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Pino Ciampolillo
LA BREVE ED INTENSA STORIA DI ISOLA DELLE FEMMINE ATTRAVERSO I
PERSONAGGI: DOCUMENTI ATTI DENUNCE LICENZE EDILIZIE ILLEGITTIME CAMBI
DESTINAZIONE DUSO ILLEGITTIME COSTRUZIONI SU AREE DI INTERESSE
PUBBLICO ABUSIVISMO EDILIZIO COSTRUZIONE DI PISCINE ABUSIVE DELAZIONI
DENUNCE INTIMIDAZIONI MINACCE PIZZO ESORSIONI ARRESTI SEQUESTRO BENI
ILLECITI DI MAFIOSI OMICIDI MAFIA ED ANTIMAFIA LEGALITA E ILLEGALITA
LUPARA BIANCA TESTE DI CAPRETTO INCENDI AGGRESSIONI VOTO DI SCAMBIO
ATTI ISPETTIVI ENTI LOCALI SICILIANI AL COMUNE CONSULENZE APPALTI
AVVOCATI DEBITI FUORI BILANCIO BILANCI DI PREVISIONE E CONSUNTIVI
COMMISSARIATI IL DEFAULT DELLE CASSE AMMINISTRATIVE LOSCURANTISMO
DELLA TRASPARENZA IL RIEQUILIBRIO DI BILANCIO LAUMENTO VERTIGINOSO
DELLE SPESE CORRENTI LO SMANTELLAMENTO DELLUFFICIO TECNICO COMUNALE
SFIDUCIATO IL RESPONSABILE DELLUTC ARCH GIAMBRUNO MONICA
INOPEROSITA DELLUFFICIO TRIBUTI ASSENZA DI CONTROLLO
LESTERNALIZZAZIONE DEI SERVIZI IINCARICHI A PROGETTISTI MONDIALI 90
INCARICHI A PROGETTISTI DELLE CASE FANTASMA INCARICHI A PROGETTISTI
CENTRO DIURNO PER ANZIANI INCARICHI A PROGETTISTI PER LA RETE DI
ILLUMINAZIONE DEL PAESE IL PAGAMENTO ED IL DEFINANZIAMENTO INCARICO
PROGETTISTA LA TORRE IN TERRA DEFINANZIAMENTO LA STORIA POLITICA
AMMINISTRATIVA DI ISOLA DELLE FEMMINE ATTRAVERSO I PERSONAGGI CHE
LHANNO DETERMINATA
Comitato Cittadino IsolaPulita
Isola delle Femmine
http://isolapulita.blogspot.it
isolapulita@gmail.com
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ZSAPPADA
VITA UN SUICIDIO PER LA VITA AVEVA SOLO 30 ANNI MA ERA GIOVANE ERA
GIOIOSO ERA MOTIVATO ERA INGEGNOSO ERA CREATIVO ERA LIBERO ERA
UMANO
La lettera di Michele:
Ho vissuto (male) per trentanni, qualcuno dir che troppo poco. Quel
qualcuno non in grado di stabilire quali sono i limiti di sopportazione, perch
sono soggettivi, non oggettivi. Ho cercato di essere una brava persona, ho
commessi molti errori, ho fatto molti tentativi, ho cercato di darmi un senso e
uno scopo usando le mie risorse, di fare del malessere unarte. Ma le domande
non finiscono mai, e io di sentirne sono stufo. E sono stufo anche di pormene.
Sono stufo di fare sforzi senza ottenere risultati, stufo di critiche, stufo di
colloqui di lavoro come grafico inutili, stufo di sprecare sentimenti e desideri
per laltro genere (che evidentemente non ha bisogno di me), stufo di
invidiare, stufo di chiedermi cosa si prova a vincere, di dover giustificare la mia
esistenza senza averla determinata, stufo di dover rispondere alle aspettative
di tutti senza aver mai visto soddisfatte le mie, stufo di fare buon viso a
pessima sorte, di fingere interesse, di illudermi, di essere preso in giro, di
essere messo da parte e di sentirmi dire che la sensibilit una grande qualit.
Tutte balle. Se la sensibilit fosse davvero una grande qualit, sarebbe oggetto
di ricerca. Non lo mai stata e mai lo sar, perch questa la realt sbagliata,
una dimensione dove conta la praticit che non premia i talenti, le
alternative, sbeffeggia le ambizioni, insulta i sogni e qualunque cosa non si
possa inquadrare nella cosiddetta normalit. Non la posso riconoscere come
mia.
Da questa realt non si pu pretendere niente. Non si pu pretendere un
lavoro, non si pu pretendere di essere amati, non si possono pretendere
riconoscimenti, non si pu pretendere di pretendere la sicurezza, non si pu
pretendere un ambiente stabile.
A questultimo proposito, le cose per voi si metteranno talmente male che tra
un po non potrete pretendere nemmeno cibo, elettricit o acqua corrente, ma
ovviamente non pi un mio problema. Il futuro sar un disastro a cui non
voglio assistere, e nemmeno partecipare. Buona fortuna a chi se la sente di
affrontarlo.
Non assolutamente questo il mondo che mi doveva essere consegnato, e
nessuno mi pu costringere a continuare a farne parte. un incubo di
problemi, privo di identit, privo di garanzie, privo di punti di riferimento, e
privo ormai anche di prospettive.
Non ci sono le condizioni per impormi, e io non ho i poteri o i mezzi per crearle.
Non sono rappresentato da niente di ci che vedo e non gli attribuisco nessun
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senso: io non centro nulla con tutto questo. Non posso passare la vita a
combattere solo per sopravvivere, per avere lo spazio che sarebbe dovuto, o
quello che spetta di diritto, cercando di cavare il meglio dal peggio che si sia
mai visto per avere il minimo possibile. Io non me ne faccio niente del minimo,
volevo il massimo, ma il massimo non a mia disposizione.
Di no come risposta non si vive, di no si muore, e non c mai stato posto qui
per ci che volevo, quindi in realt, non sono mai esistito. Io non ho tradito, io
mi sento tradito, da unepoca che si permette di accantonarmi, invece di
accogliermi come sarebbe suo dovere fare.
Lo stato generale delle cose per me inaccettabile, non intendo pi farmene
carico e penso che sia giusto che ogni tanto qualcuno ricordi a tutti che siamo
liberi, che esiste lalternativa al soffrire: smettere. Se vivere non pu essere un
piacere, allora non pu nemmeno diventare un obbligo, e io lho dimostrato. Mi
rendo conto di fare del male e di darvi un enorme dolore, ma la mia rabbia
ormai tale che se non faccio questo, finir ancora peggio, e di altro odio non
c davvero bisogno.
Sono entrato in questo mondo da persona libera, e da persona libera ne sono
uscito, perch non mi piaceva nemmeno un po. Basta con le ipocrisie.
Non mi faccio ricattare dal fatto che lunico possibile, io modello unico non
funziona. Siete voi che fate i conti con me, non io con voi. Io sono un
anticonformista, da sempre, e ho il diritto di dire ci che penso, di fare la mia
scelta, a qualsiasi costo. Non esiste niente che non si possa separare, la morte
solo lo strumento. Il libero arbitrio obbedisce allindividuo, non ai comodi
degli altri.
Io lo so che questa cosa vi sembra una follia, ma non lo . solo delusione. Mi
passata la voglia: non qui e non ora. Non posso imporre la mia essenza, ma
la mia assenza si, e il nulla assoluto sempre meglio di un tutto dove non puoi
essere felice facendo il tuo destino.
Perdonatemi, mamma e pap, se potete, ma ora sono di nuovo a casa. Sto
bene.
Dentro di me non cera caos. Dentro di me cera ordine. Questa generazione si
vendica di un furto, il furto della felicit. Chiedo scusa a tutti i miei amici. Non
odiatemi. Grazie per i bei momenti insieme, siete tutti migliori di me. Questo
non un insulto alle mie origini, ma unaccusa di alto tradimento.
P.S. Complimenti al ministro Poletti. Lui s che ci valorizza a noi stronzi.
Ho resistito finch ho potuto.
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NON SUSSISTE IL DELITTO DI DIFFAMAZIONE QUALORA LAGENTE ESERCITI
IL DIRITTO DI CRITICA POLITICA, ANCHE SE ESPRESSA CON VIS POLEMICA,
PURCHE SUSSISTA LINTERESSE PUBBLICO DELLA CONOSCENZA DEI FATTI;
NELLE COMPETIZIONI POLITICHE E LECITO, IN QUANTO RIENTRA
NELLESERCIZIO DI LIBERTA GARANTITI A TUTTI I CITTADINI DALLA
COSTITUZIONE, CRITICARE, DI APPROVARE ANCHE CON ESPRESSIONI E
TONI ASPRI, FATTI E COMPORTAMENTI DEGLI AVVERSARI.
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CRITICHE SI MANIFESTAINO PARTE CONNATURATA ALLA LIBERA
ESPRESSIONE DEL PENSIERO E COMUNQUE, ALLA NATURA DELLA DIALETTICA
DOMOCRATICA.
Inoltre, tanto erronea quanto ultronea risulta lopinione dei Carabinieri della
locale Stazione, per cui laccaduto dovrebbe ricondursi a discordanze dovute
ad una appartenenza a diverse ideologie politiche a motivi legati ad una sana
competizione politica, in cui gli emissari della minoranza, nella circostanza il
Ciampolillo, coglievano loccasione per attaccare la maggioranza (v. relazione
CC di Isola delle Femmine del 17.01.2012 procedimento penale 9443 2011
PM LAURA VACCARO GIP MICHELE ALAJMO)
Orbene, premesso che lattivit intrapresa dalla persona offesa rientra senza
dubbio alcuno nel libero esercizio del diritto di cronaca, non v chi non veda
come risulti quantomeno curioso immaginare che un soggetto possa
fotografare una zona interessata da un intervento di operatori ecologici in
modo minaccioso: ad arrecare turbamento allamministratore locale poteva
essere, semmai, la documentazione di unoperazione illecita, posta in essere in
assenza delle prescritte autorizzazioni, non certo un pezzo giornalistico su una
bonifica di uno spazio pubblico !!! (procedimento penale 9443 2011 PM
LAURA VACCARO GIP MICHELE ALAJMO)
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ATTIVITA PROFESSIONALI IN CONFLITTO CON LO STESSO COMUNE,
STIGMATIZZANDONE LATTIVITA IN QUANTO PREORDINATA AD ARRAFFARE
IL PIU POSSIBILE PER SE FREGANDOSENE DEL RESTO, CONSIDERATO CHE
IL DIRITTO DI CRITICA SI CONCRETA NELLA ESPRESSIONE DI UN GIUDIZIO O
DI UNOPINIONE CHE, NELLA SPECIE, ACCERTATA LA VERITA DEI FATTI E
LAPPLICABILITA DEL DIRITTO DI CRITICA, NON E VIOLATO IL LIMITE DELLA
CONTINENZA, TENUTO CONTO DELLA PERDITA DI CARICA OFFENSIVA DI
ALCUNE ESPRESSIONI NEL CONTESTO POLITICO IN CUI LA CRITICA PUO
ASSUMERE FORME TANTO PIU INCISIVE E PENETRANTI QUANTO PIU
ELEVATA E LA POSIZIONE PUBBLICA DEL DESTINATARIO.
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derivante dalla tutela delloperato e dei comportamenti ascrivibili agli
amministratori, al sindaco e ai componenti della giunta, unici veri destinatari
delle espressioni ritenute lesive. SENTENZA CORTE DEI CONTI
Lombardia/452/2011/PAR 12 luglio 2011 Il Direttore della Segreteria
(dott.ssa Daniela Parisini)
http://www.bosettiegatti.eu/info/norme/statali/2000_0267.htm#194
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dipendenti, n trovare applicazione la disciplina privatistica in tema di mandato
(1).
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forza prendere atto che non cerano le condizioni politiche, umane e
amministrative per potere andare avanti.
Bologna: Non cosi semplicistica lanalisi, perch nel momento in cui si sono
invertiti i ruoli, si sono invertiti in una condizione in cui venivo da 11 anni di
Sindaco e con una vittoria personale apertissima e dal punto di vista
dellopinione pubblica non sono da mettere in discussione il mio successo
personale in quelle elezioni. Io mi aspettavo una fiducia a 360 gradi non mi
aspettavo allindomani delle elezioni un discorso del tipo tu questo non lo puoi
fare tu questo non lo puoi fare tu questo non lo puoi fare. Io mi sono
sentito tradito ma soprattutto i cittadini che mi hanno dato fiducia, penso che
si sono sentiti traditi. E siccome lattaccamento alla poltrona e lo sto
dimostrando che non quello che mi contraddistingue, nonostante i miei 11
anni, io devo rendere conto alla cittadinanza e siccome in questo momento il
paese che ne soffre di questa situazione perch in soli 16 mesi abbiamo fatto
dei grandi passi allindietro, allora con senso di responsabilit e con grande
dolore prendo questa decisione. Ma devo riferire assolutamente a tutta la
cittadinanza giorno per giorno quello che successo e quello che potr
succedere se non ci sar un grande aggiustamento di rotta.
Portobello: Sono arrivate queste dimissioni come un fulmine a ciel sereno, noi
non ce lo aspettavamo. Per lui ha fatto questa scelta importante ribadire
che lui ha fatto questa scelta. Ci sono due posizioni molte semplici che posso
riassumere: lui sostiene come ha sostenuto nellintervista di essere stato
messo da parte, di non aver diciamo potuto svolgere il suo ruolo di
vicesindaco, io sostengo che invece lui non si calato nel suo ruolo di
vicesindaco, posso anche capirlo perch veniva da 11 anni di sindaco.. ma
non si calato nel suo ruolo di vicesindaco. Ho la fortuna, abbiamo la fortuna
di abitare in un piccolo centro, la gente sta in contatto con le istituzioni, sa la
gente sapr se giusta la mia posizione o la sua posizione. Non intendo fare
polemiche, sono motivato, intendo andare avanti se c la possibilit, per un
messaggio di democrazia politica lo voglio lanciare: Stefano credo che stia
sbagliando a far passare un messaggio che diciamo non rispetta le regole della
democrazia. 11 anni sono stati a ruoli invertiti io facevo parte del gruppo
facevo parte della giunta, il paese cresciuto, il paese stato amministrato
perch lui era sindaco, volevo passare questo messaggio. Abbiamo vinto a
giugno del 2004 le elezioni perch lui veniva da sindaco nellultima tornata
amministrativa, in questi 18 mesi tutto crollato a Isola tutto non andato
bene perch lui stato messo da parte. Io credo che non sia proprio cos, la
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democrazia secondo me in un piccolo centro deve poter fare a meno del
sindaco Portobello dellex sindaco Bologna di tanti altri ex sindaci e che il paese
ha tante risorse, dobbiamo restare sereni e tranquilli non giusto far passare
questo messaggio.
Teleoccidente: Nella sua intervista Bologna a parer suo esistono dei margini
per poter anche ritirare le sue dimissioni e poi ha parlato di tre punti
fondamentali , lei cosa ne pensa?
Teleoccidente: Sembra quasi che si sia aperto un botta e risposta tra lei e
appunto il vicesindaco Bologna, pensa appunto che questa situazione potr
continuare?
ABBIAMO PARLATO DI
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ALBERT FIORENZA COMMISSIONE EDILIZIA ESPOSTI SANATORIE
LICENZIAMENTO REINTEGRO
ALIQUO ARCH ANGELO PROGETTISTA PRG 1999 10 DICEMBRE
BOLOGNA SINDACO DELIBERA DI GIUNTA 150 PORTOBELLO RUBINO
LUCIDO CONFERIMENTO INCARICO PER LA REDAZIONE DEL PIANO
REGOLATORE GENERALE E REGOLAMENTO EDILIZIO DISCIPLINARE DI
INCARICO ARCH ALIQUO ANGELO ING USTICANO FRANCESCA
RESPONSABILE UTC DOPO IL RIFIUTO DELLAMMINISTRAZIONE A DARE
INCARICO ALLING MANGIARDI A TITOLO GRATUITO PER LA REVISIONE
DEL PRG DOPO IL VOTO CRU
ALTADONNA SAMANTA SICILIA COSTRUZIONI SRL CANEPA SALVATORE
SERIT CEC BURGIO SALVATORE ARMAO SENTENZA 226 1998 SIALMA
COSTRUZIONI MANNINO BOLOGNA ALBERT BRUNO SIRCHIA
ALTADONNA MANNINO
ATTI PARLAMENTARI INTERROGAZIONI LO PRESTI ANGELA NAPOLI
BRUNO RAPPA BOLOGNA ASSESSORE DIMISSIONI INFILTRAZIONI 2002
10 APRILE BOLOGNA SINDACO ATTI PARLAMENTARI PROMEMORIA
Interrogazione Parlamentari su Isola delle Femmine
AMPLIAMENTO CIMITERO
ARCH ALUZZO 2005 21 SETTEMBRE DEPOSIZIONE PENTITO
CAMPANELLA FRANCESCO ARCH BRUNO MARSALA CAMPO
SPORTIVO ISOLA ARCH ALUZZO OMNIA STRUTTURA GEOM
PANEBIANCO
Arch. Roberto Bilello transitato, con mobilit esterna, nei ruoli del
Comune di Palermo e lArch. Giambruno Monica in congedo la
Responsabile del 2 Servizio Lavori Pubblici" in questo periodo
assente per malattia; DETERMINA SINDACALE PORTOBELLO 36 31
DICEMBRE 2005
AREA DI EMERGENZA E DI SOCCORSO IN CASO DI CALAMITA
NATURALI 2013 15 LUGLIO PARE PER OCCUPAZIONE SPAZIO
DITA ISOLANAUTICA s.n.c. VIA MICHELANGELO 28 SCAVARELLI
GAETANO AIELLO FRANCESCO PAOLO AREA PORTUALE FOGLIO 1
PART 1
ARMAO AVVOCATO SAMANTA SICILIA COSTRUZIONI SRL CANEPA
SALVATORE SERIT CEC BURGIO SALVATORE ARMAO SENTENZA 226
1998 SIALMA COSTRUZIONI MANNINO BOLOGNA ALBERT
BRUNOSIRCHIA ALTADONNA MANNINO
ASSESSORE CUTINO QUERELA PER AGGRESSIONE IL BLOGGER
CIAMPOLILLO 2011 2 APRILE VIA GARIBALDI BOLOGNA RAPPA CARUSO
MASSA MIRELLA ipotesi-reato-art-594-595-610
ATTREZZATURE SPORTIVE ISOLA DELLE FEMMINE LAVORI DI
MANUTENZIONE INCARICHI E CONSULENZE 2010 8 APRILE
PORTOBELLO SINDACO DELIBERA G.M. 037.10.pdf MONICA
GIAMBRUNO DARPA SANDRO ARCH STEFANIA GIOACCHINO NAVARRA
NICOLO ATTREZZATURE SPORTIVE Nomina del Responsabile Unico del
Procedimento dei "Lavori di completamento degli impianti sportivi
polivalenti nell'area destinata dal P.R.G. ad attrezzature sportive". Il
Responsabile del V Settore, Arch. Sandro DArpa, sottopone
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allapprovazione della Giunta Comunale la seguente proposta di
deliberazione
BILANCI PREVISIONE CONSUNTIVO DELIBERAZIONI CORTE DEI CONTI
BILANCIO CONSUNTIVO 2014 2015 15 LUGLIO BOLOGNA SINDACO
2015 RELAZIONE REVISORI DEI CONTI RENDICONTO 2014 ALBANESE
CAMARDA D'ORSA
BILANCIO DI PREVISIONE 2016 APPROVATO A DICEMBRE IL BILANCIO
DEL CRAK FINANZIARIO DEL COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE CHE
DOVRA RICCORRERE ALLA PROCEDURA DI RIEQUILIBRIO DI BILANCIO
CON UNA RELAZIONE DOVE EMERGERANNO LE RESPONSABILITA
AMINISTRATIVE E GIURIDICHE 2016 29 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO
C.C. DELIBERA 53 BILANCIO DI PREVISIONE DEBORAH PUCCIO
REVISORI DEI CONTI APPROVAZIONE PRESUPPOSTO PROCEDURA
RIEQUILIBRIO DI BILANCIO REPOSABILITA CRAC FIANZIARIO
BILANCI PREVENTIVI CONSUNTIVI 2013 2014 2015 2016
BILANCIO DI PREVISIONE 2015 2015 BOLOGNA SINDACO PUCCIO
DEBORAH UFFICIO RAGIONERIA NOTA TECNICA AL BILANCIO DI
PREVISIONE 2015 COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE
B.B.P. S.A.S. GLI SGRAVI TRIBUTI DEL 6 SETTORE DIRETTO DAL
SIGNOR RAPPA ROCCO E LA REVOCA DEL PROVEDDIMENTO
BOLOGNA STEFANO SINDACO MINACCIATO ED INTIMIDITO IL
CONSIGLIO COMUNALE ESPRIME INIZIATIVE DI SOLIDARIETA PER LE
INTIMIDAZIONI E LE MINACCE RICEVUTE DAL SINDACO STEFANO
BOLOGNA. DA INFORMAZIONI PRESSO LA STAZIONE DEI CARABINIERI
IN ORDINE ALLE EVENTUALI DENUNCE PRESENTATE DAL SINDACO NON
SI TROVA TRACCIA 1997 18 APRILE BOLOGNA SINDACO MINACCE ED
INTIMIDAZIONI MANNINO ANGELO LE MINACCE AL SINDACO
BOLOGNA SONO SOLO BERZELLETTE BOLOGNA INTIMIDAZIONI
VERBALI PIU PERICOLOSA DI OGNI ALTRA INTIMIDAZIONE
BOLOGNA STEFANO SAMANTA SICILIA COSTRUZIONI SRL CANEPA
SALVATORE SERIT CEC BURGIO SALVATORE ARMAO SENTENZA 226
1998 SIALMA COSTRUZIONI MANNINO BOLOGNA ALBERT BRUNO
SIRCHIA ALTADONNA MANNINO BOLOGNA GAETANO
BURGIO SALVATORE SAMANTA SICILIA COSTRUZIONI SRL CANEPA
SALVATORE SERIT CEC BURGIO SALVATORE ARMAO SENTENZA 226
1998 SIALMA COSTRUZIONI MANNINO BOLOGNA ALBERT
BRUNOSIRCHIA ALTADONNA MANNINO
CALLIOPE E GLI APPARTAMENTI A FIGLI DI EX AMMINISTRATORI DAL
SETTIMANALE CRONACA VERA
CALLIOPE BOLOGNA PORTOBELLO CATALDO SCAFIDI TURANO LA
NOMINA DEL COMMISSARIO AD ACTA LISPEZIONE DELLASSESSORATO
ENTI LOCALI PRESSO IL COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE LE
RETICENZE
CAMPO SPORTIVO MONDIALI 90
CANDIDABILITA INCANDIDABILITA LA QUESTION DELLA GIUNTA
STEFANO BOLOGNA E DEL SUO ASSESSORE GEOM FRANCESCO CRISCI
AL COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE 2014 16 FEBBRAIO
SOSPENSIONE DALLA CARICA DI CONSIGLIERE COMUNALE: PER IL
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CONSIGLIO DI STATO NON SUSSISTE ALCUN ECCESSO DI DELEGA DEL
D.LGS. N. 235/2012 RISPETTO ALLA LEGGE ANTICORRUZIONE N.
190/2012 DELLA SOSPENSIONE QUALE EFFETTO DI CONDANNE PENALI
NON DEFINITIVE 2002 11 FEBBRAIO INCANDIDABILITA CORTE DI
CASSAZIONE SENTENZA 1990 SOSPENSIONE DALLA CARICA ELETTIVA
DI CONSIGLIERE COMUNALE CRISCI FRANCESCO
CASE POPOLARI FANTASMA
CHIUSURA PASSAGGIO LIVELLO DI ISOLA DELLE FEMMINE IN VIA
TRAPANI 2002 24 LUGLIO BOLOGNA STEFANO SINDACO DECRETO
PRESIDENZIALE 24 luglio 2002 Accordo di programma finalizzato
all'approvazione del progetto per la realizzazione delle opere di
collegamento ferroviario con l'aeroporto di Punta Raisi e sistemazione
del nodo di Palermo - raddoppio elettrificato della sede del binario
Palermo Centrale/Brancaccio - Palermo Notarbartolo - Isola delle
Femmine - Capaci - Carin
CIAMPOLILLO QUERELA LASSESSORE CUTINO MARCELLO 2013 2011
PROC PEN 9443 2011 CIAMPOLILLO CUTINO PM LAURA VACCARO GIP
MICHELE ALAJMO) FALCONE OPPOSIZIONE ARCHIVIAZIONE RAPPORTO
CARABINIERI MARESCIALLO LA GAMBA TESTI MASSA RAPPA ROCCO
BOLOGNA STEFANO MANNINO CARUSO VIGILI URBANI
CONTROQUERELA CUTINO
CIMITERO TUMULAZIONE ORDINANZE URGENTI E CONTIGIBILI
SENTENZE TAR
CASERMA DEI CARABINIERI INCARICO ANGELICO WALTER COMUNE DI
ISOLA DELLE FEMMINE PROGETTAZIONE DIREZIONE LAVORI MISURA
CONTABILIT REALIZZAZIONE NUOVA CASERMA CARABINIERI DA
REALIZZARSI 1.960.000 EURO WALTER ANGELICO RUSSELLO VIA
KENNEDY CASERMA DEI CARABINIERI COMUNE DI ISOLA DELLE
FEMMINE
CENTRO DIURNO PER GLI ANZIANI DI VIA MATTARELLA IL PROGETTO E
I PROGETTISTI CON BOLOGNA
CIAMPOLILLO GIUSEPPE CUTINO MARCELLO ASSESSORE OPPOSIZIONE
AVVERSO ALLA RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE DEL 09.02.2012 DAL
P.M. D.SSA LAURA VACCARO PROCEDIMENTO PEN 9443 2011 RGNR
NOTIFICATA IL 02.04.2012
CIMITERO LA GESTIONE E LE RITORSIONI A SEGUITO DELLE ELEZIONI
AMMINISTRATIVE DEL GIUGNO 2009 2010 13 GENNAIO CIMIETRO
SOPRALLUOGO PER ABUSIVISMO LI VIGNI E MESSINA PRIMO
VERBALE E' PRESENTE E GLI E' STATO INTIMATO A DAVI
ROSARIA UN SECONDO VERBALE E' STATO INTIMATO A RISO
GIOVANNA MADRE INVALIDA IL PRIMO VERBALE REDATTO NELLA
GIORNATA DI MERCOLEDI GIORNO DI CHIUSURA DEL CIMITERO
COLLOQUIO TELEFONICO CON UN ESPONENTE POLITICO
DI ISOLA DELLE FEMMINE, ALL'EPOCA CANDIDATO ALLE ELEZIONI
COMUNALI 2009 LA PROMESSA DI UN INCARICO DI CONSULENZA
PROFESSIONALE DA PARTE DEL SINDACO DI ISOLA DELLE FEMMINE)
NONCH DEL FATTO ...
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COLONNELLO TEO LUZZI IL COMITATO DELLA LEGALITA 2010 22
GIUGNO STEFANO BOLOGNA RACCOMANDATA AL COLONNELLO TEO
LUZI COMANDO PROVINCIALE DEI CARABINIERI VIA MURA SAN VITO
1 90133 PALERMO SEGNALANDO IPOTESI DI CORRUZIONE E DI
MALAFFARE INTORNO ALLLA CONCESSIONE DI LICENZE EDILIZIE PER
AMPLIAMENTO SARACEN SICILEAS FERRAO ONORATO IMPASTATO
DARPA LA VENDITA DEL TERRENO AD AIELLO FRANCESCO PAOLO
GIAMBONA CASTELLESE ALTADONNA
COMITATO DELLA LEGALITA 2010 10 FEBBRAIO IL COMITATO DELLA
LEGALITA' DENUNCIA IL CLIMA DI ILLEGALITA' ED IL RISCHIO DI
INQUINAMENTO DELLA MACCHINA AMMINISTRATIVA RAPPA ROCCO
CIAMPOLILLO BOLOGNA RUBINO PROCURA BRUNO POMIERO
PORTOBELLO
COMITATO LOTTA CONTRO LA MAFIA C.L.A.M.
COMMISSARIO AD ACTA DR AZZARELLO D.A. n775/2011 verificare
liter procedurale di approvazione del documento finanziario relativo agli
equilibri di Bilancio
COMMISSARIO AD ACTA BILANCIO CONSUNTIVO 2014 DR. MESSINA
CARMELO 8 OTTOBRE 2015 C.C.
COMPARTO 1 SORELLE POMIERO BOLOGNA TOIA MONTELIONE RITA IN
PALMERI
COMMISSARIO AD ACTA BILANCIO DI PREVISIONE 2015 DR. MESSINA
CARMELO
COMMISSARIO AD ACTA BILANCIO CONSUNTIVO 2015 DOTTORESSA
DANIELA LEONELLI D.A. 98/S.3/2016
COMMISSARIO AD ACTA PREVISIONE 2016 Dottoressa LEONELLI D.A.
106 2016 C.C. 29 DICEMBRE 2016
COMMISSIONE EDILIZIA 6 OTTOBRE 2005 SICILEAS SARACEN CRISCI
ANTONINO LUCIDO MARIA LICENZA EDILIZIA IN SANATORIA 2016 3
AGOSTO TRAPPETO CE SANATORIA 15 893 LUCIDO MARIA CRISCI
ANTONINO CONTRADA S CATALDO FOGLIO 2 120 FOGLIO2 124
PERIZIA GIURATA RAPPA COSMO SENTENZA 15729 2016 CORTE DI
CASSAZIONE
CONCESSIONE EDILIZIA 4 27 FEBBRAIO 2013 DE FRANCHIS
GIROLAMO FOGLIO 3 PARTICELLA 2550 OCCUPATA DA INGEGNERE
SANSONE VINCENZO VIA DEI SARACENI USTICANO FRANCESCA
CONSIGLIO COMUNALE 10 MARZO PORTOBELLO SINDACO DELIBERA
CONISGLIO COMUNALE 12 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO RISO
NAPOLEONE RIVOLGENDOSI AL CAPO GRUPPO DELLA MINORANZA
RUBINO ANTONINO: Se mi denunci ti faccio saltare in aria Ti faccio
veder chi sono io
COOPERATIVE EDILIZIA CONVENZIONATA A ISOLA DELLE FEMMINE
APOLLONIA
CORTE DEI CONTI 2016 12 GENNAIO BOLOGNA SINDACO CORTE DEI
CONTI DELIB 8 2016 PRSP RENDICONTO 2012 2013 PERMANGONO
PREOCCUPAZIONI ESPRESSE NEL PRECEDENTE CICLO DI CONTROLLO
SU MANTENIMENTO EQUILIBRI BILANCIO ANCHE FUTURI
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CORTE DI APPELLO DI PALERMO SEZIONE CIVILE SENTENZA 292 2004
DEPOSITATA 28 GENNAIO 2013 2013 31 DICEMBRE DEBITI FUORI
BILANCIO PROPOSTA 554 DETERMINA V SETTORE 88 SENTENZA
APPELLO 292 2004 GIAMBRUNO DE PAPERO LIDIA FOGLIO 1 1824 1826
1828 1829 AVVOCATO ZANGHI Il responsabile del V Settore U. T. C.
Architetto Sergio Valguarnera, sottopone allapprovazione della
Commissione Straordinaria con poteri di Consiglio Comunale la seguente
proposta di deliberazione: "Riconoscimento del debito fuori bilancio per
la sentenza della Corte di Appello di Palermo -Sezione Civile -
n292/2004 depositata il 28/01/13 e notificata il 06/02/2013
risarcimento danni".
CORTE DI APPELLO PALERMO SESTA SEZIONE PENALE SENTENZA DI
APPELLO ADDIO PIZZO 5 PIETRO BRUNO PIETRO CINA (APPALETO
ELETTRICO ALLA CALLIOPE) NUNZIO SERIO DI MAGGIO ACQUISTO
MICHELE PROCEDIMENTO PENALE 7635 2011 AVV RAIMONDI GIUSEPPE
UDIENZA APPELLO 25 NOVEMBRE 2015 2016 24 OTTOBRE ADDIO
PIZZO 5 SENTENZA CONFERMATE LE CONDANNE DI PRIMO
GRADO Un'assoluzione, diverse riduzioni e alcune conferme
delle condanne in primo grado nel processo Addiopizzo 5.
DEBITI FUORI BILANCIO AVVOCATI FIORENZA LA BUA ZANGHI (ALBERT
BOLOGNA)
DECRETO DI SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE PER
INFILTRAZIONE MAFIOSE
DECRETO DIRIGENTE GENERALE TERRITORIO AMBIENTE 2016 15
SETTEMBRE Approvazione del progetto relativo allampliamento di un
impianto di raccolta per la messa in sicurezza, la demolizione, il
recupero di materiali e la rottamazione dei veicoli a motore, rimorchi,
simili e loro parti, nonch stoccaggio e recupero di rifiuti pericolosi e non
pericolosi, proposto dalla ditta 3S di Sanfilippo Francesco
CRIVELLO VINCENZO E CRIVELLO ANTONIA SANATORIA 2011 29
MARZO PORTOBELLO SINDACO LICENZA EDILIZIA IN SANATORIA
CRIVELLO VINCENZO 29.9.53 CRIVELLO ANTONIA 7.12.59 SS13 N 19
CONTRADA PIANA PROPRIETARI 3 12 93 47705 35388 NOTAIO
ORLANDO MARCELLO Foglio 3 2313 FOGLIO 3 E 4 138 119 238 243
LICATA ING RAPPA CRISCI
DEMANSIONAMENTO RAPPA ROCCO RICORSO AL GIUDICE DEL LAVORO
2009 11 SETTEMBRE RAPPA ROCCO COLLEGIO DI CONCILIAZIONE ART
65 DECRET LEGSV 165 2001 DIPENDENTE D1 DETERMINA 458 31 12 08
TRIBUTI TRASFERITO SENZA CARICHI LAVORO VIGILI ATTI
ILLEGITTIMI NON PRESENTE LA FIGURA D1
DITTA SALICETO S.R.L. BRUNO PIETRO BILLECI SALVATORE BILLECI
VINCENZO BRUNO PIETRO VASSALLO GIUSEPPE VASSALLO VINCENZO
DOTTORE ROCCO RAPPA RESPONSABILE 6 SETTORE TRIBUTI SGAVI
RUOLI ICI IMU TARSU TARI
ELEZIONI AMMINISTRATIVE DEL GIUGNO 2004
ESTORSIONI AL BAR MAMBO BEACH DI VIALE DEI SARACENI A ISOLA
DELLE FEMMINE PROPRIETARIO PIETRO MAIONE, il locale stato
15
distrutto da un incendio, in circostanze ancora da chiarire, lo scorso 7
giugno 2011 .
ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2005 2009 2014
GESTIONE CIMITERO LA REQUISIZIONE DEI LOCULI
GESTIONE CIMITERO INADEMPIENZE NORME E SICUREZZA
GIAMBRUNO MONICA ARCHITETTO MARATEA U.T.C. PROCEDIMENTO
PENALE n. 5252/08 R.G.N.R. e n. 5846 R.G.G.I.P 2010 5 FEBBRAIO
PORTOBELLO SINDACO MONICA GIAMBRUNO BILELLO BOLOGNA
DETERMINAZIONE 1 SETTORE N. 6 Rimborso spese legali sostenute
dallArch. Monica Giambruno per il procedimento penale subito nella
qualit di dipendente comunale
GIAMBRUNO MONICA CONCORSO ASSESSORATO BENI AMBIENTALI
CULTURALI D.D.S. 9482 23.12.04 2004 23 DICEMBRE BOLOGNA
SINDACO ASSESSORATO BBCCAA DDS 9482 2868 5312 GIAMBRUNO
MONICA 29 04 1968 punteggio 32 70 PER 100 POSTI
IL COMPLEANNO 18 ANNI di GAETANO IN MOTO
IL FALLIMENTO DELLE CASSE COMUNALE E IL RICORSO ALLART 243
RIEQUILIBRIO DI BILANCIO
IL RITROVAMENTO DELLA TESTA DI CAPRETTO ALLA PIZZERIA ROSSO
PIZZA DI VIALE DEI SARACENI A ISOLA DELLE FEMMINE DICEMBRE
2016
IL RITROVAMENTO DI TESTA DAGNELLO MOZZATA ALLAUTOLAVAGGIO
DI PASSAGGIO DEL CONIGLIO A ISOLA DELLE FEMMINE 2011
IMPASTATO GIOVANNI
INCARICHI CONSULENZE DIRETTORI LAVORI GARE APPALTI SCUOLA
MATERNA 2009 19 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO DETERMINA 3
SETTORE 122 ARCH CATALANO ALBERT ARCH GIACOMO COLLURA
ARCH UGO MADIA INGEGNERE NAVARRA GESTIONE BOLOGNA
STEFANO G.C. n 112 20 09 01 G.C. 163 06.10.03 G.C. 178 22 10.03 DARPA
ATI AERTECNO COTTONE MARCO Lavori di ristrutturazione ed
adeguamento del corpo B della scuola materna di Isola delle Femmine -
Redazione della documentazione tecnico-progettuale da allegare alla
domanda di parere di conformit alla normativa antincendio relativa alla
scuola materna corpo B
INCARICHI CONSULENZE APPALTI ATTREZZATURE SPORTIVE ISOLA
DELLE FEMMINE LAVORI DI MANUTENZIONE INCARICHI E CONSULENZE
2010 8 APRILE PORTOBELLO SINDACO DELIBERA G.M. 037.10.pdf
MONICA GIAMBRUNO DARPA SANDRO ARCH STEFANIA GIOACCHINO
NAVARRA NICOLO ATTREZZATURE SPORTIVE Nomina del Responsabile
Unico del Procedimento dei "Lavori di completamento degli impianti
sportivi polivalenti nell'area destinata dal P.R.G. ad attrezzature
sportive". Il Responsabile del V Settore, Arch. Sandro DArpa, sottopone
allapprovazione della Giunta Comunale la seguente proposta di
deliberazione
INCARICO AVVOCATO ZANGHI SICAR 2010 14 GENNAIO PORTOBELLO
SINDACO SICAR CROCE ANTONINO INCENDIO AGOSTO 2004 TURANO
PORTOBELLO ZANGHI DELIBERA G.M. 004.10.pdf "Conferimento
incarico all'avv. Santo Zangh per opposizione all'atto di precetto
16
proposto dall'avv. Giuseppe Passatello curatore fallimentare ex SICAR
S.p.A..
INCENDIO AL RISTORANTE IL SICILIANO DI PROPRIETA DI GIUSEPPE
POMIERO
INSEDIAMENTI BALNEARI
INCENDIO ALLISOLAUTO 2004 15 SETTEMBRE ATTENTATO
INCENDIARIO LEONARDO TOIA IL TITOLARE CON IL PROGETTO
DELLALBERGO A 5 STELLE SOLEMAR A ISOLA DELLE FEMMINE IN VIA
PALERMO ALLOCATION PER CONVEGNI FESTE E RICEVIMENTI IL
PROGETTO AVVENIRISTO SUL MARE ARCHITETTO FRANCESCO MICELI
INTERROGAZIONE CONSILIARE DI ANGELO AMMINO RISPOSTA DEL
SINDACO STEFANO BOLOGNA SULLA VICENDA ALBERT DELLUFFICIO
TECNICO SANATORIA MANNINO ACUSA IL SINDACO DEI CONTINUI
CAMBI DI CASACCA DEI TRADIMENTI DELLE PUGNALATE ALLE SPALLE
AGLI AMICI DI ESSERE IL SINDACO STEFANO BOLOGNA CENTRAVANTI
DI SFONDAMENTO DA VICE COMMISSARIO DELLA DEMOCRAZIA
CRISTIANA 1996 27 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO MANNINO ANGELO
CONSIGLIERE BOLOGNA STEFANO SINDACO 27 DICEMBRE 1996
SINDACO STEFANO BOLOGNA CONSIGLIERE MANNINO ANGELO 18
DICEMBRE 1996 1996 27 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO MANNINO
ANGELO CONSIGLIERE BOLOGNA STEFANO SINDACO 27 DICEMBRE
1996 SINDACO STEFANO BOLOGNA CONSIGLIERE MANNINO ANGELO
18 DICEMBRE 1996 Il SINDACO STEFANO BOLOGNA ACCUSA MANNINO
CHE GLI SONO SFUGGITI GLI ULTIMI 10 ANNI DI DISFUNZIONE
DELLUFFICIO SANATORIE SE ANDIAMO INDIETRO DI DIECI ANNI CI
RITROVIAMO PRECISAMENTE NEL 1986 QUANDO CON LUI STEFANO
BOLOGNA GAREGGIA IN LISTA ALBERT ?????
ITALCEMENTI ESPOSTO DENUNCIA CIAMPOLILLO COMITATO
CITTADINO ISOLA PULITA SEZ LEGAMBIENTE 2011 5 APRILE
MARESCIALLO LO CASCIO SALVATORE CIAMPOLILLO DENUNCIA AI
CARABINIERI SULLO STATO DI INQUINAMENTO GENNAIO APRILE
2011PRESCRIZIONI DECRETO 2008 FOTO AIA PROCEDIMENTO 126 1
2011 DEPOSITATO 16 MAGGIO 2011
ITALCEMENTI RISARCIMENTO DANNI PER MORTE OPERAIO GIUSEPPE
CAGGESE CROMO ESAVALENTE 2011 25 FEBBRAIO IL CTU GERARDO
CELA PRESENTA RELAZIONE TECNICA INCARICO 07.05.10 LAUDA
GIUSEPPINA CAGGESE MARIO VINCENZO ANNA MARIA ITALCEMENTI
CAGGESE 57 ANNI NEOPLASIA POLMONARE MALIGNA MICROCITOMA
TRIB FOGGIA SENTENZA 6 2013
ITALCEMENTI SENTENZA DI CONDANNA 2013 23 NOVEMBRE SENTENZA
6 2013 CONDANNATO LA ITALCEMENTI CAGGESE 57 ANNI NEOPLASIA
POLMONARE MALIGNA MICROCITOMA TRIB FOGGIA 793 MILA 486
EURO A VINCENZO ANNA MARIA MARIO LAUDA GIUSEPPINA PIU 231
MILA 525 EURO PER OGNUNO
ITALCEMENTI CAGGESE 2015 10 FEBBRAIO CAUSA CAGGESE ANNA
MARIA MARIO VINCENZO LAUDA GIUSEPPINA CONTRO LA ITALCEMENTI
APPELLATASI ALLA SENTENZA 304 2013 RISARCIMENTO MORTE
GIUSEPPE INALAZIONE CROMO ESAVALENTE CANCRO 2015 4
17
SETTEMBRE CAUSA CAGGESE ANNA MARIA MARIO VINCENZO LAUDA
GIUSEPPINA CONTRO LA ITALCEMENTI APPELATASI A SENTENZA 304
2013 RISARCIMENTO DANNI MORTE DEL PADRE CAGGESE GIUSEPPE
PRERIZIA DI PARTE GIOACCHINO GENCHI
ITALCEMENTI INTERROGAZIONE PARLAMENTARE RISPOSTA DEL
MINISTRO PECORARO SCANIO 2007 1 APRILE
INTERROGAZIONE
PARLAMENTARE FUNDARO E LION SU ITALCEMENTI ISOLA DELLE
FEMMINE
ITALCEMENTI. AGLI ATTI ANCHE NUOVE DICHIARAZIONI DI SIINO:
INCONTRAI PESENTI A ROMA DI MAGGIO SINDACO DI ISOLA DELLE
FEMMINE E CEDRINI CI SIAMO RECATI A ROMA, DOVE, NELLA SEDE DI
ITALCEMENTI, ABBIAMO AVUTO UN ULTERIORE INCONTRO CON IL
PESENTI
ITALCEMENTI AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE 2008 18
LUGLIO ITALCEMENTI DECRETO A I A ITALCEMENTI FIRMATO
SANSONE DIRIGENTE RESPONSABILE SENZA INCARICO 2 SERVIZIO
VIA VAS CONCESSO CON DDG 1474 TOLOMEO IL 17 DICEMBRE 2008
PRESCRIZIONI MONITORAGGIO AUTORITA COMPETENTI
ITALCEMENTI ASSESSORATO TERRITORIO AMBIENTE 2008 17
DICEMBRE TOLOMEO CON DDG 2008 DDG 1474 NOMINA ING SANSONE
VINCENZO RESPONSABILE 2 SERVIZIO VIA VAS DOPO AVER FIRMATO
IL DECRETO AIA 693 DEL 18 LUGLIO 2008 NOMINA FASULLA
SANSONE FIRMATARIO DEL DECRETO AIA ITALCEMENTI 18 LUGLIO
2008 ATTO DI DECRETO NULLO
ITALCEMENTI ESPOSTI DEL COMITATO CITTADINO ISOLA PULITA 2007
26 SETTEMBRE ESPOSTO COMITATO CITTADINO ISOLA PULITA
ITALCEMENTI POLIZIA AMBIENTALE PROVINCIA PALERMO
DOCUMENTAZIONE 26 SETTEMBRE 2007 PROC 4391 07 MOD 45MG
ITALCEMENTI 2014 15 OTTOBRE LE POLVERI CHE UCCIDONO
SENTENZA TRIBUNALE DI FOGGIA RISARCIMENTO MILIONARIO PER LA
MORTE DI CAGGESE GIUSEPPE
ITALCEMENTI SOVRAINTENDENZA 2008 12 AGOSTO ITALCEMENTI
SOVRAINTENDENZA COMUNICA ALLA ITALCEMENTI IL PARERE
CONTRARIO AL PROGETTO DI COSTRUZIONE DELLA-TORRE DELL
ATEZZA DI 100 METRI
ITALCEMENTI DIFFIDA 2011 16 MARZO ITALCEMENTI CITTADINI DI
ISOLA DELLE FEMMINE RICHIEDONO LA DECADENZA DEL DECRETO AIA
693 2008 ITALCEMENTI PER INOSSERVANZA PRESCRIZIONI
CONTROLLO ARIA CENTRALINE E REVAMPING ENTRO 2 ANNI
ITALCEMENTI 20 GENNAIO 1981 ISOLA DELLE FEMMINE DECRETO
PRESIDENTE REGIONE SICILIA REGISTRATO N 1 81-1 PA
CONCESSIONE DI 100 ETTARI DA BOSCHIVI AD INDUSTRIALE BENI
PATRIMONIALI INDISPONIBILI PIAN DELLAIA
ITALCEMENTI RICHIESTA 17 GENNAIO 2014 RINNOVO DECRETO AIA
DECADUTO PER INOSSERVANZA PRESCRIZIONI 693 18 LUGLIO 2008
AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE
18
ITALCEMENTI ASSESSORATO 2014 25 LUGLIO ASSESSORATO 2
SERVIZIO ITALCEMENTI VERBALE CONFERENZA SERVIZI 22 LUGLIO
2014 ITALCEMENTI A.I.A. PROT.N. 35026 DEL 25 LUGLIO 2014
ITER BURRASCOSO DEL PIANO REGOLATORE GERALE A ISOLA DELLE
FEMMINE LA MANCATA PIANIFICAIONE FAVORISCE LA SPECULAZIONE E
A CEMENTIFICAZIONE 2000 29 SETTEMBRE PRG ITER COMUNE
ASSESSORATO DELIBERA CONSILIARE 71 00 DELIBERA 47 12 08 03
DELIBERA 33 12 08 07 ADOZIONE PRG TUTTA LA DOCUMENTAZIONE E
LE RICHIESTE DEL DIPARTIMENTO URBANISTICA LICENZE ILLEGITTIME
VIA VAS FERRARELLA
Lavori per l'ampliamento della banchina del porto di Isola delle Femmine
LE DIMISSIONI DEL VICE SINDACO BOLOGNA STEFANO DEL 10
OTTOBRE 2005
LE DIMISSIONI DA CAPO GRUPPO PROGETTO ISOLA DI MARCELLO
CUTINO
LE DIMISSIONE DELLASSESSORE DELLA GIUNTA BOLOGNA DI
FRANCESCO CRISCI 2016
LE DIMISSIONE DEL RESPONSABILE 2 SETTORE FINANZIARIO 2016
LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2009
LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2014
LE MINACCIATE DIMISSIONI DELLASSESSORE ALLA CULTURA A CAUSA
DELLADESIONE AL COMVEGNO SUL GENDER
LE INTERCETTAZIONI S.I.S.
LE INTERCETTAZIONI PIZZO E CACCETTA
LE MINACCIATE DIMISSIONI DELLASSESSORE ALLA CULTURA
DOTTORESSA LUCIDO SULLA POLEMICA DEL GENDER
LE STRISCE BLU POLEMICHE E PROTESTE DEI COMMERCIANTI
LEGGE REGIONE SICILIA N 16 2016 10 AGOSTO 2016 10 AGOSTO
LEGGE REGIONE SICILIA 16 RECEPIMENTO NORMATIVA NAZIONALE IN
MATERIA EDILIZIA
LICATA ARCH ANDREA INCARICO TORRE USTICANOINCARICO CASE
FANTASMA CON ING LUPO GEOLOGO CUTINO ARRESTO A TORRETTA
LICENZA CARBONILE ITALCEMENTI
LICENZE EDILIZIE SOTTO OSSERVAZIONE DELLA COMMISSIONE
PREFETTIZIA DI ACCESSO AGLI ATT ALA COMUNE DI ISOLA DELLE
FEMMINE 2009 14 MAGGIO PORTOBELLO SINDACO LICENZA ED
12 ASSENTITA VASSALLO ANTONIETTA MADRE DI BILLECI
LEONARDA E BILLECI VINCENZO CONTRADA PIANA VIALE DEI
SARACENI FOGLIO 3 PART 440 DERIVA DA 53 FRANCAVILLA SCOLARO
SORELLE POMIERO snc
LICENZA EDILIZIA DE FRANCHIS GIROLAMO 2013 27 FEBBRAIO
LICENZA EDILIZIA N 4 DE FRANCHIS GIROLAMO F. 3 p.lla n. 2550 LA
STESSA PARTICELLA DI SANSONE VINCENZO TROMINO ; 191.13 conc.
ed. n.4 utc
LICENZE EDILIZIE SOTTO OSSERVAZIONE DA PARTE DELLA
COMMISSIONE PREFETTIZIA DI ACCSSO AGLI ATTI AL COMUNE DI
ISOLA DELLE FEMMINE 2010 22 GENNAIO PORTOBELLO SINDACO
CRISCI LUCIDO CONIGLIO PUGLISI BALDASSARE PROPRIETARIO
19
FOGLIO 1 PART 2381 2382 CHIEDE VOLTURA LICENZA 1 2010 EDIL
CP COSTITUITA DA PUGLISI BALDASSARE 1987 PUGLISI
BALDASSARE 1938 E CONIGLIO EMANUELE 1954
LICENZA EDILIZIA IN SANATORIA 2011 13 LUGLIO LICENZA EDILIZIA
SANATORIA PART 270 86 VIA SIINO 2 F 1 PART 140 CRISCI
FRANCESCO MANNINO MARIA IMPASTATO ING RAPPA ROCCO
CASSAZIONE 15729 03.16 LUCIDO MARIA TRAPPETO PUGLISI
LIMPROVVISA CHIUSURA DEL MERCATO DEL CONTADINO
LICENZE EDILIZIE ILLEGITTIME
LICENZA EDILIZI GULIZZI ROCCO ING RAPPA 2010 11 MAGGIO
PORTOBELLO SINDACO INGEGNERE RAPPA ROCCO LICENZA EDILIZIA
10 GULIZZI GIUSEPPE GULIZZI PROVVIDENZA GULIZZI ANTONIO VIA
BOSCO FIGURA 1 PART 1573 1574
LOTTIZZAZIONE DI MATTEO 2013 29 LUGLIO 2013 PROT 10696
LOTTIZZAZIONE DI MATTEO ALBATROS RIELA LONGO PASSAGGIO DEL
TIMO19.9.86 REGIST 30.9.86 TRASCRITTA 7.10.86 32556 25068
BATTAGLIA MAURIZIO VACANTE MARCO FAVATA ROSOLINO MARINO
MARCELLO DI MATTEO PIETRO 24.04.28
LOTTIZZAZIONE GIOVANNI BOSCO
LOTTIZZAZIONE LA PALOMA
LOTTIZZAZIONE LO BIANCO
LOTTIZZAZIONE TOURIST HOLIDAYS
LUCIDO SALVATORE VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI
ISOLA DELLE FEMMINE AGGREDISCE IL VIGILE URBANO FERRANTE
GRAZIANO IN SERVIZIO DI VIGILANZA AL CONSIGLIO COMUNALE IL
RAPPORTO DEL VIGILE IL PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE A CARICO
DEL VIGILE AVVISO DI GARANZIA A CARICO DEL CAPITANO LUCIDO
SALVATORE IL PROCESSO CARICO DEL VICEPRESIDENTE DEL
CONSIGLIO COMUNALE CAPITANO LUCIDO SALVATORE
MAFIA OPERAZIONE ULBRICK IMPRENDITORI SINDACI GARE
GIALLOMBARDO + 43
MANIFESTAZIONE DI POTESTA DEI COMMERCIANTI SULLE STRISCE
BLU E SUL MERCATINO DEL CONTADINO DOMENICALE
MANNINO GIUSEPPE TOMMASO SAMANTA SICILIA COSTRUZIONI SRL
CANEPA SALVATORE SERIT CEC BURGIO SALVATORE ARMAO
SENTENZA 226 1998 SIALMA COSTRUZIONI MANNINO BOLOGNA
ALBERT BRUNOSIRCHIA ALTADONNA MANNINO
METANIZZAZIONE A ISOLA DELLE FEMMINE
MONETIZZAZIONE DELLE AREE PER LA COSTRUZIONE DELLE VILLE IN
VIA DELLA TORRE DELLE SORELLE POMIERO I RILIEVI
DELLASSESSORATO SULLA ILLEGITTIMITA DELLE LICENZA EDILIZIA
NOMINA DELLINGEGNERE BILELLO ROBERTO
ON IM DI GEOM ONORATO FARACI
OPERAZIONE TERRA MIA 18 LUGLIO 2014 OPERAZIONE TERRA MIA
10308 2011 7485 2011 CANNOVA ORDINANZA DI CUSTODIA
CAUTELARE CANNOVA ARCHITETTO GIANFRANCO 7485 11 10308 11
ORDINANZA CANNOVA PROTO FRATELLI SODANO ASSESSORATO
TERRITORIO AMBIENTE ANTONIOLI GIUSEPPE OIKOS MAZZARRA S
20
ANDREA DOMENICO PROTO SODANO NICOL SODANO CALOGERO
PADUANO VALERIA SOAMBIENTE MARIELLA LO BELLO MARIO MOTTA
SANTANASTASIA GULLO LUPO
ORDINANZE DI CHIUSURA IMMEDIATA DI ATTIVITA COMMERCIALI ED
ARIGIANALI VIA LIBERTA ED IN VIA ROMA IL BAR BISTRO ASSENZA DI
AGIBILITA DI ISCRIZIONI AI VARI ALBI LA SCIA AUTORIZZAZIONI
SANITARIE FALLIMENTO DITTA SUAP CARINI UFFICIO TECNICO
COMUNALE CHIUSURA ATTIVITA AGIBILITA AUTORIZZAZIONE UNICA
AMBIENTALE MONICA GIAMBRUNO
ORDINANZA DI RIPRISTINO DELLO STATO DEI LUOGHI DEMOLIZIONI
DELLE OPERE ABUSIVE 2009 3 LUGLIO PORTOBELLO SINDACO
PELLERITO ADA LILIANA MOGLIE RAPPA ROCCO DIPEND CATEGORIA D
RESP SERVIZIO 4 TRIBUTI ORDINANZA 29 R.O. DEMOLIZIONI OPERE
ABUSIVE
OPERAZIONE SAN LORENZO 1 VASSALLO LO SICCO BILLECI BRUNO
2016 7 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO COMANDANTE CROCE
RELAZIONE PARCHIMETRI A PAGAMENTO 2016 PROT 176 16 PM
PROPOSTA APPALTO PLURIENNALE PROROGA AUTOMATICO SINO AL
MARZO 2017
PAPOCCHIO DEL PRG LA DEFINIZIONE DELLA RICHIESTA DI
ARCHIVIAZIONE CHIESTA IL 28 DICEMBRE 2008 DAL PM CARLO
MARZELLA NELLA QUERELA PER DIFFAMAZIONE A MEZZO STAMPA NEI
CONFRONTI DI GIUSEPPE CIAMPOLILLO DELLARCH ANGELO ALIQUO
PROGETTISTA DEL PRG DI ISOLA DELLE FEMMINE GIUDICE PASQUA
SEMINARA TESTIMONI BOLOGNA STEFANO USTICANO FRANCESCA
PARCO GIOCHI VIA MARTIN LUTHER KING 2001 28 DICEMBRE
BOLOGNA SINDACO RICORSO TAR 2342145 2000 ANNULLAMENTO
CO.RE.CO. 678 2001 DEL 10.11.99 ANNULAMENTO DELIB 142 18.11.99
MUTUO CPDP 2 PARCO GIOCHI ALIQUO
PIANO REGOLATORE PIANI PARTICOLAREGGIATI REGOLAMENTI EDILIZI
PRESCRIZIONI
PIANO REGOLATORE GENERALE 2016 24 NOVEMBRE PRG DECRETO
ASSESSORIALE MAURIZIO CROCE DIRETTIVE TECNICHE PER
LINFORMATIZZAZIONE DEI PIANI REGOLATORI GENERALI: CODIFICA
DEI GRAFICISMI E LEGENDA STANDARD
PIANO REGOLATORE GENERALE ADOTTATO 2007 RESPINTO
DALLASSESSORATO
PIANO PARTICOLAREGGIATO ZONE C GENIO CVILE PROT 21900 7.11.90
PROGETTISTA DE CARO MICHELANGELO ESPROPRIAZIONI E PIANO
PLANIVOLUMETRICO RELAZIONE-PROGRAMMA DI ATTUAZIONE TAV.1
15 GENAIO 1990
PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE 2013 21 NOVEMBRE
DELIBERA CC 16 PRG VIA LIBERTA TAORMINA LICENZE EDILIZIE 14 15
19 DEL 1993 L.E. 7 8 9 10 DEL 1997 CATASTO F 3 PART 506 7 8 9 10
11 12 593 95 96 218 ISOLA DELLE FEMMINE PROPOSTA DI VARIANTE
CARTOGRAFIA
PIANO REGOLATORE GENERALE 1998 25 SETTEMBRE PRG CIRCOLARE N
2 URBANISTICA ISTRUZIONI PER LA TRASMISSIONE DELLA
21
DOCUMENTAZIONE VEDASI D.A. 407 24 11 16 DIRETTIVE
INFORMATIZZAZIONE CODIFICA GRAFICI E LEGENDA STANDARD E
LEGENDA
PIANO REGOLATORE GENERALE DECRETO ASSESSORIALE MAURIZIO
CROCE 2016 24 NOVEMBRE D.A. 407 MAURIZIO CROCE P.R.G.
DIRETTIVE INFORMATIZZAZIONE CODIFICA GRAFICI E LEGENDA
STANDARD E LEGENDA CIRCOLARE 2 URBANISTICA 25 SETTEMBRE
1998
PIANO REGOLATORE GENERALE DELIBERA CC33 AGOSTO 2007
PIANO REGOLATORE GENERALE ASSESSORATO REGIONALE AL
TERRITORIO DIREZIONE URBANISTICA CON NOTA PROT 22402 DEL 23
NOVEMBRE 2016 RESTITUISCE GLI ELABORATI TRASMESSI CON NOTA
6463 DEL 12 APRILE 2010 E PRG ADOTTATO CON DELIUBERA 33 1
AGOSTO 2007 POSTO TRA LALTRO CHE LENTITA DELLE MODIFICHE
DA APPORTARE AL PROGETTO PRG E TALE DA PREFIGURARE UN
PROGETTO TOTALMENTE NUOVO E DIVERSO DA QIUELLO REDATTO SI
AFFIDA LINCARICO ARCH GIUSEPPE CANGEMI PER COMPLESSICI
19.500,00 FIRMATO RESPONSABILE URBANISTICA ARCH GERLANDO
MALLIA RESPONSABILE 3 SETTORE ARCH MONICA GIAMBRUNO
PIANO VOLUMETRICO SCALICI BOLOGNA SINDACO 2013 31 MAGGIO
SCALICI GIUSEPPE LICENZA 12 CONVENZIONE PIANO VOLUMETRICO
SCALICI COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE 25 FEBBRAIO 1999
SINDACO BOLOGNA LUCIDO ANTONINO VIA ROMA PROGETTISTA
ACCARDI LOTTIZZAZIONE LO BIANCO LA PALOMA
POLIZIA MUNICIPALE 2012 VIGILI URBANI RUOLO SANZIONI
AMMINISTRATIVE ANNO 2010 RETTIFICA DELLA CIFRA
PORTO COMPLETAMENTO DELLE OPERE MARITTIME ESISTENTI PER LA
MESSA INSICUREZZA DEL PORTO RIGUARDANTE I LAVORI DI
POTENZIAMENTO DEL TRATTO ESISTENTE DELLA DIGA FORANEA
PROLUNGAMENTO DELLA STESSA DALLA PROGR 92 M ALLA PROGR 380
M RIQUALIFICA DELLE MANTELLATA DELLE NUOVA MANTELLATA DELLE
NUOVA DIGA DI SOTTOFLUTTO
PORTOBELLO GASPARE SINDACO PROCEDIMENTO PENALE n.3762/05
R.G.N.R. conclusosi con sentenza n.761 del 12/10/2006 2010
18 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO DETERMINAZIONE I
SETTORE N 54 procedimento penale Rimborso spese legali
Sindaco Gaspare Portobello
PORTOBELLO GASPARE SINDACO ISOLA DELLE FEMMINE GIUDICE
INDAGINI PRELIMINARI SILVANA SAGUTO PROCEDIMENTO PENALE N
10578 2008 A CARICO DI RISO NAPOLEONE PRESIDENTE DEL
CONSIGLIO COMUNALE E GASPARE PORTOBELLO SINDACO PM AMELIA
LUISE PARTE OFFESA RUBINO ANTONINO
PORTOBELLO GASPARE RISO NAPOLEONE LUCIDO ANTONINO LA
PALOMA PROCEDIMENTO PENALE 10578 2008 PUBBLICO MINISTERO
AMELIE LUISE G.I.P. SILVANA SAGUTO DETERMINAZIONE N. 4
Rimborso spese legali sostenute dal Sindaco prof. Gaspare Portobello
per la propria difesa (proc. n.10578/2008 RGNR-1948/2001 RGGIP)
22
PROCESSO PER DIFFAMAZIONE 2011 28 DICEMBRE ANZA'
CIAMPOLILLO UDIENZA 28 DICEMBRE DIFFAMAZIONE PIANO ARIA
COPIATO PROCEDURA CONCESSIONE AUTORIZZAZIONE DECRETO 693
AIA ITALCEMENTI ISOLA DELLE FEMMINE PROCESSO 2011 18
DICEMBRE PROCEDIMENTO 9916 2011
PROGETTO ONDA BLU
PROCEDIMENTO PENALE 10578 2008 RISO NAPOLEONE LICENZA
ILLEGITTIMA C.E.C. PORTOBELLO GASPARE LA PALOMA RUBINO TI
FACCIO SALTAREIN ARIA IL NOTIZIARIO 2010 10 DICEMBRE
PROCEDIMENTO PENALE 10578 2008 PUBBLICO MINISTERO
AMELIE LUISE G.I.P. SILVANA SAGUTO
PUBBLICO INCANTO 2014 14 FEBBRAIO PUBBLICO INCANTO 100 MILA
EURO MANUTENZIONE SCUOLE STRADE EDIFICI ILLUMINAZIONE
STRADE ALBERT D'ARPA SCIOGLIMENTO CONSIGLIO COMUNALE ISOLA
DELLE FEMMINE
REVISORI DEI CONTI NEI BILANCI 2012 2013 2014 2015 2016
RIMOZIONE DEL RESPONSABILE UFFICIO TECNICO COMUNALE ARCH
GIAMBRUNO MONICA
RINASCITA ISOLANA 2009 2010 PORTOBELLO SINDACO
ESTERNALIZZAZIONE POSTALIZZAZIONE VIGILI URBANI CROCE
ANTONINO PROTEZIONE CIVILE PARCHIMETRI MAGGIOLI SORGE
INTERROGAZIONI ZUCCARELLO RINASCITA ISOLANA
QUERELA PER DIFFAMZIONE ATTO DI QUERELA DEL SINDACO DI ISOLA
DELLE PROFESSORE GASPARE PORTOBELLO NEI CONFRONTI DEL
BLOGGER GIUSEPPE CIAMPOLILLO PERLARTICOLO LA KUPOLA DELLA
POLITIKA A ISOLA DELLE FEMMINE APPARSOSULLA RIVISTA IL
VESPRO EDIZIONE APRILE 2010
RAPPA ROCCO I POSTUMI DELLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DEL
GIUGNO 2009 QUERELA 2009 5 SETTEMBRE RAPPA ROCCO FALCONE
FABIO QUERELA ALL PS MONDELLO CRIVELLO VINCENZO RIBBENI
VERONICA PR 2156 2009 .TI AMMAZZEREI.. TI DENUNCIO.. TI
FACCIO PERDERE IL POSTO DI LAVORO.. SEI UN PEZZO DI
MERDA SEI UN FANGO 14 08 09
DARPA SANDRO RESPONSABILE UFFICIO TECNICO COMUNALE DI
ISOLA QUERELA 2011 31 MAGGIO PROCED 3716 2011 GIP ANANIA
VITTORIO QUERELA D'ARPA SANDRO BOLOGNA NEVOLOSO
CIAMPOLILLO MANNINO CALTANISETTA CRISCI MIGNANO RUBINO
BILLECI
RAPPA ROCCO 2009 3 LUGLIO PORTOBELLO SINDACO ORDINANZA N 29
DI RIPRISTINO DELLO STATO DEI LUOGHI RAPPA ROCCO DIPENDENTE
DEL COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE ORDINANZA DI RIPRISTINO
DELLO STATO DEI LUOGHI RAPPA ROCCO
RISO NAPOLEONE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO LUCIDO MARIA STELLA
VOLTURA DA PARTE DEI GENITORI LUCIDO GEOM ANTONINO E
GIAMBONA GIUSEPPA LA PALOMA
SACCULLO RITO POMIERO MOTO GAETANO COMPLEANNO PASSAGGIO
DELLE VIOLE 9 FOGLIO 3 PARTICELLE 339 417 347B 502B 988 MQ
23
IMPASTATO GIOVANNI ZONA P.P. ZONE C COMMISSIONE EDILIZIA
8.9.2006
SAMANTA SICILIA COSTRUZIONI SRL CANEPA SALVATORE SERIT CEC
LUCIDO ANTONINO BURGIO SALVATORE ARMAO SENTENZA 226 1998
SIALMA COSTRUZIONI MANNINO BOLOGNA ALBERT BRUNO SIRCHIA
ALTADONNA MANNINO
SARACEN
SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI ISOLA DELLE FEMMINE
PER INFILTRAZIONI MAFIOSE RICORSO AL T.A.R. PALERMO 2013 28
FEBBRAIO RICORSO AL T.A.R. N. 00313 2013 REG RIC 00470/2013
REG.PROV.COLL. PORTOBELLO CUTINO RISO PALAZZOTTO
ANNULLAMENTO DECRETO DI SCIOLIMENTO C.C. ISOLA DELLE
FEMMINE DEL MINISTRO SCIOGLIMENTO CONSIGLIO COMUNALE ISOLA
DELLE FEMMINE PER INFILTRAZIONI MAFIOSE PER COMPETENZA
RICORSO AL T.A.R. DI ROMA 2013 24 APRILE UDIENZA SCIOGLIMENTO
CONSIGLIO COMUNALE ISOLA DELLE FEMMINE DEL 12 NOVEMBRE
2012 TAR ROMA SEZIONE 1 NUMERO 201302889 PORTOBELLO CUTINO
RISO PALAZZOTO.. ANNULLAMENTO DEL D.P.R. DEL 12.11.2012
CON IL QUALE STATO DISPOSTO LO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO
COMUNALE DI ISOLA DELLE FEMMINE PER LA DURATA DI 18 MESI, AI
SENSI DELL'ART. 143 DEL D.L.VO 18.08.2000, N. 267, CON
L'AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DELL'ENTE AD UNA COMMISSIONE
STRAORDINARIA. RIASSUNZIONE (ORD. COLL. N. 470/2013 DEL TAR
PER LA SICILIA - PALERMO, SEZIONE PRIMA, RIC. N. 313/2013) NGR
201302989 SEZIONE 1DATA DEPOSITO 29.03.2013 RITO ABBREVIATO
(EX ART 119 C.P.A.) UDIENZA 24 APRILE 2013 CAMERA DI CONSIGLIO
RINVIATO AL MERITO BOTTIGLIERI GIUDIZIO CAUTELARE
SCUOLA MATERNA ISOLA DELLE FEMMINE IL RISCALDAMENTO E IL
RESPONSABILE DELLA SICUREZZA
SCUOLA MATERNA SOPRALLUOGO VIGILI DEL FUOCO NON IN
SICUREZZA IMPIANTO RISCALDAMENTO
SENTENZA CORTE DI APPELLO DI PALERMO DI CONDANNA PER
ABUSIVISMO EDILIZIOCRISCI CRISCI LUCIDO MANNINO
SENTENZA 7429 18 DICEMBRE 2015 RG 9916 2011 AZIONE DI
RISARCIMENTO DEL DANNO DI DIFFAMAZIONE DR. SALVATORE ANZA
CIAMPOLILLO GIUSEPPE PROCEDURA SEGUITA AI FINI DELLA
CONCESSIONE DELLAUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE ALLA
ITALCEMENTI DI ISOLA DELLE FEMMINE PIANO QUALITA DELLARIA
DECRETO ASSESSORIALE GAB 176 09.08.07
SENTENZA CORTE DI APPELLO DI PALERMO N 6 2015 2015 19
FEBBRAIO BOLOGNA SINDACO BRUNO FRANCESCO 2015 19 FEBBRAIO
CORTE ASSISE APPELLO PA CONFERMA SENTENZA 6 2015 OMICIDIO
MAFIOSO ENEA VINCENZO DEPOSITO 17 AGOSTO 2015 VASSALLO
GIUSEPPE RICCONO ROSARIO BRUNO FRANCESCO,ONORATO NAIMO
MUTOLO FRANCESCO DEL BENE PACE CORTE DI CASSAZIONE
SENTENZA CORTE DI APPELLO DI PALERMO 2014 15 OTTOBRE
SENTENZA CORTE DI APPELLO DI PALERMO ANZA SALVATORE
SENTENZA N 4055 RIFORMA SENTENZA 50455 2012 DI
24
CONDANNA DI SALVATORE ANZA PER AVER FATTO UN OPERAZIONE DI
POIA E INCOLLA DEL PIANO ARIA REGIONE SICILIA DECRETO
ASSESSORIALE GAB 197 9 AGOSTO 2007
SENTENZA CORTE DI CASSAZIONE 2016 9 MARZO INTERCETTAZIONI
TELEFOMNICHE BOLOGNA CACCETTA PIZZO LOTTIZZAZIONE SEGESTA
SENTENZA CORTE DI CASSAZIONE PER CACCETTA
SENTENZA CORTE DI CASSAZIONE 2016 29 SETTEMBRE SENTENZA
CORTE DI CASSAZIONE AGGRESSIONE AL SINDACO PORTOBELLO DEL
12 MAGGIO 2011 Penale Sent. Sez. 5 Num. 44991 Anno 2016
Presidente: NAPPI ANIELLO Relatore: SCARLINI ENRICO VITTORIO
STANISLAO Data Udienza: 29/09/2016 sul ricorso proposto da: SORGE
TOMMASO nato il 13/05/1962 a PALERMO z--" avverso la sentenza del
04/11/2015 della CORTE APPELLO di PALERMO visti gli atti, il
provvedimento impugnato e il ricorso; udita in PUBBLICA UDIENZA
del 29/09/2016
SENTENZA CORTE DI CASSAZIONE 3 SEZIONE PENALE N 15729 2015
INAMMISSIBILITA DELLA RICHIESTA DI REVISIONE DELLA SENTENZA
DELLA CORTE DI APPELLO A CARICO DI CRISCI CRISCI LUCIDO E
MANNINO
SENTENZA 7429 2015 GIUDICE CORSINI PUBBLICATA 18 12 2015
CIAMPOLILLO ANZA' PROCEDIMENTO 9916 2011 PIANO QUALITA'
DEL'ARIA REGIONE SICILIA ITER AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
AMBIENTALE ITALCEMENTI DECRETO 693 18 07 2008
SENTENZA DI INCANDIDABILITA A SEGUITO SCIOGLIMENTO CC
SENTENZA 132 10 GIUGNO 2013 TRIBUNALE PALERMO 1 SEZIONE
CIVILE INCANDIDABILITA' DI TUTTI LA MAGGIORANZA CONSIGLIARE E
GIUNTA
SENTENZA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE 1 CIVILE N 8398 2016
DEPOSITATA 27 APRILE 2016 LO JACONO + 5 AVVOCATO COMUNE
ZANGHI LA SOMMA DA RISARCIRE RISULTA ESSERE DI EURO
3.971.691,81
SENTENZA DI ASSOLUZIONE PER IL REATO DI DIFFAMAZIONE SPORTO
DAL SINDACO DECADUTO PROFESSORE GASPARE PORTOBELLO NEI
CONFRONTI DI CIAMPOLILLO 648 2014 BLOGGER GIUSEPPE
CIAMPOLILLO PER LARTICOLO LA KUPOLA DELLA POLITIKA A ISOLA
DELLE FEMMINE APPARSOSULLA RIVISTA IL VESPRO EDIZIONE
APRILE 2010
SENTENZA 226 1998 SAMANTA SICILIA COSTRUZIONI SRL CANEPA
SALVATORE SERIT CEC LUCIDO ANTONINO BURGIO SALVATORE
ARMAO SIALMA COSTRUZIONI MANNINO BOLOGNA ALBERT
BRUNOSIRCHIA ALTADONNA MANNINO
SENTENZA CORTE DAPPELLO DI PALERMO 1788 20 LUGLIO 2010
CONDANNA DEL COMUNE A RISARICE LO JACONO + 5 20 luglio
2010, pronunciata dalla sezione III civile, ha condannato IL Comune a
pagare la somma di 2.289.137,00
SENTENZA CORTE DI APPELLO PALERMO 292 2004 GIAMBRUNO DE
PAPERO LIDIA ZANGHI FOGLIO 1 PART 1824 1826 1828 1829 DEBITO
FUORI BILANCIO ESPROPRIO
25
SENTENZA CORTE DI CASSAZIONE PIANO ARIA REGIONE SICILIA
DECRETO ASSESSORIALE GAB/197 9 AGOSTO 2007 2015 5 MAGGIO
SENTENZA 38068 2015 CORTE DI CASSAZIONE PROCURA ANZA
AVVERSO SENTENZA APPELLO DI ASSOLUZIONE 1394 2013 ANNULLA
SENTENZA E RIMANDA IL TITTO IN APPELLO A PALERMO
SENTENZA CORTE DI CASSAZIONE 2017 30 GENNAIO CORTE DI
CASSAZIONE SENTENZA 2294 2017 SENZA CERTIFICATO DI
ABITABILIT LA CASA NON SI PU VENDERE
SENTENZA DI INCANDIDABILITA DELLA MAGGIORANZA DI
PORTOBELLO N 132 2013 2013 17 GIUGNO SENTENZA 132 2013
INCANDIDABILITA' GASPARE PORTOBELLO MARCELLO CUTINO RISO
NAPOLEONE PALazzotto AND COMPANY CONTROLLO GIURIDICO
FINALIZZATO ALLA INDIVIDUAZIONE DEI RESPONSABILI DELLE
CONDOTTE DA CUI SCATURISCE LO SCIOGLIMENTO
SENTENZE SICAR 183 2007 CORTE APPELLO PA 1178 2011 2013 31
DICEMBRE DEBITI FUORI BILANCIO SICAR ZUCCARELLO CROCE
INCENDIO AGOSTO 2004 SENTENZE 183 2007 CORTE APPELLO PA 1178
2011 84MILA 129 EURO 37 66MILA EURO SPESE LEGALI 2 GIUDIZI
11MILA 919 EURO 47
SENTENZA TRIBUNALE CIVILE DI PALERMO SEZIONE DEL LAVORO 4442
2011 2011 31 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO GIAMBRUNO BILELLO 6
OTTOBRE 2005 BOLOGNA SICILEAS SARACEN VILLAGGIO DELLE PALME
DETERMINA GIUNTA 111 AVVERSO SENTENZA TRIBUNALE PALERMO
SEZ LAVORO 4442 2011
SEQUESTRO BENI MAFIOSI PIETRO LO SICCO VILLA COMPLESSO
RESIDENZIALE HOTEL HOUSE VIA DEI SARACENI 15 PASSAGGOIO DEL
CORALLO ISOLA DELLE FEMMINE
SEQUESTRO BENI MAFIOSI BRUNO PIETRO VASSALLO GIUSEPPE 1995
SERIT SAMANTA SICILIA COSTRUZIONI SRL CANEPA SALVATORE CEC
BURGIO SALVATORE ARMAO SENTENZA 226 1998 SIALMA
COSTRUZIONI MANNINO BOLOGNA ALBERT BRUNOSIRCHIA
ALTADONNA MANNINO
SIALMA COSTRUZIONI SAMANTA SICILIA COSTRUZIONI SRL CANEPA
SALVATORE SERIT CEC BURGIO SALVATORE ARMAO SENTENZA 226
1998 SIALMA COSTRUZIONI MANNINO BOLOGNA ALBERT
BRUNOSIRCHIA ALTADONNA MANNINO
SICAR BRICO CENTER
SICILEAS
SIRCHIA SAMANTA SICILIA COSTRUZIONI SRL CANEPA SALVATORE
SERIT CEC BURGIO SALVATORE ARMAO SENTENZA 226 1998 SIALMA
COSTRUZIONI MANNINO BOLOGNA ALBERT BRUNO SIRCHIA
ALTADONNA MANNINO BOLOGNA GAETANO
SOLEMAR
STRISCE BLU SPARSE PER LINTERO TERRIORIO DI ISOLA DELLE
FEMMINE 2016 29 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO MOZIONE CONTRO
AFFIDAMENTO CONCESSIONE DEL SERVIZIO GESTIOE PARCHEGGI
PAGAMETNO CENTRO URBANO RELAZIONE MAGGIORE CROCE
ANTONINO
26
TAORMINA VIA LIBERTA VARIANTE AL PRG RESPINTO ASSESSORATO
NOTA 22402 23.11.16 FOGLIO 3 PART 2345 512 1568 1567 1566 1565
1971 95
TRASPARENZA INFORMATIZZAZIONE FORMAZIONE E CONSERVAZIONE
DOCUMENTI NELLA PULLICA AMMINISTRAZIONE 2014 13 NOVEMBRE
DECRETO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI FORMAZIONE
TRASMISSIONE COPIA DUPLICAZIONE RIPRODUZIONE E VALIDAZIONE
TEMPORALE CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI
TRATTORIA CARDINALE S.N.C. PROPRIETARIO ANGELO MANNINO
MARZO 1950 2010 11 MAGGIO PORTOBELLO SINDACO MANNINO
ANGELO MARZO 1950 TITOLARE TRATTORIA CARDINALE SNC
CHIOSCO PORTICCIOLOPIAZZA PITTSBURG AUTORIZZAZIONE
ALLACCIO FOGNARIO
TRIBUTI RESPONSABILE 6 SETTORE ROCCO RAPPA SGRAVI GESTIONE
TRIBUTI
ZANGARA ANGELA TITOLO DI STUDIO EQUIPOLLENTE VALIDO NELLA
PROGRESSIONE DI CARRIERA RESPONSABILE ECONOMO DEL COMUNE
UFFICIALE DI STATO CIVILE
ZUCCARELLO SICAR 2010 5 MARZO PORTOBELLO SINDACO
EMERGENZA RIFIUTI DELIBERA AFFIDAMENTO 191 ZUCCARELLO
BORGETTO CUCCHIARA TERRASINI COMANDANTE CROCE SICAR
INCENDIO TURANO
Comune di Isola delle Femmine: lavori di completamento degli impianti
sportivi polivalenti di via G. Falcone. Totale intervento: 1.588.000,00.
Lavori eseguiti al 21%. Opera a fruibilit ridotta.
Consulta gli elenchi delle opere incomplete Regione per Regione sul sito
del SIMOI
STEFANO BOLOGNA
Consigliere Comunale del Comune di Isola delle Femmine dal 1983 al 1985
ELEZIONI AMMINISTRATIVE 26 GIUGNO 1983 con la lista Nuova Isola 120
voti Risulta vincente al Lista NUOVA ISOLA sindaco LO BIANCO
27
Prima di dedicarsi alla tranquilla attivit commerciale aveva costruito bauli per
gli emigranti diretti negli Stati Uniti e nei quali - sospettavano gli inquirenti - vi
sarebbe la droga.
28
27.05.51 FICARRA GIUSEPPE VIA MATTEOTI 8 ISOLA DELLE FEMMINE LO
JACONO PIETRO
29
1956 158 VOTI PALLEGGIATI VINCENZO 1939 40 VOTI VERMIGLIO ROCCO
1959 69 VOTI SINDACO LO BIANCO ANTONINO ASSESSORE LAVORI
PUBBLICI BRUNO ANTONINO (FRATELLO DI BRUNO GIOVANNI STAMPA
BRUNO GIOVANNI MEMBRO DELLA COMMISSIONE EDILIZIA
30
1985 16 APRILE COMMISSIONE PARLAMENTARE SULLA
MAFIAPOMIERO SIFAC BBP MORGANTINA BILLECI SALVATORE 37
BADALAMENTI BILLECI ROCCO BRUNO VASSALLO COPACABANA 1985 PAG
280 284
31
quota sociale nella BADALAMENTI VITO -Snc TUTTO 15 MILIONI
BADALAMENTI LEONARDO 1500 azioni del valore nominale di C.10.000
ciascuna nella COPACABANA-SpA TUTTO 15 MILIONI BRUNO Giovanni
confisca (Quota azionaria sottoscritta neIla Copacabana S.p.A. pari a 1650
azioni Valore dei beni sequestrati 16.500.OOO (Quote di capitale sociale
nella (Morgantina S.r.l. e nella immobiliare B.B.P. Valore dei beni
sequestrati non determinato; POMIERO GIUSEPPE Quota sociale per
1650 azioni (nella "Copacabana S.p.A." con sede in Capaci Quota sociale pari
ad 1/3 della Immobiliare B.B.P. S.n.c. con sede In Isola delle femmine
Quota sociale in ragione di della "La Morgantina S.r.l." di Palermo Lotto di
terreno nq.3.111 Lotto di terreno mq.11.900 Appezzamento di terreno are
11.75 Lotto di terreno mq. 290 Lotto di terreno are 6,40 Appezzamento di
terreno Terreno mq: 750 Terreno are 5,8 Terreno mq. 530 Appezzamento di
terreno n. 1 appartamento in Palermo |n. 1 appartamento In Palermo |Met
di lotto di terreno di are 16,30 Lotto di terreno are 8,15 3/4 di 2 lotti di
terreno di are 10,90 e 25,43 Quota parte di 1/3 di terreno Valore dei beni
sequestrati 738.5OO.OOO
32
1985 10 dicembre Il P.di.L. Piano di lottizzazione LA PALOMA stato
approvato con deliberazione del Commissario Regionale n 50 del 10.12.1985.
1986 Candidato alle elezioni Comunali del 1986 con la lista Per Isola
raccoglie 40 voti liste rappresentate in Consiglio Comunale Nuova Isola con
847 voti e la lista Torre con 1133 sindaco eletto Di Maggio Vincenzo
33
ISOLA CON VOTI 847 FERRANTE GIUSEPPE 646 VOTI DI PREFERENZE
DIONISI ANGELO PERITO SALVATORE IGNAZIO GIACCHI
34
complessivo di progetto mc. 7.734, abitanti insediati n 107 (circa 72 mc/ab),
nonch opere di urbanizzazione per complessivi mq. 1.498 (14,00 mc/ab).
In merito al grado di attuazione del piano di lottizzazione di che trattasi, si
rileva che su n 14 lotti edificabili, n 8 risultano edificati mentre n 6 lotti
sono inedificati.
35
In merito al grado di attuazione del piano di lottizzazione di che trattasi, si
rileva che su n 32 lotti edificabili, n 19 sono edificati mentre n 13 lotti sono
ancora inedificati.
36
APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE ESEGUITO IN
FASE DI REDAZIONE PRG 2011 4 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO
URBANISTICA SERVIZIO 2 PROT 67549 PRG PROT 52120 NON
PROCEDIBILITA APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE
ESEGUITO IN FASE DI REDAZIONE PRG 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977 E
AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC RELAZIONE TECNICCA ALLEGATA ALLA DELIBERA FOGLIO 3 PART 95
506 507 508 509 510 593 511 512 96 218 SU CUI SONO STATE RILASCIATE
LICENZE ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977
E AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2014 16 OTTOBRE
COMMISSIONE ARTA SERVIZIO 2 UNITA OPERATIV 2.1 PROTOCOLLO
20699 ADOZIONE VARIANTE AL VIGENTE PRG AREA TAORMINA RIENTRA NEI
CONFINI DESTINAZIONE ZONE C2 AREE PRIVE DI DESTINAZIONE PP
DELIBERA C.C. 127 7.8.90 NON VIGENTE E SONO STATE RILASCIATE
DIVERSE LICENZE EDILIZIE SOLUZIONE NEL NUOVO PRG
37
della tifoseria del Palermo-calcio. Vincenzo Puccio, 35 anni, noto come Enzo
Big dal nome dell' omonimo ristorante che gestiva, era un personaggio che in
pochi anni aveva acquistato molta popolarit per la sua frequentazione con i
giocatori e i tifosi del Palermo. Il suo locale, a poche centinaia di metri dallo
stadio della Favorita, era punto di ritrovo dei rosanero e con alcuni di loro Enzo
Big era fraterno amico. Vincenzo Puccio il terzo titolare di ristorante che
viene ucciso a Palermo nel giro di pochi mesi. Prima di Enzo Big erano stati
assassinati Pietro Rosselli, titolare del Fico d' India ed Ezzine Abdelazzize,
proprietario del frequentatissimo ristorante italo-tunisino Al Duar Tutti e tre
vittime probabilmente del racket delle estorsioni Enzo Big stato assassinato
poco prima della 4 del mattino di ieri, lo hanno trucidato sotto casa, in via
Dante, a Isola delle Femmine, una localit balneare a quindici chilometri da
Palermo. Venerd notte dopo aver chiuso il ristorante Vincenzo Puccio aveva
preso la sua Porsche Carrera dirigendosi verso casa. Giunto sotto la sua
abitazione dopo aver parcheggiato l' automobile stato raggiunto dalle
scariche di lupara. E' morto all' istante. Nessuno ha sentito i colpi. Soltanto all'
alba di ieri un anonimo ha telefonato ai carabinieri segnalando che in via Dante
c' era un cadavere. La moglie di Enzo Big interrogata dai carabinieri ha detto di
non aver sentito i colpi di fucile sparati dagli assassini del marito. Un delitto
inspiegabile, senza un apparente motivo. Gli investigatori stanno scavando
nella sua attivit e tra le sue amicizie nel tentativo di trovare il bandolo dell'
intricata matassa. Nessun precedente penale Enzo Big dedicava tutto il suo
tempo alla gestione del ristorante. LA REPUBBLICA
38
1992 14 GENNAIO BOLOGNA COMMISSARIO DC ISOLA DELLE FEMMINE
CAPOGRUPPO TORRE IN CONSIGLIO COMUNALE
39
Arrivato al bivio per Partinico, chiuse la comunicazione. Il piano prevedeva che
appena lauto di Falcone fosse giunta allaltezza di un vecchio elettrodomestico
abbandonato sul ciglio della strada, dalla collina qualcuno premesse il pulsante
del radiocomando. Per questo era importante la velocit delle auto. Per
questo pensavo che Falcone si sarebbe salvato. Infatti le prime notizie che
sentii alla radio dicevano che era solo ferito, che la dottoressa Morvillo riusciva
addirittura a parlare. Invece pi tardi seppi che era morto. Alla vista del
corteo delle blindate, Brusca attiv il telecomando che caus lesplosione:
lautostrada si apr alle 17,56 e 48 secondi di quel sabato siciliano,
inghiottendo il giudice antimafia, sua moglie e tre agenti di scorta. Gioacchino
La Barbera, in quel momento, sent la terra tremare e guard indietro: vide
unenorme nuvola di fumo alzarsi nel cielo e prendere la forma di un fungo,
come quello della bomba atomica. La prima blindata del corteo, la Fiat
Croma marrone, venne investita in pieno dallesplosione e sbalzata dal manto
stradale in un giardino di olivi a pi di cento metri di distanza, uccidendo sul
colpo gli agenti Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo, che furono
orrendamente mutilati dallimpatto; la seconda auto, la Fiat Croma bianca
guidata da Falcone, si schiant contro il muro di cemento e detriti
improvvisamente innalzatisi per via dello scoppio, proiettando violentemente
Falcone e la moglie, che non indossavano le cinture di sicurezza, contro il
parabrezza; rimasero lievemente feriti invece altri quattro componenti del
gruppo al seguito del magistrato: lautista giudiziario Giuseppe Costanza
(seduto nei sedili posteriori della Fiat Croma bianca guidata dal giudice) e gli
agenti Paolo Capuzza, Gaspare Cervello e Angelo Corbo, che sedevano nella
Fiat Croma azzurra, la terza blindata del corteo. Si salvarono miracolosamente
anche unaltra ventina di persone che al momento dellattentato si trovavano a
transitare con le proprie autovetture sul luogo delleccidio. La detonazione
aveva provocato unesplosione immane e una voragine enorme sulla strada. In
un clima irreale e di iniziale disorientamento, altri automobilisti e abitanti dalle
villette vicine dettero lallarme alle autorit e prestarono i primi soccorsi tra la
strada sventrata e una coltre di polvere.
Venti minuti dopo circa, Giovanni Falcone fu trasportato sotto stretta scorta di
un corteo di vetture e di un elicottero dellArma dei Carabinieri presso
lospedale civico di Palermo. Gli altri agenti e i civili coinvolti furono anchessi
trasportati in ospedale mentre la polizia scientifica eseguiva i primi rilievi e il
corpo nazionale dei Vigili del Fuoco provvedeva allestrazione dalle lamiere dei
cadaveri resi irriconoscibili degli agenti della Polizia di Stato di Schifani,
Montinaro e Dicillo. Intanto la stampa e la televisione avevano iniziato a
diffondere la notizia di un attentato a Palermo e il nome del giudice Falcone
trovava via via conferma. LItalia intera sgomenta, trattenne il fiato per la
sorte delle vittime con tensione sempre pi viva e contrastante, sinch alle
19:05, a unora e sette minuti dallattentato, Giovanni Falcone muore dopo
alcuni disperati tentativi di rianimazione, a causa della gravit del trauma
cranico e delle lesioni interne. Francesca Morvillo morir anchessa, intorno alle
22:00.
40
C.P.C. di Palermo nella seduta del 28/08/1992 con Dec. N. 37788/43144,
stato approvato il progetto dei lavori di prolungamento e sistemazione di
via Di Maggio fino al Corso Italia e relative opere connesse dell'importo
complessivo di 50.078.231, di cui 27.615.005 per lavori a base d'asta e
22.463.226 per somme a disposizione dell'amministrazione e tra questi
16.908.625 per espropriazione terreni, imputando la somma sul capitolo 2905
"spese per lavori pubblici finanziate con gli oneri di urbanizzazione"del bilancio
1992.
41
rielaborazione del PRG PE e Regolamento Edilizio secondo le direttive del voto
CRU 187, senza onere per lAmministrazione Comunale di quanto dovuto ai
sensi dellart 15 d) del disciplinare di incarico di cui alla delibera di D.M. 392
del 15 11 1992 DOPO VOTO CRU 187 DEL 23 SETTEMBRE 1999 PRG
ISOLA DELLE FEMMINE PROTOCOLLO 2667 USTICANO INGNERE RAPPA
ROCCO 1999 Il Sindaco di allora con una sua ordinanza rende efficace ope
legis (per il dettato della legge) il P.R.G. redatto dallIng. Enrico Mangiardi per
decorrenza dei termini (pi di 270 giorni dalla trasmissione allAssessorato
Regionale Territorio ed Ambiente ai sensi dellart. 4 comma 1 L.R. n. 71/78).
Durante la validit di detto P.R.G. vengono rilasciate concessioni edilizie per
edificazione di immobili su aree trasformate da non edificabili ad edificabili
1993 2004 BOLOGNA SINDACO con la lista Isola per Tutti il 2000
dimissioni forzate dellassessore Rocco Rappa
42
1993 FEBBRAIO LOPERAZIONE GRANDE FALCO partendo dal presupposto
che sul territorio di Isola delle Femmine Capaci coinvolto nellesplosione e
comunque che qualcuno degli abitanti della zona, anche in considerazione degli
esiti delle consulenze tecniche che avevano evidenziato la necessit di una
fase preparatoria alla strage, avesse potuto notare delle circostanze sospette
non riferite allA.G. per timore di ritorsioni - si proceduto allidentificazione di
tutte le persone aventi la disponibilit, a qualunque titolo, di terreni e fabbricati
insistenti nel teatro della strage al pari di colore che, sul posto, vivo e/o
lavorano stabilmente. Loperazione di controllo, denominata GRANDE FALCO,
stata portata a termine dagli organi operanti, in diverse fasi; sono state
eseguite perquisizioni locali e sono state assunte a sommarie informazioni le
persone ritenute a conoscenza dei fatti. Tale mezzo di ricerca delle prove
stato poi integrato con la successiva convocazione innanzi al P.M. dagli stessi
soggetti contemporaneamente allesecuzione di attivit intercettazione (cfr.
Faldoni dal nr. 20 al nr. 20/C/compresi). Tra gli obiettivi interessati assumeva
articolare rilevanza la ditta S.I.A. Srl risultata avere la disponibilit di ampi
immobili adibiti ad allevamenti agricolo, siti in Isola delle Femmine in localit
adiacente al cunicolo allinterno del quale stato collocato lesplosivo. La
stessa risultata avere come amministratore unico ROMEO Salvatore nativo di
Altofonte, che gestisce la societ unitamente al fratello Nicol (ROMEO
Salvatore risulter poi essere il proprietario di un appartamento sito in
Altofonte locato a GIOE Antonino prima che questi venisse tratto di arresto su
provvedimento dellA.G. di Palermo ). In tale opera di monitoraggio veniva
inoltre coinvolto il mobilificio Srl MOBILUXOR il cui amministratore
unico, LONGO Erasmo, padre di LONGO Gaetano (gi sindaco di Capaci,
ucciso nel 1978 e sospettato di appartenere a sodalizi mafiosi) e di LONGO
Michele (coniugato con Maria Rita DI CARLO figlia di Giulio, noto boss della
famiglia di Altofonte attualmente detenuto
43
1993 22 LUGLIO SINDACO STEFANO BOLOGNA 32 ANNI RICOPRIVA LA
CARICA DI CAPOGRUPPO DEL GRUPPO CONSIGLIARE TORRE ASSESSORI
ALESSANDRO GIUCASTRO GIUSEPPE MANNINO COSIMO PAGANO ORAZIO
PUCCIO EGIDIO FERRARA VOTANO CONTRO OPPOSIZIONE NUOVA ISOLA
ALIBANI CLAUDIO SALVATORE GRADINO ASSENTE FERRANTE GIUSEPPE
44
INCARICO ALLINGEGNERE MAGIARDI REDAZIONE PIANO REGOLATORE
GENERALE REGOLAMENTO EDILIZIO PRESCRIZIONI ESECUTIVE
45
DELIBERA 12 ADOZIONE DELLE DIRETTIVE GENERALI PER LA REDAZIONE
DEL PRG E DELLE PRESCRIZIONI 1992 25 NOVEMBRE DELIBERA DI
GIUNTA 392 INCARICO ALLINGEGNERE MAGIARDI REDAZIONE PIANO
REGOLATORE GENERALE REGOLAMENTO EDILIZIO PRESCRIZIONI ESECUTIVE
46
1994 26 SETTEMBRE Sindaco Stefano Bologna ROCCO RAPPA
ASSESSORE LL.PP.
47
ottenuto la concessione demaniale senza la quale nessuna concessione
edilizia pu essere rilasciata dal sindaco essendo questultima
subordinata alla prima
48
1996 BOLOGNA SINDACO INGEGNERE FRANCESCA USTICANO
Consulenza tecnica inerente laccertamento della regolarit amministrativa ed
urbanistica degli stabilimenti balneari del lungomare del Comune di Isola delle
Femmine (PA) per il riordino del litorale con la eliminazione di tutti gli
insediamenti abusivi in collaborazione con lo Studio Legale Associato D.
Catalano C.S. Zangh. Ingegnere Usticano Francesca quando sia stato
imposto il vincolo, i Sindaci non possono concedere licenza se non previo
parere favorevole avviso della Soprintendenza articolo 25 del R.D. 3/6/1940 n
1357 Regolamento di applicazione della legge 29 giugno 1939 n 1497- la
concessione edilizia per lesecuzione di opere nel demanio marittimo
rilasciata dal Sindaco semprech lopera proposta non contrasti con gli
strumenti urbanistici adottati, con la L.R. 78/76, e semprech il
richiedente abbia ottenuto la concessione demaniale senza la quale
nessuna concessione edilizia puo essere rilasciata dal sindaco essendo
quastultima subordinata alla prima
49
PRECISAMENTE NEL 1986 QUANDO CON LUI STEFANO BOLOGNA
GAREGGIA IN LISTA ALBERT ?????
50
51
52
53
54
55
1997 BOLOGNA SINDACO Il Consiglio Comunale approva le prescrizioni
esecutive (Piani Particolareggiati zone B D E) e li trasmetta allAssessorato
Regionale Territorio ed Ambiente
56
PARTICOLAREGIATO DEL COMPARTO 1 DELLE ZONE C DEL PRG ADOTTATO
DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE 105 DEL 28 NOVEMBRE 1993 ADOZIONE
REVOCATA CON DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE N 10 DEL 28
FEBBRAIO 1997 GUIDATA DAL SINDACO BOLOGNA 2003 5 MAGGIO
BOLOGNA SINDACO ALBERT ESPOSTO ABUSIVISMO 4 VILLINI
BOLOGNA GAETANO PADRE DEL SINDACO FASCIA RISPETTO
COSTIERO CONTRO LETTERA A ART 15 LR 78 76 DAI RILIEVI
AEROGRAFICI RISULTA CHE LA PROPRIETA BOLOGNA E DENTRO LA
FASCIA DI RISPETTO COSTIERO COMPARTO 1 ZONE C DEL PRG LA LEGGE
71 27 12 78 REGOLA LEDIFICAZIONE MEDIANTE LA REDAZIONE DEI PIANI
PARTICOLAREGGIATI E/O PIANI DI LOTIZZAZIONE.
57
IL CC DEVE ESSERE INFORMATO DEL FATTO CHE ESISTE UN CLIMA DI INTIMIDAZIONE,
RIFERITO A PERSONE CHE INFLUISCONO SULLA VITA POLITICA E SOCIALE DI QUESTO
CENTRO .
CONTINUA AFFERMANDO DI NON AVER BISOGNO DELLA FINTA SOLIDARIETA DEL
GRUPPO DI MINORANZA, PERCHE E SUA INTENZIONE NDARE AVANTI SENZA
GUARDARE IN FACCIA A NESSUNO. LINTIMIDAZIONE VERBALE, PER E PIU
PERICOLOSA DI OGNI ALTRA FORMA DI INTIMIDAZIONE.
E SUO INTENDIMENTO AMMINISTRARE SENZA FARSI SPAVENTARE DA NESSUNO E DI
ANDARE AVANTI PER LA PROPRIA STRADA SENZA SUBIRE CONDIZIONAMENTI DA PARTE
DI ALCUNO, DI QUANTO DETTO, SI E VOLUTO INFORMARE PUBBLICAMENTE LA
COLLETTIVITA.
LE ISPEZIONI DA QUALUNQUE PARTE VENGANO, NON LO PREOCCUPANO, PERCHE
OGNUNO DEVE ASUMERSI LE PROPRIE RESPONSABILITA.
EGLI CONDIVIDE PIENAMENTE LARTICOLO PUBBLICATO SU IL MEDITERRANEO CHE
ILLUSTRA LACCERCHIAMENTO POLITICO CHE STA STRINGENDO QUESTO COMUNE.
QUESTA AMMINISTRAZIONE, AFFERMA, VUOLE AMMINISTRARE LIBERAMENTE E SENZA
CONDIZIONAMENTI.
IL CONSIGLIERE MANNINO DEFINISCE LE MINACCE BARZELLETTE, MENTRE
IL CONSIGLIERE RUBINO ESPRIME LA PROPRIA FIDUCIA IN ORDINE A
QUANTO AFFERMATO DAL SINDACO.
IL CONSIGLIERE LUCIDO AFFERMA DI CONDIVIDERE LE AFFERMAZIONI DEL
SINDACO IN ORDINE AL CLIMA INTIMIDATORIO CREATOSI IN ORDINE AL
CLIMA INTIMIDATORIO CREATOSI IN QUESTO COMUNE, PER CUI E STATO
STILATO UN DOCUMENTO DI SOLIDARIETA AL SINDACO, CHE SI ALLEGA
ALLA PRESENTE PER FORMARNE PARTE INTEGRANTE.
IL CONSIGLIERE DIONISI, PARLANDO A NOME DEL GRUPPO DI A.N. AFFERMA
CHE QUESTA SERA AVREBBE GRADITO SENTIRE DAL SINDACO QUALI MINACCE EGLI
ABBIA RICEVUTO E LA PROVENIENZA DELLE STESSE. MA CIO NON E EMERSO.
AVREBBE VOLUTO ANCHE ESSERE INFORMATO IN ORDINE A QUANTO IL SINDACO
AVREBBE COMUNICATO ALLA.G. MA ANCHE DI CIO CHE NON GLI E STATO RESO
CONTO. DEL RESTO APPRESO DA FONTI GIORNALISTICHE LA NOTIZIA DELLE MINACCE
DI CUI IL SINDACO SAREBBE STATO VITTIMA, EGLI SI E RECATO ALLA LOCALE
STAZIONE DEI CC PER ATTINGERE INFORMAZIONI IN ORDINE ALLE EVENTUALI
DENUNCE PRESENTATE DAL SINDACO RICEVENDONE SMENTITA. POICHE DAL
DIBATTITO E DALLE LACUNOSE INFORMZIONI FORNITE DAL SINDACO NON EMERGONO
DATI CERTI SULLE PRESUNTE MINACCE O INTIMIDAZIONI, SI REPUTA CHE LE STESSE SI
RIFERISCANO AL LAVORO SVOLTO DALLISPETTORE DEGLI EE.LL. QUALORA MINACCE
DEBBANO ESSERE INTESE IN TAL SENSO, AFFERMA CHE NON DI MINACCE SI TRATTA,
MA DI UNATTIVITA ASSOLUTAMENTE NORMALE CHE COINVOLGE TUTE LE
AMMINISTRAZIONI SICILIANE.
IN FUNZIONE DI QUANTO DETTO IL GRUPO DI A.N. SI DICHIARA INSODDISFATTO E
RITIENE DI NON TROVARSI NELLE CONDIZIONI DI POTER ESPRIMERE PIENA
SOLIDARIETA AL SINDACO, SI CHIEDE, ANZI, LISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE
CONSILIARE DINDAGINE SULLINTERA VICENDA.
IL SINDACO AFFERMA DI NON ESSERE SORPRESO PER LA POSIZIONE ASSUNTA DAL
GRUPPO A.N. LA CUI OPERA E SEMPRE STATA MIRATA AD ATTACCHI ALLA PERSONA
DEL SINDACO.
DETTO COMPORTAMENT, IN UNICO CON UN ATTEGGIAMENTO DI ASSOLUTA ROTTURA,
ALIMENTA UN CLIMA DI INTIMIDAZIONE ASSOLUTAMENTE STRUMENTALE E INADATTO
ALLA RISOLUZIONE DEI PROBLEMI DELLA COLLETTIVITA ISOLANA.
58
LE RECENTI VICENDE CHE HANNO VISTO IL SINDACO STEFANO BOLOGNA
OGGETTO DI ATTACCHI E INTIMIDAZIONI, SONO SOLTANTO LULTIMO DI UNA
SERIE DI EPISODI TENDENTI A SCREDITARE E SCORAGGIARE LAZIONE
DETERMINATA E INCISIVA CHE TUTTA LAMMINISTRAZIONE HA INTRAPRESO
PER IL RIPRISTINO E DIFESA DELLA LEGALITA E DEL TERRITORIO DEL
COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE.
NELLESPRIMERE TUTTA LA PIENA, INCONDIZIONATA ED ASSOLUTA
SOLIDARIETA AL NOSTRO SINDACO, IL GRUPPO CONSILIARE DI
MAGGIORANZA,RIBADISCE LA PROPRIA FERMEZZA E CONVINZIONE NEL
PROSEGUIRE LUNGO LE LINEE TRACCIATE DALLAMMINISTRAZIONE CHE
PARTONO DALLATTUAZIONE DEL PROGRAMMA ELETTORALE PRESENTATO
DALLA LISTA ELETTORALE ISOLA PER TUTTI E PREMIATA DAI CITTADINI DI
ISOLA A STRAGRANDE MAGGIORANZA.
59
60
61
62
1997 21 APRILE BOLOGNA SINDACO DELIBERA C.C. 38 ADOZIONE PIANO
PARTICOLAREGGIATO ZONA B2 1996 18 MAGGIO BOLOGNA SINDACO
63
NOTA PROTOCOLLO 3636 TRASMESSO ALLASSESSORATO PER
APPROVAZIONE 1994 25 GENNAIO BOLOGNA SINDACO DELIBERAZIONI
CONSIGLIO COMUNALE 2-3 29 GENNAIO -36 30 MARZO RISCONTRATE
LEGITTIME DAL CO.RE.COO ADOZIONE P.R.P. REDATTO 1993 2 DICEMBRE
BOLOGNA SINDACO P.R.G. DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE 106
ADOZIONE SCHEMA DI MASSIMA 1993 3 APRILE CONSIGLIO COMUNALE
P.R.G. DELIBERA 12 ADOZIONE DELLE DIRETTIVE GENERALI PER LA
REDAZIONE DEL PRG E DELLE PRESCRIZIONI
64
ASSESSORIALE 30 MARZO 2007 PRG VALUTAZIONE STRATEGICA
AMBIENTALE NELLA FASE DI REDAZIONE DEL PRG
65
1997 26 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO SENTENZA 1 GRADO N 10
STRAGE DI ISOLA DELLE FEMMINE CAPACI FALCONE MORVILLO LA
SCORTA CAPACI_PRIMO_GRADO
66
Tecnico per la durata di mesi DUE contratto di diritto privato sottoscritto in
data 23/02/1998.
67
ACCONTO AVV DOMENICO CATALANO FATTURA ACCONTO PERVENUTA 20
APRILE 98 PROT 4585 6 MILIONI 408 MILA 869 DI LIRE PROTOCOLLO
COMUNE 2263 24 FEBBRAIO RICHIESTA LIQUIDAZIONE PARCELLA DEL 16
FEBBRAIO 98 LIRE 43 MILIONI 902 MILA 076 LIRE RELAZIONE RILIEVI
AEREOFOTOGRAMMETRICI A FAR DATA 1973 LIDI BALNEARI CHE SI SONO
ADEGUATI LIDO DEL FERROVIERE MILENA SNC EX 4 BUNGALOW MIRAMARE
PARERE ORDINE DEGLI AVVOCATI ONORARIO 37 MILIONI 251 MILA LIRE
DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE 41 CONFERIMENTO PROCURA CONTRO
REGALORITA INSEDIAMENTI BALNEARI SUL LITORALE DI ISOLA STUDIO
LEGALE ASSOCIATO DOMENICO CATALANO S. ZANGHI USTICANO
FRANCESCA INGEGNERE quando sia stato imposto il vincolo, i Sindaci non
possono concedere licenza se non previo parere favorevole avviso della
Soprintendenza articolo 25 del R.D. 3/6/1940 n 1357 Regolamento di
applicazione della legge 29 giugno 1939 n 1497- la concessione edilizia
per lesecuzione di opere nel demanio marittimo rilasciata dal
Sindaco semprech lopera proposta non contrasti con gli strumenti
urbanistici adottati, con la L.R. 78/76, e semprech il richiedente abbia
ottenuto la concessione demaniale senza la quale nessuna concessione
edilizia pu essere rilasciata dal sindaco essendo questultima
subordinata alla prima
68
CONTRADA VIGNA CUTINO MARIA GRAZIA 2.12.57 PILO GIROLAMO 4.5.70
CONCEDENTE CUTINO MARIA GRAZIA MAZZOLA VINCENZO FU FRANCO
CONCEDENTE DI MAGGIO COSTANTINO 30.3.55 SIINO MARIA 11.8.56 PILO
GIROLAMO CONCEDENTE 1997 21 GIUGNO SINDACO BOLOGNA
DELIBERA DI GIUNTA 131 CATALDO ERASMO VICE PORTOBELLO AIELLO
PAOLO INGEGNERE RAPPA ROCCO CAPO U.T.C. ATTILIO MILAN SEGRETARIO
PUCCIO PAOLO N. 2 PARCHI GIOCHI CONFERIMENTO INCARICO PER LSA
PROGETTAZIONE DI MASSIMA 2 PARCHI GICHI DA REALIZZARE IN VIA
LIBERTA ED IN STRADA NUOVA DI P.R.G. IN VICINANZA VIA SAN GIOVANNI
BOSCO PROGRAMMA TRIENNALE 1997 1999 IMPORTO PRESUNTIVO A
BASE DASTA 600 MILIONI DI LIRE INCARICO AFFIDATO AD ANGELO
ALQUO' PER UNA SPESA STIMATA DI 12 MILIONI 068 MILA LIRE 565
LIRE 1998 23 luglio Sindaco Stefano Bologna progetto di massima per
due parchi giochi su nuova via San Giovanni Bosco del P.R.G. con alle
gate le convenzioni del progettista Architetto Angelo Aliquo vistato tecnico
comunale dal Capo dellUTC ARCH ATTLIO MILAN e dal Sindaco Bologna
Stefano
69
1998 23 luglio Sindaco Stefano Bologna progetto di massima per due
parchi giochi su nuova via San Giovanni Bosco del P.R.G. con alle gate
le convenzioni del progettista Architetto Angelo Aliquo vistato tecnico
comunale dal Capo dellUTC e dal Sindaco Bologna Stefano 1997 21 GIUGNO
SINDACO BOLOGNA DELIBERA DI GIUNTA 131 CATALDO ERASMO VICE
PORTOBELLO AIELLO PAOLO INGEGNERE RAPPA ROCCO CAPO U.T.C. ATTILIO
MILAN SEGRETARIO PUCCIO PAOLO N. 2 PARCHI GIOCHI CONFERIMENTO
INCARICO PER LSA PROGETTAZIONE DI MASSIMA 2 PARCHI GICHI DA
REALIZZARE IN VIA LIBERTA ED IN STRADA NUOVA DI P.R.G. IN VICINANZA
VIA SAN GIOVANNI BOSCO PROGRAMMA TRIENNALE 1997 1999
IMPORTO PRESUNTIVO A BASE DASTA 600 MILIONI DI LIRE
INCARICO AFFIDATO AD ANGELO ALQUO' PER UNA SPESA STIMATA DI
12 MILIONI 068 MILA LIRE 565 LIRE 1998 23 luglio Sindaco Stefano
Bologna progetto di massima per due parchi giochi su nuova via San
Giovanni Bosco del P.R.G. con alle gate le convenzioni del progettista
Architetto Angelo Aliquo vistato tecnico comunale dal Capo dellUTC ARCH
ATTLIO MILAN e dal Sindaco Bologna Stefano
70
ERASMO VICE PORTOBELLO AIELLO PAOLO INGEGNERE RAPPA ROCCO CAPO
U.T.C. ATTILIO MILAN SEGRETARIO PUCCIO PAOLO N. 2 PARCHI GIOCHI
CONFERIMENTO INCARICO PER LSA PROGETTAZIONE DI MASSIMA 2 PARCHI
GICHI DA REALIZZARE IN VIA LIBERTA ED IN STRADA NUOVA DI P.R.G. IN
VICINANZA VIA SAN GIOVANNI BOSCO PROGRAMMA TRIENNALE 1997
1999 IMPORTO PRESUNTIVO A BASE DASTA 600 MILIONI DI LIRE
INCARICO AFFIDATO AD ANGELO ALQUO' PER UNA SPESA STIMATA DI
12 MILIONI 068 MILA LIRE 565 LIRE 1998 23 luglio Sindaco Stefano
Bologna progetto di massima per due parchi giochi su nuova via San
Giovanni Bosco del P.R.G. con alle gate le convenzioni del progettista
Architetto Angelo Aliquo vistato tecnico comunale dal Capo dellUTC ARCH
ATTLIO MILAN e dal Sindaco Bologna Stefano
71
per lesecuzione di opere nel demanio marittimo rilasciata dal
Sindaco semprech lopera proposta non contrasti con gli strumenti
urbanistici adottati, con la L.R. 78/76, e semprech il richiedente abbia
ottenuto la concessione demaniale senza la quale nessuna concessione
edilizia puo essere rilasciata dal sindaco essendo quastultima
subordinata alla prima
72
MILIONI DI LIRE INCARICO AFFIDATO AD ANGELO ALQUO' PER UNA
SPESA STIMATA DI 12 MILIONI 068 MILA LIRE 565 LIRE 1998 23
luglio Sindaco Stefano Bologna progetto di massima per due parchi
giochi su nuova via San Giovanni Bosco del P.R.G. con alle gate le
convenzioni del progettista Architetto Angelo Aliquo vistato tecnico
comunale dal Capo dellUTC ARCH ATTLIO MILAN e dal Sindaco Bologna
Stefano
73
MILIONI 550 MILA 660 LIRE 1998 6 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO
DELIBERA GIUNTA 294 APPROVAZIONE PROGETTO DI MASSIMA 2
PARCHI GIOCHI E NUOVA VIA PRG DARE ATTO CHE LOPERA PUBBLICA
DI CHE TRATTASI RIENTRA TRA LE OPERE DI URBANIZZIONE
PRIMARIA CAPO UTC FRANCESCA USTICANO 1998 11 SETTEMBRE
BOLOGNA SINDACO PROT 10 676 RICHIESTA MUTUO CASSA DEPOSITI
PRESTITI PROGETTO DUE PARCHI GIOCHI E NUOVA VIA DI PRG
ADESIONE DI MASSIMA DELLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI PROT
50306 98 DEL 30.9.98 IL PROGETTISTA HA REDATTO PROGETTO IL CUI
COSTO COMPRENDE UNA SPESA COMPLESSIVA DI 1 MILIARDO 398
MILIONI755 MILA 800 LIRE E NELLE OPERE TRIENNALI 1998 2000 IMPIANTI
SPORTIVI E RICREATIVI INTENZIONE AMMINISTRAZIONE DI UN PRIMO
TRALCIO PER COMPLESSIVE 730 MILIONI DI LIRE QUINDI SI RICHIEDE
MUTUO ALLA CASSA DI 600 MILIONI DI LIRE 1998 18 MAGGIO BOLOGNA
SINDACO SOVRAINTENDENZA PROT 5331 T BB.NN. 65230 PROTOCOLLO
COMUNE 5976 COMUNICA CHE IL PARERE DEFINITIVO VERRA RILASCIATO
ALLA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO ESECUTIVO 1998 23 FEBBRAIO
BOLOGNA SINDACO ACCATASTAMENTO CONTRADA VIGNA CUTINO
MARIA GRAZIA 2.12.57 PILO GIROLAMO 4.5.70 CONCEDENTE CUTINO MARIA
GRAZIA MAZZOLA VINCENZO FU FRANCO CONCEDENTE DI MAGGIO
COSTANTINO 30.3.55 SIINO MARIA 11.8.56 PILO GIROLAMO CONCEDENTE
1997 21 GIUGNO SINDACO BOLOGNA DELIBERA DI GIUNTA 131
CATALDO ERASMO VICE PORTOBELLO AIELLO PAOLO INGEGNERE RAPPA
ROCCO CAPO U.T.C. ATTILIO MILAN SEGRETARIO PUCCIO PAOLO N. 2
PARCHI GIOCHI CONFERIMENTO INCARICO PER LSA PROGETTAZIONE DI
MASSIMA 2 PARCHI GICHI DA REALIZZARE IN VIA LIBERTA ED IN STRADA
NUOVA DI P.R.G. IN VICINANZA VIA SAN GIOVANNI BOSCO PROGRAMMA
TRIENNALE 1997 1999 IMPORTO PRESUNTIVO A BASE DASTA 600
MILIONI DI LIRE INCARICO AFFIDATO AD ANGELO ALQUO' PER UNA
SPESA STIMATA DI 12 MILIONI 068 MILA LIRE 565 LIRE 1998 23
luglio Sindaco Stefano Bologna progetto di massima per due parchi
giochi su nuova via San Giovanni Bosco del P.R.G. con alle gate le
convenzioni del progettista Architetto Angelo Aliquo vistato tecnico
comunale dal Capo dellUTC ARCH ATTLIO MILAN e dal Sindaco Bologna
Stefano
74
PROGETTO DI MASSIMA 2 PARCHI GIOCHI E NUOVA VIA PRG DARE
ATTO CHE LOPERA PUBBLICA DI CHE TRATTASI RIENTRA TRA LE
OPERE DI URBANIZZIONE PRIMARIA CAPO UTC FRANCESCA USTICANO
1998 11 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO PROT 10 676 RICHIESTA
MUTUO CASSA DEPOSITI PRESTITI PROGETTO DUE PARCHI GIOCHI E
NUOVA VIA DI PRG ADESIONE DI MASSIMA DELLA CASSA DEPOSITI E
PRESTITI PROT 50306 98 DEL 30.9.98 IL PROGETTISTA HA REDATTO
PROGETTO IL CUI COSTO COMPRENDE UNA SPESA COMPLESSIVA DI 1
MILIARDO 398 MILIONI755 MILA 800 LIRE E NELLE OPERE TRIENNALI 1998
2000 IMPIANTI SPORTIVI E RICREATIVI INTENZIONE AMMINISTRAZIONE DI
UN PRIMO TRALCIO PER COMPLESSIVE 730 MILIONI DI LIRE QUINDI SI
RICHIEDE MUTUO ALLA CASSA DI 600 MILIONI DI LIRE 1998 18 MAGGIO
BOLOGNA SINDACO SOVRAINTENDENZA PROT 5331 T BB.NN. 65230
PROTOCOLLO COMUNE 5976 COMUNICA CHE IL PARERE DEFINITIVO VERRA
RILASCIATO ALLA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO ESECUTIVO 1998 23
FEBBRAIO BOLOGNA SINDACO ACCATASTAMENTO CONTRADA VIGNA
CUTINO MARIA GRAZIA 2.12.57 PILO GIROLAMO 4.5.70 CONCEDENTE
CUTINO MARIA GRAZIA MAZZOLA VINCENZO FU FRANCO CONCEDENTE DI
MAGGIO COSTANTINO 30.3.55 SIINO MARIA 11.8.56 PILO GIROLAMO
CONCEDENTE 1997 21 GIUGNO SINDACO BOLOGNA DELIBERA DI
GIUNTA 131 CATALDO ERASMO VICE PORTOBELLO AIELLO PAOLO
INGEGNERE RAPPA ROCCO CAPO U.T.C. ATTILIO MILAN SEGRETARIO PUCCIO
PAOLO N. 2 PARCHI GIOCHI CONFERIMENTO INCARICO PER LSA
PROGETTAZIONE DI MASSIMA 2 PARCHI GICHI DA REALIZZARE IN VIA
LIBERTA ED IN STRADA NUOVA DI P.R.G. IN VICINANZA VIA SAN GIOVANNI
BOSCO PROGRAMMA TRIENNALE 1997 1999 IMPORTO PRESUNTIVO A
BASE DASTA 600 MILIONI DI LIRE INCARICO AFFIDATO AD ANGELO
ALQUO' PER UNA SPESA STIMATA DI 12 MILIONI 068 MILA LIRE 565
LIRE 1998 23 luglio Sindaco Stefano Bologna progetto di massima per
due parchi giochi su nuova via San Giovanni Bosco del P.R.G. con alle
gate le convenzioni del progettista Architetto Angelo Aliquo vistato tecnico
comunale dal Capo dellUTC ARCH ATTLIO MILAN e dal Sindaco Bologna
Stefano
75
RELATIVE AL 1 STRALCIO ESECUTIVO 2 PARCHI GIOCHI E NUOVA
STRADA PRG INCARICATO ANGELO ALIQUO PER UNA SPESA
COMPLESSIVA DI 103 MILIONI 550 MILA 660 LIRE 1998 6 NOVEMBRE
BOLOGNA SINDACO DELIBERA GIUNTA 294 APPROVAZIONE
PROGETTO DI MASSIMA 2 PARCHI GIOCHI E NUOVA VIA PRG DARE
ATTO CHE LOPERA PUBBLICA DI CHE TRATTASI RIENTRA TRA LE
OPERE DI URBANIZZIONE PRIMARIA CAPO UTC FRANCESCA USTICANO
1998 11 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO PROT 10 676 RICHIESTA
MUTUO CASSA DEPOSITI PRESTITI PROGETTO DUE PARCHI GIOCHI E
NUOVA VIA DI PRG ADESIONE DI MASSIMA DELLA CASSA DEPOSITI E
PRESTITI PROT 50306 98 DEL 30.9.98 IL PROGETTISTA HA REDATTO
PROGETTO IL CUI COSTO COMPRENDE UNA SPESA COMPLESSIVA DI 1
MILIARDO 398 MILIONI755 MILA 800 LIRE E NELLE OPERE TRIENNALI 1998
2000 IMPIANTI SPORTIVI E RICREATIVI INTENZIONE AMMINISTRAZIONE DI
UN PRIMO TRALCIO PER COMPLESSIVE 730 MILIONI DI LIRE QUINDI SI
RICHIEDE MUTUO ALLA CASSA DI 600 MILIONI DI LIRE 1998 18 MAGGIO
BOLOGNA SINDACO SOVRAINTENDENZA PROT 5331 T BB.NN. 65230
PROTOCOLLO COMUNE 5976 COMUNICA CHE IL PARERE DEFINITIVO VERRA
RILASCIATO ALLA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO ESECUTIVO 1998 23
FEBBRAIO BOLOGNA SINDACO ACCATASTAMENTO CONTRADA VIGNA
CUTINO MARIA GRAZIA 2.12.57 PILO GIROLAMO 4.5.70 CONCEDENTE
CUTINO MARIA GRAZIA MAZZOLA VINCENZO FU FRANCO CONCEDENTE DI
MAGGIO COSTANTINO 30.3.55 SIINO MARIA 11.8.56 PILO GIROLAMO
CONCEDENTE 1997 21 GIUGNO SINDACO BOLOGNA DELIBERA DI
GIUNTA 131 CATALDO ERASMO VICE PORTOBELLO AIELLO PAOLO
INGEGNERE RAPPA ROCCO CAPO U.T.C. ATTILIO MILAN SEGRETARIO PUCCIO
PAOLO N. 2 PARCHI GIOCHI CONFERIMENTO INCARICO PER LSA
PROGETTAZIONE DI MASSIMA 2 PARCHI GICHI DA REALIZZARE IN VIA
LIBERTA ED IN STRADA NUOVA DI P.R.G. IN VICINANZA VIA SAN GIOVANNI
BOSCO PROGRAMMA TRIENNALE 1997 1999 IMPORTO PRESUNTIVO A
BASE DASTA 600 MILIONI DI LIRE INCARICO AFFIDATO AD ANGELO
ALQUO' PER UNA SPESA STIMATA DI 12 MILIONI 068 MILA LIRE 565
LIRE 1998 23 luglio Sindaco Stefano Bologna progetto di massima per
due parchi giochi su nuova via San Giovanni Bosco del P.R.G. con alle
gate le convenzioni del progettista Architetto Angelo Aliquo vistato tecnico
comunale dal Capo dellUTC ARCH ATTLIO MILAN e dal Sindaco Bologna
Stefano
76
SINDACO DELIBERA GIUNTA 296 CONFERIMENTO INCARICO
PROGETTAZIONE DIREZIONE LAVORI COORDINATORE PROCEDURE
ESPROPRIAZIONI RELATIVE AL 1 STRALCIO ESECUTIVO 2 PARCHI
GIOCHI E NUOVA STRADA PRG INCARICATO ANGELO ALIQUO PER
UNA SPESA COMPLESSIVA DI 103 MILIONI 550 MILA 660 LIRE 1998 6
NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO DELIBERA GIUNTA 294
APPROVAZIONE PROGETTO DI MASSIMA 2 PARCHI GIOCHI E NUOVA
VIA PRG DARE ATTO CHE LOPERA PUBBLICA DI CHE TRATTASI
RIENTRA TRA LE OPERE DI URBANIZZIONE PRIMARIA CAPO UTC
FRANCESCA USTICANO 1998 11 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO PROT
10 676 RICHIESTA MUTUO CASSA DEPOSITI PRESTITI PROGETTO DUE
PARCHI GIOCHI E NUOVA VIA DI PRG ADESIONE DI MASSIMA DELLA
CASSA DEPOSITI E PRESTITI PROT 50306 98 DEL 30.9.98 IL
PROGETTISTA HA REDATTO PROGETTO IL CUI COSTO COMPRENDE UNA
SPESA COMPLESSIVA DI 1 MILIARDO 398 MILIONI755 MILA 800 LIRE E
NELLE OPERE TRIENNALI 1998 2000 IMPIANTI SPORTIVI E RICREATIVI
INTENZIONE AMMINISTRAZIONE DI UN PRIMO TRALCIO PER COMPLESSIVE
730 MILIONI DI LIRE QUINDI SI RICHIEDE MUTUO ALLA CASSA DI 600
MILIONI DI LIRE 1998 18 MAGGIO BOLOGNA SINDACO
SOVRAINTENDENZA PROT 5331 T BB.NN. 65230 PROTOCOLLO COMUNE
5976 COMUNICA CHE IL PARERE DEFINITIVO VERRA RILASCIATO ALLA
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO ESECUTIVO 1998 23 FEBBRAIO BOLOGNA
SINDACO ACCATASTAMENTO CONTRADA VIGNA CUTINO MARIA GRAZIA
2.12.57 PILO GIROLAMO 4.5.70 CONCEDENTE CUTINO MARIA GRAZIA
MAZZOLA VINCENZO FU FRANCO CONCEDENTE DI MAGGIO COSTANTINO
30.3.55 SIINO MARIA 11.8.56 PILO GIROLAMO CONCEDENTE 1997 21
GIUGNO SINDACO BOLOGNA DELIBERA DI GIUNTA 131 CATALDO
ERASMO VICE PORTOBELLO AIELLO PAOLO INGEGNERE RAPPA ROCCO CAPO
U.T.C. ATTILIO MILAN SEGRETARIO PUCCIO PAOLO N. 2 PARCHI GIOCHI
CONFERIMENTO INCARICO PER LSA PROGETTAZIONE DI MASSIMA 2 PARCHI
GICHI DA REALIZZARE IN VIA LIBERTA ED IN STRADA NUOVA DI P.R.G. IN
VICINANZA VIA SAN GIOVANNI BOSCO PROGRAMMA TRIENNALE 1997
1999 IMPORTO PRESUNTIVO A BASE DASTA 600 MILIONI DI LIRE
INCARICO AFFIDATO AD ANGELO ALQUO' PER UNA SPESA STIMATA DI
12 MILIONI 068 MILA LIRE 565 LIRE 1998 23 luglio Sindaco Stefano
Bologna progetto di massima per due parchi giochi su nuova via San
Giovanni Bosco del P.R.G. con alle gate le convenzioni del progettista
Architetto Angelo Aliquo vistato tecnico comunale dal Capo dellUTC ARCH
ATTILIO MILAN e dal Sindaco Bologna Stefano
77
tecniche ed oneri accessori complessivamente ammontanti a . 103.550.660
con imputazione sul capitolo 3107 e capitolo 3107.01 del bilancio comunale"
78
267 1999 13 MILA 157 EURO 79 ALBERT ING RAPPA ROCCO SINO CEC FANALE
BELLIS
79
SINDACO LICENZA EDILIZIA 45 CAPANNONE INDUSTRIALE RUSSELLO
ANGELO VIA LIBERTA 11 E 11 FOGLIO 1 PART 2069 1466
80
1999 13 GIUGNO ELEZIONI AMMINISTRATIVE LISTE NUOVA TORRE
E ISOLA PER TUTTI SENTENZA T.A.R. 17 2000 (testo fondo pagina)
81
dellAssessorato Regionale Territorio ed Ambiente. Il Consiglio impegna il
Sindaco e la Giunta a conferire incarico ad un legale per impugnare il voto del
C.R.U.. Il Sindaco e la Giunta disattendono volutamente lindirizzo del
Consiglio Comunale.
82
Presidente del Consiglio di Amministrazione avanza al Comune di Isola delle
Femmine richiesta di ampliamento della sua struttura alberghiera al fine di
realizzare 153 camere in zona C residenziale del PRG.
2000 1 MARZO Esecuzione della sentenza n. 17/2000 del T.A.R. Sicilia sez. II
PA - Quesito in ordine agli adempimenti del Consiglio comunale Comune (in
calce il testo) ALLA Lista Isola per Tutti vengono assegnati 9 Consiglieri e 6
Consiglieri alla lista Nuova Torre.
83
2000 17 MAGGIO BOLOGNA SINDACO SENTENZA 652 00 PROC 1791 95
6166 95 CONC AGIB ABITAB IN ASSENZA VARIANTE SU LIC 9 1990
PAGANO COSIMO CUTINO PIETRO EDIL ROMEO ALBERT NOTO ANTONIO
BRUNO MARIA LAURA BOLOGNA
84
PUBBLICI NOTA 931 24 02 1996 MUTUO CASSA DEPOSITO E PRESTITO C.C.
46 8 GIUGNO 2000 600 MILIONI
85
di ampliamento della sua struttura alberghiera al fine di realizzare 153
camere in zona C residenziale del PRG.
86
ASSESSORATO LAVORI PUBBLICI NOTA 931 24 02 1996 MUTUO CASSA
DEPOSITO E PRESTITO C.C. 46 8 GIUGNO 2000 600 MILIONI
87
Lo stesso giorno, con lettera n. prot. 13361, il Presidente del Consiglio
Comunale, CATALDO Erasmo, convocava, in sessione ordinaria per il
giorno 29 Settembre 2003, specificando la richiesta sindacale, il consesso
comunale; ai cinque argomenti richiesti dal primo cittadino, giusta
lettera sopra citata il Presidente del Consiglio, aggiungeva altro punto
da discutere, ovvero "Approvazione programma costruttivo per la
realizzazione d i n. 50 alloggi proposto dalla ditte Immobiliare
CALLIOPE s.r.l. e SA.BA s.r.l., ai sensi dell'art.2 5 della L .R. n.22196".
In data 24.09.03, il Commissario ad acta MEGNA Mario, sostituendosi al
consesso comunale adottava la delibera di approvazione del
programma costruttivo citato.
In data 30.09.03, in seduta di prosecuzione rispetto al giorno di convocazione
del Consesso su istanza sindacale e su disposizione del Presidente del
Consiglio, con delibera n. 56, era affrontata la discussione in merito
all'adozione della delibera commissariale.
Con lettera in data 06.10.03, n. prot. 14105, il Presidente del Consiglio
Comunale in quanto assente in sede di discussione di cui al punto
sopra 6), significava a tutti i consiglieri comunali, all'Assessore Regionale del
Territorio e dell'Ambiente, al Commissario deliberante ed al Sindaco, come non
abbia ritenuto di procedere a convocazione d'urgenza" rispetto al termine
diffidatorio di 45 giorni di cui all'art. I del decreto assessoriale di nomina del
Commissario: ci, a suo dire, in quanto presumeva come la convocazione
a sua firma seppure tardiva rispetto allo spirare certo dei termini di cui
al decreto detto, fosse sufficiente ad impedire al commissario ad acta
di procedere autonomamente secondo il suo atto di incarico Altres,
con al medesima nota, egli, significava come della nota-diffida
commissariale di cui al punto 2) sopra, egli, ne abbia avuto contezza
soltanto in occasione della convocazione del consiglio comunale,
ovvero in data 19 Settembre 2003.
Con lettera in data 20.10.03, n . di prot. 14781,i l Presidente del Consesso
disponeva al Segretario Comunale l'avvio di un'indagine interna al fine
di accertare i motivi per cui il detto organo non fosse stato reso edotto della
nota-diffida commissariale. Con altra nota, n. prot. 14780, del 21.10.03, il
Presidente del Consiglio, invitava il Sindaco a conferire incarico ad un legale,
per valutare la legittimit dell'operato del Commissario ad acta.
Con lettera in data 27.10.03, n. prot. 14781/, il Segretario Comunale dott.
SCAFIDI Manlio, rispondeva alla nota di cui al punto 8), scongiurando il
sospetto di occultamenti o smarrimenti, con riferimento alla predetta nota
commissariale, la quale sarebbe stata depositata in segreteria nonch nel
fascicolo degli atti da sottoporre all'esame del consiglio comunale.
Da quanto precede nonch dalla lettura della nota a firma del Segretario
Comunale pu dirsi quanto appresso: preliminarmente va fatto notare come
appare poco formale la procedura di trasmettere una nota-diffida di' particolare
rilevanza senza ricorrere al messo comunale o ad altra forma di notifica; dalla
certezza circa la ricezione ne discende difatti l'autorit a sostituirsi all'organo
inadempiente; in caso contrario, sarebbero svuotati di significato i commi 4, 5,
6, dell'art. 15, del vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio
Comunale;
88
con riferimento alla fattispecie, deve dirsi, come latto di diffida del
commissario, operando un restringimento, od un'estinzione od ancora
una limitazione delle facolt dal destinatario (consiglio comunale),
possa essere ricompreso tra gli atti recettizi, quindi soggetti a
consegna-notifica secondo il relativo istituto;
ci anche in analogia a quanto previsto dall'art. 15, c. 4 del
Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale;
tale ultima precisazione; per, parrebbe essere pi contestabile al segretario
comunale, che al commissario, in quanto, avrebbe dovuto essere
diligenza del primo assistere il funzionario regionale nel proprio
compito; a fortiori se viene precisato come lo scrivente, contattato l'ufficio che
cura, presso I'A.R.T.A." tali provvedimenti commissariali, quest'ultimo ha, per
voce di un funzionario, come non costituirebbe prassi, quella di operare le
diffide, come quella di che si discorre, a mezzo di notifica formale;
a norma dell'art.12, c.4 del detto regolamento, i Segretario Comunale,
avrebbe dovuto informare il sostituto del Presidente del Consiglio
Comunale, dell'incombenza contingente; ci in particolare modo,
allapprossimarsi della scadenza imposta dalla nota commissariale,
ancorch non notificata a mezzo messo;
c) il Presidente del consiglio comunale, allorquando avuta notizia della nota
commissariale, avrebbe dovuto convocare il consesso comunale in
seduta straordinaria ai sensi dell'art. 14,c - 7 del regolamento citato,
avendone ancora alla data di convocazione del consiglio comunale ,i
tempi per la convocazione in via d'urgenza;
appare sterile se non demagogica la lettera di cui al punto sopra 9), di
invito al primo cittadino, a conferire incarico ad un legale, non avendo
il Presidente del Consiglio comunale alcuna potest nei confronti del
primo cittadino;
e da dire come nel caso in cui il consiglio comunale si fosse pronunciato
negativamente bocciando, quindi, la proposta di delibera " il
Commissario non avrebbe potuto procedere in senso contrario,
delineando tale esplicitato ora formulato, ipotesi di responsabilit ancor
maggiore per coloro i quali hanno fatto si che il consesso comunale non abbia
avuto ad esprimersi. Tale precisazione appare non residuale, in presenza della
circostanza seguente: il consesso comunale gi in data 01.02.01 giusta
delibera n . 9, aveva deliberato bocciando la relativa proposta il
Programma Costruttivo in argomento.
Dai punti analiticamente sopra riportati ed affrontati , si rilevano le irregolarit
come rilevate a conclusione di ciascun paragrafo
89
COMUNE DI ISOLA DI VOLER SEGUIRE LESECUZIONE DEI LAVORI PER
VERIFICARNE LA CORRISPONDENZA ALLE PREVISIONI PROGETTUALI 2001 13
GIUGNO BOLOGNA SINDACO PROTOCOLLO COMUNE ISOLA 25.06.01
7784 ITALCEMENTI COMUNICAZIONE FINE LAVORI CONCESSIONE
EDILIZIA X SETTORE URBANISTICA INGEGNERE USTICANO N. 10-2001
05.04.2001 DEPOSITO COMBUSTIBILI SOLIDI A RAFFO ROSSO ZONA
ZPS SIC 2000 6 OTTOBRE BOLOGNA SINDACO LA ITALCEMENTI
PROTOCOLLO COMUNE ISOLA 11469 RICHIESTA ALLA SOVRINTENDENZA
AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA RAFFO ROSSO USTICANO FRANCESCA
UTC 2000 13 APRILE BOLOGNA SINDACO ENTE MINERARIO PROT
01371 COMUNICA ALLA ITALCEMENTI ED AL COMUNE DI ISOLA CHE LA
CAVA RAFFO ROSSO AUTORIZZATA CON PROVVEDIMENTO 1-88-038 PA
12.01.88 PER ANNI 12 RISULTA SCADUTA 2000 20 MARZO BOLOGNA
SINDACO ITALCEMENTI INVIA AL CORPO REGIONALE 24 MARZO
PROTOCOLLO 001119- DELLE MINIERE COMUNICAZIONE DI
COMPLETAMENTO DI RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE RAFFO ROSSO
ESERCIZIO ERA STATO AUTORIZZATO DALLA REGIONE EX ART 127-80 CON
DECRETO DISTRETTO MINERARIO 12.01.1988
90
COMPLETAMENTO DI RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE RAFFO ROSSO
ESERCIZIO ERA STATO AUTORIZZATO DALLA REGIONE EX ART 127-80 CON
DECRETO DISTRETTO MINERARIO 12.01.1988
91
2001 14 GIUGNO BOLOGNA STEFANO SINDACO LUCIDO SALVATORE
SOSTITUISCE ING RAPPA ROCCO DIMISSIONATO DELIBERA GIUNTA 82
CONCORSO AD HOC GIAMBRUNO MONICA ASSESSORI AIELLO PORTOBELLO
RUBINO BALISTERI SCAFIDI INGEGNERE ARCHITETTO UTC SETTORE X 2001
14 GIUGNO BOLOGNA SINDACO LUCIDO SALVATORE SOSTITUISCE ING
RAPPA ROCCO DIMISSIONATO DELIBERA GIUNTA 82 CONCORSO AD HOC
GIAMBRUNO MONICA ASSESSORI AIELLO PORTOBELLO RUBINO
92
INVIATA CON NOTA 1580 DEL 9 FEBBRAIO 2004 DECRETO INGIUNTIVO 4389
DEL 2008 TRIBUNALE CIVILE DI PALERMO INTROITATO DAL COMUNE 8
GENNAIO 2009 PROT 069 SI INGIUNGE AL OMUNE DI PAGARE
ALL'AVVOCATO LA BUA GIOVANNI LA SOMMA DI EURO 46.100,90 PIU'
INTERESSI LEGALI DAL 9 FEBBRAIO 2004 PIU' ONORARIO DEL
PROCEDIMENTO 12.84
Un patto fra boss mafiosi e pubblici funzionari di diversi Comuni della Provincia
per controllare capillarmente i meccanismi di aggiudicazione degli appalti
pubblici, e la spartizione delle tangenti pagate dalle imprese per aggiudicarsi le
commesse. questo lo scenario che emerge dall'operazione della Guardia di
Finanza di Palermo, denominata in codice "Ulrick", come il cane di uno degli
imprenditori coinvolti, Ettore Crisafulli, che ha collaborato con gli inquirenti
rivelando i dettagli dell'intesa per la divisione delle gare, e i canali delle
mazzette. I risultati dell'operazione sono stati illustrati in una conferenza
stampa conclusasi poco prima delle 13 presso il comando della Legione della
Guardia di Finanza. Sono 49 gli ordini di custodia cautelare firmati dal gip,
Renato Grillo. L'ordinanza molto voluminosa: 344 pagine in cui vengono
contestati punto per punto agli indagati pesanti capi di imputazione:
associazione mafiosa, corruzione, abuso d'ufficio e falso in atto pubblico. Gli
arrestati sono 43, altri quattro provvedimenti sono stati notificati in carcere a
persone gi detenute per altre inchieste, mentre soltanto un indagato
sfuggito al blitz e viene ricercato. La Guardia di Finanza ha operato, oltre che a
Palermo, anche a Milano, Roma, Bologna e Firenze. Gli arrestati sono 14
funzionari pubblici, 19 imprenditori, 3 professionisti e 9 amministratori
di societ e titolari di imprese. A 13 di essi il gip ha concesso gli arresti
domiciliari. Fra le persone che hanno ricevuto il provvedimento in carcere, c'
anche Angelo Siino, indicato dagli inquirenti come il 'ministro dei lavori
pubblici di Toto' Riina' e gi condannato nel processo per mafia e appalti.
L'inchiesta, condotta dal procuratore aggiunto, Luigi Croce, e dai sostituti Luigi
Patronaggio e Gaspare Sturzo, ha in pratica confermato il sistema di controllo
mafioso delle commesse pubbliche nella provincia di Palermo gi
delineatosi durante il processo a Siino. Al setaccio della Procura, in tutto
venti appalti, aggiudicati fra l'89 e il '95, a 18 diverse imprese edili, dai
Comuni di Monreale, Montemaggiore Belsito, Cerda, Bolognetta.
Importo complessivo, 130 miliardi, sui quali sarebbero state versate tangenti
per 10 miliardi, ricavati da fondi nei appositamente costituiti. Le indagini hanno
fatto luce anche su un caso di "lupara bianca", quello dei fratelli
Salvatore e Giuseppe Sceusa, imprenditori edili scomparsi nel '91. Sono
stati sequestrati e uccisi, e i loro corpi nascosti, perch non avrebbero
rispettato gli accordi spartitori con i boss. Per l'omicidio sono indagati
Domenico Farinella, figlio del boss delle Madonie, Giuseppe, e Santi Pullara',
Gioacchino, Spinnato, Pietro La Chiusa, Salvatore Lanzalaco. Le
dichiarazioni di Crisafulli sono state confermate anche da due pentiti di
mafia, Santo Di Matteo e Salvatore Barbagallo, e da tre imprenditori,
Angelo Randazzo e i fratelli Capomaccio, che hanno gi collaborato con
la giustizia in altre inchieste. Le indagini dell'operazione "Ulbrick" (e non
"Ulrick" come riferito in precedenza) erano state avviate dalla tenenza della
Guardia di Finanza di Bagheria, che aveva scoperto un giro di false fatturazioni
93
volte, secondo l'accusa, a costituire i fondi neri per il pagamento delle tangenti.
Le fatture false, stato accertato, venivano emesse sempre dalle stesse
imprese, poi risultate le vincitrici di tutte le gare d'appalto prese in
considerazione dall'inchiesta. I finanzieri hanno seguito le tracce dei movimenti
di danaro, scoprendo che le societ contraevano debiti con la Cassa rurale e
artigiana di Monreale, gi al centro di un'inchiesta antimafia e considerata
una centrale del riciclaggio a disposizione dei boss, in modo da avere la
disponibilit economica sufficiente per giustificare le fatturazioni inesistenti.
Cosa Nostra aveva imposto in tutta la provincia di Palermo lo stesso
sistema. La ditta che intendeva concorrere a commesse pubbliche doveva
ottenere il permesso del capo della zona in cui si svolgeva l'appalto. Ci fatto,
si decideva quale impresa dovesse vincere in quell'occasione, e le altre
partecipanti alla gara erano obbligate a presentare offerte tali da venire
escluse, dette in gergo "buste d'appoggio". Fra le ditte coinvolte si stabiliva
cos una sorta di turno. Al capomafia locale veniva corrisposta una tangente del
4% sul valore dell'opera, a funzionari e amministratori locali andava un'altra
mazzetta, del 3%. I pagamenti avvenivano anche a rate, man mano che
l'impresa incassava il prezzo dei lavori. Nel meccanismo di controllo degli
appalti, avevano un ruolo particolare anche i progettisti, incaricati di far
inserire opere, anche inutili, nel piano triennale delle opere pubbliche
della Regione. Gli stessi professionisti redigevano poi bandi di gara su
misura per l'impresa che, secondo gli accordi, doveva vincere
l'appalto.
http://archivio.agi.it/articolo/8e2fe1de30f92d42c94e6768a5bdf39e_19951201_tangenti-operazione-
gdf-palermo-patto-con-mafia-per-appalti/
94
prot. 13128 del 16 settembre 2003, e relativamente ai quali si stanno
perfezionando le procedure di concessione con la CDP; 2001 20 SETTEMBRE
BOLOGNA SINDACO con Del. G.C. n 112 del 20 settembre 2001, stato
approvato il progetto di massima dei lavori di ristrutturazione ed adeguamento
dei due complessi della scuola materna di Isola delle Femmine redatto
dall'arch. Alberto Catalano, per l'importo complessivo di 798.827,00;
95
DIFFORMITA ALLA LUCENZA 45 DEL 23 GIUGNO 1975 INGEGNERE USTICANO
FRANCESCA 1975 23 GIUGNO DI MAGGIO SINDACO LICENZA EDILIZIA
45 CAPANNONE INDUSTRIALE RUSSELLO ANGELO VIA LIBERTA 11 E 11
FOGLIO 1 PART 2069 1466
96
2002 24 LUGLIO BOLOGNA STEFANO DECRETO
SINDACO
PRESIDENZIALE 24 luglio 2002 Accordo di programma
finalizzato all'approvazione del progetto per la realizzazione
delle opere di collegamento ferroviario con l'aeroporto di
Punta Raisi e sistemazione del nodo di Palermo - raddoppio
elettrificato della sede del binario Palermo Centrale/Brancaccio -
Palermo Notarbartolo - Isola delle Femmine - Capaci - Carini.
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE
97
- Assessorato regionale dei beni culturali ed ambientali e della pubblica
istruzione: atto di assenso in data 29 ottobre 2001 e nota congiunta prot. n.
12181/I del 29 ottobre 2001 delle sezioni: "Beni paesaggistici naturali
naturalistici e urbanistici", "Beni architettonici" e "Archeologica" della
Soprintendenza dei beni culturali e ambientali;
- Assessorato regionale dell'industria - Consorzio area sviluppo industriale di
Palermo: atto di assenso del 29 ottobre 2001;
- Assessorato regionale dei lavori pubblici - ufficio del Genio civile: atto di
assenso in data 29 ottobre 2001, con allegato parere nota n. 51664 del 20
dicembre 2000 e n. 13976 del 22 giugno 2001;
- Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente - dipartimento regionale
urbanistica: atto di assenso in data 29 ottobre 2001 con riserva di esprimere
parere definitivo successivamente alla ratifica dell'accordo da parte dei comuni
interessati cos come previsto dall'art. 1 della legge regionale n. 18/91;
- Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente - dipartimento regionale
ambiente: decreto del dirigente generale di compatibilit ambientale in data 26
ottobre 2001, prot. n. 764/IX;
- Assessorato regionale del turismo, delle comunicazioni e dei trasporti: atto di
assenso in data 29 ottobre 2001;
- Ministero della difesa - Comando militare autonomo della Sicilia: atto di
assenso in data 29 ottobre 2001;
- Assessorato regionale dell'agricoltura e delle foreste - Ispettorato
ripartimentale delle foreste: comunicazione di non esistenza di vincoli forestali
per scopi idrogeologici, telefax n. 1693 del 17 ottobre 2001;
- Provincia regionale di Palermo: atto di assenso in data 29 ottobre 2001;
- comune di Palermo: atto di assenso in data 29 ottobre 2001;
- comune di Isola delle Femmine: atto di assenso in data 29 ottobre
2001;
- comune di Capaci: atto di assenso in data 29 ottobre 2001;
- comune di Carini: atto di assenso in data 29 ottobre 2001;
- ANAS Ente nazionale per le strade - compartimento della viabilit in Sicilia:
atto di assenso in data 29 ottobre 2001;
-- ANAS Ente nazionale per le strade - ufficio speciale grande viabilit: atto di
assenso in data 29 ottobre 2001;
- ENEL Distribuzione S.p.A. - direzione distribuzione Sicilia: atto di assenso in
data 29 ottobre 2001.
Ed inoltre nella qualit di ente interferito ed al solo fine di prendere atto delle
soluzioni progettuali delle interferenze:
- Telecom Italia S.p.A.: nota del 29 ottobre 2001;
Viste le delibere di approvazione delle varianti urbanistiche necessarie alla
realizzazione delle opere dei consigli comunali di:
- Palermo, delibera n. 98 del 24 maggio 2002;
- Isola delle Femmine, delibera n. 22 del 12 aprile 2001;
- Capaci, delibera n. 28 dell'11 aprile 2002;
- Carini, delibera n. 25 del 26 febbraio 2002;
Visto il provvedimento n. 44387 del 19 luglio 2002, con il quale il dirigente
generale del dipartimento regionale urbanistica ha notificato il voto n. 659
dell'adunanza del 18 luglio 2002 del Consiglio regionale dell'urbanistica
98
dell'Assessorato regionale del territorio e del l'ambiente che ha espresso parere
favorevole, per le parti che comportano variante agli strumenti urbanistici dei
comuni di Palermo, Isola delle Femmine, Capaci e Carini, interessati al
progetto definitivo del "Nodo di Palermo - Progetto delle opere di collegamento
ferroviario con l'aeroporto di Punta Raisi e sistemazione del nodo di Palermo -
Raddoppio elettrificato della sede del binario Palermo Centrale / Brancaccio -
Palermo Notarbartolo - Isola delle Femmine - Carini", ai sensi dell'art. 1,
comma 1, lettera e), punto 3), della legge regionale n. 48 dell'11 dicembre
1991, oggetto di approvazione in sede di sottoscrizione dell'accordo di
programma del 29 ottobre 2001;
Visto l'accordo di programma sottoscritto in data 29 ottobre 2001 tra il
Presidente della Regione siciliana e tutti i soggetti interessati, avente per
oggetto l'approvazione del progetto "Progetto definitivo delle opere di
collegamento ferroviario con l'aeroporto di Punta Raisi e sistemazione del nodo
di Palermo - raddoppio elettrificato della sede del binario Palermo Centrale /
Brancaccio - Palermo Notarbartolo - Isola delle Femmine - Capaci - Carini;
Ritenuto di dover approvare il superiore accordo di programma;
99
Difatti, sebbene il Commissario avesse diffidato, dopo il suo insediamento,
il Comune in argomento, questo, pare, sia rimasto inerte e non abbia
proceduto all'approvazione del programma costruttivo di che trattasi.
La vicenda si concluder peraltro con Lesautorazione del consesso
comunale, il quale, probabilmente, non avrebbe votato la realizzazione
dell'insediamento di che trattasi, votato invece, d'autorit, dal commissario ad
acta.
Per quanto sopra corre valutare, come da lagnanza, l'iter che ha comportato la
surroga degli organi comunali a favore del Commissario ad acta il quale,
parrebbe, sia stato "agevolato" nel suo compito, da un disguido nella
consegna dell'atto di diffida a convocare il consesso comunale, cui
destinatario era il Presidente del Consiglio.
IL FATTO
l) Con Decreto dell'Assessorato Regionale del Tenitorio e dell'Ambiente, n. 142
de11.02.03 era nominato Commissaria ad acta il funzionario dipendente del
detto Assessorato Mario MEGNA' con il compito di provvedere, in via
sostitutiva all'approvazione del programma costruttivo per la realizzazione di n.
50 alloggi, come proposto dalle ditte CALLIOPE & SA.BA.
Il predetto decreto assessoriale prevedeva,all'art.1 , come il commissario
potesse sostituirsi, oltre che alla Giunta Municipale "amministrazione" al
Consiglio Comunale qualora questo non, si fosse espresso entro il termine d
i 45 giorni dalla trasmissione della proposta di delibera a cura del
detto funzionario regionale.
2) Questo ultimo citato atto, era trasmesso al Presidente del Consiglio
Comunale in data 08.08.2003 con lettera n . di prot. I1643, per il seguito di
competenza con Lavvertenza ' di cui sopra, a proposito della sostituzione
ulteriore spirati i 45 giorni, senza che l'organo Consiliare si fosse espresso.
Ih data 19.09.03 con lettera n . prot. 13353, il Sindaco BOLOGNA Stefano
richiedeva la convocazione del Consiglio Comunale gia sensi dell'art. 14, c.6 del
regolamento dei lavori consiliari, per la trattazione di n. 5 argomenti, tra i
quali non figura l'approvazione del programma costruttivo in
questione.
Lo stesso giorno, con lettera n. prot. 13361, il Presidente del Consiglio
Comunale, CATALDO Erasmo, convocava, in sessione ordinaria per il
giorno 29 Settembre 2003, specificando la richiesta sindacale, il consesso
comunale; ai cinque argomenti richiesti dal primo cittadino, giusta
lettera sopra citata il Presidente del Consiglio, aggiungeva altro punto
da discutere, ovvero "Approvazione programma costruttivo per la
realizzazione d i n. 50 alloggi proposto dalla ditte Immobiliare
CALLIOPE s.r.l. e SA.BA s.r.l., ai sensi dell'art.2 5 della L .R. n.22196".
In data 24.09.03, il Commissario ad acta MEGNA Mario, sostituendosi al
consesso comunale adottava la delibera di approvazione del
programma costruttivo citato.
In data 30.09.03, in seduta di prosecuzione rispetto al giorno di convocazione
del Consesso su istanza sindacale e su disposizione del Presidente del
Consiglio, con delibera n. 56, era affrontata la discussione in merito
all'adozione della delibera commissariale.
100
Con lettera in data 06.10.03, n. prot. 14105, il Presidente del Consiglio
Comunale in quanto assente in sede di discussione di cui al punto
sopra 6), significava a tutti i consiglieri comunali, all'Assessore Regionale del
Territorio e dell'Ambiente, al Commissario deliberante ed al Sindaco, come non
abbia ritenuto di procedere a convocazione d'urgenza" rispetto al termine
diffidatorio di 45 giorni di cui all'art. I del decreto assessoriale di nomina del
Commissario: ci, a suo dire, in quanto presumeva come la convocazione
a sua firma seppure tardiva rispetto allo spirare certo dei termini di cui
al decreto detto, fosse sufficiente ad impedire al commissario ad acta
di procedere autonomamente secondo il suo atto di incarico Altres,
con al medesima nota, egli, significava come della nota-diffida
commissariale di cui al punto 2) sopra, egli, ne abbia avuto contezza
soltanto in occasione della convocazione del consiglio comunale,
ovvero in data 19 Settembre 2003.
Con lettera in data 20.10.03, n . di prot. 14781,i l Presidente del Consesso
disponeva al Segretario Comunale l'avvio di un'indagine interna al fine
di accertare i motivi per cui il detto organo non fosse stato reso edotto della
nota-diffida commissariale. Con altra nota, n. prot. 14780, del 21.10.03, il
Presidente del Consiglio, invitava il Sindaco a conferire incarico ad un legale,
per valutare la legittimit dell'operato del Commissario ad acta.
Con lettera in data 27.10.03, n. prot. 14781/, il Segretario Comunale dott.
SCAFIDI Manlio, rispondeva alla nota di cui al punto 8), scongiurando il
sospetto di occultamenti o smarrimenti, con riferimento alla predetta nota
commissariale, la quale sarebbe stata depositata in segreteria nonch nel
fascicolo degli atti da sottoporre all'esame del consiglio comunale.
Da quanto precede nonch dalla lettura della nota a firma del Segretario
Comunale pu dirsi quanto appresso: preliminarmente va fatto notare come
appare poco formale la procedura di trasmettere una nota-diffida di' particolare
rilevanza senza ricorrere al messo comunale o ad altra forma di notifica; dalla
certezza circa la ricezione ne discende difatti l'autorit a sostituirsi all'organo
inadempiente; in caso contrario, sarebbero svuotati di significato i commi 4, 5,
6, dell'art. 15, del vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio
Comunale;
con riferimento alla fattispecie, deve dirsi, come latto di diffida del
commissario, operando un restringimento, od un'estinzione od ancora
una limitazione delle facolt dal destinatario (consiglio comunale),
possa essere ricompreso tra gli atti recettizi, quindi soggetti a
consegna-notifica secondo il relativo istituto;
ci anche in analogia a quanto previsto dall'art. 15, c. 4 del
Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale;
tale ultima precisazione; per, parrebbe essere pi contestabile al segretario
comunale, che al commissario, in quanto, avrebbe dovuto essere
diligenza del primo assistere il funzionario regionale nel proprio
compito; a fortiori se viene precisato come lo scrivente, contattato l'ufficio che
cura, presso I'A.R.T.A." tali provvedimenti commissariali, quest'ultimo ha, per
voce di un funzionario, come non costituirebbe prassi, quella di operare le
diffide, come quella di che si discorre, a mezzo di notifica formale;
101
a norma dell'art.12, c.4 del detto regolamento, i Segretario Comunale,
avrebbe dovuto informare il sostituto del Presidente del Consiglio
Comunale, dell'incombenza contingente; ci in particolare modo,
allapprossimarsi della scadenza imposta dalla nota commissariale,
ancorch non notificata a mezzo messo;
c) il Presidente del consiglio comunale, allorquando avuta notizia della nota
commissariale, avrebbe dovuto convocare il consesso comunale in
seduta straordinaria ai sensi dell'art. 14,c - 7 del regolamento citato,
avendone ancora alla data di convocazione del consiglio comunale ,i
tempi per la convocazione in via d'urgenza;
appare sterile se non demagogica la lettera di cui al punto sopra 9), di
invito al primo cittadino, a conferire incarico ad un legale, non avendo
il Presidente del Consiglio comunale alcuna potest nei confronti del
primo cittadino;
e da dire come nel caso in cui il consiglio comunale si fosse pronunciato
negativamente bocciando, quindi, la proposta di delibera " il
Commissario non avrebbe potuto procedere in senso contrario,
delineando tale esplicitato ora formulato, ipotesi di responsabilit ancor
maggiore per coloro i quali hanno fatto si che il consesso comunale non abbia
avuto ad esprimersi. Tale precisazione appare non residuale, in presenza della
circostanza seguente: il consesso comunale gi in data 01.02.01 giusta
delibera n . 9, aveva deliberato bocciando la relativa proposta il
Programma Costruttivo in argomento.
Dai punti analiticamente sopra riportati ed affrontati , si rilevano le irregolarit
come rilevate a conclusione di ciascun paragrafo
2003 Bologna Stefano Sindaco di Isola delle Femmine si candida alle elezioni
provinciali
102
2003 BOLOGNA SINDACO Il Consiglio Comunale approva lo schema di
massima del P.R.G. inviando al progettista Arch. Angelo Aliqu, per le
valutazioni di competenza, tutti gli emendamenti presentati dai gruppi
consiliari. Sui mezzi di informazioni il Sindaco pro-tempore dichiara : lo
schema di massima del P.R.G. tra due mesi, dal 12.08.2003, dovrebbe tornare
in aula per lapprovazione definitiva in virt degli emendamenti presentati. E
giusto far sapere ai cittadini di Isola delle Femmine che, grazie al
comportamento ostativo del Presidente del C.C., i Consiglieri non hanno mai
potuto vedere lo schema di massima del P.R.G. e lesito degli emendamenti
presentati, mentre al Presidente del C.C. venivano rilasciate dal Sindaco e dal
Capo dellUfficio Tecnico i seguenti atti pi o meno illegittimi : autorizzazione
edilizia in sanatoria per una piscina abusiva; concessione edilizia (al padre)
per completamento di un fabbricato abusivo nei 150 metri dalla battigia (nel
rilievo aerofotogrammetrico del 1977 il fabbricato non esiste); concessione
edilizia per la costruzione di un villino bifamiliare in lotto intercluso ove gi
aveva realizzato una villa unifamiliare e piscina con unaltra concessione
edilizia.
103
PORTOBELLO CALLIOPE SABA SRL ISPEZIONE DR TURANO DDG 272 S8
PER FATTI SVOLTISI DURANTE LA CONSILIATURA BOLOGNA OUARTO
ARGOMENTO: PROGRAMMA COSTRUTTWO
Dalla denuncia si evince come la lagnanza attiene pi al momento formale del
procedimento, che non a quello sostanziale di legittimit circa il relativo iter
seguito dall'organo commissariale.
Difatti, sebbene il Commissario avesse diffidato, dopo il suo insediamento,
il Comune in argomento, questo, pare, sia rimasto inerte e non abbia
proceduto all'approvazione del programma costruttivo di che trattasi.
La vicenda si concluder peraltro con Lesautorazione del consesso
comunale, il quale, probabilmente, non avrebbe votato la realizzazione
dell'insediamento di che trattasi, votato invece, d'autorit, dal commissario ad
acta.
Per quanto sopra corre valutare, come da lagnanza, l'iter che ha comportato la
surroga degli organi comunali a favore del Commissario ad acta il quale,
parrebbe, sia stato "agevolato" nel suo compito, da un disguido nella
consegna dell'atto di diffida a convocare il consesso comunale, cui
destinatario era il Presidente del Consiglio.
IL FATTO
l) Con Decreto dell'Assessorato Regionale del Tenitorio e dell'Ambiente, n. 142
de11.02.03 era nominato Commissaria ad acta il funzionario dipendente del
detto Assessorato Mario MEGNA' con il compito di provvedere, in via
sostitutiva all'approvazione del programma costruttivo per la realizzazione di n.
50 alloggi, come proposto dalle ditte CALLIOPE & SA.BA.
Il predetto decreto assessoriale prevedeva,all'art.1 , come il commissario
potesse sostituirsi, oltre che alla Giunta Municipale "amministrazione" al
Consiglio Comunale qualora questo non, si fosse espresso entro il termine d
i 45 giorni dalla trasmissione della proposta di delibera a cura del
detto funzionario regionale.
2) Questo ultimo citato atto, era trasmesso al Presidente del Consiglio
Comunale in data 08.08.2003 con lettera n . di prot. I1643, per il seguito di
competenza con Lavvertenza ' di cui sopra, a proposito della sostituzione
ulteriore spirati i 45 giorni, senza che l'organo Consiliare si fosse espresso.
Ih data 19.09.03 con lettera n . prot. 13353, il Sindaco BOLOGNA Stefano
richiedeva la convocazione del Consiglio Comunale gia sensi dell'art. 14, c.6 del
regolamento dei lavori consiliari, per la trattazione di n. 5 argomenti, tra i
quali non figura l'approvazione del programma costruttivo in
questione.
Lo stesso giorno, con lettera n. prot. 13361, il Presidente del Consiglio
Comunale, CATALDO Erasmo, convocava, in sessione ordinaria per il
giorno 29 Settembre 2003, specificando la richiesta sindacale, il consesso
comunale; ai cinque argomenti richiesti dal primo cittadino, giusta
lettera sopra citata il Presidente del Consiglio, aggiungeva altro punto
da discutere, ovvero "Approvazione programma costruttivo per la
realizzazione d i n. 50 alloggi proposto dalla ditte Immobiliare
CALLIOPE s.r.l. e SA.BA s.r.l., ai sensi dell'art.2 5 della L .R. n.22196".
104
In data 24.09.03, il Commissario ad acta MEGNA Mario, sostituendosi al
consesso comunale adottava la delibera di approvazione del
programma costruttivo citato.
In data 30.09.03, in seduta di prosecuzione rispetto al giorno di convocazione
del Consesso su istanza sindacale e su disposizione del Presidente del
Consiglio, con delibera n. 56, era affrontata la discussione in merito
all'adozione della delibera commissariale.
Con lettera in data 06.10.03, n. prot. 14105, il Presidente del Consiglio
Comunale in quanto assente in sede di discussione di cui al punto
sopra 6), significava a tutti i consiglieri comunali, all'Assessore Regionale del
Territorio e dell'Ambiente, al Commissario deliberante ed al Sindaco, come non
abbia ritenuto di procedere a convocazione d'urgenza" rispetto al termine
diffidatorio di 45 giorni di cui all'art. I del decreto assessoriale di nomina del
Commissario: ci, a suo dire, in quanto presumeva come la convocazione
a sua firma seppure tardiva rispetto allo spirare certo dei termini di cui
al decreto detto, fosse sufficiente ad impedire al commissario ad acta
di procedere autonomamente secondo il suo atto di incarico Altres,
con al medesima nota, egli, significava come della nota-diffida
commissariale di cui al punto 2) sopra, egli, ne abbia avuto contezza
soltanto in occasione della convocazione del consiglio comunale,
ovvero in data 19 Settembre 2003.
Con lettera in data 20.10.03, n . di prot. 14781,i l Presidente del Consesso
disponeva al Segretario Comunale l'avvio di un'indagine interna al fine
di accertare i motivi per cui il detto organo non fosse stato reso edotto della
nota-diffida commissariale. Con altra nota, n. prot. 14780, del 21.10.03, il
Presidente del Consiglio, invitava il Sindaco a conferire incarico ad un legale,
per valutare la legittimit dell'operato del Commissario ad acta.
Con lettera in data 27.10.03, n. prot. 14781/, il Segretario Comunale dott.
SCAFIDI Manlio, rispondeva alla nota di cui al punto 8), scongiurando il
sospetto di occultamenti o smarrimenti, con riferimento alla predetta nota
commissariale, la quale sarebbe stata depositata in segreteria nonch nel
fascicolo degli atti da sottoporre all'esame del consiglio comunale.
Da quanto precede nonch dalla lettura della nota a firma del Segretario
Comunale pu dirsi quanto appresso: preliminarmente va fatto notare come
appare poco formale la procedura di trasmettere una nota-diffida di' particolare
rilevanza senza ricorrere al messo comunale o ad altra forma di notifica; dalla
certezza circa la ricezione ne discende difatti l'autorit a sostituirsi all'organo
inadempiente; in caso contrario, sarebbero svuotati di significato i commi 4, 5,
6, dell'art. 15, del vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio
Comunale;
con riferimento alla fattispecie, deve dirsi, come latto di diffida del
commissario, operando un restringimento, od un'estinzione od ancora
una limitazione delle facolt dal destinatario (consiglio comunale),
possa essere ricompreso tra gli atti recettizi, quindi soggetti a
consegna-notifica secondo il relativo istituto;
ci anche in analogia a quanto previsto dall'art. 15, c. 4 del
Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale;
tale ultima precisazione; per, parrebbe essere pi contestabile al segretario
105
comunale, che al commissario, in quanto, avrebbe dovuto essere
diligenza del primo assistere il funzionario regionale nel proprio
compito; a fortiori se viene precisato come lo scrivente, contattato l'ufficio che
cura, presso I'A.R.T.A." tali provvedimenti commissariali, quest'ultimo ha, per
voce di un funzionario, come non costituirebbe prassi, quella di operare le
diffide, come quella di che si discorre, a mezzo di notifica formale;
a norma dell'art.12, c.4 del detto regolamento, i Segretario Comunale,
avrebbe dovuto informare il sostituto del Presidente del Consiglio
Comunale, dell'incombenza contingente; ci in particolare modo,
allapprossimarsi della scadenza imposta dalla nota commissariale,
ancorch non notificata a mezzo messo;
c) il Presidente del consiglio comunale, allorquando avuta notizia della nota
commissariale, avrebbe dovuto convocare il consesso comunale in
seduta straordinaria ai sensi dell'art. 14,c - 7 del regolamento citato,
avendone ancora alla data di convocazione del consiglio comunale ,i
tempi per la convocazione in via d'urgenza;
appare sterile se non demagogica la lettera di cui al punto sopra 9), di
invito al primo cittadino, a conferire incarico ad un legale, non avendo
il Presidente del Consiglio comunale alcuna potest nei confronti del
primo cittadino;
e da dire come nel caso in cui il consiglio comunale si fosse pronunciato
negativamente bocciando, quindi, la proposta di delibera " il
Commissario non avrebbe potuto procedere in senso contrario,
delineando tale esplicitato ora formulato, ipotesi di responsabilit ancor
maggiore per coloro i quali hanno fatto si che il consesso comunale non abbia
avuto ad esprimersi. Tale precisazione appare non residuale, in presenza della
circostanza seguente: il consesso comunale gi in data 01.02.01 giusta
delibera n . 9, aveva deliberato bocciando la relativa proposta il
Programma Costruttivo in argomento.
Dai punti analiticamente sopra riportati ed affrontati , si rilevano le irregolarit
come rilevate a conclusione di ciascun paragrafo
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SVOLTISI DURANTE LA CONSILIATURA BOLOGNA OUARTO ARGOMENTO:
PROGRAMMA COSTRUTTWO
Dalla denuncia si evince come la lagnanza attiene pi al momento formale del
procedimento, che non a quello sostanziale di legittimit circa il relativo iter
seguito dall'organo commissariale.
Difatti, sebbene il Commissario avesse diffidato, dopo il suo insediamento,
il Comune in argomento, questo, pare, sia rimasto inerte e non abbia
proceduto all'approvazione del programma costruttivo di che trattasi.
La vicenda si concluder peraltro con Lesautorazione del consesso
comunale, il quale, probabilmente, non avrebbe votato la realizzazione
dell'insediamento di che trattasi, votato invece, d'autorit, dal commissario ad
acta.
Per quanto sopra corre valutare, come da lagnanza, l'iter che ha comportato la
surroga degli organi comunali a favore del Commissario ad acta il quale,
parrebbe, sia stato "agevolato" nel suo compito, da un disguido nella
consegna dell'atto di diffida a convocare il consesso comunale, cui
destinatario era il Presidente del Consiglio.
IL FATTO
l) Con Decreto dell'Assessorato Regionale del Tenitorio e dell'Ambiente, n. 142
de11.02.03 era nominato Commissaria ad acta il funzionario dipendente del
detto Assessorato Mario MEGNA' con il compito di provvedere, in via
sostitutiva all'approvazione del programma costruttivo per la realizzazione di n.
50 alloggi, come proposto dalle ditte CALLIOPE & SA.BA.
Il predetto decreto assessoriale prevedeva,all'art.1 , come il commissario
potesse sostituirsi, oltre che alla Giunta Municipale "amministrazione" al
Consiglio Comunale qualora questo non, si fosse espresso entro il termine d
i 45 giorni dalla trasmissione della proposta di delibera a cura del
detto funzionario regionale.
2) Questo ultimo citato atto, era trasmesso al Presidente del Consiglio
Comunale in data 08.08.2003 con lettera n . di prot. I1643, per il seguito di
competenza con Lavvertenza ' di cui sopra, a proposito della sostituzione
ulteriore spirati i 45 giorni, senza che l'organo Consiliare si fosse espresso.
Ih data 19.09.03 con lettera n . prot. 13353, il Sindaco BOLOGNA Stefano
richiedeva la convocazione del Consiglio Comunale gia sensi dell'art. 14, c.6 del
regolamento dei lavori consiliari, per la trattazione di n. 5 argomenti, tra i
quali non figura l'approvazione del programma costruttivo in
questione.
Lo stesso giorno, con lettera n. prot. 13361, il Presidente del Consiglio
Comunale, CATALDO Erasmo, convocava, in sessione ordinaria per il
giorno 29 Settembre 2003, specificando la richiesta sindacale, il consesso
comunale; ai cinque argomenti richiesti dal primo cittadino, giusta
lettera sopra citata il Presidente del Consiglio, aggiungeva altro punto
da discutere, ovvero "Approvazione programma costruttivo per la
realizzazione d i n. 50 alloggi proposto dalla ditte Immobiliare
CALLIOPE s.r.l. e SA.BA s.r.l., ai sensi dell'art.2 5 della L .R. n.22196".
In data 24.09.03, il Commissario ad acta MEGNA Mario, sostituendosi al
consesso comunale adottava la delibera di approvazione del
programma costruttivo citato.
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In data 30.09.03, in seduta di prosecuzione rispetto al giorno di convocazione
del Consesso su istanza sindacale e su disposizione del Presidente del
Consiglio, con delibera n. 56, era affrontata la discussione in merito
all'adozione della delibera commissariale.
Con lettera in data 06.10.03, n. prot. 14105, il Presidente del Consiglio
Comunale in quanto assente in sede di discussione di cui al punto
sopra 6), significava a tutti i consiglieri comunali, all'Assessore Regionale del
Territorio e dell'Ambiente, al Commissario deliberante ed al Sindaco, come non
abbia ritenuto di procedere a convocazione d'urgenza" rispetto al termine
diffidatorio di 45 giorni di cui all'art. I del decreto assessoriale di nomina del
Commissario: ci, a suo dire, in quanto presumeva come la convocazione
a sua firma seppure tardiva rispetto allo spirare certo dei termini di cui
al decreto detto, fosse sufficiente ad impedire al commissario ad acta
di procedere autonomamente secondo il suo atto di incarico Altres,
con al medesima nota, egli, significava come della nota-diffida
commissariale di cui al punto 2) sopra, egli, ne abbia avuto contezza
soltanto in occasione della convocazione del consiglio comunale,
ovvero in data 19 Settembre 2003.
Con lettera in data 20.10.03, n . di prot. 14781,i l Presidente del Consesso
disponeva al Segretario Comunale l'avvio di un'indagine interna al fine
di accertare i motivi per cui il detto organo non fosse stato reso edotto della
nota-diffida commissariale. Con altra nota, n. prot. 14780, del 21.10.03, il
Presidente del Consiglio, invitava il Sindaco a conferire incarico ad un legale,
per valutare la legittimit dell'operato del Commissario ad acta.
Con lettera in data 27.10.03, n. prot. 14781/, il Segretario Comunale dott.
SCAFIDI Manlio, rispondeva alla nota di cui al punto 8), scongiurando il
sospetto di occultamenti o smarrimenti, con riferimento alla predetta nota
commissariale, la quale sarebbe stata depositata in segreteria nonch nel
fascicolo degli atti da sottoporre all'esame del consiglio comunale.
Da quanto precede nonch dalla lettura della nota a firma del Segretario
Comunale pu dirsi quanto appresso: preliminarmente va fatto notare come
appare poco formale la procedura di trasmettere una nota-diffida di' particolare
rilevanza senza ricorrere al messo comunale o ad altra forma di notifica; dalla
certezza circa la ricezione ne discende difatti l'autorit a sostituirsi all'organo
inadempiente; in caso contrario, sarebbero svuotati di significato i commi 4, 5,
6, dell'art. 15, del vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio
Comunale;
con riferimento alla fattispecie, deve dirsi, come latto di diffida del
commissario, operando un restringimento, od un'estinzione od ancora
una limitazione delle facolt dal destinatario (consiglio comunale),
possa essere ricompreso tra gli atti recettizi, quindi soggetti a
consegna-notifica secondo il relativo istituto;
ci anche in analogia a quanto previsto dall'art. 15, c. 4 del
Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale;
tale ultima precisazione; per, parrebbe essere pi contestabile al segretario
comunale, che al commissario, in quanto, avrebbe dovuto essere
diligenza del primo assistere il funzionario regionale nel proprio
compito; a fortiori se viene precisato come lo scrivente, contattato l'ufficio che
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cura, presso I'A.R.T.A." tali provvedimenti commissariali, quest'ultimo ha, per
voce di un funzionario, come non costituirebbe prassi, quella di operare le
diffide, come quella di che si discorre, a mezzo di notifica formale;
a norma dell'art.12, c.4 del detto regolamento, i Segretario Comunale,
avrebbe dovuto informare il sostituto del Presidente del Consiglio
Comunale, dell'incombenza contingente; ci in particolare modo,
allapprossimarsi della scadenza imposta dalla nota commissariale,
ancorch non notificata a mezzo messo;
c) il Presidente del consiglio comunale, allorquando avuta notizia della nota
commissariale, avrebbe dovuto convocare il consesso comunale in
seduta straordinaria ai sensi dell'art. 14,c - 7 del regolamento citato,
avendone ancora alla data di convocazione del consiglio comunale ,i
tempi per la convocazione in via d'urgenza;
appare sterile se non demagogica la lettera di cui al punto sopra 9), di
invito al primo cittadino, a conferire incarico ad un legale, non avendo
il Presidente del Consiglio comunale alcuna potest nei confronti del
primo cittadino;
e da dire come nel caso in cui il consiglio comunale si fosse pronunciato
negativamente bocciando, quindi, la proposta di delibera " il
Commissario non avrebbe potuto procedere in senso contrario,
delineando tale esplicitato ora formulato, ipotesi di responsabilit ancor
maggiore per coloro i quali hanno fatto si che il consesso comunale non abbia
avuto ad esprimersi. Tale precisazione appare non residuale, in presenza della
circostanza seguente: il consesso comunale gi in data 01.02.01 giusta
delibera n . 9, aveva deliberato bocciando la relativa proposta il
Programma Costruttivo in argomento.
Dai punti analiticamente sopra riportati ed affrontati , si rilevano le irregolarit
come rilevate a conclusione di ciascun paragrafo
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2003 25 26 MAGGIO ELEZIONI PROVINCIALI STEFANO BOLOGNA
CANDIDATO LISTA N. 13 - DEMOCRAZIA E' LIBERTA' LA MARGHERITA
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5523, FAVOREVOLE a condizione che: venga realizzato un pozzetto di raccolta
per le acque piovane e relativa pompa di sollevamento nel piano cantinato ed
inoltre venga assicurato lapprovvigionamento idropotabile e realizzato un
idoneo serbatoio;
Visto il Nulla Osta della Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo prot. n. 10789/I
del 25.09.2001 posizione BB.NN. 77011, a condizione che non venga
realizzata la fascia di coronamento in aggetto ed i balconi vengano protetti da
ringhiere a semplice partitura;
Visto latto di vincolo a parcheggio ed inedificabilit stipulato in data
19.03.2003, dai Sigg.ri Saccullo Rito e Lombino Giovanna, sopra generalizzati,
presso il dottor Mario Marino Notaio in Palermo, registrato al n 37530 del
repertorio e al n601 delle Agenzia delle Entrate Ufficio di Palermo 1 - in data
02.04.2003;
Visti gli strumenti urbanistici vigenti, nonch le norme che ne regolano
lattuazione ed il vigente regolamento edilizio;
Viste le vigenti disposizioni che disciplinano il pagamento del contributo per
oneri di urbanizzazione e costo di costruzione e la loro esenzione e riduzione;
Calcolato, in base allincidenza stabilita dal C.C. il contributo per gli oneri di
urbanizzazione in 6.172,00, la cui prima rata di 1.234,40 risulta pagata
con bollettino postale n.286 del 08.04.2003 mentre per la rimanente somma
stata stipulata polizza fidejussoria n. 610631002 con la FATA
ASSICURAZIONI;
Calcolata la quota di contributo relativa al costo di costruzione in 5.022,21 la
cui prima rata di 1.506,67 risulta pagata con bollettino postale n.- 285 del
08.04.2003, mentre per la rimanente somma stata stipulata polizza
fidejussoria n. 610631002 con la FATA ASSICURAZIONI gruppo Generali, con
sede in Palermo, Via E. Amari n. 162;
Viste la L.17/8/1942, n.1150 , modificata ed integrata dalla L.6/8/1967, n.765,
la L.28/1/1977, n.10, e la L.28/2/1985 , n.47 e successive modifiche ed
integrazioni ;
Viste le LL.RR.31/3/1972, n.19, 26/5/1973, n.21, L. 27/12/1978, n.71,
5/11/1982, n.135 e 10/8/1985, n.37 e le loro successive modifiche ed
integrazioni;
RILASCIA
Ai Sig.ri Saccullo Rito e Lombino Giovanna, generalizzati in premessa,
la Concessione Edilizia per la realizzazione di una di una villa trifamiliare a due
elevazioni fuori terra oltre piano cantinato su un lotto di terreno censito in
catasto al foglio 3 particelle 339, 417, 347b e 502b complessivamente esteso
mq.988, di cui mq. 457,17 occupata dal fabbricato che risulta avere una
volumetria di progetto complessiva di mc. 914,34, mq. 92,00 del lotto
destinato a parcheggio e la rimanente parte gravata interamente da vincolo di
inedificabilit, in conformit al progetto allegato e con losservanza dei
regolamenti comunali di edilizia e di igiene, di tutte le disposizioni vigenti,
nonch delle prescrizioni di cui ai citati nulla osta e pareri e delle seguenti
prescrizioni:
Linizio lavori subordinato al necessario rilascio del relativo Nulla Osta da
parte del Genio Civile;
119
Nessuna modifica pu essere apportata al progetto senza autorizzazione
comunale, pena le sanzioni di cui alla L.R. 37/85;
Debbono essere fatti salvi, riservati e rispettati tutti i diritti di terzi;
Le opere dovranno avere inizio entro un anno dalla notifica della presente ed
essere ultimate e rese abitabili entro tre anni dal loro inizio, pena la
decadenza;
Linizio dei lavori subordinato agli adempimenti di cui alla legge 2/2/1974
n.64 per le opere in cemento armato, e a quelli previsti dalle vigenti norme
antisismiche, che dovranno essere comunicati al Comune;
Nel cantiere deve essere esposta una tabella indicante numero, data e oggetto
della concessione, le generalit del proprietario, del progettista, del direttore e
dellassuntore dei lavori, come prescritto dalla L.R. 37/85;
Il cantiere sui lati prospicienti spazi pubblici deve essere chiuso con assiti e
delineato con segnalazioni anche notturne. Leventuale occupazione di
suolo pubblico dovr essere preventivamente autorizzata;
E vietata la manomissione dei manufatti dei servizi pubblici, la cui presenza
dovr essere segnalata subito allEnte proprietario;
La presente concessione dovr essere custodita sul luogo dei lavori ed esibita
al personale di vigilanza e di controllo del Comune, autorizzato ad accedere al
cantiere, come prescritto dalla L.R.37/85;
E prescritta losservanza di tutte le disposizioni di legge e regolamenti vigenti
in materia, anche se non richiamate nel presente provvedimento;
Le violazioni e le
inosservanze delle norme
vigenti o di quanto prescritto
con la presente concessione
saranno punite come
previsto dalle L.R. 71/78 e
37/85 e L.47/85. Si
autorizza lallaccio fognario.
Il Responsabile del 1
Servizio arch. Sergio
Valguarnera
Per il Responsabile del III Settore
Arch. Monica Giambruno
In presenza di un obbligo di
astensione Il Direttore Generale
Dr. Manlio Scafidi
SI CERTIFICA
Su conforme relazione del messo comunale, che la presente concessione
stata pubblicata allalbo pretorio, ai sensi dellart.37 della L.R. 71/78 per 15
giorni consecutivi, dal 30-05-2003 al 15-06-2003 e che contro la stessa NON
sono stati presentati opposizioni o reclami.
Il Segretario Comunale
Isola delle Femmine, l Dr. Manlio Scafidi
120
2003 30 maggio larch. Monica Giambruno trasmette al dott. Megna, copia
dellestratto del verbale n. 30 del CEC dove si evinceva il PARERE NEGATIVO
allapprovazione del programma costruttivo, con la sola astensione del suo
Presidente Stefano Bologna. 2003 18 APRILE Il programma di Costruzione
redatti dallIng Lascari Gioacchino prevede la realizzazione di 52 alloggi; 2002
16 settembre la SA.BA. s.r.l. e la Calliope s.r.l. ripresentano la richiesta di
costruzione di per realizzare 72 alloggi 2001 1 FEBBRAIO BOLOGNA
SINDACO AIELLO VICE RUBINO PORTOBELLO la SA.BA. s.r.l. e la Calliope
s.r.l. respinto da parte del Consiglio Comunale DELIBERAZIONE 9
lapprovazione del Programma costruttivo DI 72 ALLOGGI EDILIZIA
CONVENZIONATA AGEVOLATA CALLIOPE SPA SA.BA & F SPA U.T.C.
USTICANO ARCH GIANBRUNO LA CALLIOPE S.p.a. BANDIERA LOPEZ ALAMIA
IMMOBILIARE LA CALLIOPE LO CICERO MARIA BANDIERA ROSANNA 2006 4
AGOSTO 2006 SINDACO PORTOBELLO CALLIOPE SABA SRL ISPEZIONE
DR TURANO DDG 272 S8 PER FATTI SVOLTISI DURANTE LA
CONSILIATURA BOLOGNA OUARTO ARGOMENTO: PROGRAMMA
COSTRUTTWO
Dalla denuncia si evince come la lagnanza attiene pi al momento formale del
procedimento, che non a quello sostanziale di legittimit circa il relativo iter
seguito dall'organo commissariale.
Difatti, sebbene il Commissario avesse diffidato, dopo il suo insediamento,
il Comune in argomento, questo, pare, sia rimasto inerte e non abbia
proceduto all'approvazione del programma costruttivo di che trattasi.
La vicenda si concluder peraltro con Lesautorazione del consesso
comunale, il quale, probabilmente, non avrebbe votato la realizzazione
dell'insediamento di che trattasi, votato invece, d'autorit, dal commissario ad
acta.
Per quanto sopra corre valutare, come da lagnanza, l'iter che ha comportato la
surroga degli organi comunali a favore del Commissario ad acta il quale,
parrebbe, sia stato "agevolato" nel suo compito, da un disguido nella
consegna dell'atto di diffida a convocare il consesso comunale, cui
destinatario era il Presidente del Consiglio.
IL FATTO
l) Con Decreto dell'Assessorato Regionale del Tenitorio e dell'Ambiente, n. 142
de11.02.03 era nominato Commissaria ad acta il funzionario dipendente del
detto Assessorato Mario MEGNA' con il compito di provvedere, in via
sostitutiva all'approvazione del programma costruttivo per la realizzazione di n.
50 alloggi, come proposto dalle ditte CALLIOPE & SA.BA.
Il predetto decreto assessoriale prevedeva,all'art.1 , come il commissario
potesse sostituirsi, oltre che alla Giunta Municipale "amministrazione" al
Consiglio Comunale qualora questo non, si fosse espresso entro il termine d
i 45 giorni dalla trasmissione della proposta di delibera a cura del
detto funzionario regionale.
2) Questo ultimo citato atto, era trasmesso al Presidente del Consiglio
Comunale in data 08.08.2003 con lettera n . di prot. I1643, per il seguito di
121
competenza con Lavvertenza ' di cui sopra, a proposito della sostituzione
ulteriore spirati i 45 giorni, senza che l'organo Consiliare si fosse espresso.
Ih data 19.09.03 con lettera n . prot. 13353, il Sindaco BOLOGNA Stefano
richiedeva la convocazione del Consiglio Comunale gia sensi dell'art. 14, c.6 del
regolamento dei lavori consiliari, per la trattazione di n. 5 argomenti, tra i
quali non figura l'approvazione del programma costruttivo in
questione.
Lo stesso giorno, con lettera n. prot. 13361, il Presidente del Consiglio
Comunale, CATALDO Erasmo, convocava, in sessione ordinaria per il
giorno 29 Settembre 2003, specificando la richiesta sindacale, il consesso
comunale; ai cinque argomenti richiesti dal primo cittadino, giusta
lettera sopra citata il Presidente del Consiglio, aggiungeva altro punto
da discutere, ovvero "Approvazione programma costruttivo per la
realizzazione d i n. 50 alloggi proposto dalla ditte Immobiliare
CALLIOPE s.r.l. e SA.BA s.r.l., ai sensi dell'art.2 5 della L .R. n.22196".
In data 24.09.03, il Commissario ad acta MEGNA Mario, sostituendosi al
consesso comunale adottava la delibera di approvazione del
programma costruttivo citato.
In data 30.09.03, in seduta di prosecuzione rispetto al giorno di convocazione
del Consesso su istanza sindacale e su disposizione del Presidente del
Consiglio, con delibera n. 56, era affrontata la discussione in merito
all'adozione della delibera commissariale.
Con lettera in data 06.10.03, n. prot. 14105, il Presidente del Consiglio
Comunale in quanto assente in sede di discussione di cui al punto
sopra 6), significava a tutti i consiglieri comunali, all'Assessore Regionale del
Territorio e dell'Ambiente, al Commissario deliberante ed al Sindaco, come non
abbia ritenuto di procedere a convocazione d'urgenza" rispetto al termine
diffidatorio di 45 giorni di cui all'art. I del decreto assessoriale di nomina del
Commissario: ci, a suo dire, in quanto presumeva come la convocazione
a sua firma seppure tardiva rispetto allo spirare certo dei termini di cui
al decreto detto, fosse sufficiente ad impedire al commissario ad acta
di procedere autonomamente secondo il suo atto di incarico Altres,
con al medesima nota, egli, significava come della nota-diffida
commissariale di cui al punto 2) sopra, egli, ne abbia avuto contezza
soltanto in occasione della convocazione del consiglio comunale,
ovvero in data 19 Settembre 2003.
Con lettera in data 20.10.03, n . di prot. 14781,i l Presidente del Consesso
disponeva al Segretario Comunale l'avvio di un'indagine interna al fine
di accertare i motivi per cui il detto organo non fosse stato reso edotto della
nota-diffida commissariale. Con altra nota, n. prot. 14780, del 21.10.03, il
Presidente del Consiglio, invitava il Sindaco a conferire incarico ad un legale,
per valutare la legittimit dell'operato del Commissario ad acta.
Con lettera in data 27.10.03, n. prot. 14781/, il Segretario Comunale dott.
SCAFIDI Manlio, rispondeva alla nota di cui al punto 8), scongiurando il
sospetto di occultamenti o smarrimenti, con riferimento alla predetta nota
commissariale, la quale sarebbe stata depositata in segreteria nonch nel
fascicolo degli atti da sottoporre all'esame del consiglio comunale.
122
Da quanto precede nonch dalla lettura della nota a firma del Segretario
Comunale pu dirsi quanto appresso: preliminarmente va fatto notare come
appare poco formale la procedura di trasmettere una nota-diffida di' particolare
rilevanza senza ricorrere al messo comunale o ad altra forma di notifica; dalla
certezza circa la ricezione ne discende difatti l'autorit a sostituirsi all'organo
inadempiente; in caso contrario, sarebbero svuotati di significato i commi 4, 5,
6, dell'art. 15, del vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio
Comunale;
con riferimento alla fattispecie, deve dirsi, come latto di diffida del
commissario, operando un restringimento, od un'estinzione od ancora
una limitazione delle facolt dal destinatario (consiglio comunale),
possa essere ricompreso tra gli atti recettizi, quindi soggetti a
consegna-notifica secondo il relativo istituto;
ci anche in analogia a quanto previsto dall'art. 15, c. 4 del
Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale;
tale ultima precisazione; per, parrebbe essere pi contestabile al segretario
comunale, che al commissario, in quanto, avrebbe dovuto essere
diligenza del primo assistere il funzionario regionale nel proprio
compito; a fortiori se viene precisato come lo scrivente, contattato l'ufficio che
cura, presso I'A.R.T.A." tali provvedimenti commissariali, quest'ultimo ha, per
voce di un funzionario, come non costituirebbe prassi, quella di operare le
diffide, come quella di che si discorre, a mezzo di notifica formale;
a norma dell'art.12, c.4 del detto regolamento, i Segretario Comunale,
avrebbe dovuto informare il sostituto del Presidente del Consiglio
Comunale, dell'incombenza contingente; ci in particolare modo,
allapprossimarsi della scadenza imposta dalla nota commissariale,
ancorch non notificata a mezzo messo;
c) il Presidente del consiglio comunale, allorquando avuta notizia della nota
commissariale, avrebbe dovuto convocare il consesso comunale in
seduta straordinaria ai sensi dell'art. 14,c - 7 del regolamento citato,
avendone ancora alla data di convocazione del consiglio comunale ,i
tempi per la convocazione in via d'urgenza;
appare sterile se non demagogica la lettera di cui al punto sopra 9), di
invito al primo cittadino, a conferire incarico ad un legale, non avendo
il Presidente del Consiglio comunale alcuna potest nei confronti del
primo cittadino;
e da dire come nel caso in cui il consiglio comunale si fosse pronunciato
negativamente bocciando, quindi, la proposta di delibera " il
Commissario non avrebbe potuto procedere in senso contrario,
delineando tale esplicitato ora formulato, ipotesi di responsabilit ancor
maggiore per coloro i quali hanno fatto si che il consesso comunale non abbia
avuto ad esprimersi. Tale precisazione appare non residuale, in presenza della
circostanza seguente: il consesso comunale gi in data 01.02.01 giusta
delibera n . 9, aveva deliberato bocciando la relativa proposta il
Programma Costruttivo in argomento.
Dai punti analiticamente sopra riportati ed affrontati , si rilevano le irregolarit
come rilevate a conclusione di ciascun paragrafo
123
2003 30 GIUGNO BOLOGNA SINDACO SINDACO VICE AIELLO RUBINO
PORTOBELLO RICHIESTA APPROVAZIONE PROGRAMMA COSTRUTTIVO DI 52
ALLOGGI PROTOCOLLO COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE 9571 INGEGNERE
USTICANO PROGRAMMA COSTRUTTIVO DI 50 ALLOGGI ARCH GIANBRUNO LA
CALLIOPE S.p.a. BANDIERA LOPEZ ALAMIA IMMOBILIARE LA CALLIOPE LO
CICERO MARIA BANDIERA ROSANNA 2003 30 maggio larch. Monica
Giambruno trasmette al dott. Megna, copia dellestratto del verbale n. 30 del
CEC dove si evinceva il PARERE NEGATIVO allapprovazione del programma
costruttivo, con la sola astensione del suo Presidente Stefano Bologna. 2003
18 APRILE Il programma di Costruzione redatti dallIng Lascari Gioacchino
prevede la realizzazione di 52 alloggi; 2002 16 settembre la SA.BA. s.r.l. e
la Calliope s.r.l. ripresentano la richiesta di costruzione di per realizzare 72
alloggi 2001 1 FEBBRAIO BOLOGNA SINDACO AIELLO VICE RUBINO
PORTOBELLO la SA.BA. s.r.l. e la Calliope s.r.l. respinto da parte del
Consiglio Comunale DELIBERAZIONE 9 lapprovazione del Programma
costruttivo DI 72 ALLOGGI EDILIZIA CONVENZIONATA AGEVOLATA CALLIOPE
SPA SA.BA & F SPA U.T.C. USTICANO ARCH GIANBRUNO LA CALLIOPE S.p.a.
BANDIERA LOPEZ ALAMIA IMMOBILIARE LA CALLIOPE LO CICERO MARIA
BANDIERA ROSANNA 2006 4 AGOSTO 2006 SINDACO PORTOBELLO
CALLIOPE SABA SRL ISPEZIONE DR TURANO DDG 272 S8 PER FATTI
SVOLTISI DURANTE LA CONSILIATURA BOLOGNA OUARTO ARGOMENTO:
PROGRAMMA COSTRUTTWO
Dalla denuncia si evince come la lagnanza attiene pi al momento formale del
procedimento, che non a quello sostanziale di legittimit circa il relativo iter
seguito dall'organo commissariale.
Difatti, sebbene il Commissario avesse diffidato, dopo il suo insediamento,
il Comune in argomento, questo, pare, sia rimasto inerte e non abbia
proceduto all'approvazione del programma costruttivo di che trattasi.
La vicenda si concluder peraltro con Lesautorazione del consesso
comunale, il quale, probabilmente, non avrebbe votato la realizzazione
dell'insediamento di che trattasi, votato invece, d'autorit, dal commissario ad
acta.
Per quanto sopra corre valutare, come da lagnanza, l'iter che ha comportato la
surroga degli organi comunali a favore del Commissario ad acta il quale,
parrebbe, sia stato "agevolato" nel suo compito, da un disguido nella
consegna dell'atto di diffida a convocare il consesso comunale, cui
destinatario era il Presidente del Consiglio.
IL FATTO
l) Con Decreto dell'Assessorato Regionale del Tenitorio e dell'Ambiente, n. 142
de11.02.03 era nominato Commissaria ad acta il funzionario dipendente del
detto Assessorato Mario MEGNA' con il compito di provvedere, in via
sostitutiva all'approvazione del programma costruttivo per la realizzazione di n.
50 alloggi, come proposto dalle ditte CALLIOPE & SA.BA.
Il predetto decreto assessoriale prevedeva,all'art.1 , come il commissario
potesse sostituirsi, oltre che alla Giunta Municipale "amministrazione" al
Consiglio Comunale qualora questo non, si fosse espresso entro il termine d
i 45 giorni dalla trasmissione della proposta di delibera a cura del
detto funzionario regionale.
124
2) Questo ultimo citato atto, era trasmesso al Presidente del Consiglio
Comunale in data 08.08.2003 con lettera n . di prot. I1643, per il seguito di
competenza con Lavvertenza ' di cui sopra, a proposito della sostituzione
ulteriore spirati i 45 giorni, senza che l'organo Consiliare si fosse espresso.
Ih data 19.09.03 con lettera n . prot. 13353, il Sindaco BOLOGNA Stefano
richiedeva la convocazione del Consiglio Comunale gia sensi dell'art. 14, c.6 del
regolamento dei lavori consiliari, per la trattazione di n. 5 argomenti, tra i
quali non figura l'approvazione del programma costruttivo in
questione.
Lo stesso giorno, con lettera n. prot. 13361, il Presidente del Consiglio
Comunale, CATALDO Erasmo, convocava, in sessione ordinaria per il
giorno 29 Settembre 2003, specificando la richiesta sindacale, il consesso
comunale; ai cinque argomenti richiesti dal primo cittadino, giusta
lettera sopra citata il Presidente del Consiglio, aggiungeva altro punto
da discutere, ovvero "Approvazione programma costruttivo per la
realizzazione d i n. 50 alloggi proposto dalla ditte Immobiliare
CALLIOPE s.r.l. e SA.BA s.r.l., ai sensi dell'art.2 5 della L .R. n.22196".
In data 24.09.03, il Commissario ad acta MEGNA Mario, sostituendosi al
consesso comunale adottava la delibera di approvazione del
programma costruttivo citato.
In data 30.09.03, in seduta di prosecuzione rispetto al giorno di convocazione
del Consesso su istanza sindacale e su disposizione del Presidente del
Consiglio, con delibera n. 56, era affrontata la discussione in merito
all'adozione della delibera commissariale.
Con lettera in data 06.10.03, n. prot. 14105, il Presidente del Consiglio
Comunale in quanto assente in sede di discussione di cui al punto
sopra 6), significava a tutti i consiglieri comunali, all'Assessore Regionale del
Territorio e dell'Ambiente, al Commissario deliberante ed al Sindaco, come non
abbia ritenuto di procedere a convocazione d'urgenza" rispetto al termine
diffidatorio di 45 giorni di cui all'art. I del decreto assessoriale di nomina del
Commissario: ci, a suo dire, in quanto presumeva come la convocazione
a sua firma seppure tardiva rispetto allo spirare certo dei termini di cui
al decreto detto, fosse sufficiente ad impedire al commissario ad acta
di procedere autonomamente secondo il suo atto di incarico Altres,
con al medesima nota, egli, significava come della nota-diffida
commissariale di cui al punto 2) sopra, egli, ne abbia avuto contezza
soltanto in occasione della convocazione del consiglio comunale,
ovvero in data 19 Settembre 2003.
Con lettera in data 20.10.03, n . di prot. 14781,i l Presidente del Consesso
disponeva al Segretario Comunale l'avvio di un'indagine interna al fine
di accertare i motivi per cui il detto organo non fosse stato reso edotto della
nota-diffida commissariale. Con altra nota, n. prot. 14780, del 21.10.03, il
Presidente del Consiglio, invitava il Sindaco a conferire incarico ad un legale,
per valutare la legittimit dell'operato del Commissario ad acta.
Con lettera in data 27.10.03, n. prot. 14781/, il Segretario Comunale dott.
SCAFIDI Manlio, rispondeva alla nota di cui al punto 8), scongiurando il
sospetto di occultamenti o smarrimenti, con riferimento alla predetta nota
125
commissariale, la quale sarebbe stata depositata in segreteria nonch nel
fascicolo degli atti da sottoporre all'esame del consiglio comunale.
Da quanto precede nonch dalla lettura della nota a firma del Segretario
Comunale pu dirsi quanto appresso: preliminarmente va fatto notare come
appare poco formale la procedura di trasmettere una nota-diffida di' particolare
rilevanza senza ricorrere al messo comunale o ad altra forma di notifica; dalla
certezza circa la ricezione ne discende difatti l'autorit a sostituirsi all'organo
inadempiente; in caso contrario, sarebbero svuotati di significato i commi 4, 5,
6, dell'art. 15, del vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio
Comunale;
con riferimento alla fattispecie, deve dirsi, come latto di diffida del
commissario, operando un restringimento, od un'estinzione od ancora
una limitazione delle facolt dal destinatario (consiglio comunale),
possa essere ricompreso tra gli atti recettizi, quindi soggetti a
consegna-notifica secondo il relativo istituto;
ci anche in analogia a quanto previsto dall'art. 15, c. 4 del
Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale;
tale ultima precisazione; per, parrebbe essere pi contestabile al segretario
comunale, che al commissario, in quanto, avrebbe dovuto essere
diligenza del primo assistere il funzionario regionale nel proprio
compito; a fortiori se viene precisato come lo scrivente, contattato l'ufficio che
cura, presso I'A.R.T.A." tali provvedimenti commissariali, quest'ultimo ha, per
voce di un funzionario, come non costituirebbe prassi, quella di operare le
diffide, come quella di che si discorre, a mezzo di notifica formale;
a norma dell'art.12, c.4 del detto regolamento, i Segretario Comunale,
avrebbe dovuto informare il sostituto del Presidente del Consiglio
Comunale, dell'incombenza contingente; ci in particolare modo,
allapprossimarsi della scadenza imposta dalla nota commissariale,
ancorch non notificata a mezzo messo;
c) il Presidente del consiglio comunale, allorquando avuta notizia della nota
commissariale, avrebbe dovuto convocare il consesso comunale in
seduta straordinaria ai sensi dell'art. 14,c - 7 del regolamento citato,
avendone ancora alla data di convocazione del consiglio comunale ,i
tempi per la convocazione in via d'urgenza;
appare sterile se non demagogica la lettera di cui al punto sopra 9), di
invito al primo cittadino, a conferire incarico ad un legale, non avendo
il Presidente del Consiglio comunale alcuna potest nei confronti del
primo cittadino;
e da dire come nel caso in cui il consiglio comunale si fosse pronunciato
negativamente bocciando, quindi, la proposta di delibera " il
Commissario non avrebbe potuto procedere in senso contrario,
delineando tale esplicitato ora formulato, ipotesi di responsabilit ancor
maggiore per coloro i quali hanno fatto si che il consesso comunale non abbia
avuto ad esprimersi. Tale precisazione appare non residuale, in presenza della
circostanza seguente: il consesso comunale gi in data 01.02.01 giusta
delibera n . 9, aveva deliberato bocciando la relativa proposta il
Programma Costruttivo in argomento.
126
Dai punti analiticamente sopra riportati ed affrontati , si rilevano le irregolarit
come rilevate a conclusione di ciascun paragrafo
127
sostitutiva all'approvazione del programma costruttivo per la realizzazione di n.
50 alloggi, come proposto dalle ditte CALLIOPE & SA.BA.
Il predetto decreto assessoriale prevedeva,all'art.1 , come il commissario
potesse sostituirsi, oltre che alla Giunta Municipale "amministrazione" al
Consiglio Comunale qualora questo non, si fosse espresso entro il termine d
i 45 giorni dalla trasmissione della proposta di delibera a cura del
detto funzionario regionale.
2) Questo ultimo citato atto, era trasmesso al Presidente del Consiglio
Comunale in data 08.08.2003 con lettera n . di prot. I1643, per il seguito di
competenza con Lavvertenza ' di cui sopra, a proposito della sostituzione
ulteriore spirati i 45 giorni, senza che l'organo Consiliare si fosse espresso.
Ih data 19.09.03 con lettera n . prot. 13353, il Sindaco BOLOGNA Stefano
richiedeva la convocazione del Consiglio Comunale gia sensi dell'art. 14, c.6 del
regolamento dei lavori consiliari, per la trattazione di n. 5 argomenti, tra i
quali non figura l'approvazione del programma costruttivo in
questione.
Lo stesso giorno, con lettera n. prot. 13361, il Presidente del Consiglio
Comunale, CATALDO Erasmo, convocava, in sessione ordinaria per il
giorno 29 Settembre 2003, specificando la richiesta sindacale, il consesso
comunale; ai cinque argomenti richiesti dal primo cittadino, giusta
lettera sopra citata il Presidente del Consiglio, aggiungeva altro punto
da discutere, ovvero "Approvazione programma costruttivo per la
realizzazione d i n. 50 alloggi proposto dalla ditte Immobiliare
CALLIOPE s.r.l. e SA.BA s.r.l., ai sensi dell'art.2 5 della L .R. n.22196".
In data 24.09.03, il Commissario ad acta MEGNA Mario, sostituendosi al
consesso comunale adottava la delibera di approvazione del
programma costruttivo citato.
In data 30.09.03, in seduta di prosecuzione rispetto al giorno di convocazione
del Consesso su istanza sindacale e su disposizione del Presidente del
Consiglio, con delibera n. 56, era affrontata la discussione in merito
all'adozione della delibera commissariale.
Con lettera in data 06.10.03, n. prot. 14105, il Presidente del Consiglio
Comunale in quanto assente in sede di discussione di cui al punto
sopra 6), significava a tutti i consiglieri comunali, all'Assessore Regionale del
Territorio e dell'Ambiente, al Commissario deliberante ed al Sindaco, come non
abbia ritenuto di procedere a convocazione d'urgenza" rispetto al termine
diffidatorio di 45 giorni di cui all'art. I del decreto assessoriale di nomina del
Commissario: ci, a suo dire, in quanto presumeva come la convocazione
a sua firma seppure tardiva rispetto allo spirare certo dei termini di cui
al decreto detto, fosse sufficiente ad impedire al commissario ad acta
di procedere autonomamente secondo il suo atto di incarico Altres,
con al medesima nota, egli, significava come della nota-diffida
commissariale di cui al punto 2) sopra, egli, ne abbia avuto contezza
soltanto in occasione della convocazione del consiglio comunale,
ovvero in data 19 Settembre 2003.
Con lettera in data 20.10.03, n . di prot. 14781,i l Presidente del Consesso
disponeva al Segretario Comunale l'avvio di un'indagine interna al fine
di accertare i motivi per cui il detto organo non fosse stato reso edotto della
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nota-diffida commissariale. Con altra nota, n. prot. 14780, del 21.10.03, il
Presidente del Consiglio, invitava il Sindaco a conferire incarico ad un legale,
per valutare la legittimit dell'operato del Commissario ad acta.
Con lettera in data 27.10.03, n. prot. 14781/, il Segretario Comunale dott.
SCAFIDI Manlio, rispondeva alla nota di cui al punto 8), scongiurando il
sospetto di occultamenti o smarrimenti, con riferimento alla predetta nota
commissariale, la quale sarebbe stata depositata in segreteria nonch nel
fascicolo degli atti da sottoporre all'esame del consiglio comunale.
Da quanto precede nonch dalla lettura della nota a firma del Segretario
Comunale pu dirsi quanto appresso: preliminarmente va fatto notare come
appare poco formale la procedura di trasmettere una nota-diffida di' particolare
rilevanza senza ricorrere al messo comunale o ad altra forma di notifica; dalla
certezza circa la ricezione ne discende difatti l'autorit a sostituirsi all'organo
inadempiente; in caso contrario, sarebbero svuotati di significato i commi 4, 5,
6, dell'art. 15, del vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio
Comunale;
con riferimento alla fattispecie, deve dirsi, come latto di diffida del
commissario, operando un restringimento, od un'estinzione od ancora
una limitazione delle facolt dal destinatario (consiglio comunale),
possa essere ricompreso tra gli atti recettizi, quindi soggetti a
consegna-notifica secondo il relativo istituto;
ci anche in analogia a quanto previsto dall'art. 15, c. 4 del
Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale;
tale ultima precisazione; per, parrebbe essere pi contestabile al segretario
comunale, che al commissario, in quanto, avrebbe dovuto essere
diligenza del primo assistere il funzionario regionale nel proprio
compito; a fortiori se viene precisato come lo scrivente, contattato l'ufficio che
cura, presso I'A.R.T.A." tali provvedimenti commissariali, quest'ultimo ha, per
voce di un funzionario, come non costituirebbe prassi, quella di operare le
diffide, come quella di che si discorre, a mezzo di notifica formale;
a norma dell'art.12, c.4 del detto regolamento, i Segretario Comunale,
avrebbe dovuto informare il sostituto del Presidente del Consiglio
Comunale, dell'incombenza contingente; ci in particolare modo,
allapprossimarsi della scadenza imposta dalla nota commissariale,
ancorch non notificata a mezzo messo;
c) il Presidente del consiglio comunale, allorquando avuta notizia della nota
commissariale, avrebbe dovuto convocare il consesso comunale in
seduta straordinaria ai sensi dell'art. 14,c - 7 del regolamento citato,
avendone ancora alla data di convocazione del consiglio comunale ,i
tempi per la convocazione in via d'urgenza;
appare sterile se non demagogica la lettera di cui al punto sopra 9), di
invito al primo cittadino, a conferire incarico ad un legale, non avendo
il Presidente del Consiglio comunale alcuna potest nei confronti del
primo cittadino;
e da dire come nel caso in cui il consiglio comunale si fosse pronunciato
negativamente bocciando, quindi, la proposta di delibera " il
Commissario non avrebbe potuto procedere in senso contrario,
delineando tale esplicitato ora formulato, ipotesi di responsabilit ancor
129
maggiore per coloro i quali hanno fatto si che il consesso comunale non abbia
avuto ad esprimersi. Tale precisazione appare non residuale, in presenza della
circostanza seguente: il consesso comunale gi in data 01.02.01 giusta
delibera n . 9, aveva deliberato bocciando la relativa proposta il
Programma Costruttivo in argomento.
Dai punti analiticamente sopra riportati ed affrontati , si rilevano le irregolarit
come rilevate a conclusione di ciascun paragrafo
130
consegna dell'atto di diffida a convocare il consesso comunale, cui
destinatario era il Presidente del Consiglio.
IL FATTO
l) Con Decreto dell'Assessorato Regionale del Tenitorio e dell'Ambiente, n. 142
de11.02.03 era nominato Commissaria ad acta il funzionario dipendente del
detto Assessorato Mario MEGNA' con il compito di provvedere, in via
sostitutiva all'approvazione del programma costruttivo per la realizzazione di n.
50 alloggi, come proposto dalle ditte CALLIOPE & SA.BA.
Il predetto decreto assessoriale prevedeva,all'art.1 , come il commissario
potesse sostituirsi, oltre che alla Giunta Municipale "amministrazione" al
Consiglio Comunale qualora questo non, si fosse espresso entro il termine d
i 45 giorni dalla trasmissione della proposta di delibera a cura del
detto funzionario regionale.
2) Questo ultimo citato atto, era trasmesso al Presidente del Consiglio
Comunale in data 08.08.2003 con lettera n . di prot. I1643, per il seguito di
competenza con Lavvertenza ' di cui sopra, a proposito della sostituzione
ulteriore spirati i 45 giorni, senza che l'organo Consiliare si fosse espresso.
Ih data 19.09.03 con lettera n . prot. 13353, il Sindaco BOLOGNA Stefano
richiedeva la convocazione del Consiglio Comunale gia sensi dell'art. 14, c.6 del
regolamento dei lavori consiliari, per la trattazione di n. 5 argomenti, tra i
quali non figura l'approvazione del programma costruttivo in
questione.
Lo stesso giorno, con lettera n. prot. 13361, il Presidente del Consiglio
Comunale, CATALDO Erasmo, convocava, in sessione ordinaria per il
giorno 29 Settembre 2003, specificando la richiesta sindacale, il consesso
comunale; ai cinque argomenti richiesti dal primo cittadino, giusta
lettera sopra citata il Presidente del Consiglio, aggiungeva altro punto
da discutere, ovvero "Approvazione programma costruttivo per la
realizzazione d i n. 50 alloggi proposto dalla ditte Immobiliare
CALLIOPE s.r.l. e SA.BA s.r.l., ai sensi dell'art.2 5 della L .R. n.22196".
In data 24.09.03, il Commissario ad acta MEGNA Mario, sostituendosi al
consesso comunale adottava la delibera di approvazione del
programma costruttivo citato.
In data 30.09.03, in seduta di prosecuzione rispetto al giorno di convocazione
del Consesso su istanza sindacale e su disposizione del Presidente del
Consiglio, con delibera n. 56, era affrontata la discussione in merito
all'adozione della delibera commissariale.
Con lettera in data 06.10.03, n. prot. 14105, il Presidente del Consiglio
Comunale in quanto assente in sede di discussione di cui al punto
sopra 6), significava a tutti i consiglieri comunali, all'Assessore Regionale del
Territorio e dell'Ambiente, al Commissario deliberante ed al Sindaco, come non
abbia ritenuto di procedere a convocazione d'urgenza" rispetto al termine
diffidatorio di 45 giorni di cui all'art. I del decreto assessoriale di nomina del
Commissario: ci, a suo dire, in quanto presumeva come la convocazione
a sua firma seppure tardiva rispetto allo spirare certo dei termini di cui
al decreto detto, fosse sufficiente ad impedire al commissario ad acta
di procedere autonomamente secondo il suo atto di incarico Altres,
con al medesima nota, egli, significava come della nota-diffida
131
commissariale di cui al punto 2) sopra, egli, ne abbia avuto contezza
soltanto in occasione della convocazione del consiglio comunale,
ovvero in data 19 Settembre 2003.
Con lettera in data 20.10.03, n . di prot. 14781,i l Presidente del Consesso
disponeva al Segretario Comunale l'avvio di un'indagine interna al fine
di accertare i motivi per cui il detto organo non fosse stato reso edotto della
nota-diffida commissariale. Con altra nota, n. prot. 14780, del 21.10.03, il
Presidente del Consiglio, invitava il Sindaco a conferire incarico ad un legale,
per valutare la legittimit dell'operato del Commissario ad acta.
Con lettera in data 27.10.03, n. prot. 14781/, il Segretario Comunale dott.
SCAFIDI Manlio, rispondeva alla nota di cui al punto 8), scongiurando il
sospetto di occultamenti o smarrimenti, con riferimento alla predetta nota
commissariale, la quale sarebbe stata depositata in segreteria nonch nel
fascicolo degli atti da sottoporre all'esame del consiglio comunale.
Da quanto precede nonch dalla lettura della nota a firma del Segretario
Comunale pu dirsi quanto appresso: preliminarmente va fatto notare come
appare poco formale la procedura di trasmettere una nota-diffida di' particolare
rilevanza senza ricorrere al messo comunale o ad altra forma di notifica; dalla
certezza circa la ricezione ne discende difatti l'autorit a sostituirsi all'organo
inadempiente; in caso contrario, sarebbero svuotati di significato i commi 4, 5,
6, dell'art. 15, del vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio
Comunale;
con riferimento alla fattispecie, deve dirsi, come latto di diffida del
commissario, operando un restringimento, od un'estinzione od ancora
una limitazione delle facolt dal destinatario (consiglio comunale),
possa essere ricompreso tra gli atti recettizi, quindi soggetti a
consegna-notifica secondo il relativo istituto;
ci anche in analogia a quanto previsto dall'art. 15, c. 4 del
Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale;
tale ultima precisazione; per, parrebbe essere pi contestabile al segretario
comunale, che al commissario, in quanto, avrebbe dovuto essere
diligenza del primo assistere il funzionario regionale nel proprio
compito; a fortiori se viene precisato come lo scrivente, contattato l'ufficio che
cura, presso I'A.R.T.A." tali provvedimenti commissariali, quest'ultimo ha, per
voce di un funzionario, come non costituirebbe prassi, quella di operare le
diffide, come quella di che si discorre, a mezzo di notifica formale;
a norma dell'art.12, c.4 del detto regolamento, i Segretario Comunale,
avrebbe dovuto informare il sostituto del Presidente del Consiglio
Comunale, dell'incombenza contingente; ci in particolare modo,
allapprossimarsi della scadenza imposta dalla nota commissariale,
ancorch non notificata a mezzo messo;
c) il Presidente del consiglio comunale, allorquando avuta notizia della nota
commissariale, avrebbe dovuto convocare il consesso comunale in
seduta straordinaria ai sensi dell'art. 14,c - 7 del regolamento citato,
avendone ancora alla data di convocazione del consiglio comunale ,i
tempi per la convocazione in via d'urgenza;
appare sterile se non demagogica la lettera di cui al punto sopra 9), di
invito al primo cittadino, a conferire incarico ad un legale, non avendo
132
il Presidente del Consiglio comunale alcuna potest nei confronti del
primo cittadino;
e da dire come nel caso in cui il consiglio comunale si fosse pronunciato
negativamente bocciando, quindi, la proposta di delibera " il
Commissario non avrebbe potuto procedere in senso contrario,
delineando tale esplicitato ora formulato, ipotesi di responsabilit ancor
maggiore per coloro i quali hanno fatto si che il consesso comunale non abbia
avuto ad esprimersi. Tale precisazione appare non residuale, in presenza della
circostanza seguente: il consesso comunale gi in data 01.02.01 giusta
delibera n . 9, aveva deliberato bocciando la relativa proposta il
Programma Costruttivo in argomento.
Dai punti analiticamente sopra riportati ed affrontati , si rilevano le irregolarit
come rilevate a conclusione di ciascun paragrafo
133
Comunale ha conferito a libero professionista lincarico per la
rielaborazione totale del P.R.G. e del Regolamento Edilizio del Comune di
Isola delle Femmine, approvando il relativo disciplinare di incarico redatto in
conformit allo schema di disciplinare approvato con D.A. 17.05.1979 n 91 ed
integrato con D.A. 01.02.1992 n 64 e riservandosi di provvedere con
successivo atto deliberativo ad integrare lincarico di redazione del P.R.G. e del
Reg. Edilizio con quello relativo alle Prescrizioni Esecutive di cui allart. 2 L.R.
71/78, rapportate ai fabbisogni residenziali pubblici, privati, turistici, produttivi
e dei servizi connessi di un decennio cos come previsto dallart. 3 comma 8
della L.R. 15/91. Ci premesso, sulla scorta delle indicazioni fornite
dallAmministrazione ed in conformit alle disposizioni dellart. 3, comma 7
della L.R. 15/91, la sottoscritta Ing. Francesca Usticano, Responsabile del X
Settore U.T.C. ha predisposto la presente relazione sulla base della quale il
Consiglio Comunale potr adottare le Direttive Generali cui il progettista
incaricato dovr attenersi nella stesura del Piano Regolatore Generale. In tal
modo l'amministrazione comunale committente potr fornire al progettista le
indicazioni in base alle quali elaborare una progettazione commisurata alle
scelte di pianificazione del proprio territorio, mentre il progettista, seppur nei
limiti delle anzidette direttive cui dovr necessariamente uniformarsi, avr
garanzia di potere esplicare la propria attivit professionale al riparo da
eventuali stravolgimenti delle scelte progettuali. La presente relazione volta,
pertanto, ad individuare le problematiche urbanistiche di rilievo per il comune
ed i criteri di ordine tecnico-urbanistico da seguire nella elaborazione del P.R.G.
Descrizione dei caratteri del territorio Il territorio comunale di Isola delle
Femmine si estende per Ha 354 circa lungo la fascia costiera e confina con il
Mare Tirreno e con i territori dei Comuni di Palermo, Capaci e Torretta. Dal
punto di vista morfologico il territorio in esame si compone di una parte
pianeggiante che comprende tutta la fascia costiera e di una parte sub-
pianeggiante che si raccorda bruscamente con i rilievi montuosi di Pizzo Mollica
(m. 533 s.l.m) sovrastanti lintero paese. Il territorio, attraversato
longitudinalmente dallautostrada Palermo-Mazara, dalla strada statale 113 e
dalla linea ferrata Palermo-Trapani, risulta nettamente suddiviso in tre fasce:
1. la fascia costiera, compresa fra il mare Tirreno, la ferrovia PA-TP ed il
confine con il territorio di Capaci; 2. la zona intermedia, delimitata a valle dalla
predetta ferrovia e a monte dallautostrada; 3. la fascia che si sviluppa a
monte dellautostrada e risulta delimitata dai rilievi montuosi che fanno da
coronamento allintero territorio comunale. Labitato di Isola delle Femmine si
compone di un nucleo centrale dal tessuto urbanistico ancora individuabile a
maglia regolare con stecche di case disposte ortogonalmente alla costa.
Intorno al nucleo centrale sopra descritto si sviluppato lattuale centro
urbano edificato ed urbanizzato, corrispondente alle cosiddette Zone B.
Labitato si completa con gli insediamenti residenziali realizzati nelle zone C
gi disciplinate da piani particolareggiati esecutivi e piani di lottizzazioni
convenzionati ed, infine, con una serie di costruzioni abusive distribuite un po
su tutto il territorio comunale, ma caratterizzate anche da alcuni nuclei di
concentrazione (ad es. nellarea compresa tra lautostrada e la ferrovia, a valle
della Via dellAgricoltura). Il tessuto edilizio si compone, inoltre, di insediamenti
industriali ed artigianali prevalentemente ubicati in parte nella fascia compresa
134
tra la ferrovia e lautostrada ed in parte a monte dellautostrada. Tra gli
insediamenti industriali spicca per imponenza e rilevanza lo stabilimento della
Italcementi, nonch larea adibita a cava (Raffo Rosso). Non vanno trascurati,
infine, gli insediamenti turistico-alberghieri esistenti lungo la fascia costiera. In
base ai caratteri del territorio e degli abitati sopra descritti, nonch
dell'ambiente fisico del territorio, delle caratteristiche ambientali e del
patrimonio edilizio, il progettista dovr individuare le esigenze di assetto e di
sviluppo degli stessi, rappresentando l'adeguatezza dello stato di attuazione
degli strumenti urbanistici comunali vigenti, in rapporto alla situazione
demografica del comune. Vincoli territoriali Il territorio comunale risulta
gravato dai seguenti vincoli: .Omissis 3 Situazione urbanistica Il comune
di Isola delle Femmine dotato dei seguenti strumenti urbanistici: 1. P.R.G.
approvato, con stralci, con D.A. n 83 del 14.05.1977 e relativo alle zone
omogenee BD-E; 2. P.R.G. delle zone stralciate, approvato con D.A. n 121 del
24.03.1983; 3. Piano Particolareggiato delle Zone C approvato con delibera di
C.C. n 127 del 07.08.1990 (comparti da 1 a 6 ad esclusione del comparto 1);
4. Variante al P.R.G. relativa alla Fascia Costiera approvata con D.A. n 585 del
11.04.1991. Con Decreto Assessorato Industria n 2088 del 13.12.1995 e
successivo D.A. n 159 del 18.02.1997 stato approvato il Progetto della
Viabilit a servizio della Z.I. di Isola delle Femmine, collegamento con la
viabilit urbana (attuale strada A.S.I.). Obbiettivi della pianificazione
territoriale - Problematiche da approfondire Ci premesso, si elencano di
seguito le principali problematiche connesse alla pianificazione urbanistica del
territorio comunale le quali, cos come peraltro sottolineato nel voto C.R.U. n
187 del 23.09.1999, dovranno formare oggetto di adeguato approfondimento.
Per quanto attiene le zone B, occorre rivedere la previsione di attrezzature,
definite, nel voto C.R.U., carenti sotto il profilo quantitativo e qualitativo in
quanto mal distribuite e molto frazionate. Una attenzione particolare merita il
problema connesso al recupero degli agglomerati abusivi: nel passato, infatti, il
territorio ha subito il manifestarsi di un abusivismo diffuso sviluppatosi intorno
al pochi nuclei che necessitano, ormai, di un energico intervento di
pianificazione mirata al recupero del patrimonio edilizio suscettibile di
sanatoria. Relativamente alle zone D occorre effettuare una analisi sullo stato
di fatto e di utilizzo degli stabilimenti industriali ed artigianali esistenti,
valutando la compatibilit delle zone di espansione con la situazione del
costone roccioso e prevedendo la possibilit di incentivare la riconversione
degli stabilimenti in disuso. Occorre esaminare le problematiche connesse
alladozione del Piano Regolatore del Porto, prevedendo il rapporto tra il porto,
le aree a ridosso dello stesso e le infrastrutture ferroviaria e autostradale
nellottica di favorire, attraverso la razionalizzazione dei collegamenti,
lincremento dellattivit turistico-alberghiera che gi costituisce una solida
presenza nel territorio. Particolare rilevanza riveste il tema della viabilit,
fortemente condizionato dalla presenza dellautostrada e della ferrovia, nonch
dalle condizioni di stabilit del costone roccioso a monte e dal vincolo di
inedificabilit ex art. 15 lett. a) L.R. 78/76 nei 150 m. dalla battigia.
innegabile, tuttavia, che il corretto sviluppo urbanistico ed economico di un
territorio non pu prescindere da un adeguato sistema di infrastrutture e
servizi di cui la viabilit rappresenta nodo centrale e volano di sviluppo. Grande
135
attenzione va posta alla questione dello svincolo autostradale nonch allo
sblocco definitivo dello svincolo ASI con il collegamento alla rete viabile
comunale. Occorre inoltre che siano inserite nel PRG le previsioni inerenti il
raddoppio ferroviario e leliminazione dei passaggi a livello. Sussiste, infine, un
rilevante e decisivo interesse nella realizzazione di alcuni progetti di
importanza prioritaria per Isola delle Femmine e che potranno diventare, se
correttamente indirizzati, uno strumento di sviluppo fondamentale: si tratta dei
progetti relativi alla riqualificazione della fascia costiera e al recupero della
Cava Raffo Rosso. A seguito della creazione della Riserva Naturale Orientata
dellIsola di Fuori opportuno 4 prevedere occasioni di sviluppo connesse
allattivit della riserva. Occorre procedere alla verifica della compatibilit dello
previsioni del PRG con programmi di sviluppo ed iniziative di ambito
sovracomunale-comprensoriale. Infine, si pone lattenzione alla necessit che
la revisione del PRG sia adeguatamente supportata da un Regolamento Edilizio
e da Norme di Attuazione che siano in grado di indirizzare correttamente
lattivit edilizia nelle sue molteplici sfaccettature, ponendosi certamente come
strumento di indirizzo e controllo ma nello stesso tempo come utile sussidio
sufficientemente flessibile e lungimirante in aderenza alle rinnovate esigenze di
una moderna utilizzazione del patrimonio edilizio, nellambito del disegno
complessivo ed articolato che il nuovo strumento urbanistico andr a delineare.
Da quanto sopra sinteticamente evidenziato, emerge chiaramente la necessit
di fare in modo che la revisione dello strumento urbanistico diventi una
preziosa occasione per incidere significativamente sulle direttive dello sviluppo
del Comune, e per compiere una svolta decisiva nel tentativo di valorizzare la
peculiare vocazione turistica di Isola delle Femmine, attraverso la tutela del
patrimonio ambientale e la riscoperta delle tradizioni locali legate alla pesca,
senza, tuttavia, perdere di vista le opportunit collegate al potenziale indotto di
alcune iniziative ormai in corso di realizzazione (raddoppio ferroviario,
approvazione del piano regolatore del porto, asse metropolitano Palermo-
aeroporto, ecc).
Isola delle Femmine ha, oggi, loccasione di rivendicare un ruolo decisivo
nellambito dellarea metropolitana di Palermo grazie alla propria vicinanza
strategica con il capoluogo ed alla capacit manifestata di preservare, tuttavia,
una precisa identit di piccolo centro autonomo per tradizioni e cultura. La
revisione del PRG si pone, pertanto, come momento cruciale nel complesso
percorso verso un pi alto livello di qualit della vita che sia, al tempo stesso,
patrimonio da tutelare e obbiettivo da perseguire. Schema di massima di PRG
Con nota del 02.04.2002 assunta al protocollo del Comune di Isola delle
Femmine al n 3600, il sottoscritto progettista incaricato, Arch. Angelo Aliqu,
ha trasmesso lo schema di massima del PRG, comprendente i seguenti
elaborati: Relazione Generale; Norme di attuazione; Regolamento Edilizio;
Cartografie storiche; TAV. 1 inquadramento territoriale - scala 1 : 100.000 e
1 : 10.000; TAV. 2 Il regime dei vincoli - scala 1 : 5.000; TAV. 2 e TAV. 2 bis
Il regime dei vincoli scala 1 : 2.000; TAV. 3 Carta tematica scala 1 :
5.000; TAV. 4 _ Elevazioni fuori terra scala 1 : 5.000; TAV. 5 Viabilit
scala 1 : 5.000; TAV. 6 servizi scala 1 : 5.000; TAV. 7 Zonizzazione
scala 1 : 5.000; 5 TAV. 7 Zonizzazione scala 1 : 2.000; TAV. 7bis Aree
sottoposte a prescrizione scala 1:5.000 Il predetto schema di massima,
136
munito dei seguenti pareri: relazione istruttoria prot. n 6976 del
18.06.2002 e relazione integrativa prot. n 11.273 del 08.10.2002 predisposte
dallUTC; parere favorevole espresso dalla C.E.C. nella seduta del
11.07.2002; stato approvato ai sensi e per gli effetti dellart. 3 comma 7
della L.R. 3004.91 n 15 con deliberazione di Consiglio Comunale n 47 del
12.08.2003. Ci premesso, in relazione allevoluzione della normativa vigente e
al verificarsi di nuove condizioni e/o circostanze specifiche a decorrere dalla
data di trasmissione dello schema di massima al Comune per lapprovazione, si
proceduto preliminarmente ad effettuare una puntuale verifica di
aggiornamento dei contenuti della Relazione Generale allegata allo schema di
massima, che deve intendersi, pertanto, integralmente sostituita dalla presente
relazione.
137
(PA); PACI ROCCO ARCHITETTO Principali mansioni e responsabilit
Progettista del Progetto definitivo Importo del lavoro 1.111.305,09 2003 11
NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO PORTOBELLO RUBINO LUCIDO
DELIBERA DI GIUNTA 159 ASSUNZIONE DI ANTICIPAZIONE DI EURO
13.800 CON LA CDP PER LA PROGETTAZIONE DEFINITIVA DEI LAVORI DI
RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO CIMITERO COMUNALE OPERE
TRIENNALI 2003/2005 PRIORITA 45 SETTORE 21 CATEGORIA 9 IMPORTO
EURO 500 MILA 2003 19 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO PORTOBELLO
RUBINO LUCIDO GIAMBRUNO U.T.C. SCAFIDI SEGRETARIO MAIDA PAOLA
RESPONSABILE PROCEDIMENTO ARCH PACI ROCCO VIA PITRE PALERMO
PROGETTISTA DELIBERA GIUNTA 150 ASSUNZIONE DI ANTICIPAZIONE
DI EURO 13.800,00 CON LA CASSA DEPOSITO E PRESTITO PER LA
PROGETTAZIONE DEFINITIVA DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE ED
AMPLIAMENTO DEL CIMITERO COMUNALE 2003 BOLOGNA SINDACO
Comune di Isola delle Femmine (PA) Lavori di ristrutturazione ed ampliamento
del Cimitero Comunale di Isola delle Femmine (PA); PACI ROCCO
ARCHITETTO Principali mansioni e responsabilit Progettista del Progetto
definitivo Importo del lavoro 1.111.305,09
138
AGOSTO 2006 SINDACO PORTOBELLO CALLIOPE SABA SRL ISPEZIONE
DR TURANO DDG 272 S8 PER FATTI SVOLTISI DURANTE LA
CONSILIATURA BOLOGNA OUARTO ARGOMENTO: PROGRAMMA
COSTRUTTWO
Dalla denuncia si evince come la lagnanza attiene pi al momento formale del
procedimento, che non a quello sostanziale di legittimit circa il relativo iter
seguito dall'organo commissariale.
Difatti, sebbene il Commissario avesse diffidato, dopo il suo insediamento,
il Comune in argomento, questo, pare, sia rimasto inerte e non abbia
proceduto all'approvazione del programma costruttivo di che trattasi.
La vicenda si concluder peraltro con Lesautorazione del consesso
comunale, il quale, probabilmente, non avrebbe votato la realizzazione
dell'insediamento di che trattasi, votato invece, d'autorit, dal commissario ad
acta.
Per quanto sopra corre valutare, come da lagnanza, l'iter che ha comportato la
surroga degli organi comunali a favore del Commissario ad acta il quale,
parrebbe, sia stato "agevolato" nel suo compito, da un disguido nella
consegna dell'atto di diffida a convocare il consesso comunale, cui
destinatario era il Presidente del Consiglio.
IL FATTO
l) Con Decreto dell'Assessorato Regionale del Tenitorio e dell'Ambiente, n. 142
de11.02.03 era nominato Commissaria ad acta il funzionario dipendente del
detto Assessorato Mario MEGNA' con il compito di provvedere, in via
sostitutiva all'approvazione del programma costruttivo per la realizzazione di n.
50 alloggi, come proposto dalle ditte CALLIOPE & SA.BA.
Il predetto decreto assessoriale prevedeva,all'art.1 , come il commissario
potesse sostituirsi, oltre che alla Giunta Municipale "amministrazione" al
Consiglio Comunale qualora questo non, si fosse espresso entro il termine d
i 45 giorni dalla trasmissione della proposta di delibera a cura del
detto funzionario regionale.
2) Questo ultimo citato atto, era trasmesso al Presidente del Consiglio
Comunale in data 08.08.2003 con lettera n . di prot. I1643, per il seguito di
competenza con Lavvertenza ' di cui sopra, a proposito della sostituzione
ulteriore spirati i 45 giorni, senza che l'organo Consiliare si fosse espresso.
Ih data 19.09.03 con lettera n . prot. 13353, il Sindaco BOLOGNA Stefano
richiedeva la convocazione del Consiglio Comunale gia sensi dell'art. 14, c.6 del
regolamento dei lavori consiliari, per la trattazione di n. 5 argomenti, tra i
quali non figura l'approvazione del programma costruttivo in
questione.
Lo stesso giorno, con lettera n. prot. 13361, il Presidente del Consiglio
Comunale, CATALDO Erasmo, convocava, in sessione ordinaria per il
giorno 29 Settembre 2003, specificando la richiesta sindacale, il consesso
comunale; ai cinque argomenti richiesti dal primo cittadino, giusta
lettera sopra citata il Presidente del Consiglio, aggiungeva altro punto
da discutere, ovvero "Approvazione programma costruttivo per la
realizzazione d i n. 50 alloggi proposto dalla ditte Immobiliare
CALLIOPE s.r.l. e SA.BA s.r.l., ai sensi dell'art.2 5 della L .R. n.22196".
139
In data 24.09.03, il Commissario ad acta MEGNA Mario, sostituendosi al
consesso comunale adottava la delibera di approvazione del
programma costruttivo citato.
In data 30.09.03, in seduta di prosecuzione rispetto al giorno di convocazione
del Consesso su istanza sindacale e su disposizione del Presidente del
Consiglio, con delibera n. 56, era affrontata la discussione in merito
all'adozione della delibera commissariale.
Con lettera in data 06.10.03, n. prot. 14105, il Presidente del Consiglio
Comunale in quanto assente in sede di discussione di cui al punto
sopra 6), significava a tutti i consiglieri comunali, all'Assessore Regionale del
Territorio e dell'Ambiente, al Commissario deliberante ed al Sindaco, come non
abbia ritenuto di procedere a convocazione d'urgenza" rispetto al termine
diffidatorio di 45 giorni di cui all'art. I del decreto assessoriale di nomina del
Commissario: ci, a suo dire, in quanto presumeva come la convocazione
a sua firma seppure tardiva rispetto allo spirare certo dei termini di cui
al decreto detto, fosse sufficiente ad impedire al commissario ad acta
di procedere autonomamente secondo il suo atto di incarico Altres,
con al medesima nota, egli, significava come della nota-diffida
commissariale di cui al punto 2) sopra, egli, ne abbia avuto contezza
soltanto in occasione della convocazione del consiglio comunale,
ovvero in data 19 Settembre 2003.
Con lettera in data 20.10.03, n . di prot. 14781,i l Presidente del Consesso
disponeva al Segretario Comunale l'avvio di un'indagine interna al fine
di accertare i motivi per cui il detto organo non fosse stato reso edotto della
nota-diffida commissariale. Con altra nota, n. prot. 14780, del 21.10.03, il
Presidente del Consiglio, invitava il Sindaco a conferire incarico ad un legale,
per valutare la legittimit dell'operato del Commissario ad acta.
Con lettera in data 27.10.03, n. prot. 14781/, il Segretario Comunale dott.
SCAFIDI Manlio, rispondeva alla nota di cui al punto 8), scongiurando il
sospetto di occultamenti o smarrimenti, con riferimento alla predetta nota
commissariale, la quale sarebbe stata depositata in segreteria nonch nel
fascicolo degli atti da sottoporre all'esame del consiglio comunale.
Da quanto precede nonch dalla lettura della nota a firma del Segretario
Comunale pu dirsi quanto appresso: preliminarmente va fatto notare come
appare poco formale la procedura di trasmettere una nota-diffida di' particolare
rilevanza senza ricorrere al messo comunale o ad altra forma di notifica; dalla
certezza circa la ricezione ne discende difatti l'autorit a sostituirsi all'organo
inadempiente; in caso contrario, sarebbero svuotati di significato i commi 4, 5,
6, dell'art. 15, del vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio
Comunale;
con riferimento alla fattispecie, deve dirsi, come latto di diffida del
commissario, operando un restringimento, od un'estinzione od ancora
una limitazione delle facolt dal destinatario (consiglio comunale),
possa essere ricompreso tra gli atti recettizi, quindi soggetti a
consegna-notifica secondo il relativo istituto;
ci anche in analogia a quanto previsto dall'art. 15, c. 4 del
Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale;
tale ultima precisazione; per, parrebbe essere pi contestabile al segretario
140
comunale, che al commissario, in quanto, avrebbe dovuto essere
diligenza del primo assistere il funzionario regionale nel proprio
compito; a fortiori se viene precisato come lo scrivente, contattato l'ufficio che
cura, presso I'A.R.T.A." tali provvedimenti commissariali, quest'ultimo ha, per
voce di un funzionario, come non costituirebbe prassi, quella di operare le
diffide, come quella di che si discorre, a mezzo di notifica formale;
a norma dell'art.12, c.4 del detto regolamento, i Segretario Comunale,
avrebbe dovuto informare il sostituto del Presidente del Consiglio
Comunale, dell'incombenza contingente; ci in particolare modo,
allapprossimarsi della scadenza imposta dalla nota commissariale,
ancorch non notificata a mezzo messo;
c) il Presidente del consiglio comunale, allorquando avuta notizia della nota
commissariale, avrebbe dovuto convocare il consesso comunale in
seduta straordinaria ai sensi dell'art. 14,c - 7 del regolamento citato,
avendone ancora alla data di convocazione del consiglio comunale ,i
tempi per la convocazione in via d'urgenza;
appare sterile se non demagogica la lettera di cui al punto sopra 9), di
invito al primo cittadino, a conferire incarico ad un legale, non avendo
il Presidente del Consiglio comunale alcuna potest nei confronti del
primo cittadino;
e da dire come nel caso in cui il consiglio comunale si fosse pronunciato
negativamente bocciando, quindi, la proposta di delibera " il
Commissario non avrebbe potuto procedere in senso contrario,
delineando tale esplicitato ora formulato, ipotesi di responsabilit ancor
maggiore per coloro i quali hanno fatto si che il consesso comunale non abbia
avuto ad esprimersi. Tale precisazione appare non residuale, in presenza della
circostanza seguente: il consesso comunale gi in data 01.02.01 giusta
delibera n . 9, aveva deliberato bocciando la relativa proposta il
Programma Costruttivo in argomento.
Dai punti analiticamente sopra riportati ed affrontati , si rilevano le irregolarit
come rilevate a conclusione di ciascun paragrafo
141
comunicava alle ditte Calliope e Sa.Ba. il parere favorevole della CEC a
condizione che il progetto esecutivo si adeguava alle prescrizioni stabilite nella
seduta. 2003 17 LUGLIO la Commissione Edilizia Comunale di Isola esprime
parere favorevole per 50 alloggi vista la perizia giurata del progettista ING
Lascari Gioacchino 2003 30 GIUGNO BOLOGNA SINDACO SINDACO VICE
AIELLO RUBINO PORTOBELLO RICHIESTA APPROVAZIONE PROGRAMMA
COSTRUTTIVO DI 52 ALLOGGI PROTOCOLLO COMUNE DI ISOLA DELLE
FEMMINE 9571 INGEGNERE USTICANO PROGRAMMA COSTRUTTIVO DI 50
ALLOGGI ARCH GIANBRUNO LA CALLIOPE S.p.a. BANDIERA LOPEZ ALAMIA
IMMOBILIARE LA CALLIOPE LO CICERO MARIA BANDIERA ROSANNA 2003 30
maggio larch. Monica Giambruno trasmette al dott. Megna, copia
dellestratto del verbale n. 30 del CEC dove si evinceva il PARERE NEGATIVO
allapprovazione del programma costruttivo, con la sola astensione del suo
Presidente Stefano Bologna. 2003 18 APRILE Il programma di Costruzione
redatti dallIng Lascari Gioacchino prevede la realizzazione di 52 alloggi; 2002
16 settembre la SA.BA. s.r.l. e la Calliope s.r.l. ripresentano la richiesta di
costruzione di per realizzare 72 alloggi 2001 1 FEBBRAIO BOLOGNA
SINDACO AIELLO VICE RUBINO PORTOBELLO la SA.BA. s.r.l. e la Calliope
s.r.l. respinto da parte del Consiglio Comunale DELIBERAZIONE 9
lapprovazione del Programma costruttivo DI 72 ALLOGGI EDILIZIA
CONVENZIONATA AGEVOLATA CALLIOPE SPA SA.BA & F SPA U.T.C.
USTICANO ARCH GIANBRUNO LA CALLIOPE S.p.a. BANDIERA LOPEZ ALAMIA
IMMOBILIARE LA CALLIOPE LO CICERO MARIA BANDIERA ROSANNA 2006 4
AGOSTO 2006 SINDACO PORTOBELLO CALLIOPE SABA SRL ISPEZIONE
DR TURANO DDG 272 S8 PER FATTI SVOLTISI DURANTE LA
CONSILIATURA BOLOGNA OUARTO ARGOMENTO: PROGRAMMA
COSTRUTTWO
Dalla denuncia si evince come la lagnanza attiene pi al momento formale del
procedimento, che non a quello sostanziale di legittimit circa il relativo iter
seguito dall'organo commissariale.
Difatti, sebbene il Commissario avesse diffidato, dopo il suo insediamento,
il Comune in argomento, questo, pare, sia rimasto inerte e non abbia
proceduto all'approvazione del programma costruttivo di che trattasi.
La vicenda si concluder peraltro con Lesautorazione del consesso
comunale, il quale, probabilmente, non avrebbe votato la realizzazione
dell'insediamento di che trattasi, votato invece, d'autorit, dal commissario ad
acta.
Per quanto sopra corre valutare, come da lagnanza, l'iter che ha comportato la
surroga degli organi comunali a favore del Commissario ad acta il quale,
parrebbe, sia stato "agevolato" nel suo compito, da un disguido nella
consegna dell'atto di diffida a convocare il consesso comunale, cui
destinatario era il Presidente del Consiglio.
IL FATTO
l) Con Decreto dell'Assessorato Regionale del Tenitorio e dell'Ambiente, n. 142
de11.02.03 era nominato Commissaria ad acta il funzionario dipendente del
detto Assessorato Mario MEGNA' con il compito di provvedere, in via
sostitutiva all'approvazione del programma costruttivo per la realizzazione di n.
50 alloggi, come proposto dalle ditte CALLIOPE & SA.BA.
142
Il predetto decreto assessoriale prevedeva,all'art.1 , come il commissario
potesse sostituirsi, oltre che alla Giunta Municipale "amministrazione" al
Consiglio Comunale qualora questo non, si fosse espresso entro il termine d
i 45 giorni dalla trasmissione della proposta di delibera a cura del
detto funzionario regionale.
2) Questo ultimo citato atto, era trasmesso al Presidente del Consiglio
Comunale in data 08.08.2003 con lettera n . di prot. I1643, per il seguito di
competenza con Lavvertenza ' di cui sopra, a proposito della sostituzione
ulteriore spirati i 45 giorni, senza che l'organo Consiliare si fosse espresso.
Ih data 19.09.03 con lettera n . prot. 13353, il Sindaco BOLOGNA Stefano
richiedeva la convocazione del Consiglio Comunale gia sensi dell'art. 14, c.6 del
regolamento dei lavori consiliari, per la trattazione di n. 5 argomenti, tra i
quali non figura l'approvazione del programma costruttivo in
questione.
Lo stesso giorno, con lettera n. prot. 13361, il Presidente del Consiglio
Comunale, CATALDO Erasmo, convocava, in sessione ordinaria per il
giorno 29 Settembre 2003, specificando la richiesta sindacale, il consesso
comunale; ai cinque argomenti richiesti dal primo cittadino, giusta
lettera sopra citata il Presidente del Consiglio, aggiungeva altro punto
da discutere, ovvero "Approvazione programma costruttivo per la
realizzazione d i n. 50 alloggi proposto dalla ditte Immobiliare
CALLIOPE s.r.l. e SA.BA s.r.l., ai sensi dell'art.2 5 della L .R. n.22196".
In data 24.09.03, il Commissario ad acta MEGNA Mario, sostituendosi al
consesso comunale adottava la delibera di approvazione del
programma costruttivo citato.
In data 30.09.03, in seduta di prosecuzione rispetto al giorno di convocazione
del Consesso su istanza sindacale e su disposizione del Presidente del
Consiglio, con delibera n. 56, era affrontata la discussione in merito
all'adozione della delibera commissariale.
Con lettera in data 06.10.03, n. prot. 14105, il Presidente del Consiglio
Comunale in quanto assente in sede di discussione di cui al punto
sopra 6), significava a tutti i consiglieri comunali, all'Assessore Regionale del
Territorio e dell'Ambiente, al Commissario deliberante ed al Sindaco, come non
abbia ritenuto di procedere a convocazione d'urgenza" rispetto al termine
diffidatorio di 45 giorni di cui all'art. I del decreto assessoriale di nomina del
Commissario: ci, a suo dire, in quanto presumeva come la convocazione
a sua firma seppure tardiva rispetto allo spirare certo dei termini di cui
al decreto detto, fosse sufficiente ad impedire al commissario ad acta
di procedere autonomamente secondo il suo atto di incarico Altres,
con al medesima nota, egli, significava come della nota-diffida
commissariale di cui al punto 2) sopra, egli, ne abbia avuto contezza
soltanto in occasione della convocazione del consiglio comunale,
ovvero in data 19 Settembre 2003.
Con lettera in data 20.10.03, n . di prot. 14781,i l Presidente del Consesso
disponeva al Segretario Comunale l'avvio di un'indagine interna al fine
di accertare i motivi per cui il detto organo non fosse stato reso edotto della
nota-diffida commissariale. Con altra nota, n. prot. 14780, del 21.10.03, il
143
Presidente del Consiglio, invitava il Sindaco a conferire incarico ad un legale,
per valutare la legittimit dell'operato del Commissario ad acta.
Con lettera in data 27.10.03, n. prot. 14781/, il Segretario Comunale dott.
SCAFIDI Manlio, rispondeva alla nota di cui al punto 8), scongiurando il
sospetto di occultamenti o smarrimenti, con riferimento alla predetta nota
commissariale, la quale sarebbe stata depositata in segreteria nonch nel
fascicolo degli atti da sottoporre all'esame del consiglio comunale.
Da quanto precede nonch dalla lettura della nota a firma del Segretario
Comunale pu dirsi quanto appresso: preliminarmente va fatto notare come
appare poco formale la procedura di trasmettere una nota-diffida di' particolare
rilevanza senza ricorrere al messo comunale o ad altra forma di notifica; dalla
certezza circa la ricezione ne discende difatti l'autorit a sostituirsi all'organo
inadempiente; in caso contrario, sarebbero svuotati di significato i commi 4, 5,
6, dell'art. 15, del vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio
Comunale;
con riferimento alla fattispecie, deve dirsi, come latto di diffida del
commissario, operando un restringimento, od un'estinzione od ancora
una limitazione delle facolt dal destinatario (consiglio comunale),
possa essere ricompreso tra gli atti recettizi, quindi soggetti a
consegna-notifica secondo il relativo istituto;
ci anche in analogia a quanto previsto dall'art. 15, c. 4 del
Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale;
tale ultima precisazione; per, parrebbe essere pi contestabile al segretario
comunale, che al commissario, in quanto, avrebbe dovuto essere
diligenza del primo assistere il funzionario regionale nel proprio
compito; a fortiori se viene precisato come lo scrivente, contattato l'ufficio che
cura, presso I'A.R.T.A." tali provvedimenti commissariali, quest'ultimo ha, per
voce di un funzionario, come non costituirebbe prassi, quella di operare le
diffide, come quella di che si discorre, a mezzo di notifica formale;
a norma dell'art.12, c.4 del detto regolamento, i Segretario Comunale,
avrebbe dovuto informare il sostituto del Presidente del Consiglio
Comunale, dell'incombenza contingente; ci in particolare modo,
allapprossimarsi della scadenza imposta dalla nota commissariale,
ancorch non notificata a mezzo messo;
c) il Presidente del consiglio comunale, allorquando avuta notizia della nota
commissariale, avrebbe dovuto convocare il consesso comunale in
seduta straordinaria ai sensi dell'art. 14,c - 7 del regolamento citato,
avendone ancora alla data di convocazione del consiglio comunale ,i
tempi per la convocazione in via d'urgenza;
appare sterile se non demagogica la lettera di cui al punto sopra 9), di
invito al primo cittadino, a conferire incarico ad un legale, non avendo
il Presidente del Consiglio comunale alcuna potest nei confronti del
primo cittadino;
e da dire come nel caso in cui il consiglio comunale si fosse pronunciato
negativamente bocciando, quindi, la proposta di delibera " il
Commissario non avrebbe potuto procedere in senso contrario,
delineando tale esplicitato ora formulato, ipotesi di responsabilit ancor
maggiore per coloro i quali hanno fatto si che il consesso comunale non abbia
144
avuto ad esprimersi. Tale precisazione appare non residuale, in presenza della
circostanza seguente: il consesso comunale gi in data 01.02.01 giusta
delibera n . 9, aveva deliberato bocciando la relativa proposta il
Programma Costruttivo in argomento.
Dai punti analiticamente sopra riportati ed affrontati , si rilevano le irregolarit
come rilevate a conclusione di ciascun paragrafo
2003 6 OTTOBRE BOLOGNA SINDACO Con Del. G.C. 163 del 6 ottobre
2003 stato approvato il progetto dei lavori di ristrutturazione e adeguamento
dei due complessi della scuola materna di Isola delle Femmine - II stralcio
esecutivo Con Del. G.C. 163 del 6 ottobre 2003 stato approvato il progetto
dei lavori di ristrutturazione e adeguamento dei due complessi della scuola
materna di Isola delle Femmine - II stralcio esecutivo. Con Del. G.C. n 178
del 22 ottobre 2003 stato approvato il relativo bando di gara dell'intervento
in oggetto; I lavori sono stati affidati all'ATI costituita dalle imprese Cottone
Marco, con sede in via duca degli Abruzzi, 151, S.Giuseppe Jato (PA)
(capogruppo) e AERTECNO, srl (PA), con contratto repertorio 822/2004 del 13
aprile 2004; L'impresa si aggiudicata i lavori con il ribasso del 18,88%
quindi per l'importo contrattuale di 187.397,74, dati dalla somma di
175.979,74 per lavorazioni oltre ad 11.418,00 per sicurezza; 2001 7
DICEMBRE BOLOGNA SINDACO con Del. G.C. n 153 del 7 dicembre 2001
stato affidato l'incarico di progettazione esecutiva, DL, misura e contabilit e
coordinamento per la sicurezza agli arcch. Giacomo Collura e Ugo Madia; la
somma di 342.000,00 per finanziare il lavori di cui all'oggetto, cos
ripartita: 1. con fondi della regione siciliana, per l'importo di complessivi
195.390,44, risultanti dalla somma di 142.000,00 concessi con D.D.G. 1050
del 13 dicembre 2002, e di 53.390,44 concessi con D.D.S. 867 del 13 ottobre
2003; 2. per l'importo di 81.100,20 tramite mutuo con la CDP (pos.
4440001/00), risultante dalla devoluzione dei residui dei mutui pos. n
4308874 e n 4283268, concessa con determina del direttore generale della
CDP del 16 settembre 2003; 3. .per l'importo complessivo di 65.509,36
grazie all'utilizzo del residuo dei mutui CDP pos. n 4247035, per l'importo di
14.916,03, e pos. n 4317308 per l'importo di 50.593,33, concessi con
autorizzazione n 2128/03 del dirigente del servizio edilizia scolastica ed
universitaria della regione siciliana, pervenuto all'Amm. comunale con nota ns.
prot. 13128 del 16 settembre 2003, e relativamente ai quali si stanno
perfezionando le procedure di concessione con la CDP; 2001 20 SETTEMBRE
BOLOGNA SINDACO con Del. G.C. n 112 del 20 settembre 2001, stato
approvato il progetto di massima dei lavori di ristrutturazione ed adeguamento
dei due complessi della scuola materna di Isola delle Femmine redatto
dall'arch. Alberto Catalano, per l'importo complessivo di 798.827,00; 2001 7
DICEMBRE BOLOGNA SINDACO DELIBERA G 154 AIELLO RUBINO
PORTOBELLO LUCIDO INCARICO TORRE ARCH LICATA ANDREA UTC X
SETTORE USTICANO 2001 7 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO DELIBERA G
154 AIELLO RUBINO PORTOBELLO LUCIDO INCARICO TORRE ARCH LICATA
ANDREA UTC X SETTORE USTICANO
145
2003 27 OTTOBRE BOLOGNA SINDACO PORTOBELLO RUBINO LUCIDO
LA REGIONE SICILIA AUTORIZZAZIONE RELATIVO AL PROGETTO DI
POTENZIAMENTO DELLE OPERE MARITTIME PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL
PORTO DI ISOLA DELLE FEMMINE 38 MILIONI DI EURO 2003 27
OTTOBRE BOLOGNA SINDACO DECRETO ASSESSORATO TERRITORIO
AMBIENTE Autorizzazione del progetto relativo al potenziamento delle opere
marittime per la messa in sicurezza del porto di Isola delle Femmine
146
PROGETTAZIONE DEFINITIVA DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE ED
AMPLIAMENTO DEL CIMITERO COMUNALE 2003 BOLOGNA SINDACO
Comune di Isola delle Femmine (PA) Lavori di ristrutturazione ed ampliamento
del Cimitero Comunale di Isola delle Femmine (PA); PACI ROCCO
ARCHITETTO Principali mansioni e responsabilit Progettista del Progetto
definitivo Importo del lavoro 1.111.305,09
147
CDP PER LA PROGETTAZIONE DEFINITIVA DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE
ED AMPLIAMENTO CIMITERO COMUNALE OPERE TRIENNALI 2003/2005
PRIORITA 45 SETTORE 21 CATEGORIA 9 IMPORTO EURO 500 MILA 2003 19
SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO PORTOBELLO RUBINO LUCIDO
GIAMBRUNO U.T.C. SCAFIDI SEGRETARIO MAIDA PAOLA RESPONSABILE
PROCEDIMENTO ARCH PACI ROCCO VIA PITRE PALERMO PROGETTISTA
DELIBERA GIUNTA 150 ASSUNZIONE DI ANTICIPAZIONE DI
EURO 13.800,00 CON LA CASSA DEPOSITO E PRESTITO PER LA
PROGETTAZIONE DEFINITIVA DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE ED
AMPLIAMENTO DEL CIMITERO COMUNALE 2003 BOLOGNA SINDACO
Comune di Isola delle Femmine (PA) Lavori di ristrutturazione ed ampliamento
del Cimitero Comunale di Isola delle Femmine (PA); PACI ROCCO
ARCHITETTO Principali mansioni e responsabilit Progettista del Progetto
definitivo Importo del lavoro 1.111.305,09
148
2004 1 APRILE BOLOGNA SINDACO La Sicileas S.p.a. presenta
allUfficio tecnico Comunale un richiesta di una proroga di anni 2. Dalla
proroga dellinizio dei lavori non sono proseguiti e tantomeno terminati. 2001
BOLOGNA SINDACO INIZIANO I LAVORI ALL SICILEAS S.P.A. PER LA
COSTRUZIONE DI 153 CAMERE 2000 BOLOGNA SINDACO lUTC
INGEGNERE FRANCESCA USTICANO del Comune di Isola delle Femmine rilascia
concessione edilizia la n 2/2000. per la realizzazione di 153 camere con
vocazione turistica ricettiva, raggruppate a schiera su tre distinti corpi di
fabbrica edilizia. 1999 BOLOGNA SINDACO la societ Sicileas Spa
proprietaria dellHotel Saracen per il tramite del suo Presidente del Consiglio di
Amministrazione avanza al Comune di Isola delle Femmine richiesta
di ampliamento della sua struttura alberghiera al fine di realizzare 153
camere in zona C residenziale del PRG.
149
SALGARI 69/D Palermo di Minagra Vincenzo Rilevato che nella succitata
ATS prevista la costituzione di un comitato tecnico cui risulta demandata ogni
decisione strategica e la concertazione degli interventi istituzionali; Ritenuto di
dover provvedere alla costituzione di detto organismo chiamandone a farne
parte il Dr. Minagra Vincenzo Biologo e la Dr.ssa Eleonora Chiti;
150
D.D.G. 1050 del 13 dicembre 2002, e di 53.390,44 concessi con D.D.S. 867
del 13 ottobre 2003; 2. per l'importo di 81.100,20 tramite mutuo con la CDP
(pos. 4440001/00), risultante dalla devoluzione dei residui dei mutui pos. n
4308874 e n 4283268, concessa con determina del direttore generale della
CDP del 16 settembre 2003; 3. .per l'importo complessivo di 65.509,36
grazie all'utilizzo del residuo dei mutui CDP pos. n 4247035, per l'importo di
14.916,03, e pos. n 4317308 per l'importo di 50.593,33, concessi con
autorizzazione n 2128/03 del dirigente del servizio edilizia scolastica ed
universitaria della regione siciliana, pervenuto all'Amm. comunale con nota ns.
prot. 13128 del 16 settembre 2003, e relativamente ai quali si stanno
perfezionando le procedure di concessione con la CDP; 2001 20 SETTEMBRE
BOLOGNA SINDACO con Del. G.C. n 112 del 20 settembre 2001, stato
approvato il progetto di massima dei lavori di ristrutturazione ed adeguamento
dei due complessi della scuola materna di Isola delle Femmine redatto
dall'arch. Alberto Catalano, per l'importo complessivo di 798.827,00;
151
2004 23 LUGLIO PORTOBELLO SINDACO LICENZA EDILIZIA 2
ILLEGITTIMA DALIA TOMMASO 2006 14 DICEMBRE PORTOBELLO
SINDACO BOLOGNA DIMISSIONATO 10 OTTOBRE 2005 CON LA
GIAMBRUNO SFIDUCIATA IL 6 OTTOBRE DOPO LA SEDUTA DELLA C.E.C.
LICENZA EDILIZIA 35 ILLEGITTIMA ARDIZZONE GIORGIO 2005 9 GIUGNO
PORTOBELLO SINDACO VICE PROSSIMO ALLE DIMISSIONI LICENZA
EDILIZIA 15 ILLEGITTIMA SCRIVANO RITA E SCANDURO ANGELO
152
SINDACO DETERMINA SINDACALE 24 INCARICO A TEMPO PARZIALE 15
GIORNI AL MESE ARCH DARPA SANDRO 30 APRILE 1973 PER 3 MESI A FAR
DATA DAL 1.5.2002 1 SERVIZIO SANATORIA ABUSIVISMO E CONTROLLO DEL
TERRITORIO 3 SETTORE
153
13/04/2006 il Sindaco con nota prot. n. 5324 ha trasmesso allAssessorato
Pubblica Istruzione la 2 perizia di variante e suppletiva di cui in oggetto,
trasmessa dalling. Nicola Navarra in pari data; La 2 perizia di variante,
approvata con Deliberazione di G.M. n. 54 del 28/04/2006; 2004 26 APRILE
BOLOGNA SINDACO in data 26/04/2004 gli arch Ugo Madia e Giacomo
Collura, nella qualit di direttori dei lavori, consegnavano i lavori di
ristrutturazione allA.T.I. Impresa Geom. Marco Cottone e Aertecno s.r.l.
aggiudicataria dellappalto; in data 03.06.04 stato redatto dalla D.L.
processo verbale di sospensione lavori, a causa del grave stato di
conservazione delle strutture in cemento armato; con la nota del DL ns. prot.
n 7093 del 9 giugno 2004, a seguito del grave degrado rilevato in sede di
effettuazione dei lavori, si chiesto di effettuare le indagini strutturali per
l'importo presunto complessivo di 6.295,01, IVA compresa al 20%; Le
indagini strutturali in sito e in laboratorio sono state eseguite dalla ditta Geolab
srl, con sede a Palermo in via Guamaschelli n. 7 su incarico della D.L., che ha
predisposto la realizzazione delle seguenti indagini: prelievi di campioni da
sottoporre a prova meccanica, misura della profondit di carbonatazione, prove
non distruttive col metodo combinato sclerometrico ultrasonico che hanno
evidenziato una situazione di degrado generalizzato delle parti strutturali dei
due edifici. Seguivano le dimissioni degli arcch. Madia e Collura, accettate con
Del. Di G.M. n 49 del 10/03/2005; 2003 6 OTTOBRE BOLOGNA SINDACO
Con Del. G.C. 163 del 6 ottobre 2003 stato approvato il progetto dei lavori di
ristrutturazione e adeguamento dei due complessi della scuola materna di Isola
delle Femmine - II stralcio esecutivo Con Del. G.C. 163 del 6 ottobre 2003
stato approvato il progetto dei lavori di ristrutturazione e adeguamento dei due
complessi della scuola materna di Isola delle Femmine - II stralcio esecutivo.
Con Del. G.C. n 178 del 22 ottobre 2003 stato approvato il relativo bando di
gara dell'intervento in oggetto; I lavori sono stati affidati all'ATI costituita
dalle imprese Cottone Marco, con sede in via duca degli Abruzzi, 151,
S.Giuseppe Jato (PA) (capogruppo) e AERTECNO, srl (PA), con contratto
repertorio 822/2004 del 13 aprile 2004; L'impresa si aggiudicata i lavori con
il ribasso del 18,88% quindi per l'importo contrattuale di 187.397,74, dati
dalla somma di 175.979,74 per lavorazioni oltre ad 11.418,00 per
sicurezza; 2001 7 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO con Del. G.C. n 153
del 7 dicembre 2001 stato affidato l'incarico di progettazione esecutiva, DL,
misura e contabilit e coordinamento per la sicurezza agli arcch. Giacomo
Collura e Ugo Madia; la somma di 342.000,00 per finanziare il lavori di cui
all'oggetto, cos ripartita: 1. con fondi della regione siciliana, per l'importo di
complessivi 195.390,44, risultanti dalla somma di 142.000,00 concessi con
D.D.G. 1050 del 13 dicembre 2002, e di 53.390,44 concessi con D.D.S. 867
del 13 ottobre 2003; 2. per l'importo di 81.100,20 tramite mutuo con la CDP
(pos. 4440001/00), risultante dalla devoluzione dei residui dei mutui pos. n
4308874 e n 4283268, concessa con determina del direttore generale della
CDP del 16 settembre 2003; 3. .per l'importo complessivo di 65.509,36
grazie all'utilizzo del residuo dei mutui CDP pos. n 4247035, per l'importo di
14.916,03, e pos. n 4317308 per l'importo di 50.593,33, concessi con
autorizzazione n 2128/03 del dirigente del servizio edilizia scolastica ed
universitaria della regione siciliana, pervenuto all'Amm. comunale con nota ns.
154
prot. 13128 del 16 settembre 2003, e relativamente ai quali si stanno
perfezionando le procedure di concessione con la CDP; 2001 20 SETTEMBRE
BOLOGNA SINDACO con Del. G.C. n 112 del 20 settembre 2001, stato
approvato il progetto di massima dei lavori di ristrutturazione ed adeguamento
dei due complessi della scuola materna di Isola delle Femmine redatto
dall'arch. Alberto Catalano, per l'importo complessivo di 798.827,00;
155
2005 9 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO VICE PROSSIMO ALLE
DIMISSIONI LICENZA EDILIZIA 15 ILLEGITTIMA SCRIVANO RITA E
SCANDURO ANGELO
156
FUNZIONE DI RUP LARCH DARPA SANDRO 2001 10 MAGGIO BOLOGNA
SINDACO RUP MONICA GIAMBRUNO DELIBERA GIUNTA 65 INCARICO
PROGETTAZIONE OPERE DI COLLEGAMENTO DEL SISTEMA FOGNARIO
COMUNALE AL DEPURATORE DEL CONSORZIO ASI COMUNE CARINI ARCH
LUCIDO STEFANO ING FARANNA RUP MONICA GIAMBRUNO CLAUDIO
DURANTE PIETRO SRL SANTA NINFA PUGLISI BALDASSARE E & C SAS
DECRETO FINANZIAMENTO 313 10 APRILE 2007 AGENZIA REGIONALE PER I
RIFIUTI E LE ACQUE TOTALE PROGETTO 1 MILIONE 150 MILA EURO
157
2005 10 ottobre dimissioni di Stefano Bologna Vice Sindaco il Sindaco
Portobello non lasciava libero Stefano Bologna di ricoprire il ruolo di Sindaco
158
DATA DAL 1.5.2002 1 SERVIZIO SANATORIA ABUSIVISMO E CONTROLLO DEL
TERRITORIO 3 SETTORE
159
DETERMINA SINDACALE 24 DEL 2002 DA TEMPO PARZIALE A TEMPO PIENO
SINIO AL 31 DICEMBRE 2005 LA POZIIONE ORGANIZZATIVA DEL 3 SETTORE
TECNICO 2005 7 APRILE PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA VICE
SINDACO DETERMINA SINDACALE 8 CONFERMA INCARICO ARCH SANDRO
DARPA RESPONSABILE 4 SERVIZIO SANATORIA ABUSIVISMO E CONTROLLO
TERRITORIO DEL 3 SETTORE TECNICO 2002 30 APRILE BOLOGNA
SINDACO DETERMINA SINDACALE 24 INCARICO A TEMPO PARZIALE 15
GIORNI AL MESE ARCH DARPA SANDRO 30 APRILE 1973 PER 3 MESI A FAR
DATA DAL 1.5.2002 1 SERVIZIO SANATORIA ABUSIVISMO E CONTROLLO DEL
TERRITORIO 3 SETTORE
160
materiale per la fabbrica. A due passi dall' autostrada Palermo - Mazara, il
Nucleo operativo dell' ispettorato della Guardia forestale ha messo i sigilli alla
cava di Vito D' Anna, legato all' omonima famiglia al centro di varie vicende
giudiziarie per mafia. La cava era in piena attivit nonostante non avesse le
autorizzazioni ed era anche diventata una discarica abusiva di sfabbricidi. La
cava e la discarica si trovano a poca distanza dal sito gi sequestrato ai D'
Anna in seguito alla denuncia dell' ex sindaco di Terrasini, Manlio Mele.
161
Isola risultava essere in fase di adozione, per cui NON si potevano
rilasciare concessioni per 88 alloggi in unarea dove il nuovo PRG
prevede zona di sviluppo turistico alberghiero. 2005 29 GIUGNO
PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA VICE SINDACO il Signor Ferraro
Pietro avanza richiesta di variante per il progetto autorizzato con
concessione edilizia. La pratica istruita dallUTC MONICA GIAMBRUNO del
comune viene posta allordine del giorno in diverse sedute della Commissione
Edilizia Comunale ma sempre bloccata. 2004 27 LUGLIO BOLOGNA
SINDACO Ufficio Tecnico Comunale GIAMBRUNO MONICA concede la proroga
alla licenza 2/2000 non AVVEDENDOSI che detta licenza 2/2000 al momento
della richiesta aveva perso efficacia in quanto decaduta. 2004 1 APRILE
BOLOGNA SINDACO La Sicileas S.p.a. presenta allUfficio tecnico
Comunale un richiesta di una proroga di anni 2. Dalla proroga dellinizio dei
lavori non sono proseguiti e tantomeno terminati. 2001 BOLOGNA SINDACO
INIZIANO I LAVORI ALL SICILEAS S.P.A. PER LA COSTRUZIONE DI 153
CAMERE 2000 BOLOGNA SINDACO lUTC INGEGNERE FRANCESCA
USTICANO del Comune di Isola delle Femmine rilascia concessione edilizia la n
2/2000. per la realizzazione di 153 camere con vocazione turistica ricettiva,
raggruppate a schiera su tre distinti corpi di fabbrica edilizia. 1999 BOLOGNA
SINDACO la societ Sicileas Spa proprietaria dellHotel Saracen per il
tramite del suo Presidente del Consiglio di Amministrazione avanza al Comune
di Isola delle Femmine richiesta di ampliamento della sua struttura alberghiera
al fine di realizzare 153 camere in zona C residenziale del PRG.
162
LA COSTRUZIONE DI 153 CAMERE 2000 BOLOGNA SINDACO lUTC
INGEGNERE FRANCESCA USTICANO del Comune di Isola delle Femmine rilascia
concessione edilizia la n 2/2000. per la realizzazione di 153 camere con
vocazione turistica ricettiva, raggruppate a schiera su tre distinti corpi di
fabbrica edilizia. 1999 BOLOGNA SINDACO la societ Sicileas Spa
proprietaria dellHotel Saracen per il tramite del suo Presidente del Consiglio di
Amministrazione avanza al Comune di Isola delle Femmine richiesta
di ampliamento della sua struttura alberghiera al fine di realizzare 153
camere in zona C residenziale del PRG.
163
SINDACO lUTC INGEGNERE FRANCESCA USTICANO del Comune di Isola delle
Femmine rilascia concessione edilizia la n 2/2000. per la realizzazione di 153
camere con vocazione turistica ricettiva, raggruppate a schiera su tre distinti
corpi di fabbrica edilizia. 1999 BOLOGNA SINDACO la societ Sicileas Spa
proprietaria dellHotel Saracen per il tramite del suo Presidente del Consiglio di
Amministrazione avanza al Comune di Isola delle Femmine richiesta
di ampliamento della sua struttura alberghiera al fine di realizzare 153
camere in zona C residenziale del PRG.
164
decideremo se il tratto di spiaggia tra Capaci e Isola delle Femmine, debba
essere vietato alla balneazione.
165
de11.02.03 era nominato Commissaria ad acta il funzionario dipendente del
detto Assessorato Mario MEGNA' con il compito di provvedere, in via
sostitutiva all'approvazione del programma costruttivo per la realizzazione di n.
50 alloggi, come proposto dalle ditte CALLIOPE & SA.BA.
Il predetto decreto assessoriale prevedeva,all'art.1 , come il commissario
potesse sostituirsi, oltre che alla Giunta Municipale "amministrazione" al
Consiglio Comunale qualora questo non, si fosse espresso entro il termine d
i 45 giorni dalla trasmissione della proposta di delibera a cura del
detto funzionario regionale.
2) Questo ultimo citato atto, era trasmesso al Presidente del Consiglio
Comunale in data 08.08.2003 con lettera n . di prot. I1643, per il seguito di
competenza con Lavvertenza ' di cui sopra, a proposito della sostituzione
ulteriore spirati i 45 giorni, senza che l'organo Consiliare si fosse espresso.
Ih data 19.09.03 con lettera n . prot. 13353, il Sindaco BOLOGNA Stefano
richiedeva la convocazione del Consiglio Comunale gia sensi dell'art. 14, c.6 del
regolamento dei lavori consiliari, per la trattazione di n. 5 argomenti, tra i
quali non figura l'approvazione del programma costruttivo in
questione.
Lo stesso giorno, con lettera n. prot. 13361, il Presidente del Consiglio
Comunale, CATALDO Erasmo, convocava, in sessione ordinaria per il
giorno 29 Settembre 2003, specificando la richiesta sindacale, il consesso
comunale; ai cinque argomenti richiesti dal primo cittadino, giusta
lettera sopra citata il Presidente del Consiglio, aggiungeva altro punto
da discutere, ovvero "Approvazione programma costruttivo per la
realizzazione d i n. 50 alloggi proposto dalla ditte Immobiliare
CALLIOPE s.r.l. e SA.BA s.r.l., ai sensi dell'art.2 5 della L .R. n.22196".
In data 24.09.03, il Commissario ad acta MEGNA Mario, sostituendosi al
consesso comunale adottava la delibera di approvazione del
programma costruttivo citato.
In data 30.09.03, in seduta di prosecuzione rispetto al giorno di convocazione
del Consesso su istanza sindacale e su disposizione del Presidente del
Consiglio, con delibera n. 56, era affrontata la discussione in merito
all'adozione della delibera commissariale.
Con lettera in data 06.10.03, n. prot. 14105, il Presidente del Consiglio
Comunale in quanto assente in sede di discussione di cui al punto
sopra 6), significava a tutti i consiglieri comunali, all'Assessore Regionale del
Territorio e dell'Ambiente, al Commissario deliberante ed al Sindaco, come non
abbia ritenuto di procedere a convocazione d'urgenza" rispetto al termine
diffidatorio di 45 giorni di cui all'art. I del decreto assessoriale di nomina del
Commissario: ci, a suo dire, in quanto presumeva come la convocazione
a sua firma seppure tardiva rispetto allo spirare certo dei termini di cui
al decreto detto, fosse sufficiente ad impedire al commissario ad acta
di procedere autonomamente secondo il suo atto di incarico Altres,
con al medesima nota, egli, significava come della nota-diffida
commissariale di cui al punto 2) sopra, egli, ne abbia avuto contezza
soltanto in occasione della convocazione del consiglio comunale,
ovvero in data 19 Settembre 2003.
166
Con lettera in data 20.10.03, n . di prot. 14781,i l Presidente del Consesso
disponeva al Segretario Comunale l'avvio di un'indagine interna al fine
di accertare i motivi per cui il detto organo non fosse stato reso edotto della
nota-diffida commissariale. Con altra nota, n. prot. 14780, del 21.10.03, il
Presidente del Consiglio, invitava il Sindaco a conferire incarico ad un legale,
per valutare la legittimit dell'operato del Commissario ad acta.
Con lettera in data 27.10.03, n. prot. 14781/, il Segretario Comunale dott.
SCAFIDI Manlio, rispondeva alla nota di cui al punto 8), scongiurando il
sospetto di occultamenti o smarrimenti, con riferimento alla predetta nota
commissariale, la quale sarebbe stata depositata in segreteria nonch nel
fascicolo degli atti da sottoporre all'esame del consiglio comunale.
Da quanto precede nonch dalla lettura della nota a firma del Segretario
Comunale pu dirsi quanto appresso: preliminarmente va fatto notare come
appare poco formale la procedura di trasmettere una nota-diffida di' particolare
rilevanza senza ricorrere al messo comunale o ad altra forma di notifica; dalla
certezza circa la ricezione ne discende difatti l'autorit a sostituirsi all'organo
inadempiente; in caso contrario, sarebbero svuotati di significato i commi 4, 5,
6, dell'art. 15, del vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio
Comunale;
con riferimento alla fattispecie, deve dirsi, come latto di diffida del
commissario, operando un restringimento, od un'estinzione od ancora
una limitazione delle facolt dal destinatario (consiglio comunale),
possa essere ricompreso tra gli atti recettizi, quindi soggetti a
consegna-notifica secondo il relativo istituto;
ci anche in analogia a quanto previsto dall'art. 15, c. 4 del
Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale;
tale ultima precisazione; per, parrebbe essere pi contestabile al segretario
comunale, che al commissario, in quanto, avrebbe dovuto essere
diligenza del primo assistere il funzionario regionale nel proprio
compito; a fortiori se viene precisato come lo scrivente, contattato l'ufficio che
cura, presso I'A.R.T.A." tali provvedimenti commissariali, quest'ultimo ha, per
voce di un funzionario, come non costituirebbe prassi, quella di operare le
diffide, come quella di che si discorre, a mezzo di notifica formale;
a norma dell'art.12, c.4 del detto regolamento, i Segretario Comunale,
avrebbe dovuto informare il sostituto del Presidente del Consiglio
Comunale, dell'incombenza contingente; ci in particolare modo,
allapprossimarsi della scadenza imposta dalla nota commissariale,
ancorch non notificata a mezzo messo;
c) il Presidente del consiglio comunale, allorquando avuta notizia della nota
commissariale, avrebbe dovuto convocare il consesso comunale in
seduta straordinaria ai sensi dell'art. 14,c - 7 del regolamento citato,
avendone ancora alla data di convocazione del consiglio comunale ,i
tempi per la convocazione in via d'urgenza;
appare sterile se non demagogica la lettera di cui al punto sopra 9), di
invito al primo cittadino, a conferire incarico ad un legale, non avendo
il Presidente del Consiglio comunale alcuna potest nei confronti del
primo cittadino;
167
e da dire come nel caso in cui il consiglio comunale si fosse pronunciato
negativamente bocciando, quindi, la proposta di delibera " il
Commissario non avrebbe potuto procedere in senso contrario,
delineando tale esplicitato ora formulato, ipotesi di responsabilit ancor
maggiore per coloro i quali hanno fatto si che il consesso comunale non abbia
avuto ad esprimersi. Tale precisazione appare non residuale, in presenza della
circostanza seguente: il consesso comunale gi in data 01.02.01 giusta
delibera n . 9, aveva deliberato bocciando la relativa proposta il
Programma Costruttivo in argomento.
Dai punti analiticamente sopra riportati ed affrontati , si rilevano le irregolarit
come rilevate a conclusione di ciascun paragrafo
168
Successivamente con decreto in data 15.09.04,i l giudice delegato, revocava
seguito di un - incendio occorso nel sito, lautorizzazione all'uso, ancorch
dietro corrispettivo, all'4.C. di Isola delle Femmine.
In data 27.01.05, il curatore diffidava il comune alla restituzione del sito, oltre
al pagamento per indennit di occupazione a, far data dal 10.11.02 pari ad
euro 50.000.
Con delibera giuntale n. 111 del 21.06.05, I'AC. di Isola delle Femmine,
conferiva la procura ad litem all'avv. ZANGHI' Santo, per la difesa del Comune
avverso il caso significato, e di cui alla citazione assunta al protocollo del
Comune, al n. 7200 del 21.06.05.
Dalla disamina degli atti in possesso dello scrivente si evince come non risulta
veritiera la risposta fornita da primo cittadino in sede di esito di interrogazione
consiliare, nella parte concernente la detenzione dell'area a titolo gratuito.
2) non rileva
3) non rileva
4) la normativa richiamata per l'utilizzo del sito prescelto dall'A.C., pu dirsi
come contrariamente a quanto esplicitato dal primo cittadino, non pare possa
essere confortante:
ci in presenza di apposito decreto di sequestro, antecedente alla risposta
fornita ad esito all' interrogazione consiliare.
Difatti, con provvedimento n. 11666/04 del registro delle notizie di reato, era
emesso decreto di sequestro dell'area in argomento per violazione del D.Lgs.
n. 22197, art. 51, come accertato nei luoghi in data 31.08.04.
Quanto precede conferma quanto lamentato dai consiglieri comunali, circa la
non veridicit di quanto prodotto dal primo cittadino in esito all'interrogazione
consiliare allegata 2014 31 DICEMBRE COMMISSIONE DETERMINA 1
SETTORE 202 SICAR DEBITO FUORI BILANCIO 84 MILA 129 EURO 47
CENTESIMI ZUCCARELLO ZANGHI LO MONACO TURANO 2013 23 DICEMBRE
COMMISSIONE DELIBERA 31 SICAR DEBITO FUORI BILANCIO
84MILA129EURO37 CENTESIMI SENTENZA 183 21 11 07 APPELLO 1178 20. 07
11 AVV LO MONACO ZUCCARELLO TURANO 2010 PORTOBELLO
SINDACO DELIBERA GIUNTA 4 SICAR INCARICO ZANGHI
OPPOSIZIONE DECRETO INGIUNTIVO 77MILA 428 EURO 89 CENT
PASSATELLO LO MONACO ZUCCARELLO TURANO
169
2006 21 SETTEMBRE PORTOBELLO SINDACO incontra il Comitato di Isola
delle Femmine; alla riunione partecipa il Comitato per l'interramento del
passante ferroviario.
170
Il comitato Cittadino Isola Pulita esprime viva indignazione per la violenza
perpetrata in un luogo simbolo di legalit e di democrazia.
Oggetto: Relazione di Servizio redatta dallA.P.M. Ferrante Graziano
171
Il Comitato Cittadino Isola Pulita esprime la propria solidariet al
Vigile Urbano Graziano e stigmatizza la condotta tenuta
dallAmministrazione Comunale nonch del Consiglio Comunale che
non stato in grado di esprimersi sulla condotta del Consigliere Lucido
poco consona al ruolo e allesempio che deve esprimere chi riveste una
carica istituzionale
HTTP://ISOLAPULITA.BLOGSPOT.IT/2006/10/LEGGI-E-DECRETI-SUI-RIFIUTI-
PARTIRE.HTML
172
La nostra speranza che tali atti e soprattutto linguaggi e comportamenti non
abbiano a ripetersi, soprattutto in sedi luoghi di democrazia discussione e
confronto civile.
173
presentati nelle volte precedenti e COLPO di scena la Commissione Edilizia
esprime parere favorevole. (Estratto del verbale della C.E.C. del 26/4/2006:
visto la relazione tecnica dellUTC del 20/9/05 si approva a
condizione che in base al DM 1444 del 68 venga ceduta con atto
unilaterale area a parcheggio) Il Piano Regolatore Generale di Isola
risultava essere in fase di adozione, per cui NON si potevano rilasciare
concessioni per 88 alloggi in unarea dove il nuovo PRG prevede zona
di sviluppo turistico alberghiero. 2005 29 GIUGNO PORTOBELLO
SINDACO BOLOGNA VICE SINDACO il Signor Ferraro Pietro avanza
richiesta di variante per il progetto autorizzato con concessione edilizia. La
pratica istruita dallUTC MONICA GIAMBRUNO del comune viene posta
allordine del giorno in diverse sedute della Commissione Edilizia Comunale ma
sempre bloccata. 2004 27 LUGLIO BOLOGNA SINDACO Ufficio Tecnico
Comunale GIAMBRUNO MONICA concede la proroga alla licenza 2/2000 non
AVVEDENDOSI che detta licenza 2/2000 al momento della richiesta aveva
perso efficacia in quanto decaduta. 2004 1 APRILE BOLOGNA SINDACO La
Sicileas S.p.a. presenta allUfficio tecnico Comunale un richiesta di una
proroga di anni 2. Dalla proroga dellinizio dei lavori non sono proseguiti e
tantomeno terminati. 2001 BOLOGNA SINDACO INIZIANO I LAVORI ALL
SICILEAS S.P.A. PER LA COSTRUZIONE DI 153 CAMERE 2000 BOLOGNA
SINDACO lUTC INGEGNERE FRANCESCA USTICANO del Comune di Isola delle
Femmine rilascia concessione edilizia la n 2/2000. per la realizzazione di 153
camere con vocazione turistica ricettiva, raggruppate a schiera su tre distinti
corpi di fabbrica edilizia. 1999 BOLOGNA SINDACO la societ Sicileas Spa
proprietaria dellHotel Saracen per il tramite del suo Presidente del Consiglio di
Amministrazione avanza al Comune di Isola delle Femmine richiesta
di ampliamento della sua struttura alberghiera al fine di realizzare 153
camere in zona C residenziale del PRG.
174
responsabile dellUTC arch DArpa revoca lautorizzazione n 25 del 9.6.06.
2009 8 GENNAIO PORTOBELLO SINDACO INTERCETTATO AL TELEFONO
CON INGEGNERE GALLUZZO DIRIGENTE S.I.S. PER ALLEVIARE LE
DISOCCUPAZIONE A Isola delle Femmine (fonte la rivista S) 2006 9
GIUGNO PORTOBELLO SINDACO Il responsabile del III Arch DArpa (prot
6064/cc) concede autorizzazione (n 25) allapertura di un cantiere edile alla
ditta SIS S.C.P.A. nella persona dellarch Albamente Calcedonio, cantiere
sito in via Libert (il documento non indica numero civico) Isola delle
femmine ed relativo alla cantierizzazione del raddoppio ferroviario tratta
Palermo Centrale Brancaccio Isola delle Femmine-Carini. La richiesta avanzata
dalla Ditta SIS S.C.P.A. in virt di quanto discusso nella conferenza di servizi
2001 che stabiliva la concessione di unarea atta a fungere da deposito
dei macchinari e non era stato stabilito nessuna cantierizzazione, in sede di
conferenza di servizi. Il Consiglio Comunale a seguito della conferenza di
servizi, in data 12.4.2001 deliberava (n 22) che qualunque modifica di
carattere urbanistico progettuale apportata in sede di conferenza di servizio
comporter lobbligo di riesame da parte del Consiglio Comunale . Nel 2001
venne individuata larea in via degli Oleandri come sede del deposito dei
macchinari di ampiezza 10 volte inferiore a quella concessa con lautorizzazione
n 25 ed in un sito diverso in Via Libert e con destinazione duso verde
agricolo. Il responsabile dellU.T.C. Arch DArpa ha esercitato un abuso di
potere esautorando di fatto il potere desercizio del Consiglio Comunale.?????
175
Femmine e Regione, che anchessa fra i partner del progetto. Lattenzione
per rivolta non solo alla ex Caserma, ma anche a tutta larea circostante che
sovrasta la riserva marina di Isola delle Femmine-Capo Gallo e lautostrada A-
29, in un contesto ambientale di forte suggestione.
Crediamo fortemente sottolinea il Presidente Musotto in questa iniziativa
che potrebbe rappresentare unoccasione di grande sviluppo non solo per Isola,
ma per tutto il comprensorio, grazie al possibile abbinamento con larea marina
protetta. Per far questo occorre per una forte sinergia fra tutti gli enti
interessati. Un patrimonio ambientalistico cos importante non pu rimanere
inutilizzato, ma va utilizzato per finalit scientifiche e ambientali e portato alla
fruizione di tutti. Contiamo entro lanno aggiunge lassessore Loddo di
presentare lintero studio di fattibilit. Abbiamo intanto registrato la grande
disponibilit di Marisicilia, non solo a cedere il bene, ma anche a favorire tutto
liter burocratico comprendente anche la cessione dellintera area.
Oltre a Provincia, Regione (assessorati territorio e ambiente e
turismo),Comune di Isola e Confindustria, gli altri partner del progetto sono
lUniversit di Palermo, lArpa Sicilia, e le due societ che si occuperanno di
sviluppare lanalisi di gestione e i canali di finanziamento, lassociazione Tecla
e la Unimed Servizi. PROVINCIA REGIONALE PALERMO: Realizzazione di un
acquario marino ed osservatorio biologico marino permanente presso la ex
base Nato di Isola delle Femmine - Palermo. Trattasi di un programma
integrato per la riconversione economica, sociale e fruitiva della ex base Nato
di Isola delle Femmine, finalizzato alla conservazione e valorizzazione del
patrimonio paesistico ambientale. Larea, di circa 50 ettari, prossima a Palermo
e a pochi chilometri dallaeroporto, per luso prettamente militare che se ne
fatto sino al 1999, rimasta incontaminata da interventi antropici
indiscriminati, e fortemente connotata da una fauna tipicamente endogena. Si
trova prospiciente alle riserve naturali nonch sullarea marina protetta di Capo
Gallo e di Isola delle Femmine. Il progetto da realizzarsi per stati di
avanzamento, riconvertendo strutture gi esistenti,si presta per ospitare un
Acquario Marino - Stazione Biologica e una struttura recettiva per il turismo
giovanile, creando un parco naturalistico e della scienza marina, unico
nellintero bacino del Mediterraneo,un patrimonio ambientale riconvertito per
finalit scientifiche ed ambientali alla fruizione di tutti . ( PAG 64 Programma
Triennale Opere Pubbliche RELAZIONE - All. 1 (Relazione sintetica singoli
interventi ed elenco cartografia) 2012-14
2007 1 APRILE
INTERROGAZIONE PARLAMENTARE FUNDARO E LION SU
ITALCEMENTI ISOLA DELLE FEMMINE
176
sul territorio del comune d Isola Delle Femmine (Palermo) hanno Sede di-versi
impiant, produttivi connessi alle attivit di funzionamento della societ
Italcementi Spa;
177
Alla Dir- Gen. per la Salvaguardia Ambientale
178
Inoltre, sebbene comunicati, i cambiamenti apportati allimpianto non hanno
mai ottenuto la necessaria preventiva autorizzazione da parte dellAutorit
competente.
Successivamente, in data 18 settembre 2006, lAssessorato Territorio ed
Ambiente della Regione Siciliana ha comunicato alla Ditta lintenzione di
aggiornare le autorizzazioni alle emissioni in atmosfera gi concesse, con
lesclusione delluso di pet-coke come combustibile.
Si riportano di seguito le informazioni raccolte al fine di tracciare un quadro
informativo degli impatti derivanti dalle emissioni prodotte dalla citata azienda.
La Ditta Italcementi S.p.A., iscritta presso il Registro della Provincia di Palermo
delle imprese che recuperano rifiuti, svolge attivit di produzione di cementi
presso limpianto sito nel Comune Isola delle Femmine e attivit di
frantumazione nella cava denominata Pian DellAia per le quali titolare di
apposite autorizzazioni alle emissioni in atmosfera rilasciate dall Assessorato
Regionale Territorio e Ambiente della Regione Siciliana ai sensi dellarticolo 12,
del DPR n. 203/88, per 82 camini e dellarticolo 6, del DPR n. 203/88, per 4
camini.
Con il decreto di autorizzazione (D.A.) n. 292/17 del 17.3.94 1* Assessorato,
ai sensi dellarticolo 12 del D.P.R. 203/88 ha concesso alla Italcementi
lautorizzazione per il proseguimento delle emissioni derivanti dalla produzione
di cementi. In seguito, con i DD.AA. n 871/17 del 6.10.94, n. 141/17 del
15.3.95 e n. 187/17 del 4.4.97, lautorizzazione originaria stata parzialmente
modificata e rettificata,, senza apportare alcuna modifica al ciclo produttivo
descritto nel progetto approvato con la prima autorizzazione del 1994.
Successivamente la Italcementi S.p.A. ha presentato nel 2004 per la
cementeria di Isola delle Femmine una domanda di Autorizzazione Integrata
Ambientale (AIA), aggiornata nel 2006 con un progetto di ammodernamento
tecnologico dellimpianto produttivo. Si precisa che ad oggi il procedimento per
il rilascio dellA.L.A. non risulta essere concluso.
179
Con riferimento al provvedimento di diffida alluso di pet-coke emesso dalla
Regione Siciliana, si informa che la societ Italcementi ha presentato ricorso al
TAR. La sezione I del TAR Sicilia si pronunciata con sentenza n. 1156 del 19
aprile 2007 ritenendo il ricorso infondato ed immeritevole d accoglimento.
La Provincia Regionale di Palermo ha condotto, nei periodi gennaio-maggio
2006, agosto-ottobre 2006 e ottobre 2006-gennaio 2007, alcune campagne di
rilevamento della qualit dellaria in prossimit dellimpianto Italcementi nel
comune di Isola delle Femmine. Nella suddetta postazione sono stati utilizzati
due differenti laboratori mobili attrezzati per misurare sia parametri chimici
(S02 CO, NO N02 NOx, 03, NMHC, CH4. P.MIO, IPA, Benzene, Toluene e o-
Xylene) che meteorologici.
Con riferimento al PMIO, lanalisi dei dati registrati ed elaborati durante tali
campagne di rilevamento ha evidenziato 5 superamenti del valore limite
giornaliero per la protezione della salute umana2 nel periodo gennaio-maggio
2006 (71 giorni di rilevamento) e 12 superamenti nel periodo ottobre 2006-
gennaio 2007 (75 giorni di rilevamento). Nel periodo agosto-ottobre 2006 non
stati effettuate rilevazioni di tale inquinante.
Anche per gli IPA, nel periodo ottobre 2006-gennaio 2007, si osservano valori
medi orari pi elevati rispetto a quelli della campagna precedente. In
particolare si rileva un incremento delle concentrazioni di benzo(a)pirene.
Per quanto concerne gli altri inquinanti rilevati, in tutti i periodi di monitoraggio
sono stati registrati valori entro i limiti stabiliti dalla normativa vigente sia con
riferimento al valore limite di protezione della salute umana, sia ai livlli di
attenzione e di allarme nonch agli obiettivi di qualit
Pur considerando limportanza di brevi campagne di monitoraggio, ai fini della
valutazione e gestione della qualit dellaria, si ritiene necessaria una
riorganizzazione della rete di monitoraggio per renderla conforme alle
disposizioni delle norme nazionali e comunitarie. Tale aggiornamento
indispensabile per conoscere la reale situazione dello stato della qualit
dellaria nellarea.
180
femmine" Isola delle Femmine a rischio inquinamento petcoke, utilizzato
nelle cementerie. Lo sostiene in una interrogazione Massimo Fundar,
deputato dei Verdi Per Fundar: necessario dice intervenire per bonificare l'
area.
181
CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI MQ 1.519 1997 30 APRILE BOLOGNA
SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 9/91 TAORMINA GIACOMO 03.11.43
TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART 96 E 218
CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO CATASTO URBANO AL F 3
PART 2345 SUB 5 E 6 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI MQ 1.519 1990 7 AGOSTO
DELIBERA CONSIGLIO OMUNALE 127 ADOZIONE PIANO
PARTICOLAREGGIATO ZONA C CONFORME AL P.R.G. 1997 30 APRILE
BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 10/91 TAORMINA
GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART
96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO CATASTO
URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 1 E 2 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI 2007 27
APRILE PORTOBELLO SINDACO DECRETO ASSESSORIALE 30 MARZO
2007 PRG VALUTAZIONE STRATEGICA AMBIENTALE NELLA FASE DI
REDAZIONE DEL PRG 2009 1 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO
TRASMETTE PRG ADOTTATO C.C. DELIBERA 33 1 AGOSTO 2007 PROT
ASSESSORATO 41829 5.06.09 OGGETTO ORDINE DEL GIORNO PER LA
SEDUTA DELLA C.E.C. DEL 6.6.07 11)pratica edilizia 8.07 Taormina Antonia
Giovanna ed altri istanza 29.03.07 prot 3975 Richiesta CE per il
completamento e variante inerente il villino bifamigliare denominato corpo A
via Libert.12)pratica edilizia 9.07 Taormina Antonia Giovanna ed altri istanza
29.03.07 prot 3978 Richiesta CE per il completamento e variante inerente il
villino bifamigliare denominato corpo B via Libert. 13)pratica edilizia 10.07
Taormina Antonia Giovanna ed altri istanza 29.03.07 prot 3980 Richiesta CE
per il completamento e variante inerente il villino bifamigliare denominato
corpo C via Libert. 14)pratica edilizia 11.07 Taormina Antonia Giovanna ed
altri istanza 29.03.07 prot 3981 Richiesta CE per il completamento e variante
inerente il villino bifamigliare denominato corpo D via Libert. 163 2010 22
FEBBRAIO PORTOBELLO SINDACO CONSIGLIO COMUNALE Variante al
P.R.G. adottato con D.C.C. n33/2007 Rettifica dei confini territoriali
rappresentati nella cartografia del PRG 2011 23 MARZO PORTOBELLO
SINDACO DETERMINA 3 SETTORE DARPA SANDRO IMPEGNO E
LIQUIDAZIONE 14 FATTURE 13 E 20 SETTEMBRE 2010 FERRARELLA ANDREA
VALUTAZIONE INCIDENZA 18.972 EURO NELLAMBITO P.R.G. ADOTTATO C.C.
33 1 AGOSTO 2007 2011 5 AGOSTO PORTOBELLO SINDACO DIRIGENTE
URBANISTICA REGIONE SICILIA PRG PROT 52120 NON PROCEDIBILITA
APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE ESEGUITO IN
FASE DI REDAZIONE PRG 2011 4 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO
URBANISTICA SERVIZIO 2 PROT 67549 PRG PROT 52120 NON
PROCEDIBILITA APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE
ESEGUITO IN FASE DI REDAZIONE PRG 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977 E
AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
182
UTC RELAZIONE TECNICCA ALLEGATA ALLA DELIBERA FOGLIO 3 PART 95
506 507 508 509 510 593 511 512 96 218 SU CUI SONO STATE RILASCIATE
LICENZE ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977
E AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2014 16 OTTOBRE
COMMISSIONE ARTA SERVIZIO 2 UNITA OPERATIV 2.1 PROTOCOLLO
20699 ADOZIONE VARIANTE AL VIGENTE PRG AREA TAORMINA RIENTRA NEI
CONFINI DESTINAZIONE ZONE C2 AREE PRIVE DI DESTINAZIONE PP
DELIBERA C.C. 127 7.8.90 NON VIGENTE E SONO STATE RILASCIATE
DIVERSE LICENZE EDILIZIE SOLUZIONE NEL NUOVO PRG
183
2007 28 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO ARCHITETTO SANDRO DARPA
UTC il geometra Giovanni Impastato viene nominato assessore esterno al
Comune di Isola delle Femmine. Il geometra Impastato nelle elezioni
amministrative del 2004 si era candidato, ottenendo 41 voti, con la lista Nuova
Torre alternativa alla Lista Isola per Tutti Portobello sindaco. Miracolo viene
nominato ASSESSORE da un suo avversario? La Sicileas S.pa. si oppone
allatto di revoca n 31 emessa dallUfficio tecnico Comunale di Isola delle
Femmine, con ricorso al TAR di Palermo nelludienza discussa il 23 novembre
2007, la Sicileas S.pa. rappresentata e difesa dallAvvocato Immordino
Giovanni vede accogliere il ricorso che annulla di fatto il provvedimento di
revoca n 31 emesso il 21.11.06 ritiene valida la concessione edilizia e il cambio
di destinazione duso. 200703394 (PALERMO, SEZIONE 3) doc
... ? REPUBBLICA...84/07, proposto dalla Societ SICILEAS S.p.A., in persona
del legale ... SENTENZA ,sede di PALERMO ,sezione SEZIONE 3 ,numero
provv.: 200703394, Verifica appello
Numero ricorso:200700084 Il Comune di Isola delle Femmine rappresentato
dallAvvocato Lo Monaco in accordo con il Sindaco Gaspare Portobello. son
convinto di non oppormi. (seduta consiliare 24 novembre 2008). Quindi il
Sindaco Portobello Gaspare con larchitetto DArpa non impugnano la sentenza
del TAR al C.G.A. che sicuramente avrebbe bloccato la concessione. Anzi in
barba al Codice Etico dopo solo poche settimane danno un incarico legale
allavvocato Immordino avvocato (DELIBERA DI GIUNTA 61 23 7.09)
che aveva difeso la Sicileas contro il Comune di Isola delle Femmine.
Lavvocato Lo Monaco continua imperterrito nella sua attivit di Consulente del
Sindaco. 2006 21 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO atto di revoca n
31 delle concessioni edilizie n 2/200 e n 17 del 6.6.2006 intestate al Presidente
del consiglio di amministrazione della Sicileas S.p.a. dr. Ferraro Pietro:
Motivazioni: la 2/2000 era viziata in quanto doveva dar luogo, cos come da
PRG, ad un piano di lottizzazione (larea interessata era superiore ai 10.000mq.
Articolo 5 delle Norme tecniche di Attuazione del PRG Isola consiglio comunale
2.2.76 verbale n 3 Norme di Attuazione D.A. 83/1977, riproposto dalle norme
tecniche di attuazione Norme di Attuazione D.A. 121/1983, le zone stralciate in
precedenza con D.A. n 87 del 14.5.77 adottato con delibera consiliare n 20 del
29.1.82, munito del voto del C.R.U. 2/83 del 18.1.83.
La concessione edilizia n 2 del 2000 che prevedeva la costruzione di 153
stanze per ampliamento dellalbergo NONpoteva essere rilasciata, nel vecchio
PRG la destinazione duso dellarea classificata come zona C. ( Infatti il
Comune comunica al progettista del PRG dr. Aliqu dellavvenuto rilascio della
concessione edilizia n 2/2000 in modo da identificare larea come zona di
sviluppo turistico alberghiera, adottando cos tutti i parametri di riferimento).
La domanda che nasce spontanea riconosciuta la illegittimit
della licenza 2/2000 , perch la stessa non viene dallUfficio
Tecnico Comunale di Isola delle Femmine REVOCATA? La Proroga
Richiesta il 1.4.2004 e concessa il 27.7.04 viziata in quanto la
licenza 2/2000 al momento era gi scaduta. 2006 6 GIUGNO
PORTOBELLO SINDACO viene rilasciata la concessione edilizia in
VARIANTE n 17 per il cambio di destinazione duso delle unit
immobiliari da turistico ricettivo a residenziale, con una diversa
184
distribuzione degli interni per la definizione di 88 unit abitative
U.T.C. ARCHITETTO SANDRO DARPA. 2006 16 MAGGIO
PORTOBELLO SINDACO il Signor Ferraro Pietro richiede la
concessione edilizia in variante. 2006 26 APRILE PORTOBELLO
SINDACO BOLOGNA DIMISSIONATO 10 OTTOBRE 2005 MONICA
GIAMBRUNO ESAUTORATA DOPO LA COMMISSIONE EDILIZIA DEL 6
OTTOBRE 2005 la Commissione Edilizia esamina gli stessi
elaborati presentati nelle volte precedenti e COLPO di scena la
Commissione Edilizia esprime parere favorevole. (Estratto del
verbale della C.E.C. del 26/4/2006: visto la relazione tecnica
dellUTC del 20/9/05 si approva a condizione che in base al DM 1444 del
68 venga ceduta con atto unilaterale area a parcheggio) Il Piano
Regolatore Generale di Isola risultava essere in fase di adozione, per cui
NON si potevano rilasciare concessioni per 88 alloggi in unarea dove il
nuovo PRG prevede zona di sviluppo turistico alberghiero. 2005 29
GIUGNO PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA VICE SINDACO il Signor
Ferraro Pietro avanza richiesta di variante per il progetto autorizzato
con concessione edilizia. La pratica istruita dallUTC MONICA
GIAMBRUNO del comune viene posta allordine del giorno in
diverse sedute della Commissione Edilizia Comunale ma sempre
bloccata. 2004 27 LUGLIO BOLOGNA SINDACO Ufficio Tecnico
Comunale GIAMBRUNO MONICA concede la proroga alla licenza
2/2000 non AVVEDENDOSI che detta licenza 2/2000 al momento
della richiesta aveva perso efficacia in quanto decaduta. 2004 1
APRILE BOLOGNA SINDACO La Sicileas S.p.a. presenta allUfficio
tecnico Comunale un richiesta di una proroga di anni 2. Dalla
proroga dellinizio dei lavori non sono proseguiti e tantomeno
terminati. 2001 BOLOGNA SINDACO INIZIANO I LAVORI ALL SICILEAS
S.P.A. PER LA COSTRUZIONE DI 153 CAMERE 2000 BOLOGNA
SINDACO lUTC INGEGNERE FRANCESCA USTICANO del Comune di
Isola delle Femmine rilascia concessione edilizia la n 2/2000. per
la realizzazione di 153 camere con vocazione turistica ricettiva,
raggruppate a schiera su tre distinti corpi di fabbrica edilizia.
1999 BOLOGNA SINDACO la societ Sicileas Spa proprietaria
dellHotel Saracen per il tramite del suo Presidente del Consiglio
di Amministrazione avanza al Comune di Isola delle Femmine
richiesta di ampliamento della sua struttura alberghiera al fine di
realizzare 153 camere in zona C residenziale del PRG. SICILEAS
FARACI ONORATO VILLAGGIO LE PALERMO SARACEN RICORSO AL TAR
N.3394/07 Reg.
REPUBBLICA ITALIANA
Sent.
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
N.84 Reg. Gen.
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia, Sezione
ANNO 2007
Terza, ha pronunciato la seguente
SENTENZA
185
sul ricorso R.G. n. 84/07, proposto dalla Societ SICILEAS S.p.A., in
persona del legale rappresentate pro- tempore, elettivamente
domiciliata in Palermo Via Libert n.171 presso lo studio degli avv.ti
Giovanni e Giuseppe Immordino che li rappresentano e difendono;
CONTRO
- il Comune di Isola delle Femmine, in persona del Sindaco pro-
tempore, elettivamente domiciliato in Palermo, via S. Meccio n.25,
presso lo studio dellAvv.to Saverio Lo Monaco che lo rappresentata e
difende;
PER LANNULLAMENTO
- del provvedimento di revoca n.31 del 21 novembre 2006, con cui il
responsabile del III Settore UTC del Comune
di Isola delle Femmine ha revocato la concessione edilizia n.2 del 23
febbraio 2000, per la realizzazione di n.153 CAMERE con vocazione
turistica-ricettiva, raggruppate a schiera, su tre distinti corpi di
fabbrica, nonch la concessione edilizia di variante n.17, rilasciata il 6
giugno 2006, per il cambio di destinazione duso delle unit
immobiliari, da turistico-ricettivo a residenziale, con la realizzazione di
una diversa distribuzione degli interni per la definizione di n.88 unit
abitative;
- del parere prot. n.13337, del 6 novembre 2006, dellUTC;
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio dell'avv.to Saverio Lo Monaco,
per il comune di Isola delle Femmine;
Vista lordinanza cautelare di questa Sezione n. 197/07;
Viste le memorie prodotte dalle parti a sostegno delle rispettive
difese;
Designato relatore alla pubblica udienza del 23 novembre 2007 il
Primo Referendario avv.to Nicola Maisano;
Uditi gli avv.ti Giovanni e Giuseppe Immordino per la ricorrente e
l'avv. Fabio Armanno, in sostituzione dellavv. Saverio Lo Monaco, per
l'Amm.ne intimata;
Ritenuto in fatto e considerato in diritto quanto segue:
FATTO
Con ricorso notificato l11 gennaio 2007, e depositato il successivo 15
gennaio, la ricorrente ha impugnato: - il provvedimento di revoca
n.31 del 21 novembre 2006, con cui il responsabile del III Settore
UTC del Comune di Isola delle Femmine ha revocato la concessione
edilizia n.2 del 23 febbraio 2000, per la realizzazione di n.153 CAMERE
con vocazione turistica-ricettiva, raggruppate a schiera, su tre distinti
corpi di fabbrica, nonch la concessione edilizia di variante n.17,
rilasciata il 6 giugno 2006, per il cambio di destinazione duso delle
unit immobiliari, da turistico-ricettivo a residenziale, con la
186
realizzazione di una diversa distribuzione degli interni per la
definizione di n.88 unit abitative; - il parere prot. n.13337, del 6
novembre 2006, dellUTC.
In tale gravame vengono articolate le censure di: 1) Violazione e falsa
applicazione dellart. 21 nonies della legge 7 agosto 1990 n. 241.
Assoluta carenza di potere di revoca. Difetto di motivazione. 2)
Manifesta erroneit, contraddittoriet ed illogicit. Eccesso di potere
sotto il profilo dello sviamento dalla causa tipica. 3) Carenza dei
presupposti. Violazione del principio di conservazione degli effetti
giuridici. Difetto di motivazione. Erroneit manifesta. Contraddittoriet
manifesta. Eccesso di potere sotto il profilo dello sviamento dalla
causa tipica.
Sostiene parte ricorrente che limpugnato provvedimento sarebbe
stato adottato in assenza dei necessari presupposti per poter revocare
od annullare le concessioni edilizie rilasciate ed il comportamento
seguito dallamministrazione intimata sarebbe comunque
contraddittorio ed illogico.
Si costituito il Comune di Isola delle Femmine, che con memoria
ha replicato alle argomentazioni contenute nel ricorso e chiesto il suo
rigetto.
Con ordinanza cautelare n. 197/2007 questa Sezione ha in parte
sospeso lefficacia del provvedimento impugnato.
Alla pubblica udienza di discussione i procuratori delle parti hanno
insistito nelle rispettive tesi difensive ed il ricorso stato posto in
decisione.
DIRITTO
Il ricorso fondato.
Limpugnato provvedimento di revoca adottato dal Comune
di Isola delle Femmine risulta fondato sulla circostanza che la
concessione edilizia n. 2 del 23 febbraio 2000, rilasciata alla societ
ricorrente, sarebbe illegittima in quanto per la zona in considerazione
non era stato adottato alcun piano di lottizzazione, alla cui esistenza
gli strumenti urbanistici vigenti subordinavano la possibilit di
rilasciare concessioni edilizie.
In via derivata sarebbe illegittima anche la proroga del termine per
lultimazione dei lavori, concessa nel 2004, e peraltro affetta anche
dallautonomo vizio di derivare da una richiesta inoltrata
successivamente alla scadenza del termine originariamente accordato,
e la concessione al cambio di destinazione duso n. 17 del 6.6.2006.
Assolutamente dirimente, ai fini della definizione della presente
controversia, risulta la nota del 6.2.2007 a firma del responsabile del
III settore del Comune di Isola delleFemmine.
187
Con tale nota viene chiarito che, per la zona in questione, esistevano
piani particolareggiati efficaci dal maggio 1992 e scaduti nel maggio
2002.
Da tale circostanza si ricava che il 23 febbraio 2000, data in cui
stata rilasciata la concessione edilizia in favore della ricorrente, nella
zona era vigente un piano particolareggiato e quindi, contrariamente a
quanto posto a fondamento dellimpugnato provvedimento di revoca,
la concessione edilizia n. 2 del 2000 stata rilasciata nel rispetto delle
prescrizioni urbanistiche che subordinavano la possibilit di adottare
tali atti alla previa pianificazione particolareggiata.
Risulta quindi fondato il motivo articolato da parte ricorrente con il
quale si deduce lassenza dei necessari presupposti per ladottato
provvedimento di autotutela.
Appare opportuno puntualizzare che risulta illegittimo anche
lannullamento della proroga del termine di ultimazione dei lavori
oggetto delloriginaria concessione, anche qualora si ritenga che
lamministrazione abbia inteso annullare tale atto per essere
intervenuto sulla base di una richiesta non inoltrata tempestivamente.
E infatti evidente che tale proroga ha ormai esaurito i suoi effetti -
consentire il completamento dei lavori - e non si capisce, n viene
esplicitato, quale sarebbe linteresse concreto allannullamento di un
tale atto, separatamente alla caducazione degli effetti della
concessione a cui afferisce.
Ovviamente illegittimo poi lannullamento della concessione di
variante n. 17 del 6 giugno 2006, fondato sullipotizzata illegittimit
derivata di tale atto, in conseguenza dellasserita, ma non sussistente,
illegittimit della concessione n. 2 del 2000.
In conclusione il ricorso deve essere accolto e, per leffetto,annullati i
provvedimenti impugnati.
Sussistono giusti motivi per disporre la compensazione tra le parti
delle spese del giudizio.
P. Q. M.
il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia, Sezione terza,
accoglie il ricorso in epigrafe e, per leffetto, annulla i provvedimenti
impugnati.
Dispone la compensazione tra le parti delle spese del giudizio.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'Autorit
Amministrativa.
Cos deciso in Palermo, nella Camera di Consiglio del 23 novembre
2007
188
del movimento politico ISOLA DEMOCRATICA, residente in viale marino 12
90040 Isola delle Femmine esposto denuncia riguardante situazione Comune
Isola delle Femmine
189
Palermo il 16.01.1968, domiciliato a Palermo, Via XX Settembre n69, codice
fiscale LQA NGL 68A16 G273 V, regolarmente iscritto allOrdine degli Architetti
della Provincia di Palermo al n 2946, libero professionista, approvando,
altres, il disciplinare di incarico redatto in conformit allo schema di
disciplinare approvato con D.A. 17.05.1979 n 91 ed integrato con D.A.
01.02.1992 n 64. Direttive Generali Con deliberazione di n 71 del
29.09.2000, il Consiglio Comunale ha dettato ai sensi del 7 comma dellart. 3
della L.R. 15/91 le direttive generali per la redazione del PRG, cos come
formulate dallUTC nella Relazione di base per le direttive generali prot. n
8591 del 24.07.2000.
Si riporta di seguito la citata Relazione di base per le direttive
generali prot. n 8591 del 24.07.2000 predisposta dallUTC.
RELAZIONE DI BASE PER LE DIRETTIVE GENERALI (art. 3 comma 7,
L.R. 15/91). Con nota prot. N 10249 del 06.10.99, assunta al protocollo di
questo Comune al n12227 del 11.10.99, lAssessore Regionale Territorio e
Ambiente, ai sensi dellart. 4 della L.R. 71/78, ha notificato al Sindaco il voto
n 187 del 23.09.99 con il quale il C.R.U. ha restituito il P.R.G., adottato
con deliberazioni del Consiglio Comunale n 2 del 25.01.94, n 3 del 29.01.94
e n 36 del 30.04.94 ed integrato a seguito della elaborazione delle
Prescrizioni Esecutive con deliberazioni di C.C. n 27 del 18.03.97, n
28 del 24.03.97 e n 33 del 25.03.97, per la rielaborazione totale.
Pertanto, essendo, ormai, trascorsi pi di dieci anni dalla data di approvazione,
lo strumento urbanistico approvato con D.A. n 83/77 diventato inefficace
per la parte che riguarda i vincoli preordinati allespropriazione. Preso
atto della necessit di procedere alla rielaborazione totale dello strumento
urbanistico secondo le indicazioni ed i rilievi contenuti nel predetto voto
C.R.U. n187 del 23.09.99 entro i termini di legge, lAmministrazione
Comunale ha conferito a libero professionista lincarico per la
rielaborazione totale del P.R.G. e del Regolamento Edilizio del Comune di
Isola delle Femmine, approvando il relativo disciplinare di incarico redatto in
conformit allo schema di disciplinare approvato con D.A. 17.05.1979 n 91 ed
integrato con D.A. 01.02.1992 n 64 e riservandosi di provvedere con
successivo atto deliberativo ad integrare lincarico di redazione del P.R.G. e del
Reg. Edilizio con quello relativo alle Prescrizioni Esecutive di cui allart. 2 L.R.
71/78, rapportate ai fabbisogni residenziali pubblici, privati, turistici, produttivi
e dei servizi connessi di un decennio cos come previsto dallart. 3 comma 8
della L.R. 15/91. Ci premesso, sulla scorta delle indicazioni fornite
dallAmministrazione ed in conformit alle disposizioni dellart. 3, comma 7
della L.R. 15/91, la sottoscritta Ing. Francesca Usticano, Responsabile del X
Settore U.T.C. ha predisposto la presente relazione sulla base della quale il
Consiglio Comunale potr adottare le Direttive Generali cui il progettista
incaricato dovr attenersi nella stesura del Piano Regolatore Generale. In tal
modo l'amministrazione comunale committente potr fornire al progettista le
indicazioni in base alle quali elaborare una progettazione commisurata alle
scelte di pianificazione del proprio territorio, mentre il progettista, seppur nei
limiti delle anzidette direttive cui dovr necessariamente uniformarsi, avr
garanzia di potere esplicare la propria attivit professionale al riparo da
eventuali stravolgimenti delle scelte progettuali. La presente relazione volta,
190
pertanto, ad individuare le problematiche urbanistiche di rilievo per il comune
ed i criteri di ordine tecnico-urbanistico da seguire nella elaborazione del P.R.G.
Descrizione dei caratteri del territorio Il territorio comunale di Isola delle
Femmine si estende per Ha 354 circa lungo la fascia costiera e confina con il
Mare Tirreno e con i territori dei Comuni di Palermo, Capaci e Torretta. Dal
punto di vista morfologico il territorio in esame si compone di una parte
pianeggiante che comprende tutta la fascia costiera e di una parte sub-
pianeggiante che si raccorda bruscamente con i rilievi montuosi di Pizzo Mollica
(m. 533 s.l.m) sovrastanti lintero paese. Il territorio, attraversato
longitudinalmente dallautostrada Palermo-Mazara, dalla strada statale 113 e
dalla linea ferrata Palermo-Trapani, risulta nettamente suddiviso in tre fasce:
1. la fascia costiera, compresa fra il mare Tirreno, la ferrovia PA-TP ed il
confine con il territorio di Capaci; 2. la zona intermedia, delimitata a valle dalla
predetta ferrovia e a monte dallautostrada; 3. la fascia che si sviluppa a
monte dellautostrada e risulta delimitata dai rilievi montuosi che fanno da
coronamento allintero territorio comunale. Labitato di Isola delle Femmine si
compone di un nucleo centrale dal tessuto urbanistico ancora individuabile a
maglia regolare con stecche di case disposte ortogonalmente alla costa.
Intorno al nucleo centrale sopra descritto si sviluppato lattuale centro
urbano edificato ed urbanizzato, corrispondente alle cosiddette Zone B.
Labitato si completa con gli insediamenti residenziali realizzati nelle zone C
gi disciplinate da piani particolareggiati esecutivi e piani di lottizzazioni
convenzionati ed, infine, con una serie di costruzioni abusive distribuite un po
su tutto il territorio comunale, ma caratterizzate anche da alcuni nuclei di
concentrazione (ad es. nellarea compresa tra lautostrada e la ferrovia, a valle
della Via dellAgricoltura). Il tessuto edilizio si compone, inoltre, di insediamenti
industriali ed artigianali prevalentemente ubicati in parte nella fascia compresa
tra la ferrovia e lautostrada ed in parte a monte dellautostrada. Tra gli
insediamenti industriali spicca per imponenza e rilevanza lo stabilimento della
Italcementi, nonch larea adibita a cava (Raffo Rosso). Non vanno trascurati,
infine, gli insediamenti turistico-alberghieri esistenti lungo la fascia costiera. In
base ai caratteri del territorio e degli abitati sopra descritti, nonch
dell'ambiente fisico del territorio, delle caratteristiche ambientali e del
patrimonio edilizio, il progettista dovr individuare le esigenze di assetto e di
sviluppo degli stessi, rappresentando l'adeguatezza dello stato di attuazione
degli strumenti urbanistici comunali vigenti, in rapporto alla situazione
demografica del comune. Vincoli territoriali Il territorio comunale risulta
gravato dai seguenti vincoli: .Omissis 3 Situazione urbanistica Il comune
di Isola delle Femmine dotato dei seguenti strumenti urbanistici: 1. P.R.G.
approvato, con stralci, con D.A. n 83 del 14.05.1977 e relativo alle zone
omogenee BD-E; 2. P.R.G. delle zone stralciate, approvato con D.A. n 121 del
24.03.1983; 3. Piano Particolareggiato delle Zone C approvato con delibera di
C.C. n 127 del 07.08.1990 (comparti da 1 a 6 ad esclusione del comparto 1);
4. Variante al P.R.G. relativa alla Fascia Costiera approvata con D.A. n 585 del
11.04.1991. Con Decreto Assessorato Industria n 2088 del 13.12.1995 e
successivo D.A. n 159 del 18.02.1997 stato approvato il Progetto della
Viabilit a servizio della Z.I. di Isola delle Femmine, collegamento con la
viabilit urbana (attuale strada A.S.I.). Obbiettivi della pianificazione
191
territoriale - Problematiche da approfondire Ci premesso, si elencano di
seguito le principali problematiche connesse alla pianificazione urbanistica del
territorio comunale le quali, cos come peraltro sottolineato nel voto C.R.U. n
187 del 23.09.1999, dovranno formare oggetto di adeguato approfondimento.
Per quanto attiene le zone B, occorre rivedere la previsione di attrezzature,
definite, nel voto C.R.U., carenti sotto il profilo quantitativo e qualitativo in
quanto mal distribuite e molto frazionate. Una attenzione particolare merita il
problema connesso al recupero degli agglomerati abusivi: nel passato, infatti, il
territorio ha subito il manifestarsi di un abusivismo diffuso sviluppatosi intorno
al pochi nuclei che necessitano, ormai, di un energico intervento di
pianificazione mirata al recupero del patrimonio edilizio suscettibile di
sanatoria. Relativamente alle zone D occorre effettuare una analisi sullo stato
di fatto e di utilizzo degli stabilimenti industriali ed artigianali esistenti,
valutando la compatibilit delle zone di espansione con la situazione del
costone roccioso e prevedendo la possibilit di incentivare la riconversione
degli stabilimenti in disuso. Occorre esaminare le problematiche connesse
alladozione del Piano Regolatore del Porto, prevedendo il rapporto tra il porto,
le aree a ridosso dello stesso e le infrastrutture ferroviaria e autostradale
nellottica di favorire, attraverso la razionalizzazione dei collegamenti,
lincremento dellattivit turistico-alberghiera che gi costituisce una solida
presenza nel territorio. Particolare rilevanza riveste il tema della viabilit,
fortemente condizionato dalla presenza dellautostrada e della ferrovia, nonch
dalle condizioni di stabilit del costone roccioso a monte e dal vincolo di
inedificabilit ex art. 15 lett. a) L.R. 78/76 nei 150 m. dalla battigia.
innegabile, tuttavia, che il corretto sviluppo urbanistico ed economico di un
territorio non pu prescindere da un adeguato sistema di infrastrutture e
servizi di cui la viabilit rappresenta nodo centrale e volano di sviluppo. Grande
attenzione va posta alla questione dello svincolo autostradale nonch allo
sblocco definitivo dello svincolo ASI con il collegamento alla rete viabile
comunale. Occorre inoltre che siano inserite nel PRG le previsioni inerenti il
raddoppio ferroviario e leliminazione dei passaggi a livello. Sussiste, infine, un
rilevante e decisivo interesse nella realizzazione di alcuni progetti di
importanza prioritaria per Isola delle Femmine e che potranno diventare, se
correttamente indirizzati, uno strumento di sviluppo fondamentale: si tratta dei
progetti relativi alla riqualificazione della fascia costiera e al recupero della
Cava Raffo Rosso. A seguito della creazione della Riserva Naturale Orientata
dellIsola di Fuori opportuno 4 prevedere occasioni di sviluppo connesse
allattivit della riserva. Occorre procedere alla verifica della compatibilit dello
previsioni del PRG con programmi di sviluppo ed iniziative di ambito
sovracomunale-comprensoriale. Infine, si pone lattenzione alla necessit che
la revisione del PRG sia adeguatamente supportata da un Regolamento Edilizio
e da Norme di Attuazione che siano in grado di indirizzare correttamente
lattivit edilizia nelle sue molteplici sfaccettature, ponendosi certamente come
strumento di indirizzo e controllo ma nello stesso tempo come utile sussidio
sufficientemente flessibile e lungimirante in aderenza alle rinnovate esigenze di
una moderna utilizzazione del patrimonio edilizio, nellambito del disegno
complessivo ed articolato che il nuovo strumento urbanistico andr a delineare.
Da quanto sopra sinteticamente evidenziato, emerge chiaramente la necessit
192
di fare in modo che la revisione dello strumento urbanistico diventi una
preziosa occasione per incidere significativamente sulle direttive dello sviluppo
del Comune, e per compiere una svolta decisiva nel tentativo di valorizzare la
peculiare vocazione turistica di Isola delle Femmine, attraverso la tutela del
patrimonio ambientale e la riscoperta delle tradizioni locali legate alla pesca,
senza, tuttavia, perdere di vista le opportunit collegate al potenziale indotto di
alcune iniziative ormai in corso di realizzazione (raddoppio ferroviario,
approvazione del piano regolatore del porto, asse metropolitano Palermo-
aeroporto, ecc).
Isola delle Femmine ha, oggi, loccasione di rivendicare un ruolo decisivo
nellambito dellarea metropolitana di Palermo grazie alla propria vicinanza
strategica con il capoluogo ed alla capacit manifestata di preservare, tuttavia,
una precisa identit di piccolo centro autonomo per tradizioni e cultura. La
revisione del PRG si pone, pertanto, come momento cruciale nel complesso
percorso verso un pi alto livello di qualit della vita che sia, al tempo stesso,
patrimonio da tutelare e obbiettivo da perseguire. Schema di massima di PRG
Con nota del 02.04.2002 assunta al protocollo del Comune di Isola delle
Femmine al n 3600, il sottoscritto progettista incaricato, Arch. Angelo Aliqu,
ha trasmesso lo schema di massima del PRG, comprendente i seguenti
elaborati: Relazione Generale; Norme di attuazione; Regolamento Edilizio;
Cartografie storiche; TAV. 1 inquadramento territoriale - scala 1 : 100.000 e
1 : 10.000; TAV. 2 Il regime dei vincoli - scala 1 : 5.000; TAV. 2 e TAV. 2 bis
Il regime dei vincoli scala 1 : 2.000; TAV. 3 Carta tematica scala 1 :
5.000; TAV. 4 _ Elevazioni fuori terra scala 1 : 5.000; TAV. 5 Viabilit
scala 1 : 5.000; TAV. 6 servizi scala 1 : 5.000; TAV. 7 Zonizzazione
scala 1 : 5.000; 5 TAV. 7 Zonizzazione scala 1 : 2.000; TAV. 7bis Aree
sottoposte a prescrizione scala 1:5.000 Il predetto schema di massima,
munito dei seguenti pareri: relazione istruttoria prot. n 6976 del
18.06.2002 e relazione integrativa prot. n 11.273 del 08.10.2002 predisposte
dallUTC; parere favorevole espresso dalla C.E.C. nella seduta del
11.07.2002; stato approvato ai sensi e per gli effetti dellart. 3 comma 7
della L.R. 3004.91 n 15 con deliberazione di Consiglio Comunale n 47 del
12.08.2003. Ci premesso, in relazione allevoluzione della normativa vigente e
al verificarsi di nuove condizioni e/o circostanze specifiche a decorrere dalla
data di trasmissione dello schema di massima al Comune per lapprovazione, si
proceduto preliminarmente ad effettuare una puntuale verifica di
aggiornamento dei contenuti della Relazione Generale allegata allo schema di
massima, che deve intendersi, pertanto, integralmente sostituita dalla presente
relazione.
193
2007 3 AGOSTO PORTOBELLO SINDACO SPARISCONO ANTONIO E
STEFANO MAIORANA DAL CANTIERE DELLA CALLIOPE DI VIA DEL LEVRIERO
DI ISOLA DELLE FEMMINE 2003 30 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO
SINDACO AIELLO RUBINO PORTOBELLO VICE SINDACO
DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE 56 DISCUSSIONE IN ORDINE ALLA
DELIBERAZIONE 48 DEL COMMISSARIO AD ACTA (DR. MARIO MEGNA) CHE HA
APPROVATO LA DELIBERAZIONE 48 DEL 24 SETTEMBRE DELLU.T.C.
USTICANO PROGRAMMA COSTRUTTIVO DI 50 ALLOGGI ARCH GIANBRUNO LA
CALLIOPE S.p.a. BANDIERA LOPEZ ALAMIA IMMOBILIARE LA CALLIOPE LO
CICERO MARIA BANDIERA ROSANNA 2003 24 SETTEMBRE BOLOGNA
SINDACO SINDACO VICE AIELLO RUBINO PORTOBELLO DELIBERAZIONE
48 DEL COMMISSARIO AD ACTA (DR. MARIO MEGNA) CHE APPROVA LA
PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DELLU.T.C. USTICANO PROGRAMMA
COSTRUTTIVO DI 50 ALLOGGI ARCH GIANBRUNO LA CALLIOPE S.p.a.
BANDIERA LOPEZ ALAMIA IMMOBILIARE LA CALLIOPE LO CICERO MARIA
BANDIERA ROSANNA 2003 21 luglio larch. Giambruno comunicava alle
ditte Calliope e Sa.Ba. il parere favorevole della CEC a condizione che il
progetto esecutivo si adeguava alle prescrizioni stabilite nella seduta. 2003 17
LUGLIO la Commissione Edilizia Comunale di Isola esprime parere favorevole
per 50 alloggi vista la perizia giurata del progettista ING Lascari Gioacchino
2003 30 GIUGNO BOLOGNA SINDACO SINDACO VICE AIELLO RUBINO
PORTOBELLO RICHIESTA APPROVAZIONE PROGRAMMA COSTRUTTIVO DI 52
ALLOGGI PROTOCOLLO COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE 9571 INGEGNERE
USTICANO PROGRAMMA COSTRUTTIVO DI 50 ALLOGGI ARCH GIANBRUNO LA
CALLIOPE S.p.a. BANDIERA LOPEZ ALAMIA IMMOBILIARE LA CALLIOPE LO
CICERO MARIA BANDIERA ROSANNA 2003 30 maggio larch. Monica
Giambruno trasmette al dott. Megna, copia dellestratto del verbale n. 30 del
CEC dove si evinceva il PARERE NEGATIVO allapprovazione del programma
costruttivo, con la sola astensione del suo Presidente Stefano Bologna. 2003
194
18 APRILE Il programma di Costruzione redatti dallIng Lascari Gioacchino
prevede la realizzazione di 52 alloggi; 2002 16 settembre la SA.BA. s.r.l. e
la Calliope s.r.l. ripresentano la richiesta di costruzione di per realizzare 72
alloggi 2001 1 FEBBRAIO BOLOGNA SINDACO AIELLO VICE RUBINO
PORTOBELLO la SA.BA. s.r.l. e la Calliope s.r.l. respinto da parte del
Consiglio Comunale DELIBERAZIONE 9 lapprovazione del Programma
costruttivo DI 72 ALLOGGI EDILIZIA CONVENZIONATA AGEVOLATA CALLIOPE
SPA SA.BA & F SPA U.T.C. USTICANO ARCH GIANBRUNO LA CALLIOPE S.p.a.
BANDIERA LOPEZ ALAMIA IMMOBILIARE LA CALLIOPE LO CICERO MARIA
BANDIERA ROSANNA 2006 4 AGOSTO 2006 SINDACO PORTOBELLO
CALLIOPE SABA SRL ISPEZIONE DR TURANO DDG 272 S8 PER FATTI
SVOLTISI DURANTE LA CONSILIATURA BOLOGNA OUARTO ARGOMENTO:
PROGRAMMA COSTRUTTWO
Dalla denuncia si evince come la lagnanza attiene pi al momento formale del
procedimento, che non a quello sostanziale di legittimit circa il relativo iter
seguito dall'organo commissariale.
Difatti, sebbene il Commissario avesse diffidato, dopo il suo insediamento,
il Comune in argomento, questo, pare, sia rimasto inerte e non abbia
proceduto all'approvazione del programma costruttivo di che trattasi.
La vicenda si concluder peraltro con Lesautorazione del consesso
comunale, il quale, probabilmente, non avrebbe votato la realizzazione
dell'insediamento di che trattasi, votato invece, d'autorit, dal commissario ad
acta.
Per quanto sopra corre valutare, come da lagnanza, l'iter che ha comportato la
surroga degli organi comunali a favore del Commissario ad acta il quale,
parrebbe, sia stato "agevolato" nel suo compito, da un disguido nella
consegna dell'atto di diffida a convocare il consesso comunale, cui
destinatario era il Presidente del Consiglio.
IL FATTO
l) Con Decreto dell'Assessorato Regionale del Tenitorio e dell'Ambiente, n. 142
de11.02.03 era nominato Commissaria ad acta il funzionario dipendente del
detto Assessorato Mario MEGNA' con il compito di provvedere, in via
sostitutiva all'approvazione del programma costruttivo per la realizzazione di n.
50 alloggi, come proposto dalle ditte CALLIOPE & SA.BA.
Il predetto decreto assessoriale prevedeva,all'art.1 , come il commissario
potesse sostituirsi, oltre che alla Giunta Municipale "amministrazione" al
Consiglio Comunale qualora questo non, si fosse espresso entro il termine d
i 45 giorni dalla trasmissione della proposta di delibera a cura del
detto funzionario regionale.
2) Questo ultimo citato atto, era trasmesso al Presidente del Consiglio
Comunale in data 08.08.2003 con lettera n . di prot. I1643, per il seguito di
competenza con Lavvertenza ' di cui sopra, a proposito della sostituzione
ulteriore spirati i 45 giorni, senza che l'organo Consiliare si fosse espresso.
IN data 19.09.03 con lettera n . prot. 13353, il Sindaco BOLOGNA Stefano
richiedeva la convocazione del Consiglio Comunale gia sensi dell'art. 14, c.6 del
regolamento dei lavori consiliari, per la trattazione di n. 5 argomenti, tra i
quali non figura l'approvazione del programma costruttivo in
questione.
195
Lo stesso giorno, con lettera n. prot. 13361, il Presidente del Consiglio
Comunale, CATALDO Erasmo, convocava, in sessione ordinaria per il
giorno 29 Settembre 2003, specificando la richiesta sindacale, il consesso
comunale; ai cinque argomenti richiesti dal primo cittadino, giusta
lettera sopra citata il Presidente del Consiglio, aggiungeva altro punto
da discutere, ovvero "Approvazione programma costruttivo per la
realizzazione d i n. 50 alloggi proposto dalla ditte Immobiliare
CALLIOPE s.r.l. e SA.BA s.r.l., ai sensi dell'art.2 5 della L .R. n.22196".
In data 24.09.03, il Commissario ad acta MEGNA Mario, sostituendosi al
consesso comunale adottava la delibera di approvazione del
programma costruttivo citato.
In data 30.09.03, in seduta di prosecuzione rispetto al giorno di convocazione
del Consesso su istanza sindacale e su disposizione del Presidente del
Consiglio, con delibera n. 56, era affrontata la discussione in merito
all'adozione della delibera commissariale.
Con lettera in data 06.10.03, n. prot. 14105, il Presidente del Consiglio
Comunale in quanto assente in sede di discussione di cui al punto
sopra 6), significava a tutti i consiglieri comunali, all'Assessore Regionale del
Territorio e dell'Ambiente, al Commissario deliberante ed al Sindaco, come non
abbia ritenuto di procedere a convocazione d'urgenza" rispetto al termine
diffidatorio di 45 giorni di cui all'art. I del decreto assessoriale di nomina del
Commissario: ci, a suo dire, in quanto presumeva come la convocazione
a sua firma seppure tardiva rispetto allo spirare certo dei termini di cui
al decreto detto, fosse sufficiente ad impedire al commissario ad acta
di procedere autonomamente secondo il suo atto di incarico Altres,
con al medesima nota, egli, significava come della nota-diffida
commissariale di cui al punto 2) sopra, egli, ne abbia avuto contezza
soltanto in occasione della convocazione del consiglio comunale,
ovvero in data 19 Settembre 2003.
Con lettera in data 20.10.03, n . di prot. 14781,i l Presidente del Consesso
disponeva al Segretario Comunale l'avvio di un'indagine interna al fine
di accertare i motivi per cui il detto organo non fosse stato reso edotto della
nota-diffida commissariale. Con altra nota, n. prot. 14780, del 21.10.03, il
Presidente del Consiglio, invitava il Sindaco a conferire incarico ad un legale,
per valutare la legittimit dell'operato del Commissario ad acta.
Con lettera in data 27.10.03, n. prot. 14781/, il Segretario Comunale dott.
SCAFIDI Manlio, rispondeva alla nota di cui al punto 8), scongiurando il
sospetto di occultamenti o smarrimenti, con riferimento alla predetta nota
commissariale, la quale sarebbe stata depositata in segreteria nonch nel
fascicolo degli atti da sottoporre all'esame del consiglio comunale.
Da quanto precede nonch dalla lettura della nota a firma del Segretario
Comunale pu dirsi quanto appresso: preliminarmente va fatto notare come
appare poco formale la procedura di trasmettere una nota-diffida di' particolare
rilevanza senza ricorrere al messo comunale o ad altra forma di notifica; dalla
certezza circa la ricezione ne discende difatti l'autorit a sostituirsi all'organo
inadempiente; in caso contrario, sarebbero svuotati di significato i commi 4, 5,
6, dell'art. 15, del vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio
Comunale;
196
con riferimento alla fattispecie, deve dirsi, come latto di diffida del
commissario, operando un restringimento, od un'estinzione od ancora
una limitazione delle facolt dal destinatario (consiglio comunale),
possa essere ricompreso tra gli atti recettizi, quindi soggetti a
consegna-notifica secondo il relativo istituto;
ci anche in analogia a quanto previsto dall'art. 15, c. 4 del
Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale;
tale ultima precisazione; per, parrebbe essere pi contestabile al segretario
comunale, che al commissario, in quanto, avrebbe dovuto essere
diligenza del primo assistere il funzionario regionale nel proprio
compito; a fortiori se viene precisato come lo scrivente, contattato l'ufficio che
cura, presso I'A.R.T.A." tali provvedimenti commissariali, quest'ultimo ha, per
voce di un funzionario, come non costituirebbe prassi, quella di operare le
diffide, come quella di che si discorre, a mezzo di notifica formale;
a norma dell'art.12, c.4 del detto regolamento, i Segretario Comunale,
avrebbe dovuto informare il sostituto del Presidente del Consiglio
Comunale, dell'incombenza contingente; ci in particolare modo,
allapprossimarsi della scadenza imposta dalla nota commissariale,
ancorch non notificata a mezzo messo;
c) il Presidente del consiglio comunale, allorquando avuta notizia della nota
commissariale, avrebbe dovuto convocare il consesso comunale in
seduta straordinaria ai sensi dell'art. 14,c - 7 del regolamento citato,
avendone ancora alla data di convocazione del consiglio comunale ,i
tempi per la convocazione in via d'urgenza;
appare sterile se non demagogica la lettera di cui al punto sopra 9), di
invito al primo cittadino, a conferire incarico ad un legale, non avendo
il Presidente del Consiglio comunale alcuna potest nei confronti del
primo cittadino;
e da dire come nel caso in cui il consiglio comunale si fosse pronunciato
negativamente bocciando, quindi, la proposta di delibera " il
Commissario non avrebbe potuto procedere in senso contrario,
delineando tale esplicitato ora formulato, ipotesi di responsabilit ancor
maggiore per coloro i quali hanno fatto si che il consesso comunale non abbia
avuto ad esprimersi. Tale precisazione appare non residuale, in presenza della
circostanza seguente: il consesso comunale gi in data 01.02.01 giusta
delibera n . 9, aveva deliberato bocciando la relativa proposta il
Programma Costruttivo in argomento.
Dai punti analiticamente sopra riportati ed affrontati , si rilevano le irregolarit
come rilevate a conclusione di ciascun paragrafo
197
DELLE REGOLE E LE REGOLE PROBABILMENTE VI LEGANO LE MANI. FORSE
QUALCHE VOSTRO SUPPORTER NON E' RIMASTO SODDISFATTO? BUFFONI!
TUTTI A CASA! DIMETTETEVI! IL PIANO REGOLATORE GENERALE A ISOLA
DELLE FEMMINE LA STORIA Il Sindaco Portobello : abbiamo pianificato il
territorio COMITATO CITTADINO ISOLA PULITA ISOLA DELLE FEMMINE
Sindaco Portobello: abbiamo pianificato il TERRITORIO PIANO REGOLATORE
GENERALE Una storia di. PROGETTISTI ING. MANGIARDI ENRICO
ARCH. ALIQUO ANGELO SINDACI IN CARICA: SIGNOR STEFANO BOLOGNA
PROF. PORTOBELLO GASPARE Ufficio tecnico Comunale Ing. Usticano
Francesca Arch Gianbruno Monica Arch. DArpa Sandro 25.01.1994 Il C.C.
delib. nn. 2 3 36 adotta il P.R.G. redatto dallIng. Enrico Mangiardi
10.10.1995 Il C.C. con le delib.nn. 55 56 57 58 67 72 respinge le
opposizione e/o osservazioni presentate al progetto P.R.G. dai cittadi- ni di
Isola delle Femmine 02.08.1996 LAssessorato R.T.A. chiede chiarimenti sul
P.R.G. e sulle Prescrizioni Esecutive 28.02.1997 Il C.C. approva le prescrizioni
esecutive (Piani Particolareggiati zone B D E) e li trasmette A.T.A.
25.02.2001 Il Sindaco pro-tempore con Ord. prot. n. 2667 rende efficace ope
legis il P.R.G. redatto dallIng. Enrico Mangiardi Durante la validit di detto
P.R.G. vengono rilasciate concessioni edilizie per edificazione di immobili su
aree trasformate da non edificabili ad edificabili DURANTE LA VALIDIT DI
DETTO P.R.G. VENGONO RILASCIATE CONCESSIONI EDILIZIE PER
EDIFICAZIONE DI IMMOBILI SU AREE TRASFORMATE DA NON EDIFICABILI
AD EDIFICABILI 11.10.1999 Al Comune perviene il voto del C.R.U. prot. n.
12227 viene restituito il P.R.G. reso esecutivo per la rielaborazione totale
12.11.2001 La Giunta pro-tempore delib. n. 137 d incarico ad un legale per
accertare se la bocciatura del P.R.G. fosse imputabile allIng. Enrico
Mangiardi e quindi avviare nei confronti di tale progettista unazione
risarcitoria. lesito di tale accertamento ad oggi SEGRETO 19.11.2001 Il C.C.
impegna il Sindaco e la Giunta a conferire incarico ad un legale per impugnare
il voto del C.R.U.. Il Sindaco e la Giunta disattendono volutamente lindirizzo
del Consiglio Comunale. E STATO DISATTESO VOLUTAMENTE LINDIRIZZO
DEL C.C.? E PERCHE? 10.12.2001 La Giunta pro-tempore DELIB. n. 150
conferisce un nuovo incarico allArch. Angelo Aliqu per la rielaborazione del
P.R.G. con una spesa a carico del Comune di circa Lire 150.000.000. ALLING.
ENRICO MANGIARDI ERA STATI GI CORRISPOSTI CIRCA LIRE 200.000.000.
02.04.2002 LArch. Angelo Aliqu, dopo 16 mesi dallincarico e in difformit al
disciplinare dincarico, trasmette al Comune lo schema di massima del P.R.G..
Come mai QUESTO ritardo ? Forse si attendeva che qualcuno acquistasse tutte
le aree agricole per poi trovarsele cambiate in zone edificabili ? 30.07.2005
U.T.C. su n. 12 emendamenti SUL TOTALE PRESENTATI non si esprime. FORSE
i 12 emendamenti stravolgono totalmente lo schema di massima del P.R.G.?
17.02.2004 LArch. Angelo Aliqu trasmette al Comune lo schema di massima
rielaborato e non si ha notizie delle valutazioni inerenti gli emendamenti. Tutti
gli elaborati trasmessi vengono tenuti ben nascosti DA CHI?. SOPRATTUTTO
Perch ? Il tempo passava, le elezioni si avvicinavano e il P.R.G. non si doveva
toccare. CERA FORSE QUALCUNO CHE in virt dei vantaggi e/o favori edilizi
ricevuti aveva lobbligo di insabbiare E QUINDI NON agire ? AVANTI TUTTA
VERSO LE ELEZIONI A ISOLA DELLE FEMMINE PUO SUCCEDERE CHE VINCE LE
198
ELEZIONI ANCHE CHI PERDE A ISOLA DELLE FEMMINE LA CLASSE POLITICA
SI AUTORIPRODUCE
Bologna Portobello puoi fare l'amministratore di condominio Isola delle
Femmine 8.8.07 Lex Sindaco Stefano Bologna contesta lattuale Sindaco
Portobello Suo ex Assessore nonch Vicesindaco, ..sullapprovazione del Piano
Regolatore del Porto, che stato adottato, che altro non che quello operativo
necessario a far finanziare il Porto di Isola delle Femmine. Uniter iniziato gi
sotto la mia amministrazione nel 1999 con la messa in sicurezza del porto. La
mia amministrazione ha acquisito il parere della soprintendenza, ilk parere
dellAssessorato territorio e Ambiente come variante urbanistica fino ad
arrivare alla Valutazione di Impatto Ambientale iniziata nel 2003 ed ora
conclusa. Lunico Piano regolatore del Porto che permette di finanziare il porto
quello che riguarda la messa in sicurezza del porto. Quello che stato
adottato lo schema di Piano Regolatore del Porto necessario per non perdere
il finanziamento ad unimportante iniziativa turistica ricettiva (SOLEMAR-Toia)
nellarea della ex Liquigas. Si ripetrimetrato larea del Piano Regolatore del
Porto. Qualsiasi risultato raggiunge il Consiglio Comunale merito del gruppo
Insieme e del gruppo Isola Democratica in quanto il Nostro Sindaco Portobello
ha perso la sua maggioranza. Per coerenza e per dignit politica dovrebbero
rimettere il mandato perch la cittadinanza deve essere amministrata da un
Sindaco e da una Giunta che si prende la Responsabilit sugli argomentoi pi
importanti di una Amministrazione Comunale, altrimenti non si capisce perch
dovrebbero cos proseguire per altri diciotto mesi. BRAVO BOLOGNA: Sei
riuscito a creare un gruppo che mostra TUTTE le capacit di cui dispone.
199
"spontaneista"; Si Siamo riusciti a dare delle licenze edilizie in zone che i piani
particolareggiati avevano destinato a verde, parcheggio, pubblica, utilit.....; Si
siamo riusciti a concedere licenza edilizia per il raddoppio del passante
ferroviario, in un'area pi ampia di quella prevista nel 2001; Si siamo riusciti a
smentire ci che noi avevamo affermato sulla esternalizzazione del "gratta e
parcheggi" per approvare l'affidamento alla ditta Maggioli del servizio dei
parchimetri (purtroppo l'iter stato alquanto roccambolesco, ma di questo
conviene parlarne in sedi pi opportune); Si siamo riusciti ad affidare il servizio
di notificazione ad una risorsa appartenente ad un altro settore nonostante il
parere negativo del Responsabile del suo settore; Non abbiamo
voluto trasformare il rapporto di lavoro part-time di alcuni dipendenti in full-
time, nonostante la disponibilit delle risorse economiche ; Siamo fortemente
determinati a trasformare lattuale rapporto di CONSULENTI dellU.T.C. in un
effettivo rapporto di dipendenza; Siamo riusciti a far lavorare la Commissione
Edilizia Comunale a pieno regime e in maniera mirata; Siamo riusciti a tacere
per lintera durata della discussione sul P.R.G. la nostra incompatibilit
nonostante la richiesta di pronunciamento avanzata dal Presidente del
Consiglio; Siamo riusciti a votare il 95% degli emendamenti presentati
dallopposizione; Siamo riusciti a ritirare il nostro emendamento 9 (dicasi nove)
per votare lemendamento 30 (dicasi trenta) presentato dal Gruppo Insieme .
Stiamo parlando di ci che il Professore Portobello dichiara essere una grossa
speculazione Edilizia. E facile che sia stato votato allunanimit perch la
distrazione durante i lavori consiliari consuetudine. Non abbiamo
votato ladozione del Piano Regolatore Generale, perch ci siamo inventati la
storia dellincompatibilit. Storia perch stranamente una consigliera che pur
essendo incompatibile si sacrificata alla causa per dire NO io non ci st!;
puntini
puntini a significare che potremmo continuare allinfinito, ma comunque
sufficiente a dire che il paese Isola delle Femmine crollato sotto la Vostra
amministrazione. Lei Signor Sindaco critica forse giustamente le passate
Amministrazioni che non hanno fatto nulla. BENE! CONDIVIDIAMO IL SUO
PENSIERO! Ma scusi tanto Signor Sindaco Portobello ma Lei da quanti anni
amministra a Isola delle Femmine anche se con incarichi diversi? Memori di
esperienze passate non vorremmo si ripeta la storia di un suo "competitor" del
2004? Vorremmo ricordarLe che Lei era amministratore quando in via Don
Bosco stato costruito il Parco Giochi e poi la strada asfaltata e poi le
fognature con finanziamenti pubblici. Ricorda il Sindaco era Stefano Bologna,
lamministratore che Lei oggi qualcuno ha una reazione scomposta, perch
se guardiamo le date sappiamo chi stato Sindaco per 14 anni. Nei
quattordici anni pu anche inserire la vicenda Via Don Bosco! Signor Sindaco,
limpressione che se ne ricava dalla sua controreazione , che stia operando
una sottile e pianificata azione di NUOVISMO! Perch non crederLe. Bene.
Linizio del Suo TRASFORMISMO o NUOVISMO pu iniziare da ci che Lei stesso
suggerisce: NOI PIANIFICHEREMO IL TERRITORIO Essendo stato adottato da
parte del Consiglio Comunale il Piano Regolatore Generale, come legge recita:
Sono scattate le norme di salvaguardia Quindi se non lo ha gi fatto PUO
comunicare immediatamente alla Commissione Edilizia Comunale: che essendo
stato adottato il Piano regolatore generale, diventano operative le norme di
200
salvaguardia e quindi molte pratiche al vaglio della C.E.C. devono avere i
requisiti di edificabilit. Un ulteriore supporto di valutazione lemendamento 28
del Gruppo Insieme Vedasi per esempio : Pratica 34/05, pratica
06/07ripetiamo solo esempi E chiaro che nel prendere visione
dellemendamento 28 del Gruppo Insieme, avr lopportunit di bloccare i
lavori attualmente in corso. La legge Le affida questa Responsabilit. Auguri e
Buon lavoro. Comitato Cittadino Isola Pulita IL SINDACO BOLOGNA DEFINISCE
IL SINDACO PORTOBELLO AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO
201
anni, imprenditore; Francesco Sirchia, 69 anni; Francesco Spinelli, 49 anni,
imprenditore. Altre cinque persone sono indagate, e per una di queste il gip
non ha accolto la richiesta di misura cautelare tutto ARRESTI A TORRETTA
TRA GLI ARRESTATI ANCHE FUNZIONARI E PROFESSIONISTI DELLA PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE. I nomi degli arrestati. Tra gli arrestati, Calogero Caruso,
70 anni, ritenuto il capo della famiglia di Torretta e che era libero per
decisione del Tribunale del riesame dopo essere stato arrestato una prima
volta due anni fa. Gli altri provvedimenti giudiziari riguardano Rosario
Bordonaro, 55 anni, impiegato dellUfficio tecnico del Comune di Torretta;
Gaspare Caravello, 41 anni; Antonio Di Maggio, 35 anni; Benedetto Dragotta,
58 anni, funzionario del Comune di Torretta; Salvatore Ferranti, 36 anni;
Matteo La Barbera, 34 anni, e Pietro La Barbera, 32 anni, figli del vecchio boss
Michelangelo La Barbera; Andrea Licata, 47 anni, architetto libero
professionista; Stefano Mannino, 58 anni; Rosario Mignano, 43 anni,
imprenditore; Francesco Sirchia, 69 anni; Francesco Spinelli, 49 anni,
imprenditore. Altre cinque persone sono indagate, e per una di queste il gip
non ha accolto la richiesta di misura cautelare proposta dalla Procura. Si
ipotizza che larchitetto Andrea Licata ha avuto incarichi ad Isola, inoltre risulta
essere progettista di vari immobili a Isola di cui non si conoscono i
commissionanti. Limpressione che si stiano ricomponendo tanti piccoli
tasselli di un grande mosaico di interessi e di affari riguardanti il nostro
territorio. Si svolto davanti alla V sezione del tribunale di Palermo il processo
nei confronti di Gaspare Caravello, Benedetto Dragotta, Francesco
Spinelli e Andrea Licata, accusati di far parte del mandamento di Passo
di Rigano- Boccadifalco e della famiglia mafiosa di Torretta e per i
quali il pm Antonio Altobelli ha chiesto un totale di 24 anni. Per Gaspare
Caravello, imputato per associazione mafiosa, stata chiesta la pena pi alta,
di otto anni. Secondo gli inquirenti, Caravello sarebbe stato il punto di
riferimento per la gestione degli interessi economici delle due famiglie. Sei
anni, invece, per Benedetto Dragotta, ex capo ufficio tecnico del Comune di
Torretta, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa perch avrebbe
favorito gli interessi delle cosche nellaggiudicazione e nella concessione di
appalti e servizi pubblici. Stessa pena chiesta anche per l imprenditore
Franceso Spinelli, che si sarebbe fatto intestare alcuni terreni appartenenti, in
realt, ai boss Angelo e Antonino Pipitone. Infine, il pm ha chiesto la pena di
quattro anni di reclusione per Andrea Licata, un architetto che avrebbe
presentato e firmato progetti voluti da Dragotta. Al processo si sono costituiti
parte civile: lassociazione Sos impresa, difesa degli avvocati Fausto Amato e
MariaLuisa Martorana; gli Industriali della Provincia di Palermo e lassociazione
Pio La Torre, assistiti dallavvocato Ettore Barcellona; il comitato Addio Pizzo e
la Fai difesi dagli avvocati Salvatore Caradonna e Salvatore Fiorello;
Confcommercio assistita dallavvocato Fabio Lanfranca e la Provincia di
Palermo con l avvocato Concetta Pillitteri. Per le conclusioni dei difensori si
dovr aspettare la prossima udienza che stata fissata per il 7 luglio.
202
Provincia. La cerimonia al Municipio del comune marinaro, con gli assessori
provinciali allAmbiente Aristide Tamajo e al Turismo Salvatore Sammartano, il
sindaco Gaspare Portobello, il consigliere comunale Nino Rubino, i
tecnici dellAmministrazione di Palazzo Comitini e i rappresentati della
ditta Durante Pietro srl di Santa Ninfa che, con un ribasso del 7,313%,
risultata vincitrice della gara dappalto a cui avevano preso parte 32 imprese.
Limporto complessivo degli interventi, comprensivo degli oneri di sicurezza,
ammonta a 480 mila euro, mentre occorreranno 8 mesi per la
realizzazione del progetto presentato dallassessorato provinciale
allAmbiente alla Regione e finanziato con i fondi comunitari del Por Sicilia
2000/2006.
Sono lavori commenta il Presidente della Provincia Francesco Musotto che
andranno ad accrescere la qualit della vita dei pescatori di Isola delle
Femmine e potranno creare nuove opportunit per il rilancio di tutta la
categoria. Si rimedier infatti alla assoluta precariet del porticciolo e
miglioreranno, in particolare, le condizioni degli ormeggi e della sicurezza, a
tutto vantaggio dunque delle barche da pesca. La fisionomia del sito di attracco
sar praticamente ridisegnata. In effetti i lavori di manutenzione, che
prendono il via nel cantiere allestito su unarea demaniale assegnata alla
Provincia dalla Capitaneria di Porto e dallassessorato regionale al Territorio
dopo un laborioso iter burocratico, prevedono: il ripristino della
pavimentazione del piazzale del porticciolo; la collocazione di bitte e anelloni
per gli ormeggi; il rifacimento delle orlature del molo; la creazione di parabordi
in gomma per evitare danneggiamenti. E ci sar anche spazio per migliorare la
sicurezza. Verr infatti realizzato un nuovo sistema antincendio lungo tutto il
molo; saranno sostituiti i fari di segnalazione; si provveder alla collocazione di
colonnine per lerogazione di acqua e luce e alla sistemazione delle fontanelle
in ghisa per lacqua potabile.
203
2007 27 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO ALBERT SANATORIE
SENTENZA 3185 87 APPELLO SENTENZA DI CONDANNA DI ALBERT 2003
204
GIUNTA DELIBERA 55 19. 05 2000 GIUSEPPE FIORENZA GIUNTA DELIBERA 67
09.04.04 IMP
205
2007 31 DICEMBRE PORTOBELLO SINDACO SCAFIDI DIRETTORE
GENERALE DETERMINA 42 IMMETTEVA IN SERVIZIO DAL 1 GENNAIO
2008 SANDRO DARPA NEL POSTO PART-TIME A 30 ORE SETTIMANALI DI
ISTRUTTORE DIRETTIVO CATEGORIA D3 3 SETTORE 2 SERVIZIO A SEGUITO
DELLA PROCEDURA SELETTIVA PER LA STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE
PRECARIO ART 1 COMMA 558 LEGGE 296/2006 DELIBERA GIUNTA
PORTOBELLO 69 29 GIUGNO 2007 E N 114 DEL 30 NOVEMBRE 2007 2006 23
MARZO PORTOBELLO SINDACO DETERMINA SINDACALE 1 MODIFICA
LA DETERMINAZIONE 36 2005 SI STABILIVA CHE ESSENDO LINCARICO DI
SANDRO DARPA UN INCARICO PROFESSIONALE GLI ONERI PREVIDENZIALI E
ASSISTENZIALI DEVONO ESSERE VERSATI DIRETTAMENTE DAL DARPA 2005
30 DICEMBRE PORTOBELLO SINDACO DETERMINA SINDACALE 36 SI
PROROGA LINCARICO A TEMPO PIENO E DETERMINATO PER TUTTO IL 2006
NELLA POSIZIONE ORGANIZZATIVA DEL 3 SETTORE TECNICO ARCH SANDRO
DARPA 2005 16 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA
DIMESSOSI IL 10 OTTOBRE GIAMBRUNO MONICA SFIDUCIATA DA
PORTOBELLO DOPO LA C.E.C. DEL 6 OTTOBRE 2005 CON LA DETERMINA
SINDACALE 32 TRASFORMAZIONE DELLINCARICO CONFERITO CON LA
DETERMINA SINDACALE 24 DEL 2002 DA TEMPO PARZIALE A TEMPO PIENO
SINIO AL 31 DICEMBRE 2005 LA POZIIONE ORGANIZZATIVA DEL 3 SETTORE
TECNICO 2005 7 APRILE PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA VICE
SINDACO DETERMINA SINDACALE 8 CONFERMA INCARICO ARCH SANDRO
DARPA RESPONSABILE 4 SERVIZIO SANATORIA ABUSIVISMO E CONTROLLO
TERRITORIO DEL 3 SETTORE TECNICO 2002 30 APRILE BOLOGNA
SINDACO DETERMINA SINDACALE 24 INCARICO A TEMPO PARZIALE 15
GIORNI AL MESE ARCH DARPA SANDRO 30 APRILE 1973 PER 3 MESI A FAR
DATA DAL 1.5.2002 1 SERVIZIO SANATORIA ABUSIVISMO E CONTROLLO DEL
TERRITORIO 3 SETTORE
206
S.pa. rappresentata e difesa dallAvvocato Immordino Giovanni vede accogliere
il ricorso che annulla di fatto il provvedimento di revoca n 31 emesso il
21.11.06 ritiene valida la concessione edilizia e il cambio di destinazione duso.
200703394 (PALERMO, SEZIONE 3) doc
... ? REPUBBLICA...84/07, proposto dalla Societ SICILEAS S.p.A., in persona
del legale ... SENTENZA ,sede di PALERMO ,sezione SEZIONE 3 ,numero
provv.: 200703394, Verifica appello
Numero ricorso:200700084 Il Comune di Isola delle Femmine rappresentato
dallAvvocato Lo Monaco in accordo con il Sindaco Gaspare Portobello. son
convinto di non oppormi. (seduta consiliare 24 novembre 2008). Quindi il
Sindaco Portobello Gaspare con larchitetto DArpa non impugnano la sentenza
del TAR al C.G.A. che sicuramente avrebbe bloccato la concessione. Anzi in
barba al Codice Etico dopo solo poche settimane danno un incarico legale
allavvocato Immordino avvocato (DELIBERA DI GIUNTA 61 23 7.09)
che aveva difeso la Sicileas contro il Comune di Isola delle Femmine.
Lavvocato Lo Monaco continua imperterrito nella sua attivit di Consulente del
Sindaco. 2006 21 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO atto di revoca n
31 delle concessioni edilizie n 2/200 e n 17 del 6.6.2006 intestate al Presidente
del consiglio di amministrazione della Sicileas S.p.a. dr. Ferraro Pietro:
Motivazioni: la 2/2000 era viziata in quanto doveva dar luogo, cos come da
PRG, ad un piano di lottizzazione (larea interessata era superiore ai 10.000mq.
Articolo 5 delle Norme tecniche di Attuazione del PRG Isola consiglio comunale
2.2.76 verbale n 3 Norme di Attuazione D.A. 83/1977, riproposto dalle norme
tecniche di attuazione Norme di Attuazione D.A. 121/1983, le zone stralciate in
precedenza con D.A. n 87 del 14.5.77 adottato con delibera consiliare n 20 del
29.1.82, munito del voto del C.R.U. 2/83 del 18.1.83.
La concessione edilizia n 2 del 2000 che prevedeva la costruzione di 153
stanze per ampliamento dellalbergo NONpoteva essere rilasciata, nel vecchio
PRG la destinazione duso dellarea classificata come zona C. ( Infatti il
Comune comunica al progettista del PRG dr. Aliqu dellavvenuto rilascio della
concessione edilizia n 2/2000 in modo da identificare larea come zona di
sviluppo turistico alberghiera, adottando cos tutti i parametri di riferimento).
La domanda che nasce spontanea riconosciuta la illegittimit
della licenza 2/2000 , perch la stessa non viene dallUfficio
Tecnico Comunale di Isola delle Femmine REVOCATA? La Proroga
Richiesta il 1.4.2004 e concessa il 27.7.04 viziata in quanto la
licenza 2/2000 al momento era gi scaduta. 2006 6 GIUGNO
PORTOBELLO SINDACO viene rilasciata la concessione edilizia in
VARIANTE n 17 per il cambio di destinazione duso delle unit
immobiliari da turistico ricettivo a residenziale, con una diversa
distribuzione degli interni per la definizione di 88 unit abitative
U.T.C. ARCHITETTO SANDRO DARPA. 2006 16 MAGGIO
PORTOBELLO SINDACO il Signor Ferraro Pietro richiede la
concessione edilizia in variante. 2006 26 APRILE PORTOBELLO
SINDACO BOLOGNA DIMISSIONATO 10 OTTOBRE 2005 MONICA
GIAMBRUNO ESAUTORATA DOPO LA COMMISSIONE EDILIZIA DEL 6
OTTOBRE 2005 la Commissione Edilizia esamina gli stessi
207
elaborati presentati nelle volte precedenti e COLPO di scena la
Commissione Edilizia esprime parere favorevole. (Estratto del
verbale della C.E.C. del 26/4/2006: visto la relazione tecnica
dellUTC del 20/9/05 si approva a condizione che in base al DM 1444 del
68 venga ceduta con atto unilaterale area a parcheggio) Il Piano
Regolatore Generale di Isola risultava essere in fase di adozione, per cui
NON si potevano rilasciare concessioni per 88 alloggi in unarea dove il
nuovo PRG prevede zona di sviluppo turistico alberghiero. 2005 29
GIUGNO PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA VICE SINDACO il Signor
Ferraro Pietro avanza richiesta di variante per il progetto autorizzato
con concessione edilizia. La pratica istruita dallUTC MONICA
GIAMBRUNO del comune viene posta allordine del giorno in
diverse sedute della Commissione Edilizia Comunale ma sempre
bloccata. 2004 27 LUGLIO BOLOGNA SINDACO Ufficio Tecnico
Comunale GIAMBRUNO MONICA concede la proroga alla licenza
2/2000 non AVVEDENDOSI che detta licenza 2/2000 al momento
della richiesta aveva perso efficacia in quanto decaduta. 2004 1
APRILE BOLOGNA SINDACO La Sicileas S.p.a. presenta allUfficio
tecnico Comunale un richiesta di una proroga di anni 2. Dalla
proroga dellinizio dei lavori non sono proseguiti e tantomeno
terminati. 2001 BOLOGNA SINDACO INIZIANO I LAVORI ALL SICILEAS
S.P.A. PER LA COSTRUZIONE DI 153 CAMERE 2000 BOLOGNA
SINDACO lUTC INGEGNERE FRANCESCA USTICANO del Comune di
Isola delle Femmine rilascia concessione edilizia la n 2/2000. per
la realizzazione di 153 camere con vocazione turistica ricettiva,
raggruppate a schiera su tre distinti corpi di fabbrica edilizia.
1999 BOLOGNA SINDACO la societ Sicileas Spa proprietaria
dellHotel Saracen per il tramite del suo Presidente del Consiglio
di Amministrazione avanza al Comune di Isola delle Femmine
richiesta di ampliamento della sua struttura alberghiera al fine di
realizzare 153 camere in zona C residenziale del PRG. SICILEAS
FARACI ONORATO VILLAGGIO LE PALERMO SARACEN RICORSO AL TAR
N.3394/07 Reg.
REPUBBLICA ITALIANA
Sent.
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
N.84 Reg. Gen.
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia, Sezione
ANNO 2007
Terza, ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso R.G. n. 84/07, proposto dalla Societ SICILEAS S.p.A., in
persona del legale rappresentate pro- tempore, elettivamente
domiciliata in Palermo Via Libert n.171 presso lo studio degli avv.ti
Giovanni e Giuseppe Immordino che li rappresentano e difendono;
CONTRO
- il Comune di Isola delle Femmine, in persona del Sindaco pro-
tempore, elettivamente domiciliato in Palermo, via S. Meccio n.25,
208
presso lo studio dellAvv.to Saverio Lo Monaco che lo rappresentata e
difende;
PER LANNULLAMENTO
- del provvedimento di revoca n.31 del 21 novembre 2006, con cui il
responsabile del III Settore UTC del Comune
di Isola delle Femmine ha revocato la concessione edilizia n.2 del 23
febbraio 2000, per la realizzazione di n.153 CAMERE con vocazione
turistica-ricettiva, raggruppate a schiera, su tre distinti corpi di
fabbrica, nonch la concessione edilizia di variante n.17, rilasciata il 6
giugno 2006, per il cambio di destinazione duso delle unit
immobiliari, da turistico-ricettivo a residenziale, con la realizzazione di
una diversa distribuzione degli interni per la definizione di n.88 unit
abitative;
- del parere prot. n.13337, del 6 novembre 2006, dellUTC;
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio dell'avv.to Saverio Lo Monaco,
per il comune di Isola delle Femmine;
Vista lordinanza cautelare di questa Sezione n. 197/07;
Viste le memorie prodotte dalle parti a sostegno delle rispettive
difese;
Designato relatore alla pubblica udienza del 23 novembre 2007 il
Primo Referendario avv.to Nicola Maisano;
Uditi gli avv.ti Giovanni e Giuseppe Immordino per la ricorrente e
l'avv. Fabio Armanno, in sostituzione dellavv. Saverio Lo Monaco, per
l'Amm.ne intimata;
Ritenuto in fatto e considerato in diritto quanto segue:
FATTO
Con ricorso notificato l11 gennaio 2007, e depositato il successivo 15
gennaio, la ricorrente ha impugnato: - il provvedimento di revoca
n.31 del 21 novembre 2006, con cui il responsabile del III Settore
UTC del Comune di Isola delle Femmine ha revocato la concessione
edilizia n.2 del 23 febbraio 2000, per la realizzazione di n.153 CAMERE
con vocazione turistica-ricettiva, raggruppate a schiera, su tre distinti
corpi di fabbrica, nonch la concessione edilizia di variante n.17,
rilasciata il 6 giugno 2006, per il cambio di destinazione duso delle
unit immobiliari, da turistico-ricettivo a residenziale, con la
realizzazione di una diversa distribuzione degli interni per la
definizione di n.88 unit abitative; - il parere prot. n.13337, del 6
novembre 2006, dellUTC.
In tale gravame vengono articolate le censure di: 1) Violazione e falsa
applicazione dellart. 21 nonies della legge 7 agosto 1990 n. 241.
Assoluta carenza di potere di revoca. Difetto di motivazione. 2)
Manifesta erroneit, contraddittoriet ed illogicit. Eccesso di potere
209
sotto il profilo dello sviamento dalla causa tipica. 3) Carenza dei
presupposti. Violazione del principio di conservazione degli effetti
giuridici. Difetto di motivazione. Erroneit manifesta. Contraddittoriet
manifesta. Eccesso di potere sotto il profilo dello sviamento dalla
causa tipica.
Sostiene parte ricorrente che limpugnato provvedimento sarebbe
stato adottato in assenza dei necessari presupposti per poter revocare
od annullare le concessioni edilizie rilasciate ed il comportamento
seguito dallamministrazione intimata sarebbe comunque
contraddittorio ed illogico.
Si costituito il Comune di Isola delle Femmine, che con memoria
ha replicato alle argomentazioni contenute nel ricorso e chiesto il suo
rigetto.
Con ordinanza cautelare n. 197/2007 questa Sezione ha in parte
sospeso lefficacia del provvedimento impugnato.
Alla pubblica udienza di discussione i procuratori delle parti hanno
insistito nelle rispettive tesi difensive ed il ricorso stato posto in
decisione.
DIRITTO
Il ricorso fondato.
Limpugnato provvedimento di revoca adottato dal Comune
di Isola delle Femmine risulta fondato sulla circostanza che la
concessione edilizia n. 2 del 23 febbraio 2000, rilasciata alla societ
ricorrente, sarebbe illegittima in quanto per la zona in considerazione
non era stato adottato alcun piano di lottizzazione, alla cui esistenza
gli strumenti urbanistici vigenti subordinavano la possibilit di
rilasciare concessioni edilizie.
In via derivata sarebbe illegittima anche la proroga del termine per
lultimazione dei lavori, concessa nel 2004, e peraltro affetta anche
dallautonomo vizio di derivare da una richiesta inoltrata
successivamente alla scadenza del termine originariamente accordato,
e la concessione al cambio di destinazione duso n. 17 del 6.6.2006.
Assolutamente dirimente, ai fini della definizione della presente
controversia, risulta la nota del 6.2.2007 a firma del responsabile del
III settore del Comune di Isola delleFemmine.
Con tale nota viene chiarito che, per la zona in questione, esistevano
piani particolareggiati efficaci dal maggio 1992 e scaduti nel maggio
2002.
Da tale circostanza si ricava che il 23 febbraio 2000, data in cui
stata rilasciata la concessione edilizia in favore della ricorrente, nella
zona era vigente un piano particolareggiato e quindi, contrariamente a
quanto posto a fondamento dellimpugnato provvedimento di revoca,
la concessione edilizia n. 2 del 2000 stata rilasciata nel rispetto delle
210
prescrizioni urbanistiche che subordinavano la possibilit di adottare
tali atti alla previa pianificazione particolareggiata.
Risulta quindi fondato il motivo articolato da parte ricorrente con il
quale si deduce lassenza dei necessari presupposti per ladottato
provvedimento di autotutela.
Appare opportuno puntualizzare che risulta illegittimo anche
lannullamento della proroga del termine di ultimazione dei lavori
oggetto delloriginaria concessione, anche qualora si ritenga che
lamministrazione abbia inteso annullare tale atto per essere
intervenuto sulla base di una richiesta non inoltrata tempestivamente.
E infatti evidente che tale proroga ha ormai esaurito i suoi effetti -
consentire il completamento dei lavori - e non si capisce, n viene
esplicitato, quale sarebbe linteresse concreto allannullamento di un
tale atto, separatamente alla caducazione degli effetti della
concessione a cui afferisce.
Ovviamente illegittimo poi lannullamento della concessione di
variante n. 17 del 6 giugno 2006, fondato sullipotizzata illegittimit
derivata di tale atto, in conseguenza dellasserita, ma non sussistente,
illegittimit della concessione n. 2 del 2000.
In conclusione il ricorso deve essere accolto e, per leffetto,annullati i
provvedimenti impugnati.
Sussistono giusti motivi per disporre la compensazione tra le parti
delle spese del giudizio.
P. Q. M.
il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia, Sezione terza,
accoglie il ricorso in epigrafe e, per leffetto, annulla i provvedimenti
impugnati.
Dispone la compensazione tra le parti delle spese del giudizio.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'Autorit
Amministrativa.
Cos deciso in Palermo, nella Camera di Consiglio del 23 novembre
2007
211
2008 23 APRILE PORTOBELLO SINDACO STIPULATO CONTRATTO REP
32384 PA AL N 4546 1T CON LA DITTA DURANTE PIETRO SRL SANTA NINFA
2005 28 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA SI E DIMESSO
DA VICE SINDACO IL 10 OTTOBRE 2005 DELIBERA DI GIUNTA 178
SITUISCE MONICA GIAMBRUNO DA RUP DOPO UNA BURRSCOSA CEC DEL 6
OTTOBRE 2005 SI PARLAVA DI SARACEN SICILEAS LA GIAMBRUNO VIENE
SOTUITA NELLA FUNZIONE DI RUP LARCH DARPA SANDRO 2001 10
MAGGIO BOLOGNA SINDACO RUP MONICA GIAMBRUNO DELIBERA
GIUNTA 65 INCARICO PROGETTAZIONE OPERE DI COLLEGAMENTO DEL
SISTEMA FOGNARIO COMUNALE AL DEPURATORE DEL CONSORZIO ASI
COMUNE CARINI ARCH LUCIDO STEFANO ING FARANNA RUP MONICA
GIAMBRUNO CLAUDIO DURANTE PIETRO SRL SANTA NINFA PUGLISI
BALDASSARE E & C SAS DECRETO FINANZIAMENTO 313 10 APRILE 2007
AGENZIA REGIONALE PER I RIFIUTI E LE ACQUE TOTALE PROGETTO 1
MILIONE 150 MILA EURO
212
circonvallazione tra la cementeria e la spiaggia. Richiesta che necessitava un
altro incontro chiarificatore con Pesenti, questa volta in presenza di Di Maggio.
Non nascondo che era mia intenzione uscir fuori da questa storia in quanto,
conoscendo i personaggi, ed in particolare il Buscemi, avevo timore che la
situazione potesse deteriorarsi. Fatto sta che io, Di Maggio e Cedrini ci siamo
recati a Roma, dove, nella sede di Italcementi, abbiamo avuto un ulteriore
incontro con il Pesenti, nel corso del quale si parl apertamente della richiesta
del Di Maggio sulla costruenda strada, mentre il discorso monetario, rimase
sottinteso.
Tornati a Palermo, Siino per la faccenda non venne pi interpellato da Buscemi
e dopo qualche tempo iniziarono anche lavori della strada richiesta da Di
Maggio a Isola delle Femmine. Un segno questo per Siino che laccordo era
stato raggiunto.
2008 17 LUGLIO PORTOBELLO SINDACO ASSESSORATO TERRITORIO
AMBIENTE DELLA REGIONE SICILIA EMETTE IL DECRETO 693
AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE ALLA ITALCEMENTI LE
POLEMICHE RICORSI SULLA LEGITTIMITA DEL DECRETO
2008 18 LUGLIO ITALCEMENTI DECRETO A I A ITALCEMENTI
FIRMATO SANSONE DIRIGENTE RESPONSABILE SENZA INCARICO 2
SERVIZIO VIA VAS CONCESSO CON DDG 1474 TOLOMEO IL 17 DICEMBRE
2008 PRESCRIZIONI MONITORAGGIO AUTORITA COMPETENTI
2008 24 LUGLIO PORTOBELLO SINDACO Il caso di Isola pulita approda in
Antimafia Un documento di solidariet agli operatori del blog "Isola pulita" di
Isola delle Femmine stato consegnato alla commissione regionale Antimafia,
presieduta da Calogero Speziale. In commissione stato ascoltato Pino
Ciampolillo che nelle scorse settimane stato oggetto di atti intimidatori: Atti
legati alle nostre battaglie per la difesa dell' ambiente nell' area attorno all'
Italcementi, scrive Ciampolillo, che ha presentato a Speziale il documento di
solidariet firmato da diverse associazioni ambientaliste e sindacali.
213
disposizione del Sindaco il segretario comunale sottopone alla Giunta
Comunale la seguente proposta di deliberazione avente per oggetto: Rimborso
ad ex consiglieri delle spese legali sostenute per la propria difesa nel giudizio
n.9878/99; LA GIUNTA MUNICIPALE Vista la proposta di deliberazione
avanzata dal segretario al Consiglio Comunale nellanno 2006 avente per
oggetto: Riconoscimento debiti fuori bilancio nella quale, fra laltro, si
rappresentava lesistenza di una richiesta di rimborso di spese legali
avanzata da alcuni consiglieri sottoposti ad indagine penale ed assolti
perch il fatto non sussiste per un importo complessivo di
287.862,91; Rilevato che in detta occasione il Consiglio non ritenne di dover
prendere in esame detta proposta, rinviando largomento; Vista la nota del
gruppo INSIEME del 3/4/2006, acquisita al protocollo dellEnte in data
4/4/2006 al n4816, con la quale, in riferimento alla proposta di cui in
premessa, si invitava lAmministrazione ad attivarsi per lacquisizione di un
parere tecnico-legale; Rilevato che in applicazione di detto invito
questAmministrazione con delibera n8 del 18/1/2008 ha conferito allavv.
Zangh Santo lincarico di esprimere il parere tecnico legale richiesto dal
gruppo INSIEME; Visto il parere reso dallavv. Zangh acquisita al protocollo
generale di questo Ente in data 03 marzo 2008 al n1436/cc, dal quale si
evince la possibilit del rimborso delle spese legali sostenute dagli ex
consiglieri, sia pure limitatamente ad alcuni capi di imputazione e sulla base di
opportune valutazioni sullammontare delle somme complessivamente dovute e
riconoscibili e valutando anche linesistenza di un eventuale conflitto dinteressi
tra lattivit di consigliere e la condotta di pertinenza del Consiglio; Ritenuto
che su detta base il Consiglio deve essere chiamato a pronunciarsi sul
riconoscimento della sussistenza di detto debito fuori bilancio provvedendo
anche a stanziare le necessarie somme; Vista la proposta di transazione
avanzata dagli interessati con la quale si limita a complessivi 130.285,00
limporto da porre in via transattiva a carico del bilancio comunale. DELIBERA
1. Di prendere atto del parere espresso dallavv. Santo Zangh di cui meglio in
premessa che riconosce, sia pure parzialmente, il diritto dei consiglieri
comunali al rimborso delle spese legali sostenute per la propria difesa nel
giudizio penale di cui meglio in oggetto conclusosi con lassoluzione con
formula piena; 2. di prendere atto che gli interessati hanno proposto in via
transattiva di limitare limporto da percepire a complessivi 130.285,00 da
corrispondere complessivamente a tutti gli ex consiglieri coinvolti e
rappresentati dal medesimo legale pro quota in misura di 76.500,00 per i
consiglieri assistiti dallavv. Seminara ed in 53.785,00 per i consiglieri
assistiti dallavv. Pellegrino; 3. Approvare lallegato schema di transazione
fatto pervenire dagli interessati; 4. Dare atto che al riconoscimento del debito,
quale fuori bilancio, dovr provvedere il Consiglio Comunale, che, stimato
214
limporto riconosciuto, individuer i mezzi per far fronte alla spesa ed
autorizzer questAmministrazione a procedere alla stipula della transazione.
215
del 29.12.1980, ha citato questo Comune ad opporsi quale terzo nel succitato
decreto ingiuntivo proposto dallavv. Pellegrino Anna;
Ritenuto che questo Ente, ed in sua rappresentanza il Sindaco pro-tempore,
debba costituirsi nelle forme di legge per opporsi a detto atto;
Considerato che la relativa procura pu essere conferita allAvv. _______ con
studio legale in _______ Via _______
Visto il disciplinare dincarico appositamente predisposto dallufficio di
segreteria e ritenuto lo stesso meritevole di approvazione;
Vista la legge 8.6.1990, n.142, recepita con modifiche dallart.1 della L.R.
11.12.1991, n.48;
Visto il vigente O.A.EE.LL.; DELIBERA
1. Conferire, per i motivi espressi in narrativa, lincarico allAvv. __________
con studio in ___ , Via _____ procura legale per costituirsi nel giudizio di cui in
premessa
2. Autorizzare il Responsabile del Settore Amministrativo a procedere alla
stipula del disciplinare integrato con le previsioni di cui al punto 1;
3. Incaricare lufficio segreteria di assumere apposito impegno di spesa con
successiva determinazione.
PARERI AI SENSI DEGLI ART.53 E 55 DELLA LEGGE 8.6.1990, N.142,
RECEPITA CON LART.1 DELLA L.R. 11.12.1991, N.48.
Si esprime parere favorevole in ordine alla regolarit tecnica della superiore
proposta di deliberazione.
IL RESPONSABILE DEL SETTORE F.to Nunzia Pirrone
Considerato che lincarico di che trattasi pu essere conferito allAvv. Saverio
Lo Monaco con studio in Palermo, Via Dei Biscottari, 17; Con votazione
unanime espressa in forma segreta;
216
decidere sulla opposizione allarchiviazione avanzata dalla difesa del querelante
Architetto Angelo Aliqu, che aveva presentato formale querela contro Pino
Ciampolillo coordinatore del Comitato Cittadino Isola Pulita di Isola delle
Femmine, per il reato di DIFFAMAZIONE (art 595 C.P.).
Nello specifico i fatti oggetto della querela possono riassumersi nella seguente
affermazione comunicata, da Pino Ciampolillo sul Blog Isola Pulita:
Tale affermazione era stata ancor pi sintetizzata dal PM dr. Carlo Martella
nellespressione PAPOCCHIO del PRG, termine anchesso utilizzato dal GIP.
Questultimo era stato incaricato nel 1999 dalla giunta guidata dallallora
Sindaco Stefano Bologna, a redigere lo schema di massima del PRG di Isola
delle Femmine e non aveva rispettato i tempi di consegna previsti dal
disciplinare di incarico.
217
reato.
Il Giudice Seminara ha totalmente recepito le determinazioni del Pubblico
Ministero Martella e della difesa dellavv. Canto ed ha rigettato lopposizione
allarchitetto Angelo Aliqu, ha ritenuto scriminato il reato di diffamazione ed
ha emesso in udienza ordinanza motivata di ARCHIVIAZIONE restituendo gli
atti al Pubblico Ministero .
218
del consiglio di amministrazione della Sicileas S.p.a. dr. Ferraro Pietro:
Motivazioni: la 2/2000 era viziata in quanto doveva dar luogo, cos come da
PRG, ad un piano di lottizzazione (larea interessata era superiore ai 10.000mq.
Articolo 5 delle Norme tecniche di Attuazione del PRG Isola consiglio comunale
2.2.76 verbale n 3 Norme di Attuazione D.A. 83/1977, riproposto dalle norme
tecniche di attuazione Norme di Attuazione D.A. 121/1983, le zone stralciate in
precedenza con D.A. n 87 del 14.5.77 adottato con delibera consiliare n 20 del
29.1.82, munito del voto del C.R.U. 2/83 del 18.1.83.
La concessione edilizia n 2 del 2000 che prevedeva la costruzione di 153
stanze per ampliamento dellalbergo NONpoteva essere rilasciata, nel vecchio
PRG la destinazione duso dellarea classificata come zona C. ( Infatti il
Comune comunica al progettista del PRG dr. Aliqu dellavvenuto rilascio della
concessione edilizia n 2/2000 in modo da identificare larea come zona di
sviluppo turistico alberghiera, adottando cos tutti i parametri di riferimento).
La domanda che nasce spontanea riconosciuta la illegittimit
della licenza 2/2000 , perch la stessa non viene dallUfficio
Tecnico Comunale di Isola delle Femmine REVOCATA? La Proroga
Richiesta il 1.4.2004 e concessa il 27.7.04 viziata in quanto la
licenza 2/2000 al momento era gi scaduta. 2006 6 GIUGNO
PORTOBELLO SINDACO viene rilasciata la concessione edilizia in
VARIANTE n 17 per il cambio di destinazione duso delle unit
immobiliari da turistico ricettivo a residenziale, con una diversa
distribuzione degli interni per la definizione di 88 unit abitative
U.T.C. ARCHITETTO SANDRO DARPA. 2006 16 MAGGIO
PORTOBELLO SINDACO il Signor Ferraro Pietro richiede la
concessione edilizia in variante. 2006 26 APRILE PORTOBELLO
SINDACO BOLOGNA DIMISSIONATO 10 OTTOBRE 2005 MONICA
GIAMBRUNO ESAUTORATA DOPO LA COMMISSIONE EDILIZIA DEL 6
OTTOBRE 2005 la Commissione Edilizia esamina gli stessi
elaborati presentati nelle volte precedenti e COLPO di scena la
Commissione Edilizia esprime parere favorevole. (Estratto del
verbale della C.E.C. del 26/4/2006: visto la relazione tecnica
dellUTC del 20/9/05 si approva a condizione che in base al DM 1444 del
68 venga ceduta con atto unilaterale area a parcheggio) Il Piano
Regolatore Generale di Isola risultava essere in fase di adozione, per cui
NON si potevano rilasciare concessioni per 88 alloggi in unarea dove il
nuovo PRG prevede zona di sviluppo turistico alberghiero. 2005 29
GIUGNO PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA VICE SINDACO il Signor
Ferraro Pietro avanza richiesta di variante per il progetto autorizzato
con concessione edilizia. La pratica istruita dallUTC MONICA
GIAMBRUNO del comune viene posta allordine del giorno in
diverse sedute della Commissione Edilizia Comunale ma sempre
bloccata. 2004 27 LUGLIO BOLOGNA SINDACO Ufficio Tecnico
Comunale GIAMBRUNO MONICA concede la proroga alla licenza
2/2000 non AVVEDENDOSI che detta licenza 2/2000 al momento
della richiesta aveva perso efficacia in quanto decaduta. 2004 1
219
APRILE BOLOGNA SINDACO La Sicileas S.p.a. presenta allUfficio
tecnico Comunale un richiesta di una proroga di anni 2. Dalla
proroga dellinizio dei lavori non sono proseguiti e tantomeno
terminati. 2001 BOLOGNA SINDACO INIZIANO I LAVORI ALL SICILEAS
S.P.A. PER LA COSTRUZIONE DI 153 CAMERE 2000 BOLOGNA
SINDACO lUTC INGEGNERE FRANCESCA USTICANO del Comune di
Isola delle Femmine rilascia concessione edilizia la n 2/2000. per
la realizzazione di 153 camere con vocazione turistica ricettiva,
raggruppate a schiera su tre distinti corpi di fabbrica edilizia.
1999 BOLOGNA SINDACO la societ Sicileas Spa proprietaria
dellHotel Saracen per il tramite del suo Presidente del Consiglio
di Amministrazione avanza al Comune di Isola delle Femmine
richiesta di ampliamento della sua struttura alberghiera al fine di
realizzare 153 camere in zona C residenziale del PRG. SICILEAS
FARACI ONORATO VILLAGGIO LE PALERMO SARACEN RICORSO AL TAR
N.3394/07 Reg.
REPUBBLICA ITALIANA
Sent.
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
N.84 Reg. Gen.
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia, Sezione
ANNO 2007
Terza, ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso R.G. n. 84/07, proposto dalla Societ SICILEAS S.p.A., in
persona del legale rappresentate pro- tempore, elettivamente
domiciliata in Palermo Via Libert n.171 presso lo studio degli avv.ti
Giovanni e Giuseppe Immordino che li rappresentano e difendono;
CONTRO
- il Comune di Isola delle Femmine, in persona del Sindaco pro-
tempore, elettivamente domiciliato in Palermo, via S. Meccio n.25,
presso lo studio dellAvv.to Saverio Lo Monaco che lo rappresentata e
difende;
PER LANNULLAMENTO
- del provvedimento di revoca n.31 del 21 novembre 2006, con cui il
responsabile del III Settore UTC del Comune
di Isola delle Femmine ha revocato la concessione edilizia n.2 del 23
febbraio 2000, per la realizzazione di n.153 CAMERE con vocazione
turistica-ricettiva, raggruppate a schiera, su tre distinti corpi di
fabbrica, nonch la concessione edilizia di variante n.17, rilasciata il 6
giugno 2006, per il cambio di destinazione duso delle unit
immobiliari, da turistico-ricettivo a residenziale, con la realizzazione di
una diversa distribuzione degli interni per la definizione di n.88 unit
abitative;
- del parere prot. n.13337, del 6 novembre 2006, dellUTC;
Visto il ricorso con i relativi allegati;
220
Visto l'atto di costituzione in giudizio dell'avv.to Saverio Lo Monaco,
per il comune di Isola delle Femmine;
Vista lordinanza cautelare di questa Sezione n. 197/07;
Viste le memorie prodotte dalle parti a sostegno delle rispettive
difese;
Designato relatore alla pubblica udienza del 23 novembre 2007 il
Primo Referendario avv.to Nicola Maisano;
Uditi gli avv.ti Giovanni e Giuseppe Immordino per la ricorrente e
l'avv. Fabio Armanno, in sostituzione dellavv. Saverio Lo Monaco, per
l'Amm.ne intimata;
Ritenuto in fatto e considerato in diritto quanto segue:
FATTO
Con ricorso notificato l11 gennaio 2007, e depositato il successivo 15
gennaio, la ricorrente ha impugnato: - il provvedimento di revoca
n.31 del 21 novembre 2006, con cui il responsabile del III Settore
UTC del Comune di Isola delle Femmine ha revocato la concessione
edilizia n.2 del 23 febbraio 2000, per la realizzazione di n.153 CAMERE
con vocazione turistica-ricettiva, raggruppate a schiera, su tre distinti
corpi di fabbrica, nonch la concessione edilizia di variante n.17,
rilasciata il 6 giugno 2006, per il cambio di destinazione duso delle
unit immobiliari, da turistico-ricettivo a residenziale, con la
realizzazione di una diversa distribuzione degli interni per la
definizione di n.88 unit abitative; - il parere prot. n.13337, del 6
novembre 2006, dellUTC.
In tale gravame vengono articolate le censure di: 1) Violazione e falsa
applicazione dellart. 21 nonies della legge 7 agosto 1990 n. 241.
Assoluta carenza di potere di revoca. Difetto di motivazione. 2)
Manifesta erroneit, contraddittoriet ed illogicit. Eccesso di potere
sotto il profilo dello sviamento dalla causa tipica. 3) Carenza dei
presupposti. Violazione del principio di conservazione degli effetti
giuridici. Difetto di motivazione. Erroneit manifesta. Contraddittoriet
manifesta. Eccesso di potere sotto il profilo dello sviamento dalla
causa tipica.
Sostiene parte ricorrente che limpugnato provvedimento sarebbe
stato adottato in assenza dei necessari presupposti per poter revocare
od annullare le concessioni edilizie rilasciate ed il comportamento
seguito dallamministrazione intimata sarebbe comunque
contraddittorio ed illogico.
Si costituito il Comune di Isola delle Femmine, che con memoria
ha replicato alle argomentazioni contenute nel ricorso e chiesto il suo
rigetto.
Con ordinanza cautelare n. 197/2007 questa Sezione ha in parte
sospeso lefficacia del provvedimento impugnato.
221
Alla pubblica udienza di discussione i procuratori delle parti hanno
insistito nelle rispettive tesi difensive ed il ricorso stato posto in
decisione.
DIRITTO
Il ricorso fondato.
Limpugnato provvedimento di revoca adottato dal Comune
di Isola delle Femmine risulta fondato sulla circostanza che la
concessione edilizia n. 2 del 23 febbraio 2000, rilasciata alla societ
ricorrente, sarebbe illegittima in quanto per la zona in considerazione
non era stato adottato alcun piano di lottizzazione, alla cui esistenza
gli strumenti urbanistici vigenti subordinavano la possibilit di
rilasciare concessioni edilizie.
In via derivata sarebbe illegittima anche la proroga del termine per
lultimazione dei lavori, concessa nel 2004, e peraltro affetta anche
dallautonomo vizio di derivare da una richiesta inoltrata
successivamente alla scadenza del termine originariamente accordato,
e la concessione al cambio di destinazione duso n. 17 del 6.6.2006.
Assolutamente dirimente, ai fini della definizione della presente
controversia, risulta la nota del 6.2.2007 a firma del responsabile del
III settore del Comune di Isola delleFemmine.
Con tale nota viene chiarito che, per la zona in questione, esistevano
piani particolareggiati efficaci dal maggio 1992 e scaduti nel maggio
2002.
Da tale circostanza si ricava che il 23 febbraio 2000, data in cui
stata rilasciata la concessione edilizia in favore della ricorrente, nella
zona era vigente un piano particolareggiato e quindi, contrariamente a
quanto posto a fondamento dellimpugnato provvedimento di revoca,
la concessione edilizia n. 2 del 2000 stata rilasciata nel rispetto delle
prescrizioni urbanistiche che subordinavano la possibilit di adottare
tali atti alla previa pianificazione particolareggiata.
Risulta quindi fondato il motivo articolato da parte ricorrente con il
quale si deduce lassenza dei necessari presupposti per ladottato
provvedimento di autotutela.
Appare opportuno puntualizzare che risulta illegittimo anche
lannullamento della proroga del termine di ultimazione dei lavori
oggetto delloriginaria concessione, anche qualora si ritenga che
lamministrazione abbia inteso annullare tale atto per essere
intervenuto sulla base di una richiesta non inoltrata tempestivamente.
E infatti evidente che tale proroga ha ormai esaurito i suoi effetti -
consentire il completamento dei lavori - e non si capisce, n viene
esplicitato, quale sarebbe linteresse concreto allannullamento di un
tale atto, separatamente alla caducazione degli effetti della
concessione a cui afferisce.
222
Ovviamente illegittimo poi lannullamento della concessione di
variante n. 17 del 6 giugno 2006, fondato sullipotizzata illegittimit
derivata di tale atto, in conseguenza dellasserita, ma non sussistente,
illegittimit della concessione n. 2 del 2000.
In conclusione il ricorso deve essere accolto e, per leffetto,annullati i
provvedimenti impugnati.
Sussistono giusti motivi per disporre la compensazione tra le parti
delle spese del giudizio.
P. Q. M.
il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia, Sezione terza,
accoglie il ricorso in epigrafe e, per leffetto, annulla i provvedimenti
impugnati.
Dispone la compensazione tra le parti delle spese del giudizio.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'Autorit
Amministrativa.
Cos deciso in Palermo, nella Camera di Consiglio del 23 novembre
2007
223
IN TALE CONTESTO, QUINDI, LUTILIZZAZIONE DI ESPRESSIONI PARTICOLARMENTE
ASPRE (QUALE PAPOCCHIO DEL P.R.G.) APPARE SCRIMINATO DAL DIRITTO DI
CRITICA DEI CITTADINI NEL CONFRONTI DEI PUBBLICI AMMINISTRATORI. CARLO
MARZELLA ARCHIVIAZIONE
224
COSTRUTTIVO DI 52 ALLOGGI PROTOCOLLO COMUNE DI ISOLA DELLE
FEMMINE 9571 INGEGNERE USTICANO PROGRAMMA COSTRUTTIVO DI 50
ALLOGGI ARCH GIANBRUNO LA CALLIOPE S.p.a. BANDIERA LOPEZ ALAMIA
IMMOBILIARE LA CALLIOPE LO CICERO MARIA BANDIERA ROSANNA 2003 30
maggio larch. Monica Giambruno trasmette al dott. Megna, copia
dellestratto del verbale n. 30 del CEC dove si evinceva il PARERE NEGATIVO
allapprovazione del programma costruttivo, con la sola astensione del suo
Presidente Stefano Bologna. 2003 18 APRILE Il programma di Costruzione
redatti dallIng Lascari Gioacchino prevede la realizzazione di 52 alloggi; 2002
16 settembre la SA.BA. s.r.l. e la Calliope s.r.l. ripresentano la richiesta di
costruzione di per realizzare 72 alloggi 2001 1 FEBBRAIO BOLOGNA
SINDACO AIELLO VICE RUBINO PORTOBELLO la SA.BA. s.r.l. e la Calliope
s.r.l. respinto da parte del Consiglio Comunale DELIBERAZIONE 9
lapprovazione del Programma costruttivo DI 72 ALLOGGI EDILIZIA
CONVENZIONATA AGEVOLATA CALLIOPE SPA SA.BA & F SPA U.T.C.
USTICANO ARCH GIANBRUNO LA CALLIOPE S.p.a. BANDIERA LOPEZ ALAMIA
IMMOBILIARE LA CALLIOPE LO CICERO MARIA BANDIERA ROSANNA 2006 4
AGOSTO 2006 SINDACO PORTOBELLO CALLIOPE SABA SRL ISPEZIONE
DR TURANO DDG 272 S8 PER FATTI SVOLTISI DURANTE LA
CONSILIATURA BOLOGNA OUARTO ARGOMENTO: PROGRAMMA
COSTRUTTWO
Dalla denuncia si evince come la lagnanza attiene pi al momento formale del
procedimento, che non a quello sostanziale di legittimit circa il relativo iter
seguito dall'organo commissariale.
Difatti, sebbene il Commissario avesse diffidato, dopo il suo insediamento,
il Comune in argomento, questo, pare, sia rimasto inerte e non abbia
proceduto all'approvazione del programma costruttivo di che trattasi.
La vicenda si concluder peraltro con Lesautorazione del consesso
comunale, il quale, probabilmente, non avrebbe votato la realizzazione
dell'insediamento di che trattasi, votato invece, d'autorit, dal commissario ad
acta.
Per quanto sopra corre valutare, come da lagnanza, l'iter che ha comportato la
surroga degli organi comunali a favore del Commissario ad acta il quale,
parrebbe, sia stato "agevolato" nel suo compito, da un disguido nella
consegna dell'atto di diffida a convocare il consesso comunale, cui
destinatario era il Presidente del Consiglio.
IL FATTO
l) Con Decreto dell'Assessorato Regionale del Tenitorio e dell'Ambiente, n. 142
de11.02.03 era nominato Commissaria ad acta il funzionario dipendente del
detto Assessorato Mario MEGNA' con il compito di provvedere, in via
sostitutiva all'approvazione del programma costruttivo per la realizzazione di n.
50 alloggi, come proposto dalle ditte CALLIOPE & SA.BA.
Il predetto decreto assessoriale prevedeva,all'art.1 , come il commissario
potesse sostituirsi, oltre che alla Giunta Municipale "amministrazione" al
Consiglio Comunale qualora questo non, si fosse espresso entro il termine d
i 45 giorni dalla trasmissione della proposta di delibera a cura del
detto funzionario regionale.
225
2) Questo ultimo citato atto, era trasmesso al Presidente del Consiglio
Comunale in data 08.08.2003 con lettera n . di prot. I1643, per il seguito di
competenza con Lavvertenza ' di cui sopra, a proposito della sostituzione
ulteriore spirati i 45 giorni, senza che l'organo Consiliare si fosse espresso.
Ih data 19.09.03 con lettera n . prot. 13353, il Sindaco BOLOGNA Stefano
richiedeva la convocazione del Consiglio Comunale gia sensi dell'art. 14, c.6 del
regolamento dei lavori consiliari, per la trattazione di n. 5 argomenti, tra i
quali non figura l'approvazione del programma costruttivo in
questione.
Lo stesso giorno, con lettera n. prot. 13361, il Presidente del Consiglio
Comunale, CATALDO Erasmo, convocava, in sessione ordinaria per il
giorno 29 Settembre 2003, specificando la richiesta sindacale, il consesso
comunale; ai cinque argomenti richiesti dal primo cittadino, giusta
lettera sopra citata il Presidente del Consiglio, aggiungeva altro punto
da discutere, ovvero "Approvazione programma costruttivo per la
realizzazione d i n. 50 alloggi proposto dalla ditte Immobiliare
CALLIOPE s.r.l. e SA.BA s.r.l., ai sensi dell'art.2 5 della L .R. n.22196".
In data 24.09.03, il Commissario ad acta MEGNA Mario, sostituendosi al
consesso comunale adottava la delibera di approvazione del
programma costruttivo citato.
In data 30.09.03, in seduta di prosecuzione rispetto al giorno di convocazione
del Consesso su istanza sindacale e su disposizione del Presidente del
Consiglio, con delibera n. 56, era affrontata la discussione in merito
all'adozione della delibera commissariale.
Con lettera in data 06.10.03, n. prot. 14105, il Presidente del Consiglio
Comunale in quanto assente in sede di discussione di cui al punto
sopra 6), significava a tutti i consiglieri comunali, all'Assessore Regionale del
Territorio e dell'Ambiente, al Commissario deliberante ed al Sindaco, come non
abbia ritenuto di procedere a convocazione d'urgenza" rispetto al termine
diffidatorio di 45 giorni di cui all'art. I del decreto assessoriale di nomina del
Commissario: ci, a suo dire, in quanto presumeva come la convocazione
a sua firma seppure tardiva rispetto allo spirare certo dei termini di cui
al decreto detto, fosse sufficiente ad impedire al commissario ad acta
di procedere autonomamente secondo il suo atto di incarico Altres,
con al medesima nota, egli, significava come della nota-diffida
commissariale di cui al punto 2) sopra, egli, ne abbia avuto contezza
soltanto in occasione della convocazione del consiglio comunale,
ovvero in data 19 Settembre 2003.
Con lettera in data 20.10.03, n . di prot. 14781,i l Presidente del Consesso
disponeva al Segretario Comunale l'avvio di un'indagine interna al fine
di accertare i motivi per cui il detto organo non fosse stato reso edotto della
nota-diffida commissariale. Con altra nota, n. prot. 14780, del 21.10.03, il
Presidente del Consiglio, invitava il Sindaco a conferire incarico ad un legale,
per valutare la legittimit dell'operato del Commissario ad acta.
Con lettera in data 27.10.03, n. prot. 14781/, il Segretario Comunale dott.
SCAFIDI Manlio, rispondeva alla nota di cui al punto 8), scongiurando il
sospetto di occultamenti o smarrimenti, con riferimento alla predetta nota
226
commissariale, la quale sarebbe stata depositata in segreteria nonch nel
fascicolo degli atti da sottoporre all'esame del consiglio comunale.
Da quanto precede nonch dalla lettura della nota a firma del Segretario
Comunale pu dirsi quanto appresso: preliminarmente va fatto notare come
appare poco formale la procedura di trasmettere una nota-diffida di' particolare
rilevanza senza ricorrere al messo comunale o ad altra forma di notifica; dalla
certezza circa la ricezione ne discende difatti l'autorit a sostituirsi all'organo
inadempiente; in caso contrario, sarebbero svuotati di significato i commi 4, 5,
6, dell'art. 15, del vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio
Comunale;
con riferimento alla fattispecie, deve dirsi, come latto di diffida del
commissario, operando un restringimento, od un'estinzione od ancora
una limitazione delle facolt dal destinatario (consiglio comunale),
possa essere ricompreso tra gli atti recettizi, quindi soggetti a
consegna-notifica secondo il relativo istituto;
ci anche in analogia a quanto previsto dall'art. 15, c. 4 del
Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale;
tale ultima precisazione; per, parrebbe essere pi contestabile al segretario
comunale, che al commissario, in quanto, avrebbe dovuto essere
diligenza del primo assistere il funzionario regionale nel proprio
compito; a fortiori se viene precisato come lo scrivente, contattato l'ufficio che
cura, presso I'A.R.T.A." tali provvedimenti commissariali, quest'ultimo ha, per
voce di un funzionario, come non costituirebbe prassi, quella di operare le
diffide, come quella di che si discorre, a mezzo di notifica formale;
a norma dell'art.12, c.4 del detto regolamento, i Segretario Comunale,
avrebbe dovuto informare il sostituto del Presidente del Consiglio
Comunale, dell'incombenza contingente; ci in particolare modo,
allapprossimarsi della scadenza imposta dalla nota commissariale,
ancorch non notificata a mezzo messo;
c) il Presidente del consiglio comunale, allorquando avuta notizia della nota
commissariale, avrebbe dovuto convocare il consesso comunale in
seduta straordinaria ai sensi dell'art. 14,c - 7 del regolamento citato,
avendone ancora alla data di convocazione del consiglio comunale ,i
tempi per la convocazione in via d'urgenza;
appare sterile se non demagogica la lettera di cui al punto sopra 9), di
invito al primo cittadino, a conferire incarico ad un legale, non avendo
il Presidente del Consiglio comunale alcuna potest nei confronti del
primo cittadino;
e da dire come nel caso in cui il consiglio comunale si fosse pronunciato
negativamente bocciando, quindi, la proposta di delibera " il
Commissario non avrebbe potuto procedere in senso contrario,
delineando tale esplicitato ora formulato, ipotesi di responsabilit ancor
maggiore per coloro i quali hanno fatto si che il consesso comunale non abbia
avuto ad esprimersi. Tale precisazione appare non residuale, in presenza della
circostanza seguente: il consesso comunale gi in data 01.02.01 giusta
delibera n . 9, aveva deliberato bocciando la relativa proposta il
Programma Costruttivo in argomento.
227
Dai punti analiticamente sopra riportati ed affrontati , si rilevano le irregolarit
come rilevate a conclusione di ciascun paragrafo
228
2009 8 GENNAIO PORTOBELLO SINDACO INTERCETTATO AL TELEFONO
CON INGEGNERE GALLUZZO DIRIGENTE S.I.S. PER ALLEVIARE LE
DISOCCUPAZIONE A Isola delle Femmine (fonte la rivista S) 2006 9
GIUGNO PORTOBELLO SINDACO Il responsabile del III Arch DArpa (prot
6064/cc) concede autorizzazione (n 25) allapertura di un cantiere edile alla
ditta SIS S.C.P.A. nella persona dellarch Albamente Calcedonio, cantiere
sito in via Libert (il documento non indica numero civico) Isola delle
femmine ed relativo alla cantierizzazione del raddoppio ferroviario tratta
Palermo Centrale Brancaccio Isola delle Femmine-Carini. La richiesta avanzata
dalla Ditta SIS S.C.P.A. in virt di quanto discusso nella conferenza di servizi
2001 che stabiliva la concessione di unarea atta a fungere da deposito
dei macchinari e non era stato stabilito nessuna cantierizzazione, in sede di
conferenza di servizi. Il Consiglio Comunale a seguito della conferenza di
servizi, in data 12.4.2001 deliberava (n 22) che qualunque modifica di
carattere urbanistico progettuale apportata in sede di conferenza di servizio
comporter lobbligo di riesame da parte del Consiglio Comunale . Nel 2001
venne individuata larea in via degli Oleandri come sede del deposito dei
macchinari di ampiezza 10 volte inferiore a quella concessa con lautorizzazione
n 25 ed in un sito diverso in Via Libert e con destinazione duso verde
agricolo. Il responsabile dellU.T.C. Arch DArpa ha esercitato un abuso di
potere esautorando di fatto il potere desercizio del Consiglio Comunale.?????
229
11.12.1991, n. 48; Visto lO.A.EE.LL. vigente in Sicilia; Premesso: Che con
determinazione del Responsabile del I Settore n33 del 30/01/2007, si
riconosciuto il diritto del prof. Gaspare Portobello ad ottenere il rimborso delle
spese legale sostenute, nella qualit di Sindaco di questo Comune, per la
propria difesa nel procedimento penale n.3762/05 R.G.N.R. conclusosi con
sentenza n. 761 del 12/10/2006 emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palermo
che ha dichiarato il non luogo a procedere; Che, pertanto, con la medesima
determina si provveduto alla liquidazione di una somma pari ad 3.636,35;
Che, con determina del Direttore Generale n54 del 30/12/2008 si proceduto
al rimborso dellimporto non ancora corrisposto, stabilendo, per motivi di
Bilancio, di provvedere alla liquidazione in due soluzioni, di cui la prima di
2.998,55; Considerato che non potendosi provvedere, per motivi di bilancio,
alla liquidazione dellimporto non ancora corrisposto pari a complessivi
4.748,30 a saldo, si pu procedere alla liquidazione di un ulteriore acconto di
3.500,00; DETERMINA 1. Di procedere al rimborso di un ulteriore acconto al
signor Portobello Gaspare, sulle spese sostenute per la propria difesa nel
giudizio subito, nella qualit di Sindaco di questo Comune, innanzi al Tribunale
di Palermo ufficio del GIP, conclusosi con la sentenza n761/06 R.G.N.R. per
un importo pari ad 3.500,00; 2. Impegnare la predetta spesa sul Cap. 124
alla voce spese legali del corrente Bilancio che presenta la necessaria
disponibilit (Imp. N. 1159/2009); IL RESPONSABILE DEL SETTORE
AMMINISTRATIVO - Nunzia Pirrone
230
con un edificio dismesso, ad ovest danno sulla pubblica via e per gli altri due
lati si aprono su uno spazio verde piuttosto esteso che giunge sino al Viale
Marino e in prossimit del Lungomare Vespucci. Perch ai proprietari dei
fondi vicini stata negata questa possibilit? LUTC ha motivato la sua
decisione rifacendosi, come detto, a un parere A.R.T.A. relativo a concessioni
su lotti interclusi o residui: ma il fondo-Pomiero non intercluso
231
edificio dismesso, ad ovest danno sulla pubblica via e per gli altri due lati si
aprono su uno spazio verde piuttosto esteso che giunge sino al Viale Marino e
in prossimit del Lungomare Vespucci. Perch ai proprietari dei fondi vicini
stata negata questa possibilit? LUTC ha motivato la sua decisione rifacendosi,
come detto, a un parere A.R.T.A. relativo a concessioni su lotti interclusi o
residui: ma il fondo-Pomiero non intercluso
232
presentato controdeduzioni, chiedendo larchiviazione della
contestazione di legittimita della concessione edilizia. Il Dipartimento ha
confermato lillegittimita deI provvedimento pur non ravvisando un grave
danno urbanistico (essendo lintervento comunque inserito in un contesto
gia ampiamente urbanizzato), e rinviando leventuale annullamento dellatto
alla competenza comunale.
Nelle more del provvedimento, gli immobili sono stati realizzati e
attualmente sono in vendita.
A seguito della decisione del Dipartimento regionale, la giunta comunale in
data 24.05.2011 deliberava di non modificare in alcun modo quanto in
precedenza concesso a favore delle
Omissis. La vicenda e stata riepilogata nellinformativa redatta dalla
Stazione Carabinieri di Isola delle Femmine inoltrata il 21.05.2009 alla
Procura della Repubblica di Palermo che ha instaurato un
procedimento penale. Detto procedimento e stato definito con
larchiviazione in quanto dallesame degli atti sono emersi elementi che,
ancorche stigmatizzabili sotto il profilo della regolarita
amministrativa, sono penalmente irrilevanti. In particolare, la vicenda ha
ad oggetto la corretta interpretazione della definizione di lotto intercluso.
Le irregolarita evidenziate nel corso dellaccesso e descritte analiticamente
nellallegata relazione della Commissione dindagine, hanno fatto emergere -
anche con riferimento alla concessione edilizia de quo - significativi
sviamenti dal corretto funzionamento dellapparto burocratico dellente, con
notevoli vantaggi economici a favore di imprese riconducibili alla criminalita
organizzata. In particolare, il Comune ha rilasciato una
concessione edilizia in assenza dei presupposti di legge ed
ha consentito che la societa Omissis non rispettasse la
tempistica relativa ai versamenti da effettuare per gli oneri di
urbanizzazione.
La gravita delle condotte dellEnte appare ancora piu evidente alla luce degli
elementi di controindicazione del soggetto beneficiario della concessione in
argomento: la Omissis, con sede in Isola delle Femmine, via Omissis.
I soci - amministratori sorto le tre sorelle Omissis, ovvero:
Omissis, nata ad Isola delle Femmine il Omissis;
Omissis, nata ad Isola delle Femmine il Omissis;
Omissis, nata ad Isola delle Femmine il Omissis;
Le menzionate sorelle Omissis risultano essere figlie di Omissis, nato ad
Isola delle Femmine il Omissis, ivi residente in Via
Omissis, di professione costruttore e cognato di Omissis cl.Ornissis.
Su tali soggetti e sulle rispettive vicende, che ne hanno fatto dei personaggi
di spicco nel panorama della criminalita organizzata di Isola
delle Femmine, si e gia approfonditamente riferito in precedenza.
(RELAZIONE DELLA COMMISSIONE PREFETTIIA DI COMMISSIONE DI
ACCESSO AL COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE CHE ACOMPAGNA IL
DECRETO DI SCIOGLIMENTO)
233
prima di poter costruire avrebbero dovuto cedere al Comune a titolo gratuito
una porzione di terreno di 200 mq. 2009 14 MAGGIO PORTOBELLO
SINDACO DARPA UTC lUTC ha deciso di rilasciare una diretta concessione
edilizia per un piano plani volumetrico relativo alla costruzione di tre ville
unifamiliari su due livelli fuori terra, richiamando il parere reso dallA.R.T.A. in
merito alla possibilit di rilascio di concessioni dirette su lotti interclusi o residui
in zona B e C. Il Sospetto che bisogna entrare nel merito della concessione
edilizia n. 13 rilasciata in favore della Sorelle Pomiero snc di Pomiero Maria
Grazia.
Il fondo su cui i Pomiero hanno chiesto di costruire ubicato in Isola delle
Femmine, via della Torre: 2000 mq di campagna che confinano a nord con un
edificio dismesso, ad ovest danno sulla pubblica via e per gli altri due lati si
aprono su uno spazio verde piuttosto esteso che giunge sino al Viale Marino e
in prossimit del Lungomare Vespucci. Perch ai proprietari dei fondi vicini
stata negata questa possibilit? LUTC ha motivato la sua decisione rifacendosi,
come detto, a un parere A.R.T.A. relativo a concessioni su lotti interclusi o
residui: ma il fondo-Pomiero non intercluso
2009 29 MARZO PORTOBELLO SINDACO (eletto con i 300 voti del vice
sindaco BOLOGNA dimessosi il 10 ottobre 2005 dopo uninfuocata
Commissione Edilizia del 6 ottobre 2005 dove si discuteva dellaffair Saracen
sulla costruzione degli 88 appartamenti. Commissione Edilizia che aveva
portotato il Sindaco a Dimissionare il capo dellUTC Giambruno Monica
sostituendola con lingegnere Bilello) 'No all' antenna per l' aeroporto' Isola
delle Femmine in piazza I residenti di Isola delle Femmine dicono "no" alla
costruzione di un radar che serve per trasmettere a Punta Raisi i dati sul
"wind-share", l' improvvisa variazione d' intensit dei venti. Considerato un
ecomostro, il traliccio di oltre 30 metri, sprigionerebbe onde elettromagnetiche
ad altissima frequenza per un raggio di quasi 2 chilometri, attraversando il
paese. Ieri mattina, alle 10, il comitato cittadino "Isola Pulita" ha organizzato
un sit-in contro la costruzione del radiolocalizzatore. All' iniziativa, aiutati dalle
mamme, hanno partecipato anche i bambini di Isola delle Femmine che hanno
disegnato i cartelloni. Gli effetti provocati dall' emissione delle onde
elettromagnetiche possono essere gravemente nocivi alla salute - dice il
coordinatore dell' associazione Pino Ciampolillo - Potrebbero favorire la
produzione di tumori e altre patologie irreversibili. Sul progetto di
costruzione, bloccato dal 2006, si espresso contro il Consiglio comunale
poich non sarebbe stato rispettato il vincolo di non edificabilit in un' area
tutelata. a.rot.
234
2009 23 APRILE PORTOBELLO SINDACO LETTERA RACCOMNDATA DEL
COMITATO CITTADINO ISOLA PULITA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
NAPOLITANO SULLA GRAVE SITUAZIONE DI PERICOLO AMBIENTALE A ISOLA
DELLE FEMMINE E LA RICHIESTA DI INTERVENTO PER LA COSTRUZIONE DEL
RADAR WIND SHEAR A ISOLA DELLE FEMMINE
235
contestazione di legittimita della concessione edilizia. Il Dipartimento ha
confermato lillegittimita deI provvedimento pur non ravvisando un grave
danno urbanistico (essendo lintervento comunque inserito in un contesto
gia ampiamente urbanizzato), e rinviando leventuale annullamento dellatto
alla competenza comunale.
Nelle more del provvedimento, gli immobili sono stati realizzati e
attualmente sono in vendita.
A seguito della decisione del Dipartimento regionale, la giunta comunale in
data 24.05.2011 deliberava di non modificare in alcun modo quanto in
precedenza concesso a favore delle Omissis.
La vicenda e stata riepilogata nellinformativa redatta dalla Stazione
Carabinieri di Isola delle Femmine inoltrata il 21.05.2009 alla
Procura della Repubblica di Palermo che ha instaurato un
procedimento penale. Detto procedimento e stato definito con
larchiviazione in quanto dallesame degli atti sono emersi elementi che,
ancorche stigmatizzabili sotto il profilo della regolarita
amministrativa, sono penalmente irrilevanti. In particolare, la vicenda ha
ad oggetto la corretta interpretazione della definizione di lotto intercluso.
Le irregolarita evidenziate nel corso dellaccesso e descritte analiticamente
nellallegata relazione della Commissione dindagine, hanno fatto emergere -
anche con riferimento alla concessione edilizia de quo - significativi
sviamenti dal corretto funzionamento dellapparto burocratico dellente, con
notevoli vantaggi economici a favore di imprese riconducibili alla criminalita
organizzata. In particolare, il Comune ha rilasciato una
concessione edilizia in assenza dei presupposti di legge ed
ha consentito che la societa Omissis non rispettasse la
tempistica relativa ai versamenti da effettuare per gli oneri di
urbanizzazione.
La gravita delle condotte dellEnte appare ancora piu evidente alla luce degli
elementi di controindicazione del soggetto beneficiario della concessione in
argomento: la Omissis, con sede in Isola delle Femmine, via Omissis.
I soci - amministratori sorto le tre sorelle Omissis, ovvero:
Omissis, nata ad Isola delle Femmine il Omissis;
Omissis, nata ad Isola delle Femmine il Omissis;
Omissis, nata ad Isola delle Femmine il Omissis;
Le menzionate sorelle Omissis risultano essere figlie di Omissis, nato ad
Isola delle Femmine il Omissis, ivi residente in Via
Omissis, di professione costruttore e cognato di Omissis cl.Ornissis.
Su tali soggetti e sulle rispettive vicende, che ne hanno fatto dei personaggi
di spicco nel panorama della criminalita organizzata di Isola
delle Femmine, si e gia approfonditamente riferito in precedenza.
236
2009 14 MAGGIO PORTOBELLO SINDACO LICENZA ED 12 ASSENTITA
VASSALLO ANTONIETTA MADRE DI BILLECI LEONARDA E BILLECI
VINCENZO CONTRADA PIANA VIALE DEI SARACENI FOGLIO 3 PART 440
DERIVA DA 53 FRANCAVILLA SCOLARO
Il Comune di Isola delle Femmine e sottoposto ad una serie di vincoli di
diversa natura ed intensita, imposti nel corso del tempo a tutela dei vari
elementi che caratterizzano i diversi ambiti del territorio
comunale, che disciplinano e condizionano [attivita
degli uffici comunali volta al controllo delle attivita edificatorie.
Sotto tale profilo, emerge quanto segue:
vincolo paesaggistico su tutto il territorio comunale, apposto con
Decreto dellAssessore regionale dei Beni Culturali e Ambientali e della P.I.
n.151 del 30/1/1989, ai sensi della legge n.1497 del 1939;
vincolo archeologico, apposto ai sensi della legge n.1089 del 1939
per Isola di Fuori, sulla quale insiste pure una Riserva Naturale Orientata;
vincolo idrogeologico, ai sensi del R.D. 3267 del 1923;
vincolo sismico di 2 categoria, ai sensi della L. 64/1974, apposto
con D. M. Lavori Pubblici del 23/9/19891;
vincolo di inedificabilita sulla fascia costiera entro i 150 metri dalla
linea della battigia - ex art.15 legge regionale 76/1978;
vincolo di inedificabilita sulla fascia di rispetto del demanio marittimo,
ferroviario, stradale (S.S. 113), autostradale (A19) e cimiteriale (50 metri).
237
scambi di corrispondenza con i competenti uffici dellAssessorato regionale
Territorio e Ambiente, si giunse cosi alla deliberazione di C.C. n.47 del 12
agosto 2003, con la quale
venne approvato lo schema di massima del PRG con emendamenti.
Con nota assunta al protocollo comunale al n.537 dellIl gennaio 2006,
lUfficio del Genio Civile di Palermo trasmetteva al Comune gli elaborati del
PRG completi del parere favorevole di compatibilita geomorfologica,
espresso ai sensi dellart.13 L.64/1974.
Finalmente, pertanto, il nuovo PRG veniva adottato con deliberazione di CC.
n.33 dell1 agosto 2007.
Liter per la approvazione definitiva del nuovo strumento urbanistico,
tuttavia, non si e ancora concluso, avendo subito
diverse battute darresto, solo in parte dovute ai ripetuti interventi
normativi nella materia, che hanno offerto agli uffici comunali la possibilita
di continuare ad operare sulla base di
strumenti urbanistici oramai obsoleti e privi di sostanziale efficacia.
Alla luce di queste premesse, la Commissione dindagine ha focalizzato
lattenzione su alcune pratiche di rilascio di titoli
abilitativi alla trasformazione edilizia, concessioni, gia individuate dalle
Forze dellOrdine in esito alle prime indagini, avviate sulla scorta di esposti
presentati dal gruppo consiliare di minoranza
e che, riguardando esponenti o soggetti piu o meno
direttamente legati ad esponenti della criminalita organizzata operante ad
Isola delle Femmine, rivelano in modo chiaro la capacita della famiglia mafiosa
di infiltrarsi in un ganglio essenziale della
vita dellente, qual e quello del governo dei territorio e dellesercizio
dellattivita edificatoria, allo scopo di piegare a proprio favore le rigide
procedure dettate in questa materia dal legislatore nazionale e regionale.
La concessione edilizia in sanatoria n. Omissis del Omissis, Omissis
Nel dettaglio, e stata sottoposta ad analisi la documentazione rinvenuta
nel fascicolo relativo a Opere eseguite in difformita della licenza edilizia n.
45 del omissisper la realizzazione di un fabbricato in contradaomissis,
composto da tre elevazioni fuori terra (piano terra, primo e secondo),
volume totale mc. 3.780,31, istante Omissis, beneficiari Omissis e
Omissis (figli ed eredi dellistante).
Con Attestato di Concessione Edilizia in sanatoria assentita n. Omissis, il
Responsabile del III settore U.T.C. del Comune di Isola
delle Femmine, Architetto Omissis, attestava che dovevano
intendersi assentite favorevolmente le istanze di concessione edilizia in
sanatoria ex 1.47/85, presentate dalla sig.ra Omissis, ormai deceduta giusta
denuncia di successione n. Omissis, ed alla quale succedono, nella qualita
di unici eredi i figli Omissis e
Omissis, per le opere eseguite in difformita della licenza edilizia
n. Omissis delOmissis, per la realizzazione di un fabbricato in contrada
Omissis .
La licenza edilizia n. Omissis del omissis si riferiva al
progetto per la costruzione di un complesso alberghiero nel Omissis,
in ordine al quale peraltro la C.E.C. aveva imposto prescrizioni riferite alla
238
zona (che non prevedeva tale tipo di insediamento) ed alla cubatura degli
immobili.
Sin dalle prime fasi la realizzazione del progetto aveva dato luogo ad una
serie di irregolarita, contestate con piu o meno decisione dagli uffici
comunali, che per la difformita delle opere realizzate rispetto a
quanto previsto nel progetto era stata oggetto, tra laltro, di
contravvenzione elevata dalla Stazione Carabinieri di Isola delle Femmine
con verbale datato 21.02.1983 per violazione della legge n. 1150 del 1942,
e sulla quale, infine, nel omississi era innestata la richiesta di sanatoria, ai
sensi della legge 47 del 1985.
In proposito, negli atti clellUTC e stato anche riscontrato un atto
di notorieta, risalente al 10.02.1981, concernente lavvenuta
eliminazione di irregolarita costruttive rispetto al progetto originario,
formalizzato al Comune in presenza del Sindaco pro tempore Omissis ed
al Segretario comunale, che veniva sottoscritto dalla titolare della concessione
edilizia, Omissis, unitamente ad altri testimoni, tra i quali spicca il gia noto
Omissis.
Per meglio comprendere le illegalita perpetrate dallAmministrazione comunale
nel procedimento in esame, non puo farsi a meno di richiamare
talune fasi salienti della procedura, assai piu in dettaglio
descritte nella relazione presentata dalla Commissione dindagine, e che di
seguito si riportano:
Alla data dell01.10.1990, si riscontra la consegna di una ricevuta
di versamento della seconda rata della oblazione per la richiesta
sanatoria; cio testimonia che, pur essendo trascorsi alcuni anni, la
Omissis non aveva provveduto ad effettuare ilversamento dellintero im
porto entro il termine stabilito del 30.09.1986;
Con corrispondenza del 17 gennaio 1992, indirizzata al Comune di Isola
delle Femmine e, per conoscenza, alla sig.ra Omissis, la Soprintendenza
Beni Culturali ed Ambientali della Regione Sicilia rilevava
che, con riferimento alla richiesta di nulla osta in sanatoria per la
costruzione del fabbricato sito omissis istanza
deromissis, opere realizzate in difformita alla concessione
edilizia n.omissis e successive varianti -, agli atti di quellufficio, non
risultava il rilascio del preventivo nulla-osta;
Con una nota indirizzata dal Comune alla signora Omissis, il
22.09.1997, mentre si comunicava che trattandosi di unopera
realizzata in difformita ad una licenza edilizia, il calcolo
delloblazione e da ritenersi esatto, poiche la tipologia dellabuso e
riferita al punto 3 del modello A allegato alla legge 47/85, e che lopera,
essendo stata realizzata prima dellentrata in vigore della L.R. 71 del
27.12.1978, non e soggetta al pagamento degli oneri concessori calcolati con
le modalita dettate dalla L. 10
del 28.01.1977, contemporaneamente si evidenziava altresi che
allinterno del fascicolo non vengono rinvenuti parte dei documenti di cui
allart. 23 della L. 47/85 ( certificato di idoneita Statica, Il Nulla
Osta della Soprintendenza ai BaCC.AA.). Si trasmetteva pertanto in
allegato, la diffida con la quale si richiedevano i
239
documenti di cui sopra. Nellallegato alla citata nota, si specificava che
trascorsi infruttuosamente i termini previsti dalla normativa vigente, sara
applicata la disposizione prevista dal comma 1 dellart.
40 della Legge 28 Febbraio 1985 n. 47 (cioe il pagamento di una
somma pari al doppio delloblazione);
Nella stessa nota, ancora, non veniva fatto alcun riferimento ai
versamenti da oblazione ancora da effettuarsi ne ad una eventuale
regolarizzazione di quelli gia effettuati perche non congrui in relazione al
quantum effettivamente dovuto. E neanche allinterno del fascicolo preso in
esame e stato rinvenuto alcun documento che comprovi ladozione
da parte dellamministrazione comunale di un provvedimento sanzionatorio,
ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dal citato art. 40, comma 1 della
L. 47/85. Per di piu non e dato sapere neppure se la diffida allegata alla nota
stessa, priva di protocollo e data e priva della
firma del Sindaco pro tempore, Omissis, sia stata o meno spedita alla
Omissis nella forma della raccomandata con ricevuta di ritorno, cosi come
si evince dallatto stesso;
Ancora, con nota del 31.05.1999, il Comune, facendo seguito alla nota
della Soprintendenza ai 13B.CC.AA. recante prot. 13776 del 30.12.1991
(dopo ben 7 anni), comunicava a quellUfficio che il fabbricato in parola era
da ritenersi privo del nulla osta di cui allart. 7 della L.
1497/39, specificando, altresi, che per le ulteriori richieste
si fa presente che a causa di un incendio avvenuto nel mese di novembre
dellanno 1979, non e stato possibile rinvenire la pratica di che trattasi e
quindi i relativi grafici e documenti;
Si giungeva, cosi, alla nota prot. 4290/CC del 23.03.2006, con la
quale lUfficio Sanatorie abusivismo e controllo del territorio del Comune,
nella persona del suo responsabile Arch. Omissis e del responsabile del
procedimento, geometra Omissis, dietro richiesta della sig.ra
Omissis, certificava che la pratica di sanatoria
intestata alla medesima, relativa allimmobile realizzato in difformita alla
concessione edilizia, e precisamente con laumento di
superficie utile e diversa destinazione duso di una parte
delledificio, era ancora in corso di istruttoria da parte dellufficio
scrivente;
Il 13 marzo 2009, Omissis e Omissis, nella qualita di
proprietari dellimmobile oggetto di condono edilizio - pratica Ornissise
nella qualita di unici eredi di Omissis, originariaintestataria della
pratica, chiedevano che latto concessorio in sanatoria
venisse a loro intestato, allegando, tra laltro, la dichiarazione di
successione dalla quale si evinceva che Omissis, coniuge superstite, aveva
rinunziato alleredita, e dichiarando di non avere mai ricevuto ne loro ne la
propria madre, richieste di integrazione e/o diniego da
parte della Soprintendenza ai BB.CC. relativamente al vincolo
paesaggistico, dopo la richiesta di Nulla Osta inoltrata in data 5.3.1999. Gli
stessi dichiaravano altresi che nella fase
di realizzazione delledificio eseguito dalla propria madre, giusta licenza
edilizia Omissise successive varianti, era stata occupata in buonafede una
240
porzione del fondo confinante per una dimensione massima della superficie
occupata dal fabbricato di m. 8 x 23 circa e
che il proprietario del terreno attiguo non ha mai prestato
opposizione relativa alloccupazione parziale del fondo medesimo;
Nel corso dellanno 2009, inoltre, un ulteriore scambio di
corrispondenza avveniva tra il Comune, che commissionava una perizia
tecnica ad un professionista esterno allo scopo di definire gli oneri urbanistici
ed economici ai fini della definizione della pratica,
lAUSL di Carini, che emetteva un parere di compatibilita igienico-
sanitaria del complesso alberghiero - esclusa la piscina - ed un perito di
parte, che certificava che tutta lopera era stata realizzata in conformita
al progetto di concessione edilizia in sanatoria e che listanza di condono e
stata integrata con tutta la documentazione prevista dallart. 26 della L.R.
37/85. Inutile dire che tutte le citate fonti appaiono in contraddizione tra di
loro. Infine, con lattestato di concessione edilizia in sanatoria rilasciato
con il n. Omissis (composto
da n. 05 pagine) larch. Omissis, dichiarava che dovevano intende
rsi assentite favorevolmente le istanze di concessione edilizia in sanatoria
ex L. 47/85, presentate dalla sig.ra Omissis, alla quale erano succeduti,
nella qualita di unici eredi i figli Omissis e Omissis, per le opere eseguite
in difformita della licenza edilizia n. omissis del
omissis, per la realizzazione di un fabbricato in contrada Omissis.
Detto attestato, tra laltro, riportava:
pagina 4, visti i bollettini postali di pagamento delloblazione
di: 1) lire 5.840.000 del 28.03.1986 - n.826; 2) di lire 5.840.000 del
26.03.1986; 3) lire 5.957.000 del 28.08.1986 - n. 623.
pagina 4, vista la nota del 22,09.1997 - p.11 10802, dellil.T.C.
con la quale si comunica che il calcolo dellobiezione e esatto. Nella stessa
nota risulta che, essendo lopera eseguita prima dellentrata in vigore della
L.R. 71/78, non e soggetta al pagamento degli oneri concessori.
Tali attestazioni danno conferma del sospetto circa il mancato pagamento
dellintera oblazione - segnatamente della seconda rata pari a 5.840.000 lire
- non essendo stato rinvenuto alcun documento a comprova del citato
versamento, asseritamente effettuato il 26 marzo 1983 e quindi in data
antecedente al primo; come invece asseverato dalla perizia di parte ed
attestata nel provvedimento di rilascio della concessione.
Le lungaggini, le contraddizioni e le carenze istruttorie, oltreche materiali,
rilevate nel procedimento sopra sommariamente descritto trovano
giustificazione alla luce delle notizie che emergono in capo ai soggetti
protagonisti della vicenda.
Omissis e Omissis, infatti, sono figli di Omissis
(classeOmissis), deceduto a Palermo il Ornissise gia reggente della
famiglia mafiosa di Capaci ed Isola delle Femmine, e di Omissis, il cui
fratello, Omissis, nato a Capaci il Omissis e stato tratto in arresto
nellambito delloperazione San Lorenzo 2 e successivamente condannato per
concorso in associazione mafiosa. Sul conto
di Omissis, sono emersi numerosi pesanti precedenti penali e di
polizia: - 20.12.2000, con sentenza a seguito di giudizio abbreviato,
241
veniva condannato, dal Tribunale di Palermo, per il reato di concorso in
associazione mafiosa art. 416 bis C.P.;
15.03.2002, con sentenza n. 814 veniva condannato dalla Corte
dAppello di Palermo per il reato di concorso in associazione mafiosa ex art.
416 bis C.P.; la sentenza si riferiva allarresto del 28.07.1999 per i reati
commessi in Palermo dal settembre 1982 in poi;
12.07.2004, gli veniva notificata lordinanza emessa dal Magistrato
di Sorveglianza di Palermo, avente n. 259/04 R.O. e n.87/03 R.G.M.S.
datata 12.05.2004, con la quale si applicava la misura della liberta vigilata
per la durata di anni 1 (uno);
17.01.2005, in ottemperanza al decreto di sequestro n. 201/04
RMP, emesso dal Tribunale di Palermo - Sezione Misure di
Prevenzione, il 28.12.2004, la Compagnia CC di Carini procedeva al
sequestro di beni riconducibili al citato Omissis classe 1959, alla madre
convivente Omissis e alla Omissis;
14.02.2008, il Tribunale di Palermo applicava la misura di
prevenzione della sorveglianza speciale della P.S. con obbligo di soggiorno
nel Comune di residenza per la durata di anni tre;
17.06.2008, sottoposto alla misura di prevenzione della
sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Capaci con
decreto n. 201/04 RMP del Tribunale di Palermo, notificato il 19/05/2008,
veniva denunziato, in stato di liberta per violazione di cui allart. 9 comma 2 L.
n.1423 del 27/12/1956, dalla Stazione CC di
Palermo per essersi allontanato dal Comune di Capaci senza
lautorizzazione dellA.G. competente;
18.04.2012, segnalato in atti da parte del Nucleo di Polizia Tributaria
della Guardia di Finanza di Palermo, per violazione dellart. 31 L. 646/82;
nello specifico ometteva di comunicare lavvenuta variazione patrimoniale pari
ad euro 132.450,00.
242
La societa aveva come oggetto lassunzione di pubblici appalti ed e stata
posta in fallimento il Omissis, poi oggetto di misura di prevenzione;
OMISSIS si annoveravano, tra gli altri, quali soci, Omissis (classe
Omissis), Omissis (classe Omissis), Omissis (classe Omissis). La
societa, costituita nel Omissis, aveva come oggetto la gestione, produzione,
trasformazione di Omissis;
OMISSIS si annoverano quali soci, Omissis (classe
Omissis), Omissis (classe Omissis) e Omissis (classe Omissis).
243
(relazione della Commissione Prefettizia accesso agli atti che
accompagna il decreto di scioglimento)
Nel riferire delle attivit del mandamento allora capeggiato dal Riccobono
Rosario, Onorato offre una serie di indicazioni sulla collocazione del Bruno
Francesco nella galassia di Cosa Nostra degli anni 1982-1983 e sull'impegno
di quest'ultimo soprattutto nella zona di Isola delle Femmine Il
collaboratore di giustizia evidenzia la vicinanza stretta del Bruno a Riccobono
Rosario, Lo Piccolo Salvatore e Spatola Lino, tutti soggetti coinvolti nella
trame ma!iose pi sanguinarie dell'epoca, precisando che il Bruno faceva
parte della famiglia mafiosa di Isola delle Femmine, a quel tempo
ricomprcsa nel mandamento guidato da Riccobono Rosario.
Il collaboratore di giustizia dice di avere avuto notizia da Riccobono ..
dell'omicidio di . Enea Vincenzo, voluto dalla famiglia di Isola delle--
Femmine.
Secondo il racconto di Onorato, l 'Enea disturbava affari legati alle attivit
nel settore dell'edilizia di tale Vassallo Peppino, rappresentante della
famiglia di Isola delle Femmine.
Onorato precisa che interessati a questi affari del Vassallo erano pure il
Riccobono Rosario e il Lo Piccolo Salvatore, aggiungendo che l'omicidio
Enea era stato fortemente voluto dagli stessi Riccobono e Lo Piccolo e
dal Bruno Francesco. Viene rilevato, in primo luogo, un'incertezza nei ricordi
(pag. 29: " ... se non ricordo male .. era un omicidio voluto sempre dal.. .dalla
famiglia, era un certo Vassallo il rappresentante della famiglia di Isola")
che diverrebbe certezza in ordine ai soggetti che avrebbero voluto il delitto:
'Enea un omicidio voluto dalla famiglia di isola e in particolare da Bruno e
Vassallo", (19 febbraio 2015 sentenza 6 2015 corte di appello di palermo nel
processo per lomicidio di Vincenzo Enea da parte di Francesco Bruno)
244
2009 22 MAGGIO CANNOVA GIANFRANCO ZUCCARELLO ANZA'
DECRETO A.I.A. 393 ARPA PROVINCIA ASL DISCARICA RIFIUTI
MAZZARRA S ANDREA CONTRADA ZUPPA TIRRENO AMBIENTE 18 LUGLIO
2014 OPERAZIONE TERRA MIA 10308 2011 7485 2011 CANNOVA ORDINANZA
DI CUSTODIA CAUTELARE CANNOVA ARCHITETTO GIANFRANCO 7485 11
10308 11 ORDINANZA CANNOVA PROTO FRATELLI SODANO ASSESSORATO
TERRITORIO AMBIENTE ANTONIOLI GIUSEPPE OIKOS MAZZARRA S ANDREA
DOMENICO PROTO SODANO NICOL SODANO CALOGERO PADUANO VALERIA
SOAMBIENTE MARIELLA LO BELLO MARIO MOTTA SANTANASTASIA GULLO
LUPO
245
disdegna di proseguire lattivit concussoria nei confronti dei professionisti, in
maniera riservata, con la richiesta di somme di denaro pi contenute ma di
immediata acquisizione.. (Intercettazione 11 marzo 2009) La
lottizzazione
CANDIDATI SINDACI:
246
2009 LUGLIO PORTOBELLO SINDACO NOMINA LA COMMISSIONE EDILIZIA
I Componenti della nuova Commissione Edilizia Comunale sono: -Presidente IL
Sindaco Portobello Professore Gaspare -Responsabile UTC Arch DArpa Sandro
-Ingegnere Span Giuseppe - amico e grande sostenitore delleletto Sindaco
Portobello -Geometra Dionisi Santo fratello del Vicepresidente del CC Dionisi
Vincenzo - Esperti delle varie materie inerenti ledilizia: Ingegnere Riso Pietro -
fratello dellAssessore Riso Napoleone Ingegnere Navarra Nicol Signor Di
Maggio Costantino amico e socio in affari dellAssessore Aiello paolo Signor
Giucastro Giuseppe padre del Presidente del CC Signor Giucastro A. Signor
Graziano Giuseppe padre del dipendente comunale dellUTC di Isola Graziano
Maurizio.
247
248
2009 17 LUGLIO PORTOBELLO SINDACO Tra la fine dellanno 2009 e
linizio del 2010 si concretizza lo scambio di favori tra il Sindaco Portobello e la
Sicileas con il Costruttore FARACI Fin Imm. VENDITA di TERRENO dalla
Sicileas 2000 mq o pi allo zio del Sindaco Portobello: Aiello Francesco Paolo e
249
suo cugino Aiello Giuseppe. Il terreno venduto risulta essere confinante con il
perimetro della concessione edilizia. FRANCESCO CRISCI ELABORATI TECNICI
Maggio Giugno 2010 per il rilascio della agibilit dei 55 appartamenti non
conformi al progetto approvato e al PRG sono in corso trattative con il geom
Impastato con il Sindaco Portobello e il Responsabile dellUfficio Tecnico Arch
DArpa Alessandro. CASTELLESE GIUSEPPE DI ALTOFONTE 25.03.42
ACQUISTA DA FERRARO PIETRO RAPPRESENTANTE LEGALE DELLA
SICILEAS FOGLIO 3 PARTICELLE 104-2274-2277-2282-2287-2289-2525-
2291-2522-2523 PER UN COMPLESSIVO DI MQ 3567 LATTO VIENE
STIPULATO DAL NOTAIO FICANI MAURIZIO REP 65538 REGISTRATO A
PALERMO 17.07.09 AL N 6052/1T TRASCRITTO A PALERMO IL 20.07.09 AI
NUMERI 39636/56913 PROCURATORE CARINI COSTRUZIONI SRL DI
ALTADONNA GIUSEPPE P 07.04.11 REP 98868 RICHIESTA LICENZA EDILIZIA
PIANO VOLUMETRICO PER 3 EDIFICI BIFAMIGLIARI IMPASTATO ELABORATI
TECNICI 2008 24 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO nella seduta del
Consiglio Comunale vengono discusse le opposizioni al PRG sia dalla Sicileas
che dalla Fin Imm per ottenere la sistemazione della pratica urbanistica prima
della fine dei lavori. Il Consiglio Comunale rigetta i ricorsi presentati anche
perch il Sindaco Portobello in quel periodo aveva persa la maggioranza. 2008
PORTOBELLO SINDACO la Sicileas vende il terreno con la concessione
edilizia alla Finanziaria Immobiliare Costruttori Faraci., il geometra Impastato
Giovanni Assessore al Comune di Isola delle Femmine diventa il
rappresentante" della Finanziaria Immobiliare allUfficio Tecnico Comunale
(autorizzazioni, permessi, varianti, allacci idrici etc etc ). Il geometra
Impastato proveniente da Partinico e residente a Isola delle Femmine viene
indicato come il progettista dei poteri forti per il territorio. Il geometra
Impastato da Assessore stato protagonista nella concessione edilizia n.
13/09 rilasciata in favore della Sorelle Pomiero snc di Pomiero Maria Grazia.
Pomiero Giuseppe altro personaggio noto alle cronache giudiziarie. 2007 28
GIUGNO PORTOBELLO SINDACO ARCHITETTO SANDRO DARPA UTC il
geometra Giovanni Impastato viene nominato assessore esterno al Comune di
Isola delle Femmine. Il geometra Impastato nelle elezioni amministrative del
2004 si era candidato, ottenendo 41 voti, con la lista Nuova Torre alternativa
alla Lista Isola per Tutti Portobello sindaco. Miracolo viene nominato
ASSESSORE da un suo avversario? La Sicileas S.pa. si oppone allatto di
revoca n 31 emessa dallUfficio tecnico Comunale di Isola delle Femmine, con
ricorso al TAR di Palermo nelludienza discussa il 23 novembre 2007, la Sicileas
S.pa. rappresentata e difesa dallAvvocato Immordino Giovanni vede accogliere
il ricorso che annulla di fatto il provvedimento di revoca n 31 emesso il
21.11.06 ritiene valida la concessione edilizia e il cambio di destinazione duso.
200703394 (PALERMO, SEZIONE 3) doc
... ? REPUBBLICA...84/07, proposto dalla Societ SICILEAS S.p.A., in persona
del legale ... SENTENZA ,sede di PALERMO ,sezione SEZIONE 3 ,numero
provv.: 200703394, Verifica appello
Numero ricorso:200700084 Il Comune di Isola delle Femmine rappresentato
dallAvvocato Lo Monaco in accordo con il Sindaco Gaspare Portobello. son
convinto di non oppormi. (seduta consiliare 24 novembre 2008). Quindi il
Sindaco Portobello Gaspare con larchitetto DArpa non impugnano la sentenza
250
del TAR al C.G.A. che sicuramente avrebbe bloccato la concessione. Anzi in
barba al Codice Etico dopo solo poche settimane danno un incarico legale
allavvocato Immordino avvocato (DELIBERA DI GIUNTA 61 23 7.09)
che aveva difeso la Sicileas contro il Comune di Isola delle Femmine.
Lavvocato Lo Monaco continua imperterrito nella sua attivit di Consulente del
Sindaco. 2006 21 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO atto di revoca n
31 delle concessioni edilizie n 2/200 e n 17 del 6.6.2006 intestate al Presidente
del consiglio di amministrazione della Sicileas S.p.a. dr. Ferraro Pietro:
Motivazioni: la 2/2000 era viziata in quanto doveva dar luogo, cos come da
PRG, ad un piano di lottizzazione (larea interessata era superiore ai 10.000mq.
Articolo 5 delle Norme tecniche di Attuazione del PRG Isola consiglio comunale
2.2.76 verbale n 3 Norme di Attuazione D.A. 83/1977, riproposto dalle norme
tecniche di attuazione Norme di Attuazione D.A. 121/1983, le zone stralciate in
precedenza con D.A. n 87 del 14.5.77 adottato con delibera consiliare n 20 del
29.1.82, munito del voto del C.R.U. 2/83 del 18.1.83.
La concessione edilizia n 2 del 2000 che prevedeva la costruzione di 153
stanze per ampliamento dellalbergo NONpoteva essere rilasciata, nel vecchio
PRG la destinazione duso dellarea classificata come zona C. ( Infatti il
Comune comunica al progettista del PRG dr. Aliqu dellavvenuto rilascio della
concessione edilizia n 2/2000 in modo da identificare larea come zona di
sviluppo turistico alberghiera, adottando cos tutti i parametri di riferimento).
La domanda che nasce spontanea riconosciuta la illegittimit
della licenza 2/2000 , perch la stessa non viene dallUfficio
Tecnico Comunale di Isola delle Femmine REVOCATA? La Proroga
Richiesta il 1.4.2004 e concessa il 27.7.04 viziata in quanto la
licenza 2/2000 al momento era gi scaduta. 2006 6 GIUGNO
PORTOBELLO SINDACO viene rilasciata la concessione edilizia in
VARIANTE n 17 per il cambio di destinazione duso delle unit
immobiliari da turistico ricettivo a residenziale, con una diversa
distribuzione degli interni per la definizione di 88 unit abitative
U.T.C. ARCHITETTO SANDRO DARPA. 2006 16 MAGGIO
PORTOBELLO SINDACO il Signor Ferraro Pietro richiede la
concessione edilizia in variante. 2006 26 APRILE PORTOBELLO
SINDACO BOLOGNA DIMISSIONATO 10 OTTOBRE 2005 MONICA
GIAMBRUNO ESAUTORATA DOPO LA COMMISSIONE EDILIZIA DEL 6
OTTOBRE 2005 la Commissione Edilizia esamina gli stessi
elaborati presentati nelle volte precedenti e COLPO di scena la
Commissione Edilizia esprime parere favorevole. (Estratto del
verbale della C.E.C. del 26/4/2006: visto la relazione tecnica
dellUTC del 20/9/05 si approva a condizione che in base al DM 1444 del
68 venga ceduta con atto unilaterale area a parcheggio) Il Piano
Regolatore Generale di Isola risultava essere in fase di adozione, per cui
NON si potevano rilasciare concessioni per 88 alloggi in unarea dove il
nuovo PRG prevede zona di sviluppo turistico alberghiero. 2005 29
GIUGNO PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA VICE SINDACO il Signor
Ferraro Pietro avanza richiesta di variante per il progetto autorizzato
251
con concessione edilizia. La pratica istruita dallUTC MONICA
GIAMBRUNO del comune viene posta allordine del giorno in
diverse sedute della Commissione Edilizia Comunale ma sempre
bloccata. 2004 27 LUGLIO BOLOGNA SINDACO Ufficio Tecnico
Comunale GIAMBRUNO MONICA concede la proroga alla licenza
2/2000 non AVVEDENDOSI che detta licenza 2/2000 al momento
della richiesta aveva perso efficacia in quanto decaduta. 2004 1
APRILE BOLOGNA SINDACO La Sicileas S.p.a. presenta allUfficio
tecnico Comunale un richiesta di una proroga di anni 2. Dalla
proroga dellinizio dei lavori non sono proseguiti e tantomeno
terminati. 2001 BOLOGNA SINDACO INIZIANO I LAVORI ALL SICILEAS
S.P.A. PER LA COSTRUZIONE DI 153 CAMERE 2000 BOLOGNA
SINDACO lUTC INGEGNERE FRANCESCA USTICANO del Comune di
Isola delle Femmine rilascia concessione edilizia la n 2/2000. per
la realizzazione di 153 camere con vocazione turistica ricettiva,
raggruppate a schiera su tre distinti corpi di fabbrica edilizia.
1999 BOLOGNA SINDACO la societ Sicileas Spa proprietaria
dellHotel Saracen per il tramite del suo Presidente del Consiglio
di Amministrazione avanza al Comune di Isola delle Femmine
richiesta di ampliamento della sua struttura alberghiera al fine di
realizzare 153 camere in zona C residenziale del PRG. SICILEAS
FARACI ONORATO VILLAGGIO LE PALERMO SARACEN RICORSO AL TAR
N.3394/07 Reg.
REPUBBLICA ITALIANA
Sent.
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
N.84 Reg. Gen.
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia, Sezione
ANNO 2007
Terza, ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso R.G. n. 84/07, proposto dalla Societ SICILEAS S.p.A., in
persona del legale rappresentate pro- tempore, elettivamente
domiciliata in Palermo Via Libert n.171 presso lo studio degli avv.ti
Giovanni e Giuseppe Immordino che li rappresentano e difendono;
CONTRO
- il Comune di Isola delle Femmine, in persona del Sindaco pro-
tempore, elettivamente domiciliato in Palermo, via S. Meccio n.25,
presso lo studio dellAvv.to Saverio Lo Monaco che lo rappresentata e
difende;
PER LANNULLAMENTO
- del provvedimento di revoca n.31 del 21 novembre 2006, con cui il
responsabile del III Settore UTC del Comune
di Isola delle Femmine ha revocato la concessione edilizia n.2 del 23
febbraio 2000, per la realizzazione di n.153 CAMERE con vocazione
turistica-ricettiva, raggruppate a schiera, su tre distinti corpi di
fabbrica, nonch la concessione edilizia di variante n.17, rilasciata il 6
252
giugno 2006, per il cambio di destinazione duso delle unit
immobiliari, da turistico-ricettivo a residenziale, con la realizzazione di
una diversa distribuzione degli interni per la definizione di n.88 unit
abitative;
- del parere prot. n.13337, del 6 novembre 2006, dellUTC;
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio dell'avv.to Saverio Lo Monaco,
per il comune di Isola delle Femmine;
Vista lordinanza cautelare di questa Sezione n. 197/07;
Viste le memorie prodotte dalle parti a sostegno delle rispettive
difese;
Designato relatore alla pubblica udienza del 23 novembre 2007 il
Primo Referendario avv.to Nicola Maisano;
Uditi gli avv.ti Giovanni e Giuseppe Immordino per la ricorrente e
l'avv. Fabio Armanno, in sostituzione dellavv. Saverio Lo Monaco, per
l'Amm.ne intimata;
Ritenuto in fatto e considerato in diritto quanto segue:
FATTO
Con ricorso notificato l11 gennaio 2007, e depositato il successivo 15
gennaio, la ricorrente ha impugnato: - il provvedimento di revoca
n.31 del 21 novembre 2006, con cui il responsabile del III Settore
UTC del Comune di Isola delle Femmine ha revocato la concessione
edilizia n.2 del 23 febbraio 2000, per la realizzazione di n.153 CAMERE
con vocazione turistica-ricettiva, raggruppate a schiera, su tre distinti
corpi di fabbrica, nonch la concessione edilizia di variante n.17,
rilasciata il 6 giugno 2006, per il cambio di destinazione duso delle
unit immobiliari, da turistico-ricettivo a residenziale, con la
realizzazione di una diversa distribuzione degli interni per la
definizione di n.88 unit abitative; - il parere prot. n.13337, del 6
novembre 2006, dellUTC.
In tale gravame vengono articolate le censure di: 1) Violazione e falsa
applicazione dellart. 21 nonies della legge 7 agosto 1990 n. 241.
Assoluta carenza di potere di revoca. Difetto di motivazione. 2)
Manifesta erroneit, contraddittoriet ed illogicit. Eccesso di potere
sotto il profilo dello sviamento dalla causa tipica. 3) Carenza dei
presupposti. Violazione del principio di conservazione degli effetti
giuridici. Difetto di motivazione. Erroneit manifesta. Contraddittoriet
manifesta. Eccesso di potere sotto il profilo dello sviamento dalla
causa tipica.
Sostiene parte ricorrente che limpugnato provvedimento sarebbe
stato adottato in assenza dei necessari presupposti per poter revocare
od annullare le concessioni edilizie rilasciate ed il comportamento
253
seguito dallamministrazione intimata sarebbe comunque
contraddittorio ed illogico.
Si costituito il Comune di Isola delle Femmine, che con memoria
ha replicato alle argomentazioni contenute nel ricorso e chiesto il suo
rigetto.
Con ordinanza cautelare n. 197/2007 questa Sezione ha in parte
sospeso lefficacia del provvedimento impugnato.
Alla pubblica udienza di discussione i procuratori delle parti hanno
insistito nelle rispettive tesi difensive ed il ricorso stato posto in
decisione.
DIRITTO
Il ricorso fondato.
Limpugnato provvedimento di revoca adottato dal Comune
di Isola delle Femmine risulta fondato sulla circostanza che la
concessione edilizia n. 2 del 23 febbraio 2000, rilasciata alla societ
ricorrente, sarebbe illegittima in quanto per la zona in considerazione
non era stato adottato alcun piano di lottizzazione, alla cui esistenza
gli strumenti urbanistici vigenti subordinavano la possibilit di
rilasciare concessioni edilizie.
In via derivata sarebbe illegittima anche la proroga del termine per
lultimazione dei lavori, concessa nel 2004, e peraltro affetta anche
dallautonomo vizio di derivare da una richiesta inoltrata
successivamente alla scadenza del termine originariamente accordato,
e la concessione al cambio di destinazione duso n. 17 del 6.6.2006.
Assolutamente dirimente, ai fini della definizione della presente
controversia, risulta la nota del 6.2.2007 a firma del responsabile del
III settore del Comune di Isola delleFemmine.
Con tale nota viene chiarito che, per la zona in questione, esistevano
piani particolareggiati efficaci dal maggio 1992 e scaduti nel maggio
2002.
Da tale circostanza si ricava che il 23 febbraio 2000, data in cui
stata rilasciata la concessione edilizia in favore della ricorrente, nella
zona era vigente un piano particolareggiato e quindi, contrariamente a
quanto posto a fondamento dellimpugnato provvedimento di revoca,
la concessione edilizia n. 2 del 2000 stata rilasciata nel rispetto delle
prescrizioni urbanistiche che subordinavano la possibilit di adottare
tali atti alla previa pianificazione particolareggiata.
Risulta quindi fondato il motivo articolato da parte ricorrente con il
quale si deduce lassenza dei necessari presupposti per ladottato
provvedimento di autotutela.
Appare opportuno puntualizzare che risulta illegittimo anche
lannullamento della proroga del termine di ultimazione dei lavori
oggetto delloriginaria concessione, anche qualora si ritenga che
254
lamministrazione abbia inteso annullare tale atto per essere
intervenuto sulla base di una richiesta non inoltrata tempestivamente.
E infatti evidente che tale proroga ha ormai esaurito i suoi effetti -
consentire il completamento dei lavori - e non si capisce, n viene
esplicitato, quale sarebbe linteresse concreto allannullamento di un
tale atto, separatamente alla caducazione degli effetti della
concessione a cui afferisce.
Ovviamente illegittimo poi lannullamento della concessione di
variante n. 17 del 6 giugno 2006, fondato sullipotizzata illegittimit
derivata di tale atto, in conseguenza dellasserita, ma non sussistente,
illegittimit della concessione n. 2 del 2000.
In conclusione il ricorso deve essere accolto e, per leffetto,annullati i
provvedimenti impugnati.
Sussistono giusti motivi per disporre la compensazione tra le parti
delle spese del giudizio.
P. Q. M.
il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia, Sezione terza,
accoglie il ricorso in epigrafe e, per leffetto, annulla i provvedimenti
impugnati.
Dispone la compensazione tra le parti delle spese del giudizio.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'Autorit
Amministrativa.
Cos deciso in Palermo, nella Camera di Consiglio del 23 novembre
2007
255
2009 8 SETTEMBRE PORTOBELLO SINDACO INTERROGAZIONE
RINASCITA ISOLANA SULLA CONVENZIONE CON LA MAGGIOLI S.p.a.
PER LA GESTIONE DELLE AREE DI PARCHEGGIO COMANDANTE CROCE
RISPOSTA DEL SINDACO PORTOBELLO
256
2. Attribuire al personale di detta associazione la qualifica di ausiliari della
sosta;
3. Fissare in 25.000,00 lammontare del contributo da erogare a titolo di
rimborso spese allAssociazione stessa, riservandosi di valutare in prosieguo
eventuali ulteriori rimborsi da corrispondere allAssociazione sulla base delle
collaborazioni che verranno richieste da questa Amministrazione;
4. Dare atto che lonere di che trattasi verr sostenuto con i proventi della
vendita dei biglietti della sosta a pagamento, i cui parcometri sono stati istallati
dalla ditta Maggioli Service che a differenza dellanno precedente ha dichiarato
di non poter procedere al controllo, ed ha accettato la riduzione del compenso
limitandolo al 25% del ricavo della vendita dei biglietti.
5. Dare atto che lentrata derivante dallincasso dei parcometri verr iscritta
nel corrente bilancio, in corso di formazione, come segue:
Quanto alla parte di competenza comunale verr introitata sul Cap. 482.2
Entrata;
La parte di competenza della Ditta Maggioli e dellAssociazione Nazionale
Vigili del Fuoco in Congedo verr imputata sia in entrata che in uscita alla
voce partite di giro servizio per conto terzi Vista la superiore proposta di
deliberazione, corredata dei prescritti pareri;
Con voti unanimi favorevoli, espressi per alzata di mano, accertati e proclamati
dal Presidente;
DELIBERA
Approvare la superiore proposta di deliberazione.
Quindi, con successiva votazione unanime, palesemente espressa per
alzata di mano, ritenuta lurgenza di provvedere al pi presto alla stipula della
convenzione in argomento;
DICHIARA
Il presente atto IMMEDIATAMENTE ESECUTIVO
257
142/90, art. 51, comma 7, cos come recepito dallart. 1, comma 1, lettera h,
della legge regionale n. 48/91 alla sig.ra Nunzia Pirrone; Vista la legge
8.6.1990, n. 142, recepita con modifiche dall'art. 1 della L.R. 11.12.1991, n.
48; Visto lO.A.EE.LL. vigente in Sicilia;
Premesso: Che con determinazione del Responsabile del I Settore n33 del
30/01/2007, si riconosciuto il diritto del prof. Gaspare Portobello ad ottenere
il rimborso delle spese legale sostenute, nella qualit di Sindaco di questo
Comune, per la propria difesa nel procedimento penale n.3762/05 R.G.N.R.
conclusosi con sentenza n. 761 del 12/10/2006 emessa dal G.I.P. del Tribunale
di Palermo che ha dichiarato il non luogo a procedere; Che, pertanto, con la
medesima determina si provveduto alla liquidazione di una somma pari ad
3.636,35; Che, con determina del Direttore Generale n54 del 30/12/2008 si
proceduto al rimborso dellimporto non ancora corrisposto, stabilendo, per
motivi di Bilancio, di provvedere alla liquidazione in due soluzioni, di cui la
prima di 2.998,55; Considerato che non potendosi provvedere, per motivi di
bilancio, alla liquidazione dellimporto non ancora corrisposto pari a
complessivi 4.748,30 a saldo, si pu procedere alla liquidazione di un
ulteriore acconto di 3.500,00; DETERMINA 1. Di procedere al rimborso di
un ulteriore acconto al signor Portobello Gaspare, sulle spese sostenute per la
propria difesa nel giudizio subito, nella qualit di Sindaco di questo Comune,
innanzi al Tribunale di Palermo ufficio del GIP, conclusosi con la sentenza
n761/06 R.G.N.R. per un importo pari ad 3.500,00; 2. Impegnare la
predetta spesa sul Cap. 124 alla voce spese legali del corrente Bilancio che
presenta la necessaria disponibilit (Imp. N. 1159/2009); IL RESPONSABILE
DEL SETTORE AMMINISTRATIVO - Nunzia Pirrone
http://www.comune.isoladellefemmine.pa.it/download/oggetto_atti/DETERMIN
A%20N.%20263.pdf
258
02/10/2009 2005 6 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA VICE
PROSSIMO LE DIMISSIONE DEL 10 OTTOBRE 2015 nota prot. n. 6401 il
professionista incaricato ha trasmesso un progetto di ristrutturazione ed
adeguamento del corpo A della scuola materna del Comune di Isola delle
Femmine; 2005 19 MAGGIO PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA VICE
PROSSIMO ALLE DIMISSIONI DEL 10 OTTOBRE 2015 Deliberazione di
G.M. n 95 del 19/05/2005 stato affidato l'incarico di DL, misura contabilit,
liquidazione ed assistenza al collaudo, coordinamento per la sicurezza in fase di
progettazione ed esecuzione dei lavori di ristrutturazione dei due plessi della
scuola materna di Isola delle Femmine, all'Ing. Nicol Navarra; Con D.D. n.
1314/S2 dell'Assessorato Lavori Pubblici stato concesso il finanziamento della
somma di 389.000,00 per la realizzazione dei lavori di "Ristrutturazione ed
adeguamento del corpo A della scuola materna di Isola delle Femmine"
259
2009 10 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO DARPA UTC i ROS nel
quadro delloperazione Rebus hanno disposto il sequestro di beni siti nel
territorio di Isola delle Femmine perch riconducibili al clan mafioso Madonia-Di
Trapani. In particolare pare si tratti a detta degli organi di stampa di
immobili siti in via Passaggio del Coniglio n. 4 le cui risultanze catastali
potrebbero condurre a terreni, opifici e appartamenti intestati a tali DArpa
Vincenzo, Massimiliano, Pietro e Collura Vincenza: prescindendo dai motivi di
rilevanza penale dei fatti, che sar la Magistratura a valutare, i legami di
parentela che stringono possibili prestanome di potenti boss mafiosi al capo
dellUTC isolano, aggiungono dolore e sgomento ad un clima gi di
considerevole tensione e sospetto. E sul punto il sindaco, pi volte sollecitato
dalla minoranza, si sempre rifiutato di esprimersi.
Infine, last but not least, nel novembre 2009 il Giornale di Sicilia ha pubblicato
la notizia del pentimento di Razzanelli Giovanni, cittadino di Isola delle
Femmine, che ha fatto parte della task force elettorale del gruppo Progetto
Isola: egli ha affermato di essere un estorsore di Cosa Nostra e che Bruno
Pietro continua a muoversi a Isola delle Femmine. Lanalisi dei fatti in
questione conduce a ritenere sussistenti sospetti circa un ruolo delle famiglie
Pomiero e Bruno nel successo elettorale del gruppo Portobello addirittura
nella formazione della stessa lista civica Progetto Isola e nella stessa
gestione della macchina amministrativa, se poi dovesse esser confermata la
parentela tra i vertici dellUTC e possibili prestanome dei Madonia-Di Trapani,
la situazione sarebbe davvero grave e richiederebbe una netta presa di
posizione anche e soprattutto da parte di quanti, nella maggioranza, colgono la
seriet del problema.
260
risultanti dalla somma di 142.000,00 concessi con D.D.G. 1050 del 13
dicembre 2002, e di 53.390,44 concessi con D.D.S. 867 del 13 ottobre 2003;
2. per l'importo di 81.100,20 tramite mutuo con la CDP (pos. 4440001/00),
risultante dalla devoluzione dei residui dei mutui pos. n 4308874 e n
4283268, concessa con determina del direttore generale della CDP del 16
settembre 2003;
3. .per l'importo complessivo di 65.509,36 grazie all'utilizzo del residuo dei
mutui CDP pos. n 4247035, per l'importo di 14.916,03, e pos. n 4317308
per l'importo di 50.593,33, concessi con autorizzazione n 2128/03 del
dirigente del servizio edilizia scolastica ed universitaria della regione siciliana,
pervenuto all'Amm. comunale con nota ns. prot. 13128 del 16 settembre 2003,
e relativamente ai quali si stanno perfezionando le procedure di concessione
con la CDP;
_ Con Del. G.C. 163 del 6 ottobre 2003 stato approvato il progetto dei lavori
di ristrutturazione e adeguamento dei due complessi della scuola materna di
Isola delle Femmine - II stralcio esecutivo.
_ Con Del. G.C. n 178 del 22 ottobre 2003 stato approvato il relativo bando
di gara dell'intervento in oggetto;
_ I lavori sono stati affidati all'ATI costituita dalle imprese Cottone Marco, con
sede in via duca degli Abruzzi, 151, S.Giuseppe Jato (PA) (capogruppo) e
AERTECNO, srl (PA), con contratto repertorio 822/2004 del 13 aprile 2004;
_ L'impresa si aggiudicata i lavori con il ribasso del 18,88% quindi per
l'importo contrattuale di 187.397,74, dati dalla somma di 175.979,74 per
lavorazioni oltre ad 11.418,00 per sicurezza;
_ in data 26/04/2004 gli archh. Ugo Madia e Giacomo Collura, nella qualit di
direttori dei lavori, consegnavano i lavori di ristrutturazione allA.T.I. Impresa
Geom. Marco Cottone e Aertecno s.r.l. aggiudicataria dellappalto;
_ in data 03.06.04 stato redatto dalla D.L. processo verbale di sospensione
lavori, a causa del grave stato di conservazione delle strutture in cemento
armato;
_ con la nota del DL ns. prot. n 7093 del 9 giugno 2004, a seguito del grave
degrado rilevato in sede di effettuazione dei lavori, si chiesto di effettuare le
indagini strutturali per l'importo presunto complessivo di 6.295,01, IVA
compresa al 20%;
_ Le indagini strutturali in sito e in laboratorio sono state eseguite dalla ditta
Geolab srl, con sede a Palermo in via Guamaschelli n. 7 su incarico della D.L.,
che ha predisposto la realizzazione delle seguenti indagini: prelievi di campioni
da sottoporre a prova meccanica, misura della profondit di carbonatazione,
prove
non distruttive col metodo combinato sclerometrico ultrasonico che hanno
evidenziato una situazione di degrado generalizzato delle parti strutturali dei
due edifici.
_ Seguivano le dimissioni degli arcch. Madia e Collura, accettate con Del. Di
G.M. n 49 del 10/03/2005;
_ Con successiva Del. Di G.M. n 95 del 19/05/2005 stato conferito lincarico
di direttore dei lavori, misura, contabilit, liquidazione e assistenza al collaudo,
coordinamento sicurezza dellesecuzione dei lavori di cui sopra, alling. Nicol
Navarra che, in data 06/06/2005 prot. 6401 ha trasmesso un progetto di
261
variante del corpo B individuando gli interventi e le tecnologie da porre in atto
per il risanamento degli elementi costituenti la struttura, interventi da
realizzare, insieme a quelli precedentemente previsti nel secondo stralcio
esecutivo, solo su uno degli edifici che costituiscono il complesso scolastico, in
particolare quello in cui sono gi stati avviati i lavori, cio quello indicato come
corpo B;
_ Quindi i lavori sono stati sospesi in data 01/02/2006, in attesa che il D.L.
proponesse la perizia di variante e suppletiva di che trattasi;
_ In data 13/04/2006 il Sindaco con nota prot. n. 5324 ha trasmesso
allAssessorato Pubblica Istruzione la 2 perizia di variante e suppletiva di cui
in oggetto, trasmessa dalling. Nicola Navarra in pari data;
_ La 2 perizia di variante, approvata con Deliberazione di G.M. n. 54 del
28/04/2006;
Visti:
_ la Del. di G.C. n. 92 del 03/09/2007, con la quale stato approvato il conto
finale e il certificato di regolare esecuzione;
_ la fattura n. 01 del 07/05/2007 dell'A.T.I. Cottone - Aertecno s.r.l. part. IVA
05306400820, con sede in via Duca degli Abruzzi, 151 a San Giuseppe Jato
(PA), relativa al saldo finale di complessivi 1.236,64, di cui 1.124,22
imponibile ed 112,42 per I.V.A. al 20%, acquisita al prot.n. 5374 del
08/05/2007 _ la fattura n. 9/07 dell'ing. Nicol Navarra, relativa al saldo per la
DL e per il coordinamento in fase di esecuzione, di complessivi 34.077,10 da
cui detrarre la ritenuta d'acconto del 20% pari ad . 5.429,52, acquisita al
prot.n. 8158 del 13/07/2007;
Considerato che :
_ lavori sono stati ultimati in tempo utile e corrispondono alle registrazioni
fatte nei registri contabili dei quali stata eseguita la revisione;
_ i lavori sono stati eseguiti a regola darte;
_ i lavori sono stati eseguiti in base ai termini contrattuali;
_ non risulta al responsabile del procedimento che limpresa abbia fatto
cessione di crediti a favore di terzi;
_ Sia la ditta esecutrice dei lavori che il professionista sono stati regolarmente
pagati;
_ Per definire la pratica occorre richiedere il parere di conformit alla
normativa antincendio di cui all'art. 2 del DPR 12/01/1998 n. 37;
_ il personale tecnico dell'Amministrazione indisponibile, poich l'organico
comunale gi interamente impegnato per i compiti istituzionali;
_ Con Deliberazione di G.M. n. 29 del 19/03/2008 stato affidato l'incarico per
la redazione della documentazione tecnico-progettuale da allegare alla richiesta
di parere di conformit alla normativa antincendio relativa alla scuola materna
corpo B" alling. Andrea Antonino Navarra nato a Palermo il 14/06/1978 e
residente in Palermo Via Castelforte n. 98 iscritto allOrdine degli Ingegneri
della Provincia di Palermo sez. A al n. 7118;
_ Con nota prot. n. 430 dell'8/01/2009 stato emesso il parere di conformit
antincendio relativo alla scuola materna corpo B ;
_ Vista la fattura n. 02 del 09/06/2008 presentata dall'Ing. Andrea Navarra,
tecnico incaricato per la redazione della documentazione tecnico-progettuale
da allegare alla domanda di parere di conformit alla normativa antincendio
262
relativa alla scuola materna corpo B, pari ad 3.000,00 compreso la ritenuta
d'Acconto del 20% pari a 588,24;
_ Vista la determina n. 25 dell11/02/2009 del responsabile del settore III;
DETERMINA
_ Di revocare la determina n. 25 del 11/02/2009 del responsabile del settore
Tecnico, in quanto il capitolo non presenta la disponibilit sufficiente alla
liquidazione della fattura;
_ Di impegnare la somma di 3.000,00 comprensivi di oneri accessori sul
capitolo 2098 incarichi a professionisti finanziati con gli oneri concessori;
_ effettuare la liquidazione della fattura n. 02 del 09/06/2008 all'ing. Andrea
Antonino Navarra, relativa al saldo per la redazione della documentazione
tecnicoprogettuale da allegare alla domanda di parere di conformit alla
normativa antincendio relativa alla scuola materna corpo B , di complessivi
3.000,00 da cui detrarre la ritenuta d'acconto del 20% pari ad 588,24 acquisita
al prot. n. 14516 del 28/11/2008, imputando la spesa sul capitolo 2098
incarichi a professionisti finanziati con gli oneri concessori;
_ di trasmettere copia del presente atto al responsabile del servizio finanziario,
per lemissione del mandato di pagamento, in favore dell'ing. Andrea Antonino
Navarra, relativa al saldo per la redazione della documentazione
tecnicoprogettuale da allegare alla domanda di parere di conformit alla
normativa antincendio relativa alla scuola materna corpo B , di complessivi
3.000,00 da cui detrarre la ritenuta d'acconto del 20% pari ad . 588,24,
mediante bonifico sul C/C della Banca INTESA San Paolo, con Codice IBAN
IT35A0306904632615313326434.
Il Responsabile del Settore arch. Sandro D'Arpa imp. 1320/09
Si esprime parere favorevole sulla copertura finanziaria.
Il Responsabile del Servizio Finanziario Rag. Biagio Fontanetta
263
Al Comando dei carabinieri di Isola delle Femmine
RELAZIONE INFORMATIVA
264
PALAZZOTTO SALVATORE. Inoltre, progettista dell'opera il geometra
DIONISI VINCENZO, attuale vicepresidente del consiglio comunale.
265
Comandante del Corpo di P.M. Dall1 al 5 giugno 2009, nei locali del
Comune di Isola delle Femmine, si sono svolti dei colloqui con finalit
occupazionale tra esponenti della Maggioli s.p.a. e cittadini
appositamente contattati dal sindaco Portobello, i quali risulteranno poi
assunti dalla societ vincitrice della gara. Alla nostra espressa richiesta di
chiarimenti in merito rivolta al sindaco con interrogazione del 6/07/09, lo
stesso rispondeva che nessun criterio era stato adottato circa le
assunzioni degli ausiliari della sosta, i quali pertanto sono stati assunti in
seguito a semplice segnalazione. Lo stesso 4 giugno 2009 con
determinazione n. 13, il sindaco Portobello ha inoltre inquadrato il
Comandante di P.M. CROCE ANTONIO nella categoria giuridica D3
senza alcuna procedura selettiva e comunque a seguito di una richiesta
dello stesso Croce datata addirittura 5 giugno 2008.
b) A Isola delle Femmine presente da anni unassociazione di Volontari di
Protezione Civile e VV. del Fuoco in congedo che ha svolto in passato
unencomiabile attivit sul territorio e nellaprile di questanno ha fornito
il proprio supporto alle popolazioni terremotate dellAbruzzo, ragione per
cui il sindaco Portobello ha ritenuto doveroso tributare ai volontari un
pubblico riconoscimento di merito. Ci nonostante, con delibera n. 62 del
23/07/09 la Giunta Municipale ha approvato una convenzione con
lassociazione di volontariato di P.C. denominata Organizzazione
Europea VV. del Fuoco con sede a Palermo, via San Lorenzo, a cui
risultavano sorprendentemente iscritti diversi cittadini isolani. La
fattispecie pare dubbia per una pluralit di ragioni, non ultima perch
vede coinvolti soggetti che assumeranno un ruolo ben specifico nel
prosieguo della vicenda. Innanzitutto il distaccamento di Isola delle
Femmine non risulta inserito nel registro regionale della P.C. al momento
della stipula della convenzione; la proposta di convenzione richiamata
nella delibera di Giunta in realt arrivata da un diverso ente con sede
in Monreale e non stata data alcuna risposta alla nostra richiesta di
ritiro in autotutela dellatto, depositata il 4/08/09. Infine si provveduto
con determina del Comandante Croce, alla liquidazione di 7.000,00 euro
circa pur in presenza di esplicito divieto di rimborsi forfettari da parte
della Presidenza della Regione per le spese sostenute dallassociazione,
senza analitici riscontri. Alcuni tra i volontari di P.C. facenti parte
dellOrganizzazione Europea VV. del Fuoco sono da mesi stabilmente
presenti allingresso degli uffici del Comune di Isola delle Femmine e in
questa sorta di prolungato sit-in pare abbiano invocato il rispetto delle
promesse elettorali di natura occupazionale rivolte loro dal gruppo
Progetto Isola. La fattispecie ancora pi articolata, giacch questi stessi
cittadini hanno rappresentato il nucleo operativo della campagna
elettorale della lista Portobello tra questi i signori SORGE TOMMASO,
ZERBO GIUSEPPE, LICCARDO ANIELLO -, hanno svolto anche attivit
di volontariato quali operatori ecologici presso via dei Villini, via Vespucci
e via della Torre sotto la direzione dellassessore Cutino e del geometra
Impastato e alcuni sono stati persino rappresentanti di lista alle elezioni
del 6 e 7 giugno 2009. Abbiamo presentato il 22/10/09 interrogazione al
Sindaco in merito, in specie con riferimento alla voce circa una denuncia
266
presentata dal Portobello nei confronti dei volontari manifestanti, ma in
spregio al regolamento consiliare non ancora a noi pervenuta alcuna
risposta.
c) Il 3 giugno 2009 stato sottoscritto un protocollo dintesa per la gestione
operativa del servizio idrico integrato tra lA.P.S. Acque Potabili
Siciliane s.p.a. ed il Comune di Isola delle Femmine. Immediatamente
dopo le Amministrative del 6 e 7 giugno sono stati assunti presso la
stessa A.P.S. due cittadini di Isola delle Femmine:
- FAVALORO GIUSEPPE che stato capogruppo consiliare della lista
Portobello fino a giugno 2009 e ha preparato persino i fac-simile
elettorali e, a poche ore dal voto, ha accettato di non candidarsi pur
sostenendo attivamente la lista Progetto Isola. ROMEO ANTONINO
nipote dellassessore AIELLO PAOLO e rappresentante della lista
Progetto Isola alle elezioni amministrative (V sezione).
d) Il 22/06/09 con determinazione del sindaco n. 16 il Portobello ha
proceduto alla nomina della Commissione Edilizia Comunale, la quale
risultata composta da: -Geometra DIONISI SANTO,
fratello del vicepresidente del Consiglio Comunale Dionisi Vincenzo;
-Ingegnere RISO PIETRO, fratello dellassessore RISO NAPOLEONE;
-Signor DI MAGGIO COSTANTINO, socio in affari dellassessore
AIELLO PAOLO; -Signor GIUCASTRO GIUSEPPE, padre del
presidente del Consiglio Comunale GIUCASTRO GIUSEPPE;
-Signor GRAZIANO GIUSEPPE, padre del funzionario dellUTC
Graziano Maurizio.
e) Il 3/07/09 con determinazione del sindaco n 19, stata nominata quale
rappresentante del Comune di Isola delle Femmine in seno al Consiglio
Generale del Consorzio ASI, CARDINALE LAURA LINDA, sorella del
consigliere comunale CARDINALE ENRICO residente peraltro in
Campania.
Come possibile arguire dalla prima parte della nostra relazione, risulta
complesso affermare che la formazione della lista dei candidati del gruppo
Progetto Isola per le Amministrative 2009 sia stata il frutto di una
disinteressata convergenza su un preciso programma politico e il
moltiplicarsi delle coincidenze e delle casualit pare condurre a valutazioni
circa un disegno di mercificazione del consenso, operato tramite una serie di
atti amministrativi incredibilmente prossimi al voto e immediatamente
successivi allo stesso.
Di quanto sopra esposto abbiamo avuto personale contezza e sussiste
inoltre una considerevole mole di documenti a sostegno della veridicit degli
assunti.
267
Nel corso dei comizi della lista Insieme che sosteneva il candidato sindaco
RUBINO ANTONINO, si improvvisamente verificato un assembramento
di persone attorno a POMIERO MARIA GRAZIA, la cugina dellattuale
vicesindaco PALAZZOTTO SALVATORE e destinataria della concessione
edilizia sopra citata.
Nelloccasione, la stessa sembra abbia dichiarato, alla presenza fra gli altri
del fratello dello stesso RUBINO GIUSEPPE, che era disposta a vendere
una delle sue ville pur di disporre dei fondi necessari per impedire il
successo delle liste avversarie da quella di Portobello.
268
Lgs. 18 agosto 2000, n. 267. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO
Rag. B. FONTANETTA
269
LA GIUNTA MUNICIPALE
Vista la sentenza emessa dal Tribunale Civile di Palermo sezione distaccata di
Carini n251/07 nel giudizio tra questo Comune ed i l curatore del fallimento
ex SICAR;
S.p.A. con la quale si condanna questo Comune al pagamento a favore della
S.I.C.A.R. S.p.A. della complessiva somma di 66.000,00 quale indennit di
occupazione dei locali di propriet di detta societ;
Rilevato che avverso detta sentenza questo Comune ha proposto appello
conferendo apposito incarico allavv. Santo Zangh;
Rilevato che nelle more della decisione di appello, in presenza dellesecutivit
della pronuncia di primo grado, lavv. Passatello ha proceduto allemissione di
apposito atto di precetto intimando a questo Comune di pagare la complessiva
somma di 77.428,89, minacciando in caso di mancato pagamento il ricorso
allesecuzione forzata;
Ritenuto, di aver valide ragioni per opporsi a detto atto di precetto;
Considerato che lincarico di difendere le ragioni del Comune pu essere
conferito allo stesso legale che si costituito nel giudizio di appello;
VISTA la legge 8.6.1990, n142, recepita con modifiche dal lart.1 della L.R.
11.12.1991, n48; VISTO il vigente O.A.EE.LL.; DELIBERA
1. Conferire, per i motivi espressi in narrativa, apposita procura allAvv.
Zangh Santo con studio in Palermo piazza Vittorio Emanuele Orlando, per
avanzare opposizione allatto di precetto proposto dalla curatela fallimentare
della ex S.I.C.A.R. S.p.A..
2. Incaricare lufficio segreteria ad assumere apposito impegno di spesa con
successiva
Determinazione
DELIBERA
Approvare la predetta proposta di deliberazione.
Quindi, ritenuta lurgenza stante lapprossimarsi della scadenza per la
proposizione dellappello, con voti unanimi, palesemente espressi per alzata di
mano, dichiara il presente attoIMMEDIATAMENTE ESECUTIVO
"Conferimento incarico all'avv. Santo Zangh per opposizione all'atto di
precetto proposto dall'avv. Giuseppe Passatello curatore fallimentare ex SICAR
S.p.A.
2010 15 GENNAIO 2010 15 GENNAIO PORTOBELLO SINDACO
DIRETTORE GENERALE MANLIO SCAFIDI IL CAPOGRUPPO RINASCITA
ISOLANA ACCESSO AGLI ATTI LE DENUNCE DEI REDDITI DEGLI
AMMINISTRATORI ULTIMI 5 ANNI Al Segretario Comunale
270
BALDASSARE 1987 PUGLISI BALDASSARE 1938 E CONIGLIO
EMANUELE 1954 La concessione edilizia n. Omissis/2010 Omissis Il
Omissis il Comune di Isola delle Femmine ha rilasciato la
concessione edilizia n. Omissis per la realizzazione di un fabbricato per
civile abitazione su tre livelli fuori terra a favore della societa
Omissis, socio amministratore Omissis, (classe Omissis).
La concessione era stata richiesta sin dal 2001 da parte dei precedenti
proprietari del fondo - Omissis, Omissis, Omissise Omissis, i quali
dopo un lunga e complessa vicenda amministrativa
protrattasi per anni, caratterizzata da un fitto scambio di
corrispondenza e dalla instaurazione di contenzioso dinanzi al
giudice ordinario ed amministrativo ed intrecciatasi con Ii procedimento
di adozione del nuovo piano regolatore del Comune avvenuta nel 2007, il
7 aprile 2009 vendevano larea interessata alla ditta Omissis.
Da quella data la ditta citata subentra nei rapporti con il Comune di Isola delle
Femmine nel procedimento di rilascio della concessione edilizia, che viene
rilasciata alla ditta Omissis, dopo soli cinque mesi dalla richiesta di voltura
della pratica edilizia, presentata il 14.08.2009.
Il socio-amministratore della ditta concessionaria, Omissis,
(classeOmissis) e figlio di Omissis, e nipote di Omissis i quali, come
prima riferito, si sono resi rispettivamente protagonisti delle seguenti vicende
giudiziarie:
Omissis, pluripregiudicato, e stato colpito nel 1998 da ordinanza
di custodia cautelare per associazione di tipo mafioso, arrestato dopo un
breve periodo di latitanza;
Omissis, e stato tratto in arresto il 13 dicembre 2010 perche
coinvolto nelloperazione denominata Addio Pizzo 5 quale
indagato per reati associativi di tipo mafioso ed e stato recentemente
condannato.
Il 22.05.2010 Omissis, presentava alla Stazione Carabinieri di Isola delle
Femmine un esposto nel quale venivano rappresentate presunte
irregolarita nel rilascio della concessione edilizia in argomento, posto che,
secondo lesponente, il provvedimento doveva essere
rilasciato previa lottizzazione dellarea e non mediante concessione diretta,
oltre al fatto che non e consentito il rilascio di
concessioni edilizie su lotti interclusi o residui in Zone Territoriali
Omogenee B e C in presenza di Piani Regolatori Generali con vincoli
scaduti.
Lesposto veniva prontamente inoltrato anche alla Procura della
Repubblica presso il Tribunale di Palermo che instaurava un
procedimento penale. Nella circostanza, la Stazione Carabinieri di
Isola delle Femmine richiedeva lintervento ispettivo del Dipartimento
Urbanistica che, ad oggi, non si e ancora espresso. A seguito delloperazione
di polizia Addio Pizzo 5 e del connesso arresto del Omissis, il Comune di
Isola delle Femmine, con lettera a firma del responsabile dellUTC -
settore tecnico e manutenzioni arch. Omissis, richiedeva:
alla Procura della Repubblica di Palermo di conoscere se la citata
societa fosse connessa o riconducibile al Omissis,;
271
alla Prefettura di Palermo di conoscere eventuali gradi di parentela
o affinita dei soci della Omissis, con personaggi legati alla malavita, al
fine di revocare in autotutela la concessione edilizia n. Omissis/ 2010,
indicando quali soci di questultima,
con relativa anagrafica, il Omissis, (classe Omissis), il Omissis,
(classe Omissis) ed il Omissis.
Sul punto si evidenzia che, con riferimento ai rapporti esistenti tra il Omissis,
- tratto in arresto nelloperazione ADDIO PIZZO 5 - ed
i Omissis, soci della Omissis, lArch. Omissis, aveva a disposizione,
gia dal marzo 2009, una nota informativa riservata, inviata dalla Prefettura
di Palermo dietro sua esplicita richiesta in occasione di altro procedimento del
suo stesso ufficio (vds supra Lavori di collegamento del sistema
fognario al depuratore ASI di Carini) nella quale venivano riportate sia le
relative parentele sia
i conclamati elementi di pericolosita in capo alla famiglia Omissis,
272
di cessione di quote da parte dei Omissis, alla predetta societa composta
anche dallex socio, Omissis, posta in essere nel marzo 2011,
verosimilmente dopo che la situazione personale e familiare dei Omissis, era
stata complicata dagli arresti di Addio Pizzo 5);
lo strumento urbanistico vigente allepoca dei fatti e stato
identificato nel P.R.G. di cui alla Delibera di C.C. 33 del 01.08.2007, con
lapprovazione, in successive sedute di consiglio comunale, delle
osservazioni presentate nel tempo dalla cittadinanza;
con riferimento allapprovazione di detta Delibera e della D.C.C. 36
del 23.09.2008, e stato evidenziato che le decisioni vengono approvate
con la partecipazione al voto del Consigliere Omissis. Si rammenta che il
citato Consigliere Omissis sara il tecnico incaricato da Omissis,
proponente degli emendamenti e delle
osservazioni, per la redazione finale e per ladeguamento del progetto in
trattazione, presentato in data 26.11.2008, ovvero due mesi dopo
lapprovazione della delibera n. Omissis. Considerato che
allinterno del fascicolo non e stata rinvenuta idonea
documentazione, non e possibile stabilire se, a quella data, il citato Geom.
e Consigliere Omissisavesse gia ricevuto lincarico
per la progettazione del costruendo edificio, ponendolo nella condizione di
conflitto dinteressi, in violazione dellart. 176 della L.R. 16/63, comma
1. E interessante notare, altresi, che losservazione 6911 del 27.05.2008
e stata sottoscritta anche da Omissis, smg, gia socio
dei Omissis, (la societa Omissis, viene costituita il 13.02.2008) e futuro
proprietario, attraverso la suddetta societa (il terreno verra
acquisito in data 07.04.2009) del lotto di terreno oggetto della menzionata
osservazione. Infine, giova qui ribadire i collegamenti della Omissis -
beneficiario iniziale della concessione n. Omissis, - con la criminalita di
tipo mafioso.
Nello specifico si richiama lattenzione sulla circostanza che la predetta
societa, costituita nel 2008, ha come soci Omissis, (classe Omissis) e
Omissis, (classe Omissis), rispettivamente
figlio e padre di Omissis nonche Omissis; risultanze di attivita
investigative hanno consentito di accertare inoltre che tra le
maestranze impiegate nella societa risulta anche lo stessoOmissis. Tale
circostanza rende di tutta evidenza linserimento della ditta stessa in
un contesto inconfutabilmente contiguo alla criminalita organizzata di tipo
mafioso e genera il forte sospetto che il predetto svolga la sua influenza
sfruttando le amicizie ed il sostegno della mafia per
agevolare lattivita imprenditoriale del padre. Infatti,
appare evidente la circostanza che la Ditta in argomento e frutto di scelte
gestionali dovute alla necessita di mantenere il patrimonio nella sostanziale
disponibilita di familiari raggiunti da provvedimenti giudiziari per fatti di mafia,
attribuendo fittiziamente la esclusiva e formale proprieta a congiunti
incensurati.
273
GIAMBONA RITA 30.10.68 NOTAIO CRISCUOLI ROSALIA REPERTORIO 1226
RACCOLTA 719 FOGLIO 3 PARTICELLE 2555 2556 ZONA CT1
DESTINAZIONE URBANISTICA COMUNE DI ISOLA 12.01.2010 PROT 322
120 MILA EURO ASSEGNO BANCA NUOVA ISOLA 04.11.2009 70 MILA EURO
ASSEGNO BANCA POPOLARE LODI CARINI 50 MILA EURO 2008 PORTOBELLO
SINDACO la Sicileas vende il terreno con la concessione edilizia alla
Finanziaria Immobiliare Costruttori Faraci., il geometra Impastato Giovanni
Assessore al Comune di Isola delle Femmine diventa il rappresentante" della
Finanziaria Immobiliare allUfficio Tecnico Comunale (autorizzazioni, permessi,
varianti, allacci idrici etc etc ). Il geometra Impastato proveniente da Partinico
e residente a Isola delle Femmine viene indicato come il progettista
dei poteri forti per il territorio. Il geometra Impastato da Assessore stato
protagonista nella concessione edilizia n. 13/09 rilasciata in favore della
Sorelle Pomiero snc di Pomiero Maria Grazia. Pomiero Giuseppe altro
personaggio noto alle cronache giudiziarie. 2007 28 GIUGNO PORTOBELLO
SINDACO ARCHITETTO SANDRO DARPA UTC il geometra Giovanni Impastato
viene nominato assessore esterno al Comune di Isola delle Femmine. Il
geometra Impastato nelle elezioni amministrative del 2004 si era candidato,
ottenendo 41 voti, con la lista Nuova Torre alternativa alla Lista Isola per Tutti
Portobello sindaco. Miracolo viene nominato ASSESSORE da un suo avversario?
La Sicileas S.pa. si oppone allatto di revoca n 31 emessa dallUfficio tecnico
Comunale di Isola delle Femmine, con ricorso al TAR di Palermo nelludienza
discussa il 23 novembre 2007, la Sicileas S.pa. rappresentata e difesa
dallAvvocato Immordino Giovanni vede accogliere il ricorso che annulla di fatto
il provvedimento di revoca n 31 emesso il 21.11.06 ritiene valida la
concessione edilizia e il cambio di destinazione duso. 200703394 (PALERMO,
SEZIONE 3) doc
... ? REPUBBLICA...84/07, proposto dalla Societ SICILEAS S.p.A., in persona
del legale ... SENTENZA ,sede di PALERMO ,sezione SEZIONE 3 ,numero
provv.: 200703394, Verifica appello
Numero ricorso:200700084 Il Comune di Isola delle Femmine rappresentato
dallAvvocato Lo Monaco in accordo con il Sindaco Gaspare Portobello. son
convinto di non oppormi. (seduta consiliare 24 novembre 2008). Quindi il
Sindaco Portobello Gaspare con larchitetto DArpa non impugnano la sentenza
del TAR al C.G.A. che sicuramente avrebbe bloccato la concessione. Anzi in
barba al Codice Etico dopo solo poche settimane danno un incarico legale
allavvocato Immordino avvocato (DELIBERA DI GIUNTA 61 23 7.09)
che aveva difeso la Sicileas contro il Comune di Isola delle Femmine.
Lavvocato Lo Monaco continua imperterrito nella sua attivit di Consulente del
Sindaco. 2006 21 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO atto di revoca n
31 delle concessioni edilizie n 2/200 e n 17 del 6.6.2006 intestate al Presidente
del consiglio di amministrazione della Sicileas S.p.a. dr. Ferraro Pietro:
Motivazioni: la 2/2000 era viziata in quanto doveva dar luogo, cos come da
PRG, ad un piano di lottizzazione (larea interessata era superiore ai 10.000mq.
Articolo 5 delle Norme tecniche di Attuazione del PRG Isola consiglio comunale
2.2.76 verbale n 3 Norme di Attuazione D.A. 83/1977, riproposto dalle norme
tecniche di attuazione Norme di Attuazione D.A. 121/1983, le zone stralciate in
274
precedenza con D.A. n 87 del 14.5.77 adottato con delibera consiliare n 20 del
29.1.82, munito del voto del C.R.U. 2/83 del 18.1.83.
La concessione edilizia n 2 del 2000 che prevedeva la costruzione di 153
stanze per ampliamento dellalbergo NONpoteva essere rilasciata, nel vecchio
PRG la destinazione duso dellarea classificata come zona C. ( Infatti il
Comune comunica al progettista del PRG dr. Aliqu dellavvenuto rilascio della
concessione edilizia n 2/2000 in modo da identificare larea come zona di
sviluppo turistico alberghiera, adottando cos tutti i parametri di riferimento).
La domanda che nasce spontanea riconosciuta la illegittimit
della licenza 2/2000 , perch la stessa non viene dallUfficio
Tecnico Comunale di Isola delle Femmine REVOCATA? La Proroga
Richiesta il 1.4.2004 e concessa il 27.7.04 viziata in quanto la
licenza 2/2000 al momento era gi scaduta. 2006 6 GIUGNO
PORTOBELLO SINDACO viene rilasciata la concessione edilizia in
VARIANTE n 17 per il cambio di destinazione duso delle unit
immobiliari da turistico ricettivo a residenziale, con una diversa
distribuzione degli interni per la definizione di 88 unit abitative
U.T.C. ARCHITETTO SANDRO DARPA. 2006 16 MAGGIO
PORTOBELLO SINDACO il Signor Ferraro Pietro richiede la
concessione edilizia in variante. 2006 26 APRILE PORTOBELLO
SINDACO BOLOGNA DIMISSIONATO 10 OTTOBRE 2005 MONICA
GIAMBRUNO ESAUTORATA DOPO LA COMMISSIONE EDILIZIA DEL 6
OTTOBRE 2005 la Commissione Edilizia esamina gli stessi
elaborati presentati nelle volte precedenti e COLPO di scena la
Commissione Edilizia esprime parere favorevole. (Estratto del
verbale della C.E.C. del 26/4/2006: visto la relazione tecnica
dellUTC del 20/9/05 si approva a condizione che in base al DM 1444 del
68 venga ceduta con atto unilaterale area a parcheggio) Il Piano
Regolatore Generale di Isola risultava essere in fase di adozione, per cui
NON si potevano rilasciare concessioni per 88 alloggi in unarea dove il
nuovo PRG prevede zona di sviluppo turistico alberghiero. 2005 29
GIUGNO PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA VICE SINDACO il Signor
Ferraro Pietro avanza richiesta di variante per il progetto autorizzato
con concessione edilizia. La pratica istruita dallUTC MONICA
GIAMBRUNO del comune viene posta allordine del giorno in
diverse sedute della Commissione Edilizia Comunale ma sempre
bloccata. 2004 27 LUGLIO BOLOGNA SINDACO Ufficio Tecnico
Comunale GIAMBRUNO MONICA concede la proroga alla licenza
2/2000 non AVVEDENDOSI che detta licenza 2/2000 al momento
della richiesta aveva perso efficacia in quanto decaduta. 2004 1
APRILE BOLOGNA SINDACO La Sicileas S.p.a. presenta allUfficio
tecnico Comunale un richiesta di una proroga di anni 2. Dalla
proroga dellinizio dei lavori non sono proseguiti e tantomeno
terminati. 2001 BOLOGNA SINDACO INIZIANO I LAVORI ALL SICILEAS
S.P.A. PER LA COSTRUZIONE DI 153 CAMERE 2000 BOLOGNA
275
SINDACO lUTC INGEGNERE FRANCESCA USTICANO del Comune di
Isola delle Femmine rilascia concessione edilizia la n 2/2000. per
la realizzazione di 153 camere con vocazione turistica ricettiva,
raggruppate a schiera su tre distinti corpi di fabbrica edilizia.
1999 BOLOGNA SINDACO la societ Sicileas Spa proprietaria
dellHotel Saracen per il tramite del suo Presidente del Consiglio
di Amministrazione avanza al Comune di Isola delle Femmine
richiesta di ampliamento della sua struttura alberghiera al fine di
realizzare 153 camere in zona C residenziale del PRG. SICILEAS
FARACI ONORATO VILLAGGIO LE PALERMO SARACEN RICORSO AL TAR
N.3394/07 Reg.
REPUBBLICA ITALIANA
Sent.
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
N.84 Reg. Gen.
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia, Sezione
ANNO 2007
Terza, ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso R.G. n. 84/07, proposto dalla Societ SICILEAS S.p.A., in
persona del legale rappresentate pro- tempore, elettivamente
domiciliata in Palermo Via Libert n.171 presso lo studio degli avv.ti
Giovanni e Giuseppe Immordino che li rappresentano e difendono;
CONTRO
- il Comune di Isola delle Femmine, in persona del Sindaco pro-
tempore, elettivamente domiciliato in Palermo, via S. Meccio n.25,
presso lo studio dellAvv.to Saverio Lo Monaco che lo rappresentata e
difende;
PER LANNULLAMENTO
- del provvedimento di revoca n.31 del 21 novembre 2006, con cui il
responsabile del III Settore UTC del Comune
di Isola delle Femmine ha revocato la concessione edilizia n.2 del 23
febbraio 2000, per la realizzazione di n.153 CAMERE con vocazione
turistica-ricettiva, raggruppate a schiera, su tre distinti corpi di
fabbrica, nonch la concessione edilizia di variante n.17, rilasciata il 6
giugno 2006, per il cambio di destinazione duso delle unit
immobiliari, da turistico-ricettivo a residenziale, con la realizzazione di
una diversa distribuzione degli interni per la definizione di n.88 unit
abitative;
- del parere prot. n.13337, del 6 novembre 2006, dellUTC;
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio dell'avv.to Saverio Lo Monaco,
per il comune di Isola delle Femmine;
Vista lordinanza cautelare di questa Sezione n. 197/07;
Viste le memorie prodotte dalle parti a sostegno delle rispettive
difese;
276
Designato relatore alla pubblica udienza del 23 novembre 2007 il
Primo Referendario avv.to Nicola Maisano;
Uditi gli avv.ti Giovanni e Giuseppe Immordino per la ricorrente e
l'avv. Fabio Armanno, in sostituzione dellavv. Saverio Lo Monaco, per
l'Amm.ne intimata;
Ritenuto in fatto e considerato in diritto quanto segue:
FATTO
Con ricorso notificato l11 gennaio 2007, e depositato il successivo 15
gennaio, la ricorrente ha impugnato: - il provvedimento di revoca
n.31 del 21 novembre 2006, con cui il responsabile del III Settore
UTC del Comune di Isola delle Femmine ha revocato la concessione
edilizia n.2 del 23 febbraio 2000, per la realizzazione di n.153 CAMERE
con vocazione turistica-ricettiva, raggruppate a schiera, su tre distinti
corpi di fabbrica, nonch la concessione edilizia di variante n.17,
rilasciata il 6 giugno 2006, per il cambio di destinazione duso delle
unit immobiliari, da turistico-ricettivo a residenziale, con la
realizzazione di una diversa distribuzione degli interni per la
definizione di n.88 unit abitative; - il parere prot. n.13337, del 6
novembre 2006, dellUTC.
In tale gravame vengono articolate le censure di: 1) Violazione e falsa
applicazione dellart. 21 nonies della legge 7 agosto 1990 n. 241.
Assoluta carenza di potere di revoca. Difetto di motivazione. 2)
Manifesta erroneit, contraddittoriet ed illogicit. Eccesso di potere
sotto il profilo dello sviamento dalla causa tipica. 3) Carenza dei
presupposti. Violazione del principio di conservazione degli effetti
giuridici. Difetto di motivazione. Erroneit manifesta. Contraddittoriet
manifesta. Eccesso di potere sotto il profilo dello sviamento dalla
causa tipica.
Sostiene parte ricorrente che limpugnato provvedimento sarebbe
stato adottato in assenza dei necessari presupposti per poter revocare
od annullare le concessioni edilizie rilasciate ed il comportamento
seguito dallamministrazione intimata sarebbe comunque
contraddittorio ed illogico.
Si costituito il Comune di Isola delle Femmine, che con memoria
ha replicato alle argomentazioni contenute nel ricorso e chiesto il suo
rigetto.
Con ordinanza cautelare n. 197/2007 questa Sezione ha in parte
sospeso lefficacia del provvedimento impugnato.
Alla pubblica udienza di discussione i procuratori delle parti hanno
insistito nelle rispettive tesi difensive ed il ricorso stato posto in
decisione.
DIRITTO
Il ricorso fondato.
277
Limpugnato provvedimento di revoca adottato dal Comune
di Isola delle Femmine risulta fondato sulla circostanza che la
concessione edilizia n. 2 del 23 febbraio 2000, rilasciata alla societ
ricorrente, sarebbe illegittima in quanto per la zona in considerazione
non era stato adottato alcun piano di lottizzazione, alla cui esistenza
gli strumenti urbanistici vigenti subordinavano la possibilit di
rilasciare concessioni edilizie.
In via derivata sarebbe illegittima anche la proroga del termine per
lultimazione dei lavori, concessa nel 2004, e peraltro affetta anche
dallautonomo vizio di derivare da una richiesta inoltrata
successivamente alla scadenza del termine originariamente accordato,
e la concessione al cambio di destinazione duso n. 17 del 6.6.2006.
Assolutamente dirimente, ai fini della definizione della presente
controversia, risulta la nota del 6.2.2007 a firma del responsabile del
III settore del Comune di Isola delleFemmine.
Con tale nota viene chiarito che, per la zona in questione, esistevano
piani particolareggiati efficaci dal maggio 1992 e scaduti nel maggio
2002.
Da tale circostanza si ricava che il 23 febbraio 2000, data in cui
stata rilasciata la concessione edilizia in favore della ricorrente, nella
zona era vigente un piano particolareggiato e quindi, contrariamente a
quanto posto a fondamento dellimpugnato provvedimento di revoca,
la concessione edilizia n. 2 del 2000 stata rilasciata nel rispetto delle
prescrizioni urbanistiche che subordinavano la possibilit di adottare
tali atti alla previa pianificazione particolareggiata.
Risulta quindi fondato il motivo articolato da parte ricorrente con il
quale si deduce lassenza dei necessari presupposti per ladottato
provvedimento di autotutela.
Appare opportuno puntualizzare che risulta illegittimo anche
lannullamento della proroga del termine di ultimazione dei lavori
oggetto delloriginaria concessione, anche qualora si ritenga che
lamministrazione abbia inteso annullare tale atto per essere
intervenuto sulla base di una richiesta non inoltrata tempestivamente.
E infatti evidente che tale proroga ha ormai esaurito i suoi effetti -
consentire il completamento dei lavori - e non si capisce, n viene
esplicitato, quale sarebbe linteresse concreto allannullamento di un
tale atto, separatamente alla caducazione degli effetti della
concessione a cui afferisce.
Ovviamente illegittimo poi lannullamento della concessione di
variante n. 17 del 6 giugno 2006, fondato sullipotizzata illegittimit
derivata di tale atto, in conseguenza dellasserita, ma non sussistente,
illegittimit della concessione n. 2 del 2000.
278
In conclusione il ricorso deve essere accolto e, per leffetto,annullati i
provvedimenti impugnati.
Sussistono giusti motivi per disporre la compensazione tra le parti
delle spese del giudizio.
P. Q. M.
il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia, Sezione terza,
accoglie il ricorso in epigrafe e, per leffetto, annulla i provvedimenti
impugnati.
Dispone la compensazione tra le parti delle spese del giudizio.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'Autorit
Amministrativa.
Cos deciso in Palermo, nella Camera di Consiglio del 23 novembre
2007
279
dichiarati esenti da responsabilit; Visto, altres, lart.28 del C.C.N.L. del
14.9.2000; Esaminata la documentazione trasmessa dallArch. Giambruno a
corredo della suddetta nota , nonch delle precedenti con le quali aveva
comunicato, lavvio e la conclusione del procedimento penale nei suoi
confronti, e, precisamente: comunicazione di iscrizione nel registro delle notizie
di reato e nomina avvocato (prot.n.227/int dell11.2.2009) copia del Decreto di
Archiviazione emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari in data 6.7.2009
(prot.n.14128 del 14.9.09), fattura n.1 del 21.1.2010 rilasciata dal suo legale
di fiducia Avv. Nino Zangh (prot.n.123 del 22.1.2010); Rilevato che questo
Comune ha stipulato con la Societ Assicuratrice Industriale una Polizza tutela
giudiziaria che prevede il rimborso delle spese legali sostenute dagli
Amministratori e funzionari comunali per la propria difesa in procedimenti
giudiziari avviati per cause connesse alle attribuzioni di pertinenza; Che la
predetta Compagnia Assicuratrice, alla quale con nota prot.n.14792 del
28.9.2009 era stata trasmessa la denuncia del sinistro, ha comunicato che lo
stesso non risulta risarcibile a termini di polizza in quanto la garanzia
opererebbe solo in caso di assoluzione con sentenza passata in giudicato o di
derubricazione del reato da doloso a colposo, restando escluso ogni altro caso
di estinzione del reato; Ritenuto che lArch. Giambruno abbia comunque diritto,
alla luce del succitato art.39 della L.R. n.145/90, al rimborso delle spese legali
sostenute per la propria difesa, reputando il Decreto di Archiviazione del GI.P.
alla stessa stregua di una sentenza ampiamente assolutoria e attesa la
mancanza di conflitto di interesse con il Comune, nonch lassenza di dolo;
Ritenuto, pertanto, in applicazione della su richiamata normativa, poter
provvedere al rimborso delle spese legali sostenute dallArch. Giambruno
Monica debitamente documentate, riservandosi di impugnare il diniego posto
dalla Societ Assicuratrice Aurora (UGF), al fine di ottenere il rimborso di
quanto con la presente corrisposto AllArch. Giambruno; Vista la legge
8.6.1990, n.142, recepita con modifiche dallart.1 della L.R.11.12.1991, n.48;
Visto il vigente O.A.EE.LL. in Sicilia; D E T E R M I N A 1. Per i motivi espressi
in narrativa, rimborsare allArch. Monica Giambruno, dipendente comunale, le
spese sostenute, nella qualit d Responsabile del settore LL.PP, per la propria
difesa nel procedimento penale n.5252/08 R.G.N.R. E 5846/09 R.G.G.I.P.,
definito con decreto di archiviazione del 6.7.2009, per complessivi 3.569,77,
giusta fattura n.1 del 21.1.2010, rilasciata dal suo legale di fiducia avv. Nino
Zangh. 2. Impegnare la predetta somma di 3.569,77 con imputazione sul
cap. 124 spese per liti arbitraggi e risarcimenti del bilancio di previsione 2010
in corso di formazione, dando atto che nel bilancio dellesercizio 2009 in detto
capitolo risultava uno stanziamento definitivo di 32.674,51 e che trattasi di
spesa non suscettibile di ripartizione in dodicesimi. 3. Riservarsi di impugnare il
diniego posto dalla Societ Assicuratrice Aurora (UGF), al fine di ottenere il
rimborso di quanto con la presente corrisposto AllArch. Giambruno. ILCAPO
DEL SETTORE AMMINISTRATIVO Nunzia Pirrone
280
2010 13 GENNAIO PORTOBELLO SINDACO RISO NAPOLEONE QUERELA
RUBINO PROCEDIMENTO 10578 2008 TI FACCI SALTARE IN ARIA
ORDINANZA RINVIO A GIUDIZIO LICENZA RISO LA PALOMA ILLEGITTIMA
AMELIE LUISE UDIENZA 17 01 2011 ASSOLUZIONE
281
2010 PORTOBELLO SINDACO DELIBERA GIUNTA 4 SICAR
INCARICO ZANGHI OPPOSIZIONE DECRETO INGIUNTIVO 77MILA
428 EURO 89 CENT PASSATELLO LO MONACO ZUCCARELLO TURANO
282
DELIBERA
Nominare lArch. Monica Giambruno come Responsabile Unico del
Procedimento dei Lavori di completamento degli impianti sportivi
polivalenti nellarea destinata dal P.R.G. ad attrezzature sportive;
Nomina del Responsabile Unico del Procedimento dei "Lavori di completamento
degli impianti sportivi polivalenti nell'area destinata dal P.R.G. ad attrezzature
sportive".
283
adeguamento del corpo A della scuola materna di Isola delle Femmine
dellimporto complessivo di 289.000,00 redatto dalling. Nicolo Navarra
Responsabile unico del procedimento: arch. Sandro DArpa il maggiore onere
verr reperito con la devoluzione del mutuo della CC.DD.PP. posizione n
4418035/00 approvato con determinazione del Responsabile dellUfficio
Tecnico n 106 del 02/10/2009 2005 6 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO
BOLOGNA VICE PROSSIMO LLE DIMISSIONE DEL 10 OTTOBRE 2015
nota prot. n. 6401 il professionista incaricato ha trasmesso un progetto di
ristrutturazione ed adeguamento del corpo A della scuola materna del Comune
di Isola delle Femmine; 2005 19 MAGGIO PORTOBELLO SINDACO
BOLOGNA VICE PROSSIMO ALLE DIMISSIONI DEL 10 OTTOBRE 2015
Deliberazione di G.M. n 95 del 19/05/2005 stato affidato l'incarico di DL,
misura contabilit, liquidazione ed assistenza al collaudo, coordinamento per la
sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione dei lavori di ristrutturazione
dei due plessi della scuola materna di Isola delle Femmine, all'Ing. Nicol
Navarra; Con D.D. n. 1314/S2 dell'Assessorato Lavori Pubblici stato concesso
il finanziamento della somma di 389.000,00 per la realizzazione dei lavori di
"Ristrutturazione ed adeguamento del corpo A della scuola materna di Isola
delle Femmine"
284
dal fatto che il collegio dei revisori ha dato parere favorevole sul bilancio nel
suo complesso; concede, pertanto, la parola al Presidente del collegio di
revisione. Il Dr. Genco, componente del collegio, evidenzia come in sede di
predisposizione del bilancio di previsione il comandante del corpo di P.M. abbia
fornito il dato che stato inserito in bilancio, dopo lapprovazione dello schema
di bilancio da parte della G.M. il comandante, possibilmente a seguito di
ulteriori accertamenti, ha fornito un dato diverso da quello comunicato in
precedenza. Il Consigliere Battaglia ribadisce come il dato relativo allanno
precedente risulti solo funzionale a garantire le valutazioni dei consiglieri e non
abbia carattere tassativo. Il Responsabile del settore finanziario evidenzia
come il dato relativo allaccertamento vada ad aggiungersi a quanto gi
incassato nel corso dellanno, per cui laccertamento complessivo sar dato
dalla somma di pi dati e verr evidenziato in via definitiva in sede di conto
consuntivo. Il Presidente invita a posporre ogni valutazione in merito ai
proventi dalle contravvenzioni per violazione del codice della strada allatto
dellesame del conto consuntivo dellesercizio 2009. Il Consigliere Caltanissetta
afferma che linserimento in bilancio di un dato non rispondente a verit
vanificherebbe le valutazioni dei consiglieri sugli stanziamenti di bilancio.
Chiede, quindi, che venga messa a verbale la seguente dichiarazione: attesa
limpossibilit di conoscere gli estremi documentali relativi allaccertamento
2009 delle risorse finalizzate al codice della strada e considerato quanto
richiesto dai revisori, si evidenzia la dubbia opportunit delle previsioni di
competenza 2010 (in fatto concreto) in relazione alla risorsa in questione.
Continuando nellesame del bilancio, chiede, quindi, le seguenti informazioni:
1. In merito allanticipazione di tesoreria di cui al titolo V chiede se sussiste
una posizione debitoria arretrata, ottenendo una risposta negativa da parte del
responsabile del settore finanziario: 2. notando che nella parte attinente lo
smaltimento dei rifiuti prevista una spesa di personale di circa 190.000
chiede a cosa si riferisca stante che il servizio risulta gestito dallATO; Il
Responsabile del settore finanziario evidenzia come in detto capitolo trovino
allocazione alcune unit non transitate allATO idrico e personale
amministrativo interno; 3. come sia stato calcolato lo stanziamento per il
servizio di raccolta rifiuti solidi urbani; il Responsabile del settore finanziario
risponde che lo stanziamento comprende a) il costo del servizio da
corrispondere allATO per un importo di 809.000,00 pari allimporto previsto
nel piano industriale 2005; b) servizi di pulizia straordinaria non di competenza
dellATO, quali il litorale e scali di alaggio; c) interventi di disinfezione
disinfestazione e derattizzazione. Chiede, quindi, se corrisponde al vero o sia
almeno verosimile il dato contenuto in una scheda contabile in suo possesso,
fornitagli dallATO, dalla quale risulta un debito di questo Comune nei confronti
dellATO di oltre 1.500.000. Il Presidente lamenta che detti dubbi non siano
stati sollevati in sede di commissione bilancio il cui scopo quello di fornire ai
consiglieri tutte le informazioni di cui gli stessi necessitano. In questa sede,
invece il responsabile del settore finanziario non in grado di attestare la
veridicit di alcun documento presentato. Il Sindaco da lettura di una nota a
firma del responsabile del settore finanziario che fissa in 163.000,00 lesatto
ammontare del debito del Comune nei confronti dellATO. Il Consigliere
Caltanissetta afferma che il documento di cui il Sindaco ha dato lettura
285
incompatibile con i dati della scheda in suo possesso e chiede di conoscere
quale dei due dati sia quello esatto. Il Responsabile del settore finanziario
invita a rinviare ogni valutazione al fine di consentirgli di effettuare dei controlli
con gli atti disponibili in ufficio, confermando, comunque, la validit della nota
di cui il Sindaco ha dato lettura. Il Consigliere Caltanissetta afferma che egli ha
presentato richiesta di rilascio di specifici atti agli uffici comunali che non
hanno provveduto a fornirglieli per cui egli ha dovuto acquisire ogni utile
notizia direttamente presso gli uffici dellATO. Il Presidente evidenzia come tutti
i consiglieri godano di pari trattamento avendo pari diritti presso gli uffici
comunali siano essi di maggioranza che di minoranza; Se una richiesta non
stata evasa vuol dire che sussistevano taluni impedimenti, come ad esempio la
presenza di dati sensibili su cui opera la tutela della privacy. Il Consigliere
Caltanissetta chiede di conoscere il riflesso che avrebbe sui residui lesistenza
di un debito di 1.500.000. Il Responsabile del settore finanziario riafferma
che i dati richiesti attengono alle risultanze del conto consuntivo non in atto in
esame. Per quanto attiene, comunque, ai residui rinvia ad unapposita
determina del proprio settore che indica tutti i residui in essere, sia attivi che
passivi, per cui invita a prendere in esame detto provvedimento. Il Presidente,
ritenendo che informazioni sul credito vantato dallATO possano essere fornite
dallassessore Cutino, al fine di favorire il dibattito, concede a questi la parola.
Detta valutazione viene contestata dai consiglieri di minoranza ed i
conseguenti clamori costringono il Presidente a sospendere brevemente la
seduta. Alla ripresa, calmati gli animi ed abbassati i toni, il Presidente invita
lAssessore Cutino ad intervenire. Lassessore Cutino chiede che venga messa a
verbale la seguente dichiarazione: lassessore Cutino si ritiene leso nella sua
dignit di persona e di amministratore laddove viene apostrofato dal
Consigliere Billeci Orazio con le seguenti parole sei un fasullo. La presenza
degli assessori allinterno di questo consesso, laddove tra laltro avviene per
specifico invito del Presidente, legittima e meritevole di rispetto e credo
determinante per la corretta e buona conduzione dei lavori consiliari, pertanto,
i consiglieri tutti dovrebbero approvare lo sforzo che questa Giunta Municipale
mette sempre in atto per assicurare la presenza in consiglio a supporto dei
consiglieri. Dopo aver precisato che se chiede di intervenire non lo fa per
spirito di protagonismo ma solo per fornire chiarimenti in funzione della
presenza in consiglio, insieme al Sindaco, cui si vuole dare supporto, entrando
nel merito dellammontare del debito nei confronti dellATO dichiara di non
condividere le affermazioni del Consigliere Caltanissetta che risultano fuorvianti
specialmente laddove esibisce un documento, di incerta provenienza, di cui
chiede che, seduta stante, ne vengano certificate le risultanze. Afferma che,
comunque, lammontare del debito, qualunque esso sia, non va imputato a
questo bilancio risultando gi inserito nei bilanci dei rispettivi esercizi. Invita a
confrontarsi con spirito democratico. Il Consigliere Caltanissetta ribadisce che il
bilancio dellATO prevede un credito nei confronti di questo Comune di circa
3.700.000 e chiede se in ogni caso sia verosimile fissare in 1.500.000 la
posizione debitoria del Comune. Chiede, inoltre, se in aggiunta allimporto
citato esistano ulteriori fatture emesse a carico del Comune di Isola delle
Femmine, in quanto in assenza il bilancio dellATO sarebbe errato. Il Sindaco,
dopo aver evidenziato come anche lo stesso ATO fornisca dati contrastanti,
286
ribadisce che la differenza tra la cifra prevista da questo Comune e quella
richiesta dallATO discenda da una diversa base di valutazione iniziale ( costo
sostenuto-costo previsto nellunico piano industriale approvato, quello del
2005) nonch dalla valutazione dei servizi offerti, che secondo questo Comune
non sarebbero tutti quelli previsti nel piano industriale e la cui assenza
comporterebbe una decurtazione dei costi che questo ufficio tecnico ha
valutato nellordine del 40%. Sulla base di queste valutazioni il debito di questo
Comune quantizzabile in 163.000. Da dette valutazione divergenti
scaturisce la materia del contendere in atto esistente tra
questAmministrazione e lATO PA1. Il Consigliere Caltanissetta ribadisce
ancora una volta di ritenere corretto, sulla base del piano industriale un debito
di 1.500.000 e reitera la richiesta di conoscere se esistono fatture emesse
dallATO non conteggiate e non contestate. Il Responsabile del settore
finanziario invita a porre dette domande al responsabile del settore tecnico cui
compete la gestione del servizio. Il Consigliere Caltanissetta afferma, che
secondo quanto affermato dal responsabile del settore tecnico nessuna fattura
stata oggetto di contestazione. Riepilogando, a suo avviso, il Sindaco
avrebbe riconosciuto lesistenza di un debito di 1.500.000 cos calcolato
secondo le previsioni del piano industriale 2005, a detto importo si
aggiungerebbero ulteriori 2.200.000 per fatture emesse dallATO e non
contabilizzate, tuttavia non vengono fornite prove documentali sulla effettiva
consistenza del debito, sullesistenza di ulteriori fatturazione e sullesistenza di
contestazioni. Tornando, quindi, allesame del bilancio chiede delucidazioni
sulle previsioni del bilancio pluriennale su cui i revisori hanno espresso un
parere estremamente critico, precisando che detto bilancio non costituisce una
formalit ma un documento necessario ed indispensabile; Evidenzia come il
collegio definisca i bilanci degli esercizi 2011 e 2012 pressapochistici e identici
tra loro. Il Presidente ribadisce ancora una volta, come nonostante le diverse
valutazioni il parere del collegio nel suo complesso sia comunque positivo. Il
Sindaco in considerazione delle critiche sollevate dal gruppo Rinascita Isolana
chiede se il gruppo abbia predisposto delle proposte correttive che prevedano il
ripiano degli asseriti debiti e che individuino le voci di spesa da stornare per il
ripiano delle affermate situazioni debitorie. Il Consigliere Caltanissetta afferma
che la presentazioni di emendamenti correttivi presupporrebbe che la
maggioranza avesse avuto un diverso atteggiamento nei confronti della
minoranza, in assenza non ha senso chiedere una proposta di collaborazione.
Le valutazioni sulla correttezza del bilancio saranno operate dalla Corte dei
Conti alla quale si chiede che venga trasmesso il presente documento. Il
gruppo si limitato ad evidenziare gli errori e le incongruenze esistenti nel
bilancio. Il Sindaco afferma che non si chiedeva la collaborazione del gruppo di
minoranza ma si auspicava un comportamento concludente con le osservazioni
fatte che proponesse modalit di gestione contabile delle affermate situazioni
debitorie e che andasse ad individuare le risorse da stornare. Il Consigliere
Caltanissetta afferma che non si sta dimostrando disponibilit a cogliere
limportanza dei contenuti rispetto alle forme e ci dimostra lassenza di un
clima di rispetto dellopposizione. Il Presidente, contestando le affermazioni del
Consigliere Caltanissetta in ordine al rispetto dellopposizione, afferma che gli
uffici comunali ed in particolare gli addetti al settore finanziario hanno sempre
287
fornito la massima collaborazione; Il Sindaco ha sempre dato ampia prova di
rispetto dellopposizione cercando di coinvolgerla anche in incontri con autorit
sovracomunali, ed in dette occasioni stato il gruppo Rinascita Isolana a non
partecipare. Il Consiglio ha sempre operato con la massima trasparenza e
legalit su tutti gli atti sui quali sempre stata consentita unattenta analisi. Il
Consigliere Guttadauro a nome del gruppo Progetto Isola d lettura di un
emendamento. Il Consigliere Battaglia afferma che lemendamento presentato
dal gruppo ha solo una connotazione politica allinterno di un bilancio
ampiamente condiviso e oggetto di uno studio approfondito. La percezione di
un clima ostile da parte della minoranza frutto della propria sensibilit, detta
percezione, comunque, non avrebbe precluso la possibilit di presentare un
emendamento che avesse magari individuato soluzioni che avrebbero potuto
evitare aumenti della TARSU. Afferma che partecipare ai lavori della
commissione sarebbe stata la chiave giusta che avrebbe permesso a questo
consesso un dibattito sereno. Non lassessore Cutino che avvelena il clima,
anzi questi viene assaltato non appena chiede di parlare. Preannuncia il voto
favorevole del gruppo sullemendamento. Il Consigliere Caltanissetta ribatte
che quando lopposizione si riferisce ad un clima di ostilit valuta la violazione
dei diritti della minoranza, laddove non le vengono forniti gli atti richiesti. La
presentazione dellemendamento dimostra lasservimento del gruppo di
maggioranza allAmministrazione in quanto ci si limita a spostare una cifra pari
ad appena alluno per mille dello stanziamento complessivo, Ci dimostra in
maniera limpida limpossibilit di qualsiasi forma di collaborazione. Preannuncia
la presentazione, quanto prima, di una mozione sulle cause che hanno
impedito al gruppo di partecipare allincontro presso lassessorato Regionale
Territorio ed Ambiente. Si accerta lallontanamento dallaula dei consiglieri
Cardinale e Mannino presenti n. 12. Il Presidente poich nessuno chiede
ulteriormente di intervenire pone in votazione lemendamento del gruppo
Progetto Isola ed assistito dagli scrutatori nominati ad inizio di seduta, accerta
il seguente esito: Presenti e votanti n.12, voti favorevoli espressi per alzata di
mano n. 8, voti contrari n.4 (i consiglieri Caltanissetta; Billeci, Crisci e
Nevoloso) Il Consigliere Caltanissetta fa la seguente dichiarazione di voto sul
bilancio: Preannuncia il voto contrario del gruppo Rinascita Isolana,
innanzitutto perch le previsioni di bilancio risentono di unassoluta assenza di
pianificazione stante che la maggior parte degli stanziamenti risultano
obbligatori e gli stanziamenti discrezionali risultano assolutamente dubbi. Resta
tutta da verificare lattendibilit di maggiori entrate ed in particolare dei
100.000 euro che dovranno conseguire dalla lotta allevasione ICI, dei 200.000
da reperire con la lotta allevasione TARSU, per i quali non viene fornita alcuna
dimostrazione; dei 350.000 euro che dovrebbero provenire da sanzioni per
violazione del codice della strada, su cui non possibile fare anche in questo
caso alcuna valutazione non essendo possibile nemmeno avere conoscenza di
quanto accertato nel 2009; Le restanti previsioni risultano ottimistiche e poco
realistiche. A ci si aggiunga lesistenza di una posizione debitoria nei confronti
dellATO rifiuti per circa 3.700.000 euro. Di conseguenza il bilancio risulta poco
responsabile e incapace di assicurare qualsiasi possibilit di rilancio
delleconomia isolana. Ribadisce la richiesta che la delibera e lintero bilancio
venga trasmessa alla Corte dei Conti. Il Consigliere Battaglia d lettura di un
288
documento che si allega alla presente per farne parte integrante. Il Presidente,
poich nessuno chiede ulteriormente di intervenire, pone in votazione il
bilancio cos come emendato ed assistito dagli scrutatori nominati ad inizio di
seduta, accerta il seguente esito: Presenti e votanti n.12, voti favorevoli
espressi per alzata di mano n. 8, voti contrari n.4 (i consiglieri Caltanissetta;
Billeci, Crisci e Nevoloso).
VISTO il Testo Unico delle Leggi Sanitarie approvato con R.D. 27/07/34
n.1265 e successive modifiche ed integrazioni;
VISTE la Legge n.319 del 10/05/76 e le Leggi Regionali n.39 del 18/06/77 e
n. 27 del 15/05/86 e successive modifiche ed integrazioni;
VISTA la Delibera del C.I.T.A.I. del 04/02/77 sulla tutela delle acque
dallinquinamento;
VISTO il Regolamento Comunale dei servizi di fognatura e depurazione
approvato con delibera di C.C. n.66 del 29/06/94, resa legittima dalla
CO.RE.CO. nella seduta del 21/07/94 ai nn. 10037/10123;
VISTA lautorizzazione edilizia n. 08 del 29/03/2010 relativa al rinnovo
dellautorizzazione n. 02 del 01/02/2007;
VISTI gli elaborati grafici introitati al prot. del Comune di Isola delle
Femmine al n. 3078 in data 24/02/2010, prot. n. 3078, consistenti in
relazione tecnica, stralci e planimetria allaccio fognario, redatta dal Geom.
Dionisi Vincenzo, iscritto allOrdine dei Geometri della Provincia di Palermo al
n. 3604;
VISTO il parere favorevole relativo al provvedimento di autorizzazione
allallaccio fognario e per il successivo convogliamento di acque reflue
domestiche in pubblica fognatura, rilasciato dalla A.P.S., Acque Potabili
Siciliane, con sede in Via Ugo La Malfa n. 28/A, introiato al prot. del nostro
Comune al n. 4687 del 31/03/2010.
AUTORIZZA
289
responsabilit per eventuali danni causati a persone e/o cose sia dal punto di
vista civile che penale;
Listante obbligato, prima del rinterro dello scavo relativo allallacciamento
alla pubblica via, a richiedere all U.T.C. un sopralluogo al fine di accertare la
regolare esecuzione dei lavori;
La presente autorizzazione si intende immediatamente e automaticamente
revocata nel caso di violazione delle norme e delle condizioni stabilite dal
presente atto.
Sono fatti salvi i vincoli e gli obblighi derivanti da ogni altra disposizione di
legge, senza pregiudizio di eventuali diritti di terzi.
Il Tecnico Redattore geom SALVATORE BELLONE Il Responsabile del III
Settore
Arch. Sandro DArpa
290
procedere alla liquidazione della predetta somma a saldo di quanto
riconosciuto; DETERMINA 1. Di procedere al saldo di quanto riconosciuto e
dovuto al signor Portobello Gaspare, per le spese sostenute per la propria
difesa nel giudizio subito, nella qualit di Sindaco di questo Comune, innanzi al
Tribunale di Palermo ufficio del GIP, conclusosi con la sentenza n761/06
R.G.N.R. per limporto di 1.248,30; 2. Impegnare la predetta somma con
imputazione sul Cap.124 alla voce spese legali del corrente Bilancio che
presenta la necessaria disponibilit (Imp. N._809_/2010); IL RESPONSABILE
DEL SETTORE AMMINISTRATIVO Nunzia Pirrone
291
2010 18 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO DETERMINAZIONE DEL
RESPONSABILE DEL I SETTORE N 54 DEL 18 giugno 2010 OGGETTO:
Rimborso a saldo spese legali al Sindaco prof. Gaspare Portobello -
procedimento penale n.3762/05 R.G.N.R. EURO 11.383,20
DELIBERA GIUNTA N 8 CONFERIMENTO INCARICO ALLAVVOCATO
ZANGHI PER ESPRIMERE IL PARERE TECNICO LEGALE RIMBORSO
SPESE LEGALI AD EX CONSIGLIERI PER LA DIFESA GIUDIZIO 9878 1999
OCCUPAZIONE SALA CONSILIARE IMPORTO COMPLESSIVO 287.862,91
-. IL CAPO SETTORE Visto lart.51 della legge 8 giugno 1990, n.142, recepita
dallart.1 della L.R.11 dicembre 1991, n.48; Visto lart.3 del D.Lgs. 3 febbraio
1993, n.29; Visto lart.6 della legge 15 maggio 1997, n.77; Visto lart.2 della
L.R. 7 settembre 1998, n.23; Vista la determinazione sindacale n13 del
28/06/07 con la quale stato conferito lincarico di responsabile della posizione
organizzativa del I Settore Amministrativo, cos come previsto ai sensi della
Legge n.142/90, art.51, comma 7, cos come recepito dallart.1, comma 1,
lettera h, della legge regionale n.48/91 alla sig.ra Nunzia Pirrone; Vista la
legge 8.6.1990, n.142, recepita con modifiche dall'art.1 della L.R. 11.12.1991,
n.48; Visto lO.A.EE.LL. vigente in Sicilia; Premesso: Che con determinazione
292
del Responsabile del I Settore n33 del 30/01/2007, si riconosciuto il diritto
del prof. Gaspare Portobello ad ottenere il rimborso delle spese legale
sostenute, nella qualit di Sindaco di questo Comune, per la propria difesa nel
procedimento penale n.3762/05 R.G.N.R. conclusosi con sentenza n.761 del
12/10/2006 emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palermo che ha dichiarato il non
luogo a procedere, liquidando, in tale sede la somma di 3.636,35 a titolo di
acconto; Che,con successive determinazioni del Direttore Generale n.54 del
30.12.2008 e del Responsabile del 1 Settore n. 263 del 2.10.2009 si sono
liquidati, sempre a titolo di acconto, rispettivamente 2.998,55 ed 3.500,00;
Considerato che limporto complessivamente liquidato ammonta ad
10.134,90 e che, pertanto, la somma da corrispondere a saldo ammonta ad
1.248,30; Ritenuto dover procedere alla liquidazione della predetta somma a
saldo di quanto riconosciuto; DETERMINA 1. Di procedere al saldo di quanto
riconosciuto e dovuto al signor Portobello Gaspare, per le spese sostenute per
la propria difesa nel giudizio subito, nella qualit di Sindaco di questo Comune,
innanzi al Tribunale di Palermo ufficio del GIP, conclusosi con la sentenza
n761/06 R.G.N.R. per limporto di 1.248,30; 2. Impegnare la predetta
somma con imputazione sul Cap.124 alla voce spese legali del corrente
Bilancio che presenta la necessaria disponibilit (Imp. N._809_/2010); IL
RESPONSABILE DEL SETTORE AMMINISTRATIVO
293
294
295
2010 13 AGOSTO 2010 PORTOBELLO SINDACO INGEGNERE RAPPA
ROCCO LICENZA EDILIZIA IN SANATORIA 16 ROMA BARTOLO VIA LORI
296
legge 8 giugno 1990 n 142, recepita con modifiche dallart 1 della L.R. 11.12.1991 n 48 nel
testo sostituito dallart 12 della L.R. n 30/2000;
VISTO il D.Lgs 30 marzo 2001 n 165 e successive modificazioni ed integrazioni;
VISTO lart 6 della legge 15 maggio 1977 n 77;
VISTO lart 2 della LR 7 settembre 1998 n 23;
DATO ATTO, che la struttura organizzativa dellEnte si articola in settori e servizi;
VISTO il vidente O.A:EE.LL in Sicilia;
RILEVATO che per il 7 settore la posizione organizzativa stata conferita dal Sindaco al
sottoscritto giusta determinazione sindacale n !1 del 7 gennaio 2010;
RITENUTA, pertanto la propria competenza in merito alloggetto, ai sensi della normativa
sopra richiamata e per i motivi sopra indicati;
PREMESSO, che con determinazione n 6 del 23/12/99 il Direttore Generale pro-tempore
disponeva lavvio di un procedimento disciplinare per violazione dei doveri di
comportamento di cui al punto 6, lettera g, dellart 25 del C.C.N.L. dei dipendenti degli Enti
Locali sottoscritto il 06/04/1995, a carico del dipendente Arch ALBERT Giovanni e, in
connessione con il rinvio a giudizio disposto dal GIP del Tribunale di Palermo, proc pen
133/99 RG GIP, veniva sospeso dal servizio fino alla definizione del procedimento penale;
CHE lo stesso dipendente rimasto sospeso effettivamente per anni cinque dal 27/12/199
al 27/12/2004;
CHE, di fatto, ancora non stato concluso il procedimento disciplinare avviato nei
confronti del dipendente di che trattasi;
RILEVATO, che il procedimento penale si concluso con la sentenza pronunciata in Corte
di Appello di Palermo, IV Sezione Penale, n 2927/2007 del 2/11/2007, che ha assolto
limputato Giovanni Albert dallimputazione perch il fatto non costituisce reato.
CONSIDERATO che la Corte di Appello di Palermo, IV Sezione Penale, con nota del
27/07/2010, assunta al protocollo n 10593 del 2/8/2010, ha certificato che la sentenza n
2927/2007 emessa il 22/09/2009 nei confronti di Albert Giovanni divenuta irrevocabile il
13/12/2009;
RITENUTO, pertanto che nulla ostare alla chiusura del procedimento del dipendente Arch
Albert Giovanni, in conseguenza del definitivo passaggio in giudicato della sentenza di
assoluzione n 2927/07 avvenuta il 23/12/2009;
DETERMINA
Per le ragioni e considerazioni citata in premessa,
DICHIARARE concluso il procedimento disciplinare a carico del dipendente Arch
Giovanni Albert avviato con la determinazione n 6 del 23/12/1999, citata in premessa, in
seguito al definitivo passaggio in giudicato della sentenza di assoluzione n 2927/07
avvenuto il 13/12/09.
Il responsabile del Servizio Pietro Balistreri Il Responsabile del 7 Settore f.f.
Rag. Biagio Fontanetta Conclusione procedimento disciplinare nei confronti del
dipendente Albert Giovanni per avvenuto passaggio in giudicato della sentenza n.2927/07
del 02/11/2007.
297
Determinazione del capo 7 Settore n 34 del Settembre 2010-09-08
OGGETTO: Conclusione procedimento disciplinare nei confronti del dipendente
Albert Giovanni per avvenuto passaggio in giudicato della sentenza 2927/07
del 2/11/2007.
Il Responsabile del 7 Settore
VISTO: lart 51 delle legge 8 giugno 1990 n 142, recepita con modifiche dallart
1 della L.R. 11.12.1991 n 48 nel testo sostituito dallart 12 della L.R. n
30/2000;
VISTO il D.Lgs 30 marzo 2001 n 165 e successive modificazioni ed
integrazioni;
VISTO lart 6 della legge 15 maggio 1977 n 77;
VISTO lart 2 della LR 7 settembre 1998 n 23;
DATO ATTO, che la struttura organizzativa dellEnte si articola in settori e
servizi;
VISTO il vidente O.A:EE.LL in Sicilia;
RILEVATO che per il 7 settore la posizione organizzativa stata conferita dal
Sindaco al sottoscritto giusta determinazione sindacale n !1 del 7 gennaio
2010;
RITENUTA, pertanto la propria competenza in merito alloggetto, ai sensi della
normativa sopra richiamata e per i motivi sopra indicati;
PREMESSO, che con determinazione n 6 del 23/12/99 il Direttore Generale
pro-tempore disponeva lavvio di un procedimento disciplinare per violazione
dei doveri di comportamento di cui al punto 6, lettera g, dellart 25 del C.C.N.L.
dei dipendenti degli Enti Locali sottoscritto il 06/04/1995, a carico del
dipendente Arch ALBERT Giovanni e, in connessione con il rinvio a giudizio
disposto dal GIP del Tribunale di Palermo, proc pen 133/99 RG GIP, veniva
sospeso dal servizio fino alla definizione del procedimento penale;
CHE lo stesso dipendente rimasto sospeso effettivamente per anni cinque dal
27/12/199 al 27/12/2004;
CHE, di fatto, ancora non stato concluso il procedimento disciplinare avviato
nei confronti del dipendente di che trattasi;
RILEVATO, che il procedimento penale si concluso con la sentenza
pronunciata in Corte di Appello di Palermo, IV Sezione Penale, n 2927/2007 del
2/11/2007, che ha assolto limputato Giovanni Albert dallimputazione perch
il fatto non costituisce reato.
CONSIDERATO che la Corte di Appello di Palermo, IV Sezione Penale, con nota
del 27/07/2010, assunta al protocollo n 10593 del 2/8/2010, ha certificato che
la sentenza n 2927/2007 emessa il 22/09/2009 nei confronti di Albert
Giovanni divenuta irrevocabile il 13/12/2009;
RITENUTO, pertanto che nulla ostare alla chiusura del procedimento del
dipendente Arch Albert Giovanni, in conseguenza del definitivo passaggio in
giudicato della sentenza di assoluzione n 2927/07 avvenuta il 23/12/2009;
DETERMINA
Per le ragioni e considerazioni citata in premessa,
DICHIARARE concluso il procedimento disciplinare a carico del dipendente
Arch Giovanni Albert avviato con la determinazione n 6 del 23/12/1999, citata
in premessa, in seguito al definitivo passaggio in giudicato della sentenza di
assoluzione n 2927/07 avvenuto il 13/12/09.
298
Il responsabile del Servizio Pietro Balistreri
Il Responsabile del 7 Settore f.f. Rag. Biagio Fontanetta
Conclusione procedimento disciplinare nei confronti del dipendente Albert
Giovanni per avvenuto passaggio in giudicato della sentenza n.2927/07 del
02/11/2007. Atto numero 34 del 08-09-2010
AVVOCATO FIORENZA SENTENZA
Oggetto: avvio di procedimento di cui agli articoli n7 e n8 la Legge
Regionale 241/91, illegittimit della Concessione Edilizia n14/98 rilasciata a
Lucido Nazzarena .Sentenza Penale di assoluzione n2927 del 02/11/2007
depositata il 12/09/2009 In riferimento alloggetto si fa presente che con
voto n138 del 28/05/2003 il Consiglio Regionale dellUrbanistica ha dichiarato
illegittimo il rilascio della Concessione Edilizia n14/98 a Lucido Nazzarena
Per quanto sopra riportato con la presente si chiede al responsabile del III
Settore lavvio del procedimento di cui agli articolo n7 e n8 della Legge
Regionale 241/91 e i successivi provvedimenti per il rilascio illegittimo della
Concessione Edilizia a nome di Lucido Nazzarena.
Si allega copia del voto del Consiglio Regionale dellUrbanistica n138 del
28/05/03 e copia del parere n12 del 18/03/03 espresso dal Dipartimento
Regionale Urbanistica, Servizio 3
299
2010 21 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO CON DECRETO 675 DELLA
REGIONE SICILIA RICOSCIMENTO ASSOCIAZIONE EUROPEA OPERATORE DI
POLIZIA SEZIONE ISOLA DELLE FEMMINE SORCE TOMMASO PASSAGGIO DEL
LEVRIERO 4/6 PAL F CON DECRETO 577 DEL 26.08.2010 Associazione tecnica
emergenze e antincendio - Distaccamento di Isola delle Femmine CON
DECRETO 1384 DEL 28.12.2005 Guardia costiera AUS. - ONLUS Centro
reg. sic. - Gruppo operativo Isola delle Femmine SIGNOR BRUNO VIA
VOLTURNO 1 ISOLA DELLE FEMMINE
300
Presidente Napoleone Riso, avrebbe omesso di convocare lassise, rivolgendo
al consigliere di opposizione Nino Rubino espressioni minacciose. La
consulenza disposta dal Pubblico Ministero avrebbe confermato, per, i dubbi
sulloperato del sindaco Portobello e del Presidente Riso, affermando
lillegittimit della concessione edilizia rilasciata nellambito del piano di
lottizzazione La Paloma allattuale assessore alla pubblica istruzione, di cui
stato richiesto il rinvio a giudizio cos come per il sindaco Portobello. Sulla
vicenda interviene il movimento politico Rinascita Isolana, coordinato dallex
sindaco Stefano Bologna, che ha pure denunciato presunte illegittimit di alcune
concessioni edilizie rilasciate nel periodo pre elettorale del 2009 e per le quali
lArta avrebbe gi chiesto lannullamento. Il caos urbanistico si legge in una
nota- acquista dimensioni spropositate e in paese si moltiplicano i sequestri dei
cantieri e le segnalazioni di abusi e difformit. Per il sindaco di Isola delle
Femmine Gaspare Portobello si tratta dellennesima calunnia da parte di un
gruppo politico disperato e che, come sempre in malafede, si attacca a
qualunque pretesto. Il sottoscritto- scrive il primo cittadino in una nota
accusato di una presunta parentela, peraltro inesistente, come sar facilmente
dimostrato. Sono assolutamente sereno prosegue Portobello nella piena
consapevolezza di poter dimostrare la mia innocenza. Sicuramente
preoccupante, sarebbe stato, piuttosto, leventuale accusa di corruzione
avvenuta tramite intercettazioni ambientale o telefoniche, come notizie di
cronaca riportate dalla stampa nel maggio 2009 che riguardavano lattuale
coordinatore del gruppo Rinascita Isolana Stefano Bologna. Sindaco Gaspare
Portobello prossimo congiunto del Presidente Riso Napoleone Partecipazione
Comm Edilizia 22 19.5.05 Conc Edilizia 16 1.6.06 rilasciata a Giambona
Giuseppa e volturata a Riso Napoleone ed alla moglie LUCIDO Maria Stella
figlia di Giambona e del Progettista Lucido Antonino (suocero del PRESIDENTE
del Consiglio Riso Napoleone)
301
condizione di assoggettamento ed omerta che ne deriva, per
commettere delitti contro la vita, lincolumita individuale, la liberta
personale, il patrimonio, per acquisire in modo diretto o
indiretto la gestione o, comunque, il controllo di attivita economiche, di
concessioni, di autorizzazioni, di appalti e servizi pubblici, per realizzare
profitti e vantaggi ingiusti per se e gli
altri, per intervenire sulle istituzioni e la pubblica amministrazione.
Piu in particolare, Omissis e gravemente indiziato di avere, a decorrere
dal 21 dicembre 2000, diretto le famiglie mafiose di Capaci ed Isola delle
Femmine e di avere mantenuto molteplici contatti finalizzati alla gestione
degli affari illeciti in tema di estorsioni con esponenti di altri mandamenti
mafiosi, con la recidiva specifica,
302
2010 30 DICEMBRE PORTOBELLO SINDACO DETERMINA 121 1 SETT
SPESE CONTROVERSIA CONTRO IMPRESA BANDIERA SALVATORE
AVV.COSTA. ACCONTO DELIBERA GIUNTA INCARICO 297 10.09.92 VIA DANTE
166 PA CALLIOPE SRL MAIORANA ANTONIO MAIORANA MARCO,MAIORANA
STEFANO ALAMIA FRANCESCO PAOLO LO CICERO BOLOGNA TERRENO
AGRICOLO MEGNA TURANO ACCARDO
303
ADOTTATO C.C. DELIBERA 33 1 AGOSTO 2007 PROT ASSESSORATO 41829
5.06.09 1990 7 AGOSTO ADOZIONE PIANO PARTICOLAREGGIATO ZONA
C CONFORME AL PRG DELIBERA CONSILIARE 127 1997 30 APRILE
BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 7/91 TAORMINA GIACOMO
03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART 96 E 218
CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO FABBRICATO A 2
ELEVAZIONI FUORI TERRA E PIANTA RETTANGOLARE MQ 1.519 1997 30
APRILE BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 8/91 TAORMINA
GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART
96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO CATASTO
URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 3 4 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI MQ 1.519
1997 30 APRILE BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 9/91
TAORMINA GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130
FOGLIO 3 PART 96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO
CATASTO URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 5 E 6 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI
MQ 1.519 1990 7 AGOSTO DELIBERA CONSIGLIO OMUNALE 127
ADOZIONE PIANO PARTICOLAREGGIATO ZONA C CONFORME AL P.R.G. 1997
30 APRILE BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 10/91
TAORMINA GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130
FOGLIO 3 PART 96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO
CATASTO URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 1 E 2 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI
2007 27 APRILE PORTOBELLO SINDACO DECRETO ASSESSORIALE 30
MARZO 2007 PRG VALUTAZIONE STRATEGICA AMBIENTALE NELLA FASE
DI REDAZIONE DEL PRG 2009 1 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO
TRASMETTE PRG ADOTTATO C.C. DELIBERA 33 1 AGOSTO 2007 PROT
ASSESSORATO 41829 5.06.09 OGGETTO ORDINE DEL GIORNO PER LA
SEDUTA DELLA C.E.C. DEL 6.6.07 11)pratica edilizia 8.07 Taormina Antonia
Giovanna ed altri istanza 29.03.07 prot 3975 Richiesta CE per il
completamento e variante inerente il villino bifamigliare denominato corpo A
via Libert.12)pratica edilizia 9.07 Taormina Antonia Giovanna ed altri istanza
29.03.07 prot 3978 Richiesta CE per il completamento e variante inerente il
villino bifamigliare denominato corpo B via Libert. 13)pratica edilizia 10.07
Taormina Antonia Giovanna ed altri istanza 29.03.07 prot 3980 Richiesta CE
per il completamento e variante inerente il villino bifamigliare denominato
corpo C via Libert. 14)pratica edilizia 11.07 Taormina Antonia Giovanna ed
altri istanza 29.03.07 prot 3981 Richiesta CE per il completamento e variante
inerente il villino bifamigliare denominato corpo D via Libert. 163 2010 22
FEBBRAIO PORTOBELLO SINDACO CONSIGLIO COMUNALE Variante al
P.R.G. adottato con D.C.C. n33/2007 Rettifica dei confini territoriali
rappresentati nella cartografia del PRG 2011 23 MARZO PORTOBELLO
SINDACO DETERMINA 3 SETTORE DARPA SANDRO IMPEGNO E
LIQUIDAZIONE 14 FATTURE 13 E 20 SETTEMBRE 2010 FERRARELLA ANDREA
VALUTAZIONE INCIDENZA 18.972 EURO NELLAMBITO P.R.G. ADOTTATO C.C.
33 1 AGOSTO 2007 2011 5 AGOSTO PORTOBELLO SINDACO DIRIGENTE
URBANISTICA REGIONE SICILIA PRG PROT 52120 NON PROCEDIBILITA
APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE ESEGUITO IN
FASE DI REDAZIONE PRG 2011 4 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO
URBANISTICA SERVIZIO 2 PROT 67549 PRG PROT 52120 NON
304
PROCEDIBILITA APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE
ESEGUITO IN FASE DI REDAZIONE PRG 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977 E
AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC RELAZIONE TECNICCA ALLEGATA ALLA DELIBERA FOGLIO 3 PART 95
506 507 508 509 510 593 511 512 96 218 SU CUI SONO STATE RILASCIATE
LICENZE ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977
E AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2014 16 OTTOBRE
COMMISSIONE ARTA SERVIZIO 2 UNITA OPERATIV 2.1 PROTOCOLLO
20699 ADOZIONE VARIANTE AL VIGENTE PRG AREA TAORMINA RIENTRA NEI
CONFINI DESTINAZIONE ZONE C2 AREE PRIVE DI DESTINAZIONE PP
DELIBERA C.C. 127 7.8.90 NON VIGENTE E SONO STATE RILASCIATE
DIVERSE LICENZE EDILIZIE SOLUZIONE NEL NUOVO PRG
305
LICENZA EDILIZIA SANATORIA 7 IN SANATORIA CRIVELLO VINCENZO 29.9.53
CRIVELLO ANTONIA 7.12.59 SS13 N 19 MONTREAL QUEBEC CANADA
CONTRADA PIANA PROPRIETARI 3 12 93 47705 35388 ONERI CONDONO
306
307
2011 5 APRILE PORTOBELLO SINDACO DELIBERA GIUNTA 42 RICORSO
IN CASSAZIONE NEL PROCEDIMENTO LO JACONO + 5. CONFERIMENTO INCARICO
CONGIUNTO AGLI AVV. LO MONACO E ZANGHI SANTO deliberazione di Giunta
Comunale n17 dell'08.02.2001 stato conferito l'incarico per l'impugnazione
in appello della sentenza del Tribunale di Palermo nella causa contro i Sigg.ri
Lo Jacono + 5, all'Avv. Santo Zangh; Che in data 05.04.2011 il predetto legale
ha trasmesso con nota acquisita a questo protocollo generale al n5616 copia
della sentenza emessa dalla Corte di Appello di Palermo n1788/2010, nella
causa de quo; Che lo stesso legale difensore del Comune ha richiesto con la
citata nota di valutare l'opportunit di proporre ricorso in Cassazione,
rappresentando, altres, verbalmente che, a suo giudizio esistono validi motivi
per l'accoglimento in detta sede del ricorso; Ritenuto, pertanto, conferire
apposito mandato ad un legale iscritto all'albo dei Cassazionisti, stante che
l'Avv. Zangh, sempre verbalmente ha rappresentato di non possedere detto
requisito;
308
realizzazione dei lavori di "Ristrutturazione ed adeguamento del corpo A della
scuola materna di Isola delle Femmine"
309
Porto adottato con deliberazione del C.C. n.28 del 17/07/2007; il P.R.G.
adottato con deliberazione del C.C. n. 33 del 01/08/2007;
310
irreversibile trasformazione dell'immobile di propriet dei signori Lo
Jacono Pietro + 5" utilizzato per la costruzione di un impianto
polisportivo; Quest'Amministrazione ritenendo di avere buone motivazioni
per opporsi avverso detta sentenza ha conferito, con delibera della Giunta
Municipale n.42 del 5/4/2011, apposito in carico congiunto agli avvocati Lo
Monaco Saverio e Zangh Santo per presentare ricorso in Cassazione;
L'avvocato Lo Monaco Saverio ha predisposto apposito ricorso avverso la
sentenza di cui in premessa ed al fine di effettuare il deposito della stessa ha
eletto domicilio presso lo studio dell'avv. Laura Tricerri sito in Roma, dandone
contestuale comunicazione a questo Comune con nota del 31/05/2011,
acquisita al protocollo generale di questo Comune in pari data al n.9046; 2011
5 APRILE PORTOBELLO SINDACO DELIBERA GIUNTA 42 RICORSO IN
CASSAZIONE NEL PROCEDIMENTO LO JACONO + 5. CONFERIMENTO INCARICO
CONGIUNTO AGLI AVV. LO MONACO E ZANGHI SANTO deliberazione di Giunta
Comunale n17 dell'08.02.2001 stato conferito l'incarico per l'impugnazione
in appello della sentenza del Tribunale di Palermo nella causa contro i Sigg.ri
Lo Jacono + 5, all'Avv. Santo Zangh; Che in data 05.04.2011 il predetto legale
ha trasmesso con nota acquisita a questo protocollo generale al n5616 copia
della sentenza emessa dalla Corte di Appello di Palermo n1788/2010, nella
causa de quo; Che lo stesso legale difensore del Comune ha richiesto con la
citata nota di valutare l'opportunit di proporre ricorso in Cassazione,
rappresentando, altres, verbalmente che, a suo giudizio esistono validi motivi
per l'accoglimento in detta sede del ricorso; Ritenuto, pertanto, conferire
apposito mandato ad un legale iscritto all'albo dei Cassazionisti, stante che
l'Avv. Zangh, sempre verbalmente ha rappresentato di non possedere detto
requisito;
311
29 SETTEMBRE 2011 IL PROCESSO SULL'AGGRESSIONE AL VIGILE
FERRANTE GRAZIANO DURANTE LO SVOLGIMENTO DEL CONSIGLIO
COMUNALE L'EPILOGO DI UN'AGGRESSIONE AD UN PUBBLICO UFFICIALE
312
Aggravano il reato quando non ne sono elementi costitutivi o circostanze
aggravanti speciali le circostanze seguenti:
Comma 10. l'avere commesso il fatto contro un pubblico ufficiale o una
persona incaricata di un pubblico servizio, o rivestita della qualit di ministro
del culto cattolico o di un culto ammesso nello Stato, ovvero contro un agente
diplomatico o consolare di uno Stato estero, nell'atto o a causa
dell'adempimento delle funzioni o del servizio; 2006 17 OTTOBRE
PORTOBELLO SINDACO RISO NAPOLEONE PRESIDENTE CONSIGLIO
LUCIDO SALVATORE VICE PRESIDENTE AGGREDISCE IL TUTORE
DELLORDINE IN SERVIZIO AL CC GRAZIANO FERRANTE La Rissa al
Consiglio Comunale di Isola delle Femmine
Movimentata seduta Consiliare ieri sera protagonisti di quella che risultata una
vera e propria lite, sono stati il Vigile Urbano Ferrante Graziano unico
rappresentante con funzioni di ordine pubblico ed il Consigliere Capitano Lucido
Salvatore. Improvvisamente il Consigliere Lucido dal suo banco si rivolge, a
voce alta e con gesti minacciosi, contro il Ferrante reo di usare il telefonino. Il
Lucido accusava il Ferrante: inutile che telefoni a mia moglie per riferirgli
dove sono e cosa faccio . In risposta il vigile Ferrante ..guarda che io
non sto affatto telefonando a tua moglie se vuoi guarda il telefonino
Intanto gli animi si scaldano quando il Consigliere Salvatore Lucido con fare
minaccioso invita il tutore dellordine pubblico fuori dalla sala consiliare: tu la
devi finire di immischiarti tra me e mia moglie ti devi fare i cazzi tuoi ti
faccio vedere chi sono io Intanto il Presidente del Consiglio Riso Napoleone
interrompe la seduta e con il Sindaco Portobello il Consigliere Rubino e
Stefanini si spostano allesterno della sala per tentare di sedare quella che
diventata ormai una baruffa tra il Consigliere Ferrante e Il vigile urbano
Ferrante Graziano con gli intervenuti che tentavano di separare i contendenti.
Il comitato Cittadino Isola Pulita esprime viva indignazione per la violenza
perpetrata in un luogo simbolo di legalit e di democrazia.
Oggetto: Relazione di Servizio redatta dallA.P.M. Ferrante Graziano
313
Il sottoscritto dichiara di non aver mai avuto rapporti di nessun genere con il
cons Lucido tantomeno con la moglie, se non rapporti di lavoro in quanto
collega.
Riferisco, inoltre che ero lunico agente in servizio di ordine pubblico nellaula
consiliare da lassenza di altre forze di polizia.
Tanto si comunica per gli ulteriori adempimenti del caso.
Isola delle Femmine 20.10.2006
HTTP://ISOLAPULITA.BLOGSPOT.IT/2006/10/LEGGI-E-DECRETI-SUI-RIFIUTI-
PARTIRE.HTML
314
315
316
2011 31 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO GIAMBRUNO BILELLO 6
OTTOBRE 2005 BOLOGNA SICILEAS SARACEN VILLAGGIO DELLE
PALME DETERMINA GIUNTA 111 AVVERSO SENTENZA TRIBUNALE
PALERMO SEZ LAVORO 4442 2011 L'Ufficio Segreteria, su apposita
disposizione del Sindaco, ha elaborato e propone l'adozione della seguente
deliberazione:
"Ricorso in appello avverso la sentenza n4442/2011 emessa dal Tribunale di
Palermo, Sezione Lavoro.
LA GIUNTA MUNICIPALE Premesso:
Che con atto deliberativo di Giunta Comunale n71 del 09/06/2011 stato
conferito l'incarico all'Avv. RUSSO per proporre opposizione al ricorso avanzato
dall'Arch. Giambruno Monica contro la determinazione sindacale n30 del 10
ottobre 2005 con la quale il Sindaco di Isola delle Femmine ha conferito
l'incarico di Responsabile del 3 Settore "Tecnico" all'Arch. Bilello Roberto
Rosalino, implicitamente revocando il medesimo incarico gi affidato alla
ricorrente con determinazione sindacale del 18/06/2004 n26;
317
Che con sentenza n4442/2011 il Tribunale di Palermo, Sezione Lavoro, ha
accolto parzialmente il suddetto ricorso;
Ritenuto che questo Comune abbia validi motivi per proporre opposizione,
innanzi alla Corte d'Appello di Palermo alla sopra citata sentenza n4442/2011;
Ritenuto, pertanto, che questo Ente, ed in sua rappresentanza il Sindaco,
debba costituirsi nelle forme di legge in relazione al predetto atto;
Considerato che la relativa procura pu essere conferita all'Avv.
con studio legale in _____________ Via _______________________;
Vista la legge 8.6.1990, n.142, recepita con modifiche dall'art.1 della L.R.
11.12.1991, n.48;
Visto il vigente O.A.EE.LL.;
DELIBERA
1. Costituirsi, per i motivi espressi in narrativa, innanzi alla Corte d'Appello di
Palermo per proporre opposizione avverso la sentenza n4442/2011, emessa
dal Tribunale di Palermo, Sezione Lavoro, presentato dall'arch. Monica
Giambruno, rappresentata e difesa dall'Avv. Massimo Barrile ed elettivamente
domiciliata in Palermo, presso il suo studio legale di Via Principe di Villafranca,
10.
2. Conferire, apposito incarico all'Avv. ____ con studio in _______, in Via ___,
per difendere le ragioni del Comune nel giudizio di che trattasi, in opposizione
alla Sentenza n4442/2011;
3. Autorizzare, altres, il Responsabile del Settore Amministrativo a procedere
alla stipula del disciplinare d'incarico, che allegato alla presente ne costituisce
parte integrante e sostanziale 4. Incaricare il Responsabile dell'ufficio
segreteria di assumere apposito impegno di spesa con successiva
determinazione, chiedendo al legale incaricato di PARERE REGOLARITA
CONTABILE
Si esprime parere favorevole in ordine alla regolarit contabile, ai sensi e per
gli effetti dellart. 53 della legge 8/6/1990 n. 142, come richiamato dallart. 1,
lett. i) della L.R. 11/12/1991 n. 48, modificato dallart. 12 della L.R. n.
30/2000, sulla proposta di deliberazione sopraindicata.
318
ALLA MOGLIE LUCIDO MARIA STELLA FIGLIA DI GIAMBONA GIUSEPPA E DEL
PROGETTISTA DELLOPERA LUCIDO GEOM ANTONINO EX DIPENDENTE DEL
COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE. LE DELIBERE RIGUARDANO INTERESSI DI
PARENTI ED AFFINI FINO AL QUARTO GRADO. LA CONSULENZA DISPOSTA
DAL P.M. AMELIA LUISE HA AFFERMATO LA ILLEGITTIMITA DELLA
CONCESSIONE EDILIZIA RELATIVA ALLABITAZIONE DEL RISO SITA
ALLINTERNO DEL PIANO DI LOTTIZZAZIONE LA PALOMA GIP SILVANA
SAGUTO
RISPOSTA
PER
Il sig. CIAMPOLLILLO GIUSEPPE, nato a Candela (FG) il 22 giugno
1946 e residente a Isola delle Femmine (PA) in via Leonardo Sciascia n.
319
13 [cod.fisc. CMPGPP46H22B584K], elettivamente domiciliato in questo
corso Calatafimi n. 487 a Palermo presso lo studio dell avv. Giacomo
Cirincione [Cod. Fisc. CRNGCM54B24G273O, Partita I. V. A.
03300570821, e-mail cirincionegiacomo@libero.it, P.E.C.
giacomocirincione@pecavvpa.it ] che lo rappresenta per mandato a
margine del presente atto,
- convenuto,
CONTRO
riconducibili al sig. Giuseppe Ciampolillo sono lesive della f.to Giuseppe Ciampoillo
autentica.
la responsabilit extracontrattuale del convenuto e per l effetto
f.to Avv. Giacomo Cirincione
condannarlo al pagamento dell importo ritenuto di giustizia,
professionale, alla identit personale, nonch del danno morale subito dal
320
regionale, nonch sugli stessi siti web in cui sono stati diffusi gli articoli di cui
confronti una campagna denigratoria attraverso alcuni siti internet nei quali
pubblica articoli diffamatori e denigratori contro di lui e l ufficio che egli stesso
PRELIMINARMENTE
il dr. Anz ha azionato il provvedimento cautelare di cui all art. 700 c.p.c.
di temere che durante il tempo occorrente per far valere il suo diritto in via
boni juris e del periculum in mora, requisiti tipicamente propri di ogni azione
cautelare. Egli non argomenta neppure a parole che il diritto che si vuol far
valere sia minacciato, durante il tempo occorrente per farlo valere in via
Ciampolillo il quale per ci chiede sin dora che il ricorso sia dichiarato
NEL MERITO,
come nessuna delle presunte aggressioni alla sfera della reputazione e dell
321
immagine dell Anz sia stata effettivamente realizzata, trattandosi di volta in
volta, nei casi indicati da controparte, o di mero esercizio del diritto di critica
dunque non lesivi dell Anz posto che si parla di fatti che lopinione pubblica
riportare.
IN FATTO
Il dottore Anz, responsabile del servizio 3 tutela dell'inquinamento
atmosferico" del Dipartimento regionale Territorio e Ambiente della Regione
salute nel comune di Isola delle Femmine, sarebbe autore di una campagna di
322
il 4 luglio 2007, indetta ai sensi dell'articolo 269 del decreto legislativo n.
cosa che destava allarme in tanti cittadini ed al citato comitato isola pulita per
lungo il tessuto urbano, pur essendo noto che il pet-coke sostanza pericolosa
e dannosa alla salute (il pet-coke e' l'ultimo prodotto delle attivita' di
pesanti come nichel, cromo e vanadio, va movimentato con cura per evitare di
deposito del pet-coke deve seguire le regole dettate dal decreto del Ministero
Come noto, scopo delle conferenze di servizio secondo la norma citata (art.
dell'articolo 14, comma 3, della legge 7 agosto 1990, n. 241, nel corso della
procedimenti svolti dal Comune ai sensi del decreto del Presidente della
Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, e del regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265.
323
giorni dalla ricezione della richiesta. In sede di conferenza di servizi o di
giorni dalla ricezione della domanda stessa, il Gestore pu, entro i successivi
Ministro si esprime sulla richiesta, di concerto con i Ministri della salute e delle
sospesi fino alla ricezione delle stesse e, comunque, per un periodo non
dei cittadini, la conferenza convocata dal dottore Anz il 4 luglio 2007 apparve
talora contrapposti voluto dalla legge. Dalla lettura del verbale di quella
non illustr alcun progetto per introdurre il dibattito, come sarebbe stato
logico e doveroso poich sulla scorta delle sue esposizioni si sarebbero potuto
324
intervenne per l Assessorato regionale, tanto meno lo stesso dottore Anz
Il Comune di Isola delle Femmine per bocca del consulente del Comune,
dott.V.zo Minagra, intervenne invece per dire una cosa di per se scontata e
Conferenza dei servizi si concluse (salvo che la stessa dichiarazione del dr.
Minagra fu sconfessata pochi giorni dopo dal Sindaco di Isola delle Femmine
con nota prot. 8032 dell 11-07-2007 indirizzata al Servizio 3 dell Ass. T. e A.).
avviata intanto la procedura A.I.A., procedura che anche all epoca della
59/2005 art 5 n. 14, che a sua volta recepisce direttive CEE) ha lo scopo di
atmosfera, agli scarichi dei rifiuti. in corso: essa quella che assorbe le
325
nell'allegato II, ove necessario, modificato con decreto del Ministro
dell'ambiente e della tutela del territorio, di concerto con i Ministri delle attivit
Anz, pur nella chiara ed inequivocabile dizione della anzidetta norma di legge
fuorviante perch l' Anz nel suo quesito lasciava intendere che al momento
che l'ufficio legale della regione siciliana, messo sull'avviso che era in corso la
procedura A.I.A., mai avrebbe dato un parere in contrasto con la norma citata,
Ambientale). L Anz invece era ben consapevole che al momento in cui pose il
maggio 2008 (prot. 35918 dell ass. T. e A., servizio 3 (documento prodotto
gli aveva gi inviato. Nella lettera si precisa << con riferimento all'istanza di
326
fatto nell'ambito delle procedure seguite per il rilascio dell'
numero 172 del 17/04/2008) e preso atto che il relativo iter istruttorio ormai
quasi concluso, la pratica in oggetto sar messa agli atti. Firmato dott.ssa
che egli sia all'oscuro di tale situazione per il ruolo apicale che detiene in
E Giuseppe Ciampolillo infatti, nel suo blog, evidenzia testualmente che << la
Pulita chiede di verificare la validit della conferenza dei servizi del 4 luglio
327
nelle forme del diritto di critica, n mai giungono ad essere oltraggiose,
pubblico che, nel caso specifico, il bene della salute degli abitanti di Isola
delle Femmine.
il proprio parere di critica: quei fatti e quegli atti certamente non sono usciti
dalle sue mani, ma in buona parte sono frutto della condotta del dr. Anz. Egli
Italcementi S.P.A.
Con il quarto degli allegati al ricorso, il dr. Anz riferisce in realt non di
Antonio Canto che "su incarico del comitato isola Legambiente" egli indirizza
Il contenuto della lettera che -a dire del ricorrente- costituisce prova della
328
offesa all'altrui reputazione, il convenuto sin d ora si fa carico di ogni parola in
essa contenuta.
Nel merito del suo contenuto, il documento fa ancor meglio luce sui rischi per
Genchi, trov avviate iniziative risalenti a quest'ultimo assai utili alla tutela
l'avv. Canto stigmatizza l'attivit dell Anz mettendo in risalto che egli ha
non hanno prodotto i risultati sostanziali che la legge prevede; di una di esse,
329
la necessit del parere favorevole degli organismi preposti a garanzia della
tutela dell'ambiente, ribadito che per la sua pericolosit il pet-coke gode di una
conformit agli obblighi assunti con la firma del Protocollo di Kioto, l'avvocato
Canto cos conclude: <<in altre parole stava per essere permesso, facendo
entrare dalla finestra quello che per merito del dottor Genchi era uscito dalla
porta, l'uso di una sostanza altamente nociva, oltre che delle norme poste
Servizio 2 e che, pertanto, essendo Egli nel Servizio 3, non poteva dare corso
interessi economici forti e di parte che non quelli deboli e collettivi riguardanti
ottobre 2007 convocata dal dott. Anz, responsabile del servizio tre del
convocazione di essa, essendo a lei ben noto che a quella stessa data era gi
in corso, per iniziativa del Servizio 2, la procedura A.I.A. rispetto alla quale
come prima si detto- la conferenza dei servizi indetta dal dr. Anz non
risposta che il dr. Anz diede alla Italcementi con la nota a sua firma e della
d.ssa gentile dell 8 maggio 2008, prot. 35918 dell ass. t. e a., servizio 3, di
330
Quanto finora esposto per la difesa del convenuto riguarda dunque la
suo danno una complessa campagna denigratoria affronta anche il tema del
Il ricorrente non nega che per la redazione dell'importante documento sia stato
utilizzato il Piano della regione Veneto ma -si giustifica- esso contiene i dati
relativi alle emissioni in Sicilia e comunque assolve il peccato suo e dei suoi
collaboratori (ma precisa "non stato integralmente copiato dal piano del
giudizi e le parole usate sono provenienti dallo Stesso. Or bene ci che il Dott.
Anz lamenta riferendosi alla pagina cinque del blog una dichiarazione del
dottor Genchi che fino a poco tempo prima occupava proprio la poltrona del
Dott. Anz. Genchi afferma che il piano regionale della Sicilia sia
2708/2010 della Prima Sezione Civile (G.U. d.ssa Spadaro Giulia) stata
331
diffamato Messina affermando, fra laltro, che egli facesse parte "di una banda
della sentenza).
Il motivo di tanto livore dell Anz nei confronti di chi lo aveva citato a giudizio
era proprio il Piano Regionale di Coordinamento per la Tutela della Qualit dell'
Aria ancora una volta messo sotto accusa per essere stato copiato in gran
<<Non contestato (dall Anz, n.d.r.) il fatto che il piano regionale fosse
stato formato prendendo come base quello del Veneto, riportando peraltro
riferimenti alla pianura padana (!) o comunque evidentemente non relativi alla
Sicilia. In tal senso, peraltro gli stessi articoli di stampa evidenziano come
Veneto era stato preso come canovaccio, potendo essere presenti dei refusi o
errori materiali nel documento di oltre 400 pagine, in cui nel piano risultavano
riferimenti non riconducibile alla regione Sicilia, ma al Veneto. Inoltre con nota
contesto generale delle dichiarazioni in cui, anche a mezzo dei Mass media,
332
pertinenza, quale interesse pubblico alla divulgazione del fatto, trattandosi di
di verit, atteso che non risulta contestato che il piano abbia utilizzato come
canovaccio.
inciderebbe sulla liceit della condotta. Il che non esclude che possano esserci
"copiato" dell'omologo Piano della Regione Veneto di alcuni anni addietro, con
base, aveva gi ricevuto a suo tempo una bocciatura da parte dell' Unione
333
inapplicabile, organizzata ai danni dell'amministrazione, dell'ambiente e dei
nonch della verifica di ipotesi di danno per il pubblico erario che ne potesse
rettificato che il prof. Parmaliana, gi inserito tra i redattori del Piano, aveva
lAssessorato non per la stesura del Piano ma per svolgere solo alcune delle
cos avvenuta del Piano sono segno di valore civico da contrapporre alla
evidenti strafalcioni consistenti nel fatto che in alcune parti del Piano Regionale
chi quel piano aveva originariamente redatto magari con notti insonni di studio
e di lavoro: gli uomini contro cui Giuseppe Cimapolillo intenta le sue battaglie
civili sono degni di essere accomunati con le scalate arriviste cui siamo
Opera carpita, dunque, in definitiva quel piano assai importante per la salute
dei siciliani.
Non ci si meravigli che la verit delle cose venga chiamata per quello che !
Piano Regionale di Coordinamento per la Tutela della Qualit dell' Aria della
334
paragrafi, ecc., integralmente trascritti, o pi esattamente copiati, da
alcuni dei quali persino di scarsa attinenza e molti altri anche temporalmente
superati.
conoscenza, giusto il caso, che il Piano del Veneto era stato gi bocciato dalla
335
esse siano state nel frattempo emanate, recepite e persino abrogate
da altre successivamente intervenute;
b) documenti (p.e. il bollettino COP, il DOCUP, ecc.) che si riferiscono
a strutture, attivit ed atti di programmazione della Regione Veneto
sono inseriti come se in realt fossero e facessero parte del contesto
siciliano;
c) caratteristiche e condizioni ambientali proprie del Veneto, (p.e. il
bacino aerologico padano, limitazione degli orari di riscaldamento
degli impianti termici civili, lintero territorio pianeggiante, le
comunit montane, queste ultime, per inciso, abolite in Sicilia da
quasi 20 anni, ecc.) figurano nella descrizione di quelle siciliane;
d) tra le misure da adottare per il decongestionamento del traffico
urbano da e verso i centri storici prevista la realizzazione di
percorsi ciclabili protettiutilizzando gli argini di fiumi e canali (salvo
a creare prima i fiumi ed i canali da immettere nei centri storici dei
Comuni siciliani !);
e) lassetto amministrativo di regione a statuto ordinario del Veneto
appare avere sostituito le prerogative dello statuto speciale della
Regione Siciliana (p.e. si fa riferimento al Consiglio Regionale al posto
dellAssemblea Regionale, a competenze della Giunta Regionale al
posto di quelle dellAssessore al ramo, ecc.);
Gli autori non si sono astenuti neppure dal copiare la Bibliografia
(presa pressoch per intero dallAnnuario Arpa del 2005) ed il
Glossario, tanto che in questultimo vengono riportati acronimi e sigle
di organismi, strutture e documenti inesistenti in Sicilia (CIS-Comitato di
Indirizzo e Sorveglianza, DOCUP- Documento Unico di Programmazione
2000-2006 della Regione Veneto, SFMR-Sistema Ferroviario
Metropolitano Regionale, TTZ-Tavoli Tecnici Zonali) e, di contro, non
vengono inclusi acronimi e sigle citati nel testo siciliano (TOFP-
Tropospheric Ozone Forming Potentials, PGTL-Piano Generale dei
Trasporti e della Logistica, ecc.);
336
Alla luce di quanto sopra, appare evidente che le parti suddette non
siano state neppure riviste dagli autori, anche considerato che risultano
presenti gli stessi refusi del documento del Veneto e, soprattutto, perch
al cap. 1, 1.6, sotto 1.6.1, pag. 26, dopo lultimo capoverso che
recita Per una trattazione di maggiore dettaglio sulla normativa inerente
la qualit dellaria e le emissioni in atmosfera si rimanda al Cap. 4
stato dimenticato il link
http://serviziregionali.org/prtra/files/33/prtra/PRTRA-04.htm, che
giusto il collegamento (interno) web al cap. 4 del Piano del Veneto. Per
accedere dallesterno al capitolo basta anteporre www. allindirizzo sopra
riportato <servizigenerali.org/. >;
Le parti che sono state riquadrate in vari bordi colorati. risultano
prelevate integralmente, con lo stesso sistema del copia ed incolla,
da varie pubblicazioni (Allegati n. 11-41 CD) quali Annuari ARPA, capitolo
Atmosfera (2004, 2005, 2006, ecc.), Relazione sullo stato
dellambiente della citt di Palermo (2006, Agenda 21), Carta climatica
ed atlante climatologico della Sicilia, ecc., che gli autori riportano tra le
fonti bibliografiche o i documenti di riferimento. Come gi detto, tuttavia,
non si in presenza di spunti o di citazioni bibliografiche, ma di un vero
e proprio copiato di interi brani e capitoli. Altre parti, ancora, risultano
prelevate persino da tesi di laurea di Istituti Universitari non siciliani
come anche da siti web di facile reperimento, che per non figurano tra
le fonti indicate.
Alcuni Progetti da attuarsi in regime di convenzione, elaborati gi negli
anni passati da Istituti Universitari e proposti allAssessorato al fine di
fornire Attivit di supporto tecnico-scientifico per la redazione del
Piano, risultano ora inseriti, pur rimasti del tutto invariati i soggetti
proponenti ed il contenuto della proposta, non gi per le finalit
originarie, bens per la revisione e lattuazione del Piano stesso. I
soggetti proponenti, che figurano tra gli autori del Piano, si sono
limitati a ritoccare il titolo del Progetto, sostituendo la parola redazione
con revisione. Per qualche altro Progetto non si persino ritenuto di
337
cambiare il titolo. Inoltre, fanno parte dellelenco dei Progetti - non si
comprende a quale titolo e finalit - un Progetto della Regione
Lombardia, corredato di tanto di stralcio di Decreto di approvazione del
2004 e di citazione di varie Delibere della Giunta lombarda, un Progetto
messo sulla carta dal Comune di Palermo nel 2006 ed abortito da tempo
ed un presunto Progetto Analisi della Climatologia Urbana e Qualit del
Clima, presunto nel senso che non dato a comprendere di cosa
effettivamente si tratti, dato che si limita ad una sintetica spiegazione
delle modalit e dei criteri per classificare i climi della terra. Insomma,
brani copiati e nulla pi.
Se c un capitolo che pi di altri lascia esterrefatti per via del livello di
copiatura pedissequa ed acritica mostrato dagli autori questo
probabilmente il sesto. Il capitolo, trasposto tal quale, parola per parola,
da quello del Piano del Veneto, riporta Le azioni del Piano, ossia gli
interventi e le misure da adottare per contenere e contrastare i fenomeni
di inquinamento sul territorio siciliano ed avviare le opere di
risanamento. Il risultato che ne scaturisce un pot-pourri di dati siciliani
e soluzioni venete.
Tra le innumerevoli perplessit, al lettore non pu non sorgere una ovvia
domanda: dove sono, nel Piano, gli impianti industriali della Regione ?
Dove sono i Petrolchimici, le Centrali Termoelettriche, i Cementifici, la
Distilleria pi grande dEuropa, ecc. per finire agli impianti di minori
dimensione ed impatto sulla qualit dellaria ?
Orbene, allesame dei fatti, il Piano Regionale di Coordinamento per la
tutela della qualit dellaria ambiente della Regione Siciliana possiede
tutti i connotati antitetici per essere definito tale, tanto meno quello di
avere una qualche attinenza con i prerequisiti di un documento di
programmazione e pianificazione in materia di tutela e risanamento della
qualit dellaria, monco qual degli elementi fondamentali e costitutivi,
ad iniziare dallinventario delle emissioni, dalla modellistica e,
ovviamente, degli strumenti finanziari e delle risorse economiche (se si
eccettuano i 500.000 euro che i Comuni siciliani dovrebbero stanziare,
338
secondo gli autori, dal proprio bilancio per le piste ciclabili lungo gli
ipotetici e fantasiosi canali ed argini dei fiumi che si immettono nei loro
centri storici).
Il 12 marzo 2008, cio a 7 mesi di distanza dallapprovazione del Piano,
lAssessore Interlandi emanava il D.A. n. 43/GAB con il quale si apportavano
correzioni ad alcune di quelle parti del Piano definite refusi e frutto di errori
materiali non sostanziali (Ben prima, ma senza alcun atto formale o
correzione ufficiale, era stato fatto sparire alla chetichella dal testo del Piano
pubblicato nel sito dellAssessorato il link al Piano della Regione Veneto
http://serviziregionali.org/prtra/files/33/prtra/PRTRA-04.htm, maldestramente
dimenticato al 1.6.1, pag. 26.).
In realt, per quanto riguarda i cosiddetti refusi si tratta di quei refusi
irrilevanti citati nella conferenza stampa di Legambiente al solo scopo di
mostrare che dal copia e incolla del Piano veneto non si erano salvati
neppure gli errori di battitura del testo veneto; per quanto riguarda i
cosiddetti errori materiali non sostanziali resta incomprensibile come e
perch si possa arrivare a definire tali i riferimenti al sistema aerologico
padano, alle piste ciclabili sugli argini di fiumi e canali, alle limitazioni
temporali di accensione del riscaldamento domestico e ad altre risibilit del
genere nel contesto siciliano, frutto anchessi del copia e incolla cieco ed
indiscriminato.
Peraltro, le correzioni riguardano solo una piccola parte delle
strafalcionerie messe sinteticamente in evidenza nella conferenza stampa di
Legambiente del 21/11/2007, non risultando prese in considerazione tante
altre parti di cui non era stata fatta esplicita menzione.
In definitiva, nel copia e incolla, i refusi da refusi veneti sono diventati
refusi siciliani e gli autori siciliani, con il citato D.A. n. 43, dopo 7 mesi li
hanno corretti facendoli comparire come propri errori di stampa. (sic!)
Ma nonostante questo, alla data del 22/10/2008(*) (dopo ulteriori 7 mesi)
sul sito web dellAssessorato era possibile trovare s la versione corretta del
Piano, salvo ad accorgersi che conteneva le stesse precedenti strafalcionerie.
(sic!).
339
Dalla fine di ottobre 2008 sul sito risulta inserita la versione con i refusi
veneti corretti, ma soltanto il 29/04/2009, con la nota n. 1777, il Capo di
Gabinetto dellARTA era costretto a comunicare, con malcelato imbarazzo, che
la Commissione ispettiva costituita dallAssessore Interlandi il 22/11/2007 (per
dimostrare che il Piano non era stato copiato) non aveva reso alcuna relazione
conclusiva. Unaffermazione criptica per cercare di stendere il velo su una
vicenda insostenibile ed indifendibile.
Per definire tutta la complessa vicenda, dunque, Ciampolillo us nel suo blog
le parole probabili ipotesi di truffa. A dire il vero parole appropriate
essendovi per la legge truffa quando ricorre la condotta di <<Chiunque, con
artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a s o ad altri un ingiusto
profitto con altrui danno>> (articolo 640 codice penale). E nei fatti test
narrati sono presenti i seguenti elementi :
- l' artifizio e il raggiro, che quello di chi ha presentato come sua unopera
di un'opera altrui (e perch allora non usare la parola plagio intesa come
tutela della qualit dell'aria- per godere del sacrosanto diritto alla salute (art.
32 Cost.) ;
- con altrui danno : oltre al presumibile danno alla salute derivante dall
inesistenza sostanziale delle misure di monitoraggio sulla qualit dell aria (che
nel documento erano calibrate per il Veneto e non per la Sicilia), vi poi il
danno economico alla Regione sicilia che ha investito fondi di bilancio per la
Ciampolillo nel dire probabili ipotesi di truffa, insomma, ancora una volta si
340
rinviando alla magistratura, il definitivo accertamento dei fatti e, se del caso, la
sia la necessit della verifica di ipotesi di danno per il pubblico erario che ne
potesse derivare>>.
indagare ed accertare la verit sull operato dell Anz e dei suoi collaboratori?
Ed infatti la citata sentenza della prima sezione civile del Tribunale di Palermo
non vi stata diffamazione ai danni del dott. Anz per avere il dirigente
regionale della Sicilia era "copiato" dal piano della regione veneta, essendo
stati anche inseriti al suo interno dati relativi al territorio della pianura padana
hanno avuto solo l'effetto di far condannare lui stesso al risarcimento per il
IN DIRITTO
Il convenuto Giuseppe Ciampolillo con gli scritti (blog) a lui riferibili non ha
prodotto alcuna lesione alla reputazione ed all immagine del ricorrente Anz
Salvatore.
illecito civile come chiede il ricorrente le cui domande vanno per ci rigettate
del Ciampolillo.
La condotta di questi non integra il delitto di diffamazione (art. 595 cod. pen.),
341
sol perch i suoi scritti contengono dubbi e perplessit sulla correttezza
giustificazione di cui all'art. 51 cod. pen., sub specie di esercizio del diritto di
limiti:
opinione)
valutativa, frutto, quindi, di una lettura personale degli eventi e molto spesso
un'intrinseca valenza aggressiva nei confronti del destinatario che dia luogo
342
Il nostro ordinamento giuridico garantisce il diritto di critica e quello di cronaca
consacrato all art. 21 della costituzione, che pi di ogni altro funzionale alla
dialettica democratica.
complementare ad essa.
giusto per aggiungere una voce alle altre. Il diritto di critica, invece, dura
gli errori altrui: volere scuotere, provocare una reazione nella gente per
nel vasto agone della dialettica verso chi ha abusato, coscientemente o per
343
ma sempre fermandosi alla soglia del rispetto delle istituzioni, e segnatamente
Ciampolillo deve rispondere dei danni alla reputazione di chi si esposto alle
da lui ricoperto.
Nel riferire un fatto obiettivo, possibile fornire per esso un solo messaggio
La critica dovrebbe incontrare gli stessi limiti previsti per il diritto di cronaca:
verit dei fatti, sia pertinente e quindi d'interesse per la pubblica opinione e
Essa per ci :
- deve riportare la verit riferita al fatto: ossia la critica deve poggiare su basi
obiettivamente veri);
converga l interesse pubblico tanto sul rischio causato dall uso e dal trasporto
del pet-cocke, quanto dalla qualit dell aria monitorata da un Piano veritiero
dubbio che Ciampolillo nel suo riferimento rispetti il requisito per nulla
344
sociale).
Per ci, dunque, il termine continenza non pu avere valore formale: sarebbe
dibattito.
preciso di altri.
pretendere da chi esprime una critica, che esprime proprio una valutazione di
parte.
Loggetto su cui verte la critica deve riguardare fatti certi e non presupposti
345
Territorio e Ambiente della regione siciliana). La collettivit non ha alcun
che lo caratterizza agli occhi dei pi, maggiormente essa deve essere ritenuta
operato proprio perch da esso dipende anche il bene comune dei cittadini.
nel denunciare attraverso i suoi blog le carenze e gli errori degli amministratori
Tuttavia al di fuori del rapporto per cui Ciampolillo esercita il suo diritto di
critica, egli non esprime mai i giudizi personali e valutativi sulla persona dell
dottor Anz non risente tanto delle note critiche provenienti dal Ciampolillo, ma
vederne la causa negli errori e nelle carenze degli atti amministrativi da lui
346
posti in essere e che sono stati oggetto di successive correzioni e revoche non
lui sovrapposta.
Verte in errore dunque la difesa della Anz che nega la sostanza del diritto di
Allo stesso modo verte in errore allorch, confondendo i canoni del diritto di
cronaca con quelli del diritto di critica, al Ciampolillo si vuol negare la libert di
cronaca.
CHIEDE
VOGLIA IL TRIBUNALE
RISPETTO ALA PREVISIONE DEI FATTI PREVISTI E PUNITI DALL ART. 595
ANZA SALVATORE;
347
DICHIARA A TAL FINE DI NON AVERE RICEVUTO ANTICIPAZIONI DAL
PROPRIO CLIENTE;
IN VIA ISTRUTTORIA :
stata in contrasto con la procedura A.I.A. gi in corso sin dal 31 gennaio 2007
avviata dal Servizio 2 dipendente dallo stesso assessorato che Io guidavo ?>>
b) <<Vero che sono personalmente intervenuta il giorno 17 ottobre 2007 alle ore
15,30 durante l apertura della conferenza dei servizi convocata dal dr. Anz per
aia aveva preso impegni formali di rispettare limiti 10 volte superiori a quelli
previsti dalla legge per l'uso ed il trasporto, in via provvisoria, delle pet-coke; e tali
348
7) AMMETTERE PROVA PER TESTI SUL SEGUENTE ARTICOLATO DI PROVA:
a)<<vero che nella redazione del piano regionale di coordinamento per la tutela
della qualit dell'aria della Sicilia al fine di rispettare le norme vigenti in materia
corre l'obbligo per le regioni di seguire una struttura ed una sequenza logica
prestabilita a livello ministeriale che non lascia margini interpretativi e/o possibilit
peraltro contenente vizi ed errori tali da essere stato censurato dalla unione
europea?>>
domiciliato nel suo abituale luogo di lavoro presso l'amministrazione della regione
Sicilia.;
che non trovava alcun elemento compensativo negli impegni che la stessa societ
b)<< Vero che la conferenza di servizio non riusc mai, nella sostanza, a dare un
da assumere ? >>
c)<< Vero che contemporaneamente alla conferenza dei servizi convocata dal
349
d) <<vero che il dr. Anz nel richiedere il parere all Ufficio legislativo e legale
della regione Sicilia lasci intendere all organo consultivo che la procedura A.I.A.
Per l espletamento della prova si indica il teste dr. Eugenio Cottone, residente in
Palermo e domiciliato presso l Ordine dei Chimici di Palermo in via Pasquale Calvi
a Palermo;
8) Acquisire agli atti di causa il fascicolo del giudizio iscritto al numero 3986/2008 del
ruolo generale di codesto tribunale civile sezione prima di Palermo che ha deciso una
controversia avente oggetto identico all odierno giudizio e avente come parti Messina
Salvis Juribus
Palermo l 20/02/17 avv. Giacomo Cirincione
350
dr. Anz
8 11-07-2007 Nota del Sindaco di Isola delle >>
Femmine indirizzata a Servizio 3
Ass. T. e A.- che disconosce le
dichiarazioni del consulente dr.
Minagra rese in seno alla seduta del
04-07-2007 della conf. Servizi
convocata dal dr. Anz
9 10-10-2007 Parere dell Ufficio Legislativo e >>
Legale della Regione Sicilia rilasciato
per la richiesta a firma del dr. Anz.
10 11-10-2007 Convocazione conferenza servizi >>
dell11-07-2007 relativa alla seduta
del 17-10-2007
12 08-05-2008 Nota prot. 35918 del Servizio 3 Ass. >>
T. e A.- a firma congiunta di D.ssa
Gentile M. Concetta e dr. Anz
Salvatore
12/a 13-02-2008 Proc. dinanzi Trib. Palermo Sez. I civ. Questione
R.G. 3392/2008: atto di citazionie per Piano Aria
Domenico Fontana C/ Anz Salvatore
+ Ass. T.e A. della Reg. Sic.
12/b 13-02-2008 Proc. dinanzi Trib. Palermo Sez. I civ. >><
R.G. 3392/2008: Fontana C/ Anz
Sa.re + Ass. T.e A. della Reg. Sic.:
comp. costituz. e dom. riconv. per
Anz S.re
12/c 13-02-2008 Proc. dinanzi Trib. Palermo Sez. I civ. >>
R.G. 3392/2008: Fontana C/ Anz
Sa.re + Ass. T.e A. della Reg. Sic.:
comp. costituz. per il Terzo G.ppe
Ciampolillo
12/d 13-02-2008 Proc. dinanzi Trib. Palermo Sez. I civ. >>
R.G. 3392/2008: Fontana C/ Anz
351
Sa.re + Ass. T.e A. della Reg. Sic.:
comp. costituz. per l Ass. Territorio e
Ambiente della Reg. Siciliana
13 19-04-2007 Sent. N. 1156/2007 del T.A.R. Sicilia >>
su ricorso della Italcementi C/ Pres.
Reg. Siciliana e altri
14 05-03-2010 Trib. Di Palermo sez. I civ. R.G.
3986/08 proc. civ. Messina Giuseppe
c/ Anz Salvatore: Sent. N. 2708
15 27-11-2007 Dossier unico conteenete 10
documenti diversi relativi alla
questione della duplicazione del Piano
Regionale di Coordinamento per la
tutela della qualit dell aria delle
Regioni Sicilia e Veneto:
contiene anche l istituzione della
Commissione Ispettiva ordinata dall
assessore Rossana Interlandi
16 09-08-2008 Piano Regionale di Coordinamento
per la tutela della qualit dell aria e
ambiente della Regione Sicilia con
testo a fronte del Piano Regionale di
Coordinamento per la tutela della
qualit dell aria e ambiente della
Regione Veneto ed altre 25 fonti di
provenienza dei brani inseriti nel
Piano Reg. Sicilia: totale pagg. 241
18 dicembre 2011 Avv. Giacomo Cirincione
352
PARTI IN CAUSA
Ce.Vi. C. G.E.L'E. S.p.A. e altri
In tema di diffamazione, espressioni che trasmodino in un'incontrollata
aggressione verbale del soggetto criticato e si concretizzino nell'utilizzo di
termini gravemente infamanti e inutilmente umilianti superano il limite della
continenza nell'esercizio del diritto di critica. (Rigetta, App. Perugia,
21/01/2009)
Cass. pen., Sez. V, 04/05/2010, n. 29730
Produzione per
CIAMPOLILLO GIUSEPPE
-convenuto-
CONTRO
353
ANZA SALVATORE
-ricorrente-
Oggetto : Procedimento cautelare
354
piena "perch il fatto contestato non costituisce reato", che la sentenza
divenuta irrevocabile in data 1/7/2011, come da attestazione in calce alla
stessa e che non sussiste alcuna ipotesi di conflitto di interessi e che, pertanto,
possibile procedere al rimborso delle spese legali sostenute, cos come
previsto dagli artt. 194 e 195 del testo coordinato dell'ordinamento
Amministrativo degli Enti Locali. 2. Di rimborsare al signor Portobello Gaspare,
Sindaco di questo Comune, le spese sostenute per la propria difesa nel giudizio
penale 10578/2008 RGNR e 10458/RGGIP innanzi al Tribunale di Palermo
ufficio del GUP, conclusosi con la sentenza in data 28 marzo 2011, per
complessivi 13.747,36, giusta fattura, debitamente quietanzata, n.8 del
11/7/2011, procedendo alla liquidazione di un acconto di 8.000,00, da
conguagliare successivamente compatibilmente con le disponibilit di bilancio;
3. Di avere sufficienti ragioni per opporsi al diniego al rimborso effettuato dalla
compagnia assicuratrice Aurora giusta nota del 23/11/2011 adendo le normali
vie giudiziarie; 4. Di chiedere all'Amministrazione Comunale di procedere alla
nomina di un legale che rappresenti quest'Amministrazione nel giudizio de quo,
previa verifica dei presupposti per l'impugnazione del rifiuto al rimborso; 5.
Impegnare la predetta spesa di 8.000,00 con imputazione al Cap.______ alla
voce "spese legali" del bilancio di previsione del c.e. in corso di formazione,
dando atto che il corrispondente capitolo del bilancio dell'esercizio 2011
presentava uno stanziamento definitivo di ________ sul quale nel c.e. non
sono stati assunti impegni ed effettuate liquidazioni e che trattasi di spesa
obbligatoria e di somma non ripartibile in dodicesimi (imp. N.______/2012); IL
RESPONSABILE DEL SETTORE AMMINISTRATIVO Nunzia Pirrone
ATTESTAZIONE DI COPERTURA FINANZIARIA Visto di regolarit contabile: si
attesta la copertura finanziaria della presente determinazione, ai sensi del
D.Lgs. n.267/2000. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO F.F.
Nunzia Pirrone
355
acconto al predetto procedimento penale n2834/98 R.G.N.R; Vista la parcella
pro-forma, vistata dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo,
presentata dall'Avv. Fiorenza a questo protocollo in data 24.03.2004 al
n3406, relativa al procedimento penale sopra specificato, ammontante a
complessivi 30.077,75 inclusi IVA al 20% e CPA al 2% Considerato che con
la Riforma Previdenziale Forense, articolata nel nuovo Regolamento delle
prestazioni previdenziali e nel nuovo Regolamento dei contributi, integrativo
nella misura del 4% (anzich del 2%) da applicare in tutte le fatture di natura
professionale emesse, a decorrere dal 1 gennaio 2010, da avvocati iscritti agli
Albi o da praticanti gi iscritti alla Cassa Forense. Considerato, altres, che con
D.L. 13 agosto 2011 n138, stata innalzata l'aliquota IVA dal 20% al 21%.
Considerato, inoltre, che per motivi di Bilancio e di cassa non si pu procedere
al saldo di quanto dovuto; Ritenuto, pertanto, dover provvedere alla
liquidazione di un acconto complessivo pari ad 10.696,40 incluse IVA al 21%
e CPA al 4% per lattivit espletata dallAvv. Fiorenza; Visto il vigente
O.A.EE.LL. in Sicilia; D E T E R M I N A Liquidare e pagare, per i motivi meglio
specificati in premessa, allAvv. Giuseppe Fiorenza, con Studio in Palermo, Via
Dello Spezio, n41, in acconto alla parcella, prodotta dallo stesso in data
24.03.2004 al prot. n3406, dovuta al suddetto professionista relativa al
procedimento penale n2834/98 R.G.N.R. a carico dellArch. Albert Giovanni, la
complessiva somma di 10.696,40, di cui 8.500,00 per acconto onorario,
1.856,40 per IVA al 21% ed 340,00 CPA al 4%, Imputare, sul cap. 124 " Liti
arbitraggi e risarcimenti " la predetta somma di 10.696,40 incluse IVA e CPA
per il procedimento citato in premessa. IMP. 278/2012. LIQ. 348 Dare atto che
trattasi di spesa indispensabile e non frazionabile in dodicesimi, ai sensi
dell'art.163, in qunto spesa derivante da incarico di Procura in un
procedimento penale e quindi necessaria al fine di evitare danni patrimoniali
certi e gravi all'ente. Dare mandato allUfficio Ragioneria di emettere relativo
mandato di pagamento mediante bonifico bancario presso la BNL del conto
intestato allAvv. Giuseppe Fiorenza IBAN IT 64M0100504773000000005181 IL
RESPONSABILE DEL SETTORE AMMINISTRATIVO NUNZIA PIRRONE Si attesta
la regolarit contabile e la relativa copertura finanziaria, ai sensi degli artt.49,
comma 1, e 151,
HTTP://SERVER29.INTRADATA.IT/WWW.COMUNE.ISOLADELLEFEMMINE.PA.IT/
MODULI/DOWNLOADFILEB444.PHP
356
in procedimenti giudiziari avviati per cause connesse alle attribuzioni di
pertinenza; con nota del 10 agosto 2011 prot. n. 13284 questo Comune ha
trasmesso all'Aurora Assicurazioni la nota del Sindaco di questo Comune
acquisita al protocollo generale del Comune in data 26/07/2011 al n.12551 con
la quale questi ha comunicato di aver subito un procedimento penale per un
fatto connesso alla carica ed ha richiesto il rimborso delle spese da questi
sostenute per la propria difesa in un procedimento penale conclusosi con
sentenza di assoluzione divenuta irrevocabile. la societ assicuratrice con
nota del 23 novembre 2011 ha comunicato di non poter dare seguito alla
richiesta di rimborso delle spese legali sostenute dal Sindaco in considerazione
che: a) - l'art.5 della polizza in essere, stipulata il 31.03.2006, "decorrenza
della garanzia" dispone che "la garanzia viene prestata per le controversie
determinate da fatti verificatisi nel periodo di vigenza dell'assicurazione"; b) -
per prescrizione del diritto assicurativo "essendo la denuncia prevenuta oltre
un anno dopo la conoscenza dell'evento"; Ritenuto dette motivazioni non
giuridicamente valide per cui esisterebbero gli estremi per un ricorso
all'autorit giudiziaria per il riconoscimento del diritto di questo Comune ad
ottenere il rimborso delle somme da corrispondere in esecuzione della polizza
tutela legale in vigore; Rilevato che l'art.194 dell'ordinamento degli enti locali
prevede il diritto al patrocinio legale di tutti i soggetti appartenenti agli Enti
locali "compresi i pubblici amministratori, che in conseguenza di fatti ed atti
connessi all'espletamento del servizio e dei compiti d'ufficio siano sottoposti a
procedimenti di responsabilit civile, penale ed amministrativa e siano stati
dichiarati esenti da responsabilit"; Considerato, quindi, che la decisione della
compagnia assicuratrice non pu incidere sul diritto del singolo amministratore
ad ottenere il rimborso delle spese effettivamente sostenute; D E T E R M I N A
1. Di prendere atto che il provvedimento emesso dal Tribunale di assoluzione
piena "perch il fatto contestato non costituisce reato", che la sentenza
divenuta irrevocabile in data 1/7/2011, come da attestazione in calce alla
stessa e che non sussiste alcuna ipotesi di conflitto di interessi e che, pertanto,
possibile procedere al rimborso delle spese legali sostenute, cos come
previsto dagli artt. 194 e 195 del testo coordinato dell'ordinamento
Amministrativo degli Enti Locali. 2. Di rimborsare al signor Portobello Gaspare,
Sindaco di questo Comune, le spese sostenute per la propria difesa nel giudizio
penale 10578/2008 RGNR e 10458/RGGIP innanzi al Tribunale di Palermo
ufficio del GUP, conclusosi con la sentenza in data 28 marzo 2011, per
complessivi 13.747,36, giusta fattura, debitamente quietanzata, n.8 del
11/7/2011, procedendo alla liquidazione di un acconto di 8.000,00, da
conguagliare successivamente compatibilmente con le disponibilit di bilancio;
3. Di avere sufficienti ragioni per opporsi al diniego al rimborso effettuato dalla
compagnia assicuratrice Aurora giusta nota del 23/11/2011 adendo le normali
vie giudiziarie; 4. Di chiedere all'Amministrazione Comunale di procedere alla
nomina di un legale che rappresenti quest'Amministrazione nel giudizio de quo,
previa verifica dei presupposti per l'impugnazione del rifiuto al rimborso; 5.
Impegnare la predetta spesa di 8.000,00 con imputazione al Cap.______ alla
voce "spese legali" del bilancio di previsione del c.e. in corso di formazione,
dando atto che il corrispondente capitolo del bilancio dell'esercizio 2011
presentava uno stanziamento definitivo di ________ sul quale nel c.e. non
357
sono stati assunti impegni ed effettuate liquidazioni e che trattasi di spesa
obbligatoria e di somma non ripartibile in dodicesimi (imp. N.______/2012); IL
RESPONSABILE DEL SETTORE AMMINISTRATIVO Nunzia Pirrone
ATTESTAZIONE DI COPERTURA FINANZIARIA Visto di regolarit contabile: si
attesta la copertura finanziaria della presente determinazione, ai sensi del
D.Lgs. n.267/2000. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO F.F.
Nunzia Pirrone
TRIBUNALE DI PALERMO
UFFICIO DEL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI
358
avverso la richiesta di archiviazione, avanzata in data 09.02.2012 dal
Pubblico Ministero - dott.ssa Laura Vaccaro - nel proc. pen.
9443/11 R.G.N.R., notificata alla persona offesa il 02.04.2012, per i
seguenti
MOTIVI
La richiesta oggi opposta si fonda esclusivamente sul rilievo per cui
le dichiarazioni rese alle forze dellordine dai soggetti coinvolti nella
vicenda appaiono condizionate dallevidente astio tra le parti,
nonch dalla pungente polemica in corso conseguenza di una
competizione politica in atto.
Invero, le superiori affermazioni - alla luce delle obiettive risultanze
investigative - paiono del tutto inaccettabili.
Le indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Isola delle
Femmine hanno, infatti, consentito di ricostruire compiutamente
loccorso: il 02.04.2011, transitando lungo la via Garibaldi del citato
Comune, in compagnia dei Sigg.ri Bologna e Rappa, il Sig.
Ciampolillo notava lo svolgimento di talune operazioni di raccolta dei
rifiuti, abbandonati da giorni sulla pubblica via.
Lodierna persona offesa, che cura un blog dinformazione a rilevanza
locale, decideva allora di avvicinarsi ai luoghi, per immortalare
lintervento di bonifica, ma veniva immediatamente bloccato da
CUTINO MARCELLO, presente sul posto in qualit di amministratore
comunale: questi dapprima rivolgeva al Ciampolillo un gesto
inequivocabilmente volgare (circostanza confermata dalle
dichiarazioni rese dai predetti Bologna e Rappa, v. verbali di s.i.t. del
11.05.2011 e 09.05.2011); quindi indirizzava allo stesso
espressioni chiaramente ingiuriose, qualificandolo come nano
malefico (v. relazione di servizio dellAgente di P.M. Massa Mirella
del 02.04.2011); infine provvedeva ad oscurare lobiettivo della
fotocamera in uso alla persona offesa, giungendo a strapparla
con violenza al legittimo possessore (dato indirettamente
ammesso anche dallindagato, v. querela del 09.04.2011) !!!
359
Alla scena assistevano anche Mannino Angelo e Caruso Vincenzo i
quali, pur non essendo stati sentiti dagli inquirenti, potrebbero
evidentemente fornire ulteriori dettagli sullaccaduto.
Le prefate risultanze investigative consentono, in via del tutto
pacifica, di sussumere le condotte poste in essere dal Cutino
nelle fattispecie incriminatrici di cui agli artt. 594 e 610 c.p.
In particolare, con riferimento allintegrazione dei presupposti del
reato di INGIURIA, perpetrato in danno del Sig. Ciampolillo, non pu
esser sottaciuto che lespressione nano malefico con cui
lindagato si rivolgeva alla persona offesa, in presenza di terze
persone rappresenti un epiteto certamente lesivo dellonore e
del decoro, di cui ciascun essere umano degno.
Sul punto, non merita osservazione alcuna il rilievo espresso dal
Cutino in sede di querela, in ordine al fatto che il richiamato insulto
costituisca il soprannome con cui la p.o. conosciuta in paese
ovvero lo pseudonimo, con cui il Sig. Ciampolillo avrebbe firmato
degli articoli su un giornale locale: il dato, oltre a non aver trovato
riscontro nellattivit dindagine, privo di pregio giuridico,
non potendosi dubitare della portata offensiva dellappellativo
con cui lindagato apostrofava la persona offesa.
Inoltre, tanto erronea quanto ultronea risulta lopinione dei
Carabinieri della locale Stazione, per cui laccaduto dovrebbe
ricondursi a discordanze dovute ad una appartenenza a diverse
ideologie politiche a motivi legati ad una sana competizione
politica, in cui gli emissari della minoranza, nella circostanza il
Ciampolillo, coglievano loccasione per attaccare la
maggioranza (v. relazione CC del 17.01.2012).
Premesso che autorevole giurisprudenza di legittimit ha chiarito che
il reato di ingiuria punibile a titolo di dolo generico, inteso
come volont di usare espressioni offensive con la consapevolezza
360
dellattitudine offensiva delle parole usate. La configurabilit del
delitto prescinde quindi dai motivi a delinquere e dallanimus
nocendi vel iniuriandi, che del tutto irrilevante perch
estraneo alla struttura della fattispecie legale. In conseguenza,
il dolo configurabile, senza necessit di una particolare
dimostrazione, qualora lespressione usata sia autonomamente
e manifestamente offensiva, tale, cio, da offendere, con il suo
significato univoco, la dignit della persona (ex plurimis, Cass. Pen.,
Sez. V, n. 3371/98), giova evidenziare che il Sig. Ciampolillo non
appartiene (n apparteneva) ad alcun gruppo politico, non
riveste alcun ruolo istituzionale e, soprattutto, lungi dalloperare in
qualit di emissario di partito, nella vicenda de qua esercitava
semplicemente il proprio diritto dinformazione.
Peraltro, a ben vedere, la ripresa fotografica che lodierna persona
offesa cercava di realizzare - essendo relativa ad un intervento di
rimozione di una discarica a cielo aperto, coordinato e diretto dal
locale assessore allambiente (il Cutino appunto) - avrebbe potuto
garantire alla maggioranza di governo soltanto dei benefici
(!!!) in termini di ritorno dimmagine, con ci privando di
contenuto la predetta osservazione investigativa.
Per quel che attiene, invece, al configurarsi nel caso di specie
dellulteriore ipotesi delittuosa di VIOLENZA PRIVATA, va
sottolineato come la tesi superiormente esposta non trova smentita
alcuna nel contenuto della querela sporta dal Cutino nei confronti
del Ciampolillo: essa contiene, infatti, una versione delloccorso
clamorosamente fantasiosa, che non trova riscontro n nelle
dichiarazioni rese dalle persone informate sui fatti, n soprattutto
nella relazione di servizio sottoscritta dallagente della Polizia
Municipale, intervenuto sul posto.
Stando alla ricostruzione della vicenda, elaborata dallindagato, egli
avrebbe invitato lodierna persona offesa ad allontanarsi dalla
361
discarica, perch le riprese creavano notevole disagio allo
svolgimento dei lavori, quindi avrebbe avvicinato il Ciampolillo
perch INIZIAVA A FOTOGRAFARMI IN MODO MINACCIOSO e
nellintento di coprire lobiettivo per impedire la ripresa
fotografica, ISTINTIVAMENTE MI RITROVAVO CON LA
MACCHINA TRA LE MANI.
Orbene, premesso che lattivit intrapresa dalla persona offesa rientra
senza dubbio alcuno nel libero esercizio del diritto di cronaca,
non v chi non veda come risulti quantomeno curioso immaginare
che un soggetto possa fotografare una zona interessata da un
intervento di operatori ecologici in modo minaccioso: ad arrecare
turbamento allamministratore locale poteva essere, semmai,
la documentazione di unoperazione illecita, posta in essere in
assenza delle prescritte autorizzazioni, non certo un pezzo
giornalistico su una bonifica di uno spazio pubblico !!!
Tuttavia, ove dovesse essere accertata una simile circostanza,
evidente che troverebbe una spiegazione ben diversa latteggiamento
di iniziale ostilit e successiva violenza, posto in essere dallassessore
comunale.
Inoltre, logicamente inaccettabile laffermazione del Cutino, per cui
egli si sarebbe istintivamente ritrovato tra le mani la fotocamera del
Sig. Ciampolillo: invero, lAgente di P.M. Massa Mirella, nel corpo della
richiamata relazione di servizio, descriveva in modo del tutto
troncante la vicenda, sottolineando che lassessore Cutino
Marcello, si dirigeva verso il Sig. Ciampolillo ponendovisi davanti e
gli sottraeva la macchina fotografica.
Atteso che, per consolidato orientamento ermeneutico, recentemente
confermato dal Supremo Collegio, integra lelemento della
violenza, nella fattispecie criminosa di violenza privata, anche
lenergia fisica esercitata su una cosa (Cass. Pen., Sez. V, 9
marzo 2010 7 giugno 2010, n. 21559) e considerato che a nulla
rileva, nella vicenda in rassegna, la pronta restituzione del bene da
362
parte del Cutino - Il delitto ex art. 610 c.p. si consuma nel
momento in cui laltrui volont sia rimasta di fatto costretta a
fare, tollerare od omettere qualche cosa, senza bisogno che
lazione o lomissione abbia avuto un effetto continuativo.
Trattasi di reato istantaneo, n influisce che gli effetti siano stati,
o meno, permanenti (ex plurimis, Cass. 17 dicembre 2003, n. 3403)
emerge in modo assolutamente nitido la penale rimproverabilit
della condotta dellodierno indagato.
In ultimo, se dubbi dovessero residuare in ordine ai contributi
testimoniali offerti dai soggetti a vario titolo coinvolti nella vicenda,
lobiettiva valutazione dei contenuti della dichiarazione redatta e
sottoscritta da Massa Mirella (Agente di P.M.) e gli ulteriori dati
investigativi, ricavabili dallassunzione a sommarie informazioni dei
predetti Caruso e Mannino, contribuirebbero a sciogliere ogni riserva.
Per quanto sopra esposto, si chiede che
LILL.MO SIG. G.I.P.
disattesa la marginata richiesta di archiviazione, voglia indicare al
Pubblico Ministero procedente i seguenti temi di indagine:
1) verifica della legittimit delle operazioni di raccolta dei
RR.SS.UU. - eseguite in territorio di Isola delle Femmine,
allangolo tra la via Garibaldi e la via Mattarella, il 02.04.2011
coordinate da Cutino Marcello, attraverso il reperimento
dellordinanza sindacale, attributiva dellincarico de quo a ditta
specializzata, e di documentazione attestante il conferimento
in discarica autorizzata dei rifiuti prelevati dal sito suindicato;
2) assunzione a sommarie informazioni dei Sigg.ri Caruso Vincenzo
e Mannino Angelo, al fine di vagliare la credibilit della
ricostruzione dei fatti, realizzata dalla persona offesa.
In subordine, in considerazione delle richiamate evidenze
investigative, invitare il P.M. a formulare limputazione coatta nei
confronti del predetto Cutino, per i reati di cui agli artt. 594, 610 c.p.
Palermo l 11.04.2012
363
Avv. Fabio Falcone
364
allAvv. Goffredo Garraffa - controversia Comune/Arch. Albert. IL CAPO
SETTORE Vista la Sentenza n4357/2011, acquisita al protocollo generale di
questo Ente in data 21 febbraio 2012 al n2769, emessa dal Tribunale di
Palermo - Sezione Lavoro, relativa alla controversia promossa dal dipendente
Arch. Giovanni Albert contro il Comune, esecutiva in data 14.02.2012, con la
quale questo Ente stato condannato alla rifusione in favore della parte
ricorrente ai 2 terzi delle spese di lite liquidate complessivamente in
2.500,00 oltre oneri ed accessori disponendone la distrazione in favore
dellAvv. Goffredo Garraffa procuratore del ricorrente Arch. Albert; Visto l'atto
di precetto, conseguente alla sopraccitata sentenza, con il quale si intima a
questo Comune il pagamento immediato di 1.666,27 ( 2/3 di 2.500,00 )
oltre IVA, CPA, Ritenuta d'acconto ed interessi legali per complessivi
2.705,92; Ritenuto dover provvedere al pagamento di quanto richiesto al fine
di evitare un ulteriore oneri a carico del Bilancio di questo Comune; Visto il
vigente O.A.EE.LL. in Sicilia; D E T E R M I N A Liquidare e pagare, per i motivi
meglio specificati in premessa, all'Avv. Goffredo Garraffa domiciliato in
Palermo, Via Marchese di Villabianca, n82, la complessiva somma di
1.666,27 ( 2/3 di 2.500,00 ) oltre IVA, CPA, Ritenuta d'acconto ed interessi
legali per complessivi 2.705,92, dovuta come da Sentenza del Giudice del
Lavoro n4357/2011 esecutiva il 14.02.2012 del procedimento citato in
premessa. Imputare, sul cap. 124 " Liti arbitraggi e risarcimenti ", del corrente
Bilancio in corso di formazione che presenta la necessaria disponibilit, la
predetta somma complessiva di 2.705,92. IMP. 531/2012. Liq. 726/2012
Dare atto che trattasi di spesa non frazionabile in dodicesimi ai sensi
dellart.163, necessaria al fine di evitare danni patrimoniali gravi e certi per
lEnte. Dare mandato all'Ufficio Ragioneria di emettere relativo mandato di
pagamento mediante bonifico bancario presso Banca Intesa San Paolo Ag. 3
Palermo intestato all'Avv. Goffredo Garraffa C.F. GRR GFR 46E07 L331I IL
RESPONSABILE DEL SETTORE AMMINISTRATIVO NUNZIA PIRRONE Si attesta
la regolarit contabile e la relativa copertura finanziaria, ai sensi degli artt.49,
comma 1, e 151, comma 4, del D.Lgs.18.8.2000, n.267. IL RESPONSABILE
DEL SERVIZIO FINANZIARIO f. f. NUNZIA PIRRONE IMP. 531/2012
365
DELLA COMMISSIONE EEDILIZIA 1979 1988 ALBERT GIOVANNI BURGIO
SALVATORE PUCCIO GIUSEPPE MANGIARDI ENRICO CANEPA SALVATORE
BRUNO PIETRO PUCCIO ORAZIONE LICENZE EDLIZIE CONTESTATE 52 DEL
1988 54 DEL 1981 53 DEL 1980 62 DEL 1982 27 DEL 1989
INTESTATARI DELLE LICENZE EDILIZIE CONCESSE : CANEPA GEOM
SALVATORE PRESIDENTE DELLA SAMANTA COSTRUZIONI SOCIO MANNINO
TOMMASO SIALMA COSTRUZIONI SOCIO MANNINO GIUSEPPE L'INFORMATIVA
DELLA GUARDIA DI FINANZA: CARATTERISTICHE DI ILLEGITTIMITA' DELLE
CONCESSIONI
366
rappresentante" della Finanziaria Immobiliare allUfficio Tecnico Comunale
(autorizzazioni, permessi, varianti, allacci idrici etc etc ). Il geometra
Impastato proveniente da Partinico e residente a Isola delle Femmine viene
indicato come il progettista dei poteri forti per il territorio. Il geometra
Impastato da Assessore stato protagonista nella concessione edilizia n.
13/09 rilasciata in favore della Sorelle Pomiero snc di Pomiero Maria Grazia.
Pomiero Giuseppe altro personaggio noto alle cronache giudiziarie. 2007 28
GIUGNO PORTOBELLO SINDACO ARCHITETTO SANDRO DARPA UTC il
geometra Giovanni Impastato viene nominato assessore esterno al Comune di
Isola delle Femmine. Il geometra Impastato nelle elezioni amministrative del
2004 si era candidato, ottenendo 41 voti, con la lista Nuova Torre alternativa
alla Lista Isola per Tutti Portobello sindaco. Miracolo viene nominato
ASSESSORE da un suo avversario? La Sicileas S.pa. si oppone allatto di
revoca n 31 emessa dallUfficio tecnico Comunale di Isola delle Femmine, con
ricorso al TAR di Palermo nelludienza discussa il 23 novembre 2007, la Sicileas
S.pa. rappresentata e difesa dallAvvocato Immordino Giovanni vede accogliere
il ricorso che annulla di fatto il provvedimento di revoca n 31 emesso il
21.11.06 ritiene valida la concessione edilizia e il cambio di destinazione duso.
200703394 (PALERMO, SEZIONE 3) doc
... ? REPUBBLICA...84/07, proposto dalla Societ SICILEAS S.p.A., in persona
del legale ... SENTENZA ,sede di PALERMO ,sezione SEZIONE 3 ,numero
provv.: 200703394, Verifica appello
Numero ricorso:200700084 Il Comune di Isola delle Femmine rappresentato
dallAvvocato Lo Monaco in accordo con il Sindaco Gaspare Portobello. son
convinto di non oppormi. (seduta consiliare 24 novembre 2008). Quindi il
Sindaco Portobello Gaspare con larchitetto DArpa non impugnano la sentenza
del TAR al C.G.A. che sicuramente avrebbe bloccato la concessione. Anzi in
barba al Codice Etico dopo solo poche settimane danno un incarico legale
allavvocato Immordino avvocato (DELIBERA DI GIUNTA 61 23 7.09)
che aveva difeso la Sicileas contro il Comune di Isola delle Femmine.
Lavvocato Lo Monaco continua imperterrito nella sua attivit di Consulente del
Sindaco. 2006 21 NOVEMBRE PORTOBELLO SINDACO atto di revoca n
31 delle concessioni edilizie n 2/200 e n 17 del 6.6.2006 intestate al Presidente
del consiglio di amministrazione della Sicileas S.p.a. dr. Ferraro Pietro:
Motivazioni: la 2/2000 era viziata in quanto doveva dar luogo, cos come da
PRG, ad un piano di lottizzazione (larea interessata era superiore ai 10.000mq.
Articolo 5 delle Norme tecniche di Attuazione del PRG Isola consiglio comunale
2.2.76 verbale n 3 Norme di Attuazione D.A. 83/1977, riproposto dalle norme
tecniche di attuazione Norme di Attuazione D.A. 121/1983, le zone stralciate in
precedenza con D.A. n 87 del 14.5.77 adottato con delibera consiliare n 20 del
29.1.82, munito del voto del C.R.U. 2/83 del 18.1.83.
La concessione edilizia n 2 del 2000 che prevedeva la costruzione di 153
stanze per ampliamento dellalbergo NONpoteva essere rilasciata, nel vecchio
PRG la destinazione duso dellarea classificata come zona C. ( Infatti il
Comune comunica al progettista del PRG dr. Aliqu dellavvenuto rilascio della
concessione edilizia n 2/2000 in modo da identificare larea come zona di
sviluppo turistico alberghiera, adottando cos tutti i parametri di riferimento).
367
La domanda che nasce spontanea riconosciuta la illegittimit
della licenza 2/2000 , perch la stessa non viene dallUfficio
Tecnico Comunale di Isola delle Femmine REVOCATA? La Proroga
Richiesta il 1.4.2004 e concessa il 27.7.04 viziata in quanto la
licenza 2/2000 al momento era gi scaduta. 2006 6 GIUGNO
PORTOBELLO SINDACO viene rilasciata la concessione edilizia in
VARIANTE n 17 per il cambio di destinazione duso delle unit
immobiliari da turistico ricettivo a residenziale, con una diversa
distribuzione degli interni per la definizione di 88 unit abitative
U.T.C. ARCHITETTO SANDRO DARPA. 2006 16 MAGGIO
PORTOBELLO SINDACO il Signor Ferraro Pietro richiede la
concessione edilizia in variante. 2006 26 APRILE PORTOBELLO
SINDACO BOLOGNA DIMISSIONATO 10 OTTOBRE 2005 MONICA
GIAMBRUNO ESAUTORATA DOPO LA COMMISSIONE EDILIZIA DEL 6
OTTOBRE 2005 la Commissione Edilizia esamina gli stessi
elaborati presentati nelle volte precedenti e COLPO di scena la
Commissione Edilizia esprime parere favorevole. (Estratto del
verbale della C.E.C. del 26/4/2006: visto la relazione tecnica
dellUTC del 20/9/05 si approva a condizione che in base al DM 1444 del
68 venga ceduta con atto unilaterale area a parcheggio) Il Piano
Regolatore Generale di Isola risultava essere in fase di adozione, per cui
NON si potevano rilasciare concessioni per 88 alloggi in unarea dove il
nuovo PRG prevede zona di sviluppo turistico alberghiero. 2005 29
GIUGNO PORTOBELLO SINDACO BOLOGNA VICE SINDACO il Signor
Ferraro Pietro avanza richiesta di variante per il progetto autorizzato
con concessione edilizia. La pratica istruita dallUTC MONICA
GIAMBRUNO del comune viene posta allordine del giorno in
diverse sedute della Commissione Edilizia Comunale ma sempre
bloccata. 2004 27 LUGLIO BOLOGNA SINDACO Ufficio Tecnico
Comunale GIAMBRUNO MONICA concede la proroga alla licenza
2/2000 non AVVEDENDOSI che detta licenza 2/2000 al momento
della richiesta aveva perso efficacia in quanto decaduta. 2004 1
APRILE BOLOGNA SINDACO La Sicileas S.p.a. presenta allUfficio
tecnico Comunale un richiesta di una proroga di anni 2. Dalla
proroga dellinizio dei lavori non sono proseguiti e tantomeno
terminati. 2001 BOLOGNA SINDACO INIZIANO I LAVORI ALL SICILEAS
S.P.A. PER LA COSTRUZIONE DI 153 CAMERE 2000 BOLOGNA
SINDACO lUTC INGEGNERE FRANCESCA USTICANO del Comune di
Isola delle Femmine rilascia concessione edilizia la n 2/2000. per
la realizzazione di 153 camere con vocazione turistica ricettiva,
raggruppate a schiera su tre distinti corpi di fabbrica edilizia.
1999 BOLOGNA SINDACO la societ Sicileas Spa proprietaria
dellHotel Saracen per il tramite del suo Presidente del Consiglio
di Amministrazione avanza al Comune di Isola delle Femmine
richiesta di ampliamento della sua struttura alberghiera al fine di
368
realizzare 153 camere in zona C residenziale del PRG. SICILEAS
FARACI ONORATO VILLAGGIO LE PALME PALERMO SARACEN RICORSO
AL TAR
N.3394/07 Reg.
REPUBBLICA ITALIANA
Sent.
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
N.84 Reg. Gen.
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia, Sezione
ANNO 2007
Terza, ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso R.G. n. 84/07, proposto dalla Societ SICILEAS S.p.A., in
persona del legale rappresentate pro- tempore, elettivamente
domiciliata in Palermo Via Libert n.171 presso lo studio degli avv.ti
Giovanni e Giuseppe Immordino che li rappresentano e difendono;
CONTRO
- il Comune di Isola delle Femmine, in persona del Sindaco pro-
tempore, elettivamente domiciliato in Palermo, via S. Meccio n.25,
presso lo studio dellAvv.to Saverio Lo Monaco che lo rappresentata e
difende;
PER LANNULLAMENTO
- del provvedimento di revoca n.31 del 21 novembre 2006, con cui il
responsabile del III Settore UTC del Comune
di Isola delle Femmine ha revocato la concessione edilizia n.2 del 23
febbraio 2000, per la realizzazione di n.153 CAMERE con vocazione
turistica-ricettiva, raggruppate a schiera, su tre distinti corpi di
fabbrica, nonch la concessione edilizia di variante n.17, rilasciata il 6
giugno 2006, per il cambio di destinazione duso delle unit
immobiliari, da turistico-ricettivo a residenziale, con la realizzazione di
una diversa distribuzione degli interni per la definizione di n.88 unit
abitative;
- del parere prot. n.13337, del 6 novembre 2006, dellUTC;
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio dell'avv.to Saverio Lo Monaco,
per il comune di Isola delle Femmine;
Vista lordinanza cautelare di questa Sezione n. 197/07;
Viste le memorie prodotte dalle parti a sostegno delle rispettive
difese;
Designato relatore alla pubblica udienza del 23 novembre 2007 il
Primo Referendario avv.to Nicola Maisano;
Uditi gli avv.ti Giovanni e Giuseppe Immordino per la ricorrente e
l'avv. Fabio Armanno, in sostituzione dellavv. Saverio Lo Monaco, per
l'Amm.ne intimata;
Ritenuto in fatto e considerato in diritto quanto segue:
FATTO
369
Con ricorso notificato l11 gennaio 2007, e depositato il successivo 15
gennaio, la ricorrente ha impugnato: - il provvedimento di revoca
n.31 del 21 novembre 2006, con cui il responsabile del III Settore
UTC del Comune di Isola delle Femmine ha revocato la concessione
edilizia n.2 del 23 febbraio 2000, per la realizzazione di n.153 CAMERE
con vocazione turistica-ricettiva, raggruppate a schiera, su tre distinti
corpi di fabbrica, nonch la concessione edilizia di variante n.17,
rilasciata il 6 giugno 2006, per il cambio di destinazione duso delle
unit immobiliari, da turistico-ricettivo a residenziale, con la
realizzazione di una diversa distribuzione degli interni per la
definizione di n.88 unit abitative; - il parere prot. n.13337, del 6
novembre 2006, dellUTC.
In tale gravame vengono articolate le censure di: 1) Violazione e falsa
applicazione dellart. 21 nonies della legge 7 agosto 1990 n. 241.
Assoluta carenza di potere di revoca. Difetto di motivazione. 2)
Manifesta erroneit, contraddittoriet ed illogicit. Eccesso di potere
sotto il profilo dello sviamento dalla causa tipica. 3) Carenza dei
presupposti. Violazione del principio di conservazione degli effetti
giuridici. Difetto di motivazione. Erroneit manifesta. Contraddittoriet
manifesta. Eccesso di potere sotto il profilo dello sviamento dalla
causa tipica.
Sostiene parte ricorrente che limpugnato provvedimento sarebbe
stato adottato in assenza dei necessari presupposti per poter revocare
od annullare le concessioni edilizie rilasciate ed il comportamento
seguito dallamministrazione intimata sarebbe comunque
contraddittorio ed illogico.
Si costituito il Comune di Isola delle Femmine, che con memoria
ha replicato alle argomentazioni contenute nel ricorso e chiesto il suo
rigetto.
Con ordinanza cautelare n. 197/2007 questa Sezione ha in parte
sospeso lefficacia del provvedimento impugnato.
Alla pubblica udienza di discussione i procuratori delle parti hanno
insistito nelle rispettive tesi difensive ed il ricorso stato posto in
decisione.
DIRITTO
Il ricorso fondato.
Limpugnato provvedimento di revoca adottato dal Comune
di Isola delle Femmine risulta fondato sulla circostanza che la
concessione edilizia n. 2 del 23 febbraio 2000, rilasciata alla societ
ricorrente, sarebbe illegittima in quanto per la zona in considerazione
non era stato adottato alcun piano di lottizzazione, alla cui esistenza
gli strumenti urbanistici vigenti subordinavano la possibilit di
rilasciare concessioni edilizie.
370
In via derivata sarebbe illegittima anche la proroga del termine per
lultimazione dei lavori, concessa nel 2004, e peraltro affetta anche
dallautonomo vizio di derivare da una richiesta inoltrata
successivamente alla scadenza del termine originariamente accordato,
e la concessione al cambio di destinazione duso n. 17 del 6.6.2006.
Assolutamente dirimente, ai fini della definizione della presente
controversia, risulta la nota del 6.2.2007 a firma del responsabile del
III settore del Comune di Isola delleFemmine.
Con tale nota viene chiarito che, per la zona in questione, esistevano
piani particolareggiati efficaci dal maggio 1992 e scaduti nel maggio
2002.
Da tale circostanza si ricava che il 23 febbraio 2000, data in cui
stata rilasciata la concessione edilizia in favore della ricorrente, nella
zona era vigente un piano particolareggiato e quindi, contrariamente a
quanto posto a fondamento dellimpugnato provvedimento di revoca,
la concessione edilizia n. 2 del 2000 stata rilasciata nel rispetto delle
prescrizioni urbanistiche che subordinavano la possibilit di adottare
tali atti alla previa pianificazione particolareggiata.
Risulta quindi fondato il motivo articolato da parte ricorrente con il
quale si deduce lassenza dei necessari presupposti per ladottato
provvedimento di autotutela.
Appare opportuno puntualizzare che risulta illegittimo anche
lannullamento della proroga del termine di ultimazione dei lavori
oggetto delloriginaria concessione, anche qualora si ritenga che
lamministrazione abbia inteso annullare tale atto per essere
intervenuto sulla base di una richiesta non inoltrata tempestivamente.
E infatti evidente che tale proroga ha ormai esaurito i suoi effetti -
consentire il completamento dei lavori - e non si capisce, n viene
esplicitato, quale sarebbe linteresse concreto allannullamento di un
tale atto, separatamente alla caducazione degli effetti della
concessione a cui afferisce.
Ovviamente illegittimo poi lannullamento della concessione di
variante n. 17 del 6 giugno 2006, fondato sullipotizzata illegittimit
derivata di tale atto, in conseguenza dellasserita, ma non sussistente,
illegittimit della concessione n. 2 del 2000.
In conclusione il ricorso deve essere accolto e, per leffetto,annullati i
provvedimenti impugnati.
Sussistono giusti motivi per disporre la compensazione tra le parti
delle spese del giudizio.
P. Q. M.
il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia, Sezione terza,
accoglie il ricorso in epigrafe e, per leffetto, annulla i provvedimenti
impugnati.
371
Dispone la compensazione tra le parti delle spese del giudizio.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'Autorit
Amministrativa.
Cos deciso in Palermo, nella Camera di Consiglio del 23 novembre
2007
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400
criminalita organizzata, originario del luogo, condannato con sentenza
emessa dal G.U.P. di Palermo il 20 dicembre 2000 e divenuta
irrevocabile il 7 ottobre 2003 a 4 anni di reclusione per associazione di
tipo mafioso ai sensi dellart. 416-bis c. p. commi 1,
3, 4 e 6. In particolare la citata sentenza ha accertato lappartenenza
dello stesso allassociazione mafiosa cosa nostra con un ruolo incisivo
nellambito della famiglia mafiosa di Isola delle Femmine.
Il citato capo mafia e stato nuovamente tratto in arresto nel 2010,
nellambito di altra operazione giudiziaria, ed e tuttora detenuto. E
gravemente indiziato in relazione al reato di direzione
dellassociazione mafiosa cosa nostra quale promotore e
organizzatore delle relative attivita illecite avvalendosi della forza
intimidatrice del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento
per commettere delitti contro la vita, lincolumita, il controllo di
attivita economiche, concessioni, autorizzazioni, appalti e servizi pubblici per
intervenire sulle istituzioni e la pubblica amministrazione.
Unitamente al citato capo famiglia, nel contesto criminale che esercita
linfluenza sul territorio comunale, operano anche altri personaggi
appartenenti allorganizzazione malavitosa, di elevato spessore criminale,
con precedenti per reati associativi e considerati persone socialmente
pericolose.
L'accesso ispettivo ha consentito di individuare un insieme di
cointeressenze, relazioni e frequentazioni tra esponenti della locale famiglia
mafiosa, al cui vertice e' il citato capo mafia, con componenti
dell'apparato politico nonche' di quello burocratico. In tal modo sono stati
evidenziati quegli elementi che dimostrano la condizione
di penetrazione della locale organizzazione criminale nelle diverse sfere
della vita amministrativa dell'ente.
In particolare sono stati riscontrati legami parentali, a diversi livelli, tra
alcuni componenti della giunta e del consiglio comunale con la criminalita'
organizzata, nonche' ricorrenti ed inopportune frequentazioni.
Viene posto in evidenza come, sebbene la limitata estensione territoriale
ed limitato numero di abitanti dell'ente avrebbe dovuto consentire a coloro che
rivestono cariche pubbliche di esercitare un vaglio attento delle
dinamiche sociali e delle sfere relazionali
ponendo cosi' maggiore attenzione alle scelte politico
amministrative, i diversi personaggi politici non hanno in alcun modo
posto in essere una effettiva presa di distanza dalle locali organizzazioni
criminali.
Il comune di Isola delle Femmine e' caratterizzato da una
sostanziale continuita' amministrativa che si evince
dall'avvicendamento nei ruoli di vertice dell'ente da parte delle
stesse persone: l'attuale sindaco, al suo secondo mandato
consecutivo, aveva gia' svolto, nei mandati immediatamente precedenti
all'elezione a primo cittadino, le funzioni di vice sindaco; il sindaco eletto
nelle tornate amministrative del 1993 e 1998 ha successivamente svolto
fino al 2006, le funzioni di vice sindaco; tre degli attuali componenti della
401
giunta ed il presidente del consiglio
comunale hanno rivestito cariche politiche nella precedente consiliatura.
Le ingerenze della criminalita' nelle funzioni e nelle attivita' svolte dal
comune si sono tradotte in molteplici illegittimita', abusi, anomalie e
sviamenti dell'attivita' amministrativa volti a favorire economicamente o
sotto forma di altre utilita' persone o societa' direttamente o indirettamente
collegati ad esponenti della locale consorteria mafiosa.
E' stato rilevato che talune distorsioni gestionali dell'ente, poste in essere
in favore di soggetti vicini alla locale famiglia mafiosa, hanno radici nelle
amministrazioni avvicendatesi nel corso degli anni e si sono ripetute in
costanza dei due mandati elettorali guidati dall'attuale sindaco.
Fattori che attestano la penetrazione malavitosa sono emersi dall'analisi
delle procedure di aggiudicazione degli appalti di lavori servizi e forniture.
E' stata riscontrata la ricorrenza di quei caratteri indiziari che connotano i
sistemi di gestione illegale delle gare ad evidenza pubblica,
quali la presenza ripetuta delle medesime ditte in gare diverse
con un avvicendamento delle stesse nelle aggiudicazioni
nonche' la riferibilita' di tali aziende a cosche mafiose locali.
Piu' in particolare, la commissione d'indagine ha constatato come
l'amministrazione comunale, nel tempo, abbia costantemente
disapplicato i rigorosi dettami stabiliti per l'espletamento delle gare
pubbliche, facendo ricorso a procedure ristrette per la scelta del contraente,
procedure negoziate o a trattativa privata di cui all'art. 57 del decreto
legislativo 12 aprile 2006, n. 163 o mediante cottimo fiduciario ai sensi
dell'art. 125 del citato decreto. Il ricorso a tali procedure non era
giustificato dai necessari caratteri di urgenza ed indifferibilita' per gli specifici
casi e tanto piu'
conciliabile con le dovute precauzioni che devono connotare l'attivita' di
un comune che si trova ad operare in un territorio notoriamente
contraddistinto da interferenze illecite.
Gravi e persistenti anomalie hanno interessato le procedure di affidamento di
lavori mediante appalto pubblico. E' risultato infatti che in alcuni casi
l'amministrazione ha frazionato gli importi dei lavori; con tali modalita'
operative e' stato possibile eludere le puntuali disposizioni in materia.
In altre procedure e' stata applicata la normativa sulla
fornitura di beni, mentre si sarebbe dovuto applicare quella concernente
la prestazione di opere.
E' emblematico di uno sviamento dell'attivita' amministrativa il frequente
ricorso alla procedura del cottimo fiduciario, connotato da anomalie per la
riscontrata mancata adozione del regolamento sulle
modalita' di affidamento di lavori pubblici mediante cottimo fiduciario e
la mancata adozione del relativo albo delle imprese di fiducia.
L'assenza di tali strumenti organizzativi ha fatto si' che il comune di Isola
delle Femmine, per l'espletamento delle gare di affidamento dei lavori da
eseguire, adottasse procedure in contrasto con i principi di trasparenza,
rotazione e parita' di trattamento e comunque non
in linea con le disposizioni contenute nel citato decreto legislativo n.
163/2006.
402
La relazione prefettizia ha messo in rilievo che il complessivo quadro delle
evidenziate anomalie e irregolarita' poste in essere nel corso delle due
ultime consiliature guidate, sempre dallo stesso
primo cittadino, e' la dimostrazione di come l'infiltrazione criminale abbia
condizionato l'azione dell'amministrazione comunale.
Nello specifico tale condizionamento e' rilevabile dalle seguenti iniziative
dell'ente.
E' il caso della procedura concernente i lavori di collegamento
del sistema fognario comunale ad un depuratore consortile. In particolare
e' stato verificato che sulle buste pervenute al comune e contenenti
le offerte delle ditte interessate non veniva posto l'orario di arrivo, non
consentendo in tal modo di' adottare il criterio
secondo cui le varie offerte dovevano essere ordinate
progressivamente. La societa' vincitrice doveva inoltre essere esclusa
atteso che la documentazione dalla stessa depositata e' risultata
insufficiente rispetto a quanto previsto dal disciplinare di gara, non avendo
prodotto la stessa societa' ne' la cauzione
provvisoria ne' idonea documentazione comprovante il prescritto
versamento all'autorita' per la vigilanza sui lavori pubblici.
Le diverse irregolarita' riscontrate, sia sotto il profilo
sostanziale sia sotto il profilo formale, attestano l'avvenuta penetrazione
della criminalita' nell'ente per il fatto che la gara in esame si e' conclusa
proprio con l'aggiudicazione dei lavori ad una
societa' che presenta forti elementi di controindicazione
L'amministratore unico della stessa e' uno stretto congiunto di un soggetto
tratto in arresto per il reato di associazione mafiosa e la medesima societa',
nell'ambito delle relative indagini giudiziarie, e' stata sottoposta a
perquisizione.
Ulteriori anomalie hanno contraddistinto la fase di esecuzione dei lavori ed
in particolare l'affidamento in subappalto di parte degli stessi ad una ditta
riconducibile alla locale famiglia mafiosa.
La commissione d'indagine ha posto in rilievo che in occasione
dell'autorizzazione del sub appalto in questione la prefettura di Palermo
aveva rappresentato al comune di Isola delle Femmine gli aspetti di
controindicazione del subappalto in argomento, atteso che in occasione
dell'istruttoria svolta per un'altra procedura di gara nei
confronti della stessa ditta era stata emessa interdittiva antimafia.
Inoltre, da parte della prefettura, era stato fatto presente all'ente locale
che se avesse aderito al protocollo di legalita', la procedura di subappalto in
esame sarebbe rientrata in quelle per cui sarebbe stato obbligatorio effettuare
la verifica antimafia, con il conseguente effetto che la societa' in questione
non avrebbe potutoessere affidataria del sub appalto.
La mancanza di controlli da parte dell'ente nella fase di esecuzione
delle opere ha tra l'altro favorito un ripetuto ed illegittimo ricorso alla
stipula di subappalti, affidati a diverse societa', per un importo
complessivamente superiore al limite del 30% del valore
dell'appalto, in contrasto con quanto previsto dalla normativa di settore.
403
Concorre a delineare il quadro di cointeressenze sussistenti tra
amministrazione e locale criminalita' l'esame della procedura concernente
i lavori di ristrutturazione approdo e movimentazione della zona destinata ai
pescatori nel porto di Isola delle Femmine,
caratterizzata da distorsioni ed irregolarita' che assumono particolare
rilievo in ragione della contiguita' ad ambienti mafiosi dei vertici della societa'
che si e' aggiudicata l'appalto.
L'amministratore unico e' figlio di un esponente della locale
organizzazione mafiosa, condannato con sentenza del Tribunale di Palermo
del 20 luglio 2000 perche' indiziato del reato di cui all'art. 416-bis per
aver concorso con altre persone, in qualita' di titolare di impresa operante nel
settore edile, alle attivita' ed al perseguimento degli scopi dell'associazione
mafiosa denominata cosa nostra.
Le risultanze investigative avevano evidenziato che lo stesso,
unitamente ad altri, aveva consentito che soggetti collegati
all'organizzazione cosa nostra si aggiudicassero i lavori
commissionati da un'amministrazione comunale della provincia di Palermo
attraverso la previa consegna, ai titolari delle imprese concorrenti, delle
buste contenenti le offerte presentate dalle ditte partecipanti alle varie gare di
appalto, in modo tale da pilotare l'esito finale delle stesse.
Nel senso della evidenziata continuita' amministrativa si e' rivelato anche
l'esame della procedura per l'appalto di manutenzione delle fognature e
caditoie, servizio che, a seguito della rinuncia da parte della ditta che si era
aggiudicata la gara, e' stato affidato ad una societa' che presenta gravi forme
di controindicazione.
Detto aspetto e' connesso alla circostanza che la stessa societa' risulta
collegata ad altra azienda operante nello stesso settore d'attivita' e
che i proprietari e gli amministratori delle due societa' presentano stretti
legami parentali con esponenti di rilievo della locale criminalita' organizzata.
Questi ultimi, nel passato, hanno favorito
la latitanza di soggetti criminali di primissimo rilievo ed inoltre uno di detti
esponenti e' stato condannato per reati associativi.
Il gruppo familiare in argomento, peraltro, ha partecipato ad
iniziative di costruzioni edili unitamente ad altri soggetti controindicati.
L'organo ispettivo ha posto in rilievo come il comune di Isola delle
Femmine, nel corso degli anni, abbia frequentemente affidato alla predetta
societa' una ripetuta serie di lavori pubblici facendo ricorso a ordinanze
sindacali di intervento straordinario o a gare informali a trattativa privata. Gli
evidenziati, ripetuti affidamenti portano a ritenere fondatamente che la societa'
in questione sia una vera e propria fiduciaria del comune di Isola delle
Femmine.
In tale contesto le iniziative per la diffusione della legalita' intraprese
dall'amministrazione comunale sono apparse piu' che altro come mere
operazione di facciata atteso che, come evidenziato, diversi settori del
comune si sono rivelati soggetti a gravi forme di condizionamento e solamente
il 27 febbraio 2012 l'ente ha aderito al protocollo di legalita' Carlo Alberto
Dalla Chiesa.
404
Anche le procedure analizzate nel settore urbanistica e territorio
hanno evidenziato i caratteri di una sostanziale linea di continuita' con le
modalita' operative adottate dalle amministrazioni succedutesi negli anni
precedenti.
Significativo in tal senso si e' rivelato l'esame di alcune
concessioni edilizie connotate da favoritismi ed anomale
cointeressenze. Al riguardo giova sottolineare che il comune di Isola delle
Femmine e' sottoposto ad una serie di vincoli di diversa natura,
archeologici, idrogeologici e sismici, per cui ogni procedura avrebbe dovuto
essere piu' rigorosa e maggiormente rispettosa delle varie normative di
settore.
L'iter per l'approvazione del piano regolatore generale, avviato dal comune
verso la meta' degli anni '90, si e' rilevato farraginoso e caratterizzato da
un'estrema lentezza. Il Piano e' stato adottato
solo nell'agosto dell'anno 2007 nel corso del primo mandato dell'attuale
sindaco. La procedura volta all'approvazione definitiva del nuovo strumento
urbanistico, tuttavia, non puo' ritenersi ancora
conclusa. L'insieme di tali circostanze, che hanno consentito all'ente di
continuare ad avvalersi di strumenti non adeguati alle
esigenze del territorio, si sono rivelate un utile mezzo per
agevolare gli interessi economici di soggetti riconducibili ad ambienti
controindicati.
Emblematica in tal senso e' la vicenda relativa ad una concessione
edilizia per la realizzazione di tre ville unifamiliari, rilasciata proprio in
prossimita' della tornata elettorale che ha visto nuovamente eletto l'attuale
sindaco.
A seguito di un esposto, il locale comando Carabinieri richiedeva al
competente ufficio della Regione una verifica della concessione in
esame. Tale organo, all'esito dell'accertamento esperito,
rappresentava che la concessione doveva ritenersi illegittima per mancanza
dei presupposti richiesti dalla normativa di settore.
Lo sviamento dell'attivita' amministrativa e l'attitudine ad operare in
violazione dei principi di legalita' risulta evidente ove si consideri che
l'amministrazione comunale, pervicacemente, decideva
di non modificare in alcuna parte i contenuti della suddetta concessione
pur a fronte di un secondo intervento della Regione che
confermava l'illegittimita' del provvedimento ed evidenziava la competenza
del comune all'annullamento dell'atto.
Tali illegalita' procedurali sono risultate funzionali ad
assecondare interessi illegali in quanto i beneficiari della concessione in
argomento sono stretti congiunti di un esponente di spicco della locale
famiglia mafiosa, di professione costruttore, che risulta aver avuto
partecipazioni societarie con soggetti colpiti da provvedimenti giudiziari per
associazione di tipo mafioso.
Ulteriori anomalie sono emerse dall'esame di un'altra concessione edilizia
per la mancanza dei presupposti per il rilascio della concessione stessa;
l'indagine ispettiva
405
ha inoltre evidenziato la mancata riscossione, da parte dell'ente, degli
oneri di urbanizzazione e dei costi di costruzione.
Tale procedura era stata avviata sin dal 2001 dai precedenti proprietari
del fondo che, dopo una lunga e complessa vicenda
amministrativa, protrattasi per anni con gli uffici comunali, vendevano
l'area ad una ditta la cui riconducibilita' ad ambienti controindicati era nota
ai competenti uffici comunali. Tale societa' solo dopo pochi mesi dalla
richiesta di voltura della pratica in esame otteneva il rilascio del
provvedimento richiesto.
Ulteriori aspetti emblematici della complessiva vicenda sono rinvenibili
nella circostanza che, solo a seguito di un'operazione di polizia e del connesso
arresto di uno stretto congiunto del socio amministratore della suddetta
societa', il responsabile dell'ufficio tecnico comunale chiedeva alla
locale procura della Repubblica ed alla prefettura di Palermo di conoscere se
la societa' a cui favore era stata
rilasciata la concessione edilizia fosse riconducibile all'esponente della
criminalita' tratto in arresto.
La commissione d'indagine al riguardo ha posto in evidenza, anche
in questo caso, l'assenza di controlli e verifiche da parte dell'ente,
atteso che elementi di controindicazione sulla societa' in argomento erano gia'
da tempo a disposizione del comune di Isola delle Femmine in quanto
la stessa prefettura aveva in precedenza segnalato, in occasione di altra
procedura, i rapporti esistenti tra il soggetto tratto in arresto
e la famiglia titolare delle quote sociali a cui era stata rilasciata la
concessione edilizia.
Significativi elementi di cointeressenze tra criminalita'
organizzata ed amministratori comunali emergono altresi' dalla
circostanza che alla votazione di talune delibere concernenti l'assetto
urbanistico ha partecipato anche il consigliere comunale che, poco
tempo dopo la votazione delle stesse, ha redatto in qualita' di tecnico
incaricato dalla societa' proprietaria dell'aera la relazione finale per
l'adeguamento del progetto di costruzione relativo alla concessione in
argomento.
Illegittimita' hanno caratterizzato anche la complessa procedura, protrattasi
per anni,concernente il rilascio di una concessione per l'ampliamento di un
esercizio commerciale il cui titolare e' uno stretto congiunto del locale capo
mafia.
Come ampiamente riportato nella relazione redatta dalla
commissione d'indagine, l'analisi del complessivo iter istruttorio connesso al
rilascio di tale concessione, le diverse autorizzazioni nel tempo rilasciate, le
date delle protocollazioni e la tempistica per l'evasione delle relative
istruttorie hanno posto in rilievo una serie di
anomalie e irregolarita', fortemente indicative di uno
sviamento dell'attivita' amministrativa. L'organo ispettivo ha evidenziato
come il mancato rispetto degli adempimenti previsti per legge e l'assenza
di un'attivita' di controllo, attivata solo a seguito
di esposti, si sono risolti in favore degli interessi economici di ambienti
mafiosi.
406
Ulteriori criticita' che contribuiscono a definire la situazione di
precarieta' dell'ente locale e la diffusa illegalita' hanno interessato il
settore finanziario contabile.
E' stata posta in rilievo la sussistenza di una rilevante evasione
tributaria nei confronti della quale l'amministrazione, negli anni, non ha
posto in essere un'efficace azione di contrasto ne' una decisa attivita' per il
recupero dei tributi.
Il verificarsi di tali criticita' sono anche da ascriversi alla cattiva gestione,
con condotte di rilevanza penale, posta in essere
dalla societa' alla quale era stato affidato il servizio di riscossione dei
ruoli di competenza comunale.
Come emerso nel corso dell'accesso ispettivo tale societa' non solo ha
omesso di riversare quanto aveva riscosso ma, nonostante l'avvenuta
rescissione del contratto, si e' anche rifiutata di restituire al comune la
relativa documentazione.
Le accertate anomalie in materia di imposizione e riscossione tributaria
sono un segnale evidente dell'incapacita' o della mancanza
di volonta' dell'amministrazione eletta di dettare indirizzi e attuare
adeguate strategie di vigilanza e controllo in un settore di vitale importanza
per la sana gestione dell'ente locale, settore nel quale invece la commissione
d'indagine ha accertato il sussistere di atteggiamenti
omissivi, se non addirittura compiacenti, a tutto vantaggio di interessi
riconducibili ad ambienti controindicati.
Emblematiche in tal senso sono le verifiche effettuate dalla commissione
d'indagine su un progetto, approvato con delibera di giunta del 2010, che si
proponeva di accertare e recuperare i tributi locali evasi negli ultimi cinque
anni.
In effetti la preannunciata azione di recupero non e' stata intrapresa.
L'organo ispettivo ha infatti svolto un accertamento su un campione di
contribuenti appartenenti a nuclei familiari legati o riconducibili alla criminalita'
organizzata e l'esito dell'analisi ha evidenziato, con riferimento a tale
campione, che la percentuale di tributi non versata, rispetto a quanto
accertato ed iscritto a ruolo, e' pari all'89%.
L'amministrazione pertanto non solo non ha posto in essere le opportune
verifiche e iniziative per una corretta gestione delleentrate
ma con la propria condotta ha, di fatto, favorito il concretizzarsi di una
situazione in cui il tasso di evasione fiscale risulta piu' elevato
con riferimento ai soggetti riconducibili o appartenenti a famiglie mafiose.
Tale stato di cose ha prodotto una grave criticita' finanziaria
dell'ente locale ed inoltre il mancato recupero delle entrate tributarie ha
precluso l'utilizzo di dette risorse per iniziative e servizi in favore della
collettivita'.
Ulteriori illegittimita' e comunque il mancato rispetto dei
principi di legalita' hanno interessato l'attivita' svolta dal servizio
economato, gestito di fatto da un dipendente comunale, sebbene lo stesso
non fosse preposto al servizio. Gli accertamenti
effettuati hanno consentito di verificare difformita' ed irregolarita' in
specie per quanto attiene i criteri di scelta dei fornitori.
407
Piu' in particolare nell'ambito di tale servizio, nel periodo di tempo preso in
esame, sono state effettuate spese di rappresentanza
avvalendosi sempre dello stesso fornitore, vicino ad ambienti
controindicati, che e' risultato essere lo stesso soggetto nei confronti del
quale, come accertato dalla commissione d'indagine,
l'ente comunale ha rilasciato la gia' citata concessione per
occupazione di suolo pubblico caratterizzata da ripetute irregolarita'.
Le vicende analiticamente esaminate e dettagliatamente riferite nella
relazione del Prefetto di Palermo denotano una serie di condizionamenti
nell'amministrazione comunale di Isola delle Femmine che, disattendendo ogni
principio di buon andamento, imparzialita' e trasparenza, hanno compromesso
il regolare funzionamento dei servizi con grave pregiudizio degli interessi
pubblici.
Ritengo pertanto che ricorrano le condizioni per l'adozione del
provvedimento di scioglimento del consiglio comunale di Isola delle Femmine
(Palermo) ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
In relazione alla presenza ed all'estensione dell'influenza
criminale, si rende necessario che la durata della gestione
commissariale sia determinata in diciotto mesi.
Roma, 5 novembre 2012
Il Ministro dell'interno: Cancellieri
408
MASSA RAPPA ROCCO BOLOGNA STEFANO MANNINO CARUSO VIGILI URBANI
CONTRO QUERELA CUTINO
409
occupazione temporanea degli immobili occorsi per i lavori di prolungamento e
sistemazione della via Di Maggio sino al corso Italia e relative opere connesse
ai sigg.ri Scala Venera, Cataldo Orazio Enrico e Cataldo Maria;
vista la dichiarazione di successione n. 12 vol. 293 del 25/10/2005 prodotta
dalla ditta con nota prot. 12184 del 18/09/2012, dalla quale risulta che i sigg.ri
ri Scala Venera nata ad Isola delle Femmine il 24/01/1932 codice fiscale SCL
VNR 32A64 E350O, Cataldo Orazio Enrico nato a Palermo il 22/01/1960 codice
fiscale CTL RNR 60A22 G273A e Cataldo Maria nata a Palermo il 29/03/1966
codice fiscale CTL MRA 66C69 G273W, sono gli eredi del defunto Scala
Giuseppe nato a Isola delle Femmnie il 10/05/1917 e deceduto in Isola delle
Femmine il 30/12/1991;
visto il certificato ipotecario prodotto dalla ditta in data 14/12/2012 prot.
16643 rilasciato dall'Agenzia delle Entrate (prot. 178908 del 12/12/2012) dal
quale risulta che gli eredi sono proprietari per la quota di 1/3 ciascuno;
del Vista la deliberazione di G.M. n. 215 del 07/07/1992 riscontrata legittima
dalla C.P.C. di Palermo nella seduta del 28/08/1992 con Dec. N. 37788/43144,
stato approvato il progetto dei lavori di prolungamento e sistemazione di via
Di Maggio fino al Corso Italia e relative opere connesse dell'importo
complessivo di 50.078.231, di cui 27.615.005 per lavori a base d'asta e
22.463.226 per somme a disposizione dell'amministrazione e tra questi
16.908.625 per espropriazione terreni, imputando la somma sul capitolo 2905
"spese per lavori pubblici finanziate con gli oneri di urbanizzazione"del bilancio
1992. Vista la deliberazione di G.C. n. 364 del 18/11/1993 riscontrata legittima
dal Co.Re.Co. nella seduta del 16/12/1993 con dec. N. 445, con la quale
stato approvato il piano particellare di esproprio che prevede la
rideterminazione dell'indennit provvisoria di espropriazione in conformit
all'art. 5/bis della L. 359/92 per l'importo di 11.622.000, nonch la somma di
4.760.000 per le competenze tecniche relative al completamento delle
procedure espropriative delle aree interessate dai lavori, il cui incarico stato
affidato al p.a. Giovanni Paleologo con delibera G.C. n. 365/93;
vista l'Ordinanza Sindacale n. 49 del 11/09/1997 con la quale stato disposto
il deposito presso la CC.DD.PP. della tesoreria Provinciale di Palermo per conto
del Comune di Isola delle Femmine, le indennit definitive di espropriazione e
di occupazione temporanea spettanti ai sigg.ri Scala Venera ved. Cataldo nata
ad Isola delle Femmine il 24/01/1932 codice fiscale SCL VNR 32A64 E350O,
Cataldo Orazio Enrico nato a Palermo il 22/01/1960 codice fiscale CTL RNR
60A22 G273A e Cataldo Maria nata a Palermo il 29/03/1966 codice fiscale CTL
MRA 66C69 G273W, della somma complessiva di 4.452.000 pari ad
2.299,26 quali proprietari dell'immobile catastato terreni di Isola delle
Femmine al foglio di mappa n. 5 partt. 447, 449 e 147;
vista la quietanza n. 131 del 27/03/1998 di deposito presso la tesoreria
provinciale dello stato della somma di 3 4.452.000 in favore delle ditte sopra
richiamate, quale indennit definitiva di esproprio ed occupazione temporanea
occorsa per i lavori di sistemazione di via Di Maggio fino a Corso Italia ed opere
connesse;
considerato che dagli atti di ufficio e dalla richiesta inoltrata dalla ditta in data
18/09/2012 al prot. 12184, non risulta liquidata la spettante indennit di
espropriazione ed occupazione temporanea;
410
Ritenuto, visti gli atti di ufficio, di potere procedere alla liquidazione
dell'indennit;
vista l'integrazione spontanea della ditta del 08/10/2012 prot. 13268 con la
quale vengono trasmessi gli atti di propriet e i certificati di assenza ipotecaria;
vista la richiesta di integrazione documentale dell'Ufficio prot. 13882 del
17/10/2012 alla quale la ditta ha ottemperato in data 14/12/2012 con nota
prot. 16643 integrando il certificato speciale ipotecario ventennale
comprovante l'assenza di ipoteche sulle particelle per le quali stato richiesto
il pagamento dell'indennit di esproprio;
vista la vigente normativa in materia;
vista la legge n. 2359 del 25/06/1865;
vista la legge n. 865 del 22/10/1971;
vista la legge regionale n. 01 del 03/01/1978;
vista la legge regionale n. 35 del 10/08/1978;
vista la legge n. 413 del 31/12/1991, art. 11, abrogato e sostituito dall'art. 58
comma 1 n. 131 del D.P.R. 327/2001;
visti i commi 1 e 2 del D.P.R. 327/2001 e considerato che il comma 2 stabilisce
"il soggetto che corrisponde la somma opera la ritenuta nella misura del venti
per cento, a titolo di imposta";
vista la legge n. 359 del 08/08/1992 art. 5 bis;
vista la legge n. 127 del 15/05/1997;
vista la legge regionale n. 23 del 07/09/1998;
determina di svincolare le somme depositata presso la CC.DD.PP. della
tesoreria Provinciale di Palermo per conto del Comune di Isola delle Femmine,
relative alle indennit definitive di espropriazione e di occupazione temporanea
spettanti ai sigg.ri Scala Venera ved. Cataldo nata ad Isola delle Femmine il
24/01/1932 codice fiscale SCL VNR 32A64 E350O, Cataldo Orazio Enrico nato a
Palermo il 22/01/1960 codice fiscale CTL RNR 60A22 G273A e Cataldo Maria
nata a Palermo il 29/03/1966 codice fiscale CTL MRA 66C69 G273W, per la
somma complessiva di 4.452.000 pari ad 2.299,26 per le particelle censiti
presso Il N.C.T. del Comune di Isola delle Femmine al foglio di mappa n. 5
partt. 447, 449 e 147 per le quote di 1/3 ciascuno
411
terra oltre piano cantinato sul lotto di terreno censito in catasto al F. 3 p.lla n.
2550;
Considerato che la succitata concessione edilizia non stata attivata con la
comunicazione di inizio lavori entro un anno dalla data del rilascio, come
prescritto dallart. 36 della L.r. 71/78 secondo cui Le concessioni relative a
singoli edifici non possono avere validit complessiva superiore a tre anni dall'
inizio dei lavori, che devono comunque essere iniziati entro un anno dal rilascio
della concessione. (.). Qualora entro i termini suddetti i lavori non siano stati
iniziati o ultimati, il concessionario deve richiedere una nuova concessione per
cui si intende decaduta;
Considerato che dalla data del rilascio della concessione edilizia sino alla data
odierna non sono sopravvenute modifiche alle vigenti norme o PRG che
regolamentano ledificazione nellarea oggetto di intervento;
Considerato che per il rilascio della concessione edilizia gli oneri concessori
sono stati determinati
secondo la determina n14 del 13.06.2010;
Considerato che dovuto laggiornamento degli oneri concessori secondo
lultima determina del III settore n 27 del 28.12.2011;
Vista la determina n. 6 del 24/01/2013 per l'importo del contributo di
costruzione relativo all'intervento di realizzazione di un fabbricato per civile
abitazione a due livelli f.t. oltre piano cantinato sul lotto di terreno identificato
in catasto al f. 3, p.lla n. 2550, che viene determinato nella misura
complessiva di 16,062,41 di cui: 7,382,34 per oneri di urbanizzazione
(primaria e secondaria) ed 8.680,07 per contibuto commisurato al costo di
costruzione;
Vista la nuova polizza fideiussoria 2013/50/2247046 rilasciata dalla reale
Mutua Assicurazioni a garanzia dell' importo di 6,076,05 residuo del costo di
costruzione con scadenza 07/04/2017;
Vista la nuova polizza fideiussoria 2013/50/2247041 rilasciata dalla reale
Mutua Assicurazioni a garanzia dell' importo di 5,905,87 residuo degli Oneri
di Urbanizzazione con scadenza 07/02/2015;
Visto il Bonifico della Monte dei Paschi di Siena effettuato per 317,75 in data
13/02/2013 a favore di Banca Nuova spa Isola delle Femmine, per rinnovo
concessione edilizia integrazione 1 rata costo di costruzione c.r.o.
17403729705;
Visto il Bonifico della Monte dei Paschi di Siena effettuato per 84,37 in data
13/02/2013a favore di Banca Nuova spa Isola delle Femmine per rinnovo
concessione edilizia integrazione 1 rata oneri di urbanizzazione
c.r.o.17283790607;
Visto il PRG approvato con DA n. 121 del 24/03/1983 i cui vincoli preordinati
lespropriazione sono scaduti;
Visto il Piano Particolareggiato approvato con D.C.C. n 127 del 07.08.1990 e
scaduto in data 14.05.2002 per decorrenza del termine decennale di validit
decorrente dal riscontro di legittimit della deliberazione di approvazione;
Vista la circolare del Territorio ed Ambiente n 02/1994;
Vista la L. 241/1990 e ss.mm.ii. art. 7,8 e 10 bis;
Vista la L.r. 10/1991 e ss.mm.ii., articoli 8,9 e 11 bis;
Visti gli articoli n. 14 e 36 della L.R. 71/1978;
412
RINNOVA
al signor De Franchis Girolamo, nato a Palermo il 12/02/1967,
c.f.:DFRGLM67B12G273R, la concessione edilizia n 09 del 25/05/2011 con
decorrenza dalla data del rilascio della presente.
Il rinnovo della Concessione Edilizia n09/2011 viene rilasciata in conformit al
suo progetto allegato che forma parte integrante e sostanziale del presente
provvedimento, e sotto losservanza dei regolamenti comunali di edilizia e di
igiene e di tutte le disposizioni vigenti, nonch delle prescrizioni di cui ai citati
nulla osta e pareri.
I lavori dovranno essere iniziati ed ultimati entro i termini massimi di cui
all'art.4 della citata Legge n.10 del 28/01/1977 e all'art.36 della Legge
Regionale n. 71 del 27/12/1978, ovvero linizio dei lavori entro un anno dalla
data del presente rinnovo e la fine dei lavori entro tre anni dalla comunicazione
di inizio lavori.
Inoltre, in base all'art. 3, comma 8, lettera b) bis e b) ter del D.lgs n.
494/1996, come modificato dal D.L.gs n. 27612003, unitamente alla
comunicazione di inizio lavori la Ditta dovr produrre il "documento unico di
regolarit contributiva" (Mod. DURC), dell'impresa esecutrice dei lavori,
documento che dovr essere ripresentato a fine lavori.
Contestualmente alla comunicazione di fine lavori la Ditta Concessionaria dovr
esibire l'attestazione sull'effettiva esecuzione del servizio di smaltimento degli
sfabbricidi derivanti dai lavori eseguiti e la discarica o centro di recupero o
stoccaggio presso la quale stato conferito;
Si fa presente che "entro quindici giorni dall'ultimazione dei lavori di finitura
dell'intervento, il titolare del provvedimento concessorio", tenuto a
presentare la domanda per il rilascio del certificato di agibilit ai sensi degli
artt. 24 e 25 del DPR n. 380/2001.
Il Responsabile del III Settore UTC
Ing. Francesca Usticano
SI CERTIFICA
Su conforme relazione del messo comunale, che la presente concessione
stata pubblicata allalbo pretorio, ai sensi dellart. 37 della L.R. 71/78 per 15
giorni consecutivi, dal .. al ... e che contro la stessa
.. sono stati presentati opposizioni o reclami.
Isola delle Femmine, . Il Segretario Comunale
D.ssa Sonia Acquado
413
470/2013 DEL TAR PER LA SICILIA - PALERMO, SEZIONE PRIMA, RIC. N.
313/2013) NGR 201302989 SEZIONE 1DATA DEPOSITO 29.03.2013 RITO
ABBREVIATO (EX ART 119 C.P.A.) UDIENZA 24 APRILE 2013 CAMERA DI
CONSIGLIO RINVIATO AL MERITO BOTTIGLIERI GIUDIZIO CAUTELARE
N. 00470/2013 REG.PROV.COLL.
N. 00313/2013 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia
(Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
ORDINANZA
sul ricorso numero di registro generale 313 del 2013, proposto da:
Portobello Gaspare, Palazzotto Salvatore, Aiello Paolo, Cutino Marcello, Riso
Napoleone, Aiello Maria Francesca, Battaglia Rosalia, Guttadauro Giovan
Battista, Lucido Salvatore, Peloso Alberto,
tutti rappresentati e difesi dall'avv. Diego Marcello Fecarotti, con domicilio
eletto presso il predetto difensore in Palermo, via Libert n. 171;
contro
Presidenza della Repubblica, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero
dell'Interno, Prefettura di Palermo - Ufficio Territoriale del Governo, in persona
dei rispettivi rappresentanti legali pro tempore, rappresentati e difesi per legge
dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo, domiciliata in Palermo, via
A. De Gasperi 81;
nei confronti di
Comune di Isola delle Femmine in Persona del Sindaco pro tempore, non
costituito in giudizio
per l'annullamento
del Decreto del Presidente della Repubblica del 12 novembre 2012 (notificato
ai ricorrenti a far data dal 6 dicembre 2012), con il quale stato disposto lo
scioglimento del Consiglio comunale di Isola delle Femmine per la durata di 18
mesi, ai sensi dell'art. 143 del d.l.vo 18.08.2000 n. 267, con l'affidamento
della gestione dell'ente ad una commissione straordinaria;
- della deliberazione del Consiglio dei Ministri del 9 novembre 2012 (richiamata
nel succitato d.p.r. e mai comunicata ai ricorrenti);
della relazione del Ministro dell'Interno in data 5 novembre 2012 allegata al
decreto di scioglimento con la quale il citato Ministro ha ritenuto "che ricorrano
le condizioni per l'adozione del provvedimento di scioglimento del consiglio
comunale di Isola delle Femmine (Palermo) ai sensi dell'ari. 143 del decreto
legislativo 18 agosto 2000, n. 267" ;
della relazione in data 30 agosto 2012 e recante il prot. n. 1302/r-area
sic/i^bis, con la quale il Prefetto di Palermo, ad esito di accesso ispettivo ed ai
sensi dell'art. 143, comma 3, del t.u.e.l., ha attivato la procedura di
scioglimento del Comune di Isola delle Femmine;
di ogni alto atto, parere o provvedimento preordinato, connesso,
consequenziale, comunque lesivo dei diritti dei ricorrenti, ivi compresi i verbali
e la relazione finale redatta dalla commissione di accesso nominata con decreto
del Prefetto della provincia di Palermo n. 25280/area o.s.p. ^ bis del 3 aprile
2012.
414
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visti tutti gli atti della causa;
Visti gli atti di costituzione in giudizio di Presidenza del Consiglio dei Ministri e
di Ministero dell'Interno e di Prefettura di Palermo-Ufficio Territoriale del
Governo;
Visto l'art. 16, co. 2, cod. proc. amm.;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 28 febbraio 2013 il dott. Giovanni
Tulumello e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuta lincompetenza territoriale di questo T.A.R., ai sensi dellart. 135,
comma, lett. q) del cod. proc. amm., in materia di impugnazione dei
provvedimenti adottati ai sensi degli articoli 142 e 143 del testo unico delle
leggi sullordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto
2000, n. 267, per essere competente il T.A.R. del Lazio, sede di Roma
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia (Sezione Prima)
Dichiara la propria incompetenza territoriale, per essere competente il T.A.R.
del Lazio, sede di Roma.
415
ANNULLAMENTO DEL D.P.R. DEL 12.11.2012 CON IL QUALE STATO
DISPOSTO LO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI ISOLA
DELLE FEMMINE PER LA DURATA DI 18 MESI, AI SENSI DELL'ART. 143
DEL D.L.VO 18.08.2000, N. 267, CON L'AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE
DELL'ENTE AD UNA COMMISSIONE STRAORDINARIA. RIASSUNZIONE (ORD.
COLL. N. 470/2013 DEL TAR PER LA SICILIA - PALERMO, SEZIONE PRIMA,
RIC. N. 313/2013) NGR 201302989 SEZIONE 1DATA DEPOSITO 29.03.2013
RITO ABBREVIATO (EX ART 119 C.P.A.) UDIENZA 24 APRILE 2013 CAMERA DI
CONSIGLIO RINVIATO AL MERITO BOTTIGLIERI GIUDIZIO CAUTELARE 2013
28 FEBBRAIO RICORSO AL T.A.R. N. 00313 2013 REG RIC 00470/2013
REG.PROV.COLL. PORTOBELLO CUTINO RISO PALAZZOTTO ANNULLAMENTO
DECRETO DI SCIOLIMENTO C.C. ISOLA DELLE FEMMINE DEL MINISTRO
Isola delle femmine. Ricorso al Tar Lazio contro scioglimento comune
Ai giudici amministrativi della capitale si sono rivolti il sindaco uscente,
Gaspare Portobello, i componenti della sua giunta e della maggioranza
dellassise civica, dopo che il Tar di Palermo ha dichiarato la propria
incompetenza territoriale
Num. Reg.
Data Dep.: 29/03/2013 Sezione: 1
Gen.: 2989/2013
Oggetto del ricorso: ANNULLAMENTO DEL D.P.R. DEL 12.11.2012 CON IL
QUALE STATO DISPOSTO LO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI
ISOLA DELLE FEMMINE PER LA DURATA DI 18 MESI, AI SENSI DELL'ART. 143
DEL D.L.VO 18.08.2000, N. 267, CON L'AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE
DELL'ENTE AD UNA COMMISSIONE STRAORDINARIA. RIASSUNZIONE (ORD.
COLL. N. 470/2013 DEL TAR PER LA SICILIA - PALERMO, SEZIONE PRIMA,
RIC. N. 313/2013)
416
FEBBRAIO 1999 SINDACO BOLOGNA LUCIDO ANTONINO VIA ROMA
PROGETTISTA ACCARDI LOTTIZZAZIONE LO BIANCO LA PALOMA
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2013 20 GIUGNO PIANO QUALITA ARIA SICILIA DENUNCIA PER
DIFFAMAZIONE DI ANZA SALVATORE PROCEDIMENTO 3392 2008
GIUDICE MARLETTA FONTANA GENCHI CIAMPOLILLO PELLERITO
FELICE CAVALLARO FERRARA ABATE ANZA GALIFI CAVALLARO
MESSINA MARLETTA CASSAZIONE SALVATORE FONTANA LEGAMBIENTE
GENCHI CIAMPOLILLO TOLOMEO GIUDICE CIRINCIONE MANDALA CORSINI
MAISANO PELLERITO INTERLANDI ITALCEMENTI ANTONINO DI PISA UDIENZE
1 DICEMBRE 2011 19 LUGLIO 2012 20 GIUGNO 2013 11 NOVEMBRE 2016
WILMA ANGELA MAZARA
435
VISTE le dichiarazioni sostitutive rese il 08/07/13 da Scavarelli Gaetano e
Aiello Francesco Paolo titolari della ISOLNAUTICA s.n.c. sopra generalizzati
con la quale attestano di non avere carichi pendenti in relazione ai delitti di cui
agli articoli 416/bis, 648/bis e 648/ter del Codice di Procedura Penale;
VISTO che oggi l'area comunale richiesta con nota n9607 del 08/07/13 viene
ridotta a metri quadrati 100.00 (cento/00);
PRESO ATTO che non viene richiesta la realizzazione di alcun manufatto quindi
non necessita il parere della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientale
della Provincia di Palermo;
PRESO ATTO che l'attivit per la quale si chiede l'occupazione del suolo
pubblico non in contrasto con le vigenti norme urbanistiche del P.R.G.;
PRESO ATTO che lo spazio oggetto della richiesta ricade all'esterno dell'area
prevista per elisoccorso inerente all'attivit di protezione civile;
PRESO ATTO che l'area oggetto della richiesta misura esattamente metri
quadrati 100.00 (cento/00) come da planimetria allegata con la specifica delle
quote planimetriche;
ESPRIME PARERE FAVOREVOLE ESCLUSIVAMENTE PER IL CORRENTE ANNO e
non tacitamente rinnovabile all'occupazione temporanea dal 15/07/13 al
15/09/13 dello spazio comunale per una superficie di metri quadrati 100.000
(cento/00) censito in catasto al foglio di mappa n5, quota parte della
particella n1, particella posta in adiacenza alle particelle n2275 e n2274
dello foglio di mappa n5 da parte dell'ISOLNAUTICA s. n. c con sede sociale a
Isola delle Femmine in via Michelangelo n28 partita IVA n05344710826. Alla
presente si allega una copia degli elaborati grafici prodotti che costituiscono
parte integrante e sostanziale dello stesso parere.
Nessuna modifica pu essere apportata senza richiesta di ulteriore parere.
Il presente parere viene rilasciato fatti salvi i diritti dei terzi.
Il Responsabile del Procedimento Arch. Giovanni Albert
Il Responsabile del V Settore Arch. Sergio Valguarnera
436
residente a Isola delle Femmine in via G. Verdi n24 titolari della societ
denominata " ISOLNAUTICA s.n.c." con sede sociale a Isola delle Femmine
(PA) in via Michelangelo n28 partita IVA n05344710826, diretta ad ottenere
il parere per occupazione di uno spazio di propriet comunale posto all'interno
dell'area portuale censito in catasto al foglio di mappa n1, quota parte della
particella n1, posta in adiacenza alle particelle n2275 e n2274 de foglio di
mappa n. 5;
VISTA la documentazione prodotta dallinteressato nonch gli elaborati tecnici
a firma dell'Architetto Daniele Milone iscritto al n3486 dell'Ordine degli
Architetti della Provincia di Palermo;
ACCERTATO che dagli elaborati tecnici emerge che la richiesta interessa
l'occupazione di un area comunale di metri quadrati 616.62;
ACCERTATO che gli istanti sono titolari della concessione demaniale n83 del
31/05/2004 rilasciata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti,
Capitaneria di Porto di Palermo e successivi rinnovi a norma di legge, riferita
ad un area posta in adiacenza all'area comunale oggetto del presente parere;
VISTI i pareri favorevoli espressi dall'Ufficio Locale Marittimo del Comune di
Isola delle Femmine;
DATO ATTO che ai fini del rilascio della presente parere subordinato al
pagamento del suolo pubblico cos come determinato dal regolamento degli
spazi di propriet comunale;
VISTO lo strumento urbanistico vigente, nonch le norme che regolano
lattuazione e le istruzioni in materia;
VISTA la certificazione rilasciata dal Responsabile del III Settore in data
18/06/13, protocollo n8626 con la quale l'area in oggetto ricade secondo il
PRG vigente in zona "H" comunicazioni portuali;
VISTA la richiesta del 08/07/13 assunta al protocollo con il n9607 con la quale
si rettifica la superficie richiesta con nota n18321 del 23/11/09;
VISTE le dichiarazioni sostitutive rese il 08/07/13 da Scavarelli Gaetano e
Aiello Francesco Paolo titolari della ISOLNAUTICA s.n.c. sopra generalizzati
con la quale attestano di non avere carichi pendenti in relazione ai delitti di cui
agli articoli 416/bis, 648/bis e 648/ter del Codice di Procedura Penale;
VISTO che oggi l'area comunale richiesta con nota n9607 del 08/07/13 viene
ridotta a metri quadrati 100.00 (cento/00);
PRESO ATTO che non viene richiesta la realizzazione di alcun manufatto quindi
non necessita il parere della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientale
della Provincia di Palermo;
PRESO ATTO che l'attivit per la quale si chiede l'occupazione del suolo
pubblico non in contrasto con le vigenti norme urbanistiche del P.R.G.;
PRESO ATTO che lo spazio oggetto della richiesta ricade all'esterno dell'area
prevista per elisoccorso inerente all'attivit di protezione civile;
PRESO ATTO che l'area oggetto della richiesta misura esattamente metri
quadrati 100.00 (cento/00) come da planimetria allegata con la specifica delle
quote planimetriche;
ESPRIME PARERE FAVOREVOLE ESCLUSIVAMENTE PER IL CORRENTE ANNO e
non tacitamente rinnovabile all'occupazione temporanea dal 15/07/13 al
15/09/13 dello spazio comunale per una superficie di metri quadrati 100.000
(cento/00) censito in catasto al foglio di mappa n5, quota parte della
437
particella n1, particella posta in adiacenza alle particelle n2275 e n2274
dello foglio di mappa n5 da parte dell'ISOLNAUTICA s. n. c con sede sociale a
Isola delle Femmine in via Michelangelo n28 partita IVA n05344710826.
Alla presente si allega una copia degli elaborati grafici prodotti che
costituiscono parte integrante e sostanziale dello stesso parere.
Nessuna modifica pu essere apportata senza richiesta di ulteriore parere.
Il presente parere viene rilasciato fatti salvi i diritti dei terzi.
Il Responsabile del Procedimento Arch. Giovanni Albert
Il Responsabile del V Settore Arch. Sergio Valguarnera
438
CONVENZIONE 1986 19 SETTEMBRE DI MAGGIO SINDACO
LOTTIZZAZIONE DI MATTEO PIETRO ED ALTRI PASSAGGIO DEL TIMO VIA
ZIMA VIA RISORGIMENTO VIA LONGO VIA VERGA PASSAGGIO
DELLALBATROS
439
TRASMETTE PRG ADOTTATO C.C. DELIBERA 33 1 AGOSTO 2007 PROT
ASSESSORATO 41829 5.06.09 1990 7 AGOSTO ADOZIONE PIANO
PARTICOLAREGGIATO ZONA C CONFORME AL PRG DELIBERA
CONSILIARE 127 1997 30 APRILE BOLOGNA SINDACO CONCESIONE
EDILIZIA 7/91 TAORMINA GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA
LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART 96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA
ROSOLINO FABBRICATO A 2 ELEVAZIONI FUORI TERRA E PIANTA
RETTANGOLARE MQ 1.519 1997 30 APRILE BOLOGNA SINDACO
CONCESIONE EDILIZIA 8/91 TAORMINA GIACOMO 03.11.43 TURORE DI
GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART 96 E 218 CONFINANTE CON
PROPRIETA FAVATA ROSOLINO CATASTO URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 3 4
CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI MQ 1.519 1997 30 APRILE BOLOGNA
SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 9/91 TAORMINA GIACOMO 03.11.43
TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART 96 E 218
CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO CATASTO URBANO AL F 3
PART 2345 SUB 5 E 6 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI MQ 1.519 1990 7 AGOSTO
DELIBERA CONSIGLIO OMUNALE 127 ADOZIONE PIANO
PARTICOLAREGGIATO ZONA C CONFORME AL P.R.G. 1997 30 APRILE
BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 10/91 TAORMINA
GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART
96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO CATASTO
URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 1 E 2 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI 2007 27
APRILE PORTOBELLO SINDACO DECRETO ASSESSORIALE 30 MARZO
2007 PRG VALUTAZIONE STRATEGICA AMBIENTALE NELLA FASE DI
REDAZIONE DEL PRG 2009 1 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO
TRASMETTE PRG ADOTTATO C.C. DELIBERA 33 1 AGOSTO 2007 PROT
ASSESSORATO 41829 5.06.09 OGGETTO ORDINE DEL GIORNO PER LA
SEDUTA DELLA C.E.C. DEL 6.6.07 11)pratica edilizia 8.07 Taormina Antonia
Giovanna ed altri istanza 29.03.07 prot 3975 Richiesta CE per il
completamento e variante inerente il villino bifamigliare denominato corpo A
via Libert.12)pratica edilizia 9.07 Taormina Antonia Giovanna ed altri istanza
29.03.07 prot 3978 Richiesta CE per il completamento e variante inerente il
villino bifamigliare denominato corpo B via Libert. 13)pratica edilizia 10.07
Taormina Antonia Giovanna ed altri istanza 29.03.07 prot 3980 Richiesta CE
per il completamento e variante inerente il villino bifamigliare denominato
corpo C via Libert. 14)pratica edilizia 11.07 Taormina Antonia Giovanna ed
altri istanza 29.03.07 prot 3981 Richiesta CE per il completamento e variante
inerente il villino bifamigliare denominato corpo D via Libert. 163 2010 22
FEBBRAIO PORTOBELLO SINDACO CONSIGLIO COMUNALE Variante al
P.R.G. adottato con D.C.C. n33/2007 Rettifica dei confini territoriali
rappresentati nella cartografia del PRG 2011 23 MARZO PORTOBELLO
SINDACO DETERMINA 3 SETTORE DARPA SANDRO IMPEGNO E
LIQUIDAZIONE 14 FATTURE 13 E 20 SETTEMBRE 2010 FERRARELLA ANDREA
VALUTAZIONE INCIDENZA 18.972 EURO NELLAMBITO P.R.G. ADOTTATO C.C.
33 1 AGOSTO 2007 2011 5 AGOSTO PORTOBELLO SINDACO DIRIGENTE
URBANISTICA REGIONE SICILIA PRG PROT 52120 NON PROCEDIBILITA
APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE ESEGUITO IN
FASE DI REDAZIONE PRG 2011 4 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO
440
URBANISTICA SERVIZIO 2 PROT 67549 PRG PROT 52120 NON
PROCEDIBILITA APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE
ESEGUITO IN FASE DI REDAZIONE PRG 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977 E
AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC RELAZIONE TECNICCA ALLEGATA ALLA DELIBERA FOGLIO 3 PART 95
506 507 508 509 510 593 511 512 96 218 SU CUI SONO STATE RILASCIATE
LICENZE ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977
E AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2014 16 OTTOBRE
COMMISSIONE ARTA SERVIZIO 2 UNITA OPERATIV 2.1 PROTOCOLLO
20699 ADOZIONE VARIANTE AL VIGENTE PRG AREA TAORMINA RIENTRA NEI
CONFINI DESTINAZIONE ZONE C2 AREE PRIVE DI DESTINAZIONE PP
DELIBERA C.C. 127 7.8.90 NON VIGENTE E SONO STATE RILASCIATE
DIVERSE LICENZE EDILIZIE SOLUZIONE NEL NUOVO PRG
441
In tale nota al secondo punto, era lamentato come a seguito di interrogazione consiliare in
data 03.09.04, prot. n. 10388, a firma del c.c. AIELLO Giuseppe, avente come oggetto
I'area industriale "ex SICAR" a seguito di un incendio occorso in data 30.08.04, il primo
cittadino abbia risposto omettendo la verit sugli episodi accaduti. La detta interrogazione
era prodotta al fine di conoscere, riepilogamente:
l) a quale titolo il Comune detenesse l'area di che trattasi;
2) le statuizioni in virt delle quali la ditta appaltatrice dello stoccaggio dei rifiuti utilizzasse
I'area;
3) le motivazioni per cui i detti rifiuti vengono ricoverati presso I'area in parola;
4) se I'a.c. per il deposito di rifiuti nell'area in argomento abbia o meno le autorizzazioni di
rito.
Con risposta scritta in data 27.0l.05,ampiamente fuori dai termini regolamentati di legge, il
;Sindaco PORTOBELLO Gaspare, esitava I'interrogazione di che trattasi, specificando
quanto si riporta in forma riepilogativa:
l) I'area di che trattasi sarebbe stata detenuta dal Comune a titolo gratuito;
2) l'utilizzo dell'area per lo stoccaggio dei rifiuti, da parte della ditta ZUCARELLO, stato
disposto dal Comune;
3) (non viene significato il motivo per la scelta dell'area):
4) viene opposto il D. Lgs. N.22/97, art. 6 co.l lett. m, che autorizzerebbe l'A .C. alla scelta
del sito
Dalla lettura degli atti in possesso dello scrivente, si evince, con riferimento ai
singoli punti riepilogativi, quanto segue:
l) a far data 10.1I.02, i|giudice delegato, revocava lautorizzazione saa l
Comune in data 06-03.00, al Comune di Isola delle Femmine , in quanto il
luogo di che trattasi era divenuto deposito di mezzi e materiali vari, che pure
avevano cagionato danni alla struttura; era stabilito come nel caso in cui il
Comune di Isola delle Femmine, avesse voluto mantenere I utilizzo dell'area
stessa questo avrebbe dovuto versare la somma di 2.000 mensili.
L'A.C., continuava nell'occupazione del sito, accettando cos, tacitamente, il
canone stabilito dal giudice delegato.
Successivamente con decreto in data 15.09.04,i l giudice delegato, revocava
seguito di un - incendio occorso nel sito, lautorizzazione all'uso, ancorch
dietro corrispettivo, all'4.C. di Isola delle Femmine.
In data 27.01.05, il curatore diffidava il comune alla restituzione del sito, oltre
al pagamento per indennit di occupazione a, far data dal 10.11.02 pari ad
euro 50.000.
Con delibera giuntale n. 111 del 21.06.05, I'AC. di Isola delle Femmine,
conferiva la procura ad litem all'avv. ZANGHI' Santo, per la difesa del Comune
avverso il caso significato, e di cui alla citazione assunta al protocollo del
Comune, al n. 7200 del 21.06.05.
Dalla disamina degli atti in possesso dello scrivente si evince come non risulta
veritiera la risposta fornita da primo cittadino in sede di esito di interrogazione
consiliare, nella parte concernente la detenzione dell'area a titolo gratuito.
2) non rileva
3) non rileva
4) la normativa richiamata per l'utilizzo del sito prescelto dall'A.C., pu dirsi
come contrariamente a quanto esplicitato dal primo cittadino, non pare possa
essere confortante:
ci in presenza di apposito decreto di sequestro, antecedente alla risposta
fornita ad esito all' interrogazione consiliare.
442
Difatti, con provvedimento n. 11666/04 del registro delle notizie di reato, era
emesso decreto di sequestro dell'area in argomento per violazione del D.Lgs.
n. 22197, art. 51, come accertato nei luoghi in data 31.08.04.
Quanto precede conferma quanto lamentato dai consiglieri comunali, circa la
non veridicit di quanto prodotto dal primo cittadino in esito all'interrogazione
consiliare allegata 2014 31 DICEMBRE COMMISSIONE DETERMINA 1
SETTORE 202 SICAR DEBITO FUORI BILANCIO 84 MILA 129 EURO 47
CENTESIMI ZUCCARELLO ZANGHI LO MONACO TURANO 2013 23 DICEMBRE
COMMISSIONE DELIBERA 31 SICAR DEBITO FUORI BILANCIO
84MILA129EURO37 CENTESIMI SENTENZA 183 21 11 07 APPELLO 1178 20. 07
11 AVV LO MONACO ZUCCARELLO TURANO 2010 PORTOBELLO
SINDACO DELIBERA GIUNTA 4 SICAR INCARICO ZANGHI
OPPOSIZIONE DECRETO INGIUNTIVO 77MILA 428 EURO 89 CENT
PASSATELLO LO MONACO ZUCCARELLO TURANO
443
ai Sig.ri Giambruno Salvatore, nato a Palermo il 07/02/47 e De Papero Lidia,
vedova di Giambruno Cesare nato a Badolato (RC) il 24/10/20, la somma
complessiva di .225.641,96 cosi suddivisa;
credito .125.141,42;
interessi .100.500,96.
Ritenuto al fine di evitare il prodursi di eventuali futuri danni patrimoniali
all'Ente, dover sottoporre all'esame della Commissione Straordinaria con i
poteri del Consiglio comunale la proposta di riconoscimento di debiti fuori
bilancio perch gli stessi non anno trovato regolare copertura finanziaria;
Visto l'articolo n191 del T.U.E.L. approvato con decreto Legislativo
n267/2000 il quale prevede che per acquisizione di beni e servizi da parte
degli Enti Locali possa avvenire soltanto in presenza di relativo impegno
contabile registrato sul competente intervento o bilancio di previsione e del
visto di regolarit contabile attestante la copertura finanziaria di cui all'articolo
n151, comma 4 del succitato T.U.E.L.
Considerato che la violazione degli obblighi imposti dal suddetto articolo
comporta la quantificazione del debito nascente dalla relativa obbligazione nei
confronti del terzo fornitore, quale debito fuori bilancio;
Visto l'articolo n193, comma 2 del Decreto Legislativo n267/2000, il
quale prevede che l'ordine consiliare del Comune, con periodicit stabilita dal
regolamento di contabilit dell'Ente Locale, adotta i provvedimenti necessari
per il ripiano dei debiti fuori bilancio giusto articolo n194 dello stesso Decreto
Legislativo;
Visto l'articolo n194 del medesimo Decreto Legislativo n267/2000
sulle modalit del riconoscimento dei debiti fuori bilancio;
Visto l'articolo n21 del vigente regolamento di contabilit del Comune,
approvato con atto consiliare n68 del 18/12/2009, esecutivo ai sensi della
normativa vigente, che stabilisce che il riconoscimento dei debiti i bilancio
possa avvenire in ogni momento dell'anno in relazione alle specifiche necessit
che devono manifestarsi in corso di gestione;
Preso atto della relazione redatta dal responsabile del procedimento
protocollo n7440 del 25/05/2013 riferita al debito fuori bilancio,
Visto il D. L.gs. n. 267/2000;
Vista la L.R. n. 30/2000;
Visto il vigente Statuto Comunale;
Visto lO.R.EE.LL. della Regione Siciliana;
tutto quanto sopra premesso, atteso e considerato, per le motivazioni di cui in
premessa che qui si intendono trascritte, anche al fine di evitare possibili
contestazioni da parte dei creditori che potrebbero eccepire l'indebito
arricchimento da parte del Comune ai sensi dell'articolo n2041 del Codice
Civile, procedere al riconoscimento di legittimit ed al contestuale
finanziamento dei debiti in oggetto cos suddivisi:
credito .125.141,42;
interessi .100.500,96.
PROPONE
Di riconoscere, ai sensi dell'articolo n194 del Decreto Legislativo
n267/2000, la legittimit del debito fuori bilancio venutosi a formare per
l'effetto della sentenza della Corte di Appello di Palermo - I Sezione Civile -per
444
un importo complessivo di .225.641,96 giusta sentenza notificata per mezzo
Raccomandata A.R. il 14/02/2013 protocollo n2477;
Dare Atto che la spesa sar imputata come segue
PARERE TECNICO-AMMINISTRATIVO
Architetto
Sergio Valguarnera
IL RESPONSABILE II SETTORE
Dr.
Ignazio Tabone
http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:http://server29.intradata.it/www.comune.
isoladellefemmine.pa.it/moduli/downloadFilefe16.php&gws_rd=cr&ei=6059WNbtDInZU9SqnLA
445
FUORI BILANCIO RISULTANO ESSERE PARI A 729.905,17. La Sezione di
controllo della Corte dei Conti ha sollevato motivi di preoccupazione per questa
situazione (giusta deliberazione n. 174/2014/PRSP del 1 ottobre 2014)
446
Premesso che:
credito .125.141,42;
interessi .100.500,96.
447
Considerato che la violazione degli obblighi imposti dal suddetto
articolo comporta la quantificazione del debito nascente dalla relativa
obbligazione nei confronti del terzo fornitore, quale debito fuori
bilancio;
credito .125.141,42;
interessi .100.500,96.
PROPONE
448
sentenza notificata per mezzo Raccomandata A.R. il 14/02/2013
protocollo n2477;
PARERE TECNICO-AMMINISTRATIVO
Architetto
Sergio Valguarnera
Si esprime parere favorevole in ordine alla regolarit contabile, ai sensi e per gli effetti dellart. 53
della legge 8/6/1990 n. 142, come richiamato dallart. 1, lett. i) della L.R. 11/12/1991 n. 48, modificato
dallart. 12 della L.R. n. 30/2000, sulla proposta di deliberazione sopraindicata.
IL RESPONSABILE II SETTORE
449
2014 14 FEBBRAIO PUBBLICO INCANTO 100 MILA EURO
MANUTENZIONE SCUOLE STRADE EDIFICI ILLUMINAZIONE STRADE
ALBERT D'ARPA SCIOGLIMENTO CONSIGLIO COMUNALE ISOLA DELLE
FEMMINE
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato
Sez. III del 14.2.2014
450
o con la definitiva cessazione dallincarico (decadenza) o con la reintegrazione
nelle funzioni. Sembra evidente dunque che la sospensione non possa
dipendere, per sua stessa natura, che da una condanna non definitiva. Se
invece la condanna definitiva, vi la decadenza, non la sospensione. Se la
legge n. 190/2012 avesse veramente inteso accomunare la sospensione e la
decadenza nel riferimento alla condanna definitiva avrebbe fatto un non
senso; si sarebbe trattato, in realt, della soppressione dellistituto della
sospensione e tanto valeva dirlo apertamente. Ci appare ancor pi evidente
se si considera che nel disposto del d.lgs. n. 235/2012 (come del resto nella
normativa anteriore) le fattispecie penali che dnno luogo alla sospensione
sono un campo pi ristretto di quello delle fattispecie che comportano la
decadenza. Questa differenza si spiega ed appare perfettamente logica se si
correla la sospensione ad una condanna non definitiva: proprio perch la
posizione penale dellinteressato ancora sub iudice la sospensione si giustifica
solo per le ipotesi pi gravi di reato; quando invece lillecito penale
definitivamente accertato la decadenza si giustifica anche per ipotesi
relativamente meno gravi. Si visto, dunque, che subordinare la sospensione
allesistenza di una condanna definitiva equivale a cancellare la figura della
sospensione. Ci si chiede, ora, se sia credibile che dettando la legge n.
190/2012 il legislatore avesse questa intenzione. Per rispondere a questa
domanda utile ripercorrere le evoluzioni della normativa in materia. Listituto
della sospensione degli amministratori regionali e degli enti locali assoggettati
a un procedimento penale ha avuto la prima manifestazione nellart. 15 della
legge n. 55/1990. La sospensione si verificava al momento del rinvio a
giudizio, peraltro limitatamente al delitto di associazione a delinquere di
stampo mafioso (art. 416-bis c.p.) ovvero al favoreggiamento dello stesso. La
sospensione si trasformava in decadenza al momento del passaggio in
giudicato della sentenza di condanna. E poi intervenuta la legge n. 16/1992,
art. 1, che ha modificato radicalmente il citato art. 15, introducendovi la nuova
figura della incandidabilit alle elezioni amministrative e regionali. La norma
disponeva lincandidabilit in caso di condanna anche non definitiva per una
serie di fattispecie penali di una certa gravit; per altre fattispecie meno gravi
prevedeva che lincandidabilit sorgesse per effetto di una condanna definitiva,
o anche di una condanna in primo grado confermata in appello. Sin qui la
norma si riferiva alle sentenze penali pronunciate prima dellelezione. Nel caso
che le condanne in questione sopravvenissero dopo lelezione, la norma
prevedeva la sospensione dalla carica, convertita di diritto in decadenza al
momento del passaggio in giudicato. Queste disposizioni sono state trasfuse,
con qualche modifica, nel testo unico enti locali (d.lgs. n. 267/2000), articoli
451
58 e 59. Lart. 58 concerneva lincandidabilit conseguente alla condanna
definitiva (era eliminato ogni riferimento alle condanne non definitive; lart. 59
la sospensione conseguente alla condanna non definitiva (e, per talune
fattispecie, alla condanna in primo grado confermata in appello). Il testo degli
artt. 58 e 59 del t.u.e.l. stato a sua volta trasfuso, senza rilevanti variazioni,
nel testo degli artt. 10 e 11 del d.lgs. n. 235/2012. Da questa disamina risulta
dunque che lo sviluppo della normativa in materia, anteriormente alla legge
delega del 2012 e a partire dalla legge n. 55/1990, stato sempre coerente
nel prevedere lo strumento della sospensione dalla carica, in presenza di un
procedimento penale per fattispecie penali di una certa gravit, pur in assenza
di una condanna definitiva; sopravvenendo la quale alla sospensione subentra
la decadenza. Anzi i vari passaggi hanno affinato la disciplina della
sospensione, nel trasparente scopo di rendere tale strumento maggiormente
efficace, e non gi di renderlo evanescente. Ci si deve ora dar carico
dellinterpretazione del criterio di cui allart. 1, comma 63, lettera (m), della
legge delega: disciplinare le ipotesi di sospensione e decadenza di diritto dalle
cariche di cui al comma 63 in caso di sentenza definitiva di condanna per delitti
non colposi successiva alla candidatura o allaffidamento della carica.
Secondo lappellante, si visto sopra, questa formulazione farebbe intendere
che il legislatore delegante abbia voluto uniformare la disciplina della
sospensione a quella della decadenza, facendo dipendere entrambe da una
sentenza definitiva di condanna. Questa tesi interpretativa pu sembrare
suggestiva ove si abbia riguardo esclusivamente allaspetto letterale. Ma,
com noto, il criterio letterale uno solo degli strumenti a disposizione
dellinterprete, il quale deve usare anche gli strumenti della razionalit, della
coerenza logica, della sistematica, etc., per ricostruire la effettiva volont del
legislatore. Comunque si voglia risolvere la questione interpretativa ora posta,
dalla lettera (m) emerge senza possibile ambiguit, proprio sul piano letterale,
che il legislatore delegante non ha voluto sopprimere listituto della
sospensione, ma anzi conservarlo, tanto vero che ha chiesto al legislatore
delegato di disciplinarlo, vale a dire recepirlo nellemanando testo unico.
Peraltro, come si gi detto al punto 6, il concetto stesso di sospensione, in
questa materia, reca in s il necessario riferimento ad un presupposto (in
questo caso la condanna penale) non ancora definitivo. Se vi una condanna
definitiva, non avrebbe alcun senso applicare una sospensione; a maggior
ragione in quanto la condanna definitiva produce di diritto la decadenza
(peraltro non tutte le fattispecie penali che comportano decadenza comportano
anche la sospensione, mentre tutte le fattispecie che comportano la
sospensione comportano anche la decadenza). In questa situazione, anche
452
volendo tutto concedere alla tesi interpretativa dellappellante, resta il fatto che
sul piano letterale emergono due indicazioni inconciliabili fra loro: da un lato, la
dichiarata volont di conservare nel sistema listituto della sospensione (che
implica per definizione il riferimento ad un processo in itinere) e dallaltro lato
la (supposta) volont di subordinare la sospensione allesistenza di una
condanna definitiva. Lesegesi meramente letterale non permette di sciogliere
questa contraddizione. E quindi giocoforza ricorrere ad altri criteri. Il primo,
gi di per s risolutivo, quello per cui si deve preferire linterpretazione che
attribuisce un senso alla frase, piuttosto che quella che la rende priva di senso
e di effetti pratici. Il secondo quello per cui si deve preferire linterpretazione
pi corrispondente alla ratio legis ed alla presumibile volont del legislatore
(ricostruibile anche mediante il riferimento al contesto politico-programmatico,
alla evoluzione storica della legislazione, etc.), e pi coerente con il sistema. In
questo caso, ciascuno di questi criteri porta univocamente a rigettare la tesi
interpretativa dellappellante. Oltre a tutto quanto si gi detto a proposito
dellinquadramento sistematico, basti ricordare che lintera legge n. 190/2012
stata concepita con la dichiarata finalit di rendere pi efficaci e penetranti
gli strumenti di prevenzione e repressione della corruzione, anche per
adempiere agli obblighi internazionali assunti in questo senso. Concludendo sul
punto, la prospettazione delleccesso di delega appare manifestamente
infondata. Lappellante propone altres una seconda questione di
costituzionalit sotto il profilo di una presunta illogicit, ovvero
irragionevolezza, violazione del principio di uguaglianza, etc.. In sintesi, la
questione si basa sulla circostanza che il regime della sospensione
differenziato per le varie fattispecie penali, cosicch pu accadere che la
sospensione consegua, di diritto ad una condanna a pena pi lieve, e non
consegua invece ad una condanna a pena pi onerosa, solo perch la prima
stata pronunciata per un certo tipo di reato, e la seconda per un reato di altro
tipo (in concreto linteressato stato sospeso dalla carica perch condannato a
quattro mesi di reclusione per il reato di cui allart. 323 c.p., abuso dufficio;
mentre reati di altro genere non comportano la sospensione se la pena irrogata
inferiore a due anni di reclusione). Il Collegio ritiene manifestamente
infondata anche questa eccezione. Infatti non irragionevole che il legislatore
differenzi il regime della sospensione dalla carica a seconda delle tipologie di
reato. La sospensione dalla carica va intesa, in sostanza, come uno strumento
cautelare: la norma vuol allontanare dallesercizio di determinate funzioni
pubbliche il soggetto che, avendo riportato una condanna penale sia pur non
definitiva, presenta un apprezzabile rischio di esercitarle in modo illecito o
comunque contrario al pubblico interesse. E intuitivo che, a parit di pena
453
irrogata, le condanne per taluni tipi di reato (ad esempio: i reati del pubblico
ufficiale contro la pubblica amministrazione) hanno un valore indiziario pi
significativo rispetto alle condanne per altri tipi di reato. Sintende che le
valutazioni compiute dal legislatore al riguardo sono altamente discrezionali, e
come tali opinabili: ma nel caso in esame non sono irragionevoli. Per scaricare
la sentenza per esteso cliccare su "Accedi al Provvedimento".
http://ww2.gazzettaamministrativa.it/opencms/opencms/_gazzetta_amministrativa/_permalink_new
s.html?resId=18c144ea-96f5-11e3-84ee-5b005dcc639c
Alvaro Cxxxxxxxxx, nel corso delle elezioni del sindaco e consiglio comunale di
Pordenone, svoltesi nel maggio 2001, risultava eletto quale consigliere
comunale ed assumeva la carica. Con nota del 20 luglio 2001, il prefetto di
Pordenone, ai sensi dellarticolo 59 decreto legge 267/00, comunicava al
Comune di Pordenone che la Corte dappello sezione penale di Trieste, con
sentenza resa il 25 settembre-6 dicembre 2000, aveva riconosciuto il
Cxxxxxxxxx colpevole del delitto di cui agli articoli 56 e 317 Cp. Per tanto,
continuava la nota prefettizia, sera verificata lipotesi di sospensione di diritto
dalla carica elettiva di consigliere comunale del Cxxxxxxxxx. In data 18 agosto
2001, si riuniva il Consiglio comunale di Pordenone, che, preso atto della nota
del prefetto, provvedeva a surrogare il consigliere comunale sospeso. In data
11 agosto 2001, il Cxxxxxxxxx proponeva ricorso, ai sensi della speciale
disciplina portata dal Dpr 570/60, rilevando che il prefetto, essendo la
competenza propria dellassessore regionale, non era legittimato ad emettere
provvedimento di sospensione del consigliere comunale, e che non ricorrevano
gli estremi di legge della sospensione, prevista dallarticolo 59 decreto legge
267/00, la quale non ricomprendeva anche i delitti tentati, commessi dai
pubblici uffici, bens solo quelli consumati. Resisteva, ritualmente, il Prefetto di
Pordenone, contestando daver emesso il denunciato provvedimento di
sospensione, ma dessersi limitato a comunicare al comune lesistenza della
sentenza di condanna, emessa a carico del Cxxxxxxxxx, e con relazione alle
censure portate nel ricorso introduttivo rilevava la loro infondatezza. Si
costituiva, pure, il Comune di Pordenone per evidenziare daver adottato la
delibera di surroga del consigliere Cxxxxxxxxx, in quanto il prefetto aveva
inviato la nota del 20 luglio 2001, segnalando che ricorreva lipotesi di
sospensione ex articolo 59 decreto legge 267/00. Non si costituiva la Regione
454
autonoma Friuli Venezia Giulia ed alludienza del 25 ottobre 2001, su istanza
del Cxxxxxxxxx, era disposta lintegrazione del contraddittorio con la chiamata
di Ezio Pasut, consigliere comunale nominato in surroga del Cxxxxxxxxx.
Quindi, il tribunale procedeva a decidere la questione, accogliendo la domanda
del Cxxxxxxxxx. Osservava il tribunale che, ai sensi dello statuto dautonomia
della Regione Friuli Venezia Giulia, lorgano legittimato ad emettere il
provvedimento di sospensione del consigliere comunale era lassessore
regionale delle autonomie locali non gi il prefetto, per cui annullava il
provvedimento di sospensione, cos qualificando la nota del 20 luglio 2001 del
prefetto e la delibera del consiglio comunale di surroga. La Corte di appello di
Trieste, con sentenza del 28 gennaio 2002, respingendo il gravame proposto
dal prefetto e dal Ministro dellinterno, concordava con il primo giudice sulla
competenza della regione, e non del prefetto, ad adottare il provvedimento di
sospensione (come, a sua volta, riteneva doversi qualificare quello adottato dal
prefetto), ma negava carattere decisivo a tale circostanza, sul rilievo che il
giudice ordinario, in tema elettorale, conosce i diritti soggettivi e non gi della
mera regolarit degli atti e procedimenti amministrativi e deve pronunciare
affermando o negando lesistenza del diritto alla bade dellazione e non
limitarsi a pronunciare lannullamento di atti amministrativi, che deve
conseguire come effetto di disapplicazione dellaffermazione del diritto leso.
Esaminando, quindi, nel merito, la questione sulla sussistenza o meno, nella
specie, duna ragione automatica di sospensione dalla carica elettiva ai sensi
dellarticolo 59 Dpr 267/00, quel collegio la risolveva, poi, in senso negativo,
per essere la sospensione da detta norma ricollegata al solo reato di
concussione consumata e non anche a quello di concussione tentata, quale
addebitato alleletto. Da qui lulteriore odierno ricorso per cassazione del
prefetto e del ministero, al quale resiste il Cxxxxxxxxx con controricorso.
1. Il primo dei due motivi, in cui si articola il ricorso, con il quale si critica
lasserito difetto di competenza del prefetto - inammissibile per difetto di
decisivit della statuizione censurata e conseguente carenza di interesse alla
correlativa impugnazione. La corte territoriale ha correttamente, infatti,
definito, in premessa, loggetto, proprio ed esclusivo, della proposta azione
elettorale, individuando non gi nellaccertamento di (eventuale) invalidit
dellatto amministrativo di sospensione delleletto (conseguente semmai, in via
meramente incidentale, per effetto di disapplicazione, dallaffermazione del
diritto alla permanenza nella carica elettiva) bens (trattandosi di
controversia in materia di diritti soggettivi, per tale ragione riservata alla
cognizione del giudice ordinario) nellaccertamento della effettiva sussistenza o
meno della causa di sospensione automatica di cui allarticolo 59 Testo unico
267/00, invocata dallattore. E, solo ad abundantiam e per completezza
espositiva, quel collegio ha, quindi, esaminato non senza espressamente
ribadirne il difetto di carattere decisorio la questione sulla competenza al
provvedimento di sospensione.Ora, a tal riguardo (al riguardo, cio, della cos
sottolineata ultroneit della riferita questione di competenza), nessuna censura
(neppure indiretta o implicita) ha formulato la difesa delle amministrazioni
ricorrenti; per cui, appunto, esse non possono ora pretendere di sindacare per
455
cassazione una statuizione incontestatamente priva di rilevanza al fine del
decidere e farla oggetto di doglianze non idonee, per definizione, a condurre,
ove pur (in tesi) accolte, alla educazione della sentenza impugnata o di alcun
suo segmento decisorio.
2. Residua, dunque, lesame del (solo) secondo mezzo del ricorso, con il quale
viene (per la prima volta, per altro) posto, a questa Corte di legittimit, il
quesito se sia riferibile, o non, anche al reato di concussione tentata la causa di
sospensione (cautelare) di diritto dalla carica elettiva prevista dal vigente
articolo 59 Tll 267/00 nei confronti di coloro che hanno riportato una
condanna non definitiva per uno dei delitti di cui agli articoli 327 (concussione)
Cp.
A tal quesito la Corte del merito ha dato risposta negativa sul rilievo
assorbente che il tentativo di concussione, in quanto reato autonomo non pu
essere assimilato al (corrispondente) delitto consumato, che il solo previsto
dallarticolo 59 citato come causa di sospensione delleletto. E questa
conclusione viene ora, appunto, censurata dai ricorrenti prefetto e ministro,
sotto il duplice profilo del vizio di motivazione ex articolo 360 numero 5 Cpc
(privo, per, come tale, di autonomo rilievo ove rivolto, come nella specie, a
revocare in dubbio la soluzione non di una quaestio facti, ma di una quaestio
iuris) e del vizio di violazione del predetto articolo 59 Tul 267/00: sul qual
quindi converge e si esaurisce il contenuto del mezzo impugnatorio in esame.
2.1. In punto di esegesi della norma richiamata, la tesi dei ricorrenti fa leva
sulla equiparazione, ai fini della sospensione, dei delitti tentati e consumati a
suo avviso rinvenibile nel testo dellarticolo 15 della legge 55/1990 come
modificato dalla legge 16/1992 e sulla (ritenuta) trasfusione di quella
disposizione nel corpo dellarticolo 59 in parola. E trae, altres, argomento dalla
sentenza del giudice della legge, 288/93, che, con riferimento proprio alla
normativa del 92, ha ritenuto immune da vizi di costituzionalit quella
equiparazione, agli effetti indicati, tra delitti consumati e tentati, in quanto
rientra nellambito della discrezionalit e valutazione di politica criminale del
legislatore.
456
al secondo comma. Questa originaria impostazione venne poi in prosieguo
innovata ed emendata dalla successiva legge 16/1992. Il cui articolo 16 sanc
la incandidabilit, oltre che per i soggetti condannati in via non definitiva per
delitti associativi di mafia ed altre ipotesi connesse al traffico di armi e di
stupefacenti (lettera a) nei confronti altres, dei soggetti condannati per i
delitti di peculato, malversazione, concussione, corruzione lettera b) articolo
15, nuovo testo), nonch per quelli condannati per i delitti commessi con
abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti ad una pubblica funzione
ed un servizio diversi da quelli indicati nella lettera b) (lettera c) articolo 15
numero 1, come modificato dallarticolo 16 legge 16/1992). Per cui
effettivamente cos si realizzava, agli effetti della incandidabilit,
quellequiparazione (cui fa riferimento la difesa delle ricorrenti amministrazioni)
fra delitti consumati di concussione ecc. (quali ritenuti quelli sub lettera b)
perch richiamati senza ulteriori specificazioni) e quelli (diversi, e cio)
tentati (corrispondenti alle rispettive ipotesi di delitti, consumati, contro la
pubblica amministrazione), per effetto della norma di chiusura sub lettera c)
del nuovo articolo 15 numero 1 legge 55/1990 (cfr. Cassazione penale 26
gennaio 1976, per argomentum). Equiparazione rilevante, ex comma 4bis del
medesimo articolo 15, anche ai fini (per quel che pi direttamente ne
interessa) della immediata sospensione (ivi appunto ricollegata alla
sopravvenienza di alcuna delle condizioni indicate nei commi precedenti).
2.3. Avendo dunque riguardo al ripercorso iter evolutivo della disciplina della
materia, emerge, gi dal solo dato testuale, dello sganciamento dellistituto
sospensione delle ipotesi sub lettera c) articolo 15 citato (dato, questo non
flessibile per estensione, n ampliabile per analogia, stante il carattere di
stretta interpretazione delle norme limitative del diritto di elettorato, avente
coperture nellarticolo 51 della Costituzione), come la sospensione di diritto
non possa ora pi riconnettersi anche alle ipotesi (minori) di delitto tentato,
come precedentemente autorizzato nel vigore della normativa del 1992. Ci
trova del resto ulteriore conferma nel fatto (sintomatico) che la citata legge
16/1992 non rientra, tra quelle di cui doveva tener conto il legislatore delegato
a termini dellarticolo 31 della legge di delega; nel notorio mutamento, altres,
del quadro politico, caratterizzato dal superamento del clima di emergenza dei
457
primi anni 90 e da una conseguente attenuazione delle esigenze cautelari (di
cui evidentemente ha tenuto conto il legislatore delegante). Ed contestato,
infine, dalla considerazione che di fatto, nel sistema del vigente Testo unico, la
rottura del nesso di coincidenza tra cause ostative alla candidatura (5) e quelle
di sospensione (3) in materia di delitti commessi dai pubblici uffici (per i quali
costituisce ora, infatti, causa solo ostativa, ma non anche di sospensione
cautelare, la condanna di peculato duso, sub comma 2 articolo 314 Cp o per
delitto commesso con abuso di violazione di poteri o doveri correlati a pubblica
funzione evidenzia come la misura della sospensione sia ex lege ora correlata
non alla sola tipologia di condotta criminosa, ma anche agli effetti (di maggiore
offensivit in concreto) della stessa. Per cui, conclusivamente, corretta, alla
luce anche di tutte le indicazioni che precedono risulta lesegesi della vigente
normativa di riferimento presupposta dalla Corte di merito che questo
collegio dunque condivide nel senso della rilevanza, nel quadro normativo
attuale, della condanna per delitti tentati (e non consumati) contro la pubblica
amministrazione ai soli fini della decadenza e non anche della sospensione
cautelare dalla carica elettiva. Mentre nessun rilievo , ostativo alla conclusione
cos raggiunta, pu trarsi dalla sentenza costituzionale, richiamata dai
ricorrenti, 141/96, poich la discrezionalit ivi riconosciuta al legislatore in
tema di equiparazione (quale operata nel sistema normativo previdente, ex
legge 16/1992) tra delitti tentati e delitti consumati (contro la pubblica
amministrazione), agli effetti della sospensione dalla carica di amministratore
comunale, non comporta, allevidenza, lillegittimit di una opzione di segno
opposto, maturata in un diverso quadro normativo di riferimento.
PQM
458
Visto l'articolo 1, commi 63, 64 e 65, della legge 6 novembre 2012, n. 190,
recante delega al Governo per l'adozione di un testo unico delle disposizioni in
materia di incandidabilit e di divieto di ricoprire cariche elettive e di governo
conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi;
Vista la legge 27 dicembre 2001, n. 459, recante Norme per l'esercizio del
diritto di voto dei cittadini italiani residenti all'estero;
Acquisiti i pareri delle competenti commissioni della Camera dei deputati e del
Senato della Repubblica;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 21
dicembre 2012;
Sulla proposta del Ministro dell'interno, di concerto con i Ministri della giustizia
e per la pubblica amministrazione e la semplificazione;
459
Emana
a) coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a due anni
di reclusione per i delitti, consumati o tentati, previsti dall'articolo 51, commi
3-bis e 3-quater, del codice di procedura penale;
b) coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a due anni
di reclusione per i delitti, consumati o tentati, previsti nel libro II, titolo II, capo
I, del codice penale;
c) coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a due anni
di reclusione, per delitti non colposi, consumati o tentati, per i quali sia
prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a quattro anni,
determinata ai sensi dell'articolo 278 del codice di procedura penale.
460
3. Per i ricorsi avverso le decisioni di cui al comma 2 trova applicazione
l'articolo 23 del decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n.
361.
461
ciascun candidato ai sensi dell'articolo 46 del testo unico delle disposizioni
legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui
al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445. Lo stesso
ufficio accerta la condizione soggettiva di incandidabilit sulla base di atti o
documenti di cui venga comunque in possesso comprovanti la condizione di
limitazione del diritto di elettorato passivo di cui all'articolo 1.
462
4. Ai fini del presente articolo le sentenze definitive di condanna di cui
all'articolo 1, sono immediatamente comunicate, a cura del pubblico ministero
presso il giudice indicato nell'articolo 665 del codice di procedura penale, alla
Presidenza del Consiglio dei Ministri e determinano la decadenza di diritto
dall'incarico ricoperto, dichiarata con decreto del Presidente della Repubblica,
su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri ovvero, ove la decadenza
riguardi quest'ultimo, del Ministro dell'interno.
d) coloro che sono stati condannati con sentenza definitiva alla pena della
reclusione complessivamente superiore a sei mesi per uno o pi delitti
commessi con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti ad una
pubblica funzione o a un pubblico servizio diversi da quelli indicati alla lettera
c);
e) coloro che sono stati condannati con sentenza definitiva ad una pena non
inferiore a due anni di reclusione per delitto non colposo;
463
f) coloro nei cui confronti il tribunale ha applicato, con provvedimento
definitivo, una misura di prevenzione, in quanto indiziati di appartenere ad una
delle associazioni di cui all'articolo 4, comma 1, lettera a) e b), del decreto
legislativo 6 settembre 2011, n. 159.
a) coloro che hanno riportato una condanna non definitiva per uno dei delitti
indicati all'articolo 7, comma 1, lettera a), b), e c);
b) coloro che, con sentenza di primo grado, confermata in appello per la stessa
imputazione, hanno riportato una condanna ad una pena non inferiore a due
anni di reclusione per un delitto non colposo, dopo l'elezione o la nomina;
4. A cura della cancelleria del tribunale o della segreteria del pubblico ministero
i provvedimenti giudiziari che comportano la sospensione ai sensi del comma 1
464
sono comunicati al prefetto del capoluogo della Regione che ne d immediata
comunicazione al Presidente del Consiglio dei Ministri il quale, sentiti il Ministro
per gli affari regionali e il Ministro dell'interno, adotta il provvedimento che
accerta la sospensione. Tale provvedimento notificato, a cura del prefetto del
capoluogo della Regione, al competente consiglio regionale per l'adozione dei
conseguenti adempimenti di legge. Per la regione siciliana e la regione Valle
d'Aosta le competenze di cui al presente articolo sono esercitate,
rispettivamente, dal commissario dello Stato e dal presidente della
commissione di coordinamento; per le province autonome di Trento e di
Bolzano sono esercitate dai rispettivi commissari del Governo. Per la durata
della sospensione al consigliere regionale spetta un assegno pari all'indennit
di carica ridotta di una percentuale fissata con legge regionale.
1. In occasione della presentazione delle liste dei candidati per le elezioni del
presidente della regione e dei consiglieri regionali, oltre alla documentazione
prevista dall'articolo 9 della legge 17 febbraio 1968, n. 108, e dall'articolo 1,
commi 3 e 8, della legge 23 febbraio 1995, n. 43, o prevista dalle relative
disposizioni delle leggi elettorali regionali, ciascun candidato rende, unitamente
alla dichiarazione di accettazione della candidatura, una dichiarazione
sostitutiva, ai sensi dell'articolo 46 del testo unico delle disposizioni legislative
e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto
del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, e successive
modificazioni, attestante l'insussistenza delle cause di incandidabilit di cui
all'articolo 7.
2. Gli uffici preposti all'esame delle liste dei candidati, entro il termine previsto
per la loro ammissione, cancellano dalle liste stesse i nomi dei candidati per i
quali manca la dichiarazione sostitutiva di cui al comma 1 e dei candidati per i
quali venga comunque accertata, dagli atti o documenti in possesso dell'ufficio,
la sussistenza di alcuna delle predette condizioni di incandidabilit.
465
4. Qualora la condizione di incandidabilit sopravvenga o sia accertata
successivamente alle operazioni di cui al comma 2, la condizione stessa viene
rilevata, ai fini della mancata proclamazione, dagli uffici preposti alla
proclamazione degli eletti.
c) coloro che hanno riportato condanna definitiva per i delitti previsti dagli
articoli 314, 316, 316-bis, 316-ter, 317, 318, 319, 319-ter, 319-quater, primo
comma, 320, 321, 322, 322-bis, 323, 325, 326, 331, secondo comma, 334,
346-bis del codice penale;
d) coloro che sono stati condannati con sentenza definitiva alla pena della
reclusione complessivamente superiore a sei mesi per uno o pi delitti
commessi con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti ad una
pubblica funzione o a un pubblico servizio diversi da quelli indicati nella lettera
c);
e) coloro che sono stati condannati con sentenza definitiva ad una pena non
inferiore a due anni di reclusione per delitto non colposo;
466
f) coloro nei cui confronti il tribunale ha applicato, con provvedimento
definitivo, una misura di prevenzione, in quanto indiziati di appartenere ad una
delle associazioni di cui all'articolo 4, comma 1, lettera a) e b), del decreto
legislativo 6 settembre 2011, n. 159.
a) coloro che hanno riportato una condanna non definitiva per uno dei delitti
indicati all'articolo 10, comma 1, lettera a), b) e c);
b) coloro che, con sentenza di primo grado, confermata in appello per la stessa
imputazione, hanno riportato, dopo l'elezione o la nomina, una condanna ad
una pena non inferiore a due anni di reclusione per un delitto non colposo;
467
3. Nel periodo di sospensione i soggetti sospesi, ove non sia possibile la
sostituzione ovvero fino a quando non sia convalidata la supplenza, non sono
computati al fine della verifica del numero legale, n per la determinazione di
qualsivoglia quorum o maggioranza qualificata.
5. A cura della cancelleria del tribunale o della segreteria del pubblico ministero
i provvedimenti giudiziari che comportano la sospensione sono comunicati al
prefetto, il quale, accertata la sussistenza di una causa di sospensione,
provvede a notificare il relativo provvedimento agli organi che hanno
convalidato l'elezione o deliberato la nomina.
7. Chi ricopre una delle cariche indicate all'articolo 10, comma 1, decade da
essa di diritto dalla data del passaggio in giudicato della sentenza di condanna
o dalla data in cui diviene definitivo il provvedimento che applica la misura di
prevenzione.
1. In occasione della presentazione delle liste dei candidati per le elezioni del
presidente della provincia, del sindaco, del presidente della circoscrizione e dei
consiglieri provinciali, comunali e circoscrizionali, OLTRE ALLA
468
DOCUMENTAZIONE PREVISTA DA ALTRE DISPOSIZIONI NORMATIVE, CIASCUN
CANDIDATO, UNITAMENTE ALLA DICHIARAZIONE DI ACCETTAZIONE DELLA
CANDIDATURA, RENDE UNA DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA, AI SENSI
DELL'ARTICOLO 46 DEL TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E
REGOLAMENTARI IN MATERIA DI DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA, DI
CUI AL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 28 DICEMBRE 2000, N.
445, E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI, ATTESTANTE L'INSUSSISTENZA DELLE
CAUSE DI INCANDIDABILIT DI CUI ALL'ARTICOLO 10.
2. Gli uffici preposti all'esame delle liste dei candidati, entro il termine previsto
per la loro ammissione, cancellano dalle liste stesse i candidati per i quali
manca la dichiarazione sostitutiva di cui al comma 1 e dei candidati per i quali
venga comunque accertata, dagli atti o documenti in possesso dell'ufficio, la
sussistenza di alcuna delle predette condizioni di incandidabilit.
469
1. Le disposizioni in materia di incandidabilit del presente testo unico si
applicano nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e
Bolzano.
1. L'incandidabilit di cui al presente testo unico opera anche nel caso in cui la
sentenza definitiva disponga l'applicazione della pena su richiesta, ai sensi
dell'articolo 444 del codice di procedura penale.
1. Per le incandidabilit di cui ai Capi I e II, e per quelle di cui ai Capi III e IV
non gi rinvenibili nella disciplina previgente, la disposizione del comma 1
dell'articolo 15 si applica alle sentenze previste dall'articolo 444 del codice di
procedura penale pronunciate successivamente alla data di entrata in vigore
del presente testo unico.
Art. 17 Abrogazioni
1. A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente testo unico sono
abrogati:
470
a) gli articoli 58 e 59 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, recante il
testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali;
b) l'articolo 15 della legge 19 marzo 1990, n. 55, salvo per quanto riguarda la
disciplina per il personale dipendente dalle regioni;
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar inserito nella raccolta
ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. fatto obbligo a
chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
NAPOLITANO
471
abrogando gli articoli 58 e 59 del decreto legislativo 267/2000 e l'articolo 15
della legge 55/1990.
In questa sottovoce si trover, pertanto, unampia documentazione riferita
ancora alla citata legge 55/1990 (nel testo modificato dallarticolo 1 della legge
18 gennaio 1992, n. 16) e alle corrispondenti disposizioni contenute negli
articoli 58 e 59 del decreto legislativo 267/2000, sostanzialmente ripresi nel
nuovo testo unico 235/2012.
Non possono essere candidati alle elezioni comunali e circoscrizionali e non
possono comunque ricoprire le cariche di sindaco, assessore e consigliere
comunale, presidente e componente del consiglio circoscrizionale, presidente e
componente del consiglio di amministrazione dei consorzi, presidente e
componente dei consigli e delle giunte delle unioni di comuni, coloro i
quali siano stati condannati con sentenza passata in giudicato per uno
dei reati indicati al comma 1 dellarticolo 10 del decreto legislativo
235/2012. L'incandidabilit opera anche nel caso in cui sia stata applicata la
pena su richiesta ai sensi dell'articolo 444 del c.p.p. (c.d. patteggiamento).
Sono invece sospesi di diritto dalle cariche indicate nellarticolo 10, comma
1, del citato decreto legislativo coloro che hanno riportato una condanna non
472
definitiva per i delitti indicati nello stesso comma alle lettere a), b) e c); sono
inoltre sospesi dalla carica coloro che, dopo l'elezione o la nomina, con
sentenza di primo grado confermata in appello per la stessa imputazione,
hanno riportato una condanna ad una pena non inferiore a due anni per un
delitto non colposo e coloro nei cui confronti l'autorit giudiziaria ha applicato
una misura di prevenzione in quanto indiziati di appartenere ad associazioni di
tipo mafioso. Sono, infine, sospesi di diritto coloro i quali sono sottoposti alle
misure coercitive degli arresti domiciliari, della custodia cautelare in carcere ed
in luogo di cura nonch del divieto di dimora, quando riguarda la sede dove si
svolge il mandato elettorale.
Nel periodo di sospensione, ove non sussista supplenza, tali soggetti non sono
computati al fine della verifica del numero legale, n per qualsiasi quorum o
numero legale (articolo 11, comma 3).
La sospensione cessa nel caso in cui venga meno la misura coercitiva, ovvero
venga emessa sentenza anche non definitiva di non luogo a procedere, di
proscioglimento, di assoluzione o provvedimento di revoca della misura di
prevenzione o sentenza di annullamento ancorch con rinvio (articolo 11,
comma 6).
normativa
DECRETO LEGISLATIVO 18 agosto 2000, n. 267 - articolo 45, comma 2 >
testo unico delle leggi sullordinamento degli enti locali
DECRETO LEGISLATIVO 31 dicembre 2012, n. 235 - articoli 10-17 >
testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilit e di divieto di
ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di
condanna per delitti non colposi, a norma dellarticolo 1, comma 63, della
legge 6 novembre 2012, n. 190
circolari
MINISTERO DELL'INTERNO - Direzione centrale delle autonomie - 20 luglio
1990, n. 4/90 >
decadenza dalla carica di Sindaco a seguito di condanna penale irrevocabile
ai sensi dellarticolo 271, T.U.C.P. approvato con R.D. 3 marzo 1934, n.
383: effetti della sospensione condizionale della pena in rapporto al disposto
dellarticolo 4, legge 7 febbraio 1990, n. 19
MINISTERO DELL'INTERNO - Ufficio coordinamento e affari generali - 1
febbraio 1992, n. 1 >
legge 18 gennaio 1992, n. 16, recante norme in materia delezioni e nomine
presso le Regioni e gli enti locali
MINISTERO DELL'INTERNO - Direzione centrale per i servizi elettorali - 8
maggio 1996, n. 94/96 >
dichiarazione di illegittimit costituzionale dellarticolo 15, comma 1, lettera
e), della legge 55/1990, pronunciata dalla Corte costituzionale con sentenza
141/1996
MINISTERO DELL'INTERNO - Direzione centrale delle autonomie - 27 luglio
2001, n. 6/2001 >
amministratori degli enti locali - sospensione di diritto dalla carica.
473
Interpretazione dell'articolo 59 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.
267
MINISTERO DELL'INTERNO - 7 giugno 2004, n. 2500/3038/200401489 >
conversione in legge del decreto legge n. 80 del 2004. Disposizioni urgenti
in materia di enti locali. Proroga di deleghe legislative
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA - Servizio elettorale - 27
settembre 2005, prot. n. 15826/1.3.11 >
circolare informativa e di sensibilizzazione agli enti locali in ordine a cause di
sospensione e decadenza degli amministratori locali
altra documentazione
CONSIGLIO DI STATO - I Sezione - 8 aprile 1992, n. 879/92 >
quesito della Presidenza del Consiglio dei Ministri sullinterpretazione della
legge 18 gennaio 1992, n. 16
MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA - Direzione generale affari penali, delle
grazie e del casellario - 18 maggio 1992, Prot. n. 131.74.514/1992 >
nota del Ministero dellinterno relativa alla legge 18 gennaio 1992, n. 16
CONSIGLIO DI STATO - Adunanza generale - 30 novembre 1992, n.
172/92 >
legge 18 gennaio 1992, n. 16. Norme in materia di elezioni e nomine presso
le regioni e gli enti locali
CONSIGLIO DI STATO - Adunanza generale - 25 novembre 1993, n.
126/93 >
quesito sullinterpretazione della legge 18 gennaio 1992, n. 16, articolo 1,
comma 1, lettera c); amministratori pubblici condannati per delitti
commessi con abuso dei poteri o violazione dei doveri inerenti ad una
pubblica funzione o ad un pubblico servizio
CONSIGLIO DI STATO - I Sezione - 9 maggio 2001, n. 427/2001 >
ministero dellinterno. Quesito in ordine alla sospensione dalla carica degli
amministratori locali (articolo 59, d.lgs. 267/2000)
CONSIGLIO DI STATO - I Sezione - 24 ottobre 2002, n. 3282/02 >
ministero dellinterno. Quesito in ordine alla sospensione dalla carica degli
amministratori locali sottoposti alle misure coercitive di cui agli articoli 284,
285 e 286 c.p.p. (articolo 59, d.lgs. 267/2000)
CONSIGLIO DI STATO - I Sezione - 30 giugno 2004, n. 4319 >
concernente la non possibilit di proroga, oltre i diciotto mesi, della
sospensione dalla carica
giurisprudenza
CORTE DI CASSAZIONE - Sezione promiscua feriale - 27 ottobre 1993, n.
10700 >
la legge 18 gennaio 1992, n. 16, modificativa dellarticolo 15, della legge 19
marzo 1990, n. 55, non ha carattere di retroattivit. Non sussiste, in capo
allamministratore condannato, un diritto quesito alla carica elettiva,
rientrando tale qualit tra i diritti di natura patrimoniale e non di natura
politica. La sentenza di riabilitazione non ha efficacia sulla decadenza gi
intervenuta
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 12 aprile 1996, n.
3490 >
nel procedimento avviato dal consigliere comunale contro il provvedimento
474
di sospensione dalla carica adottato dal consiglio comunale, il Prefetto ha la
legittimazione passiva ed ha quella attiva per impugnare eventualmente la
sentenza emessa nel giudizio di primo grado
CONSIGLIO DI STATO - V Sezione - 17 maggio 1996, n. 574 >
la mancanza della dichiarazione di non trovarsi in una condizione prevista
dall'articolo 15, comma 1, della legge 55/1990, comporta l'immediato, e
non sanabile, depennamento del candidato dalla lista
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE - Calabria - Catanzaro - 20
giugno 1996, n. 503 >
il provvedimento di sospensione del pubblico amministratore ai sensi
dellarticolo 15, della legge 19 marzo 1990, n. 55, come modificato dalla
legge 18 gennaio 1992, n. 16, e della legge 12 gennaio 1994, n. 30, in
quanto atto vincolato e non discrezionale, non richiede una specifica
motivazione
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - II Sezione - 13 settembre 1996, n.
8270 >
la decadenza automatica del pubblico amministratore dalla carica ricoperta,
a seguito di condanna definitiva per uno dei reati indicati dallarticolo 15,
comma 1, lettera c), della legge 19 marzo 1990, n. 55, si verifica sia
quando la condotta tipizzata dalla legge integra una fattispecie delittuosa
(nel caso: labuso di potere), sia quando implica solo lapplicazione della
aggravante per delitti anche diversi da quelli indicati nella legge
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 18 febbraio 1998, n.
1713 >
in caso di rimozione di un eletto dalla carica, a seguito di condanna
definitiva per uno dei reati indicati nellarticolo 15, comma 1, della legge
55/1990, non necessario alcun procedimento di contestazione preventiva
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE - Campania - Napoli - I Sezione -
18 settembre 1998, n. 2917 >
lesito positivo dellaffidamento in prova al servizio sociale se estingue la
pena e ogni altro effetto penale, non estingue leffetto civile-amministrativo
di incapacit alla titolarit della carica pubblica di cui allarticolo 15, della
legge 55/1990
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 26 novembre 1998, n.
12014 >
la causa di incandidabilit e di decadenza, di cui allarticolo 15, della legge
19 marzo 1990, n. 55, si configura come un requisito negativo della
capacit di assumere cariche elettorali per soggetti condannati in via
definitiva per reati che destano particolare allarme sociale; la disposizione in
materia di incompatibilit, di cui allarticolo 3, della legge 23 aprile 1981, n.
154, inserita nella ordinaria legislazione elettorale, ha invece lo scopo di
evitare un conflitto di interessi tra lelettore e lente pubblico
CONSIGLIO DI STATO - V Sezione - 13 settembre 1999, n. 1052 >
la situazione di incandidabilit, ai sensi dellarticolo 15, della legge 19 marzo
1990, n. 55, del candidato sindaco, non rilevata in sede di ammissione dalla
Commissione elettorale circondariale, idonea a rendere invalido lo
svolgimento delle operazioni elettorali. Pur essendo pacifica la competenza
del giudice ordinario in materia di eleggibilit (e di candidabilit), ai sensi
475
dell'articolo 8, della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, e dellarticolo 28, del
regio decreto 26 giugno 1924, n. 1054, il giudice amministrativo pu
pronunciarsi incidenter tantum anche su tali questioni, se la loro soluzione
pregiudiziale per decidere la questione principale di sua competenza
CONSIGLIO DI STATO - V Sezione - 22 settembre 1999, n. 1144 >
larticolo 15, comma 4, della legge 55/1990, che prevede che leventuale
elezione di un candidato che si trova in una delle condizioni di cui al comma
1, dello stesso articolo, non produce effetti, si applica anche nei casi in cui
la condanna pronunciata tra il primo ed il secondo turno elettorale e
comporta limpossibilit della proclamazione a sindaco di tale candidato
CONSIGLIO DI STATO - V Sezione - 15 giugno 2000, n. 3338 >
nei comuni con popolazione sino a 15.000 abitanti, la partecipazione alle
elezioni di un candidato sindaco in situazione di ineleggibilit ai sensi
dellarticolo 2, della legge 23 aprile 1981, n. 154, a differenza di quanto
avviene per il candidato sindaco in situazione di incandidabilit ai sensi
dellarticolo 15, comma 1, della legge 19 marzo 1990, n. 55, non integra
una causa di invalidit che potr trasmettersi alle fasi successive del
procedimento
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 24 febbraio 2001, n.
2743 >
la pendenza di un procedimento penale teso ad ottenere la riabilitazione
dalla condanna non impedisce la proclamazione della decadenza delleletto
condannato in via definitiva per uno dei reati di cui allarticolo 15, della
legge 55/1990. In sede di accertamento della sussistenza delle situazioni
per la comminazione del provvedimento di decadenza delleletto, il giudice si
attiene strettamente al contenuto della sentenza penale di condanna, senza
poter n esperire ulteriori indagini, n reinterpretare la fattispecie su cui si
espresso il giudice penale
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - Sezioni unite - 22 gennaio 2002, n.
717 >
la controversia relativa allesclusione dalla lista di un candidato, condannato
per i reati previsti dallarticolo 1, della legge 16/1992, rientra nella
giurisdizione del giudice ordinario
CONSIGLIO DI STATO - V Sezione - 22 gennaio 2003, n. 255 >
illegittima lesclusione dalla competizione elettorale di un candidato che ha
dichiarato di non trovarsi nelle condizioni di incandidabilit previste
dallarticolo 15 , comma 1, della legge 55/1990, anzich dallarticolo 58, del
d.lgs. 267/2000
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 11 febbraio 2003, n.
1990 >
la condanna per delitto tentato e non consumato contro la pubblica
amministrazione rileva ai soli fini della decadenza e non anche della
sospensione cautelare dalla carica elettiva
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE - Lazio - Roma - Sezione I Ter -
11 ottobre 2004, n. 10661 >
le cause di incapacit a ricoprire la carica di sindaco, di cui agli articoli 58 e
59 del T.U. 267/2000, cessano solo a seguito di riabilitazione a nulla
476
rilevando a tale fine la sospensione della pena accessoria dellinterdizione
dai pubblici uffici
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE - Basilicata - Potenza - 29
novembre 2004, n. 796 >
ai sensi dellarticolo 59, del d.lgs. 267/2000, lamministratore dellente
locale, sospeso per la durata di mesi 18 per condanna in primo grado, ove
intervenga sentenza dappello, vedr linterruzione del primo periodo di
sospensione ed il decorso di un termine nuovo di 12 mesi. La norma non
prevede una sommatoria dei due periodi di sospensione potenzialmente
irrogabili
CONSIGLIO DI STATO - V Sezione - 23 agosto 2006, n. 4948 >
ai sensi dellarticolo 58, comma 4, del T.U. 267/2000 nulla lelezione di un
candidato che si trova nelle condizioni di incandidabilit elencate al comma
1 del medesimo articolo. La sanzione di nullit travolge la sola elezione del
candidato che si trova in condizione di incandidabilit (e anche di
ineleggibilit) e non produce ulteriori conseguenze invalidanti sulle
operazioni elettorali
CORTE COSTITUZIONALE - 9-23 maggio 2007, n. 171 >
dichiarata lillegittimit costituzionale dellarticolo 7, comma 1, lettera a),
del d.l. 80/2004, convertito dalla legge 140/2004, che escludeva dal novero
delle cause ostative alla candidatura l'ipotesi della condanna per peculato
duso (articolo 58, comma 1, lettera b), del d.lgs. 267/2000)
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 8 luglio 2009, n.
16052 >
la sospensione dalla carica di un consigliere comunale condannato con
sentenza non definitiva per uno dei delitti previsti dallarticolo 59, comma 1,
lettera a), del d.lgs. 267/2000 decorre dalla data della comunicazione del
provvedimento di sospensione emessa dal Prefetto e non gi dalla data della
pubblicazione della sentenza
CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA -
19 marzo 2010, n. 400 >
1) nelle elezioni provinciali la scheda recante il voto per un soggetto
incandidabile nulla e la nullit dellespressione della preferenza vizia anche
il voto di lista. 2) non applicabile al caso dellincandidabile listituto della
surroga, perch questa postula lutilizzabilit del voto di lista
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE - Campania - Napoli - II Sezione
- 22 marzo 2010, n. 1530 >
legittimo il provvedimento con il quale la sottocommissione elettorale
circondariale ha provveduto alla cancellazione da una lista elettorale dei
nominativi di alcuni candidati alla carica di consigliere comunale, in quanto
gli stessi hanno omesso di presentare, in sede di accettazione della
candidatura, lespressa dichiarazione di non trovarsi in alcuna delle
condizioni previste dallarticolo 58 del d.lgs. 267/2000
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE - Lazio - Roma - II Sezione - 8
ottobre 2013, n. 8696 >
ai sensi dellarticolo 10, comma 1, lettera e), del d.lgs. 235/2010
irrilevante la sopravvenuta estinzione del reato, se non intervenuta una
sentenza di riabilitazione ex articolo 178 e seguenti del c.p.. pertanto
477
legittima la mancata proclamazione di un consigliere comunale eletto che ha
riportato una condanna alla reclusione di due anni divenuta irrevocabile
per approfondire
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 8 novembre 1994, n.
9263 >
incandidabilit sentenza penale irrevocabile
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 5 dicembre 1995, n.
12511 >
omissione atti di ufficio reato che comporta decadenza
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 6 agosto 1998, n.
7697 >
giudice dichiara decadenza senza valutare nel merito la condanna
CORTE D'APPELLO - Napoli - I Sezione civile - 15 novembre 2001, n. 6 >
condanna e riabilitazione prima della presentazione candidature
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 2 febbraio 2002, n.
1362 >
riabilitazione prima della presentazione candidature
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 27 luglio 2002, n.
11140 >
concorso nel delitto che comporta incandidabilit
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 9 luglio 2003, n.
10776 >
notifica del ricorso per ottenere la decadenza di un amministratore. Non
necessita di notificazione al sindaco
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 21 aprile 2004, n.
7593 >
riabilitazione successiva all'elezione
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE - Puglia - Lecce - I Sezione - 31
maggio 2007, n. 2203 >
giurisdizione in tema di incandidabilit
478
PORTOBELLO I CITTADINI DI ISOLA DELLE FEMMINESONO STANCHI DI
VIVERE IN UN PAESE DOMINATO DA UN SISTEMA CUPOLA AFFARISTICO..
ALLINTERNO DEL QUALE TUTTO SI MUOVE PER AMICIZIE, COMPIACIMENTI.
FAVORITISMI, CLIENTELISMO E NEPOTISMO,,,FAVORITO E SOSTENUTO DA
GRUPPI DI FAMIGGHIA 3) SIGNOR SINDACO, PROFESSORE GASPARE
PORTOBELLO I CITTADINI DI ISOLA DELLE FEMMINE PRETENDONO CHE LEI E
LA SUA COMPANY, CON ATTI CONCRETI RESPINGIATE LE ACCUSE CHE HANNO
VISTO GRUPPI BEN INDIVIDUATI DI RAPPRESENTANTI DEI POTERI FORTI (UN
MODO DIVERSO DI DIRE MAFIA) AVERVI FAVORITO NELLA VITTORIA
ELETTORALE DELLE AMMINISTRATIVE SCORSE.. 4) LA PIANIFICAZIONE DEL
TERRITORIO DEVE ESSERTE UTILE AI CITTADINI TUTTI DI ISOLA DELLE
FEMMINE E NON SOLO AI SOLITI IGNOTI O LOBBY ELETTORALI O AFFARISTI
O MAFIOSI DECIDA LEI)..5) CARO SIGNOR SINDACO PROFESSORE GASPARE
PORTOBELLO, RESPINGA LE ACCUSE DI MAFIOSITA DELLA SIA
AMMINISTRAZIONE..
TRIBUNALE DI PALERMO
UFFICIO DEL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI
ILL.MO DOTT. MATASSA
MEMORIA DIFENSIVA
479
proc. pen. n. 8565/10 R.G.N.R. 13957/10 R.G. GIP, ad
integrazione della memoria sottoposta alla cognizione della S.V.
alludienza del 16.10.2013, espone e chiede quanto segue.
Il predetto Ciampolillo stato chiamato a rispondere dinanzi a Codesto
Giudice del reato di cui agli artt. 595 c. 3 c.p., 13 L.n. 47/48,
asseritamente commesso in danno di Portobello Gaspare, allepoca dei
fatti Sindaco del Comune di Isola delle Femmine, in relazione ad un
articolo pubblicato sul periodico a diffusione locale Il Vespro, nellaprile
del 2010.
Orbene, lobiettiva analisi dei contenuti del menzionato pezzo giornalistico
- condotta anche alla luce del contesto sociale in cui lo stesso
stato redatto; nonch dei successivi riscontri giudiziari alle
problematiche affrontate dallautore - consente di escludere in modo
assoluto qualsivoglia profilo di penale responsabilit dellodierno imputato,
il quale si mosso entro i confini del diritto di cronaca (e critica
politica), tracciati da consolidata giurisprudenza lungo le note direttrici
della verit, pertinenza e continenza dei formulati assunti.
Invero, come anticipato da questo difensore nella richiamata memoria del
16.10.2013, lo scritto oggetto della querela del Portobello si sostanzia in
un accorato invito da parte del Ciampolillo allallora primo
cittadino, perch - si riporta testualmente dallepigrafe - con atti
concreti respingiate le accuse che hanno visto gruppi ben individuati di
rappresentanti dei POTERI FORTI (un modo diverso di dire MAFIA) AVERVI
FAVORITO nella vittoria elettorale delle amministrative scorse Signor
Sindaco Professore Gaspare Portobello, respinga le accuse di mafiosit
della Sua amministrazione .
Il messaggio rivolto dal giornalista allodierna persona offesa, tuttavia,
non traeva origine da un pur paventato intento diffamatorio nei confronti
del denunziante, trovando piuttosto una giustificazione del tutto razionale
nei clamorosi contenuti delle coeve delibere del Consiglio
480
Comunale di Isola delle Femmine, consultabili sullo stesso sito
istituzionale dellEnte Locale.
In data 12.03.2010, infatti - poche settimane prima della pubblicazione
del testo per cui processo - lassise civica del predetto Comune veniva
riunita per discutere del seguente argomento allordine del giorno:
Infiltrazioni mafiose nellAmministrazione di Isola delle Femmine e, nel
corso della seduta, lopposizione consiliare rappresentava tutta la sua
preoccupazione per lopacit nella gestione della cosa pubblica da
parte della Giunta Portobello, individuando specifiche criticit nelle
procedure di rilascio di talune concessioni edilizie, e denunziando
inaccettabili connessioni tra taluni esponenti politici e personaggi
in vario modo riconducibili alla criminalit organizzata di stampo
mafioso (censure pienamente condivise da Prefettura e Procura della
Repubblica di Palermo, v. in tal senso Sentenza n. 132/2013 del Tribunale
di Palermo I Sez. Civile del 10.06.2013).
Era sulla scorta dei predetti circostanziati rilievi - che saranno tutti
analiticamente riscontrati dalla Commissione Interforze, qualche mese
dopo inviata dal Ministero dellInterno, per vagliare i presupposti per lo
scioglimento del Consiglio Comunale ex art. 143 TUEL, v. relazione del
Viminale del 05.11.2012, in atti - che lodierno imputato si decideva a
scrivere la contestata lettera aperta al Sindaco pro-tempore
(pubblicata dalla rivista Il Vespro nellaprile del 2010), chiedendo a gran
voce che questi facesse chiarezza sulla vicenda e desse prova tangibile
dellintegrit morale dellAmministrazione dal medesimo nominata e
retta!!!
Il Ciampolillo, del resto, blogger e rappresentante di Legambiente sul
territorio, a capo dellAssociazione Isola Pulita, a buon diritto si
interessava (e si interessa) di politica locale, costituendo un punto di
riferimento per i suoi compaesani, e lecitamente pretendeva
risposte dai propri rappresentanti: elementi, questi, da cui consegue
la piena legittimazione soggettiva in capo allautore dellarticolo de quo, e
481
la cristallina rispondenza ai valori ordinamentali dellintrapresa iniziativa
giornalistica.
In questottica, il veicolo scelto dal mio assistito per la diffusione
dellappello al Portobello - un periodico generalista, distribuito (e letto) nel
solo comprensorio di Carini - contribuisce a ritenere PERTINENTE lo
scritto, palesandosi come indubbio linteresse della comunit isolana
ad apprendere dello scandalo montante (evidentemente scoppiato per
cause estranee alla volont dellodierno imputato), ed eventualmente a
conoscere la versione dei fatti del primo cittadino (che, come si
avuto modo di vedere anche in sede giudiziaria, non mai stata fornita in
modo credibile!!!).
Sotto un profilo squisitamente formale, poi, il registro adoperato nella
stesura dellarticolo resta circoscritto entro i doverosi margini della
CONTINENZA, rappresentando tutta linsofferenza degli abitanti di
Isola delle Femmine per una quotidianit fosca si legge in rubrica
i cittadini di Isola delle Femmine sono stanchi di vivere in un paese
dominato da un <<sistema cupola affaristico>> ed invocando
iniziative reali (e non, come osserver acutamente il Ministro degli
Interni nella sua relazione illustrativa circa loperato dellAmministrazione
Portobello, mere operazioni di facciata, v. documento del 05.11.2012,
depositato alludienza del 16.10.2013) da parte dellodierna persona
offesa, a difesa della legalit e della trasparenza della vita
pubblica!!!
Nellindicato senso va letta, dunque, lulteriore notazione vergata dal
Ciampolillo ed evidenziata in contestazione: la pianificazione del territorio
deve essere utile ai Cittadini tutti di Isola delle Femmine e non ai SOLITI
IGNOTI o lobby elettorali o affaristi o mafiosi decida lei.
Sensato si reputa, del resto, che un elettore per bene invochi il massimo
rispetto delle regole ed una imparziale finalizzazione al bene
comune della pi delicata delle attivit, ad oggi riservate ai Comuni: la
redazione, approvazione ed applicazione della disciplina
482
urbanistica (non a caso, al momento dellaccesso presso lEnte Locale
della Commissione Interforze, il settore maggiormente attenzionato
sarebbe stato lUfficio Tecnico, v. relazione prefettizia gi transitata al
fascicolo).
Per quel che attiene alla tematica relativa al contegno lessicale
mantenuto dallodierno imputato nella redazione del pezzo (che, lo si
rimarca, non impedisce certo la trattazione di problematiche serie ovvero
la formalizzazione di critiche ed interrogativi anche scottanti), questa
difesa non pu conclusivamente esimersi dal rilevare come il primo
passaggio dellarticolo incriminato, pedissequamente riportato in epigrafe
il Vostro sporto preferito (a parte lo jogging mattutino praticato tra
limmondizia del paese dei suoi Assessori) costituisca il frutto di
una malevola interpretazione da parte del querelante, distrattamente
riproposta in contestazione: giammai il mio assistito si sarebbe permesso
di insultare brutalmente i componenti della Giunta (non sfugga come lo
scritto, in nessuna sua sezione, scada in esecrabili volgarit), che
invece quotidianamente si dedicavano a passeggiare sul lungomare di
Isola delle Femmine, incuranti delle montagne di rifiuti che giacevano sulla
strada, parallele alla direttrice della corsa!!!
Sul punto, nel doveroso rispetto della prudenza della S.V., tantum sufficit.
Infine, non pu esser sottaciuto come la documentazione gi versata in
atti costituisca granitico riscontro circa la fondatezza delle
preoccupazioni addotte dal Ciampolillo nellelaborato censurato dal
Portobello: la VERITA delle accuse formulate dalle opposizioni (si
ribadisce, non certo dallodierno imputato) nei riguardi dellallora primo
cittadino di Isola delle Femmine, sbiadisce al cospetto della gravit dei
riscontri individuati dalle Forze dellOrdine, incaricate di esaminare gli atti
prodotti dallAmministrazione Comunale.
Le durissime espressioni utilizzate dalla Prefettura di Palermo e dal
Ministero dellInterno per motivare il disposto scioglimento dellEnte
Locale per infiltrazioni mafiose afferiscono a cointeressenze e legami
483
tra personaggi sconvenienti e politici locali, che il mio assistito aveva
soltanto temuto fossero realmente esistenti; e la scelta della Procura della
Repubblica nella persona della Dott.ssa Mazzocco di richiedere la
sanzione dellincandidabilit anche per il Portobello (puntualmente
comminata dal locale Tribunale, con provvedimento in atti), in quanto
ritenuto responsabile di comportamenti di inaccettabile degrado e
parzialit nella gestione della cosa pubblica, fotografa una situazione
certamente pi scandalosa di quella che il Ciampolillo chiedeva allodierna
persona offesa di chiarire, in seno allarticolo dellaprile del 2010.
Le prefate osservazioni - sulle quali non si insiste ulteriormente,
rinviandosi ai contenuti degli atti pubblici gi prodotti nellinteresse
dellodierno imputato - indubbiamente sostanziano una fondatissima
exceptio veritatis, che le spiegate argomentazioni poggiano tuttavia sui
solidi pilastri della correttezza formale dello scritto e della pubblica
rilevanza del contenuto, quantomeno entro il ristretto ambito (locale) di
fruibilit dello stampato.
Tutto quanto sopra premesso, si chiede che
LA S.V. ILL.MA
voglia assolvere Ciampolillo Giuseppe dal delitto ascrittogli, con formula
perch il fatto non costituisce reato.
Palermo l 11.12.2013 Avv. Fabio Falcone
484
ERA RIUNITO PER DISCUTERE E DELIBERARE SU INFILTRAZIONI MAFIOSE
NELLAMMINISTRAZIONE E, QUALCHE TEMPO DOPO, ILMINISTRO
DELLINTERNO AVEVA IN EFFETTI- SCIOLTO QUEL CONSIGLIO COMUNALE A
RAGIONE DEI GRAVI PREGIUDIZI AI PUBBLICI INTERESSI DERIVANTI DA
COLLEGAMENTI DIRETTI ED INDIRETTI DEGLI AMMINISTRATORI LOCALI CON
LA CRIMINALITA ORGANIZZATA 12 NOVEMBRE 2012)
DA QUESTO PUNTA DI VISTA, QUINDI, TUTTO CIO CHE IL CIAMPOLILLO
AVEVA RASSEGNATO (IN TERMINI DI DESCRIZIONE GENERALE DEL
CONTESTO POLITICO-AMMINISTRATIVO DEL COMUNE) NELLARTICOLO
OGGI ADDITATO AD EVIDENZA DIFFAMATORIA POTEVA DIRSI VERO E,
ADDIRITTURA PREMONITORE DI FUTURE VERITA.
FACCIAMO RIFERIMENTO ALLE FRASI CONTRASSEGNATE DAI NUMERI 2) 3) 4)
5) DELLA RUBRICA IMPUTATIVA IN CUI, SE BEN SI LEGGE, NON VI E UN
DIRETTO CONTENUTO OFFENSIVO RIVOLTO AL SINDACO MA SOLTANTO
LACCORATO INVITO DEL GIORNALISTA ( FATTO A NOME DI TUTTI I
CITTADINI) AFFINCHE FOSSE DATA PROVA DI UNA SOLUZIONE DI CONTINUO
RISPETTO AL PASSATO E DI UNA DIVERSA GESTIONE
DELLAMMINISTRAZIONE E DELLA POLITICA AMBIENTALE DELLA CITTA .
LA GIURISPRUDENZA DELLA SUPREMA CORTE, AL PROPOSITO, E
ABBASTANZA CHIARA E SOPRATTUTTO QUADO LE FUNZIONI POLITICHE O DI
ALTA RAPPRESENTANZA SVOLTE DAL SOGGETTO DESTINATARIO DELLE
CRITICHE SI MANIFESTAINO PARTE CONNATURATA ALLA LIBERA
ESPRESSIONE DEL PENSIERO E COMUNQUE, ALLA NATURA DELLA DIALETTICA
DOMOCRATICA.
SEZIONE 5 SENTENZA N 27339 DEL 13-06-2007 DEP 12-07-2007 RV 237260
PRESIDENTE NARDI D ESTENSORE DIDONE A RELATORE DIDONE A IMPUTATO
PG IN PROC TORTOIOLI PM CONSOLO S (PARZ DIFF) (RIGETTA APP PERUGIA
2 MAGGIO 2006) REATI CONTRO LA PERSONA DELITTI CONTRO LONORE
DIFFAMAZIONE COL MEZZO STAMPA LETTERA INDIRIZZATA AD UN
CONSIGLIO COMUNALE CONCERNENTE ASPRE CRITICHE RELATIVE A FATTI
ATTRIBUITI AD UN CONSIGLIERE COMUNALE ACCUSATO DI ARRAFFARE PER
SE FREGANDOSENE DEL RESTO ESIMENTE DEL DIRITTO DI CRITICA
POLITICA SUSSISTENZA RAGIONI. SUSSISTE LESIMENTE
DELLESERCIZIO DEL DIRITTO DI CRITICA POLITICA (ART 51 CODICE PENALE)
NEL CASO IN CUI CON LETTERA RECAPITATA AL CONSIGLIO COMUNALE
SIANO RIVOLTE ASPRE CRITICHE AD UN CONSIGLIERE CONCERNENTI FATTI
RISULTATI VERI, RELATIVI AL CUMULO DI MOLTEPLICI CARICHE POLITICHE
REMUNERATE , ALLINCOMPATIBILITA IMPLICANTE DIMISSIONI DA ALCUNE
CARICHE, ALLA POSSIBILITA DI ATTIVITA PROFESSIONALI IN CONFLITTO
CON LO STESSO COMUNE, STIGMATIZZANDONE LATTIVITA IN QUANTO
PREORDINATA AD ARRAFFARE IL PIU POSSIBILE PER SE FREGANDOSENE
DEL RESTO, CONSIDERATO CHE IL DIRITTO DI CRITICA SI CONCRETA NELLA
ESPRESSIONE DI UN GIUDIZIO O DI UNOPINIONE CHE, NELLA SPECIE,
ACCERTATA LA VERITA DEI FATTI E LAPPLICABILITA DEL DIRITTO DI
CRITICA, NON E VIOLATO IL LIMITE DELLA CONTINENZA, TENUTO CONTO
DELLA PERDITA DI CARICA OFFENSIVA DI ALCUNE ESPRESSIONI NEL
CONTESTO POLITICO IN CUI LA CRITICA PUO ASSUMERE FORME TANTO PIU
485
INCISIVE E PENETRANTI QUANTO PIU ELEVATA E LA POSIZIONE PUBBLICA
DEL DESTINATARIO.
NEL NOSTRO CASO RIBADIAMO LA CRITICA POLITICA POSTA DAL
CIAMPOLILLO AVEVA NATURA DI VERITA, DIMOSTRATA DAI SUCCESSIVI
PROVVEDIMENTI DEL PREFETTO E DEL MINISTRO DEGLI INTERNI E
ADDIRITTURA CULMINATA CON LINCANDIDABILITA DELLODIERNA PERSONA
OFFESA SANCITA DA UNA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI PALERMO DEL 17
GIUGNO 2013. (SENTENZA 132 10 GIUGNO 2013 TRIBUNALE PALERMO 1
SEZIONE CIVILE)
CIO POSTO RESTA DA ESAMINARE LA FRASE TRASCRITTA AL NUMERO 1)
DELLA RUBRICA IMPUTATIVA OSSIA QUALLA CHE ASSOCIA LA PERSONA DEL
SINDACO DI ISOLA DELLE FEMMINE AI REFLUI SOLIDI URBANI DELLA
CITTADINA MARINARA.
IL VOSTRO SPORT PREFERITO (A PARTE LO JOGGING MATTUTINO
PRATICATO TRA LIMMONDIZIA DEL PAESE DEI SUOI ASSESSORI) QUI NON
SEMBRA SI POSSA PARLARE DI CRITICA POLITICA. SI TRATTA DI
UNASSOCIAZIONE DI IDEE CHE NON E CERTO FELICE NELLA SUA
ESPRESSIONE E CHE POTREBBE MANIFESTARSI OFFENSIVA SE SOLO FOSSE
SINTATTICAMENTE CHIARA LA LETTURA. IN ALTRI TERMINI, LEGGENDO LA
FRASE NON SI CAPISCEESATTAMENTE COSA IL GIORNALISTA HA INTESO
DIRE E SE ALLUDESSE ALLIDEA CHE GLI ASSESSORI DEL PAESE FOSERO
IMMONDIZIA ( E IN QUESTO CASO LOFFESA VEDREBBE PERSONE OFFESE GLI
ASSESSORI E NON IL SINDACO) , OPPURE CHE LO SPORT PREFERITO DAL
SINDACO FOSSE QUELLO DI PRATICARE LA CORSA TRA I CUMULI DI RIFIUTI
SPARSI. NEL PRIMO CASO NON VI SAREBBE LESIVITA DIRETTA NEI
CONFRONTI DEL QUERELANTE. NEL SECONDO CASO, SAREBBE DA PORRE IL
PROBLEMA SE LIMMAGINE DESCRITTA DAL CIAMPOLILLO RAPPRESENTI UNA
VERA E PROPRIA OFFESA OVVERO UNA RAPPRESENTAZIONE UN PO
SURREALE TRA LCASTICO E LIRONICO NON INTEGRANTE LESTREMO
DIFFAMATORIO IN RAGIONE DELLATTEGGIAMENTO PSICOLOGICO
DELLAGENTE. SEGUENDO IL BROCARDO LATINO IN DUBIO, MITIUS ,
LIMPUTATO VA ASSOLTO APPUNTO CON LA FORMULA CHE ESCLUDE
LELEMENTO PSICOLOGICO NEL REATO CHE, SEPPURE DI DOLO GENERICO,
DEVE COMUNQUE ESSERE INTERAMENTE RISCONTRATO DAL DECIDENTE.
VISTI GLI ARTICOLI DI LEGGE ASSOLVE CIAMPOLILLO GIUSEPPE
DALLIMPUTAZIONE ALLO STSSO ASCRITTO PERCHE IL FATTO NON
COSTITUISCE REATO LORENZA MATA GIUDICE DELLUDIENZA PRELIMINARE
486
2014 14 MAGGIO COMMISSIONE DELIBERA 6 RICONOSCIMENTO
DEBITO FUORI BILANCIO70 MILA 402 EURO 60 CENTESIMI A SEGUITO
SENTENZA TRIBUNALE LAVORO 4442 2011 ARCH MONICA GIAMBRUNO
AVV BARRILE IL DANNO PATRIMONIALE SUBITO IN TERMINI DI LUCRO
CESSANTE CHE COSTITUISCE PER PACIFICA PRASSI E DOTTRINA VERO E
PROPRIO REDDITO DA LAVORO 2005 6 Ottobre 2005 in Commissione
Edilizia Comunale si discute di Saracen la storia degli 80 mini appartamenti
partecipano alla seduta la responsabile 3 Settore Tecnico Monica Giambruno
e il Sindaco Portobello scontro a fuoco le cui conseguenze chidda si nava a
ghiri determinazione n 30 del 10.10.2005 la sequenzialit di due
episodi 1) Riunione Commissione Edilizia (si iscusso di Saracen 2) la
richiesta di mobilit del responsabile dellU.T.C. La defenestrazione del
Responsabile 3 settore tecnico Monica Giambruno e conferimento
incarico Arch Roberto Bilello Emerge ictu oculi, dunque, l'assoluta
arbitrariet dell'atto revocatorio di che trattasi la cui unica ragione quella di
"emarginare" l'Arch Giambruno la cui unica responsabilit quella di avere
sempre compiuto il proprio dovere con la massima diligenza e professionalit.
2005 10 ottobre Portobello Sindaco determina sindacale 30 nomina
responsabile III settore UTC arch Bilello 2005 10 OTTOBRE PORTOBELLO
SINDACO SFIDUCIA MONICA GIAMBRUNO DOPO C.E.C. 6 OTTOBRE 05
DETERMINA SINDACALE 30 10.10.2005 DIMISSIONATO VICE STEFANO
BOLOGNA 10 10 05 INCARICO ARCH BILELLO
487
488
489
490
491
2014 2 SETTEMBRE OSSERVAZIONI DEL COMITATO CITTADINO ISOLA
PULITA ALLA CONFERENZA SERVIZI DEL 22 LUGLIO PER IL RINNOVO
DELLAUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE ITALCEMENTI
492
2014 30 SETTEMBRE COMMISSIONE SINDACO CURRICULA ANGELICO
EMANUELE INCARICO REALIZZAZIONE NUOVA CASERMA CARABINIERI
1 MILIONE E 900 MILA EURO VILLA RUSSELLO OMER CARINI CRISCI
BOLOGNA LICATA GIAMBRUNO CASERMA DEI CARABINIERI
INCARICO ANGELICO WALTER COMUNE DI ISOLA DELLE
FEMMINE PROGETTAZIONE DIREZIONE LAVORI MISURA
CONTABILIT REALIZZAZIONE NUOVA CASERMA CARABINIERI
DA REALIZZARSI 1.960.000 EURO WALTER ANGELICO RUSSELLO
VIA KENNEDY CASERMA DEI CARABINIERI COMUNE DI ISOLA
DELLE FEMMINE - PALERMO Incarico professionale conferito dal
Comune di Isola delle Femmine per la progettazione e direzione
lavori misura e contabilit per la realizzazione della nuova Caserma
dei Carabinieri ( stazione media ) da realizzarsi nel proprio territorio
comunale; IMPORTO: 1.960.000 Euro (in fase di approvazione
definitiva da parte del Ministero dei LL.PP. sezione affari speciali);
TOWN OF ISOLA DELLE FEMMINE - PALERMO professional duties
conferred by the City of Isle of females for the design and
construction management and accounting measures for the
implementation of the new Police Station (station average) to be
realized in its territory; AMOUNT: 1,960,000 Euro (under final
approval by the Ministry of Publ ic Works section of Special Affairs);
Nuova Caserma dei Carabinieri (Stazione Media) ad Isola
delle Femmine Palermo in realizzazione
2008 Segnalato con menzione donore al Concorso di
Architettura Sostenibile Premio del Monte indetto dalla
Societ Economica di Chiavari (partecipanti 1518 architetture in
tutto i l mediterraneo di cui n6 le menzioni) con la realizzazione di
una Villa bifamiliare ad Isola delle Femmine Pa;
L'edificio residenziale di cui al presente progetto, si riferisce a due
unit per rispettive unit abitative gemelle, facenti parte del
medesimo organismo strutturale e gemellato in ogni sua parte,
questo si sviluppa su una superficie coperta di mq. 335.72 totale
(compreso i terrazzi. patio e corpi accessori) inferiore ai mq 397.72
copribili (ovvero 1/5 della superficie del lotto cos come imposto dall
Soprintendenza) ed costituito da due elevazioni fuori terra (piano
terra e primo piano da destinare alla residenza propria) ed un piano
seminterrato da adibire a locale cantinola, di sgombero-tecnico e
garage (con vicolo a parcheggio interno >10% della suf. Ed.), con
accesso a mezzo di rampe carrabili e scala interna;
Ledificio ha una altezza massima complessiva di volume fuori terra
di ml. 6.35 misurata dal piano di calpestio, sino alla quota
estradossale del solaio di copertura (linea di gronda che in questa
493
realizzazione previsto con la coibentazione in pietrisco e ciottoli di
piccola granulometria) ed ancora m 0.70 di muretto dattico per un
totale di ml 7.05 (altezza non in concorso con le disposizionidi piano
ma tale da mascherare gli impianti di pannelli solari da allocare),
con luci libere interne nette di ml. 3.05 per il piano interrato ; ml
2.80 per il primo livello, ml 2,70 per il secondo livello, compatibili
con le norme prescritte dal P.R.G. e R.E.C. Il sistema costruttivo
scelto per la realizzazione dellintervento quello di tipo intelaiato,
in calcestruzzo di cemento armato con pilastri e travi e solai latero-
cementizi su fondazioni di tipo continuo. I tompagni esterni saranno
realizzati con tamponature in doppi blocchi di Poroton Autoportanti
(a cassetta); mentre di segato di tufo per linterno agli ambienti,
regolarmente traversato ed intonacato con specifico intonaco civile
per interni di biocalce.
La finitura dei prospetti esterni in intonaco Tipo Li Vigni additivato
ai Silossani inoltre si prevede di rivestire in pietra bianca
scavezzata le due pareti centrali (ceche) adiacenti il canale di
divisione delle due unit. Gli infissi esterni sono in PVC a taglio
termico con effetto legno. Detta scelta sequenziale alla
prescrizione della Sovrintendenza che li richiedeva lignei; ma dato
le forti luci di vano libero in progetto (5*6 / 3*4 / 3*3 / 2.8*2.3),
risultava assai improponibile eseguirli in predetta prescrizione,
ovvero le nascenti dilatazioni termiche avrebbero prodotto continue
rotture dei vetri camera e continue infiltrazioni dacqua, altres con
nessuna tenuta termica del comfort interno. In particolare per la
grandi luci stato necessario lutilizzo di tripli vetri basso emissivi
con camera daria a circolazione libera
L'intero edificio, per prevenire fenomeni di umidit da risalita e da
contatto, stato isolato dal terreno circostante a mezzo di una
intercapedine nelle pareti verticali controterra e di Gattaiolato per i
solai del piano seminterrato.
2008/10 Consulente professionista ed art director per lazienda
OMER srl per lo studio della nuova immagine aziendale (Isola
delle Femmine); Pregetto per la realizzazione di un tavolo lavoro
per i passeggeri dei treni superveloci ETR 735 committente ditta
OMER srl; Pregetto per la realizzazione dellampliamento dazienda
OMER srl di Carini
494
2014 15 OTTOBRE SENTENZA CORTE DI APPELLO DI PALERMO ANZA
SALVATORE SENTENZA N 4055 RIFORMA SENTENZA 5455 2012 DI
CONDANNA DI SALVATORE ANZA SI RITORNA SENTENZA PRIMO GRADO
495
FOGLIO 3 PART 96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO
CATASTO URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 1 E 2 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI
2007 27 APRILE PORTOBELLO SINDACO DECRETO ASSESSORIALE 30
MARZO 2007 PRG VALUTAZIONE STRATEGICA AMBIENTALE NELLA FASE
DI REDAZIONE DEL PRG 2009 1 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO
TRASMETTE PRG ADOTTATO C.C. DELIBERA 33 1 AGOSTO 2007 PROT
ASSESSORATO 41829 5.06.09 OGGETTO ORDINE DEL GIORNO PER LA
SEDUTA DELLA C.E.C. DEL 6.6.07 11)pratica edilizia 8.07 Taormina Antonia
Giovanna ed altri istanza 29.03.07 prot 3975 Richiesta CE per il
completamento e variante inerente il villino bifamigliare denominato corpo A
via Libert.12)pratica edilizia 9.07 Taormina Antonia Giovanna ed altri istanza
29.03.07 prot 3978 Richiesta CE per il completamento e variante inerente il
villino bifamigliare denominato corpo B via Libert. 13)pratica edilizia 10.07
Taormina Antonia Giovanna ed altri istanza 29.03.07 prot 3980 Richiesta CE
per il completamento e variante inerente il villino bifamigliare denominato
corpo C via Libert. 14)pratica edilizia 11.07 Taormina Antonia Giovanna ed
altri istanza 29.03.07 prot 3981 Richiesta CE per il completamento e variante
inerente il villino bifamigliare denominato corpo D via Libert. 163 2010 22
FEBBRAIO PORTOBELLO SINDACO CONSIGLIO COMUNALE Variante al
P.R.G. adottato con D.C.C. n33/2007 Rettifica dei confini territoriali
rappresentati nella cartografia del PRG 2011 23 MARZO PORTOBELLO
SINDACO DETERMINA 3 SETTORE DARPA SANDRO IMPEGNO E
LIQUIDAZIONE 14 FATTURE 13 E 20 SETTEMBRE 2010 FERRARELLA ANDREA
VALUTAZIONE INCIDENZA 18.972 EURO NELLAMBITO P.R.G. ADOTTATO C.C.
33 1 AGOSTO 2007 2011 5 AGOSTO PORTOBELLO SINDACO DIRIGENTE
URBANISTICA REGIONE SICILIA PRG PROT 52120 NON PROCEDIBILITA
APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE ESEGUITO IN
FASE DI REDAZIONE PRG 2011 4 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO
URBANISTICA SERVIZIO 2 PROT 67549 PRG PROT 52120 NON
PROCEDIBILITA APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE
ESEGUITO IN FASE DI REDAZIONE PRG 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977 E
AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC RELAZIONE TECNICCA ALLEGATA ALLA DELIBERA FOGLIO 3 PART 95
506 507 508 509 510 593 511 512 96 218 SU CUI SONO STATE RILASCIATE
LICENZE ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977
E AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2014 16 OTTOBRE
COMMISSIONE ARTA SERVIZIO 2 UNITA OPERATIV 2.1 PROTOCOLLO
496
20699 ADOZIONE VARIANTE AL VIGENTE PRG AREA TAORMINA RIENTRA NEI
CONFINI DESTINAZIONE ZONE C2 AREE PRIVE DI DESTINAZIONE PP
DELIBERA C.C. 127 7.8.90 NON VIGENTE E SONO STATE RILASCIATE
DIVERSE LICENZE EDILIZIE SOLUZIONE NEL NUOVO PRG 2014 12
NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO PROPOSTA 563 TRASMISSIONE COPIA
DEL PROVVEDIMENTO RESTITUZIONE DELLARTA PROT 20699 DEL 16
10 2014 ARCHIVIAZIONE DEL RIESAME LICENZE EDILIZIE 7 8 9 10 DEL 1997
SINDACO PORTOBELLO IN QUANTO SU AREA PRIVA DI DESTINAZIONE
URBANISTICA VIA LIBERTA 103 SOLUZIONE NELLAPPROVAZIONE PRG
ADOTTATO C.C. 33 1 AGOSTO 2007 1990 7 AGOSTO ADOZIONE PIANO
PARTICOLAREGGIATO ZONA C CONFORME AL PRG DELIBERA
CONSILIARE 127 1997 30 APRILE BOLOGNA SINDACO CONCESIONE
EDILIZIA 7/91 TAORMINA GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA
LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART 96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA
ROSOLINO FABBRICATO A 2 ELEVAZIONI FUORI TERRA E PIANTA
RETTANGOLARE MQ 1.519 1997 30 APRILE BOLOGNA SINDACO
CONCESIONE EDILIZIA 8/91 TAORMINA GIACOMO 03.11.43 TURORE DI
GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART 96 E 218 CONFINANTE CON
PROPRIETA FAVATA ROSOLINO CATASTO URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 3 4
CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI MQ 1.519 1997 30 APRILE BOLOGNA
SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 9/91 TAORMINA GIACOMO 03.11.43
TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART 96 E 218
CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO CATASTO URBANO AL F 3
PART 2345 SUB 5 E 6 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI MQ 1.519 1990 7 AGOSTO
DELIBERA CONSIGLIO OMUNALE 127 ADOZIONE PIANO
PARTICOLAREGGIATO ZONA C CONFORME AL P.R.G. 1997 30 APRILE
BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 10/91 TAORMINA
GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART
96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO CATASTO
URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 1 E 2 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI 2007 27
APRILE PORTOBELLO SINDACO DECRETO ASSESSORIALE 30 MARZO
2007 PRG VALUTAZIONE STRATEGICA AMBIENTALE NELLA FASE DI
REDAZIONE DEL PRG 2009 1 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO
TRASMETTE PRG ADOTTATO C.C. DELIBERA 33 1 AGOSTO 2007 PROT
ASSESSORATO 41829 5.06.09 2010 22 FEBBRAIO PORTOBELLO SINDACO
CONSIGLIO COMUNALE Variante al P.R.G. adottato con D.C.C.
n33/2007 Rettifica dei confini territoriali rappresentati nella
cartografia del PRG 2011 23 MARZO PORTOBELLO SINDACO
DETERMINA 3 SETTORE DARPA SANDRO IMPEGNO E LIQUIDAZIONE 14
FATTURE 13 E 20 SETTEMBRE 2010 FERRARELLA ANDREA VALUTAZIONE
INCIDENZA 18.972 EURO NELLAMBITO P.R.G. ADOTTATO C.C. 33 1 AGOSTO
2007 2011 5 AGOSTO PORTOBELLO SINDACO DIRIGENTE
URBANISTICA REGIONE SICILIA PRG PROT 52120 NON PROCEDIBILITA
APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE ESEGUITO IN
FASE DI REDAZIONE PRG 2011 4 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO
URBANISTICA SERVIZIO 2 PROT 67549 PRG PROT 52120 NON
PROCEDIBILITA APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE
ESEGUITO IN FASE DI REDAZIONE PRG 2013 21 NOVEMBRE
497
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977 E
AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC RELAZIONE TECNICCA ALLEGATA ALLA DELIBERA FOGLIO 3 PART 95
506 507 508 509 510 593 511 512 96 218 SU CUI SONO STATE RILASCIATE
LICENZE ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977
E AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2014 16 OTTOBRE
COMMISSIONE ARTA SERVIZIO 2 UNITA OPERATIV 2.1 PROTOCOLLO
20699 ADOZIONE VARIANTE AL VIGENTE PRG AREA TAORMINA RIENTRA NEI
CONFINI DESTINAZIONE ZONE C2 AREE PRIVE DI DESTINAZIONE PP
DELIBERA C.C. 127 7.8.90 NON VIGENTE E SONO STATE RILASCIATE
DIVERSE LICENZE EDILIZIE SOLUZIONE NEL NUOVO PRG 2016 23
NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO SERVIZIO 2 DIRIGENTE GENERALE
URBNISTICA PROT 22402 RESTITUZIONE AL COMUNE PROCEDIMENTO
PRG ADOTTATO CC 33 1 AGOSTO 2007 MANCATA PROCEDURA V.A.S.
STRUMENTO NECESSITANTE NELLA REDAZIONE DEL PRG. INVITO A RITIRARE
IL FASCICOLO
498
499
500
501
502
503
504
505
506
507
508
509
510
511
512
513
514
2014 23 OTTOBRE COMMISSIONE CAPPELLA GENTILIZIA FAMIGLIA
BOLOGNA GIUSEPPE BOLOGNA RELAZIONE TECNICA ARTICOLO N9
515
L.R. 37-85 CIMITERO DI ISOLA DELLE FEMMINE IDENTIFICATA AL LOTTO
N155 DI PROPRIET DELLA FAMIGLIA BOLOGNA SCIBETTA FAVALORO
516
517
518
------
2014 13 NOVEMBRE DECRETO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI
MINISTRI FORMAZIONE TRASMISSIONE COPIA DUPLICAZIONE
RIPRODUZIONE E VALIDAZIONE TEMPORALE CONSERVAZIONE DEI
DOCUMENTI INFORMATICI DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI AI SENSI
519
DEGLI ARTICOLI 20, 22, 23 -BIS , 23 -TER , 40, COMMA 1, 41, E 71, COMMA
1, DEL CODICE DELLAMMINISTRAZIONE DIGITALE DI CUI AL DECRETO
LEGISLATIVO N. 82 DEL 2005.
520
521
522
523
524
2014 31 DICEMBRE COMMISSIONE DETERMINA 1 SETTORE 202 SICAR
DEBITO FUORI BILANCIO 84 MILA 129 EURO 47 CENTESIMI ZUCCARELLO
ZANGHI LO MONACO TURANO 2013 23 DICEMBRE COMMISSIONE
DELIBERA 31 SICAR DEBITO FUORI BILANCIO 84MILA129EURO37
525
CENTESIMI SENTENZA 183 21 11 07 APPELLO 1178 20. 07 11 AVV LO
MONACO ZUCCARELLO TURANO 2010 PORTOBELLO SINDACO
DELIBERA GIUNTA 4 SICAR INCARICO ZANGHI OPPOSIZIONE
DECRETO INGIUNTIVO 77MILA 428 EURO 89 CENT PASSATELLO LO
MONACO ZUCCARELLO TURANO
526
CONTRO
ITALCEMENTI S.P.A. rappresentata dagli Avv.ti Bruno Amendolito, Paolo
Santinoli e Damiana Lesce
APPELLANTE PRINCIPALE
IN FATTO E DIRITTO
Dati per noti i fatti di causa che qui devono intendersi integralmente
trascritti, con il presente atto si costituisce per Lauda Giuseppina, Caggese
Mario e Caggese Anna Maria, il sottoscritto difensore, il quale, riportandosi
integralmente e facendo propri i contenuti della memoria difensiva a firma
degli Avv.ti Gori e Zaccaria, intende approfondire alcuni aspetti dell'itera
vicenda evidenziando, le incongruenze e talune inesattezze, nonch l'assoluta
infondatezza degli assunti difensivi di parte avversa.
Dall'attenta lettura della sentenza di primo grado emerge chiaramente
che la decisione del Giudice di prime cure stata la conseguenza di una
ricostruzione e valutazione dei fatti assolutamente ineccepibile e dalla quale
emerge che:
1) gli eredi Caggese, hanno agito per ottenere il riconoscimento della
responsabilit contrattuale, ex art. 2087 c.c., dell'Italcementi e quindi il
risarcimento dei danni patiti a seguito della morte di Caggese Giuseppe;
2) nel corso dell'istruttoria stato provato:
2a) il nesso di causalit tra la patologia e quindi il decesso del
loro dante causa e l'attivit lavorativa svolta in 24 anni alle
dipendenze dell'appellante;
2b) le inadempienze dell'Italcementi, per i mancati controlli clinici
annuali e quelli ambientali previsti dagli accordi sindacali sottoscritti sin dal
1974 e riconosciuti necessari, dalla stessa datrice di lavoro, proprio per la
tipologia dei materiali utilizzati durante la produzione dei cementi;
3) La difesa dell'Italcementi si sarebbe limitata ad affermare, ma
527
adottare ai dipendenti le opportune protezioni, nel rispetto di norme
inderogabili e accordi sindacali;
3b) la morte del Caggese sarebbe stata la diretta conseguenza del
tabagismo negando la diagnosi di silicosi in considerazione del fatto che
non vi sarebbe stato biossido di silicio nei cementi e durante la
lavorazione degli stessi;
3c) non vi sarebbero stati, dopo il 2005, percentuali elevate di
cromo esavalente nei cementi prodotti;
Questi in sintesi sono i fatti su cui si fondato il percorso logico-
giuridico che ha condotto il primo Giudice a riconoscere la responsabilit
della societ e di conseguenza condannarla al risarcimento danni iure
ereditatis e iure proprio
Con ricorso in appello, l'Italcementi, tenta di ricostruire i fatti di causa
attraverso una propria interpretazione a dir poco fantasiosa e contraddittoria.
In particolare, non potendo dimostrare con documentazione clinica, la
circostanza che furono eseguite visite di controllo periodiche (ricordiamo che
emerso inconfutabilmente che dal 1973 al 1983 e dal 1986 al 1989 il
Caggese non fu mai sottoposto a visite, ci che di per se integra
palesemente la violazione di norme e accordi sindacali sottoscritti
dalla Italcementi), l'appellante si riporta alle dichiarazioni testimoniali del
Barutta e dello Scandolo, per dimostrare la correttezza dei propri
comportamenti e negare una condotta omissiva grave.
I testi dell'Italcementi per hanno descritto situazioni e ricordato fatti
che contrastano con le tesi difensive di parte avversa, confermando, invero, la
pericolosit dei locali degli stabilimenti e l'utilizzo di strumenti del
tutto inadeguati per la tutela fisica dei lavoratori.
Il teste Scandolo, direttore degli stabilimenti di Salerno e Trento,
all'udienza del 6.2.2009, ricorda bene il Caggese, strabiliante la sua memoria,
in qualit di direttore di due stabilimenti industriali, non certo piccolissimi e con
centinaia di dipendenti, si ricorda bene del Caggese a distanza di oltre un
decennio, ma tutto possibile. A prescindere da ci, il teste, non ha
528
assolutamente confutata la circostanza che il lavoratore il quale, ricordiamo,
svolgeva mansioni di stivatore, fosse stato esposto a polveri nocive.
Scandolo afferma, dapprima, che il de cuius sostava sui camion dei
clienti e si limitava a stivare i sacchi di cemento perfettamente integri che
sopraggiungevano con i nastri trasportatori (non si mai rotto un sacco
cadendo dal rullo ai cassoni e quindi nessuna polvere esisteva sui camion?) e
per tale motivo, non era a contatto con polveri, poi afferma che non sempre i
camion si trovavano in locali diversi da ove si procedeva al riempimento dei
sacchi, e quindi aggiungiamo noi, molto polverosi, che in tutti i locali degli
stabilimenti vi erano impianti di depolverizzazione e abbattimento polveri ed
infine che gli stivatori, quale appunto il Caggese, essendo tra il
personale maggiormente esposto a polveri indossavano mascherine
protettive.
A questo punto ci sorgono spontanee due domande: lo stivatore era o
no esposto a polveri e se s, quali tipi di protezione utilizzavano? Le risposte le
fornisce l'altro tese, il sig. Barutta, il quale afferma che tutti i dipendenti
facevano uso di mascherine protettive e ci fa pensare che a prescindere dagli
impianti di abbattimento vi erano comunque polveri, e che tali mascherine
erano del tipo di quelle che utilizzano i medici.
Tale ultima dichiarazione farebbe saltare sulla sedia qualsiasi esperto di
sicurezza sui posti di lavoro. Il direttore di un cementificio ci viene a riferire
che la protezione da inalazioni di polveri nocive predisposta per il personale era
affidata ad una mascherina di carta? Certo non siamo dei tecnici ma ci sembra
veramente assurdo, tenuto conto che oggi, nonostante le polveri nei
cementifici dovrebbero essere, di gran lunga inferiori sia per quantit che per
materiale nocivo, obbligatorio l'uso di facciale filtrante certificato
secondo UNI EN 149 o maschera antipolvere certificata secondo UNI
EN 140, altro che mascherina di carta come quelle che usano i
medici.
Ci che emerge che vi erano dei lavoratori, tra essi gli stivatori, che
erano maggiormente esposti a polveri, ma allora bisogna ritenere che gli
impianti di depolverizzazione non erano sufficienti, certo , che se gli opportuni
529
strumenti di protezione personali erano costituite da mascherine di carta come
quelle usate dai medici, non osiamo pensare cosa dovessero essere stati gli
impianti per l'abbattimento delle polveri.
A prescindere da ci, l'appellante non ha mai prodotto certificazioni
attestante il perfetto funzionamento di detti aspiratori, n l'idoneit degli stessi
ad abbattere quasi completamente le polveri durante la lavorazione e ci
perch non vi sono state, per gli anni in cui il de cuius ha prestato l'attivit
lavorativa, valutazioni dei dati ambientali sulla presenza di inquinanti e polveri
nel rispetto dei limiti imposti dall'American Coference of Governamentl
Industrial Hygenist, che dovevano essere raccolti in registri istituiti presso ogni
stabilimento.
Come si pu sostenere in questa sede che tali omissioni non sarebbero
rilevanti ai fini di verificare il corretto comportamento del datore di lavoro ai
sensi dell'art. 2087 cc.; come si pu affermare che non vi erano polveri negli
stabilimenti o che le mascherine di carta e gli aspiratori erano in grado di
eliminare ogni effetto delle sostanze inquinanti e polveri se non vi erano
rilevazioni cliniche ed ambientali, come si pu affermare che dette omissioni
non possano essere correlate alla patologia sofferta per anni dal Caggese,
culminata con la morte del lavoratore?
E' assurdo pensare, anche solo per un attimo, che la ricostruzione della
vicenda operata dal primo Giudice in ordine alla violazione da parte
dell'appellante del citato art. 2087 cc, sia illogica e contraddittoria, atteso che
vi la prova dell'inadempienza e che la stesa stata fornita proprio
dall'Italcementi su un piatto d'argento.
Altro aspetto della vicenda riguarda l'onere della prova a carico degli
eredi Caggese.
Parte avversa afferma che non sarebbe stato provato n il nesso
causale tra la malattia e le sostanze presenti durante le lavorazioni, n
sarebbero state indicate quali misure l'Italcementi avrebbe dovuto adottare per
evitare il decesso. Per tali motivi, il Giudice di prime cure, avrebbe riconosciuto
la responsabilit dell'appellante in assenza di qualsivoglia prova in ordine alla
presunta violazione di norme imperative da parte dell'Italcementi stessa,
530
ammettendo, apoditticamente, che sarebbero state presenti durante i processi
di lavorazione sostanze di per se necessarie e sufficiente alla causazione
dell'evento morte.
Ricordiamo a noi stessi che allegato al fascicolo di parte di primo grado
vi una CTP che fa risalire la patologia del Caggese all'inalazione di polveri
durante la lavorazione dei cementi, oltre al fatto che vi una copiosissima
documentazione medica, alla quale ci riportiamo, e che conferma l'insorgenza
gi dal 1984 di problemi respiratori riconducibili a silicosi, in pi vi anche una
CTU che conferma il quadro probatorio su cui si fondata la domanda degli
odierni appellati, illustrando i materiali nocivi comunemente presenti nei
cementifici e le conseguenze sulla salute dei lavoratori. Cos'altro si sarebbe
potuto e dovuto provare?
Sui mezzi che avrebbe dovuto predisporre l'appellante a tutela dei
propri lavoratori, sicuramente non vi potevano essere la semplici mascherine di
carta e aspiratori di cui probabilmente neanche parte avversa ne conosce
l'idoneit allo scopo, visto che come detto in precedenza mancano rilevamenti
ambientali che avrebbero potuto fugare ogni dubbio in ordine alla presenza o
meno di concentrazioni di inquinanti.
Tornando, invece alla documentazione clinica in atti, emerge che il
Caggese nel 1984 stata diagnosticata una broncopatia cronica enfitematosa
da inalazione di Biossido di silicio (silicosi?). Da tale data in poi l'apparato
respiratorio del de cuius risultato sempre pi compromesso sino a quando,
nel 1997, venne diagnosticato un cancro probabilmente gi presente da tre
anni e riconducibile all'inalazione di cromo esavalente e biossido di silicio.
Orbene, l'Italcementi, afferma che la broncopatia diagnosticata al
Caggese non sarebbe conseguenza dell'inalazione di biossido di silicio, in
considerazione del fatto che detta sostanza non sarebbe stata presente
durante la lavorazione del cemento ed in particolare del Portland, come se
questo fosse l'unico tipo di cemento prodotto dall'appellante, mentre in realt,
nella forma pura esso costituisce solo l'8% della produzione totale.
A confutazione delle affermazioni dell'Italcementi, sufficiente leggere
un documento dell'Associazione Italiana Tecnico Economica Cementi alla
531
pagina web
http://www.aitecweb.com/Cemento/Cos%C3%A8ilcemento/Costituentiprincipal
i.aspx, da dove emerge che nella lavorazione del cemento, il biossido di silicio,
unitamente ad altri silicati pi che presente, ma vi di pi.
Come gi detto, l'Italcementi produce diversi tipi di cementi, tra
questi quello a base di Loppa siderurgica, come il Termocem ed il
Novacem le cui schede tecniche sono riportate in
(http://www.italcementi.it/ITA/I+nostri+prodotti/Cementi+e+Leganti/Cementi
+Grigi+Standard/Termocem.htm)
(http://www.italcementi.it/ITA/I+nostri+prodotti/Cementi+e+Leganti/Cementi
+Grigi+Standard/Novocem.htm)
Detti prodotti, sono costituiti da 35% 64 % di clinker, mentre la
restante parte costituita da loppa granulata daltoforno (S) ed eventuali
costituenti secondari.
La Loppa siderurgica (o scoria d'altoforno) un sottoprodotto del
processo di produzione della ghisa, durante il quale si formano grandi quantit
di scoria liquida di composizione non lontana da quella del cemento Portland.
La scoria acquista caratteristiche idrauliche se all'uscita dall'altoforno
viene raffreddata bruscamente e trasformata in granuli porosi a struttura
vetrosa (silice amorfa) detti loppa granulare.
Questi in seguito vengono macinati in modo da ottenere una polvere di
finezza paragonabile a quella del cemento al quale viene aggiunta per
attribuire al cemento stesso particolari caratteristiche.
Se si osserva la formula chimica della loppa granulata d'altoforno si
nota che essa costituita per 2/3 circa da ossido di calcio (CaO), ossido di
magnesio (MgO) e biossido di silicio (SiO2), il resto da ossido di alluminio
(Al2O3) e modeste quantit di altri composti.
Appare quindi completamente falsa l'affermazione dell'Italcementi in
ordine all'assenza di biossido di silicio nei cementi da essa prodotta, atteso
che, sia nel prodotto finale che in quello intermedio pi che certa la presenza
di tale silicato e lo sicuramente per i cementi da altoforno.
532
Per ci che attiene al nesso di causalit tra l'insorgenza di tumori
polmonari e esposizione a silicati cristallini ricordiamo a noi stessi, che la IARC
nel 1997 ha posto il biossido di silicio nella Classe 1, risultando un'evidente
cancerogenicit di detto minerale e quindi la stretta correlazione con i tumori
nell'uomo al pari dell'asbesto. Su questo argomento ci riportiamo a quanto
scritto dai colleghi Gori e Zaccaria nella memoria di costituzione.
Sempre per escludere la presenza di polveri nocive per la salute,
l'Italcementi, sostiene che nella lavorazione del Portland non vi sarebbe
neanche cromo esavalente, che notoriamente altamente cancerogeno.
A sostegno della propria tesi ha depositato le schede di sicurezza,
risalenti al 2011 in cui risultano tracce nei limiti di legge di cromo esavalente.
Come gi detto il Portland non l'unico cemento prodotto
dall'appellante, in pi la scheda di sicurezza esibita risale ad epoca successiva
al 2005 data in cui stata vietata in Italia la produzione di cementi con
presenza di cromo esavalente superiore a 2 ppm.
Vi da dire che, il CrVI presente ancora oggi in quantit superiori a
2ppm se non nel prodotto finito, sicuramente durante la fase di lavorazione.
Ci dimostrato dal fatto che per commercializzare il cemento, anche il
famigerato Portland, si fa uso di costosi riducenti del CrVI, che tra l'altro hanno
una scadenza temporale, il che vuol dire che prima dell'utilizzo di tale prodotti
la concentrazione di cromo sicuramente superiore ai limiti di legge, poi viene
ridotta a 2ppm, per poi ritornare in concentrazioni pericolose a causa della
perdita di efficacia dei riducenti stessi.
A confermarlo la stessa Italcementi nella Scheda di Sicurezza
pubblicata sulla pag. web http://www.italcementi.it/NR/rdonlyres/EBE25F19-
ECAB-4D99-8E53-5B66B49AA3DC/0/SDSGRIGI1luglio2011.pdf ove al punto
2.3 pag. 2 si legge Linalazione frequente del cemento e delle miscele
contenenti cemento per un lungo periodo di tempo aumenta il rischio
di insorgenza di malattie polmonari. Il contatto ripetuto e prolungato
del cemento sulla pelle umida, a causa della traspirazione o
dellumidit, pu provocare irritazione e/o dermatiti (Bibliografia [4]).
Sia il cemento che le miscele contenenti cemento e i loro impasti, in
533
caso di contatto prolungato con la pelle, possono provocare
sensibilizzazione (a causa della presenza in tracce di sali di cromo VI);
ove necessario, tale effetto viene depresso dallaggiunta di uno
specifico agente riducente per mantenere il tenore di cromo VI
idrosolubile a concentrazioni inferiori allo 0,0002 % (2 ppm) sul peso
totale a secco dello stesso cemento, in ottemperanza alla legislazione
richiamata al punto 15 sempre nella medesima scheda a pag. 6 punto 7.2
si legge Lintegrit della confezione ed il rispetto delle modalit di
conservazione sopra menzionate sono condizioni indispensabili per
garantire il mantenimento dellefficacia dellagente riducente per il
periodo di tempo riportato sul DDT (sia per prodotto in sacco che
sfuso) ed anche su ogni singolo sacco. Tale scadenza temporale
riguarda esclusivamente lefficacia dellagente riducente nel
mantenere il livello di cromo VI idrosolubile, determinato
secondo la norma EN 196-10, al di sotto del limite di
0,0002%, imposto dalla vigente normativa (vedere p. 15), fermi
restando i limiti di impiego della miscela dettati dalle regole generali di
conservazione ed utilizzo del prodotto stesso.
Vi di pi.
Come gi detto, la percentuale di 2ppm previsto per il prodotto finito
largamente superata in fase di produzione, a tal proposito si riporta a titolo
meramente esemplificativo ci che emerso da analisi dell'ARPA presso lo
stabilimento di Isola delle Femmine nel 2009.
Da dette verifiche emerso che nei pressi del forno 3 la presenza di
cromo VI era di 6.5ppm cio pi del triplo di quello consentito nel prodotto
finale, concentrazioni di cromo totale cento volte superiori a quelle rilevate
presso il forno 3 furono riscontrate presso l'abitazione di tale Sig. Farina, in
prossimit dello stabilimento.
Considerato che le concentrazioni di cromo superano di molto quelle
che sarebbero dovute essere presenti nelle materie prime denunciate dalla
fabbrica, clinker e pet coke, si ritiene che dovrebbero esserci altre fonti di
emissione di CrVI, purtroppo non conosciute per non aver, l'Italcementi, fornito
534
i chiarimenti richiesti e dovuti. Si riporta il sito web ove poter leggere l'intero
verbale di sopralluogo dell'ARPA
http://www.academia.edu/6956870/ARPA_ITALCEMENTI_MARZO_09_CROMO-
ESAVALENTE-VI
E' evidente che il cromo esavalente, anche dopo le limitazioni imposte
dalla direttiva Europea 2003/53 CE e recepita in Italia con D.M. 10 maggio
2005, resta ancora presente nei cementifici, in percentuali purtroppo superiori
a quelle ritenute dannose per l'organismo, non osiamo immaginare, quindi,
quali fossero state le concentrazioni di tale sostanza prima del limite imposto e
cio proprio durante il periodo in cui il Caggese ha prestato la propria attivit
lavorativa alle dipendenze dell'Italcementi, anche e soprattutto a seguito
dell'utilizzo, come combustibili per i forni di cottura, di CDR ed altri tipi di
rifiuti sulle cui composizioni si sono scritte enciclopedie soprattutto per
l'assenza, almeno per il passato, di specifici controlli su detti materiali da
combustione e relative emissioni di fumi e sostanze nocive.
Non si comprende come si possa negare che prima del 2005, il cromo
VI non fosse stato presente durante la lavorazione dei cementi, compreso il
prodotto finito, considerato che, proprio la CE ha ritenuto di intervenire a tutela
dei lavoratori esposti, ponendo dei pesanti limiti alla concentrazione di tale
materiale, e ci evidentemente perch la presenza del cromo era di gran lunga
superiore ai limiti considerati nocivi per l'uomo. Ancora pi strabiliante
comunque tentare di negare l'evidenza, esibendo schede tecniche risalenti a
ben 13 anni dopo la morte del Caggese ed in ogni caso successive al 2005.
Sulla pericolosit e cancerogenicit del cromo VI non riteniamo di
doverci dilungare oltre anche perch stata chiaramente illustrata nella
memoria di costituzione degli Avv.ti Gori e Zaccaria, ma soprattutto dalla CTP
del dott. Quaratino e dalla stessa CTU.
Alla luce di quanto sin qui esposto, bisogna ritenere senza alcun timore
di smentita che il primo Giudice ha ritenuto, correttamente, di non prendere in
considerazione la CTP dell'appellante, perch essa si fonda essenzialmente
sull'assunto che nel 2011 nel cemento Portland non vi era n biossido di silicio
n cromo VI, circostanza, questa, non rilevante ai fini della decisione
535
trattandosi di dati, qualora fossero veritieri e/o completi, che nulla hanno a che
vedere con il periodo lavorativo incriminato .
Anche le considerazioni successive, presenti nella CTP di parte
appellante, che si basano sulla valutazione di un unico referto medico e tra
l'altro in maniera incompleta, ci riferiamo a quello del 1992, non avrebbero
mai potuto inficiare le conclusioni a cui pervenuto il CTU, n tale valutazione
pu essere utilizzata per ritenere che la malattia del Caggese fosse
esclusivamente correlata al fumo di sigarette.
La strategia difensiva dell'Italcementi era ed molto chiara: negare la
presenza di sostanze nocive e la diagnosi di broncopatia da silicosi,
condurrebbe a ritenere il tabagismo l'unica causa necessaria e sufficiente per la
causazione della morte del Caggese e quindi ritenere il fumo da sigarette quale
fenomeno antecedente senza il quale, quello della malattia e quindi della morte
non si sarebbe potuto prodursi, avendo il fumo stesso, tutti gli elementi
occorrenti per la produzione del fenomeno susseguente. Ma cos non .
Che il fumo di tabacco sia cancerogeno e/o accelerante di tumori, non
vi sono dubbi, ma al fine di verificare in concreto il nesso di causalit o
concausalit nei casi specifici, occorre provare alcune rilevanti circostanze
relative alla modalit di fumare di una persona, oltre alla presenza di altri
fattori che potrebbero da soli provocare danni alla salute.
Ci spieghiamo meglio. Sicuramente il numero di sigarette giornaliere
incide sul cosiddetto rischio relativo (Rr), orbene a parit di numero di
sigarette tale Rr cambia da persona a persona in base alla presenza o meno
dell'aspirazione del fumo, della frequenza delle aspirazioni, della durata delle
stesse e da quanta sigaretta venga effettivamente fumata, dal tipo di sigaretta,
dalla quantit di catrame (non della nicotina erroneamente ritenuta dal CTP di
parte avversa cancerogena, al massimo un alcaloide che rientra tra i farmaci
da abuso, al pari di altre sostanze psicotrope naturali e non) ecc.
Affermare, quindi, che un grande fumatore chi fuma 20 o pi
sigarette al giorno un'enorme fesseria se non si considerano i suindicati
parametri. Per esempio: posso fumare 40 sigarette al giorno, ma non aspirarne
neanche una o fare solo due brevi aspirazioni, rispetto a chi ne fuma solo 5,
536
aspirandole completamente, sicuramente inalo meno sostanze cancerogene ed
il mio Rr diminuisce sensibilmente, cos come, a parit di sigarette giornaliere,
se faccio 3 lunghe aspirazioni di fumo per sigaretta, assumer pi sostanze
nocive di chi ne compie 6, ma brevissime e cos via.
Appare evidente, pertanto, che affermare che il Caggese fosse un
grande fumatore solo perch fumava 20 sigarette al giorno, in assenza della
prova delle modalit di fumo decisamente errato.
L'indagine che deve essere compiuta, anche ai sensi e per gli effetti del
combinato disposto degli artt. 40 e 41 c.p., consiste nel verificare, considerata
la multifattoriet del tumore in generale, quale sia la causa principale, se
esistono concause o se tali concause possano essere considerate mere
occasioni o coincidenze
Per comprendere meglio: riconoscere che un determinato fatto o
comportamento sia stato causa di un determinato evento, si richiedono nel
primo due requisiti: la necessit e la sufficienza.
Il requisito della necessit implica che senza lintervento del fenomeno
antecedente quello susseguente non avrebbe potuto prodursi; il requisito della
sufficienza importa che il fenomeno antecedente abbia in s gli elementi
occorrenti per la produzione del fenomeno susseguente.
Quando nella seriazione dei momenti in cui si articola una catena
causale si inseriscono coefficienti estranei al comportamento dell'agente, che
tuttavia interferiscono nella produzione dell'evento ultimo, onde questo risulta
diverso da quello che era attendibile data la natura e l'entit di tale
comportamento, si parla di concause.
Teoricamente la differenza tra causa e concausa consiste nel fatto che
mentre alla prima vengono riconosciuti i requisiti della necessit e della
sufficienza nella produzione dell'evento (causa adeguata in senso proprio), la
concausa una condizione necessaria ma non sufficiente.
Nel caso concreto, quando esistano pi condizioni necessarie (bench
non sufficienti) alla produzione dell'evento, chiaro che nessuna di esse pu
dirsi causa in senso stretto, ma tutte sono concause.
537
Esempio classico quello di un traumatismo addominale in donna
gravida, con successivo aborto post-traumatico (concausa fisiologica
preesistente).
Per occasione si deve intendere un antecedente che si identifica in un
fattore complementare del nucleo eziologico, definito anche circostanza, o
complesso delle circostanze che hanno favorito lentrata in azione della causa,
non del tutto indifferente nella produzione dellevento e che compartecipa,
anche subordinatamente, a promuovere levento.
Un esempio quello del fulmine che colpisce un contadino che andava
sotto il temporale con una zappa sulle spalle. La causa della morte
indubbiamente la folgorazione, ma non si potr negare che il portare la zappa
sulle spalle (occasione) non abbia attivamente contribuito alla produzione del
decesso, senza, peraltro, rappresentare una condizione necessaria, poich la
folgorazione poteva verificarsi anche in mancanza della zappa medesima.
Per coincidenza deve intendersi quel complesso indifferente di
circostanze di luogo e di tempo, nelle quali la causa agisce e l'evento si
produce, e quindi privo di qualsiasi dignit causale, esso implica un rapporto
puramente cronologico o/e topografico tra i due fenomeni ed , quindi, un
evento slegato dai fatti antecedenti e successivi, osservato semplicemente
perch verificatosi simultaneamente ai fatti considerati.
Orbene, nel caso che ci occupa la domanda a cui bisogna rispondere
se le sostanze inquinanti e cancerogene presenti durante la lavorazione siano
state da sole sufficienti e necessarie alla causazione dell'insorgenza dapprima
della patologia e poi della morte del Caggese. La risposta non pu che essere
affermativa vista l'abbondante letteratura scientifica in materia di danni causati
da biossido di silicio e cromo VI, nonch il complessivo quadro clinico del de
cuis e le risultanze istruttorie (CTU e CTP).
Altra domanda da porsi, dopo aver risposto positivamente alla prima,
se il fumo da sigarette abbia inciso come fenomeno necessario ancorch non
sufficiente nella casusazione della malattia, e quindi essere considerato
concausa, oppure una mera occasione o addirittura una coincidenza.
538
Se si leggono attentamente tutti i referti medici allegati, non ne esiste
uno che faccia ritenere che la broncopatia ed i deficit respiratori siano in
qualche modo riconducibili al fumo n come causa adeguata n come concausa
in senso stretto, al massimo come occasione che in quanto tale non idonea
ad interrompere il nesso eziologico tra esposizione ad inquinanti e cancro
polmonare.
In particolar modo vorremmo soffermarci sul referto del 21/06/1990,
ove si legge: si nota un quadro ostruttivo medio, fibrosi
interstiziale...., tale fibrosi altro non che la conseguenza di una
pneumoconiosi da silicio, e non ha alcun rapporto con i danni da fumo di
sigarette.
Anche nel referto del 1992, a seguito della visita medica disposta
dall'INAIL, per sospetta silicosi, viene osservato a livello radiologico
un'evoluzione in riduzione del seno costo fenico destro, con disegno
polmonare e delle ombre ilari con aspetto di torace sporco, che in
associazione al murmure vescicolare ridotto e funzionalit respiratoria ai limiti
inferiori alla norma, precedentemente osservate, individuano certamente una
patologia collegata esclusivamente all'inalazione di biossido di silicio, che
sicuramente non rientra tra le sostanze assumibili attraverso il fumo di tabacco
Ebbene, come avrebbe interagito allora il tabagismo? Si parlato di
acceleratore del carcinoma, il che vuol dire una diminuzione dei tempi
dall'esposizione a sostanze inquinanti e cancerogene all'insorgenza del cancro.
I tumori, sia a grandi che a piccole cellule, a seguito di esposizione a silicio o
cromo, mediamente insorgono, in assenza di altre concause, dopo 10 anni.
Se consideriamo come data iniziale dell'insorgenza dei primi sintomi di
silicosi nel Caggese, intorno ai primissimi anni 80 e la data del cancro 1997, si
nota che il quadro evolutivo proprio quello tipico di detta malattia in tumore,
ergo, neanche sotto l'aspetto temporale sembra che il tabagismo abbia inciso
in qualche maniera.
In conclusione possiamo confutare con certezza quasi matematica che
vi sia stata concausa tra tabagismo e l'evento finale della morte del Caggese.
539
Ultimo argomento che vorremmo trattare quello relativo al
risarcimento del danno biologico iure ereditatis.
Sembra che parte avversa ritenga che gli eredi del Caggese non
avrebbero diritto a tale risarcimento, adducendo argomentazioni di difficile
comprensione anche in considerazione della giurisprudenza richiamata, che in
parte smentisce quanto ex adverso sostenuto ed in parte , non solo datata,
ma largamente superata da altre statuizioni anche recentissime.
Ci sembra opportuno chiarire che a seguito di un evento mortale si
producono delle conseguenze risarcitorie direttamente nel patrimonio della
vittima destinate a trasmettersi in favore degli eredi secondo le ordinarie
regole della successione mortis causa. Oltre ai danni patrimoniali (es.
autovettura di propriet del defunto andata distrutta nell'incidente stradale,
che verr risarcita agli eredi), sono risarcibili anche i danni non patrimoniali.
Secondo il costante orientamento della giurisprudenza di legittimit,
perch possa ravvisarsi un risarcimento del danno biologico iure hereditatis in
favore degli eredi del soggetto deceduto, necessario che tra la data del fatto
e quella del decesso, sia decorso un lasso di tempo sufficiente a permettere un
consolidamento del danno in oggetto, trattandosi di soluzione che oltre ad
avere trovato l'avallo della giurisprudenza costituzionale nella sentenza n. 372
del 1994, non si pone in contrasto con le varie Convenzioni internazionali a
tutela dei diritti dell'Uomo, avendo la Suprema Corte affermato che uno
strumento di tutela del diritto alla vita comunque apprestato dalla sanzione
penale, non essendo possibile al giudice nazionale, non gi disapplicare la
norma interna in contrasto con quella sopranazionale, ma creare un diritto ex
novo, come accadrebbe laddove si riconoscesse il diritto al risarcimento del cd.
danno biologico da morte (cfr. Cassazione civile 23 febbraio 2004 n. 3549).
In altri termini, come recentemente chiarito dalla Corte di Nomofilachia,
"la lesione dell'integrit fisica con esito letale, intervenuta immediatamente o a
breve distanza dall'evento lesivo, non configurabile come danno biologico,
giacch la morte non costituisce la massima lesione possibile del diritto alla
salute, ma incide sul diverso bene giuridico della vita, a meno che non
intercorra un apprezzabile lasso di tempo tra le lesioni subite dalla vittima del
540
danno e la morte causata dalle stesse, nel qual caso, essendovi un'effettiva
compromissione dell'integrit psico-fisica del soggetto che si protrae per la
durata della vita, configurabile un danno biologico risarcibile in capo al
danneggiato, che si trasferisce agli eredi, i quali potranno agire in giudizio nei
confronti del danneggiante "iure hereditatis"" (cfr. Cassazione civile, sez. III,
17 gennaio 2008, n. 870).
Sul concetto di apprezzabile lasso di tempo, o, meglio, sulla sua
quantificazione, la Suprema Corte l'ha individuato, in pi occasioni, in un
tempo pari a 24 ore o anche tre giorni, idoneo a consentire la risarcibilit del
danno biologico in capo alla vittima primaria e trasmissibile in via ereditaria (di
recente per ha ritenuto che anche tre giorni non siano sufficienti a integrare il
lasso di tempo utile: si veda Cass. 458/2009).
Esclusivamente in tale ipotesi, dunque, "il danneggiato acquisisce il
diritto al risarcimento del danno biologico subito per l'effettiva durata della sua
sopravvivenza....e si tratta di un danno alla salute, che se pure temporaneo,
massimo nella sua entit ed intensit (cd. danno biologico terminale)"(cfr.
Cass. civ, n. 18305/2003 cit., p. 5; Cass. civ. 16 maggio 2003 n. 7632).
Si evidenzia peraltro che la sentenza della Corte di Cassazione, sezione
III civile, n.1361/2013 (depositata 23 gennaio 2014) ha (finalmente)
contestato tale approccio.
Con tale innovativa pronuncia la Suprema Corte individua, per la prima
volta, come categoria di danno non patrimoniale risarcibile ex se il danno da
perdita della vita, quale bene supremo dell'individuo, oggetto di un diritto
assoluto e inviolabile: tale danno, che altro e diverso dal danno alla salute, in
ragione del diverso bene tutelato, deve ritenersi di per s ristorabile in favore
della vittima che subisce la perdita della propria vita, e in relazione ad esso
sono del tutto irrilevanti sia il presupposto della permanenza in vita per un
apprezzabile lasso di tempo successivo all'evento morte sia il criterio
dell'intensit della sofferenza della vittima per avere ella la percezione
dell'imminente sopraggiungere della propria fine. La vittima acquisisce il diritto
al risarcimento per la perdita della vita subto, nel momento stesso in cui si
verifica la lesione mortale e quindi anche in caso di morte immediata o
541
istantanea, in deroga al principio dell'irrisarcibilit del danno evento: tale
diritto, avendo poi natura compensativa, trasmissibile iure hereditatis.
Nel caso di specie indubbio che non vi sia stata una morte improvvisa
o meglio istantanea, quindi alla luce di quanto innanzi detto e della
giurisprudenza richiamata, appare evidentissima la infondatezza dell'eccezione
di parte avversa.
A dir il vero, la liquidazione operata dal primo giudice di gran lunga
inferiore a quella a cui si sarebbe pervenuti ove fossero stati applicati
correttamente i principi ormai consolidati in giurisprudenza in ordine non solo
al danno da perdita della vita come innanzi specificato, ma anche al danno
morale risarcibile iure ereditatis.
A tal proposito vorremmo ricordare che nel caso in cui la morte segua
le lesioni dopo breve tempo, la sofferenza psichica patita dalla vittima delle
lesioni fisiche integra un danno che deve essere qualificato, e risarcito iure
haereditatis (con liquidazione ancorata alla gravit dell'offesa ed alla seriet
del pregiudizio), come danno morale e non come danno biologico, giacch una
tale sofferenza, di massima intensit anche se di durata contenuta, non
suscettibile, in ragione del limitato intervallo temporale tra lesione e morte, di
degenerare in patologia (cfr. Cassazione civile, sez. III, 12 febbraio 2010, n.
3357).
Tuttavia, affinch possa riconoscersi tale pregiudizio morale, detto
anche danno tanalogico, come tale trasmissibile "jure haereditatis", la
giurisprudenza unanime nel richiedere la prova che la vittima sia stata in
condizione di percepire il proprio stato, lucidamente assistendo allo spegnersi
della propria vita, dovendosi escludere la risarcibilit del danno morale quando
all'evento lesivo sia conseguito immediatamente lo stato di coma e la vittima
non sia rimasta lucida nella fase che precede il decesso (cfr. Cassazione civile,
sez. III, 28 novembre 2008, n. 28423; Cass. 17 gennaio 2008 n. 870; Cass.
24 ottobre 2007 n. 22338; Cass. 28 agosto 2007 n. 18163; Cassazione civile,
sez. III, 13 gennaio 2009, n. 458).
Orbene, anche in questo caso non si pu certo affermare che il Caggese
non fosse stato in grado di percepire il proprio stato lucidamente.
542
Per tutte le altre questioni trattate nel ricorso in appello ci si riporta
integralmente alla memoria difensiva degli Avv.ti Gori e Zaccaria che qui deve
intendersi integralmente trascritta.
Tutto ci premesso
SI CONCLUDE
affinch l'On.le Collegio adito voglia rigettare in toto l'appello formulato
dall'Italcementi in quanto infondato in fatto e diritto e quindi confermare la
sentenza di primo grado accogliendo invero l'appello incidentale proposto con
memoria di costituzione del 09/12/2013.
Con vittoria di competenze del presente giudizio con distrazione a
favore del sottoscritto procuratore per dichiarata anticipazione.
Avv. Angelo Torre Bari 10/02/2015
Mandato
Nella qualit, ed in proprio, conferisco il potere di rappresentanza e difesa, in ogni
fase, stato e grado del giudizio ed atti inerenti, conseguenti e successivi, ivi compresa
leventuale fase esecutiva ed il giudizio di opposizione, allAvv. Angelo TORRE, (C.F. TRR NGL
66A28 D643U) con studio in Foggia alla via G. Rosati, 141 fax 0881684673 pec.
avv.angelotorre@pec.it, ivi compreso il potere di proporre domande riconvenzionali,
chiedere provvedimenti cautelari, chiamare terzi in causa, farsi sostituire, transigere,
conciliare, abbandonare il giudizio e rilasciare quietanze. Lautorizzo, ai sensi dellart. 13 D.L.
196/03, ad utilizzare i dati personali per la difesa dei miei diritti e per il perseguimento delle
finalit di cui al mandato, nonch a comunicare ai Colleghi i dati con lobbligo di rispettare il
segreto professionale e di diffonderli esclusivamente nei limiti strettamente pertinenti
allincarico conferito Le ratifico sin dora il Suo operato e quello di eventuali Suoi sostituti.
Eleggo domicilio presso il Suo studio in Foggia alla via Rosati n. 141.
Foggia Bari _____________
Lauda Giuseppina_____________________________
Caggese Mario________________________________
Caggese Anna Maria____________________________
Per autentica
Avv. Angelo TORRE
http://isoladellefemmineitalcementieambiente.blogspot.it/2015/03/blog-
post_5.html
543
Il contatto ripetuto e prolungato del cemento sulla pelle umida, a causa della
traspirazione o dellumidit, pu provocare irritazione e/o dermatiti
(Bibliografia [4]).
Sia il cemento che le miscele contenenti cemento e i loro impasti, in caso di
contatto prolungato con la pelle, possono provocare sensibilizzazione (a causa
della presenza in tracce di sali di cromo VI); ove necessario, tale effetto viene
depresso dallaggiunta di uno specifico agente riducente per mantenere il
tenore di cromo VI idrosolubile a concentrazioni inferiori allo 0,0002 % (2
ppm) sul peso totale a secco dello stesso cemento, in ottemperanza alla
legislazione richiamata al punto 15 (Bibliografia [3]).
In caso di ingestione significativa, il cemento pu provocare ulcerazioni
allapparato digerente.
Nelle normali condizioni di utilizzo, il cemento e i suoi impasti non presentano
rischi particolari per lambiente, fatto salvo il rispetto delle raccomandazioni
riportate ai successivi punti 6, 8,12 e 13.
Il cemento e le miscele contenenti cemento non rispondono ai criteri dei PBT o
vPvB ai sensi dellAllegato XIII del REACH (Regolamento 1907/2006/CE).
PAGINA 2 3
http://www.italcementi.it/NR/rdonlyres/EBE25F19-ECAB-4D99-8E53-
5B66B49AA3DC/0/SDSGRIGI1luglio2011.pdf
OSSIDO DI ALLUMINIO:
Danni ambientali
Il 4 ottobre 2010 alle ore 12:25 il villaggio ungherese di Kolontr stato
distrutto da un'inondazione di circa un milione di metri cubi di fanghi color
ruggine ad alta concentrazione di allumina. Il cedimento di una vasca di
contenimento degli scarti di lavorazione della MAL, una fabbrica di alluminio nel
vicino paese di Ajka, ha inondato l'intera zona coprendo un'area di 40 km ed il
bacino del fiume Marcal, in cui il livello di pH si alzato fino a 13. Nel fiume
sono state versate ingenti quantit di acidi per evitare che il disastro colpisse il
Danubio, di cui il Marcal un affluente. Nella catastrofe ecologica, la pi
grande della storia ungherese, hanno perso la vita nove persone[4] e ne sono
state ferite un centinaio. Il danno principale tuttavia quello all'ecosistema:
nel suolo sono state riscontrate, assieme all'allumina, alte concentrazioni di
materiali debolmente radioattivi, piombo, cadmio, arsenico e mercurio.
http://isoladellefemmineitalcementieambiente.blogspot.it/2015/03/blog-
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APPELLO: 9 APRILE 2013 12 GENNAIO 2014 24 FEBBRAIO 2015
544
MARESCIALLO LA GAMBA TESTI MASSA RAPPA ROCCO BOLOGNA
STEFANO MANNINO CARUSO VIGILI URBANI CONTROQUERELA
CUTINO
STUDIO LEGALE FABIO FALCONE
VIA MONTEPELLEGRINO N. 135, 90142 PALERMO
TEL/FAX 091-6124255 CELL. 347.8925218
falconefabio@tiscali.it avvocatofabiofalcone@pec.it
TRIBUNALE DI PALERMO
UFFICIO DEL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI
545
Ciampolillo notava lo svolgimento di talune operazioni di raccolta dei
rifiuti, abbandonati da giorni sulla pubblica via.
Lodierna persona offesa, che cura un blog dinformazione a rilevanza
locale, decideva allora di avvicinarsi ai luoghi, per immortalare
lintervento di bonifica, ma veniva immediatamente bloccato da
CUTINO MARCELLO, presente sul posto in qualit di amministratore
comunale: questi dapprima rivolgeva al Ciampolillo un gesto
inequivocabilmente volgare (circostanza confermata dalle
dichiarazioni rese dai predetti Bologna e Rappa, v. verbali di s.i.t. del
11.05.2011 e 09.05.2011); quindi indirizzava allo stesso
espressioni chiaramente ingiuriose, qualificandolo come nano
malefico (v. relazione di servizio dellAgente di P.M. Massa Mirella
del 02.04.2011); infine provvedeva ad oscurare lobiettivo della
fotocamera in uso alla persona offesa, giungendo a strapparla
con violenza al legittimo possessore (dato indirettamente
ammesso anche dallindagato, v. querela del 09.04.2011) !!!
Alla scena assistevano anche Mannino Angelo e Caruso Vincenzo i
quali, pur non essendo stati sentiti dagli inquirenti, potrebbero
evidentemente fornire ulteriori dettagli sullaccaduto.
Le prefate risultanze investigative consentono, in via del tutto
pacifica, di sussumere le condotte poste in essere dal Cutino
nelle fattispecie incriminatrici di cui agli artt. 594 e 610 c.p.
In particolare, con riferimento allintegrazione dei presupposti del
reato di INGIURIA, perpetrato in danno del Sig. Ciampolillo, non pu
esser sottaciuto che lespressione nano malefico con cui
lindagato si rivolgeva alla persona offesa, in presenza di terze
persone rappresenti un epiteto certamente lesivo dellonore e
del decoro, di cui ciascun essere umano degno.
Sul punto, non merita osservazione alcuna il rilievo espresso dal
Cutino in sede di querela, in ordine al fatto che il richiamato insulto
546
costituisca il soprannome con cui la p.o. conosciuta in paese
ovvero lo pseudonimo, con cui il Sig. Ciampolillo avrebbe firmato
degli articoli su un giornale locale: il dato, oltre a non aver trovato
riscontro nellattivit dindagine, privo di pregio giuridico,
non potendosi dubitare della portata offensiva dellappellativo
con cui lindagato apostrofava la persona offesa.
Inoltre, tanto erronea quanto ultronea risulta lopinione dei
Carabinieri della locale Stazione, per cui laccaduto dovrebbe
ricondursi a discordanze dovute ad una appartenenza a diverse
ideologie politiche a motivi legati ad una sana competizione
politica, in cui gli emissari della minoranza, nella circostanza il
Ciampolillo, coglievano loccasione per attaccare la
maggioranza (v. relazione CC del 17.01.2012).
Premesso che autorevole giurisprudenza di legittimit ha chiarito che
il reato di ingiuria punibile a titolo di dolo generico, inteso
come volont di usare espressioni offensive con la consapevolezza
dellattitudine offensiva delle parole usate. La configurabilit del
delitto prescinde quindi dai motivi a delinquere e dallanimus
nocendi vel iniuriandi, che del tutto irrilevante perch
estraneo alla struttura della fattispecie legale. In conseguenza,
il dolo configurabile, senza necessit di una particolare
dimostrazione, qualora lespressione usata sia autonomamente
e manifestamente offensiva, tale, cio, da offendere, con il suo
significato univoco, la dignit della persona (ex plurimis, Cass. Pen.,
Sez. V, n. 3371/98), giova evidenziare che il Sig. Ciampolillo non
appartiene (n apparteneva) ad alcun gruppo politico, non
riveste alcun ruolo istituzionale e, soprattutto, lungi dalloperare in
qualit di emissario di partito, nella vicenda de qua esercitava
semplicemente il proprio diritto dinformazione.
Peraltro, a ben vedere, la ripresa fotografica che lodierna persona
offesa cercava di realizzare - essendo relativa ad un intervento di
rimozione di una discarica a cielo aperto, coordinato e diretto dal
547
locale assessore allambiente (il Cutino appunto) - avrebbe potuto
garantire alla maggioranza di governo soltanto dei benefici
(!!!) in termini di ritorno dimmagine, con ci privando di
contenuto la predetta osservazione investigativa.
Per quel che attiene, invece, al configurarsi nel caso di specie
dellulteriore ipotesi delittuosa di VIOLENZA PRIVATA, va
sottolineato come la tesi superiormente esposta non trova smentita
alcuna nel contenuto della querela sporta dal Cutino nei confronti
del Ciampolillo: essa contiene, infatti, una versione delloccorso
clamorosamente fantasiosa, che non trova riscontro n nelle
dichiarazioni rese dalle persone informate sui fatti, n soprattutto
nella relazione di servizio sottoscritta dallagente della Polizia
Municipale, intervenuto sul posto.
Stando alla ricostruzione della vicenda, elaborata dallindagato, egli
avrebbe invitato lodierna persona offesa ad allontanarsi dalla
discarica, perch le riprese creavano notevole disagio allo
svolgimento dei lavori, quindi avrebbe avvicinato il Ciampolillo
perch INIZIAVA A FOTOGRAFARMI IN MODO MINACCIOSO e
nellintento di coprire lobiettivo per impedire la ripresa
fotografica, ISTINTIVAMENTE MI RITROVAVO CON LA
MACCHINA TRA LE MANI.
Orbene, premesso che lattivit intrapresa dalla persona offesa rientra
senza dubbio alcuno nel libero esercizio del diritto di cronaca,
non v chi non veda come risulti quantomeno curioso immaginare
che un soggetto possa fotografare una zona interessata da un
intervento di operatori ecologici in modo minaccioso: ad arrecare
turbamento allamministratore locale poteva essere, semmai,
la documentazione di unoperazione illecita, posta in essere in
assenza delle prescritte autorizzazioni, non certo un pezzo
giornalistico su una bonifica di uno spazio pubblico !!!
548
Tuttavia, ove dovesse essere accertata una simile circostanza,
evidente che troverebbe una spiegazione ben diversa latteggiamento
di iniziale ostilit e successiva violenza, posto in essere dallassessore
comunale.
Inoltre, logicamente inaccettabile laffermazione del Cutino, per cui
egli si sarebbe istintivamente ritrovato tra le mani la fotocamera del
Sig. Ciampolillo: invero, lAgente di P.M. Massa Mirella, nel corpo della
richiamata relazione di servizio, descriveva in modo del tutto
troncante la vicenda, sottolineando che lassessore Cutino
Marcello, si dirigeva verso il Sig. Ciampolillo ponendovisi davanti e
gli sottraeva la macchina fotografica.
Atteso che, per consolidato orientamento ermeneutico, recentemente
confermato dal Supremo Collegio, integra lelemento della
violenza, nella fattispecie criminosa di violenza privata, anche
lenergia fisica esercitata su una cosa (Cass. Pen., Sez. V, 9
marzo 2010 7 giugno 2010, n. 21559) e considerato che a nulla
rileva, nella vicenda in rassegna, la pronta restituzione del bene da
parte del Cutino - Il delitto ex art. 610 c.p. si consuma nel
momento in cui laltrui volont sia rimasta di fatto costretta a
fare, tollerare od omettere qualche cosa, senza bisogno che
lazione o lomissione abbia avuto un effetto continuativo.
Trattasi di reato istantaneo, n influisce che gli effetti siano stati,
o meno, permanenti (ex plurimis, Cass. 17 dicembre 2003, n. 3403)
emerge in modo assolutamente nitido la penale rimproverabilit
della condotta dellodierno indagato.
In ultimo, se dubbi dovessero residuare in ordine ai contributi
testimoniali offerti dai soggetti a vario titolo coinvolti nella vicenda,
lobiettiva valutazione dei contenuti della dichiarazione redatta e
sottoscritta da Massa Mirella (Agente di P.M.) e gli ulteriori dati
investigativi, ricavabili dallassunzione a sommarie informazioni dei
predetti Caruso e Mannino, contribuirebbero a sciogliere ogni riserva.
549
Per quanto sopra esposto, si chiede che
LILL.MO SIG. G.I.P.
disattesa la marginata richiesta di archiviazione, voglia indicare al
Pubblico Ministero procedente i seguenti temi di indagine:
1) verifica della legittimit delle operazioni di raccolta dei
RR.SS.UU. - eseguite in territorio di Isola delle Femmine,
allangolo tra la via Garibaldi e la via Mattarella, il 02.04.2011
coordinate da Cutino Marcello, attraverso il reperimento
dellordinanza sindacale, attributiva dellincarico de quo a ditta
specializzata, e di documentazione attestante il conferimento
in discarica autorizzata dei rifiuti prelevati dal sito suindicato;
2) assunzione a sommarie informazioni dei Sigg.ri Caruso Vincenzo
e Mannino Angelo, al fine di vagliare la credibilit della
ricostruzione dei fatti, realizzata dalla persona offesa.
In subordine, in considerazione delle richiamate evidenze
investigative, invitare il P.M. a formulare limputazione coatta nei
confronti del predetto Cutino, per i reati di cui agli artt. 594, 610 c.p.
Palermo l 11.04.2012
Avv. Fabio Falcone
550
in data 15 ottobre 2014, che, in riforma della decisione del Tribunale di
Palermo, del 18 ottobre 2012, appellata da Anz Salvatore, aveva assolto
l'imputato dal reato ascrittogli, poich non punibile ai sensi
dell'articolo 599, secondo comma del codice penale.
2. Il Tribunale di Palermo aveva dichiarato Anz Salvatore colpevole del reato
di cui agli articoli 81 e 595, commi 2 e 3 del codice penale, poich lo stesso, in
qualit di dirigente dell'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, aveva
offeso la reputazione dell'associazione Legambiente, in persona del
presidente, Domenico Fontana, attraverso la comunicazione, con pi
persone, di tre atti pubblici a firma propria, recanti le date, rispettivamente,
del 27 novembre 2007, del 4 dicembre 2007 e del 10 dicembre 2007.
3. Il primo giudice non aveva ritenuto sussistente l'esimente della
provocazione poich le offese, ritenute oggettivamente illegittime, rivolte
dall'imputato con le predette note al Presidente di Legambiente non potevano
ritenersi conseguenza del comizio tenuto qualche giorno prima da Legambinete
e ci per due ordini di motivi: per l'insussistenza dell'ingiustizia del fatto
presupposto, poich, al contrario, il Piano Regionale contestato da
Legambiente, conteneva effettivamente degli errori che avrebbero
reso legittime le critiche mosse da tale associazione e per la mancanza
del requisito dell'immediatezza della reazione, rispetto al fatto
provocante.
4. Avverso la sentenza della Corte territoriale che in motivazione ha
ritenuto sussistente l'ipotesi prevista all'articolo 599, secondo comma, del
codice penale, propone ricorso per cassazione il Procuratore generale
presso la Corte d'Appello di Palermo, lamentando:
travisamento del fatto riguardo alla sussistenza dell'ingiustizia del fatto, con
riferimento all'esistenza di lievi errori che sarebbero stati corretti dai
funzionari interni all'ufficio regionale in un arco di tempo limitatissimo, pari a
circa mezz'ora e che, pertanto, non avrebbero potuto legittimare le critiche
mosse da Legambiente;
vizio di motivazione riguardo alla mancata considerazione del significativo
intervallo temporale tra la conferenza stampa e la redazione delle prime note
diffamatorie;
vizio di motivazione riguardo alla mancata considerazione del clima di astio
esistente tra l'imputato e l'associazione Legambiente, riferito da testimoni non
presi in esame dalla Corte d'Appello.
CONSIDERATO IN DIRITTO La sentenza impugnata merita censura.
1. Con il primo motivo il Procuratore generale lamenta travisamento del fatto
riguardo alla sussistenza dell'ingiustizia del fatto, con riferimento alla esistenza
di lievi errori che sarebbero stati corretti dai funzionari interni all'ufficio
regionale in un arco di tempo limitatissimo, pari a circa mezz'ora e che,
pertanto, non avrebbero potuto legittimare le critiche mosse da Legambiente.
Al contrario, il decreto assessorile del 9 agosto 2007 risultava affetto da
numerosi errori tanto che stato necessario nominare un'apposita
Commissione che, dopo circa otto mesi, ha consentito l'emanazione di
un nuovo decreto in materia. Da ci discende la fondatezza delle critiche
mosse da Legambiente, giacch al momento della conferenza stampa le
correzioni in parola non erano state apportate. Tali elementi escludono la
551
sussistenza del fatto ingiusto che, secondo giurisprudenza consolidata (Cass.
29 settembre 2011, n. 42933), non pu consistere nell'esercizio di un diritto
esercitato in occasione della conferenza stampa.
2. Con il secondo motivo il ricorrente rileva vizio di motivazione riguardo alla
mancata considerazione del significativo intervallo temporale tra la
conferenza stampa e la redazione delle prime note diffamatorie. In
particolare, le note a firma dell'imputato del 27 novembre 2007 seguivano di
sei giorni la conferenza stampa di Legannbiente e dal contenuto degli iscritti
emerge che la motivazione non costituiva la reazione ad un fatto ingiusto, ma
yes si trattava di rilievi caratterizzati da freddezza e stabile
determinazione. Sotto tale profilo la Corte avrebbe erroneamente assimilato
due vicende, quella del piano rifiuti e inceneritori e quella, che rileva in questa
sede, del piano della qualit dell'aria, che riguardavano settori
dell'assessorato diversi ed erano riferibili a momenti storici differenti.
3. Le censure possono essere trattate congiuntamente perch relative al
medesimo profilo del rapporto tra diritto di critica e provocazione.
4. Quanto alla prima doglianza secondo la Corte territoriale l'imputato, in
occasione della conferenza stampa del 21 novembre 2007, era stato
destinatario di specifiche accuse di incompetenza e sciatteria con la
prospettazione di uno sconfinamento della sua attivit nell'illecito. Tali
elementi, secondo il giudice di appello, costituivano un fatto ingiusto che aveva
assunto i connotati del comportamento lesivo di regole comunemente accettate
dalla civile convivenza, che costituiscono idoneo presupposto per l'ipotesi
prevista all'articolo 599 del codice penale.
5. La Corte rileva che le accuse di sciatteria e di incompetenza erano
rivolte da Legambiente all'ufficio del quale l'imputato era il responsabile,
accusato, nel caso di specie, di maldestra copiatura del piano esistente presso
la Regione Veneto. Sulla base della consulenza tecnica disposta dal
Pubblico Ministero al fine di verificare la conformit del piano alla normativa
vigente, era emerso che lo stesso, non era frutto di copiatura, ma presentava
errori e refusi non rilevanti, determinati dai ristretti tempi imposti dalla
procedura di infrazione. Secondo la Corte i punti di coincidenza (con la
normativa della Regione Veneto) evidenziati dal primo giudice e segnalati da
Legambiente nella conferenza stampa del 21 novembre 2007 non
dimostrerebbero la fedele copiatura da parte dell'imputato, il quale
probabilmente aveva utilizzato un file preesistente, da adattare alle peculiarit
della Regione Siciliana, senza alcun intento truffaldino, segnalando che alla
correzione dell'elaborato, aveva proceduto la stressa Segreteria, senza affidare
l'incombenza a personale tecnico specializzato, al termine di una operazione di
circa mezz'ora, come riferito (pagina 13 della sentenza) dai testi Tolomeo e
Barbaro. 6. Con riferimento al secondo motivo ed al presupposto della
immediatezza tra fatto provocante e quello provocato, la Corte territoriale
rileva che la nota del 27 novembre 2007, che segue la conferenza stampa del
21 novembre 2007 indirizzata anche a Legambiente e nella stessa l'imputato
replica alle accuse rivolte, in occasione della conferenza stampa, da quelli che
definisce "il gruppo dei tre ciarlatani", citando interi passi di un articolo
del 22 novembre 2007 del Corriere della Sera della Repubblica relativo al
contenuto della conferenza stampa del giorno precedente.
552
7. Orbene, dalle risultanze processuali appare evidente che le valutazioni
espresse da Legambiente rientrano nel diritto di critica. Tale condotta,
pertanto, in quanto legittima non pu costituire il presupposto giuridico per la
provocazione, a meno che la critica non superi i limiti della continenza. In
questa sede non rileva se il Piano Regionale era errato e se i vizi avevano
richiesto lievi e rapidi correttivi ovvero l'attivit protratta per mesi da parte di
una apposita Commissione (profili in fatto che non risultano puntualizzati),
dovendosi fare riferimento al consolidato indirizzo giurisprudenziale che ritiene
che il diritto di critica giustifica l'utilizzo di espressioni, eventualmente, acri,
accese, di impatto emotivo e offensive, purch ci non si risolva in
un'aggressione gratuita e immotivata della sfera privata del destinatario.
8. La decisione impugnata va, pertanto, annullata sul punto, dovendo la
Corte territoriale verificare, in concreto, se il diritto di critica ha superato i limiti
della continenza e se la condotta stata esercitato trasmodando in frasi
gratuitamente offensive.
9. Con il terzo motivo il ricorrente deduce vizio di motivazione riguardo alla
mancata considerazione del clima di astio esistente tra l'imputato e
l'associazione Legambiente quale emergeva dalle dichiarazioni di alcuni
testimoni.
10.11 motivo inammissibile perch aspecifico, facendosi riferimento generico
alle dichiarazioni di presunti testimoni, neppure indicati, che avrebbero reso
dichiarazioni, neppure precisate in ricorso, in ordine all'inesistenza di un clima
capillarmente censorio nei confronti dell'imputato.
11.In conclusione la sentenza impugnata va annullata con rinvio ad
altra Sezione della Corte d'Appello per l'esame dei punti oggetto delle
segnalate lacune motivazionali.
P.Q.M. Annulla la sentenza impugnata con rinvio, per nuovo esame, ad
altra sezione della Corte d'Appello di Palermo.
Cos deciso il 5/05/2015
553
99MILA 562 EURO 63 CENTESIMI 2014 ACCERTATO 1 MILIONE 90 MILA 984
EURO 94 CENTESIMI RISCOSSO 76 MILA 966 EURO LANDAMENTO DEGLI
INTROITI CONFERMA LE DIFFICOLTA DELLENTE INCONTRA NELLA
REALIZZAZIONE DELLA RISCOSSIONE DELLE PROPRIE ENTRATE
ANTICIPAZIONE DI LIQUIDITA IL 10 GENNAIO 2013 CON LA NOTA 538 IL
COMUNE AVANZA UNA RICHIESTA DI ANTICIPAZIONE STRAORDINARIA DI 1
MILIONE 492 MILA 200 EURO PER FAR FRONTE A DEBITI CERTI,LIQUIDI ED
ESIGIBILI IL DECRETO MINISTERO INTERNI IL 6 SETTEMBRE FANTICIPA 1
MILIONE 22 MILA 461 EURO 9 CENTESIMI DA RESTITUIRE SENZA INTERESSI
IN CINQUE ANNI NEL 2014 CON IL MANDATO 498 DEL 28 MARZO
RIMBORSATI 204 MILA 492 EURO 22 CENTESIMI DEBITI FUORI BILANCIO
IN ATTESA DI RICONOSCIMENTO 1 SETTORE 563 MILA 630 EURO 55
CENTESIMI 5 SETTORE 70 MILA 763 EURO 23 CENTESIMI PER UN
TOTALE AL 31 DICEMBRE 634 MILA 393 EURO 73 CENTESIMI
PRESCRIZIONI IL DEBITO FUORI BILANCIO DI 634 MILA 393 EURO 73
CENTESIMI DEVE TROVARE COPERTURA FINANZIARIA NEL REDIGENDO
CONTO PREVISIONE 2015 PREVEDENDO LE NECESSARIE RISORSE PER
POTERVI FAR FRONTE. LA CONSISTENTE ENTITA DEI DEBITI FUORI BILANCIO
SEGNALATI E QUELLI POTENZIALMENTE POTREBBERO ANCORA SORGERE
MINANO GLI EQUILIBRI FINANZIARI DELLENTE IL PORCEDIMENTO IN CORTE
DI CASSAZIONE AVVERSO ALLA SNTENZA 1788 27 LUGLIO 2010 DELLA
CORTE DAPPELLO DI PALERMO SEZIONE CIVILE 2 MILIONI 289 MILA 137
EURO A TITOLO DI RISARCIMENTO A FAVORE DI LO JACONO PIETRO PIU
CINQUE SENTENZA DI CONDANNA CONTROPARTE VITTORIOSA NON HA
RICHIESTO LA SUA ESECUZIONE SENTENZA DI CONDANNA DEL COMUNE
DI ISOLA DELLE FEMMINE DEL TRIBUNALE DI PALERMO SEZIONE DI
PARTINICO 220-2012 DELLA SOMMA DI 631 MILA 391 EURO 39 CENTESIMI
PIU INTERESSI SENTENZA APPELLATA DALLATO
554
FALLIMENTARE LA GESTIONE MA I VORI CONTANO ISTITUITO UN UFFICIO
DI GABINETTO CONTRO LEVASIONE FISCALE CRISCI SIINO DI MAGGIO Corte
d'Appello di Bari Sez. Lavoro
R.G.N. 304/13
Memoria di costituzione
Per
Lauda Giuseppina (C.F. LDA GPP 46E27 G125V), Mario Caggese (C.F. CGG
MRA 66B06 D643H) e Anna Maria Caggese (C.F. CGG NMR 70E59 D643Z), in
proprio ed in qualit di eredi di Caggese Giuseppe, rappresentati e difesi
dall'Avv. Angelo Torre (C.F. TRR NGL 66A28 D643U) con studio in Foggia alla
via G. Rosati, 141 fax 0881684673 pec. avv.angelotorre@pec.it, presso cui
potranno essere eseguite comunicazioni e notificazioni, giusta mandato in calce
al presente atto, unitamente agli Avv.ti Federico Gori e Vito Zaccaria, gi
costituiti per i predetti Lauda Giuseppina, Mario Caggese, Anna Maria Caggese,
nonch Vincenzo Caggese.
APPELLATI E APPELLANTI
INCIDENTALI
CONTRO
ITALCEMENTI S.P.A. rappresentata dagli Avv.ti Bruno Amendolito, Paolo
Santinoli e Damiana Lesce
APPELLANTE PRINCIPALE
IN FATTO E DIRITTO
Dati per noti i fatti di causa che qui devono intendersi integralmente
trascritti, con il presente atto si costituisce per Lauda Giuseppina, Caggese
Mario e Caggese Anna Maria, il sottoscritto difensore, il quale, riportandosi
integralmente e facendo propri i contenuti della memoria difensiva a firma
degli Avv.ti Gori e Zaccaria, intende approfondire alcuni aspetti dell'itera
vicenda evidenziando, le incongruenze e talune inesattezze, nonch l'assoluta
infondatezza degli assunti difensivi di parte avversa.
Dall'attenta lettura della sentenza di primo grado emerge chiaramente
che la decisione del Giudice di prime cure stata la conseguenza di una
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ricostruzione e valutazione dei fatti assolutamente ineccepibile e dalla quale
emerge che:
3) gli eredi Caggese, hanno agito per ottenere il riconoscimento della
responsabilit contrattuale, ex art. 2087 c.c., dell'Italcementi e quindi il
risarcimento dei danni patiti a seguito della morte di Caggese Giuseppe;
4) nel corso dell'istruttoria stato provato:
2a) il nesso di causalit tra la patologia e quindi il decesso del
loro dante causa e l'attivit lavorativa svolta in 24 anni alle
dipendenze dell'appellante;
2b) le inadempienze dell'Italcementi, per i mancati controlli clinici
annuali e quelli ambientali previsti dagli accordi sindacali sottoscritti sin dal
1974 e riconosciuti necessari, dalla stessa datrice di lavoro, proprio per la
tipologia dei materiali utilizzati durante la produzione dei cementi;
4) La difesa dell'Italcementi si sarebbe limitata ad affermare, ma
556
In particolare, non potendo dimostrare con documentazione clinica, la
circostanza che furono eseguite visite di controllo periodiche (ricordiamo che
emerso inconfutabilmente che dal 1973 al 1983 e dal 1986 al 1989 il
Caggese non fu mai sottoposto a visite, ci che di per se integra
palesemente la violazione di norme e accordi sindacali sottoscritti
dalla Italcementi), l'appellante si riporta alle dichiarazioni testimoniali del
Barutta e dello Scandolo, per dimostrare la correttezza dei propri
comportamenti e negare una condotta omissiva grave.
I testi dell'Italcementi per hanno descritto situazioni e ricordato fatti
che contrastano con le tesi difensive di parte avversa, confermando, invero, la
pericolosit dei locali degli stabilimenti e l'utilizzo di strumenti del
tutto inadeguati per la tutela fisica dei lavoratori.
Il teste Scandolo, direttore degli stabilimenti di Salerno e Trento,
all'udienza del 6.2.2009, ricorda bene il Caggese, strabiliante la sua memoria,
in qualit di direttore di due stabilimenti industriali, non certo piccolissimi e con
centinaia di dipendenti, si ricorda bene del Caggese a distanza di oltre un
decennio, ma tutto possibile. A prescindere da ci, il teste, non ha
assolutamente confutata la circostanza che il lavoratore il quale, ricordiamo,
svolgeva mansioni di stivatore, fosse stato esposto a polveri nocive.
Scandolo afferma, dapprima, che il de cuius sostava sui camion dei
clienti e si limitava a stivare i sacchi di cemento perfettamente integri che
sopraggiungevano con i nastri trasportatori (non si mai rotto un sacco
cadendo dal rullo ai cassoni e quindi nessuna polvere esisteva sui camion?) e
per tale motivo, non era a contatto con polveri, poi afferma che non sempre i
camion si trovavano in locali diversi da ove si procedeva al riempimento dei
sacchi, e quindi aggiungiamo noi, molto polverosi, che in tutti i locali degli
stabilimenti vi erano impianti di depolverizzazione e abbattimento polveri ed
infine che gli stivatori, quale appunto il Caggese, essendo tra il
personale maggiormente esposto a polveri indossavano mascherine
protettive.
A questo punto ci sorgono spontanee due domande: lo stivatore era o
no esposto a polveri e se s, quali tipi di protezione utilizzavano? Le risposte le
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fornisce l'altro tese, il sig. Barutta, il quale afferma che tutti i dipendenti
facevano uso di mascherine protettive e ci fa pensare che a prescindere dagli
impianti di abbattimento vi erano comunque polveri, e che tali mascherine
erano del tipo di quelle che utilizzano i medici.
Tale ultima dichiarazione farebbe saltare sulla sedia qualsiasi esperto di
sicurezza sui posti di lavoro. Il direttore di un cementificio ci viene a riferire
che la protezione da inalazioni di polveri nocive predisposta per il personale era
affidata ad una mascherina di carta? Certo non siamo dei tecnici ma ci sembra
veramente assurdo, tenuto conto che oggi, nonostante le polveri nei
cementifici dovrebbero essere, di gran lunga inferiori sia per quantit che per
materiale nocivo, obbligatorio l'uso di facciale filtrante certificato
secondo UNI EN 149 o maschera antipolvere certificata secondo UNI
EN 140, altro che mascherina di carta come quelle che usano i
medici.
Ci che emerge che vi erano dei lavoratori, tra essi gli stivatori, che
erano maggiormente esposti a polveri, ma allora bisogna ritenere che gli
impianti di depolverizzazione non erano sufficienti, certo , che se gli opportuni
strumenti di protezione personali erano costituite da mascherine di carta come
quelle usate dai medici, non osiamo pensare cosa dovessero essere stati gli
impianti per l'abbattimento delle polveri.
A prescindere da ci, l'appellante non ha mai prodotto certificazioni
attestante il perfetto funzionamento di detti aspiratori, n l'idoneit degli stessi
ad abbattere quasi completamente le polveri durante la lavorazione e ci
perch non vi sono state, per gli anni in cui il de cuius ha prestato l'attivit
lavorativa, valutazioni dei dati ambientali sulla presenza di inquinanti e polveri
nel rispetto dei limiti imposti dall'American Coference of Governamentl
Industrial Hygenist, che dovevano essere raccolti in registri istituiti presso ogni
stabilimento.
Come si pu sostenere in questa sede che tali omissioni non sarebbero
rilevanti ai fini di verificare il corretto comportamento del datore di lavoro ai
sensi dell'art. 2087 cc.; come si pu affermare che non vi erano polveri negli
stabilimenti o che le mascherine di carta e gli aspiratori erano in grado di
558
eliminare ogni effetto delle sostanze inquinanti e polveri se non vi erano
rilevazioni cliniche ed ambientali, come si pu affermare che dette omissioni
non possano essere correlate alla patologia sofferta per anni dal Caggese,
culminata con la morte del lavoratore?
E' assurdo pensare, anche solo per un attimo, che la ricostruzione della
vicenda operata dal primo Giudice in ordine alla violazione da parte
dell'appellante del citato art. 2087 cc, sia illogica e contraddittoria, atteso che
vi la prova dell'inadempienza e che la stesa stata fornita proprio
dall'Italcementi su un piatto d'argento.
Altro aspetto della vicenda riguarda l'onere della prova a carico degli
eredi Caggese.
Parte avversa afferma che non sarebbe stato provato n il nesso
causale tra la malattia e le sostanze presenti durante le lavorazioni, n
sarebbero state indicate quali misure l'Italcementi avrebbe dovuto adottare per
evitare il decesso. Per tali motivi, il Giudice di prime cure, avrebbe riconosciuto
la responsabilit dell'appellante in assenza di qualsivoglia prova in ordine alla
presunta violazione di norme imperative da parte dell'Italcementi stessa,
ammettendo, apoditticamente, che sarebbero state presenti durante i processi
di lavorazione sostanze di per se necessarie e sufficiente alla causazione
dell'evento morte.
Ricordiamo a noi stessi che allegato al fascicolo di parte di primo grado
vi una CTP che fa risalire la patologia del Caggese all'inalazione di polveri
durante la lavorazione dei cementi, oltre al fatto che vi una copiosissima
documentazione medica, alla quale ci riportiamo, e che conferma l'insorgenza
gi dal 1984 di problemi respiratori riconducibili a silicosi, in pi vi anche una
CTU che conferma il quadro probatorio su cui si fondata la domanda degli
odierni appellati, illustrando i materiali nocivi comunemente presenti nei
cementifici e le conseguenze sulla salute dei lavoratori. Cos'altro si sarebbe
potuto e dovuto provare?
Sui mezzi che avrebbe dovuto predisporre l'appellante a tutela dei
propri lavoratori, sicuramente non vi potevano essere la semplici mascherine di
carta e aspiratori di cui probabilmente neanche parte avversa ne conosce
559
l'idoneit allo scopo, visto che come detto in precedenza mancano rilevamenti
ambientali che avrebbero potuto fugare ogni dubbio in ordine alla presenza o
meno di concentrazioni di inquinanti.
Tornando, invece alla documentazione clinica in atti, emerge che il
Caggese nel 1984 stata diagnosticata una broncopatia cronica enfitematosa
da inalazione di Biossido di silicio (silicosi?). Da tale data in poi l'apparato
respiratorio del de cuius risultato sempre pi compromesso sino a quando,
nel 1997, venne diagnosticato un cancro probabilmente gi presente da tre
anni e riconducibile all'inalazione di cromo esavalente e biossido di silicio.
Orbene, l'Italcementi, afferma che la broncopatia diagnosticata al
Caggese non sarebbe conseguenza dell'inalazione di biossido di silicio, in
considerazione del fatto che detta sostanza non sarebbe stata presente
durante la lavorazione del cemento ed in particolare del Portland, come se
questo fosse l'unico tipo di cemento prodotto dall'appellante, mentre in realt,
nella forma pura esso costituisce solo l'8% della produzione totale.
A confutazione delle affermazioni dell'Italcementi, sufficiente leggere
un documento dell'Associazione Italiana Tecnico Economica Cementi alla
pagina web
http://www.aitecweb.com/Cemento/Cos%C3%A8ilcemento/Costituentiprincipal
i.aspx, da dove emerge che nella lavorazione del cemento, il biossido di silicio,
unitamente ad altri silicati pi che presente, ma vi di pi.
Come gi detto, l'Italcementi produce diversi tipi di cementi, tra
questi quello a base di Loppa siderurgica, come il Termocem ed il
Novacem le cui schede tecniche sono riportate in
(http://www.italcementi.it/ITA/I+nostri+prodotti/Cementi+e+Leganti/Cementi
+Grigi+Standard/Termocem.htm)
(http://www.italcementi.it/ITA/I+nostri+prodotti/Cementi+e+Leganti/Cementi
+Grigi+Standard/Novocem.htm)
Detti prodotti, sono costituiti da 35% 64 % di clinker, mentre la
restante parte costituita da loppa granulata daltoforno (S) ed eventuali
costituenti secondari.
560
La Loppa siderurgica (o scoria d'altoforno) un sottoprodotto del
processo di produzione della ghisa, durante il quale si formano grandi quantit
di scoria liquida di composizione non lontana da quella del cemento Portland.
La scoria acquista caratteristiche idrauliche se all'uscita dall'altoforno
viene raffreddata bruscamente e trasformata in granuli porosi a struttura
vetrosa (silice amorfa) detti loppa granulare.
Questi in seguito vengono macinati in modo da ottenere una polvere di
finezza paragonabile a quella del cemento al quale viene aggiunta per
attribuire al cemento stesso particolari caratteristiche.
Se si osserva la formula chimica della loppa granulata d'altoforno si
nota che essa costituita per 2/3 circa da ossido di calcio (CaO), ossido di
magnesio (MgO) e biossido di silicio (SiO2), il resto da ossido di alluminio
(Al2O3) e modeste quantit di altri composti.
Appare quindi completamente falsa l'affermazione dell'Italcementi in
ordine all'assenza di biossido di silicio nei cementi da essa prodotta, atteso
che, sia nel prodotto finale che in quello intermedio pi che certa la presenza
di tale silicato e lo sicuramente per i cementi da altoforno.
Per ci che attiene al nesso di causalit tra l'insorgenza di tumori
polmonari e esposizione a silicati cristallini ricordiamo a noi stessi, che la IARC
nel 1997 ha posto il biossido di silicio nella Classe 1, risultando un'evidente
cancerogenicit di detto minerale e quindi la stretta correlazione con i tumori
nell'uomo al pari dell'asbesto. Su questo argomento ci riportiamo a quanto
scritto dai colleghi Gori e Zaccaria nella memoria di costituzione.
Sempre per escludere la presenza di polveri nocive per la salute,
l'Italcementi, sostiene che nella lavorazione del Portland non vi sarebbe
neanche cromo esavalente, che notoriamente altamente cancerogeno.
A sostegno della propria tesi ha depositato le schede di sicurezza,
risalenti al 2011 in cui risultano tracce nei limiti di legge di cromo esavalente.
Come gi detto il Portland non l'unico cemento prodotto
dall'appellante, in pi la scheda di sicurezza esibita risale ad epoca successiva
al 2005 data in cui stata vietata in Italia la produzione di cementi con
presenza di cromo esavalente superiore a 2 ppm.
561
Vi da dire che, il CrVI presente ancora oggi in quantit superiori a
2ppm se non nel prodotto finito, sicuramente durante la fase di lavorazione.
Ci dimostrato dal fatto che per commercializzare il cemento, anche il
famigerato Portland, si fa uso di costosi riducenti del CrVI, che tra l'altro hanno
una scadenza temporale, il che vuol dire che prima dell'utilizzo di tale prodotti
la concentrazione di cromo sicuramente superiore ai limiti di legge, poi viene
ridotta a 2ppm, per poi ritornare in concentrazioni pericolose a causa della
perdita di efficacia dei riducenti stessi.
A confermarlo la stessa Italcementi nella Scheda di Sicurezza
pubblicata sulla pag. web http://www.italcementi.it/NR/rdonlyres/EBE25F19-
ECAB-4D99-8E53-5B66B49AA3DC/0/SDSGRIGI1luglio2011.pdf ove al punto
2.3 pag. 2 si legge Linalazione frequente del cemento e delle miscele
contenenti cemento per un lungo periodo di tempo aumenta il rischio
di insorgenza di malattie polmonari. Il contatto ripetuto e prolungato
del cemento sulla pelle umida, a causa della traspirazione o
dellumidit, pu provocare irritazione e/o dermatiti (Bibliografia [4]).
Sia il cemento che le miscele contenenti cemento e i loro impasti, in
caso di contatto prolungato con la pelle, possono provocare
sensibilizzazione (a causa della presenza in tracce di sali di cromo VI);
ove necessario, tale effetto viene depresso dallaggiunta di uno
specifico agente riducente per mantenere il tenore di cromo VI
idrosolubile a concentrazioni inferiori allo 0,0002 % (2 ppm) sul peso
totale a secco dello stesso cemento, in ottemperanza alla legislazione
richiamata al punto 15 sempre nella medesima scheda a pag. 6 punto 7.2
si legge Lintegrit della confezione ed il rispetto delle modalit di
conservazione sopra menzionate sono condizioni indispensabili per
garantire il mantenimento dellefficacia dellagente riducente per il
periodo di tempo riportato sul DDT (sia per prodotto in sacco che
sfuso) ed anche su ogni singolo sacco. Tale scadenza temporale
riguarda esclusivamente lefficacia dellagente riducente nel
mantenere il livello di cromo VI idrosolubile, determinato
secondo la norma EN 196-10, al di sotto del limite di
562
0,0002%, imposto dalla vigente normativa (vedere p. 15), fermi
restando i limiti di impiego della miscela dettati dalle regole generali di
conservazione ed utilizzo del prodotto stesso.
Vi di pi.
Come gi detto, la percentuale di 2ppm previsto per il prodotto finito
largamente superata in fase di produzione, a tal proposito si riporta a titolo
meramente esemplificativo ci che emerso da analisi dell'ARPA presso lo
stabilimento di Isola delle Femmine nel 2009.
Da dette verifiche emerso che nei pressi del forno 3 la presenza di
cromo VI era di 6.5ppm cio pi del triplo di quello consentito nel prodotto
finale, concentrazioni di cromo totale cento volte superiori a quelle rilevate
presso il forno 3 furono riscontrate presso l'abitazione di tale Sig. Farina, in
prossimit dello stabilimento.
Considerato che le concentrazioni di cromo superano di molto quelle
che sarebbero dovute essere presenti nelle materie prime denunciate dalla
fabbrica, clinker e pet coke, si ritiene che dovrebbero esserci altre fonti di
emissione di CrVI, purtroppo non conosciute per non aver, l'Italcementi, fornito
i chiarimenti richiesti e dovuti. Si riporta il sito web ove poter leggere l'intero
verbale di sopralluogo dell'ARPA
http://www.academia.edu/6956870/ARPA_ITALCEMENTI_MARZO_09_CROMO-
ESAVALENTE-VI
E' evidente che il cromo esavalente, anche dopo le limitazioni imposte
dalla direttiva Europea 2003/53 CE e recepita in Italia con D.M. 10 maggio
2005, resta ancora presente nei cementifici, in percentuali purtroppo superiori
a quelle ritenute dannose per l'organismo, non osiamo immaginare, quindi,
quali fossero state le concentrazioni di tale sostanza prima del limite imposto e
cio proprio durante il periodo in cui il Caggese ha prestato la propria attivit
lavorativa alle dipendenze dell'Italcementi, anche e soprattutto a seguito
dell'utilizzo, come combustibili per i forni di cottura, di CDR ed altri tipi di
rifiuti sulle cui composizioni si sono scritte enciclopedie soprattutto per
l'assenza, almeno per il passato, di specifici controlli su detti materiali da
combustione e relative emissioni di fumi e sostanze nocive.
563
Non si comprende come si possa negare che prima del 2005, il cromo
VI non fosse stato presente durante la lavorazione dei cementi, compreso il
prodotto finito, considerato che, proprio la CE ha ritenuto di intervenire a tutela
dei lavoratori esposti, ponendo dei pesanti limiti alla concentrazione di tale
materiale, e ci evidentemente perch la presenza del cromo era di gran lunga
superiore ai limiti considerati nocivi per l'uomo. Ancora pi strabiliante
comunque tentare di negare l'evidenza, esibendo schede tecniche risalenti a
ben 13 anni dopo la morte del Caggese ed in ogni caso successive al 2005.
Sulla pericolosit e cancerogenicit del cromo VI non riteniamo di
doverci dilungare oltre anche perch stata chiaramente illustrata nella
memoria di costituzione degli Avv.ti Gori e Zaccaria, ma soprattutto dalla CTP
del dott. Quaratino e dalla stessa CTU.
Alla luce di quanto sin qui esposto, bisogna ritenere senza alcun timore
di smentita che il primo Giudice ha ritenuto, correttamente, di non prendere in
considerazione la CTP dell'appellante, perch essa si fonda essenzialmente
sull'assunto che nel 2011 nel cemento Portland non vi era n biossido di silicio
n cromo VI, circostanza, questa, non rilevante ai fini della decisione
trattandosi di dati, qualora fossero veritieri e/o completi, che nulla hanno a che
vedere con il periodo lavorativo incriminato .
Anche le considerazioni successive, presenti nella CTP di parte
appellante, che si basano sulla valutazione di un unico referto medico e tra
l'altro in maniera incompleta, ci riferiamo a quello del 1992, non avrebbero
mai potuto inficiare le conclusioni a cui pervenuto il CTU, n tale valutazione
pu essere utilizzata per ritenere che la malattia del Caggese fosse
esclusivamente correlata al fumo di sigarette.
La strategia difensiva dell'Italcementi era ed molto chiara: negare la
presenza di sostanze nocive e la diagnosi di broncopatia da silicosi,
condurrebbe a ritenere il tabagismo l'unica causa necessaria e sufficiente per la
causazione della morte del Caggese e quindi ritenere il fumo da sigarette quale
fenomeno antecedente senza il quale, quello della malattia e quindi della morte
non si sarebbe potuto prodursi, avendo il fumo stesso, tutti gli elementi
occorrenti per la produzione del fenomeno susseguente. Ma cos non .
564
Che il fumo di tabacco sia cancerogeno e/o accelerante di tumori, non
vi sono dubbi, ma al fine di verificare in concreto il nesso di causalit o
concausalit nei casi specifici, occorre provare alcune rilevanti circostanze
relative alla modalit di fumare di una persona, oltre alla presenza di altri
fattori che potrebbero da soli provocare danni alla salute.
Ci spieghiamo meglio. Sicuramente il numero di sigarette giornaliere
incide sul cosiddetto rischio relativo (Rr), orbene a parit di numero di
sigarette tale Rr cambia da persona a persona in base alla presenza o meno
dell'aspirazione del fumo, della frequenza delle aspirazioni, della durata delle
stesse e da quanta sigaretta venga effettivamente fumata, dal tipo di sigaretta,
dalla quantit di catrame (non della nicotina erroneamente ritenuta dal CTP di
parte avversa cancerogena, al massimo un alcaloide che rientra tra i farmaci
da abuso, al pari di altre sostanze psicotrope naturali e non) ecc.
Affermare, quindi, che un grande fumatore chi fuma 20 o pi
sigarette al giorno un'enorme fesseria se non si considerano i suindicati
parametri. Per esempio: posso fumare 40 sigarette al giorno, ma non aspirarne
neanche una o fare solo due brevi aspirazioni, rispetto a chi ne fuma solo 5,
aspirandole completamente, sicuramente inalo meno sostanze cancerogene ed
il mio Rr diminuisce sensibilmente, cos come, a parit di sigarette giornaliere,
se faccio 3 lunghe aspirazioni di fumo per sigaretta, assumer pi sostanze
nocive di chi ne compie 6, ma brevissime e cos via.
Appare evidente, pertanto, che affermare che il Caggese fosse un
grande fumatore solo perch fumava 20 sigarette al giorno, in assenza della
prova delle modalit di fumo decisamente errato.
L'indagine che deve essere compiuta, anche ai sensi e per gli effetti del
combinato disposto degli artt. 40 e 41 c.p., consiste nel verificare, considerata
la multifattoriet del tumore in generale, quale sia la causa principale, se
esistono concause o se tali concause possano essere considerate mere
occasioni o coincidenze
Per comprendere meglio: riconoscere che un determinato fatto o
comportamento sia stato causa di un determinato evento, si richiedono nel
primo due requisiti: la necessit e la sufficienza.
565
Il requisito della necessit implica che senza lintervento del fenomeno
antecedente quello susseguente non avrebbe potuto prodursi; il requisito della
sufficienza importa che il fenomeno antecedente abbia in s gli elementi
occorrenti per la produzione del fenomeno susseguente.
Quando nella seriazione dei momenti in cui si articola una catena
causale si inseriscono coefficienti estranei al comportamento dell'agente, che
tuttavia interferiscono nella produzione dell'evento ultimo, onde questo risulta
diverso da quello che era attendibile data la natura e l'entit di tale
comportamento, si parla di concause.
Teoricamente la differenza tra causa e concausa consiste nel fatto che
mentre alla prima vengono riconosciuti i requisiti della necessit e della
sufficienza nella produzione dell'evento (causa adeguata in senso proprio), la
concausa una condizione necessaria ma non sufficiente.
Nel caso concreto, quando esistano pi condizioni necessarie (bench
non sufficienti) alla produzione dell'evento, chiaro che nessuna di esse pu
dirsi causa in senso stretto, ma tutte sono concause.
Esempio classico quello di un traumatismo addominale in donna
gravida, con successivo aborto post-traumatico (concausa fisiologica
preesistente).
Per occasione si deve intendere un antecedente che si identifica in un
fattore complementare del nucleo eziologico, definito anche circostanza, o
complesso delle circostanze che hanno favorito lentrata in azione della causa,
non del tutto indifferente nella produzione dellevento e che compartecipa,
anche subordinatamente, a promuovere levento.
Un esempio quello del fulmine che colpisce un contadino che andava
sotto il temporale con una zappa sulle spalle. La causa della morte
indubbiamente la folgorazione, ma non si potr negare che il portare la zappa
sulle spalle (occasione) non abbia attivamente contribuito alla produzione del
decesso, senza, peraltro, rappresentare una condizione necessaria, poich la
folgorazione poteva verificarsi anche in mancanza della zappa medesima.
Per coincidenza deve intendersi quel complesso indifferente di
circostanze di luogo e di tempo, nelle quali la causa agisce e l'evento si
566
produce, e quindi privo di qualsiasi dignit causale, esso implica un rapporto
puramente cronologico o/e topografico tra i due fenomeni ed , quindi, un
evento slegato dai fatti antecedenti e successivi, osservato semplicemente
perch verificatosi simultaneamente ai fatti considerati.
Orbene, nel caso che ci occupa la domanda a cui bisogna rispondere
se le sostanze inquinanti e cancerogene presenti durante la lavorazione siano
state da sole sufficienti e necessarie alla causazione dell'insorgenza dapprima
della patologia e poi della morte del Caggese. La risposta non pu che essere
affermativa vista l'abbondante letteratura scientifica in materia di danni causati
da biossido di silicio e cromo VI, nonch il complessivo quadro clinico del de
cuis e le risultanze istruttorie (CTU e CTP).
Altra domanda da porsi, dopo aver risposto positivamente alla prima,
se il fumo da sigarette abbia inciso come fenomeno necessario ancorch non
sufficiente nella casusazione della malattia, e quindi essere considerato
concausa, oppure una mera occasione o addirittura una coincidenza.
Se si leggono attentamente tutti i referti medici allegati, non ne esiste
uno che faccia ritenere che la broncopatia ed i deficit respiratori siano in
qualche modo riconducibili al fumo n come causa adeguata n come concausa
in senso stretto, al massimo come occasione che in quanto tale non idonea
ad interrompere il nesso eziologico tra esposizione ad inquinanti e cancro
polmonare.
In particolar modo vorremmo soffermarci sul referto del 21/06/1990,
ove si legge: si nota un quadro ostruttivo medio, fibrosi
interstiziale...., tale fibrosi altro non che la conseguenza di una
pneumoconiosi da silicio, e non ha alcun rapporto con i danni da fumo di
sigarette.
Anche nel referto del 1992, a seguito della visita medica disposta
dall'INAIL, per sospetta silicosi, viene osservato a livello radiologico
un'evoluzione in riduzione del seno costo fenico destro, con disegno
polmonare e delle ombre ilari con aspetto di torace sporco, che in
associazione al murmure vescicolare ridotto e funzionalit respiratoria ai limiti
inferiori alla norma, precedentemente osservate, individuano certamente una
567
patologia collegata esclusivamente all'inalazione di biossido di silicio, che
sicuramente non rientra tra le sostanze assumibili attraverso il fumo di tabacco
Ebbene, come avrebbe interagito allora il tabagismo? Si parlato di
acceleratore del carcinoma, il che vuol dire una diminuzione dei tempi
dall'esposizione a sostanze inquinanti e cancerogene all'insorgenza del cancro.
I tumori, sia a grandi che a piccole cellule, a seguito di esposizione a silicio o
cromo, mediamente insorgono, in assenza di altre concause, dopo 10 anni.
Se consideriamo come data iniziale dell'insorgenza dei primi sintomi di
silicosi nel Caggese, intorno ai primissimi anni 80 e la data del cancro 1997, si
nota che il quadro evolutivo proprio quello tipico di detta malattia in tumore,
ergo, neanche sotto l'aspetto temporale sembra che il tabagismo abbia inciso
in qualche maniera.
In conclusione possiamo confutare con certezza quasi matematica che
vi sia stata concausa tra tabagismo e l'evento finale della morte del Caggese.
Ultimo argomento che vorremmo trattare quello relativo al
risarcimento del danno biologico iure ereditatis.
Sembra che parte avversa ritenga che gli eredi del Caggese non
avrebbero diritto a tale risarcimento, adducendo argomentazioni di difficile
comprensione anche in considerazione della giurisprudenza richiamata, che in
parte smentisce quanto ex adverso sostenuto ed in parte , non solo datata,
ma largamente superata da altre statuizioni anche recentissime.
Ci sembra opportuno chiarire che a seguito di un evento mortale si
producono delle conseguenze risarcitorie direttamente nel patrimonio della
vittima destinate a trasmettersi in favore degli eredi secondo le ordinarie
regole della successione mortis causa. Oltre ai danni patrimoniali (es.
autovettura di propriet del defunto andata distrutta nell'incidente stradale,
che verr risarcita agli eredi), sono risarcibili anche i danni non patrimoniali.
Secondo il costante orientamento della giurisprudenza di legittimit,
perch possa ravvisarsi un risarcimento del danno biologico iure hereditatis in
favore degli eredi del soggetto deceduto, necessario che tra la data del fatto
e quella del decesso, sia decorso un lasso di tempo sufficiente a permettere un
consolidamento del danno in oggetto, trattandosi di soluzione che oltre ad
568
avere trovato l'avallo della giurisprudenza costituzionale nella sentenza n. 372
del 1994, non si pone in contrasto con le varie Convenzioni internazionali a
tutela dei diritti dell'Uomo, avendo la Suprema Corte affermato che uno
strumento di tutela del diritto alla vita comunque apprestato dalla sanzione
penale, non essendo possibile al giudice nazionale, non gi disapplicare la
norma interna in contrasto con quella sopranazionale, ma creare un diritto ex
novo, come accadrebbe laddove si riconoscesse il diritto al risarcimento del cd.
danno biologico da morte (cfr. Cassazione civile 23 febbraio 2004 n. 3549).
In altri termini, come recentemente chiarito dalla Corte di Nomofilachia,
"la lesione dell'integrit fisica con esito letale, intervenuta immediatamente o a
breve distanza dall'evento lesivo, non configurabile come danno biologico,
giacch la morte non costituisce la massima lesione possibile del diritto alla
salute, ma incide sul diverso bene giuridico della vita, a meno che non
intercorra un apprezzabile lasso di tempo tra le lesioni subite dalla vittima del
danno e la morte causata dalle stesse, nel qual caso, essendovi un'effettiva
compromissione dell'integrit psico-fisica del soggetto che si protrae per la
durata della vita, configurabile un danno biologico risarcibile in capo al
danneggiato, che si trasferisce agli eredi, i quali potranno agire in giudizio nei
confronti del danneggiante "iure hereditatis"" (cfr. Cassazione civile, sez. III,
17 gennaio 2008, n. 870).
Sul concetto di apprezzabile lasso di tempo, o, meglio, sulla sua
quantificazione, la Suprema Corte l'ha individuato, in pi occasioni, in un
tempo pari a 24 ore o anche tre giorni, idoneo a consentire la risarcibilit del
danno biologico in capo alla vittima primaria e trasmissibile in via ereditaria (di
recente per ha ritenuto che anche tre giorni non siano sufficienti a integrare il
lasso di tempo utile: si veda Cass. 458/2009).
Esclusivamente in tale ipotesi, dunque, "il danneggiato acquisisce il
diritto al risarcimento del danno biologico subito per l'effettiva durata della sua
sopravvivenza....e si tratta di un danno alla salute, che se pure temporaneo,
massimo nella sua entit ed intensit (cd. danno biologico terminale)"(cfr.
Cass. civ, n. 18305/2003 cit., p. 5; Cass. civ. 16 maggio 2003 n. 7632).
569
Si evidenzia peraltro che la sentenza della Corte di Cassazione, sezione
III civile, n.1361/2013 (depositata 23 gennaio 2014) ha (finalmente)
contestato tale approccio.
Con tale innovativa pronuncia la Suprema Corte individua, per la prima
volta, come categoria di danno non patrimoniale risarcibile ex se il danno da
perdita della vita, quale bene supremo dell'individuo, oggetto di un diritto
assoluto e inviolabile: tale danno, che altro e diverso dal danno alla salute, in
ragione del diverso bene tutelato, deve ritenersi di per s ristorabile in favore
della vittima che subisce la perdita della propria vita, e in relazione ad esso
sono del tutto irrilevanti sia il presupposto della permanenza in vita per un
apprezzabile lasso di tempo successivo all'evento morte sia il criterio
dell'intensit della sofferenza della vittima per avere ella la percezione
dell'imminente sopraggiungere della propria fine. La vittima acquisisce il diritto
al risarcimento per la perdita della vita subto, nel momento stesso in cui si
verifica la lesione mortale e quindi anche in caso di morte immediata o
istantanea, in deroga al principio dell'irrisarcibilit del danno evento: tale
diritto, avendo poi natura compensativa, trasmissibile iure hereditatis.
Nel caso di specie indubbio che non vi sia stata una morte improvvisa
o meglio istantanea, quindi alla luce di quanto innanzi detto e della
giurisprudenza richiamata, appare evidentissima la infondatezza dell'eccezione
di parte avversa.
A dir il vero, la liquidazione operata dal primo giudice di gran lunga
inferiore a quella a cui si sarebbe pervenuti ove fossero stati applicati
correttamente i principi ormai consolidati in giurisprudenza in ordine non solo
al danno da perdita della vita come innanzi specificato, ma anche al danno
morale risarcibile iure ereditatis.
A tal proposito vorremmo ricordare che nel caso in cui la morte segua
le lesioni dopo breve tempo, la sofferenza psichica patita dalla vittima delle
lesioni fisiche integra un danno che deve essere qualificato, e risarcito iure
haereditatis (con liquidazione ancorata alla gravit dell'offesa ed alla seriet
del pregiudizio), come danno morale e non come danno biologico, giacch una
tale sofferenza, di massima intensit anche se di durata contenuta, non
570
suscettibile, in ragione del limitato intervallo temporale tra lesione e morte, di
degenerare in patologia (cfr. Cassazione civile, sez. III, 12 febbraio 2010, n.
3357).
Tuttavia, affinch possa riconoscersi tale pregiudizio morale, detto
anche danno tanalogico, come tale trasmissibile "jure haereditatis", la
giurisprudenza unanime nel richiedere la prova che la vittima sia stata in
condizione di percepire il proprio stato, lucidamente assistendo allo spegnersi
della propria vita, dovendosi escludere la risarcibilit del danno morale quando
all'evento lesivo sia conseguito immediatamente lo stato di coma e la vittima
non sia rimasta lucida nella fase che precede il decesso (cfr. Cassazione civile,
sez. III, 28 novembre 2008, n. 28423; Cass. 17 gennaio 2008 n. 870; Cass.
24 ottobre 2007 n. 22338; Cass. 28 agosto 2007 n. 18163; Cassazione civile,
sez. III, 13 gennaio 2009, n. 458).
Orbene, anche in questo caso non si pu certo affermare che il Caggese
non fosse stato in grado di percepire il proprio stato lucidamente.
Per tutte le altre questioni trattate nel ricorso in appello ci si riporta
integralmente alla memoria difensiva degli Avv.ti Gori e Zaccaria che qui deve
intendersi integralmente trascritta.
Tutto ci premesso
SI CONCLUDE
affinch l'On.le Collegio adito voglia rigettare in toto l'appello formulato
dall'Italcementi in quanto infondato in fatto e diritto e quindi confermare la
sentenza di primo grado accogliendo invero l'appello incidentale proposto con
memoria di costituzione del 09/12/2013.
Con vittoria di competenze del presente giudizio con distrazione a
favore del sottoscritto procuratore per dichiarata anticipazione.
Avv. Angelo Torre Bari 10/02/2015
Mandato
Nella qualit, ed in proprio, conferisco il potere di rappresentanza e
difesa, in ogni fase, stato e grado del giudizio ed atti inerenti, conseguenti e
successivi, ivi compresa leventuale fase esecutiva ed il giudizio di opposizione,
allAvv. Angelo TORRE, (C.F. TRR NGL 66A28 D643U) con studio in Foggia alla
via G. Rosati, 141 fax 0881684673 pec. avv.angelotorre@pec.it, ivi compreso il
potere di proporre domande riconvenzionali, chiedere provvedimenti cautelari,
571
chiamare terzi in causa, farsi sostituire, transigere, conciliare, abbandonare il
giudizio e rilasciare quietanze. Lautorizzo, ai sensi dellart. 13 D.L. 196/03, ad
utilizzare i dati personali per la difesa dei miei diritti e per il perseguimento
delle finalit di cui al mandato, nonch a comunicare ai Colleghi i dati con
lobbligo di rispettare il segreto professionale e di diffonderli esclusivamente nei
limiti strettamente pertinenti allincarico conferito Le ratifico sin dora il Suo
operato e quello di eventuali Suoi sostituti. Eleggo domicilio presso il Suo
studio in Foggia alla via Rosati n. 141.
Foggia Bari _____________
Lauda Giuseppina_____________________________
Caggese Mario________________________________
Caggese Anna Maria____________________________
Per autentica
Avv. Angelo TORRE
http://isoladellefemmineitalcementieambiente.blogspot.it/2015/03/blog-
post_5.html
572
Danni ambientali
Il 4 ottobre 2010 alle ore 12:25 il villaggio ungherese di Kolontr stato
distrutto da un'inondazione di circa un milione di metri cubi di fanghi color
ruggine ad alta concentrazione di allumina. Il cedimento di una vasca di
contenimento degli scarti di lavorazione della MAL, una fabbrica di alluminio nel
vicino paese di Ajka, ha inondato l'intera zona coprendo un'area di 40 km ed il
bacino del fiume Marcal, in cui il livello di pH si alzato fino a 13. Nel fiume
sono state versate ingenti quantit di acidi per evitare che il disastro colpisse il
Danubio, di cui il Marcal un affluente. Nella catastrofe ecologica, la pi
grande della storia ungherese, hanno perso la vita nove persone[4] e ne sono
state ferite un centinaio. Il danno principale tuttavia quello all'ecosistema:
nel suolo sono state riscontrate, assieme all'allumina, alte concentrazioni di
materiali debolmente radioattivi, piombo, cadmio, arsenico e mercurio.
http://isoladellefemmineitalcementieambiente.blogspot.it/2015/03/blog-
post_5.html
APPELLO: 9 APRILE 2013 12 GENNAIO 2014 24 FEBBRAIO 2015
573
PREOCCUPAZIONE POICHE IN RELAZIONE AGLI ANZIDETTI IMPORTI SI SONO
ATTIVATE SPESE LA CUI COPERTURA FINANZIARIA NON VIENE GARANTITA
DAI RELATIVI FLUSSI DI ENTRATA PRESCRIVE LADOZIONE DI MISURE
INCISIVE ATTE AD ATTIVARE INIZIATIVE IDONEE A RECUPERARE TALI
ENTRATE IN MODO DA GARANTIRE GLI EQUILIBRI DI BILANCIO ED AVITARE
IL RICORSO AD ANTICIPAZIONI DI TESORERIA, AVENDO LACCORTEZZA, DI
DESTINARE TALI RISORSE E SPESE DI CARATTERE STRAORDINARIO E
COMUNQUE ENTRO I LIMITI DI QUANTO INCASSATO. SANZIONI
AMMINISTRATIVE PECUNIARIE PER VIOLAZIONE CODICE DELLA
STRADA 2013 ACCERTATO 842 MILA 337 EURO 25 CENTESIMI RISCOSSO
99MILA 562 EURO 63 CENTESIMI 2014 ACCERTATO 1 MILIONE 90 MILA 984
EURO 94 CENTESIMI RISCOSSO 76 MILA 966 EURO LANDAMENTO DEGLI
INTROITI CONFERMA LE DIFFICOLTA DELLENTE INCONTRA NELLA
REALIZZAZIONE DELLA RISCOSSIONE DELLE PROPRIE ENTRATE
ANTICIPAZIONE DI LIQUIDITA IL 10 GENNAIO 2013 CON LA NOTA 538 IL
COMUNE AVANZA UNA RICHIESTA DI ANTICIPAZIONE STRAORDINARIA DI 1
MILIONE 492 MILA 200 EURO PER FAR FRONTE A DEBITI CERTI,LIQUIDI ED
ESIGIBILI IL DECRETO MINISTERO INTERNI IL 6 SETTEMBRE FANTICIPA 1
MILIONE 22 MILA 461 EURO 9 CENTESIMI DA RESTITUIRE SENZA INTERESSI
IN CINQUE ANNI NEL 2014 CON IL MANDATO 498 DEL 28 MARZO
RIMBORSATI 204 MILA 492 EURO 22 CENTESIMI DEBITI FUORI BILANCIO
IN ATTESA DI RICONOSCIMENTO 1 SETTORE 563 MILA 630 EURO 55
CENTESIMI 5 SETTORE 70 MILA 763 EURO 23 CENTESIMI PER UN
TOTALE AL 31 DICEMBRE 634 MILA 393 EURO 73 CENTESIMI
PRESCRIZIONI IL DEBITO FUORI BILANCIO DI 634 MILA 393 EURO 73
CENTESIMI DEVE TROVARE COPERTURA FINANZIARIA NEL REDIGENDO
CONTO PREVISIONE 2015 PREVEDENDO LE NECESSARIE RISORSE PER
POTERVI FAR FRONTE. LA CONSISTENTE ENTITA DEI DEBITI FUORI BILANCIO
SEGNALATI E QUELLI POTENZIALMENTE POTREBBERO ANCORA SORGERE
MINANO GLI EQUILIBRI FINANZIARI DELLENTE IL PORCEDIMENTO IN CORTE
DI CASSAZIONE AVVERSO ALLA SNTENZA 1788 27 LUGLIO 2010 DELLA
CORTE DAPPELLO DI PALERMO SEZIONE CIVILE 2 MILIONI 289 MILA 137
EURO A TITOLO DI RISARCIMENTO A FAVORE DI LO JACONO PIETRO PIU
CINQUE SENTENZA DI CONDANNA CONTROPARTE VITTORIOSA NON HA
RICHIESTO LA SUA ESECUZIONE SENTENZA DI CONDANNA DEL COMUNE
DI ISOLA DELLE FEMMINE DEL TRIBUNALE DI PALERMO SEZIONE DI
PARTINICO 220-2012 DELLA SOMMA DI 631 MILA 391 EURO 39 CENTESIMI
PIU INTERESSI SENTENZA APPELLATA DALLATO
574
2015 17 NOVEMBRE ITALCEMENTI PROT ASSESSORATO 53217
RISCONTRO NOTA 47711 19.10.15 MINISTERO NOTA 0022295 27.10.14
CONVERSIONE PROCEDIMENTO
575
DOTTORE ROCCO RAPPA RESPONSABILE 6 SETTORE TRIBUTI SGAVI
RUOLI ICI IMU TARSU TARI
576
2015 18 DICEMBRE SENTENZA 7429 RG 9916 2011 AZIONE DI
RISARCIMENTO DEL DANNO DI DIFFAMAZIONE DR. SALVATORE ANZA
CIAMPOLILLO GIUSEPPE PROCEDURA SEGUITA AI FINI DELLA
CONCESSIONE DELLAUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE ALLA
ITALCEMENTI DI ISOLA DELLE FEMMINE PIANO QUALITA DELLARIA
DECRETO ASSESSORIALE GAB 176 09.08.07
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
* * *
IL TRIBUNALE ORDINARIO
DI PALERMO SEZIONE
PRIMA CIVILE
ato Da: CORSINI GIULIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: 3f10c - Firmato Da: ZARCONE ROSARIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: b4a63
nella causa civile di primo grado iscritta al n. 9916 del ruolo
generale dellanno 2011, vertente
TRA
ANZ SALVATORE, nato a Patti (Me) il 21 aprile 1955
(c.f.:NZASVT55D21G377B), residente a Palermo in via
Umbria n. 6, ivi elettivamente domiciliato in via Goethe
n. 1, presso lo studio dellavv.to Salvatore Ferrara,
rappresentante e difensore congiuntamente e
disgiuntamente con lavv.to Giuseppe Ugo Abbate
attore
E
CIAMPOLILLO GIUSEPPE, nato Candela (Fg) il 22 giugno
1946 (c.f. CMPGPP46H22B584K), residente ad Isola delle
Femmine (Pa) in via Leonardo Sciascia n. 13, elettivamente
domiciliato a Palermo in corso Calatafimi n. 487, presso lo
studio dellavv.to Giacomo Cirincione
577
Con ricorso ex art. 702 bis c.p.c. depositato il 22 luglio
2011, Anz Salvatore conveniva in giudizio dinanzi a questo
Tribunale Ciampolillo Giuseppe, coordinatore del Comitato
cittadino Isola Pulita, aderente alla sezione di Palermo di
Firmato Da: CORSINI GIULIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: 3f10c - Firmato Da: ZARCONE ROSARIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: b4a63
in essere nei suoi confronti una campagna denigratoria e
diffamatoria in quanto responsabile del Servizio 3 Tutela
dellinquinamento atmosferico del Dipartimento regionale
Territorio e Ambiente della Regione Siciliana; che in
particolare in un primo sito Internet intestato al predetto
Comitato era apparsa una lettera inviata da Ciampolillo
Giuseppe in cui Anz Salvatore veniva dipinto come autore
di conferenze di servizi illegittime e superficiali, con grave
danno per la collettivit, in relazione alla c.d. vicenda
Italcementi; che in un secondo articolo apparso in un altro
sito Internet veniva riportato il contenuto del primo sito; che
in un distinto sito Internet il convenuto veniva accusato di
avere attraverso il Piano regionale di coordinamento
per la tutela della qualit dellaria ambiente
realizzato una vera e propria truffa ai danni della collettivit,
copiandolo dallomologo piano della Regione Veneto;
che in un distinto sito Internet veniva pubblicata una lettera
dello studio legale Canto con la quale il convenuto veniva
accusato di aver insabbiato le iniziative del dottor Genchi e
di avere posto in secondo piano le iniziative necessarie alla
tutela dellambiente di Isola delle Femmine; che in un
ultimo articolo venivano riportate alcune dichiarazioni del
predetto dottor Genchi e del Comitato cittadino Isola
Pulita con le quali venivano ribadite espressioni di dileggio
a carico del convenuto in merito alla redazione del Piano e al
conseguente danno che ne era derivato allamministrazione
578
regionale; che in buona sostanza il convenuto veniva
accusato di illiceit amministrative, di falso, di sperpero di
denaro pubblico e di truffa; che gli autori del Piano non
avevano preso alcun compenso aggiuntivo per la sua
redazione; che esso conteneva soltanto qualche refuso
determinato dallo schema utilizzato per la sua redazione;
che la celerit di predisposizione era dovuta a una
procedura dinfrazione aperta da parte dellUnione Europea
ed alla circostanza che allatto del suo insediamento il Piano
non era stato ancora redatto; che non era stato compiuto
alcun illecito in relazione alla autorizzazione da rilasciare
alla Italcementi; che sussistevano gli elementi per ritenere
integrato il reato di diffamazione, aggravato dalla
pubblicit del mezzo di diffusione e dalla attribuzione
di fatti determinati, nonch dellillecito civile, anche
per violazione dellidentit personale.
579
stati diffusi gli articoli de quibus, con vittoria di spese e
compensi di giudizio.
Firmato Da: CORSINI GIULIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: 3f10c - Firmato Da: ZARCONE ROSARIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: b4a63
la sussistenza dellesercizio di critica di volta in volta
ovvero la narrazione di fatti del tutto reali; nel merito
contestava ogni singola condotta lui imputata
ribadendo lesercizio di diritti costituzionalmente
tutelati.
580
ricorso introduttivo, dovendosi dunque ritenere rinunciate
tutte le ulteriori domande, istanze o richieste, oggetto del
presente giudizio la richiesta di risarcimento danni basata
sulla pubblicazione su taluni siti Internet di articoli,
dichiarazioni o di missive riconducibili a Ciampolillo Giuseppe
nella veste non contestata di coordinatore del
Comitato cittadino Isola Pulita, aderente alla
sezione palermitana di Legambiente, dal contenuto
asseritamente diffamatorio della sfera personale dellattore
Anz Salvatore. In particolare, con articolo apparso alla
pagina
www.comitatoisolapulita.blog.kataweb.it/2007/10/13/isolade
lle-femmine- talcementi-il-progetto-che-non-ce/ ed
alla pagina www.pinociampolillo.blogspot.com
/2007/10/isoladelle-femmine-il-progetto-che-
non.html, (all. 1 e 2, ricorso introduttivo) veniva pubblicate
parole e missive riconducibili a Ciampolillo Giuseppe in cui
secondo lattore veniva criticata la procedura di
concessione dellautorizzazione allutilizzo di un
combustibile, ovvero del pet-coke, da parte
dellItalcementi di Isola delle Femmine.
581
singole espressioni abbiano valenza diffamatoria in s e per
s considerata, a prescindere dal tenore argomentativo del
contesto complessivo.
582
In particolare, con specifico riferimento alla attivit
giornalistica, affinch la stessa possa legittimamente
ricondursi allesercizio del diritto di cronaca, si richiede:
Firmato Da: CORSINI GIULIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: 3f10c - Firmato Da: ZARCONE ROSARIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: b4a63
giornalista abbia compiuto tutte le ricerche e le
indagini necessarie per assicurare tale
corrispondenza;
b) che vi sia un pubblico interesse alla conoscenza dei
fatti stessi, in relazione alla loro rilevanza ed alla loro
attitudine a coinvolgere lintera comunit sociale: il diritto di
critica e di cronaca, nella configurazione datane dalla
Costituzione, prevede che esso sia assistito da un interesse
generale, tale da trascendere quello dei singoli soggetti
coinvolti nella vicenda;
c) che linformazione venga mantenuta entro i limiti
dellobbiettivit informativa e non contenga quindi
valutazioni o apprezzamenti non continenti o non conformi
alla effettiva realt della vicenda: la notizia deve essere
583
lesercizio del diritto di cronaca consentito quando
ricorrano le condizioni dellutilit sociale
dell'informazione, della verit oggettiva (o putativa, ma
dopo rigoroso accertamento) dei fatti esposti e della
continenza della forma adoperata, nel caso del diritto di
critica o di denuncia, che consiste nell'espressione di proprie
valutazioni su fatti verificatisi, ovvero su comportamenti od
opinioni altrui, il requisito della verit oggettiva non pu
584
lintero territorio di Isola delle FemmineSi chiede di
intervenire urgentemente a tutela della salute e
dellincolumit pubblica, verificando se le procedure attivate
siano conformi alle normative vigenti e se tale attivit possa
essere svolta senza nocumento o pregiudizio per lintera
collettivit, contenuta in una richiesta di intervento a
tutela della salute pubblica, indirizzata allAssessore
Regionale Territorio e Ambiente della Regione Sicilia e al
dottor Tolomeo presso lA.R.T.A. Sicilia. Si legge poi a
seguire che La conferenza dei servizi stata
deliberatamente trasformata in pura formalit se non in una
vera e propria farsa. La conferenza, da istruttoria, sembra
essersi trasformata in decisoria (circostanza non prevista
dalla legge). Un altro elemento indicativo della impostazione
volutamente sbrigativa e superficiale: la durata della
conferenza dei servizi 45 minuti .
Da ultimo, lattore si duole della seguente espressione Ci
auguriamo di non dovere intraprendere un ulteriore battaglia
legale innanzi al Tribunale Amministrativo, ove state pur
certi chiederemo non soltanto lannullamento di un
provvedimento assolutamente illegittimo, ma anche la
condanna dellamministrazione procedente al risarcimento
dei danni derivante dalla lesione di tutti gli interessi concreti
e legittimi che sono in gioco., ritenendo di essere accusato
di avere provocato un grave danno allerario.
585
che in data 27.8.2004 la Italcementi S.p.a. ha
chiesto il rilascio dellAutorizzazione Integrata
Ambientale di cui allart. 5 del D.Lgs. 272/99 per
limpianto di stoccaggio sito ad Isola delle Femmine
(all.2, documenti prodotti dallattore alludienza del
28.12.2011);
che con nota del 25.7.2006 il Servizio 3 Tutela
dallinquinamento atmosferico dellAssessorato
Territorio e Ambiente della Regione Sicilia ha preso
atto che nella cementeria in questione veniva
Firmato Da: CORSINI GIULIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: 3f10c - Firmato Da: ZARCONE ROSARIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: b4a63
utilizzato il combustibile pet-coke e che era
necessario laggiornamento delle autorizzazioni
alla emissione in atmosfera diffidando la
Italcementi S.p.a. dal continuare ad utilizzare tale
combustibile (arg. da all.5, documenti prodotti
dallattore alludienza del 28.12.2011);
che il T.A.R. Sicilia ha respinto il ricorso proposto dalla
Italcementi S.p.a. avverso la predetta diffida (all.13,
comparsa di costituzione e risposta per il convenuto);
che in data 7.11.2006 la Italcementi S.p.a. ha
presentato richiesta di aggiornamento
dellautorizzazione alle emissioni in atmosfera,
confermando lintenzione di voler utilizzare il
combustibile pet-coke, reiterando la richiesta pi volte
con documentazione a supporto (arg. da all.5, documenti
prodotti dallattore alludienza del 28.12.2011);
che in data 20.2.2007 il Servizio 3 Tutela
dallinquinamento atmosferico dellAssessorato
Territorio e Ambiente della Regione Sicilia ha
diffidato la Italcementi S.p.a. dallutilizzare
limpianto di stoccaggio sito ad Isola delle Femmine,
586
non essendo la predetta societ in possesso
dellautorizzazione di cui allart. 269 del D.Lgs. 152/06
per lutilizzo di combustibile solido (pet-coke, carbone:
all.1, documenti prodotti dallattore alludienza del
28.12.2011);
587
che in data 3.10.2007, la Commissione Provinciale
per la Tutela dellAmbiente e la lotta contro
lInquinamento di Palermo, ha rilasciato parere
favorevole allutilizzo del combustibile pet-coke
nella cementeria in questione, con particolari
accorgimenti e prescrizioni (all. 8, documenti prodotti
dallattore alludienza del 28.12.2011);
che in data 8.5.2008 il Servizio 3 Tutela
dallinquinamento atmosferico dellAssessorato
Territorio e Ambiente della Regione Sicilia ha
comunicato alla Italcementi S.p.a. larchiviazione
della richiesta di aggiornamento della precedente
autorizzazione alle emissioni in atmosfera, sulla base del
presupposto che liter istruttorio di rilascio della
Autorizzazione Integrata Ambientale era giunto ormai al
termine (all.9, documenti prodotti dallattore alludienza
del 28.12.2011);
che in data 18.7.2008, previo parere favorevole da
parte del Servizio 3 Tutela dallinquinamento
atmosferico, lAssessorato Territorio e Ambiente
della Regione Sicilia ha definitivamente rilasciato
alla Italcementi S.p.a. lAutorizzazione Integrata
Ambientale (all.11, documenti prodotti dallattore
alludienza del 28.12.2011).
Ebbene, alla luce di quanto precede agevole osservare che
588
adoperate da Ciampolillo Giuseppe siano in s e per
Firmato Da: CORSINI GIULIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: 3f10c - Firmato Da: ZARCONE ROSARIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: b4a63
s considerate del tutto misurate e rappresentino
oggettiva espressione di mero dissenso, a ben vedere
liter amministrativo dellamministrazione regionale stato
correttamente intrapreso e fondato peraltro su un
prudenziale parere reso in via preventiva da parte dellufficio
legale della Regione Sicilia. Sicch, mentre invocare la tutela
della salute pubblica appare del tutto lecito, affermare che la
589
hanno gettato il fango su Gioacchino Genchi e
Alessandro Pellerito, quelle che ne hanno deciso la rimozione
arbitraria senza alcuno scrupolo Ci che oggi si
preannuncia, sembra uno scandalo in pieno regola, tanto
che a questo punto si chiede un immediato intervento
dellAssessore Interlandi sui responsabili (il dirigente del
Servizio 3, dottor Salvatore Anz, e il dirigente generale del
Firmato Da: CORSINI GIULIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: 3f10c - Firmato Da: ZARCONE ROSARIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: b4a63
Dipartimento Territorio e ambiente, arch. Pietro Tolomeo)
590
un piano che proprio per la sua inidonea impostazione
strutturale di base, aveva gi ricevuto a suo tempo una
bocciatura da parte dellunione europea Per quanto
riguarda gli aspetti prettamente istituzionali, la situazione
appare oltremodo grave. Si in presenza di un atto di
programmazione fasullo e inapplicabile, organizzato ai danni
dellamministrazione, dellambiente e dei cittadini, dei
possibili risvolti truffaldini specie nel caso in cui tramite lo
591
Sul punto deve anzitutto affermarsi lesistenza di un
indubbio interesse pubblico alla diffusione del fatto
in esame, in quanto trattasi di una vicenda di rilievo
che inerisce la tutela dellambiente e della salute degli
abitanti della regione Sicilia.
to Da: CORSINI GIULIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: 3f10c - Firmato Da: ZARCONE ROSARIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: b4a63
e figure, con evidenti e marchiani errori e refusi (cfr. all.16,
comparsa di costituzione e risposta per il convenuto), con i
quali possibile effettuare il confronto tra i due Piani: si
parla di comunit montane, argini di fiumi e canali, territorio
pianeggiante della Regione, bacino archeologico padano,
riscaldamento dovuto al clima rigido, ecc.). Risulta,
addirittura, che sul sito dellAssessorato fosse presente un
link cliccando il quale si sarebbe aperto il Piano del Veneto
(v. testimonianza resa da Salvatore Cammarata dirigente
presso lAssessorato in questione allepoca dei fatti -
alludienza del 23.5.2011). Errori che hanno reso necessaria
la nomina di una commissione di tre soggetti che ha lavorato
per ben quattro mesi per le correzioni, poi apportate nel
marzo del 2008, provocando anche una vasta risonanza sulla
stampa e sulla televisione nazionale (con particolare
riferimento alla trasmissione Striscia la Notizia. Sul punto,
peraltro, a conferma di quanto affermato, stata
592
espletata consulenza tecnica dufficio affidata
allingegnere Fabio DAgostino (depositata il 23.1.2014),
che per il rigore metodologico che la sorregge e limmunit
da vizi e censure, anche in riscontro alle osservazioni critiche
dei consulenti di parte pu essere posta a fondamento
della decisione e viene integralmente qui richiamata. In
particolare ha afferma il consulente Lanalisi dei due
Piani Regionali per la determinazione del grado di
593
della provocazione, oggetto di ricorso per Cassazione:
v. produzione effettuata alludienza del 25.3.2015).
Firmato Da: CORSINI GIULIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: 3f10c - Firmato Da: ZARCONE ROSARIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: b4a63
sotteso alla vicenda, non v dubbio che le
dichiarazioni in esame siano espressione di legittimo
esercizio del diritto di critica e lo siano anche per le
parole adoperate. Sebbene talvolta le espressioni
siano piuttosto accese o dense di vena polemica,
ovvero operino per vere e proprie iperboli (vera
e propria truffaindecoroso e lettera
copiatomanipolo degli sconsiderati e sprovveduti
redattoriattofasullo e inapplicabile...hanno operato
fraudolentemente), esse non trascendono mai in
attacchi personali e gratuiti bens costituiscono reale,
vigorosa ed animata critica delloperato
dellamministrazione regionale, che nel caso in esame
ha posto in essere unazione oggettivamente
superficiale, frettolosa e in tutta evidenza poco
avveduta. Non v dubbio, poi, e risulta dagli atti, che la
vicenda abbia creato un enorme danno allimmagine della
Sicilia e abbia posto seri dubbi sullefficienza della
amministrazione regionale, necessitando di un
intervento correttivo di un Piano che necessitava ben
maggiore ponderazione.
594
Comitato Isola Pulita Legambiente Italcementi-procedura
A.I.A., datata 8.11.2007, nella quale si contestava, tra
laltro, espressamente ad Anz Salvatore di avere
insabbiato le iniziative del dottor Genchi, di avere posto in
secondo piano, con lo scopo probabilmente in seguito di
ignorarle, tutte quelle iniziative necessarie alla tutela
dellambiente di Isola delle Femmine (all.4, ricorso
introduttivo).
595
personalit umana, esiste un vero e proprio diritto
soggettivo perfetto alla reputazione personale (ed
allonore), alla cui tutela sono destinate numerose norme
dellordinamento, tra le quali la norma penale qui violata.
Tale diritto trova pieno riconoscimento anche nel sistema di
tutela costituzionale della persona umana, traendo dalla
Costituzione il suo fondamento normativo (Corte Cost.
184/1986, 479/87), in particolare nell'art. 2 (oltre che
596
In definitiva, dunque, Ciampolillo Giuseppe deve essere
condannato al versamento di tale somma allattore Anz
Salvatore.
Firmato Da: CORSINI GIULIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: 3f10c - Firmato Da: ZARCONE ROSARIO Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: b4a63
misura paritaria.
P. Q. M.
definitivamente pronunciando sulla causa in epigrafe, ogni
597
Il Giudice dott. Giulio Corsini
598
PREOCCUPAZIONI ESPRESSE NEL PRECEDENTE CICLO DI CONTROLLO
SU MANTENIMENTO EQUILIBRI BILANCIO ANCHE FUTURI
Deliberazione n. 8/2016/PRSP
REPUBBLICA ITALIANA
Francesco A. - Referendario
Cancilla
******
Visto il R.D. 12 luglio 1934, n. 1214 e successive modificazioni;
vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20 e successive modificazioni;
visto l'art. 2 del decreto legislativo 6 maggio 1948, n. 655, nel testo
sostituito dal decreto legislativo 18 giugno 1999, n. 200;
visto il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e successive
modificazioni;
visto lart. 1, commi 166 e 167, della legge 23 dicembre 2005, n. 266
(legge finanziaria 2006);
visto, in particolare, lart. 1, comma 610, della legge 23 dicembre 2005,
n. 266 (legge finanziaria 2006), il quale espressamente prevede che le
disposizioni della predetta legge sono applicabili nelle regioni a statuto
speciale e nelle province autonome di Trento e di Bolzano compatibilmente
con le norme dei rispettivi statuti;
visto lart. 148 bis del D. Lgs. n. 267/2000, introdotto dallart. 3 del D.L.
10 ottobre 2012, n. 174, convertito dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213;
599
vista la deliberazione di questa Sezione n. 95/2014/INPR del 30 luglio 2014 avente ad
oggetto Linee guida cui devono attenersi, ai sensi dellart. 1, commi 166 e 167, della legge 23
dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria 2006), gli organi di revisione economico-finanziaria
degli enti locali aventi sede in Sicilia nella predisposizione della relazione sul rendiconto
dellesercizio 2013;
vista la nota del Presidente della Sezione di controllo per la Regione siciliana del 15
settembre 2014, con la quale stata inoltrata allente la suindicata deliberazione, nonch i
relativi questionari ai fini della loro restituzione a questa Sezione da parte dellorgano di
revisione;
precedente ciclo di controllo sul rendiconto 2012, nonch le misure correttive adottate dal
Consiglio comunale di Isola delle Femmine con atto n. 34 del 21 settembre 2015;
dicembre 2015 con la quale la Sezione del controllo stata convocata per gli adempimenti di cui
******
Lart. 1, commi 166 e 167, della legge n. 266 del 2005 (legge finanziaria per lanno 2006)
ha previsto, ai fini della tutela dellunit economica della Repubblica e del coordinamento della
finanza pubblica, lobbligo, a carico degli Organi di revisione degli enti locali, di trasmettere
alla Corte dei conti una relazione sul bilancio di previsione dellesercizio di competenza e sul
rendiconto dellesercizio medesimo, formulata sulla base dei criteri e delle linee guida definite
dalla Corte.
Al riguardo occorre evidenziare la peculiare natura di tale forma di
controllo, volto a rappresentare agli organi elettivi, nellinteresse del singolo
ente e della comunit nazionale, la reale situazione finanziaria emersa
600
allesito del procedimento di verifica effettuato sulla base delle relazioni
inviate dallOrgano di revisione affinch gli stessi possano attivare le
necessarie misure correttive. Esso si colloca nellambito materiale del
coordinamento della finanza pubblica, in riferimento agli articoli 97, primo
comma, 28, 81 e 119 della Costituzione, che la Corte dei Conti contribuisce
ad assicurare quale organo terzo ed imparziale di garanzia dellequilibrio
economico-finanziario del settore pubblico e della corretta gestione delle
risorse collettive, in quanto al servizio dello Stato-ordinamento, vieppi a
seguito del novellato quadro scaturito dalle legge costituzionale n.1/2012 e
dalla legge c.d. rinforzata n. 213/2012.
La giurisprudenza costituzionale ha precisato contenuti e fondamento di
tale peculiare forma di controllo anche a seguito dei successivi interventi
legislativi (cfr. da ultimo la sentenza n. 39/2014 che richiama altres le
sentenze n. 60 del 2013, n. 198 del 2012, n. 179 del 2007), affermando che
il controllo finanziario attribuito alla Corte dei conti e, in particolare, quello
che questa chiamata a svolgere sui bilanci preventivi e sui rendiconti
consuntivi degli enti locali e degli enti del Servizio sanitario nazionale, va
ascritto alla categoria del sindacato di legalit e di regolarit da intendere
come verifica della conformit delle (complessive) gestioni di detti enti alle
regole contabili e finanziarie e ha lo scopo, in una prospettiva non pi
statica (comera il tradizionale controllo di legalit-regolarit), ma dinamica,
di finalizzare il confronto tra fattispecie e parametro normativo alladozione di
effettive misure correttive, funzionali a garantire lequilibrio del bilancio e il
rispetto delle regole contabili e finanziarie.
Da ultimo, lart. 148 bis del d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267 (TUEL),
introdotto dallart. 3, comma 1, lettera e) del decreto legge 10 ottobre 2012
n. 174, convertito nella legge 213/2012 (recante il rafforzamento del quadro
dei controlli sulla gestione finanziaria degli enti) prevede che in caso di
accertamento, da parte della Sezione, di squilibri economico-finanziari, della
mancata copertura di spese, della violazione di norme finalizzate a garantire
la regolarit della gestione finanziaria o del mancato rispetto degli obiettivi
posti con il patto di stabilit interno, fatto obbligo agli enti destinatari di
601
adottare, entro 60 giorni dalla comunicazione del deposito della pronuncia di
accertamento, i provvedimenti idonei a rimuovere le irregolarit ed a
ripristinare gli equilibri di bilancio, da trasmettere alla Sezione per le verifiche
di competenza. Quanto al contenuto del controllo , peraltro, espressamente
stabilito che ai fini della suddetta verifica le Sezioni della Corte dei conti
accertano altres che i rendiconti degli enti locali tengano conto anche delle
partecipazioni in societ controllate e alle quali affidata la gestione di servizi
pubblici per la collettivit locale e di servizi strumentali all'ente.
Nei casi pi gravi, linosservanza del citato obbligo di conformazione, per
la mancata trasmissione dei provvedimenti correttivi o per la inadeguatezza
degli stessi, ha leffetto di precludere allente inadempiente lattuazione dei
programmi di spesa per i quali stata accertata la mancata copertura o
linsussistenza della relativa sostenibilit finanziaria.
Si tratta di effetti attribuiti [] alle pronunce di accertamento della
Corte dei conti chiaramente cogenti e, nel caso di inosservanza degli
obblighi a questi imposti, inibitori, pro parte, dellefficacia dei bilanci da essi
approvati (cfr. Corte costituzionale, sentenza n. 39/2014) la cui attribuzione
ad un organo magistratuale terzo e indipendente si giustifica in ragione dei
caratteri di neutralit e indipendenza del controllo di legittimit della Corte
dei conti (sentenza n. 226 del 1976) onde prevenire o contrastare gestioni
contabili non corrette, suscettibili di alterare lequilibrio del bilancio (art. 81
Cost.) e di riverberare tali disfunzioni sul conto consolidato delle pubbliche
amministrazioni, vanificando conseguentemente la funzione di coordinamento
dello Stato finalizzata al rispetto degli obblighi comunitari (cfr. Corte
Costituzionale n. 40/2014).
******
Dallesame della predetta documentazione del Comune di Isola delle
Femmine (PA), e dalla successiva istruttoria, sono emerse le seguenti
criticit:
1.il ritardo nellapprovazione del bilancio di previsione 2013 (delibera di
C.C. n. 26 del 23/12/2013) e del rendiconto 2013 (delibera di C.C. n. 15 del
03/09/2014) rispetto ai termini di legge;
602
2.il mancato rispetto di quattro parametri obiettivi per lindividuazione
degli enti strutturalmente deficitari:
a)-volume dei residui attivi di nuova formazione provenienti dalla
gestione di competenza e relative ai titoli I e III pari al 59,68% rispetto agli
accertamenti delle entrate medesime (> 42%);
b)- ammontare dei residui attivi di cui al titolo I e III, provenienti dalla
gestione dei residui attivi, pari al 71,06% rispetto agli accertamenti delle
entrate dei medesimi titoli (> 65%);
c)- volume dei residui passivi complessivi provenienti dal titolo I pari al
95,48% degli impegni della medesima spesa corrente (> 40%);
d)- anticipazione di tesoreria non rimborsata pari all 20,78% (> 5%);
3. un disavanzo di amministrazione di euro 779.222,43 aumentato dalla
quota vincolata del fondo svalutazione crediti per euro 113.345,25 e dai
pagamenti per azioni esecutive non regolarizzate al 31.12, pari a euro
765,36;
4. il perdurare di una situazione di grave carenza di liquidit,
che d luogo al ricorso ad anticipazioni di tesoreria non rimborsate a
fine esercizio per euro 1.370.611,24;
5. la presenza di debiti fuori bilancio in attesa di riconoscimento
al 31.12.2013 per euro 231.676,87, riconosciuti nel 2013 per un
importo pari ad euro 511.132,58 12 di cui una quota pari a
150.779,39 riferiti ad acquisizioni di beni e servizi senza impegno di
spesa;
6. la presenza di un potenziale ingente debito di euro
2.289.137,00 (indennit di esproprio) derivante da un procedimento
pendente dinanzi la Corte di Cassazione avverso la sentenza di
condanna della Corte dappello di Palermo, a fronte del quale non
risultano adottate misure prudenziali a tutela degli equilibri;
7. linottemperanza agli adempimenti previsti dall'art. 6, comma 4, del
d.l. n. 95/2012, convertito dalla legge n.135/2012 (nota informativa posizioni
debitorie/creditorie);
603
8. mancato rispetto dei limiti di spesa di cui allart. 6 commi da 7 a 10 e
commi da 12 a 14 del d.l. 78/2010, dallart. 5, comma 2 del d.l. n. 95/2012;
9. il mancato aggiornamento degli inventari dal 1998.
*******
Alladunanza del 18 dicembre 2015, per lAmministrazione, che non ha
fatto pervenire memorie, era presente il sindaco neo insediato, dott. Bologna
Stefano, il quale si limitato a riportarsi alle misure correttive deliberate dal
Consiglio comunale con atto n. 34 del 21 settembre 2015.
*******
Bench formalmente invitato al contraddittorio, sia documentale, sia
in sede di adunanza, lente ha prestato acquiescenza ai rilievi mossi,
confermandone, in sostanza, la fondatezza.
Scarsa rilevanza, peraltro, assume il richiamo alla deliberazione
consiliare del 21 settembre 2015, in quanto relativa alle criticit evidenziate
in un precedente ciclo di controllo.
P. Q. M.
- Allesito della verifica sul rendiconto 2013, accerta la presenza dei profili di criticit
con riferimento a tutti i punti elencati in narrativa.
ORDINA
che, a cura del Servizio di supporto della Sezione di controllo, copia
della presente pronuncia sia comunicata al consiglio comunale per il tramite
604
del suo presidente - ai fini della formalizzazione delle necessarie misure
correttive, oltre che al sindaco ed allorgano di revisione del comune di Isola
delle Femmine (PA).
DISPONE
- che lente trasmetta a questa Sezione di controllo, entro 60
(sessanta) giorni dal ricevimento della presente deliberazione, le misure
correttive adottate dallorgano consiliare ai sensi dellart. 148 bis, comma 3,
del Tuel, ai fini della relativa verifica.
Cos deciso in Palermo, nella camera di consiglio del 18 dicembre 2015.
L'ESTENSORE IL PRESIDENTE
IL FUNZIONARIO RESPONSABILE
(Boris Rasura)
605
Aiello padre e figlio a Emanuele Coniglio, entrano al gran bar il famoso
bar del fratello di Pietro Bruno boss reggente di isola delle femmine arrestato
nelloperazione addio pizzo 5 e condannato a 12 anni il bar della veranda
abusiva citata anche nella relazione di scioglimento del consiglio comunale nel
2012) tutti assieme appassionatamente . GLI AFFARI DA CONCLUDERE:
Aiello Francesco Paolo e figlio Giuseppe progetto di costruzione in
passaggio delle Mimose di Isola terreno ceduto per 120 mila euro
dallaministratore Ferraro Pietro della Sicileas s.p.a. intermediario risulta
essere geometra Impastato Giovanni progettista Crisci Francesco Aiello
Giuseppe si occupato in passato della vendita degli appartamenti del villaggio
Le Palme, costruite dalla Sicileas S.p.a. Ferraro Pietro Immobiliare del geom
Onorato Faraci di Carini Una situazione che presenta Veramente dell'incredibile
si passa dalla licenza edilizia 2/2000 che autorizza la costruzione di 153 stanze
(ampliamento) in difformit al PRG in vigore, al punto che diversi anni dopo
viene revocata per passare ad una concessione edilizia per la costruzione di 55
APPARTAMENTI in difformit al PRG in vigore a giugno 2010 si ancora in
attesa dell'agibilit che non PUO' essere concessa. E allora? Coniglio
Emanuele una costruzione Licenza Edilizia 1 del 2010 Lucido Coniglio Puglisi
Baldassare via Falcone VISTA la documentazione trasmessa in data 26.11.2008
p.llo n. 14416, dal sig. Lucido Antonino, costituita dal progetto trasmesso a
firma del geometra Francesco Crisci, iscritto al Collegio al n. 3675 adeguato al
nuovo regolamento edilizio ed alla L. n.19/89; Il progetto prevede al piano
terra quattro magazzini; al piano primo quattro unit abitative; al piano
secondo: quattro unit abitative; al piano cantinato otto cantinole ed un locale
tecnico. La superficie max coperta (fuori terra) risulta essere mq. 335,70;
mentre quella al piano cantinato risulta essere mq. 177,38. Volume di progetto
pari a mc. 3.479,26. (CITATA ANCHE NELLA RELAZIONE DI SCIOGLIMENTO
DEL CONSIGLIO COMUNALE NEL 2012) ROCCO Rappa con la vittoria della
lista di Bologna viene nominato dirigente dellufficio tributi del Comune di Isola
delle Femmine suo figlio Presidente del Consiglio Comunale, sua cognata
Pellerito dipendente Comunale Parente del boss capo mandamento di
Isola Pietro Bruno fratello del proprietario del Gran Bar. La scorsa settimana
alle ore 17,20 dalla stanza del Sindaco provengono delle urla di Rocco Rappa
che ricorda al Sindaco il suo contributo in termini di voti guarda stefano che
sono stato io a portarti i voti Geometra Amodeo ( DECRETO
ASSESSORIALE 304/GAB DEL 6/7/2015 PROTOCOLLO 16441 13 07 2015
PROTOCOLLO COMUNE 8930 14 LUGLIO 2015 progetto di costruzione da parte
della Apollonia costruzione di 10 villette in isola passaggio del Levriero il Vas
stato redatto dalling Vincenzo Sansone ex dirigente della Regione Sicilia tra
cui il dipartimento territorio, imputato in diversi procedimenti giudiziari)
Mogavero Marco il segretario del Sindaco Bologna vanta amicizia con
Ingegnere Sansone Vincenzo e la famiglia Paduano-Cannova tramite il loro
figlio Marco Cannova inoltre ben addento allUrbanistica della Regione
Vincenzo di Maggio Giovanni Impastato interessati al progetto costruttivo
della cooperativa de Silva s.r.l. Progettista larchitetto Lanzetta, lufficio della
cooperativa ha sede a Isola delle Femmine via DAcquisto 1 locali di proprieta
di Pomiero Giuseppe la COOPERATIVA EDILIZIA DE SILVA s.r.l. progetto di
costruzione finanziato di 53 ALLOGGI nellarea di propriet della S.I.A.
606
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Vanelle ss 113 km. 277
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Maggiori
informazioni http://cronacaisolana.webnode.it/news/catasto-
particelle-prg-cooperative-lottizzazioni-isola-delle-femmine-/
BOLOGNA STEFANO 2016 RILANCIARE ISOLA DOBBIAMO PARTIRE AREA
MARINA PROTETTA DELLA RISERVA NATURALE SI RENDE
NECESSARIA INVERSIONE DI MARCIA AFFINCH DIVENTINO IL MOTORE
DEL PAESE SIA DAL PUNTO DI VISTA AMBIENTALE CHE TURISTICO
LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DEL 2014 DANNO LA VITTORIA A STEFANO
BOLOGNA CON 2536 CON UN DISTACCO DI 984 VOTI SULLA SECONDA
LISTA. UN DISTACCO COSI CLAMOROSO A ISOLA DELLE FEMMINE NON SI
E MAI VERIFICATO
607
Attuazione D.A. 83 1977 Particella 14 B.B.P. s.n.c. Immobiliare Vincolato Costa
Corsara 1475 metri Particella 15 Bruno Pietro 18.11.46 Bruno Giovanna
13.7.51 Bruno Francesco 13.12.1944 802 metri Particella 16 Billeci Orazio
11.2.69 8 Miramare) 633 metri Particella 17 Cardinale Giuseppe Rosa 18.3.30
(Michele Lucido) metri 315 Particella 379 Riccobono Caterina 16.2.30 Nino
1361 metri Particella 1483 Cardinale Giuseppe 22.2.45 (vedova Billeci) metri
230 Particella 1487 Cardinale Rita Bartola 6.1.43 (Antonino Lucido) metri 223
Particella 1488 Cardinale Rita Bartola 6.1.43 (Antonino Lucido) metri 280
Particella 1489 Cardinale Giuseppe 22.2.45 (vedova Billeci) metri 310 Particella
1491 Cardinale Giuseppe 22.2.45 (vedova Billeci) metri 267 Particella
1492 Cardinale Rita Bartola 6.1.43 (Antonino Lucido) metri 272 Particella
1493 Cardinale Rita Bartola 6.1.43 (Antonino Lucido) metri 283 Particella
1494 Cardinale Giuseppe 22.2.45 (vedova Billeci) metri 251
608
cos la deliberazione del Consiglio Comunale, unico organo che possa
legittimamente autorizzare un simile progetto.
2016 8 SETTEMBRE COMITATO NO DISCARICA. LENTINI PROT 19942
INVIA RICHIESTA RITIRO IN AUTOTUTELA DDS 1905 5.11.15 A.I.A. PASTORINO S.R.L.
CANNOVA DISCARICA CONT ARMICCI NON VAR PRG SI TURISMO
609
penale responsabilit di CRISCI ANTONINO, LUCIDO MARIA, CRISCI
FRANCESCO e MANNINO MARIA CONCETTA per i reati di ci agli artt. 44 lett. c),
64, 65, 71, 72, 93, 94, 95 D.P.R. n. 380 del 2001 e 181 D.L.vo n. 42 del 2004,
per aver realizzato, in qualit di proprietari e la LUCIDO anche di committente,
in zona sismica e sottoposta a vincolo paesaggistico, in difformit al progetto
presentato a! Comune di Trappeto, in assenza di un progetto esecutivo redatto
da un tecnico abilitato, senza aver effettuato la prescritta denuncia all'ufficio
del genio civile ed aver ottenuto le relative autorizzazioni, anche sotto il profilo
paesaggistico ambientale, un manufatto abusivo consistente in una recinzione
con muri realizzati con conci di cemento pomice, intervallati da pilastrini in c.a.
poggiati su un muro in c.a. e sormontato da un cordolo in cemento, che in una
parte (lato sud) non costituisce solo recinzione ma parte di una struttura
precaria, quest'ultima realizzata in assenza di concessione e/o autorizzazione
edilizia, d circa mq. 670, con un tetto di lamiera gregata, e condannava,
ritenuta la continuazione, la LUCIDO alla pena di mesi 3 e giorni 15 di arresto
ed euro 20.000 di ammenda, e gli altri alla pena di mesi 1 e giorni 20 di
arresto ed euro 17.000 di ammenda ciascuno, pena sospesa per tutti gli
imputati. Avverso tale pronuncia gli stessi proponevano appello e la Corte di
Appello di Palermo, in parziale riforma della gravata sentenza, che confermava
nel resto, riduceva la pena inflitta alla LUCIDO a mesi 1 e giorni 20 di arresto
ed euro 17.000 di ammenda. Tutti gli imputati, tramite difensore fiduciario,
propongono ricorso per cassazione affidato a tre motivi. Con un primo motivo,
ai sensi dell'art. 606, comma 1, lett. b), c.p.p., in relazione agli artt. 10, 29,
31, 44 lett. c), 64, 65, 71, 72, 93 e 95 D.P.R. n. 380 dei 2001, in merito alla
declaratoria di colpevolezza degli imputati, deducono che la Corte territoriale si
limitata a richiamare per relationem le motivazioni svolte dal giudice di primo
grado, senza considerare che essendo contestato agli imputati il reato di cui
all'art. 44 lett. c) D.P.R. n. 380 del 2001 le difformit dal permesso di costruire
che rilevano sono quelle significative qualitativamente e quantitativamente
rispetto alle strutture essenziali dell'opera e che nel caso di specie le opere
realizzate, seppur difformi, avevano gi ottenuto l'accertamento di
compatibilit paesaggistica dalle competenti autorit. Con un secondo motivo,
ai sensi dell'art. 606, comma 1, lett. e), c.p.p., in relazione agli artt, 125, 192,
530 e 546 comma 1, lett. e), c.p.p., deducono che la Corte territoriale ha
fondato la penale responsabilit degli imputati sulla loro qualit di
comproprietari dell'immobile interessato dai lavori abusivamente realizzati
senza considerare che la LUCIDO aveva dichiarato di essere l'unica
committente delle opere, e che l'originaria istanza per la realizzazione del muro
di recinzione e per ottenere la compatibilit paesaggistica nonch !a sanatoria
urbanistica sono state sottoscritte soltanto dalla medesima. 2 Corte di
Cassazione - copia non ufficiale Con un terzo motivo, ai sensi dell'art. 606,
comma 1, lett. e) ed e), c.p.p., in relazione agli artt. 62 bis, 133 c.p. e 546
comma 1, let. e), c.p.p., deducono che la Corte territoriale ha negato le
attenuanti generiche senza una adeguata motivazione e senza tenere in debita
considerazione la circostanza che la LUCIDO e la MANNINO son incensurate e
che i fatti in contestazione non sono gravi. CONSIDERATO IN DIRITTO I ricorsi
vanno dichiarati inammissibili. La sentenza della Corte territoriale, la cui
motivazione, trattandosi di doppia conforme, si fonde con quella di primo
610
grado, formando un tutt'uno motivazionale con essa, avendo le due decisioni
utilizzato, quantomeno con riferimento alla declaratoria di penale
responsabilit degli imputati, criteri omogenei e seguito un apparato logico
argomentativo uniforme (Sez. 1, n. 8868 del 26/6/200, Rv. 216906, Sez. 4, n.
38824 del 17/9/2008), ha provveduto ad analizzare con il dovuto rigore critico
gli elementi probatori raccolti. Appare, quindi, evidente che, seppure nel loro
articolato sviluppo, le doglianze difensive ripercorrono, in assenza di
apprezzabili elementi di novit, le censure gi espresse nei motivi di appello,
senza nemmeno tener conto delle puntuali argomentazioni espresse dalla Corte
territoriale, mancando dunque qualsiasi argomentata critica difensiva alle
conclusioni cui pervenuta la Corte di Appello di Palermo, ed apparendo, sotto
tale aspetto, le censure anche affette da genericit. I primi due motivi di
doglianza, scrutinabili congiuntamente, sono comunque manifestamente
infondati atteso che la motivazione della sentenza di appello per relationem a
quella di primo grado deve essere ritenuta pienamente ammissibile proprio
perch le censure meritali non contenevano elementi ed argomenti
sostanzialmente diversi da quelli gi esaminati e disattesi. La Corte territoriale
ha sottolineato, all'esito di un apprezzamento di fatto sull'importanza delle
opere, in quanto tale non censurabile in questa sede, che la totale difformit
delle stesse rispetto al progetto presentato al Comune di Trappeto discende
non tanto dalla divergenza in altezza del muro di recinzione, che pure
significativa, quanto piuttosto dall'ampia struttura metallica, dotata di tettoia,
ed ancorata ad esso, realizzata in difetto di qualsivoglia provvedimento
concessorio o autorizzatorio, manufatto che peraltro difetta del requisito della
precariet che - com' pacifico - va individuato in relazione alla oggettiva ed
intrinseca destinazione dell'opera, essendo necessario che essa soddisfi
esigenze temporanee, e non esclusivamente in relazione alle caratteristiche dei
materiali utilizzati per la realizzazione (ex multis, Sez. 3, n. 22054 del
25/2/2009, Sez. 3, n. 996 del 26/11/2014 , Sez. 3, n. 24898 del 4/4/2003, Rv.
225380). Quanto al profilo concernente l'affermazione di responsabilit degli
imputati, questa Corte ha gi affermato che l'individuazione del
comproprietario non committente quale soggetto responsabile dell'abuso
edilizio pu essere desunta da elementi oggettivi di natura indiziaria 3 Corte di
Cassazione - copia non ufficiale della compartecipazione, anche morale, alla
realizzazione del manufatto, desumibili dalla presentazione della domanda di
condono edilizio, dalla piena disponibilit giuridica e di fatto del suolo,
dall'interesse specifico ad edificare la nuova costruzione, dai rapporti di
parentela o affinit tra terzo e proprietario, dalla presenza di quest'ultimo "in
loco" e dallo svolgimento di attivit di vigilanza nell'esecuzione dei lavori o dal
regime patrimoniale dei coniugi (Sez.3, n. 52040 del 11/11/2014, Rv.
261522). Ed allora, se vero che la LUCIDO, conduttrice del fondo, ha
dichiarato di essere l'unica committente delle opere in questione, altrettanto
vero che la prova della colpevolezza degli altri tre imputati non riposa soltanto
sulla loro qualit di comproprietari, avendo la Corte territoriale precisato che
l'accertamento di compatibilit paesaggistica e l'istanza per ottenere la
concessione in sanatoria sono stati sottoscritti da CRISCI ANTONINO e CRISCI
FRANCESCO e che, come si ricava dalla denuncia di inizio lavori presentata
all'Ufficio del Genio Civile di Palermo, il progettista e direttore dei lavori venne
611
originariamente indicato in CRISCI FRANCESCO, a dimostrazione del fatto che
tutti erano direttamente interessati all'esecuzione delle opere, compresa
MANNINO MARIA CONCETTA, coniuge di CRISCI FRANCESCO e titolare di
interessi comuni con quelli del marito, rispetto ad una edificazione su terreno
di comune propriet che assumeva rilevanza evidentemente familiare. La
sentenza impugnata dunque esente dai vizi denunciati in quanto dotata di
una motivazione compiuta e logica, del tutto conforme ai principi giuridici e
giurisprudenziali in precedenza enunciati. Manifestamente infondato anche il
terzo motivo di doglianza, avendo la Corte territoriale sufficientemente
giustificato il diniego delle attenuati generiche rilevando l' assenza di "elementi
favorevoli agli imputati ... non potendo ritenersi sufficiente, in forza del
novellato art. 62 bis c.p., il mero stato di incensuratezza di LUCIDO MARIA e
MANNINO MARIA CONCETTA e nel contempo evidenziando che la pena base
stata determinata "in misura di poco superiore rispetto al minimo edittale, con
un aumento minimo per effetto della disciplina della continuazione", e che
quindi il trattamento sanzionatorio applicato "non pu subire ulteriori riduzioni"
Nella specie, l'obbligo di motivazione oggetto di doglianza da ritenersi assolto
mediante il richiamo, in positivo, agli elementi di cui all'art. 133 c.p. ritenuti
significativi, che com' noto sono indicati dalla pacifica giurisprudenza di
questa Corte come parametri cui il giudice deve attenersi nel concedere o
negare le circostanze attenuati di cui all'art. 62 bis c.p., e, in negativo, alla
mancanza di elementi ulteriori per mitigare la pena, elementi che neppure la
difesa dei ricorrenti ha saputo indicare, cos palesando la sostanziale genericit
della censura. Ai sensi dell'art. 616 c. p. p., con il provvedimento che dichiara
inammissibile il ricorso, l'imputato che lo ha proposto deve essere condannato
al pagamento delle spese del procedimento, nonch - ravvisandosi profili di
colpa nella determinazione della causa di inammissibilit (Corte Cost. sent. n.
186 del 13/6/2000) - al pagamento a favore della Cassa Corte delle
ammende della somma di mille euro, cosi equitativamente fissata in ragione
dei motivi dedotti. P.Q.M. Dichiara inammissibili i ricorsi e condanna i ricorrenti
al pagamento delle spese processuali e della somma di euro 1.000,00 ciascuno
in favore della Cassa delle Ammende. Cos deciso in Roma, l' 8 marzo 2016.
2014 16 febbraio Sospensione dalla carica di Consigliere comunale: per il
Consiglio di Stato non sussiste alcun eccesso di delega del d.lgs. n. 235/2012
rispetto alla legge anticorruzione n. 190/2012 della sospensione quale effetto
di condanne penali non definitive 2002 11 FEBBRAIO INCANDIDABILITA
CORTE DI CASSAZIONE SENTENZA 1990 SOSPENSIONE DALLA CARICA
ELETTIVA DI CONSIGLIERE COMUNALE CRISCI FRANCESCO
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato
Sez. III del 14.2.2014
612
comunale condannato, con sentenza non definitiva, per determinati reati. Se in
seguito la condanna diviene definitiva, il consigliere sospeso decade dalla
carica; se invece sopravviene una nuova decisione (sia pure essa stessa non
definitiva) che elimina la condanna la sospensione cessa, e linteressato viene
reintegrato nelle funzioni; in ogni caso, lo stato di sospensione non pu
eccedere una certa durata, e cessa di diritto allo scadere del termine se nel
frattempo la sentenza non definitiva non stata n confermata n riformata.
Innanzi al Consiglio di Stato laprima e principale questione di costituzionalit
che viene dedotta attiene ad un supposto eccesso di delega. Premesso che il
d.lgs. n. 235/2012 un testo unico emanato sulla base della delega conferita
dal legislatore con lart. 1, commi 63 e 64 della legge n. 190/2012 (detta
anche legge anticorruzione), il ricorrente sostiene che la legge delega indica
esclusivamente le condanne penali definitive quali presupposto della
incandidabilit alla carica di consigliere comunale, ovvero della decadenza dalla
stessa carica (se limpedimento si verifica dopo lassunzione della carica) o
infine della sospensione. Ci posto, sempre secondo il ricorrente, l dove il
testo unico (decreto delegato) prevede la sospensione quale effetto di
condanne penali non definitive, vi sarebbe un contrasto con la legge delega.
Il Collegio osserva, innanzi tutto, che la sospensione , per definizione, uno
stato transitorio, necessariamente limitato nel tempo, e destinato a concludersi
o con la definitiva cessazione dallincarico (decadenza) o con la reintegrazione
nelle funzioni. Sembra evidente dunque che la sospensione non possa
dipendere, per sua stessa natura, che da una condanna non definitiva. Se
invece la condanna definitiva, vi la decadenza, non la sospensione. Se la
legge n. 190/2012 avesse veramente inteso accomunare la sospensione e la
decadenza nel riferimento alla condanna definitiva avrebbe fatto un non
senso; si sarebbe trattato, in realt, della soppressione dellistituto della
sospensione e tanto valeva dirlo apertamente. Ci appare ancor pi evidente
se si considera che nel disposto del d.lgs. n. 235/2012 (come del resto nella
normativa anteriore) le fattispecie penali che dnno luogo alla sospensione
sono un campo pi ristretto di quello delle fattispecie che comportano la
decadenza. Questa differenza si spiega ed appare perfettamente logica se si
correla la sospensione ad una condanna non definitiva: proprio perch la
posizione penale dellinteressato ancora sub iudice la sospensione si giustifica
solo per le ipotesi pi gravi di reato; quando invece lillecito penale
definitivamente accertato la decadenza si giustifica anche per ipotesi
relativamente meno gravi. Si visto, dunque, che subordinare la sospensione
allesistenza di una condanna definitiva equivale a cancellare la figura della
sospensione. Ci si chiede, ora, se sia credibile che dettando la legge n.
613
190/2012 il legislatore avesse questa intenzione. Per rispondere a questa
domanda utile ripercorrere le evoluzioni della normativa in materia. Listituto
della sospensione degli amministratori regionali e degli enti locali assoggettati
a un procedimento penale ha avuto la prima manifestazione nellart. 15 della
legge n. 55/1990. La sospensione si verificava al momento del rinvio a
giudizio, peraltro limitatamente al delitto di associazione a delinquere di
stampo mafioso (art. 416-bis c.p.) ovvero al favoreggiamento dello stesso. La
sospensione si trasformava in decadenza al momento del passaggio in
giudicato della sentenza di condanna. E poi intervenuta la legge n. 16/1992,
art. 1, che ha modificato radicalmente il citato art. 15, introducendovi la nuova
figura della incandidabilit alle elezioni amministrative e regionali. La norma
disponeva lincandidabilit in caso di condanna anche non definitiva per una
serie di fattispecie penali di una certa gravit; per altre fattispecie meno gravi
prevedeva che lincandidabilit sorgesse per effetto di una condanna definitiva,
o anche di una condanna in primo grado confermata in appello. Sin qui la
norma si riferiva alle sentenze penali pronunciate prima dellelezione. Nel caso
che le condanne in questione sopravvenissero dopo lelezione, la norma
prevedeva la sospensione dalla carica, convertita di diritto in decadenza al
momento del passaggio in giudicato. Queste disposizioni sono state trasfuse,
con qualche modifica, nel testo unico enti locali (d.lgs. n. 267/2000), articoli
58 e 59. Lart. 58 concerneva lincandidabilit conseguente alla condanna
definitiva (era eliminato ogni riferimento alle condanne non definitive; lart. 59
la sospensione conseguente alla condanna non definitiva (e, per talune
fattispecie, alla condanna in primo grado confermata in appello). Il testo degli
artt. 58 e 59 del t.u.e.l. stato a sua volta trasfuso, senza rilevanti variazioni,
nel testo degli artt. 10 e 11 del d.lgs. n. 235/2012. Da questa disamina risulta
dunque che lo sviluppo della normativa in materia, anteriormente alla legge
delega del 2012 e a partire dalla legge n. 55/1990, stato sempre coerente
nel prevedere lo strumento della sospensione dalla carica, in presenza di un
procedimento penale per fattispecie penali di una certa gravit, pur in assenza
di una condanna definitiva; sopravvenendo la quale alla sospensione subentra
la decadenza. Anzi i vari passaggi hanno affinato la disciplina della
sospensione, nel trasparente scopo di rendere tale strumento maggiormente
efficace, e non gi di renderlo evanescente. Ci si deve ora dar carico
dellinterpretazione del criterio di cui allart. 1, comma 63, lettera (m), della
legge delega: disciplinare le ipotesi di sospensione e decadenza di diritto dalle
cariche di cui al comma 63 in caso di sentenza definitiva di condanna per delitti
non colposi successiva alla candidatura o allaffidamento della carica.
Secondo lappellante, si visto sopra, questa formulazione farebbe intendere
614
che il legislatore delegante abbia voluto uniformare la disciplina della
sospensione a quella della decadenza, facendo dipendere entrambe da una
sentenza definitiva di condanna. Questa tesi interpretativa pu sembrare
suggestiva ove si abbia riguardo esclusivamente allaspetto letterale. Ma,
com noto, il criterio letterale uno solo degli strumenti a disposizione
dellinterprete, il quale deve usare anche gli strumenti della razionalit, della
coerenza logica, della sistematica, etc., per ricostruire la effettiva volont del
legislatore. Comunque si voglia risolvere la questione interpretativa ora posta,
dalla lettera (m) emerge senza possibile ambiguit, proprio sul piano letterale,
che il legislatore delegante non ha voluto sopprimere listituto della
sospensione, ma anzi conservarlo, tanto vero che ha chiesto al legislatore
delegato di disciplinarlo, vale a dire recepirlo nellemanando testo unico.
Peraltro, come si gi detto al punto 6, il concetto stesso di sospensione, in
questa materia, reca in s il necessario riferimento ad un presupposto (in
questo caso la condanna penale) non ancora definitivo. Se vi una condanna
definitiva, non avrebbe alcun senso applicare una sospensione; a maggior
ragione in quanto la condanna definitiva produce di diritto la decadenza
(peraltro non tutte le fattispecie penali che comportano decadenza comportano
anche la sospensione, mentre tutte le fattispecie che comportano la
sospensione comportano anche la decadenza). In questa situazione, anche
volendo tutto concedere alla tesi interpretativa dellappellante, resta il fatto che
sul piano letterale emergono due indicazioni inconciliabili fra loro: da un lato, la
dichiarata volont di conservare nel sistema listituto della sospensione (che
implica per definizione il riferimento ad un processo in itinere) e dallaltro lato
la (supposta) volont di subordinare la sospensione allesistenza di una
condanna definitiva. Lesegesi meramente letterale non permette di sciogliere
questa contraddizione. E quindi giocoforza ricorrere ad altri criteri. Il primo,
gi di per s risolutivo, quello per cui si deve preferire linterpretazione che
attribuisce un senso alla frase, piuttosto che quella che la rende priva di senso
e di effetti pratici. Il secondo quello per cui si deve preferire linterpretazione
pi corrispondente alla ratio legis ed alla presumibile volont del legislatore
(ricostruibile anche mediante il riferimento al contesto politico-programmatico,
alla evoluzione storica della legislazione, etc.), e pi coerente con il sistema. In
questo caso, ciascuno di questi criteri porta univocamente a rigettare la tesi
interpretativa dellappellante. Oltre a tutto quanto si gi detto a proposito
dellinquadramento sistematico, basti ricordare che lintera legge n. 190/2012
stata concepita con la dichiarata finalit di rendere pi efficaci e penetranti
gli strumenti di prevenzione e repressione della corruzione, anche per
adempiere agli obblighi internazionali assunti in questo senso. Concludendo sul
615
punto, la prospettazione delleccesso di delega appare manifestamente
infondata. Lappellante propone altres una seconda questione di
costituzionalit sotto il profilo di una presunta illogicit, ovvero
irragionevolezza, violazione del principio di uguaglianza, etc.. In sintesi, la
questione si basa sulla circostanza che il regime della sospensione
differenziato per le varie fattispecie penali, cosicch pu accadere che la
sospensione consegua, di diritto ad una condanna a pena pi lieve, e non
consegua invece ad una condanna a pena pi onerosa, solo perch la prima
stata pronunciata per un certo tipo di reato, e la seconda per un reato di altro
tipo (in concreto linteressato stato sospeso dalla carica perch condannato a
quattro mesi di reclusione per il reato di cui allart. 323 c.p., abuso dufficio;
mentre reati di altro genere non comportano la sospensione se la pena irrogata
inferiore a due anni di reclusione). Il Collegio ritiene manifestamente
infondata anche questa eccezione. Infatti non irragionevole che il legislatore
differenzi il regime della sospensione dalla carica a seconda delle tipologie di
reato. La sospensione dalla carica va intesa, in sostanza, come uno strumento
cautelare: la norma vuol allontanare dallesercizio di determinate funzioni
pubbliche il soggetto che, avendo riportato una condanna penale sia pur non
definitiva, presenta un apprezzabile rischio di esercitarle in modo illecito o
comunque contrario al pubblico interesse. E intuitivo che, a parit di pena
irrogata, le condanne per taluni tipi di reato (ad esempio: i reati del pubblico
ufficiale contro la pubblica amministrazione) hanno un valore indiziario pi
significativo rispetto alle condanne per altri tipi di reato. Sintende che le
valutazioni compiute dal legislatore al riguardo sono altamente discrezionali, e
come tali opinabili: ma nel caso in esame non sono irragionevoli. Per scaricare
la sentenza per esteso cliccare su "Accedi al Provvedimento".
http://ww2.gazzettaamministrativa.it/opencms/opencms/_gazzetta_amministrativa/_permalink_new
s.html?resId=18c144ea-96f5-11e3-84ee-5b005dcc639c
Alvaro Cxxxxxxxxx, nel corso delle elezioni del sindaco e consiglio comunale di
Pordenone, svoltesi nel maggio 2001, risultava eletto quale consigliere
comunale ed assumeva la carica. Con nota del 20 luglio 2001, il prefetto di
616
Pordenone, ai sensi dellarticolo 59 decreto legge 267/00, comunicava al
Comune di Pordenone che la Corte dappello sezione penale di Trieste, con
sentenza resa il 25 settembre-6 dicembre 2000, aveva riconosciuto il
Cxxxxxxxxx colpevole del delitto di cui agli articoli 56 e 317 Cp. Per tanto,
continuava la nota prefettizia, sera verificata lipotesi di sospensione di diritto
dalla carica elettiva di consigliere comunale del Cxxxxxxxxx. In data 18 agosto
2001, si riuniva il Consiglio comunale di Pordenone, che, preso atto della nota
del prefetto, provvedeva a surrogare il consigliere comunale sospeso. In data
11 agosto 2001, il Cxxxxxxxxx proponeva ricorso, ai sensi della speciale
disciplina portata dal Dpr 570/60, rilevando che il prefetto, essendo la
competenza propria dellassessore regionale, non era legittimato ad emettere
provvedimento di sospensione del consigliere comunale, e che non ricorrevano
gli estremi di legge della sospensione, prevista dallarticolo 59 decreto legge
267/00, la quale non ricomprendeva anche i delitti tentati, commessi dai
pubblici uffici, bens solo quelli consumati. Resisteva, ritualmente, il Prefetto di
Pordenone, contestando daver emesso il denunciato provvedimento di
sospensione, ma dessersi limitato a comunicare al comune lesistenza della
sentenza di condanna, emessa a carico del Cxxxxxxxxx, e con relazione alle
censure portate nel ricorso introduttivo rilevava la loro infondatezza. Si
costituiva, pure, il Comune di Pordenone per evidenziare daver adottato la
delibera di surroga del consigliere Cxxxxxxxxx, in quanto il prefetto aveva
inviato la nota del 20 luglio 2001, segnalando che ricorreva lipotesi di
sospensione ex articolo 59 decreto legge 267/00. Non si costituiva la Regione
autonoma Friuli Venezia Giulia ed alludienza del 25 ottobre 2001, su istanza
del Cxxxxxxxxx, era disposta lintegrazione del contraddittorio con la chiamata
di Ezio Pasut, consigliere comunale nominato in surroga del Cxxxxxxxxx.
Quindi, il tribunale procedeva a decidere la questione, accogliendo la domanda
del Cxxxxxxxxx. Osservava il tribunale che, ai sensi dello statuto dautonomia
della Regione Friuli Venezia Giulia, lorgano legittimato ad emettere il
provvedimento di sospensione del consigliere comunale era lassessore
regionale delle autonomie locali non gi il prefetto, per cui annullava il
provvedimento di sospensione, cos qualificando la nota del 20 luglio 2001 del
prefetto e la delibera del consiglio comunale di surroga. La Corte di appello di
Trieste, con sentenza del 28 gennaio 2002, respingendo il gravame proposto
dal prefetto e dal Ministro dellinterno, concordava con il primo giudice sulla
competenza della regione, e non del prefetto, ad adottare il provvedimento di
sospensione (come, a sua volta, riteneva doversi qualificare quello adottato dal
prefetto), ma negava carattere decisivo a tale circostanza, sul rilievo che il
giudice ordinario, in tema elettorale, conosce i diritti soggettivi e non gi della
mera regolarit degli atti e procedimenti amministrativi e deve pronunciare
affermando o negando lesistenza del diritto alla bade dellazione e non
limitarsi a pronunciare lannullamento di atti amministrativi, che deve
conseguire come effetto di disapplicazione dellaffermazione del diritto leso.
Esaminando, quindi, nel merito, la questione sulla sussistenza o meno, nella
specie, duna ragione automatica di sospensione dalla carica elettiva ai sensi
dellarticolo 59 Dpr 267/00, quel collegio la risolveva, poi, in senso negativo,
per essere la sospensione da detta norma ricollegata al solo reato di
concussione consumata e non anche a quello di concussione tentata, quale
617
addebitato alleletto. Da qui lulteriore odierno ricorso per cassazione del
prefetto e del ministero, al quale resiste il Cxxxxxxxxx con controricorso.
1. Il primo dei due motivi, in cui si articola il ricorso, con il quale si critica
lasserito difetto di competenza del prefetto - inammissibile per difetto di
decisivit della statuizione censurata e conseguente carenza di interesse alla
correlativa impugnazione. La corte territoriale ha correttamente, infatti,
definito, in premessa, loggetto, proprio ed esclusivo, della proposta azione
elettorale, individuando non gi nellaccertamento di (eventuale) invalidit
dellatto amministrativo di sospensione delleletto (conseguente semmai, in via
meramente incidentale, per effetto di disapplicazione, dallaffermazione del
diritto alla permanenza nella carica elettiva) bens (trattandosi di
controversia in materia di diritti soggettivi, per tale ragione riservata alla
cognizione del giudice ordinario) nellaccertamento della effettiva sussistenza o
meno della causa di sospensione automatica di cui allarticolo 59 Testo unico
267/00, invocata dallattore. E, solo ad abundantiam e per completezza
espositiva, quel collegio ha, quindi, esaminato non senza espressamente
ribadirne il difetto di carattere decisorio la questione sulla competenza al
provvedimento di sospensione.Ora, a tal riguardo (al riguardo, cio, della cos
sottolineata ultroneit della riferita questione di competenza), nessuna censura
(neppure indiretta o implicita) ha formulato la difesa delle amministrazioni
ricorrenti; per cui, appunto, esse non possono ora pretendere di sindacare per
cassazione una statuizione incontestatamente priva di rilevanza al fine del
decidere e farla oggetto di doglianze non idonee, per definizione, a condurre,
ove pur (in tesi) accolte, alla educazione della sentenza impugnata o di alcun
suo segmento decisorio.
2. Residua, dunque, lesame del (solo) secondo mezzo del ricorso, con il quale
viene (per la prima volta, per altro) posto, a questa Corte di legittimit, il
quesito se sia riferibile, o non, anche al reato di concussione tentata la causa di
sospensione (cautelare) di diritto dalla carica elettiva prevista dal vigente
articolo 59 Tll 267/00 nei confronti di coloro che hanno riportato una
condanna non definitiva per uno dei delitti di cui agli articoli 327 (concussione)
Cp.
A tal quesito la Corte del merito ha dato risposta negativa sul rilievo
assorbente che il tentativo di concussione, in quanto reato autonomo non pu
essere assimilato al (corrispondente) delitto consumato, che il solo previsto
dallarticolo 59 citato come causa di sospensione delleletto. E questa
conclusione viene ora, appunto, censurata dai ricorrenti prefetto e ministro,
sotto il duplice profilo del vizio di motivazione ex articolo 360 numero 5 Cpc
(privo, per, come tale, di autonomo rilievo ove rivolto, come nella specie, a
revocare in dubbio la soluzione non di una quaestio facti, ma di una quaestio
iuris) e del vizio di violazione del predetto articolo 59 Tul 267/00: sul qual
quindi converge e si esaurisce il contenuto del mezzo impugnatorio in esame.
2.1. In punto di esegesi della norma richiamata, la tesi dei ricorrenti fa leva
sulla equiparazione, ai fini della sospensione, dei delitti tentati e consumati a
618
suo avviso rinvenibile nel testo dellarticolo 15 della legge 55/1990 come
modificato dalla legge 16/1992 e sulla (ritenuta) trasfusione di quella
disposizione nel corpo dellarticolo 59 in parola. E trae, altres, argomento dalla
sentenza del giudice della legge, 288/93, che, con riferimento proprio alla
normativa del 92, ha ritenuto immune da vizi di costituzionalit quella
equiparazione, agli effetti indicati, tra delitti consumati e tentati, in quanto
rientra nellambito della discrezionalit e valutazione di politica criminale del
legislatore.
619
costituzionale 141/86) e, per altro verso, con riguardo alla sospensione
cautelare, ne ha previsto lautomatica operativit con rinvio (non gi generico
a tutte le ipotesi sub articolo 15 bens) alle (sole) ipotesi di cui alle lettere a) e
b) (senza quindi richiamare la norma di chiusura sub lettera c) articolo
citato). quindi da ultimo sopravvenuto il Testo unico 267/00, che non ha
ripristinato la pi ampia previsione della legge 16/1992 (come presupposto dai
ricorrenti) ma ha invece, ripreso la legge 475/99 (appunto) nella sua testuale
formulazione. Risultando, per altro, in detto ultimo corpo normativo, bens
richiamata anche la disposizione di cui allarticolo 15 numero 1 lettera c) legge
55/1990 (e successive modificazioni) ma solo nel quadro delle cause ostative
alla candidatura in presenza di condanna definitiva.
2.3. Avendo dunque riguardo al ripercorso iter evolutivo della disciplina della
materia, emerge, gi dal solo dato testuale, dello sganciamento dellistituto
sospensione delle ipotesi sub lettera c) articolo 15 citato (dato, questo non
flessibile per estensione, n ampliabile per analogia, stante il carattere di
stretta interpretazione delle norme limitative del diritto di elettorato, avente
coperture nellarticolo 51 della Costituzione), come la sospensione di diritto
non possa ora pi riconnettersi anche alle ipotesi (minori) di delitto tentato,
come precedentemente autorizzato nel vigore della normativa del 1992. Ci
trova del resto ulteriore conferma nel fatto (sintomatico) che la citata legge
16/1992 non rientra, tra quelle di cui doveva tener conto il legislatore delegato
a termini dellarticolo 31 della legge di delega; nel notorio mutamento, altres,
del quadro politico, caratterizzato dal superamento del clima di emergenza dei
primi anni 90 e da una conseguente attenuazione delle esigenze cautelari (di
cui evidentemente ha tenuto conto il legislatore delegante). Ed contestato,
infine, dalla considerazione che di fatto, nel sistema del vigente Testo unico, la
rottura del nesso di coincidenza tra cause ostative alla candidatura (5) e quelle
di sospensione (3) in materia di delitti commessi dai pubblici uffici (per i quali
costituisce ora, infatti, causa solo ostativa, ma non anche di sospensione
cautelare, la condanna di peculato duso, sub comma 2 articolo 314 Cp o per
delitto commesso con abuso di violazione di poteri o doveri correlati a pubblica
funzione evidenzia come la misura della sospensione sia ex lege ora correlata
non alla sola tipologia di condotta criminosa, ma anche agli effetti (di maggiore
offensivit in concreto) della stessa. Per cui, conclusivamente, corretta, alla
luce anche di tutte le indicazioni che precedono risulta lesegesi della vigente
normativa di riferimento presupposta dalla Corte di merito che questo
collegio dunque condivide nel senso della rilevanza, nel quadro normativo
attuale, della condanna per delitti tentati (e non consumati) contro la pubblica
amministrazione ai soli fini della decadenza e non anche della sospensione
cautelare dalla carica elettiva. Mentre nessun rilievo , ostativo alla conclusione
cos raggiunta, pu trarsi dalla sentenza costituzionale, richiamata dai
ricorrenti, 141/96, poich la discrezionalit ivi riconosciuta al legislatore in
tema di equiparazione (quale operata nel sistema normativo previdente, ex
legge 16/1992) tra delitti tentati e delitti consumati (contro la pubblica
amministrazione), agli effetti della sospensione dalla carica di amministratore
comunale, non comporta, allevidenza, lillegittimit di una opzione di segno
opposto, maturata in un diverso quadro normativo di riferimento.
620
3. Anche per tal parte la sentenza impugnata resiste, quindi a critica.
PQM
Visto l'articolo 1, commi 63, 64 e 65, della legge 6 novembre 2012, n. 190,
recante delega al Governo per l'adozione di un testo unico delle disposizioni in
materia di incandidabilit e di divieto di ricoprire cariche elettive e di governo
conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi;
Vista la legge 27 dicembre 2001, n. 459, recante Norme per l'esercizio del
diritto di voto dei cittadini italiani residenti all'estero;
621
Visto l'articolo 1, comma 1, della legge 20 luglio 2004, n. 215;
Acquisiti i pareri delle competenti commissioni della Camera dei deputati e del
Senato della Repubblica;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 21
dicembre 2012;
Sulla proposta del Ministro dell'interno, di concerto con i Ministri della giustizia
e per la pubblica amministrazione e la semplificazione;
Emana
a) coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a due anni
di reclusione per i delitti, consumati o tentati, previsti dall'articolo 51, commi
3-bis e 3-quater, del codice di procedura penale;
b) coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a due anni
di reclusione per i delitti, consumati o tentati, previsti nel libro II, titolo II, capo
I, del codice penale;
c) coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a due anni
di reclusione, per delitti non colposi, consumati o tentati, per i quali sia
622
prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a quattro anni,
determinata ai sensi dell'articolo 278 del codice di procedura penale.
623
3. Nel caso in cui rimanga vacante un seggio, la Camera interessata, in sede di
convalida del subentrante, verifica per quest'ultimo l'assenza delle condizioni
soggettive di incandidabilit di cui all'articolo 1.
624
Capo II Cause ostative all'assunzione e allo svolgimento di incarichi di
Governo
625
inferiore ad un anno, il porto, il trasporto e la detenzione di armi, munizioni o
materie esplodenti, o per il delitto di favoreggiamento personale o reale
commesso in relazione a taluno dei predetti reati;
d) coloro che sono stati condannati con sentenza definitiva alla pena della
reclusione complessivamente superiore a sei mesi per uno o pi delitti
commessi con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti ad una
pubblica funzione o a un pubblico servizio diversi da quelli indicati alla lettera
c);
e) coloro che sono stati condannati con sentenza definitiva ad una pena non
inferiore a due anni di reclusione per delitto non colposo;
a) coloro che hanno riportato una condanna non definitiva per uno dei delitti
indicati all'articolo 7, comma 1, lettera a), b), e c);
b) coloro che, con sentenza di primo grado, confermata in appello per la stessa
imputazione, hanno riportato una condanna ad una pena non inferiore a due
anni di reclusione per un delitto non colposo, dopo l'elezione o la nomina;
626
c) coloro nei cui confronti l'autorit giudiziaria ha applicato, con provvedimento
non definitivo, una misura di prevenzione in quanto indiziati di appartenere ad
una delle associazioni di cui all'articolo 4, comma 1, lettera a) e b), del decreto
legislativo 6 settembre 2011, n. 159.
4. A cura della cancelleria del tribunale o della segreteria del pubblico ministero
i provvedimenti giudiziari che comportano la sospensione ai sensi del comma 1
sono comunicati al prefetto del capoluogo della Regione che ne d immediata
comunicazione al Presidente del Consiglio dei Ministri il quale, sentiti il Ministro
per gli affari regionali e il Ministro dell'interno, adotta il provvedimento che
accerta la sospensione. Tale provvedimento notificato, a cura del prefetto del
capoluogo della Regione, al competente consiglio regionale per l'adozione dei
conseguenti adempimenti di legge. Per la regione siciliana e la regione Valle
d'Aosta le competenze di cui al presente articolo sono esercitate,
rispettivamente, dal commissario dello Stato e dal presidente della
commissione di coordinamento; per le province autonome di Trento e di
Bolzano sono esercitate dai rispettivi commissari del Governo. Per la durata
della sospensione al consigliere regionale spetta un assegno pari all'indennit
di carica ridotta di una percentuale fissata con legge regionale.
627
Art. 9 Cancellazione dalle liste per incandidabilit alle elezioni regionali
1. In occasione della presentazione delle liste dei candidati per le elezioni del
presidente della regione e dei consiglieri regionali, oltre alla documentazione
prevista dall'articolo 9 della legge 17 febbraio 1968, n. 108, e dall'articolo 1,
commi 3 e 8, della legge 23 febbraio 1995, n. 43, o prevista dalle relative
disposizioni delle leggi elettorali regionali, ciascun candidato rende, unitamente
alla dichiarazione di accettazione della candidatura, una dichiarazione
sostitutiva, ai sensi dell'articolo 46 del testo unico delle disposizioni legislative
e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto
del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, e successive
modificazioni, attestante l'insussistenza delle cause di incandidabilit di cui
all'articolo 7.
2. Gli uffici preposti all'esame delle liste dei candidati, entro il termine previsto
per la loro ammissione, cancellano dalle liste stesse i nomi dei candidati per i
quali manca la dichiarazione sostitutiva di cui al comma 1 e dei candidati per i
quali venga comunque accertata, dagli atti o documenti in possesso dell'ufficio,
la sussistenza di alcuna delle predette condizioni di incandidabilit.
628
concernente la fabbricazione, l'importazione, l'esportazione, la vendita o
cessione, nonch, nei casi in cui sia inflitta la pena della reclusione non
inferiore ad un anno, il porto, il trasporto e la detenzione di armi, munizioni o
materie esplodenti, o per il delitto di favoreggiamento personale o reale
commesso in relazione a taluno dei predetti reati;
c) coloro che hanno riportato condanna definitiva per i delitti previsti dagli
articoli 314, 316, 316-bis, 316-ter, 317, 318, 319, 319-ter, 319-quater, primo
comma, 320, 321, 322, 322-bis, 323, 325, 326, 331, secondo comma, 334,
346-bis del codice penale;
d) coloro che sono stati condannati con sentenza definitiva alla pena della
reclusione complessivamente superiore a sei mesi per uno o pi delitti
commessi con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti ad una
pubblica funzione o a un pubblico servizio diversi da quelli indicati nella lettera
c);
e) coloro che sono stati condannati con sentenza definitiva ad una pena non
inferiore a due anni di reclusione per delitto non colposo;
629
Art. 11 Sospensione e decadenza di diritto degli amministratori locali
in condizione di incandidabilit
a) coloro che hanno riportato una condanna non definitiva per uno dei delitti
indicati all'articolo 10, comma 1, lettera a), b) e c);
b) coloro che, con sentenza di primo grado, confermata in appello per la stessa
imputazione, hanno riportato, dopo l'elezione o la nomina, una condanna ad
una pena non inferiore a due anni di reclusione per un delitto non colposo;
5. A cura della cancelleria del tribunale o della segreteria del pubblico ministero
i provvedimenti giudiziari che comportano la sospensione sono comunicati al
prefetto, il quale, accertata la sussistenza di una causa di sospensione,
provvede a notificare il relativo provvedimento agli organi che hanno
convalidato l'elezione o deliberato la nomina.
630
7. Chi ricopre una delle cariche indicate all'articolo 10, comma 1, decade da
essa di diritto dalla data del passaggio in giudicato della sentenza di condanna
o dalla data in cui diviene definitivo il provvedimento che applica la misura di
prevenzione.
1. In occasione della presentazione delle liste dei candidati per le elezioni del
presidente della provincia, del sindaco, del presidente della circoscrizione e dei
consiglieri provinciali, comunali e circoscrizionali, OLTRE ALLA
DOCUMENTAZIONE PREVISTA DA ALTRE DISPOSIZIONI NORMATIVE, CIASCUN
CANDIDATO, UNITAMENTE ALLA DICHIARAZIONE DI ACCETTAZIONE DELLA
CANDIDATURA, RENDE UNA DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA, AI SENSI
DELL'ARTICOLO 46 DEL TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E
REGOLAMENTARI IN MATERIA DI DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA, DI
CUI AL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 28 DICEMBRE 2000, N.
445, E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI, ATTESTANTE L'INSUSSISTENZA DELLE
CAUSE DI INCANDIDABILIT DI CUI ALL'ARTICOLO 10.
2. Gli uffici preposti all'esame delle liste dei candidati, entro il termine previsto
per la loro ammissione, cancellano dalle liste stesse i candidati per i quali
manca la dichiarazione sostitutiva di cui al comma 1 e dei candidati per i quali
venga comunque accertata, dagli atti o documenti in possesso dell'ufficio, la
sussistenza di alcuna delle predette condizioni di incandidabilit.
631
1. L'incandidabilit alla carica di deputato, senatore e membro del Parlamento
europeo spettante all'Italia, derivante da sentenza definitiva di condanna per i
delitti indicati all'articolo 1, decorre dalla data del passaggio in giudicato della
sentenza stessa ed ha effetto per un periodo corrispondente al doppio della
durata della pena accessoria dell'interdizione temporanea dai pubblici uffici
comminata dal giudice. In ogni caso l'incandidabilit, anche in assenza della
pena accessoria, non inferiore a sei anni.
1. L'incandidabilit di cui al presente testo unico opera anche nel caso in cui la
sentenza definitiva disponga l'applicazione della pena su richiesta, ai sensi
dell'articolo 444 del codice di procedura penale.
632
Art. 16 Disposizioni transitorie e finali
1. Per le incandidabilit di cui ai Capi I e II, e per quelle di cui ai Capi III e IV
non gi rinvenibili nella disciplina previgente, la disposizione del comma 1
dell'articolo 15 si applica alle sentenze previste dall'articolo 444 del codice di
procedura penale pronunciate successivamente alla data di entrata in vigore
del presente testo unico.
Art. 17 Abrogazioni
1. A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente testo unico sono
abrogati:
b) l'articolo 15 della legge 19 marzo 1990, n. 55, salvo per quanto riguarda la
disciplina per il personale dipendente dalle regioni;
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar inserito nella raccolta
ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. fatto obbligo a
chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
633
Dato a Roma, add 31 dicembre 2012.
NAPOLITANO
634
sindaco a trovarsi in una delle situazioni di incandidabilit, la sua eventuale
partecipazione alla competizione elettorale comporta la nullit di tutte le
operazioni elettorali, e non della sua sola eventuale elezione (Consiglio di Stato
- V Sezione, 13 settembre 1999, n.1052).
La sentenza di riabilitazione l'unica causa di estinzione anticipata
dell'incandidabilit e ne comporta la cessazione per il periodo di tempo residuo.
Sono invece sospesi di diritto dalle cariche indicate nellarticolo 10, comma
1, del citato decreto legislativo coloro che hanno riportato una condanna non
definitiva per i delitti indicati nello stesso comma alle lettere a), b) e c); sono
inoltre sospesi dalla carica coloro che, dopo l'elezione o la nomina, con
sentenza di primo grado confermata in appello per la stessa imputazione,
hanno riportato una condanna ad una pena non inferiore a due anni per un
delitto non colposo e coloro nei cui confronti l'autorit giudiziaria ha applicato
una misura di prevenzione in quanto indiziati di appartenere ad associazioni di
tipo mafioso. Sono, infine, sospesi di diritto coloro i quali sono sottoposti alle
misure coercitive degli arresti domiciliari, della custodia cautelare in carcere ed
in luogo di cura nonch del divieto di dimora, quando riguarda la sede dove si
svolge il mandato elettorale.
Nel periodo di sospensione, ove non sussista supplenza, tali soggetti non sono
computati al fine della verifica del numero legale, n per qualsiasi quorum o
numero legale (articolo 11, comma 3).
La sospensione cessa nel caso in cui venga meno la misura coercitiva, ovvero
venga emessa sentenza anche non definitiva di non luogo a procedere, di
proscioglimento, di assoluzione o provvedimento di revoca della misura di
prevenzione o sentenza di annullamento ancorch con rinvio (articolo 11,
comma 6).
normativa
DECRETO LEGISLATIVO 18 agosto 2000, n. 267 - articolo 45, comma 2 >
testo unico delle leggi sullordinamento degli enti locali
DECRETO LEGISLATIVO 31 dicembre 2012, n. 235 - articoli 10-17 >
testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilit e di divieto di
ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di
condanna per delitti non colposi, a norma dellarticolo 1, comma 63, della
legge 6 novembre 2012, n. 190
635
circolari
MINISTERO DELL'INTERNO - Direzione centrale delle autonomie - 20 luglio
1990, n. 4/90 >
decadenza dalla carica di Sindaco a seguito di condanna penale irrevocabile
ai sensi dellarticolo 271, T.U.C.P. approvato con R.D. 3 marzo 1934, n.
383: effetti della sospensione condizionale della pena in rapporto al disposto
dellarticolo 4, legge 7 febbraio 1990, n. 19
MINISTERO DELL'INTERNO - Ufficio coordinamento e affari generali - 1
febbraio 1992, n. 1 >
legge 18 gennaio 1992, n. 16, recante norme in materia delezioni e nomine
presso le Regioni e gli enti locali
MINISTERO DELL'INTERNO - Direzione centrale per i servizi elettorali - 8
maggio 1996, n. 94/96 >
dichiarazione di illegittimit costituzionale dellarticolo 15, comma 1, lettera
e), della legge 55/1990, pronunciata dalla Corte costituzionale con sentenza
141/1996
MINISTERO DELL'INTERNO - Direzione centrale delle autonomie - 27 luglio
2001, n. 6/2001 >
amministratori degli enti locali - sospensione di diritto dalla carica.
Interpretazione dell'articolo 59 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.
267
MINISTERO DELL'INTERNO - 7 giugno 2004, n. 2500/3038/200401489 >
conversione in legge del decreto legge n. 80 del 2004. Disposizioni urgenti
in materia di enti locali. Proroga di deleghe legislative
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA - Servizio elettorale - 27
settembre 2005, prot. n. 15826/1.3.11 >
circolare informativa e di sensibilizzazione agli enti locali in ordine a cause di
sospensione e decadenza degli amministratori locali
altra documentazione
CONSIGLIO DI STATO - I Sezione - 8 aprile 1992, n. 879/92 >
quesito della Presidenza del Consiglio dei Ministri sullinterpretazione della
legge 18 gennaio 1992, n. 16
MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA - Direzione generale affari penali, delle
grazie e del casellario - 18 maggio 1992, Prot. n. 131.74.514/1992 >
nota del Ministero dellinterno relativa alla legge 18 gennaio 1992, n. 16
CONSIGLIO DI STATO - Adunanza generale - 30 novembre 1992, n.
172/92 >
legge 18 gennaio 1992, n. 16. Norme in materia di elezioni e nomine presso
le regioni e gli enti locali
CONSIGLIO DI STATO - Adunanza generale - 25 novembre 1993, n.
126/93 >
quesito sullinterpretazione della legge 18 gennaio 1992, n. 16, articolo 1,
comma 1, lettera c); amministratori pubblici condannati per delitti
commessi con abuso dei poteri o violazione dei doveri inerenti ad una
pubblica funzione o ad un pubblico servizio
CONSIGLIO DI STATO - I Sezione - 9 maggio 2001, n. 427/2001 >
ministero dellinterno. Quesito in ordine alla sospensione dalla carica degli
amministratori locali (articolo 59, d.lgs. 267/2000)
636
CONSIGLIO DI STATO - I Sezione - 24 ottobre 2002, n. 3282/02 >
ministero dellinterno. Quesito in ordine alla sospensione dalla carica degli
amministratori locali sottoposti alle misure coercitive di cui agli articoli 284,
285 e 286 c.p.p. (articolo 59, d.lgs. 267/2000)
CONSIGLIO DI STATO - I Sezione - 30 giugno 2004, n. 4319 >
concernente la non possibilit di proroga, oltre i diciotto mesi, della
sospensione dalla carica
giurisprudenza
CORTE DI CASSAZIONE - Sezione promiscua feriale - 27 ottobre 1993, n.
10700 >
la legge 18 gennaio 1992, n. 16, modificativa dellarticolo 15, della legge 19
marzo 1990, n. 55, non ha carattere di retroattivit. Non sussiste, in capo
allamministratore condannato, un diritto quesito alla carica elettiva,
rientrando tale qualit tra i diritti di natura patrimoniale e non di natura
politica. La sentenza di riabilitazione non ha efficacia sulla decadenza gi
intervenuta
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 12 aprile 1996, n.
3490 >
nel procedimento avviato dal consigliere comunale contro il provvedimento
di sospensione dalla carica adottato dal consiglio comunale, il Prefetto ha la
legittimazione passiva ed ha quella attiva per impugnare eventualmente la
sentenza emessa nel giudizio di primo grado
CONSIGLIO DI STATO - V Sezione - 17 maggio 1996, n. 574 >
la mancanza della dichiarazione di non trovarsi in una condizione prevista
dall'articolo 15, comma 1, della legge 55/1990, comporta l'immediato, e
non sanabile, depennamento del candidato dalla lista
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE - Calabria - Catanzaro - 20
giugno 1996, n. 503 >
il provvedimento di sospensione del pubblico amministratore ai sensi
dellarticolo 15, della legge 19 marzo 1990, n. 55, come modificato dalla
legge 18 gennaio 1992, n. 16, e della legge 12 gennaio 1994, n. 30, in
quanto atto vincolato e non discrezionale, non richiede una specifica
motivazione
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - II Sezione - 13 settembre 1996, n.
8270 >
la decadenza automatica del pubblico amministratore dalla carica ricoperta,
a seguito di condanna definitiva per uno dei reati indicati dallarticolo 15,
comma 1, lettera c), della legge 19 marzo 1990, n. 55, si verifica sia
quando la condotta tipizzata dalla legge integra una fattispecie delittuosa
(nel caso: labuso di potere), sia quando implica solo lapplicazione della
aggravante per delitti anche diversi da quelli indicati nella legge
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 18 febbraio 1998, n.
1713 >
in caso di rimozione di un eletto dalla carica, a seguito di condanna
definitiva per uno dei reati indicati nellarticolo 15, comma 1, della legge
55/1990, non necessario alcun procedimento di contestazione preventiva
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE - Campania - Napoli - I Sezione -
18 settembre 1998, n. 2917 >
637
lesito positivo dellaffidamento in prova al servizio sociale se estingue la
pena e ogni altro effetto penale, non estingue leffetto civile-amministrativo
di incapacit alla titolarit della carica pubblica di cui allarticolo 15, della
legge 55/1990
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 26 novembre 1998, n.
12014 >
la causa di incandidabilit e di decadenza, di cui allarticolo 15, della legge
19 marzo 1990, n. 55, si configura come un requisito negativo della
capacit di assumere cariche elettorali per soggetti condannati in via
definitiva per reati che destano particolare allarme sociale; la disposizione in
materia di incompatibilit, di cui allarticolo 3, della legge 23 aprile 1981, n.
154, inserita nella ordinaria legislazione elettorale, ha invece lo scopo di
evitare un conflitto di interessi tra lelettore e lente pubblico
CONSIGLIO DI STATO - V Sezione - 13 settembre 1999, n. 1052 >
la situazione di incandidabilit, ai sensi dellarticolo 15, della legge 19 marzo
1990, n. 55, del candidato sindaco, non rilevata in sede di ammissione dalla
Commissione elettorale circondariale, idonea a rendere invalido lo
svolgimento delle operazioni elettorali. Pur essendo pacifica la competenza
del giudice ordinario in materia di eleggibilit (e di candidabilit), ai sensi
dell'articolo 8, della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, e dellarticolo 28, del
regio decreto 26 giugno 1924, n. 1054, il giudice amministrativo pu
pronunciarsi incidenter tantum anche su tali questioni, se la loro soluzione
pregiudiziale per decidere la questione principale di sua competenza
CONSIGLIO DI STATO - V Sezione - 22 settembre 1999, n. 1144 >
larticolo 15, comma 4, della legge 55/1990, che prevede che leventuale
elezione di un candidato che si trova in una delle condizioni di cui al comma
1, dello stesso articolo, non produce effetti, si applica anche nei casi in cui
la condanna pronunciata tra il primo ed il secondo turno elettorale e
comporta limpossibilit della proclamazione a sindaco di tale candidato
CONSIGLIO DI STATO - V Sezione - 15 giugno 2000, n. 3338 >
nei comuni con popolazione sino a 15.000 abitanti, la partecipazione alle
elezioni di un candidato sindaco in situazione di ineleggibilit ai sensi
dellarticolo 2, della legge 23 aprile 1981, n. 154, a differenza di quanto
avviene per il candidato sindaco in situazione di incandidabilit ai sensi
dellarticolo 15, comma 1, della legge 19 marzo 1990, n. 55, non integra
una causa di invalidit che potr trasmettersi alle fasi successive del
procedimento
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 24 febbraio 2001, n.
2743 >
la pendenza di un procedimento penale teso ad ottenere la riabilitazione
dalla condanna non impedisce la proclamazione della decadenza delleletto
condannato in via definitiva per uno dei reati di cui allarticolo 15, della
legge 55/1990. In sede di accertamento della sussistenza delle situazioni
per la comminazione del provvedimento di decadenza delleletto, il giudice si
attiene strettamente al contenuto della sentenza penale di condanna, senza
poter n esperire ulteriori indagini, n reinterpretare la fattispecie su cui si
espresso il giudice penale
638
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - Sezioni unite - 22 gennaio 2002, n.
717 >
la controversia relativa allesclusione dalla lista di un candidato, condannato
per i reati previsti dallarticolo 1, della legge 16/1992, rientra nella
giurisdizione del giudice ordinario
CONSIGLIO DI STATO - V Sezione - 22 gennaio 2003, n. 255 >
illegittima lesclusione dalla competizione elettorale di un candidato che ha
dichiarato di non trovarsi nelle condizioni di incandidabilit previste
dallarticolo 15 , comma 1, della legge 55/1990, anzich dallarticolo 58, del
d.lgs. 267/2000
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 11 febbraio 2003, n.
1990 >
la condanna per delitto tentato e non consumato contro la pubblica
amministrazione rileva ai soli fini della decadenza e non anche della
sospensione cautelare dalla carica elettiva
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE - Lazio - Roma - Sezione I Ter -
11 ottobre 2004, n. 10661 >
le cause di incapacit a ricoprire la carica di sindaco, di cui agli articoli 58 e
59 del T.U. 267/2000, cessano solo a seguito di riabilitazione a nulla
rilevando a tale fine la sospensione della pena accessoria dellinterdizione
dai pubblici uffici
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE - Basilicata - Potenza - 29
novembre 2004, n. 796 >
ai sensi dellarticolo 59, del d.lgs. 267/2000, lamministratore dellente
locale, sospeso per la durata di mesi 18 per condanna in primo grado, ove
intervenga sentenza dappello, vedr linterruzione del primo periodo di
sospensione ed il decorso di un termine nuovo di 12 mesi. La norma non
prevede una sommatoria dei due periodi di sospensione potenzialmente
irrogabili
CONSIGLIO DI STATO - V Sezione - 23 agosto 2006, n. 4948 >
ai sensi dellarticolo 58, comma 4, del T.U. 267/2000 nulla lelezione di un
candidato che si trova nelle condizioni di incandidabilit elencate al comma
1 del medesimo articolo. La sanzione di nullit travolge la sola elezione del
candidato che si trova in condizione di incandidabilit (e anche di
ineleggibilit) e non produce ulteriori conseguenze invalidanti sulle
operazioni elettorali
CORTE COSTITUZIONALE - 9-23 maggio 2007, n. 171 >
dichiarata lillegittimit costituzionale dellarticolo 7, comma 1, lettera a),
del d.l. 80/2004, convertito dalla legge 140/2004, che escludeva dal novero
delle cause ostative alla candidatura l'ipotesi della condanna per peculato
duso (articolo 58, comma 1, lettera b), del d.lgs. 267/2000)
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 8 luglio 2009, n.
16052 >
la sospensione dalla carica di un consigliere comunale condannato con
sentenza non definitiva per uno dei delitti previsti dallarticolo 59, comma 1,
lettera a), del d.lgs. 267/2000 decorre dalla data della comunicazione del
provvedimento di sospensione emessa dal Prefetto e non gi dalla data della
pubblicazione della sentenza
639
CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA -
19 marzo 2010, n. 400 >
1) nelle elezioni provinciali la scheda recante il voto per un soggetto
incandidabile nulla e la nullit dellespressione della preferenza vizia anche
il voto di lista. 2) non applicabile al caso dellincandidabile listituto della
surroga, perch questa postula lutilizzabilit del voto di lista
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE - Campania - Napoli - II Sezione
- 22 marzo 2010, n. 1530 >
legittimo il provvedimento con il quale la sottocommissione elettorale
circondariale ha provveduto alla cancellazione da una lista elettorale dei
nominativi di alcuni candidati alla carica di consigliere comunale, in quanto
gli stessi hanno omesso di presentare, in sede di accettazione della
candidatura, lespressa dichiarazione di non trovarsi in alcuna delle
condizioni previste dallarticolo 58 del d.lgs. 267/2000
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE - Lazio - Roma - II Sezione - 8
ottobre 2013, n. 8696 >
ai sensi dellarticolo 10, comma 1, lettera e), del d.lgs. 235/2010
irrilevante la sopravvenuta estinzione del reato, se non intervenuta una
sentenza di riabilitazione ex articolo 178 e seguenti del c.p.. pertanto
legittima la mancata proclamazione di un consigliere comunale eletto che ha
riportato una condanna alla reclusione di due anni divenuta irrevocabile
per approfondire
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 8 novembre 1994, n.
9263 >
incandidabilit sentenza penale irrevocabile
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 5 dicembre 1995, n.
12511 >
omissione atti di ufficio reato che comporta decadenza
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 6 agosto 1998, n.
7697 >
giudice dichiara decadenza senza valutare nel merito la condanna
CORTE D'APPELLO - Napoli - I Sezione civile - 15 novembre 2001, n. 6 >
condanna e riabilitazione prima della presentazione candidature
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 2 febbraio 2002, n.
1362 >
riabilitazione prima della presentazione candidature
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 27 luglio 2002, n.
11140 >
concorso nel delitto che comporta incandidabilit
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 9 luglio 2003, n.
10776 >
notifica del ricorso per ottenere la decadenza di un amministratore. Non
necessita di notificazione al sindaco
CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni civili - I Sezione - 21 aprile 2004, n.
7593 >
riabilitazione successiva all'elezione
640
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE - Puglia - Lecce - I Sezione - 31
maggio 2007, n. 2203 >
giurisdizione in tema di incandidabilit
SENTENZA
sul ricorso proposto da Caccetta Giuseppe, nato a Sant'angelo Di
Brolo il 11/07/1957 avverso la sentenza del 01/04/2015 della Corte
d'appello di Palermo visti gli atti, il provvedimento impugnato e il
ricorso;
641
RITENUTO IN FATTO
642
La Corte ha evidenziato come il primo Giudice abbia affermato la
colpevolezza dell'appellante sulla scorta delle deposizioni dei testi
Campagna, Lupo e Gallo, lungamente escussi dinanzi al Tribunale di
Trapani, nonch dagli esiti delle intercettazioni telefoniche ed
ambientali, costituenti conferma delle dichiarazioni e, nel
contempo, elementi di prova autonomi a carico
dell'appellante.
643
- con riguardo alla pratica relativa alla lottizzazione che interessava
la ditta Gancitano di Mazara del Vallo (oggetto della contestazione
di cui al capo A), che Pizzo si era offerto di aiutarlo e di sollecitare a
tale fine Caccetta, ed aveva poi manifestato la propria delusione
perch si aspettava che gli interessati lasciassero almeno "duecento
euro per il fastidio perch i ragazzi dovevano mettere dei bolli, dei
timbri";
644
quest'ultimo stava mangiando; qui, Gallo aveva consegnato 1000
euro al Pizzo e, dopo avere subito da Caccetta un rimprovero
imprevisto per aver esagerato nell'importo della tangente (essendo
a suo dire sufficienti 500 euro), Gallo si era allontanato prendendo
il parere che Caccetta aveva posato sul tavolo del ristorante.
645
c) dagli esiti dei servizi di polizia giudiziaria in merito agli
spostamenti del Gallo in data 11 marzo 2009 (v. pagina 21).
646
ex art. 13 legge 2 febbraio 1974, n. 64, di competenza del Genio
Civile e si realizzasse un concreto pregiudizio per le ragioni
dei privati interessati alla definizione del progetto. Il Giudice
d'appello ha, d'altra parte, evidenziato come, nel comportamento
tenuto dagli imputati Pizzo e Caccetta, non sia ravvisabile una
costrizione propriamente intesa quale prospettazione, in forma
esplicita od implicita, di un male ingiusto alla vittima -, bens,
piuttosto, una coazione psicologica derivante dal timore di un
ritardo nel rilascio del parere, inquadrabile nella fattispecie
incriminatrice della induzione indebita.
647
3.2. Violazione ed erronea applicazione di legge penale e
processuale e vizio di motivazione in relazione agli artt. 192 cod.
proc. pen. e 318 e 319-quater cod. pen. nonch travisamento della
prova per omessa valorizzazione del contenuto del sms del 18
febbraio delle ore 11:15 e delle intercettazioni dell'Il marzo 2009 n.
2231 e n. 153. Con riguardo alla prima imputazione, il ricorrente ha
evidenziato che il Giudice di merito ha errato nel ritenere integrato
il reato di cui all'art. 319-quater cod. pen. in quanto mancano:
648
dazione solo simulatamente e allo scopo di consentire l'arresto in
flagranza di Pizzo e Caccetta
649
principio della c.d. "perimetrazione cronologica" sancito dalla
Cassazione a Sezioni Unite, seppure in materia di misure di
prevenzione patrimoniali.
CONSIDERATO IN DIRITTO
650
l'utilizzabilit delle intercettazioni che l'attivit di registrazione sia
avvenuta nei locali della Procura della Repubblica mediante l'utilizzo
di impianti ivi esistenti, mentre l'ascolto pu avvenire "in remoto"
presso gli uffici della polizia giudiziaria, senza che, in questo caso,
sia necessaria l'autorizzazione prevista dall'art. 268, comma 3, cod.
proc. pen., in quanto le intercettazioni non possono essere
considerate come eseguite per mezzo di impianti esterni all'ufficio
requirente (Sez. 2, n. 6846 del 21/01/2015 - dep. 17/02/2015,
Biondo, Rv. 263430).
651
veniva sentito successivamente, su iniziativa della Polizia
giudiziaria, scaturigine delle dichiarazioni che - secondo una
condivisile massima d'esperienza - i Giudici del merito hanno
ritenuto indicativa dell'assenza di un intento calunniatorio. Alle fonti
orali si sono poi aggiunti gli esiti delle intercettazioni telefoniche ed
ambientali e delle video riprese nonch le risultanze dei servizi di
osservazione e controllo compiuti dalla Polizia giudiziaria.
652
Gallo, Pizzo e Caccetta osservati dagli operanti in occasione della
seconda dazione.
653
impugnata; v. pagine 269 e seguenti della sentenza di primo
grado).
654
4.1. A Giuseppe Caccetta contestato di avere, abusando dei
propri pubblici poteri, costretto Roberto Gallo a consegnare somme
di denaro dietro le minacce meglio delineate nei capi d'imputazione
sub A) e B).
Mette conto rammentare come, secondo l'insegnamento
ormai consolidato di questo Supremo Collegio, il delitto di
concussione, di cui all'art. 317 cod. pen., nel testo
modificato dalla legge 6 novembre 2012, n. 190, sia
caratterizzato, dal punto di vista oggettivo, da un abuso
costrittivo del pubblico agente che si attua mediante
violenza o minaccia, esplicita o implicita, di un danno contra
ius da cui deriva una grave limitazione della libert di
determinazione del destinatario che, senza alcun vantaggio
indebito per s, viene posto di fronte all'alternativa di subire
un danno o di evitarlo con la dazione o la promessa di una
utilit indebita e si distingue dal delitto di induzione
indebita, previsto dall'art. 319-quater cod. pen. introdotto
dalla medesima legge n. 190, la cui condotta si configura
come persuasione, suggestione, inganno, pressione morale
con pi tenue valore condizionante della libert di
autodeterminazione del destinatario il quale, disponendo di
pi ampi margini decisionali, finisce col prestare acquiescenza alla
richiesta della prestazione non dovuta, perch motivato dalla
prospettiva di conseguire un tornaconto personale, che giustifica la
previsione di una sanzione a suo carico (Sez. U, n. 12228 del
24/10/2013 - dep. 14/03/2014, Maldera, Rv. 258470; Sez. 6, n.
8963 del 12/02/2015 - dep. 27/02/2015, Maiorana, Rv. 262503).
655
condizionante dispiegata dall'agente e sull'esistenza o meno di un
vantaggio illegittimo della vittima.
656
citata. La fattispecie della induzione indebita risulta pertanto
erroneamente ravvisata anche in relazione a tale aspetto.
Tale regola non pu non valere nel giudizio di cassazione, nel quale
la Corte, nell'ambito dei propri poteri di cognizione officiosa
costituenti diretta emanazione del principio di legalit, legittimata
a dare al fatto la corretta qualificazione giuridica anche nel caso di
657
ricorso proposto dal solo imputato, senza che possa ritenersi violato
il principio del divieto di reformatio in peius. Ci a condizione che la
riqualificazione non avvenga a sorpresa e con pregiudizio del diritto
di difesa (v. da ultimo, Sez. 2, n. 3211 del 20/12/2013, Racic Rv.
258538, fattispecie nella quale la S.C., nel riqualificare il fatto in
estorsione, riteneva essere stato garantito il contraddittorio in
quanto il fatto medesimo, gi qualificato come estorsione in
primo grado, era stato derubricato in truffa dai giudici
dell'appello in adesione ad una tesi difensiva).
658
valutato nella sua globalit, presenti una gravit contenuta,
dovendosi a tal fine considerare ogni caratteristica della condotta,
dell'atteggiamento soggettivo dell'agente e dell'evento da questi
determinato (Sez. 6, n. 199 del 19/12/2011 - dep. 10/01/2012,
Lia, Rv. 251567).
659
7.2. E' infondato anche il secondo profilo di doglianza, con il quale il
ricorrente denuncia l'illegittimit della confisca ex art. 12-sexies di.
8 giugno 1992, n. 306 (conv. con I. 7 agosto 1992, n. 356) in
quanto disposta in relazione ad un reato - quello di cui all'art. 319-
quater cod. pen. - per il quale essa non era prevista all'atto
della commissione del fatto.
660
determinato delitto, come invece accade nel caso dei beni
strumentali o costituenti provento, prezzo o profitto del reato
assoggettabili alla confisca classica prevista dall'art. 240 cod. pen.,
misura di sicurezza correlata all'ontologica pericolosit della res. Ed
invero, la confisca c.d. allargata presuppone, per un verso, che sia
intervenuta condanna per taluno dei reati-presupposto previsti dalla
norma; per altro verso, che i beni dell'imputato - in quanto a lui
intestati o comunque al medesimo riconducibili - siano
sproporzionati rispetto ai redditi denunciati o all'attivit economica
svolta.
Quanto al primo presupposto, il legislatore ha identificato una rosa
di reatispia, connotati da una particolare gravit e suscettibili di
consentire l'accumulazione illecita di ricchezze, quali indici rivelatori
di particolare pericolosit soggettiva e tali da rendere legittima
l'alterazione e la dilatazione dell'ordinario nesso di pertinenzialit
tra il reato e le res dallo stesso direttamente prodotte o allo stesso
direttamente ricollegabili secondo il paradigma tradizionale definito
dall'art. 240 cod. pen. (come affermato, incisivamente, dalla C.
Cost. nella sentenza n. 18 del 1996).
661
provenienza delle cose. Con il corollario che, essendo la condanna e
la presenza della somma dei beni di valore sproporzionato realt
attuali, la confiscabilit dei singoli beni, derivante da una situazione
di pericolosit presente, non certo esclusa per il fatto che i beni
siano stati acquisiti in data anteriore o successiva al reato per cui si
proceduto o che il loro valore superi il provento del delitto per cui
intervenuta condanna.
Si conferma in tal modo quanto gi queste Sezioni Unite hanno
affermato (17 luglio 2001, Derouach). Vale a dire che ci si trova
dinanzi ad una misura di sicurezza atipica con funzione anche
dissuasiva, parallela all'affine misura di prevenzione antimafia
introdotta dalla legge 32 maggio 1965, n. 575" (Sez. U. n. 920 del
17/12/2003, Montella, cit.; v. anche, Corte cost., ord. 29 gennaio
1996, n. 18).
662
secondo l'id quod plerumque accidit, non possono in nessun modo
ricondursi ad una accumulazione illecita.
663
considerare a tale fine cespiti, trasformazioni e/o frutti di beni
acquisiti in epoca antecedente all'assunzione di Caccetta presso la
Regione Sicilia (1993), allorquando il medesimo esercitava
un'attivit libero professionale, dunque avulsa dal contesto
ambientale nel quale venivano commessi i reati contro la P.A.
oggetto del presente procedimento.
P.Q.M.
Qualificati i fatti ai sensi dell'art. 317 cod. pen., annulla la sentenza
impugnata limitatamente alla disposta confisca e rinvia per nuovo
giudizio sul punto ad altra sezione della Corte d'appello di Palermo.
Rigetta nel resto il ricorso e condanna il ricorrente al
pagamento delle spese sostenute nel grado dalla parte civile
Roberto Gallo, che liquida in complessivi 5000 euro, oltre al 15%
di spese generali , IVA e CPA.
Cos deciso, il 9 marzo 2016
Il consigliere estensore Il Presidente
Tangenti : in manette funzionario e dirigente del genio civile di
Palermo
Trapani La Polizia di Stato di Trapani ha arrestato un funzionario
amministrativo ed un dirigente tecnico geologo che lavoravano
presso il Genio civile di Palermo e Trapani responsabili dei reati di
concussione plurima aggravata in concorso avendo costretto o
indotto liberi professionisti e imprenditori a farsi consegnare somme
di denaro, quali tangenti, in cambio del rilascio dei pareri previsti
dall'art. 13 della legge 64/74, per progetti e piani di lottizzazione
664
nonch per la realizzazione di un insediamento turistico termale.
Le complesse indagini della Squadra Mobile, confortate da
intercettazioni audio e video negli uffici del Genio Civile, hanno
permesso di mettere in luce almeno 2 passaggi di denaro per due
distinte concussioni: una riguardante un piano di lottizzazione nel
comune di Mazara del Vallo e l'altra un insediamento turistico
termale con ricettivit di circa 1400 posti letto a Fegotto, localit
del comune di Calatafimi-Segesta.
665
nella realizzazione di opere residenziali e turistiche in provincia di
Palermo.
Fonte: Polizia di Stato
http://www.asca.it/regioni-
TRAPANI__ARRESTATI_2_FUNZIONARI_DEL_GENIO_CIVILE_PER_T
ANGENTI-399541-sicilia-16.html
666
I due funzionari sono stati arrestati perch sottoposti ad indagini
per i reati di concussione plurima aggravata in concorso avendo
costretto o indotto liberi professionisti e imprenditori a farsi
consegnare somme di denaro, quali tangenti, in cambio del rilascio
dei previsti pareri ex art. 13 della legge 64/74, per progetti e piani
di lottizzazione, nonch per la realizzazione di un insediamento
turistico termale da realizzarsi rispettivamente in Mazara del
Vallo e Calatafini-Segesta.
667
Civile, ma, in sintesi, non avrebbero pi consentito di lavorare,
frapponendogli ogni genere di ostacolo burocratico.
668
sono deluso dal tuo comportamento mi sarei aspettato da te che
mi lasciassi almeno 100 o 200 euro da corrispondere ai ragazzi
dellufficio impegnati a compilare registri e mettere i timbri .
669
come il CACCETTA, una volta contattato da un soggetto
politico interessato alla pratica (che si accerter identificarsi
in BOLOGNA Stefano, candidato sindaco del comune di Isola
delle Femmine in occasione delle imminenti consultazioni
amministrative), prospetti al PIZZO la necessit di procedere
nellattivit criminosa su binari separati: da un lato si rende
necessario evitare che i progettisti e gli interlocutori politici siano
posti a conoscenza delle grevi richieste di tangenti avanzate: infatti,
una volta avviato un rapporto di pi alto livello il CACCETTA
intende ottenere pi elegantemente e proficuamente la
promessa di incarichi pubblici da parte del BOLOGNA.
Dallaltro lato non disdegna di proseguire lattivit concussoria nei
confronti dei professionisti, in maniera riservata, con la richiesta di
somme di denaro pi contenute ma di immediata acquisizione.
l11.3.09 ore 10.36, il PIZZO ed il CACCETTA, ricevevano una
ulteriore tangente dellimporto di 1000 euro .
a fronte di tanto interessamento nel ricevere le somme di
denaro, il PIZZO veniva ripreso sovente mentre trascorreva parte
della giornata lavorativa appisolato sulla scrivania.
670
2016 27 APRILE BOLOGNA SINDACO Civile Sent. Sez. 1 Num. 8398 Anno
2016 Presidente: SALVAGO SALVATORE Relatore: VALITUTTI ANTONIO Data
pubblicazione: 27/04/2016 SENTENZA sul ricorso 13981-2011 proposto da:
COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE (C.F. 00801000829), in persona del
Sindaco pro tempore, elettivamente domiciliato in ROMA, VIA COSSERIA 5,
presso l'avvocato LAURA TRICERRI, rappresentato e difeso dall'avvocato
SAVERIO LO MONACO, giusta procura a margine del ricorso; - ricorrente -
contro LO BIANCO AGOSTINO (c.f. LBNGTN34M03G273P), TORREGROSSA
GIOVANNA (c.f. TRRGNN39E60G273F), LO JACONO ANDREA (c.f.
LJCNDR77R31G273L), LO JACONO PIETRO (c.f. LJCPTR79C13G273Y),
elettivamente domiciliati in ROMA, VIA ANTONIO STOPPANI 1, presso
l'avvocato PITRUZZELLA GIOVANNI, rappresentati e E DIFESI DALLAVVOCATO
MASSIMILIANO MANCANO, GIUSTA procura a margine del controricorso;
controricorrent ---- contro LO JACONO PIETRO (c.f. LJCPTR27M19G273L),
ZAPPAVIGNA PROVVIDENZA (c.f. ZPPPVV28A58G273U); - intimati - avverso la
sentenza n. 1788/2010 della CORTE D'APPELLO di PALERMO, depositata il
27/12/2010; udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del
09/03/2016 dal Consigliere Dott. ANTONIO VALITUTTI; udito, per il ricorrente,
l'Avvocato LUDOVICA FRANZIN, con delega orale, che ha chiesto in via
principale il rinvio per rinotifica del ricorso, comunque l'accoglimento del
ricorso; udito il P.M., in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.
ALBERTO CARDINO che ha concluso per il rigetto del ricorso. RITENUTO IN
FATTO 1. Con atto di citazione notificato il 18 maggio 1991, Pietro Lo Jacono
(nato il 19 agosto 1927), Agostino Lo Bianco, Provvidenza Zappavigna,
Giovanna Torregrossa, Andrea Lo Jacono e Pietro Lo Jacono (nato il 13 marzo
1979) - gli ultimi tre quali eredi di Francesco Lo Jacono - convenivano in
giudizio innanzi al Tribunale di Palermo il Comune d Isola delle Femmine
chiedendone la condanna al risarcimento del danno per l'occupazione
illegittima, risalente al 1977, di parte del terreno di loro propriet per la
realizzazione di un impianto sportivo, nonch la retrocessione parziale del
terreno non utilizzato. Esponevano che il Comune non aveva definito il
procedimento espropriativo, ma aveva realizzato, su parte del terreno
occupato, un campo di calcio, ultimato nel 1988. Si costituiva il Comune di
Isola delle Femmine contestando la domanda ed eccependo la prescrizione
quinquennale del diritto. Il Tribunale di Palermo, con sentenza n. 5591 del 15
aprile 2000, ritenuta risalente al 13 novembre 1980 l'irreversibile
trasformazione del terreno, dichiarava prescritta la domanda risarcitoria per la
parte di terreno interessata dall'irreversibile trasformazione e accoglieva quella
di retrocessione parziale del restante terreno, condannando il Comune al
risarcimento dei danni da illegittima occupazione di detta porzione. 2.
Interposto gravame dal Comune di Isola delle Femmine, nonch appello
incidentale da Pietro Lo Jacono e dagli altri appellati, la Corte di Appello di
Palermo, con sentenza n. 1788 depositata il 27 dicembre 2010 e notificata il 21
marzo 2011, ritenuto il giudicato sull'irreversibile trasformazione, collocata
temporalmente a fine luglio 1980, dichiarava il difetto di giurisdizione sulla
domanda di retrocessione parziale e, in riforma della sentenza di primo grado,
accoglieva la domanda risarcitoria per l'occupazione acquisitiva della porzione
di terreno ritenendo il dies a qua della prescrizione del relativo diritto
671
decorrente dall'entrata in vigore della legge 27 ottobre 1988, n. 458. 3. Per la
cassazione della sentenza n. 1788/2010 ha, quindi, proposto ricorso il Comune
di Isola delle Femmine sulla base di un solo motivo, illustrato con memoria ex
art. 378 cod. proc. civ. 4. Agostino Lo Bianco, Giovanna Torregrossa, Andrea
Lo Jacono e Pietro Lo Jacono (nato il 13 marzo 1979) hanno replicato con
controricorso e memoria ex art. 378 cod. proc. civ. CONSIDERATO IN DIRITTO
1. In via pregiudiziale, i controricorrenti hanno eccepito il difetto di integrit del
contraddittorio innanzi a questa Corte per essere stato notificato il ricorso al
difensore costituito in appello anche per Provvidenza Zappavigna e Pietro
Lolacono (nato il 19 agosto 1927), sebbene costoro fossero deceduti nelle
more del giudizio di secondo grado. I controricorrenti hanno pertanto chiesto
l'integrazione del contraddittorio nei confronti degli eredi dei predetti. 1.1.
L'eccezione di nullit della notifica del ricorso per cassazione del Comune di
Isola delle Femmine infondata. 1.2. Infatti, secondo l'indirizzo pi recente
della giurisprudenza di legittimit, "l'incidenza sul processo degli eventi previsti
dall'art. 299 cod. proc. civ. (morte o perdita di capacit della parte)
disciplinata, in ipotesi di costituzione in giudizio a mezzo di difensore, dalla
regola dell'ultrattivit dei mandato alla lite, in ragione della quale, nel caso in
cui l'evento non sia dichiarato o notificato nei modi e nei tempi di cui all'art.
300 cod. proc. civ., il difensore continua a rappresentare la parte come se
l'evento non si sia verificato, risultando cos stabilizzata la posizione giuridica
della parte rappresentata (rispetto alle altre parti ed al giudice) nella fase
attiva del rapporto processuale e nelle successive fasi di quiescenza e
riattivazione del rapporto a seguito della proposizione dell'impugnazione. Tale
posizione giuridica suscettibile di modificazione nell'ipotesi in cui, nella
successiva fase di impugnazione, si costituiscano gli eredi della parte defunta o
il rappresentante legale della parte divenuta incapace, oppure se il procuratore
di tale parte, originariamente munito di procura alla lite valida anche per gli
ulteriori gradi del processo, dichiari in udienza o notifichi alle altre parti
l'evento verificatosi, o se, rimasta la medesima parte contumace, l'evento sia
documentato dall'altra parte (come previsto dalla novella di cui alla legge n. 69
del 2009, art. 46), o notificato o certificato dall'ufficiale giudiziario ai sensi
dell'art. 300, comma 4, cod. proc. civ." (tale il principio affermato da
Cass.S.U., 15295/2014; nello stesso senso, da ultimo, Cass. 710/2016). 1.3.
Considerata, pertamto, l'ultrattivit del mandato alle liti, la notifica del ricorso
per cassazione - operata, nella specie, al difensore degli intimati deceduti - non
pu considerarsi affetta da nullit. 2. Tanto premesso, va rielvato che, con
l'unico motivo di ricorso, il Comune di Isola delle Femmine denuncia la
violazione e falsa applicazione degli artt. 2043, 2935 e 2947 cod. civ., nonch
la contraddittoria ed insufficiente motivazione in relazione al capo di sentenza
relativo alla decorrenza del dies a quo ed al parziale riconoscimento
dell'irreversibile trasformazione dell'area, in relazione all'art. 360, comma 1,
nn. 3 e 5 cod. proc. civ. 2.1. Il ricorrente, premesso che il terreno aveva subito
nel novembre 1980 l'irreversibile trasformazione, si duole che la Corte di
merito abbia disatteso l'eccezione di intervenuta prescrizione estintiva del
diritto al risarcimento del danno da occupazione appropriativa, conseguente
all'irreversibile trasformazione dell'area occupata. Erroneamente la Corte di
merito avrebbe fissato il dies a quo della prescrizione al momento dell'entrata
672
in vigore della legge n. 458 del 1988 (3 novembre 1988), il cui art. 3 ha dato
per la prima volta positivo riconoscimento all'istituto dell'occupazione
appropriativa. Al contrario, secondo il ricorrente, spostare il decorso del
termine prescrizionale alla data di entrata in vigore dell'art. 3 della legge n.
458 del 1988 per fatti verificatisi anteriormente alla sua vigenza
determinerebbe un inammissibile effetto retroattivo della norma, in violazione
dell'art. 2935 cod. civ. ed in contrasto con il principio di salvaguardia dei
rapporti giuridici esauriti, atteso anche che il fenomeno dell'accessione invertita
aveva gi trovato riconoscimento nell'ordinamento giuridico a seguito di
Cass.S.U., 1464/1983. 2.2. Il motivo infondato. 2.3. La Corte territoriale ha,
invero, richiamato il tradizionale e costante insegnamento di questa Corte
secondo cui, in tema di occupazione appropriativa, avendo il legislatore
riconosciuto gli effetti dell'istituto per la prima volta soltanto con la legge n.
458 del 1988 (seppure indirettamente), a partire dall'entrata in vigore di
detta legge (3 novembre 1988) che iniziata a decorrere, in quanto solo allora
normativamente percepibile, la prescrizione del diritto al risarcimento del
danno insorto in epoca anteriore, dovendo la decorrenza della prescrizione
essere riferita, ai sensi dell'art. 2935 cod. civ., alla possibilit legale di esercizio
del diritto, requisito che non pu ritenersi soddisfatto in una situazione, come
quella anteriore alla legge citata, caratterizzata dalla mancanza di un
riconoscimento legislativo e giurisprudenziale dell'istituto dell'occupazione
appropriativa, non potendo conseguentemente porsi a carico del titolare del
diritto al risarcimento le conseguenze del mancato esercizio di esso in tale
periodo (cfr. Cass. 9620/2010; 7583/2013; 21333/2013; 23972/2015). Al
riguardo, deve altres essere richiamato - quale principio di diritto
intertemporale che va a conformare in termini di diritto vivente la norma
europea che lo Stato si impegnato ad osservare (legge n. 848 del 1955, di
ratifica ed esecuzione della Convenzione per la salvaguardia dei diritti
dell'uomo) - quanto enunciato dalla Corte di Strasburgo in sede di
interpretazione dell'art. 1 Protocollo addizionale CEDU, circa la necessit che
un'ingerenza di una pubblica autorit nell'esercizio dei diritti del privato sia
"legale" e che il "principio di legalit" postuli l'esistenza di norme di diritto
interno sufficientemente accessibili, chiare e "prevedibili" (cfr. Cass.
20543/2008; 22407/2008). Ne consegue che, gi alla stregua dei suesposti
principi - affermati in una prospettiva ancora conservativa dell'istituto
dell'occupazione cd. espropriativa o appropriativa -, avendo i resistenti
proposto l'azione risarcitoria in giudizio con citazione notificata il 20 maggio
1991, il termine quinquennale di prescrizione, decorrente, in tale prospettiva,
dal 3 novembre 1988, al momento dell'instaurazione del giudizio non poteva
ritenersi ancora decorso. 2.4. Il quadro normativo e giurisprudenziale di
riferimento ha avuto, peraltro, una ulteriore, importante, evoluzione per effetto
del recente arresto delle Sezioni Unite, che ha sostanzialmente espunto
dall'ordinamento l'istuto dell'occupazione appropriativa, casi come era stato in
precedenza configurato, ossia come modo di acquisto in capo alla p.a. della
propriet del bene privato sottoposto ad una radicale ed irreversibille
trasformazione per la realizzazione di un'opera pubblica. Con siffatta decisione,
questa Corte, nell'ottica di un'interpretazione conforme ai principi affermati
dalla Corte europea dei diritti dell'uomo, ha affermato che l'illecito
673
spossessamento del privato da parte della P.A. e l'irreversibile trasformazione
del suo terreno per la costruzione di un'opera pubblica danno luogo ad un
illecito a carattere permanente dal quale non pu conseguire, anche quando vi
sia stata dichiarazione di pubblica utilit, l'acquisto dell'area da parte
dell'Amministrazione. Ne discende che il privato ha diritto a chiederne la
restituzione, salvo che non decida di abdicare al suo diritto e richiedere il
risarcimento del danno per equivalente. In tale ultima ipotesi, stante la natura
di Ilecito permanente dell'occupazione del bene effettuata senza titolo
dall'amministrazione, la prescrizione della pretesa risarcitoria non pu che
decorrere dalla data della domanda (cfr. Cass.S.U. 735/2015). 2.5. Facendo,
pertanto, applicazione dei principoi suesposti al caso di specie, ne consegue
che sussiste un'ulteriore, decisiva, ragione, oltre quella evidenziata dalla Corte
di Appello, per ritenere non prescritta l'azione risarcitoria proposta in giudizio
dagli odierni resistenti. 3. Il ricorso deve, pertanto, essere rigettato, con le
conseguenti statuizioni in ordine alle spese del giudizio di legittimit. P.Q.M. La
Corte Suprema di Cassazione rigetta il ricorso; condanna parte ricorrente alla
rifusione delle spese del presente giudizio che liquida in euro 15.000,00, oltre
ad euro 200,00 per esborsi, spese forfettarie e accessori di legge. Cos deciso
in Roma, nella camera di consiglio della Prima Sezione Civile il 9 marzo 2016.
2016 9 MARZO BOLOGNA SINDACO RAPPA ROCCO RESPONSABILE
TRIBUTI CORTE DI CASSAZIONE CONDANNA DEL COMUNE DI ISOLA
DELLE FEMMINE DELLA SENTENZA N 8398 LO JACONO + 5 AVVOCATO
COMUNE ZANGHI LA SOMMA DA RISARCIRE RISULTA ESSERE DI EURO
3.971.691,81 2011 15 LUGLIO PORTOBELLO SINDACO DELIBERA
GIUNTA 80 Presa atto elezione di domicilio per deposito in cancelleria ricorso
nel procedimento Lo Iacono + 5 La Corte di Appello con sentenza n.1788 del
20 luglio 2010, pronunciata dalla sezione III civile, notificata in data
21/3/2011, ha disatteso la richiesta di intervenuta prescrizione estintiva del
diritto al risarcimento del danno ed ha condannato questo Comune a
pagare la somma di 2.289.137,00 a titolo di risarcimento del danno
conseguente alla irreversibile trasformazione dell'immobile di
propriet dei signori Lo Jacono Pietro + 5" utilizzato per la costruzione
di un impianto polisportivo
674
2016 18 MAGGIO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 26 RATEIZZAZIONE LA ROSA DEI VENTI VASTA SETTIMO
ANNI 2013 2013 TARSU 2 MILLE 422 EURO
675
2016 7 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 41 RIMBORSO ICI IMU ANNI 2008 2015 SOMME VERSATE E
NON DOVUTE 5 MILA 85 EURO 41 CENTESIMI
676
ESECUZIONE DI UN PROGETTO DI LOTTA ALLEVASIONE DA APPRONTARE
ENTRO 30 GIORNI DALLA SUA COSTITUZIONE
677
affidato a tre motivi. Con un primo motivo, ai sensi dell'art. 606, comma 1,
lett. b), c.p.p., in relazione agli artt. 10, 29, 31, 44 lett. c), 64, 65, 71, 72, 93
e 95 D.P.R. n. 380 dei 2001, in merito alla declaratoria di colpevolezza degli
imputati, deducono che la Corte territoriale si limitata a richiamare per
relationem le motivazioni svolte dal giudice di primo grado, senza considerare
che essendo contestato agli imputati il reato di cui all'art. 44 lett. c) D.P.R. n.
380 del 2001 le difformit dal permesso di costruire che rilevano sono quelle
significative qualitativamente e quantitativamente rispetto alle strutture
essenziali dell'opera e che nel caso di specie le opere realizzate, seppur
difformi, avevano gi ottenuto l'accertamento di compatibilit paesaggistica
dalle competenti autorit. Con un secondo motivo, ai sensi dell'art. 606,
comma 1, lett. e), c.p.p., in relazione agli artt, 125, 192, 530 e 546 comma 1,
lett. e), c.p.p., deducono che la Corte territoriale ha fondato la penale
responsabilit degli imputati sulla loro qualit di comproprietari dell'immobile
interessato dai lavori abusivamente realizzati senza considerare che la
LUCIDO aveva dichiarato di essere l'unica committente delle opere, e
che l'originaria istanza per la realizzazione del muro di recinzione e
per ottenere la compatibilit paesaggistica nonch !a sanatoria
urbanistica sono state sottoscritte soltanto dalla medesima. 2 Corte di
Cassazione - copia non ufficiale Con un terzo motivo, ai sensi dell'art. 606,
comma 1, lett. e) ed e), c.p.p., in relazione agli artt. 62 bis, 133 c.p. e 546
comma 1, let. e), c.p.p., deducono che la Corte territoriale ha negato le
attenuanti generiche senza una adeguata motivazione e senza tenere in debita
considerazione la circostanza che la LUCIDO e la MANNINO son incensurate e
che i fatti in contestazione non sono gravi. CONSIDERATO IN DIRITTO I
ricorsi vanno dichiarati inammissibili. La sentenza della Corte
territoriale, la cui motivazione, trattandosi di doppia conforme, si
fonde con quella di primo grado, formando un tutt'uno motivazionale
con essa, avendo le due decisioni utilizzato, quantomeno con
riferimento alla declaratoria di penale responsabilit degli imputati,
criteri omogenei e seguito un apparato logico argomentativo uniforme
(Sez. 1, n. 8868 del 26/6/200, Rv. 216906, Sez. 4, n. 38824 del
17/9/2008), ha provveduto ad analizzare con il dovuto rigore critico
gli elementi probatori raccolti. Appare, quindi, evidente che, seppure
nel loro articolato sviluppo, le doglianze difensive ripercorrono, in
assenza di apprezzabili elementi di novit, le censure gi espresse nei
motivi di appello, senza nemmeno tener conto delle puntuali
argomentazioni espresse dalla Corte territoriale, mancando dunque
qualsiasi argomentata critica difensiva alle conclusioni cui pervenuta
la Corte di Appello di Palermo, ed apparendo, sotto tale aspetto, le
censure anche affette da genericit. I primi due motivi di doglianza,
scrutinabili congiuntamente, sono comunque manifestamente infondati atteso
che la motivazione della sentenza di appello per relationem a quella di
primo grado deve essere ritenuta pienamente ammissibile proprio
perch le censure meritali non contenevano elementi ed argomenti
sostanzialmente diversi da quelli gi esaminati e disattesi. La Corte
territoriale ha sottolineato, all'esito di un apprezzamento di fatto
sull'importanza delle opere, in quanto tale non censurabile in questa
678
sede, che la totale difformit delle stesse rispetto al progetto
presentato al Comune di Trappeto discende non tanto dalla divergenza
in altezza del muro di recinzione, che pure significativa, quanto
piuttosto dall'ampia struttura metallica, dotata di tettoia, ed ancorata
ad esso, realizzata in difetto di qualsivoglia provvedimento
concessorio o autorizzatorio, manufatto che peraltro difetta del
requisito della precariet che - com' pacifico - va individuato in
relazione alla oggettiva ed intrinseca destinazione dell'opera, essendo
necessario che essa soddisfi esigenze temporanee, e non
esclusivamente in relazione alle caratteristiche dei materiali utilizzati
per la realizzazione (ex multis, Sez. 3, n. 22054 del 25/2/2009, Sez. 3,
n. 996 del 26/11/2014 , Sez. 3, n. 24898 del 4/4/2003, Rv. 225380).
Quanto al profilo concernente l'affermazione di responsabilit degli imputati,
questa Corte ha gi affermato che l'individuazione del comproprietario non
committente quale soggetto responsabile dell'abuso edilizio pu essere desunta
da elementi oggettivi di natura indiziaria 3 Corte di Cassazione - copia non
ufficiale della compartecipazione, anche morale, alla realizzazione del
manufatto, desumibili dalla presentazione della domanda di condono
edilizio, dalla piena disponibilit giuridica e di fatto del suolo,
dall'interesse specifico ad edificare la nuova costruzione, dai rapporti
di parentela o affinit tra terzo e proprietario, dalla presenza di
quest'ultimo "in loco" e dallo svolgimento di attivit di vigilanza
nell'esecuzione dei lavori o dal regime patrimoniale dei coniugi (Sez.3,
n. 52040 del 11/11/2014, Rv. 261522). Ed allora, se vero che la
LUCIDO, conduttrice del fondo, ha dichiarato di essere l'unica
committente delle opere in questione, altrettanto vero che la prova
della colpevolezza degli altri tre imputati non riposa soltanto sulla loro
qualit di comproprietari, avendo la Corte territoriale precisato che
l'accertamento di compatibilit paesaggistica e l'istanza per ottenere
la concessione in sanatoria sono stati sottoscritti da CRISCI
ANTONINO e CRISCI FRANCESCO e che, come si ricava dalla denuncia
di inizio lavori presentata all'Ufficio del Genio Civile di Palermo, il
progettista e direttore dei lavori venne originariamente indicato in
CRISCI FRANCESCO, a dimostrazione del fatto che tutti erano
direttamente interessati all'esecuzione delle opere, compresa
MANNINO MARIA CONCETTA, coniuge di CRISCI FRANCESCO e titolare
di interessi comuni con quelli del marito, rispetto ad una edificazione
su terreno di comune propriet che assumeva rilevanza evidentemente
familiare. La sentenza impugnata dunque esente dai vizi denunciati
in quanto dotata di una motivazione compiuta e logica, del tutto
conforme ai principi giuridici e giurisprudenziali in precedenza
enunciati. Manifestamente infondato anche il terzo motivo di doglianza,
avendo la Corte territoriale sufficientemente giustificato il diniego delle
attenuati generiche rilevando l' assenza di "elementi favorevoli agli imputati ...
non potendo ritenersi sufficiente, in forza del novellato art. 62 bis c.p., il mero
stato di incensuratezza di LUCIDO MARIA e MANNINO MARIA CONCETTA e nel
contempo evidenziando che la pena base stata determinata "in misura di
poco superiore rispetto al minimo edittale, con un aumento minimo per effetto
679
della disciplina della continuazione", e che quindi il trattamento
sanzionatorio applicato "non pu subire ulteriori riduzioni" Nella specie,
l'obbligo di motivazione oggetto di doglianza da ritenersi assolto mediante il
richiamo, in positivo, agli elementi di cui all'art. 133 c.p. ritenuti significativi,
che com' noto sono indicati dalla pacifica giurisprudenza di questa Corte come
parametri cui il giudice deve attenersi nel concedere o negare le circostanze
attenuati di cui all'art. 62 bis c.p., e, in negativo, alla mancanza di elementi
ulteriori per mitigare la pena, elementi che neppure la difesa dei ricorrenti ha
saputo indicare, cos palesando la sostanziale genericit della censura. Ai sensi
dell'art. 616 c. p. p., con il provvedimento che dichiara inammissibile il ricorso,
l'imputato che lo ha proposto deve essere condannato al pagamento delle
spese del procedimento, nonch - ravvisandosi profili di colpa nella
determinazione della causa di inammissibilit (Corte Cost. sent. n. 186 del
13/6/2000) - al pagamento a favore della Cassa Corte delle ammende della
somma di mille euro, cosi equitativamente fissata in ragione dei motivi dedotti.
P.Q.M. Dichiara inammissibili i ricorsi e condanna i ricorrenti al
pagamento delle spese processuali e della somma di euro 1.000,00
ciascuno in favore della Cassa delle Ammende. Cos deciso in Roma, l' 8
marzo 2016.
680
n5616 copia della sentenza emessa dalla Corte di Appello di Palermo
n1788/2010, nella causa de quo; Che lo stesso legale difensore del Comune
ha richiesto con la citata nota di valutare l'opportunit di proporre ricorso in
Cassazione, rappresentando, altres, verbalmente che, a suo giudizio esistono
validi motivi per l'accoglimento in detta sede del ricorso; Ritenuto, pertanto,
conferire apposito mandato ad un legale iscritto all'albo dei Cassazionisti,
stante che l'Avv. Zangh, sempre verbalmente ha rappresentato di non
possedere detto requisito;
681
PERIZIA GIURATA RAPPA COSMO SENTENZA 15729 2016 CORTE DI
CASSAZIONE COMUNE DI TRAPPETO CITTA METROPOLITANA DI PALERMO
SETTORE TECNICO Concessione n. 15/893 del 03/08/2016
CONCESSIONE EDILIZIA IN SANATORIA - Vista listanza di condono edilizio
assunta al protocollo di questo Ente in data 31/12/1986, prot. n. 9199
presentata ai sensi della L. n. 47/85 e recepita con L.R. n. 37/85 e s.m.i, dalla
Sig.ra Lucido Maria nata a Siracusa il 24/01/1949, codice fiscale
LCDMRA49A64I754C, e residente ad Isola delle Femmine in via G. Pascoli,12,
diretta ad ottenere la concessione edilizia in sanatoria, per il fabbricato ad uso
civile abitazione composto da due elevazione fuori terra con copertura a
terrazzo praticabile, sito nel Comune di Trappeto in C/da San Cataldo snc,
distinto in catasto fabbricati al foglio di mappa n. 2 part.lla n. 120 sub. 2, sub.
4 e sub. 5 e foglio di mappa n. 2 particella 124 del catasto terreni;
- Accertato che listante ha titolo per richiedere la concessione edilizia in
sanatoria, in qualit di comproprietaria con il coniuge Sig. Crisci Antonino nato
a Isola delle Femmine il 16/09/1945 ed ivi residente in via G. Pascoli,12, C.F.
CRS NNN 45P16 E350A, giusto atto di vendita rogato dal notaio Ermanno Virga
in data 24/02/1982 Rep. n. 8156, Racc. n. 3957 e registrato a Palermo il
16/03/1982 al n. 6286, relativamente alla part.lla 124 del foglio n. 2; ed atto
di vendita rogato dal Notaio Marcello Orlando in data 05/09/1986 rep. n.
14511 e registrato a Palermo in data 23/09/1986 al n. 16399 relativamente
alla particella 120 del foglio n.2;
- Visto lAtto di Rettifica rep. n. 21647, racc. 12778 rogato dal Dottor Pietro
Costamante in data 18/11/2015, con il quale si dichiara che il lotto di terreno
acquistato ove ricade il fabbricato (part.lla n. 120 del foglio 2), in data
05/09/1986 dai Sig.ri Coniugi Lucido Maria e Crisci Antonino, era gi in loro
possesso materiale sin dal mese di Dicembre dellanno 1982, trasmesso in
questo Ente in data 29/12/2015 prot. 13719;
- Vista la Dichiarazione sostitutiva dellatto di notoriet, resa in data
29/12/1986 dalla Sig.ra Lucido Maria, nella quale dichiara che il fabbricato
composto da piano terra e primo, oggetto della presente concessione edilizia
stato realizzato ultimato nelle strutture essenziali nel mese di Giugno 1983;
- Vista la perizia giurata sulla consistenza e dimensioni e stato delle opere e
realizzate, resa in data 31/05/1989, dal Geom. Cosmo Rappa iscritto al
Collegio dei Geometri della Provincia di Palermo al n. 2687; - Visti i grafici
riproducenti i lavori realizzati, allegati all'istanza, redatti dal geom. Cosmo
Rappa iscritto al Collegio dei Geometri della Provincia di Palermo al n. 2687;
- Visto il rilievo fotografico rappresentante il fabbricato, oggetto di concessione
edilizia in sanatoria nella sua interezza; - Vista la Dichiarazione sullo stato
lavori resa dalla Sig.Crisci Antonino, nella quale dichiara che il fabbricato
oggetto della presente concessione edilizia si trova allo stato definito;
- Vista la Certificazione di Idoneit Sismica redatta dallArch. Claudio
Guarino iscritto allOrdine degli Architetti della Provincia di Palermo al n. 1747,
secondo quando stabilito dalla Legge n. 47/85 e L.R. 37/85 e s.m.i., depositato
presso il Genio Civile Di Palermo in data 22/10/1994 al n. 29095, assunto al
protocollo di questo Ente in data 27/02/1995 al n. 1641;
- Visto che il fabbricato ricade in area sottoposta a vincolo ai sensi lart. 142
del Decreto Legislativo n. 42 del 22/01/2004, Codice dei Beni Culturali e del
682
Paesaggio (ex Legge n. 431 del 08/08/1985 art. 1 lettera a ed ex Legge n.
1497 del 29/06/1939 vincolo Paesaggistico); giusto D.A. n. 1429 del
03/08/1968 pubblicato nella G.U.R.S. n. 38 del 24/08/1968, con il quale
stato sottoposto a vincolo di notevole interesse pubblico la fascia costiera del
territorio del Comune di Trappeto, giusto verbale affisso allAlbo Pretorio di
questo Ente in data 01/09/1969; e pertanto necessita lacquisizione del relativo
parere da parte della Soprintendenza ai BB. CC. AA. di Palermo;
-Visto il parere favorevole rilasciato dalla Soprintendenza ai BB. CC. AA di
Palermo in data 20/031992 prot. n. 4231 pos. BB.NN. 32810, assunto al
protocollo di questo Ente al n. 3821 del 17/06/1992;
- Vista la prova dell'avvenuta presentazione presso lAgenzia del Territorio di
Palermo della documentazione necessaria ai fini dell'accatastamento dalla
quale risulta che limmobile riportato in catasto fabbricati del Comune di
Trappeto al foglio di mappa n. 2 particella n. 120 sub 2- piano terra- categoria
A/7, classe 3, consistenza vani 4,5 rendita catastale euro 371,85 ; particella n.
120 sub 4- piano primo- categoria A/7, classe 3, consistenza vani 4,5 rendita
catastale euro 371,85; particella n. 120 sub.5 piano secondo - lastrico solare; -
Visto che per listante ha provveduto al pagamento della somma complessiva
di . 9.861.000 a titolo di oblazione;
- Considerato che ai sensi dell'art. 27 della L.R. 10/8/1985 n. 37 e s.m.i. la
concessione edilizia in sanatoria, in relazione all'epoca della costruzione
subordinata alla corresponsione degli oneri concessori;
- Vista lattestazione di versamento n. 846 del 07/07/1999 dell'importo di .
1.701.000 effettuato dalla richiedente tramite c.c.p. n. 15871908, quale
pagamento oneri concessori; - Vista lattestazione di versamento n. 65 del
25/07/2016 dell'importo di 103,29 effettuata tramite c.c.p. n. 15871908,
quale importo dovuto per spese diritti di segreteria per rilascio concessione ed
autorizzazione edilizia in sanatoria;
- Vista lattestazione di versamento n. 64 del 25/07/2016 dell'importo di
51,65 tramite c.c.p. n. 15871908, dovuto ai sensi dellart. 3 lettera H della L.R.
n. 27 del 15/05/1986; - Viste le dichiarazioni atto di notoriet redatta dai
coniugi Lucido Maria e Crisci Antonino, sopra generalizzati, nelle quali
dichiarano di non essere sottoposti a misure di prevenzione e di non essere a
conoscenza dell'esistenza a loro proprio carico di procedimenti in corso per
lapplicazione delle misure di prevenzione ai sensi del 7 comma dellart. 7
della Legge del 19/03/90 n. 55;
- Vista lautodichiarazione di vincolo a parcheggio in bollo con allegata
planimetria, redatta 10/05/2015 ai sensi della L. 122 del 24.04.1989 e s.m.i.,
dai coniugi Lucido Maria e Crisci Antonino, con la quale vincola a parcheggio la
superficie di mq. 45,50, ricadente in area esterna libera distinta al catasto a
foglio di mappa 2 particella n. 120 e di asservire la rimante area esterna della
corte non occupata dal fabbricato e lintera particella n. 124 del foglio di mappa
2;
- Vista la richiesta di autorizzazione allo scarico presentata in data 28/06/1989
dalla Sig.ra Lucido Maria,assunta la protocollo di questo Ente in data
29/06/1989 prot. 5032; - Visto il parere favorevole igienico sanitario rilasciato
AUSL n. 6 Palermo distretto sanitario n. 7 di Partinico in data 10/03/1998 prot.
2387/I.P, assunta al protocollo di questo Ente in data 16/03/1998 al n. 1783;
683
- Visto il parere favorevole reso dal Geom. Accetta Giuseppe, giusto verbale
distruttoria della pratica di condono edilizio redatto in data 26/07/2016;
- Visto il vigente P.R.G. approvato dall'Assessorato Regionale Territorio
ed Ambiente con decreto n. 485 del 05/05/2003 dal quale risulta che
l'edificio ricade, alla data odierna, in zona E2 Zona zona di tutela e
salvaguardia del paesaggio agro-fluviale;
- Visti gli atti D'ufficio; Tutto quanto sopra visto, accertato e considerato, R I L
A S C I A La concessione edilizia in sanatoria ai sensi della L. n. 47/85 recepita
con L.R. n. 37/85 e s.m.i., per il fabbricato ad uso civile abitazione composto
da due elevazioni fuori terra con copertura a terrazzo praticabile (lastrico
solare), sito nel Comune di Trappeto in C/da San Cataldo, snc, distinto in
catasto fabbricati al foglio di mappa n. 2 particella n. 120 sub 2, sub 4 e sub 5
e particella n. 124 del foglio di mappa n. 2 catasto terreni , di propriet dei
Sig.ri coniugi: Lucido Maria nata a Siracusa il 24/01/1949, codice fiscale
LCDMRA49A64I754C e Crisci Antonino nato a Isola delle Femmine il
16/09/1945 C.F. CRS NNN 45P16 E350A, entrambi residenti a Isola Delle
Femmine via G. Pascoli,12, che attualmente si trova allo stato definito, come
da relazione tecnica descrittiva e dai grafici delle opere realizzate, stralcio del
P.R.G. relativo alla zona territoriale omogenea in cui ricade il fabbricato,
allegati alla presente per farne parte integrante. Il fabbricato oggetto di
condono edilizio confina con propriet Bronte ed altri, ed i rimanenti lati con
propriet Nania; Con la presente si rilascia lautorizzazione allo scarico dei
reflui domestici, come descritto nella relazione tecnica illustrativa e negli
elaborati grafici allegati alla pratica di istanza di condono edilizio;
Con la presente si vincola permanentemente a parcheggio in area esterna al
fabbricato in sanatoria la superficie di mq. 45,50 ricadente sulla particella n.
120 del foglio di mappa n. 2, ai sensi della L.R. n. 21 del 26/5/1973 art. 31 e
legge n.122 del 24/3/1989 e s.m.i., ed inoltre la rimanente parte del terreno di
pertinenza dellimmobile, identificato con la particella n. 120 e lintera particella
n. 124 del foglio di mappa n. 2, rimangono soggetta a vincolo di inedificabilit
assoluta in quanto asservita al fabbricato; La ditta proprietaria ha l'obbligo di
presentare al Comune richiesta di abitabilit/agibilit, la quale verr rilasciata
dopo avere verificato che: a) Nessuna variante stata apportata al progetto
presentato ed approvato in sanatoria; b) Che l'edificio sia stato dichiarato in
catasto con la sua reale destinazione d'uso. Alla presente concessione in
sanatoria si allega in restituzione, copia del progetto approvato vistato in
ciascun documento che lo compone, facendo presente che il Comune resta
sollevato da ogni e qualsiasi responsabilit verso terzi, dei quali restano salvi e
salvaguardati eventuali diritti ed azioni da valere sia in sede amministrativa
che in sede giudiziaria. La presente concessione, a norma del comma 4,
dell'art. 36, della L.R. 27/12/78 n. 71, sar registrata e trascritta presso
lAgenzia del Territorio Ufficio Provinciale di Palermo, Servizio di Pubblicit
Immobiliare, dopo aver acquisito (prima del rilascio della presente
concessione) lattestazione di pagamento effettuato dalla Ditta proprietaria. Si
dichiara che il Comune di Trappeto ha il seguente numero di codice fiscale:
80018760829. Trappeto, 03/08/2016 Il Responsabile del Procedimento F.to
(Geom. Accetta Giuseppe)
684
Il Responsabile del Settore Tecnico F.to (Arch. Cusumano Michele) I sottoscritti
dichiarano di accettare la presente concessione in sanatoria e di obbligarsi
all'osservanza di tutte le condizioni cui essa subordinata e pertanto
consentono e vogliono che la presente venga trascritta a favore del Comune di
Trappeto contro essi stessi dichiaranti esonerando all'uopo il Responsabile
dellAgenzia del Territorio Ufficio Provinciale di Palermo, Servizio di Pubblicit
Immobiliare di Palermo da ogni e qualsiasi responsabilit al riguardo.
I Concessionari F.to Lucido Maria F.to Crisci Antonino
http://www.comune.trappeto.pa.it/DatiSito/15-893Ctec.pdf
685
2016 29 SETTEMBRE SENTENZA CORTE DI CASSAZIONE AGGRESSIONE
AL SINDACO PORTOBELLO DEL 12 MAGGIO 2011 Penale Sent. Sez. 5
Num. 44991 Anno 2016 Presidente: NAPPI ANIELLO Relatore:
SCARLINI ENRICO VITTORIO STANISLAO Data Udienza: 29/09/2016
sul ricorso proposto da: SORGE TOMMASO nato il 13/05/1962 a PALERMO z--"
avverso la sentenza del 04/11/2015 della CORTE APPELLO di PALERMO visti
gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso; udita in PUBBLICA UDIENZA
del 29/09/2016, la relazione svolta dal Consigliere ENRICO VITTORIO
STANISLAO SCARLINI Udito il Procuratore Generale in persona del AGNELLO
ROSSI , che ha concluso per Penale Sent. Sez. 5 Num. 44991 Anno 2016
Presidente: NAPPI ANIELLO Relatore: SCARLINI ENRICO VITTORIO STANISLAO
Data Udienza: 29/09/2016
RITENUTO IN FATTO 1 - Con sentenza del 4 novembre 2015 la Corte di appello
di Palermo riduceva la pena inflitta a Tommaso Sorge dal locale Tribunale, con
sentenza del 13 maggio 2014, confermando nel resto l'impugnata sentenza
che aveva ritenuto il medesimo responsabile del delitto di lesioni
aggravate cagionate a Gaspare Portobello, all'epoca sindaco del
comune di Isola delle Femmine, agendo in concorso con persona rimasta
ignota, indossando un casco che ne nascondeva le fattezze e colpendolo con
bastoni e spranghe. Il fatto era accaduto in Isola delle Femmine il 12 maggio
2011. Il compendio probatorio si basava sulle dichiarazioni della persona
offesa, costituitasi parte civile, che aveva descritto l'azione e che aveva riferito
che uno degli aggressori aveva pronunciato il proprio nome ("Sorge
Tommaso") durante il pestaggio, perch l'aggressione stessa gli servisse da
monito. Peraltro egli l'aveva comunque riconosciuto, conoscendosi i due da
tempo anche perch Sorge, durante la campagna elettorale, era stato uno
dei suoi sostenitori. In epoca successiva per vi erano stati degli screzi e
Sorge aveva assunto un fare aggressivo nei suoi confronti perch pretendeva
che venissero liquidati da parte dell'amministrazione dei compensi alla
associazione di protezione civile da lui presieduta. Quello stesso
pomeriggio poi (l'aggresione era avvenuta nelle ore serali) Portobello aveva
notato la presenza del Sorge durante la seduta del consiglio comunale.
La persona offesa riferiva anche che Sorge ed il suo complice, nel consumare il
pestaggio, erano travisati con dei caschi, uno dei quali, proprio quello
indossato dal ricorrente, era stato abbandonato sul posto (a seguito
della sua reazione difensiva). Le successive indagini avevano consentito di
rinvenire all'interno del casco repertato, che Sorge aveva riconosciuto essere di
sua propriet (ma che assumeva di aveva abbandonato), del materiale
biologico parte del quale riconducibile al Sorge medesimo ed altra parte a
soggetto non individuato. Completavano il quadro le dichiarazioni della moglie
dell'imputato in ordine ai vestiti indossati quella sera dal marito,
risultati coincidere con la descrizione fattane dal Portobello e la deposizione del
teste oculare Matteo Lo Monaco che aveva confermato l'aggressione patita
dal sindaco. I giudici del merito, poi, ritenevano irrilevanti gli elementi
valorizzati dalla difesa a confutazione dell'accusa perch attenevano a
particolari descrittivi facilmente equivocabili: l'altezza riferita (175 cm invece
dei reali 184), il capo di abbigliamento indossato (una camicia piuttosto che
686
una maglietta). Irragionevole era anche la versione fornita dal ricorrente circa
la presenza del casco di sua propriet nel luogo in cui si era consumata
l'aggressione: l'aveva semplicemente
1 abbandonato in altro luogo perch consunto e, qualcuno, l'aggressore, se ne
era appropriato. I testi indotti dalla difesa a supporto dell'alibi del Sorge, poi,
non avevano saputo indicare orari precisi e cos non si poteva concludere che
questi, al momento dell'aggressione del Portobello, si trovasse altrove. 2 -
Avverso tale sentenza propone ricorso l'imputato, a mezzo del suo difensore,
articolandolo in tre motivi.
2 - 1 - Con il primo, complesso, motivo lamenta il difetto di motivazione non
avendo la Corte territoriale preso atto delle discrasie fra le fattezze ed i vestiti
indossati dall'imputato e la descrizione fattane dalla persona offesa. N si era
tenuto conto che, nel casco, erano state individuate tracce biologiche
appartenenti anche a soggetti diversi dal Sorge. N si era provato che
esistessero ancora motivi di rancore dell'imputato nei confronti del sindaco
Portobello posto che questi, in precedenza, ne aveva accettato le scuse
inviategli per lettera. 2 - 2 - Con il secondo motivo deduce la violazione di
legge ed in particolare degli artt. 533 e 530 cod. proc. pen., non avendo la
Corte preso atto della insufficienza del quadro probatorio. 2 - 3 - Con il terzo
motivo censura la violazione di legge, ed in particolare dell'art. 62 bis cod.
pen., non avendo la Corte riconosciuto le circostanze attenuanti generiche sulla
base dell'erroneo presupposto che l'imputato nutrisse rancore nei confronti del
sindaco per le pregresse vicende gi ricordate, e per il buon comportamento
processuale.
CONSIDERATO IN DIRITTO Il ricorso inammissibile. 1 - I primi due motivi
vanno trattati unitariamente perch relativi entrambi alla valutazione delle
prove ed alla conseguente ricostruzione del fatto. E sono entrambi
inammissibili perch versati in fatto. Secondo il costante insegnamento di
questa Suprema Corte, infatti, esula dai poteri della Corte di cassazione quello
di una "rilettura" degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione, la
cui valutazione , in via esclusiva, riservata al giudice di merito, senza che
possa integrare il vizio di legittimit la mera prospettazione di una diversa, e
per il ricorrente pi adeguata, valutazione delle risultanze processuali (per
tutte: Sez. Un., 30/4-2/7/1997, n. 6402, Dessinnone, riv. 207944; tra le pi
recenti: Sez. 4, n. 4842 del 02/12/2003 - 06/02/2004, Elia, Rv. 229369). I
motivi proposti tendono, appunto, ad ottenere una inammissibile ricostruzione
dei fatti mediante criteri di valutazione diversi da quelli adottati dal giudice di
merito, il quale, con motivazione esente da vizi logici e giuridici, ha esplicitato
le ragioni del suo convincimento. 2 Corte di Cassazione - copia non ufficiale La
novella codicistica, introdotta con la L. del 20 febbraio 2006, n. 46 ,che ha
riconosciuto la possibilit di deduzione del vizio di motivazione anche con il
riferimento ad atti processuali specificamente indicati nei motivi di
impugnazione, non ha mutato la natura del giudizio di cassazione, che rimane
pur sempre un giudizio di legittimit, sicch gli atti eventualmente indicati, che
devono essere specificamente allegati per soddisfare il requisito di
autosufficienza del ricorso, devono contenere elementi processualmente
acquisiti, di natura certa ed obiettivamente incontrovertibili, che possano
essere considerati decisivi in rapporto esclusivo alla motivazione del
687
provvedimento impugnato e nell'ambito di una valutazione unitaria, e devono
pertanto essere tali da inficiare la struttura logica del provvedimento stesso.
Resta, comunque, esclusa la possibilit di una nuova valutazione delle
risultanze acquisite, da contrapporre a quella effettuata dal giudice di merito,
attraverso una diversa lettura, sia pure anch'essa logica, dei dati processuali o
una diversa ricostruzione storica dei fatti o un diverso giudizio di rilevanza o
attendibilit delle fonti di prova. Alla luce di tali principi di diritto allora
evidente la congruit logica del percorso che ha condotto i giudici del merito,
ed in particolare la Corte territoriale, a valutare le prove ed a ritenere la
colpevolezza dell'imputato. Perch partendo dall'esistenza di precedenti
comportamenti aggressivi del Sorge nei confronti del Portobello, si era giunti
alla lezione impartita a quest'ultimo, la cui attribuibilit all'imputato non
derivava dalle sole affermazioni della persona offesa ma trovava ampio
riscontro anche nel rinvenimento sul posto del suo casco con, all'interno, il suo
materiale biologico. Era allora evidente che le trascurabili discrasie nella
descrizione dell'aggressore, il tentativo d'alibi (fallito), la ragione (illogica ed
inattendibile) esposta dal Sorge circa la presenza del suo casco sul posto, non
potevano essere elementi atti a confutare un quadro probatorio che aveva
consentito di superare ogni ragionevole dubbio sulla responsabilit del
ricorrente. 2 - Anche il terzo motivo inammissibile perch la mancata
concessione delle circostanze attenuanti generiche giustificata da
motivazione esente da manifesta illogicit, che, pertanto, insindacabile in
cassazione (Cass., Sez. 6, n. 42688 del 24/9/2008, Rv. 242419), anche
considerato il principio affermato da questa Corte secondo cui non necessario
che il giudice di merito, nel motivare il diniego della concessione delle
attenuanti generiche, prenda in considerazione tutti gli elementi favorevoli o
sfavorevoli dedotti dalle parti o rilevabili dagli atti, ma sufficiente che egli
faccia riferimento a quelli ritenuti decisivi o comunque rilevanti, rimanendo
disattesi o superati tutti gli altri da tale valutazione (Sez. 2, 3 Corte di
Cassazione - copia non ufficiale n. 3609 del 18/1/2011, Sermone, Rv. 249163;
Sez. 6, n. 34364 del 16/6/2010, Giovane, Rv. 248244). Deve inoltre rilevarsi
che il movente individuato (l'inesistenza del quale secondo la difesa
imporrebbe la riduzione della pena), lungi dall'essere smentito, pienamente
atto a spiegare l'azione punitiva realizzata dal Sorge a danno del Portobello. 4 -
All'inammissibilit del ricorso segue la condanna del ricorrente al pagamento
delle spese processuali del grado e, versando il medesimo in colpa, anche alla
somma di euro 2.000 da versarsi alla Cassa delle Ammende. P.Q.M. Dichiara
inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese
processuali e della somma di euro 2.000 in favore della Cassa delle ammende.
Cos deciso in Roma, il 29 settembre 2016.
688
2016 3 OTTOBRE BOLOGNA SINDACO CRISCI FRANCESCO
PROTOCOLLO 13013 3 OTTOBRE 2016 DIMISSIONI DA ASSESSORE
SINDACO STEFANO BOLOGNA TI SONO STATO FEDELE DA SEMPRE E TU
RITORNERO'
689
c.p.p., in relazione agli artt, 125, 192, 530 e 546 comma 1, lett. e), c.p.p.,
deducono che la Corte territoriale ha fondato la penale responsabilit degli
imputati sulla loro qualit di comproprietari dell'immobile interessato dai lavori
abusivamente realizzati senza considerare che la LUCIDO aveva dichiarato
di essere l'unica committente delle opere, e che l'originaria istanza per
la realizzazione del muro di recinzione e per ottenere la compatibilit
paesaggistica nonch !a sanatoria urbanistica sono state sottoscritte
soltanto dalla medesima. 2 Corte di Cassazione - copia non ufficiale
Con un terzo motivo, ai sensi dell'art. 606, comma 1, lett. e) ed e), c.p.p., in
relazione agli artt. 62 bis, 133 c.p. e 546 comma 1, let. e), c.p.p., deducono
che la Corte territoriale ha negato le attenuanti generiche senza una adeguata
motivazione e senza tenere in debita considerazione la circostanza che la
LUCIDO e la MANNINO son incensurate e che i fatti in contestazione non sono
gravi. CONSIDERATO IN DIRITTO I ricorsi vanno dichiarati
inammissibili. La sentenza della Corte territoriale, la cui motivazione,
trattandosi di doppia conforme, si fonde con quella di primo grado,
formando un tutt'uno motivazionale con essa, avendo le due decisioni
utilizzato, quantomeno con riferimento alla declaratoria di penale
responsabilit degli imputati, criteri omogenei e seguito un apparato
logico argomentativo uniforme (Sez. 1, n. 8868 del 26/6/200, Rv.
216906, Sez. 4, n. 38824 del 17/9/2008), ha provveduto ad analizzare
con il dovuto rigore critico gli elementi probatori raccolti. Appare,
quindi, evidente che, seppure nel loro articolato sviluppo, le doglianze
difensive ripercorrono, in assenza di apprezzabili elementi di novit, le
censure gi espresse nei motivi di appello, senza nemmeno tener
conto delle puntuali argomentazioni espresse dalla Corte territoriale,
mancando dunque qualsiasi argomentata critica difensiva alle
conclusioni cui pervenuta la Corte di Appello di Palermo, ed
apparendo, sotto tale aspetto, le censure anche affette da genericit. I
primi due motivi di doglianza, scrutinabili congiuntamente, sono comunque
manifestamente infondati atteso che la motivazione della sentenza di
appello per relationem a quella di primo grado deve essere ritenuta
pienamente ammissibile proprio perch le censure meritali non
contenevano elementi ed argomenti sostanzialmente diversi da quelli
gi esaminati e disattesi. La Corte territoriale ha sottolineato, all'esito
di un apprezzamento di fatto sull'importanza delle opere, in quanto
tale non censurabile in questa sede, che la totale difformit delle
stesse rispetto al progetto presentato al Comune di Trappeto discende
non tanto dalla divergenza in altezza del muro di recinzione, che pure
significativa, quanto piuttosto dall'ampia struttura metallica, dotata
di tettoia, ed ancorata ad esso, realizzata in difetto di qualsivoglia
provvedimento concessorio o autorizzatorio, manufatto che peraltro
difetta del requisito della precariet che - com' pacifico - va
individuato in relazione alla oggettiva ed intrinseca destinazione
dell'opera, essendo necessario che essa soddisfi esigenze temporanee,
e non esclusivamente in relazione alle caratteristiche dei materiali
utilizzati per la realizzazione (ex multis, Sez. 3, n. 22054 del
25/2/2009, Sez. 3, n. 996 del 26/11/2014 , Sez. 3, n. 24898 del
690
4/4/2003, Rv. 225380). Quanto al profilo concernente l'affermazione di
responsabilit degli imputati, questa Corte ha gi affermato che
l'individuazione del comproprietario non committente quale soggetto
responsabile dell'abuso edilizio pu essere desunta da elementi oggettivi di
natura indiziaria 3 Corte di Cassazione - copia non ufficiale della
compartecipazione, anche morale, alla realizzazione del manufatto, desumibili
dalla presentazione della domanda di condono edilizio, dalla piena
disponibilit giuridica e di fatto del suolo, dall'interesse specifico ad
edificare la nuova costruzione, dai rapporti di parentela o affinit tra
terzo e proprietario, dalla presenza di quest'ultimo "in loco" e dallo
svolgimento di attivit di vigilanza nell'esecuzione dei lavori o dal
regime patrimoniale dei coniugi (Sez.3, n. 52040 del 11/11/2014, Rv.
261522). Ed allora, se vero che la LUCIDO, conduttrice del fondo, ha
dichiarato di essere l'unica committente delle opere in questione,
altrettanto vero che la prova della colpevolezza degli altri tre imputati
non riposa soltanto sulla loro qualit di comproprietari, avendo la
Corte territoriale precisato che l'accertamento di compatibilit
paesaggistica e l'istanza per ottenere la concessione in sanatoria sono
stati sottoscritti da CRISCI ANTONINO e CRISCI FRANCESCO e che,
come si ricava dalla denuncia di inizio lavori presentata all'Ufficio del
Genio Civile di Palermo, il progettista e direttore dei lavori venne
originariamente indicato in CRISCI FRANCESCO, a dimostrazione del
fatto che tutti erano direttamente interessati all'esecuzione delle
opere, compresa MANNINO MARIA CONCETTA, coniuge di CRISCI
FRANCESCO e titolare di interessi comuni con quelli del marito,
rispetto ad una edificazione su terreno di comune propriet che
assumeva rilevanza evidentemente familiare. La sentenza impugnata
dunque esente dai vizi denunciati in quanto dotata di una motivazione
compiuta e logica, del tutto conforme ai principi giuridici e
giurisprudenziali in precedenza enunciati. Manifestamente infondato
anche il terzo motivo di doglianza, avendo la Corte territoriale sufficientemente
giustificato il diniego delle attenuati generiche rilevando l' assenza di "elementi
favorevoli agli imputati ... non potendo ritenersi sufficiente, in forza del
novellato art. 62 bis c.p., il mero stato di incensuratezza di LUCIDO MARIA e
MANNINO MARIA CONCETTA e nel contempo evidenziando che la pena base
stata determinata "in misura di poco superiore rispetto al minimo edittale, con
un aumento minimo per effetto della disciplina della continuazione", e che
quindi il trattamento sanzionatorio applicato "non pu subire ulteriori
riduzioni" Nella specie, l'obbligo di motivazione oggetto di doglianza da
ritenersi assolto mediante il richiamo, in positivo, agli elementi di cui all'art.
133 c.p. ritenuti significativi, che com' noto sono indicati dalla pacifica
giurisprudenza di questa Corte come parametri cui il giudice deve attenersi nel
concedere o negare le circostanze attenuati di cui all'art. 62 bis c.p., e, in
negativo, alla mancanza di elementi ulteriori per mitigare la pena, elementi che
neppure la difesa dei ricorrenti ha saputo indicare, cos palesando la
sostanziale genericit della censura. Ai sensi dell'art. 616 c. p. p., con il
provvedimento che dichiara inammissibile il ricorso, l'imputato che lo ha
proposto deve essere condannato al pagamento delle spese del procedimento,
691
nonch - ravvisandosi profili di colpa nella determinazione della causa di
inammissibilit (Corte Cost. sent. n. 186 del 13/6/2000) - al pagamento a
favore della Cassa Corte delle ammende della somma di mille euro, cosi
equitativamente fissata in ragione dei motivi dedotti. P.Q.M. Dichiara
inammissibili i ricorsi e condanna i ricorrenti al pagamento delle spese
processuali e della somma di euro 1.000,00 ciascuno in favore della
Cassa delle Ammende. Cos deciso in Roma, l' 8 marzo 2016.
ATTIVITA AMMINISTRATIVA E PROFESSIONALE
2001 BOLOGNA SINDACO (relazione Scioglimento C.C. 2012): Ulteriori
anomalie sono emerse dall'esame di un'altra concessione edilizia (n 1 22
GENNAIO 2010 via Falcone Isola delle Femmine) per la mancanza dei
presupposti per il rilascio della concessione stessa; l'indagine ispettiva ha
inoltre evidenziato la mancata riscossione, da parte dell'ente, degli oneri di
urbanizzazione e dei costi di costruzione. Tale rocedura era stata avviata sin
dal 2001 dai precedenti proprietari (Lucido Michele 2005 Lucido Erasmo 42
Cardinale Bartola 43 Lucido Antonino Lucido Nazzarena 46)del fondo che,
dopo una lunga e complessa vicenda amministrativa, protrattasi per anni con
gli uffici comunali, vendevano l'area ad una ditta (Edil C.P. di Puglisi Baldassare
& C S.a.s. Progettista geom Crisci Francesco Consigliere Comunale)) la cui
riconducibilita' ad ambienti controindicati era nota ai competenti uffici
comunali. Tale societa' solo dopo pochi mesi dalla richiesta di voltura della
pratica in esame otteneva il rilascio del provvedimento richiesto. (Licenza 1 22
gennaio 2010) Ulteriori aspetti emblematici della complessiva vicenda sono
rinvenibili nella circostanza che, solo a seguito di un'operazione di polizia e del
connesso arresto di uno stretto congiunto del socio amministratore (Puglisi
Francesco 1966 Torretta) della suddetta societa', il responsabile dell'ufficio
tecnico comunale (Architetto Darpa Sandro) chiedeva alla locale procura della
Repubblica ed alla prefettura di Palermo di conoscere se la societa' a cui favore
era stata rilasciata la concessione edilizia fosse riconducibile all'esponente della
criminalita' tratto in arresto. La commissione d'indagine al riguardo ha posto in
evidenza, anche in questo caso, l'assenza di controlli e verifiche da parte
dellente appaltante di Torretta B.P 70 anni) i rapporti esistenti tra il soggetto
tratto in arresto e la famiglia titolare delle quote sociali a cui era stata
rilasciata la concessione edilizia. (Puglisi Baldassare Coniglio Emanuele). 2005
21 OTTOBRE VENERDI CONFERENZA STAMPA HOTEL SARACEN
PRESENTAZIONE DEL NUOVO MOVIMENTO ISOLA DEMOCRATICA
COORDINATORE STEFANO BOLOGNA ALLA CONFERENZA STAMPA ERANO
STATI INVITATI PER SOTTOSCRIVERE LADESIONE AL MOVIMENTO LUCIDO
SALVATORE E FRANCESCO CRISCI LADESIONE DI MICALI LETIZIA ERA STATA
COMUNICTA VERBALMENTE AL COORDINATORE BOLOGNA. LATTESA AL
SARACEN SI DIMOSTRA FALLIMENTARE LUCIDO NON SI PRESENTA ( LA
MOTIVAZIONE LA RITROVEREMO NELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE
DEL 30 GENNAIO 2006 DELIBERA 3-4 : Il Presidente ringrazia il cons. Cutino
per lattestazione di stima, stima che va soprattutto al vice Presidente che era
stato avvicinato con la promessa di elezione a Presidente, ma Egli in
nome di uno spirito di gruppo e di lealt ha ritenuto di dover rifiutare. Il Vice
Presidente afferma che occorre tenere conto degli incidenti senza perdere la
faccia, in particolare Egli ha posto a base della propria vita taluni valori come la
692
chiarezza e la lealt, ed a tali valori ha improntato i propri rapporti sia con il
Sindaco Portobello che con il signor Bologna, con il signor Cataldo, con il signor
Rubino. Anche in questoccasione si dichiara sereno conscio che sarebbe
bastato un suo piccolo spostamento di posizione per garantirgli la carica di
Presidente, ma ha ritenuto che fosse prevalente la sua lealt nei confronti
dellattuale Presidente che avrebbe dovuto sostituire. Non una carica che pu
cambiargli la vita n ha un morboso attaccamento alla poltrona; ). IL
CONSIGLIERE FRANCESCO CRISCI SI PRESENTA DOPO UN PAIO DORE ALA
FINE DOPO UNESTENUANTE TRATTATIVA ADERISCE AL MOVIMENTO siamo
stati costretti a disdire la convocazione dei giornalisti invitati alla conferenza
stampa di presentazione. 2005 26 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO
NELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE I CONSIGLIERI LETIZIA
MICALI E FRANCESCO CRISCI CON UN DOCUMENTO RESPINTO DALLA
MAGGIORANZA PORTOBELLO ESPRIMONO SOLIDARIETA AL VICE SINDACO
DIMISSIONARIO STEFANO BOLOGNA 2008 26 MAGGIO PORTOBELLO
SINDACO PROT 6120CC ROMEO SALVATORE AI ROM SUPERMERCATO FOGLIO
1 PARTICELL 2069 1466 GEOM CRISCI FRANCESCO AUTORIZZAZIONE
PROVVISORIA AIROM 2008 30 NOVEMBRE C C 11 OSSERVAZIONI E
OPPOSIZIONI PRG ELAUTO FERRARELLA PARCHEGGIO PROCURA
SARACEN VARIANTE DA 153 STANZE A 88 ALLOGGI CRISCI MICALI
BOLOGNA DA AREA TURISTICA CT1 A C PORTOBELLO NO SPECULAZIONE
2014 RINASCITA ISOLANA SINDACO BOLOGNA BILLECI ORAZIO 177
CALTANISETTA GIUSEPPE 132 CARDINALE GIUSEPPE 47 COLONNA
SALVATORE 47 CRISCI FRANCESCO 164 CROCE GIOVANNA 47 FERRANTE
GAETANO 80 GUERCIO BARTOLA 62 MANNINO ANGELO 238MIGNANO
ROSARIO 95 MILLOCCA FRANCESCO 87 NEVOLOSO BENEDETTO 97 OLIVA
STEFANIA 20 RAPPA ROSARIO 85 TOTALI 1472
2010 6 MAGGIO CONSIGLIO COMUNALE (i consiglieri Caltanissetta;
Billeci, Crisci e Nevoloso) Il Consigliere Caltanissetta fa la seguente
dichiarazione di voto sul bilancio: Preannuncia il voto contrario del gruppo
Rinascita Isolana, innanzitutto perch le previsioni di bilancio risentono di
unassoluta assenza di pianificazione stante che la maggior parte degli
stanziamenti risultano obbligatori e gli stanziamenti discrezionali risultano
assolutamente dubbi. Resta tutta da verificare lattendibilit di maggiori
entrate ed in particolare dei 100.000 euro che dovranno conseguire dalla lotta
allevasione ICI, dei 200.000 da reperire con la lotta allevasione TARSU, per i
quali non viene fornita alcuna dimostrazione; dei 350.000 euro che dovrebbero
provenire da sanzioni per violazione del codice della strada, su cui non
possibile fare anche in questo caso alcuna valutazione non essendo possibile
nemmeno avere conoscenza di quanto accertato nel 2009; Le restanti
previsioni risultano ottimistiche e poco realistiche. A ci si aggiunga lesistenza
di una posizione debitoria nei confronti dellATO rifiuti per circa 3.700.000
euro. Di conseguenza il bilancio risulta poco responsabile e incapace di
assicurare qualsiasi possibilit di rilancio delleconomia isolana. Ribadisce la
richiesta che la delibera e lintero bilancio venga trasmessa alla Corte dei
Conti. Il Consigliere Battaglia d lettura di un documento che si allega alla
presente per farne parte integrante. Il Presidente, poich nessuno chiede
ulteriormente di intervenire, pone in votazione il bilancio cos come emendato
693
ed assistito dagli scrutatori nominati ad inizio di seduta, accerta il seguente
esito: Presenti e votanti n.12, voti favorevoli espressi per alzata di mano n. 8,
voti contrari n.4 (i consiglieri Caltanissetta; Billeci, Crisci e Nevoloso).
2011 PORTOBELLO SINDACO CONCESSIONE EDILIZIA IN SANATORIA
RUSSELLO ANGELO RUSSELLO ANGELO & BARBERA FILIPPO s.n.c. CAMBIO
DESTINAZIONE DUSO UNO DA AFRICOLO A COMMERCIALE MAPPA 1 PARTICELLA 851
852 L.M. LAVORAZIONE METALLI DI RUSSELLO & BARBERA PROPRIETARIA MAGAZZINO
A UNA ELEVAZIONE FUORI TERRA VIA LIBERTA 11 FOGLIO 1 PARTICELLA 851 852 VIA
LIBERTA 19 E 21 MAGAZZINO ALLO STATO GREZZO UNA ELEVAZIONE FUORI TERRA
OLTRE PIANO SOTTOTETTO VIA LIBERTA 13 E 17 L.M. LAVORAZIONE METALLI DI
RUSSELLO & BARBERA VIA LIBERTA 11 11 13 15 17 19 FOGLIO 1 PARTICELLA 1466
PARTICELLA 2069 ANDREA LICATA CRISCI FRANCESCO RUSSELLO NGELO BARBERA
FILIPPO CIMINO RITA UNITA IMMOBILIARE VIA LIBERTA 11 MAPPA 1 PARTICELLA 2069
DI PROPRIETA DI RUSSELLO VINCENZA UNITA IMMPOBILIARE VIA LIBERTA 11 13
MAPPA 1 PARTICELLA 1466 DI PROPRIETARIO OMER OFFICINE MECCANICHE
RUSSELLO s.r.l. UNITA IMMOBILIARE VIA LIBERTA 15 17 19 MAPPA 1 PARTICELLA
1466 PROPRIETARIA BF DI BARBERA CONCETTINA & C s.n.c. 2002 23 APRILE
BOLOGNA SINDACO INGEGNERE FRANCESCA USTICANO ANNULLA
LICENZA EDILIZIA IN SANATORIA 45 DEL 23 GIUGNO 1999 CAPANNONE
INDUSTRIALE VIA LIBERTA 11 E 11 MANCANTE DI NULLA OSTA AA.BB.CC.
FERROVIE REGIA TRAZZERA 251 CARINI ISOLA 1999 11 GIUGNO BOLOGNA
SINDACO CONCESSIONE EDILIZIA IN SANATORIA 45 IN DIFFORMITA ALLA
LUCENZA 45 DEL 23 GIUGNO 1975 INGEGNERE USTICANO FRANCESCA 1975
23 GIUGNO DI MAGGIO SINDACO LICENZA EDILIZIA 45 CAPANNONE
INDUSTRIALE RUSSELLO ANGELO VIA LIBERTA 11 E 11 FOGLIO 1 PART
2069 1466 2011 29 MARZO PORTOBELLO SINDACO LICENZA EDILIZIA
IN SANATORIA 5 CRIVELLO VINCENZO 29.9.53 CRIVELLO ANTONIA
7.12.59 SS13 N 19 MONTREAL QUEBEC CANADA CONTRADA PIANA
PROPRIETARI 3 12 93 47705 35388 NOTAIO ORLANDO MARCELLO FOGLIO
3 2313 FOGLIO 3 E 4 138 119 238 243 ACCATASTAMENTO BRANCATO
VINCENZO 46027 16 02 06 ZONA E PROGETTISTA ARCH LICATA ANDREA
(CASE FANTASMA CON LUPO BOLOGNA E CUTINO) SISIMICA INGEGNERE
RAPPA ROCCO CRISCI FRANCESCO 2011 1 APRILE PORTOBELLO SINDACO
LICENZA EDILIZIA SANATORIA 7 IN SANATORIA CRIVELLO VINCENZO
29.9.53 CRIVELLO ANTONIA 7.12.59 SS13 N 19 MONTREAL QUEBEC
CANADA CONTRADA PIANA PROPRIETARI 3 12 93 47705 35388
NOTAIO ORLANDO MARCELLO FOGLIO 3 2312 FOGLIO 3 E 4 138 119 238 243
ACCATASTAMENTO BRANCATO VINCENZO PA0047330 17 02 06 ZONA E
PROGETTISTA ARCH LICATA ANDREA (CASE FANTASMA CON LUPO BOLOGNA
E CUTINO) SISIMICA INGEGNERE RAPPA ROCCO CRISCI FRANCESCO
2011 1 APRILE PORTOBELLO SINDACO LICENZA EDILIZIA SANATORIA 7 IN
SANATORIA CRIVELLO VINCENZO 29.9.53 CRIVELLO ANTONIA 7.12.59 SS13
N 19 MONTREAL QUEBEC CANADA CONTRADA PIANA PROPRIETARI 3 12 93
47705 35388 CONDONO 2011 1 APRILE PORTOBELLO SINDACO LICENZA
EDILIZIA SANATORIA 7 IN SANATORIA CRIVELLO VINCENZO 29.9.53
CRIVELLO ANTONIA 7.12.59 SS13 N 19 MONTREAL QUEBEC CANADA
CONTRADA PIANA PROPRIETARI 3 12 93 47705 35388 2011 1 APRILE
PORTOBELLO SINDACO LICENZA EDILIZIA SANATORIA 7 IN SANATORIA
CRIVELLO VINCENZO 29.9.53 CRIVELLO ANTONIA 7.12.59 SS13 N 19
694
MONTREAL QUEBEC CANADA CONTRADA PIANA PROPRIETARI 3 12 93 47705
35388 ONERI CONDONO 2014 14 novembre elezioni amministrative
Bologna Stefano Candidato Sindaco eletto lista Unaltra Isola Si con circa
1.000 voti di distacco dalla minoranza Insieme Liberi di cambiare Assessori
Mannino Angelo Lucido Anna Maria Crisci Francesco Puccio Rossella sentenza
della Corte di Appello del Tribunale di Palermo del 22 ottobre dello scorso
anno 2016 3 OTTOBRE BOLOGNA SINDACO CRISCI FRANCESCO
PROTOCOLLO 13013 3 OTTOBRE 2016 DIMISSIONI DA ASSESSORE
SINDACO STEFANO BOLOGNA TI SONO STATO FEDELE DA SEMPRE E TU
RITORNERO' sentenza della Corte di Appello del Tribunale di Palermo del
22 ottobre dello scorso anno, che trova poi la conclusione giudiziaria con
la sentenza della 3 sezione della Corte di Cassazione n 15729 dell'anno
corrente
IL GIALLO DELLE DIMISSIONI DELLASSESSORE GEOM CRISCI
FRANCESCO SI ASSISTITO ad una vera sceneggiata degno del miglior
MEROLA. Era diventato il leitmotiv della piazza Umberto 1 , nei bar e nelle sale
barbe non si discettava che di questo GIALLO. Ma insomma Crisci ha dato o no
queste dimissioni?
Personalmente per il semplice fatto di aver dato la notizia sul blog di Isola Pulita,
ho ricevuto minacce di denunce e querele da parte della stampa-online di
REGIME.
Ad oggi il giallo non ancora risolto. Ai Cittadini di Isola delle Femmine le
dimissioni sono state motivate... "ragioni personali mi impediscono di
proseguire l'attivit di governo..."
Non sar certo la sentenza della Corte di Appello del Tribunale di Palermo
del 22 ottobre dello scorso anno
Pensa e ripensa vuoi vedere che centra qualcosa l'incidente della sentenza
della 3 sezione della Corte di Cassazione n 15729 dell'anno corrente "
Comunque, sia lAssessorato lavori Pubblici rimasto in casa. Nel frattempo gli
stanno dicendo tranquillo a gennaio massimo.tornerai a fare lAssessore
695
anni, era accusato di traffico di droga. A parlare contro di lui erano stati i
collaboratori Antonino Nuccio e Francesco Franzese che riferivano dello spaccio
allo Zen (sul quale sono stati ritrovati anche alcuni pizzini nel covo dei Lo
Piccolo) in cui sarebbe stato coinvolto tra il 2006 e il 2008 anche Tognetti. Gli
avvocati hanno dimostrato lestraneit di Tognetti ai fatti contestati.
Ridotte o confermate le condanne per gli altri imputati, accusati a vario titolo di
associazione mafiosa, estorsione, associazione finalizzata al traffico di sostanze
stupefacenti, porto e detenzione illegale d'armi da fuoco, intestazione fittizia di
beni.
Condanne ridotte per Giuseppe Lo Cascio da 13 a 12 anni, Francesco Paolo Di
Piazza da 15 a 12 anni, Salvatore Baucina da 12 a 17 anni ma in continuazione
con una precedente condanna, Pietro Bruno da 14 a 16 anni (sempre in
continuazione con una precedente condanna), Domenico Ciarmitaro da 3
a 2 anni, Anello Cusimano da 7 anni a 6 anni e mezzo, Nicol Cusimano e
Fabio Daria da 13 a 10 anni e mezzo, Giuseppe Di Bella da 14 a 13 anni,
Filippo Lo Piccolo da 13 a 16 anni in continuazione con unaltra condanna, Vito
Mario Palazzolo da 12 a 16 anni in continuazione, Salvatore Randazzo da 3 a 2
anni, nunzio Serio da 20 a 19 anni in continuazione con una precedente
condanna.
Confermate le condanne a trentanni di reclusione per Sandro e Salvatore Lo
Piccolo, Michele Acquisto (12 anni), Pietro Cin (18 anni in
continuazione con un'altra condanna), Giovanni Corrao (5 anni e due
mesi), Salvatore DAnna (12 anni), Lorenzo Di Maggio (13 anni in
continuazione con un'altra condanna), Giuseppe Enea (quattro anni e due
mesi), Giuseppe Messina (12 anni). Proc. n. 7635\2011 R.G.N.R. DDA
(stralcio del prot.n. 11213\2008 R.G.N.R. DDA cd. Addiopizzo 5) ) nei
confronti di ACQUISTO Michele + 65 (tra cui LO PICCOLO Salvatore e
Sandro) per artt. 416 bis c.p., artt. 81 cpv., 110 e 629 co. 2 in rel. al n.
3 co. 3 dellart. 628 c.p. e art. 7 D.L. 13 maggio 1991 n. 152 conv. in
legge n. 203/91, nonch artt. 73 e 74 D.P.R. 309/90, commessi in gran
parte nel mandamento di Tommaso Natale San Lorenzo, per il quale si svolto
il giudizio abbreviato avanti al GUP MATASSA e il processo ordinario innanzi
alla IV^ Sez. pen. Pres. FONTANA che ha condannato gran parte degli
imputati a pene fino a 30 anni di reclusione in data 30 giugno 2014 (tra
cui LO PICCOLO Salvatore e Sandro ad anni 30, ACQUISTO Michele, BAUCINA
Salvatore, BIONDO Mario, DANNA Salvatore (reggente della famiglia di
Terrasini), DI MAGGIO Procopio (della famiglia di Cinisi), MESSINA Giuseppe e
PALAZZOLO Vito Mario ad anni 12 di reclusione, CUSIMANO Nicol, LO
CASCIO Giuseppe, LO PICCOLO Filippo e TOGNETTI Felisiano ad anni 13 di
reclusione, BRUNO Pietro (reggente della famiglia di Capaci e Isola delle
Femmine) e DI BELLA Giuseppe (della famiglia di Montelepre) ad anni 14 di
reclusione;
GdS
696
CARMELO ZANGHI NEL RICORSO IN APPELLO DI ALBERT PER
EMANSIONAMENTO
697
2016 23 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO SANATORIA EDILIZIA 15
PROT 15835 PERIZIA GIURATA PANZAVECCHIA NUNZIATINO TUMMINELLO
MAURIZIO VIA BAGLIESI 29 FOGLIO 1 PART 130 SCALA
698
FATTURE 13 E 20 SETTEMBRE 2010 FERRARELLA ANDREA VALUTAZIONE
INCIDENZA 18.972 EURO NELLAMBITO P.R.G. ADOTTATO C.C. 33 1 AGOSTO
2007 2011 5 AGOSTO PORTOBELLO SINDACO DIRIGENTE
URBANISTICA REGIONE SICILIA PRG PROT 52120 NON PROCEDIBILITA
APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE ESEGUITO IN
FASE DI REDAZIONE PRG 2011 4 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO
URBANISTICA SERVIZIO 2 PROT 67549 PRG PROT 52120 NON
PROCEDIBILITA APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE
ESEGUITO IN FASE DI REDAZIONE PRG 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977 E
AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC RELAZIONE TECNICCA ALLEGATA ALLA DELIBERA FOGLIO 3 PART 95
506 507 508 509 510 593 511 512 96 218 SU CUI SONO STATE RILASCIATE
LICENZE ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977
E AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2014 16 OTTOBRE
COMMISSIONE ARTA SERVIZIO 2 UNITA OPERATIV 2.1 PROTOCOLLO
20699 ADOZIONE VARIANTE AL VIGENTE PRG AREA TAORMINA RIENTRA NEI
CONFINI DESTINAZIONE ZONE C2 AREE PRIVE DI DESTINAZIONE PP
DELIBERA C.C. 127 7.8.90 NON VIGENTE E SONO STATE RILASCIATE
DIVERSE LICENZE EDILIZIE SOLUZIONE NEL NUOVO PRG
699
SCALICI GASPARE SCOGLIERA AZZURRA DINIEGO CONCESSIONE
EDILIZIA IN SANATORIA 4 DEL 27.07.2016
700
NORMA INIBITA L'ACCENSIONE PER PREVENZIONE E PROTEZIONE SICUREZZA
LIMPIANTO DI RISCALDAMENTO NON POTRA ESSERE ATTIVATO SINO A
LAMMINISTRAZIONE COMUNALE NON AVRA OTTEMPERATO ALLE
DISPOSIZIONI IMPARTITE DAL COMANDO PROVINCILE DEI VIGILI DEL FUOCO
A SEGUITO DEL SOPRALLUOGO DEI VIGILI DEL FUOCO DI PALERMO DEL 10
OTTOBRE 2016
701
2016 7 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO COMANDANTE CROCE
RELAZIONE PARCHIMETRI A PAGAMENTO 2016 PROT 176 16 PM
PROPOSTA APPALTO PLURIENNALE
702
2016 7 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO BILANCIO DI PREVISIONE
2016 2018 MOLTE CRITICITA' DI DEBITI FUORI BILANCIO ENTRATE
DUBBIE RECUPERO TRIBUTI INFEFFICIENTI
703
giustificata esclusivamente per il tempo necessario per poter affrontare, con gli
strumenti ordinari, le contingenze improvvisamente emerse, che cosa ben
diversa dal tempo necessario per poter risolvere definitivamente, a regime, il
problema esistente. In conclusione, in ragione del primo motivo, il ricorso
fondato e deve essere accolto e, per leffetto, annullati i provvedimenti
impugnati.
704
2016 15 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO CALTANISETTA CC DELIBERA
50 TAORMINA VIA LIBERTA VARIANTE AL PRG RESPINTO ASSESSORATO
NOTA 22402 23.11.16 FOGLIO 3 PART 2345 512 1568 1567 1566 1565 1971
95 2010 15 FEBBRAIO PORTOBELLO SINDACO CONVOCAZIONE CC
TAORMINA VIA LIBERTA VARIANTE AL PRG APPROVATO CC 33 07
RETTIFICA CONFINI TERRITORIALI RAPPRESENTATI CARTOGRAFIA
PRG Il Cons. Caltanissetta, a sua volta, evidenzia come il problema fosse gi
a conoscenza dellAmministrazione prima dellinvio del PRG. Il Sindaco
ribadisce che ci si accorti dellerrore solo dopo che il Consiglio Comunale
aveva proceduto allapprovazione del PRG, nel procedere allesame di alcune
richieste di concessioni edilizie ricadenti nella zona in questione.
Il Cons. Caltanissetta afferma che il problema essenzialmente politico,
infatti, se la questione risultava gi conosciuta nel 2007, improprio proporre
modifiche dopo tre anni. QuestAmministrazione deve quindi giustificare i
motivi per cui non ha posto il problema subito dopo il proprio insediamento. Il
Presidente evidenzia come questo Consiglio Comunale si sia insediato da pochi
mesi e come lUfficio Tecnico solo di recente ha investito il Consiglio del
problema. Questo Consiglio tenuto pertanto a fornire concrete risposte. Il
Cons. Guttadauro afferma che, a prescindere dallaccertamento di eventuali
responsabilit, questo Organo chiamato a dare risposte a questa
cittadinanza. Il Cons. Caltanissetta evidenzia come non ci si possa fidare
dellUfficio Tecnico Comunale, che pur avendo conoscenza del problema dal
2007, sottopone la questione allesame del Consiglio dopo tre anni. 2010 15
FEBBRAIO PORTOBELLO SINDACO CALTANISETTA CC
TAORMINA VIA LIBERTA VARIANTE AL PRG APPROVATO CC 33 07
RETTIFICA CONFINI TERRITORIALI RAPPRESENTATI CARTOGRAFIA
PRG 2010 22 FEBBRAIO PORTOBELLO SINDACO TAORMINA VIA
LIBERTA DELIBERA C.C. 6 VARIANTE AL PRG APPROVATO CC 33 07
705
RETTIFICA CONFINI TERRITORIALI RAPPRESENTATI CARTOGRAFIA PRG 2010
Variante al P.R.G. adottato con D.C.C. n33/2007 Rettifica dei confini
territoriali rappresentati nella cartografia del PRG 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977 E
AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA TAORMINA VIA
LIBERTA Atto numero 16 del 21-11-2013 Oggetto: Adozione di variante al vigente
PRG approvato con D.A. N 83/77, e con successivi D.A. N 121/83 e D.A. N
585/91, nonch al nuovo PRG adottato con deliberazione di C.C. n 33/2007,
per l'attribuzione della destinazione urbanistica 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC RELAZIONE TECNICCA ALLEGATA ALLA DELIBERA FOGLIO 3 PART 95
506 507 508 509 510 593 511 512 96 218 SU CUI SONO STATE RILASCIATE
LICENZE ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977
E AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2014 16 OTTOBRE
COMMISSIONE ARTA SERVIZIO 2 UNITA OPERATIV 2.1 PROTOCOLLO
20699 ADOZIONE VARIANTE AL VIGENTE PRG AREA TAORMINA RIENTRA NEI
CONFINI DESTINAZIONE ZONE C2 AREE PRIVE DI DESTINAZIONE PP
DELIBERA C.C. 127 7.8.90 NON VIGENTE E SONO STATE RILASCIATE
DIVERSE LICENZE EDILIZIE SOLUZIONE NEL NUOVO PRG 2014 12
NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO PROPOSTA 563 TRASMISSIONE COPIA
DEL PROVVEDIMENTO RESTITUZIONE DELLARTA PROT 20699 DEL 16
10 2014 ARCHIVIAZIONE DEL RIESAME LICENZE EDILIZIE 7 8 9 10 DEL 1997
SINDACO PORTOBELLO IN QUANTO SU AREA PRIVA DI DESTINAZIONE
URBANISTICA VIA LIBERTA 103 SOLUZIONE NELLAPPROVAZIONE PRG
ADOTTATO C.C. 33 1 AGOSTO 2007 1990 7 AGOSTO ADOZIONE PIANO
PARTICOLAREGGIATO ZONA C CONFORME AL PRG DELIBERA
CONSILIARE 127 1997 30 APRILE BOLOGNA SINDACO CONCESIONE
EDILIZIA 7/91 TAORMINA GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA
LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART 96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA
ROSOLINO FABBRICATO A 2 ELEVAZIONI FUORI TERRA E PIANTA
RETTANGOLARE MQ 1.519 1997 30 APRILE BOLOGNA SINDACO
CONCESIONE EDILIZIA 8/91 TAORMINA GIACOMO 03.11.43 TURORE DI
GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART 96 E 218 CONFINANTE CON
PROPRIETA FAVATA ROSOLINO CATASTO URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 3 4
CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI MQ 1.519 1997 30 APRILE BOLOGNA
SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 9/91 TAORMINA GIACOMO 03.11.43
TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART 96 E 218
CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO CATASTO URBANO AL F 3
PART 2345 SUB 5 E 6 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI MQ 1.519 1990 7 AGOSTO
706
DELIBERA CONSIGLIO OMUNALE 127 ADOZIONE PIANO
PARTICOLAREGGIATO ZONA C CONFORME AL P.R.G. 1997 30 APRILE
BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 10/91 TAORMINA
GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART
96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO CATASTO
URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 1 E 2 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI 2007 27
APRILE PORTOBELLO SINDACO DECRETO ASSESSORIALE 30 MARZO
2007 PRG VALUTAZIONE STRATEGICA AMBIENTALE NELLA FASE DI
REDAZIONE DEL PRG 2009 1 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO
TRASMETTE PRG ADOTTATO C.C. DELIBERA 33 1 AGOSTO 2007 PROT
ASSESSORATO 41829 5.06.09 2010 22 FEBBRAIO PORTOBELLO SINDACO
CONSIGLIO COMUNALE Variante al P.R.G. adottato con D.C.C.
n33/2007 Rettifica dei confini territoriali rappresentati nella
cartografia del PRG 2011 23 MARZO PORTOBELLO SINDACO
DETERMINA 3 SETTORE DARPA SANDRO IMPEGNO E LIQUIDAZIONE 14
FATTURE 13 E 20 SETTEMBRE 2010 FERRARELLA ANDREA VALUTAZIONE
INCIDENZA 18.972 EURO NELLAMBITO P.R.G. ADOTTATO C.C. 33 1 AGOSTO
2007 2011 5 AGOSTO PORTOBELLO SINDACO DIRIGENTE
URBANISTICA REGIONE SICILIA PRG PROT 52120 NON PROCEDIBILITA
APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE ESEGUITO IN
FASE DI REDAZIONE PRG 2011 4 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO
URBANISTICA SERVIZIO 2 PROT 67549 PRG PROT 52120 NON
PROCEDIBILITA APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE
ESEGUITO IN FASE DI REDAZIONE PRG 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977 E
AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC RELAZIONE TECNICCA ALLEGATA ALLA DELIBERA FOGLIO 3 PART 95
506 507 508 509 510 593 511 512 96 218 SU CUI SONO STATE RILASCIATE
LICENZE ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977
E AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2014 16 OTTOBRE
COMMISSIONE ARTA SERVIZIO 2 UNITA OPERATIV 2.1 PROTOCOLLO
20699 ADOZIONE VARIANTE AL VIGENTE PRG AREA TAORMINA RIENTRA NEI
CONFINI DESTINAZIONE ZONE C2 AREE PRIVE DI DESTINAZIONE PP
DELIBERA C.C. 127 7.8.90 NON VIGENTE E SONO STATE RILASCIATE
DIVERSE LICENZE EDILIZIE SOLUZIONE NEL NUOVO PRG 2016 23
NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO SERVIZIO 2 DIRIGENTE GENERALE
URBNISTICA PROT 22402 RESTITUZIONE AL COMUNE PROCEDIMENTO
PRG ADOTTATO CC 33 1 AGOSTO 2007 MANCATA PROCEDURA V.A.S.
707
STRUMENTO NECESSITANTE NELLA REDAZIONE DEL PRG. INVITO A RITIRARE
IL FASCICOLO 2016 23 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO SERVIZIO 2
DIRIGENTE GENERALE URBANISTICA PROT 22402 RESTITUZIONE AL
COMUNE PROCEDIMENTO PRG ADOTTATO CC 33 1 AGOSTO 2007 MANCATA
PROCEDURA V.A.S. STRUMENTO NECESSITANTE NELLA REDAZIONE DEL PRG.
INVITO A RITIRARE IL FASCICOLO 2014 16 OTTOBRE COMMISSIONE ARTA
SERVIZIO 2 UNITA OPERATIV 2.1 PROTOCOLLO 20699 ADOZIONE
VARIANTE AL VIGENTE PRG AREA TAORMINA RIENTRA NEI CONFINI
DESTINAZIONE ZONE C2 AREE PRIVE DI DESTINAZIONE PP DELIBERA C.C.
127 7.8.90 NON VIGENTE E SONO STATE RILASCIATE DIVERSE LICENZE
EDILIZIE SOLUZIONE NEL NUOVO PRG 2014 12 NOVEMBRE BOLOGNA
SINDACO PROPOSTA 563 TRASMISSIONE COPIA DEL PROVVEDIMENTO
RESTITUZIONE DELLARTA PROT 20699 DEL 16 10 2014 ARCHIVIAZIONE
DEL RIESAME LICENZE EDILIZIE 7 8 9 10 DEL 1997 SINDACO PORTOBELLO IN
QUANTO SU AREA PRIVA DI DESTINAZIONE URBANISTICA VIA LIBERTA 103
SOLUZIONE NELLAPPROVAZIONE PRG ADOTTATO C.C. 33 1 AGOSTO 2007
1990 7 AGOSTO ADOZIONE PIANO PARTICOLAREGGIATO ZONA C
CONFORME AL PRG DELIBERA CONSILIARE 127 1997 30 APRILE
BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 7/91 TAORMINA GIACOMO
03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART 96 E 218
CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO FABBRICATO A 2
ELEVAZIONI FUORI TERRA E PIANTA RETTANGOLARE MQ 1.519 1997 30
APRILE BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 8/91 TAORMINA
GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130 FOGLIO 3 PART
96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO CATASTO
URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 3 4 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI MQ 1.519
1997 30 APRILE BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 9/91
TAORMINA GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130
FOGLIO 3 PART 96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO
CATASTO URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 5 E 6 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI
MQ 1.519 1990 7 AGOSTO DELIBERA CONSIGLIO OMUNALE 127
ADOZIONE PIANO PARTICOLAREGGIATO ZONA C CONFORME AL P.R.G. 1997
30 APRILE BOLOGNA SINDACO CONCESIONE EDILIZIA 10/91
TAORMINA GIACOMO 03.11.43 TURORE DI GAETANO VIA LIBERTA 130
FOGLIO 3 PART 96 E 218 CONFINANTE CON PROPRIETA FAVATA ROSOLINO
CATASTO URBANO AL F 3 PART 2345 SUB 1 E 2 CAT A/7 CL 2, CONS 5 VANI
2007 27 APRILE PORTOBELLO SINDACO DECRETO ASSESSORIALE 30
MARZO 2007 PRG VALUTAZIONE STRATEGICA AMBIENTALE NELLA FASE
DI REDAZIONE DEL PRG 2009 1 GIUGNO PORTOBELLO SINDACO
TRASMETTE PRG ADOTTATO C.C. DELIBERA 33 1 AGOSTO 2007 PROT
ASSESSORATO 41829 5.06.09 2010 22 FEBBRAIO PORTOBELLO SINDACO
CONSIGLIO COMUNALE Variante al P.R.G. adottato con D.C.C.
n33/2007 Rettifica dei confini territoriali rappresentati nella
cartografia del PRG 2011 23 MARZO PORTOBELLO SINDACO
DETERMINA 3 SETTORE DARPA SANDRO IMPEGNO E LIQUIDAZIONE 14
FATTURE 13 E 20 SETTEMBRE 2010 FERRARELLA ANDREA VALUTAZIONE
INCIDENZA 18.972 EURO NELLAMBITO P.R.G. ADOTTATO C.C. 33 1 AGOSTO
2007 2011 5 AGOSTO PORTOBELLO SINDACO DIRIGENTE
708
URBANISTICA REGIONE SICILIA PRG PROT 52120 NON PROCEDIBILITA
APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE ESEGUITO IN
FASE DI REDAZIONE PRG 2011 4 OTTOBRE PORTOBELLO SINDACO
URBANISTICA SERVIZIO 2 PROT 67549 PRG PROT 52120 NON
PROCEDIBILITA APPROVAZIONE PRG IN ASSENZA DI VAS CHE DEVE ESSERE
ESEGUITO IN FASE DI REDAZIONE PRG 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977 E
AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2013 21 NOVEMBRE
COMMISSIONE STRAORDINARIA DELIBERA GIUNTA 16 GIAMBRUNO
UTC RELAZIONE TECNICCA ALLEGATA ALLA DELIBERA FOGLIO 3 PART 95
506 507 508 509 510 593 511 512 96 218 SU CUI SONO STATE RILASCIATE
LICENZE ADOZIONE VARIANTE URBANISTICA VIGENTE PRG 83 77 14 05 1977
E AL NUOVO PRG ADOTTATO DELIBERA C.C. 33 77 AREA TAORMINA VIA
LIBERTA 130 ADOZIONE DI VARIANTE AL VIGENTE PRG APPROVATO CON D.A.
N 83/77, E CON SUCCESSIVI D.A. N 121/83 E D.A. N 585/91, NONCH AL
NUOVO PRG ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 33/2007, PER
L'ATTRIBUZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA 2014 16 OTTOBRE
COMMISSIONE ARTA SERVIZIO 2 UNITA OPERATIV 2.1 PROTOCOLLO
20699 ADOZIONE VARIANTE AL VIGENTE PRG AREA TAORMINA RIENTRA NEI
CONFINI DESTINAZIONE ZONE C2 AREE PRIVE DI DESTINAZIONE PP
DELIBERA C.C. 127 7.8.90 NON VIGENTE E SONO STATE RILASCIATE
DIVERSE LICENZE EDILIZIE SOLUZIONE NEL NUOVO PRG
709
2016 29 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO BILANCIO PREVISIONE 2016
NOTA 17259 14 12 2016 D.A. 106 S.3/2016 COMMISSAIO AD ACTA
DOTTORESSA LEONELLI DANIELA PARERE REVISORI DEI CONTI ESCLUSIVA
IPOTESI CHE L'ENTE FACCIA IMMINENTEMENTE RICORSO AL 243 BIS TUEL
LORGANO DI REVISIONE A CONCLUSIONE DELLE VERIFICHE ESPOSTE NEI
PUNTI PRECEDENTI RILEVA CHE , COME RIPORTATO NELLA RELAZIONE
TECNICA DEL RESPONSABILE DEL 2 SETTORE DOTT.SSA DEBORAH PUCCIO
la formazione dello strumento della programmazione finanziaria per il triennio
710
2016-2018 riconsegna una situazione di disavanzo strutturale per il
superamento del quale non sono bastevoli le ordinarie misure volte alla
ricostituzione degli equilibri di bilancio Nella deliberazione di approvazione
della giunta comunale n 165 del 07/12/2016 sulla scorta di quanto previsto
nella summenzionata relazione si legge: ritenuto che, in relazione alla portata
ed al contenuto delle analisi svolte dal responsabile del servizio finanziario con
la citata relazione al bilancio di previsione 2016-2018, necessario dare atto
che lapprovazione dello schema di bilancio 2016-2018 risulta unicamente
funzionale rispetto alle esigenze di assicurare la formazione dello strumento di
programmazione finanziaria, quale presupposto imprescindibile al fine di poter
accedere alle procedure di riequilibrio finanziario pluriennale di cui allart 243
bis e seguenti del TUEL. QUINDI VIENE DELIBERATO DALLORGANO
ESECUTIVO di dare atto che lapprovazione dello schema di bilancio 2016-
2018 risulta unicamente funzionale rispetto alle esigenze di assicurare la
formazione dello strumento di programmazione finanziaria, quale presupposto
imprescindibile al fine di poter accedere alle procedure di riequilibrio finanziario
pluriennale di cui allart 243 bis e seguenti del TUEL LARTICOLO 243 BIS
PROCEDURA DI RIEQUILIBRIO FINANZIARIO PLURIENNALE DEL TUEL c 1-2-3-
4-5 TESTUALMENTE DISPONE:
Art. 243-bis. (5)
Procedura di riequilibrio finanziario pluriennale (1)
1. I comuni e le province per i quali, anche in considerazione delle pronunce
delle competenti sezioni regionali della Corte dei conti sui bilanci degli enti,
sussistano squilibri strutturali del bilancio in grado di provocare il dissesto
finanziario, nel caso in cui le misure di cui agli articoli 193 e 194 non siano
sufficienti a superare le condizioni di squilibrio rilevate, possono ricorrere, con
deliberazione consiliare alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale
prevista dal presente articolo. La predetta procedura non pu essere iniziata
qualora sia decorso il termine assegnato dal prefetto, con lettera notificata ai
singoli consiglieri, per la deliberazione del dissesto, di cui all'articolo 6, comma
2, del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 149. (3)
2. La deliberazione di ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario
pluriennale trasmessa, entro 5 giorni dalla data di esecutivit, alla
competente sezione regionale della Corte dei conti e al Ministero dell'interno.
3. Il ricorso alla procedura di cui al presente articolo sospende
temporaneamente la possibilit per la Corte dei conti di assegnare, ai sensi
dell'articolo 6, comma 2, del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 149, il
termine per l'adozione delle misure correttive di cui al comma 6, lettera a), del
presente articolo.
711
4. Le procedure esecutive intraprese nei confronti dell'ente sono so-spese dalla
data di deliberazione di ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario
pluriennale fino alla data di approvazione o di diniego di approvazione del
piano di riequilibrio pluriennale di cui all'articolo 243-quater, commi 1 e 3.
5. Il consiglio dell'ente locale, entro il termine perentorio di novanta giorni
dalla data di esecutivit della delibera di cui al comma 1, delibera un piano di
riequilibrio finanziario pluriennale della durata massima di dieci anni, compreso
quello in corso, corredato del parere dell'organo di revisione economico-
finanziario. Qualora, in caso di inizio mandato, la delibera di cui al presente
comma risulti gi presentata dalla precedente amministrazione, ordinaria o
commissariale, e non risulti ancora intervenuta la delibera della Corte dei conti
di approvazione o di diniego di cui all'articolo 243-quater, comma 3,
l'amministrazione in carica ha facolt di rimodulare il piano di riequilibrio,
presentando la relativa delibera nei sessanta giorni successivi alla
sottoscrizione della relazione di cui all'articolo 4-bis, comma 2, del decreto
legislativo 6 settembre 2011, n. 149. (2)
Deliberazione n.16/SEZAUT/2012/INPR della Corte dei Conti sezione delle
Autonomie adunanza del 13 dicembre 2012 sono state approvate le Linee
Guida per lesame del piano di riequilibrio finanziario pluriennale e per la
valutazione della sua congruenza (art. 243-quater, TUEL commi 1-3) in cui
viene esplicitamente enunciato che Presupposto necessario per accedere alla
procedura di riequilibrio la regolare approvazione del bilancio di previsione e
dellultimo rendiconto nei termini di legge; ci in quanto necessario che le
successive proiezioni abbiano come punto iniziale di riferimento una situazione
consacrata in documenti ufficiali. La deliberazione sopra indicata continua Al
riguardo deve essere anche rilevato che lavvio della procedura non comporta
la sospensione dei termini per la presentazione dei documenti contabili; infatti
a differenza di quanto previsto nel caso di dissesto dallart. 248 del TUEL non si
rinviene una norma espressa in tal senso. Nel silenzio del legislatore la norma
va interpretata nel significato letterale (ubi voluit dixit), anche perch utile
disporre della rappresentazione certa e veritiera di partenza, al fine di valutare
la sostenibilit del piano. La proposta deliberativa di approvazione del
Bilancio di Previsione 2016-2018 del Comune di Isola delle Femmine conferma
quanto gi deliberato dalla Giunta Comunale in particolare Di dare mandato al
responsabile dei servizi finanziari di formalizzare alesito dellapprovazione del
bilancio di previsione da parte del Consiglio Comunale la deliberazione
Consiliare di ricorso alle procedure di riequilibrio finanziario pluriennale di cui
allart 243 bis e seguenti del TUEL Il Collegio, condivide le criticit esposte
nella relazione della dottssa Puccio Deborah sulla situazione finanziaria
dellEnte, e ritiene necessario che venga avviata la procedura di cui allart
243bis del TUEL per i seguenti motivi. A)per eliminare il ricorso alle entrate
712
straordinarie aventi carattere non ripetitivo per finanziare spese correnti; B)
per la grave situazione debitoria dellEnte che mina gli equilibri generali di
bilancio acuita anche dalla recente sentenza n 8398/16 del 09/03/2016 della
corte di cassazione depositata in cancelleria il 27/04/2016 e notificata
allEnte con pec del 04/05/2016 per la quale il Comune di Isola delle Femmine
stato condannato alla somma complessiva di 3.971.691,81 oltre interessi
sino alla data delleffettivo saldo; C) il ripianamento del disavanzo di
amministrazione anno 2015 che viene effettuato con imputazione negli esercizi
2017 2018. CONCLUSIONI DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI In
relazione alle motivazioni specificate nel presente PARERE, RICHIAMATO
AARTICOLO 239 DEL tuel E TENUTO CONTO DEL PARERE DI REGOLARITA
TECNICO.CONTABILE ESPRESSO NELLA PROPOSTA DELIBERATIVA DEL
RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO. LORGANO DI Revisione tenuto
conto di quanto sopra esposto, considerato che la situazione finanziaria
dellEnte presenta squilibri strutturali del bilancio in grado di provocare il
dissesto finanziario e considerato che le misure di cui agli art 193 e 194 non
sono sufficienti a superare le consizioni di squilibrio rilevate, esprime parere
favorevole alla porposta di bilancio di previsione 2016-2018 nellesclusiva
ipotesi che lente faccia imminentemente ricorso alla procedura di cui allart
243bis TUEL di cui il presente bilancio rappresenta presupposto necessario.
LORGANO DI REVISIONE CONSIGLIO COMUNALE 29 DICEMBRE 2016
DELIBERA 53 IMMEDIATAMENTE ESEGUIBILE LA montagna di
debiti deriverebbe anche dalle amministrazioni passate, guidate dal sindaco
Bologna, mentre, per quanto riguarda lattuale amministrazione si fatta
commissariare quattro volte per il bilancio, ha amministrato sempre in
gestione provvisoria senza programmazione, ha sperperato tutto il lavoro fatto
dalla commissione prefettizia per risanare i conti a spese della cittadinanza e
ha nominato un responsabile del settore tributi interno senza procedere con
lesternalizzazione del servizio come espressamente indicato dalla commissione
prefettizia. Giuseppe Caltanissetta,: lattuale situazione finanziaria non
ascrivibile alloperato dellamministrazione Bologna. Il consistente
ammontare dei debiti fuori bilancio figlio delle precedenti gestioni, non
un solo centesimo di detto importo stato prodotto da questa giunta,
e sfidiamo la minoranza a dimostrare il contrario. Lingente rilievo del
cosiddetto Fondo crediti di dubbia esigibilit normativamente determinato
dallinefficienza della riscossione delle entrate dellEnte negli anni
2010/2014. Caltanissetta: Non stata adottata alcuna deliberazione
in ordine allattivazione della procedura di riequilibrio finanziario. La
giunta e la maggioranza consiliare hanno preso atto dei rilievi del responsabile
di settore e del collegio dei revisori, che hanno ritenuto sussistenti parametri di
criticit insuscettibili di risoluzione con mezzi contabili ordinari. Se dovessero
emergere dallanalisi finanziaria, che gli uffici gi dal 2 gennaio avvieranno,
effettivi presupposti per lavvio della procedura di cui allart 243 bis TUEL, si
provveder in tal senso. Dunque, in estrema sintesi, con buona pace del
catastrofismo dellopposizione no, non siamo in predissesto.PDR Il vizio
rimane sempre quello: bilancio in pareggio per entrate dopate: le entrate
che pareggiano le spese certe sono sempre accompagnate da un altissimo
coefficiente di irrealizzabilit. In altre parole: fra il 2015 e il 2016 stata
713
accertata una entrata per Recupero evasione IMU e TARI di 2,6 milioni
di euro. Quante di queste entrate si trasformeranno in moneta? Poco. Anzi
niente, perch fino ad ottobre 2016 su questa posta era stato incassato
0,00. Invece, le spese sono certe, scrivono i consiglieri del Pdr, e le multe
per il Codice della Strada? Altra storia strana. Un mese fa abbiamo chiuso il
rendiconto 2015 con 776.000,26 euro. A 40 giorni di distanza saltano
fuori dal cassetto sanzioni risalenti agli anni 2012, 2013, 2014, 2015
mai immesse a ruolo per una cifra superiore al milione di euro. Un bel
colpo di fortuna in una situazione debitoria come quella del nostro Comune.
Ma di questo milione di euro su carta, quanto diventer moneta? Fatto sta che
in una situazione di assoluta precariet dei conti, nel giro di un mese
abbiamo avuto la fortuna di trovare, tra evasori e multe non
contabilizzate, un tesoretto di oltre 3,5 milioni di euro. Un po come le
storie a lieto fine sotto lalbero di Natale, no? Ricapitolando, dunque, debiti
fuori bilancio o no, andiamo in predissesto. Anche perch il cassetto
magico non puoi aprirlo ogni anno. Ma da dove arriveranno queste entrate?
Le entrate previste in bilancio fotografano i risultati dellavviato percorso di
risanamento e rigore, spiega Caltanissetta, la lotta allevasione sul piano
tributario, ed il controllo del territorio, anche attraverso i nuovi sistemi di video
sorveglianza, hanno certamente incrementato gli accertamenti, richiamando i
cittadini ad impegno e responsabilit. La cittadinanza nel corso del 2015 ha
dimostrato di partecipare con senso di responsabilit alla rinascita del Paese,
anche attraverso un puntuale rispetto delle obbligazioni tributarie. Siamo
fiduciosi che anche il rendiconto 2016 confermer questo dato, e per i
pochi che danneggiando la collettivit tutta continuano a sottrarsi
al dovere di pagare le tasse, dal 2017 si ricorrer a sistemi di
riscossione pi efficaci e rapidi. Ci dispiace, ma le pietose esequie
auspicate dalla minoranza non sono in programma.
714
ORDINANZA SINDACALE 89/2016 2016 SENTENZA TAR PALERNO
Pubblicato il 26/09/2016 N. 02268/2016 REG.PROV.COLL. N.
01930/2016 REG.RIC Come ripetutamente affermato da questa
sezione proprio in materia di provvedimenti riguardanti lutilizzo temporaneo
di loculi cimiteriali, il potere extra ordinem di adozione di ordinanze contingibili
ed urgenti regolato da precisi limiti di legge, superati i quali tal genere di
provvedimento non pu essere ammesso (cfr. T.A.R., Sicilia, sez. III, n.
2339/2013, 455/2015, 593/2015). In particolare le ordinanze contingibili ed
urgenti sono consentite esclusivamente per far fronte a straordinarie ed
imprevedibili esigenze - a cui non possibile ovviare facendo ricorso agli
ordinari strumenti tipizzati dalla legge - per il tempo strettamente necessario
affinch lamministrazione possa intervenire in via ordinaria. Ci considerato,
evidentemente impossibile ricondurre ad evento straordinario ed imprevedibile
lesaurimento dei posti salma in un cimitero comunale, avvenuto nel tempo,
nellinerzia dellamministrazione comunale, che nulla ha fatto per far fronte di
tale pi che prevedibile conseguenza e che solo dopo avere adottato i
provvedimenti impugnati ha deliberato in ordine allapprovazione del progetto
di ampliamento del cimitero. Anche la previsione del termine di efficacia dei
provvedimenti impugnati, fino alla prevedibile fine dei lavori di ampliamento
del cimitero, non appare conforme ai principi che presiedono alla adozione dei
provvedimenti contingibili ed urgenti. Proprio per la particolare natura
eccezionale di tal genere di provvedimenti, la loro efficacia pu ritenersi
giustificata esclusivamente per il tempo necessario per poter affrontare, con gli
strumenti ordinari, le contingenze improvvisamente emerse, che cosa ben
diversa dal tempo necessario per poter risolvere definitivamente, a regime, il
problema esistente. In conclusione, in ragione del primo motivo, il ricorso
fondato e deve essere accolto e, per leffetto, annullati i provvedimenti
impugnati.
715
SAPPADA: nel lontano 18 aprile 1997 ebbe a dire: LINTIMIDAZIONE
VERBALE, PER PI PERICOLOSA DI OGNI ALTRA FORMA DI
INTIMIDAZIONE
Per i Cittadini di Isola delle Femmine stata una botta al cuore, sentire in quella
sala FREDDA la parola DISSESTO, detto in francese FALLIMENTO detto in
inglese DEFAULT, in breve ridurre la spesa pubblica per i servizi, ristrutturare il
debito aumentare le tasse e.
A ben riflettere OGGI Lepilogo del grigio e freddo pomeriggio del 29 dicembre a
ben guardare era perfettamente leggibile nei suoi comportamenti oltre che nella
SUA storia POLITICA-AMMINISTRATIVA.
716
Per esempio, Torniamo indietro mentalmente a quella che stata la campagna
elettorale: in genere i Cittadini isolani in passato sono stati spettatori di focosi e
infuocati comizi in cui non si risparmiavano accuse anche a livello personale,
qualcuno li definiva comizi alla TRUMP, cera di tutto e di pi, mentre nellultima
campagna elettorale la compagine VITTORIOSA del nostro SALVATORE
rimasta in silenzio assordante, era chiaro in LUI la CERTEZZA che non vi era
nulla da contendere, il nostro SALVATORE aveva la vittoria in tasca.
Unaltra tegola cadr sulla testa della maggioranza: le minacciate dimissioni e/o
autodimissioni dellAssessore alla Cultura che nel dare la propria adesione
allincontro dibattito tenutosi in Piazza Pittsburg il 19 agosto 2015, ha oscurato la
comparsata del nostro SALVATORE".. LAssessore alla Cultura ha scatenato
l'ira dei componenti della maggioranza per il ruolo di promotrice e conduttrice
dellevento.
Tra la fine di ottobre e gli inizi di novembre una crisi coinvolge il responsabile del
settore tecnico amministrativo e lassessore alla raccolta rifiuti: poca chiarezza
nei compiti, nelle responsabilit e pochissima chiarezza nelle funzioni della
gestione e organizzazione della raccolta rifiuti. Lo scontro violento tra il potere e
potere amministrativo si acuisce al punto da portare, lassessore con delega
allambiente, a dichiarare io non mi occupo pi di munnezza chiedetelo a.
E poi?
717
Non sar certo la sentenza della Corte di Appello del Tribunale di Palermo
del 22 ottobre dello scorso anno
Pensa e ripensa vuoi vedere che centra qualcosa l'incidente della sentenza
della 3 sezione della Corte di Cassazione n 15729 dell'anno corrente "
Comunque, sia lAssessorato lavori Pubblici rimasto in casa. Nel frattempo gli
stanno dicendo tranquillo a gennaio massimo.tornerai a fare lAssessore
Ma ancor prima, si risale cos allinizio della consiliatura, un altro giallo vede
come protagonista il nostro SALVATORE, la richiesta ufficiale del Comitato
Cittadino Isola Pulita di intitolare una Piazza alla vittima di mafia nostro
concittadino VINCENZO ENEA. Il sottoscritto con il SALVATORE ed il suo
DELFINO si era stabilito di individuare nella piazza Piano Levante la piazza da
intitolare a VINCENZO ENEA.
Il mattino dell8 giugno 2015, sul luogo dellomicidio di Via Palermo dove era
stata convocata una pubblica manifestazione, dopo una lunga ed
estenuante attesa della delegazione ufficiale guidata dal SALVATORE, i
Cittadini odono con le proprie orecchie che la piazza da intitolare
CAMBIATA non in Piazza Levante, nelle cui vicinanze vi sono abitazioni di
parenti dellomicida, bens a Piazza Ponente.
718
Legalit avevamo stilato ad iniziare dal 2005 sino alla campagna elettorale
scorsa
E proprio vero bisogna deve fare assolutamente terra bruciata attorno a SE.
E vero !! E Vero!! E vero!! Era lo slogan che i supporter gridavano nella piazza
Umberto angolo Via Colombo durante la campagna elettorale del 1995. Allora
erano altri tempi. Erano i tempi dei sedici leoni:
719
ASSENZA DI CONTROLLO tutto ci ha portato al fallimento il Nostro
SALVATORE
UNA FOLLIA
E lui?
Tranquillo continua nel suo book fotografico, tanto sono i Cittadini che
pagheranno i danni di questa DISASTROSA gestione, iniziata con le mani nel
sacco dei suoi amici di merenda.
720
Una promessa ci ha lasciato quel tardo pomeriggio di freddo nordico:
Pino Ciampolillo
https://www.facebook.com/isola.pulita/posts/10210636490982453?pnref=story
http://isolapulita.blogspot.com/2016/12/deliberazione-n16sezaut2012inpr-c-o-
r-t.html
721
Ebbene, siamo in PREDISSESTO.
Ieri, nonostante un malcelato pudore del Sindaco nel chiamare questo ricorso
come Procedura di riequilibrio finanziario pluriennale ex art. 243-bis del
TUEL, la sostanza non cambiata.
Il bilancio del Comune di Isola delle Femmine soffre di gravi squilibri finanziari
non sanabili con le procedure ordinarie previste dal TUEL. Ieri, con un anno di
ritardo e dopo linsediamento di un commissario ad acta, in Consiglio arrivato
il bilancio di previsione 2016 in pareggio. Penserete: allora non c nessun
problema!
Sbagliato. I problemi ci sono e sono tanti. Vi dir i due pi gravi:
1. Il bilancio non tiene conto di una mole di debiti fuori bilancio, non
facilmente determinabile, ma sicuramente stimabile sopra i 5MLN di
euro.
2. Nonostante, si continui a tenere fuori dal bilancio questa mole debitoria,
il pareggio dei conti assicurato da entrate non ricorrenti (cio una
tantum) e/o difficilmente realizzabili (cio incassabili).
Punto 1
Da dove proviene questa montagna di debiti? Dalle gestioni passate hanno
subito sentenziato dalla maggioranza. Dimenticando, per, che molti di questi
debiti ereditati dal Bologna-ter, risalgono al Bologna-bis e al Bologna-primo.
Che responsabilit ha dunque questa Amministrazione? Ha la stessa
responsabilit di un medico che viene chiamato per curare un ammalato e non
riuscendoci dice: quando sono arrivato era gi ammalato!!!
Ma non soltanto questo. Perch nel frattempo questa maggioranza si fatta
commissariare 4 volte per il bilancio, ha amministrato sempre in gestione
provvisoria senza programmazione, ha sperperato tutto il lavoro fatto dalla
Commissione prefettizia per risanare i conti a spese della cittadinanza, ha
nominato un responsabile del settore tributi interno senza procedere con
lesternalizzazione del servizio come espressamente indicato dalla
Commissione prefettizia.
Punto 2
Passano gli anni, cambiano le amministrazioni e gli amministratori (alcuni per
tornano una volta, due volte, tre volte), ma il vizio rimane sempre quello:
bilancio in pareggio per entrate dopate.
Cosa intendo con questo termine? Intendo che le entrate che pareggiano le
spese certe sono sempre accompagnate da un altissimo coefficiente di
irrealizzabilit. In altre parole: fra il 2015 e il 2016 stata accertata una
entrata per Recupero evasione IMU e TARI di 2,6 MLN di euro. Quante di
queste entrate si trasformeranno in moneta? Poco. Anzi niente, perch fino ad
ottobre 2016 su questa posta era stato incassato 0,00. Invece, le spese sono
certe: perch se il Comune acquista un cartellone stradale lo paga. E lo paga
con moneta sonante.
E le multe per il Codice della Strada? Altra storia strana. Un mese fa abbiamo
chiuso il rendiconto 2015 con 776.000,26 euro. Con tutte le conseguenze
normative del caso. Ebbene a 40 giorni di distanza saltano fuori dal cassetto
sanzioni risalenti agli anni 2012, 2013, 2014, 2015 mai immesse a ruolo per
una cifra superiore al milione di euro. Un bel colpo di fortuna in una
722
situazione debitoria come quella del nostro Comune. Ma di questo milione di
euro su carta, quanto diventer moneta? Quante di queste contravvenzioni
sono decadute? Quante prescritte? Quante contestabili e annullabili?
Fatto sta che in una situazione di assoluta precariet dei conti, nel giro di un
mese abbiamo avuto la fortuna di trovare, tra evasori e multe non
contabilizzate, un tesoretto di oltre 3,5 milioni di euro. un po come se in una
situazione di difficolt economica della vostra famiglia, apriste un cassetto mai
aperto prima e ci trovaste dentro proprio quei soldi necessari a pagare i debiti
e chiudere in pareggio i conti. Un po come le storie a lieto fine sotto lalbero di
Natale, no?
Ricapitolando, dunque, debiti fuori bilancio o no, andiamo in predissesto. Anche
perch il cassetto magico non puoi aprirlo ogni anno
Quali saranno le conseguenze per i cittadini? Negative. Senza giri di parole:
negative!
Lo Stato ci concede 10 anni per ripianare il debito e ununica ricetta: azzerare
le spese per i servizi, innalzare al massimo tutte le tariffe: IMU, TARI, IRPEF e
monetizzare attraverso la vendita dei beni patrimoniali disponibili.
In queste ultime 2 righe che ho scritto, ci sono gi 3 problemi enormi:
1. La spesa corrente del nostro ente quasi incomprimibile. Questo
significa che, fatte salve le spese di funzionamento (dipendenti, acqua,
luce, telefono,) si pu tagliare soltanto su scuola, anziani, turismo,
sport, giovani, politiche per il lavoro, etc. E su questo si taglier (vedi il
Documento Unico di Programmazione gi predisposto dalla Giunta
Bologna-ter).
2. Le tariffe comunali sono quasi tutte al massimo consentito dalla legge.
3. Non abbiamo beni patrimoniali da vendere.
723
BILANCIO FIORENZA GIUSEPPE 23 MILA SENTENZA 3185 07 APPELLO
GIUNTA DELIBERA 55 19. 05 2000 GIUSEPPE FIORENZA GIUNTA DELIBERA 67
09.04.04 IMPUGNAZIONE ZANGHI RICONOSCIMENTO DEBITO FUORI
BILANCIO SPESE LEGALI AVV GIUSEPPE FIORENZA DETERMINA 1 SETTORE
208 DEBITI FUORI BILANCIO INCARICHI DA LIQUIDARE AL 31.12.2004
430.128,89 DELIBERA GIUNTA 55 19 MAGGIO 2000 INCARICO A FIORENZA
PER COSTITUZIONE PARTE CIVILE PROCEDIMENTO 2834 1998 PER FATTI
ADDEBBITATI AD ALBERT, DETERMINA 1 SETTORE 380 24.12.2003
LIQUIDATE 4.096,00 DETERMINA 17 DEL 21.FEBBRAIO 2012 DEL 1 SETTORE
LIQUIDATE A FIORENZA 10.696,40 DELIBERA GIUNTA 67 9 APRILE 2004
INCARICO A FIORENZA PER APPELLO ALLA SENTENZA 4408 2013 DEL
15.DICEMBRE 2002 DEFINITO NELLA UDIENZA DEL 02.11.2007 E DEPOSITATA
IL 22.09.2009 DOVE LARCHITETTO ALBERT VIENE ASSOLTO 2007 2
NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO ALBERT SANATORIE SENTENZA 3185 2007
APPELLO SENTENZA DI CONDANNA DI ALBERT 2003 GIUNTA DELIBERA 55
19. 05 2000 GIUSEPPE FIORENZA GIUNTA DELIBERA 67 09.04.04
IMPUGNAZIONE ZANGHI 2007 2 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO ALBERT
SANATORIE SENTENZA 3185 2007 APPELLO SENTENZA 3185 2003
GIUNTA DELIBERA 55 19. 05 2000 GIUSEPPE FIORENZA GIUNTA DELIBERA 67
09.04.04 IMPUGNAZIONE ZANGHI
724
2016 2007 PORTOBELLO BOLOGNA MAGGIORE CROCE ANTONINO
SEGRETARIO GENERALE SCADIDI MANLIO ELEZIONI 2009 MAGGIOLI
PARCHIMETRI SOSTA E SICUREZZA RAGUSA STRISCE BLU PROTEZIONE
CIVILE GUARDIA COSTIERA MONREALE INTERROGAZIONI RINASCITA
ISOLANA PROMOZIONE COMANDANTE CROCE A MAGGIORE
725
MONICA GIAMBRUNO FASONE SAMUELE LAVAGGIO GOMME VIA LIBERTA
55 F1 PART 2200 SUB 8 CAT C2
726
727
728
729
730
731
732
733
734
735
DOTTORE ROCCO RAPPA RESPONSABILE 6 SETTORE TRIBUTI SGAVI
RUOLI ICI IMU TARSU TARI
736
2016 2 MAGGIO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 24 RATEIZZAZIONE LUCIDO ERASMO TARI ANNI 2013 2015
1 MILLE 48 EURO
2016 18 MAGGIO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 26 RATEIZZAZIONE LA ROSA DEI VENTI VASTA SETTIMO
ANNI 2013 2013 TARSU 2 MILLE 422 EURO
2016 19 MAGGIO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 27 RATEIZZAZIONE RICCOBONO ANONINO ANNI 2009
2013 TARSU 1 MILLE 909 EURO
2016 23 MAGGIO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 28 SGRAVIO TARSU ANNI 2009 2013 SOMME PAGATE E NON
DOVUTE 8 MILA 654 EURO
2016 8 GIUGNO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 29 RATEIZZAZIONE PETRUSO GIAMPIERO TARSU ANNI 2012
2015 921 EURO 81 CENTESIMI
2016 13 GIUGNO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 31 RATEIZZAZIONE B & C BELLANTE FABIO TARSU ANNI
2013 2015 6 MILA 720 EURO
2016 15 GIUGNO BOLOGNA SINDACO DETERMINA 12 ZANGARA 2016
ANGELA 15 GIUGNO DETERMINA SINDACALE 12 NOMINA ECONOMO
2016 16 GIUGNO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 32 RATEIZZAZIONE DOPOLAVORO FERROVIARIO
MAGISTRO MICHELE 10 MIILA 201 EURO TARSU 2015
2016 16 GIUGNO BOLOGNA SINDACO COMMISSARIO AD ACTA
BILANCIO CONSUNTIVO 2015 LEONELLI DANIELA D.A 98 Serv.3/2016
Nomina Commissari ad acta presso i Comuni
2016 20 GIUGNO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 33 RATEIZZAZIONE GFF SNC LIDO COCORITA PIPITONE
FRANCESCO PAOLO 4 MILA 923 EURO TARSU
2016 22 GIUGNO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 34 RATEIZZAZIONE VILLINO ANTONIETTA FRANCESCA
TARSU 2009 2013 1 MILLE 71 EURO 37 CENTESIMI
2016 5 LUGLIO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 35 SGRAVI IMU ANNI 2008 2015 4 MILA 610 EURO
2016 5 LUGLIO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 36 SGRAVI TARSU ANNI 2009 2015 4 MILA 463 EURO
2016 25 LUGLIO BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 37 RATEIZZAZIONE TARSU E TARI ANNI 2011 2015 7 MILA
385 EURO EUROFRUTTA DI AIOLO LANZA
2016 7 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 41 RIMBORSO ICI IMU ANNI 2008 2015 SOMME VERSATE E
NON DOVUTE 5 MILA 85 EURO 41 CENTESIMI
2016 12 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 42 REVOCA ATTO INGIUNZIONE DI PAGAMENTO 29 2014
CONDOMINIO LOI 18 ANNI 2004 2005 2007 DI 5 MILA 774 EURO
DEPURAZIONE ACQUE REFLUE
737
2016 14 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 48 RIMBORSI TRIBUTI VERSATI E NON DOVUTI ANNI
2012 2015 IMU E TASI RIMORSI 1 MILA 792 EURO 23 CENTESIMI
2016 21 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 46 SGRAVIO ICI ANNI 2008 2011 2MILA 26 EURO TARSU
ANNI 2005 2012 2 MILA 953 EURO 75 CENTESIMI
2016 14 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 52 ACCERTAMENTI TARSU 2016 ENTRATE COMPLESSIVE 1
MILIONE 687 MILA945 EURO 85 CENTESIMI
2016 13 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 55 SGRAVIO ICI 2004 2007 2009 2010 694 EURO
2016 13 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO 6 SETTORE RAPPA ROCCO
DETERMINA 54 SGRAVIO TARSU 2009 2013 9 MILA 555 EURO
2011 2012 2013 2016 CORTE DEI CONTI DELIBERAZIONI 8 2016 174 2014 298
2013 BILANCI CONSUNTIVO 2011 PREVISIONE E CONSUNTIVO 2012
RENDICONTO 2013 DEBITI FUORI BILANCIO ANTICIPAZIONI ISOLA DELLE
FEMMINE
738
2015 18 DICEMBRE BOLOGNA SINDACO CORTE DEI CONTI SEZIONE DI
CONTROLLO REGIONE SICILIA ADUNANZA DELIBERAZIONE 8 2016 PRSP
CONTROLLO RENDICONTO 2013
739
30/06/99. 2003 BOLOGNA SINDACO Comune di Isola delle
Femmine (PA) Lavori di ristrutturazione ed ampliamento del
Cimitero Comunale di Isola delle Femmine (PA); PACI ROCCO
ARCHITETTO Principali mansioni e responsabilit Progettista del
Progetto definitivo Importo del lavoro 1.111.305,09 2003 19
SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO PORTOBELLO RUBINO LUCIDO
GIAMBRUNO U.T.C. SCAFIDI SEGRETARIO MAIDA PAOLA
RESPONSABILE PROCEDIMENTO ARCH PACI ROCCO VIA PITRE
PALERMO PROGETTISTA DELIBERA GIUNTA 150 159 188
ASSUNZIONE DI ANTICIPAZIONE DI EURO 13.800,00 CON
LA CASSA DEPOSITO E PRESTITO PER LA PROGETTAZIONE
DEFINITIVA DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE ED
AMPLIAMENTO DEL CIMITERO COMUNALE 2003 BOLOGNA
SINDACO Comune di Isola delle Femmine (PA) Lavori di
ristrutturazione ed ampliamento del Cimitero Comunale di Isola
delle Femmine (PA); PACI ROCCO ARCHITETTO Principali mansioni
e responsabilit Progettista del Progetto definitivo Importo del
lavoro 1.111.305,09 2003 11 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO
PORTOBELLO RUBINO LUCIDO DELIBERA DI GIUNTA 159
ASSUNZIONE DI ANTICIPAZIONE DI EURO 13.800 CON LA CDP
PER LA PROGETTAZIONE DEFINITIVA DEI LAVORI DI
RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO CIMITERO COMUNALE
OPERE TRIENNALI 2003/2005 PRIORITA 45 SETTORE 21
CATEGORIA 9 IMPORTO EURO 500 MILA 2003 19 SETTEMBRE
BOLOGNA SINDACO PORTOBELLO RUBINO LUCIDO GIAMBRUNO
U.T.C. SCAFIDI SEGRETARIO MAIDA PAOLA RESPONSABILE
PROCEDIMENTO ARCH PACI ROCCO VIA PITRE PALERMO
PROGETTISTA DELIBERA GIUNTA 150 ASSUNZIONE DI
ANTICIPAZIONE DI EURO 13.800,00 CON LA CASSA
DEPOSITO E PRESTITO PER LA PROGETTAZIONE DEFINITIVA
DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO DEL
CIMITERO COMUNALE 2003 BOLOGNA SINDACO Comune di
Isola delle Femmine (PA) Lavori di ristrutturazione ed ampliamento
del Cimitero Comunale di Isola delle Femmine (PA); PACI ROCCO
ARCHITETTO Principali mansioni e responsabilit Progettista del
Progetto definitivo Importo del lavoro 1.111.305,09 2003 11
NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO PORTOBELLO RUBINO LUCIDO
DELIBERA DI GIUNTA 159 ASSUNZIONE DI ANTICIPAZIONE DI
EURO 13.800 CON LA CDP PER LA PROGETTAZIONE DEFINITIVA DEI
LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO CIMITERO
COMUNALE OPERE TRIENNALI 2003/2005 PRIORITA 45 SETTORE 21
CATEGORIA 9 IMPORTO EURO 500 MILA 2003 19 SETTEMBRE
740
BOLOGNA SINDACO PORTOBELLO RUBINO LUCIDO GIAMBRUNO
U.T.C. SCAFIDI SEGRETARIO MAIDA PAOLA RESPONSABILE
PROCEDIMENTO ARCH PACI ROCCO VIA PITRE PALERMO
PROGETTISTA DELIBERA GIUNTA 150 ASSUNZIONE DI
ANTICIPAZIONE DI EURO 13.800,00 CON LA CASSA DEPOSITO E
PRESTITO PER LA PROGETTAZIONE DEFINITIVA DEI LAVORI DI
RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO DEL CIMITERO COMUNALE
2003 BOLOGNA SINDACO Comune di Isola delle Femmine (PA)
Lavori di ristrutturazione ed ampliamento del Cimitero Comunale di
Isola delle Femmine (PA); PACI ROCCO ARCHITETTO Principali
mansioni e responsabilit Progettista del Progetto definitivo Importo
del lavoro 1.111.305,09 2004 24 GENNAIO SINDACO BOLOGNA RUBINO
PORTOBELLO LUCIDO NOTA CASSADEPOSITO E PRESTITI NON HA ACCETTATO
LA RICHIESTA DI FINANZIAMENTO ONERI PROFESSIONISTI 13.800 EURO
RISTRUTTURAZIONE AMPLIAMENTO CIMITERO 2003 11 NOVEMBRE BOLOGNA
SINDACO PORTOBELLO RUBINO LUCIDO DELIBERA DI GIUNTA 150
ASSUNZIONE DI ANTICIPAZIONE DI EURO 13.800 CON LA CDP PER LA
PROGETTAZIONE DEFINITIVA DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE ED
AMPLIAMENTO CIMITERO COMUNALE OPERE TRIENNALI 2003/2005 PRIORITA
45 SETTORE 21 CATEGORIA 9 IMPORTO EURO 500 MILA 2003 19 SETTEMBRE
BOLOGNA SINDACO PORTOBELLO RUBINO LUCIDO GIAMBRUNO U.T.C.
SCAFIDI SEGRETARIO MAIDA PAOLA RESPONSABILE PROCEDIMENTO ARCH
PACI ROCCO VIA PITRE PALERMO PROGETTISTA DELIBERA GIUNTA 150
ASSUNZIONE DI ANTICIPAZIONE DI EURO 13.800,00 CON LA CASSA DEPOSITO E
PRESTITO PER LA PROGETTAZIONE DEFINITIVA DEI LAVORI DI
RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO DEL CIMITERO COMUNALE 2003
BOLOGNA SINDACO Comune di Isola delle Femmine (PA) Lavori di
ristrutturazione ed ampliamento del Cimitero Comunale di Isola delle Femmine
(PA); PACI ROCCO ARCHITETTO Principali mansioni e responsabilit Progettista
del Progetto definitivo Importo del lavoro 1.111.305,09 2004 18 MARZO
BOLOGNA SINDACO DETERMINA SINDACALE APPROVAZIONE SCHEMA
TRIENNALE OPERE PUBBLICHE 2004/2006 OVE SI PREVEDE INTERVENTO PER
LA RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO CIMITERO INTERVENTO 45
SETTORE 20 CATEGORIA 9 IMPORTO 1 MILIONE DI EURO 2004 24 GENNAIO
SINDACO BOLOGNA RUBINO PORTOBELLO LUCIDO NOTA CASSADEPOSITO E
PRESTITI NON HA ACCETTATO LA RICHIESTA DI FINANZIAMENTO ONERI
PROFESSIONISTI 13.800 EURO RISTRUTTURAZIONE AMPLIAMENTO CIMITERO
2003 11 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO PORTOBELLO RUBINO LUCIDO
DELIBERA DI GIUNTA 150 ASSUNZIONE DI ANTICIPAZIONE DI EURO 13.800
CON LA CDP PER LA PROGETTAZIONE DEFINITIVA DEI LAVORI DI
RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO CIMITERO COMUNALE OPERE
TRIENNALI 2003/2005 PRIORITA 45 SETTORE 21 CATEGORIA 9 IMPORTO EURO
500 MILA 2003 19 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO PORTOBELLO RUBINO
LUCIDO GIAMBRUNO U.T.C. SCAFIDI SEGRETARIO MAIDA PAOLA
RESPONSABILE PROCEDIMENTO ARCH PACI ROCCO VIA PITRE PALERMO
PROGETTISTA DELIBERA GIUNTA 150 ASSUNZIONE DI ANTICIPAZIONE DI
EURO 13.800,00 CON LA CASSA DEPOSITO E PRESTITO PER LA PROGETTAZIONE
741
DEFINITIVA DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO DEL CIMITERO
COMUNALE 2003 BOLOGNA SINDACO Comune di Isola delle Femmine (PA)
Lavori di ristrutturazione ed ampliamento del Cimitero Comunale di Isola delle
Femmine (PA); PACI ROCCO ARCHITETTO Principali mansioni e responsabilit
Progettista del Progetto definitivo Importo del lavoro 1.111.305,09 2004 25
MARZO BOLOGNA SINDACO PORTOBELLO RUBINO LUCIDO PORTOBELLO
DELIBERA DI GIUNTA 54 CONFERIMENTO INCARICO PER LA PROGETTAZIONE
DEFINITIVA DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO DEL
CIMITERO DI ISOLA DELLE FEMMINE ARCHITETTO PACI ROCCO VIA PITRE
PALERMO IL PROGETTO NECESSITA DI STUDI GEOLOGICI E DI INDAGINI
GEOGNOSTICHE AFFIDATE A PROFESSIONISTI INCARICATI DA ARCH PACI
ROCCO LONORARIO PREVISTO SALE A 48 MILA 937 EURO 76 CENTESIMI 2004
18 MARZO BOLOGNA SINDACO DETERMINA SINDACALE APPROVAZIONE
SCHEMA TRIENNALE OPERE PUBBLICHE 2004/2006 OVE SI PREVEDE
INTERVENTO PER LA RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO CIMITERO
INTERVENTO 45 SETTORE 20 CATEGORIA 9 IMPORTO 1 MILIONE DI EURO
2004 24 GENNAIO SINDACO BOLOGNA RUBINO PORTOBELLO LUCIDO NOTA
CASSADEPOSITO E PRESTITI NON HA ACCETTATO LA RICHIESTA DI
FINANZIAMENTO ONERI PROFESSIONISTI 13.800 EURO RISTRUTTURAZIONE
AMPLIAMENTO CIMITERO 2003 11 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO
PORTOBELLO RUBINO LUCIDO DELIBERA DI GIUNTA 150 ASSUNZIONE DI
ANTICIPAZIONE DI EURO 13.800 CON LA CDP PER LA PROGETTAZIONE
DEFINITIVA DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO CIMITERO
COMUNALE OPERE TRIENNALI 2003/2005 PRIORITA 45 SETTORE 21 CATEGORIA
9 IMPORTO EURO 500 MILA 2003 19 SETTEMBRE BOLOGNA SINDACO
PORTOBELLO RUBINO LUCIDO GIAMBRUNO U.T.C. SCAFIDI SEGRETARIO
MAIDA PAOLA RESPONSABILE PROCEDIMENTO ARCH PACI ROCCO VIA PITRE
PALERMO PROGETTISTA DELIBERA GIUNTA 150 ASSUNZIONE DI
ANTICIPAZIONE DI EURO 13.800,00 CON LA CASSA DEPOSITO E PRESTITO PER
LA PROGETTAZIONE DEFINITIVA DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE ED
AMPLIAMENTO DEL CIMITERO COMUNALE 2007 18 MAGGIO PORTOBELLO
SINDACO DELIBERA GIUNTA 59 CONFERMA CESSIONI SUOLI CIMITERIALI
..PRIMA CHE UTC POSSA VALUTARE LA RICHIESTA DI RINNOVO DELEL
CONCESSIONI DECADUTE E NECESSARIO CHE LAMMINISTRAZIONE SI
PRONUNCI IN ORDINE AL DIRITTO DI CHIEDERE LA RETROCESSIONE DELE
AREE CIMITERIALI GIA CONCESSE, DELIBERA DI CONFERMARE LA CESSIONE
DI AREE CIMITERIALI CONCESSE A PRIVATI PER LA REALIZZAZIONE DI
SEPOLTURE GENTILIZIE NEL CIMITERO COMUNALE NONOSTANTE IL
SUPERAMENTO DEI TERMINI ENTRO CUI PROCEDERE ALLA REALIZZAZIONE
DELLE OPERE ESPRESSAMENTE PREVISTI DAI SINGOLI CONTRATTI, DI
AUTORIZZARE IL RESPONSABILE DELLUTC DARPA SANDRO A PROCEDERE AL
RINNOVO DELLE CONCESSIONI EDILIZIE DECADUTE IN PRESENZA DEI
PRESUPPOSTI URBANISTICI EDILIZI 2013 10 MAGGIO COMMISSIONE
DECADENZA DELLA CONCESSIONE CIMITERIALE LOTTO 7A NUOVO CIMITERO
LUCIDO ANTONINO 1994 9 NOVEMBRE BOLOGNA SINDACO CONCESSIONE AREA
CIMITERIALE LOTTO 7A REPERTORIO 615 LUCIDO ANTONINO CUGINO DEL
SINDACO
742
CASERMA DEI CARABINIERI INCARICO ANGELICO WALTER
COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE PROGETTAZIONE
DIREZIONE LAVORI MISURA CONTABILIT
REALIZZAZIONE NUOVA CASERMA CARABINIERI DA
REALIZZARSI 1.960.000 EURO WALTER ANGELICO RUSSELLO
VIA KENNEDY CASERMA DEI CARABINIERI COMUNE DI ISOLA
DELLE FEMMINE - PALERMO Incarico professionale conferito dal
Comune di Isola delle Femmine per la progettazione e direzione
lavori misura e contabilit per la realizzazione della nuova Caserma
dei Carabinieri ( stazione media ) da realizzarsi nel proprio territorio
comunale; IMPORTO: 1.960.000 Euro (in fase di approvazione
definitiva da parte del Ministero dei LL.PP. sezione affari speciali);
TOWN OF ISOLA DELLE FEMMINE - PALERMO professional duties
conferred by the City of Isle of females for the design and
construction management and accounting measures for the
implementation of the new Police Station (station average) to be
realized in its territory; AMOUNT: 1,960,000 Euro (under final
approval by the Ministry of Publ ic Works section of Special Affairs);
Nuova Caserma dei Carabinieri (Stazione Media) ad Isola
delle Femmine Palermo in realizzazione
2008 Segnalato con menzione donore al Concorso di
Architettura Sostenibile Premio del Monte indetto dalla
Societ Economica di Chiavari (partecipanti 1518 architetture in
tutto i l mediterraneo di cui n6 le menzioni) con la realizzazione di
una Villa bifamiliare ad Isola delle Femmine Pa;
L'edificio residenziale di cui al presente progetto, si riferisce a due
unit per rispettive unit abitative gemelle, facenti parte del
medesimo organismo strutturale e gemellato in ogni sua parte,
questo si sviluppa su una superficie coperta di mq. 335.72 totale
(compreso i terrazzi. patio e corpi accessori) inferiore ai mq 397.72
copribili (ovvero 1/5 della superficie del lotto cos come imposto dall
Soprintendenza) ed costituito da due elevazioni fuori terra (piano
terra e primo piano da destinare alla residenza propria) ed un piano
seminterrato da adibire a locale cantinola, di sgombero-tecnico e
garage (con vicolo a parcheggio interno >10% della suf. Ed.), con
accesso a mezzo di rampe carrabili e scala interna;
Ledificio ha una altezza massima complessiva di volume fuori terra
di ml. 6.35 misurata dal piano di calpestio, sino alla quota
estradossale del solaio di copertura (linea di gronda che in questa
realizzazione previsto con la coibentazione in pietrisco e ciottoli di
piccola granulometria) ed ancora m 0.70 di muretto dattico per un
743
totale di ml 7.05 (altezza non in concorso con le disposizionidi piano
ma tale da mascherare gli impianti di pannelli solari da allocare),
con luci libere interne nette di ml. 3.05 per il piano interrato ; ml
2.80 per il primo livello, ml 2,70 per il secondo livello, compatibili
con le norme prescritte dal P.R.G. e R.E.C. Il sistema costruttivo
scelto per la realizzazione dellintervento quello di tipo intelaiato,
in calcestruzzo di cemento armato con pilastri e travi e solai latero-
cementizi su fondazioni di tipo continuo. I tompagni esterni saranno
realizzati con tamponature in doppi blocchi di Poroton Autoportanti
(a cassetta); mentre di segato di tufo per linterno agli ambienti,
regolarmente traversato ed intonacato con specifico intonaco civile
per interni di biocalce.
La finitura dei prospetti esterni in intonaco Tipo Li Vigni additivato
ai Silossani inoltre si prevede di rivestire in pietra bianca
scavezzata le due pareti centrali (ceche) adiacenti il canale di
divisione delle due unit. Gli infissi esterni sono in PVC a taglio
termico con effetto legno. Detta scelta sequenziale alla
prescrizione della Sovrintendenza che li richiedeva lignei; ma dato
le forti luci di vano libero in progetto (5*6 / 3*4 / 3*3 / 2.8*2.3),
risultava assai improponibile eseguirli in predetta prescrizione,
ovvero le nascenti dilatazioni termiche avrebbero prodotto continue
rotture dei vetri camera e continue infiltrazioni dacqua, altres con
nessuna tenuta termica del comfort interno. In particolare per la
grandi luci stato necessario lutilizzo di tripli vetri basso emissivi
con camera daria a circolazione libera
L'intero edificio, per prevenire fenomeni di umidit da risalita e da
contatto, stato isolato dal terreno circostante a mezzo di una
intercapedine nelle pareti verticali controterra e di Gattaiolato per i
solai del piano seminterrato.
2008/10 Consulente professionista ed art director per lazienda
OMER srl per lo studio della nuova immagine aziendale (Isola
delle Femmine); Pregetto per la realizzazione di un tavolo lavoro
per i passeggeri dei treni superveloci ETR 735 committente ditta
OMER srl; Pregetto per la realizzazione dellampliamento dazienda
OMER srl di Carini
744
SIALMA COSTRUZIONI : SIRCHIA ALTADONNA MANNINO SOCIO
MANNINO GIUSEPPE
745
amministrativa del comune di Isola delle Femmine in provincia di Palermo, con
specifico riferimento al pericolo di infiltrazioni nellambito della municipalit;
se, a seguito di fatti accaduti nel luglio del 1999 e di quelli verificatisi nel
marzo del 2002 lamministrazione dellinterno abbia svolto attivit ispettive sul
comune di Isola delle Femmine; quali iniziative intenda adottare il Ministro
interrogato in merito alla condanna di primo grado, subita dal sindaco di Isola
delle Femmine per garantire la legalit e trasparenza dellattivit
amministrativa del comune ed ovviare al pericolo di un aggravamento della
crisi di credibilit dellistituzione locale e di infiltrazioni illecite nellambito della
municipalit.(4-02650)
Palermo lomissione posta in essere dal sindaco del comune in ordine al rilascio
dellillegittima autorizzazione edilizia ex articolo 13, legge n. 47 del 1985,
protocollo n. 827/Cc del 20 maggio 1999 (allex vice sindaco, oggi presidente
del consiglio comunale) in assenza di N.O. della Soprintendenza ai beni
culturali ed ambientali di Palermo ed il cui carteggio e gi in possesso della
Prefettura; sempre il gruppo consiliare Nuova Torre con lettera datata 6
giugno 2002 ha ancora trasmesso, al prefetto di Palermo, il prospetto di n. 10
concessioni edilizie rilasciate, in costante violazione delle norme vigenti in
materia, in favore di assessori, componenti o parenti dellattuale maggioranza
consiliare; al prospetto citato e possibile evincere il rilascio della concessione
edilizia n. 21 del 2001 del 14 maggio 2001 ai signori Puccio Rosaria Maria,
Domenica e Salvatore, con istanza presentata, dal dichiarato procuratore
Pomiero Giuseppe, e dalla concessione edilizia n. 13 del 2000 Del 7 giugno
2000 alla signora Cataldo Rosaria, ma i relativi provvedimenti della
Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali e del Genio Civile sono intestati
a Pomiero Giuseppe;
746
LUGLIO 2002 i nomi di Pomiero Giuseppe, cos come quello del citato boss
Pietro Bruno, risultano tra i soggetti economici ai quali stata effettuata la
confisca di beni illeciti, il cui elenco generale e stato allegato alla relazione
della Commissione Parlamentare sul fenomeno della Mafia nella IX legislatura
presentata alla Presidenza delle Camere il 16 aprile 1985 : se, verificate le
gravi notizie esposte dallinterrogante, non ritengano necessario ed urgente
avviare le procedure per lo scioglimento del consiglio comunale di Isola delle
Femmine.
747
rilascio della concessione edilizia n. 21 del 2001 del 14 maggio 2001 ai signori
Puccio Rosaria Maria, Domenica e Salvatore, con istanza presentata, dal
dichiarato procuratore Pomiero Giuseppe, e dalla concessione edilizia n. 13 del
2000 del 7 giugno 2000 alla signora Cataldo Rosaria, ma i relativi
provvedimenti della Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali e del Genio
Civile sono intestati a Pomiero Giuseppe; i nomi di Pomiero Giuseppe, cos
come quello del citato boss Pietro Bruno, risultano tra i soggetti economici ai
quali e stata effettuata la confisca di beni illeciti, il cui elenco generale e stato
allegato alla relazione della Commissione Parlamentare sul fenomeno della
Mafia nella IX legislatura presentata alla Presidenza delle Camere il 16 aprile
1985 : se, verificate le gravi notizie esposte dallinterrogante, non ritengano
necessario ed urgente avviare le procedure per lo scioglimento del consiglio
comunale di Isola delle Femmine. (4-03570)
http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=5-
06839&ramo=CAMERA&leg=13
Assessorato Regionele
degli Enti Locali
P A L E R M O
748
del Consiglio comunale, "con ulteriore particolare riguardo agli
organi di autogoverno e alla composizione delle singole
Commissioni" consiliari permanenti.
749
A' termini dell'art. 15, co. 2 del D.P.Reg. 16 giugno 1998,
n. 12 lo scrivente acconsente sin d'ora all'accesso presso codesto
Assessorato al presente parere da parte di eventuali soggetti
richiedenti.
Si ricorda poi che, in conformit alla circolare
presidenziale dell'8 settembre 1998, n. 16586/66.98.12 trascorsi
90 giorni dalla data di ricevimento del presente parere senza che
codesta Amministrazione ne comunichi la riservatezza, lo stesso
potr essere inserito nella banca dati "FONS".
http://www.gurs.regione.sicilia.it/pareri.htm
750
751
752
753
754
1998 16 05 BOLOGNA SINDACO ESPOSTI ABUSIVISMO ALBERT CTU ARCH
MILAN ING CALIRI GIUSEPPE RAPP ASSESSORE SIINO GENERO FANALE ARTA
MEGNA LUCIDO NAZZARENA CUGINA STEFANO FIORENZA ZANGHI SENTENZA
2927 CONSIDERATO che la Corte di Appello di Palermo, IV Sezione Penale, con nota
del 27/07/2010, assunta al protocollo n 10593 del 2/8/2010, ha certificato che la sentenza
n 2927/2007 emessa il 22/09/2009 nei confronti di Albert Giovanni divenuta irrevocabile
il 13/12/2009; RITENUTO, pertanto che nulla ostare alla chiusura del procedimento del
dipendente Arch Albert Giovanni, in conseguenza del definitivo passaggio in giudicato
della sentenza di assoluzione n 2927/07 avvenuta il 23/12/2009;
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A cura del Comitato Cittadino Isola Pulita Isola delle Femmine
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