acquario Marino - Stazione Biologica e una struttura recettiva per il turismo
giovanile, creando un parco naturalistico e della scienza marina, unico
nellintero bacino del Mediterraneo,un patrimonio ambientale riconvertito per
finalit scientifiche ed ambientali alla fruizione di tutti . ( PAG 64 Programma
Triennale Opere Pubbliche RELAZIONE - All. 1 (Relazione sintetica singoli
interventi ed elenco cartografia) 2012-14

2007 1 APRILE
INTERROGAZIONE PARLAMENTARE FUNDARO E LION SU
ITALCEMENTI ISOLA DELLE FEMMINE

Atti Parlamentari 5035 - Camera dei Deputati XV LEGISLATURA


- ALLEGATO B Al RESOCONTI - SEDUTA (c)dell1 1 APRILE 2007
FUNDAR0 e LION.

- Al Ministro dellambiente e della, tutela del territorio e del mare.


- Per sapere - premesso che:

176
sul territorio del comune d Isola Delle Femmine (Palermo) hanno Sede di-versi
impiant, produttivi connessi alle attivit di funzionamento della societ
Italcementi Spa;

da tempo la societ Italcementi di Isola delle Femmine al centro di nume-


rose ed accese polemiche vertenti sulla pericolosit sanitaria ed ambientale
Che processi produttivi degli impianti rappresentano per il territorio;
i maggiori rischi per la salute umana e per lintegrit ambientale dellarea in cui
sorgono gli impiant della societ, derivano principalmente dallincontrollato
utilizzo e smaltimento dei residui di produzione, quali il pet-coke, sostanza
altamente can-cerogena, per la quale la societ avrebbe il permesso per il
deposito, ma non di utilizzare;

denunce effettuate dalle autorit ambientali competenti dimostrerebbero che la


societ utilizzi come combustbile ma senza autorizzazione il pet-coke
detenuto, producendo emissioni diffuse di tale com-posto;
risulterebbe certo che la societ in oggetto non solo faccia uso energetico del
pet-coke senza averne i permessi previsti dalle relative norme ambientali, in
parti-colare del decreto legislativo n. 152/2006;

gi in passato anche un comitato cittadino, denominato Isola Pulita aveva


esplicitamente evidenziato il fattore di rschio per la salute cittadina,
rappresentato dagli impianti della Italcementi e aveva ammonito le autorit
pubbliche competenti a vigilare sulla situazione di pericolo sanitario ed
ambientale, allo scopo chiedendo anche che fossero effettuati accertamenti
volti a conoscere i possibili danni ambientali che la Italcementi nellesercizio
della sua attivit produttiva abbia even-tualmente potuto arrecare al territorio
alle acque e alle persone di Isola

-: se non intenda urgentemente attivare le opportune iniziative, se del caso


anche utilizzando le competenti autorit di controllo e di repressione, volte ad
accertare leventuale grado di pericolosit per la salute umana e per lambiente
rappresen-tato dalle attivit di produzione della Italcementi di Isola delle
Femmine ed in caso di riscontro positivo, provvedere affinch si pervenga al
ripristino della sicurezza e dellinnocuit allo scopo prescritti.

Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare


Risposta ministro ambiente ad interrogazione Fundar su Italcementi
Isola delle Femmine

On. FUNDARO On. LION Camera dei Deputati

Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento Rapporti con \i Parlamento


Ufficio III

Servizio Documentazione Automatica Camera dei Deputati

Segretariato Generale Camera dei Deputati

177
Alla Dir- Gen. per la Salvaguardia Ambientale

Oggetto: risposta allinterrogazione parlamentare n. 4-03246 On.


Fundar In relazione allinterrogazione indicata in oggetto e
concernente la situazione di inquinamento allIsola delle Femmine in
Sicilia, si riferisce secondo quanto comunicato dalla Direzione per la
salvaguardia ambientale di questo Ministero, quanto segue.

La predetta Direzione, al fine di raccogliere elementi tecnici utili a fare luce


sulla situazione segnalata dagli interroganti, ha inviato in data 1 agosto 2006
una richiesta d informazioni alle Amministrazioni locali ed ha,
successivamente, ritenuto opportuno avviare un confronto con le stesse al fine
di individuare i fattori che potrebbero generare impatti negativi sulla qualit
dellaria nellarea del Golfo, di Carini, con particolare riferimento allimpianto
hai cementi. Allincontro, che si tenuto presso il Ministero in data 2 ottobre
2006, hanno partecipato rappresentanti del Ministero della Salute, della
Regione Siciliana, dellARPA Sicilia, della Provincia Regionale di Palermo e dei
Comuni di Carini, di Isola delle Femmine e di Capaci.
Da tali indagini stato, dunque, accertato che la ditta non in possesso delle
autorizzazioni alle emissioni in atmosfera previste dalla normativa vigente in
quanto parte delle attivit risultano difformi rispetto a quanto prescritto dai
relativi atti autorizzativi.

Secondo quanto osservato dallARPA, inoltre, d particolare rilievo sono le


emissioni diffuse derivanti dalle operazioni di stoccaggio e movimentazione dei
materiali polverulenti che avvengono allinterno di un capannone a mezzo di
gru con ponte e presso la cava Pian dellAia. Tali operazioni non sono descritte
nella documentazione tecnica allegata alla richiesta di autorizzazione (rilasciata
il 17.3.1994). Le emissioni diffuse risultano consistenti anche allesterno poich
la parte superiore del lato ovest del capannone priva di copertura. Il DAP ha
effettuato alcuni campionamenti di polveri totali in prossimit del lato ovest del
capannone che risulta privo di chiusura. I dati evidenziano che le
concentrazioni delle polveri diffuse sono circa 10 volte maggiori rispetto ai
valori rilevati sul lato chiuso.
Inoltre TARPA informa che le analisi condotte dal DAP ai punti di emissione
dello stabilimento connessi allutilizzo di pet-coke, hanno evidenziato la
presenza di inquinanti (IPA, Vanadio, Nichel) in quantit tali da richiedere
lapplicazione delle prescrizioni pi severe per lemissione di polveri.
A seguito degli accertamenti sopra illustrati, il 25 luglio 2006 lAssessorato
Territorio ed Ambiente della Regione Siciliana ha diffidato la Italcementi dal
continuare ad apportare modifiche allimpianto ed al ciclo produttivo in assenza
della preventiva comunicazione alle Autorit competenti e delleventuale
autorizzazione, dal continuare ad utilizzare il pet-coke come combustibile e dal
continuare ogni attivit che dia luogo alla produzione di emissioni diffuse di
tale composto in assenza della necessaria autorizzazione.
LAssessorato ha infatti precisato che la Italcementi ha comunicato alla
Regione, solo successivamente ai sopralluoghi e alla riunione effettuata nel
mese di luglio 2006, i cambiamenti apportati allimpianto mentre luso del pet-
coke non mai stato comunicato.

178
Inoltre, sebbene comunicati, i cambiamenti apportati allimpianto non hanno
mai ottenuto la necessaria preventiva autorizzazione da parte dellAutorit
competente.
Successivamente, in data 18 settembre 2006, lAssessorato Territorio ed
Ambiente della Regione Siciliana ha comunicato alla Ditta lintenzione di
aggiornare le autorizzazioni alle emissioni in atmosfera gi concesse, con
lesclusione delluso di pet-coke come combustibile.
Si riportano di seguito le informazioni raccolte al fine di tracciare un quadro
informativo degli impatti derivanti dalle emissioni prodotte dalla citata azienda.
La Ditta Italcementi S.p.A., iscritta presso il Registro della Provincia di Palermo
delle imprese che recuperano rifiuti, svolge attivit di produzione di cementi
presso limpianto sito nel Comune Isola delle Femmine e attivit di
frantumazione nella cava denominata Pian DellAia per le quali titolare di
apposite autorizzazioni alle emissioni in atmosfera rilasciate dall Assessorato
Regionale Territorio e Ambiente della Regione Siciliana ai sensi dellarticolo 12,
del DPR n. 203/88, per 82 camini e dellarticolo 6, del DPR n. 203/88, per 4
camini.
Con il decreto di autorizzazione (D.A.) n. 292/17 del 17.3.94 1* Assessorato,
ai sensi dellarticolo 12 del D.P.R. 203/88 ha concesso alla Italcementi
lautorizzazione per il proseguimento delle emissioni derivanti dalla produzione
di cementi. In seguito, con i DD.AA. n 871/17 del 6.10.94, n. 141/17 del
15.3.95 e n. 187/17 del 4.4.97, lautorizzazione originaria stata parzialmente
modificata e rettificata,, senza apportare alcuna modifica al ciclo produttivo
descritto nel progetto approvato con la prima autorizzazione del 1994.
Successivamente la Italcementi S.p.A. ha presentato nel 2004 per la
cementeria di Isola delle Femmine una domanda di Autorizzazione Integrata
Ambientale (AIA), aggiornata nel 2006 con un progetto di ammodernamento
tecnologico dellimpianto produttivo. Si precisa che ad oggi il procedimento per
il rilascio dellA.L.A. non risulta essere concluso.

Dal 2005 lARPA Sicilia, il Dipartimento Provinciale A.R.P.A. di Palermo (DAP) e


la Provincia Regionale di Palermo, al fine di effettuare verifiche sullimpianto e
sui relativi punti d emissione, hanno realizzato alcuni sopralluoghi presso il
cementificio ed il deposito di pet-coke della ditta sito in localit Raffo Rosso.
A seguito del sopralluogo effettuato presso limpianto il 6 dicembre 2005,
dallanalisi dei documenti prodotti dalla Italcementi in merito allattivit di
produzione cemento e recupero rifiuti, e dalla riunione tenutasi in data 12
giugno 2006 tra la Regione Siciliana, TARPA Sicilia, il DAP e la Provincia
Regionale di Palermo e lItalcementi, emerso sia che Pautori2zazione di cui
titolare la Italcementi non consente lutilizzo di pet-coke come combustibile, sia
che la Ditta ha eseguito variazioni del ciclo produttivo e modifiche dellimpianto
senza avere ottenuto le necessarie autorizzazioni.
Con riferimento allutilizzo di pet-coke infatti trattandosi di unattivit n
autorizzata n comunicata, la Regione ritiene che limpiego di tale combustibile
potr avvenire solo a seguito delleventuale autorizzazione prevista dallart.
269 del decreto legislativo n. 152/06, le cui procedure tecnico-amministrative
potranno essere attivate solo a seguito di specifica istanza da parte della
Italcementi.

179
Con riferimento al provvedimento di diffida alluso di pet-coke emesso dalla
Regione Siciliana, si informa che la societ Italcementi ha presentato ricorso al
TAR. La sezione I del TAR Sicilia si pronunciata con sentenza n. 1156 del 19
aprile 2007 ritenendo il ricorso infondato ed immeritevole d accoglimento.
La Provincia Regionale di Palermo ha condotto, nei periodi gennaio-maggio
2006, agosto-ottobre 2006 e ottobre 2006-gennaio 2007, alcune campagne di
rilevamento della qualit dellaria in prossimit dellimpianto Italcementi nel
comune di Isola delle Femmine. Nella suddetta postazione sono stati utilizzati
due differenti laboratori mobili attrezzati per misurare sia parametri chimici
(S02 CO, NO N02 NOx, 03, NMHC, CH4. P.MIO, IPA, Benzene, Toluene e o-
Xylene) che meteorologici.

Con riferimento al PMIO, lanalisi dei dati registrati ed elaborati durante tali
campagne di rilevamento ha evidenziato 5 superamenti del valore limite
giornaliero per la protezione della salute umana2 nel periodo gennaio-maggio
2006 (71 giorni di rilevamento) e 12 superamenti nel periodo ottobre 2006-
gennaio 2007 (75 giorni di rilevamento). Nel periodo agosto-ottobre 2006 non
stati effettuate rilevazioni di tale inquinante.

Anche per gli IPA, nel periodo ottobre 2006-gennaio 2007, si osservano valori
medi orari pi elevati rispetto a quelli della campagna precedente. In
particolare si rileva un incremento delle concentrazioni di benzo(a)pirene.
Per quanto concerne gli altri inquinanti rilevati, in tutti i periodi di monitoraggio
sono stati registrati valori entro i limiti stabiliti dalla normativa vigente sia con
riferimento al valore limite di protezione della salute umana, sia ai livlli di
attenzione e di allarme nonch agli obiettivi di qualit
Pur considerando limportanza di brevi campagne di monitoraggio, ai fini della
valutazione e gestione della qualit dellaria, si ritiene necessaria una
riorganizzazione della rete di monitoraggio per renderla conforme alle
disposizioni delle norme nazionali e comunitarie. Tale aggiornamento
indispensabile per conoscere la reale situazione dello stato della qualit
dellaria nellarea.

Si precisa infine che, ad avviso della Divisione competente, la conclusione del


procedimento per il rilascio della Autorizzazione Integrata Ambientale allo
stabilimento Italcementi di Isola delle Femmine, possa individuare una
possibile soluzione alle problematiche sopra esposte, poich in tale sede sar
possibile determinare, a seguito di una analisi approfondita circa le migliori
tecniche disponibili e con specifico riferimento al sito in cui lazienda inserita,
quali siano i valori limite di emissione e le prescrizioni che lazienda dovr
rispettare per garantire un elevato grado di tutela dellambiente circostante,
IL MINISTRO

2007 4 APRILE PORTOBELLO SINDACO LA RAI A ISOLA DELLE


FEMMINE ALLA VITA IN DIRETTA SI PARLA DELLA CEMENTERIA ITALCEMENTI
LUSO DEL PETCOKE IL PERICOLO PER LA SALUTE INQUINAMENTO IN ITINERE
LAUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE "Rischio petcoke a Isola delle

180
femmine" Isola delle Femmine a rischio inquinamento petcoke, utilizzato
nelle cementerie. Lo sostiene in una interrogazione Massimo Fundar,
deputato dei Verdi Per Fundar: necessario dice intervenire per bonificare l'
area.

2007 5 APRILE PORTOBELLO SINDACO ROMEO SALVATORE AI ROMVIA


LIBERTA' 11 PROPR RUSSELLO ANGELO BARBERA FILIPPO LM METALLI EX
PROPR SIRCHIA LAURETTO AUT SCARICO 9 2007 2011 PORTOBELLO SINDACO
CONCESSIONE EDILIZIA IN SANATORIA RUSSELO ANGELO RUSSELO ANGELO &
BARBERA FILIPPO s.n.c. CAMBIO DESTINAZIONE DUSO UNO DA AFRICOLO A
COMMERCIALE MAPPA 1 PARTICELLA 851 852 L.M. LAVORAZIONE METALLI DI RUSSELLO
& BARBERA PROPRIETARIA MAGAZZINO A UNA ELEVAZIONE FUORI TERRA VIA
LIBERTA 11 FOGLIO 1 PARTICELLA 851 852 VIA LIBERTA 19 E 21 MAGAZZINO LLO
TATO GREZZO UNA ELEVAZIONE FUORI TERRA OLTRE PIANO SOTTOTETTO VIA
LIBERTA 13 E 17 L.M. LAVORAZIONE METALLI DI RUSSELLO & BARBERA VIA LIBERTA
11 11 13 15 17 19 FOGLIO 1 PARTICELLA 1466 PARTICELLA 2069 ANDREA LICATA
CRISCI FRANCESCO RUSSELLO NGELO BARBERA FILIPPO CIMINO RITA UNITA
IMMOBILIARE VIA LIBERTA 11 MAPPA 1 PARTICELLA 2069 DI PROPRIETA DI RUSSELLO
VINCENZA UNITA IMMPOBILIARE VIA LIBERTA 11 13 MAPPA 1 PARTICELLA 1466 DI
PROPRIETARIO OMER OFFICINE MECCANICHE RUSSELLO s.r.l. UNITA
IMMOBILIARE VIA LIBERTA 15 17 19 MAPPA 1 PARTICELLA 1466 PROPRIETARIA BF
DI BARBERA CONCETTINA & C s.n.c. 2002 23 APRILE BOLOGNA SINDACO
INGEGNERE FRANCESCA USTICANO ANNULLA LICENZA EDILIZIA IN
SANATORIA 45 DEL 23 GIUGNO 1999 CAPANNONE INDUSTRIALE VIA LIBERTA
11 E 11 MANCANTE DI NULLA OSTA AA.BB.CC. FERROVIE REGIA TRAZZERA
251 CARINI ISOLA 1999 11 GIUGNO BOLOGNA SINDACO CONCESSIONE
EDILIZIA IN SANATORIA 45 IN DIFFORMITA ALLA LUCENZA 45 DEL 23
GIUGNO 1975 INGEGNERE USTICANO FRANCESCA 1975 23 GIUGNO DI
MAGGIO SINDACO LICENZA EDILIZIA 45 CAPANNONE INDUSTRIALE
RUSSELLO ANGELO VIA LIBERTA 11 E 11 FOGLIO 1 PART 2069 1466

2007 27 APRILE PORTOBELLO SINDACO DECRETO ASSESSORIALE 30


MARZO 2007 PRG VALUTAZIONE STRATEGICA AMBIENTALE NELLA FASE
DI REDAZIONE DEL PRG

2007 27 APRILE PORTOBELLO SINDACO DECRETO ASSESSORIALE 30


MARZO 2007 PRG VALUTAZIONE STRATEGICA AMBIENTALE NELLA FASE
DI REDAZIONE DEL PRG 2009 1 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO
TRASMETTE PRG ADOTTATO C.C. DELIBERA 33 1 AGOSTO 2007 PROT
ASSESSORATO 41829 5.06.09 1990 7 AGOSTO ADOZIONE PIANO
PARTICOLAREGGIATO ZONA C CONFORME AL PRG DELIBERA
CONSILIARE 127 1997 30 APRILE BOLOGNA SINDACO CONCESIONE
EDILIZIA 7/91 TAORMINA GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA
LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART 96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA
ROSOLINO FABBRICATO A 2 ELEVAZIONI FUORI TERRA E PIANTA
RETTANGOLARE MQ 1.519 1997 30 APRILE BOLOGNA SINDACO
CONCESIONE EDILIZIA 8/91 TAORMINA GIACOMO 03.11.43 TURORE DI
GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART 96 E 218 CONFINANTE CON
PROPRIETA FAVATA ROSOLINO CATASTO URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 3 4

181
CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI MQ 1.519 1997 30 APRILE BOLOGNA
SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 9/91 TAORMINA GIACOMO 03.11.43
TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART 96 E 218
CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO CATASTO URBANO AL F 3
PART 2345 SUB 5 E 6 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI MQ 1.519 1990 7 AGOSTO
DELIBERA CONSIGLIO OMUNALE 127 ADOZIONE PIANO
PARTICOLAREGGIATO ZONA C CONFORME AL P.R.G. 1997 30 APRILE
BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 10/91 TAORMINA
GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART
96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO CATASTO
URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 1 E 2 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI 2007 27
APRILE PORTOBELLO SINDACO DECRETO ASSESSORIALE 30 MARZO
2007 PRG VALUTAZIONE STRATEGICA AMBIENTALE NELLA FASE DI
REDAZIONE DEL PRG 2009 1 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO
TRASMETTE PRG ADOTTATO C.C. DELIBERA 33 1 AGOSTO 2007 PROT
ASSESSORATO 41829 5.06.09 OGGETTO ORDINE DEL GIORNO PER LA
SEDUTA DELLA C.E.C. DEL 6.6.07 11)pratica edilizia 8.07 Taormina Antonia
Giovanna ed altri istanza 29.03.07 prot 3975 Richiesta CE per il
completamento e variante inerente il villino bifamigliare denominato corpo A
via Libert.12)pratica edilizia 9.07 Taormina Antonia Giovanna ed altri istanza
29.03.07 prot 3978 Richiesta CE per il completamento e variante inerente il
villino bifamigliare denominato corpo B via Libert. 13)pratica edilizia 10.07
Taormina Antonia Giovanna ed altri istanza 29.03.07 prot 3980 Richiesta CE
per il completamento e variante inerente il villino bifamigliare denominato
corpo C via Libert. 14)pratica edilizia 11.07 Taormina Antonia Giovanna ed
altri istanza 29.03.07 prot 3981 Richiesta CE per il completamento e variante
inerente il villino bifamigliare denominato corpo D via Libert. 163 2010 22
FEBBRAIO PORTOBELLO SINDACO CONSIGLIO COMUNALE Variante al
P.R.G. adottato con D.C.C. n33/2007 Rettifica dei confini territoriali
rappresentati nella cartografia del PRG 2011 23 MARZO PORTOBELLO
SINDACO DETERMINA 3 SETTORE DARPA SANDRO IMPEGNO E
LIQUIDAZIONE 14 FATTURE 13 E 20 SETTEMBRE 2010 FERRARELLA ANDREA
VALUTAZIONE INCIDENZA 18.972 EURO NELLAMBITO P.R.G. ADOTTATO C.C.
33 1 AGOSTO 2007 2011 5 AGOSTO PORTOBELLO SINDACO DIRIGENTE
URBANISTICA REGIONE SICILIA PRG PROT 52120 NON PROCEDIBILITA
APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE ESEGUITO IN
FASE DI REDAZIONE PRG 2011 4 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO
URBANISTICA SERVIZIO 2 PROT 67549 PRG PROT 52120 NON
PROCEDIBILITA APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE
ESEGUITO IN FASE DI REDAZIONE PRG 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977 E
AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO

182
UTC RELAZIONE TECNICCA ALLEGATA ALLA DELIBERA FOGLIO 3 PART 95
506 507 508 509 510 593 511 512 96 218 SU CUI SONO STATE RILASCIATE
LICENZE ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977
E AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2014 16 OTTOBRE
COMMISSIONE ARTA SERVIZIO 2 UNITA OPERATIV 2.1 PROTOCOLLO
20699 ADOZIONE VARIANTE AL VIGENTE PRG AREA TAORMINA RIENTRA NEI
CONFINI DESTINAZIONE ZONE C2 AREE PRIVE DI DESTINAZIONE PP
DELIBERA C.C. 127 7.8.90 NON VIGENTE E SONO STATE RILASCIATE
DIVERSE LICENZE EDILIZIE SOLUZIONE NEL NUOVO PRG

2007 10 MAGGIO SINDACO PORTOBELLO IL MAGGIORE DEI VIGILI


MAGGIORE CROCE ANTONINO STAGIONE TURISTICA 2007 STRISCE BLU
PARCHIMETRI CROCE PORTOBELLO MAGGIOLI BOLOGNA SCAFIDI LA GARA

2007 18 MAGGIO PORTOBELLO SINDACO DELIBERA GIUNTA 59


CONFERMA CESSIONI SUOLI CIMITERIALI ..PRIMA CHE UTC POSSA
VALUTARE LA RICHIESTA DI RINNOVO DELEL CONCESSIONI DECADUTE E
NECESSARIO CHE LAMMINISTRAZIONE SI PRONUNCI IN ORDINE AL DIRITTO
DI CHIEDERE LA RETROCESSIONE DELE AREE CIMITERIALI GIA CONCESSE,
DELIBERA DI CONFERMARE LA CESSIONE DI AREE CIMITERIALI CONCESSE A
PRIVATI PER LA REALIZZAZIONE DI SEPOLTURE GENTILIZIE NEL CIMITERO
COMUNALE NONOSTANTE IL SUPERAMENTO DEI TERMINI ENTRO CUI
PROCEDERE ALLA REALIZZAZIONE DELLE OPERE ESPRESSAMENTE PREVISTI
DAI SINGOLI CONTRATTI, DI AUTORIZZARE IL RESPONSABILE DELLUTC
DARPA SANDRO A PROCEDERE AL RINNOVO DELLE CONCESSIONI
EDILIZIE DECADUTE IN PRESENZA DEI PRESUPPOSTI URBANISTICI EDILIZI

2007 15 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO CONCESSIONE EDILIZIA N 22


CARDINALE ORAZIO SANDRO DARPA VALGUARNERA SERGIO
EDILIFICAZIONE TOMBA GENTILIZIA DI TIPO A SILENZIO ASSENSO 2007
18 MAGGIO PORTOBELLO SINDACO DELIBERA GIUNTA 59 CONFERMA
CESSIONI SUOLI CIMITERIALI ..PRIMA CHE UTC POSSA VALUTARE LA
RICHIESTA DI RINNOVO DELEL CONCESSIONI DECADUTE E NECESSARIO CHE
LAMMINISTRAZIONE SI PRONUNCI IN ORDINE AL DIRITTO DI CHIEDERE LA
RETROCESSIONE DELE AREE CIMITERIALI GIA CONCESSE, DELIBERA DI
CONFERMARE LA CESSIONE DI AREE CIMITERIALI CONCESSE A PRIVATI PER
LA REALIZZAZIONE DI SEPOLTURE GENTILIZIE NEL CIMITERO COMUNALE
NONOSTANTE IL SUPERAMENTO DEI TERMINI ENTRO CUI PROCEDERE ALLA
REALIZZAZIONE DELLE OPERE ESPRESSAMENTE PREVISTI DAI SINGOLI
CONTRATTI, DI AUTORIZZARE IL RESPONSABILE DELLUTC DARPA SANDRO A
PROCEDERE AL RINNOVO DELLE CONCESSIONI EDILIZIE DECADUTE IN
PRESENZA DEI PRESUPPOSTI URBANISTICI EDILIZI

183
2007 28 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO ARCHITETTO SANDRO DARPA
UTC il geometra Giovanni Impastato viene nominato assessore esterno al
Comune di Isola delle Femmine. Il geometra Impastato nelle elezioni
amministrative del 2004 si era candidato, ottenendo 41 voti, con la lista Nuova
Torre alternativa alla Lista Isola per Tutti Portobello sindaco. Miracolo viene
nominato ASSESSORE da un suo avversario? La Sicileas S.pa. si oppone
allatto di revoca n 31 emessa dallUfficio tecnico Comunale di Isola delle
Femmine, con ricorso al TAR di Palermo nelludienza discussa il 23 novembre
2007, la Sicileas S.pa. rappresentata e difesa dallAvvocato Immordino
Giovanni vede accogliere il ricorso che annulla di fatto il provvedimento di
revoca n 31 emesso il 21.11.06 ritiene valida la concessione edilizia e il cambio
di destinazione duso. 200703394 (PALERMO, SEZIONE 3) doc
... ? REPUBBLICA...84/07, proposto dalla Societ SICILEAS S.p.A., in persona
del legale ... SENTENZA ,sede di PALERMO ,sezione SEZIONE 3 ,numero
provv.: 200703394, Verifica appello
Numero ricorso:200700084 Il Comune di Isola delle Femmine rappresentato
dallAvvocato Lo Monaco in accordo con il Sindaco Gaspare Portobello. son
convinto di non oppormi. (seduta consiliare 24 novembre 2008). Quindi il
Sindaco Portobello Gaspare con larchitetto DArpa non impugnano la sentenza
del TAR al C.G.A. che sicuramente avrebbe bloccato la concessione. Anzi in
barba al Codice Etico dopo solo poche settimane danno un incarico legale
allavvocato Immordino avvocato (DELIBERA DI GIUNTA 61 23 7.09)
che aveva difeso la Sicileas contro il Comune di Isola delle Femmine.
Lavvocato Lo Monaco continua imperterrito nella sua attivit di Consulente del
Sindaco. 2006 21 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO atto di revoca n
31 delle concessioni edilizie n 2/200 e n 17 del 6.6.2006 intestate al Presidente
del consiglio di amministrazione della Sicileas S.p.a. dr. Ferraro Pietro:
Motivazioni: la 2/2000 era viziata in quanto doveva dar luogo, cos come da
PRG, ad un piano di lottizzazione (larea interessata era superiore ai 10.000mq.
Articolo 5 delle Norme tecniche di Attuazione del PRG Isola consiglio comunale
2.2.76 verbale n 3 Norme di Attuazione D.A. 83/1977, riproposto dalle norme
tecniche di attuazione Norme di Attuazione D.A. 121/1983, le zone stralciate in
precedenza con D.A. n 87 del 14.5.77 adottato con delibera consiliare n 20 del
29.1.82, munito del voto del C.R.U. 2/83 del 18.1.83.
La concessione edilizia n 2 del 2000 che prevedeva la costruzione di 153
stanze per ampliamento dellalbergo NONpoteva essere rilasciata, nel vecchio
PRG la destinazione duso dellarea classificata come zona C. ( Infatti il
Comune comunica al progettista del PRG dr. Aliqu dellavvenuto rilascio della
concessione edilizia n 2/2000 in modo da identificare larea come zona di
sviluppo turistico alberghiera, adottando cos tutti i parametri di riferimento).
La domanda che nasce spontanea riconosciuta la illegittimit
della licenza 2/2000 , perch la stessa non viene dallUfficio
Tecnico Comunale di Isola delle Femmine REVOCATA? La Proroga
Richiesta il 1.4.2004 e concessa il 27.7.04 viziata in quanto la
licenza 2/2000 al momento era gi scaduta. 2006 6 GIUGNO
PORTOBELLO SINDACO viene rilasciata la concessione edilizia in
VARIANTE n 17 per il cambio di destinazione duso delle unit
immobiliari da turistico ricettivo a residenziale, con una diversa

184
distribuzione degli interni per la definizione di 88 unit abitative
U.T.C. ARCHITETTO SANDRO DARPA. 2006 16 MAGGIO
PORTOBELLO SINDACO il Signor Ferraro Pietro richiede la
concessione edilizia in variante. 2006 26 APRILE PORTOBELLO
SINDACO BOLOGNA DIMISSIONATO 10 OTTOBRE 2005 MONICA
GIAMBRUNO ESAUTORATA DOPO LA COMMISSIONE EDILIZIA DEL 6
OTTOBRE 2005 la Commissione Edilizia esamina gli stessi
elaborati presentati nelle volte precedenti e COLPO di scena la
Commissione Edilizia esprime parere favorevole. (Estratto del
verbale della C.E.C. del 26/4/2006: visto la relazione tecnica
dellUTC del 20/9/05 si approva a condizione che in base al DM 1444 del
68 venga ceduta con atto unilaterale area a parcheggio) Il Piano
Regolatore Generale di Isola risultava essere in fase di adozione, per cui
NON si potevano rilasciare concessioni per 88 alloggi in unarea dove il
nuovo PRG prevede zona di sviluppo turistico alberghiero. 2005 29
GIUGNO PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA VICE SINDACO il Signor
Ferraro Pietro avanza richiesta di variante per il progetto autorizzato
con concessione edilizia. La pratica istruita dallUTC MONICA
GIAMBRUNO del comune viene posta allordine del giorno in
diverse sedute della Commissione Edilizia Comunale ma sempre
bloccata. 2004 27 LUGLIO BOLOGNA SINDACO Ufficio Tecnico
Comunale GIAMBRUNO MONICA concede la proroga alla licenza
2/2000 non AVVEDENDOSI che detta licenza 2/2000 al momento
della richiesta aveva perso efficacia in quanto decaduta. 2004 1
APRILE BOLOGNA SINDACO La Sicileas S.p.a. presenta allUfficio
tecnico Comunale un richiesta di una proroga di anni 2. Dalla
proroga dellinizio dei lavori non sono proseguiti e tantomeno
terminati. 2001 BOLOGNA SINDACO INIZIANO I LAVORI ALL SICILEAS
S.P.A. PER LA COSTRUZIONE DI 153 CAMERE 2000 BOLOGNA
SINDACO lUTC INGEGNERE FRANCESCA USTICANO del Comune di
Isola delle Femmine rilascia concessione edilizia la n 2/2000. per
la realizzazione di 153 camere con vocazione turistica ricettiva,
raggruppate a schiera su tre distinti corpi di fabbrica edilizia.
1999 BOLOGNA SINDACO la societ Sicileas Spa proprietaria
dellHotel Saracen per il tramite del suo Presidente del Consiglio
di Amministrazione avanza al Comune di Isola delle Femmine
richiesta di ampliamento della sua struttura alberghiera al fine di
realizzare 153 camere in zona C residenziale del PRG. SICILEAS
FARACI ONORATO VILLAGGIO LE PALERMO SARACEN RICORSO AL TAR
N.3394/07 Reg.
REPUBBLICA ITALIANA
Sent.
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
N.84 Reg. Gen.
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia, Sezione
ANNO 2007
Terza, ha pronunciato la seguente
SENTENZA

185
sul ricorso R.G. n. 84/07, proposto dalla Societ SICILEAS S.p.A., in
persona del legale rappresentate pro- tempore, elettivamente
domiciliata in Palermo Via Libert n.171 presso lo studio degli avv.ti
Giovanni e Giuseppe Immordino che li rappresentano e difendono;
CONTRO
- il Comune di Isola delle Femmine, in persona del Sindaco pro-
tempore, elettivamente domiciliato in Palermo, via S. Meccio n.25,
presso lo studio dellAvv.to Saverio Lo Monaco che lo rappresentata e
difende;
PER LANNULLAMENTO
- del provvedimento di revoca n.31 del 21 novembre 2006, con cui il
responsabile del III Settore UTC del Comune
di Isola delle Femmine ha revocato la concessione edilizia n.2 del 23
febbraio 2000, per la realizzazione di n.153 CAMERE con vocazione
turistica-ricettiva, raggruppate a schiera, su tre distinti corpi di
fabbrica, nonch la concessione edilizia di variante n.17, rilasciata il 6
giugno 2006, per il cambio di destinazione duso delle unit
immobiliari, da turistico-ricettivo a residenziale, con la realizzazione di
una diversa distribuzione degli interni per la definizione di n.88 unit
abitative;
- del parere prot. n.13337, del 6 novembre 2006, dellUTC;
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio dell'avv.to Saverio Lo Monaco,
per il comune di Isola delle Femmine;
Vista lordinanza cautelare di questa Sezione n. 197/07;
Viste le memorie prodotte dalle parti a sostegno delle rispettive
difese;
Designato relatore alla pubblica udienza del 23 novembre 2007 il
Primo Referendario avv.to Nicola Maisano;
Uditi gli avv.ti Giovanni e Giuseppe Immordino per la ricorrente e
l'avv. Fabio Armanno, in sostituzione dellavv. Saverio Lo Monaco, per
l'Amm.ne intimata;
Ritenuto in fatto e considerato in diritto quanto segue:
FATTO
Con ricorso notificato l11 gennaio 2007, e depositato il successivo 15
gennaio, la ricorrente ha impugnato: - il provvedimento di revoca
n.31 del 21 novembre 2006, con cui il responsabile del III Settore
UTC del Comune di Isola delle Femmine ha revocato la concessione
edilizia n.2 del 23 febbraio 2000, per la realizzazione di n.153 CAMERE
con vocazione turistica-ricettiva, raggruppate a schiera, su tre distinti
corpi di fabbrica, nonch la concessione edilizia di variante n.17,
rilasciata il 6 giugno 2006, per il cambio di destinazione duso delle
unit immobiliari, da turistico-ricettivo a residenziale, con la

186
realizzazione di una diversa distribuzione degli interni per la
definizione di n.88 unit abitative; - il parere prot. n.13337, del 6
novembre 2006, dellUTC.
In tale gravame vengono articolate le censure di: 1) Violazione e falsa
applicazione dellart. 21 nonies della legge 7 agosto 1990 n. 241.
Assoluta carenza di potere di revoca. Difetto di motivazione. 2)
Manifesta erroneit, contraddittoriet ed illogicit. Eccesso di potere
sotto il profilo dello sviamento dalla causa tipica. 3) Carenza dei
presupposti. Violazione del principio di conservazione degli effetti
giuridici. Difetto di motivazione. Erroneit manifesta. Contraddittoriet
manifesta. Eccesso di potere sotto il profilo dello sviamento dalla
causa tipica.
Sostiene parte ricorrente che limpugnato provvedimento sarebbe
stato adottato in assenza dei necessari presupposti per poter revocare
od annullare le concessioni edilizie rilasciate ed il comportamento
seguito dallamministrazione intimata sarebbe comunque
contraddittorio ed illogico.
Si costituito il Comune di Isola delle Femmine, che con memoria
ha replicato alle argomentazioni contenute nel ricorso e chiesto il suo
rigetto.
Con ordinanza cautelare n. 197/2007 questa Sezione ha in parte
sospeso lefficacia del provvedimento impugnato.
Alla pubblica udienza di discussione i procuratori delle parti hanno
insistito nelle rispettive tesi difensive ed il ricorso stato posto in
decisione.
DIRITTO
Il ricorso fondato.
Limpugnato provvedimento di revoca adottato dal Comune
di Isola delle Femmine risulta fondato sulla circostanza che la
concessione edilizia n. 2 del 23 febbraio 2000, rilasciata alla societ
ricorrente, sarebbe illegittima in quanto per la zona in considerazione
non era stato adottato alcun piano di lottizzazione, alla cui esistenza
gli strumenti urbanistici vigenti subordinavano la possibilit di
rilasciare concessioni edilizie.
In via derivata sarebbe illegittima anche la proroga del termine per
lultimazione dei lavori, concessa nel 2004, e peraltro affetta anche
dallautonomo vizio di derivare da una richiesta inoltrata
successivamente alla scadenza del termine originariamente accordato,
e la concessione al cambio di destinazione duso n. 17 del 6.6.2006.
Assolutamente dirimente, ai fini della definizione della presente
controversia, risulta la nota del 6.2.2007 a firma del responsabile del
III settore del Comune di Isola delleFemmine.

187
Con tale nota viene chiarito che, per la zona in questione, esistevano
piani particolareggiati efficaci dal maggio 1992 e scaduti nel maggio
2002.
Da tale circostanza si ricava che il 23 febbraio 2000, data in cui
stata rilasciata la concessione edilizia in favore della ricorrente, nella
zona era vigente un piano particolareggiato e quindi, contrariamente a
quanto posto a fondamento dellimpugnato provvedimento di revoca,
la concessione edilizia n. 2 del 2000 stata rilasciata nel rispetto delle
prescrizioni urbanistiche che subordinavano la possibilit di adottare
tali atti alla previa pianificazione particolareggiata.
Risulta quindi fondato il motivo articolato da parte ricorrente con il
quale si deduce lassenza dei necessari presupposti per ladottato
provvedimento di autotutela.
Appare opportuno puntualizzare che risulta illegittimo anche
lannullamento della proroga del termine di ultimazione dei lavori
oggetto delloriginaria concessione, anche qualora si ritenga che
lamministrazione abbia inteso annullare tale atto per essere
intervenuto sulla base di una richiesta non inoltrata tempestivamente.
E infatti evidente che tale proroga ha ormai esaurito i suoi effetti -
consentire il completamento dei lavori - e non si capisce, n viene
esplicitato, quale sarebbe linteresse concreto allannullamento di un
tale atto, separatamente alla caducazione degli effetti della
concessione a cui afferisce.
Ovviamente illegittimo poi lannullamento della concessione di
variante n. 17 del 6 giugno 2006, fondato sullipotizzata illegittimit
derivata di tale atto, in conseguenza dellasserita, ma non sussistente,
illegittimit della concessione n. 2 del 2000.
In conclusione il ricorso deve essere accolto e, per leffetto,annullati i
provvedimenti impugnati.
Sussistono giusti motivi per disporre la compensazione tra le parti
delle spese del giudizio.
P. Q. M.
il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia, Sezione terza,
accoglie il ricorso in epigrafe e, per leffetto, annulla i provvedimenti
impugnati.
Dispone la compensazione tra le parti delle spese del giudizio.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'Autorit
Amministrativa.
Cos deciso in Palermo, nella Camera di Consiglio del 23 novembre
2007

2007 10 LUGLIO PORTOBELLO SINDACO DENUNCIA ALLA PROCURA


DELLA REPUBBLICA FORTI MARIA MAGISTRATO Stefano Bologna, Responsabile

188
del movimento politico ISOLA DEMOCRATICA, residente in viale marino 12
90040 Isola delle Femmine esposto denuncia riguardante situazione Comune
Isola delle Femmine

2007 11 LUGLIO PORTOBELLO SINDACO Prima linserimento nel piano


triennale delle opere pubbliche 2007-2009 e poi il via agli incarichi
preliminari allo studio di fattibilit. Prosegue il percorso avviato dalla
Provincia per la realizzazione di un acquario marino e un osservatorio biologico
marino presso la ex base Nato di Isola delle Femmine. Lo studio preliminare
stato inserito dalla giunta Musotto nel piano triennale delle opere pubbliche,
recentemente approvato dal Consiglio provinciale, per lanno 2008 con un
importo di 80 milioni di euro, fondi europei. Adesso la giunta, su proposta
dellassessore al controllo ambientale Raffaele Loddo, ha dato il via libera a
due incarichi tecnici necessari per procedere allo studio di fattibilit. La
consulenza geotecnica stata affidata allingegnere Daniele Carruba, mentre
la consulenza idrologica ed idraulica stata affidata allingegnere Deimi Buffa.
Dopo la stipula del protocollo dintesa con tutti i partner istituzionali
sottolinea lassessore Loddo le procedure sono state avviate e, in attesa di
definire liter burocratico con lAgenzia del demanio per la cessione dellarea,
stiamo provvedendo a redigere lo studio di fattibilit. Contiamo di poterlo
presentare entro il prossimo ottobre. Sul progetto acquario marino c
grande interesse da parte dei comuni del comprensorio e da parte nostra
stiamo facendo tutti i passi necessari. Lacquario marino e losservatorio
biologico permanente sorgeranno in unarea nel territorio di Isola delle
Femmine di quasi 500 mila metri quadrati, oggi in carico alla Marina
Militare, dopo essere stata base della Nato dal 1955 al 1999 sotto il controllo
degli Usa.
I partner del progetto sono Provincia, Regione (assessorati territorio e
ambiente e turismo), Comune di Isola delle Femmine

2007 1 AGOSTO PORTOBELLO SINDACO DELIBERA C.C. 33 L'iter per


l'approvazione del piano regolatore generale, avviato dal comune verso la
meta' degli anni '90, si e' rilevato farraginoso e caratterizzato da un'estrema
lentezza. Il Piano e' stato adottato
solo nell'agosto dell'anno 2007 nel corso del primo mandato dell'attuale
sindaco. La procedura volta all'approvazione definitiva del nuovo strumento
urbanistico, tuttavia, non puo' ritenersi ancora conclusa. (OGGI 2012)
L'insieme di tali circostanze, che hanno consentito all'ente di continuare
ad avvalersi di strumenti non adeguati alle
esigenze del territorio, si sono rivelate un utile mezzo per
agevolare gli interessi economici di soggetti riconducibili ad ambienti
controindicati.

2007 PIANO REGOLATORE GENERALE ARCHITETTO ALIQUO Affidamento


incarico per la elaborazione del PRG Con deliberazioni di G.C. n 150 del
10.12.99 e n 157 del 21.12.1999, riscontrate legittime dal CO.RE.CO. Sez.
Provinciale di Palermo, nella seduta del 09.02.2000, lA.C. ha conferito
lincarico per la rielaborazione totale del P.R.G. e del Regolamento Edilizio del
Comune di Isola delle Femmine al sottoscritto Arch. Angelo Aliqu, nato a

189
Palermo il 16.01.1968, domiciliato a Palermo, Via XX Settembre n69, codice
fiscale LQA NGL 68A16 G273 V, regolarmente iscritto allOrdine degli Architetti
della Provincia di Palermo al n 2946, libero professionista, approvando,
altres, il disciplinare di incarico redatto in conformit allo schema di
disciplinare approvato con D.A. 17.05.1979 n 91 ed integrato con D.A.
01.02.1992 n 64. Direttive Generali Con deliberazione di n 71 del
29.09.2000, il Consiglio Comunale ha dettato ai sensi del 7 comma dellart. 3
della L.R. 15/91 le direttive generali per la redazione del PRG, cos come
formulate dallUTC nella Relazione di base per le direttive generali prot. n
8591 del 24.07.2000.
Si riporta di seguito la citata Relazione di base per le direttive
generali prot. n 8591 del 24.07.2000 predisposta dallUTC.
RELAZIONE DI BASE PER LE DIRETTIVE GENERALI (art. 3 comma 7,
L.R. 15/91). Con nota prot. N 10249 del 06.10.99, assunta al protocollo di
questo Comune al n12227 del 11.10.99, lAssessore Regionale Territorio e
Ambiente, ai sensi dellart. 4 della L.R. 71/78, ha notificato al Sindaco il voto
n 187 del 23.09.99 con il quale il C.R.U. ha restituito il P.R.G., adottato
con deliberazioni del Consiglio Comunale n 2 del 25.01.94, n 3 del 29.01.94
e n 36 del 30.04.94 ed integrato a seguito della elaborazione delle
Prescrizioni Esecutive con deliberazioni di C.C. n 27 del 18.03.97, n
28 del 24.03.97 e n 33 del 25.03.97, per la rielaborazione totale.
Pertanto, essendo, ormai, trascorsi pi di dieci anni dalla data di approvazione,
lo strumento urbanistico approvato con D.A. n 83/77 diventato inefficace
per la parte che riguarda i vincoli preordinati allespropriazione. Preso
atto della necessit di procedere alla rielaborazione totale dello strumento
urbanistico secondo le indicazioni ed i rilievi contenuti nel predetto voto
C.R.U. n187 del 23.09.99 entro i termini di legge, lAmministrazione
Comunale ha conferito a libero professionista lincarico per la
rielaborazione totale del P.R.G. e del Regolamento Edilizio del Comune di
Isola delle Femmine, approvando il relativo disciplinare di incarico redatto in
conformit allo schema di disciplinare approvato con D.A. 17.05.1979 n 91 ed
integrato con D.A. 01.02.1992 n 64 e riservandosi di provvedere con
successivo atto deliberativo ad integrare lincarico di redazione del P.R.G. e del
Reg. Edilizio con quello relativo alle Prescrizioni Esecutive di cui allart. 2 L.R.
71/78, rapportate ai fabbisogni residenziali pubblici, privati, turistici, produttivi
e dei servizi connessi di un decennio cos come previsto dallart. 3 comma 8
della L.R. 15/91. Ci premesso, sulla scorta delle indicazioni fornite
dallAmministrazione ed in conformit alle disposizioni dellart. 3, comma 7
della L.R. 15/91, la sottoscritta Ing. Francesca Usticano, Responsabile del X
Settore U.T.C. ha predisposto la presente relazione sulla base della quale il
Consiglio Comunale potr adottare le Direttive Generali cui il progettista
incaricato dovr attenersi nella stesura del Piano Regolatore Generale. In tal
modo l'amministrazione comunale committente potr fornire al progettista le
indicazioni in base alle quali elaborare una progettazione commisurata alle
scelte di pianificazione del proprio territorio, mentre il progettista, seppur nei
limiti delle anzidette direttive cui dovr necessariamente uniformarsi, avr
garanzia di potere esplicare la propria attivit professionale al riparo da
eventuali stravolgimenti delle scelte progettuali. La presente relazione volta,

190
pertanto, ad individuare le problematiche urbanistiche di rilievo per il comune
ed i criteri di ordine tecnico-urbanistico da seguire nella elaborazione del P.R.G.
Descrizione dei caratteri del territorio Il territorio comunale di Isola delle
Femmine si estende per Ha 354 circa lungo la fascia costiera e confina con il
Mare Tirreno e con i territori dei Comuni di Palermo, Capaci e Torretta. Dal
punto di vista morfologico il territorio in esame si compone di una parte
pianeggiante che comprende tutta la fascia costiera e di una parte sub-
pianeggiante che si raccorda bruscamente con i rilievi montuosi di Pizzo Mollica
(m. 533 s.l.m) sovrastanti lintero paese. Il territorio, attraversato
longitudinalmente dallautostrada Palermo-Mazara, dalla strada statale 113 e
dalla linea ferrata Palermo-Trapani, risulta nettamente suddiviso in tre fasce:
1. la fascia costiera, compresa fra il mare Tirreno, la ferrovia PA-TP ed il
confine con il territorio di Capaci; 2. la zona intermedia, delimitata a valle dalla
predetta ferrovia e a monte dallautostrada; 3. la fascia che si sviluppa a
monte dellautostrada e risulta delimitata dai rilievi montuosi che fanno da
coronamento allintero territorio comunale. Labitato di Isola delle Femmine si
compone di un nucleo centrale dal tessuto urbanistico ancora individuabile a
maglia regolare con stecche di case disposte ortogonalmente alla costa.
Intorno al nucleo centrale sopra descritto si sviluppato lattuale centro
urbano edificato ed urbanizzato, corrispondente alle cosiddette Zone B.
Labitato si completa con gli insediamenti residenziali realizzati nelle zone C
gi disciplinate da piani particolareggiati esecutivi e piani di lottizzazioni
convenzionati ed, infine, con una serie di costruzioni abusive distribuite un po
su tutto il territorio comunale, ma caratterizzate anche da alcuni nuclei di
concentrazione (ad es. nellarea compresa tra lautostrada e la ferrovia, a valle
della Via dellAgricoltura). Il tessuto edilizio si compone, inoltre, di insediamenti
industriali ed artigianali prevalentemente ubicati in parte nella fascia compresa
tra la ferrovia e lautostrada ed in parte a monte dellautostrada. Tra gli
insediamenti industriali spicca per imponenza e rilevanza lo stabilimento della
Italcementi, nonch larea adibita a cava (Raffo Rosso). Non vanno trascurati,
infine, gli insediamenti turistico-alberghieri esistenti lungo la fascia costiera. In
base ai caratteri del territorio e degli abitati sopra descritti, nonch
dell'ambiente fisico del territorio, delle caratteristiche ambientali e del
patrimonio edilizio, il progettista dovr individuare le esigenze di assetto e di
sviluppo degli stessi, rappresentando l'adeguatezza dello stato di attuazione
degli strumenti urbanistici comunali vigenti, in rapporto alla situazione
demografica del comune. Vincoli territoriali Il territorio comunale risulta
gravato dai seguenti vincoli: .Omissis 3 Situazione urbanistica Il comune
di Isola delle Femmine dotato dei seguenti strumenti urbanistici: 1. P.R.G.
approvato, con stralci, con D.A. n 83 del 14.05.1977 e relativo alle zone
omogenee BD-E; 2. P.R.G. delle zone stralciate, approvato con D.A. n 121 del
24.03.1983; 3. Piano Particolareggiato delle Zone C approvato con delibera di
C.C. n 127 del 07.08.1990 (comparti da 1 a 6 ad esclusione del comparto 1);
4. Variante al P.R.G. relativa alla Fascia Costiera approvata con D.A. n 585 del
11.04.1991. Con Decreto Assessorato Industria n 2088 del 13.12.1995 e
successivo D.A. n 159 del 18.02.1997 stato approvato il Progetto della
Viabilit a servizio della Z.I. di Isola delle Femmine, collegamento con la
viabilit urbana (attuale strada A.S.I.). Obbiettivi della pianificazione

191
territoriale - Problematiche da approfondire Ci premesso, si elencano di
seguito le principali problematiche connesse alla pianificazione urbanistica del
territorio comunale le quali, cos come peraltro sottolineato nel voto C.R.U. n
187 del 23.09.1999, dovranno formare oggetto di adeguato approfondimento.
Per quanto attiene le zone B, occorre rivedere la previsione di attrezzature,
definite, nel voto C.R.U., carenti sotto il profilo quantitativo e qualitativo in
quanto mal distribuite e molto frazionate. Una attenzione particolare merita il
problema connesso al recupero degli agglomerati abusivi: nel passato, infatti, il
territorio ha subito il manifestarsi di un abusivismo diffuso sviluppatosi intorno
al pochi nuclei che necessitano, ormai, di un energico intervento di
pianificazione mirata al recupero del patrimonio edilizio suscettibile di
sanatoria. Relativamente alle zone D occorre effettuare una analisi sullo stato
di fatto e di utilizzo degli stabilimenti industriali ed artigianali esistenti,
valutando la compatibilit delle zone di espansione con la situazione del
costone roccioso e prevedendo la possibilit di incentivare la riconversione
degli stabilimenti in disuso. Occorre esaminare le problematiche connesse
alladozione del Piano Regolatore del Porto, prevedendo il rapporto tra il porto,
le aree a ridosso dello stesso e le infrastrutture ferroviaria e autostradale
nellottica di favorire, attraverso la razionalizzazione dei collegamenti,
lincremento dellattivit turistico-alberghiera che gi costituisce una solida
presenza nel territorio. Particolare rilevanza riveste il tema della viabilit,
fortemente condizionato dalla presenza dellautostrada e della ferrovia, nonch
dalle condizioni di stabilit del costone roccioso a monte e dal vincolo di
inedificabilit ex art. 15 lett. a) L.R. 78/76 nei 150 m. dalla battigia.
innegabile, tuttavia, che il corretto sviluppo urbanistico ed economico di un
territorio non pu prescindere da un adeguato sistema di infrastrutture e
servizi di cui la viabilit rappresenta nodo centrale e volano di sviluppo. Grande
attenzione va posta alla questione dello svincolo autostradale nonch allo
sblocco definitivo dello svincolo ASI con il collegamento alla rete viabile
comunale. Occorre inoltre che siano inserite nel PRG le previsioni inerenti il
raddoppio ferroviario e leliminazione dei passaggi a livello. Sussiste, infine, un
rilevante e decisivo interesse nella realizzazione di alcuni progetti di
importanza prioritaria per Isola delle Femmine e che potranno diventare, se
correttamente indirizzati, uno strumento di sviluppo fondamentale: si tratta dei
progetti relativi alla riqualificazione della fascia costiera e al recupero della
Cava Raffo Rosso. A seguito della creazione della Riserva Naturale Orientata
dellIsola di Fuori opportuno 4 prevedere occasioni di sviluppo connesse
allattivit della riserva. Occorre procedere alla verifica della compatibilit dello
previsioni del PRG con programmi di sviluppo ed iniziative di ambito
sovracomunale-comprensoriale. Infine, si pone lattenzione alla necessit che
la revisione del PRG sia adeguatamente supportata da un Regolamento Edilizio
e da Norme di Attuazione che siano in grado di indirizzare correttamente
lattivit edilizia nelle sue molteplici sfaccettature, ponendosi certamente come
strumento di indirizzo e controllo ma nello stesso tempo come utile sussidio
sufficientemente flessibile e lungimirante in aderenza alle rinnovate esigenze di
una moderna utilizzazione del patrimonio edilizio, nellambito del disegno
complessivo ed articolato che il nuovo strumento urbanistico andr a delineare.
Da quanto sopra sinteticamente evidenziato, emerge chiaramente la necessit

192
di fare in modo che la revisione dello strumento urbanistico diventi una
preziosa occasione per incidere significativamente sulle direttive dello sviluppo
del Comune, e per compiere una svolta decisiva nel tentativo di valorizzare la
peculiare vocazione turistica di Isola delle Femmine, attraverso la tutela del
patrimonio ambientale e la riscoperta delle tradizioni locali legate alla pesca,
senza, tuttavia, perdere di vista le opportunit collegate al potenziale indotto di
alcune iniziative ormai in corso di realizzazione (raddoppio ferroviario,
approvazione del piano regolatore del porto, asse metropolitano Palermo-
aeroporto, ecc).
Isola delle Femmine ha, oggi, loccasione di rivendicare un ruolo decisivo
nellambito dellarea metropolitana di Palermo grazie alla propria vicinanza
strategica con il capoluogo ed alla capacit manifestata di preservare, tuttavia,
una precisa identit di piccolo centro autonomo per tradizioni e cultura. La
revisione del PRG si pone, pertanto, come momento cruciale nel complesso
percorso verso un pi alto livello di qualit della vita che sia, al tempo stesso,
patrimonio da tutelare e obbiettivo da perseguire. Schema di massima di PRG
Con nota del 02.04.2002 assunta al protocollo del Comune di Isola delle
Femmine al n 3600, il sottoscritto progettista incaricato, Arch. Angelo Aliqu,
ha trasmesso lo schema di massima del PRG, comprendente i seguenti
elaborati: Relazione Generale; Norme di attuazione; Regolamento Edilizio;
Cartografie storiche; TAV. 1 inquadramento territoriale - scala 1 : 100.000 e
1 : 10.000; TAV. 2 Il regime dei vincoli - scala 1 : 5.000; TAV. 2 e TAV. 2 bis
Il regime dei vincoli scala 1 : 2.000; TAV. 3 Carta tematica scala 1 :
5.000; TAV. 4 _ Elevazioni fuori terra scala 1 : 5.000; TAV. 5 Viabilit
scala 1 : 5.000; TAV. 6 servizi scala 1 : 5.000; TAV. 7 Zonizzazione
scala 1 : 5.000; 5 TAV. 7 Zonizzazione scala 1 : 2.000; TAV. 7bis Aree
sottoposte a prescrizione scala 1:5.000 Il predetto schema di massima,
munito dei seguenti pareri: relazione istruttoria prot. n 6976 del
18.06.2002 e relazione integrativa prot. n 11.273 del 08.10.2002 predisposte
dallUTC; parere favorevole espresso dalla C.E.C. nella seduta del
11.07.2002; stato approvato ai sensi e per gli effetti dellart. 3 comma 7
della L.R. 3004.91 n 15 con deliberazione di Consiglio Comunale n 47 del
12.08.2003. Ci premesso, in relazione allevoluzione della normativa vigente e
al verificarsi di nuove condizioni e/o circostanze specifiche a decorrere dalla
data di trasmissione dello schema di massima al Comune per lapprovazione, si
proceduto preliminarmente ad effettuare una puntuale verifica di
aggiornamento dei contenuti della Relazione Generale allegata allo schema di
massima, che deve intendersi, pertanto, integralmente sostituita dalla presente
relazione.

193
2007 3 AGOSTO PORTOBELLO SINDACO SPARISCONO ANTONIO E
STEFANO MAIORANA DAL CANTIERE DELLA CALLIOPE DI VIA DEL LEVRIERO
DI ISOLA DELLE FEMMINE 2003 30 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO
SINDACO AIELLO RUBINO PORTOBELLO VICE SINDACO
DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE 56 DISCUSSIONE IN ORDINE ALLA
DELIBERAZIONE 48 DEL COMMISSARIO AD ACTA (DR. MARIO MEGNA) CHE HA
APPROVATO LA DELIBERAZIONE 48 DEL 24 SETTEMBRE DELLU.T.C.
USTICANO PROGRAMMA COSTRUTTIVO DI 50 ALLOGGI ARCH GIANBRUNO LA
CALLIOPE S.p.a. BANDIERA LOPEZ ALAMIA IMMOBILIARE LA CALLIOPE LO
CICERO MARIA BANDIERA ROSANNA 2003 24 SETTEMBRE BOLOGNA
SINDACO SINDACO VICE AIELLO RUBINO PORTOBELLO DELIBERAZIONE
48 DEL COMMISSARIO AD ACTA (DR. MARIO MEGNA) CHE APPROVA LA
PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DELLU.T.C. USTICANO PROGRAMMA
COSTRUTTIVO DI 50 ALLOGGI ARCH GIANBRUNO LA CALLIOPE S.p.a.
BANDIERA LOPEZ ALAMIA IMMOBILIARE LA CALLIOPE LO CICERO MARIA
BANDIERA ROSANNA 2003 21 luglio larch. Giambruno comunicava alle
ditte Calliope e Sa.Ba. il parere favorevole della CEC a condizione che il
progetto esecutivo si adeguava alle prescrizioni stabilite nella seduta. 2003 17
LUGLIO la Commissione Edilizia Comunale di Isola esprime parere favorevole
per 50 alloggi vista la perizia giurata del progettista ING Lascari Gioacchino
2003 30 GIUGNO BOLOGNA SINDACO SINDACO VICE AIELLO RUBINO
PORTOBELLO RICHIESTA APPROVAZIONE PROGRAMMA COSTRUTTIVO DI 52
ALLOGGI PROTOCOLLO COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE 9571 INGEGNERE
USTICANO PROGRAMMA COSTRUTTIVO DI 50 ALLOGGI ARCH GIANBRUNO LA
CALLIOPE S.p.a. BANDIERA LOPEZ ALAMIA IMMOBILIARE LA CALLIOPE LO
CICERO MARIA BANDIERA ROSANNA 2003 30 maggio larch. Monica
Giambruno trasmette al dott. Megna, copia dellestratto del verbale n. 30 del
CEC dove si evinceva il PARERE NEGATIVO allapprovazione del programma
costruttivo, con la sola astensione del suo Presidente Stefano Bologna. 2003

194
18 APRILE Il programma di Costruzione redatti dallIng Lascari Gioacchino
prevede la realizzazione di 52 alloggi; 2002 16 settembre la SA.BA. s.r.l. e
la Calliope s.r.l. ripresentano la richiesta di costruzione di per realizzare 72
alloggi 2001 1 FEBBRAIO BOLOGNA SINDACO AIELLO VICE RUBINO
PORTOBELLO la SA.BA. s.r.l. e la Calliope s.r.l. respinto da parte del
Consiglio Comunale DELIBERAZIONE 9 lapprovazione del Programma
costruttivo DI 72 ALLOGGI EDILIZIA CONVENZIONATA AGEVOLATA CALLIOPE
SPA SA.BA & F SPA U.T.C. USTICANO ARCH GIANBRUNO LA CALLIOPE S.p.a.
BANDIERA LOPEZ ALAMIA IMMOBILIARE LA CALLIOPE LO CICERO MARIA
BANDIERA ROSANNA 2006 4 AGOSTO 2006 SINDACO PORTOBELLO
CALLIOPE SABA SRL ISPEZIONE DR TURANO DDG 272 S8 PER FATTI
SVOLTISI DURANTE LA CONSILIATURA BOLOGNA OUARTO ARGOMENTO:
PROGRAMMA COSTRUTTWO
Dalla denuncia si evince come la lagnanza attiene pi al momento formale del
procedimento, che non a quello sostanziale di legittimit circa il relativo iter
seguito dall'organo commissariale.
Difatti, sebbene il Commissario avesse diffidato, dopo il suo insediamento,
il Comune in argomento, questo, pare, sia rimasto inerte e non abbia
proceduto all'approvazione del programma costruttivo di che trattasi.
La vicenda si concluder peraltro con Lesautorazione del consesso
comunale, il quale, probabilmente, non avrebbe votato la realizzazione
dell'insediamento di che trattasi, votato invece, d'autorit, dal commissario ad
acta.
Per quanto sopra corre valutare, come da lagnanza, l'iter che ha comportato la
surroga degli organi comunali a favore del Commissario ad acta il quale,
parrebbe, sia stato "agevolato" nel suo compito, da un disguido nella
consegna dell'atto di diffida a convocare il consesso comunale, cui
destinatario era il Presidente del Consiglio.
IL FATTO
l) Con Decreto dell'Assessorato Regionale del Tenitorio e dell'Ambiente, n. 142
de11.02.03 era nominato Commissaria ad acta il funzionario dipendente del
detto Assessorato Mario MEGNA' con il compito di provvedere, in via
sostitutiva all'approvazione del programma costruttivo per la realizzazione di n.
50 alloggi, come proposto dalle ditte CALLIOPE & SA.BA.
Il predetto decreto assessoriale prevedeva,all'art.1 , come il commissario
potesse sostituirsi, oltre che alla Giunta Municipale "amministrazione" al
Consiglio Comunale qualora questo non, si fosse espresso entro il termine d
i 45 giorni dalla trasmissione della proposta di delibera a cura del
detto funzionario regionale.
2) Questo ultimo citato atto, era trasmesso al Presidente del Consiglio
Comunale in data 08.08.2003 con lettera n . di prot. I1643, per il seguito di
competenza con Lavvertenza ' di cui sopra, a proposito della sostituzione
ulteriore spirati i 45 giorni, senza che l'organo Consiliare si fosse espresso.
IN data 19.09.03 con lettera n . prot. 13353, il Sindaco BOLOGNA Stefano
richiedeva la convocazione del Consiglio Comunale gia sensi dell'art. 14, c.6 del
regolamento dei lavori consiliari, per la trattazione di n. 5 argomenti, tra i
quali non figura l'approvazione del programma costruttivo in
questione.

195
Lo stesso giorno, con lettera n. prot. 13361, il Presidente del Consiglio
Comunale, CATALDO Erasmo, convocava, in sessione ordinaria per il
giorno 29 Settembre 2003, specificando la richiesta sindacale, il consesso
comunale; ai cinque argomenti richiesti dal primo cittadino, giusta
lettera sopra citata il Presidente del Consiglio, aggiungeva altro punto
da discutere, ovvero "Approvazione programma costruttivo per la
realizzazione d i n. 50 alloggi proposto dalla ditte Immobiliare
CALLIOPE s.r.l. e SA.BA s.r.l., ai sensi dell'art.2 5 della L .R. n.22196".
In data 24.09.03, il Commissario ad acta MEGNA Mario, sostituendosi al
consesso comunale adottava la delibera di approvazione del
programma costruttivo citato.
In data 30.09.03, in seduta di prosecuzione rispetto al giorno di convocazione
del Consesso su istanza sindacale e su disposizione del Presidente del
Consiglio, con delibera n. 56, era affrontata la discussione in merito
all'adozione della delibera commissariale.
Con lettera in data 06.10.03, n. prot. 14105, il Presidente del Consiglio
Comunale in quanto assente in sede di discussione di cui al punto
sopra 6), significava a tutti i consiglieri comunali, all'Assessore Regionale del
Territorio e dell'Ambiente, al Commissario deliberante ed al Sindaco, come non
abbia ritenuto di procedere a convocazione d'urgenza" rispetto al termine
diffidatorio di 45 giorni di cui all'art. I del decreto assessoriale di nomina del
Commissario: ci, a suo dire, in quanto presumeva come la convocazione
a sua firma seppure tardiva rispetto allo spirare certo dei termini di cui
al decreto detto, fosse sufficiente ad impedire al commissario ad acta
di procedere autonomamente secondo il suo atto di incarico Altres,
con al medesima nota, egli, significava come della nota-diffida
commissariale di cui al punto 2) sopra, egli, ne abbia avuto contezza
soltanto in occasione della convocazione del consiglio comunale,
ovvero in data 19 Settembre 2003.
Con lettera in data 20.10.03, n . di prot. 14781,i l Presidente del Consesso
disponeva al Segretario Comunale l'avvio di un'indagine interna al fine
di accertare i motivi per cui il detto organo non fosse stato reso edotto della
nota-diffida commissariale. Con altra nota, n. prot. 14780, del 21.10.03, il
Presidente del Consiglio, invitava il Sindaco a conferire incarico ad un legale,
per valutare la legittimit dell'operato del Commissario ad acta.
Con lettera in data 27.10.03, n. prot. 14781/, il Segretario Comunale dott.
SCAFIDI Manlio, rispondeva alla nota di cui al punto 8), scongiurando il
sospetto di occultamenti o smarrimenti, con riferimento alla predetta nota
commissariale, la quale sarebbe stata depositata in segreteria nonch nel
fascicolo degli atti da sottoporre all'esame del consiglio comunale.
Da quanto precede nonch dalla lettura della nota a firma del Segretario
Comunale pu dirsi quanto appresso: preliminarmente va fatto notare come
appare poco formale la procedura di trasmettere una nota-diffida di' particolare
rilevanza senza ricorrere al messo comunale o ad altra forma di notifica; dalla
certezza circa la ricezione ne discende difatti l'autorit a sostituirsi all'organo
inadempiente; in caso contrario, sarebbero svuotati di significato i commi 4, 5,
6, dell'art. 15, del vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio
Comunale;

196
con riferimento alla fattispecie, deve dirsi, come latto di diffida del
commissario, operando un restringimento, od un'estinzione od ancora
una limitazione delle facolt dal destinatario (consiglio comunale),
possa essere ricompreso tra gli atti recettizi, quindi soggetti a
consegna-notifica secondo il relativo istituto;
ci anche in analogia a quanto previsto dall'art. 15, c. 4 del
Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale;
tale ultima precisazione; per, parrebbe essere pi contestabile al segretario
comunale, che al commissario, in quanto, avrebbe dovuto essere
diligenza del primo assistere il funzionario regionale nel proprio
compito; a fortiori se viene precisato come lo scrivente, contattato l'ufficio che
cura, presso I'A.R.T.A." tali provvedimenti commissariali, quest'ultimo ha, per
voce di un funzionario, come non costituirebbe prassi, quella di operare le
diffide, come quella di che si discorre, a mezzo di notifica formale;
a norma dell'art.12, c.4 del detto regolamento, i Segretario Comunale,
avrebbe dovuto informare il sostituto del Presidente del Consiglio
Comunale, dell'incombenza contingente; ci in particolare modo,
allapprossimarsi della scadenza imposta dalla nota commissariale,
ancorch non notificata a mezzo messo;
c) il Presidente del consiglio comunale, allorquando avuta notizia della nota
commissariale, avrebbe dovuto convocare il consesso comunale in
seduta straordinaria ai sensi dell'art. 14,c - 7 del regolamento citato,
avendone ancora alla data di convocazione del consiglio comunale ,i
tempi per la convocazione in via d'urgenza;
appare sterile se non demagogica la lettera di cui al punto sopra 9), di
invito al primo cittadino, a conferire incarico ad un legale, non avendo
il Presidente del Consiglio comunale alcuna potest nei confronti del
primo cittadino;
e da dire come nel caso in cui il consiglio comunale si fosse pronunciato
negativamente bocciando, quindi, la proposta di delibera " il
Commissario non avrebbe potuto procedere in senso contrario,
delineando tale esplicitato ora formulato, ipotesi di responsabilit ancor
maggiore per coloro i quali hanno fatto si che il consesso comunale non abbia
avuto ad esprimersi. Tale precisazione appare non residuale, in presenza della
circostanza seguente: il consesso comunale gi in data 01.02.01 giusta
delibera n . 9, aveva deliberato bocciando la relativa proposta il
Programma Costruttivo in argomento.
Dai punti analiticamente sopra riportati ed affrontati , si rilevano le irregolarit
come rilevate a conclusione di ciascun paragrafo

2007 4 AGOSTO PORTOBELLO SINDACO P.R.G. PORTOBELLO NON PORTA


SVILUPPO TURISTICO CON 6 VOTI A FAVORE E 2 CONTRARI E' STATO
APPROVATO IL PIANO REGOLATORE. IL GRUPPO ISOLA PER TUTTI
RINNEGANDO CIO' CHE AVEVA AFFERMATO ALL'INIZIO DELL'ITER: NON
SIAMO INCOMPATIBILI NELL'ADOZIONE DEL P.R.G. ALLA FINE DEL LUNGO
PERCORSO E DOPO AVER PRESENTATO E VOTATO PROPRI EMENDAMENTI E
QUELLI PRESENTATI DAGLI ALTRI GRUPPI ABBANDONANO L'AULA PER
INCOMPATIBILITA'. VERGOGNA! CON IL PIANO REGOLATORE SI FISSANO

197
DELLE REGOLE E LE REGOLE PROBABILMENTE VI LEGANO LE MANI. FORSE
QUALCHE VOSTRO SUPPORTER NON E' RIMASTO SODDISFATTO? BUFFONI!
TUTTI A CASA! DIMETTETEVI! IL PIANO REGOLATORE GENERALE A ISOLA
DELLE FEMMINE LA STORIA Il Sindaco Portobello : abbiamo pianificato il
territorio COMITATO CITTADINO ISOLA PULITA ISOLA DELLE FEMMINE
Sindaco Portobello: abbiamo pianificato il TERRITORIO PIANO REGOLATORE
GENERALE Una storia di. PROGETTISTI ING. MANGIARDI ENRICO
ARCH. ALIQUO ANGELO SINDACI IN CARICA: SIGNOR STEFANO BOLOGNA
PROF. PORTOBELLO GASPARE Ufficio tecnico Comunale Ing. Usticano
Francesca Arch Gianbruno Monica Arch. DArpa Sandro 25.01.1994 Il C.C.
delib. nn. 2 3 36 adotta il P.R.G. redatto dallIng. Enrico Mangiardi
10.10.1995 Il C.C. con le delib.nn. 55 56 57 58 67 72 respinge le
opposizione e/o osservazioni presentate al progetto P.R.G. dai cittadi- ni di
Isola delle Femmine 02.08.1996 LAssessorato R.T.A. chiede chiarimenti sul
P.R.G. e sulle Prescrizioni Esecutive 28.02.1997 Il C.C. approva le prescrizioni
esecutive (Piani Particolareggiati zone B D E) e li trasmette A.T.A.
25.02.2001 Il Sindaco pro-tempore con Ord. prot. n. 2667 rende efficace ope
legis il P.R.G. redatto dallIng. Enrico Mangiardi Durante la validit di detto
P.R.G. vengono rilasciate concessioni edilizie per edificazione di immobili su
aree trasformate da non edificabili ad edificabili DURANTE LA VALIDIT DI
DETTO P.R.G. VENGONO RILASCIATE CONCESSIONI EDILIZIE PER
EDIFICAZIONE DI IMMOBILI SU AREE TRASFORMATE DA NON EDIFICABILI
AD EDIFICABILI 11.10.1999 Al Comune perviene il voto del C.R.U. prot. n.
12227 viene restituito il P.R.G. reso esecutivo per la rielaborazione totale
12.11.2001 La Giunta pro-tempore delib. n. 137 d incarico ad un legale per
accertare se la bocciatura del P.R.G. fosse imputabile allIng. Enrico
Mangiardi e quindi avviare nei confronti di tale progettista unazione
risarcitoria. lesito di tale accertamento ad oggi SEGRETO 19.11.2001 Il C.C.
impegna il Sindaco e la Giunta a conferire incarico ad un legale per impugnare
il voto del C.R.U.. Il Sindaco e la Giunta disattendono volutamente lindirizzo
del Consiglio Comunale. E STATO DISATTESO VOLUTAMENTE LINDIRIZZO
DEL C.C.? E PERCHE? 10.12.2001 La Giunta pro-tempore DELIB. n. 150
conferisce un nuovo incarico allArch. Angelo Aliqu per la rielaborazione del
P.R.G. con una spesa a carico del Comune di circa Lire 150.000.000. ALLING.
ENRICO MANGIARDI ERA STATI GI CORRISPOSTI CIRCA LIRE 200.000.000.
02.04.2002 LArch. Angelo Aliqu, dopo 16 mesi dallincarico e in difformit al
disciplinare dincarico, trasmette al Comune lo schema di massima del P.R.G..
Come mai QUESTO ritardo ? Forse si attendeva che qualcuno acquistasse tutte
le aree agricole per poi trovarsele cambiate in zone edificabili ? 30.07.2005
U.T.C. su n. 12 emendamenti SUL TOTALE PRESENTATI non si esprime. FORSE
i 12 emendamenti stravolgono totalmente lo schema di massima del P.R.G.?
17.02.2004 LArch. Angelo Aliqu trasmette al Comune lo schema di massima
rielaborato e non si ha notizie delle valutazioni inerenti gli emendamenti. Tutti
gli elaborati trasmessi vengono tenuti ben nascosti DA CHI?. SOPRATTUTTO
Perch ? Il tempo passava, le elezioni si avvicinavano e il P.R.G. non si doveva
toccare. CERA FORSE QUALCUNO CHE in virt dei vantaggi e/o favori edilizi
ricevuti aveva lobbligo di insabbiare E QUINDI NON agire ? AVANTI TUTTA
VERSO LE ELEZIONI A ISOLA DELLE FEMMINE PUO SUCCEDERE CHE VINCE LE

198
ELEZIONI ANCHE CHI PERDE A ISOLA DELLE FEMMINE LA CLASSE POLITICA
SI AUTORIPRODUCE
Bologna Portobello puoi fare l'amministratore di condominio Isola delle
Femmine 8.8.07 Lex Sindaco Stefano Bologna contesta lattuale Sindaco
Portobello Suo ex Assessore nonch Vicesindaco, ..sullapprovazione del Piano
Regolatore del Porto, che stato adottato, che altro non che quello operativo
necessario a far finanziare il Porto di Isola delle Femmine. Uniter iniziato gi
sotto la mia amministrazione nel 1999 con la messa in sicurezza del porto. La
mia amministrazione ha acquisito il parere della soprintendenza, ilk parere
dellAssessorato territorio e Ambiente come variante urbanistica fino ad
arrivare alla Valutazione di Impatto Ambientale iniziata nel 2003 ed ora
conclusa. Lunico Piano regolatore del Porto che permette di finanziare il porto
quello che riguarda la messa in sicurezza del porto. Quello che stato
adottato lo schema di Piano Regolatore del Porto necessario per non perdere
il finanziamento ad unimportante iniziativa turistica ricettiva (SOLEMAR-Toia)
nellarea della ex Liquigas. Si ripetrimetrato larea del Piano Regolatore del
Porto. Qualsiasi risultato raggiunge il Consiglio Comunale merito del gruppo
Insieme e del gruppo Isola Democratica in quanto il Nostro Sindaco Portobello
ha perso la sua maggioranza. Per coerenza e per dignit politica dovrebbero
rimettere il mandato perch la cittadinanza deve essere amministrata da un
Sindaco e da una Giunta che si prende la Responsabilit sugli argomentoi pi
importanti di una Amministrazione Comunale, altrimenti non si capisce perch
dovrebbero cos proseguire per altri diciotto mesi. BRAVO BOLOGNA: Sei
riuscito a creare un gruppo che mostra TUTTE le capacit di cui dispone.

ISOLA DELLE FEMMINE SUL P.R.G. PORTOBELLO ACCUSA BOLOGNA PER


ESSERE STATO INCAPACE DI PORTARE A TERMINE P.R.G.,PIANO PORTO
e........... IL PROFESSORE PORTOBELLO SINDACO DI ISOLA DELLE FEMMINE
DENUNCIA L'INATTIVITA' AMMINISTRATIVA DELLE PASSATE
AMMINISTRAZIONI BOLOGNA E DICHIARA CHE IL PIANO REGOLATORE
ADOTTATO, AL CONSIGLIO COMUNALE CON L'USCITA DI SCENA DEI SUOI
DEL GRUPPO "ISOLA PER TUTTI" , E' CONTRO LO SVILUPPO TURISTICO DI
ISOLA DELLE FEMMINE, FAVORISCE LA SPECULAZIONE EDILIZIA IN ZONE
ENTRO I 150 METRI DAL MARE "LA FAMOSA QUESTIONE DEL COMPARTO 1!
SU CUI VI SONO PARERI ILLUSTRI SULLA SUA INEDIFICABILITA'. SU CUI SI
SONO PRONUNCIATI ILLUSTRI PROFESSIONISTI. IL SINDACO BOLOGNA
DEFINISCE IL SINDACO PORTOBELLO AMMINISTRATORE DI
CONDOMINIO Siamo rimasti veramente indignati dalle dichiarazione, che il Prof
Portobello Sindaco di Isola delle Femmine, ha rilasciato a chiusura dei lavori
del Consiglio Comunale sulladozione del Piano regolatore Generale. Il
Professore cos respinge le accuse per una giunta che non doveva saper far
niente.per un Sindaco che ha fatto crollare Isola delle Femmine questi sono
dei grandi risultati Questo il risultato della mia giunta NOI SIAMO IL
NUOVO. Non siamo riusciti ad essere autosufficienti nellapprovazione del Piano
regolatore del Porto ( vale la pena ricordare al Signor Sindaco gli otto voti
determinanti dellopposizione); Non Siamo riusciti ad approvare la proposta di
deliberazione del Bilancio di previsione; No Non abbiamo una agenda di lavoro
per i programmi da pianificare e realizzare, siamo una giunta

199
"spontaneista"; Si Siamo riusciti a dare delle licenze edilizie in zone che i piani
particolareggiati avevano destinato a verde, parcheggio, pubblica, utilit.....; Si
siamo riusciti a concedere licenza edilizia per il raddoppio del passante
ferroviario, in un'area pi ampia di quella prevista nel 2001; Si siamo riusciti a
smentire ci che noi avevamo affermato sulla esternalizzazione del "gratta e
parcheggi" per approvare l'affidamento alla ditta Maggioli del servizio dei
parchimetri (purtroppo l'iter stato alquanto roccambolesco, ma di questo
conviene parlarne in sedi pi opportune); Si siamo riusciti ad affidare il servizio
di notificazione ad una risorsa appartenente ad un altro settore nonostante il
parere negativo del Responsabile del suo settore; Non abbiamo
voluto trasformare il rapporto di lavoro part-time di alcuni dipendenti in full-
time, nonostante la disponibilit delle risorse economiche ; Siamo fortemente
determinati a trasformare lattuale rapporto di CONSULENTI dellU.T.C. in un
effettivo rapporto di dipendenza; Siamo riusciti a far lavorare la Commissione
Edilizia Comunale a pieno regime e in maniera mirata; Siamo riusciti a tacere
per lintera durata della discussione sul P.R.G. la nostra incompatibilit
nonostante la richiesta di pronunciamento avanzata dal Presidente del
Consiglio; Siamo riusciti a votare il 95% degli emendamenti presentati
dallopposizione; Siamo riusciti a ritirare il nostro emendamento 9 (dicasi nove)
per votare lemendamento 30 (dicasi trenta) presentato dal Gruppo Insieme .
Stiamo parlando di ci che il Professore Portobello dichiara essere una grossa
speculazione Edilizia. E facile che sia stato votato allunanimit perch la
distrazione durante i lavori consiliari consuetudine. Non abbiamo
votato ladozione del Piano Regolatore Generale, perch ci siamo inventati la
storia dellincompatibilit. Storia perch stranamente una consigliera che pur
essendo incompatibile si sacrificata alla causa per dire NO io non ci st!;
puntini
puntini a significare che potremmo continuare allinfinito, ma comunque
sufficiente a dire che il paese Isola delle Femmine crollato sotto la Vostra
amministrazione. Lei Signor Sindaco critica forse giustamente le passate
Amministrazioni che non hanno fatto nulla. BENE! CONDIVIDIAMO IL SUO
PENSIERO! Ma scusi tanto Signor Sindaco Portobello ma Lei da quanti anni
amministra a Isola delle Femmine anche se con incarichi diversi? Memori di
esperienze passate non vorremmo si ripeta la storia di un suo "competitor" del
2004? Vorremmo ricordarLe che Lei era amministratore quando in via Don
Bosco stato costruito il Parco Giochi e poi la strada asfaltata e poi le
fognature con finanziamenti pubblici. Ricorda il Sindaco era Stefano Bologna,
lamministratore che Lei oggi qualcuno ha una reazione scomposta, perch
se guardiamo le date sappiamo chi stato Sindaco per 14 anni. Nei
quattordici anni pu anche inserire la vicenda Via Don Bosco! Signor Sindaco,
limpressione che se ne ricava dalla sua controreazione , che stia operando
una sottile e pianificata azione di NUOVISMO! Perch non crederLe. Bene.
Linizio del Suo TRASFORMISMO o NUOVISMO pu iniziare da ci che Lei stesso
suggerisce: NOI PIANIFICHEREMO IL TERRITORIO Essendo stato adottato da
parte del Consiglio Comunale il Piano Regolatore Generale, come legge recita:
Sono scattate le norme di salvaguardia Quindi se non lo ha gi fatto PUO
comunicare immediatamente alla Commissione Edilizia Comunale: che essendo
stato adottato il Piano regolatore generale, diventano operative le norme di

200
salvaguardia e quindi molte pratiche al vaglio della C.E.C. devono avere i
requisiti di edificabilit. Un ulteriore supporto di valutazione lemendamento 28
del Gruppo Insieme Vedasi per esempio : Pratica 34/05, pratica
06/07ripetiamo solo esempi E chiaro che nel prendere visione
dellemendamento 28 del Gruppo Insieme, avr lopportunit di bloccare i
lavori attualmente in corso. La legge Le affida questa Responsabilit. Auguri e
Buon lavoro. Comitato Cittadino Isola Pulita IL SINDACO BOLOGNA DEFINISCE
IL SINDACO PORTOBELLO AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO

2007 8 AGOSTO PORTOBELLO SINDACO CALLIOPE SRL ISOLA DELLE


FEMMINE ALAMIA FRANCESCO PAOLO BANDIERA LO CICERO CINA'
PIETRO PASSAGGIO DEL LEVRIERO TURANO BOLOGNA CATALDO MEGNA
ACCATASTAMENTO APPARTAMENTI CRISCI

2007 10 AGOSTO MANDAMENTO PASSO DEL RIGANO RETATA


TORRETTA CARINI 14 ARRESTI ANDREA LICATA ROSARIO MIGNANO
DRAGOTTA BORDONARO SINDACO BAUCINA 2001 7 DICEMBRE BOLOGNA
SINDACO DELIBERA G 154 AIELLO RUBINO PORTOBELLO LUCIDO INCARICO
TORRE ARCH LICATA ANDREA UTC X SETTORE USTICANO ARRESTI A
TORRETTA TRA GLI ARRESTATI ANCHE FUNZIONARI E PROFESSIONISTI
DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. I nomi degli arrestati. Tra gli arrestati,
Calogero Caruso, 70 anni, ritenuto il capo della famiglia di Torretta e che era
libero per decisione del Tribunale del riesame dopo essere stato arrestato una
prima volta due anni fa. Gli altri provvedimenti giudiziari riguardano Rosario
Bordonaro, 55 anni, impiegato dellUfficio tecnico del Comune di Torretta;
Gaspare Caravello, 41 anni; Antonio Di Maggio, 35 anni; Benedetto
Dragotta, 58 anni, funzionario del Comune di Torretta; Salvatore Ferranti, 36
anni; Matteo La Barbera, 34 anni, e Pietro La Barbera, 32 anni, figli del vecchio
boss Michelangelo La Barbera; Andrea Licata, 47 anni, architetto libero
professionista; Stefano Mannino, 58 anni; Rosario Mignano, 43 anni,
imprenditore; Francesco Sirchia, 69 anni; Francesco Spinelli, 49 anni,
imprenditore. Altre cinque persone sono indagate, e per una di queste il gip
non ha accolto la richiesta di misura cautelare proposta dalla Procura. Si
ipotizza che larchitetto Andrea Licata ha avuto incarichi ad Isola, inoltre
risulta essere progettista di vari immobili a Isola di cui non si
conoscono i commissionanti. Limpressione che si stiano ricomponendo
tanti piccoli tasselli di un grande mosaico di interessi e di affari riguardanti il
nostro territorio. ARRESTI A TORRETTA TRA GLI ARRESTATI ANCHE
FUNZIONARI E PROFESSIONISTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. I nomi
degli arrestati. Tra gli arrestati, Calogero Caruso, 70 anni, ritenuto il capo della
famiglia di Torretta e che era libero per decisione del Tribunale del riesame
dopo essere stato arrestato una prima volta due anni fa. Gli altri provvedimenti
giudiziari riguardano Rosario Bordonaro, 55 anni, impiegato dellUfficio tecnico
del Comune di Torretta; Gaspare Caravello, 41 anni; Antonio Di Maggio, 35
anni; Benedetto Dragotta, 58 anni, funzionario del Comune di Torretta;
Salvatore Ferranti, 36 anni; Matteo La Barbera, 34 anni, e Pietro La Barbera,
32 anni, figli del vecchio boss Michelangelo La Barbera; Andrea Licata, 47 anni,
architetto libero professionista; Stefano Mannino, 58 anni; Rosario Mignano, 43

201
anni, imprenditore; Francesco Sirchia, 69 anni; Francesco Spinelli, 49 anni,
imprenditore. Altre cinque persone sono indagate, e per una di queste il gip
non ha accolto la richiesta di misura cautelare tutto ARRESTI A TORRETTA
TRA GLI ARRESTATI ANCHE FUNZIONARI E PROFESSIONISTI DELLA PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE. I nomi degli arrestati. Tra gli arrestati, Calogero Caruso,
70 anni, ritenuto il capo della famiglia di Torretta e che era libero per
decisione del Tribunale del riesame dopo essere stato arrestato una prima
volta due anni fa. Gli altri provvedimenti giudiziari riguardano Rosario
Bordonaro, 55 anni, impiegato dellUfficio tecnico del Comune di Torretta;
Gaspare Caravello, 41 anni; Antonio Di Maggio, 35 anni; Benedetto Dragotta,
58 anni, funzionario del Comune di Torretta; Salvatore Ferranti, 36 anni;
Matteo La Barbera, 34 anni, e Pietro La Barbera, 32 anni, figli del vecchio boss
Michelangelo La Barbera; Andrea Licata, 47 anni, architetto libero
professionista; Stefano Mannino, 58 anni; Rosario Mignano, 43 anni,
imprenditore; Francesco Sirchia, 69 anni; Francesco Spinelli, 49 anni,
imprenditore. Altre cinque persone sono indagate, e per una di queste il gip
non ha accolto la richiesta di misura cautelare proposta dalla Procura. Si
ipotizza che larchitetto Andrea Licata ha avuto incarichi ad Isola, inoltre risulta
essere progettista di vari immobili a Isola di cui non si conoscono i
commissionanti. Limpressione che si stiano ricomponendo tanti piccoli
tasselli di un grande mosaico di interessi e di affari riguardanti il nostro
territorio. Si svolto davanti alla V sezione del tribunale di Palermo il processo
nei confronti di Gaspare Caravello, Benedetto Dragotta, Francesco
Spinelli e Andrea Licata, accusati di far parte del mandamento di Passo
di Rigano- Boccadifalco e della famiglia mafiosa di Torretta e per i
quali il pm Antonio Altobelli ha chiesto un totale di 24 anni. Per Gaspare
Caravello, imputato per associazione mafiosa, stata chiesta la pena pi alta,
di otto anni. Secondo gli inquirenti, Caravello sarebbe stato il punto di
riferimento per la gestione degli interessi economici delle due famiglie. Sei
anni, invece, per Benedetto Dragotta, ex capo ufficio tecnico del Comune di
Torretta, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa perch avrebbe
favorito gli interessi delle cosche nellaggiudicazione e nella concessione di
appalti e servizi pubblici. Stessa pena chiesta anche per l imprenditore
Franceso Spinelli, che si sarebbe fatto intestare alcuni terreni appartenenti, in
realt, ai boss Angelo e Antonino Pipitone. Infine, il pm ha chiesto la pena di
quattro anni di reclusione per Andrea Licata, un architetto che avrebbe
presentato e firmato progetti voluti da Dragotta. Al processo si sono costituiti
parte civile: lassociazione Sos impresa, difesa degli avvocati Fausto Amato e
MariaLuisa Martorana; gli Industriali della Provincia di Palermo e lassociazione
Pio La Torre, assistiti dallavvocato Ettore Barcellona; il comitato Addio Pizzo e
la Fai difesi dagli avvocati Salvatore Caradonna e Salvatore Fiorello;
Confcommercio assistita dallavvocato Fabio Lanfranca e la Provincia di
Palermo con l avvocato Concetta Pillitteri. Per le conclusioni dei difensori si
dovr aspettare la prossima udienza che stata fissata per il 7 luglio.

2007 17 SETTEMBRE PORTOBELLO SINDACO Con la consegna dei lavori


allimpresa aggiudicataria si , di fatto, aperto il 18 settembre il cantiere per il
rifacimento del porticciolo di Isola delle Femmine da parte della

202
Provincia. La cerimonia al Municipio del comune marinaro, con gli assessori
provinciali allAmbiente Aristide Tamajo e al Turismo Salvatore Sammartano, il
sindaco Gaspare Portobello, il consigliere comunale Nino Rubino, i
tecnici dellAmministrazione di Palazzo Comitini e i rappresentati della
ditta Durante Pietro srl di Santa Ninfa che, con un ribasso del 7,313%,
risultata vincitrice della gara dappalto a cui avevano preso parte 32 imprese.
Limporto complessivo degli interventi, comprensivo degli oneri di sicurezza,
ammonta a 480 mila euro, mentre occorreranno 8 mesi per la
realizzazione del progetto presentato dallassessorato provinciale
allAmbiente alla Regione e finanziato con i fondi comunitari del Por Sicilia
2000/2006.
Sono lavori commenta il Presidente della Provincia Francesco Musotto che
andranno ad accrescere la qualit della vita dei pescatori di Isola delle
Femmine e potranno creare nuove opportunit per il rilancio di tutta la
categoria. Si rimedier infatti alla assoluta precariet del porticciolo e
miglioreranno, in particolare, le condizioni degli ormeggi e della sicurezza, a
tutto vantaggio dunque delle barche da pesca. La fisionomia del sito di attracco
sar praticamente ridisegnata. In effetti i lavori di manutenzione, che
prendono il via nel cantiere allestito su unarea demaniale assegnata alla
Provincia dalla Capitaneria di Porto e dallassessorato regionale al Territorio
dopo un laborioso iter burocratico, prevedono: il ripristino della
pavimentazione del piazzale del porticciolo; la collocazione di bitte e anelloni
per gli ormeggi; il rifacimento delle orlature del molo; la creazione di parabordi
in gomma per evitare danneggiamenti. E ci sar anche spazio per migliorare la
sicurezza. Verr infatti realizzato un nuovo sistema antincendio lungo tutto il
molo; saranno sostituiti i fari di segnalazione; si provveder alla collocazione di
colonnine per lerogazione di acqua e luce e alla sistemazione delle fontanelle
in ghisa per lacqua potabile.

2007 26 SETTEMBRE ESPOSTO COMITATO CITTADINO ISOLA PULITA


ITALCEMENTI Polizia Ambientale Provincia Palermo documentazione
26 settembre 2007 proc 4391 07 mod 45MG

203
2007 27 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO ALBERT SANATORIE
SENTENZA 3185 87 APPELLO SENTENZA DI CONDANNA DI ALBERT 2003

204
GIUNTA DELIBERA 55 19. 05 2000 GIUSEPPE FIORENZA GIUNTA DELIBERA 67
09.04.04 IMP

2007 2 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO ALBERT SANATORIE SENTENZA 3185


2007 APPELLO SENTENZA DI CONDANNA DI ALBERT 2003 GIUNTA
DELIBERA 55 19. 05 2000 GIUSEPPE FIORENZA GIUNTA DELIBERA 67
09.04.04 IMPUGNAZIONE ZANGHI 2016 15 DICEMBRE BOLOGNA
SINDACO ALBERT SANATORIE DELIBERA CC 48 DEBITI FUORI
BILANCIO FIORENZA GIUSEPPE 23 MILA SENTENZA 3185 07 APPELLO
GIUNTA DELIBERA 55 19. 05 2000 GIUSEPPE FIORENZA GIUNTA DELIBERA 67
09.04.04 IMPUGNAZIONE ZANGHI RICONOSCIMENTO DEBITO FUORI
BILANCIO SPESE LEGALI AVV GIUSEPPE FIORENZA DETERMINA 1 SETTORE
208 DEBITI FUORI BILANCIO INCARICHI DA LIQUIDARE AL 31.12.2004
430.128,89 DELIBERA GIUNTA 55 19 MAGGIO 2000 INCARICO A FIORENZA
PER COSTITUZIONE PARTE CIVILE PROCEDIMENTO 2834 1998 PER FATTI
ADDEBBITATI AD ALBERT, DETERMINA 1 SETTORE 380 24.12.2003
LIQUIDATE 4.096,00 DETERMINA 17 DEL 21.FEBBRAIO 2012 DEL 1 SETTORE
LIQUIDATE A FIORENZA 10.696,40 DELIBERA GIUNTA 67 9 APRILE 2004
INCARICO A FIORENZA PER APPELLO ALLA SENTENZA 4408 2013 DEL
15.DICEMBRE 2002 DEFINITO NELLA UDIENZA DEL 02.11.2007 E DEPOSITATA
IL 22.09.2009 DOVE LARCHITETTO ALBERT VIENE ASSOLTO 2007 2
NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO ALBERT SANATORIE SENTENZA 3185 2007
APPELLO SENTENZA DI CONDANNA DI ALBERT 2003 GIUNTA DELIBERA 55
19. 05 2000 GIUSEPPE FIORENZA GIUNTA DELIBERA 67 09.04.04
IMPUGNAZIONE ZANGHI 2007 2 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO ALBERT
SANATORIE SENTENZA 3185 2007 APPELLO SENTENZA 3185 2003
GIUNTA DELIBERA 55 19. 05 2000 GIUSEPPE FIORENZA GIUNTA DELIBERA 67
09.04.04 IMPUGNAZIONE ZANGHI

2007 5 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO MAFIA: PRESO LO PICCOLO,


EREDE DI PROVENZANO I boss latitanti Salvatore e Sandro Lo Piccolo sono
stati arrestati a Carini. Irruzione della polizia in una villa di Carini, nel
Palermitano, durante un vertice dei capimafia. Catturati anche i latitanti
Andrea Adamo e Gaspare Pulizzi. Per gli inquirenti, Salvatore Lo Piccolo, 65
anni, era il nuovo capo di Cosa Nostra, leadership condivisa con Matteo
Messina Denaro. Recuperati alcuni 'pizzini' del boss, che e' stato tradito da uno
dei fedelissimi. Il territorio dei Lo Piccolo comprende non solo la parte nord-
occidentale della zona metropolitana di Palermo, ma anche le famiglie dei
comuni di Capaci, Isola delle Femmine, Carini, Villagrazia di Carini,
Sferracavallo e Partanna-Mondello. Dopo la cattura del capomafia trapanese
Vincenzo Virga, Lo Piccolo ha esteso la sua influenza anche ad alcune zone
della provincia di Trapani. Sandro e Salvatore Lo Piccolo restano pero' i
''padroni'' dello Zen, una vasta zona a residenza popolare alla periferia della
citta', inesauribile serbatoio di manodopera e formidabile nascondiglio per ogni
genere di necessita'. ''Totuccio'' ha iniziato la sua scalata al vertice
dell'organizzazione dopo essersi messo sotto l'ala protettrice di Bernardo
Provenzano, con il quale aveva costanti rapporti personali ed epistolari
attraverso i famigerati ''pizzini''.

205
2007 31 DICEMBRE PORTOBELLO SINDACO SCAFIDI DIRETTORE
GENERALE DETERMINA 42 IMMETTEVA IN SERVIZIO DAL 1 GENNAIO
2008 SANDRO DARPA NEL POSTO PART-TIME A 30 ORE SETTIMANALI DI
ISTRUTTORE DIRETTIVO CATEGORIA D3 3 SETTORE 2 SERVIZIO A SEGUITO
DELLA PROCEDURA SELETTIVA PER LA STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE
PRECARIO ART 1 COMMA 558 LEGGE 296/2006 DELIBERA GIUNTA
PORTOBELLO 69 29 GIUGNO 2007 E N 114 DEL 30 NOVEMBRE 2007 2006 23
MARZO PORTOBELLO SINDACO DETERMINA SINDACALE 1 MODIFICA
LA DETERMINAZIONE 36 2005 SI STABILIVA CHE ESSENDO LINCARICO DI
SANDRO DARPA UN INCARICO PROFESSIONALE GLI ONERI PREVIDENZIALI E
ASSISTENZIALI DEVONO ESSERE VERSATI DIRETTAMENTE DAL DARPA 2005
30 DICEMBRE PORTOBELLO SINDACO DETERMINA SINDACALE 36 SI
PROROGA LINCARICO A TEMPO PIENO E DETERMINATO PER TUTTO IL 2006
NELLA POSIZIONE ORGANIZZATIVA DEL 3 SETTORE TECNICO ARCH SANDRO
DARPA 2005 16 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA
DIMESSOSI IL 10 OTTOBRE GIAMBRUNO MONICA SFIDUCIATA DA
PORTOBELLO DOPO LA C.E.C. DEL 6 OTTOBRE 2005 CON LA DETERMINA
SINDACALE 32 TRASFORMAZIONE DELLINCARICO CONFERITO CON LA
DETERMINA SINDACALE 24 DEL 2002 DA TEMPO PARZIALE A TEMPO PIENO
SINIO AL 31 DICEMBRE 2005 LA POZIIONE ORGANIZZATIVA DEL 3 SETTORE
TECNICO 2005 7 APRILE PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA VICE
SINDACO DETERMINA SINDACALE 8 CONFERMA INCARICO ARCH SANDRO
DARPA RESPONSABILE 4 SERVIZIO SANATORIA ABUSIVISMO E CONTROLLO
TERRITORIO DEL 3 SETTORE TECNICO 2002 30 APRILE BOLOGNA
SINDACO DETERMINA SINDACALE 24 INCARICO A TEMPO PARZIALE 15
GIORNI AL MESE ARCH DARPA SANDRO 30 APRILE 1973 PER 3 MESI A FAR
DATA DAL 1.5.2002 1 SERVIZIO SANATORIA ABUSIVISMO E CONTROLLO DEL
TERRITORIO 3 SETTORE

2008 PORTOBELLO SINDACO la Sicileas vende il terreno con la


concessione edilizia alla Finanziaria Immobiliare Costruttori Faraci., il
geometra Impastato Giovanni Assessore al Comune di Isola delle Femmine
diventa il rappresentante" della Finanziaria Immobiliare allUfficio Tecnico
Comunale (autorizzazioni, permessi, varianti, allacci idrici etc etc ). Il geometra
Impastato proveniente da Partinico e residente a Isola delle Femmine viene
indicato come il progettista dei poteri forti per il territorio. Il geometra
Impastato da Assessore stato protagonista nella concessione edilizia n.
13/09 rilasciata in favore della Sorelle Pomiero snc di Pomiero Maria Grazia.
Pomiero Giuseppe altro personaggio noto alle cronache giudiziarie. 2007 28
GIUGNO PORTOBELLO SINDACO ARCHITETTO SANDRO DARPA UTC il
geometra Giovanni Impastato viene nominato assessore esterno al Comune di
Isola delle Femmine. Il geometra Impastato nelle elezioni amministrative del
2004 si era candidato, ottenendo 41 voti, con la lista Nuova Torre alternativa
alla Lista Isola per Tutti Portobello sindaco. Miracolo viene nominato
ASSESSORE da un suo avversario? La Sicileas S.pa. si oppone allatto di
revoca n 31 emessa dallUfficio tecnico Comunale di Isola delle Femmine, con
ricorso al TAR di Palermo nelludienza discussa il 23 novembre 2007, la Sicileas

206
S.pa. rappresentata e difesa dallAvvocato Immordino Giovanni vede accogliere
il ricorso che annulla di fatto il provvedimento di revoca n 31 emesso il
21.11.06 ritiene valida la concessione edilizia e il cambio di destinazione duso.
200703394 (PALERMO, SEZIONE 3) doc
... ? REPUBBLICA...84/07, proposto dalla Societ SICILEAS S.p.A., in persona
del legale ... SENTENZA ,sede di PALERMO ,sezione SEZIONE 3 ,numero
provv.: 200703394, Verifica appello
Numero ricorso:200700084 Il Comune di Isola delle Femmine rappresentato
dallAvvocato Lo Monaco in accordo con il Sindaco Gaspare Portobello. son
convinto di non oppormi. (seduta consiliare 24 novembre 2008). Quindi il
Sindaco Portobello Gaspare con larchitetto DArpa non impugnano la sentenza
del TAR al C.G.A. che sicuramente avrebbe bloccato la concessione. Anzi in
barba al Codice Etico dopo solo poche settimane danno un incarico legale
allavvocato Immordino avvocato (DELIBERA DI GIUNTA 61 23 7.09)
che aveva difeso la Sicileas contro il Comune di Isola delle Femmine.
Lavvocato Lo Monaco continua imperterrito nella sua attivit di Consulente del
Sindaco. 2006 21 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO atto di revoca n
31 delle concessioni edilizie n 2/200 e n 17 del 6.6.2006 intestate al Presidente
del consiglio di amministrazione della Sicileas S.p.a. dr. Ferraro Pietro:
Motivazioni: la 2/2000 era viziata in quanto doveva dar luogo, cos come da
PRG, ad un piano di lottizzazione (larea interessata era superiore ai 10.000mq.
Articolo 5 delle Norme tecniche di Attuazione del PRG Isola consiglio comunale
2.2.76 verbale n 3 Norme di Attuazione D.A. 83/1977, riproposto dalle norme
tecniche di attuazione Norme di Attuazione D.A. 121/1983, le zone stralciate in
precedenza con D.A. n 87 del 14.5.77 adottato con delibera consiliare n 20 del
29.1.82, munito del voto del C.R.U. 2/83 del 18.1.83.
La concessione edilizia n 2 del 2000 che prevedeva la costruzione di 153
stanze per ampliamento dellalbergo NONpoteva essere rilasciata, nel vecchio
PRG la destinazione duso dellarea classificata come zona C. ( Infatti il
Comune comunica al progettista del PRG dr. Aliqu dellavvenuto rilascio della
concessione edilizia n 2/2000 in modo da identificare larea come zona di
sviluppo turistico alberghiera, adottando cos tutti i parametri di riferimento).
La domanda che nasce spontanea riconosciuta la illegittimit
della licenza 2/2000 , perch la stessa non viene dallUfficio
Tecnico Comunale di Isola delle Femmine REVOCATA? La Proroga
Richiesta il 1.4.2004 e concessa il 27.7.04 viziata in quanto la
licenza 2/2000 al momento era gi scaduta. 2006 6 GIUGNO
PORTOBELLO SINDACO viene rilasciata la concessione edilizia in
VARIANTE n 17 per il cambio di destinazione duso delle unit
immobiliari da turistico ricettivo a residenziale, con una diversa
distribuzione degli interni per la definizione di 88 unit abitative
U.T.C. ARCHITETTO SANDRO DARPA. 2006 16 MAGGIO
PORTOBELLO SINDACO il Signor Ferraro Pietro richiede la
concessione edilizia in variante. 2006 26 APRILE PORTOBELLO
SINDACO BOLOGNA DIMISSIONATO 10 OTTOBRE 2005 MONICA
GIAMBRUNO ESAUTORATA DOPO LA COMMISSIONE EDILIZIA DEL 6
OTTOBRE 2005 la Commissione Edilizia esamina gli stessi

207
elaborati presentati nelle volte precedenti e COLPO di scena la
Commissione Edilizia esprime parere favorevole. (Estratto del
verbale della C.E.C. del 26/4/2006: visto la relazione tecnica
dellUTC del 20/9/05 si approva a condizione che in base al DM 1444 del
68 venga ceduta con atto unilaterale area a parcheggio) Il Piano
Regolatore Generale di Isola risultava essere in fase di adozione, per cui
NON si potevano rilasciare concessioni per 88 alloggi in unarea dove il
nuovo PRG prevede zona di sviluppo turistico alberghiero. 2005 29
GIUGNO PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA VICE SINDACO il Signor
Ferraro Pietro avanza richiesta di variante per il progetto autorizzato
con concessione edilizia. La pratica istruita dallUTC MONICA
GIAMBRUNO del comune viene posta allordine del giorno in
diverse sedute della Commissione Edilizia Comunale ma sempre
bloccata. 2004 27 LUGLIO BOLOGNA SINDACO Ufficio Tecnico
Comunale GIAMBRUNO MONICA concede la proroga alla licenza
2/2000 non AVVEDENDOSI che detta licenza 2/2000 al momento
della richiesta aveva perso efficacia in quanto decaduta. 2004 1
APRILE BOLOGNA SINDACO La Sicileas S.p.a. presenta allUfficio
tecnico Comunale un richiesta di una proroga di anni 2. Dalla
proroga dellinizio dei lavori non sono proseguiti e tantomeno
terminati. 2001 BOLOGNA SINDACO INIZIANO I LAVORI ALL SICILEAS
S.P.A. PER LA COSTRUZIONE DI 153 CAMERE 2000 BOLOGNA
SINDACO lUTC INGEGNERE FRANCESCA USTICANO del Comune di
Isola delle Femmine rilascia concessione edilizia la n 2/2000. per
la realizzazione di 153 camere con vocazione turistica ricettiva,
raggruppate a schiera su tre distinti corpi di fabbrica edilizia.
1999 BOLOGNA SINDACO la societ Sicileas Spa proprietaria
dellHotel Saracen per il tramite del suo Presidente del Consiglio
di Amministrazione avanza al Comune di Isola delle Femmine
richiesta di ampliamento della sua struttura alberghiera al fine di
realizzare 153 camere in zona C residenziale del PRG. SICILEAS
FARACI ONORATO VILLAGGIO LE PALERMO SARACEN RICORSO AL TAR
N.3394/07 Reg.
REPUBBLICA ITALIANA
Sent.
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
N.84 Reg. Gen.
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia, Sezione
ANNO 2007
Terza, ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso R.G. n. 84/07, proposto dalla Societ SICILEAS S.p.A., in
persona del legale rappresentate pro- tempore, elettivamente
domiciliata in Palermo Via Libert n.171 presso lo studio degli avv.ti
Giovanni e Giuseppe Immordino che li rappresentano e difendono;
CONTRO
- il Comune di Isola delle Femmine, in persona del Sindaco pro-
tempore, elettivamente domiciliato in Palermo, via S. Meccio n.25,

208
presso lo studio dellAvv.to Saverio Lo Monaco che lo rappresentata e
difende;
PER LANNULLAMENTO
- del provvedimento di revoca n.31 del 21 novembre 2006, con cui il
responsabile del III Settore UTC del Comune
di Isola delle Femmine ha revocato la concessione edilizia n.2 del 23
febbraio 2000, per la realizzazione di n.153 CAMERE con vocazione
turistica-ricettiva, raggruppate a schiera, su tre distinti corpi di
fabbrica, nonch la concessione edilizia di variante n.17, rilasciata il 6
giugno 2006, per il cambio di destinazione duso delle unit
immobiliari, da turistico-ricettivo a residenziale, con la realizzazione di
una diversa distribuzione degli interni per la definizione di n.88 unit
abitative;
- del parere prot. n.13337, del 6 novembre 2006, dellUTC;
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio dell'avv.to Saverio Lo Monaco,
per il comune di Isola delle Femmine;
Vista lordinanza cautelare di questa Sezione n. 197/07;
Viste le memorie prodotte dalle parti a sostegno delle rispettive
difese;
Designato relatore alla pubblica udienza del 23 novembre 2007 il
Primo Referendario avv.to Nicola Maisano;
Uditi gli avv.ti Giovanni e Giuseppe Immordino per la ricorrente e
l'avv. Fabio Armanno, in sostituzione dellavv. Saverio Lo Monaco, per
l'Amm.ne intimata;
Ritenuto in fatto e considerato in diritto quanto segue:
FATTO
Con ricorso notificato l11 gennaio 2007, e depositato il successivo 15
gennaio, la ricorrente ha impugnato: - il provvedimento di revoca
n.31 del 21 novembre 2006, con cui il responsabile del III Settore
UTC del Comune di Isola delle Femmine ha revocato la concessione
edilizia n.2 del 23 febbraio 2000, per la realizzazione di n.153 CAMERE
con vocazione turistica-ricettiva, raggruppate a schiera, su tre distinti
corpi di fabbrica, nonch la concessione edilizia di variante n.17,
rilasciata il 6 giugno 2006, per il cambio di destinazione duso delle
unit immobiliari, da turistico-ricettivo a residenziale, con la
realizzazione di una diversa distribuzione degli interni per la
definizione di n.88 unit abitative; - il parere prot. n.13337, del 6
novembre 2006, dellUTC.
In tale gravame vengono articolate le censure di: 1) Violazione e falsa
applicazione dellart. 21 nonies della legge 7 agosto 1990 n. 241.
Assoluta carenza di potere di revoca. Difetto di motivazione. 2)
Manifesta erroneit, contraddittoriet ed illogicit. Eccesso di potere

209
sotto il profilo dello sviamento dalla causa tipica. 3) Carenza dei
presupposti. Violazione del principio di conservazione degli effetti
giuridici. Difetto di motivazione. Erroneit manifesta. Contraddittoriet
manifesta. Eccesso di potere sotto il profilo dello sviamento dalla
causa tipica.
Sostiene parte ricorrente che limpugnato provvedimento sarebbe
stato adottato in assenza dei necessari presupposti per poter revocare
od annullare le concessioni edilizie rilasciate ed il comportamento
seguito dallamministrazione intimata sarebbe comunque
contraddittorio ed illogico.
Si costituito il Comune di Isola delle Femmine, che con memoria
ha replicato alle argomentazioni contenute nel ricorso e chiesto il suo
rigetto.
Con ordinanza cautelare n. 197/2007 questa Sezione ha in parte
sospeso lefficacia del provvedimento impugnato.
Alla pubblica udienza di discussione i procuratori delle parti hanno
insistito nelle rispettive tesi difensive ed il ricorso stato posto in
decisione.
DIRITTO
Il ricorso fondato.
Limpugnato provvedimento di revoca adottato dal Comune
di Isola delle Femmine risulta fondato sulla circostanza che la
concessione edilizia n. 2 del 23 febbraio 2000, rilasciata alla societ
ricorrente, sarebbe illegittima in quanto per la zona in considerazione
non era stato adottato alcun piano di lottizzazione, alla cui esistenza
gli strumenti urbanistici vigenti subordinavano la possibilit di
rilasciare concessioni edilizie.
In via derivata sarebbe illegittima anche la proroga del termine per
lultimazione dei lavori, concessa nel 2004, e peraltro affetta anche
dallautonomo vizio di derivare da una richiesta inoltrata
successivamente alla scadenza del termine originariamente accordato,
e la concessione al cambio di destinazione duso n. 17 del 6.6.2006.
Assolutamente dirimente, ai fini della definizione della presente
controversia, risulta la nota del 6.2.2007 a firma del responsabile del
III settore del Comune di Isola delleFemmine.
Con tale nota viene chiarito che, per la zona in questione, esistevano
piani particolareggiati efficaci dal maggio 1992 e scaduti nel maggio
2002.
Da tale circostanza si ricava che il 23 febbraio 2000, data in cui
stata rilasciata la concessione edilizia in favore della ricorrente, nella
zona era vigente un piano particolareggiato e quindi, contrariamente a
quanto posto a fondamento dellimpugnato provvedimento di revoca,
la concessione edilizia n. 2 del 2000 stata rilasciata nel rispetto delle

210
prescrizioni urbanistiche che subordinavano la possibilit di adottare
tali atti alla previa pianificazione particolareggiata.
Risulta quindi fondato il motivo articolato da parte ricorrente con il
quale si deduce lassenza dei necessari presupposti per ladottato
provvedimento di autotutela.
Appare opportuno puntualizzare che risulta illegittimo anche
lannullamento della proroga del termine di ultimazione dei lavori
oggetto delloriginaria concessione, anche qualora si ritenga che
lamministrazione abbia inteso annullare tale atto per essere
intervenuto sulla base di una richiesta non inoltrata tempestivamente.
E infatti evidente che tale proroga ha ormai esaurito i suoi effetti -
consentire il completamento dei lavori - e non si capisce, n viene
esplicitato, quale sarebbe linteresse concreto allannullamento di un
tale atto, separatamente alla caducazione degli effetti della
concessione a cui afferisce.
Ovviamente illegittimo poi lannullamento della concessione di
variante n. 17 del 6 giugno 2006, fondato sullipotizzata illegittimit
derivata di tale atto, in conseguenza dellasserita, ma non sussistente,
illegittimit della concessione n. 2 del 2000.
In conclusione il ricorso deve essere accolto e, per leffetto,annullati i
provvedimenti impugnati.
Sussistono giusti motivi per disporre la compensazione tra le parti
delle spese del giudizio.
P. Q. M.
il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia, Sezione terza,
accoglie il ricorso in epigrafe e, per leffetto, annulla i provvedimenti
impugnati.
Dispone la compensazione tra le parti delle spese del giudizio.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'Autorit
Amministrativa.
Cos deciso in Palermo, nella Camera di Consiglio del 23 novembre
2007

2008 18 GENNAIO PORTOBELLO SINDACO DELIBERA GIUNTA N 8


CONFERIMENTO INCARICO ALLAVVOCATO ZANGHI PER ESPRIMERE IL
PARERE TECNICO LEGALE RIMBORSO SPESE LEGALI AD EX
CONSIGLIERI PER LA DIFESA GIUDIZIO 9878 1999 OCCUPAZIONE SALA
CONSILIARE IMPORTO COMPLESSIVO 287.862,91 DETERMINA 1 SETTORE
263 29 OTTOBRE 2009 DETERMINA I SETTORE N 54 DEL 18 giugno
2010 EURO 11.383,20

2008 28 GENNAIO PORTOBELLO SINDACO Poco prima di mezzogiorno,


quattro rapinatori disarmati e con indosso cappellini in lana, hanno preso d'
assalto la filiale "Banca Nuova" di via Roma, a Isola delle Femmine.

211
2008 23 APRILE PORTOBELLO SINDACO STIPULATO CONTRATTO REP
32384 PA AL N 4546 1T CON LA DITTA DURANTE PIETRO SRL SANTA NINFA
2005 28 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA SI E DIMESSO
DA VICE SINDACO IL 10 OTTOBRE 2005 DELIBERA DI GIUNTA 178
SITUISCE MONICA GIAMBRUNO DA RUP DOPO UNA BURRSCOSA CEC DEL 6
OTTOBRE 2005 SI PARLAVA DI SARACEN SICILEAS LA GIAMBRUNO VIENE
SOTUITA NELLA FUNZIONE DI RUP LARCH DARPA SANDRO 2001 10
MAGGIO BOLOGNA SINDACO RUP MONICA GIAMBRUNO DELIBERA
GIUNTA 65 INCARICO PROGETTAZIONE OPERE DI COLLEGAMENTO DEL
SISTEMA FOGNARIO COMUNALE AL DEPURATORE DEL CONSORZIO ASI
COMUNE CARINI ARCH LUCIDO STEFANO ING FARANNA RUP MONICA
GIAMBRUNO CLAUDIO DURANTE PIETRO SRL SANTA NINFA PUGLISI
BALDASSARE E & C SAS DECRETO FINANZIAMENTO 313 10 APRILE 2007
AGENZIA REGIONALE PER I RIFIUTI E LE ACQUE TOTALE PROGETTO 1
MILIONE 150 MILA EURO

2008 21 MAGGIO BOLOGNA STEFANO 28 10 60 DAFFARA MARIA GRAZIA 12


05 63 BLGSFN60R28E350B DFFMGR63E52E350T 266 ATTO 21 05 08 REPER
99737 GIORDANO TRIESTE SAPPADA borgata lerpa FOGLIO 13 PART 409 SUB
121 e 169

2008 26 MAGGIO PORTOBELLO SINDACO PROT 6120CC ROMEO


SALVATORE AI ROM SUPERMERCATO FOGLIO 1 PARTICELL 2069 1466 GEOM
CRISCI FRANCESCO AUTORIZZAZIONE PROVVISORIA AIROM

2008 18 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO Siino rievoca una vicenda


accaduta sul finire degli anni Settanta quando Antonino Buscemi (allora
contitolare della Calcestruzzi Palermo, il quale si riforniva di cemento proprio
dalla Italcementi) gli chiese di intervenire personalmente presso lallora
sindaco del Comune di Isola delle Femmine, Vincenzo Di Maggio per
convincerlo ad approvare la produzione del cemento nellimpianto di quella
citt. Secondo il racconto del pentito per Di Maggio si opponeva al progetto
ostacolando la costruzione di un ulteriore forno adducendo problemi di
inquinamento, etc.. Per sbloccare la questione Siino e Buscemi organizzarono
un incontro nella sede della Italcementi in Sicilia con tale Cedrini, dirigente
della societ. Nelloccasione ha raccontato Siino ragionammo su come poter
risolvere la questione, lasciando intendere la possibilit di dover corrispondere
somme di denaro al sindaco. Fu Cedrini, che non aveva nessun titolo per
assumere tali decisioni, a rappresentare la possibilit di incontrare gli
esponenti aziendali.
Lincontro avvenne a Roma nelle vicinanze del bar Donei in via Veneto,
precisamente nellufficio legale di Italcementi. L, Angelo Siino conobbe il dott.
Pesenti. Assieme al Cedrini, affrontammo largomento relativo agli ostacoli
per la produzione che poneva il Di Maggio, ed il Pesenti, immediatamente
cogliendomi di sorpresa, rappresent che non era disposto a sborsare, a titolo
di tangente, pi di duecento-duecentocinquantamilioni di lire, chiosando
sul fatto che Di Maggio gli aveva in precedenza creato problemi, senza
specificare quali. Ma per il sindaco la Italcementi avrebbe dovuto fare
qualcosa di pi per la popolazione, in particolare la costruzione di una

212
circonvallazione tra la cementeria e la spiaggia. Richiesta che necessitava un
altro incontro chiarificatore con Pesenti, questa volta in presenza di Di Maggio.
Non nascondo che era mia intenzione uscir fuori da questa storia in quanto,
conoscendo i personaggi, ed in particolare il Buscemi, avevo timore che la
situazione potesse deteriorarsi. Fatto sta che io, Di Maggio e Cedrini ci siamo
recati a Roma, dove, nella sede di Italcementi, abbiamo avuto un ulteriore
incontro con il Pesenti, nel corso del quale si parl apertamente della richiesta
del Di Maggio sulla costruenda strada, mentre il discorso monetario, rimase
sottinteso.
Tornati a Palermo, Siino per la faccenda non venne pi interpellato da Buscemi
e dopo qualche tempo iniziarono anche lavori della strada richiesta da Di
Maggio a Isola delle Femmine. Un segno questo per Siino che laccordo era
stato raggiunto.
2008 17 LUGLIO PORTOBELLO SINDACO ASSESSORATO TERRITORIO
AMBIENTE DELLA REGIONE SICILIA EMETTE IL DECRETO 693
AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE ALLA ITALCEMENTI LE
POLEMICHE RICORSI SULLA LEGITTIMITA DEL DECRETO
2008 18 LUGLIO ITALCEMENTI DECRETO A I A ITALCEMENTI
FIRMATO SANSONE DIRIGENTE RESPONSABILE SENZA INCARICO 2
SERVIZIO VIA VAS CONCESSO CON DDG 1474 TOLOMEO IL 17 DICEMBRE
2008 PRESCRIZIONI MONITORAGGIO AUTORITA COMPETENTI
2008 24 LUGLIO PORTOBELLO SINDACO Il caso di Isola pulita approda in
Antimafia Un documento di solidariet agli operatori del blog "Isola pulita" di
Isola delle Femmine stato consegnato alla commissione regionale Antimafia,
presieduta da Calogero Speziale. In commissione stato ascoltato Pino
Ciampolillo che nelle scorse settimane stato oggetto di atti intimidatori: Atti
legati alle nostre battaglie per la difesa dell' ambiente nell' area attorno all'
Italcementi, scrive Ciampolillo, che ha presentato a Speziale il documento di
solidariet firmato da diverse associazioni ambientaliste e sindacali.

2008 12 AGOSTO ITALCEMENTI SOVRAINTENDENZA COMUNICA ALLA


ITALCEMENTI IL PARERE CONTRARIO AL PROGETTO-DI COSTRUZIONE
DELLA-TORRE DELL ATEZZA DI 100 METRI

2008 14 AGOSTO PORTOBELLO SINDACO DELIB GIUNTA 72 RIMBORSO


AD EX CONSIGLIERI DELLE SPESE LEGALI SOSTENUTE PER LA
PROPRIA DIFESA NEL GIUDIZIO N.9878 99 GIUNTA 98 30 10 08
DETERMINA 339 28.09.05 DET 33 30 01 07 DELIBERA GIUNTA 94 15 10 2009
DELIBERA GIUNTA 8 18 GENNAIO 2008 287.862,91 OCCUPAZIONE SALA
CONSILIARE 1999 DETERMINA 1 SETTORE 263 29 OTTOBRE 2009
DETERMINA I SETTORE N 54 DEL 18 giugno 2010 EURO 11.383,20 Su

213
disposizione del Sindaco il segretario comunale sottopone alla Giunta
Comunale la seguente proposta di deliberazione avente per oggetto: Rimborso
ad ex consiglieri delle spese legali sostenute per la propria difesa nel giudizio
n.9878/99; LA GIUNTA MUNICIPALE Vista la proposta di deliberazione
avanzata dal segretario al Consiglio Comunale nellanno 2006 avente per
oggetto: Riconoscimento debiti fuori bilancio nella quale, fra laltro, si
rappresentava lesistenza di una richiesta di rimborso di spese legali
avanzata da alcuni consiglieri sottoposti ad indagine penale ed assolti
perch il fatto non sussiste per un importo complessivo di
287.862,91; Rilevato che in detta occasione il Consiglio non ritenne di dover
prendere in esame detta proposta, rinviando largomento; Vista la nota del
gruppo INSIEME del 3/4/2006, acquisita al protocollo dellEnte in data
4/4/2006 al n4816, con la quale, in riferimento alla proposta di cui in
premessa, si invitava lAmministrazione ad attivarsi per lacquisizione di un
parere tecnico-legale; Rilevato che in applicazione di detto invito
questAmministrazione con delibera n8 del 18/1/2008 ha conferito allavv.
Zangh Santo lincarico di esprimere il parere tecnico legale richiesto dal
gruppo INSIEME; Visto il parere reso dallavv. Zangh acquisita al protocollo
generale di questo Ente in data 03 marzo 2008 al n1436/cc, dal quale si
evince la possibilit del rimborso delle spese legali sostenute dagli ex
consiglieri, sia pure limitatamente ad alcuni capi di imputazione e sulla base di
opportune valutazioni sullammontare delle somme complessivamente dovute e
riconoscibili e valutando anche linesistenza di un eventuale conflitto dinteressi
tra lattivit di consigliere e la condotta di pertinenza del Consiglio; Ritenuto
che su detta base il Consiglio deve essere chiamato a pronunciarsi sul
riconoscimento della sussistenza di detto debito fuori bilancio provvedendo
anche a stanziare le necessarie somme; Vista la proposta di transazione
avanzata dagli interessati con la quale si limita a complessivi 130.285,00
limporto da porre in via transattiva a carico del bilancio comunale. DELIBERA
1. Di prendere atto del parere espresso dallavv. Santo Zangh di cui meglio in
premessa che riconosce, sia pure parzialmente, il diritto dei consiglieri
comunali al rimborso delle spese legali sostenute per la propria difesa nel
giudizio penale di cui meglio in oggetto conclusosi con lassoluzione con
formula piena; 2. di prendere atto che gli interessati hanno proposto in via
transattiva di limitare limporto da percepire a complessivi 130.285,00 da
corrispondere complessivamente a tutti gli ex consiglieri coinvolti e
rappresentati dal medesimo legale pro quota in misura di 76.500,00 per i
consiglieri assistiti dallavv. Seminara ed in 53.785,00 per i consiglieri
assistiti dallavv. Pellegrino; 3. Approvare lallegato schema di transazione
fatto pervenire dagli interessati; 4. Dare atto che al riconoscimento del debito,
quale fuori bilancio, dovr provvedere il Consiglio Comunale, che, stimato

214
limporto riconosciuto, individuer i mezzi per far fronte alla spesa ed
autorizzer questAmministrazione a procedere alla stipula della transazione.

2008 29 AGOSTO PORTOBELLO SINDACO DELIBERA GIUNTA 89 29.9.08


Nomina Comitato Tecnico Scientifico nellambito del Progetto ONDA BLU. IL
DOTTOR MINAGRA

2008 3 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO BLOCCATI DAI CARABINIERI


I LAVORI DELLA CONDOTTA FOGNARIA DI ISOLA DELLE FEMMINE
DENUNCIATI DURANTE DAVIDE E BALDASSARE PUGLISI TITOLARE DELLA
DITTA CHE STAVA EFFETTUANDO I LAVORI SENZA LAUTORIZZAZIONE
DELLENTE APPALTANTE DI TORRETTA IL COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE
COMITTENTE DEI LAVORI 2008 23 APRILE PORTOBELLO SINDACO
STIPULATO CONTRATTO REP 32384 PA AL N 4546 1T CON LA DITTA
DURANTE PIETRO SRL SANTA NINFA 2005 28 NOVEMBRE PORTOBELLO
SINDACO BOLOGNA SI E DIMESSO DA VICE SINDACO IL 10 OTTOBRE
2005 DELIBERA DI GIUNTA 178 SITUISCE MONICA GIAMBRUNO DA RUP
DOPO UNA BURRSCOSA CEC DEL 6 OTTOBRE 2005 SI PARLAVA DI SARACEN
SICILEAS LA GIAMBRUNO VIENE SOTUITA NELLA FUNZIONE DI RUP LARCH
DARPA SANDRO 2001 10 MAGGIO BOLOGNA SINDACO RUP MONICA
GIAMBRUNO DELIBERA GIUNTA 65 INCARICO PROGETTAZIONE OPERE DI
COLLEGAMENTO DEL SISTEMA FOGNARIO COMUNALE AL DEPURATORE DEL
CONSORZIO ASI COMUNE CARINI ARCH LUCIDO STEFANO ING FARANNA RUP
MONICA GIAMBRUNO CLAUDIO DURANTE PIETRO SRL SANTA NINFA
PUGLISI BALDASSARE E & C SAS DECRETO FINANZIAMENTO 313 10 APRILE
2007 AGENZIA REGIONALE PER I RIFIUTI E LE ACQUE TOTALE PROGETTO 1
MILIONE 150 MILA EURO

2008 30 OTTOBRE RIMBORSO AD EX CONSIGLIERI DELLE SPESE


LEGALI SOSTENUTE PER LA PROPRIA DIFESA NEL GIUDIZIO N.9878 99
GIUNTA 98 30 10 08 DETERMINA 339 28.09.05 DET 33 30 01 07 DELIBERA
GIUNTA 94 15 10 2009 DELIBERA GIUNTA 8 18 GENNAIO 2008 287.862,91
OCCUPAZIONE SALA CONSILIARE 1999 DETERMINA 1 SETTORE 263
29 OTTOBRE 2009 DETERMINA I SETTORE N 54 DEL 18 giugno 2010
LUfficio Segreteria, su apposita disposizione del Sindaco, ha elaborato e
propone ladozione della seguente deliberazione:
CONFERIMENTO INCARICO ALLAVV. SAVERIO LO MONACO PER
COSTITUZIONE NELLATTO DI CITAZIONE IN OPPOSIZIONE A DECRETO
INGIUNTIVO CON CHIAMATA DI TERZO.
LA GIUNTA MUNICIPALE
Premesso che lavv. Pellegrino Anna, in qualit di difensore dellallora
consigliere Billeci Orazio, ha proposto contro Questi decreto ingiuntivo per
ottenere il pagamento degli onorari spettatigli per la difesa dello stesso nel
procedimento penale n.9878/99 R.G.N.R. nel quale il signor Billeci risultato
assolto da ogni responsabilit perch i fatti non sussistono;
Rilevato che il signor Billeci Orazio, ritenendo che dette somme siano da porsi
a carico dellAmministrazione comunale ai sensi dellart.139 della L.R. n.145

215
del 29.12.1980, ha citato questo Comune ad opporsi quale terzo nel succitato
decreto ingiuntivo proposto dallavv. Pellegrino Anna;
Ritenuto che questo Ente, ed in sua rappresentanza il Sindaco pro-tempore,
debba costituirsi nelle forme di legge per opporsi a detto atto;
Considerato che la relativa procura pu essere conferita allAvv. _______ con
studio legale in _______ Via _______
Visto il disciplinare dincarico appositamente predisposto dallufficio di
segreteria e ritenuto lo stesso meritevole di approvazione;
Vista la legge 8.6.1990, n.142, recepita con modifiche dallart.1 della L.R.
11.12.1991, n.48;
Visto il vigente O.A.EE.LL.; DELIBERA
1. Conferire, per i motivi espressi in narrativa, lincarico allAvv. __________
con studio in ___ , Via _____ procura legale per costituirsi nel giudizio di cui in
premessa
2. Autorizzare il Responsabile del Settore Amministrativo a procedere alla
stipula del disciplinare integrato con le previsioni di cui al punto 1;
3. Incaricare lufficio segreteria di assumere apposito impegno di spesa con
successiva determinazione.
PARERI AI SENSI DEGLI ART.53 E 55 DELLA LEGGE 8.6.1990, N.142,
RECEPITA CON LART.1 DELLA L.R. 11.12.1991, N.48.
Si esprime parere favorevole in ordine alla regolarit tecnica della superiore
proposta di deliberazione.
IL RESPONSABILE DEL SETTORE F.to Nunzia Pirrone
Considerato che lincarico di che trattasi pu essere conferito allAvv. Saverio
Lo Monaco con studio in Palermo, Via Dei Biscottari, 17; Con votazione
unanime espressa in forma segreta;

2008 30 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO LICENZA EDILIZIA


ILLEGITTIMA 19 MALIBLU BEACH 2009 14 MAGGIO PORTOBELLO
SINDACO LICENZA EDILIZIA 13 ILLEGITTIMA SORELLE POMIERO SNC
IMPASTATO GIOVANNI 2011 30 MAGGIO PORTOBELLO SINDACO
USTICANO FRANCESCA UTC LICENZA EDILIZIA ILLEGITTIMA 10
PASSAGGIO DELLA TORTORA FOGLIO 3 PARTICELLA 1789 BILLECI VINCENZO
BILLECI LEONARDA 2004 23 LUGLIO PORTOBELLO SINDACO LICENZA
EDILIZIA 2 ILLEGITTIMA DALIA TOMMASO 2006 14 DICEMBRE
PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA DIMISSIONATO 10 OTTOBRE 2005
CON LA GIAMBRUNO SFIDUCIATA IL 6 OTTOBRE DOPO LA SEDUTA DELLA
C.E.C. LICENZA EDILIZIA 35 ILLEGITTIMA ARDIZZONE GIORGIO 2005 9
GIUGNO PORTOBELLO SINDACO VICE PROSSIMO ALLE DIMISSIONI
LICENZA EDILIZIA 15 ILLEGITTIMA SCRIVANO RITA E SCANDURO
ANGELO

2008 5 NOVEMBRE PALAZZO DI GIUSTIZIA DI PALERMO PINO


CIAMPOLILLO COORDINATORE DEL COMITATO CITTADINO ISOLA
PULITA HA CRITICATO NON HA DIFFAMATO ARCHIVIATO IL
PROCEDIMENTO.
Si celebrata ieri ludienza in camera di Consiglio, innanzi al Giudice per le
Indagini Preliminari di Palermo la dottoressa Pasqua Seminara, la quale doveva

216
decidere sulla opposizione allarchiviazione avanzata dalla difesa del querelante
Architetto Angelo Aliqu, che aveva presentato formale querela contro Pino
Ciampolillo coordinatore del Comitato Cittadino Isola Pulita di Isola delle
Femmine, per il reato di DIFFAMAZIONE (art 595 C.P.).

Nello specifico i fatti oggetto della querela possono riassumersi nella seguente
affermazione comunicata, da Pino Ciampolillo sul Blog Isola Pulita:

L architetto Angelo Aliqu, dopo ben 16 mesi dallincarico e quindi in


difformit a quanto previsto nellart 3 del disciplinare dincarico, trasmette al
Comune lo schema di massima del PRG ..
Forse si era in attesa di completare lacquisto di tutte le aree agricole al fine di
farle diventare edificabili, con qualche artifizio degno della migliore scuola di
ingegneria urbanistica?.

Tale affermazione era stata ancor pi sintetizzata dal PM dr. Carlo Martella
nellespressione PAPOCCHIO del PRG, termine anchesso utilizzato dal GIP.

Nella sua richiesta di archiviazione il PM aveva ritenuto, sostanzialmente le


suddette affermazioni scriminate dallart 21 della Costituzione che recita
testualmente:

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la


parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione

ed aveva concluso chiedendo larchiviazione degli atti perch a suo dire la


limitazione del diritto fondamentale contenuto nella norma costituzionale
poteva essere giustificata soltanto dalla necessit di tutelare altri valori di pari
dignit costituzionale.

In questo bilanciamento di interessi in gioco la critica mossa di Pino


Ciampolillo, che da anni si sempre adoperato ad evidenziare le presunte o
vere disfunzioni che si verificavano nel Comune di Isola delle Femmine, le
critiche mosse da Pino Ciampolillo non hanno superato i limiti consentiti per
aversi valenza scriminante perch non hanno arrecato alcuna offesa al decoro
e allonore dellarchitetto Angelo Aliqu.

Questultimo era stato incaricato nel 1999 dalla giunta guidata dallallora
Sindaco Stefano Bologna, a redigere lo schema di massima del PRG di Isola
delle Femmine e non aveva rispettato i tempi di consegna previsti dal
disciplinare di incarico.

Il difensore di fiducia di Pino Ciampolillo, avvocato Davide Canto ha precisato


che Pino Ciampolillo ha raccontato la verit senza distorcere la realt dei fatti e
che occorre considerare larchitetto Aliqu, dalla data di assunzione
dellincarico nellesercizio della FUNZIONE PUBBLICA e quindi il suo operato
pu benissimo per consolidata giurisprudenza di legittimit essere oggetto di
critica anche dai toni aspri senza che venga meno la causa di giustificazione del

217
reato.
Il Giudice Seminara ha totalmente recepito le determinazioni del Pubblico
Ministero Martella e della difesa dellavv. Canto ed ha rigettato lopposizione
allarchitetto Angelo Aliqu, ha ritenuto scriminato il reato di diffamazione ed
ha emesso in udienza ordinanza motivata di ARCHIVIAZIONE restituendo gli
atti al Pubblico Ministero .

2008 24 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO nella seduta del Consiglio


Comunale vengono discusse le opposizioni al PRG sia dalla Sicileas che dalla
Fin Imm per ottenere la sistemazione della pratica urbanistica prima della fine
dei lavori. Il Consiglio Comunale rigetta i ricorsi presentati anche perch il
Sindaco Portobello in quel periodo aveva persa la maggioranza. 2008
PORTOBELLO SINDACO la Sicileas vende il terreno con la concessione
edilizia alla Finanziaria Immobiliare Costruttori Faraci., il geometra Impastato
Giovanni Assessore al Comune di Isola delle Femmine diventa il
rappresentante" della Finanziaria Immobiliare allUfficio Tecnico Comunale
(autorizzazioni, permessi, varianti, allacci idrici etc etc ). Il geometra
Impastato proveniente da Partinico e residente a Isola delle Femmine viene
indicato come il progettista dei poteri forti per il territorio. Il geometra
Impastato da Assessore stato protagonista nella concessione edilizia n.
13/09 rilasciata in favore della Sorelle Pomiero snc di Pomiero Maria Grazia.
Pomiero Giuseppe altro personaggio noto alle cronache giudiziarie. 2007 28
GIUGNO PORTOBELLO SINDACO ARCHITETTO SANDRO DARPA UTC il
geometra Giovanni Impastato viene nominato assessore esterno al Comune di
Isola delle Femmine. Il geometra Impastato nelle elezioni amministrative del
2004 si era candidato, ottenendo 41 voti, con la lista Nuova Torre alternativa
alla Lista Isola per Tutti Portobello sindaco. Miracolo viene nominato
ASSESSORE da un suo avversario? La Sicileas S.pa. si oppone allatto di
revoca n 31 emessa dallUfficio tecnico Comunale di Isola delle Femmine, con
ricorso al TAR di Palermo nelludienza discussa il 23 novembre 2007, la Sicileas
S.pa. rappresentata e difesa dallAvvocato Immordino Giovanni vede accogliere
il ricorso che annulla di fatto il provvedimento di revoca n 31 emesso il
21.11.06 ritiene valida la concessione edilizia e il cambio di destinazione duso.
200703394 (PALERMO, SEZIONE 3) doc
... ? REPUBBLICA...84/07, proposto dalla Societ SICILEAS S.p.A., in persona
del legale ... SENTENZA ,sede di PALERMO ,sezione SEZIONE 3 ,numero
provv.: 200703394, Verifica appello
Numero ricorso:200700084 Il Comune di Isola delle Femmine rappresentato
dallAvvocato Lo Monaco in accordo con il Sindaco Gaspare Portobello. son
convinto di non oppormi. (seduta consiliare 24 novembre 2008). Quindi il
Sindaco Portobello Gaspare con larchitetto DArpa non impugnano la sentenza
del TAR al C.G.A. che sicuramente avrebbe bloccato la concessione. Anzi in
barba al Codice Etico dopo solo poche settimane danno un incarico legale
allavvocato Immordino avvocato (DELIBERA DI GIUNTA 61 23 7.09)
che aveva difeso la Sicileas contro il Comune di Isola delle Femmine.
Lavvocato Lo Monaco continua imperterrito nella sua attivit di Consulente del
Sindaco. 2006 21 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO atto di revoca n
31 delle concessioni edilizie n 2/200 e n 17 del 6.6.2006 intestate al Presidente

218
del consiglio di amministrazione della Sicileas S.p.a. dr. Ferraro Pietro:
Motivazioni: la 2/2000 era viziata in quanto doveva dar luogo, cos come da
PRG, ad un piano di lottizzazione (larea interessata era superiore ai 10.000mq.
Articolo 5 delle Norme tecniche di Attuazione del PRG Isola consiglio comunale
2.2.76 verbale n 3 Norme di Attuazione D.A. 83/1977, riproposto dalle norme
tecniche di attuazione Norme di Attuazione D.A. 121/1983, le zone stralciate in
precedenza con D.A. n 87 del 14.5.77 adottato con delibera consiliare n 20 del
29.1.82, munito del voto del C.R.U. 2/83 del 18.1.83.
La concessione edilizia n 2 del 2000 che prevedeva la costruzione di 153
stanze per ampliamento dellalbergo NONpoteva essere rilasciata, nel vecchio
PRG la destinazione duso dellarea classificata come zona C. ( Infatti il
Comune comunica al progettista del PRG dr. Aliqu dellavvenuto rilascio della
concessione edilizia n 2/2000 in modo da identificare larea come zona di
sviluppo turistico alberghiera, adottando cos tutti i parametri di riferimento).
La domanda che nasce spontanea riconosciuta la illegittimit
della licenza 2/2000 , perch la stessa non viene dallUfficio
Tecnico Comunale di Isola delle Femmine REVOCATA? La Proroga
Richiesta il 1.4.2004 e concessa il 27.7.04 viziata in quanto la
licenza 2/2000 al momento era gi scaduta. 2006 6 GIUGNO
PORTOBELLO SINDACO viene rilasciata la concessione edilizia in
VARIANTE n 17 per il cambio di destinazione duso delle unit
immobiliari da turistico ricettivo a residenziale, con una diversa
distribuzione degli interni per la definizione di 88 unit abitative
U.T.C. ARCHITETTO SANDRO DARPA. 2006 16 MAGGIO
PORTOBELLO SINDACO il Signor Ferraro Pietro richiede la
concessione edilizia in variante. 2006 26 APRILE PORTOBELLO
SINDACO BOLOGNA DIMISSIONATO 10 OTTOBRE 2005 MONICA
GIAMBRUNO ESAUTORATA DOPO LA COMMISSIONE EDILIZIA DEL 6
OTTOBRE 2005 la Commissione Edilizia esamina gli stessi
elaborati presentati nelle volte precedenti e COLPO di scena la
Commissione Edilizia esprime parere favorevole. (Estratto del
verbale della C.E.C. del 26/4/2006: visto la relazione tecnica
dellUTC del 20/9/05 si approva a condizione che in base al DM 1444 del
68 venga ceduta con atto unilaterale area a parcheggio) Il Piano
Regolatore Generale di Isola risultava essere in fase di adozione, per cui
NON si potevano rilasciare concessioni per 88 alloggi in unarea dove il
nuovo PRG prevede zona di sviluppo turistico alberghiero. 2005 29
GIUGNO PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA VICE SINDACO il Signor
Ferraro Pietro avanza richiesta di variante per il progetto autorizzato
con concessione edilizia. La pratica istruita dallUTC MONICA
GIAMBRUNO del comune viene posta allordine del giorno in
diverse sedute della Commissione Edilizia Comunale ma sempre
bloccata. 2004 27 LUGLIO BOLOGNA SINDACO Ufficio Tecnico
Comunale GIAMBRUNO MONICA concede la proroga alla licenza
2/2000 non AVVEDENDOSI che detta licenza 2/2000 al momento
della richiesta aveva perso efficacia in quanto decaduta. 2004 1

219
APRILE BOLOGNA SINDACO La Sicileas S.p.a. presenta allUfficio
tecnico Comunale un richiesta di una proroga di anni 2. Dalla
proroga dellinizio dei lavori non sono proseguiti e tantomeno
terminati. 2001 BOLOGNA SINDACO INIZIANO I LAVORI ALL SICILEAS
S.P.A. PER LA COSTRUZIONE DI 153 CAMERE 2000 BOLOGNA
SINDACO lUTC INGEGNERE FRANCESCA USTICANO del Comune di
Isola delle Femmine rilascia concessione edilizia la n 2/2000. per
la realizzazione di 153 camere con vocazione turistica ricettiva,
raggruppate a schiera su tre distinti corpi di fabbrica edilizia.
1999 BOLOGNA SINDACO la societ Sicileas Spa proprietaria
dellHotel Saracen per il tramite del suo Presidente del Consiglio
di Amministrazione avanza al Comune di Isola delle Femmine
richiesta di ampliamento della sua struttura alberghiera al fine di
realizzare 153 camere in zona C residenziale del PRG. SICILEAS
FARACI ONORATO VILLAGGIO LE PALERMO SARACEN RICORSO AL TAR
N.3394/07 Reg.
REPUBBLICA ITALIANA
Sent.
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
N.84 Reg. Gen.
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia, Sezione
ANNO 2007
Terza, ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso R.G. n. 84/07, proposto dalla Societ SICILEAS S.p.A., in
persona del legale rappresentate pro- tempore, elettivamente
domiciliata in Palermo Via Libert n.171 presso lo studio degli avv.ti
Giovanni e Giuseppe Immordino che li rappresentano e difendono;
CONTRO
- il Comune di Isola delle Femmine, in persona del Sindaco pro-
tempore, elettivamente domiciliato in Palermo, via S. Meccio n.25,
presso lo studio dellAvv.to Saverio Lo Monaco che lo rappresentata e
difende;
PER LANNULLAMENTO
- del provvedimento di revoca n.31 del 21 novembre 2006, con cui il
responsabile del III Settore UTC del Comune
di Isola delle Femmine ha revocato la concessione edilizia n.2 del 23
febbraio 2000, per la realizzazione di n.153 CAMERE con vocazione
turistica-ricettiva, raggruppate a schiera, su tre distinti corpi di
fabbrica, nonch la concessione edilizia di variante n.17, rilasciata il 6
giugno 2006, per il cambio di destinazione duso delle unit
immobiliari, da turistico-ricettivo a residenziale, con la realizzazione di
una diversa distribuzione degli interni per la definizione di n.88 unit
abitative;
- del parere prot. n.13337, del 6 novembre 2006, dellUTC;
Visto il ricorso con i relativi allegati;

220
Visto l'atto di costituzione in giudizio dell'avv.to Saverio Lo Monaco,
per il comune di Isola delle Femmine;
Vista lordinanza cautelare di questa Sezione n. 197/07;
Viste le memorie prodotte dalle parti a sostegno delle rispettive
difese;
Designato relatore alla pubblica udienza del 23 novembre 2007 il
Primo Referendario avv.to Nicola Maisano;
Uditi gli avv.ti Giovanni e Giuseppe Immordino per la ricorrente e
l'avv. Fabio Armanno, in sostituzione dellavv. Saverio Lo Monaco, per
l'Amm.ne intimata;
Ritenuto in fatto e considerato in diritto quanto segue:
FATTO
Con ricorso notificato l11 gennaio 2007, e depositato il successivo 15
gennaio, la ricorrente ha impugnato: - il provvedimento di revoca
n.31 del 21 novembre 2006, con cui il responsabile del III Settore
UTC del Comune di Isola delle Femmine ha revocato la concessione
edilizia n.2 del 23 febbraio 2000, per la realizzazione di n.153 CAMERE
con vocazione turistica-ricettiva, raggruppate a schiera, su tre distinti
corpi di fabbrica, nonch la concessione edilizia di variante n.17,
rilasciata il 6 giugno 2006, per il cambio di destinazione duso delle
unit immobiliari, da turistico-ricettivo a residenziale, con la
realizzazione di una diversa distribuzione degli interni per la
definizione di n.88 unit abitative; - il parere prot. n.13337, del 6
novembre 2006, dellUTC.
In tale gravame vengono articolate le censure di: 1) Violazione e falsa
applicazione dellart. 21 nonies della legge 7 agosto 1990 n. 241.
Assoluta carenza di potere di revoca. Difetto di motivazione. 2)
Manifesta erroneit, contraddittoriet ed illogicit. Eccesso di potere
sotto il profilo dello sviamento dalla causa tipica. 3) Carenza dei
presupposti. Violazione del principio di conservazione degli effetti
giuridici. Difetto di motivazione. Erroneit manifesta. Contraddittoriet
manifesta. Eccesso di potere sotto il profilo dello sviamento dalla
causa tipica.
Sostiene parte ricorrente che limpugnato provvedimento sarebbe
stato adottato in assenza dei necessari presupposti per poter revocare
od annullare le concessioni edilizie rilasciate ed il comportamento
seguito dallamministrazione intimata sarebbe comunque
contraddittorio ed illogico.
Si costituito il Comune di Isola delle Femmine, che con memoria
ha replicato alle argomentazioni contenute nel ricorso e chiesto il suo
rigetto.
Con ordinanza cautelare n. 197/2007 questa Sezione ha in parte
sospeso lefficacia del provvedimento impugnato.

221
Alla pubblica udienza di discussione i procuratori delle parti hanno
insistito nelle rispettive tesi difensive ed il ricorso stato posto in
decisione.
DIRITTO
Il ricorso fondato.
Limpugnato provvedimento di revoca adottato dal Comune
di Isola delle Femmine risulta fondato sulla circostanza che la
concessione edilizia n. 2 del 23 febbraio 2000, rilasciata alla societ
ricorrente, sarebbe illegittima in quanto per la zona in considerazione
non era stato adottato alcun piano di lottizzazione, alla cui esistenza
gli strumenti urbanistici vigenti subordinavano la possibilit di
rilasciare concessioni edilizie.
In via derivata sarebbe illegittima anche la proroga del termine per
lultimazione dei lavori, concessa nel 2004, e peraltro affetta anche
dallautonomo vizio di derivare da una richiesta inoltrata
successivamente alla scadenza del termine originariamente accordato,
e la concessione al cambio di destinazione duso n. 17 del 6.6.2006.
Assolutamente dirimente, ai fini della definizione della presente
controversia, risulta la nota del 6.2.2007 a firma del responsabile del
III settore del Comune di Isola delleFemmine.
Con tale nota viene chiarito che, per la zona in questione, esistevano
piani particolareggiati efficaci dal maggio 1992 e scaduti nel maggio
2002.
Da tale circostanza si ricava che il 23 febbraio 2000, data in cui
stata rilasciata la concessione edilizia in favore della ricorrente, nella
zona era vigente un piano particolareggiato e quindi, contrariamente a
quanto posto a fondamento dellimpugnato provvedimento di revoca,
la concessione edilizia n. 2 del 2000 stata rilasciata nel rispetto delle
prescrizioni urbanistiche che subordinavano la possibilit di adottare
tali atti alla previa pianificazione particolareggiata.
Risulta quindi fondato il motivo articolato da parte ricorrente con il
quale si deduce lassenza dei necessari presupposti per ladottato
provvedimento di autotutela.
Appare opportuno puntualizzare che risulta illegittimo anche
lannullamento della proroga del termine di ultimazione dei lavori
oggetto delloriginaria concessione, anche qualora si ritenga che
lamministrazione abbia inteso annullare tale atto per essere
intervenuto sulla base di una richiesta non inoltrata tempestivamente.
E infatti evidente che tale proroga ha ormai esaurito i suoi effetti -
consentire il completamento dei lavori - e non si capisce, n viene
esplicitato, quale sarebbe linteresse concreto allannullamento di un
tale atto, separatamente alla caducazione degli effetti della
concessione a cui afferisce.

222
Ovviamente illegittimo poi lannullamento della concessione di
variante n. 17 del 6 giugno 2006, fondato sullipotizzata illegittimit
derivata di tale atto, in conseguenza dellasserita, ma non sussistente,
illegittimit della concessione n. 2 del 2000.
In conclusione il ricorso deve essere accolto e, per leffetto,annullati i
provvedimenti impugnati.
Sussistono giusti motivi per disporre la compensazione tra le parti
delle spese del giudizio.
P. Q. M.
il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia, Sezione terza,
accoglie il ricorso in epigrafe e, per leffetto, annulla i provvedimenti
impugnati.
Dispone la compensazione tra le parti delle spese del giudizio.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'Autorit
Amministrativa.
Cos deciso in Palermo, nella Camera di Consiglio del 23 novembre
2007

2008 25 NOVEMBRE ALIQUO ANGELO PROGETTISTA DEL P.R.G. DI ISOLA


DELLE FEMMINE QUERELA GIUSEPPE CIAMPOLILLO COORDINATORE DEL
COMITATO CITTADINO ISOLA PULITA DI ISOLA DELLE FEMMINE DELLART 595
REATO DI DIFFAMAZIONE A MEZZO STAMPA AVV. LELIO GUERRERA AVV
DAVIDE CANTO GUP PASQUA SEMINARA PM CARLO MARZELLA
PROCEDIMENTO PENALE 13310 2007 CONVOCAZIONE IN CAMERA DI
CONSIGLIO 5 NOVEMBRE 2008 ART. 409-410 C2 CPP RICHIESTA
ARCHIVIAZIONE AVANZATA DAL PM CARLO MARZELLA 26 MAGGIO 2008
E DEPOSITATA AL GIP PASQUA SEMINARA 25 SETTEMBRE 2008 RICHIESTA
DI DEPOSIZIONE DEL SINDACO BOLOGNA STEFANO E DEL CAPO
DELLUTC FRANCESCA USTICANO. STRALCI DELLA MOTIVAZIONE
DELLARCHIVIAZIONE : NON SUSSISTE IL DELITTO DI DIFFAMAZIONE QUALORA
LAGENTE ESERCITI IL DIRITTO DI CRITICA POLITICA, ANCHE SE ESPRESSA CON VIS
POLEMICA, PURCHE SUSSISTA LINTERESSE PUBBLICO DELLA CONOSCENZA DEI
FATTI; NELLE COMPETIZIONI POLITICHE E LECITO, IN QUANTO RIENTRA
NELLESERCIZIO DI LIBERTA GARANTITI A TUTTI I CITTADINI DALLA COSTITUZIONE,
CRITICARE, DI APPROVARE ANCHE CON ESPRESSIONI E TONI ASPRI, FATTI E
COMPORTAMENTI DEGLI AVVERSARI. NEL CASO DI SPECIE, AL FINE DI VALUTARE
CORRETTAMENTE IL CONTESTO IN CUI E STATO SCRITTO IL MESSAGGIO OCCORRE
PRECISARE CHE GIUSEPPE CIAMPOLILLO E COORDINATORE DEL COMITATO
CITTADINO ISOLA PULITA, ATTIVO NELLA SALVAGUARDIA DEI DIRITTI DEI CITTADINI
DI ISOLA DELLE FEMMINE. SE AFFERMAZIONI DEL GENERE DI QUELLE PROFFERITE
DAL CIAMPOLILLO FOSSERO VIETATE DAL NOSTRO ORDINAMENTO GIURIDICO, E NON
COPERTE DALLA GARANZIA COSTITUZIONALE DELLART 21, SI CORREREBBE IL
RISCHIO DI CRIMINALIZZARE TUTTE LE MANIFESTAZONI DEL DISSENSO POLITICO. SI
RITIENE INVECE CHE IL DIRITTO DI CRITICA POLITICA SIA UN DIRITTO PRIMARIO E
FONDAMENTALE, LINFA DI QUALSIASI SISTEMA DEMOCRATICO, IL CUI ESERCIZIO
DEVE ESSERE SEMPRE GARANTITO.

223
IN TALE CONTESTO, QUINDI, LUTILIZZAZIONE DI ESPRESSIONI PARTICOLARMENTE
ASPRE (QUALE PAPOCCHIO DEL P.R.G.) APPARE SCRIMINATO DAL DIRITTO DI
CRITICA DEI CITTADINI NEL CONFRONTI DEI PUBBLICI AMMINISTRATORI. CARLO
MARZELLA ARCHIVIAZIONE

2008 30 NOVEMBRE C C 11 OSSERVAZIONI E OPPOSIZIONI PRG


ELAUTO FERRARELLA PARCHEGGIO PROCURA SARACEN VARIANTE
DA 153 STANZE A 88 ALLOGGI CRISCI MICALI BOLOGNA DA AREA
TURISTICA CT1 A C PORTOBELLO NO SPECULAZIONE

2008 12 DICEMBRE PORTOBELLO SINDACO Dopo il clamoroso blitz


Palermo Usa, si cercano le raffinerie d' eroina sul litorale tra Isola delle
Femmine e Marina di Cinisi.

2008 17 DICEMBRE TOLOMEO CON DDG 2008 DDG NOMINA ING


SANSONE VINCENZO RESPONSABILE 2 SERVIZIO VIA VAS DOPO AVER
FIRMATO IL DECRETO AIA 693 DEL 18 LUGLIO 2008 1474 ITALCEMENTI
ISOLA DELLE FEMMINE NOMINA FASULLA SANSONE FIRMATARIO DEL
DECRETO AIA ITALCEMENTI 18 LUGLIO 2008

2008 17 DICEMBRE PORTOBELLO SINDACO CALLIOPE E GLI


APPARTAMENTI A FIGLI DI EX AMMINISTRATORI DAL SETTIMANALE
CRONACA VERA: UNA VOLTA OTTENUTA LA VARIAZIONE DELL
DESTINAZIONE DUSO, ALTRA CILIEGINA SULLA TORTA: LE CASE DA
POPOLARI DIVENTANO DI LUSSO E IL TOTALE DI DIVERSE CENTINAIA DI
MIGLIAIA DI EURO E BEN CINQUE APPARTAMENTI CEDUTI A FIGLI DI EX
AMMINISTRATORI LOCALI PER METTERE A TACERE OGNI COSA E SISTEMARE I
DOCUMENTI ALLA BISOGNA 2007 3 AGOSTO PORTOBELLO SINDACO
SPARISCONO ANTONIO E STEFANO MAIORANA DAL CANTIERE DELLA
CALLIOPE DI VIA DEL LEVRIERO DI ISOLA DELLE FEMMINE 2003 30
SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO SINDACO AIELLO RUBINO
PORTOBELLO VICE SINDACO DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE 56
DISCUSSIONE IN ORDINE ALLA DELIBERAZIONE 48 DEL COMMISSARIO AD
ACTA (DR. MARIO MEGNA) CHE HA APPROVATO LA DELIBERAZIONE 48 DEL 24
SETTEMBRE DELLU.T.C. USTICANO PROGRAMMA COSTRUTTIVO DI 50
ALLOGGI ARCH GIANBRUNO LA CALLIOPE S.p.a. BANDIERA LOPEZ ALAMIA
IMMOBILIARE LA CALLIOPE LO CICERO MARIA BANDIERA ROSANNA 2003 24
SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO SINDACO VICE AIELLO RUBINO
PORTOBELLO DELIBERAZIONE 48 DEL COMMISSARIO AD ACTA (DR. MARIO
MEGNA) CHE APPROVA LA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DELLU.T.C.
USTICANO PROGRAMMA COSTRUTTIVO DI 50 ALLOGGI ARCH GIANBRUNO LA
CALLIOPE S.p.a. BANDIERA LOPEZ ALAMIA IMMOBILIARE LA CALLIOPE LO
CICERO MARIA BANDIERA ROSANNA 2003 21 luglio larch. Giambruno
comunicava alle ditte Calliope e Sa.Ba. il parere favorevole della CEC a
condizione che il progetto esecutivo si adeguava alle prescrizioni stabilite nella
seduta. 2003 17 LUGLIO la Commissione Edilizia Comunale di Isola esprime
parere favorevole per 50 alloggi vista la perizia giurata del progettista ING
Lascari Gioacchino 2003 30 GIUGNO BOLOGNA SINDACO SINDACO VICE
AIELLO RUBINO PORTOBELLO RICHIESTA APPROVAZIONE PROGRAMMA

224
COSTRUTTIVO DI 52 ALLOGGI PROTOCOLLO COMUNE DI ISOLA DELLE
FEMMINE 9571 INGEGNERE USTICANO PROGRAMMA COSTRUTTIVO DI 50
ALLOGGI ARCH GIANBRUNO LA CALLIOPE S.p.a. BANDIERA LOPEZ ALAMIA
IMMOBILIARE LA CALLIOPE LO CICERO MARIA BANDIERA ROSANNA 2003 30
maggio larch. Monica Giambruno trasmette al dott. Megna, copia
dellestratto del verbale n. 30 del CEC dove si evinceva il PARERE NEGATIVO
allapprovazione del programma costruttivo, con la sola astensione del suo
Presidente Stefano Bologna. 2003 18 APRILE Il programma di Costruzione
redatti dallIng Lascari Gioacchino prevede la realizzazione di 52 alloggi; 2002
16 settembre la SA.BA. s.r.l. e la Calliope s.r.l. ripresentano la richiesta di
costruzione di per realizzare 72 alloggi 2001 1 FEBBRAIO BOLOGNA
SINDACO AIELLO VICE RUBINO PORTOBELLO la SA.BA. s.r.l. e la Calliope
s.r.l. respinto da parte del Consiglio Comunale DELIBERAZIONE 9
lapprovazione del Programma costruttivo DI 72 ALLOGGI EDILIZIA
CONVENZIONATA AGEVOLATA CALLIOPE SPA SA.BA & F SPA U.T.C.
USTICANO ARCH GIANBRUNO LA CALLIOPE S.p.a. BANDIERA LOPEZ ALAMIA
IMMOBILIARE LA CALLIOPE LO CICERO MARIA BANDIERA ROSANNA 2006 4
AGOSTO 2006 SINDACO PORTOBELLO CALLIOPE SABA SRL ISPEZIONE
DR TURANO DDG 272 S8 PER FATTI SVOLTISI DURANTE LA
CONSILIATURA BOLOGNA OUARTO ARGOMENTO: PROGRAMMA
COSTRUTTWO
Dalla denuncia si evince come la lagnanza attiene pi al momento formale del
procedimento, che non a quello sostanziale di legittimit circa il relativo iter
seguito dall'organo commissariale.
Difatti, sebbene il Commissario avesse diffidato, dopo il suo insediamento,
il Comune in argomento, questo, pare, sia rimasto inerte e non abbia
proceduto all'approvazione del programma costruttivo di che trattasi.
La vicenda si concluder peraltro con Lesautorazione del consesso
comunale, il quale, probabilmente, non avrebbe votato la realizzazione
dell'insediamento di che trattasi, votato invece, d'autorit, dal commissario ad
acta.
Per quanto sopra corre valutare, come da lagnanza, l'iter che ha comportato la
surroga degli organi comunali a favore del Commissario ad acta il quale,
parrebbe, sia stato "agevolato" nel suo compito, da un disguido nella
consegna dell'atto di diffida a convocare il consesso comunale, cui
destinatario era il Presidente del Consiglio.
IL FATTO
l) Con Decreto dell'Assessorato Regionale del Tenitorio e dell'Ambiente, n. 142
de11.02.03 era nominato Commissaria ad acta il funzionario dipendente del
detto Assessorato Mario MEGNA' con il compito di provvedere, in via
sostitutiva all'approvazione del programma costruttivo per la realizzazione di n.
50 alloggi, come proposto dalle ditte CALLIOPE & SA.BA.
Il predetto decreto assessoriale prevedeva,all'art.1 , come il commissario
potesse sostituirsi, oltre che alla Giunta Municipale "amministrazione" al
Consiglio Comunale qualora questo non, si fosse espresso entro il termine d
i 45 giorni dalla trasmissione della proposta di delibera a cura del
detto funzionario regionale.

225
2) Questo ultimo citato atto, era trasmesso al Presidente del Consiglio
Comunale in data 08.08.2003 con lettera n . di prot. I1643, per il seguito di
competenza con Lavvertenza ' di cui sopra, a proposito della sostituzione
ulteriore spirati i 45 giorni, senza che l'organo Consiliare si fosse espresso.
Ih data 19.09.03 con lettera n . prot. 13353, il Sindaco BOLOGNA Stefano
richiedeva la convocazione del Consiglio Comunale gia sensi dell'art. 14, c.6 del
regolamento dei lavori consiliari, per la trattazione di n. 5 argomenti, tra i
quali non figura l'approvazione del programma costruttivo in
questione.
Lo stesso giorno, con lettera n. prot. 13361, il Presidente del Consiglio
Comunale, CATALDO Erasmo, convocava, in sessione ordinaria per il
giorno 29 Settembre 2003, specificando la richiesta sindacale, il consesso
comunale; ai cinque argomenti richiesti dal primo cittadino, giusta
lettera sopra citata il Presidente del Consiglio, aggiungeva altro punto
da discutere, ovvero "Approvazione programma costruttivo per la
realizzazione d i n. 50 alloggi proposto dalla ditte Immobiliare
CALLIOPE s.r.l. e SA.BA s.r.l., ai sensi dell'art.2 5 della L .R. n.22196".
In data 24.09.03, il Commissario ad acta MEGNA Mario, sostituendosi al
consesso comunale adottava la delibera di approvazione del
programma costruttivo citato.
In data 30.09.03, in seduta di prosecuzione rispetto al giorno di convocazione
del Consesso su istanza sindacale e su disposizione del Presidente del
Consiglio, con delibera n. 56, era affrontata la discussione in merito
all'adozione della delibera commissariale.
Con lettera in data 06.10.03, n. prot. 14105, il Presidente del Consiglio
Comunale in quanto assente in sede di discussione di cui al punto
sopra 6), significava a tutti i consiglieri comunali, all'Assessore Regionale del
Territorio e dell'Ambiente, al Commissario deliberante ed al Sindaco, come non
abbia ritenuto di procedere a convocazione d'urgenza" rispetto al termine
diffidatorio di 45 giorni di cui all'art. I del decreto assessoriale di nomina del
Commissario: ci, a suo dire, in quanto presumeva come la convocazione
a sua firma seppure tardiva rispetto allo spirare certo dei termini di cui
al decreto detto, fosse sufficiente ad impedire al commissario ad acta
di procedere autonomamente secondo il suo atto di incarico Altres,
con al medesima nota, egli, significava come della nota-diffida
commissariale di cui al punto 2) sopra, egli, ne abbia avuto contezza
soltanto in occasione della convocazione del consiglio comunale,
ovvero in data 19 Settembre 2003.
Con lettera in data 20.10.03, n . di prot. 14781,i l Presidente del Consesso
disponeva al Segretario Comunale l'avvio di un'indagine interna al fine
di accertare i motivi per cui il detto organo non fosse stato reso edotto della
nota-diffida commissariale. Con altra nota, n. prot. 14780, del 21.10.03, il
Presidente del Consiglio, invitava il Sindaco a conferire incarico ad un legale,
per valutare la legittimit dell'operato del Commissario ad acta.
Con lettera in data 27.10.03, n. prot. 14781/, il Segretario Comunale dott.
SCAFIDI Manlio, rispondeva alla nota di cui al punto 8), scongiurando il
sospetto di occultamenti o smarrimenti, con riferimento alla predetta nota

226
commissariale, la quale sarebbe stata depositata in segreteria nonch nel
fascicolo degli atti da sottoporre all'esame del consiglio comunale.
Da quanto precede nonch dalla lettura della nota a firma del Segretario
Comunale pu dirsi quanto appresso: preliminarmente va fatto notare come
appare poco formale la procedura di trasmettere una nota-diffida di' particolare
rilevanza senza ricorrere al messo comunale o ad altra forma di notifica; dalla
certezza circa la ricezione ne discende difatti l'autorit a sostituirsi all'organo
inadempiente; in caso contrario, sarebbero svuotati di significato i commi 4, 5,
6, dell'art. 15, del vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio
Comunale;
con riferimento alla fattispecie, deve dirsi, come latto di diffida del
commissario, operando un restringimento, od un'estinzione od ancora
una limitazione delle facolt dal destinatario (consiglio comunale),
possa essere ricompreso tra gli atti recettizi, quindi soggetti a
consegna-notifica secondo il relativo istituto;
ci anche in analogia a quanto previsto dall'art. 15, c. 4 del
Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale;
tale ultima precisazione; per, parrebbe essere pi contestabile al segretario
comunale, che al commissario, in quanto, avrebbe dovuto essere
diligenza del primo assistere il funzionario regionale nel proprio
compito; a fortiori se viene precisato come lo scrivente, contattato l'ufficio che
cura, presso I'A.R.T.A." tali provvedimenti commissariali, quest'ultimo ha, per
voce di un funzionario, come non costituirebbe prassi, quella di operare le
diffide, come quella di che si discorre, a mezzo di notifica formale;
a norma dell'art.12, c.4 del detto regolamento, i Segretario Comunale,
avrebbe dovuto informare il sostituto del Presidente del Consiglio
Comunale, dell'incombenza contingente; ci in particolare modo,
allapprossimarsi della scadenza imposta dalla nota commissariale,
ancorch non notificata a mezzo messo;
c) il Presidente del consiglio comunale, allorquando avuta notizia della nota
commissariale, avrebbe dovuto convocare il consesso comunale in
seduta straordinaria ai sensi dell'art. 14,c - 7 del regolamento citato,
avendone ancora alla data di convocazione del consiglio comunale ,i
tempi per la convocazione in via d'urgenza;
appare sterile se non demagogica la lettera di cui al punto sopra 9), di
invito al primo cittadino, a conferire incarico ad un legale, non avendo
il Presidente del Consiglio comunale alcuna potest nei confronti del
primo cittadino;
e da dire come nel caso in cui il consiglio comunale si fosse pronunciato
negativamente bocciando, quindi, la proposta di delibera " il
Commissario non avrebbe potuto procedere in senso contrario,
delineando tale esplicitato ora formulato, ipotesi di responsabilit ancor
maggiore per coloro i quali hanno fatto si che il consesso comunale non abbia
avuto ad esprimersi. Tale precisazione appare non residuale, in presenza della
circostanza seguente: il consesso comunale gi in data 01.02.01 giusta
delibera n . 9, aveva deliberato bocciando la relativa proposta il
Programma Costruttivo in argomento.

227
Dai punti analiticamente sopra riportati ed affrontati , si rilevano le irregolarit
come rilevate a conclusione di ciascun paragrafo

2008 17 DICEMBRE PORTOBELLO SINDACO Isola delle Femmine e i suoi


pescatori dispongono adesso di un porticciolo pi efficiente e sicuro. E' stato
tagliato infatti il nastro del nuovo bacino peschereccio, completamente rimesso
a nuovo grazie allintervento della Provincia, con un progetto di 480 mila euro,
presentato dallassessorato provinciale allAmbiente della Regione e finanziato
con i fondi comunitari del Por Sicilia 2000/2006. I lavori, durati 10 mesi, sono
stati eseguiti dallimpresa Durante Pietro srl di Santa Ninfa.
Linaugurazione del porticciolo nella nuova versione avvenuta nel corso di
una cerimonia alla quale hanno partecipato lassessore provinciale allambiente
Vito Di Marco, il sindaco Gaspare Portobello, lammiraglio Ferdinando
Lavaggi comandante della Capitaneria di Porto, il Presidente del
Consiglio comunale di Isola, Napoleone Riso, gli assessori comunali
alla pesca Giuseppe Lo Piccolo e ai lavori pubblici Giovanni Impastato,
il parroco di Isola, don Calogero Governale che ha proceduto alla
benedizione della nuova struttura.
I lavori hanno riguardato il ripristino della pavimentazione del piazzale del
porticciolo; la collocazione di bitte e anelloni per gli ormeggi; il rifacimento
delle orlature del molo; la creazione di parabordi in legno per evitare
danneggiamenti. Sul fronte della la sicurezza stato realizzato un nuovo
sistema antincendio lungo tutto il molo; sono stati sostituiti i fari di
segnalazione; collocate le colonnine per lerogazione di acqua e luce e
sistemate le fontanelle in ghisa per lacqua potabile. E stato anche rifatto il
piazzale del mercato del pesce e collocato una contenitore per la raccolta degli
olii esausti. Riconsegniamo ad Isola commenta il Presidente della Provincia
Giovanni Avanti un porticciolo tutto nuovo, che contribuir ad accrescere
la qualit del lavoro dei pescatori di Isola delle Femmine e creare nuove
opportunit per il rilancio della marineria locale. La fisionomia del sito stata
praticamente ridisegnata. E un intervento che non rester isolato, ma che avr
un seguito in altri approdi della fascia costiera palermitana. 2008 23 APRILE
PORTOBELLO SINDACO STIPULATO CONTRATTO REP 32384 PA AL N 4546
1T CON LA DITTA DURANTE PIETRO SRL SANTA NINFA 2005 28 NOVEMBRE
PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA SI E DIMESSO DA VICE SINDACO IL
10 OTTOBRE 2005 DELIBERA DI GIUNTA 178 SITUISCE MONICA
GIAMBRUNO DA RUP DOPO UNA BURRSCOSA CEC DEL 6 OTTOBRE 2005 SI
PARLAVA DI SARACEN SICILEAS LA GIAMBRUNO VIENE SOTUITA NELLA
FUNZIONE DI RUP LARCH DARPA SANDRO 2001 10 MAGGIO BOLOGNA
SINDACO RUP MONICA GIAMBRUNO DELIBERA GIUNTA 65 INCARICO
PROGETTAZIONE OPERE DI COLLEGAMENTO DEL SISTEMA FOGNARIO
COMUNALE AL DEPURATORE DEL CONSORZIO ASI COMUNE CARINI ARCH
LUCIDO STEFANO ING FARANNA RUP MONICA GIAMBRUNO CLAUDIO
DURANTE PIETRO SRL SANTA NINFA PUGLISI BALDASSARE E & C SAS
DECRETO FINANZIAMENTO 313 10 APRILE 2007 AGENZIA REGIONALE PER I
RIFIUTI E LE ACQUE TOTALE PROGETTO 1 MILIONE 150 MILA EURO

228
2009 8 GENNAIO PORTOBELLO SINDACO INTERCETTATO AL TELEFONO
CON INGEGNERE GALLUZZO DIRIGENTE S.I.S. PER ALLEVIARE LE
DISOCCUPAZIONE A Isola delle Femmine (fonte la rivista S) 2006 9
GIUGNO PORTOBELLO SINDACO Il responsabile del III Arch DArpa (prot
6064/cc) concede autorizzazione (n 25) allapertura di un cantiere edile alla
ditta SIS S.C.P.A. nella persona dellarch Albamente Calcedonio, cantiere
sito in via Libert (il documento non indica numero civico) Isola delle
femmine ed relativo alla cantierizzazione del raddoppio ferroviario tratta
Palermo Centrale Brancaccio Isola delle Femmine-Carini. La richiesta avanzata
dalla Ditta SIS S.C.P.A. in virt di quanto discusso nella conferenza di servizi
2001 che stabiliva la concessione di unarea atta a fungere da deposito
dei macchinari e non era stato stabilito nessuna cantierizzazione, in sede di
conferenza di servizi. Il Consiglio Comunale a seguito della conferenza di
servizi, in data 12.4.2001 deliberava (n 22) che qualunque modifica di
carattere urbanistico progettuale apportata in sede di conferenza di servizio
comporter lobbligo di riesame da parte del Consiglio Comunale . Nel 2001
venne individuata larea in via degli Oleandri come sede del deposito dei
macchinari di ampiezza 10 volte inferiore a quella concessa con lautorizzazione
n 25 ed in un sito diverso in Via Libert e con destinazione duso verde
agricolo. Il responsabile dellU.T.C. Arch DArpa ha esercitato un abuso di
potere esautorando di fatto il potere desercizio del Consiglio Comunale.?????

2009 19 GENNAIO PORTOBELLO SINDACO LICENZA EDILIZIA 2


ILLEGITTIMA TOIA LA FATA 2008 30 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO
LICENZA EDILIZIA ILLEGITTIMA 19 MALIBLU BEACH 2009 14 MAGGIO
PORTOBELLO SINDACO LICENZA EDILIZIA 13 ILLEGITTIMA SORELLE
POMIERO SNC IMPASTATO GIOVANNI 2011 30 MAGGIO PORTOBELLO
SINDACO USTICANO FRANCESCA UTC LICENZA EDILIZIA ILLEGITTIMA
10 PASSAGGIO DELLA TORTORA FOGLIO 3 PARTICELLA 1789 BILLECI
VINCENZO BILLECI LEONARDA

2009 1999 ALIQUO BOLOGNA SINDACO PORTOBELLO RUBINO


USTICANO PROGETTISTA PRG REGOLAMENTO NORME DI TTUAZIONE
PROCEDIMENTO PENALE 13310 2007 ALIQUO CIAMPOLILLO MARZELLA
PASQUA SEMINARA

2009 2 SETTEMBRE PORTOBELLO SINDACO DETERMINA 263 1


SETTORE RIMBORSO SPESE LEGALI AL SINDACO PORTOBELLO
SENTENZA 761 2006 PROCED PENALE 3762 2005 Rimborso spese legali al
Sindaco prof. Gaspare Portobello - procedimento penale n.3762/05 R.G.N.R. -.
IL CAPO SETTORE Visto lart. 1 della legge 8 giugno 1990, n. 142, recepita
dallart. 1 della L.R.11 dicembre 1991, n.48; Visto lart. 3 del D.Lgs. 3 febbraio
1993, n. 29; Visto lart. 6 della legge 15 maggio 1997, n. 77; Visto lart. 2
della L.R. 7 settembre 1998, n. 23; Vista la determinazione sindacale n13 del
28/06/07 con la quale stato conferito lincarico di responsabile della posizione
organizzativa del I Settore Amministrativo, cos come previsto ai sensi della
Legge n. 142/90, art. 51, comma 7, cos come recepito dallart. 1, comma 1,
lettera h, della legge regionale n. 48/91 alla sig.ra Nunzia Pirrone; Vista la
legge 8.6.1990, n. 142, recepita con modifiche dall'art. 1 della L.R.

229
11.12.1991, n. 48; Visto lO.A.EE.LL. vigente in Sicilia; Premesso: Che con
determinazione del Responsabile del I Settore n33 del 30/01/2007, si
riconosciuto il diritto del prof. Gaspare Portobello ad ottenere il rimborso delle
spese legale sostenute, nella qualit di Sindaco di questo Comune, per la
propria difesa nel procedimento penale n.3762/05 R.G.N.R. conclusosi con
sentenza n. 761 del 12/10/2006 emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palermo
che ha dichiarato il non luogo a procedere; Che, pertanto, con la medesima
determina si provveduto alla liquidazione di una somma pari ad 3.636,35;
Che, con determina del Direttore Generale n54 del 30/12/2008 si proceduto
al rimborso dellimporto non ancora corrisposto, stabilendo, per motivi di
Bilancio, di provvedere alla liquidazione in due soluzioni, di cui la prima di
2.998,55; Considerato che non potendosi provvedere, per motivi di bilancio,
alla liquidazione dellimporto non ancora corrisposto pari a complessivi
4.748,30 a saldo, si pu procedere alla liquidazione di un ulteriore acconto di
3.500,00; DETERMINA 1. Di procedere al rimborso di un ulteriore acconto al
signor Portobello Gaspare, sulle spese sostenute per la propria difesa nel
giudizio subito, nella qualit di Sindaco di questo Comune, innanzi al Tribunale
di Palermo ufficio del GIP, conclusosi con la sentenza n761/06 R.G.N.R. per
un importo pari ad 3.500,00; 2. Impegnare la predetta spesa sul Cap. 124
alla voce spese legali del corrente Bilancio che presenta la necessaria
disponibilit (Imp. N. 1159/2009); IL RESPONSABILE DEL SETTORE
AMMINISTRATIVO - Nunzia Pirrone

2004 23 LUGLIO PORTOBELLO SINDACO LICENZA EDILIZIA 2


ILLEGITTIMA DALIA TOMMASO 2006 14 DICEMBRE PORTOBELLO
SINDACO BOLOGNA DIMISSIONATO 10 OTTOBRE 2005 CON LA
GIAMBRUNO SFIDUCIATA IL 6 OTTOBRE DOPO LA SEDUTA DELLA C.E.C.
LICENZA EDILIZIA 35 ILLEGITTIMA ARDIZZONE GIORGIO 2005 9 GIUGNO
PORTOBELLO SINDACO VICE PROSSIMO ALLE DIMISSIONI LICENZA
EDILIZIA 15 ILLEGITTIMA SCRIVANO RITA E SCANDURO ANGELO

2009 2010 PORTOBELLO SINDACO ESTERNALIZZAZIONE


POSTALIZZAZIONE VIGILI URBANI CROCE ANTONINO PROTEZIONE
CIVILE PARCHIMETRI MAGGIOLI SORGE INTERROGAZIONI RINASCITA
ISOLANA

2009 22 GENNAIO PORTOBELLO SINDACO DARPA UTC la Commissione


Edilizia in relazione alla pratica in oggetto aveva evidenziato come i Pomiero
prima di poter costruire avrebbero dovuto cedere al Comune a titolo gratuito
una porzione di terreno di 200 mq. 2009 14 MAGGIO PORTOBELLO
SINDACO DARPA UTC lUTC ha deciso di rilasciare una diretta concessione
edilizia per un piano plani volumetrico relativo alla costruzione di tre ville
unifamiliari su due livelli fuori terra, richiamando il parere reso dallA.R.T.A. in
merito alla possibilit di rilascio di concessioni dirette su lotti interclusi o residui
in zona B e C. Il Sospetto che bisogna entrare nel merito della concessione
edilizia n. 13 rilasciata in favore della Sorelle Pomiero snc di Pomiero Maria
Grazia. Il fondo su cui i Pomiero hanno chiesto di costruire ubicato in Isola
delle Femmine, via della Torre: 2000 mq di campagna che confinano a nord

230
con un edificio dismesso, ad ovest danno sulla pubblica via e per gli altri due
lati si aprono su uno spazio verde piuttosto esteso che giunge sino al Viale
Marino e in prossimit del Lungomare Vespucci. Perch ai proprietari dei
fondi vicini stata negata questa possibilit? LUTC ha motivato la sua
decisione rifacendosi, come detto, a un parere A.R.T.A. relativo a concessioni
su lotti interclusi o residui: ma il fondo-Pomiero non intercluso

2009 10 MARZO PORTOBELLO SINDACO DARPA UTC il Consiglio


Comunale di Isola delle Femmine stato chiamato ad esaminare una proposta
di delibera con la quale veniva chiesta una variante allart. 11 delle norme
tecniche di attuazione del PRG, a seguito di formale richiesta delle signore
Costanzo Marila, Lucido Antonella e Bruno Maria essendo listanza
incompatibile con lo strumento urbanistico adottato, in quanto lopera
(collocazione di n. 3 chioschi allinterno della Villa Comunale di via Piano
Levante) ricadeva in zona A, sarebbe stata necessaria una modifica delle
norme di attuazione del PRG da parte del Consiglio Comunale, per stipulare
quindi una convenzione con la societ costituita dalle tre donne sopra citate. I
consiglieri del gruppo Portobello votavano in senso favorevole alla proposta,
per quanto la stessa fosse respinta per il voto contrario dei gruppi Insieme e
Isola Democratica.
La vicenda acquista un rilievo assoluto in considerazione del fatto che le socie
suddette risultano rispettivamente la cognata dellattuale assessore Cutino
Marcello e pertanto nipote del gi citato Bruno Pietro, la cognata dellattuale
consigliere comunale di maggioranza Cardinale Enrico e la moglie dellattuale
vicesindaco Palazzotto Salvatore, nipote di Pomiero Giuseppe. Inoltre,
progettista dellopera il geometra Dionisi Vincenzo, attuale vicepresidente del
Consiglio Comunale.

2009 27 MARZO PORTOBELLO SINDACO DARPA UTC la giunta


Portobello forte del parere dellarch. DArpa che riteneva la superficie di
terreno suddetta insufficiente a qualsiasi utilizzo, ha deliberato di autorizzare
la monetizzazione della somma di 29.760,00 in luogo della cessione al
Comune della porzione del fondo. alla Giunta la richiesta di monetizzazione
stata presentata dal geometra Impastato (!) che illegittimamente sedeva in
Giunta, leggeva e valutava la sua richiesta e la votava! E stato stimato il
valore unitario al mq del terreno DA EDIFICARE alla Torre a 155 ! 2009 22
GENNAIO PORTOBELLO SINDACO DARPA UTC la Commissione Edilizia in
relazione alla pratica in oggetto aveva evidenziato come i Pomiero prima di
poter costruire avrebbero dovuto cedere al Comune a titolo gratuito una
porzione di terreno di 200 mq. 2009 14 MAGGIO PORTOBELLO SINDACO
DARPA UTC lUTC ha deciso di rilasciare una diretta concessione edilizia per
un piano plani volumetrico relativo alla costruzione di tre ville unifamiliari su
due livelli fuori terra, richiamando il parere reso dallA.R.T.A. in merito alla
possibilit di rilascio di concessioni dirette su lotti interclusi o residui in zona B
e C. Il Sospetto che bisogna entrare nel merito della concessione edilizia n.
13 rilasciata in favore della Sorelle Pomiero snc di Pomiero Maria Grazia.
Il fondo su cui i Pomiero hanno chiesto di costruire ubicato in Isola delle
Femmine, via della Torre: 2000 mq di campagna che confinano a nord con un

231
edificio dismesso, ad ovest danno sulla pubblica via e per gli altri due lati si
aprono su uno spazio verde piuttosto esteso che giunge sino al Viale Marino e
in prossimit del Lungomare Vespucci. Perch ai proprietari dei fondi vicini
stata negata questa possibilit? LUTC ha motivato la sua decisione rifacendosi,
come detto, a un parere A.R.T.A. relativo a concessioni su lotti interclusi o
residui: ma il fondo-Pomiero non intercluso

2009 27 MARZO PORTOBELLO SINDACO DARPA UTC la giunta


Portobello forte del parere dellarch. DArpa che riteneva la superficie di
terreno suddetta insufficiente a qualsiasi utilizzo, ha deliberato di autorizzare
la monetizzazione della somma di 29.760,00 in luogo della cessione al
Comune della porzione del fondo. alla Giunta la richiesta di monetizzazione
stata presentata dal geometra Impastato (!) che illegittimamente sedeva in
Giunta, leggeva e valutava la sua richiesta e la votava! E stato stimato il
valore unitario al mq del terreno DA EDIFICARE alla Torre a 155 ! 2009 22
GENNAIO PORTOBELLO SINDACO DARPA UTC la Commissione Edilizia in
relazione alla pratica in oggetto aveva evidenziato come i Pomiero prima di
poter costruire avrebbero dovuto cedere al Comune a titolo gratuito una
porzione di terreno di 200 mq. 2009 14 MAGGIO PORTOBELLO SINDACO
DARPA UTC lUTC ha deciso di rilasciare una diretta concessione edilizia per
un piano plani volumetrico relativo alla costruzione di tre ville unifamiliari su
due livelli fuori terra, richiamando il parere reso dallA.R.T.A. in merito alla
possibilit di rilascio di concessioni dirette su lotti interclusi o residui in zona B
e C. Il Sospetto che bisogna entrare nel merito della concessione edilizia n.
13 rilasciata in favore della Sorelle Pomiero snc di Pomiero Maria Grazia.
Il fondo su cui i Pomiero hanno chiesto di costruire ubicato in Isola delle
Femmine, via della Torre: 2000 mq di campagna che confinano a nord con un
edificio dismesso, ad ovest danno sulla pubblica via e per gli altri due lati si
aprono su uno spazio verde piuttosto esteso che giunge sino al Viale Marino e
in prossimit del Lungomare Vespucci. Perch ai proprietari dei fondi vicini
stata negata questa possibilit? LUTC ha motivato la sua decisione rifacendosi,
come detto, a un parere A.R.T.A. relativo a concessioni su lotti interclusi o
residui: ma il fondo-Pomiero non intercluso La concessione edilizia n.
Omissis /2009 - Omissis In data Omissis - un mese prima delle elezioni -
alla ditta edile Omissis veniva rilasciata dal Comune
di Isola delle Femmine una concessione edilizia per la realizzazione di 3 ville
unifamiliari su due livelli.
A seguito di un esposto datato 14.05.2009, presentato da Omissis,
coordinatore del gruppo consiliare Rinascita Isolana, la Stazione Carabinieri
di Isola delle Femmine richiedeva un accertamento sulla
legittimita amministrativa della concessione al Dipartimento Urbanistica
della Regione. Lente rappresentava che
la concessione in argomento sarebbe da ritenere illegittima
e che la stessa non poteva essere concessa perche mancavano due
presupposti: la configurabilita di un lotto intercluso ed un processo di
urbanizzazione gia realizzato... non suscettibile di ulteriori suddivisioni....
Avverso tali motivazioni, sia il Comune di Isola delle Femmine che
la ditta Omissis, hanno

232
presentato controdeduzioni, chiedendo larchiviazione della
contestazione di legittimita della concessione edilizia. Il Dipartimento ha
confermato lillegittimita deI provvedimento pur non ravvisando un grave
danno urbanistico (essendo lintervento comunque inserito in un contesto
gia ampiamente urbanizzato), e rinviando leventuale annullamento dellatto
alla competenza comunale.
Nelle more del provvedimento, gli immobili sono stati realizzati e
attualmente sono in vendita.
A seguito della decisione del Dipartimento regionale, la giunta comunale in
data 24.05.2011 deliberava di non modificare in alcun modo quanto in
precedenza concesso a favore delle
Omissis. La vicenda e stata riepilogata nellinformativa redatta dalla
Stazione Carabinieri di Isola delle Femmine inoltrata il 21.05.2009 alla
Procura della Repubblica di Palermo che ha instaurato un
procedimento penale. Detto procedimento e stato definito con
larchiviazione in quanto dallesame degli atti sono emersi elementi che,
ancorche stigmatizzabili sotto il profilo della regolarita
amministrativa, sono penalmente irrilevanti. In particolare, la vicenda ha
ad oggetto la corretta interpretazione della definizione di lotto intercluso.
Le irregolarita evidenziate nel corso dellaccesso e descritte analiticamente
nellallegata relazione della Commissione dindagine, hanno fatto emergere -
anche con riferimento alla concessione edilizia de quo - significativi
sviamenti dal corretto funzionamento dellapparto burocratico dellente, con
notevoli vantaggi economici a favore di imprese riconducibili alla criminalita
organizzata. In particolare, il Comune ha rilasciato una
concessione edilizia in assenza dei presupposti di legge ed
ha consentito che la societa Omissis non rispettasse la
tempistica relativa ai versamenti da effettuare per gli oneri di
urbanizzazione.
La gravita delle condotte dellEnte appare ancora piu evidente alla luce degli
elementi di controindicazione del soggetto beneficiario della concessione in
argomento: la Omissis, con sede in Isola delle Femmine, via Omissis.
I soci - amministratori sorto le tre sorelle Omissis, ovvero:
Omissis, nata ad Isola delle Femmine il Omissis;
Omissis, nata ad Isola delle Femmine il Omissis;
Omissis, nata ad Isola delle Femmine il Omissis;
Le menzionate sorelle Omissis risultano essere figlie di Omissis, nato ad
Isola delle Femmine il Omissis, ivi residente in Via
Omissis, di professione costruttore e cognato di Omissis cl.Ornissis.
Su tali soggetti e sulle rispettive vicende, che ne hanno fatto dei personaggi
di spicco nel panorama della criminalita organizzata di Isola
delle Femmine, si e gia approfonditamente riferito in precedenza.
(RELAZIONE DELLA COMMISSIONE PREFETTIIA DI COMMISSIONE DI
ACCESSO AL COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE CHE ACOMPAGNA IL
DECRETO DI SCIOGLIMENTO)

2009 22 GENNAIO PORTOBELLO SINDACO DARPA UTC la Commissione


Edilizia in relazione alla pratica in oggetto aveva evidenziato come i Pomiero

233
prima di poter costruire avrebbero dovuto cedere al Comune a titolo gratuito
una porzione di terreno di 200 mq. 2009 14 MAGGIO PORTOBELLO
SINDACO DARPA UTC lUTC ha deciso di rilasciare una diretta concessione
edilizia per un piano plani volumetrico relativo alla costruzione di tre ville
unifamiliari su due livelli fuori terra, richiamando il parere reso dallA.R.T.A. in
merito alla possibilit di rilascio di concessioni dirette su lotti interclusi o residui
in zona B e C. Il Sospetto che bisogna entrare nel merito della concessione
edilizia n. 13 rilasciata in favore della Sorelle Pomiero snc di Pomiero Maria
Grazia.
Il fondo su cui i Pomiero hanno chiesto di costruire ubicato in Isola delle
Femmine, via della Torre: 2000 mq di campagna che confinano a nord con un
edificio dismesso, ad ovest danno sulla pubblica via e per gli altri due lati si
aprono su uno spazio verde piuttosto esteso che giunge sino al Viale Marino e
in prossimit del Lungomare Vespucci. Perch ai proprietari dei fondi vicini
stata negata questa possibilit? LUTC ha motivato la sua decisione rifacendosi,
come detto, a un parere A.R.T.A. relativo a concessioni su lotti interclusi o
residui: ma il fondo-Pomiero non intercluso

2009 29 MARZO PORTOBELLO SINDACO (eletto con i 300 voti del vice
sindaco BOLOGNA dimessosi il 10 ottobre 2005 dopo uninfuocata
Commissione Edilizia del 6 ottobre 2005 dove si discuteva dellaffair Saracen
sulla costruzione degli 88 appartamenti. Commissione Edilizia che aveva
portotato il Sindaco a Dimissionare il capo dellUTC Giambruno Monica
sostituendola con lingegnere Bilello) 'No all' antenna per l' aeroporto' Isola
delle Femmine in piazza I residenti di Isola delle Femmine dicono "no" alla
costruzione di un radar che serve per trasmettere a Punta Raisi i dati sul
"wind-share", l' improvvisa variazione d' intensit dei venti. Considerato un
ecomostro, il traliccio di oltre 30 metri, sprigionerebbe onde elettromagnetiche
ad altissima frequenza per un raggio di quasi 2 chilometri, attraversando il
paese. Ieri mattina, alle 10, il comitato cittadino "Isola Pulita" ha organizzato
un sit-in contro la costruzione del radiolocalizzatore. All' iniziativa, aiutati dalle
mamme, hanno partecipato anche i bambini di Isola delle Femmine che hanno
disegnato i cartelloni. Gli effetti provocati dall' emissione delle onde
elettromagnetiche possono essere gravemente nocivi alla salute - dice il
coordinatore dell' associazione Pino Ciampolillo - Potrebbero favorire la
produzione di tumori e altre patologie irreversibili. Sul progetto di
costruzione, bloccato dal 2006, si espresso contro il Consiglio comunale
poich non sarebbe stato rispettato il vincolo di non edificabilit in un' area
tutelata. a.rot.

234
2009 23 APRILE PORTOBELLO SINDACO LETTERA RACCOMNDATA DEL
COMITATO CITTADINO ISOLA PULITA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
NAPOLITANO SULLA GRAVE SITUAZIONE DI PERICOLO AMBIENTALE A ISOLA
DELLE FEMMINE E LA RICHIESTA DI INTERVENTO PER LA COSTRUZIONE DEL
RADAR WIND SHEAR A ISOLA DELLE FEMMINE

2009 24 APRILE PORTOBELLO SINDACO Nuovo corteo contro il radar L'


associazione Isola Pulita ha organizzato una manifestazione contro la
costruzione del nuovo radar a Isola delle Femmine. Il corteo partir oggi alle
10, da piazza Umberto I. Alla manifestazione parteciperanno il comitato "No
Muos" di Niscemi, l' associazione dei commercianti, il sindaco e il Consiglio
comunale di Isola, le rappresentanze sindacali dei paesi limitrofi.
2009 14 MAGGIO PORTOBELLO SINDACO DARPA UTC lUTC ha deciso
di rilasciare una diretta concessione edilizia per un piano plani volumetrico
relativo alla costruzione di tre ville unifamiliari su due livelli fuori terra,
richiamando il parere reso dallA.R.T.A. in merito alla possibilit di rilascio di
concessioni dirette su lotti interclusi o residui in zona B e C. Il Sospetto che
bisogna entrare nel merito della concessione edilizia n. 13 rilasciata in favore
della Sorelle Pomiero snc di Pomiero Maria Grazia.
Il fondo su cui i Pomiero hanno chiesto di costruire ubicato in Isola delle
Femmine, via della Torre: 2000 mq di campagna che confinano a nord con un
edificio dismesso, ad ovest danno sulla pubblica via e per gli altri due lati si
aprono su uno spazio verde piuttosto esteso che giunge sino al Viale Marino e
in prossimit del Lungomare Vespucci. Perch ai proprietari dei fondi vicini
stata negata questa possibilit? LUTC ha motivato la sua decisione rifacendosi,
come detto, a un parere A.R.T.A. relativo a concessioni su lotti interclusi o
residui: ma il fondo-Pomiero non intercluso
La concessione edilizia n. Omissis /2009 - Omissis In data Omissis - un
mese prima delle elezioni - alla ditta edile Omissis veniva rilasciata dal
Comune di Isola delle Femmine una concessione edilizia per la realizzazione
di 3 ville unifamiliari su due livelli.
A seguito di un esposto datato 14.05.2009, presentato da Omissis,
coordinatore del gruppo consiliare Rinascita Isolana, la Stazione Carabinieri
di Isola delle Femmine richiedeva un accertamento sulla
legittimita amministrativa della concessione al Dipartimento Urbanistica
della Regione. Lente rappresentava che
la concessione in argomento sarebbe da ritenere illegittima
e che la stessa non poteva essere concessa perche mancavano due
presupposti: la configurabilita di un lotto intercluso ed un processo di
urbanizzazione gia realizzato... non suscettibile di ulteriori suddivisioni....
Avverso tali motivazioni, sia il Comune di Isola delle Femmine che
la ditta Omissis, hanno
presentato controdeduzioni, chiedendo larchiviazione della

235
contestazione di legittimita della concessione edilizia. Il Dipartimento ha
confermato lillegittimita deI provvedimento pur non ravvisando un grave
danno urbanistico (essendo lintervento comunque inserito in un contesto
gia ampiamente urbanizzato), e rinviando leventuale annullamento dellatto
alla competenza comunale.
Nelle more del provvedimento, gli immobili sono stati realizzati e
attualmente sono in vendita.
A seguito della decisione del Dipartimento regionale, la giunta comunale in
data 24.05.2011 deliberava di non modificare in alcun modo quanto in
precedenza concesso a favore delle Omissis.
La vicenda e stata riepilogata nellinformativa redatta dalla Stazione
Carabinieri di Isola delle Femmine inoltrata il 21.05.2009 alla
Procura della Repubblica di Palermo che ha instaurato un
procedimento penale. Detto procedimento e stato definito con
larchiviazione in quanto dallesame degli atti sono emersi elementi che,
ancorche stigmatizzabili sotto il profilo della regolarita
amministrativa, sono penalmente irrilevanti. In particolare, la vicenda ha
ad oggetto la corretta interpretazione della definizione di lotto intercluso.
Le irregolarita evidenziate nel corso dellaccesso e descritte analiticamente
nellallegata relazione della Commissione dindagine, hanno fatto emergere -
anche con riferimento alla concessione edilizia de quo - significativi
sviamenti dal corretto funzionamento dellapparto burocratico dellente, con
notevoli vantaggi economici a favore di imprese riconducibili alla criminalita
organizzata. In particolare, il Comune ha rilasciato una
concessione edilizia in assenza dei presupposti di legge ed
ha consentito che la societa Omissis non rispettasse la
tempistica relativa ai versamenti da effettuare per gli oneri di
urbanizzazione.
La gravita delle condotte dellEnte appare ancora piu evidente alla luce degli
elementi di controindicazione del soggetto beneficiario della concessione in
argomento: la Omissis, con sede in Isola delle Femmine, via Omissis.
I soci - amministratori sorto le tre sorelle Omissis, ovvero:
Omissis, nata ad Isola delle Femmine il Omissis;
Omissis, nata ad Isola delle Femmine il Omissis;
Omissis, nata ad Isola delle Femmine il Omissis;
Le menzionate sorelle Omissis risultano essere figlie di Omissis, nato ad
Isola delle Femmine il Omissis, ivi residente in Via
Omissis, di professione costruttore e cognato di Omissis cl.Ornissis.
Su tali soggetti e sulle rispettive vicende, che ne hanno fatto dei personaggi
di spicco nel panorama della criminalita organizzata di Isola
delle Femmine, si e gia approfonditamente riferito in precedenza.

2009 14 MAGGIO PORTOBELLO SINDACO LICENZA EDILIZIA 13


ILLEGITTIMA SORELLE POMIERO SNC IMPASTATO GIOVANNI 2011 30
MAGGIO PORTOBELLO SINDACO USTICANO FRANCESCA UTC LICENZA
EDILIZIA ILLEGITTIMA 10 PASSAGGIO DELLA TORTORA FOGLIO 3
PARTICELLA 1789 BILLECI VINCENZO BILLECI LEONARDA

236
2009 14 MAGGIO PORTOBELLO SINDACO LICENZA ED 12 ASSENTITA
VASSALLO ANTONIETTA MADRE DI BILLECI LEONARDA E BILLECI
VINCENZO CONTRADA PIANA VIALE DEI SARACENI FOGLIO 3 PART 440
DERIVA DA 53 FRANCAVILLA SCOLARO
Il Comune di Isola delle Femmine e sottoposto ad una serie di vincoli di
diversa natura ed intensita, imposti nel corso del tempo a tutela dei vari
elementi che caratterizzano i diversi ambiti del territorio
comunale, che disciplinano e condizionano [attivita
degli uffici comunali volta al controllo delle attivita edificatorie.
Sotto tale profilo, emerge quanto segue:
vincolo paesaggistico su tutto il territorio comunale, apposto con
Decreto dellAssessore regionale dei Beni Culturali e Ambientali e della P.I.
n.151 del 30/1/1989, ai sensi della legge n.1497 del 1939;
vincolo archeologico, apposto ai sensi della legge n.1089 del 1939
per Isola di Fuori, sulla quale insiste pure una Riserva Naturale Orientata;
vincolo idrogeologico, ai sensi del R.D. 3267 del 1923;
vincolo sismico di 2 categoria, ai sensi della L. 64/1974, apposto
con D. M. Lavori Pubblici del 23/9/19891;
vincolo di inedificabilita sulla fascia costiera entro i 150 metri dalla
linea della battigia - ex art.15 legge regionale 76/1978;
vincolo di inedificabilita sulla fascia di rispetto del demanio marittimo,
ferroviario, stradale (S.S. 113), autostradale (A19) e cimiteriale (50 metri).

Il Piano Regolatore Generale del Comune di Isola delle Femmine venne


approvato con Decreto Assessoriale n.83 del 1977. Contestualmente
vennero emanate le relative Norme di Attuazione, approvate con il
medesimo D.A. n.83/1977, per le zone B, D ed E, mentre per le zone
precedentemente stralciate intervenne il successivo D.A. n.121/1983. Per
ultimo intervenne il Regolamento Edilizio, adottato con delibera del Consiglio
Comunale n.20 del 29 gennaio 1982, e quindi la Variante per la Fascia
Litoranea, adottata con D.A. Territorio e Ambiente n. 585/1991. Con il citato
Decreto assessoriale 121/1983, in particolare, venne approvata la
perimetrazione relativa alle zone C (aree destinate allespansione
residenziale attraverso la realizzazione di piani di
lottizzazione) da sottoporre a pianificazione urbanistica di dettaglio
attraverso la redazione di un piano particolareggiato.
Detto piano, adottato con successive deliberazioni del Consiglio Comunale
n.87 del 7 marzo 1991 e n.88 del 14 marzo 1991, ottenne i relativi visti di
legittimita da parte del competente organo di
controllo (allepoca Commissione Provinciale di Controllo)
rispettivamente con decisioni in data 14/05/1992 e 8/05/1992.
Trascorsi dieci anni da questultima data, il piano particolareggiato in questione
e scaduto, ai sensi dellart.16 della L.1150/1942. Verso la meta degli anni
90, il Comune di Isola delle Femmine avvio liter per la redazione
di un nuovo Piano regolatore, che tenesse in considerazione le novita nel
frattempo introdotte nella normativa in materia di governo del
territorio. Dopo una serie di studi, realizzati in esito
a specifici incarichi di progettazione conferiti a professionisti esterni e

237
scambi di corrispondenza con i competenti uffici dellAssessorato regionale
Territorio e Ambiente, si giunse cosi alla deliberazione di C.C. n.47 del 12
agosto 2003, con la quale
venne approvato lo schema di massima del PRG con emendamenti.
Con nota assunta al protocollo comunale al n.537 dellIl gennaio 2006,
lUfficio del Genio Civile di Palermo trasmetteva al Comune gli elaborati del
PRG completi del parere favorevole di compatibilita geomorfologica,
espresso ai sensi dellart.13 L.64/1974.
Finalmente, pertanto, il nuovo PRG veniva adottato con deliberazione di CC.
n.33 dell1 agosto 2007.
Liter per la approvazione definitiva del nuovo strumento urbanistico,
tuttavia, non si e ancora concluso, avendo subito
diverse battute darresto, solo in parte dovute ai ripetuti interventi
normativi nella materia, che hanno offerto agli uffici comunali la possibilita
di continuare ad operare sulla base di
strumenti urbanistici oramai obsoleti e privi di sostanziale efficacia.
Alla luce di queste premesse, la Commissione dindagine ha focalizzato
lattenzione su alcune pratiche di rilascio di titoli
abilitativi alla trasformazione edilizia, concessioni, gia individuate dalle
Forze dellOrdine in esito alle prime indagini, avviate sulla scorta di esposti
presentati dal gruppo consiliare di minoranza
e che, riguardando esponenti o soggetti piu o meno
direttamente legati ad esponenti della criminalita organizzata operante ad
Isola delle Femmine, rivelano in modo chiaro la capacita della famiglia mafiosa
di infiltrarsi in un ganglio essenziale della
vita dellente, qual e quello del governo dei territorio e dellesercizio
dellattivita edificatoria, allo scopo di piegare a proprio favore le rigide
procedure dettate in questa materia dal legislatore nazionale e regionale.
La concessione edilizia in sanatoria n. Omissis del Omissis, Omissis
Nel dettaglio, e stata sottoposta ad analisi la documentazione rinvenuta
nel fascicolo relativo a Opere eseguite in difformita della licenza edilizia n.
45 del omissisper la realizzazione di un fabbricato in contradaomissis,
composto da tre elevazioni fuori terra (piano terra, primo e secondo),
volume totale mc. 3.780,31, istante Omissis, beneficiari Omissis e
Omissis (figli ed eredi dellistante).
Con Attestato di Concessione Edilizia in sanatoria assentita n. Omissis, il
Responsabile del III settore U.T.C. del Comune di Isola
delle Femmine, Architetto Omissis, attestava che dovevano
intendersi assentite favorevolmente le istanze di concessione edilizia in
sanatoria ex 1.47/85, presentate dalla sig.ra Omissis, ormai deceduta giusta
denuncia di successione n. Omissis, ed alla quale succedono, nella qualita
di unici eredi i figli Omissis e
Omissis, per le opere eseguite in difformita della licenza edilizia
n. Omissis delOmissis, per la realizzazione di un fabbricato in contrada
Omissis .
La licenza edilizia n. Omissis del omissis si riferiva al
progetto per la costruzione di un complesso alberghiero nel Omissis,
in ordine al quale peraltro la C.E.C. aveva imposto prescrizioni riferite alla

238
zona (che non prevedeva tale tipo di insediamento) ed alla cubatura degli
immobili.
Sin dalle prime fasi la realizzazione del progetto aveva dato luogo ad una
serie di irregolarita, contestate con piu o meno decisione dagli uffici
comunali, che per la difformita delle opere realizzate rispetto a
quanto previsto nel progetto era stata oggetto, tra laltro, di
contravvenzione elevata dalla Stazione Carabinieri di Isola delle Femmine
con verbale datato 21.02.1983 per violazione della legge n. 1150 del 1942,
e sulla quale, infine, nel omississi era innestata la richiesta di sanatoria, ai
sensi della legge 47 del 1985.
In proposito, negli atti clellUTC e stato anche riscontrato un atto
di notorieta, risalente al 10.02.1981, concernente lavvenuta
eliminazione di irregolarita costruttive rispetto al progetto originario,
formalizzato al Comune in presenza del Sindaco pro tempore Omissis ed
al Segretario comunale, che veniva sottoscritto dalla titolare della concessione
edilizia, Omissis, unitamente ad altri testimoni, tra i quali spicca il gia noto
Omissis.
Per meglio comprendere le illegalita perpetrate dallAmministrazione comunale
nel procedimento in esame, non puo farsi a meno di richiamare
talune fasi salienti della procedura, assai piu in dettaglio
descritte nella relazione presentata dalla Commissione dindagine, e che di
seguito si riportano:
Alla data dell01.10.1990, si riscontra la consegna di una ricevuta
di versamento della seconda rata della oblazione per la richiesta
sanatoria; cio testimonia che, pur essendo trascorsi alcuni anni, la
Omissis non aveva provveduto ad effettuare ilversamento dellintero im
porto entro il termine stabilito del 30.09.1986;
Con corrispondenza del 17 gennaio 1992, indirizzata al Comune di Isola
delle Femmine e, per conoscenza, alla sig.ra Omissis, la Soprintendenza
Beni Culturali ed Ambientali della Regione Sicilia rilevava
che, con riferimento alla richiesta di nulla osta in sanatoria per la
costruzione del fabbricato sito omissis istanza
deromissis, opere realizzate in difformita alla concessione
edilizia n.omissis e successive varianti -, agli atti di quellufficio, non
risultava il rilascio del preventivo nulla-osta;
Con una nota indirizzata dal Comune alla signora Omissis, il
22.09.1997, mentre si comunicava che trattandosi di unopera
realizzata in difformita ad una licenza edilizia, il calcolo
delloblazione e da ritenersi esatto, poiche la tipologia dellabuso e
riferita al punto 3 del modello A allegato alla legge 47/85, e che lopera,
essendo stata realizzata prima dellentrata in vigore della L.R. 71 del
27.12.1978, non e soggetta al pagamento degli oneri concessori calcolati con
le modalita dettate dalla L. 10
del 28.01.1977, contemporaneamente si evidenziava altresi che
allinterno del fascicolo non vengono rinvenuti parte dei documenti di cui
allart. 23 della L. 47/85 ( certificato di idoneita Statica, Il Nulla
Osta della Soprintendenza ai BaCC.AA.). Si trasmetteva pertanto in
allegato, la diffida con la quale si richiedevano i

239
documenti di cui sopra. Nellallegato alla citata nota, si specificava che
trascorsi infruttuosamente i termini previsti dalla normativa vigente, sara
applicata la disposizione prevista dal comma 1 dellart.
40 della Legge 28 Febbraio 1985 n. 47 (cioe il pagamento di una
somma pari al doppio delloblazione);
Nella stessa nota, ancora, non veniva fatto alcun riferimento ai
versamenti da oblazione ancora da effettuarsi ne ad una eventuale
regolarizzazione di quelli gia effettuati perche non congrui in relazione al
quantum effettivamente dovuto. E neanche allinterno del fascicolo preso in
esame e stato rinvenuto alcun documento che comprovi ladozione
da parte dellamministrazione comunale di un provvedimento sanzionatorio,
ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dal citato art. 40, comma 1 della
L. 47/85. Per di piu non e dato sapere neppure se la diffida allegata alla nota
stessa, priva di protocollo e data e priva della
firma del Sindaco pro tempore, Omissis, sia stata o meno spedita alla
Omissis nella forma della raccomandata con ricevuta di ritorno, cosi come
si evince dallatto stesso;
Ancora, con nota del 31.05.1999, il Comune, facendo seguito alla nota
della Soprintendenza ai 13B.CC.AA. recante prot. 13776 del 30.12.1991
(dopo ben 7 anni), comunicava a quellUfficio che il fabbricato in parola era
da ritenersi privo del nulla osta di cui allart. 7 della L.
1497/39, specificando, altresi, che per le ulteriori richieste
si fa presente che a causa di un incendio avvenuto nel mese di novembre
dellanno 1979, non e stato possibile rinvenire la pratica di che trattasi e
quindi i relativi grafici e documenti;
Si giungeva, cosi, alla nota prot. 4290/CC del 23.03.2006, con la
quale lUfficio Sanatorie abusivismo e controllo del territorio del Comune,
nella persona del suo responsabile Arch. Omissis e del responsabile del
procedimento, geometra Omissis, dietro richiesta della sig.ra
Omissis, certificava che la pratica di sanatoria
intestata alla medesima, relativa allimmobile realizzato in difformita alla
concessione edilizia, e precisamente con laumento di
superficie utile e diversa destinazione duso di una parte
delledificio, era ancora in corso di istruttoria da parte dellufficio
scrivente;
Il 13 marzo 2009, Omissis e Omissis, nella qualita di
proprietari dellimmobile oggetto di condono edilizio - pratica Ornissise
nella qualita di unici eredi di Omissis, originariaintestataria della
pratica, chiedevano che latto concessorio in sanatoria
venisse a loro intestato, allegando, tra laltro, la dichiarazione di
successione dalla quale si evinceva che Omissis, coniuge superstite, aveva
rinunziato alleredita, e dichiarando di non avere mai ricevuto ne loro ne la
propria madre, richieste di integrazione e/o diniego da
parte della Soprintendenza ai BB.CC. relativamente al vincolo
paesaggistico, dopo la richiesta di Nulla Osta inoltrata in data 5.3.1999. Gli
stessi dichiaravano altresi che nella fase
di realizzazione delledificio eseguito dalla propria madre, giusta licenza
edilizia Omissise successive varianti, era stata occupata in buonafede una

240
porzione del fondo confinante per una dimensione massima della superficie
occupata dal fabbricato di m. 8 x 23 circa e
che il proprietario del terreno attiguo non ha mai prestato
opposizione relativa alloccupazione parziale del fondo medesimo;
Nel corso dellanno 2009, inoltre, un ulteriore scambio di
corrispondenza avveniva tra il Comune, che commissionava una perizia
tecnica ad un professionista esterno allo scopo di definire gli oneri urbanistici
ed economici ai fini della definizione della pratica,
lAUSL di Carini, che emetteva un parere di compatibilita igienico-
sanitaria del complesso alberghiero - esclusa la piscina - ed un perito di
parte, che certificava che tutta lopera era stata realizzata in conformita
al progetto di concessione edilizia in sanatoria e che listanza di condono e
stata integrata con tutta la documentazione prevista dallart. 26 della L.R.
37/85. Inutile dire che tutte le citate fonti appaiono in contraddizione tra di
loro. Infine, con lattestato di concessione edilizia in sanatoria rilasciato
con il n. Omissis (composto
da n. 05 pagine) larch. Omissis, dichiarava che dovevano intende
rsi assentite favorevolmente le istanze di concessione edilizia in sanatoria
ex L. 47/85, presentate dalla sig.ra Omissis, alla quale erano succeduti,
nella qualita di unici eredi i figli Omissis e Omissis, per le opere eseguite
in difformita della licenza edilizia n. omissis del
omissis, per la realizzazione di un fabbricato in contrada Omissis.
Detto attestato, tra laltro, riportava:
pagina 4, visti i bollettini postali di pagamento delloblazione
di: 1) lire 5.840.000 del 28.03.1986 - n.826; 2) di lire 5.840.000 del
26.03.1986; 3) lire 5.957.000 del 28.08.1986 - n. 623.
pagina 4, vista la nota del 22,09.1997 - p.11 10802, dellil.T.C.
con la quale si comunica che il calcolo dellobiezione e esatto. Nella stessa
nota risulta che, essendo lopera eseguita prima dellentrata in vigore della
L.R. 71/78, non e soggetta al pagamento degli oneri concessori.
Tali attestazioni danno conferma del sospetto circa il mancato pagamento
dellintera oblazione - segnatamente della seconda rata pari a 5.840.000 lire
- non essendo stato rinvenuto alcun documento a comprova del citato
versamento, asseritamente effettuato il 26 marzo 1983 e quindi in data
antecedente al primo; come invece asseverato dalla perizia di parte ed
attestata nel provvedimento di rilascio della concessione.
Le lungaggini, le contraddizioni e le carenze istruttorie, oltreche materiali,
rilevate nel procedimento sopra sommariamente descritto trovano
giustificazione alla luce delle notizie che emergono in capo ai soggetti
protagonisti della vicenda.
Omissis e Omissis, infatti, sono figli di Omissis
(classeOmissis), deceduto a Palermo il Ornissise gia reggente della
famiglia mafiosa di Capaci ed Isola delle Femmine, e di Omissis, il cui
fratello, Omissis, nato a Capaci il Omissis e stato tratto in arresto
nellambito delloperazione San Lorenzo 2 e successivamente condannato per
concorso in associazione mafiosa. Sul conto
di Omissis, sono emersi numerosi pesanti precedenti penali e di
polizia: - 20.12.2000, con sentenza a seguito di giudizio abbreviato,

241
veniva condannato, dal Tribunale di Palermo, per il reato di concorso in
associazione mafiosa art. 416 bis C.P.;
15.03.2002, con sentenza n. 814 veniva condannato dalla Corte
dAppello di Palermo per il reato di concorso in associazione mafiosa ex art.
416 bis C.P.; la sentenza si riferiva allarresto del 28.07.1999 per i reati
commessi in Palermo dal settembre 1982 in poi;
12.07.2004, gli veniva notificata lordinanza emessa dal Magistrato
di Sorveglianza di Palermo, avente n. 259/04 R.O. e n.87/03 R.G.M.S.
datata 12.05.2004, con la quale si applicava la misura della liberta vigilata
per la durata di anni 1 (uno);
17.01.2005, in ottemperanza al decreto di sequestro n. 201/04
RMP, emesso dal Tribunale di Palermo - Sezione Misure di
Prevenzione, il 28.12.2004, la Compagnia CC di Carini procedeva al
sequestro di beni riconducibili al citato Omissis classe 1959, alla madre
convivente Omissis e alla Omissis;
14.02.2008, il Tribunale di Palermo applicava la misura di
prevenzione della sorveglianza speciale della P.S. con obbligo di soggiorno
nel Comune di residenza per la durata di anni tre;
17.06.2008, sottoposto alla misura di prevenzione della
sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Capaci con
decreto n. 201/04 RMP del Tribunale di Palermo, notificato il 19/05/2008,
veniva denunziato, in stato di liberta per violazione di cui allart. 9 comma 2 L.
n.1423 del 27/12/1956, dalla Stazione CC di
Palermo per essersi allontanato dal Comune di Capaci senza
lautorizzazione dellA.G. competente;
18.04.2012, segnalato in atti da parte del Nucleo di Polizia Tributaria
della Guardia di Finanza di Palermo, per violazione dellart. 31 L. 646/82;
nello specifico ometteva di comunicare lavvenuta variazione patrimoniale pari
ad euro 132.450,00.

Si aggiunga che i legami tra le famiglie Omissis, di Capaci sono dimostrate


ed attestate, oltre che da stretti rapporti familiari - Omissis (classe
Omissis) e Omissis, (classe Omissis) sono, infatti, cognati, anche da
rilevanti interessi economici.
Risultano, a tal proposito, numerose compartecipazioni tra il
Omissis, (classe 1937) ed il Omissis, (classe 59), anche unitamente
ad altri soggetti mafiosi in numerose societa tra cui:
OMISSIS tra gli altri, erano soci Omissis (classe Omissis),
Omissis (classe Omissis), gia noto, e Omissis (classe Omissis).
OMISSIS, facente capo al boss mafioso Omissis (fondatore della
societa nel 1974), tra gli altri, si annoveravano quali soci, Omissis (classe
Omissis), Omissis (classe Omissis), Omissis (classe Omissis),
Omissis (classe Omissis), Omissis (classe
Omissis), Omissis (classe Omissis), Omissis (classe Omissis),
Omissis di cui si e gia ampliamente parlato in precedenza;
OMISSIS con sede in Palermo, via Omissis, si annoveravano
quali soci, Omissis (classe Omissis), Omissis (classe
Omissis), Omissis (classe Omissis) e Omissis (classe Omissis).

242
La societa aveva come oggetto lassunzione di pubblici appalti ed e stata
posta in fallimento il Omissis, poi oggetto di misura di prevenzione;
OMISSIS si annoveravano, tra gli altri, quali soci, Omissis (classe
Omissis), Omissis (classe Omissis), Omissis (classe Omissis). La
societa, costituita nel Omissis, aveva come oggetto la gestione, produzione,
trasformazione di Omissis;
OMISSIS si annoverano quali soci, Omissis (classe
Omissis), Omissis (classe Omissis) e Omissis (classe Omissis).

Ulteriori elementi che dimostrano la commistione dinteressi tra lefamiglie


Omissis con la consorteria criminale locale si rinvengono anche dai numerosi
negozi giuridici posti in essere nel tempo:
anno 1981, Ornissis (classe 1937), unitamente a Omissis
(classe Omissis) e Omissis (classe Omissis), cedevano un terreno, a
titolo gratuito, al Comune di Capaci;
anno 1986, Omissis (classe Omissis), unitamente a Omissis
(classe Omissis), Omissis, Omissis, Omissis e Omissis,
acquistavano una vasto terreno nella Contrada quattro Vanelle (distante
150/200 metri circa dal luogo dellesplosione della bomba che causo la strage
di Capaci del 23 Maggio 1992);
anno 1986, Omissis (classe Omissis), unitamente alla di lui moglie,
vendeva a Omissis (classe Omissis) e Omissis (classe Omissis),
rappresentati dai genitori Omissis (classe Ornissis) e Omissis, due
appartamenti per lire 200.000.000 (il Omissis, mafioso appartenente alla
famiglia di Capaci, e stato indicato come prestanome della suddetta cosca
mafiosa).
anno 1986, Omissis (classe Omissis) vendeva a Omissis
(classe Omissis) un appezzamento di terreno;
anno 1989, Omissis (classe Omissis), unitamente a Omissis
(classe Omissis) e Omissis (classe Omissis), ricevevano, da terzi, la
proprieta di un altro terreno;
anno 1990, Omissis e Omissis acquistavano da terzi un
immobile;

Si evidenzia, altresi, che la famiglia di Capaci ed Isola delle Femmine, il cui


reggente era proprio i/ Omissis (classe Omissis), faceva capo al
mandamento mafioso di San Lorenzo.
I collegamenti principali di Omissis (classe Omissis) erano con i seguenti
soggetti:
Omissis, nato a Palermo il Omissis (capomafia di Capaci);
Omissis, nato a Capaci il Omissis;
Omissis, gia noto;
Omissis, nato a Cinisi il Omissis (latitante e famigerato Omissis
di Cinisi).
Omissis, nato a Capaci i/ Omissis (Omissis pregiudicato),
azionista della nota Omissis. facente capo al boss mafioso Omissis di
Cinisi, e cugino di Omissis (classe Omissis).

243
(relazione della Commissione Prefettizia accesso agli atti che
accompagna il decreto di scioglimento)
Nel riferire delle attivit del mandamento allora capeggiato dal Riccobono
Rosario, Onorato offre una serie di indicazioni sulla collocazione del Bruno
Francesco nella galassia di Cosa Nostra degli anni 1982-1983 e sull'impegno
di quest'ultimo soprattutto nella zona di Isola delle Femmine Il
collaboratore di giustizia evidenzia la vicinanza stretta del Bruno a Riccobono
Rosario, Lo Piccolo Salvatore e Spatola Lino, tutti soggetti coinvolti nella
trame ma!iose pi sanguinarie dell'epoca, precisando che il Bruno faceva
parte della famiglia mafiosa di Isola delle Femmine, a quel tempo
ricomprcsa nel mandamento guidato da Riccobono Rosario.
Il collaboratore di giustizia dice di avere avuto notizia da Riccobono ..
dell'omicidio di . Enea Vincenzo, voluto dalla famiglia di Isola delle--
Femmine.
Secondo il racconto di Onorato, l 'Enea disturbava affari legati alle attivit
nel settore dell'edilizia di tale Vassallo Peppino, rappresentante della
famiglia di Isola delle Femmine.
Onorato precisa che interessati a questi affari del Vassallo erano pure il
Riccobono Rosario e il Lo Piccolo Salvatore, aggiungendo che l'omicidio
Enea era stato fortemente voluto dagli stessi Riccobono e Lo Piccolo e
dal Bruno Francesco. Viene rilevato, in primo luogo, un'incertezza nei ricordi
(pag. 29: " ... se non ricordo male .. era un omicidio voluto sempre dal.. .dalla
famiglia, era un certo Vassallo il rappresentante della famiglia di Isola")
che diverrebbe certezza in ordine ai soggetti che avrebbero voluto il delitto:
'Enea un omicidio voluto dalla famiglia di isola e in particolare da Bruno e
Vassallo", (19 febbraio 2015 sentenza 6 2015 corte di appello di palermo nel
processo per lomicidio di Vincenzo Enea da parte di Francesco Bruno)

2009 1 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO TRASMETTE PRG ADOTTATO


C.C. DELIBERA 33 1 AGOSTO 2007 PROT ASSESSORATO 41829 5.06.09

2009 4 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO ORDINANZA SINDACALE 13


Inquadramento del dipendente Croce Antonio, Comandante della P.M.,
nella qualifica apicale categoria giuridica "D3" Richiesta inquadramento,
avanzata dal Dottore Croce Antonio in data 5 giugno 2008: la risposta trova
accoglimento favorevole 48 ore prima dello svolgimento delle elezioni
amministrative del giugno 2009.

2009 29 MAGGIO D.R.S. 393 CANNOVA GIANFRANCO


ZUCCARELLO ANZA' DECRETO A.I.A. 393 ARPA PROVINCIA ASL
DISCARICA RIFIUTI MAZZARRA S ANDREA CONTRADA ZUPPA TIRRENO
AMBIENTE 18 LUGLIO 2014 OPERAZIONE TERRA MIA 10308 2011 7485 2011
CANNOVA ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE CANNOVA ARCHITETTO
GIANFRANCO 7485 11 10308 11 ORDINANZA CANNOVA PROTO FRATELLI
SODANO ASSESSORATO TERRITORIO AMBIENTE ANTONIOLI GIUSEPPE OIKOS
MAZZARRA S ANDREA DOMENICO PROTO SODANO NICOL SODANO
CALOGERO PADUANO VALERIA SOAMBIENTE MARIELLA LO BELLO MARIO
MOTTA SANTANASTASIA GULLO LUPO

244
2009 22 MAGGIO CANNOVA GIANFRANCO ZUCCARELLO ANZA'
DECRETO A.I.A. 393 ARPA PROVINCIA ASL DISCARICA RIFIUTI
MAZZARRA S ANDREA CONTRADA ZUPPA TIRRENO AMBIENTE 18 LUGLIO
2014 OPERAZIONE TERRA MIA 10308 2011 7485 2011 CANNOVA ORDINANZA
DI CUSTODIA CAUTELARE CANNOVA ARCHITETTO GIANFRANCO 7485 11
10308 11 ORDINANZA CANNOVA PROTO FRATELLI SODANO ASSESSORATO
TERRITORIO AMBIENTE ANTONIOLI GIUSEPPE OIKOS MAZZARRA S ANDREA
DOMENICO PROTO SODANO NICOL SODANO CALOGERO PADUANO VALERIA
SOAMBIENTE MARIELLA LO BELLO MARIO MOTTA SANTANASTASIA GULLO
LUPO

2009 22 MAGGIO ARRESTI DUE FUNZIONARI AL GENIO CIVILE DI


TRAPANI Stefano Bologna candidato a Sindaco nelle elezioni amministrative
di Isola delle Femmine il 6 e 7 giugno li definisce sciacalli, quei squallidi
personaggi che si definiscono politicanti ieri all'arrivo delle prime notizie che lo
vedevano protagonista a difesa di un imprenditore nostro concittadino vittima
di un tentativo di estorsione da parte di due funzionari del Genio Civile di
Trapani, sulla realizzazione di un insediamento turistico termale con ricettivita'
di circa 1400 posti letto a Fegotto, localita' del comune di Calatafimi-Segesta,
per conto della ditta ACQUAE CALIDADE DEL GOLFO S.rl. avente sede legale in
Isola delle Femmine e regolarmente registrata il 14.11.2007 e repertoriata al
n. 269033. Di propriet di LA FATA MARIA ANTONIA TOIA TIZIANA TOIA
GIUSEPPE TOIA LEONARDO GIUSEPPE L'impreditore nostro concittadino
attualmente impegnato per il tramite della ditta Solemar in un altro progetto
per la costruzione di una moderna struttura ricettiva quattro stelle, 200
camere e sala convegni da 800 posti. Progetto di Giuseppe Campagna, Mario
Lupo, Francesco Miceli e pubblicato da Francesco Miceli il 13-01-2006. Una
nuova struttura mastodontica che certamente dar lustro alla nostra cittadina
marinara e potr fungere da volano ad altre attivit imprenditoriali.
http://www.isfol.it/Normativa/Dettaglio_Normative/index.scm?id=14393&view
=1
I politicanti locali hanno strumentalizzato la notizia per proprio tornaconto
elettorale per tentare di screditare la lista Rinascita Isolana e sconfiggere in tal
modo il suo candidato a Sindaco Stefano Bologna. Hanno buttato fango sulla
mia persona. Solo il mio intervento ha sventato un atto di illegalit.........NON
SONO INDAGATO NON HO RICEVUTO NESSUNO AVVISO DI GARANZIA IO
SONO PER LA LEGALITA' .con riferimento al progetto di lottizzazione di
Calatafimi le successive conversazioni intercettate rendono evidente come il
CACCETTA, una volta contattato da un soggetto politico interessato alla pratica
(che si accerter identificarsi in BOLOGNA Stefano, candidato sindaco del
comune di Isola delle Femmine in occasione delle imminenti consultazioni
amministrative), prospetti al PIZZO la necessit di procedere nellattivit
criminosa su binari separati: da un lato si rende necessario evitare che i
progettisti e gli interlocutori politici siano posti a conoscenza delle grevi
richieste di tangenti avanzate: infatti, una volta avviato un rapporto di pi alto
livello il CACCETTA intende ottenere pi elegantemente e proficuamente la
promessa di incarichi pubblici da parte del BOLOGNA. Dallaltro lato non

245
disdegna di proseguire lattivit concussoria nei confronti dei professionisti, in
maniera riservata, con la richiesta di somme di denaro pi contenute ma di
immediata acquisizione.. (Intercettazione 11 marzo 2009) La
lottizzazione

2009 5 GIUGNO SINDACO PORTOBELLO TRASMETTE I REGIONE PRG


ADOTTATO CC 33 AGOSTO 2007 SCRIVANO ARDIZZONE D'ALIA BILLECI
SORELLE POMIERO MALIBLU TOIA LA FATA

2009 6 e 7 GIUGNO elezioni amministrative Bologna Candidato Sindaco con


la Lista Rinascita Isolana nel conteggio dei voti entra in posizione di minoranza
nel nuovo Consiglio Comunale Caltanisetta,Crisci,Billeci,Mannino,Mignano. La
maggioranza appannaggio di Portobello Sindaco Progetto Isola

2009 ELEZIONI AMMINISTRATIVE

Elettori 5.845 Elettori Maschi 2.950 Elettrici Donne 2.895

Elettori 1 sezione 1.480 Elettori 2 sezione 1.175 Elettori 3


sezione 950 Elettori 4 sezione 1.067
Elettori 5 sezione 1.173

CANDIDATI SINDACI:

Insieme Per il Rinnovamento Rubino Antonino

Rinascita Isolana Bologna Stefano

Progetto Isola Portobello Gaspare

RINASCITA ISOLANA SINDACO BOLOGNA BILLECI ORAZIO 177


CALTANISETTA GIUSEPPE 132 CARDINALE GIUSEPPE 47 COLONNA
SALVATORE 47 CRISCI FRANCESCO 164 CROCE GIOVANNA 47 FERRANTE
GAETANO 80 GUERCIO BARTOLA 62 MANNINO ANGELO 238MIGNANO
ROSARIO 95 MILLOCCA FRANCESCO 87 NEVOLOSO BENEDETTO 97 OLIVA
STEFANIA 20 RAPPA ROSARIO 85 TOTALI 1472 ISOLA PER TUTTI SINDACO
PORTOBELLO AIELLO MARIA FRANCESCA 82 AIELLO PAOLO 241 BALISTRERI
VINCENZO 58 BATTAGLIA ROSALIA 98 BILLECI PIETRA 41 CARDINALE ENRICO
60 CUTINO MARCELLO 155 DIONISI VINCENZO 100 GIUCASTRO ALESSANDRO
133 GUTTADAURO GIOVANNI 91 LUCIDO SALVATORE 60 PALAZZOTTO
SALVATORE 237 PELOSO ALBERTO 74 RISO NAPOLEONE 160 RISO ROSARIA
83 TOTALI 1645 INSIEME ISOLA DELLE FEMMINE SINDACO RUBINO
ANTONINO AIELLO GIUSEPPE 89 BRUNO ROSARIO 125 FANALE DANIELE 95
FONTANETTA BIAGIO 72 GIAMBANCO FILIPPO 36 GRADINO ROSARIO 112
LUCIDO GIAMPAOLO84 MANNINO VINCENZO 198 MISERENDINO LAURITA 40
MORENA GINO 79 NEVOLOSO ORAZIO 87 PAGANO GIUSEPPE 102 SCARPA
GIUSEPPE 68 STEFANINI VITO 57 TRIBOTO STEFANO 76 TOTALI 1320

246
2009 LUGLIO PORTOBELLO SINDACO NOMINA LA COMMISSIONE EDILIZIA
I Componenti della nuova Commissione Edilizia Comunale sono: -Presidente IL
Sindaco Portobello Professore Gaspare -Responsabile UTC Arch DArpa Sandro
-Ingegnere Span Giuseppe - amico e grande sostenitore delleletto Sindaco
Portobello -Geometra Dionisi Santo fratello del Vicepresidente del CC Dionisi
Vincenzo - Esperti delle varie materie inerenti ledilizia: Ingegnere Riso Pietro -
fratello dellAssessore Riso Napoleone Ingegnere Navarra Nicol Signor Di
Maggio Costantino amico e socio in affari dellAssessore Aiello paolo Signor
Giucastro Giuseppe padre del Presidente del CC Signor Giucastro A. Signor
Graziano Giuseppe padre del dipendente comunale dellUTC di Isola Graziano
Maurizio.

2009 3 LUGLIO PORTOBELLO SINDACO PELLERITO ADA LILIANA


MOGLIE RAPPA ROCCO DIPEND CATEGORIA D RESP SERVIZIO 4
TRIBUTI ORDINANZA 29 R.O. DEMOLIZIONI OPERE ABUSIVE

247
248
2009 17 LUGLIO PORTOBELLO SINDACO Tra la fine dellanno 2009 e
linizio del 2010 si concretizza lo scambio di favori tra il Sindaco Portobello e la
Sicileas con il Costruttore FARACI Fin Imm. VENDITA di TERRENO dalla
Sicileas 2000 mq o pi allo zio del Sindaco Portobello: Aiello Francesco Paolo e

249
suo cugino Aiello Giuseppe. Il terreno venduto risulta essere confinante con il
perimetro della concessione edilizia. FRANCESCO CRISCI ELABORATI TECNICI
Maggio Giugno 2010 per il rilascio della agibilit dei 55 appartamenti non
conformi al progetto approvato e al PRG sono in corso trattative con il geom
Impastato con il Sindaco Portobello e il Responsabile dellUfficio Tecnico Arch
DArpa Alessandro. CASTELLESE GIUSEPPE DI ALTOFONTE 25.03.42
ACQUISTA DA FERRARO PIETRO RAPPRESENTANTE LEGALE DELLA
SICILEAS FOGLIO 3 PARTICELLE 104-2274-2277-2282-2287-2289-2525-
2291-2522-2523 PER UN COMPLESSIVO DI MQ 3567 LATTO VIENE
STIPULATO DAL NOTAIO FICANI MAURIZIO REP 65538 REGISTRATO A
PALERMO 17.07.09 AL N 6052/1T TRASCRITTO A PALERMO IL 20.07.09 AI
NUMERI 39636/56913 PROCURATORE CARINI COSTRUZIONI SRL DI
ALTADONNA GIUSEPPE P 07.04.11 REP 98868 RICHIESTA LICENZA EDILIZIA
PIANO VOLUMETRICO PER 3 EDIFICI BIFAMIGLIARI IMPASTATO ELABORATI
TECNICI 2008 24 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO nella seduta del
Consiglio Comunale vengono discusse le opposizioni al PRG sia dalla Sicileas
che dalla Fin Imm per ottenere la sistemazione della pratica urbanistica prima
della fine dei lavori. Il Consiglio Comunale rigetta i ricorsi presentati anche
perch il Sindaco Portobello in quel periodo aveva persa la maggioranza. 2008
PORTOBELLO SINDACO la Sicileas vende il terreno con la concessione
edilizia alla Finanziaria Immobiliare Costruttori Faraci., il geometra Impastato
Giovanni Assessore al Comune di Isola delle Femmine diventa il
rappresentante" della Finanziaria Immobiliare allUfficio Tecnico Comunale
(autorizzazioni, permessi, varianti, allacci idrici etc etc ). Il geometra
Impastato proveniente da Partinico e residente a Isola delle Femmine viene
indicato come il progettista dei poteri forti per il territorio. Il geometra
Impastato da Assessore stato protagonista nella concessione edilizia n.
13/09 rilasciata in favore della Sorelle Pomiero snc di Pomiero Maria Grazia.
Pomiero Giuseppe altro personaggio noto alle cronache giudiziarie. 2007 28
GIUGNO PORTOBELLO SINDACO ARCHITETTO SANDRO DARPA UTC il
geometra Giovanni Impastato viene nominato assessore esterno al Comune di
Isola delle Femmine. Il geometra Impastato nelle elezioni amministrative del
2004 si era candidato, ottenendo 41 voti, con la lista Nuova Torre alternativa
alla Lista Isola per Tutti Portobello sindaco. Miracolo viene nominato
ASSESSORE da un suo avversario? La Sicileas S.pa. si oppone allatto di
revoca n 31 emessa dallUfficio tecnico Comunale di Isola delle Femmine, con
ricorso al TAR di Palermo nelludienza discussa il 23 novembre 2007, la Sicileas
S.pa. rappresentata e difesa dallAvvocato Immordino Giovanni vede accogliere
il ricorso che annulla di fatto il provvedimento di revoca n 31 emesso il
21.11.06 ritiene valida la concessione edilizia e il cambio di destinazione duso.
200703394 (PALERMO, SEZIONE 3) doc
... ? REPUBBLICA...84/07, proposto dalla Societ SICILEAS S.p.A., in persona
del legale ... SENTENZA ,sede di PALERMO ,sezione SEZIONE 3 ,numero
provv.: 200703394, Verifica appello
Numero ricorso:200700084 Il Comune di Isola delle Femmine rappresentato
dallAvvocato Lo Monaco in accordo con il Sindaco Gaspare Portobello. son
convinto di non oppormi. (seduta consiliare 24 novembre 2008). Quindi il
Sindaco Portobello Gaspare con larchitetto DArpa non impugnano la sentenza

250
del TAR al C.G.A. che sicuramente avrebbe bloccato la concessione. Anzi in
barba al Codice Etico dopo solo poche settimane danno un incarico legale
allavvocato Immordino avvocato (DELIBERA DI GIUNTA 61 23 7.09)
che aveva difeso la Sicileas contro il Comune di Isola delle Femmine.
Lavvocato Lo Monaco continua imperterrito nella sua attivit di Consulente del
Sindaco. 2006 21 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO atto di revoca n
31 delle concessioni edilizie n 2/200 e n 17 del 6.6.2006 intestate al Presidente
del consiglio di amministrazione della Sicileas S.p.a. dr. Ferraro Pietro:
Motivazioni: la 2/2000 era viziata in quanto doveva dar luogo, cos come da
PRG, ad un piano di lottizzazione (larea interessata era superiore ai 10.000mq.
Articolo 5 delle Norme tecniche di Attuazione del PRG Isola consiglio comunale
2.2.76 verbale n 3 Norme di Attuazione D.A. 83/1977, riproposto dalle norme
tecniche di attuazione Norme di Attuazione D.A. 121/1983, le zone stralciate in
precedenza con D.A. n 87 del 14.5.77 adottato con delibera consiliare n 20 del
29.1.82, munito del voto del C.R.U. 2/83 del 18.1.83.
La concessione edilizia n 2 del 2000 che prevedeva la costruzione di 153
stanze per ampliamento dellalbergo NONpoteva essere rilasciata, nel vecchio
PRG la destinazione duso dellarea classificata come zona C. ( Infatti il
Comune comunica al progettista del PRG dr. Aliqu dellavvenuto rilascio della
concessione edilizia n 2/2000 in modo da identificare larea come zona di
sviluppo turistico alberghiera, adottando cos tutti i parametri di riferimento).
La domanda che nasce spontanea riconosciuta la illegittimit
della licenza 2/2000 , perch la stessa non viene dallUfficio
Tecnico Comunale di Isola delle Femmine REVOCATA? La Proroga
Richiesta il 1.4.2004 e concessa il 27.7.04 viziata in quanto la
licenza 2/2000 al momento era gi scaduta. 2006 6 GIUGNO
PORTOBELLO SINDACO viene rilasciata la concessione edilizia in
VARIANTE n 17 per il cambio di destinazione duso delle unit
immobiliari da turistico ricettivo a residenziale, con una diversa
distribuzione degli interni per la definizione di 88 unit abitative
U.T.C. ARCHITETTO SANDRO DARPA. 2006 16 MAGGIO
PORTOBELLO SINDACO il Signor Ferraro Pietro richiede la
concessione edilizia in variante. 2006 26 APRILE PORTOBELLO
SINDACO BOLOGNA DIMISSIONATO 10 OTTOBRE 2005 MONICA
GIAMBRUNO ESAUTORATA DOPO LA COMMISSIONE EDILIZIA DEL 6
OTTOBRE 2005 la Commissione Edilizia esamina gli stessi
elaborati presentati nelle volte precedenti e COLPO di scena la
Commissione Edilizia esprime parere favorevole. (Estratto del
verbale della C.E.C. del 26/4/2006: visto la relazione tecnica
dellUTC del 20/9/05 si approva a condizione che in base al DM 1444 del
68 venga ceduta con atto unilaterale area a parcheggio) Il Piano
Regolatore Generale di Isola risultava essere in fase di adozione, per cui
NON si potevano rilasciare concessioni per 88 alloggi in unarea dove il
nuovo PRG prevede zona di sviluppo turistico alberghiero. 2005 29
GIUGNO PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA VICE SINDACO il Signor
Ferraro Pietro avanza richiesta di variante per il progetto autorizzato

251
con concessione edilizia. La pratica istruita dallUTC MONICA
GIAMBRUNO del comune viene posta allordine del giorno in
diverse sedute della Commissione Edilizia Comunale ma sempre
bloccata. 2004 27 LUGLIO BOLOGNA SINDACO Ufficio Tecnico
Comunale GIAMBRUNO MONICA concede la proroga alla licenza
2/2000 non AVVEDENDOSI che detta licenza 2/2000 al momento
della richiesta aveva perso efficacia in quanto decaduta. 2004 1
APRILE BOLOGNA SINDACO La Sicileas S.p.a. presenta allUfficio
tecnico Comunale un richiesta di una proroga di anni 2. Dalla
proroga dellinizio dei lavori non sono proseguiti e tantomeno
terminati. 2001 BOLOGNA SINDACO INIZIANO I LAVORI ALL SICILEAS
S.P.A. PER LA COSTRUZIONE DI 153 CAMERE 2000 BOLOGNA
SINDACO lUTC INGEGNERE FRANCESCA USTICANO del Comune di
Isola delle Femmine rilascia concessione edilizia la n 2/2000. per
la realizzazione di 153 camere con vocazione turistica ricettiva,
raggruppate a schiera su tre distinti corpi di fabbrica edilizia.
1999 BOLOGNA SINDACO la societ Sicileas Spa proprietaria
dellHotel Saracen per il tramite del suo Presidente del Consiglio
di Amministrazione avanza al Comune di Isola delle Femmine
richiesta di ampliamento della sua struttura alberghiera al fine di
realizzare 153 camere in zona C residenziale del PRG. SICILEAS
FARACI ONORATO VILLAGGIO LE PALERMO SARACEN RICORSO AL TAR
N.3394/07 Reg.
REPUBBLICA ITALIANA
Sent.
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
N.84 Reg. Gen.
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia, Sezione
ANNO 2007
Terza, ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso R.G. n. 84/07, proposto dalla Societ SICILEAS S.p.A., in
persona del legale rappresentate pro- tempore, elettivamente
domiciliata in Palermo Via Libert n.171 presso lo studio degli avv.ti
Giovanni e Giuseppe Immordino che li rappresentano e difendono;
CONTRO
- il Comune di Isola delle Femmine, in persona del Sindaco pro-
tempore, elettivamente domiciliato in Palermo, via S. Meccio n.25,
presso lo studio dellAvv.to Saverio Lo Monaco che lo rappresentata e
difende;
PER LANNULLAMENTO
- del provvedimento di revoca n.31 del 21 novembre 2006, con cui il
responsabile del III Settore UTC del Comune
di Isola delle Femmine ha revocato la concessione edilizia n.2 del 23
febbraio 2000, per la realizzazione di n.153 CAMERE con vocazione
turistica-ricettiva, raggruppate a schiera, su tre distinti corpi di
fabbrica, nonch la concessione edilizia di variante n.17, rilasciata il 6

252
giugno 2006, per il cambio di destinazione duso delle unit
immobiliari, da turistico-ricettivo a residenziale, con la realizzazione di
una diversa distribuzione degli interni per la definizione di n.88 unit
abitative;
- del parere prot. n.13337, del 6 novembre 2006, dellUTC;
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio dell'avv.to Saverio Lo Monaco,
per il comune di Isola delle Femmine;
Vista lordinanza cautelare di questa Sezione n. 197/07;
Viste le memorie prodotte dalle parti a sostegno delle rispettive
difese;
Designato relatore alla pubblica udienza del 23 novembre 2007 il
Primo Referendario avv.to Nicola Maisano;
Uditi gli avv.ti Giovanni e Giuseppe Immordino per la ricorrente e
l'avv. Fabio Armanno, in sostituzione dellavv. Saverio Lo Monaco, per
l'Amm.ne intimata;
Ritenuto in fatto e considerato in diritto quanto segue:
FATTO
Con ricorso notificato l11 gennaio 2007, e depositato il successivo 15
gennaio, la ricorrente ha impugnato: - il provvedimento di revoca
n.31 del 21 novembre 2006, con cui il responsabile del III Settore
UTC del Comune di Isola delle Femmine ha revocato la concessione
edilizia n.2 del 23 febbraio 2000, per la realizzazione di n.153 CAMERE
con vocazione turistica-ricettiva, raggruppate a schiera, su tre distinti
corpi di fabbrica, nonch la concessione edilizia di variante n.17,
rilasciata il 6 giugno 2006, per il cambio di destinazione duso delle
unit immobiliari, da turistico-ricettivo a residenziale, con la
realizzazione di una diversa distribuzione degli interni per la
definizione di n.88 unit abitative; - il parere prot. n.13337, del 6
novembre 2006, dellUTC.
In tale gravame vengono articolate le censure di: 1) Violazione e falsa
applicazione dellart. 21 nonies della legge 7 agosto 1990 n. 241.
Assoluta carenza di potere di revoca. Difetto di motivazione. 2)
Manifesta erroneit, contraddittoriet ed illogicit. Eccesso di potere
sotto il profilo dello sviamento dalla causa tipica. 3) Carenza dei
presupposti. Violazione del principio di conservazione degli effetti
giuridici. Difetto di motivazione. Erroneit manifesta. Contraddittoriet
manifesta. Eccesso di potere sotto il profilo dello sviamento dalla
causa tipica.
Sostiene parte ricorrente che limpugnato provvedimento sarebbe
stato adottato in assenza dei necessari presupposti per poter revocare
od annullare le concessioni edilizie rilasciate ed il comportamento

253
seguito dallamministrazione intimata sarebbe comunque
contraddittorio ed illogico.
Si costituito il Comune di Isola delle Femmine, che con memoria
ha replicato alle argomentazioni contenute nel ricorso e chiesto il suo
rigetto.
Con ordinanza cautelare n. 197/2007 questa Sezione ha in parte
sospeso lefficacia del provvedimento impugnato.
Alla pubblica udienza di discussione i procuratori delle parti hanno
insistito nelle rispettive tesi difensive ed il ricorso stato posto in
decisione.
DIRITTO
Il ricorso fondato.
Limpugnato provvedimento di revoca adottato dal Comune
di Isola delle Femmine risulta fondato sulla circostanza che la
concessione edilizia n. 2 del 23 febbraio 2000, rilasciata alla societ
ricorrente, sarebbe illegittima in quanto per la zona in considerazione
non era stato adottato alcun piano di lottizzazione, alla cui esistenza
gli strumenti urbanistici vigenti subordinavano la possibilit di
rilasciare concessioni edilizie.
In via derivata sarebbe illegittima anche la proroga del termine per
lultimazione dei lavori, concessa nel 2004, e peraltro affetta anche
dallautonomo vizio di derivare da una richiesta inoltrata
successivamente alla scadenza del termine originariamente accordato,
e la concessione al cambio di destinazione duso n. 17 del 6.6.2006.
Assolutamente dirimente, ai fini della definizione della presente
controversia, risulta la nota del 6.2.2007 a firma del responsabile del
III settore del Comune di Isola delleFemmine.
Con tale nota viene chiarito che, per la zona in questione, esistevano
piani particolareggiati efficaci dal maggio 1992 e scaduti nel maggio
2002.
Da tale circostanza si ricava che il 23 febbraio 2000, data in cui
stata rilasciata la concessione edilizia in favore della ricorrente, nella
zona era vigente un piano particolareggiato e quindi, contrariamente a
quanto posto a fondamento dellimpugnato provvedimento di revoca,
la concessione edilizia n. 2 del 2000 stata rilasciata nel rispetto delle
prescrizioni urbanistiche che subordinavano la possibilit di adottare
tali atti alla previa pianificazione particolareggiata.
Risulta quindi fondato il motivo articolato da parte ricorrente con il
quale si deduce lassenza dei necessari presupposti per ladottato
provvedimento di autotutela.
Appare opportuno puntualizzare che risulta illegittimo anche
lannullamento della proroga del termine di ultimazione dei lavori
oggetto delloriginaria concessione, anche qualora si ritenga che

254
lamministrazione abbia inteso annullare tale atto per essere
intervenuto sulla base di una richiesta non inoltrata tempestivamente.
E infatti evidente che tale proroga ha ormai esaurito i suoi effetti -
consentire il completamento dei lavori - e non si capisce, n viene
esplicitato, quale sarebbe linteresse concreto allannullamento di un
tale atto, separatamente alla caducazione degli effetti della
concessione a cui afferisce.
Ovviamente illegittimo poi lannullamento della concessione di
variante n. 17 del 6 giugno 2006, fondato sullipotizzata illegittimit
derivata di tale atto, in conseguenza dellasserita, ma non sussistente,
illegittimit della concessione n. 2 del 2000.
In conclusione il ricorso deve essere accolto e, per leffetto,annullati i
provvedimenti impugnati.
Sussistono giusti motivi per disporre la compensazione tra le parti
delle spese del giudizio.
P. Q. M.
il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia, Sezione terza,
accoglie il ricorso in epigrafe e, per leffetto, annulla i provvedimenti
impugnati.
Dispone la compensazione tra le parti delle spese del giudizio.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'Autorit
Amministrativa.
Cos deciso in Palermo, nella Camera di Consiglio del 23 novembre
2007

2009 3 LUGLIO PORTOBELLO SINDACO ORDINANZA N 29 DI


RIPRISTINO DELLO STATO DEI LUOGHI RAPPA ROCCO DIPENDENTE
DEL COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE ORDINANZA DI RIPRISTINO DELLO
STATO DEI LUOGHI RAPPA ROCCO

2009 5 SETTEMBRE RAPPA ROCCO FALCONE FABIO QUERELA ALL PS


MONDELLO CRIVELLO VINCENZO RIBBENI VERONICA PR 2156 2009
TI AMMAZZEREI TI DENUNCIO TI FACCIO PERDERE IL POSTO DI LAVORO
SEI UN PEZZO DI MERDA SEI UN FANGO 14 08 09

2009 7 AGOSTO PORTOBELLO SINDACO 2009 7 AGOSTO 2009/2014


ORDINANZA 42 PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA SINDACO SERVIZIO
DI VOLONTARIATO PER QUESTO ANNO NON CAMBIARE

2009 8 SETTEMBRE PORTOBELLO SINDACO INTERROGAZIONE


RINASCITA ISOLANA SULLA CONVENZIONE CON LA MAGGIOLI S.p.a.
PER LA GESTIONE DELLE AREE DI PARCHEGGIO COMAMNDANTE CROCE
RISPOSTA DEL SINDACO PORTOBELLO

255
2009 8 SETTEMBRE PORTOBELLO SINDACO INTERROGAZIONE
RINASCITA ISOLANA SULLA CONVENZIONE CON LA MAGGIOLI S.p.a.
PER LA GESTIONE DELLE AREE DI PARCHEGGIO COMANDANTE CROCE
RISPOSTA DEL SINDACO PORTOBELLO

2009 8 SETTEMBRE 2009 8 SETTEMBRE PORTOBELLO SINDACO


INTERROGAZIONE RINASCITA ISOLANA CONVENZIONE
ASSOCIAZIONI COMANDANTE VIGILI URBANI ANTONINO CROCE
protezione civile delibera giunta 62 23 07 09

2009 8 SETTEMBRE PORTOBELLO SINDACO INTERROGAZIONE


RINASCITA ISOLANA CONVENZIONE ASSOCIAZIONI COMANDANTE
VIGILI URBANI ANTONINO CROCE protezione civile delibera giunta
62 23 07 09 Al Presidente del Consiglio Comunale di Isola delle
Femmine DELIBERA DI GIUNTA 62 23 LUGLIO 2009 Il Sindaco d
lettura della seguente proposta di deliberazione:
Approvazione convenzione con lAssociazione di volontariato e
Protezione Civile Vigili del Fuoco in congedo per controllo, vigilanza e
prevenzione.
LA GIUNTA COMUNALE
Premesso che, anche per la corrente stagione turistica, questa
Amministrazione ha la necessit di rafforzare la propria sorveglianza sul
territorio, nonch di programmare interventi di primo soccorso e di controllo in
occasione delle manifestazioni dellEstate Isolana;
Ritenuto che, a tal uopo, si deciso di coinvolgere, come gi fatto in passato,
lAssociazione di volontariato e Protezione Civile Vigili del Fuoco in congedo la
quale, nelle passate collaborazioni, ha dato ampia dimostrazione di saper porre
in essere tutti quegli interventi atti ad assolvere agli scopi di assistenza e
garanzia necessarie per il buon andamento della stagione turistica;
Rilevato che detta associazione pu essere anche coinvolta nellattivit di
vigilanza delle aree pedonali e delle aree di sosta a pagamento;
Vista la nota del 17.6.2008, acquisita al prot. n.7956 in data 18.6.2008, con la
quale la suddetta Associazione si dichiara disponibile a rinnovare il rapporto di
convenzione anche per il corrente anno anche con le nuove attivit;
Visto lo schema di convenzione predisposto dai competenti uffici comunali;
Ritenuto di dover fissare in 25.000,00 lammontare del contributo da
erogare a titolo di rimborso spese allAssociazione stessa, riservandosi di
valutare in prosieguo
eventuali ulteriori rimborsi da corrispondere allAssociazione sulla base delle
collaborazioni che verranno richieste da questa Amministrazione;
DELIBERA
1. Di approvare lo schema di convenzione da stipularsi tra questo Comune e
lAssociazione di volontariato e Protezione Civile Vigili del Fuoco in congedo,
che allegato alla presente ne costituisce parte integrante e sostanziale, con il
quale si affidano alla succitata Associazione i servizi di Vigilanza Ambientale, di
collaborazione nellorganizzazione delle manifestazioni turistico ricreative e di
vigilanza delle aree pedonali e di sosta a pagamento.

256
2. Attribuire al personale di detta associazione la qualifica di ausiliari della
sosta;
3. Fissare in 25.000,00 lammontare del contributo da erogare a titolo di
rimborso spese allAssociazione stessa, riservandosi di valutare in prosieguo
eventuali ulteriori rimborsi da corrispondere allAssociazione sulla base delle
collaborazioni che verranno richieste da questa Amministrazione;
4. Dare atto che lonere di che trattasi verr sostenuto con i proventi della
vendita dei biglietti della sosta a pagamento, i cui parcometri sono stati istallati
dalla ditta Maggioli Service che a differenza dellanno precedente ha dichiarato
di non poter procedere al controllo, ed ha accettato la riduzione del compenso
limitandolo al 25% del ricavo della vendita dei biglietti.
5. Dare atto che lentrata derivante dallincasso dei parcometri verr iscritta
nel corrente bilancio, in corso di formazione, come segue:
Quanto alla parte di competenza comunale verr introitata sul Cap. 482.2
Entrata;
La parte di competenza della Ditta Maggioli e dellAssociazione Nazionale
Vigili del Fuoco in Congedo verr imputata sia in entrata che in uscita alla
voce partite di giro servizio per conto terzi Vista la superiore proposta di
deliberazione, corredata dei prescritti pareri;
Con voti unanimi favorevoli, espressi per alzata di mano, accertati e proclamati
dal Presidente;
DELIBERA
Approvare la superiore proposta di deliberazione.
Quindi, con successiva votazione unanime, palesemente espressa per
alzata di mano, ritenuta lurgenza di provvedere al pi presto alla stipula della
convenzione in argomento;
DICHIARA
Il presente atto IMMEDIATAMENTE ESECUTIVO

2009 11 SETTEMBRE RAPPA ROCCO COLLEGIO DI CONCILIAZIONE ART


65 DECRET LEGSV 165 2001 DIPENDENTE D1 DETERMINA 458 31 12
08 TRIBUTI TRASFERITO SENZA CARICHI LAVORO VIGILI ATTI ILLEGITTIMI
NON PRESENTE LA FIGURA D1 NELLA PIANTA ORGANICA DELLA POLIZIA
MUNICIPALE

2009 2 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO COMUNE DI ISOLA DELLE


FEMMINE DETERMINA N. 263.pdf 1 SETTORE Rimborso spese legali
al Sindaco prof. Gaspare Portobello - procedimento penale n.3762/05
R.G.N.R. EURO 11.383,20 RIMBORSO SPESE LEGALI AD EX CONSIGLIERI
PER LA DIFESA GIUDIZIO 9878 1999 OCCUPAZIONE SALA CONSILIARE
IMPORTO COMPLESSIVO 287.862,91 DETERMINA 1 SETTORE 263 29
OTTOBRE 2009 DETERMINA I SETTORE N 54 DEL 18 giugno 2010
-.Visto lart. 1 della legge 8 giugno 1990, n. 142, recepita dallart. 1 della
L.R.11 dicembre 1991, n.48; Visto lart. 3 del D.Lgs. 3 febbraio 1993, n. 29;
Visto lart. 6 della legge 15 maggio 1997, n. 77; Visto lart. 2 della L.R. 7
settembre 1998, n. 23Vista la determinazione sindacale n13 del 28/06/07 con
la quale stato conferito lincarico di responsabile della posizione organizzativa
del I Settore Amministrativo, cos come previsto ai sensi della Legge n.

257
142/90, art. 51, comma 7, cos come recepito dallart. 1, comma 1, lettera h,
della legge regionale n. 48/91 alla sig.ra Nunzia Pirrone; Vista la legge
8.6.1990, n. 142, recepita con modifiche dall'art. 1 della L.R. 11.12.1991, n.
48; Visto lO.A.EE.LL. vigente in Sicilia;
Premesso: Che con determinazione del Responsabile del I Settore n33 del
30/01/2007, si riconosciuto il diritto del prof. Gaspare Portobello ad ottenere
il rimborso delle spese legale sostenute, nella qualit di Sindaco di questo
Comune, per la propria difesa nel procedimento penale n.3762/05 R.G.N.R.
conclusosi con sentenza n. 761 del 12/10/2006 emessa dal G.I.P. del Tribunale
di Palermo che ha dichiarato il non luogo a procedere; Che, pertanto, con la
medesima determina si provveduto alla liquidazione di una somma pari ad
3.636,35; Che, con determina del Direttore Generale n54 del 30/12/2008 si
proceduto al rimborso dellimporto non ancora corrisposto, stabilendo, per
motivi di Bilancio, di provvedere alla liquidazione in due soluzioni, di cui la
prima di 2.998,55; Considerato che non potendosi provvedere, per motivi di
bilancio, alla liquidazione dellimporto non ancora corrisposto pari a
complessivi 4.748,30 a saldo, si pu procedere alla liquidazione di un
ulteriore acconto di 3.500,00; DETERMINA 1. Di procedere al rimborso di
un ulteriore acconto al signor Portobello Gaspare, sulle spese sostenute per la
propria difesa nel giudizio subito, nella qualit di Sindaco di questo Comune,
innanzi al Tribunale di Palermo ufficio del GIP, conclusosi con la sentenza
n761/06 R.G.N.R. per un importo pari ad 3.500,00; 2. Impegnare la
predetta spesa sul Cap. 124 alla voce spese legali del corrente Bilancio che
presenta la necessaria disponibilit (Imp. N. 1159/2009); IL RESPONSABILE
DEL SETTORE AMMINISTRATIVO - Nunzia Pirrone
http://www.comune.isoladellefemmine.pa.it/download/oggetto_atti/DETERMIN
A%20N.%20263.pdf

2009 6 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO ALBERT VERBALE DI


SOPRALLUOGO 15238 IMMOBILE DI BOLOGNA GAETANO PADRE
DELLEX SINDACO STEFANO IN VIALE MARINO 10 RICHIESTA
PROVVEDIMENTI ADOTTATI A SEGUITO NOTA 11852 29 AGOSTO 2013
CISTERNA DACQUA ABUSIVA RELAZIONE SOPRALLUOGO A QUATTRO IMOBILI
QUADRIFAMILIARI MANCANZA DI NULLA OSTA ESECUZIONI LAVORI N 64 15
APRILE 1975 REALIZZAZIONE DI QUATTRO VILLETTE MANCANZA DI UN PIANO
DI LOTTIZZAZIONE O DI UN PIANO PARTICOLAREGGIATO ASSENZA DI
PARERE DELLA SOPRINTENDENZA

2009 13 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO Deliberazione di G.M. n. 90 del


13/10/2009 sono state accettate le condizioni riportate nel decreto Dirigenziale
n. 1314/S2; 2005 9 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO VICE PROSSIMO
ALLE DIMISSIONI STEFANO BOLOGNA DELIBERA GIUNTA n 104 approvato il
progetto esecutivo dei lavori di Ristrutturazione e adeguamento del corpo A
della scuola materna di Isola delle Femmine dellimporto complessivo di
289.000,00 redatto dalling. Nicolo Navarra Responsabile unico del
procedimento: arch. Sandro DArpa il maggiore onere verr reperito con la
devoluzione del mutuo della CC.DD.PP. posizione n 4418035/00 approvato
con determinazione del Responsabile dellUfficio Tecnico n 106 del

258
02/10/2009 2005 6 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA VICE
PROSSIMO LE DIMISSIONE DEL 10 OTTOBRE 2015 nota prot. n. 6401 il
professionista incaricato ha trasmesso un progetto di ristrutturazione ed
adeguamento del corpo A della scuola materna del Comune di Isola delle
Femmine; 2005 19 MAGGIO PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA VICE
PROSSIMO ALLE DIMISSIONI DEL 10 OTTOBRE 2015 Deliberazione di
G.M. n 95 del 19/05/2005 stato affidato l'incarico di DL, misura contabilit,
liquidazione ed assistenza al collaudo, coordinamento per la sicurezza in fase di
progettazione ed esecuzione dei lavori di ristrutturazione dei due plessi della
scuola materna di Isola delle Femmine, all'Ing. Nicol Navarra; Con D.D. n.
1314/S2 dell'Assessorato Lavori Pubblici stato concesso il finanziamento della
somma di 389.000,00 per la realizzazione dei lavori di "Ristrutturazione ed
adeguamento del corpo A della scuola materna di Isola delle Femmine"

2009 15 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO DELIBERA G.M. N.94.pdf


INCARICO ALLAVV. SAVERIO LO MONACO PER COSTITUZIONE
NELLATTO DI CITAZIONE IN OPPOSIZIONE A DECRETO INGIUNTIVO
CON CHIAMATA DI TERZO Billeci Orazio, DELIBERA GIUNTA 8 18 GENNAIO
2008 287.862,91 OCCUPAZIONE SALA CONSILIARE 1999 DETERMINA
1 SETTORE 263 29 OTTOBRE 2009 DETERMINA I SETTORE N 54 DEL
18 giugno 2010 EURO 11.383,20

2009 21 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO ORDINANZA 63


RIPRISTINO ABUSO EDILIZIO VIALE MARINO 10 NULLA OSTA 75 01-
03.71 PROT 3169 18.09.70 PADRE DEL'EX SINDACO STEFANO BOLOGNA
ordinanza ripristino Bologna Gaetano

2009 21 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO ORDINANZA DI


RIPRISTINO N62 COGNATO DEL SINDACO PORTOBELLO Crivello
Vincenzo nato a Isola delle Femmine il 09 08 45 e ivi residente in via Cavour
n32 2009 21 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO ORDINANZA DI RIPRISTINO
N62 COGNATO DEL SINDACO PORTOBELLO Crivello Vincenzo nato a Isola
delle Femmine il 09 08 45 Cavour n32 LICENZA 12 92 FOGLIO 2 PARTICELLA
426 2009 21 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO ORDINANZA DI RIPRISTINO
N62 COGNATO DEL SINDACO PORTOBELLO Crivello Vincenzo nato a Isola
delle Femmine il 09 08 45 e ivi residente in via Cavour n32

2009 21 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO COMITATO LEGALITA'


ORDINANZA DI RIPRISTINO N62 COGNATO DEL SINDACO PORTOBELLO
Crivello Vincenzo Cavour LICENZA 12 92 FOGLIO 2 PARTICELLA 426 ROMEO
ANTONINO VIA FALCONE 68

2009 28 OTTOBRE SINDACO PORTOBELLO ALBERT RICHIRDTS


LIQUIDAZIONE ARRETRATI A SEGUITO SENTENZA 2927 DEL 2007
BOLOGNA PORTOBELLO LUCIO AIELLO FIORENZA DEBILITI FUORI
BILANCIO1 Richiesta liquidazione arretrati, Albert

259
2009 10 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO DARPA UTC i ROS nel
quadro delloperazione Rebus hanno disposto il sequestro di beni siti nel
territorio di Isola delle Femmine perch riconducibili al clan mafioso Madonia-Di
Trapani. In particolare pare si tratti a detta degli organi di stampa di
immobili siti in via Passaggio del Coniglio n. 4 le cui risultanze catastali
potrebbero condurre a terreni, opifici e appartamenti intestati a tali DArpa
Vincenzo, Massimiliano, Pietro e Collura Vincenza: prescindendo dai motivi di
rilevanza penale dei fatti, che sar la Magistratura a valutare, i legami di
parentela che stringono possibili prestanome di potenti boss mafiosi al capo
dellUTC isolano, aggiungono dolore e sgomento ad un clima gi di
considerevole tensione e sospetto. E sul punto il sindaco, pi volte sollecitato
dalla minoranza, si sempre rifiutato di esprimersi.
Infine, last but not least, nel novembre 2009 il Giornale di Sicilia ha pubblicato
la notizia del pentimento di Razzanelli Giovanni, cittadino di Isola delle
Femmine, che ha fatto parte della task force elettorale del gruppo Progetto
Isola: egli ha affermato di essere un estorsore di Cosa Nostra e che Bruno
Pietro continua a muoversi a Isola delle Femmine. Lanalisi dei fatti in
questione conduce a ritenere sussistenti sospetti circa un ruolo delle famiglie
Pomiero e Bruno nel successo elettorale del gruppo Portobello addirittura
nella formazione della stessa lista civica Progetto Isola e nella stessa
gestione della macchina amministrativa, se poi dovesse esser confermata la
parentela tra i vertici dellUTC e possibili prestanome dei Madonia-Di Trapani,
la situazione sarebbe davvero grave e richiederebbe una netta presa di
posizione anche e soprattutto da parte di quanti, nella maggioranza, colgono la
seriet del problema.

2009 19 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO DETERMINA 3 SETTORE


122 ARCH CATALANO ALBERT ARCH GIACOMO COLLURA ARCH UGO
MADIA INGEGNERE NAVARRA GESTIONE BOLOGNA STEFANO G.C. n 112
20 09 01 G.C. 163 06.10.03 G.C. 178 22 10.03 DARPA ATI AERTECNO COTTONE
MARCO
Lavori di ristrutturazione ed adeguamento del corpo B della scuola materna di
Isola delle Femmine - Redazione della documentazione tecnico-progettuale da
allegare alla domanda di parere di conformit alla normativa antincendio
relativa alla scuola materna corpo B - Liquidazione fattura n. 2 del 09/06/2008
ing. Andrea Antonino Navarra.
Relazione istruttoria:
Premesso che:
_ con Del. G.C. n 112 del 20 settembre 2001, stato approvato il progetto di
massima dei lavori di ristrutturazione ed adeguamento dei due complessi della
scuola materna di Isola delle Femmine redatto dall'arch. Alberto Catalano, per
l'importo complessivo di 798.827,00;
_ con Del. G.C. n 153 del 7 dicembre 2001 stato affidato l'incarico di
progettazione esecutiva, DL, misura e contabilit e coordinamento per la
sicurezza agli arcch. Giacomo Collura e Ugo Madia;
_ la somma di 342.000,00 per finanziare il lavori di cui all'oggetto, cos
ripartita:
1. con fondi della regione siciliana, per l'importo di complessivi 195.390,44,

260
risultanti dalla somma di 142.000,00 concessi con D.D.G. 1050 del 13
dicembre 2002, e di 53.390,44 concessi con D.D.S. 867 del 13 ottobre 2003;
2. per l'importo di 81.100,20 tramite mutuo con la CDP (pos. 4440001/00),
risultante dalla devoluzione dei residui dei mutui pos. n 4308874 e n
4283268, concessa con determina del direttore generale della CDP del 16
settembre 2003;
3. .per l'importo complessivo di 65.509,36 grazie all'utilizzo del residuo dei
mutui CDP pos. n 4247035, per l'importo di 14.916,03, e pos. n 4317308
per l'importo di 50.593,33, concessi con autorizzazione n 2128/03 del
dirigente del servizio edilizia scolastica ed universitaria della regione siciliana,
pervenuto all'Amm. comunale con nota ns. prot. 13128 del 16 settembre 2003,
e relativamente ai quali si stanno perfezionando le procedure di concessione
con la CDP;
_ Con Del. G.C. 163 del 6 ottobre 2003 stato approvato il progetto dei lavori
di ristrutturazione e adeguamento dei due complessi della scuola materna di
Isola delle Femmine - II stralcio esecutivo.
_ Con Del. G.C. n 178 del 22 ottobre 2003 stato approvato il relativo bando
di gara dell'intervento in oggetto;
_ I lavori sono stati affidati all'ATI costituita dalle imprese Cottone Marco, con
sede in via duca degli Abruzzi, 151, S.Giuseppe Jato (PA) (capogruppo) e
AERTECNO, srl (PA), con contratto repertorio 822/2004 del 13 aprile 2004;
_ L'impresa si aggiudicata i lavori con il ribasso del 18,88% quindi per
l'importo contrattuale di 187.397,74, dati dalla somma di 175.979,74 per
lavorazioni oltre ad 11.418,00 per sicurezza;
_ in data 26/04/2004 gli archh. Ugo Madia e Giacomo Collura, nella qualit di
direttori dei lavori, consegnavano i lavori di ristrutturazione allA.T.I. Impresa
Geom. Marco Cottone e Aertecno s.r.l. aggiudicataria dellappalto;
_ in data 03.06.04 stato redatto dalla D.L. processo verbale di sospensione
lavori, a causa del grave stato di conservazione delle strutture in cemento
armato;
_ con la nota del DL ns. prot. n 7093 del 9 giugno 2004, a seguito del grave
degrado rilevato in sede di effettuazione dei lavori, si chiesto di effettuare le
indagini strutturali per l'importo presunto complessivo di 6.295,01, IVA
compresa al 20%;
_ Le indagini strutturali in sito e in laboratorio sono state eseguite dalla ditta
Geolab srl, con sede a Palermo in via Guamaschelli n. 7 su incarico della D.L.,
che ha predisposto la realizzazione delle seguenti indagini: prelievi di campioni
da sottoporre a prova meccanica, misura della profondit di carbonatazione,
prove
non distruttive col metodo combinato sclerometrico ultrasonico che hanno
evidenziato una situazione di degrado generalizzato delle parti strutturali dei
due edifici.
_ Seguivano le dimissioni degli arcch. Madia e Collura, accettate con Del. Di
G.M. n 49 del 10/03/2005;
_ Con successiva Del. Di G.M. n 95 del 19/05/2005 stato conferito lincarico
di direttore dei lavori, misura, contabilit, liquidazione e assistenza al collaudo,
coordinamento sicurezza dellesecuzione dei lavori di cui sopra, alling. Nicol
Navarra che, in data 06/06/2005 prot. 6401 ha trasmesso un progetto di

261
variante del corpo B individuando gli interventi e le tecnologie da porre in atto
per il risanamento degli elementi costituenti la struttura, interventi da
realizzare, insieme a quelli precedentemente previsti nel secondo stralcio
esecutivo, solo su uno degli edifici che costituiscono il complesso scolastico, in
particolare quello in cui sono gi stati avviati i lavori, cio quello indicato come
corpo B;
_ Quindi i lavori sono stati sospesi in data 01/02/2006, in attesa che il D.L.
proponesse la perizia di variante e suppletiva di che trattasi;
_ In data 13/04/2006 il Sindaco con nota prot. n. 5324 ha trasmesso
allAssessorato Pubblica Istruzione la 2 perizia di variante e suppletiva di cui
in oggetto, trasmessa dalling. Nicola Navarra in pari data;
_ La 2 perizia di variante, approvata con Deliberazione di G.M. n. 54 del
28/04/2006;
Visti:
_ la Del. di G.C. n. 92 del 03/09/2007, con la quale stato approvato il conto
finale e il certificato di regolare esecuzione;
_ la fattura n. 01 del 07/05/2007 dell'A.T.I. Cottone - Aertecno s.r.l. part. IVA
05306400820, con sede in via Duca degli Abruzzi, 151 a San Giuseppe Jato
(PA), relativa al saldo finale di complessivi 1.236,64, di cui 1.124,22
imponibile ed 112,42 per I.V.A. al 20%, acquisita al prot.n. 5374 del
08/05/2007 _ la fattura n. 9/07 dell'ing. Nicol Navarra, relativa al saldo per la
DL e per il coordinamento in fase di esecuzione, di complessivi 34.077,10 da
cui detrarre la ritenuta d'acconto del 20% pari ad . 5.429,52, acquisita al
prot.n. 8158 del 13/07/2007;
Considerato che :
_ lavori sono stati ultimati in tempo utile e corrispondono alle registrazioni
fatte nei registri contabili dei quali stata eseguita la revisione;
_ i lavori sono stati eseguiti a regola darte;
_ i lavori sono stati eseguiti in base ai termini contrattuali;
_ non risulta al responsabile del procedimento che limpresa abbia fatto
cessione di crediti a favore di terzi;
_ Sia la ditta esecutrice dei lavori che il professionista sono stati regolarmente
pagati;
_ Per definire la pratica occorre richiedere il parere di conformit alla
normativa antincendio di cui all'art. 2 del DPR 12/01/1998 n. 37;
_ il personale tecnico dell'Amministrazione indisponibile, poich l'organico
comunale gi interamente impegnato per i compiti istituzionali;
_ Con Deliberazione di G.M. n. 29 del 19/03/2008 stato affidato l'incarico per
la redazione della documentazione tecnico-progettuale da allegare alla richiesta
di parere di conformit alla normativa antincendio relativa alla scuola materna
corpo B" alling. Andrea Antonino Navarra nato a Palermo il 14/06/1978 e
residente in Palermo Via Castelforte n. 98 iscritto allOrdine degli Ingegneri
della Provincia di Palermo sez. A al n. 7118;
_ Con nota prot. n. 430 dell'8/01/2009 stato emesso il parere di conformit
antincendio relativo alla scuola materna corpo B ;
_ Vista la fattura n. 02 del 09/06/2008 presentata dall'Ing. Andrea Navarra,
tecnico incaricato per la redazione della documentazione tecnico-progettuale
da allegare alla domanda di parere di conformit alla normativa antincendio

262
relativa alla scuola materna corpo B, pari ad 3.000,00 compreso la ritenuta
d'Acconto del 20% pari a 588,24;
_ Vista la determina n. 25 dell11/02/2009 del responsabile del settore III;
DETERMINA
_ Di revocare la determina n. 25 del 11/02/2009 del responsabile del settore
Tecnico, in quanto il capitolo non presenta la disponibilit sufficiente alla
liquidazione della fattura;
_ Di impegnare la somma di 3.000,00 comprensivi di oneri accessori sul
capitolo 2098 incarichi a professionisti finanziati con gli oneri concessori;
_ effettuare la liquidazione della fattura n. 02 del 09/06/2008 all'ing. Andrea
Antonino Navarra, relativa al saldo per la redazione della documentazione
tecnicoprogettuale da allegare alla domanda di parere di conformit alla
normativa antincendio relativa alla scuola materna corpo B , di complessivi
3.000,00 da cui detrarre la ritenuta d'acconto del 20% pari ad 588,24 acquisita
al prot. n. 14516 del 28/11/2008, imputando la spesa sul capitolo 2098
incarichi a professionisti finanziati con gli oneri concessori;
_ di trasmettere copia del presente atto al responsabile del servizio finanziario,
per lemissione del mandato di pagamento, in favore dell'ing. Andrea Antonino
Navarra, relativa al saldo per la redazione della documentazione
tecnicoprogettuale da allegare alla domanda di parere di conformit alla
normativa antincendio relativa alla scuola materna corpo B , di complessivi
3.000,00 da cui detrarre la ritenuta d'acconto del 20% pari ad . 588,24,
mediante bonifico sul C/C della Banca INTESA San Paolo, con Codice IBAN
IT35A0306904632615313326434.
Il Responsabile del Settore arch. Sandro D'Arpa imp. 1320/09
Si esprime parere favorevole sulla copertura finanziaria.
Il Responsabile del Servizio Finanziario Rag. Biagio Fontanetta

2009 19 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO ARTA PROT 85871 19 11 5


RISPOSTA PROT 9000 05 06 09 RICHIESTA INTEGRAZIONE VAS GERNIO
PORTO GEOLOGICO AGROFORESTALE FIRME PRESIDENTE CONSIGLIO E
PROGETTISTA

2009 23 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO INGEGNERE RAPPA


ROCCO LICENZA EDILIZIA 25 CARDINALE ANGELO CORSO ITALIA 23
FOGLIO 1 PART 218 D'ARPA

2009 29 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO RUBINO ROSARIO VIA


CARLO ALBERTO DALLA CHIESA ORDINANZA DI RISPRISTINO

2009 30 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO MANNINO MARIA PIANO


PONENTE 64 ORDINANZA DI RISPRISTINO

2009 1 DICEMBRE PORTOBELLO SINDACO RINASCITA ISOLANA INVIA


RAPPORTO AL COMANDO DEI CARABINIERI DI ISOLA DELE FEMMINE
SULLO STATO DELLA LEGALITA' A ISOLA DELLE FEMMINE

263
Al Comando dei carabinieri di Isola delle Femmine

RELAZIONE INFORMATIVA

Il 25 giugno scorso, durante la seduta di insediamento del nuovo Consiglio


Comunale di Isola delle Femmine, abbiamo ritenuto opportuno doveroso
diremmo abbandonare laula, rilasciando una dichiarazione in cui abbiamo
sottolineato come il risultato elettorale del 6 e 7 giugno sia stato falsato dai
provvedimenti amministrativi adottati dalla Giunta Portobello alla vigilia delle
elezioni e da una mercificazione del consenso resa evidente dagli atti e dagli
eventi immediatamente successivi al voto.
Perch risulti chiara la nostra memoria illustrativa di quanto accaduto nella
vita amministrativa e sociale di Isola delle Femmine nel 2009, abbiamo
proceduto ad una suddivisione tematica delle fattispecie, provvedendo ad una
indicazione del sostrato documentale che le accompagna.
In particolare nei mesi antecedenti le elezioni amministrative, sono stati
adottati numerosi provvedimenti curati dallAmministrazione Portobello e dal
gruppo consiliare Isola per Tutti, poi Progetto Isola afferenti il settore
tecnico-urbanistico, che hanno destato la nostra attenzione e suscitato pi
duna perplessit.

a) In data 10/03/09 il Consiglio Comunale di Isola delle Femmine stato


chiamato ad esaminare una proposta di delibera con la quale veniva chiesta
una variante allart 11 delle norme tecniche di attuazione del PRG, a seguito di
formale richiesta delle signore COSTANZO MARIA LUCIDO ANTONELLA
BRUNO MARIA. In breve, essendo listanza incompatibile con lo strumento
urbanistico adottato, in quanto lopera (collocazione n. 3 chioschi allinterno
della Villa Comunale di via Piano levante) ricadeva in zona A, sarebbe stata
necessaria una modifica delle norme di attuazione del PRG da parte del
Consiglio Comunale, per stipulare quindi una convenzione con la societ
costituita dalle tre donne sopra citate. In Consiglio, la signora RISO ROSARIA
del gruppo Portobello non soltanto evidenziava come liniziativa avrebbe
favorito lo sviluppo turistico del paese, ma chiariva altres che il progetto
avrebbe garantito una gestione delligiene dellintero giardino pubblico
certamente efficiente perch in mano a privati e la stessa Riso Rosaria
giungeva persino a sottolineare come le donne dimostrassero un certo coraggio
e fossero disponibili a realizzare unattivit che in ultima analisi rappresentava
un vantaggio per lintera collettivit. I consiglieri del gruppo Portobello
votavano quindi in senso favorevole alla proposta, per quanto la stessa fosse
respinta per il voto contrario dei gruppi Insieme e Isola Democratica. La
vicenda acquista un rilievo assoluto in considerazione del fatto che le socie
suddette risultano rispettivamente la cognata dellattuale assessore
MARCELLO CUTINO, la cognata dellattuale consigliere comunale di
maggioranza CARDINALE ENRICO e la moglie dellattuale vicesindaco

264
PALAZZOTTO SALVATORE. Inoltre, progettista dell'opera il geometra
DIONISI VINCENZO, attuale vicepresidente del consiglio comunale.

b) In data 30/04/09 in piena campagna elettorale sono stati disposti


interventi di manutenzione alla rete idrica e a quella elettrica presso Passaggio
del Levriero lottizzazione Calliope e a Passaggio delle Ginestre su cui
insistono beni immobili di propriet della famiglia POMIERO. Al di l della
tempistica sicuramente equivoca dellintervento vedasi a proposito della
problematica connessa alle opere di urbanizzazione della zona stupisce come
lordine di servizio alla ditta incaricata dei lavori sia partito non dai vertici
dellUTC, ma direttamente dal sindaco Portobello, con atto recante la sua firma
e solo la sua.

c) In data 14/05/09 sono state rilasciate due concessioni edilizie in favore


delle famiglie POMIERO e VASSALLO, questultima in sanatoria. La prima
concessione in particolare (la n. 13) rilasciata alla SORELLE POMIERO
S.n.c. DI POMIERO MARIA GRAZIE la societ della famiglia dello zio e
sostenitore dellattuale vicesindaco PALAZZOTTO SALVATORE. Il direttore
dei lavori dellarchitettonico il geometra IMPASTATO GIOVANNI, il quale
era anche lassessore ai Lavori Pubblici in carica e in data 27/03/09 era
presente in Giunta e votava favorevolmente alla richiesta di monetizzazione
dellarea in sostituzione di porzione di terreno pari a mq. 192 presentata dalla
SORELLE POMIERO S.n.c. la questione di particolare complessit perch.
Oltre ai profili oscuri relativi ai presupposti per il rilascio della concessione
ricadente su una zona in cui non si costruiva da decenni, forse necessitante di
un piano di lottizzazione -, emerge il ruolo di assoluta centralit il geometra
Impastato: egli al tempo stesso assessore ai LL.PP. della giunta Portobello,
professionista di fiducia della famiglia Pomiero, (che vota persino in giunta un
suo progetto) e zio dellattuale assessore CUTINO MARCELLO. E a
completamento del quadro il 6/7/09 a risultato elettorale raggiunto il
sindaco Portobello con propria determina (n. 20) conferisce un incarico di
consulenza allo stesso geometra Impastato, esperto del sindaco nelle materie
tecniche nel settore della vivibilit urbana arredo urbano piani strategici
territoriali per mesi 3. Alla scadenza dellincarico il sindaco procede al rinnovo
dello stesso con determina n. 36 del 30/09/09, ma questo provvedimento non
viene mai pubblicato, n allalbo pretorio n sul portale istituzionale del
Comune, per poi comparire il 29/11/09 (dopo 60 giorni), a seguito di
interrogazione da noi presentata il 27/11/09.

Ulteriori provvedimenti amministrativi, disposti dallAmministrazione Portobello


nellimmediata vigilia delle elezioni del 6 e 7 giugno e nei giorni successici al
voto, contribuiscono a sostenere le tesi circa lalterazione della fisiologica
dialettica democratica e della serenit della campagna elettorale operata dal
gruppo Progetto Isola:

a) Il 28/05/09 con determinazione n. 25 del direttore generale, stato


affidato ala Maggioli Service s.p.a. il servizio di gestione integrata delle
aree di sosta a pagamento, in seguito a procedura di gara curata dal

265
Comandante del Corpo di P.M. Dall1 al 5 giugno 2009, nei locali del
Comune di Isola delle Femmine, si sono svolti dei colloqui con finalit
occupazionale tra esponenti della Maggioli s.p.a. e cittadini
appositamente contattati dal sindaco Portobello, i quali risulteranno poi
assunti dalla societ vincitrice della gara. Alla nostra espressa richiesta di
chiarimenti in merito rivolta al sindaco con interrogazione del 6/07/09, lo
stesso rispondeva che nessun criterio era stato adottato circa le
assunzioni degli ausiliari della sosta, i quali pertanto sono stati assunti in
seguito a semplice segnalazione. Lo stesso 4 giugno 2009 con
determinazione n. 13, il sindaco Portobello ha inoltre inquadrato il
Comandante di P.M. CROCE ANTONIO nella categoria giuridica D3
senza alcuna procedura selettiva e comunque a seguito di una richiesta
dello stesso Croce datata addirittura 5 giugno 2008.
b) A Isola delle Femmine presente da anni unassociazione di Volontari di
Protezione Civile e VV. del Fuoco in congedo che ha svolto in passato
unencomiabile attivit sul territorio e nellaprile di questanno ha fornito
il proprio supporto alle popolazioni terremotate dellAbruzzo, ragione per
cui il sindaco Portobello ha ritenuto doveroso tributare ai volontari un
pubblico riconoscimento di merito. Ci nonostante, con delibera n. 62 del
23/07/09 la Giunta Municipale ha approvato una convenzione con
lassociazione di volontariato di P.C. denominata Organizzazione
Europea VV. del Fuoco con sede a Palermo, via San Lorenzo, a cui
risultavano sorprendentemente iscritti diversi cittadini isolani. La
fattispecie pare dubbia per una pluralit di ragioni, non ultima perch
vede coinvolti soggetti che assumeranno un ruolo ben specifico nel
prosieguo della vicenda. Innanzitutto il distaccamento di Isola delle
Femmine non risulta inserito nel registro regionale della P.C. al momento
della stipula della convenzione; la proposta di convenzione richiamata
nella delibera di Giunta in realt arrivata da un diverso ente con sede
in Monreale e non stata data alcuna risposta alla nostra richiesta di
ritiro in autotutela dellatto, depositata il 4/08/09. Infine si provveduto
con determina del Comandante Croce, alla liquidazione di 7.000,00 euro
circa pur in presenza di esplicito divieto di rimborsi forfettari da parte
della Presidenza della Regione per le spese sostenute dallassociazione,
senza analitici riscontri. Alcuni tra i volontari di P.C. facenti parte
dellOrganizzazione Europea VV. del Fuoco sono da mesi stabilmente
presenti allingresso degli uffici del Comune di Isola delle Femmine e in
questa sorta di prolungato sit-in pare abbiano invocato il rispetto delle
promesse elettorali di natura occupazionale rivolte loro dal gruppo
Progetto Isola. La fattispecie ancora pi articolata, giacch questi stessi
cittadini hanno rappresentato il nucleo operativo della campagna
elettorale della lista Portobello tra questi i signori SORGE TOMMASO,
ZERBO GIUSEPPE, LICCARDO ANIELLO -, hanno svolto anche attivit
di volontariato quali operatori ecologici presso via dei Villini, via Vespucci
e via della Torre sotto la direzione dellassessore Cutino e del geometra
Impastato e alcuni sono stati persino rappresentanti di lista alle elezioni
del 6 e 7 giugno 2009. Abbiamo presentato il 22/10/09 interrogazione al
Sindaco in merito, in specie con riferimento alla voce circa una denuncia

266
presentata dal Portobello nei confronti dei volontari manifestanti, ma in
spregio al regolamento consiliare non ancora a noi pervenuta alcuna
risposta.
c) Il 3 giugno 2009 stato sottoscritto un protocollo dintesa per la gestione
operativa del servizio idrico integrato tra lA.P.S. Acque Potabili
Siciliane s.p.a. ed il Comune di Isola delle Femmine. Immediatamente
dopo le Amministrative del 6 e 7 giugno sono stati assunti presso la
stessa A.P.S. due cittadini di Isola delle Femmine:
- FAVALORO GIUSEPPE che stato capogruppo consiliare della lista
Portobello fino a giugno 2009 e ha preparato persino i fac-simile
elettorali e, a poche ore dal voto, ha accettato di non candidarsi pur
sostenendo attivamente la lista Progetto Isola. ROMEO ANTONINO
nipote dellassessore AIELLO PAOLO e rappresentante della lista
Progetto Isola alle elezioni amministrative (V sezione).
d) Il 22/06/09 con determinazione del sindaco n. 16 il Portobello ha
proceduto alla nomina della Commissione Edilizia Comunale, la quale
risultata composta da: -Geometra DIONISI SANTO,
fratello del vicepresidente del Consiglio Comunale Dionisi Vincenzo;
-Ingegnere RISO PIETRO, fratello dellassessore RISO NAPOLEONE;
-Signor DI MAGGIO COSTANTINO, socio in affari dellassessore
AIELLO PAOLO; -Signor GIUCASTRO GIUSEPPE, padre del
presidente del Consiglio Comunale GIUCASTRO GIUSEPPE;
-Signor GRAZIANO GIUSEPPE, padre del funzionario dellUTC
Graziano Maurizio.
e) Il 3/07/09 con determinazione del sindaco n 19, stata nominata quale
rappresentante del Comune di Isola delle Femmine in seno al Consiglio
Generale del Consorzio ASI, CARDINALE LAURA LINDA, sorella del
consigliere comunale CARDINALE ENRICO residente peraltro in
Campania.

Come possibile arguire dalla prima parte della nostra relazione, risulta
complesso affermare che la formazione della lista dei candidati del gruppo
Progetto Isola per le Amministrative 2009 sia stata il frutto di una
disinteressata convergenza su un preciso programma politico e il
moltiplicarsi delle coincidenze e delle casualit pare condurre a valutazioni
circa un disegno di mercificazione del consenso, operato tramite una serie di
atti amministrativi incredibilmente prossimi al voto e immediatamente
successivi allo stesso.
Di quanto sopra esposto abbiamo avuto personale contezza e sussiste
inoltre una considerevole mole di documenti a sostegno della veridicit degli
assunti.

Il risultato elettorale del 6 e 7 giugno appare poi ancora pi dubbio in


considerazione di tutta una serie di episodi che aprono scenari foschi.
Durante la campagna elettorale si sono infatti verificate vicende che
pensiamo opportuno riferire, almeno per quel che attiene agli elementi che
rientrano nel nostro patrimonio cognitivo.

267
Nel corso dei comizi della lista Insieme che sosteneva il candidato sindaco
RUBINO ANTONINO, si improvvisamente verificato un assembramento
di persone attorno a POMIERO MARIA GRAZIA, la cugina dellattuale
vicesindaco PALAZZOTTO SALVATORE e destinataria della concessione
edilizia sopra citata.
Nelloccasione, la stessa sembra abbia dichiarato, alla presenza fra gli altri
del fratello dello stesso RUBINO GIUSEPPE, che era disposta a vendere
una delle sue ville pur di disporre dei fondi necessari per impedire il
successo delle liste avversarie da quella di Portobello.

I volantini, comparsi per le strade del paese, incentrati sul controverso


sostegno della famiglia POMIERO al candidato PALAZZOTTO e al sindaco
PORTOBELLO; le centinaia di schede su cui sembra sia stata vergata la
dicitura Pomiero sindaco nella consultazione referendaria del 21 giugno
2009; il risultato assolutamente sorprendente 250 consensi circa del
PALAZZOTTO, del tutto nuovo alla politica, sono tutti ulteriori fattori di
sospetto e tensione che rafforzano i nostri dubbi e in ultima analisi il nostro
sdegno.

Questo quanto noi conosciamo in ordine alla vicenda della mercificazione


del consenso durante le elezioni amministrative svoltesi a Isola delle
Femmine il 6 e 7 giugno 2009. Qualora dovessimo disporre di informazioni
ulteriori, faremo il possibile per fornirle celermente alle autorit competenti.

Isola delle Femmine 1 Dicembre 2009

2009 4 DICEMBRE PORTOBELLO SINDACO CONVEGNO SCUOLA MEDIA


RISO I COMUNI E LA LEGALITA OGGETTO: Impegno di spesa per
organizzazione convegno I Comuni presidio di legalit Verso la
Costruzione del patto di legalit e dellosservatorio IL CAPO SETTORE Premesso
che il giorno 11 dicembre p.v. si svolger il Convegno i Comuni presidio di
legalit Verso la Costruzione del patto di legalit e dellosservatorio
organizzato da questa Amministrazione; Considerato che occorre provvedere
oltre che alla stampa di inviti e locandine anche allacquisto e fornitura di
quanto necessario per il buon esito delliniziativa ; Ritenuto, a tal fine, di dover
anticipare allEconomo Comunale la somma di . 1.500,00 per provvedere al
pagamento di quanto verr commissionato, Visto il corrente bilancio di
previsione; DETERMINA Per i motivi in premessa specificati, di 1) Impegnare la
somma di 1.500,00 occorrente per provvedere allacquisto di quanto
necessario per lorganizzazione del Convegno i Comuni presidio di legalit
Verso la Costruzione del patto di legalit e dellosservatorio con imputazione
sul Cap.lo 40 del c.b. che presenta la necessaria disponibilit .
IM.n_________. 2) Anticipare la predetta somma allEconomo Comunale per
provvedere direttamente al pagamento di quanto necessario per
lorganizzazione del Convegno in argomento. ILCAPO DEL SETTORE
AMMINISTRATIVO Nunzia Pirrone Si attesta la regolarit contabile e la relativa
copertura finanziaria ai sensi degli artt. 49 comma 1 e 151 comma 4 del D.

268
Lgs. 18 agosto 2000, n. 267. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO
Rag. B. FONTANETTA

2009 15 DICEMBRE PORTOBELLO SINDACO DETERMINA 1 SETTORE


302 AVVOCATO ARMAO Corte Cassazione Roma ricorso Salvatore
Burgio riforma Corte Appello di Palermo 268 2009 3.398 EURO
SENTENZA 226 1998 CEC SENTENZA 226 98 PROC 2585 90 5236 93 CONC 52
88 54 81 53 80 68 89 SAMANTA COSTR CANEPA SALVATORE LIC 27 89
SIALMA COSTR SOCIO MANNINO GIUSEPPE TOMMASO CEC 79 88 PIETRO
BRUNO SENTENZA 226 98 PROC 2585 90 5236 93 CONC 52 88 54 81 53 80 68
89 SAMANTA COSTR CANEPA SALVATORE LIC 27 89 SIALMA COSTR SOCIO
MANNINO GIUSEPPE TOMMASO CEC 79 88 PIETRO BRUNO COMPONENTI
DELLA COMMISSIONE EEDILIZIA 1979 1988 ALBERT GIOVANNI BURGIO
SALVATORE PUCCIO GIUSEPPE MANGIARDI ENRICO CANEPA SALVATORE
BRUNO PIETRO PUCCIO ORAZIONE LICENZE EDLIZIE CONTESTATE 52 DEL
1988 54 DEL 1981 53 DEL 1980 62 DEL 1982 27 DEL 1989
INTESTATARI DELLE LICENZE EDILIZIE CONCESSE : CANEPA GEOM
SALVATORE PRESIDENTE DELLA SAMANTA COSTRUZIONI SOCIO MANNINO
TOMMASO SIALMA COSTRUZIONI SOCIO MANNINO GIUSEPPE L'INFORMATIVA
DELLA GUARDIA DI FINANZA: CARATTERISTICHE DI ILLEGITTIMITA' DELLE
CONCESSIONI

2009 18 DICEMBRE PORTOBELLO SINDACO CIRCOLARE 15 REPORT


DEI COMUNI ASSESSORATO REGIONALE DELLA FAMIGLIA GESTIONE
TRIBUTI ACCERTAMENTI E RISCOSSIONI FINANZIARE CON PROPRIE
RISORSE

2009 28 DICEMBRE PORTOBELLO SINDACO ORDINANZA DI


RIPRISTINO DELLO SATO DEI LUOGHI BOLOGNA GAETANO PADRE
DELL EX SINDACO EX VICESINDACO ordinanza ripristino Bologna Gaetano
n2

2010 13 GENNAIO CIMIETRO SOPRALLUOGO PER ABUSIVISMO LI


VIGNI E MESSINA PRIMO VERBALE E' PRESENTE E GLI E' STATO
INTIMATO A DAVI ROSARIA UN SECONDO VERBALE E' STATO INTIMATO
A RISO GIOVANNA MADRE INVALIDA IL PRIMO VERBALE REDATTO NELLA
GIORNATA DI MERCOLEDI GIORNO DI CHIUSURA DEL CIMITERO

2010 14 GENNAIO PORTOBELLO SINDACO SICAR CROCE ANTONINO


INCENDIO AGOSTO 2004 TURANO PORTOBELLO ZANGHI DELIBERA
G.M. 004.10.pdf "Conferimento incarico all'avv. Santo Zangh per
opposizione all'atto di precetto proposto dall'avv. Giuseppe Passatello curatore
fallimentare ex SICAR S.p.A..
LUfficio Segreteria, su apposita disposizione del Sindaco, ha elaborato e
propone ladozione della seguente deliberazione:
Conferimento incarico allavv. Santo Zangh per opposizione allatto di
precetto proposto dallavv. Giuseppe Passatello curatore fallimentare ex SICAR
S.p.A..

269
LA GIUNTA MUNICIPALE
Vista la sentenza emessa dal Tribunale Civile di Palermo sezione distaccata di
Carini n251/07 nel giudizio tra questo Comune ed i l curatore del fallimento
ex SICAR;
S.p.A. con la quale si condanna questo Comune al pagamento a favore della
S.I.C.A.R. S.p.A. della complessiva somma di 66.000,00 quale indennit di
occupazione dei locali di propriet di detta societ;
Rilevato che avverso detta sentenza questo Comune ha proposto appello
conferendo apposito incarico allavv. Santo Zangh;
Rilevato che nelle more della decisione di appello, in presenza dellesecutivit
della pronuncia di primo grado, lavv. Passatello ha proceduto allemissione di
apposito atto di precetto intimando a questo Comune di pagare la complessiva
somma di 77.428,89, minacciando in caso di mancato pagamento il ricorso
allesecuzione forzata;
Ritenuto, di aver valide ragioni per opporsi a detto atto di precetto;
Considerato che lincarico di difendere le ragioni del Comune pu essere
conferito allo stesso legale che si costituito nel giudizio di appello;
VISTA la legge 8.6.1990, n142, recepita con modifiche dal lart.1 della L.R.
11.12.1991, n48; VISTO il vigente O.A.EE.LL.; DELIBERA
1. Conferire, per i motivi espressi in narrativa, apposita procura allAvv.
Zangh Santo con studio in Palermo piazza Vittorio Emanuele Orlando, per
avanzare opposizione allatto di precetto proposto dalla curatela fallimentare
della ex S.I.C.A.R. S.p.A..
2. Incaricare lufficio segreteria ad assumere apposito impegno di spesa con
successiva
Determinazione
DELIBERA
Approvare la predetta proposta di deliberazione.
Quindi, ritenuta lurgenza stante lapprossimarsi della scadenza per la
proposizione dellappello, con voti unanimi, palesemente espressi per alzata di
mano, dichiara il presente attoIMMEDIATAMENTE ESECUTIVO
"Conferimento incarico all'avv. Santo Zangh per opposizione all'atto di
precetto proposto dall'avv. Giuseppe Passatello curatore fallimentare ex SICAR
S.p.A.
2010 15 GENNAIO 2010 15 GENNAIO PORTOBELLO SINDACO
DIRETTORE GENERALE MANLIO SCAFIDI IL CAPOGRUPPO RINASCITA
ISOLANA ACCESSO AGLI ATTI LE DENUNCE DEI REDDITI DEGLI
AMMINISTRATORI ULTIMI 5 ANNI Al Segretario Comunale

2010 15 GENNAIO PORTOBELLO SINDACO DIRETTORE GENERALE


MANLIO SCAFIDI IL CAPOGRUPPO RINASCITA ISOLANA ACCESSO
AGLI ATTI LE DENUNCE DEI REDDITI DEGLI AMMINISTRATORI ULTIMI
5 ANNI Al Segretario Comunale ARTICOLO 25.6 STATUTO LEGGE REGIONALE
128 1982

2010 22 GENNAIO PORTOBELLO SINDACO CRISCI LUCIDO CONIGLIO


PUGLISI BALDASSARE PROPRIETARIO FOGLIO 1 PART 2381 2382
CHIEDE VOLTURA LICENZA 1 2010 EDIL CP COSTITUITA DA PUGLISI

270
BALDASSARE 1987 PUGLISI BALDASSARE 1938 E CONIGLIO
EMANUELE 1954 La concessione edilizia n. Omissis/2010 Omissis Il
Omissis il Comune di Isola delle Femmine ha rilasciato la
concessione edilizia n. Omissis per la realizzazione di un fabbricato per
civile abitazione su tre livelli fuori terra a favore della societa
Omissis, socio amministratore Omissis, (classe Omissis).
La concessione era stata richiesta sin dal 2001 da parte dei precedenti
proprietari del fondo - Omissis, Omissis, Omissise Omissis, i quali
dopo un lunga e complessa vicenda amministrativa
protrattasi per anni, caratterizzata da un fitto scambio di
corrispondenza e dalla instaurazione di contenzioso dinanzi al
giudice ordinario ed amministrativo ed intrecciatasi con Ii procedimento
di adozione del nuovo piano regolatore del Comune avvenuta nel 2007, il
7 aprile 2009 vendevano larea interessata alla ditta Omissis.
Da quella data la ditta citata subentra nei rapporti con il Comune di Isola delle
Femmine nel procedimento di rilascio della concessione edilizia, che viene
rilasciata alla ditta Omissis, dopo soli cinque mesi dalla richiesta di voltura
della pratica edilizia, presentata il 14.08.2009.
Il socio-amministratore della ditta concessionaria, Omissis,
(classeOmissis) e figlio di Omissis, e nipote di Omissis i quali, come
prima riferito, si sono resi rispettivamente protagonisti delle seguenti vicende
giudiziarie:
Omissis, pluripregiudicato, e stato colpito nel 1998 da ordinanza
di custodia cautelare per associazione di tipo mafioso, arrestato dopo un
breve periodo di latitanza;
Omissis, e stato tratto in arresto il 13 dicembre 2010 perche
coinvolto nelloperazione denominata Addio Pizzo 5 quale
indagato per reati associativi di tipo mafioso ed e stato recentemente
condannato.
Il 22.05.2010 Omissis, presentava alla Stazione Carabinieri di Isola delle
Femmine un esposto nel quale venivano rappresentate presunte
irregolarita nel rilascio della concessione edilizia in argomento, posto che,
secondo lesponente, il provvedimento doveva essere
rilasciato previa lottizzazione dellarea e non mediante concessione diretta,
oltre al fatto che non e consentito il rilascio di
concessioni edilizie su lotti interclusi o residui in Zone Territoriali
Omogenee B e C in presenza di Piani Regolatori Generali con vincoli
scaduti.
Lesposto veniva prontamente inoltrato anche alla Procura della
Repubblica presso il Tribunale di Palermo che instaurava un
procedimento penale. Nella circostanza, la Stazione Carabinieri di
Isola delle Femmine richiedeva lintervento ispettivo del Dipartimento
Urbanistica che, ad oggi, non si e ancora espresso. A seguito delloperazione
di polizia Addio Pizzo 5 e del connesso arresto del Omissis, il Comune di
Isola delle Femmine, con lettera a firma del responsabile dellUTC -
settore tecnico e manutenzioni arch. Omissis, richiedeva:
alla Procura della Repubblica di Palermo di conoscere se la citata
societa fosse connessa o riconducibile al Omissis,;

271
alla Prefettura di Palermo di conoscere eventuali gradi di parentela
o affinita dei soci della Omissis, con personaggi legati alla malavita, al
fine di revocare in autotutela la concessione edilizia n. Omissis/ 2010,
indicando quali soci di questultima,
con relativa anagrafica, il Omissis, (classe Omissis), il Omissis,
(classe Omissis) ed il Omissis.
Sul punto si evidenzia che, con riferimento ai rapporti esistenti tra il Omissis,
- tratto in arresto nelloperazione ADDIO PIZZO 5 - ed
i Omissis, soci della Omissis, lArch. Omissis, aveva a disposizione,
gia dal marzo 2009, una nota informativa riservata, inviata dalla Prefettura
di Palermo dietro sua esplicita richiesta in occasione di altro procedimento del
suo stesso ufficio (vds supra Lavori di collegamento del sistema
fognario al depuratore ASI di Carini) nella quale venivano riportate sia le
relative parentele sia
i conclamati elementi di pericolosita in capo alla famiglia Omissis,

Non e comprensibile, quindi, il motivo per cui lArch. Omissis


abbia, in prima istanza, rilasciato la concessione e,
successivamente, non abbia proceduto alla revoca in autotutela del suddetto
provvedimento, cosi come prospettato dallo stesso nella comunicazione
inoltrata a Procura della Repubblica di Palermo e Comando CC di Isola
delle Femmine.
Non risulta, infatti, che la concessione edilizia in esame sia stata mai
revocata. Nei fatti, lesame di tale pratica ha fatto emergere:
sviamento dal dettato normativo in merito ai presupposti per il rilascio
della concessione;
mancata percezione, da parte dellente, degli oneri di
urbanizzazione (che, per legge, pur potendo essere rateizzati su richiesta
dellinteressato, devono essere comunque corrisposti prima del rilascio della
concessione);
mancato introito, sempre da parte dellente, dei costi di
costruzione, determinati allatto del rilascio della concessione (la normativa
prevede che siano corrisposti in corso dopera con le modalita e le
garanzie richieste dallamministrazione);
mancato accertamento da parte del Comune della stipula di
polizze fideiussorie poste a garanzia delle obbligazioni della societa dei
Omissis;
mancanza di volonta dellente di annullare il provvedimento
concessorio in autotutela, anche alla luce delle criticita e delle contraddizioni
emerse nel corso dellistruttoria.
Piu in particolare, con riferimento allo strumento urbanistico vigente al
momento del rilascio della concessione e con riferimento
alla zona oggetto delledificazione, sono emerse le seguenti anomalie:
premesso che ledificazione in argomento ricade in una zona
definita area B, una volta individuata lesatta ubicazione dellimmobile,
e stato analizzato lo strumento urbanistico vigente alla data di rilascio
della concessione edilizia (Omissis), nei confronti della Omissis, poi
divenuta Omissis, (a seguito di una discutibile ed antieconomica operazione

272
di cessione di quote da parte dei Omissis, alla predetta societa composta
anche dallex socio, Omissis, posta in essere nel marzo 2011,
verosimilmente dopo che la situazione personale e familiare dei Omissis, era
stata complicata dagli arresti di Addio Pizzo 5);
lo strumento urbanistico vigente allepoca dei fatti e stato
identificato nel P.R.G. di cui alla Delibera di C.C. 33 del 01.08.2007, con
lapprovazione, in successive sedute di consiglio comunale, delle
osservazioni presentate nel tempo dalla cittadinanza;
con riferimento allapprovazione di detta Delibera e della D.C.C. 36
del 23.09.2008, e stato evidenziato che le decisioni vengono approvate
con la partecipazione al voto del Consigliere Omissis. Si rammenta che il
citato Consigliere Omissis sara il tecnico incaricato da Omissis,
proponente degli emendamenti e delle
osservazioni, per la redazione finale e per ladeguamento del progetto in
trattazione, presentato in data 26.11.2008, ovvero due mesi dopo
lapprovazione della delibera n. Omissis. Considerato che
allinterno del fascicolo non e stata rinvenuta idonea
documentazione, non e possibile stabilire se, a quella data, il citato Geom.
e Consigliere Omissisavesse gia ricevuto lincarico
per la progettazione del costruendo edificio, ponendolo nella condizione di
conflitto dinteressi, in violazione dellart. 176 della L.R. 16/63, comma
1. E interessante notare, altresi, che losservazione 6911 del 27.05.2008
e stata sottoscritta anche da Omissis, smg, gia socio
dei Omissis, (la societa Omissis, viene costituita il 13.02.2008) e futuro
proprietario, attraverso la suddetta societa (il terreno verra
acquisito in data 07.04.2009) del lotto di terreno oggetto della menzionata
osservazione. Infine, giova qui ribadire i collegamenti della Omissis -
beneficiario iniziale della concessione n. Omissis, - con la criminalita di
tipo mafioso.
Nello specifico si richiama lattenzione sulla circostanza che la predetta
societa, costituita nel 2008, ha come soci Omissis, (classe Omissis) e
Omissis, (classe Omissis), rispettivamente
figlio e padre di Omissis nonche Omissis; risultanze di attivita
investigative hanno consentito di accertare inoltre che tra le
maestranze impiegate nella societa risulta anche lo stessoOmissis. Tale
circostanza rende di tutta evidenza linserimento della ditta stessa in
un contesto inconfutabilmente contiguo alla criminalita organizzata di tipo
mafioso e genera il forte sospetto che il predetto svolga la sua influenza
sfruttando le amicizie ed il sostegno della mafia per
agevolare lattivita imprenditoriale del padre. Infatti,
appare evidente la circostanza che la Ditta in argomento e frutto di scelte
gestionali dovute alla necessita di mantenere il patrimonio nella sostanziale
disponibilita di familiari raggiunti da provvedimenti giudiziari per fatti di mafia,
attribuendo fittiziamente la esclusiva e formale proprieta a congiunti
incensurati.

2010 3 FEBBRAIO PORTOBELLO SINDACO FERRARO PIETRO LEGALE


RAPPRESENTANTE SICILEAS S.P.A. VENDE AD AIELLO GIUSEPPE 05.06.68

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GIAMBONA RITA 30.10.68 NOTAIO CRISCUOLI ROSALIA REPERTORIO 1226
RACCOLTA 719 FOGLIO 3 PARTICELLE 2555 2556 ZONA CT1
DESTINAZIONE URBANISTICA COMUNE DI ISOLA 12.01.2010 PROT 322
120 MILA EURO ASSEGNO BANCA NUOVA ISOLA 04.11.2009 70 MILA EURO
ASSEGNO BANCA POPOLARE LODI CARINI 50 MILA EURO 2008 PORTOBELLO
SINDACO la Sicileas vende il terreno con la concessione edilizia alla
Finanziaria Immobiliare Costruttori Faraci., il geometra Impastato Giovanni
Assessore al Comune di Isola delle Femmine diventa il rappresentante" della
Finanziaria Immobiliare allUfficio Tecnico Comunale (autorizzazioni, permessi,
varianti, allacci idrici etc etc ). Il geometra Impastato proveniente da Partinico
e residente a Isola delle Femmine viene indicato come il progettista
dei poteri forti per il territorio. Il geometra Impastato da Assessore stato
protagonista nella concessione edilizia n. 13/09 rilasciata in favore della
Sorelle Pomiero snc di Pomiero Maria Grazia. Pomiero Giuseppe altro
personaggio noto alle cronache giudiziarie. 2007 28 GIUGNO PORTOBELLO
SINDACO ARCHITETTO SANDRO DARPA UTC il geometra Giovanni Impastato
viene nominato assessore esterno al Comune di Isola delle Femmine. Il
geometra Impastato nelle elezioni amministrative del 2004 si era candidato,
ottenendo 41 voti, con la lista Nuova Torre alternativa alla Lista Isola per Tutti
Portobello sindaco. Miracolo viene nominato ASSESSORE da un suo avversario?
La Sicileas S.pa. si oppone allatto di revoca n 31 emessa dallUfficio tecnico
Comunale di Isola delle Femmine, con ricorso al TAR di Palermo nelludienza
discussa il 23 novembre 2007, la Sicileas S.pa. rappresentata e difesa
dallAvvocato Immordino Giovanni vede accogliere il ricorso che annulla di fatto
il provvedimento di revoca n 31 emesso il 21.11.06 ritiene valida la
concessione edilizia e il cambio di destinazione duso. 200703394 (PALERMO,
SEZIONE 3) doc
... ? REPUBBLICA...84/07, proposto dalla Societ SICILEAS S.p.A., in persona
del legale ... SENTENZA ,sede di PALERMO ,sezione SEZIONE 3 ,numero
provv.: 200703394, Verifica appello
Numero ricorso:200700084 Il Comune di Isola delle Femmine rappresentato
dallAvvocato Lo Monaco in accordo con il Sindaco Gaspare Portobello. son
convinto di non oppormi. (seduta consiliare 24 novembre 2008). Quindi il
Sindaco Portobello Gaspare con larchitetto DArpa non impugnano la sentenza
del TAR al C.G.A. che sicuramente avrebbe bloccato la concessione. Anzi in
barba al Codice Etico dopo solo poche settimane danno un incarico legale
allavvocato Immordino avvocato (DELIBERA DI GIUNTA 61 23 7.09)
che aveva difeso la Sicileas contro il Comune di Isola delle Femmine.
Lavvocato Lo Monaco continua imperterrito nella sua attivit di Consulente del
Sindaco. 2006 21 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO atto di revoca n
31 delle concessioni edilizie n 2/200 e n 17 del 6.6.2006 intestate al Presidente
del consiglio di amministrazione della Sicileas S.p.a. dr. Ferraro Pietro:
Motivazioni: la 2/2000 era viziata in quanto doveva dar luogo, cos come da
PRG, ad un piano di lottizzazione (larea interessata era superiore ai 10.000mq.
Articolo 5 delle Norme tecniche di Attuazione del PRG Isola consiglio comunale
2.2.76 verbale n 3 Norme di Attuazione D.A. 83/1977, riproposto dalle norme
tecniche di attuazione Norme di Attuazione D.A. 121/1983, le zone stralciate in

274
precedenza con D.A. n 87 del 14.5.77 adottato con delibera consiliare n 20 del
29.1.82, munito del voto del C.R.U. 2/83 del 18.1.83.
La concessione edilizia n 2 del 2000 che prevedeva la costruzione di 153
stanze per ampliamento dellalbergo NONpoteva essere rilasciata, nel vecchio
PRG la destinazione duso dellarea classificata come zona C. ( Infatti il
Comune comunica al progettista del PRG dr. Aliqu dellavvenuto rilascio della
concessione edilizia n 2/2000 in modo da identificare larea come zona di
sviluppo turistico alberghiera, adottando cos tutti i parametri di riferimento).
La domanda che nasce spontanea riconosciuta la illegittimit
della licenza 2/2000 , perch la stessa non viene dallUfficio
Tecnico Comunale di Isola delle Femmine REVOCATA? La Proroga
Richiesta il 1.4.2004 e concessa il 27.7.04 viziata in quanto la
licenza 2/2000 al momento era gi scaduta. 2006 6 GIUGNO
PORTOBELLO SINDACO viene rilasciata la concessione edilizia in
VARIANTE n 17 per il cambio di destinazione duso delle unit
immobiliari da turistico ricettivo a residenziale, con una diversa
distribuzione degli interni per la definizione di 88 unit abitative
U.T.C. ARCHITETTO SANDRO DARPA. 2006 16 MAGGIO
PORTOBELLO SINDACO il Signor Ferraro Pietro richiede la
concessione edilizia in variante. 2006 26 APRILE PORTOBELLO
SINDACO BOLOGNA DIMISSIONATO 10 OTTOBRE 2005 MONICA
GIAMBRUNO ESAUTORATA DOPO LA COMMISSIONE EDILIZIA DEL 6
OTTOBRE 2005 la Commissione Edilizia esamina gli stessi
elaborati presentati nelle volte precedenti e COLPO di scena la
Commissione Edilizia esprime parere favorevole. (Estratto del
verbale della C.E.C. del 26/4/2006: visto la relazione tecnica
dellUTC del 20/9/05 si approva a condizione che in base al DM 1444 del
68 venga ceduta con atto unilaterale area a parcheggio) Il Piano
Regolatore Generale di Isola risultava essere in fase di adozione, per cui
NON si potevano rilasciare concessioni per 88 alloggi in unarea dove il
nuovo PRG prevede zona di sviluppo turistico alberghiero. 2005 29
GIUGNO PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA VICE SINDACO il Signor
Ferraro Pietro avanza richiesta di variante per il progetto autorizzato
con concessione edilizia. La pratica istruita dallUTC MONICA
GIAMBRUNO del comune viene posta allordine del giorno in
diverse sedute della Commissione Edilizia Comunale ma sempre
bloccata. 2004 27 LUGLIO BOLOGNA SINDACO Ufficio Tecnico
Comunale GIAMBRUNO MONICA concede la proroga alla licenza
2/2000 non AVVEDENDOSI che detta licenza 2/2000 al momento
della richiesta aveva perso efficacia in quanto decaduta. 2004 1
APRILE BOLOGNA SINDACO La Sicileas S.p.a. presenta allUfficio
tecnico Comunale un richiesta di una proroga di anni 2. Dalla
proroga dellinizio dei lavori non sono proseguiti e tantomeno
terminati. 2001 BOLOGNA SINDACO INIZIANO I LAVORI ALL SICILEAS
S.P.A. PER LA COSTRUZIONE DI 153 CAMERE 2000 BOLOGNA

275
SINDACO lUTC INGEGNERE FRANCESCA USTICANO del Comune di
Isola delle Femmine rilascia concessione edilizia la n 2/2000. per
la realizzazione di 153 camere con vocazione turistica ricettiva,
raggruppate a schiera su tre distinti corpi di fabbrica edilizia.
1999 BOLOGNA SINDACO la societ Sicileas Spa proprietaria
dellHotel Saracen per il tramite del suo Presidente del Consiglio
di Amministrazione avanza al Comune di Isola delle Femmine
richiesta di ampliamento della sua struttura alberghiera al fine di
realizzare 153 camere in zona C residenziale del PRG. SICILEAS
FARACI ONORATO VILLAGGIO LE PALERMO SARACEN RICORSO AL TAR
N.3394/07 Reg.
REPUBBLICA ITALIANA
Sent.
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
N.84 Reg. Gen.
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia, Sezione
ANNO 2007
Terza, ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso R.G. n. 84/07, proposto dalla Societ SICILEAS S.p.A., in
persona del legale rappresentate pro- tempore, elettivamente
domiciliata in Palermo Via Libert n.171 presso lo studio degli avv.ti
Giovanni e Giuseppe Immordino che li rappresentano e difendono;
CONTRO
- il Comune di Isola delle Femmine, in persona del Sindaco pro-
tempore, elettivamente domiciliato in Palermo, via S. Meccio n.25,
presso lo studio dellAvv.to Saverio Lo Monaco che lo rappresentata e
difende;
PER LANNULLAMENTO
- del provvedimento di revoca n.31 del 21 novembre 2006, con cui il
responsabile del III Settore UTC del Comune
di Isola delle Femmine ha revocato la concessione edilizia n.2 del 23
febbraio 2000, per la realizzazione di n.153 CAMERE con vocazione
turistica-ricettiva, raggruppate a schiera, su tre distinti corpi di
fabbrica, nonch la concessione edilizia di variante n.17, rilasciata il 6
giugno 2006, per il cambio di destinazione duso delle unit
immobiliari, da turistico-ricettivo a residenziale, con la realizzazione di
una diversa distribuzione degli interni per la definizione di n.88 unit
abitative;
- del parere prot. n.13337, del 6 novembre 2006, dellUTC;
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio dell'avv.to Saverio Lo Monaco,
per il comune di Isola delle Femmine;
Vista lordinanza cautelare di questa Sezione n. 197/07;
Viste le memorie prodotte dalle parti a sostegno delle rispettive
difese;

276
Designato relatore alla pubblica udienza del 23 novembre 2007 il
Primo Referendario avv.to Nicola Maisano;
Uditi gli avv.ti Giovanni e Giuseppe Immordino per la ricorrente e
l'avv. Fabio Armanno, in sostituzione dellavv. Saverio Lo Monaco, per
l'Amm.ne intimata;
Ritenuto in fatto e considerato in diritto quanto segue:
FATTO
Con ricorso notificato l11 gennaio 2007, e depositato il successivo 15
gennaio, la ricorrente ha impugnato: - il provvedimento di revoca
n.31 del 21 novembre 2006, con cui il responsabile del III Settore
UTC del Comune di Isola delle Femmine ha revocato la concessione
edilizia n.2 del 23 febbraio 2000, per la realizzazione di n.153 CAMERE
con vocazione turistica-ricettiva, raggruppate a schiera, su tre distinti
corpi di fabbrica, nonch la concessione edilizia di variante n.17,
rilasciata il 6 giugno 2006, per il cambio di destinazione duso delle
unit immobiliari, da turistico-ricettivo a residenziale, con la
realizzazione di una diversa distribuzione degli interni per la
definizione di n.88 unit abitative; - il parere prot. n.13337, del 6
novembre 2006, dellUTC.
In tale gravame vengono articolate le censure di: 1) Violazione e falsa
applicazione dellart. 21 nonies della legge 7 agosto 1990 n. 241.
Assoluta carenza di potere di revoca. Difetto di motivazione. 2)
Manifesta erroneit, contraddittoriet ed illogicit. Eccesso di potere
sotto il profilo dello sviamento dalla causa tipica. 3) Carenza dei
presupposti. Violazione del principio di conservazione degli effetti
giuridici. Difetto di motivazione. Erroneit manifesta. Contraddittoriet
manifesta. Eccesso di potere sotto il profilo dello sviamento dalla
causa tipica.
Sostiene parte ricorrente che limpugnato provvedimento sarebbe
stato adottato in assenza dei necessari presupposti per poter revocare
od annullare le concessioni edilizie rilasciate ed il comportamento
seguito dallamministrazione intimata sarebbe comunque
contraddittorio ed illogico.
Si costituito il Comune di Isola delle Femmine, che con memoria
ha replicato alle argomentazioni contenute nel ricorso e chiesto il suo
rigetto.
Con ordinanza cautelare n. 197/2007 questa Sezione ha in parte
sospeso lefficacia del provvedimento impugnato.
Alla pubblica udienza di discussione i procuratori delle parti hanno
insistito nelle rispettive tesi difensive ed il ricorso stato posto in
decisione.
DIRITTO
Il ricorso fondato.

277
Limpugnato provvedimento di revoca adottato dal Comune
di Isola delle Femmine risulta fondato sulla circostanza che la
concessione edilizia n. 2 del 23 febbraio 2000, rilasciata alla societ
ricorrente, sarebbe illegittima in quanto per la zona in considerazione
non era stato adottato alcun piano di lottizzazione, alla cui esistenza
gli strumenti urbanistici vigenti subordinavano la possibilit di
rilasciare concessioni edilizie.
In via derivata sarebbe illegittima anche la proroga del termine per
lultimazione dei lavori, concessa nel 2004, e peraltro affetta anche
dallautonomo vizio di derivare da una richiesta inoltrata
successivamente alla scadenza del termine originariamente accordato,
e la concessione al cambio di destinazione duso n. 17 del 6.6.2006.
Assolutamente dirimente, ai fini della definizione della presente
controversia, risulta la nota del 6.2.2007 a firma del responsabile del
III settore del Comune di Isola delleFemmine.
Con tale nota viene chiarito che, per la zona in questione, esistevano
piani particolareggiati efficaci dal maggio 1992 e scaduti nel maggio
2002.
Da tale circostanza si ricava che il 23 febbraio 2000, data in cui
stata rilasciata la concessione edilizia in favore della ricorrente, nella
zona era vigente un piano particolareggiato e quindi, contrariamente a
quanto posto a fondamento dellimpugnato provvedimento di revoca,
la concessione edilizia n. 2 del 2000 stata rilasciata nel rispetto delle
prescrizioni urbanistiche che subordinavano la possibilit di adottare
tali atti alla previa pianificazione particolareggiata.
Risulta quindi fondato il motivo articolato da parte ricorrente con il
quale si deduce lassenza dei necessari presupposti per ladottato
provvedimento di autotutela.
Appare opportuno puntualizzare che risulta illegittimo anche
lannullamento della proroga del termine di ultimazione dei lavori
oggetto delloriginaria concessione, anche qualora si ritenga che
lamministrazione abbia inteso annullare tale atto per essere
intervenuto sulla base di una richiesta non inoltrata tempestivamente.
E infatti evidente che tale proroga ha ormai esaurito i suoi effetti -
consentire il completamento dei lavori - e non si capisce, n viene
esplicitato, quale sarebbe linteresse concreto allannullamento di un
tale atto, separatamente alla caducazione degli effetti della
concessione a cui afferisce.
Ovviamente illegittimo poi lannullamento della concessione di
variante n. 17 del 6 giugno 2006, fondato sullipotizzata illegittimit
derivata di tale atto, in conseguenza dellasserita, ma non sussistente,
illegittimit della concessione n. 2 del 2000.

278
In conclusione il ricorso deve essere accolto e, per leffetto,annullati i
provvedimenti impugnati.
Sussistono giusti motivi per disporre la compensazione tra le parti
delle spese del giudizio.
P. Q. M.
il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia, Sezione terza,
accoglie il ricorso in epigrafe e, per leffetto, annulla i provvedimenti
impugnati.
Dispone la compensazione tra le parti delle spese del giudizio.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'Autorit
Amministrativa.
Cos deciso in Palermo, nella Camera di Consiglio del 23 novembre
2007

2010 2 FEBBRAIO PORTOBELLO SINDACO GIAMBRUNO MONICA


Rimborso spese legali sostenute dallArch. Monica Giambruno per il
procedimento penale subito nella qualit di dipendente comunale.
RESPONSABILE LL.PP. IN QUALITA DETERMINA 1 SETTORE PROCED
PEN 5252 2008 RGNR 5846 2009 RGGIP ARCHIVIAZIONE 5872 2009
RIMBORSO SPESE LEGALI ZANGHI AVVOCATO DI FIDUCIA

2010 5 FEBBRAIO PORTOBELLO SINDACO MONICA GIAMBRUNO


BILELLO BOLOGNA DETERMINAZIONE 1 SETTORE N. 6 procedimento
penale n. 5252/08 R.G.N.R. e n. 5846 R.G.G.I.P Oggetto: Rimborso
spese legali sostenute dallArch. Monica Giambruno per il procedimento penale
subito nella qualit di dipendente comunale. IL RESPONSABILE DEL 1
SETTORE Visto lart.51 della legge 8 giugno 1990, n.142, recepita dallart.1
della L.R.11 dicembre 1991, n.48; Visto lart.3 del D.Lgs. 3 febbraio 1993,
n.29; Visto lart.6 della legge 15 maggio 1997, n.77; Visto lart.2 della L.R. 7
settembre 1998, n.23; Vista la determinazione del Sindaco n.48 del
09/11/2004, con la quale il Segretario Comunale, Dr. Manlio Scafidi, stato
nominato Direttore Generale ed al quale stata affidata la responsabilit del
1 Settore Segreteria Affari Generali e Legali Assistenza Organi
Istituzionali Difensore Civico ; Visto lO.A.EE.LL. vigente in Sicilia; Ritenuta,
pertanto, la propria competenza in merito alloggetto, ai sensi della normativa
sopra richiamata e per i motivi sopra indicati; Vista listanza del 22/01/2010,
pervenuta al prot. N 123, con la quale lArch. Monica Giambruno, dipendente
di questo Comune, chiede il rimborso delle spese legali sostenute per la sua
difesa nel procedimento penale n. 5252/08 R.G.N.R. e n. 5846 R.G.G.I.P. in cui
era indagato nella qualit di Responsabile del Settore LL.PP. di questo Comune
e conclusosi con il decreto di archiviazione n.5872/09; Visto lart. 39 della L.R.
29.12.1980, n.145 che assicura lassistenza legale in ogni stato e grado di
giudizio, mediante il rimborso di tutte le spese sostenute, secondo le tariffe
ufficiali, ai dipendenti che in conseguenza di fatti o ed atti connessi
allespletamento del servizio o dei compiti dufficio siano stati sottoposti a
procedimenti di responsabilit civile, penale ed amministrativa e siano stati

279
dichiarati esenti da responsabilit; Visto, altres, lart.28 del C.C.N.L. del
14.9.2000; Esaminata la documentazione trasmessa dallArch. Giambruno a
corredo della suddetta nota , nonch delle precedenti con le quali aveva
comunicato, lavvio e la conclusione del procedimento penale nei suoi
confronti, e, precisamente: comunicazione di iscrizione nel registro delle notizie
di reato e nomina avvocato (prot.n.227/int dell11.2.2009) copia del Decreto di
Archiviazione emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari in data 6.7.2009
(prot.n.14128 del 14.9.09), fattura n.1 del 21.1.2010 rilasciata dal suo legale
di fiducia Avv. Nino Zangh (prot.n.123 del 22.1.2010); Rilevato che questo
Comune ha stipulato con la Societ Assicuratrice Industriale una Polizza tutela
giudiziaria che prevede il rimborso delle spese legali sostenute dagli
Amministratori e funzionari comunali per la propria difesa in procedimenti
giudiziari avviati per cause connesse alle attribuzioni di pertinenza; Che la
predetta Compagnia Assicuratrice, alla quale con nota prot.n.14792 del
28.9.2009 era stata trasmessa la denuncia del sinistro, ha comunicato che lo
stesso non risulta risarcibile a termini di polizza in quanto la garanzia
opererebbe solo in caso di assoluzione con sentenza passata in giudicato o di
derubricazione del reato da doloso a colposo, restando escluso ogni altro caso
di estinzione del reato; Ritenuto che lArch. Giambruno abbia comunque diritto,
alla luce del succitato art.39 della L.R. n.145/90, al rimborso delle spese legali
sostenute per la propria difesa, reputando il Decreto di Archiviazione del GI.P.
alla stessa stregua di una sentenza ampiamente assolutoria e attesa la
mancanza di conflitto di interesse con il Comune, nonch lassenza di dolo;
Ritenuto, pertanto, in applicazione della su richiamata normativa, poter
provvedere al rimborso delle spese legali sostenute dallArch. Giambruno
Monica debitamente documentate, riservandosi di impugnare il diniego posto
dalla Societ Assicuratrice Aurora (UGF), al fine di ottenere il rimborso di
quanto con la presente corrisposto AllArch. Giambruno; Vista la legge
8.6.1990, n.142, recepita con modifiche dallart.1 della L.R.11.12.1991, n.48;
Visto il vigente O.A.EE.LL. in Sicilia; D E T E R M I N A 1. Per i motivi espressi
in narrativa, rimborsare allArch. Monica Giambruno, dipendente comunale, le
spese sostenute, nella qualit d Responsabile del settore LL.PP, per la propria
difesa nel procedimento penale n.5252/08 R.G.N.R. E 5846/09 R.G.G.I.P.,
definito con decreto di archiviazione del 6.7.2009, per complessivi 3.569,77,
giusta fattura n.1 del 21.1.2010, rilasciata dal suo legale di fiducia avv. Nino
Zangh. 2. Impegnare la predetta somma di 3.569,77 con imputazione sul
cap. 124 spese per liti arbitraggi e risarcimenti del bilancio di previsione 2010
in corso di formazione, dando atto che nel bilancio dellesercizio 2009 in detto
capitolo risultava uno stanziamento definitivo di 32.674,51 e che trattasi di
spesa non suscettibile di ripartizione in dodicesimi. 3. Riservarsi di impugnare il
diniego posto dalla Societ Assicuratrice Aurora (UGF), al fine di ottenere il
rimborso di quanto con la presente corrisposto AllArch. Giambruno. ILCAPO
DEL SETTORE AMMINISTRATIVO Nunzia Pirrone

2010 10 FEBBRAIO IL COMITATO DELLA LEGALITA' DENUNCIA IL


CLIMA DI ILLEGALITA' ED IL RISCHIO DI INQUINAMENTO DELLA
MACCHINA AMMINISTRATIVA RAPPA ROCCO CIAMPOLILLO BOLOGNA
RUBINO PROCURA BRUNO POMIERO PORTOBELLO

280
2010 13 GENNAIO PORTOBELLO SINDACO RISO NAPOLEONE QUERELA
RUBINO PROCEDIMENTO 10578 2008 TI FACCI SALTARE IN ARIA
ORDINANZA RINVIO A GIUDIZIO LICENZA RISO LA PALOMA ILLEGITTIMA
AMELIE LUISE UDIENZA 17 01 2011 ASSOLUZIONE

2010 15 FEBBRAIO PORTOBELLO SINDACO CONVOCAZIONE CC


TAORMINA VIA LIBERTA VARIANTE AL PRG APPROVATO CC 33 07
RETTIFICA CONFINI TERRITORIALI RAPPRESENTATI CARTOGRAFIA
PRG Il Cons. Caltanissetta, a sua volta, evidenzia come il problema fosse gi
a conoscenza dellAmministrazione prima dellinvio del PRG. Il Sindaco
ribadisce che ci si accorti dellerrore solo dopo che il Consiglio Comunale
aveva proceduto allapprovazione del PRG, nel procedere allesame di alcune
richieste di concessioni edilizie ricadenti nella zona in questione.
Il Cons. Caltanissetta afferma che il problema essenzialmente politico,
infatti, se la questione risultava gi conosciuta nel 2007, improprio proporre
modifiche dopo tre anni. QuestAmministrazione deve quindi giustificare i
motivi per cui non ha posto il problema subito dopo il proprio insediamento.
Il Presidente evidenzia come questo Consiglio Comunale si sia insediato da
pochi mesi e come lUfficio Tecnico solo di recente ha investito il Consiglio del
problema. Questo Consiglio tenuto pertanto a fornire concrete risposte.
Il Cons. Guttadauro afferma che, a prescindere dallaccertamento di eventuali
responsabilit, questo Organo chiamato a dare risposte a questa
cittadinanza.
Il Cons. Caltanissetta evidenzia come non ci si possa fidare dellUfficio Tecnico
Comunale, che pur avendo conoscenza del problema dal 2007, sottopone la
questione allesame del Consiglio dopo tre anni.

2010 15 FEBBRAIO PORTOBELLO SINDACO CALTANISETTA


CC TAORMINA VIA LIBERTA VARIANTE AL PRG APPROVATO CC 33 07
RETTIFICA CONFINI TERRITORIALI RAPPRESENTATI CARTOGRAFIA
PRG

2010 22 FEBBRAIO PORTOBELLO SINDACO CONSIGLIO


COMUNALE DICHIARAZIONE RINASCITA ISOLANA PRG
VARIANTE CARTOGRAFIA VIA LIBERTA TAORMINA LICENZE
ILLEGITTIME TRASMISSIONE CRU IN RITARDO

2010 22 FEBBRAIO PORTOBELLO SINDACO TAORMINA VIA LIBERTA


DELIBERA C.C. 6 VARIANTE AL PRG APPROVATO CC 33 07 RETTIFICA
CONFINI TERRITORIALI RAPPRESENTATI CARTOGRAFIA PRG 2010 Variante
al P.R.G. adottato con D.C.C. n33/2007 Rettifica dei confini
territoriali rappresentati nella cartografia del PRG

281
2010 PORTOBELLO SINDACO DELIBERA GIUNTA 4 SICAR
INCARICO ZANGHI OPPOSIZIONE DECRETO INGIUNTIVO 77MILA
428 EURO 89 CENT PASSATELLO LO MONACO ZUCCARELLO TURANO

2010 25 FEBBRAIO PORTOBELLO SINDACO Ministero dell'economia e


delle finanze Decreto 25 febbraio 2010 (Gu 5 marzo 2010 n. 53)Numero
Programma: 233 Ente Beneficiario: Comune di Isola Delle Femmine
Ricostituzione delle dune di retrospiaggia del litorale del comune di Isola delle
Femmine Anno2009: Euri 100.000 Pubblicazione pag 22

2010 5 MARZO PORTOBELLO SINDACO EMERGENZA RIFIUTI


DELIBERA AFFIDAMENTO 191 ZUCCARELLO BORGETTO CUCCHIARA
TERRASINI COMANDANTE ROCE SICAR INCENDIO TURANO

2010 10 MARZO PORTOBELLO SINDACO DELIBERA CONISGLIO


COMUNALE 12 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO RISO NAPOLEONE Se mi
denunci ti faccio saltare in aria Ti faccio veder chi sono io

2010 8 APRILE PORTOBELLO SINDACO DELIBERA G.M. 037.10.pdf MONICA


GIAMBRUNO DARPA SANDRO ARCH STEFANIA GIOACCHINO NAVARRA
NICOLO ATTREZZATURE SPORTIVE Nomina del Responsabile Unico del
Procedimento dei "Lavori di completamento degli impianti sportivi
polivalenti nell'area destinata dal P.R.G. ad attrezzature sportive". IL
RESPONSABILE DEL V SETTORE, ARCH. SANDRO DARPA, SOTTOPONE
ALLAPPROVAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE LA SEGUENTE PROPOSTA DI
DELIBERAZIONE NOMINA DEL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO
DEI LAVORI DI COMPLETAMENTO DEGLI IMPIANTI SPORTIVI POLIVALENTI
NELLAREA DESTINATA DAL P.R.G. AD ATTREZZATURE SPORTIVE

LA GIUNTA COMUNALE Premesso che:


Con Deliberazione di Giunta Municipale n. 142 del 29/12/2006 stato affidato
lincarico di progettazione esecutiva DL, misura, contabilit, liquidazione ed
assistenza al collaudo, allarch. Stefania Gioacchino dei Lavori di
completamento degli impianti sportivi polivalenti nellarea destinata dal P.R.G.
ad attrezzature sportive;
Con Deliberazione di Giunta Municipale n. 141 del 29/12/2006 stato affidato
lincarico professionale per il coordinamento per la sicurezza in fase di
progettazione e di esecuzione dei Lavori di completamento degli impianti
sportivi polivalenti nellarea destinata dal P.R.G. ad attrezzature sportive
allIng. Nicol Navarra;
Con deliberazione di G.C. n. 51 del 29/05/2009 stato approvato il progetto
esecutivo dei Lavori di completamento degli impianti sportivi polivalenti
nellarea destinata dal P.R.G. ad attrezzature sportive visto il parere tecnico
favorevole dellArch. Sandro DArpa (ns. prot. int. n. 8662 del 26/05/09);
nel piano triennale delle OO.PP. 2009/2011, approvato con Deliberazione di
C.C. n. 44 del 31/08/2009, lintervento risulta inserito con priorit generale 16,
di settore 1 e di categoria1;

282
DELIBERA
Nominare lArch. Monica Giambruno come Responsabile Unico del
Procedimento dei Lavori di completamento degli impianti sportivi
polivalenti nellarea destinata dal P.R.G. ad attrezzature sportive;
Nomina del Responsabile Unico del Procedimento dei "Lavori di completamento
degli impianti sportivi polivalenti nell'area destinata dal P.R.G. ad attrezzature
sportive".

2010 8 APRILE PORTOBELLO SINDACO RELAZIONE DI


SCIOGLIMENTO DEL Consiglio Comunale di Isola delle Femmine
2012: Emblematiche in tal senso sono le verifiche effettuate dalla
commissione d'indagine su un progetto, approvato con delibera di giunta
del 2010, Atto numero 38 del 08-04-2010 Tipo di Atto: DELIBERA DI GIUNTA
che si proponeva di accertare e recuperare i tributi locali evasi negli ultimi
cinque anni. In effetti la preannunciata azione di recupero non e' stata
intrapresa. L'organo ispettivo ha infatti svolto un accertamento su un
campione di contribuenti appartenenti a nuclei familiari legati o riconducibili
alla criminalita' organizzata e l'esito dell'analisi ha evidenziato, con riferimento
a tale campione, che la percentuale di tributi non versata, rispetto a quanto
accertato ed iscritto a ruolo, e' pari all'89%.

2010 26 APRILE PORTOBELLO SINDACO ARTA PROT 28623 26 04


RISPOSTA NOTA PROT 85871 09 11 09 SOLLECITO INTEGRAZIONE VAS
GERNIO PORTO GEOLOGICO AGROFORESTALE FIRME PRESIDENTE
CONSIGLIO E PROGETTISTA

2010 29 APRILE PORTOBELLO SINDACO ATTO DI QUERELA DEL


SINDACO DI ISOLA DELLE PROFESSORE GASPARE PORTOBELLO NEI
CONFRONTI DEL BLOGGER GIUSEPPE CIAMPOLILLO PERLARTICOLO LA
KUPOLA DELLA POLITIKA A ISOLA DELLE FEMMINE APPARSOSULLA RIVISTA
IL VESPRO EDIZIONE APRILE 2010

2010 29 APRILE ATTO DI QUERELA DEL SINDACO DI ISOLA DELLE


PROFESSORE GASPAREPORTOBELLO NEI CONFRONTI DEL BLOGGER
GIUSEPPE CIAMPOLILLO PERLARTICOLO LA KUPOLA DELLA POLITIKA A
ISOLA DELLE FEMMINE APPARSOSULLA RIVISTA IL VESPRO EDIZIONE
APRILE 2010

2010 6 MAGGIO PORTOBELLO SINDACO 2009 stipulato il contratto Rep.


N. 872/2010, con la ditta Coci Antonino relativo ai lavori di "ristrutturazione ed
adeguamento del corpo A della scuola materna"; Vista la nota prot. 17913
del 24/12/2010 con la quale il Direttore dei Lavori ha chiesto la proroga del
termine fissato per l'ultimazione dei lavori, vista la difficolt di alcune delle
lavorazioni eseguite; 13 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO Deliberazione di
G.M. n. 90 del 13/10/2009 sono state accettate le condizioni riportate nel
decreto Dirigenziale n. 1314/S2; 2005 9 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO
VICE PROSSIMO ALLE DIMISSIONI STEFANO BOLOGNA DELIBERA GIUNTA n
104 approvato il progetto esecutivo dei lavori di Ristrutturazione e

283
adeguamento del corpo A della scuola materna di Isola delle Femmine
dellimporto complessivo di 289.000,00 redatto dalling. Nicolo Navarra
Responsabile unico del procedimento: arch. Sandro DArpa il maggiore onere
verr reperito con la devoluzione del mutuo della CC.DD.PP. posizione n
4418035/00 approvato con determinazione del Responsabile dellUfficio
Tecnico n 106 del 02/10/2009 2005 6 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO
BOLOGNA VICE PROSSIMO LLE DIMISSIONE DEL 10 OTTOBRE 2015
nota prot. n. 6401 il professionista incaricato ha trasmesso un progetto di
ristrutturazione ed adeguamento del corpo A della scuola materna del Comune
di Isola delle Femmine; 2005 19 MAGGIO PORTOBELLO SINDACO
BOLOGNA VICE PROSSIMO ALLE DIMISSIONI DEL 10 OTTOBRE 2015
Deliberazione di G.M. n 95 del 19/05/2005 stato affidato l'incarico di DL,
misura contabilit, liquidazione ed assistenza al collaudo, coordinamento per la
sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione dei lavori di ristrutturazione
dei due plessi della scuola materna di Isola delle Femmine, all'Ing. Nicol
Navarra; Con D.D. n. 1314/S2 dell'Assessorato Lavori Pubblici stato concesso
il finanziamento della somma di 389.000,00 per la realizzazione dei lavori di
"Ristrutturazione ed adeguamento del corpo A della scuola materna di Isola
delle Femmine"

2010 6 MAGGIO SINDACO PORTOBELLO DELIBERA CONSIGLIO


COMUNALE 21 COMANDANTE MAGGIORE ANTONINO CROCE ACCERTATO
INCASSATO Approvazione Bilancio di previsione per l'anno 2010 e
Bilancio pluriennale 2010/2012 Il Consigliere Caltanissetta chiede di
conoscere i dati che facciano ritenere certi e veritieri gli stanziamenti in entrata
derivanti dalla lotta allevasione in tema di ICI e TARSU, chiedendo in
particolare di conoscere se si sia proceduto alla redazione di un apposito ruolo,
anche in funzione di quanto affermato dai revisori nella loro relazione. Il
Responsabile del settore finanziario, presente in aula, precisa che gli importi
iscritti in bilancio sono la conseguenza di valutazioni operate su unindagine a
campione effettuata utilizzando nuovi programmi informatici e sulla base di
quanto accertato dal corpo di Polizia Municipale. Il Consigliere Caltanissetta
chiede di conoscere quanto effettivamente accertato nellanno 2009 quali
entrate conseguenti a contravvenzioni per violazione del codice della strada,
stante che, per quanto a sua conoscenza, il comando di P.M. avrebbe
comunicato accertamenti per 463.000 e non per 922.000 come iscritto nel
bilancio di previsione. Il Responsabile del settore finanziario evidenzia come
detta cifra sia stata iscritta sulla base di quanto comunicato dal comando di
P.M. ed inserita nella delibera della Giunta Municipale in sede di ripartizione dei
proventi ex art. 204 del codice della strada. Evidenzia come ogni funzionario si
assuma la responsabilit delle proprie affermazioni per cui in bilancio stata
iscritta la somma indicata dal comandante del corpo di P.M. Il Consigliere
Caltanissetta evidenzia come egli abbia eccepito sullaccertamento definitivo
del 2009 e non sullo stanziamento del bilancio 2010. Il Responsabile del
settore finanziario afferma che il dato riferito allesercizio precedente solo
indicativo e viene inserito per mera conoscenza stante che i dati definitivi
faranno parte del conto consuntivo 2009, non in discussione in questa sede. Il
Presidente afferma che la miglior risposta ai dubbi del Consigliere costituita

284
dal fatto che il collegio dei revisori ha dato parere favorevole sul bilancio nel
suo complesso; concede, pertanto, la parola al Presidente del collegio di
revisione. Il Dr. Genco, componente del collegio, evidenzia come in sede di
predisposizione del bilancio di previsione il comandante del corpo di P.M. abbia
fornito il dato che stato inserito in bilancio, dopo lapprovazione dello schema
di bilancio da parte della G.M. il comandante, possibilmente a seguito di
ulteriori accertamenti, ha fornito un dato diverso da quello comunicato in
precedenza. Il Consigliere Battaglia ribadisce come il dato relativo allanno
precedente risulti solo funzionale a garantire le valutazioni dei consiglieri e non
abbia carattere tassativo. Il Responsabile del settore finanziario evidenzia
come il dato relativo allaccertamento vada ad aggiungersi a quanto gi
incassato nel corso dellanno, per cui laccertamento complessivo sar dato
dalla somma di pi dati e verr evidenziato in via definitiva in sede di conto
consuntivo. Il Presidente invita a posporre ogni valutazione in merito ai
proventi dalle contravvenzioni per violazione del codice della strada allatto
dellesame del conto consuntivo dellesercizio 2009. Il Consigliere Caltanissetta
afferma che linserimento in bilancio di un dato non rispondente a verit
vanificherebbe le valutazioni dei consiglieri sugli stanziamenti di bilancio.
Chiede, quindi, che venga messa a verbale la seguente dichiarazione: attesa
limpossibilit di conoscere gli estremi documentali relativi allaccertamento
2009 delle risorse finalizzate al codice della strada e considerato quanto
richiesto dai revisori, si evidenzia la dubbia opportunit delle previsioni di
competenza 2010 (in fatto concreto) in relazione alla risorsa in questione.
Continuando nellesame del bilancio, chiede, quindi, le seguenti informazioni:
1. In merito allanticipazione di tesoreria di cui al titolo V chiede se sussiste
una posizione debitoria arretrata, ottenendo una risposta negativa da parte del
responsabile del settore finanziario: 2. notando che nella parte attinente lo
smaltimento dei rifiuti prevista una spesa di personale di circa 190.000
chiede a cosa si riferisca stante che il servizio risulta gestito dallATO; Il
Responsabile del settore finanziario evidenzia come in detto capitolo trovino
allocazione alcune unit non transitate allATO idrico e personale
amministrativo interno; 3. come sia stato calcolato lo stanziamento per il
servizio di raccolta rifiuti solidi urbani; il Responsabile del settore finanziario
risponde che lo stanziamento comprende a) il costo del servizio da
corrispondere allATO per un importo di 809.000,00 pari allimporto previsto
nel piano industriale 2005; b) servizi di pulizia straordinaria non di competenza
dellATO, quali il litorale e scali di alaggio; c) interventi di disinfezione
disinfestazione e derattizzazione. Chiede, quindi, se corrisponde al vero o sia
almeno verosimile il dato contenuto in una scheda contabile in suo possesso,
fornitagli dallATO, dalla quale risulta un debito di questo Comune nei confronti
dellATO di oltre 1.500.000. Il Presidente lamenta che detti dubbi non siano
stati sollevati in sede di commissione bilancio il cui scopo quello di fornire ai
consiglieri tutte le informazioni di cui gli stessi necessitano. In questa sede,
invece il responsabile del settore finanziario non in grado di attestare la
veridicit di alcun documento presentato. Il Sindaco da lettura di una nota a
firma del responsabile del settore finanziario che fissa in 163.000,00 lesatto
ammontare del debito del Comune nei confronti dellATO. Il Consigliere
Caltanissetta afferma che il documento di cui il Sindaco ha dato lettura

285
incompatibile con i dati della scheda in suo possesso e chiede di conoscere
quale dei due dati sia quello esatto. Il Responsabile del settore finanziario
invita a rinviare ogni valutazione al fine di consentirgli di effettuare dei controlli
con gli atti disponibili in ufficio, confermando, comunque, la validit della nota
di cui il Sindaco ha dato lettura. Il Consigliere Caltanissetta afferma che egli ha
presentato richiesta di rilascio di specifici atti agli uffici comunali che non
hanno provveduto a fornirglieli per cui egli ha dovuto acquisire ogni utile
notizia direttamente presso gli uffici dellATO. Il Presidente evidenzia come tutti
i consiglieri godano di pari trattamento avendo pari diritti presso gli uffici
comunali siano essi di maggioranza che di minoranza; Se una richiesta non
stata evasa vuol dire che sussistevano taluni impedimenti, come ad esempio la
presenza di dati sensibili su cui opera la tutela della privacy. Il Consigliere
Caltanissetta chiede di conoscere il riflesso che avrebbe sui residui lesistenza
di un debito di 1.500.000. Il Responsabile del settore finanziario riafferma
che i dati richiesti attengono alle risultanze del conto consuntivo non in atto in
esame. Per quanto attiene, comunque, ai residui rinvia ad unapposita
determina del proprio settore che indica tutti i residui in essere, sia attivi che
passivi, per cui invita a prendere in esame detto provvedimento. Il Presidente,
ritenendo che informazioni sul credito vantato dallATO possano essere fornite
dallassessore Cutino, al fine di favorire il dibattito, concede a questi la parola.
Detta valutazione viene contestata dai consiglieri di minoranza ed i
conseguenti clamori costringono il Presidente a sospendere brevemente la
seduta. Alla ripresa, calmati gli animi ed abbassati i toni, il Presidente invita
lAssessore Cutino ad intervenire. Lassessore Cutino chiede che venga messa a
verbale la seguente dichiarazione: lassessore Cutino si ritiene leso nella sua
dignit di persona e di amministratore laddove viene apostrofato dal
Consigliere Billeci Orazio con le seguenti parole sei un fasullo. La presenza
degli assessori allinterno di questo consesso, laddove tra laltro avviene per
specifico invito del Presidente, legittima e meritevole di rispetto e credo
determinante per la corretta e buona conduzione dei lavori consiliari, pertanto,
i consiglieri tutti dovrebbero approvare lo sforzo che questa Giunta Municipale
mette sempre in atto per assicurare la presenza in consiglio a supporto dei
consiglieri. Dopo aver precisato che se chiede di intervenire non lo fa per
spirito di protagonismo ma solo per fornire chiarimenti in funzione della
presenza in consiglio, insieme al Sindaco, cui si vuole dare supporto, entrando
nel merito dellammontare del debito nei confronti dellATO dichiara di non
condividere le affermazioni del Consigliere Caltanissetta che risultano fuorvianti
specialmente laddove esibisce un documento, di incerta provenienza, di cui
chiede che, seduta stante, ne vengano certificate le risultanze. Afferma che,
comunque, lammontare del debito, qualunque esso sia, non va imputato a
questo bilancio risultando gi inserito nei bilanci dei rispettivi esercizi. Invita a
confrontarsi con spirito democratico. Il Consigliere Caltanissetta ribadisce che il
bilancio dellATO prevede un credito nei confronti di questo Comune di circa
3.700.000 e chiede se in ogni caso sia verosimile fissare in 1.500.000 la
posizione debitoria del Comune. Chiede, inoltre, se in aggiunta allimporto
citato esistano ulteriori fatture emesse a carico del Comune di Isola delle
Femmine, in quanto in assenza il bilancio dellATO sarebbe errato. Il Sindaco,
dopo aver evidenziato come anche lo stesso ATO fornisca dati contrastanti,

286
ribadisce che la differenza tra la cifra prevista da questo Comune e quella
richiesta dallATO discenda da una diversa base di valutazione iniziale ( costo
sostenuto-costo previsto nellunico piano industriale approvato, quello del
2005) nonch dalla valutazione dei servizi offerti, che secondo questo Comune
non sarebbero tutti quelli previsti nel piano industriale e la cui assenza
comporterebbe una decurtazione dei costi che questo ufficio tecnico ha
valutato nellordine del 40%. Sulla base di queste valutazioni il debito di questo
Comune quantizzabile in 163.000. Da dette valutazione divergenti
scaturisce la materia del contendere in atto esistente tra
questAmministrazione e lATO PA1. Il Consigliere Caltanissetta ribadisce
ancora una volta di ritenere corretto, sulla base del piano industriale un debito
di 1.500.000 e reitera la richiesta di conoscere se esistono fatture emesse
dallATO non conteggiate e non contestate. Il Responsabile del settore
finanziario invita a porre dette domande al responsabile del settore tecnico cui
compete la gestione del servizio. Il Consigliere Caltanissetta afferma, che
secondo quanto affermato dal responsabile del settore tecnico nessuna fattura
stata oggetto di contestazione. Riepilogando, a suo avviso, il Sindaco
avrebbe riconosciuto lesistenza di un debito di 1.500.000 cos calcolato
secondo le previsioni del piano industriale 2005, a detto importo si
aggiungerebbero ulteriori 2.200.000 per fatture emesse dallATO e non
contabilizzate, tuttavia non vengono fornite prove documentali sulla effettiva
consistenza del debito, sullesistenza di ulteriori fatturazione e sullesistenza di
contestazioni. Tornando, quindi, allesame del bilancio chiede delucidazioni
sulle previsioni del bilancio pluriennale su cui i revisori hanno espresso un
parere estremamente critico, precisando che detto bilancio non costituisce una
formalit ma un documento necessario ed indispensabile; Evidenzia come il
collegio definisca i bilanci degli esercizi 2011 e 2012 pressapochistici e identici
tra loro. Il Presidente ribadisce ancora una volta, come nonostante le diverse
valutazioni il parere del collegio nel suo complesso sia comunque positivo. Il
Sindaco in considerazione delle critiche sollevate dal gruppo Rinascita Isolana
chiede se il gruppo abbia predisposto delle proposte correttive che prevedano il
ripiano degli asseriti debiti e che individuino le voci di spesa da stornare per il
ripiano delle affermate situazioni debitorie. Il Consigliere Caltanissetta afferma
che la presentazioni di emendamenti correttivi presupporrebbe che la
maggioranza avesse avuto un diverso atteggiamento nei confronti della
minoranza, in assenza non ha senso chiedere una proposta di collaborazione.
Le valutazioni sulla correttezza del bilancio saranno operate dalla Corte dei
Conti alla quale si chiede che venga trasmesso il presente documento. Il
gruppo si limitato ad evidenziare gli errori e le incongruenze esistenti nel
bilancio. Il Sindaco afferma che non si chiedeva la collaborazione del gruppo di
minoranza ma si auspicava un comportamento concludente con le osservazioni
fatte che proponesse modalit di gestione contabile delle affermate situazioni
debitorie e che andasse ad individuare le risorse da stornare. Il Consigliere
Caltanissetta afferma che non si sta dimostrando disponibilit a cogliere
limportanza dei contenuti rispetto alle forme e ci dimostra lassenza di un
clima di rispetto dellopposizione. Il Presidente, contestando le affermazioni del
Consigliere Caltanissetta in ordine al rispetto dellopposizione, afferma che gli
uffici comunali ed in particolare gli addetti al settore finanziario hanno sempre

287
fornito la massima collaborazione; Il Sindaco ha sempre dato ampia prova di
rispetto dellopposizione cercando di coinvolgerla anche in incontri con autorit
sovracomunali, ed in dette occasioni stato il gruppo Rinascita Isolana a non
partecipare. Il Consiglio ha sempre operato con la massima trasparenza e
legalit su tutti gli atti sui quali sempre stata consentita unattenta analisi. Il
Consigliere Guttadauro a nome del gruppo Progetto Isola d lettura di un
emendamento. Il Consigliere Battaglia afferma che lemendamento presentato
dal gruppo ha solo una connotazione politica allinterno di un bilancio
ampiamente condiviso e oggetto di uno studio approfondito. La percezione di
un clima ostile da parte della minoranza frutto della propria sensibilit, detta
percezione, comunque, non avrebbe precluso la possibilit di presentare un
emendamento che avesse magari individuato soluzioni che avrebbero potuto
evitare aumenti della TARSU. Afferma che partecipare ai lavori della
commissione sarebbe stata la chiave giusta che avrebbe permesso a questo
consesso un dibattito sereno. Non lassessore Cutino che avvelena il clima,
anzi questi viene assaltato non appena chiede di parlare. Preannuncia il voto
favorevole del gruppo sullemendamento. Il Consigliere Caltanissetta ribatte
che quando lopposizione si riferisce ad un clima di ostilit valuta la violazione
dei diritti della minoranza, laddove non le vengono forniti gli atti richiesti. La
presentazione dellemendamento dimostra lasservimento del gruppo di
maggioranza allAmministrazione in quanto ci si limita a spostare una cifra pari
ad appena alluno per mille dello stanziamento complessivo, Ci dimostra in
maniera limpida limpossibilit di qualsiasi forma di collaborazione. Preannuncia
la presentazione, quanto prima, di una mozione sulle cause che hanno
impedito al gruppo di partecipare allincontro presso lassessorato Regionale
Territorio ed Ambiente. Si accerta lallontanamento dallaula dei consiglieri
Cardinale e Mannino presenti n. 12. Il Presidente poich nessuno chiede
ulteriormente di intervenire pone in votazione lemendamento del gruppo
Progetto Isola ed assistito dagli scrutatori nominati ad inizio di seduta, accerta
il seguente esito: Presenti e votanti n.12, voti favorevoli espressi per alzata di
mano n. 8, voti contrari n.4 (i consiglieri Caltanissetta; Billeci, Crisci e
Nevoloso) Il Consigliere Caltanissetta fa la seguente dichiarazione di voto sul
bilancio: Preannuncia il voto contrario del gruppo Rinascita Isolana,
innanzitutto perch le previsioni di bilancio risentono di unassoluta assenza di
pianificazione stante che la maggior parte degli stanziamenti risultano
obbligatori e gli stanziamenti discrezionali risultano assolutamente dubbi. Resta
tutta da verificare lattendibilit di maggiori entrate ed in particolare dei
100.000 euro che dovranno conseguire dalla lotta allevasione ICI, dei 200.000
da reperire con la lotta allevasione TARSU, per i quali non viene fornita alcuna
dimostrazione; dei 350.000 euro che dovrebbero provenire da sanzioni per
violazione del codice della strada, su cui non possibile fare anche in questo
caso alcuna valutazione non essendo possibile nemmeno avere conoscenza di
quanto accertato nel 2009; Le restanti previsioni risultano ottimistiche e poco
realistiche. A ci si aggiunga lesistenza di una posizione debitoria nei confronti
dellATO rifiuti per circa 3.700.000 euro. Di conseguenza il bilancio risulta poco
responsabile e incapace di assicurare qualsiasi possibilit di rilancio
delleconomia isolana. Ribadisce la richiesta che la delibera e lintero bilancio
venga trasmessa alla Corte dei Conti. Il Consigliere Battaglia d lettura di un

288
documento che si allega alla presente per farne parte integrante. Il Presidente,
poich nessuno chiede ulteriormente di intervenire, pone in votazione il
bilancio cos come emendato ed assistito dagli scrutatori nominati ad inizio di
seduta, accerta il seguente esito: Presenti e votanti n.12, voti favorevoli
espressi per alzata di mano n. 8, voti contrari n.4 (i consiglieri Caltanissetta;
Billeci, Crisci e Nevoloso).

2010 11 MAGGIO PORTOBELLO SINDACO MANNINO ANGELO MARZO


1950 TITOLARE TRATTORIA CARDINALE snc CHIOSCO PORTICCIOLO
PIAZZA PITTSBURG AUTORIZZAZIONE ALLACCIO FOGNARIO COMUNE
DI ISOLA DELLE FEMMINE
UFFICIO TECNICO III SETTORE EDILIZIA PRIVATA- URBANISTICA
AUTORIZZAZIONE ALLACCIO FOGNARIO N. /2010
IL RESPONSABILE DEL III SETTORE

VISTO il Testo Unico delle Leggi Sanitarie approvato con R.D. 27/07/34
n.1265 e successive modifiche ed integrazioni;
VISTE la Legge n.319 del 10/05/76 e le Leggi Regionali n.39 del 18/06/77 e
n. 27 del 15/05/86 e successive modifiche ed integrazioni;
VISTA la Delibera del C.I.T.A.I. del 04/02/77 sulla tutela delle acque
dallinquinamento;
VISTO il Regolamento Comunale dei servizi di fognatura e depurazione
approvato con delibera di C.C. n.66 del 29/06/94, resa legittima dalla
CO.RE.CO. nella seduta del 21/07/94 ai nn. 10037/10123;
VISTA lautorizzazione edilizia n. 08 del 29/03/2010 relativa al rinnovo
dellautorizzazione n. 02 del 01/02/2007;
VISTI gli elaborati grafici introitati al prot. del Comune di Isola delle
Femmine al n. 3078 in data 24/02/2010, prot. n. 3078, consistenti in
relazione tecnica, stralci e planimetria allaccio fognario, redatta dal Geom.
Dionisi Vincenzo, iscritto allOrdine dei Geometri della Provincia di Palermo al
n. 3604;
VISTO il parere favorevole relativo al provvedimento di autorizzazione
allallaccio fognario e per il successivo convogliamento di acque reflue
domestiche in pubblica fognatura, rilasciato dalla A.P.S., Acque Potabili
Siciliane, con sede in Via Ugo La Malfa n. 28/A, introiato al prot. del nostro
Comune al n. 4687 del 31/03/2010.

AUTORIZZA

I Sig.ri Mannino Angelo, nato a Isola delle Femmine il 12/03/1950,


C.F._________, ed ivi residente in Via Garibaldi n. 37, nella qualit di titolare
della ditta denominata Trattoria Cardinale S.n.c. allallaccio fognario del
chiosco da adibire a punto di ristoro sito allinterno del porticciolo di Isola delle
Femmine antistante la Piazza Pittsburg alla fognatura passante per Piazza Duca
Degli Abruzzi.
E fatto altres obbligo di:
Apporre idonea segnaletica stradale sia diurna che notturna durante
lesecuzione dei lavori e pertanto il Comune resta esonerato da qualsiasi

289
responsabilit per eventuali danni causati a persone e/o cose sia dal punto di
vista civile che penale;
Listante obbligato, prima del rinterro dello scavo relativo allallacciamento
alla pubblica via, a richiedere all U.T.C. un sopralluogo al fine di accertare la
regolare esecuzione dei lavori;
La presente autorizzazione si intende immediatamente e automaticamente
revocata nel caso di violazione delle norme e delle condizioni stabilite dal
presente atto.
Sono fatti salvi i vincoli e gli obblighi derivanti da ogni altra disposizione di
legge, senza pregiudizio di eventuali diritti di terzi.
Il Tecnico Redattore geom SALVATORE BELLONE Il Responsabile del III
Settore
Arch. Sandro DArpa

2010 11 MAGGIO PORTOBELLO SINDACO INGEGNERE RAPPA ROCCO


LICENZA EDILIZIA 10 GULIZZI GIUSEPPE GULIZZI PROVVIDENZA GULIZZI
ANTONIO VIA BOSCO FIGURA 1 PART 1573 1574 CASSAZIONE ABUSIVISMO
TRAPPETO

2010 31 MAGGIO PORTOBELLO SINDACO DETERMINA 13 NOMINA


AVVOCATO ANTONINO RUSSO DIFESA NELLLA CAUSA DI QUERELA
CONTRO CIAMPOLILLO LA KUPOLA DELLA POLITIKA 26 APRILE 2010

2010 18 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO DETERMINAZIONE I


SETTORE N 54 procedimento penale n.3762/05 R.G.N.R. conclusosi
con sentenza n.761 del 12/10/2006 Rimborso spese legali Sindaco
Gaspare Portobello -. IL CAPO SETTORE Visto lart.51 della legge 8 giugno
1990, n.142, recepita dallart.1 della L.R.11 dicembre 1991, n.48; Visto lart.3
del D.Lgs. 3 febbraio 1993, n.29; Visto lart.6 della legge 15 maggio 1997,
n.77; Visto lart.2 della L.R. 7 settembre 1998, n.23; Vista la determinazione
sindacale n13 del 28/06/07 con la quale stato conferito lincarico di
responsabile della posizione organizzativa del I Settore Amministrativo, cos
come previsto ai sensi della Legge n.142/90, art.51, comma 7, cos come
recepito dallart.1, comma 1, lettera h, della legge regionale n.48/91 alla sig.ra
Nunzia Pirrone; Vista la legge 8.6.1990, n.142, recepita con modifiche
dall'art.1 della L.R. 11.12.1991, n.48; Visto lO.A.EE.LL. vigente in Sicilia;
Premesso: Che con determinazione del Responsabile del I Settore n33 del
30/01/2007, si riconosciuto il diritto del prof. Gaspare Portobello ad ottenere
il rimborso delle spese legale sostenute, nella qualit di Sindaco di questo
Comune, per la propria difesa nel procedimento penale n.3762/05 R.G.N.R.
conclusosi con sentenza n.761 del 12/10/2006 emessa dal G.I.P. del Tribunale
di Palermo che ha dichiarato il non luogo a procedere, liquidando, in tale sede
la somma di 3.636,35 a titolo di acconto; Che,con successive determinazioni
del Direttore Generale n.54 del 30.12.2008 e del Responsabile del 1 Settore
n. 263 del 2.10.2009 si sono liquidati, sempre a titolo di acconto,
rispettivamente 2.998,55 ed 3.500,00; Considerato che limporto
complessivamente liquidato ammonta ad 10.134,90 e che, pertanto, la
somma da corrispondere a saldo ammonta ad 1.248,30; Ritenuto dover

290
procedere alla liquidazione della predetta somma a saldo di quanto
riconosciuto; DETERMINA 1. Di procedere al saldo di quanto riconosciuto e
dovuto al signor Portobello Gaspare, per le spese sostenute per la propria
difesa nel giudizio subito, nella qualit di Sindaco di questo Comune, innanzi al
Tribunale di Palermo ufficio del GIP, conclusosi con la sentenza n761/06
R.G.N.R. per limporto di 1.248,30; 2. Impegnare la predetta somma con
imputazione sul Cap.124 alla voce spese legali del corrente Bilancio che
presenta la necessaria disponibilit (Imp. N._809_/2010); IL RESPONSABILE
DEL SETTORE AMMINISTRATIVO Nunzia Pirrone

2010 10 GIUGNO COMITATO DELLA LEGALITA' LUZI COLONNELLO TEO


SICILEAS E IL COMITATO D'AFFARI PORTOBELLO UTC FARACI
SARACEN FIN IMM SICILEAS ONORATO PRG D'ARPA CRISCI ALTADONNA
CASTELLESE AIELLO LA VENDITA DEL TERRENO FERRARA PIETRO IMPASTATO
VILLAGGIO DELLE PALME

2010 10 GIUGNO COMITATO DELLA LEGALITA' LUZI COLONNELLO TEO


SICILEAS E IL COMITATO D'AFFARI PORTOBELLO UTC FARACI
SARACEN FIN IMM SICILEAS ONORATO PRG D'ARPA CRISCI ALTADONNA
AIELLO

2010 15 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO ARCH DARPA DELIB GIUNTA


63 INCARICO ING FERRARELLA ANDREA INCIDENZA AMBIENTALE P.R.G.
ASSESS 2863 26.04.10 PROT ISOLA 6412 03.05.10 EURO 19 MILA EURO

291
2010 18 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO DETERMINAZIONE DEL
RESPONSABILE DEL I SETTORE N 54 DEL 18 giugno 2010 OGGETTO:
Rimborso a saldo spese legali al Sindaco prof. Gaspare Portobello -
procedimento penale n.3762/05 R.G.N.R. EURO 11.383,20
DELIBERA GIUNTA N 8 CONFERIMENTO INCARICO ALLAVVOCATO
ZANGHI PER ESPRIMERE IL PARERE TECNICO LEGALE RIMBORSO
SPESE LEGALI AD EX CONSIGLIERI PER LA DIFESA GIUDIZIO 9878 1999
OCCUPAZIONE SALA CONSILIARE IMPORTO COMPLESSIVO 287.862,91
-. IL CAPO SETTORE Visto lart.51 della legge 8 giugno 1990, n.142, recepita
dallart.1 della L.R.11 dicembre 1991, n.48; Visto lart.3 del D.Lgs. 3 febbraio
1993, n.29; Visto lart.6 della legge 15 maggio 1997, n.77; Visto lart.2 della
L.R. 7 settembre 1998, n.23; Vista la determinazione sindacale n13 del
28/06/07 con la quale stato conferito lincarico di responsabile della posizione
organizzativa del I Settore Amministrativo, cos come previsto ai sensi della
Legge n.142/90, art.51, comma 7, cos come recepito dallart.1, comma 1,
lettera h, della legge regionale n.48/91 alla sig.ra Nunzia Pirrone; Vista la
legge 8.6.1990, n.142, recepita con modifiche dall'art.1 della L.R. 11.12.1991,
n.48; Visto lO.A.EE.LL. vigente in Sicilia; Premesso: Che con determinazione

292
del Responsabile del I Settore n33 del 30/01/2007, si riconosciuto il diritto
del prof. Gaspare Portobello ad ottenere il rimborso delle spese legale
sostenute, nella qualit di Sindaco di questo Comune, per la propria difesa nel
procedimento penale n.3762/05 R.G.N.R. conclusosi con sentenza n.761 del
12/10/2006 emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palermo che ha dichiarato il non
luogo a procedere, liquidando, in tale sede la somma di 3.636,35 a titolo di
acconto; Che,con successive determinazioni del Direttore Generale n.54 del
30.12.2008 e del Responsabile del 1 Settore n. 263 del 2.10.2009 si sono
liquidati, sempre a titolo di acconto, rispettivamente 2.998,55 ed 3.500,00;
Considerato che limporto complessivamente liquidato ammonta ad
10.134,90 e che, pertanto, la somma da corrispondere a saldo ammonta ad
1.248,30; Ritenuto dover procedere alla liquidazione della predetta somma a
saldo di quanto riconosciuto; DETERMINA 1. Di procedere al saldo di quanto
riconosciuto e dovuto al signor Portobello Gaspare, per le spese sostenute per
la propria difesa nel giudizio subito, nella qualit di Sindaco di questo Comune,
innanzi al Tribunale di Palermo ufficio del GIP, conclusosi con la sentenza
n761/06 R.G.N.R. per limporto di 1.248,30; 2. Impegnare la predetta
somma con imputazione sul Cap.124 alla voce spese legali del corrente
Bilancio che presenta la necessaria disponibilit (Imp. N._809_/2010); IL
RESPONSABILE DEL SETTORE AMMINISTRATIVO

2010 22 GIUGNO STEFANO BOLOGNA RACCOMANDATA AL


COLONNELLO TEO LUZI COMANDO PROVINCIALE DEI CARABINIERI VIA
MURA SAN VITO 1 90133 PALERMO SEGNALANDO IPOTESI DI CORRUZIONE E
DI MALAFFARE INTORNO ALLLA CONCESSIONE DI LICENZE EDILIZIE PER
AMPLIAMENTO SARACEN SICILEAS FERRAO ONORATO IMPASTATO DARPA LA
VENDITA DEL TERRENO AD AIELLO FRANCESCO PAOLO GIAMBONA
CASTELLESE ALTADONNA

293
294
295
2010 13 AGOSTO 2010 PORTOBELLO SINDACO INGEGNERE RAPPA
ROCCO LICENZA EDILIZIA IN SANATORIA 16 ROMA BARTOLO VIA LORI

2010 8 SETTEMBRE PORTOBELLO SINDACO ALBERT BOLOGNA


FIORENZA SETTORE 7 Gestione Risorse Umane n.34/2010 del
Registro del Servizio Conclusione procedimento disciplinare nei
confronti del dipendente Albert Giovanni per avvenuto passaggio in
giudicato della sentenza 2927/07 del 2/11/2007 SENTENZE 226 12
MAGGIO 1998 652 17 MAGGIO 2000 267 23 MARZO 1999 VISTO: lart 51 delle

296
legge 8 giugno 1990 n 142, recepita con modifiche dallart 1 della L.R. 11.12.1991 n 48 nel
testo sostituito dallart 12 della L.R. n 30/2000;
VISTO il D.Lgs 30 marzo 2001 n 165 e successive modificazioni ed integrazioni;
VISTO lart 6 della legge 15 maggio 1977 n 77;
VISTO lart 2 della LR 7 settembre 1998 n 23;
DATO ATTO, che la struttura organizzativa dellEnte si articola in settori e servizi;
VISTO il vidente O.A:EE.LL in Sicilia;
RILEVATO che per il 7 settore la posizione organizzativa stata conferita dal Sindaco al
sottoscritto giusta determinazione sindacale n !1 del 7 gennaio 2010;
RITENUTA, pertanto la propria competenza in merito alloggetto, ai sensi della normativa
sopra richiamata e per i motivi sopra indicati;
PREMESSO, che con determinazione n 6 del 23/12/99 il Direttore Generale pro-tempore
disponeva lavvio di un procedimento disciplinare per violazione dei doveri di
comportamento di cui al punto 6, lettera g, dellart 25 del C.C.N.L. dei dipendenti degli Enti
Locali sottoscritto il 06/04/1995, a carico del dipendente Arch ALBERT Giovanni e, in
connessione con il rinvio a giudizio disposto dal GIP del Tribunale di Palermo, proc pen
133/99 RG GIP, veniva sospeso dal servizio fino alla definizione del procedimento penale;
CHE lo stesso dipendente rimasto sospeso effettivamente per anni cinque dal 27/12/199
al 27/12/2004;
CHE, di fatto, ancora non stato concluso il procedimento disciplinare avviato nei
confronti del dipendente di che trattasi;
RILEVATO, che il procedimento penale si concluso con la sentenza pronunciata in Corte
di Appello di Palermo, IV Sezione Penale, n 2927/2007 del 2/11/2007, che ha assolto
limputato Giovanni Albert dallimputazione perch il fatto non costituisce reato.
CONSIDERATO che la Corte di Appello di Palermo, IV Sezione Penale, con nota del
27/07/2010, assunta al protocollo n 10593 del 2/8/2010, ha certificato che la sentenza n
2927/2007 emessa il 22/09/2009 nei confronti di Albert Giovanni divenuta irrevocabile il
13/12/2009;
RITENUTO, pertanto che nulla ostare alla chiusura del procedimento del dipendente Arch
Albert Giovanni, in conseguenza del definitivo passaggio in giudicato della sentenza di
assoluzione n 2927/07 avvenuta il 23/12/2009;
DETERMINA
Per le ragioni e considerazioni citata in premessa,
DICHIARARE concluso il procedimento disciplinare a carico del dipendente Arch
Giovanni Albert avviato con la determinazione n 6 del 23/12/1999, citata in premessa, in
seguito al definitivo passaggio in giudicato della sentenza di assoluzione n 2927/07
avvenuto il 13/12/09.
Il responsabile del Servizio Pietro Balistreri Il Responsabile del 7 Settore f.f.
Rag. Biagio Fontanetta Conclusione procedimento disciplinare nei confronti del
dipendente Albert Giovanni per avvenuto passaggio in giudicato della sentenza n.2927/07
del 02/11/2007.

2010 8 SETTEMBRE PORTOBELLO SINDACO 1998 BOLOGNA SINDACO


LUCIDO NAZZARENA ILLEGGITTIMIT DELLA CONCESSIONE EDILIZIA
14 1998 SENTENZA 2927 02.11.07 DEPOSITATA 12.09.2009 2010 8
SETTEMBRE PORTOBELLO SINDACO ALBERT FIORENZA ZANGHI
BOLOGNA LUCIDO PORTOBELLO SCAFIDI SIINO LUCIDO NAZZARENA
CATALDO ROSA GRAZIA BRUCATO VASSALLO MONTELIONE RAPPA
ROCCO
COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE 7 Settore Gestione Risorse Umane
n.34/2010 del Registro del Servizio

297
Determinazione del capo 7 Settore n 34 del Settembre 2010-09-08
OGGETTO: Conclusione procedimento disciplinare nei confronti del dipendente
Albert Giovanni per avvenuto passaggio in giudicato della sentenza 2927/07
del 2/11/2007.
Il Responsabile del 7 Settore
VISTO: lart 51 delle legge 8 giugno 1990 n 142, recepita con modifiche dallart
1 della L.R. 11.12.1991 n 48 nel testo sostituito dallart 12 della L.R. n
30/2000;
VISTO il D.Lgs 30 marzo 2001 n 165 e successive modificazioni ed
integrazioni;
VISTO lart 6 della legge 15 maggio 1977 n 77;
VISTO lart 2 della LR 7 settembre 1998 n 23;
DATO ATTO, che la struttura organizzativa dellEnte si articola in settori e
servizi;
VISTO il vidente O.A:EE.LL in Sicilia;
RILEVATO che per il 7 settore la posizione organizzativa stata conferita dal
Sindaco al sottoscritto giusta determinazione sindacale n !1 del 7 gennaio
2010;
RITENUTA, pertanto la propria competenza in merito alloggetto, ai sensi della
normativa sopra richiamata e per i motivi sopra indicati;
PREMESSO, che con determinazione n 6 del 23/12/99 il Direttore Generale
pro-tempore disponeva lavvio di un procedimento disciplinare per violazione
dei doveri di comportamento di cui al punto 6, lettera g, dellart 25 del C.C.N.L.
dei dipendenti degli Enti Locali sottoscritto il 06/04/1995, a carico del
dipendente Arch ALBERT Giovanni e, in connessione con il rinvio a giudizio
disposto dal GIP del Tribunale di Palermo, proc pen 133/99 RG GIP, veniva
sospeso dal servizio fino alla definizione del procedimento penale;
CHE lo stesso dipendente rimasto sospeso effettivamente per anni cinque dal
27/12/199 al 27/12/2004;
CHE, di fatto, ancora non stato concluso il procedimento disciplinare avviato
nei confronti del dipendente di che trattasi;
RILEVATO, che il procedimento penale si concluso con la sentenza
pronunciata in Corte di Appello di Palermo, IV Sezione Penale, n 2927/2007 del
2/11/2007, che ha assolto limputato Giovanni Albert dallimputazione perch
il fatto non costituisce reato.
CONSIDERATO che la Corte di Appello di Palermo, IV Sezione Penale, con nota
del 27/07/2010, assunta al protocollo n 10593 del 2/8/2010, ha certificato che
la sentenza n 2927/2007 emessa il 22/09/2009 nei confronti di Albert
Giovanni divenuta irrevocabile il 13/12/2009;
RITENUTO, pertanto che nulla ostare alla chiusura del procedimento del
dipendente Arch Albert Giovanni, in conseguenza del definitivo passaggio in
giudicato della sentenza di assoluzione n 2927/07 avvenuta il 23/12/2009;
DETERMINA
Per le ragioni e considerazioni citata in premessa,
DICHIARARE concluso il procedimento disciplinare a carico del dipendente
Arch Giovanni Albert avviato con la determinazione n 6 del 23/12/1999, citata
in premessa, in seguito al definitivo passaggio in giudicato della sentenza di
assoluzione n 2927/07 avvenuto il 13/12/09.

298
Il responsabile del Servizio Pietro Balistreri
Il Responsabile del 7 Settore f.f. Rag. Biagio Fontanetta
Conclusione procedimento disciplinare nei confronti del dipendente Albert
Giovanni per avvenuto passaggio in giudicato della sentenza n.2927/07 del
02/11/2007. Atto numero 34 del 08-09-2010
AVVOCATO FIORENZA SENTENZA
Oggetto: avvio di procedimento di cui agli articoli n7 e n8 la Legge
Regionale 241/91, illegittimit della Concessione Edilizia n14/98 rilasciata a
Lucido Nazzarena .Sentenza Penale di assoluzione n2927 del 02/11/2007
depositata il 12/09/2009 In riferimento alloggetto si fa presente che con
voto n138 del 28/05/2003 il Consiglio Regionale dellUrbanistica ha dichiarato
illegittimo il rilascio della Concessione Edilizia n14/98 a Lucido Nazzarena
Per quanto sopra riportato con la presente si chiede al responsabile del III
Settore lavvio del procedimento di cui agli articolo n7 e n8 della Legge
Regionale 241/91 e i successivi provvedimenti per il rilascio illegittimo della
Concessione Edilizia a nome di Lucido Nazzarena.
Si allega copia del voto del Consiglio Regionale dellUrbanistica n138 del
28/05/03 e copia del parere n12 del 18/03/03 espresso dal Dipartimento
Regionale Urbanistica, Servizio 3

2010 21 SETTEMBRE GIUDICE INDAGINI PRELIMINARI SILVANA


SAGUTO PROCEDIMENTO PENALE N 10578 2008 A CARICO DI RISO
NAPOLEONE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE E GASPARE
PORTOBELLO SINDACO PM AMELIA LUISE PARTE OFFESA RUBINO
ANTONINO CAPO GRUPPO DI OPPOSIZIONE AL CC PORTOBELLO PARTECIPA
ALLA CEC DEL19 MAGGIO 2005 N 22 OVE SI DISCUTE DELLA LICENZA
EDILIZIA N 16 A GIUSEPPA GIAMBONA VOLTURATA A RISO NAPOLEONE ED
ALLA MOGLIE LUCIDO MARIA STELLA FIGLIA DI GIAMBONA GIUSEPPA E DEL
PROGETTISTA DELLOPERA LUCIDO GEOM ANTONINO EX DIPENDENTE DEL
COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE. LE DELIBERE RIGUARDANO INTERESSI DI
PARENTI ED AFFINI FINO AL QUARTO GRADO. LA CONSULENZA DISPOSTA
DAL P.M. AMELIA LUISE HA AFFERMATO LA ILLEGITTIMITA DELLA
CONCESSIONE EDILIZIA RELATIVA ALLABITAZIONE DEL RISO SITA
ALLINTERNO DEL PIANO DI LOTTIZZAZIONE LA PALOMA GIP SILVANA
SAGUTO 2011 27 NOVEMBRE SINDACO PORTOBELLO RINASCITA
ISOLANA RIVOLGE INTERROGAZIONE SULLA CONCESSIONE EDILIZIA
16 2006 VOLURATA IL 19 NOVEMBRE 2007 A LUCIDO MARIA STELLA E
RISO NAPOLEONE FIGLIA E GENERO DEL PROGETTISTA GEOM LUCIDO
ANTONINO E GIAMBOONA GIUSEPPE UN PROGETTO DI VARIANTE IN CORSO
DOPERA

2010 8 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO GESTIONE SINDACO BOLOGNA


ALBERT FIORENZA PROCEDIMENTO PENALE 2834 1998 DETERMINA 1
SETTORE CTP ARCH GIUSEPPE MONTELEONE FONTANETTA 4.972,74 2004 28
04 16 05 BOLOGNA SINDACO PARTE CIVILE DOPO CONDANNA ALBERT 4408
15 12 2003 AVOCATO FIORENZA ZANGHI MEGNA MARIO
ISPETTORECOMMISSARIO AD ACTA CALLIOPE SENTENZE 226 12 MAGGIO
1998 652 17 MAGGIO 2000 267 23 MARZO 1999

299
2010 21 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO CON DECRETO 675 DELLA
REGIONE SICILIA RICOSCIMENTO ASSOCIAZIONE EUROPEA OPERATORE DI
POLIZIA SEZIONE ISOLA DELLE FEMMINE SORCE TOMMASO PASSAGGIO DEL
LEVRIERO 4/6 PAL F CON DECRETO 577 DEL 26.08.2010 Associazione tecnica
emergenze e antincendio - Distaccamento di Isola delle Femmine CON
DECRETO 1384 DEL 28.12.2005 Guardia costiera AUS. - ONLUS Centro
reg. sic. - Gruppo operativo Isola delle Femmine SIGNOR BRUNO VIA
VOLTURNO 1 ISOLA DELLE FEMMINE

2010 8 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO DELIBERA GIUNTA 122


PROGETTO MESSA IN SICUREZZA SCUOLA ELEMENTARE ISOLA 160 MILA
EURO GU GENERALE 215

2010 22 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO DELIBERA GIUNTA 128


APPROVAZIONE PROGETTO PROPOSTO DA ASSOCIAZIONE LE MUSE D.D.G. n.
1114/2012 Comune di Isola delle Femmine Isola delle Femmine Torri: Turismo,
Organizzazione, Razionalizzazione, Rafforzamento, Infrastrutture Importo
richiesto sulla linea d'intervento 3.1.3.3 392.800,00 Cofinanziamento
dichiarato 0,00 IMPORTO TOTALE 392.800,00 PUNTEGGIO 50

2010 26 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO D.D.G. 539 PROT 632


FINANZIAMENTO MISURA 3 3 DEL FEP 2007 2013 276 MILA EURO 301 EURO
46 CENTESIMI PORTI LUOGHI DI SBARCO E RIPARI DI PESCA

2010 30 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO DEBITI FUORI BILANCIO


DELIBERA 39 CONSIGLIO COMUNALE ALESSI SAGRA DEL PESCE
STRAORDINARI POLIZIA MUNICIPALE SPIAGGE SICURE

2010 10 DICEMBRE PROCEDIMENTO PENALE 10578 2008 PUBBLICO


MINISTERO AMELIE LUISE G.I.P. SILVANA SAGUTO Sar celebrata il
prossimo 17 gennaio ludienza preliminare del procedimento penale a carica del
sindaco di Isola delle Femmine Gaspare Portobello e dellAssessore alla
Pubblica Istruzione Napoleone Riso. Per il primo cittadino stato chiesto il rinvio
a giudizio per il reato di abuso dufficio, mentre allassessore Riso, allepoca dei
fatti Presidente Presidente del Consiglio Comunale di Isola delle Femmine,
viene contestata lomissione di atti dufficio e la minaccia grave ai danni
dellallora capogruppo di opposizione Antonino Rubino. La vicenda finita in
Procura ruota attorno ad una concessione edilizia rilasciata dallUfficio Tecnico
Comunale il 6 giugno del 2006, in favore di un costruttore locale che avrebbe poi
volturato il progetto al genero Napoleone Riso, cugino del sindaco Portobello;
questultimo, nonostante i legami di parentela, non si sarebbe astenuto dal
partecipare alla Commissione Edilizia, e avrebbe approvato il provvedimento di
concessione. Il gruppo consiliare di opposizione Insieme per Isola delle
Femmine, che deteneva la maggioranza numerica in aula, pare che avesse
chiesto a pi riprese di discutere la vicenda in Consiglio Comunale, ma il

300
Presidente Napoleone Riso, avrebbe omesso di convocare lassise, rivolgendo
al consigliere di opposizione Nino Rubino espressioni minacciose. La
consulenza disposta dal Pubblico Ministero avrebbe confermato, per, i dubbi
sulloperato del sindaco Portobello e del Presidente Riso, affermando
lillegittimit della concessione edilizia rilasciata nellambito del piano di
lottizzazione La Paloma allattuale assessore alla pubblica istruzione, di cui
stato richiesto il rinvio a giudizio cos come per il sindaco Portobello. Sulla
vicenda interviene il movimento politico Rinascita Isolana, coordinato dallex
sindaco Stefano Bologna, che ha pure denunciato presunte illegittimit di alcune
concessioni edilizie rilasciate nel periodo pre elettorale del 2009 e per le quali
lArta avrebbe gi chiesto lannullamento. Il caos urbanistico si legge in una
nota- acquista dimensioni spropositate e in paese si moltiplicano i sequestri dei
cantieri e le segnalazioni di abusi e difformit. Per il sindaco di Isola delle
Femmine Gaspare Portobello si tratta dellennesima calunnia da parte di un
gruppo politico disperato e che, come sempre in malafede, si attacca a
qualunque pretesto. Il sottoscritto- scrive il primo cittadino in una nota
accusato di una presunta parentela, peraltro inesistente, come sar facilmente
dimostrato. Sono assolutamente sereno prosegue Portobello nella piena
consapevolezza di poter dimostrare la mia innocenza. Sicuramente
preoccupante, sarebbe stato, piuttosto, leventuale accusa di corruzione
avvenuta tramite intercettazioni ambientale o telefoniche, come notizie di
cronaca riportate dalla stampa nel maggio 2009 che riguardavano lattuale
coordinatore del gruppo Rinascita Isolana Stefano Bologna. Sindaco Gaspare
Portobello prossimo congiunto del Presidente Riso Napoleone Partecipazione
Comm Edilizia 22 19.5.05 Conc Edilizia 16 1.6.06 rilasciata a Giambona
Giuseppa e volturata a Riso Napoleone ed alla moglie LUCIDO Maria Stella
figlia di Giambona e del Progettista Lucido Antonino (suocero del PRESIDENTE
del Consiglio Riso Napoleone)

2010 13 dicembre PIETRO BRUNO


veniva nuovamente tratto in arresto il nellambito delloperazione AD
DIOPIZZO 5 in esecuzione di ordinanza di applicazione della misura
coercitiva della custodia cautelare n. 11213/08 R.G.N.R. e 11998/08 R.G.
C.I.P. emessa il 9 dicembre 2010 dal Tribunale di Palermo, Sezione del
Giudice per le Indagini Preliminari.
Da tale data, Omissis e ancora detenuto in regime di custodia cautelare,
essendo gravemente indiziato di reita in riferimento al delitto di direzione di
associazione mafiosa (art. 416 bis, commi I,
II, III, IV, VI, 61 n. 6 c. p.) per avere fatto parte
dellassociazione mafiosa Cosa Nostra, promuovendone,
organizzandone e dirigendone le relative illecite attivita, e per essersi,
insieme a Omissis, capo famiglia di Omissis, avvalso
della forza di intimidazione del vincolo associativo e della

301
condizione di assoggettamento ed omerta che ne deriva, per
commettere delitti contro la vita, lincolumita individuale, la liberta
personale, il patrimonio, per acquisire in modo diretto o
indiretto la gestione o, comunque, il controllo di attivita economiche, di
concessioni, di autorizzazioni, di appalti e servizi pubblici, per realizzare
profitti e vantaggi ingiusti per se e gli
altri, per intervenire sulle istituzioni e la pubblica amministrazione.
Piu in particolare, Omissis e gravemente indiziato di avere, a decorrere
dal 21 dicembre 2000, diretto le famiglie mafiose di Capaci ed Isola delle
Femmine e di avere mantenuto molteplici contatti finalizzati alla gestione
degli affari illeciti in tema di estorsioni con esponenti di altri mandamenti
mafiosi, con la recidiva specifica,

2010 13 DICEMBRE PORTOBELLO SINDACO (operazione ADDIO PIZZO 5)


Il citato capo mafia Pietro Bruno e stato nuovamente tratto in arresto nel 2010,
nellambito di altra operazione giudiziaria, ed e tuttora detenuto. E gravemente
indiziato in relazione al reato di direzione
dellassociazione mafiosa cosa nostra quale promotore e organizzatore delle
relative attivita illecite avvalendosi della forza intimidatrice del vincolo
associativo e della condizione di assoggettamento per commettere delitti contro la vita,
lincolumita, il controllo di attivita economiche, concessioni, autorizzazioni, appalti e
servizi pubblici per intervenire sulle istituzioni e la pubblica amministrazione.

2010 DICEMBRE PORTOBELLO SINDACO INTIMIDAZIONE NEI CONFROINTI DEL


SINDACO DANNEGGIATE LE RUOTE DELLA MACCHINA PARCHEGGIATA NEI PRESSI
DELLA SUA ABITAZIONE IN VIA MARTIN LUTHER KING IL SINDACO HA SPORTO
DENUNCIA PRESSO LA STAZIONE LOCALE DEI CARABINIERI

2010 21 DICEMBRE PORTOBELLO SINDACO DETERMINA 1 SETTORE


114 AVVOCATO ARMAO Corte Cassazione Roma ricorso Salvatore
Burgio riforma Corte Appello di Palermo 268 2009 3.000 EURO
2009 15 DICEMBRE PORTOBELLO SINDACO DETERMINA 1 SETTORE
302 AVVOCATO ARMAO Corte Cassazione Roma ricorso Salvatore
Burgio riforma Corte Appello di Palermo 268 2009 3.398 EURO
SENTENZA 226 1998 CEC SENTENZA 226 98 PROC 2585 90 5236 93 CONC 52
88 54 81 53 80 68 89 SAMANTA COSTR CANEPA SALVATORE LIC 27 89
SIALMA COSTR SOCIO MANNINO GIUSEPPE TOMMASO CEC 79 88 PIETRO
BRUNO SENTENZA 226 98 PROC 2585 90 5236 93 CONC 52 88 54 81 53 80 68
89 SAMANTA COSTR CANEPA SALVATORE LIC 27 89 SIALMA COSTR SOCIO
MANNINO GIUSEPPE TOMMASO CEC 79 88 PIETRO BRUNO COMPONENTI
DELLA COMMISSIONE EEDILIZIA 1979 1988 ALBERT GIOVANNI BURGIO
SALVATORE PUCCIO GIUSEPPE MANGIARDI ENRICO CANEPA SALVATORE
BRUNO PIETRO PUCCIO ORAZIONE LICENZE EDLIZIE CONTESTATE 52 DEL
1988 54 DEL 1981 53 DEL 1980 62 DEL 1982 27 DEL 1989
INTESTATARI DELLE LICENZE EDILIZIE CONCESSE : CANEPA GEOM
SALVATORE PRESIDENTE DELLA SAMANTA COSTRUZIONI SOCIO MANNINO
TOMMASO SIALMA COSTRUZIONI SOCIO MANNINO GIUSEPPE L'INFORMATIVA
DELLA GUARDIA DI FINANZA: CARATTERISTICHE DI ILLEGITTIMITA' DELLE
CONCESSIONI

302
2010 30 DICEMBRE PORTOBELLO SINDACO DETERMINA 121 1 SETT
SPESE CONTROVERSIA CONTRO IMPRESA BANDIERA SALVATORE
AVV.COSTA. ACCONTO DELIBERA GIUNTA INCARICO 297 10.09.92 VIA DANTE
166 PA CALLIOPE SRL MAIORANA ANTONIO MAIORANA MARCO,MAIORANA
STEFANO ALAMIA FRANCESCO PAOLO LO CICERO BOLOGNA TERRENO
AGRICOLO MEGNA TURANO ACCARDO

2011 PORTOBELLO SINDACO CONCESSIONE EDILIZIA IN SANATORIA


RUSSELLO ANGELO RUSSELLO ANGELO & BARBERA FILIPPO s.n.c. CAMBIO
DESTINAZIONE DUSO UNO DA AFRICOLO A COMMERCIALE MAPPA 1 PARTICELLA 851
852 L.M. LAVORAZIONE METALLI DI RUSSELLO & BARBERA PROPRIETARIA MAGAZZINO
A UNA ELEVAZIONE FUORI TERRA VIA LIBERTA 11 FOGLIO 1 PARTICELLA 851 852 VIA
LIBERTA 19 E 21 MAGAZZINO ALLO STATO GREZZO UNA ELEVAZIONE FUORI TERRA
OLTRE PIANO SOTTOTETTO VIA LIBERTA 13 E 17 L.M. LAVORAZIONE METALLI DI
RUSSELLO & BARBERA VIA LIBERTA 11 11 13 15 17 19 FOGLIO 1 PARTICELLA 1466
PARTICELLA 2069 ANDREA LICATA CRISCI FRANCESCO RUSSELLO NGELO BARBERA
FILIPPO CIMINO RITA UNITA IMMOBILIARE VIA LIBERTA 11 MAPPA 1 PARTICELLA 2069
DI PROPRIETA DI RUSSELLO VINCENZA UNITA IMMPOBILIARE VIA LIBERTA 11 13
MAPPA 1 PARTICELLA 1466 DI PROPRIETARIO OMER OFFICINE MECCANICHE
RUSSELLO s.r.l. UNITA IMMOBILIARE VIA LIBERTA 15 17 19 MAPPA 1 PARTICELLA
1466 PROPRIETARIA BF DI BARBERA CONCETTINA & C s.n.c. 2002 23 APRILE
BOLOGNA SINDACO INGEGNERE FRANCESCA USTICANO ANNULLA
LICENZA EDILIZIA IN SANATORIA 45 DEL 23 GIUGNO 1999 CAPANNONE
INDUSTRIALE VIA LIBERTA 11 E 11 MANCANTE DI NULLA OSTA AA.BB.CC.
FERROVIE REGIA TRAZZERA 251 CARINI ISOLA 1999 11 GIUGNO BOLOGNA
SINDACO CONCESSIONE EDILIZIA IN SANATORIA 45 IN DIFFORMITA ALLA
LUCENZA 45 DEL 23 GIUGNO 1975 INGEGNERE USTICANO FRANCESCA 1975
23 GIUGNO DI MAGGIO SINDACO LICENZA EDILIZIA 45 CAPANNONE
INDUSTRIALE RUSSELLO ANGELO VIA LIBERTA 11 E 11 FOGLIO 1 PART
2069 1466

2011 25 FEBBRAIO IL CTU GERARDO CELA PRESENTA RELAZIONE


TECNICA INCARICO 07.05.10 LAUDA GIUSEPPINA CAGGESE MARIO
VINCENZO ANNA MARIA ITALCEMENTI CAGGESE 57 ANNI NEOPLASIA
POLMONARE MALIGNA MICROCITOMA TRIB FOGGIA SENTENZA 6 2013

2011 16 MARZO ITALCEMENTI CITTADINI DI ISOLA DELLE FEMMINE


RICHIEDONO LA DECADENZA DEL DECRETO AIA 693 2008
ITALCEMENTI PER INOSSERVANZA PRESCRIZIONI CONTROLLO ARIA
CENTRALINE E REVAMPING ENTRO 2 ANNI

2011 23 MARZO PORTOBELLO SINDACO DETERMINA 14 3 SETTORE


DARPA SANDRO IMPEGNO E LIQUIDAZIONE 14 FATTURE 13 E 20 SETTEMBRE
2010 FERRARELLA ANDREA VALUTAZIONE INCIDENZA 18.972 EURO
NELLAMBITO P.R.G. ADOTTATO C.C. 33 1 AGOSTO 2007 2007 27 APRILE
PORTOBELLO SINDACO DECRETO ASSESSORIALE 30 MARZO 2007 PRG
VALUTAZIONE STRATEGICA AMBIENTALE NELLA FASE DI REDAZIONE
DEL PRG 2009 1 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO TRASMETTE PRG

303
ADOTTATO C.C. DELIBERA 33 1 AGOSTO 2007 PROT ASSESSORATO 41829
5.06.09 1990 7 AGOSTO ADOZIONE PIANO PARTICOLAREGGIATO ZONA
C CONFORME AL PRG DELIBERA CONSILIARE 127 1997 30 APRILE
BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 7/91 TAORMINA GIACOMO
03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART 96 E 218
CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO FABBRICATO A 2
ELEVAZIONI FUORI TERRA E PIANTA RETTANGOLARE MQ 1.519 1997 30
APRILE BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 8/91 TAORMINA
GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART
96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO CATASTO
URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 3 4 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI MQ 1.519
1997 30 APRILE BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 9/91
TAORMINA GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130
FOGLIO 3 PART 96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO
CATASTO URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 5 E 6 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI
MQ 1.519 1990 7 AGOSTO DELIBERA CONSIGLIO OMUNALE 127
ADOZIONE PIANO PARTICOLAREGGIATO ZONA C CONFORME AL P.R.G. 1997
30 APRILE BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 10/91
TAORMINA GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130
FOGLIO 3 PART 96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO
CATASTO URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 1 E 2 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI
2007 27 APRILE PORTOBELLO SINDACO DECRETO ASSESSORIALE 30
MARZO 2007 PRG VALUTAZIONE STRATEGICA AMBIENTALE NELLA FASE
DI REDAZIONE DEL PRG 2009 1 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO
TRASMETTE PRG ADOTTATO C.C. DELIBERA 33 1 AGOSTO 2007 PROT
ASSESSORATO 41829 5.06.09 OGGETTO ORDINE DEL GIORNO PER LA
SEDUTA DELLA C.E.C. DEL 6.6.07 11)pratica edilizia 8.07 Taormina Antonia
Giovanna ed altri istanza 29.03.07 prot 3975 Richiesta CE per il
completamento e variante inerente il villino bifamigliare denominato corpo A
via Libert.12)pratica edilizia 9.07 Taormina Antonia Giovanna ed altri istanza
29.03.07 prot 3978 Richiesta CE per il completamento e variante inerente il
villino bifamigliare denominato corpo B via Libert. 13)pratica edilizia 10.07
Taormina Antonia Giovanna ed altri istanza 29.03.07 prot 3980 Richiesta CE
per il completamento e variante inerente il villino bifamigliare denominato
corpo C via Libert. 14)pratica edilizia 11.07 Taormina Antonia Giovanna ed
altri istanza 29.03.07 prot 3981 Richiesta CE per il completamento e variante
inerente il villino bifamigliare denominato corpo D via Libert. 163 2010 22
FEBBRAIO PORTOBELLO SINDACO CONSIGLIO COMUNALE Variante al
P.R.G. adottato con D.C.C. n33/2007 Rettifica dei confini territoriali
rappresentati nella cartografia del PRG 2011 23 MARZO PORTOBELLO
SINDACO DETERMINA 3 SETTORE DARPA SANDRO IMPEGNO E
LIQUIDAZIONE 14 FATTURE 13 E 20 SETTEMBRE 2010 FERRARELLA ANDREA
VALUTAZIONE INCIDENZA 18.972 EURO NELLAMBITO P.R.G. ADOTTATO C.C.
33 1 AGOSTO 2007 2011 5 AGOSTO PORTOBELLO SINDACO DIRIGENTE
URBANISTICA REGIONE SICILIA PRG PROT 52120 NON PROCEDIBILITA
APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE ESEGUITO IN
FASE DI REDAZIONE PRG 2011 4 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO
URBANISTICA SERVIZIO 2 PROT 67549 PRG PROT 52120 NON

304
PROCEDIBILITA APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE
ESEGUITO IN FASE DI REDAZIONE PRG 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977 E
AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC RELAZIONE TECNICCA ALLEGATA ALLA DELIBERA FOGLIO 3 PART 95
506 507 508 509 510 593 511 512 96 218 SU CUI SONO STATE RILASCIATE
LICENZE ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977
E AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2014 16 OTTOBRE
COMMISSIONE ARTA SERVIZIO 2 UNITA OPERATIV 2.1 PROTOCOLLO
20699 ADOZIONE VARIANTE AL VIGENTE PRG AREA TAORMINA RIENTRA NEI
CONFINI DESTINAZIONE ZONE C2 AREE PRIVE DI DESTINAZIONE PP
DELIBERA C.C. 127 7.8.90 NON VIGENTE E SONO STATE RILASCIATE
DIVERSE LICENZE EDILIZIE SOLUZIONE NEL NUOVO PRG

2011 29 MARZO PORTOBELLO SINDACO LICENZA EDILIZIA IN


SANATORIA 5 CRIVELLO VINCENZO 29.9.53 CRIVELLO ANTONIA
7.12.59 SS13 N 19 MONTREAL QUEBEC CANADA CONTRADA PIANA
PROPRIETARI 3 12 93 47705 35388 NOTAIO ORLANDO MARCELLO FOGLIO
3 2313 FOGLIO 3 E 4 138 119 238 243 ACCATASTAMENTO BRANCATO
VINCENZO 46027 16 02 06 ZONA E PROGETTISTA ARCH LICATA ANDREA
(CASE FANTASMA CON LUPO BOLOGNA E CUTINO) SISIMICA INGEGNERE
RAPPA ROCCO CRISCI FRANCESCO

2011 1 APRILE PORTOBELLO SINDACO LICENZA EDILIZIA SANATORIA


7 IN SANATORIA CRIVELLO VINCENZO 29.9.53 CRIVELLO ANTONIA
7.12.59 SS13 N 19 MONTREAL QUEBEC CANADA CONTRADA PIANA
PROPRIETARI 3 12 93 47705 35388 NOTAIO ORLANDO MARCELLO FOGLIO
3 2312 FOGLIO 3 E 4 138 119 238 243 ACCATASTAMENTO BRANCATO
VINCENZO PA0047330 17 02 06 ZONA E PROGETTISTA ARCH LICATA
ANDREA (CASE FANTASMA CON LUPO BOLOGNA E CUTINO) SISIMICA
INGEGNERE RAPPA ROCCO CRISCI FRANCESCO 2011 1 APRILE PORTOBELLO
SINDACO LICENZA EDILIZIA SANATORIA 7 IN SANATORIA CRIVELLO
VINCENZO 29.9.53 CRIVELLO ANTONIA 7.12.59 SS13 N 19 MONTREAL
QUEBEC CANADA CONTRADA PIANA PROPRIETARI 3 12 93 47705 35388
CONDONO 2011 1 APRILE PORTOBELLO SINDACO LICENZA EDILIZIA
SANATORIA 7 IN SANATORIA CRIVELLO VINCENZO 29.9.53 CRIVELLO
ANTONIA 7.12.59 SS13 N 19 MONTREAL QUEBEC CANADA CONTRADA PIANA
PROPRIETARI 3 12 93 47705 35388 2011 1 APRILE PORTOBELLO SINDACO

305
LICENZA EDILIZIA SANATORIA 7 IN SANATORIA CRIVELLO VINCENZO 29.9.53
CRIVELLO ANTONIA 7.12.59 SS13 N 19 MONTREAL QUEBEC CANADA
CONTRADA PIANA PROPRIETARI 3 12 93 47705 35388 ONERI CONDONO

2011 2 APRILE PORTOBELLO SINDACO IL BLOGGER CIAMPOILILLO


DENUNCIA ASSESSORE CUTINO PER AGGRESSIONE IN VIA GARIBALDI
BOLOGNA RAPPA CARUSO MASSA MIRELLA ipotesi-reato-art-594-595-610

2011 8 APRILE PORTOBELLO SINDACO COMUNICATO SOLIDARIETA


RINASCITA ISOLANA AL BLOGGER CIAMPOLILLO AGGREDITO IL 2
APRILE 2011 LA REPLICA ALLA DICHIARAZIONE DI PORTOBELLO ALLA 7

2011 5 APRILE MARESCIALLO LO CASCIO SALVATORE CIAMPOLILLO


DENUNCIA AI CARABINIERI SULLO STATO DI INQUINAMENTO
GENNAIO APRILE 2011PRESCRIZIONI DECRETO 2008 FOTO AIA
PROCEDIMENTO 126 1 2011 DEPOSITATO 16 MAGGIO 2011

306
307
2011 5 APRILE PORTOBELLO SINDACO DELIBERA GIUNTA 42 RICORSO
IN CASSAZIONE NEL PROCEDIMENTO LO JACONO + 5. CONFERIMENTO INCARICO
CONGIUNTO AGLI AVV. LO MONACO E ZANGHI SANTO deliberazione di Giunta
Comunale n17 dell'08.02.2001 stato conferito l'incarico per l'impugnazione
in appello della sentenza del Tribunale di Palermo nella causa contro i Sigg.ri
Lo Jacono + 5, all'Avv. Santo Zangh; Che in data 05.04.2011 il predetto legale
ha trasmesso con nota acquisita a questo protocollo generale al n5616 copia
della sentenza emessa dalla Corte di Appello di Palermo n1788/2010, nella
causa de quo; Che lo stesso legale difensore del Comune ha richiesto con la
citata nota di valutare l'opportunit di proporre ricorso in Cassazione,
rappresentando, altres, verbalmente che, a suo giudizio esistono validi motivi
per l'accoglimento in detta sede del ricorso; Ritenuto, pertanto, conferire
apposito mandato ad un legale iscritto all'albo dei Cassazionisti, stante che
l'Avv. Zangh, sempre verbalmente ha rappresentato di non possedere detto
requisito;

2011 6 APRILE PORTOBELLO SINDACO DETERMINAZIONE DEL CAPO DEL


SETTORE 5 SANDRO DARPA - TECNICO-MANUTENTIVO N. 35 34.272,00 FATTURA
NAVARRA Liquidazione fattura n. 05/09 all'ing. Nicol Navarra per
l'incarico di progettazione, direzione lavori coordinamento sicurezza
dei lavori di "ristrutturazione ed adeguamento del corpo a della scuola
materna " 2010 6 MAGGIO PORTOBELLO SINDACO 2009 stipulato il
contratto Rep. N. 872/2010, con la ditta Coci Antonino relativo ai lavori di
"ristrutturazione ed adeguamento del corpo A della scuola materna"; Vista la
nota prot. 17913 del 24/12/2010 con la quale il Direttore dei Lavori ha chiesto
la proroga del termine fissato per l'ultimazione dei lavori, vista la difficolt di
alcune delle lavorazioni eseguite; 13 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO
Deliberazione di G.M. n. 90 del 13/10/2009 sono state accettate le condizioni
riportate nel decreto Dirigenziale n. 1314/S2; 2005 9 GIUGNO
PORTOBELLO SINDACO VICE PROSSIMO ALLE DIMISSIONI STEFANO
BOLOGNA DELIBERA GIUNTA n 104 approvato il progetto esecutivo dei
lavori di Ristrutturazione e adeguamento del corpo A della scuola materna di
Isola delle Femmine dellimporto complessivo di 289.000,00 redatto dalling.
Nicolo Navarra Responsabile unico del procedimento: arch. Sandro DArpa il
maggiore onere verr reperito con la devoluzione del mutuo della CC.DD.PP.
posizione n 4418035/00 approvato con determinazione del Responsabile
dellUfficio Tecnico n 106 del 02/10/2009 2005 6 GIUGNO PORTOBELLO
SINDACO BOLOGNA VICE PROSSIMO LLE DIMISSIONE DEL 10
OTTOBRE 2015 nota prot. n. 6401 il professionista incaricato ha trasmesso
un progetto di ristrutturazione ed adeguamento del corpo A della scuola
materna del Comune di Isola delle Femmine; 2005 19 MAGGIO
PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA VICE PROSSIMO ALLE DIMISSIONI
DEL 10 OTTOBRE 2015 Deliberazione di G.M. n 95 del 19/05/2005 stato
affidato l'incarico di DL, misura contabilit, liquidazione ed assistenza al
collaudo, coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione
dei lavori di ristrutturazione dei due plessi della scuola materna di Isola delle
Femmine, all'Ing. Nicol Navarra; Con D.D. n. 1314/S2 dell'Assessorato Lavori
Pubblici stato concesso il finanziamento della somma di 389.000,00 per la

308
realizzazione dei lavori di "Ristrutturazione ed adeguamento del corpo A della
scuola materna di Isola delle Femmine"

2011 13 APRILE CANNOVA GIANFRANCO AUTORIZZAZIONE


INTEGRATA AMBIENTALE DECRETO 232 EXAKTA SICILIANA CARINI
ZONA INDUSTRIALE STOCCAGGIO E TRATTAMENTO RIFIUTI PERICOLOSI E
NON PERICOLOSI 18 LUGLIO 2014 OPERAZIONE TERRA MIA 10308 2011 7485
2011 CANNOVA ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE CANNOVA
ARCHITETTO GIANFRANCO 7485 11 10308 11 ORDINANZA CANNOVA PROTO
FRATELLI SODANO ASSESSORATO TERRITORIO AMBIENTE ANTONIOLI
GIUSEPPE OIKOS MAZZARRA S ANDREA DOMENICO PROTO SODANO NICOL
SODANO CALOGERO PADUANO VALERIA SOAMBIENTE MARIELLA LO BELLO
MARIO MOTTA SANTANASTASIA GULLO LUPO

2011 15 APRILE PORTOBELLO SINDACO INCARICO INGEGNERE


FRANCESCA USTICANO con le modalit di cui allart. 14 del CCNL 22.01.2004
in convenzionamento con il Comune di Castellammare del Golfo con decorrenza
15/04/2011.
- deliberazione di Giunta Municipale di Isola delle Femmine n 38 del
22/04/2011
- deliberazione di Giunta Municipale di Castellammare del Golfo n 76 del
05/04/2011
- deliberazione di Giunta Municipale di Isola delle Femmine n 99 del
27/09/2011
- deliberazione di Giunta Municipale di Castellammare del Golfo n 327 del
20/10/201

2011 12 MAGGIO PORTOBELLO SINDACO DELIBERA CONSIGLIO


COMUNALE 16 Raddoppio elettrificato delle tratte ferroviarie Palermo -
Centrale/Brancaccio - Orleans - Palermo Notarbartolo - Cardillo - Isola delle
Femmine - Carini. Affidamento a Contraente Generale. Proposta di modifica
complanare 3 con linserimento dello svincolo sulla via Cavour e di una
rotatoria. 2001 12 APRILE BOLOGNA SINDACO DELIBERA CONSIGLIO
COMUNALE localizzazione delle opere di cui al progetto "Nodo di Palermo
Raddoppio Ferroviario Palermo - Carini" redatto da ITALFERR SpA in variante ai
vigenti strumenti urbanistici; Con D.P. del 24/07/2002, pubblicato nella GURS
del 26/07/2002, stato approvato l'accordo di programma sottoscritto in data
29/10/2001 finalizzato alla approvazione del progetto per la realizzazione delle
opere di cui sopra; U.T.C. SANDRO DARPA il piano regolatore vigente
approvato con D.A. n. 83 del 14/05/1977, riferito limitatamente alle Zone
Omogenee B-D ed E (con esclusione della rimanente porzione del territorio,
zone stralciate, e fascia di rispetto costiero); il P.R.G. delle zone stralciate
approvato con D.A. n. 121 del 24/03/1983; il piano particolareggiato delle
zone "C" approvato con delibera di C.C. n. 127 del 07/08/1990, scaduti in data
14/05/2002 (comparti da n. 2 a 6); la Variante al P.R.G. relativa alla fascia
Costiera approvata con D.A. n. 585 del 11/04/1991; il Progetto di viabilit
della zona Industriale approvato con Decreto dell'Assessorato Industria n. 2088
del 13/12/1995 e successiva D.A. n. 159 del 1997; il Piano Regolatore del

309
Porto adottato con deliberazione del C.C. n.28 del 17/07/2007; il P.R.G.
adottato con deliberazione del C.C. n. 33 del 01/08/2007;

2011 13 MAGGIO PORTOBELLO SINDACO Aggredito a colpi di spranga


il sindaco di Isola delle Femmine Il sindaco di Isola delle Femmine (Palermo),
Gaspare Portobello, stato aggredito la notte scorsa, vicino alla sua
abitazione, da due persone che lo hanno picchiato a colpi di spranga. Il sindaco
stato ricoverato nell'ospedale palermitano di Villa Sofia con contusioni e una
ferita alla testa. Michele Palazzotto, esprimendo solidariet a Portobello.
Palazzotto, che a Isola ha la residenza, invita la classe politica locale ad
abbassare i toni della "contrapposizione politica che si respira in Consiglio
comunale e che possono essere brodo di coltura per episodi come questo". 1
LUGLIO 2011 I carabinieri della Compagnia di Carini hanno individuato uno dei
due aggressori di Gaspare Portobello, sindaco di Isola delle Femmine. T. S., 49
anni, coniugato, senza figli, lavora... 2010 DICEMBRE PORTOBELLO
SINDACO INTIMIDAZIONE NEI CONFROINTI DEL SINDACO DANNEGGIATE LE
RUOTE DELLA MACCHINA PARCHEGGIATA NEI PRESSI DELLA SUA
ABITAZIONE IN VIA MARTIN LUTHER KING IL SINDACO HA SPORTO
DENUNCIA PRESSO LA STAZIONE LOCALE DEI CARABINIERI

2011 30 MAGGIO PORTOBELLO SINDACO USTICANO FRANCESCA UTC


LICENZA EDILIZIA ILLEGITTIMA 10 PASSAGGIO DELLA TORTORA FOGLIO 3
PARTICELLA 1789 BILLECI VINCENZO BILLECI LEONARDA
2004 23 LUGLIO PORTOBELLO SINDACO LICENZA EDILIZIA 2
ILLEGITTIMA DALIA TOMMASO 2006 14 DICEMBRE PORTOBELLO
SINDACO BOLOGNA DIMISSIONATO 10 OTTOBRE 2005 CON LA
GIAMBRUNO SFIDUCIATA IL 6 OTTOBRE DOPO LA SEDUTA DELLA C.E.C.
LICENZA EDILIZIA 35 ILLEGITTIMA ARDIZZONE GIORGIO 2005 9 GIUGNO
PORTOBELLO SINDACO VICE PROSSIMO ALLE DIMISSIONI LICENZA
EDILIZIA 15 ILLEGITTIMA SCRIVANO RITA E SCANDURO ANGELO

2011 31 MAGGIO PROCED 3716 2011 GIP ANANIA VITTORIO QUERELA


PER DIFFAMAZIONE DI D'ARPA SANDRO RESPONSABILE UFFICIO
TECNICO COMUNALE BOLOGNA NEVOLOSO CIAMPOLILLO MANNINO
CALTANISETTA CRISCI MIGNANO RUBINO BILLECI

2011 13 LUGLIO LICENZA EDILIZIA SANATORIA PART 270 86 VIA


SIINO 2 F 1 PART 140 CRISCI FRANCESCO MANNINO MARIA
IMPASTATO ING RAPPA ROCCO CASSAZIONE 15729 03.16 LUCIDO MARIA
TRAPPETO PUGLISI

2011 15 LUGLIO PORTOBELLO SINDACO DELIBERA GIUNTA 80 Presa


atto elezione di domicilio per deposito in cancelleria ricorso nel procedimento
Lo Iacono + 5 La Corte di Appello con sentenza n.1788 del 20 luglio 2010,
pronunciata dalla sezione III civile, notificata in data 21/3/2011, ha disatteso
la richiesta di intervenuta prescrizione estintiva del diritto al risarcimento del
danno ed ha condannato questo Comune a pagare la somma di
2.289.137,00 a titolo di risarcimento del danno conseguente alla

310
irreversibile trasformazione dell'immobile di propriet dei signori Lo
Jacono Pietro + 5" utilizzato per la costruzione di un impianto
polisportivo; Quest'Amministrazione ritenendo di avere buone motivazioni
per opporsi avverso detta sentenza ha conferito, con delibera della Giunta
Municipale n.42 del 5/4/2011, apposito in carico congiunto agli avvocati Lo
Monaco Saverio e Zangh Santo per presentare ricorso in Cassazione;
L'avvocato Lo Monaco Saverio ha predisposto apposito ricorso avverso la
sentenza di cui in premessa ed al fine di effettuare il deposito della stessa ha
eletto domicilio presso lo studio dell'avv. Laura Tricerri sito in Roma, dandone
contestuale comunicazione a questo Comune con nota del 31/05/2011,
acquisita al protocollo generale di questo Comune in pari data al n.9046; 2011
5 APRILE PORTOBELLO SINDACO DELIBERA GIUNTA 42 RICORSO IN
CASSAZIONE NEL PROCEDIMENTO LO JACONO + 5. CONFERIMENTO INCARICO
CONGIUNTO AGLI AVV. LO MONACO E ZANGHI SANTO deliberazione di Giunta
Comunale n17 dell'08.02.2001 stato conferito l'incarico per l'impugnazione
in appello della sentenza del Tribunale di Palermo nella causa contro i Sigg.ri
Lo Jacono + 5, all'Avv. Santo Zangh; Che in data 05.04.2011 il predetto legale
ha trasmesso con nota acquisita a questo protocollo generale al n5616 copia
della sentenza emessa dalla Corte di Appello di Palermo n1788/2010, nella
causa de quo; Che lo stesso legale difensore del Comune ha richiesto con la
citata nota di valutare l'opportunit di proporre ricorso in Cassazione,
rappresentando, altres, verbalmente che, a suo giudizio esistono validi motivi
per l'accoglimento in detta sede del ricorso; Ritenuto, pertanto, conferire
apposito mandato ad un legale iscritto all'albo dei Cassazionisti, stante che
l'Avv. Zangh, sempre verbalmente ha rappresentato di non possedere detto
requisito;

2011 17 LUGLIO PROCESSO EOS 1 GRADO BONVISSUTO ANGELO


SPATARO MAURIZIO TROIA ANTONINO DI MATTEO LUCIA MANUEL
PASTA GIOVANNI RAZZANELLI APPELLO 27 01 14 CASSAZIONE 14197 27
01 15

2011 23 LUGLIO PORTOBELLO SNDACO AVVISO AI SENSI E PER GLI


EFFETTI DEGLI ARTT. 11 e 16 D.P.R. 8 Giugno 2001, n. 327 e s.m.i.
ESPROPRIAZIONE PER PUBBLICA UTILITA 13) BRUNO Maria Grazia n. a ISOLA
DELLE FEMMINE il 08/09/1958 BRNMGR58P48E350P* (1) Propriet per 1/2 in
regime di comunione dei beni con TRAPANI SEBASTIANO;

2011 5 AGOSTO PORTOBELLO SINDACO DIRIGENTE URBANISTICA


REGIONE SICILIA PRG PROT 52120 NON PROCEDIBILITA APPROVAZIONE
PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE ESEGUITO IN FASE DI
REDAZIONE PRG

2011 14 SETTEMBRE PORTOBELLO SINDACO

311
29 SETTEMBRE 2011 IL PROCESSO SULL'AGGRESSIONE AL VIGILE
FERRANTE GRAZIANO DURANTE LO SVOLGIMENTO DEL CONSIGLIO
COMUNALE L'EPILOGO DI UN'AGGRESSIONE AD UN PUBBLICO UFFICIALE

Il 29 settembre 2011 al Tribunale di Carini si svolger il processo a carico del


Capitano Consigliere Lucido Salvatore con la carica di Vice Presidente del
Consiglio Comunale di Isola delle Femmine.
Il processo relativo alla minaccia subita dal rappresentante dell'ordine Pubblico,
il vigile Ferrante Graziano, presente su ordine di servizio del suo Comandante
Maggiore Croce Antonino, alla seduta del Consiglio Comunale
di Isola delle Femmine svoltasi il giorno 17 ottobre 2006.
La parte sana civile e democratica dei Cittadini di Isola delle Femmine venuta a
conoscenza del gravissimo episodio, che aveva visto coinvolti due
rappresentanti delle istituzioni del nostro paese, aveva espresso la propria
indignazione, aggravata dal fatto che l'azione messa in atto dai due
"contendenti" sia avvenuta nel corso di una seduta del Consiglio Comunale.
La nostra speranza che tali atti e soprattutto linguaggi e comportamenti non
abbiano a ripetersi, soprattutto in sedi luoghi di democrazia discussione e
confronto civile.

La parte sana civile operosa democratica e rispettosa del prossimo, dei


Cittadini di Isola delle Femmine, con la propria storia ed i propri
comportamenti processa quotidianamente questi comportamenti violenti
aggressivi ed intimidatori che dimostrano larroganza il dispotismo labuso di
potere da parte di chi dovrebbe essere deputato alla gestione della cosa
pubblica.
Articolo 61. Circostanze aggravanti comuni :

312
Aggravano il reato quando non ne sono elementi costitutivi o circostanze
aggravanti speciali le circostanze seguenti:
Comma 10. l'avere commesso il fatto contro un pubblico ufficiale o una
persona incaricata di un pubblico servizio, o rivestita della qualit di ministro
del culto cattolico o di un culto ammesso nello Stato, ovvero contro un agente
diplomatico o consolare di uno Stato estero, nell'atto o a causa
dell'adempimento delle funzioni o del servizio; 2006 17 OTTOBRE
PORTOBELLO SINDACO RISO NAPOLEONE PRESIDENTE CONSIGLIO
LUCIDO SALVATORE VICE PRESIDENTE AGGREDISCE IL TUTORE
DELLORDINE IN SERVIZIO AL CC GRAZIANO FERRANTE La Rissa al
Consiglio Comunale di Isola delle Femmine
Movimentata seduta Consiliare ieri sera protagonisti di quella che risultata una
vera e propria lite, sono stati il Vigile Urbano Ferrante Graziano unico
rappresentante con funzioni di ordine pubblico ed il Consigliere Capitano Lucido
Salvatore. Improvvisamente il Consigliere Lucido dal suo banco si rivolge, a
voce alta e con gesti minacciosi, contro il Ferrante reo di usare il telefonino. Il
Lucido accusava il Ferrante: inutile che telefoni a mia moglie per riferirgli
dove sono e cosa faccio . In risposta il vigile Ferrante ..guarda che io
non sto affatto telefonando a tua moglie se vuoi guarda il telefonino
Intanto gli animi si scaldano quando il Consigliere Salvatore Lucido con fare
minaccioso invita il tutore dellordine pubblico fuori dalla sala consiliare: tu la
devi finire di immischiarti tra me e mia moglie ti devi fare i cazzi tuoi ti
faccio vedere chi sono io Intanto il Presidente del Consiglio Riso Napoleone
interrompe la seduta e con il Sindaco Portobello il Consigliere Rubino e
Stefanini si spostano allesterno della sala per tentare di sedare quella che
diventata ormai una baruffa tra il Consigliere Ferrante e Il vigile urbano
Ferrante Graziano con gli intervenuti che tentavano di separare i contendenti.
Il comitato Cittadino Isola Pulita esprime viva indignazione per la violenza
perpetrata in un luogo simbolo di legalit e di democrazia.
Oggetto: Relazione di Servizio redatta dallA.P.M. Ferrante Graziano

Giorno 17/ottobre/ 2006 comandato di servizio di ordine pubblico presso la


sala consiliare di Via Palermo per lo svolgimento del Consiglio Comunale dalle
ore fino a termine dellesigenza, durante lo svolgimento del consiglio comunale
intorno alle ore 23 circa espletando il servizio di cui sopra, venivo avvicinato
dal consigliere Lucido Salvatore che con fare minaccioso mi invitava a seguire
questultimo fuori dallaula consiliare.
Una volta giunti fuori il sopracitato Lucido Salvatore sempre con modi e toni
minacciosi si avvicinava inveendo contro di me gridando la devi smettere di
telefonare a mia moglie e dirle quello che faccio io, se no ti spacco la faccia
scagliandosi contro di me con le bracce protese in avanti cercando di colpirmi
al viso senza riuscirci in quanto bloccato tempestivamente dallo scrivente.
Vista la situazione invitavo il cons Lucido a smettere di continuare ad offendere
ed inveire contro di me.
Tale fatto ha causato linterruzione dei lavori consiliare per qualche minuto con
lintervento prima del sindaco Portobello verso il consigliere Lucido invitandolo
a calmarsi chiedendo spiegazione di quanto accaduto, poi il consigliere Rubino
e Stefanini e dal pubblico presente verso di me per sapere quanto accaduto.

313
Il sottoscritto dichiara di non aver mai avuto rapporti di nessun genere con il
cons Lucido tantomeno con la moglie, se non rapporti di lavoro in quanto
collega.
Riferisco, inoltre che ero lunico agente in servizio di ordine pubblico nellaula
consiliare da lassenza di altre forze di polizia.
Tanto si comunica per gli ulteriori adempimenti del caso.
Isola delle Femmine 20.10.2006

A.P.M. Ferrante Graziano

PROCEDIMENTO 720 2007 N PROTOCOLLO 3483 2012


Avviso di garanzia per il consigliere Lucido Salvatore. Il vigile urbano
Ferrante Graziano, contro cui lamministrazione Comunale aveva
adottato un provvedimento disciplinare sospensione di dieci giorni
dello stipendio, nonostante il Vigile (in funzione di tutore di ordine
pubblico nella seduta consiliare) avesse Egli subito laggressione da
parte del Consigliere Lucido Salvatore durante la sedute del Consiglio
Comunale del 17 ottobre dello scorso anno (seduta provvisoriamente
interrotta) e nonostante che il Suo Capo Ufficio il Comandante non
avesse svolta alcuna indagine sullaccaduto, la decisione da parte
dellamministrazione stata drastica. Il Vigile Urbano sentitosi non
sufficientemente tutelato nella sua funzione di tutore dellordine oltre
che di lavoratore e di Cittadino ha ritenuto opportuno impugnare latto
e denunciare il Consigliere Lucido salvatore per aggressione a Pubblico
Ufficiale. Il magistrato che svolge le indagini ha emesso lavviso di
garanzia a carico del Consigliere Comunale.
Il Comitato Cittadino Isola Pulita esprime la propria solidariet al
Vigile Urbano Graziano e stigmatizza la condotta tenuta
dallAmministrazione Comunale nonch del Consiglio Comunale che
non stato in grado di esprimersi sulla condotta del Consigliere Lucido
poco consona al ruolo e allesempio che deve esprimere chi riveste una
carica istituzionale

HTTP://ISOLAPULITA.BLOGSPOT.IT/2006/10/LEGGI-E-DECRETI-SUI-RIFIUTI-
PARTIRE.HTML

2011 4 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO URBANISTICA SERVIZIO 2


PROT 67549 PRG PROT 52120 NON PROCEDIBILITA APPROVAZIONE PRG
IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE ESEGUITO IN FASE DI REDAZIONE
PRG

2011 27 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO INTERROGAZIONE


PROTOCOLLO 17610 RINASCITA ISOLANA ITER PIANO REGOLATORE
GENERALE VINCOLI SCADUTI

2011 31 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO DELIBERAZIONE 111


NOMINA AVV RUSSO AVERSO SENTENZA 4442 30 09 2011 MONICA
GIAMBRUNO INDENNITA POSIZIONE DETERMINA 30 10 OTTOBRE
2005 BILELLO

314
315
316
2011 31 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO GIAMBRUNO BILELLO 6
OTTOBRE 2005 BOLOGNA SICILEAS SARACEN VILLAGGIO DELLE
PALME DETERMINA GIUNTA 111 AVVERSO SENTENZA TRIBUNALE
PALERMO SEZ LAVORO 4442 2011 L'Ufficio Segreteria, su apposita
disposizione del Sindaco, ha elaborato e propone l'adozione della seguente
deliberazione:
"Ricorso in appello avverso la sentenza n4442/2011 emessa dal Tribunale di
Palermo, Sezione Lavoro.
LA GIUNTA MUNICIPALE Premesso:
Che con atto deliberativo di Giunta Comunale n71 del 09/06/2011 stato
conferito l'incarico all'Avv. RUSSO per proporre opposizione al ricorso avanzato
dall'Arch. Giambruno Monica contro la determinazione sindacale n30 del 10
ottobre 2005 con la quale il Sindaco di Isola delle Femmine ha conferito
l'incarico di Responsabile del 3 Settore "Tecnico" all'Arch. Bilello Roberto
Rosalino, implicitamente revocando il medesimo incarico gi affidato alla
ricorrente con determinazione sindacale del 18/06/2004 n26;

317
Che con sentenza n4442/2011 il Tribunale di Palermo, Sezione Lavoro, ha
accolto parzialmente il suddetto ricorso;
Ritenuto che questo Comune abbia validi motivi per proporre opposizione,
innanzi alla Corte d'Appello di Palermo alla sopra citata sentenza n4442/2011;
Ritenuto, pertanto, che questo Ente, ed in sua rappresentanza il Sindaco,
debba costituirsi nelle forme di legge in relazione al predetto atto;
Considerato che la relativa procura pu essere conferita all'Avv.
con studio legale in _____________ Via _______________________;
Vista la legge 8.6.1990, n.142, recepita con modifiche dall'art.1 della L.R.
11.12.1991, n.48;
Visto il vigente O.A.EE.LL.;
DELIBERA
1. Costituirsi, per i motivi espressi in narrativa, innanzi alla Corte d'Appello di
Palermo per proporre opposizione avverso la sentenza n4442/2011, emessa
dal Tribunale di Palermo, Sezione Lavoro, presentato dall'arch. Monica
Giambruno, rappresentata e difesa dall'Avv. Massimo Barrile ed elettivamente
domiciliata in Palermo, presso il suo studio legale di Via Principe di Villafranca,
10.
2. Conferire, apposito incarico all'Avv. ____ con studio in _______, in Via ___,
per difendere le ragioni del Comune nel giudizio di che trattasi, in opposizione
alla Sentenza n4442/2011;
3. Autorizzare, altres, il Responsabile del Settore Amministrativo a procedere
alla stipula del disciplinare d'incarico, che allegato alla presente ne costituisce
parte integrante e sostanziale 4. Incaricare il Responsabile dell'ufficio
segreteria di assumere apposito impegno di spesa con successiva
determinazione, chiedendo al legale incaricato di PARERE REGOLARITA
CONTABILE
Si esprime parere favorevole in ordine alla regolarit contabile, ai sensi e per
gli effetti dellart. 53 della legge 8/6/1990 n. 142, come richiamato dallart. 1,
lett. i) della L.R. 11/12/1991 n. 48, modificato dallart. 12 della L.R. n.
30/2000, sulla proposta di deliberazione sopraindicata.

IL RESPONSABILE II SETTORE Dr. Ignazio Tabone

2011 27 NOVEMBRE SINDACO PORTOBELLO RINASCITA ISOLANA


RIVOLGE INTERROGAZIONE SULLA CONCESSIONE EDILIZIA 16 2006
VOLURATA IL 19 NOVEMBRE 2007 A LUCIDO MARIA STELLA E RISO
NAPOLEONE FIGLIA E GENERO DEL PROGETTISTA GEOM LUCIDO ANTONINO E
GIAMBONA GIUSEPPE UN PROGETTO DI VARIANTE IN CORSO DOPERA 2010
21 SETTEMBRE GIUDICE INDAGINI PRELIMINARI SILVANA SAGUTO
PROCEDIMENTO PENALE N 10578 2008 A CARICO DI RISO
NAPOLEONE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE E GASPARE
PORTOBELLO SINDACO PM AMELIA LUISE PARTE OFFESA RUBINO
ANTONINO CAPO GRUPPO DI OPPOSIZIONE AL CC PORTOBELLO PARTECIPA
ALLA CEC DEL19 MAGGIO 2005 N 22 OVE SI DISCUTE DELLA LICENZA
EDILIZIA N 16 A GIUSEPPA GIAMBONA VOLTURATA A RISO NAPOLEONE ED

318
ALLA MOGLIE LUCIDO MARIA STELLA FIGLIA DI GIAMBONA GIUSEPPA E DEL
PROGETTISTA DELLOPERA LUCIDO GEOM ANTONINO EX DIPENDENTE DEL
COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE. LE DELIBERE RIGUARDANO INTERESSI DI
PARENTI ED AFFINI FINO AL QUARTO GRADO. LA CONSULENZA DISPOSTA
DAL P.M. AMELIA LUISE HA AFFERMATO LA ILLEGITTIMITA DELLA
CONCESSIONE EDILIZIA RELATIVA ALLABITAZIONE DEL RISO SITA
ALLINTERNO DEL PIANO DI LOTTIZZAZIONE LA PALOMA GIP SILVANA
SAGUTO

2011 2 DICEMBRE PORTOBELLO SINDACO Dipartimento Turismo. Asse VI


Sviluppo Urbano Sostenibile. Linea di intervento 3.3.2.2. DDG. n. 1913 del
02/12/12/2011 di approvazione graduatoria di merito delle operazioni
ammissibili al finanziamento DDG 1913 Progetto di completamento degli
impianti sportivi polivalenti dell'area destinata dal PRG ad attrezzature
sportive 1.588.000,00 Riqualificazione della via Cutino quale strada
turistico commerciale 356.500,00 Sistemazione ed arredo urbano di
via A. Vespucci 1.685.000,00 Completamento impianto sportivo
polivalente 1.492.600,00 Lavori di riqualificazione ed arredo urbano
del contesto compreso tra il lungomare Eufemio, Via Cristoforo
Colombo, Piazza Umberto I, Piazza XXI Aprile e Via Roma IMPORTO
FINANZIAMENTO 1.700.000,00 Opere di sistemazione marciapiedi,
cunette, illuminazione artistica ed arredo urbano di Via Libert
IMPORTO FINANZIAMENTO 1.350.000,00 (Il Dirigente del Servizio 8
Arch. Maria Concetta Antinoro Il Dirigente Generale Dott. Alessandro
Rais)

2011 28 DICEMBRE ANZA' CIAMPOLILLO UDIENZA 28 DICEMBRE


DIFFAMAZIONE PIANO ARIA COPIATO PROCEDURA CONCESSIONE
AUTORIZZAZIONE DECRETO 693 AIA ITALCEMENTI ISOLA DELLE FEM
PROCESSO 2011 18 DICEMBRE PROCEDIMENTO 9916 2011

TRIBUNALE CIVILE DI PALERMO

(ART. 700 C.P.C.) R.G. 9916/2011


COMPARSA DI COSTITUZIONE E DI

RISPOSTA

PER
Il sig. CIAMPOLLILLO GIUSEPPE, nato a Candela (FG) il 22 giugno
1946 e residente a Isola delle Femmine (PA) in via Leonardo Sciascia n.

319
13 [cod.fisc. CMPGPP46H22B584K], elettivamente domiciliato in questo
corso Calatafimi n. 487 a Palermo presso lo studio dell avv. Giacomo
Cirincione [Cod. Fisc. CRNGCM54B24G273O, Partita I. V. A.
03300570821, e-mail cirincionegiacomo@libero.it, P.E.C.
giacomocirincione@pecavvpa.it ] che lo rappresenta per mandato a
margine del presente atto,
- convenuto,
CONTRO

Anza Salvatore, nata a Patti (ME) il 21 aprile 1955 PROCURA


ALLE LITI
residente a Palermo in via Umbria n. 6 [cod.fisc. Io sottoscritto CIAMPOLLILLO GIUSEPPE
nato a Candela (prov. di FG) il 22 giugno
1946 e residente in Isola delle Femmine
NZASVT55D21G377B], rapp.to e difeso dall avv. (PA) via L- Sciascia n. 13 n. 15,
previamente informata ai sensi dellart. 4,
3 comma, del Ciampollillo Giuseppe. n.
Salvatore Ferrara del foro di Palermo, 28/2010 della possibilit di ricorrere al
procedimento di mediazione ivi previsto e
dei benefici fiscali di cui agli artt. 17 e 20
del medesimo decreto, delego a
- ricorrente, rappresentarmi e difendermi nel presente
giudizio ed in ogni stato e grado del
medesimo, compresa la fase esecutiva,
PREMESSO lavv. GIACOMO
CIRINCIONE
Il ricorso notificato l 08 novembre 2011 da Anz Salvatore con al quale conferisco ogni e pi ampia facolt
di legge, ed in particolare il potere di potere
di chiamare terzi in giudizio, Ciampollillo
Giuseppe riconvenzionali, nominare
il quale lo stesso chiede al Tribunale di Palermo ai sensi dell sostituti, transigere e conciliare, rinunciare
agli atti e rilasciare quietanza promettendo
ratifica.
art. 702-Bis c.p.c.: << Voglia il Tribunale, respinta ogni Eleggo domicilio presso lo studio del
suddetto avvocato, sito in Palermo, corso
Calatafimi n. 487.
contraria istanza eccezione e difesa, a) ritenere e dichiarare Autorizzo il medesimo al trattamento dei
miei dati personali conformemente alle
norme del d.s. 196/03 e limitatamente alle
finalit connesse allesecuzione del presente
che le dichiarazioni riportate nei siti di cui in premessa e mandato.
Palermo 18 dicembre 2011

riconducibili al sig. Giuseppe Ciampolillo sono lesive della f.to Giuseppe Ciampoillo

reputazione del dott. Salvatrore Anz; 2) ritenere e dichiarare ___________________________________


_____

autentica.
la responsabilit extracontrattuale del convenuto e per l effetto
f.to Avv. Giacomo Cirincione
condannarlo al pagamento dell importo ritenuto di giustizia,

con rivalutazione ed interessi fino al soddisfo, in favore del dott. Salvatore

Anz, a titolo del risarcimento del danno alla reputazione personale e

professionale, alla identit personale, nonch del danno morale subito dal

medesimo in conseguenza degli articoli di cui in premessa; 3) condannare il

convenuto alle spese di pubblicazione dell estratto della sentenza su due

quotidiani a diffusione nazionale nonch su due quotidiani a diffusione

320
regionale, nonch sugli stessi siti web in cui sono stati diffusi gli articoli di cui

in premessa; con vittoria di spese e compensi di difesa. Salvo ogni altro

diritto,>>avendo premesso che il sig. Ciampolillo conduceva nei suoi

confronti una campagna denigratoria attraverso alcuni siti internet nei quali

pubblica articoli diffamatori e denigratori contro di lui e l ufficio che egli stesso

dirige, confortando tali affermazioni da abbondante produzione cartacea.

Ritenuto impugnativamente tutto quanto dedotto da controparte in tale suo

ricorso introduttivo si eccepisce e si deduce quanto appresso:

PRELIMINARMENTE

MANCANZA DEI PRESUPPOSTI PER LAZIONE INTRAPRESA AI SENSI

DELL ART. 702 BIS C.P.C.

il dr. Anz ha azionato il provvedimento cautelare di cui all art. 700 c.p.c.

che l ordinamento giuridico predispone a favore di << chi ha fondato motivo

di temere che durante il tempo occorrente per far valere il suo diritto in via

ordinaria, questo sia minacciato da un pregiudizio imminente e irreparabile,

[cosicch] pu chiedere con ricorso al giudice i provvedimenti di urgenza

per assicurare provvisoriamente gli effetti della decisione sul merito>>.

Tuttavia il ricorrente non fornisce minimamente prova del cd. fumus

boni juris e del periculum in mora, requisiti tipicamente propri di ogni azione

cautelare. Egli non argomenta neppure a parole che il diritto che si vuol far

valere sia minacciato, durante il tempo occorrente per farlo valere in via

ordinaria, da un pregiudizio imminente ed irreparabile. Appare per ci del tutto

evidente la temerariet dell agire in relazione allo strumento giuridico adottato

e la conseguente compressione della sfera delle difese che ne consegue al sig.

Ciampolillo il quale per ci chiede sin dora che il ricorso sia dichiarato

inammissibile per mancanza dei requisiti richiesti dalla legge.

NEL MERITO,

senza pregiudizio per la superiore dichiarazione di inammissibilit, si deduce

come nessuna delle presunte aggressioni alla sfera della reputazione e dell

321
immagine dell Anz sia stata effettivamente realizzata, trattandosi di volta in

volta, nei casi indicati da controparte, o di mero esercizio del diritto di critica

ovvero di narrazione di fatti in tutto accertati come effettivamente veri e

dunque non lesivi dell Anz posto che si parla di fatti che lopinione pubblica

gi conosce o pu ancora conoscere e che il sig. Ciampolillo si solo limitato a

riportare.

IN FATTO
Il dottore Anz, responsabile del servizio 3 tutela dell'inquinamento
atmosferico" del Dipartimento regionale Territorio e Ambiente della Regione

siciliana, lamenta di subire un danno alla sua reputazione e all immagine ad

opera del convenuto Ciampolillo Giuseppe il quale, a nome del Comitato

Cittadino Isola Pulita dedito a campagne per la tutela dell'ambiente e della

salute nel comune di Isola delle Femmine, sarebbe autore di una campagna di

diffamazione condotta attraverso alcuni siti Internet.

Il ricorrente produce perci cinque allegati a riprova di tali affermazioni.

Il primo ed il secondo degli allegati riporta la richiesta di intervento a tutela

della salute pubblica contenuto all'interno di un blog ( un sito web,

generalmente gestito da una persona o da un ente, in cui l'autore, detto

blogger, pubblica pi o meno periodicamente, come in una sorta di

diario online, i propri pensieri, opinioni, riflessioni, considerazioni ed altro,

assieme, eventualmente, ad altre tipologie di materiale elettronico come

immagini o video) in cui si denuncia all'opinione pubblica ed all'assessore

regionale al Territorio e Ambiente della regione Sicilia, Rossana Interlandi, e al

dirigente generale del Dipartimento Territorio Ambiente arch. Pietro

Tolomemeo, in particolare, la anomala richiesta di modifica delle autorizzazioni

alle emissioni in atmosfera da parte della societ Italcementi che ha un

impianto nel comune di Isola delle Femmine.

Nel suo articolo, il convenuto Giuseppe Ciampolillo prende in esame lo

svolgimento della conferenza di servizi convocata e presieduta dal dottore Anz

322
il 4 luglio 2007, indetta ai sensi dell'articolo 269 del decreto legislativo n.

152/2006, ed avente ad oggetto la richiesta di autorizzazione (modificativa di

quelle gi in atto) alle emissioni in atmosfera da parte della ditta Italcementi:

cosa che destava allarme in tanti cittadini ed al citato comitato isola pulita per

la manifesta intenzione della Italcementi di fare uso del pet-coke,

trasportandolo all'interno del suo stabilimento dopo averlo fatto transitare

lungo il tessuto urbano, pur essendo noto che il pet-coke sostanza pericolosa

e dannosa alla salute (il pet-coke e' l'ultimo prodotto delle attivita' di

trasformazione del petrolio e viene considerato lo scarto dello scarto dell'oro

nero tanto da guadagnarsi il nome di "feccia del petrolio". Per la sua

composizione, comprendente oltre ad IPA (in particolare benzopirene) e metalli

pesanti come nichel, cromo e vanadio, va movimentato con cura per evitare di

sollevare polveri respirabili. Il trattamento consistente in carico, scarico e

deposito del pet-coke deve seguire le regole dettate dal decreto del Ministero

della Sanita' 28 aprile 1997 concernente il trasporto di sostanze pericolose).

Come noto, scopo delle conferenze di servizio secondo la norma citata (art.

269, n. 3 D.Lgt) citato di procedere, anche in via istruttoria, al

contestuale esame degli interessi coinvolti in altri procedimenti amministrativi

prima che sia emesso il definitivo provvedimento di autorizzazione <<...

all'installazione di stabilimenti nuovi: l'autorit competente indice, entro trenta

giorni dalla ricezione della richiesta, una conferenza di servizi ai sensi

dell'articolo 14, comma 3, della legge 7 agosto 1990, n. 241, nel corso della

quale si procede anche, in via istruttoria, ad un contestuale esame degli

interessi coinvolti in altri procedimenti amministrativi e, in particolare, nei

procedimenti svolti dal Comune ai sensi del decreto del Presidente della

Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, e del regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265.

Per il rinnovo e per l'aggiornamento dell'autorizzazione l'autorit competente,

previa informazione al Comune interessato il quale pu esprimere un parere

nei trenta giorni successivi, avvia un autonomo procedimento entro trenta

323
giorni dalla ricezione della richiesta. In sede di conferenza di servizi o di

autonomo procedimento, eventuali integrazioni della domanda devono essere

trasmesse all'autorit competente entro trenta giorni dalla relativa richiesta; se

l'autorit competente non si pronuncia in un termine pari a centoventi giorni o,

in caso di integrazione della domanda di autorizzazione, pari a centocinquanta

giorni dalla ricezione della domanda stessa, il Gestore pu, entro i successivi

sessanta giorni, richiedere al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio

di provvedere, notificando tale richiesta anche all'autorit competente. Il

Ministro si esprime sulla richiesta, di concerto con i Ministri della salute e delle

attivit produttive, sentito il comune interessato, entro novanta giorni o, nei

casi previsti dall'articolo 281, comma 1, entro centocinquanta giorni dalla

ricezione della stessa; in caso di richiesta di integrazioni tali termini sono

sospesi fino alla ricezione delle stesse e, comunque, per un periodo non

superiore a trenta giorni; decorsi tali termini, si applica l'articolo 2, comma 8,

della legge 7 agosto 1990, n. 241).

Se dunque questo il complesso sistema delle garanzie a tutela della salute

dei cittadini, la conferenza convocata dal dottore Anz il 4 luglio 2007 apparve

ben presto anomala per almeno due ordini di motivi:

1) INESISTENZA DI UN ESAME E DIBATTITO SUL TEMA POSTO IN

DISCUSSIONE. Al di l della formale presenza dei partecipanti, nessun vera

discussione e confronto si svolse fra gli intervenuti al fine di realizzare la

sostanza del procedimento amministrativo di ponderazione di interessi diversi e

talora contrapposti voluto dalla legge. Dalla lettura del verbale di quella

riunione si evince infatti che nessuno prese la parola.

La Italcementi (che, ricordiamo, era il soggetto richiedente l autorizzazione)

non illustr alcun progetto per introdurre il dibattito, come sarebbe stato

logico e doveroso poich sulla scorta delle sue esposizioni si sarebbero potuto

avanzare domande, osservazioni, dubbi, perplessit, insomma ogni utile

elemento alla definizione dellattivit istruttoria. Allo stesso modo nessuno

324
intervenne per l Assessorato regionale, tanto meno lo stesso dottore Anz

promotore della conferenza.

Il Comune di Isola delle Femmine per bocca del consulente del Comune,

dott.V.zo Minagra, intervenne invece per dire una cosa di per se scontata e

pleonastica: che cio l amministrazione comunale non era contraria purch si

rispettasse la legge. E, dopo questa lapidaria quanto inutile affermazione, la

Conferenza dei servizi si concluse (salvo che la stessa dichiarazione del dr.

Minagra fu sconfessata pochi giorni dopo dal Sindaco di Isola delle Femmine

con nota prot. 8032 dell 11-07-2007 indirizzata al Servizio 3 dell Ass. T. e A.).

2) DUPLICAZIONE E SOVRAPPOSIZIONE DI PROCEDURE DI

VALUTAZIONE E DI CONTROLLO FACENTI CAPO A SOGGETTI

ISTITUZIONALI DIFFERENTI. Circa sei mesi prima della convocazione

dell'anzidetta conferenza di servizi, precisamente il 31 gennaio 2007, era stata

avviata intanto la procedura A.I.A., procedura che anche all epoca della

conferenza dei servizi era ancora in corso.

La procedura A.I.A (autorizzazione integrata ambientale, prevista nel Dlgt

59/2005 art 5 n. 14, che a sua volta recepisce direttive CEE) ha lo scopo di

semplificare e assorbire in una unica autorizzazione quelle che sarebbero

autorizzazioni singole relative, p.es, agli scarichi idrici, alle emissioni in

atmosfera, agli scarichi dei rifiuti. in corso: essa quella che assorbe le

procedure consultive provenienti da altre autorizzazioni :

(<< art. 5 n.14: L'autorizzazione integrata ambientale, rilasciata ai sensi del

presente decreto, sostituisce ad ogni effetto ogni altra autorizzazione,

visto, nulla osta o parere in materia ambientale previsti dalle

disposizioni di legge e dalle relative norme di attuazione, fatte salve le

disposizioni di cui al decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334, e le

autorizzazioni ambientali previste dalla normativa di recepimento della direttiva

2003/87/CE. L'autorizzazione integrata ambientale sostituisce, in ogni caso, le

autorizzazioni di cui all'elenco riportato nell'allegato II. L'elenco riportato

325
nell'allegato II, ove necessario, modificato con decreto del Ministro

dell'ambiente e della tutela del territorio, di concerto con i Ministri delle attivit

produttive e della salute, d'intesa con la Conferenza unificata istituita ai sensi

del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.>>).

Dest perci meraviglia e sconcerto nell odierno convenuto che il dottore

Anz, pur nella chiara ed inequivocabile dizione della anzidetta norma di legge

secondo cui l'autorizzazione a A.I.A. si sostituisce e assorbe ad ogni altro

parere, nullaosta, visto, eccetera, si rivolgesse comunque all Ufficio Legislativo

e Legale della Regione Sicilia, per chiedere un parereche l'organo

effettivamente rilasci (documento prodotto n. 9), affermando in esso che,

nelle more dell attivazione della procedura A.I.A., l autorit assessoriale

avrebbe potuto procedere alla modifica o alla autorizzazione delle emissioni in

atmosfera (ma in realt l'organo consultivo fu posto dinanzi un quesito

fuorviante perch l' Anz nel suo quesito lasciava intendere che al momento

della richiesta di parere nessuna attivit a A.I.A. fosse in corso: vi da credere

che l'ufficio legale della regione siciliana, messo sull'avviso che era in corso la

procedura A.I.A., mai avrebbe dato un parere in contrasto con la norma citata,

delegittimando e svuotando di importanza l'atto di Autorizzazione Integrata

Ambientale). L Anz invece era ben consapevole che al momento in cui pose il

quesito -3 agosto 2007, nota 58171- e soprattutto quando ricevette il parere

consultivo, l'attivit A.I.A. era gi in corso. Lo si desume da una missiva dell' 8

maggio 2008 (prot. 35918 dell ass. T. e A., servizio 3 (documento prodotto

n. 12), a firma della dottoressa Maria Concetta Gentile e da lui controfirmata,

indirizzata alla Italcementi S.p.A. in risposta ad una precedente che la societ

gli aveva gi inviato. Nella lettera si precisa << con riferimento all'istanza di

aggiornamento alla precedente realizzazione presentata in data 16 ottobre

2007 e successivamente reiterata, si fa presente che la richiesta di codesta

azienda ancorch perfettamente legittima presuppone che l'ufficio dia seguito

ad un iter istruttorio che costituisce una inutile duplicazione di quanto gi

326
fatto nell'ambito delle procedure seguite per il rilascio dell'

Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.), ex D. Lgt. 59/2005.

Considerato pertanto che questo servizio ha concluso gli adempimenti di

competenza con il rilascio del parere conclusivo al Servizio 2/D.T.A. (protocollo

numero 172 del 17/04/2008) e preso atto che il relativo iter istruttorio ormai

quasi concluso, la pratica in oggetto sar messa agli atti. Firmato dott.ssa

Maria Concetta Gentile e Il Dirigente del Servizio 3 dott. Salvatore Anz)..>>

Non sfugge dunque ad un attento osservatore qual Giuseppe Ciampolillo la

sovrapposizione di competenze e ruoli che il dott, Anz aveva

consapevolmente provocato al fine di intervenire pi direttamente sulla

autorizzazione Italcementi S.p.A per luso e al trasporto del pet-cocke.

L Anz, quanto meno, dovrebbe apparire incapace di intravedere la

contraddizione delle due procedure in corso; ma, non potendosi immaginare

che egli sia all'oscuro di tale situazione per il ruolo apicale che detiene in

assessorato, allora plausibile immaginare per chiunque e non solo per

Ciampolillo- che il suo comportamento sia improntato a inettitudine e quanto

meno suscettibile di ingenerare forti riserve e perplessit.

E Giuseppe Ciampolillo infatti, nel suo blog, evidenzia testualmente che << la

conferenza di servizi, si tenuta in modo incomprensibile nel suo indirizzo,

nella sua modalit e nella finalit... essa stata trasformata in pura

"formalit". La conferenza, da istruttoria, sembra essersi trasformata in

decisoria (circostanza non prevista dalla legge). Il comitato cittadino Isola

Pulita chiede di verificare la validit della conferenza dei servizi del 4 luglio

2007 nonch la legittimit dell'intervento del Servizio 3. Tutto ci premesso,

il sottoscritto propone denuncia contro chiunque si sia reso a vario titolo

responsabile dei fatti sopra narrati affinch vengano perseguiti penalmente in

ordine alla fattispecie di reato che si ravviseranno.>>

I dubbi e le riserve sollevate dall'odierno convenuto appaiono conformi al

diritto di manifestazione del pensiero (articolo 21 della costituzione) espresse

327
nelle forme del diritto di critica, n mai giungono ad essere oltraggiose,

offensive, denigratorie, infamanti, limitandosi a esprimere quei giudizi

strettamente necessari, ma comprensibili a chi legge il blog, per fare intendere

gli errori, le anomalie e gli elementi di contraddizione di chi ricoprendo un

posto di alta responsabilit nell'amministrazione pubblica dovrebbe invece

essere attento e preciso fino all'inverosimile, al fine di difendere l'interesse

pubblico che, nel caso specifico, il bene della salute degli abitanti di Isola

delle Femmine.

Il convenuto Ciampolillo Giuseppe, mettendo a confronto fatti ed atti esprime

il proprio parere di critica: quei fatti e quegli atti certamente non sono usciti

dalle sue mani, ma in buona parte sono frutto della condotta del dr. Anz. Egli

si limita solo a giudicarli e giudicandoli li trova oltremodo teneri e permissivi,

imperfetti nell osservanza delle procedure di legge e nessuno pu negare che

tutto ci poteva ingenerare la convinzione che non venisse adeguatamente

valutato il principio di precauzione per un impianto quale il colosso

Italcementi S.P.A.

Con il quarto degli allegati al ricorso, il dr. Anz riferisce in realt non di

un atto riconducibile a Pino Ciampolillo ma, in vero, della lettera dell'avvocato

Antonio Canto che "su incarico del comitato isola Legambiente" egli indirizza

all'assessore regionale al Territorio e Ambiente (all'epoca Rossana Interlandi) e

per conoscenza alla commissione di garanzia per la trasparenza e l'imparzialit

delle pubbliche amministrazioni alla verifica delle situazioni patrimoniali, al

Dirigente generale del dipartimento territorio e ambiente; al Senatore

Tommaso Sodano, presidente della 13 commissione territorio, ambiente e

beni culturali del Senato della Repubblica.

Il contenuto della lettera che -a dire del ricorrente- costituisce prova della

campagna denigratoria e diffamatoria condotta dalla Ciampolillo a danno del

dott. Anz, dunque riconducibile anzitutto alla penna del professionista. Ma

poich anche in questo caso non vi sono frasi ingiuriose o oltraggiose, n vi

328
offesa all'altrui reputazione, il convenuto sin d ora si fa carico di ogni parola in

essa contenuta.

Nel merito del suo contenuto, il documento fa ancor meglio luce sui rischi per

la salute che comporterebbe la concessione, anche provvisoria,

dell'autorizzazione alla Italcementi di utilizzare e trasportare il pet-coke. In

esso si evidenzia il comportamento non solo supino del responsabile del

servizio 3 dell'assessorato regionale, coscientemente diretto a trascurare gli

interessi della collettivit a favore di quelli dell'azienda inquinante al fine, forse,

di favorirne i livelli occupazionali: tanto pi che il dottore Anz, essendo

andato ad occupare il posto che precedentemente era del dottor Gioacchino

Genchi, trov avviate iniziative risalenti a quest'ultimo assai utili alla tutela

della salute e dell'ambiente di Isola delle Femmine. Con precisi riferimenti

l'avv. Canto stigmatizza l'attivit dell Anz mettendo in risalto che egli ha

indetto conferenze di servizio che non hanno rispettato le procedure e perci

non hanno prodotto i risultati sostanziali che la legge prevede; di una di esse,

quella del 25 settembre 2007, addirittura mancherebbe il verbale. Lo scopo di

tali attivit - scritto nella lettera- quello di poter comunque emettere il

provvedimento autorizzativo sollecitato dalla Italcementi per il quale il

precedente funzionario si era decisamente posto contrario. Ma la serie dei

provvedimenti adottati dal dott. Anz perviene alla fine ad << un

procedimento del tutto arbitrario ed illegittimo, in quanto l'autorizzazione

all'uso del pet-coke oggetto specifico, unitamente a tutte le altre

autorizzazioni, del procedimento A.I.A. che si sta svolgendo presso il servizio

diverso del dipartimento, ossia il servizio 2 : ... Il dott. Anz ha cercato di

istruire una pratica in modo da pervenire e giustificare il provvedimento

provvisorio di autorizzazione con la scusa di non danneggiare la fabbrica,

schermandosi dietro la tutela del posto dei lavoratori, ma ignorando

inqualificabilmente la tutela della salute degli abitanti del territorio.>>

Dopo aver rilevato la competenza esclusiva della procedura A.I.A. in materia, e

329
la necessit del parere favorevole degli organismi preposti a garanzia della

tutela dell'ambiente, ribadito che per la sua pericolosit il pet-coke gode di una

disciplina legislativa particolare, non solo nazionale ma anche europea in

conformit agli obblighi assunti con la firma del Protocollo di Kioto, l'avvocato

Canto cos conclude: <<in altre parole stava per essere permesso, facendo

entrare dalla finestra quello che per merito del dottor Genchi era uscito dalla

porta, l'uso di una sostanza altamente nociva, oltre che delle norme poste

come principi cardine dei procedimenti amministrativi, ovvero in particolare del

non aggravamento dell'azione amministrativa. Ci si lamenta che il dott. Anz

ha eluso ci che gi in itinere sulla questione: una procedura A.I.A. presso il

Servizio 2 e che, pertanto, essendo Egli nel Servizio 3, non poteva dare corso

ad un nuovo duplice procedimento, mostrando sensibilit pi a curare gli

interessi economici forti e di parte che non quelli deboli e collettivi riguardanti

la salute dei cittadini e dell'ambiente.>>

La lettera fa riferimento anche alla conferenza di servizio che si svolse il 17

ottobre 2007 convocata dal dott. Anz, responsabile del servizio tre del

dipartimento Territorio e Ambiente (documento prodotto n. 10),. In

quell'occasione, ancor di pi, fu evidenziata l'illegittimit delle procedure poste

in essere e la mancanza dei presupposti con l'intervento diretto dell'assessore,

avvocato Rossana Interlandi, che, resasi conto di quanto si stava svolgendo in

modo arbitrario e inusuale, intervenne personalmente all'interno della seduta

per dichiararla sciolta e revocare con effetto immediato la precedente

convocazione di essa, essendo a lei ben noto che a quella stessa data era gi

in corso, per iniziativa del Servizio 2, la procedura A.I.A. rispetto alla quale

come prima si detto- la conferenza dei servizi indetta dal dr. Anz non

poteva procedere in contrasto (questo episodio fu forse all origine della

risposta che il dr. Anz diede alla Italcementi con la nota a sua firma e della

d.ssa gentile dell 8 maggio 2008, prot. 35918 dell ass. t. e a., servizio 3, di

cui si gi detto, (documento prodotto n. 12).

330
Quanto finora esposto per la difesa del convenuto riguarda dunque la

questione dell'uso del pet-coke per la quale la societ il Italcementi aveva

chiesto le autorizzazioni amministrative anche in via provvisoria.

Ma il dottore Anz nell'accusare il convenuto Ciampolillo di aver orchestrato a

suo danno una complessa campagna denigratoria affronta anche il tema del

PIANO REGIONALE DI COORDINAMENTO PER LA TUTELA DELLA QUALIT

DELL'ARIA DELLA SICILIA.

Il ricorrente non nega che per la redazione dell'importante documento sia stato

utilizzato il Piano della regione Veneto ma -si giustifica- esso contiene i dati

relativi alle emissioni in Sicilia e comunque assolve il peccato suo e dei suoi

collaboratori (ma precisa "non stato integralmente copiato dal piano del

Veneto") per la necessit di essere celere pur di rispettare le scadenze

istituzionali: semmai avverte- inavvedutamente, qualche refuso del piano del

Veneto sfuggito allo stesso Anz e ai suoi collaboratori.

Sul blog che il ricorrente riporta all'allegato 5, vengono riferite, virgolettate, le

affermazioni del dottor Gioacchino Genchi affinch si intenda bene quando i

giudizi e le parole usate sono provenienti dallo Stesso. Or bene ci che il Dott.

Anz lamenta riferendosi alla pagina cinque del blog una dichiarazione del

dottor Genchi che fino a poco tempo prima occupava proprio la poltrona del

Dott. Anz. Genchi afferma che il piano regionale della Sicilia sia

abbondantemente copiato ed in modo grossolano e rozzo ma a sua volta

riferisce che la scoperta proviene addirittura dalle televisioni nazionali e cio

dalla trasmissione "striscia la notizia" di Canale 5 "Reality" di La-7.

La questione non nuova per codesto Tribunale perch con sentenza n.

2708/2010 della Prima Sezione Civile (G.U. d.ssa Spadaro Giulia) stata

decisa la causa Messina Giuseppe (n.q. di dirigente regionale dell'associazione

Legambiente) contro Anz Salvatore e contro Assessorato Territorio e

Ambiente della Regione Siciliana. Anz Salvatore stato condannato al

pagamento a favore dell'attore della somma di euro 10.000,00 per aver

331
diffamato Messina affermando, fra laltro, che egli facesse parte "di una banda

di cialtroni... responsabili regionali di Legambiente [che] hanno gravemente

diffamato la Regione siciliana con una serie di menzogne, falsit, raggirando i

giornalisti;...[tali sono una] nicchia di imbroglioni... settore deviato di

Legambiente... il gruppo di tre ciarlatani (Genchi, fontana, Messina)...[tiene]

atteggiamento omertoso... i tre illusionisti hanno fraudolentemente carpito la

buona fede dei giornalisti da perfette canaglie... animati esclusivamente

dall'esigenza di assecondare rancori personali e interessi privati, alla ricerca

disperata di un improbabile vendetta..." (la sequela degli insulti proferiti dall

odierno ricorrente prosegue ed puntualmente riportato nella parte motiva

della sentenza).

Il motivo di tanto livore dell Anz nei confronti di chi lo aveva citato a giudizio

era proprio il Piano Regionale di Coordinamento per la Tutela della Qualit dell'

Aria ancora una volta messo sotto accusa per essere stato copiato in gran

parte dall'analogo documento della regione Veneto.

Conviene riportare per maggiore conoscenza di codesto Tribunale una delle

parti essenziali dell'anzidetta sentenza.

<<Non contestato (dall Anz, n.d.r.) il fatto che il piano regionale fosse

stato formato prendendo come base quello del Veneto, riportando peraltro

riferimenti alla pianura padana (!) o comunque evidentemente non relativi alla

Sicilia. In tal senso, peraltro gli stessi articoli di stampa evidenziano come

l'assessore, se da un lato ha contestato il plagio, ha sostenuto che il piano del

Veneto era stato preso come canovaccio, potendo essere presenti dei refusi o

errori materiali nel documento di oltre 400 pagine, in cui nel piano risultavano

riferimenti non riconducibile alla regione Sicilia, ma al Veneto. Inoltre con nota

del 30. 11. 07 il piano di coordinamento stato modificato eliminando i

riferimenti al territorio della regione Veneto. A fronte di ci deve ritenersi che il

contesto generale delle dichiarazioni in cui, anche a mezzo dei Mass media,

stato denunciato come "copiato" il piano, pare rispondere al principio della

332
pertinenza, quale interesse pubblico alla divulgazione del fatto, trattandosi di

un atto avente rilevanza pubblicistica. Pare anche poi il rispettato il principio

di verit, atteso che non risulta contestato che il piano abbia utilizzato come

"canovaccio" quello del Veneto, rientrando poi nell'ambito delle valutazioni e

quindi di una critica legittima, la differenza tra il copiare e l'utilizzare come

canovaccio.

Nell'ambito di un contesto generale deve quindi ritenersi legittima la

cronaca/critica, non sussistendo quindi lei si mente della provocazione che

inciderebbe sulla liceit della condotta. Il che non esclude che possano esserci

singole dichiarazioni che travalichi no i limiti del diritto di cronaca/critica, ma

tale condotta non possono essere considerate complessivamente ma in

relazione ai singoli soggetti che le hanno poste in essere da mettere in

correlazione con l'eventuale reazione. Non pare inoltre che in presenza di

singole affermazioni diffamatorie di soggetti terzi che non le abbiano rese

possono essere chiamati a rispondere a titolo di concorso.>>

Il comitato cittadino l' Isola Pulita, attraverso cui si esprime il convenuto

Ciampolillo Giuseppe, si era cos espresso: <<... l'opera monumentale,

partorita con celerit a dir poco sospetta, si rivelato un indecoroso e letterale

"copiato" dell'omologo Piano della Regione Veneto di alcuni anni addietro, con

in pi varie aggravanti, un cumulo di ridicolaggini, probabile ipotesi di truffa.

Per quanto riguarda le aggravanti, a parte l'operato disdicevole ed

aprofessionale dei redattori, che si sono appropriati di un lavoro intellettuale

altrui, resta innanzitutto grave il discredito dell'immagine istituzionale subito

dall'amministrazione regionale, in primis nei confronti della Regione Veneto e

poi da tutto il resto. Ma al danno si aggiunge anche la beffa, se solo si

considera che il manipolo degli sconsiderati e sprovveduti redattori andato

copiare un Piano che proprio per la sua inidonea impostazione strutturale di

base, aveva gi ricevuto a suo tempo una bocciatura da parte dell' Unione

Europea ... Si in presenza di un atto di programmazione fasullo

333
inapplicabile, organizzata ai danni dell'amministrazione, dell'ambiente e dei

cittadini... Si ritiene che vi sia la necessit dell'immediato ritiro del Piano,...

nonch della verifica di ipotesi di danno per il pubblico erario che ne potesse

derivare: il professor Adolfo Parmaliana per tale piano ha personalmente

percepito euro 75000,00>> (successivamente il comitato Isola Pulita ha

rettificato che il prof. Parmaliana, gi inserito tra i redattori del Piano, aveva

precedentemente stipulato una convenzione dellimporto di 75000,00 con

lAssessorato non per la stesura del Piano ma per svolgere solo alcune delle

attivit in esso previste.).

Lo sdegno e la protesta del convenuto Ciampolillo Giuseppe per la redazione

cos avvenuta del Piano sono segno di valore civico da contrapporre alla

condotta censurabile di coloro che essendo ricorsi al copiato -con annessi

evidenti strafalcioni consistenti nel fatto che in alcune parti del Piano Regionale

per la Sicilia si parlava ancora della pianura padana- operando all'oscuro di

chi quel piano aveva originariamente redatto magari con notti insonni di studio

e di lavoro: gli uomini contro cui Giuseppe Cimapolillo intenta le sue battaglie

civili sono degni di essere accomunati con le scalate arriviste cui siamo

abituati- di quei politici, e componenti del proprio entourage, che, animati

pressoch niente dalla ricerca del bene pubblico ed interessati unicamente ai

successi personali, non di rado economici, gettano ignominia sulle pubbliche

amministrazioni e generano sfiducia ed abbandono nei cittadini.

Opera carpita, dunque, in definitiva quel piano assai importante per la salute

dei siciliani.

Perch dunque meravigliarsi se Ciampolillo parla di probabili ipotesi truffa e

gridare allo scandalo, come fa il ricorrente.

Non ci si meravigli che la verit delle cose venga chiamata per quello che !

E, infatti, documentalmente provato (documento prodotto n. 16)che il

Piano Regionale di Coordinamento per la Tutela della Qualit dell' Aria della

Regione Siciliana da pag. 9 a pag. 238 frutto di un collage di capitoli,

334
paragrafi, ecc., integralmente trascritti, o pi esattamente copiati, da

pubblicazioni gi edite da altri Enti ed Amministrazioni. Nel caso in oggetto gli

autori hanno presentato il Piano nella forma di un documento originale,

corredato, s, della consueta sezione di riferimenti bibliografici, ma come se il

contenuto fosse il frutto ex novo del proprio personale contributo elaborativo,

quando invece si tratta di un mero assemblaggio, operato con la tecnica del

copia e incolla, di porzioni di documenti di varia estrazione e provenienza,

alcuni dei quali persino di scarsa attinenza e molti altri anche temporalmente

superati.

Gli autori hanno utilizzato come mirror il Piano Regionale di Tutela e

Risanamento della Regione Veneto, datato anno 2000 e cio vecchio di 7

anni, con ovvie e disastrose conseguenze derivanti principalmente dal divario

temporale tra i due documenti, dalle differenti caratteristiche ambientali e dal

diverso assetto amministrativo delle due Regioni, nonch dalla non

conoscenza, giusto il caso, che il Piano del Veneto era stato gi bocciato dalla

Comunit Europea (documento prodotto n. 16).

In particolare, come viene mostrato nellALLEGATO n. :


Le parti che si sono evidenziate in giallo risultano testualmente comuni
nei due Piani, laddove gli autori siciliani si sono limitati alla semplice
sostituzione di parole del tipo Veneto , ARPAV , ecc., con Sicilia,
ARPA, ecc.;
Le parti che si sono evidenziate in rosso, oltre ad essere in comune,
segnalano anche macroscopiche incongruenze determinatesi con la
trasposizione testuale dal Piano Veneto a quello Siciliano. Per brevit, qui
di seguito si citano solo alcune tra le pi eclatanti, mentre per le altre si
rimanda alla lettura del testo:
a) parecchie Direttive Comunitarie e normative nazionali, allepoca
della redazione del Piano Veneto (anno 2000) riportate in via di
emanazione o vigenti, sono riferite come tali pure al 2007, nonostante

335
esse siano state nel frattempo emanate, recepite e persino abrogate
da altre successivamente intervenute;
b) documenti (p.e. il bollettino COP, il DOCUP, ecc.) che si riferiscono
a strutture, attivit ed atti di programmazione della Regione Veneto
sono inseriti come se in realt fossero e facessero parte del contesto
siciliano;
c) caratteristiche e condizioni ambientali proprie del Veneto, (p.e. il
bacino aerologico padano, limitazione degli orari di riscaldamento
degli impianti termici civili, lintero territorio pianeggiante, le
comunit montane, queste ultime, per inciso, abolite in Sicilia da
quasi 20 anni, ecc.) figurano nella descrizione di quelle siciliane;
d) tra le misure da adottare per il decongestionamento del traffico
urbano da e verso i centri storici prevista la realizzazione di
percorsi ciclabili protettiutilizzando gli argini di fiumi e canali (salvo
a creare prima i fiumi ed i canali da immettere nei centri storici dei
Comuni siciliani !);
e) lassetto amministrativo di regione a statuto ordinario del Veneto
appare avere sostituito le prerogative dello statuto speciale della
Regione Siciliana (p.e. si fa riferimento al Consiglio Regionale al posto
dellAssemblea Regionale, a competenze della Giunta Regionale al
posto di quelle dellAssessore al ramo, ecc.);
Gli autori non si sono astenuti neppure dal copiare la Bibliografia
(presa pressoch per intero dallAnnuario Arpa del 2005) ed il
Glossario, tanto che in questultimo vengono riportati acronimi e sigle
di organismi, strutture e documenti inesistenti in Sicilia (CIS-Comitato di
Indirizzo e Sorveglianza, DOCUP- Documento Unico di Programmazione
2000-2006 della Regione Veneto, SFMR-Sistema Ferroviario
Metropolitano Regionale, TTZ-Tavoli Tecnici Zonali) e, di contro, non
vengono inclusi acronimi e sigle citati nel testo siciliano (TOFP-
Tropospheric Ozone Forming Potentials, PGTL-Piano Generale dei
Trasporti e della Logistica, ecc.);

336
Alla luce di quanto sopra, appare evidente che le parti suddette non
siano state neppure riviste dagli autori, anche considerato che risultano
presenti gli stessi refusi del documento del Veneto e, soprattutto, perch
al cap. 1, 1.6, sotto 1.6.1, pag. 26, dopo lultimo capoverso che
recita Per una trattazione di maggiore dettaglio sulla normativa inerente
la qualit dellaria e le emissioni in atmosfera si rimanda al Cap. 4
stato dimenticato il link
http://serviziregionali.org/prtra/files/33/prtra/PRTRA-04.htm, che
giusto il collegamento (interno) web al cap. 4 del Piano del Veneto. Per
accedere dallesterno al capitolo basta anteporre www. allindirizzo sopra
riportato <servizigenerali.org/. >;
Le parti che sono state riquadrate in vari bordi colorati. risultano
prelevate integralmente, con lo stesso sistema del copia ed incolla,
da varie pubblicazioni (Allegati n. 11-41 CD) quali Annuari ARPA, capitolo
Atmosfera (2004, 2005, 2006, ecc.), Relazione sullo stato
dellambiente della citt di Palermo (2006, Agenda 21), Carta climatica
ed atlante climatologico della Sicilia, ecc., che gli autori riportano tra le
fonti bibliografiche o i documenti di riferimento. Come gi detto, tuttavia,
non si in presenza di spunti o di citazioni bibliografiche, ma di un vero
e proprio copiato di interi brani e capitoli. Altre parti, ancora, risultano
prelevate persino da tesi di laurea di Istituti Universitari non siciliani
come anche da siti web di facile reperimento, che per non figurano tra
le fonti indicate.
Alcuni Progetti da attuarsi in regime di convenzione, elaborati gi negli
anni passati da Istituti Universitari e proposti allAssessorato al fine di
fornire Attivit di supporto tecnico-scientifico per la redazione del
Piano, risultano ora inseriti, pur rimasti del tutto invariati i soggetti
proponenti ed il contenuto della proposta, non gi per le finalit
originarie, bens per la revisione e lattuazione del Piano stesso. I
soggetti proponenti, che figurano tra gli autori del Piano, si sono
limitati a ritoccare il titolo del Progetto, sostituendo la parola redazione
con revisione. Per qualche altro Progetto non si persino ritenuto di

337
cambiare il titolo. Inoltre, fanno parte dellelenco dei Progetti - non si
comprende a quale titolo e finalit - un Progetto della Regione
Lombardia, corredato di tanto di stralcio di Decreto di approvazione del
2004 e di citazione di varie Delibere della Giunta lombarda, un Progetto
messo sulla carta dal Comune di Palermo nel 2006 ed abortito da tempo
ed un presunto Progetto Analisi della Climatologia Urbana e Qualit del
Clima, presunto nel senso che non dato a comprendere di cosa
effettivamente si tratti, dato che si limita ad una sintetica spiegazione
delle modalit e dei criteri per classificare i climi della terra. Insomma,
brani copiati e nulla pi.
Se c un capitolo che pi di altri lascia esterrefatti per via del livello di
copiatura pedissequa ed acritica mostrato dagli autori questo
probabilmente il sesto. Il capitolo, trasposto tal quale, parola per parola,
da quello del Piano del Veneto, riporta Le azioni del Piano, ossia gli
interventi e le misure da adottare per contenere e contrastare i fenomeni
di inquinamento sul territorio siciliano ed avviare le opere di
risanamento. Il risultato che ne scaturisce un pot-pourri di dati siciliani
e soluzioni venete.
Tra le innumerevoli perplessit, al lettore non pu non sorgere una ovvia
domanda: dove sono, nel Piano, gli impianti industriali della Regione ?
Dove sono i Petrolchimici, le Centrali Termoelettriche, i Cementifici, la
Distilleria pi grande dEuropa, ecc. per finire agli impianti di minori
dimensione ed impatto sulla qualit dellaria ?
Orbene, allesame dei fatti, il Piano Regionale di Coordinamento per la
tutela della qualit dellaria ambiente della Regione Siciliana possiede
tutti i connotati antitetici per essere definito tale, tanto meno quello di
avere una qualche attinenza con i prerequisiti di un documento di
programmazione e pianificazione in materia di tutela e risanamento della
qualit dellaria, monco qual degli elementi fondamentali e costitutivi,
ad iniziare dallinventario delle emissioni, dalla modellistica e,
ovviamente, degli strumenti finanziari e delle risorse economiche (se si
eccettuano i 500.000 euro che i Comuni siciliani dovrebbero stanziare,

338
secondo gli autori, dal proprio bilancio per le piste ciclabili lungo gli
ipotetici e fantasiosi canali ed argini dei fiumi che si immettono nei loro
centri storici).
Il 12 marzo 2008, cio a 7 mesi di distanza dallapprovazione del Piano,
lAssessore Interlandi emanava il D.A. n. 43/GAB con il quale si apportavano
correzioni ad alcune di quelle parti del Piano definite refusi e frutto di errori
materiali non sostanziali (Ben prima, ma senza alcun atto formale o
correzione ufficiale, era stato fatto sparire alla chetichella dal testo del Piano
pubblicato nel sito dellAssessorato il link al Piano della Regione Veneto
http://serviziregionali.org/prtra/files/33/prtra/PRTRA-04.htm, maldestramente
dimenticato al 1.6.1, pag. 26.).
In realt, per quanto riguarda i cosiddetti refusi si tratta di quei refusi
irrilevanti citati nella conferenza stampa di Legambiente al solo scopo di
mostrare che dal copia e incolla del Piano veneto non si erano salvati
neppure gli errori di battitura del testo veneto; per quanto riguarda i
cosiddetti errori materiali non sostanziali resta incomprensibile come e
perch si possa arrivare a definire tali i riferimenti al sistema aerologico
padano, alle piste ciclabili sugli argini di fiumi e canali, alle limitazioni
temporali di accensione del riscaldamento domestico e ad altre risibilit del
genere nel contesto siciliano, frutto anchessi del copia e incolla cieco ed
indiscriminato.
Peraltro, le correzioni riguardano solo una piccola parte delle
strafalcionerie messe sinteticamente in evidenza nella conferenza stampa di
Legambiente del 21/11/2007, non risultando prese in considerazione tante
altre parti di cui non era stata fatta esplicita menzione.
In definitiva, nel copia e incolla, i refusi da refusi veneti sono diventati
refusi siciliani e gli autori siciliani, con il citato D.A. n. 43, dopo 7 mesi li
hanno corretti facendoli comparire come propri errori di stampa. (sic!)
Ma nonostante questo, alla data del 22/10/2008(*) (dopo ulteriori 7 mesi)
sul sito web dellAssessorato era possibile trovare s la versione corretta del
Piano, salvo ad accorgersi che conteneva le stesse precedenti strafalcionerie.
(sic!).

339
Dalla fine di ottobre 2008 sul sito risulta inserita la versione con i refusi
veneti corretti, ma soltanto il 29/04/2009, con la nota n. 1777, il Capo di
Gabinetto dellARTA era costretto a comunicare, con malcelato imbarazzo, che
la Commissione ispettiva costituita dallAssessore Interlandi il 22/11/2007 (per
dimostrare che il Piano non era stato copiato) non aveva reso alcuna relazione
conclusiva. Unaffermazione criptica per cercare di stendere il velo su una
vicenda insostenibile ed indifendibile.
Per definire tutta la complessa vicenda, dunque, Ciampolillo us nel suo blog
le parole probabili ipotesi di truffa. A dire il vero parole appropriate
essendovi per la legge truffa quando ricorre la condotta di <<Chiunque, con
artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a s o ad altri un ingiusto
profitto con altrui danno>> (articolo 640 codice penale). E nei fatti test
narrati sono presenti i seguenti elementi :

- l' artifizio e il raggiro, che quello di chi ha presentato come sua unopera

che nient'altro era se non la manipolazione, peraltro incompleta e raffazzonata,

di un'opera altrui (e perch allora non usare la parola plagio intesa come

appropriazione indebita e divulgazione sotto proprio nome di un'opera altrui o

di una parte di essa, specialmente in ambito artistico e letterario? - vedasi

dizionario De Mauro della Lingua Italiana);

- inducendo taluno in errore, anzi non qualcuno ma l'intera comunit

isolana che si affida agli organi istituzionali -e segnatamente a quelli per la

tutela della qualit dell'aria- per godere del sacrosanto diritto alla salute (art.

32 Cost.) ;

- con altrui danno : oltre al presumibile danno alla salute derivante dall

inesistenza sostanziale delle misure di monitoraggio sulla qualit dell aria (che

nel documento erano calibrate per il Veneto e non per la Sicilia), vi poi il

danno economico alla Regione sicilia che ha investito fondi di bilancio per la

produzione di un documento risultato sin da subito posticcio.

Ciampolillo nel dire probabili ipotesi di truffa, insomma, ancora una volta si

mantenuto nellambito della prudenza, dicendo egli le cose che pensa ma

340
rinviando alla magistratura, il definitivo accertamento dei fatti e, se del caso, la

punizione e la censura degli autori. Ed infatti conclude: <<... Si ritiene che vi

sia la necessit della verifica di ipotesi di danno per il pubblico erario che ne

potesse derivare>>.

Chi altri se non la magistratura inquirente e quella contabile avrebbe potuto

indagare ed accertare la verit sull operato dell Anz e dei suoi collaboratori?

Ed infatti la citata sentenza della prima sezione civile del Tribunale di Palermo

(Messina c/ Anz) ha comunque accertato e dichiarato in modo definitivo che

non vi stata diffamazione ai danni del dott. Anz per avere il dirigente

regionale di Legambiente Messina Giuseppe, ed altri, affermato che il Piano

regionale della Sicilia era "copiato" dal piano della regione veneta, essendo

stati anche inseriti al suo interno dati relativi al territorio della pianura padana

o comunque evidentemente non relative alla Sicilia (affermazioni diffuse in

forma di conferenza stampa in data 21 novembre 2007 riportate

successivamente da articoli della stampa anche nazionale e che hanno avuto

risonanza nelle emittenti televisive). E poich tali affermazioni non avevano

carattere diffamatorio le conseguenti ed aspre contumelie scagliate dall Anz

hanno avuto solo l'effetto di far condannare lui stesso al risarcimento per il

danno alla reputazione in favore del Messina Giuseppe.

IN DIRITTO

Il convenuto Giuseppe Ciampolillo con gli scritti (blog) a lui riferibili non ha

prodotto alcuna lesione alla reputazione ed all immagine del ricorrente Anz

Salvatore.

Egli ha esercitato il diritto di critica riconosciuto dall ordinamento giuridico e

pertanto non deve alcun risarcimento per l obbligazione extracontrattuale da

illecito civile come chiede il ricorrente le cui domande vanno per ci rigettate

mentre lo stesso Anz va condannato al rimborso delle spese giudiziali a favore

del Ciampolillo.

La condotta di questi non integra il delitto di diffamazione (art. 595 cod. pen.),

341
sol perch i suoi scritti contengono dubbi e perplessit sulla correttezza

professionale del dr. Anz. Sovviene in ogni caso la generale causa di

giustificazione di cui all'art. 51 cod. pen., sub specie di esercizio del diritto di

critica, preordinato ad ottenere il controllo di eventuali violazioni delle regole

deontologiche. [Cass. pen., Sez. V, 05/07/2010, n. 33994]-

L'esimente, che nell elaborazione costante di dottrina e giurisprudenza, si

realizza relativamente all'esercizio di un diritto (ovvero all'adempimento di un

dovere), quando il diritto di cronaca o quello di critica sia conforme ai seguenti

limiti:

- verit del fatto narrato;

- pertinenza (intesa quale obbiettivo interesse del fatto per la pubblica

opinione)

- e continenza, ovvero correttezza del suo riferimento.

Anche se l'esercizio del diritto di critica trova un limite preciso

nell'inammissibilit degli attacchi puramente personali, intesi esclusivamente a

colpire la sfera privata dell'offeso e che possono sfociare, quindi, nell'ingiuria,

la contumelia e la lesione della reputazione, dal concetto di critica esula,

comunque, il requisito dell'obbiettivit e della serenit (confacenti invece al

diritto di cronaca, come meglio innanzi) in quanto attivit essenzialmente

valutativa, frutto, quindi, di una lettura personale degli eventi e molto spesso

indirizzata a manifestare, con passione e coinvolgimento, un dissenso.

Nell'esercizio del diritto di critica, pertanto, logicamente ammissibile

un'intrinseca valenza aggressiva nei confronti del destinatario che dia luogo

anche ad una compressione del diritto alla reputazione dello stesso.

Costantemente la giurisprudenza di merito ha ribadito che << la valutazione

circa la natura diffamatoria di affermazioni rese nell'esercizio della critica deve

essere effettuata complessivamente, nel contesto globale nel quale sono

inserite, in relazione al particolare rilievo che deve essere dato all'interazione

tra testo e contesto.>> [App. Roma, Sez. I, 21/06/2010]

342
Il nostro ordinamento giuridico garantisce il diritto di critica e quello di cronaca

nel pi ampio ambito della libert di informazione sotto la duplice veste di

diritto ad informare e ad essere informati. Diritto di cronaca e diritto di critica

assurgono ad espressione della libert di pensiero, diritto fondamentale

consacrato all art. 21 della costituzione, che pi di ogni altro funzionale alla

dialettica democratica.

Il diritto di critica ha per delle peculiarit che lo caratterizzano e lo

distinguono dal diritto di cronaca: la cronaca riferisce la realt fenomenica di

fatti e comportamenti, ed essendo informazione, deve essere obiettiva; la

critica, essendo valutazione, soggettiva segue alla cronaca e pu essere

complementare ad essa.

La critica valuta e giudica i fatti riportati dalla cronaca e, dunque, pu

esprimere un dissenso verso la realt riportata nella cronaca.

Quando si parla di diritto di critica, si vuole legittimare qualcosa che va anche

al di l della mera opinione. La portata dellart. 21 della costituzione ben

altro che libert di opinione non limitandosi alla tutela soltanto di un

generico, umile ed innocuo secondo me.

La libert di opinione permette di esprimere la propria idea su una questione,

giusto per aggiungere una voce alle altre. Il diritto di critica, invece, dura

contrapposizione, mettere a nudo linadeguatezza, l inaffidabilit, la falsit,

gli errori altrui: volere scuotere, provocare una reazione nella gente per

bene. La critica fondamentalmente un attacco (anzi un contrattacco) lanciato

nel vasto agone della dialettica verso chi ha abusato, coscientemente o per

mera incapacit od inadeguatezza, della posizione e del potere che la comunit

dei cittadini gli presta ponendo in lui fiducia ed affidamento.

proprio ci che ha fatto Ciampolillo al quale deve darsi merito di essere

partecipe (secondo la previsione dellart 3, comma 2, della costituzione) alle

vicende che interessano la collettivit di cui egli fa parte trasfondendo

emozioni, passioni, la propria cultura, senza giungere ad aggressioni personali

343
ma sempre fermandosi alla soglia del rispetto delle istituzioni, e segnatamente

della magistratura, laddove spesso conclude si chiede che si faccia chiarezza

si denuncia affinch sia fatta luce, ecc..

Non pu dunque censurarsi u n simile comportamento e dichiarare che

Ciampolillo deve rispondere dei danni alla reputazione di chi si esposto alle

critiche anzitutto perch ricopre un ruolo altamente pubblico e poi ancora

perch il suo operato si rivelato pi volte, quanto meno, inadeguato al ruolo

da lui ricoperto.

Nel riferire un fatto obiettivo, possibile fornire per esso un solo messaggio

(vero) informativo. Ma le possibilit di critica nei confronti di un fatto, invece,

sono tendenzialmente infinite.

La critica dovrebbe incontrare gli stessi limiti previsti per il diritto di cronaca:

verit, interesse pubblico, continenza formale, ma in vero essendo ancorata al

pensiero, cio al giudizio, soggettivo il limite risulta meno ristretto.

Solo se si rispettano tutti e tre i requisiti la critica legittima :

<< necessario che l'esercizio del diritto di cronaca o di critica esprima la

verit dei fatti, sia pertinente e quindi d'interesse per la pubblica opinione e

continente, ossia riferito correttamente.>> (App. Roma, Sez. I, 31/05/2010).

Essa per ci :

- deve riportare la verit riferita al fatto: ossia la critica deve poggiare su basi

veritiere (e non vi dubbio che Ciampolillo indulgesse nella narrazione di fatti

obiettivamente veri);

- deve rivestire un interesse pubblico riferito al fatto (e non vi dubbio che

converga l interesse pubblico tanto sul rischio causato dall uso e dal trasporto

del pet-cocke, quanto dalla qualit dell aria monitorata da un Piano veritiero

anzich maldestramente copiato dal Veneto).

- infine, la critica deve rispettare il requisito della continenza formale (e non vi

dubbio che Ciampolillo nel suo riferimento rispetti il requisito per nulla

spostandosi su argomentazioni limitrofe di scarso interesse e avvertenza

344
sociale).

Ma il diritto di critica non deve, n pu, poggiare sullobiettivit. Non

finalizzato ad informare, ma a stimolare un dibattito. Partendo non dalla realt

obiettiva ma da un punto di vista soggettivo, quantunque onesto, si basa su

valutazioni soggettive, fatte per essere accolte o contrastate, ma comunque

dibattute. Il diritto di critica forse la pi genuina e significativa delle libert

aperte dallart. 21 della costituzione, poich fonde in uno anche il dovere

di informare, di far sapere alla collettivit, lanciando se del caso un grido di

allarme, su fatti di interesse pubblico, come fa da anni Giuseppe Ciampolillo

parlando di tutela dell ambiente.

Per ci, dunque, il termine continenza non pu avere valore formale: sarebbe

controproducente se si vincolasse il diritto di critica alla verit che si esige

nella cronaca. Nessuno potrebbe pi liberamente esprimere il suo dissenso (il

consenso non ha fatto mai male a nessuno) e nulla stimolerebbe pi alcun

dibattito.

Il diritto di critica pu essere legittimo attacco e riguardare un comportamento

preciso di altri.

Consistendo la critica in un attacco, chiaro che non pu pretendersi

dallautore lo stesso equilibrio di chi veicola uninformazione. Questultimo

vincolato alla narrazione obiettiva ed imparziale dei fatti, ad

un inquadramento non di parte della vicenda. Cosa che non possibile

pretendere da chi esprime una critica, che esprime proprio una valutazione di

parte.

Loggetto su cui verte la critica deve riguardare fatti certi e non presupposti

(Ciampolillo lo fa!), comportamenti che rivestono grande importanza per

la collettivit (Ciampolillo lo fa!), se poi la manifestazione critica basata

prevalentemente su un giudizio, deve necessariamente rivolgersi ad una

persona presente nella vita pubblica (Ciampolillo lo fa rivolgendo il suo

dissenso verso chi ha responsabilit apicali all interno dell assessorato al

345
Territorio e Ambiente della regione siciliana). La collettivit non ha alcun

obiettivo interesse a conoscere i giudizi su persone prive di notoriet, proprio

perch non ha interesse ad una conoscenza approfondita di quella persona. In

generale, si pu dire che quanto maggiore la rilevanza pubblica di un

personaggio, tanto pi le critiche rivoltegli saranno ritenute legittime.

E pi la critica riguarda laspetto pubblico del personaggio, vale a dire lattivit

che lo caratterizza agli occhi dei pi, maggiormente essa deve essere ritenuta

legittima, essendo maggiore linteresse pubblico alla valutazione del suo

operato proprio perch da esso dipende anche il bene comune dei cittadini.

Come va data la massima trasparenza al rapporto che lega il personaggio alla

collettivit (cronaca), cos va garantito il dibattito cui pu dar vita un giudizio

espresso su quel rapporto (critica) se si vorr esercitare il diritto di critica,

anche nei riguardi di un fatto appena acquisito: la critica, insomma, dovr

essere ben distinta, fisicamente e graficamente, dalla cronaca.

Ci vuol dire che non vi niente di sensazionalistico da parte del Ciampolillo

nel denunciare attraverso i suoi blog le carenze e gli errori degli amministratori

pubblici, tanto pi imperdonabili quanto pi ad essi si richiede, per la loro

posizione, competenza e precisione.

Tuttavia al di fuori del rapporto per cui Ciampolillo esercita il suo diritto di

critica, egli non esprime mai i giudizi personali e valutativi sulla persona dell

Anz. Non lo ha accusato neppure per il reato di truffa, ma si limitato a dire

che su possibili ipotesi di truffa meglio che indaghi fino in fondo la

magistratura. D'altronde se di dubbi si pu parlare, soprattutto a proposito del

"copiato" del piano regionale, ci la conseguenza della condotta di chi

avrebbe almeno dovuto controllare il contenuto di un documento di altissimo

rilievo prima di sottoporlo alla firma dell'assessore. Il decoro professionale del

dottor Anz non risente tanto delle note critiche provenienti dal Ciampolillo, ma

se in qualche modo lo stesso Anz lo ritiene messo in discussione, dovr

vederne la causa negli errori e nelle carenze degli atti amministrativi da lui

346
posti in essere e che sono stati oggetto di successive correzioni e revoche non

da parte del Ciampolillo ma dell'assessore al territorio e ambiente, autorit a

lui sovrapposta.

Verte in errore dunque la difesa della Anz che nega la sostanza del diritto di

critica in capo al convenuto ritenendolo responsabile delle conseguenze che

sull Anz sono discese ad opera degli organi dell'amministrazione regionale.

Allo stesso modo verte in errore allorch, confondendo i canoni del diritto di

cronaca con quelli del diritto di critica, al Ciampolillo si vuol negare la libert di

esprimere dissenso (e perfino civili attacchi) ritenendo che egli debba

esclusivamente attenersi ai fatti; come se per lui esistesse solo il diritto di

cronaca.

TUTTO QUANTO SOPRA PREMESSO

L odierno convenuto CIAMPOLLILLO GIUSEPPE, come sopra rapp.to e difeso,

CHIEDE

respinta ogni contraria istanza eccezione e difesa,

VOGLIA IL TRIBUNALE

1) RITENERE E DICHIARARE INFONDATE LE DOMANDE TUTTE DEL

RICORRENTE ANZA SALVATORE;

2) RITENERE E DICHIARARE CHE IL CONVENUTO CIAMPOLILLO GIUSEPPE HA

ESERCITATO LEGITTIMAMENTE IL DIRITTO DI CRITICA PREVISTO DALL

ART. 21 COST. E DALLE LEGGI DELL ORDINAMENTO GIURIDICO, RILEVANDO

IN TAL MODO L ESIMENTE DI CUI ALL ART. 51 DEL CODEICE PENALE

RISPETTO ALA PREVISIONE DEI FATTI PREVISTI E PUNITI DALL ART. 595

DEL CODICE PENALE;

3) CONSEGUENTEMENTE RIGETTARE LE DOMANDE TUTTE DEL RICORRENTE

ANZA SALVATORE;

4) CONDANNARE IL RICORRENTE ANZA SALVATORE ALLE SPESE DEL

GIUDIZIO DA DISTRARRE A FAVORE DELL AVV. GIACOMO CIRINCIONE CHE

347
DICHIARA A TAL FINE DI NON AVERE RICEVUTO ANTICIPAZIONI DAL

PROPRIO CLIENTE;

IN VIA ISTRUTTORIA :

5) DISPORRE CONSULENZA TECNICA AL FINE DI ACCERTARE IL GRADO DI

SIMILITUDINE E DI EVENTUALE CONTRAFFAZIONE FRA IL PIANO

REGIONALE DI COORDINAMENTO PER LA TUTELA DELLA QUALITA

DELLARIA, AMBIENTE DELLA REGIONE SICILIANA APPROVATO CON

DECRETO DELLASSESSORE AL TERRITORIO E AMBIENTE DELLA REGIONE

SICILIANA DEL 09 AGOSTO 2007 CON QUELLO DELLA REGIONE VENETO

APPROVATO NELLANNO 2000;

6) AMMETTERE PROVA PER TESTI SUL SEGUENTE ARTICOLATO DI PROVA:

a) <<Vero che in data 17 ottobre 2007, ricoprendo Io stessa la carica di

assessore al Territorio e Ambiente della Regione Siciliana, ho provveduto a

revocare la convocazione della conferenza di servizi indetta dal responsabile del

Servizio 3, dr. Anz, perch ho riconosciuto che lo svolgimento di essa sarebbe

stata in contrasto con la procedura A.I.A. gi in corso sin dal 31 gennaio 2007

avviata dal Servizio 2 dipendente dallo stesso assessorato che Io guidavo ?>>

b) <<Vero che sono personalmente intervenuta il giorno 17 ottobre 2007 alle ore

15,30 durante l apertura della conferenza dei servizi convocata dal dr. Anz per

fare presente che la procedura e la stessa definizione di essa risultavano

palesemente illegittime ?>>

c)<<vero che la societ Italcementi, in attesa della conclusione delle procedure

aia aveva preso impegni formali di rispettare limiti 10 volte superiori a quelli

previsti dalla legge per l'uso ed il trasporto, in via provvisoria, delle pet-coke; e tali

impegni erano stati formalizzati per iscritto in documenti acquisiti dall'assessorato

regionale al territorio e ambiente ?>>

per l espletamento della prova si indica l avv. Rossanna Interlandi, domiciliata in

Palermo, via Gen. Magliocco n. 46 presso il suo luogo di lavoro: Servizio di

Pianificazione e di Controllo strategico (Presidenza della Regione Sicilia).

348
7) AMMETTERE PROVA PER TESTI SUL SEGUENTE ARTICOLATO DI PROVA:

a)<<vero che nella redazione del piano regionale di coordinamento per la tutela

della qualit dell'aria della Sicilia al fine di rispettare le norme vigenti in materia

corre l'obbligo per le regioni di seguire una struttura ed una sequenza logica

prestabilita a livello ministeriale che non lascia margini interpretativi e/o possibilit

di spostarsi da tale struttura?>>

b) <<vero che il il piano regionale di coordinamento per la tutela della qualit

dell'aria della Sicilia redatto nell'anno 2007 risultava copiato dall'analogo

documento, di qualche anno prima, redatto ed approvato dalla regione Veneto,

peraltro contenente vizi ed errori tali da essere stato censurato dalla unione

europea?>>

Per l'espletamento della prova si indica il dottor Gioacchino Genchi, residente a

Palermo e domiciliato nel suo abituale luogo di lavoro presso l'amministrazione

della regione Sicilia ed il dottor Cammarata Salvatore residente a Palermo e

domiciliato nel suo abituale luogo di lavoro presso l'amministrazione della regione

Sicilia.;

8) AMMETTERE PROVA PER TESTI SUL SEGUENTE ARTICOLATO DI PROVA:

a)<<vero chela richiesta di autorizzazione provvisoria all uso ed al trasporto del

pet-coke da parte della ITALCEMENTI SPA andava contro l interesse della

collettivit di Isola delle Femmine rappresentando un rischio altissimo alla salute

che non trovava alcun elemento compensativo negli impegni che la stessa societ

diceva di voler rispettare ?

b)<< Vero che la conferenza di servizio non riusc mai, nella sostanza, a dare un

apporto consultivo all amministrazione regionale in previsione dei provvedimenti

da assumere ? >>

c)<< Vero che contemporaneamente alla conferenza dei servizi convocata dal

Servizio 3 dell assessorato territorio e ambiente era gi in corso una procedura

A.I.A. avviata dal Servizio 2 del medesimo assessorato?>>

349
d) <<vero che il dr. Anz nel richiedere il parere all Ufficio legislativo e legale

della regione Sicilia lasci intendere all organo consultivo che la procedura A.I.A.

non fosse stata ancora avviata ?>>

Per l espletamento della prova si indica il teste dr. Eugenio Cottone, residente in

Palermo e domiciliato presso l Ordine dei Chimici di Palermo in via Pasquale Calvi

a Palermo;

8) Acquisire agli atti di causa il fascicolo del giudizio iscritto al numero 3986/2008 del

ruolo generale di codesto tribunale civile sezione prima di Palermo che ha deciso una

controversia avente oggetto identico all odierno giudizio e avente come parti Messina

Giuseppe, attore, e lo stesso Dott. Anz Salvatore, parte convenuta.

Salvis Juribus
Palermo l 20/02/17 avv. Giacomo Cirincione

SI PRODUCONO I SEGUENTI DOCUMENTI :


1 18-12-2011 comparsa di risposta e di costituzione
2 19-10-2011 Ricorso ex art. 702-bis cpc notificato
da Anz Salvatore
3 18-12-2006 Convocazione del Servizio 2 ass. T. e Questione
A.- relativa a procedura A.I.A. / Italcementi
convocazione per il 31-01-2007
4 29-01-2007 Invito a comitato Isola Pulita relativo >>
alla seduta della conf. Servizi A.I.A.
del 31-01-2007
5 06-02-2007 Articolo del Giornale di Sicilia del 06- >>
02-2007 relativo alla conferenza dei
servizi A.I.A.
6 15-06-2007 Convocazione conferenza dei servizi a >>
firma del dr. Anz Servizio 3 Ass. T.
e A.
7 04-07-2007 Verbale della seduta della conferenza >>
dei servizi convocata in precedenza da

350
dr. Anz
8 11-07-2007 Nota del Sindaco di Isola delle >>
Femmine indirizzata a Servizio 3
Ass. T. e A.- che disconosce le
dichiarazioni del consulente dr.
Minagra rese in seno alla seduta del
04-07-2007 della conf. Servizi
convocata dal dr. Anz
9 10-10-2007 Parere dell Ufficio Legislativo e >>
Legale della Regione Sicilia rilasciato
per la richiesta a firma del dr. Anz.
10 11-10-2007 Convocazione conferenza servizi >>
dell11-07-2007 relativa alla seduta
del 17-10-2007
12 08-05-2008 Nota prot. 35918 del Servizio 3 Ass. >>
T. e A.- a firma congiunta di D.ssa
Gentile M. Concetta e dr. Anz
Salvatore
12/a 13-02-2008 Proc. dinanzi Trib. Palermo Sez. I civ. Questione
R.G. 3392/2008: atto di citazionie per Piano Aria
Domenico Fontana C/ Anz Salvatore
+ Ass. T.e A. della Reg. Sic.
12/b 13-02-2008 Proc. dinanzi Trib. Palermo Sez. I civ. >><
R.G. 3392/2008: Fontana C/ Anz
Sa.re + Ass. T.e A. della Reg. Sic.:
comp. costituz. e dom. riconv. per
Anz S.re
12/c 13-02-2008 Proc. dinanzi Trib. Palermo Sez. I civ. >>
R.G. 3392/2008: Fontana C/ Anz
Sa.re + Ass. T.e A. della Reg. Sic.:
comp. costituz. per il Terzo G.ppe
Ciampolillo
12/d 13-02-2008 Proc. dinanzi Trib. Palermo Sez. I civ. >>
R.G. 3392/2008: Fontana C/ Anz

351
Sa.re + Ass. T.e A. della Reg. Sic.:
comp. costituz. per l Ass. Territorio e
Ambiente della Reg. Siciliana
13 19-04-2007 Sent. N. 1156/2007 del T.A.R. Sicilia >>
su ricorso della Italcementi C/ Pres.
Reg. Siciliana e altri
14 05-03-2010 Trib. Di Palermo sez. I civ. R.G.
3986/08 proc. civ. Messina Giuseppe
c/ Anz Salvatore: Sent. N. 2708
15 27-11-2007 Dossier unico conteenete 10
documenti diversi relativi alla
questione della duplicazione del Piano
Regionale di Coordinamento per la
tutela della qualit dell aria delle
Regioni Sicilia e Veneto:
contiene anche l istituzione della
Commissione Ispettiva ordinata dall
assessore Rossana Interlandi
16 09-08-2008 Piano Regionale di Coordinamento
per la tutela della qualit dell aria e
ambiente della Regione Sicilia con
testo a fronte del Piano Regionale di
Coordinamento per la tutela della
qualit dell aria e ambiente della
Regione Veneto ed altre 25 fonti di
provenienza dei brani inseriti nel
Piano Reg. Sicilia: totale pagg. 241
18 dicembre 2011 Avv. Giacomo Cirincione

presupposti della verit, della pertinenza e della continenza

necessario che l'esercizio del diritto di cronaca o di critica esprima la verit


dei fatti, sia pertinente e quindi d'interesse per la pubblica opinione e
continente, ossia riferito correttamente.
App. Roma, Sez. I, 31/05/2010

352
PARTI IN CAUSA
Ce.Vi. C. G.E.L'E. S.p.A. e altri
In tema di diffamazione, espressioni che trasmodino in un'incontrollata
aggressione verbale del soggetto criticato e si concretizzino nell'utilizzo di
termini gravemente infamanti e inutilmente umilianti superano il limite della
continenza nell'esercizio del diritto di critica. (Rigetta, App. Perugia,
21/01/2009)
Cass. pen., Sez. V, 04/05/2010, n. 29730

Ai fini della configurabilit dell'esimente di cui all'articolo 51 del codice penale,


per il reato di diffamazione a mezzo stampa od equipollente, il diritto di
cronaca ovvero quello di critica, sia sottoposto ai seguenti limiti: verit del
fatto narrato; pertinenza, cio, obbiettivo interesse del fatto per la pubblica
opinione; continenza e, cio, correttezza del suo riferimento.
App. Roma, Sez. I, 03/05/2010

R.G. 9916 / 2011

TRIBUNALE DI PALERMO SEZ. I CIVILE


G.U. D.ssa GIULIA MAISANO

Produzione per
CIAMPOLILLO GIUSEPPE
-convenuto-

CONTRO

353
ANZA SALVATORE
-ricorrente-
Oggetto : Procedimento cautelare

2012 25 GENNAIO PORTOBELLO SINDACO DETERMINA 1 SETTORE N 4


Rimborso spese legali sostenute dal Sindaco Gaspare Portobello per la
propria difesa proc. n.10578 2008 RGNR-1948 2001 RGGIP SENTENZE
226 12 MAGGIO 1998 652 17 MAGGIO 2000 267 23 MARZO 1999
Visto l'art.51 della legge 8 giugno 1990, n.142, recepita dall'art.1 della L.R.11
dicembre 1991, n.48; Visto l'art.3 del D.Lgs. 3 febbraio 1993, n.29; Visto
l'art.6 della legge 15 maggio 1997, n.77; Visto l'art.2 della L.R. 7 settembre
1998, n.23; Premesso che: questo Comune ha in essere una polizza
assicurativa con la societ Aurora Assicurazioni per la tutela legale di funzionari
ed amministratori che prevede il rimborso delle spese legali da costoro
sostenute per la propria difesa in procedimenti giudiziari avviati per cause
connesse alle attribuzioni di pertinenza; con nota del 10 agosto 2011 prot. n.
13284 questo Comune ha trasmesso all'Aurora Assicurazioni la nota del
Sindaco di questo Comune acquisita al protocollo generale del Comune in data
26/07/2011 al n.12551 con la quale questi ha comunicato di aver subito un
procedimento penale per un fatto connesso alla carica ed ha richiesto il
rimborso delle spese da questi sostenute per la propria difesa in un
procedimento penale conclusosi con sentenza di assoluzione divenuta
irrevocabile. la societ assicuratrice con nota del 23 novembre 2011 ha
comunicato di non poter dare seguito alla richiesta di rimborso delle spese
legali sostenute dal Sindaco in considerazione che: a) - l'art.5 della polizza in
essere, stipulata il 31.03.2006, "decorrenza della garanzia" dispone che "la
garanzia viene prestata per le controversie determinate da fatti verificatisi nel
periodo di vigenza dell'assicurazione"; b) - per prescrizione del diritto
assicurativo "essendo la denuncia prevenuta oltre un anno dopo la conoscenza
dell'evento"; Ritenuto dette motivazioni non giuridicamente valide per cui
esisterebbero gli estremi per un ricorso all'autorit giudiziaria per il
riconoscimento del diritto di questo Comune ad ottenere il rimborso delle
somme da corrispondere in esecuzione della polizza tutela legale in vigore;
Rilevato che l'art.194 dell'ordinamento degli enti locali prevede il diritto al
patrocinio legale di tutti i soggetti appartenenti agli Enti locali "compresi i
pubblici amministratori, che in conseguenza di fatti ed atti connessi
all'espletamento del servizio e dei compiti d'ufficio siano sottoposti a
procedimenti di responsabilit civile, penale ed amministrativa e siano stati
dichiarati esenti da responsabilit"; Considerato, quindi, che la decisione della
compagnia assicuratrice non pu incidere sul diritto del singolo amministratore
ad ottenere il rimborso delle spese effettivamente sostenute; D E T E R M I N A
1. Di prendere atto che il provvedimento emesso dal Tribunale di assoluzione

354
piena "perch il fatto contestato non costituisce reato", che la sentenza
divenuta irrevocabile in data 1/7/2011, come da attestazione in calce alla
stessa e che non sussiste alcuna ipotesi di conflitto di interessi e che, pertanto,
possibile procedere al rimborso delle spese legali sostenute, cos come
previsto dagli artt. 194 e 195 del testo coordinato dell'ordinamento
Amministrativo degli Enti Locali. 2. Di rimborsare al signor Portobello Gaspare,
Sindaco di questo Comune, le spese sostenute per la propria difesa nel giudizio
penale 10578/2008 RGNR e 10458/RGGIP innanzi al Tribunale di Palermo
ufficio del GUP, conclusosi con la sentenza in data 28 marzo 2011, per
complessivi 13.747,36, giusta fattura, debitamente quietanzata, n.8 del
11/7/2011, procedendo alla liquidazione di un acconto di 8.000,00, da
conguagliare successivamente compatibilmente con le disponibilit di bilancio;
3. Di avere sufficienti ragioni per opporsi al diniego al rimborso effettuato dalla
compagnia assicuratrice Aurora giusta nota del 23/11/2011 adendo le normali
vie giudiziarie; 4. Di chiedere all'Amministrazione Comunale di procedere alla
nomina di un legale che rappresenti quest'Amministrazione nel giudizio de quo,
previa verifica dei presupposti per l'impugnazione del rifiuto al rimborso; 5.
Impegnare la predetta spesa di 8.000,00 con imputazione al Cap.______ alla
voce "spese legali" del bilancio di previsione del c.e. in corso di formazione,
dando atto che il corrispondente capitolo del bilancio dell'esercizio 2011
presentava uno stanziamento definitivo di ________ sul quale nel c.e. non
sono stati assunti impegni ed effettuate liquidazioni e che trattasi di spesa
obbligatoria e di somma non ripartibile in dodicesimi (imp. N.______/2012); IL
RESPONSABILE DEL SETTORE AMMINISTRATIVO Nunzia Pirrone
ATTESTAZIONE DI COPERTURA FINANZIARIA Visto di regolarit contabile: si
attesta la copertura finanziaria della presente determinazione, ai sensi del
D.Lgs. n.267/2000. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO F.F.
Nunzia Pirrone

2012 VIGILI URBANI RUOLO SANZIONI AMMINISTRATIVE ANNO 2010


RETTIFICA DELLA CIFRA

2012 21 FEBBRAIO PORTOBELLO SINDACO ALBERT BOLOGNA


FIORENZA DETERMINA SETTORE 1 - SEGRETERIA E AFFARI
GENERALI N. 17 DEL 21/02/2012 procedimento penale, n2834/98
R.G.N.R 2004 28 04 16 05 SENTENZE 226 12 MAGGIO 1998 652 17 MAGGIO
2000 267 23 MARZO 1999 BOLOGNA SINDACO PARTE CIVILE DOPO
CONDANNA ALBERT 4408 15 12 2003 AVOCATO FIORENZA ZANGHI MEGNA
MARIO ISPETTORECOMMISSARIO AD ACTA CALLIOPE
Oggetto: Liquidazione acconto allAvv. Fiorenza inerente la controversia
Comune/Arch. Albert. ILCAPO SETTORE Premesso: Che con deliberazione di
Giunta Comunale n55 del 19.05.2000, esecutiva, stato conferita, all'Avv.
Giuseppe Fiorenza, con studio in Palermo, Via dello Spazio, n41, la procura
speciale per costituirsi parte civile, nell'interesse del Comune, nel
procedimento penale, n2834/98 R.G.N.R. presso il Tribunale di Palermo a
carico dell'Arch. Giovanni Albert; Vista la documentazione attestante l'attivit
svolta dal predetto professionista; Che con determinazione del capo del I
Settore n380 del 24.12.2003 stata liquidata la somma di 4.896,00, in

355
acconto al predetto procedimento penale n2834/98 R.G.N.R; Vista la parcella
pro-forma, vistata dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo,
presentata dall'Avv. Fiorenza a questo protocollo in data 24.03.2004 al
n3406, relativa al procedimento penale sopra specificato, ammontante a
complessivi 30.077,75 inclusi IVA al 20% e CPA al 2% Considerato che con
la Riforma Previdenziale Forense, articolata nel nuovo Regolamento delle
prestazioni previdenziali e nel nuovo Regolamento dei contributi, integrativo
nella misura del 4% (anzich del 2%) da applicare in tutte le fatture di natura
professionale emesse, a decorrere dal 1 gennaio 2010, da avvocati iscritti agli
Albi o da praticanti gi iscritti alla Cassa Forense. Considerato, altres, che con
D.L. 13 agosto 2011 n138, stata innalzata l'aliquota IVA dal 20% al 21%.
Considerato, inoltre, che per motivi di Bilancio e di cassa non si pu procedere
al saldo di quanto dovuto; Ritenuto, pertanto, dover provvedere alla
liquidazione di un acconto complessivo pari ad 10.696,40 incluse IVA al 21%
e CPA al 4% per lattivit espletata dallAvv. Fiorenza; Visto il vigente
O.A.EE.LL. in Sicilia; D E T E R M I N A Liquidare e pagare, per i motivi meglio
specificati in premessa, allAvv. Giuseppe Fiorenza, con Studio in Palermo, Via
Dello Spezio, n41, in acconto alla parcella, prodotta dallo stesso in data
24.03.2004 al prot. n3406, dovuta al suddetto professionista relativa al
procedimento penale n2834/98 R.G.N.R. a carico dellArch. Albert Giovanni, la
complessiva somma di 10.696,40, di cui 8.500,00 per acconto onorario,
1.856,40 per IVA al 21% ed 340,00 CPA al 4%, Imputare, sul cap. 124 " Liti
arbitraggi e risarcimenti " la predetta somma di 10.696,40 incluse IVA e CPA
per il procedimento citato in premessa. IMP. 278/2012. LIQ. 348 Dare atto che
trattasi di spesa indispensabile e non frazionabile in dodicesimi, ai sensi
dell'art.163, in qunto spesa derivante da incarico di Procura in un
procedimento penale e quindi necessaria al fine di evitare danni patrimoniali
certi e gravi all'ente. Dare mandato allUfficio Ragioneria di emettere relativo
mandato di pagamento mediante bonifico bancario presso la BNL del conto
intestato allAvv. Giuseppe Fiorenza IBAN IT 64M0100504773000000005181 IL
RESPONSABILE DEL SETTORE AMMINISTRATIVO NUNZIA PIRRONE Si attesta
la regolarit contabile e la relativa copertura finanziaria, ai sensi degli artt.49,
comma 1, e 151,

HTTP://SERVER29.INTRADATA.IT/WWW.COMUNE.ISOLADELLEFEMMINE.PA.IT/
MODULI/DOWNLOADFILEB444.PHP

2012 25 GENNAIO PROCEDIMENTO PENALE 10578 2008 PUBBLICO


MINISTERO AMELIE LUISE G.I.P. SILVANA SAGUTO DETERMINAZIONE
N. 4 Rimborso spese legali sostenute dal Sindaco prof. Gaspare
Portobello per la propria difesa (proc. n.10578/2008 RGNR-1948/2001
RGGIP) IL RESPONSABILE DEL SETTORE AMMINISTRATIVO Visto l'art.51 della
legge 8 giugno 1990, n.142, recepita dall'art.1 della L.R.11 dicembre 1991,
n.48; Visto l'art.3 del D.Lgs. 3 febbraio 1993, n.29; Visto l'art.6 della legge 15
maggio 1997, n.77; Visto l'art.2 della L.R. 7 settembre 1998, n.23; Premesso
che: questo Comune ha in essere una polizza assicurativa con la societ
Aurora Assicurazioni per la tutela legale di funzionari ed amministratori che
prevede il rimborso delle spese legali da costoro sostenute per la propria difesa

356
in procedimenti giudiziari avviati per cause connesse alle attribuzioni di
pertinenza; con nota del 10 agosto 2011 prot. n. 13284 questo Comune ha
trasmesso all'Aurora Assicurazioni la nota del Sindaco di questo Comune
acquisita al protocollo generale del Comune in data 26/07/2011 al n.12551 con
la quale questi ha comunicato di aver subito un procedimento penale per un
fatto connesso alla carica ed ha richiesto il rimborso delle spese da questi
sostenute per la propria difesa in un procedimento penale conclusosi con
sentenza di assoluzione divenuta irrevocabile. la societ assicuratrice con
nota del 23 novembre 2011 ha comunicato di non poter dare seguito alla
richiesta di rimborso delle spese legali sostenute dal Sindaco in considerazione
che: a) - l'art.5 della polizza in essere, stipulata il 31.03.2006, "decorrenza
della garanzia" dispone che "la garanzia viene prestata per le controversie
determinate da fatti verificatisi nel periodo di vigenza dell'assicurazione"; b) -
per prescrizione del diritto assicurativo "essendo la denuncia prevenuta oltre
un anno dopo la conoscenza dell'evento"; Ritenuto dette motivazioni non
giuridicamente valide per cui esisterebbero gli estremi per un ricorso
all'autorit giudiziaria per il riconoscimento del diritto di questo Comune ad
ottenere il rimborso delle somme da corrispondere in esecuzione della polizza
tutela legale in vigore; Rilevato che l'art.194 dell'ordinamento degli enti locali
prevede il diritto al patrocinio legale di tutti i soggetti appartenenti agli Enti
locali "compresi i pubblici amministratori, che in conseguenza di fatti ed atti
connessi all'espletamento del servizio e dei compiti d'ufficio siano sottoposti a
procedimenti di responsabilit civile, penale ed amministrativa e siano stati
dichiarati esenti da responsabilit"; Considerato, quindi, che la decisione della
compagnia assicuratrice non pu incidere sul diritto del singolo amministratore
ad ottenere il rimborso delle spese effettivamente sostenute; D E T E R M I N A
1. Di prendere atto che il provvedimento emesso dal Tribunale di assoluzione
piena "perch il fatto contestato non costituisce reato", che la sentenza
divenuta irrevocabile in data 1/7/2011, come da attestazione in calce alla
stessa e che non sussiste alcuna ipotesi di conflitto di interessi e che, pertanto,
possibile procedere al rimborso delle spese legali sostenute, cos come
previsto dagli artt. 194 e 195 del testo coordinato dell'ordinamento
Amministrativo degli Enti Locali. 2. Di rimborsare al signor Portobello Gaspare,
Sindaco di questo Comune, le spese sostenute per la propria difesa nel giudizio
penale 10578/2008 RGNR e 10458/RGGIP innanzi al Tribunale di Palermo
ufficio del GUP, conclusosi con la sentenza in data 28 marzo 2011, per
complessivi 13.747,36, giusta fattura, debitamente quietanzata, n.8 del
11/7/2011, procedendo alla liquidazione di un acconto di 8.000,00, da
conguagliare successivamente compatibilmente con le disponibilit di bilancio;
3. Di avere sufficienti ragioni per opporsi al diniego al rimborso effettuato dalla
compagnia assicuratrice Aurora giusta nota del 23/11/2011 adendo le normali
vie giudiziarie; 4. Di chiedere all'Amministrazione Comunale di procedere alla
nomina di un legale che rappresenti quest'Amministrazione nel giudizio de quo,
previa verifica dei presupposti per l'impugnazione del rifiuto al rimborso; 5.
Impegnare la predetta spesa di 8.000,00 con imputazione al Cap.______ alla
voce "spese legali" del bilancio di previsione del c.e. in corso di formazione,
dando atto che il corrispondente capitolo del bilancio dell'esercizio 2011
presentava uno stanziamento definitivo di ________ sul quale nel c.e. non

357
sono stati assunti impegni ed effettuate liquidazioni e che trattasi di spesa
obbligatoria e di somma non ripartibile in dodicesimi (imp. N.______/2012); IL
RESPONSABILE DEL SETTORE AMMINISTRATIVO Nunzia Pirrone
ATTESTAZIONE DI COPERTURA FINANZIARIA Visto di regolarit contabile: si
attesta la copertura finanziaria della presente determinazione, ai sensi del
D.Lgs. n.267/2000. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO F.F.
Nunzia Pirrone

2012 28 FEBBRAIO PORTOBELLO SINDACO INTERVENTI AUTORIZZATI


DALLA GIUNTA REGIONALE CON DELIBERAZIONE N. 72 DEL 28 FEBBRAIO
2012 PER LA REALIZZAZIONE DEL GIARDINO DELLA MEMORIA NEL
COMUNE DEI ISOLA DELLE FEMMINE (PA). CODICI: 23.02.01 - 040900 - V
NOTE: L.R. 20/2003 ART.4 250 MILA EURO

2012 3 APRILE PORTOBELLO SINDACO In relazione a talune segnalazioni


ed al fine di verificare la sussistenza di forme
di condizionamento e di infiltrazione delle locali consorterie nei
confronti degli amministratori comunali il prefetto di Palermo, con
decreto del 3 aprile 2012, ha disposto laccesso presso il suddetto comune
ai sensi dellart. 1, comma 4, del decreto legge 6 settembre 1982, n. 629,
convertito dalla legge 12 ottobre 1982, n. 726, per gli accertamenti di rito.

2012 11 APRILE OPPOSIZIONE ARCHIVIAZIONE PROCEDIMENTO


CIAMPOLILLO ASSESSORE CUTINO LAGGRESSIONE DEL 2 APRILE
2011 richiesta di archiviazione, avanzata in data 09.02.2012 dal Pubblico
Ministero - dott.ssa Laura Vaccaro - nel proc. pen. 9443/11 R.G.N.R.,
notificata alla persona offesa il 02.04.2012
STUDIO LEGALE FABIO FALCONE
VIA MONTEPELLEGRINO N. 135, 90142 PALERMO
TEL/FAX 091-6124255 CELL. 347.8925218
falconefabio@tiscali.it avvocatofabiofalcone@pec.it

Avv. Fabio Falcone


Dott. Giuseppe Caltanissetta
Dott. Pietro Salvatore Rappa

TRIBUNALE DI PALERMO
UFFICIO DEL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI

Il sottoscritto Avv. Fabio Falcone, difensore di fiducia di


CIAMPOLILLO GIUSEPPE, nato a Candela (FG) il 22.06.1946 e
residente in Isola delle Femmine (PA), via Sciascia n. 13, dichiara di
proporre
OPPOSIZIONE

358
avverso la richiesta di archiviazione, avanzata in data 09.02.2012 dal
Pubblico Ministero - dott.ssa Laura Vaccaro - nel proc. pen.
9443/11 R.G.N.R., notificata alla persona offesa il 02.04.2012, per i
seguenti
MOTIVI
La richiesta oggi opposta si fonda esclusivamente sul rilievo per cui
le dichiarazioni rese alle forze dellordine dai soggetti coinvolti nella
vicenda appaiono condizionate dallevidente astio tra le parti,
nonch dalla pungente polemica in corso conseguenza di una
competizione politica in atto.
Invero, le superiori affermazioni - alla luce delle obiettive risultanze
investigative - paiono del tutto inaccettabili.
Le indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Isola delle
Femmine hanno, infatti, consentito di ricostruire compiutamente
loccorso: il 02.04.2011, transitando lungo la via Garibaldi del citato
Comune, in compagnia dei Sigg.ri Bologna e Rappa, il Sig.
Ciampolillo notava lo svolgimento di talune operazioni di raccolta dei
rifiuti, abbandonati da giorni sulla pubblica via.
Lodierna persona offesa, che cura un blog dinformazione a rilevanza
locale, decideva allora di avvicinarsi ai luoghi, per immortalare
lintervento di bonifica, ma veniva immediatamente bloccato da
CUTINO MARCELLO, presente sul posto in qualit di amministratore
comunale: questi dapprima rivolgeva al Ciampolillo un gesto
inequivocabilmente volgare (circostanza confermata dalle
dichiarazioni rese dai predetti Bologna e Rappa, v. verbali di s.i.t. del
11.05.2011 e 09.05.2011); quindi indirizzava allo stesso
espressioni chiaramente ingiuriose, qualificandolo come nano
malefico (v. relazione di servizio dellAgente di P.M. Massa Mirella
del 02.04.2011); infine provvedeva ad oscurare lobiettivo della
fotocamera in uso alla persona offesa, giungendo a strapparla
con violenza al legittimo possessore (dato indirettamente
ammesso anche dallindagato, v. querela del 09.04.2011) !!!

359
Alla scena assistevano anche Mannino Angelo e Caruso Vincenzo i
quali, pur non essendo stati sentiti dagli inquirenti, potrebbero
evidentemente fornire ulteriori dettagli sullaccaduto.

Le prefate risultanze investigative consentono, in via del tutto
pacifica, di sussumere le condotte poste in essere dal Cutino
nelle fattispecie incriminatrici di cui agli artt. 594 e 610 c.p.

In particolare, con riferimento allintegrazione dei presupposti del
reato di INGIURIA, perpetrato in danno del Sig. Ciampolillo, non pu
esser sottaciuto che lespressione nano malefico con cui
lindagato si rivolgeva alla persona offesa, in presenza di terze
persone rappresenti un epiteto certamente lesivo dellonore e
del decoro, di cui ciascun essere umano degno.
Sul punto, non merita osservazione alcuna il rilievo espresso dal
Cutino in sede di querela, in ordine al fatto che il richiamato insulto
costituisca il soprannome con cui la p.o. conosciuta in paese
ovvero lo pseudonimo, con cui il Sig. Ciampolillo avrebbe firmato
degli articoli su un giornale locale: il dato, oltre a non aver trovato
riscontro nellattivit dindagine, privo di pregio giuridico,
non potendosi dubitare della portata offensiva dellappellativo
con cui lindagato apostrofava la persona offesa.
Inoltre, tanto erronea quanto ultronea risulta lopinione dei
Carabinieri della locale Stazione, per cui laccaduto dovrebbe
ricondursi a discordanze dovute ad una appartenenza a diverse
ideologie politiche a motivi legati ad una sana competizione
politica, in cui gli emissari della minoranza, nella circostanza il
Ciampolillo, coglievano loccasione per attaccare la
maggioranza (v. relazione CC del 17.01.2012).
Premesso che autorevole giurisprudenza di legittimit ha chiarito che
il reato di ingiuria punibile a titolo di dolo generico, inteso
come volont di usare espressioni offensive con la consapevolezza

360
dellattitudine offensiva delle parole usate. La configurabilit del
delitto prescinde quindi dai motivi a delinquere e dallanimus
nocendi vel iniuriandi, che del tutto irrilevante perch
estraneo alla struttura della fattispecie legale. In conseguenza,
il dolo configurabile, senza necessit di una particolare
dimostrazione, qualora lespressione usata sia autonomamente
e manifestamente offensiva, tale, cio, da offendere, con il suo
significato univoco, la dignit della persona (ex plurimis, Cass. Pen.,
Sez. V, n. 3371/98), giova evidenziare che il Sig. Ciampolillo non
appartiene (n apparteneva) ad alcun gruppo politico, non
riveste alcun ruolo istituzionale e, soprattutto, lungi dalloperare in
qualit di emissario di partito, nella vicenda de qua esercitava
semplicemente il proprio diritto dinformazione.
Peraltro, a ben vedere, la ripresa fotografica che lodierna persona
offesa cercava di realizzare - essendo relativa ad un intervento di
rimozione di una discarica a cielo aperto, coordinato e diretto dal
locale assessore allambiente (il Cutino appunto) - avrebbe potuto
garantire alla maggioranza di governo soltanto dei benefici
(!!!) in termini di ritorno dimmagine, con ci privando di
contenuto la predetta osservazione investigativa.

Per quel che attiene, invece, al configurarsi nel caso di specie
dellulteriore ipotesi delittuosa di VIOLENZA PRIVATA, va
sottolineato come la tesi superiormente esposta non trova smentita
alcuna nel contenuto della querela sporta dal Cutino nei confronti
del Ciampolillo: essa contiene, infatti, una versione delloccorso
clamorosamente fantasiosa, che non trova riscontro n nelle
dichiarazioni rese dalle persone informate sui fatti, n soprattutto
nella relazione di servizio sottoscritta dallagente della Polizia
Municipale, intervenuto sul posto.
Stando alla ricostruzione della vicenda, elaborata dallindagato, egli
avrebbe invitato lodierna persona offesa ad allontanarsi dalla

361
discarica, perch le riprese creavano notevole disagio allo
svolgimento dei lavori, quindi avrebbe avvicinato il Ciampolillo
perch INIZIAVA A FOTOGRAFARMI IN MODO MINACCIOSO e
nellintento di coprire lobiettivo per impedire la ripresa
fotografica, ISTINTIVAMENTE MI RITROVAVO CON LA
MACCHINA TRA LE MANI.
Orbene, premesso che lattivit intrapresa dalla persona offesa rientra
senza dubbio alcuno nel libero esercizio del diritto di cronaca,
non v chi non veda come risulti quantomeno curioso immaginare
che un soggetto possa fotografare una zona interessata da un
intervento di operatori ecologici in modo minaccioso: ad arrecare
turbamento allamministratore locale poteva essere, semmai,
la documentazione di unoperazione illecita, posta in essere in
assenza delle prescritte autorizzazioni, non certo un pezzo
giornalistico su una bonifica di uno spazio pubblico !!!
Tuttavia, ove dovesse essere accertata una simile circostanza,
evidente che troverebbe una spiegazione ben diversa latteggiamento
di iniziale ostilit e successiva violenza, posto in essere dallassessore
comunale.
Inoltre, logicamente inaccettabile laffermazione del Cutino, per cui
egli si sarebbe istintivamente ritrovato tra le mani la fotocamera del
Sig. Ciampolillo: invero, lAgente di P.M. Massa Mirella, nel corpo della
richiamata relazione di servizio, descriveva in modo del tutto
troncante la vicenda, sottolineando che lassessore Cutino
Marcello, si dirigeva verso il Sig. Ciampolillo ponendovisi davanti e
gli sottraeva la macchina fotografica.
Atteso che, per consolidato orientamento ermeneutico, recentemente
confermato dal Supremo Collegio, integra lelemento della
violenza, nella fattispecie criminosa di violenza privata, anche
lenergia fisica esercitata su una cosa (Cass. Pen., Sez. V, 9
marzo 2010 7 giugno 2010, n. 21559) e considerato che a nulla
rileva, nella vicenda in rassegna, la pronta restituzione del bene da

362
parte del Cutino - Il delitto ex art. 610 c.p. si consuma nel
momento in cui laltrui volont sia rimasta di fatto costretta a
fare, tollerare od omettere qualche cosa, senza bisogno che
lazione o lomissione abbia avuto un effetto continuativo.
Trattasi di reato istantaneo, n influisce che gli effetti siano stati,
o meno, permanenti (ex plurimis, Cass. 17 dicembre 2003, n. 3403)
emerge in modo assolutamente nitido la penale rimproverabilit
della condotta dellodierno indagato.

In ultimo, se dubbi dovessero residuare in ordine ai contributi
testimoniali offerti dai soggetti a vario titolo coinvolti nella vicenda,
lobiettiva valutazione dei contenuti della dichiarazione redatta e
sottoscritta da Massa Mirella (Agente di P.M.) e gli ulteriori dati
investigativi, ricavabili dallassunzione a sommarie informazioni dei
predetti Caruso e Mannino, contribuirebbero a sciogliere ogni riserva.
Per quanto sopra esposto, si chiede che
LILL.MO SIG. G.I.P.
disattesa la marginata richiesta di archiviazione, voglia indicare al
Pubblico Ministero procedente i seguenti temi di indagine:
1) verifica della legittimit delle operazioni di raccolta dei
RR.SS.UU. - eseguite in territorio di Isola delle Femmine,
allangolo tra la via Garibaldi e la via Mattarella, il 02.04.2011
coordinate da Cutino Marcello, attraverso il reperimento
dellordinanza sindacale, attributiva dellincarico de quo a ditta
specializzata, e di documentazione attestante il conferimento
in discarica autorizzata dei rifiuti prelevati dal sito suindicato;
2) assunzione a sommarie informazioni dei Sigg.ri Caruso Vincenzo
e Mannino Angelo, al fine di vagliare la credibilit della
ricostruzione dei fatti, realizzata dalla persona offesa.
In subordine, in considerazione delle richiamate evidenze
investigative, invitare il P.M. a formulare limputazione coatta nei
confronti del predetto Cutino, per i reati di cui agli artt. 594, 610 c.p.
Palermo l 11.04.2012

363
Avv. Fabio Falcone

2012 16 APRILE PORTOBELLO SINDACO COMMISSIONE DI ACCESSO


AL COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE comunicato stampa rinascita
isolana dimissioni dal consiglio comunale Movimento Politico

2012 16 APRILE data, la Commissione prefettizia, nominata con il


provvedimento sopra citato, previa notifica al Sindaco ed al Segretario
Generale, si pertanto insediata presso il Comune di
Isola delle Femmine (PA) per laccertamento di eventuali
condizionamenti da parte della criminalit organizzata, dando avvio
allacquisizione degli atti inerenti le attivit pi significative dellEnte, con
particolare riguardo ai settori dei lavori pubblici, dellurbanistica,
della riscossione dei tributi nonch pi in
generale agli atti di governo ed agli impegni assunti
dallamministrazione a partire dal mese di giugno 2009, data di
insediamento degli attuali Organi elettivi. La Commissione, a conclusione del
lavoro dindagine, ha rassegnato nei termini di legge le
proprie conclusioni allo scrivente, anche attraverso
una dettagliata relazione recante il compendio delle attivit svolte presso il
Comune di Isola delle Femmine.
Il Comitato per lOrdine e la Sicurezza Pubblica, integrato per loccasione
con la partecipazione del Procuratore della Repubblica
presso il Tribunale e del Procuratore presso la Direzione Distrettuale
Antimafia di Palermo, stato sentito il successivo 30 agosto 2012, e
nelloccasione si convenuto sulla sussistenza di concreti, univoci e rilevanti
elementi comprovanti collegamenti tra gli amministratori di quel
Comune e la criminalit organizzata, integranti la fattispecie di cui
allart.143, comma 4 del d. lgs. 267/2000.
Prima di procedere alla specifica descrizione degli esiti dellaccesso da
parte della Commissione, si ravvisa lopportunit di tratteggiare uno specifico
quadro degli assetti della criminalit
organizzata sul quel territorio in relazione alle possibili interferenze nei
confronti della situazione politico-amministrativa dellente locale in
argomento.

1999 17 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO LA METANIZZAZIONE


GRADUATORIA E CONTRIBUTI A ISOLA DELLE FEMMINE GIUSYLENIA GURS
Parte I n. 44 del 1999

2012 2 MAGGIO PORTOBELLO SINDACO ALBERT BOLOGNA


LICENZIAMENTO PORTOBELLO LUCIDO AIELLO SENTENZA 4357 2011
GOFFREDO GARAFFA SENTENZA 226 12 05 98 652 17 05 00 SENTENZE
226 12 MAGGIO 1998 652 17 MAGGIO 2000 267 23 MARZO 1999
COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE Provincia di Palermo DETERMINAZIONE
DEL CAPO DEL SETTORE 1 - SEGRETERIA E AFFARI GENERALI N. 39 DEL
02/05/2012 Oggetto: Liquidazione spese legali, a seguito di atto di precetto,

364
allAvv. Goffredo Garraffa - controversia Comune/Arch. Albert. IL CAPO
SETTORE Vista la Sentenza n4357/2011, acquisita al protocollo generale di
questo Ente in data 21 febbraio 2012 al n2769, emessa dal Tribunale di
Palermo - Sezione Lavoro, relativa alla controversia promossa dal dipendente
Arch. Giovanni Albert contro il Comune, esecutiva in data 14.02.2012, con la
quale questo Ente stato condannato alla rifusione in favore della parte
ricorrente ai 2 terzi delle spese di lite liquidate complessivamente in
2.500,00 oltre oneri ed accessori disponendone la distrazione in favore
dellAvv. Goffredo Garraffa procuratore del ricorrente Arch. Albert; Visto l'atto
di precetto, conseguente alla sopraccitata sentenza, con il quale si intima a
questo Comune il pagamento immediato di 1.666,27 ( 2/3 di 2.500,00 )
oltre IVA, CPA, Ritenuta d'acconto ed interessi legali per complessivi
2.705,92; Ritenuto dover provvedere al pagamento di quanto richiesto al fine
di evitare un ulteriore oneri a carico del Bilancio di questo Comune; Visto il
vigente O.A.EE.LL. in Sicilia; D E T E R M I N A Liquidare e pagare, per i motivi
meglio specificati in premessa, all'Avv. Goffredo Garraffa domiciliato in
Palermo, Via Marchese di Villabianca, n82, la complessiva somma di
1.666,27 ( 2/3 di 2.500,00 ) oltre IVA, CPA, Ritenuta d'acconto ed interessi
legali per complessivi 2.705,92, dovuta come da Sentenza del Giudice del
Lavoro n4357/2011 esecutiva il 14.02.2012 del procedimento citato in
premessa. Imputare, sul cap. 124 " Liti arbitraggi e risarcimenti ", del corrente
Bilancio in corso di formazione che presenta la necessaria disponibilit, la
predetta somma complessiva di 2.705,92. IMP. 531/2012. Liq. 726/2012
Dare atto che trattasi di spesa non frazionabile in dodicesimi ai sensi
dellart.163, necessaria al fine di evitare danni patrimoniali gravi e certi per
lEnte. Dare mandato all'Ufficio Ragioneria di emettere relativo mandato di
pagamento mediante bonifico bancario presso Banca Intesa San Paolo Ag. 3
Palermo intestato all'Avv. Goffredo Garraffa C.F. GRR GFR 46E07 L331I IL
RESPONSABILE DEL SETTORE AMMINISTRATIVO NUNZIA PIRRONE Si attesta
la regolarit contabile e la relativa copertura finanziaria, ai sensi degli artt.49,
comma 1, e 151, comma 4, del D.Lgs.18.8.2000, n.267. IL RESPONSABILE
DEL SERVIZIO FINANZIARIO f. f. NUNZIA PIRRONE IMP. 531/2012

2012 1 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO PARCHIMETRI MAGGIORE


CROCE DETERMINA 27 AFFIDAMENTO 3 ANNI 43 MILA 560 EURO
NOLEGGIO POSA IN OPERA MANUTENZIONE SCASSAMENTO
RENDICONTAZIONE INCASSI ATTIVAZIONE 11 PEGASO SERVIZI TERMINI
IMERESE

2012 28 GIUGNO SERIT SAMANTA SICILIA COSTRUZIONI SRL CANEPA


SALVATORE CEC BURGIO SALVATORE ARMAO SENTENZA 226 1998
SIALMA COSTRUZIONI MANNINO BOLOGNA ALBERT BRUNOSIRCHIA
ALTADONNA MANNINO SENTENZA 226 98 PROC 2585 90 5236 93 CONC 52 88
54 81 53 80 68 89 SAMANTA COSTR CANEPA SALVATORE LIC 27 89 SIALMA
COSTR SOCIO MANNINO GIUSEPPE TOMMASO CEC 79 88 PIETRO BRUNO
SENTENZA 226 98 PROC 2585 90 5236 93 CONC 52 88 54 81 53 80 68 89
SAMANTA COSTR CANEPA SALVATORE LIC 27 89 SIALMA COSTR SOCIO
MANNINO GIUSEPPE TOMMASO CEC 79 88 PIETRO BRUNO COMPONENTI

365
DELLA COMMISSIONE EEDILIZIA 1979 1988 ALBERT GIOVANNI BURGIO
SALVATORE PUCCIO GIUSEPPE MANGIARDI ENRICO CANEPA SALVATORE
BRUNO PIETRO PUCCIO ORAZIONE LICENZE EDLIZIE CONTESTATE 52 DEL
1988 54 DEL 1981 53 DEL 1980 62 DEL 1982 27 DEL 1989
INTESTATARI DELLE LICENZE EDILIZIE CONCESSE : CANEPA GEOM
SALVATORE PRESIDENTE DELLA SAMANTA COSTRUZIONI SOCIO MANNINO
TOMMASO SIALMA COSTRUZIONI SOCIO MANNINO GIUSEPPE L'INFORMATIVA
DELLA GUARDIA DI FINANZA: CARATTERISTICHE DI ILLEGITTIMITA' DELLE
CONCESSIONI

2012 30 AGOSTO 30 agosto 2012, che costituisce parte


integrante della presente proposta, in cui si da atto della
sussistenza di concreti, univoci e rilevanti elementi su collegamenti
diretti ed indiretti degli amministratori locali con la criminalita
organizzata di tipo mafioso e su forme di condizionamento degli stessi,
riscontrando pertanto i presupposti per lo scioglimento del consiglio
comunale.

2012 25 SETTEMBRE COMMISSIONE STRAORDINARIA FRANCESCA


USTICANO UTC DINIEGO 21 AIELLO GIUSEPPE GIAMBONA RITA
DINIEGO 20 CARINI COSTRUZIONE SRL ALTADONNA GIUSEPPE ALLA
RICHIESTA DI CONCESSIONE DI UN PIANO VOLUMETRICO 2009 17 LUGLIO
PORTOBELLO SINDACO Tra la fine dellanno 2009 e linizio del 2010 si
concretizza lo scambio di favori tra il Sindaco Portobello e la Sicileas con il
Costruttore FARACI Fin Imm. VENDITA di TERRENO dalla Sicileas 2000 mq o
pi allo zio del Sindaco Portobello: Aiello Francesco Paolo e suo cugino Aiello
Giuseppe. Il terreno venduto risulta essere confinante con il perimetro della
concessione edilizia. FRANCESCO CRISCI ELABORATI TECNICI
Maggio Giugno 2010 per il rilascio della agibilit dei 55 appartamenti non
conformi al progetto approvato e al PRG sono in corso trattative con il geom
Impastato con il Sindaco Portobello e il Responsabile dellUfficio Tecnico Arch
DArpa Alessandro. CASTELLESE GIUSEPPE DI ALTOFONTE 25.03.42
ACQUISTA DA FERRARO PIETRO RAPPRESENTANTE LEGALE DELLA
SICILEAS FOGLIO 3 PARTICELLE 104-2274-2277-2282-2287-2289-2525-
2291-2522-2523 PER UN COMPLESSIVO DI MQ 3567 LATTO VIENE
STIPULATO DAL NOTAIO FICANI MAURIZIO REP 65538 REGISTRATO A
PALERMO 17.07.09 AL N 6052/1T TRASCRITTO A PALERMO IL 20.07.09 AI
NUMERI 39636/56913 PROCURATORE CARINI COSTRUZIONI SRL DI
ALTADONNA GIUSEPPE P 07.04.11 REP 98868 RICHIESTA LICENZA EDILIZIA
PIANO VOLUMETRICO PER 3 EDIFICI BIFAMIGLIARI IMPASTATO ELABORATI
TECNICI 2008 24 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO nella seduta del
Consiglio Comunale vengono discusse le opposizioni al PRG sia dalla Sicileas
che dalla Fin Imm per ottenere la sistemazione della pratica urbanistica prima
della fine dei lavori. Il Consiglio Comunale rigetta i ricorsi presentati anche
perch il Sindaco Portobello in quel periodo aveva persa la maggioranza. 2008
PORTOBELLO SINDACO la Sicileas vende il terreno con la concessione
edilizia alla Finanziaria Immobiliare Costruttori Faraci., il geometra Impastato
Giovanni Assessore al Comune di Isola delle Femmine diventa il

366
rappresentante" della Finanziaria Immobiliare allUfficio Tecnico Comunale
(autorizzazioni, permessi, varianti, allacci idrici etc etc ). Il geometra
Impastato proveniente da Partinico e residente a Isola delle Femmine viene
indicato come il progettista dei poteri forti per il territorio. Il geometra
Impastato da Assessore stato protagonista nella concessione edilizia n.
13/09 rilasciata in favore della Sorelle Pomiero snc di Pomiero Maria Grazia.
Pomiero Giuseppe altro personaggio noto alle cronache giudiziarie. 2007 28
GIUGNO PORTOBELLO SINDACO ARCHITETTO SANDRO DARPA UTC il
geometra Giovanni Impastato viene nominato assessore esterno al Comune di
Isola delle Femmine. Il geometra Impastato nelle elezioni amministrative del
2004 si era candidato, ottenendo 41 voti, con la lista Nuova Torre alternativa
alla Lista Isola per Tutti Portobello sindaco. Miracolo viene nominato
ASSESSORE da un suo avversario? La Sicileas S.pa. si oppone allatto di
revoca n 31 emessa dallUfficio tecnico Comunale di Isola delle Femmine, con
ricorso al TAR di Palermo nelludienza discussa il 23 novembre 2007, la Sicileas
S.pa. rappresentata e difesa dallAvvocato Immordino Giovanni vede accogliere
il ricorso che annulla di fatto il provvedimento di revoca n 31 emesso il
21.11.06 ritiene valida la concessione edilizia e il cambio di destinazione duso.
200703394 (PALERMO, SEZIONE 3) doc
... ? REPUBBLICA...84/07, proposto dalla Societ SICILEAS S.p.A., in persona
del legale ... SENTENZA ,sede di PALERMO ,sezione SEZIONE 3 ,numero
provv.: 200703394, Verifica appello
Numero ricorso:200700084 Il Comune di Isola delle Femmine rappresentato
dallAvvocato Lo Monaco in accordo con il Sindaco Gaspare Portobello. son
convinto di non oppormi. (seduta consiliare 24 novembre 2008). Quindi il
Sindaco Portobello Gaspare con larchitetto DArpa non impugnano la sentenza
del TAR al C.G.A. che sicuramente avrebbe bloccato la concessione. Anzi in
barba al Codice Etico dopo solo poche settimane danno un incarico legale
allavvocato Immordino avvocato (DELIBERA DI GIUNTA 61 23 7.09)
che aveva difeso la Sicileas contro il Comune di Isola delle Femmine.
Lavvocato Lo Monaco continua imperterrito nella sua attivit di Consulente del
Sindaco. 2006 21 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO atto di revoca n
31 delle concessioni edilizie n 2/200 e n 17 del 6.6.2006 intestate al Presidente
del consiglio di amministrazione della Sicileas S.p.a. dr. Ferraro Pietro:
Motivazioni: la 2/2000 era viziata in quanto doveva dar luogo, cos come da
PRG, ad un piano di lottizzazione (larea interessata era superiore ai 10.000mq.
Articolo 5 delle Norme tecniche di Attuazione del PRG Isola consiglio comunale
2.2.76 verbale n 3 Norme di Attuazione D.A. 83/1977, riproposto dalle norme
tecniche di attuazione Norme di Attuazione D.A. 121/1983, le zone stralciate in
precedenza con D.A. n 87 del 14.5.77 adottato con delibera consiliare n 20 del
29.1.82, munito del voto del C.R.U. 2/83 del 18.1.83.
La concessione edilizia n 2 del 2000 che prevedeva la costruzione di 153
stanze per ampliamento dellalbergo NONpoteva essere rilasciata, nel vecchio
PRG la destinazione duso dellarea classificata come zona C. ( Infatti il
Comune comunica al progettista del PRG dr. Aliqu dellavvenuto rilascio della
concessione edilizia n 2/2000 in modo da identificare larea come zona di
sviluppo turistico alberghiera, adottando cos tutti i parametri di riferimento).

367
La domanda che nasce spontanea riconosciuta la illegittimit
della licenza 2/2000 , perch la stessa non viene dallUfficio
Tecnico Comunale di Isola delle Femmine REVOCATA? La Proroga
Richiesta il 1.4.2004 e concessa il 27.7.04 viziata in quanto la
licenza 2/2000 al momento era gi scaduta. 2006 6 GIUGNO
PORTOBELLO SINDACO viene rilasciata la concessione edilizia in
VARIANTE n 17 per il cambio di destinazione duso delle unit
immobiliari da turistico ricettivo a residenziale, con una diversa
distribuzione degli interni per la definizione di 88 unit abitative
U.T.C. ARCHITETTO SANDRO DARPA. 2006 16 MAGGIO
PORTOBELLO SINDACO il Signor Ferraro Pietro richiede la
concessione edilizia in variante. 2006 26 APRILE PORTOBELLO
SINDACO BOLOGNA DIMISSIONATO 10 OTTOBRE 2005 MONICA
GIAMBRUNO ESAUTORATA DOPO LA COMMISSIONE EDILIZIA DEL 6
OTTOBRE 2005 la Commissione Edilizia esamina gli stessi
elaborati presentati nelle volte precedenti e COLPO di scena la
Commissione Edilizia esprime parere favorevole. (Estratto del
verbale della C.E.C. del 26/4/2006: visto la relazione tecnica
dellUTC del 20/9/05 si approva a condizione che in base al DM 1444 del
68 venga ceduta con atto unilaterale area a parcheggio) Il Piano
Regolatore Generale di Isola risultava essere in fase di adozione, per cui
NON si potevano rilasciare concessioni per 88 alloggi in unarea dove il
nuovo PRG prevede zona di sviluppo turistico alberghiero. 2005 29
GIUGNO PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA VICE SINDACO il Signor
Ferraro Pietro avanza richiesta di variante per il progetto autorizzato
con concessione edilizia. La pratica istruita dallUTC MONICA
GIAMBRUNO del comune viene posta allordine del giorno in
diverse sedute della Commissione Edilizia Comunale ma sempre
bloccata. 2004 27 LUGLIO BOLOGNA SINDACO Ufficio Tecnico
Comunale GIAMBRUNO MONICA concede la proroga alla licenza
2/2000 non AVVEDENDOSI che detta licenza 2/2000 al momento
della richiesta aveva perso efficacia in quanto decaduta. 2004 1
APRILE BOLOGNA SINDACO La Sicileas S.p.a. presenta allUfficio
tecnico Comunale un richiesta di una proroga di anni 2. Dalla
proroga dellinizio dei lavori non sono proseguiti e tantomeno
terminati. 2001 BOLOGNA SINDACO INIZIANO I LAVORI ALL SICILEAS
S.P.A. PER LA COSTRUZIONE DI 153 CAMERE 2000 BOLOGNA
SINDACO lUTC INGEGNERE FRANCESCA USTICANO del Comune di
Isola delle Femmine rilascia concessione edilizia la n 2/2000. per
la realizzazione di 153 camere con vocazione turistica ricettiva,
raggruppate a schiera su tre distinti corpi di fabbrica edilizia.
1999 BOLOGNA SINDACO la societ Sicileas Spa proprietaria
dellHotel Saracen per il tramite del suo Presidente del Consiglio
di Amministrazione avanza al Comune di Isola delle Femmine
richiesta di ampliamento della sua struttura alberghiera al fine di

368
realizzare 153 camere in zona C residenziale del PRG. SICILEAS
FARACI ONORATO VILLAGGIO LE PALME PALERMO SARACEN RICORSO
AL TAR
N.3394/07 Reg.
REPUBBLICA ITALIANA
Sent.
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
N.84 Reg. Gen.
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia, Sezione
ANNO 2007
Terza, ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso R.G. n. 84/07, proposto dalla Societ SICILEAS S.p.A., in
persona del legale rappresentate pro- tempore, elettivamente
domiciliata in Palermo Via Libert n.171 presso lo studio degli avv.ti
Giovanni e Giuseppe Immordino che li rappresentano e difendono;
CONTRO
- il Comune di Isola delle Femmine, in persona del Sindaco pro-
tempore, elettivamente domiciliato in Palermo, via S. Meccio n.25,
presso lo studio dellAvv.to Saverio Lo Monaco che lo rappresentata e
difende;
PER LANNULLAMENTO
- del provvedimento di revoca n.31 del 21 novembre 2006, con cui il
responsabile del III Settore UTC del Comune
di Isola delle Femmine ha revocato la concessione edilizia n.2 del 23
febbraio 2000, per la realizzazione di n.153 CAMERE con vocazione
turistica-ricettiva, raggruppate a schiera, su tre distinti corpi di
fabbrica, nonch la concessione edilizia di variante n.17, rilasciata il 6
giugno 2006, per il cambio di destinazione duso delle unit
immobiliari, da turistico-ricettivo a residenziale, con la realizzazione di
una diversa distribuzione degli interni per la definizione di n.88 unit
abitative;
- del parere prot. n.13337, del 6 novembre 2006, dellUTC;
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio dell'avv.to Saverio Lo Monaco,
per il comune di Isola delle Femmine;
Vista lordinanza cautelare di questa Sezione n. 197/07;
Viste le memorie prodotte dalle parti a sostegno delle rispettive
difese;
Designato relatore alla pubblica udienza del 23 novembre 2007 il
Primo Referendario avv.to Nicola Maisano;
Uditi gli avv.ti Giovanni e Giuseppe Immordino per la ricorrente e
l'avv. Fabio Armanno, in sostituzione dellavv. Saverio Lo Monaco, per
l'Amm.ne intimata;
Ritenuto in fatto e considerato in diritto quanto segue:
FATTO

369
Con ricorso notificato l11 gennaio 2007, e depositato il successivo 15
gennaio, la ricorrente ha impugnato: - il provvedimento di revoca
n.31 del 21 novembre 2006, con cui il responsabile del III Settore
UTC del Comune di Isola delle Femmine ha revocato la concessione
edilizia n.2 del 23 febbraio 2000, per la realizzazione di n.153 CAMERE
con vocazione turistica-ricettiva, raggruppate a schiera, su tre distinti
corpi di fabbrica, nonch la concessione edilizia di variante n.17,
rilasciata il 6 giugno 2006, per il cambio di destinazione duso delle
unit immobiliari, da turistico-ricettivo a residenziale, con la
realizzazione di una diversa distribuzione degli interni per la
definizione di n.88 unit abitative; - il parere prot. n.13337, del 6
novembre 2006, dellUTC.
In tale gravame vengono articolate le censure di: 1) Violazione e falsa
applicazione dellart. 21 nonies della legge 7 agosto 1990 n. 241.
Assoluta carenza di potere di revoca. Difetto di motivazione. 2)
Manifesta erroneit, contraddittoriet ed illogicit. Eccesso di potere
sotto il profilo dello sviamento dalla causa tipica. 3) Carenza dei
presupposti. Violazione del principio di conservazione degli effetti
giuridici. Difetto di motivazione. Erroneit manifesta. Contraddittoriet
manifesta. Eccesso di potere sotto il profilo dello sviamento dalla
causa tipica.
Sostiene parte ricorrente che limpugnato provvedimento sarebbe
stato adottato in assenza dei necessari presupposti per poter revocare
od annullare le concessioni edilizie rilasciate ed il comportamento
seguito dallamministrazione intimata sarebbe comunque
contraddittorio ed illogico.
Si costituito il Comune di Isola delle Femmine, che con memoria
ha replicato alle argomentazioni contenute nel ricorso e chiesto il suo
rigetto.
Con ordinanza cautelare n. 197/2007 questa Sezione ha in parte
sospeso lefficacia del provvedimento impugnato.
Alla pubblica udienza di discussione i procuratori delle parti hanno
insistito nelle rispettive tesi difensive ed il ricorso stato posto in
decisione.
DIRITTO
Il ricorso fondato.
Limpugnato provvedimento di revoca adottato dal Comune
di Isola delle Femmine risulta fondato sulla circostanza che la
concessione edilizia n. 2 del 23 febbraio 2000, rilasciata alla societ
ricorrente, sarebbe illegittima in quanto per la zona in considerazione
non era stato adottato alcun piano di lottizzazione, alla cui esistenza
gli strumenti urbanistici vigenti subordinavano la possibilit di
rilasciare concessioni edilizie.

370
In via derivata sarebbe illegittima anche la proroga del termine per
lultimazione dei lavori, concessa nel 2004, e peraltro affetta anche
dallautonomo vizio di derivare da una richiesta inoltrata
successivamente alla scadenza del termine originariamente accordato,
e la concessione al cambio di destinazione duso n. 17 del 6.6.2006.
Assolutamente dirimente, ai fini della definizione della presente
controversia, risulta la nota del 6.2.2007 a firma del responsabile del
III settore del Comune di Isola delleFemmine.
Con tale nota viene chiarito che, per la zona in questione, esistevano
piani particolareggiati efficaci dal maggio 1992 e scaduti nel maggio
2002.
Da tale circostanza si ricava che il 23 febbraio 2000, data in cui
stata rilasciata la concessione edilizia in favore della ricorrente, nella
zona era vigente un piano particolareggiato e quindi, contrariamente a
quanto posto a fondamento dellimpugnato provvedimento di revoca,
la concessione edilizia n. 2 del 2000 stata rilasciata nel rispetto delle
prescrizioni urbanistiche che subordinavano la possibilit di adottare
tali atti alla previa pianificazione particolareggiata.
Risulta quindi fondato il motivo articolato da parte ricorrente con il
quale si deduce lassenza dei necessari presupposti per ladottato
provvedimento di autotutela.
Appare opportuno puntualizzare che risulta illegittimo anche
lannullamento della proroga del termine di ultimazione dei lavori
oggetto delloriginaria concessione, anche qualora si ritenga che
lamministrazione abbia inteso annullare tale atto per essere
intervenuto sulla base di una richiesta non inoltrata tempestivamente.
E infatti evidente che tale proroga ha ormai esaurito i suoi effetti -
consentire il completamento dei lavori - e non si capisce, n viene
esplicitato, quale sarebbe linteresse concreto allannullamento di un
tale atto, separatamente alla caducazione degli effetti della
concessione a cui afferisce.
Ovviamente illegittimo poi lannullamento della concessione di
variante n. 17 del 6 giugno 2006, fondato sullipotizzata illegittimit
derivata di tale atto, in conseguenza dellasserita, ma non sussistente,
illegittimit della concessione n. 2 del 2000.
In conclusione il ricorso deve essere accolto e, per leffetto,annullati i
provvedimenti impugnati.
Sussistono giusti motivi per disporre la compensazione tra le parti
delle spese del giudizio.
P. Q. M.
il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia, Sezione terza,
accoglie il ricorso in epigrafe e, per leffetto, annulla i provvedimenti
impugnati.

371
Dispone la compensazione tra le parti delle spese del giudizio.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'Autorit
Amministrativa.
Cos deciso in Palermo, nella Camera di Consiglio del 23 novembre
2007

2012 18 OTTOBRE SENTENZA 5455-2012 CONDANNA AD


UN ANNO E OTTO MESI AL DIRIGENTE SALVATORE ANZA IL
PIANO ARIA REGIONE SICILIA E COPIATO LA BANDA DEI
LESTOFANTI FERRARA ABATE ANZA GALIFI CAVALLARO MESSINA MARLETTA
CASSAZIONE SALVATORE FONTANA LEGAMBIENTE GENCHI CIAMPOLILLO
TOLOMEO GIUDICE CIRINCIONE MANDALA CORSINI PELLERITO INTERLANDI
ITALCEMENTI ANTONINO DI PISA MAISANO UDIENZE 1 DICEMBRE 2011 19
LUGLIO 2012 20 GIUGNO 2013 11 NOVEMBRE 2016 WILMA ANGELA MAZARA

372
373
374
375
376
377
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379
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397
398
399
2012 23 OTTOBRE PROT 14193DIONISI INTERROGAZIONE UFFICIO
TECNICO COMUNALE ISOLA DELLE FEMMINE DINIEGHI CARINI
COSTRUZIONI Srl ALTADONNA GIUSEPPE AIELLO GIUSEPPE
GIAMBONA RITA

2012 23 OTTOBRE PROT 14192 INTERROGAZIONE CONSILIARE DIONISI


SUI 4 CANTIERI 2011 APPROVAZIONE RENDICONTO SOMME DA RESTIUTIRE
ALLA REGIONE COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE

2012 5 NOVEMBRE IL MINITRO DEGLI INTERNI CANCELLERI EMETTE


DECRETO DI SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI ISOLA
DELLE FEMMIN PER INFILTRAZIONI MAFIOSE Allegato
Al Presidente della Repubblica
Il comune di Isola delle Femmine (Palermo), i cui organi elettivi sono stati
rinnovati nelle consultazioni amministrative del 6 e 7 giugno 2009, presenta
forme di ingerenza da parte della criminalita
organizzata che compromettono la libera determinazione e
limparzialita degli organi elettivi, il buon andamento
dellamministrazione ed il funzionamento dei servizi, con grave pregiudizio
per lo stato dellordine e della sicurezza pubblica.
I contenuti di alcuni esposti trasmessi alla prefettura di Palermo ed alla
locale stazione dellArma dei Carabinieri ponevano in evidenza svariate
circostanze in base alle quali lamministrazione comunale di Isola delle
Femmine sarebbe stata soggetta allinfluenza della locale criminalita
organizzata.
In relazione a tali segnalazioni ed al fine di verificare la sussistenza di
forme di condizionamento e di infiltrazione delle locali consorterie nei
confronti degli amministratori comunali il prefetto di Palermo, con
decreto del 3 aprile 2012, ha disposto laccesso presso il suddetto comune
ai sensi dellart. 1, comma 4, del decreto legge 6 settembre 1982, n. 629,
convertito dalla legge 12 ottobre 1982, n. 726, per gli accertamenti di rito.
Allesito degli accertamenti effettuati, la commissione incaricata
dellaccesso ha depositato le proprie conclusioni, sulle
cui risultanze il prefetto di Palermo, sentito il Comitato provinciale per
lordine e la sicurezza pubblica integrato con la partecipazione del
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale
di Palermo, che si e pronunciato allunanimita, ha redatto lallegata
relazione in data 30 agosto 2012, che costituisce parte
integrante della presente proposta, in cui si da atto della sussistenza di
concreti, univoci e rilevanti elementi su collegamenti diretti ed indiretti degli
amministratori locali con la criminalita organizzata di tipo
mafioso e su forme di condizionamento degli stessi, riscontrando pertanto i
presupposti per lo scioglimento del consiglio comunale.
I lavori svolti dalla commissione dindagine hanno preso in esame,
oltre allintero andamento gestionale dellamministrazione comunale, la
cornice criminale ed il contesto ambientale ove si colloca lente locale.
Il territorio del comune di Isola delle Femmine e
contraddistinto dal controllo operato da un esponente della

400
criminalita organizzata, originario del luogo, condannato con sentenza
emessa dal G.U.P. di Palermo il 20 dicembre 2000 e divenuta
irrevocabile il 7 ottobre 2003 a 4 anni di reclusione per associazione di
tipo mafioso ai sensi dellart. 416-bis c. p. commi 1,
3, 4 e 6. In particolare la citata sentenza ha accertato lappartenenza
dello stesso allassociazione mafiosa cosa nostra con un ruolo incisivo
nellambito della famiglia mafiosa di Isola delle Femmine.
Il citato capo mafia e stato nuovamente tratto in arresto nel 2010,
nellambito di altra operazione giudiziaria, ed e tuttora detenuto. E
gravemente indiziato in relazione al reato di direzione
dellassociazione mafiosa cosa nostra quale promotore e
organizzatore delle relative attivita illecite avvalendosi della forza
intimidatrice del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento
per commettere delitti contro la vita, lincolumita, il controllo di
attivita economiche, concessioni, autorizzazioni, appalti e servizi pubblici per
intervenire sulle istituzioni e la pubblica amministrazione.
Unitamente al citato capo famiglia, nel contesto criminale che esercita
linfluenza sul territorio comunale, operano anche altri personaggi
appartenenti allorganizzazione malavitosa, di elevato spessore criminale,
con precedenti per reati associativi e considerati persone socialmente
pericolose.
L'accesso ispettivo ha consentito di individuare un insieme di
cointeressenze, relazioni e frequentazioni tra esponenti della locale famiglia
mafiosa, al cui vertice e' il citato capo mafia, con componenti
dell'apparato politico nonche' di quello burocratico. In tal modo sono stati
evidenziati quegli elementi che dimostrano la condizione
di penetrazione della locale organizzazione criminale nelle diverse sfere
della vita amministrativa dell'ente.
In particolare sono stati riscontrati legami parentali, a diversi livelli, tra
alcuni componenti della giunta e del consiglio comunale con la criminalita'
organizzata, nonche' ricorrenti ed inopportune frequentazioni.
Viene posto in evidenza come, sebbene la limitata estensione territoriale
ed limitato numero di abitanti dell'ente avrebbe dovuto consentire a coloro che
rivestono cariche pubbliche di esercitare un vaglio attento delle
dinamiche sociali e delle sfere relazionali
ponendo cosi' maggiore attenzione alle scelte politico
amministrative, i diversi personaggi politici non hanno in alcun modo
posto in essere una effettiva presa di distanza dalle locali organizzazioni
criminali.
Il comune di Isola delle Femmine e' caratterizzato da una
sostanziale continuita' amministrativa che si evince
dall'avvicendamento nei ruoli di vertice dell'ente da parte delle
stesse persone: l'attuale sindaco, al suo secondo mandato
consecutivo, aveva gia' svolto, nei mandati immediatamente precedenti
all'elezione a primo cittadino, le funzioni di vice sindaco; il sindaco eletto
nelle tornate amministrative del 1993 e 1998 ha successivamente svolto
fino al 2006, le funzioni di vice sindaco; tre degli attuali componenti della

401
giunta ed il presidente del consiglio
comunale hanno rivestito cariche politiche nella precedente consiliatura.
Le ingerenze della criminalita' nelle funzioni e nelle attivita' svolte dal
comune si sono tradotte in molteplici illegittimita', abusi, anomalie e
sviamenti dell'attivita' amministrativa volti a favorire economicamente o
sotto forma di altre utilita' persone o societa' direttamente o indirettamente
collegati ad esponenti della locale consorteria mafiosa.
E' stato rilevato che talune distorsioni gestionali dell'ente, poste in essere
in favore di soggetti vicini alla locale famiglia mafiosa, hanno radici nelle
amministrazioni avvicendatesi nel corso degli anni e si sono ripetute in
costanza dei due mandati elettorali guidati dall'attuale sindaco.
Fattori che attestano la penetrazione malavitosa sono emersi dall'analisi
delle procedure di aggiudicazione degli appalti di lavori servizi e forniture.
E' stata riscontrata la ricorrenza di quei caratteri indiziari che connotano i
sistemi di gestione illegale delle gare ad evidenza pubblica,
quali la presenza ripetuta delle medesime ditte in gare diverse
con un avvicendamento delle stesse nelle aggiudicazioni
nonche' la riferibilita' di tali aziende a cosche mafiose locali.
Piu' in particolare, la commissione d'indagine ha constatato come
l'amministrazione comunale, nel tempo, abbia costantemente
disapplicato i rigorosi dettami stabiliti per l'espletamento delle gare
pubbliche, facendo ricorso a procedure ristrette per la scelta del contraente,
procedure negoziate o a trattativa privata di cui all'art. 57 del decreto
legislativo 12 aprile 2006, n. 163 o mediante cottimo fiduciario ai sensi
dell'art. 125 del citato decreto. Il ricorso a tali procedure non era
giustificato dai necessari caratteri di urgenza ed indifferibilita' per gli specifici
casi e tanto piu'
conciliabile con le dovute precauzioni che devono connotare l'attivita' di
un comune che si trova ad operare in un territorio notoriamente
contraddistinto da interferenze illecite.
Gravi e persistenti anomalie hanno interessato le procedure di affidamento di
lavori mediante appalto pubblico. E' risultato infatti che in alcuni casi
l'amministrazione ha frazionato gli importi dei lavori; con tali modalita'
operative e' stato possibile eludere le puntuali disposizioni in materia.
In altre procedure e' stata applicata la normativa sulla
fornitura di beni, mentre si sarebbe dovuto applicare quella concernente
la prestazione di opere.
E' emblematico di uno sviamento dell'attivita' amministrativa il frequente
ricorso alla procedura del cottimo fiduciario, connotato da anomalie per la
riscontrata mancata adozione del regolamento sulle
modalita' di affidamento di lavori pubblici mediante cottimo fiduciario e
la mancata adozione del relativo albo delle imprese di fiducia.
L'assenza di tali strumenti organizzativi ha fatto si' che il comune di Isola
delle Femmine, per l'espletamento delle gare di affidamento dei lavori da
eseguire, adottasse procedure in contrasto con i principi di trasparenza,
rotazione e parita' di trattamento e comunque non
in linea con le disposizioni contenute nel citato decreto legislativo n.
163/2006.

402
La relazione prefettizia ha messo in rilievo che il complessivo quadro delle
evidenziate anomalie e irregolarita' poste in essere nel corso delle due
ultime consiliature guidate, sempre dallo stesso
primo cittadino, e' la dimostrazione di come l'infiltrazione criminale abbia
condizionato l'azione dell'amministrazione comunale.
Nello specifico tale condizionamento e' rilevabile dalle seguenti iniziative
dell'ente.
E' il caso della procedura concernente i lavori di collegamento
del sistema fognario comunale ad un depuratore consortile. In particolare
e' stato verificato che sulle buste pervenute al comune e contenenti
le offerte delle ditte interessate non veniva posto l'orario di arrivo, non
consentendo in tal modo di' adottare il criterio
secondo cui le varie offerte dovevano essere ordinate
progressivamente. La societa' vincitrice doveva inoltre essere esclusa
atteso che la documentazione dalla stessa depositata e' risultata
insufficiente rispetto a quanto previsto dal disciplinare di gara, non avendo
prodotto la stessa societa' ne' la cauzione
provvisoria ne' idonea documentazione comprovante il prescritto
versamento all'autorita' per la vigilanza sui lavori pubblici.
Le diverse irregolarita' riscontrate, sia sotto il profilo
sostanziale sia sotto il profilo formale, attestano l'avvenuta penetrazione
della criminalita' nell'ente per il fatto che la gara in esame si e' conclusa
proprio con l'aggiudicazione dei lavori ad una
societa' che presenta forti elementi di controindicazione
L'amministratore unico della stessa e' uno stretto congiunto di un soggetto
tratto in arresto per il reato di associazione mafiosa e la medesima societa',
nell'ambito delle relative indagini giudiziarie, e' stata sottoposta a
perquisizione.
Ulteriori anomalie hanno contraddistinto la fase di esecuzione dei lavori ed
in particolare l'affidamento in subappalto di parte degli stessi ad una ditta
riconducibile alla locale famiglia mafiosa.
La commissione d'indagine ha posto in rilievo che in occasione
dell'autorizzazione del sub appalto in questione la prefettura di Palermo
aveva rappresentato al comune di Isola delle Femmine gli aspetti di
controindicazione del subappalto in argomento, atteso che in occasione
dell'istruttoria svolta per un'altra procedura di gara nei
confronti della stessa ditta era stata emessa interdittiva antimafia.
Inoltre, da parte della prefettura, era stato fatto presente all'ente locale
che se avesse aderito al protocollo di legalita', la procedura di subappalto in
esame sarebbe rientrata in quelle per cui sarebbe stato obbligatorio effettuare
la verifica antimafia, con il conseguente effetto che la societa' in questione
non avrebbe potutoessere affidataria del sub appalto.
La mancanza di controlli da parte dell'ente nella fase di esecuzione
delle opere ha tra l'altro favorito un ripetuto ed illegittimo ricorso alla
stipula di subappalti, affidati a diverse societa', per un importo
complessivamente superiore al limite del 30% del valore
dell'appalto, in contrasto con quanto previsto dalla normativa di settore.

403
Concorre a delineare il quadro di cointeressenze sussistenti tra
amministrazione e locale criminalita' l'esame della procedura concernente
i lavori di ristrutturazione approdo e movimentazione della zona destinata ai
pescatori nel porto di Isola delle Femmine,
caratterizzata da distorsioni ed irregolarita' che assumono particolare
rilievo in ragione della contiguita' ad ambienti mafiosi dei vertici della societa'
che si e' aggiudicata l'appalto.
L'amministratore unico e' figlio di un esponente della locale
organizzazione mafiosa, condannato con sentenza del Tribunale di Palermo
del 20 luglio 2000 perche' indiziato del reato di cui all'art. 416-bis per
aver concorso con altre persone, in qualita' di titolare di impresa operante nel
settore edile, alle attivita' ed al perseguimento degli scopi dell'associazione
mafiosa denominata cosa nostra.
Le risultanze investigative avevano evidenziato che lo stesso,
unitamente ad altri, aveva consentito che soggetti collegati
all'organizzazione cosa nostra si aggiudicassero i lavori
commissionati da un'amministrazione comunale della provincia di Palermo
attraverso la previa consegna, ai titolari delle imprese concorrenti, delle
buste contenenti le offerte presentate dalle ditte partecipanti alle varie gare di
appalto, in modo tale da pilotare l'esito finale delle stesse.
Nel senso della evidenziata continuita' amministrativa si e' rivelato anche
l'esame della procedura per l'appalto di manutenzione delle fognature e
caditoie, servizio che, a seguito della rinuncia da parte della ditta che si era
aggiudicata la gara, e' stato affidato ad una societa' che presenta gravi forme
di controindicazione.
Detto aspetto e' connesso alla circostanza che la stessa societa' risulta
collegata ad altra azienda operante nello stesso settore d'attivita' e
che i proprietari e gli amministratori delle due societa' presentano stretti
legami parentali con esponenti di rilievo della locale criminalita' organizzata.
Questi ultimi, nel passato, hanno favorito
la latitanza di soggetti criminali di primissimo rilievo ed inoltre uno di detti
esponenti e' stato condannato per reati associativi.
Il gruppo familiare in argomento, peraltro, ha partecipato ad
iniziative di costruzioni edili unitamente ad altri soggetti controindicati.
L'organo ispettivo ha posto in rilievo come il comune di Isola delle
Femmine, nel corso degli anni, abbia frequentemente affidato alla predetta
societa' una ripetuta serie di lavori pubblici facendo ricorso a ordinanze
sindacali di intervento straordinario o a gare informali a trattativa privata. Gli
evidenziati, ripetuti affidamenti portano a ritenere fondatamente che la societa'
in questione sia una vera e propria fiduciaria del comune di Isola delle
Femmine.
In tale contesto le iniziative per la diffusione della legalita' intraprese
dall'amministrazione comunale sono apparse piu' che altro come mere
operazione di facciata atteso che, come evidenziato, diversi settori del
comune si sono rivelati soggetti a gravi forme di condizionamento e solamente
il 27 febbraio 2012 l'ente ha aderito al protocollo di legalita' Carlo Alberto
Dalla Chiesa.

404
Anche le procedure analizzate nel settore urbanistica e territorio
hanno evidenziato i caratteri di una sostanziale linea di continuita' con le
modalita' operative adottate dalle amministrazioni succedutesi negli anni
precedenti.
Significativo in tal senso si e' rivelato l'esame di alcune
concessioni edilizie connotate da favoritismi ed anomale
cointeressenze. Al riguardo giova sottolineare che il comune di Isola delle
Femmine e' sottoposto ad una serie di vincoli di diversa natura,
archeologici, idrogeologici e sismici, per cui ogni procedura avrebbe dovuto
essere piu' rigorosa e maggiormente rispettosa delle varie normative di
settore.
L'iter per l'approvazione del piano regolatore generale, avviato dal comune
verso la meta' degli anni '90, si e' rilevato farraginoso e caratterizzato da
un'estrema lentezza. Il Piano e' stato adottato
solo nell'agosto dell'anno 2007 nel corso del primo mandato dell'attuale
sindaco. La procedura volta all'approvazione definitiva del nuovo strumento
urbanistico, tuttavia, non puo' ritenersi ancora
conclusa. L'insieme di tali circostanze, che hanno consentito all'ente di
continuare ad avvalersi di strumenti non adeguati alle
esigenze del territorio, si sono rivelate un utile mezzo per
agevolare gli interessi economici di soggetti riconducibili ad ambienti
controindicati.
Emblematica in tal senso e' la vicenda relativa ad una concessione
edilizia per la realizzazione di tre ville unifamiliari, rilasciata proprio in
prossimita' della tornata elettorale che ha visto nuovamente eletto l'attuale
sindaco.
A seguito di un esposto, il locale comando Carabinieri richiedeva al
competente ufficio della Regione una verifica della concessione in
esame. Tale organo, all'esito dell'accertamento esperito,
rappresentava che la concessione doveva ritenersi illegittima per mancanza
dei presupposti richiesti dalla normativa di settore.
Lo sviamento dell'attivita' amministrativa e l'attitudine ad operare in
violazione dei principi di legalita' risulta evidente ove si consideri che
l'amministrazione comunale, pervicacemente, decideva
di non modificare in alcuna parte i contenuti della suddetta concessione
pur a fronte di un secondo intervento della Regione che
confermava l'illegittimita' del provvedimento ed evidenziava la competenza
del comune all'annullamento dell'atto.
Tali illegalita' procedurali sono risultate funzionali ad
assecondare interessi illegali in quanto i beneficiari della concessione in
argomento sono stretti congiunti di un esponente di spicco della locale
famiglia mafiosa, di professione costruttore, che risulta aver avuto
partecipazioni societarie con soggetti colpiti da provvedimenti giudiziari per
associazione di tipo mafioso.
Ulteriori anomalie sono emerse dall'esame di un'altra concessione edilizia
per la mancanza dei presupposti per il rilascio della concessione stessa;
l'indagine ispettiva

405
ha inoltre evidenziato la mancata riscossione, da parte dell'ente, degli
oneri di urbanizzazione e dei costi di costruzione.
Tale procedura era stata avviata sin dal 2001 dai precedenti proprietari
del fondo che, dopo una lunga e complessa vicenda
amministrativa, protrattasi per anni con gli uffici comunali, vendevano
l'area ad una ditta la cui riconducibilita' ad ambienti controindicati era nota
ai competenti uffici comunali. Tale societa' solo dopo pochi mesi dalla
richiesta di voltura della pratica in esame otteneva il rilascio del
provvedimento richiesto.
Ulteriori aspetti emblematici della complessiva vicenda sono rinvenibili
nella circostanza che, solo a seguito di un'operazione di polizia e del connesso
arresto di uno stretto congiunto del socio amministratore della suddetta
societa', il responsabile dell'ufficio tecnico comunale chiedeva alla
locale procura della Repubblica ed alla prefettura di Palermo di conoscere se
la societa' a cui favore era stata
rilasciata la concessione edilizia fosse riconducibile all'esponente della
criminalita' tratto in arresto.
La commissione d'indagine al riguardo ha posto in evidenza, anche
in questo caso, l'assenza di controlli e verifiche da parte dell'ente,
atteso che elementi di controindicazione sulla societa' in argomento erano gia'
da tempo a disposizione del comune di Isola delle Femmine in quanto
la stessa prefettura aveva in precedenza segnalato, in occasione di altra
procedura, i rapporti esistenti tra il soggetto tratto in arresto
e la famiglia titolare delle quote sociali a cui era stata rilasciata la
concessione edilizia.
Significativi elementi di cointeressenze tra criminalita'
organizzata ed amministratori comunali emergono altresi' dalla
circostanza che alla votazione di talune delibere concernenti l'assetto
urbanistico ha partecipato anche il consigliere comunale che, poco
tempo dopo la votazione delle stesse, ha redatto in qualita' di tecnico
incaricato dalla societa' proprietaria dell'aera la relazione finale per
l'adeguamento del progetto di costruzione relativo alla concessione in
argomento.
Illegittimita' hanno caratterizzato anche la complessa procedura, protrattasi
per anni,concernente il rilascio di una concessione per l'ampliamento di un
esercizio commerciale il cui titolare e' uno stretto congiunto del locale capo
mafia.
Come ampiamente riportato nella relazione redatta dalla
commissione d'indagine, l'analisi del complessivo iter istruttorio connesso al
rilascio di tale concessione, le diverse autorizzazioni nel tempo rilasciate, le
date delle protocollazioni e la tempistica per l'evasione delle relative
istruttorie hanno posto in rilievo una serie di
anomalie e irregolarita', fortemente indicative di uno
sviamento dell'attivita' amministrativa. L'organo ispettivo ha evidenziato
come il mancato rispetto degli adempimenti previsti per legge e l'assenza
di un'attivita' di controllo, attivata solo a seguito
di esposti, si sono risolti in favore degli interessi economici di ambienti
mafiosi.

406
Ulteriori criticita' che contribuiscono a definire la situazione di
precarieta' dell'ente locale e la diffusa illegalita' hanno interessato il
settore finanziario contabile.
E' stata posta in rilievo la sussistenza di una rilevante evasione
tributaria nei confronti della quale l'amministrazione, negli anni, non ha
posto in essere un'efficace azione di contrasto ne' una decisa attivita' per il
recupero dei tributi.
Il verificarsi di tali criticita' sono anche da ascriversi alla cattiva gestione,
con condotte di rilevanza penale, posta in essere
dalla societa' alla quale era stato affidato il servizio di riscossione dei
ruoli di competenza comunale.
Come emerso nel corso dell'accesso ispettivo tale societa' non solo ha
omesso di riversare quanto aveva riscosso ma, nonostante l'avvenuta
rescissione del contratto, si e' anche rifiutata di restituire al comune la
relativa documentazione.
Le accertate anomalie in materia di imposizione e riscossione tributaria
sono un segnale evidente dell'incapacita' o della mancanza
di volonta' dell'amministrazione eletta di dettare indirizzi e attuare
adeguate strategie di vigilanza e controllo in un settore di vitale importanza
per la sana gestione dell'ente locale, settore nel quale invece la commissione
d'indagine ha accertato il sussistere di atteggiamenti
omissivi, se non addirittura compiacenti, a tutto vantaggio di interessi
riconducibili ad ambienti controindicati.
Emblematiche in tal senso sono le verifiche effettuate dalla commissione
d'indagine su un progetto, approvato con delibera di giunta del 2010, che si
proponeva di accertare e recuperare i tributi locali evasi negli ultimi cinque
anni.
In effetti la preannunciata azione di recupero non e' stata intrapresa.
L'organo ispettivo ha infatti svolto un accertamento su un campione di
contribuenti appartenenti a nuclei familiari legati o riconducibili alla criminalita'
organizzata e l'esito dell'analisi ha evidenziato, con riferimento a tale
campione, che la percentuale di tributi non versata, rispetto a quanto
accertato ed iscritto a ruolo, e' pari all'89%.
L'amministrazione pertanto non solo non ha posto in essere le opportune
verifiche e iniziative per una corretta gestione delleentrate
ma con la propria condotta ha, di fatto, favorito il concretizzarsi di una
situazione in cui il tasso di evasione fiscale risulta piu' elevato
con riferimento ai soggetti riconducibili o appartenenti a famiglie mafiose.
Tale stato di cose ha prodotto una grave criticita' finanziaria
dell'ente locale ed inoltre il mancato recupero delle entrate tributarie ha
precluso l'utilizzo di dette risorse per iniziative e servizi in favore della
collettivita'.
Ulteriori illegittimita' e comunque il mancato rispetto dei
principi di legalita' hanno interessato l'attivita' svolta dal servizio
economato, gestito di fatto da un dipendente comunale, sebbene lo stesso
non fosse preposto al servizio. Gli accertamenti
effettuati hanno consentito di verificare difformita' ed irregolarita' in
specie per quanto attiene i criteri di scelta dei fornitori.

407
Piu' in particolare nell'ambito di tale servizio, nel periodo di tempo preso in
esame, sono state effettuate spese di rappresentanza
avvalendosi sempre dello stesso fornitore, vicino ad ambienti
controindicati, che e' risultato essere lo stesso soggetto nei confronti del
quale, come accertato dalla commissione d'indagine,
l'ente comunale ha rilasciato la gia' citata concessione per
occupazione di suolo pubblico caratterizzata da ripetute irregolarita'.
Le vicende analiticamente esaminate e dettagliatamente riferite nella
relazione del Prefetto di Palermo denotano una serie di condizionamenti
nell'amministrazione comunale di Isola delle Femmine che, disattendendo ogni
principio di buon andamento, imparzialita' e trasparenza, hanno compromesso
il regolare funzionamento dei servizi con grave pregiudizio degli interessi
pubblici.
Ritengo pertanto che ricorrano le condizioni per l'adozione del
provvedimento di scioglimento del consiglio comunale di Isola delle Femmine
(Palermo) ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
In relazione alla presenza ed all'estensione dell'influenza
criminale, si rende necessario che la durata della gestione
commissariale sia determinata in diciotto mesi.
Roma, 5 novembre 2012
Il Ministro dell'interno: Cancellieri

2012 20 NOVEMBRE DISCARICA EX SISTEMA AUGUSTA IN COMUNE


DI LENTINI 21 APRILE 2012 AIA DDG 649 DEL 20 NOVEMBRE 2012 18
LUGLIO 2014 OPERAZIONE TERRA MIA 10308 2011 7485 2011 CANNOVA
ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE CANNOVA ARCHITETTO GIANFRANCO
7485 11 10308 11 ORDINANZA CANNOVA PROTO FRATELLI SODANO
ASSESSORATO TERRITORIO AMBIENTE ANTONIOLI GIUSEPPE OIKOS
MAZZARRA S ANDREA DOMENICO PROTO SODANO NICOL SODANO
CALOGERO PADUANO VALERIA SOAMBIENTE MARIELLA LO BELLO MARIO
MOTTA SANTANASTASIA GULLO LUPO

2012 21 NOVEMBRE COMMISSIONE PARCHIMETRI MAGGIORE


CROCE DETERMINA 66 LIQUIDAZIONE FATTURA 14 MILA 520
EURO NOLEGGIO POSA IN OPERA MANUTENZIONE SCASSAMENTO
RENDICONTAZIONE INCASSI ATTIVAZIONE 11 PEGASO SERVIZI
TERMINI IMERESE

2012 31 12 COMMISSIONE STRAORDINARIA DEBITI FUORI BILANCIO


RISULTANO ESSERE PARI A 729.905,17. La Sezione di controllo della Corte
dei Conti ha sollevato motivi di preoccupazione per questa situazione (giusta
deliberazione n. 174/2014/PRSP del 1 ottobre 2014)

2013 2011 PROC PEN 9443 2011 CIAMPOLILLO CUTINO PM LAURA


VACCARO GIP MICHELE ALAJMO) FALCONE OPPOSIZIONE
ARCHIVIAZIONE RAPPORTO CARABINIERI MARESCIALLO LA GAMBA TESTI

408
MASSA RAPPA ROCCO BOLOGNA STEFANO MANNINO CARUSO VIGILI URBANI
CONTRO QUERELA CUTINO

2013 6 FEBBRAIO COMMISSIONE STRAORDINARIA USTICANO UTC


DETERMINA 10 3 SETTORE pagamento diretto dellindennit di
espropriazione e di occupazione temporanea degli immobili occorsi per i lavori
di prolungamento e sistemazione della via Di Maggio sino al corso Italia e
relative opere connesse. Ditta Scala Venera, Cataldo Orazio Enrico e Cataldo
Maria 1997 11 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO Ordinanza Sindacale n.
49 del 11/09/1997 con la quale stato disposto il deposito presso la
CC.DD.PP. della tesoreria Provinciale di Palermo per conto del Comune di Isola
delle Femmine, le indennit definitive di espropriazione e di occupazione
temporanea spettanti ai sigg.ri Scala Venera ved. Cataldo nata ad Isola delle
Femmine il 24/01/1932 codice fiscale SCL VNR 32A64 E350O, Cataldo Orazio
Enrico nato a Palermo il 22/01/1960 codice fiscale CTL RNR 60A22 G273A e
Cataldo Maria nata a Palermo il 29/03/1966 codice fiscale CTL MRA 66C69
G273W, della somma complessiva di 4.452.000 pari ad 2.299,26 quali
proprietari dell'immobile catastato terreni di Isola delle Femmine al foglio di
mappa n. 5 partt. 447, 449 e 147; 1993 18 NOVEMBRE BOLOGNA
SINDACO deliberazione di G.C. n. 364 del 18/11/1993 riscontrata legittima
dal Co.Re.Co. nella seduta del 16/12/1993 con dec. N. 445, con la quale
stato approvato il piano particellare di esproprio che prevede la
rideterminazione dell'indennit provvisoria di espropriazione in conformit
all'art. 5/bis della L. 359/92 per l'importo di 11.622.000, nonch la somma di
4.760.000 per le competenze tecniche relative al completamento delle
procedure espropriative delle aree interessate dai lavori, il cui incarico stato
affidato al p.a. Giovanni Paleologo con delibera G.C. n. 365/93; 1992 7
LUGLIO MANNINO SINDACO STEFANO BOLOGNA CAPOGRUPPO TORRE
deliberazione di G.M. n. 215 del 07/07/1992 riscontrata legittima dalla C.P.C.
di Palermo nella seduta del 28/08/1992 con Dec. N. 37788/43144, stato
approvato il progetto dei lavori di prolungamento e sistemazione di via Di
Maggio fino al Corso Italia e relative opere connesse dell'importo
complessivo di 50.078.231, di cui 27.615.005 per lavori a base d'asta e
22.463.226 per somme a disposizione dell'amministrazione e tra questi
16.908.625 per espropriazione terreni, imputando la somma sul capitolo 2905
"spese per lavori pubblici finanziate con gli oneri di urbanizzazione"del bilancio
1992. COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE
Provincia di Palermo
DETERMINAZIONE DEL CAPO DEL SETTORE 3 - TECNICO-URBANISTICO
N. 10 DEL 06/02/2013
Oggetto: integrazione alla determina n. 7 del 24/01/2013 del responsabile del
settore III - pagamento diretto dellindennit di espropriazione e di
occupazione temporanea degli immobili occorsi per i lavori di prolungamento e
sistemazione della via Di Maggio sino al corso Italia e relative opere connesse.
Ditta Scala Venera, Cataldo Orazio Enrico e Cataldo Maria Vista la
determinazione del responsabile del settore III n. 7 del 24/01/2013, con la
quale stato disposto il pagamento dell'indennit di espropriazione e di

409
occupazione temporanea degli immobili occorsi per i lavori di prolungamento e
sistemazione della via Di Maggio sino al corso Italia e relative opere connesse
ai sigg.ri Scala Venera, Cataldo Orazio Enrico e Cataldo Maria;
vista la dichiarazione di successione n. 12 vol. 293 del 25/10/2005 prodotta
dalla ditta con nota prot. 12184 del 18/09/2012, dalla quale risulta che i sigg.ri
ri Scala Venera nata ad Isola delle Femmine il 24/01/1932 codice fiscale SCL
VNR 32A64 E350O, Cataldo Orazio Enrico nato a Palermo il 22/01/1960 codice
fiscale CTL RNR 60A22 G273A e Cataldo Maria nata a Palermo il 29/03/1966
codice fiscale CTL MRA 66C69 G273W, sono gli eredi del defunto Scala
Giuseppe nato a Isola delle Femmnie il 10/05/1917 e deceduto in Isola delle
Femmine il 30/12/1991;
visto il certificato ipotecario prodotto dalla ditta in data 14/12/2012 prot.
16643 rilasciato dall'Agenzia delle Entrate (prot. 178908 del 12/12/2012) dal
quale risulta che gli eredi sono proprietari per la quota di 1/3 ciascuno;
del Vista la deliberazione di G.M. n. 215 del 07/07/1992 riscontrata legittima
dalla C.P.C. di Palermo nella seduta del 28/08/1992 con Dec. N. 37788/43144,
stato approvato il progetto dei lavori di prolungamento e sistemazione di via
Di Maggio fino al Corso Italia e relative opere connesse dell'importo
complessivo di 50.078.231, di cui 27.615.005 per lavori a base d'asta e
22.463.226 per somme a disposizione dell'amministrazione e tra questi
16.908.625 per espropriazione terreni, imputando la somma sul capitolo 2905
"spese per lavori pubblici finanziate con gli oneri di urbanizzazione"del bilancio
1992. Vista la deliberazione di G.C. n. 364 del 18/11/1993 riscontrata legittima
dal Co.Re.Co. nella seduta del 16/12/1993 con dec. N. 445, con la quale
stato approvato il piano particellare di esproprio che prevede la
rideterminazione dell'indennit provvisoria di espropriazione in conformit
all'art. 5/bis della L. 359/92 per l'importo di 11.622.000, nonch la somma di
4.760.000 per le competenze tecniche relative al completamento delle
procedure espropriative delle aree interessate dai lavori, il cui incarico stato
affidato al p.a. Giovanni Paleologo con delibera G.C. n. 365/93;
vista l'Ordinanza Sindacale n. 49 del 11/09/1997 con la quale stato disposto
il deposito presso la CC.DD.PP. della tesoreria Provinciale di Palermo per conto
del Comune di Isola delle Femmine, le indennit definitive di espropriazione e
di occupazione temporanea spettanti ai sigg.ri Scala Venera ved. Cataldo nata
ad Isola delle Femmine il 24/01/1932 codice fiscale SCL VNR 32A64 E350O,
Cataldo Orazio Enrico nato a Palermo il 22/01/1960 codice fiscale CTL RNR
60A22 G273A e Cataldo Maria nata a Palermo il 29/03/1966 codice fiscale CTL
MRA 66C69 G273W, della somma complessiva di 4.452.000 pari ad
2.299,26 quali proprietari dell'immobile catastato terreni di Isola delle
Femmine al foglio di mappa n. 5 partt. 447, 449 e 147;
vista la quietanza n. 131 del 27/03/1998 di deposito presso la tesoreria
provinciale dello stato della somma di 3 4.452.000 in favore delle ditte sopra
richiamate, quale indennit definitiva di esproprio ed occupazione temporanea
occorsa per i lavori di sistemazione di via Di Maggio fino a Corso Italia ed opere
connesse;
considerato che dagli atti di ufficio e dalla richiesta inoltrata dalla ditta in data
18/09/2012 al prot. 12184, non risulta liquidata la spettante indennit di
espropriazione ed occupazione temporanea;

410
Ritenuto, visti gli atti di ufficio, di potere procedere alla liquidazione
dell'indennit;
vista l'integrazione spontanea della ditta del 08/10/2012 prot. 13268 con la
quale vengono trasmessi gli atti di propriet e i certificati di assenza ipotecaria;
vista la richiesta di integrazione documentale dell'Ufficio prot. 13882 del
17/10/2012 alla quale la ditta ha ottemperato in data 14/12/2012 con nota
prot. 16643 integrando il certificato speciale ipotecario ventennale
comprovante l'assenza di ipoteche sulle particelle per le quali stato richiesto
il pagamento dell'indennit di esproprio;
vista la vigente normativa in materia;
vista la legge n. 2359 del 25/06/1865;
vista la legge n. 865 del 22/10/1971;
vista la legge regionale n. 01 del 03/01/1978;
vista la legge regionale n. 35 del 10/08/1978;
vista la legge n. 413 del 31/12/1991, art. 11, abrogato e sostituito dall'art. 58
comma 1 n. 131 del D.P.R. 327/2001;
visti i commi 1 e 2 del D.P.R. 327/2001 e considerato che il comma 2 stabilisce
"il soggetto che corrisponde la somma opera la ritenuta nella misura del venti
per cento, a titolo di imposta";
vista la legge n. 359 del 08/08/1992 art. 5 bis;
vista la legge n. 127 del 15/05/1997;
vista la legge regionale n. 23 del 07/09/1998;
determina di svincolare le somme depositata presso la CC.DD.PP. della
tesoreria Provinciale di Palermo per conto del Comune di Isola delle Femmine,
relative alle indennit definitive di espropriazione e di occupazione temporanea
spettanti ai sigg.ri Scala Venera ved. Cataldo nata ad Isola delle Femmine il
24/01/1932 codice fiscale SCL VNR 32A64 E350O, Cataldo Orazio Enrico nato a
Palermo il 22/01/1960 codice fiscale CTL RNR 60A22 G273A e Cataldo Maria
nata a Palermo il 29/03/1966 codice fiscale CTL MRA 66C69 G273W, per la
somma complessiva di 4.452.000 pari ad 2.299,26 per le particelle censiti
presso Il N.C.T. del Comune di Isola delle Femmine al foglio di mappa n. 5
partt. 447, 449 e 147 per le quote di 1/3 ciascuno

Il responsabile del settore Ing. Francesca Usticano

2013 27 FEBBRAIO CONCESSIONE EDILIZIA 4 DE FRANCHIS


GIROLAMO FOGLIO 3 PARTICELLA 2550 OCCUPATA DA INGEGNERE
SANSONE VINCENZO VIA DEI SARACENI USTICANO FRANCESCA 2013 27
FEBBRAIO LICENZA EDILIZIA N 4 DE FRANCHIS GIROLAMO F. 3 p.lla n. 2550
LA STESSA PARTICELLA DI SANSONE VINCENZO TROMINO ; 191.13 conc. ed.
n.4 - utc IL RESPONSABILE DEL III SETTORE U.T.C.
CONCESSIONE EDILIZIA N. 04 DEL 27/02/2013
(Pratica edilizia n. 13/2010 e n. 25/2011, C.E. n. 09 del 25/05/2011)
************
Vista la richiesta presentata in data 19/10/2012 p.llo n. 14052 dal Sig. De
Franchis Girolamo, nato a Palermo il 12/02/1967, C.F.: PRNGPP65R05G273A,
per il rinnovo della concessione edilizia n 09 rilasciata in data 25/05/2011 per
la realizzazione di un fabbricato per civile abitazione a due elevazioni fuori

411
terra oltre piano cantinato sul lotto di terreno censito in catasto al F. 3 p.lla n.
2550;
Considerato che la succitata concessione edilizia non stata attivata con la
comunicazione di inizio lavori entro un anno dalla data del rilascio, come
prescritto dallart. 36 della L.r. 71/78 secondo cui Le concessioni relative a
singoli edifici non possono avere validit complessiva superiore a tre anni dall'
inizio dei lavori, che devono comunque essere iniziati entro un anno dal rilascio
della concessione. (.). Qualora entro i termini suddetti i lavori non siano stati
iniziati o ultimati, il concessionario deve richiedere una nuova concessione per
cui si intende decaduta;
Considerato che dalla data del rilascio della concessione edilizia sino alla data
odierna non sono sopravvenute modifiche alle vigenti norme o PRG che
regolamentano ledificazione nellarea oggetto di intervento;
Considerato che per il rilascio della concessione edilizia gli oneri concessori
sono stati determinati
secondo la determina n14 del 13.06.2010;
Considerato che dovuto laggiornamento degli oneri concessori secondo
lultima determina del III settore n 27 del 28.12.2011;
Vista la determina n. 6 del 24/01/2013 per l'importo del contributo di
costruzione relativo all'intervento di realizzazione di un fabbricato per civile
abitazione a due livelli f.t. oltre piano cantinato sul lotto di terreno identificato
in catasto al f. 3, p.lla n. 2550, che viene determinato nella misura
complessiva di 16,062,41 di cui: 7,382,34 per oneri di urbanizzazione
(primaria e secondaria) ed 8.680,07 per contibuto commisurato al costo di
costruzione;
Vista la nuova polizza fideiussoria 2013/50/2247046 rilasciata dalla reale
Mutua Assicurazioni a garanzia dell' importo di 6,076,05 residuo del costo di
costruzione con scadenza 07/04/2017;
Vista la nuova polizza fideiussoria 2013/50/2247041 rilasciata dalla reale
Mutua Assicurazioni a garanzia dell' importo di 5,905,87 residuo degli Oneri
di Urbanizzazione con scadenza 07/02/2015;
Visto il Bonifico della Monte dei Paschi di Siena effettuato per 317,75 in data
13/02/2013 a favore di Banca Nuova spa Isola delle Femmine, per rinnovo
concessione edilizia integrazione 1 rata costo di costruzione c.r.o.
17403729705;
Visto il Bonifico della Monte dei Paschi di Siena effettuato per 84,37 in data
13/02/2013a favore di Banca Nuova spa Isola delle Femmine per rinnovo
concessione edilizia integrazione 1 rata oneri di urbanizzazione
c.r.o.17283790607;
Visto il PRG approvato con DA n. 121 del 24/03/1983 i cui vincoli preordinati
lespropriazione sono scaduti;
Visto il Piano Particolareggiato approvato con D.C.C. n 127 del 07.08.1990 e
scaduto in data 14.05.2002 per decorrenza del termine decennale di validit
decorrente dal riscontro di legittimit della deliberazione di approvazione;
Vista la circolare del Territorio ed Ambiente n 02/1994;
Vista la L. 241/1990 e ss.mm.ii. art. 7,8 e 10 bis;
Vista la L.r. 10/1991 e ss.mm.ii., articoli 8,9 e 11 bis;
Visti gli articoli n. 14 e 36 della L.R. 71/1978;

412
RINNOVA
al signor De Franchis Girolamo, nato a Palermo il 12/02/1967,
c.f.:DFRGLM67B12G273R, la concessione edilizia n 09 del 25/05/2011 con
decorrenza dalla data del rilascio della presente.
Il rinnovo della Concessione Edilizia n09/2011 viene rilasciata in conformit al
suo progetto allegato che forma parte integrante e sostanziale del presente
provvedimento, e sotto losservanza dei regolamenti comunali di edilizia e di
igiene e di tutte le disposizioni vigenti, nonch delle prescrizioni di cui ai citati
nulla osta e pareri.
I lavori dovranno essere iniziati ed ultimati entro i termini massimi di cui
all'art.4 della citata Legge n.10 del 28/01/1977 e all'art.36 della Legge
Regionale n. 71 del 27/12/1978, ovvero linizio dei lavori entro un anno dalla
data del presente rinnovo e la fine dei lavori entro tre anni dalla comunicazione
di inizio lavori.
Inoltre, in base all'art. 3, comma 8, lettera b) bis e b) ter del D.lgs n.
494/1996, come modificato dal D.L.gs n. 27612003, unitamente alla
comunicazione di inizio lavori la Ditta dovr produrre il "documento unico di
regolarit contributiva" (Mod. DURC), dell'impresa esecutrice dei lavori,
documento che dovr essere ripresentato a fine lavori.
Contestualmente alla comunicazione di fine lavori la Ditta Concessionaria dovr
esibire l'attestazione sull'effettiva esecuzione del servizio di smaltimento degli
sfabbricidi derivanti dai lavori eseguiti e la discarica o centro di recupero o
stoccaggio presso la quale stato conferito;
Si fa presente che "entro quindici giorni dall'ultimazione dei lavori di finitura
dell'intervento, il titolare del provvedimento concessorio", tenuto a
presentare la domanda per il rilascio del certificato di agibilit ai sensi degli
artt. 24 e 25 del DPR n. 380/2001.
Il Responsabile del III Settore UTC
Ing. Francesca Usticano
SI CERTIFICA
Su conforme relazione del messo comunale, che la presente concessione
stata pubblicata allalbo pretorio, ai sensi dellart. 37 della L.R. 71/78 per 15
giorni consecutivi, dal .. al ... e che contro la stessa
.. sono stati presentati opposizioni o reclami.
Isola delle Femmine, . Il Segretario Comunale
D.ssa Sonia Acquado

2013 28 FEBBRAIO RICORSO AL T.A.R. N. 00313 2013 REG RIC


00470/2013 REG.PROV.COLL. PORTOBELLO CUTINO RISO PALAZZOTTO
ANNULLAMENTO DECRETO DI SCIOLIMENTO C.C. ISOLA DELLE FEMMINE DEL
MINISTRO 2013 24 APRILE UDIENZA SCIOGLIMENTO CONSIGLIO COMUNALE
ISOLA DELLE FEMMINE DEL 12 NOVEMBRE 2012 TAR ROMA SEZIONE 1
NUMERO 201302889 PORTOBELLO CUTINO RISO PALAZZOTO..
ANNULLAMENTO DEL D.P.R. DEL 12.11.2012 CON IL QUALE STATO
DISPOSTO LO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI ISOLA DELLE
FEMMINE PER LA DURATA DI 18 MESI, AI SENSI DELL'ART. 143 DEL D.L.VO
18.08.2000, N. 267, CON L'AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DELL'ENTE AD
UNA COMMISSIONE STRAORDINARIA. RIASSUNZIONE (ORD. COLL. N.

413
470/2013 DEL TAR PER LA SICILIA - PALERMO, SEZIONE PRIMA, RIC. N.
313/2013) NGR 201302989 SEZIONE 1DATA DEPOSITO 29.03.2013 RITO
ABBREVIATO (EX ART 119 C.P.A.) UDIENZA 24 APRILE 2013 CAMERA DI
CONSIGLIO RINVIATO AL MERITO BOTTIGLIERI GIUDIZIO CAUTELARE
N. 00470/2013 REG.PROV.COLL.
N. 00313/2013 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia
(Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
ORDINANZA
sul ricorso numero di registro generale 313 del 2013, proposto da:
Portobello Gaspare, Palazzotto Salvatore, Aiello Paolo, Cutino Marcello, Riso
Napoleone, Aiello Maria Francesca, Battaglia Rosalia, Guttadauro Giovan
Battista, Lucido Salvatore, Peloso Alberto,
tutti rappresentati e difesi dall'avv. Diego Marcello Fecarotti, con domicilio
eletto presso il predetto difensore in Palermo, via Libert n. 171;
contro
Presidenza della Repubblica, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero
dell'Interno, Prefettura di Palermo - Ufficio Territoriale del Governo, in persona
dei rispettivi rappresentanti legali pro tempore, rappresentati e difesi per legge
dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo, domiciliata in Palermo, via
A. De Gasperi 81;
nei confronti di
Comune di Isola delle Femmine in Persona del Sindaco pro tempore, non
costituito in giudizio
per l'annullamento
del Decreto del Presidente della Repubblica del 12 novembre 2012 (notificato
ai ricorrenti a far data dal 6 dicembre 2012), con il quale stato disposto lo
scioglimento del Consiglio comunale di Isola delle Femmine per la durata di 18
mesi, ai sensi dell'art. 143 del d.l.vo 18.08.2000 n. 267, con l'affidamento
della gestione dell'ente ad una commissione straordinaria;
- della deliberazione del Consiglio dei Ministri del 9 novembre 2012 (richiamata
nel succitato d.p.r. e mai comunicata ai ricorrenti);
della relazione del Ministro dell'Interno in data 5 novembre 2012 allegata al
decreto di scioglimento con la quale il citato Ministro ha ritenuto "che ricorrano
le condizioni per l'adozione del provvedimento di scioglimento del consiglio
comunale di Isola delle Femmine (Palermo) ai sensi dell'ari. 143 del decreto
legislativo 18 agosto 2000, n. 267" ;
della relazione in data 30 agosto 2012 e recante il prot. n. 1302/r-area
sic/i^bis, con la quale il Prefetto di Palermo, ad esito di accesso ispettivo ed ai
sensi dell'art. 143, comma 3, del t.u.e.l., ha attivato la procedura di
scioglimento del Comune di Isola delle Femmine;
di ogni alto atto, parere o provvedimento preordinato, connesso,
consequenziale, comunque lesivo dei diritti dei ricorrenti, ivi compresi i verbali
e la relazione finale redatta dalla commissione di accesso nominata con decreto
del Prefetto della provincia di Palermo n. 25280/area o.s.p. ^ bis del 3 aprile
2012.

414
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visti tutti gli atti della causa;
Visti gli atti di costituzione in giudizio di Presidenza del Consiglio dei Ministri e
di Ministero dell'Interno e di Prefettura di Palermo-Ufficio Territoriale del
Governo;
Visto l'art. 16, co. 2, cod. proc. amm.;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 28 febbraio 2013 il dott. Giovanni
Tulumello e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuta lincompetenza territoriale di questo T.A.R., ai sensi dellart. 135,
comma, lett. q) del cod. proc. amm., in materia di impugnazione dei
provvedimenti adottati ai sensi degli articoli 142 e 143 del testo unico delle
leggi sullordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto
2000, n. 267, per essere competente il T.A.R. del Lazio, sede di Roma
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia (Sezione Prima)
Dichiara la propria incompetenza territoriale, per essere competente il T.A.R.
del Lazio, sede di Roma.

Condanna i ricorrenti, in solido fra loro, al pagamento in favore delle


amministrazioni resistenti delle spese del giudizio, che liquida in complessivi
euro mille/00, oltre accessori come per legge.
La presente ordinanza sar eseguita dall'Amministrazione ed depositata
presso la segreteria del tribunale che provveder a darne comunicazione alle
parti.
Cos deciso in Palermo nella camera di consiglio del giorno 28 febbraio 2013
con l'intervento dei magistrati:

Nicola Maisano, Presidente FF Giovanni Tulumello, Consigliere, Estensore


Maria Cappellano, Primo Referendario L'ESTENSORE IL
PRESIDENTE DEPOSITATA IN SEGRETERIA Il 28/02/2013 IL SEGRETARIO (Art.
89, co. 3, cod. proc. amm.)

2013 6 MARZO COMMISSIONE DETERMINA 5 ZANGARA ANGELA


NOMINA UFFICIALE DI STATO CIVILE.

2013 26 Determina del 1 Settore n.59.pdf (26 kb) CAUSA GIAMBRUNO


MONICA 1339 2010 SFIDUCIATA IL 6 OTTOBRE 2005 DOPO SEDUTA C.E.C.
CTU ARCH ACANFORA ALFREDO BOLOGNA SICILEAS CALLIOPE MARATEA VIA
DANTE PALERMO

2013 10 MAGGIO COMMISSIONE DECADENZA DELLA CONCESSIONE


CIMITERIALE LOTTO 7A NUOVO CIMITERO LUCIDO ANTONINO 1994 9
NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO CONCESSIONE AREA CIMITERIALE LOTTO
7A REPERTORIO 615 LUCIDO ANTONINO CUGINO DEL SINDACO

2013 24 APRILE UDIENZA SCIOGLIMENTO CONSIGLIO COMUNALE


ISOLA DELLE FEMMINE DEL 12 NOVEMBRE 2012 TAR ROMA SEZIONE 1
NUMERO 201302889 PORTOBELLO CUTINO RISO PALAZZOTO..

415
ANNULLAMENTO DEL D.P.R. DEL 12.11.2012 CON IL QUALE STATO
DISPOSTO LO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI ISOLA
DELLE FEMMINE PER LA DURATA DI 18 MESI, AI SENSI DELL'ART. 143
DEL D.L.VO 18.08.2000, N. 267, CON L'AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE
DELL'ENTE AD UNA COMMISSIONE STRAORDINARIA. RIASSUNZIONE (ORD.
COLL. N. 470/2013 DEL TAR PER LA SICILIA - PALERMO, SEZIONE PRIMA,
RIC. N. 313/2013) NGR 201302989 SEZIONE 1DATA DEPOSITO 29.03.2013
RITO ABBREVIATO (EX ART 119 C.P.A.) UDIENZA 24 APRILE 2013 CAMERA DI
CONSIGLIO RINVIATO AL MERITO BOTTIGLIERI GIUDIZIO CAUTELARE 2013
28 FEBBRAIO RICORSO AL T.A.R. N. 00313 2013 REG RIC 00470/2013
REG.PROV.COLL. PORTOBELLO CUTINO RISO PALAZZOTTO ANNULLAMENTO
DECRETO DI SCIOLIMENTO C.C. ISOLA DELLE FEMMINE DEL MINISTRO
Isola delle femmine. Ricorso al Tar Lazio contro scioglimento comune
Ai giudici amministrativi della capitale si sono rivolti il sindaco uscente,
Gaspare Portobello, i componenti della sua giunta e della maggioranza
dellassise civica, dopo che il Tar di Palermo ha dichiarato la propria
incompetenza territoriale

Si riuniranno mercoled prossimo in camera di consiglio i giudici della prima


sezione del Tar del Lazio per decidere sulla richiesta di annullamento del
decreto del Presidente della Repubblica col quale nel novembre del 2012
stato sciolto per infiltrazioni mafiose il consiglio comunale di Isola delle
Femmine. Ai giudici amministrativi della Capitale si sono rivolti il sindaco
uscente,

Tar Lazio Sede di Roma


Dettaglio del Ricorso

Num. Reg.
Data Dep.: 29/03/2013 Sezione: 1
Gen.: 2989/2013
Oggetto del ricorso: ANNULLAMENTO DEL D.P.R. DEL 12.11.2012 CON IL
QUALE STATO DISPOSTO LO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI
ISOLA DELLE FEMMINE PER LA DURATA DI 18 MESI, AI SENSI DELL'ART. 143
DEL D.L.VO 18.08.2000, N. 267, CON L'AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE
DELL'ENTE AD UNA COMMISSIONE STRAORDINARIA. RIASSUNZIONE (ORD.
COLL. N. 470/2013 DEL TAR PER LA SICILIA - PALERMO, SEZIONE PRIMA,
RIC. N. 313/2013)

2013 22 MAGGIO 2013 22 MAGGIO MOTIVAZIONI SENTENZA


CONDANNA FRANCESCO BRUNO PER OMICIDIO DI VINCENZO ENEA DI
ISOLA DELLE FEMMINE SENTENZA 864 2013

2013 31 MAGGIO SCALICI GIUSEPPE LICENZA 12 CONVENZIONE


PIANO VOLUMETRICO SCALICI COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE 25

416
FEBBRAIO 1999 SINDACO BOLOGNA LUCIDO ANTONINO VIA ROMA
PROGETTISTA ACCARDI LOTTIZZAZIONE LO BIANCO LA PALOMA

2013 10 GIUGNO A SEGUITO SCIOGLIMENTO CC SENTENZA 132 10


GIUGNO 2013 TRIBUNALE PALERMO 1 SEZIONE CIVILE
INCANDIDABILITA' DI TUTTI LA MAGGIORANZA CONSIGLIARE E GIUNTA 2013
17 GIUGNO SENTENZA 132 2013 INCANDIDABILITA' GASPARE PORTOBELLO
MARCELLO CUTINO RISO NAPOLEONE PALazzotto AND COMPANY CONTROLLO
GIURIDICO FINALIZZATO ALLA INDIVIDUAZIONE DEI RESPONSABILI DELLE
CONDOTTE DA CUI SCATURISCE LO SCIOGLIMENTO LO BIANCO ANTONINO
PIETRO BRUNO DURANTE PIETRO DURANTE NINO ARRESTI 2001 COTTIMO
FIDUCIARIO APPALTI PIETRO DURANTE S.R.L.DURANTE TRIBUNALE PALERMO
CONDANNA BILLECI SALVATORE 2000 BILLECI COSTRUZIONI SRL DOMENICO
CARAVELLO CONDANNATO 2002 PUBBLICA ILLUMINAZIONE 2010 2011
SORELLE POMIERO LICENZA EDILIZIA 13 2009 EDIL CP PUGLISI DI PUGLISI
BALDASSARE & C SAS LICENZA EDILIZIA 1 2010 LUCIDO CRISCI BILLECI
VASSALLO LICENZA EDILIZIA 12 2009 LICENZA EDILIZIA GRAN BAR DI
BRUNO GIUSEPPE BRUNO PIETRO TRIBUTI ICI TARSU TOSAP CREDITO DI
BILANCIO PER TRIBUTI NON RISCOSSI NEL 2010 SUPERIORE AI 3 MILIONI DI
EURO RUOLI FORMATI PER LA RISCOSSIONE COATTIVA TRIBUTI RISCOSSI DA
AMICI 11% DEL TOTALE TRA I DIPENDENTI IL 70% DI RISCOSSIONE CANONE
BAR LO BIANCO FERMO AL 2000 SPESE CONVIVIALI GRAN CAFFE DI BRUNO
GIUSEPPE NIPOTE DI PIETRO 10.000 EURO IN SPESE

417
418
419
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433
434
2013 20 GIUGNO PIANO QUALITA ARIA SICILIA DENUNCIA PER
DIFFAMAZIONE DI ANZA SALVATORE PROCEDIMENTO 3392 2008
GIUDICE MARLETTA FONTANA GENCHI CIAMPOLILLO PELLERITO
FELICE CAVALLARO FERRARA ABATE ANZA GALIFI CAVALLARO
MESSINA MARLETTA CASSAZIONE SALVATORE FONTANA LEGAMBIENTE
GENCHI CIAMPOLILLO TOLOMEO GIUDICE CIRINCIONE MANDALA CORSINI
MAISANO PELLERITO INTERLANDI ITALCEMENTI ANTONINO DI PISA UDIENZE
1 DICEMBRE 2011 19 LUGLIO 2012 20 GIUGNO 2013 11 NOVEMBRE 2016
WILMA ANGELA MAZARA

2013 20 GIUGNO PIANO QUALITA ARIA SICILIA DENUNCIA PER


DIFFAMAZIONE DI ANZA SALVATORE PROCEDIMENTO 3392 2008
GIUDICE MARLETTA FONTANA GENCHI CIAMPOLILLO PELLERITO FELICE
CAVALLARO

2013 15 LUGLIO COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE PARERE PER


OCCUPAZIONE SPAZIO COMUNALE IL RESPONSABILE DEL V SETTORE
VISTA la domanda presentata in data 29 Settembre 2009 protocollo n14932 a
nome di Scaravelli Gaetano nato a Isola delle Femmine e ivi residente
in via Michelangelo n28 e Aiello Francesco Paolo nato Carmel (USA) il
13/11/69 e residente a Isola delle Femmine in via G. Verdi n24
titolari della societ denominata " ISOLNAUTICA s.n.c." con sede sociale
a Isola delle Femmine (PA) in via Michelangelo n28 partita IVA
n05344710826, diretta ad ottenere il parere per occupazione di uno spazio di
propriet comunale posto all'interno dell'area portuale censito in catasto al
foglio di mappa n1, quota parte della particella n1, posta in adiacenza alle
particelle n2275 e n2274 de foglio di mappa n. 5;
VISTA la documentazione prodotta dallinteressato nonch gli elaborati tecnici
a firma dell'Architetto Daniele Milone iscritto al n3486 dell'Ordine degli
Architetti della Provincia di Palermo;
ACCERTATO che dagli elaborati tecnici emerge che la richiesta interessa
l'occupazione di un area comunale di metri quadrati 616.62;
ACCERTATO che gli istanti sono titolari della concessione demaniale n83 del
31/05/2004 rilasciata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti,
Capitaneria di Porto di Palermo e successivi rinnovi a norma di legge, riferita
ad un area posta in adiacenza all'area comunale oggetto del presente parere;
VISTI i pareri favorevoli espressi dall'Ufficio Locale Marittimo del Comune di
Isola delle Femmine;
DATO ATTO che ai fini del rilascio della presente parere subordinato al
pagamento del suolo pubblico cos come determinato dal regolamento degli
spazi di propriet comunale;
VISTO lo strumento urbanistico vigente, nonch le norme che regolano
lattuazione e le istruzioni in materia;
VISTA la certificazione rilasciata dal Responsabile del III Settore in data
18/06/13, protocollo n8626 con la quale l'area in oggetto ricade secondo il
PRG vigente in zona "H" comunicazioni portuali;
VISTA la richiesta del 08/07/13 assunta al protocollo con il n9607 con la quale
si rettifica la superficie richiesta con nota n18321 del 23/11/09;

435
VISTE le dichiarazioni sostitutive rese il 08/07/13 da Scavarelli Gaetano e
Aiello Francesco Paolo titolari della ISOLNAUTICA s.n.c. sopra generalizzati
con la quale attestano di non avere carichi pendenti in relazione ai delitti di cui
agli articoli 416/bis, 648/bis e 648/ter del Codice di Procedura Penale;
VISTO che oggi l'area comunale richiesta con nota n9607 del 08/07/13 viene
ridotta a metri quadrati 100.00 (cento/00);
PRESO ATTO che non viene richiesta la realizzazione di alcun manufatto quindi
non necessita il parere della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientale
della Provincia di Palermo;
PRESO ATTO che l'attivit per la quale si chiede l'occupazione del suolo
pubblico non in contrasto con le vigenti norme urbanistiche del P.R.G.;
PRESO ATTO che lo spazio oggetto della richiesta ricade all'esterno dell'area
prevista per elisoccorso inerente all'attivit di protezione civile;
PRESO ATTO che l'area oggetto della richiesta misura esattamente metri
quadrati 100.00 (cento/00) come da planimetria allegata con la specifica delle
quote planimetriche;
ESPRIME PARERE FAVOREVOLE ESCLUSIVAMENTE PER IL CORRENTE ANNO e
non tacitamente rinnovabile all'occupazione temporanea dal 15/07/13 al
15/09/13 dello spazio comunale per una superficie di metri quadrati 100.000
(cento/00) censito in catasto al foglio di mappa n5, quota parte della
particella n1, particella posta in adiacenza alle particelle n2275 e n2274
dello foglio di mappa n5 da parte dell'ISOLNAUTICA s. n. c con sede sociale a
Isola delle Femmine in via Michelangelo n28 partita IVA n05344710826. Alla
presente si allega una copia degli elaborati grafici prodotti che costituiscono
parte integrante e sostanziale dello stesso parere.
Nessuna modifica pu essere apportata senza richiesta di ulteriore parere.
Il presente parere viene rilasciato fatti salvi i diritti dei terzi.
Il Responsabile del Procedimento Arch. Giovanni Albert
Il Responsabile del V Settore Arch. Sergio Valguarnera

2013 29 LUGLIO 10163 PROT INGEGNERE RAPPA ROCCO CIMITERO


ISOLA DELLE FEMMINE ROCCO RAPPA ING RELAZIONE TECNICA
ASSEVERATA RICHIESTA DI BADALAMENTI SALVATORE EREDE GRILLI
ELISA TOMBA GENTILIZIA BRUNO GIUSEPPE FRATELLO DI GIOVANNI STAMPA
N 55 C

2013 15 LUGLIO PARE PER OCCUPAZIONE SPAZIO DITA


ISOLANAUTICA s.n.c. VIA MICHELANGELO 28 SCAVARELLI GAETANO
AIELLO FRANCESCO PAOLO AREA PORTUALE FOGLIO 1 PART 1
COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE
(PROVINCIA DI PALERMO)
Protocollo ndel 15 Luglio 2013
PARERE PER OCCUPAZIONE SPAZIO COMUNALE
IL RESPONSABILE DEL V SETTORE
VISTA la domanda presentata in data 29 Settembre 2009 protocollo n14932 a
nome di Scaravelli Gaetano nato a Isola delle Femmine e ivi residente in via
Michelangelo n28 e Aiello Francesco Paolo nato Carmel (USA) il 13/11/69 e

436
residente a Isola delle Femmine in via G. Verdi n24 titolari della societ
denominata " ISOLNAUTICA s.n.c." con sede sociale a Isola delle Femmine
(PA) in via Michelangelo n28 partita IVA n05344710826, diretta ad ottenere
il parere per occupazione di uno spazio di propriet comunale posto all'interno
dell'area portuale censito in catasto al foglio di mappa n1, quota parte della
particella n1, posta in adiacenza alle particelle n2275 e n2274 de foglio di
mappa n. 5;
VISTA la documentazione prodotta dallinteressato nonch gli elaborati tecnici
a firma dell'Architetto Daniele Milone iscritto al n3486 dell'Ordine degli
Architetti della Provincia di Palermo;
ACCERTATO che dagli elaborati tecnici emerge che la richiesta interessa
l'occupazione di un area comunale di metri quadrati 616.62;
ACCERTATO che gli istanti sono titolari della concessione demaniale n83 del
31/05/2004 rilasciata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti,
Capitaneria di Porto di Palermo e successivi rinnovi a norma di legge, riferita
ad un area posta in adiacenza all'area comunale oggetto del presente parere;
VISTI i pareri favorevoli espressi dall'Ufficio Locale Marittimo del Comune di
Isola delle Femmine;
DATO ATTO che ai fini del rilascio della presente parere subordinato al
pagamento del suolo pubblico cos come determinato dal regolamento degli
spazi di propriet comunale;
VISTO lo strumento urbanistico vigente, nonch le norme che regolano
lattuazione e le istruzioni in materia;
VISTA la certificazione rilasciata dal Responsabile del III Settore in data
18/06/13, protocollo n8626 con la quale l'area in oggetto ricade secondo il
PRG vigente in zona "H" comunicazioni portuali;
VISTA la richiesta del 08/07/13 assunta al protocollo con il n9607 con la quale
si rettifica la superficie richiesta con nota n18321 del 23/11/09;
VISTE le dichiarazioni sostitutive rese il 08/07/13 da Scavarelli Gaetano e
Aiello Francesco Paolo titolari della ISOLNAUTICA s.n.c. sopra generalizzati
con la quale attestano di non avere carichi pendenti in relazione ai delitti di cui
agli articoli 416/bis, 648/bis e 648/ter del Codice di Procedura Penale;
VISTO che oggi l'area comunale richiesta con nota n9607 del 08/07/13 viene
ridotta a metri quadrati 100.00 (cento/00);
PRESO ATTO che non viene richiesta la realizzazione di alcun manufatto quindi
non necessita il parere della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientale
della Provincia di Palermo;
PRESO ATTO che l'attivit per la quale si chiede l'occupazione del suolo
pubblico non in contrasto con le vigenti norme urbanistiche del P.R.G.;
PRESO ATTO che lo spazio oggetto della richiesta ricade all'esterno dell'area
prevista per elisoccorso inerente all'attivit di protezione civile;
PRESO ATTO che l'area oggetto della richiesta misura esattamente metri
quadrati 100.00 (cento/00) come da planimetria allegata con la specifica delle
quote planimetriche;
ESPRIME PARERE FAVOREVOLE ESCLUSIVAMENTE PER IL CORRENTE ANNO e
non tacitamente rinnovabile all'occupazione temporanea dal 15/07/13 al
15/09/13 dello spazio comunale per una superficie di metri quadrati 100.000
(cento/00) censito in catasto al foglio di mappa n5, quota parte della

437
particella n1, particella posta in adiacenza alle particelle n2275 e n2274
dello foglio di mappa n5 da parte dell'ISOLNAUTICA s. n. c con sede sociale a
Isola delle Femmine in via Michelangelo n28 partita IVA n05344710826.
Alla presente si allega una copia degli elaborati grafici prodotti che
costituiscono parte integrante e sostanziale dello stesso parere.
Nessuna modifica pu essere apportata senza richiesta di ulteriore parere.
Il presente parere viene rilasciato fatti salvi i diritti dei terzi.
Il Responsabile del Procedimento Arch. Giovanni Albert
Il Responsabile del V Settore Arch. Sergio Valguarnera

2013 29 LUGLIO 2013 PROT 10696 LOTTIZZAZIONE DI MATTEO


ALBATROS RIELA LONGO PASSAGGIO DEL TIMO19.9.86 REGIST
30.9.86 TRASCRITTA 7.10.86 32556 25068 BATTAGLIA MAURIZIO
VACANTE MARCO FAVATA ROSOLINO MARINO MARCELLO DI MATTEO
PIETRO 24.04.28 VASSALLO ORAZIO 01.04.1950 BILLECI ROCCO
22.12.1932 BILLECI BEATRICE 30.06.32 BILLECI CATERINA 28.01.1943
MATINO ANTONIO FRANCESCO ROSOLINO RIINA FRANCESCO CARDILLO
SERGIO GALLIFUOCO VASSALLO SALVATORE 29.05.37 DECEDUTO BRUNO
PIETRO 18.11.1946 DETENUTO BILLECI VINCENZO LEONARDA PIPITONE
ANTONIO GIAMBANCO CROCIFISSA DITTA BILLECI & GIAMBONA SNC
LUCIDO PIETRO COSENZA GRAZIA GIAMMONA F.P. TRANCHINA MICHELE
RICCOBONO FRANCESCO GRAZIANO GIUSEPPE VINCENZO MAURIZIO
COSTANZO SALVATORE ANTONINO BELLAVISTA ERASMO VASSALLO ANTONIO
BILLECI ROCCO BEATRICE PAVIA MAURIZIO PRESTIGIACOMO GIOVAN
BATTISTA PROVENZA SUSANNA GIUSEPPE ANTONINO EMANUELA SABINA
VALLETTA VINCENZO RUSSO RITA BURRASCANO MARIA GENNA GIACOMO
VALLETTA ANTONINO RICCOBONO VINCENZA E MESSINA NICOLA
DISANDOMENICO GIOVANNI 9 GENNAIO 1921 IMPILLIZZERI VINCENZA
07.12.1930 GIAMBANCO CROCIFISSA 08.04.36 RIZZO FRANCESCO 14
GIUGNO 1941 VALLETTA ANTONINO 18.05.1939

2013 29 LUGLIO 10163 PROT INGEGNERE RAPPA ROCCO CIMITERO


ISOLA DELLE FEMMINE ROCCO RAPPA ING RELAZIONE TECNICA
ASSEVERATA RICHIESTA DI BADALAMENTI SALVATORE EREDE GRILLI ELISA
TOMBA GENTILIZIA BRUNO GIUSEPPE FRATE

2013 29 AGOSTO COMMISSIONE STRAORDINARIA ALBERT VERBALE


DI SOPRALLUOGO ORDINANZA DI RIPRISTINO IMMOBILE DI
BOLOGNA GAETANO PADRE DELLEX SINDACO STEFANO IN VIALE
MARINO 10 RICHIESTA PROVVEDIMENTI ADOTTATI A SEGUITO NOTA 11852
29 AGOSTO 2013 CISTERNA DACQUA ABUSIVA RELAZIONE SOPRALLUOGO A
QUATTRO IMOBILI QUADRIFAMILIARI MANCANZA DI NULLA OSTA
ESECUZIONI LAVORI N 64 15 APRILE 1975 REALIZZAZIONE DI QUATTRO
VILLETTE MANCANZA DI UN PIANO DI LOTTIZZAZIONE O DI UN PIANO
PARTICOLAREGGIATO ASSENZA DI PARERE DELLA SOPRINTENDENZA

2013 29 SETTEMBRE COMMISIONE STRAORDINARIA CTU MONICA


GIAMBRUNO PROTOCOLLO COMUNE 10696 COMUNICAZIONE SCADENZA

438
CONVENZIONE 1986 19 SETTEMBRE DI MAGGIO SINDACO
LOTTIZZAZIONE DI MATTEO PIETRO ED ALTRI PASSAGGIO DEL TIMO VIA
ZIMA VIA RISORGIMENTO VIA LONGO VIA VERGA PASSAGGIO
DELLALBATROS

2013 18 NOVEMBRE CANNOVA GIANFRANCO D.D.G. V.I.A. 874


DISCARICA RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI LENTINI C.DA
ARMINICI PASTORINO SRL D'ANGELO GULLO GAETANO LATTEO 18
LUGLIO 2014 OPERAZIONE TERRA MIA 10308 2011 7485 2011 CANNOVA
ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE CANNOVA ARCHITETTO GIANFRANCO
7485 11 10308 11 ORDINANZA CANNOVA PROTO FRATELLI SODANO
ASSESSORATO TERRITORIO AMBIENTE ANTONIOLI GIUSEPPE OIKOS
MAZZARRA S ANDREA DOMENICO PROTO SODANO NICOL SODANO
CALOGERO PADUANO VALERIA SOAMBIENTE MARIELLA LO BELLO MARIO
MOTTA SANTANASTASIA GULLO LUPO

2013 21 NOVEMBRE COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA


GIUNTA 16 GIAMBRUNO UTC ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE
PRG 83 77 14 05 1977 E AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77
AREA TAORMINA VIA LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG
APPROVATO CON D.A. N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A.
N 585/91, NONCH AL NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C.
N 33/2007, PER L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA
TAORMINA VIA LIBERTA Atto numero 16 del 21-11-2013 Oggetto: Adozione di
variante al vigente PRG approvato con D.A. N 83/77, e con successivi D.A. N
121/83 e D.A. N 585/91, nonch al nuovo PRG adottato con deliberazione di
C.C. n 33/2007, per l'attribuzione della destinazione urbanistica 2013 21
NOVEMBRE DELIBERA CC 16 PRG VIA LIBERTA TAORMINA LICENZE EDILIZIE
14 15 19 DEL 1993 L.E. 7 8 9 10 DEL 1997 CATASTO F 3 PART 506 7 8 9 10
11 12 593 95 96 218 ISOLA DELLE FEMMINE PROPOSTA DI VARIANTE
CARTOGRAFIA

2013 21 NOVEMBRE COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA


GIUNTA 16 GIAMBRUNO UTC RELAZIONE TECNICCA ALLEGATA ALLA
DELIBERA FOGLIO 3 PART 95 506 507 508 509 510 593 511 512 96 218 SU
CUI SONO STATE RILASCIATE LICENZE ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA
VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977 E AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C.
33 77 AREA TAORMINA VIA LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL
VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A. N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N
121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL NUOVO PRG ADOTTATO CON
DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER L'ATTRIBUZIONE DELLA
DESTINAZIONE URBANISTICA 2011 23 MARZO PORTOBELLO SINDACO
DETERMINA 3 SETTORE DARPA SANDRO IMPEGNO E LIQUIDAZIONE 14
FATTURE 13 E 20 SETTEMBRE 2010 FERRARELLA ANDREA VALUTAZIONE
INCIDENZA 18.972 EURO NELLAMBITO P.R.G. ADOTTATO C.C. 33 1 AGOSTO
2007 2007 27 APRILE PORTOBELLO SINDACO DECRETO ASSESSORIALE
30 MARZO 2007 PRG VALUTAZIONE STRATEGICA AMBIENTALE NELLA
FASE DI REDAZIONE DEL PRG 2009 1 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO

439
TRASMETTE PRG ADOTTATO C.C. DELIBERA 33 1 AGOSTO 2007 PROT
ASSESSORATO 41829 5.06.09 1990 7 AGOSTO ADOZIONE PIANO
PARTICOLAREGGIATO ZONA C CONFORME AL PRG DELIBERA
CONSILIARE 127 1997 30 APRILE BOLOGNA SINDACO CONCESIONE
EDILIZIA 7/91 TAORMINA GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA
LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART 96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA
ROSOLINO FABBRICATO A 2 ELEVAZIONI FUORI TERRA E PIANTA
RETTANGOLARE MQ 1.519 1997 30 APRILE BOLOGNA SINDACO
CONCESIONE EDILIZIA 8/91 TAORMINA GIACOMO 03.11.43 TURORE DI
GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART 96 E 218 CONFINANTE CON
PROPRIETA FAVATA ROSOLINO CATASTO URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 3 4
CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI MQ 1.519 1997 30 APRILE BOLOGNA
SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 9/91 TAORMINA GIACOMO 03.11.43
TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART 96 E 218
CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO CATASTO URBANO AL F 3
PART 2345 SUB 5 E 6 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI MQ 1.519 1990 7 AGOSTO
DELIBERA CONSIGLIO OMUNALE 127 ADOZIONE PIANO
PARTICOLAREGGIATO ZONA C CONFORME AL P.R.G. 1997 30 APRILE
BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 10/91 TAORMINA
GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART
96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO CATASTO
URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 1 E 2 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI 2007 27
APRILE PORTOBELLO SINDACO DECRETO ASSESSORIALE 30 MARZO
2007 PRG VALUTAZIONE STRATEGICA AMBIENTALE NELLA FASE DI
REDAZIONE DEL PRG 2009 1 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO
TRASMETTE PRG ADOTTATO C.C. DELIBERA 33 1 AGOSTO 2007 PROT
ASSESSORATO 41829 5.06.09 OGGETTO ORDINE DEL GIORNO PER LA
SEDUTA DELLA C.E.C. DEL 6.6.07 11)pratica edilizia 8.07 Taormina Antonia
Giovanna ed altri istanza 29.03.07 prot 3975 Richiesta CE per il
completamento e variante inerente il villino bifamigliare denominato corpo A
via Libert.12)pratica edilizia 9.07 Taormina Antonia Giovanna ed altri istanza
29.03.07 prot 3978 Richiesta CE per il completamento e variante inerente il
villino bifamigliare denominato corpo B via Libert. 13)pratica edilizia 10.07
Taormina Antonia Giovanna ed altri istanza 29.03.07 prot 3980 Richiesta CE
per il completamento e variante inerente il villino bifamigliare denominato
corpo C via Libert. 14)pratica edilizia 11.07 Taormina Antonia Giovanna ed
altri istanza 29.03.07 prot 3981 Richiesta CE per il completamento e variante
inerente il villino bifamigliare denominato corpo D via Libert. 163 2010 22
FEBBRAIO PORTOBELLO SINDACO CONSIGLIO COMUNALE Variante al
P.R.G. adottato con D.C.C. n33/2007 Rettifica dei confini territoriali
rappresentati nella cartografia del PRG 2011 23 MARZO PORTOBELLO
SINDACO DETERMINA 3 SETTORE DARPA SANDRO IMPEGNO E
LIQUIDAZIONE 14 FATTURE 13 E 20 SETTEMBRE 2010 FERRARELLA ANDREA
VALUTAZIONE INCIDENZA 18.972 EURO NELLAMBITO P.R.G. ADOTTATO C.C.
33 1 AGOSTO 2007 2011 5 AGOSTO PORTOBELLO SINDACO DIRIGENTE
URBANISTICA REGIONE SICILIA PRG PROT 52120 NON PROCEDIBILITA
APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE ESEGUITO IN
FASE DI REDAZIONE PRG 2011 4 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO

440
URBANISTICA SERVIZIO 2 PROT 67549 PRG PROT 52120 NON
PROCEDIBILITA APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE
ESEGUITO IN FASE DI REDAZIONE PRG 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977 E
AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC RELAZIONE TECNICCA ALLEGATA ALLA DELIBERA FOGLIO 3 PART 95
506 507 508 509 510 593 511 512 96 218 SU CUI SONO STATE RILASCIATE
LICENZE ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977
E AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2014 16 OTTOBRE
COMMISSIONE ARTA SERVIZIO 2 UNITA OPERATIV 2.1 PROTOCOLLO
20699 ADOZIONE VARIANTE AL VIGENTE PRG AREA TAORMINA RIENTRA NEI
CONFINI DESTINAZIONE ZONE C2 AREE PRIVE DI DESTINAZIONE PP
DELIBERA C.C. 127 7.8.90 NON VIGENTE E SONO STATE RILASCIATE
DIVERSE LICENZE EDILIZIE SOLUZIONE NEL NUOVO PRG

2013 23 NOVEMBRE SENTENZA 6 2013 CONDANNATO LA ITALCEMENTI


CAGGESE 57 ANNI NEOPLASIA POLMONARE MALIGNA MICROCITOMA
TRIB FOGGIA 793 MILA 486 EURO A VINCENZO ANNA MARIA MARIO
LAUDA GIUSEPPINA PIU 231 MILA 525 EURO PER OGNUNO

2013 23 DICEMBRE COMMISSIONE STRAORDINARIA BILANCIO


PREVISIONE 2013 391 MILA 960 EURO 5 CENTESIMI SPESE PARCELLE
AVVOCATI AL 31 12 12 DEBITI FUORI BILANCIO 729 MILA 905 EURO 17
CENTESIMI SEGNALATI IN ATTESA RICONOSCIMENTO

2013 23 DICEMBRE COMMISSIONE DELIBERA 31 SICAR DEBITO FUORI


BILANCIO 84MILA129EURO37 CENTESIMI SENTENZA 183 21 11 07 APPELLO
1178 20. 07 11 AVV LO MONACO ZUCCARELLO TURANO 2010
PORTOBELLO SINDACO DELIBERA GIUNTA 4 SICAR INCARICO
ZANGHI OPPOSIZIONE DECRETO INGIUNTIVO 77MILA 428 EURO 89
CENT PASSATELLO LO MONACO ZUCCARELLO TURANO 2006 4
AGOSTO SINDACO PORTOBELLO SICAR ISPEZIONE DR TURANO DDG
272 S8 FATTI SVOLTISI DURANTE LA CONSILIATURA PORTOBELLO BOLOGNA
Con riferimento a tale punto, i consiglieri comunali lamentano come il Sindaco abbia
volutamente risposto ad alcune interrogazioni consiliari, in maniera non veritiera.
La vicenda ruota attorno ad un appezzamento di terreno, di propriet di una ditta locale, la
SICAR, e facente parte del patrimonio ad essa sottratto a seguito di dichiarato fallimento.
La nota di denuncia afferente la n. 972 dell' 11.04.05, richiamata nel decreto ispettivo.

441
In tale nota al secondo punto, era lamentato come a seguito di interrogazione consiliare in
data 03.09.04, prot. n. 10388, a firma del c.c. AIELLO Giuseppe, avente come oggetto
I'area industriale "ex SICAR" a seguito di un incendio occorso in data 30.08.04, il primo
cittadino abbia risposto omettendo la verit sugli episodi accaduti. La detta interrogazione
era prodotta al fine di conoscere, riepilogamente:
l) a quale titolo il Comune detenesse l'area di che trattasi;
2) le statuizioni in virt delle quali la ditta appaltatrice dello stoccaggio dei rifiuti utilizzasse
I'area;
3) le motivazioni per cui i detti rifiuti vengono ricoverati presso I'area in parola;
4) se I'a.c. per il deposito di rifiuti nell'area in argomento abbia o meno le autorizzazioni di
rito.
Con risposta scritta in data 27.0l.05,ampiamente fuori dai termini regolamentati di legge, il
;Sindaco PORTOBELLO Gaspare, esitava I'interrogazione di che trattasi, specificando
quanto si riporta in forma riepilogativa:
l) I'area di che trattasi sarebbe stata detenuta dal Comune a titolo gratuito;
2) l'utilizzo dell'area per lo stoccaggio dei rifiuti, da parte della ditta ZUCARELLO, stato
disposto dal Comune;
3) (non viene significato il motivo per la scelta dell'area):
4) viene opposto il D. Lgs. N.22/97, art. 6 co.l lett. m, che autorizzerebbe l'A .C. alla scelta
del sito
Dalla lettura degli atti in possesso dello scrivente, si evince, con riferimento ai
singoli punti riepilogativi, quanto segue:
l) a far data 10.1I.02, i|giudice delegato, revocava lautorizzazione saa l
Comune in data 06-03.00, al Comune di Isola delle Femmine , in quanto il
luogo di che trattasi era divenuto deposito di mezzi e materiali vari, che pure
avevano cagionato danni alla struttura; era stabilito come nel caso in cui il
Comune di Isola delle Femmine, avesse voluto mantenere I utilizzo dell'area
stessa questo avrebbe dovuto versare la somma di 2.000 mensili.
L'A.C., continuava nell'occupazione del sito, accettando cos, tacitamente, il
canone stabilito dal giudice delegato.
Successivamente con decreto in data 15.09.04,i l giudice delegato, revocava
seguito di un - incendio occorso nel sito, lautorizzazione all'uso, ancorch
dietro corrispettivo, all'4.C. di Isola delle Femmine.
In data 27.01.05, il curatore diffidava il comune alla restituzione del sito, oltre
al pagamento per indennit di occupazione a, far data dal 10.11.02 pari ad
euro 50.000.
Con delibera giuntale n. 111 del 21.06.05, I'AC. di Isola delle Femmine,
conferiva la procura ad litem all'avv. ZANGHI' Santo, per la difesa del Comune
avverso il caso significato, e di cui alla citazione assunta al protocollo del
Comune, al n. 7200 del 21.06.05.
Dalla disamina degli atti in possesso dello scrivente si evince come non risulta
veritiera la risposta fornita da primo cittadino in sede di esito di interrogazione
consiliare, nella parte concernente la detenzione dell'area a titolo gratuito.
2) non rileva
3) non rileva
4) la normativa richiamata per l'utilizzo del sito prescelto dall'A.C., pu dirsi
come contrariamente a quanto esplicitato dal primo cittadino, non pare possa
essere confortante:
ci in presenza di apposito decreto di sequestro, antecedente alla risposta
fornita ad esito all' interrogazione consiliare.

442
Difatti, con provvedimento n. 11666/04 del registro delle notizie di reato, era
emesso decreto di sequestro dell'area in argomento per violazione del D.Lgs.
n. 22197, art. 51, come accertato nei luoghi in data 31.08.04.
Quanto precede conferma quanto lamentato dai consiglieri comunali, circa la
non veridicit di quanto prodotto dal primo cittadino in esito all'interrogazione
consiliare allegata 2014 31 DICEMBRE COMMISSIONE DETERMINA 1
SETTORE 202 SICAR DEBITO FUORI BILANCIO 84 MILA 129 EURO 47
CENTESIMI ZUCCARELLO ZANGHI LO MONACO TURANO 2013 23 DICEMBRE
COMMISSIONE DELIBERA 31 SICAR DEBITO FUORI BILANCIO
84MILA129EURO37 CENTESIMI SENTENZA 183 21 11 07 APPELLO 1178 20. 07
11 AVV LO MONACO ZUCCARELLO TURANO 2010 PORTOBELLO
SINDACO DELIBERA GIUNTA 4 SICAR INCARICO ZANGHI
OPPOSIZIONE DECRETO INGIUNTIVO 77MILA 428 EURO 89 CENT
PASSATELLO LO MONACO ZUCCARELLO TURANO

2013 31 DICEMBRE DEBITI FUORI BILANCIO SICAR


ZUCCARELLO CROCE INCENDIO AGOSTO 2004 SENTENZE 183
2007 CORTE APPELLO PA 1178 2011 84MILA 129 EURO 37
66MILA EURO SPESE LEGALI 2 GIUDIZI 11MILA 919 EURO 47

2013 31 DICEMBRE DEBITI FUORI BILANCIO PROPOSTA 554


DETERMINA V SETTORE 88 SENTENZA APPELLO 292 2004 GIAMBRUNO
DE PAPERO LIDIA FOGLIO 1 1824 1826 1828 1829 AVVOCATO ZANGHI
Il responsabile del V Settore U. T. C. Architetto Sergio Valguarnera,
sottopone allapprovazione della Commissione Straordinaria con poteri di
Consiglio Comunale la seguente proposta di deliberazione: "Riconoscimento del
debito fuori bilancio per la sentenza della Corte di Appello di Palermo -Sezione
Civile - n292/2004 depositata il 28/01/13 e notificata il 06/02/2013
risarcimento danni". PROPOSTA 554 31.12.2013 Premesso che:
-che con sentenza del Tribunale di Palermo, depositata il 11/12/2003 il
Comune di Isola delle Femmine veniva condannato a pagare a favore dei Sig.ri
Giambruno e De Papero Lidia la somma complessiva di interessi e spese
.92.785,77 per illegittima occupazione dei lotti di terreno censiti in catasto al
foglio di mappa n1, particelle n1824, n1829, n1826 e n1828 per
complessivi metri quadrati 2.848,00;
-con atto di Giunta Comunale n12 del 26/01/04 viene incaricato l'Avv.
Santo Zangh per opporsi alla procedura esecutiva promossa dai Sig.ri
Giambruno e De Papero di cui alla Sentenza del Tribunale di Palermo
depositata il 11/12/03;
-con atto di Giunta Comunale n150 del 01/10/04 viene incaricato l'Avv.
Santo Zangh per opporsi all'Atto di precetto promosso dai Sig.ri Giambruno e
De Papero di cui alla Sentenza del Tribunale di Palermo depositata il 11/12/03;
- con sentenza del 06/12/04 n3635 il Tribunale di Palermo Sezione
Esecuzione Mobiliari viene emesso e notificato Atto di Pignoramento nei
confronti il Comune di Isola delle Femmine per un importo di .92.785,77;
-con sentenza della Corte di Appello di Palermo - I Sezione Civile -
n292/2004 il Comune di Isola delle Femmine viene condannato al pagamento

443
ai Sig.ri Giambruno Salvatore, nato a Palermo il 07/02/47 e De Papero Lidia,
vedova di Giambruno Cesare nato a Badolato (RC) il 24/10/20, la somma
complessiva di .225.641,96 cosi suddivisa;
credito .125.141,42;
interessi .100.500,96.
Ritenuto al fine di evitare il prodursi di eventuali futuri danni patrimoniali
all'Ente, dover sottoporre all'esame della Commissione Straordinaria con i
poteri del Consiglio comunale la proposta di riconoscimento di debiti fuori
bilancio perch gli stessi non anno trovato regolare copertura finanziaria;
Visto l'articolo n191 del T.U.E.L. approvato con decreto Legislativo
n267/2000 il quale prevede che per acquisizione di beni e servizi da parte
degli Enti Locali possa avvenire soltanto in presenza di relativo impegno
contabile registrato sul competente intervento o bilancio di previsione e del
visto di regolarit contabile attestante la copertura finanziaria di cui all'articolo
n151, comma 4 del succitato T.U.E.L.
Considerato che la violazione degli obblighi imposti dal suddetto articolo
comporta la quantificazione del debito nascente dalla relativa obbligazione nei
confronti del terzo fornitore, quale debito fuori bilancio;
Visto l'articolo n193, comma 2 del Decreto Legislativo n267/2000, il
quale prevede che l'ordine consiliare del Comune, con periodicit stabilita dal
regolamento di contabilit dell'Ente Locale, adotta i provvedimenti necessari
per il ripiano dei debiti fuori bilancio giusto articolo n194 dello stesso Decreto
Legislativo;
Visto l'articolo n194 del medesimo Decreto Legislativo n267/2000
sulle modalit del riconoscimento dei debiti fuori bilancio;
Visto l'articolo n21 del vigente regolamento di contabilit del Comune,
approvato con atto consiliare n68 del 18/12/2009, esecutivo ai sensi della
normativa vigente, che stabilisce che il riconoscimento dei debiti i bilancio
possa avvenire in ogni momento dell'anno in relazione alle specifiche necessit
che devono manifestarsi in corso di gestione;
Preso atto della relazione redatta dal responsabile del procedimento
protocollo n7440 del 25/05/2013 riferita al debito fuori bilancio,
Visto il D. L.gs. n. 267/2000;
Vista la L.R. n. 30/2000;
Visto il vigente Statuto Comunale;
Visto lO.R.EE.LL. della Regione Siciliana;
tutto quanto sopra premesso, atteso e considerato, per le motivazioni di cui in
premessa che qui si intendono trascritte, anche al fine di evitare possibili
contestazioni da parte dei creditori che potrebbero eccepire l'indebito
arricchimento da parte del Comune ai sensi dell'articolo n2041 del Codice
Civile, procedere al riconoscimento di legittimit ed al contestuale
finanziamento dei debiti in oggetto cos suddivisi:
credito .125.141,42;
interessi .100.500,96.
PROPONE
Di riconoscere, ai sensi dell'articolo n194 del Decreto Legislativo
n267/2000, la legittimit del debito fuori bilancio venutosi a formare per
l'effetto della sentenza della Corte di Appello di Palermo - I Sezione Civile -per

444
un importo complessivo di .225.641,96 giusta sentenza notificata per mezzo
Raccomandata A.R. il 14/02/2013 protocollo n2477;
Dare Atto che la spesa sar imputata come segue

PARERI ESPRESSI SULLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE AI SENSI DELLART.


53, LEGGE N. 142/90, RECEPITO CON LA L.R. N. 48/91 E MODIFICATO DALLA
L.R. N. 30/2000.

PARERE TECNICO-AMMINISTRATIVO

Si esprime parere favorevole in ordine alla regolarit tecnica-amminstrativa, ai


sensi e per gli effetti dellart. 53 della legge 8/6/1990 n. 142, come richiamato
dallart. 1, lett. i) della L.R. 11/12/1991 n. 48, modificato dallart. 12 della L.R.
n. 30/2000, sulla proposta di deliberazione sopraindicata.
IL RESPONSABILE DEL V SETTORE

Architetto

Sergio Valguarnera

PARERE REGOLARITA CONTABILE

Si esprime parere favorevole in ordine alla regolarit contabile, ai sensi e per


gli effetti dellart. 53 della legge 8/6/1990 n. 142, come richiamato dallart. 1,
lett. i) della L.R. 11/12/1991 n. 48, modificato dallart. 12 della L.R. n.
30/2000, sulla proposta di deliberazione sopraindicata.

IL RESPONSABILE II SETTORE

Dr.

Ignazio Tabone

http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:http://server29.intradata.it/www.comune.

isoladellefemmine.pa.it/moduli/downloadFilefe16.php&gws_rd=cr&ei=6059WNbtDInZU9SqnLA

2013 31 12 COMMISSIONE STRAORDINARIA DEBITI FUORI BILANCIO


ridotto a 231.676,87 la Sezione di controllo della Corte dei Conti ha
evidenziato per lesercizio 2013 il perdurare di una situazione preoccupante per
i debiti fuori bilancio (giusta deliberazione n. 8/2016/PRSP del 12/01/2016). In
detta deliberazione, i giudici contabili hanno sottolineato come lattuale
Consiglio comunale, dinnanzi una situazione gi definita preoccupante per gli
equilibri di bilancio, non ha fornito concreti indirizzi al fine di correggere le
disfunzioni contabili. 2012 31 12 COMMISSIONE STRAORDINARIA DEBITI

445
FUORI BILANCIO RISULTANO ESSERE PARI A 729.905,17. La Sezione di
controllo della Corte dei Conti ha sollevato motivi di preoccupazione per questa
situazione (giusta deliberazione n. 174/2014/PRSP del 1 ottobre 2014)

2013 31 DICEMBRE DEBITI FUORI BILANCIO PROPOSTA 554


DETERMINA V SETTORE 88 SENTENZA APPELLO 292 2004 GIAMBRUNO
DE PAPERO LIDIA FOGLIO 1 1824 1826 1828 1829 AVVOCATO ZANGHI
Il responsabile del V Settore U. T. C. Architetto Sergio Valguarnera,
sottopone allapprovazione della Commissione Straordinaria con poteri
di Consiglio Comunale la seguente proposta di deliberazione:
"Riconoscimento del debito fuori bilancio per la sentenza della Corte di
Appello di Palermo -Sezione Civile - n292/2004 depositata il
28/01/13 e notificata il 06/02/2013 risarcimento danni". PROPOSTA
554 31.12.2013

446
Premesso che:

-che con sentenza del Tribunale di Palermo, depositata il


11/12/2003 il Comune di Isola delle Femmine veniva condannato a
pagare a favore dei Sig.ri Giambruno e De Papero Lidia la somma
complessiva di interessi e spese .92.785,77 per illegittima occupazione
dei lotti di terreno censiti in catasto al foglio di mappa n1, particelle
n1824, n1829, n1826 e n1828 per complessivi metri quadrati
2.848,00;

-con atto di Giunta Comunale n12 del 26/01/04 viene incaricato


l'Avv. Santo Zangh per opporsi alla procedura esecutiva promossa dai
Sig.ri Giambruno e De Papero di cui alla Sentenza del Tribunale di
Palermo depositata il 11/12/03;

-con atto di Giunta Comunale n150 del 01/10/04 viene


incaricato l'Avv. Santo Zangh per opporsi all'Atto di precetto
promosso dai Sig.ri Giambruno e De Papero di cui alla Sentenza del
Tribunale di Palermo depositata il 11/12/03;

- con sentenza del 06/12/04 n3635 il Tribunale di Palermo


Sezione Esecuzione Mobiliari viene emesso e notificato Atto di
Pignoramento nei confronti il Comune di Isola delle Femmine per un
importo di .92.785,77;

-con sentenza della Corte di Appello di Palermo - I Sezione Civile


- n292/2004 il Comune di Isola delle Femmine viene condannato al
pagamento ai Sig.ri Giambruno Salvatore, nato a Palermo il 07/02/47
e De Papero Lidia, vedova di Giambruno Cesare nato a Badolato (RC) il
24/10/20, la somma complessiva di .225.641,96 cosi suddivisa;

credito .125.141,42;

interessi .100.500,96.

Ritenuto al fine di evitare il prodursi di eventuali futuri danni


patrimoniali all'Ente, dover sottoporre all'esame della Commissione
Straordinaria con i poteri del Consiglio comunale la proposta di
riconoscimento di debiti fuori bilancio perch gli stessi non anno
trovato regolare copertura finanziaria;

Visto l'articolo n191 del T.U.E.L. approvato con decreto


Legislativo n267/2000 il quale prevede che per acquisizione di beni e
servizi da parte degli Enti Locali possa avvenire soltanto in presenza di
relativo impegno contabile registrato sul competente intervento o
bilancio di previsione e del visto di regolarit contabile attestante la
copertura finanziaria di cui all'articolo n151, comma 4 del succitato
T.U.E.L.

447
Considerato che la violazione degli obblighi imposti dal suddetto
articolo comporta la quantificazione del debito nascente dalla relativa
obbligazione nei confronti del terzo fornitore, quale debito fuori
bilancio;

Visto l'articolo n193, comma 2 del Decreto Legislativo


n267/2000, il quale prevede che l'ordine consiliare del Comune, con
periodicit stabilita dal regolamento di contabilit dell'Ente Locale,
adotta i provvedimenti necessari per il ripiano dei debiti fuori bilancio
giusto articolo n194 dello stesso Decreto Legislativo;

Visto l'articolo n194 del medesimo Decreto Legislativo


n267/2000 sulle modalit del riconoscimento dei debiti fuori bilancio;

Visto l'articolo n21 del vigente regolamento di contabilit del


Comune, approvato con atto consiliare n68 del 18/12/2009,
esecutivo ai sensi della normativa vigente, che stabilisce che il
riconoscimento dei debiti i bilancio possa avvenire in ogni momento
dell'anno in relazione alle specifiche necessit che devono manifestarsi
in corso di gestione;

Preso atto della relazione redatta dal responsabile del


procedimento protocollo n7440 del 25/05/2013 riferita al debito
fuori bilancio,

Visto il D. L.gs. n. 267/2000;

Vista la L.R. n. 30/2000;

Visto il vigente Statuto Comunale;

Visto lO.R.EE.LL. della Regione Siciliana;

tutto quanto sopra premesso, atteso e considerato, per le motivazioni


di cui in premessa che qui si intendono trascritte, anche al fine di
evitare possibili contestazioni da parte dei creditori che potrebbero
eccepire l'indebito arricchimento da parte del Comune ai sensi
dell'articolo n2041 del Codice Civile, procedere al riconoscimento di
legittimit ed al contestuale finanziamento dei debiti in oggetto cos
suddivisi:

credito .125.141,42;

interessi .100.500,96.

PROPONE

Di riconoscere, ai sensi dell'articolo n194 del Decreto Legislativo


n267/2000, la legittimit del debito fuori bilancio venutosi a formare
per l'effetto della sentenza della Corte di Appello di Palermo - I
Sezione Civile -per un importo complessivo di .225.641,96 giusta

448
sentenza notificata per mezzo Raccomandata A.R. il 14/02/2013
protocollo n2477;

Dare Atto che la spesa sar imputata come segue

PARERI ESPRESSI SULLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE AI SENSI


DELLART. 53, LEGGE N. 142/90, RECEPITO CON LA L.R. N. 48/91 E
MODIFICATO DALLA L.R. N. 30/2000.

PARERE TECNICO-AMMINISTRATIVO

Si esprime parere favorevole in ordine alla regolarit tecnica-amminstrativa, ai


sensi e per gli effetti dellart. 53 della legge 8/6/1990 n. 142, come richiamato
dallart. 1, lett. i) della L.R. 11/12/1991 n. 48, modificato dallart. 12 della L.R.
n. 30/2000, sulla proposta di deliberazione sopraindicata.
IL RESPONSABILE DEL V SETTORE

Architetto

Sergio Valguarnera

PARERE REGOLARITA CONTABILE

Si esprime parere favorevole in ordine alla regolarit contabile, ai sensi e per gli effetti dellart. 53
della legge 8/6/1990 n. 142, come richiamato dallart. 1, lett. i) della L.R. 11/12/1991 n. 48, modificato
dallart. 12 della L.R. n. 30/2000, sulla proposta di deliberazione sopraindicata.

IL RESPONSABILE II SETTORE

Dr. Ignazio Tabone

2014 17 GENNAIO ITALCEMENTI CHIEDE RINNOVO DECRETO 693 18


LUGLIO 2008 RELAZIONE TECNICA 2014 17 GENNAIO ITALCEMENTI
PROT ASSESSORATO2176 ENTRO IL 2014 REVAMPING VIA E VINCA

2014 30 GENNAIO 2014 23 GENNAIO CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA 4 A


SEGUITO DEL D.D.S. VIA 874 DEL 18 NOVEMBRE 2013 CANNOVA
ZUCCARELLO DISCARICA CONTRADA ARMICCI PASTORINO S.R.L. NO
ALA VARIANTE P.R.G. 18 LUGLIO 2014 OPERAZIONE TERRA MIA 10308
2011 7485 2011 CANNOVA ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE CANNOVA
ARCHITETTO GIANFRANCO 7485 11 10308 11 ORDINANZA CANNOVA PROTO
FRATELLI SODANO ASSESSORATO TERRITORIO AMBIENTE ANTONIOLI
GIUSEPPE OIKOS MAZZARRA S ANDREA DOMENICO PROTO SODANO NICOL
SODANO CALOGERO PADUANO VALERIA SOAMBIENTE MARIELLA LO BELLO
MARIO MOTTA SANTANASTASIA GULLO LUPO

449
2014 14 FEBBRAIO PUBBLICO INCANTO 100 MILA EURO
MANUTENZIONE SCUOLE STRADE EDIFICI ILLUMINAZIONE STRADE
ALBERT D'ARPA SCIOGLIMENTO CONSIGLIO COMUNALE ISOLA DELLE
FEMMINE

2014 16 febbraio Sospensione dalla carica di Consigliere comunale: per


il Consiglio di Stato non sussiste alcun eccesso di delega del d.lgs. n.
235/2012 rispetto alla legge anticorruzione n. 190/2012 della
sospensione quale effetto di condanne penali non definitive 2002 11
FEBBRAIO INCANDIDABILITA CORTE DI CASSAZIONE SENTENZA
1990 SOSPENSIONE DALLA CARICA ELETTIVA DI CONSIGLIERE
COMUNALE CRISCI FRANCESCO

segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato
Sez. III del 14.2.2014

Nel giudizio in esame lappellante, gi ricorrente in primo grado, stato


proclamato eletto consigliere comunale, in surrogazione di un consigliere
dimissionario. Il Prefetto lo ha dichiarato sospeso di diritto dalla carica, ai sensi
dellart.11, comma 1, lettera a) del decreto legislativo n. 235/2012. Questa
disposizione prevede che sia sospeso di diritto dalla carica il consigliere
comunale condannato, con sentenza non definitiva, per determinati reati. Se in
seguito la condanna diviene definitiva, il consigliere sospeso decade dalla
carica; se invece sopravviene una nuova decisione (sia pure essa stessa non
definitiva) che elimina la condanna la sospensione cessa, e linteressato viene
reintegrato nelle funzioni; in ogni caso, lo stato di sospensione non pu
eccedere una certa durata, e cessa di diritto allo scadere del termine se nel
frattempo la sentenza non definitiva non stata n confermata n riformata.
Innanzi al Consiglio di Stato laprima e principale questione di costituzionalit
che viene dedotta attiene ad un supposto eccesso di delega. Premesso che il
d.lgs. n. 235/2012 un testo unico emanato sulla base della delega conferita
dal legislatore con lart. 1, commi 63 e 64 della legge n. 190/2012 (detta
anche legge anticorruzione), il ricorrente sostiene che la legge delega indica
esclusivamente le condanne penali definitive quali presupposto della
incandidabilit alla carica di consigliere comunale, ovvero della decadenza dalla
stessa carica (se limpedimento si verifica dopo lassunzione della carica) o
infine della sospensione. Ci posto, sempre secondo il ricorrente, l dove il
testo unico (decreto delegato) prevede la sospensione quale effetto di
condanne penali non definitive, vi sarebbe un contrasto con la legge delega.
Il Collegio osserva, innanzi tutto, che la sospensione , per definizione, uno
stato transitorio, necessariamente limitato nel tempo, e destinato a concludersi

450
o con la definitiva cessazione dallincarico (decadenza) o con la reintegrazione
nelle funzioni. Sembra evidente dunque che la sospensione non possa
dipendere, per sua stessa natura, che da una condanna non definitiva. Se
invece la condanna definitiva, vi la decadenza, non la sospensione. Se la
legge n. 190/2012 avesse veramente inteso accomunare la sospensione e la
decadenza nel riferimento alla condanna definitiva avrebbe fatto un non
senso; si sarebbe trattato, in realt, della soppressione dellistituto della
sospensione e tanto valeva dirlo apertamente. Ci appare ancor pi evidente
se si considera che nel disposto del d.lgs. n. 235/2012 (come del resto nella
normativa anteriore) le fattispecie penali che dnno luogo alla sospensione
sono un campo pi ristretto di quello delle fattispecie che comportano la
decadenza. Questa differenza si spiega ed appare perfettamente logica se si
correla la sospensione ad una condanna non definitiva: proprio perch la
posizione penale dellinteressato ancora sub iudice la sospensione si giustifica
solo per le ipotesi pi gravi di reato; quando invece lillecito penale
definitivamente accertato la decadenza si giustifica anche per ipotesi
relativamente meno gravi. Si visto, dunque, che subordinare la sospensione
allesistenza di una condanna definitiva equivale a cancellare la figura della
sospensione. Ci si chiede, ora, se sia credibile che dettando la legge n.
190/2012 il legislatore avesse questa intenzione. Per rispondere a questa
domanda utile ripercorrere le evoluzioni della normativa in materia. Listituto
della sospensione degli amministratori regionali e degli enti locali assoggettati
a un procedimento penale ha avuto la prima manifestazione nellart. 15 della
legge n. 55/1990. La sospensione si verificava al momento del rinvio a
giudizio, peraltro limitatamente al delitto di associazione a delinquere di
stampo mafioso (art. 416-bis c.p.) ovvero al favoreggiamento dello stesso. La
sospensione si trasformava in decadenza al momento del passaggio in
giudicato della sentenza di condanna. E poi intervenuta la legge n. 16/1992,
art. 1, che ha modificato radicalmente il citato art. 15, introducendovi la nuova
figura della incandidabilit alle elezioni amministrative e regionali. La norma
disponeva lincandidabilit in caso di condanna anche non definitiva per una
serie di fattispecie penali di una certa gravit; per altre fattispecie meno gravi
prevedeva che lincandidabilit sorgesse per effetto di una condanna definitiva,
o anche di una condanna in primo grado confermata in appello. Sin qui la
norma si riferiva alle sentenze penali pronunciate prima dellelezione. Nel caso
che le condanne in questione sopravvenissero dopo lelezione, la norma
prevedeva la sospensione dalla carica, convertita di diritto in decadenza al
momento del passaggio in giudicato. Queste disposizioni sono state trasfuse,
con qualche modifica, nel testo unico enti locali (d.lgs. n. 267/2000), articoli

451
58 e 59. Lart. 58 concerneva lincandidabilit conseguente alla condanna
definitiva (era eliminato ogni riferimento alle condanne non definitive; lart. 59
la sospensione conseguente alla condanna non definitiva (e, per talune
fattispecie, alla condanna in primo grado confermata in appello). Il testo degli
artt. 58 e 59 del t.u.e.l. stato a sua volta trasfuso, senza rilevanti variazioni,
nel testo degli artt. 10 e 11 del d.lgs. n. 235/2012. Da questa disamina risulta
dunque che lo sviluppo della normativa in materia, anteriormente alla legge
delega del 2012 e a partire dalla legge n. 55/1990, stato sempre coerente
nel prevedere lo strumento della sospensione dalla carica, in presenza di un
procedimento penale per fattispecie penali di una certa gravit, pur in assenza
di una condanna definitiva; sopravvenendo la quale alla sospensione subentra
la decadenza. Anzi i vari passaggi hanno affinato la disciplina della
sospensione, nel trasparente scopo di rendere tale strumento maggiormente
efficace, e non gi di renderlo evanescente. Ci si deve ora dar carico
dellinterpretazione del criterio di cui allart. 1, comma 63, lettera (m), della
legge delega: disciplinare le ipotesi di sospensione e decadenza di diritto dalle
cariche di cui al comma 63 in caso di sentenza definitiva di condanna per delitti
non colposi successiva alla candidatura o allaffidamento della carica.
Secondo lappellante, si visto sopra, questa formulazione farebbe intendere
che il legislatore delegante abbia voluto uniformare la disciplina della
sospensione a quella della decadenza, facendo dipendere entrambe da una
sentenza definitiva di condanna. Questa tesi interpretativa pu sembrare
suggestiva ove si abbia riguardo esclusivamente allaspetto letterale. Ma,
com noto, il criterio letterale uno solo degli strumenti a disposizione
dellinterprete, il quale deve usare anche gli strumenti della razionalit, della
coerenza logica, della sistematica, etc., per ricostruire la effettiva volont del
legislatore. Comunque si voglia risolvere la questione interpretativa ora posta,
dalla lettera (m) emerge senza possibile ambiguit, proprio sul piano letterale,
che il legislatore delegante non ha voluto sopprimere listituto della
sospensione, ma anzi conservarlo, tanto vero che ha chiesto al legislatore
delegato di disciplinarlo, vale a dire recepirlo nellemanando testo unico.
Peraltro, come si gi detto al punto 6, il concetto stesso di sospensione, in
questa materia, reca in s il necessario riferimento ad un presupposto (in
questo caso la condanna penale) non ancora definitivo. Se vi una condanna
definitiva, non avrebbe alcun senso applicare una sospensione; a maggior
ragione in quanto la condanna definitiva produce di diritto la decadenza
(peraltro non tutte le fattispecie penali che comportano decadenza comportano
anche la sospensione, mentre tutte le fattispecie che comportano la
sospensione comportano anche la decadenza). In questa situazione, anche

452
volendo tutto concedere alla tesi interpretativa dellappellante, resta il fatto che
sul piano letterale emergono due indicazioni inconciliabili fra loro: da un lato, la
dichiarata volont di conservare nel sistema listituto della sospensione (che
implica per definizione il riferimento ad un processo in itinere) e dallaltro lato
la (supposta) volont di subordinare la sospensione allesistenza di una
condanna definitiva. Lesegesi meramente letterale non permette di sciogliere
questa contraddizione. E quindi giocoforza ricorrere ad altri criteri. Il primo,
gi di per s risolutivo, quello per cui si deve preferire linterpretazione che
attribuisce un senso alla frase, piuttosto che quella che la rende priva di senso
e di effetti pratici. Il secondo quello per cui si deve preferire linterpretazione
pi corrispondente alla ratio legis ed alla presumibile volont del legislatore
(ricostruibile anche mediante il riferimento al contesto politico-programmatico,
alla evoluzione storica della legislazione, etc.), e pi coerente con il sistema. In
questo caso, ciascuno di questi criteri porta univocamente a rigettare la tesi
interpretativa dellappellante. Oltre a tutto quanto si gi detto a proposito
dellinquadramento sistematico, basti ricordare che lintera legge n. 190/2012
stata concepita con la dichiarata finalit di rendere pi efficaci e penetranti
gli strumenti di prevenzione e repressione della corruzione, anche per
adempiere agli obblighi internazionali assunti in questo senso. Concludendo sul
punto, la prospettazione delleccesso di delega appare manifestamente
infondata. Lappellante propone altres una seconda questione di
costituzionalit sotto il profilo di una presunta illogicit, ovvero
irragionevolezza, violazione del principio di uguaglianza, etc.. In sintesi, la
questione si basa sulla circostanza che il regime della sospensione
differenziato per le varie fattispecie penali, cosicch pu accadere che la
sospensione consegua, di diritto ad una condanna a pena pi lieve, e non
consegua invece ad una condanna a pena pi onerosa, solo perch la prima
stata pronunciata per un certo tipo di reato, e la seconda per un reato di altro
tipo (in concreto linteressato stato sospeso dalla carica perch condannato a
quattro mesi di reclusione per il reato di cui allart. 323 c.p., abuso dufficio;
mentre reati di altro genere non comportano la sospensione se la pena irrogata
inferiore a due anni di reclusione). Il Collegio ritiene manifestamente
infondata anche questa eccezione. Infatti non irragionevole che il legislatore
differenzi il regime della sospensione dalla carica a seconda delle tipologie di
reato. La sospensione dalla carica va intesa, in sostanza, come uno strumento
cautelare: la norma vuol allontanare dallesercizio di determinate funzioni
pubbliche il soggetto che, avendo riportato una condanna penale sia pur non
definitiva, presenta un apprezzabile rischio di esercitarle in modo illecito o
comunque contrario al pubblico interesse. E intuitivo che, a parit di pena

453
irrogata, le condanne per taluni tipi di reato (ad esempio: i reati del pubblico
ufficiale contro la pubblica amministrazione) hanno un valore indiziario pi
significativo rispetto alle condanne per altri tipi di reato. Sintende che le
valutazioni compiute dal legislatore al riguardo sono altamente discrezionali, e
come tali opinabili: ma nel caso in esame non sono irragionevoli. Per scaricare
la sentenza per esteso cliccare su "Accedi al Provvedimento".

http://ww2.gazzettaamministrativa.it/opencms/opencms/_gazzetta_amministrativa/_permalink_new
s.html?resId=18c144ea-96f5-11e3-84ee-5b005dcc639c

L'efficacia nel giudizio amministrativo della sentenza penale irrevocabile di


condanna o di assoluzione
Principi giurisprudenziali consolidati in materia di lottizzazione abusiva

CONDANNA PER TENTATA CONCUSSIONE Svolgimento del processo

Alvaro Cxxxxxxxxx, nel corso delle elezioni del sindaco e consiglio comunale di
Pordenone, svoltesi nel maggio 2001, risultava eletto quale consigliere
comunale ed assumeva la carica. Con nota del 20 luglio 2001, il prefetto di
Pordenone, ai sensi dellarticolo 59 decreto legge 267/00, comunicava al
Comune di Pordenone che la Corte dappello sezione penale di Trieste, con
sentenza resa il 25 settembre-6 dicembre 2000, aveva riconosciuto il
Cxxxxxxxxx colpevole del delitto di cui agli articoli 56 e 317 Cp. Per tanto,
continuava la nota prefettizia, sera verificata lipotesi di sospensione di diritto
dalla carica elettiva di consigliere comunale del Cxxxxxxxxx. In data 18 agosto
2001, si riuniva il Consiglio comunale di Pordenone, che, preso atto della nota
del prefetto, provvedeva a surrogare il consigliere comunale sospeso. In data
11 agosto 2001, il Cxxxxxxxxx proponeva ricorso, ai sensi della speciale
disciplina portata dal Dpr 570/60, rilevando che il prefetto, essendo la
competenza propria dellassessore regionale, non era legittimato ad emettere
provvedimento di sospensione del consigliere comunale, e che non ricorrevano
gli estremi di legge della sospensione, prevista dallarticolo 59 decreto legge
267/00, la quale non ricomprendeva anche i delitti tentati, commessi dai
pubblici uffici, bens solo quelli consumati. Resisteva, ritualmente, il Prefetto di
Pordenone, contestando daver emesso il denunciato provvedimento di
sospensione, ma dessersi limitato a comunicare al comune lesistenza della
sentenza di condanna, emessa a carico del Cxxxxxxxxx, e con relazione alle
censure portate nel ricorso introduttivo rilevava la loro infondatezza. Si
costituiva, pure, il Comune di Pordenone per evidenziare daver adottato la
delibera di surroga del consigliere Cxxxxxxxxx, in quanto il prefetto aveva
inviato la nota del 20 luglio 2001, segnalando che ricorreva lipotesi di
sospensione ex articolo 59 decreto legge 267/00. Non si costituiva la Regione

454
autonoma Friuli Venezia Giulia ed alludienza del 25 ottobre 2001, su istanza
del Cxxxxxxxxx, era disposta lintegrazione del contraddittorio con la chiamata
di Ezio Pasut, consigliere comunale nominato in surroga del Cxxxxxxxxx.
Quindi, il tribunale procedeva a decidere la questione, accogliendo la domanda
del Cxxxxxxxxx. Osservava il tribunale che, ai sensi dello statuto dautonomia
della Regione Friuli Venezia Giulia, lorgano legittimato ad emettere il
provvedimento di sospensione del consigliere comunale era lassessore
regionale delle autonomie locali non gi il prefetto, per cui annullava il
provvedimento di sospensione, cos qualificando la nota del 20 luglio 2001 del
prefetto e la delibera del consiglio comunale di surroga. La Corte di appello di
Trieste, con sentenza del 28 gennaio 2002, respingendo il gravame proposto
dal prefetto e dal Ministro dellinterno, concordava con il primo giudice sulla
competenza della regione, e non del prefetto, ad adottare il provvedimento di
sospensione (come, a sua volta, riteneva doversi qualificare quello adottato dal
prefetto), ma negava carattere decisivo a tale circostanza, sul rilievo che il
giudice ordinario, in tema elettorale, conosce i diritti soggettivi e non gi della
mera regolarit degli atti e procedimenti amministrativi e deve pronunciare
affermando o negando lesistenza del diritto alla bade dellazione e non
limitarsi a pronunciare lannullamento di atti amministrativi, che deve
conseguire come effetto di disapplicazione dellaffermazione del diritto leso.
Esaminando, quindi, nel merito, la questione sulla sussistenza o meno, nella
specie, duna ragione automatica di sospensione dalla carica elettiva ai sensi
dellarticolo 59 Dpr 267/00, quel collegio la risolveva, poi, in senso negativo,
per essere la sospensione da detta norma ricollegata al solo reato di
concussione consumata e non anche a quello di concussione tentata, quale
addebitato alleletto. Da qui lulteriore odierno ricorso per cassazione del
prefetto e del ministero, al quale resiste il Cxxxxxxxxx con controricorso.

Motivi della decisione

1. Il primo dei due motivi, in cui si articola il ricorso, con il quale si critica
lasserito difetto di competenza del prefetto - inammissibile per difetto di
decisivit della statuizione censurata e conseguente carenza di interesse alla
correlativa impugnazione. La corte territoriale ha correttamente, infatti,
definito, in premessa, loggetto, proprio ed esclusivo, della proposta azione
elettorale, individuando non gi nellaccertamento di (eventuale) invalidit
dellatto amministrativo di sospensione delleletto (conseguente semmai, in via
meramente incidentale, per effetto di disapplicazione, dallaffermazione del
diritto alla permanenza nella carica elettiva) bens (trattandosi di
controversia in materia di diritti soggettivi, per tale ragione riservata alla
cognizione del giudice ordinario) nellaccertamento della effettiva sussistenza o
meno della causa di sospensione automatica di cui allarticolo 59 Testo unico
267/00, invocata dallattore. E, solo ad abundantiam e per completezza
espositiva, quel collegio ha, quindi, esaminato non senza espressamente
ribadirne il difetto di carattere decisorio la questione sulla competenza al
provvedimento di sospensione.Ora, a tal riguardo (al riguardo, cio, della cos
sottolineata ultroneit della riferita questione di competenza), nessuna censura
(neppure indiretta o implicita) ha formulato la difesa delle amministrazioni
ricorrenti; per cui, appunto, esse non possono ora pretendere di sindacare per

455
cassazione una statuizione incontestatamente priva di rilevanza al fine del
decidere e farla oggetto di doglianze non idonee, per definizione, a condurre,
ove pur (in tesi) accolte, alla educazione della sentenza impugnata o di alcun
suo segmento decisorio.

2. Residua, dunque, lesame del (solo) secondo mezzo del ricorso, con il quale
viene (per la prima volta, per altro) posto, a questa Corte di legittimit, il
quesito se sia riferibile, o non, anche al reato di concussione tentata la causa di
sospensione (cautelare) di diritto dalla carica elettiva prevista dal vigente
articolo 59 Tll 267/00 nei confronti di coloro che hanno riportato una
condanna non definitiva per uno dei delitti di cui agli articoli 327 (concussione)
Cp.

A tal quesito la Corte del merito ha dato risposta negativa sul rilievo
assorbente che il tentativo di concussione, in quanto reato autonomo non pu
essere assimilato al (corrispondente) delitto consumato, che il solo previsto
dallarticolo 59 citato come causa di sospensione delleletto. E questa
conclusione viene ora, appunto, censurata dai ricorrenti prefetto e ministro,
sotto il duplice profilo del vizio di motivazione ex articolo 360 numero 5 Cpc
(privo, per, come tale, di autonomo rilievo ove rivolto, come nella specie, a
revocare in dubbio la soluzione non di una quaestio facti, ma di una quaestio
iuris) e del vizio di violazione del predetto articolo 59 Tul 267/00: sul qual
quindi converge e si esaurisce il contenuto del mezzo impugnatorio in esame.

2.1. In punto di esegesi della norma richiamata, la tesi dei ricorrenti fa leva
sulla equiparazione, ai fini della sospensione, dei delitti tentati e consumati a
suo avviso rinvenibile nel testo dellarticolo 15 della legge 55/1990 come
modificato dalla legge 16/1992 e sulla (ritenuta) trasfusione di quella
disposizione nel corpo dellarticolo 59 in parola. E trae, altres, argomento dalla
sentenza del giudice della legge, 288/93, che, con riferimento proprio alla
normativa del 92, ha ritenuto immune da vizi di costituzionalit quella
equiparazione, agli effetti indicati, tra delitti consumati e tentati, in quanto
rientra nellambito della discrezionalit e valutazione di politica criminale del
legislatore.

2.2. La ricostruzione del quadro normativo di riferimento prospettata dai


ricorrenti non pu per condividersi, perch essa arbitrariamente espunge, dal
novero dei provvedimenti legislativi succedutisi in tema di sospensione (o
decadenza) di diritto da cariche elettive, la legge 475/99, che viceversa si
interpone tra le disposizioni della legge 26/1992 e quelle del Testo unico
267/00, nel contesto complessivo di una sequenza evolutiva della disciplina
della materia, che opportuno, sia pur sinteticamente, riassumere, per meglio
seguire il filo delle opzioni progressivamente maturate dal legislatore.

Listituto della sospensione cosiddetta automatica o vincolata dagli


amministratori locali dalla carica trova, dunque, la sua prima fonte regolatrice
nel gi citato articolo 15 della legge 55/1990: che, nelliniziale sua
formulazione, al primo comma, prevedeva, appunto, siffatta sospensione,
limitatamente agli amministratori sottoposti a procedimento penale per il
delitto di associazione di tipo mafioso (416bis) od a misura di prevenzione di ci

456
al secondo comma. Questa originaria impostazione venne poi in prosieguo
innovata ed emendata dalla successiva legge 16/1992. Il cui articolo 16 sanc
la incandidabilit, oltre che per i soggetti condannati in via non definitiva per
delitti associativi di mafia ed altre ipotesi connesse al traffico di armi e di
stupefacenti (lettera a) nei confronti altres, dei soggetti condannati per i
delitti di peculato, malversazione, concussione, corruzione lettera b) articolo
15, nuovo testo), nonch per quelli condannati per i delitti commessi con
abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti ad una pubblica funzione
ed un servizio diversi da quelli indicati nella lettera b) (lettera c) articolo 15
numero 1, come modificato dallarticolo 16 legge 16/1992). Per cui
effettivamente cos si realizzava, agli effetti della incandidabilit,
quellequiparazione (cui fa riferimento la difesa delle ricorrenti amministrazioni)
fra delitti consumati di concussione ecc. (quali ritenuti quelli sub lettera b)
perch richiamati senza ulteriori specificazioni) e quelli (diversi, e cio)
tentati (corrispondenti alle rispettive ipotesi di delitti, consumati, contro la
pubblica amministrazione), per effetto della norma di chiusura sub lettera c)
del nuovo articolo 15 numero 1 legge 55/1990 (cfr. Cassazione penale 26
gennaio 1976, per argomentum). Equiparazione rilevante, ex comma 4bis del
medesimo articolo 15, anche ai fini (per quel che pi direttamente ne
interessa) della immediata sospensione (ivi appunto ricollegata alla
sopravvenienza di alcuna delle condizioni indicate nei commi precedenti).

La materia stata, per altro, come gi detto, ulteriormente rielaborata dalla


successiva legge 475/99. La quale per un verso, ha subordinato lineleggibilit
ad una condanna definitiva (per tal profilo recependo le indicazioni di Corte
costituzionale 141/86) e, per altro verso, con riguardo alla sospensione
cautelare, ne ha previsto lautomatica operativit con rinvio (non gi generico
a tutte le ipotesi sub articolo 15 bens) alle (sole) ipotesi di cui alle lettere a) e
b) (senza quindi richiamare la norma di chiusura sub lettera c) articolo
citato). quindi da ultimo sopravvenuto il Testo unico 267/00, che non ha
ripristinato la pi ampia previsione della legge 16/1992 (come presupposto dai
ricorrenti) ma ha invece, ripreso la legge 475/99 (appunto) nella sua testuale
formulazione. Risultando, per altro, in detto ultimo corpo normativo, bens
richiamata anche la disposizione di cui allarticolo 15 numero 1 lettera c) legge
55/1990 (e successive modificazioni) ma solo nel quadro delle cause ostative
alla candidatura in presenza di condanna definitiva.

2.3. Avendo dunque riguardo al ripercorso iter evolutivo della disciplina della
materia, emerge, gi dal solo dato testuale, dello sganciamento dellistituto
sospensione delle ipotesi sub lettera c) articolo 15 citato (dato, questo non
flessibile per estensione, n ampliabile per analogia, stante il carattere di
stretta interpretazione delle norme limitative del diritto di elettorato, avente
coperture nellarticolo 51 della Costituzione), come la sospensione di diritto
non possa ora pi riconnettersi anche alle ipotesi (minori) di delitto tentato,
come precedentemente autorizzato nel vigore della normativa del 1992. Ci
trova del resto ulteriore conferma nel fatto (sintomatico) che la citata legge
16/1992 non rientra, tra quelle di cui doveva tener conto il legislatore delegato
a termini dellarticolo 31 della legge di delega; nel notorio mutamento, altres,
del quadro politico, caratterizzato dal superamento del clima di emergenza dei

457
primi anni 90 e da una conseguente attenuazione delle esigenze cautelari (di
cui evidentemente ha tenuto conto il legislatore delegante). Ed contestato,
infine, dalla considerazione che di fatto, nel sistema del vigente Testo unico, la
rottura del nesso di coincidenza tra cause ostative alla candidatura (5) e quelle
di sospensione (3) in materia di delitti commessi dai pubblici uffici (per i quali
costituisce ora, infatti, causa solo ostativa, ma non anche di sospensione
cautelare, la condanna di peculato duso, sub comma 2 articolo 314 Cp o per
delitto commesso con abuso di violazione di poteri o doveri correlati a pubblica
funzione evidenzia come la misura della sospensione sia ex lege ora correlata
non alla sola tipologia di condotta criminosa, ma anche agli effetti (di maggiore
offensivit in concreto) della stessa. Per cui, conclusivamente, corretta, alla
luce anche di tutte le indicazioni che precedono risulta lesegesi della vigente
normativa di riferimento presupposta dalla Corte di merito che questo
collegio dunque condivide nel senso della rilevanza, nel quadro normativo
attuale, della condanna per delitti tentati (e non consumati) contro la pubblica
amministrazione ai soli fini della decadenza e non anche della sospensione
cautelare dalla carica elettiva. Mentre nessun rilievo , ostativo alla conclusione
cos raggiunta, pu trarsi dalla sentenza costituzionale, richiamata dai
ricorrenti, 141/96, poich la discrezionalit ivi riconosciuta al legislatore in
tema di equiparazione (quale operata nel sistema normativo previdente, ex
legge 16/1992) tra delitti tentati e delitti consumati (contro la pubblica
amministrazione), agli effetti della sospensione dalla carica di amministratore
comunale, non comporta, allevidenza, lillegittimit di una opzione di segno
opposto, maturata in un diverso quadro normativo di riferimento.

3. Anche per tal parte la sentenza impugnata resiste, quindi a critica.

4. Il ricorso va, pertanto, integralmente respinto.

5. Sussistono giusti motivi, anche in considerazione della novit della questione


di principio esaminata, per compensare tra le parti le spese del giudizio di
Cassazione.

PQM

La Corte rigetta il ricorso e compensa le spese.


http://www.foroeuropeo.it/home/materie/penale-procedura/659-condanna-per-tentata-concussione-
sospensione-dalla-carica-elettiva-di-consigliere-comunale

DECRETO LEGISLATIVO 31 dicembre 2012, n. 235 (in G.U. n. 3 del 4


gennaio 2013 - in vigore dal 5 gennaio 2013) - Testo unico delle
disposizioni in materia di incandidabilit e di divieto di ricoprire
cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di
condanna per delitti non colposi, a norma dell'articolo 1, comma 63,
della legge 6 novembre 2012, n. 190. (13G00006)

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visti gli articoli 76 e 87, quinto comma, della Costituzione;

458
Visto l'articolo 1, commi 63, 64 e 65, della legge 6 novembre 2012, n. 190,
recante delega al Governo per l'adozione di un testo unico delle disposizioni in
materia di incandidabilit e di divieto di ricoprire cariche elettive e di governo
conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, e


successive modificazioni, recante: Approvazione del testo unico delle leggi
recanti norme per la elezione della Camera dei deputati;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 1967, n. 223, e


successive modificazioni, recante: Approvazione del testo unico delle leggi per
la disciplina dell'elettorato attivo e per la tenuta e la revisione delle liste
elettorali;

Visto il decreto legislativo 20 dicembre 1993, n. 533, e successive


modificazioni, recante: Testo unico delle leggi recanti norme per l'elezione del
Senato della Repubblica;

Vista la legge 27 dicembre 2001, n. 459, recante Norme per l'esercizio del
diritto di voto dei cittadini italiani residenti all'estero;

Vista la legge 24 gennaio 1979, n. 18, e successive modificazioni, recante


Elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia;

Visto l'articolo 1, comma 1, della legge 20 luglio 2004, n. 215;

Vista la disciplina in materia di incandidabilit per le cariche elettive e di


governo regionali recata dall'articolo 15 della legge 19 marzo 1990, n. 55, e
successive modificazioni, recante: Nuove disposizioni per la prevenzione della
delinquenza di tipo mafioso e di altre gravi forme di manifestazione di
pericolosit sociale;

Vista la disciplina in materia di incandidabilit per le cariche elettive e di


governo locale recata dagli articoli 58 e 59 del decreto legislativo 18 agosto
2000, n. 267, e successive modificazioni, recante: Testo unico delle leggi
sull'ordinamento degli enti locali;

Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella


riunione del 6 dicembre 2012;

Acquisiti i pareri delle competenti commissioni della Camera dei deputati e del
Senato della Repubblica;

Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 21
dicembre 2012;

Sulla proposta del Ministro dell'interno, di concerto con i Ministri della giustizia
e per la pubblica amministrazione e la semplificazione;

459
Emana

il seguente decreto legislativo:

Capo I Cause ostative all'assunzione e allo svolgimento delle cariche di


deputato, senatore e di membro del Parlamento europeo spettante
all'Italia

Art. 1 Incandidabilit alle elezioni della Camera dei deputati e del


Senato della Repubblica

1. Non possono essere candidati e non possono comunque ricoprire la carica di


deputato e di senatore:

a) coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a due anni
di reclusione per i delitti, consumati o tentati, previsti dall'articolo 51, commi
3-bis e 3-quater, del codice di procedura penale;

b) coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a due anni
di reclusione per i delitti, consumati o tentati, previsti nel libro II, titolo II, capo
I, del codice penale;

c) coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a due anni
di reclusione, per delitti non colposi, consumati o tentati, per i quali sia
prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a quattro anni,
determinata ai sensi dell'articolo 278 del codice di procedura penale.

Art. 2 Accertamento dell'incandidabilit in occasione delle elezioni


della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.

1. L'accertamento della condizione di incandidabilit alle elezioni della Camera


dei deputati e del Senato della Repubblica comporta la cancellazione dalla lista
dei candidati.

2. L'accertamento dell'incandidabilit svolto, in occasione della presentazione


delle liste dei candidati ed entro il termine per la loro ammissione, dall'ufficio
centrale circoscrizionale, per la Camera, dall'ufficio elettorale regionale, per il
Senato, e dall'ufficio centrale per la circoscrizione estero, sulla base delle
dichiarazioni sostitutive attestanti l'insussistenza della condizione di
incandidabilit di cui all'articolo 1, rese da ciascun candidato ai sensi
dell'articolo 46 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in
materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto del Presidente
della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445. Gli stessi uffici accertano d'ufficio
la condizione di incandidabilit anche sulla base di atti o documenti di cui
vengano comunque in possesso comprovanti la condizione di limitazione del
diritto di elettorato passivo di cui all'articolo 1.

460
3. Per i ricorsi avverso le decisioni di cui al comma 2 trova applicazione
l'articolo 23 del decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n.
361.

4. Qualora la condizione di incandidabilit sopravvenga o sia accertata


successivamente alle operazioni di cui al comma 2 e prima della proclamazione
degli eletti, l'ufficio centrale circoscrizionale, per la Camera, l'ufficio elettorale
regionale, per il Senato, e l'ufficio centrale per la circoscrizione Estero
procedono alla dichiarazione di mancata proclamazione nei confronti del
soggetto incandidabile.

Art. 3 Incandidabilit sopravvenuta nel corso del mandato elettivo


parlamentare

1. Qualora una causa di incandidabilit di cui all'articolo 1 sopravvenga o


comunque sia accertata nel corso del mandato elettivo, la Camera di
appartenenza delibera ai sensi dell'articolo 66 della Costituzione. A tal fine le
sentenze definitive di condanna di cui all'articolo 1, emesse nei confronti di
deputati o senatori in carica, sono immediatamente comunicate, a cura del
pubblico ministero presso il giudice indicato nell'articolo 665 del codice di
procedura penale, alla Camera di rispettiva appartenenza.

2. Se l'accertamento della causa di incandidabilit interviene nella fase di


convalida degli eletti, la Camera interessata, anche nelle more della
conclusione di tale fase, procede immediatamente alla deliberazione sulla
mancata convalida.

3. Nel caso in cui rimanga vacante un seggio, la Camera interessata, in sede di


convalida del subentrante, verifica per quest'ultimo l'assenza delle condizioni
soggettive di incandidabilit di cui all'articolo 1.

Art. 4 Incandidabilit alla carica di membro del


Parlamento europeo spettante all'Italia

1. Non possono essere candidati e non possono comunque ricoprire la carica di


membro del Parlamento europeo spettante all'Italia coloro che si trovano nelle
condizioni di incandidabilit stabilite dall'articolo 1.

Art. 5 Accertamento ed operativit dell'incandidabilit in occasione


delle elezioni dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia.

1. L'accertamento della condizione di incandidabilit alle elezioni dei membri


del Parlamento europeo spettanti all'Italia comporta la cancellazione dalla lista
dei candidati.

2. L'accertamento dell'incandidabilit svolto, in occasione della presentazione


delle liste dei candidati ed entro il termine per la loro ammissione, dall'ufficio
elettorale circoscrizionale, sulla base delle dichiarazioni sostitutive attestanti
l'insussistenza della condizione di incandidabilit di cui all'articolo 1, rese da

461
ciascun candidato ai sensi dell'articolo 46 del testo unico delle disposizioni
legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui
al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445. Lo stesso
ufficio accerta la condizione soggettiva di incandidabilit sulla base di atti o
documenti di cui venga comunque in possesso comprovanti la condizione di
limitazione del diritto di elettorato passivo di cui all'articolo 1.

3. Per i ricorsi avverso le decisioni di cui al comma 2 trova applicazione


l'articolo 129 del decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104.

4. Qualora la condizione di incandidabilit sopravvenga o sia accertata


successivamente alle operazioni di cui al comma 2, l'ufficio elettorale
circoscrizionale o l'ufficio elettorale nazionale procedono alla dichiarazione di
mancata proclamazione dei candidati per i quali stata accertata l'
incandidabilit.

5. Qualora la condizione di incandidabilit sopravvenga o sia accertata in epoca


successiva alla data di proclamazione, la condizione stessa viene rilevata
dall'ufficio elettorale nazionale, ai fini della relativa deliberazione di decadenza
dalla carica. Di tale deliberazione, il Presidente dell'ufficio elettorale nazionale
d immediata comunicazione alla segreteria del Parlamento europeo.

6. Le sentenze definitive di condanna di cui all'articolo 1, emesse nei confronti


di membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia, sono immediatamente
comunicate, a cura del pubblico ministero presso il giudice indicato nell'articolo
665 del codice di procedura penale, all'ufficio elettorale nazionale, ai fini della
dichiarazione di decadenza.

Capo II Cause ostative all'assunzione e allo svolgimento di incarichi di


Governo

Art. 6 Divieto di assunzione e svolgimento di incarichi di Governo


nazionale

1. Non possono ricoprire incarichi di governo, come individuati dall'articolo 1,


comma 2, della legge 20 luglio 2004, n. 215, coloro che si trovano nelle
condizioni di incandidabilit previste dall'articolo 1 per le cariche di deputato e
senatore.

2. Coloro che assumono incarichi di governo hanno l'obbligo di dichiarare di


non trovarsi in alcuna delle condizioni di incandidabilit previste dall'articolo 1.

3. La dichiarazione di cui al comma 2 rimessa dall'interessato alla Presidenza


del Consiglio dei Ministri prima di assumere le funzioni di Presidente del
Consiglio dei Ministri o di Ministro. La dichiarazione resa al Presidente del
Consiglio dei Ministri dai Vice Ministri, dai Sottosegretari di Stato e dai
commissari straordinari del Governo di cui all'articolo 11 della legge 23 agosto
1988, n. 400.

462
4. Ai fini del presente articolo le sentenze definitive di condanna di cui
all'articolo 1, sono immediatamente comunicate, a cura del pubblico ministero
presso il giudice indicato nell'articolo 665 del codice di procedura penale, alla
Presidenza del Consiglio dei Ministri e determinano la decadenza di diritto
dall'incarico ricoperto, dichiarata con decreto del Presidente della Repubblica,
su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri ovvero, ove la decadenza
riguardi quest'ultimo, del Ministro dell'interno.

5. Restano ferme per i titolari di cariche di governo le cause di incompatibilit


previste da altre disposizioni di legge.

Capo III Incandidabilit alle cariche elettive regionali

Art. 7 Incandidabilit alle elezioni regionali

1. Non possono essere candidati alle elezioni regionali, e non possono


comunque ricoprire le cariche di presidente della giunta regionale, assessore e
consigliere regionale, amministratore e componente degli organi comunque
denominati delle unit sanitarie locali:

a) coloro che hanno riportato condanna definitiva per il delitto previsto


dall'articolo 416-bis del codice penale o per il delitto di associazione finalizzata
al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope di cui all'articolo 74 del
testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre
1990, n. 309, o per un delitto di cui all'articolo 73 del citato testo unico,
concernente la produzione o il traffico di dette sostanze, o per un delitto
concernente la fabbricazione, l'importazione, l'esportazione, la vendita o
cessione, nonch, nei casi in cui sia inflitta la pena della reclusione non
inferiore ad un anno, il porto, il trasporto e la detenzione di armi, munizioni o
materie esplodenti, o per il delitto di favoreggiamento personale o reale
commesso in relazione a taluno dei predetti reati;

b) coloro che hanno riportato condanne definitive per i delitti, consumati o


tentati, previsti dall'articolo 51, commi 3-bis e 3-quater, del codice di
procedura penale, diversi da quelli indicati alla lettera a);

c) coloro che hanno riportato condanna definitiva per i delitti, consumati o


tentati, previsti dagli articoli 314, 316, 316-bis,316-ter, 317, 318, 319, 319-
ter, 319-quater, primo comma, 320, 321, 322, 322-bis, 323, 325, 326, 331,
secondo comma, 334, 346-bis del codice penale;

d) coloro che sono stati condannati con sentenza definitiva alla pena della
reclusione complessivamente superiore a sei mesi per uno o pi delitti
commessi con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti ad una
pubblica funzione o a un pubblico servizio diversi da quelli indicati alla lettera
c);

e) coloro che sono stati condannati con sentenza definitiva ad una pena non
inferiore a due anni di reclusione per delitto non colposo;

463
f) coloro nei cui confronti il tribunale ha applicato, con provvedimento
definitivo, una misura di prevenzione, in quanto indiziati di appartenere ad una
delle associazioni di cui all'articolo 4, comma 1, lettera a) e b), del decreto
legislativo 6 settembre 2011, n. 159.

2. Le disposizioni previste dal comma 1 si applicano a qualsiasi altro incarico


con riferimento al quale l'elezione o la nomina di competenza del consiglio
regionale, della giunta regionale, dei rispettivi presidenti e degli assessori
regionali.

3. L'eventuale elezione o nomina di coloro che si trovano nelle condizioni di cui


al comma 1 nulla. L'organo che ha deliberato la nomina o la convalida
dell'elezione tenuto a revocarla non appena venuto a conoscenza
dell'esistenza delle condizioni stesse.

Art. 8 Sospensione e decadenza di diritto per incandidabilit alle


cariche regionali

1. Sono sospesi di diritto dalle cariche indicate all'articolo 7, comma 1:

a) coloro che hanno riportato una condanna non definitiva per uno dei delitti
indicati all'articolo 7, comma 1, lettera a), b), e c);

b) coloro che, con sentenza di primo grado, confermata in appello per la stessa
imputazione, hanno riportato una condanna ad una pena non inferiore a due
anni di reclusione per un delitto non colposo, dopo l'elezione o la nomina;

c) coloro nei cui confronti l'autorit giudiziaria ha applicato, con provvedimento


non definitivo, una misura di prevenzione in quanto indiziati di appartenere ad
una delle associazioni di cui all'articolo 4, comma 1, lettera a) e b), del decreto
legislativo 6 settembre 2011, n. 159.

2. La sospensione di diritto consegue, altres, quando disposta l'applicazione


di una delle misure coercitive di cui agli articoli 284, 285 e 286 del codice di
procedura penale nonch di cui all'articolo 283, comma 1, del codice di
procedura penale, quando il divieto di dimora riguarda la sede dove si svolge il
mandato elettorale.

3. Nel periodo di sospensione i soggetti sospesi, fatte salve le diverse


specifiche discipline regionali, non sono computati al fine della verifica del
numero legale, n per la determinazione di qualsivoglia quorum o maggioranza
qualificata. La sospensione cessa di diritto di produrre effetti decorsi diciotto
mesi. La cessazione non opera, tuttavia, se entro il termine di cui al
precedente periodo l'impugnazione in punto di responsabilit rigettata anche
con sentenza non definitiva. In quest'ultima ipotesi la sospensione cessa di
produrre effetti decorso il termine di dodici mesi dalla sentenza di rigetto.

4. A cura della cancelleria del tribunale o della segreteria del pubblico ministero
i provvedimenti giudiziari che comportano la sospensione ai sensi del comma 1

464
sono comunicati al prefetto del capoluogo della Regione che ne d immediata
comunicazione al Presidente del Consiglio dei Ministri il quale, sentiti il Ministro
per gli affari regionali e il Ministro dell'interno, adotta il provvedimento che
accerta la sospensione. Tale provvedimento notificato, a cura del prefetto del
capoluogo della Regione, al competente consiglio regionale per l'adozione dei
conseguenti adempimenti di legge. Per la regione siciliana e la regione Valle
d'Aosta le competenze di cui al presente articolo sono esercitate,
rispettivamente, dal commissario dello Stato e dal presidente della
commissione di coordinamento; per le province autonome di Trento e di
Bolzano sono esercitate dai rispettivi commissari del Governo. Per la durata
della sospensione al consigliere regionale spetta un assegno pari all'indennit
di carica ridotta di una percentuale fissata con legge regionale.

5. La sospensione cessa nel caso in cui nei confronti dell'interessato venga


meno l'efficacia della misura coercitiva di cui al comma 1, ovvero venga
emessa sentenza, anche se non passata in giudicato, di non luogo a procedere,
di proscioglimento o di assoluzione o provvedimento di revoca della misura di
prevenzione o sentenza di annullamento ancorch con rinvio. In tal caso la
sentenza o il provvedimento di revoca devono essere pubblicati nell'albo
pretorio e comunicati alla prima adunanza dell'organo che ha proceduto
all'elezione, alla convalida dell'elezione o alla nomina.

6. Chi ricopre una delle cariche indicate all'articolo 7, comma 1, decade da


essa di diritto dalla data del passaggio in giudicato della sentenza di condanna
o dalla data in cui diviene definitivo il provvedimento che applica la misura di
prevenzione.

Art. 9 Cancellazione dalle liste per incandidabilit alle elezioni regionali

1. In occasione della presentazione delle liste dei candidati per le elezioni del
presidente della regione e dei consiglieri regionali, oltre alla documentazione
prevista dall'articolo 9 della legge 17 febbraio 1968, n. 108, e dall'articolo 1,
commi 3 e 8, della legge 23 febbraio 1995, n. 43, o prevista dalle relative
disposizioni delle leggi elettorali regionali, ciascun candidato rende, unitamente
alla dichiarazione di accettazione della candidatura, una dichiarazione
sostitutiva, ai sensi dell'articolo 46 del testo unico delle disposizioni legislative
e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto
del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, e successive
modificazioni, attestante l'insussistenza delle cause di incandidabilit di cui
all'articolo 7.

2. Gli uffici preposti all'esame delle liste dei candidati, entro il termine previsto
per la loro ammissione, cancellano dalle liste stesse i nomi dei candidati per i
quali manca la dichiarazione sostitutiva di cui al comma 1 e dei candidati per i
quali venga comunque accertata, dagli atti o documenti in possesso dell'ufficio,
la sussistenza di alcuna delle predette condizioni di incandidabilit.

3. Per i ricorsi avverso le decisioni di cui al comma 2 trova applicazione


l'articolo 129 del decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104.

465
4. Qualora la condizione di incandidabilit sopravvenga o sia accertata
successivamente alle operazioni di cui al comma 2, la condizione stessa viene
rilevata, ai fini della mancata proclamazione, dagli uffici preposti alla
proclamazione degli eletti.

Capo IV Incandidabilit alle cariche elettive negli enti locali

Art. 10 Incandidabilit alle elezioni provinciali, comunali e


circoscrizionali

1. Non possono essere candidati alle elezioni provinciali, comunali e


circoscrizionali e non possono comunque ricoprire le cariche di presidente della
provincia, sindaco, assessore e consigliere provinciale e comunale, presidente
e componente del consiglio circoscrizionale, presidente e componente del
consiglio di amministrazione dei consorzi, presidente e componente dei consigli
e delle giunte delle unioni di comuni, consigliere di amministrazione e
presidente delle aziende speciali e delle istituzioni di cui all'articolo 114 del
decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, presidente e componente degli
organi delle comunit montane:

a) coloro che hanno riportato condanna definitiva per il delitto previsto


dall'articolo 416-bis del codice penale o per il delitto di associazione finalizzata
al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope di cui all'articolo 74 del
testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre
1990, n. 309, o per un delitto di cui all'articolo 73 del citato testo unico
concernente la produzione o il traffico di dette sostanze, o per un delitto
concernente la fabbricazione, l'importazione, l'esportazione, la vendita o
cessione, nonch, nei casi in cui sia inflitta la pena della reclusione non
inferiore ad un anno, il porto, il trasporto e la detenzione di armi, munizioni o
materie esplodenti, o per il delitto di favoreggiamento personale o reale
commesso in relazione a taluno dei predetti reati;

b) coloro che hanno riportato condanne definitive per i delitti, consumati o


tentati, previsti dall'articolo 51, commi 3-bis e 3-quater, del codice di
procedura penale, diversi da quelli indicati alla lettera a);

c) coloro che hanno riportato condanna definitiva per i delitti previsti dagli
articoli 314, 316, 316-bis, 316-ter, 317, 318, 319, 319-ter, 319-quater, primo
comma, 320, 321, 322, 322-bis, 323, 325, 326, 331, secondo comma, 334,
346-bis del codice penale;

d) coloro che sono stati condannati con sentenza definitiva alla pena della
reclusione complessivamente superiore a sei mesi per uno o pi delitti
commessi con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti ad una
pubblica funzione o a un pubblico servizio diversi da quelli indicati nella lettera
c);

e) coloro che sono stati condannati con sentenza definitiva ad una pena non
inferiore a due anni di reclusione per delitto non colposo;

466
f) coloro nei cui confronti il tribunale ha applicato, con provvedimento
definitivo, una misura di prevenzione, in quanto indiziati di appartenere ad una
delle associazioni di cui all'articolo 4, comma 1, lettera a) e b), del decreto
legislativo 6 settembre 2011, n. 159.

2. Le disposizioni previste dal comma 1 si applicano a qualsiasi altro incarico


con riferimento al quale l'elezione o la nomina di competenza:

a) del consiglio provinciale, comunale o circoscrizionale;

b) della giunta provinciale o del presidente, della giunta comunale o del


sindaco, di assessori provinciali o comunali.

3. L'eventuale elezione o nomina di coloro che si trovano nelle condizioni di cui


al comma 1 nulla. L'organo che ha provveduto alla nomina o alla convalida
dell'elezione tenuto a revocare il relativo provvedimento non appena venuto
a conoscenza dell'esistenza delle condizioni stesse.

4. Le sentenze definitive di condanna ed i provvedimenti di cui al comma 1,


emesse nei confronti di presidenti di provincia, sindaci, presidenti di
circoscrizione o consiglieri provinciali, comunali o circoscrizionali in carica, sono
immediatamente comunicate, dal pubblico ministero presso il giudice indicato
nell'articolo 665 del codice di procedura penale, all'organo consiliare di
rispettiva appartenenza, ai fini della dichiarazione di decadenza, ed al prefetto
territorialmente competente.

Art. 11 Sospensione e decadenza di diritto degli amministratori locali


in condizione di incandidabilit

1. Sono sospesi di diritto dalle cariche indicate al comma 1 dell'articolo 10:

a) coloro che hanno riportato una condanna non definitiva per uno dei delitti
indicati all'articolo 10, comma 1, lettera a), b) e c);

b) coloro che, con sentenza di primo grado, confermata in appello per la stessa
imputazione, hanno riportato, dopo l'elezione o la nomina, una condanna ad
una pena non inferiore a due anni di reclusione per un delitto non colposo;

c) coloro nei cui confronti l'autorit giudiziaria ha applicato, con provvedimento


non definitivo, una misura di prevenzione in quanto indiziati di appartenere ad
una delle associazioni di cui all'articolo 4, comma 1, lettera a) e b), del decreto
legislativo 6 settembre 2011, n. 159.

2. La sospensione di diritto consegue, altres, quando disposta l'applicazione


di una delle misure coercitive di cui agli articoli 284, 285 e 286 del codice di
procedura penale nonch di cui all'articolo 283, comma 1, del codice di
procedura penale, quando il divieto di dimora riguarda la sede dove si svolge il
mandato elettorale.

467
3. Nel periodo di sospensione i soggetti sospesi, ove non sia possibile la
sostituzione ovvero fino a quando non sia convalidata la supplenza, non sono
computati al fine della verifica del numero legale, n per la determinazione di
qualsivoglia quorum o maggioranza qualificata.

4. La sospensione cessa di diritto di produrre effetti decorsi diciotto mesi. Nel


caso in cui l'appello proposto dall'interessato avverso la sentenza di condanna
sia rigettato anche con sentenza non definitiva, decorre un ulteriore periodo di
sospensione che cessa di produrre effetti trascorso il termine di dodici mesi
dalla sentenza di rigetto.

5. A cura della cancelleria del tribunale o della segreteria del pubblico ministero
i provvedimenti giudiziari che comportano la sospensione sono comunicati al
prefetto, il quale, accertata la sussistenza di una causa di sospensione,
provvede a notificare il relativo provvedimento agli organi che hanno
convalidato l'elezione o deliberato la nomina.

6. La sospensione cessa nel caso in cui nei confronti dell'interessato venga


meno l'efficacia della misura coercitiva di cui al comma 1, ovvero venga
emessa sentenza, anche se non passata in giudicato, di non luogo a procedere,
di proscioglimento o di assoluzione o provvedimento di revoca della misura di
prevenzione o sentenza di annullamento ancorch con rinvio. In tal caso la
sentenza o il provvedimento di revoca devono essere pubblicati nell'albo
pretorio e comunicati alla prima adunanza dell'organo che ha proceduto
all'elezione, alla convalida dell'elezione o alla nomina.

7. Chi ricopre una delle cariche indicate all'articolo 10, comma 1, decade da
essa di diritto dalla data del passaggio in giudicato della sentenza di condanna
o dalla data in cui diviene definitivo il provvedimento che applica la misura di
prevenzione.

8. Quando, in relazione a fatti o attivit comunque riguardanti gli enti di cui


all'articolo 10, l'autorit giudiziaria ha emesso provvedimenti che comportano
la sospensione o la decadenza dei pubblici ufficiali degli enti medesimi e vi la
necessit di verificare che non ricorrano pericoli di infiltrazione di tipo mafioso
nei servizi degli stessi enti, il prefetto pu accedere presso gli enti interessati
per acquisire dati e documenti ed accertare notizie concernenti i servizi stessi.

9. Copie dei provvedimenti di cui al comma 8 sono trasmesse al Ministro


dell'interno, ai sensi dell'articolo 2, comma 2-quater, del decreto-legge 29
ottobre 1991, n. 345, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 dicembre
1991, n. 110, e successive modificazioni.

Art. 12 Cancellazione dalle liste per incandidabilit alle elezioni


provinciali, comunali e circoscrizionali

1. In occasione della presentazione delle liste dei candidati per le elezioni del
presidente della provincia, del sindaco, del presidente della circoscrizione e dei
consiglieri provinciali, comunali e circoscrizionali, OLTRE ALLA

468
DOCUMENTAZIONE PREVISTA DA ALTRE DISPOSIZIONI NORMATIVE, CIASCUN
CANDIDATO, UNITAMENTE ALLA DICHIARAZIONE DI ACCETTAZIONE DELLA
CANDIDATURA, RENDE UNA DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA, AI SENSI
DELL'ARTICOLO 46 DEL TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E
REGOLAMENTARI IN MATERIA DI DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA, DI
CUI AL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 28 DICEMBRE 2000, N.
445, E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI, ATTESTANTE L'INSUSSISTENZA DELLE
CAUSE DI INCANDIDABILIT DI CUI ALL'ARTICOLO 10.

2. Gli uffici preposti all'esame delle liste dei candidati, entro il termine previsto
per la loro ammissione, cancellano dalle liste stesse i candidati per i quali
manca la dichiarazione sostitutiva di cui al comma 1 e dei candidati per i quali
venga comunque accertata, dagli atti o documenti in possesso dell'ufficio, la
sussistenza di alcuna delle predette condizioni di incandidabilit.

3. Per i ricorsi avverso le decisioni di cui al comma 2 trova applicazione


l'articolo 129 del decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104.

4. Qualora la condizione di incandidabilit sopravvenga o sia accertata


successivamente alle operazioni di cui al comma 2, la condizione stessa viene
rilevata, ai fini della mancata proclamazione, dall'ufficio preposto alle
operazioni di proclamazione degli eletti.

Capo V Disposizioni comuni, transitorie e finali

Art. 13 Durata dell'incandidabilit

1. L'incandidabilit alla carica di deputato, senatore e membro del Parlamento


europeo spettante all'Italia, derivante da sentenza definitiva di condanna per i
delitti indicati all'articolo 1, decorre dalla data del passaggio in giudicato della
sentenza stessa ed ha effetto per un periodo corrispondente al doppio della
durata della pena accessoria dell'interdizione temporanea dai pubblici uffici
comminata dal giudice. In ogni caso l'incandidabilit, anche in assenza della
pena accessoria, non inferiore a sei anni.

2. Il divieto ad assumere e svolgere incarichi di Governo nazionale, derivante


da sentenza di condanna definitiva per i delitti indicati all'articolo 1, opera con
la medesima decorrenza e per la stessa durata prevista dal comma 1.

3. Nel caso in cui il delitto che determina l'incandidabilit o il divieto di


assumere incarichi di governo stato commesso con abuso dei poteri o in
violazione dei doveri connessi al mandato elettivo, di parlamentare nazionale o
europeo, o all'incarico di Governo, la durata dell'incandidabilit o del divieto
aumentata di un terzo.

Art. 14 Incandidabilit nelle regioni a statuto speciale


e province autonome

469
1. Le disposizioni in materia di incandidabilit del presente testo unico si
applicano nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e
Bolzano.

Art. 15 Disposizioni comuni

1. L'incandidabilit di cui al presente testo unico opera anche nel caso in cui la
sentenza definitiva disponga l'applicazione della pena su richiesta, ai sensi
dell'articolo 444 del codice di procedura penale.

2. L'incandidabilit disciplinata dal presente testo unico produce i suoi effetti


indipendentemente dalla concomitanza con la limitazione del diritto di
elettorato attivo e passivo derivante dall'applicazione della pena accessoria
dell'interdizione temporanea dai pubblici uffici o di una delle misure di
prevenzione o di sicurezza di cui all'articolo 2, lettera b) e c), del testo unico
delle leggi per la disciplina dell'elettorato attivo e per la tenuta e la revisione
delle liste elettorali di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo
1967, n. 223.

3. La sentenza di riabilitazione, ai sensi degli articoli 178 e seguenti del codice


penale, l'unica causa di estinzione anticipata dell'incandidabilit e ne
comporta la cessazione per il periodo di tempo residuo. La revoca della
sentenza di riabilitazione comporta il ripristino dell'incandidabilit per il periodo
di tempo residuo.

4. L'incandidabilit disciplinata dagli articoli 7, comma 1, lettera f) e 10,


comma 1, lettera f), si estingue per effetto del procedimento di riabilitazione
previsto dall'articolo 70 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159.

Art. 16 Disposizioni transitorie e finali

1. Per le incandidabilit di cui ai Capi I e II, e per quelle di cui ai Capi III e IV
non gi rinvenibili nella disciplina previgente, la disposizione del comma 1
dell'articolo 15 si applica alle sentenze previste dall'articolo 444 del codice di
procedura penale pronunciate successivamente alla data di entrata in vigore
del presente testo unico.

2. Le disposizioni di cui al presente testo unico, limitatamente a quelle previste


per l'accertamento dell'incandidabilit in fase di ammissione delle candidature,
per la mancata proclamazione, per i ricorsi e per il procedimento di
dichiarazione in caso di incandidabilit sopravvenuta, si applicano anche alle
incandidabilit, non derivanti da sentenza penale di condanna, disciplinate
dagli articoli 143, comma 11, e 248, comma 5, del decreto legislativo 18
agosto 2000, n. 267.

Art. 17 Abrogazioni

1. A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente testo unico sono
abrogati:

470
a) gli articoli 58 e 59 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, recante il
testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali;

b) l'articolo 15 della legge 19 marzo 1990, n. 55, salvo per quanto riguarda la
disciplina per il personale dipendente dalle regioni;

c) l'articolo 9, ottavo comma, n. 2), limitatamente al quarto periodo, della


legge 17 febbraio 1968, n. 108;

d) l'articolo 28, quarto comma, secondo periodo, e l'articolo 32, settimo


comma, n. 2), limitatamente alle parole: contenente la dichiarazione del
candidato di non essere in alcuna delle condizioni previste dal comma 1
dell'articolo 15 della legge 19 marzo 1990, n. 55, del decreto del Presidente
della Repubblica 16 maggio 1960, n. 570.

2. Dalla data di cui al comma 1, i richiami agli articoli 58 e 59 del decreto


legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ovunque presenti, si intendono riferiti,
rispettivamente, agli articoli 10 e 11 del presente testo unico.

Art. 18 Entrata in vigore

1. Le disposizioni del presente testo unico entrano in vigore il giorno successivo


alla loro pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar inserito nella raccolta
ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. fatto obbligo a
chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Dato a Roma, add 31 dicembre 2012.

NAPOLITANO

Monti, Presidente del Consiglio dei Ministri

Cancellieri, Ministro dell'interno

Severino, Ministro della giustizia

Patroni Griffi, Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione

Visto, il Guardasigilli: SEVERINO

IL decreto legislativo 31 dicembre 2012, n. 235 "Testo unico delle disposizioni


in materia di incandidabilit e di divieto di ricoprire cariche elettive e di
Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi,
a norma dell'articolo 1, comma 63, della legge 6 novembre 2012, n. 190". Esso
ha disciplinato le cause di incandidabilit con riferimento a tutte le elezioni
(politiche, europee, regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali),

471
abrogando gli articoli 58 e 59 del decreto legislativo 267/2000 e l'articolo 15
della legge 55/1990.
In questa sottovoce si trover, pertanto, unampia documentazione riferita
ancora alla citata legge 55/1990 (nel testo modificato dallarticolo 1 della legge
18 gennaio 1992, n. 16) e alle corrispondenti disposizioni contenute negli
articoli 58 e 59 del decreto legislativo 267/2000, sostanzialmente ripresi nel
nuovo testo unico 235/2012.
Non possono essere candidati alle elezioni comunali e circoscrizionali e non
possono comunque ricoprire le cariche di sindaco, assessore e consigliere
comunale, presidente e componente del consiglio circoscrizionale, presidente e
componente del consiglio di amministrazione dei consorzi, presidente e
componente dei consigli e delle giunte delle unioni di comuni, coloro i
quali siano stati condannati con sentenza passata in giudicato per uno
dei reati indicati al comma 1 dellarticolo 10 del decreto legislativo
235/2012. L'incandidabilit opera anche nel caso in cui sia stata applicata la
pena su richiesta ai sensi dell'articolo 444 del c.p.p. (c.d. patteggiamento).

Inoltre, ai sensi dellarticolo 11 sono sospesi di diritto dalle cariche indicate


nellarticolo 10, coloro che hanno riportato una condanna non definitiva per i
delitti ivi indicati.

Lamministratore che ricopre una delle cariche indicate al comma 1,


dellarticolo 10, decade dalla stessa dalla data di passaggio in giudicato della
sentenza di condanna o dalla data in cui diviene definitivo il provvedimento che
applica la misura di prevenzione (articolo 11, comma 7).

Leventuale elezione o nomina di coloro che si trovano in una delle situazioni di


incandidabilit nulla (articolo 10, comma 3). Nel caso in cui sia un candidato
sindaco a trovarsi in una delle situazioni di incandidabilit, la sua eventuale
partecipazione alla competizione elettorale comporta la nullit di tutte le
operazioni elettorali, e non della sua sola eventuale elezione (Consiglio di Stato
- V Sezione, 13 settembre 1999, n.1052).
La sentenza di riabilitazione l'unica causa di estinzione anticipata
dell'incandidabilit e ne comporta la cessazione per il periodo di tempo residuo.

Va ricordato che il candidato alla carica di sindaco, di consigliere comunale e


circoscrizionale deve rendere, unitamente alla dichiarazione di accettazione
della candidatura, una dichiarazione sostitutiva, prevista dall'articolo 12 del
d.lgs. n. 235/2012 attestante l'insussistenza delle cause di incandidabilit di
cui all'articolo 10, del medesino decreto legislativo; la mancanza di tale
dichiarazione comporta l'immediato e non sanabile depennamento del
candidato dalla lista. Gli uffici presposti all'esame e all'ammissione delle
candidature, inoltre, cancellano dalle liste i candidati per i quali venga
comunque accertata, dagli atti o documenti in possesso dell'ufficio, la
sussistenza di una condizione di incandidabilit.

Sono invece sospesi di diritto dalle cariche indicate nellarticolo 10, comma
1, del citato decreto legislativo coloro che hanno riportato una condanna non

472
definitiva per i delitti indicati nello stesso comma alle lettere a), b) e c); sono
inoltre sospesi dalla carica coloro che, dopo l'elezione o la nomina, con
sentenza di primo grado confermata in appello per la stessa imputazione,
hanno riportato una condanna ad una pena non inferiore a due anni per un
delitto non colposo e coloro nei cui confronti l'autorit giudiziaria ha applicato
una misura di prevenzione in quanto indiziati di appartenere ad associazioni di
tipo mafioso. Sono, infine, sospesi di diritto coloro i quali sono sottoposti alle
misure coercitive degli arresti domiciliari, della custodia cautelare in carcere ed
in luogo di cura nonch del divieto di dimora, quando riguarda la sede dove si
svolge il mandato elettorale.

Nel periodo di sospensione, ove non sussista supplenza, tali soggetti non sono
computati al fine della verifica del numero legale, n per qualsiasi quorum o
numero legale (articolo 11, comma 3).

La sospensione cessa nel caso in cui venga meno la misura coercitiva, ovvero
venga emessa sentenza anche non definitiva di non luogo a procedere, di
proscioglimento, di assoluzione o provvedimento di revoca della misura di
prevenzione o sentenza di annullamento ancorch con rinvio (articolo 11,
comma 6).
normativa
DECRETO LEGISLATIVO 18 agosto 2000, n. 267 - articolo 45, comma 2 >
testo unico delle leggi sullordinamento degli enti locali
DECRETO LEGISLATIVO 31 dicembre 2012, n. 235 - articoli 10-17 >
testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilit e di divieto di
ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di
condanna per delitti non colposi, a norma dellarticolo 1, comma 63, della
legge 6 novembre 2012, n. 190
circolari
MINISTERO DELL'INTERNO - Direzione centrale delle autonomie - 20 luglio
1990, n. 4/90 >
decadenza dalla carica di Sindaco a seguito di condanna penale irrevocabile
ai sensi dellarticolo 271, T.U.C.P. approvato con R.D. 3 marzo 1934, n.
383: effetti della sospensione condizionale della pena in rapporto al disposto
dellarticolo 4, legge 7 febbraio 1990, n. 19
MINISTERO DELL'INTERNO - Ufficio coordinamento e affari generali - 1
febbraio 1992, n. 1 >
legge 18 gennaio 1992, n. 16, recante norme in materia delezioni e nomine
presso le Regioni e gli enti locali
MINISTERO DELL'INTERNO - Direzione centrale per i servizi elettorali - 8
maggio 1996, n. 94/96 >
dichiarazione di illegittimit costituzionale dellarticolo 15, comma 1, lettera
e), della legge 55/1990, pronunciata dalla Corte costituzionale con sentenza
141/1996
MINISTERO DELL'INTERNO - Direzione centrale delle autonomie - 27 luglio
2001, n. 6/2001 >
amministratori degli enti locali - sospensione di diritto dalla carica.

473
Interpretazione dell'articolo 59 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.
267
MINISTERO DELL'INTERNO - 7 giugno 2004, n. 2500/3038/200401489 >
conversione in legge del decreto legge n. 80 del 2004. Disposizioni urgenti
in materia di enti locali. Proroga di deleghe legislative
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA - Servizio elettorale - 27
settembre 2005, prot. n. 15826/1.3.11 >
circolare informativa e di sensibilizzazione agli enti locali in ordine a cause di
sospensione e decadenza degli amministratori locali
altra documentazione
CONSIGLIO DI STATO - I Sezione - 8 aprile 1992, n. 879/92 >
quesito della Presidenza del Consiglio dei Ministri sullinterpretazione della
legge 18 gennaio 1992, n. 16
MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA - Direzione generale affari penali, delle
grazie e del casellario - 18 maggio 1992, Prot. n. 131.74.514/1992 >
nota del Ministero dellinterno relativa alla legge 18 gennaio 1992, n. 16
CONSIGLIO DI STATO - Adunanza generale - 30 novembre 1992, n.
172/92 >
legge 18 gennaio 1992, n. 16. Norme in materia di elezioni e nomine presso
le regioni e gli enti locali
CONSIGLIO DI STATO - Adunanza generale - 25 novembre 1993, n.
126/93 >
quesito sullinterpretazione della legge 18 gennaio 1992, n. 16, articolo 1,
comma 1, lettera c); amministratori pubblici condannati per delitti
commessi con abuso dei poteri o violazione dei doveri inerenti ad una
pubblica funzione o ad un pubblico servizio
CONSIGLIO DI STATO - I Sezione - 9 maggio 2001, n. 427/2001 >
ministero dellinterno. Quesito in ordine alla sospensione dalla carica degli
amministratori locali (articolo 59, d.lgs. 267/2000)
CONSIGLIO DI STATO - I Sezione - 24 ottobre 2002, n. 3282/02 >
ministero dellinterno. Quesito in ordine alla sospensione dalla carica degli
amministratori locali sottoposti alle misure coercitive di cui agli articoli 284,
285 e 286 c.p.p. (articolo 59, d.lgs. 267/2000)
CONSIGLIO DI STATO - I Sezione - 30 giugno 2004, n. 4319 >
concernente la non possibilit di proroga, oltre i diciotto mesi, della
sospensione dalla carica
giurisprudenza
CORTE DI CASSAZIONE - Sezione promiscua feriale - 27 ottobre 1993, n.
10700 >
la legge 18 gennaio 1992, n. 16, modificativa dellarticolo 15, della legge 19
marzo 1990, n. 55, non ha carattere di retroattivit. Non sussiste, in capo
allamministratore condannato, un diritto quesito alla carica elettiva,
rientrando tale qualit tra i diritti di natura patrimoniale e non di natura
politica. La sentenza di riabilitazione non ha efficacia sulla decadenza gi
intervenuta
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 12 aprile 1996, n.
3490 >
nel procedimento avviato dal consigliere comunale contro il provvedimento

474
di sospensione dalla carica adottato dal consiglio comunale, il Prefetto ha la
legittimazione passiva ed ha quella attiva per impugnare eventualmente la
sentenza emessa nel giudizio di primo grado
CONSIGLIO DI STATO - V Sezione - 17 maggio 1996, n. 574 >
la mancanza della dichiarazione di non trovarsi in una condizione prevista
dall'articolo 15, comma 1, della legge 55/1990, comporta l'immediato, e
non sanabile, depennamento del candidato dalla lista
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE - Calabria - Catanzaro - 20
giugno 1996, n. 503 >
il provvedimento di sospensione del pubblico amministratore ai sensi
dellarticolo 15, della legge 19 marzo 1990, n. 55, come modificato dalla
legge 18 gennaio 1992, n. 16, e della legge 12 gennaio 1994, n. 30, in
quanto atto vincolato e non discrezionale, non richiede una specifica
motivazione
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - II Sezione - 13 settembre 1996, n.
8270 >
la decadenza automatica del pubblico amministratore dalla carica ricoperta,
a seguito di condanna definitiva per uno dei reati indicati dallarticolo 15,
comma 1, lettera c), della legge 19 marzo 1990, n. 55, si verifica sia
quando la condotta tipizzata dalla legge integra una fattispecie delittuosa
(nel caso: labuso di potere), sia quando implica solo lapplicazione della
aggravante per delitti anche diversi da quelli indicati nella legge
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 18 febbraio 1998, n.
1713 >
in caso di rimozione di un eletto dalla carica, a seguito di condanna
definitiva per uno dei reati indicati nellarticolo 15, comma 1, della legge
55/1990, non necessario alcun procedimento di contestazione preventiva
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE - Campania - Napoli - I Sezione -
18 settembre 1998, n. 2917 >
lesito positivo dellaffidamento in prova al servizio sociale se estingue la
pena e ogni altro effetto penale, non estingue leffetto civile-amministrativo
di incapacit alla titolarit della carica pubblica di cui allarticolo 15, della
legge 55/1990
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 26 novembre 1998, n.
12014 >
la causa di incandidabilit e di decadenza, di cui allarticolo 15, della legge
19 marzo 1990, n. 55, si configura come un requisito negativo della
capacit di assumere cariche elettorali per soggetti condannati in via
definitiva per reati che destano particolare allarme sociale; la disposizione in
materia di incompatibilit, di cui allarticolo 3, della legge 23 aprile 1981, n.
154, inserita nella ordinaria legislazione elettorale, ha invece lo scopo di
evitare un conflitto di interessi tra lelettore e lente pubblico
CONSIGLIO DI STATO - V Sezione - 13 settembre 1999, n. 1052 >
la situazione di incandidabilit, ai sensi dellarticolo 15, della legge 19 marzo
1990, n. 55, del candidato sindaco, non rilevata in sede di ammissione dalla
Commissione elettorale circondariale, idonea a rendere invalido lo
svolgimento delle operazioni elettorali. Pur essendo pacifica la competenza
del giudice ordinario in materia di eleggibilit (e di candidabilit), ai sensi

475
dell'articolo 8, della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, e dellarticolo 28, del
regio decreto 26 giugno 1924, n. 1054, il giudice amministrativo pu
pronunciarsi incidenter tantum anche su tali questioni, se la loro soluzione
pregiudiziale per decidere la questione principale di sua competenza
CONSIGLIO DI STATO - V Sezione - 22 settembre 1999, n. 1144 >
larticolo 15, comma 4, della legge 55/1990, che prevede che leventuale
elezione di un candidato che si trova in una delle condizioni di cui al comma
1, dello stesso articolo, non produce effetti, si applica anche nei casi in cui
la condanna pronunciata tra il primo ed il secondo turno elettorale e
comporta limpossibilit della proclamazione a sindaco di tale candidato
CONSIGLIO DI STATO - V Sezione - 15 giugno 2000, n. 3338 >
nei comuni con popolazione sino a 15.000 abitanti, la partecipazione alle
elezioni di un candidato sindaco in situazione di ineleggibilit ai sensi
dellarticolo 2, della legge 23 aprile 1981, n. 154, a differenza di quanto
avviene per il candidato sindaco in situazione di incandidabilit ai sensi
dellarticolo 15, comma 1, della legge 19 marzo 1990, n. 55, non integra
una causa di invalidit che potr trasmettersi alle fasi successive del
procedimento
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 24 febbraio 2001, n.
2743 >
la pendenza di un procedimento penale teso ad ottenere la riabilitazione
dalla condanna non impedisce la proclamazione della decadenza delleletto
condannato in via definitiva per uno dei reati di cui allarticolo 15, della
legge 55/1990. In sede di accertamento della sussistenza delle situazioni
per la comminazione del provvedimento di decadenza delleletto, il giudice si
attiene strettamente al contenuto della sentenza penale di condanna, senza
poter n esperire ulteriori indagini, n reinterpretare la fattispecie su cui si
espresso il giudice penale
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - Sezioni unite - 22 gennaio 2002, n.
717 >
la controversia relativa allesclusione dalla lista di un candidato, condannato
per i reati previsti dallarticolo 1, della legge 16/1992, rientra nella
giurisdizione del giudice ordinario
CONSIGLIO DI STATO - V Sezione - 22 gennaio 2003, n. 255 >
illegittima lesclusione dalla competizione elettorale di un candidato che ha
dichiarato di non trovarsi nelle condizioni di incandidabilit previste
dallarticolo 15 , comma 1, della legge 55/1990, anzich dallarticolo 58, del
d.lgs. 267/2000
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 11 febbraio 2003, n.
1990 >
la condanna per delitto tentato e non consumato contro la pubblica
amministrazione rileva ai soli fini della decadenza e non anche della
sospensione cautelare dalla carica elettiva
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE - Lazio - Roma - Sezione I Ter -
11 ottobre 2004, n. 10661 >
le cause di incapacit a ricoprire la carica di sindaco, di cui agli articoli 58 e
59 del T.U. 267/2000, cessano solo a seguito di riabilitazione a nulla

476
rilevando a tale fine la sospensione della pena accessoria dellinterdizione
dai pubblici uffici
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE - Basilicata - Potenza - 29
novembre 2004, n. 796 >
ai sensi dellarticolo 59, del d.lgs. 267/2000, lamministratore dellente
locale, sospeso per la durata di mesi 18 per condanna in primo grado, ove
intervenga sentenza dappello, vedr linterruzione del primo periodo di
sospensione ed il decorso di un termine nuovo di 12 mesi. La norma non
prevede una sommatoria dei due periodi di sospensione potenzialmente
irrogabili
CONSIGLIO DI STATO - V Sezione - 23 agosto 2006, n. 4948 >
ai sensi dellarticolo 58, comma 4, del T.U. 267/2000 nulla lelezione di un
candidato che si trova nelle condizioni di incandidabilit elencate al comma
1 del medesimo articolo. La sanzione di nullit travolge la sola elezione del
candidato che si trova in condizione di incandidabilit (e anche di
ineleggibilit) e non produce ulteriori conseguenze invalidanti sulle
operazioni elettorali
CORTE COSTITUZIONALE - 9-23 maggio 2007, n. 171 >
dichiarata lillegittimit costituzionale dellarticolo 7, comma 1, lettera a),
del d.l. 80/2004, convertito dalla legge 140/2004, che escludeva dal novero
delle cause ostative alla candidatura l'ipotesi della condanna per peculato
duso (articolo 58, comma 1, lettera b), del d.lgs. 267/2000)
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 8 luglio 2009, n.
16052 >
la sospensione dalla carica di un consigliere comunale condannato con
sentenza non definitiva per uno dei delitti previsti dallarticolo 59, comma 1,
lettera a), del d.lgs. 267/2000 decorre dalla data della comunicazione del
provvedimento di sospensione emessa dal Prefetto e non gi dalla data della
pubblicazione della sentenza
CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA -
19 marzo 2010, n. 400 >
1) nelle elezioni provinciali la scheda recante il voto per un soggetto
incandidabile nulla e la nullit dellespressione della preferenza vizia anche
il voto di lista. 2) non applicabile al caso dellincandidabile listituto della
surroga, perch questa postula lutilizzabilit del voto di lista
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE - Campania - Napoli - II Sezione
- 22 marzo 2010, n. 1530 >
legittimo il provvedimento con il quale la sottocommissione elettorale
circondariale ha provveduto alla cancellazione da una lista elettorale dei
nominativi di alcuni candidati alla carica di consigliere comunale, in quanto
gli stessi hanno omesso di presentare, in sede di accettazione della
candidatura, lespressa dichiarazione di non trovarsi in alcuna delle
condizioni previste dallarticolo 58 del d.lgs. 267/2000
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE - Lazio - Roma - II Sezione - 8
ottobre 2013, n. 8696 >
ai sensi dellarticolo 10, comma 1, lettera e), del d.lgs. 235/2010
irrilevante la sopravvenuta estinzione del reato, se non intervenuta una
sentenza di riabilitazione ex articolo 178 e seguenti del c.p.. pertanto

477
legittima la mancata proclamazione di un consigliere comunale eletto che ha
riportato una condanna alla reclusione di due anni divenuta irrevocabile
per approfondire
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 8 novembre 1994, n.
9263 >
incandidabilit sentenza penale irrevocabile
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 5 dicembre 1995, n.
12511 >
omissione atti di ufficio reato che comporta decadenza
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 6 agosto 1998, n.
7697 >
giudice dichiara decadenza senza valutare nel merito la condanna
CORTE D'APPELLO - Napoli - I Sezione civile - 15 novembre 2001, n. 6 >
condanna e riabilitazione prima della presentazione candidature
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 2 febbraio 2002, n.
1362 >
riabilitazione prima della presentazione candidature
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 27 luglio 2002, n.
11140 >
concorso nel delitto che comporta incandidabilit
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 9 luglio 2003, n.
10776 >
notifica del ricorso per ottenere la decadenza di un amministratore. Non
necessita di notificazione al sindaco
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 21 aprile 2004, n.
7593 >
riabilitazione successiva all'elezione
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE - Puglia - Lecce - I Sezione - 31
maggio 2007, n. 2203 >
giurisdizione in tema di incandidabilit

2014 3 MARZO COMMISSIONE STRAORDINARIA FINANZIAMENTO AL


COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE RIFIUTI MINISTERO AMBIENTE
797.026,00 PROT 4878 TRI DI R Bando pubblico per lattribuzione di
contributi economici in materia di riduzione e prevenzione della
produzione dei rifiuti, di raccolta differenziata e riciclaggio. Decreto
del Ministero dellAmbiente n. 4878
del 3 marzo 2014

2010 26 APRILE PORTOBELLO SINDACO QUERELA PER DIFFAMAZIONE


AGGRAVATA CONTRO CIAMPOLILLO GIUSEPPE ARTICOLO SUL VESPRO
DI CARINI DELLAPRILE 2010 LA KUPOLA DELLA POLITIKA A ISOLA
DELLE FEMMINE DENUNCIA LAPPARTENENZA, OVVERO IL CONTATTO CON
AMBIENTE RICONDUCIBILI ALLA MAFIA SICILIANA, RIPORTANDO
ALLINTERNO DELLARTICOLO LE FRASI: 1) IL VOSTRO SPORT PREFERITO (A
PARTE LO JOGGING MATTUTINO PRATICATO TRA LIMMONDIZIA DEL PAESE
DEI SUOI ASSESSORI)2) CARO SINDACO PROFESSOR GASPARE

478
PORTOBELLO I CITTADINI DI ISOLA DELLE FEMMINESONO STANCHI DI
VIVERE IN UN PAESE DOMINATO DA UN SISTEMA CUPOLA AFFARISTICO..
ALLINTERNO DEL QUALE TUTTO SI MUOVE PER AMICIZIE, COMPIACIMENTI.
FAVORITISMI, CLIENTELISMO E NEPOTISMO,,,FAVORITO E SOSTENUTO DA
GRUPPI DI FAMIGGHIA 3) SIGNOR SINDACO, PROFESSORE GASPARE
PORTOBELLO I CITTADINI DI ISOLA DELLE FEMMINE PRETENDONO CHE LEI E
LA SUA COMPANY, CON ATTI CONCRETI RESPINGIATE LE ACCUSE CHE HANNO
VISTO GRUPPI BEN INDIVIDUATI DI RAPPRESENTANTI DEI POTERI FORTI (UN
MODO DIVERSO DI DIRE MAFIA) AVERVI FAVORITO NELLA VITTORIA
ELETTORALE DELLE AMMINISTRATIVE SCORSE.. 4) LA PIANIFICAZIONE DEL
TERRITORIO DEVE ESSERTE UTILE AI CITTADINI TUTTI DI ISOLA DELLE
FEMMINE E NON SOLO AI SOLITI IGNOTI O LOBBY ELETTORALI O AFFARISTI
O MAFIOSI DECIDA LEI)..5) CARO SIGNOR SINDACO PROFESSORE GASPARE
PORTOBELLO, RESPINGA LE ACCUSE DI MAFIOSITA DELLA SIA
AMMINISTRAZIONE..

2012 6 NOVEMBRE CON ATTO DEPOSITATO IL PUBBLICO MINISTERO


FORMULAVA RICHIESTA DI RINVIO A GIUDIZIO NEI CONFRONTI
DELLIMPUTATO PER RISPONDERE DEL REATO DI DIFFAMAZIONE
AGGRAVATA (COMMA III DELLARTICOLO 595 DEL C.P. IN RELAZIONE ALLA
ALLA QUALITA PERSONALE DELLA PERSONA OFFESA DI ISOLA DELLE
FEMMINE). LIMPUTATO FORMULAVA,QUIDI, RICHIESTA DI DEFINIZIONE CON
RITO ABBREVIATO. DOPO ALCUNE UDIENZE DI TIPO INTERLOCUTORIO IN
DATA ODIERNA SI CELEBRAVA LUDIENZA DECISORIA E LE PARTI E LE PARTI
CONCLUDEVANO COME SOPRA.
STUDIO LEGALE FABIO FALCONE
VIA MONTEPELLEGRINO N. 135, 90142 PALERMO
TEL/FAX 091-6124255 CELL. 347.8925218
falconefabio@tiscali.it avvocatofabiofalcone@pec.it

Avv. Fabio Falcone


Avv. Giuseppe Caltanissetta
Avv. Roberto Vannucchi
Dott. Pietro Salvatore Rappa
Dott. Carmelo Buttic

TRIBUNALE DI PALERMO
UFFICIO DEL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI
ILL.MO DOTT. MATASSA

MEMORIA DIFENSIVA

Il sottoscritto Avv. Fabio Falcone, difensore di fiducia e procuratore


speciale di Ciampolillo Giuseppe, nato a Candela (FG) il 22.06.1946 e
residente in Isola delle Femmine (PA), via Sciascia n. 13, imputato nel

479
proc. pen. n. 8565/10 R.G.N.R. 13957/10 R.G. GIP, ad
integrazione della memoria sottoposta alla cognizione della S.V.
alludienza del 16.10.2013, espone e chiede quanto segue.
Il predetto Ciampolillo stato chiamato a rispondere dinanzi a Codesto
Giudice del reato di cui agli artt. 595 c. 3 c.p., 13 L.n. 47/48,
asseritamente commesso in danno di Portobello Gaspare, allepoca dei
fatti Sindaco del Comune di Isola delle Femmine, in relazione ad un
articolo pubblicato sul periodico a diffusione locale Il Vespro, nellaprile
del 2010.
Orbene, lobiettiva analisi dei contenuti del menzionato pezzo giornalistico
- condotta anche alla luce del contesto sociale in cui lo stesso
stato redatto; nonch dei successivi riscontri giudiziari alle
problematiche affrontate dallautore - consente di escludere in modo
assoluto qualsivoglia profilo di penale responsabilit dellodierno imputato,
il quale si mosso entro i confini del diritto di cronaca (e critica
politica), tracciati da consolidata giurisprudenza lungo le note direttrici
della verit, pertinenza e continenza dei formulati assunti.

Invero, come anticipato da questo difensore nella richiamata memoria del
16.10.2013, lo scritto oggetto della querela del Portobello si sostanzia in
un accorato invito da parte del Ciampolillo allallora primo
cittadino, perch - si riporta testualmente dallepigrafe - con atti
concreti respingiate le accuse che hanno visto gruppi ben individuati di
rappresentanti dei POTERI FORTI (un modo diverso di dire MAFIA) AVERVI
FAVORITO nella vittoria elettorale delle amministrative scorse Signor
Sindaco Professore Gaspare Portobello, respinga le accuse di mafiosit
della Sua amministrazione .
Il messaggio rivolto dal giornalista allodierna persona offesa, tuttavia,
non traeva origine da un pur paventato intento diffamatorio nei confronti
del denunziante, trovando piuttosto una giustificazione del tutto razionale
nei clamorosi contenuti delle coeve delibere del Consiglio

480
Comunale di Isola delle Femmine, consultabili sullo stesso sito
istituzionale dellEnte Locale.
In data 12.03.2010, infatti - poche settimane prima della pubblicazione
del testo per cui processo - lassise civica del predetto Comune veniva
riunita per discutere del seguente argomento allordine del giorno:
Infiltrazioni mafiose nellAmministrazione di Isola delle Femmine e, nel
corso della seduta, lopposizione consiliare rappresentava tutta la sua
preoccupazione per lopacit nella gestione della cosa pubblica da
parte della Giunta Portobello, individuando specifiche criticit nelle
procedure di rilascio di talune concessioni edilizie, e denunziando
inaccettabili connessioni tra taluni esponenti politici e personaggi
in vario modo riconducibili alla criminalit organizzata di stampo
mafioso (censure pienamente condivise da Prefettura e Procura della
Repubblica di Palermo, v. in tal senso Sentenza n. 132/2013 del Tribunale
di Palermo I Sez. Civile del 10.06.2013).
Era sulla scorta dei predetti circostanziati rilievi - che saranno tutti
analiticamente riscontrati dalla Commissione Interforze, qualche mese
dopo inviata dal Ministero dellInterno, per vagliare i presupposti per lo
scioglimento del Consiglio Comunale ex art. 143 TUEL, v. relazione del
Viminale del 05.11.2012, in atti - che lodierno imputato si decideva a
scrivere la contestata lettera aperta al Sindaco pro-tempore
(pubblicata dalla rivista Il Vespro nellaprile del 2010), chiedendo a gran
voce che questi facesse chiarezza sulla vicenda e desse prova tangibile
dellintegrit morale dellAmministrazione dal medesimo nominata e
retta!!!
Il Ciampolillo, del resto, blogger e rappresentante di Legambiente sul
territorio, a capo dellAssociazione Isola Pulita, a buon diritto si
interessava (e si interessa) di politica locale, costituendo un punto di
riferimento per i suoi compaesani, e lecitamente pretendeva
risposte dai propri rappresentanti: elementi, questi, da cui consegue
la piena legittimazione soggettiva in capo allautore dellarticolo de quo, e

481
la cristallina rispondenza ai valori ordinamentali dellintrapresa iniziativa
giornalistica.

In questottica, il veicolo scelto dal mio assistito per la diffusione
dellappello al Portobello - un periodico generalista, distribuito (e letto) nel
solo comprensorio di Carini - contribuisce a ritenere PERTINENTE lo
scritto, palesandosi come indubbio linteresse della comunit isolana
ad apprendere dello scandalo montante (evidentemente scoppiato per
cause estranee alla volont dellodierno imputato), ed eventualmente a
conoscere la versione dei fatti del primo cittadino (che, come si
avuto modo di vedere anche in sede giudiziaria, non mai stata fornita in
modo credibile!!!).
Sotto un profilo squisitamente formale, poi, il registro adoperato nella
stesura dellarticolo resta circoscritto entro i doverosi margini della
CONTINENZA, rappresentando tutta linsofferenza degli abitanti di
Isola delle Femmine per una quotidianit fosca si legge in rubrica
i cittadini di Isola delle Femmine sono stanchi di vivere in un paese
dominato da un <<sistema cupola affaristico>> ed invocando
iniziative reali (e non, come osserver acutamente il Ministro degli
Interni nella sua relazione illustrativa circa loperato dellAmministrazione
Portobello, mere operazioni di facciata, v. documento del 05.11.2012,
depositato alludienza del 16.10.2013) da parte dellodierna persona
offesa, a difesa della legalit e della trasparenza della vita
pubblica!!!
Nellindicato senso va letta, dunque, lulteriore notazione vergata dal
Ciampolillo ed evidenziata in contestazione: la pianificazione del territorio
deve essere utile ai Cittadini tutti di Isola delle Femmine e non ai SOLITI
IGNOTI o lobby elettorali o affaristi o mafiosi decida lei.
Sensato si reputa, del resto, che un elettore per bene invochi il massimo
rispetto delle regole ed una imparziale finalizzazione al bene
comune della pi delicata delle attivit, ad oggi riservate ai Comuni: la
redazione, approvazione ed applicazione della disciplina

482
urbanistica (non a caso, al momento dellaccesso presso lEnte Locale
della Commissione Interforze, il settore maggiormente attenzionato
sarebbe stato lUfficio Tecnico, v. relazione prefettizia gi transitata al
fascicolo).
Per quel che attiene alla tematica relativa al contegno lessicale
mantenuto dallodierno imputato nella redazione del pezzo (che, lo si
rimarca, non impedisce certo la trattazione di problematiche serie ovvero
la formalizzazione di critiche ed interrogativi anche scottanti), questa
difesa non pu conclusivamente esimersi dal rilevare come il primo
passaggio dellarticolo incriminato, pedissequamente riportato in epigrafe
il Vostro sporto preferito (a parte lo jogging mattutino praticato tra
limmondizia del paese dei suoi Assessori) costituisca il frutto di
una malevola interpretazione da parte del querelante, distrattamente
riproposta in contestazione: giammai il mio assistito si sarebbe permesso
di insultare brutalmente i componenti della Giunta (non sfugga come lo
scritto, in nessuna sua sezione, scada in esecrabili volgarit), che
invece quotidianamente si dedicavano a passeggiare sul lungomare di
Isola delle Femmine, incuranti delle montagne di rifiuti che giacevano sulla
strada, parallele alla direttrice della corsa!!!
Sul punto, nel doveroso rispetto della prudenza della S.V., tantum sufficit.

Infine, non pu esser sottaciuto come la documentazione gi versata in
atti costituisca granitico riscontro circa la fondatezza delle
preoccupazioni addotte dal Ciampolillo nellelaborato censurato dal
Portobello: la VERITA delle accuse formulate dalle opposizioni (si
ribadisce, non certo dallodierno imputato) nei riguardi dellallora primo
cittadino di Isola delle Femmine, sbiadisce al cospetto della gravit dei
riscontri individuati dalle Forze dellOrdine, incaricate di esaminare gli atti
prodotti dallAmministrazione Comunale.
Le durissime espressioni utilizzate dalla Prefettura di Palermo e dal
Ministero dellInterno per motivare il disposto scioglimento dellEnte
Locale per infiltrazioni mafiose afferiscono a cointeressenze e legami

483
tra personaggi sconvenienti e politici locali, che il mio assistito aveva
soltanto temuto fossero realmente esistenti; e la scelta della Procura della
Repubblica nella persona della Dott.ssa Mazzocco di richiedere la
sanzione dellincandidabilit anche per il Portobello (puntualmente
comminata dal locale Tribunale, con provvedimento in atti), in quanto
ritenuto responsabile di comportamenti di inaccettabile degrado e
parzialit nella gestione della cosa pubblica, fotografa una situazione
certamente pi scandalosa di quella che il Ciampolillo chiedeva allodierna
persona offesa di chiarire, in seno allarticolo dellaprile del 2010.
Le prefate osservazioni - sulle quali non si insiste ulteriormente,
rinviandosi ai contenuti degli atti pubblici gi prodotti nellinteresse
dellodierno imputato - indubbiamente sostanziano una fondatissima
exceptio veritatis, che le spiegate argomentazioni poggiano tuttavia sui
solidi pilastri della correttezza formale dello scritto e della pubblica
rilevanza del contenuto, quantomeno entro il ristretto ambito (locale) di
fruibilit dello stampato.
Tutto quanto sopra premesso, si chiede che
LA S.V. ILL.MA
voglia assolvere Ciampolillo Giuseppe dal delitto ascrittogli, con formula
perch il fatto non costituisce reato.
Palermo l 11.12.2013 Avv. Fabio Falcone

2014 30 APRILE IL GIUDICE DELLUDIENZA PRELIMINARE LORENZO MATASSA


HA PRONUNCIATO LA SENTENZA (648 2014) LODIERNO PROCESSO TRAE LA
SUA ORIGINE DALLATTO QUERELATORIO CON IL QUALE, LALLORA SINDACO
PRO TEMPORE DEL COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE (13 APRILE 2010),
GASPARE PORTOBELLO, CHIEDEVA LA PENALE PUNIZIONE DEL GIORNALISTA
CIAMPOLILLO GIUSEPPE PER UN ARTICOLO APPARSO NEL PERIODICO IL
VESPRO E NEL CONTESTO DEL QUALE ALCUNE FRASI ERANO RITENUTE
LESIVE DELLONORE, DEL DECORO E DELLA REPUTAZIONE. LARTICOLO
REDATTO IL 30 MARZO 2010 (MA PUBLICATO IL MESE SUCCESSIVO),
DSCRIVEVA CON TINTE ASSAI FORTI LE ASPETTATIVE DEI CITTADINI DI
ISOLA DELLE FEMMINE NEI CONFRONTI DEL GOVERNO LOCALE ED
INVITATAVA IL PRIMO CITTADINO AD ASSUMERE ATTEGGIAMENTI RISOLUTI
NEI CONFRONTI DEL MALAFFARE AMMINISTRATIVO E MAFIOSO. IL TESTO
AVEVA UNA SUA PRECISA STORICIZZAZIONE PERCHE, SOLO POCHI GIORNI
PRIMA DELLA REDAZIONE, LO STESSO CONSIGLIO COMUNALE DI ISOLA SI

484
ERA RIUNITO PER DISCUTERE E DELIBERARE SU INFILTRAZIONI MAFIOSE
NELLAMMINISTRAZIONE E, QUALCHE TEMPO DOPO, ILMINISTRO
DELLINTERNO AVEVA IN EFFETTI- SCIOLTO QUEL CONSIGLIO COMUNALE A
RAGIONE DEI GRAVI PREGIUDIZI AI PUBBLICI INTERESSI DERIVANTI DA
COLLEGAMENTI DIRETTI ED INDIRETTI DEGLI AMMINISTRATORI LOCALI CON
LA CRIMINALITA ORGANIZZATA 12 NOVEMBRE 2012)
DA QUESTO PUNTA DI VISTA, QUINDI, TUTTO CIO CHE IL CIAMPOLILLO
AVEVA RASSEGNATO (IN TERMINI DI DESCRIZIONE GENERALE DEL
CONTESTO POLITICO-AMMINISTRATIVO DEL COMUNE) NELLARTICOLO
OGGI ADDITATO AD EVIDENZA DIFFAMATORIA POTEVA DIRSI VERO E,
ADDIRITTURA PREMONITORE DI FUTURE VERITA.
FACCIAMO RIFERIMENTO ALLE FRASI CONTRASSEGNATE DAI NUMERI 2) 3) 4)
5) DELLA RUBRICA IMPUTATIVA IN CUI, SE BEN SI LEGGE, NON VI E UN
DIRETTO CONTENUTO OFFENSIVO RIVOLTO AL SINDACO MA SOLTANTO
LACCORATO INVITO DEL GIORNALISTA ( FATTO A NOME DI TUTTI I
CITTADINI) AFFINCHE FOSSE DATA PROVA DI UNA SOLUZIONE DI CONTINUO
RISPETTO AL PASSATO E DI UNA DIVERSA GESTIONE
DELLAMMINISTRAZIONE E DELLA POLITICA AMBIENTALE DELLA CITTA .
LA GIURISPRUDENZA DELLA SUPREMA CORTE, AL PROPOSITO, E
ABBASTANZA CHIARA E SOPRATTUTTO QUADO LE FUNZIONI POLITICHE O DI
ALTA RAPPRESENTANZA SVOLTE DAL SOGGETTO DESTINATARIO DELLE
CRITICHE SI MANIFESTAINO PARTE CONNATURATA ALLA LIBERA
ESPRESSIONE DEL PENSIERO E COMUNQUE, ALLA NATURA DELLA DIALETTICA
DOMOCRATICA.
SEZIONE 5 SENTENZA N 27339 DEL 13-06-2007 DEP 12-07-2007 RV 237260
PRESIDENTE NARDI D ESTENSORE DIDONE A RELATORE DIDONE A IMPUTATO
PG IN PROC TORTOIOLI PM CONSOLO S (PARZ DIFF) (RIGETTA APP PERUGIA
2 MAGGIO 2006) REATI CONTRO LA PERSONA DELITTI CONTRO LONORE
DIFFAMAZIONE COL MEZZO STAMPA LETTERA INDIRIZZATA AD UN
CONSIGLIO COMUNALE CONCERNENTE ASPRE CRITICHE RELATIVE A FATTI
ATTRIBUITI AD UN CONSIGLIERE COMUNALE ACCUSATO DI ARRAFFARE PER
SE FREGANDOSENE DEL RESTO ESIMENTE DEL DIRITTO DI CRITICA
POLITICA SUSSISTENZA RAGIONI. SUSSISTE LESIMENTE
DELLESERCIZIO DEL DIRITTO DI CRITICA POLITICA (ART 51 CODICE PENALE)
NEL CASO IN CUI CON LETTERA RECAPITATA AL CONSIGLIO COMUNALE
SIANO RIVOLTE ASPRE CRITICHE AD UN CONSIGLIERE CONCERNENTI FATTI
RISULTATI VERI, RELATIVI AL CUMULO DI MOLTEPLICI CARICHE POLITICHE
REMUNERATE , ALLINCOMPATIBILITA IMPLICANTE DIMISSIONI DA ALCUNE
CARICHE, ALLA POSSIBILITA DI ATTIVITA PROFESSIONALI IN CONFLITTO
CON LO STESSO COMUNE, STIGMATIZZANDONE LATTIVITA IN QUANTO
PREORDINATA AD ARRAFFARE IL PIU POSSIBILE PER SE FREGANDOSENE
DEL RESTO, CONSIDERATO CHE IL DIRITTO DI CRITICA SI CONCRETA NELLA
ESPRESSIONE DI UN GIUDIZIO O DI UNOPINIONE CHE, NELLA SPECIE,
ACCERTATA LA VERITA DEI FATTI E LAPPLICABILITA DEL DIRITTO DI
CRITICA, NON E VIOLATO IL LIMITE DELLA CONTINENZA, TENUTO CONTO
DELLA PERDITA DI CARICA OFFENSIVA DI ALCUNE ESPRESSIONI NEL
CONTESTO POLITICO IN CUI LA CRITICA PUO ASSUMERE FORME TANTO PIU

485
INCISIVE E PENETRANTI QUANTO PIU ELEVATA E LA POSIZIONE PUBBLICA
DEL DESTINATARIO.
NEL NOSTRO CASO RIBADIAMO LA CRITICA POLITICA POSTA DAL
CIAMPOLILLO AVEVA NATURA DI VERITA, DIMOSTRATA DAI SUCCESSIVI
PROVVEDIMENTI DEL PREFETTO E DEL MINISTRO DEGLI INTERNI E
ADDIRITTURA CULMINATA CON LINCANDIDABILITA DELLODIERNA PERSONA
OFFESA SANCITA DA UNA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI PALERMO DEL 17
GIUGNO 2013. (SENTENZA 132 10 GIUGNO 2013 TRIBUNALE PALERMO 1
SEZIONE CIVILE)
CIO POSTO RESTA DA ESAMINARE LA FRASE TRASCRITTA AL NUMERO 1)
DELLA RUBRICA IMPUTATIVA OSSIA QUALLA CHE ASSOCIA LA PERSONA DEL
SINDACO DI ISOLA DELLE FEMMINE AI REFLUI SOLIDI URBANI DELLA
CITTADINA MARINARA.
IL VOSTRO SPORT PREFERITO (A PARTE LO JOGGING MATTUTINO
PRATICATO TRA LIMMONDIZIA DEL PAESE DEI SUOI ASSESSORI) QUI NON
SEMBRA SI POSSA PARLARE DI CRITICA POLITICA. SI TRATTA DI
UNASSOCIAZIONE DI IDEE CHE NON E CERTO FELICE NELLA SUA
ESPRESSIONE E CHE POTREBBE MANIFESTARSI OFFENSIVA SE SOLO FOSSE
SINTATTICAMENTE CHIARA LA LETTURA. IN ALTRI TERMINI, LEGGENDO LA
FRASE NON SI CAPISCEESATTAMENTE COSA IL GIORNALISTA HA INTESO
DIRE E SE ALLUDESSE ALLIDEA CHE GLI ASSESSORI DEL PAESE FOSERO
IMMONDIZIA ( E IN QUESTO CASO LOFFESA VEDREBBE PERSONE OFFESE GLI
ASSESSORI E NON IL SINDACO) , OPPURE CHE LO SPORT PREFERITO DAL
SINDACO FOSSE QUELLO DI PRATICARE LA CORSA TRA I CUMULI DI RIFIUTI
SPARSI. NEL PRIMO CASO NON VI SAREBBE LESIVITA DIRETTA NEI
CONFRONTI DEL QUERELANTE. NEL SECONDO CASO, SAREBBE DA PORRE IL
PROBLEMA SE LIMMAGINE DESCRITTA DAL CIAMPOLILLO RAPPRESENTI UNA
VERA E PROPRIA OFFESA OVVERO UNA RAPPRESENTAZIONE UN PO
SURREALE TRA LCASTICO E LIRONICO NON INTEGRANTE LESTREMO
DIFFAMATORIO IN RAGIONE DELLATTEGGIAMENTO PSICOLOGICO
DELLAGENTE. SEGUENDO IL BROCARDO LATINO IN DUBIO, MITIUS ,
LIMPUTATO VA ASSOLTO APPUNTO CON LA FORMULA CHE ESCLUDE
LELEMENTO PSICOLOGICO NEL REATO CHE, SEPPURE DI DOLO GENERICO,
DEVE COMUNQUE ESSERE INTERAMENTE RISCONTRATO DAL DECIDENTE.
VISTI GLI ARTICOLI DI LEGGE ASSOLVE CIAMPOLILLO GIUSEPPE
DALLIMPUTAZIONE ALLO STSSO ASCRITTO PERCHE IL FATTO NON
COSTITUISCE REATO LORENZA MATA GIUDICE DELLUDIENZA PRELIMINARE

2014 28 aprile COMMISSIONE STRAORDINARIA ALBERT PROTOCOLLO


6743 ESPOSTO AL SEGRETARIO AL III SETTORE AL V SETTORE AL
COMANDANTE P.M. RIPRISTINO RECINZIONE IMMOBILE DI BOLOGNA
GAETANO PADRE DELLEX SINDACO STEFANO IN VIALE MARINO 10
RICHIESTA PROVVEDIMENTI ADOTTATI A SEGUITO NOTA 11852 29 AGOSTO
2013 CISTERNA DACQUA ABUSIVA RELAZIONE SOPRALLUOGO A QUATTRO
IMOBILI QUADRIFAMILIARI MANCANZA DI NULLA OSTA ESECUZIONI LAVORI
N 64 15 APRILE 1975 REALIZZAZIONE DI QUATTRO VILLETTE MANCANZA DI
UN PIANO DI LOTTIZZAZIONE O DI UN PIANO PARTICOLAREGGIATO ASSENZA
DI PARERE DELLA SOPRINTENDENZA

486
2014 14 MAGGIO COMMISSIONE DELIBERA 6 RICONOSCIMENTO
DEBITO FUORI BILANCIO70 MILA 402 EURO 60 CENTESIMI A SEGUITO
SENTENZA TRIBUNALE LAVORO 4442 2011 ARCH MONICA GIAMBRUNO
AVV BARRILE IL DANNO PATRIMONIALE SUBITO IN TERMINI DI LUCRO
CESSANTE CHE COSTITUISCE PER PACIFICA PRASSI E DOTTRINA VERO E
PROPRIO REDDITO DA LAVORO 2005 6 Ottobre 2005 in Commissione
Edilizia Comunale si discute di Saracen la storia degli 80 mini appartamenti
partecipano alla seduta la responsabile 3 Settore Tecnico Monica Giambruno
e il Sindaco Portobello scontro a fuoco le cui conseguenze chidda si nava a
ghiri determinazione n 30 del 10.10.2005 la sequenzialit di due
episodi 1) Riunione Commissione Edilizia (si iscusso di Saracen 2) la
richiesta di mobilit del responsabile dellU.T.C. La defenestrazione del
Responsabile 3 settore tecnico Monica Giambruno e conferimento
incarico Arch Roberto Bilello Emerge ictu oculi, dunque, l'assoluta
arbitrariet dell'atto revocatorio di che trattasi la cui unica ragione quella di
"emarginare" l'Arch Giambruno la cui unica responsabilit quella di avere
sempre compiuto il proprio dovere con la massima diligenza e professionalit.
2005 10 ottobre Portobello Sindaco determina sindacale 30 nomina
responsabile III settore UTC arch Bilello 2005 10 OTTOBRE PORTOBELLO
SINDACO SFIDUCIA MONICA GIAMBRUNO DOPO C.E.C. 6 OTTOBRE 05
DETERMINA SINDACALE 30 10.10.2005 DIMISSIONATO VICE STEFANO
BOLOGNA 10 10 05 INCARICO ARCH BILELLO

2014 15 MAGGIO COMMISSIONE STRAORDINARIA ORDINANZA 24


DEMOLIZIONE E RIPRISTINO DELLO STATO DEI LUOGHI IN VIA GARIBALDI A
CARICO DI AIELLO ANTONINO VINCENZO AMMINISTRATIRE UNICO AIELLO
COSTRUZIONE SRL VIA DANTE ISOLA DELLE FEMMINE

2014 18 LUGLIO OPERAZIONE TERRA MIA 10308 2011 7485 2011


CANNOVA ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE CANNOVA
ARCHITETTO GIANFRANCO 7485 11 10308 11 ORDINANZA CANNOVA
PROTO FRATELLI SODANO ASSESSORATO TERRITORIO AMBIENTE
ANTONIOLI GIUSEPPE OIKOS MAZZARRA S ANDREA DOMENICO PROTO
SODANO NICOL SODANO CALOGERO PADUANO VALERIA SOAMBIENTE
MARIELLA LO BELLO MARIO MOTTA SANTANASTASIA GULLO LUPO

2014 25 LUGLIO ASSESSORATO SERVIZIO 1 VIA VAS PROT 35066


ITALCEMENTI RAPPORTO ISTRUTTORIO PROCEDURA VIA 2004 AIA
REVAMPING 2014 25 LUGLIO ASSESSORATO 2 SERVIZIO ITALCEMENTI
VERBALE CONFERENZA SERVIZI 22 LUGLIO 2014 ITALCEMENTI A.I.A.
PROT.N. 35026 DEL 25 LUGLIO 2014

487
488
489
490
491
2014 2 SETTEMBRE OSSERVAZIONI DEL COMITATO CITTADINO ISOLA
PULITA ALLA CONFERENZA SERVIZI DEL 22 LUGLIO PER IL RINNOVO
DELLAUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE ITALCEMENTI

492
2014 30 SETTEMBRE COMMISSIONE SINDACO CURRICULA ANGELICO
EMANUELE INCARICO REALIZZAZIONE NUOVA CASERMA CARABINIERI
1 MILIONE E 900 MILA EURO VILLA RUSSELLO OMER CARINI CRISCI
BOLOGNA LICATA GIAMBRUNO CASERMA DEI CARABINIERI
INCARICO ANGELICO WALTER COMUNE DI ISOLA DELLE
FEMMINE PROGETTAZIONE DIREZIONE LAVORI MISURA
CONTABILIT REALIZZAZIONE NUOVA CASERMA CARABINIERI
DA REALIZZARSI 1.960.000 EURO WALTER ANGELICO RUSSELLO
VIA KENNEDY CASERMA DEI CARABINIERI COMUNE DI ISOLA
DELLE FEMMINE - PALERMO Incarico professionale conferito dal
Comune di Isola delle Femmine per la progettazione e direzione
lavori misura e contabilit per la realizzazione della nuova Caserma
dei Carabinieri ( stazione media ) da realizzarsi nel proprio territorio
comunale; IMPORTO: 1.960.000 Euro (in fase di approvazione
definitiva da parte del Ministero dei LL.PP. sezione affari speciali);
TOWN OF ISOLA DELLE FEMMINE - PALERMO professional duties
conferred by the City of Isle of females for the design and
construction management and accounting measures for the
implementation of the new Police Station (station average) to be
realized in its territory; AMOUNT: 1,960,000 Euro (under final
approval by the Ministry of Publ ic Works section of Special Affairs);
Nuova Caserma dei Carabinieri (Stazione Media) ad Isola
delle Femmine Palermo in realizzazione
2008 Segnalato con menzione donore al Concorso di
Architettura Sostenibile Premio del Monte indetto dalla
Societ Economica di Chiavari (partecipanti 1518 architetture in
tutto i l mediterraneo di cui n6 le menzioni) con la realizzazione di
una Villa bifamiliare ad Isola delle Femmine Pa;
L'edificio residenziale di cui al presente progetto, si riferisce a due
unit per rispettive unit abitative gemelle, facenti parte del
medesimo organismo strutturale e gemellato in ogni sua parte,
questo si sviluppa su una superficie coperta di mq. 335.72 totale
(compreso i terrazzi. patio e corpi accessori) inferiore ai mq 397.72
copribili (ovvero 1/5 della superficie del lotto cos come imposto dall
Soprintendenza) ed costituito da due elevazioni fuori terra (piano
terra e primo piano da destinare alla residenza propria) ed un piano
seminterrato da adibire a locale cantinola, di sgombero-tecnico e
garage (con vicolo a parcheggio interno >10% della suf. Ed.), con
accesso a mezzo di rampe carrabili e scala interna;
Ledificio ha una altezza massima complessiva di volume fuori terra
di ml. 6.35 misurata dal piano di calpestio, sino alla quota
estradossale del solaio di copertura (linea di gronda che in questa

493
realizzazione previsto con la coibentazione in pietrisco e ciottoli di
piccola granulometria) ed ancora m 0.70 di muretto dattico per un
totale di ml 7.05 (altezza non in concorso con le disposizionidi piano
ma tale da mascherare gli impianti di pannelli solari da allocare),
con luci libere interne nette di ml. 3.05 per il piano interrato ; ml
2.80 per il primo livello, ml 2,70 per il secondo livello, compatibili
con le norme prescritte dal P.R.G. e R.E.C. Il sistema costruttivo
scelto per la realizzazione dellintervento quello di tipo intelaiato,
in calcestruzzo di cemento armato con pilastri e travi e solai latero-
cementizi su fondazioni di tipo continuo. I tompagni esterni saranno
realizzati con tamponature in doppi blocchi di Poroton Autoportanti
(a cassetta); mentre di segato di tufo per linterno agli ambienti,
regolarmente traversato ed intonacato con specifico intonaco civile
per interni di biocalce.
La finitura dei prospetti esterni in intonaco Tipo Li Vigni additivato
ai Silossani inoltre si prevede di rivestire in pietra bianca
scavezzata le due pareti centrali (ceche) adiacenti il canale di
divisione delle due unit. Gli infissi esterni sono in PVC a taglio
termico con effetto legno. Detta scelta sequenziale alla
prescrizione della Sovrintendenza che li richiedeva lignei; ma dato
le forti luci di vano libero in progetto (5*6 / 3*4 / 3*3 / 2.8*2.3),
risultava assai improponibile eseguirli in predetta prescrizione,
ovvero le nascenti dilatazioni termiche avrebbero prodotto continue
rotture dei vetri camera e continue infiltrazioni dacqua, altres con
nessuna tenuta termica del comfort interno. In particolare per la
grandi luci stato necessario lutilizzo di tripli vetri basso emissivi
con camera daria a circolazione libera
L'intero edificio, per prevenire fenomeni di umidit da risalita e da
contatto, stato isolato dal terreno circostante a mezzo di una
intercapedine nelle pareti verticali controterra e di Gattaiolato per i
solai del piano seminterrato.
2008/10 Consulente professionista ed art director per lazienda
OMER srl per lo studio della nuova immagine aziendale (Isola
delle Femmine); Pregetto per la realizzazione di un tavolo lavoro
per i passeggeri dei treni superveloci ETR 735 committente ditta
OMER srl; Pregetto per la realizzazione dellampliamento dazienda
OMER srl di Carini

2014 15 OTTOBRE ITALCEMENTI 2014 15 OTTOBRE LE POLVERI CHE


UCCIDONO SENTENZA TRIBUNALE DI FOGGIA RISARCIMENTO
MILIONARIO PER LA MORTE DI CAGGESE GIUSEPPE

494
2014 15 OTTOBRE SENTENZA CORTE DI APPELLO DI PALERMO ANZA
SALVATORE SENTENZA N 4055 RIFORMA SENTENZA 5455 2012 DI
CONDANNA DI SALVATORE ANZA SI RITORNA SENTENZA PRIMO GRADO

2014 15 OTTOBRE ITALCEMENTI 2014 15 OTTOBRE LE POLVERI CHE


UCCIDONO SENTENZA TRIBUNALE DI FOGGIA RISARCIMENTO
MILIONARIO PER LA MORTE DI CAGGESE GIUSEPPE

2014 16 OTTOBRE COMMISSIONE ARTA SERVIZIO 2 UNITA OPERATIV


2.1 PROTOCOLLO 20699 ADOZIONE VARIANTE AL VIGENTE PRG AREA
TAORMINA RIENTRA NEI CONFINI DESTINAZIONE ZONE C2 AREE PRIVE DI
DESTINAZIONE PP DELIBERA C.C. 127 7.8.90 NON VIGENTE E SONO STATE
RILASCIATE DIVERSE LICENZE EDILIZIE SOLUZIONE NEL NUOVO PRG 2013
21 NOVEMBRE COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16
GIAMBRUNO UTC RELAZIONE TECNICCA ALLEGATA ALLA DELIBERA FOGLIO
3 PART 95 506 507 508 509 510 593 511 512 96 218 SU CUI SONO STATE
RILASCIATE LICENZE ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77
14 05 1977 E AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA
TAORMINA VIA LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG
APPROVATO CON D.A. N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A.
N 585/91, NONCH AL NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C.
N 33/2007, PER L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2011
23 MARZO PORTOBELLO SINDACO DETERMINA 3 SETTORE DARPA
SANDRO IMPEGNO E LIQUIDAZIONE 14 FATTURE 13 E 20 SETTEMBRE 2010
FERRARELLA ANDREA VALUTAZIONE INCIDENZA 18.972 EURO NELLAMBITO
P.R.G. ADOTTATO C.C. 33 1 AGOSTO 2007 2007 27 APRILE PORTOBELLO
SINDACO DECRETO ASSESSORIALE 30 MARZO 2007 PRG VALUTAZIONE
STRATEGICA AMBIENTALE NELLA FASE DI REDAZIONE DEL PRG 2009 1
GIUGNO PORTOBELLO SINDACO TRASMETTE PRG ADOTTATO C.C.
DELIBERA 33 1 AGOSTO 2007 PROT ASSESSORATO 41829 5.06.09 1990 7
AGOSTO ADOZIONE PIANO PARTICOLAREGGIATO ZONA C CONFORME
AL PRG DELIBERA CONSILIARE 127 1997 30 APRILE BOLOGNA
SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 7/91 TAORMINA GIACOMO 03.11.43
TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART 96 E 218
CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO FABBRICATO A 2
ELEVAZIONI FUORI TERRA E PIANTA RETTANGOLARE MQ 1.519 1997 30
APRILE BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 8/91 TAORMINA
GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART
96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO CATASTO
URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 3 4 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI MQ 1.519
1997 30 APRILE BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 9/91
TAORMINA GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130
FOGLIO 3 PART 96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO
CATASTO URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 5 E 6 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI
MQ 1.519 1990 7 AGOSTO DELIBERA CONSIGLIO OMUNALE 127
ADOZIONE PIANO PARTICOLAREGGIATO ZONA C CONFORME AL P.R.G. 1997
30 APRILE BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 10/91
TAORMINA GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130

495
FOGLIO 3 PART 96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO
CATASTO URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 1 E 2 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI
2007 27 APRILE PORTOBELLO SINDACO DECRETO ASSESSORIALE 30
MARZO 2007 PRG VALUTAZIONE STRATEGICA AMBIENTALE NELLA FASE
DI REDAZIONE DEL PRG 2009 1 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO
TRASMETTE PRG ADOTTATO C.C. DELIBERA 33 1 AGOSTO 2007 PROT
ASSESSORATO 41829 5.06.09 OGGETTO ORDINE DEL GIORNO PER LA
SEDUTA DELLA C.E.C. DEL 6.6.07 11)pratica edilizia 8.07 Taormina Antonia
Giovanna ed altri istanza 29.03.07 prot 3975 Richiesta CE per il
completamento e variante inerente il villino bifamigliare denominato corpo A
via Libert.12)pratica edilizia 9.07 Taormina Antonia Giovanna ed altri istanza
29.03.07 prot 3978 Richiesta CE per il completamento e variante inerente il
villino bifamigliare denominato corpo B via Libert. 13)pratica edilizia 10.07
Taormina Antonia Giovanna ed altri istanza 29.03.07 prot 3980 Richiesta CE
per il completamento e variante inerente il villino bifamigliare denominato
corpo C via Libert. 14)pratica edilizia 11.07 Taormina Antonia Giovanna ed
altri istanza 29.03.07 prot 3981 Richiesta CE per il completamento e variante
inerente il villino bifamigliare denominato corpo D via Libert. 163 2010 22
FEBBRAIO PORTOBELLO SINDACO CONSIGLIO COMUNALE Variante al
P.R.G. adottato con D.C.C. n33/2007 Rettifica dei confini territoriali
rappresentati nella cartografia del PRG 2011 23 MARZO PORTOBELLO
SINDACO DETERMINA 3 SETTORE DARPA SANDRO IMPEGNO E
LIQUIDAZIONE 14 FATTURE 13 E 20 SETTEMBRE 2010 FERRARELLA ANDREA
VALUTAZIONE INCIDENZA 18.972 EURO NELLAMBITO P.R.G. ADOTTATO C.C.
33 1 AGOSTO 2007 2011 5 AGOSTO PORTOBELLO SINDACO DIRIGENTE
URBANISTICA REGIONE SICILIA PRG PROT 52120 NON PROCEDIBILITA
APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE ESEGUITO IN
FASE DI REDAZIONE PRG 2011 4 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO
URBANISTICA SERVIZIO 2 PROT 67549 PRG PROT 52120 NON
PROCEDIBILITA APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE
ESEGUITO IN FASE DI REDAZIONE PRG 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977 E
AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC RELAZIONE TECNICCA ALLEGATA ALLA DELIBERA FOGLIO 3 PART 95
506 507 508 509 510 593 511 512 96 218 SU CUI SONO STATE RILASCIATE
LICENZE ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977
E AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2014 16 OTTOBRE
COMMISSIONE ARTA SERVIZIO 2 UNITA OPERATIV 2.1 PROTOCOLLO

496
20699 ADOZIONE VARIANTE AL VIGENTE PRG AREA TAORMINA RIENTRA NEI
CONFINI DESTINAZIONE ZONE C2 AREE PRIVE DI DESTINAZIONE PP
DELIBERA C.C. 127 7.8.90 NON VIGENTE E SONO STATE RILASCIATE
DIVERSE LICENZE EDILIZIE SOLUZIONE NEL NUOVO PRG 2014 12
NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO PROPOSTA 563 TRASMISSIONE COPIA
DEL PROVVEDIMENTO RESTITUZIONE DELLARTA PROT 20699 DEL 16
10 2014 ARCHIVIAZIONE DEL RIESAME LICENZE EDILIZIE 7 8 9 10 DEL 1997
SINDACO PORTOBELLO IN QUANTO SU AREA PRIVA DI DESTINAZIONE
URBANISTICA VIA LIBERTA 103 SOLUZIONE NELLAPPROVAZIONE PRG
ADOTTATO C.C. 33 1 AGOSTO 2007 1990 7 AGOSTO ADOZIONE PIANO
PARTICOLAREGGIATO ZONA C CONFORME AL PRG DELIBERA
CONSILIARE 127 1997 30 APRILE BOLOGNA SINDACO CONCESIONE
EDILIZIA 7/91 TAORMINA GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA
LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART 96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA
ROSOLINO FABBRICATO A 2 ELEVAZIONI FUORI TERRA E PIANTA
RETTANGOLARE MQ 1.519 1997 30 APRILE BOLOGNA SINDACO
CONCESIONE EDILIZIA 8/91 TAORMINA GIACOMO 03.11.43 TURORE DI
GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART 96 E 218 CONFINANTE CON
PROPRIETA FAVATA ROSOLINO CATASTO URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 3 4
CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI MQ 1.519 1997 30 APRILE BOLOGNA
SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 9/91 TAORMINA GIACOMO 03.11.43
TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART 96 E 218
CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO CATASTO URBANO AL F 3
PART 2345 SUB 5 E 6 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI MQ 1.519 1990 7 AGOSTO
DELIBERA CONSIGLIO OMUNALE 127 ADOZIONE PIANO
PARTICOLAREGGIATO ZONA C CONFORME AL P.R.G. 1997 30 APRILE
BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 10/91 TAORMINA
GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART
96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO CATASTO
URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 1 E 2 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI 2007 27
APRILE PORTOBELLO SINDACO DECRETO ASSESSORIALE 30 MARZO
2007 PRG VALUTAZIONE STRATEGICA AMBIENTALE NELLA FASE DI
REDAZIONE DEL PRG 2009 1 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO
TRASMETTE PRG ADOTTATO C.C. DELIBERA 33 1 AGOSTO 2007 PROT
ASSESSORATO 41829 5.06.09 2010 22 FEBBRAIO PORTOBELLO SINDACO
CONSIGLIO COMUNALE Variante al P.R.G. adottato con D.C.C.
n33/2007 Rettifica dei confini territoriali rappresentati nella
cartografia del PRG 2011 23 MARZO PORTOBELLO SINDACO
DETERMINA 3 SETTORE DARPA SANDRO IMPEGNO E LIQUIDAZIONE 14
FATTURE 13 E 20 SETTEMBRE 2010 FERRARELLA ANDREA VALUTAZIONE
INCIDENZA 18.972 EURO NELLAMBITO P.R.G. ADOTTATO C.C. 33 1 AGOSTO
2007 2011 5 AGOSTO PORTOBELLO SINDACO DIRIGENTE
URBANISTICA REGIONE SICILIA PRG PROT 52120 NON PROCEDIBILITA
APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE ESEGUITO IN
FASE DI REDAZIONE PRG 2011 4 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO
URBANISTICA SERVIZIO 2 PROT 67549 PRG PROT 52120 NON
PROCEDIBILITA APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE
ESEGUITO IN FASE DI REDAZIONE PRG 2013 21 NOVEMBRE

497
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977 E
AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC RELAZIONE TECNICCA ALLEGATA ALLA DELIBERA FOGLIO 3 PART 95
506 507 508 509 510 593 511 512 96 218 SU CUI SONO STATE RILASCIATE
LICENZE ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977
E AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2014 16 OTTOBRE
COMMISSIONE ARTA SERVIZIO 2 UNITA OPERATIV 2.1 PROTOCOLLO
20699 ADOZIONE VARIANTE AL VIGENTE PRG AREA TAORMINA RIENTRA NEI
CONFINI DESTINAZIONE ZONE C2 AREE PRIVE DI DESTINAZIONE PP
DELIBERA C.C. 127 7.8.90 NON VIGENTE E SONO STATE RILASCIATE
DIVERSE LICENZE EDILIZIE SOLUZIONE NEL NUOVO PRG 2016 23
NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO SERVIZIO 2 DIRIGENTE GENERALE
URBNISTICA PROT 22402 RESTITUZIONE AL COMUNE PROCEDIMENTO
PRG ADOTTATO CC 33 1 AGOSTO 2007 MANCATA PROCEDURA V.A.S.
STRUMENTO NECESSITANTE NELLA REDAZIONE DEL PRG. INVITO A RITIRARE
IL FASCICOLO

2014 15 OTTOBRE SENTENZA CORTE DI APPELLO DI PALERMO ANZA


SALVATORE SENTENZA N 4055 RIFORMA SENTENZA 5455 2012 DI
CONDANNA DI SALVATORE ANZA SI RITORNA SENTENZA PRIMO GRADO
FERRARA ABATE ANZA GALIFI CAVALLARO MESSINA MARLETTA CASSAZIONE
SALVATORE FONTANA LEGAMBIENTE GENCHI CIAMPOLILLO TOLOMEO
GIUDICE CIRINCIONE MANDALA CORSINI PELLERITO INTERLANDI
ITALCEMENTI ANTONINO DI PISA UDIENZE 1 DICEMBRE 2011 19 LUGLIO
2012 20 GIUGNO 2013 11 NOVEMBRE 2016

2014 15 OTTOBRE SENTENZA CORTE DI APPELLO DI PALERMO ANZA


SALVATORE SENTENZA N 4055 RIFORMA SENTENZA 50455 2012 DI
CONDANNA DI SALVATORE ANZA PER AVER FATTO UN OPERAZIONE DI POIA E
INCOLLA DEL PIANO ARIA REGIONE SICILIA DECRETO ASSESSORIALE GAB
197 9 AGOSTO 2007 2014 29 DICEMBRE PIANO QUALITA DELLARIA
SICILIA DEL 2007 AGOSTO D.A. 197 RICORSO IN CASSAZIONE DELLA
PROCURA GENERALE REPUBBLICA DI PALERMO PER LA REVISIONE
DELLA CAUSA DI APPELLO DEL TRIBUNALE DI PALERMO DEL 15
OTTOBRE 2014 ASSOCIAZIONE LEGAMBIENTE CRS ONLUS FONTANA
DOMENICO PIANO QUALITA ARIA SICILIA 2007

498
499
500
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513
514
2014 23 OTTOBRE COMMISSIONE CAPPELLA GENTILIZIA FAMIGLIA
BOLOGNA GIUSEPPE BOLOGNA RELAZIONE TECNICA ARTICOLO N9

515
L.R. 37-85 CIMITERO DI ISOLA DELLE FEMMINE IDENTIFICATA AL LOTTO
N155 DI PROPRIET DELLA FAMIGLIA BOLOGNA SCIBETTA FAVALORO

2014 12 NOVEMBRE DELIBERA 187 SEZIONE LAVORO 12 2014 ARCH


MONICA GIAMBRUNO 2 GRADI DI GIUDIZIO 4442 2011 30
SETTEMBRE 2011 TRIBUNALE PALERMO SEZIONE LAVORO INDENNITA
DI POSIZIONE 45 MILA 686 EURO 74 1MILLE 800 EURO LEGALI

516
517
518
------
2014 13 NOVEMBRE DECRETO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI
MINISTRI FORMAZIONE TRASMISSIONE COPIA DUPLICAZIONE
RIPRODUZIONE E VALIDAZIONE TEMPORALE CONSERVAZIONE DEI
DOCUMENTI INFORMATICI DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI AI SENSI

519
DEGLI ARTICOLI 20, 22, 23 -BIS , 23 -TER , 40, COMMA 1, 41, E 71, COMMA
1, DEL CODICE DELLAMMINISTRAZIONE DIGITALE DI CUI AL DECRETO
LEGISLATIVO N. 82 DEL 2005.

2014 14 novembre elezioni amministrative Bologna Stefano Candidato


Sindaco eletto lista Unaltra Isola Si con circa 1.000 voti di distacco dalla
minoranza Insieme Liberi di cambiare Assessori Mannino Angelo Lucido Anna
Maria Crisci Francesco Puccio Rossella

2014 22 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO DELIBERA GIUNTA 199


NOMINA DI CARMELO ZANGHI NEL RICORSO IN APPELLO DI ALBERT
PER EMANSIONAMENTO 2016 9 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO
DETERMINA 1 SETTORE 286 ACCONTO CARMELO ZANGHI NEL RICORSO
IN APPELLO DI ALBERT PER DEMANSIONAMENTO 5.023,03 DELIBERA
GIUNTA 199 2014

2014 24 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO Con Decreto n. 954 il


Dipartimento dellEnergia ha estromesso dalla graduatoria dei progetti
ammissibili a finanziamento, il progetto presentato dal Comune di Isola delle
Femmine denominato Riqualificazione energetica impianto di illuminazione
pubblica utilmente inserito alla posizione n. 45 categoria di spesa n. 43 della
graduatoria approvata con D.D.G. n. 159/2013 a valere dellAvviso Pubblico
per la concessione delle agevolazioni agli Enti locali ed altri soggetti pubblici
previsti dalle Leggi, in attuazione del P.O. FESR 2007/2013. Asse 2, obiettivo
specifico 2.1, obiettivo operativo 2.1.1 .

2014 29 DICEMBRE PIANO QUALITA DELLARIA SICILIA DEL 2007


AGOSTO D.A. 197 RICORSO IN CASSAZIONE DELLA PROCURA
GENERALE REPUBBLICA DI PALERMO PER LA REVISIONE DELLA CAUSA
DI APPELLO DEL TRIBUNALE DI PALERMO DEL 15 OTTOBRE 2014
ASSOCIAZIONE LEGAMBIENTE CRS ONLUS FONTANA DOMENICO
PIANO QUALITA ARIA SICILIA 2007

520
521
522
523
524
2014 31 DICEMBRE COMMISSIONE DETERMINA 1 SETTORE 202 SICAR
DEBITO FUORI BILANCIO 84 MILA 129 EURO 47 CENTESIMI ZUCCARELLO
ZANGHI LO MONACO TURANO 2013 23 DICEMBRE COMMISSIONE
DELIBERA 31 SICAR DEBITO FUORI BILANCIO 84MILA129EURO37

525
CENTESIMI SENTENZA 183 21 11 07 APPELLO 1178 20. 07 11 AVV LO
MONACO ZUCCARELLO TURANO 2010 PORTOBELLO SINDACO
DELIBERA GIUNTA 4 SICAR INCARICO ZANGHI OPPOSIZIONE
DECRETO INGIUNTIVO 77MILA 428 EURO 89 CENT PASSATELLO LO
MONACO ZUCCARELLO TURANO

2014 31 12 BOLOGNA SINDACO RAPPA ROCCO RESPONSABILE


TRIBUTI DEBITI FUORI BILANCIO aumentati fino a 634.393,78 a
seguito di una nuova ricognizione eseguita dai responsabili degli uffici. 2013
31 12 COMMISSIONE STRAORDINARIA DEBITI FUORI BILANCIO ridotto
a 231.676,87 la Sezione di controllo della Corte dei Conti ha evidenziato per
lesercizio 2013 il perdurare di una situazione preoccupante per i debiti fuori
bilancio (giusta deliberazione n. 8/2016/PRSP del 12/01/2016). In detta
deliberazione, i giudici contabili hanno sottolineato come lattuale Consiglio
comunale, dinnanzi una situazione gi definita preoccupante per gli equilibri di
bilancio, non ha fornito concreti indirizzi al fine di correggere le disfunzioni
contabili. 2012 31 12 COMMISSIONE STRAORDINARIA DEBITI FUORI
BILANCIO RISULTANO ESSERE PARI A 729.905,17. La Sezione di
controllo della Corte dei Conti ha sollevato motivi di preoccupazione per questa
situazione (giusta deliberazione n. 174/2014/PRSP del 1 ottobre 2014)

2015 10 FEBBRAIO CAUSA CAGGESE ANNA MARIA MARIO VINCENZO


LAUDA GIUSEPPINA CONTRO LA ITALCEMENTI APPELLATASI ALLA
SENTENZA 304 2013 RISARCIMENTO MORTE GIUSEPPE INALAZIONE
CROMO ESAVALENTE CANCRO
Corte d'Appello di Bari Sez. Lavoro
R.G.N. 304/13
Memoria di costituzione
Per
Lauda Giuseppina (C.F. LDA GPP 46E27 G125V), Mario Caggese (C.F. CGG
MRA 66B06 D643H) e Anna Maria Caggese (C.F. CGG NMR 70E59 D643Z), in
proprio ed in qualit di eredi di Caggese Giuseppe, rappresentati e difesi
dall'Avv. Angelo Torre (C.F. TRR NGL 66A28 D643U) con studio in Foggia alla
via G. Rosati, 141 fax 0881684673 pec. avv.angelotorre@pec.it, presso cui
potranno essere eseguite comunicazioni e notificazioni, giusta mandato in calce
al presente atto, unitamente agli Avv.ti Federico Gori e Vito Zaccaria, gi
costituiti per i predetti Lauda Giuseppina, Mario Caggese, Anna Maria Caggese,
nonch Vincenzo Caggese.
APPELLATI E APPELLANTI
INCIDENTALI

526
CONTRO
ITALCEMENTI S.P.A. rappresentata dagli Avv.ti Bruno Amendolito, Paolo
Santinoli e Damiana Lesce
APPELLANTE PRINCIPALE
IN FATTO E DIRITTO
Dati per noti i fatti di causa che qui devono intendersi integralmente
trascritti, con il presente atto si costituisce per Lauda Giuseppina, Caggese
Mario e Caggese Anna Maria, il sottoscritto difensore, il quale, riportandosi
integralmente e facendo propri i contenuti della memoria difensiva a firma
degli Avv.ti Gori e Zaccaria, intende approfondire alcuni aspetti dell'itera
vicenda evidenziando, le incongruenze e talune inesattezze, nonch l'assoluta
infondatezza degli assunti difensivi di parte avversa.
Dall'attenta lettura della sentenza di primo grado emerge chiaramente
che la decisione del Giudice di prime cure stata la conseguenza di una
ricostruzione e valutazione dei fatti assolutamente ineccepibile e dalla quale
emerge che:
1) gli eredi Caggese, hanno agito per ottenere il riconoscimento della
responsabilit contrattuale, ex art. 2087 c.c., dell'Italcementi e quindi il
risarcimento dei danni patiti a seguito della morte di Caggese Giuseppe;
2) nel corso dell'istruttoria stato provato:
2a) il nesso di causalit tra la patologia e quindi il decesso del
loro dante causa e l'attivit lavorativa svolta in 24 anni alle
dipendenze dell'appellante;
2b) le inadempienze dell'Italcementi, per i mancati controlli clinici
annuali e quelli ambientali previsti dagli accordi sindacali sottoscritti sin dal
1974 e riconosciuti necessari, dalla stessa datrice di lavoro, proprio per la
tipologia dei materiali utilizzati durante la produzione dei cementi;
3) La difesa dell'Italcementi si sarebbe limitata ad affermare, ma

senza provarlo, che:


3a) erano presenti, nei luoghi di lavorazione di tutti gli stabilimenti,
aspiratori idonei ad evitare pericolose inalazioni di polveri, fornendo e facendo

527
adottare ai dipendenti le opportune protezioni, nel rispetto di norme
inderogabili e accordi sindacali;
3b) la morte del Caggese sarebbe stata la diretta conseguenza del
tabagismo negando la diagnosi di silicosi in considerazione del fatto che
non vi sarebbe stato biossido di silicio nei cementi e durante la
lavorazione degli stessi;
3c) non vi sarebbero stati, dopo il 2005, percentuali elevate di
cromo esavalente nei cementi prodotti;
Questi in sintesi sono i fatti su cui si fondato il percorso logico-
giuridico che ha condotto il primo Giudice a riconoscere la responsabilit
della societ e di conseguenza condannarla al risarcimento danni iure
ereditatis e iure proprio
Con ricorso in appello, l'Italcementi, tenta di ricostruire i fatti di causa
attraverso una propria interpretazione a dir poco fantasiosa e contraddittoria.
In particolare, non potendo dimostrare con documentazione clinica, la
circostanza che furono eseguite visite di controllo periodiche (ricordiamo che
emerso inconfutabilmente che dal 1973 al 1983 e dal 1986 al 1989 il
Caggese non fu mai sottoposto a visite, ci che di per se integra
palesemente la violazione di norme e accordi sindacali sottoscritti
dalla Italcementi), l'appellante si riporta alle dichiarazioni testimoniali del
Barutta e dello Scandolo, per dimostrare la correttezza dei propri
comportamenti e negare una condotta omissiva grave.
I testi dell'Italcementi per hanno descritto situazioni e ricordato fatti
che contrastano con le tesi difensive di parte avversa, confermando, invero, la
pericolosit dei locali degli stabilimenti e l'utilizzo di strumenti del
tutto inadeguati per la tutela fisica dei lavoratori.
Il teste Scandolo, direttore degli stabilimenti di Salerno e Trento,
all'udienza del 6.2.2009, ricorda bene il Caggese, strabiliante la sua memoria,
in qualit di direttore di due stabilimenti industriali, non certo piccolissimi e con
centinaia di dipendenti, si ricorda bene del Caggese a distanza di oltre un
decennio, ma tutto possibile. A prescindere da ci, il teste, non ha

528
assolutamente confutata la circostanza che il lavoratore il quale, ricordiamo,
svolgeva mansioni di stivatore, fosse stato esposto a polveri nocive.
Scandolo afferma, dapprima, che il de cuius sostava sui camion dei
clienti e si limitava a stivare i sacchi di cemento perfettamente integri che
sopraggiungevano con i nastri trasportatori (non si mai rotto un sacco
cadendo dal rullo ai cassoni e quindi nessuna polvere esisteva sui camion?) e
per tale motivo, non era a contatto con polveri, poi afferma che non sempre i
camion si trovavano in locali diversi da ove si procedeva al riempimento dei
sacchi, e quindi aggiungiamo noi, molto polverosi, che in tutti i locali degli
stabilimenti vi erano impianti di depolverizzazione e abbattimento polveri ed
infine che gli stivatori, quale appunto il Caggese, essendo tra il
personale maggiormente esposto a polveri indossavano mascherine
protettive.
A questo punto ci sorgono spontanee due domande: lo stivatore era o
no esposto a polveri e se s, quali tipi di protezione utilizzavano? Le risposte le
fornisce l'altro tese, il sig. Barutta, il quale afferma che tutti i dipendenti
facevano uso di mascherine protettive e ci fa pensare che a prescindere dagli
impianti di abbattimento vi erano comunque polveri, e che tali mascherine
erano del tipo di quelle che utilizzano i medici.
Tale ultima dichiarazione farebbe saltare sulla sedia qualsiasi esperto di
sicurezza sui posti di lavoro. Il direttore di un cementificio ci viene a riferire
che la protezione da inalazioni di polveri nocive predisposta per il personale era
affidata ad una mascherina di carta? Certo non siamo dei tecnici ma ci sembra
veramente assurdo, tenuto conto che oggi, nonostante le polveri nei
cementifici dovrebbero essere, di gran lunga inferiori sia per quantit che per
materiale nocivo, obbligatorio l'uso di facciale filtrante certificato
secondo UNI EN 149 o maschera antipolvere certificata secondo UNI
EN 140, altro che mascherina di carta come quelle che usano i
medici.
Ci che emerge che vi erano dei lavoratori, tra essi gli stivatori, che
erano maggiormente esposti a polveri, ma allora bisogna ritenere che gli
impianti di depolverizzazione non erano sufficienti, certo , che se gli opportuni

529
strumenti di protezione personali erano costituite da mascherine di carta come
quelle usate dai medici, non osiamo pensare cosa dovessero essere stati gli
impianti per l'abbattimento delle polveri.
A prescindere da ci, l'appellante non ha mai prodotto certificazioni
attestante il perfetto funzionamento di detti aspiratori, n l'idoneit degli stessi
ad abbattere quasi completamente le polveri durante la lavorazione e ci
perch non vi sono state, per gli anni in cui il de cuius ha prestato l'attivit
lavorativa, valutazioni dei dati ambientali sulla presenza di inquinanti e polveri
nel rispetto dei limiti imposti dall'American Coference of Governamentl
Industrial Hygenist, che dovevano essere raccolti in registri istituiti presso ogni
stabilimento.
Come si pu sostenere in questa sede che tali omissioni non sarebbero
rilevanti ai fini di verificare il corretto comportamento del datore di lavoro ai
sensi dell'art. 2087 cc.; come si pu affermare che non vi erano polveri negli
stabilimenti o che le mascherine di carta e gli aspiratori erano in grado di
eliminare ogni effetto delle sostanze inquinanti e polveri se non vi erano
rilevazioni cliniche ed ambientali, come si pu affermare che dette omissioni
non possano essere correlate alla patologia sofferta per anni dal Caggese,
culminata con la morte del lavoratore?
E' assurdo pensare, anche solo per un attimo, che la ricostruzione della
vicenda operata dal primo Giudice in ordine alla violazione da parte
dell'appellante del citato art. 2087 cc, sia illogica e contraddittoria, atteso che
vi la prova dell'inadempienza e che la stesa stata fornita proprio
dall'Italcementi su un piatto d'argento.
Altro aspetto della vicenda riguarda l'onere della prova a carico degli
eredi Caggese.
Parte avversa afferma che non sarebbe stato provato n il nesso
causale tra la malattia e le sostanze presenti durante le lavorazioni, n
sarebbero state indicate quali misure l'Italcementi avrebbe dovuto adottare per
evitare il decesso. Per tali motivi, il Giudice di prime cure, avrebbe riconosciuto
la responsabilit dell'appellante in assenza di qualsivoglia prova in ordine alla
presunta violazione di norme imperative da parte dell'Italcementi stessa,

530
ammettendo, apoditticamente, che sarebbero state presenti durante i processi
di lavorazione sostanze di per se necessarie e sufficiente alla causazione
dell'evento morte.
Ricordiamo a noi stessi che allegato al fascicolo di parte di primo grado
vi una CTP che fa risalire la patologia del Caggese all'inalazione di polveri
durante la lavorazione dei cementi, oltre al fatto che vi una copiosissima
documentazione medica, alla quale ci riportiamo, e che conferma l'insorgenza
gi dal 1984 di problemi respiratori riconducibili a silicosi, in pi vi anche una
CTU che conferma il quadro probatorio su cui si fondata la domanda degli
odierni appellati, illustrando i materiali nocivi comunemente presenti nei
cementifici e le conseguenze sulla salute dei lavoratori. Cos'altro si sarebbe
potuto e dovuto provare?
Sui mezzi che avrebbe dovuto predisporre l'appellante a tutela dei
propri lavoratori, sicuramente non vi potevano essere la semplici mascherine di
carta e aspiratori di cui probabilmente neanche parte avversa ne conosce
l'idoneit allo scopo, visto che come detto in precedenza mancano rilevamenti
ambientali che avrebbero potuto fugare ogni dubbio in ordine alla presenza o
meno di concentrazioni di inquinanti.
Tornando, invece alla documentazione clinica in atti, emerge che il
Caggese nel 1984 stata diagnosticata una broncopatia cronica enfitematosa
da inalazione di Biossido di silicio (silicosi?). Da tale data in poi l'apparato
respiratorio del de cuius risultato sempre pi compromesso sino a quando,
nel 1997, venne diagnosticato un cancro probabilmente gi presente da tre
anni e riconducibile all'inalazione di cromo esavalente e biossido di silicio.
Orbene, l'Italcementi, afferma che la broncopatia diagnosticata al
Caggese non sarebbe conseguenza dell'inalazione di biossido di silicio, in
considerazione del fatto che detta sostanza non sarebbe stata presente
durante la lavorazione del cemento ed in particolare del Portland, come se
questo fosse l'unico tipo di cemento prodotto dall'appellante, mentre in realt,
nella forma pura esso costituisce solo l'8% della produzione totale.
A confutazione delle affermazioni dell'Italcementi, sufficiente leggere
un documento dell'Associazione Italiana Tecnico Economica Cementi alla

531
pagina web
http://www.aitecweb.com/Cemento/Cos%C3%A8ilcemento/Costituentiprincipal
i.aspx, da dove emerge che nella lavorazione del cemento, il biossido di silicio,
unitamente ad altri silicati pi che presente, ma vi di pi.
Come gi detto, l'Italcementi produce diversi tipi di cementi, tra
questi quello a base di Loppa siderurgica, come il Termocem ed il
Novacem le cui schede tecniche sono riportate in
(http://www.italcementi.it/ITA/I+nostri+prodotti/Cementi+e+Leganti/Cementi
+Grigi+Standard/Termocem.htm)
(http://www.italcementi.it/ITA/I+nostri+prodotti/Cementi+e+Leganti/Cementi
+Grigi+Standard/Novocem.htm)
Detti prodotti, sono costituiti da 35% 64 % di clinker, mentre la
restante parte costituita da loppa granulata daltoforno (S) ed eventuali
costituenti secondari.
La Loppa siderurgica (o scoria d'altoforno) un sottoprodotto del
processo di produzione della ghisa, durante il quale si formano grandi quantit
di scoria liquida di composizione non lontana da quella del cemento Portland.
La scoria acquista caratteristiche idrauliche se all'uscita dall'altoforno
viene raffreddata bruscamente e trasformata in granuli porosi a struttura
vetrosa (silice amorfa) detti loppa granulare.
Questi in seguito vengono macinati in modo da ottenere una polvere di
finezza paragonabile a quella del cemento al quale viene aggiunta per
attribuire al cemento stesso particolari caratteristiche.
Se si osserva la formula chimica della loppa granulata d'altoforno si
nota che essa costituita per 2/3 circa da ossido di calcio (CaO), ossido di
magnesio (MgO) e biossido di silicio (SiO2), il resto da ossido di alluminio
(Al2O3) e modeste quantit di altri composti.
Appare quindi completamente falsa l'affermazione dell'Italcementi in
ordine all'assenza di biossido di silicio nei cementi da essa prodotta, atteso
che, sia nel prodotto finale che in quello intermedio pi che certa la presenza
di tale silicato e lo sicuramente per i cementi da altoforno.

532
Per ci che attiene al nesso di causalit tra l'insorgenza di tumori
polmonari e esposizione a silicati cristallini ricordiamo a noi stessi, che la IARC
nel 1997 ha posto il biossido di silicio nella Classe 1, risultando un'evidente
cancerogenicit di detto minerale e quindi la stretta correlazione con i tumori
nell'uomo al pari dell'asbesto. Su questo argomento ci riportiamo a quanto
scritto dai colleghi Gori e Zaccaria nella memoria di costituzione.
Sempre per escludere la presenza di polveri nocive per la salute,
l'Italcementi, sostiene che nella lavorazione del Portland non vi sarebbe
neanche cromo esavalente, che notoriamente altamente cancerogeno.
A sostegno della propria tesi ha depositato le schede di sicurezza,
risalenti al 2011 in cui risultano tracce nei limiti di legge di cromo esavalente.
Come gi detto il Portland non l'unico cemento prodotto
dall'appellante, in pi la scheda di sicurezza esibita risale ad epoca successiva
al 2005 data in cui stata vietata in Italia la produzione di cementi con
presenza di cromo esavalente superiore a 2 ppm.
Vi da dire che, il CrVI presente ancora oggi in quantit superiori a
2ppm se non nel prodotto finito, sicuramente durante la fase di lavorazione.
Ci dimostrato dal fatto che per commercializzare il cemento, anche il
famigerato Portland, si fa uso di costosi riducenti del CrVI, che tra l'altro hanno
una scadenza temporale, il che vuol dire che prima dell'utilizzo di tale prodotti
la concentrazione di cromo sicuramente superiore ai limiti di legge, poi viene
ridotta a 2ppm, per poi ritornare in concentrazioni pericolose a causa della
perdita di efficacia dei riducenti stessi.
A confermarlo la stessa Italcementi nella Scheda di Sicurezza
pubblicata sulla pag. web http://www.italcementi.it/NR/rdonlyres/EBE25F19-
ECAB-4D99-8E53-5B66B49AA3DC/0/SDSGRIGI1luglio2011.pdf ove al punto
2.3 pag. 2 si legge Linalazione frequente del cemento e delle miscele
contenenti cemento per un lungo periodo di tempo aumenta il rischio
di insorgenza di malattie polmonari. Il contatto ripetuto e prolungato
del cemento sulla pelle umida, a causa della traspirazione o
dellumidit, pu provocare irritazione e/o dermatiti (Bibliografia [4]).
Sia il cemento che le miscele contenenti cemento e i loro impasti, in

533
caso di contatto prolungato con la pelle, possono provocare
sensibilizzazione (a causa della presenza in tracce di sali di cromo VI);
ove necessario, tale effetto viene depresso dallaggiunta di uno
specifico agente riducente per mantenere il tenore di cromo VI
idrosolubile a concentrazioni inferiori allo 0,0002 % (2 ppm) sul peso
totale a secco dello stesso cemento, in ottemperanza alla legislazione
richiamata al punto 15 sempre nella medesima scheda a pag. 6 punto 7.2
si legge Lintegrit della confezione ed il rispetto delle modalit di
conservazione sopra menzionate sono condizioni indispensabili per
garantire il mantenimento dellefficacia dellagente riducente per il
periodo di tempo riportato sul DDT (sia per prodotto in sacco che
sfuso) ed anche su ogni singolo sacco. Tale scadenza temporale
riguarda esclusivamente lefficacia dellagente riducente nel
mantenere il livello di cromo VI idrosolubile, determinato
secondo la norma EN 196-10, al di sotto del limite di
0,0002%, imposto dalla vigente normativa (vedere p. 15), fermi
restando i limiti di impiego della miscela dettati dalle regole generali di
conservazione ed utilizzo del prodotto stesso.
Vi di pi.
Come gi detto, la percentuale di 2ppm previsto per il prodotto finito
largamente superata in fase di produzione, a tal proposito si riporta a titolo
meramente esemplificativo ci che emerso da analisi dell'ARPA presso lo
stabilimento di Isola delle Femmine nel 2009.
Da dette verifiche emerso che nei pressi del forno 3 la presenza di
cromo VI era di 6.5ppm cio pi del triplo di quello consentito nel prodotto
finale, concentrazioni di cromo totale cento volte superiori a quelle rilevate
presso il forno 3 furono riscontrate presso l'abitazione di tale Sig. Farina, in
prossimit dello stabilimento.
Considerato che le concentrazioni di cromo superano di molto quelle
che sarebbero dovute essere presenti nelle materie prime denunciate dalla
fabbrica, clinker e pet coke, si ritiene che dovrebbero esserci altre fonti di
emissione di CrVI, purtroppo non conosciute per non aver, l'Italcementi, fornito

534
i chiarimenti richiesti e dovuti. Si riporta il sito web ove poter leggere l'intero
verbale di sopralluogo dell'ARPA
http://www.academia.edu/6956870/ARPA_ITALCEMENTI_MARZO_09_CROMO-
ESAVALENTE-VI
E' evidente che il cromo esavalente, anche dopo le limitazioni imposte
dalla direttiva Europea 2003/53 CE e recepita in Italia con D.M. 10 maggio
2005, resta ancora presente nei cementifici, in percentuali purtroppo superiori
a quelle ritenute dannose per l'organismo, non osiamo immaginare, quindi,
quali fossero state le concentrazioni di tale sostanza prima del limite imposto e
cio proprio durante il periodo in cui il Caggese ha prestato la propria attivit
lavorativa alle dipendenze dell'Italcementi, anche e soprattutto a seguito
dell'utilizzo, come combustibili per i forni di cottura, di CDR ed altri tipi di
rifiuti sulle cui composizioni si sono scritte enciclopedie soprattutto per
l'assenza, almeno per il passato, di specifici controlli su detti materiali da
combustione e relative emissioni di fumi e sostanze nocive.
Non si comprende come si possa negare che prima del 2005, il cromo
VI non fosse stato presente durante la lavorazione dei cementi, compreso il
prodotto finito, considerato che, proprio la CE ha ritenuto di intervenire a tutela
dei lavoratori esposti, ponendo dei pesanti limiti alla concentrazione di tale
materiale, e ci evidentemente perch la presenza del cromo era di gran lunga
superiore ai limiti considerati nocivi per l'uomo. Ancora pi strabiliante
comunque tentare di negare l'evidenza, esibendo schede tecniche risalenti a
ben 13 anni dopo la morte del Caggese ed in ogni caso successive al 2005.
Sulla pericolosit e cancerogenicit del cromo VI non riteniamo di
doverci dilungare oltre anche perch stata chiaramente illustrata nella
memoria di costituzione degli Avv.ti Gori e Zaccaria, ma soprattutto dalla CTP
del dott. Quaratino e dalla stessa CTU.
Alla luce di quanto sin qui esposto, bisogna ritenere senza alcun timore
di smentita che il primo Giudice ha ritenuto, correttamente, di non prendere in
considerazione la CTP dell'appellante, perch essa si fonda essenzialmente
sull'assunto che nel 2011 nel cemento Portland non vi era n biossido di silicio
n cromo VI, circostanza, questa, non rilevante ai fini della decisione

535
trattandosi di dati, qualora fossero veritieri e/o completi, che nulla hanno a che
vedere con il periodo lavorativo incriminato .
Anche le considerazioni successive, presenti nella CTP di parte
appellante, che si basano sulla valutazione di un unico referto medico e tra
l'altro in maniera incompleta, ci riferiamo a quello del 1992, non avrebbero
mai potuto inficiare le conclusioni a cui pervenuto il CTU, n tale valutazione
pu essere utilizzata per ritenere che la malattia del Caggese fosse
esclusivamente correlata al fumo di sigarette.
La strategia difensiva dell'Italcementi era ed molto chiara: negare la
presenza di sostanze nocive e la diagnosi di broncopatia da silicosi,
condurrebbe a ritenere il tabagismo l'unica causa necessaria e sufficiente per la
causazione della morte del Caggese e quindi ritenere il fumo da sigarette quale
fenomeno antecedente senza il quale, quello della malattia e quindi della morte
non si sarebbe potuto prodursi, avendo il fumo stesso, tutti gli elementi
occorrenti per la produzione del fenomeno susseguente. Ma cos non .
Che il fumo di tabacco sia cancerogeno e/o accelerante di tumori, non
vi sono dubbi, ma al fine di verificare in concreto il nesso di causalit o
concausalit nei casi specifici, occorre provare alcune rilevanti circostanze
relative alla modalit di fumare di una persona, oltre alla presenza di altri
fattori che potrebbero da soli provocare danni alla salute.
Ci spieghiamo meglio. Sicuramente il numero di sigarette giornaliere
incide sul cosiddetto rischio relativo (Rr), orbene a parit di numero di
sigarette tale Rr cambia da persona a persona in base alla presenza o meno
dell'aspirazione del fumo, della frequenza delle aspirazioni, della durata delle
stesse e da quanta sigaretta venga effettivamente fumata, dal tipo di sigaretta,
dalla quantit di catrame (non della nicotina erroneamente ritenuta dal CTP di
parte avversa cancerogena, al massimo un alcaloide che rientra tra i farmaci
da abuso, al pari di altre sostanze psicotrope naturali e non) ecc.
Affermare, quindi, che un grande fumatore chi fuma 20 o pi
sigarette al giorno un'enorme fesseria se non si considerano i suindicati
parametri. Per esempio: posso fumare 40 sigarette al giorno, ma non aspirarne
neanche una o fare solo due brevi aspirazioni, rispetto a chi ne fuma solo 5,

536
aspirandole completamente, sicuramente inalo meno sostanze cancerogene ed
il mio Rr diminuisce sensibilmente, cos come, a parit di sigarette giornaliere,
se faccio 3 lunghe aspirazioni di fumo per sigaretta, assumer pi sostanze
nocive di chi ne compie 6, ma brevissime e cos via.
Appare evidente, pertanto, che affermare che il Caggese fosse un
grande fumatore solo perch fumava 20 sigarette al giorno, in assenza della
prova delle modalit di fumo decisamente errato.
L'indagine che deve essere compiuta, anche ai sensi e per gli effetti del
combinato disposto degli artt. 40 e 41 c.p., consiste nel verificare, considerata
la multifattoriet del tumore in generale, quale sia la causa principale, se
esistono concause o se tali concause possano essere considerate mere
occasioni o coincidenze
Per comprendere meglio: riconoscere che un determinato fatto o
comportamento sia stato causa di un determinato evento, si richiedono nel
primo due requisiti: la necessit e la sufficienza.
Il requisito della necessit implica che senza lintervento del fenomeno
antecedente quello susseguente non avrebbe potuto prodursi; il requisito della
sufficienza importa che il fenomeno antecedente abbia in s gli elementi
occorrenti per la produzione del fenomeno susseguente.
Quando nella seriazione dei momenti in cui si articola una catena
causale si inseriscono coefficienti estranei al comportamento dell'agente, che
tuttavia interferiscono nella produzione dell'evento ultimo, onde questo risulta
diverso da quello che era attendibile data la natura e l'entit di tale
comportamento, si parla di concause.
Teoricamente la differenza tra causa e concausa consiste nel fatto che
mentre alla prima vengono riconosciuti i requisiti della necessit e della
sufficienza nella produzione dell'evento (causa adeguata in senso proprio), la
concausa una condizione necessaria ma non sufficiente.
Nel caso concreto, quando esistano pi condizioni necessarie (bench
non sufficienti) alla produzione dell'evento, chiaro che nessuna di esse pu
dirsi causa in senso stretto, ma tutte sono concause.

537
Esempio classico quello di un traumatismo addominale in donna
gravida, con successivo aborto post-traumatico (concausa fisiologica
preesistente).
Per occasione si deve intendere un antecedente che si identifica in un
fattore complementare del nucleo eziologico, definito anche circostanza, o
complesso delle circostanze che hanno favorito lentrata in azione della causa,
non del tutto indifferente nella produzione dellevento e che compartecipa,
anche subordinatamente, a promuovere levento.
Un esempio quello del fulmine che colpisce un contadino che andava
sotto il temporale con una zappa sulle spalle. La causa della morte
indubbiamente la folgorazione, ma non si potr negare che il portare la zappa
sulle spalle (occasione) non abbia attivamente contribuito alla produzione del
decesso, senza, peraltro, rappresentare una condizione necessaria, poich la
folgorazione poteva verificarsi anche in mancanza della zappa medesima.
Per coincidenza deve intendersi quel complesso indifferente di
circostanze di luogo e di tempo, nelle quali la causa agisce e l'evento si
produce, e quindi privo di qualsiasi dignit causale, esso implica un rapporto
puramente cronologico o/e topografico tra i due fenomeni ed , quindi, un
evento slegato dai fatti antecedenti e successivi, osservato semplicemente
perch verificatosi simultaneamente ai fatti considerati.
Orbene, nel caso che ci occupa la domanda a cui bisogna rispondere
se le sostanze inquinanti e cancerogene presenti durante la lavorazione siano
state da sole sufficienti e necessarie alla causazione dell'insorgenza dapprima
della patologia e poi della morte del Caggese. La risposta non pu che essere
affermativa vista l'abbondante letteratura scientifica in materia di danni causati
da biossido di silicio e cromo VI, nonch il complessivo quadro clinico del de
cuis e le risultanze istruttorie (CTU e CTP).
Altra domanda da porsi, dopo aver risposto positivamente alla prima,
se il fumo da sigarette abbia inciso come fenomeno necessario ancorch non
sufficiente nella casusazione della malattia, e quindi essere considerato
concausa, oppure una mera occasione o addirittura una coincidenza.

538
Se si leggono attentamente tutti i referti medici allegati, non ne esiste
uno che faccia ritenere che la broncopatia ed i deficit respiratori siano in
qualche modo riconducibili al fumo n come causa adeguata n come concausa
in senso stretto, al massimo come occasione che in quanto tale non idonea
ad interrompere il nesso eziologico tra esposizione ad inquinanti e cancro
polmonare.
In particolar modo vorremmo soffermarci sul referto del 21/06/1990,
ove si legge: si nota un quadro ostruttivo medio, fibrosi
interstiziale...., tale fibrosi altro non che la conseguenza di una
pneumoconiosi da silicio, e non ha alcun rapporto con i danni da fumo di
sigarette.
Anche nel referto del 1992, a seguito della visita medica disposta
dall'INAIL, per sospetta silicosi, viene osservato a livello radiologico
un'evoluzione in riduzione del seno costo fenico destro, con disegno
polmonare e delle ombre ilari con aspetto di torace sporco, che in
associazione al murmure vescicolare ridotto e funzionalit respiratoria ai limiti
inferiori alla norma, precedentemente osservate, individuano certamente una
patologia collegata esclusivamente all'inalazione di biossido di silicio, che
sicuramente non rientra tra le sostanze assumibili attraverso il fumo di tabacco
Ebbene, come avrebbe interagito allora il tabagismo? Si parlato di
acceleratore del carcinoma, il che vuol dire una diminuzione dei tempi
dall'esposizione a sostanze inquinanti e cancerogene all'insorgenza del cancro.
I tumori, sia a grandi che a piccole cellule, a seguito di esposizione a silicio o
cromo, mediamente insorgono, in assenza di altre concause, dopo 10 anni.
Se consideriamo come data iniziale dell'insorgenza dei primi sintomi di
silicosi nel Caggese, intorno ai primissimi anni 80 e la data del cancro 1997, si
nota che il quadro evolutivo proprio quello tipico di detta malattia in tumore,
ergo, neanche sotto l'aspetto temporale sembra che il tabagismo abbia inciso
in qualche maniera.
In conclusione possiamo confutare con certezza quasi matematica che
vi sia stata concausa tra tabagismo e l'evento finale della morte del Caggese.

539
Ultimo argomento che vorremmo trattare quello relativo al
risarcimento del danno biologico iure ereditatis.
Sembra che parte avversa ritenga che gli eredi del Caggese non
avrebbero diritto a tale risarcimento, adducendo argomentazioni di difficile
comprensione anche in considerazione della giurisprudenza richiamata, che in
parte smentisce quanto ex adverso sostenuto ed in parte , non solo datata,
ma largamente superata da altre statuizioni anche recentissime.
Ci sembra opportuno chiarire che a seguito di un evento mortale si
producono delle conseguenze risarcitorie direttamente nel patrimonio della
vittima destinate a trasmettersi in favore degli eredi secondo le ordinarie
regole della successione mortis causa. Oltre ai danni patrimoniali (es.
autovettura di propriet del defunto andata distrutta nell'incidente stradale,
che verr risarcita agli eredi), sono risarcibili anche i danni non patrimoniali.
Secondo il costante orientamento della giurisprudenza di legittimit,
perch possa ravvisarsi un risarcimento del danno biologico iure hereditatis in
favore degli eredi del soggetto deceduto, necessario che tra la data del fatto
e quella del decesso, sia decorso un lasso di tempo sufficiente a permettere un
consolidamento del danno in oggetto, trattandosi di soluzione che oltre ad
avere trovato l'avallo della giurisprudenza costituzionale nella sentenza n. 372
del 1994, non si pone in contrasto con le varie Convenzioni internazionali a
tutela dei diritti dell'Uomo, avendo la Suprema Corte affermato che uno
strumento di tutela del diritto alla vita comunque apprestato dalla sanzione
penale, non essendo possibile al giudice nazionale, non gi disapplicare la
norma interna in contrasto con quella sopranazionale, ma creare un diritto ex
novo, come accadrebbe laddove si riconoscesse il diritto al risarcimento del cd.
danno biologico da morte (cfr. Cassazione civile 23 febbraio 2004 n. 3549).
In altri termini, come recentemente chiarito dalla Corte di Nomofilachia,
"la lesione dell'integrit fisica con esito letale, intervenuta immediatamente o a
breve distanza dall'evento lesivo, non configurabile come danno biologico,
giacch la morte non costituisce la massima lesione possibile del diritto alla
salute, ma incide sul diverso bene giuridico della vita, a meno che non
intercorra un apprezzabile lasso di tempo tra le lesioni subite dalla vittima del

540
danno e la morte causata dalle stesse, nel qual caso, essendovi un'effettiva
compromissione dell'integrit psico-fisica del soggetto che si protrae per la
durata della vita, configurabile un danno biologico risarcibile in capo al
danneggiato, che si trasferisce agli eredi, i quali potranno agire in giudizio nei
confronti del danneggiante "iure hereditatis"" (cfr. Cassazione civile, sez. III,
17 gennaio 2008, n. 870).
Sul concetto di apprezzabile lasso di tempo, o, meglio, sulla sua
quantificazione, la Suprema Corte l'ha individuato, in pi occasioni, in un
tempo pari a 24 ore o anche tre giorni, idoneo a consentire la risarcibilit del
danno biologico in capo alla vittima primaria e trasmissibile in via ereditaria (di
recente per ha ritenuto che anche tre giorni non siano sufficienti a integrare il
lasso di tempo utile: si veda Cass. 458/2009).
Esclusivamente in tale ipotesi, dunque, "il danneggiato acquisisce il
diritto al risarcimento del danno biologico subito per l'effettiva durata della sua
sopravvivenza....e si tratta di un danno alla salute, che se pure temporaneo,
massimo nella sua entit ed intensit (cd. danno biologico terminale)"(cfr.
Cass. civ, n. 18305/2003 cit., p. 5; Cass. civ. 16 maggio 2003 n. 7632).
Si evidenzia peraltro che la sentenza della Corte di Cassazione, sezione
III civile, n.1361/2013 (depositata 23 gennaio 2014) ha (finalmente)
contestato tale approccio.
Con tale innovativa pronuncia la Suprema Corte individua, per la prima
volta, come categoria di danno non patrimoniale risarcibile ex se il danno da
perdita della vita, quale bene supremo dell'individuo, oggetto di un diritto
assoluto e inviolabile: tale danno, che altro e diverso dal danno alla salute, in
ragione del diverso bene tutelato, deve ritenersi di per s ristorabile in favore
della vittima che subisce la perdita della propria vita, e in relazione ad esso
sono del tutto irrilevanti sia il presupposto della permanenza in vita per un
apprezzabile lasso di tempo successivo all'evento morte sia il criterio
dell'intensit della sofferenza della vittima per avere ella la percezione
dell'imminente sopraggiungere della propria fine. La vittima acquisisce il diritto
al risarcimento per la perdita della vita subto, nel momento stesso in cui si
verifica la lesione mortale e quindi anche in caso di morte immediata o

541
istantanea, in deroga al principio dell'irrisarcibilit del danno evento: tale
diritto, avendo poi natura compensativa, trasmissibile iure hereditatis.
Nel caso di specie indubbio che non vi sia stata una morte improvvisa
o meglio istantanea, quindi alla luce di quanto innanzi detto e della
giurisprudenza richiamata, appare evidentissima la infondatezza dell'eccezione
di parte avversa.
A dir il vero, la liquidazione operata dal primo giudice di gran lunga
inferiore a quella a cui si sarebbe pervenuti ove fossero stati applicati
correttamente i principi ormai consolidati in giurisprudenza in ordine non solo
al danno da perdita della vita come innanzi specificato, ma anche al danno
morale risarcibile iure ereditatis.
A tal proposito vorremmo ricordare che nel caso in cui la morte segua
le lesioni dopo breve tempo, la sofferenza psichica patita dalla vittima delle
lesioni fisiche integra un danno che deve essere qualificato, e risarcito iure
haereditatis (con liquidazione ancorata alla gravit dell'offesa ed alla seriet
del pregiudizio), come danno morale e non come danno biologico, giacch una
tale sofferenza, di massima intensit anche se di durata contenuta, non
suscettibile, in ragione del limitato intervallo temporale tra lesione e morte, di
degenerare in patologia (cfr. Cassazione civile, sez. III, 12 febbraio 2010, n.
3357).
Tuttavia, affinch possa riconoscersi tale pregiudizio morale, detto
anche danno tanalogico, come tale trasmissibile "jure haereditatis", la
giurisprudenza unanime nel richiedere la prova che la vittima sia stata in
condizione di percepire il proprio stato, lucidamente assistendo allo spegnersi
della propria vita, dovendosi escludere la risarcibilit del danno morale quando
all'evento lesivo sia conseguito immediatamente lo stato di coma e la vittima
non sia rimasta lucida nella fase che precede il decesso (cfr. Cassazione civile,
sez. III, 28 novembre 2008, n. 28423; Cass. 17 gennaio 2008 n. 870; Cass.
24 ottobre 2007 n. 22338; Cass. 28 agosto 2007 n. 18163; Cassazione civile,
sez. III, 13 gennaio 2009, n. 458).
Orbene, anche in questo caso non si pu certo affermare che il Caggese
non fosse stato in grado di percepire il proprio stato lucidamente.

542
Per tutte le altre questioni trattate nel ricorso in appello ci si riporta
integralmente alla memoria difensiva degli Avv.ti Gori e Zaccaria che qui deve
intendersi integralmente trascritta.
Tutto ci premesso
SI CONCLUDE
affinch l'On.le Collegio adito voglia rigettare in toto l'appello formulato
dall'Italcementi in quanto infondato in fatto e diritto e quindi confermare la
sentenza di primo grado accogliendo invero l'appello incidentale proposto con
memoria di costituzione del 09/12/2013.
Con vittoria di competenze del presente giudizio con distrazione a
favore del sottoscritto procuratore per dichiarata anticipazione.
Avv. Angelo Torre Bari 10/02/2015
Mandato
Nella qualit, ed in proprio, conferisco il potere di rappresentanza e difesa, in ogni
fase, stato e grado del giudizio ed atti inerenti, conseguenti e successivi, ivi compresa
leventuale fase esecutiva ed il giudizio di opposizione, allAvv. Angelo TORRE, (C.F. TRR NGL
66A28 D643U) con studio in Foggia alla via G. Rosati, 141 fax 0881684673 pec.
avv.angelotorre@pec.it, ivi compreso il potere di proporre domande riconvenzionali,
chiedere provvedimenti cautelari, chiamare terzi in causa, farsi sostituire, transigere,
conciliare, abbandonare il giudizio e rilasciare quietanze. Lautorizzo, ai sensi dellart. 13 D.L.
196/03, ad utilizzare i dati personali per la difesa dei miei diritti e per il perseguimento delle
finalit di cui al mandato, nonch a comunicare ai Colleghi i dati con lobbligo di rispettare il
segreto professionale e di diffonderli esclusivamente nei limiti strettamente pertinenti
allincarico conferito Le ratifico sin dora il Suo operato e quello di eventuali Suoi sostituti.
Eleggo domicilio presso il Suo studio in Foggia alla via Rosati n. 141.
Foggia Bari _____________

Lauda Giuseppina_____________________________
Caggese Mario________________________________
Caggese Anna Maria____________________________
Per autentica
Avv. Angelo TORRE

http://isoladellefemmineitalcementieambiente.blogspot.it/2015/03/blog-
post_5.html

Il cemento e le miscele contenenti cemento, possono irritare gli occhi, le


mucose, la gola ed il sistema respiratorio e provocare tosse. Linalazione
frequente del cemento e delle miscele contenenti cemento per un lungo
periodo di tempo aumenta il rischio di insorgenza di malattie polmonari.

543
Il contatto ripetuto e prolungato del cemento sulla pelle umida, a causa della
traspirazione o dellumidit, pu provocare irritazione e/o dermatiti
(Bibliografia [4]).
Sia il cemento che le miscele contenenti cemento e i loro impasti, in caso di
contatto prolungato con la pelle, possono provocare sensibilizzazione (a causa
della presenza in tracce di sali di cromo VI); ove necessario, tale effetto viene
depresso dallaggiunta di uno specifico agente riducente per mantenere il
tenore di cromo VI idrosolubile a concentrazioni inferiori allo 0,0002 % (2
ppm) sul peso totale a secco dello stesso cemento, in ottemperanza alla
legislazione richiamata al punto 15 (Bibliografia [3]).
In caso di ingestione significativa, il cemento pu provocare ulcerazioni
allapparato digerente.
Nelle normali condizioni di utilizzo, il cemento e i suoi impasti non presentano
rischi particolari per lambiente, fatto salvo il rispetto delle raccomandazioni
riportate ai successivi punti 6, 8,12 e 13.
Il cemento e le miscele contenenti cemento non rispondono ai criteri dei PBT o
vPvB ai sensi dellAllegato XIII del REACH (Regolamento 1907/2006/CE).
PAGINA 2 3
http://www.italcementi.it/NR/rdonlyres/EBE25F19-ECAB-4D99-8E53-
5B66B49AA3DC/0/SDSGRIGI1luglio2011.pdf
OSSIDO DI ALLUMINIO:

Danni ambientali
Il 4 ottobre 2010 alle ore 12:25 il villaggio ungherese di Kolontr stato
distrutto da un'inondazione di circa un milione di metri cubi di fanghi color
ruggine ad alta concentrazione di allumina. Il cedimento di una vasca di
contenimento degli scarti di lavorazione della MAL, una fabbrica di alluminio nel
vicino paese di Ajka, ha inondato l'intera zona coprendo un'area di 40 km ed il
bacino del fiume Marcal, in cui il livello di pH si alzato fino a 13. Nel fiume
sono state versate ingenti quantit di acidi per evitare che il disastro colpisse il
Danubio, di cui il Marcal un affluente. Nella catastrofe ecologica, la pi
grande della storia ungherese, hanno perso la vita nove persone[4] e ne sono
state ferite un centinaio. Il danno principale tuttavia quello all'ecosistema:
nel suolo sono state riscontrate, assieme all'allumina, alte concentrazioni di
materiali debolmente radioattivi, piombo, cadmio, arsenico e mercurio.
http://isoladellefemmineitalcementieambiente.blogspot.it/2015/03/blog-
post_5.html
APPELLO: 9 APRILE 2013 12 GENNAIO 2014 24 FEBBRAIO 2015

2015 19 FEBBRAIO BOLOGNA SINDACO BRUNO FRANCESCO 2015 19


FEBBRAIO VORTE ASSISE APPELLO PA CONFERMA SENTENZA 6 2015
OMICIDIO MAFIOSO ENEA VINCENZO DEPOSITO 17 AGOSTO 2015

2013 23 FEBBRAIO 2013 2011 PROC PEN 9443 2011 CIAMPOLILLO


CUTINO PM LAURA VACCARO GIP MICHELE ALAJMO) FALCONE
OPPOSIZIONE ARCHIVIAZIONE RAPPORTO CARABINIERI

544
MARESCIALLO LA GAMBA TESTI MASSA RAPPA ROCCO BOLOGNA
STEFANO MANNINO CARUSO VIGILI URBANI CONTROQUERELA
CUTINO
STUDIO LEGALE FABIO FALCONE
VIA MONTEPELLEGRINO N. 135, 90142 PALERMO
TEL/FAX 091-6124255 CELL. 347.8925218
falconefabio@tiscali.it avvocatofabiofalcone@pec.it

Avv. Fabio Falcone


Dott. Giuseppe Caltanissetta
Dott. Pietro Salvatore Rappa

TRIBUNALE DI PALERMO
UFFICIO DEL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI

Il sottoscritto Avv. Fabio Falcone, difensore di fiducia di


CIAMPOLILLO GIUSEPPE, nato a Candela (FG) il 22.06.1946 e
residente in Isola delle Femmine (PA), via Sciascia n. 13, dichiara di
proporre
OPPOSIZIONE
avverso la richiesta di archiviazione, avanzata in data 09.02.2012 dal
Pubblico Ministero - dott.ssa Laura Vaccaro - nel proc. pen.
9443/11 R.G.N.R., notificata alla persona offesa il 02.04.2012, per i
seguenti
MOTIVI
La richiesta oggi opposta si fonda esclusivamente sul rilievo per cui
le dichiarazioni rese alle forze dellordine dai soggetti coinvolti nella
vicenda appaiono condizionate dallevidente astio tra le parti,
nonch dalla pungente polemica in corso conseguenza di una
competizione politica in atto.
Invero, le superiori affermazioni - alla luce delle obiettive risultanze
investigative - paiono del tutto inaccettabili.
Le indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Isola delle
Femmine hanno, infatti, consentito di ricostruire compiutamente
loccorso: il 02.04.2011, transitando lungo la via Garibaldi del citato
Comune, in compagnia dei Sigg.ri Bologna e Rappa, il Sig.

545
Ciampolillo notava lo svolgimento di talune operazioni di raccolta dei
rifiuti, abbandonati da giorni sulla pubblica via.
Lodierna persona offesa, che cura un blog dinformazione a rilevanza
locale, decideva allora di avvicinarsi ai luoghi, per immortalare
lintervento di bonifica, ma veniva immediatamente bloccato da
CUTINO MARCELLO, presente sul posto in qualit di amministratore
comunale: questi dapprima rivolgeva al Ciampolillo un gesto
inequivocabilmente volgare (circostanza confermata dalle
dichiarazioni rese dai predetti Bologna e Rappa, v. verbali di s.i.t. del
11.05.2011 e 09.05.2011); quindi indirizzava allo stesso
espressioni chiaramente ingiuriose, qualificandolo come nano
malefico (v. relazione di servizio dellAgente di P.M. Massa Mirella
del 02.04.2011); infine provvedeva ad oscurare lobiettivo della
fotocamera in uso alla persona offesa, giungendo a strapparla
con violenza al legittimo possessore (dato indirettamente
ammesso anche dallindagato, v. querela del 09.04.2011) !!!
Alla scena assistevano anche Mannino Angelo e Caruso Vincenzo i
quali, pur non essendo stati sentiti dagli inquirenti, potrebbero
evidentemente fornire ulteriori dettagli sullaccaduto.

Le prefate risultanze investigative consentono, in via del tutto
pacifica, di sussumere le condotte poste in essere dal Cutino
nelle fattispecie incriminatrici di cui agli artt. 594 e 610 c.p.

In particolare, con riferimento allintegrazione dei presupposti del
reato di INGIURIA, perpetrato in danno del Sig. Ciampolillo, non pu
esser sottaciuto che lespressione nano malefico con cui
lindagato si rivolgeva alla persona offesa, in presenza di terze
persone rappresenti un epiteto certamente lesivo dellonore e
del decoro, di cui ciascun essere umano degno.
Sul punto, non merita osservazione alcuna il rilievo espresso dal
Cutino in sede di querela, in ordine al fatto che il richiamato insulto

546
costituisca il soprannome con cui la p.o. conosciuta in paese
ovvero lo pseudonimo, con cui il Sig. Ciampolillo avrebbe firmato
degli articoli su un giornale locale: il dato, oltre a non aver trovato
riscontro nellattivit dindagine, privo di pregio giuridico,
non potendosi dubitare della portata offensiva dellappellativo
con cui lindagato apostrofava la persona offesa.
Inoltre, tanto erronea quanto ultronea risulta lopinione dei
Carabinieri della locale Stazione, per cui laccaduto dovrebbe
ricondursi a discordanze dovute ad una appartenenza a diverse
ideologie politiche a motivi legati ad una sana competizione
politica, in cui gli emissari della minoranza, nella circostanza il
Ciampolillo, coglievano loccasione per attaccare la
maggioranza (v. relazione CC del 17.01.2012).
Premesso che autorevole giurisprudenza di legittimit ha chiarito che
il reato di ingiuria punibile a titolo di dolo generico, inteso
come volont di usare espressioni offensive con la consapevolezza
dellattitudine offensiva delle parole usate. La configurabilit del
delitto prescinde quindi dai motivi a delinquere e dallanimus
nocendi vel iniuriandi, che del tutto irrilevante perch
estraneo alla struttura della fattispecie legale. In conseguenza,
il dolo configurabile, senza necessit di una particolare
dimostrazione, qualora lespressione usata sia autonomamente
e manifestamente offensiva, tale, cio, da offendere, con il suo
significato univoco, la dignit della persona (ex plurimis, Cass. Pen.,
Sez. V, n. 3371/98), giova evidenziare che il Sig. Ciampolillo non
appartiene (n apparteneva) ad alcun gruppo politico, non
riveste alcun ruolo istituzionale e, soprattutto, lungi dalloperare in
qualit di emissario di partito, nella vicenda de qua esercitava
semplicemente il proprio diritto dinformazione.
Peraltro, a ben vedere, la ripresa fotografica che lodierna persona
offesa cercava di realizzare - essendo relativa ad un intervento di
rimozione di una discarica a cielo aperto, coordinato e diretto dal

547
locale assessore allambiente (il Cutino appunto) - avrebbe potuto
garantire alla maggioranza di governo soltanto dei benefici
(!!!) in termini di ritorno dimmagine, con ci privando di
contenuto la predetta osservazione investigativa.

Per quel che attiene, invece, al configurarsi nel caso di specie
dellulteriore ipotesi delittuosa di VIOLENZA PRIVATA, va
sottolineato come la tesi superiormente esposta non trova smentita
alcuna nel contenuto della querela sporta dal Cutino nei confronti
del Ciampolillo: essa contiene, infatti, una versione delloccorso
clamorosamente fantasiosa, che non trova riscontro n nelle
dichiarazioni rese dalle persone informate sui fatti, n soprattutto
nella relazione di servizio sottoscritta dallagente della Polizia
Municipale, intervenuto sul posto.
Stando alla ricostruzione della vicenda, elaborata dallindagato, egli
avrebbe invitato lodierna persona offesa ad allontanarsi dalla
discarica, perch le riprese creavano notevole disagio allo
svolgimento dei lavori, quindi avrebbe avvicinato il Ciampolillo
perch INIZIAVA A FOTOGRAFARMI IN MODO MINACCIOSO e
nellintento di coprire lobiettivo per impedire la ripresa
fotografica, ISTINTIVAMENTE MI RITROVAVO CON LA
MACCHINA TRA LE MANI.
Orbene, premesso che lattivit intrapresa dalla persona offesa rientra
senza dubbio alcuno nel libero esercizio del diritto di cronaca,
non v chi non veda come risulti quantomeno curioso immaginare
che un soggetto possa fotografare una zona interessata da un
intervento di operatori ecologici in modo minaccioso: ad arrecare
turbamento allamministratore locale poteva essere, semmai,
la documentazione di unoperazione illecita, posta in essere in
assenza delle prescritte autorizzazioni, non certo un pezzo
giornalistico su una bonifica di uno spazio pubblico !!!

548
Tuttavia, ove dovesse essere accertata una simile circostanza,
evidente che troverebbe una spiegazione ben diversa latteggiamento
di iniziale ostilit e successiva violenza, posto in essere dallassessore
comunale.
Inoltre, logicamente inaccettabile laffermazione del Cutino, per cui
egli si sarebbe istintivamente ritrovato tra le mani la fotocamera del
Sig. Ciampolillo: invero, lAgente di P.M. Massa Mirella, nel corpo della
richiamata relazione di servizio, descriveva in modo del tutto
troncante la vicenda, sottolineando che lassessore Cutino
Marcello, si dirigeva verso il Sig. Ciampolillo ponendovisi davanti e
gli sottraeva la macchina fotografica.
Atteso che, per consolidato orientamento ermeneutico, recentemente
confermato dal Supremo Collegio, integra lelemento della
violenza, nella fattispecie criminosa di violenza privata, anche
lenergia fisica esercitata su una cosa (Cass. Pen., Sez. V, 9
marzo 2010 7 giugno 2010, n. 21559) e considerato che a nulla
rileva, nella vicenda in rassegna, la pronta restituzione del bene da
parte del Cutino - Il delitto ex art. 610 c.p. si consuma nel
momento in cui laltrui volont sia rimasta di fatto costretta a
fare, tollerare od omettere qualche cosa, senza bisogno che
lazione o lomissione abbia avuto un effetto continuativo.
Trattasi di reato istantaneo, n influisce che gli effetti siano stati,
o meno, permanenti (ex plurimis, Cass. 17 dicembre 2003, n. 3403)
emerge in modo assolutamente nitido la penale rimproverabilit
della condotta dellodierno indagato.

In ultimo, se dubbi dovessero residuare in ordine ai contributi
testimoniali offerti dai soggetti a vario titolo coinvolti nella vicenda,
lobiettiva valutazione dei contenuti della dichiarazione redatta e
sottoscritta da Massa Mirella (Agente di P.M.) e gli ulteriori dati
investigativi, ricavabili dallassunzione a sommarie informazioni dei
predetti Caruso e Mannino, contribuirebbero a sciogliere ogni riserva.

549
Per quanto sopra esposto, si chiede che
LILL.MO SIG. G.I.P.
disattesa la marginata richiesta di archiviazione, voglia indicare al
Pubblico Ministero procedente i seguenti temi di indagine:
1) verifica della legittimit delle operazioni di raccolta dei
RR.SS.UU. - eseguite in territorio di Isola delle Femmine,
allangolo tra la via Garibaldi e la via Mattarella, il 02.04.2011
coordinate da Cutino Marcello, attraverso il reperimento
dellordinanza sindacale, attributiva dellincarico de quo a ditta
specializzata, e di documentazione attestante il conferimento
in discarica autorizzata dei rifiuti prelevati dal sito suindicato;
2) assunzione a sommarie informazioni dei Sigg.ri Caruso Vincenzo
e Mannino Angelo, al fine di vagliare la credibilit della
ricostruzione dei fatti, realizzata dalla persona offesa.
In subordine, in considerazione delle richiamate evidenze
investigative, invitare il P.M. a formulare limputazione coatta nei
confronti del predetto Cutino, per i reati di cui agli artt. 594, 610 c.p.
Palermo l 11.04.2012
Avv. Fabio Falcone

2015 5 MAGGIO SENTENZA 38068 2015 CORTE DI CASSAZIONE


PROCURA ANZA AVVERSO SENTENZA APPELLO DI ASSOLUZIONE 1394 2013
ANNULLA SENTENZA E RIMANDA APPELLO PALERMO
Penale Sent. Sez. 5 Num. 38068 Anno 2015 Presidente: MARASCA GENNARO
Relatore: POSITANO GABRIELE Data Udienza: 05/05/2015
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI PALERMO nei
confronti di: ANZA' SALVATORE N. IL 21/04/1955 avverso la sentenza n.
1394/2013 CORTE APPELLO di PALERMO, del 15/10/2014 visti gli atti, la
sentenza e il ricorso udita in PUBBLICA UDIENZA del 05/05/2015 la relazione
fatta dal Consigliere Dott. GABRIELE POSITANO Udito il Procuratore Generale
in persona del Dott. che ha concluso per Udito, per la parte civile, l'Avv Udit i
difensor Avv.
Il Procuratore generale della Corte di Cassazione, dr Marilia Di Nardo, conclude
chiedendo il rigetto del ricorso Per il ricorrente presente l'Avvocato Francesca
De Vita la quale chiede il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Procuratore generale presso la Corte d'Appello di Palermo propone ricorso
per cassazione contro la sentenza pronunciata dalla Corte distrettuale,

550
in data 15 ottobre 2014, che, in riforma della decisione del Tribunale di
Palermo, del 18 ottobre 2012, appellata da Anz Salvatore, aveva assolto
l'imputato dal reato ascrittogli, poich non punibile ai sensi
dell'articolo 599, secondo comma del codice penale.
2. Il Tribunale di Palermo aveva dichiarato Anz Salvatore colpevole del reato
di cui agli articoli 81 e 595, commi 2 e 3 del codice penale, poich lo stesso, in
qualit di dirigente dell'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, aveva
offeso la reputazione dell'associazione Legambiente, in persona del
presidente, Domenico Fontana, attraverso la comunicazione, con pi
persone, di tre atti pubblici a firma propria, recanti le date, rispettivamente,
del 27 novembre 2007, del 4 dicembre 2007 e del 10 dicembre 2007.
3. Il primo giudice non aveva ritenuto sussistente l'esimente della
provocazione poich le offese, ritenute oggettivamente illegittime, rivolte
dall'imputato con le predette note al Presidente di Legambiente non potevano
ritenersi conseguenza del comizio tenuto qualche giorno prima da Legambinete
e ci per due ordini di motivi: per l'insussistenza dell'ingiustizia del fatto
presupposto, poich, al contrario, il Piano Regionale contestato da
Legambiente, conteneva effettivamente degli errori che avrebbero
reso legittime le critiche mosse da tale associazione e per la mancanza
del requisito dell'immediatezza della reazione, rispetto al fatto
provocante.
4. Avverso la sentenza della Corte territoriale che in motivazione ha
ritenuto sussistente l'ipotesi prevista all'articolo 599, secondo comma, del
codice penale, propone ricorso per cassazione il Procuratore generale
presso la Corte d'Appello di Palermo, lamentando:
travisamento del fatto riguardo alla sussistenza dell'ingiustizia del fatto, con
riferimento all'esistenza di lievi errori che sarebbero stati corretti dai
funzionari interni all'ufficio regionale in un arco di tempo limitatissimo, pari a
circa mezz'ora e che, pertanto, non avrebbero potuto legittimare le critiche
mosse da Legambiente;
vizio di motivazione riguardo alla mancata considerazione del significativo
intervallo temporale tra la conferenza stampa e la redazione delle prime note
diffamatorie;
vizio di motivazione riguardo alla mancata considerazione del clima di astio
esistente tra l'imputato e l'associazione Legambiente, riferito da testimoni non
presi in esame dalla Corte d'Appello.
CONSIDERATO IN DIRITTO La sentenza impugnata merita censura.
1. Con il primo motivo il Procuratore generale lamenta travisamento del fatto
riguardo alla sussistenza dell'ingiustizia del fatto, con riferimento alla esistenza
di lievi errori che sarebbero stati corretti dai funzionari interni all'ufficio
regionale in un arco di tempo limitatissimo, pari a circa mezz'ora e che,
pertanto, non avrebbero potuto legittimare le critiche mosse da Legambiente.
Al contrario, il decreto assessorile del 9 agosto 2007 risultava affetto da
numerosi errori tanto che stato necessario nominare un'apposita
Commissione che, dopo circa otto mesi, ha consentito l'emanazione di
un nuovo decreto in materia. Da ci discende la fondatezza delle critiche
mosse da Legambiente, giacch al momento della conferenza stampa le
correzioni in parola non erano state apportate. Tali elementi escludono la

551
sussistenza del fatto ingiusto che, secondo giurisprudenza consolidata (Cass.
29 settembre 2011, n. 42933), non pu consistere nell'esercizio di un diritto
esercitato in occasione della conferenza stampa.
2. Con il secondo motivo il ricorrente rileva vizio di motivazione riguardo alla
mancata considerazione del significativo intervallo temporale tra la
conferenza stampa e la redazione delle prime note diffamatorie. In
particolare, le note a firma dell'imputato del 27 novembre 2007 seguivano di
sei giorni la conferenza stampa di Legannbiente e dal contenuto degli iscritti
emerge che la motivazione non costituiva la reazione ad un fatto ingiusto, ma
yes si trattava di rilievi caratterizzati da freddezza e stabile
determinazione. Sotto tale profilo la Corte avrebbe erroneamente assimilato
due vicende, quella del piano rifiuti e inceneritori e quella, che rileva in questa
sede, del piano della qualit dell'aria, che riguardavano settori
dell'assessorato diversi ed erano riferibili a momenti storici differenti.
3. Le censure possono essere trattate congiuntamente perch relative al
medesimo profilo del rapporto tra diritto di critica e provocazione.
4. Quanto alla prima doglianza secondo la Corte territoriale l'imputato, in
occasione della conferenza stampa del 21 novembre 2007, era stato
destinatario di specifiche accuse di incompetenza e sciatteria con la
prospettazione di uno sconfinamento della sua attivit nell'illecito. Tali
elementi, secondo il giudice di appello, costituivano un fatto ingiusto che aveva
assunto i connotati del comportamento lesivo di regole comunemente accettate
dalla civile convivenza, che costituiscono idoneo presupposto per l'ipotesi
prevista all'articolo 599 del codice penale.
5. La Corte rileva che le accuse di sciatteria e di incompetenza erano
rivolte da Legambiente all'ufficio del quale l'imputato era il responsabile,
accusato, nel caso di specie, di maldestra copiatura del piano esistente presso
la Regione Veneto. Sulla base della consulenza tecnica disposta dal
Pubblico Ministero al fine di verificare la conformit del piano alla normativa
vigente, era emerso che lo stesso, non era frutto di copiatura, ma presentava
errori e refusi non rilevanti, determinati dai ristretti tempi imposti dalla
procedura di infrazione. Secondo la Corte i punti di coincidenza (con la
normativa della Regione Veneto) evidenziati dal primo giudice e segnalati da
Legambiente nella conferenza stampa del 21 novembre 2007 non
dimostrerebbero la fedele copiatura da parte dell'imputato, il quale
probabilmente aveva utilizzato un file preesistente, da adattare alle peculiarit
della Regione Siciliana, senza alcun intento truffaldino, segnalando che alla
correzione dell'elaborato, aveva proceduto la stressa Segreteria, senza affidare
l'incombenza a personale tecnico specializzato, al termine di una operazione di
circa mezz'ora, come riferito (pagina 13 della sentenza) dai testi Tolomeo e
Barbaro. 6. Con riferimento al secondo motivo ed al presupposto della
immediatezza tra fatto provocante e quello provocato, la Corte territoriale
rileva che la nota del 27 novembre 2007, che segue la conferenza stampa del
21 novembre 2007 indirizzata anche a Legambiente e nella stessa l'imputato
replica alle accuse rivolte, in occasione della conferenza stampa, da quelli che
definisce "il gruppo dei tre ciarlatani", citando interi passi di un articolo
del 22 novembre 2007 del Corriere della Sera della Repubblica relativo al
contenuto della conferenza stampa del giorno precedente.

552
7. Orbene, dalle risultanze processuali appare evidente che le valutazioni
espresse da Legambiente rientrano nel diritto di critica. Tale condotta,
pertanto, in quanto legittima non pu costituire il presupposto giuridico per la
provocazione, a meno che la critica non superi i limiti della continenza. In
questa sede non rileva se il Piano Regionale era errato e se i vizi avevano
richiesto lievi e rapidi correttivi ovvero l'attivit protratta per mesi da parte di
una apposita Commissione (profili in fatto che non risultano puntualizzati),
dovendosi fare riferimento al consolidato indirizzo giurisprudenziale che ritiene
che il diritto di critica giustifica l'utilizzo di espressioni, eventualmente, acri,
accese, di impatto emotivo e offensive, purch ci non si risolva in
un'aggressione gratuita e immotivata della sfera privata del destinatario.
8. La decisione impugnata va, pertanto, annullata sul punto, dovendo la
Corte territoriale verificare, in concreto, se il diritto di critica ha superato i limiti
della continenza e se la condotta stata esercitato trasmodando in frasi
gratuitamente offensive.
9. Con il terzo motivo il ricorrente deduce vizio di motivazione riguardo alla
mancata considerazione del clima di astio esistente tra l'imputato e
l'associazione Legambiente quale emergeva dalle dichiarazioni di alcuni
testimoni.
10.11 motivo inammissibile perch aspecifico, facendosi riferimento generico
alle dichiarazioni di presunti testimoni, neppure indicati, che avrebbero reso
dichiarazioni, neppure precisate in ricorso, in ordine all'inesistenza di un clima
capillarmente censorio nei confronti dell'imputato.
11.In conclusione la sentenza impugnata va annullata con rinvio ad
altra Sezione della Corte d'Appello per l'esame dei punti oggetto delle
segnalate lacune motivazionali.
P.Q.M. Annulla la sentenza impugnata con rinvio, per nuovo esame, ad
altra sezione della Corte d'Appello di Palermo.
Cos deciso il 5/05/2015

2015 15 GIUGNO BOLOGNA SINDACO DETERMINA 13 CONFERIMENTO


INCARICO RESPONSABILE SETTORE ECONOMICO FINANZIARIO A
PUCCIO DEBORAH POSIZIONE ORGANIZZATIVA

2015 15 LUGLIO BOLOGNA SINDACO CONTO CONSUNTIVO 2014


RELAZIONE REVISORI DEI CONTI 9052 DEBITI FUORI BILANCIO
634.393,73 ATO 631.391 39 LO JACONO 2MILIONI 289.137 EURO IL
MODESTO ANDAMENTO DELLE RISCOSSIONI DESTA PARTICOLARE
PREOCCUPAZIONE POICHE IN RELAZIONE AGLI ANZIDETTI IMPORTI SI SONO
ATTIVATE SPESE LA CUI COPERTURA FINANZIARIA NON VIENE GARANTITA
DAI RELATIVI FLUSSI DI ENTRATA PRESCRIVE LADOZIONE DI MISURE
INCISIVE ATTE AD ATTIVARE INIZIATIVE IDONEE A RECUPERARE TALI
ENTRATE IN MODO DA GARANTIRE GLI EQUILIBRI DI BILANCIO ED AVITARE
IL RICORSO AD ANTICIPAZIONI DI TESORERIA, AVENDO LACCORTEZZA, DI
DESTINARE TALI RISORSE E SPESE DI CARATTERE STRAORDINARIO E
COMUNQUE ENTRO I LIMITI DI QUANTO INCASSATO. SANZIONI
AMMINISTRATIVE PECUNIARIE PER VIOLAZIONE CODICE DELLA
STRADA 2013 ACCERTATO 842 MILA 337 EURO 25 CENTESIMI RISCOSSO

553
99MILA 562 EURO 63 CENTESIMI 2014 ACCERTATO 1 MILIONE 90 MILA 984
EURO 94 CENTESIMI RISCOSSO 76 MILA 966 EURO LANDAMENTO DEGLI
INTROITI CONFERMA LE DIFFICOLTA DELLENTE INCONTRA NELLA
REALIZZAZIONE DELLA RISCOSSIONE DELLE PROPRIE ENTRATE
ANTICIPAZIONE DI LIQUIDITA IL 10 GENNAIO 2013 CON LA NOTA 538 IL
COMUNE AVANZA UNA RICHIESTA DI ANTICIPAZIONE STRAORDINARIA DI 1
MILIONE 492 MILA 200 EURO PER FAR FRONTE A DEBITI CERTI,LIQUIDI ED
ESIGIBILI IL DECRETO MINISTERO INTERNI IL 6 SETTEMBRE FANTICIPA 1
MILIONE 22 MILA 461 EURO 9 CENTESIMI DA RESTITUIRE SENZA INTERESSI
IN CINQUE ANNI NEL 2014 CON IL MANDATO 498 DEL 28 MARZO
RIMBORSATI 204 MILA 492 EURO 22 CENTESIMI DEBITI FUORI BILANCIO
IN ATTESA DI RICONOSCIMENTO 1 SETTORE 563 MILA 630 EURO 55
CENTESIMI 5 SETTORE 70 MILA 763 EURO 23 CENTESIMI PER UN
TOTALE AL 31 DICEMBRE 634 MILA 393 EURO 73 CENTESIMI
PRESCRIZIONI IL DEBITO FUORI BILANCIO DI 634 MILA 393 EURO 73
CENTESIMI DEVE TROVARE COPERTURA FINANZIARIA NEL REDIGENDO
CONTO PREVISIONE 2015 PREVEDENDO LE NECESSARIE RISORSE PER
POTERVI FAR FRONTE. LA CONSISTENTE ENTITA DEI DEBITI FUORI BILANCIO
SEGNALATI E QUELLI POTENZIALMENTE POTREBBERO ANCORA SORGERE
MINANO GLI EQUILIBRI FINANZIARI DELLENTE IL PORCEDIMENTO IN CORTE
DI CASSAZIONE AVVERSO ALLA SNTENZA 1788 27 LUGLIO 2010 DELLA
CORTE DAPPELLO DI PALERMO SEZIONE CIVILE 2 MILIONI 289 MILA 137
EURO A TITOLO DI RISARCIMENTO A FAVORE DI LO JACONO PIETRO PIU
CINQUE SENTENZA DI CONDANNA CONTROPARTE VITTORIOSA NON HA
RICHIESTO LA SUA ESECUZIONE SENTENZA DI CONDANNA DEL COMUNE
DI ISOLA DELLE FEMMINE DEL TRIBUNALE DI PALERMO SEZIONE DI
PARTINICO 220-2012 DELLA SOMMA DI 631 MILA 391 EURO 39 CENTESIMI
PIU INTERESSI SENTENZA APPELLATA DALLATO

2015 19 AGOSTO BOLOGNA SINDACO ASSESSORE ANNA MARIA


LUCIDO ORGANIZZA ED INTROTUCE IL DIBATTITO SULLA IDEOLOGIA
GENDER NELLE SCUOLE CONTRASTI ALLINTERNO DELLA GIUNTA
EMARGINAZIONE DELLASSESSORE ASSENZA PER DIVERSE SEDUTE DELLA
GIUNTA

2015 4 SETTEMBRE CAUSA CAGGESE ANNA MARIA MARIO VINCENZO


LAUDA GIUSEPPINA CONTRO LA ITALCEMENTI APPELLATASI A
SENTENZA 304 2013 RISARCIMENTO DANNI MORTE DEL PADRE CAGGESE
GIUSEPPE PRERIZIA DI PARTE GIOACCHINO GENCHI

2015 7 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO RAPPA RESPONSABILE


TRIBUTI DETERMINA SINDACALE 16 LOTTA ALLEVASIONE FISCALE
ISTITUZIONE DI UN UFFICIO DI GABINETTO DEL SINDACO PER
LELABORAZIONEED ESECUZIONE DI UN PROGETTO DI LOTTA ALLEVASIONE
DA APPRONTARE ENTRO 30 GIORNI DALLA SUA COSTITUZIONE

2015 12 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO ROCCO RAPPA FIGLIO DEL


PRESIDENTE DEL CONSIGLIO RESPONSABILE EQUITALIA

554
FALLIMENTARE LA GESTIONE MA I VORI CONTANO ISTITUITO UN UFFICIO
DI GABINETTO CONTRO LEVASIONE FISCALE CRISCI SIINO DI MAGGIO Corte
d'Appello di Bari Sez. Lavoro
R.G.N. 304/13
Memoria di costituzione
Per
Lauda Giuseppina (C.F. LDA GPP 46E27 G125V), Mario Caggese (C.F. CGG
MRA 66B06 D643H) e Anna Maria Caggese (C.F. CGG NMR 70E59 D643Z), in
proprio ed in qualit di eredi di Caggese Giuseppe, rappresentati e difesi
dall'Avv. Angelo Torre (C.F. TRR NGL 66A28 D643U) con studio in Foggia alla
via G. Rosati, 141 fax 0881684673 pec. avv.angelotorre@pec.it, presso cui
potranno essere eseguite comunicazioni e notificazioni, giusta mandato in calce
al presente atto, unitamente agli Avv.ti Federico Gori e Vito Zaccaria, gi
costituiti per i predetti Lauda Giuseppina, Mario Caggese, Anna Maria Caggese,
nonch Vincenzo Caggese.
APPELLATI E APPELLANTI
INCIDENTALI
CONTRO
ITALCEMENTI S.P.A. rappresentata dagli Avv.ti Bruno Amendolito, Paolo
Santinoli e Damiana Lesce
APPELLANTE PRINCIPALE
IN FATTO E DIRITTO
Dati per noti i fatti di causa che qui devono intendersi integralmente
trascritti, con il presente atto si costituisce per Lauda Giuseppina, Caggese
Mario e Caggese Anna Maria, il sottoscritto difensore, il quale, riportandosi
integralmente e facendo propri i contenuti della memoria difensiva a firma
degli Avv.ti Gori e Zaccaria, intende approfondire alcuni aspetti dell'itera
vicenda evidenziando, le incongruenze e talune inesattezze, nonch l'assoluta
infondatezza degli assunti difensivi di parte avversa.
Dall'attenta lettura della sentenza di primo grado emerge chiaramente
che la decisione del Giudice di prime cure stata la conseguenza di una

555
ricostruzione e valutazione dei fatti assolutamente ineccepibile e dalla quale
emerge che:
3) gli eredi Caggese, hanno agito per ottenere il riconoscimento della
responsabilit contrattuale, ex art. 2087 c.c., dell'Italcementi e quindi il
risarcimento dei danni patiti a seguito della morte di Caggese Giuseppe;
4) nel corso dell'istruttoria stato provato:
2a) il nesso di causalit tra la patologia e quindi il decesso del
loro dante causa e l'attivit lavorativa svolta in 24 anni alle
dipendenze dell'appellante;
2b) le inadempienze dell'Italcementi, per i mancati controlli clinici
annuali e quelli ambientali previsti dagli accordi sindacali sottoscritti sin dal
1974 e riconosciuti necessari, dalla stessa datrice di lavoro, proprio per la
tipologia dei materiali utilizzati durante la produzione dei cementi;
4) La difesa dell'Italcementi si sarebbe limitata ad affermare, ma

senza provarlo, che:


3a) erano presenti, nei luoghi di lavorazione di tutti gli stabilimenti,
aspiratori idonei ad evitare pericolose inalazioni di polveri, fornendo e facendo
adottare ai dipendenti le opportune protezioni, nel rispetto di norme
inderogabili e accordi sindacali;
3b) la morte del Caggese sarebbe stata la diretta conseguenza del
tabagismo negando la diagnosi di silicosi in considerazione del fatto che
non vi sarebbe stato biossido di silicio nei cementi e durante la
lavorazione degli stessi;
3c) non vi sarebbero stati, dopo il 2005, percentuali elevate di
cromo esavalente nei cementi prodotti;
Questi in sintesi sono i fatti su cui si fondato il percorso logico-
giuridico che ha condotto il primo Giudice a riconoscere la responsabilit
della societ e di conseguenza condannarla al risarcimento danni iure
ereditatis e iure proprio
Con ricorso in appello, l'Italcementi, tenta di ricostruire i fatti di causa
attraverso una propria interpretazione a dir poco fantasiosa e contraddittoria.

556
In particolare, non potendo dimostrare con documentazione clinica, la
circostanza che furono eseguite visite di controllo periodiche (ricordiamo che
emerso inconfutabilmente che dal 1973 al 1983 e dal 1986 al 1989 il
Caggese non fu mai sottoposto a visite, ci che di per se integra
palesemente la violazione di norme e accordi sindacali sottoscritti
dalla Italcementi), l'appellante si riporta alle dichiarazioni testimoniali del
Barutta e dello Scandolo, per dimostrare la correttezza dei propri
comportamenti e negare una condotta omissiva grave.
I testi dell'Italcementi per hanno descritto situazioni e ricordato fatti
che contrastano con le tesi difensive di parte avversa, confermando, invero, la
pericolosit dei locali degli stabilimenti e l'utilizzo di strumenti del
tutto inadeguati per la tutela fisica dei lavoratori.
Il teste Scandolo, direttore degli stabilimenti di Salerno e Trento,
all'udienza del 6.2.2009, ricorda bene il Caggese, strabiliante la sua memoria,
in qualit di direttore di due stabilimenti industriali, non certo piccolissimi e con
centinaia di dipendenti, si ricorda bene del Caggese a distanza di oltre un
decennio, ma tutto possibile. A prescindere da ci, il teste, non ha
assolutamente confutata la circostanza che il lavoratore il quale, ricordiamo,
svolgeva mansioni di stivatore, fosse stato esposto a polveri nocive.
Scandolo afferma, dapprima, che il de cuius sostava sui camion dei
clienti e si limitava a stivare i sacchi di cemento perfettamente integri che
sopraggiungevano con i nastri trasportatori (non si mai rotto un sacco
cadendo dal rullo ai cassoni e quindi nessuna polvere esisteva sui camion?) e
per tale motivo, non era a contatto con polveri, poi afferma che non sempre i
camion si trovavano in locali diversi da ove si procedeva al riempimento dei
sacchi, e quindi aggiungiamo noi, molto polverosi, che in tutti i locali degli
stabilimenti vi erano impianti di depolverizzazione e abbattimento polveri ed
infine che gli stivatori, quale appunto il Caggese, essendo tra il
personale maggiormente esposto a polveri indossavano mascherine
protettive.
A questo punto ci sorgono spontanee due domande: lo stivatore era o
no esposto a polveri e se s, quali tipi di protezione utilizzavano? Le risposte le

557
fornisce l'altro tese, il sig. Barutta, il quale afferma che tutti i dipendenti
facevano uso di mascherine protettive e ci fa pensare che a prescindere dagli
impianti di abbattimento vi erano comunque polveri, e che tali mascherine
erano del tipo di quelle che utilizzano i medici.
Tale ultima dichiarazione farebbe saltare sulla sedia qualsiasi esperto di
sicurezza sui posti di lavoro. Il direttore di un cementificio ci viene a riferire
che la protezione da inalazioni di polveri nocive predisposta per il personale era
affidata ad una mascherina di carta? Certo non siamo dei tecnici ma ci sembra
veramente assurdo, tenuto conto che oggi, nonostante le polveri nei
cementifici dovrebbero essere, di gran lunga inferiori sia per quantit che per
materiale nocivo, obbligatorio l'uso di facciale filtrante certificato
secondo UNI EN 149 o maschera antipolvere certificata secondo UNI
EN 140, altro che mascherina di carta come quelle che usano i
medici.
Ci che emerge che vi erano dei lavoratori, tra essi gli stivatori, che
erano maggiormente esposti a polveri, ma allora bisogna ritenere che gli
impianti di depolverizzazione non erano sufficienti, certo , che se gli opportuni
strumenti di protezione personali erano costituite da mascherine di carta come
quelle usate dai medici, non osiamo pensare cosa dovessero essere stati gli
impianti per l'abbattimento delle polveri.
A prescindere da ci, l'appellante non ha mai prodotto certificazioni
attestante il perfetto funzionamento di detti aspiratori, n l'idoneit degli stessi
ad abbattere quasi completamente le polveri durante la lavorazione e ci
perch non vi sono state, per gli anni in cui il de cuius ha prestato l'attivit
lavorativa, valutazioni dei dati ambientali sulla presenza di inquinanti e polveri
nel rispetto dei limiti imposti dall'American Coference of Governamentl
Industrial Hygenist, che dovevano essere raccolti in registri istituiti presso ogni
stabilimento.
Come si pu sostenere in questa sede che tali omissioni non sarebbero
rilevanti ai fini di verificare il corretto comportamento del datore di lavoro ai
sensi dell'art. 2087 cc.; come si pu affermare che non vi erano polveri negli
stabilimenti o che le mascherine di carta e gli aspiratori erano in grado di

558
eliminare ogni effetto delle sostanze inquinanti e polveri se non vi erano
rilevazioni cliniche ed ambientali, come si pu affermare che dette omissioni
non possano essere correlate alla patologia sofferta per anni dal Caggese,
culminata con la morte del lavoratore?
E' assurdo pensare, anche solo per un attimo, che la ricostruzione della
vicenda operata dal primo Giudice in ordine alla violazione da parte
dell'appellante del citato art. 2087 cc, sia illogica e contraddittoria, atteso che
vi la prova dell'inadempienza e che la stesa stata fornita proprio
dall'Italcementi su un piatto d'argento.
Altro aspetto della vicenda riguarda l'onere della prova a carico degli
eredi Caggese.
Parte avversa afferma che non sarebbe stato provato n il nesso
causale tra la malattia e le sostanze presenti durante le lavorazioni, n
sarebbero state indicate quali misure l'Italcementi avrebbe dovuto adottare per
evitare il decesso. Per tali motivi, il Giudice di prime cure, avrebbe riconosciuto
la responsabilit dell'appellante in assenza di qualsivoglia prova in ordine alla
presunta violazione di norme imperative da parte dell'Italcementi stessa,
ammettendo, apoditticamente, che sarebbero state presenti durante i processi
di lavorazione sostanze di per se necessarie e sufficiente alla causazione
dell'evento morte.
Ricordiamo a noi stessi che allegato al fascicolo di parte di primo grado
vi una CTP che fa risalire la patologia del Caggese all'inalazione di polveri
durante la lavorazione dei cementi, oltre al fatto che vi una copiosissima
documentazione medica, alla quale ci riportiamo, e che conferma l'insorgenza
gi dal 1984 di problemi respiratori riconducibili a silicosi, in pi vi anche una
CTU che conferma il quadro probatorio su cui si fondata la domanda degli
odierni appellati, illustrando i materiali nocivi comunemente presenti nei
cementifici e le conseguenze sulla salute dei lavoratori. Cos'altro si sarebbe
potuto e dovuto provare?
Sui mezzi che avrebbe dovuto predisporre l'appellante a tutela dei
propri lavoratori, sicuramente non vi potevano essere la semplici mascherine di
carta e aspiratori di cui probabilmente neanche parte avversa ne conosce

559
l'idoneit allo scopo, visto che come detto in precedenza mancano rilevamenti
ambientali che avrebbero potuto fugare ogni dubbio in ordine alla presenza o
meno di concentrazioni di inquinanti.
Tornando, invece alla documentazione clinica in atti, emerge che il
Caggese nel 1984 stata diagnosticata una broncopatia cronica enfitematosa
da inalazione di Biossido di silicio (silicosi?). Da tale data in poi l'apparato
respiratorio del de cuius risultato sempre pi compromesso sino a quando,
nel 1997, venne diagnosticato un cancro probabilmente gi presente da tre
anni e riconducibile all'inalazione di cromo esavalente e biossido di silicio.
Orbene, l'Italcementi, afferma che la broncopatia diagnosticata al
Caggese non sarebbe conseguenza dell'inalazione di biossido di silicio, in
considerazione del fatto che detta sostanza non sarebbe stata presente
durante la lavorazione del cemento ed in particolare del Portland, come se
questo fosse l'unico tipo di cemento prodotto dall'appellante, mentre in realt,
nella forma pura esso costituisce solo l'8% della produzione totale.
A confutazione delle affermazioni dell'Italcementi, sufficiente leggere
un documento dell'Associazione Italiana Tecnico Economica Cementi alla
pagina web
http://www.aitecweb.com/Cemento/Cos%C3%A8ilcemento/Costituentiprincipal
i.aspx, da dove emerge che nella lavorazione del cemento, il biossido di silicio,
unitamente ad altri silicati pi che presente, ma vi di pi.
Come gi detto, l'Italcementi produce diversi tipi di cementi, tra
questi quello a base di Loppa siderurgica, come il Termocem ed il
Novacem le cui schede tecniche sono riportate in
(http://www.italcementi.it/ITA/I+nostri+prodotti/Cementi+e+Leganti/Cementi
+Grigi+Standard/Termocem.htm)
(http://www.italcementi.it/ITA/I+nostri+prodotti/Cementi+e+Leganti/Cementi
+Grigi+Standard/Novocem.htm)
Detti prodotti, sono costituiti da 35% 64 % di clinker, mentre la
restante parte costituita da loppa granulata daltoforno (S) ed eventuali
costituenti secondari.

560
La Loppa siderurgica (o scoria d'altoforno) un sottoprodotto del
processo di produzione della ghisa, durante il quale si formano grandi quantit
di scoria liquida di composizione non lontana da quella del cemento Portland.
La scoria acquista caratteristiche idrauliche se all'uscita dall'altoforno
viene raffreddata bruscamente e trasformata in granuli porosi a struttura
vetrosa (silice amorfa) detti loppa granulare.
Questi in seguito vengono macinati in modo da ottenere una polvere di
finezza paragonabile a quella del cemento al quale viene aggiunta per
attribuire al cemento stesso particolari caratteristiche.
Se si osserva la formula chimica della loppa granulata d'altoforno si
nota che essa costituita per 2/3 circa da ossido di calcio (CaO), ossido di
magnesio (MgO) e biossido di silicio (SiO2), il resto da ossido di alluminio
(Al2O3) e modeste quantit di altri composti.
Appare quindi completamente falsa l'affermazione dell'Italcementi in
ordine all'assenza di biossido di silicio nei cementi da essa prodotta, atteso
che, sia nel prodotto finale che in quello intermedio pi che certa la presenza
di tale silicato e lo sicuramente per i cementi da altoforno.
Per ci che attiene al nesso di causalit tra l'insorgenza di tumori
polmonari e esposizione a silicati cristallini ricordiamo a noi stessi, che la IARC
nel 1997 ha posto il biossido di silicio nella Classe 1, risultando un'evidente
cancerogenicit di detto minerale e quindi la stretta correlazione con i tumori
nell'uomo al pari dell'asbesto. Su questo argomento ci riportiamo a quanto
scritto dai colleghi Gori e Zaccaria nella memoria di costituzione.
Sempre per escludere la presenza di polveri nocive per la salute,
l'Italcementi, sostiene che nella lavorazione del Portland non vi sarebbe
neanche cromo esavalente, che notoriamente altamente cancerogeno.
A sostegno della propria tesi ha depositato le schede di sicurezza,
risalenti al 2011 in cui risultano tracce nei limiti di legge di cromo esavalente.
Come gi detto il Portland non l'unico cemento prodotto
dall'appellante, in pi la scheda di sicurezza esibita risale ad epoca successiva
al 2005 data in cui stata vietata in Italia la produzione di cementi con
presenza di cromo esavalente superiore a 2 ppm.

561
Vi da dire che, il CrVI presente ancora oggi in quantit superiori a
2ppm se non nel prodotto finito, sicuramente durante la fase di lavorazione.
Ci dimostrato dal fatto che per commercializzare il cemento, anche il
famigerato Portland, si fa uso di costosi riducenti del CrVI, che tra l'altro hanno
una scadenza temporale, il che vuol dire che prima dell'utilizzo di tale prodotti
la concentrazione di cromo sicuramente superiore ai limiti di legge, poi viene
ridotta a 2ppm, per poi ritornare in concentrazioni pericolose a causa della
perdita di efficacia dei riducenti stessi.
A confermarlo la stessa Italcementi nella Scheda di Sicurezza
pubblicata sulla pag. web http://www.italcementi.it/NR/rdonlyres/EBE25F19-
ECAB-4D99-8E53-5B66B49AA3DC/0/SDSGRIGI1luglio2011.pdf ove al punto
2.3 pag. 2 si legge Linalazione frequente del cemento e delle miscele
contenenti cemento per un lungo periodo di tempo aumenta il rischio
di insorgenza di malattie polmonari. Il contatto ripetuto e prolungato
del cemento sulla pelle umida, a causa della traspirazione o
dellumidit, pu provocare irritazione e/o dermatiti (Bibliografia [4]).
Sia il cemento che le miscele contenenti cemento e i loro impasti, in
caso di contatto prolungato con la pelle, possono provocare
sensibilizzazione (a causa della presenza in tracce di sali di cromo VI);
ove necessario, tale effetto viene depresso dallaggiunta di uno
specifico agente riducente per mantenere il tenore di cromo VI
idrosolubile a concentrazioni inferiori allo 0,0002 % (2 ppm) sul peso
totale a secco dello stesso cemento, in ottemperanza alla legislazione
richiamata al punto 15 sempre nella medesima scheda a pag. 6 punto 7.2
si legge Lintegrit della confezione ed il rispetto delle modalit di
conservazione sopra menzionate sono condizioni indispensabili per
garantire il mantenimento dellefficacia dellagente riducente per il
periodo di tempo riportato sul DDT (sia per prodotto in sacco che
sfuso) ed anche su ogni singolo sacco. Tale scadenza temporale
riguarda esclusivamente lefficacia dellagente riducente nel
mantenere il livello di cromo VI idrosolubile, determinato
secondo la norma EN 196-10, al di sotto del limite di

562
0,0002%, imposto dalla vigente normativa (vedere p. 15), fermi
restando i limiti di impiego della miscela dettati dalle regole generali di
conservazione ed utilizzo del prodotto stesso.
Vi di pi.
Come gi detto, la percentuale di 2ppm previsto per il prodotto finito
largamente superata in fase di produzione, a tal proposito si riporta a titolo
meramente esemplificativo ci che emerso da analisi dell'ARPA presso lo
stabilimento di Isola delle Femmine nel 2009.
Da dette verifiche emerso che nei pressi del forno 3 la presenza di
cromo VI era di 6.5ppm cio pi del triplo di quello consentito nel prodotto
finale, concentrazioni di cromo totale cento volte superiori a quelle rilevate
presso il forno 3 furono riscontrate presso l'abitazione di tale Sig. Farina, in
prossimit dello stabilimento.
Considerato che le concentrazioni di cromo superano di molto quelle
che sarebbero dovute essere presenti nelle materie prime denunciate dalla
fabbrica, clinker e pet coke, si ritiene che dovrebbero esserci altre fonti di
emissione di CrVI, purtroppo non conosciute per non aver, l'Italcementi, fornito
i chiarimenti richiesti e dovuti. Si riporta il sito web ove poter leggere l'intero
verbale di sopralluogo dell'ARPA
http://www.academia.edu/6956870/ARPA_ITALCEMENTI_MARZO_09_CROMO-
ESAVALENTE-VI
E' evidente che il cromo esavalente, anche dopo le limitazioni imposte
dalla direttiva Europea 2003/53 CE e recepita in Italia con D.M. 10 maggio
2005, resta ancora presente nei cementifici, in percentuali purtroppo superiori
a quelle ritenute dannose per l'organismo, non osiamo immaginare, quindi,
quali fossero state le concentrazioni di tale sostanza prima del limite imposto e
cio proprio durante il periodo in cui il Caggese ha prestato la propria attivit
lavorativa alle dipendenze dell'Italcementi, anche e soprattutto a seguito
dell'utilizzo, come combustibili per i forni di cottura, di CDR ed altri tipi di
rifiuti sulle cui composizioni si sono scritte enciclopedie soprattutto per
l'assenza, almeno per il passato, di specifici controlli su detti materiali da
combustione e relative emissioni di fumi e sostanze nocive.

563
Non si comprende come si possa negare che prima del 2005, il cromo
VI non fosse stato presente durante la lavorazione dei cementi, compreso il
prodotto finito, considerato che, proprio la CE ha ritenuto di intervenire a tutela
dei lavoratori esposti, ponendo dei pesanti limiti alla concentrazione di tale
materiale, e ci evidentemente perch la presenza del cromo era di gran lunga
superiore ai limiti considerati nocivi per l'uomo. Ancora pi strabiliante
comunque tentare di negare l'evidenza, esibendo schede tecniche risalenti a
ben 13 anni dopo la morte del Caggese ed in ogni caso successive al 2005.
Sulla pericolosit e cancerogenicit del cromo VI non riteniamo di
doverci dilungare oltre anche perch stata chiaramente illustrata nella
memoria di costituzione degli Avv.ti Gori e Zaccaria, ma soprattutto dalla CTP
del dott. Quaratino e dalla stessa CTU.
Alla luce di quanto sin qui esposto, bisogna ritenere senza alcun timore
di smentita che il primo Giudice ha ritenuto, correttamente, di non prendere in
considerazione la CTP dell'appellante, perch essa si fonda essenzialmente
sull'assunto che nel 2011 nel cemento Portland non vi era n biossido di silicio
n cromo VI, circostanza, questa, non rilevante ai fini della decisione
trattandosi di dati, qualora fossero veritieri e/o completi, che nulla hanno a che
vedere con il periodo lavorativo incriminato .
Anche le considerazioni successive, presenti nella CTP di parte
appellante, che si basano sulla valutazione di un unico referto medico e tra
l'altro in maniera incompleta, ci riferiamo a quello del 1992, non avrebbero
mai potuto inficiare le conclusioni a cui pervenuto il CTU, n tale valutazione
pu essere utilizzata per ritenere che la malattia del Caggese fosse
esclusivamente correlata al fumo di sigarette.
La strategia difensiva dell'Italcementi era ed molto chiara: negare la
presenza di sostanze nocive e la diagnosi di broncopatia da silicosi,
condurrebbe a ritenere il tabagismo l'unica causa necessaria e sufficiente per la
causazione della morte del Caggese e quindi ritenere il fumo da sigarette quale
fenomeno antecedente senza il quale, quello della malattia e quindi della morte
non si sarebbe potuto prodursi, avendo il fumo stesso, tutti gli elementi
occorrenti per la produzione del fenomeno susseguente. Ma cos non .

564
Che il fumo di tabacco sia cancerogeno e/o accelerante di tumori, non
vi sono dubbi, ma al fine di verificare in concreto il nesso di causalit o
concausalit nei casi specifici, occorre provare alcune rilevanti circostanze
relative alla modalit di fumare di una persona, oltre alla presenza di altri
fattori che potrebbero da soli provocare danni alla salute.
Ci spieghiamo meglio. Sicuramente il numero di sigarette giornaliere
incide sul cosiddetto rischio relativo (Rr), orbene a parit di numero di
sigarette tale Rr cambia da persona a persona in base alla presenza o meno
dell'aspirazione del fumo, della frequenza delle aspirazioni, della durata delle
stesse e da quanta sigaretta venga effettivamente fumata, dal tipo di sigaretta,
dalla quantit di catrame (non della nicotina erroneamente ritenuta dal CTP di
parte avversa cancerogena, al massimo un alcaloide che rientra tra i farmaci
da abuso, al pari di altre sostanze psicotrope naturali e non) ecc.
Affermare, quindi, che un grande fumatore chi fuma 20 o pi
sigarette al giorno un'enorme fesseria se non si considerano i suindicati
parametri. Per esempio: posso fumare 40 sigarette al giorno, ma non aspirarne
neanche una o fare solo due brevi aspirazioni, rispetto a chi ne fuma solo 5,
aspirandole completamente, sicuramente inalo meno sostanze cancerogene ed
il mio Rr diminuisce sensibilmente, cos come, a parit di sigarette giornaliere,
se faccio 3 lunghe aspirazioni di fumo per sigaretta, assumer pi sostanze
nocive di chi ne compie 6, ma brevissime e cos via.
Appare evidente, pertanto, che affermare che il Caggese fosse un
grande fumatore solo perch fumava 20 sigarette al giorno, in assenza della
prova delle modalit di fumo decisamente errato.
L'indagine che deve essere compiuta, anche ai sensi e per gli effetti del
combinato disposto degli artt. 40 e 41 c.p., consiste nel verificare, considerata
la multifattoriet del tumore in generale, quale sia la causa principale, se
esistono concause o se tali concause possano essere considerate mere
occasioni o coincidenze
Per comprendere meglio: riconoscere che un determinato fatto o
comportamento sia stato causa di un determinato evento, si richiedono nel
primo due requisiti: la necessit e la sufficienza.

565
Il requisito della necessit implica che senza lintervento del fenomeno
antecedente quello susseguente non avrebbe potuto prodursi; il requisito della
sufficienza importa che il fenomeno antecedente abbia in s gli elementi
occorrenti per la produzione del fenomeno susseguente.
Quando nella seriazione dei momenti in cui si articola una catena
causale si inseriscono coefficienti estranei al comportamento dell'agente, che
tuttavia interferiscono nella produzione dell'evento ultimo, onde questo risulta
diverso da quello che era attendibile data la natura e l'entit di tale
comportamento, si parla di concause.
Teoricamente la differenza tra causa e concausa consiste nel fatto che
mentre alla prima vengono riconosciuti i requisiti della necessit e della
sufficienza nella produzione dell'evento (causa adeguata in senso proprio), la
concausa una condizione necessaria ma non sufficiente.
Nel caso concreto, quando esistano pi condizioni necessarie (bench
non sufficienti) alla produzione dell'evento, chiaro che nessuna di esse pu
dirsi causa in senso stretto, ma tutte sono concause.
Esempio classico quello di un traumatismo addominale in donna
gravida, con successivo aborto post-traumatico (concausa fisiologica
preesistente).
Per occasione si deve intendere un antecedente che si identifica in un
fattore complementare del nucleo eziologico, definito anche circostanza, o
complesso delle circostanze che hanno favorito lentrata in azione della causa,
non del tutto indifferente nella produzione dellevento e che compartecipa,
anche subordinatamente, a promuovere levento.
Un esempio quello del fulmine che colpisce un contadino che andava
sotto il temporale con una zappa sulle spalle. La causa della morte
indubbiamente la folgorazione, ma non si potr negare che il portare la zappa
sulle spalle (occasione) non abbia attivamente contribuito alla produzione del
decesso, senza, peraltro, rappresentare una condizione necessaria, poich la
folgorazione poteva verificarsi anche in mancanza della zappa medesima.
Per coincidenza deve intendersi quel complesso indifferente di
circostanze di luogo e di tempo, nelle quali la causa agisce e l'evento si

566
produce, e quindi privo di qualsiasi dignit causale, esso implica un rapporto
puramente cronologico o/e topografico tra i due fenomeni ed , quindi, un
evento slegato dai fatti antecedenti e successivi, osservato semplicemente
perch verificatosi simultaneamente ai fatti considerati.
Orbene, nel caso che ci occupa la domanda a cui bisogna rispondere
se le sostanze inquinanti e cancerogene presenti durante la lavorazione siano
state da sole sufficienti e necessarie alla causazione dell'insorgenza dapprima
della patologia e poi della morte del Caggese. La risposta non pu che essere
affermativa vista l'abbondante letteratura scientifica in materia di danni causati
da biossido di silicio e cromo VI, nonch il complessivo quadro clinico del de
cuis e le risultanze istruttorie (CTU e CTP).
Altra domanda da porsi, dopo aver risposto positivamente alla prima,
se il fumo da sigarette abbia inciso come fenomeno necessario ancorch non
sufficiente nella casusazione della malattia, e quindi essere considerato
concausa, oppure una mera occasione o addirittura una coincidenza.
Se si leggono attentamente tutti i referti medici allegati, non ne esiste
uno che faccia ritenere che la broncopatia ed i deficit respiratori siano in
qualche modo riconducibili al fumo n come causa adeguata n come concausa
in senso stretto, al massimo come occasione che in quanto tale non idonea
ad interrompere il nesso eziologico tra esposizione ad inquinanti e cancro
polmonare.
In particolar modo vorremmo soffermarci sul referto del 21/06/1990,
ove si legge: si nota un quadro ostruttivo medio, fibrosi
interstiziale...., tale fibrosi altro non che la conseguenza di una
pneumoconiosi da silicio, e non ha alcun rapporto con i danni da fumo di
sigarette.
Anche nel referto del 1992, a seguito della visita medica disposta
dall'INAIL, per sospetta silicosi, viene osservato a livello radiologico
un'evoluzione in riduzione del seno costo fenico destro, con disegno
polmonare e delle ombre ilari con aspetto di torace sporco, che in
associazione al murmure vescicolare ridotto e funzionalit respiratoria ai limiti
inferiori alla norma, precedentemente osservate, individuano certamente una

567
patologia collegata esclusivamente all'inalazione di biossido di silicio, che
sicuramente non rientra tra le sostanze assumibili attraverso il fumo di tabacco
Ebbene, come avrebbe interagito allora il tabagismo? Si parlato di
acceleratore del carcinoma, il che vuol dire una diminuzione dei tempi
dall'esposizione a sostanze inquinanti e cancerogene all'insorgenza del cancro.
I tumori, sia a grandi che a piccole cellule, a seguito di esposizione a silicio o
cromo, mediamente insorgono, in assenza di altre concause, dopo 10 anni.
Se consideriamo come data iniziale dell'insorgenza dei primi sintomi di
silicosi nel Caggese, intorno ai primissimi anni 80 e la data del cancro 1997, si
nota che il quadro evolutivo proprio quello tipico di detta malattia in tumore,
ergo, neanche sotto l'aspetto temporale sembra che il tabagismo abbia inciso
in qualche maniera.
In conclusione possiamo confutare con certezza quasi matematica che
vi sia stata concausa tra tabagismo e l'evento finale della morte del Caggese.
Ultimo argomento che vorremmo trattare quello relativo al
risarcimento del danno biologico iure ereditatis.
Sembra che parte avversa ritenga che gli eredi del Caggese non
avrebbero diritto a tale risarcimento, adducendo argomentazioni di difficile
comprensione anche in considerazione della giurisprudenza richiamata, che in
parte smentisce quanto ex adverso sostenuto ed in parte , non solo datata,
ma largamente superata da altre statuizioni anche recentissime.
Ci sembra opportuno chiarire che a seguito di un evento mortale si
producono delle conseguenze risarcitorie direttamente nel patrimonio della
vittima destinate a trasmettersi in favore degli eredi secondo le ordinarie
regole della successione mortis causa. Oltre ai danni patrimoniali (es.
autovettura di propriet del defunto andata distrutta nell'incidente stradale,
che verr risarcita agli eredi), sono risarcibili anche i danni non patrimoniali.
Secondo il costante orientamento della giurisprudenza di legittimit,
perch possa ravvisarsi un risarcimento del danno biologico iure hereditatis in
favore degli eredi del soggetto deceduto, necessario che tra la data del fatto
e quella del decesso, sia decorso un lasso di tempo sufficiente a permettere un
consolidamento del danno in oggetto, trattandosi di soluzione che oltre ad

568
avere trovato l'avallo della giurisprudenza costituzionale nella sentenza n. 372
del 1994, non si pone in contrasto con le varie Convenzioni internazionali a
tutela dei diritti dell'Uomo, avendo la Suprema Corte affermato che uno
strumento di tutela del diritto alla vita comunque apprestato dalla sanzione
penale, non essendo possibile al giudice nazionale, non gi disapplicare la
norma interna in contrasto con quella sopranazionale, ma creare un diritto ex
novo, come accadrebbe laddove si riconoscesse il diritto al risarcimento del cd.
danno biologico da morte (cfr. Cassazione civile 23 febbraio 2004 n. 3549).
In altri termini, come recentemente chiarito dalla Corte di Nomofilachia,
"la lesione dell'integrit fisica con esito letale, intervenuta immediatamente o a
breve distanza dall'evento lesivo, non configurabile come danno biologico,
giacch la morte non costituisce la massima lesione possibile del diritto alla
salute, ma incide sul diverso bene giuridico della vita, a meno che non
intercorra un apprezzabile lasso di tempo tra le lesioni subite dalla vittima del
danno e la morte causata dalle stesse, nel qual caso, essendovi un'effettiva
compromissione dell'integrit psico-fisica del soggetto che si protrae per la
durata della vita, configurabile un danno biologico risarcibile in capo al
danneggiato, che si trasferisce agli eredi, i quali potranno agire in giudizio nei
confronti del danneggiante "iure hereditatis"" (cfr. Cassazione civile, sez. III,
17 gennaio 2008, n. 870).
Sul concetto di apprezzabile lasso di tempo, o, meglio, sulla sua
quantificazione, la Suprema Corte l'ha individuato, in pi occasioni, in un
tempo pari a 24 ore o anche tre giorni, idoneo a consentire la risarcibilit del
danno biologico in capo alla vittima primaria e trasmissibile in via ereditaria (di
recente per ha ritenuto che anche tre giorni non siano sufficienti a integrare il
lasso di tempo utile: si veda Cass. 458/2009).
Esclusivamente in tale ipotesi, dunque, "il danneggiato acquisisce il
diritto al risarcimento del danno biologico subito per l'effettiva durata della sua
sopravvivenza....e si tratta di un danno alla salute, che se pure temporaneo,
massimo nella sua entit ed intensit (cd. danno biologico terminale)"(cfr.
Cass. civ, n. 18305/2003 cit., p. 5; Cass. civ. 16 maggio 2003 n. 7632).

569
Si evidenzia peraltro che la sentenza della Corte di Cassazione, sezione
III civile, n.1361/2013 (depositata 23 gennaio 2014) ha (finalmente)
contestato tale approccio.
Con tale innovativa pronuncia la Suprema Corte individua, per la prima
volta, come categoria di danno non patrimoniale risarcibile ex se il danno da
perdita della vita, quale bene supremo dell'individuo, oggetto di un diritto
assoluto e inviolabile: tale danno, che altro e diverso dal danno alla salute, in
ragione del diverso bene tutelato, deve ritenersi di per s ristorabile in favore
della vittima che subisce la perdita della propria vita, e in relazione ad esso
sono del tutto irrilevanti sia il presupposto della permanenza in vita per un
apprezzabile lasso di tempo successivo all'evento morte sia il criterio
dell'intensit della sofferenza della vittima per avere ella la percezione
dell'imminente sopraggiungere della propria fine. La vittima acquisisce il diritto
al risarcimento per la perdita della vita subto, nel momento stesso in cui si
verifica la lesione mortale e quindi anche in caso di morte immediata o
istantanea, in deroga al principio dell'irrisarcibilit del danno evento: tale
diritto, avendo poi natura compensativa, trasmissibile iure hereditatis.
Nel caso di specie indubbio che non vi sia stata una morte improvvisa
o meglio istantanea, quindi alla luce di quanto innanzi detto e della
giurisprudenza richiamata, appare evidentissima la infondatezza dell'eccezione
di parte avversa.
A dir il vero, la liquidazione operata dal primo giudice di gran lunga
inferiore a quella a cui si sarebbe pervenuti ove fossero stati applicati
correttamente i principi ormai consolidati in giurisprudenza in ordine non solo
al danno da perdita della vita come innanzi specificato, ma anche al danno
morale risarcibile iure ereditatis.
A tal proposito vorremmo ricordare che nel caso in cui la morte segua
le lesioni dopo breve tempo, la sofferenza psichica patita dalla vittima delle
lesioni fisiche integra un danno che deve essere qualificato, e risarcito iure
haereditatis (con liquidazione ancorata alla gravit dell'offesa ed alla seriet
del pregiudizio), come danno morale e non come danno biologico, giacch una
tale sofferenza, di massima intensit anche se di durata contenuta, non

570
suscettibile, in ragione del limitato intervallo temporale tra lesione e morte, di
degenerare in patologia (cfr. Cassazione civile, sez. III, 12 febbraio 2010, n.
3357).
Tuttavia, affinch possa riconoscersi tale pregiudizio morale, detto
anche danno tanalogico, come tale trasmissibile "jure haereditatis", la
giurisprudenza unanime nel richiedere la prova che la vittima sia stata in
condizione di percepire il proprio stato, lucidamente assistendo allo spegnersi
della propria vita, dovendosi escludere la risarcibilit del danno morale quando
all'evento lesivo sia conseguito immediatamente lo stato di coma e la vittima
non sia rimasta lucida nella fase che precede il decesso (cfr. Cassazione civile,
sez. III, 28 novembre 2008, n. 28423; Cass. 17 gennaio 2008 n. 870; Cass.
24 ottobre 2007 n. 22338; Cass. 28 agosto 2007 n. 18163; Cassazione civile,
sez. III, 13 gennaio 2009, n. 458).
Orbene, anche in questo caso non si pu certo affermare che il Caggese
non fosse stato in grado di percepire il proprio stato lucidamente.
Per tutte le altre questioni trattate nel ricorso in appello ci si riporta
integralmente alla memoria difensiva degli Avv.ti Gori e Zaccaria che qui deve
intendersi integralmente trascritta.
Tutto ci premesso
SI CONCLUDE
affinch l'On.le Collegio adito voglia rigettare in toto l'appello formulato
dall'Italcementi in quanto infondato in fatto e diritto e quindi confermare la
sentenza di primo grado accogliendo invero l'appello incidentale proposto con
memoria di costituzione del 09/12/2013.
Con vittoria di competenze del presente giudizio con distrazione a
favore del sottoscritto procuratore per dichiarata anticipazione.
Avv. Angelo Torre Bari 10/02/2015
Mandato
Nella qualit, ed in proprio, conferisco il potere di rappresentanza e
difesa, in ogni fase, stato e grado del giudizio ed atti inerenti, conseguenti e
successivi, ivi compresa leventuale fase esecutiva ed il giudizio di opposizione,
allAvv. Angelo TORRE, (C.F. TRR NGL 66A28 D643U) con studio in Foggia alla
via G. Rosati, 141 fax 0881684673 pec. avv.angelotorre@pec.it, ivi compreso il
potere di proporre domande riconvenzionali, chiedere provvedimenti cautelari,

571
chiamare terzi in causa, farsi sostituire, transigere, conciliare, abbandonare il
giudizio e rilasciare quietanze. Lautorizzo, ai sensi dellart. 13 D.L. 196/03, ad
utilizzare i dati personali per la difesa dei miei diritti e per il perseguimento
delle finalit di cui al mandato, nonch a comunicare ai Colleghi i dati con
lobbligo di rispettare il segreto professionale e di diffonderli esclusivamente nei
limiti strettamente pertinenti allincarico conferito Le ratifico sin dora il Suo
operato e quello di eventuali Suoi sostituti. Eleggo domicilio presso il Suo
studio in Foggia alla via Rosati n. 141.
Foggia Bari _____________

Lauda Giuseppina_____________________________
Caggese Mario________________________________
Caggese Anna Maria____________________________
Per autentica
Avv. Angelo TORRE

http://isoladellefemmineitalcementieambiente.blogspot.it/2015/03/blog-
post_5.html

Il cemento e le miscele contenenti cemento, possono irritare gli occhi, le


mucose, la gola ed il sistema respiratorio e provocare tosse. Linalazione
frequente del cemento e delle miscele contenenti cemento per un lungo
periodo di tempo aumenta il rischio di insorgenza di malattie polmonari.
Il contatto ripetuto e prolungato del cemento sulla pelle umida, a causa della
traspirazione o dellumidit, pu provocare irritazione e/o dermatiti
(Bibliografia [4]).
Sia il cemento che le miscele contenenti cemento e i loro impasti, in caso di
contatto prolungato con la pelle, possono provocare sensibilizzazione (a causa
della presenza in tracce di sali di cromo VI); ove necessario, tale effetto viene
depresso dallaggiunta di uno specifico agente riducente per mantenere il
tenore di cromo VI idrosolubile a concentrazioni inferiori allo 0,0002 % (2
ppm) sul peso totale a secco dello stesso cemento, in ottemperanza alla
legislazione richiamata al punto 15 (Bibliografia [3]).
In caso di ingestione significativa, il cemento pu provocare ulcerazioni
allapparato digerente.
Nelle normali condizioni di utilizzo, il cemento e i suoi impasti non presentano
rischi particolari per lambiente, fatto salvo il rispetto delle raccomandazioni
riportate ai successivi punti 6, 8,12 e 13.
Il cemento e le miscele contenenti cemento non rispondono ai criteri dei PBT o
vPvB ai sensi dellAllegato XIII del REACH (Regolamento 1907/2006/CE).
PAGINA 2 3
http://www.italcementi.it/NR/rdonlyres/EBE25F19-ECAB-4D99-8E53-
5B66B49AA3DC/0/SDSGRIGI1luglio2011.pdf
OSSIDO DI ALLUMINIO:

572
Danni ambientali
Il 4 ottobre 2010 alle ore 12:25 il villaggio ungherese di Kolontr stato
distrutto da un'inondazione di circa un milione di metri cubi di fanghi color
ruggine ad alta concentrazione di allumina. Il cedimento di una vasca di
contenimento degli scarti di lavorazione della MAL, una fabbrica di alluminio nel
vicino paese di Ajka, ha inondato l'intera zona coprendo un'area di 40 km ed il
bacino del fiume Marcal, in cui il livello di pH si alzato fino a 13. Nel fiume
sono state versate ingenti quantit di acidi per evitare che il disastro colpisse il
Danubio, di cui il Marcal un affluente. Nella catastrofe ecologica, la pi
grande della storia ungherese, hanno perso la vita nove persone[4] e ne sono
state ferite un centinaio. Il danno principale tuttavia quello all'ecosistema:
nel suolo sono state riscontrate, assieme all'allumina, alte concentrazioni di
materiali debolmente radioattivi, piombo, cadmio, arsenico e mercurio.
http://isoladellefemmineitalcementieambiente.blogspot.it/2015/03/blog-
post_5.html
APPELLO: 9 APRILE 2013 12 GENNAIO 2014 24 FEBBRAIO 2015

2015 8 OTTOBRE BOLOGNA SINDACO RAPPA ROCCO RESPONSABILE


TRIBUTI DELIBERA CONSIGLIO 42 APPROVAZIONE RENDICONTO 2014 Il
commissario, il dott. Carmelo Messina, si insediato il 12 agosto e ha
invitato il presidente del consiglio comunale, Piero Rappa, a rinviare la
convocazione del Consiglio comunale per lapprovazione del rendiconto fino al
riaccertamento straordinario dei residui, di competenza della Ragioneria. IL
VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO GIUSEPPE CALTANISETTA Nel 2012
eravamo a 1,5 milioni; nel 2013 a 0,8 milioni e per il 2014 formalmente
siamo a +0,4 milioni, ma nella sostanza a 0,3 perch ci sono 0,7 milioni
vincolati. Per cui dobbiamo dare atto ai commissari di aver realizzato un
progressivo risanamento della situazione finanziaria dellEnte, pur con misure
per dir cos di lacrime e sangue. il sindaco Stefano Bologna ha sottolineato
che questi milioni di debiti che abbiamo sono leredit dei dieci anni trascorsi,
dieci anni in cui le casse comunali sono state saccheggiate. Anni in cui gli
amici degli amici non pagavano, mentre pagavano i poveri cittadini. Adesso le
regole valgono per tutti! Troppa evasione fiscale! ufficio di gabinetto
contro levasione targato DAngelo-Costanzo; verificando le posizioni debitorie
prima di rilasciare autorizzazioni e concessioni. Debiti fuori bilancio. La
consistente entit dei debiti fuori bilancio segnalati e quelli che potrebbero
ancora sorgere, scrivono i revisori nella loro relazione, minano gli equilibri
finanziari dellEnte. 2015 8 OTTOBRE BOLOGNA SINDACO DELIBERA
CONSIGLIO 42 RENDICONTO 2014 ELEVATI DEBITI FUORI BILANCIO
IN ESSERE E IN DIVENIRE CALTANISETTA PER I PAGAMENTI
CHIEDEREMO AL MINISTERO UN'ANTICIPAZIONE DI CASSA DI 1 MILIONE
2015 15 LUGLIO BOLOGNA SINDACO CONTO CONSUNTIVO 2014
RELAZIONE REVISORI DEI CONTI 9052 DEBITI FUORI BILANCIO
634.393,73 ATO 631.391 39 LO JACONO 2MILIONI 289.137 EURO IL
MODESTO ANDAMENTO DELLE RISCOSSIONI DESTA PARTICOLARE

573
PREOCCUPAZIONE POICHE IN RELAZIONE AGLI ANZIDETTI IMPORTI SI SONO
ATTIVATE SPESE LA CUI COPERTURA FINANZIARIA NON VIENE GARANTITA
DAI RELATIVI FLUSSI DI ENTRATA PRESCRIVE LADOZIONE DI MISURE
INCISIVE ATTE AD ATTIVARE INIZIATIVE IDONEE A RECUPERARE TALI
ENTRATE IN MODO DA GARANTIRE GLI EQUILIBRI DI BILANCIO ED AVITARE
IL RICORSO AD ANTICIPAZIONI DI TESORERIA, AVENDO LACCORTEZZA, DI
DESTINARE TALI RISORSE E SPESE DI CARATTERE STRAORDINARIO E
COMUNQUE ENTRO I LIMITI DI QUANTO INCASSATO. SANZIONI
AMMINISTRATIVE PECUNIARIE PER VIOLAZIONE CODICE DELLA
STRADA 2013 ACCERTATO 842 MILA 337 EURO 25 CENTESIMI RISCOSSO
99MILA 562 EURO 63 CENTESIMI 2014 ACCERTATO 1 MILIONE 90 MILA 984
EURO 94 CENTESIMI RISCOSSO 76 MILA 966 EURO LANDAMENTO DEGLI
INTROITI CONFERMA LE DIFFICOLTA DELLENTE INCONTRA NELLA
REALIZZAZIONE DELLA RISCOSSIONE DELLE PROPRIE ENTRATE
ANTICIPAZIONE DI LIQUIDITA IL 10 GENNAIO 2013 CON LA NOTA 538 IL
COMUNE AVANZA UNA RICHIESTA DI ANTICIPAZIONE STRAORDINARIA DI 1
MILIONE 492 MILA 200 EURO PER FAR FRONTE A DEBITI CERTI,LIQUIDI ED
ESIGIBILI IL DECRETO MINISTERO INTERNI IL 6 SETTEMBRE FANTICIPA 1
MILIONE 22 MILA 461 EURO 9 CENTESIMI DA RESTITUIRE SENZA INTERESSI
IN CINQUE ANNI NEL 2014 CON IL MANDATO 498 DEL 28 MARZO
RIMBORSATI 204 MILA 492 EURO 22 CENTESIMI DEBITI FUORI BILANCIO
IN ATTESA DI RICONOSCIMENTO 1 SETTORE 563 MILA 630 EURO 55
CENTESIMI 5 SETTORE 70 MILA 763 EURO 23 CENTESIMI PER UN
TOTALE AL 31 DICEMBRE 634 MILA 393 EURO 73 CENTESIMI
PRESCRIZIONI IL DEBITO FUORI BILANCIO DI 634 MILA 393 EURO 73
CENTESIMI DEVE TROVARE COPERTURA FINANZIARIA NEL REDIGENDO
CONTO PREVISIONE 2015 PREVEDENDO LE NECESSARIE RISORSE PER
POTERVI FAR FRONTE. LA CONSISTENTE ENTITA DEI DEBITI FUORI BILANCIO
SEGNALATI E QUELLI POTENZIALMENTE POTREBBERO ANCORA SORGERE
MINANO GLI EQUILIBRI FINANZIARI DELLENTE IL PORCEDIMENTO IN CORTE
DI CASSAZIONE AVVERSO ALLA SNTENZA 1788 27 LUGLIO 2010 DELLA
CORTE DAPPELLO DI PALERMO SEZIONE CIVILE 2 MILIONI 289 MILA 137
EURO A TITOLO DI RISARCIMENTO A FAVORE DI LO JACONO PIETRO PIU
CINQUE SENTENZA DI CONDANNA CONTROPARTE VITTORIOSA NON HA
RICHIESTO LA SUA ESECUZIONE SENTENZA DI CONDANNA DEL COMUNE
DI ISOLA DELLE FEMMINE DEL TRIBUNALE DI PALERMO SEZIONE DI
PARTINICO 220-2012 DELLA SOMMA DI 631 MILA 391 EURO 39 CENTESIMI
PIU INTERESSI SENTENZA APPELLATA DALLATO

2015 28 OTTOBRE BOLOGNA SINDACO RAPPA ROCCO RESPONSABILE


TRIBUTI DELIBERA DELIBERA DI GIUNTA 139 APPROVAZIONE ELENCO
BENI MOBILI DEL COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE ( NON CONFORME AL
REGOLAMENTO CONCERNENTE LE GESTIONI DI BENI DA PARTE DELLE
AMMINISTRAZIONI) 2015 8 OTTOBRE BOLOGNA SINDACO RAPPA
ROCCO RESPONSABILE TRIBUTI DELIBERA CONSIGLIO 42
APPROVAIONE RENDICONTO 2014

574
2015 17 NOVEMBRE ITALCEMENTI PROT ASSESSORATO 53217
RISCONTRO NOTA 47711 19.10.15 MINISTERO NOTA 0022295 27.10.14
CONVERSIONE PROCEDIMENTO

2015 20 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO COMMISSARIO ACTA


PREVISIONE 2015 CARMELO MESSINA ISOLA DELLE FEMMINE BILANCIO
DI PREVISIONE 2015 COMMISSARIO AD ACTA DR. CARMELO MESSINA

2016 13 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO NOTA PROT 17083 LA


RESPONSABILE DELL'UFFICIO RAGIONERIA CHIEDE DI ESSERE
SOLLEVATA DALL'INCARICO PER LE SCADENZE E GLI ADEMPIMENTI CHE
SONO CONTINUI E ALQUANTO DELICATI

2015 18 DICEMBRE SENTENZA 7429 2015 GIUDICE CORSINI


PUBBLICATA 18 12 2015 CIAMPOLILLO ANZA' PROCEDIMENTO 9916
2011 PIANO QUALITA' DEL'ARIA REGIONE SICILIA ITER AUTORIZZAZIONE
INTEGRATA AMBIENTALE ITALCEMENTI DECRETO 693 18 07 2008

2015 30 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO RAPPA ROCCO RESPONSABILE


TRIBUTI approvato il bilancio di previsione 2015 con uno stanziamento per
fondo rischi pari a 634.393,78 da impiegare per il pagamento di detti debiti.
Malgrado ci, durante lesercizio, sono stati riconosciuti debiti fuori bilancio
soltanto per 12.870,56 pari allo 0,22% delle entrate correnti, in piena
analogia con le gestioni pre-commissariali, evidenziando sullargomento dei
debiti fuori bilancio, il totale disimpegno di questa Amministrazione rispetto
alla gestione dei Commissari Prefettizi. UnAmministrazione, che come hanno
gi sentenziato i giudici contabili, non ha fornito indirizzi concreti alla
risoluzione del problema dei debiti fuori bilancio. 2014 31 12 BOLOGNA
SINDACO RAPPA ROCCO RESPONSABILE TRIBUTI DEBITI FUORI
BILANCIO aumentati fino a 634.393,78 a seguito di una nuova
ricognizione eseguita dai responsabili degli uffici. 2013 31 12 COMMISSIONE
STRAORDINARIA DEBITI FUORI BILANCIO ridotto a 231.676,87 la
Sezione di controllo della Corte dei Conti ha evidenziato per lesercizio 2013 il
perdurare di una situazione preoccupante per i debiti fuori bilancio (giusta
deliberazione n. 8/2016/PRSP del 12/01/2016). In detta deliberazione, i giudici
contabili hanno sottolineato come lattuale Consiglio comunale, dinnanzi una
situazione gi definita preoccupante per gli equilibri di bilancio, non ha fornito
concreti indirizzi al fine di correggere le disfunzioni contabili. 2012 31 12
COMMISSIONE STRAORDINARIA DEBITI FUORI BILANCIO RISULTANO
ESSERE PARI A 729.905,17. La Sezione di controllo della Corte dei Conti
ha sollevato motivi di preoccupazione per questa situazione (giusta
deliberazione n. 174/2014/PRSP del 1 ottobre 2014)

2015 31 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO RAPPA RESPONSABILE TRIBUTI


BILANCO PREVISIO 2015 RECUPERO EVASIONE TRIBUTARIA 1 MILIONE 049
MILA 708 EURO PAG 8 PARERE BILANCIO 2015 ISOLA

2015 BOLOGNA STEFANO SINDACO DENUNCIA DEI REDDITI 2014


MULTIPROPRITA SAPPADA 2006 E 2008

575
DOTTORE ROCCO RAPPA RESPONSABILE 6 SETTORE TRIBUTI SGAVI
RUOLI ICI IMU TARSU TARI

2015 30 GIUGNO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO


DETERMINA 26 2015 B.B.P. SAS DI POMIERO SGRAVIO ICI ANNI 2000
DA 2003 A 2005 DA 2007 A 2009 23 MILA 19 EURO 11 CENTESIMI

2015 6 LUGLIO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO


DETERMINA 27 REVOCA DETERMINA 26 30 GIUGNO 2015 B.B.P. SAS
DI POMIERO ICI ANNI 2000 DA 2003 A 2005 DA 2007 A 2009

2015 15 GIUGNO BOLOGNA SINDACO DETERMINA 1 SETTORE


DEBORAH PUCCIO ISTRUTTORE DIRETTIVO CONTABILE D1 CORVITTO
MARIA ANGELA PIUCCIO DEBORAH CONCORSO SETTORE FINANZIARIO
documento-88289

2015 15 LUGLIO BOLOGNA SINDACO 2015 RELAZIONE REVISORI DEI


CONTI RENDICONTO 2014 ALBANESE CAMARDA D'ORSA

2015 8 OTTOBRE BOLOGNA SINDACO

2015 8 OTTOBRE BOLOGNA SINDACO DELIBERA CONSIGLIO 42


RENDICONTO 2014 PREVISIONE 2014 DELIBERA 25 5 NOVEMBRE 2014
RIEQUILIBRIO GESTIONE AMBIENTE DIFFICOLTA' INCASSI relazione
rendiconto 2014

2015 8 OTTOBRE BOLOGNA SINDACO DELIBERA CONSIGLIO 42


RENDICONTO 2014 PREVISIONE 2014 DELIBERA 25 5 NOVEMBRE 2014
RIEQUILIBRIO GESTIONE AMBIENTE DIFFICOLTA' INCASSI CONSIGLIO
COMUNALE DEBITI FUORI BILANCIO PRESTITO DAL MINISTERO

2015 26 NOVEMBRE BILANCIO PREVISIONE 2015 COMMISSARIATO


DELLA REGIONE DR CARMELO MESSINA D.A. 303/S.3/2015 Il sindaco
di Isola delle Femmine, Stefano Bologna, prova a tranquillizzare: Il bilancio
lo approveremo in Giunta marted prossimo e in Consiglio comunale entro
Dicembre. Non c dissesto e siamo in una linea di progressivo
risanamento. Le cause del ritardo? A spiegarlo lo stesso primo cittadino:
Siamo stati penalizzati dal fatto che abbiamo dovuto incaricare quattro
responsabili del settore economico finanziario nel corso degli ultimi 12 mesi
perch intelligentemente i Commissari al mio insediamento hanno lasciato il
Comune senza il capo settore nonostante abbiano avuto due anni di tempo

2015 BOLOGNA SINDACO PUCCIO DEBORAH UFFICIO RAGIONERIA


NOTA TECNICA AL BILANCIO DI PREVISIONE 2015 COMUNE DI ISOLA
DELLE FEMMINE

576
2015 18 DICEMBRE SENTENZA 7429 RG 9916 2011 AZIONE DI
RISARCIMENTO DEL DANNO DI DIFFAMAZIONE DR. SALVATORE ANZA
CIAMPOLILLO GIUSEPPE PROCEDURA SEGUITA AI FINI DELLA
CONCESSIONE DELLAUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE ALLA
ITALCEMENTI DI ISOLA DELLE FEMMINE PIANO QUALITA DELLARIA
DECRETO ASSESSORIALE GAB 176 09.08.07

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
* * *
IL TRIBUNALE ORDINARIO
DI PALERMO SEZIONE
PRIMA CIVILE

in composizione monocratica, in persona del giudice


designato dott. Giulio Corsini, ha pronunciato la seguente
SENTENZA

ato Da: CORSINI GIULIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: 3f10c - Firmato Da: ZARCONE ROSARIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: b4a63
nella causa civile di primo grado iscritta al n. 9916 del ruolo
generale dellanno 2011, vertente
TRA
ANZ SALVATORE, nato a Patti (Me) il 21 aprile 1955
(c.f.:NZASVT55D21G377B), residente a Palermo in via
Umbria n. 6, ivi elettivamente domiciliato in via Goethe
n. 1, presso lo studio dellavv.to Salvatore Ferrara,
rappresentante e difensore congiuntamente e
disgiuntamente con lavv.to Giuseppe Ugo Abbate
attore
E
CIAMPOLILLO GIUSEPPE, nato Candela (Fg) il 22 giugno
1946 (c.f. CMPGPP46H22B584K), residente ad Isola delle
Femmine (Pa) in via Leonardo Sciascia n. 13, elettivamente
domiciliato a Palermo in corso Calatafimi n. 487, presso lo
studio dellavv.to Giacomo Cirincione

convenuto OGGETTO: azione di risarcimento del danno da diffamazione.

CONCLUSIONI: alludienza del 27 maggio 2015 venivano


precisate le conclusioni che qui si intendono riportate e
trascritte.
MOTIVI DELLA DECISIONE

577
Con ricorso ex art. 702 bis c.p.c. depositato il 22 luglio
2011, Anz Salvatore conveniva in giudizio dinanzi a questo
Tribunale Ciampolillo Giuseppe, coordinatore del Comitato
cittadino Isola Pulita, aderente alla sezione di Palermo di

Legambiente, esponendo tra laltro: che costui aveva posto

Firmato Da: CORSINI GIULIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: 3f10c - Firmato Da: ZARCONE ROSARIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: b4a63
in essere nei suoi confronti una campagna denigratoria e
diffamatoria in quanto responsabile del Servizio 3 Tutela
dellinquinamento atmosferico del Dipartimento regionale
Territorio e Ambiente della Regione Siciliana; che in
particolare in un primo sito Internet intestato al predetto
Comitato era apparsa una lettera inviata da Ciampolillo
Giuseppe in cui Anz Salvatore veniva dipinto come autore
di conferenze di servizi illegittime e superficiali, con grave
danno per la collettivit, in relazione alla c.d. vicenda
Italcementi; che in un secondo articolo apparso in un altro
sito Internet veniva riportato il contenuto del primo sito; che
in un distinto sito Internet il convenuto veniva accusato di
avere attraverso il Piano regionale di coordinamento
per la tutela della qualit dellaria ambiente
realizzato una vera e propria truffa ai danni della collettivit,
copiandolo dallomologo piano della Regione Veneto;
che in un distinto sito Internet veniva pubblicata una lettera
dello studio legale Canto con la quale il convenuto veniva
accusato di aver insabbiato le iniziative del dottor Genchi e
di avere posto in secondo piano le iniziative necessarie alla
tutela dellambiente di Isola delle Femmine; che in un
ultimo articolo venivano riportate alcune dichiarazioni del
predetto dottor Genchi e del Comitato cittadino Isola
Pulita con le quali venivano ribadite espressioni di dileggio
a carico del convenuto in merito alla redazione del Piano e al
conseguente danno che ne era derivato allamministrazione

578
regionale; che in buona sostanza il convenuto veniva
accusato di illiceit amministrative, di falso, di sperpero di
denaro pubblico e di truffa; che gli autori del Piano non
avevano preso alcun compenso aggiuntivo per la sua
redazione; che esso conteneva soltanto qualche refuso
determinato dallo schema utilizzato per la sua redazione;
che la celerit di predisposizione era dovuta a una
procedura dinfrazione aperta da parte dellUnione Europea
ed alla circostanza che allatto del suo insediamento il Piano
non era stato ancora redatto; che non era stato compiuto
alcun illecito in relazione alla autorizzazione da rilasciare
alla Italcementi; che sussistevano gli elementi per ritenere
integrato il reato di diffamazione, aggravato dalla
pubblicit del mezzo di diffusione e dalla attribuzione
di fatti determinati, nonch dellillecito civile, anche
per violazione dellidentit personale.

Premesso ci, chiedeva: di ritenere e dichiarare che le

dichiarazioni effettuate da Ciampolillo Giuseppe erano

lesive dellonore, della reputazione e dellidentit

personale di Anz Salvatore; di dichiarare la responsabilit

extracontrattuale del convenuto e conseguentemente di

condannarlo al pagamento della somma ritenuta congrua,

con rivalutazione ed interessi fino al soddisfo, a titolo di

risarcimento del danno alla reputazione personale e

professionale, allidentit personale, nonch al danno morale

subto; di condannare il convenuto alle spese di


pubblicazione dellestratto della sentenza su due quotidiani a

diffusione nazionale, nonch su due quotidiani a diffusione

regionale ed infine sugli stessi siti web in cui erano

579
stati diffusi gli articoli de quibus, con vittoria di spese e

compensi di giudizio.

Si costituiva in giudizio Ciampolillo Giuseppe che allegava,


tra laltro: in via preliminare la mancanza dei presupposti
per lazione intrapresa ai sensi dellart. 702 bis c.p.p.;

Firmato Da: CORSINI GIULIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: 3f10c - Firmato Da: ZARCONE ROSARIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: b4a63
la sussistenza dellesercizio di critica di volta in volta
ovvero la narrazione di fatti del tutto reali; nel merito
contestava ogni singola condotta lui imputata
ribadendo lesercizio di diritti costituzionalmente
tutelati.

Pertanto concludeva chiedendo: di ritenere e dichiarare


infondate le domande tutte formulate; ritenere e dichiarare
che il convenuto Ciampolillo Giuseppe aveva
legittimamente esercitato il diritto di critica con
vittoria di spese, da distrarre in favore del procuratore
dichiaratosi antistatario.

Ritenuta la complessit della controversia e la necessit di


unistruttoria non sommaria, veniva disposto il
mutamento del rito sommario di cognizione in rito
ordinario con ordinanza depositata il 30.12.2011.

Allesito, istruita la causa sulla base delle produzioni


documentali, con lescussione di testi e con
lespletamento di consulenza tecnica d'ufficio,
alludienza del 27.5.2015, la stessa veniva posta in
decisione, con concessione dei termini di cui
allart.190 c.p.c. per il deposito di comparse
conclusionali e memorie di replica.

Premesso che parte attrice ha richiamato in sede di udienza


di precisazione le conclusioni indicate in seno alloriginario

580
ricorso introduttivo, dovendosi dunque ritenere rinunciate
tutte le ulteriori domande, istanze o richieste, oggetto del
presente giudizio la richiesta di risarcimento danni basata
sulla pubblicazione su taluni siti Internet di articoli,
dichiarazioni o di missive riconducibili a Ciampolillo Giuseppe
nella veste non contestata di coordinatore del
Comitato cittadino Isola Pulita, aderente alla
sezione palermitana di Legambiente, dal contenuto
asseritamente diffamatorio della sfera personale dellattore
Anz Salvatore. In particolare, con articolo apparso alla
pagina
www.comitatoisolapulita.blog.kataweb.it/2007/10/13/isolade
lle-femmine- talcementi-il-progetto-che-non-ce/ ed
alla pagina www.pinociampolillo.blogspot.com
/2007/10/isoladelle-femmine-il-progetto-che-
non.html, (all. 1 e 2, ricorso introduttivo) veniva pubblicate
parole e missive riconducibili a Ciampolillo Giuseppe in cui
secondo lattore veniva criticata la procedura di
concessione dellautorizzazione allutilizzo di un
combustibile, ovvero del pet-coke, da parte
dellItalcementi di Isola delle Femmine.

Ebbene, sul punto deve essere preliminarmente rilevato che


lallegato 1 al ricorso di parte attrice riproduce soltanto
talune delle frasi e delle espressioni attribuite al convenuto
ARCONE ROSARIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: b4a63

pubblicato sul sito Internet (mentre lallegato 2 attesta


soltanto di avere avuto contenuto assolutamente identico
allallegato 1), senza che pertanto sia possibile apprezzare la
globalit del contesto in cui esse sono contenute e la totalit
dei documenti pubblicati. Per queste ragioni le doglianze
possono essere esaminate soltanto nei ristretti limiti in cui le

581
singole espressioni abbiano valenza diffamatoria in s e per
s considerata, a prescindere dal tenore argomentativo del
contesto complessivo.

Fatta questa premessa, in punto di diritto deve essere


affermato che in tema di diffamazione, qualora il fatto non
sia stato gi valutato in sede penale, il giudice civile deve
svolgere un accertamento preordinato alla verifica
dell'esistenza dei presupposti della responsabilit civile ed in

definitiva di un danno risarcibile, presupposti che si possono


ravvisare nella consapevole diffusione del fatto lesivo
dell'onore e del prestigio del soggetto passivo, nel danno e
nel discredito che ne derivato a quest'ultimo, nella
esistenza di un nesso di adeguata causalit tra la condotta e
l'evento.

E' altres noto che l'esercizio del diritto alla libera


manifestazione del pensiero, trova fondamento nell'art. 21
della Costituzione e pu porsi talvolta in contrasto con la
sfera della persona, recando pregiudizio alla sua riservatezza
o alla sua reputazione. Al fine di risolvere il conflitto tra
le due posizioni, entrambe tutelate dall'ordinamento,
la giurisprudenza ha da tempo elaborato una serie di
principi, che consentono il giusto bilanciamento degli
interessi coinvolti: in particolare, il diritto alla
riservatezza e/o all'integrit della propria
reputazione, quali diritti personalissimi, cedono il
passo all'interesse generale a conoscere le opinioni e
le valutazioni critiche su determinati avvenimenti e
comportamenti, purch ricorrano determinate
rigorose condizioni.

582
In particolare, con specifico riferimento alla attivit
giornalistica, affinch la stessa possa legittimamente
ricondursi allesercizio del diritto di cronaca, si richiede:

a) che la notizia pubblicata sia oggettivamente vera o che


comunque ne sia stata accuratamente accertata e
controllata la verit (dimodoch possa essere eventualmente
invocata la verit putativa da parte dellautore): in altri
termini, che il contenuto dellarticolo o comunque della

pubblicazione corrisponda alla realt dei fatti e che il

Firmato Da: CORSINI GIULIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: 3f10c - Firmato Da: ZARCONE ROSARIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: b4a63
giornalista abbia compiuto tutte le ricerche e le
indagini necessarie per assicurare tale
corrispondenza;
b) che vi sia un pubblico interesse alla conoscenza dei
fatti stessi, in relazione alla loro rilevanza ed alla loro
attitudine a coinvolgere lintera comunit sociale: il diritto di
critica e di cronaca, nella configurazione datane dalla
Costituzione, prevede che esso sia assistito da un interesse
generale, tale da trascendere quello dei singoli soggetti
coinvolti nella vicenda;
c) che linformazione venga mantenuta entro i limiti
dellobbiettivit informativa e non contenga quindi
valutazioni o apprezzamenti non continenti o non conformi
alla effettiva realt della vicenda: la notizia deve essere

riportata nella sua oggettiva verit, senza coloriture o


sottolineature non pertinenti.
Si deve poi aggiungere che le figure emergenti della libert
di manifestazione del pensiero sono date, oltre che dal
diritto di cronaca, anche da quello di critica, di
denuncia e di esposto, i cui presupposti non risultano
peraltro totalmente coincidenti. Se vero infatti che

583
lesercizio del diritto di cronaca consentito quando
ricorrano le condizioni dellutilit sociale
dell'informazione, della verit oggettiva (o putativa, ma
dopo rigoroso accertamento) dei fatti esposti e della
continenza della forma adoperata, nel caso del diritto di
critica o di denuncia, che consiste nell'espressione di proprie
valutazioni su fatti verificatisi, ovvero su comportamenti od
opinioni altrui, il requisito della verit oggettiva non pu

essere richiesto per le opinioni e valutazioni dell'autore, che


sono sempre frutto di elaborazione soggettiva, n pu
neppure escludersi una certa aggressione dell'altrui figura,
connaturata nell'espressione critica.

Nella manifestazione della critica occorre peraltro in primo


luogo che il dissenso non sia apodittico, ma sostenuto
da adeguate motivazioni; occorre altres che vi sia
sempre una rilevanza specifica nell'argomento trattato e che
le espressioni usate siano corrette. In ordine a tale ultimo
elemento, stato ritenuto poi che la forma non corretta
quando eccede lo scopo connaturato alle finalit perseguite,
ovvero quando la stessa sia eccessiva, rispetto a quanto
ragionevolmente necessario per sostenere e far conoscere il
proprio pensiero, ovvero trascende in affermazioni ingiuriose
e denigratorie o in attacchi puramente offensivi della
persona presa di mira (Cass. 27.1.2015, n. 1434).

Ebbene, prendendo a riferimento il citato allegato 1, lattore


si duole anzitutto delle seguenti espressioni La conferenza
O Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: b4a63

di servizio svoltasi in data 04/07/2007 presso gli uffici del


Servizio 3 dellAssessorato Territorio e Ambiente,
rappresenta lennesimo attentato alla salute pubblica dei
cittadini del territorio di Isola delle Femmine e coinvolge

584
lintero territorio di Isola delle FemmineSi chiede di
intervenire urgentemente a tutela della salute e
dellincolumit pubblica, verificando se le procedure attivate
siano conformi alle normative vigenti e se tale attivit possa
essere svolta senza nocumento o pregiudizio per lintera
collettivit, contenuta in una richiesta di intervento a
tutela della salute pubblica, indirizzata allAssessore
Regionale Territorio e Ambiente della Regione Sicilia e al
dottor Tolomeo presso lA.R.T.A. Sicilia. Si legge poi a
seguire che La conferenza dei servizi stata
deliberatamente trasformata in pura formalit se non in una
vera e propria farsa. La conferenza, da istruttoria, sembra
essersi trasformata in decisoria (circostanza non prevista
dalla legge). Un altro elemento indicativo della impostazione
volutamente sbrigativa e superficiale: la durata della
conferenza dei servizi 45 minuti .
Da ultimo, lattore si duole della seguente espressione Ci
auguriamo di non dovere intraprendere un ulteriore battaglia
legale innanzi al Tribunale Amministrativo, ove state pur
certi chiederemo non soltanto lannullamento di un
provvedimento assolutamente illegittimo, ma anche la
condanna dellamministrazione procedente al risarcimento
dei danni derivante dalla lesione di tutti gli interessi concreti
e legittimi che sono in gioco., ritenendo di essere accusato
di avere provocato un grave danno allerario.

Ebbene, la vicenda sottesa alla diffusione a mezzo Internet


di tali atti concerne la procedura incardinata da parte
della Italcementi S.p.a. Cementeria di Isola delle
Femmine volta ad ottenere lautorizzazione allutilizzo
di coke di petrolio (c.d. pet-coke) come combustibile
per i propri stabilimenti, da parte dellAssessorato
Ambiente e Territorio della Regione Sicilia.

Dalla documentazione prodotta in giudizio risulta tra laltro:

585
che in data 27.8.2004 la Italcementi S.p.a. ha
chiesto il rilascio dellAutorizzazione Integrata
Ambientale di cui allart. 5 del D.Lgs. 272/99 per
limpianto di stoccaggio sito ad Isola delle Femmine
(all.2, documenti prodotti dallattore alludienza del
28.12.2011);
che con nota del 25.7.2006 il Servizio 3 Tutela
dallinquinamento atmosferico dellAssessorato
Territorio e Ambiente della Regione Sicilia ha preso
atto che nella cementeria in questione veniva

Firmato Da: CORSINI GIULIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: 3f10c - Firmato Da: ZARCONE ROSARIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: b4a63
utilizzato il combustibile pet-coke e che era
necessario laggiornamento delle autorizzazioni
alla emissione in atmosfera diffidando la
Italcementi S.p.a. dal continuare ad utilizzare tale
combustibile (arg. da all.5, documenti prodotti
dallattore alludienza del 28.12.2011);
che il T.A.R. Sicilia ha respinto il ricorso proposto dalla
Italcementi S.p.a. avverso la predetta diffida (all.13,
comparsa di costituzione e risposta per il convenuto);
che in data 7.11.2006 la Italcementi S.p.a. ha
presentato richiesta di aggiornamento
dellautorizzazione alle emissioni in atmosfera,
confermando lintenzione di voler utilizzare il
combustibile pet-coke, reiterando la richiesta pi volte
con documentazione a supporto (arg. da all.5, documenti
prodotti dallattore alludienza del 28.12.2011);
che in data 20.2.2007 il Servizio 3 Tutela
dallinquinamento atmosferico dellAssessorato
Territorio e Ambiente della Regione Sicilia ha
diffidato la Italcementi S.p.a. dallutilizzare
limpianto di stoccaggio sito ad Isola delle Femmine,

586
non essendo la predetta societ in possesso
dellautorizzazione di cui allart. 269 del D.Lgs. 152/06
per lutilizzo di combustibile solido (pet-coke, carbone:
all.1, documenti prodotti dallattore alludienza del
28.12.2011);

che in data 19.4.2007 il T.A.R. Sicilia ha rigettato il

ricorso proposto dalla Italcementi S.p.a. avverso il

primo atto di diniego, affermando tra laltro che

lautorizzazione in suo possesso non era estesa lutilizzo

del pet-coke nello stabilimento in questione,

permanendo la necessit di munirsi di apposita

autorizzazione nelle more del rilascio della gi

richiesta Autorizzazione Integrata Ambientale (all.13,

comparsa di costituzione e risposta per il convenuto);


che a seguito della richiesta, veniva convocata una prima
Conferenza di Servizi
in data 4.7.2007 ai sensi dellart. 269 del D.Lgs.

152/06 (all.3, documenti prodotti dallattore alludienza


del 28.12.2011), che ha visto la partecipazione
rappresentanti di tutte le parti coinvolte (all.7, comparsa
di costituzione e risposta per il convenuto);

che in data 3.8.2007 lAssessorato Territorio e


Ambiente della Regione Sicilia ha chiesto un parere
allufficio legislativo e legale della Regione Sicilia
circa la possibilit di rilasciare una modifica migliorativa
ONE ROSARIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: b4a63

di unautorizzazione in possesso di una Societ nelle


more del rilascio della gi richiesta Autorizzazione
Integrata Ambientale, ottenendone parere favorevole
(all.9, comparsa di costituzione e risposta per il
convenuto);

587
che in data 3.10.2007, la Commissione Provinciale
per la Tutela dellAmbiente e la lotta contro
lInquinamento di Palermo, ha rilasciato parere
favorevole allutilizzo del combustibile pet-coke
nella cementeria in questione, con particolari
accorgimenti e prescrizioni (all. 8, documenti prodotti
dallattore alludienza del 28.12.2011);
che in data 8.5.2008 il Servizio 3 Tutela
dallinquinamento atmosferico dellAssessorato
Territorio e Ambiente della Regione Sicilia ha
comunicato alla Italcementi S.p.a. larchiviazione
della richiesta di aggiornamento della precedente
autorizzazione alle emissioni in atmosfera, sulla base del
presupposto che liter istruttorio di rilascio della
Autorizzazione Integrata Ambientale era giunto ormai al
termine (all.9, documenti prodotti dallattore alludienza
del 28.12.2011);
che in data 18.7.2008, previo parere favorevole da
parte del Servizio 3 Tutela dallinquinamento
atmosferico, lAssessorato Territorio e Ambiente
della Regione Sicilia ha definitivamente rilasciato
alla Italcementi S.p.a. lAutorizzazione Integrata
Ambientale (all.11, documenti prodotti dallattore
alludienza del 28.12.2011).
Ebbene, alla luce di quanto precede agevole osservare che

lo scritto esame pur inquadrandosi nellambito del


diritto di critica o di denuncia, appare il frutto di
affermazioni apodittiche e scarsamente consapevoli
della procedure previste dalla legge e correttamente
seguite dallattore. Sebbene, infatti, le espressioni

588
adoperate da Ciampolillo Giuseppe siano in s e per

Firmato Da: CORSINI GIULIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: 3f10c - Firmato Da: ZARCONE ROSARIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: b4a63
s considerate del tutto misurate e rappresentino
oggettiva espressione di mero dissenso, a ben vedere
liter amministrativo dellamministrazione regionale stato
correttamente intrapreso e fondato peraltro su un
prudenziale parere reso in via preventiva da parte dellufficio
legale della Regione Sicilia. Sicch, mentre invocare la tutela
della salute pubblica appare del tutto lecito, affermare che la

Conferenza di Servizi si sia tradotto in un provvedimento


illegittimo e che essa sia stata una pura formalit, una
vera e propria farsa, una circostanza non prevista
dalla leggevolutamente sbrigativa appare unaccusa
del tutto gratuita e priva di qualsivoglia supporto
motivazionale oggettivo.

Ci, peraltro, trova conferma nella testimonianza resa in


giudizio dallAssessore Regionale Territorio e Ambiente
dellepoca, Rossana Interlandi (escussa alludienza del
23.5.2013), che ha escluso di essere intervenuta nellambito
di tale conferenza di servizi affermandone di illegittimit.

Sotto questi profili deve dunque affermarsi la valenza


diffamatoria delle pubblicazioni in esame, con conseguente
diritto al risarcimento del danno per il discredito che ne sia
derivato. Con riferimento alla seconda vicenda, sul
sito
http://isoladellefemminedaliberare.blogspot.com/2007/11/it
alcementi-di-isola- dellefemmine-laia.html, fermo restando il
limite cennato, lattore ha lamentato di essere stato
pregiudicato dai seguenti passaggi una vicenda oscura
in cui sono coinvolte soprattutto le persone che

589
hanno gettato il fango su Gioacchino Genchi e
Alessandro Pellerito, quelle che ne hanno deciso la rimozione
arbitraria senza alcuno scrupolo Ci che oggi si
preannuncia, sembra uno scandalo in pieno regola, tanto
che a questo punto si chiede un immediato intervento
dellAssessore Interlandi sui responsabili (il dirigente del
Servizio 3, dottor Salvatore Anz, e il dirigente generale del

Firmato Da: CORSINI GIULIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: 3f10c - Firmato Da: ZARCONE ROSARIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: b4a63
Dipartimento Territorio e ambiente, arch. Pietro Tolomeo)

dei gravi fatti che colpiscono in prima persona lei stessa, in


quanto firmataria inconsapevole di ci che sembrerebbe
configurarsi una vera e propria truffa I ruoli si stanno
invertendo i persecutori rischiano di diventare i perseguitati
tutto lascia ben sperare che la Interlandi sia fermamente
decisa a perseguire chi si trova implicato in questa oscura
faccenda Questa volta si tratta di una mega bufala che,
tuttavia, sembra avere anche i connotati di una mega truffa;
si tratta del Piano Regionale di coordinamento per la tutela
della qualit dellaria ambiente Lopera monumentale,
partorita con celerit dir poco sospetta si rivelato
un indecoroso letterale copiato dellomologo piano
della regione Veneto di alcuni anni addietro, con in pi varie
aggravanti, un cumulo di ridicolaggini e probabili ipotesi di
truffa. Per quanto riguarda le aggravanti, a parte loperato
disdicevole ed ha professionale dei redattori, che si sono
appropriati di un lavoro intellettuale altrui, resta innanzitutto
grave il discredito dellimmagine istituzionale subito
dallamministrazione regionale, in primis nei confronti della
regione Veneto e poi da tutto il resto. Ma al danno si
aggiunge anche la beffa, se solo si considera che il manipolo
degli sconsiderati e sprovveduti redattori andato a copiare

590
un piano che proprio per la sua inidonea impostazione
strutturale di base, aveva gi ricevuto a suo tempo una
bocciatura da parte dellunione europea Per quanto
riguarda gli aspetti prettamente istituzionali, la situazione
appare oltremodo grave. Si in presenza di un atto di
programmazione fasullo e inapplicabile, organizzato ai danni
dellamministrazione, dellambiente e dei cittadini, dei
possibili risvolti truffaldini specie nel caso in cui tramite lo

stesso si fossero programmati interventi finanziari o, caso


ancor pi grave, fossero gi attivati interventi finanziari. Per
quanto sinteticamente esposto si ritiene che vi sia la
necessit dellimmediato ritiro del piano, dellaccertamento
delle responsabilit della sua redazione ed organizzazione, di
provvedimenti nei confronti di quanti hanno operato
fraudolentemente ai danni dellamministrazione e dei
cittadini siciliani, nonch la verifica di ipotesi di danno per il
pubblico erario che ne potesse derivare (sottolineature
effettuate dallestensore).

Ebbene, lo scritto in esame concerne la vicenda del c.d.


Piano regionale di coordinamento per la tutela della
qualit dellaria ambiente adottato con il Decreto
Assessoriale n. 176/GAB del 9.8.2007 (all.15 e 16,
comparsa di costituzione e risposta per il convenuto; all. 16,
documenti prodotti dallattore alludienza del 28.12.2011),
poi integrato dal Decreto Assessoriale n. 42/GAB del 12
marzo 2008 (all. 16, cit.) ed infine definito nel 2010 con gli
Adempimenti attuativi della legislazione di settore in
materia di valutazione e gestione della qualit dellaria
ambiente che, in buona sostanza, sarebbe stato copiato
da analogo piano emesso dalla Regione Veneto in
precedenza.

591
Sul punto deve anzitutto affermarsi lesistenza di un
indubbio interesse pubblico alla diffusione del fatto
in esame, in quanto trattasi di una vicenda di rilievo
che inerisce la tutela dellambiente e della salute degli
abitanti della regione Sicilia.

Quanto al profilo della veridicit della notizia, si osserva che


risulta senza dubbio corrispondente al vero la circostanza
che la regione Sicilia abbia preso quale modello di partenza

per la elaborazione del Piano Regionale di coordinamento


per la tutela della qualit dellaria ambiente della Regione
Sicilia di cui al Decreto Assessoriale n. 176/GAB del
9.8.2007 lanalogo Piano elaborato dalla Regione Veneto
nellanno 2000, riportandone talune espressioni, riferimenti

to Da: CORSINI GIULIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: 3f10c - Firmato Da: ZARCONE ROSARIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: b4a63
e figure, con evidenti e marchiani errori e refusi (cfr. all.16,
comparsa di costituzione e risposta per il convenuto), con i
quali possibile effettuare il confronto tra i due Piani: si
parla di comunit montane, argini di fiumi e canali, territorio
pianeggiante della Regione, bacino archeologico padano,
riscaldamento dovuto al clima rigido, ecc.). Risulta,
addirittura, che sul sito dellAssessorato fosse presente un
link cliccando il quale si sarebbe aperto il Piano del Veneto
(v. testimonianza resa da Salvatore Cammarata dirigente
presso lAssessorato in questione allepoca dei fatti -
alludienza del 23.5.2011). Errori che hanno reso necessaria
la nomina di una commissione di tre soggetti che ha lavorato
per ben quattro mesi per le correzioni, poi apportate nel
marzo del 2008, provocando anche una vasta risonanza sulla
stampa e sulla televisione nazionale (con particolare
riferimento alla trasmissione Striscia la Notizia. Sul punto,
peraltro, a conferma di quanto affermato, stata

592
espletata consulenza tecnica dufficio affidata
allingegnere Fabio DAgostino (depositata il 23.1.2014),
che per il rigore metodologico che la sorregge e limmunit
da vizi e censure, anche in riscontro alle osservazioni critiche
dei consulenti di parte pu essere posta a fondamento
della decisione e viene integralmente qui richiamata. In
particolare ha afferma il consulente Lanalisi dei due
Piani Regionali per la determinazione del grado di

similitudine ha evidenziato la mera riproposizione con


carattere non necessitato di: n. 1769 righe
corrispondenza percentuale del 34,3% (poi corretto al
34,7% nella relazione integrativa: n.d.e.) che diviene 24,8%
considerati gli allegati al piano; n. 16 tabelle corrispondenza
percentuale dell11,9% che diviene il 9,9% considerati gli
allegati al piano; n. 3 figure corrispondenti a una
percentuale del 3,7% che diviene il 3% considerati gli
allegati al piano (v. pag. 43 dellelaborato).

Si aggiunga, ancora, che le medesime conclusioni


sono state affermate nellambito di un giudizio
risarcitorio promosso da Messina Giuseppe (esponente
di Legambiente CRS Comitato Regionale Siciliano) nei
riguardi di Anz Salvatore, che si concluso in primo grado
con la condanna dello stesso Anz al risarcimento del
danno per diffamazione nella misura di 10.000,00 (all.14,
comparsa di costituzione e risposta per il convenuto) e
nellambito di un procedimento penale originato tra laltro
dalla vicenda del Piano Regionale, in cui Anz Salvatore
stato condannato in primo grado alla pena di anni uno
e mesi otto di reclusione per diffamazione aggravata
(poi annullata in appello per la ritenuta esistenza

593
della provocazione, oggetto di ricorso per Cassazione:
v. produzione effettuata alludienza del 25.3.2015).

Affermata dunque la veridicit del fatto storico

Firmato Da: CORSINI GIULIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: 3f10c - Firmato Da: ZARCONE ROSARIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: b4a63
sotteso alla vicenda, non v dubbio che le
dichiarazioni in esame siano espressione di legittimo
esercizio del diritto di critica e lo siano anche per le
parole adoperate. Sebbene talvolta le espressioni
siano piuttosto accese o dense di vena polemica,
ovvero operino per vere e proprie iperboli (vera
e propria truffaindecoroso e lettera
copiatomanipolo degli sconsiderati e sprovveduti
redattoriattofasullo e inapplicabile...hanno operato
fraudolentemente), esse non trascendono mai in
attacchi personali e gratuiti bens costituiscono reale,
vigorosa ed animata critica delloperato
dellamministrazione regionale, che nel caso in esame
ha posto in essere unazione oggettivamente
superficiale, frettolosa e in tutta evidenza poco
avveduta. Non v dubbio, poi, e risulta dagli atti, che la
vicenda abbia creato un enorme danno allimmagine della
Sicilia e abbia posto seri dubbi sullefficienza della
amministrazione regionale, necessitando di un
intervento correttivo di un Piano che necessitava ben
maggiore ponderazione.

Ancora lattore si duole del contenuto di una lettera


pubblicata allindirizzo web
http://ciampolillopinoisoladellefemmine-
blogspot.com/2007/11/ilcomitato- cittadino-chiede-
alla.html, redatta dallo Studio Legale Canto su incarico
del Comitato Isola Pulita Legambiente, dalloggetto

594
Comitato Isola Pulita Legambiente Italcementi-procedura
A.I.A., datata 8.11.2007, nella quale si contestava, tra
laltro, espressamente ad Anz Salvatore di avere
insabbiato le iniziative del dottor Genchi, di avere posto in
secondo piano, con lo scopo probabilmente in seguito di
ignorarle, tutte quelle iniziative necessarie alla tutela
dellambiente di Isola delle Femmine (all.4, ricorso
introduttivo).

Ebbene, sul punto deve rilevarsi che il Comitato Isola


Pulita Legambiente non parte del presente
procedimento e che pertanto non possono essere
valutate condotte ad esso espressamente
riconducibili, con conseguente reiezione della relativa
domanda. Stessa conclusione deve trarsi, da ultimo,
per talune dichiarazioni rilasciate da Genchi
Gioacchino e per conto del Comitato Cittadino Isola
Pulita aderente alla Sezione di Palermo di
Legambiente allindirizzo web
http://ciampolillopinoisoladellefemmine.blogspot.com
/2007/12/assessorato territorio ambiente-regione,
tenuto conto che n Genchi Gioacchino, n il predetto
Comitato sono stati citati nellambito del presente
giudizio (all.5, ricorso introduttivo).
Passando alla quantificazione del danno subto dallattore, a
costui potr e dovr essere riconosciuto esclusivamente il
RCONE ROSARIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: b4a63

risarcimento di un danno di natura non patrimoniale,


sussistendo in tutta evidenza la lesione di diritti inviolabili
della persona costituzionalmente rilevanti (v. Cass. sez. un.
11.11.2008, n. 26972), quali lonore e la reputazione, la cui
lesione legittima il ristoro (Cass. 14.10.2008, n. 25157). Ed
infatti, deve essere rilevato, che in tema di diritti della

595
personalit umana, esiste un vero e proprio diritto
soggettivo perfetto alla reputazione personale (ed
allonore), alla cui tutela sono destinate numerose norme
dellordinamento, tra le quali la norma penale qui violata.
Tale diritto trova pieno riconoscimento anche nel sistema di
tutela costituzionale della persona umana, traendo dalla
Costituzione il suo fondamento normativo (Corte Cost.
184/1986, 479/87), in particolare nell'art. 2 (oltre che

nell'art. 3, che fa riferimento alla dignit sociale), e nel


riconoscimento dei diritti inviolabili della persona.

Procedendo ad una valutazione necessariamente equitativa,


questo profilo pu quantificarsi, tenuto conto della rilevanza
del tutto locale della vicenda di Isola delle Femmine e della
diffusione parimenti locale del sito Internet ove erano
pubblicate le dichiarazioni del convenuto, nella misura di
4.000,00, da ritenersi comprensiva del c.d. lucro cessante,
conseguente alla mancata disponibilit dellequivalente
monetario del danno, per il periodo intercorso dalla data del
fatto illecito alla presente decisione. Su questa somma,
costituendo credito di valuta, decorrono gli interessi al
saggio legale sino al soddisfo.

Non possono invece trovare accoglimento le ulteriori


istanze dell'attore volte alla pubblicazione della

presente decisione, atteso che, considerato il tempo

trascorso dall'evento dannoso, non sembra che la

pubblicit della decisione possa contribuire in misura

apprezzabile alla riparazione del danno, e tenuto anche

conto che ogni forma di pregiudizio stata gi

congruamente valutata in via pecuniaria.

596
In definitiva, dunque, Ciampolillo Giuseppe deve essere
condannato al versamento di tale somma allattore Anz
Salvatore.

Le spese processuali stante laccoglimento assai ridotto


delle domande formulate devono essere compensate nella
misura di 2/3. La restante parte, liquidata in 75,00 per
spese ed in 4.000,00 per compensi professionali, oltre
accessori, segue la soccombenza.

Per le medesime ragioni, le spese di espletamento della


consulenza tecnica d'ufficio sono poste a carico delle parti in

Firmato Da: CORSINI GIULIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: 3f10c - Firmato Da: ZARCONE ROSARIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: b4a63
misura paritaria.

P. Q. M.
definitivamente pronunciando sulla causa in epigrafe, ogni

diversa eccezione e deduzione disattese, il Tribunale in

composizione monocratica cos provvede:

a) condanna Ciampolillo Giuseppe a corrispondere a Anz


Salvatore, a titolo di risarcimento del danno subto, la
somma di 4.000,00, oltre interessi dalla data della
presente pronunzia sino alleffettivo pagamento;
b) compensa parzialmente (nella misura pari a 2/3) le spese
processuali e condanna il convenuto alla refusione in
favore dellattore delle spese del presente giudizio,
liquidate in 4.000,00 per compensi professionali, oltre
rimborso spese generali nella misura del 15%, IVA e CPA
come per legge
c) pone definitivamente le spese di espletamento
della C.T.U., gi liquidate con separato decreto in
atti, a carico delle parti in pari misura.
Cos deciso in Palermo, il 30 ottobre 2015.

597
Il Giudice dott. Giulio Corsini

2015 31 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO APPROVATO IL BILANCIO DI


PREVISIONE 2015 COMMISSARIATO DELLA REGIONE DR CARMELO
MESSINA D.A. 303/S.3/2015 Il sindaco Stefano Bologna ha spiegato i
motivi del pauroso ritardo attribuendoli alle modifiche contabili imposte dalla
legge sul bilancio, allarmonizzazione contabile, al riaccertamento straordinario
dei residui, al fondo pluriennale vincolato e al fondo crediti di dubbia esigibilit.
I consiglieri di maggioranza e di opposizione hanno, per altro, accolto la
richiesta del sindaco di anticipare al 30 dicembre la trattazione del bilancio,
derogando ai termini di regolamento contabile: se il bilancio non fosse stato
approvato entro lanno ci sarebbero stati problemi tecnici per gli stipendi, per
alcuni impegni per i servizi sociali e per altri servizi importanti per il
funzionamento della macchina comunale. prevalso il nostro senso di
responsabilit non nei confronti dellamministrazione, ma nei confronti della
cittadinanza, hanno precisato i consiglieri di opposizione. la dott.ssa Doborah
Puccio, ha tratteggiato un futuro poco roseo per le casse comunali di Isola
delle Femmine. Dalla relazione tecnica, infatti, emerge come siano stati
riscontrati gravi problemi per raggiungere lobbiettivo del pareggio di bilancio:
ci si riusciti solo grazie al verificarsi di numerose condizioni non facilmente
realizzabili in futuro. Ne scaturisce un quadro prospettivamente
preoccupante sul grado di sostenibilit finanziaria delle stesse spese di
funzionamento del Comune, si legge nella relazione. Troppi debiti fuori
bilancio, alta evasione fiscale e impossibilit di alzare le tasse, dato che
limposizione tributaria gi ai massimi livelli in quasi tutti i tributi comunali:
questo il quadro in cui deve intervenire lamministrazione il prossimo anno. E
non sar facile! Per questi motivi stata approvata allunanimit la mozione
dellopposizione che impegna lamministrazione a presentare i documenti
finanziari relativi allesercizio 2016 entro la fine di marzo. Merita sicuramente
apprezzamento questo voto unanime con cui lassise civica ha colto peraltro un
mio invito in apertura di seduta, ha commentato Piero Rappa, presidente del
consiglio comunale.

2016 12 GENNAIO CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA 2 LENTINI


PROT 19942 INVIA RICHIESTA RITIRO IN AUTOTUTELA DDS 1905
5.11.15 A.I.A. PASTORINO S.R.L. CANNOVA DISCARICA CONT ARMICCI
NON VAR PRG SI TURISMO 18 LUGLIO 2014 OPERAZIONE TERRA MIA 10308
2011 7485 2011 CANNOVA ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE CANNOVA
ARCHITETTO GIANFRANCO 7485 11 10308 11 ORDINANZA CANNOVA PROTO
FRATELLI SODANO ASSESSORATO TERRITORIO AMBIENTE ANTONIOLI
GIUSEPPE OIKOS MAZZARRA S ANDREA DOMENICO PROTO SODANO NICOL
SODANO CALOGERO PADUANO VALERIA SOAMBIENTE MARIELLA LO BELLO
MARIO MOTTA SANTANASTASIA GULLO LUPO

2016 12 GENNAIO BOLOGNA SINDACO CORTE DEI CONTI DELIB 8


2016 PRSP RENDICONTO 2012 2013 PERMANGONO

598
PREOCCUPAZIONI ESPRESSE NEL PRECEDENTE CICLO DI CONTROLLO
SU MANTENIMENTO EQUILIBRI BILANCIO ANCHE FUTURI
Deliberazione n. 8/2016/PRSP

REPUBBLICA ITALIANA

La Corte dei conti


Sezione di controllo per la Regione siciliana
nelladunanza del 18 dicembre 2015, composta dai seguenti magistrati:

Maurizio Graffeo - Presidente

Francesco Albo - Primo referendario relatore

Francesco A. - Referendario
Cancilla

******
Visto il R.D. 12 luglio 1934, n. 1214 e successive modificazioni;
vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20 e successive modificazioni;
visto l'art. 2 del decreto legislativo 6 maggio 1948, n. 655, nel testo
sostituito dal decreto legislativo 18 giugno 1999, n. 200;
visto il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e successive
modificazioni;
visto lart. 1, commi 166 e 167, della legge 23 dicembre 2005, n. 266
(legge finanziaria 2006);
visto, in particolare, lart. 1, comma 610, della legge 23 dicembre 2005,
n. 266 (legge finanziaria 2006), il quale espressamente prevede che le
disposizioni della predetta legge sono applicabili nelle regioni a statuto
speciale e nelle province autonome di Trento e di Bolzano compatibilmente
con le norme dei rispettivi statuti;
visto lart. 148 bis del D. Lgs. n. 267/2000, introdotto dallart. 3 del D.L.
10 ottobre 2012, n. 174, convertito dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213;

599
vista la deliberazione di questa Sezione n. 95/2014/INPR del 30 luglio 2014 avente ad

oggetto Linee guida cui devono attenersi, ai sensi dellart. 1, commi 166 e 167, della legge 23

dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria 2006), gli organi di revisione economico-finanziaria

degli enti locali aventi sede in Sicilia nella predisposizione della relazione sul rendiconto

dellesercizio 2013;

vista la nota del Presidente della Sezione di controllo per la Regione siciliana del 15

settembre 2014, con la quale stata inoltrata allente la suindicata deliberazione, nonch i

relativi questionari ai fini della loro restituzione a questa Sezione da parte dellorgano di

revisione;

vista la propria deliberazione di accertamento n. 174/2014/PRSP, assunta allesito del

precedente ciclo di controllo sul rendiconto 2012, nonch le misure correttive adottate dal

Consiglio comunale di Isola delle Femmine con atto n. 34 del 21 settembre 2015;

esaminata la relazione sul rendiconto 2013, compilata dallOrgano di revisione contabile

del comune di Isola delle Femmine (PA) e la successiva documentazione istruttoria;

vista l'ordinanza del Presidente della Sezione di controllo n. 348/2015/CONTR del 7

dicembre 2015 con la quale la Sezione del controllo stata convocata per gli adempimenti di cui

al menzionato art. 148 bis del D. Lgs. n. 267/2000;


udito il relatore, Primo referendario dott. Francesco Albo;
uditi, in rappresentanza dellente, il sindaco, dott. Bologna Stefano;

******

Lart. 1, commi 166 e 167, della legge n. 266 del 2005 (legge finanziaria per lanno 2006)

ha previsto, ai fini della tutela dellunit economica della Repubblica e del coordinamento della

finanza pubblica, lobbligo, a carico degli Organi di revisione degli enti locali, di trasmettere

alla Corte dei conti una relazione sul bilancio di previsione dellesercizio di competenza e sul

rendiconto dellesercizio medesimo, formulata sulla base dei criteri e delle linee guida definite

dalla Corte.
Al riguardo occorre evidenziare la peculiare natura di tale forma di
controllo, volto a rappresentare agli organi elettivi, nellinteresse del singolo
ente e della comunit nazionale, la reale situazione finanziaria emersa

600
allesito del procedimento di verifica effettuato sulla base delle relazioni
inviate dallOrgano di revisione affinch gli stessi possano attivare le
necessarie misure correttive. Esso si colloca nellambito materiale del
coordinamento della finanza pubblica, in riferimento agli articoli 97, primo
comma, 28, 81 e 119 della Costituzione, che la Corte dei Conti contribuisce
ad assicurare quale organo terzo ed imparziale di garanzia dellequilibrio
economico-finanziario del settore pubblico e della corretta gestione delle
risorse collettive, in quanto al servizio dello Stato-ordinamento, vieppi a
seguito del novellato quadro scaturito dalle legge costituzionale n.1/2012 e
dalla legge c.d. rinforzata n. 213/2012.
La giurisprudenza costituzionale ha precisato contenuti e fondamento di
tale peculiare forma di controllo anche a seguito dei successivi interventi
legislativi (cfr. da ultimo la sentenza n. 39/2014 che richiama altres le
sentenze n. 60 del 2013, n. 198 del 2012, n. 179 del 2007), affermando che
il controllo finanziario attribuito alla Corte dei conti e, in particolare, quello
che questa chiamata a svolgere sui bilanci preventivi e sui rendiconti
consuntivi degli enti locali e degli enti del Servizio sanitario nazionale, va
ascritto alla categoria del sindacato di legalit e di regolarit da intendere
come verifica della conformit delle (complessive) gestioni di detti enti alle
regole contabili e finanziarie e ha lo scopo, in una prospettiva non pi
statica (comera il tradizionale controllo di legalit-regolarit), ma dinamica,
di finalizzare il confronto tra fattispecie e parametro normativo alladozione di
effettive misure correttive, funzionali a garantire lequilibrio del bilancio e il
rispetto delle regole contabili e finanziarie.
Da ultimo, lart. 148 bis del d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267 (TUEL),
introdotto dallart. 3, comma 1, lettera e) del decreto legge 10 ottobre 2012
n. 174, convertito nella legge 213/2012 (recante il rafforzamento del quadro
dei controlli sulla gestione finanziaria degli enti) prevede che in caso di
accertamento, da parte della Sezione, di squilibri economico-finanziari, della
mancata copertura di spese, della violazione di norme finalizzate a garantire
la regolarit della gestione finanziaria o del mancato rispetto degli obiettivi
posti con il patto di stabilit interno, fatto obbligo agli enti destinatari di

601
adottare, entro 60 giorni dalla comunicazione del deposito della pronuncia di
accertamento, i provvedimenti idonei a rimuovere le irregolarit ed a
ripristinare gli equilibri di bilancio, da trasmettere alla Sezione per le verifiche
di competenza. Quanto al contenuto del controllo , peraltro, espressamente
stabilito che ai fini della suddetta verifica le Sezioni della Corte dei conti
accertano altres che i rendiconti degli enti locali tengano conto anche delle
partecipazioni in societ controllate e alle quali affidata la gestione di servizi
pubblici per la collettivit locale e di servizi strumentali all'ente.
Nei casi pi gravi, linosservanza del citato obbligo di conformazione, per
la mancata trasmissione dei provvedimenti correttivi o per la inadeguatezza
degli stessi, ha leffetto di precludere allente inadempiente lattuazione dei
programmi di spesa per i quali stata accertata la mancata copertura o
linsussistenza della relativa sostenibilit finanziaria.
Si tratta di effetti attribuiti [] alle pronunce di accertamento della
Corte dei conti chiaramente cogenti e, nel caso di inosservanza degli
obblighi a questi imposti, inibitori, pro parte, dellefficacia dei bilanci da essi
approvati (cfr. Corte costituzionale, sentenza n. 39/2014) la cui attribuzione
ad un organo magistratuale terzo e indipendente si giustifica in ragione dei
caratteri di neutralit e indipendenza del controllo di legittimit della Corte
dei conti (sentenza n. 226 del 1976) onde prevenire o contrastare gestioni
contabili non corrette, suscettibili di alterare lequilibrio del bilancio (art. 81
Cost.) e di riverberare tali disfunzioni sul conto consolidato delle pubbliche
amministrazioni, vanificando conseguentemente la funzione di coordinamento
dello Stato finalizzata al rispetto degli obblighi comunitari (cfr. Corte
Costituzionale n. 40/2014).
******
Dallesame della predetta documentazione del Comune di Isola delle
Femmine (PA), e dalla successiva istruttoria, sono emerse le seguenti
criticit:
1.il ritardo nellapprovazione del bilancio di previsione 2013 (delibera di
C.C. n. 26 del 23/12/2013) e del rendiconto 2013 (delibera di C.C. n. 15 del
03/09/2014) rispetto ai termini di legge;

602
2.il mancato rispetto di quattro parametri obiettivi per lindividuazione
degli enti strutturalmente deficitari:
a)-volume dei residui attivi di nuova formazione provenienti dalla
gestione di competenza e relative ai titoli I e III pari al 59,68% rispetto agli
accertamenti delle entrate medesime (> 42%);
b)- ammontare dei residui attivi di cui al titolo I e III, provenienti dalla
gestione dei residui attivi, pari al 71,06% rispetto agli accertamenti delle
entrate dei medesimi titoli (> 65%);
c)- volume dei residui passivi complessivi provenienti dal titolo I pari al
95,48% degli impegni della medesima spesa corrente (> 40%);
d)- anticipazione di tesoreria non rimborsata pari all 20,78% (> 5%);
3. un disavanzo di amministrazione di euro 779.222,43 aumentato dalla
quota vincolata del fondo svalutazione crediti per euro 113.345,25 e dai
pagamenti per azioni esecutive non regolarizzate al 31.12, pari a euro
765,36;
4. il perdurare di una situazione di grave carenza di liquidit,
che d luogo al ricorso ad anticipazioni di tesoreria non rimborsate a
fine esercizio per euro 1.370.611,24;
5. la presenza di debiti fuori bilancio in attesa di riconoscimento
al 31.12.2013 per euro 231.676,87, riconosciuti nel 2013 per un
importo pari ad euro 511.132,58 12 di cui una quota pari a
150.779,39 riferiti ad acquisizioni di beni e servizi senza impegno di
spesa;
6. la presenza di un potenziale ingente debito di euro
2.289.137,00 (indennit di esproprio) derivante da un procedimento
pendente dinanzi la Corte di Cassazione avverso la sentenza di
condanna della Corte dappello di Palermo, a fronte del quale non
risultano adottate misure prudenziali a tutela degli equilibri;
7. linottemperanza agli adempimenti previsti dall'art. 6, comma 4, del
d.l. n. 95/2012, convertito dalla legge n.135/2012 (nota informativa posizioni
debitorie/creditorie);

603
8. mancato rispetto dei limiti di spesa di cui allart. 6 commi da 7 a 10 e
commi da 12 a 14 del d.l. 78/2010, dallart. 5, comma 2 del d.l. n. 95/2012;
9. il mancato aggiornamento degli inventari dal 1998.
*******
Alladunanza del 18 dicembre 2015, per lAmministrazione, che non ha
fatto pervenire memorie, era presente il sindaco neo insediato, dott. Bologna
Stefano, il quale si limitato a riportarsi alle misure correttive deliberate dal
Consiglio comunale con atto n. 34 del 21 settembre 2015.

Ha, inoltre, consegnato un prospetto relativo allattivit svolta dal


settore tributi nellanno 2015, senza peraltro esplicitarne i profili di
pertinenza rispetto alle osservazioni mosse in sede di deferimento.

*******
Bench formalmente invitato al contraddittorio, sia documentale, sia
in sede di adunanza, lente ha prestato acquiescenza ai rilievi mossi,
confermandone, in sostanza, la fondatezza.
Scarsa rilevanza, peraltro, assume il richiamo alla deliberazione
consiliare del 21 settembre 2015, in quanto relativa alle criticit evidenziate
in un precedente ciclo di controllo.

In questo specifico contesto, osserva il Collegio che con la citata


deliberazione n. 34, il Consiglio comunale ha, per lo pi, fornito
giustificazioni in ordine alle criticit evidenziate in sede di verifica sul
rendiconto 2012, ed in gran parte confermate in questa sede, senza,
tuttavia, fornire concreti indirizzi al fine di correggere le predette disfunzioni.

Permangono, pertanto, le preoccupazioni espresse nel precedente ciclo


di controllo in ordine al mantenimento degli equilibri di bilancio, anche futuri.

P. Q. M.

- Allesito della verifica sul rendiconto 2013, accerta la presenza dei profili di criticit
con riferimento a tutti i punti elencati in narrativa.

ORDINA
che, a cura del Servizio di supporto della Sezione di controllo, copia
della presente pronuncia sia comunicata al consiglio comunale per il tramite

604
del suo presidente - ai fini della formalizzazione delle necessarie misure
correttive, oltre che al sindaco ed allorgano di revisione del comune di Isola
delle Femmine (PA).

DISPONE
- che lente trasmetta a questa Sezione di controllo, entro 60
(sessanta) giorni dal ricevimento della presente deliberazione, le misure
correttive adottate dallorgano consiliare ai sensi dellart. 148 bis, comma 3,
del Tuel, ai fini della relativa verifica.
Cos deciso in Palermo, nella camera di consiglio del 18 dicembre 2015.
L'ESTENSORE IL PRESIDENTE

(Francesco Albo) (Maurizio Graffeo)

Depositata in segreteria il 12 gennaio 2016

IL FUNZIONARIO RESPONSABILE
(Boris Rasura)

2016 14 GENNAIO ORE 9,45 BOLOGNA STEFANO SINDACO ISOLA


DELLE FEMMINE Via Palermo angolo via Roma passeggiano
nervosamente Aiello Francesco Paolo suo figlio (comproprietario del
supermercato AI.ROM) e Coniglio Emanuele, si dirigono verso la banca
Unipol ( sede di lavoro del sindaco Stefano Bologna) stazionano per una
decina di minuti nello spiazzo di fronte alla banca (probabilmente
per accertarsi della presenza del sindaco in ufficio ,in genere vi
parcheggia la sua auto) , intanto il segretario del sindaco Mogavero Marco
si intrattiene allingresso del bar con il geometra Amodeo
Il gruppo degli Aiello padre e figlio con Coniglio Emanuele tornano a
passeggiare verso piazza Pittsburgh , vicino al bar Lo Bianco sento dire in un
siciliano comprensibile da Francesco Aiello si in banca non hai visto la sua
macchina? passeggiando sempre nervosamente arrivano nei pressi della
banca, ed ecco uscire dalla banca ROCCO Rappa (dirigente dellufficio tributi
del Comune di Isola ) Vincenzo Di Maggio ex sindaco di Isola, il geometra
Giovanni Impastato il sindaco Stefano Bologna, il suo
segretario Mogavero Marco ( sono le ore 10,10) si uniscono al gruppo di

605
Aiello padre e figlio a Emanuele Coniglio, entrano al gran bar il famoso
bar del fratello di Pietro Bruno boss reggente di isola delle femmine arrestato
nelloperazione addio pizzo 5 e condannato a 12 anni il bar della veranda
abusiva citata anche nella relazione di scioglimento del consiglio comunale nel
2012) tutti assieme appassionatamente . GLI AFFARI DA CONCLUDERE:
Aiello Francesco Paolo e figlio Giuseppe progetto di costruzione in
passaggio delle Mimose di Isola terreno ceduto per 120 mila euro
dallaministratore Ferraro Pietro della Sicileas s.p.a. intermediario risulta
essere geometra Impastato Giovanni progettista Crisci Francesco Aiello
Giuseppe si occupato in passato della vendita degli appartamenti del villaggio
Le Palme, costruite dalla Sicileas S.p.a. Ferraro Pietro Immobiliare del geom
Onorato Faraci di Carini Una situazione che presenta Veramente dell'incredibile
si passa dalla licenza edilizia 2/2000 che autorizza la costruzione di 153 stanze
(ampliamento) in difformit al PRG in vigore, al punto che diversi anni dopo
viene revocata per passare ad una concessione edilizia per la costruzione di 55
APPARTAMENTI in difformit al PRG in vigore a giugno 2010 si ancora in
attesa dell'agibilit che non PUO' essere concessa. E allora? Coniglio
Emanuele una costruzione Licenza Edilizia 1 del 2010 Lucido Coniglio Puglisi
Baldassare via Falcone VISTA la documentazione trasmessa in data 26.11.2008
p.llo n. 14416, dal sig. Lucido Antonino, costituita dal progetto trasmesso a
firma del geometra Francesco Crisci, iscritto al Collegio al n. 3675 adeguato al
nuovo regolamento edilizio ed alla L. n.19/89; Il progetto prevede al piano
terra quattro magazzini; al piano primo quattro unit abitative; al piano
secondo: quattro unit abitative; al piano cantinato otto cantinole ed un locale
tecnico. La superficie max coperta (fuori terra) risulta essere mq. 335,70;
mentre quella al piano cantinato risulta essere mq. 177,38. Volume di progetto
pari a mc. 3.479,26. (CITATA ANCHE NELLA RELAZIONE DI SCIOGLIMENTO
DEL CONSIGLIO COMUNALE NEL 2012) ROCCO Rappa con la vittoria della
lista di Bologna viene nominato dirigente dellufficio tributi del Comune di Isola
delle Femmine suo figlio Presidente del Consiglio Comunale, sua cognata
Pellerito dipendente Comunale Parente del boss capo mandamento di
Isola Pietro Bruno fratello del proprietario del Gran Bar. La scorsa settimana
alle ore 17,20 dalla stanza del Sindaco provengono delle urla di Rocco Rappa
che ricorda al Sindaco il suo contributo in termini di voti guarda stefano che
sono stato io a portarti i voti Geometra Amodeo ( DECRETO
ASSESSORIALE 304/GAB DEL 6/7/2015 PROTOCOLLO 16441 13 07 2015
PROTOCOLLO COMUNE 8930 14 LUGLIO 2015 progetto di costruzione da parte
della Apollonia costruzione di 10 villette in isola passaggio del Levriero il Vas
stato redatto dalling Vincenzo Sansone ex dirigente della Regione Sicilia tra
cui il dipartimento territorio, imputato in diversi procedimenti giudiziari)
Mogavero Marco il segretario del Sindaco Bologna vanta amicizia con
Ingegnere Sansone Vincenzo e la famiglia Paduano-Cannova tramite il loro
figlio Marco Cannova inoltre ben addento allUrbanistica della Regione
Vincenzo di Maggio Giovanni Impastato interessati al progetto costruttivo
della cooperativa de Silva s.r.l. Progettista larchitetto Lanzetta, lufficio della
cooperativa ha sede a Isola delle Femmine via DAcquisto 1 locali di proprieta
di Pomiero Giuseppe la COOPERATIVA EDILIZIA DE SILVA s.r.l. progetto di
costruzione finanziato di 53 ALLOGGI nellarea di propriet della S.I.A.

606
Sicula Industriale Avicola S.r.l. con sede in Isola delle Femmine, c/da Quattro
Vanelle ss 113 km. 277
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EDIFICI RESIDENZIALI E NON RESIDENZIALI:
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NUMERO RD PA-97541 COSTITUZIONE 27.7.82 3.1.2100 31.10.94 AIELLO
PAOLO 23.8.55 SOCIO AMMINISTRATORE; SOCIO DI MAGGIO COSTANTINO
30.3.55; SOCIO DI MAGGIO GIUSEPPE 25.4.51
Maggiori
informazioni http://cronacaisolana.webnode.it/news/catasto-
particelle-prg-cooperative-lottizzazioni-isola-delle-femmine-/
BOLOGNA STEFANO 2016 RILANCIARE ISOLA DOBBIAMO PARTIRE AREA
MARINA PROTETTA DELLA RISERVA NATURALE SI RENDE
NECESSARIA INVERSIONE DI MARCIA AFFINCH DIVENTINO IL MOTORE
DEL PAESE SIA DAL PUNTO DI VISTA AMBIENTALE CHE TURISTICO
LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DEL 2014 DANNO LA VITTORIA A STEFANO
BOLOGNA CON 2536 CON UN DISTACCO DI 984 VOTI SULLA SECONDA
LISTA. UN DISTACCO COSI CLAMOROSO A ISOLA DELLE FEMMINE NON SI
E MAI VERIFICATO

STORICAMENTE SONO STATI DETERMINANTI DAI 200 250 VOTI PER


DECIDERE LA VITTORIA DI UNA LISTA SULLALTRA I VOTI VALIDI NELLE
ELEZIONI DEL 2014 SONO RISULTATI ESSERE 4282
FACILE COMPRARE O VENDERE 200 250 VOTI. 984 VOTI NON SI
COMPRANO CI SI IMPEGNA
HTTP://NUOVAISOLADELLEFEMMINE.BLOGSPOT.IT/2010/06/IL-23-DELLO-
SCORSO-MESE-LA-SICILEAS-S.HTML
HTTP://ISOLADELLEFEMMINEADDIOPIZZO5.BLOGSPOT.IT/2011/01/BLOG-
POST_9774.HTML
LA PALOMA Piano di lottizzazione LA PALOMA Il P.di.L. stato approvato con
deliberazione del Commissario Regionale n 50 del 10.12.1985. In data
06.04.1990 stata stipulata la Convenzione di lottizzazione, notaio Francesco
Pizzuto di Palermo, ivi registrata il 20.04.90 al N 6731 e trascritta il
19.04.1990 presso la Conservatoria dei RR.II. di Palermo ai nn16031-12129.
Il p.di.l. interessa unarea complessivamente estesa mq.35.555, individuata al
NCT al foglio 3 particelle 123, 137, 171, 172, ricadente in Zona C1, densit
territoriale 1,50 mc/mq. Il p.di.l. prevede la formazione di n 32 lotti per la
realizzazione di un volume di progetto di complessivi mc. 53.332, abitanti
insediati n 410 , (130 mc/ab) nonch opere di urbanizzazione per mq. 6.641
(&gt; 15 mq/ab) e aree per viabilit per mq. 5.015. In merito al grado di
attuazione del piano di lottizzazione di che trattasi, si rileva che su n 32 lotti
edificabili, n 19 sono edificati mentre n 13 lotti sono ancora inedificati.
ISOLA DELLE FEMMINE PIANO REGOLATORE GENERALE COMPARTO 1 ZONA
C1 ZONA DESPANSIONE DELLABITATO lottizzazione area compresa tra via
delle Palme viale Marino via delle Torre foglio 1 area 6.657 metri quadri
Approvato nella seduta consiliare 2.2.1976 verbale n 3 12 voti favorevoli
progettista Ing Nicola Mineo Collaboratore Arch Isabella vesco Norme di

607
Attuazione D.A. 83 1977 Particella 14 B.B.P. s.n.c. Immobiliare Vincolato Costa
Corsara 1475 metri Particella 15 Bruno Pietro 18.11.46 Bruno Giovanna
13.7.51 Bruno Francesco 13.12.1944 802 metri Particella 16 Billeci Orazio
11.2.69 8 Miramare) 633 metri Particella 17 Cardinale Giuseppe Rosa 18.3.30
(Michele Lucido) metri 315 Particella 379 Riccobono Caterina 16.2.30 Nino
1361 metri Particella 1483 Cardinale Giuseppe 22.2.45 (vedova Billeci) metri
230 Particella 1487 Cardinale Rita Bartola 6.1.43 (Antonino Lucido) metri 223
Particella 1488 Cardinale Rita Bartola 6.1.43 (Antonino Lucido) metri 280
Particella 1489 Cardinale Giuseppe 22.2.45 (vedova Billeci) metri 310 Particella
1491 Cardinale Giuseppe 22.2.45 (vedova Billeci) metri 267 Particella
1492 Cardinale Rita Bartola 6.1.43 (Antonino Lucido) metri 272 Particella
1493 Cardinale Rita Bartola 6.1.43 (Antonino Lucido) metri 283 Particella
1494 Cardinale Giuseppe 22.2.45 (vedova Billeci) metri 251

2016 22 GENNAIO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO


DETERMINA 2 SGRAVI COATTIVI IMU SOMME PAGATE E NON DOVUTE
ANNI DA 2004 A 2011 11 MILA 730 EURO

2016 22 GENNAIO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO


DETERMINA 3 SGRAVI TARSU SOMME PAGATE E NON DOVUTE ANNI DA
2012 A 2015 32 MILA 122 EURO 28 CENTESIMI

2016 3 FEBBRAIO CANNOVA GIANFRANCO NATALE


ZUCCARELLO Comunicato discarica rifiuti speciali non pericolosi
Armicci E ormai noto che la ditta Pastorino S.r.l. nel 2012 diede alla
luce un progetto di discarica per rifiuti speciali non pericolosi da
installare in una cava dismessa di c/da Armicci di Lentini. Espletate
tutte le procedure, autorizzazioni o limitazioni o quantaltro necessario per
lavanzamento delliter procedurale, il Consiglio Comunale di Lentini avrebbe
dovuto dare il via a tale scempio, autorizzando un cambio di destinazione
urbanistica necessario per la realizzazione della discarica. Il 19/12/2013 si
tenne un Consiglio Comunale aperto che vide intervenire, Associazioni
ambientaliste e di protezione della salute pubblica, delegazioni di enti limitrofi
e confinanti che, con fermezza espressero la loro contrariet alla creazione
della discarica . In tale occasione fu votata una mozione d indirizzo nella quale
il Consiglio Comunale e lamministrazione tutta si impegnava a non autorizzare
la realizzazione della discarica e impegnava Inoltre il Presidente del Consiglio
che avrebbe dovuto indire al pi presto un consesso per deliberare il diniego
alla richiesta di variazione urbanistica. Il Consiglio Comunale deliber di
esprimere parere negativo alla richiesta di variante di P.R.G. avanzata
dalla ditta Pastorino. A seguito di tale delibera, il sindaco Alfio Mangiameli
notific allAssessorato Regionale competente le decisioni dellAmministrazione,
auspicando che fosse concessa la negazione del certificato di Autorizzazione
Integrata Ambientale (A.I.A.) per la discarica. Invece il 5 Novembre 2015 il
dirigente di servizio del Dipartimento dellacqua e dei rifiuti, con protocollo
D.D.S. n 1905, ha emesso il certificato A.I.A. per la ditta Pastorino,
permettendo di fatto la realizzazione della discarica in c/da Armicci, ignorando

608
cos la deliberazione del Consiglio Comunale, unico organo che possa
legittimamente autorizzare un simile progetto.
2016 8 SETTEMBRE COMITATO NO DISCARICA. LENTINI PROT 19942
INVIA RICHIESTA RITIRO IN AUTOTUTELA DDS 1905 5.11.15 A.I.A. PASTORINO S.R.L.
CANNOVA DISCARICA CONT ARMICCI NON VAR PRG SI TURISMO

2016 3 FEBBRAIO CANNOVA GIANFRANCO NATALE ZUCCARELLO


Comunicato discarica rifiuti speciali non pericolosi Armicci E ormai
noto che la ditta Pastorino S.r.l. nel 2012 diede alla luce un progetto di
discarica per rifiuti speciali non pericolosi da installare in una cava
dismessa di c/da Armicci di Lentini. Espletate tutte le procedure,
autorizzazioni o limitazioni o quantaltro necessario per lavanzamento delliter
procedurale, il Consiglio Comunale di Lentini avrebbe dovuto dare il via a tale
scempio, autorizzando un cambio di destinazione urbanistica necessario per
la realizzazione della discarica. Il 19/12/2013 si tenne un Consiglio Comunale
aperto che vide intervenire, Associazioni ambientaliste e di protezione della
salute pubblica, delegazioni di enti limitrofi e confinanti che, con fermezza
espressero la loro contrariet alla creazione della discarica . In tale occasione
fu votata una mozione d indirizzo nella quale il Consiglio Comunale e
lamministrazione tutta si impegnava a non autorizzare la realizzazione della
discarica e impegnava Inoltre il Presidente del Consiglio che avrebbe dovuto
indire al pi presto un consesso per deliberare il diniego alla richiesta di
variazione urbanistica. Il Consiglio Comunale deliber di esprimere
parere negativo alla richiesta di variante di P.R.G. avanzata dalla ditta
Pastorino. A seguito di tale delibera, il sindaco Alfio Mangiameli notific
allAssessorato Regionale competente le decisioni dellAmministrazione,
auspicando che fosse concessa la negazione del certificato di Autorizzazione
Integrata Ambientale (A.I.A.) per la discarica. Invece il 5 Novembre 2015 il
dirigente di servizio del Dipartimento dellacqua e dei rifiuti, con protocollo
D.D.S. n 1905, ha emesso il certificato A.I.A. per la ditta Pastorino,
permettendo di fatto la realizzazione della discarica in c/da Armicci, ignorando
cos la deliberazione del Consiglio Comunale, unico organo che possa
legittimamente autorizzare un simile progetto.

2016 25 FEBBRAIO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO


DETERMINA 8 SGRAVI IMU SOMME PAGATE E NON DOVUTE ANNI DA 2007
A 2011 8 MILA 710 EURO

2016 8 MARZO BOLOGNA SINDACO CRISCI FRANCESCO ASSESSORE


LAVORI PUBBLICI CRISCI CASSAZIONE SENTENZA 15729 2016
CONFERMA APPELLO PALERMO 22.10.2015 ABUSIVISMO EDILIZIO
TRAPPETO CRISCI FRANCESCO CRISCI ANTONINO LUCIDO MARIA
MANNINO MARIA CONCETTA PENA CARCERARIA E AMMENDA 17MILA
EURO CRISCI FRANCESCO CORTE DI CASSAZIONE Penale Sent. Sez. 3 Num.
15729 Anno 2016 Presidente: RAMACCI LUCA Relatore: DE MASI ORONZO
Data Udienza: 08/03/2016 Corte di Cassazione - copia non ufficiale RITENUTO
IN FATTO Il Tribunale di Palermo, con sentenza del 9/10/2014, affermava la

609
penale responsabilit di CRISCI ANTONINO, LUCIDO MARIA, CRISCI
FRANCESCO e MANNINO MARIA CONCETTA per i reati di ci agli artt. 44 lett. c),
64, 65, 71, 72, 93, 94, 95 D.P.R. n. 380 del 2001 e 181 D.L.vo n. 42 del 2004,
per aver realizzato, in qualit di proprietari e la LUCIDO anche di committente,
in zona sismica e sottoposta a vincolo paesaggistico, in difformit al progetto
presentato a! Comune di Trappeto, in assenza di un progetto esecutivo redatto
da un tecnico abilitato, senza aver effettuato la prescritta denuncia all'ufficio
del genio civile ed aver ottenuto le relative autorizzazioni, anche sotto il profilo
paesaggistico ambientale, un manufatto abusivo consistente in una recinzione
con muri realizzati con conci di cemento pomice, intervallati da pilastrini in c.a.
poggiati su un muro in c.a. e sormontato da un cordolo in cemento, che in una
parte (lato sud) non costituisce solo recinzione ma parte di una struttura
precaria, quest'ultima realizzata in assenza di concessione e/o autorizzazione
edilizia, d circa mq. 670, con un tetto di lamiera gregata, e condannava,
ritenuta la continuazione, la LUCIDO alla pena di mesi 3 e giorni 15 di arresto
ed euro 20.000 di ammenda, e gli altri alla pena di mesi 1 e giorni 20 di
arresto ed euro 17.000 di ammenda ciascuno, pena sospesa per tutti gli
imputati. Avverso tale pronuncia gli stessi proponevano appello e la Corte di
Appello di Palermo, in parziale riforma della gravata sentenza, che confermava
nel resto, riduceva la pena inflitta alla LUCIDO a mesi 1 e giorni 20 di arresto
ed euro 17.000 di ammenda. Tutti gli imputati, tramite difensore fiduciario,
propongono ricorso per cassazione affidato a tre motivi. Con un primo motivo,
ai sensi dell'art. 606, comma 1, lett. b), c.p.p., in relazione agli artt. 10, 29,
31, 44 lett. c), 64, 65, 71, 72, 93 e 95 D.P.R. n. 380 dei 2001, in merito alla
declaratoria di colpevolezza degli imputati, deducono che la Corte territoriale si
limitata a richiamare per relationem le motivazioni svolte dal giudice di primo
grado, senza considerare che essendo contestato agli imputati il reato di cui
all'art. 44 lett. c) D.P.R. n. 380 del 2001 le difformit dal permesso di costruire
che rilevano sono quelle significative qualitativamente e quantitativamente
rispetto alle strutture essenziali dell'opera e che nel caso di specie le opere
realizzate, seppur difformi, avevano gi ottenuto l'accertamento di
compatibilit paesaggistica dalle competenti autorit. Con un secondo motivo,
ai sensi dell'art. 606, comma 1, lett. e), c.p.p., in relazione agli artt, 125, 192,
530 e 546 comma 1, lett. e), c.p.p., deducono che la Corte territoriale ha
fondato la penale responsabilit degli imputati sulla loro qualit di
comproprietari dell'immobile interessato dai lavori abusivamente realizzati
senza considerare che la LUCIDO aveva dichiarato di essere l'unica
committente delle opere, e che l'originaria istanza per la realizzazione del muro
di recinzione e per ottenere la compatibilit paesaggistica nonch !a sanatoria
urbanistica sono state sottoscritte soltanto dalla medesima. 2 Corte di
Cassazione - copia non ufficiale Con un terzo motivo, ai sensi dell'art. 606,
comma 1, lett. e) ed e), c.p.p., in relazione agli artt. 62 bis, 133 c.p. e 546
comma 1, let. e), c.p.p., deducono che la Corte territoriale ha negato le
attenuanti generiche senza una adeguata motivazione e senza tenere in debita
considerazione la circostanza che la LUCIDO e la MANNINO son incensurate e
che i fatti in contestazione non sono gravi. CONSIDERATO IN DIRITTO I ricorsi
vanno dichiarati inammissibili. La sentenza della Corte territoriale, la cui
motivazione, trattandosi di doppia conforme, si fonde con quella di primo

610
grado, formando un tutt'uno motivazionale con essa, avendo le due decisioni
utilizzato, quantomeno con riferimento alla declaratoria di penale
responsabilit degli imputati, criteri omogenei e seguito un apparato logico
argomentativo uniforme (Sez. 1, n. 8868 del 26/6/200, Rv. 216906, Sez. 4, n.
38824 del 17/9/2008), ha provveduto ad analizzare con il dovuto rigore critico
gli elementi probatori raccolti. Appare, quindi, evidente che, seppure nel loro
articolato sviluppo, le doglianze difensive ripercorrono, in assenza di
apprezzabili elementi di novit, le censure gi espresse nei motivi di appello,
senza nemmeno tener conto delle puntuali argomentazioni espresse dalla Corte
territoriale, mancando dunque qualsiasi argomentata critica difensiva alle
conclusioni cui pervenuta la Corte di Appello di Palermo, ed apparendo, sotto
tale aspetto, le censure anche affette da genericit. I primi due motivi di
doglianza, scrutinabili congiuntamente, sono comunque manifestamente
infondati atteso che la motivazione della sentenza di appello per relationem a
quella di primo grado deve essere ritenuta pienamente ammissibile proprio
perch le censure meritali non contenevano elementi ed argomenti
sostanzialmente diversi da quelli gi esaminati e disattesi. La Corte territoriale
ha sottolineato, all'esito di un apprezzamento di fatto sull'importanza delle
opere, in quanto tale non censurabile in questa sede, che la totale difformit
delle stesse rispetto al progetto presentato al Comune di Trappeto discende
non tanto dalla divergenza in altezza del muro di recinzione, che pure
significativa, quanto piuttosto dall'ampia struttura metallica, dotata di tettoia,
ed ancorata ad esso, realizzata in difetto di qualsivoglia provvedimento
concessorio o autorizzatorio, manufatto che peraltro difetta del requisito della
precariet che - com' pacifico - va individuato in relazione alla oggettiva ed
intrinseca destinazione dell'opera, essendo necessario che essa soddisfi
esigenze temporanee, e non esclusivamente in relazione alle caratteristiche dei
materiali utilizzati per la realizzazione (ex multis, Sez. 3, n. 22054 del
25/2/2009, Sez. 3, n. 996 del 26/11/2014 , Sez. 3, n. 24898 del 4/4/2003, Rv.
225380). Quanto al profilo concernente l'affermazione di responsabilit degli
imputati, questa Corte ha gi affermato che l'individuazione del
comproprietario non committente quale soggetto responsabile dell'abuso
edilizio pu essere desunta da elementi oggettivi di natura indiziaria 3 Corte di
Cassazione - copia non ufficiale della compartecipazione, anche morale, alla
realizzazione del manufatto, desumibili dalla presentazione della domanda di
condono edilizio, dalla piena disponibilit giuridica e di fatto del suolo,
dall'interesse specifico ad edificare la nuova costruzione, dai rapporti di
parentela o affinit tra terzo e proprietario, dalla presenza di quest'ultimo "in
loco" e dallo svolgimento di attivit di vigilanza nell'esecuzione dei lavori o dal
regime patrimoniale dei coniugi (Sez.3, n. 52040 del 11/11/2014, Rv.
261522). Ed allora, se vero che la LUCIDO, conduttrice del fondo, ha
dichiarato di essere l'unica committente delle opere in questione, altrettanto
vero che la prova della colpevolezza degli altri tre imputati non riposa soltanto
sulla loro qualit di comproprietari, avendo la Corte territoriale precisato che
l'accertamento di compatibilit paesaggistica e l'istanza per ottenere la
concessione in sanatoria sono stati sottoscritti da CRISCI ANTONINO e CRISCI
FRANCESCO e che, come si ricava dalla denuncia di inizio lavori presentata
all'Ufficio del Genio Civile di Palermo, il progettista e direttore dei lavori venne

611
originariamente indicato in CRISCI FRANCESCO, a dimostrazione del fatto che
tutti erano direttamente interessati all'esecuzione delle opere, compresa
MANNINO MARIA CONCETTA, coniuge di CRISCI FRANCESCO e titolare di
interessi comuni con quelli del marito, rispetto ad una edificazione su terreno
di comune propriet che assumeva rilevanza evidentemente familiare. La
sentenza impugnata dunque esente dai vizi denunciati in quanto dotata di
una motivazione compiuta e logica, del tutto conforme ai principi giuridici e
giurisprudenziali in precedenza enunciati. Manifestamente infondato anche il
terzo motivo di doglianza, avendo la Corte territoriale sufficientemente
giustificato il diniego delle attenuati generiche rilevando l' assenza di "elementi
favorevoli agli imputati ... non potendo ritenersi sufficiente, in forza del
novellato art. 62 bis c.p., il mero stato di incensuratezza di LUCIDO MARIA e
MANNINO MARIA CONCETTA e nel contempo evidenziando che la pena base
stata determinata "in misura di poco superiore rispetto al minimo edittale, con
un aumento minimo per effetto della disciplina della continuazione", e che
quindi il trattamento sanzionatorio applicato "non pu subire ulteriori riduzioni"
Nella specie, l'obbligo di motivazione oggetto di doglianza da ritenersi assolto
mediante il richiamo, in positivo, agli elementi di cui all'art. 133 c.p. ritenuti
significativi, che com' noto sono indicati dalla pacifica giurisprudenza di
questa Corte come parametri cui il giudice deve attenersi nel concedere o
negare le circostanze attenuati di cui all'art. 62 bis c.p., e, in negativo, alla
mancanza di elementi ulteriori per mitigare la pena, elementi che neppure la
difesa dei ricorrenti ha saputo indicare, cos palesando la sostanziale genericit
della censura. Ai sensi dell'art. 616 c. p. p., con il provvedimento che dichiara
inammissibile il ricorso, l'imputato che lo ha proposto deve essere condannato
al pagamento delle spese del procedimento, nonch - ravvisandosi profili di
colpa nella determinazione della causa di inammissibilit (Corte Cost. sent. n.
186 del 13/6/2000) - al pagamento a favore della Cassa Corte delle
ammende della somma di mille euro, cosi equitativamente fissata in ragione
dei motivi dedotti. P.Q.M. Dichiara inammissibili i ricorsi e condanna i ricorrenti
al pagamento delle spese processuali e della somma di euro 1.000,00 ciascuno
in favore della Cassa delle Ammende. Cos deciso in Roma, l' 8 marzo 2016.
2014 16 febbraio Sospensione dalla carica di Consigliere comunale: per il
Consiglio di Stato non sussiste alcun eccesso di delega del d.lgs. n. 235/2012
rispetto alla legge anticorruzione n. 190/2012 della sospensione quale effetto
di condanne penali non definitive 2002 11 FEBBRAIO INCANDIDABILITA
CORTE DI CASSAZIONE SENTENZA 1990 SOSPENSIONE DALLA CARICA
ELETTIVA DI CONSIGLIERE COMUNALE CRISCI FRANCESCO

segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato
Sez. III del 14.2.2014

Nel giudizio in esame lappellante, gi ricorrente in primo grado, stato


proclamato eletto consigliere comunale, in surrogazione di un consigliere
dimissionario. Il Prefetto lo ha dichiarato sospeso di diritto dalla carica, ai sensi
dellart.11, comma 1, lettera a) del decreto legislativo n. 235/2012. Questa
disposizione prevede che sia sospeso di diritto dalla carica il consigliere

612
comunale condannato, con sentenza non definitiva, per determinati reati. Se in
seguito la condanna diviene definitiva, il consigliere sospeso decade dalla
carica; se invece sopravviene una nuova decisione (sia pure essa stessa non
definitiva) che elimina la condanna la sospensione cessa, e linteressato viene
reintegrato nelle funzioni; in ogni caso, lo stato di sospensione non pu
eccedere una certa durata, e cessa di diritto allo scadere del termine se nel
frattempo la sentenza non definitiva non stata n confermata n riformata.
Innanzi al Consiglio di Stato laprima e principale questione di costituzionalit
che viene dedotta attiene ad un supposto eccesso di delega. Premesso che il
d.lgs. n. 235/2012 un testo unico emanato sulla base della delega conferita
dal legislatore con lart. 1, commi 63 e 64 della legge n. 190/2012 (detta
anche legge anticorruzione), il ricorrente sostiene che la legge delega indica
esclusivamente le condanne penali definitive quali presupposto della
incandidabilit alla carica di consigliere comunale, ovvero della decadenza dalla
stessa carica (se limpedimento si verifica dopo lassunzione della carica) o
infine della sospensione. Ci posto, sempre secondo il ricorrente, l dove il
testo unico (decreto delegato) prevede la sospensione quale effetto di
condanne penali non definitive, vi sarebbe un contrasto con la legge delega.
Il Collegio osserva, innanzi tutto, che la sospensione , per definizione, uno
stato transitorio, necessariamente limitato nel tempo, e destinato a concludersi
o con la definitiva cessazione dallincarico (decadenza) o con la reintegrazione
nelle funzioni. Sembra evidente dunque che la sospensione non possa
dipendere, per sua stessa natura, che da una condanna non definitiva. Se
invece la condanna definitiva, vi la decadenza, non la sospensione. Se la
legge n. 190/2012 avesse veramente inteso accomunare la sospensione e la
decadenza nel riferimento alla condanna definitiva avrebbe fatto un non
senso; si sarebbe trattato, in realt, della soppressione dellistituto della
sospensione e tanto valeva dirlo apertamente. Ci appare ancor pi evidente
se si considera che nel disposto del d.lgs. n. 235/2012 (come del resto nella
normativa anteriore) le fattispecie penali che dnno luogo alla sospensione
sono un campo pi ristretto di quello delle fattispecie che comportano la
decadenza. Questa differenza si spiega ed appare perfettamente logica se si
correla la sospensione ad una condanna non definitiva: proprio perch la
posizione penale dellinteressato ancora sub iudice la sospensione si giustifica
solo per le ipotesi pi gravi di reato; quando invece lillecito penale
definitivamente accertato la decadenza si giustifica anche per ipotesi
relativamente meno gravi. Si visto, dunque, che subordinare la sospensione
allesistenza di una condanna definitiva equivale a cancellare la figura della
sospensione. Ci si chiede, ora, se sia credibile che dettando la legge n.

613
190/2012 il legislatore avesse questa intenzione. Per rispondere a questa
domanda utile ripercorrere le evoluzioni della normativa in materia. Listituto
della sospensione degli amministratori regionali e degli enti locali assoggettati
a un procedimento penale ha avuto la prima manifestazione nellart. 15 della
legge n. 55/1990. La sospensione si verificava al momento del rinvio a
giudizio, peraltro limitatamente al delitto di associazione a delinquere di
stampo mafioso (art. 416-bis c.p.) ovvero al favoreggiamento dello stesso. La
sospensione si trasformava in decadenza al momento del passaggio in
giudicato della sentenza di condanna. E poi intervenuta la legge n. 16/1992,
art. 1, che ha modificato radicalmente il citato art. 15, introducendovi la nuova
figura della incandidabilit alle elezioni amministrative e regionali. La norma
disponeva lincandidabilit in caso di condanna anche non definitiva per una
serie di fattispecie penali di una certa gravit; per altre fattispecie meno gravi
prevedeva che lincandidabilit sorgesse per effetto di una condanna definitiva,
o anche di una condanna in primo grado confermata in appello. Sin qui la
norma si riferiva alle sentenze penali pronunciate prima dellelezione. Nel caso
che le condanne in questione sopravvenissero dopo lelezione, la norma
prevedeva la sospensione dalla carica, convertita di diritto in decadenza al
momento del passaggio in giudicato. Queste disposizioni sono state trasfuse,
con qualche modifica, nel testo unico enti locali (d.lgs. n. 267/2000), articoli
58 e 59. Lart. 58 concerneva lincandidabilit conseguente alla condanna
definitiva (era eliminato ogni riferimento alle condanne non definitive; lart. 59
la sospensione conseguente alla condanna non definitiva (e, per talune
fattispecie, alla condanna in primo grado confermata in appello). Il testo degli
artt. 58 e 59 del t.u.e.l. stato a sua volta trasfuso, senza rilevanti variazioni,
nel testo degli artt. 10 e 11 del d.lgs. n. 235/2012. Da questa disamina risulta
dunque che lo sviluppo della normativa in materia, anteriormente alla legge
delega del 2012 e a partire dalla legge n. 55/1990, stato sempre coerente
nel prevedere lo strumento della sospensione dalla carica, in presenza di un
procedimento penale per fattispecie penali di una certa gravit, pur in assenza
di una condanna definitiva; sopravvenendo la quale alla sospensione subentra
la decadenza. Anzi i vari passaggi hanno affinato la disciplina della
sospensione, nel trasparente scopo di rendere tale strumento maggiormente
efficace, e non gi di renderlo evanescente. Ci si deve ora dar carico
dellinterpretazione del criterio di cui allart. 1, comma 63, lettera (m), della
legge delega: disciplinare le ipotesi di sospensione e decadenza di diritto dalle
cariche di cui al comma 63 in caso di sentenza definitiva di condanna per delitti
non colposi successiva alla candidatura o allaffidamento della carica.
Secondo lappellante, si visto sopra, questa formulazione farebbe intendere

614
che il legislatore delegante abbia voluto uniformare la disciplina della
sospensione a quella della decadenza, facendo dipendere entrambe da una
sentenza definitiva di condanna. Questa tesi interpretativa pu sembrare
suggestiva ove si abbia riguardo esclusivamente allaspetto letterale. Ma,
com noto, il criterio letterale uno solo degli strumenti a disposizione
dellinterprete, il quale deve usare anche gli strumenti della razionalit, della
coerenza logica, della sistematica, etc., per ricostruire la effettiva volont del
legislatore. Comunque si voglia risolvere la questione interpretativa ora posta,
dalla lettera (m) emerge senza possibile ambiguit, proprio sul piano letterale,
che il legislatore delegante non ha voluto sopprimere listituto della
sospensione, ma anzi conservarlo, tanto vero che ha chiesto al legislatore
delegato di disciplinarlo, vale a dire recepirlo nellemanando testo unico.
Peraltro, come si gi detto al punto 6, il concetto stesso di sospensione, in
questa materia, reca in s il necessario riferimento ad un presupposto (in
questo caso la condanna penale) non ancora definitivo. Se vi una condanna
definitiva, non avrebbe alcun senso applicare una sospensione; a maggior
ragione in quanto la condanna definitiva produce di diritto la decadenza
(peraltro non tutte le fattispecie penali che comportano decadenza comportano
anche la sospensione, mentre tutte le fattispecie che comportano la
sospensione comportano anche la decadenza). In questa situazione, anche
volendo tutto concedere alla tesi interpretativa dellappellante, resta il fatto che
sul piano letterale emergono due indicazioni inconciliabili fra loro: da un lato, la
dichiarata volont di conservare nel sistema listituto della sospensione (che
implica per definizione il riferimento ad un processo in itinere) e dallaltro lato
la (supposta) volont di subordinare la sospensione allesistenza di una
condanna definitiva. Lesegesi meramente letterale non permette di sciogliere
questa contraddizione. E quindi giocoforza ricorrere ad altri criteri. Il primo,
gi di per s risolutivo, quello per cui si deve preferire linterpretazione che
attribuisce un senso alla frase, piuttosto che quella che la rende priva di senso
e di effetti pratici. Il secondo quello per cui si deve preferire linterpretazione
pi corrispondente alla ratio legis ed alla presumibile volont del legislatore
(ricostruibile anche mediante il riferimento al contesto politico-programmatico,
alla evoluzione storica della legislazione, etc.), e pi coerente con il sistema. In
questo caso, ciascuno di questi criteri porta univocamente a rigettare la tesi
interpretativa dellappellante. Oltre a tutto quanto si gi detto a proposito
dellinquadramento sistematico, basti ricordare che lintera legge n. 190/2012
stata concepita con la dichiarata finalit di rendere pi efficaci e penetranti
gli strumenti di prevenzione e repressione della corruzione, anche per
adempiere agli obblighi internazionali assunti in questo senso. Concludendo sul

615
punto, la prospettazione delleccesso di delega appare manifestamente
infondata. Lappellante propone altres una seconda questione di
costituzionalit sotto il profilo di una presunta illogicit, ovvero
irragionevolezza, violazione del principio di uguaglianza, etc.. In sintesi, la
questione si basa sulla circostanza che il regime della sospensione
differenziato per le varie fattispecie penali, cosicch pu accadere che la
sospensione consegua, di diritto ad una condanna a pena pi lieve, e non
consegua invece ad una condanna a pena pi onerosa, solo perch la prima
stata pronunciata per un certo tipo di reato, e la seconda per un reato di altro
tipo (in concreto linteressato stato sospeso dalla carica perch condannato a
quattro mesi di reclusione per il reato di cui allart. 323 c.p., abuso dufficio;
mentre reati di altro genere non comportano la sospensione se la pena irrogata
inferiore a due anni di reclusione). Il Collegio ritiene manifestamente
infondata anche questa eccezione. Infatti non irragionevole che il legislatore
differenzi il regime della sospensione dalla carica a seconda delle tipologie di
reato. La sospensione dalla carica va intesa, in sostanza, come uno strumento
cautelare: la norma vuol allontanare dallesercizio di determinate funzioni
pubbliche il soggetto che, avendo riportato una condanna penale sia pur non
definitiva, presenta un apprezzabile rischio di esercitarle in modo illecito o
comunque contrario al pubblico interesse. E intuitivo che, a parit di pena
irrogata, le condanne per taluni tipi di reato (ad esempio: i reati del pubblico
ufficiale contro la pubblica amministrazione) hanno un valore indiziario pi
significativo rispetto alle condanne per altri tipi di reato. Sintende che le
valutazioni compiute dal legislatore al riguardo sono altamente discrezionali, e
come tali opinabili: ma nel caso in esame non sono irragionevoli. Per scaricare
la sentenza per esteso cliccare su "Accedi al Provvedimento".

http://ww2.gazzettaamministrativa.it/opencms/opencms/_gazzetta_amministrativa/_permalink_new
s.html?resId=18c144ea-96f5-11e3-84ee-5b005dcc639c

L'efficacia nel giudizio amministrativo della sentenza penale irrevocabile di


condanna o di assoluzione
Principi giurisprudenziali consolidati in materia di lottizzazione abusiva

CONDANNA PER TENTATA CONCUSSIONE Svolgimento del processo

Alvaro Cxxxxxxxxx, nel corso delle elezioni del sindaco e consiglio comunale di
Pordenone, svoltesi nel maggio 2001, risultava eletto quale consigliere
comunale ed assumeva la carica. Con nota del 20 luglio 2001, il prefetto di

616
Pordenone, ai sensi dellarticolo 59 decreto legge 267/00, comunicava al
Comune di Pordenone che la Corte dappello sezione penale di Trieste, con
sentenza resa il 25 settembre-6 dicembre 2000, aveva riconosciuto il
Cxxxxxxxxx colpevole del delitto di cui agli articoli 56 e 317 Cp. Per tanto,
continuava la nota prefettizia, sera verificata lipotesi di sospensione di diritto
dalla carica elettiva di consigliere comunale del Cxxxxxxxxx. In data 18 agosto
2001, si riuniva il Consiglio comunale di Pordenone, che, preso atto della nota
del prefetto, provvedeva a surrogare il consigliere comunale sospeso. In data
11 agosto 2001, il Cxxxxxxxxx proponeva ricorso, ai sensi della speciale
disciplina portata dal Dpr 570/60, rilevando che il prefetto, essendo la
competenza propria dellassessore regionale, non era legittimato ad emettere
provvedimento di sospensione del consigliere comunale, e che non ricorrevano
gli estremi di legge della sospensione, prevista dallarticolo 59 decreto legge
267/00, la quale non ricomprendeva anche i delitti tentati, commessi dai
pubblici uffici, bens solo quelli consumati. Resisteva, ritualmente, il Prefetto di
Pordenone, contestando daver emesso il denunciato provvedimento di
sospensione, ma dessersi limitato a comunicare al comune lesistenza della
sentenza di condanna, emessa a carico del Cxxxxxxxxx, e con relazione alle
censure portate nel ricorso introduttivo rilevava la loro infondatezza. Si
costituiva, pure, il Comune di Pordenone per evidenziare daver adottato la
delibera di surroga del consigliere Cxxxxxxxxx, in quanto il prefetto aveva
inviato la nota del 20 luglio 2001, segnalando che ricorreva lipotesi di
sospensione ex articolo 59 decreto legge 267/00. Non si costituiva la Regione
autonoma Friuli Venezia Giulia ed alludienza del 25 ottobre 2001, su istanza
del Cxxxxxxxxx, era disposta lintegrazione del contraddittorio con la chiamata
di Ezio Pasut, consigliere comunale nominato in surroga del Cxxxxxxxxx.
Quindi, il tribunale procedeva a decidere la questione, accogliendo la domanda
del Cxxxxxxxxx. Osservava il tribunale che, ai sensi dello statuto dautonomia
della Regione Friuli Venezia Giulia, lorgano legittimato ad emettere il
provvedimento di sospensione del consigliere comunale era lassessore
regionale delle autonomie locali non gi il prefetto, per cui annullava il
provvedimento di sospensione, cos qualificando la nota del 20 luglio 2001 del
prefetto e la delibera del consiglio comunale di surroga. La Corte di appello di
Trieste, con sentenza del 28 gennaio 2002, respingendo il gravame proposto
dal prefetto e dal Ministro dellinterno, concordava con il primo giudice sulla
competenza della regione, e non del prefetto, ad adottare il provvedimento di
sospensione (come, a sua volta, riteneva doversi qualificare quello adottato dal
prefetto), ma negava carattere decisivo a tale circostanza, sul rilievo che il
giudice ordinario, in tema elettorale, conosce i diritti soggettivi e non gi della
mera regolarit degli atti e procedimenti amministrativi e deve pronunciare
affermando o negando lesistenza del diritto alla bade dellazione e non
limitarsi a pronunciare lannullamento di atti amministrativi, che deve
conseguire come effetto di disapplicazione dellaffermazione del diritto leso.
Esaminando, quindi, nel merito, la questione sulla sussistenza o meno, nella
specie, duna ragione automatica di sospensione dalla carica elettiva ai sensi
dellarticolo 59 Dpr 267/00, quel collegio la risolveva, poi, in senso negativo,
per essere la sospensione da detta norma ricollegata al solo reato di
concussione consumata e non anche a quello di concussione tentata, quale

617
addebitato alleletto. Da qui lulteriore odierno ricorso per cassazione del
prefetto e del ministero, al quale resiste il Cxxxxxxxxx con controricorso.

Motivi della decisione

1. Il primo dei due motivi, in cui si articola il ricorso, con il quale si critica
lasserito difetto di competenza del prefetto - inammissibile per difetto di
decisivit della statuizione censurata e conseguente carenza di interesse alla
correlativa impugnazione. La corte territoriale ha correttamente, infatti,
definito, in premessa, loggetto, proprio ed esclusivo, della proposta azione
elettorale, individuando non gi nellaccertamento di (eventuale) invalidit
dellatto amministrativo di sospensione delleletto (conseguente semmai, in via
meramente incidentale, per effetto di disapplicazione, dallaffermazione del
diritto alla permanenza nella carica elettiva) bens (trattandosi di
controversia in materia di diritti soggettivi, per tale ragione riservata alla
cognizione del giudice ordinario) nellaccertamento della effettiva sussistenza o
meno della causa di sospensione automatica di cui allarticolo 59 Testo unico
267/00, invocata dallattore. E, solo ad abundantiam e per completezza
espositiva, quel collegio ha, quindi, esaminato non senza espressamente
ribadirne il difetto di carattere decisorio la questione sulla competenza al
provvedimento di sospensione.Ora, a tal riguardo (al riguardo, cio, della cos
sottolineata ultroneit della riferita questione di competenza), nessuna censura
(neppure indiretta o implicita) ha formulato la difesa delle amministrazioni
ricorrenti; per cui, appunto, esse non possono ora pretendere di sindacare per
cassazione una statuizione incontestatamente priva di rilevanza al fine del
decidere e farla oggetto di doglianze non idonee, per definizione, a condurre,
ove pur (in tesi) accolte, alla educazione della sentenza impugnata o di alcun
suo segmento decisorio.

2. Residua, dunque, lesame del (solo) secondo mezzo del ricorso, con il quale
viene (per la prima volta, per altro) posto, a questa Corte di legittimit, il
quesito se sia riferibile, o non, anche al reato di concussione tentata la causa di
sospensione (cautelare) di diritto dalla carica elettiva prevista dal vigente
articolo 59 Tll 267/00 nei confronti di coloro che hanno riportato una
condanna non definitiva per uno dei delitti di cui agli articoli 327 (concussione)
Cp.

A tal quesito la Corte del merito ha dato risposta negativa sul rilievo
assorbente che il tentativo di concussione, in quanto reato autonomo non pu
essere assimilato al (corrispondente) delitto consumato, che il solo previsto
dallarticolo 59 citato come causa di sospensione delleletto. E questa
conclusione viene ora, appunto, censurata dai ricorrenti prefetto e ministro,
sotto il duplice profilo del vizio di motivazione ex articolo 360 numero 5 Cpc
(privo, per, come tale, di autonomo rilievo ove rivolto, come nella specie, a
revocare in dubbio la soluzione non di una quaestio facti, ma di una quaestio
iuris) e del vizio di violazione del predetto articolo 59 Tul 267/00: sul qual
quindi converge e si esaurisce il contenuto del mezzo impugnatorio in esame.

2.1. In punto di esegesi della norma richiamata, la tesi dei ricorrenti fa leva
sulla equiparazione, ai fini della sospensione, dei delitti tentati e consumati a

618
suo avviso rinvenibile nel testo dellarticolo 15 della legge 55/1990 come
modificato dalla legge 16/1992 e sulla (ritenuta) trasfusione di quella
disposizione nel corpo dellarticolo 59 in parola. E trae, altres, argomento dalla
sentenza del giudice della legge, 288/93, che, con riferimento proprio alla
normativa del 92, ha ritenuto immune da vizi di costituzionalit quella
equiparazione, agli effetti indicati, tra delitti consumati e tentati, in quanto
rientra nellambito della discrezionalit e valutazione di politica criminale del
legislatore.

2.2. La ricostruzione del quadro normativo di riferimento prospettata dai


ricorrenti non pu per condividersi, perch essa arbitrariamente espunge, dal
novero dei provvedimenti legislativi succedutisi in tema di sospensione (o
decadenza) di diritto da cariche elettive, la legge 475/99, che viceversa si
interpone tra le disposizioni della legge 26/1992 e quelle del Testo unico
267/00, nel contesto complessivo di una sequenza evolutiva della disciplina
della materia, che opportuno, sia pur sinteticamente, riassumere, per meglio
seguire il filo delle opzioni progressivamente maturate dal legislatore.

Listituto della sospensione cosiddetta automatica o vincolata dagli


amministratori locali dalla carica trova, dunque, la sua prima fonte regolatrice
nel gi citato articolo 15 della legge 55/1990: che, nelliniziale sua
formulazione, al primo comma, prevedeva, appunto, siffatta sospensione,
limitatamente agli amministratori sottoposti a procedimento penale per il
delitto di associazione di tipo mafioso (416bis) od a misura di prevenzione di ci
al secondo comma. Questa originaria impostazione venne poi in prosieguo
innovata ed emendata dalla successiva legge 16/1992. Il cui articolo 16 sanc
la incandidabilit, oltre che per i soggetti condannati in via non definitiva per
delitti associativi di mafia ed altre ipotesi connesse al traffico di armi e di
stupefacenti (lettera a) nei confronti altres, dei soggetti condannati per i
delitti di peculato, malversazione, concussione, corruzione lettera b) articolo
15, nuovo testo), nonch per quelli condannati per i delitti commessi con
abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti ad una pubblica funzione
ed un servizio diversi da quelli indicati nella lettera b) (lettera c) articolo 15
numero 1, come modificato dallarticolo 16 legge 16/1992). Per cui
effettivamente cos si realizzava, agli effetti della incandidabilit,
quellequiparazione (cui fa riferimento la difesa delle ricorrenti amministrazioni)
fra delitti consumati di concussione ecc. (quali ritenuti quelli sub lettera b)
perch richiamati senza ulteriori specificazioni) e quelli (diversi, e cio)
tentati (corrispondenti alle rispettive ipotesi di delitti, consumati, contro la
pubblica amministrazione), per effetto della norma di chiusura sub lettera c)
del nuovo articolo 15 numero 1 legge 55/1990 (cfr. Cassazione penale 26
gennaio 1976, per argomentum). Equiparazione rilevante, ex comma 4bis del
medesimo articolo 15, anche ai fini (per quel che pi direttamente ne
interessa) della immediata sospensione (ivi appunto ricollegata alla
sopravvenienza di alcuna delle condizioni indicate nei commi precedenti).

La materia stata, per altro, come gi detto, ulteriormente rielaborata dalla


successiva legge 475/99. La quale per un verso, ha subordinato lineleggibilit
ad una condanna definitiva (per tal profilo recependo le indicazioni di Corte

619
costituzionale 141/86) e, per altro verso, con riguardo alla sospensione
cautelare, ne ha previsto lautomatica operativit con rinvio (non gi generico
a tutte le ipotesi sub articolo 15 bens) alle (sole) ipotesi di cui alle lettere a) e
b) (senza quindi richiamare la norma di chiusura sub lettera c) articolo
citato). quindi da ultimo sopravvenuto il Testo unico 267/00, che non ha
ripristinato la pi ampia previsione della legge 16/1992 (come presupposto dai
ricorrenti) ma ha invece, ripreso la legge 475/99 (appunto) nella sua testuale
formulazione. Risultando, per altro, in detto ultimo corpo normativo, bens
richiamata anche la disposizione di cui allarticolo 15 numero 1 lettera c) legge
55/1990 (e successive modificazioni) ma solo nel quadro delle cause ostative
alla candidatura in presenza di condanna definitiva.

2.3. Avendo dunque riguardo al ripercorso iter evolutivo della disciplina della
materia, emerge, gi dal solo dato testuale, dello sganciamento dellistituto
sospensione delle ipotesi sub lettera c) articolo 15 citato (dato, questo non
flessibile per estensione, n ampliabile per analogia, stante il carattere di
stretta interpretazione delle norme limitative del diritto di elettorato, avente
coperture nellarticolo 51 della Costituzione), come la sospensione di diritto
non possa ora pi riconnettersi anche alle ipotesi (minori) di delitto tentato,
come precedentemente autorizzato nel vigore della normativa del 1992. Ci
trova del resto ulteriore conferma nel fatto (sintomatico) che la citata legge
16/1992 non rientra, tra quelle di cui doveva tener conto il legislatore delegato
a termini dellarticolo 31 della legge di delega; nel notorio mutamento, altres,
del quadro politico, caratterizzato dal superamento del clima di emergenza dei
primi anni 90 e da una conseguente attenuazione delle esigenze cautelari (di
cui evidentemente ha tenuto conto il legislatore delegante). Ed contestato,
infine, dalla considerazione che di fatto, nel sistema del vigente Testo unico, la
rottura del nesso di coincidenza tra cause ostative alla candidatura (5) e quelle
di sospensione (3) in materia di delitti commessi dai pubblici uffici (per i quali
costituisce ora, infatti, causa solo ostativa, ma non anche di sospensione
cautelare, la condanna di peculato duso, sub comma 2 articolo 314 Cp o per
delitto commesso con abuso di violazione di poteri o doveri correlati a pubblica
funzione evidenzia come la misura della sospensione sia ex lege ora correlata
non alla sola tipologia di condotta criminosa, ma anche agli effetti (di maggiore
offensivit in concreto) della stessa. Per cui, conclusivamente, corretta, alla
luce anche di tutte le indicazioni che precedono risulta lesegesi della vigente
normativa di riferimento presupposta dalla Corte di merito che questo
collegio dunque condivide nel senso della rilevanza, nel quadro normativo
attuale, della condanna per delitti tentati (e non consumati) contro la pubblica
amministrazione ai soli fini della decadenza e non anche della sospensione
cautelare dalla carica elettiva. Mentre nessun rilievo , ostativo alla conclusione
cos raggiunta, pu trarsi dalla sentenza costituzionale, richiamata dai
ricorrenti, 141/96, poich la discrezionalit ivi riconosciuta al legislatore in
tema di equiparazione (quale operata nel sistema normativo previdente, ex
legge 16/1992) tra delitti tentati e delitti consumati (contro la pubblica
amministrazione), agli effetti della sospensione dalla carica di amministratore
comunale, non comporta, allevidenza, lillegittimit di una opzione di segno
opposto, maturata in un diverso quadro normativo di riferimento.

620
3. Anche per tal parte la sentenza impugnata resiste, quindi a critica.

4. Il ricorso va, pertanto, integralmente respinto.

5. Sussistono giusti motivi, anche in considerazione della novit della questione


di principio esaminata, per compensare tra le parti le spese del giudizio di
Cassazione.

PQM

La Corte rigetta il ricorso e compensa le spese.


http://www.foroeuropeo.it/home/materie/penale-procedura/659-condanna-per-tentata-concussione-
sospensione-dalla-carica-elettiva-di-consigliere-comunale

DECRETO LEGISLATIVO 31 dicembre 2012, n. 235 (in G.U. n. 3 del 4


gennaio 2013 - in vigore dal 5 gennaio 2013) - Testo unico delle
disposizioni in materia di incandidabilit e di divieto di ricoprire
cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di
condanna per delitti non colposi, a norma dell'articolo 1, comma 63,
della legge 6 novembre 2012, n. 190. (13G00006)

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visti gli articoli 76 e 87, quinto comma, della Costituzione;

Visto l'articolo 1, commi 63, 64 e 65, della legge 6 novembre 2012, n. 190,
recante delega al Governo per l'adozione di un testo unico delle disposizioni in
materia di incandidabilit e di divieto di ricoprire cariche elettive e di governo
conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, e


successive modificazioni, recante: Approvazione del testo unico delle leggi
recanti norme per la elezione della Camera dei deputati;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 1967, n. 223, e


successive modificazioni, recante: Approvazione del testo unico delle leggi per
la disciplina dell'elettorato attivo e per la tenuta e la revisione delle liste
elettorali;

Visto il decreto legislativo 20 dicembre 1993, n. 533, e successive


modificazioni, recante: Testo unico delle leggi recanti norme per l'elezione del
Senato della Repubblica;

Vista la legge 27 dicembre 2001, n. 459, recante Norme per l'esercizio del
diritto di voto dei cittadini italiani residenti all'estero;

Vista la legge 24 gennaio 1979, n. 18, e successive modificazioni, recante


Elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia;

621
Visto l'articolo 1, comma 1, della legge 20 luglio 2004, n. 215;

Vista la disciplina in materia di incandidabilit per le cariche elettive e di


governo regionali recata dall'articolo 15 della legge 19 marzo 1990, n. 55, e
successive modificazioni, recante: Nuove disposizioni per la prevenzione della
delinquenza di tipo mafioso e di altre gravi forme di manifestazione di
pericolosit sociale;

Vista la disciplina in materia di incandidabilit per le cariche elettive e di


governo locale recata dagli articoli 58 e 59 del decreto legislativo 18 agosto
2000, n. 267, e successive modificazioni, recante: Testo unico delle leggi
sull'ordinamento degli enti locali;

Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella


riunione del 6 dicembre 2012;

Acquisiti i pareri delle competenti commissioni della Camera dei deputati e del
Senato della Repubblica;

Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 21
dicembre 2012;

Sulla proposta del Ministro dell'interno, di concerto con i Ministri della giustizia
e per la pubblica amministrazione e la semplificazione;

Emana

il seguente decreto legislativo:

Capo I Cause ostative all'assunzione e allo svolgimento delle cariche di


deputato, senatore e di membro del Parlamento europeo spettante
all'Italia

Art. 1 Incandidabilit alle elezioni della Camera dei deputati e del


Senato della Repubblica

1. Non possono essere candidati e non possono comunque ricoprire la carica di


deputato e di senatore:

a) coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a due anni
di reclusione per i delitti, consumati o tentati, previsti dall'articolo 51, commi
3-bis e 3-quater, del codice di procedura penale;

b) coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a due anni
di reclusione per i delitti, consumati o tentati, previsti nel libro II, titolo II, capo
I, del codice penale;

c) coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a due anni
di reclusione, per delitti non colposi, consumati o tentati, per i quali sia

622
prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a quattro anni,
determinata ai sensi dell'articolo 278 del codice di procedura penale.

Art. 2 Accertamento dell'incandidabilit in occasione delle elezioni


della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.

1. L'accertamento della condizione di incandidabilit alle elezioni della Camera


dei deputati e del Senato della Repubblica comporta la cancellazione dalla lista
dei candidati.

2. L'accertamento dell'incandidabilit svolto, in occasione della presentazione


delle liste dei candidati ed entro il termine per la loro ammissione, dall'ufficio
centrale circoscrizionale, per la Camera, dall'ufficio elettorale regionale, per il
Senato, e dall'ufficio centrale per la circoscrizione estero, sulla base delle
dichiarazioni sostitutive attestanti l'insussistenza della condizione di
incandidabilit di cui all'articolo 1, rese da ciascun candidato ai sensi
dell'articolo 46 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in
materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto del Presidente
della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445. Gli stessi uffici accertano d'ufficio
la condizione di incandidabilit anche sulla base di atti o documenti di cui
vengano comunque in possesso comprovanti la condizione di limitazione del
diritto di elettorato passivo di cui all'articolo 1.

3. Per i ricorsi avverso le decisioni di cui al comma 2 trova applicazione


l'articolo 23 del decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n.
361.

4. Qualora la condizione di incandidabilit sopravvenga o sia accertata


successivamente alle operazioni di cui al comma 2 e prima della proclamazione
degli eletti, l'ufficio centrale circoscrizionale, per la Camera, l'ufficio elettorale
regionale, per il Senato, e l'ufficio centrale per la circoscrizione Estero
procedono alla dichiarazione di mancata proclamazione nei confronti del
soggetto incandidabile.

Art. 3 Incandidabilit sopravvenuta nel corso del mandato elettivo


parlamentare

1. Qualora una causa di incandidabilit di cui all'articolo 1 sopravvenga o


comunque sia accertata nel corso del mandato elettivo, la Camera di
appartenenza delibera ai sensi dell'articolo 66 della Costituzione. A tal fine le
sentenze definitive di condanna di cui all'articolo 1, emesse nei confronti di
deputati o senatori in carica, sono immediatamente comunicate, a cura del
pubblico ministero presso il giudice indicato nell'articolo 665 del codice di
procedura penale, alla Camera di rispettiva appartenenza.

2. Se l'accertamento della causa di incandidabilit interviene nella fase di


convalida degli eletti, la Camera interessata, anche nelle more della
conclusione di tale fase, procede immediatamente alla deliberazione sulla
mancata convalida.

623
3. Nel caso in cui rimanga vacante un seggio, la Camera interessata, in sede di
convalida del subentrante, verifica per quest'ultimo l'assenza delle condizioni
soggettive di incandidabilit di cui all'articolo 1.

Art. 4 Incandidabilit alla carica di membro del


Parlamento europeo spettante all'Italia

1. Non possono essere candidati e non possono comunque ricoprire la carica di


membro del Parlamento europeo spettante all'Italia coloro che si trovano nelle
condizioni di incandidabilit stabilite dall'articolo 1.

Art. 5 Accertamento ed operativit dell'incandidabilit in occasione


delle elezioni dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia.

1. L'accertamento della condizione di incandidabilit alle elezioni dei membri


del Parlamento europeo spettanti all'Italia comporta la cancellazione dalla lista
dei candidati.

2. L'accertamento dell'incandidabilit svolto, in occasione della presentazione


delle liste dei candidati ed entro il termine per la loro ammissione, dall'ufficio
elettorale circoscrizionale, sulla base delle dichiarazioni sostitutive attestanti
l'insussistenza della condizione di incandidabilit di cui all'articolo 1, rese da
ciascun candidato ai sensi dell'articolo 46 del testo unico delle disposizioni
legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui
al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445. Lo stesso
ufficio accerta la condizione soggettiva di incandidabilit sulla base di atti o
documenti di cui venga comunque in possesso comprovanti la condizione di
limitazione del diritto di elettorato passivo di cui all'articolo 1.

3. Per i ricorsi avverso le decisioni di cui al comma 2 trova applicazione


l'articolo 129 del decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104.

4. Qualora la condizione di incandidabilit sopravvenga o sia accertata


successivamente alle operazioni di cui al comma 2, l'ufficio elettorale
circoscrizionale o l'ufficio elettorale nazionale procedono alla dichiarazione di
mancata proclamazione dei candidati per i quali stata accertata l'
incandidabilit.

5. Qualora la condizione di incandidabilit sopravvenga o sia accertata in epoca


successiva alla data di proclamazione, la condizione stessa viene rilevata
dall'ufficio elettorale nazionale, ai fini della relativa deliberazione di decadenza
dalla carica. Di tale deliberazione, il Presidente dell'ufficio elettorale nazionale
d immediata comunicazione alla segreteria del Parlamento europeo.

6. Le sentenze definitive di condanna di cui all'articolo 1, emesse nei confronti


di membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia, sono immediatamente
comunicate, a cura del pubblico ministero presso il giudice indicato nell'articolo
665 del codice di procedura penale, all'ufficio elettorale nazionale, ai fini della
dichiarazione di decadenza.

624
Capo II Cause ostative all'assunzione e allo svolgimento di incarichi di
Governo

Art. 6 Divieto di assunzione e svolgimento di incarichi di Governo


nazionale

1. Non possono ricoprire incarichi di governo, come individuati dall'articolo 1,


comma 2, della legge 20 luglio 2004, n. 215, coloro che si trovano nelle
condizioni di incandidabilit previste dall'articolo 1 per le cariche di deputato e
senatore.

2. Coloro che assumono incarichi di governo hanno l'obbligo di dichiarare di


non trovarsi in alcuna delle condizioni di incandidabilit previste dall'articolo 1.

3. La dichiarazione di cui al comma 2 rimessa dall'interessato alla Presidenza


del Consiglio dei Ministri prima di assumere le funzioni di Presidente del
Consiglio dei Ministri o di Ministro. La dichiarazione resa al Presidente del
Consiglio dei Ministri dai Vice Ministri, dai Sottosegretari di Stato e dai
commissari straordinari del Governo di cui all'articolo 11 della legge 23 agosto
1988, n. 400.

4. Ai fini del presente articolo le sentenze definitive di condanna di cui


all'articolo 1, sono immediatamente comunicate, a cura del pubblico ministero
presso il giudice indicato nell'articolo 665 del codice di procedura penale, alla
Presidenza del Consiglio dei Ministri e determinano la decadenza di diritto
dall'incarico ricoperto, dichiarata con decreto del Presidente della Repubblica,
su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri ovvero, ove la decadenza
riguardi quest'ultimo, del Ministro dell'interno.

5. Restano ferme per i titolari di cariche di governo le cause di incompatibilit


previste da altre disposizioni di legge.

Capo III Incandidabilit alle cariche elettive regionali

Art. 7 Incandidabilit alle elezioni regionali

1. Non possono essere candidati alle elezioni regionali, e non possono


comunque ricoprire le cariche di presidente della giunta regionale, assessore e
consigliere regionale, amministratore e componente degli organi comunque
denominati delle unit sanitarie locali:

a) coloro che hanno riportato condanna definitiva per il delitto previsto


dall'articolo 416-bis del codice penale o per il delitto di associazione finalizzata
al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope di cui all'articolo 74 del
testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre
1990, n. 309, o per un delitto di cui all'articolo 73 del citato testo unico,
concernente la produzione o il traffico di dette sostanze, o per un delitto
concernente la fabbricazione, l'importazione, l'esportazione, la vendita o
cessione, nonch, nei casi in cui sia inflitta la pena della reclusione non

625
inferiore ad un anno, il porto, il trasporto e la detenzione di armi, munizioni o
materie esplodenti, o per il delitto di favoreggiamento personale o reale
commesso in relazione a taluno dei predetti reati;

b) coloro che hanno riportato condanne definitive per i delitti, consumati o


tentati, previsti dall'articolo 51, commi 3-bis e 3-quater, del codice di
procedura penale, diversi da quelli indicati alla lettera a);

c) coloro che hanno riportato condanna definitiva per i delitti, consumati o


tentati, previsti dagli articoli 314, 316, 316-bis,316-ter, 317, 318, 319, 319-
ter, 319-quater, primo comma, 320, 321, 322, 322-bis, 323, 325, 326, 331,
secondo comma, 334, 346-bis del codice penale;

d) coloro che sono stati condannati con sentenza definitiva alla pena della
reclusione complessivamente superiore a sei mesi per uno o pi delitti
commessi con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti ad una
pubblica funzione o a un pubblico servizio diversi da quelli indicati alla lettera
c);

e) coloro che sono stati condannati con sentenza definitiva ad una pena non
inferiore a due anni di reclusione per delitto non colposo;

f) coloro nei cui confronti il tribunale ha applicato, con provvedimento


definitivo, una misura di prevenzione, in quanto indiziati di appartenere ad una
delle associazioni di cui all'articolo 4, comma 1, lettera a) e b), del decreto
legislativo 6 settembre 2011, n. 159.

2. Le disposizioni previste dal comma 1 si applicano a qualsiasi altro incarico


con riferimento al quale l'elezione o la nomina di competenza del consiglio
regionale, della giunta regionale, dei rispettivi presidenti e degli assessori
regionali.

3. L'eventuale elezione o nomina di coloro che si trovano nelle condizioni di cui


al comma 1 nulla. L'organo che ha deliberato la nomina o la convalida
dell'elezione tenuto a revocarla non appena venuto a conoscenza
dell'esistenza delle condizioni stesse.

Art. 8 Sospensione e decadenza di diritto per incandidabilit alle


cariche regionali

1. Sono sospesi di diritto dalle cariche indicate all'articolo 7, comma 1:

a) coloro che hanno riportato una condanna non definitiva per uno dei delitti
indicati all'articolo 7, comma 1, lettera a), b), e c);

b) coloro che, con sentenza di primo grado, confermata in appello per la stessa
imputazione, hanno riportato una condanna ad una pena non inferiore a due
anni di reclusione per un delitto non colposo, dopo l'elezione o la nomina;

626
c) coloro nei cui confronti l'autorit giudiziaria ha applicato, con provvedimento
non definitivo, una misura di prevenzione in quanto indiziati di appartenere ad
una delle associazioni di cui all'articolo 4, comma 1, lettera a) e b), del decreto
legislativo 6 settembre 2011, n. 159.

2. La sospensione di diritto consegue, altres, quando disposta l'applicazione


di una delle misure coercitive di cui agli articoli 284, 285 e 286 del codice di
procedura penale nonch di cui all'articolo 283, comma 1, del codice di
procedura penale, quando il divieto di dimora riguarda la sede dove si svolge il
mandato elettorale.

3. Nel periodo di sospensione i soggetti sospesi, fatte salve le diverse


specifiche discipline regionali, non sono computati al fine della verifica del
numero legale, n per la determinazione di qualsivoglia quorum o maggioranza
qualificata. La sospensione cessa di diritto di produrre effetti decorsi diciotto
mesi. La cessazione non opera, tuttavia, se entro il termine di cui al
precedente periodo l'impugnazione in punto di responsabilit rigettata anche
con sentenza non definitiva. In quest'ultima ipotesi la sospensione cessa di
produrre effetti decorso il termine di dodici mesi dalla sentenza di rigetto.

4. A cura della cancelleria del tribunale o della segreteria del pubblico ministero
i provvedimenti giudiziari che comportano la sospensione ai sensi del comma 1
sono comunicati al prefetto del capoluogo della Regione che ne d immediata
comunicazione al Presidente del Consiglio dei Ministri il quale, sentiti il Ministro
per gli affari regionali e il Ministro dell'interno, adotta il provvedimento che
accerta la sospensione. Tale provvedimento notificato, a cura del prefetto del
capoluogo della Regione, al competente consiglio regionale per l'adozione dei
conseguenti adempimenti di legge. Per la regione siciliana e la regione Valle
d'Aosta le competenze di cui al presente articolo sono esercitate,
rispettivamente, dal commissario dello Stato e dal presidente della
commissione di coordinamento; per le province autonome di Trento e di
Bolzano sono esercitate dai rispettivi commissari del Governo. Per la durata
della sospensione al consigliere regionale spetta un assegno pari all'indennit
di carica ridotta di una percentuale fissata con legge regionale.

5. La sospensione cessa nel caso in cui nei confronti dell'interessato venga


meno l'efficacia della misura coercitiva di cui al comma 1, ovvero venga
emessa sentenza, anche se non passata in giudicato, di non luogo a procedere,
di proscioglimento o di assoluzione o provvedimento di revoca della misura di
prevenzione o sentenza di annullamento ancorch con rinvio. In tal caso la
sentenza o il provvedimento di revoca devono essere pubblicati nell'albo
pretorio e comunicati alla prima adunanza dell'organo che ha proceduto
all'elezione, alla convalida dell'elezione o alla nomina.

6. Chi ricopre una delle cariche indicate all'articolo 7, comma 1, decade da


essa di diritto dalla data del passaggio in giudicato della sentenza di condanna
o dalla data in cui diviene definitivo il provvedimento che applica la misura di
prevenzione.

627
Art. 9 Cancellazione dalle liste per incandidabilit alle elezioni regionali

1. In occasione della presentazione delle liste dei candidati per le elezioni del
presidente della regione e dei consiglieri regionali, oltre alla documentazione
prevista dall'articolo 9 della legge 17 febbraio 1968, n. 108, e dall'articolo 1,
commi 3 e 8, della legge 23 febbraio 1995, n. 43, o prevista dalle relative
disposizioni delle leggi elettorali regionali, ciascun candidato rende, unitamente
alla dichiarazione di accettazione della candidatura, una dichiarazione
sostitutiva, ai sensi dell'articolo 46 del testo unico delle disposizioni legislative
e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto
del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, e successive
modificazioni, attestante l'insussistenza delle cause di incandidabilit di cui
all'articolo 7.

2. Gli uffici preposti all'esame delle liste dei candidati, entro il termine previsto
per la loro ammissione, cancellano dalle liste stesse i nomi dei candidati per i
quali manca la dichiarazione sostitutiva di cui al comma 1 e dei candidati per i
quali venga comunque accertata, dagli atti o documenti in possesso dell'ufficio,
la sussistenza di alcuna delle predette condizioni di incandidabilit.

3. Per i ricorsi avverso le decisioni di cui al comma 2 trova applicazione


l'articolo 129 del decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104.

4. Qualora la condizione di incandidabilit sopravvenga o sia accertata


successivamente alle operazioni di cui al comma 2, la condizione stessa viene
rilevata, ai fini della mancata proclamazione, dagli uffici preposti alla
proclamazione degli eletti.

Capo IV Incandidabilit alle cariche elettive negli enti locali

Art. 10 Incandidabilit alle elezioni provinciali, comunali e


circoscrizionali

1. Non possono essere candidati alle elezioni provinciali, comunali e


circoscrizionali e non possono comunque ricoprire le cariche di presidente della
provincia, sindaco, assessore e consigliere provinciale e comunale, presidente
e componente del consiglio circoscrizionale, presidente e componente del
consiglio di amministrazione dei consorzi, presidente e componente dei consigli
e delle giunte delle unioni di comuni, consigliere di amministrazione e
presidente delle aziende speciali e delle istituzioni di cui all'articolo 114 del
decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, presidente e componente degli
organi delle comunit montane:

a) coloro che hanno riportato condanna definitiva per il delitto previsto


dall'articolo 416-bis del codice penale o per il delitto di associazione finalizzata
al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope di cui all'articolo 74 del
testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre
1990, n. 309, o per un delitto di cui all'articolo 73 del citato testo unico
concernente la produzione o il traffico di dette sostanze, o per un delitto

628
concernente la fabbricazione, l'importazione, l'esportazione, la vendita o
cessione, nonch, nei casi in cui sia inflitta la pena della reclusione non
inferiore ad un anno, il porto, il trasporto e la detenzione di armi, munizioni o
materie esplodenti, o per il delitto di favoreggiamento personale o reale
commesso in relazione a taluno dei predetti reati;

b) coloro che hanno riportato condanne definitive per i delitti, consumati o


tentati, previsti dall'articolo 51, commi 3-bis e 3-quater, del codice di
procedura penale, diversi da quelli indicati alla lettera a);

c) coloro che hanno riportato condanna definitiva per i delitti previsti dagli
articoli 314, 316, 316-bis, 316-ter, 317, 318, 319, 319-ter, 319-quater, primo
comma, 320, 321, 322, 322-bis, 323, 325, 326, 331, secondo comma, 334,
346-bis del codice penale;

d) coloro che sono stati condannati con sentenza definitiva alla pena della
reclusione complessivamente superiore a sei mesi per uno o pi delitti
commessi con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti ad una
pubblica funzione o a un pubblico servizio diversi da quelli indicati nella lettera
c);

e) coloro che sono stati condannati con sentenza definitiva ad una pena non
inferiore a due anni di reclusione per delitto non colposo;

f) coloro nei cui confronti il tribunale ha applicato, con provvedimento


definitivo, una misura di prevenzione, in quanto indiziati di appartenere ad una
delle associazioni di cui all'articolo 4, comma 1, lettera a) e b), del decreto
legislativo 6 settembre 2011, n. 159.

2. Le disposizioni previste dal comma 1 si applicano a qualsiasi altro incarico


con riferimento al quale l'elezione o la nomina di competenza:

a) del consiglio provinciale, comunale o circoscrizionale;

b) della giunta provinciale o del presidente, della giunta comunale o del


sindaco, di assessori provinciali o comunali.

3. L'eventuale elezione o nomina di coloro che si trovano nelle condizioni di cui


al comma 1 nulla. L'organo che ha provveduto alla nomina o alla convalida
dell'elezione tenuto a revocare il relativo provvedimento non appena venuto
a conoscenza dell'esistenza delle condizioni stesse.

4. Le sentenze definitive di condanna ed i provvedimenti di cui al comma 1,


emesse nei confronti di presidenti di provincia, sindaci, presidenti di
circoscrizione o consiglieri provinciali, comunali o circoscrizionali in carica, sono
immediatamente comunicate, dal pubblico ministero presso il giudice indicato
nell'articolo 665 del codice di procedura penale, all'organo consiliare di
rispettiva appartenenza, ai fini della dichiarazione di decadenza, ed al prefetto
territorialmente competente.

629
Art. 11 Sospensione e decadenza di diritto degli amministratori locali
in condizione di incandidabilit

1. Sono sospesi di diritto dalle cariche indicate al comma 1 dell'articolo 10:

a) coloro che hanno riportato una condanna non definitiva per uno dei delitti
indicati all'articolo 10, comma 1, lettera a), b) e c);

b) coloro che, con sentenza di primo grado, confermata in appello per la stessa
imputazione, hanno riportato, dopo l'elezione o la nomina, una condanna ad
una pena non inferiore a due anni di reclusione per un delitto non colposo;

c) coloro nei cui confronti l'autorit giudiziaria ha applicato, con provvedimento


non definitivo, una misura di prevenzione in quanto indiziati di appartenere ad
una delle associazioni di cui all'articolo 4, comma 1, lettera a) e b), del decreto
legislativo 6 settembre 2011, n. 159.

2. La sospensione di diritto consegue, altres, quando disposta l'applicazione


di una delle misure coercitive di cui agli articoli 284, 285 e 286 del codice di
procedura penale nonch di cui all'articolo 283, comma 1, del codice di
procedura penale, quando il divieto di dimora riguarda la sede dove si svolge il
mandato elettorale.

3. Nel periodo di sospensione i soggetti sospesi, ove non sia possibile la


sostituzione ovvero fino a quando non sia convalidata la supplenza, non sono
computati al fine della verifica del numero legale, n per la determinazione di
qualsivoglia quorum o maggioranza qualificata.

4. La sospensione cessa di diritto di produrre effetti decorsi diciotto mesi. Nel


caso in cui l'appello proposto dall'interessato avverso la sentenza di condanna
sia rigettato anche con sentenza non definitiva, decorre un ulteriore periodo di
sospensione che cessa di produrre effetti trascorso il termine di dodici mesi
dalla sentenza di rigetto.

5. A cura della cancelleria del tribunale o della segreteria del pubblico ministero
i provvedimenti giudiziari che comportano la sospensione sono comunicati al
prefetto, il quale, accertata la sussistenza di una causa di sospensione,
provvede a notificare il relativo provvedimento agli organi che hanno
convalidato l'elezione o deliberato la nomina.

6. La sospensione cessa nel caso in cui nei confronti dell'interessato venga


meno l'efficacia della misura coercitiva di cui al comma 1, ovvero venga
emessa sentenza, anche se non passata in giudicato, di non luogo a procedere,
di proscioglimento o di assoluzione o provvedimento di revoca della misura di
prevenzione o sentenza di annullamento ancorch con rinvio. In tal caso la
sentenza o il provvedimento di revoca devono essere pubblicati nell'albo
pretorio e comunicati alla prima adunanza dell'organo che ha proceduto
all'elezione, alla convalida dell'elezione o alla nomina.

630
7. Chi ricopre una delle cariche indicate all'articolo 10, comma 1, decade da
essa di diritto dalla data del passaggio in giudicato della sentenza di condanna
o dalla data in cui diviene definitivo il provvedimento che applica la misura di
prevenzione.

8. Quando, in relazione a fatti o attivit comunque riguardanti gli enti di cui


all'articolo 10, l'autorit giudiziaria ha emesso provvedimenti che comportano
la sospensione o la decadenza dei pubblici ufficiali degli enti medesimi e vi la
necessit di verificare che non ricorrano pericoli di infiltrazione di tipo mafioso
nei servizi degli stessi enti, il prefetto pu accedere presso gli enti interessati
per acquisire dati e documenti ed accertare notizie concernenti i servizi stessi.

9. Copie dei provvedimenti di cui al comma 8 sono trasmesse al Ministro


dell'interno, ai sensi dell'articolo 2, comma 2-quater, del decreto-legge 29
ottobre 1991, n. 345, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 dicembre
1991, n. 110, e successive modificazioni.

Art. 12 Cancellazione dalle liste per incandidabilit alle elezioni


provinciali, comunali e circoscrizionali

1. In occasione della presentazione delle liste dei candidati per le elezioni del
presidente della provincia, del sindaco, del presidente della circoscrizione e dei
consiglieri provinciali, comunali e circoscrizionali, OLTRE ALLA
DOCUMENTAZIONE PREVISTA DA ALTRE DISPOSIZIONI NORMATIVE, CIASCUN
CANDIDATO, UNITAMENTE ALLA DICHIARAZIONE DI ACCETTAZIONE DELLA
CANDIDATURA, RENDE UNA DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA, AI SENSI
DELL'ARTICOLO 46 DEL TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E
REGOLAMENTARI IN MATERIA DI DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA, DI
CUI AL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 28 DICEMBRE 2000, N.
445, E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI, ATTESTANTE L'INSUSSISTENZA DELLE
CAUSE DI INCANDIDABILIT DI CUI ALL'ARTICOLO 10.

2. Gli uffici preposti all'esame delle liste dei candidati, entro il termine previsto
per la loro ammissione, cancellano dalle liste stesse i candidati per i quali
manca la dichiarazione sostitutiva di cui al comma 1 e dei candidati per i quali
venga comunque accertata, dagli atti o documenti in possesso dell'ufficio, la
sussistenza di alcuna delle predette condizioni di incandidabilit.

3. Per i ricorsi avverso le decisioni di cui al comma 2 trova applicazione


l'articolo 129 del decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104.

4. Qualora la condizione di incandidabilit sopravvenga o sia accertata


successivamente alle operazioni di cui al comma 2, la condizione stessa viene
rilevata, ai fini della mancata proclamazione, dall'ufficio preposto alle
operazioni di proclamazione degli eletti.

Capo V Disposizioni comuni, transitorie e finali

Art. 13 Durata dell'incandidabilit

631
1. L'incandidabilit alla carica di deputato, senatore e membro del Parlamento
europeo spettante all'Italia, derivante da sentenza definitiva di condanna per i
delitti indicati all'articolo 1, decorre dalla data del passaggio in giudicato della
sentenza stessa ed ha effetto per un periodo corrispondente al doppio della
durata della pena accessoria dell'interdizione temporanea dai pubblici uffici
comminata dal giudice. In ogni caso l'incandidabilit, anche in assenza della
pena accessoria, non inferiore a sei anni.

2. Il divieto ad assumere e svolgere incarichi di Governo nazionale, derivante


da sentenza di condanna definitiva per i delitti indicati all'articolo 1, opera con
la medesima decorrenza e per la stessa durata prevista dal comma 1.

3. Nel caso in cui il delitto che determina l'incandidabilit o il divieto di


assumere incarichi di governo stato commesso con abuso dei poteri o in
violazione dei doveri connessi al mandato elettivo, di parlamentare nazionale o
europeo, o all'incarico di Governo, la durata dell'incandidabilit o del divieto
aumentata di un terzo.

Art. 14 Incandidabilit nelle regioni a statuto speciale


e province autonome

1. Le disposizioni in materia di incandidabilit del presente testo unico si


applicano nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e
Bolzano.

Art. 15 Disposizioni comuni

1. L'incandidabilit di cui al presente testo unico opera anche nel caso in cui la
sentenza definitiva disponga l'applicazione della pena su richiesta, ai sensi
dell'articolo 444 del codice di procedura penale.

2. L'incandidabilit disciplinata dal presente testo unico produce i suoi effetti


indipendentemente dalla concomitanza con la limitazione del diritto di
elettorato attivo e passivo derivante dall'applicazione della pena accessoria
dell'interdizione temporanea dai pubblici uffici o di una delle misure di
prevenzione o di sicurezza di cui all'articolo 2, lettera b) e c), del testo unico
delle leggi per la disciplina dell'elettorato attivo e per la tenuta e la revisione
delle liste elettorali di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo
1967, n. 223.

3. La sentenza di riabilitazione, ai sensi degli articoli 178 e seguenti del codice


penale, l'unica causa di estinzione anticipata dell'incandidabilit e ne
comporta la cessazione per il periodo di tempo residuo. La revoca della
sentenza di riabilitazione comporta il ripristino dell'incandidabilit per il periodo
di tempo residuo.

4. L'incandidabilit disciplinata dagli articoli 7, comma 1, lettera f) e 10,


comma 1, lettera f), si estingue per effetto del procedimento di riabilitazione
previsto dall'articolo 70 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159.

632
Art. 16 Disposizioni transitorie e finali

1. Per le incandidabilit di cui ai Capi I e II, e per quelle di cui ai Capi III e IV
non gi rinvenibili nella disciplina previgente, la disposizione del comma 1
dell'articolo 15 si applica alle sentenze previste dall'articolo 444 del codice di
procedura penale pronunciate successivamente alla data di entrata in vigore
del presente testo unico.

2. Le disposizioni di cui al presente testo unico, limitatamente a quelle previste


per l'accertamento dell'incandidabilit in fase di ammissione delle candidature,
per la mancata proclamazione, per i ricorsi e per il procedimento di
dichiarazione in caso di incandidabilit sopravvenuta, si applicano anche alle
incandidabilit, non derivanti da sentenza penale di condanna, disciplinate
dagli articoli 143, comma 11, e 248, comma 5, del decreto legislativo 18
agosto 2000, n. 267.

Art. 17 Abrogazioni

1. A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente testo unico sono
abrogati:

a) gli articoli 58 e 59 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, recante il


testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali;

b) l'articolo 15 della legge 19 marzo 1990, n. 55, salvo per quanto riguarda la
disciplina per il personale dipendente dalle regioni;

c) l'articolo 9, ottavo comma, n. 2), limitatamente al quarto periodo, della


legge 17 febbraio 1968, n. 108;

d) l'articolo 28, quarto comma, secondo periodo, e l'articolo 32, settimo


comma, n. 2), limitatamente alle parole: contenente la dichiarazione del
candidato di non essere in alcuna delle condizioni previste dal comma 1
dell'articolo 15 della legge 19 marzo 1990, n. 55, del decreto del Presidente
della Repubblica 16 maggio 1960, n. 570.

2. Dalla data di cui al comma 1, i richiami agli articoli 58 e 59 del decreto


legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ovunque presenti, si intendono riferiti,
rispettivamente, agli articoli 10 e 11 del presente testo unico.

Art. 18 Entrata in vigore

1. Le disposizioni del presente testo unico entrano in vigore il giorno successivo


alla loro pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar inserito nella raccolta
ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. fatto obbligo a
chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

633
Dato a Roma, add 31 dicembre 2012.

NAPOLITANO

Monti, Presidente del Consiglio dei Ministri

Cancellieri, Ministro dell'interno

Severino, Ministro della giustizia

Patroni Griffi, Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione

Visto, il Guardasigilli: SEVERINO

IL decreto legislativo 31 dicembre 2012, n. 235 "Testo unico delle disposizioni


in materia di incandidabilit e di divieto di ricoprire cariche elettive e di
Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi,
a norma dell'articolo 1, comma 63, della legge 6 novembre 2012, n. 190". Esso
ha disciplinato le cause di incandidabilit con riferimento a tutte le elezioni
(politiche, europee, regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali),
abrogando gli articoli 58 e 59 del decreto legislativo 267/2000 e l'articolo 15
della legge 55/1990.
In questa sottovoce si trover, pertanto, unampia documentazione riferita
ancora alla citata legge 55/1990 (nel testo modificato dallarticolo 1 della legge
18 gennaio 1992, n. 16) e alle corrispondenti disposizioni contenute negli
articoli 58 e 59 del decreto legislativo 267/2000, sostanzialmente ripresi nel
nuovo testo unico 235/2012.
Non possono essere candidati alle elezioni comunali e circoscrizionali e non
possono comunque ricoprire le cariche di sindaco, assessore e consigliere
comunale, presidente e componente del consiglio circoscrizionale, presidente e
componente del consiglio di amministrazione dei consorzi, presidente e
componente dei consigli e delle giunte delle unioni di comuni, coloro i
quali siano stati condannati con sentenza passata in giudicato per uno
dei reati indicati al comma 1 dellarticolo 10 del decreto legislativo
235/2012. L'incandidabilit opera anche nel caso in cui sia stata applicata la
pena su richiesta ai sensi dell'articolo 444 del c.p.p. (c.d. patteggiamento).

Inoltre, ai sensi dellarticolo 11 sono sospesi di diritto dalle cariche indicate


nellarticolo 10, coloro che hanno riportato una condanna non definitiva per i
delitti ivi indicati.

Lamministratore che ricopre una delle cariche indicate al comma 1,


dellarticolo 10, decade dalla stessa dalla data di passaggio in giudicato della
sentenza di condanna o dalla data in cui diviene definitivo il provvedimento che
applica la misura di prevenzione (articolo 11, comma 7).

Leventuale elezione o nomina di coloro che si trovano in una delle situazioni di


incandidabilit nulla (articolo 10, comma 3). Nel caso in cui sia un candidato

634
sindaco a trovarsi in una delle situazioni di incandidabilit, la sua eventuale
partecipazione alla competizione elettorale comporta la nullit di tutte le
operazioni elettorali, e non della sua sola eventuale elezione (Consiglio di Stato
- V Sezione, 13 settembre 1999, n.1052).
La sentenza di riabilitazione l'unica causa di estinzione anticipata
dell'incandidabilit e ne comporta la cessazione per il periodo di tempo residuo.

Va ricordato che il candidato alla carica di sindaco, di consigliere comunale e


circoscrizionale deve rendere, unitamente alla dichiarazione di accettazione
della candidatura, una dichiarazione sostitutiva, prevista dall'articolo 12 del
d.lgs. n. 235/2012 attestante l'insussistenza delle cause di incandidabilit di
cui all'articolo 10, del medesino decreto legislativo; la mancanza di tale
dichiarazione comporta l'immediato e non sanabile depennamento del
candidato dalla lista. Gli uffici presposti all'esame e all'ammissione delle
candidature, inoltre, cancellano dalle liste i candidati per i quali venga
comunque accertata, dagli atti o documenti in possesso dell'ufficio, la
sussistenza di una condizione di incandidabilit.

Sono invece sospesi di diritto dalle cariche indicate nellarticolo 10, comma
1, del citato decreto legislativo coloro che hanno riportato una condanna non
definitiva per i delitti indicati nello stesso comma alle lettere a), b) e c); sono
inoltre sospesi dalla carica coloro che, dopo l'elezione o la nomina, con
sentenza di primo grado confermata in appello per la stessa imputazione,
hanno riportato una condanna ad una pena non inferiore a due anni per un
delitto non colposo e coloro nei cui confronti l'autorit giudiziaria ha applicato
una misura di prevenzione in quanto indiziati di appartenere ad associazioni di
tipo mafioso. Sono, infine, sospesi di diritto coloro i quali sono sottoposti alle
misure coercitive degli arresti domiciliari, della custodia cautelare in carcere ed
in luogo di cura nonch del divieto di dimora, quando riguarda la sede dove si
svolge il mandato elettorale.

Nel periodo di sospensione, ove non sussista supplenza, tali soggetti non sono
computati al fine della verifica del numero legale, n per qualsiasi quorum o
numero legale (articolo 11, comma 3).

La sospensione cessa nel caso in cui venga meno la misura coercitiva, ovvero
venga emessa sentenza anche non definitiva di non luogo a procedere, di
proscioglimento, di assoluzione o provvedimento di revoca della misura di
prevenzione o sentenza di annullamento ancorch con rinvio (articolo 11,
comma 6).
normativa
DECRETO LEGISLATIVO 18 agosto 2000, n. 267 - articolo 45, comma 2 >
testo unico delle leggi sullordinamento degli enti locali
DECRETO LEGISLATIVO 31 dicembre 2012, n. 235 - articoli 10-17 >
testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilit e di divieto di
ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di
condanna per delitti non colposi, a norma dellarticolo 1, comma 63, della
legge 6 novembre 2012, n. 190

635
circolari
MINISTERO DELL'INTERNO - Direzione centrale delle autonomie - 20 luglio
1990, n. 4/90 >
decadenza dalla carica di Sindaco a seguito di condanna penale irrevocabile
ai sensi dellarticolo 271, T.U.C.P. approvato con R.D. 3 marzo 1934, n.
383: effetti della sospensione condizionale della pena in rapporto al disposto
dellarticolo 4, legge 7 febbraio 1990, n. 19
MINISTERO DELL'INTERNO - Ufficio coordinamento e affari generali - 1
febbraio 1992, n. 1 >
legge 18 gennaio 1992, n. 16, recante norme in materia delezioni e nomine
presso le Regioni e gli enti locali
MINISTERO DELL'INTERNO - Direzione centrale per i servizi elettorali - 8
maggio 1996, n. 94/96 >
dichiarazione di illegittimit costituzionale dellarticolo 15, comma 1, lettera
e), della legge 55/1990, pronunciata dalla Corte costituzionale con sentenza
141/1996
MINISTERO DELL'INTERNO - Direzione centrale delle autonomie - 27 luglio
2001, n. 6/2001 >
amministratori degli enti locali - sospensione di diritto dalla carica.
Interpretazione dell'articolo 59 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.
267
MINISTERO DELL'INTERNO - 7 giugno 2004, n. 2500/3038/200401489 >
conversione in legge del decreto legge n. 80 del 2004. Disposizioni urgenti
in materia di enti locali. Proroga di deleghe legislative
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA - Servizio elettorale - 27
settembre 2005, prot. n. 15826/1.3.11 >
circolare informativa e di sensibilizzazione agli enti locali in ordine a cause di
sospensione e decadenza degli amministratori locali
altra documentazione
CONSIGLIO DI STATO - I Sezione - 8 aprile 1992, n. 879/92 >
quesito della Presidenza del Consiglio dei Ministri sullinterpretazione della
legge 18 gennaio 1992, n. 16
MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA - Direzione generale affari penali, delle
grazie e del casellario - 18 maggio 1992, Prot. n. 131.74.514/1992 >
nota del Ministero dellinterno relativa alla legge 18 gennaio 1992, n. 16
CONSIGLIO DI STATO - Adunanza generale - 30 novembre 1992, n.
172/92 >
legge 18 gennaio 1992, n. 16. Norme in materia di elezioni e nomine presso
le regioni e gli enti locali
CONSIGLIO DI STATO - Adunanza generale - 25 novembre 1993, n.
126/93 >
quesito sullinterpretazione della legge 18 gennaio 1992, n. 16, articolo 1,
comma 1, lettera c); amministratori pubblici condannati per delitti
commessi con abuso dei poteri o violazione dei doveri inerenti ad una
pubblica funzione o ad un pubblico servizio
CONSIGLIO DI STATO - I Sezione - 9 maggio 2001, n. 427/2001 >
ministero dellinterno. Quesito in ordine alla sospensione dalla carica degli
amministratori locali (articolo 59, d.lgs. 267/2000)

636
CONSIGLIO DI STATO - I Sezione - 24 ottobre 2002, n. 3282/02 >
ministero dellinterno. Quesito in ordine alla sospensione dalla carica degli
amministratori locali sottoposti alle misure coercitive di cui agli articoli 284,
285 e 286 c.p.p. (articolo 59, d.lgs. 267/2000)
CONSIGLIO DI STATO - I Sezione - 30 giugno 2004, n. 4319 >
concernente la non possibilit di proroga, oltre i diciotto mesi, della
sospensione dalla carica
giurisprudenza
CORTE DI CASSAZIONE - Sezione promiscua feriale - 27 ottobre 1993, n.
10700 >
la legge 18 gennaio 1992, n. 16, modificativa dellarticolo 15, della legge 19
marzo 1990, n. 55, non ha carattere di retroattivit. Non sussiste, in capo
allamministratore condannato, un diritto quesito alla carica elettiva,
rientrando tale qualit tra i diritti di natura patrimoniale e non di natura
politica. La sentenza di riabilitazione non ha efficacia sulla decadenza gi
intervenuta
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 12 aprile 1996, n.
3490 >
nel procedimento avviato dal consigliere comunale contro il provvedimento
di sospensione dalla carica adottato dal consiglio comunale, il Prefetto ha la
legittimazione passiva ed ha quella attiva per impugnare eventualmente la
sentenza emessa nel giudizio di primo grado
CONSIGLIO DI STATO - V Sezione - 17 maggio 1996, n. 574 >
la mancanza della dichiarazione di non trovarsi in una condizione prevista
dall'articolo 15, comma 1, della legge 55/1990, comporta l'immediato, e
non sanabile, depennamento del candidato dalla lista
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE - Calabria - Catanzaro - 20
giugno 1996, n. 503 >
il provvedimento di sospensione del pubblico amministratore ai sensi
dellarticolo 15, della legge 19 marzo 1990, n. 55, come modificato dalla
legge 18 gennaio 1992, n. 16, e della legge 12 gennaio 1994, n. 30, in
quanto atto vincolato e non discrezionale, non richiede una specifica
motivazione
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - II Sezione - 13 settembre 1996, n.
8270 >
la decadenza automatica del pubblico amministratore dalla carica ricoperta,
a seguito di condanna definitiva per uno dei reati indicati dallarticolo 15,
comma 1, lettera c), della legge 19 marzo 1990, n. 55, si verifica sia
quando la condotta tipizzata dalla legge integra una fattispecie delittuosa
(nel caso: labuso di potere), sia quando implica solo lapplicazione della
aggravante per delitti anche diversi da quelli indicati nella legge
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 18 febbraio 1998, n.
1713 >
in caso di rimozione di un eletto dalla carica, a seguito di condanna
definitiva per uno dei reati indicati nellarticolo 15, comma 1, della legge
55/1990, non necessario alcun procedimento di contestazione preventiva
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE - Campania - Napoli - I Sezione -
18 settembre 1998, n. 2917 >

637
lesito positivo dellaffidamento in prova al servizio sociale se estingue la
pena e ogni altro effetto penale, non estingue leffetto civile-amministrativo
di incapacit alla titolarit della carica pubblica di cui allarticolo 15, della
legge 55/1990
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 26 novembre 1998, n.
12014 >
la causa di incandidabilit e di decadenza, di cui allarticolo 15, della legge
19 marzo 1990, n. 55, si configura come un requisito negativo della
capacit di assumere cariche elettorali per soggetti condannati in via
definitiva per reati che destano particolare allarme sociale; la disposizione in
materia di incompatibilit, di cui allarticolo 3, della legge 23 aprile 1981, n.
154, inserita nella ordinaria legislazione elettorale, ha invece lo scopo di
evitare un conflitto di interessi tra lelettore e lente pubblico
CONSIGLIO DI STATO - V Sezione - 13 settembre 1999, n. 1052 >
la situazione di incandidabilit, ai sensi dellarticolo 15, della legge 19 marzo
1990, n. 55, del candidato sindaco, non rilevata in sede di ammissione dalla
Commissione elettorale circondariale, idonea a rendere invalido lo
svolgimento delle operazioni elettorali. Pur essendo pacifica la competenza
del giudice ordinario in materia di eleggibilit (e di candidabilit), ai sensi
dell'articolo 8, della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, e dellarticolo 28, del
regio decreto 26 giugno 1924, n. 1054, il giudice amministrativo pu
pronunciarsi incidenter tantum anche su tali questioni, se la loro soluzione
pregiudiziale per decidere la questione principale di sua competenza
CONSIGLIO DI STATO - V Sezione - 22 settembre 1999, n. 1144 >
larticolo 15, comma 4, della legge 55/1990, che prevede che leventuale
elezione di un candidato che si trova in una delle condizioni di cui al comma
1, dello stesso articolo, non produce effetti, si applica anche nei casi in cui
la condanna pronunciata tra il primo ed il secondo turno elettorale e
comporta limpossibilit della proclamazione a sindaco di tale candidato
CONSIGLIO DI STATO - V Sezione - 15 giugno 2000, n. 3338 >
nei comuni con popolazione sino a 15.000 abitanti, la partecipazione alle
elezioni di un candidato sindaco in situazione di ineleggibilit ai sensi
dellarticolo 2, della legge 23 aprile 1981, n. 154, a differenza di quanto
avviene per il candidato sindaco in situazione di incandidabilit ai sensi
dellarticolo 15, comma 1, della legge 19 marzo 1990, n. 55, non integra
una causa di invalidit che potr trasmettersi alle fasi successive del
procedimento
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 24 febbraio 2001, n.
2743 >
la pendenza di un procedimento penale teso ad ottenere la riabilitazione
dalla condanna non impedisce la proclamazione della decadenza delleletto
condannato in via definitiva per uno dei reati di cui allarticolo 15, della
legge 55/1990. In sede di accertamento della sussistenza delle situazioni
per la comminazione del provvedimento di decadenza delleletto, il giudice si
attiene strettamente al contenuto della sentenza penale di condanna, senza
poter n esperire ulteriori indagini, n reinterpretare la fattispecie su cui si
espresso il giudice penale

638
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - Sezioni unite - 22 gennaio 2002, n.
717 >
la controversia relativa allesclusione dalla lista di un candidato, condannato
per i reati previsti dallarticolo 1, della legge 16/1992, rientra nella
giurisdizione del giudice ordinario
CONSIGLIO DI STATO - V Sezione - 22 gennaio 2003, n. 255 >
illegittima lesclusione dalla competizione elettorale di un candidato che ha
dichiarato di non trovarsi nelle condizioni di incandidabilit previste
dallarticolo 15 , comma 1, della legge 55/1990, anzich dallarticolo 58, del
d.lgs. 267/2000
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 11 febbraio 2003, n.
1990 >
la condanna per delitto tentato e non consumato contro la pubblica
amministrazione rileva ai soli fini della decadenza e non anche della
sospensione cautelare dalla carica elettiva
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE - Lazio - Roma - Sezione I Ter -
11 ottobre 2004, n. 10661 >
le cause di incapacit a ricoprire la carica di sindaco, di cui agli articoli 58 e
59 del T.U. 267/2000, cessano solo a seguito di riabilitazione a nulla
rilevando a tale fine la sospensione della pena accessoria dellinterdizione
dai pubblici uffici
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE - Basilicata - Potenza - 29
novembre 2004, n. 796 >
ai sensi dellarticolo 59, del d.lgs. 267/2000, lamministratore dellente
locale, sospeso per la durata di mesi 18 per condanna in primo grado, ove
intervenga sentenza dappello, vedr linterruzione del primo periodo di
sospensione ed il decorso di un termine nuovo di 12 mesi. La norma non
prevede una sommatoria dei due periodi di sospensione potenzialmente
irrogabili
CONSIGLIO DI STATO - V Sezione - 23 agosto 2006, n. 4948 >
ai sensi dellarticolo 58, comma 4, del T.U. 267/2000 nulla lelezione di un
candidato che si trova nelle condizioni di incandidabilit elencate al comma
1 del medesimo articolo. La sanzione di nullit travolge la sola elezione del
candidato che si trova in condizione di incandidabilit (e anche di
ineleggibilit) e non produce ulteriori conseguenze invalidanti sulle
operazioni elettorali
CORTE COSTITUZIONALE - 9-23 maggio 2007, n. 171 >
dichiarata lillegittimit costituzionale dellarticolo 7, comma 1, lettera a),
del d.l. 80/2004, convertito dalla legge 140/2004, che escludeva dal novero
delle cause ostative alla candidatura l'ipotesi della condanna per peculato
duso (articolo 58, comma 1, lettera b), del d.lgs. 267/2000)
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 8 luglio 2009, n.
16052 >
la sospensione dalla carica di un consigliere comunale condannato con
sentenza non definitiva per uno dei delitti previsti dallarticolo 59, comma 1,
lettera a), del d.lgs. 267/2000 decorre dalla data della comunicazione del
provvedimento di sospensione emessa dal Prefetto e non gi dalla data della
pubblicazione della sentenza

639
CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA -
19 marzo 2010, n. 400 >
1) nelle elezioni provinciali la scheda recante il voto per un soggetto
incandidabile nulla e la nullit dellespressione della preferenza vizia anche
il voto di lista. 2) non applicabile al caso dellincandidabile listituto della
surroga, perch questa postula lutilizzabilit del voto di lista
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE - Campania - Napoli - II Sezione
- 22 marzo 2010, n. 1530 >
legittimo il provvedimento con il quale la sottocommissione elettorale
circondariale ha provveduto alla cancellazione da una lista elettorale dei
nominativi di alcuni candidati alla carica di consigliere comunale, in quanto
gli stessi hanno omesso di presentare, in sede di accettazione della
candidatura, lespressa dichiarazione di non trovarsi in alcuna delle
condizioni previste dallarticolo 58 del d.lgs. 267/2000
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE - Lazio - Roma - II Sezione - 8
ottobre 2013, n. 8696 >
ai sensi dellarticolo 10, comma 1, lettera e), del d.lgs. 235/2010
irrilevante la sopravvenuta estinzione del reato, se non intervenuta una
sentenza di riabilitazione ex articolo 178 e seguenti del c.p.. pertanto
legittima la mancata proclamazione di un consigliere comunale eletto che ha
riportato una condanna alla reclusione di due anni divenuta irrevocabile
per approfondire
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 8 novembre 1994, n.
9263 >
incandidabilit sentenza penale irrevocabile
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 5 dicembre 1995, n.
12511 >
omissione atti di ufficio reato che comporta decadenza
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 6 agosto 1998, n.
7697 >
giudice dichiara decadenza senza valutare nel merito la condanna
CORTE D'APPELLO - Napoli - I Sezione civile - 15 novembre 2001, n. 6 >
condanna e riabilitazione prima della presentazione candidature
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 2 febbraio 2002, n.
1362 >
riabilitazione prima della presentazione candidature
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 27 luglio 2002, n.
11140 >
concorso nel delitto che comporta incandidabilit
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 9 luglio 2003, n.
10776 >
notifica del ricorso per ottenere la decadenza di un amministratore. Non
necessita di notificazione al sindaco
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 21 aprile 2004, n.
7593 >
riabilitazione successiva all'elezione

640
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE - Puglia - Lecce - I Sezione - 31
maggio 2007, n. 2203 >
giurisdizione in tema di incandidabilit

2016 3 MARZO BOLOGNA SINDACO CRISCI FRANCESCO ASSESSORE


LAVORI PUUBBLICI SENTENZA N 15729 CORTE DI CASSAZIONE
CRISCI FRANCESCO ANTONINO LUCIDO MANNINO

2016 8 MARZO C.C. LENTINI DELIB 33 AUTORIZZA SINDACO


OPPOSIZIONE DECRETO D.D.S. 1905 2015 CANNOVA A.I.A.
PASTORINO S.R.L. DISCARICA CONTRADA ARMICCI NON VARIANTE PRG
NO DISCARICA SI TURISMO 18 LUGLIO 2014 OPERAZIONE TERRA MIA 10308
2011 7485 2011 CANNOVA ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE CANNOVA
ARCHITETTO GIANFRANCO 7485 11 10308 11 ORDINANZA CANNOVA PROTO
FRATELLI SODANO ASSESSORATO TERRITORIO AMBIENTE ANTONIOLI
GIUSEPPE OIKOS MAZZARRA S ANDREA DOMENICO PROTO SODANO NICOL
SODANO CALOGERO PADUANO VALERIA SOAMBIENTE MARIELLA LO BELLO
MARIO MOTTA SANTANASTASIA GULLO LUPO

2016 9 MARZO INTERCETTAZIONI TELEFOMNICHE BOLOGNA


CACCETTA PIZZO LOTTIZZAZIONE SEGESTA SENTENZA CORTE DI
CASSAZIONE PER CACCETTA
Penale Sent. Sez. 6 Num. 19125 Anno 2016
Presidente: PAOLONI GIACOMO
Relatore: BASSI ALESSANDRA
Data Udienza: 09/03/2016

SENTENZA
sul ricorso proposto da Caccetta Giuseppe, nato a Sant'angelo Di
Brolo il 11/07/1957 avverso la sentenza del 01/04/2015 della Corte
d'appello di Palermo visti gli atti, il provvedimento impugnato e il
ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Alessandra Bassi;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore


generale Paolo Canevelli, che ha concluso chiedendo che la
sentenza sia annullata con rinvio limitatamente alla confisca e che il
ricorso sia rigettato nel resto;

udito il difensore della parte civile avv. Stefano Pellegrino, che si


associato alle richieste del P.G.;

udito il difensore dell'imputato avv. Antonino Reina, che ha insistito


per l'accoglimento dei motivi.

641
RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 16 luglio 2012, il Tribunale di Trapani ha


condannato Giuseppe Caccetta per due episodi di concussione
(sub capi A) e B) della rubrica), unificati sotto il vincolo della
continuazione, commessi in concorso con Antonino Pizzo, per
avere - nelle qualit, rispettivamente, di dirigente tecnico del Genio
Civile Regionale di Palermo e di funzionario direttivo in servizio
presso il Genio Civile di Trapani - costretto il geologo Roberto Gallo
a consegnare loro le somme in contanti di 500 euro e di 1000 euro,
per il rilascio del parere previsto dall'art. 13 legge 2 febbraio 1974,
n. 64, in particolare, minacciando Gallo di assumere
sistematicamente un atteggiamento burocratico ed ostruzionistico
cos da ostacolare l'approvazione della pratica cui la persona offesa
era interessata nonch prospettando l'ostilit da parte dell'ufficio
che avrebbe impedito allo stesso di lavorare in futuro;

fatti commessi rispettivamente il 25 febbraio del marzo 2009.

2. Con il provvedimento che si impugna, in parziale riforma


dell'impugnata sentenza, la Corte d'appello di Palermo ha
qualificato i fatti ascritti a Caccetta ai sensi dell'art. 319-quater
cod. pen. ed ha, di conseguenza, ridotto la pena al medesimo
inflitta in anni quattro e mesi sei di reclusione; ha sostituito la pena
accessoria dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici con quella
temporanea ed ha confermato la decisione nel resto, con condanna
dell'appellante al pagamento delle spese sostenute dalla parte
civile.

2.1. La Corte ha preliminarmente rilevato come la vicenda


processuale abbia preso avvio dalla denuncia presentata in data 3
febbraio 2009 dall'Arch. Giuseppe Campagna e dall'Ing. Mario Lupo
presso la Squadra Mobile di Trapani, cui hanno fatto seguito la
convocazione in Questura, il 4 febbraio 2009, del geologo Roberto
Gallo e dunque l'attivazione, a partire dal 5 febbraio 2009, dei
servizi di intercettazione telefonica ed ambientale che consentivano
di monitorare in diretta gli episodi oggetto di contestazione del 25
febbraio e dell'Il marzo 2009.

642
La Corte ha evidenziato come il primo Giudice abbia affermato la
colpevolezza dell'appellante sulla scorta delle deposizioni dei testi
Campagna, Lupo e Gallo, lungamente escussi dinanzi al Tribunale di
Trapani, nonch dagli esiti delle intercettazioni telefoniche ed
ambientali, costituenti conferma delle dichiarazioni e, nel
contempo, elementi di prova autonomi a carico
dell'appellante.

Il Collegio ha dunque ripercorso la motivazione della sentenza del


Tribunale, riportando sinteticamente il contenuto delle deposizioni
rese da Campagna e Lupo (v. pagine 5 e seguenti della
motivazione), i quali riferivano:

di essere stati incaricati della redazione del piano di


lottizzazione in localit Fegotto-Calatafimi Segesta (oggetto
della contestazione sub capo B);

di avere, a tale fine, incontrato in data 28 gennaio 2009 - presso i


locali del Genio Civile di Trapani - gli imputati Antonino Pizzo e
Giuseppe Caccetta, il quale, nell'accomiatarsi, aveva chiesto loro
un nuovo incontro in camera caritatis nonch di acquisire in copia il
verbale della commissione edilizia che aveva espresso
parere favorevole all'approvazione del progetto;

nell'occasione, Caccetta pronunciava all'indirizzo del Gallo la frase


minacciosa "Con te facciamo i conti dopo, devi venire da me
in ginocchio";

- di avere appreso durante una conversazione telefonica di quella


stessa sera con Gallo, che Caccetta gli aveva chiesto di dare 1000
euro al Pizzo;

- di avere incontrato a Palermo, pochi giorni prima del rilascio del


parere, Caccetta, il quale aveva subordinato l'effettivo rilascio del
parere ad un previo contatto telefonico con un esponente
politico di Isola delle Femmine, all'epoca candidato alle
elezioni comunali; Caccetta non aveva invece avanzato nei loro
confronti nessuna richiesta di natura economica.

La Corte ha dunque ricordato - per sintesi - anche il contenuto delle


deposizioni di Roberto Gallo rese innanzi al Tribunale (v. pagina 7
della motivazione), il quale riferiva:

643
- con riguardo alla pratica relativa alla lottizzazione che interessava
la ditta Gancitano di Mazara del Vallo (oggetto della contestazione
di cui al capo A), che Pizzo si era offerto di aiutarlo e di sollecitare a
tale fine Caccetta, ed aveva poi manifestato la propria delusione
perch si aspettava che gli interessati lasciassero almeno "duecento
euro per il fastidio perch i ragazzi dovevano mettere dei bolli, dei
timbri";

- che aveva incontrato Pizzo e Caccetta presso il Genio Civile di


Trapani assieme ai due progettisti Lupo e Campagna, per discutere
del progetto oggetto del capo B); in tale occasione, Caccetta gli
aveva rinfacciato un favore fattogli in passato ed aveva rimarcato
che il suo destino professionale quale geologo dipendeva da lui;
quindi, Caccetta aveva chiesto delle integrazioni documentali e
proposto ai due progettisti di incontrarsi in camera caritatis a
Palermo;

- che, quando erano ormai rimasti da soli, Pizzo e Caccetta avevano


avanzato al medesimo Gallo una serie di richieste economiche,
facendo riferimento in modo espresso ad una tangente con la frase
"prendi una carta da 1000 e la dai a Pizzo", proposizione poi
ripetuta in diverse occasioni anche nel periodo in cui Gallo insisteva
per avere il parere relativo alla pratica di Mazzara del Vallo;

- che, da quel momento in poi, Caccetta aveva tirato fuori ogni


pretesto per ritardare la definizione della pratica;

- che, quando gli fu comunicato che il parere era pronto, Gallo


consegn 500 euro a Pizzo;

- che, dopo il pagamento della prima tangente, era continuato lo


"stillicidio dei rinvii" per la definizione dell'altra pratica (sub capo
B); in particolare, Caccetta aveva insistito nel suo atteggiamento
tracotante dicendo che Gallo "doveva fare tutto quello che
diceva lui" se voleva continuare a lavorare sicch quest'ultimo,
non sapendo come risolvere la questione, si era recato a Trapani
portando con s la somma di 1000 euro per ottenere l'agognato
parere; dopo una serie di contatti telefonici, aveva incontrato
Antonino Pizzo in strada davanti al Genio Civile ed aveva per
preteso che, alla consegna del denaro, assistesse anche Caccetta,
sicch Pizzo lo aveva accompagnato in un ristorante ove

644
quest'ultimo stava mangiando; qui, Gallo aveva consegnato 1000
euro al Pizzo e, dopo avere subito da Caccetta un rimprovero
imprevisto per aver esagerato nell'importo della tangente (essendo
a suo dire sufficienti 500 euro), Gallo si era allontanato prendendo
il parere che Caccetta aveva posato sul tavolo del ristorante.

La Corte ha poi dato conto dei riscontri valorizzati dal Tribunale a


conferma del narrato dei testimoni, costituiti:

a) dalle dichiarazioni rese dal coimputato Antonino Pizzo, esaminato


nel corso del dibattimento ai sensi dell'art. 210 codice di rito, il
quale ha confermato la narrazione del Gallo con riferimento ai
colloqui intercorsi prima che iniziasse l'attivit di intercettazione ed
ai toni con cui Caccetta si era rivolto al Gallo prospettandogli una
durata inusitata della pratica (v. pagine 11 e seguenti della
motivazione);

b) dal contenuto delle conversazioni telefoniche ed ambientali e


dalle riprese delle videocamere presso l'ufficio dei due funzionari,
ed in particolare dalle allusioni alle prassi di altri uffici, come quello
di Palermo, in merito al pagamento di somme;

dalle richieste di integrazione documentale;

dagli scambi di battute intercettate in ambientale il 25 febbraio


2009 tra gli imputati Caccetta e Pizzo, nelle quali si parla
dell'imminente arrivo del Gallo per ritirare la pratica e si fa
riferimento espresso alla dazione di denaro (Caccetta dice: "fammi
dire una cosa, o ci porta i soldi giusti o niente"); dalle riprese della
consegna della tangente da parte del Gallo lo stesso 25 febbraio (v.
pagine 12 e seguenti della motivazione);

dalle intercettazioni telefoniche ed ambientali relative all'episodio


dell'Il marzo 2009, concernenti le modalit dell'incontro con Pizzo
ed il fatto che quest'ultimo avesse detto a Gallo che non doveva
niente a Caccetta (il quale aveva ricevuto la promessa di un
incarico di consulenza professionale da parte del sindaco di
Isola delle Femmine) nonch del fatto che Gallo avesse preteso
di consegnare il denaro in presenza di Caccetta e della successiva
consegna dei soldi e ritiro del parere nel ristorante (v. pagine 17 e
seguenti della motivazione);

645
c) dagli esiti dei servizi di polizia giudiziaria in merito agli
spostamenti del Gallo in data 11 marzo 2009 (v. pagina 21).

2.2. Nel passare alla disamina dei motivi di appello, il Giudice di


secondo grado ha, in primo luogo, evidenziato come l'eccezione in
rito di inutilizzabilit delle intercettazioni, oltre a non essere mai
stata dedotta n nel giudizio di impugnazione cautelare n in primo
grado, risulta infondata, in quanto, dalla documentazione acquisita
agli atti, si evince che le operazioni di registrazione sono state
compiute presso i locali della Procura della Repubblica di Trapani,
mentre presso i locali della Squadra Mobile avvenuto il semplice
riascolto, mediante la procedura di instradamento, pacificamente
ammessa dalla giurisprudenza di legittimit (v. pagine 30 e 31 della
motivazione).

2.3. Nel merito, il Collegio ha ritenuto condivisibili le


argomentazioni svolte dal primo Giudice salvo il punto della
qualificazione giuridica dei fatti - ed, in particolare, ha ripercorso le
dichiarazioni a carico rese dai testi Lupo e Campagna e dalla
persona offesa Gallo; ha rilevato come la prospettata estraneit del
Caccetta ai fatti risulti confutata dal contenuto di diverse
intercettazioni, telefoniche ed ambientali, e dalle registrazioni del
sistema di video ripresa; ha rimarcato come sia destituita di
fondamento l'ipotesi difensiva secondo la quale Gallo avrebbe agito
al solo scopo di incastrare gli imputati Caccetta, concordando le
proprie mosse con gli inquirenti, ipotesi smentita non solo dai diretti
interessati e dai verbalizzanti, ma anche dal tenore delle
conversazioni captate.

2.4. In punto di qualificazione giuridica dei fatti, dopo avere dato


atto degli approdi giurisprudenziali in materia di tratti distintivi tra i
delitti di cui agli artt. 317 e 319-quater cod. pen., la Corte ha posto
in evidenza come le condotte dilatorie poste in essere dall'imputato
mediante la prospettazione di possibili ed ingiustificati ritardi tecnici
nella trattazione degli affari che interessavano Gallo e, quindi, l'uso
strumentale dei propri poteri, dolosamente preordinato a creare
una condizione di soggezione del soggetto privato, configurino
l'abuso di potere, elemento che non pu essere posto in dubbio per
il solo fatto che non fosse interamente trascorso il termine perch si
formasse in via definitiva il silenzio rifiuto sulla richiesta di parere

646
ex art. 13 legge 2 febbraio 1974, n. 64, di competenza del Genio
Civile e si realizzasse un concreto pregiudizio per le ragioni
dei privati interessati alla definizione del progetto. Il Giudice
d'appello ha, d'altra parte, evidenziato come, nel comportamento
tenuto dagli imputati Pizzo e Caccetta, non sia ravvisabile una
costrizione propriamente intesa quale prospettazione, in forma
esplicita od implicita, di un male ingiusto alla vittima -, bens,
piuttosto, una coazione psicologica derivante dal timore di un
ritardo nel rilascio del parere, inquadrabile nella fattispecie
incriminatrice della induzione indebita.

2.5. Il Collegio di merito ha escluso l'applicabilit a Caccetta delle


circostanze attenuanti generiche ed ha proceduto all'applicazione
del trattamento sanzionatorio previsto per la fattispecie di cui
all'art. 319-quater cod. pen. Il Giudice d'appello ha altres
confermato la disposta confisca ai sensi dell'art. 12-sexies d.l. 8
giugno 1992, n. 306, rilevata la sproporzione delle risorse
economiche dell'imputato rispetto ai redditi illecitamente percepiti,
come comprovato dalle conclusioni della perizia contabile disposta
nel corso del giudizio di primo grado, ritenuta la consulenza di parte
- di cui si chiesta l'acquisizione - non assolutamente necessaria ai
fini del decidere.

3. Avverso la sentenza ha presentato ricorso l'Avv. Antonino Reina,


difensore di fiducia di Giuseppe Caccetta, e ne ha chiesto
l'annullamento per i seguenti motivi.

3.1. Violazione di legge processuale in relazione agli artt. 271 e


268, comma 3, cod. proc. pen., per avere la Corte d'appello
ritenuto utilizzabili le intercettazioni telefoniche ed ambientali
eseguite in esecuzione del decreto emesso ex art. 267, comma 2,
cod. proc. pen., dalla Procura di Trapani in data 5 febbraio 2009,
onvalidato con decreto del giudice delle indagini preliminari del 6
febbraio 2009.

Evidenzia il ricorrente come la Corte abbia disatteso l'eccezione gi


dedotta con l'atto d'appello sebbene sia carente in atti la prova in
merito al luogo ove veniva compiuta la registrazione delle
conversazioni intercettate. Espunti i risultati delle intercettazioni dal
compendio probatorio, l'impianto d'accusa non reggerebbe alla
c.d. prova di resistenza.

647
3.2. Violazione ed erronea applicazione di legge penale e
processuale e vizio di motivazione in relazione agli artt. 192 cod.
proc. pen. e 318 e 319-quater cod. pen. nonch travisamento della
prova per omessa valorizzazione del contenuto del sms del 18
febbraio delle ore 11:15 e delle intercettazioni dell'Il marzo 2009 n.
2231 e n. 153. Con riguardo alla prima imputazione, il ricorrente ha
evidenziato che il Giudice di merito ha errato nel ritenere integrato
il reato di cui all'art. 319-quater cod. pen. in quanto mancano:

a) sia l'abuso di potere del pubblico ufficiale e la sua concreta


esteriorizzazione attraverso un atteggiamento idoneo ad intimidire
la vittima, dovendosi ravvisare nell'accordo tra Gallo (privato) ed
Pizzo (pubblico agente) finalizzato alla velocizzazione dell'iter
amministrativo una situazione di par condicio contractualis,
integrante il diverso reato di corruzione;

b) sia una deviazione della procedura dai canoni legali, l dove il


parere in oggetto veniva rilasciato nei termini di legge; c) sia
l'induzione alla dazione di somme di denaro, avendo la persona
offesa agito al solo scopo di cogliere in flagranza di reato il pubblico
ufficiale, emergendo dalle intercettazioni l'estraneit ai fatti del
Caccetta, il quale esplicitava in modo aperto la propria
disapprovazione rispetto all'iniziativa corruttiva del Gallo,
invitandolo a desistere. Quanto al secondo episodio delittuoso, il
ricorrente ha rilevato come la Corte distrettuale non abbia
individuato il concreto elemento processuale (testimoniale o
emergente dalle intercettazioni) avente capacit di dimostrare
ontologicamente l'abuso di potere consumato dal Caccetta,
valorizzando la "drammatizzazione della richiesta" e dunque
spostando il baricentro della prova dal realistico logico
apprezzamento della realt processuale ai meccanismi psicologici
del foro interno della persona offesa; la linearit della condotta del
pubblico agente , del resto, comprovata dal fatto che il parere ex
art. 13 legge 2 febbraio 1974, n. 64, veniva rilasciato dopo soli due
giorni dalla emissione del parere favorevole della commissione
edilizia. In ogni caso, la condotta andrebbe inquadrata sotto la
meno grave fattispecie di cui all'art. 318 cod. pen. Sotto diverso
aspetto, il ricorrente pone in luce come Gallo si sia rivolto agli
inquirenti gi il 3 febbraio 2009, sicch egli si determinava alla

648
dazione solo simulatamente e allo scopo di consentire l'arresto in
flagranza di Pizzo e Caccetta

3.3. Erronea applicazione di legge penale e vizio di motivazione in


relazione all'art. 62-bis cod. pen., per avere la Corte denegato il
riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche con una
motivazione meramente apparente, in quanto connotata da
asserzioni apodittiche e da formule di stile, trascurando la
condizione di incensuratezza del ricorrente e la condotta di
incidenza marginale nell'economia del reato dal medesimo tenuta.

3.4. Erronea applicazione di legge penale e vizio di motivazione in


relazione all'art. 323-bis cod. pen., per avere la Corte omesso di
rispondere in merito alla sollecitata applicazione della circostanza in
parola sebbene l'integrazione dell'attenuante sia dimostrata dallo
stesso passaggio della sentenza nel quale si riconosciuto come il
ricorrente abbia agito "al solo fine di favorire il coimputato, effettivo
percettore delle somme indebite in contestazione".

3.5. Erronea applicazione di legge penale e vizio di motivazione in


relazione all'art. 12-sexies d.l. 8 giugno 1992, n. 306, per avere la
Corte rigettato la richiesta di revoca della confisca parziale disposta
dal giudice di primo grado. Sotto un primo aspetto, il ricorrente
denuncia che l'estensione della confisca al reato di cui all'art. 319-
quater cod. pen. successiva alla consumazione dei reati per i quali
pronunciata sentenza e non , pertanto, applicabile, stante il
principio di irretroattivit della sanzione penale. Sotto diverso
aspetto, il ricorrente lamenta l'omessa acquisizione, in sede di
rinnovazione parziale del dibattimento, della consulenza di parte,
rigettata con motivazione assertiva circa l'insussistenza dei
presupposti di assoluta necessit ai fini del decidere. La Corte
avrebbe inoltre errato nel ritenere non utilizzabili ai fini della
determinazione dei redditi leciti percepiti dal condannato dei
coefficienti presuntivi di reddito desunti dalle fatture emesse nel
periodo di tempo dal 1981 al 1987, sul presupposto che non stato
dimostrato l'incasso dei corrispettivi fatturati. In ogni caso, la
presunzione di illegittima acquisizione dei beni deve essere
circoscritta entro un ambito temporale ragionevole con la
conseguenza che non si sarebbe potuto tenere conto dei beni
acquisiti in epoca di gran lunga antecedente alla commissione dei
fatti ed alla assunzione dell'imputato presso la Regione Sicilia
avvenuta il 21 settembre 1993 -, dunque operata in violazione del

649
principio della c.d. "perimetrazione cronologica" sancito dalla
Cassazione a Sezioni Unite, seppure in materia di misure di
prevenzione patrimoniali.

CONSIDERATO IN DIRITTO

1. Il ricorso fondato con limitato riguardo alla statuizione


concernente la disposta confisca e va invece rigettato nel resto.

2. E' infondato il primo motivo col quale il ricorrente si duole della


ritenuta utilizzabilit delle intercettazioni telefoniche ed ambientali.

2.1. La deduzione si appalesa generica, l dove - a prescindere


dalla fondatezza della censura - la difesa non ha indicato le
specifiche acquisizioni probatorie che sarebbero minate da
inutilizzabilit e, dunque, i riverberi ai fini del giudizio di
colpevolezza, che si fonda su una pluralit di dati conoscitivi, di
natura orale e documentale, nonch sulle risultanze dei servizi di
osservazione e controllo, oltre che sulle emergenze delle operazioni
intercettive.

2.2. Ad ogni buon conto, la Corte territoriale ha correttamente


argomentato l'infondatezza dell'eccezione, dando conto dei
presupposti processuali (registrazione delle conversazioni presso la
Procura e riascolto presso gli uffici della Polizia giudiziaria) e,
dunque, dei principi di diritto applicati per affermare la validit del
procedimento di formazione della prova.

Costituisce invero principio di diritto ormai acquisito quello secondo


il quale, in tema di captazione di flussi comunicativi, condizione
necessaria per l'utilizzabilit delle intercettazioni che l'attivit di
registrazione - che, sulla base delle tecnologie attualmente in uso,
consiste nella immissione dei dati captati in una memoria
informatica centralizzata - avvenga nei locali della Procura della
Repubblica mediante l'utilizzo di impianti ivi esistenti, mentre non
rileva che negli stessi locali vengano successivamente svolte anche
le ulteriori attivit di ascolto, verbalizzazione ed eventuale
riproduzione dei dati cos registrati, che possono dunque essere
eseguite "in remoto" presso gli uffici della polizia giudiziaria (Sez.
U, n. 36359 del 26/06/2008 - dep. 23/09/2008, Carli, Rv. 240395).
Di recente, si ribadito che la condizione necessaria per

650
l'utilizzabilit delle intercettazioni che l'attivit di registrazione sia
avvenuta nei locali della Procura della Repubblica mediante l'utilizzo
di impianti ivi esistenti, mentre l'ascolto pu avvenire "in remoto"
presso gli uffici della polizia giudiziaria, senza che, in questo caso,
sia necessaria l'autorizzazione prevista dall'art. 268, comma 3, cod.
proc. pen., in quanto le intercettazioni non possono essere
considerate come eseguite per mezzo di impianti esterni all'ufficio
requirente (Sez. 2, n. 6846 del 21/01/2015 - dep. 17/02/2015,
Biondo, Rv. 263430).

3. Non coglie nel segno neanche il terzo motivo di ricorso, con il


quale il ricorrente contesta la conferma del giudizio di penale
responsabilit, sia sotto il profilo probatorio, sia sotto l'aspetto della
qualificazione giuridica dei fatti.

3.1. Le considerazioni poste a base del motivo si sviluppano tutte


sul piano del merito ed, anzich denunciare taluno dei vizi rientranti
nell'alveo di cui all'art. 606 cod. proc. pen., sono volte a sollecitare
una rilettura delle emergenze processuali e, soprattutto, la
rivalutazione delle dichiarazioni rese dalla persona offesa,
promuovendo dunque un sindacato non praticabile nella sede di
legittimit. 3.2. D'altronde, il compendio motivazionale del
provvedimento impugnato si appalesa inappuntabile, l dove
preciso nel descrivere le fonti di prova poste a base del
ragionamento dei giudicanti nonch puntuale e circostanziato
nell'indicare i motivi sulla scorta dei quali, poste certe premesse in
fatto, sia stato possibile pervenire ad una determinata ricostruzione
storico fattuale e, di conseguenza, a confermare il giudizio di penale
responsabilit a carico dell'appellante.

3.3. Come bene evidenziato dai Giudici della cognizione di primo e


di secondo grado - valutata unitariamente la trama argomentativa
intessuta nelle relative pronunce (in linea con i principi tracciati da
questa Corte, v. da ultimo, Sez. 3, n. 44418 del 16/07/2013,
Argentieri, Rv. 257595; Sez. 3, n. 13926 del 01/12/2011, dep.
12/04/2012, Rv. 252615) -, il procedimento ha preso avvio, non
dalla denuncia della persona offesa Roberto Gallo, bens dalle
dichiarazioni dei due professionisti Giuseppe Campagna e Mario
Lupo, i quali si rivolgevano agli inquirenti per denunciare le richieste
di denaro avanzate dai due funzionari ubblici Caccetta e Pizzo (v.
denuncia da loro presentata il 3 febbraio 2009), mentre Gallo

651
veniva sentito successivamente, su iniziativa della Polizia
giudiziaria, scaturigine delle dichiarazioni che - secondo una
condivisile massima d'esperienza - i Giudici del merito hanno
ritenuto indicativa dell'assenza di un intento calunniatorio. Alle fonti
orali si sono poi aggiunti gli esiti delle intercettazioni telefoniche ed
ambientali e delle video riprese nonch le risultanze dei servizi di
osservazione e controllo compiuti dalla Polizia giudiziaria.

Il materiale probatorio - che a ragione il Tribunale ha definito


"imponente"- si connota per una non comune convergenza ed
univocit di lettura, l dove i concordi contributi dichiarativi si
incrociano perfettamente con le evidenze obbiettive dei servizi
captativi audio e video - connotate da passaggi di valenza
confessoria - e con le condotte dei personaggi coinvolti nella
vicende, monitorate in diretta dagli inquirenti (v. pagine 2 e
seguenti della sentenza di primo grado e pagine 37 e seguenti della
sentenza impugnata).

3.4. La valutazione delle dichiarazioni del Gallo compiuta dai


decidenti di merito risulta del resto esatta, l dove la persona offesa
deve essere riguardata quale un testimone, di tal che le
dichiarazioni da essa rese non sono assoggettate alla regola dettata
dall'art. 192, comma 3, cod. proc. pen. Ne discende che le
propalazioni della persona offesa possono essere legittimamente
poste da sole a fondamento dell'affermazione di penale
responsabilit dell'imputato, previa verifica, corredata da idonea
motivazione, della credibilit soggettiva del dichiarante e
dell'attendibilit intrinseca del suo racconto, che peraltro deve in tal
caso essere pi penetrante e rigoroso rispetto a quello cui vengono
sottoposte le dichiarazioni di qualsiasi testimone (Sez. U, n. 41461
del 19/07/2012, Bell'Arte ed altri, Rv. 253214).

Ad ogni modo, le dichiarazioni della persona offesa Gallo, sebbene


utilizzabili a prescindere da elementi di riscontro, risultano
corroborate da plurimi e convergenti elementi, essi stessi muniti di
una valenza probatoria autoportante: le dichiarazioni dei testi
Lupo e Campagna, le intercettazioni - costituenti fonte di prova
diretta in quanto connotate da contenuti univoci (v. da ultimo, Sez.
1, n. 37588 del 18/06/2014, Amaniera ed altri Rv. 260842) -, le
sequenze filmate all'atto della prima dazione nonch i movimenti di

652
Gallo, Pizzo e Caccetta osservati dagli operanti in occasione della
seconda dazione.

3.5. Con motivazione puntuale, aderente alle emergenze delle


intercettazioni e conforme a logica, il Giudice d'appello ha rilevato
come la prospettata estraneit del Caccetta ai fatti risulti smentita
per tabulas dal contenuto di diverse intercettazioni, segnatamente:
dalla conversazione registrata in ambientale il 25 febbraio 2009
presso gli uffici del Genio Civile di Trapani nell'imminenza dell'arrivo
di Gallo (nella quale Caccetta diceva: "fammi dire una cosa, o ti
porta i soldi giusti
o niente"); dalla conversazione che seguiva con lo stesso Gallo e
dalle registrazioni del sistema di video ripresa, l dove la
"contrariet" del ricorrente che emerge dal filmato concerne, non
l'atto della dazione in s, ma soltanto le modalit di consegna (nella
conversazione Caccetta dice: "no, qua queste cose non le devi stare
in ufficio Roberto, quelle cose che le riprendere te le metti in tasca,
poi, fuori l'ufficio"); dalla conversazione n. 746 di valenza
sostanzialmente confessoria (nella quale Caccetta dice: "io, questi
soldi, lui li ha dovuti dare perch gli ho fatto tutto questo
bordello, perch non gli avrebbe usciti 500 euro, come vedi,
se li fatti dare, venuto, li ha portati, e ricordati che io sono
un grande amico") (v. pagine da 39 a 42 della sentenza in
rassegna).

Altrettanto incensurabile in questa Sede il corredo argomentativo


posto a fondamento della conferma della condanna per il reato di
cui al capo B).

Correttamente i Giudici della cognizione hanno valorizzato la


perfetta simmetria fra le dichiarazioni rese dai testi Campagna e
Lupo e quelle rese dal Gallo nonch il tenore delle conversazioni, in
particolare della ambientale n. 132 dell'Il febbraio 2009, che rende
palese il sottile "gioco di squadra" messo in atto dagli imputati
Caccetta e Pizzo nell'alternare rinvii manifestamente ingiustificati e
successive rassicurazioni, volto ad indurre il geologo Gallo alla
dazione di una somma di denaro certamente indebita, come
confermato dalle intercettazioni dello stesso giorno del misfatto (in
particolare, dalla n. 2288), sia dallo scambio di battute intercettate
fra lo stesso Caccetta e Pizzo (v. pagine da 42 a 52 della sentenza

653
impugnata; v. pagine 269 e seguenti della sentenza di primo
grado).

I Giudici di merito hanno inoltre ben evidenziato gli elementi sulla


scorta dei quali abbiano ritenuto provati gli elementi sostanzianti la
materialit dei fatti: tanto l'abuso di potere del pubblico ufficiale e
la sua concreta esteriorizzazione attraverso un atteggiamento
idoneo ad intimidire la vittima e ad indurla alla dazione -
segnatamente nello stillicidio dei rinvii, negli improvvisi
irrigidimenti e nella drammatizzazione di presunte
irregolarit formali, nonch nelle minacce esplicite di attuare
sistematicamente una condotta dilatoria nel rilascio del
parere ex art. 13 legge 2 febbraio 1974, n. 64, nonch di
"stroncare la carriera" futura del Gallo quale geologo,
circostanze che esattamente i decidenti di merito hanno
stimato suscettibili di escludere l'esistenza di un rapporto di
parit fra le parti integrante la meno grave fattispecie della
corruzione -; quanto le avvenute dazioni di somme di
denaro da parte della vittima ai pubblici ufficiali,
correttamente osservando come a nulla rilevi la circostanza
che il beneficiario delle somme fosse - almeno in prima
battuta - soltanto Pizzo, avendo il ricorrente pacificamente
contribuito al conseguimento dell'ingiusto profitto e
concorso nella mercificazione della funzione pubblica
ricoperta.

3.6. Con considerazioni pertinenti ed immuni da vizi logico


giuridici, il Collegio ha ritenuto destituita di fondamento
l'ipotesi difensiva secondo la quale Gallo avrebbe agito al
solo scopo di "incastrare" gli imputati Caccetta e Pizzo,
concordando le proprie mosse con gli inquirenti, l dove ha
posto in luce come tale ipotesi sia smentita non solo dai
diretti interessati e dai verbalizzanti, ma anche dal tenore
delle conversazioni captate (v. pagine 55 e 56 della sentenza
impugnata).

4. La decisione in verifica deve essere nondimeno emendata


con riguardo all'inquadramento giuridico della fattispecie,
contestata dal pubblico ministero quale concussione,
qualificata in detti termini dal primo giudice e sussunta nella
previsione di induzione indebita dal Giudice d'appello.

654
4.1. A Giuseppe Caccetta contestato di avere, abusando dei
propri pubblici poteri, costretto Roberto Gallo a consegnare somme
di denaro dietro le minacce meglio delineate nei capi d'imputazione
sub A) e B).
Mette conto rammentare come, secondo l'insegnamento
ormai consolidato di questo Supremo Collegio, il delitto di
concussione, di cui all'art. 317 cod. pen., nel testo
modificato dalla legge 6 novembre 2012, n. 190, sia
caratterizzato, dal punto di vista oggettivo, da un abuso
costrittivo del pubblico agente che si attua mediante
violenza o minaccia, esplicita o implicita, di un danno contra
ius da cui deriva una grave limitazione della libert di
determinazione del destinatario che, senza alcun vantaggio
indebito per s, viene posto di fronte all'alternativa di subire
un danno o di evitarlo con la dazione o la promessa di una
utilit indebita e si distingue dal delitto di induzione
indebita, previsto dall'art. 319-quater cod. pen. introdotto
dalla medesima legge n. 190, la cui condotta si configura
come persuasione, suggestione, inganno, pressione morale
con pi tenue valore condizionante della libert di
autodeterminazione del destinatario il quale, disponendo di
pi ampi margini decisionali, finisce col prestare acquiescenza alla
richiesta della prestazione non dovuta, perch motivato dalla
prospettiva di conseguire un tornaconto personale, che giustifica la
previsione di una sanzione a suo carico (Sez. U, n. 12228 del
24/10/2013 - dep. 14/03/2014, Maldera, Rv. 258470; Sez. 6, n.
8963 del 12/02/2015 - dep. 27/02/2015, Maiorana, Rv. 262503).

Si ancora affermato che la minaccia di un danno ingiusto del


pubblico ufficiale finalizzata a farsi dare o promettere denaro o altra
utilit, posta in essere
con abuso della qualit o dei poteri, integra il delitto di concussione
e non quello di induzione indebita pur quando la persona offesa,
cedendo alle pretese dell'agente, consegue anche un vantaggio
indebito, sempre che quest'ultimo resti marginale rispetto al danno
ingiusto minacciato (Sez. 6, n. 6056 del 23/09/2014 - dep.
10/02/2015, Staffieri, Rv. 262332).

4.2. I tratti distintivi fra le due fattispecie incriminatrici poggiano


dunque su due aspetti: sulla diversa intensit della pressione

655
condizionante dispiegata dall'agente e sull'esistenza o meno di un
vantaggio illegittimo della vittima.

Mutuando il principio gi in precedenza sancito da questo Giudice di


legittimit, si deve pertanto ritenere che la minaccia di un danno
ingiusto del pubblico ufficiale finalizzata a farsi dare o promettere
denaro o altra utilit, posta in essere con abuso della qualit o dei
poteri, integri il delitto di concussione e non quello di induzione
indebita allorquando, per un verso, l'attivit induttiva sia connotata
da una particolare intensit; per altro verso, non sia ravvisabile un
vantaggio indebito in capo alla persona offesa o comunque esso
resti marginale rispetto al danno ingiusto minacciato.

4.3. Di tali coordinate non ha fatto buon governo la Corte siciliana


allorch, nel riqualificare il fatto da concussione a induzione
indebita, ha concentrato la propria attenzione soltanto sul primo dei
presupposti della fattispecie, in particolare, valorizzando la non
particolare intensit della coazione, in quanto sostanziatasi, non
nella prospettazione, in forma esplicita od implicita, di un male
ingiusto alla vittima, bens nella minaccia di un ritardo nel rilascio
del parere ex art. 13 legge 2 febbraio 1974, n. 64. Il Collegio di
merito ha invero trascurato di considerare un fondamentale
elemento di fatto - oggetto di contestazione e, d'altronde, stimato
dalla stessa Corte provato alla luce delle risultanze dell'istruttoria
dibattimentale -, e cio che le intimidazioni rivolte al Gallo dai due
pubblici ufficiali, in termini espliciti ed impliciti, non concernevano
soltanto il parere funzionale ad ottenere le autorizzazioni edilizie,
ma anche il sistematico ostacolo allo svolgimento dell'attivit
professionale ed alla futura carriera del geologo. Il che, per un
tecnico che svolga la propria attivit professionale nell'ambito di
progetti edilizi soggetti ad autorizzazione da parte degli enti
pubblici, non pu che tradursi in una minaccia di conseguenze
gravemente pregiudizievoli, suscettibili di incidere sensibilmente
sulla libert di determinazione della vittima e di tradursi pertanto in
una vera e propria costrizione.

Sotto diverso aspetto, va notato come, nella specie, nella


ricostruzione in fatto compiuta dai Giudici della cognizione, non sia
ravvisabile nessun illegittimo interesse della persona offesa, non
potendo questo ravvisarsi nella conclusione nei termini di legge
della procedura di rilascio del parere ai sensi dell'art. 13 della

656
citata. La fattispecie della induzione indebita risulta pertanto
erroneamente ravvisata anche in relazione a tale aspetto.

4.4. N potrebbe escludersi la sussistenza di un'intimidazione di


particolare intensit per il fatto che, almeno un segmento della
condotta illecita, si svolgesse allorch Gallo era gi stato sentito
dagli inquirenti ed aveva denunciato i fatti.
Come questa Corte ha avuto modo di affermare, in tema di
concussione, non sufficiente ad escludere il metus publicae
potestatis la sola circostanza che la parte lesa si sia rivolta alla
forze di polizia, per sottrarsi alle pretese dell'autore del reato,
perch, nulla disponendo la norma sull'intensit del metus, non
possibile considerare tale solo quello estremo, cui il soggetto
passivo finisca comunque per soccombere, senza neppure avere
l'animo di chiedere soccorso agli organi dello Stato. Nel caso in cui
la promessa fatta dal privato al pubblico ufficiale sia reale - anche
se sorretta dalla speranza che un efficace intervento delle forze
dell'ordine valga a costituire fatto impeditivo dell'adempimento -
l'originaria promessa (anche se legata ad una spes contraria) ha
consentito il perfezionamento del reato (Sez. 6, n. 15742 del
20/01/2003 - dep. 03/04/2003, De Angelis ed altro, Rv. 225427).

I fatti oggetto delle contestazioni di cui ai capi A) e B) devono


pertanto essere riqualificati ai sensi dell'art. 317 cod. pen., fermo
restando il trattamento sanzionatorio gi irrogato dal Giudice
d'appello.
4.5. Va rilevato come la facolt di dare al fatto una diversa
qualificazione giuridica, codificata nel nostro ordinamento giuridico
nell'art. 521, comma 1, cod. proc. pen., abbia una portata generale
quale derivazione del principio di legalit ed indefettibile corollario
dello ius dicere. In ossequio al principio generale del iura
novit curia, il giudice dunque tenuto a verificare che il fatto come
contestato dal pubblico ministero - dominus esclusivo dell'azione
penale - sia stato sussunto sotto la corretta fattispecie
incriminatrice e, dunque, ad assicurare che fatto e schema legale
coincidano.

Tale regola non pu non valere nel giudizio di cassazione, nel quale
la Corte, nell'ambito dei propri poteri di cognizione officiosa
costituenti diretta emanazione del principio di legalit, legittimata
a dare al fatto la corretta qualificazione giuridica anche nel caso di

657
ricorso proposto dal solo imputato, senza che possa ritenersi violato
il principio del divieto di reformatio in peius. Ci a condizione che la
riqualificazione non avvenga a sorpresa e con pregiudizio del diritto
di difesa (v. da ultimo, Sez. 2, n. 3211 del 20/12/2013, Racic Rv.
258538, fattispecie nella quale la S.C., nel riqualificare il fatto in
estorsione, riteneva essere stato garantito il contraddittorio in
quanto il fatto medesimo, gi qualificato come estorsione in
primo grado, era stato derubricato in truffa dai giudici
dell'appello in adesione ad una tesi difensiva).

Pregiudizio dei diritti di difesa che, nella specie, non ha ragione di


essere prospettato, l dove i fatti sub capi A) e B) sono stati in
origine contestati quale concussione e qualificati in detti termini
anche dal primo Giudice.

5. E' inammissibile il terzo motivo con il quale il ricorrente si duole


della mancata applicazione delle circostanze attenuanti generiche.
Con considerazioni puntuali e conformi a condivisibili massime
d'esperienza ed a diritto, la Corte territoriale ha rilevato l'assenza di
un qualsivoglia elemento positivo utilmente valutabile in suo favore
diverso dalla mera incensuratezza, ponendo - d'altra parte - in luce
la gravit della condotta ed il ruolo fondamentale ricoperto da
Caccetta nella vicenda (v. pagine 58 e 59).
Giova rammentare come le circostanze ex art. 62-bis cod. pen.
siano volte ad estendere le possibilit di adeguamento della pena in
senso favorevole all'imputato in considerazione di situazioni e
circostanze che effettivamente incidano sull'apprezzamento
dell'entit del reato e della capacit a delinquere dello stesso,
sicch il riconoscimento di esse richiede la dimostrazione di
elementi di segno positivo (Cass. Sez. 3, n. 19639 del 27/01/2012,
Gallo e altri, Rv. 252900).
Elementi di segno positivo che, nella specie, i giudici di merito
hanno correttamente ritenuto insussistenti, con argomentazioni
adeguate e prive di vizi logici e, dunque, insindacabili in questa
Sede.

6. Al pari inammissibile la doglianza concernente la denegata


applicazione della circostanza attenuante di cui all'art. 323-bis cod.
pen. Secondo l'esegesi delineata da questa Corte regolatrice in
tema di delitti contro la P.A., la circostanza attenuante speciale
prevista per i fatti di particolare tenuit ricorre quando il reato,

658
valutato nella sua globalit, presenti una gravit contenuta,
dovendosi a tal fine considerare ogni caratteristica della condotta,
dell'atteggiamento soggettivo dell'agente e dell'evento da questi
determinato (Sez. 6, n. 199 del 19/12/2011 - dep. 10/01/2012,
Lia, Rv. 251567).

A tali principi si allinea la negatoria della circostanza in parola, l


dove i decidenti di merito hanno evidenziato, con motivazione
congrua, come la condotta ascritta al Caccetta presenti
connotazioni di estrema gravit, anche a prescindere dal fatto
che il ricorrente agisse al solo fine di favorire il coimputato, effettivo
percettore delle somme indebite in contestazione (v. pagina 58).
Nel ricostruire i fatti i Giudici del merito hanno invero posto in luce
come Caccetta esprimesse a chiare lettere nelle intercettazioni la
volont di attuare una tattica dilatoria per tenere sulla corda il
Gallo ed indurlo a pagare la tangente; come fosse proprio
l'imputato a convocare in camera caritatis i professionisti Lupo e
Campagna per indurli a versare le somme nonch, per quanto pi
rileva, a minacciare Gallo a fare
il suo "dovere", atteso che altrimenti gli avrebbe "impedito di
lavorare", condotta che condivisibilmente stata ritenuta tale da
non potersi qualificare come di modesto disvalore.

7. Come si anticipato, colgono invece nel segno le censure che


attengono alla disposta confisca ex art. 12-sexies d.l. 8 giugno
1992, n. 306, c.d. allargata.

7.1. E' incensurabile in questa sede il rigetto della richiesta di


acquisizione della consulenza tecnica di parte.

Alla stregua del chiaro disposto dell'art. 603, commi 1 e 2, cod.


proc. pen., l'assunzione di nuove prove in appello subordinata alla
valutazione del giudicante di non essere in grado di decidere allo
stato degli atti, salvo che non si tratti di prove sopravvenute o
scoperte dopo il giudizio di primo grado, nel qual caso il Giudice
dispone la rinnovazione dell'istruzione dibattimentale nei limiti
previsti dall'art. 495, comma 1, cod. proc. pen. Detto accertamento
rimesso alla valutazione del giudice di merito ed incensurabile in
sede di legittimit se come appunto nel caso in oggetto - sia
correttamente motivato.

659
7.2. E' infondato anche il secondo profilo di doglianza, con il quale il
ricorrente denuncia l'illegittimit della confisca ex art. 12-sexies di.
8 giugno 1992, n. 306 (conv. con I. 7 agosto 1992, n. 356) in
quanto disposta in relazione ad un reato - quello di cui all'art. 319-
quater cod. pen. - per il quale essa non era prevista all'atto
della commissione del fatto.

Trattasi invero di profilo assorbito dalla sopra disposta


riqualificazione della fattispecie ai sensi dell'art. 317 cod. pen.

Ad ogni modo, non vi sarebbe ragione per discostarsi


dall'insegnamento di questa Corte, secondo il quale la confisca
prevista dal citato art. 12-sexies ha natura di misura di sicurezza
patrimoniale, ed pertanto applicabile anche ai reati contro la P.A.
commessi nel tempo in cui tale ipotesi di confisca non era prevista
dalla legge, non operando il principio di irretroattivit della legge
penale, ma quello dell'applicazione della legge vigente al momento
della decisione fissato dall'art. 200 cod. pen. (Sez. 6, n. 25096 del
06/03/2009 - dep. 16/06/2009, Nobis e altro, Rv. 244355; Sez. 1,
n. 44534 del 24/10/2012 - dep. 15/11/2012, Ascone, Rv. 254698).

In tema di confisca ai sensi dell'art. 12-sexies d.l. 8 giugno 1992, n.


306, non trova pertanto applicazione l'invocato principio di
irretroattivit della sanzione penale.

7.3. Sono invece fondate le ulteriori deduzioni che attengono non


all'an, ma al quantum della ablazione.
Va preliminarmente rilevato che l'art. 12-sexies, commi 1 e 2, d.l. 8
giugno 1992, n. 306, nell'attuale formulazione all'esito delle novelle
stratificatesi nel tempo, prevede che, in caso di condanna o di
applicazione della pena per taluno dei delitti previsti dalla stessa
disposizione - fra cui contemplato quello di cui all'art. 317 cod.
pen. -, sia sempre disposta la confisca del denaro, dei beni o delle
altre utilit di cui il condannato non possa giustificare la
provenienza e di cui, anche per interposta persona fisica o giuridica,
risulti essere titolare o avere la disponibilit a qualsiasi titolo in
valore sproporzionato al proprio reddito, dichiarato ai fini delle
imposte sul reddito, o alla propria attivit economica.

La confisca ex art. 12-sexies ha, per definizione, ad oggetto beni


che non sono legati da una correlazione diretta e provata con un

660
determinato delitto, come invece accade nel caso dei beni
strumentali o costituenti provento, prezzo o profitto del reato
assoggettabili alla confisca classica prevista dall'art. 240 cod. pen.,
misura di sicurezza correlata all'ontologica pericolosit della res. Ed
invero, la confisca c.d. allargata presuppone, per un verso, che sia
intervenuta condanna per taluno dei reati-presupposto previsti dalla
norma; per altro verso, che i beni dell'imputato - in quanto a lui
intestati o comunque al medesimo riconducibili - siano
sproporzionati rispetto ai redditi denunciati o all'attivit economica
svolta.
Quanto al primo presupposto, il legislatore ha identificato una rosa
di reatispia, connotati da una particolare gravit e suscettibili di
consentire l'accumulazione illecita di ricchezze, quali indici rivelatori
di particolare pericolosit soggettiva e tali da rendere legittima
l'alterazione e la dilatazione dell'ordinario nesso di pertinenzialit
tra il reato e le res dallo stesso direttamente prodotte o allo stesso
direttamente ricollegabili secondo il paradigma tradizionale definito
dall'art. 240 cod. pen. (come affermato, incisivamente, dalla C.
Cost. nella sentenza n. 18 del 1996).

Quanto al secondo presupposto, il legislatore ha subordinato


l'ablazione alla condizione che i beni abbiano un valore
sproporzionato rispetto al reddito dichiarato o ai risultati dell'attivit
economica svolta dall'imputato e non siano giustificati da una
provenienza lecita credibile, e che per tali ragioni possono ritenersi
ragionevolmente ricollegati all'azione e al livello di pericolosit,
anche patrimoniale espresso dal soggetto, con conseguente
allentamento del nesso di pertinenzialit fra res e reato, l dove si
consente la confisca di beni che non derivano necessariamente da
"quel reato" oggetto del procedimento e che non ne costituiscono il
tantundem (Sez. U. n. 920 del 17/12/2003, Montella, Rv. 226490).
Come si legge nella pronuncia delle Sezioni Unite, "il giudice,
attenendosi al tenore letterale della disposizione, non deve
ricercare alcun nesso di derivazione tra i beni confiscabili e il reato
per cui ha pronunziato condanna e nemmeno tra questi stessi beni
e l'attivit criminosa del condannato. Cosa che, sotto un profilo
positivo, significa che, una volta intervenuta la condanna, la
confisca va sempre ordinata quando sia provata l'esistenza di una
sproporzione tra il valore economico dei beni di cui il condannato ha
la disponibilit e il reddito da lui dichiarato o i proventi della sua
attivit economica e non risulti una giustificazione credibile circa la

661
provenienza delle cose. Con il corollario che, essendo la condanna e
la presenza della somma dei beni di valore sproporzionato realt
attuali, la confiscabilit dei singoli beni, derivante da una situazione
di pericolosit presente, non certo esclusa per il fatto che i beni
siano stati acquisiti in data anteriore o successiva al reato per cui si
proceduto o che il loro valore superi il provento del delitto per cui
intervenuta condanna.
Si conferma in tal modo quanto gi queste Sezioni Unite hanno
affermato (17 luglio 2001, Derouach). Vale a dire che ci si trova
dinanzi ad una misura di sicurezza atipica con funzione anche
dissuasiva, parallela all'affine misura di prevenzione antimafia
introdotta dalla legge 32 maggio 1965, n. 575" (Sez. U. n. 920 del
17/12/2003, Montella, cit.; v. anche, Corte cost., ord. 29 gennaio
1996, n. 18).

7.4. Il fondamento logico e giuridico della confisca c.d. allargata


poggia dunque, non sul rapporto di pertinenzialit rispetto allo
specifico reato sub iudice, bens sulla fondata presunzione di
"derivazione" del bene dall'attivit illecita posta in essere
dall'imputato, "qualificata" nell'oggetto, l dove dipendente da
specifici reati presupposto (quelli appunto contemplati dall'art.
12-sexies), ed indefinita quanto all'ambito temporale, dal momento
che la norma non circoscrive l'intervallo cronologico entro il quale i
beni, per poter essere assoggettati ad ablazione, devono essere
stati acquisiti.
Questo, nondimeno, non pu significare che qualunque bene
rinvenibile nel patrimonio del soggetto imputato di taluno dei
reatipresupposti avente un valore sproporzionato e non
lecitamente giustificato possa essere confiscato. La presunzione di
illecita accumulazione patrimoniale, seppure solo relativa (e dunque
superabile dalla prova contraria fornita dall'interessato), come ogni
presunzione, deve essere interpretata in conformit, oltre che alla
ratio sottostante alla previsione, al principio di ragionevolezza
sancito dall'art. 3 Cost. ed agli altri valori costituzionali che vengano
in rilievo, in particolare, il diritto di propriet. Ne discende che
l'ablazione, in quanto giustificata dalla pericolosit sociale del
soggetto espressa dalle imputazioni-spia e dagli altri indicatori di
una provenienza illecita, non pu colpire quei beni che risultino
essere stati acquistati in un'epoca di gran lunga antecedente al
momento di ragionevole emersione della pericolosit stessa e che,

662
secondo l'id quod plerumque accidit, non possono in nessun modo
ricondursi ad una accumulazione illecita.

7.5. Deve pertanto essere ribadito il principio gi affermato da


questa Suprema Corte, alla stregua del quale sono passibili di
confisca "estesa", in presenza dei presupposti delineati dal citato
art. 12-sexies, anche i beni acquisiti in epoca antecedente alla
commissione dei reati delineati dalla disposizione a condizione che
l'acquisizione rientri in un ambito di "ragionevolezza temporale", nel
senso che il "momento" dell'acquisto non deve essere talmente
lontano dall'epoca di realizzazione del reato/spia da determinare
ictu culi l'irragionevolezza della presunzione di derivazione, in ogni
caso, da una attivit illecita, sia pure diversa e complementare
rispetto a quella giudicata (Sez. 1, n. 41100 del 16/04/2014 - dep.
03/10/2014, Persichella, Rv. 260529; Sez. 4, n. 35707 del
07/05/2013 - dep. 28/08/2013, D'Ettorre, Rv. 256882).

7.6. Il perimetro cronologico delle acquisizioni patrimoniali


assoggettabili ad ablazione non definibile secondo parametri fissi
e predeterminati, essendo condizionato - secondo un criterio di
ragionevolezza - dalle specifiche modalit della condotta fonte di
pericolosit, di tal che il giudice tenuto a considerare qualsivoglia
circostanza oggettiva e/o soggettiva che possa illuminare il suo
prudente apprezzamento nel delimitare l'ambito temporale delle
acquisizioni assoggettabili ad ablazione, quali - ad esempio -
l'occasionalit ovvero la sistematicit della condotta delittuosa, il
contesto organizzato o monosoggettivo nel quale essa si sia
sviluppata ovvero l'entit dei proventi illeciti da essa ricavati
(ricostruiti anche in via presuntiva sulla base degli elementi
oggettivi acquisiti al procedimento).

8. A tali coordinate ermeneutiche non si conforma la decisione in


verifica, l dove, nel definire l'ambito dei beni assoggettabili ad
ablazione in quanto di valore sproporzionato e privi di credibile
giustificazione lecita, la Corte ha errato, per un verso, nel tenere
conto anche di acquisizioni avvenute in epoca di gran lunga
antecedente (segnatamente a partire dal 1981) rispetto al tempus
commissi delicti (febbraio - marzo 2009) o, comunque, delle
trasformazioni subite nel tempo da dette acquisizioni nei beni che
compongono nell'attualit il patrimonio dell'imputato nonch dei
frutti dei beni acquisiti nel passato remoto; per altro verso, nel

663
considerare a tale fine cespiti, trasformazioni e/o frutti di beni
acquisiti in epoca antecedente all'assunzione di Caccetta presso la
Regione Sicilia (1993), allorquando il medesimo esercitava
un'attivit libero professionale, dunque avulsa dal contesto
ambientale nel quale venivano commessi i reati contro la P.A.
oggetto del presente procedimento.

9. La sentenza impugnata deve pertanto essere annullata con


riguardo alla disposta confisca ex art. 12-sexies d.l. 8 giugno 1992,
n. 306 (conv. con I. 7 agosto 1992, n. 356).

Nel definire il quantum dei beni da sottoporre a confisca, il Giudice


di rinvio dovr attenersi al c.d. principio della perimetrazione
cronologica delle acquisizioni sopra delineato ed, in particolare,
escludere i beni nonch le loro trasformazione e frutti che siano
stati acquisiti anteriormente all'assunzione del Caccetta nella
Regione Sicilia (1993) e comunque in un'epoca di gran lunga
risalente rispetto alla commissione dei fatti reato e dunque non
contaminate, secondo un giudizio ispirato a ragionevolezza, dalla
pericolosit sociale dell'imputato come desumibile dallo specifico
reato-spia per il quale ha riportato condanna.

P.Q.M.
Qualificati i fatti ai sensi dell'art. 317 cod. pen., annulla la sentenza
impugnata limitatamente alla disposta confisca e rinvia per nuovo
giudizio sul punto ad altra sezione della Corte d'appello di Palermo.
Rigetta nel resto il ricorso e condanna il ricorrente al
pagamento delle spese sostenute nel grado dalla parte civile
Roberto Gallo, che liquida in complessivi 5000 euro, oltre al 15%
di spese generali , IVA e CPA.
Cos deciso, il 9 marzo 2016
Il consigliere estensore Il Presidente
Tangenti : in manette funzionario e dirigente del genio civile di
Palermo
Trapani La Polizia di Stato di Trapani ha arrestato un funzionario
amministrativo ed un dirigente tecnico geologo che lavoravano
presso il Genio civile di Palermo e Trapani responsabili dei reati di
concussione plurima aggravata in concorso avendo costretto o
indotto liberi professionisti e imprenditori a farsi consegnare somme
di denaro, quali tangenti, in cambio del rilascio dei pareri previsti
dall'art. 13 della legge 64/74, per progetti e piani di lottizzazione

664
nonch per la realizzazione di un insediamento turistico termale.
Le complesse indagini della Squadra Mobile, confortate da
intercettazioni audio e video negli uffici del Genio Civile, hanno
permesso di mettere in luce almeno 2 passaggi di denaro per due
distinte concussioni: una riguardante un piano di lottizzazione nel
comune di Mazara del Vallo e l'altra un insediamento turistico
termale con ricettivit di circa 1400 posti letto a Fegotto, localit
del comune di Calatafimi-Segesta.

Altri professionisti sentiti successivamente, sia pure a seguito della


contestazione del contenuto delle dichiarazioni rese in precedenza
dai colleghi, hanno ammesso in modo dettagliato di avere subito la
richiesta di una tangente, quantificata in 1.000 euro, con la
minaccia che, in caso di rifiuto, gli stessi non solo avrebbero
rinviato con ogni scusa l'espletamento di una pratica di interesse
del geologo sottoposta al parere del Genio Civile, ma, in sintesi,
non avrebbero pi consentito di lavorare, frapponendogli ogni
genere di ostacolo burocratico.Tali dichiarazioni delineavano quindi
un'ipotesi classica di concussione dal momento che appariva
evidente come le esplicite minacce di ritardare gravemente l'esito
delle pratiche di interesse, come pure quella di impedirgli di
lavorare in futuro con il genio civile di Trapani in caso di mancata
accettazione dell'imposizione di una dazione di denaro,
costituiscano all'evidenza abuso delle proprie qualit e dei propri
poteri finalizzato a costringere a soggiacere alla predetta richiesta
economica.
Fonte: Polizia di Stato

I Carabinieri del Ros hanno individuato e sgominato un clan


transnazionale guidato da Leonardo Badalamenti, figlio di Tano
storico boss di Cinisi, impegnato nella gestione truffaldina di titoli di
credito venduti per centinaia di milioni di dollari ai danni di istituti di
credito esteri, arrestando 20 persone in Italia, Spagna, Venezuela e
Brasile nell'operazione antimafia denominata 'Centopassi'. Tutti i
fermati sono accusati di associazione mafiosa, corruzione, truffa per
il conseguimento di erogazioni pubbliche e trasferimento
fraudolento di valori.

Sequestrati beni per oltre 5 milioni di euro tra aziende e quote


societarie. Al centro delle indagini del Ros alcuni imprenditori
ritenuti espressione di famiglie mafiose attivi sia in Toscana sia

665
nella realizzazione di opere residenziali e turistiche in provincia di
Palermo.
Fonte: Polizia di Stato

(ASCA-TRAPANIOK) - Trapani, 22 mag - Giuseppe Caccetta,


dirigente tecnico-geologo presso il Genio civile di Palermo e
Trapani, ed Antonino Pizzo, funzionario amministrativo dello stesso
ente, sono stati tratti in arresto, dagli agenti della squadra mobile
di Trapani con l'accusa di concussione plurima aggravata. Gli ordini
di custodia cautelare sono stati disposti dal giudice per le indagini
preliminari Massimo Corleo su richiesta della Procura della
Repubblica. Caccetta e Pizzo sono accusati di avere costretto o
indotto liberi professionisti ed imprenditori a farsi consegnare
somme di denaro, quali tangenti, in cambio del rilascio dei pareri
per alcuni progetti e piani di lottizzazione e per la realizzazione di
un insediamento turistico da realizzarsi rispettivamente a Mazara
del Vallo e Calatafimi-Segesta, nel trapanese. Nel corso
dell'operazione e' stato anche notificato un avviso di garanzia a
Daniela Guastella, quarantuno anni, di Marsala, accusata di
riciclaggio, per avere, secondo l'accusa, compiuto operazioni
bancarie in modo da ostacolare l'individuazione della provenienza di
una tangente ottenuta da Pizzo.

http://www.asca.it/regioni-
TRAPANI__ARRESTATI_2_FUNZIONARI_DEL_GENIO_CIVILE_PER_T
ANGENTI-399541-sicilia-16.html

TANGENTI AL GENIO CIVILE DI TRAPANI.

Agenti di Polizia appartenenti a questa Squadra Mobile, hanno


eseguito 2 OCC emesse dal G.I.P. di Trapani (Dr Corleo) su
richiesta della Procura della Repubblica (PM dr. Tarondo - dr.ssa
Biondolillo), nei confronti di:
1. CACCETTA Giuseppe, nato a Sant Angelo di Brolo (ME) il
11.07.1957 e residente a Palermo, dirigente tecnico - geologo
presso il Genio civile OOPP di Palermo e Trapani;
1. PIZZO Antonino, nato a Trapani il 18.01.1954 ivi residente,
funzionario amministrativo presso il Genio civile OOPP di
Trapani.

666
I due funzionari sono stati arrestati perch sottoposti ad indagini
per i reati di concussione plurima aggravata in concorso avendo
costretto o indotto liberi professionisti e imprenditori a farsi
consegnare somme di denaro, quali tangenti, in cambio del rilascio
dei previsti pareri ex art. 13 della legge 64/74, per progetti e piani
di lottizzazione, nonch per la realizzazione di un insediamento
turistico termale da realizzarsi rispettivamente in Mazara del
Vallo e Calatafini-Segesta.

Contestualmente stato notificato un avviso di garanzia e decreto


di perquisizione personale a GUASTELLA Daniela Domenica Maria,
nata a Marsala il 02.03.1968, per il reato di riciclaggio avendo
compiuto operazioni bancarie in modo da ostacolare lindividuazione
della provenienza delittuosa di una tangente ottenuta da PIZZO,
con la creazione di un CC.

Il provvedimento restrittivo stato emesso dal GIP grazie alle


rilevanti emergenze istruttorie, gi compendiate in apposita
informativa di reato dalla Squadra Mobile di Trapani ai Pubblici
Ministeri in cui si comunicava lesito di accertamenti disposti con
riferimento al Genio Civile di Trapani, segnalando lacquisizione, a
seguito dellescussione di liberi professionisti impegnati nella
realizzazione di un insediamento turistico termale con
ricettivit di circa 1400 posti letto come da progetto
predisposto per conto della societ denominata Aquae
calidae del Golfo s.r.l. con sede in Isola delle Femmine (PA),
concernente reiterate condotte di natura concussoria poste in
essere da parte del geologo CACCETTA Giuseppe, sopra
generalizzato, dirigente tecnico presso il genio Civile Regionale di
Palermo, distaccato anche presso al sede del Genio Civile di
Trapani, e del ragioniere PIZZO Antonino, funzionario direttivo
presso la stessa sede del Genio Civile di Trapani.

Altri professionisti escussi successivamente, sia pure a seguito della


contestazione del contenuto delle dichiarazioni rese in precedenza
dai colleghi, ammettevano in modo dettagliato di avere subito la
richiesta di una tangente, quantificata in euro 1.000, da parte del
PIZZO e del CACCETTA, con la minaccia che, in caso di rifiuto, gli
stessi non solo avrebbero rinviato con ogni scusa lespletamento di
una pratica di interesse del geologo sottoposta al parere del Genio

667
Civile, ma, in sintesi, non avrebbero pi consentito di lavorare,
frapponendogli ogni genere di ostacolo burocratico.

Siffatte dichiarazioni delineavano quindi, in ogni elemento


costitutivo, una ipotesi classica del reato di tentata concussione
giacche appariva evidente come le esplicite minacce di ritardare
gravemente lesito delle pratiche di interesse, come pure quella di
impedirgli di lavorare in futuro con il genio civile di Trapani in caso
di mancata accettazione dellimposizione di una dazione di denaro,
costituiscano allevidenza abuso delle proprie qualit e dei propri
poteri finalizzato a costringere a soggiacere alla predetta richiesta
economica.
A fronte di tali elementi, per acquisire pi analitiche prove
dellattivit criminosa in atto, come pure per ottenere i necessari
riscontri idonei a confortare le dichiarazioni rese dalla persona
offesa, si procedeva ad una efficace attivit di intercettazione,
telefonica e ambientale, negli uffici del Genio Civile di Trapani dove
prestano la propria attivit lavorativa i due pubblici ufficiali e che
hanno consentito di acquisire preziosissime conferme alliniziale
quadro probatorio, consentendo di evidenziare, con riprese video, la
dazione di somme di denaro, per due distinte condotte di
concussione consumate, riferite a due diversi progetti sottoposti al
parere del Genio civile di Trapani, entrambe concluse :
1. la prima riguardante un piano di lottizzazione da realizzarsi nel
comune di Mazara del Vallo;
2. la seconda prevedeva un piano di lottizzazione molto pi
consistente, un insediamento turistico termale con ricettivit di
circa 1400 posti letto, in localit FEGOTTO del Comune di
Calatafimi-Segesta da realizzarsi per conto della societ
ACQUAE CALIDAE DEL GOLFO S.r.l.
Le intercettazioni confermavano una serie di comportamenti
anomali da parte del PIZZO e del CACCETTA. Il primo infatti si
interessava attivamente delle pratiche presentate in esame,
nonostante lo stesso fosse addetto a mansioni di capo del settore
ragioneria e non rivestisse la qualifica di geologo. In particolare il
PIZZO si attivava con le vittime del reato perch le pratiche,
avrebbero dovuto essere indirizzate per la trattazione al geologo
CACCETTA, tramite una serie di colloqui tutti del seguente tenore :

668
sono deluso dal tuo comportamento mi sarei aspettato da te che
mi lasciassi almeno 100 o 200 euro da corrispondere ai ragazzi
dellufficio impegnati a compilare registri e mettere i timbri .

Lo stesso CACCETTA, responsabile delle trattazione delle pratiche,


aveva poi assunto un atteggiamento vessatorio, lamentando un
sovraccarico di lavoro a causa delle pratiche presentate, arrivando
sino ad adirarsi ingiustificatamente con frasi emblematiche del tipo:

tu mi devi chiedere scusa in ginocchio tu devi sbattere il muso


qua sei tu che hai bisogno di me, non io che ho bisogno di te,
se io voglio sono capace di trovare la scusa per bloccare le tue
pratiche non solo 60 giorni ma sei mesi, anche sei anni e subito
dopo: sono bravissimo in queste cose e rompo il culo a tutti, me la
possono sucare tutti in questo genere di cose e non smetter di
chiederti integrazioni fino a far morire i tuoi progetti qui dentro.

Ed ancora: a me, me la sucano tutti tu, poliziotti, carabinieri,


giudici perch ci sono passato da queste cose e so come affrontarle
e non sono mai riusciti a fottermi.

Le attivit di intercettazione, unitamente ai concomitanti servizi di


osservazione e pedinamento predisposti dalla P.G., hanno
consentito di acquisire i seguenti elementi indiziari:
il PIZZO invitava i professionisti a gonfiare i propri emolumenti
in qualit di geologo per potere ricavare le somme da corrispondere
quale tangente;
il CACCETTA e il PIZZO vessavano i professionisti con la
richiesta di ulteriori documenti da trasmettere al genio civile, come
un mero espediente per ritardare lapprovazione e costringere gli
interlocutori a scendere a patti;
il CACCETTA ed il PIZZO si facevano consegnare la somma di
500 quale tranche della tangente in relazione al gestito per una
lottizzazione in Mazara del Vallo. La consegna veniva documentata
dalla video-ripresa mediante telecamera allinterno dello stesso
ufficio e confermata dalle successive conversazioni
i due funzionari ribadivano la soddisfazione per avere costretto
i professionisti ad assumere un atteggiamento di sottomissione
rispetto alloriginale resistenza dimostrata verso richieste avanzate.
con riferimento al progetto di lottizzazione di Calatafimi le
successive conversazioni intercettate rendono evidente

669
come il CACCETTA, una volta contattato da un soggetto
politico interessato alla pratica (che si accerter identificarsi
in BOLOGNA Stefano, candidato sindaco del comune di Isola
delle Femmine in occasione delle imminenti consultazioni
amministrative), prospetti al PIZZO la necessit di procedere
nellattivit criminosa su binari separati: da un lato si rende
necessario evitare che i progettisti e gli interlocutori politici siano
posti a conoscenza delle grevi richieste di tangenti avanzate: infatti,
una volta avviato un rapporto di pi alto livello il CACCETTA
intende ottenere pi elegantemente e proficuamente la
promessa di incarichi pubblici da parte del BOLOGNA.
Dallaltro lato non disdegna di proseguire lattivit concussoria nei
confronti dei professionisti, in maniera riservata, con la richiesta di
somme di denaro pi contenute ma di immediata acquisizione.
l11.3.09 ore 10.36, il PIZZO ed il CACCETTA, ricevevano una
ulteriore tangente dellimporto di 1000 euro .
a fronte di tanto interessamento nel ricevere le somme di
denaro, il PIZZO veniva ripreso sovente mentre trascorreva parte
della giornata lavorativa appisolato sulla scrivania.

2016 1O MARZO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO


DETERMINA 14 APPROVAZIONE RUOLO COATTIVO TARSU 2011 37
MILA 787 EURO

2016 10 MARZO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO


DETERMINA 15 APPROVAZIONE RUOLO COATTIVO ICI 2010 2011 25
MILA 730 EURO

2016 11 MARZO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO


DETERMINA 16 APPROVAZIONE RUOLO COATTIVO TARSU 2012 762
MILA 454 EURO

2016 18 MARZO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO


DETERMINA 17 SGRAVI IMU SOMME PAGATE E NON DOVUTE ANNI DA
2007 A 2011 7 MILA 918 EURO 20 CENTESIMI

2016 21 MARZO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO


DETERMINA 19 RUOLO COATTIVO IMU ANNI 2012 2014 661 MILA 518
EURO

2016 15 APRILE BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO


DETERMINA 21 SGRAVI IMU SOMME PAGATE E NON DOVUTE ANNI 2005
2008 DA 2010 A 2013 11 MILA 782 EURO

670
2016 27 APRILE BOLOGNA SINDACO Civile Sent. Sez. 1 Num. 8398 Anno
2016 Presidente: SALVAGO SALVATORE Relatore: VALITUTTI ANTONIO Data
pubblicazione: 27/04/2016 SENTENZA sul ricorso 13981-2011 proposto da:
COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE (C.F. 00801000829), in persona del
Sindaco pro tempore, elettivamente domiciliato in ROMA, VIA COSSERIA 5,
presso l'avvocato LAURA TRICERRI, rappresentato e difeso dall'avvocato
SAVERIO LO MONACO, giusta procura a margine del ricorso; - ricorrente -
contro LO BIANCO AGOSTINO (c.f. LBNGTN34M03G273P), TORREGROSSA
GIOVANNA (c.f. TRRGNN39E60G273F), LO JACONO ANDREA (c.f.
LJCNDR77R31G273L), LO JACONO PIETRO (c.f. LJCPTR79C13G273Y),
elettivamente domiciliati in ROMA, VIA ANTONIO STOPPANI 1, presso
l'avvocato PITRUZZELLA GIOVANNI, rappresentati e E DIFESI DALLAVVOCATO
MASSIMILIANO MANCANO, GIUSTA procura a margine del controricorso;
controricorrent ---- contro LO JACONO PIETRO (c.f. LJCPTR27M19G273L),
ZAPPAVIGNA PROVVIDENZA (c.f. ZPPPVV28A58G273U); - intimati - avverso la
sentenza n. 1788/2010 della CORTE D'APPELLO di PALERMO, depositata il
27/12/2010; udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del
09/03/2016 dal Consigliere Dott. ANTONIO VALITUTTI; udito, per il ricorrente,
l'Avvocato LUDOVICA FRANZIN, con delega orale, che ha chiesto in via
principale il rinvio per rinotifica del ricorso, comunque l'accoglimento del
ricorso; udito il P.M., in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.
ALBERTO CARDINO che ha concluso per il rigetto del ricorso. RITENUTO IN
FATTO 1. Con atto di citazione notificato il 18 maggio 1991, Pietro Lo Jacono
(nato il 19 agosto 1927), Agostino Lo Bianco, Provvidenza Zappavigna,
Giovanna Torregrossa, Andrea Lo Jacono e Pietro Lo Jacono (nato il 13 marzo
1979) - gli ultimi tre quali eredi di Francesco Lo Jacono - convenivano in
giudizio innanzi al Tribunale di Palermo il Comune d Isola delle Femmine
chiedendone la condanna al risarcimento del danno per l'occupazione
illegittima, risalente al 1977, di parte del terreno di loro propriet per la
realizzazione di un impianto sportivo, nonch la retrocessione parziale del
terreno non utilizzato. Esponevano che il Comune non aveva definito il
procedimento espropriativo, ma aveva realizzato, su parte del terreno
occupato, un campo di calcio, ultimato nel 1988. Si costituiva il Comune di
Isola delle Femmine contestando la domanda ed eccependo la prescrizione
quinquennale del diritto. Il Tribunale di Palermo, con sentenza n. 5591 del 15
aprile 2000, ritenuta risalente al 13 novembre 1980 l'irreversibile
trasformazione del terreno, dichiarava prescritta la domanda risarcitoria per la
parte di terreno interessata dall'irreversibile trasformazione e accoglieva quella
di retrocessione parziale del restante terreno, condannando il Comune al
risarcimento dei danni da illegittima occupazione di detta porzione. 2.
Interposto gravame dal Comune di Isola delle Femmine, nonch appello
incidentale da Pietro Lo Jacono e dagli altri appellati, la Corte di Appello di
Palermo, con sentenza n. 1788 depositata il 27 dicembre 2010 e notificata il 21
marzo 2011, ritenuto il giudicato sull'irreversibile trasformazione, collocata
temporalmente a fine luglio 1980, dichiarava il difetto di giurisdizione sulla
domanda di retrocessione parziale e, in riforma della sentenza di primo grado,
accoglieva la domanda risarcitoria per l'occupazione acquisitiva della porzione
di terreno ritenendo il dies a qua della prescrizione del relativo diritto

671
decorrente dall'entrata in vigore della legge 27 ottobre 1988, n. 458. 3. Per la
cassazione della sentenza n. 1788/2010 ha, quindi, proposto ricorso il Comune
di Isola delle Femmine sulla base di un solo motivo, illustrato con memoria ex
art. 378 cod. proc. civ. 4. Agostino Lo Bianco, Giovanna Torregrossa, Andrea
Lo Jacono e Pietro Lo Jacono (nato il 13 marzo 1979) hanno replicato con
controricorso e memoria ex art. 378 cod. proc. civ. CONSIDERATO IN DIRITTO
1. In via pregiudiziale, i controricorrenti hanno eccepito il difetto di integrit del
contraddittorio innanzi a questa Corte per essere stato notificato il ricorso al
difensore costituito in appello anche per Provvidenza Zappavigna e Pietro
Lolacono (nato il 19 agosto 1927), sebbene costoro fossero deceduti nelle
more del giudizio di secondo grado. I controricorrenti hanno pertanto chiesto
l'integrazione del contraddittorio nei confronti degli eredi dei predetti. 1.1.
L'eccezione di nullit della notifica del ricorso per cassazione del Comune di
Isola delle Femmine infondata. 1.2. Infatti, secondo l'indirizzo pi recente
della giurisprudenza di legittimit, "l'incidenza sul processo degli eventi previsti
dall'art. 299 cod. proc. civ. (morte o perdita di capacit della parte)
disciplinata, in ipotesi di costituzione in giudizio a mezzo di difensore, dalla
regola dell'ultrattivit dei mandato alla lite, in ragione della quale, nel caso in
cui l'evento non sia dichiarato o notificato nei modi e nei tempi di cui all'art.
300 cod. proc. civ., il difensore continua a rappresentare la parte come se
l'evento non si sia verificato, risultando cos stabilizzata la posizione giuridica
della parte rappresentata (rispetto alle altre parti ed al giudice) nella fase
attiva del rapporto processuale e nelle successive fasi di quiescenza e
riattivazione del rapporto a seguito della proposizione dell'impugnazione. Tale
posizione giuridica suscettibile di modificazione nell'ipotesi in cui, nella
successiva fase di impugnazione, si costituiscano gli eredi della parte defunta o
il rappresentante legale della parte divenuta incapace, oppure se il procuratore
di tale parte, originariamente munito di procura alla lite valida anche per gli
ulteriori gradi del processo, dichiari in udienza o notifichi alle altre parti
l'evento verificatosi, o se, rimasta la medesima parte contumace, l'evento sia
documentato dall'altra parte (come previsto dalla novella di cui alla legge n. 69
del 2009, art. 46), o notificato o certificato dall'ufficiale giudiziario ai sensi
dell'art. 300, comma 4, cod. proc. civ." (tale il principio affermato da
Cass.S.U., 15295/2014; nello stesso senso, da ultimo, Cass. 710/2016). 1.3.
Considerata, pertamto, l'ultrattivit del mandato alle liti, la notifica del ricorso
per cassazione - operata, nella specie, al difensore degli intimati deceduti - non
pu considerarsi affetta da nullit. 2. Tanto premesso, va rielvato che, con
l'unico motivo di ricorso, il Comune di Isola delle Femmine denuncia la
violazione e falsa applicazione degli artt. 2043, 2935 e 2947 cod. civ., nonch
la contraddittoria ed insufficiente motivazione in relazione al capo di sentenza
relativo alla decorrenza del dies a quo ed al parziale riconoscimento
dell'irreversibile trasformazione dell'area, in relazione all'art. 360, comma 1,
nn. 3 e 5 cod. proc. civ. 2.1. Il ricorrente, premesso che il terreno aveva subito
nel novembre 1980 l'irreversibile trasformazione, si duole che la Corte di
merito abbia disatteso l'eccezione di intervenuta prescrizione estintiva del
diritto al risarcimento del danno da occupazione appropriativa, conseguente
all'irreversibile trasformazione dell'area occupata. Erroneamente la Corte di
merito avrebbe fissato il dies a quo della prescrizione al momento dell'entrata

672
in vigore della legge n. 458 del 1988 (3 novembre 1988), il cui art. 3 ha dato
per la prima volta positivo riconoscimento all'istituto dell'occupazione
appropriativa. Al contrario, secondo il ricorrente, spostare il decorso del
termine prescrizionale alla data di entrata in vigore dell'art. 3 della legge n.
458 del 1988 per fatti verificatisi anteriormente alla sua vigenza
determinerebbe un inammissibile effetto retroattivo della norma, in violazione
dell'art. 2935 cod. civ. ed in contrasto con il principio di salvaguardia dei
rapporti giuridici esauriti, atteso anche che il fenomeno dell'accessione invertita
aveva gi trovato riconoscimento nell'ordinamento giuridico a seguito di
Cass.S.U., 1464/1983. 2.2. Il motivo infondato. 2.3. La Corte territoriale ha,
invero, richiamato il tradizionale e costante insegnamento di questa Corte
secondo cui, in tema di occupazione appropriativa, avendo il legislatore
riconosciuto gli effetti dell'istituto per la prima volta soltanto con la legge n.
458 del 1988 (seppure indirettamente), a partire dall'entrata in vigore di
detta legge (3 novembre 1988) che iniziata a decorrere, in quanto solo allora
normativamente percepibile, la prescrizione del diritto al risarcimento del
danno insorto in epoca anteriore, dovendo la decorrenza della prescrizione
essere riferita, ai sensi dell'art. 2935 cod. civ., alla possibilit legale di esercizio
del diritto, requisito che non pu ritenersi soddisfatto in una situazione, come
quella anteriore alla legge citata, caratterizzata dalla mancanza di un
riconoscimento legislativo e giurisprudenziale dell'istituto dell'occupazione
appropriativa, non potendo conseguentemente porsi a carico del titolare del
diritto al risarcimento le conseguenze del mancato esercizio di esso in tale
periodo (cfr. Cass. 9620/2010; 7583/2013; 21333/2013; 23972/2015). Al
riguardo, deve altres essere richiamato - quale principio di diritto
intertemporale che va a conformare in termini di diritto vivente la norma
europea che lo Stato si impegnato ad osservare (legge n. 848 del 1955, di
ratifica ed esecuzione della Convenzione per la salvaguardia dei diritti
dell'uomo) - quanto enunciato dalla Corte di Strasburgo in sede di
interpretazione dell'art. 1 Protocollo addizionale CEDU, circa la necessit che
un'ingerenza di una pubblica autorit nell'esercizio dei diritti del privato sia
"legale" e che il "principio di legalit" postuli l'esistenza di norme di diritto
interno sufficientemente accessibili, chiare e "prevedibili" (cfr. Cass.
20543/2008; 22407/2008). Ne consegue che, gi alla stregua dei suesposti
principi - affermati in una prospettiva ancora conservativa dell'istituto
dell'occupazione cd. espropriativa o appropriativa -, avendo i resistenti
proposto l'azione risarcitoria in giudizio con citazione notificata il 20 maggio
1991, il termine quinquennale di prescrizione, decorrente, in tale prospettiva,
dal 3 novembre 1988, al momento dell'instaurazione del giudizio non poteva
ritenersi ancora decorso. 2.4. Il quadro normativo e giurisprudenziale di
riferimento ha avuto, peraltro, una ulteriore, importante, evoluzione per effetto
del recente arresto delle Sezioni Unite, che ha sostanzialmente espunto
dall'ordinamento l'istuto dell'occupazione appropriativa, casi come era stato in
precedenza configurato, ossia come modo di acquisto in capo alla p.a. della
propriet del bene privato sottoposto ad una radicale ed irreversibille
trasformazione per la realizzazione di un'opera pubblica. Con siffatta decisione,
questa Corte, nell'ottica di un'interpretazione conforme ai principi affermati
dalla Corte europea dei diritti dell'uomo, ha affermato che l'illecito

673
spossessamento del privato da parte della P.A. e l'irreversibile trasformazione
del suo terreno per la costruzione di un'opera pubblica danno luogo ad un
illecito a carattere permanente dal quale non pu conseguire, anche quando vi
sia stata dichiarazione di pubblica utilit, l'acquisto dell'area da parte
dell'Amministrazione. Ne discende che il privato ha diritto a chiederne la
restituzione, salvo che non decida di abdicare al suo diritto e richiedere il
risarcimento del danno per equivalente. In tale ultima ipotesi, stante la natura
di Ilecito permanente dell'occupazione del bene effettuata senza titolo
dall'amministrazione, la prescrizione della pretesa risarcitoria non pu che
decorrere dalla data della domanda (cfr. Cass.S.U. 735/2015). 2.5. Facendo,
pertanto, applicazione dei principoi suesposti al caso di specie, ne consegue
che sussiste un'ulteriore, decisiva, ragione, oltre quella evidenziata dalla Corte
di Appello, per ritenere non prescritta l'azione risarcitoria proposta in giudizio
dagli odierni resistenti. 3. Il ricorso deve, pertanto, essere rigettato, con le
conseguenti statuizioni in ordine alle spese del giudizio di legittimit. P.Q.M. La
Corte Suprema di Cassazione rigetta il ricorso; condanna parte ricorrente alla
rifusione delle spese del presente giudizio che liquida in euro 15.000,00, oltre
ad euro 200,00 per esborsi, spese forfettarie e accessori di legge. Cos deciso
in Roma, nella camera di consiglio della Prima Sezione Civile il 9 marzo 2016.
2016 9 MARZO BOLOGNA SINDACO RAPPA ROCCO RESPONSABILE
TRIBUTI CORTE DI CASSAZIONE CONDANNA DEL COMUNE DI ISOLA
DELLE FEMMINE DELLA SENTENZA N 8398 LO JACONO + 5 AVVOCATO
COMUNE ZANGHI LA SOMMA DA RISARCIRE RISULTA ESSERE DI EURO
3.971.691,81 2011 15 LUGLIO PORTOBELLO SINDACO DELIBERA
GIUNTA 80 Presa atto elezione di domicilio per deposito in cancelleria ricorso
nel procedimento Lo Iacono + 5 La Corte di Appello con sentenza n.1788 del
20 luglio 2010, pronunciata dalla sezione III civile, notificata in data
21/3/2011, ha disatteso la richiesta di intervenuta prescrizione estintiva del
diritto al risarcimento del danno ed ha condannato questo Comune a
pagare la somma di 2.289.137,00 a titolo di risarcimento del danno
conseguente alla irreversibile trasformazione dell'immobile di
propriet dei signori Lo Jacono Pietro + 5" utilizzato per la costruzione
di un impianto polisportivo

2016 2 MAGGIO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO


DETERMINA 22 RATEIZZAZIONE CALTANISETTA MICHELE TARI ANNI
2013 2015 1 MILLE 454 EURO

2016 2 MAGGIO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO


DETERMINA 23 RATEIZZAZIONE FERRANTE ORAZIO TARI ANNI 2013
2015 694 EURO

2016 2 MAGGIO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO


DETERMINA 24 RATEIZZAZIONE LUCIDO ERASMO TARI ANNI 2013 2015
1 MILLE 48 EURO

674
2016 18 MAGGIO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 26 RATEIZZAZIONE LA ROSA DEI VENTI VASTA SETTIMO
ANNI 2013 2013 TARSU 2 MILLE 422 EURO

2016 19 MAGGIO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO


DETERMINA 27 RATEIZZAZIONE RICCOBONO ANONINO ANNI 2009
2013 TARSU 1 MILLE 909 EURO

2016 23 MAGGIO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO


DETERMINA 28 SGRAVIO TARSU ANNI 2009 2013 SOMME PAGATE E NON
DOVUTE 8 MILA 654 EURO

2016 8 GIUGNO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO


DETERMINA 29 RATEIZZAZIONE PETRUSO GIAMPIERO TARSU ANNI 2012
2015 921 EURO 81 CENTESIMI

2016 13 GIUGNO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO


DETERMINA 31 RATEIZZAZIONE B & C BELLANTE FABIO TARSU ANNI
2013 2015 6 MILA 720 EURO

2016 15 GIUGNO BOLOGNA SINDACO DETERMINA 12 ZANGARA 2016


ANGELA 15 GIUGNO DETERMINA SINDACALE 12 NOMINA ECONOMO

2016 16 GIUGNO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO


DETERMINA 32 RATEIZZAZIONE DOPOLAVORO FERROVIARIO
MAGISTRO MICHELE 10 MIILA 201 EURO TARSU 2015

2016 16 GIUGNO BOLOGNA SINDACO COMMISSARIO AD ACTA


BILANCIO CONSUNTIVO 2015 LEONELLI DANIELA D.A 98 Serv.3/2016
Nomina Commissari ad acta presso i Comuni

2016 20 GIUGNO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO


DETERMINA 33 RATEIZZAZIONE GFF SNC LIDO COCORITA PIPITONE
FRANCESCO PAOLO 4 MILA 923 EURO TARSU

2016 22 GIUGNO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO


DETERMINA 34 RATEIZZAZIONE VILLINO ANTONIETTA FRANCESCA
TARSU 2009 2013 1 MILLE 71 EURO 37 CENTESIMI

2016 5 LUGLIO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO


DETERMINA 35 SGRAVI IMU ANNI 2008 2015 4 MILA 610 EURO

2016 5 LUGLIO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO


DETERMINA 36 SGRAVI TARSU ANNI 2009 2015 4 MILA 463 EURO

2016 25 LUGLIO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO


DETERMINA 37 RATEIZZAZIONE TARSU E TARI ANNI 2011 2015 7 MILA
385 EURO EUROFRUTTA DI AIOLO LANZA

675
2016 7 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 41 RIMBORSO ICI IMU ANNI 2008 2015 SOMME VERSATE E
NON DOVUTE 5 MILA 85 EURO 41 CENTESIMI

2016 12 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO


DETERMINA 42 REVOCA ATTO INGIUNZIONE DI PAGAMENTO 29 2014
CONDOMINIO LOI 18 ANNI 2004 2005 2007 DI 5 MILA 774 EURO
DEPURAZIONE ACQUE REFLUE

2016 14 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO


DETERMINA 48 RIMBORSI TRIBUTI VERSATI E NON DOVUTI ANNI
2012 2015 IMU E TASI RIMORSI 1 MILA 792 EURO 23 CENTESIMI

2016 21 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO


DETERMINA 46 SGRAVIO ICI ANNI 2008 2011 2MILA 26 EURO TARSU
ANNI 2005 2012 2 MILA 953 EURO 75 CENTESIMI

2016 14 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO


DETERMINA 52 ACCERTAMENTI TARSU 2016 ENTRATE COMPLESSIVE 1
MILIONE 687 MILA945 EURO 85 CENTESIMI

2016 13 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO


DETERMINA 55 SGRAVIO ICI 2004 2007 2009 2010 694 EURO

2016 13 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO


DETERMINA 54 SGRAVIO TARSU 2009 2013 9 MILA 555 EURO

2016 11 GENNAIO INFRASTRUTTURE 615 ISOLA DELLE FEMMINE


COMPLETAMENTO OPERE MARITTIME PER LA MESSA IN SICUREZZA
DEL PORTO PORTO TURISTICO IMPORTO TOTALE E FINANZIAMENTO DA
REPERIRE 38 MILIONI DI EURO

2016 13 DICEMBRE D.D.G. 2070 MAURIZIO PIRILLO CASSA LARTICOLO 8


DEL D.D.S. 1905 2015 IN MATERIA URBANISTICA CANNOVA ZUCCARELLO
DISCARICA CONTRADA ARMICCI LENTINI PASTORINO SRL viene abrogato e
riscritto un capoverso del precedente decreto di rilascio dellAia
(Autorizzazione integrata ambientale) alla ditta Pastorino srl di Siracusa per la
realizzazione della discarica. Un provvedimento che di fatto darebbe il via
libera ai lavori nonostante queste le ragioni del municipio lentinese il No
del consiglio comunale alla variante urbanistica.

2016 15 FEBBRAIO BOLOGNA SINDACO RAPPA ROCCO RESPONSABILE


TRIBUTI DETERMINA SINDACALE 3 CONFERMA PER LESERCIZIO 2016
DELLUFFICIO DI GABINETTO LOTTA ALLEVASIONE FISCALE 2015 7
SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO RAPPA RESPONSABILE TRIBUTI
DETERMINA SINDACALE 16 LOTTA ALLEVASIONE FISCALE ISTITUZIONE DI
UN UFFICIO DI GABINETTO DEL SINDACO PER LELABORAZIONEED

676
ESECUZIONE DI UN PROGETTO DI LOTTA ALLEVASIONE DA APPRONTARE
ENTRO 30 GIORNI DALLA SUA COSTITUZIONE

2016 18 FEBBRAIO BOLOGNA SINDACO DELIBERA CONSIGLIO


COMUNALE 4 LOPPOSIZIONE CONSILIARE diffida al Presidente del Consiglio
durante la seduta consiliare del 18/02/2016. In quelloccasione stato chiesto,
al Presidente del , allAmministrazione comunale e al Segretario Generale,
ciascuno per quanto di rispettiva competenza, di porre in essere con ogni
immediatezza gli atti necessari per il riconoscimento della legittimit, da parte
dellOrgano consiliare, di tutti i debiti fuori bilancio mai ricondotti allinterno
della contabilit dellEnte

2016 24 FEBBRAIO SERVIZIO VIA VAS PROT 11929 IMTIMA DIFFIDA


ALLA ITALCEMENTI ENTRO 45 GIORNI COMPLETARE DOCUMENTAZIONE

2016 4 MARZO BOLOGNA SINDACO PROT 2781 INTERROGAZIONE AL


SINDACO BOLOGNA ED AL CONSIGLIO COMUNALE DEI LIBERI
CITTADINI ISOLANI SULLO STATO DI ILLEGALITA' A ISOLA DELLE
FEMMINE

2016 8 MARZO BOLOGNA SINDACO CRISCI FRANCESCO GEOMETRA


ASSESSORE Penale Sent. Sez. 3 Num. 15729 Anno 2016 Presidente:
RAMACCI LUCA Relatore: DE MASI ORONZO Data Udienza: 08/03/2016 Corte
di Cassazione - copia non ufficiale RITENUTO IN FATTO Il Tribunale di Palermo,
con sentenza del 9/10/2014, affermava la penale responsabilit di CRISCI
ANTONINO, LUCIDO MARIA, CRISCI FRANCESCO e MANNINO MARIA
CONCETTA per i reati di ci agli artt. 44 lett. c), 64, 65, 71, 72, 93, 94, 95
D.P.R. n. 380 del 2001 e 181 D.L.vo n. 42 del 2004, per aver realizzato, in
qualit di proprietari e la LUCIDO anche di committente, in zona sismica e
sottoposta a vincolo paesaggistico, in difformit al progetto presentato a!
Comune di Trappeto, in assenza di un progetto esecutivo redatto da un
tecnico abilitato, senza aver effettuato la prescritta denuncia all'ufficio del
genio civile ed aver ottenuto le relative autorizzazioni, anche sotto il
profilo paesaggistico ambientale, un manufatto abusivo consistente in
una recinzione con muri realizzati con conci di cemento pomice,
intervallati da pilastrini in c.a. poggiati su un muro in c.a. e sormontato
da un cordolo in cemento, che in una parte (lato sud) non costituisce
solo recinzione ma parte di una struttura precaria, quest'ultima
realizzata in assenza di concessione e/o autorizzazione edilizia, d
circa mq. 670, con un tetto di lamiera gregata, e condannava, ritenuta
la continuazione, la LUCIDO alla pena di mesi 3 e giorni 15 di arresto
ed euro 20.000 di ammenda, e gli altri alla pena di mesi 1 e giorni 20
di arresto ed euro 17.000 di ammenda ciascuno, pena sospesa per tutti
gli imputati. Avverso tale pronuncia gli stessi proponevano appello e la
Corte di Appello di Palermo, in parziale riforma della gravata sentenza,
che confermava nel resto, riduceva la pena inflitta alla LUCIDO a mesi
1 e giorni 20 di arresto ed euro 17.000 di ammenda. Tutti gli imputati,
tramite difensore fiduciario, propongono ricorso per cassazione

677
affidato a tre motivi. Con un primo motivo, ai sensi dell'art. 606, comma 1,
lett. b), c.p.p., in relazione agli artt. 10, 29, 31, 44 lett. c), 64, 65, 71, 72, 93
e 95 D.P.R. n. 380 dei 2001, in merito alla declaratoria di colpevolezza degli
imputati, deducono che la Corte territoriale si limitata a richiamare per
relationem le motivazioni svolte dal giudice di primo grado, senza considerare
che essendo contestato agli imputati il reato di cui all'art. 44 lett. c) D.P.R. n.
380 del 2001 le difformit dal permesso di costruire che rilevano sono quelle
significative qualitativamente e quantitativamente rispetto alle strutture
essenziali dell'opera e che nel caso di specie le opere realizzate, seppur
difformi, avevano gi ottenuto l'accertamento di compatibilit paesaggistica
dalle competenti autorit. Con un secondo motivo, ai sensi dell'art. 606,
comma 1, lett. e), c.p.p., in relazione agli artt, 125, 192, 530 e 546 comma 1,
lett. e), c.p.p., deducono che la Corte territoriale ha fondato la penale
responsabilit degli imputati sulla loro qualit di comproprietari dell'immobile
interessato dai lavori abusivamente realizzati senza considerare che la
LUCIDO aveva dichiarato di essere l'unica committente delle opere, e
che l'originaria istanza per la realizzazione del muro di recinzione e
per ottenere la compatibilit paesaggistica nonch !a sanatoria
urbanistica sono state sottoscritte soltanto dalla medesima. 2 Corte di
Cassazione - copia non ufficiale Con un terzo motivo, ai sensi dell'art. 606,
comma 1, lett. e) ed e), c.p.p., in relazione agli artt. 62 bis, 133 c.p. e 546
comma 1, let. e), c.p.p., deducono che la Corte territoriale ha negato le
attenuanti generiche senza una adeguata motivazione e senza tenere in debita
considerazione la circostanza che la LUCIDO e la MANNINO son incensurate e
che i fatti in contestazione non sono gravi. CONSIDERATO IN DIRITTO I
ricorsi vanno dichiarati inammissibili. La sentenza della Corte
territoriale, la cui motivazione, trattandosi di doppia conforme, si
fonde con quella di primo grado, formando un tutt'uno motivazionale
con essa, avendo le due decisioni utilizzato, quantomeno con
riferimento alla declaratoria di penale responsabilit degli imputati,
criteri omogenei e seguito un apparato logico argomentativo uniforme
(Sez. 1, n. 8868 del 26/6/200, Rv. 216906, Sez. 4, n. 38824 del
17/9/2008), ha provveduto ad analizzare con il dovuto rigore critico
gli elementi probatori raccolti. Appare, quindi, evidente che, seppure
nel loro articolato sviluppo, le doglianze difensive ripercorrono, in
assenza di apprezzabili elementi di novit, le censure gi espresse nei
motivi di appello, senza nemmeno tener conto delle puntuali
argomentazioni espresse dalla Corte territoriale, mancando dunque
qualsiasi argomentata critica difensiva alle conclusioni cui pervenuta
la Corte di Appello di Palermo, ed apparendo, sotto tale aspetto, le
censure anche affette da genericit. I primi due motivi di doglianza,
scrutinabili congiuntamente, sono comunque manifestamente infondati atteso
che la motivazione della sentenza di appello per relationem a quella di
primo grado deve essere ritenuta pienamente ammissibile proprio
perch le censure meritali non contenevano elementi ed argomenti
sostanzialmente diversi da quelli gi esaminati e disattesi. La Corte
territoriale ha sottolineato, all'esito di un apprezzamento di fatto
sull'importanza delle opere, in quanto tale non censurabile in questa

678
sede, che la totale difformit delle stesse rispetto al progetto
presentato al Comune di Trappeto discende non tanto dalla divergenza
in altezza del muro di recinzione, che pure significativa, quanto
piuttosto dall'ampia struttura metallica, dotata di tettoia, ed ancorata
ad esso, realizzata in difetto di qualsivoglia provvedimento
concessorio o autorizzatorio, manufatto che peraltro difetta del
requisito della precariet che - com' pacifico - va individuato in
relazione alla oggettiva ed intrinseca destinazione dell'opera, essendo
necessario che essa soddisfi esigenze temporanee, e non
esclusivamente in relazione alle caratteristiche dei materiali utilizzati
per la realizzazione (ex multis, Sez. 3, n. 22054 del 25/2/2009, Sez. 3,
n. 996 del 26/11/2014 , Sez. 3, n. 24898 del 4/4/2003, Rv. 225380).
Quanto al profilo concernente l'affermazione di responsabilit degli imputati,
questa Corte ha gi affermato che l'individuazione del comproprietario non
committente quale soggetto responsabile dell'abuso edilizio pu essere desunta
da elementi oggettivi di natura indiziaria 3 Corte di Cassazione - copia non
ufficiale della compartecipazione, anche morale, alla realizzazione del
manufatto, desumibili dalla presentazione della domanda di condono
edilizio, dalla piena disponibilit giuridica e di fatto del suolo,
dall'interesse specifico ad edificare la nuova costruzione, dai rapporti
di parentela o affinit tra terzo e proprietario, dalla presenza di
quest'ultimo "in loco" e dallo svolgimento di attivit di vigilanza
nell'esecuzione dei lavori o dal regime patrimoniale dei coniugi (Sez.3,
n. 52040 del 11/11/2014, Rv. 261522). Ed allora, se vero che la
LUCIDO, conduttrice del fondo, ha dichiarato di essere l'unica
committente delle opere in questione, altrettanto vero che la prova
della colpevolezza degli altri tre imputati non riposa soltanto sulla loro
qualit di comproprietari, avendo la Corte territoriale precisato che
l'accertamento di compatibilit paesaggistica e l'istanza per ottenere
la concessione in sanatoria sono stati sottoscritti da CRISCI
ANTONINO e CRISCI FRANCESCO e che, come si ricava dalla denuncia
di inizio lavori presentata all'Ufficio del Genio Civile di Palermo, il
progettista e direttore dei lavori venne originariamente indicato in
CRISCI FRANCESCO, a dimostrazione del fatto che tutti erano
direttamente interessati all'esecuzione delle opere, compresa
MANNINO MARIA CONCETTA, coniuge di CRISCI FRANCESCO e titolare
di interessi comuni con quelli del marito, rispetto ad una edificazione
su terreno di comune propriet che assumeva rilevanza evidentemente
familiare. La sentenza impugnata dunque esente dai vizi denunciati
in quanto dotata di una motivazione compiuta e logica, del tutto
conforme ai principi giuridici e giurisprudenziali in precedenza
enunciati. Manifestamente infondato anche il terzo motivo di doglianza,
avendo la Corte territoriale sufficientemente giustificato il diniego delle
attenuati generiche rilevando l' assenza di "elementi favorevoli agli imputati ...
non potendo ritenersi sufficiente, in forza del novellato art. 62 bis c.p., il mero
stato di incensuratezza di LUCIDO MARIA e MANNINO MARIA CONCETTA e nel
contempo evidenziando che la pena base stata determinata "in misura di
poco superiore rispetto al minimo edittale, con un aumento minimo per effetto

679
della disciplina della continuazione", e che quindi il trattamento
sanzionatorio applicato "non pu subire ulteriori riduzioni" Nella specie,
l'obbligo di motivazione oggetto di doglianza da ritenersi assolto mediante il
richiamo, in positivo, agli elementi di cui all'art. 133 c.p. ritenuti significativi,
che com' noto sono indicati dalla pacifica giurisprudenza di questa Corte come
parametri cui il giudice deve attenersi nel concedere o negare le circostanze
attenuati di cui all'art. 62 bis c.p., e, in negativo, alla mancanza di elementi
ulteriori per mitigare la pena, elementi che neppure la difesa dei ricorrenti ha
saputo indicare, cos palesando la sostanziale genericit della censura. Ai sensi
dell'art. 616 c. p. p., con il provvedimento che dichiara inammissibile il ricorso,
l'imputato che lo ha proposto deve essere condannato al pagamento delle
spese del procedimento, nonch - ravvisandosi profili di colpa nella
determinazione della causa di inammissibilit (Corte Cost. sent. n. 186 del
13/6/2000) - al pagamento a favore della Cassa Corte delle ammende della
somma di mille euro, cosi equitativamente fissata in ragione dei motivi dedotti.
P.Q.M. Dichiara inammissibili i ricorsi e condanna i ricorrenti al
pagamento delle spese processuali e della somma di euro 1.000,00
ciascuno in favore della Cassa delle Ammende. Cos deciso in Roma, l' 8
marzo 2016.

2016 9 MARZO BOLOGNA SINDACO RAPPA ROCCO RESPONSABILE


TRIBUTI CORTE DI CASSAZIONE CONDANNA DEL COMUNE DI ISOLA
DELLE FEMMINE DELLA SENTENZA N 8398 LO JACONO + 5 AVVOCATO
COMUNE ZANGHI LA SOMMA DA RISARCIRE RISULTA ESSERE DI EURO
3.971.691,81 2011 15 LUGLIO PORTOBELLO SINDACO DELIBERA
GIUNTA 80 Presa atto elezione di domicilio per deposito in cancelleria ricorso
nel procedimento Lo Iacono + 5 La Corte di Appello con sentenza n.1788 del
20 luglio 2010, pronunciata dalla sezione III civile, notificata in data
21/3/2011, ha disatteso la richiesta di intervenuta prescrizione estintiva del
diritto al risarcimento del danno ed ha condannato questo Comune a
pagare la somma di 2.289.137,00 a titolo di risarcimento del danno
conseguente alla irreversibile trasformazione dell'immobile di
propriet dei signori Lo Jacono Pietro + 5" utilizzato per la costruzione
di un impianto polisportivo; Quest'Amministrazione ritenendo di avere
buone motivazioni per opporsi avverso detta sentenza ha conferito, con
delibera della Giunta Municipale n.42 del 5/4/2011, apposito in carico
congiunto agli avvocati Lo Monaco Saverio e Zangh Santo per presentare
ricorso in Cassazione; L'avvocato Lo Monaco Saverio ha predisposto apposito
ricorso avverso la sentenza di cui in premessa ed al fine di effettuare il
deposito della stessa ha eletto domicilio presso lo studio dell'avv. Laura Tricerri
sito in Roma, dandone contestuale comunicazione a questo Comune con nota
del 31/05/2011, acquisita al protocollo generale di questo Comune in pari data
al n.9046; 2011 5 APRILE PORTOBELLO SINDACO DELIBERA GIUNTA 42
RICORSO IN CASSAZIONE NEL PROCEDIMENTO LO JACONO + 5. CONFERIMENTO
INCARICO CONGIUNTO AGLI AVV. LO MONACO E ZANGHI SANTO deliberazione di
Giunta Comunale n17 dell'08.02.2001 stato conferito l'incarico per
l'impugnazione in appello della sentenza del Tribunale di Palermo nella causa
contro i Sigg.ri Lo Jacono + 5, all'Avv. Santo Zangh; Che in data 05.04.2011 il
predetto legale ha trasmesso con nota acquisita a questo protocollo generale al

680
n5616 copia della sentenza emessa dalla Corte di Appello di Palermo
n1788/2010, nella causa de quo; Che lo stesso legale difensore del Comune
ha richiesto con la citata nota di valutare l'opportunit di proporre ricorso in
Cassazione, rappresentando, altres, verbalmente che, a suo giudizio esistono
validi motivi per l'accoglimento in detta sede del ricorso; Ritenuto, pertanto,
conferire apposito mandato ad un legale iscritto all'albo dei Cassazionisti,
stante che l'Avv. Zangh, sempre verbalmente ha rappresentato di non
possedere detto requisito;

2016 10 MARZO BOLOGNA SINDACO RAPPA ROCCO RESPONSABILE


TRIBUTI DELIBERA CONSIGLIO 11 MISURE CORRETTIVE EX ART 148BIS
COMMA 3 TUEL RENDICONTO 2013 DELIBERA SEZIONE CONTROLLO CORTE
DEI CONTI 8/2016/PRSP Caltanisetta le procedure sono cose di routine

2016 24 MAGGIO ITALCEMENTI PROT ASSESSORATO 35258 25.05. 16


RICHIEDE ARCHIVIAZIONE ISTANZE

2016 9 MAGGIO SENTENZA DELLA CORTE DI CASSAZIONE UDIENZA


DEL MARZO 2016 I DUE DIRIGENTI DEL GENIO CIVILE DI TRAPANI
ARRESTATI CACCETTA E PIZZO LA VICENDA DEL CENTRO
ALBERGHIERO TUTISTICO DI SEGESTA ACQUE CALDAE TOIA LE
INTERCETTAZIONI IN CUI COLLOQUIO TELEFONICO CON UN ESPONENTE
POLITICO DI ISOLA DELLE FEMMINE, ALL'EPOCA CANDIDATO ALLE ELEZIONI
COMUNALI 2009 LA PROMESSA DI UN INCARICO DI CONSULENZA
PROFESSIONALE DA PARTE DEL SINDACO DI ISOLA DELLE FEMMINE) NONCH
DEL FATTO ... LA REAZIONE DEL CANDIDATO SINDACO STEFANO BOLOGNA
DA VITTIMA A CARNEFICE

2016 1 GIUGNO BOLOGNA SINDACO PARCHEGGI PROTOCOLLO 103 16


PM VIGILI AFFIDAMENTO SEGNALETICA STRISCE BLU PARCHIMETRI
18 SOSTA E SICUREZZA RAGUSA 45MILA 500 EURO

2016 BOLOGNA SINDACO DELIBERA GIUNTA 58 POLIZIA MUNICIPALE


MAGGIORE CROCE 2016 AREE A PARCHEGGIO 957 POSTI SERVIZIO
GESTIONE PARCHEGGI UNICA OFFERTA 45 MILA 500 EURO SOSTA E
SICUREZZA RAGUSA

2016 20 GIUGNO BOLOGNA SINDACO PARCHEGGI PROTOCOLLO 103


16 PM VIGILI 20 GIUGNO 2016 AFFIDAMENTO SEGNALETICA
STRISCE BLU PARCHIMETRI 18 UNICA PRESENTATA SOSTA E SICUREZZA
RAGUSA 45MILA 500 EURO

2016 21 GIUGNO BOLOGNA SINDACO MAGGIORE CROCE ANTONINO


COMANDANTE VIGILI URBANI VIABILITA' STRISCE BLU PARCHIMETRI
SOSTA E SICUREZZA RAGUSA ISOLA DELLE FEMMINE Isola pedonale

2016 3 AGOSTO TRAPPETO CE SANATORIA 15 893 LUCIDO MARIA


CRISCI ANTONINO CONTRADA S CATALDO FOGLIO 2 120 FOGLIO2 124

681
PERIZIA GIURATA RAPPA COSMO SENTENZA 15729 2016 CORTE DI
CASSAZIONE COMUNE DI TRAPPETO CITTA METROPOLITANA DI PALERMO
SETTORE TECNICO Concessione n. 15/893 del 03/08/2016
CONCESSIONE EDILIZIA IN SANATORIA - Vista listanza di condono edilizio
assunta al protocollo di questo Ente in data 31/12/1986, prot. n. 9199
presentata ai sensi della L. n. 47/85 e recepita con L.R. n. 37/85 e s.m.i, dalla
Sig.ra Lucido Maria nata a Siracusa il 24/01/1949, codice fiscale
LCDMRA49A64I754C, e residente ad Isola delle Femmine in via G. Pascoli,12,
diretta ad ottenere la concessione edilizia in sanatoria, per il fabbricato ad uso
civile abitazione composto da due elevazione fuori terra con copertura a
terrazzo praticabile, sito nel Comune di Trappeto in C/da San Cataldo snc,
distinto in catasto fabbricati al foglio di mappa n. 2 part.lla n. 120 sub. 2, sub.
4 e sub. 5 e foglio di mappa n. 2 particella 124 del catasto terreni;
- Accertato che listante ha titolo per richiedere la concessione edilizia in
sanatoria, in qualit di comproprietaria con il coniuge Sig. Crisci Antonino nato
a Isola delle Femmine il 16/09/1945 ed ivi residente in via G. Pascoli,12, C.F.
CRS NNN 45P16 E350A, giusto atto di vendita rogato dal notaio Ermanno Virga
in data 24/02/1982 Rep. n. 8156, Racc. n. 3957 e registrato a Palermo il
16/03/1982 al n. 6286, relativamente alla part.lla 124 del foglio n. 2; ed atto
di vendita rogato dal Notaio Marcello Orlando in data 05/09/1986 rep. n.
14511 e registrato a Palermo in data 23/09/1986 al n. 16399 relativamente
alla particella 120 del foglio n.2;
- Visto lAtto di Rettifica rep. n. 21647, racc. 12778 rogato dal Dottor Pietro
Costamante in data 18/11/2015, con il quale si dichiara che il lotto di terreno
acquistato ove ricade il fabbricato (part.lla n. 120 del foglio 2), in data
05/09/1986 dai Sig.ri Coniugi Lucido Maria e Crisci Antonino, era gi in loro
possesso materiale sin dal mese di Dicembre dellanno 1982, trasmesso in
questo Ente in data 29/12/2015 prot. 13719;
- Vista la Dichiarazione sostitutiva dellatto di notoriet, resa in data
29/12/1986 dalla Sig.ra Lucido Maria, nella quale dichiara che il fabbricato
composto da piano terra e primo, oggetto della presente concessione edilizia
stato realizzato ultimato nelle strutture essenziali nel mese di Giugno 1983;
- Vista la perizia giurata sulla consistenza e dimensioni e stato delle opere e
realizzate, resa in data 31/05/1989, dal Geom. Cosmo Rappa iscritto al
Collegio dei Geometri della Provincia di Palermo al n. 2687; - Visti i grafici
riproducenti i lavori realizzati, allegati all'istanza, redatti dal geom. Cosmo
Rappa iscritto al Collegio dei Geometri della Provincia di Palermo al n. 2687;
- Visto il rilievo fotografico rappresentante il fabbricato, oggetto di concessione
edilizia in sanatoria nella sua interezza; - Vista la Dichiarazione sullo stato
lavori resa dalla Sig.Crisci Antonino, nella quale dichiara che il fabbricato
oggetto della presente concessione edilizia si trova allo stato definito;
- Vista la Certificazione di Idoneit Sismica redatta dallArch. Claudio
Guarino iscritto allOrdine degli Architetti della Provincia di Palermo al n. 1747,
secondo quando stabilito dalla Legge n. 47/85 e L.R. 37/85 e s.m.i., depositato
presso il Genio Civile Di Palermo in data 22/10/1994 al n. 29095, assunto al
protocollo di questo Ente in data 27/02/1995 al n. 1641;
- Visto che il fabbricato ricade in area sottoposta a vincolo ai sensi lart. 142
del Decreto Legislativo n. 42 del 22/01/2004, Codice dei Beni Culturali e del

682
Paesaggio (ex Legge n. 431 del 08/08/1985 art. 1 lettera a ed ex Legge n.
1497 del 29/06/1939 vincolo Paesaggistico); giusto D.A. n. 1429 del
03/08/1968 pubblicato nella G.U.R.S. n. 38 del 24/08/1968, con il quale
stato sottoposto a vincolo di notevole interesse pubblico la fascia costiera del
territorio del Comune di Trappeto, giusto verbale affisso allAlbo Pretorio di
questo Ente in data 01/09/1969; e pertanto necessita lacquisizione del relativo
parere da parte della Soprintendenza ai BB. CC. AA. di Palermo;
-Visto il parere favorevole rilasciato dalla Soprintendenza ai BB. CC. AA di
Palermo in data 20/031992 prot. n. 4231 pos. BB.NN. 32810, assunto al
protocollo di questo Ente al n. 3821 del 17/06/1992;
- Vista la prova dell'avvenuta presentazione presso lAgenzia del Territorio di
Palermo della documentazione necessaria ai fini dell'accatastamento dalla
quale risulta che limmobile riportato in catasto fabbricati del Comune di
Trappeto al foglio di mappa n. 2 particella n. 120 sub 2- piano terra- categoria
A/7, classe 3, consistenza vani 4,5 rendita catastale euro 371,85 ; particella n.
120 sub 4- piano primo- categoria A/7, classe 3, consistenza vani 4,5 rendita
catastale euro 371,85; particella n. 120 sub.5 piano secondo - lastrico solare; -
Visto che per listante ha provveduto al pagamento della somma complessiva
di . 9.861.000 a titolo di oblazione;
- Considerato che ai sensi dell'art. 27 della L.R. 10/8/1985 n. 37 e s.m.i. la
concessione edilizia in sanatoria, in relazione all'epoca della costruzione
subordinata alla corresponsione degli oneri concessori;
- Vista lattestazione di versamento n. 846 del 07/07/1999 dell'importo di .
1.701.000 effettuato dalla richiedente tramite c.c.p. n. 15871908, quale
pagamento oneri concessori; - Vista lattestazione di versamento n. 65 del
25/07/2016 dell'importo di 103,29 effettuata tramite c.c.p. n. 15871908,
quale importo dovuto per spese diritti di segreteria per rilascio concessione ed
autorizzazione edilizia in sanatoria;
- Vista lattestazione di versamento n. 64 del 25/07/2016 dell'importo di
51,65 tramite c.c.p. n. 15871908, dovuto ai sensi dellart. 3 lettera H della L.R.
n. 27 del 15/05/1986; - Viste le dichiarazioni atto di notoriet redatta dai
coniugi Lucido Maria e Crisci Antonino, sopra generalizzati, nelle quali
dichiarano di non essere sottoposti a misure di prevenzione e di non essere a
conoscenza dell'esistenza a loro proprio carico di procedimenti in corso per
lapplicazione delle misure di prevenzione ai sensi del 7 comma dellart. 7
della Legge del 19/03/90 n. 55;
- Vista lautodichiarazione di vincolo a parcheggio in bollo con allegata
planimetria, redatta 10/05/2015 ai sensi della L. 122 del 24.04.1989 e s.m.i.,
dai coniugi Lucido Maria e Crisci Antonino, con la quale vincola a parcheggio la
superficie di mq. 45,50, ricadente in area esterna libera distinta al catasto a
foglio di mappa 2 particella n. 120 e di asservire la rimante area esterna della
corte non occupata dal fabbricato e lintera particella n. 124 del foglio di mappa
2;
- Vista la richiesta di autorizzazione allo scarico presentata in data 28/06/1989
dalla Sig.ra Lucido Maria,assunta la protocollo di questo Ente in data
29/06/1989 prot. 5032; - Visto il parere favorevole igienico sanitario rilasciato
AUSL n. 6 Palermo distretto sanitario n. 7 di Partinico in data 10/03/1998 prot.
2387/I.P, assunta al protocollo di questo Ente in data 16/03/1998 al n. 1783;

683
- Visto il parere favorevole reso dal Geom. Accetta Giuseppe, giusto verbale
distruttoria della pratica di condono edilizio redatto in data 26/07/2016;
- Visto il vigente P.R.G. approvato dall'Assessorato Regionale Territorio
ed Ambiente con decreto n. 485 del 05/05/2003 dal quale risulta che
l'edificio ricade, alla data odierna, in zona E2 Zona zona di tutela e
salvaguardia del paesaggio agro-fluviale;
- Visti gli atti D'ufficio; Tutto quanto sopra visto, accertato e considerato, R I L
A S C I A La concessione edilizia in sanatoria ai sensi della L. n. 47/85 recepita
con L.R. n. 37/85 e s.m.i., per il fabbricato ad uso civile abitazione composto
da due elevazioni fuori terra con copertura a terrazzo praticabile (lastrico
solare), sito nel Comune di Trappeto in C/da San Cataldo, snc, distinto in
catasto fabbricati al foglio di mappa n. 2 particella n. 120 sub 2, sub 4 e sub 5
e particella n. 124 del foglio di mappa n. 2 catasto terreni , di propriet dei
Sig.ri coniugi: Lucido Maria nata a Siracusa il 24/01/1949, codice fiscale
LCDMRA49A64I754C e Crisci Antonino nato a Isola delle Femmine il
16/09/1945 C.F. CRS NNN 45P16 E350A, entrambi residenti a Isola Delle
Femmine via G. Pascoli,12, che attualmente si trova allo stato definito, come
da relazione tecnica descrittiva e dai grafici delle opere realizzate, stralcio del
P.R.G. relativo alla zona territoriale omogenea in cui ricade il fabbricato,
allegati alla presente per farne parte integrante. Il fabbricato oggetto di
condono edilizio confina con propriet Bronte ed altri, ed i rimanenti lati con
propriet Nania; Con la presente si rilascia lautorizzazione allo scarico dei
reflui domestici, come descritto nella relazione tecnica illustrativa e negli
elaborati grafici allegati alla pratica di istanza di condono edilizio;
Con la presente si vincola permanentemente a parcheggio in area esterna al
fabbricato in sanatoria la superficie di mq. 45,50 ricadente sulla particella n.
120 del foglio di mappa n. 2, ai sensi della L.R. n. 21 del 26/5/1973 art. 31 e
legge n.122 del 24/3/1989 e s.m.i., ed inoltre la rimanente parte del terreno di
pertinenza dellimmobile, identificato con la particella n. 120 e lintera particella
n. 124 del foglio di mappa n. 2, rimangono soggetta a vincolo di inedificabilit
assoluta in quanto asservita al fabbricato; La ditta proprietaria ha l'obbligo di
presentare al Comune richiesta di abitabilit/agibilit, la quale verr rilasciata
dopo avere verificato che: a) Nessuna variante stata apportata al progetto
presentato ed approvato in sanatoria; b) Che l'edificio sia stato dichiarato in
catasto con la sua reale destinazione d'uso. Alla presente concessione in
sanatoria si allega in restituzione, copia del progetto approvato vistato in
ciascun documento che lo compone, facendo presente che il Comune resta
sollevato da ogni e qualsiasi responsabilit verso terzi, dei quali restano salvi e
salvaguardati eventuali diritti ed azioni da valere sia in sede amministrativa
che in sede giudiziaria. La presente concessione, a norma del comma 4,
dell'art. 36, della L.R. 27/12/78 n. 71, sar registrata e trascritta presso
lAgenzia del Territorio Ufficio Provinciale di Palermo, Servizio di Pubblicit
Immobiliare, dopo aver acquisito (prima del rilascio della presente
concessione) lattestazione di pagamento effettuato dalla Ditta proprietaria. Si
dichiara che il Comune di Trappeto ha il seguente numero di codice fiscale:
80018760829. Trappeto, 03/08/2016 Il Responsabile del Procedimento F.to
(Geom. Accetta Giuseppe)

684
Il Responsabile del Settore Tecnico F.to (Arch. Cusumano Michele) I sottoscritti
dichiarano di accettare la presente concessione in sanatoria e di obbligarsi
all'osservanza di tutte le condizioni cui essa subordinata e pertanto
consentono e vogliono che la presente venga trascritta a favore del Comune di
Trappeto contro essi stessi dichiaranti esonerando all'uopo il Responsabile
dellAgenzia del Territorio Ufficio Provinciale di Palermo, Servizio di Pubblicit
Immobiliare di Palermo da ogni e qualsiasi responsabilit al riguardo.
I Concessionari F.to Lucido Maria F.to Crisci Antonino
http://www.comune.trappeto.pa.it/DatiSito/15-893Ctec.pdf

2016 10 AGOSTO 2016 10 AGOSTO LEGGE REGIONE SICILIA 16


RECEPIMENTO NORMATIVA NAZIONALE IN MATERIA EDILIZIA

2016 26 AGOSTO BOLOGNA SINDACO Pizzo, "confessano" 22


Commercianti "Ma le denunce rimangono poche" la titolare del Lido Battaglia
di Isola delle Femmine, Maria Rosa Butera, accusata di essersi rivolta al clan di
Porta Nuova per ottenere uno sconto sul pizzo sollecitato dai boss di Partanna
Mondello.

2016 BOLOGNA SINDACO FACEBOOK IN POLITICA DA OLTRE 30 ANNI PER


COSA

2016 15 SETTEMBRE Approvazione del progetto relativo


allampliamento di un impianto di raccolta per la messa in sicurezza, la
demolizione, il recupero di materiali e la rottamazione dei veicoli a
motore, rimorchi, simili e loro parti, nonch stoccaggio e recupero di
rifiuti pericolosi e non pericolosi, proposto dalla ditta 3S di Sanfilippo
Francesco, con sede nel comune di Isola delle Femmine. Con decreto n. 1747
del 15 novembre 2016 del dirigente generale del Dipartimento regionale
dellacqua e dei rifiuti, ai sensi dellart. 208 del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii.,
stato approvato, in variante allo strumento urbanistico, il progetto di
ampliamento di un impianto di raccolta per la messa in sicurezza, la
demolizione, il recupero dei materiali e la rottamazione di veicoli a motore,
rimorchi, simili e loro parti, nelle fasi di messa in sicurezza, demolizione,
pressatura e frantumazione, di cui alle lettere g), h), i) e f) dellart. 3 del
D.Lgs. n. 209/03 nonch stoccaggio e recupero di rifiuti pericolosi e non
pericolosi, proposto dalla ditta 3S di Sanfilippo Francesco, con sede legale ed
impianto in viale delle Industrie n. 15, nel comune di Isola delle Femmine (PA),
gi autorizzato con ordinanza commissariale n. 247 del 15 maggio 2007 e
ss.mm.ii. individuato al catasto al foglio n. 4, particella n. 301 e ne stata
altres autorizzata la realizzazione e la gestione per le operazioni D15, R4 e
R13 di cui agli allegati B e C al D.Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii.
(2017.1.39)119

2016 29 SETTEMBRE SENTENZA CORTE DI CASSAZIONE AGGRESSIONE


AL SINDACO PORTOBELLO DEL 12 MAGGIO 2011 Penale Sent. Sez. 5
Num. 44991 Anno 2016 Presidente: NAPPI ANIELLO Relatore:
SCARLINI ENRICO VITTORIO STANISLAO Data Udienza: 29/09/2016

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2016 29 SETTEMBRE SENTENZA CORTE DI CASSAZIONE AGGRESSIONE
AL SINDACO PORTOBELLO DEL 12 MAGGIO 2011 Penale Sent. Sez. 5
Num. 44991 Anno 2016 Presidente: NAPPI ANIELLO Relatore:
SCARLINI ENRICO VITTORIO STANISLAO Data Udienza: 29/09/2016
sul ricorso proposto da: SORGE TOMMASO nato il 13/05/1962 a PALERMO z--"
avverso la sentenza del 04/11/2015 della CORTE APPELLO di PALERMO visti
gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso; udita in PUBBLICA UDIENZA
del 29/09/2016, la relazione svolta dal Consigliere ENRICO VITTORIO
STANISLAO SCARLINI Udito il Procuratore Generale in persona del AGNELLO
ROSSI , che ha concluso per Penale Sent. Sez. 5 Num. 44991 Anno 2016
Presidente: NAPPI ANIELLO Relatore: SCARLINI ENRICO VITTORIO STANISLAO
Data Udienza: 29/09/2016
RITENUTO IN FATTO 1 - Con sentenza del 4 novembre 2015 la Corte di appello
di Palermo riduceva la pena inflitta a Tommaso Sorge dal locale Tribunale, con
sentenza del 13 maggio 2014, confermando nel resto l'impugnata sentenza
che aveva ritenuto il medesimo responsabile del delitto di lesioni
aggravate cagionate a Gaspare Portobello, all'epoca sindaco del
comune di Isola delle Femmine, agendo in concorso con persona rimasta
ignota, indossando un casco che ne nascondeva le fattezze e colpendolo con
bastoni e spranghe. Il fatto era accaduto in Isola delle Femmine il 12 maggio
2011. Il compendio probatorio si basava sulle dichiarazioni della persona
offesa, costituitasi parte civile, che aveva descritto l'azione e che aveva riferito
che uno degli aggressori aveva pronunciato il proprio nome ("Sorge
Tommaso") durante il pestaggio, perch l'aggressione stessa gli servisse da
monito. Peraltro egli l'aveva comunque riconosciuto, conoscendosi i due da
tempo anche perch Sorge, durante la campagna elettorale, era stato uno
dei suoi sostenitori. In epoca successiva per vi erano stati degli screzi e
Sorge aveva assunto un fare aggressivo nei suoi confronti perch pretendeva
che venissero liquidati da parte dell'amministrazione dei compensi alla
associazione di protezione civile da lui presieduta. Quello stesso
pomeriggio poi (l'aggresione era avvenuta nelle ore serali) Portobello aveva
notato la presenza del Sorge durante la seduta del consiglio comunale.
La persona offesa riferiva anche che Sorge ed il suo complice, nel consumare il
pestaggio, erano travisati con dei caschi, uno dei quali, proprio quello
indossato dal ricorrente, era stato abbandonato sul posto (a seguito
della sua reazione difensiva). Le successive indagini avevano consentito di
rinvenire all'interno del casco repertato, che Sorge aveva riconosciuto essere di
sua propriet (ma che assumeva di aveva abbandonato), del materiale
biologico parte del quale riconducibile al Sorge medesimo ed altra parte a
soggetto non individuato. Completavano il quadro le dichiarazioni della moglie
dell'imputato in ordine ai vestiti indossati quella sera dal marito,
risultati coincidere con la descrizione fattane dal Portobello e la deposizione del
teste oculare Matteo Lo Monaco che aveva confermato l'aggressione patita
dal sindaco. I giudici del merito, poi, ritenevano irrilevanti gli elementi
valorizzati dalla difesa a confutazione dell'accusa perch attenevano a
particolari descrittivi facilmente equivocabili: l'altezza riferita (175 cm invece
dei reali 184), il capo di abbigliamento indossato (una camicia piuttosto che

686
una maglietta). Irragionevole era anche la versione fornita dal ricorrente circa
la presenza del casco di sua propriet nel luogo in cui si era consumata
l'aggressione: l'aveva semplicemente
1 abbandonato in altro luogo perch consunto e, qualcuno, l'aggressore, se ne
era appropriato. I testi indotti dalla difesa a supporto dell'alibi del Sorge, poi,
non avevano saputo indicare orari precisi e cos non si poteva concludere che
questi, al momento dell'aggressione del Portobello, si trovasse altrove. 2 -
Avverso tale sentenza propone ricorso l'imputato, a mezzo del suo difensore,
articolandolo in tre motivi.
2 - 1 - Con il primo, complesso, motivo lamenta il difetto di motivazione non
avendo la Corte territoriale preso atto delle discrasie fra le fattezze ed i vestiti
indossati dall'imputato e la descrizione fattane dalla persona offesa. N si era
tenuto conto che, nel casco, erano state individuate tracce biologiche
appartenenti anche a soggetti diversi dal Sorge. N si era provato che
esistessero ancora motivi di rancore dell'imputato nei confronti del sindaco
Portobello posto che questi, in precedenza, ne aveva accettato le scuse
inviategli per lettera. 2 - 2 - Con il secondo motivo deduce la violazione di
legge ed in particolare degli artt. 533 e 530 cod. proc. pen., non avendo la
Corte preso atto della insufficienza del quadro probatorio. 2 - 3 - Con il terzo
motivo censura la violazione di legge, ed in particolare dell'art. 62 bis cod.
pen., non avendo la Corte riconosciuto le circostanze attenuanti generiche sulla
base dell'erroneo presupposto che l'imputato nutrisse rancore nei confronti del
sindaco per le pregresse vicende gi ricordate, e per il buon comportamento
processuale.
CONSIDERATO IN DIRITTO Il ricorso inammissibile. 1 - I primi due motivi
vanno trattati unitariamente perch relativi entrambi alla valutazione delle
prove ed alla conseguente ricostruzione del fatto. E sono entrambi
inammissibili perch versati in fatto. Secondo il costante insegnamento di
questa Suprema Corte, infatti, esula dai poteri della Corte di cassazione quello
di una "rilettura" degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione, la
cui valutazione , in via esclusiva, riservata al giudice di merito, senza che
possa integrare il vizio di legittimit la mera prospettazione di una diversa, e
per il ricorrente pi adeguata, valutazione delle risultanze processuali (per
tutte: Sez. Un., 30/4-2/7/1997, n. 6402, Dessinnone, riv. 207944; tra le pi
recenti: Sez. 4, n. 4842 del 02/12/2003 - 06/02/2004, Elia, Rv. 229369). I
motivi proposti tendono, appunto, ad ottenere una inammissibile ricostruzione
dei fatti mediante criteri di valutazione diversi da quelli adottati dal giudice di
merito, il quale, con motivazione esente da vizi logici e giuridici, ha esplicitato
le ragioni del suo convincimento. 2 Corte di Cassazione - copia non ufficiale La
novella codicistica, introdotta con la L. del 20 febbraio 2006, n. 46 ,che ha
riconosciuto la possibilit di deduzione del vizio di motivazione anche con il
riferimento ad atti processuali specificamente indicati nei motivi di
impugnazione, non ha mutato la natura del giudizio di cassazione, che rimane
pur sempre un giudizio di legittimit, sicch gli atti eventualmente indicati, che
devono essere specificamente allegati per soddisfare il requisito di
autosufficienza del ricorso, devono contenere elementi processualmente
acquisiti, di natura certa ed obiettivamente incontrovertibili, che possano
essere considerati decisivi in rapporto esclusivo alla motivazione del

687
provvedimento impugnato e nell'ambito di una valutazione unitaria, e devono
pertanto essere tali da inficiare la struttura logica del provvedimento stesso.
Resta, comunque, esclusa la possibilit di una nuova valutazione delle
risultanze acquisite, da contrapporre a quella effettuata dal giudice di merito,
attraverso una diversa lettura, sia pure anch'essa logica, dei dati processuali o
una diversa ricostruzione storica dei fatti o un diverso giudizio di rilevanza o
attendibilit delle fonti di prova. Alla luce di tali principi di diritto allora
evidente la congruit logica del percorso che ha condotto i giudici del merito,
ed in particolare la Corte territoriale, a valutare le prove ed a ritenere la
colpevolezza dell'imputato. Perch partendo dall'esistenza di precedenti
comportamenti aggressivi del Sorge nei confronti del Portobello, si era giunti
alla lezione impartita a quest'ultimo, la cui attribuibilit all'imputato non
derivava dalle sole affermazioni della persona offesa ma trovava ampio
riscontro anche nel rinvenimento sul posto del suo casco con, all'interno, il suo
materiale biologico. Era allora evidente che le trascurabili discrasie nella
descrizione dell'aggressore, il tentativo d'alibi (fallito), la ragione (illogica ed
inattendibile) esposta dal Sorge circa la presenza del suo casco sul posto, non
potevano essere elementi atti a confutare un quadro probatorio che aveva
consentito di superare ogni ragionevole dubbio sulla responsabilit del
ricorrente. 2 - Anche il terzo motivo inammissibile perch la mancata
concessione delle circostanze attenuanti generiche giustificata da
motivazione esente da manifesta illogicit, che, pertanto, insindacabile in
cassazione (Cass., Sez. 6, n. 42688 del 24/9/2008, Rv. 242419), anche
considerato il principio affermato da questa Corte secondo cui non necessario
che il giudice di merito, nel motivare il diniego della concessione delle
attenuanti generiche, prenda in considerazione tutti gli elementi favorevoli o
sfavorevoli dedotti dalle parti o rilevabili dagli atti, ma sufficiente che egli
faccia riferimento a quelli ritenuti decisivi o comunque rilevanti, rimanendo
disattesi o superati tutti gli altri da tale valutazione (Sez. 2, 3 Corte di
Cassazione - copia non ufficiale n. 3609 del 18/1/2011, Sermone, Rv. 249163;
Sez. 6, n. 34364 del 16/6/2010, Giovane, Rv. 248244). Deve inoltre rilevarsi
che il movente individuato (l'inesistenza del quale secondo la difesa
imporrebbe la riduzione della pena), lungi dall'essere smentito, pienamente
atto a spiegare l'azione punitiva realizzata dal Sorge a danno del Portobello. 4 -
All'inammissibilit del ricorso segue la condanna del ricorrente al pagamento
delle spese processuali del grado e, versando il medesimo in colpa, anche alla
somma di euro 2.000 da versarsi alla Cassa delle Ammende. P.Q.M. Dichiara
inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese
processuali e della somma di euro 2.000 in favore della Cassa delle ammende.
Cos deciso in Roma, il 29 settembre 2016.

2016 4 OTTOBRE BOLOGNA SINDACO DETERMINA 1* SETTORE IMPEGNO


DI SPESA INCARICO AVV FIASCONARO PER RESISTERE AL CGA NEL RICORSO
AVVERSO ALLA SENTEZA TAR 1080 2010 PROPROSTO DALLA DITTA AIELLO
COSTRUZIONI

2016 5 OTTOBRE BOLOGNA STEFANO SINDACO DELIBERA GIUNTA 126


RENDICONTO 2015 DEBITI FUORI BILANCIO

688
2016 3 OTTOBRE BOLOGNA SINDACO CRISCI FRANCESCO
PROTOCOLLO 13013 3 OTTOBRE 2016 DIMISSIONI DA ASSESSORE
SINDACO STEFANO BOLOGNA TI SONO STATO FEDELE DA SEMPRE E TU
RITORNERO'

2016 3 MARZO SENTENZA N 15729 CORTE DI


CASSAZIONE
Penale Sent. Sez. 3 Num. 15729 Anno 2016 Presidente: RAMACCI LUCA
Relatore: DE MASI ORONZO Data Udienza: 08/03/2016 Corte di Cassazione -
copia non ufficiale RITENUTO IN FATTO Il Tribunale di Palermo, con sentenza
del 9/10/2014, affermava la penale responsabilit di CRISCI ANTONINO,
LUCIDO MARIA, CRISCI FRANCESCO e MANNINO MARIA CONCETTA per
i reati di ci agli artt. 44 lett. c), 64, 65, 71, 72, 93, 94, 95 D.P.R. n. 380 del
2001 e 181 D.L.vo n. 42 del 2004, per aver realizzato, in qualit di proprietari
e la LUCIDO anche di committente, in zona sismica e sottoposta a vincolo
paesaggistico, in difformit al progetto presentato a! Comune di Trappeto,
in assenza di un progetto esecutivo redatto da un tecnico abilitato, senza aver
effettuato la prescritta denuncia all'ufficio del genio civile ed aver
ottenuto le relative autorizzazioni, anche sotto il profilo paesaggistico
ambientale, un manufatto abusivo consistente in una recinzione con
muri realizzati con conci di cemento pomice, intervallati da pilastrini in
c.a. poggiati su un muro in c.a. e sormontato da un cordolo in cemento,
che in una parte (lato sud) non costituisce solo recinzione ma parte di
una struttura precaria, quest'ultima realizzata in assenza di
concessione e/o autorizzazione edilizia, d circa mq. 670, con un tetto
di lamiera gregata, e condannava, ritenuta la continuazione, la LUCIDO
alla pena di mesi 3 e giorni 15 di arresto ed euro 20.000 di ammenda,
e gli altri alla pena di mesi 1 e giorni 20 di arresto ed euro 17.000 di
ammenda ciascuno, pena sospesa per tutti gli imputati. Avverso tale
pronuncia gli stessi proponevano appello e la Corte di Appello di
Palermo, in parziale riforma della gravata sentenza, che confermava
nel resto, riduceva la pena inflitta alla LUCIDO a mesi 1 e giorni 20 di
arresto ed euro 17.000 di ammenda. Tutti gli imputati, tramite
difensore fiduciario, propongono ricorso per cassazione affidato a tre
motivi. Con un primo motivo, ai sensi dell'art. 606, comma 1, lett. b), c.p.p.,
in relazione agli artt. 10, 29, 31, 44 lett. c), 64, 65, 71, 72, 93 e 95 D.P.R. n.
380 dei 2001, in merito alla declaratoria di colpevolezza degli imputati,
deducono che la Corte territoriale si limitata a richiamare per relationem le
motivazioni svolte dal giudice di primo grado, senza considerare che essendo
contestato agli imputati il reato di cui all'art. 44 lett. c) D.P.R. n. 380 del 2001
le difformit dal permesso di costruire che rilevano sono quelle significative
qualitativamente e quantitativamente rispetto alle strutture essenziali
dell'opera e che nel caso di specie le opere realizzate, seppur difformi, avevano
gi ottenuto l'accertamento di compatibilit paesaggistica dalle competenti
autorit. Con un secondo motivo, ai sensi dell'art. 606, comma 1, lett. e),

689
c.p.p., in relazione agli artt, 125, 192, 530 e 546 comma 1, lett. e), c.p.p.,
deducono che la Corte territoriale ha fondato la penale responsabilit degli
imputati sulla loro qualit di comproprietari dell'immobile interessato dai lavori
abusivamente realizzati senza considerare che la LUCIDO aveva dichiarato
di essere l'unica committente delle opere, e che l'originaria istanza per
la realizzazione del muro di recinzione e per ottenere la compatibilit
paesaggistica nonch !a sanatoria urbanistica sono state sottoscritte
soltanto dalla medesima. 2 Corte di Cassazione - copia non ufficiale
Con un terzo motivo, ai sensi dell'art. 606, comma 1, lett. e) ed e), c.p.p., in
relazione agli artt. 62 bis, 133 c.p. e 546 comma 1, let. e), c.p.p., deducono
che la Corte territoriale ha negato le attenuanti generiche senza una adeguata
motivazione e senza tenere in debita considerazione la circostanza che la
LUCIDO e la MANNINO son incensurate e che i fatti in contestazione non sono
gravi. CONSIDERATO IN DIRITTO I ricorsi vanno dichiarati
inammissibili. La sentenza della Corte territoriale, la cui motivazione,
trattandosi di doppia conforme, si fonde con quella di primo grado,
formando un tutt'uno motivazionale con essa, avendo le due decisioni
utilizzato, quantomeno con riferimento alla declaratoria di penale
responsabilit degli imputati, criteri omogenei e seguito un apparato
logico argomentativo uniforme (Sez. 1, n. 8868 del 26/6/200, Rv.
216906, Sez. 4, n. 38824 del 17/9/2008), ha provveduto ad analizzare
con il dovuto rigore critico gli elementi probatori raccolti. Appare,
quindi, evidente che, seppure nel loro articolato sviluppo, le doglianze
difensive ripercorrono, in assenza di apprezzabili elementi di novit, le
censure gi espresse nei motivi di appello, senza nemmeno tener
conto delle puntuali argomentazioni espresse dalla Corte territoriale,
mancando dunque qualsiasi argomentata critica difensiva alle
conclusioni cui pervenuta la Corte di Appello di Palermo, ed
apparendo, sotto tale aspetto, le censure anche affette da genericit. I
primi due motivi di doglianza, scrutinabili congiuntamente, sono comunque
manifestamente infondati atteso che la motivazione della sentenza di
appello per relationem a quella di primo grado deve essere ritenuta
pienamente ammissibile proprio perch le censure meritali non
contenevano elementi ed argomenti sostanzialmente diversi da quelli
gi esaminati e disattesi. La Corte territoriale ha sottolineato, all'esito
di un apprezzamento di fatto sull'importanza delle opere, in quanto
tale non censurabile in questa sede, che la totale difformit delle
stesse rispetto al progetto presentato al Comune di Trappeto discende
non tanto dalla divergenza in altezza del muro di recinzione, che pure
significativa, quanto piuttosto dall'ampia struttura metallica, dotata
di tettoia, ed ancorata ad esso, realizzata in difetto di qualsivoglia
provvedimento concessorio o autorizzatorio, manufatto che peraltro
difetta del requisito della precariet che - com' pacifico - va
individuato in relazione alla oggettiva ed intrinseca destinazione
dell'opera, essendo necessario che essa soddisfi esigenze temporanee,
e non esclusivamente in relazione alle caratteristiche dei materiali
utilizzati per la realizzazione (ex multis, Sez. 3, n. 22054 del
25/2/2009, Sez. 3, n. 996 del 26/11/2014 , Sez. 3, n. 24898 del

690
4/4/2003, Rv. 225380). Quanto al profilo concernente l'affermazione di
responsabilit degli imputati, questa Corte ha gi affermato che
l'individuazione del comproprietario non committente quale soggetto
responsabile dell'abuso edilizio pu essere desunta da elementi oggettivi di
natura indiziaria 3 Corte di Cassazione - copia non ufficiale della
compartecipazione, anche morale, alla realizzazione del manufatto, desumibili
dalla presentazione della domanda di condono edilizio, dalla piena
disponibilit giuridica e di fatto del suolo, dall'interesse specifico ad
edificare la nuova costruzione, dai rapporti di parentela o affinit tra
terzo e proprietario, dalla presenza di quest'ultimo "in loco" e dallo
svolgimento di attivit di vigilanza nell'esecuzione dei lavori o dal
regime patrimoniale dei coniugi (Sez.3, n. 52040 del 11/11/2014, Rv.
261522). Ed allora, se vero che la LUCIDO, conduttrice del fondo, ha
dichiarato di essere l'unica committente delle opere in questione,
altrettanto vero che la prova della colpevolezza degli altri tre imputati
non riposa soltanto sulla loro qualit di comproprietari, avendo la
Corte territoriale precisato che l'accertamento di compatibilit
paesaggistica e l'istanza per ottenere la concessione in sanatoria sono
stati sottoscritti da CRISCI ANTONINO e CRISCI FRANCESCO e che,
come si ricava dalla denuncia di inizio lavori presentata all'Ufficio del
Genio Civile di Palermo, il progettista e direttore dei lavori venne
originariamente indicato in CRISCI FRANCESCO, a dimostrazione del
fatto che tutti erano direttamente interessati all'esecuzione delle
opere, compresa MANNINO MARIA CONCETTA, coniuge di CRISCI
FRANCESCO e titolare di interessi comuni con quelli del marito,
rispetto ad una edificazione su terreno di comune propriet che
assumeva rilevanza evidentemente familiare. La sentenza impugnata
dunque esente dai vizi denunciati in quanto dotata di una motivazione
compiuta e logica, del tutto conforme ai principi giuridici e
giurisprudenziali in precedenza enunciati. Manifestamente infondato
anche il terzo motivo di doglianza, avendo la Corte territoriale sufficientemente
giustificato il diniego delle attenuati generiche rilevando l' assenza di "elementi
favorevoli agli imputati ... non potendo ritenersi sufficiente, in forza del
novellato art. 62 bis c.p., il mero stato di incensuratezza di LUCIDO MARIA e
MANNINO MARIA CONCETTA e nel contempo evidenziando che la pena base
stata determinata "in misura di poco superiore rispetto al minimo edittale, con
un aumento minimo per effetto della disciplina della continuazione", e che
quindi il trattamento sanzionatorio applicato "non pu subire ulteriori
riduzioni" Nella specie, l'obbligo di motivazione oggetto di doglianza da
ritenersi assolto mediante il richiamo, in positivo, agli elementi di cui all'art.
133 c.p. ritenuti significativi, che com' noto sono indicati dalla pacifica
giurisprudenza di questa Corte come parametri cui il giudice deve attenersi nel
concedere o negare le circostanze attenuati di cui all'art. 62 bis c.p., e, in
negativo, alla mancanza di elementi ulteriori per mitigare la pena, elementi che
neppure la difesa dei ricorrenti ha saputo indicare, cos palesando la
sostanziale genericit della censura. Ai sensi dell'art. 616 c. p. p., con il
provvedimento che dichiara inammissibile il ricorso, l'imputato che lo ha
proposto deve essere condannato al pagamento delle spese del procedimento,

691
nonch - ravvisandosi profili di colpa nella determinazione della causa di
inammissibilit (Corte Cost. sent. n. 186 del 13/6/2000) - al pagamento a
favore della Cassa Corte delle ammende della somma di mille euro, cosi
equitativamente fissata in ragione dei motivi dedotti. P.Q.M. Dichiara
inammissibili i ricorsi e condanna i ricorrenti al pagamento delle spese
processuali e della somma di euro 1.000,00 ciascuno in favore della
Cassa delle Ammende. Cos deciso in Roma, l' 8 marzo 2016.
ATTIVITA AMMINISTRATIVA E PROFESSIONALE
2001 BOLOGNA SINDACO (relazione Scioglimento C.C. 2012): Ulteriori
anomalie sono emerse dall'esame di un'altra concessione edilizia (n 1 22
GENNAIO 2010 via Falcone Isola delle Femmine) per la mancanza dei
presupposti per il rilascio della concessione stessa; l'indagine ispettiva ha
inoltre evidenziato la mancata riscossione, da parte dell'ente, degli oneri di
urbanizzazione e dei costi di costruzione. Tale rocedura era stata avviata sin
dal 2001 dai precedenti proprietari (Lucido Michele 2005 Lucido Erasmo 42
Cardinale Bartola 43 Lucido Antonino Lucido Nazzarena 46)del fondo che,
dopo una lunga e complessa vicenda amministrativa, protrattasi per anni con
gli uffici comunali, vendevano l'area ad una ditta (Edil C.P. di Puglisi Baldassare
& C S.a.s. Progettista geom Crisci Francesco Consigliere Comunale)) la cui
riconducibilita' ad ambienti controindicati era nota ai competenti uffici
comunali. Tale societa' solo dopo pochi mesi dalla richiesta di voltura della
pratica in esame otteneva il rilascio del provvedimento richiesto. (Licenza 1 22
gennaio 2010) Ulteriori aspetti emblematici della complessiva vicenda sono
rinvenibili nella circostanza che, solo a seguito di un'operazione di polizia e del
connesso arresto di uno stretto congiunto del socio amministratore (Puglisi
Francesco 1966 Torretta) della suddetta societa', il responsabile dell'ufficio
tecnico comunale (Architetto Darpa Sandro) chiedeva alla locale procura della
Repubblica ed alla prefettura di Palermo di conoscere se la societa' a cui favore
era stata rilasciata la concessione edilizia fosse riconducibile all'esponente della
criminalita' tratto in arresto. La commissione d'indagine al riguardo ha posto in
evidenza, anche in questo caso, l'assenza di controlli e verifiche da parte
dellente appaltante di Torretta B.P 70 anni) i rapporti esistenti tra il soggetto
tratto in arresto e la famiglia titolare delle quote sociali a cui era stata
rilasciata la concessione edilizia. (Puglisi Baldassare Coniglio Emanuele). 2005
21 OTTOBRE VENERDI CONFERENZA STAMPA HOTEL SARACEN
PRESENTAZIONE DEL NUOVO MOVIMENTO ISOLA DEMOCRATICA
COORDINATORE STEFANO BOLOGNA ALLA CONFERENZA STAMPA ERANO
STATI INVITATI PER SOTTOSCRIVERE LADESIONE AL MOVIMENTO LUCIDO
SALVATORE E FRANCESCO CRISCI LADESIONE DI MICALI LETIZIA ERA STATA
COMUNICTA VERBALMENTE AL COORDINATORE BOLOGNA. LATTESA AL
SARACEN SI DIMOSTRA FALLIMENTARE LUCIDO NON SI PRESENTA ( LA
MOTIVAZIONE LA RITROVEREMO NELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE
DEL 30 GENNAIO 2006 DELIBERA 3-4 : Il Presidente ringrazia il cons. Cutino
per lattestazione di stima, stima che va soprattutto al vice Presidente che era
stato avvicinato con la promessa di elezione a Presidente, ma Egli in
nome di uno spirito di gruppo e di lealt ha ritenuto di dover rifiutare. Il Vice
Presidente afferma che occorre tenere conto degli incidenti senza perdere la
faccia, in particolare Egli ha posto a base della propria vita taluni valori come la

692
chiarezza e la lealt, ed a tali valori ha improntato i propri rapporti sia con il
Sindaco Portobello che con il signor Bologna, con il signor Cataldo, con il signor
Rubino. Anche in questoccasione si dichiara sereno conscio che sarebbe
bastato un suo piccolo spostamento di posizione per garantirgli la carica di
Presidente, ma ha ritenuto che fosse prevalente la sua lealt nei confronti
dellattuale Presidente che avrebbe dovuto sostituire. Non una carica che pu
cambiargli la vita n ha un morboso attaccamento alla poltrona; ). IL
CONSIGLIERE FRANCESCO CRISCI SI PRESENTA DOPO UN PAIO DORE ALA
FINE DOPO UNESTENUANTE TRATTATIVA ADERISCE AL MOVIMENTO siamo
stati costretti a disdire la convocazione dei giornalisti invitati alla conferenza
stampa di presentazione. 2005 26 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO
NELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE I CONSIGLIERI LETIZIA
MICALI E FRANCESCO CRISCI CON UN DOCUMENTO RESPINTO DALLA
MAGGIORANZA PORTOBELLO ESPRIMONO SOLIDARIETA AL VICE SINDACO
DIMISSIONARIO STEFANO BOLOGNA 2008 26 MAGGIO PORTOBELLO
SINDACO PROT 6120CC ROMEO SALVATORE AI ROM SUPERMERCATO FOGLIO
1 PARTICELL 2069 1466 GEOM CRISCI FRANCESCO AUTORIZZAZIONE
PROVVISORIA AIROM 2008 30 NOVEMBRE C C 11 OSSERVAZIONI E
OPPOSIZIONI PRG ELAUTO FERRARELLA PARCHEGGIO PROCURA
SARACEN VARIANTE DA 153 STANZE A 88 ALLOGGI CRISCI MICALI
BOLOGNA DA AREA TURISTICA CT1 A C PORTOBELLO NO SPECULAZIONE
2014 RINASCITA ISOLANA SINDACO BOLOGNA BILLECI ORAZIO 177
CALTANISETTA GIUSEPPE 132 CARDINALE GIUSEPPE 47 COLONNA
SALVATORE 47 CRISCI FRANCESCO 164 CROCE GIOVANNA 47 FERRANTE
GAETANO 80 GUERCIO BARTOLA 62 MANNINO ANGELO 238MIGNANO
ROSARIO 95 MILLOCCA FRANCESCO 87 NEVOLOSO BENEDETTO 97 OLIVA
STEFANIA 20 RAPPA ROSARIO 85 TOTALI 1472
2010 6 MAGGIO CONSIGLIO COMUNALE (i consiglieri Caltanissetta;
Billeci, Crisci e Nevoloso) Il Consigliere Caltanissetta fa la seguente
dichiarazione di voto sul bilancio: Preannuncia il voto contrario del gruppo
Rinascita Isolana, innanzitutto perch le previsioni di bilancio risentono di
unassoluta assenza di pianificazione stante che la maggior parte degli
stanziamenti risultano obbligatori e gli stanziamenti discrezionali risultano
assolutamente dubbi. Resta tutta da verificare lattendibilit di maggiori
entrate ed in particolare dei 100.000 euro che dovranno conseguire dalla lotta
allevasione ICI, dei 200.000 da reperire con la lotta allevasione TARSU, per i
quali non viene fornita alcuna dimostrazione; dei 350.000 euro che dovrebbero
provenire da sanzioni per violazione del codice della strada, su cui non
possibile fare anche in questo caso alcuna valutazione non essendo possibile
nemmeno avere conoscenza di quanto accertato nel 2009; Le restanti
previsioni risultano ottimistiche e poco realistiche. A ci si aggiunga lesistenza
di una posizione debitoria nei confronti dellATO rifiuti per circa 3.700.000
euro. Di conseguenza il bilancio risulta poco responsabile e incapace di
assicurare qualsiasi possibilit di rilancio delleconomia isolana. Ribadisce la
richiesta che la delibera e lintero bilancio venga trasmessa alla Corte dei
Conti. Il Consigliere Battaglia d lettura di un documento che si allega alla
presente per farne parte integrante. Il Presidente, poich nessuno chiede
ulteriormente di intervenire, pone in votazione il bilancio cos come emendato

693
ed assistito dagli scrutatori nominati ad inizio di seduta, accerta il seguente
esito: Presenti e votanti n.12, voti favorevoli espressi per alzata di mano n. 8,
voti contrari n.4 (i consiglieri Caltanissetta; Billeci, Crisci e Nevoloso).
2011 PORTOBELLO SINDACO CONCESSIONE EDILIZIA IN SANATORIA
RUSSELLO ANGELO RUSSELLO ANGELO & BARBERA FILIPPO s.n.c. CAMBIO
DESTINAZIONE DUSO UNO DA AFRICOLO A COMMERCIALE MAPPA 1 PARTICELLA 851
852 L.M. LAVORAZIONE METALLI DI RUSSELLO & BARBERA PROPRIETARIA MAGAZZINO
A UNA ELEVAZIONE FUORI TERRA VIA LIBERTA 11 FOGLIO 1 PARTICELLA 851 852 VIA
LIBERTA 19 E 21 MAGAZZINO ALLO STATO GREZZO UNA ELEVAZIONE FUORI TERRA
OLTRE PIANO SOTTOTETTO VIA LIBERTA 13 E 17 L.M. LAVORAZIONE METALLI DI
RUSSELLO & BARBERA VIA LIBERTA 11 11 13 15 17 19 FOGLIO 1 PARTICELLA 1466
PARTICELLA 2069 ANDREA LICATA CRISCI FRANCESCO RUSSELLO NGELO BARBERA
FILIPPO CIMINO RITA UNITA IMMOBILIARE VIA LIBERTA 11 MAPPA 1 PARTICELLA 2069
DI PROPRIETA DI RUSSELLO VINCENZA UNITA IMMPOBILIARE VIA LIBERTA 11 13
MAPPA 1 PARTICELLA 1466 DI PROPRIETARIO OMER OFFICINE MECCANICHE
RUSSELLO s.r.l. UNITA IMMOBILIARE VIA LIBERTA 15 17 19 MAPPA 1 PARTICELLA
1466 PROPRIETARIA BF DI BARBERA CONCETTINA & C s.n.c. 2002 23 APRILE
BOLOGNA SINDACO INGEGNERE FRANCESCA USTICANO ANNULLA
LICENZA EDILIZIA IN SANATORIA 45 DEL 23 GIUGNO 1999 CAPANNONE
INDUSTRIALE VIA LIBERTA 11 E 11 MANCANTE DI NULLA OSTA AA.BB.CC.
FERROVIE REGIA TRAZZERA 251 CARINI ISOLA 1999 11 GIUGNO BOLOGNA
SINDACO CONCESSIONE EDILIZIA IN SANATORIA 45 IN DIFFORMITA ALLA
LUCENZA 45 DEL 23 GIUGNO 1975 INGEGNERE USTICANO FRANCESCA 1975
23 GIUGNO DI MAGGIO SINDACO LICENZA EDILIZIA 45 CAPANNONE
INDUSTRIALE RUSSELLO ANGELO VIA LIBERTA 11 E 11 FOGLIO 1 PART
2069 1466 2011 29 MARZO PORTOBELLO SINDACO LICENZA EDILIZIA
IN SANATORIA 5 CRIVELLO VINCENZO 29.9.53 CRIVELLO ANTONIA
7.12.59 SS13 N 19 MONTREAL QUEBEC CANADA CONTRADA PIANA
PROPRIETARI 3 12 93 47705 35388 NOTAIO ORLANDO MARCELLO FOGLIO
3 2313 FOGLIO 3 E 4 138 119 238 243 ACCATASTAMENTO BRANCATO
VINCENZO 46027 16 02 06 ZONA E PROGETTISTA ARCH LICATA ANDREA
(CASE FANTASMA CON LUPO BOLOGNA E CUTINO) SISIMICA INGEGNERE
RAPPA ROCCO CRISCI FRANCESCO 2011 1 APRILE PORTOBELLO SINDACO
LICENZA EDILIZIA SANATORIA 7 IN SANATORIA CRIVELLO VINCENZO
29.9.53 CRIVELLO ANTONIA 7.12.59 SS13 N 19 MONTREAL QUEBEC
CANADA CONTRADA PIANA PROPRIETARI 3 12 93 47705 35388
NOTAIO ORLANDO MARCELLO FOGLIO 3 2312 FOGLIO 3 E 4 138 119 238 243
ACCATASTAMENTO BRANCATO VINCENZO PA0047330 17 02 06 ZONA E
PROGETTISTA ARCH LICATA ANDREA (CASE FANTASMA CON LUPO BOLOGNA
E CUTINO) SISIMICA INGEGNERE RAPPA ROCCO CRISCI FRANCESCO
2011 1 APRILE PORTOBELLO SINDACO LICENZA EDILIZIA SANATORIA 7 IN
SANATORIA CRIVELLO VINCENZO 29.9.53 CRIVELLO ANTONIA 7.12.59 SS13
N 19 MONTREAL QUEBEC CANADA CONTRADA PIANA PROPRIETARI 3 12 93
47705 35388 CONDONO 2011 1 APRILE PORTOBELLO SINDACO LICENZA
EDILIZIA SANATORIA 7 IN SANATORIA CRIVELLO VINCENZO 29.9.53
CRIVELLO ANTONIA 7.12.59 SS13 N 19 MONTREAL QUEBEC CANADA
CONTRADA PIANA PROPRIETARI 3 12 93 47705 35388 2011 1 APRILE
PORTOBELLO SINDACO LICENZA EDILIZIA SANATORIA 7 IN SANATORIA
CRIVELLO VINCENZO 29.9.53 CRIVELLO ANTONIA 7.12.59 SS13 N 19

694
MONTREAL QUEBEC CANADA CONTRADA PIANA PROPRIETARI 3 12 93 47705
35388 ONERI CONDONO 2014 14 novembre elezioni amministrative
Bologna Stefano Candidato Sindaco eletto lista Unaltra Isola Si con circa
1.000 voti di distacco dalla minoranza Insieme Liberi di cambiare Assessori
Mannino Angelo Lucido Anna Maria Crisci Francesco Puccio Rossella sentenza
della Corte di Appello del Tribunale di Palermo del 22 ottobre dello scorso
anno 2016 3 OTTOBRE BOLOGNA SINDACO CRISCI FRANCESCO
PROTOCOLLO 13013 3 OTTOBRE 2016 DIMISSIONI DA ASSESSORE
SINDACO STEFANO BOLOGNA TI SONO STATO FEDELE DA SEMPRE E TU
RITORNERO' sentenza della Corte di Appello del Tribunale di Palermo del
22 ottobre dello scorso anno, che trova poi la conclusione giudiziaria con
la sentenza della 3 sezione della Corte di Cassazione n 15729 dell'anno
corrente
IL GIALLO DELLE DIMISSIONI DELLASSESSORE GEOM CRISCI
FRANCESCO SI ASSISTITO ad una vera sceneggiata degno del miglior
MEROLA. Era diventato il leitmotiv della piazza Umberto 1 , nei bar e nelle sale
barbe non si discettava che di questo GIALLO. Ma insomma Crisci ha dato o no
queste dimissioni?
Personalmente per il semplice fatto di aver dato la notizia sul blog di Isola Pulita,
ho ricevuto minacce di denunce e querele da parte della stampa-online di
REGIME.
Ad oggi il giallo non ancora risolto. Ai Cittadini di Isola delle Femmine le
dimissioni sono state motivate... "ragioni personali mi impediscono di
proseguire l'attivit di governo..."
Non sar certo la sentenza della Corte di Appello del Tribunale di Palermo
del 22 ottobre dello scorso anno
Pensa e ripensa vuoi vedere che centra qualcosa l'incidente della sentenza
della 3 sezione della Corte di Cassazione n 15729 dell'anno corrente "
Comunque, sia lAssessorato lavori Pubblici rimasto in casa. Nel frattempo gli
stanno dicendo tranquillo a gennaio massimo.tornerai a fare lAssessore

2016 10 0TTOBRE SOPRALLUOGO DEI VIGILI DEL FUOCO DI PALERMO


ALLA SCUOLA ELEMENTARE DI ISOLA DELLE FEMMINE LIMPIANTO DI
RISCALDAMENTO NON POTRA ESSERE ATTIVATO SINO A
LAMMINISTRAZIONE COMUNALE NON AVRA OTTEMPERATO ALLE
DISPOSIZIONI IMPARTITE DAL COMANDO PROVINCILE DEI VIGILI DEL FUOCO
A SEGUITO DEL SOPRALLUOGO DEI VIGILI DEL FUOCO DI PALERMO DEL 10
OTTOBRE 2016

2016 24 OTTOBRE ADDIO PIZZO 5 SENTENZA CONFERMATE LE


CONDANNE DI PRIMO GRADO PIETRO BRUNO NUNZIO SERIO PIETRO CINA
(APPALTO ELETTRICITA ALLA CALLIOPE) DI MAGGIO ACQUISTO MICHELE
PROCEDIMENTO PENALE 7635 2011 AVV RAIMONDI GIUSEPPE UDIENZA
APPELLO 25 NOVEMBRE 2015 Un'assoluzione, diverse riduzioni e alcune
conferme delle condanne in primo grado nel processo Addiopizzo 5.
Lunico assolto Feliciano Tognetti, assistito dagli avvocati Claudio Gallina
Montana e Giovanni Mannino. Tognetti, che in primo grado aveva avuto 13

695
anni, era accusato di traffico di droga. A parlare contro di lui erano stati i
collaboratori Antonino Nuccio e Francesco Franzese che riferivano dello spaccio
allo Zen (sul quale sono stati ritrovati anche alcuni pizzini nel covo dei Lo
Piccolo) in cui sarebbe stato coinvolto tra il 2006 e il 2008 anche Tognetti. Gli
avvocati hanno dimostrato lestraneit di Tognetti ai fatti contestati.
Ridotte o confermate le condanne per gli altri imputati, accusati a vario titolo di
associazione mafiosa, estorsione, associazione finalizzata al traffico di sostanze
stupefacenti, porto e detenzione illegale d'armi da fuoco, intestazione fittizia di
beni.
Condanne ridotte per Giuseppe Lo Cascio da 13 a 12 anni, Francesco Paolo Di
Piazza da 15 a 12 anni, Salvatore Baucina da 12 a 17 anni ma in continuazione
con una precedente condanna, Pietro Bruno da 14 a 16 anni (sempre in
continuazione con una precedente condanna), Domenico Ciarmitaro da 3
a 2 anni, Anello Cusimano da 7 anni a 6 anni e mezzo, Nicol Cusimano e
Fabio Daria da 13 a 10 anni e mezzo, Giuseppe Di Bella da 14 a 13 anni,
Filippo Lo Piccolo da 13 a 16 anni in continuazione con unaltra condanna, Vito
Mario Palazzolo da 12 a 16 anni in continuazione, Salvatore Randazzo da 3 a 2
anni, nunzio Serio da 20 a 19 anni in continuazione con una precedente
condanna.
Confermate le condanne a trentanni di reclusione per Sandro e Salvatore Lo
Piccolo, Michele Acquisto (12 anni), Pietro Cin (18 anni in
continuazione con un'altra condanna), Giovanni Corrao (5 anni e due
mesi), Salvatore DAnna (12 anni), Lorenzo Di Maggio (13 anni in
continuazione con un'altra condanna), Giuseppe Enea (quattro anni e due
mesi), Giuseppe Messina (12 anni). Proc. n. 7635\2011 R.G.N.R. DDA
(stralcio del prot.n. 11213\2008 R.G.N.R. DDA cd. Addiopizzo 5) ) nei
confronti di ACQUISTO Michele + 65 (tra cui LO PICCOLO Salvatore e
Sandro) per artt. 416 bis c.p., artt. 81 cpv., 110 e 629 co. 2 in rel. al n.
3 co. 3 dellart. 628 c.p. e art. 7 D.L. 13 maggio 1991 n. 152 conv. in
legge n. 203/91, nonch artt. 73 e 74 D.P.R. 309/90, commessi in gran
parte nel mandamento di Tommaso Natale San Lorenzo, per il quale si svolto
il giudizio abbreviato avanti al GUP MATASSA e il processo ordinario innanzi
alla IV^ Sez. pen. Pres. FONTANA che ha condannato gran parte degli
imputati a pene fino a 30 anni di reclusione in data 30 giugno 2014 (tra
cui LO PICCOLO Salvatore e Sandro ad anni 30, ACQUISTO Michele, BAUCINA
Salvatore, BIONDO Mario, DANNA Salvatore (reggente della famiglia di
Terrasini), DI MAGGIO Procopio (della famiglia di Cinisi), MESSINA Giuseppe e
PALAZZOLO Vito Mario ad anni 12 di reclusione, CUSIMANO Nicol, LO
CASCIO Giuseppe, LO PICCOLO Filippo e TOGNETTI Felisiano ad anni 13 di
reclusione, BRUNO Pietro (reggente della famiglia di Capaci e Isola delle
Femmine) e DI BELLA Giuseppe (della famiglia di Montelepre) ad anni 14 di
reclusione;

GdS

2016 9 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO DETERMINA 1 SETTORE 286


ACCONTO CARMELO ZANGHI NEL RICORSO IN APPELLO DI ALBERT PER
DEMANSIONAMENTO 5.023,03 DELIBERA GIUNTA 199 2014 2014 22
NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO DELIBERA GIUNTA 199 NOMINA DI

696
CARMELO ZANGHI NEL RICORSO IN APPELLO DI ALBERT PER
EMANSIONAMENTO

2016 14 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO NOTA PROTOCOLLO 15398 A


NOME DI SCIBETTA CALOGERO PER IL DEFUNTO SCIBETTA GIOVANNI
2016 13 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO PARAPIGLIA AL CIMITERO
TRA IL DIPENDENTE CATALDO ANTONIO E I PROPRIETARI DELLA
REQUISIZIONE INTERVENTO TELEFONATA AL COMANDANTE CROCE
INVIO IL VIGILE ROSARIO INTERVENTO DEL SINDACO BOLOGNA
PROBABILE REVOCA ORDINANZA SINDACALE 89/2016 2016 1 DICEMBRE
BOLOGNA SINDACO ORDINANZA 89 REQUISIZIONE TEMPORANEA CAPPELLA
39C DI PROPRIETA' DI FAVALORO PIETRO PER IL DEFUNTO SCIBETTA
GIOVANNI NOTA PROT 15398 14.11.2016 documento-100721 IL GIORNO 13
SENTENZA TAR PALERNO Pubblicato il 26/09/2016 N. 02268/2016
REG.PROV.COLL. N. 01930/2016 REG.RIC Come ripetutamente affermato da
questa sezione proprio in materia di provvedimenti riguardanti lutilizzo
temporaneo di loculi cimiteriali, il potere extra ordinem di adozione di
ordinanze contingibili ed urgenti regolato da precisi limiti di legge, superati i
quali tal genere di provvedimento non pu essere ammesso (cfr. T.A.R., Sicilia,
sez. III, n. 2339/2013, 455/2015, 593/2015). In particolare le ordinanze
contingibili ed urgenti sono consentite esclusivamente per far fronte a
straordinarie ed imprevedibili esigenze - a cui non possibile ovviare facendo
ricorso agli ordinari strumenti tipizzati dalla legge - per il tempo strettamente
necessario affinch lamministrazione possa intervenire in via ordinaria. Ci
considerato, evidentemente impossibile ricondurre ad evento straordinario ed
imprevedibile lesaurimento dei posti salma in un cimitero comunale, avvenuto
nel tempo, nellinerzia dellamministrazione comunale, che nulla ha fatto per
far fronte di tale pi che prevedibile conseguenza e che solo dopo avere
adottato i provvedimenti impugnati ha deliberato in ordine allapprovazione del
progetto di ampliamento del cimitero. Anche la previsione del termine di
efficacia dei provvedimenti impugnati, fino alla prevedibile fine dei lavori di
ampliamento del cimitero, non appare conforme ai principi che presiedono alla
adozione dei provvedimenti contingibili ed urgenti. Proprio per la particolare
natura eccezionale di tal genere di provvedimenti, la loro efficacia pu ritenersi
giustificata esclusivamente per il tempo necessario per poter affrontare, con gli
strumenti ordinari, le contingenze improvvisamente emerse, che cosa ben
diversa dal tempo necessario per poter risolvere definitivamente, a regime, il
problema esistente. In conclusione, in ragione del primo motivo, il ricorso
fondato e deve essere accolto e, per leffetto, annullati i provvedimenti
impugnati.

2016 18 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO DELIBERA CONSIGLIO


COMUNALE 46 LE MOTIVAZIONE DELLE DIMISSIONI DELL'ASSESSORE
DELLA GIUNTA BOLOGNA FRANCESCO CRISCI SENTENZA CORTE
CASSAZIONE 15729 26.03.2016

697
2016 23 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO SANATORIA EDILIZIA 15
PROT 15835 PERIZIA GIURATA PANZAVECCHIA NUNZIATINO TUMMINELLO
MAURIZIO VIA BAGLIESI 29 FOGLIO 1 PART 130 SCALA

2016 23 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO SERVIZIO 2 DIRIGENTE


GENERALE URBANISTICA PROT 22402 RESTITUZIONE AL COMUNE
PROCEDIMENTO PRG ADOTTATO CC 33 1 AGOSTO 2007 MANCATA
PROCEDURA V.A.S. STRUMENTO NECESSITANTE NELLA REDAZIONE DEL PRG.
INVITO A RITIRARE IL FASCICOLO 2014 16 OTTOBRE COMMISSIONE ARTA
SERVIZIO 2 UNITA OPERATIV 2.1 PROTOCOLLO 20699 ADOZIONE
VARIANTE AL VIGENTE PRG AREA TAORMINA RIENTRA NEI CONFINI
DESTINAZIONE ZONE C2 AREE PRIVE DI DESTINAZIONE PP DELIBERA C.C.
127 7.8.90 NON VIGENTE E SONO STATE RILASCIATE DIVERSE LICENZE
EDILIZIE SOLUZIONE NEL NUOVO PRG 2014 12 NOVEMBRE BOLOGNA
SINDACO PROPOSTA 563 TRASMISSIONE COPIA DEL PROVVEDIMENTO
RESTITUZIONE DELLARTA PROT 20699 DEL 16 10 2014 ARCHIVIAZIONE
DEL RIESAME LICENZE EDILIZIE 7 8 9 10 DEL 1997 SINDACO PORTOBELLO IN
QUANTO SU AREA PRIVA DI DESTINAZIONE URBANISTICA VIA LIBERTA 103
SOLUZIONE NELLAPPROVAZIONE PRG ADOTTATO C.C. 33 1 AGOSTO 2007
1990 7 AGOSTO ADOZIONE PIANO PARTICOLAREGGIATO ZONA C
CONFORME AL PRG DELIBERA CONSILIARE 127 1997 30 APRILE
BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 7/91 TAORMINA GIACOMO
03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART 96 E 218
CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO FABBRICATO A 2
ELEVAZIONI FUORI TERRA E PIANTA RETTANGOLARE MQ 1.519 1997 30
APRILE BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 8/91 TAORMINA
GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART
96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO CATASTO
URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 3 4 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI MQ 1.519
1997 30 APRILE BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 9/91
TAORMINA GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130
FOGLIO 3 PART 96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO
CATASTO URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 5 E 6 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI
MQ 1.519 1990 7 AGOSTO DELIBERA CONSIGLIO OMUNALE 127
ADOZIONE PIANO PARTICOLAREGGIATO ZONA C CONFORME AL P.R.G. 1997
30 APRILE BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 10/91
TAORMINA GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130
FOGLIO 3 PART 96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO
CATASTO URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 1 E 2 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI
2007 27 APRILE PORTOBELLO SINDACO DECRETO ASSESSORIALE 30
MARZO 2007 PRG VALUTAZIONE STRATEGICA AMBIENTALE NELLA FASE
DI REDAZIONE DEL PRG 2009 1 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO
TRASMETTE PRG ADOTTATO C.C. DELIBERA 33 1 AGOSTO 2007 PROT
ASSESSORATO 41829 5.06.09 2010 22 FEBBRAIO PORTOBELLO SINDACO
CONSIGLIO COMUNALE Variante al P.R.G. adottato con D.C.C.
n33/2007 Rettifica dei confini territoriali rappresentati nella
cartografia del PRG 2011 23 MARZO PORTOBELLO SINDACO
DETERMINA 3 SETTORE DARPA SANDRO IMPEGNO E LIQUIDAZIONE 14

698
FATTURE 13 E 20 SETTEMBRE 2010 FERRARELLA ANDREA VALUTAZIONE
INCIDENZA 18.972 EURO NELLAMBITO P.R.G. ADOTTATO C.C. 33 1 AGOSTO
2007 2011 5 AGOSTO PORTOBELLO SINDACO DIRIGENTE
URBANISTICA REGIONE SICILIA PRG PROT 52120 NON PROCEDIBILITA
APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE ESEGUITO IN
FASE DI REDAZIONE PRG 2011 4 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO
URBANISTICA SERVIZIO 2 PROT 67549 PRG PROT 52120 NON
PROCEDIBILITA APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE
ESEGUITO IN FASE DI REDAZIONE PRG 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977 E
AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC RELAZIONE TECNICCA ALLEGATA ALLA DELIBERA FOGLIO 3 PART 95
506 507 508 509 510 593 511 512 96 218 SU CUI SONO STATE RILASCIATE
LICENZE ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977
E AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2014 16 OTTOBRE
COMMISSIONE ARTA SERVIZIO 2 UNITA OPERATIV 2.1 PROTOCOLLO
20699 ADOZIONE VARIANTE AL VIGENTE PRG AREA TAORMINA RIENTRA NEI
CONFINI DESTINAZIONE ZONE C2 AREE PRIVE DI DESTINAZIONE PP
DELIBERA C.C. 127 7.8.90 NON VIGENTE E SONO STATE RILASCIATE
DIVERSE LICENZE EDILIZIE SOLUZIONE NEL NUOVO PRG

2016 24 NOVEMBRE PRG DECRETO ASSESSORIALE MAURIZIO CROCE


DIRETTIVE TECNICHE PER LINFORMATIZZAZIONE DEI PIANI
REGOLATORI GENERALI: CODIFICA DEI GRAFICISMI E LEGENDA STANDARD

2016 24 NOVEMBRE PRG DECRETO ASSESSORIALE MAURIZIO CROCE


DIRETTIVE TECNICHE PER LINFORMATIZZAZIONE DEI PIANI
REGOLATORI GENERALI: CODIFICA DEI GRAFICISMI E LEGENDA STANDARD
2016 24 NOVEMBRE D.A. 407 MAURIZIO CROCE P.R.G. DIRETTIVE
INFORMATIZZAZIONE CODIFICA GRAFICI E LEGENDA STANDARD E LEGENDA
CIRCOLARE 2 URBANISTICA 25 SETTEMBRE 1998

2016 24 NOVEMBRE D.A. 407 MAURIZIO CROCE P.R.G. DIRETTIVE


INFORMATIZZAZIONE CODIFICA GRAFICI E LEGENDA STANDARD E
LEGENDA CIRCOLARE 2 URBANISTICA 25 SETTEMBRE 1998

2016 25 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO DETERMINA GIUNTA INCARICO


AVV ARMETTA GABRIELE ANTONIO RESTISTERE RICORSO AL TAR DI

699
SCALICI GASPARE SCOGLIERA AZZURRA DINIEGO CONCESSIONE
EDILIZIA IN SANATORIA 4 DEL 27.07.2016

2016 1 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO ORDINANZA 89 REQUISIZIONE


TEMPORANEA CAPPELLA 39C DI PROPRIETA' DI FAVALORO PIETRO PER
IL DEFUNTO SCIBETTA GIOVANNI NOTA PROT 15398 14.11.2016 documento-
100721 IL GIORNO 13 PARAPIGLIA AL CIMITERO CON IL DIPENDENTE
CATALDO ANTONIO INTERVENTO TELEFONATA AL COMANDANTE CROCE
INVIO IL VIGILE ROSARIO INTERVENTO DEL SINDACO BOLOGNA PROBABILE
REVOCA ORDINANZA SINDACALE 89/2016 2016 29 DICEMBRE BOLOGNA
SINDACO ORDINANZA 92 REQUISIZIONE CAPPELLA LOCULO BOLOGNA
GAETANO SOSPENDE LA REQUISIZIONE DI FAVALORO PIETRO
ORDINANZA 89 1 DICEMBRE PER SCIBETTA GIOVANNI NOTA 15398 14
NOVEMBRE 16 SENTENZA TAR PALERNO Pubblicato il 26/09/2016 N.
02268/2016 REG.PROV.COLL. N. 01930/2016 REG.RIC Come
ripetutamente affermato da questa sezione proprio in materia di
provvedimenti riguardanti lutilizzo temporaneo di loculi cimiteriali, il potere
extra ordinem di adozione di ordinanze contingibili ed urgenti regolato da
precisi limiti di legge, superati i quali tal genere di provvedimento non pu
essere ammesso (cfr. T.A.R., Sicilia, sez. III, n. 2339/2013, 455/2015,
593/2015). In particolare le ordinanze contingibili ed urgenti sono consentite
esclusivamente per far fronte a straordinarie ed imprevedibili esigenze - a cui
non possibile ovviare facendo ricorso agli ordinari strumenti tipizzati dalla
legge - per il tempo strettamente necessario affinch lamministrazione possa
intervenire in via ordinaria. Ci considerato, evidentemente impossibile
ricondurre ad evento straordinario ed imprevedibile lesaurimento dei posti
salma in un cimitero comunale, avvenuto nel tempo, nellinerzia
dellamministrazione comunale, che nulla ha fatto per far fronte di tale pi che
prevedibile conseguenza e che solo dopo avere adottato i provvedimenti
impugnati ha deliberato in ordine allapprovazione del progetto di ampliamento
del cimitero. Anche la previsione del termine di efficacia dei provvedimenti
impugnati, fino alla prevedibile fine dei lavori di ampliamento del cimitero, non
appare conforme ai principi che presiedono alla adozione dei provvedimenti
contingibili ed urgenti. Proprio per la particolare natura eccezionale di tal
genere di provvedimenti, la loro efficacia pu ritenersi giustificata
esclusivamente per il tempo necessario per poter affrontare, con gli strumenti
ordinari, le contingenze improvvisamente emerse, che cosa ben diversa dal
tempo necessario per poter risolvere definitivamente, a regime, il problema
esistente. In conclusione, in ragione del primo motivo, il ricorso fondato e
deve essere accolto e, per leffetto, annullati i provvedimenti impugnati.

2016 2 DICEMBRE PRONUNUNCIA DEL GIUDICE DI PISA SULLA


AMMISSIBILITA' NUOVA UDIENZA 22 FEBBRAIO 2019
Ord.C.App_AmmissibilitAppello+RigettoSospensiva_021216

2016 2 DICEMBRE PROTOCOLLO 0006262 SCUOLA RISO DRSSA


TARALLO PRESIDE COMUNICA CHE IL GIORNO 10 OTTOBRE
SOPRALLUOGO VIGILI DEL FUOCO IMPIANTO RISCALDAMENTO FUORI

700
NORMA INIBITA L'ACCENSIONE PER PREVENZIONE E PROTEZIONE SICUREZZA
LIMPIANTO DI RISCALDAMENTO NON POTRA ESSERE ATTIVATO SINO A
LAMMINISTRAZIONE COMUNALE NON AVRA OTTEMPERATO ALLE
DISPOSIZIONI IMPARTITE DAL COMANDO PROVINCILE DEI VIGILI DEL FUOCO
A SEGUITO DEL SOPRALLUOGO DEI VIGILI DEL FUOCO DI PALERMO DEL 10
OTTOBRE 2016

2016 2 DICEMBRE PRONUNCIA DEL GIUDICE ANTONINO DI PISA


SULLA AMMISSIBILITA' NUOVA UDIENZA 22 FEBBRAIO 2019
Ord.C.App_AmmissibilitAppello+RigettoSospensiva_021216 FERRARA ABATE
ANZA GALIFI CAVALLARO MESSINA MARLETTA CASSAZIONE SALVATORE
FONTANA LEGAMBIENTE GENCHI CIAMPOLILLO TOLOMEO GIUDICE
CIRINCIONE MANDALA CORSINI PELLERITO INTERLANDI ITALCEMENTI
ANTONINO DI PISA

701
2016 7 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO COMANDANTE CROCE
RELAZIONE PARCHIMETRI A PAGAMENTO 2016 PROT 176 16 PM
PROPOSTA APPALTO PLURIENNALE

702
2016 7 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO BILANCIO DI PREVISIONE
2016 2018 MOLTE CRITICITA' DI DEBITI FUORI BILANCIO ENTRATE
DUBBIE RECUPERO TRIBUTI INFEFFICIENTI

2016 9 DICEMBRE BOLOGNA SINDAC CONVOCAZIONE CONSIGLIO 15


DICEMBRE DEBITI FUORI BILANCIO AVVOCATI LA BUA OCCUPAZIONE
SALA CONSILIARE 1999 AVVOCATO FIORENZA (ZANGHI) TAORMINA 2016 9
DICEMBRE BOLOGNA SINDAC CONVOCAZIONE CONSIGLIO 15 DICEMBRE
DEBITI FUORI BILANCIO L A BUA OCCUPAZIONE SALA CONSILIARE 1999
FIORENZA ALBERT TAORMINA

2016 9 DICEMBRE CONVOCAZIONE CONSIGLIO COMUNALE 15 12


2016 DEBITI FUORI BILANCIO FIORENZA ALBERT BOLOGNA LA BUA
GIALLOMBARDO STREAMING 2012 21 FEBBRAIO PORTOBELLO SINDACO
ALBERT BOLOGNA FIORENZA DETERMINA SETTORE 1 - SEGRETERIA E
AFFARI GENERALI N. 17 DEL 21/02/2012 procedimento penale, n2834/98
R.G.N.R SENTENZE 226 12 MAGGIO 1998 652 17 MAGGIO 2000 267 23
MARZO 1999

2016 13 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO PARAPIGLIA AL CIMITERO


TRA IL DIPENDENTE CATALDO ANTONIO E I PROPRIETARI DELLA
REQUISIZIONE INTERVENTO TELEFONATA AL COMANDANTE CROCE INVIO IL
VIGILE ROSARIO INTERVENTO DEL SINDACO BOLOGNA PROBABILE REVOCA
ORDINANZA SINDACALE 89/2016 2016 1 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO
ORDINANZA 89 REQUISIZIONE TEMPORANEA CAPPELLA 39C DI
PROPRIETA' DI FAVALORO PIETRO PER IL DEFUNTO SCIBETTA GIOVANNI
NOTA PROT 15398 14.11.2016 documento-100721 IL GIORNO 13 SENTENZA
TAR PALERNO Pubblicato il 26/09/2016 N. 02268/2016
REG.PROV.COLL. N. 01930/2016 REG.RIC Come ripetutamente
affermato da questa sezione proprio in materia di provvedimenti riguardanti
lutilizzo temporaneo di loculi cimiteriali, il potere extra ordinem di adozione di
ordinanze contingibili ed urgenti regolato da precisi limiti di legge, superati i
quali tal genere di provvedimento non pu essere ammesso (cfr. T.A.R., Sicilia,
sez. III, n. 2339/2013, 455/2015, 593/2015). In particolare le ordinanze
contingibili ed urgenti sono consentite esclusivamente per far fronte a
straordinarie ed imprevedibili esigenze - a cui non possibile ovviare facendo
ricorso agli ordinari strumenti tipizzati dalla legge - per il tempo strettamente
necessario affinch lamministrazione possa intervenire in via ordinaria. Ci
considerato, evidentemente impossibile ricondurre ad evento straordinario ed
imprevedibile lesaurimento dei posti salma in un cimitero comunale, avvenuto
nel tempo, nellinerzia dellamministrazione comunale, che nulla ha fatto per
far fronte di tale pi che prevedibile conseguenza e che solo dopo avere
adottato i provvedimenti impugnati ha deliberato in ordine allapprovazione del
progetto di ampliamento del cimitero. Anche la previsione del termine di
efficacia dei provvedimenti impugnati, fino alla prevedibile fine dei lavori di
ampliamento del cimitero, non appare conforme ai principi che presiedono alla
adozione dei provvedimenti contingibili ed urgenti. Proprio per la particolare
natura eccezionale di tal genere di provvedimenti, la loro efficacia pu ritenersi

703
giustificata esclusivamente per il tempo necessario per poter affrontare, con gli
strumenti ordinari, le contingenze improvvisamente emerse, che cosa ben
diversa dal tempo necessario per poter risolvere definitivamente, a regime, il
problema esistente. In conclusione, in ragione del primo motivo, il ricorso
fondato e deve essere accolto e, per leffetto, annullati i provvedimenti
impugnati.

2016 15 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO ALBERT SANATORIE


DELIBERA CC 48 DEBITI FUORI BILANCIO FIORENZA GIUSEPPE 23
MILA SENTENZA 3185 07 APPELLO GIUNTA DELIBERA 55 19. 05 2000
GIUSEPPE FIORENZA GIUNTA DELIBERA 67 09.04.04 IMPUGNAZIONE ZANGHI
RICONOSCIMENTO DEBITO FUORI BILANCIO SPESE LEGALI AVV GIUSEPPE
FIORENZA DETERMINA 1 SETTORE 208 DEBITI FUORI BILANCIO INCARICHI
DA LIQUIDARE AL 31.12.2004 430.128,89 DELIBERA GIUNTA 55 19
MAGGIO 2000 INCARICO A FIORENZA PER COSTITUZIONE PARTE CIVILE
PROCEDIMENTO 2834 1998 PER FATTI ADDEBBITATI AD ALBERT,
DETERMINA 1 SETTORE 380 24.12.2003 LIQUIDATE 4.096,00 DETERMINA
17 DEL 21.FEBBRAIO 2012 DEL 1 SETTORE LIQUIDATE A FIORENZA 10.696,40
DELIBERA GIUNTA 67 9 APRILE 2004 INCARICO A FIORENZA PER APPELLO
ALLA SENTENZA 4408 2013 DEL 15.DICEMBRE 2002 DEFINITO NELLA
UDIENZA DEL 02.11.2007 E DEPOSITATA IL 22.09.2009 DOVE LARCHITETTO
ALBERT VIENE ASSOLTO

2016 15 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO DELIBERA CC 49 AVV LA BUA


DEBITI FUORI BILANCIO DETERMINA 1 SETT 208 31.12.14 430 MILA128
EURO 89 CENT OPERAZIONE ULBRICK 1996 CRISAFULI MORICI MIRELLA
AGLIASTRO

2016 15 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO CONS COMUN 48 DEBITI


FUORI BILANCIO AVV FIORENZA ALBERT 1 GRADO APPELLO
ASSOLUZIONE 2834 1998 ACCONTO 2012 21 FEBBRAIO DETER 17
SENTENZE 226 12 MAGGIO 1998 652 17 MAGGIO 2000 267 23 MARZO 1999

704
2016 15 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO CALTANISETTA CC DELIBERA
50 TAORMINA VIA LIBERTA VARIANTE AL PRG RESPINTO ASSESSORATO
NOTA 22402 23.11.16 FOGLIO 3 PART 2345 512 1568 1567 1566 1565 1971
95 2010 15 FEBBRAIO PORTOBELLO SINDACO CONVOCAZIONE CC
TAORMINA VIA LIBERTA VARIANTE AL PRG APPROVATO CC 33 07
RETTIFICA CONFINI TERRITORIALI RAPPRESENTATI CARTOGRAFIA
PRG Il Cons. Caltanissetta, a sua volta, evidenzia come il problema fosse gi
a conoscenza dellAmministrazione prima dellinvio del PRG. Il Sindaco
ribadisce che ci si accorti dellerrore solo dopo che il Consiglio Comunale
aveva proceduto allapprovazione del PRG, nel procedere allesame di alcune
richieste di concessioni edilizie ricadenti nella zona in questione.
Il Cons. Caltanissetta afferma che il problema essenzialmente politico,
infatti, se la questione risultava gi conosciuta nel 2007, improprio proporre
modifiche dopo tre anni. QuestAmministrazione deve quindi giustificare i
motivi per cui non ha posto il problema subito dopo il proprio insediamento. Il
Presidente evidenzia come questo Consiglio Comunale si sia insediato da pochi
mesi e come lUfficio Tecnico solo di recente ha investito il Consiglio del
problema. Questo Consiglio tenuto pertanto a fornire concrete risposte. Il
Cons. Guttadauro afferma che, a prescindere dallaccertamento di eventuali
responsabilit, questo Organo chiamato a dare risposte a questa
cittadinanza. Il Cons. Caltanissetta evidenzia come non ci si possa fidare
dellUfficio Tecnico Comunale, che pur avendo conoscenza del problema dal
2007, sottopone la questione allesame del Consiglio dopo tre anni. 2010 15
FEBBRAIO PORTOBELLO SINDACO CALTANISETTA CC
TAORMINA VIA LIBERTA VARIANTE AL PRG APPROVATO CC 33 07
RETTIFICA CONFINI TERRITORIALI RAPPRESENTATI CARTOGRAFIA
PRG 2010 22 FEBBRAIO PORTOBELLO SINDACO TAORMINA VIA
LIBERTA DELIBERA C.C. 6 VARIANTE AL PRG APPROVATO CC 33 07

705
RETTIFICA CONFINI TERRITORIALI RAPPRESENTATI CARTOGRAFIA PRG 2010
Variante al P.R.G. adottato con D.C.C. n33/2007 Rettifica dei confini
territoriali rappresentati nella cartografia del PRG 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977 E
AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA TAORMINA VIA
LIBERTA Atto numero 16 del 21-11-2013 Oggetto: Adozione di variante al vigente
PRG approvato con D.A. N 83/77, e con successivi D.A. N 121/83 e D.A. N
585/91, nonch al nuovo PRG adottato con deliberazione di C.C. n 33/2007,
per l'attribuzione della destinazione urbanistica 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC RELAZIONE TECNICCA ALLEGATA ALLA DELIBERA FOGLIO 3 PART 95
506 507 508 509 510 593 511 512 96 218 SU CUI SONO STATE RILASCIATE
LICENZE ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977
E AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2014 16 OTTOBRE
COMMISSIONE ARTA SERVIZIO 2 UNITA OPERATIV 2.1 PROTOCOLLO
20699 ADOZIONE VARIANTE AL VIGENTE PRG AREA TAORMINA RIENTRA NEI
CONFINI DESTINAZIONE ZONE C2 AREE PRIVE DI DESTINAZIONE PP
DELIBERA C.C. 127 7.8.90 NON VIGENTE E SONO STATE RILASCIATE
DIVERSE LICENZE EDILIZIE SOLUZIONE NEL NUOVO PRG 2014 12
NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO PROPOSTA 563 TRASMISSIONE COPIA
DEL PROVVEDIMENTO RESTITUZIONE DELLARTA PROT 20699 DEL 16
10 2014 ARCHIVIAZIONE DEL RIESAME LICENZE EDILIZIE 7 8 9 10 DEL 1997
SINDACO PORTOBELLO IN QUANTO SU AREA PRIVA DI DESTINAZIONE
URBANISTICA VIA LIBERTA 103 SOLUZIONE NELLAPPROVAZIONE PRG
ADOTTATO C.C. 33 1 AGOSTO 2007 1990 7 AGOSTO ADOZIONE PIANO
PARTICOLAREGGIATO ZONA C CONFORME AL PRG DELIBERA
CONSILIARE 127 1997 30 APRILE BOLOGNA SINDACO CONCESIONE
EDILIZIA 7/91 TAORMINA GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA
LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART 96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA
ROSOLINO FABBRICATO A 2 ELEVAZIONI FUORI TERRA E PIANTA
RETTANGOLARE MQ 1.519 1997 30 APRILE BOLOGNA SINDACO
CONCESIONE EDILIZIA 8/91 TAORMINA GIACOMO 03.11.43 TURORE DI
GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART 96 E 218 CONFINANTE CON
PROPRIETA FAVATA ROSOLINO CATASTO URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 3 4
CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI MQ 1.519 1997 30 APRILE BOLOGNA
SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 9/91 TAORMINA GIACOMO 03.11.43
TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART 96 E 218
CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO CATASTO URBANO AL F 3
PART 2345 SUB 5 E 6 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI MQ 1.519 1990 7 AGOSTO

706
DELIBERA CONSIGLIO OMUNALE 127 ADOZIONE PIANO
PARTICOLAREGGIATO ZONA C CONFORME AL P.R.G. 1997 30 APRILE
BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 10/91 TAORMINA
GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART
96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO CATASTO
URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 1 E 2 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI 2007 27
APRILE PORTOBELLO SINDACO DECRETO ASSESSORIALE 30 MARZO
2007 PRG VALUTAZIONE STRATEGICA AMBIENTALE NELLA FASE DI
REDAZIONE DEL PRG 2009 1 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO
TRASMETTE PRG ADOTTATO C.C. DELIBERA 33 1 AGOSTO 2007 PROT
ASSESSORATO 41829 5.06.09 2010 22 FEBBRAIO PORTOBELLO SINDACO
CONSIGLIO COMUNALE Variante al P.R.G. adottato con D.C.C.
n33/2007 Rettifica dei confini territoriali rappresentati nella
cartografia del PRG 2011 23 MARZO PORTOBELLO SINDACO
DETERMINA 3 SETTORE DARPA SANDRO IMPEGNO E LIQUIDAZIONE 14
FATTURE 13 E 20 SETTEMBRE 2010 FERRARELLA ANDREA VALUTAZIONE
INCIDENZA 18.972 EURO NELLAMBITO P.R.G. ADOTTATO C.C. 33 1 AGOSTO
2007 2011 5 AGOSTO PORTOBELLO SINDACO DIRIGENTE
URBANISTICA REGIONE SICILIA PRG PROT 52120 NON PROCEDIBILITA
APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE ESEGUITO IN
FASE DI REDAZIONE PRG 2011 4 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO
URBANISTICA SERVIZIO 2 PROT 67549 PRG PROT 52120 NON
PROCEDIBILITA APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE
ESEGUITO IN FASE DI REDAZIONE PRG 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977 E
AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC RELAZIONE TECNICCA ALLEGATA ALLA DELIBERA FOGLIO 3 PART 95
506 507 508 509 510 593 511 512 96 218 SU CUI SONO STATE RILASCIATE
LICENZE ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977
E AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2014 16 OTTOBRE
COMMISSIONE ARTA SERVIZIO 2 UNITA OPERATIV 2.1 PROTOCOLLO
20699 ADOZIONE VARIANTE AL VIGENTE PRG AREA TAORMINA RIENTRA NEI
CONFINI DESTINAZIONE ZONE C2 AREE PRIVE DI DESTINAZIONE PP
DELIBERA C.C. 127 7.8.90 NON VIGENTE E SONO STATE RILASCIATE
DIVERSE LICENZE EDILIZIE SOLUZIONE NEL NUOVO PRG 2016 23
NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO SERVIZIO 2 DIRIGENTE GENERALE
URBNISTICA PROT 22402 RESTITUZIONE AL COMUNE PROCEDIMENTO
PRG ADOTTATO CC 33 1 AGOSTO 2007 MANCATA PROCEDURA V.A.S.

707
STRUMENTO NECESSITANTE NELLA REDAZIONE DEL PRG. INVITO A RITIRARE
IL FASCICOLO 2016 23 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO SERVIZIO 2
DIRIGENTE GENERALE URBANISTICA PROT 22402 RESTITUZIONE AL
COMUNE PROCEDIMENTO PRG ADOTTATO CC 33 1 AGOSTO 2007 MANCATA
PROCEDURA V.A.S. STRUMENTO NECESSITANTE NELLA REDAZIONE DEL PRG.
INVITO A RITIRARE IL FASCICOLO 2014 16 OTTOBRE COMMISSIONE ARTA
SERVIZIO 2 UNITA OPERATIV 2.1 PROTOCOLLO 20699 ADOZIONE
VARIANTE AL VIGENTE PRG AREA TAORMINA RIENTRA NEI CONFINI
DESTINAZIONE ZONE C2 AREE PRIVE DI DESTINAZIONE PP DELIBERA C.C.
127 7.8.90 NON VIGENTE E SONO STATE RILASCIATE DIVERSE LICENZE
EDILIZIE SOLUZIONE NEL NUOVO PRG 2014 12 NOVEMBRE BOLOGNA
SINDACO PROPOSTA 563 TRASMISSIONE COPIA DEL PROVVEDIMENTO
RESTITUZIONE DELLARTA PROT 20699 DEL 16 10 2014 ARCHIVIAZIONE
DEL RIESAME LICENZE EDILIZIE 7 8 9 10 DEL 1997 SINDACO PORTOBELLO IN
QUANTO SU AREA PRIVA DI DESTINAZIONE URBANISTICA VIA LIBERTA 103
SOLUZIONE NELLAPPROVAZIONE PRG ADOTTATO C.C. 33 1 AGOSTO 2007
1990 7 AGOSTO ADOZIONE PIANO PARTICOLAREGGIATO ZONA C
CONFORME AL PRG DELIBERA CONSILIARE 127 1997 30 APRILE
BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 7/91 TAORMINA GIACOMO
03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART 96 E 218
CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO FABBRICATO A 2
ELEVAZIONI FUORI TERRA E PIANTA RETTANGOLARE MQ 1.519 1997 30
APRILE BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 8/91 TAORMINA
GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART
96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO CATASTO
URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 3 4 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI MQ 1.519
1997 30 APRILE BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 9/91
TAORMINA GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130
FOGLIO 3 PART 96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO
CATASTO URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 5 E 6 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI
MQ 1.519 1990 7 AGOSTO DELIBERA CONSIGLIO OMUNALE 127
ADOZIONE PIANO PARTICOLAREGGIATO ZONA C CONFORME AL P.R.G. 1997
30 APRILE BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 10/91
TAORMINA GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130
FOGLIO 3 PART 96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO
CATASTO URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 1 E 2 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI
2007 27 APRILE PORTOBELLO SINDACO DECRETO ASSESSORIALE 30
MARZO 2007 PRG VALUTAZIONE STRATEGICA AMBIENTALE NELLA FASE
DI REDAZIONE DEL PRG 2009 1 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO
TRASMETTE PRG ADOTTATO C.C. DELIBERA 33 1 AGOSTO 2007 PROT
ASSESSORATO 41829 5.06.09 2010 22 FEBBRAIO PORTOBELLO SINDACO
CONSIGLIO COMUNALE Variante al P.R.G. adottato con D.C.C.
n33/2007 Rettifica dei confini territoriali rappresentati nella
cartografia del PRG 2011 23 MARZO PORTOBELLO SINDACO
DETERMINA 3 SETTORE DARPA SANDRO IMPEGNO E LIQUIDAZIONE 14
FATTURE 13 E 20 SETTEMBRE 2010 FERRARELLA ANDREA VALUTAZIONE
INCIDENZA 18.972 EURO NELLAMBITO P.R.G. ADOTTATO C.C. 33 1 AGOSTO
2007 2011 5 AGOSTO PORTOBELLO SINDACO DIRIGENTE

708
URBANISTICA REGIONE SICILIA PRG PROT 52120 NON PROCEDIBILITA
APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE ESEGUITO IN
FASE DI REDAZIONE PRG 2011 4 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO
URBANISTICA SERVIZIO 2 PROT 67549 PRG PROT 52120 NON
PROCEDIBILITA APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE
ESEGUITO IN FASE DI REDAZIONE PRG 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977 E
AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC RELAZIONE TECNICCA ALLEGATA ALLA DELIBERA FOGLIO 3 PART 95
506 507 508 509 510 593 511 512 96 218 SU CUI SONO STATE RILASCIATE
LICENZE ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977
E AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2014 16 OTTOBRE
COMMISSIONE ARTA SERVIZIO 2 UNITA OPERATIV 2.1 PROTOCOLLO
20699 ADOZIONE VARIANTE AL VIGENTE PRG AREA TAORMINA RIENTRA NEI
CONFINI DESTINAZIONE ZONE C2 AREE PRIVE DI DESTINAZIONE PP
DELIBERA C.C. 127 7.8.90 NON VIGENTE E SONO STATE RILASCIATE
DIVERSE LICENZE EDILIZIE SOLUZIONE NEL NUOVO PRG

2016 29 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO MOZIONE CONTRO


AFFIDAMENTO CONCESSIONE DEL SERVIZIO GESTIONE PARCHEGGI
PAGAMETNO CENTRO URBANO RELAZIONE MAGGIORE CROCE ANTONINO

2016 29 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO C.C. DELIBERA 53 BILANCIO DI


PREVISIONE DEBORAH PUCCIO REVISORI DEI CONTI APPROVAZIONE
PRESUPPOSTO PROCEDURA RIEQUILIBRIO DI BILANCIO REPOSABILITA CRAC
FIANZIARIO

709
2016 29 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO BILANCIO PREVISIONE 2016
NOTA 17259 14 12 2016 D.A. 106 S.3/2016 COMMISSAIO AD ACTA
DOTTORESSA LEONELLI DANIELA PARERE REVISORI DEI CONTI ESCLUSIVA
IPOTESI CHE L'ENTE FACCIA IMMINENTEMENTE RICORSO AL 243 BIS TUEL
LORGANO DI REVISIONE A CONCLUSIONE DELLE VERIFICHE ESPOSTE NEI
PUNTI PRECEDENTI RILEVA CHE , COME RIPORTATO NELLA RELAZIONE
TECNICA DEL RESPONSABILE DEL 2 SETTORE DOTT.SSA DEBORAH PUCCIO
la formazione dello strumento della programmazione finanziaria per il triennio

710
2016-2018 riconsegna una situazione di disavanzo strutturale per il
superamento del quale non sono bastevoli le ordinarie misure volte alla
ricostituzione degli equilibri di bilancio Nella deliberazione di approvazione
della giunta comunale n 165 del 07/12/2016 sulla scorta di quanto previsto
nella summenzionata relazione si legge: ritenuto che, in relazione alla portata
ed al contenuto delle analisi svolte dal responsabile del servizio finanziario con
la citata relazione al bilancio di previsione 2016-2018, necessario dare atto
che lapprovazione dello schema di bilancio 2016-2018 risulta unicamente
funzionale rispetto alle esigenze di assicurare la formazione dello strumento di
programmazione finanziaria, quale presupposto imprescindibile al fine di poter
accedere alle procedure di riequilibrio finanziario pluriennale di cui allart 243
bis e seguenti del TUEL. QUINDI VIENE DELIBERATO DALLORGANO
ESECUTIVO di dare atto che lapprovazione dello schema di bilancio 2016-
2018 risulta unicamente funzionale rispetto alle esigenze di assicurare la
formazione dello strumento di programmazione finanziaria, quale presupposto
imprescindibile al fine di poter accedere alle procedure di riequilibrio finanziario
pluriennale di cui allart 243 bis e seguenti del TUEL LARTICOLO 243 BIS
PROCEDURA DI RIEQUILIBRIO FINANZIARIO PLURIENNALE DEL TUEL c 1-2-3-
4-5 TESTUALMENTE DISPONE:
Art. 243-bis. (5)
Procedura di riequilibrio finanziario pluriennale (1)
1. I comuni e le province per i quali, anche in considerazione delle pronunce
delle competenti sezioni regionali della Corte dei conti sui bilanci degli enti,
sussistano squilibri strutturali del bilancio in grado di provocare il dissesto
finanziario, nel caso in cui le misure di cui agli articoli 193 e 194 non siano
sufficienti a superare le condizioni di squilibrio rilevate, possono ricorrere, con
deliberazione consiliare alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale
prevista dal presente articolo. La predetta procedura non pu essere iniziata
qualora sia decorso il termine assegnato dal prefetto, con lettera notificata ai
singoli consiglieri, per la deliberazione del dissesto, di cui all'articolo 6, comma
2, del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 149. (3)
2. La deliberazione di ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario
pluriennale trasmessa, entro 5 giorni dalla data di esecutivit, alla
competente sezione regionale della Corte dei conti e al Ministero dell'interno.
3. Il ricorso alla procedura di cui al presente articolo sospende
temporaneamente la possibilit per la Corte dei conti di assegnare, ai sensi
dell'articolo 6, comma 2, del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 149, il
termine per l'adozione delle misure correttive di cui al comma 6, lettera a), del
presente articolo.

711
4. Le procedure esecutive intraprese nei confronti dell'ente sono so-spese dalla
data di deliberazione di ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario
pluriennale fino alla data di approvazione o di diniego di approvazione del
piano di riequilibrio pluriennale di cui all'articolo 243-quater, commi 1 e 3.
5. Il consiglio dell'ente locale, entro il termine perentorio di novanta giorni
dalla data di esecutivit della delibera di cui al comma 1, delibera un piano di
riequilibrio finanziario pluriennale della durata massima di dieci anni, compreso
quello in corso, corredato del parere dell'organo di revisione economico-
finanziario. Qualora, in caso di inizio mandato, la delibera di cui al presente
comma risulti gi presentata dalla precedente amministrazione, ordinaria o
commissariale, e non risulti ancora intervenuta la delibera della Corte dei conti
di approvazione o di diniego di cui all'articolo 243-quater, comma 3,
l'amministrazione in carica ha facolt di rimodulare il piano di riequilibrio,
presentando la relativa delibera nei sessanta giorni successivi alla
sottoscrizione della relazione di cui all'articolo 4-bis, comma 2, del decreto
legislativo 6 settembre 2011, n. 149. (2)
Deliberazione n.16/SEZAUT/2012/INPR della Corte dei Conti sezione delle
Autonomie adunanza del 13 dicembre 2012 sono state approvate le Linee
Guida per lesame del piano di riequilibrio finanziario pluriennale e per la
valutazione della sua congruenza (art. 243-quater, TUEL commi 1-3) in cui
viene esplicitamente enunciato che Presupposto necessario per accedere alla
procedura di riequilibrio la regolare approvazione del bilancio di previsione e
dellultimo rendiconto nei termini di legge; ci in quanto necessario che le
successive proiezioni abbiano come punto iniziale di riferimento una situazione
consacrata in documenti ufficiali. La deliberazione sopra indicata continua Al
riguardo deve essere anche rilevato che lavvio della procedura non comporta
la sospensione dei termini per la presentazione dei documenti contabili; infatti
a differenza di quanto previsto nel caso di dissesto dallart. 248 del TUEL non si
rinviene una norma espressa in tal senso. Nel silenzio del legislatore la norma
va interpretata nel significato letterale (ubi voluit dixit), anche perch utile
disporre della rappresentazione certa e veritiera di partenza, al fine di valutare
la sostenibilit del piano. La proposta deliberativa di approvazione del
Bilancio di Previsione 2016-2018 del Comune di Isola delle Femmine conferma
quanto gi deliberato dalla Giunta Comunale in particolare Di dare mandato al
responsabile dei servizi finanziari di formalizzare alesito dellapprovazione del
bilancio di previsione da parte del Consiglio Comunale la deliberazione
Consiliare di ricorso alle procedure di riequilibrio finanziario pluriennale di cui
allart 243 bis e seguenti del TUEL Il Collegio, condivide le criticit esposte
nella relazione della dottssa Puccio Deborah sulla situazione finanziaria
dellEnte, e ritiene necessario che venga avviata la procedura di cui allart
243bis del TUEL per i seguenti motivi. A)per eliminare il ricorso alle entrate

712
straordinarie aventi carattere non ripetitivo per finanziare spese correnti; B)
per la grave situazione debitoria dellEnte che mina gli equilibri generali di
bilancio acuita anche dalla recente sentenza n 8398/16 del 09/03/2016 della
corte di cassazione depositata in cancelleria il 27/04/2016 e notificata
allEnte con pec del 04/05/2016 per la quale il Comune di Isola delle Femmine
stato condannato alla somma complessiva di 3.971.691,81 oltre interessi
sino alla data delleffettivo saldo; C) il ripianamento del disavanzo di
amministrazione anno 2015 che viene effettuato con imputazione negli esercizi
2017 2018. CONCLUSIONI DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI In
relazione alle motivazioni specificate nel presente PARERE, RICHIAMATO
AARTICOLO 239 DEL tuel E TENUTO CONTO DEL PARERE DI REGOLARITA
TECNICO.CONTABILE ESPRESSO NELLA PROPOSTA DELIBERATIVA DEL
RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO. LORGANO DI Revisione tenuto
conto di quanto sopra esposto, considerato che la situazione finanziaria
dellEnte presenta squilibri strutturali del bilancio in grado di provocare il
dissesto finanziario e considerato che le misure di cui agli art 193 e 194 non
sono sufficienti a superare le consizioni di squilibrio rilevate, esprime parere
favorevole alla porposta di bilancio di previsione 2016-2018 nellesclusiva
ipotesi che lente faccia imminentemente ricorso alla procedura di cui allart
243bis TUEL di cui il presente bilancio rappresenta presupposto necessario.
LORGANO DI REVISIONE CONSIGLIO COMUNALE 29 DICEMBRE 2016
DELIBERA 53 IMMEDIATAMENTE ESEGUIBILE LA montagna di
debiti deriverebbe anche dalle amministrazioni passate, guidate dal sindaco
Bologna, mentre, per quanto riguarda lattuale amministrazione si fatta
commissariare quattro volte per il bilancio, ha amministrato sempre in
gestione provvisoria senza programmazione, ha sperperato tutto il lavoro fatto
dalla commissione prefettizia per risanare i conti a spese della cittadinanza e
ha nominato un responsabile del settore tributi interno senza procedere con
lesternalizzazione del servizio come espressamente indicato dalla commissione
prefettizia. Giuseppe Caltanissetta,: lattuale situazione finanziaria non
ascrivibile alloperato dellamministrazione Bologna. Il consistente
ammontare dei debiti fuori bilancio figlio delle precedenti gestioni, non
un solo centesimo di detto importo stato prodotto da questa giunta,
e sfidiamo la minoranza a dimostrare il contrario. Lingente rilievo del
cosiddetto Fondo crediti di dubbia esigibilit normativamente determinato
dallinefficienza della riscossione delle entrate dellEnte negli anni
2010/2014. Caltanissetta: Non stata adottata alcuna deliberazione
in ordine allattivazione della procedura di riequilibrio finanziario. La
giunta e la maggioranza consiliare hanno preso atto dei rilievi del responsabile
di settore e del collegio dei revisori, che hanno ritenuto sussistenti parametri di
criticit insuscettibili di risoluzione con mezzi contabili ordinari. Se dovessero
emergere dallanalisi finanziaria, che gli uffici gi dal 2 gennaio avvieranno,
effettivi presupposti per lavvio della procedura di cui allart 243 bis TUEL, si
provveder in tal senso. Dunque, in estrema sintesi, con buona pace del
catastrofismo dellopposizione no, non siamo in predissesto.PDR Il vizio
rimane sempre quello: bilancio in pareggio per entrate dopate: le entrate
che pareggiano le spese certe sono sempre accompagnate da un altissimo
coefficiente di irrealizzabilit. In altre parole: fra il 2015 e il 2016 stata

713
accertata una entrata per Recupero evasione IMU e TARI di 2,6 milioni
di euro. Quante di queste entrate si trasformeranno in moneta? Poco. Anzi
niente, perch fino ad ottobre 2016 su questa posta era stato incassato
0,00. Invece, le spese sono certe, scrivono i consiglieri del Pdr, e le multe
per il Codice della Strada? Altra storia strana. Un mese fa abbiamo chiuso il
rendiconto 2015 con 776.000,26 euro. A 40 giorni di distanza saltano
fuori dal cassetto sanzioni risalenti agli anni 2012, 2013, 2014, 2015
mai immesse a ruolo per una cifra superiore al milione di euro. Un bel
colpo di fortuna in una situazione debitoria come quella del nostro Comune.
Ma di questo milione di euro su carta, quanto diventer moneta? Fatto sta che
in una situazione di assoluta precariet dei conti, nel giro di un mese
abbiamo avuto la fortuna di trovare, tra evasori e multe non
contabilizzate, un tesoretto di oltre 3,5 milioni di euro. Un po come le
storie a lieto fine sotto lalbero di Natale, no? Ricapitolando, dunque, debiti
fuori bilancio o no, andiamo in predissesto. Anche perch il cassetto
magico non puoi aprirlo ogni anno. Ma da dove arriveranno queste entrate?
Le entrate previste in bilancio fotografano i risultati dellavviato percorso di
risanamento e rigore, spiega Caltanissetta, la lotta allevasione sul piano
tributario, ed il controllo del territorio, anche attraverso i nuovi sistemi di video
sorveglianza, hanno certamente incrementato gli accertamenti, richiamando i
cittadini ad impegno e responsabilit. La cittadinanza nel corso del 2015 ha
dimostrato di partecipare con senso di responsabilit alla rinascita del Paese,
anche attraverso un puntuale rispetto delle obbligazioni tributarie. Siamo
fiduciosi che anche il rendiconto 2016 confermer questo dato, e per i
pochi che danneggiando la collettivit tutta continuano a sottrarsi
al dovere di pagare le tasse, dal 2017 si ricorrer a sistemi di
riscossione pi efficaci e rapidi. Ci dispiace, ma le pietose esequie
auspicate dalla minoranza non sono in programma.

2016 29 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO CONSIGLIO COMUNALE


DELIBERA 53 APPROVAZIONE BILANCIO PREVISIONE 2016
COMMISSARIO LEONELLI DANIELA D.A. 106 SERV3 16.06.2016
FALLIMENTO

2016 29 DICEMBRE BILANCIO PREVISIONE 2016 CONS COMUN DELIB


N.16 SEZAUT 2012 INPR C O R T E C O N T I ARTICOLO 243 BIS TUEL
RIEQUILIBRIO FINANZIARIO PLURIENNALE DICHIAR PDR

2016 29 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO ORDINNZA 92 REQUISIZIONE


CAPPELLA LOCULO BOLOGNA GAETANO SOSPENDE LA REQUISIZIONE
DI FAVALORO PIETRO ORDINANZA 89 1 DICEMBRE PER SCIBETTA
GIOVANNI NOTA 15398 14 NOVEMBRE 16 2016 1 DICEMBRE BOLOGNA
SINDACO ORDINANZA 89 REQUISIZIONE TEMPORANEA CAPPELLA 39C
DI PROPRIETA' DI FAVALORO PIETRO PER IL DEFUNTO SCIBETTA
GIOVANNI NOTA PROT 15398 14.11.2016 documento-100721 IL GIORNO 13
PARAPIGLIA AL CIMITERO CON IL DIPENDENTE CATALDO ANTONIO
INTERVENTO TELEFONATA AL COMANDANTE CROCE INVIO IL VIGILE
ROSARIO INTERVENTO DEL SINDACO BOLOGNA PROBABILE REVOCA

714
ORDINANZA SINDACALE 89/2016 2016 SENTENZA TAR PALERNO
Pubblicato il 26/09/2016 N. 02268/2016 REG.PROV.COLL. N.
01930/2016 REG.RIC Come ripetutamente affermato da questa
sezione proprio in materia di provvedimenti riguardanti lutilizzo temporaneo
di loculi cimiteriali, il potere extra ordinem di adozione di ordinanze contingibili
ed urgenti regolato da precisi limiti di legge, superati i quali tal genere di
provvedimento non pu essere ammesso (cfr. T.A.R., Sicilia, sez. III, n.
2339/2013, 455/2015, 593/2015). In particolare le ordinanze contingibili ed
urgenti sono consentite esclusivamente per far fronte a straordinarie ed
imprevedibili esigenze - a cui non possibile ovviare facendo ricorso agli
ordinari strumenti tipizzati dalla legge - per il tempo strettamente necessario
affinch lamministrazione possa intervenire in via ordinaria. Ci considerato,
evidentemente impossibile ricondurre ad evento straordinario ed imprevedibile
lesaurimento dei posti salma in un cimitero comunale, avvenuto nel tempo,
nellinerzia dellamministrazione comunale, che nulla ha fatto per far fronte di
tale pi che prevedibile conseguenza e che solo dopo avere adottato i
provvedimenti impugnati ha deliberato in ordine allapprovazione del progetto
di ampliamento del cimitero. Anche la previsione del termine di efficacia dei
provvedimenti impugnati, fino alla prevedibile fine dei lavori di ampliamento
del cimitero, non appare conforme ai principi che presiedono alla adozione dei
provvedimenti contingibili ed urgenti. Proprio per la particolare natura
eccezionale di tal genere di provvedimenti, la loro efficacia pu ritenersi
giustificata esclusivamente per il tempo necessario per poter affrontare, con gli
strumenti ordinari, le contingenze improvvisamente emerse, che cosa ben
diversa dal tempo necessario per poter risolvere definitivamente, a regime, il
problema esistente. In conclusione, in ragione del primo motivo, il ricorso
fondato e deve essere accolto e, per leffetto, annullati i provvedimenti
impugnati.

2016 30 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO DETERMINA 9 3 SETTORE


PROPOSTA 866 MALLIA GIAMBRUNO PROPONE INCARICO PRG ARCH
GIUSEPPE CANGEMI PA 19 MILA 500 EURO documento-101495

2016 30 dicembre un messaggio su facebook di Isola Pulita

Il proverbio dice: Chi in cielo sputa in faccia gli torna.


A ZSAPPADA E FACILE SCAMBIARE LIRONIA CON LO SFOTTO PER
NOI LIBERI CITTADINI DEMOCRATICI SE LIRONIA FA RIDERE E RALLEGRA
LO SPIRITO LO SFOTTO E UN INSULTO CONTRO LA PERSONA E UN
DENIGRARE LA PERSONA. LO SFOTTO E UN FORMA DI DISTRUZIONE
PSICOLOGICA DELLA PERSONA UMANA.

Cosa ci potevamo aspettare da un SALVATORE che si fornisce di LAME


direttamente dalla Citt di TOLEDO? La patria delle LAME grazie alle acque del
TAGO le rendono uniche al mondo

ZSAPPADA BORGATA LERPA: ANCHE I BANCARI PIANGONO

715
SAPPADA: nel lontano 18 aprile 1997 ebbe a dire: LINTIMIDAZIONE
VERBALE, PER PI PERICOLOSA DI OGNI ALTRA FORMA DI
INTIMIDAZIONE

La Giornata del 29 dicembre per i Cittadini isolani stata la conferma di una


sconfitta morale civile ed economica. Nella sala Padre Bagliesi Sindaco
Assessori e Consiglieri hanno recitato il requiem per le casse Comunali con la
prospettiva, per i Cittadini di Isola di vedersi aumentare nei prossimi anni tasse e
tributi.

Per i Cittadini di Isola delle Femmine stata una botta al cuore, sentire in quella
sala FREDDA la parola DISSESTO, detto in francese FALLIMENTO detto in
inglese DEFAULT, in breve ridurre la spesa pubblica per i servizi, ristrutturare il
debito aumentare le tasse e.

Per i cittadini di isola SI TRATTATO la presa datto DEFINITIVA, delle


promesse non mantenute, dal proprio SALVATORE .

Le promesse, della campagna elettorale del 2014, (socialit, sviluppo,


convivenza civile, armonia, legalit, partecipazione solidariet) si sono
dimostrate essere una gran bufala, parole al vento in cui nemmeno loro
credevano.

Eppure i cittadini onesti di Isola delle Femmine allUNISONO econ un plebiscito


elettorale mai verificatosi prima a Isola delle Femmine, hanno CREDUTO nel
loro SALVATORE: (un plebiscito che qualche malelingua ha insinuato una
qualche forma di intervento PARTECIPATO della MAFIA per fortuna
immediatamente smentito.)

Un Plebiscito elettorale che il nostro SALVATORE riuscito a BRUCIARE in


soli venticinque mesi e sedici giorni.

In pochi mesi il nostro SALVATORE ha fatto terra bruciata intorno a s, in


maniera scientifica e mirata ha cercato di eliminare chi osava fargli ombra.
Altro che centravanti di sfondamento della ex DC (non me ne voglia l'attuale
vicesindaco autore della definizione) qui parliamo di comportamenti degni della
scuola STALINISTA (senza essere comunista)

A ben riflettere OGGI Lepilogo del grigio e freddo pomeriggio del 29 dicembre a
ben guardare era perfettamente leggibile nei suoi comportamenti oltre che nella
SUA storia POLITICA-AMMINISTRATIVA.

716
Per esempio, Torniamo indietro mentalmente a quella che stata la campagna
elettorale: in genere i Cittadini isolani in passato sono stati spettatori di focosi e
infuocati comizi in cui non si risparmiavano accuse anche a livello personale,
qualcuno li definiva comizi alla TRUMP, cera di tutto e di pi, mentre nellultima
campagna elettorale la compagine VITTORIOSA del nostro SALVATORE
rimasta in silenzio assordante, era chiaro in LUI la CERTEZZA che non vi era
nulla da contendere, il nostro SALVATORE aveva la vittoria in tasca.

Vogliamo per unattimo passare alla spartizione delle poltrone rappresentato


dalla vicenda della nomina del Presidente del Consiglio Comunale, qui si che i
numeri dei voti non tornavano: altre, erano state le SUE previsioni, forse si era
fatto il conto senza LOSTE, qui si che LUI si dovuto ARRENDERE, la forza
dellapporto numerico ha fatto valere le sue ragioni.
Animate discussioni, hanno messo in crisi la compattezza del gruppo vincente.
Solo la capacit di mediazione delle famiglie coinvolte sono riuscite a riportare
pace e armonia nella maggioranza.

Unaltra tegola cadr sulla testa della maggioranza: le minacciate dimissioni e/o
autodimissioni dellAssessore alla Cultura che nel dare la propria adesione
allincontro dibattito tenutosi in Piazza Pittsburg il 19 agosto 2015, ha oscurato la
comparsata del nostro SALVATORE".. LAssessore alla Cultura ha scatenato
l'ira dei componenti della maggioranza per il ruolo di promotrice e conduttrice
dellevento.

Tra la fine di ottobre e gli inizi di novembre una crisi coinvolge il responsabile del
settore tecnico amministrativo e lassessore alla raccolta rifiuti: poca chiarezza
nei compiti, nelle responsabilit e pochissima chiarezza nelle funzioni della
gestione e organizzazione della raccolta rifiuti. Lo scontro violento tra il potere e
potere amministrativo si acuisce al punto da portare, lassessore con delega
allambiente, a dichiarare io non mi occupo pi di munnezza chiedetelo a.

E poi?

IL GIALLO DELLE DIMISSIONI DELLASSESSORE GEOM CRISCI


FRANCESCO SI ASSISTITO ad una vera sceneggiata degno del miglior
MEROLA. Era diventato il leitmotiv della piazza Umberto 1 , nei bar e nelle sale
barbe non si discettava che di questo GIALLO. Ma insomma Crisci ha dato o no
queste dimissioni?
Personalmente per il semplice fatto di aver dato la notizia sul blog di Isola Pulita,
ho ricevuto minacce di denunce e querele da parte della stampa-online di
REGIME.

Ad oggi il giallo non ancora risolto. Ai Cittadini di Isola delle Femmine le


dimissioni sono state motivate... "ragioni personali mi impediscono di
proseguire l'attivit di governo..."

717
Non sar certo la sentenza della Corte di Appello del Tribunale di Palermo
del 22 ottobre dello scorso anno

Pensa e ripensa vuoi vedere che centra qualcosa l'incidente della sentenza
della 3 sezione della Corte di Cassazione n 15729 dell'anno corrente "

Comunque, sia lAssessorato lavori Pubblici rimasto in casa. Nel frattempo gli
stanno dicendo tranquillo a gennaio massimo.tornerai a fare lAssessore

IRONIA della sorte, se andiamo indietro di qualche anno abbiamo


sempre il nostro "Salvatore" che per salvare le sorti della sua giunta sar
"costretto" a far dimettere il suo assessore ai lavori pubblici anche lui.
Certo, a Isola delle Femmine la carica di assessore ai lavori pubblici ha
sempre rappresentato dei GROSSIMI problemi! E meno male che c' il
nostro "Salvatore" a salvare la legalit la trasparenza la democrazia la
partecipazione.

Ma ancor prima, si risale cos allinizio della consiliatura, un altro giallo vede
come protagonista il nostro SALVATORE, la richiesta ufficiale del Comitato
Cittadino Isola Pulita di intitolare una Piazza alla vittima di mafia nostro
concittadino VINCENZO ENEA. Il sottoscritto con il SALVATORE ed il suo
DELFINO si era stabilito di individuare nella piazza Piano Levante la piazza da
intitolare a VINCENZO ENEA.

Ma! Mistero dei Misteri!

Il mattino dell8 giugno 2015, sul luogo dellomicidio di Via Palermo dove era
stata convocata una pubblica manifestazione, dopo una lunga ed
estenuante attesa della delegazione ufficiale guidata dal SALVATORE, i
Cittadini odono con le proprie orecchie che la piazza da intitolare
CAMBIATA non in Piazza Levante, nelle cui vicinanze vi sono abitazioni di
parenti dellomicida, bens a Piazza Ponente.

Nei cittadini, presenti alla manifestazione frastornati dallimprovviso


cambiamento si insinua il fondato dubbio: il SALVATORE ha ricevuto parenti
nei suoi uffici per consigliargli il cambiamento? Ecco giustificato il ritardo
dellinizio della manifestazione.

Seguiamolo nel lungo il percorso della SUA strategia di delegittimazione verso


TUTTE le persone Assessori Consiglieri Presidenti Amici Confidenti ..
tendessero OSCURARE la SUA IMMAGINE LUI immediatamente inizia con
lemarginazione per poi passare alla richiesta di DIMISSIONI sino ad arrivare ai
DOSSIER.(ho ancora nella scrivania qualche dossier che il Comitato della

718
Legalit avevamo stilato ad iniziare dal 2005 sino alla campagna elettorale
scorsa

E si! su questo nessuno pu darci lezione alcuna

LUI il SALVATORE si sempre espresso in maniera chiara ed inequivocabile


per esprimere il SUO pensiero Io ho vinto le elezioni e per cinque anni
COMANDO io

Estate del 2016 e precisamente al 5 luglio quando lassessore ( come si dice


ASSESSORA?) con delega al turismo e spettacolo si attiva per lorganizzazione
di alcuni eventi di richiamo e di intrattenimento il pi importante sembrava
essere il live show di ROCCO HUNT del 30 luglio nellambito della rassegna di
FESTIVAL UNITI

E QUI UN ALTRO GIALLO: i cittadini di Isola Isola delle Femmine apprendono


dalle dichiarazioni del 17 agosto dellAssessore Puccio Rossella:
lannullamento degli spettacoli nel teatro Joe Di Maggio, che non ha mai visto la
luce, il programma di eventi di questa estate . Il bilancio non ancora stato
approvato (per inciso lassessore il 17 di agosto parla del bilancio di
previsione 2016 COMMISSARIATO con la drssa Leonelli Daniela D.A. 106 s.3
nominata 16 giugno 2016 che sar approvato poi con delibera 53 del consiglio
comunale il 29 dicembre 2016)

Sempre per parlare di antefatti e di provvedimenti che hanno teso a


delegittimare tutti e tutto ci che frutto di iniziativa DI ALTRI la vicenda
dei commercianti della loro protesta e della improvvisa chiusura del mercatino
domenicale, una iniziativa ideata organizzata e supportata dallAssessore al
Turismo e spettacolo la dottoressa Puccio Rossella.

Un incontro ANIMATISSIMO PIENO DI INSULTI E ACCUSE di remare contro.


di vendere pane di Monreale:
E pur vero che i commercianti del mercatino domenicale avevano vendute in
una sola mattinata pi di 1.000 stelle di natale.

E proprio vero bisogna deve fare assolutamente terra bruciata attorno a SE.

E vero !! E Vero!! E vero!! Era lo slogan che i supporter gridavano nella piazza
Umberto angolo Via Colombo durante la campagna elettorale del 1995. Allora
erano altri tempi. Erano i tempi dei sedici leoni:

Una ulteriore conferma che lepilogo del DISSESTO-FALLIMENTO si


generato attraverso un crescendo fatto di azioni e scelte a dir poco
sconsiderate. Assenza di Programmazione, di Pianificazione e di Conseguenza

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ASSENZA DI CONTROLLO tutto ci ha portato al fallimento il Nostro
SALVATORE

Il nostro SALVATORE non stato in grado di gestire autonomamente


attraverso i propri uffici tutti gli adempimenti della messa a punto di tutti i bilanci
consuntivi e di previsione della SUA breve consiliatura se non attraverso
dei COMMISSARI AD ACTA nominati dalla Regione (a tal proposito il nostro
SALVATORE ebbe a dire durante una pubblica seduta del consiglio
Comunale: non sar la spesa irrisoria del Commissario Ad Acta, che metter in
pericolo la CASSA COMUNALE, che in questi anni ha subito ben altre gravi
ripercussioni.- delibera 42 15 ottobre 2015)

E poi? Il DELIRIO la responsabile della ragioneria che rassegna le dimissioni in


fase di preparazione degli atti del Bilancio di Previsione 2016. Non ridete Amici
Concittadini a dicembre 2016 si preventivano gli incassi dellanno ormai
trascorso come anche il penultimo giorno dellanno si preventiva la spesa
che HA FATTO NELLANNO il comune STIAMO PARLANDO DEL 2016.

UNA FOLLIA

QUESTA NON E UNA CADUTA DI TEGOLA MA UN TERREMOTO

E lui?
Tranquillo continua nel suo book fotografico, tanto sono i Cittadini che
pagheranno i danni di questa DISASTROSA gestione, iniziata con le mani nel
sacco dei suoi amici di merenda.

Unulteriore caso di incapacit di pianificazione gestione e controllo del Nostro


SALVATORE lo dimostra quotidianamente Succede a Isola delle Femmine.
La requisizione di loculi cimiteriali:

Un defunto in camera mortuaria dallo scorso novembre non riesce a trovare


sepoltura nonostante lordinanza di requisizione del 1 dicembre.
Le contestazioni del cittadino a cui stata fatta la requisizione, non ce ne sta,
dopo aver inveito, contro il custode del cimitero, abbastanza violentemente da
far intervenire vigili urbani e carabinieri, Il Cittadino si recato personalmente
dal Nostro SALVATORE che dopo unanimatissima discussione lo induce o
costretto ad una promessa di revoca dellordinanza. Intanto il defunto continua
a sostare illegalmente nella camera mortuaria Solo dopo 28 giorni, per il
defunto viene emessa una nuova ordinanza di requisizione di propriet di un
altro cittadino, intanto lordinanza revocata verbalmente non viene ufficializzata.
In questo caso ha vinto larroganza, la legge del pi forte oppure un qualche
debito di riconoscenza.

E lui che COMANDA!!!!!!!! Ed lui che andato verso il FALLIMENTO.

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Una promessa ci ha lasciato quel tardo pomeriggio di freddo nordico:

NOI stiamo provvedendo ad illuminare a giorno la strada del cimitero

Pino Ciampolillo
https://www.facebook.com/isola.pulita/posts/10210636490982453?pnref=story

http://isolapulita.blogspot.com/2016/12/deliberazione-n16sezaut2012inpr-c-o-
r-t.html

2016 30 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO DETERMINA N 9 MALLIA E


GIAMBRUNO PIANO REGOLATORE GENERALE ASSESSORATO REGIONALE
AL TERRIORIO DIREZIONE URBANISTICA CON NOTA PROT 22402 DEL 23
NOVEMBRE 2016 RESTITUISCE GLI ELABORATI TRASMESSI CON NOTA
6463 DEL 12 APRILE 2010 E PRG ADOTTATO CON DELIUBERA 33 1
AGOSTO 2007 POSTO TRA LALTRO CHE LENTITA DELLE MODIFICHE DA
APPORTARE AL PROGETTO PRG E TALE DA PREFIGURARE UN PROGETTO
TOTALMENTE NUOVO E DIVERSO DA QIUELLO REDATTO SI AFFIDA
LINCARICO ARCH GIUSEPPE CANGEMI PER COMPLESSICI 19.500,00
FIRMATO RESPONSABILE URBANISTICA ARCH GERLANDO MALLIA
RESPONSABILE 3 SETTORE ARCH MONICA GIAMBRUNO 2016 30
DICEMBRE BOLOGNA SINDACO DETERMINA 9 3 SETTORE PROPOSTA 866
MALLIA GIAMBRUNO PROPONE INCARICO PRG ARCH GIUSEPPE CANGEMI
PA 19 MILA 500 EURO RESTITUZIONE PRG ADOTTATO 2007 INCARICO A
MALLIA PER PRG 2015

2016 30 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO DICHIARAZIONE GRUPPO


CONSILIARE P.D.R. SULLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 29
DICEMBRE 2016 IL PRE-DISSESTO DEL BILANCIO PREVENTIVO 2016
COMMISSARIO AD ACTA LEONELLI DANIELA D.A. S.3 2016 Il Notiziario
nel 2004 era nato dalla voglia di sdoganare gli argomenti affrontati in aula
consiliare e renderli alla portata di tutta la cittadinanza.
Non tradir, dunque, la volont dei padri fondatori se da questo angolo
virtuale, di tanto in tanto, vi aggiorner sui lavori in aula. Anche perch, non
dimenticatelo mai, quello che si delibera in aula consiliare con una semplice
alzata di mano ha delle immediate ripercussioni nella nostra vita quotidiana.
Lo far da capogruppo del PDR, gi gruppo Insieme, a nome di Maria Grazia,
Rosellina, Daniela e Giuseppe. Lo far a nome di tutti quelli che dietro le quinte
ci collaborano. Lo far a nome di chi dal 2004 sostiene incessantemente il
nostro movimento di cittadini indomabili.

721
Ebbene, siamo in PREDISSESTO.
Ieri, nonostante un malcelato pudore del Sindaco nel chiamare questo ricorso
come Procedura di riequilibrio finanziario pluriennale ex art. 243-bis del
TUEL, la sostanza non cambiata.
Il bilancio del Comune di Isola delle Femmine soffre di gravi squilibri finanziari
non sanabili con le procedure ordinarie previste dal TUEL. Ieri, con un anno di
ritardo e dopo linsediamento di un commissario ad acta, in Consiglio arrivato
il bilancio di previsione 2016 in pareggio. Penserete: allora non c nessun
problema!
Sbagliato. I problemi ci sono e sono tanti. Vi dir i due pi gravi:
1. Il bilancio non tiene conto di una mole di debiti fuori bilancio, non
facilmente determinabile, ma sicuramente stimabile sopra i 5MLN di
euro.
2. Nonostante, si continui a tenere fuori dal bilancio questa mole debitoria,
il pareggio dei conti assicurato da entrate non ricorrenti (cio una
tantum) e/o difficilmente realizzabili (cio incassabili).

Punto 1
Da dove proviene questa montagna di debiti? Dalle gestioni passate hanno
subito sentenziato dalla maggioranza. Dimenticando, per, che molti di questi
debiti ereditati dal Bologna-ter, risalgono al Bologna-bis e al Bologna-primo.
Che responsabilit ha dunque questa Amministrazione? Ha la stessa
responsabilit di un medico che viene chiamato per curare un ammalato e non
riuscendoci dice: quando sono arrivato era gi ammalato!!!
Ma non soltanto questo. Perch nel frattempo questa maggioranza si fatta
commissariare 4 volte per il bilancio, ha amministrato sempre in gestione
provvisoria senza programmazione, ha sperperato tutto il lavoro fatto dalla
Commissione prefettizia per risanare i conti a spese della cittadinanza, ha
nominato un responsabile del settore tributi interno senza procedere con
lesternalizzazione del servizio come espressamente indicato dalla
Commissione prefettizia.
Punto 2
Passano gli anni, cambiano le amministrazioni e gli amministratori (alcuni per
tornano una volta, due volte, tre volte), ma il vizio rimane sempre quello:
bilancio in pareggio per entrate dopate.
Cosa intendo con questo termine? Intendo che le entrate che pareggiano le
spese certe sono sempre accompagnate da un altissimo coefficiente di
irrealizzabilit. In altre parole: fra il 2015 e il 2016 stata accertata una
entrata per Recupero evasione IMU e TARI di 2,6 MLN di euro. Quante di
queste entrate si trasformeranno in moneta? Poco. Anzi niente, perch fino ad
ottobre 2016 su questa posta era stato incassato 0,00. Invece, le spese sono
certe: perch se il Comune acquista un cartellone stradale lo paga. E lo paga
con moneta sonante.
E le multe per il Codice della Strada? Altra storia strana. Un mese fa abbiamo
chiuso il rendiconto 2015 con 776.000,26 euro. Con tutte le conseguenze
normative del caso. Ebbene a 40 giorni di distanza saltano fuori dal cassetto
sanzioni risalenti agli anni 2012, 2013, 2014, 2015 mai immesse a ruolo per
una cifra superiore al milione di euro. Un bel colpo di fortuna in una

722
situazione debitoria come quella del nostro Comune. Ma di questo milione di
euro su carta, quanto diventer moneta? Quante di queste contravvenzioni
sono decadute? Quante prescritte? Quante contestabili e annullabili?
Fatto sta che in una situazione di assoluta precariet dei conti, nel giro di un
mese abbiamo avuto la fortuna di trovare, tra evasori e multe non
contabilizzate, un tesoretto di oltre 3,5 milioni di euro. un po come se in una
situazione di difficolt economica della vostra famiglia, apriste un cassetto mai
aperto prima e ci trovaste dentro proprio quei soldi necessari a pagare i debiti
e chiudere in pareggio i conti. Un po come le storie a lieto fine sotto lalbero di
Natale, no?
Ricapitolando, dunque, debiti fuori bilancio o no, andiamo in predissesto. Anche
perch il cassetto magico non puoi aprirlo ogni anno
Quali saranno le conseguenze per i cittadini? Negative. Senza giri di parole:
negative!
Lo Stato ci concede 10 anni per ripianare il debito e ununica ricetta: azzerare
le spese per i servizi, innalzare al massimo tutte le tariffe: IMU, TARI, IRPEF e
monetizzare attraverso la vendita dei beni patrimoniali disponibili.
In queste ultime 2 righe che ho scritto, ci sono gi 3 problemi enormi:
1. La spesa corrente del nostro ente quasi incomprimibile. Questo
significa che, fatte salve le spese di funzionamento (dipendenti, acqua,
luce, telefono,) si pu tagliare soltanto su scuola, anziani, turismo,
sport, giovani, politiche per il lavoro, etc. E su questo si taglier (vedi il
Documento Unico di Programmazione gi predisposto dalla Giunta
Bologna-ter).
2. Le tariffe comunali sono quasi tutte al massimo consentito dalla legge.
3. Non abbiamo beni patrimoniali da vendere.

E i creditori? Chi ha svolto un lavoro per il Comune e aspetta il pagamento? Chi


ha vinto una causa contro il Comune e aspetta il risarcimento? Tutto sospeso!
La platea creditoria dovr soggiacere al piano decennale.
Quindi? La verit una: se nel 2012 il Governo Monti non avesse introdotto il
PREDISSESTO oggi il Comune di Isola delle Femmine sarebbe ufficialmente in
DISSESTO con i libri contabili in tribunale.
Al sindaco Bologna, che ha cercato in tutti i modi di indorare la pillola
mostrando un ottimismo che neanche Gianni dellUnieuro avrebbe saputo fare,
gli chiedo di farsi gli ultimi selfie e chiudere qua la propaganda elettorale che
continua dal novembre 2014.
A breve vi racconter il punto sulle strisce blu

2016 30 DICEMBRE DETERMINA 1 SETTORE 372 AVV FIORENZA


DEBITO FUORI BILANCIO 23.000 EURO 2007 2 NOVEMBRE BOLOGNA
SINDACO ALBERT SANATORIE SENTENZA 3185 2007 APPELLO SENTENZA
3185 2007 2 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO ALBERT SANATORIE SENTENZA
3185 2007 APPELLO SENTENZA DI CONDANNA DI ALBERT 2003 GIUNTA
DELIBERA 55 19. 05 2000 GIUSEPPE FIORENZA GIUNTA DELIBERA 67
09.04.04 IMPUGNAZIONE ZANGHI 2016 15 DICEMBRE BOLOGNA
SINDACO ALBERT SANATORIE DELIBERA CC 48 DEBITI FUORI

723
BILANCIO FIORENZA GIUSEPPE 23 MILA SENTENZA 3185 07 APPELLO
GIUNTA DELIBERA 55 19. 05 2000 GIUSEPPE FIORENZA GIUNTA DELIBERA 67
09.04.04 IMPUGNAZIONE ZANGHI RICONOSCIMENTO DEBITO FUORI
BILANCIO SPESE LEGALI AVV GIUSEPPE FIORENZA DETERMINA 1 SETTORE
208 DEBITI FUORI BILANCIO INCARICHI DA LIQUIDARE AL 31.12.2004
430.128,89 DELIBERA GIUNTA 55 19 MAGGIO 2000 INCARICO A FIORENZA
PER COSTITUZIONE PARTE CIVILE PROCEDIMENTO 2834 1998 PER FATTI
ADDEBBITATI AD ALBERT, DETERMINA 1 SETTORE 380 24.12.2003
LIQUIDATE 4.096,00 DETERMINA 17 DEL 21.FEBBRAIO 2012 DEL 1 SETTORE
LIQUIDATE A FIORENZA 10.696,40 DELIBERA GIUNTA 67 9 APRILE 2004
INCARICO A FIORENZA PER APPELLO ALLA SENTENZA 4408 2013 DEL
15.DICEMBRE 2002 DEFINITO NELLA UDIENZA DEL 02.11.2007 E DEPOSITATA
IL 22.09.2009 DOVE LARCHITETTO ALBERT VIENE ASSOLTO 2007 2
NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO ALBERT SANATORIE SENTENZA 3185 2007
APPELLO SENTENZA DI CONDANNA DI ALBERT 2003 GIUNTA DELIBERA 55
19. 05 2000 GIUSEPPE FIORENZA GIUNTA DELIBERA 67 09.04.04
IMPUGNAZIONE ZANGHI 2007 2 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO ALBERT
SANATORIE SENTENZA 3185 2007 APPELLO SENTENZA 3185 2003
GIUNTA DELIBERA 55 19. 05 2000 GIUSEPPE FIORENZA GIUNTA DELIBERA 67
09.04.04 IMPUGNAZIONE ZANGHI

2016 30 12 BOLOGNA SINDACO DETERMINAZIONE SETTORE


ECONOMICO FINANZIARIO ZANGARA 2016 ATTO 60 DEL 30 12 2016
RENDICONTAZIONE DELLE SPESE DEL SERVIZIO ECONOMATO RELATIVE AL IV
TRIMESTRE 2016

2016 30 DICEMBRE DETERMINA 1 SETTORE 372 AVV FIORENZA


DEBITO FUORI BILANCIO 23.000 EURO 2007 2 NOVEMBRE BOLOGNA
SINDACO ALBERT SANATORIE SENTENZA 3185 2007 APPELLO
SENTENZA 3185 SENT 652 200 17 05 226 12 05 98

2016 30 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO DETERMINA MAGGIORE


CROCE ANTONINO PROROGA AFFIDAMENTO SEGNALETICA STRISCE
BLU PARCHIMETRI 18 SOSTA E SICUREZZA RAGUSA 30.03.17 2016 1
GIUGNO BOLOGNA SINDACO PARCHEGGI PROTOCOLLO 103 16 PM
VIGILI AFFIDAMENTO SEGNALETICA STRISCE BLU PARCHIMETRI 18 SOSTA
E SICUREZZA RAGUSA 45MILA 500 EURO

2016 30 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO DETERMINA 1 SETTORE N 357


REGOLAZIONE LIQUIDAZIONE DEL DI MAGGIO VINCENZO SENTENZA
267 1999 13 MILA 157 EURO 79 ALBERT ING RAPPA ROCCO SINO CEC
FANALE BELLIS 1999 23 MARZO BOLOGNA SINDACO SENTENZA 267
PROCED 384 1996 NEGATIVO CEC 28 1 93 2 2 93 SANATORIA SIINO SU
TERRENO BELLIS ERNESTA PROGETTISTA INGEGNERE RAPPA ROCCO ALBERT
DI MAGGIO

724
2016 2007 PORTOBELLO BOLOGNA MAGGIORE CROCE ANTONINO
SEGRETARIO GENERALE SCADIDI MANLIO ELEZIONI 2009 MAGGIOLI
PARCHIMETRI SOSTA E SICUREZZA RAGUSA STRISCE BLU PROTEZIONE
CIVILE GUARDIA COSTIERA MONREALE INTERROGAZIONI RINASCITA
ISOLANA PROMOZIONE COMANDANTE CROCE A MAGGIORE

2017 4 GENNAIO BOLOGNA SINDACO DETERMINA 2 SETTORE


DEBORAH PUCCIO NOTA 00223 RICERCA ESPERTO MATERIE ECONOMICHE

2017 9 GENNAIO BOLOGNA SINDACO DINIEGO C.E. INSANATORIA 1


ALARIO MATTEO E GIUSEPPA LOTTO 22 LA PALOMA REP 38 985
06.04.90 AGIBILITA 04.06.99 NOTA COMUNE 13121 05.10.16 NON RISPOSTA
VIA CHINNICI 4 LUCIDO ANTONINO

2017 11 GENNAIO SCUOLA RISO DRSSA TARALLO PRESIDE BANDO


RICERCA RESPONSABILE PREVENZIONE E PROTEZIONE SICUREZZA 2016 2
DICEMBRE PROTOCOLLO 0006262 SCUOLA RISO DRSSA TARALLO
PRESIDE COMUNICA CHE IL GIORNO 10 OTTOBRE SOPRALLUOGO
VIGILI DEL FUOCO IMPIANTO RISCALDAMENTO FUORI NORMA INIBITA
L'ACCENSIONE PER PREVENZIONE E PROTEZIONE SICUREZZA LIMPIANTO DI
RISCALDAMENTO NON POTRA ESSERE ATTIVATO SINO A
LAMMINISTRAZIONE COMUNALE NON AVRA OTTEMPERATO ALLE
DISPOSIZIONI IMPARTITE DAL COMANDO PROVINCILE DEI VIGILI DEL FUOCO
A SEGUITO DEL SOPRALLUOGO DEI VIGILI DEL FUOCO DI PALERMO DEL 10
OTTOBRE 2016

2017 13 GENAIO BOLOGNA SINDACO DETERMINA SINDACALE 2


ASSEGNAZIONE INCARICHI NOTARSTEFANO 1 SETTORE CROCE 2 E 4
SETTORE GIAMBRUNO 3 SETTORE CROCE MINAFRA V RAPPA ROCCO
SALVATORE VI BOVO TERRENO TRICOLI BALISTRERI

2017 17 GENNAIO BOLOGNA ORDINANZA 10 CHIUSURA ATTIVITA


AGIBILITA AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE ALBO SUAP
MONICA GIAMBRUNO VASSALLO ANTONIO VIA LIBERTA 63 F1 PART
2200 SUB 12 CAT C2 ALBO

2017 17 GENNAIO BOLOGNA ORDINANZA 9 CHIUSURA ATTIVITA


AGIBILITA AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE ALBO SUAP
MONICA GIAMBRUNO SERIO FRANCESCO VIA LIBERTA 53 F1 PART 2200
SUB 10 CAT C2

2017 17 GENNAIO BOLOGNA ORDINANZA 8 CHIUSURA ATTIVITA


AGIBILITA AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE SUAP MONICA
GIAMBRUNO GIULIANO GIUSEPPE MARMI VIA LIBERTA 55 F1 PART 2200
SUB 11 CAT C2

2017 17 GENNAIO BOLOGNA ORDINANZA 7 CHIUSURA ATTIVITA


AGIBILITA AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE ALBO SCIA SUAP

725
MONICA GIAMBRUNO FASONE SAMUELE LAVAGGIO GOMME VIA LIBERTA
55 F1 PART 2200 SUB 8 CAT C2

2017 17 GENNAIO BOLOGNA ORDINANZA 6 CHIUSURA ATTIVITA


AGIBILITA AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE SUAP MONICA
GIAMBRUNO COSTA MAURIZIO FABBRO VIA LIBERTA 51 F1 PART 2200
SUB 3 CAT C2

2017 17 GENNAIO BOLOGNA ORDINANZA 5 CHIUSURA ATTIVITA


AGIBILITA AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE SUAP MONICA
GIAMBRUNO BRUNO ORAZIO FALEGNAME VIA LIBERTA 49 F1 PART 2200
SUB 9 CAT C2

2017 17 GENNAIO BOLOGNA ORDINANZA 2 CHIUSURA ATTIVITA


DITTA FALLITA SENTENZA 205 20.11.2014 GUARDIA FINANZA
1916912.01.17 SUAP MONICA GIAMBRUNO DI GIROLAMO PIETRO
BISTRO VIA ROMA 69

2017 19 GENNAIO BOLOGNA ORDINANZA 11 CHIUSURA ATTIVITA


AGIBILITA AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE SUAP MONICA
GIAMBRUNO MANZELLA ANTONINO VIA LIBERTA 65 F1 PART 2200 SUB
13 CAT C2 SCIA SANITARIA ALBO

2017 23 GENNAIO BOLOGNA SINDACO DELIBERA 5 GIAMBRUNO


MONICA MARATEA SAPPADA D.I.A. COLLAUDO D.I.A. S.C.I.A. S.C.A.
AGIBILITA PERMESSO A COSTRUIRE LR 16 2006

2017 27 GENNAIO BOLOGNA SINDACO PROVVEDIMENTO SANATORIA N 3


MANDALA' FRANCESCO PASSAGGIO DEI GAROFANI 10 CONTR PIANA
MUSCARELLA STEFANO PERIZIA FOGLIO 3 PART 395

2017 30 GENNAIO CORTE DI CASSAZIONE SENTENZA 2294 2017 SENZA


CERTIFICATO DI ABITABILIT LA CASA NON SI PU VENDERE

2017 31 GENNAIO BOLOGNA SINDACO DI GIROLAMO MASSIMILIANO


BISTROT PROGETTO INGEGNERE RAPPA ROCCO GEOM CRISCI
FRANCESCO FOTO PIANTINE PROCEDIMENTO 340 13 .04 16 VERRA
OCCUPATO

2017 14 FEBBRAIO SAN VALENTINO BOLOGNA SINDACO CORTE DEI


CONTI DELIBERAZIONE 51 2017 PRSP RENDICONTO 2014 PREVISIONE
2015 RITARDO APPROVAZIONE 2014 DISAVANZO NON RIPORTATO

726
727
728
729
730
731
732
733
734
735
DOTTORE ROCCO RAPPA RESPONSABILE 6 SETTORE TRIBUTI SGAVI
RUOLI ICI IMU TARSU TARI

2015 30 GIUGNO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO


DETERMINA 26 2015 B.B.P. SAS DI POMIERO SGRAVIO ICI ANNI 2000
DA 2003 A 2005 DA 2007 A 2009 23 MILA 19 EURO 11 CENTESIMI
2015 6 LUGLIO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 27 REVOCA DETERMINA 26 30 GIUGNO 2015 B.B.P. SAS
DI POMIERO ICI ANNI 2000 DA 2003 A 2005 DA 2007 A 2009
2015 15 GIUGNO BOLOGNA SINDACO DETERMINA 1 SETTORE
DEBORAH PUCCIO ISTRUTTORE DIRETTIVO CONTABILE D1 CORVITTO
MARIA ANGELA PIUCCIO DEBORAH CONCORSO SETTORE FINANZIARIO
documento-88289
2015 15 LUGLIO BOLOGNA SINDACO 2015 RELAZIONE REVISORI DEI
CONTI RENDICONTO 2014 ALBANESE CAMARDA D'ORSA
2016 15 FEBBRAIO BOLOGNA SINDACO RAPPA ROCCO RESPONSABILE
TRIBUTI DETERMINA SINDACALE 3 CONFERMA PER LESERCIZIO 2016
DELLUFFICIO DI GABINETTO LOTTA ALLEVASIONE FISCALE 2015 7
SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO RAPPA RESPONSABILE TRIBUTI
DETERMINA SINDACALE 16 LOTTA ALLEVASIONE FISCALE ISTITUZIONE DI
UN UFFICIO DI GABINETTO DEL SINDACO PER LELABORAZIONEED
ESECUZIONE DI UN PROGETTO DI LOTTA ALLEVASIONE DA APPRONTARE
ENTRO 30 GIORNI DALLA SUA COSTITUZIONE
2016 1O MARZO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 14 APPROVAZIONE RUOLO COATTIVO TARSU 2011 37
MILA 787 EURO
2016 10 MARZO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 15 APPROVAZIONE RUOLO COATTIVO ICI 2010 2011 25
MILA 730 EURO
2016 11 MARZO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 16 APPROVAZIONE RUOLO COATTIVO TARSU 2012 762
MILA 454 EURO
2016 18 MARZO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 17 SGRAVI IMU SOMME PAGATE E NON DOVUTE ANNI DA
2007 A 2011 7 MILA 918 EURO 20 CENTESIMI
2016 21 MARZO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 19 RUOLO COATTIVO IMU ANNI 2012 2014 661 MILA 518
EURO
2016 15 APRILE BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 21 SGRAVI IMU SOMME PAGATE E NON DOVUTE ANNI 2005
2008 DA 2010 A 2013 11 MILA 782 EURO
2016 2 MAGGIO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 22 RATEIZZAZIONE CALTANISETTA MICHELE TARI ANNI
2013 2015 1 MILLE 454 EURO
2016 2 MAGGIO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 23 RATEIZZAZIONE FERRANTE ORAZIO TARI ANNI 2013
2015 694 EURO

736
2016 2 MAGGIO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 24 RATEIZZAZIONE LUCIDO ERASMO TARI ANNI 2013 2015
1 MILLE 48 EURO
2016 18 MAGGIO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 26 RATEIZZAZIONE LA ROSA DEI VENTI VASTA SETTIMO
ANNI 2013 2013 TARSU 2 MILLE 422 EURO
2016 19 MAGGIO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 27 RATEIZZAZIONE RICCOBONO ANONINO ANNI 2009
2013 TARSU 1 MILLE 909 EURO
2016 23 MAGGIO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 28 SGRAVIO TARSU ANNI 2009 2013 SOMME PAGATE E NON
DOVUTE 8 MILA 654 EURO
2016 8 GIUGNO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 29 RATEIZZAZIONE PETRUSO GIAMPIERO TARSU ANNI 2012
2015 921 EURO 81 CENTESIMI
2016 13 GIUGNO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 31 RATEIZZAZIONE B & C BELLANTE FABIO TARSU ANNI
2013 2015 6 MILA 720 EURO
2016 15 GIUGNO BOLOGNA SINDACO DETERMINA 12 ZANGARA 2016
ANGELA 15 GIUGNO DETERMINA SINDACALE 12 NOMINA ECONOMO
2016 16 GIUGNO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 32 RATEIZZAZIONE DOPOLAVORO FERROVIARIO
MAGISTRO MICHELE 10 MIILA 201 EURO TARSU 2015
2016 16 GIUGNO BOLOGNA SINDACO COMMISSARIO AD ACTA
BILANCIO CONSUNTIVO 2015 LEONELLI DANIELA D.A 98 Serv.3/2016
Nomina Commissari ad acta presso i Comuni
2016 20 GIUGNO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 33 RATEIZZAZIONE GFF SNC LIDO COCORITA PIPITONE
FRANCESCO PAOLO 4 MILA 923 EURO TARSU
2016 22 GIUGNO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 34 RATEIZZAZIONE VILLINO ANTONIETTA FRANCESCA
TARSU 2009 2013 1 MILLE 71 EURO 37 CENTESIMI
2016 5 LUGLIO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 35 SGRAVI IMU ANNI 2008 2015 4 MILA 610 EURO
2016 5 LUGLIO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 36 SGRAVI TARSU ANNI 2009 2015 4 MILA 463 EURO
2016 25 LUGLIO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 37 RATEIZZAZIONE TARSU E TARI ANNI 2011 2015 7 MILA
385 EURO EUROFRUTTA DI AIOLO LANZA
2016 7 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 41 RIMBORSO ICI IMU ANNI 2008 2015 SOMME VERSATE E
NON DOVUTE 5 MILA 85 EURO 41 CENTESIMI
2016 12 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 42 REVOCA ATTO INGIUNZIONE DI PAGAMENTO 29 2014
CONDOMINIO LOI 18 ANNI 2004 2005 2007 DI 5 MILA 774 EURO
DEPURAZIONE ACQUE REFLUE

737
2016 14 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 48 RIMBORSI TRIBUTI VERSATI E NON DOVUTI ANNI
2012 2015 IMU E TASI RIMORSI 1 MILA 792 EURO 23 CENTESIMI
2016 21 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 46 SGRAVIO ICI ANNI 2008 2011 2MILA 26 EURO TARSU
ANNI 2005 2012 2 MILA 953 EURO 75 CENTESIMI
2016 14 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 52 ACCERTAMENTI TARSU 2016 ENTRATE COMPLESSIVE 1
MILIONE 687 MILA945 EURO 85 CENTESIMI
2016 13 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 55 SGRAVIO ICI 2004 2007 2009 2010 694 EURO
2016 13 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 54 SGRAVIO TARSU 2009 2013 9 MILA 555 EURO

BILANCI PREVISIONE CONSUNTIVO CORTE DEI CONTI

2011 2012 2013 2016 CORTE DEI CONTI DELIBERAZIONI 8 2016 174 2014 298
2013 BILANCI CONSUNTIVO 2011 PREVISIONE E CONSUNTIVO 2012
RENDICONTO 2013 DEBITI FUORI BILANCIO ANTICIPAZIONI ISOLA DELLE
FEMMINE

2014 1 OTTOBRE RENDICONTO 2012 CORTE DEI CONTI Deliberazione n.


174.2014.PRSP E DELIBERA 128 2013 rendiconto 2011 e bilancio di previsione 2012

2014 8 OTTOBRE BOLOGNA SINDACO POLITI RENDICONTO 2014 CREDITI


DUBBIA ASIGIBILIT 1 MILIONE 109MILA 950 LIQUIDITA' ZERO DEBITI ATO 5
MILIONI 560 MILA 557

2015 24 GIUGNO BOLOGNA SINDACO DELIBERA GIUNTA 92 RITARDO


DISAVANZO NON NEL 2015ERRATA DISAVANZO AMMINISTRAZIONE
ENTRATE SPESE SANZIONI DEBITI FUORI BILANCIO ATO

2015 24 GIUGNO BOLOGNA SINDACO DELIBERA 92 GIUNTA MENO CRISCI


LUCIDO 92 RENDICONTO 2015 BILANCIO CONSUNTIVO 2014 delibera GIUNTA
rendiconto 2014

2015 21 LUGLIO BOLOGNA SINDACO DELIBERA CC 34 DELIBRA CORTE DEI


CONTI 74 2014 PRSP RENDICONTO 2012 DEBITI FUORI BILANCIO LO
JACONO PIU' 5 SPESE LEGALI ATO

2015 8 OTTOBRE BOLOGNA SINDACO BILANCIO RENDICONTO 2014


DELIBERA 42 CONSIGLIO COMUNALE RESIDUI D LGS 190 2014 ART 1
COMMA 538 LETTERA B PUNTO 1 AMMORTAMENTO IN 30 ANNI

738
2015 18 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO CORTE DEI CONTI SEZIONE DI
CONTROLLO REGIONE SICILIA ADUNANZA DELIBERAZIONE 8 2016 PRSP
CONTROLLO RENDICONTO 2013

2015 28 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO BILANCIO PREVISIONE 2015 NOTA


DEBORAH PUCCIO NON ISCRITTO DISAVANZO DI AMINISTRAZIONE 2014
DEBITI FUORI BILANCIO 12 MILA 870 EURO 56 CNTESIMI AGGIORNAMENTO
INVENTARIO

2017 14 FEBBRAIO SAN VALENTINO BOLOGNA SINDACO CORTE DEI CONTI


DELIBERAZIONE 51 2017 PRSP RENDICONTO 2014 PREVISIONE 2015
RITARDO APPROVAZIONE 2014 DISAVANZO NON RIPORTATO

CIMITERO INCARICHI E CONSULENZE

1998 23 FEBBRAIO BOLOGNA SINDACO Ing FRANCESCA USTICANO FUNZIONI


DIRIGENZIALI AL UFFICIO TECNICO COMUNALE DI ISOLA DELLE FEMMINE
SINO AL 24 SETTEMBRE 2002 manutenzione Opere Pubbliche, servizi
tecnologici e cimitero nonch le funzioni di Ingegnere Capo dellUfficio Tecnico
per la durata di mesi DUE contratto di diritto privato sottoscritto in data
23/02/1998 1998 22 MAGGIO BOLOGNA SINDACO DETERMINA SINDACALE 167
del 22/05/98 proroga lincarico INGEGNERE USTICANO FRANCESCA di
Responsabile del 2 Servizio Progettazione, direzione lavori, costruzione e
manutenzione Opere Pubbliche, servizi tecnologici e cimitero e di Ingegnere
Capo dellUfficio Tecnico fino al 30/06/99 1998 23 GIUGNO BOLOGNA SINDACO
DETERMINA SINDACALE 267 del 22/05/98 proroga lincarico INGEGNERE
USTICANO FRANCESCA di Responsabile del 2 Servizio Progettazione,
direzione lavori, costruzione e manutenzione Opere Pubbliche, servizi
tecnologici e cimitero e di Ingegnere Capo dellUfficio Tecnico fino al 30/06/99
1998 26 GIUGNO BOLOGNA STEFANO SINDACO DETERMINA SINDACALE n 216
del 26/06/98 proroga lincarico INGEGNERE USTICANO FRANCESCA di
Responsabile del 2 Servizio Progettazione, direzione lavori, costruzione e
manutenzione Opere Pubbliche, servizi tecnologici e cimitero e di Ingegnere
Capo dellUfficio Tecnico fino al 30/06/99 1998 21 AGOSTO BOLOGNA STEFANO
SINDACO DETERMINA SINDACALE n 292 del 21/08/98 proroga lincarico
INGEGNERE USTICANO FRANCESCA di Responsabile del 2 Servizio
Progettazione, direzione lavori, costruzione e manutenzione Opere Pubbliche,
servizi tecnologici e cimitero e di Ingegnere Capo dellUfficio Tecnico fino al
30/06/99 1998 24 AGOSTO BOLOGNA SINDACO determinazioni SINDACALE n
127 del 24/08/98 proroga lincarico INGEGNERE USTICANO FRANCESCA di
Responsabile del 2 Servizio Progettazione, direzione lavori, costruzione e
manutenzione Opere Pubbliche, servizi tecnologici e cimitero e di Ingegnere
Capo dellUfficio Tecnico fino al 30/06/99 1998 18 DICEMBRE BOLOGNA
STEFANO SINDACO DETERMINA SINDACALE n 447 del 18/12/98, proroga
lincarico INGEGNERE USTICANO FRANCESCA di Responsabile del 2 Servizio
Progettazione, direzione lavori, costruzione e manutenzione Opere Pubbliche,
servizi tecnologici e cimitero e di Ingegnere Capo dellUfficio Tecnico fino al

739
30/06/99. 2003 BOLOGNA SINDACO Comune di Isola delle
Femmine (PA) Lavori di ristrutturazione ed ampliamento del
Cimitero Comunale di Isola delle Femmine (PA); PACI ROCCO
ARCHITETTO Principali mansioni e responsabilit Progettista del
Progetto definitivo Importo del lavoro 1.111.305,09 2003 19
SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO PORTOBELLO RUBINO LUCIDO
GIAMBRUNO U.T.C. SCAFIDI SEGRETARIO MAIDA PAOLA
RESPONSABILE PROCEDIMENTO ARCH PACI ROCCO VIA PITRE
PALERMO PROGETTISTA DELIBERA GIUNTA 150 159 188
ASSUNZIONE DI ANTICIPAZIONE DI EURO 13.800,00 CON
LA CASSA DEPOSITO E PRESTITO PER LA PROGETTAZIONE
DEFINITIVA DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE ED
AMPLIAMENTO DEL CIMITERO COMUNALE 2003 BOLOGNA
SINDACO Comune di Isola delle Femmine (PA) Lavori di
ristrutturazione ed ampliamento del Cimitero Comunale di Isola
delle Femmine (PA); PACI ROCCO ARCHITETTO Principali mansioni
e responsabilit Progettista del Progetto definitivo Importo del
lavoro 1.111.305,09 2003 11 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO
PORTOBELLO RUBINO LUCIDO DELIBERA DI GIUNTA 159
ASSUNZIONE DI ANTICIPAZIONE DI EURO 13.800 CON LA CDP
PER LA PROGETTAZIONE DEFINITIVA DEI LAVORI DI
RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO CIMITERO COMUNALE
OPERE TRIENNALI 2003/2005 PRIORITA 45 SETTORE 21
CATEGORIA 9 IMPORTO EURO 500 MILA 2003 19 SETTEMBRE
BOLOGNA SINDACO PORTOBELLO RUBINO LUCIDO GIAMBRUNO
U.T.C. SCAFIDI SEGRETARIO MAIDA PAOLA RESPONSABILE
PROCEDIMENTO ARCH PACI ROCCO VIA PITRE PALERMO
PROGETTISTA DELIBERA GIUNTA 150 ASSUNZIONE DI
ANTICIPAZIONE DI EURO 13.800,00 CON LA CASSA
DEPOSITO E PRESTITO PER LA PROGETTAZIONE DEFINITIVA
DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO DEL
CIMITERO COMUNALE 2003 BOLOGNA SINDACO Comune di
Isola delle Femmine (PA) Lavori di ristrutturazione ed ampliamento
del Cimitero Comunale di Isola delle Femmine (PA); PACI ROCCO
ARCHITETTO Principali mansioni e responsabilit Progettista del
Progetto definitivo Importo del lavoro 1.111.305,09 2003 11
NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO PORTOBELLO RUBINO LUCIDO
DELIBERA DI GIUNTA 159 ASSUNZIONE DI ANTICIPAZIONE DI
EURO 13.800 CON LA CDP PER LA PROGETTAZIONE DEFINITIVA DEI
LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO CIMITERO
COMUNALE OPERE TRIENNALI 2003/2005 PRIORITA 45 SETTORE 21
CATEGORIA 9 IMPORTO EURO 500 MILA 2003 19 SETTEMBRE

740
BOLOGNA SINDACO PORTOBELLO RUBINO LUCIDO GIAMBRUNO
U.T.C. SCAFIDI SEGRETARIO MAIDA PAOLA RESPONSABILE
PROCEDIMENTO ARCH PACI ROCCO VIA PITRE PALERMO
PROGETTISTA DELIBERA GIUNTA 150 ASSUNZIONE DI
ANTICIPAZIONE DI EURO 13.800,00 CON LA CASSA DEPOSITO E
PRESTITO PER LA PROGETTAZIONE DEFINITIVA DEI LAVORI DI
RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO DEL CIMITERO COMUNALE
2003 BOLOGNA SINDACO Comune di Isola delle Femmine (PA)
Lavori di ristrutturazione ed ampliamento del Cimitero Comunale di
Isola delle Femmine (PA); PACI ROCCO ARCHITETTO Principali
mansioni e responsabilit Progettista del Progetto definitivo Importo
del lavoro 1.111.305,09 2004 24 GENNAIO SINDACO BOLOGNA RUBINO
PORTOBELLO LUCIDO NOTA CASSADEPOSITO E PRESTITI NON HA ACCETTATO
LA RICHIESTA DI FINANZIAMENTO ONERI PROFESSIONISTI 13.800 EURO
RISTRUTTURAZIONE AMPLIAMENTO CIMITERO 2003 11 NOVEMBRE BOLOGNA
SINDACO PORTOBELLO RUBINO LUCIDO DELIBERA DI GIUNTA 150
ASSUNZIONE DI ANTICIPAZIONE DI EURO 13.800 CON LA CDP PER LA
PROGETTAZIONE DEFINITIVA DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE ED
AMPLIAMENTO CIMITERO COMUNALE OPERE TRIENNALI 2003/2005 PRIORITA
45 SETTORE 21 CATEGORIA 9 IMPORTO EURO 500 MILA 2003 19 SETTEMBRE
BOLOGNA SINDACO PORTOBELLO RUBINO LUCIDO GIAMBRUNO U.T.C.
SCAFIDI SEGRETARIO MAIDA PAOLA RESPONSABILE PROCEDIMENTO ARCH
PACI ROCCO VIA PITRE PALERMO PROGETTISTA DELIBERA GIUNTA 150
ASSUNZIONE DI ANTICIPAZIONE DI EURO 13.800,00 CON LA CASSA DEPOSITO E
PRESTITO PER LA PROGETTAZIONE DEFINITIVA DEI LAVORI DI
RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO DEL CIMITERO COMUNALE 2003
BOLOGNA SINDACO Comune di Isola delle Femmine (PA) Lavori di
ristrutturazione ed ampliamento del Cimitero Comunale di Isola delle Femmine
(PA); PACI ROCCO ARCHITETTO Principali mansioni e responsabilit Progettista
del Progetto definitivo Importo del lavoro 1.111.305,09 2004 18 MARZO
BOLOGNA SINDACO DETERMINA SINDACALE APPROVAZIONE SCHEMA
TRIENNALE OPERE PUBBLICHE 2004/2006 OVE SI PREVEDE INTERVENTO PER
LA RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO CIMITERO INTERVENTO 45
SETTORE 20 CATEGORIA 9 IMPORTO 1 MILIONE DI EURO 2004 24 GENNAIO
SINDACO BOLOGNA RUBINO PORTOBELLO LUCIDO NOTA CASSADEPOSITO E
PRESTITI NON HA ACCETTATO LA RICHIESTA DI FINANZIAMENTO ONERI
PROFESSIONISTI 13.800 EURO RISTRUTTURAZIONE AMPLIAMENTO CIMITERO
2003 11 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO PORTOBELLO RUBINO LUCIDO
DELIBERA DI GIUNTA 150 ASSUNZIONE DI ANTICIPAZIONE DI EURO 13.800
CON LA CDP PER LA PROGETTAZIONE DEFINITIVA DEI LAVORI DI
RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO CIMITERO COMUNALE OPERE
TRIENNALI 2003/2005 PRIORITA 45 SETTORE 21 CATEGORIA 9 IMPORTO EURO
500 MILA 2003 19 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO PORTOBELLO RUBINO
LUCIDO GIAMBRUNO U.T.C. SCAFIDI SEGRETARIO MAIDA PAOLA
RESPONSABILE PROCEDIMENTO ARCH PACI ROCCO VIA PITRE PALERMO
PROGETTISTA DELIBERA GIUNTA 150 ASSUNZIONE DI ANTICIPAZIONE DI
EURO 13.800,00 CON LA CASSA DEPOSITO E PRESTITO PER LA PROGETTAZIONE

741
DEFINITIVA DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO DEL CIMITERO
COMUNALE 2003 BOLOGNA SINDACO Comune di Isola delle Femmine (PA)
Lavori di ristrutturazione ed ampliamento del Cimitero Comunale di Isola delle
Femmine (PA); PACI ROCCO ARCHITETTO Principali mansioni e responsabilit
Progettista del Progetto definitivo Importo del lavoro 1.111.305,09 2004 25
MARZO BOLOGNA SINDACO PORTOBELLO RUBINO LUCIDO PORTOBELLO
DELIBERA DI GIUNTA 54 CONFERIMENTO INCARICO PER LA PROGETTAZIONE
DEFINITIVA DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO DEL
CIMITERO DI ISOLA DELLE FEMMINE ARCHITETTO PACI ROCCO VIA PITRE
PALERMO IL PROGETTO NECESSITA DI STUDI GEOLOGICI E DI INDAGINI
GEOGNOSTICHE AFFIDATE A PROFESSIONISTI INCARICATI DA ARCH PACI
ROCCO LONORARIO PREVISTO SALE A 48 MILA 937 EURO 76 CENTESIMI 2004
18 MARZO BOLOGNA SINDACO DETERMINA SINDACALE APPROVAZIONE
SCHEMA TRIENNALE OPERE PUBBLICHE 2004/2006 OVE SI PREVEDE
INTERVENTO PER LA RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO CIMITERO
INTERVENTO 45 SETTORE 20 CATEGORIA 9 IMPORTO 1 MILIONE DI EURO
2004 24 GENNAIO SINDACO BOLOGNA RUBINO PORTOBELLO LUCIDO NOTA
CASSADEPOSITO E PRESTITI NON HA ACCETTATO LA RICHIESTA DI
FINANZIAMENTO ONERI PROFESSIONISTI 13.800 EURO RISTRUTTURAZIONE
AMPLIAMENTO CIMITERO 2003 11 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO
PORTOBELLO RUBINO LUCIDO DELIBERA DI GIUNTA 150 ASSUNZIONE DI
ANTICIPAZIONE DI EURO 13.800 CON LA CDP PER LA PROGETTAZIONE
DEFINITIVA DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO CIMITERO
COMUNALE OPERE TRIENNALI 2003/2005 PRIORITA 45 SETTORE 21 CATEGORIA
9 IMPORTO EURO 500 MILA 2003 19 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO
PORTOBELLO RUBINO LUCIDO GIAMBRUNO U.T.C. SCAFIDI SEGRETARIO
MAIDA PAOLA RESPONSABILE PROCEDIMENTO ARCH PACI ROCCO VIA PITRE
PALERMO PROGETTISTA DELIBERA GIUNTA 150 ASSUNZIONE DI
ANTICIPAZIONE DI EURO 13.800,00 CON LA CASSA DEPOSITO E PRESTITO PER
LA PROGETTAZIONE DEFINITIVA DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE ED
AMPLIAMENTO DEL CIMITERO COMUNALE 2007 18 MAGGIO PORTOBELLO
SINDACO DELIBERA GIUNTA 59 CONFERMA CESSIONI SUOLI CIMITERIALI
..PRIMA CHE UTC POSSA VALUTARE LA RICHIESTA DI RINNOVO DELEL
CONCESSIONI DECADUTE E NECESSARIO CHE LAMMINISTRAZIONE SI
PRONUNCI IN ORDINE AL DIRITTO DI CHIEDERE LA RETROCESSIONE DELE
AREE CIMITERIALI GIA CONCESSE, DELIBERA DI CONFERMARE LA CESSIONE
DI AREE CIMITERIALI CONCESSE A PRIVATI PER LA REALIZZAZIONE DI
SEPOLTURE GENTILIZIE NEL CIMITERO COMUNALE NONOSTANTE IL
SUPERAMENTO DEI TERMINI ENTRO CUI PROCEDERE ALLA REALIZZAZIONE
DELLE OPERE ESPRESSAMENTE PREVISTI DAI SINGOLI CONTRATTI, DI
AUTORIZZARE IL RESPONSABILE DELLUTC DARPA SANDRO A PROCEDERE AL
RINNOVO DELLE CONCESSIONI EDILIZIE DECADUTE IN PRESENZA DEI
PRESUPPOSTI URBANISTICI EDILIZI 2013 10 MAGGIO COMMISSIONE
DECADENZA DELLA CONCESSIONE CIMITERIALE LOTTO 7A NUOVO CIMITERO
LUCIDO ANTONINO 1994 9 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO CONCESSIONE AREA
CIMITERIALE LOTTO 7A REPERTORIO 615 LUCIDO ANTONINO CUGINO DEL
SINDACO

NUOVA CASERMA DEI CARABINIERI INCARICHI E CONSULENZE

742
CASERMA DEI CARABINIERI INCARICO ANGELICO WALTER
COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE PROGETTAZIONE
DIREZIONE LAVORI MISURA CONTABILIT
REALIZZAZIONE NUOVA CASERMA CARABINIERI DA
REALIZZARSI 1.960.000 EURO WALTER ANGELICO RUSSELLO
VIA KENNEDY CASERMA DEI CARABINIERI COMUNE DI ISOLA
DELLE FEMMINE - PALERMO Incarico professionale conferito dal
Comune di Isola delle Femmine per la progettazione e direzione
lavori misura e contabilit per la realizzazione della nuova Caserma
dei Carabinieri ( stazione media ) da realizzarsi nel proprio territorio
comunale; IMPORTO: 1.960.000 Euro (in fase di approvazione
definitiva da parte del Ministero dei LL.PP. sezione affari speciali);
TOWN OF ISOLA DELLE FEMMINE - PALERMO professional duties
conferred by the City of Isle of females for the design and
construction management and accounting measures for the
implementation of the new Police Station (station average) to be
realized in its territory; AMOUNT: 1,960,000 Euro (under final
approval by the Ministry of Publ ic Works section of Special Affairs);
Nuova Caserma dei Carabinieri (Stazione Media) ad Isola
delle Femmine Palermo in realizzazione
2008 Segnalato con menzione donore al Concorso di
Architettura Sostenibile Premio del Monte indetto dalla
Societ Economica di Chiavari (partecipanti 1518 architetture in
tutto i l mediterraneo di cui n6 le menzioni) con la realizzazione di
una Villa bifamiliare ad Isola delle Femmine Pa;
L'edificio residenziale di cui al presente progetto, si riferisce a due
unit per rispettive unit abitative gemelle, facenti parte del
medesimo organismo strutturale e gemellato in ogni sua parte,
questo si sviluppa su una superficie coperta di mq. 335.72 totale
(compreso i terrazzi. patio e corpi accessori) inferiore ai mq 397.72
copribili (ovvero 1/5 della superficie del lotto cos come imposto dall
Soprintendenza) ed costituito da due elevazioni fuori terra (piano
terra e primo piano da destinare alla residenza propria) ed un piano
seminterrato da adibire a locale cantinola, di sgombero-tecnico e
garage (con vicolo a parcheggio interno >10% della suf. Ed.), con
accesso a mezzo di rampe carrabili e scala interna;
Ledificio ha una altezza massima complessiva di volume fuori terra
di ml. 6.35 misurata dal piano di calpestio, sino alla quota
estradossale del solaio di copertura (linea di gronda che in questa
realizzazione previsto con la coibentazione in pietrisco e ciottoli di
piccola granulometria) ed ancora m 0.70 di muretto dattico per un

743
totale di ml 7.05 (altezza non in concorso con le disposizionidi piano
ma tale da mascherare gli impianti di pannelli solari da allocare),
con luci libere interne nette di ml. 3.05 per il piano interrato ; ml
2.80 per il primo livello, ml 2,70 per il secondo livello, compatibili
con le norme prescritte dal P.R.G. e R.E.C. Il sistema costruttivo
scelto per la realizzazione dellintervento quello di tipo intelaiato,
in calcestruzzo di cemento armato con pilastri e travi e solai latero-
cementizi su fondazioni di tipo continuo. I tompagni esterni saranno
realizzati con tamponature in doppi blocchi di Poroton Autoportanti
(a cassetta); mentre di segato di tufo per linterno agli ambienti,
regolarmente traversato ed intonacato con specifico intonaco civile
per interni di biocalce.
La finitura dei prospetti esterni in intonaco Tipo Li Vigni additivato
ai Silossani inoltre si prevede di rivestire in pietra bianca
scavezzata le due pareti centrali (ceche) adiacenti il canale di
divisione delle due unit. Gli infissi esterni sono in PVC a taglio
termico con effetto legno. Detta scelta sequenziale alla
prescrizione della Sovrintendenza che li richiedeva lignei; ma dato
le forti luci di vano libero in progetto (5*6 / 3*4 / 3*3 / 2.8*2.3),
risultava assai improponibile eseguirli in predetta prescrizione,
ovvero le nascenti dilatazioni termiche avrebbero prodotto continue
rotture dei vetri camera e continue infiltrazioni dacqua, altres con
nessuna tenuta termica del comfort interno. In particolare per la
grandi luci stato necessario lutilizzo di tripli vetri basso emissivi
con camera daria a circolazione libera
L'intero edificio, per prevenire fenomeni di umidit da risalita e da
contatto, stato isolato dal terreno circostante a mezzo di una
intercapedine nelle pareti verticali controterra e di Gattaiolato per i
solai del piano seminterrato.
2008/10 Consulente professionista ed art director per lazienda
OMER srl per lo studio della nuova immagine aziendale (Isola
delle Femmine); Pregetto per la realizzazione di un tavolo lavoro
per i passeggeri dei treni superveloci ETR 735 committente ditta
OMER srl; Pregetto per la realizzazione dellampliamento dazienda
OMER srl di Carini

COMMISSIONE EDILIZIA COMUNALE DI ISOLA DELLE FEMMINE ANNI:


1979 1980 1981 1982 1988 : ALBERT GIOVANNI 1948 BURGIO
SALVATORE 1929 PUCCIO GIUSEPPE 1947 MANGIARDI ENRICO 1936
CANEPA SALVATORE 1943 BRUNO PIETRO 1946 (FIGLIO DI GIUSPPE E
FRATELLO DI FRANCESCO) PUCCIO ORAZIO 1947

744
SIALMA COSTRUZIONI : SIRCHIA ALTADONNA MANNINO SOCIO
MANNINO GIUSEPPE

SAMANTA COSTRUZIONI SOCIO MANNINO TOMMASO FIGLIO DI PINO


PRESIDENTE CANEPA SALVATORE

1999 13 OTTOBRE INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN OMMISSIONE 5/06839


Seduta di annuncio: 602 del 13/10/1999

Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:


risulta all'interrogante che nel comune di Isola delle Femmine in provincia di
Palermo, un componente della giunta municipale, l'assessore ai lavori pubblici,
attivit produttive, patrimonio e protezione civile, ingegner Rocco Rappa,
sarebbe il cognato di tale Pietro Bruno, raggiunto da un ordine di custodia
cautelare per associazione mafiosa nel luglio scorso ed indicato come capo
mafia di Isola delle Femmine (Giornale di Sicilia del 29 luglio 1999, pagine 2
e 3), sottoposto del noto boss mafioso latitante Bernardo Provenzano;
tale situazione potrebbe prefigurare ipotesi di inquinamento da parte della
mafia dell'attivit amministrativa del comune dell'Isola delle Femmine;
risulterebbe inoltre che il predetto assessore fosse gi in
carica nella passata gestione amministrativa (anni 1995-1999) e
che la parentela dello stesso con il Bruno fosse gi nota agli
organi di polizia locali;
l'assessore Rappa sarebbe stato indicato dal candidato a
sindaco, signor Stefano Bologna, quale componente della giunta
municipale presentata al giudizio del voto popolare nel corso
dell'ultima campagna elettorale per il rinnovo degli organi
amministrativi del comune di Isole delle Femmine, svoltasi nel
giugno scorso
-: se quanto esposto corrisponda al vero e, in caso
affermativo, quali iniziative siano state assunte al riguardo
dagli organi locali dello Stato nell'arco di tempo degli ultimi
due mesi;
quali iniziative urgenti e provvedimenti intenda adottare
per garantire la legalit e la trasparenza della attivit
amministrativa del comune di Isola delle Femmine ed ovviare al
pericolo di infiltrazioni mafiose nell'ambito della municipalit.
(5-06839)

Interrogazione a risposta scritta 4-02650 presentata da ANTONINO LO PRESTI


mercoled 10 aprile 2002 nella seduta n.128

LO PRESTI. - Al Ministro dellinterno. - Per sapere - premesso che:

nella scorsa legislatura stata presentata linterrogazione 5-06839 del 13


ottobre 1999 con la quale si chiedeva quali iniziative il Ministero dellinterno
intendesse adottare per garantire la legalit e la trasparenza dellattivit

745
amministrativa del comune di Isola delle Femmine in provincia di Palermo, con
specifico riferimento al pericolo di infiltrazioni nellambito della municipalit;

nessuna risposta mai pervenuta;

le questioni denunciate con quellatto riguardavano la presenza della giunta


comunale di Isola delle Femmine di un assessore, cognato di un presunto boss
mafioso, tale Pietro Bruno, nei confronti del quale di recente la Corte dAppello
di Palermo ha confermato la condanna penale (Giornale di Sicilia, del 16 marzo
2002);

lassessore in questione, ingegnere Rocco Raffa, si dimesso dopo larresto


del cognato, ma risulta allinterrogante che continui ancora a frequentare il
municipio;

di recente il sindaco di Isola delle Femmine, Stefano Bologna, stato


condannato a dieci mesi di reclusione per il reato dabuso dufficio
(Giornale di Sicilia del 15 marzo 2002) -:

se, a seguito di fatti accaduti nel luglio del 1999 e di quelli verificatisi nel
marzo del 2002 lamministrazione dellinterno abbia svolto attivit ispettive sul
comune di Isola delle Femmine; quali iniziative intenda adottare il Ministro
interrogato in merito alla condanna di primo grado, subita dal sindaco di Isola
delle Femmine per garantire la legalit e trasparenza dellattivit
amministrativa del comune ed ovviare al pericolo di un aggravamento della
crisi di credibilit dellistituzione locale e di infiltrazioni illecite nellambito della
municipalit.(4-02650)

Palermo lomissione posta in essere dal sindaco del comune in ordine al rilascio
dellillegittima autorizzazione edilizia ex articolo 13, legge n. 47 del 1985,
protocollo n. 827/Cc del 20 maggio 1999 (allex vice sindaco, oggi presidente
del consiglio comunale) in assenza di N.O. della Soprintendenza ai beni
culturali ed ambientali di Palermo ed il cui carteggio e gi in possesso della
Prefettura; sempre il gruppo consiliare Nuova Torre con lettera datata 6
giugno 2002 ha ancora trasmesso, al prefetto di Palermo, il prospetto di n. 10
concessioni edilizie rilasciate, in costante violazione delle norme vigenti in
materia, in favore di assessori, componenti o parenti dellattuale maggioranza
consiliare; al prospetto citato e possibile evincere il rilascio della concessione
edilizia n. 21 del 2001 del 14 maggio 2001 ai signori Puccio Rosaria Maria,
Domenica e Salvatore, con istanza presentata, dal dichiarato procuratore
Pomiero Giuseppe, e dalla concessione edilizia n. 13 del 2000 Del 7 giugno
2000 alla signora Cataldo Rosaria, ma i relativi provvedimenti della
Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali e del Genio Civile sono intestati
a Pomiero Giuseppe;

Atti Parlamentari 5001 Camera dei Deputati

XIV LEGISLATURA ALLEGATO B AI RESOCONTI SEDUTA DEL 19

746
LUGLIO 2002 i nomi di Pomiero Giuseppe, cos come quello del citato boss
Pietro Bruno, risultano tra i soggetti economici ai quali stata effettuata la
confisca di beni illeciti, il cui elenco generale e stato allegato alla relazione
della Commissione Parlamentare sul fenomeno della Mafia nella IX legislatura
presentata alla Presidenza delle Camere il 16 aprile 1985 : se, verificate le
gravi notizie esposte dallinterrogante, non ritengano necessario ed urgente
avviare le procedure per lo scioglimento del consiglio comunale di Isola delle
Femmine.

Atti Parlamentari 5001 Camera dei Deputati

XIV LEGISLATURA ALLEGATO B AI RESOCONTI SEDUTA DEL 19


LUGLIO 2002

ANGELA NAPOLI. Al Ministro dellinterno, al Ministro della giustizia. Per


sapere premesso che: fin dal 1999 parlamentari di Alleanza Nazionale hanno
presentato atti ispettivi per richiedere interventi adeguati al ripristino della
legalita, contro le infiltrazioni mafiose, presso amministrazione comunale di
Isola delle Femmine; nonostante fin dal giugno del 2000, dopo particolari
indagini, siano stati comprovati rapporti di parentela e di amicizia tra
amministratori del comune in questione ed esponenti della criminalita
organizzata del luogo, il prefetto di Palermo non ha inteso disporre laccesso
previsto dal decreto ministeriale del 23 dicembre 1992; con lettera datata 13
settembre 2001 lAssociazione Nuova Torre , rappresentata nel consiglio
comunale di Isola delle Femmine, ha ribadito, al Ministro dellinterno pro-
tempore le denunzie contenute nelle interrogazioni parlamentari presentate da
altri deputati di Alleanza Nazionale, dando notizia di appoggi malavitosi profusi
nei confronti dellattuale sindaco durante le ultime elezioni amministrative del
24 giugno 2001; va ricordato che nella giunta comunale di quel comune ce
stato, con delega ai lavori pubblici, il cognato di un noto personaggio arrestato
con limputazione di associazione mafiosa nel contesto di una indagine volta a
ricostruire la nuova mappa delle cosche palermitane; sembrerebbe che
parenti dellassessore in questione, poi dimessosi, e del presunto boss Pietro
Bruno, individuato dagli inquirenti come capo zona di fiducia del boss
superlatitante Bernardo Provenzano, dirigano presso il comune di Isola delle
Femmine gli uffici anagrafe, elettorale, leva e segreteria, il che agevolerebbe
lassessore dimissionario ed il presunto boss mafioso ad acquisire ruoli
preponderanti nella trattazione daffari politiche edilizie; con lettera datata 8
gennaio 2002, il gruppo consiliare Nuova Torre di Isola delle Femmine ha
segnalato al prefetto di Palermo lomissione posta in essere dal sindaco del
comune in ordine al rilascio dellillegittima autorizzazione edilizia ex articolo 13,
legge n. 47 del 1985, protocollo n. 827/Cc del 20 maggio 1999 (allex vice
sindaco, oggi presidente del consiglio comunale) in assenza di N.O. della
Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali di Palermo ed il cui carteggio e
gi in possesso della Prefettura; sempre il gruppo consiliare Nuova Torre
con lettera datata 6 giugno 2002 ha ancora trasmesso, al prefetto di Palermo,
il prospetto di n. 10 concessioni edilizie rilasciate, in costante violazione delle
norme vigenti in materia, in favore di assessori, componenti o parenti
dellattuale maggioranza consiliare; al prospetto citato e possibile evincere il

747
rilascio della concessione edilizia n. 21 del 2001 del 14 maggio 2001 ai signori
Puccio Rosaria Maria, Domenica e Salvatore, con istanza presentata, dal
dichiarato procuratore Pomiero Giuseppe, e dalla concessione edilizia n. 13 del
2000 del 7 giugno 2000 alla signora Cataldo Rosaria, ma i relativi
provvedimenti della Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali e del Genio
Civile sono intestati a Pomiero Giuseppe; i nomi di Pomiero Giuseppe, cos
come quello del citato boss Pietro Bruno, risultano tra i soggetti economici ai
quali e stata effettuata la confisca di beni illeciti, il cui elenco generale e stato
allegato alla relazione della Commissione Parlamentare sul fenomeno della
Mafia nella IX legislatura presentata alla Presidenza delle Camere il 16 aprile
1985 : se, verificate le gravi notizie esposte dallinterrogante, non ritengano
necessario ed urgente avviare le procedure per lo scioglimento del consiglio
comunale di Isola delle Femmine. (4-03570)

http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=5-
06839&ramo=CAMERA&leg=13

Ufficio legislativo e legale


Via Caltanissetta 2/e (Palazzo Florio)
90100 - Palermo Tf. 091 6964806
Gruppo II /53.11.2000

OGGETTO: Esecuzione della sentenza n. 17/2000 del T.A.R.


Sicilia sez. II PA - Quesito in ordine agli adempimenti del
Consiglio comunale - Comune di XXXX.

Assessorato Regionele
degli Enti Locali
P A L E R M O

1. Si fa riferimento alla nota n. 1144/VII del 15 marzo


s., di pari oggetto, con cui codesto Assessorato inoltra allo
scrivente un quesito del comune di XXXX sull'esecuzione della
sentenza del T.A.R. Sicilia, Sez. II 1 marzo 2000, n. 17/00, con cui,
in accoglimento del ricorso di M. M. L. ed altri, stato annullato
l'impugnato verbale di proclamazione degli eletti nella
consultazione amministrativa del 13 giugno 1999 con conseguente
correzione dei risultati elettorali e proclamazione quali componenti
eletti dal Consiglio comunale dei candidati dal 7 al 9 per numero
di voti della lista "Isola per tutti" in luogo dei candidati dal 7 al 9
della lista "Nuova Torre".

In particolare il quesito riguarda la necessit o meno di


procedere ex novo a tutti gli adempimenti della prima adunanza

748
del Consiglio comunale, "con ulteriore particolare riguardo agli
organi di autogoverno e alla composizione delle singole
Commissioni" consiliari permanenti.

Al riguardo codesto Assessorato "manifesta la propria


perplessit sulla necessit di procedere alla ricostituzione degli
organi di autogoverno, affidando alla decisione dell'organo
giurisdizionale validit con effetti ex tunc.... non ritenendosi che la
surroga di tre consiglieri comunali possa indurre l'organo
competente a considerare illegittimi gli atti adottati dal Consiglio
comunale prima della sentenza del T.A.R.".

2. La fattispecie sottoposta all'esame dello scrivente non


inquadrabile nello schema della surroga in senso tecnico,
consistente nella sostituzione dei consiglieri decaduti a seguito
della verifica da parte del Consiglio della validit della propria
composizione. Trattasi pi propriamente di una modifica della
composizione di tale organo derivante dalla correzione, in sede
giurisdizionale dei risultati elettorali.

Ci premesso e considerato altres che la sentenza del T.A.R.


ha determinato un ribaltamento della maggioranza consiliare, con
attribuzione della stessa ad una lista diversa da quella dichiarata
vincitrice in sede di adunanza dei presidenti di seggio, da ritenersi
applicabile alla fattispecie il principio generale in tema di annullamento
degli atti amministrativi secondo cui il vizio (di illegittimit derivata) dei
provvedimenti che trovano il loro presupposto in un atto caducato vada
considerato come sussistente ab origine (cfr. C. di S. Sez. VI, 23 ottobre
1993, n. 776); non sembra infatti discutibile, nel caso in esame, il
carattere consequenziale, rispetto all'atto annullato, di provvedimenti
attinenti alla funzionalit dello stesso consiglio, come quelli di nomina di
presidente e di vice presidente o delle commissioni permanenti, su cui
pu ovviamente riverberarsi il ribaltamento della maggioranza consiliare.
I limiti dell'efficacia retroattiva delle pronunzie di
annullamento degli atti illegittimi, invero, sono dati solo da situazioni
irreversibili ("factum infectum fieri nequit"), non ravvisabili nel caso di
cui trattasi.
Sembra pertanto che l'obbligo della P.A. di adeguarsi al
giudicato del T.A.R. comporti il rinnovamento delle operazioni compiute
dal Consiglio comunale di XXXX dopo la proclamazione degli eletti, ivi
compresa l'elezione delle commissioni permanenti, trattandosi di atti
immediatamente condizionati da quello annullato in sede giurisdizionale
(cfr., sul principio generale, C.S., Sez. VI 12 aprile 1994, n. 488).

749
A' termini dell'art. 15, co. 2 del D.P.Reg. 16 giugno 1998,
n. 12 lo scrivente acconsente sin d'ora all'accesso presso codesto
Assessorato al presente parere da parte di eventuali soggetti
richiedenti.
Si ricorda poi che, in conformit alla circolare
presidenziale dell'8 settembre 1998, n. 16586/66.98.12 trascorsi
90 giorni dalla data di ricevimento del presente parere senza che
codesta Amministrazione ne comunichi la riservatezza, lo stesso
potr essere inserito nella banca dati "FONS".

http://www.gurs.regione.sicilia.it/pareri.htm

750
751
752
753
754
1998 16 05 BOLOGNA SINDACO ESPOSTI ABUSIVISMO ALBERT CTU ARCH
MILAN ING CALIRI GIUSEPPE RAPP ASSESSORE SIINO GENERO FANALE ARTA
MEGNA LUCIDO NAZZARENA CUGINA STEFANO FIORENZA ZANGHI SENTENZA
2927 CONSIDERATO che la Corte di Appello di Palermo, IV Sezione Penale, con nota
del 27/07/2010, assunta al protocollo n 10593 del 2/8/2010, ha certificato che la sentenza
n 2927/2007 emessa il 22/09/2009 nei confronti di Albert Giovanni divenuta irrevocabile
il 13/12/2009; RITENUTO, pertanto che nulla ostare alla chiusura del procedimento del
dipendente Arch Albert Giovanni, in conseguenza del definitivo passaggio in giudicato
della sentenza di assoluzione n 2927/07 avvenuta il 23/12/2009;

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A cura del Comitato Cittadino Isola Pulita Isola delle Femmine

Aggiornato al 20 FEBBRAIO 2017

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