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te

SOMMARIO 07/02/2017
11:56

02 Problemi con Linux? Risolti! 42 Condividere file e cartelle

16 Ripara con Rescatux
20 Errori di rete: strumenti di base
24 Problemi di rete: CLI
28 Le distro per il primo soccorso
34 Basta errori allavvio di Ubuntu
38 Stampanti e scanner al top
46 Tracciare le performance
50 Come riparare il bootloader
52 Test di funzionalit facili
58 Costruirsi un Chromebook
60 Fuggire da Windows
70 150 risposte ai tuoi dubbi

PASSA A LINUX! 1
1
+ Dottor Linux

Problemi con linux?

Risolti!
In questo articolo abbiamo raccolto gli ostacoli pi comuni a cui
potete trovarvi di fronte. Per ognuno vi forniamo la soluzione,
in modo da mantenere il sistema sempre in forma

N
onostante si possa avere pi nostro bagaglio di esperienze in queste 14 andare storto. Seguendo lo schema di
o meno esperienza, prima pagine. Troverete quindi una guida pratica avvio, abbiamo quindi deciso di partire dai
o poi tutti ci troviamo di fronte per risolvere la maggior parte dei problemi principali problemi che possono verificarsi
a qualche genere di problema. senza dovervi perdere in Internet per in fase di accensione, passando ai
Uno degli aspetti pi positivi delle cercare le soluzioni. Infatti, se spesso malfunzionamenti dovuti allhardware di
comunit Open Source per diamo per scontato il funzionamento di base, per arrivare poi ai componenti
la volont di fornirvi pi specifici, come le
assistenza per periferiche di rete o relativi
qualsiasi genere Considerando la complessit al desktop. Ci auguriamo
di inconveniente.
Infatti, siti, blog, di Linux, meglio saper che alla fine di questo
articolo, qualcuna delle
wiki e
documentazione
sistemare i principali errori nostre perle di saggezza
vi sia stata daiuto per
abbondano in risolvere il vostro
qualsiasi circostanza. Senza dubbio Linux, sempre importante ricordare che problema, lasciandovi cos la libert di
questo genere di approccio gli elementi che caratterizzano il sistema usare un sistema stabile e funzionale.
di enorme importanza sia per hanno un processo di esecuzione piuttosto Data la lunghezza dellarticolo, per
i principianti sia per gli utenti pi complesso. Pensiamo alle sole attivit che facilitarvi nella consultazione, abbiamo
esperti. Poter contare su un aiuto ci passano sotto gli occhi dal momento deciso di aggiungere un sommario proprio
costante, infatti, non ha prezzo. in cui accendiamo il PC. Viene caricato in questa pagina. In questo modo potrete
Detto questo, prevenire sempre meglio il bootloader, si attiva il kernel, i file e i passare direttamente alla sezione che vi
che curare e quindi abbiamo ben pensato documenti vengono avviati dal filesystem, interessa. Il nostro consiglio comunque
di fornirvi una guida ai problemi pi si attiva linterfaccia grafica, viene lanciata di leggere tutto larticolo, in modo da farvi
comuni con le relative soluzioni. Per la connessione a Internet e via dicendo. unidea generale di cosa pu capitare
facilitarvi le cose e permettervi di avere Considerando tutto questo, facile capire utilizzando Linux quotidianamente. Detto
un sistema sempre fluido e funzionante, come in questa concatenazione di cause questo, non vi resta che sfogliare larticolo
abbiamo raccolto e condensato tutto il ed effetti qualcosa alla fine possa anche pensato per voi.

Sommario
Problemi di avvio..............4 Sistema...............................8 Networking...................... 12
GRUB, bootloader, dual booting, Master Boot Drive, memoria, HOME, log, clonazione Rete lenta, streaming, accesso remoto.
Record (MBR), Rescatux. delle unit.

Hardware............................6 Software........................... 10 Desktop............................ 14

Driver, stampanti e CUP, crash, SSD, Gestore software, codice sorgente, DVD, Nessun desktop visualizzato, problemi di login,
cancellazione sicura. sistema rallentato, perdita delle password. dispositivi bloccati, perdita di file.

2
3
+ Dottor Linux
I primi passi
Problemi di avvio? Ecco le principali soluzioni
Avvio in stallo
D Il computer non si avvia. Ogni volta che compare la
schermata iniziale si blocca tutto.
R La prima cosa da fare essere pazienti. Il processo di avvio pu
tentare di inizializzare un dispositivo hardware o in alternativa
accedere alla rete qualora sia disponibile. In questo caso, vi troverete
di fronte a un timeout di alcuni minuti, dopo i quali il sistema ripartir
regolarmente. In caso di problemi, comunque, vi verr riproposto
un messaggio di errore su cui potrete cominciare a lavorare per
identificare il problema. Purtroppo, sotto questo aspetto, era molto
meglio quando lavvio di Linux veniva mostrato in chiaro, con tanto
di stringhe di testo che scorrevano sul monitor fino a quando
il processo non era concluso. In questo modo, in caso di
malfunzionamenti, si aveva subito sottocchio il problema. Adesso,
invece, va di moda nascondere tutto dietro a una semplice
schermata grafica. possibile comunque disattivare la schermata
iniziale direttamente dal menu di avvio. Quando accendete il PC,
tenete premuto il tasto ESC e se trovate una funzione che richiama
al recupero di sistema o alla sicurezza in generale, selezionatela.
Al suo interno troverete sicuramente la voce per disattivare la
schermata iniziale. In alternativa, date unocchiata alle opzioni di avvio
e premete E per modificarle. Cercate una riga che comincia con
linux e poi opzioni come quiet, splash o theme. Eliminate queste
voci e premete F10 per continuare lavvio. Questo, ovviamente, non
risolve il problema (a meno che il malfunzionamento non sia
imputabile proprio alla schermata di lancio), ma vi permetter
di vedere cosa sta succedendo e trovare degli spunti per iniziare
a indagare sullorigine dellinconveniente. Volendo andare oltre,
potete prendere in considerazione lidea di una periferica hardware
che impedisce lavvio del sistema. In questo caso disattivate tutti
i dispositivi non necessari, come stampanti, scanner o HUB USB.
Errori di boot
D Quando lancio il boot, vedo comparire tutt questa
serie di errori che non capisco:
Pci Express Device Error. Severity NN. Uncorrected non Fatal.
Pci Bus Error
Disattivate la schermata di avvio della vostra distro. In questo modo potrete vedere
cosa sta succedendo e, in caso di bisogno, capire lorigine dei problemi
4
4 Linux pro 146
Type:N Transaction Layer. Flow Control Protocol N:First. Receiver 1
Questo problema si verifica su un PC con una scheda madre
appena acquistata e che funziona bene con Windows.
R Il fatto che lhardware lavori con Windows ma dia problemi con
Linux un evento che pu succedere spesso. Trattandosi di
scheda madre, il primo passo da compiere controllare la presenza
di un eventuale aggiornamento del BIOS. Anche se si tratta di un
modello nuovo, il fatto che sia stata ferma su uno scaffale per diverso
tempo o abbia fatto un lungo viaggio dallEstremo Oriente per arrivare
dal negoziante, pu rendere il BIOS sorpassato rispetto a quelli
rilasciati negli ultimi periodi. Aggiornare questo componente, infatti,
pu risolvere davvero parecchi problemi, soprattutto inerenti lavvio
del sistema. Se anche cos non cambia niente, mettendo mano
ad alcuni parametri, potete provare a modificare il modo in cui
il kernel si rivolge allhardware. Nel menu di Grub, selezionate
lopzione per lavvio regolare e premete E. Modificate la riga che inizia
con kernel aggiungendo alcune o tutte le funzioni da riga di comando
che vi elenchiamo, ognuna separata da uno spazio:
noapic
oppure
noapictimer, acpi=off
oppure ancora
acpi=force
irqpoll
pci=nommconf
pci=nomsi
Notate la differenza tra la seconda e la terza serie di istruzioni. Tutto
quello che acpi e apic hanno in comune sono solo le lettere. Premete
F10 per lanciare le opzioni che avete appena aggiunto, quindi, una
volta trovata la giusta combinazione con cui il kernel interagisce con
lhardware, rendete permanente la modifica aggiungendo le opzioni
GRUB_CMDLINE_LINUX_DEFAULT e GRUB_CMDLINE_LINUX
in /etc/default/grub. Adesso salvate il file e aggiornate Grub con uno
dei seguenti comandi. Quello da usare dipende dalla vostra distro
(se il primo non funziona, provate il secondo e poi il terzo).
sudo update-grub2
sudo grub2-mkconfig -o /boot/grub2/grub.cfg
sudo grub2-mkconfig -o /boot/grub/grub.cfg
Linux danneggiato in seguito
a una nuova installazione
di Windows
D Ho installato Linux sul mio PC Windows e, una volta
acceso, ho avuto la possibilit di scegliere quale dei due
sistemi utilizzare. Recentemente, per, ho dovuto reinstallare
Windows, con il risultato che adesso Linux scomparso.
Non voglio reinstallarlo, perch in questo modo peerderei tutti
i file e le impostazioni che avevo salvato. C un modo per
ripristinare la mia prima installazione di Linux?
R Linux usa il bootloader Grub per consentirvi di scegliere le varie
impostazioni di avvio. Windows, per, sfrutta il proprio bootloader.
Dovete sapere che quando parliamo di bootloader ci riferiamo a una
piccola parte di codice embedded posta allinizio del disco rigido,
la quale viene lanciata durante il processo di caricamento del sistema

Per apportare modifiche permanenti al vostro menu
di Grub, modificate /etc/default/grub e lanciate i comandi
grub2-mkconfig o update-grub
operativo. Reinstallando Windows, si provveduto a sovrascrivere
Grub con il bootloader del sistema Microsoft. Tuttavia non c bisogno
di preoccuparsi, perch lunica cosa a essere andata persa il codice
di Grub. Linux, infatti, ancora al suo posto, con tutto ci che
contiene. Quello che dovete fare solo ripristinare Grub.
Alcune distro installano delle partizioni che hanno il compito di
riscrivere il bootloader nel caso vada perso. In alternativa c una
soluzione pi generica che possiamo mettere in pratica con
Rescatux. Scaricate il programma da http://www.supergrubdisk.
org/rescatux e selezionate lopzione Restore Grub. A questo punto,
il software cercher tutte le partizioni Linux e vi chieder di scegliere
quale di queste contiene il filesystem root, per poi permettervi di
installare Grub sul rispettivo disco fisso (di solito si tratta di /dev/sda).
Dobbiamo precisare che la schermata pu bloccarsi per un periodo
di tempo piuttosto lungo, ma anzich farsi prendere dal panico
e riavviare, non dovete far altro che avere pazienza fino a quando
Grub non viene reinstallato. Una volta fatto, il menu di avvio si
ristabilisce e potrete accedere di nuovo alla vostra copia di Linux.
Dual-booting con pi di una distro
D So che posso gestire un dual boot tra Linux e Windows,
ma posso fare lo stesso con due distribuzioni Linux?
Se s, come faccio a condividere i miei dati tra di loro? Inoltre,
come devo partizionare il mio disco fisso?
R S, certamente. Ogni distro ha bisogno di una propria partizione
di root, ma comunque possibile condividere lo stesso swap
con ciascuna di esse . per sempre consigliabile avere una
partizione separata per /home (se non si vogliono legare i propri dati
a ununica distro, in futuro si pu sempre decidere di dismetterne
luso). Invece, sconsigliamo lutilizzo della stessa directory home per
ogni distribuzione. Evitiamo cos eventuali incompatibilit tra il diverso
software utilizzato. Noi preferiamo usare il nostro nome seguito
da quello della distro, tipo mario-ubuntu o mario-debian e cos via.
Da tenere poi in considerazione che fino a quando ogni utente
ha lo stesso UID, ognuno di loro avr permessi di scrittura e accesso
e quindi sar possibile creare simlink per le directory pi importanti
come musica, foto e quantaltro. In questo modo potrete condividere
tutti i file tra le varie distribuzioni, mantenendo comunque la
configurazione dei documenti separata. Per quanto riguarda il menu
di avvio, scegliete una distro come principale e laltra come
secondaria, in modo da gestire correttamente le dovute priorit,
selezionando poi la prima perch venga lanciata in prima battuta.
Ogni volta che si installa una nuova distribuzione, evitate di reinstallare
un nuovo bootloader, in quanto quello precedente compir
a meraviglia il proprio lavoro senza bisogno di ulteriori elementi.
Una volta riavviato il PC, usate quindi il comando:
sudo grub-mkconfig -o /boot/grub/grub.cfg
Infine aggiornate il menu di boot.
Problemi con Linux? Risolti
Rimuovere una distro danneggiata
D Ho cancellato le partizioni Linux del mio PC. Il fatto che
adesso non posso avviare il sistema operativo. Tutto
quello che ottengo quando ci provo un messaggio di Grub
che non riesce a trovare i file. In pi si apre un prompt
rescue>. Non riesco nemmeno ad avviare Windows.
R Nonostante il codice di avvio per Grub sia memorizzato nel
Master Boot Record (MBR) allinizio del disco fisso, si tratta pur
sempre di uno spazio molto piccolo. Infatti, il codice iniziale di Grub
carica i file e le informazioni di configurazione dalla directory grub
o grub2 presenti nella partizione di boot di Linux. Se avete rimosso
questa partizione, Grub smette di funzionare. Se volete installare
unaltra distro nello spazio vuoto, sufficiente avviare lInstaller e
lasciare che Grub si riconfiguri rilevando automaticamente la presenza
di Windows. Se invece volete utilizzare lo spazio lasciato vuoto per la
copia di Windows o per la distro gi presente, allora dovrete installare
Grub per un altro sistema Linux o reinstallare il bootloader di
Windows. Il modo pi semplice per ripristinarlo utilizzare lopzione di
ripristino sul CD live di Rescatux. Per ripristinare il bootloader di
Windows, invece, necessario utilizzare questi comandi a seconda
della versione posseduta. Per XP:
fixboot
fixmbr
Per Vista, 7 o 8, invece:
bootrec /fixboot
bootrec /fixmbr
bootrec /rebuildbcd
Quando il computer non ne vuole sapere di avviarsi, un CD live una
manna dal cielo. Per questo opportuno averne sempre uno
a portata di mano. Infatti, si tratta di un ambiente Linux che anzich
installarsi si avvia direttamente da CD. Oltre a essere molto utile per
essere utilizzato su computer portatili come distro di passaggio,
ideale per ripristinare il corretto funzionamento di un sistema che
non ne vuole sapere di avviarsi. Ci sono alcuni CD di soccorso dedicati,
come System Rescue CD, Rescatux e Grml, ma la maggior parte
delle distribuzioni consente comunque di lanciare una propria copia
in ambiente Live. Di solito serve per provare il sistema e vedere se fa
al caso vostro, ma niente vi impedisce di utilizzarlo come risorsa per
risolvere i problemi che vi si pongono di fronte.
Il CD live di Rescatux dispone del comando Restore Grub, che evita di dover
ricorrere ai comandi della Shell per ottenere lo stesso obiettivo
Linux pro 146 5
5
+ Dottor Linux
Problemi hardware
Risolviamo i problemi con le periferiche recalcitranti
Trovare i driver hardware periferiche wireless, tutto quello di cui avete bisogno per far funzionare

D Dopo posso trovare i driver per il mio hardware?

Il disco della scheda madre incluso nella confezione
include solo quelli per Windows.
la periferica contenuto nel pacchetto stesso. Il processo di
installazione simile a quello compiuto con i dispositivi USB, tranne
per il fatto che si utilizza il comando lsusb e non c alcun equivalente

R La maggior parte dellhardware non ha bisogno di alcun driver

per funzionare con Linux. Il kernel, infatti, mette a disposizione
il supporto per una quantit impressionante di periferiche. Di solito,
infatti, Linux riesce a riconoscere i dispositivi nel momento stesso
in cui li collegate, caricando poi i driver appropriati senza bisogno
di alcun intervento da parte vostra. Alcune periferiche, inoltre, non
hanno driver separati, perch spesso usano solo codice proprietario
che non pu essere incluso con il kernel. In questo caso, un CD live
come Knoppix o System Rescue CD spesso riconosce il dispositivo
(questi particolari programmi, infatti, tendono a includere il supporto
per moltissime periferiche). Se lhardware un dispositivo interno
che di solito compare in uscita da Ispci, basta usare lopzione -k per
sapere quale driver usa. Una volta scoperta questa informazione, sar
sufficiente cercare il pacchetto che fornisce quello specifico driver.
Per farlo, usate o il gestore pacchetti o cercate direttamente nel Web.
Se si tratta di un pacchetto standard, come nel caso di molte
per -k. Se invece il kernel non supporta lhardware o non riuscite
a trovare alcunch dal gestore pacchetti, allora dovrete ricorrere al sito
del produttore. Se trovate un pacchetto DEB o RPM adatto al vostro
sistema, la soluzione a portata di mano. In caso contrario,
assicuratevi di scegliere il driver giusto per larchitettura utilizzata
e seguire attentamente le istruzioni di installazione.
Crash casuali
D Il mio computer affetto da una marcata instabilit e le
cause non sembrano essere imputabili a nessun software.
R Di solito, questo genere di problemi riconducibile allhardware.
Infatti, un modulo RAM difettoso pu essere uno dei principali
imputati. Se poi consideriamo il modo in cui Linux si serve della
memoria di sistema, probabile che questi malfunzionamenti
si verifichino pi con il Pinguino che con Windows. Scaricate
unapplicazione come Memtest86+ da www.memtest.org
e lanciate il controllo della memoria allavvio del PC. Se vengono
rilevati errori, avete trovato il problema. Un altro elemento che pu
causare crash casuali il surriscaldamento del sistema. Provate
a eseguire un programma per monitorizzare le prestazioni, oppure
scaricate unapplet per la barra delle applicazioni che vi consente
di vedere la temperatura della CPU e dei dischi fissi. Assicuratevi
che tutte le prese daria del case siano libere e, se avete un po di
dimestichezza con il cacciavite, date anche unocchiata alla pasta
termoconduttiva posta tra il dissipatore e la CPU. Per i computer
desktop ci potrebbe essere anche una terza causa: lalimentatore
scadente. Le unit pi economiche, infatti, tendono spesso a
degradare le proprie prestazioni con il tempo, finendo per danneggiare
gli altri componenti installati nel PC. Per questo genere di problema,
lunico test percorribile provare a montare un altro alimentatore.

Problemi di stampa
D La mia distribuzione non ne vuole sapere di far funzionare
la stampante. Come faccio a installare i driver?

R Il modo in cui si installano i driver, cos come la loro disponibilit,

Le distro hanno i propri programmi di configurazione per la gestione della
stampante. CUPS, per, oltre a funzionare altrettanto bene, anche universale
dipende dal modello della stampante che avete. Il primo passo
collegarsi al sito http://linuxprinting.org e controllare il database
presente. Se avrete laccortezza di eseguire questa operazione prima
ancora di acquistare una stampante, potrete risparmiarvi notevoli
perdite di tempo. Basta inserire la marca e il modello e il motore di

Perch usare il terminale?

Gran parte dei consigli che vi forniamo sotto
forma di comandi del terminale e il motivo per
cui abbiamo scelto questa via molto semplice.
Infatti, molte distribuzioni hanno i propri comandi
di configurazione che tuttavia variano da sistema
a sistema. I comandi da terminale, invece,
rimangono inalterati e possono essere utilizzati in
tutte le distro. Inoltre, un altro dei punti di forza
nelluso del terminale che i comandi consigliati
funzionano perfino se il desktop non si avvia.
Alcune istruzioni devono essere eseguite come
root e per farlo sufficiente anteporre sudo
al comando. In questo articolo utilizzeremo
principalmente sudo, che peraltro rappresenta
lunica opzione in molte distribuzioni attualmente
in circolazione. Se invece avete pieno accesso
come root tramite su, basta eseguire il comando
senza sudo.

6
6 Linux pro 146

ricerca interno al sito vi sapr dire se esiste il supporto e di quali driver
c bisogno. CUPS, il sistema di stampa utilizzato da Linux, dotato di
parecchi driver; molto spesso, quindi, non dovrete installare alcunch,
perch il riconoscimento della stampante avviene in automatico.
Tuttavia ci sono ulteriori driver nel pacchetto Gutenprint (Linuxprinting.
org vi dir se ne avete bisogno). HP, per esempio, fornisce driver
Open Source per le sue stampanti, pertanto, se avete un modello di
questo produttore, baster installare il pacchetto hplip. Altre aziende,
invece, forniscono pacchetti binari Closed Source. Controllate se la
vostra distro permette di scaricarli, altrimenti, come ultima risorsa,
dovrete integrarli nel sistema seguendo le istruzioni presenti sul sito
Web del produttore della stampante. Una volta che avete installato
i driver corretti, possibile impostare il dispositivo utilizzando lo
strumento di amministrazione dedicato, oppure far uso dellinterfaccia
Web di CUPS. Per utilizzarla, basta puntare il browser allindirizzo
http://localhost:631 e fare click sul menu Amministrazione,
poi su Aggiungi stampante e seguire le istruzioni.
Opzioni per gli SSD
D Vorrei sostituire il mio disco fisso con un SSD. Come
faccio a impostare il tutto? Inoltre, c qualcosa a cui
devo stare particolarmente attento? Sto pensando ai
problemi causati scrivendo troppo spesso su una memoria
flash. Che dire poi del TRIM?
R Per installare un disco SSD non c poi tanto da fare. I tipici
strumenti di partizionamento vanno benissimo sia per unit allo
stato solido sia per quelle meccaniche. Nonostante gli SSD siano
molto pi veloci di un modello tradizionale, vi consigliamo di
aggiungere noatime per le opzioni di mount in /etc/fstab. A questo
punto, ci sono poi un paio di opzioni per i vostri dati che vale la pena
prendere in considerazione. Potete eseguire il backup della directory
home e fare una nuova installazione su SSD, oppure niente vieta di
copiarvi tutto al suo interno. Per farlo, vi consigliamo di eseguire il boot
da un CD live. Montate ogni partizione a parte gli swap in entrambe le
unit, quindi utilizzate rsync per copiare ogni cosa su tutte le partizioni:
rsync -a /mnt/vecchia_partitione/ /mnt/nuova_partitione/
Avrete anche bisogno di reinstallare Grub come bootloader,
utilizzando per esempio un programma come Rescatux solo con le
nuove unit. TRIM, invece, un comando che permette di fare pulizia
nelle aree non pi utilizzate dallo stoccaggio dati. Potete abilitarlo
in due modi. Il metodo pi semplice aggiungere relatime e scartare
le opzioni di mount in /etc/fstab. Lunico inconveniente, tuttavia,
che questo pu rallentare lunit durante le fasi di avvio del
computer. Per questo molti preferiscono eseguire fstrim quando
il computer gi avviato. Un task Cron che pu eseguire fstrim --all
una volta alla settimana dovrebbe essere sufficiente per qualsiasi
Usando GParted si pu partizionare qualsiasi disco fisso, tanto
SSD quanto quelli di tipo meccanico
Problemi con Linux? Risolti
Se volete
evenienza. Lopzione --all abilita il TRIM per ogni filesystem che lo cancellare in
supporta, ignorando invece gli altri. Aggiungete poi lopzione modo definitivo
--verbose cos che Cron invii una sintesi di ci che ha fatto. il contenuto
di un disco fisso,
Eliminare i file definitivamente allora Dariks
Boot and Nuke
D Prima di smaltirlo, vorrei fare in modo che il mio disco
rigido venga completamente cancellato. So che eliminare
i soli file non sufficiente, ma cosa dovrei fare per distruggere
la soluzione
migliore
completamente ogni traccia dei miei dati?
R Dipende da cosa si intende per smaltimento dellunit. Se la state
gettando via, un grosso martello perfetto per scongiurare
qualsiasi recupero dei dati. Tuttavia esistono metodi ben pi sofisticati
per cancellare qualsiasi traccia duso di un disco fisso, molti dei quali
lasciano lunit in perfetto stato per poter poi essere riutilizzata. Come
detto, cancellare semplicemente i dati non sufficiente per evitare
I dischi SSD sono molto pi veloci
dei modelli tradizionali e per
installarli non c molto da fare
che vengano recuperati. Infatti, in questo modo non si fa altro che
rimuovere le loro voci dalla tabella della directory, mentre i file
continuano a rimanere al loro posto. quindi necessario
sovrascrivere tutto svariate volte per essere davvero sicuri che
qualsiasi cosa non sia pi rintracciabile. Per compiere questa
operazione con una sequenza di zeri, sufficiente utilizzare:
sudo dd if=/dev/zero of=/dev/sdb bs=4k
Questa istruzione, ovviamente, non pu essere utilizzata sullunit
di sistema. Se quindi proprio questa che si vuole cancellare, dovrete
lanciare il comando da un CD live. Se pu darvi maggiore tranquillit,
per sostituire gli zeri con alcuni dati casuali, basta usare /dev/
urandom al posto di /dev/zero. Siate poi consapevoli che il comando
dd non chiede se siete sicuri di cosa state facendo e quindi non attua
alcun doppio controllo prima dellattivazione della procedura.
Una volta che premete Invio, i dati sul disco vengono eliminati del
tutto. Pertanto, quando lo usate, fate sempre massima attenzione.
Se anche con i metodi che abbiamo elencato non riuscite a stare
tranquilli, allora bene prendere in considerazione la possibilit di
eseguire sovrascritture multiple. In questo caso si pu ricorrere a uno
specifico programma chiamato Dariks Boot and Nuke (DBAN) che
potete trovare alla pagina http://www.dban.org. Si tratta di uno dei
software pi efficaci in circolazione per questo genere di attivit e pu
essere paragonato a una martellata ben assestata. In pratica, ideale
anche per le persone pi paranoiche.
Linux pro 146 7
7
+ Dottor Linux
Problemi di sistema
Risolviamo le pi comuni difficolt
Drive pieni contiene i file log di sistema e si pu riempire a dismisura quando

D Lo spazio a disposizione del mio disco rigido sembra

scomparire. Dov finito e come posso recuperarlo?
un processo sta registrando parecchi errori. Date unocchiata ai file
di grandi dimensioni contenuti in queste cartelle e considerate se vale

Rdf -h
Se si hanno pi partizioni, il primo passo capire come sono
organizzate tramite il comando df:
Questo mostra lo spazio totale utilizzato e disponibile su ciascuna.
Se avete una /home separata, opportuno capire se proprio questa
a occupare la maggior parte della memoria. Le misure da adottare,
in questo caso, sono sempre le stesse, anche se necessario essere
root per ripulirla a dovere. Per i file di sistema, le directory incriminate
solitamente sono /tmp e /var. La prima utilizzata per i file
temporanei e spesso si satura di documenti vecchi e inutili soprattutto
quando i processi lavorano senza poi far pulizia. /var/log, invece,
la pena eliminarli. Valutate anche la possibilit di installare logrotate
che ha il compito di tenere i file di log sotto controllo. Per impostazione
predefinita, questo programma avvia un nuovo file di registro
settimanale e ogni sette giorni provvede a comprimere lultimo,
mantenendo poi i log degli ultimi 28 giorni. Questo modo di
procedere permette cos di risparmiare una quantit di spazio
impressionante. Nella vostra directory home, controllate la cartella
download, il browser, la cache del mailer e anche la cartella .cache.
Potete poi utilizzare du per appurare le dimensioni delle directory:
du -sh * | sort -h
in questo modo avrete un elenco preciso di tutti i file ordinati per
grandezza. Se invece volete valutare le cartelle nascoste, usate:
du -sh .[0-9a-z]* | sort -h
Ci sono poi strumenti grafici per visualizzare lutilizzo del disco
(Filelight per KDE e Disk Usage Analyser per Gnome). BleachBit,
invece, utile per identificare i file non necessari come quelli presenti
nella cache del browser.

Che fine ha fatto la memoria?

D Ho notato che dopo lesecuzione di Linux per un po
la memoria viene saturata. Come posso capire quale
processo la sta usando in modo cos massiccio?

R perfettamente normale ed il modo in cui Linux progettato

Filelight, come Gnome Disk Usage Analyser, pu darvi una rappresentazione
grafica di come siete riusciti a riempire il disco fisso
per funzionare. La memoria libera corrisponde a una porzione
di RAM inutilizzata che entra in azione quando necessario
incrementare le prestazioni del PC. Infatti, il kernel di Linux alloca
la memoria di cui i processi non si servono in modo da migliorare
le attivit. Potete vederlo in modo chiaro con il comando free -h.
total used free shared buffers cached
Mem: 15G 15G 128M 982M 396K 13G
-/+ buffers/cache: 2.3G 13G
In un computer dotato di 16 GB di memoria fisica, solo 128 MB
vengono segnalati come liberi. Al di fuori di questa, 13 GB sono
utilizzati come buffer. In questo modo, laccesso al disco
notevolmente migliorato, in quanto i dati vengono messi nella cache
in attesa del prossimo utilizzo in scrittura e lettura. Se poi la memoria
necessaria per qualcosa di pi importante, verr subito messa
a disposizione. importante ricordare che non solo il filesystem

In cerca di guai
Linux registra quasi tutto e, quando qualcosa va storto,
i registri sono il primo posto dove guardare. Il registro
di sistema in /var/log e di solito lo trovate con il
nome di messages o syslog secondo lo strumento
utilizzato dalla distro. Se il programma foo si comporta
male, provate a cercare messaggi con:
grep foo /var/log/messages
Inoltre, potete guardare i messaggi di log
immediatamente in tempo reale con:
tail -f /var/log/messages
Questo comando consente di visualizzare nel
registro le nuove voci appena compaiono.
Eseguendo listruzione in un terminale, potrete cos
avere subito sottocchio qualsiasi cosa accada,
compreso capire al volo lorigine dei problemi.
Il buffer del kernel pu essere letto con il comando
dmesg, utile se si hanno difficolt con lhardware.
Possiede perfino lopzione follow:
dmesg --follow
utile quando si tratta di hardware connesso a caldo.
Per vedere come vengono rilevate le periferiche
integrate e gestite in fase di avvio, invece, usate:
dmesg | less
dopo il boot. Premete poi / per cercare qualche
informazione rilevante. Se la distro utilizza systemd,
le voci di registro possono essere visualizzate con
journalctl. Potete quindi procedere con
journalctl --follow
o cercare gli errori dallultimo avvio con:
journalctl -b -p err

8
8 Linux pro 146
 Problemi con Linux? Risolti

ID illeggibili
D Trovo luso di UUID in /etc/fstab fastidioso. Cosa c
che non va nel vecchio sistema che prevedeva lutilizzo
dei device nodes come /dev/sda1? Posso tornare a usare
questultimo metodo?

R Il problema con i device nodes che possono cambiare.

Nei monitor di sistema, guardate i riquadri che escludono
la memoria utilizzata dai buffer del filesystem
a rimanere in memoria. Per fare un esempio, prendete nota di
quella libera. Adesso avviate e arrestate un programma pesante
come Firefox e vedrete che la memoria non utilizzata diminuisce.
Se riavviate il browser una seconda volta, noterete come la
velocit di esecuzione sia maggiore. Questo perch il kernel
mantiene i dati in memoria pronti per luso successivo. Lo stesso
concetto vale anche per le librerie condivise.
Spostare la home
Se si aggiunge o si rimuove un disco, comprese le unit flash
USB, oppure si modifica lordine di avvio dal BIOS, sda pu
diventare sdb. UUID, dallaltra parte, sono (abbastanza) esclusivi;
non importa se cambia lordine delle unit, quella stringa rimane
sempre la stessa. Questo, per, anche il problema: UUID vanno
bene per i computer perch forniscono unidentificazione semplice
e affidabile, ma non sono facilmente comprensibili da noi esseri
umani. Un compromesso potrebbe essere etichettare il filesystem.
Se la partizione di root su /dev/sda1, possibile eseguire:
sudo e2label /dev/sda1 root
A questo punto modificate le specifiche del dispositivo in /etc/fstab
da UUID=youllneverreadorrememberthis a LABEL=root.
A differenza di molte operazioni sul filesystem di root, questa pu
Memoria libera quel parametro
che indica la RAM inutilizzata e
utile a migliorare le prestazioni
essere compiuta senza problemi su un sistema in esecuzione.

D Ho sentito dire che meglio avere la directory /home

in una partizione separata. Perch e come posso farlo?
Una volta riavviato, avr effetto. Infine un consiglio pratico:
se dovesse capitarvi di dover spostare ununit tra due computer,

R Ci sono una serie di motivi per spostare la directory /home

in una partizione separata. Primo tra tutti la possibilit di
mantenere i vostri dati e quelli di tutti gli altri utenti distaccati dal
utilizzate sempre unetichetta meno generica di root.

Copiare un disco fisso

sistema operativo. In secondo luogo, un altro vantaggio, sta nella
semplificazione dei processi di backup. Ci significa che possibile D Come faccio a clonare un disco rigido completo?
Sto usando Ubuntu, ma lunit contiene anche Windows.
aggiornare o addirittura sostituire il vostro sistema operativo pur
mantenendo tutte le impostazioni personali. Il modo pi semplice
per eseguire questa procedura utilizzare Gparted e un disco fisso
R Clonare un disco di sistema in esecuzione assai pericoloso
e il motivo molto semplice: il sistema operativo potrebbe
modificare i file nel momento in cui si sta tentando di clonare
separato. Assicuratevi che lunit sia formattata con un filesystem lunit. Il modo pi semplice e sicuro per eseguire questa
Linux, in modo da conservare tutte le informazioni salvate con i file, operazione utilizzare CloneZilla. Masterizzate la ISO su DVD
quindi utilizzate rsync per copiare i dati al suo interno. e avviatela.
sudo mkdir /media/extdrive/home/
sudo rsync -a --delete /home/ /media/extdrive/
Questo comando presuppone che lunit separata sia montata
in /media/extdrive. Ci sono poi altri strumenti che potete
utilizzare per la copia, ma rsync ha un vantaggio pratico: se il
trasferimento dovesse interrompersi, potreste sempre riprenderlo
dal punto in cui si fermato. In pratica, potete continuare a usare
il PC anche mentre eseguite questa operazione. A questo punto
dovrete utilizzare un CD live per la fase successiva dove
eliminerete il contenuto di /home, quindi sar necessario utilizzare
Gparted per ridimensionare la partizione di root a una grandezza
ragionevole (20 GB dovrebbero essere sufficienti, ma considerate
circa il 50% in pi rispetto allo spazio attualmente usato). Adesso
generate una nuova partizione subito dopo quella di root, quindi
formattatela usando ext3. Caricate il file /etc/fstab dalla
partizione di root in un editor e aggiungete una riga in pi con:
/dev/sdaN /home ext4 defaults,noatime 0 0
dove sdaN la partizione appena creata. Infine copiate i dati dal
disco esterno alla nuova /home, quindi riavviate. Potete eseguire
ugualmente loperazione senza un disco esterno, ma il tutto Se volete clonare un intero disco fisso oppure anche solo una semplice
diventa pi complesso e laborioso. partizione, CloneZilla la soluzione migliore

Linux pro 146 9

9
+ Dottor Linux
Problemi software
I programmi si comportano in modo anomalo?
Installare i software chiamato Readme o Install. Al suo interno, di solito, viene spiegata

D Sono nuovo del mondo Linux e non riesco a capire come

installare le applicazioni. Su Windows vado sul sito Web
del programma, scarico l.exe e lo eseguo. In Linux non cos.
la procedura da seguire per linstallazione. Nel 90% dei casi, viene
utilizzato il sistema autotools, che consiste nellutilizzare tre comandi
per costruire e installare il software. Questi devono essere eseguiti

R Com facile intuire, su Linux linstallazione del software segue

regole diverse. I programmi sono generalmente forniti come
codice sorgente che viene poi inserito in determinati pacchetti dalle
distro. In questo modo siete sempre sicuri che il software utilizzato
pienamente compatibile con lambiente in cui si esegue. Per i nuovi
arrivati su Linux, uno dei migliori punti di partenza per installare nuovi
programmi il Software Manager. Questo funziona come un grande
database in cui possibile cercare e scaricare applicazioni di qualsiasi
genere. Oltre a ci, si prender cura di recuperare tutte le
dipendenze necessarie ai programmi per funzionare a dovere e vi
comunicher quando sono disponibili nuovi aggiornamenti.
Cos facendo, non sar necessario doversi recare sulle pagine ufficiali
dei software per controllare la presenza di nuove versioni.
Usare il sorgente
allinterno della directory in questione che viene creata nel momento
in cui si decomprime il tarball. Stiamo parlando di:
./configure
make
sudo make install
Il primo comando verifica che il sistema abbia tutte le dipendenze
richieste e imposta lambiente per lavorare con la vostra distro.
Il secondo compila il codice sorgente nei programmi da eseguire
sul proprio computer. Il terzo, infine, installa i suddetti software nelle
posizioni corrette e gestisce qualsiasi configurazione finale. Avrete
bisogno di un ambiente standard per eseguire questo genere
di operazione. La maggior parte delle distro, a tal proposito, ha un
pacchetto chiamato build-essentials che installa tutto il necessario
per costruire e installare i programmi dai sorgenti. Infine una
raccomandazione: non cancellate la directory di origine dopo

D Voglio installare un programma, ma non c alcun

pacchetto disponibile per la mia distro. Il sito Web, infatti,
fornisce solo il codice sorgente. Come lo installo?
linstallazione. Se si desidera rimuovere il software in un secondo
momento, potr tornare molto utile con il comando:
sudo make uninstall

R Le modalit da attuare per installare un programma dal proprio

codice sorgente variano a seconda del software. Il primo passo
decomprimere il file tarball o lo zip, quindi cercare un documento
Nessun drive DVD
D Ho unimmagine ISO che posso masterizzare su un CD/
DVD, ma voglio usarla su un computer portatile senza
lettore DVD. Posso servirmi di una chiave USB?

R Certo, non c nessuna controindicazione. Lapproccio esatto,

Non serve setacciare il Web in cerca di programmi. Il primo luogo dove andare
a vedere il Gestore applicazioni della vostra distribuzione
per, dipende dal tipo di immagine ISO. Alcune distribuzioni
vengono rilasciate con ISO ibride che funzionano sia con i DVD
sia con le chiavi USB. In questo modo, potrete copiarle su qualsiasi
disco ottico oppure su una memoria flash tramite il comando dd:
sudo dd if=distro.iso of=/dev/sdb bs=4k
dove if il file da copiare e of la destinazione (bs=4k accelera
il processo in modo piuttosto sensibile, anche se non obbligatoria).
Attenzione: dd fa esattamente quello che dice senza restituirvi
alcuna doppia richiesta di sicurezza; pertanto opportuno fare
attenzione nellaver indicato lunit di destinazione corretta.
A qualcuno sar venuto in mente di domandarsi come si fa a capire
quando si di fronte a una ISO ibrida. Il sito Web della distro potr
fornirvi indicazioni in merito, ma potete provare anche con fdisk:
sudo fdisk -l distro.iso
Se la riga sotto Device include il nome dellimmagine ISO, allora si

Lanciare tutto dalla Shell

Se un programma non riesce ad avviarsi dal
desktop, oppure viene lanciato ma poi si blocca,
provate a eseguirlo dal terminale. Nella maggior
parte dei casi, seppure cos facendo non si
riesca sempre a farlo funzionare, avrete a
disposizione una serie di istruzioni che vi
permetteranno di informarvi sulleventuale
problema riscontrato. In questo modo riuscirete
a capire quantomeno dove iniziare a mettere
le mani per risolverlo. Questo, ovviamente,
presuppone che conosciate il nome del
comando per eseguirlo da terminale.
Nella maggior parte dei casi, comunque, altro
non che la versione minuscola del nome
dellapplicazione. Pertanto, se volete lanciare
Firefox, baster usare:
dpkg -L firefox | grep bin/
In questo caso, la L maiuscola serve per cercare
i file del pacchetto anzich i pacchetti installati.
LRPM equivalente, invece,
rpm -ql | grep bin/
La funzione grep mostra solo i fine installati
in una delle directory *bin, anzich la lista
completa dei pacchetti.

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10 Linux pro 146

tratta di un ibrido. Nel caso invece non lo sia, potete convertirla
con isohybrid. Prima di farlo, per, potrebbe essere necessario
installare il pacchetto syslinux:
isohybrid distro.iso
Adesso fdisk dovrebbe mostrarla come un ibrido e quindi si pu
usare dd per memorizzarla in una chiavetta USB.
Troppo lento
D Il mio computer veramente troppo lento e non capisco
cosa possa essere successo. La macchina, infatti, ha una
configurazione hardware abbastanza potente.
R La causa pi probabile di un problema del genere da ricercarsi
in un processo che monopolizza la maggior parte delle risorse
disponibili. Il programma da utilizzare per capire di cosa si tratta
top. Eseguitelo dal terminale e vi mostrer un riepilogo dellutilizzo
generale del sistema, pi un elenco di programmi in ordine duso
della CPU. La terza linea, invece, visualizza landamento complessivo
del processore. In pratica, vi troverete di fronte a qualcosa di simile:
%Cpu(s): 0.7 us, 0.2 sy, 0.0 ni, 99.1 id, 0.0 wa, 0.0 hi,
0.0 si, 0.0 st
Le prime tre cifre mostrano che gran parte della capacit posseduta
dalla CPU viene utilizzata dallutente, dal sistema e da altre attivit.
La quarta cifra, invece, mostra lidle, vale a dire la quantit di tempo
in cui il processore non viene utilizzato. Se il valore vicino allo zero,
avete capito perch il computer lento. Consultate quindi lelenco
delle attivit per vedere qual quella che si sta mangiando la CPU.
Se si dispone di un processore multi-core, premendo 1 cambiate
la visualizzazione tra luso generale e quello dei singoli core. La
dicitura wa (wait) un dato altrettanto significativo e indica quanto
tempo la CPU in attesa di I/O. Questo valore pu essere molto alto
durante le operazioni intensive del disco. Se di solito sopra la
media, il problema che rallenta il PC da ricercarsi nel disco.
Si tratter pertanto di errori di lettura o di un filesystem quasi pieno
che diventato molto frammentato. Guardate la riga della memoria.
Se questa piena e lo swap in uso, allora si perder terreno
nel campo delle prestazioni. Lelenco delle attivit ordinato per
utilizzo della CPU, ma premendo F possibile far comparire una
visualizzazione a campi. Spostate il cursore su quello che volete
ordinare e premete S seguito da Q. Se la memoria insufficiente,
cos potrete capire molto meglio quali sono i programmi
responsabili di tanto uso.
Password persa
D Ho recentemente reinstallato Linux e ho mantenuto
la stessa password. Tuttavia non riesco a fare il login.
C un modo per trovare o resettare la parola chiave?
Top offre una panoramica delle risorse di sistema utilizzate,
nonch lelenco dei programmi pi pesanti
Problemi con Linux? Risolti
Xkill chiuder la
prima finestra su
cui si fa click, cos
come il processo
di riferimento
R impossibile reimpostare la password di avvio da un CD/DVD
live, sia che si faccia uso di un disco di ripristino come Rescue
System CD sia che si tratti del CD della vostra distro. Il primo passo
identificare la partizione in cui installata la distribuzione (si tratta
del filesystem di root, la directory home non necessaria). Se si
riesce a raggiungere il desktop grafico, potete sfogliare le unit
disponibili valutandone le dimensioni fino a trovare quella che
contiene directory come bin, etc e lib. Una volta che avete montato
la partizione corretta, tipo /mnt/miaroot, potete usare chroot per il fix:
sudo chroot /mnt/miaroot /bin/bash
Questo comando cambia la directory di root con il percorso che
gli si d ed esegue il comando seguente. In questo modo si passa
alla radice del sistema installato e si gestisce la shell Bash come
root. Adesso che siete allinterno della vostra installazione, si pu
modificare la password con:
passwd vostronomeutente
A questo punto vi verr chiesta la nuova chiave di accesso due volte.
Premete Ctrl+D per uscire da chroot, riavviate dal disco fisso, quindi
dovreste essere in grado di accedere nuovamente.
Chiusura forzata dei programmi
D Sto eseguendo alcune applicazioni che per ogni tanto
vanno in crash. Quando si verifica il problema,
le finestre rimangono aperte. Come faccio a chiuderle
e a riavviare il software correttamente?
R Se il programma ha uninterfaccia grafica, la risposta pi
semplice usare la funzione xkill che di solito installata
per impostazione predefinita. Quando si esegue, il puntatore
del mouse si trasforma in un teschio con le ossa incrociate
e la finestra su cui si fa click viene chiusa forzatamente.
Pertanto opportuno fare attenzione a dove si punta. Ci sono
anche delle alternative da linea di comando: kill, per esempio,
esegue una chiusura partendo dallID del processo che si vuole
terminare. Killall funziona in modo analogo, ma utilizza i nomi
dei programmi anzich gli ID. Entrambi inviano un segnale
TERM di default che chiude il programma in modo ordinario.
Se non dovesse riuscire aggiungete -KILL agli argomenti, cos
da rinforzare listruzione
killall -KILL nomeprogramma
Se volete utilizzare kill, ci sono comunque vari modi per
trovare lID del programma in questione. Se il processo utilizza
parecchia CPU o molta RAM, si pu decidere di eseguire
la chiusura dal monitor di sistema premendo il pulsante K.
In caso contrario, utilizzate pgrep:
pgrep -fl nomeprogramma
Lopzione -fl permette di vedere la riga di comando completa,
in modo da essere sicuri che si stia chiudendo il processo
giusto senza fare errori.
Linux pro 146 11
11
+ Dottor Linux
Rimanere connessi
Ecco come ripristinare una connettivit malfunzionante
Navigazione lenta un programma come Wi-Fi Analyser che funziona su Android.

D La mia connessione a Internet va davvero a rilento.

un problema della mia distro Linux, oppure devo
modificare le impostazioni del mio router?
Grazie a esso avete una visualizzazione grafica del canale usato, utile
a valutare la forza di tutti i punti di accesso, cos da mappare quelli
in cui il segnale proveniente dal router pi debole. Unaltra prova

R Almeno nelle fasi iniziali, il nostro consiglio stare lontani

dal router per evitare di causare danni con impostazioni
sbagliate. Il primo passo, invece, verificare dati alla mano le reali
prestazioni della linea. Potete farlo con http://speedtest.net,
controllando poi gli eventuali servizi in background che assorbono
maggiormente la banda a disposizione. Un buon programma per
questo genere di controllo nethogs, che potete installare
direttamente dal vostro gestore pacchetti.
sudo nethogs eth0
Questo programma ripropone una lista dei processi che usano la
banda, ordinandoli per quantit utilizzata. Andando oltre, valutate
per un attimo il tipo di connessione del router. Se state usando il
un po empirica alzare la cornetta del telefono e saggiare la qualit
della linea. Se sentite dei fruscii, significa che il segnale disturbato
e avete trovato il motivo per cui la connessione lenta. A questo
punto non resta che contattare il vostro operatore di telefonia per
richiedere un intervento tecnico per migliorare la qualit.
Streaming video
D Quando cerco di vedere alcuni film in streaming con
i servizi che ho sottoscritto, mi viene riproposto
il messaggio secondo cui il sistema non supportato.
Posso ingannarli facendogli pensare di usare Windows?
In alternativa, ci sono altre soluzioni per ovviare al problema?

Wi-Fi Analyser
wireless, vale la pena provare a sfruttare un cavo Ethernet. Oltre
a non soffrire dei normali problemi di cui risente un collegamento
senza fili, cos facendo evitate eventuali interferenze dovute
su Android mostra ad altri apparecchi che usano la stessa frequenza di trasmissione.
i punti di accesso Se volete continuare a servirvi del Wi-Fi, conviene dare
e i canali utilizzati.
unocchiata ai canali utilizzati tramite questo comando:
In questo modo
sudo iwlist wlan0 scan | grep -e Address: -e Channel: -e ESSID:
potete impostare
iwlist crea parecchi output su ogni punto di accesso che scopre.
a dovere il vostro
router Da qui la necessit di filtrarlo con grep. Inoltre possibile utilizzare
R La maggior parte dei servizi streaming a pagamento
utilizzano Silverlight, una tecnologia proprietaria Microsoft
utile alla visione dei video e allapplicazione dei DRM. Silverlight
per Linux non esiste, tuttavia c una soluzione chiamata
Pipelight, vale a dire un plug-in per il browser che a sua volta
utilizza Wine per eseguire SIlverlight. necessario che Wine sia
perfettamente aggiornato tramite tutti i pacchetti disponibili per le
vostre distribuzioni. Gli utenti che usano distro basate su Ubuntu
possono aggiungere un PPA e installare tutto con i comandi:
sudo add-apt-repository ppa:pipelight/stable
sudo apt-get update
sudo apt-get install pipelight-multi
Questo aggiunge il PPA di Pipelight e installa il software. Le istruzioni
per utilizzarlo con altre distro si trovano su http://bit.ly/PipelightIn-
stall. Per configuarlo procedete con:
sudo pipelight-plugin --create-mozilla-plugins
pipelight-plugin --enable silverlight
Questa istruzione scaricher il software SIlverlight e configurer
i plug-in del browser. Linstallazione di Pipelight, inoltre, non
sufficiente per guardare i video, in quanto laccesso continuer
a essere negato a causa del rilevamento di Linux. Installate quindi una
delle estensioni di controllo per lo user-agent, come user-agent-o-
verrider o uacontrol su Firefox. Per Chrome esiste user-agent-swi-
tcher.for-chrome. Adesso utilizzate questi plug-in per impostare

La penultima spiaggia
Quando il computer sembra totalmente bloccato
e non c modo di capirne il motivo, lultima risorsa alcuna interfaccia software che possa intralciare.
staccare la spina con tutti i rischi annessi e connessi.
Tuttavia, prima di farlo, c un altro sistema che
potete sfruttare: fare uso delle chiavi Magic SysReq.
Si tratta di speciali combinazioni di tasti che possono
essere utilizzate per arrestare un sistema bloccato
senza per forza togliere lalimentazione. Il loro
nome deriva dal fatto che usano la chiave SysReq
assegnata al tasto Stamp. Anche se la vostra tastiera
sembra del tutto bloccata, queste chiavi lavorano
ugualmente, poich il kernel le percepisce senza
Per ricordare questi tasti ci sono vari trucchi
Tenete premuto i tasti Alt e Stamp, quindi usate
R Resetta la tastiera.
E Chiude tutti i programmi ancora attivi
utilizzando KILL.
I Interrompe il funzionamento di tutti
i software utilizzando TERM.
S Sincronizza tutti i filesystem.
U Smonta i filesystem e li rimonta direttamente
in sola lettura.
B Riavvia il sistema.
mnemonici ma nessuno di questi aiuta veramente
a tenerli a mente in modo facile. Il consiglio che
possiamo darvi quindi di scriverli in una rubrica
e tenerli a portata di mano. Considerate poi che
il tasto che utilizzerete pi spesso lultimo, vale
a dire quello che permette di riavviare il sistema.
In questo modo, riuscirete nellintento di sbloccare
il computer senza per forza doverlo sottoporre
allo shock dello sbalzo di corrente.

12
12 Linux pro 146

Per utilizzare i servizi in streaming che sfruttano Silverlight
necessario installare Pipelight
lo User Agent di Firefox in modo che il sistema di streaming lo
scambi per un browser in esecuzione su Windows. A questo punto,
non resta che godervi i film.
Montare Android
D Ho acquistato un tablet Android Nexus 7 e sono molto
soddisfatto. Purtroppo, per, non riesco a montarlo come
dispositivo USB. Quando collego il mio telefono al PC, per
esempio, si apre una finestra sul dispositivo mobile in cui mi
viene chiesto se voglio utilizzarlo come dispositivo di
memorizzazione o procedere con il normale collegamento.
Questo, per, con il tablet non avviene. Come mai?
R Il problema con le USB che il filesystem montato su un
sistema operativo alla volta. Ci significa che prima di poter
montare il tablet sul computer come periferica di archiviazione
di massa, il filesystem deve essere smontato dal dispositivo mobile.
Ecco perch sul telefono si riceve il messaggio secondo cui le
applicazioni che usano la scheda SD devono essere fermate.
Sul Nexus 7 ancora peggio, poich non c alcun sistema avrete un elenco completo di tutti gli host. Purtroppo il Pi si presenta
di memorizzazione rimovibile e quindi non si pu smontare un
filesystem attualmente in uso sul sistema operativo. I dispositivi
Android pi recenti rimediano alla situazione tramite MTP (Media
Transfer Protocol). A questo proposito ci sono alcune opzioni
di montaggio per i dispositivi MTP sotto Linux, i quali vengono tutti
implementati come filesystem FUSE. Noi, per, preferiamo utilizzare
jmtpfs. Per montare il primo dispositivo trovato ( opportuno
collegarne uno alla volta) scrivete jmtpfs seguito dal nome del punto
di mount. Da notare che questa directory deve esistere ed essere
scrivibile dallutente seguendo il comando:
jmtpfs ~/nexus
Adesso sar possibile accedere ai contenuti del dispositivo mentre
lo si sta utilizzando. Quando avete finito, smontatelo con:
fusermount -u ~/nexus
Desktop remoti
D Vorrei essere in grado di accedere al desktop del mio
computer da unaltra postazione. In pratica, in modo
simile a quanto avviene con la funzione Desktop Remoto
di Windows. Come posso fare?
R A questo proposito si pu agire in due modi. Se si vuole
procedere a un accesso completo di un computer desktop,
si pu utilizzare VNC. Questo programma spesso installato per
impostazione predefinita. Se cos non fosse, utilizziamo il pacchetto
Problemi con Linux? Risolti
TightVNC o VNC (il primo ha prestazioni migliori sulle reti pi lente).
Una volta fatto, non resta che eseguire il server sul computer a cui
ci si vuole collegare, impostare la password di accesso ed eseguire
il client sullaltra macchina. Se invece volete stabilire una connessione
remota per eseguire un solo programma, c una soluzione pi
veloce. Infatti si pu utilizzare SSH sul computer remoto, installando
il pacchetto ssh-server. A questo punto potete verificare
il funzionamento della connessione dal computer locale con:
ssh user@hostname
Questo richieder linserimento della vostra password, quindi si aprir
una sessione di shell sul computer remoto. Potete verificare di essere
realmente connessi al PC in rete eseguendo listruzione uname-a.
Adesso premete Ctrl+D per il logout e provate a eseguire un
programma grafico come:
ssh -Y user@hostname nomeprogramma
Con questo comando si aprir una finestra e, a seconda di come
la distro imposta il proprio server SSH, si possono trovare pi -X
che -Y. Se non dovesse funzionare, controllate in /etc/ssh/sshd_con-
fig nel computer che esegue il server e assicuratevi che contenga
X11Forwarding yes
Per inciso, se si utilizza lo stesso nome utente su entrambi i computer,
possibile lasciarne fuori uno con:
ssh -Y hostname nomeprogramma
Qual il mio indirizzo?
D Ho una Raspberry Pi che ho inserito nella mia rete.
Tuttavia non ne conosco lindirizzo IP e quindi non
posso utilizzare SSH. Come faccio?
R Se il dispositivo riceve lindirizzo da un server DHCP, spesso
possibile configurare questultimo affinch assegni un IP a un
determinato host. Inserite la scheda SD del Pi nel computer, quindi
modificate il file /etc/hostname per impostare lhost. Di seguito
configurate il DHCP dal router, cos che a quello specifico nome
venga assegnato un preciso indirizzo IP. In alternativa potete usare
Netdiscover (http://bit.ly/Netdiscover) ed eseguirlo con:
sudo netdiscover -i eth0 -r 192.168.1.0/24
dove -i linterfaccia di rete e -r il range IP utilizzato. In questo modo
solo come Unknow vendor; quindi, se si dispone di un dispositivo
Android, importante installare Fing che tramite uninterfaccia
grafica riesce comunque a riconoscere il Pi. Una volta avuto
lindirizzo, possibile usare SSH lanciando ipconfig per ottenere
il MAC address. Questo sar poi utile per dire al vostro server DHCP
quale indirizzo assegnare. Raspbian, infine, riporta lIP da /etc/
rc.local nel momento stesso in cui viene lanciato.
MTP il nuovo modo di collegarsi ai dispositivi Android. Siamo cos in grado
di continuare a usare il dispositivo mentre montato sul desktop
Linux pro 146 13
13
+ Dottor Linux
Problemi desktop
Facciamo in modo che tutto funzioni a dovere

Che fine ha fatto il desktop?

D Ho applicato alcuni aggiornamenti di sistema come
notificatomi da Ubuntu. Dopo il riavvio, per, mi sono
trovato di fronte a una schermata nera con un prompt di login
e un cursore lampeggiante. In pratica, sparito il desktop.

R Questo succede perch laggiornamento del sistema prevede

linstallazione di un nuovo kernel che diventato predefinito
non appena si riavviato il computer. Se si utilizza una scheda grafica
con driver di terze parti, come Nvidia, necessario reinstallare i driver
prima di poter accedere di nuovo al desktop. Se sono stati installati
i driver tramite il Software Center, questo avrebbe dovuto occuparsi
della reinstallazione, ma se invece avete installato i componenti
manualmente, allora dovrete pensarci voi stessi. Se si utilizza un driver Controllate i pacchetti in corso di aggiornamento. Se c
Open Source, questo incluso con il kernel. Con i driver binari, invece, un nuovo kernel, alcune periferiche potrebbero smettere
il modulo compilato e installato da un programma di terze parti. di funzionare fino a che non si reinstallano i driver
La buona notizia che si pu riavviare, selezionare il kernel
precedente dal menu di avvio e riottenere cos il tanto agognato touch ~/now
accesso. In seguito si potr installare nuovamente i driver in questione. eseguite il programma e modificatene la configurazione, quindi uscite.
Adesso, utilizzando il comando che segue, sar possibile trovare tutti
Errore utente i file modificati nella vostra directory home:

D Un determinato programma ha iniziato a funzionare

in modo anomalo. Lho reinstallato, ma non ho risolto
alcunch. Come mai?
find ~ -newer ~/now
Una volta trovato il file di gestione o la directory incriminata,
necessario rinominarli ed eseguire lapplicazione per tornare

R Avete aggiornato recentemente il programma in questione

o le librerie che utilizza? Date unocchiata ai file di log del
gestore pacchetti, in modo da vedere cosa stato installato di
recente (chi usa Ubuntu o le distro basate su Debian trova tutto in
/var/log/apt/history.log). Se non si evidenzia alcun cambiamento,
probabile che si sia verificato un errore di configurazione.
Reinstallare il pacchetto non influenza le impostazioni degli utenti
memorizzate da qualche parte nella directory home. Ecco perch
non si riusciti a risolvere il problema. Il modo pi semplice per
verificarlo creare un nuovo utente, accedere con questultimo
e provare lo stesso software il quale user le opzioni predefinite.
Se il problema scompare, allora si tratta di un semplice errore di
configurazione. Il passo successivo trovare dove il programma
memorizza le sue impostazioni. KDE, per esempio, prevede che
i programmi archivino tutto in ~/.kde4/share/config, ma molti altre
applicazioni utilizzano .config, .local o scrivono loro stessi la propria
configurazione nella directory home. Un modo semplice per trovare
tutti i file modificati da un programma utilizzare il comando find.
Prima di tutto create un file con la marca temporale corretta:
a una configurazione standard. Ricordate poi che creare un
nuovo utente e accedere con esso porta allo stesso risultato, ma
con meno dispendio di energia e tempo.
Accesso negato
D Sono sicuro che la password utilizzata per accedere
a Ubuntu corretta, ma il sistema non mi lascia entrare.
Peraltro ho attivato la funzione di accesso automatico. Se poi
provo a utilizzare la modalit provvisoria, la password viene
riconosciuta senza problemi.
R Il problema non da imputare alla password, altrimenti non si
potrebbe accedere alla console di ripristino. C qualcosaltro che
impedisce laccesso al desktop ed anche il motivo per cui il sistema
chiede di immettere la chiave nonostante sia attivata la procedura di
auto-autenticazione. Di solito, questo genere di problema, causato
da un errore di configurazione del desktop. Per esempio, possibile
che si sia modificato un file di sistema con i permessi root. Per tentare
di risolvere il malfunzionamento, per prima cosa avviate un recovery,
quindi accedete con lutente interessato ed eseguite il comando che

Dove cercare aiuto

Avete provato a risolvere il vostro problema, ma non
siete riusciti nellintento? In questo caso, il primo passo
iniziare a capire dove sta il malfunzionamento
analizzando i vari messaggi di errore. Una volta fatto,
usiamo la potenza di Internet per vederci chiaro,
incollando il messaggio stesso in un motore di ricerca.
Se qualcuno ha gi affrontato il problema e lo ha
risolto, lo troveremo. Invece, se siete alle prese con dei
malfunzionamenti imputabili alla vostra distro, provate e appurare che, eseguendolo, non si facciano ancora
a rivolgervi sul forum o sul sito Web dello sviluppatore. pi danni. Una fonte molto preziosa di consigli Linux
Pi in generale, si pu provare su http:// User Group (LUG). La maggior parte di queste
linuxquestions.org. Molti programmatori, inoltre, comunit ha delle mailing list che vengono usate per
utilizzano IRC che permette di ottenere una risposta comunicare, tuttavia non raro imbattersi in un
veloce a tutti i problemi. Qualsiasi consiglio riceviate, incontro dal vero. Se il problema su un portatile,
non comunque da prendere come oro colato. quindi, si potrebbe valutare lidea di farlo vedere
Prendetevi sempre qualche momento per verificarlo a qualche partecipante di un LUG durante una riunione.

14
14 Linux pro 146

segue per ripristinare le propriet di tutti i file nella directory home:
sudo chown -R ${USER}: ~
Il comando chown viene utilizzato per modificare le propriet dei
file. Lopzione -R ordina al sistema di applicare le modifiche a tutti
i file nel percorso indicato. La variabile dambiente ${USER}
espande il nostro nome account (ecco perch necessario eseguire
il log-in con esso). I due punti che seguono (:) il nome utente
ordinano a chown di cambiare anche le propriet del gruppo cui
appartiene lo user. Infine, la shell si espande (~) al percorso della
directory home. Naturalmente, avrete bisogno di lanciare il tutto con
sudo cos da avere permessi di root. Se il problema persiste,
controllate .xsession-errors nella directory home.
Dispositivo bloccato
D Quando cerco di espellere un DVD o rimuovere ununit
USB, il sistema a volte si rifiuta di eseguire loperazione,
restituendomi un messaggio del tipo: Operazione non
riuscita. Dispositivo in uso. Come faccio a risolvere il
problema senza spegnere forzatamente il computer?
R In questo caso, qualche programma ha posto un blocco
su un file o una directory del filesystem che si desidera
smontare. Ecco perch il sistema operativo si rifiuta di eseguire
questo genere di operazione. Il comando lsof elenca tutti i file
aperti, tra cui le directory e i device nodes. Filtrando le
informazioni attraverso grep, possibile trovare il processo
colpevole. Per esempio:
# lsof | grep /media/cdrom
bash 15243 nelz cwd DIR 11,0 6144 1856 /media/
cdrom
Questo dimostra che Bash, in esecuzione sotto il nostro utente,
ha bloccato CWD in quella directory. In altre parole c una shell
aperta che visualizza la directory del CD. A questo punto basta
usare il comando cd allinterno di quella specifica shell per tornare
cos alla directory home e quindi sbloccare lo smontaggio del CD.
In pratica, tutto sta nel capire quale programma pone il blocco,
per poi lavorarci su e fare in modo di rimuovere il problema.
In alternativa, potete usare il comando fuser che restituisce
semplicemente lID del processo che sta opponendo resistenza:
# fuser /media/cdrom
/media/cdrom: 15243c
Vedrete quindi che lo stesso PID fornito da lsof. Questultimo
pu sembrare meno utile e in effetti lo , poich abbiamo solo
bisogno di trovare la shell e cambiare directory. Tuttavia fuser
Creare un nuovo utente con impostazioni predefinite il
miglior modo per capire se un software ha problemi con lo
specifico account che state utilizzando
Problemi con Linux? Risolti
ha un asso nella manica. Usando il comando:
fuser -k /media/cdrom
Se continuate
a trovarvi nella
schermata di
troveremo il PID e invieremo un segnale KILL per terminare login, potreste
immediatamente il programma rilasciando il blocco. In definitiva, avere qualche
problema nei
si tratta di unazione molto utile quando un software va in crash
permessi e nella
e lascia bloccato un particolare dispositivo. In questo modo,
propriet dei file
eviterete di scollegare la periferica forzatamente.
Che fine ha fatto quel file?
D Non so se la mia et, ma ho labitudine di salvare
i file in un percorso e poi dimenticarmi dove sono.
C qualche modo per aiutare la mia memoria?
R Oltre a qualcosa come il desktop semantico di KDE che
indicizza tutti i file creati, ci sono un paio di opzioni generali
utili da conoscere. La prima find che individua i file in base
a vari criteri. Per esempio, se vi ricordate lultima volta che
si salvato un documento, possibile utilizzare -mtime
per cercare la modifica attraverso la data di modifica:
find ~ -type f -mtime 0
find ~/documenti -type f -mtime +7 -mtime -14
Il primo comando trova tutti i file presenti nella vostra directory
home modificati nelle ultime 24 ore. Il secondo, invece,
d unocchiata alla cartella documenti per i file modificati da pi
di una settimana ma da meno di due. Con -type f blocchiamo
poi la ricerca nelle directory corrispondenti. inoltre possibile
trovare nomi di file da cercare in fogli di calcolo modificati
durante lultima settimana:
find ~ -mtime -7 -name *.ods
Se si tratta di un file di testo e se ne conosce il contenuto, poi
possibile utilizzare grep:
grep -rI testo da rilevare ~
Questo comando, per, molto pi lento del precedente,
perch deve leggere allinterno di ogni file. quindi importante
riuscire a restringere quanto pi possibile i campi. Lopzione -r
ricerca con un algoritmo ricorsivo, mentre -I ordina a grep
di ignorare i file binari. Ci sono anche diversi comandi grafici
che possono essere utilizzati nella maggior parte dei desktop,
ma quello che non possono fare combinare insieme luso
di find e grep come
grep -I testo da rilevare $(find ~ -type f -mtime 0)
Questa istruzione lancia find per generare un elenco di file
e poi li passa a grep per la ricerca.
Linux pro 146 15
15
+ Dottor Linux
Ripara con Rescatux
Ecco come porre rimedio ai problemi pi comuni senza ricorrere alla
shell in modo veloce ed efficace col DVD allegato
D
ovete sapere che i LiveCD di Linux sono uninvenzione
fantastica: consentono di provare nuove distribuzioni
senza toccare il contenuto del disco fisso, mostrarle
agli amici un po scettici e, in caso di bisogno, anche porre
rimedio a eventuali problemi del sistema installato nel PC.
Esistono delle distro progettate proprio per la riparazione dei
sistemi danneggiati, ma quasi tutte hanno uno svantaggio:
richiedono che lutente abbia una buona esperienza, spesso
anche con la riga di comando, e molti di noi non hanno a che
fare con sistemi rotti abbastanza spesso da essersi fatta tale
esperienza. Quando il vostro PC sta di fronte a voi mostrando
solo un accigliato messaggio da parte del bootloader, la
priorit ripristinare lavvio il pi in fretta possibile e non
spendere ore e ore cercando la ricetta giusta per sistemare
GRUB usando il povero browser presente in un LiveCD.
Rescatux
funziona sia
con i sistemi
a 32 bit, sia
con quelli a 64.
Usare
la versione
a 32 bit su una
CPU a 64 bit va
bene, non
il contrario
16
Preparativi per loperazione
a cuore aperto
Quello che serve una distribuzione Live che sia pensata per
riparare i problemi pi comuni senza dover avere un grande
bagaglio di conoscenze e senza perdere troppo tempo in
ricerche in Rete. Se poi questa soluzione ci evita anche di dover
digitare lunghi comandi nella shell, cos da evitare di peggiorare
la situazione per errore, non sarebbe male. Quello che ci serve
Rescatux (www.supergrubdisk.org/rescatux/). Questa
distro si avvia come un qualunque LiveCD e ha un desktop
leggero, basato su LXDE, ma la differenza la fa la finestra che
si apre non appena appare la scrivania. Si chiama Rescapp
ed il punto nevralgico del sistema; da qui partono tutte
le operazioni di ripristino. Nel seguito di questo articolo
mostreremo i problemi pi comuni e come porvi rimedio
con Rescatux. Per problemi intendiamo guai di basso livello,
non quelli legati al desktop o cose simili: una soluzione come
Rescatux va impiegata solo quando qualcosa di grave impedisce
luso del sistema. Molte operazioni di recovery richiedono lavvio
da un LiveCD, sia perch il normale boot pu non funzionare,
sia perch il filesystem root non deve essere montato per
poterci operare. Di solito, in questi casi, necessario ricorrere
alla riga di comando, e questo vale anche per Rescatux, ma
il tool Rescapp vi rende molto pi semplice la vita in gran parte
degli interventi. Quando premete uno dei pulsanti di Rescapp,
esso non fa partire immediatamente unazione. Prima viene
mostrata una pagina di spiegazioni che vi illustra le varie opzioni
disponibili; considerando la delicatezza delle operazioni che
si devono svolgere in questi casi, conviene leggerla con cura.
Purtroppo la lingua italiana non supportata, ma in certe
situazioni linglese dobbligo. Una volta letta la documentazione,
premete il pulsante Run! per lavvio presente in cima per
eseguire le operazioni necessarie.
#1 Errori dellhard disk
durante il boot
Il primo passo da fare quando appaiono errori legati al
filesystem eseguire fsck (che sta per filesystem check, non
lespressione che esce dalle nostre bocche quando vediamo
errori del disco). Bisogna usare questo comando con il
filesystem smontato, per questo richiesto luso di un LiveCD.
Premete il pulsante File System Check. Rescapp monta
momentaneamente le partizioni allo scopo di determinare a
quale distro appartengono. Potrebbe capitare che lerrore su
disco impedisca di montare alcune partizioni (di solito la
procedura davvio di Linux riesce a rimediare in automatico ai
problemi pi banali), quindi potreste vederne elencate alcune
con la label Cannot mount. Inoltre solo le directory radice
possono essere identificate, se avete una home separata,
questa finir tra quelle Not detected (o Cannot mount se
danneggiata). Potrebbero esserci altre ragioni che impediscono
il montaggio di una partizione: potrebbe essere quella di swap o
una partizione estesa, quindi fate attenzione quando selezionate
 Qualche altro aiutino
Anche se Rescatux in grado di coadiuvarvi nella
risoluzione di molti problemi, spesso solo con
un paio di click del mouse, qualche volta avrete
bisogno di un aiuto ulteriore. Per cercare
informazioni in Rete, potete usare la stessa
Rescatux poich include anche un browser Web;
in questo modo potete effettuare le ricerche
usando direttamente i messaggi di errore che
vi mostra Rescatux stessa mentre cercate
di ripristinare il sistema. Tutto ci che fa questa
distro viene registrato in una serie di file di log che
potete vedere premendo il pulsante Show Log,
ricordatevi, si tratta di un LiveCD, quindi potete
vedere solo i log della sessione corrente. Se volete
esaminare direttamente i file di log, essi sono
memorizzati in rescapp/logs. Se esaminare questi
file non vi utile a risolvere un problema, potete
sempre passarli a qualcuno pi esperto; per
questo motivo che trovate il pulsante Share log
(condividi log). Dopo aver selezionato il file di log
da condividere, Rescapp lo invier a un servizio
pastebin su un server Debian e vi fornir il suo URL
da comunicare. Per avere una risposta in tempo
reale premete il pulsante Chat. Esso apre un client
IRC sul canale #rescatux, dove potete incollare
lURL di prima e chiedere aiuto. Ovviamente non
siete obbligati a rimanere sul canale della distro,
potete anche spostarvi in uno a voi pi noto, o in
quello di una specifica distro. Il pulsante Share log
on forum funziona in modo simile, e vi rimanda
a Ubuntu Forum (o a Google). Prima di cercare
aiuto online, usate il pulsante Boot Info Script:
esso genera un file in logs che contiene Il pulsante Share Log manda un file di log
informazioni sul vostro sistema e che potete su un servizio pastebin e vi fornisce il suo
condividere, cos da fornire tutte le informazioni URL che potete condividere con chiunque
del caso a chi cerca di aiutarvi in remoto. abbia voglia di aiutarvi

su cosa agire. Se avete dubbi, il log Boot Info Script (di cui
parliamo pi avanti) elenca le partizioni e il loro tipo.
#2 Password non riconosciuta
Oltre ai problemi legati a GRUB, che portano al tristemente noto
prompt grub>, il mancato riconoscimento della password
levento pi spaventoso in cui uno pu incappare usando un
computer. Avete verificato di aver inserito la password che avete
in mente, che il tasto Bloc Maiusc (o Caps Lock) non
premuto ma il sistema non vi fa entrare. Probabilmente
la vostra memoria vi sta ingannando oppure, in una nuova
installazione, avete sbagliato a digitare la password. Per resettare
una password dovete avviare il sistema con un LiveCD
e pasticciare un po con chroot, non basta modificare
semplicemente un file. In alternativa affidatevi a Rescapp.
Premete il pulsante Change GNU/Linux Password e, dopo
aver letto le spiegazioni, premete Run!, selezionate la distro
(ce ne sono sempre almeno due, quella installata e la stessa
Rescatux, che appare come Debian 7) e poi scegliete lutente
su cui agire. Inserite la nuova password e il gioco fatto. Stavolta
cercate di non dimenticarvi la parola dordine! Questo pulsante
serve solo per modificare le password di Linux; se il vostro
sistema in dual-boot con Windows, trovate unaltra opzione
che resetta la password del sistema a finestre.
Questo comando uccide i processi senza usare il normale init,
riducendo quindi il numero di scritture su disco. Ora potete
riavviare in Rescatux. Se avete partizionato un disco, potete
usare testdisk per cercare i limiti della vecchia partizione
e ripristinarli. Il processo di partizionamento scrive solo delle
informazioni nella tabella delle partizioni, i dati presenti sullhard
disk non vengono toccati se non si fa una formattazione.
Quindi, se riuscite a trovare i settori di inizio e fine della vecchia
partizione e riscriverli nella tabella delle partizioni, tutto dovrebbe
tornare come prima. Ecco come opera tesdisk. Dopo aver
accettato lopzione di creazione di un file di log, che pu sempre
tornare utile successivamente, scegliete il disco da esaminare.
Il tipo di partizione dovrebbe essere Intel per le partizioni
vecchio stile con MBR o EFI GPT per la nuova variante basata
su GPT, le altre opzioni sono piuttosto specialistiche. I dischi
rimuovibili usano occasionalmente lopzione None, ma di solito
hanno una singola partizione con la tabella delle partizioni su

#3 Ho cancellato il file sbagliato

Il fatto che sbagliando, anche di poco, la digitazione di un
comando, si possano fare danni enormi sia sorprendente
sia preoccupante. Per esempio, se volendo digitare
rm -f *.txt
si scrive invece
rm -f * .txt
Stessa cosa se, volendo formattare /dev/sdc si indica al suo
posto sdb. Esiste un curioso tool, che dipende dal filesystem,
per recuperare file cancellati per errore, extundelete, ma non
sempre efficace, soprattutto se si fatto il danno a una
partizione. La prima cosa da fare in queste situazioni smetterei
di scrivere sul disco se il danno alla partizione che contiene Se un filesystem richiede qualche riparazione, indicatelo a Rescapp ed esso
la radice del sistema dovreste spegnere il PC con far tutto il lavoro. La voce Cannot mount pu indicare un danno a una
sudo shutdown -n partizione, ma anche larea di swap o una partizione estesa

17
+ Dottor Linux
MBR. Selezionate Analyse per leggere la tabella delle partizioni,
e poi Deeper Scan per cercare le partizioni scomparse.
Se trovate ci che stavate cercando, lopzione Write dovrebbe
sistemare le cose. Una nota: anche se non menzionato in tutti
i menu, premendo Q di solito vi riporta al menu precedente.
Testdisk un tool che opera a basso livello, e i suoi effetti
potrebbero non essere reversibili, quindi, quando possibile,
prima di usarlo fate una copia del contenuto del disco usando
il comando dd. Se avete cancellato dei file invece di una
partizione, lo strumento che vi serve PhotoRec. Questo
software esamina il disco alla ricerca dei file cancellati e cerca
di ricostruirli vi servir un altro disco su cui salvare quanto
recuperato. PhotoRec pu recuperare solo i dati contenuti nei
file, tutti i metadati (come proprietario, permessi e perfino il
nome del file) non gli sono accessibili. Quindi vi ritrovate con un
gran numero di file il cui nome un numero, anche se PhotoRec
inserisce anche unestensione che vi fa capire di che tipo di file si
tratta. Se il file una fotografia (PhotoRec nato per recuperare
i file dalle schede di memoria) o una canzone, dovreste trovare
Vi siete dimenticati la password? Rescapp vi consente di resettarla, sia in Linux
(anche quella di root) sia in Windows, con un paio di click
che i tag EXIF o ID3 sono sani e salvi, il che semplifica
lidentificazione di quanto recuperato. Altrimenti dovrete passare
un po di tempo aprendo tutti i file per identificarli, ma meglio
cos che non perdere tutto quanto.
#4 Windows ha problemi
Ok, tutti noi abbiamo almeno un PC con anche Windows,
o quanto meno un amico che ce lha. Rescapp ha anche
unopzione per riparare questi sistemi, dal reset della password
al trasformare un utente in amministratore, e qualche altra cosa
ancora. C anche unopzione per ripristinare lMBR di Windows.
La sezione relativa al ripristino di GRUB da usare solo se sul
disco avete ancora almeno una distro Linux. Se volete rimuovere
tutte le partizioni Linux, dovete rimuovere GRUB dal settore
di boot e reinstallare il bootloader di Windows. Rescapp lo fa per
voi se selezionate il pulsante Restore Windows MBR. Scegliete
un disco, come indicato prima per GRUB, e il programma
preparer il disco in modo che usi il bootloader di Windows.
#5 complicato
Finora abbiamo esaminato le soluzioni a problemi piuttosto
standard, che si possono risolvere con un paio di click.
Se le cose sono pi complicate, Rescatux contiene tutta una
serie di strumenti che si trovano anche su altre distro per
il ripristino, vi basta aprire il terminale e usarli. Ma anche
Rescapp nasconde tool utili, in questo caso: basta guardare
nella sezione Expert Tools. Qui trovate:
Gparted - per (ri)partizionare il disco fisso;
Testdisk - per trovare partizioni e filesystem sui dischi che
hanno la tabella delle partizioni danneggiata;
PhotoRec - per ripristinare file cancellati o comunque persi,
di qualunque tipo essi siano;
OS Uninstaller - per rimuovere le distro extra in un sistema
multi-boot.
Vale la pena notare che anche il pulsante Expert Tools mostra
una pagina daiuto, ma lhelp generico di Rescatux, non la
documentazione dei singoli strumenti presenti. Oltre a questi
programmi specifici, trovate anche il pulsante Boot-Repair
che apre una finestra contenente varie opzioni per modificare
il processo di avvio. Queste opzioni comprendono un gran
numero di operazioni, specialmente se abilitate le opzioni
avanzate. Questo tool vi permette di fare il backup delle partizioni

Avviare unISO da GRUB

I dischi per il ripristino del sistema, come Rescatux
sono una cosa grandiosa, basta trovare ci che
serve alloccasione. Potete copiare limmagine ISO
della distro su una chiave USB con
dd if=~/Scaricati/rescatux_cdrom_usb_hybrid_
i386_amd64-486_0.32b1.iso of=/dev/sdX
bs=4k
dove sdX la vostra unit USB. molto pratico,
ma la legge di Murphy ci insegna che quando
poi ci serve questa chiave, non la troviamo mai
Potete allora sfruttare unaltra possibilit: avviare
Rescatux direttamente dallhard disk. Per farlo
vi serve un GRUB2 funzionante, quindi non
unopzione sempre praticabile, ma se GRUB
funziona, questa via estremamente veloce
e comoda. Scrivete lISO di Rescatux nella vostra
directory /boot, poi aggiungete le righe seguenti
in fondo al file /etc/grub.d/40_custom (non
modificate le righe esistenti):
submenu Rescatux 0.32 {
set isofile=/Rescatux/rescatux_cdrom_usb_
hybrid_i386_amd64-486_0.32b1.iso
loopback loop $isofile
menuentry Rescatux 0.32 - 64 bit {
linux (loop)/live/vmlinuz1 findiso=$isofile
boot=live config quiet splash
initrd (loop)/live/initrd1.img
} set root=(hd0,1)
menuentry Rescatux 0.32 - 32 bit {
linux (loop)/live/vmlinuz2 findiso=$isofile
boot=live config quiet splash
initrd (loop)/live/initrd2.img
}
}
Ora digitate update-grub o grub-mkconfig
sudo grub-mkconfig -o /boot/grub/grub.cfg
oppure usate lopzione Update Grub Menu
in Rescapp, per aggiornare il menu di GRUB.
A partire dal prossimo riavvio avrete a disposizione
unopzione per lanciare Rescatux. Se, cercando
di fare il boot, vi appare il messaggio che non
stata trovata lISO, aggiungete la riga seguente
sotto la riga submenu:
dove hd0,1 si riferisce alla prima partizione
del primo disco (per qualche motivo GRUB conta
i dischi partendo da 0 e le partizioni da 1).
Modificate i numeri in base alla vostra
configurazione.

18
 Rescatux

e di scrivere un file di log su un device USB, un passo intelligente

da fare prima di cambiare le cose. La maggior parte delle opzioni
presenti vi fa modificare il funzionamento del bootloader. Potete
reinstallarlo, stessa cosa gi vista in precedenza, ma anche
cambiargli posizione o modificare le sue opzioni. Quante volte
avete cercato la soluzione a un problema davvio trovando
istruzioni del tipo aggiungi lopzione xyz a GRUB? Potreste farlo
modificando i file di configurazione, ma la finestra di Boot-Repair
ha un tab in cui potete inserire varie opzioni senza dover mettere
mano a file di sistema critici con il conseguente rischio di fare
qualche danno. La versione corrente di Rescatux ancora in fase
beta e pu, di conseguenza, contenere alcuni bug. Noi qui
abbiamo usato la versione 032b1 (e non quella stabile, pi
vecchia), e abbiamo riscontrato alcune opzioni non ben
funzionanti niente di grave comunque - ma probabilmente
quando leggerete queste parole ci sar gi una versione pi
recente che avr corretto questi bug. In tutti i casi Rescatux una Grazie ai tool presenti nella sezione Export Tools potete compiere un gran
risorsa preziosa da tenere sempre a portata di mano. numero di operazioni su GRUB

Sistemare il GRUB

1 Ripristinare GRUB 2 Scegliere la distro

Selezionate Restore Grub dalla finestra principale di Rescapp e leggete le informazioni Rescapp esaminer le partizioni del disco alla ricerca delle distro installate, cercate di
per essere sicuri di come procedere. Rescapp compie la maggior parte del lavoro riconoscerle dal nome, se possibile. Scegliete quella che volete usare come distribuzione
al vostro posto, ma comunque dovete essere voi a sapere quale distro e quale disco principale: essa quella che di sicuro non vorrete rimuovere, perch farlo vorrebbe dire
volete usare per GRUB. Premete Run! quando siete pronti. dover ripetere lintero processo.

3 Selezionare lunita di GRUB 4 Autoriparazione

Ora scegliete il disco su cui volete installare GRUB, di solito si tratta di sda. Non deve Premete OK e Rescapp eseguir i passi necessari, montando e smontando
essere per forza il disco che contiene la distribuzione che avete scelto, anche se di i filesystem in base alle necessit ed eseguendo grub-install con i corretti
norma cos. Se avete avviato Rescatux da chiave USB, possibile che essa venga vista argomenti --boot-directory, --root-directory e device. Ora potete riavviare
come sda, mentre il disco fisso sia indicato con sdb. la macchina, facile, no?

19
+ Dottor Linux
Problemi di rete:
strumenti di base
Alla scoperta degli strumenti e delle tecniche che vi serviranno per
cominciare a risolvere da soli i vostri problemi di rete
L
inux ha moltissimi strumenti da riga di comando per il
networking. Avete visto i pi importanti per identificare
e correggere problemi legati alla rete. Come principio
generale, tuttavia, usate sempre gli strumenti che conoscete
meglio, ammesso, naturalmente, che siano adatti per il
problema che state cercando di risolvere. Solitamente la parte
pi difficile nel processo capire dov esattamente il dei router e firewall blocca tali richieste indirizzate verso
problema e, dopo essere risaliti alla radice, la sistemazione
Tip semplice, il pi delle volte. Non dimenticate mai di controllare
i file di log cercando errori o warning potenzialmente legati
Ntop una sonda al problema, indizi fondamentali per malfunzionamenti
di rete che mostra applicativi o hardware. Se necessario, aumentate il livello di log
luso della banda
per avere informazioni pi dettagliate. Una volta risolto il
cos come top
fa per i processi problema, non dimenticate di riportare il livello di log allo stato
Linux. Esiste iniziale, dal momento che le dimensioni dei file di log possono
anche ntoprg, la aumentare considerevolmente. La pratica pi utile di
versione moderna documentare tutto: scrivete le porte e le impostazioni TCP/IP
delloriginale ntop.
Entrambi sono
di tutti i vostri dispositivi di rete, anche delle vostre macchine
molto comodi Linux e delle stampanti, e fate un grafico delle connessioni,
per controllare a mano o con strumenti come Graphviz (www.graphviz.org),
anomalie nel vostro e annotatele. Il secondo consiglio pi importante che se
traffico di rete.
avete le risorse necessarie, di impostare una strategia
20
di backup per qualsiasi cosa abbiate nella rete, anche se
significa avere pi dispositivi di rete e server del necessario.
Le reti di computer falliscono per molte ragioni, e queste
ultime possono essere suddivise in tre categorie principali:
ragioni software, ragioni hardware e una combinazione delle
due. I problemi che risultano derivare sia da hardware che da
software sono i pi difficili da risolvere. Tuttavia, i problemi pi
insidiosi sono quelli riguardanti DNS (Domain Name System).
Un server DNS malfunzionante pu provocare cos tanti
inusuali e incomprensibili problemi da togliere il fiato,
specialmente quando il server DNS problematico ha un
traffico elevato e fornisce informazioni a diversi altri server
DNS. Per esempio, recentemente c stato un server DNS
configurato male che ha riempito tutto lo spazio libero di un
disco in una macchina Linux semplicemente generando
gigabyte di file di log. Il secondo gruppo di problemi pi
insidioso riguarda il routing, dal momento che la maggior
parte delle attivit potrebbe sembrare ok, ma altre potrebbero
non funzionare come aspettato.
Controllare i tempi
Solitamente la prima cosa che fate connettervi a una
macchina remota. Questo vi aiuta ad accertare tre cose
fondamentali: (a) se il problema sta in ogni dispositivo della
rete, (b) se il problema in un solo particolare dispositivo,
e (c) se il problema in una macchina remota: il problema
non sempre necessariamente nella vostra riva. Il modo pi
semplice per capire se due dispositivi di rete riescono a
comunicare tra di loro lutility ping. Il problema con questo
, per, che ping usa richieste ICMP e oggid la maggior parte
un host specifico. Anche se una richiesta ping fallisce, quindi,
non potete dire con certezza che la macchina remota sia
irraggiungibile. Se scoprite un problema di connettivit tra la
vostra LAN e un host remoto, allora traceroute pu aiutarvi
a capirlo nel dettaglio. Il rovescio della medaglia che
anchesso usa richieste ICMP: vedrete un carattere *
nelloutput, che significa che il router nel percorso non ritorna
messaggi ICMP. Potete anche usare telnet per provare una
connessione TCP. Il vantaggio principale dellutilizzo di telnet
per interagire manualmente con un server che potete vedere
i dati grezzi della connessione. Sfortunatamente, telnet pu
essere usato solo per connessioni TCP. Doveste voler provare
una connessione UDP, dovrete scegliere un altro strumento
come netcat (aka nc) o lsof. Il comando lsof -i UDP mostra
tutte le connessioni UDP aperte. Analogamente, netcat vv u
 Visualizzare dati di rete
Tutti gli amministratori di sistema e di rete sanno
quanto importante avere una visione ad alto
livello del traffico di rete, sia per scopi di controllo
sia per sicurezza. Mano a mano che cresce
il flusso dei dati nella rete, tenerlo sotto
osservazione diventa sempre pi difficile. Vi serve
quindi un modo per avere una veloce panoramica
dei dati di rete. Usando i seguenti comandi
potete generare un grafico in R:
> timeRel <- read.table(~/Desktop/timeRel.
tshark, header=TRUE)
> plot (timeRel$frame.time_relative,
main=Disegno campo frame.time_relative,
col=red)
> grid()
Il grafico visualizza il valore frame.time_relative,
che lo scarto di tempo dal primo pacchetto.
Questo vi d un buon indice del vostro flusso di
rete. Le statistiche possono tornare molto utili
quando dovete gestire molti dati, ma potrebbe
essere largomento di un articolo a s.

8.8.8.8 53 prova la connessione al server DNS 8.8.8.8 che usa
UDP. Il comando nc -vnzu 127.0.0.1 1-65535 scansiona
e mostra tutte le porte UDP della vostra macchina locale.
Talvolta dovrete controllare gli effettivi pacchetti di rete
(vedete sotto). Prima di analizzare il traffico di rete, dovreste
catturarlo. I migliori strumenti da riga di comando per
catturare il traffico di rete sono tcpdump e tshark. Entrambi
vi permettono di applicare filtri durante la cattura cos da
ridurre la quantit di dati. Per esempio, tcpdump host
192.168.2.3 cattura il traffico da e verso lIP 192.168.2.3,
mentre tcpdump port 53 cattura solo il traffico DNS, il che
risulta molto comodo se volete esaminare il comportamento
di un dato dispositivo.
Strumenti per DNS
DNS il servizio che converte gli indirizzi IP in stringhe
comprensibili a un umano. cos importante che quando
non funziona correttamente non potete navigare in Internet
o ricevere mail. I problemi relativi a DNS sono molto insidiosi
e lenti da correggere, perch i dati DNS non vengono
aggiornati frequentemente. Ci sono tre strumenti principali
per recuperare informazioni DNS: host, nslookup e dig.
Tutte e tre queste utility presentano pi o meno le stesse
informazioni quando usate con le opzioni da riga di comando
appropriate. Host va bene per richieste facili, mentre dig
pi adatto a richieste complesse, e nslookup offre la propria
shell interattiva se usato senza argomenti da riga di
comando. Tenete a mente che ogni risposta arrivata da un
server DNS considerata autoritativa dal momento che ha
le informazioni complete sul file di zona disponibile per
il dominio. I seguenti comandi presentano la stessa
informazione dai server DNS del dominio linuxpro.it
Tip
recuperandola dal DNS pubblico di Google 8.8.8.8: WireShark il
$ host -t ns linuxpro.it 8.8.8.8 miglior strumento
$ dig @8.8.8.8 linuxpro.it ns per analizzare il
traffico di rete,
$ nslookup -query=NS linuxpro.it 8.8.8.8
e pu essere
Per visualizzare meno informazioni, potete usare lopzione usato anche per
+short. Se diversi server DNS mostrano informazioni diverse catturare il traffico.
per lo stesso tipo di query, sapete che c qualcosa di Lo svantaggio
sbagliato. Se una data macchina Linux non riesce a ottenere principale la
necessit di
una risposta per una query DNS, non configurata bene.
una interfaccia
Uno strumento Unix da riga di comando per leggere e scrivere grafica, quindi
dati su flussi di rete netcat che usa i protocolli TCP e UDP. non pu essere
Potete farci molte cose, incluso creare un server Web, un usato in remoto.
un modo molto
server chat e scansionare porte. La maggior parte delle
utile, comunque,
opzioni di netcat non richiedono privilegi di root per operare: per gestire la
dipende principalmente dal numero di porta che volete usare complessit dei dati
nella creazione di un server TCP/IP, perch i numeri di porta di rete. Se avete
sotto al 1024 sono riservati e possono essere usati solo da tempo per imparare
un solo strumento,
root. Il comportamento standard di netcat simile a una
imparate a usare
interazione di rete simulata usando il comando telnet, che WireShark.
significa due cose: la connessione non cifrata e il protocollo
standard TCP. Il comando nc nome_o_indirizzo_macchina 25
fa interagire netcat con un server SMTP, posto che il server
SMTP usi la porta di default. Il comando netcat -l 1234 fa s
che netcat ascolti connessioni TCP in entrata sulla porta 1234,
agendo quindi come server. Entrambe le operazioni sono utili
per controllare se due macchine possono interagire tra di loro.

(bit) 0 4 10 16 24 31 (bit) 0 4 8 16 19 31

Porta Lungh. Tipo di

PortA Sorgente PortA Destinazione sorgente Header Servizio
lunghezza Totale
scarto
Numero di Sequenza Identificazione Flags
Frammento

Numero Acknowledgement Time to live Protocollo Header Checksum

Hlen Riservato Codice Window indirizzo IP Sorgente

Checksum Puntatore Urgente Indirizzo IP Destinazione

Opzioni Padding Opzioni Padding

Dati Dati

Dati Dati

Formato pacchetto TCP Formato pacchetto IP

Questo diagramma mostra il formato di un pacchetto TCP e IP: le informazioni contenute sono tantissime

21
+ Dottor Linux
Solitamente, quando ci vero, potete escludere un guasto

Tip hardware e la configurazione base di rete dovrebbe essere

a posto. Potete quindi passare al controllo del firewall o di altri
Avere alcuni cavi
processi, guardando il traffico di rete. Lutility lsof usata per
di rete inutilizzati, elencare i file aperti e dal momento che ogni dispositivo di rete
un secondo router un file, piu anche essere usata per visualizzare informazioni
ADSL o uno switch riguardanti la rete. Vi serviranno privilegi di root per lanciare
a riposo pu essere
lsof, visti i permessi dei dispositivi di rete. Usando il comando
vitale per lanalisi
dei problemi. lsof i4 visualizzerete le connessioni IPv4 mentre lsof i6
Un laptop o un mostrer solo le IPv6. Il comando lsof -u www-data | grep -i
tablet con i giusti ESTABL mostra tutte le connessioni stabilite di propriet
strumenti per di www-data e pu essere utile per capire cosa non va in un
lanalisi gi pronti
pu aiutarvi quando
server Web malfunzionante. Il comando lsof -nP -iTCP
le cose cominciano -sTCP:LISTEN mostra quale programma sta ascoltando
a impazzire. Infine, in una porta TCP e il proprietario del processo. Per stampare
dovreste imparare informazioni sul sottosistema di rete Linux potete usare
a sistemare
netstat. uno strumento che mostra informazioni sullo stato
i problemi usando Un database un ottimo posto per memorizzare dati
lOS del vostro di rete senza richiedere privilegi di root. uno strumento di rete. SQL pu rendervi la vita pi facile perch vi permette
router, perch molto potente che lavora a livello socket, TCP, UDP, IP di cercare nei dati con lutilizzo di query complesse
essendo a un livello e Ethernet. Il principale svantaggio che funziona solo sulla
pi basso pu darvi macchina locale mentre utility come nmap e tcpdump tcpdump che contiene traffico catturato usando tcpdump
una prospettiva
della situazione
possono visualizzare informazioni di altre macchine. e estrarr le informazioni desiderate in un formato leggibile
completamente Il comando netstat -r mostra le informazioni di routing della da poter poi inserire in un database usando uno script:
diversa. macchina locale; una configurazione del routing sbagliata $ tshark -r data.tcpdump -T fields -e frame.number -e frame.
causa comune di problemi, specialmente su macchine con time_relative -e ip.src -e ip.dst -e frame.protocols -e frame.len
pi di uninterfaccia di rete. Talvolta potreste voler controllare -E header=y -E quote=n -E occurrence=f
non solo il traffico attuale ma anche quello passato. frame.number frame.time_relative ip.src ip.dst frame.protocols
Il problema trovare un modo per memorizzare il traffico frame.len
passato. Il modo migliore tramite un database, cos da 1 0.000000000 82.98.136.22 109.74.193.253
disporre di un linguaggio robusto con cui interrogare i dati eth:ethertype:ip:udp:dns 108
senza troppa fatica. Il comando seguente legger il file data. Potete vedere i risultati delle tre query (sopra) eseguite in un
database MySQL che contiene i dati di rete. La prima query
mostra le connessioni per protocollo. Il parametro limit 3 viene
usato per limitare le righe in output. La seconda query
recupera i top10 indirizzi IP sorgente, mentre la terza stampa
la lunghezza media di pacchetto per protocollo, assieme
al numero totale di pacchetti. SQL un linguaggio potente
per recuperare preziose informazioni da dati storici di rete.
Per esempio una query potrebbe rivelare che il problema
riguardo la connessione instabile di alcuni client ai relativi
server dato da un traffico particolarmente elevato
Usare nslookup, in particolari orari del giorno. Analogamente potreste capire
host e dig quale server Web chiude le connessioni a causa del traffico
per individuare elevato e aggiornarne la RAM o usare un disco rigido
i server DNS del pi veloce.
dominio linuxpro.
it. Lutility che
scegliete tra
Nel mondo reale
Ecco due scenari reali che potreste incontrare e come
queste tre solo
questione di applicare queste nozioni per risolvere i problemi. Il primo
gusti personali : avete installato in una LAN un nuovo router ADSL per
connetterla a internet. La LAN usa un hub e uno switch.
Per prima cosa stata provata una connessione Wi-Fi al router
Nmap e funziona bene, permettendo ai dispositivi di accedere
a Internet. Tuttavia, quando lhub connesso al router ADSL
Nmap uno strumento Open Source, dispositivo di rete e i servizi che offre.
creato da Gordon Fyodor Lyon, Potete anche capire se potete
usando una delle porte del router, nessuno pu accedere
che supporta lo scan di porte, comunicare con il dispositivo remoto. alla LAN o a internet, nemmeno le connessioni Wi-Fi esistenti!
lindividuazione di sistemi operativi Se volete fare un ping a molteplici Per risolvere il problema potete usare questo processo:
e le relative versioni. Anche se gli utenti dispositivi in una sola volta, potete usare Sconnettete tutti i cavi Ethernet dal router e connettete
normali possono eseguire diversi scan il comando nmap -sP 192.168.1.0/24. un laptop al router usando Wi-Fi e DHCP. Usate
di Nmap, alcune opzioni particolari Il comando nmap -sU macchina far traceroute e ping per controllare la Wi-Fi. Ammettiamo
richiedono privilegi di root. Nmap anche uno scan UDP sulle porte della che sia tutto a posto, e che lo sia anche una richiesta
pu aiutarvi a riconoscere il tipo di macchina con nome macchina. allinterfaccia Web del route via wget.

22
 LAN: strumenti di base

Riguardo il routing
Il routing il processo di scegliere un
percorso sul quale inviare i pacchetti,
azione compiuta perlopi da dispositivi
di rete dedicati chiamati router. Tuttavia,
anche un computer pu agire da router
e pi complicata la topologia di rete, pi
difficile scegliere il percorso ottimale.
Internet la rete pi grande di tutte.
La tabella di routing il posto dove
vengono aggiunte le route; una route
pi o meno una regola che corrisponde
a un singolo indirizzo di rete e definisce
lindirizzo IP del router del prossimo salto.
Se un dispositivo nel percorso selezionato
fallisce, TCP/IP e i protocolli di routing
cercheranno un altro percorso verso
la destinazione. Se un indirizzo IP
corrisponde a diverse route, un set di
regole predefinite entra in gioco per
risolvere lambiguit. Il routing statico
assume che lamministratore di rete
inserisca tutte le regole di routing richieste
manualmente nella tabella di routing.
Nel routing dinamico (o adattivo), le route
necessarie vengono scoperte con
protocolli particolari, chiamati protocolli
di routing dinamico. Questi ultimi si
scambiano pacchetti speciali, chiamati
aggiornamenti di routing, che vengono
aggiunti alla tabella di routing. La vostra
distribuzione Linux pu usare molteplici
interfacce di rete ma solo una di queste
avr un valore di default gateway. Il modo
pi semplice per vedere le informazioni
di routing nella vostra macchina Linux
usando netstat -nr. Il marchio pi
famoso per i router sicuramente Cisco.
Il sistema operativo di Cisco chiamato Questa la tabella di routing di un server Linux e un
Cisco IOS e qui vedete la tabella di routing router Cisco 877W. Dalloutput potete vedere quanto
di un router ADSL Cisco 877W. pi complicato il dispositivo Cisco

Connettete una macchina a una delle porte switch del
router usando un cavo Ethernet. Controllate che la macchina
riceva la configurazione TCP/IP usando DHCP; in questo caso
la macchina sta funzionando correttamente. Il problema sta
quindi in una delle porte dellhub.
Sconnettete tutti i cavi dallhub problematico e connettetelo
al router. Quindi connettete i dispositivi Ethernet fino a che
uno di questi viene connesso alla porta che causa i problemi:
ecco la radice!
Lultimo passo riavviare il router e rifare tutto il processo
senza usare la porta incriminata dellhub. Se tutto funziona
avete risolto il problema!
Il secondo scenario pi semplice: una macchina Linux viene
impostata per ricevere i messaggi di log di un router Cisco e il
router impostato per inviare i messaggi di log alla macchina
Linux, ma nella macchina Linux non si vede nulla. La macchina
Linux usa il servizio rsyslog per ricevere i messaggi.
Solitamente c un ritardo da quando rsyslog riceve i dati
e questi vengono scritti nel file di log. Dal momento che
rsyslog un servizio che ascolta sulla porta 514, potete usare
tcpdump 'udp port 514' per controllare se c traffico di rete
per il servizio sulla macchina Linux. Una volta appurato che il
traffico arriva, potete capire perch non viene scritto nei file di
log. Allo stesso scopo potevate usare WireShark ma lanciarlo
in una macchina remota non sempre possibile, quindi non
sottovalutate il potere degli strumenti a riga di comando!

Questo grafico
visualizza
con R i valori
del campo
frame.time_
relative

23
+ Dottor Linux
Problemi di rete:
riga di comando
Come gestire da campioni i blocchi della rete con le vostre armi pi
fidate: netstat, netcat e lsof
S
ono tre gli strumenti da riga di comando legati al
networking di cui parliamo in questo articolo: netstat,
netcat e lsof. Netcat (nc) unutility Unix molto
potente e utile che legge e scrive dati su connessioni di rete,
attraverso TCP o UDP. La maggioranza delle opzioni a riga di
comando non richiedono privilegi di root per funzionare,
cosa molto comoda se non avete accesso amministrativo
alla macchina. Potete installare facilmente netcat in un
sistema Debian eseguendo $ apt-get install netcat-
traditional come root. C unimplementazione leggermente
diversa che pu essere installata con il pacchetto netcat-
openbsd. Questultima versione supporta IPv6, proxy e i
socket Unix, mancanti nella versione tradizionale. Se non
fate uso di tali caratteristiche non noterete differenze tra le
due varianti. Lutility Isof stata creata da Victor Abell per
visualizzare elenchi di file aperti. Dal momento che in Unix
ogni dispositivo un file, lsof pu gestire anche interfacce di
rete e mostrare informazioni sulle connessioni di rete. Potete
installare lsof in un sistema Debian con il comando $ apt-get
install lsof. Netstat, al contrario, uno strumento standard
24
presente in tutte le installazioni Unix. Il consiglio che segue
si applica a tutte e tre le utility: le porte 0-1024 sono ad
accesso imitato e possono essere usate solo dallutente
root, quindi meglio evitare di usarle e sceglierne altre,
posto che non siano gi in uso da un processo diverso. Se
avete privilegi di root potete usare le porte che volete. Tutti
questi comandi si imparano meglio usandoli invece che
leggendo istruzioni, quindi durante la lettura di questo
articolo cominciate a sperimentare!
Usare netcat
La forma generale del comando netcat $ netcat [opzioni]
host porta. Luso pi frequente di netcat per risolvere
problemi su servizi remoti. La singola opzione pi
importante di netcat -u, che permette a netcat di lavorare
in modalit UDP, come server o come client. Ci significa
che netcat in grado di controllare connessioni UDP, cosa
molto importante perch telnet pu lavorare solamente
con connessioni TCP. Se -u non presente, netcat user
TCP. Il comando $ netcat -vv -u 8.8.8.8 53 prova
a controllare la funzionalit di un server DNS usando UDP.
Analogamente potete lanciare un server UDP se combinate
le opzioni l e u. La seconda opzione pi importante -v
che rende loutput di netcat pi verboso. Se volete ancora
pi output potete usare -vv al posto del solo -v. Il comando
$ ncunWebServer 80 far collegare netcat a un server Web.
Per simulare il resto della parte client della connessione
dovrete scrivere $ GET / HTTP/1.1 e premere il tasto Invio
due o tre volte. La prossima versione fa tutte queste cose in
una volta senza richiedere ulteriori azioni:
$ echo -en GET / HTTP/1.0\n\n\n | netcat www.linuxpro.
it 80
La prossima tecnica devessere usata con molta attenzione,
dal momento che pu compromettere la sicurezza
di un sistema Linux, se usata impropriamente. Netcat
vi d la capacit di trasformare qualsiasi processo Linux in
un server con laiuto del parametro e. Un ottimo candidato
come processo server leseguibile /bin/bash. La parte
server dovrebbe iniziare con $ nc -vv -l -p 5432 -e /bin/bash.
Ora, un client remoto pi connettersi alla macchina con
il comando $ nc -vv hostRemoto 5432. Dopo aver eseguito
lultimo comando potete cominciare a lanciare comandi
come se foste nella macchina remota. Il problema,
comunque, che la connessione non dispone di alcuna
forma di crittografia. Lo screenshot nella pagina seguente
 Quale strumento usare?
Rispondere a questa domanda unimpresa
tuttaltro che semplice. Il miglior consiglio
quello di usare lo strumento che conoscete
meglio, posto che sia in grado di risolvere
il vostro problema. Il vantaggio principale
di netstat che la maggior parte delle sue
opzioni da riga di comando non richiedono
privilegi di root per essere usate. Quello che
dovrebbe essere chiaro il fatto che netcat
svolge un lavoro completamente diverso dagli
altri due. uno strumento che pu aiutarvi
a controllare le connessioni di rete tra due
macchine, cos come la qualit della
connessione. Daltra parte, sia lsof che
netstat mostrano informazioni riguardo porte
aperte, connessioni stabilite, ecc. solo sulla
macchina locale. Ogni strumento ha i propri
vantaggi e svantaggi ed vostro compito
come amministratori di sistema o di rete
trovare il modo pi semplice e veloce per
risolvere un problema usando qualsiasi
strumento vogliate! In conclusione, usate
quello che funziona meglio per voi; se non
siete in grado di risolvere un problema con
gli strumenti che conoscete comunque
un chiaro segnale che dovete impararne
qualcuno di nuovo!

mostra come sia possibile usare netcat per controllare
la velocit di rete tra due macchine Linux: un altro uso
intelligente dello strumento! Usando lutility bc potete
anche scoprire che la velocit di rete era di circa
22.980.367 byte per secondo, piuttosto buono per una rete
locale. Come capirete, netcat pi appropriato per provare
la corretta operativit di una rete e dei servizi che girano
sui vari server. Il prossimo strumento, lsof, pi appropriato
per controllare loperativit della macchina locale.
Usare lsof
I due svantaggi di lsof sono che vi servir accesso da
terminale alla macchina sulla quale volete lanciare lsof
e che richiede privilegi di root per girare. La maggior parte
del tempo non lancerete lsof senza parametri da riga
di comando, poich loutput prodotto sarebbe troppo
difficile da leggere:
$ lsof | wc
4931 44630 709518
Se scrivete semplicemente lsof come normale utente
Linux, ci saranno diverse righe contenenti il messaggio
Permission denied per avvisarvi che anche se c un
processo visibile, che potete visualizzare anche con
il comando ps, non avete i permessi richiesti per leggerlo
completamente
mysqld 31393 31407 mysql rtd unknown /proc/31393/
task/31407/root (readlink: Permission denied)
Lopzione i indica a lsof di visualizzare informazioni
riguardo la rete. In questo modo, quando lutente root
lancia il comando lsof -i, otterr tutti i file di rete Internet.
Loutput di lsof una serie di colonne. La colonna
COMMAND contiene i primi nove caratteri del nome del
comando Unix associato al processo. La colonna PID
mostra lID del processo, mentre la colonna USER mostra
lutente proprietario del processo. La colonna TID mostra
il task ID e un TID vuoto indica un processo. La colonna FD
sta per File Descriptor: i valori presenti possono essere
cwd, txt, mem e mmap. La colonna TYPE mostra il tipo del
file: regolare, directory, socket, ecc. La colonna DEVICE
contiene i numeri di device separati da virgole. Il valore della
colonna SIZE/OFF la dimensione del file o il file offset in
byte. Il valore della colonna NODE lo Unix node number.
Infine, la colonna NAME mostra il nome del punto di mount
e del filesystem nel quale il file risiede, o lindirizzo Internet.
Gli stati possibili per una connessione TCP sono LISTEN,
CLOSED, ESTABILISHED, SYN-SENT, SYN-RECEIVED,
CLOSE-WAIT, LAST-ACK, FIN-WAIT-1, FIN-WAIT-2, CLOSING
e TIME-WAIT. Per capire quale eseguibile ascolta in una
specifica porta usando TCP, dovrete lanciare il comando
$ sudo lsof -nP -iTCP -sTCP:LISTEN. Lo screenshot a
pagina seguente mostra loutput del comando precedente
che mostra tutte le porte aperte. Come potete vedere
Tip
anche dalloutput, mostra sia le connessioni IPv4 che IPv6.
Nessun singolo
Se volete mostrare solo le connessioni IPv4, dovreste strumento pu
aggiungere -i 4. Per mostrare i processi che ascoltano sulla risolvere ogni
porta 80, usando sia TCP che UDP, lanciate il comando lsof possibile problema.
-i :80. Se nessun processo ascolta su una porta, il servizio Dovreste quindi
provare a imparare
al quale state cercando di accedere probabilmente fermo quanti pi
e dovreste farlo ripartire. Il comando lsof -u mysql mostra strumenti possibile.
tutti i file aperti di propriet dellutente mysql. Se voleste Gli strumenti
vedere tutti i file aperti non di propriet di tale utente, a riga di comando
hanno il vantaggio
vi baster invertire il parametro cos: lsof -u ^mysql.
di lavorare su
Questa particolare variante del comando lsof vi pu una connessione
aiutare a risolvere problemi di rete che hanno a che fare remota che talvolta
con i permessi dei file Linux. Potete trovare tutte le pu essere molto
connessioni LISTEN di propriet dellutente mysql pratico. Un altro
strumento molto
lanciando il seguente comando come root: potente tshar
# lsof -u mysql | grep -i LISTEN (http://bit.ly/
Questo comando vi pu aiutare a capire se un determinato tshark) che ha
servizio accetta connessioni da Internet o solamente anche una versione
grafica chiamata
da localhost. Il seguente comando trova tutte le
Wireshark (www.
connessioni di rete che arrivano da o vanno verso www. wireshark.org).
linuxpro.it, che ha indirizzo IP 77.239.137.131:
# lsof -i @77.239.137.131
Lutility lsof quindi particolarmente utile per verificare che
un processo sia in esecuzione e disponibile ad accettare
nuove connessioni. Quindi potete usare netcat per provare
a connettervi a tale porta aperta e provare uno scambio
di dati. Netstat uno strumento UNIX molto utile che lavora
Questo screenshot mostra come potete usare netcat per calcolare
rapidamente la velocit di rete tra due macchine

25
+ Dottor Linux
a livello Socket, TCP, UDP, IP e Ethernet. Se usato con
il parametro -s, netstat mostra le statistiche per ogni
protocollo, molto comodo per capire se ci sono troppi errori
nella vostra macchina.
Usare netstat
Il comando $ netstat -l -A inet mostra tutte le connessioni
Internet in ascolto, sia TCP che UDP, laddove $ netstat -l
-tcp -A inet visualizza solamente le connessioni TCP.
Se volete mostrare informazioni su un protocollo specifico,
potete lanciare un comando simile a $ netstat -a | grep -i
http che visualizza informazioni riguardo il solo protocollo
HTTP. Il comando $ netstat -a -t | grep -i LISTEN mostra
tutte le porte in ascolto. Il comando v indica a netstat
di aumentare la verbosit delloutput. Il comando $ netstat
-ltpe mostra il nome dellutente proprietario di un processo.
Dal momento che sfrutta -p, suggeribile lanciarlo come
root per mostrare tutti i processi. Lo screenshot a pagina
seguente mostra loutput del comando $ netstat -nr. La flag
U indica che la route in uso. La flag G indica il gateway di
default. La flag H indica che la route verso un host e non
verso una rete. Tenete a mente che il comando $ route -e
produce lo stesso output di $ netstat -r. Notate che
il secondo output da una macchina Linux che gira sotto
la versione Mac OS X di VirtualBox: non direste mai che
in una macchina virtuale! Per rivelare tali informazioni,
vi servirebbe unutility come traceroute. Lopzione W fa s
che netstat mostri la URL completa per ogni connessione,
dal momento che il comportamento di default di troncare
loutput per rimanere allinterno dello schermo. Quindi,
loutput del comando $ netstat -tup -W mostrer tutta la
URL per ogni connessione. Lutility netstat molto pratica
per controllare connessioni attive nella vostra macchina
locale. Il suo vantaggio che netstat non richiede molte
risorse per lavorare, il che un bene quando avete un
server sotto sforzo.

Loutput del comando lsof mostra i processi in ascolto su tutte le porte TCP
aperte, assieme allutente proprietario di ogni processo
Tecniche avanzate
Le caratteristiche uniche di netcat vengono rivelate
nelleseguire azioni che non immaginate di poter fare con
altre utility. Una di queste rare cose il trasferimento di file,
ovvero la possibilit di agire come un server FTP
semplificato. Per trasferire un file localmente, per prima
cosa dovete lanciare la parte server usando:
$ cat fileDaTrasferire | nc -l 4567
Quindi potete ottenere il file usando:
$ nc localhost 4567 > fileDaTrasferire
Lunico svantaggio di questo approccio che dovrete
scegliere il file da trasferire in anticipo. Se voleste trasferire
pi di un file, dovreste lanciare processi netcat aggiuntivi.
Questa tecnica vi pu aiutare a capire se potete trasferire
piccole quantit di dati da una macchina a unaltra.
Analogamente potete usare netcat per trasferire intere
directory da una macchina a unaltra. Se non volete creare
file temporanei vi servir laiuto della utility tar. Potete
lanciare la parte server come
$ tar -cvf - directory | nc -l 1234
e, alla stessa maniera, potete ottenere la directory nella
macchina locale come segue:

Parliamo di IPv6...
IPv6 stato sviluppato dalla IETF (Internet
Engineering Task Force) e il suo scopo
risolvere il problema imminente della fine
degli indirizzi IPv4. IPv6 usa indirizzi a 128
bit laddove IP usava indirizzi a 32 bit.
IPv6 gi in uso e rimpiazzer a breve IPv4,
diventando il protocollo Internet dominante,
quindi bene sapere che tutti gli strumenti
presentati supportano IPv6 con laiuto
di parametri specifici da riga di comando.
Lutility lsof pu mostrare connessioni IPv6
quando combinato con -i6 o -i 6. Lutility
netcat pu funzionare in modalit IPv6
quando usata con il parametro -6. Usando
netstat potete vedere la tabella di routing
di IPv6 eseguendo netstat -6 -rn. Loutput
molto pi complesso del comando netstat
-nr, il che prova che IPv6 un protocollo un
po pi complicato di IPv4. Analogamente
il comando netstat -a -A inet6, equivalente
a netstat -a -6, mostra tutte le connessioni
Internet attive (sia server sia stabilite).
Per riferimento, sia ping sia traceroute
hanno una versione IPv6 chiamata
rispettivamente ping6 e traceroute6.
Potete saperne di pi leggendo le specifiche
ufficiali su www.ietf.org/rfc/rfc2460.txt.

26
 Il terminale per i problemi di rete

Usare netcat in sostituzione di nmap

Lutility netcat vi permette di specificare
un range di porte in cui fare port scanning.
Il comando seguente indica a netcat di
scansionare lindirizzo 192.168.2.1 usando
un range di porte da 20 a 40:
$ netcat -z -v -n 192.168.2.1 20-40
Lopzione n indica a netcat di disabilitare
il lookup DNS per lindirizzo IP fornito, mentre
z indica di inviare zero dati, ovvero di
chiudere la connessione appena aperta senza
inviare alcun dato. Notate che non potete
usare un range di porte per far s che netcat
ascolti su molteplici numeri di porta con un
solo comando: per far ascoltare netcat su
molteplici porte dovrete lanciare molteplici
processi netcat. Lo script seguente risolver
il problema:
#!/bin/bash
fromPort=2000
toPort=2100
for (( i = fromPort+1; i <= toPort; i++ )) do
nc -l -k -p $i -c nc localhost $last_port &
done
nc -l -k -p $fromPort
Nota: lanciate questo script con una grossa,
grossa dose di attenzione, pu rendere la
vostra macchina Linux molto lenta se usato
impropriamente e assicuratevi di provarlo
prima con un range di porte limitato. Tenete
a mente anche che diverse varianti di Unix
hanno diverse opzioni da riga di comando per
gli strumenti presentati in questo tutorial,
inclusi i tre principali: netcat, netstat e lsof.

Il prossimo comando calcola il numero di connessioni

TCP per indirizzo IP e le ordina per numero totale di
connessioni:
Tip
$ netstat -nt | awk /^tcp/ {print $5} | awk -F: {print $1} |
C una possibilit
sort | uniq -c | sort nr che alcune delle
Il comando seguente conta i vari tipi di stato TCP opzioni da riga
e stampa i risultati: di comando
# netstat -ant | awk {print $6} | grep -v established\) | grep presentate non
siano adatte alla
-v Foreign | sort | uniq -c | sort -n vostra rete. In pi,
Un grosso numero di connessioni TIME_WAIT potrebbe alcune potrebbero
indicare che dovete regolare le vostre impostazioni per non presentare
il timeout TCP. Il comando che segue mostra il numero informazioni utili.
Dopo averle provate
Questo loutput del comando netstat -nr da due totale di processi in ascolto per utente:
tutte, dovreste
macchine diverse che offre un modo veloce di controllare # netstat -ltpe | awk {print $7} | grep -v remoto | grep -v prendere le pi
informazioni di routing ^$ | sort | uniq -c | awk {print $2 : " $1} utili alla vostra
Spiegazione: il primo comando grep cancella la riga con rete per ogni
$ nc localhost 1234 | tar -xvf - le informazioni di intestazione dalloutput netstat. Il comando e provare
a interpretare
Se state trasferendo la directory a unaltra macchina su secondo comando grep cancella le righe vuote completamente
Internet, dovreste sostituire localhost con lindirizzo IP dalloutput. Il primo comando awk recupera le il loro output.
o lhostname della macchina su cui gira la parte server del informazioni desiderate dalloutput di netstat. Il comando
comando netcat. Questa tecnica vi assicura che esista una sort ordina loutput laddove uniq conta le occorrenze
connessione di rete affidabile tra le due macchine perch delle righe omettendo output ripetuto. Lultimo comando
pu trasferire grosse quantit di dati. Il comando seguente AWK rovescia le due colonne delloutput uniq e stampa i
termina tutti i processi dellutente ciromattia, usando dati a schermo. Lo screenshot sottostante mostra
lID di processo, e dovrebbe essere usato solo se loutput di alcuni dei comandi che avete appena visto,
assolutamente necessario: lanciati in un server non troppo carico.
# kill -9 `lsof -t -u ciromattia`
Questo comando pu tornare particolarmente utile quando
i processi di un utente rendono la vostra macchina Linux
particolarmente lenta.

Processare loutput
Potete trovare facilmente il numero totale di connessioni
TCP e UDP con un po daiuto da parte dellutilissimo
linguaggio awk:
# lsof -i | awk {print $8} | sort | uniq -c | grep -v NODE
Potete avere dettagli sul servizio, IP sorgente e destinazione
cos come i numeri di porta di tutte le connessioni attive
usando il seguente comando:
# lsof -i -n -P | grep ESTABLISHED | awk {print $1, $9} |
sort -u
Il comando che segue mostra lindirizzo IP da tutte
le connessioni Apache stabilite e mostra il numero
di connessioni per indirizzo IP:
# netstat anpt | grep apache2 | grep ESTABLISHED | awk Qui vedete loutput di alcuni one-liner che sfruttano vari strumenti Unix per
-F [ :]* {print $4} | uniq c processare loutput di netstat e lsof

27
+ Dottor Linux
Le distro giuste per
il primo soccorso
Non lasciate che un malfunzionamento metta KO il vostro PC. Abbiamo
selezionato cinque distribuzioni pronte ad aiutarvi in ogni situazione
L
inux spesso, e a ragion
veduta, identificato come
uno dei sistemi pi stabili
che ci siano in circolazione.
Ci nonostante bisogna sempre
considerare la possibilit che qualcosa
non vada. Tutte le distro, infatti, vengono
La nostra installate su hardware che alla lunga
selezione diventa incline a danneggiarsi. Talvolta,
Finnix
senza pensare, siamo proprio noi stessi
Rescatux a generare situazioni catastrofiche:
SystemRescueCd mettiamo mano a un file di sistema
Trinity Rescue Kit e lo corrompiamo, ci dimentichiamo
UltimateBootCD una password senza possibilit
di recuperarla, oppure distruggiamo
28
Queste distro sono pensate
per contenere una cassetta degli
attrezzi pronta per le riparazioni
inavvertitamente il bootloader.
Indipendentemente dal fatto che
la causa sia imputabile a noi
o allhardware, il risultato non cambia.
Vi potreste trovare di fronte a situazioni
difficili da affrontare. Per fortuna,
il mondo Linux pieno di strumenti che
permettono il ripristino delle funzioni
di sistema. Tuttavia si tratta per lo pi
Modalit del test
Il primo aspetto su cui ci
concentriamo il numero di
strumenti messi a disposizione
dalle singole distro. Non solo,
ma valutiamo anche la loro
capacit di prevenire disastri
causati da malfunzionamenti
hardware. Anzich valutare
lefficacia in senso stretto che
dipende molto da svariati fattori,
puntiamo i riflettori sulla
capacit di aiutarvi a risolvere
i problemi. Infine, visto che
il ripristino e la riparazione
di sistemi danneggiati un
compito da amministratori,
abbiamo valutato con attenzione
la documentazione disponibile
per ogni piattaforma. Se volete
provare le soluzioni proposte,
vi consigliamo di predisporre una
macchina virtuale. In questo
modo, anche in caso di errori,
non farete danni.
di programmi stand-alone. In questo
caso, invece, andremo ad analizzare
quelle distro specificatamente
progettate per contenere una vera
cassetta degli attrezzi. Quelle pi
popolari dispongono perfino di
interfacce personalizzate per rendere
le operazioni di riparazione pi semplici
e intuitive. Scoprite con noi le migliori.
Gli strumenti
Cosa vi propongono?
F
innix una delle pi piccole
distribuzioni del nostro confronto.
Nonostante pesi poco pi
di 400 MB, ha una lista di strumenti
estremamente lunga e completa.
La piattaforma dispone di programmi
molto potenti come Partimage e Smart
Boot Manager. Tuttavia sono presenti
svariati software meno impegnativi.
Troviamo applicazioni per laccesso
ai principali filesystem, cos come quelli
per il ripristino, il backup e la riparazione
dei volumi danneggiati. Ci sono
strumenti abbastanza semplici che
consentono laccesso alla rete domestica
o alle Wi-Fi. In pi, possibile impostare
Finnix come server FTP, Samba o NFS.
Infine non mancano i software pi
particolari per la diagnostica e il
monitoraggio della banda. La palma
doro per le dimensioni ridotte spetta
a Trinity Rescue Kit (TRK) che in soli
150 MB mette a disposizione tutto quello
che serve in caso di problemi. Lunica
pecca lassenza di uninterfaccia
grafica. Questa piattaforma non segue
lo stesso principio delle altre. Oltre alle
Personalizzazione
Possono essere adattate alle singole esigenze?
F
innix una distro basata
su Debian e possiede diverse
opzioni per la personalizzazione.
Tra queste troviamo uno script
di rimasterizzazione. Il sito fornisce
istruzioni utili per la modifica del layout
della ISO tramite gli script predefiniti.
Gli utenti Gentoo saranno in grado di elaborare versioni personalizzate
di SystemRescueCD. Basta seguire la guida dedicata
tradizionali funzioni per il ripristino e la
riparazione, ci sono strumenti adatti per
la clonazione dei computer su una rete
tramite multicast. Non solo, trovate
perfino ben cinque antivirus. Ultimate
Boot CD (UBCD) un altro sistema che
non viene corredato da alcuna
interfaccia. Proprio come TRK, condivide
lapproccio di unico strumento per
singola attivit. Esiste un programma
per ogni genere di problema. Lobiettivo
della distro che pesa 600 MB fornire
il maggior numero di applicazioni
diagnostiche da inglobare in un CD. A tal
proposito, UBCD dispone di funzioni per
il ripristino delle impostazioni del BIOS,
test per lo stress hardware, cos come
vari boot manager. Non mancano
software per la gestione del disco,
uniti a una vasta serie di utilit. Laltra
distribuzione da 600 MB Rescatux
di cui abbiamo spesso parlato nelle
pagine della nostra rivista. Dispone
di un desktop grafico minimale che
mette a disposizione programmi potenti
per risolvere la maggior parte dei
problemi dovuti al mancato avvio del PC.
Nonostante le istruzioni, tuttavia,
la procedura particolarmente
complessa. Rescatux sempre basata
su Debian e sfrutta il gestore pacchetti
Synaptic per linstallazione di software
aggiuntivo. Purtroppo, per, non c
alcun sistema per il salvataggio delle
Potete utilizzare Ultimate Boot CD per controllare
il funzionamento delle periferiche hardware installate nel PC
Non tratta solo Linux, ma funziona
anche con Windows. Tra i nomi che Verdetto
troviamo al suo interno ci sono TestDisk,
PhotoRec e GParted. Potete utilizzare Finnix
HHHHH
Rescatux per ripristinare il bootloader, Rescatux
riparare filesystem, eseguire dei fix sulle HHHHH
tabelle delle partizioni, reimpostare SysRescCd
le password su Linux e Windows e molto HHHHH
TRK
altro ancora. Infine c SystemRescueCD
HHHHH
che sfrutta un desktop Xfce pi una UBCD
manciata di applicazioni grafiche, come HHHHH
il browser Midori ed ePDF. I suoi Rescatux
strumenti di ripristino funzionano con in assoluto
tutti i filesystem pi diffusi: ext4, XFS, il pi fornito
di strumenti.
btrfs, NTFS e ReiserFS.
modifiche apportate alla distro.
SysRescCD va in controtendenza.
Sul sito si trova una guida passo
a passo per costruire una ISO
personalizzata con i propri pacchetti.
La piattaforma dotata di ben quattro
kernel. In pi, ci sono le istruzioni per Verdetto
utilizzarla con quello di base.
Finnix
A differenza degli script usati da Finnix,
HHHHH
SysRescCD molto pi intuitiva e pu Rescatux
essere sfruttata anche dai principianti. HHHHH
Il sito di UBCD presenta un manuale SysRescCd
per la decompilazione dellimmagine HHHHH
TRK
ISO al fine di personalizzare lambiente HHHHH
e le funzioni, infatti si possono UBCD
aggiungere applicazioni basate su HHHHH
FreeDOS. TRK offre una utility che A parte
consente di masterizzare limmagine Rescatux, tutte
le altre distro
modificata in una nuova ISO. Trovate
possono essere
tutte le informazioni sul sito ufficiale personalizzate.
della distro.
29
+ Dottor Linux
Esperienza duso
Gli strumenti di ogni distro sono in grado di lavorare insieme?

T
utti i repo che fanno capo a ogni
distro hanno numerosi strumenti che
aiutano a risolvere i principali problemi
di Linux e Windows. Le migliori distribuzioni
devono fornire tutti i programmi pi utili in un
unico pacchetto. Si evita cos di perdere tempo
alla ricerca delle applicazioni che servono.
Bisogna per considerare il livello di
esperienza degli utenti. Chi mastica Linux da
pi tempo non avr difficolt a trovare tutto il
necessario, anche se lavora in una piattaforma
senza interfaccia grafica. Diversamente, per
non fare danni, i principianti avranno bisogno
di documentarsi in modo approfondito.
Considerando questo aspetto, abbiamo dato
maggior punteggio alle distro che spendono
pi tempo e risorse per fornire un ambiente
intuitivo e semplice da usare.

Finnix HHHHH
Il menu di avvio della distro fornisce fin da subito diverse opzioni. Il kernel
predefinito a 64 bit. Tuttavia esiste la possibilit di selezionare anche
quello a 32. Le funzioni rimanenti vi porteranno a usare il prompt
di FreeDOS, Smart Boot Manager o lo strumento per la rilevazione
dellhardware. Utilizzando le impostazioni predefinite, la distro risulta fin
da subito molto veloce. Ogni volta che eseguite unoperazione, tornerete
comunque alla riga di comando. I principianti, quindi, potrebbero sentirsi
disorientati. Infatti non c alcuna indicazione su come procedere
e su quali siano le istruzioni corrette da impartire. Il sito Web del progetto
diventa pertanto essenziale. Tuttavia manca una guida che permetta
ai neofiti di non sentirsi svantaggiati. Si tratta di unomissione che Finnix
rischia di pagare a caro prezzo.

Rescatux HHHHH
Dopo il riavvio, la distro vi accoglie con il familiare desktop Xfce.
Qui troverete unapplicazione di aiuto chiamata Rescapp. Durante
levoluzione di questa piattaforma, gli sviluppatori si sono concentrati molto
sul rinnovamento dellinterfaccia. Nella sua ultima versione, sono presenti
svariati pulsanti suddivisi in varie categorie: Grub, Filesystem e Password.
Da qui si accede agli strumenti pi importanti che sono anchessi descritti
con etichette ben illustrate e comprensibili. La documentazione spiega
nel dettaglio quali passi compiere ed un valore aggiunto. Dopo aver preso
confidenza con ci che ogni applicazione pu fare, per avviare lutility basta
premere il pulsante Run! Gli utenti pi smaliziati possono ignorare Rescapp
e puntare direttamente al cuore della distro.

Supporto e documentazione
Se avete bisogno di un aiuto, a chi vi rivolgete? Verdetto
Finnix

F
innix fornisce una buona
documentazione su pi
aspetti della distro. Tra questi
troviamo i parametri di avvio,
il ripristino del bootloader, luso
degli strumenti per analisi forense
e via dicendo. La maggior parte delle
informazioni sono state sviluppate
per guidare gli utenti esperti. Il sito,
pertanto, manca di una zona
dedicata ai soli principianti.
Allo stesso modo, la sezione tutorial
del CD di avvio non organizzata
bene e quindi non si schiera dalla come la guida per creare una HHHHH
parte dei neofiti. Rescatux, versione personalizzata della distro Rescatux
al contrario, fornisce unenorme ed eseguire il backup dei dati HHHHH
quantit di guide e video didattici. su PC che non si avviano da SysRescCd
C anche diversa documentazione Windows. La sezione relativa alla
HHHHH
TRK
per aiutare gli utenti inesperti documentazione del sito di TRK HHHHH
a prendere confidenza con gli si apre con una guida rapida che UBCD
strumenti messi a disposizione. poi passa al singolo dettaglio. HHHHH
SysrescCD ha un manuale di avvio C perfino una parte molto utile Rescatux,
rapido, nonch diverse istruzioni per mettere mano ai dischi fissi SysRescCd
e TRK si
dettagliate sullutilizzo di base che non ne vogliono sapere
rivolgono anche
e avanzato. Il sito ospita una serie di funzionare. Anche in questo caso, ai neofiti.
di istruzioni per attivisti esperti, c bisogno di tempo per studiare.

30
 Il primo soccorso

SystemRescueCd HHHHH
La distribuzione presenta uno dei menu di avvio pi completi che
abbiamo mai visto. Oltre alle tante opzioni elencate nella schermata
principale, ci sono le varie informazioni che vi guidano nelluso dei
parametri di configurazione. Il prompt dei comandi correlato da alcuni
comandi di base che permettono di mettere mano alle impostazioni
di rete, montare partizioni NTFS, nonch avviare linterfaccia grafica.
Tuttavia, allinterno del desktop minimale JWM, siete praticamente da soli.
La distro non fornisce alcuna documentazione in merito. I principianti
avranno bisogno di far riferimento alle pagine del sito. In modo molto
simile a Finnix, talvolta avrete necessit di richiamare alcune utility
di soccorso da riga di comando.

Trinity Rescue Kit HHHHH

In modo simile a SysRescCD, TRK vi mette subito a confronto con
un menu molto elaborato. In pi, sono elencate almeno una dozzina
di opzioni. Lavvio predefinito comprende quindi una lista testuale. Anche
se TRK una distro a riga di comando, il menu personalizzato compie
un ottimo lavoro nellaiutare i nuovi utenti a individuare ed eseguire
i principali strumenti. Le opzioni presenti sono descritte piuttosto bene
e indicano le possibili soluzioni ai problemi pi comuni. Alcune funzioni
richiamano la documentazione offline, altre invece si collegano
direttamente al sito del progetto. Molte voci permettono poi di accedere
ad altre utility che modificano il comportamento delle applicazioni
predefinite. Gli utenti pi esperti possono utilizzare la shell per richiamare
gli strumenti manualmente.

Ultimate Boot CD HHHHH

Nonostante sfrutti pacchetti contenenti un gran numero di strumenti,
UBCD si avvia in un attimo. A differenza di alcuni contendenti che
presentano menu molto elaborati, in questo caso ci troviamo di fronte
a una lista testuale personalizzata. Troviamo le utility confezionate
in categorie secondo la funzione che influenzano: BIOS, dischi fissi,
memoria e via dicendo. Ogni voce ha pi sotto-funzioni. A titolo
di esempio, citiamo la specializzazione per il recupero dei dati.
Da qui accediamo ai software specifici per la clonazione dei dischi,
la pulizia e molto altro ancora. Proprio come TRK, il menu basato su testo
non aiuta i principianti. Le categorie, tuttavia, sono chiare e improntate
alla navigazione semplice e veloce.

Funzioni per la sicurezza

Sono adatte al mantenimento della privacy? Verdetto

L
o scopo di queste distro
aiutarvi a risolvere
i problemi con il PC. Tuttavia
offrono numerosi strumenti per
la protezione della privacy. Finnix
dispone del comando wipe
per la cancellazione sicura dei file.
In pi c GNU Privacy Guard
(gpgv) per la verifica delle firme
GPG. Rescatux, oltre ad avere gpgv,
mette a disposizione una funzione
per leliminazione totale dei
documenti. SysRescCD ha diversi
Finnix
strumenti per garantire che i file Vexira e Avast. La distribuzione
HHHHH
vengano definitivamente rimossi dal include lo strumento md5sums Rescatux
PC, ma c anche lopzione per verificare tutti i file di sistema, HHHHH
chkrootkit che va in cerca di nonch lutilit winclean per SysRescCd
possibili rootkit. Non manca perfino leliminazione dei documenti non HHHHH
TRK
lutility md5deep che viene necessari. UBCD segue la stessa HHHHH
utilizzata dagli esperti di sicurezza e filosofia vista fino a ora. Ci sono UBCD
dai SysAdmin per eseguire un gran gli scanner ClamAV e F-Prot HHHHH
numero di file attraverso diversi per il rilevamento dei virus, decine SysRescCD,
digest crittografici. Come accennato di opzioni per la rimozione dei file TRK e UBCD
in precedenza, TRK ha cinque inutili nei dischi fissi (DBNA, hanno svariati
strumenti
motori per la scansione dei virus tra HDDErase, HDShredder) e per per la privacy.
cui ClamAV, F-Prot, BitDefender, la formattazione a basso livello.

31
+ Dottor Linux
Strumenti personalizzabili
Quali funzioni extra si nascondono in queste distro?
N
elle distro che abbiamo provato
c molto di pi dei tradizionali
strumenti di ripristino
e soccorso. Quello che pu fare
la differenza compreso nelle piccole
modifiche e personalizzazioni che
aiutano queste piattaforme a distinguersi
dalla massa. Un buon esempio
Trinity Rescue Kit integra ben cinque programmi antivirus in un unico
strumento a riga di comando
Efficacia nel ripristino
Riescono davvero a risolvere tutti i problemi?
S
e avete cancellato il Master
Boot Record (MBR) o bloccato
gli account della distro,
gli strumenti presenti in queste
piattaforme sono in grado di aiutarvi.
Tuttavia alcune applicazioni sono pi
funzionali di altre. Finnix, per esempio,
ricco di strumenti. Potete fare
praticamente qualsiasi cosa:
ripristinare una password utente,
ma anche quella root, riparare
il filesystem o i volumi danneggiati
e molto altro ancora. Tuttavia la distro
ha un grosso difetto: non riesce
a recuperare il bootloader Grub 2.
Rescatux non soffre della stessa
limitazione, infatti in grado
di riparare qualsiasi bootloader
in circolazione. Non solo, ma vi aiuter
a ripristinare il MBR e a reimpostare
32
costituito dalle funzioni di Finnix
che mette a disposizione uno script
per facilitare il boot via rete da unaltra
macchina. Questo insieme di comandi
genera un initrd adeguato che
comprende moduli di rete e NFS. Lutility,
inoltre, istituisce servizi NFS e TFTP, cos
da utilizzare la sessione di Finnix come
le password su Windows e Linux.
SysRescCD pu salvare e ripristinare
la tabella delle partizioni, nonch
mettere al sicuro il contenuto
di un filesystem allinterno di un file
di archivio compresso tramite
FSArchiver. Oltre a recuperare file
cancellati e rilevare la presenza
di virus con conseguente rimozione,
pu clonare dischi e individuare
i settori danneggiati fisicamente.
La versione di TRK che abbiamo
provato dispone di uno strumento
WinPass che pu reimpostare
le password di Windows. La distro
funziona anche per recuperare
i documenti cancellati erroneamente.
A dispetto delle piattaforme citate fino
a ora, la palma doro in questo
comparto la vince UBCD.
un server netboot. La distro include
poi uno strumento chiamato Finnix-
hwsubmit che permette di inviare
i dettagli delle specifiche hardware a uno
sviluppatore, cos da facilitargli il lavoro
nella correzione di eventuali bug.
SysRescCD ha introdotto il supporto
per il caricamento MSR (System Rescue
Modules). Si tratta di filesystem
squashfs che contiene file aggiuntivi utili
al sistema. Questa funzione molto
comoda per aggiungere nuove
applicazioni alla distro. Oltre a ci, tali
moduli possono essere utilizzati per Verdetto
implementare dati personalizzati. Trovate
anche sysresccd-backstore che si rivela Finnix
prezioso per la costruzione di un
HHHHH
Rescatux
filesystem di loopback in cui vengono HHHHH
salvati i file modificati. Come accennato SysRescCd
in precedenza, Rescatux, TRK e UBCD HHHHH
forniscono menu di avvio personalizzati TRK
HHHHH
in formato testo e grafico, cos da aiutare UBCD
gli utenti a prendere confidenza con HHHHH
i propri strumenti. In Rescatux, il menu Se non avete
riporta a interfacce personalizzate familiarit
da usare per diversi compiti. In TRK, con le utility
invece, la lista pu essere usata per di recupero,
evitate Finnix.
configurare ed eseguire diversi compiti.
Verdetto
Finnix
HHHHH
Rescatux
HHHHH
SysRescCd
Il menu di avvio di SystemRescueCd HHHHH
offre una serie di suggerimenti per TRK
risolvere la maggior parte dei problemi HHHHH
UBCD
HHHHH
La distribuzione pu essere utilizzata
Fedele al suo
per il ripristino delle impostazioni nome, UBCD
del BIOS, cos come per il backup una spanna
della CMOS. capace di correggere al di sopra
i problemi del bootloader, recuperare di tutte le altre
distribuzioni.
le password e i file eliminati.
 Il primo soccorso

Distro di soccorso

Il verdetto
C
ome abbiamo detto allinizio,
questo confronto non si basa
solo sulla quantit di strumenti
disponibili. Se cos fosse, UBCD e Finnix
sarebbero i primi sul podio. Il nostro
obiettivo, invece, trovare una
piattaforma che permetta alla maggior
parte degli utenti di essere utilizzata
senza studiare chilometri di
documentazione. A questo proposito,
Finnix perde fin dal primo avvio.
La distribuzione progettata solo per chi
ha esperienza e non fa niente per essere
ben voluta anche dai principianti. Certo,
le funzioni disponibili sono di grande
qualit e permettono di risolvere
la maggior parte dei problemi, a patto
per di essere veri maestri della riga
di comando. Allo stesso modo,
SystemRescueCD progettato per
gli utenti che hanno alte competenze
tecniche. Va bene per i laboratori
di informatica, ma non assolutamente
1 Rescatux HHHHH
Web: http://bit.ly/Rescatux Licenza: GNU GPL Versione: 0.40b6
La soluzione pi semplice per uscire dalle situazioni difficili.
adatto per gli utenti amatoriali. TRK, per
ora, funziona molto bene ma purtroppo
ha un futuro incerto. Gli aggiornamenti
risalgono a parecchio tempo addietro
e a oggi non sappiamo se il suo sviluppo
verr portato avanti o meno. Il menu
personalizzato, pur essendo in formato
testo, piuttosto pratico da usare. Infatti,
rende la distro adatta a un vasto pubblico Esteticamente potrebbe essere migliore, ma Rescatux
di persone. Alla fine siamo rimasti con vi assicura un pronto intervento da manuale
due possibili scelte: UBCD e Rescatux.
Il primo ha un maggior numero di perdere troppo tempo nellapprofondirne
strumenti, ma il secondo senza dubbio i dettagli. Rescapp, grazie alla sua
molto pi accogliente e adatto ai neofiti. interfaccia personalizzata, non ha rivali.
Quando ci si rivolge a chi non ha molta Infine, non manca unottima
esperienza, importante blindare documentazione che permette
gli strumenti perch non si combinino a chiunque di sentirsi a proprio agio.
ulteriori danni.
In questo, Rescatux
maestro. La distro
Rescatux, oltre a essere facile
permette a tutti
di usare le sue
da usare, vanta strumenti potenti
funzioni senza ed estremamente flessibili
4 SystemRescueCd HHHHH
Web: www.sysresccd.org Licenza: GNU GPL Versione: 4.7.2
Una buona alternativa per chi mastica Linux da qualche anno.

2 Ultimate Boot CD HHHHH 5 Finnix HHHHH

Web: www.ultimatebootcd.com Licenza: GNU GPL Versione: 5.3.5 Web: www.finnix.org Licenze: GPL e altre Versione: 111
Fedele al suo nome, contiene una grande variet di strumenti. Difficile da usare e inadatta agli utenti senza esperienza.

3 Trinity Rescue Kit HHHHH A voi la parola...

Web: www.trinityhome.org/trk Licenza: GNU GPL Versione: 3.4 Non siete daccordo con le nostre scelte? Avreste usato altre distro?
Una distro meravigliosa che purtroppo paga lo scotto di un futuro incerto. Inviate le vostre opinioni su questo confronto a: recensioni@linuxpro.it

Considerate anche...
Purtroppo, oltre a quelle citate in queste
pagine, non ci sono molte altre
distribuzioni pensate per il soccorso.
PoliArch una delle migliori alternative.
La distro tutta italiana e pertanto
avrete il piacere di leggere la
documentazione nella nostra lingua
madre. Cosa rara, dato che la maggior
parte del supporto sempre in inglese.
Unulteriore soluzione consiste nel creare
CD personalizzati delle piattaforme che
abbiamo provato in questo confronto.
Ci nonostante, alcuni singoli strumenti
per il recupero permettono comunque
di realizzare ISO per luso in modalit
Live. Un esempio Boot-Repair che,
oltre alle funzioni per il ripristino del boot,
offre applicazioni come GParted
e OS-Uninstaller. Tra gli altri nomi
che vale la pena citare, vi consigliamo
TestDisk e Hiren Boot CD.
Questultimo dispone di alcuni strumenti
pensati per la risoluzione dei problemi
con Windows.

33
+ Dottor Linux
Ubuntu: basta
guai allavvio
Ecco come risolvere i problemi con i PC che non si avviano, senza dover
ricorrere a metodi estremi
P
roblemi di avvio. quando state fissando un messaggio
di errore incomprensibile, o peggio ancora uno schermo
vuoto, mentre vi aspettavate di trascorrere la giornata
a divertirvi con il computer. Non importa quante volte premete
reset o riavvia, perch andrete a sbattere sempre contro quella
barriera impenetrabile. Allora, che fare? Ci sono talmente tanti
tipi di problemi di avvio, che difficile elencarli tutti. Tuttavia
ci sono alcuni principi base da usare che correggeranno molti
Tip errori. In questa guida scopriremo gli strumenti e le tecniche
necessari per risolvere la maggior parte di questi problemi.
Molti guai del Grub Per prima cosa dovreste controllare come funziona il processo
sono provocati dalla di avvio (leggete il box Il processo di avvio nella pagina
presenza del doppio successiva). Scoprirete che tale processo pu essere suddiviso
avvio con Windows. in tre momenti che ruotano attorno al boot loader Grub 2: pre-
Se il sistema non
riconosce Linux
Grub, Grub e post-Grub. Cos potrete concentrare i vostri sforzi
dopo linstallazione, sul momento in cui lerrore si manifesta. Cominciamo dallinizio.
recuperate lo Accendete il PC. Se c corrente, ma non succede nulla,
speciale sul numero probabilmente si tratta di un problema hardware. Se di recente
scorso per risolvere
avete messo mano ai suoi componenti, controllate che sia tutto
il problema.
collegato correttamente, altrimenti, staccate tutti i dispositivi
34
Se non riuscite ad avviare il disco con il disco Riparazione
del boot, provate le varie opzioni di avvio fail-safe
esterni, tastiera esclusa, e riprovate. Se non funziona, aprite
il computer con cautela e staccate anche i drive interni.
Se ora il PC si avvia fino alla schermata di caricamento, potete
ricollegare i drive interni e riprovare. Se arrivate alla schermata
di login, spegnete il PC e cominciate a ricollegare le periferiche
esterne per vedere se il problema si risolto da solo o se va
imputato a un dispositivo specifico, nel qual caso, provate con
un cavo diverso, o andate online e cercate i problemi di avvio
relativi a quel dispositivo. Se siete fortunati, la scheda madre
emetter una serie di bip o di segnali luminosi che potrete
cercare in Internet per scoprire il problema. Probabilmente
dovrete sostituire un componente o fare qualcosa di pi
radicale. Se riuscite a superare la schermata di caricamento, ma
il vostro PC si blocca mostrando il messaggio missing operating
system, pensate agli ultimi cambiamenti che avete fatto.
Per esempio, se avete overcloccato il computer, dovrete
accedere allEFI o al BIOS e cercare lopzione per caricare
le impostazioni fail-safe. Provate a riavviare. Se non funziona,
allora il problema probabilmente il vostro disco fisso, quindi
i primi posti dove guardare sono lMBR e il Grub.
e questultimo non impostato per apparire automaticamente,
quando accendete il PC, riavviate tenendo premuto il tasto
Maiusc o Esc per visualizzare il menu di avvio del Grub e
assicurarvi che riesca almeno a caricare se stesso. Andate alla
sezione Riparazione del boot se scoprite che non si trova da
nessuna parte. Se invece il Grub riesce a caricarsi ma non trova
alcun sistema operativo da avviare, sarete di fronte a vari
scenari: potreste vedere un prompt tipo grub> o grub rescue>,
che significa che uno o pi file richiesti dal Grub mancano
 Il processo di avvio
Quando premete il pulsante di accensione,
il controllo viene subito dato allEFI o al
BIOS del PC, che avvia i vari componenti,
fa i controlli preliminari e prova a trovare
un dispositivo avviabile, che di solito il
disco fisso principale. Una volta localizzato,
il BIOS o lEFI cerca il Master Boot Record
(MBR) allinizio del disco, che al suo
interno ha un programmino per caricare la
fase successiva del boot loader, leggendo
un file (es: e2fs_stage_1_5), il quale a sua
volta pu caricare il boot loader del Grub.
Se a questo punto appare lerrore missing
operating system significa che dovrete
usare il disco di ripristino per fare una
diagnostica, poich qualcosa manca nel
Grub, nellMBR o nello stesso disco.
Quando il Grub si carica correttamente,
legge il file menu.lst, che contiene lelenco
delle scelte visibili nel menu di avvio.
Ciascuna identifica il disco, la partizione
e il file che contiene il kernel Linux, pi il file
del RAM disk usato dal kernel mentre
si avvia. La voce contiene anche ogni
parametro aggiuntivo trasferito al kernel.
Ora il controllo passa al kernel, che prova
a montare la radice del filesystem.
un momento chiave e, se non funziona,
il kernel potrebbe mostrare un errore,
o bloccarsi del tutto. Se invece funziona,
creer un processo per eseguire il file
/sbin/upstart (altre distro usano init).
Se non va, ci sar un errore e il sistema
si blocca o vi porta a una shell di root.
A questo punto, upstart comincia
a eseguire script ed eventi upstart per La comparsa del menu del Grub un momento critico
avviare altri servizi fino a mostrare del processo di avvio. Se il vostro sistema arriva fin qui,
la schermata di accesso. le possibilit di ripararlo diventano maggiori

o sono corrotti. Potreste vedere uno specifico messaggio
di errore o una schermata di avvio bloccata, o solo il Grub
e nientaltro. Ci significa che non riesce nemmeno a trovare
le informazioni base per procedere. Se premete c potreste
riuscire a entrare nel Terminale del Grub per fare i controlli e le
riparazioni pi semplici. Per esempio, potete provare a lanciare
manualmente lavvio premendo Ctrl+X o F10, oppure usare
il comando set per controllare le impostazioni attuali
e modificarne alcune, come la modalit grafica. Visitate http://
bit.ly/Grub2Troubleshooting per una guida dettagliata alluso
degli strumenti di riparazione del Grub, ma ricordate che,
in molti casi, la cosa pi semplice usare lo strumento
Riparazione del boot. Se appare il menu del Grub, allora
il problema potrebbe essere nel suo file di configurazione,
se tutto si blocca dopo aver selezionato lopzione menu.
Se Linux comincia a caricarsi prima di bloccarsi, il problema
nel vostro sistema operativo, nel qual caso passate alla
sezione Risoluzione dei problemi Post-Grub (pag. 36).
Riparazione del boot
Se state tentando di risolvere manualmente i problemi del Grub,
o nel vostro sistema non c traccia di esso, dovrete usare
i servizi del disco di ripristino e lo strumento Riparazione del
boot, che funziona in tutte le distro basate su Debian, Ubuntu
compresa. Lo strumento Riparazione del boot verr lanciato
automaticamente quando avviate dal suo disco. Tuttavia se non
potete crearlo, ma potete usare un disco di installazione Linux,
avviatelo in modalit live, poi aggiungete lo strumento
Tip
Riparazione del boot con i seguenti comandi: Quando avviate
$ sudo add-apt-repository ppa:yannubuntu/boot-repair con il disco di
$ sudo apt-get update ripristino inserito,
$ sudo apt-get install boot-repair il PC dovrebbe
trovarlo e usarlo.
$ boot-repair
Diversamente,
Lo strumento Riparazione del boot si concentra su quei visualizzate un
problemi di avvio provocati dal settore di boot del disco fisso, menu di avvio
MBR e Grub. Ha una comoda interfaccia grafica con gli quando il PC
strumenti necessari a correggere molti errori. Lo strumento ha si accende (per
esempio con
lopzione Riparazione raccomandata che pu risolvere i guai il tasto F11) per
pi frequenti. Oppure potete fare click su Opzioni avanzate per selezionarlo
vedere cosa fa e selezionare manualmente soluzioni specifiche, manualmente.
senza dovervi sporcare le mani con il Terminale. La guida passo, Entrate nellEFi
e impostatelo come
passo (Le opzioni di Riparazione del boot a pag. 37) mostra
dispositivo di avvio.
gli interventi possibili, ma questo strumento sensibile
al contesto e certe opzioni potrebbero essere disabilitate
o mancanti, in base a ci che state facendo. Lo strumento
genera automaticamente un rapporto del sistema e di ci che
sta cercando di fare, che potrete condividere nei forum dedicati
a Ubuntu. Prima di tentare qualsiasi modifica pi complessa,
vale la pena provare la Riparazione raccomandata e poi
chiedere aiuto nei forum, usando i rapporti creati. Cos sarete
sicuri di scegliere lopzione giusta, senza fare altri danni.

Controllate subito il vostro disco fisso quando avviate
dal disco di ripristino, per vedere se funziona bene
Altri problemi
Il disco di ripristino utile anche quando non riusciamo ad
andare oltre il caricamento del Grub. Dopo lavvio, controllate
lesistenza e lo stato del vostro disco fisso. Aprite il file manager
e guardate se le partizioni sono visibili e se potete accedere
ai file che vi sono contenuti. il momento giusto per fare un
backup di tutti i file, prima di procedere. Se non appare niente,
controllate che il disco fisso sia stato individuato, aprendo
lutilit Disks dal Live CD di Ubuntu. Se state usando un CD
Riparazione del boot, dovrete installare la gnome-disk-utility
tramite il Gestore di pacchetti Synaptic negli Strumenti di
sistema. Una volta installata, apritela dal menu Accessibilit.

35
+ Dottor Linux
Lo strumento Disks elenca tutti i dischi fisici collegati. Se il
vostro non visibile, probabilmente non funziona, nel qual caso
dovrete usare lultimo backup fatto, dopo aver acquistato un
disco nuovo, o ripartire da zero con una nuova installazione di
Ubuntu e lamore appena scoperto per i backup. Ipotizzando
che il disco appaia, selezionatelo nel menu a sinistra dove
potete esaminare la tabella delle partizioni e controllarne lo
stato di efficienza tramite i suoi attributi SMART. Non fatevi
prendere dal panico, a meno che il disco non venga dato
per spacciato, ma concentratevi sul controllo delle partizioni.
Se avviate Riparazione del boot, le sue impostazioni
raccomandate comprenderanno un controllo completo del
disco, ma potrete farlo manualmente con GParted, che su
entrambi i dischi di ripristino. GParted vi permette di vedere
come sono organizzate le partizioni e qual quella di avvio. Fate
un click destro su di essa e controllate che il Mount sia grigio,
prima di scegliere Check per impostare un controllo del disco
con lo strumento fsck. Quando premete su Apply avviate il
controllo e il tentativo di riparare qualunque problema trovato,
ma importante che la partizione non sia montata, prima di
questa operazione. Dategli il tempo necessario per fare tutto,
infatti ci vogliono ore e, in casi estremi, addirittura giorni e se
bloccate loperazione, la partizione verr quasi sicuramente
danneggiata. Assicuratevi che il controllo venga fatto su tutte
le partizioni del disco di avvio. In molti casi, se il disco non
danneggiato fisicamente, o estremamente corrotto, questi test
dovrebbero assicurarvi almeno il funzionamento del Grub.
Risoluzione dei problemi Post-Grub
Tip Se vedete che il Grub funziona bene, ma i problemi cominciano
quando provate a caricare Linux, passate in modalit
I rapporti di dettagliata durante lavvio, premendo il tasto Esc per vedere
sistema sono se appare qualche indizio nel messaggio che scorre,
unottima fonte
o se si interrompe a un certo punto. Annotatelo e cercate
di informazioni per
risolvere i problemi. online qualche consiglio in proposito. Se non succede, allavvio
Potete accedervi tenete premuto Maiusc per fare apparire il menu del Grub, poi
dalla cartella scegliete Opzioni avanzate seguito da (recovery mode),
/var/log usando che avvier una versione minima di Ubuntu, inoltre montate
il file manager del
il filesystem in modalit sola lettura. Se ci riuscite, dopo una
disco di ripristino
o nano in una serie di messaggi che scorrono dovreste vedere apparire
shell. Controllate il Menu ripristino, che ha nove scelte possibili, ciascuna
soprattutto syslog abbastanza autoesplicativa. Lopzione clean va usata se il disco
e provate anche il
fisso pieno, situazione che pu creare problemi di avvio.
comando dmesg.
Se i guai sono cominciati perch un pacchetto non riuscito
Se il Grub funziona, ma Ubuntu si rifiuta, la modalit
ripristino permette di provare varie soluzioni
a installarsi correttamente, usate dpkg per ripararlo
e probabilmente andr tutto a posto. Lopzione failsafeX utile
se si avvia una schermata nera o se la grafica del desktop non
funziona bene. Questa funzione ignora i problemi dei vostri
driver grafici o del server X per accedere in una modalit
grafica sicura da cui risolverete i problemi. Abbiamo gi parlato
di fsck che cercher nel disco i file corrotti e che pu
correggere molti errori, specialmente se il vostro PC si
bloccato e da allora ha avuto problemi di avvio. Lopzione grub
non importante a meno che non abbiate usato gli strumenti
di recupero del Grub al posto di Riparazione del boot per
arrivare fino qui nel processo di avvio. Selezionando questa
opzione, i cambiamenti diventeranno permanenti. Usate
network per ristabilire la rete, e root per passare alla shell del
prompt, che vi permetter di risolvere direttamente i problemi
da l. Se fate cos, assicuratevi di montare il filesystem in
modalit lettura/scrittura con il comando mount -o remount,rw
/. Durante il processo di avvio, potete anche passare
momentaneamente i parametri del kernel a Ubuntu, cosa
che pu tornare utile in certe situazioni. Con il vostro sistema
operativo selezionato nel Grub, premete il tasto per modificare
il file del kernel. Visualizzate la riga che comincia con linux.
I parametri vanno aggiunti in fondo, dopo quiet splash. Dovrete
assicurarvi di lasciare uno spazio tra ogni parametro. Quando
avete finito, premete Ctrl+x per avviare con quei parametri.
Notate che qualsiasi parametro aggiungiate qui temporaneo,
cio viene rimosso al prossimo riavvio, quindi potete fare delle
prove fino a trovare la soluzione che funziona. Poi, se
necessario, rendetela permanente modificando il file
di configurazione del Grub (sudo nano /etc/default/grub).
Potete anche trasferire parametri dallambiente del live CD

Fate un backup di sicurezza

Sembra strano, ma se avete problemi
di avvio, dovreste fare un backup del disco
fisso, prima di qualsiasi riparazione. Cos,
se combinate un disastro, potete riportare
il sistema alla situazione iniziale, quando
il problema si manifestato per la prima
volta. Naturalmente, se siete diligenti e fate
regolari backup del sistema, potete sempre
tornare a una situazione in cui tutto
funzionava. Ricordate che potreste perdere
alcuni dati contenuti nella cartella home
se si trova nella stessa partizione di Linux,
come succede con linstallazione standard
di Ubuntu. Dovrete usare un dispositivo
adatto per il backup, per esempio un disco
collegato via USB, e uno strumento che crei
unimmagine completa del vostro sistema.
Quello a riga di comando, dd, pu essere
usato sia in Ubuntu, sia nel live CD di
ripristino del boot, ma il disco di backup deve
essere almeno delle stesse dimensioni
o addirittura pi grande di quello che state
copiando. Noi consigliamo di usare Redo
Backup & Recovery. Avrete bisogno di un
CD o di un DVD vergine per masterizzarvi
i 261 MB del file ISO, ma ha uninterfaccia Redo Backup & Recovery lo strumento
utente molto intuitiva. Lo troverete pi semplice per fare un backup di
allindirizzo www.redobackup.org. sicurezza dellintero disco fisso

36
 Basta guai allavvio

con Riparazione del boot usando Aggiungi unopzione
kernel, che comprende 15 parametri comuni che aiutano
a risolvere i problemi. Per esempio c acpi=off, che disabilita
il sistema ACPI, noto per provocare riavvii casuali o blocchi
del sistema su alcuni PC. Oppure c nomodeset, che dice
a Ubuntu di caricare solamente i driver grafici dopo aver
caricato lambiente X e non viceversa. Questi parametri
temporanei possono essere trasferiti anche al disco
di ripristino, se avete problemi a farlo funzionare. Premete F6
nella schermata iniziale di avvio per scegliere tra le opzioni
disponibili. Per ulteriori informazioni su parametri specifici, fate
una ricerca online o visitate http://bit.ly/
KernelParametersList per un elenco completo.
Riparare con linstallazione
C unultima cosa che potete provare dal menu di avvio del
Grub se il vostro kernel stato aggiornato. possibile usare
una versione pi vecchia dalla schermata Opzioni avanzate
nel Grub. Vedrete elencate tutte le versioni del kernel. Provate
la precedente se pensate che i problemi siano legati allultima.
Se funziona, potete rendere permanente questa versione
modificando il file di configurazione del Grub. Il modo pi
semplice per farlo con lo strumento Riparazione del boot.
Se la situazione molto seria, potreste ottenere buoni risultati
reinstallando Ubuntu su di s. Avviate il Live CD di Ubuntu
e scegliete lopzione Installa Ubuntu quando appare. Nella
schermata Tipo dinstallazione vedrete una nuova opzione
predefinita: Reinstalla Ubuntu Serve a reinstallare il sistema
operativo senza toccare la cartella o la partizione home.
Non solo verranno conservati tutti i vostri file, ma potrebbero
non essere toccati molti programmi e le impostazioni.
Non modifica nemmeno le impostazioni del menu di avvio.
Cos potrete ancora accedere agli altri sistemi operativi.
Verranno solo sostituiti i file di sistema, nella speranza che
vengano eliminati quelli corrotti per far funzionare di nuovoil
vostro PC. Anche se non cancella i vostri file, sempre meglio
farne una copia di backup prima di cominciare. Per essere certi
di non perdere niente, durante la procedura di installazione,
ricreate tutti gli account utente con lo stesso nome utente
e la stessa password, compreso il vostro.

Le opzioni di Riparazione del boot

1 Opzioni principali 2 Posizione di Grub

Nella prima scheda c un pulsante per il backup delle tabelle di partizione,
dei settori di boot e dei log. Premetelo per salvare queste informazioni
chiave. Usatelo anche quando volete reinstallare il Grub, ripristinare lMBR
e nascondere il menu del Grub. Se pensate che il vostro filesystem sia
corrotto, selezionate Riparare i file system per controllarlo e sistemarlo.
In questa scheda indicherete quale sistema operativo avviare per
primo, se ce ne sono altri. Potete anche mettere il Grub in una
partizione separata /boot. Di solito si fa con i dischi cifrati, i drive con
limpostazione LVM o con alcuni vecchi PC. Lultima opzione indica
in quale drive verr messo il Grub (sda il predefinito).

3 Opzioni di Grub 4 Altre opzioni

Questa sezione ha le opzioni per assicurarsi che il Grub sia aggiornato
allultima versione. Permette anche di correggere tre errori specifici.
Potete perfino aggiungere nuove opzioni kernel al menu del Grub,
o cancellare tutti i kernel precedenti prima di reinstallare lultimo.
C pure unopzione per modificare la configurazione del file del Grub.
Se la scheda Opzioni del MBR attiva, usatela per ripristinare
il vostro MBR da un backup e scegliete la partizione che deve
avviare. Lultima scheda, Altre opzioni, vi permette di riparare i file
di Windows (in molti casi inutile) e vi consente di copiare online
un riepilogo delle vostre impostazioni.

37
+ Dottor Linux
Stampanti
e scanner al top
La nuova periferica non funziona con Linux? Ecco come risolvere i problemi
e come usare strumenti come CUPS, SANE e XSANE
A
l giorno doggi quasi obbligatorio avere una
multifunzione in grado di stampare e scansionare
documenti. Se con gli altri sistemi operativi le
procedure di collegamento e configurazione sono piuttosto
semplici, con Linux le cose vanno diversamente.
Niente paura! Basta utilizzare i driver e le funzioni giuste per
mettere allopera senza complicazioni qualsiasi dispositivo.
Per loccasione useremo due strumenti integrati in Ubuntu e
Mint: CUPS per stampanti e SANE per gli scanner.
Il primo pu essere descritto come un gestore centralizzato
utile ad aggiungere e configurare le stampanti.
Il secondo, invece, consente di interfacciarsi con gli scanner
nello stesso modo in cui CUPS agisce per le periferiche di
stampa. In pi fornisce diverse opzioni per visualizzare le
anteprime e digitalizzare le immagini. In questo tutorial ci
concentreremo su questi due componenti. La semplicit di
altri sistemi operativi a cui abbiamo accennato
caratterizzata dal supporto Plug and Play. Consente di far
riconoscere la periferica allinstante, permettendo poi di
scaricare i driver o aggiungere quelli gi preinstallati.
In Linux, purtroppo, diverso. Nella maggior parte dei casi
comunque sufficiente una manciata di minuti per installare
la propria multifunzione. Prima di perdervi in configurazioni
pi o meno complicate, date sempre unocchiata sul sito del
produttore. Con un po di fortuna, potreste trovare fin da
subito i driver giusti per la vostra distro Linux. In questo caso
basta aprire il front-end di CUPS e controllare se riesce a
rilevare la stampante. Il componente dovrebbe gi essere
preinstallato in tutte le versioni di Ubuntu successive alla
14.04.3 LTS. Potete quindi accedervi tramite le Impostazioni
di sistema, facendo click su Stampanti. Se non dovesse
essere presente, entrate nel Software Center e installatelo.
In alternativa, potete usare il terminale con apt-get install
Per accedere
a CUPS, basta
entrare nel
pannello
Stampanti da
Impostazioni di
sistema
38
cups. Una volta fatto, fate click sul pulsante Aggiungi per
controllare se la stampante gi supportata dal sistema.
Se il dispositivo non visibile pur essendo collegato via USB,
dovete prima individuare i driver adatti. Iniziate dal sito del
produttore. Se non trovate niente, restate calmi.
Noi, per fare un esempio, siamo riusciti a installare con
successo una Canon MG5550 all-in-one in Linux Mint 17.1.
Se con la stampante non abbiamo avuto problemi, lo
scanner ci ha fatto penare non poco. Ci nonostante siamo
riusciti nellintento. Sempre con un pizzico di fortuna, i driver
possono essere presenti in un pacchetto .deb. Se invece li
trovate sotto forma di tarball (con estensione .tar.gz), allora
probabile che contengano uno script di shell (.sh) utile
allinstallazione. In questo caso basta seguire la procedura
passo a passo che abbiamo descritto nella pagina
successiva. Una volta fatto, riaprite il pannello Stampanti e
troverete il dispositivo pronto alluso.
Configurazione di rete
Se utilizzate una stampante di rete, dovreste essere in grado
di individuarla senza alcun driver specifico. Fate clic su
Aggiungi ed espandete il menu Stampante di rete.
In alternativa, premete il pulsante Trova. Dopo una breve
attesa, i dispositivi collegati verranno rilevati. Selezionate la
vostra periferica, quindi avrete a disposizione una lista di
protocolli per la connessione. Se disponibile scegliete IPP,
altrimenti LPD. Visitate il sito del produttore e verificate la
presenza di un driver che supporti il primo protocollo.
Se invece siete gi soddisfatti delle opzioni fornite da CUPS,
premete Avanti. Il front-end inizier a cercare i driver adatti,
selezionandoli automaticamente. Se non riesce a trovare
niente, potrete scegliere tre opzioni: selezione dal database,
fornire un file PPD o cercare un driver da scaricare.
Iniziate con la prima opzione per verificare se c una
corrispondenza. In caso contrario provate a fare una ricerca.
Infine possibile utilizzare un PostScript Printer Description
(PPD) se la stampante appunto un modello PostScript.
Inserendo una query contenente il nome del dispositivo e il
modello con la parola PPD, potreste trovare ci che cercate.
Se tutte le precedenti azioni falliscono, scegliete Seleziona
stampante dal database. Questa volta, per, selezionate
Generico (consigliato) e fate click su Avanti. Verr quindi
pre-selezionato un driver generico. Provatelo con lopzione
pxlcolor o pxlmono a seconda che il vostro dispositivo sia a

Una volta installata la multifunzione, entrate in Propriet
della stampante per gestirla fin nei minimi dettagli
colori o in bianco e nero. Fate di nuovo click su Avanti per
procedere con linstallazione. Qualunque strada scelgiate di
seguire, vi verr chiesto di inserire un nome, una descrizione
e di indicare la posizione, quindi di stampare una pagina di
prova. Una volta fatto, siete pronti per spostarvi nella
schermata di configurazione della stampante. Da qui sar
possibile esaminare le impostazioni.
Configurare la stampante
Il pannello Propriet della stampante mette a disposizione
diverse schede. Impostazioni la prima e consente di
modificare descrizione, posizione, URI della periferica,
produttore, modello e stato. Se si fa click sul pulsante
Cambia di fianco alla voce URI della periferica, possibile
tentare il collegamento tramite un altro protocollo.
Sempre in Propriet della stampante troverete le funzioni
per stampare pagine di prova e gestire la manutenzione del
dispositivo. La scheda Politiche consente di modificare lo
stato della multifunzione in termini di abilitazione,
accettazione lavori e condivisione. inoltre possibile stabilire
le politiche di errore e di funzionamento, configurando quali
azioni dovr intraprendere la stampante in caso di problemi.
Controllo accessi permette di impostare i permessi di
utilizzo. Potete consentire la stampa a chiunque, oppure
negarla a utenti specifici. La funzione Opzioni stampante Tip
indica le specifiche generali di stampa: dimensione dei fogli,
State lottando
modello colore, sorgente di caricamento e via dicendo.
perch la
Opzioni lavori permette di impostare il numero di copie da stampante
eseguire, lorientamento e molto altro. Infine trovate la voce funzioni? Date
Livelli inchiostro/toner. In base al driver utilizzato, saranno unocchiata
presenti le indicazioni sui componenti consumabili. ad http://
openprinting.
Adesso la stampante dovrebbe essere pronta alluso.
org/printers e
Basta servirsi di qualsiasi editor, entrare nel menu File e controllate che sia
scegliere Stampa. Se avete installato due o pi dispositivi, presente il vostro
uno di essi viene considerato come predefinito. modello. Se s,
entrate nel forum e
Potete eventualmente cambiare questa configurazione nel
cercate la soluzione
menu Stampante in Impostazioni di sistema. che fa per voi.
Selezionate la multifunzione con un click destro del mouse,
quindi scegliete Imposta come predefinito.
Nella maggior parte dei casi, CUPS fornir tutte le funzioni di
cui avete bisogno per gestire a dovere un dispositivo di
stampa. Questo strumento poi raggiungibile dal browser.
Nella barra degli indirizzi basta scrivere localhost:631.
Se avete bisogno di assistenza e supporto, c anche un link
al forum. Linterfaccia Web costituita da una serie di schede
con menu a discesa. Se avete installato un driver dedicato
per un utente specifico, verr chiesto di autenticarsi con i
dati di accesso dellaccount. Se la stampante in rete,
potrete accedere alle impostazioni a livello macchina.
Riportate lindirizzo IP nella barra degli URL. Se non sapete
qual , basta accedere al pannello Propriet della
stampante e dare uno sguardo alle voci URI della
periferica o Posizione.
Classi di stampanti
CUPS consente di raggruppare le stampanti in classi
diverse. Questa funzione, per, principalmente rivolta a
reti in cui molti utenti desiderano condividere solo un
numero limitato di dispositivi per la stampa. Ogni classe

Installare un driver per stampante da un pacchetto tar.gz

1 Trovate il driver adatto 2 Iniziate linstallazione 3 Installazione guidata

Collegatevi al sito Web del produttore della
vostra multifunzione. Individuate il driver
adatto alla distro che usate. Salvate il file tar.gz
nella cartella Scaricati, quindi fate click destro
e selezionate la voce Estrai qui. Una volta
fatto, aprite la cartella e individuate un file
chiamato install.sh. Fate click destro su di
esso e puntate su Propriet. Prendete nota
della sua posizione.
Adesso aprite il terminale, quindi scrivete cd
<percorso> . Naturalmente dovete sostituire
<percorso> con la path che porta al file
install.sh. Usate il seguente comando
seguito dal tasto Invio e dalla vostra
password di amministrazione: sudo sh
install.sh. Dopo una breve pausa, si aprir
una nuova finestra del terminale che vi
guider nellinstallazione del dispositivo.
Tutto ci che dovrete fare consiste nel
seguire la procedura guidata. Abbiate poi
cura di consentire laccesso alla
stampante da parte del vostro utente.
Una volta completata loperazione,
accedete a CUPS e configurate il
dispositivo con nome, descrizione e
posizione. Andate poi avanti fino a che
tutto non stato completato.

39
+ Dottor Linux
Alcune
stampanti
come la Canon
MG5550 hanno
bisogno di
un proprio
programma per
far funzionare
lo scanner.
In questo caso
abbiamo usato
ScanGear
Il successo o il fallimento di un rilevamento OCR dipende
ha una propria gerarchia. Quando un utente stampa con soprattutto dalla qualit del documento originale
una specifica classe, gli viene assegnata una stampante
in base alla disponibilit. In pratica, se una persona ha Access Now Easy) che fornisce tutti i back-end per la
bisogno di stampare, gli verr dato accesso al primo scansione. Per sapere se siete fortunati, collegate lo
dispositivo disponibile. Avendo bene in mente questo scanner a una porta USB, quindi lanciate il programma
concetto, importante capire a priori come organizzare Simple Scan. Se viene rilevato, siete a cavallo.
le varie multifunzione presenti. Volete mettere subito a In caso contrario, niente panico. Per prima cosa verificate
disposizione i modelli pi veloci, oppure indirizzare gli la presenza dei driver per Linux nel sito del produttore.
utenti verso una laser per lalto flusso di lavoro? Seguite le istruzioni, scaricateli e installateli (se hanno
Tip Una volta stabilite le priorit, entrate nel menu
Stampanti in Impostazioni di sistema. Di fianco al
uno script install.sh, usate la guida passo a passo nella
pagina precedente). Se lo scanner parte di una
Se state cercando pulsante Aggiungi, fate click sulla freccia verso il basso, multifunzione, si dovrebbe attivare automaticamente
di estrarre del testo selezionando poi la voce Classe. Dovrete fornire nome, insieme alla stampante. Se questultima stata aggiunta
da un documento descrizione e posizione del modello. Una volta fatto, fate senza luso di driver specifici, per far funzionare il
a pi colonne,
click su Avanti. Verr richiesto di inserire le stampanti dispositivo probabilmente dovrete procurarveli. Se invece
assicuratevi
di usare gli rilevate allinterno del gruppo appena creato. avete gi installato i driver in questione ma lo scanner
strumenti di YAGF Potrete poi impostare la classe come predefinita. Basta non ne vuole sapere di attivarsi, provate a eseguire di
per correggere fare click destro sul proprio input e scegliere Imposta nuovo la procedura. In alternativa, se proprio non riuscite
lallineamento delle
come predefinita. Per quanto riguarda gli scanner, Linux a risolvere, dovete nuovamente rivolgervi al produttore.
pagine. Eseguendo
selezioni offre una serie di strumenti integrati per utilizzarli al probabile che sia presente unutility specifica.
oculate, potrete meglio. Se avete un modello abbastanza recente, Nel nostro caso, per far lavorare lo scanner della Canon
massimizzare la probabile che per farlo funzionare basti accenderlo. MG 5550, abbiamo dovuto usare ScanGear.
qualit. Ci in parte dovuto al supporto per SANE (Scanner Questo strumento ha funzioni avanzate che permettono

Quale connessione scegliere?

Volete collegare una stampante di rete? Bene, avrete
la possibilit di selezionare una vasta schiera di
collegamenti. Per fare una scelta oculata per
necessario valutare bene il protocollo da usare.
Il pi semplice AppSocket, noto anche come HP
JetDirect. Di solito viene utilizzato quando
nessunaltra connessione possibile. Lessere molto
flessibile, per, comporta la rinuncia a determinate
funzioni. Non troverete alcuna gestione della coda di
stampa, cos come non sar possibile verificare lo
stato della stampante. I livelli dellinchiostro e lusura
del toner rimarranno un mistero. Subito dopo c LPD
che sta per Line Printer Daemon (noto anche come
LPR o Line Printer Remote). Pur non integrando la
gestione delle code, pu fare la differenza tra diversi
dati. Anche in questo caso le funzioni sono limitate.
Manca la possibilit di una configurazione remota,
cos come il controllo delle consumabili.
Le stampe, infine, non possono essere crittografate.
Lultimo e migliore protocollo di cui parliamo IPP.
Sta per Internet Printing Protocol. Viene utilizzato da
CUPS per gestire le code e i processi di stampa.
Si tratta di uno dei migliori sistemi di comunicazione.
Grazie alla sua natura bidirezionale, consente il Quando configurate la vostra stampante di rete con CUPS, scegliete in
massimo controllo su tutte le operazioni. modo oculato il protocollo per la connessione. Noi consigliamo IPP

40
 Stampanti e Scanner

Far lavorare gli scanner non supportati

Se dopo innumerevoli sforzi non siete riusciti a
far funzionare il vostro scanner con SANE,
collegatevi a www.hamrick.com.
Troverete un programma chiamato VueScan
che promette di supportare oltre 2.800
dispositivi. Fate click sul link Support scanner
che vi fornisce una lista suddivisa per
produttore. Se il vostro modello compreso
nellelenco, scaricate il software e installatelo.
Una volta avviato, lo scanner dovrebbe essere
riconosciuto subito. Potrete poi seguire una
procedura guidata che consente di
configurarlo a dovere. VueScan fornisce una
serie di strumenti utili per avere scansioni
pressoch perfette. In pi, opera con una
grande variet di scanner gi supportati da
Linux. Lunico inconveniente che si tratta di
un programma a pagamento. Nel momento in
cui scriviamo, presente unofferta che
consente di acquistare la Standard Edition per
39,95 dollari (36,89 euro) e la Professional
Edition per 79,95 dollari (73,83 euro). Si pu
anche passare da standard a Pro in qualunque
momento, pagando la differenza.Per fortuna
presente una versione di valutazione che
permette di capire fin da subito se si tratta del
programma adatto alle vostre esigenze.

di gestire fin nei minimi dettagli il processo di scansione.
Chi usa una multifunzione Dell, invece, trover il
collegamento al programma Dell Unified Driver
Configuration. Per ulteriori consigli sulluso di SANE
nella rilevazione degli scanner, vi consigliamo di dare
unocchiata a https://help.ubuntu.com/community/
Scanners. Come abbiamo visto, Mint (cos come
Ubuntu) fornito di Simple Scan, un pratico front-end
per SANE che permette di usare uninterfaccia semplice
e veloce per la gestione dello scanner. Va bene per chi
non ha grandi pretese, ma privo di una serie di funzioni
importanti come lanteprima o la capacit di ottimizzare
le impostazioni del dispositivo.
tempo di scansire
XSane una versione maggiorata di SANE: una potente
interfaccia grafica che va a completare la mancanza di
funzioni del front-end di cui abbiamo appena parlato.
Potete scaricarla dal Gestore Applicazioni di Linux Mint
o da Ubuntu Software Center. Al primo avvio, XSane si
distingue fin da subito per la presenza di quattro
finestre. possibile acquisire le anteprime. Una volta
fatto, nella finestra delle opzioni si pu scegliere di
eseguire un ritaglio per selezionare solo una porzione
specifica dellimmagine. Basta entrare in Formato
pagina e indicare le misure da applicare. Se fate click
sul rapporto 1:1, la finestra principale restringe larea da
scansire e ingrandisce lanteprima. Potete utilizzare lo
strumento contagocce per selezionare parti bianche,
nere o grigie, cos da correggere le tonalit. C anche
listogramma che fornisce un valido aiuto per mettere a
punto il bilanciamento dei colori. La finestra a destra
riservata alle opzioni per il salvataggio del file.
Qui possibile scegliere il formato, il numero di colori,
la risoluzione e via dicendo. Ci sono anche i controlli
per la regolazione di luminosit, contrasto e gamma.
Per impostazione predefinita, il risultato della
scansione si apre in una finestra di XSane.
Prima di esportarla, potrete ottimizzare il tutto
secondo necessit. Un ulteriore vantaggio di questo
front-end per scanner lintegrazione con The Gimp.
Avviando il programma per il fotoritocco, potrete
acquisire le immagini direttamente dallinterfaccia,
quindi procedere alla loro modifica con gli strumenti
disponibili. Risparmierete tempo, evitando ulteriori
passaggi tra un software e laltro. Dopo aver avviato
The Gimp, andate in File D Crea D XSane.
Potete selezionare lo scanner o in alternativa fare una
ricerca tra i dispositivi collegati. La procedura di
acquisizione identica a quella appena descritta, con
la differenza che limmagine viene importata
direttamente in The Gimp senza passare per
lanteprima di XSane. Questultimo, inoltre, sfrutta lo
Tip
strumento goocr, utile per il riconoscimento ottico dei CUPS pu essere
caratteri (OCR). Potete acquisire documenti stampati e utilizzato anche
convertirli in formato testo modificabile. Si tratta di una per stampare
documenti in
soluzione molto flessibile, ma se volete provare
formato PDF.
qualcosa di diverso, consigliamo di installare cuneiform Installate il
e YAGF dal Gestore Applicazioni o da Ubuntu Software pacchetto cups-
Center. Cuneiform un motore OCR, mentre YAGF un pdf dal Gestore
front-end che pu essere utilizzato tanto con cuneiform Applicazioni di
Mint o da Ubuntu
quanto con tesseract (un altro motore OCR rinomato Software Center.
per la sua precisione. La componente per litaliano si Comparir
chiama tesseract-ocr-it. Potete scaricarla dal Gestore unopzione dedicata.
Applicazioni). YAGF si integra perfettamente con
XSane. Quando lo lanciate ed eseguite una scansione,
si apre XSane. Impostando Black and White - Line Art
e la risoluzione a 600 dpi, viene digitalizzato il
documento che poi torna a essere elaborato in YAGF.
Da qui sar possibile esaminare nuovamente la qualit
del risultati, quindi utilizzare i vari controlli per
preparare loperazione di riconoscimento del testo e
premere il pulsante OCR. YAGF, per impostazione
predefinita, utilizza Tesseract per decodificare la pagina
con il testo modificabile. Se per non siete convinti del
risultato, basta accedere al menu Impostazioni D
Impostazioni OCR, quindi selezionare cuneiform.
Durante le nostre prove, Tesseract stato leggermente
pi preciso. Una volta terminate le operazioni di
decodifica e ottimizzazione, potete esportare il testo in
formato TXT o copiarlo in un qualsiasi editor.
Simple Scan un front-end basilare per SANE. gi presente in Ubuntu e Mint

41
+ Dottor Linux
Condividere
file e cartelle
Imparate a far funzionare al meglio Samba, per gestire tutte
le potenzialit di Linux in fatto di condivisione
L
a condivisione di file tra pi computer una
delle ragioni principali per cui si mettono in piedi
infrastrutture LAN. A livello tecnico, non appena
creiamo una rete locale, gi tutto predisposto per
ottimizzare il passaggio di documenti tra pi macchine.
Lamministratore pu controllare esattamente chi ha
accesso a ogni cartella, quali diritti sui file vengono dati
e molto altro ancora. I permessi sui documenti condivisi
si riassumo essenzialmente in due insiemi: lettura/
scrittura e sola lettura. Questultimo consente
di condividere i file in modo sicuro, senza preoccuparsi
di possibili sovrascritture o eliminazioni accidentali.
In sostanza, cos come suggerisce il nome, i documenti
in sola lettura possono essere visualizzati ma non
modificati. Una differenza di fondo tra la condivisione
di file in Linux e negli altri sistemi operativi riguarda
proprio le autorizzazioni. Sul Pinguino, infatti, i permessi
dei singoli documenti sono indipendenti da quelli della
cartella. Pur potendo dare pieno accesso a una directory,
si possono selezionare determinati file affinch siano
protetti in scrittura. Si tratta di una funzione che concede
maggiore flessibilit agli amministratori e permette
di sfruttare un livello di sicurezza superiore. Se usate
Ubuntu, avete gi tutto quello che serve per gestire
a dovere le condivisioni. Tuttavia, se volete trasformare
il vostro PC in un server, opportuno aggiungere alcuni
add-on. In questo tutorial sveleremo tutti i presupposti
per sfruttare al meglio la condivisione, insegnandovi
Tip diversi stratagemmi che vi faranno diventare dei veri
esperti. In primo luogo importante conoscere il
Avete fatto significato di alcuni termini chiave. Il primo SMB che
confusione con sta per Server Message Block. Il secondo, invece, CIFS
il file smb.conf che significa Common Internet File System. SMB e CIFS
in Gadmin di
sono in gran parte intercambiabili (CIFS una versione
Samba? Aprite
il terminale di SMB). Il loro compito fornire accesso condiviso a file,
e inserite i comandi: stampanti e altre risorse presenti in una rete locale.
sudo cp /etc/ SMB/CIFS associato principalmente ai PC con sistema
samba/smb.conf.
operativo Windows. Questi due elementi sono infatti
old* /etc/samba/
smb.conf indicati per chi gestisce uninfrastruttura mista
In questo Microsoft/Linux/Mac. Un altro standard con cui dovete
modo potrete prendere confidenza NFS o Network File System.
ripristinare lultima Si tratta di uno standard aperto e progettato per
configurazione
permettere ai PC client di accedere ai file su una rete
funzionante.
come se fossero archiviati in locale. NFS e SMB/CIFS
42
sono standard in competizione, ma niente impedisce
di utilizzarli side-by-syde in Linux. In questo tutorial
ci concentreremo su Samba soprattutto per ragioni
di compatibilit. Questo non significa che NFS sia privo
di vantaggi. Tuttaltro. Infatti, in una rete chiusa allinterno
della quale abbiamo il controllo di tutti i PC, la
soluzione migliore. In realt, sotto certi aspetti, perfino
pi efficiente di Samba. pi veloce e impegna meno
risorse sul server, tuttavia si differenzia per una pi
complessa gestione della condivisione.
Configurare
le condivisioni in Linux
Il primo argomento da affrontare come condividere
una cartella su pi computer tramite Samba. Ironia
della sorte vuole che questo standard, seppure sia per
molti aspetti semplice da configurare, pu rivelarsi
altrettanto complesso. Tuttavia, se le vostre esigenze
in fatto di condivisione sono basilari, non avrete alcuna
difficolt. In primo luogo, prima di iniziare, necessario
installare due pacchetti aggiuntivi:
sudo apt-get install samba
sudo apt-get install libpam-smbpass
Riavviate il computer, quindi passate alla cartella che
volete condividere. Assicuratevi che faccia parte
di Home. Fate click destro sulla directory, quindi
selezionate Propriet. Passate alla scheda Condivisione
della rete locale. Spuntate la voce Condividere questa
cartella. Scegliete un nome diverso per la messa in rete,
cos da rendere pi facile agli utenti lidentificazione
(potete anche aggiungere un eventuale commento).
A questo punto dovete decidere chi ha accesso alla
cartella condivisa. Scegliere pu essere semplice
o complicato a seconda delle esigenze. Se vi sta bene
che chiunque possa entrare alla directory, selezionate
la funzione Accettare ospiti (chi non dispone di un
account utente). In alternativa, non spuntando questa
voce, ogni utente che vorr consultare la cartella dovr
inserire username e password del vostro account locale.
Adesso dovete decidere se gli utenti potranno o meno
creare o eliminare file allinterno della directory.
Una volta fatto, premete il pulsante Crea condivisione.
Adesso la cartella sar visibile a tutti i PC connessi,
indipendentemente dal sistema operativo utilizzato.
 LVM e lo spazio da condividere
Se volete limitare lo spazio a disposizione
della cartella condivisa, si pu utilizzare LVM
(Logical Volume Manager). Potete usare
questo standard per configurare una
partizione dedicata come volume condiviso.
A tal proposito dovrete servirvi sia del
terminale sia del Software Center. Basta
cercare LVM e installare il gestore grafico.
Una volta fatto lanciate Gestione Volumi
Logici, selezionate la radice di base e fate
click su Modifica propriet. Riducete
le dimensioni della partizione principale
in base allo spazio che volete condividere
(noi abbiamo utilizzato 2 GB). Adesso
riavviate la distro. Aprite il terminale e scrivete
sudo mkdir /mnt/<condivisione>, modificando
<condivisione> con il nome della cartella
condivisa. Se in precedenza non avete
utilizzato Gestione Volumi Logici, installatelo
adesso dal Software Center. Lanciatelo
e selezionate Visualizzazione Logica nel
pannello di sinistra. Fate click su Crea nuovo
volume logico. Dategli un nome ben
identificabile (per esempio Documenti),
quindi selezionate Usa rimanente per
destinare tutto lo spazio liberato nel
passaggio appena compiuto. Come filesystem
usate Ext4 e spuntate Monta e Monta
quando si riavvia. Inserite listruzione
/samba/<condivisione> sostituendo
<condivisione> con il nome della cartella da
condividere (nel nostro caso Documenti).
Premete Ok. Adesso vedrete il nuovo volume Per applicare un limite di spazio alla
condiviso direttamente nel file manager. cartella condivisa, usate LVM

Accedere alle cartelle condivise hosts: files mdns4_minimal [NOTFOUND=return] dns

Ora che avete condiviso una cartella, proseguiamo con
il secondo passaggio: come vi si accede? Se tutto
con la seguente:
hosts: files mdns4_minimal [NOTFOUND=return] wins dns
Tip
configurato correttamente, la risposta davvero Riavviate il servizio di rete (sudo service network- Volete montare
semplice. Lidentificativo del computer sar ora visibile manager restart) o il PC, quindi verificate che tutto automaticamente
agli altri utenti che navigano in rete. Inserendo il nome funzioni con ping <hostname> dove <hostname> il una cartella senza
o lindirizzo IP nel modulo Connettersi al server, sarete nome del computer assegnato alla macchina Windows. usare il terminale?
Installate Gigolo
in grado di avere accesso. In Ubuntu ancora pi facile. Alla fine, premete Ctrl+Z. Adesso create un file nascosto
o Synaptics
Non c bisogno di installare pacchetti aggiuntivi, per memorizzare il nome utente e la password di dallUbuntu
n dipendenze di terze parti. gi tutto disponibile nel Windows in modo sicuro: sudo nano ~/.smbcredentials. Software Center.
file manager. Selezionate la voce Esplora rete, oppure Inserite le seguenti due righe, modificando <nomeutente> Questi software
aggiungono
Connetti al server. Il file manager supporta condivisioni e <password> con le credenziali relative per accedere:
funzioni di rete
NFS e Samba. Vi verr quindi chiesto di eseguire il login username=<nomeutente> a qualsiasi shell
utilizzando le credenziali (ignorate il campo Dominio password=<password> desktop. Potrete
se vi collegate tramite un gruppo di lavoro). Salvate il file e uscite. Adesso scrivete id <nomeutente> gestire tutte le
Per impostazione predefinita, necessario ricollegarsi e premete Invio, sostituendo <nomeutente> con lo condivisioni da
montare allavvio
in condivisione ogni volta che si avvia il sistema. Questo username per accedere alla vostra distro. Prendete nota
in modo semplice
pu essere un processo noioso, soprattutto se avete dei codici UID e GID (di solito 1000). Adesso siete pronti e veloce.
scelto di memorizzare i dati di accesso. Una possibile a impostare il montaggio automatico con fstab.
soluzione a questo inconveniente consiste nel creare Impartite i seguenti due comandi, cos da creare una
un segnalibro alla cartella condivisa. Tuttavia, questo copia di backup per poi aprirla per la modifica in Gedit
non garantir alcuna connessione automatica. Dovrete
comunque fare click sul collegamento. Se volete un
maggior controllo su tutto il processo, con la possibilit
di montare automaticamente una directory di rete in
avvio, ci sono due possibili strade. La prima anche
la pi semplice e prende in considerazione lidea di usare
il pacchetto Gigolo, un front-end grafico per il filesystem
virtuale userspace GIO/GVfs. La seconda possibilit
consiste nelluso di CIFS_utilis che potete ottenere
dal Software Center (o tramite sudo-apt get install cifs-
utils). Una volta installato, create un punto di montaggio
nella cartella multimediale, sostituendo
<nomecondivisione> con la directory sudo mkdir /
media/<nomecondivisione>. Se quindi avete intenzione
di montare automaticamente una directory condivisa
di Windows (in particolare su PC che non dispongono
di IP statici), potete usare:
sudo apt-get install libnss-winbind winbind
sudo nano /etc/nsswitch.conf La configurazione di una cartella condivisa in Ubuntu un vero gioco da
Modificate la riga: ragazzi. Basta agire direttamente dal file manager con Samba installato

43
+ Dottor Linux
Per esempio, potrete decidere di creare una cartella
pubblica (per laccesso generale di tutti gli utenti) e una
privata (protetta da username e password). Tuttavia
importante porsi unaltra domanda: cosa succede
se si vuole condividere una directory con persone
specifiche, senza rivelare le proprie credenziali di
accesso? La risposta la si trova nella modifica del file
smb.conf. Qui, infatti, sono memorizzati tutti i dati
di configurazione di cui avete bisogno per loccasione.
Potete agire manualmente (per esempio con sudo nano
/etc/samba/smb.conf), oppure affidarvi a GUI che
rendono il processo pi intuitivo. La guida passo
a passo nella pagina successiva vi mostra come fare
attraverso la configurazione di pi account utente
separati per ogni profilo. Il tutto con laiuto del
Se provate a lanciare gadmin-samba, si apre il terminale richiedendo pacchetto gadmin-samba. Uno dei maggiori problemi
di accedere con sudo. Solo dopo aver inserito la password, il software si avvia da affrontare con le condivisioni di rete lordinamento
delle autorizzazioni per file e cartelle. Come abbiamo
( molto pi semplice rispetto alluso di nano): detto, quando gli utenti copiano i file nella directory
sudo cp /etc/fstab /etc/fstab_old condivisa, essi manterranno le loro autorizzazioni
sudo gedit /etc/fstab principali. Questo potrebbe essere il primo scoglio da

Tip Aggiungete la riga che segue, sostituendo gli elementi

racchiusi in <> con le giuste credenziali:
superare, soprattutto se le persone vogliono accedere
ai documenti. Potete risolvere manualmente tramite la
Avete difficolt //<hostname>/<share> /media/<nomecondivisione> cifs scheda Permessi presente nelle propriet della cartella
a configurare credentials=/ condivisa. Fate click su Cambia permessi ai file
i permessi con home/<nomeutente> contenuti... Adesso selezionate laccesso dellutente
Samba? Date
/.smbcredentials,iocharset=utf8,gid=<1000>, desiderato, quindi premete Cambia. In sostanza, questo
unocchiata a bindfs
(http://bindfs. uid=<1000>,file_mode=0777,dir_mode=0777 0 0 applica tutte le autorizzazioni della cartella condivisa
org). Permette Salvate il file, quindi scrivete sudo mount a. Se tutto ai file presenti al suo interno. Oltre a questo sistema,
di condividere stato impostato correttamente, dovreste vedere le importante sapere che con Samba si possono forzare
le directory, pur
condivisioni di rete fin dal primo avvio del file manager. le autorizzazioni di utente e proprietario sui singoli file.
mantenendo
il controllo Il tutto quando vengono creati o copiati nel loro insieme.
sui permessi. Condivisione avanzata Le voci directory mash e create mask permettono di
Attenzione: si tratta Avete imparato a creare una cartella condivisa e come impostare i permessi (per esempio 0660 o 0770) su file
di un file di sistema accedervi. Adesso il momento di generare una e cartelle appena generati, cos come su quelli copiati
FUSE.
struttura pi complessa con svariate directory. da unaltra macchina (se non ricordate i codici numerici

Condivisione NFS
In questo tutorial ci siamo concentrati su Samba. Tuttavia,
se la vostra rete prevede il solo utilizzo di macchine Linux,
meglio puntare su NFS. Si tratta di una valida soluzione
che non appesantisce il sistema. Tuttavia bisogna lavorare
senza lappoggio di alcuna GUI. Per utilizzare NFS in
Ubuntu, ecco cosa fare. In primo luogo, installate due
pacchetti: sudo apt-get install nfs-common nfs-kernel-
server. Adesso usate sudo nano /etc/exports per aprire
il file in cui si configureranno le directory da condividere.
Per la home, aggiungete la seguente riga:
/home *(rw,sync,no_root_squash).
Salvate il file e uscite, quindi scrivete sudo service nfs-
kernel-server start. Questo quanto per la costituzione
di un server di base. Adesso procedete su un altro computer
in rete. Installate nfs-common e utilizzate i seguenti
comandi per montare la cartella condivisa:
sudo mkdir /local
sudo mkdir /local/home
sudo mount <nomehost>:/home /local/home
Potrete accedere alla directory home da qualsiasi PC
connesso. Non vi rimane che collegarvi a https://help.
ubuntu.com, cercare il termine NFS e scoprire come Collegandovi a http://nfs.sourceforge.net, troverete unottima
configurarlo per lutilizzo avanzato. documentazione rivolta interamente a NFS

44
 Condividere file e cartelle

da usare, collegatevi a http://permissions-calculator. Se lo spazio esiguo, consigliamo due soluzioni.

org/decode). Ci sono anche altre due voci molto
importanti: force user e force group che consentono
di ignorare il proprietario predefinito sui file.
Per apportare queste modifiche utilizzando gadmin-
samba, selezionate la cartella dal menu Shares, quindi
scorrete verso il basso per accedere alla funzione
relativa ai permessi. Configurate a piacere, quindi
premete Apply. Se dovessero verificarsi dei problemi
aprite il terminale e inserite il comando umask, quindi
premete Invio. Limpostazione predefinita dovrebbe
essere 0002. Se per qualsiasi motivo dovesse essere
diversa, avete scoperto la natura del probabile
malfunzionamento. Un difetto nella gestione delle
cartelle condivise consiste nel non poter impostare
in modo semplice un limite per la loro dimensione,
n per la quantit di dati che gli utenti possono copiare.
Se avete abilitato LVM, date unocchiata al box nella
pagina precedente. In caso contrario, potete utilizzare
qualcosa di simile (anche se con delle limitazioni),
sfruttando lutility dd. Inserite il seguente comando,
sostituendo, <nomefile> con la giusta variabile:
dd if=/dev/zero of=<nomefile> bs=1024 count=2M
sudo mkfs.ext4 <nomefile>
sudo mkdir /media/shared
sudo nano /etc/fstab
Adesso aggiungete la riga:
/home/<nomeutente>/<nomefile> /media/shared ext4
defaults,users
Salvate e uscite, quindi usate sudo mount a per vedere
le nuove voci che compaiono sotto Devices.
Non elegante, ma funziona. Si pu quindi condividere
/media/shared come qualsiasi altra cartella.

Configurate il vostro server con gadmin-samba

1 Il primo passo 2 Create un utente

Aprite Ubuntu Software Center, cercate gadmin-samba e installatelo.
Aprite il programma dal Launcher. Verr eseguito un veloce backup
del file di configurazione (accettate nel caso vi chieda conferma).
Selezionate licona Activate nel caso lo status sia impostato su
Deactivated. Gestite quindi le impostazioni della scheda Server per
adattarle alle impostazioni di rete. Fate click su Apply quando fatto.
Se necessario, create un utente per ogni persona che vuole accedere
alla cartella condivisa. Passate alla scheda Users, quindi fate click su
New User. Impostate username e password, aggiungendo poi ogni
account allo stesso gruppo. Lasciate /dev/null selezionato sotto
Home directory e Shell. In questo modo gli account verranno creati
per la sola condivisione. Premete Apply per confermare.

3 Impostate una cartella condivisa 4 Il passaggio finale

Passate alla scheda Shares, quindi premete New Share per creare Scorrete verso il basso e verificate che la voce Writeable sia impostata
una cartella condivisa. Fornite un nome e una directory. Scorrete verso su Yes. Fate click su Add e poi su Apply per condividere la cartella.
il basso, facendo click su Add access permissions. Configurerete Questultima dovrebbe diventare immediatamente accessibile
cos laccesso da parte dellutente o del gruppo. Premete Forward cos attraverso la rete. Passate ora alla directory condivisa nel file manager,
da selezionare altri utenti o gruppi. Usate Ctrl+click per le selezioni facendovi click destro sopra. Entrate in Propriet e poi in Permessi.
multiple, facendo attenzione a includere tutti gli account. Impostate le variabili secondo le vostre necessit.

45
+ Dottor Linux
Tracciare
le performance
Cosa sta succedendo al nostro sistema? Il modo migliore per scoprirlo usare
sysstat per cercare di trovare una risposta rapida e precisa...
P
er prima cosa poniamo una domanda di tipo
comportamentale di quelle utilizzate durante i colloqui
lavorativi per gli amministratori di sistema: Ricevete
lamentele dalla comunit di utilizzatori perch lapplicazione
database che state mantenendo lenta. Descrivete come
risolvereste il problema. Questo tutorial vi aiuter a trovare
una risposta a questa domanda (e forse vi aiuter a trovare
lavoro). In realt andremo a sondare soltanto una parte della
risposta (quindi forse dovrete studiare ancora un po per quel
lavoro). In ogni caso vedremo come analizzare e risolvere
i problemi della CPU, della memoria e di I/O sfruttando le
misurazioni offerte dal kernel di Linux, e lo faremo su un
sistema CentOS. Sysstat una raccolta di tool che esamina
i contatori del kernel. Capire i contatori permette
allamministratore del sistema di monitorare le performance.
Lobiettivo quello di cercare di individuare i problemi
di performance utilizzando i contatori del kernel.
Preparazione
Il kernel di Linux offre dei contatori che danno indicazioni
sullattivit del sistema. I contatori registrano dati sullI/O,
come la velocit di trasferimento dei dischi, luso della
memoria di paging, i dati scambiati sulle reti, lutilizzo dello
spazio di swap e molto altro. I dati legati alla CPU sono basati
sul suo utilizzo globale o diviso per ogni processo; il pacchetto
sysstat offre la capacit di produrre report utilizzando tutti
questi contatori. Stiamo utilizzando CentoOS ma lutility non
unesclusiva delle distribuzioni basate su Red Hat, potete
trovarla anche sulle distribuzioni derivate da Debian.
Per installare questa utility in Debian utilizzate:
sudo apt-get install sysstat
Invece per Red Hat utilizzate:
sudo yum install sysstat
oppure
sudo rpm -Uvh sysstat-11.0.0-3.fc21.x86_64.rpm
Tip Potete vedere lelenco delle utility contenute in sysstat con
il comando rpm -ql sysstat:
-/usr/bin/sar Raccoglie, mostra, o salva le attivit
Per trovare i file
delle utility di
di sistema;
sysstat su di un -/usr/lib64/sa/sadc Raccoglie dati sullattivit di sistema;
sistema a 32-bit, -/usr/lib64/sa/sa1 Raccoglie e salva dati binari nei file
togliete il 64 dai quotidiani che contengono i dati sullattivit di sistema
percorsi delle
e si trovano nella cartella /var/log/sa;
directory.
-/usr/lib64/sa/sa2 Crea dei resoconti leggibili dai file della
46
cartella /var/log/sa;
-/usr/bin/sadf Mostra i dati raccolti da sar in formati
diversi (es: CSV, XML);
-/usr/bin/iostat Mostra le statistiche su CPU e I/O
per i device e le partizioni;
-/usr/bin/mpstat Mostra le statistiche sulla CPU
per ogni processo;
-/usr/bin/pidstat Mostra le statistiche su un task in base
al suo pid;
-/usr/bin/nfsiostat-sysstat Mostra le statistiche I/O
per NFS;
-/usr/bin/cifsiostat Un resoconto che consiste in una riga
di header CIFS seguita da una riga di statistiche per ogni
filesystem CIFS montato.
Linstallazione del pacchetto software fa alcune modifiche al
crontab per stabilire un ciclo di reperimento dati quotidiano.
cat /etc/cron.d/sysstat
# Run system activity accounting tool minutes
*/10 * * * * root /usr/lib64/sa/sa1 1 1
# 0 * * * * root /usr/lib64/sa/sa1 600 6 &
# Generate a daily summary of process accounting at 23:53
53 23 * * * root /usr/lib64/sa/sa2 A
Abbiamo cercato di non dilungarci troppo nellinstallazione
o nelle spiegazioni per avere pi spazio per concentrarci su
tre utility: sar, sa1 e sa2. Se volete avere maggiori dettagli
vi suggeriamo questo blog http://sebastien.godard.
pagesperso-orange.fr/ (in inglese).
Lavorare con sar
Lutility centrale del pacchetto sysstat il comando sar.
unutility che serve a fare resoconti sullattivit di sistema.
Il comando legge i contatori dal kernel Linux e li mostra nello
standard output (per esempio sullo schermo). Il comando sar
supporta parametri e opzioni. Le opzioni sar {opzione}
<intervallo> <iterazioni> sono utilizzate per raccogliere
informazioni su attivit di sistema specifiche. I parametri
intervallo e iterazioni che seguono lopzione sono utilizzati dal
comando per definire quando e quante volte mostrare i dati.
La struttura di comandi sar che segue genera un report di 60
secondi con diversi intervalli temporali e numero di iterazioni.
Lopzione -A fa s che vengano considerate tutte le attivit:
/usr/bin/sar -A 5 12
/usr/bin/sar -A 10 6
/usr/bin/sar -A 20 3
 Senza utenti
Tutti gli amministratori di sistema vi potranno
confessare che il loro sistema funzionerebbe
molto meglio se non ci fossero utenti a utilizzarlo,
ma in quel caso non avrebbero nemmeno un
lavoro. Gli utenti offrono dettagli utili relativi ai
problemi. I problemi possono trovarsi in quattro
aree, oltre agli utenti abbiamo: la parte relativa
alla rete che comprende tutti i componenti che
vanno dallhost fino al server che offre
lapplicazione; il software, i cui problemi possono
essere nel sistema operativo, nei database o nelle
applicazioni; lhardware: la CPU, la memoria
oppure linput output I/O. Ottenere informazioni
utili alla risoluzione dei problemi dai report degli
utenti pu essere unimpresa ardua. Sapere
quando il problema si presenta uninformazione
utile per accelerare i tempi. Il kernel offre diversi
contatori per tracciare lattivit della CPU,
lutilizzo della memoria e le statistiche sullI/O
relative al momento. Sapere il momento in cui
il problema si presenta e conoscere i relativi
contatori del kernel pu aiutare un
amministratore di sistema a capire se il problema
pu essere legato allhardware.

Nel primo caso viene generato un report ogni 5 secondi per
12 volte (per un totale di 60 secondi), nel secondo 6 report
a distanza di 10 secondi (60 secondi) e nel terzo 3 report,
uno ogni 20 secondi (sempre 60 secondi). Utilizzare
unopzione o una combinazione delle 18 opzioni disponibili
permette di visualizzare i dati delle attivit desiderate.
La man page del comando sar contiene una descrizione
per ogni campo disponibile. Potete leggerla anche online
andando a questo link http://linux.die.net/man/1/sar
se lo trovate pi comodo. Il comando sa1 raccoglie i contatori
del kernel e li salva in un file binario quotidiano /var/log/sa/
sa#. Laltro comando di sysstat sa2, traduce i file binari
in ASCII leggibili che vengono salvati in /var/log/sa/sar#.
Le opzioni e i parametri del comando sar sono utilizzabili
anche con il comando sa2. I report ASCII possono essere
generati per attivit specifiche utilizzando le stesse opzioni
utilizzate con il comando sar. Il # che abbiamo messo dopo il
nome del file viene sostituito automaticamente dal comando
con un numero che corrisponde al giorno del mese.
La configurazione di crontab che abbiamo visto fa s che la
routine di sa1 venga eseguita giornalmente. Crontab lancia
anche il comando sa2 per tradurre i dati binari raccolti da sa1
in un report ASCII. Queste attivit di cron ritornano un elenco
di attivit quotidiane che un amministratore di sistema pu
utilizzare per controllare eventuali problemi di performance.
Come potete notare i parametri <intervallo> e <iterazioni>
impostati nel crontab non sono molto granulari. Potete
notare anche unazione commentata, rimuovendo
il commento potrete avere una quantit maggiore di Tip
informazioni se ne avete bisogno. Eseguendo lutility sysstat
Raccogliere dati
tramite cron possiamo raccogliere e salvare informazioni
dai contatori del
con regolarit. Se si verifica un problema, i dati salvati kernel consuma
possono essere analizzati per risolvere il contrattempo, risorse. buona
e lutility sa1 un ottimo modo per catturare informazioni norma mantenere
bassa la quantit di
durante le fasi di sviluppo. Supponiamo che un
dati recuperata e
amministratore stia testando una nuova routine di query aumentarla solo
su database. Eseguire lutility sa1 durante il test sul database in caso di necessit.
fa s che venga generato un report con tutti i dati necessari
a capire se lesecuzione del codice sul database ha generato
qualche problema. I comandi che andremo a vedere ora
servono a creare un report con i dati di dieci minuti. La prima
riga di comando inserisce un record falso nel file per
assicurarci di resettare i dati:
usr/lib64/sa/sa1 --boot
Questo comando crea una lavagna pulita per fare i test, ma
ricordate che se sa1 in esecuzione da crontab, potrebbe
avere dai dati in attesa di essere scritti; per questo bisogna
disattivare il reperimento dei dati da parte di cron durante
i test per assicurarci che i dati siano integri. Con la seconda
riga eseguiamo un campionamento ogni 10 secondi per 60
volte quindi 10 minuti di dati:
usr/lib/64/sa/sa1 10 60

Interfacce di rete
Tempo Interfaccia rx pacchetti/s tx pacchetti/s rx kB/s tx kB/s rx mcst/s
12:46:09 eth0 9.02 2.81 2.12 0.78 0.6
12:46:14 eth0 3509.18 1758.08 5190.03 122.25 0.2
Trovate la tabella completa allindirizzo http://pastebin.com/RzUtbXzF
Tempo Interfaccia rx errori/s tx errori/s coll/s rx drop/s rx frame/s
12:46:09 eth0 0 0 0 0 0
12:46:14 eth0 0 0 0 0 0

Tempo Interfaccia rx pacchetti/s tx pacchetti/s rx kB/s tx kB/s rx mcst/s

13:38:54 eth0 6314.95 3003.23 9351.52 210.38 0.4
13:38:59 eth0 6400.6 2972.95 9480.99 208.45 0.4

Tempo Interfaccia rx errori/s tx errori/s collisioni/s rx persi/s rx frame/s

13:38:59 eth0 0 0 1545.29 12.22 0
13:39:04 eth0 0 0 1512.05 7.63 0

47
+ Dottor Linux
La terza riga crea un file ASCII leggibile, mentre la quarta
mostra i contenuti nello standard out. Il nome del file ha come
suffisso il giorno del mese.
usr/lib64/sa/sa2 -A
less /var/log/sa/sar#
Come potete notare abbiamo passato al comando sa2
lopzione -A. Ovviamente potete cambiarla con qualsiasi
opzione preferiate per ottenere un file ASCII con informazioni
pi specifiche. Se avete giocato a calcio, sapete che se
lallenatore dice di fare qualcosa, questo non significa che
quella cosa stia per accadere. Quindi andiamo a verificare che
i dati siano stati veramente raccolti e cerchiamo di capire quali
dati hanno superato il limite. Senza un po di esperienza pu
essere difficile interpretare questi file. Controllare contatori
singoli pu essere un buon modo per restringere lambito del
problema. Capire come i contatori interagiscono tra loro vi
permetter di valutare lintero sistema anzich soltanto una
parte. Nella prossima sezione useremo le utility di sysstat per
catturare dati mentre sono in esecuzione script da riga di
comando progettati appositamente per impattare sulle
performance del sistema. Possiamo utilizzare i dati raccolti
per analizzare e capire meglio cosa succede al sistema.
Gli script
Uno script studiato per aumentare il carico della CPU.
Questo script massimizza lutilizzo di tutti e quattro i core
disponibili nel nostro sistema di test. Un altro script
consuma porzioni di memoria disponibile finch non la
riempie tutta, che un po come vedere lo squalo del
famoso film mangiare bagnanti uno dopo laltro. I dati che
vedrete sono presi da un sistema reale. I contatori del
kernel sono stati catturati tramite interfaccia di rete dal
sistema manomesso. I dati sono stati presi e visualizzati
utilizzando i quattro comandi che abbiamo usato prima, e

Scenari CPU e Memoria

Tempo CPU %usr %sys %iowait %soft %idle
12:51:20 tutte 0.05 0.2 0 0 99.75
12:51:20 0 0 0 0 0 100
12:51:20 1 0 0 0 0 100
12:51:20 2 0.2 0.8 0 0 99
12:51:20 3 0 0 0 0 100
12:51:25 tutte 0.05 28.76 0 0 71.19
12:51:25 0 0 38.6 0 0 61.4
12:51:25 1 0 18.64 0 0 81.36
12:51:25 2 0.2 19.14 0 0 80.65
12:51:25 3 0 38.6 0 0 61.4

Reset dei dati (http://pastebin.com/f4PNYSVA)

Tempo CPU %usr %sys %iowait %soft %idle
09:35:22 tutte 0.57 9.34 19.81 0.6 69.68
09:35:22 0 0.4 9.76 35.96 0.94 52.94
09:35:22 1 0.27 7.56 9.02 0.93 82.23
09:35:22 2 1.73 19.65 34.26 0.53 43.82
09:35:22 3 0 0.53 0 0 99.47
09:35:25 tutte 0.3 5.69 49.11 0.44 44.46
09:35:25 0 0.59 7.12 81.31 0.89 10.09
09:35:25 1 0.3 6.23 25.22 0.3 67.95
09:35:25 2 0.29 9.41 56.76 0.59 32.94
09:35:25 3 0 0 33.33 0 66.67

Statistiche sulla memoria (http://pastebin.com/cfa8UPuB)

Time kb mem libera kb mem usata % mem usata kb cache kb commit % commit
09:35:14 1689104 230812 12.02 13600 150032 2.48
09:35:22 59576 1860340 96.9 10968 2323400 38.41
...
09:36:20 53104 1866812 97.23 9492 5694032 94.14
09:36:26 1761968 157948 8.23 4224 101548 1.68

48
 Tracciare le performance

non c bisogno di dire che consigliabile che ogni
amministratore di sistema faccia pratica con le utility
di sysstat, in questo modo prenderete confidenza con lo
strumento e con il suo output e imparerete a capire come
utilizzare i dati al meglio per massimizzare lefficienza.
Utilizzare questi comandi durante un test un modo
semplice per fare pratica e ottenere risultati. Lo spazio
disponibile per questo articolo restringe la quantit di dati
che possiamo mostrare in questo tutorial, ma per essere
sicuri che abbiate tutte le informazioni possibili potete
trovare i dati in Rete seguendo i link nelle tabelle.
Il test
Il primo scenario di test consuma risorse della CPU.
Entrambi i campi %user e %system mostrano il tempo di
utilizzo della CPU da parte del sistema o da parte degli
utenti. La colonna %idle ci dice quando la CPU scarica. Il
campo %iowait il tempo che la CPU passa aspettando
che le richieste I/O siano completate. Un tempo di %idle
vicino a zero indica che la CPU sta creando un collo di
bottiglia, mentre un alto valore di %iowait indica possibili
problemi sulle performance dei dischi. Esaminando i dati
aggiuntivi potrete vedere limpatto sui core mano a mano
che lo script progredisce. Questo rapporto, dopo aver
eseguito lo script, indica che diverse risorse della CPU
sono state utilizzate. Il tempo di %idle basso.
E guardando il campo %iowait possiamo notare che non
contiene dati in questo scenario perch lo script ha come
bersaglio la CPU. Il che ci suggerisce che dovremmo
studiare un altro po ma che probabilmente ci troviamo di
fronte a un problema di sovraccarico di CPU. Guardando il
report di statistica sulla memoria (guardate il relativo box)
ci dobbiamo focalizzare sui campi kbmemfree e
kbmemused che sono rispettivamente la parte utilizzata
della memoria e quella libera. Potete notare lenorme
diminuzione del contatore di kbmemfree (memoria libera).
Qualcosa ha catturato un grande quantitativo di memoria
e poi lo ha liberato. Ora abbiamo delle informazioni
aggiuntive che ci spiegano anche i cambiamenti sul carico
della CPU. Potrete anche esaminare le statistiche di swap:
date unocchiata al campo %swpused. Se questo campo
a zero significa che non in uso memoria di swap. Un
sistema inizia a utilizzare lo swap quando esaurisce la
memoria disponibile. Quando utilizza lo swap copia una
parte della memoria fisica sul disco fisso; la memoria di
swap (il disco) molto pi lenta della memoria fisica e
spostare i dati da una memoria allaltra richiede tempo. Un
incremento nello swap ha un grande impatto sulle
performance. Rivediamo i dati alla luce di quello che
abbiamo scoperto. Lo script consuma sempre pi
memoria libera mentre in esecuzione. Quando la
memoria libera si esaurisce subentra quella di swap. Pi
memoria viene consumata pi swap viene utilizzato. La
CPU sta lavorando, la memoria si consuma e lo swap
cresce il che ha un impatto negativo sulle performance.
Non scoraggiatevi se vi sentite sopraffatti. Risolvere i
problemi di performance dei sistemi molto impegnativo.
Studiare i dati per dargli un senso richiede pratica ed
esperienza. Lo scenario finale non generato da uno script
ma da un problema reale. I dati sono stati raccolti da un
sistema configurato in modo errato. Speriamo che lanalisi
dei dati di questo scenario vi aiuti a chiarire un po meglio
le informazioni e a prendere maggior confidenza con le
utility di sysstat, nel caso in cui vi siano rimasti dei dubbi. I
dati relativi alle 12:46:14 mostrano i dettagli di rete del
kernel durante un trasferimento di un file tra due
computer. Invece quelli dell 13:38:59 mostrano i dettagli di
rete del kernel durante la trasmissione di un file tra due
computer con problemi di performance. Il campo coll/s
(collisioni al secondo) viene popolato in base alle collisioni,
cio quando due (o pi) device tentano di inviare dati
tramite lo stesso percorso di trasmissione nello stesso
momento. Le collisioni producono dati errati che devono
venire corretti attraverso un nuovo invio degli stessi dati.
Qualcosa sta causando molte collisioni nellhost. Le
collisioni rallentano la velocit della rete in modo
considerabile; in una rete ideale non dovrebbero mai
essercene. Per generare questo problema abbiamo
impostato linterfaccia di rete (NIC) su di un server in
modalit 100Mb half duplex, invece del default 100Mb full
duplex. La cattiva configurazione della scheda ha un
impatto significativo sulla velocit di trasmissione dei dati.
Conclusione
Eccoci qui, ora avete un tutorial sulle utility che
esaminano i contatori del kernel. Il kernel di Linux
possiede dei contatori interni che tengono traccia delle
richieste, dei tempi di computazione, dei blocchi di I/O e
di molte altre informazioni interessanti che aspettano
solo di essere analizzate e se utilizzate in modo consono,
le utility sysstat possono aiutarvi a farlo. Uno dei
problemi legati allo studio dei dati sulle performance
che bisogna possedere la conoscenza necessaria per
capire come funzionano prima di capire come utilizzarli.
Utilizzare le diverse utility per raccogliere informazioni e
analizzarle durante un test un ottimo modo per fare
pratica con questi dati prima di avere la necessit di
scavare dentro a un problema reale. Ricordate che se
cron era gi configurato per invocare le utility sysstat
potreste avere dei dati pronti per essere studiati.

La risposta
Non esiste una risposta giusta alla domanda
che abbiamo posto allinizio del tutorial, ma
alcune risposte sono pi corrette di altre.
I problemi di performance a volte sono difficili
da risolvere. Per formulare una risposta dovete
suddividere il sistema in quattro parti. Hardware,
software, rete e utenti. Lhardware comprende
tutte le componenti del server. Questo include
anche eventuali periferiche esterne. Il software
rappresentato dal sistema operativo, il sistema
database e le applicazioni. La rete include tutti
i componenti di rete compresi tra lhost
e il server. Dopo aver fatto una lista delle quattro
aree, bisogna descrivere come ognuna di esse
impatta sulle performance. I dischi hardware,
se lenti, impattano sulle performance di lettura
e scrittura. Anche la cattiva o assente
indicizzazione delle risorse database impatta
sulle performance. Sostituire un hard disk
per velocizzare il sistema non porter grandi
risultati se il problema sono gli indici.
Potreste notare dei miglioramenti ma
probabilmente continuerete a sentire
lamentele in certi momenti.

49
+ Dottor Linux
Come riparare
il bootloader
Ecco unalternativa alle molte, moltissime scelte offerte da Grub,
ammesso che abbiate un computer ragionevolmente moderno
S
e il PC ha problemi di avvio, uno dei motivi pu
essere il bootloader. Per risolvere il problema una volta
per tutte andremo in una direzione radicale,
abbandonando del tutto Grub. Questo ora possibile grazie a
UEFI. Anche se UEFI ha avuto alcune recensioni negative,
queste erano principalmente indirizzate alla parte Secure
Boot e sul come questultima possa essere usata per rendere
la vita difficile ai produttori di sistemi operativi non
commerciali. UEFI tuttavia molto pi di Secure Boot. Una
delle differenze principali il modo in cui gestisce il
caricamento del sistema operativo via bootloader.
Storicamente sempre stato necessario un bootloader con la
mappa di partizioni MS-DOS perch il sistema veniva avviato
dal codice registrato nel primo settore del disco fisso. Dal
momento che questo grande solo 512 byte e deve contenere
anche le informazioni sulla tabella delle partizioni (da qui il
limite a quattro partizioni e il workaround con partizioni estese
e logiche), tutto quello che poteva contenere era del codice
che potesse caricare il vero bootloader da qualche altra parte
del disco. In passato era LILO per Linux e il bootloader
50
Windows per i sistemi Microsoft. UEFI diverso: pu caricare il
codice direttamente dalla prima partizione di un disco fisso,
con la limitazione che devessere formattato in FAT. Viene
definito Sistema di Partizioni EFI o ESP. Ci significa che
potete fare a meno del tutto di un bootloader e un kernel
configurato adeguatamente pu essere caricato direttamente
da UEFI senza alcun bootloader. Nella pratica necessario
almeno un boot manager minimale per permettervi di
selezionare diverse opzioni di boot o per il dual boot. Uno di
questi boot manager Gummiboot (http://freedesktop.
org/wiki/Software/gummiboot).
Per ora tenete Grub
Dal momento che UEFI vi permette di effettuare il boot da pi
di un programma, come diversi kernel, tenendo premuto
un tasto al boot, potete avere pi di un bootloader installato.
Sebbene normalmente non sia di grande aiuto, magnifico
per il test perch significa che potete giocare con Gummiboot
mantenendo Grub installato e a disposizione, nel caso faceste
pasticci con la prima installazione di Gummiboot che
dovrebbe gi essere negli archivi della vostra distribuzione.
Potete comunque recuperare lultima sua versione allindirizzo
http://cgit.freedesktop.org/gummiboot se vi sentite
esploratori. Una volta installato nella vostra distribuzione,
dovrete installarlo nel vostro ESP con questo comando:
gummiboot install
Questo assume che il vostro ESP sia montato in /boot.
Se in unaltra posizione, utilizzate lopzione --path.
Gummiboot ha bisogno che tutti i file che sfrutta per il boot
siano nellESP, dal momento che il solo filesystem che UEFI
permette di leggere, quindi lopzione pi semplice utilizzare
ESP come /boot. Lopzione install inserisce leseguibile EFI
in /boot e imposta UEFI perch sia in grado di effettuarneil
boot. In alcuni casi questultimo passo pu fallire a causa della
configurazione del vostro kernel, nel qual caso potete
installare efibootmgr e aggiungere Gummiboot al menu con
questo comando:
efibootmgr --create --loader \\EFI\\gummiboot\\
gummibootx64.efi --label Gummiboot -v
Le doppie backslash sono necessarie dal momento che UEFI
si aspetta percorsi stile MS-DOS ma il backslash un
carattere di escape nella shell Linux: una doppia backslash
indica alla shell che volete effettivamente una backslash.
Potete anche lanciare efibootmgr senza argomenti per
controllare la configurazione UEFI della vostra macchina:
elencher le opzioni, il loro ordine e il timeout prima che
venga eseguita la prima.

Creare gli elementi di boot

Non effettuate ancora il reboot: necessario prima istruire
Gummiboot riguardo i kernel installati e su come lanciarli.
A confronto con il file di configurazione di Grub2, quello di
Gummiboot semplice in maniera ridicola. Il file principale
/boot/loaders/loaders.conf e necessita di due sole
voci: un timeout in secondi e il nome dellelemento di
default da scegliere. Potete anche aggiungere background
e splash per abbellire il menu di boot. Gli elementi sono
definiti in file individuali in /boot/loaders/entries cos:
title La mia distribuzione
linux /vmlinuz-3.17.2
initrd /initrd-3.17.2
options root=/dev/sda3
Ogni file loader deve terminare con .conf e il nome senza
lestensione quello che specificherete nella sezione
default di loaders.conf. Questo tutto quello che vi serve
per impostare Gummiboot per un boot basilare. Potete
aggiungere altri elementi creando il file .conf
corrispondente in /boot/loader/entries, per esempio
unopzione di rescue o boot con e senza X. Potete anche
aggiungere una linea version al file .conf, utile se avete pi
di un kernel nella stessa distribuzione: impostate title al
nome della distribuzione per ognuno di questi e version
con il numero di versione del kernel. Se volete aggiungere
uno splash screen, il file dovr essere in formato BMP
e, come il resto dei file usati da Gummiboot, devessere in
/boot. Una caratteristica interessante di Grub che manca
in Gummiboot la possibilit di specificare una password
da inserire prima di modificare una voce di menu. un
buco di sicurezza nel caso laccesso fisico alla macchina
non sia limitato (come un laptop). Tuttavia, se il vostro
laptop contiene documenti importanti dovreste comunque
usare gi un filesystem crittografato, quindi avere la
possibilit di modificare le opzioni di boot non concede un
vantaggio cos rilevante a un aggressore se gli manca la
passphrase del filesystem.
Impostazioni UEFI
Laltro strumento utile nella configurazione del boot UEFI
efibootmgr. Lo avete gi visto come modo per indicare al
firmware di usare Gummiboot, pu essere comunque usato
anche per modificare altri aspetti del processo di boot
iniziale. In UEFI le impostazioni sono registrate come
variabili nel firmware; efibootmgr un modo per
modificarle. Lanciatelo senza opzioni per vedere le
impostazioni attuali:
Probabilmente non userete mai la Shell EFI, ma se doveste
proprio ci sono moltissimi comandi a disposizione
efibootmgr
BootCurrent: 001
Timeout: 3 seconds
Tip
BootOrder: 0001,0002,0000,0003 Gummiboot per
Boot0000* GRUB2 il boot del solo
Boot0001* Linux Boot Manager hardware UEFI.
Non funzioner se il
Boot0002* UEFI: Built-in EFI Shell
vostro computer ha
Boot0003* Hard Drive il BIOS della vecchia
In questo esempio potete vedere che avete due boot scuola MS-DOS.
manager, Grub2 e Linux Boot Manager, e attualmente La maggior parte
dei computer
in esecuzione il secondo (BootCurrent: 0001) e che il
prodotti negli ultimi
timeout di 3 secondi. Linux Boot Manager il nome che due anni dovrebbero
Gummiboot d a s stesso quando lo installate. Non potete usare UEFI.
modificare questa etichetta con Gummiboot o efibootmgr
ma potete creare una nuova voce usando il comando
efibootmgr --create visto pocanzi. Una volta effettuato
il boot e provato, potete cancellare laltra voce:
efibootmgr --bootnum 0001 --delete-bootnum
Nel testare Gummiboot sarebbe saggio impostare Grub
come opzione di boot, configurandolo tramite Bootorder
elencando i numeri nellordine in cui devono apparire:
efibootmgr --bootorder 0000,0004,0002,0003
Ora dovete tener premuto il tasto che il vostro firmware
utilizza per richiamare il menu di boot da cui scegliere
lopzione Gummiboot, oppure attivare un trucchetto:
efibootmgr --bootnext 0004
Questo indica al firmware di rendere lopzione specificata
di default solamente per il boot successivo, ripristinando
lordine di boot per i boot successivi. Una volta
soddisfatti del funzionamento di Gummiboot potete
modificare lordine di boot per renderlo il predefinito.
Potreste anche voler ridurre il timeout di efibootmgr per
risparmiare tempo. Alcune di queste opzioni sono
impostabili altres dal menu UEFI del vostro computer,
a seconda dellhardware che usate.

Shell UEFI
Potreste aver notato che la lista di opzioni
mostrate da efibootmgr ne include una per
la Shell EFI. una shell basilare che gira nel
firmware e vi permette di vedere e modificare
le impostazioni e lanciare applicazioni UEFI.
analogo alla shell di Grub. Il set di comandi
esatto varia a seconda della versione firmware.
Per esempio c unalternativa utile a efibootmgr
chiamata bcfg inclusa nelle ultime specifiche
UEFI 2.0 ma non nelle versioni firmware
precedenti. UEFI ancora piuttosto nuovo e un
aggiornamento firmware per la vostra scheda
madre pu darvi notevoli miglioramenti. Potete
elencare i comandi disponibili nel vostro sistema,
con una breve descrizione, usando:
help -b
Nella shell EFI -b fa s che un comando blocchi il
proprio output dopo ogni paginata, analogamente
al comando less di Linux. La shell a basso livello,
pertanto non consigliabile modificare le vostre
impostazioni a meno che non siate sicuri di voi
stessi e non riusciate a fare quello di cui avete
bisogno con efibootmgr. Tuttavia, i comandi che
mostrano info sul sistema sono sicuri da usare.

51
+ Dottor Linux

Macchine Virtuali:
la soluzione per i
test di funzionalit
Un computer dentro un altro computer? Non stregoneria ma solo la magia
delle macchine virtuali. Vediamo qual il miglior software per crearle e gestirle

Modalit del test

In primo luogo abbiamo utilizzato
una macchina dual-core con una
distro Arch Linux installata. Fatta
eccezione per VMware, che un
software proprietario e quindi
utilizzabile in versione gratuita per 30
giorni, abbiamo sfruttato solo
i pacchetti Arch ufficiali. Ogni
macchina stata dotata di 2 GB
di RAM con 128 MB di memoria
video. I sistemi operativi virtualizzati
sono stati diversi: Mint 17.1, Kubuntu
15.04 beta, pi diverse altre
piattaforme Windows. Per valutare
le prestazioni, ci siamo cimentati
nella compilazione del kernel di Mint,
eseguito il benchmark SunSpider
JavaScript e giocato con una variet
di titoli pi o meno impegnativi.
Per compiere prove di potenza
ancora pi incisive, abbiamo messo
a confronto i sistemi virtualizzati
su una macchina octa-core con 16
GB di RAM e 4 GB di Nvidia GTX.

L La virtualizzazione ha
a tecnologia per la
virtualizzazione ha cambiato il
panorama informatico.
Applicazioni che fino a una
cambiato radicalmente
decina di anni fa erano considerate il panorama informatico
fantascienza adesso sono alla portata di
tutti. Anche in campo gestionale, i architetture particolari come ARM, cos frattempo di mandare in tilt la nostra
miglioramenti apportati grazie alla da programmare senza bisogno di installazione principale. Una volta
La nostra virtualizzazione sono enormi. Basta migrare su hardware dedicato. Infine trovata la soluzione che fa per noi
selezione pensare ai Data Center che adesso veniamo al motivo per cui serve a chi sta possiamo semplicemente replicarla
Gnome Boxes possono gestire pi macchine con un cercando di sistemare il PC: con le sulla nostra macchina principale.
Virt-Manager
quantitativo limitato di hardware. macchine virtuali possiamo installare un Valutando queste motivazioni, abbiamo
VirtualBox
Guardando invece allambito desktop, le nuovo sistema operativo e provare un quindi deciso di prendere
VMware Player
V
 Mware
opportunit non mancano neppure per po di driver e di configurazioni fino a in considerazione cinque soluzioni
Workstation gli sviluppatori e gli utenti comuni. Per quando non troviamo la soluzione ai per la virtualizzazione. Vediamo quale
esempio, possibile virtualizzare nostri problemi, senza preoccuparci nel riuscir a conquistare il primo posto.

52
Installazione
Sono semplici da installare, oppure
vi aspettano sorprese poco gradite?
V
Mware e VirtualBox basano
il loro funzionamento su
moduli specifici del kernel.
Il primo, per esempio, richiede un
montaggio con relativa installazione
di un header e del compilatore jazz.
Per gli utenti non systemd, inoltre,
possibile utilizzare uno script init
per caricare i vari moduli.
Nel momento in cui stiamo scrivendo,
il kernel 3.19 ha bisogno di una serie
di patch per eseguire correttamente
VMware. Speriamo comunque che
questo inconveniente venga presto
risolto. Per quanto riguarda
VirtualBox, possiamo dire che la
maggior parte delle distro dispone
gi dei pacchetti utili allinstallazione.
Se quindi usate un kernel non
modificato, non dovrete preoccuparvi
di niente. Virt-Manager ha invece
bisogno che il servizio libvirt sia in
esecuzione sul sistema prima di
Prestazioni
Creano macchine virtuali veloci o lente?
G
razie alle tecniche di pre-
virtualizzazione e alle estensioni
hardware, possibile spingere
le macchine virtuali ben oltre le
aspettative, raggiungendo velocit molto
Questo quanto accaduto sulle nostre VM con il lancio di Windows 10
avviarsi. Sar comunque un
messaggio dedicato ad avvertirvi
di questa necessit. Sia VirtualBox
sia VMware Workstation sono
abbastanza facili da gestire fino
a quando non ci si perde tra le varie
opzioni disponibili. WMware,
comunque, consente di mettere in
funzione la vostra macchina virtuale
senza perdere troppo tempo. Tuttavia,
se volete sfruttare tutte le funzioni,
vi consigliamo di installare i vari add-
on. Le Guest Addition per VirtualBox
sono per molto pi semplici da
implementare rispetto agli strumenti
aggiuntivi di VMware. Questi ultimi,
infatti, richiedono comunque la copia
di diversi elementi dal CD, la modifica
delle autorizzazione e lesecuzione
di uno script. Una volta fatto, per,
sarete ricompensati con una gestione
grafica migliorata, nonch uno
svariato numero di opzioni extra
simili a quelle dei PC reali. Tuttavia, la
realt quotidiana ben diversa e per
ogni configurazione provata abbiamo
subto qualche rallentamento.
comunque facile abituarsi e per
S, forse potrebbe essere considerata uneresia ma siamo
riusciti a eseguire Internet Explorer 11 su Linux
di cui parleremo pi avanti. Boxes
di gran lunga il pi facile da usare, Verdetto
se non altro perch utilizza solo
un minimo di funzioni Qemu/libvirt. Gnome Boxes
HHHHH
WMware Player alla pari con Virt-Manager
VirtualBox per quanto riguarda la HHHHH
semplicit dinstallazione. VirtualBox
Virt-Manager, infine, seppure non sia HHHHH
VMware Player
particolarmente complesso da usare, HHHHH
vi espone troppo al labirinto prodotto VMware
da Qemu che finisce per sopraffare Workstation
i novizi. Anche la gestione dello HHHHH
storage piuttosto contorta, Talvolta la
soprattutto se si vuole memorizzare soluzione
migliore la pi
il disco virtuale in una posizione non semplice.
predefinita.
migliorare le cose basta disattivare
alcune opzioni accessorie. Per inciso,
in questa prova, non abbiamo preso in
considerazione le prestazioni 3D che
invece sono state trattate pi avanti.
Se siete abituati a usare il terminale
o altre applicazioni leggere, non vi
renderete conto della differenza tra
una VM e un computer tradizionale. Verdetto
Provando la compilazione del kernel,
Gnome Boxes
VirtualBox rimasto una spanna dietro HHHHH
gli altri. Anche mettendolo alle strette Virt-Manager
con il benchmark SunSpider Javascript, HHHHH
le cose non sono migliorate. VirtualBox
La Macchina Virtuale di Oracle, infatti,
HHHHH
VMware Player
ha fatto registrare un -20% rispetto agli HHHHH
altri concorrenti. Gli I/O e il traffico di VMware
rete, inoltre, si sono fatti attendere Workstation
durante tutta la prova. WMware, sotto HHHHH
questo profilo, sia in versione WMare
straccia la
Workstation sia Player, batte tutti. Il
concorrenza su
motivo semplice: utilizza il supporto tutti i fronti.
per i processori Intel pi recenti.
53
+ Dottor Linux
Funzioni
Cosa vi offrono in pi rispetto alle opzioni predefinite?

T
utti i programmi presi in considerazione
si rivolgono a un diverso scenario
di utilizzo. Ognuno, quindi, ha punti forti
e punti deboli. Naturalmente, ci sono alcune
caratteristiche standard che ci aspettiamo da
ciascuno, come il supporto per Intel VT-x e AMD-
V, nonch una gestione flessibile dellhardware
virtuale. In tutte e cinque le applicazioni non
manca niente di tutto questo, ma alcune vanno
oltre. Infine, sotto questo profilo, importante
ricordare come Gnome Boxes e Virt-Manager
siano solo front-end per Qemu (attraverso
lastrazione di libvirt). Questultimo fornisce
un emulatore di CPU in grado di virtualizzare
tramite KVM, ma comunque un mondo a s.

Gnome Boxes HHHHH

Quando viene richiamato dalla riga di comando, Qemu supporta
un gran numero di opzioni, molte delle quali non vengono
riportate in Gnome Boxes. Questultimo, infatti, punta a un
approccio pi intuitivo e semplice. Attraverso la sua interfaccia,
possibile configurare una Macchina Virtuale con tre click del
mouse. Boxes astrae le VM da quelle remote ed possibile
collegarsi a ciascuna attraverso VNC, SPICE o tramite i protocolli
Virt. Boxes non offre comunque un gran controllo sulle VM,
ma per contro fornisce il NAT voodoo, utile a far comunicare
il sistema virtualizzato con lesterno.

Virt-Manager HHHHH
Virt-Manager (Virtual Machine Manager) vi espone molto di pi
alle funzionalit di Qemu. Infatti, offre unampia lista di
compatibilit con diversi sistemi operativi x86. A parte questo,
Virt-Manager permette di configurare una VM complessa senza
particolari difficolt. In aggiunta alle varie interfacce di rete,
riesce a supportare un gran quantitativo di hardware. Oltre a
KVM VM, Virt-Manager pu sfruttare il supporto Qemu/libvirt per
le guest Xen e i container LXC. Inoltre, pu tenere sotto controllo
le prestazioni della macchina guest con grafici e schemi molto
dettagliati (quello riportato nella pagina precedente riferito a
Windows 10 stato prodotto proprio da Virt-Manager). Questo
software, infine, si avvale anche del recente supporto di Qemu
per USB 3.0.

Compatibilit e snapshot
Sono compatibili tra loro? Forniscono supporto per le istantanee? Verdetto
Gnome Boxes

T
alvolta si pu avere la necessit
di spostare le VM tra gli
hypervisor. Tutti i software presi
in considerazione possono importare
macchine nel formato Open Virtual
Applicance (OVA) che alla fine solo
un tarball contenente unimmagine
VMDK (VMware). VirtualBox, come
detto, tra i programmi che riesce
a esportare in questo formato,
ma sfrutta comunque una propria
estensione: Virtual Disk Image (VDI)
che peraltro in grado di funzionare
con qualsiasi altra VM. Il comando stato delle vostre VM. VMware Player, HHHHH
qemu-img, inoltre, pu essere invece, permette di avere solo Virt-Manager
utilizzato per la conversione tra tutti unistantanea per macchina. Se siete HHHHH
i tipi di formati. Una menzione impegnati in test di regressione, VirtualBox
HHHHH
particolare la merita lestensione questa limitazione vi creer non VMware Player
qcow2 che permette la pochi problemi. VirtualBox e VMware HHHHH
memorizzazione di snapshot multipli Workstation forniscono poi lopzione VMware
utilizzando un semplice trucco di per la clonazione delle VM che Workstation
COW (Copy On Write). Boxes, Virt- consiste nello scrivere i dati sul clone
HHHHH
Manager, VirtualBox e VMware solo quando vengono modificati Un photo
finish tra
Workstation hanno tutti il supporto rispetto al genitore. WMware Boxes, VB
per gli snapshot che consente di consente infine di montare e WM-W.
salvare in modo semplice e veloce lo unimmagine VMDK su un host ospite.

54
 Macchine Virtuali

VirtualBox HHHHH
Il client desktop di VirtualBox probabilmente lo strumento pi utilizzato.
Il programma pu contare su un layout pulito e funzionale che rende la
creazione di una VM un gioco da ragazzi. Tra le funzioni utili, trovate quella
per gestire il numero di core impegnati nella Macchina Virtuale, cos come
limpostazione che mette un limite alluso della CPU della piattaforma
host. VirtualBox dispone anche del supporto per la cattura video. Potete
quindi registrare dei tutorial su Windows da pubblicare in YouTube. Si pu
importare tutti i tipi di dischi virtuali. In pi, una volta installate le Guest
Addition, sarete in grado di gestire la connettivit USB 2.0.

VMware Player HHHHH

La versione gratuita di VMware ha fatto molta strada dal 2008
a oggi. Non si tratta pi di una semplice soluzione per divertirsi
di tanto in tanto. Il programma, infatti, oltre a sostenere un certo
numero di configurazioni di rete (NAT, bridged, host only, ecc.),
offre una buona serie di opzioni. Queste consentono di provare
una grande variet di sistemi. Nel nostro caso, ci siamo divertiti a
infettare una macchina Windows XP con un cliet DDoS, per poi
vedere quanto ci metteva a implodere. VMware Player supporta
anche i dispositivi USB 3.0, nonch una serie di strumenti utili
a creare grafici, appunti e directory condivise. La valutazione su
Player decade leggermente quando si parla di snapshot. Infatti,
consente di eseguirne solo uno.

VMware Workstation HHHHH

Esiste una versione non free di VMware Player (VMware Player
Pro), ma abbiamo deciso di non prenderla in considerazione
a favore della versione Workstation. Su questa piattaforma trovate
una vasta schiera di opzioni per lo sviluppo, compresa la possibilit
di gestire pi macchine virtuali in gruppo, in modo da utilizzarle
con la massima velocit. VMware Workstation supporta anche
le nuove istruzioni tipiche dei processori Intel. In pi, permette
di configurare macchine con un massimo di ben 16 CPU e 64 GB
di RAM. Il programma Workstation, tuttavia, fondamentalmente
orientato verso lintegrazione con il resto della suite VMware.
Ecco perch viene utilizzato soprattutto in ambito aziendale e non
in quello domestico.

Integrazione desktop
Quali modalit di visualizzazione offrono? Verdetto
Gnome Boxes

P
er alcune persone, le
Macchine Virtuali e le
rispettive interfacce
hypervisor devono integrarsi
perfettamente nel desktop host.
VirtualBox si serve di Qt4 che si
rivelato particolarmente irritante
se utilizzato in un desktop basato
su Qt di Arch Linux. Boxes, invece,
si armonizza perfettamente con
Gnome 3, cos come riescono a fare
Virt-Manager e i due VMware che
utilizzano GTK3. Tutti i programmi
presi in considerazione Virtualbox che consentono di HHHHH
permetteranno di utilizzare la rinchiudere la VM in una finestra Virt-Manager
modalit a schermo interno. ridimensionabile allinterno della HHHHH
Opzione, questa, che ci ha macchina host. Questo sistema, VirtualBox
HHHHH
comunque concesso di tornare alla funziona bene con Linux, ma se VMware Player
vista classica con una combinazione tentiamo di virtualizzare Windows HHHHH
di tasti abbastanza intuitiva. le cose si complicano non poco. VMware
Sempre in questa modalit, poi Con Windows 10 e 7, infatti, Workstation
possibile scegliere le varie i risultati sono stati tuttaltro che
HHHHH
risoluzioni a cui impostare la entusiasmanti. Attenzione poi a non VirtualBox
secondo solo a
visualizzazione. Le due funzioni che dimenticare la combinazione di tasti VMware Player
colpiscono di pi, per, sono la per tornare a una visualizzazione e Workstation.
Unity di VMware e la Scalata di normale.

55
+ Dottor Linux
Accelerazione grafica
Come si comportano in fatto di rendering software?
O
gnuno dei programmi presi in
considerazione perfetto per
creare una Macchina Virtuale
senza nessuna pretesa dal punto di
vista grafico. Tuttavia, se avete bisogno
dellaccelerazione 3D dovrete scegliere
Su una VM i titoli tripla A sono banditi, ma sempre possibile divertirsi
discretamente con la maggior parte degli Indie in circolazione
Licenze e sviluppo
Cosa c dietro questi programmi e come vengono gestiti dagli sviluppatori?
V
irtualBox pu essere utilizzato
per uso personale e valutazione.
A seguito dellacquisizione
di Sun da parte di Oracle, la maggior
parte del codice di base, comprese
le Guest Addition, per stato
rilasciato alla fine del 2010 sotto
licenza GPL v2. Tuttavia, a eccezione
di questa release generale Open
Source, trovate un pacchetto
proprietario Oracle che offre
il supporto per USB 2.0, RDP
e network booting PXE.
Tecnicamente, quindi, VirtualBox
soggetto a una doppia licenza.
In effetti, alcuni sostengono che
Oracle stia trascurando la parte
Open Source, con aggiornamenti
molto distanziati nel tempo e per
niente incisivi. WMware Player
concesso in licenza solo per uso
non commerciale. Se quindi avete
intenzioni diverse, dovrete sborsare
56
VirtualBox o VMware. Dopo aver
installato le Guest Addition, allora
potrete sfruttare al meglio le specifiche
tridimensionali di ciascuna VM.
VirtualBox consente di assegnare fino
a 256 MB di RAM video alla scheda
qualche euro per utilizzarlo.
Una licenza VMware Workstation
costa la bellezza di 229,96
(laggiornamento 137,97 ).
Un prezzo senza dubbio salato,
ma che vale la pena di pagare
per avere a disposizione tutte
le potenzialit della suite VMware.
Il produttore, inoltre,
aggiorna frequentemente
tutte le applicazioni
e, a parte il supporto per il
3D, lofferta Open Source
non seconda a nessuno.
Gnome Boxes, Virt-Manager,
Qemu e libvirt sono tutte
sotto licenza GPL o LGPL.
In ogni caso, si distinguono
tuttora per ricevere
aggiornamenti molto
frequenti. Qemu, in
particolare, ha fatto passi Prendetevi sempre il tempo per leggere le varie
da gigante quando il suo condizioni di licenza di ciascun programma
grafica virtuale, mentre VMware riesce
ad arrivare a 2 GB. Da ricordare che
il quantitativo di memoria in questione
non viene sottratto alla scheda grafica
del sistema host. Ecco perch, di solito,
non si riusciranno a vedere significativi
cambiamenti oltre i 256 MB. VirtualBox
fornisce anche laccelerazione 2D per
i guest Windows, cos da permettere
ai sistemi di Redmond di gestire
a dovere i vari parametri grafici Verdetto
disponibili. Se avete un sistema host
Boxes
piuttosto datato, vi consigliamo HHHHH
comunque di disattivarli, cos da non Virt-Manager
incorrere in noiosi rallentamenti. HHHHH
A questo proposito, seppure non sia VirtualBox
possibile far girare giochi AAA come
HHHHH
VMware Player
Battlefield 4 o LOmbra di Mordor, HHHHH
i titoli meno impegnativi come gli Indie VMware
offrono una discreta soddisfazione. Workstation
Volendo tirare le fila, ci siamo trovati HHHHH
meglio su VMware rispetto I Qemu non
hanno alcuna
a VirtualBox, ma forse stata una
possibilit in
questione dettata pi dalla questa prova.
configurazione che da altro.
sviluppo si spostato su GitHub.
Il progetto pu essere considerato
a opera di una sola persona, Fabrice
Bellard, ma dando unocchiata
a questo video (www.youtube.com/
watch?v=IujBYP7cw8E) si pu
vedere come negli anni il numero
di sostenitori sia salito alle stelle. Verdetto
Boxes
HHHHH
Virt-Manager
HHHHH
VirtualBox
HHHHH
VMware Player
HHHHH
VMware
Workstation
HHHHH
Le offerte di
VMware, in
realt, non
attraggono.
 Macchine Virtuali

Macchine Virtuali

Il verdetto
L
e funzioni di virtualizzazione di un
programma non sono mai facili
da giudicare. Se volete eseguire
giochi in 3D, lasciate completamente
perdere Gnome Boxes e Virt-Manager.
In questo caso, buttatevi su VirtualBox
e VMware. Tuttavia, ci siamo resi conto
come la virtualizzazione 3D non sia
assolutamente matura e quindi non
possiamo certo metterla a confronto
con le DirectX 11 eseguite in modalit
nativa dai sistemi host. Si potrebbe
provare con Wine, usando alcune patch
sperimentali, ma secondo noi la fatica
non vale la pena. Volendo guardare alle
licenze, VMware Player gratuito ed
possibile abilitare le funzioni della
versione Pro acquistandola per ben 139
euro. VMware Workstation ancora pi
caro, ma in questo caso pu essere
una soluzione per gli utenti aziendali
che vogliono sfruttare al meglio la suite
VMware. Purtroppo non abbiamo avuto
il tempo di sperimentare tutti gli
strumenti a riga di comando offerti dai
vari programmi, tuttavia c una ricca
documentazione in proposito che pu
essere scoperta con una semplice
ricerca sul Web. Gli utenti pi esperti
volgeranno sicuramente la loro
attenzione su Qemu. Chi invece vuole
una soluzione semplice e alla portata di
tutti opter per Gnome Boxes. Tra tutti
i software provati, per, quello che
spicca di pi Virt-Manager. Questo
consente di sfruttare tutta la potenza
di Qemu senza pasticciare con comandi
da terminale insidiosi. In pi, permette di
Virt-Manager permette
di sfruttare a pieno
la potenza di Qemu
Le bolle di Windows 10 rendono bene, ma per crearle
meglio non sapere la fatica che una VM deve fare
mettere in pausa le VM, riconfigurarle,
spostarle e clonarle, il tutto senza
particolari difficolt. Lunica cosa che
manca il supporto per laccelerazione
grafica, ma potrebbe essere
implementata con un aggiornamento
futuro. Gnome Boxes e VMware Player
pareggiano al secondo posto, pi che
altro perch ci hanno stupito per la loro
semplicit duso.
VirtualBox e VMware
Workstation si
attestano con un ex
aequo al quarto
e quinto posto.

1 Virt-Manager HHHHH 4 VirtualBox HHHHH

Web: http://virt-manager.org Licenza: GPL v3+ Versione: 1.2.0 Web: http://virtualbox.org Licenze: GPL v2, altre Versione: 4.3.28
Magari tutti i programmi fossero cos ben fatti. Una volta era lunica soluzione, adesso caduto nel dimenticatoio.

2 VMware Player HHHHH 5 VMware Workstation HHHHH

Web: http://bit.ly/VMwareDLs Licenza: Non commerciale Versione: 7.1.0 Web: http://bit.ly/VMwareWkstation Licenza: Commerciale Versione: 11.1
Veloce e flessibile. Peccato per la licenza. Potente e funzionale, peccato non sia gratuito.

3 Boxes HHHHH A voi la parola...

Web: https://wiki.gnome.org/Apps/Boxes Licenza: GPL v2 Versione: 3.17 Non siete daccordo con le nostre scelte? Avreste usato altri software?
Il modo pi semplice per installare e usare una VM. Inviate le vostre opinioni su questo confronto a: recensioni@linuxpro.it

Considerate anche...
In questo confronto potevamo includere
Parallels, ma abbiamo deciso di
escluderlo data la quantit gi fuorviante
di software proprietario presente. Se siete
interessati a emulare architetture semplici,
allora potete puntare su Bosh o DOSBox.
Vale anche la pena prendere in
considerazione lutilizzo diretto di Qemu.
C molto da imparare, ma sarete ripagati
da una flessibilit davvero eccezionale.
Spesso per provare software Linux non
ci sar nemmeno bisogno di utilizzare
una VM in piena regola, basta un semplice
ambiente chroot ben gestito.
In alternativa, potrete utilizzare LXC
(Linux Containers) o Docker. Infine, se il
vostro obiettivo il porting di applicazioni
Windows, non dimenticate il versatile
e potente Wine. Alcuni lo considerano
impuro, ma visto che la sua installazione
non lontanamente paragonabile a quella
di un sistema operativo proprietario,
forse la soluzione migliore in questo
frangente.

57
+ Dottor Linux

Costruirsi un
Chromebook
Il vecchio laptop funziona male? Non disperiamo, possiamo ancora dargli
tantissimi anni di vita grazie a Chromium OS!

L
a prima domanda che vi verr in mente
perch dovrei voler installare Chrome OS,
anche su di un vecchio portatile, quando ci sono
moltissime distribuzioni Linux perfettamente
funzionanti tra cui scegliere?. Bella domanda: la
risposta che non tutti vogliono una distribuzione
completa (e pesante) di Linux, o magari non possono
usarla. Parte del successo dei Chromebook, e hanno
avuto successo con i loro 5,7 milioni di dispositivi
venduti nel 2014 e i 7,3 milioni previsti nel 2015 (fonte:
Gartner), la leggerezza del loro sistema operativo,
che una versione ridotta di Gentoo. Se si vuole dare
a qualcuno un accesso facile e chiaro ai servizi di
Google una scelta allettante. La buona notizia che
facile installare Chromium OS, che il nome ufficiale
del progetto Open Source corrispondente a Google
Chrome OS, che purtroppo disponibile soltanto per i
PC Chromebook. Anche se pu sembrare diverso con
il suo tema blu, Chromium OS offre le stesse
funzionalit e servizi, oltre agli stessi vantaggi
gestendo tutte le informazioni salvate nel vostro cloud
Google. Basato su Gentoo, deriva da Linux e quindi
offre tutti i vantaggi del suo kernel, ma tenete
presente che nato soltanto nel 2009 quindi se state
pensando di installarlo su hardware antecedente
potreste rimanere delusi. In ogni caso noi lo abbiamo
provato su di un portatile Lenovo X200 del 2008 e
tutto ha funzionato senza alcun problema. In linea
generale tutto lhardware che segue gli standard Intel
dovrebbe funzionare senza problemi. Una cosa che
sappiamo che gli adattatori wireless non Intel
spesso causano problemi. Diversi siti offrono versioni
aggiornate di Chromium OS. improbabile che
vogliate ricompilarlo dai sorgenti, quindi esistono
diverse versioni pronte per VirtualBox o per eseguirlo
e installarlo tramite memorie USB. Noi abbiamo
preferito scegliere tra le versioni di http://
arnoldthebat.co.uk per la loro frequenza di
aggiornamento. Unaltra versione molto popolare
disponibile sul sito Web di Hexxeh allindirizzo
http://chromeos.hexxeh.net. Non molto
aggiornata, ma funziona.
Un giro su Chromium OS
Esistono molte possibilit per provare Chromium OS.
La pi semplice quella di scaricare unimmagine,
salvarla su un disco USB o una scheda SD e avviare
il portatile o il PC da l. Esistono anche CD con versioni
live, ma avere la possibilit di scrivere sul device
permette di salvare anche le impostazioni e portarsele
dietro. Non molto pubblicizzato ma esiste anche
un comando che copia con semplicit le partizioni
dellOS sullhard disk interno. Questa operazione
cancella tutti gli altri dati presenti ma con i prezzi
sempre pi esigui per un piccolo disco SSD non una
cattiva idea usare un disco dedicato. Noi abbiamo
provato un dual boot con Chromium e Linux Mint,
ma Chromium ha opposto resistenza e si rifiutato
di partire. Fateci sapere se avete pi fortuna,
ci sembrava una cosa relativamente semplice, creare
le due partizioni per ROOT e STATE, fare dd dal disco
USB su di esse e poi aggiornare Grub.

Tip Chiavi delle API Google

Se utilizzate un Questa parte del tutorial non vostro account di Google Drive, di aggiungere le variabili di ambiente
dispositivo USB strettamente necessaria e lunico modo. Dovrete prendere in Chromium. Con vi aggiungete
sarete in grado francamente fastidiosa da le chiavi da https://console. le seguenti tre righe alla fine del file
di avviarlo sulla implementare perch le chiavi sono developers.google.com. di configurazioni insieme alla nuove
maggior parte dei molto lunghe e se i vostri font vi Sotto API dovete scegliere chiavi.
portatili, netbook e fanno confondere i caratteri come la Credentials seguito da Add GOOGLE_API_KEY=
computer desktop. l (L) e la I (i) il tutto diventa ancora credential -> OAuth 2.0 client ID GOOGLE_DEFAULT_CLIENT_ID=
Quindi potete usare
pi difficile. Ma se volete che la app scegliete Other, e poi selezionate GOOGLE_DEFAULT_CLIENT_
Linux ovunque
andiate.
Files funzioni correttamente con il Create. Il secondo passo quello SECRET=

58
 Installare e aggiornare Chromium OS
1 Scaricare una versione
Scaricate lultima versione speciale dal sito http://bit.ly/LXFthebat,
qui potete trovare tutte le versioni per i vecchi driver, incluse le schede
wireless Broadcom oltre alle versioni non testate per Realtek
e Atheros. Notate che alcune sono disponibili sia in versione 32 bit
che 64 bit quindi cercate di scaricare la versione pi adatta al vostro
hardware per sfruttarlo al meglio.
3 Avviare Chromium OS
Avviare il portatile con la penna USB inserita. Probabilmente dovrete
premere F12/Del o qualunque altro tasto per entrare nelle propriet
del BIOS e avviare da USB. Non sar necessario fare login con un
account dato che si pu entrare come ospiti. Superato il wizard
iniziale, premete Ctrl+ALT+T e si aprir la Shell di sviluppo di Chrome
chiamata crosh. Scrivendo shell si aprir la vera shell di Linux.
5 Ottenere le API keys
Alcune parti del SO non potranno accedere ai servizi Google senza delle
chiavi firmate. Effettuate una sottoscrizione al gruppo di Google http://
bit.ly/LXFChromium, accedete a https://console.developers.google.
com e scegliete Create Project. Abilitate il drive API/SDK, Google Maps
Geolocation API e Google Now per Chrome API.
2 Il primo avvio
Il file 7ZIP dovrebbe essere circa 3/400 MB, limmagine scompattata
sar di circa 2,6 GB. Ora bisogna prendere questa immagine e fare dd
su un disco USB o una scheda SD sufficientemente grande. Potrete
eseguire e usare Chromium OS da qui, ma ovviamente per motivi
di velocit installarla su un SSD interno o un altro HDD lopzione
migliore: $ sudo dd if=<ImmagineChrome.img>of=7dev/sdbXbs=4096.
4 Installare Chromium OS
Attenzione! Il prossimo comando canceller tutti i dati presenti nel
disco interno, come detto prima, non abbiamo avuto molta fortuna
col dual boot. Se vi viene chiesta una password utilizzate password,
poi nella shell lanciate $/usr/sbin/chromeos--install -- dst //dev/sda
e avviate linstallazione. Una volta finito togliete la penna USB
e riavviate il PC.
6 Aggiungere le chiavi
Le chiavi sono case sensitive, quindi inseritele facendo attenzione
a maiuscole e minuscole. Per farlo aprite Crosh, $ shell, $ sudo su, $
mount -o remount,rw/, $ cd/etc, $ vi chrome_dev.conf in vi inserite le
chiavi come spiegato nel box. Premete Esc wq!, fate logout e rifate login,
ora Files di Chromium dovrebbe funzionare correttamente.
59
+ Dottor Linux

Fuggire da
Windows
Avete fatto ripartire il PC grazie a Rescatux?
il momento ideale per migrare a Linux:
vi renderete conto di quanta potenza e
libert avrete a disposizione!

N
on ne potete pi di primo luogo, eseguite un backup boot. Sfateremo determinati falsi miti
Windows e siete in preda completo del disco fisso cos com che i fan di Microsoft utilizzano per
allo sconforto? Quale attualmente. In questo modo, se spaventare chi si avvicina a Linux per la
occasione migliore di qualcosa dovesse andare storto, prima volta. Vi guideremo allinterno di
questa per passare a Linux... potrete sempre tornare sui vostri passi. Cinnamon, il desktop grafico di Mint. Vi
La soluzione pi semplice si chiama Di seguito vi spiegheremo come mostreremo come installare le
Mint, una distribuzione user applicazioni di cui avete
friendly, ricca di tutte le
funzioni necessarie per una La via pi semplice per bisogno senza incappare in
particolari difficolt.
migrazione senza pensieri.
Linterfaccia ben organizzata
passare a Linux si chiama Mint, Scoprirete come sia molto
facile trovare svariate
e non farete alcuna fatica a
sentirvi fin da subito a vostro
una distro perfetta per i neofiti alternative Open Source ai
programmi che utilizzavate
agio. Troverete la versione pi recente a montare Mint a fianco di Windows 10. in precedenza. Infine vi presenteremo
32 bit di Linux Mint nel DVD allegato alla Avere a disposizione il sistema Wine, un software utile a far funzionare
rivista. La maggior parte dei passaggi operativo Microsoft durante il in Linux diverse applicazioni pensate
che citiamo in questo articolo possono passaggio render le cose ancora pi per Windows. Tutto quello che serve per
essere adattati anche a Ubuntu peraltro. facili. Affronteremo poi alcuni tra i passare al Pinguino contenuto nelle
Il procedimento molto semplice. In problemi pi comuni causati dal dual prossime nove pagine.

60
Iniziate con il backup
Prima di installare Linux, indispensabile mettere al sicuro i propri dati

S
e si passa a un nuovo sistema operativo,
non c niente di peggio che trovarsi di fronte
a problemi che richiedono il ripristino alla
vecchia condizione. Il tutto avendo perso i propri dati.
Per evitare questa spiacevole eventualit, si possono
percorrere due strade: creare unimmagine del disco
fisso, oppure salvare i propri file.
In giro per la Rete si trovano numerosi software adatti
allo scopo. Tuttavia, per loccasione abbiamo deciso
di utilizzare Redo Backup che funziona su Linux
e Windows. Collegatevi a www.redobackup.org/
download.php, quindi seguite le istruzioni per scaricare
il CD live in formato ISO. La masterizzazione su disco
davvero semplice. Inserite un supporto vuoto nel
lettore, quindi individuate lISO salvata nellhard disk
e il gioco fatto. Se invece preferite creare una chiave
USB avviabile, utilizzate un supporto formattato
in FAT32, quindi scaricate e installate lultima versione
di Unetbootin da http://sourceforge.net/projects/
unetbootin. Selezionate lopzione Diskimage, quindi
fate click su ... per selezionare il file ISO. Scegliete
la periferica USB e premete OK. Prima di procedere,
si dovrebbe creare un disco di ripristino di Windows
o, in alternativa, un supporto flash per linstallazione
del sistema operativo. Questo salvagente si rivela
indispensabile nel caso in cui si verifichino problemi con
il dual boot di un disco che monta contemporaneamente
Windows e Linux. In Windows 10, scrivete Ripristino
nella barra di ricerca, quindi fate click su Crea ununit
di ripristino. Dopo aver compiuto questi passaggi,
riavviate il PC con il CD di Redo Backup inserito nel
lettore. Entrate nel BIOS premendo F11 o F12 o Canc.
Nel menu dedicato al boot di sistema, impostate il lettore
CD come prima scelta davvio. Riavviate di nuovo
Tip
e lasciate che Redo Backup venga lanciato. Se questo
non avviene, significa che state utilizzando un PC con
Disco Live
Una delle propriet
UEFI anzich BIOS. Per risolvere, continuate a leggere pi interessanti che
le pagine che seguono. Se dopo averle provate tutte molte distro Linux
non riuscite a far funzionare Redo Backup, provate hanno consiste
a usare lo strumento dedicato ai salvataggi di Windows. nel poterle
utilizzare
senza alcuna
Backup con Redo installazione
Quando compare la schermata principale di Redo, fate su hard disk.
click sul pulsante Backup. Selezionate lunit in cui La funzione si
chiama Disco Live
Windows installato (in genere si tratta della prima),
ed perfetta
quindi fate click su Next. Lasciate invariata la scelta se volete provare
delle partizioni da salvare. Di solito vengono comprese una distribuzione
tutte. Premete di nuovo Next per andare al passo senza impegno.
successivo. A questo punto dovrete definire quale unit
utilizzare per larchiviazione. Potete optare per un disco
di rete, oppure per ununit esterna connessa al PC.
Adesso vi verr chiesto di creare una cartella allinterno
dello spazio di salvataggio. Premete Save Here e poi
Next. Rinominate il backup con un identificativo che
consenta di comprendere al volo cosa contiene, quindi
armatevi di pazienza fino a quando la procedura non
termina. Una volta fatto, siete pronti per installare Mint.
Qualsiasi cosa succeda, potrete sempre ripristinare
i vostri dati senza alcuna difficolt. Basta avviare
di nuovo Redo e premere il pulsante Restore.
Il tutorial da tre passaggi qui sotto illustra nel dettaglio
la procedura da seguire per il ripristino.

Tornate indietro e ricominciate da capo

1 Avvio e backup 2 Ripristinate il PC 3 Boot e riavvio

Avviate il PC dal CD Live di Redo Backup o da
una chiave USB che contiene limmagine del
programma. Nella prima schermata, fate click
su Restore. Nella seconda necessario
selezionare la partizione in cui contenuto
il salvataggio. Adesso premete Select Backup
Image, quindi passate alla cartella dov
archiviato il file. Selezionate Open.
Fate click su Next, quindi selezionate Una volta completata la procedura, fate
lunit che contiene linstallazione click su OK e poi su Exit. Premete q
di Windows. A questo punto, lintero il piccolo pulsante presente nellangolo
contenuto verr sovrascritto. Prima di inferiore destro e selezionate quindi
avviare la procedura, fate molta attenzione. Reboot. Rimuovete il disco di Redo
Come per il processo di salvataggio, anche Backup dal lettore. A questo punto, il PC
questa operazione pu richiedere tempo si riavvia e lancer Windows cos come
a seconda delle situazioni. lo avete lasciato.

61
+ Dottor Linux
Installare Linux Mint
I preparativi sono finiti, adesso il momento di passare a Mint

C
on il backup pronto alluso, potete proseguire
con il secondo passaggio: installare Linux Mint.
La procedura che andremo a illustrare
presuppone che si voglia montare la distro di fianco
a uninstallazione preesistente di Windows.
senza dubbio la miglior soluzione per evitare brutte
sorprese, soprattutto se la prima volta che vi
addentrate nel mondo Linux.Troverete la versione pi
recente di Mint nel DVD allegato alla rivista (nel
momento in cui scriviamo la 18.1). Se invece preferite
provare Ubuntu, collegatevi a www.ubuntu-it.org/
download e fate click su Scaricalo subito. Scegliete
Ubuntu Desktop e procuratevi la versione corretta in
problema, la maggior parte dei nuovi sistemi utilizza un
particolare modulo di compatibilit (CSM). Cos
facendo, quando sono presenti periferiche obsolete,
viene emulato il BIOS. Unaltra funzione a cui bisogna
fare attenzione nei PC con UEFI Secure Boot. Si
tratta di uno speciale sistema per proteggere il
computer da malware e affini. Di sicuro sar attivo per
impostazione predefinita. Tuttavia, per installare Linux,
deve essere disabilitato, pena il mancato
funzionamento del Pinguino. Per i dettagli su come
fare, date unocchiata al box in fondo a questa pagina.
Una volta disattivato Secure Boot, in UEFI spostatevi
nella sezione relativa al boot. Impostate come prima
scelta il lettore DVD o la porta USB in cui presente la

La procedura di cui parliamo chiavetta con limmagine di Mint. Non preoccupatevi se

presuppone linstallazione
di Mint a fianco di Windows
base al vostro processore (64 o 32 bit). Le release
disponibili al momento sono la 14.04 LTS e 16.10. Anche
in questo caso, come gi visto per Redo Backup,
necessario masterizzare limmagine ISO in un DVD.
Dovrete poi avviare il PC dal supporto per provare la
Tip distro in versione Live o procedere allinstallazione. In
questa fase, per importante fare un po di chiarezza
Installazione sul processo di avvio. Quando il PC si accende, entra in
completa gioco un particolare software. Nei computer pi vecchi si
Mint e Ubuntu
tratta del BIOS (Basic Input Output System), in quelli pi
funzionano senza
problemi a fianco recenti parliamo invece di UEFI (Unified Extensible
di Windows. Niente Firmware Interface). In termini pratici, questultimo pi
per impedisce avanzato e offre uninterfaccia grafica molto pi intuitiva
di spazzare via il
e semplice da sfruttare. Purtroppo, per, UEFI non
sistema Microsoft.
compatibile con hardware datato. Per risolvere questo
notate due voci: succede quando abilitato CSM con
lopzione No-UEFI che consente di avviare il sistema
tramite lemulazione di un BIOS.
Partizionare il disco fisso
Quando si avvia il desktop di Linux Mint in versione
Live (quindi non installato sul disco), premete licona
Install Linux Mint presente sulla scrivania. Selezionate
litaliano, quindi fate click su Continua. Attendete che il
programma dinstallazione esegua la scansione dei
dischi. A questo punto, dovrebbe identificare la presenza
di Windows 10. Tuttavia, se non dovesse riuscire
nellintento, la cosa pi semplice da fare seguire la
guida passo a passo nella pagina seguente. Se invece
linstaller rileva il sistema Microsoft, spuntate il selettore
Installa Linux Mint insieme a Windows 10. Il prossimo
passaggio consiste nel procurare spazio sufficiente alla
distro Linux per funzionare. Il programma dinstallazione
fornisce una prima stima secondo calcoli automatici.
Tuttavia potete gestire questa opzione come meglio

Correggete i problemi di avvio con UEFI

Per prima cosa, accendete il PC e premete
F2 o Canc per accedere a UEFI (il tasto
corretto dipende dal modello). Cercate
limpostazione FastBoot sotto il menu
di avvio, quindi assicuratevi che sia
disabilitata. Se avete problemi con
il lancio di Redo Backup, controllate
che Secure Boot non sia attivo. Nel caso,
gestite anche le impostazioni di CSM
che possono essere nascoste in vari menu,
tra cui PXE ( pre-boot environment ), GOB
( graphics ), Storage (o SATA ), USB e PS2
(se applicabili). Cos facendo, potrete
attivare il componente in modo selettivo
e in base a dispositivi specifici. In alcune
schede madri come quelle di ASRock,
selezionate lopzione appropriata (per
esempio Do not launch), cos da garantire
la massima compatibilit. Non tutti i PC,
in particolare i modelli off-the-shell,
vi permetteranno laccesso a queste
funzioni. In tal caso, contattate
il produttore e chiedete delucidazioni
in merito. Prima, per, date unocchiata
in Rete con le seguenti query di ricerca:
modello PC con CSM, UEFI e Linux Mint.
Probabilmente potreste incappare in una
soluzione gi sperimentata da qualche Per far funzionare Redo Backup,
altro utente che si trovato nella vostra probabilmente dovrete modificare
stessa situazione. le impostazioni CSM del computer

62
 Fuggire da Windows

credete. Se avete due o pi dischi, potete definire su
quale supporto montare Mint. Basta premere Seleziona
unit. Supponendo che la distro venga installata nello
stesso hard disk di Windows 10, diamo a Mint almeno 8
GB di spazio. Aumentiamo il quantitativo nel caso
consideriate la distribuzione come sistema principale.
Ricordate che si pu sempre ripartizionare lunit in
seguito o rimuovere Windows. Una volta impostato il
drive, fate click su Installa. Verr chiesto di confermare
le modifiche. Premete Continua per dare il via
alloperazione. Successivamente, linstaller prover a
definire la vostra posizione per determinare il fuso
orario. Se non riuscisse a farlo in modo automatico,
indicate Roma. La procedura continua con
limpostazione del layout di tastiera. Anche in questo
caso, avendo scelto litaliano, il programma dovrebbe
provvedere da solo a definire il parametro. Se cos non
fosse, gestite manualmente la selezione. Scegliete un
nome utente e una password per le funzioni di root.
Potete optare per laccesso libero, ma solo se il vostro
PC non viene condiviso con nessun altro. Infine, definite
i criteri per la crittografia o meno della directory home.
Se volete proteggere i vostri dati da occhi indiscreti,
vi consigliamo caldamente di abilitarla. Adesso non
vi rimane che incrociare le braccia e aspettare.
Linstallazione pu durare dai 10 ai 20 minuti.
Tutto dipende dalla potenza del vostro PC.
Al termine della procedura, riavviate il computer,
rimuovete il disco dinstallazione e vi troverete faccia
a faccia con Linux Mint.

Configurate manualmente il dual boot

1 Lanciate GParted 2 Fate spazio a Linux 3 Iniziate il partizionamento

Avviate il DVD di Linux Mint. Quando compare
il desktop, fate click sul pulsante presente
nellangolo inferiore sinistro. Nella casella
di ricerca, scrivete Gparted. Selezionate
la voce omonima, quindi verificate che lunit
di Windows sia selezionata (/dev/sda2).
Si dovrebbero vedere solo due partizioni, la pi
grande appartenente al sistema Microsoft.
Fate click su questa e poi su Resize/Move.
Selezionate lindicatore a destra e trascinatelo
sulla sinistra. In questo modo, avrete liberato
spazio sufficiente per la vostra installazione
di Mint. Lasciate almeno 10 GB per Windows.
Una volta fatto, premete Resize/Move
seguito dal pulsante Apply all operations
e poi Apply. Attendente ora che il
partizionamento sia completo, quindi
scegliete Close. Adesso installate Mint.
Dopo aver scelto la lingua, nella finestra Tipo
dinstallazione, spuntate Altro e premete
Avanti. Selezionate lo spazio libero, quindi fate
click sul pulsante + per impostare la prima
partizione. Regolate la dimensione su 4096
MB e lasciate la voce Logica selezionata.
Spuntate Fine di questo spazio.
Nel selettore Usare come, scegliete Area
di swap e confermate con OK.

4 Partizionamento Linux 5 Partizione per home 6 Partizione di boot

Selezionate lo spazio libero e fate di nuovo
click su +. Questa volta impostate la
dimensione della vostra partizione a 12000
(12 GB), quindi lasciate spuntato Logica
e Inizio di questo spazio. Nel selettore
Usare come, scegliete File system ext4 con
journaling. In Punto di montaggio, invece,
selezionate / per rendere la partizione
principale. Fate click su OK.
Selezionate lo spazio libero restante e fate
click su +. Non modificate niente, tranne
il punto di montaggio che deve essere
/home. In questo modo, predisporrete una
partizione per tutti i dati personali, tra cui
immagini, documenti e programmi. Nel nostro
esempio le dimensioni sono piuttosto ridotte.
In realt, dovrete dargli maggiore spazio, cos
da archiviare quanti pi dati possibile.
Se volete impostare di nuovo le partizioni,
selezionate quelle esistenti, quindi premete il
pulsante - per rimuoverle. Tornate alla fase 3
e ricominciate da capo secondo un nuovo
schema. Prima di proseguire e premere su
Installa, per, assicuratevi sempre che sotto
il selettore Device per linstallazione del
boot loader sia impostato il proprio disco
identificato con /dev/sda.

63
+ Dottor Linux
Configurare il dual boot
Scoprite come passare da Linux a Windows con Grub

N
el momento in cui si installa Mint, il bootloader
presente allavvio del disco rigido cambia. Viene
quindi utilizzato GNU GRAnd Unified Bootloader
(Grub). In parole povere, Grub esegue la scansione del
disco fisso in cerca di sistemi operativi. Una volta
fatto, riporta quelli presenti in un menu di avvio che
consente di passare dalluno allaltro con la semplice
pressione di un pulsante. Nella maggior parte dei casi,
non dovrete fare alcunch. Una volta installato Mint,
comparir il menu di Grub e potrete scegliere
se avviare la distro Linux o Windows. Nel caso in cui
non si effettui alcuna selezione entro cinque secondi,
Mint verr caricato in automatico. In questo caso,
lunica opzione a cui si potrebbe mettere mano la
scelta del sistema operativo predefinito. Infatti, al posto
di Mint, si pu impostare Windows come piattaforma
principale. In alternativa, niente vi impedisce di estendere
lintervallo di tempo per optare tra due o pi piattaforme.
Anzich 5 secondi, 10 o 15. possibile apportare queste
modifiche da terminale, ma utilizzando uno strumenti
grafico sar tutto pi semplice (date unocchiata al box
in fondo a questa pagina).
Risolvere i problemi
Purtroppo Grub non sempre rose e fiori. Se il programma
dinstallazione di Mint non rileva Windows e avete partizionato
di nuovo il disco, possibile che il menu di avvio non compaia.
Niente panico. Windows ancora al suo posto. Dovrete solo
eseguire alcuni passaggi aggiuntivi per far funzionare tutto
a dovere. In primo luogo, eseguite il boot dal supporto di
ripristino di Windows 10. Scegliete di ripristinare il PC con
Risoluzione dei problemi D Avanzate D Ripristina
allavvio. In questo modo, il bootloader originale di Windows si
sovrapporr a Grub. Adesso avrete per il problema opposto:
non riuscirete ad accedere a Mint. Avviate il PC con il CD
dinstallazione della distro Linux, quindi premete Ctrl+Alt+T
per aprire il Terminale. Scrivete i seguenti comandi:
sudo add-apt-repository ppa:yannubuntu/boot-repair
sudo apt-get update
sudo apt-get install -y boot-repair && boot-repair
Quando viene lanciato Boot Repair, scegliete la riparazione
consigliata, quindi seguite le istruzioni. Il processo prevede
il copia e incolla di alcuni comandi. Utilizzate Alt+Ctrl+C
per eseguire la copia, quindi fate click nella shell per incollare.
Premete il tasto Tab per passare da unopzione allaltra, quindi
Invio per selezionare e procedere. Una volta fatto, riavviate
il PC. A questo punto, tutto dovrebbe essere risolto. Grub
mostrer il menu in cui si pu accedere a Windows
e Mint. Talvolta possibile che la voce inerente il sistema
operativo Microsoft non sia perfettamente in linea con le
aspettative. Per esempio, si potrebbe avere qualcosa come
Windows 10 bootloader. Comunque, utilizzando Grub
Customizer, possibile rinominarla in modo corretto.
Se invece non avete risolto, avviate di nuovo il PC ma stavolta
premendo F11. Dovreste vedere almeno due opzioni: una
riferita a Windows e laltra a Linux. Entrando in UEFI, sar
possibile scegliere quale delle due piattaforme lanciare per
impostazione predefinita. Date unocchiata alla sezione Hard
Drive Priorities. Se non riuscite a uscire da questa situazione,
utilizzate Redo Backup per ripristinare Windows.

Personalizzate il menu

1Installate Grub 2 Modifiche predefinite 3 Cambiate il look

Customizer
Aprite il Terminale, quindi inserite i comandi:
sudo add-apt-repository ppa:danielrichter2007/
grub-customizer
sudo apt-get update && sudo apt-get install grub-
customizer
Una volta fatto, lanciate Grub Customizer
facendo click su Menu e poi su Grub.
Passate alla scheda Impostazioni generali.
Da qui modificare il sistema operativo
principale. Basta usare il menu a discesa
Predefinito sotto Voce predefinita. Agite
anche sul tempo che deve intercorrere prima
che la scelta di default venga resa operativa.
Per disattivare la funzione, deselezionate Voce
predefinita di avvio dopo.
Per personalizzare ulteriormente Grub,
potete mettere mano alla grafica. Entrate
nella sezione Impostazioni dellaspetto.
Agite sulla risoluzione del menu,
aggiungete eventuali immagini (solo in
formato PNG), gestite i colori, i font e
molto altro ancora. Il tutto in modo
semplice e veloce.

64

Domande e risposte
Ancora preoccupati per il passaggio? Facciamo ulteriore chiarezza
G
razie a Mint, adesso siete pronti a muovere i primi
passi nelluniverso Linux. Prima di andare oltre,
per, importante sfatare alcuni falsi miti
che potrebbero indurvi a tornare suoi vostri passi.
Lo scopo di queste domande a cui forniamo una risposta
convincervi di aver fatto la scelta giusta.
D Linux solo per gli esperti. I neofiti sono malvisti?
Sciocchezze! Da un pezzo a questa parte, Linux
diventato alla portata di tutti. Mint, nello specifico, facile,
intuitivo e permette di prendere confidenza con i principali
strumenti senza alcuno sforzo. In pi, viene utilizzato
quotidianamente per scopi professionali e privati.
D vero che Linux fa affidamento sulla sola riga
di comando?
La maggior parte delle distro Linux offre un desktop familiare.
Addirittura, spesso si possono modificare gli ambienti grafici
per scegliere quello pi adatto alle proprie esigenze. Il sistema
operativo, comunque, rimane accessibile anche dalla riga di
comando attraverso il Terminale. Questultimo non poi tanto
diverso dal Prompt dei comandi di Windows. Prendetevi
un po di tempo per imparare i principali rudimenti di questo
strumento. Rimarrete stupiti dalle potenzialit che possiede.
Tuttavia, niente impedisce di usare Linux anche senza
conoscere specifiche istruzioni.
D I programmi che lavorano in Linux sono peggiori
rispetto a quelli che funzionano in Windows?
Assolutamente no. C una quantit smisurata di sviluppatori
che lavorano solo per produrre software Linux. Molti creano
prodotti di assoluto rilievo, capaci di rivaleggiare e talvolta
superare le controparti per Windows a pagamento. Basta fare
un giro in Rete per rendersi conto di quanto il Software Libero
sia diventato una partner importante per chi lavora e chi si
diverte. Se per siete legati a qualche specifico software per
Windows, niente vieta di usare Wine per importarlo in Linux.
un vero gioco da ragazzi e siamo sicuri che vi piacer.
In Linux Mint, la configurazione di una stampante
davvero un gioco da ragazzi
Fuggire da Windows
D Con Linux possibile giocare?
Certamente! Troverete oltre 1.900 titoli disponibili tramite
Linux
perfetto
per i giochi.
il solo Software Manager. Selezionate la scheda Giochi nella Steam on
schermata principale e divertitevi a scegliere quelli che pi vi Linux
incuriosiscono. Date poi unocchiata allemulatore DOSBox e GoG.com
che pu essere utilizzato per il porting di giochi anni 90. Non permettono
fatevi mancare una visita su Good Old Games (www.gog. di accedere
a migliaia
com) che fornisce un elenco di ben 1.300 classici senza DRM,
di titoli, tra cui
resi poi compatibili con Linux. Se ancora non dovesse bastare,
molti tripla A
anche Steam (http://store.steampowered.com)
sbarcato sul Pinguino. Sono disponibili 1.500 giochi, molti
dei quali tripla A. In realt, sebbene la credenza comune
dica il contrario, Linux una piattaforma molto pi adatta
al gioco rispetto a Windows. Impiega meno risorse
e permette agli sviluppatori di fornire supporto nativo
per i motori di gioco pi in voga come CryEngine.
D Linux pu non essere compatibile con il mio hardware?
Nella maggior parte dei casi, non avrete alcuna difficolt
a far riconoscere il vostro hardware a Mint. Ci sono parecchi
produttori che forniscono driver dedicati per moduli Wi-Fi,
scanner e stampanti. Grazie a CUPS, installazione e gestione
delle periferiche di stampa sono diventati processi indolori.
Un settore dove c stato un grande salto di qualit negli ultimi
anni il supporto per le schede video. Durante il processo
dinstallazione, Mint monta una serie di driver generici che
potete poi sostituire con quelli proprietari. Basta fare click
su Menu D Amministrazione D Gestione driver, quindi
passare dal componente Open Source a quello ufficiale.
In alternativa, visitate il sito Web del produttore.
D Essendo gratuito, Linux non fornisce alcun supporto?
Date unocchiata su www.linuxmint.com/links.php
e vi renderete conto di quanta documentazione ci sia per
Linux Mint. Il supporto offerto dalla comunit, oltre a essere
del tutto gratuito, preciso, funzionale e soprattutto chiaro.
Se poi andate oltre e visitate i vari forum non ufficiali, troverete
una quantit di materiale impressionante.
65
+ Dottor Linux
I primi passi in Linux
Scoprite tutte le basi per utilizzare al meglio il Pinguino

A
l primo avvio di Mint, vi renderete conto
di come lapproccio e lambiente grafico
non siano poi cos tanto diversi da Windows.
Il desktop si chiama Cinnamon ed strutturato
in modo simile a quello del sistema Microsoft. Ci sono
lequivalente del menu Start, la barra delle
applicazioni, la funzione per le notifiche e le icone.
Facendo click sullequivalente del pulsante Start, si apre un
menu con i richiami alle principali applicazioni installate.
Il tutto raggruppato in comode categorie. Per trovare
immediatamente quello che cercate, basta scrivere le prime
lettere di unapplicazione nella barra dedicata alla ricerca.
Sul lato sinistro del menu ci sono alcune scorciatoie.
Richiamano ai programmi chiave come Firefox, Sofware
Manager, Impostazioni di sistema, Terminale e File Manager.
Il File Manager Nemo funziona allo stesso modo di Esplora Risorse
di Windows. Permette di navigare tra le directory del sistema
In pi, sempre da qui, riavviate, ibernate o spegnete il PC.
Aggiungete i vostri collegamenti trascinando le icone
allinterno della lista. La barra inferiore pu contenere
anchessa dei richiami ai software usati pi di frequente.
Da questo punto di vista, simile alla controparte in
Windows. In realt, la barra di Mint molto pi configurabile
di quella del sistema Microsoft. Infatti, facendo click
nellangolo inferiore destro, si accede a molteplici funzioni
che permettono di personalizzarla in modo formidabile.
Accedere alle unit
Mint legge una gran quantit di filesystem. I vostri NTFS
o FAT32 creati per Windows saranno perfettamente visibili dal
sistema Linux. Per accedere a queste unit, entrate nel File
Manager. Il suo nome Nemo ed accessibile tramite licona
sul desktop o mediante il menu delle applicazioni (un richiamo
presente anche nella barra inferiore). Il layout molto simile
a Esplora Risorse di Windows 10. I file vengono visualizzati nel
riquadro a destra, mentre a sinistra sono presenti le posizioni
chiave e i diagrammi ad albero che illustrano la struttura delle
directory. Potete contrassegnare alcune cartelle come preferite
(selezionate quella che volete, quindi scegliete Segnalibri D
Aggiungi ai preferiti). Nemo supporta lutilizzo delle schede
che funzionano in modo simile a quelle del browser. Premete
Ctrl+T per aggiungerne pi di una, cos da rendere pi facile il
passaggio da ununit allaltra. Sempre in Nemo disponibile
unicona per laccesso alle risorse di rete. Potrete trovare
i collegamenti agli altri computer connessi. La maggior parte
dellhardware, a questo punto, dovrebbe essere stato rilevato
automaticamente. Fate click sul pulsante dei menu nella barra
delle applicazioni e scegliete Impostazioni di sistema. Date
unocchiata alle varie voci sotto la sezione Hardware. Adesso
che avete preso un po di confidenza con linterfaccia,

Condividete i dati con Windows

Se prevedete di continuare a usare Windows
insieme a Mint, vale la pena di impostare una
condivisione dedicata. In questo modo, potrete
accedere in modo pi semplice ai dati archiviati
nei rispettivi sistemi. Utilizzate Gparted
dallinstaller di Mint, quindi create una partizione
NTFS. Avviate Windows e passate alla cartella
Utenti. Fate click su ciascuna directory di dati
(Documenti, Immagini, ecc.), quindi selezionate
Propriet D Percorso. Puntate quindi alla
cartella equivalente sulla nuova partizione dati
appena creata, spostando i file quando richiesto.
A tal proposito, dovreste anche disattivare
libernazione sia in Windows sia in Linux. Infatti,
i dati memorizzati nella partizione condivisa, nel
momento in cui uno dei due sistemi si riattiva,
potrebbero venire eliminati inaspettatamente.
In Windows aprite il Prompt dei comandi ed
eseguitelo come amministratore, quindi inserite
il comando powercfg/hibernate off, premendo
Invio. Adesso tornate in Mint e disabilitate
la sospensione entrando in Impostazioni
di sistema D Risparmio energia. Selezionate
Mai sotto il secondo menu a discesa. Aprite
lutilit Disco. Selezionate lunit che contiene
la partizione dati a sinistra e fate click su quella
di destra. Prendete nota di dove viene montata Condividete i dati tra Windows e Linux
(di solito /media/ <nomeutente>/ utilizzando Ubuntu Tweak
<nomepartizione>). Infine andate su www.
ubuntu-tweak.com e installate Ubuntu Tweak per puntare manualmente alle directory dati
(funziona anche su Mint). Entrate nella sezione memorizzate nella partizione creata allinizio
Amministrazione e selezionate Cartella utente della procedura.

66
 Fuggire da Windows

riprendiamo per un momento il concetto di filesystem.

Venendo da Windows, conoscerete sicuramente NTFS
e FAT32. Linux, per, ne utilizza un altro del tutto diverso: Ext4.
Quando si avvia il sistema Microsoft, infatti, noterete che
le partizioni Linux non sono visibili. Al contrario di Mint che
riconosce NTFS e FAT32, Windows non legge Ext4. In Linux,
quindi, aprite il File Manager Nemo ed entrate nella cartella
home (se avete seguito il tutorial nella pagina precedente,
la directory sar su una partizione a s stante). Esattamente
come una cartella utente di Windows, essa contiene tutti i dati
personali, ma anche i programmi e le impostazioni personali.
Fate click su File system, cos da vedere tutte le directory
sfruttate da Mint per funzionare a dovere. La maggior parte
pu essere ignorata. Le uniche due che vale la pena Prendete
di consultare sono /media e /mnt. Qui trovate i collegamenti confidenza con i principali comandi, vi renderete conto delle il controllo
a tutti i dischi esterni e alle cartelle di rete. La differenza tra potenzialit che questo strumento nasconde. Familiarizzate del desktop
le due directory consiste nel fatto che il contenuto di /media con le istruzioni di base attraverso il pratico elenco che Cinnamon con
personalizzato in base allutente che accede al sistema. riportiamo di seguito: Impostazioni
dir elenca il contenuto della directory selezionata. di sistema
Gli strumenti chiave cd serve per cambiare una directory; usate cd .. per passare
Le utility che andremo a descrivere consentono di ottimizzare di livello; cd nomecartella per passare a una sottocartella
Mint senza utilizzare il Terminale. Fate click su Impostazioni allinterno della directory corrente o cd /home/<nomeutente>/
di sistema, cos da accedere alla controparte del Pannello Scaricati per saltare in una cartella specifica. Ricordate che
di Controllo di Windows. Troverete parecchi strumenti utili
alla configurazione. La sezione Aspetto contiene le opzioni
i nomi delle directory sono case sensitive. Per tornare alla
vostra home, scrivete cd in qualsiasi momento.
Tip
che si possono modificare per personalizzare il layout grafico cp copia un file. Tra gli altri comandi per la gestione dei I nomi
di Cinnamon. In Preferenze, invece, metterete mano alle documenti, trovate mv (sposta), mkdir (crea una cartella) delle Unit
funzioni che vanno a gestire i comportamenti del desktop. e rm (cancella un file). Molti utenti,
Se per esempio selezionate la voce Finestre, sarete in grado sudo permette di eseguire un programma o un comando con quando passano
a Linux, rimangono
di ottimizzare il funzionamento dei riquadri che si aprono privilegi di root. lequivalente di Esegui come frastornati dal
sulla vostra scrivania ogni volta che avviate unapplicazione. amministratore in Windows. Il comando viene seguito diverso sistema
Mint comprende anche una serie di strumenti utili a migliorare dalla corretta istruzione (per esempio, sudo apt-get install di assegnazione
le prestazioni del sistema. Uno di questi Analizzatore syncthing). Prima di lanciare la funzione, viene richiesto dei nomi alle
unit. Mint e pi in
di utilizzo del disco che consente di avere sottocchio una di inserire la password di root.
generale il Pinguino
ripartizione grafica di come la vostra unit viene sfruttata. apt-get uno strumento per linstallazione dei pacchetti. non utilizzano le
C poi Monitor di sistema che si pu paragonare al Task Usate apt-get install per installarne uno, apt-get upgrade tradizionali lettere,
Manager di Windows. Infine trovate il Gestore aggiornamenti per aggiornare quelli presenti e apt-get check per verificare ma un identificativo
che equivale a Windows Update. eventuali problemi con alcuni software (per esempio quando pi complesso
che riprende
ci sono dipendenze non corrispondenti). lorganizzazione
Il Terminale wget utile a scaricare un file nella cartella Scaricati: per delle partizioni.
Per quanto si possa evitare, a un certo punto sentirete esempio wget http://address.com/filename.gzip. Collegatevi
il bisogno di accedere al Terminale. Una volta fatto e presa a www.ryanstutorials.net/linuxtutorial per approfondire.

Sostituite il desktop
Uno dei maggiori punti di forza di Linux consiste
nella possibilit di modificare il desktop
predefinito della propria distro. Se avete
installato Ubuntu anzich Mint, troverete una
diversa interfaccia grafica. Infatti, al posto di
Cinnamon c Unity. Si tratta di un ambiente
piuttosto familiare, ma che richiede comunque
un ulteriore sforzo per essere sfruttato
al meglio. Tuttavia, per continuare a usare
Cinnamon non necessario cambiare sistema
operativo. In primo luogo, aprite una finestra
del Terminale e scrivete:
sudo add-apt-repository ppa:lestcape/cinnamon
sudo apt-get update && sudo apt-get install
cinnamon
Questo aggiunger il repo di Cinnamon
a Ubuntu. Basta poi scaricare il desktop
e installarlo. Una volta fatto, premete sul
pulsante Impostazioni nellangolo in alto
a destra di Unity e scegliete Esci per tornare
alla schermata di login. Vedrete una piccola
icona di Ubuntu accanto al vostro nome utente.
Fatevi click sopra per far comparire lelenco
dei desktop disponibili, tra cui Cinnamon.
Selezionatelo per avviare il sistema con
il nuovo ambiente grafico. Troverete tutte Il look di Cinnamon molto pi
le caratteristiche che abbiamo elencato intuitivo rispetto a Unity di Ubuntu
in queste pagine. Per tornare a Unity,
entrate di nuovo in Ubuntu selezionando
il desktop Unity.

67
+ Dottor Linux
Installare le app in Mint
Ecco come dare una marcia in pi alla vostra distro

O
ra che avete preso confidenza con gli strumenti
principali di Mint, il momento di iniziare a essere
produttivi. Ci comporta linstallazione di nuove
applicazioni e utilit. Iniziate facendo un inventario dei
programmi che utilizzavate in Windows, quindi controllate
se sono disponibili anche per Linux. Se non trovate niente,
non c assolutamente da preoccuparsi. La maggior parte
dei software a pagamento hanno una controparte Open
Source che talvolta, se non spesso, funziona anche meglio.
Il punto di partenza pi ovvio la suite per lufficio. Per questo,
per, non c bisogno di fare alcuna ricerca. Trovate gi tutto
in Mint fin dal primo avvio. Infatti, presente LibreOffice,
la raccolta libera che contiene esattamente le stesse
applicazioni presenti in Office. Basta accedere alla voce Potete gestire tutti i repo attraverso lo strumento Sorgenti
Ufficio nel menu dei programmi. Se invece utilizzate un software presente in Impostazioni di sistema
software proprietario specifico e volete sapere se esiste
unalternativa Open Source, collegatevi a http://bit.ly/ Se lapplicazione che cercate non presente in quelli ufficiali,
SoftwareEquivalents dove ci sono link a risorse utili come potrete sempre rivolgervi ai repo di terze parti. In primo luogo,
www.osalt.com. Se ancora non riuscite a trovare niente, allora visitate la homepage del software. Qui potreste trovare un
date unocchiata a http://alternativeto.net. Il sistema pi pratico pacchetto DEB (32 o 64 bit) da scaricare. Una volta
semplice per procurarsi e installare applicazioni aggiuntive fatto, entrate nella cartella Scaricati e fate doppio click sul file
consiste nel far visita al Software Center o Gestore per installare il tutto senza pensieri. Altri programmi devono
Applicazioni. Si tratta di un front-end molto curato sotto invece essere montati dal Terminale. Questo, di solito, prima
ogni aspetto. Consente di navigare tra migliaia di programmi comporta laggiunta dei repo adatti, quindi luso del comando
che possono essere installati con un solo click del mouse. sudo add-apt-repository ppa:utente/nome-ppa
I software sono organizzati in repository (o repo). Il prefisso ppa: sta per Personal Package Archive. Si tratta
di un particolare repository software che viene utilizzato

La maggior parte delle dagli sviluppatori come contenitore per i propri programmi.
Modificate ppa:utente/nome-ppa con il corretto PPA.
applicazioni per Windows hanno Una volta fatto, potrete installare i pacchetti da quello
specifico repository sia attraverso il Gestore Applicazioni
una controparte per Linux sia con il Terminale. A tal proposito, usate il comando:
sudo apt-get update && sudo apt-get install <programma>
Modificate <programma> con il nome dellapplicazione
Le alternative pi famose che verr scaricata e installata. Potrete poi visualizzare
e gestire tutti i repo tramite Impostazioni di sistema
Windows Alternativa Dove la trovate D Sorgenti software.

Word, Excel,
PowerPoint, Access
LibreOffice Preinstallata Sempre aggiornati
La presenza di eventuali aggiornamenti viene controllata ogni
Publisher Scribus Software Manager (SM) 10 minuti circa. Se volete procedere manualmente, niente vieta
Photoshop The GIMP Preinstallata di utilizzare due sistemi. Il primo consiste nellaccedere
Windows Movie Maker OpenShot Software Manager al Gestore aggiornamenti, quindi premere il pulsante Cerca
aggiornamenti e poi Installa aggiornamenti. Per modificare
Adobe Reader Document Viewer Preinstallata il tempo che intercorre tra un controllo e laltro, entrate
iTunes Amarok Software Manager in Modifica e poi Impostazioni. Nella scheda Ricerca
Windows Media Player VLC Media Player Software Manager automaticamente aggiornamenti, specificate le tempistiche
in minuti, ore o giorni. Il secondo sistema, invece, consiste nel
Internet Explorer Firefox, Chromium Preinstallata o SM
controllare gli update da Terminale con il comando sudo apt-
Outlook/Windows Thunderbird, get update. Se non siete maniaci dellultima versione, potete
Preinstallata o SM
Live Mail Evolution scaricare la maggior parte dei programmi dal Gestore
Skype Pidgin Software Manager applicazioni. Se per volete lultima release, conviene sempre
dare unocchiata al sito ufficiale.

68
 Fuggire da Windows

Le app per Windows

Se non trovate quello che cercate rivolgetevi a Wine

I
l modo migliore per eseguire le vostre applicazioni
in Linux trovare un software che operi direttamente
nel sistema. Se per non riuscite a reperire una
controparte adatta al programma Windows, c una
soluzione. Si chiama Wine ed un eccellente emulatore
che consente di lanciare le applicazioni pensate
per la piattaforma Microsoft sul Pinguino.
Wine piuttosto difficile da padroneggiare, ma grazie allo
strumento gratuito PlayOnLinux, potrete installare un gran
numero di software senza alcuno sforzo. Aprite il Software
Manager, quindi cercate PlayOnLinux. Fate click su
Installa, cos da scaricare automaticamente anche Wine.
Una volta fatto, lanciate il programma, quindi seguite
la procedura guidata per la prima configurazione. Alla fine,
vi troverete di fronte a una finestra vuota. Dovrete solo
premere il pulsante Installa. Da qui, infatti, potrete cercare
i vari programmi di cui avete bisogno, navigare per
categorie e selezionare pi opzioni. Una volta trovato
il software giusto, selezionatelo e premete Installa.
Se si tratta di unapplicazione a pagamento, probabilmente
dovrete essere in possesso di una licenza valida. Il punto
di forza di PlayOnLinux consiste proprio nella semplicit.
Ogni programma corredato dai vari componenti
aggiuntivi, quindi non dovrete fare alcuno sforzo per
districarvi nelle varie procedure dinstallazione. Tra i nomi
pi importanti presenti in PlayOnLinux citiamo Office,
Spotify, QuickTime Player e Adobe Photoshop (CS4 e CS6).
Se non trovate il software che fa per voi, niente panico. Wine
supporta molti pi programmi rispetto a quelli elencati
in POL. Il processo dinstallazione, per, pi complicato.
In primo luogo, iniziate controllando se il programma
presente tra quelli capaci di funzionare su https://
appdb.winehq.org. Se lo trovate, ci sar un elenco
di versioni provate, con un punteggio che dichiara
la perfetta compatibilit fino a quella minima. Tutto ci
che viene catalogato come Bronzo o superiore non vi dar
alcun problema (non comunque da escludere che ci siano
alcuni contrattempi). Una volta scaricata lapplicazione
giusta, seguite il tutorial in fondo a questa pagina per
operare uninstallazione manuale in PlayOnLinux. Se avete
problemi, provate a cercare in Rete possibili soluzioni.
Configurare le applicazioni
Ogni programma esiste allinterno del proprio spazio
virtuale che potete modificare tramite PlayOnLinux.
La maggior parte delle opzioni di configurazione si trova
nel menu Configura. Agendo su quelle inerenti a Wine,
potrete mettere mano a molte funzioni altrimenti nascoste.
Il programma dovrebbe mappare automaticamente tutte
le cartelle a partire da home, riportandole allinterno
del drive virtuale. Fate click su Aggiungi, selezionate
la lettera della partizione e navigate nella directory.
Date unocchiata sotto /media per trovare le unit
separate. Se non riuscite al primo tentativo, continuate
a provare. State lavorando in un ambiente virtualizzato,
quindi non potrete fare alcun danno.

Installate manualmente un software con PlayOnLinux

1 Prendete nota 2 Il drive virtuale 3 Pronti allinstallazione

Collegatevi a https://appdb.winehq.org
e trovate il programma che desiderate
installare. Verificate quindi se lultima
versione compatibile con Wine (se non
presente, provate con una release
precedente). Date unocchiata ai vari
commenti, concentrandovi sui requisiti
dinstallazione come possibili librerie di terze
parti. Se avete un disco dinstallazione,
saltate pure questo passo.
Aprite PlayOnLinux, quindi selezionate
Installa e poi fate click su Installa un
programma non presente nella lista.
Premete Avanti. Alla domanda Cosa vorresti
fare? rispondete Installa il programma
in un nuovo dispositivo virtuale. A questo
punto dovete inserire il nome. Scegliete
se creare ununit a 32 o 64 bit. Concludete
seguendo la procedura guidata fino
a selezionare un file dinstallazione eseguibile.
Installate tutti i pacchetti raccomandati
quando richiesto. Una volta fatto,
mettete il segno di spunta accanto
a ciascun componente (in genere sotto
POL_install) e fate click su Avanti.
Attendente il download e la successiva
installazione. A questo punto, se avete
un CD, apritelo e caricate il file
eseguibile. Non vi resta che seguire
la procedura guidata e il gioco fatto.

69
 150
+ Dottor Linux

risposte semplici
a domande difficili

70
C un problema che vi sta levando il
sonno e non sapete come risolverlo?
Nelle prossime pagine parleremo
proprio degli errori pi vari di Linux e
spiegheremo i comandi pi complessi,
per aiutarvi a sistemare al meglio il
vostro sistema operativo

71
+ Dottor Linux
Linux Virtualizzato
Utilizzo un sistema operativo Windows 8.1
a 64-bit e vorrei iniziare a usare Linux.
Le distribuzioni che mi attirano
maggiormente sono Mint e Ubuntu e mi
piacerebbe provarle in VirtualBox. Come
posso installarle?

Linux Mint o Ubuntu sono due ottime

distribuzioni per iniziare. Entrambe hanno un
buon grado di flessibilit e in pi sono
sufficientemente facili da usare anche per chi
non ha mai messo mano a una distro Linux. Il
procedimento per installarle
in VirtualBox, e quindi provarle su una
macchina virtuale, molto semplice ed
valido sia che si stia usando Windows
sia unaltra distribuzione. Se per esempio
volete provare una distro particolare
e non avete intenzione di dedicargli una
partizione del disco fisso, installarla su una
virtual machine la soluzione ideale per fare le
vostre prove senza pericolo di danneggiare
alcunch. Per prima cosa, quindi, procuratevi
limmagine ISO di una delle due distribuzioni.
Per aggiungere una ISO a una macchina virtuale in VirtualBox, fate click sullicona
Potete trovarle sui siti ufficiali dei rispettivi
raffigurante un CD con sopra un pi (+), di fianco alla voce Controller: IDE
progetti. Nel caso di Mint, www.linuxmint.
com, mentre per Ubuntu, www.ubuntu-it.org. dalla pagina www.virtualbox.org. pacchetti precompilati per i sistemi pi
Vengono messe a disposizione le versioni a 32 Se state gi usando una distro Linux, date conosciuti, tra cui Ubuntu, Debian, OpenSUSE,
e 64 bit. Se avete un sistema a 64 bit, scegliete unocchiata nel vostro Software Center. Molto SUSE, Fedora, Mandriva, Oracle Linux. Dopo
questultima, altrimenti optate per la prima. probabilmente troverete il programma di aver installato e avviato VirtualBox, fate click
Una volta terminato il download, dovrete Oracle gi pronto per linstallazione, altrimenti, sulla voce Nuova, cos da iniziare la procedura
procurarvi VirtualBox che potete scaricare sempre sul sito, sono disponibili svariati per la creazione di una macchina virtuale. Qui
verr chiesto di inserire determinate
informazioni circa il sistema che volete
ospitare, scegliendo poi la quantit di RAM e le
Riflettori su... dimensioni del disco fisso virtuale che si
andranno a generare. Se in fase iniziale inserite

Perch dopo aver

il nome della distro da virtualizzare, come
Ubuntu o Mint (Debian), VirtualBox vi
consiglier di impostare RAM e spazio dellhard
disk con parametri preconfigurati che potete

ricompilato il kernel
lasciare invariati. Terminata la creazione della
macchina virtuale che avviene tramite questa
procedura passo a passo dovrete configurare il
sistema perch avvii la ISO della vostra distro.

lo spazio diminuisce?
Quando si ricompila il Kernel, di solito lo
spazio su disco diminuisce dai 20 ai 30
Megabyte a seconda delle circostanze.
un calo che potremmo definire fisiologico
e quindi perfettamente normale. Infatti,
dovuto alle propriet intrinseche
delloperazione di ricompilazione che,
durante lesecuzione, tende a occupare pi
spazio del necessario. Molte persone
pensano erroneamente che per risolvere
sia necessario cancellare il vecchio
kernel, ma non cos. Infatti tutto
quello che dovete fare eseguire un
comando che permetta al sistema
di riappropriarsi dello spazio
indebitamente occupato in fase di
ricompilazione. Spostatevi nella
directory /usr/src/linux e scrivete
listruzione:
make clean
Selezionate con un click del mouse la virtual
machine che compare nel menu di sinistra,
quindi premete il pulsante Impostazioni.
Selezionate la funzione Archiviazione e fate
click sullicona raffigurante un CD con un pi
(+) verde di fianco alla voce Controller IDE. In
questo modo, aggiungete un lettore ottico
virtuale. Scegliete adesso limmagine ISO
precedentemente scaricata e confermate con
OK. A questo punto, non vi resta che avviare la
macchina virtuale in questione e seguire la
procedura dinstallazione della distro scelta.
Android e X
Ho un Raspberry Pi a cui sono solito
collegarmi tramite SSH con un tablet Nexus

72
 Terminale
e superutente
Nelle distro Linux ci sono diversi modi
per applicare un comando a una data
operazione. La maggior parte delle volte,
infatti, potete procedere sia utilizzando
degli strumenti grafici sia la potenza
della riga di comando. In questultimo
caso, avrete a disposizione strumenti
molto pi flessibili e pratici da usare, ma
soprattutto validi per tutte le distribuzioni.
Prendendo come esempio i comandi
per la configurazione di sistema, avrete
sicuramente notato come nel momento
in cui tentate di eseguirne uno, vi venga
richiesto laccesso come superuser o root.
In Ubuntu e nelle sue derivate, per esempio,
questo identificato con il comando sudo,
a cui poi deve seguire linserimento della
password. Altre distro come Fedora, invece,
utilizzano su, che danno accesso allutente
root fino a quando non si inserisce il
comando logout.
10. Per farlo, utilizzo unottima applicazione
chiamata JuiceSSH che permette di
utilizzare una console di comando. Vorrei
sapere se esiste un modo per utilizzare SSH
con X tramite il Nexus, cos da eseguire
applicazioni grafiche sul Raspberry Pi senza
bisogno di avviare il desktop LXDE.
Prima di iniziare con una descrizione pi
dettagliata della procedura da mettere in
pratica per eseguire quanto chiesto,
importante fare una premessa. X un sistema
client/server. Ci significa che i programmi
eseguiti sul client vengono poi visualizzati
anche sul server. Nelluso tradizionale, client e
server sono sulla stessa macchina ma niente
impedisce di separarli come nei casi in cui si
tenda a usare un X forwarding. In pratica,
necessario un server X sul dispositivo su cui
Riferimento rapido
dmesg
I
n ogni discussione dove si parli di problemi
di hardware si finisce sempre per fare la
stessa domanda: Cosa riporta dmesg?.
La prima cosa che si fa quindi scrivere il
comando dmesg in un terminale, finendo per
essere sommersi da migliaia di righe di puro
codice. Quello che potete vedere davanti
ai vostri occhi un elenco di tutti i messaggi
del kernel. Se reindirizzate questo contenuto
a un pager, potrete scoprire il modo in cui
il vostro hardware di sistema viene rilevato,
Android non ha un server X. Per usarlo servono programmi come X Server o XServer SXDL
si esegue il forward. Android, per, non
dispone in modo nativo di alcun supporto per
X. Per fortuna esistono diversi server che
fanno al caso vostro da usare con questo
sistema operativo. Uno di questi
X Server di Darkside Technologies che,
seppure non fornisce unimplementazione
completa di X, gestisce abbastanza parametri
da soddisfare la maggior parte delle esigenze.
In pi, in grado di gestire la procedura di X
forwarding con la versione Pro di JuiceSSH.
Ipotizziamo quindi di avere un collegamento
gi attivo con JuiceSSH. Spostatevi nellelenco
delle connessioni e scorrete fino a quando
non trovate la lista denominata Port
Forwards. Qui create un nuovo record
utilizzando la connessione per il Pi. Dopo aver
scelto il nome, potete utilizzare le seguenti
impostazioni:
Port (from): 6001
Destination: 127.0.0.1
Port (to): 6000
Open in browser: No
nonch i corrispondenti driver che vengono
caricati. Dmesg produce una quantit
eccezionale di informazioni e quindi avrete
immediatamente bisogno di raffinare
la ricerca, mettendo in risalto ci che
principalmente vi interessa. A questo
proposito, ci sono tre opzioni principali che
potete usare. La prima linvio delloutput
a un pager con:
dmesg | less
Lalternativa utilizzare grep per filtrare i
risultati. Se per esempio state cercando
delle informazioni su un dispositivo USB,
Una volta fatto, salvate il tutto. Avviate il server
X e poi tornate in JuiceSSH, quindi lanciate la
connessione SSH. Avviate
il programma in questione con:
env DISPLAY=:1 vostraapplicazione
Adesso tornate al server X per vedere il
software aperto. Non preoccupatevi se si
verifica un piccolo ritardo nellapertura della
finestra. perfettamente normale. Ricordate
poi che il numero del DISPLAY legato al
parametro From che mostra la porta utilizzata
nel vostro profilo. Per esempio, se la porta
From 6002, si dovrebbe utilizzare il
parametro DISPLAY=:2. Quando avete
concluso, tornate in JuiceSSH, quindi
disabilitate il port forwarding. X Server
piccolo e leggero ma, come detto in
precedenza, non pienamente completo. Se
volete unalternativa molto pi robusta, allora
date unocchiata a XServer SXDL.
Questultimo, infatti, capace di gestire
i programmi che X Server non riesce
a supportare.
questa listruzione da cui cominciare:
dmesg | grep -i USB
Potete usare anche le opzioni -e o -T.
In entrambi i casi, queste richiedono
a dmesg di utilizzare dei timestamp leggibili,
anche se in modi leggermente diversi.
La terza opzione disponibile solo con le
versioni pi recenti di util-linux (il pacchetto
di dmesg) dalla 2.22 in poi. Infatti,
possibile usare lopzione -w o --follow.
Con dmesg --follow vengono prima
mostrati i messaggi del kernel, continuando
poi a visualizzare quelli nuovi.
73
+ Dottor Linux
Problemi di screenlets
Ho utilizzato senza problemi gli screenlets
su varie edizioni di Linux Mint. Con la
versione 18, per, ho riscontrato alcuni
malfunzionamenti nello spostamento degli
widget ai lati del desktop.
In realt, non la prima volta che sentiamo
di questi problemi. Gli screenlets sono
essenzialmente dei widget che permettono
di abbellire il desktop con specifiche funzioni.
Allo stato attuale, tuttavia, non esiste una
soluzione univoca per risolvere
linconveniente registrato in Linux Mint 18 .
Lunica cosa da fare provare diverse
procedure, sperando che una di queste
possa fare al caso vostro. Alcuni utenti, per
esempio, hanno segnalato che un buon
sistema per sbloccare gli screenlets rimasti
incagliati in una zona del desktop consiste
nellaprire il pannello delle propriet del
componente. Nella scheda Opzioni, in primo
luogo, necessario controllare che la voce
Blocca non sia spuntata. In seconda battuta,
agendo sulle funzioni X e Y, necessario
inserire nuovi valori, quindi utilizzare le frecce
direzionali per perfezionare la posizione del
widget. A questo punto, dovreste vedere lo
screenlet muoversi secondo le vostre
Recuperare dati smarriti
12 GB andati persi!
D
Ho fatto un enorme danno.
Involontariamente ho finito per
cancellare ben 12 GB di dati dal
mio disco fisso. Ho dato unocchiata ai
principali forum su Linux Mint, la distro
che utilizzo, ma non ho trovato nessun
suggerimento in particolare, se non usare
Recuva o Parted Magic.
R
Partiamo dal presupposto che
Recuva un programma per
Windows, mentre Parted Magic
un software commerciale che in questo tipo
di operazioni non ha grandi motivi per essere
utilizzato. In Linux, per fortuna, ci sono gi
una serie di strumenti che possono fare al
caso nostro. Lunico requisito richiesto luso
della riga di comando. Non temete per,
perch questa modalit non ha niente di
spaventoso. Richiede solo un approccio
diverso rispetto alla tradizionale interfaccia
grafica. La prima cosa da fare quando si
eliminano erroneamente dei file, smettere
di scrivere sul disco fisso. Se infatti non si
sovrascrive alcunch sui file cancellati, tutto
quello che avrete fatto sar eliminare i loro
74
Agendo sulle propriet degli Screenlets si possono risolvere problemi di varia natura
direttive. Se anche questo sistema fallisce,
allora necessario vederci un po pi chiaro,
andando alla ricerca di qualche file di log
che spieghi cosa stia succedendo.
Ci sono due sistemi per trovarli. Il primo
dare unocchiata in ~/.config/screenlets,
mentre il secondo consiste nelleseguire
screenlets-manager da una finestra di
terminale. Dovrete poi fare attenzione ai vari
riferimenti dallindice del filesystem. In altre
parole, togliete solo unetichetta, mantenendo
intatti i dati. Attenzione per, perch lo spazio
occupato da questi file viene contrassegnato
come disponibile alla scrittura.
Se perseverate nellutilizzo del sistema,
finirete per eliminarli definitivamente.
Se avete spazio a sufficienza su unaltra unit
o una partizione (non unaltra cartella nello
stesso filesystem), allora potete fare un
backup di tutto con il comando dd:
dd bs=4k if=/dev/sda2 of=/media/
driveesterno/backup.img
Sar quindi possibile utilizzare limmagine per
recuperare ci che avete perso. Se utilizzate
un filesystem extundelete ext3 o ext4,
disponibile nei repo della maggior parte delle
distribuzioni, potete sfruttare un filesystem
smontato o un file di immagine. Lopzione
per ripristinare il tutto :
extundelete /media/driveesterno/backup.img
--restore-all
oppure
extundelete /dev/sda2 --restore-all
Tutti i file cancellati trovati, a questo punto,
verranno ripristinati in una directory chiamata
RECOVERED_FILES. Se volete collocarli in
output, soprattutto quando si tenta di
spostare un widget sui bordi del desktop.
Infine, se non doveste trovare alcuna
soluzione, prendete in considerazione che
si tratti di un bug riferito solo ad alcuni
screenlets. In questo caso, spesso si pu
risolvere rimuovendo loggetto, eseguendo
un aggiornamento di sistema e installando
di nuovo il widget in questione.
una cartella specifica, potete utilizzare:
extundelete /media/driveesterno/backup.
img --restore-directory percorso/per/
directory
Il percorso relativo alla radice del
filesystem. Se quindi si dispone di una
partizione home separata, potreste dover
usare username/datiimportanti.
Se home nella partizione di root, niente
vi impedisce di utilizzare home/username/
datiimportanti. Per scoprire le altre opzioni
di extundelete, usate il comando:
extundelete --help
Se extundelete non risolve il problema,
potete provare PhotoRec. Il ruolo di questo
software analizzare lintero filesystem,
salvando tutti i file che trova. A causa del
suo funzionamento e della rimozione delle
voci dalla tabella del filesystem, PhotoRec
recupera solo il contenuto dei file, ma non
i metadati. Questi includono le propriet dei
singoli documenti, ma soprattutto il nome
e le autorizzazioni. Per capire cosa dovrete
recuperare, quindi, servir un po di tempo.
Se per esempio i file andati persi sono di un
tipo specifico, come JPEG, provate con:
file * | grep JPEG
 150 risposte semplici a domande difficili

Problemi di root apt-get, quindi, bisogna anteporre

Sono recentemente approdato al mondo
Linux dopo una lunga militanza con
Windows. Sto imparando i rudimenti dei
comandi e nel tentativo di installare un
antivirus con apt-get, mi vengono chiesti
i privilegi di root. Da quello che ho
capito, si tratta di una specie di modalit
superutente. In realt io pensavo di
avere gi eseguito il log-in come
amministratore del sistema.
Il root pu essere paragonato alla modalit
amministratore di Windows, tranne per il
fatto che si tratta di un utente separato.
Linux, infatti, un sistema operativo
multi-utente, dove ogni user ha un proprio
spazio di archiviazione a disposizione.
Lutente root, o superuser, lunico
a essere autorizzato allinstallazione di
software nel sistema. In altre parole, per
aggiungere qualsiasi programma alla
distro Linux con apt-get, dovete essere
collegati come root. A differenza dei
sistemi operativi Windows, con Linux
possibile elevarsi solo temporaneamente
ad amministratore di sistema.
Il comando per farlo sudo che consente
di installare velocemente qualsiasi
applicazione, per poi tornare ai diritti
di utente normale una volta finita la
procedura. In questo modo, la sicurezza
del sistema viene mantenuta ad alti livelli,
limitando la possibilit di fare qualche
danno nel caso doveste scordarvi di
eseguire il logout dal superutente.
Per eseguire correttamente il comando
listruzione sudo. Inserendo poi la
password si potr procedere a installare il
software in questione. Per quanto riguarda
la necessit di aggiungere un antivirus a
Linux, tenete presente un fattore
importante. Le minacce che colpiscono
questo sistema sono davvero poche. Certo,
installare un software di questo tipo non
comporta alcun problema e in definitiva
pu fornire un baluardo contro eventuali
attacchi, ma non dovete commettere
lerrore di scambiare Linux per Windows.
Patch al kernel
Vorrei sapere come si applica una patch
al kernel e soprattutto se si tratta
di unoperazione consigliabile.
Applicare una patch al Kernel permette
di correggere eventuali problemi senza
scaricare lintero pacchetto. La procedura
quindi consigliabile nei casi in cui, oltre
alla disponibilit della specifica patch,
ci sia la necessit di risparmiare tempo.
Infatti, evitate di effettuare il download
di svariate centinaia di Megabyte,
fermandovi al solo componente che volete.
Per la sua applicazione, la prima cosa da
fare copiare il file in questione allinterno
della directory /usr/src/, quindi accedere
al percorso da terminale. Qui, inserite il
comando:
bzip2 -dc nomefile.bz2 |patch -p1
oppure:
gzip -dc nomefile.gz |patch -p0.
nel caso la patch sia in formato gzip.
Soluzione rapida
Quando installiamo Ubuntu o le sue
derivate, pu succedere che il supporto per
le lingue non venga montato correttamente.
Non inusuale che nonostante la nostra
scelta principale ricada sullitaliano, spesso
il sistema compaia con istruzioni ancora in
inglese. Per risolvere il problema, in questo
caso, la soluzione migliore provvedere
alla reinstallazione del language pack che vi
interessa. Per farlo, aprite semplicemente
il terminale e scrivete:
sudo apt-get install language-pack-it
In alternativa, possibile utilizzare anche
leseguibile patch-kernel presente nella
directory /usr/src/linux/script/.
Si tratta di uno script utile a recuperare
i file della patch e capace di eseguirli
automaticamente. Dopo aver scompattato
il componente nel percorso /usr/src/,
usate il seguente comando per avviare
il patch-kernel:
cd /usr/src/linux/scripts/patch-kernel
Patch completata con successo!

FAQ: le domande pi frequenti

Usare su Bene, ho capito. Se per io

Alcune distribuzioni usano
sudo, mentre altre utilizzano
il pi tradizionale su. Quale dei
due il migliore?
In questo caso non si pu parlare
di migliore o peggiore, quanto pi
della diversit nellapproccio.
sudo perfetto per dare accesso
root a un utente che vuole
svolgere un compito specifico,
senza peraltro fornirgli la
password di amministrazione.
Per esempio quando vuole
installare unapplicazione. su,
invece, permette laccesso di un
utente ai permessi di un altro
(di solito root).
voglio pieno accesso come
superutente, su la scelta pi
ovvia?
Non necessariamente. su, infatti,
non sta per Super Utente (Super
User), ma per Switch User. Pu
essere utilizzato per fare in modo
che un utente abbia gli stessi
permessi di un altro. Il valore
predefinito con cui viene
utilizzato root, ma non lunico.
Ponendo che come
amministratore di sistema tu
voglia accedere allutente Mario,
magari per correggere qualche
problema, puoi farlo con su.
In questo caso, passando da root
a semplice utente, non hai
bisogno di alcuna password.
Molto interessante, ma non
ho ancora capito come avere
accesso completo al root.
Torno quindi a chiedere se su
il comando giusto per fare
quanto chiedo.
S e no. Nel senso che su ti d
solo i privilegi di superuser, ma
durante il loro utilizzo ti troverai
ancora allinterno delle specifiche
utilizzate dallutente principale.
Non sarai quindi in un ambiente
root. Tutte le variabili impostate,
insieme alla directory corrente,
rimangono le stesse e il percorso
viene resettato a /sbin:/bin:/
usr/sbin:/usr/bin. Tutto quanto
stato installato in /user/local,
quindi, non pi direttamente
disponibile.
Adesso tutto chiaro. Quindi,
come faccio a ottenere un
pieno accesso root da un
terminale X sul desktop
dellutente?
Aggiungi - al comando su.
Questo, per, deve comparire in
tutte le altre opzioni. inoltre
possibile utilizzare --login,
peraltro pi leggibile, ma pi
fastidioso da scrivere. Luso di
questi due comandi dipende
essenzialmente dal tuo modo di
pensare: sei un programmatore
Perl o un compilatore Phyton?
Lopzione - offre un ambiente
libero dal log-in al 99% e
corrisponde essenzialmente a un
accesso diretto come root o a
qualsiasi altro utente specifico.

75
+ Dottor Linux
Desktop sparito
Ho scaricato Mint KDE 17.1 in versione
a 64-bit e lho installato su un sistema
dove in origine era stato montato Mint 16
64-bit. Con questultimo non ho mai
avuto problemi, fatta eccezione per una
percettibile lentezza nella visualizzazione
dei video su YouTube o Facebook.
Con Mint 17.1, invece, ho riscontrato un
malfunzionamento pi serio. Il desktop
non viene caricato. Lunico sistema per
vedere le icone o addirittura le voci del
menu Start passarvi sopra il mouse.

Molto probabilmente, il problema causato

dallinterazione tra una vecchia scheda
video, effetti grafici di KDE e driver noveau.
Questi ultimi, al contrario di quelli Closed
Source forniti dai produttori di schede
grafiche, non hanno delle buone
prestazioni in accelerazione 3D. poi
importante considerare che una periferica
video relativamente poco potente
potrebbe avere problemi a riprodurre gli
Se avete una scheda Nvidia, per ottenere il meglio dalle prestazioni grafiche e utilizzare tutti
effetti del desktop KDE. La combinazione
gli effetti di KDE, opportuno scaricare i driver proprietari. Li trovate su http://bit.ly/1J8LUU3
tra scheda grafica e driver potrebbe
poi essere alla base dei rallentamenti tridimensionali non sono la migliore scelta il frame rate. Se riscontrate un rendimento
riscontrati nella visualizzazione dei video possibile. Un modo pratico e veloce per sotto la media, significa che i driver
su YouTube e Facebook. Con questo non verificare le prestazioni del sistema in installati non sono allaltezza delle
vogliamo dire che i driver nouveau siano ambito video eseguire glxgears da una aspettative. Se la causa di tutti i problemi
di cattiva qualit, ma semplicemente finestra del terminale. Questa applicazione sono quindi i driver, ci sono solo due
che in quanto a riproduzione di effetti riproduce unanimazione 3D e visualizza soluzioni percorribili. In primo luogo, si
possono installare i driver proprietari per
la vostra scheda video. La maggior parte
delle distro li mette a disposizione nei
Riflettori su... propri repository. In alternativa, possibile
ridurre il numero di effetti desktop di KDE,

Perch Linux Mint

agendo dalle impostazioni di sistema.
Per capire se potete risolvere velocemente
con questultima soluzione, provate
a premere la combinazione di tasti

in VirtualBox
Alt+Shift+F12 per disabilitare al volo tutti
gli effetti. Se non riscontrate problemi,
allora avete fatto centro.

cos lento?
Linux Mint non tra le distro pi leggere
in circolazione, ma pu contare su
unottimizzazione del codice e delluso
delle risorse molto marcata. Per farlo
funzionare discretamente bene su
VirtualBox necessario impostare
i parametri hardware della macchina
virtuale. Partiamo dal presupposto che
servono almeno 2 GB di RAM dedicata per
farlo girare senza particolari problemi.
In pi necessario dedicargli almeno
128 MB di memoria video e abilitare
laccelerazione 3D. Per farlo,
sufficiente accedere alla voce
Impostazioni della macchina virtuale
e spostarsi nel menu Sistema per
agire sulla RAM. Per la memoria video,
invece, basta andare in Schermo,
sempre presente nel menu
Impostazioni.
Problemi di spazio
Utilizzo Linux Mint con soddisfazione da
oltre tre anni. Nellultima versione, per,
ho riscontrato un problema riguardante
la gestione dello spazio. Accedendo a
Centro di controllo -> Informazioni di
sistema -> Filesystem, ho notato che la
partizione principale piena al 94,4%.
Ci sono 1,3 GB liberi su 23,2. Nonostante
abbia utilizzato Baobab e Filelight, non
riesco a capire come possa aver
occupato tutto questo spazio. Dando
unocchiata alle propriet delle singole
cartelle in /, calcolatrice alla mano,
ho scoperto di avere ancora 8,3 GB
di spazio libero.

76

Comandi base:
pwd e ls
Uno dei maggiori punti di forza delle distro
Linux il terminale. Questo programma
a riga di comando permette di gestire
praticamente qualsiasi aspetto del sistema,
consentendo di eseguire operazioni anche
molto complesse. Per utilizzarlo con
soddisfazione, per, necessario partire
dalle basi. Cos come quando vi spostate
tra le directory allinterno della GUI,
possibile fare altrettanto nel terminale.
Con listruzione pwd, per esempio,
possibile mostrare la directory in cui ci si
trova. Lopzione ls, invece, serve per elencare
il contenuto della cartella. Ci sono poi
diverse varianti di ls. Se si usa ls -a vengono
mostrati i file nascosti, con -l si ha lelenco
dettagliato dei file e sotto directory con
i rispettivi attributi, -s mostra le dimensioni
dei file, mentre -S ordina i documenti per
dimensione partendo dal pi grande. -u,
invece, ordina i file per data e ora di accesso.
Una delle cause pi probabili di questo
problema potrebbe essere luso della
stessa partizione /home sia per la nuova
versione di Mint sia per quella vecchia.
In questo caso, infatti, i file della
precedente release potrebbero essere
ancora presenti nella partizione root,
sebbene non pi visibili. Linux, infatti,
monta ogni filesystem in un mount point o
punto di montaggio, vale a dire una
directory nel cui interno viene memorizzato
tutto il contenuto dello stesso filesystem.
Di solito, un mount point fa riferimento a
una directory vuota, anche se non
necessariamente un requisito
fondamentale. Bisogna poi tenere presente
che quando si monta un filesystem su una
directory che contiene gi dei file, questi
Riferimento rapido
Link
L
inux fa largo uso di collegamenti ai file.
Un link un sistema molto pratico
e flessibile per accedere allo stesso
documento (file o directory) da pi
posizioni diverse. In questo senso, si pu
pensare che la semplice copia di un file in
un qualche punto del disco fisso potrebbe
sortire lo stesso effetto. In questo caso,
per, ci sono un paio di problemi da
prendere in considerazione: si spreca
spazio e se il file originale deve essere
150 risposte semplici a domande difficili
Disk Usage Analyzer, anche conosciuto nella comunit come Baobab, installato nella
maggior parte delle distro Linux in circolazione
ultimi scompaiono, sostituiti dal contenuto
del nuovo filesystem appena montato.
Potreste quindi non essere in grado di
vederli, sebbene la dimensione della
directory sia calcolata facendo riferimento
sia ai vecchi sia ai nuovi file. Infatti, se
smontiamo il filesystem pi recente, ecco
che i vecchi file ricompariranno. A questo
punto, quindi naturale domandarsi come
sia possibile liberarsi di questi file che
occupano indebitamente lo spazio
a disposizione. Una soluzione potrebbe
essere eseguire un boot da CD live, cos
da montare il filesystem di root, ma non
quello presente in home, quindi dare
unocchiata al contenuto della directory.
Tuttavia, grazie a un pratico trucco che
prevede il cos detto montaggio bind, si
pu evitare di riavviare il sistema. Aprite un
terminale e scrivete i seguenti comandi:
sudo mkdir -p /mnt/root
sudo mount --bind / /mnt/root
In questo modo, si monta / su /mnt/tmp.
Vedrete cos gli stessi file in entrambe le
directory. Ricordate poi che le modifiche
apportate in un percorso, saranno visibili
anche nellaltro, ma con una differenza
importante. Tutto quanto montato nella
aggiornato, dovrete copiarlo unaltra volta.
I filesystem Linux hanno un sistema tutto
loro per accedere allo stesso file o directory
tramite i collegamenti. Infatti, ci sono due
tipi di link: hard e symbolic (anche
conosciuti come symlink). Tecnicamente,
ogni file un hard link, in quanto un
collegamento stabilito tra il nome del file
e la struttura di dati che ne contiene
il contenuto sul disco. Un hard link, tuttavia,
ha varie limitazioni. In primo luogo, si
applica solo ai file e non alle directory.
In seconda battuta, tutti i link devono
directory / non montato sulla directory
corrispondente nel bind mount. Cartelle
come proc e sys in /mnt/root saranno
vuote, cos come mnt, media e home.
Se avviate Baobab (Disk Usage Analyzer)
o Filelight su /mnt/root, potrete vedere
cosa realmente contenuto nel filesystem
di root. In alternativa, sempre usando
il terminale, servitevi del comando du:
sudo du -sch /mnt/root/* | sort -h
Molto probabilmente, in /mnt/root/home
troverete parecchi vecchi file, molti dei
quali potranno essere cancellati senza
problemi. Prima di farlo vi consigliamo di
spostarli in una directory secondaria.
Verificare i file corrotti
Il mio disco rigido sembra essere
arrivato al termine della sua vita
operativa. Sebbene sia riuscito a copiare
gran parte dei file su unaltra unit,
per alcuni non sono riuscito a portare
a termine loperazione a causa di diversi
errori. Mi quindi venuto il dubbio che
molti altri documenti, seppure copiati
sul nuovo supporto, possano essere
corrotti. C un modo per valutare la
loro integrit?
risiedere sullo stesso filesystem. Un symlink,
invece, molto pi flessibile. Possono
essere mostrati con il comando ls seguito
dallopzione -I. Vari esempi di collegamenti
simbolici possono essere visti in /usr/src,
dove /usr/src/linux un symlink al
sorgente del kernel corrente, vale a dire
linux-2.6.15. Troverete altri collegamenti
simbolici anche in /etc/rc.d. I symlink,
infine, possono essere creati con il
seguente comando:
ln -s /percorso/al/file /percorso/al/link
Una delle due path pu poi essere relativa.
77
+ Dottor Linux
A meno di non utilizzare un filesystem
di nuova generazione, come ZFS o btrfs,
che verifica automaticamente lintegrit
di tutti i dati, non esiste una soluzione
universale a questo problema.
Se si dispone di un backup, possibile
confrontare i file originali con quelli
salvati. Copiate o estraete questi ultimi
su un disco fisso esterno, quindi utilizzate
semplicemente cd per entrare nella
directory e lanciate md5deep:
md5deep -r . >all.md5
Questo genera un checksum MD5 di ogni
file nella cartella corrente, salvando
i risultati in un proprio documento. Adesso
copiate i file nella directory home, usate
cd per entrarvi e lanciate il comando:
md5deep -x all.md5 -r .
Lopzione -x ordina a md5deep di
confrontare i file con il checksum di output
in all.md5 ed evidenziare solo quelli
che non corrispondono. Star poi a voi
decidere se ciascun file danneggiato
o non corrisponde semplicemente alla
versione salvata in precedenza. Se non
si ha un backup, ci sono comunque altre
strade da prendere in considerazione.
importante ricordare che alcuni tipi
di file dispongono di proprie istruzioni per
Un sistema sempre al sicuro
Aggiornare il kernel
D
Sto utilizzando Linux Mint Debian
Edition su un PC 32-bit.
Mi piacerebbe sapere come faccio
ad aggiornare il kernel allultima versione
stabile senza fare danni.
R
Per aggiornare un kernel ci sono
sostanzialmente due motivi
validi: maggiore sicurezza
e supporto hardware. Attualmente,
non c alcun kernel pi recente per
LMDE di quello presente nel programma
dinstallazione 201403. Se avete bisogno
di un kernel pi moderno, quindi
necessario compilarlo dai sorgenti.
Un compito, questo, non particolarmente
difficile. Inoltre, LMDE dispone di un
pacchetto kernel-package che rende
il compito ancora pi semplice. Si tratta
di una raccolta di programmi per la
creazione di pacchetti Debian kernel
a partire dal codice sorgente del kernel
standard. In primo luogo, collegatevi a
http://kernel.org e scaricate lultimo
pacchetto del codice sorgente.
Nel momento in cui scriviamo il 3.16.2.
78
Se md5deep non installato nella vostra distro, per ottenerlo basta usare apt-get install
essere controllati. Un TAR, compresso
o meno, pu essere verificato con
lopzione -t. Usate il seguente comando:
tar tf tarball.tar.gz >/dev/null
Questo permetter di scoprire se il
contenuto del file in questione
effettivamente corrotto o meno. poi
possibile utilizzare listruzione find per
localizzare e controllare tutti i file TAR:
A questo punto quindi necessario
installare sia kernel-package sia linux-
source. Il primo il builder del kernel,
il secondo la fonte per il kernel
corrente. Non necessario il codice
sorgente, tuttavia sono indispensabili
i file di configurazione. Aprite un
terminale e passate al root con:
sudo bash --login
Adesso, spostatevi nella directory dei
sorgenti del kernel e scompattate il
tarball scaricato:
cd /usr/src
tar xf ~user/Downloads/linux-3.16.2.tar.xz
ln -s linux-3.16.2 linux
Lultimo comando non essenziale,
sebbene alcuni programmi
dinstallazione dei moduli si aspettino
di trovare la fonte del kernel in /usr/src/
linux. Il pacchetto linux-source installer
la vecchia fonte ancora sotto forma
di tarball, pi una serie di file di
configurazione in linux-config-3.11.
Scegliete quello appropriato per il kernel
e, se siete incerti, utilizzate il comando
uname -a, quindi decomprimete il tutto
nella posizione corretta nella nuova
find -name *.tar -or -name *.tar.* -exec
tar tf {} + >/dev/null
Questo comando trover quindi tutti i file
con estensione .tar o .tar. reindirizzando
poi loutput in /dev/null. Soltanto
i messaggi di errore verranno visualizzati
nel terminale, in modo da non creare
un eccesso di informazioni che potrebbe
disorientare. Le parentesi graffe {}
directory dei sorgenti:
xzcat linux-config-3.11/config.i386_
none_486.xz >linux/.config
Ora possibile eseguire make-kpkg
nella directory dei sorgenti:
cd /usr/src/linux
make-kpkg buildpackage
Il file di configurazione che avete
installato per una versione
precedente. La prima cosa da fare,
quindi, eseguire make oldconfig
per aggiornarlo. Troverete parecchi
cambiamenti dalla versione 3.11 alla
3.16. La maggior parte delle novit
riguardano il supporto hardware.
Una volta compiuto il processo di
aggiornamento, make-kpkg compiler
il kernel e lo monter in un pacchetto
deb in /usr/src. Potrete quindi
installarlo con:
dpkg -i ../linux-image-3.16.2_3.16.2-10.00.
Custom_i386.deb
La numerazione pu variare, ma in
questo modo avrete la certezza che nel
caso qualcosa vada storto con il nuovo
kernel, sar ancora possibile tornare
a quello vecchio.
 150 risposte semplici a domande difficili

verranno poi sostituite dalla lista dei file
corrispondenti. Il +, invece, permette al
comando di aggiungere il maggior numero
di file possibile in una sola volta. Se quindi
avete tre tarball, lesecuzione del comando
terminer con:
tar tf file1.tar file2.tar.gz file3.tar.bz2
Sostituendo il + con ; avrete un comando
separato per ogni file trovato:
tar tf file1.tar
tar tf file2.tar.gz
tar tf file3.tar.bz2
Le immagini JPEG possono essere
controllate in modo simile a quanto visto
fino a ora. Basta solo utilizzare il comando
jpeginfo. Esso, come md5deep, non sar
probabilmente installato per impostazione
predefinita, ma potrete trovarlo senza
problemi nei repo della vostra distro.
Se utilizzato con lopzione --check,
jpeginfo potr verificare lintegrit di tutti
i file JPEG. Per avere la lista da passare in
rassegna, utilizzate ancora una volta find:
find -iname *.jpg -exec jpeginfo {} + |
grep -v \[OK\]
Primi passi con Linux
Sto passando da Windows a Linux,
ma mi sono reso conto che il mio modo
di vedere e utilizzare il sistema operativo
completamente falsato dallesperienza
con Microsoft. Come posso avvicinarmi
al mondo del Pinguino in modo da
poterlo usare con soddisfazione?
sempre bello vedere che c ancora
qualcuno che si prodiga nel cercare un
sistema operativo alternativo al classico
Windows. I primi passi per approcciare a
Linux non sono mai molto facili. La colpa
soprattutto dellesperienza passata che
porta a utilizzare un ambiente desktop
in modo chiuso e parzialmente limitato.
Esattamente quello che non avviene con
Linux, dove lOpen Source regna sovrano
ed possibile gestire il sistema come
meglio si preferisce. Per iniziare,
consigliamo sempre di guardare in Rete,
c unimmensa fonte di informazioni.
Infatti, la comunit di utenti Linux
davvero enorme. Ci sono persone con
grande esperienza, ma anche principianti
che compiono i primi passi in questo vasto
mondo. In primo luogo, valutiamo sempre
il tipo di distro da installare. Cerchiamo di
rivolgerci a distribuzioni di facile accesso,
che consentono un uso flessibile del
desktop e dei suoi comandi. Le pi adatte
ai neofiti sono senza dubbio Linux Mint
e Ubuntu. Essendo basate su Debian,
vi permetteranno poi di apprendere luso
di alcuni strumenti da utilizzare su una
vasta schiera di distro derivate. I loro
installer, inoltre, sono semplici da utilizzare
e permettono di montare il sistema
operativo in pochi minuti e senza ricorrere
a particolari difficolt. Per ciascuno dei due
sistemi operativi sono disponibili vaste
community di appassionati. Per Mint, basta
collegarsi a http://community.linuxmint.
com, per Ubuntu a http://community.
ubuntu.com. Qui, inoltre, troverete molta
documentazione da sfogliare, dove potrete
iniziare a compiere i primi passi per
Soluzione rapida
Se siete alle prese con qualsiasi tipo di
problema, uno dei sistemi migliori per risolvere
scovarne la causa. Per farlo, potete utilizzare
il programma Hardinfo (http://hardinfo.
berlios.de) che fornisce un rapporto completo
sul proprio hardware, ricapitolando tutto in un
file HTML. In alternativa, possibile utilizzare
loutput lshw (http://ezix.org/project/wiki/
HardwareLiSter). Entrambi i programmi
dovrebbero comunque essere presenti nei repo
della vostra distro. Una volta recuperate tutte
le info sullhardware, accedete alla community
specifica per la vostra distro e spiegate nel
dettaglio lorigine del problema, allegando il file
HTML con lhardware del computer. Le risposte
non tarderanno ad arrivare.
interfacciarvi con il sistema. Ricordate poi
che tutte le distro dispongono di forum
o mailing list dove utenti e sviluppatori
si scambiano informazioni e mettono
a confronto le proprie esperienze. Anche
questi sono ottimi strumenti per iniziare
a diradare dubbi e chiedere chiarimenti su
tutto ci che vi troverete ad affrontare una
volta installato Linux. Limportante capire
che il Pinguino non un sistema operativo
difficile, solo molto diverso da Windows.

FAQ: le domande pi frequenti

Rootkit, di cosa si tratta?

Un rootkit un insieme di
software installati da un cracker,
utili a nasconderne la presenza.
Un rootkit include diverse varianti
di programmi, come le versioni
modificate di ls e ps che tuttavia
non presentano alcuna traccia
visibile di cambiamenti rispetto
agli originali. I rootkit, in genere,
sono nascosti in modo simile
ai trojan, cos da non destare
sospetti. Il nome di questi
software deriva dalla loro
possibilit di essere installati
allinsaputa dellutente e poi
utilizzati come root. Un sistema
infetto spesso definito con
la parola rooted.
Quali danni pu fare
effettivamente un rootkit?
Di per s, non pi di tanti. La sua
funzione consentire al cracker
che lo ha installato di essere
collegato al computer infetto
senza destare sospetto. Il modo
in cui riesce nellintento sta tutto
nella modifica dei programmi
utilizzabili per monitorare la salute
del sistema. In questo senso,
infatti, si distinguono dai Trojan.
Che cos un Trojan?
Un cavallo di Troia, spesso
abbreviato in Trojan, un
programma dannoso mascherato
da applicazione innocua. Il nome
deriva dallo stratagemma
utilizzato dai Greci per
conquistare Troia, lasciando in
dono un monumento raffigurante
un cavallo, al cui interno erano
nascosti dei soldati.
Quali sono quindi i rootkit
pi famosi?
Alcuni vecchi programmi DRM
di Sony sono stati descritti come
rootkit, seppure solo per Windows.
Il fatto per che siano stati
installati da una societ di primo
piano su un numero enorme di
computer, il tutto senza che gli
utenti finali ne siano stati
a conoscenza, rende questi
software come i pi famosi rootkit
conosciuti fino a ora.
Come faccio a sapere se il
mio sistema stato infettato?
Ci sono vari programmi che
verificano la presenza o meno
di un rootkit. Essi lavorano
essenzialmente in due modi:
vanno alla ricerca di sequenze
di codice appartenenti a rootkit
noti, oppure confrontano vari
file con checksum MD5.
I software considerati pi famosi
per il rilevamento dei rootkit
sono probabilmente Hunter
(www.rotkit.nl) e Chkrootkit
(www.chkrootkit.org).

79
+ Dottor Linux
Plex e MythTV
Ho scaricato Plex. Provandolo, mi sono
reso conto di quanto sia facile e intuitivo
da utilizzare rispetto a MythTV/Mythweb.
Usando per anche questultimo servizio,
mi chiedevo se fosse possibile
aggiungere le mie registrazioni MythTV
alla raccolta di Plex.

In questo caso si possono percorrere due

strade: la prima consiste nellinstallare un
canale Plex per accedere alle registrazioni
MythTV, la seconda prende in considerazione
la possibilit di convertire le registrazioni in
un formato che pu essere aggiunto alla
libreria di Plex. La prima opzione
sicuramente la pi semplice. Accedi alla
pagina github.com/tschaumburg/
MythRecordings.bundle/releases e scarica
il pacchetto MythRecordings facendo click
sul pulsante Source Code (tar.gz). Estrai
il contenuto con il tuo file manager o con Plex uno dei migliori Media Center in circolazione. Le sue funzioni possono essere sfruttate
da PC e dispositivi mobile. In pi, include una grande variet di fonti multimediali
il terminale tramite il comando:
tar xvf MythRecordings.bundle-0.2.tar.gz
Rinomina quindi la directory con server Plex in un browser e accedi una struttura di directory con nomi specifici,
MythRecordings.bundle (in altre parole, ai canali, quindi fai click su Installa canali. contenente collegamenti simbolici ai file di
rimuovi il numero della versione), quindi Ecco che la nuova fonte dovrebbe comparire registrazione. Lo script piuttosto nidificato e
spostalo nella cartella dei plug-in di Plex che nella lista di quelle disponibili. In questo modo lo trovi in /usr/share/mythtv/contrib/
di solito posta in /var/lib/ avrai accesso a tutte le registrazioni, anche se user_jobs. Potrai cos iniziare a creare
plexmediaserver/Library/Application con qualche limitazione. In primo luogo, semplicemente i collegamenti da qui:
Support/Plex Media Server/Plug-Ins. lordinamento non sar molto preciso e in n -s /usr/share/mythtv/contrib/user_jobs/
Adesso modifica il file DefaultPrefs.json che seconda battuta la sincronizzazione offline mythlink.pl /usr/local/bin
contiene nome e indirizzo del server. Apri il sar molto complessa. Lalternativa creare Lo script, a questo punto, accetter solo due
diversi argomenti: la directory in cui creare i
link simbolici e una stringa di formato. Ci sar
comunque spazio anche per altri parametri
Riflettori su... facoltativi, come:
/usr/local/bin/mythlink.pl --underscores

consigliabile
--dest /storage/plex/mythtv --format
%U/%T/%T %pY-%pm-%pd %pH%pi %S
Lo switch --underscores converte tutti gli
spazi nei nomi dei file con il trattino basso.

usare un antivirus
La stringa format, invece, crea i link
simbolici in una directory chiamata dopo il
gruppo di archiviazione (% U), vale a dire
utilizzando titolo, data di registrazione ed

su Linux?
La risposta a questa domanda solleva
sempre diverse controversie. I puristi
dichiarano che non c alcun bisogno
di installare un antivirus su Linux,
in quanto il sistema si dimostra a prova
di qualsiasi malware. Tecnicamente, per,
non cos. Il Pinguino, come ogni altra
piattaforma, pu essere attaccato da virus
e programmi nocivi. Il punto che
a differenza di Windows, i software
malevoli capaci di impensierire Linux
sono veramente pochi. Ci non toglie
che una protezione supplementare
come quella fornita da ClamAV
(disponibile alla pagina www.clamav.
net) sia particolarmente ben accetta.
Anche se la possibilit di incorrere in
uninfezione piuttosto bassa, essere
preparati a tutte le eventualit non
mai un cattivo modo di agire.
eventuali sottotitoli. Tramite la data, fai in
modo che le registrazioni vengano inserite
in ordine. Naturalmente si tratta solo di un
esempio. Sei libero di usare qualsiasi
sistema di ordinamento tu preferisca.
Eseguendo listruzione:
mythlink.pl --help | less
troverai un elenco di tutti gli identificatori
di formato con le relative opzioni da riga
di comando. A tal proposito, possibile
eseguire mythlink.pl pi volte e con
diverse stringhe di formato. Basta solo
utilizzare una directory diversa. In pi, puoi
impostarlo per configurare una
registrazione a tempo, specificando
--filename o --chanid e --starttime.

80
 150 risposte semplici a domande difficili

Comandi base:
chmod
Ogni file o directory di Linux configurata
secondo specifici permessi per la
modifica, la scrittura e la lettura. Mentre
il super-user Root pu gestire tutti i file
di sistema, gli utenti tradizionali sono
in grado di modificare solo quelli di loro
propriet. Collegandosi come Root
quindi possibile gestire i vari permessi,
sia facendo uso degli strumenti grafici
sia del terminale. Utilizzando questultimo
strumento, per, possiamo contare su una
maggiore flessibilit e velocit. Il comando
per la modifica dei permessi chmod.
Per eseguirlo, supponendo di voler
abilitare i vari permessi a tutti gli utenti
su un singolo file, dovremo usare la
sintassi: chmod a=rwx nomefile
dove r sta per lettura, w scrittura e x La Behringer UCA 2-2 una scheda USB che lavora molto bene con tutte le distro Linux
esecuzione. a, invece, indica tutti gli
utenti, u il proprietario, g il gruppo e o
infatti, un codec lossless che permette di vocale. In alternativa, puoi sempre puntare
altri utenti.
risparmiare diverso spazio su disco senza su una scheda audio USB che dispone di un
perdita di qualit. Sempre con Audacity puoi ingresso line-in, quindi collegare il
lavorare sul rumore di fondo, nonch registratore a questultimo. Prima di
Da nastro a MP3 sperimentare diversi parametri di codifica acquistare hardware dedicato,
Ho registrato la lezione di un corso MP3. Se poi qualcosa dovesse andare storto, comunque importante verificarne
universitario su nastro. Vorrei convertire puoi sempre tornare sui tuoi passi. la compatibilit con Linux. Tuttavia, sotto
il tutto in MP3 con Linux Mint. Mi potete Probabilmente dovrai utilizzare il filtro per la questo frangente, non dovresti avere grossi
consigliare un programma che possa fare al rimozione del rumore di fondo, in quanto le problemi. Il Pinguino, infatti, dispone di
mio caso? registrazioni su nastro sono spesso parecchi driver compilati per Windows.
connotate da un notevole fruscio. Questo ti garantisce una buona capacit di
La scelta dipende molto dallhardware che Se invece usi un portatile piuttosto recente, interfacciamento anche con i dispositivi
hai a disposizione. Se la scheda audio non avrai a disposizione alcun ingresso line- pensati per il sistema operativo di Redmond.
dispone di un ingresso line-in, possibile in. In questo caso, per convertire laudio da Una scheda audio USB che riesce a lavorare
collegarla a un lettore di nastri, quindi analogico in digitale, necessario acquistare molto bene su Linux la Behringer UCA-
registrare con Audacity. Naturalmente ci hardware aggiuntivo. In Rete, comunque, 202. Infine, nel caso il tuo PC non disponga
sono altri programmi che possono registrare puoi trovare diverse offerte riguardanti di alcun ingresso line-in, puoi comunque
laudio in ingresso, ma quello che ti abbiamo lettori per cassette che si collegano tramite percorrere unaltra strada. Trova qualcuno
consigliato il migliore. Infatti, consente di la porta USB. Anche se la qualit di che dispone di un computer con questa
modificare la registrazione dopo averla registrazione non sar il massimo, tieni porta, quindi chiedigli di usarlo. Salva il tutto
conclusa. Il formato da utilizzare per salvare presente che non stiamo parlando di un come FLAC su disco esterno e spostati sul
il tutto dovrebbe essere FLAC. Questo, brano musicale, ma di un semplice file tuo PC per le modifiche del caso.

Riferimento rapido

Comandi multipli
S
e si utilizza la riga di comando, ci sono
situazioni in cui pu essere comodo
eseguire istruzioni in sequenza.
Lesempio pi classico lo si pu avere quando
lanciate la compilazione di un software.
In questo caso, si usa la stringa ./configure,
seguita poi da make e make install. Ciascuno
di questi passaggi pu richiedere da pochi
secondi a molte ore in base alla complessit
del codice e della velocit della macchina.
Anzich eseguire unistruzione alla volta,
niente impedisce di lanciarle tutte, lasciando
poi al PC il compito di elaborare le operazioni.
Per farlo, sufficiente usare:
./configure; make; make install
I punti e virgola servono da separatori, ma
anche per indicare al terminale lesecuzione
in sequenza dei tre comandi. Nel caso uno
di questi non dovesse andare a buon fine,
il sistema proseguir con quello successivo.
Il problema, per, che in questo modo
potreste non vedere eventuali messaggi
di errore. Vi accorgerete quindi del
malfunzionamento del programma solo
quando tenterete di utilizzarlo. Ecco perch
il modo migliore per eseguire la sequenza :
./configure && make && make install
&& un operatore logico che permette
di valutare la presenza di errori per ogni
istruzione e restituisce un messaggio di avviso.

81
+ Dottor Linux
BerliOS: dov finito?
In passato ho utilizzato un software per
rinominare i file, un tempo disponibile su
http://rename.berlinos.de. Purtroppo, per,
questo indirizzo non pi raggiungibile
e i miei sforzi con Google per cercarlo sono
stati vani. Potreste aiutarmi a trovare
di nuovo questo programma?
In effetti, se su Google cerchiamo un
qualsiasi programma per rinominare i file,
i risultati sono talmente tanti da lasciarci
frastornati. BerliOS era un repository
di un progetto Open Source tedesco che
conteneva ben 5.000 progetti. Purtroppo,
per, il suo sviluppo terminato allinizio
di questanno. Tutti i programmi ospitati
allinterno del repo sono stati spostati su
Sourceforge. Pi precisamente allindirizzo
http://sourceforge.net/projects/
NOME.berlios/, dove NOME si riferisce
al nominativo del software da reperire.
Se quindi vuoi recuperare il tuo vecchio
programma, baster che ti colleghi
a http://sourceforge.net/projects/
rename.berlios/. Sostituendo il nome
dellapplicazione, possibile trovare
qualsiasi progetto contenuto
precedentemente nel repo BerliOS.
Volumi difettosi
LVM corrotto?
D
Il mio Acer Aspire One ZG5 ha
lavorato perfettamente per un
certo periodo di tempo. Adesso,
tuttavia, ha smesso di avviarsi. Ho provato
a usare LVM con PV su un P-ATA SSD1800
e una scheda SD SU08G che mi ha
restituito i seguenti messaggi:
[ 2.287311] EXT4-fs (dm-1): ext4_check_
descriptors: Inode table for group 0 not in
group (block 1405990212)!
[ 2.287414] EXT4-fs (dm-1): group
descriptors corrupted!
mount: mounting /dev/mapper/lm13-root on
/root failed: Invalid argument.
Ho quindi provato a localizzare
i superblocchi di backup, ma non riesco
a trovare alcuna informazione che mi aiuti
a identificare quale nome/posizione hanno
sul mio sistema. Ho quindi tentato con:
dumpe2fs /dev/mapper/lm13-root | grep
Backup
ma il risultato stato un errore di
argomento non valido. Non ho voluto
utilizzare Testdisk perch in primo luogo
devo capire cosa sta succedendo. A questo
punto vorrei solo identificare il problema
82
Lannuncio che sancisce la chiusura di Ubuntu One del 2 aprile 2014. Se visualizzate
ancora la notifica, significa che c qualcosa che non va
Avviso persistente
Da svariati mesi, sullo schermo del mio
computer campeggia il messaggio di
avviso che riporta la chiusura del
servizio Ubuntu One. Nonostante la data
di cessazione sia ormai passata da un
bel pezzo, la notifica non accenna
a scomparire.
e ripristinare il sistema, lasciando quindi
perdere il backup.
R
Con LVM devi configurare i device
tipo /dev/sda2 come volumi fisici
(PV). A questo punto, crea un
Volume Group (VG) da uno o pi PV. Infine,
possibile generare dei Logical Volume (LV)
allinterno di VG. I VL, invece, sono dispositivi
a blocchi che puoi assimilare a una normale
partizione del disco in cui viene creato
un filesystem. Dai messaggi riguardanti
pvdisplay, vgdisplay e lvdisplay, si capisce
che il sistema dispone di un gruppo di
volumi chiamato LM13 che a sua volta
attraversa due volumi fisici. Inoltre, ci sono
altri tre volumi logici: root, swap e home.
Per quanto riguarda gli strumenti del
filesystem interessati, LV si comporta come
una partizione fisica. Tuttavia il filesystem
di root pur sempre su /dev/LM13/root
o /dev/mapper/LM13root, dove di solito
uno il symlink dellaltro. Tieni presente che
la notazione /dev/vg/lv senza dubbio pi
facile da analizzare. I messaggi di errore che
ti vengono riproposti non derivano da LVM,
ma dal gestore del filesystem. In altre parole,
Ubuntu One era il servizio Cloud di
Ubuntu, ormai chiuso da diverso tempo.
Nonostante questo, laccesso ai server
stato posticipato, cos da permettere
a tutti gli utenti di rimuovere i propri file.
possibile che qualche servizio a esso
collegato sia rimasto in esecuzione sul PC.
Questo, infatti, potrebbe essere il motivo
ha un filesystem danneggiato. Potresti
effettivamente tentare di ripararlo
eseguendo fsck da un CD Live:
fsck -f /dev/lm13/root
Il fatto che non si possa nemmeno
eseguire dumpe2fs non per una
buona notizia. Il danno, quindi, potrebbe
essere troppo esteso per essere
corretto. Puoi comunque controllare
lo stato di PV e VG con:
vgck lm13
pvck /dev/sda2
pvck dev/mmcblk0p1
Se non ci sono problemi, il problema
sicuramente causato da hardware
difettoso. Controlla i dischi con smartctl
( necessario il pacchetto
smartmontools):
smartctl --test long /dev/sda
smartctl --test long /dev/sda
Il controllo potrebbe durare a lungo,
al termine del quale puoi analizzare
i risultati con:
smartctl --log selftest /dev/sda
A questo punto, ripeti loperazione per
laltra unit, quindi cerca di recuperare
i tuoi dati nel minor tempo possibile.
 150 risposte semplici a domande difficili

principale per cui continui a visualizzare problemi di stabilit. Tuttavia, in Trusty

lavviso di cui parli. Per prima cosa,
controlla tramite il terminale la presenza
di eventuali processi attivi:
killall ubuntuone-login ubuntuone-
preferences ubuntuone-syncdaemon
Con listruzione killall, ordini a Ubuntu
di uccidere i servizi che hai elencato,
disattivandoli nel caso siano ancora in
esecuzione. Il passo successivo consiste
nel rimuovere qualsiasi configurazione
o file di avvio che fa riferimento a Ubuntu
One. Cos facendo, eviterai che il sistema
tenti di avviarlo nonostante non sia pi
presente. Utilizza questi comandi:
sudo rm -rf ~/.local/share/ubuntuone
rm -rf ~/.cache/ubuntuone
rm -rf ~/.config/ubuntuone
Adesso, oltre al client, devi rimuovere tutti
i pacchetti di Ubuntu One. Se utilizzi una
versione di Ubuntu superiore alla 14.04,
puoi usare una sola e semplice istruzione
direttamente da terminale:
sudo apt-get remove --purge ubuntuone-\*
Lopzione --purge permette di eliminare
tutti i file di configurazione globali, tra cui
quelli memorizzati in /etc. --apt get,
invece, non tocca i file degli utenti.
Lasterisco (*) preceduto da backslash (\)
serve per arrestare la shell, cercando di
abbinare tutti i file che iniziano con
ubuntuone- nella directory corrente.
Se avete Ubuntu 14.04 Trusty Tarh, evitate
questa procedura. Il pacchetto
ubuntuone-client-data necessario per
lesecuzione di ubuntu-desktop e se
andrete a rimuoverlo incorrerete in grossi
Thar, Ubuntu One non presente per
impostazione predefinita, quindi non
dovreste avere problemi. Nel tuo caso,
infatti, molto probabile che la versione
di Ubuntu sia precedente a quella in
questione. Infine, non resta che rimuovere
la cartella Ubuntu One dalla directory
home, dopo aver salvato i file che si
desidera conservare.
Resuscitare un vecchio PC
Ho cambiato computer, ma vorrei
continuare a usare quello vecchio che
ormai ha diversi anni. Le specifiche
hardware sono di basso livello e quindi
avrei bisogno di una distro che mi
permetta di riportarlo degnamente
in vita. Quale mi consigliate?
Uno dei punti di forza di Linux proprio la
sua versatilit. Infatti, pu essere utilizzato
con soddisfazione anche per dare nuova
vita a PC che con altri sistemi sarebbero
buoni solo per la discarica. Una delle distro
migliori per questo scopo senza dubbio
Puppy Linux. Lultima versione disponibile
la 6.0.2 conosciuta con il nome in codice
di Tahrpup. Il pacchetto ha una dimensione
di soli 100 MB e puoi scaricarlo dal sito
ufficiale http://puppylinux.org, dove
peraltro presente una vasta
documentazione che pu essere utile per
qualsiasi eventualit. Puoi provare la distro
anche in versione live sia da USB sia da CD,
quindi procedere allinstallazione solo se ti
soddisfa. Il processo molto semplice.
Soluzione rapida
Linux, a partire dal 2013, supporta
pienamente il client Steam. Potete cos
sfruttare migliaia di giochi, tra cui i pi
famosi tripla A. Tuttavia, ci non toglie che
sia necessario sborsare diversi euro per
accaparrarsi la maggior parte dei titoli.
Se siete appassionati di videogame, non
potete non visitare il sito http://linuxguide.
altervista.org/100-giochi-linux.html.
Qui trovate la raccolta dei 100 migliori giochi
Open Source per Linux, tutti disponibili con
una propria descrizione e il link al download.
Sono suddivisi per genere, tra cui sparatutto,
gestionali, RPG e molto altro ancora.
Basta seguire la procedura passo a passo
che ti guida anche nel partizionamento del
disco fisso. Uno dei cavalli di battaglia di
Puppy, oltre alla semplicit duso e alla
leggerezza, il vasto campionario
di applicazioni estremamente poco esose
di risorse. Potrai cos costruirti un sistema
basato sulle tue necessit, senza rinunciare
a nessun programma. Infine, il sistema si
rivela molto reattivo con ogni tipo di
hardware a disposizione.

FAQ: le domande pi frequenti

Leggere un filesystem di Windows

Posso montare il mio drive
Windows su Linux?
S, senza problemi. I pi vecchi
filesystem come FAT e VFAT
MS-DOS sono perfettamente
compatibili ormai da parecchio
tempo. La maggior parte degli
installer, rilevando la presenza
di FAT o VFAT, imposteranno le
funzioni necessarie in automatico.
In alternativa, si pu montare
il filesystem con:
mount -t vfat /dev/hda1 /mnt/
windows
possibile farlo anche con
un filesystem NTFS utilizzato
da Windows XP?
Fino a poco tempo fa, il supporto
per NTFS era piuttosto incompleto.
Infatti, molte distro dispongono
solo delle funzioni per la sua
lettura, ma non per la scrittura.
Infatti, questultima opzione
spesso disabilitata. Tuttavia,
adesso possibile usare un nuovo
driver FUSE chiamato ntfs3g
che fornisce pieno accesso
in lettura e scrittura su NTFS.
Potete reperirlo su www.ntfs-3g.
org. FUSE funziona in modo
diverso dal filesystem nel kernel
e si monta con:
ntfs-3g /dev/hda1 /mnt/windows
smontandolo poi con:
fusermount -u /dev/hda1
Ho aggiunto la mia partizione
Windows a /etc/fstab. Perch
solo lutente root pu scriverci
sopra?
FAT non dispone del supporto che
gestisce le propriet dei file,
pertanto solo root pu gestirli,
in quanto lutente utilizzato
di default per il boot. Si pu
comunque modificare questa
situazione agendo sullopzione uid
alla riga fstab, ma questo limita
comunque laccesso a un solo
utente. Lalternativa modificare
limpostazione umask che
controlla i permessi di ogni file.
La seguente riga in /etc/fstab
rende quindi tutti i file presenti
scrivibili e di propriet dellutente
Mario nel proprio gruppo:
/dev/hda1 /mnt/windows vfat
umask=000,uid=mario,gid=users 0 0
Quali sono le differenze tra
FAT, VFAT e FAT32?
FAT veniva utilizzato in MS-DOS,
mentre VFAT lestensione tipica
di Windows 95, capace di gestire
nomi di file pi lunghi. FAT32
un ulteriore ampliamento di
VFAT che permette di sfruttare
dischi pi grandi. Le partizioni del
disco rigido, di solito, utilizzano
FAT32, mentre i dispositivi flash
come le chiavette USB o le
schede di memoria usano FAT16.

83
+ Dottor Linux
Organizzare le foto
Ho circa 40 cartelle con almeno 2.000
foto archiviate. Mi piacerebbe ordinarle
per data di creazione. Purtroppo, per,
ho scoperto che Linux riporta solo la
data dellultima modifica. C un modo
per sopperire a questa mancanza?
Ho gi fatto una ricerca online per
cercare qualche programma che possa
fare al mio caso, ma non sono riuscito
a trovare niente di utile.

Nei file creati con le moderne fotocamere

digitali viene memorizzata una grande
quantit di dati che prendono il nome
di EXIF (Exchangeable Image File Format).
Al loro interno puoi trovare i valori relativi
allesposizione, alla lunghezza focale, lISO,
la modalit duso del flash e le coordinate
del GPS (se supportate dalla fotocamera).
Oltre a quanto citato, presente anche
il timestamp, ovvero la data di creazione.
Molti programmi dedicati alla gestione
delle foto possono leggere i dati EXIF,
quindi ordinare le immagini in base
DigiKam un software KDE particolarmente utile e intuitivo. Al primo avvio, propone una
ai parametri in essi contenuti. DigiKam,
procedura passo a passo utile alla sua configurazione
per esempio, consente di visualizzare
le informazioni per ogni anteprima fotografico, tuttavia, dovrai ricorrere alla DateTimeOriginal, puoi leggerlo con:
selezionata. Inoltre, permette di creazione di qualche script e usare il exiftool -DateTimeOriginal photo.jpg
visualizzare le foto in base alla data, programma ExifTool. Tramite il comando Loutput di ExifTool pu essere personalizzato
presentando il tutto allinterno di cartelle exiftool photo.jpg a piacere. Leggi la pagina man per i dettagli
virtuali suddivise per anno e mese. Se vuoi potrai vedere tutti i dati EXIF di unimmagine. sulle opzioni -p e -d, quindi usale come segue:.
riorganizzare il tuo enorme archivio Se per sei interessato al solo tag exiftool -d %Y %m -p $FileName
$DateTimeOriginal *.jpg
Per ogni foto, loutput risponde con tre voci:
il nome dellimmagine e lanno e il mese in cui
Riflettori su... stata scattata. Ora quindi possibile
utilizzare un breve script per spostare tutti i file:

In un PC poco
exiftool -d %Y %m -p $FileName
$DateTimeOriginal *.jpg | while read NAME
YEAR MONTH; do
mkdir -p $YEAR/$MONTH

potente, quale distro

mv -i $NAME $YEAR/$MONTH
done
Tramite il parametro -i con mv, farai in
modo che lo script si interrompa per

meglio usare?
Uno dei punti di forza di Linux proprio
la capacit di funzionare anche su
configurazioni obsolete e poco potenti.
Tuttavia necessario scegliere con
attenzione la distro da usare. Una delle
migliori in questo frangente sicuramente
Bodhi Linux, disponibile per il download
alla pagina ufficiale www.bodhilinux.com/
download. Nel momento in cui scriviamo,
la versione corrente la 3.0. Esiste sia la
release per macchine a 32 bit sia a 64 bit.
Se disponete di un vecchio PC, molto
probabilmente dovrete prendere
in considerazione quella a 32 bit. Unaltra
alternativa Puppy Linux, scaricabile
alla pagina www.puppylinux.org/
download. Questa distro pesa solo 100
MB e pu funzionare senza problemi
anche su PC con poca RAM o su netbook
oramai sorpassati.
richiedere se il file da spostare esiste gi
allinterno della directory di destinazione. Si
tratta di una semplice protezione contro
eventuali errori di battitura che potrebbero
portare a copiare tutte le foto con lo stesso
nome. Invece di usare un carattere jolly,
poi possibile dare un nome alla directory,
cos da elaborare tutti i file al suo interno. In
alternativa, aggiungi -r per utilizzare una
sotto-directory. A questo punto, puoi
elaborare la tua raccolta fotografica con:
exiftool -d %Y %m -p $FileName
$DateTimeOriginal -r ~/Photos
Basta quindi spostare i file in una cartella
diversa, per evitare cos che vengano
rinominati.

84

Istruzioni base:
la riga di comando
Utilizzare la riga di comando anzich
la GUI pu farvi risparmiare parecchio
tempo. Non staccare le mani dalla
tastiera per compiere anche i processi
pi semplici quasi sempre un
vantaggio. Per copiare un file, per
esempio, sufficiente utilizzare il
comando cp file_da_copiare.
Per spostarlo, invece, usate mv file_da_
spostare. Per rinominare, mv _nome_
file nuovo_nome_file.
Per eliminare rm nome_file. Per creare
un link simbolico potete usare ln -s file
nome_collegamento. Per la creazione
di una directory mkdir nome_cartella.
Il montaggio di una partizione richiede
una stringa leggermente pi lunga, come
mount /dev/partizione /scaricati/
nome_punto_montaggio. Per creare la
cartella, usate mkdir /scaricati/nome_
punto_montaggio.
Azzerare la chiave USB
Qualche tempo fa, ho letto un articolo in
cui alcuni ricercatori tedeschi sono riusciti
a dimostrare come le chiavi USB siano
tuttaltro che sicure. Infatti, a detta loro,
possibile che un malware rimanga in
attivit anche dopo la formattazione.
Suppongo quindi che anche
le schede SD soffrano dello stesso
problema. Una possibile soluzione consiste
nellazzerare la chiave USB con:
sudo cat /dev/zero >/dev/sdb
dove sdb si riferisce alla memoria flash.
Secondo voi, questo espediente serve
davvero a qualcosa? Il problema, per,
che dopo lazzeramento una chiave USB
non pi leggibile in Linux (Windows,
per esempio,
Riferimento rapido
Kernel Panic
D
i tanto in tanto, il kernel Linux si
imbatte in una situazione che non
in grado di gestire. Ecco quindi
che si verifica il famoso Kernel Panic, vale
a dire la funzione che permette al sistema
operativo di identificare un errore fatale
interno. Se il filesystem di root in lettura/
scrittura, possibile richiedere
informazioni diagnostiche sul disco.
In teoria, comunque, questo genere di
150 risposte semplici a domande difficili
Azzerando una chiave USB, non si cancella il solo
filesystem ma anche la tabella della partizione del drive
ancora in grado di rilevarla,
permettendone quindi la formattazione).
C un modo per riformattare la chiave
USB anche in Linux? Nel caso, dopo averlo
fatto, come posso rimontarla?
importante partire dal presupposto che
nessun supporto, anche dopo la
formattazione, pu essere considerato
sicuro. Riempire un disco con degli zeri
un modo ragionevole per sovrascrivere
eventuali dati rimanenti. Tuttavia,
inserendo listruzione /dev/sdb anzich /
dev/sdb1, si azzera lintero dispositivo e
non il solo filesystem. Questo significa che
cancellerai anche la tabella della partizione
del drive. Naturalmente possibile
formattare una chiavetta USB senza
partizionamento. Ci nonostante, questa
procedura non ha molto senso, in quanto
possibile formattare lintero dispositivo
direttamente dalla CLI usando il comando
sudo mkfs.vfat -I -F 32 /dev/sdb
Lopzione -I fondamentale poich gli
strumenti mkfs di Linux non creano un
filesystem su un dispositivo non
partizionato (a eccezione di un disco floppy
- ammesso che ne esistano ancora).In
generale, lanciando mkfs su un intero
disco, c il rischio che possa generarsi un
problemi non dovrebbe mai verificarsi.
Se utilizzate un kernel hand-rolled,
di solito la causa pu essere ricondotta
allessersi dimenticati il supporto per
il controller del disco o del filesystem
utilizzato dal root. Sebbene una situazione
del genere sia molto seria, c ancora
qualcosa che potete fare. Il kernel, dopo
un messaggio di errore critico, pu essere
configurato per un riavvio automatico.
errore tale da corrompere tutto il supporto.
Usando -I, invece, potrai evitare questa
possibilit. Se vuoi partizionare il
dispositivo, dovrai utilizzare fdisk per
creare una singola partizione riempiendo
tutto lo spazio, quindi eseguire il comando
sopra riportato ma senza il parametro -I e
con sbd1 invece di sbd. Ci nonostante,
per compiere tutto il lavoro di
partizionamento, potrebbe essere molto
pi semplice e veloce utilizzare GParted. Se
la tua distro non dispone di questo
software preinstallato, puoi guardare nei
repo. Sicuramente lo troverai senza alcuna
difficolt. Attenzione a non confondere
GParted con Parted. Questultimo, infatti,
uno strumento CLI ancora meno intuitivo
di fdisk. La maggior parte dei PC desktop
include un automounter per dispositivi
rimovibili. Dopo la formattazione della
chiavetta USB, scollegala e ricollegala.
In questo modo, viene immediatamente
riconosciuta e di conseguenza montata. Se
invece vuoi montare direttamente da riga
di comando, la sintassi da usare la
seguente:
sudo mkfs.vfat -I -F 32 /dev/sdb
Dove /media/usbstick il percorso in cui
il contenuto del dispositivo deve comparire.
Aggiungete kernel.panic=10 a /etc/
sysctl.conf e il riavvio avverr dopo 10
secondi. In alternativa, possibile
implementare listruzione panic=10 nei
parametri relativi al kernel nel menu di
Grub. Proprio questultimo poi alla base
del riavvio. Infatti, grazie alle sue funzioni,
permette una procedura di fallback che
consente di ricercare un nuovo kernel in
un computer remoto.
85
+ Dottor Linux
Alternative a Dropbox
Attualmente sto utilizzando Dropbox come
servizio Cloud. Tuttavia, secondo Snowden,
non si tratta di una piattaforma sicura. Dopo
aver fatto alcune ricerche, ho trovato diverse
piattaforme indipendenti e potenzialmente
sicure: SpiderOak (2 G, gratuito), Wuala
(5 GB $0,99 al mese), Mega (50 GB,
gratuito) e Tresorit (5 GB, gratuito).
Quale mi consigliate? In alternativa, pensate
possa essere sufficiente crittografare i file
continuando a usare Dropbox?
A tal proposito, meglio servirsi di
TrueCrypt o 7-Zip? Infine, vorrei avere
qualche informazione su un buon gestore
di password.
Nella lista di piattaforme Cloud che hai
elencato manca quella pi importante:
OwnCloud. Se vuoi puntare alla massima
sicurezza, puoi lanciare questo servizio
in locale o in alternativa creare un VPS
e installarlo al suo interno. Qualsiasi
sistema usi larchiviazione crittografata
richiede che qualcuno sia a conoscenza
delle chiavi. SpiderOak pi sicuro di
Dropbox perch utilizza la crittografia
a livello locale e sfrutta chiavi memorizzate
sul tuo sistema. Lo svantaggio di questo
Filesystem che d problemi?
Problemi con btrfs?
D
Sto utilizzando btrfs da un po
di tempo, ma recentemente ho
riscontrato notevoli problemi
di funzionamento. Poco dopo lavvio
del sistema, tutti i miei sotto-volumi
btrfs diventano di sola lettura.
Quando riavvio, il problema sembra
risolversi, salvo poi riproporsi poco
dopo. Ho controllato anche in /var/log/
messages, ma tutto quello che sono
riuscito a recuperare questo:
[ 291.245123] parent transid verify failed on
11234344960 wanted 247156 found 250750
[ 291.246245] parent transid verify failed on
159174590464 wanted 247379 found 250606
[ 291.246814] parent transid verify failed on
159174590464 wanted 247379 found 250606
seguito da una traccia dello stack che
menziona btrfs.
R
Btrfs un ottimo filesystem che
potrebbe diventare la scelta
principale per molte distribuzioni
attualmente in circolazione. Tuttavia, bench
sia considerato stabile, ancora in fase
di sviluppo. Questo significa che quando
86
OwnCloud una delle migliori piattaforme Cloud in circolazione. Pratico e flessibile, pu
vantare uneccellente sistema di sicurezza a protezione dei dati
approccio, per, consiste nel non poter
accedere ai propri dati a meno di non
utilizzare il dispositivo in cui le chiavi sono
state archiviate. OwnCloud, oltre a non
farti sentire preda di possibili guasti
hardware o software che possono colpire il
tuo sistema, permette di prendere il pieno
controllo sui tuoi dati. Per quanto riguarda
un adeguato programma per la crittografia
si decide di utilizzarlo, sarebbe sempre
opportuno servirsi dellultimo kernel
disponibile, nonch avere sempre a portata
di mano dei backup aggiornati dei propri
dati. Gli errori che hai riscontrato sono
causati da unincoerenza tra la cache
utilizzata da btrfs e il filesystem reale.
Probabilmente c di mezzo un
malfunzionamento hardware. Come per
alcuni filesystem, quando btrfs rileva un
errore, cerca sempre di proteggere i dati
rimontandoli in sola lettura. In questo caso,
il primo passo da compiere rimontare
il filesystem con le seguenti opzioni:
recovery,nospace_cache,clear_cache
Se si tratta del filesystem di root, aggiungete
anche le opzioni di fstab, quindi riavviate.
Le funzioni di recupero proprie di btrfs
dovrebbero tentare di risolvere gli errori.
Il processo operativo potrebbe comunque
richiedere unattesa di diversi minuti. Questa
comunque lunica opzione non distruttiva. di grave corruzione, potrebbe essere
Se non dovesse funzionare, il passo
successivo procedere con un backup:
btrfs restore DEVICE-NODE BACKUP-
DIRECTORY
In questo caso fondamentale utilizzare
dei file, ricordiamo che TrueCrypt non
pi supportato. Il suo utilizzo quindi
diventato abbastanza rischioso.
Se desideri crittografare singoli documenti
o archivi, luso di GPG o PGP ideale.
Per la gestione delle password, in
redazione siamo soliti utilizzare KeePass
(http://keepass.info). Dispone di client
per desktop e dispositivi mobile e
i valori appropriati per il dispositivo e la
relativa destinazione che naturalmente
dovrebbe essere una diversa unit
formattata con filesystem Linux. Se vuoi
eseguire il backup con tanto di snapshot,
aggiungi lopzione -s. Utilizza un CD live,
quindi un kernel recente. Tecnicamente,
SystemRescueCD la soluzione migliore
per questo genere di situazioni. Una volta
lanciato il CD live, preparati a cancellare
i log del filesystem:
btrfs-zero-log DEVICE-NODE
Riavvia e controlla se il problema stato
risolto. In caso contrario, prova a usare
fsck dal CD Live con il programma btrfs
principale (non con fsck.btrfs):
btrfs check --repair DEVICE-NODE
Tieni presente che questa operazione
richiede parecchio tempo per essere
eseguita. Tuttavia permette di controllare
e riparare lunit in questione. Nei casi
necessario aggiungere alcuni comandi,
come --init-extent-tree o --init-csum-
tree. Se per il tuo filesystem fosse cos
corrotto, probabilmente non si avvierebbe
nemmeno.
 150 risposte semplici a domande difficili

FATSort disponibile per il download da SourceForge. Nel momento in cui scriviamo, la versione pi aggiornata la 1.3.635

memorizza tutto in un unico file criptato.
Questo sistema lo rendere particolarmente
sicuro anche per luso su piattaforme
Cloud come Dropbox.
Organizzare gli MP3
Ho diversi file MP3 archiviati nel mio disco,
allinterno di directory e sotto-directory.
Quando copio la musica in una chiave USB,
vorrei che lordine in cui viene aggiunta
rispecchiasse quello che uso nel computer.
Sapreste indicarmi un modo per farlo?
Il tuo un problema piuttosto comune. I file,
quando vengono salvati su un disco o in una
memoria flash, spesso non seguono alcun
ordine particolare. Quando si copia un file
allinterno di una chiave USB, non c alcuna
garanzia che il documento in questione venga
aggiunto alla lista FAT nellordine desiderato.
Anche se cos fosse, nel momento in cui
decidi di aggiungere altri contenuti, dovresti
riformattare lunit e copiare tutto di nuovo.
Come detto, si tratta di un problema
piuttosto comune che per pu essere
risolto usando FATSort (http://fatsort.
sourceforge.net). Questo pratico software
permette di organizzare il FAT in modo che
tutti i file copiati vengano organizzati in
ordine alfabetico:
fatsort -c /dev/sdb1
Quando esegui FATSort, ricorda che la chiave
USB non deve essere montata, altrimenti
potresti danneggiare il filesystem. Lopzione -c
consente di ordinare gli MP3 senza distinzione
tra maiuscole e minuscole. Ci sono poi diverse
funzioni descritte nella pagina man del
programma. -I, per esempio, utile per
mostrare lordine attuale dei file sul
dispositivo. Tramite il comando ls, poi
possibile fare altrettanto per le unit montate.
Per impostazione predefinita, infatti, ls smista
loutput in ordine alfabetico. Ci nonostante,
puoi disattivare questa opzione e ristabilire
lorganizzazione del disco con ls -U.

FAQ: le domande pi frequenti

Stampa
Che cos CUPS?
Il Common Unix Printing System
o CUPS, un set di driver e utilit
che fornisce il supporto completo
per le stampanti in Linux e altri
sistemi operativi basati sul Pinguino.
Quindi si tratta di driver per
la stampa?
Praticamente s, anche se pu
essere riduttivo considerarli solo
in tale veste. CUPS, infatti, fornisce
un ponte tra le applicazioni
e lhardware di stampa.
Naturalmente, questo include
i driver, ma fornisce anche altri
programmi utili a stampare senza
incompatibilit.
Devo utilizzare file da riga
di comando e modificare la
configurazione?
Assolutamente no. CUPS dispone
di uninterfaccia grafica,
utilizzabile tramite un comune
browser Web. Puntate allindirizzo
http://localhost:631 (potrebbe
essere necessario autenticarsi
con username e password),
quindi vedrete lhomepage
di CUPS. Da qui possibile
elencare, aggiungere o rimuovere
stampanti, nonch gestire le code
di stampa e leggere la relativa
documentazione, utile a fornirvi
un pi ampio spettro dutilizzo
della piattaforma.
Perch devo usare un browser,
anzich un tradizionale
programma grafico?
Utilizzare uninterfaccia Web
permette di non installare alcuno
strumento grafico. Inoltre, non
neppure necessario avere X in
esecuzione sul proprio PC. Si pu
addirittura accedere tramite
browser testuale come ELinks.
Non poco sicuro?
Potrebbe essere. Tuttavia, le
impostazioni predefinite di CUPS
consentono solo connessioni locali.
possibile modificare questo
comportamento, facendo in modo
che gli utenti accedano anche dal
Web (non per consigliabile).
Inoltre, niente vieta di configurare
i permessi per ogni singolo account.
Per esempio, consigliamo di
permettere agli utenti di gestire
i processi di stampa, ma non
di cancellare le stampanti.
C un legame tra Gimp-Print
e CUPS?
Gimp-Print un insieme di driver
per la stampa originariamente
sviluppato per Gimp. Anche se
questo programma funziona bene
con CUPS, alcune stampanti
possono trovarsi meglio con Gimp-
Print. Usare luno o laltro standard
quindi soggettivo.

87
+ Dottor Linux
Google Drive per Linux
Grazie allacquisto di un Chromebook,
ho ottenuto ben 100 GB di spazio
gratuito su Google Drive. Utilizzando
la mia distro Linux, per, posso caricare
e gestire i file solo dal browser Web.
Mi piacerebbe invece farlo direttamente
dal desktop.

Purtroppo, rispetto a Windows, Google non

si ancora deciso a fornire un client Linux
per la gestione di Drive direttamente
da desktop. Tuttavia non necessario
disperarsi, perch esistono valide
alternative. Una di queste, per esempio,
GSync (http://bit.ly/Gsync4GoogleDrive)
che emula le opzioni di comando di rsync.
In questo modo, chi utilizza gi questo
strumento non dovr imparare niente
di nuovo. Si tratta di un programma Python
da installare usando pip. Se non lo hai
mai usato prima dora, potrebbe essere
necessario installarlo. Prima di tutto
assicurati di avere il pacchetto python-
Google Drive unottima piattaforma Cloud, peccato che il colosso di Mountain View non
setuptools (la maggior parte delle distro
abbia ancora pensato a fornire un client desktop per Linux
ne dispone per impostazione predefinita):
sudo easy_install pip a che fare con un bug che impedisce si trovano queste istruzioni:
Adesso puoi installare gsync con: lupload dei file. In questo caso, devi for k, v in properties.iteritems():
sudo pip install gsync aprire come root il file usr/lib64/ body[k] = _Drive.utf8(v)
Pip si occuper quindi di recuperare tutte python2.7/site-packages/libgsync/ cambiale poi con:
le dipendenze relative a gsync. Al primo drive/__init__.py in un editor di testo for k, v in properties.iteritems():
utilizzo di gsync, potresti trovarti ad avere qualsiasi, quindi andare alla riga 744 dove if v is not None:
body[k] = _Drive.utf8(v)
Fai molta attenzione ai rientri che, come
sempre quando parliamo di Python,
Riflettori su... rivestono un ruolo importante.
Adesso, esegui:

Sapreste indicarmi
sudo gsync
Ricorda che sufficiente eseguire una sola
volta questo comando, cos da compilare
la modifica appena apportata. Adesso

una serie di distro

possibile sincronizzare una directory locale
con Google Drive tramite listruzione:
rsync -rv /local/directory drive://directory
La prima volta che si esegue questo comando,

firewall?
Esistono varie distribuzioni il cui unico
scopo proteggere la rete dove sono
installate. Una delle migliori IPCop,
disponibile per il download alla pagina
ufficiale www.ipcop.org. Nel momento
in cui scriviamo, la versione pi aggiornata
la 2.1.8. La distro dispone di unottima
documentazione che si snoda tra forum
e mailing list. Come alternativa possiamo
poi citare Untangle NF Firewall, una
distro basata su Debian che, oltre
a prevenire eventuali intrusioni,
in grado di gestire VPN, SSL e molto
altro. La trovate su www.untangle.
com. Infine, segnaliamo anche Endian
Firewall, www.endian.com, una distro
Unified Threat Management (UTM)
basata su Red Hat Enterprise Linux
che pu vantare componenti al 100%
Open Source.
gsync creer una URL piuttosto lunga. Copiala
nel browser e Google ti chieder di accedere al
tuo account. Una volta fatto, verr fornito un
codice che deve essere copiato e incollato nel
terminale. Solo a questo punto gsync inizier a
copiare i file dal tuo account Google Drive. Una
volta eseguita la prima autenticazione, gsync
provveder a creare un token che permette di
saltare il passaggio per i prossimi accessi. Se
vuoi dare unocchiata alle opzioni a tua
disposizione, usa il comando:
gsync --help
Se hai esperienza di rsync, noterai come
le istruzioni siano le stesse. Adesso puoi
sincronizzare da e verso Google Drive
utilizzando il desktop.

88

Potete agire sulle opzioni di Grub aprendo il file di configurazione in /etc/default/grub
Riavvio bloccato
Ho installato Ubuntu 16.04. Quando tento
di riavviare il computer, talvolta questo
si blocca restituendomi solo una schermata
nera. Lunico modo per venire fuori da tale
situazione scollegare il PC dalla rete
elettrica. Sapete da cosa dipende questo
malfunzionamento e come posso risolvere?
Limpossibilit a riavviare il sistema con
conseguente comparsa di una schermata
nera un problema piuttosto diffuso con
Ubuntu. Si tratta di un malfunzionamento
causato da unincompatibilit BIOS di
alcuni portatili con la distro stessa. Tuttavia
esiste un modo piuttosto rapido per
risolvere. In primo luogo, apri il terminale e
inserisci il comando
sudo gedit /etc/default/grub
Si apre quindi il file Grub in un editor di testo.
Scorrilo fino a trovare la riga:
GRUB_CMDLINE_LINUX=
quindi sostituiscila con:
GRUB_CMDLINE_LINUX=reboot=efi
Adesso chiudi il file di Grub dopo averlo
salvato e aggiorna semplicemente da
terminale con listruzione:
Riferimento rapido
Utilizzo della RAM
S
iete preoccupati perch ogni
volta che utilizzate la vostra
distro e controllate luso della
RAM rimangono solo pochi MB
disponibili? Niente paura, del tutto
normale e non c assolutamente
bisogno di acquistare nuova memoria.
il kernel a essere responsabile di questa
modalit di funzionamento. Linux odia
lasciare inutilizzata la RAM, considerando
150 risposte semplici a domande difficili
sudo update-grub
Prova a riavviare il computer e controllare che
il problema non si ripresenti. Se cos non
fosse, apri nuovamente il file di Grub
e sostituisci:
GRUB_CMDLINE_LINUX=
con:
GRUB_CMDLINE_LINUX=reboot=bios
oppure:
GRUB_CMDLINE_LINUX=reboot=acpi
o in alternativa:
GRUB_CMDLINE_LINUX=reboot=pci
Ripristinare il kernel
Ho aggiornato il kernel della mia distro
Linux Mint, ma il PC si bloccato e non ne
vuole sapere di avviarsi. C un modo per
risolvere questa spiacevole situazione
senza ricorrere alla formattazione?
Certamente. Le distro basate su Ubuntu
come Mint mettono a disposizione una
pratica console di ripristino che consente di
correre ai ripari quando si verificano
situazioni di questo genere. In primo luogo,
avvia il PC tenendo premuto il tasto Maiusc,
cos da far comparire il menu di avvio
questo comportamento uno spreco di
risorse. Quando non ne fate uso, quindi,
il kernel si occupa di allocarla ai
sottosistemi cos da migliorare le
prestazioni. Nel momento in cui ne avrete
bisogno, la RAM verr disimpegnata
e indirizzata verso i programmi che
lanciate o le operazioni che eseguite.
Della memoria in uso, infatti, circa la met
viene sfruttata come buffer. In tal modo,
di Grub da cui scegliere con quale modalit
lanciare il sistema operativo. Seleziona la
funzione recovery mode, quindi, nella
schermata che si apre immediatamente
dopo, scegli la voce root. Adesso, dal
terminale inserisci il seguente comando,
avendo cura di sostituire le X con la versione
del Kernel che hai installato in precedenza
e che impedisce lavvio della distro.
mount -rw -o remount /
sudo apt-get purge linux-image-x.x.x*
In questo modo, avrai eliminato il kernel
fallato. Nel caso non conoscessi la
versione esatta del kernel che ha creato
problemi, utilizza listruzione uname-r.
Ora aggiorna Grub con:
sudo update-grub
Il kernel corrotto quindi stato rimosso
e non rimane che riavviare il sistema per
permettere a quello precedentemente
funzionante di entrare in azione.
importante sapere che ogni qual volta
si aggiorna il kernel, lultima versione non va
a sostituirsi a quella precedente, bens vi si
affianca ponendosi solo in linea temporale
successiva. Rimuovendola, il sistema non fa
altro che caricare la seconda in lista.
laccesso al disco per la memorizzazione
nella cache, nonch per la lettura, avviene
molto pi velocemente. Un altro aspetto
positivo di questo modo di gestire la
memoria consiste nella capacit del
kernel di tenere i dati in memoria per gli
utilizzi seguenti. Se avviate Firefox per
due volte, vi accorgerete che al secondo
tentativo il browser verr lanciato molto
pi velocemente.
89
 + Dottor Linux
Assistenza remota
Mi viene chiesto spesso di fornire
assistenza ad alcuni amici che hanno
PC Windows. Trovandosi per molto
lontani da me, ho necessit di un
sistema che mi permetta un accesso
remoto compatibile anche con il
sistema Microsoft. Sapreste darmi
qualche suggerimento?
Si potrebbe pensare a VNC, ma il suo
utilizzo non dei pi semplici. Infatti,
in prima battuta sarebbe necessario
aprire le porte necessarie, nonch
lanciare un server VNC per Internet.
Ci sarebbe poi bisogno di creare una
VPN. Insomma, si tratta di un lavoro
particolarmente gravoso, soprattutto se
non si intende utilizzare laccesso remoto
per motivi professionali. Le alternative,
comunque, non mancano, anche se
si tratta soprattutto di programmi
proprietari. Il pi Open Source della
categoria Google Chrome Remote
Desktop. Naturalmente richiede
linstallazione di Chrome, pi luso
di unestensione e un componente server.
Il programma pi semplice e quindi
se | sudo tee -a /etc/modules-load.d/fuse.conf echo fuse | sudo tee -a /etc/modules-load.d/fuse.conf
Linux non vede la scheda
SD capricciosa
Ho comprato una scheda MicroSDXC da
64 GB. Tuttavia non riesco a farla rilevare
dalla mia distro Linux. Pensavo che tutte
le schede di questo genere utilizzassero
il filesystem FAT MS-DOS naturalmente
supportato da Linux. Sapreste dirmi come
utilizzare la SD in questione? Pensate sia
danneggiata?
Sono gli standard SD a definire il filesystem
predefinito utilizzato da queste schede.
Ci sono comunque delle differenze in base
alle dimensioni. SD, infatti, viene utilizzato
fino a 4 GB, SDHC vale per schede che
vanno da 4 a 32, mentre SDXC funziona per
unit da 64 GB a 2 TB. Le schede microSD,
seppure fisicamente diverse perch pi
piccole, seguono le stesse regole per quanto
riguarda il filesystem. Per le SD e SDHC
lo standard FAT. Tuttavia importante
ricordare come questultimo soffra di alcune
limitazioni, una delle quali appunto la
capacit di gestire documenti non superiori
ai 4 GB. Ecco quindi il motivo per cui la
specifica SDXC impone luso di exFAT che
si dimostra molto pi adatto a file di grandi
90
TeamViewer un ottimo programma per lassistenza remota. Funziona bene sia su Linux
sia su Windows. Lunico aspetto negativo consiste nella sua natura non Open Source
probabilmente adatto alle esigenze di
questo caso TeamViewer. Se non si
vuole utilizzarlo per scopi commerciali,
viene messo a disposizione gratis. In
alternativa, dovremo pagare il costo del
programma che non proprio a buon
mercato. Tuttavia non questo il caso.
Sulla tua distro Linux, potrai installare
TeamViewer direttamente dal gestore
dimensioni. Tuttavia ha un difetto:
di propriet e concesso in licenza da
Microsoft. Per inciso, questo il motivo
per cui spesso i dispositivi hanno limiti
di memoria pari a 32 GB. Pur riuscendo
a supportare quantitativi superiori, non
dispongono delle opportune licenze
rilasciate da Redmond per superare quella
specifica dimensione. Per quanto riguarda
il problema posto, ci sono due possibili
soluzioni. La prima consiste nel riformattare
la scheda con un filesystem FAT32. s vero
che sarai limitato a non usare file dalle
dimensioni superiori ai 4 GB, ma in questo
modo aumenterai a dismisura la
compatibilit dellunit, riuscendo a leggerla
su qualsiasi dispositivo. Laltra opzione
consiste nellinstallare un driver exFAT sulla
macchina Linux. Samsung, per esempio,
ha pubblicato il codice sorgente GPL per un
driver del kernel exFAT, ma a causa di alcune
questioni riguardanti i brevetti, questo
non stato incluso nel kernel Linux.
Ci nonostante, la comunit non si certo
fermata davanti a questo problema e grazie
alluso di FUSE riuscita a risolvere. Infatti,
sufficiente installare due pacchetti,
pacchetti. Per quanto riguarda i PC con
Windows, basta accedere alla pagina
http://teamviewer.com e scaricare la
versione per il sistema operativo
Microsoft. I tuoi amici, quindi, potranno
godere fin da subito di un approccio
facilitato. Al primo avvio, ti troverai di
fronte una finestra che guida nella
modalit di accesso automatico. Puoi per
chiamati rispettivamente exfat-fuse
ed exfat-utils. Il primo il driver FUSE,
mentre il secondo contiene i programmi
userspace e le varianti ExFAT di mkfs, fsck
e mount. Una volta compiuta questa
operazione, dovresti essere in grado di far
riconoscere senza problemi la tua
MicroSDXC al computer. Se non dovesse
funzionare, potrebbe essere necessario
caricare manualmente il modulo FUSE.
Per farlo, utilizza il comando:
sudo modprobe fuse
In tal modo, il filesystem viene forzato
a riconoscere il modulo in questione.
Adesso devi quindi assicurarti che
il componente venga avviato
automaticamente quando il sistema
operativo si attiva. Crea il file /etc/
modules-load.d/fuse.conf come root
e contenente fuse su una singola riga.
Puoi seguire questo esempio:
echo fuse | sudo tee -a /etc/modules-load.d/
fuse.conf
Fai per attenzione, perch non tutte
le distro usano questa directory. Infatti,
talvolta possibile che assuma il nome
/etc/modules.
 150 risposte semplici a domande difficili

LogMeIn unalternativa a TeamViewer. Peccato per sia a pagamento

saltarla, passando direttamente alla fase
successiva. La finestra principale, infatti,
mostra un ID e una password che devono
essere comunicati allutente con cui vuoi
collegarti. Per evitare di scambiare i dati di
accesso ogni volta, sufficiente creare un
account TeamViewer e registrare le
credenziali del computer remoto cui ti
connetti. Lo avrai cos sempre a disposizione
in una lista di PC associati. Rispetto al client
per Windows, quello per Linux ha un aspetto
un po strano. Questa applicazione infatti
stata sviluppata principalmente per il
sistema Microsoft. Il porting per Linux
quindi avvenuto secondariamente e senza
mettere pi di tanto mano allinterfaccia
grafica. Ci nonostante, TeamViewer
considerato un ottimo programma multi-
piattaforma che mette a disposizione anche
una versione per Android. Infatti, possibile
gestire da remoto i PC anche con tablet
e smartphone che montano il sistema
operativo di Google. Si tratta comunque
di una procedura a senso unico. Infatti, non
possibile fare il contrario e quindi controllare
il dispositivo mobile da computer. Lunico
aspetto da tenere in considerazione la
natura stessa dellofferta gratuita. Come
succede spesso in questi casi, le aziende che
forniscono anche versioni commerciali
dei propri prodotti possono decidere
di dismettere la release gratuita, lasciando a
bocca asciutta tutti gli utenti che fino
a quel momento ne hanno beneficiato.
Un esempio calzante pu essere quello
di LogMeIn che ha appunto chiuso il client
gratuito. Il nostro consiglio, quindi,
sempre tenersi pronto un piano B per
soppiantare il programma principale.

FAQ: le domande pi frequenti

Partizioni e filesystem
Perch su Linux dobbiamo
avere tante partizioni
e filesystem differenti?
Un hard disk suddiviso in
partizioni, vale a dire sezioni
distinte che agiscono come se
ciascuna fosse un singolo disco.
Ogni partizione usa poi un
filesystem per memorizzare
i propri dati.
Perch Linux utilizza pi
partizioni?
Mantenere i dati di swap su un
filesystem dedicato pi sicuro
ed efficiente rispetto a usare un file
interno a una directory presente
nella partizione di root.
Quindi, alla fine, basta usare
una partizione di root e una
per lo swap?
In linea teorica sufficiente,
ma non consigliabile. Una buona
configurazione di sistema
dovrebbe almeno utilizzare una
partizione diversa per la directory
home. In questo modo,
si mantengono le impostazioni
personali separate dai dati
di sistema.
Perch dovrei farlo?
Se in un dato momento vuoi provare
una distro diversa, oppure installare
una versione successiva della
distribuzione che utilizzi, avrai
bisogno di una partizione dedicata.
Questo a meno di non voler
formattare il disco. Con una
partizione home separata e un
installer ben configurato, potrai
agire senza alcun problema.
Ci sono altre partizioni che
dovrei utilizzare?
In un server, utilizzare una
partizione separata per /var
sempre una buona soluzione.
Si tratta di una procedura utile
anche per i desktop, cos da
evitare che un processo pirata
riempia senza criterio i file
di log del sistema conservati
in /var/log.
Perch ci sono cos tanti tipi
di filesystem?
Ogni filesystem ha i propri punti
forti e deboli. Ext2, per esempio,
il filesystem originale di Linux
e pu vantare uneccellente
velocit. Tuttavia ha il difetto
di non gestire in modo ottimale gli
eventuali spegnimenti improvvisi
come quelli dovuti alla mancanza
di corrente. Ext3, invece, un
filesystem journaling. Questo
significa che, in caso di blocco,
permette il recupero delle funzioni.
Inoltre si dimostra pi flessibile
e affidabile rispetto a molte altre
soluzioni. Per contro, per, ha
prestazioni meno incisive.

91
+ Dottor Linux
Dov il mio backup?
Vorrei aggiornare la versione 14 di Linux
Mint alla 18.1. Purtroppo, per, ho dei
problemi a eseguire il backup dei miei
file dal disco fisso a una chiave USB
da 8 GB Cruzer. La procedura sembrava
essere andata a buon fine, ma quando
ho controllato nella chiave USB, i file
non cerano. Per loccasione ho provato
a usare anche un software specializzato
nel backup, ma purtroppo il risultato
stato lo stesso.

Qualsiasi programma di backup tu abbia

usato, dovrebbe permetterti di scegliere
un percorso in cui salvare i tuoi file.
Tuttavia esiste un modo molto semplice
per trovare un documento mancante,
anche se non ti ricordi come si chiama.
Basta usare il comando find.
$ find /media/chiaveusb -type f -mtime -1
Questa istruzione consente di reperire
e stampare i nomi di tutti i file modificati
negli ultimi giorni. Se vuoi eseguire una
ricerca ancora pi ristretta nel tempo, usa:
Linux Mint disponibile sul DVD allegato in versione 18.1 Serean.
$ touch somefile
quindi avvia il programma di backup con:
$ find /media/chiaveusb -type f -newer non riesci a trovare il tuo backup, allora passa Uno di questi due comandi provveder
somefile a crearne uno tramite il terminale. La a copiare la directory home in un file
Il comando touch imposta la marca procedura abbastanza semplice: compresso allinterno della chiave USB.
temporale (timestamp) sul file desiderato per $ tar cf /media/chiaveusb/home-backup.tar ~ Utilizzando la compressione, tieni presente
lora corrente, mentre find controlla tutti i file $ tar czf /media/chiaveusb/home-backup. che il processo di salvataggio potrebbe
pi recenti rispetto a quello creato. Se ancora tar.gz ~ richiedere un po di tempo, soprattutto
se i dati da archiviare occupano parecchio
spazio. Per decomprimere larchivio nella
stessa directory, usa il comando:
Riflettori su... $ tar xf /media/usbstick/home-backup.tar.gz
Ricorda che potresti comunque incorrere

Il termine Software
in un potenziale problema. A seconda del
programma di backup che stai utilizzando,
la chiave USB potrebbe essere formattata
in FAT. Questo filesystem non in grado

Libero significa
di salvare documenti che occupano pi
di 4 GB. Il modo pi semplice per risolvere,
riformattare lunit con il filesystem ext2.
Puoi farlo sia con i tradizionali strumenti

gratuito?
No, non cos. La gratuit di un programma
e la sua appartenenza al gruppo del
Software Libero sono due condizioni
completamente diverse. Con questo
termine ci si riferisce esclusivamente alla
licenza duso con cui unapplicazione viene
distribuita. Per rientrare nella branca del
Software Libero, un programma deve
garantire almeno quattro dei seguenti punti:
01 - libert di eseguire il programma per
qualsiasi scopo;
02 - libert di studiare il programma
e modificarlo;
03 - libert di ridistribuire copie del
programma;
04 - libert di migliorare il programma
e di distribuirne pubblicamente
i miglioramenti.
In definitiva, un Software Libero pu
essere anche a pagamento.
messi a disposizione dalla tua distro, sia
lavorando da riga di comando con la
seguente istruzione:
$ sudo mke2fs /dev/sdXN
dove sdXN il dispositivo USB. In futuro
comunque possibile evitare questi
problemi, creando una partizione
separata per /home. Puoi farlo
direttamente dal processo dinstallazione
del sistema operativo. In questo modo,
nel caso si voglia procedere a un
aggiornamento della piattaforma o alla
sua formattazione, i tuoi dati non
verranno toccati. Passare da Mint 14 a
18.1 senza reinstallare pu essere
abbastanza azzardato. Di solito si esegue

92

Per informazioni su Dracut, collegatevi alla wiki https://fedoraproject.org/wiki/Dracut
il semplice aggiornamento senza
formattazione quando si scala di una
singola versione, ma qui stiamo parlando
di ben tre release. Molto meglio
formattare e reinstallare da capo.
Problemi con Dracut
Sto tentando di installare Dracut,
ma ho riscontrato diversi problemi.
Il programma si rivelato un incubo
di dipendenze contrastanti e pacchetti
corrotti. Per quanto sia riuscito a capire,
lunico modo per installarlo rimuovere
initramfs e una lista infinita di file.
I pacchetti per cui mancano le
dipendenze sono i seguenti:
dracut : Conflicts: initramfs-tools but
0.103ubuntu4.2 is installed.
Conflicts: initramfs-tools:i386
quindi lerrore continua con:
Riferimento rapido
Top
S
icuramente vi sarete imbattuti
in un computer lento, che non
risponde ai comandi o che
non ne vuol sapere di funzionare
velocemente. In questo caso, provate
a eseguire il comando top dal terminale.
Questo programma consente di reperire
uningente quantit di informazioni sullo
stato del PC. Nella parte superiore, trovate
le statistiche di sistema che riportano
150 risposte semplici a domande difficili
Keep the following packages at their current
version:
1) dracut [Not Installed]
Il pacchetto initramfs-tools contiene i
programmi/script attualmente utilizzati da
Linux Mint per generare i propri file
initramfs. Questi vengono poi usati da altri
pacchetti per ricostruire gli initramfs dopo
linstallazione di alcuni aggiornamenti.
Gli sviluppatori hanno quindi deciso
di mettere in conflitto Dracut con gli
initramfs perch il programma potrebbe
sovrascriverli mandando in crash
il sistema. Il problema, dal nostro punto
di vista, pi di natura etica che tecnica.
Il punto di forza della filosofia del Software
Libero consiste proprio nel permetterci di
modificare qualsiasi cosa, anche se questo
significa danneggiarla. Dallaltra parte,
il numero di utenti, le operazioni in
esecuzione e via dicendo. Di seguito
vengono riepilogati i dettagli riguardanti
il processore: lutilizzo complessivo, la
percentuale usata dai programmi utente,
quella riferita ai servizi di sistema, ecc.
Scorrendo la pagina, trovate lelenco delle
attivit che impegnano maggiormente
la CPU. La lista disposta per esecuzione,
quindi le prime voci presenti sono quelle
anche il pensiero dei programmatori
di Dracut condivisibile. Se con il loro
software ci consentono liberamente
di danneggiare il sistema, non torneremo
certo a utilizzarlo. Niente impedisce
di disinstallare initramfs-tools, ma per
una semplice prova di Dracut ci sembra
unoperazione troppo radicale.
La soluzione comunque semplice
e a portata di mano: installa Dracut
dai sorgenti, cos da bypassare i controlli
effettuati dal gestore pacchetti. In questo
modo, potrai avere sia Dracut sia gli
initramfs-tolls montati nel sistema, senza
che il gestore pacchetti sia cosciente della
presenza di Dracut. Ricorda che il
programma pu tentare di creare dei file
initramfs con lo stesso nome di quelli
originali, ma non li sovrascriver a meno
di non utilizzare il comando --force.
che pesano di pi sulluso del processore.
Per cambiare ordinamento, sufficiente
premere il tasto F. Per esempio, si pu
visionare al volo quale programma occupa
pi memoria. Per terminare un processo,
basta utilizzare il comando k seguito
dallID del processo (PID) che viene
mostrato nella colonna di sinistra.
Fate comunque attenzione agli errori
di battitura. Potrebbero essere fatali.
93
 + Dottor Linux
Se dovesse verificarsi questa eventualit,
specifica a Dracut di usare un nome
diverso (si pu fare dalla riga di comando),
oppure rinomina i file originali. In entrambi
i casi sar necessario creare le apposite
voci nel menu di avvio di Grub, cos
da utilizzare sia gli initramfs originali
sia Dracut. Tieni comunque a mente che
questa attivit potrebbe influire su altre
distribuzioni presenti.
Come usare SSMTP
Sto usando Fedora 21 e non posso gestire
le mie email. Ho installato SSMTP, ma
ancora non riesco a far lavorare la
funzione php mail(). Credo di dover
modificare il file di configurazione di
SSMTP, ma non so dove si trovi. Cosa
posso fare?
SSMTP un forwarder che viene scambiato
per sendmail dai programmi che lo
interpellano. In realt, tutto quello che fa
dirottare la posta su un altro server. Questo
significa che i programmi per la gestione
della email possono inviare messaggi senza
utilizzare un server di posta installato nel
computer. Il file di configurazione di SSMTP
il seguente: /etc/ssmtp/ssmtp.conf.
se | sudo tee -a /etc/modules-load.d/fuse.conf echo fuse | sudo tee -a /etc/modules-load.d/fuse.conf
Gestire file compressi
Copia e decompressione
Sono nel pieno di un trasferimento
dati tra il mio vecchio disco fisso e
uno nuovo appena comprato. Ho per
un problema. Dispongo di parecchi
documenti che iniziano con la sigla IT
seguita da una cifra, una parola tra
parentesi e lestensione del file.
In pratica, sono rinominati in questo
modo: IT 1 (Nome File).txt . Il guaio
consiste nel fatto che il comando cp
non digerisce le parentesi. La classica
operazione di copia con il tasto destro
del mouse sui file non funziona. Devo
quindi operare da terminale con sudo .
I documenti in questione erano
contenuti in uno ZIP che ho
decompresso con il comando:
$ unzip file.zip -d /la-directory-in-cui-
voglio-memorizzarli
A questo punto, per, anzich
collocare i documenti nella directory
che volevo, stata creata una
sottocartella. Sicuramente ho
sbagliato qualcosa, ma non capisco
dove. Potreste spiegarmi bene il
procedimento da seguire?
94
Il file di configurazione di SSMTP pu essere aperto con il comando gedit etc/ssmtp/
ssmtp.conf
Prima di tutto per necessario modificarlo
in alcune voci. Lopzione pi importante a
cui mettere mano mailhub. Si tratta
dellindirizzo del server di posta utilizzato.
Pu essere in locale o sulla rete LAN, ma pi
in generale sar quello del server messo a
disposizione dal provider. Se lhost di posta
utilizza una porta diversa da quella standard
(25), possibile specificarlo in mailhub:
Il problema consiste nel fatto che il
sistema considera le parentesi come
caratteri speciali utilizzati per il pattern
matching. Questa procedura consiste
nel controllare la presenza di un certo
elemento (il pattern appunto) allinterno
di un oggetto. La shell, quindi, tenta
di interpretare le parentesi come
comandi specifici e non come
appartenenti al nome di un file. Se tu
provassi a usare ls anzich cp, il risultato
sarebbe lo stesso. Per fare in modo che
la shell digerisca correttamente i tuoi
documenti, opportuno eliminare sia
i caratteri speciali (le parentesi) sia gli
spazi. Per farti un esempio, dovresti
rinominare i file cos:
IT\ 1\ \(Nome\ File\).txt
IT\ 2\ \(Magna\ Carta\).txt
Puoi fare in modo che la shell aggiunga
i caratteri di escape utilizzando la
scheda di completamento. Prova per
esempio Uni[TAB]1[TAB]. Cos facendo,
per, il rischio di incorrere in errori di
battitura piuttosto alto. Potresti quindi
risolvere utilizzando un carattere jolly
per copiare direttamente tutti i file:
$ mailhub=mail.tuo.dominio:2525
A tal proposito, potrebbe essere necessario
inserire lhostname che determina quello
usato da SSMTP durante linvio delle mail.
Ricorda che se questo parametro
non corrisponde a quello utilizzato
dallindirizzo di posta, alcuni server
potrebbero dare problemi. Se non configurato,
viene comunque utilizzato lhostname
$ sudo cp -p Unit[TAB]*.txt /destination/
path
Per quanto riguarda lo ZIP,
importante ricordare che si tratta
di un archivio di file con una propria
directory strutturata. Quando si
decomprime, quindi, la struttura
rimane la stessa. La funzione
-d consente di eseguire la
decompressione della struttura
in questione nel percorso indicato
anzich nella directory corrente.
Se invece i file sono memorizzati
allinterno di una sola cartella
(senza sotto-cartelle), possibile
usare lopzione -j. In questo modo,
tutti i file saranno decompressi in
una directory di destinazione,
a prescindere dalla loro posizione
nellarchivio. Se invece si vuole
mantenere la struttura, bisogna usare
questa serie di comandi:
$ sudo unzip -d /dest/path/
tuoarchivio.zip
$ sudo mv /dest/path/tuoarchiviodir/* /
dest/path
$ sudo rmdir /dest/path/tuoarchiviodir
 150 risposte semplici a domande difficili

/mnt/windows_D e via dicendo.

Ecco un esempio di un menu per lavvio dei sistemi operativi generato da Grub
predefinito del computer (riportato da
hostname -f). Se lhost di posta o il provider
utilizzano lautenticazione SMTP, poi
necessario configurare le voci AuthUser e
AuthPass con le credenziali di accesso
corrette. Potrai comunque trovare tutti i
dettagli riguardanti la configurazione del file
ssmtp.conf nella pagina man corrispondente.
Provare Linux
Vorrei installare una versione di Linux su
un disco fisso secondario. In pi, gradirei
che si avviasse premendo il tasto F8 in
fase di accensione del PC. La distro
dovrebbe poi riconoscere le altre unit
(C, D, E, ecc.), cos da poter gestire i vari
documenti in modalit multi-piattaforma.
Il mio PC monta Windows 7 Professional,
un processore octa-core AMD e 16 GB
di RAM. In pi, ho sei dischi interni.
Per installare Linux devo forse scollegare
tutte le unit tranne quella in cui monto
la distribuzione?
Quasi tutte le distro Linux possono fare
quello che chiedi, ma meglio scegliere
una delle pi popolari. Linstaller della
distribuzione dovrebbe poi raccogliere
le unit di Windows e montarle allavvio
di Linux, cos da averle disponibili in un
percorso simile a /mnt/windows_C,
La posizione esatta pu variare, ma sar
comunque facile da reperire nel file
manager. Visto che usi Windows 7, i dischi
saranno sicuramente formattati in NTFS.
Questo filesystem ha per un limite nei
confronti di Linux: consente la sola lettura
dei dati, ma non la scrittura. Per risolvere,
usa il gestore pacchetti della distro
e installa ntfs-3g. In questo modo, sarai
in grado di scrivere sulle partizioni NTFS
anche da Linux. Per linstallazione non c
assolutamente bisogno di scollegare gli
altri dischi fissi. Qualsiasi installer di una
distro rileva le varie unit, quindi ti chiede
dove installare la distribuzione. A questo
punto potrai seguire due strade: installare
un bootloader sul disco extra e scegliere
di avviare il sistema dal menu di boot del
PC (come richiesto), oppure lasciare che
il programma dinstallazione di Linux
monti il bootloader sullunit primaria
del sistema. In questo caso, ti verr
proposto un menu da cui scegliere quale
piattaforma lanciare tra Windows e Linux.
Di solito, se non si effettua una scelta
entro 10 secondi, il computer avvier il
sistema predefinito. Scegliendo questo
approccio, c per una considerazione
importante da fare. Nel caso in cui
si rimuova Linux, il menu di avvio
scomparir. Per risolvere basta inserire
il CD dinstallazione di Windows e, tramite
la console di ripristino, utilizzare
il comando fixmbr. In alternativa, usa
Rescatux che ripristiner il bootloader di
Windows al volo.

FAQ: le domande pi frequenti

WPA
Cosa significa WPA?
WPA il successore del vecchio
protocollo di sicurezza WEP.
Grazie per questa spiegazione
concisa, ma potresti essere pi
preciso?
WPA, acronimo di Wi-Fi Protected
Access, un sistema che
consente di garantire la privacy
dei dati trasmessi attraverso
una rete wireless.
Ne ho bisogno?
A differenza di una tradizionale
rete cablata, dove i dati non
lasciano mai la sicurezza dei cavi
che collegano il router ai PC,
in una rete Wi-Fi la trasmissione
avviene in ogni direzione e si
estende per centinaia di metri.
Ci significa che chiunque con
un computer portatile e una
scheda wireless potrebbe
captare le informazioni che
transitano senza difficolt.
La mia casa enorme, quindi
dovrei essere al sicuro, giusto?
Sbagliato! Basta aggiungere un
comune extender per potenziare
la trasmissione del segnale.
Quindi sufficiente che qualcuno
capti anche una minima traccia
per poterla ottimizzare e poi
sfruttare per carpire i dati.
Che cos WEP?
WEP lacronimo di Wired
Equivalent Privacy. Si tratta di
uno dei primi sistemi utilizzati
per proteggere le reti wireless.
Purtroppo, con il tempo,
si rivelato poco affidabile.
Infatti si pu bypassare con delle
tecniche piuttosto semplici.
Per sfruttare WPA devo
disporre di hardware specifico?
Tutte le schede di rete wireless
costruite recentemente
supportano sia la modalit WPA
sia WEP. Se per il tuo PC monta
una periferica piuttosto vecchia,
potrebbe non riuscire a gestire
WPA ma solo WEP.
Sul fronte software ho
bisogno di qualche
programma?
In questo caso il supporto WPA
deve essere esteso su due livelli:
nei driver della periferica e in un
programma separato per
limplementazione di WPA. Quello
pi popolare wpa-supplicant
che dovrebbe comunque essere
disponibile per tutte le distro.
In alternativa, lo trovi su http://
hostap.epitest.fi/wpa_
supplicant. Questo software
gestisce la negoziazione delle
chiavi e la relativa autenticazione.

95
+ Dottor Linux
Problemi con la GUI
Sono un appassionato di distro Linux.
Ho un solo PC dedicato allinstallazione
e alla prova di ciascuna piattaforma.
Per ognuna tengo perfino un registro
delle mie impressioni, in cui elenco
le relative incongruenze. Recentemente
ho avuto un problema con
OpenMediaVault . Sono riuscito
a installarlo senza difficolt, ma
purtroppo la GUI non ne vuole sapere
di avviarsi. Riesco ad accedere solo da
CLI. La stessa cosa mi successa con
la versione 1.09. Andando indietro nel
tempo grazie al mio storico, ho notato
che non si tratta di un problema
limitato a questa distro.
Su 46 installazioni, ho rilevato lo
stesso malfunzionamento tre volte.
Ogni tanto possibile risolvere con
il comando startx , ma in questo caso
tutto inutile. Potreste aiutarmi
e farmi capire come risolvere?
Essenzialmente ci sono solo due ragioni OpenMediaVault un software Open Source (FOSS) pensato per luso nei NAS.
per cui una distro riesce ad avviarsi dal sulla breccia fin dal 2009 e si rivela una delle soluzioni pi versatili in circolazione
prompt dei comandi anzich dal desktop
grafico. In primo luogo pu trattarsi di un del comando startx per risolvere. e risolvere alla radice. La maggior parte
banale problema causato dai driver della La distro, infatti, prover a utilizzare delle distribuzioni utilizza startx per
scheda video. Di solito si tratta di un i driver VESA, riuscendo ad avviare avviare il proprio desktop grafico.
inconveniente dovuto alle nuove il desktop. Certo, noterai prestazioni Tuttavia, molte piattaforme stanno
periferiche Nvidia. In tal caso, come hai limitate, ma in definitiva sarai in grado passando a Systemd che sfrutta un set
gi avuto modo di provare, basta luso di installare i driver proprietari di istruzioni diverse. Per passare alla GUI,
il comando quindi il seguente:
$ systemctl isolate graphical.target
Il secondo motivo per cui la distro potrebbe
Riflettori su... rifiutarsi di avviare il proprio desktop
intrinseco: semplicemente non progettata

Come archivio di
per farlo. proprio il caso di
OpenMediaVault. Infatti si tratta di un
server puro e semplice che sfrutta
uninterfaccia Web per la propria gestione. I

backup meglio un
dati di accesso sono indicati nella schermata
di avvio, insieme a un promemoria per
cambiare la password di amministrazione.
Avrai bisogno dellindirizzo IP del server per

drive USB o il cloud?

Se il vostro intento creare un archivio
completo in cui vengono contenute tutte
le copie dei file pi importanti, la soluzione
migliore senza dubbio puntare su un
disco fisso esterno USB. Rispetto al cloud
molto pi sicuro. In primo luogo, potete
scollegarlo dal PC e tenerlo fuori dalla
portata di qualsiasi malintenzionato.
Ogni dispositivo connesso a Internet, infatti,
sempre a rischio indipendentemente dalle
cautele che si prendono. Utilizzando
poi la crittografia, sarete in grado di
blindare il contenuto da occhi indiscreti.
Il cloud, per quanto comodo
e versatile, rappresenta ancora diversi
rischi per la sicurezza. Questo
indipendentemente che si usi una
soluzione di terze parti o personale.
Come detto, pur sempre collegato
effettivamente a Internet.
connetterti. Prima di accedere, quindi,
esegui i seguenti comandi:
$ hostname -I
$ ifconfig eth0
$ ip addr show eth0
Ognuna di queste istruzioni ti riveler
lindirizzo IP del server. A questo punto
basta utilizzare il browser di qualsiasi
dispositivo in rete. Inserisci le credenziali
di accesso e avrai a disposizione la GUI
di OpenMediaVault.
Il moderno Wine
in versione vintage
Utilizzo Xubuntu 14.04 LTS. Ho fatto
lerrore di permettere laggiornamento

96
 Nel DVD

Installa il meglio
per riparare il PC

LINUX Pro 8 GB

x mint 18.1

SYStEm
Rescatux 0.30.2
RESCuE
CD

LinuxBBQ Cream Wif

06/02/2017 22:29

COME FUNZIONA IL NOSTRO DVD

Inseriamo il DVD nel lettore del nostro computer. A prescindere dal sistema operativo installato, verifichiamo che il nostro computer
si avvii anzitutto caricando dal lettore ottico. Basta quindi inserire il DVD nel lettore e resettare il computer per avviare linstallazione.
Il lato A contiene Rescatux, il lato B contiene invece Linux Mint 18.1 e le distro per riparare il PC.

Se il DVD non funziona

Ogni mese, con le riviste di Sprea Editori, arrivano nelle edicole migliaia di CD e DVD. Pu capitare che alcuni di questi si
rovinino durante il trasporto rompendosi o diventando illeggibili da parte del PC. In tal caso possibile richiedere la
sostituzione gratuita del DVD inviando, entro i tre mesi successivi al mese di copertina, unemail allindirizzo aiutocd@sprea.
it indicando il mese e il numero della rivista, le proprie generalit e il recapito al quale si vuole ricevere il DVD sostitutivo.
Per altre informazioni sul loro funzionamento, si pu scrivere allindirizzo di posta elettronica aiutocd@sprea.it

97
 + Dottor Linux
di Wine alla versione 1.7.50. Adesso non
sono pi in grado di lanciare diversi
giochi e applicazioni che ero solito
usare. Tutto quello che voglio un
downgrade di Wine. Quando rimuovo la
release 1.7.50 e successivamente
lancio il comando $ sudo apt-get install
wine1.7, mi viene riproposta solo la
versione pi recente. In realt, vorrei
utilizzare la release che ha sempre
funzionato a meraviglia con il mio PC,
vale a dire la 1.7.29. Potreste aiutarmi?

Nessuno dei pacchetti di Wine 1.7

presente nei repository di Ubuntu.
Devi quindi installarli tramite il rispettivo
PPA. Puoi navigare tra i contenuti di
questultimo, collegati a https://
launchpad.net/~ubuntu-
wine/+archive/ubuntu/ppa. Dando
unocchiata, abbiamo scoperto come allo
stato attuale non ci sia alcun riferimento
alla versione 1.7.29. Sinceramente non
capiamo il motivo di questa assenza, a
meno che gli sviluppatori non labbiano
rimossa per qualche problema di
compatibilit. Sotto questo punto di
vista, quindi, non molto conveniente
insistere con la sua installazione. Come
alternativa, potresti montare la 1.7.18 o
1.7.44. In primo luogo, necessario
disinstallare la versione corrente (questo
non avr influenza n sulle impostazioni
della distro, n su qualsiasi software
precedentemente usato con Wine). Una
volta fatto, scarica e installa il file .DEB
appropriato dal launchpad. Adesso,
lanciando il pacchetto, dovresti poter
usare Gdebi. Quando hai montato la
versione che preferisci, puoi indicare ad
APT di non aggiornarla con questo
comando:
$ sudo apt-mark hold wine
Su launchpad.net potete trovare lelenco di tutte le versioni disponibili di Wine
A tal proposito, ricorda che potresti
dover ripetere il processo per i pacchetti
associati (per esempio le librerie). Prima
di procedere, sii consapevole del rischio
che corri nel percorrere questa strada.
Se in futuro vorrai aggiornare la distro
con una versione pi recente, evitando
per che alcuni pacchetti siano toccati
dal passaggio alla release successiva,
potresti avere problemi di instabilit.
Lalternativa quindi installare Wine dai
sorgenti. La homepage del sito ufficiale
indica solo le versioni stabili e le beta
in corso di sviluppo. Collegandoti
a sourceforge.net/projects/wine/
files/Source potrai invece trovare tutti
i tarball delle release precedenti. Scarica
e decomprimi quello che preferisci,
quindi segui le istruzioni contenute nel
file readme. Per montare il software
da sorgente, avrai bisogno del pacchetto
build-essentials. Dovrai lavorare un po
di pi, ma questo passaggio ti consente
di avere pieno controllo sulla versione
installata, evitando poi che il gestore
pacchetti la aggiorni di sua spontanea
volont. Se la release di Wine dovesse
smettere di funzionare a causa di un
aggiornamento del sistema operativo,
basta ripetere la procedura
dinstallazione.
Clonezilla fa le bizze
Per anni ho usato Clonezilla come
principale strumento di backup. Il tutto
senza mai fare distinzione tra sistemi
operativi. Infatti, ne ho sfruttato
le potenzialit con Linux, Windows

Una guida veloce per...

Aggiornare il kernel
D
i tanto in tanto, il vostro gestore
pacchetti chieder di installare una
nuova versione del kernel. Questo
pacchetto per diverso da qualsiasi
altro. Infatti pu contenerne diverse
versioni. Ognuna inserisce il proprio
kernel in un file initramfs in /boot, cui
segue una serie di moduli in /lib/
modules. Tuttavia non finisce qui, perch
quando si aggiorna il kernel viene
aggiunta anche una nuova voce al menu
di avvio. Le vecchie versioni rimangono
quindi disponibili. Questo aspetto molto
importante soprattutto se si utilizzano
driver di terze parti che non sono inclusi.
Essi, infatti, si riferiscono spesso alle
schede video e a quelle di rete che hanno
bisogno di componenti proprietari. Se per
esempio vi accorgete che le propriet
wireless non funzionano dopo un
aggiornamento del kernel, potrete tornare
sui vostri passi e risolvere il problema alla
radice. Alcune distribuzioni tendono
a nascondere il menu di avvio. Tuttavia
basta premere per pochi secondi i tasti
Maiusc o Esc per farlo comparire. Lunico
aspetto negativo di questo modo
di operare consiste nellaffollamento
di vecchi kernel memorizzati. Risolvete
facendo solo un po di pulizia.

98
 150 risposte semplici a domande difficili

e FreeDOS su un PC con singolo disco

da 500 GB. Di recente, la mia partizione
con Windows si trovata a corto di
spazio. Ho cos deciso di aggiungere
ununit da 2 TB. A questo punto ho
formattato entrambi gli hard disk e
reinstallato tutto. Adesso ho FreeDOS
(sda1), Windows 7 (sda2), Kubuntu
12.04 (sdb1), Kubuntu 14.04 (sdb2),
/home (sdb5) e Grub su sda. Una volta
configurato tutto a dovere, ho utilizzato
Clonezilla live 2.4 per eseguire il backup
completo delle partizioni. Purtroppo ho
avuto un problema che mi ha costretto
a tentare il ripristino delle immagini
di Windows 7 e Kubuntu 14.04.
In entrambe le occasioni, per,
Clonezilla mi ha risposto con il seguente Clonezilla uno dei software live pi utili per creare immagini di partizioni e dischi fissi.
messaggio di errore: Attenzione per a quando ripristinate gli snapshot. Un errore e rischiate di fare seri danni
The image was saved from more than 1
disk. To restore the image to different
disk names is not supported for more degli snapshot, fai attenzione alla sintassi successivo, invece, esprime il nome
than 1 disk! Only the same disk names delle periferiche. Visto che le immagini dello snapshot. Gli ultimi due elementi
will work. sono state create con il CD live di dellistruzione rappresentano
Il software mi suggerisce di provare Clonezilla, ragionevole pensare che tu rispettivamente le partizioni di origine
cnvt-ocs-dev , ma non riesco a trovare abbia copiato lo snapshot da /dev/sda. e destinazione. Perch il programma
alcuna informazione circa questo Se per usi una chiave USB per il possa funzionare a dovere, sono necessari
componente. Tutto quello che voglio ripristino, tieni presente che /dev/sda permessi di root. Quindi, prima di avviarlo,
fare ripristinare le rispettive diventa /dev/sdb. Le unit USB, infatti, assicurati di entrare con sudo. Una volta
immagini sulle proprie partizioni. sono particolarmente propense a causare modificato il parametro per la
questo problema, in quanto possono memorizzazione delle immagini, torna
Le immagini di Clonezilla devono essere cambiare lordine in cui vengono rilevate al menu di Clonezilla tramite il comando:
ripristinate con lo stesso nome nella le unit. Per quanto riguarda cnvt-ocs-dev, $ sudo clonezilla -d0 # thats a zero not a letter
partizione in cui sono state create. si tratta di un software progettato per Per evitare di incappare di nuovo in
Considerala unopzione a garanzia della modificare il dispositivo di destinazione questo problema, potrebbe essere utile
sicurezza, cos da evitare la distruzione di unimmagine. Seleziona lopzione Shell sfruttare semplicemente i collegamenti
accidentale del filesystem a causa di un nel menu di Clonezilla, quindi lancia in /dev/disk/by-uuid to. Cos facendo,
banale errore di battitura. molto strato questo comando: invece dei singoli nodi, saranno
che Clonezilla restituisca questo $ sudo cnvt-ocs-dev -d /home/partimag direttamente le unit a essere identificate.
messaggio se stai tentando il ripristino NOMEIMMAGINE sda sdb I vari collegamenti punteranno al
nelle partizioni originali. Se hai usato una La variabile -d specifica la directory che dispositivo corretto anche se viene
periferica esterna USB per larchiviazione contiene le immagini. Largomento riconosciuto con un nome diverso.

Una guida per...

strace senza problemi, strace rimane

Che cos strace?
Si tratta di unutility che registra
tutte le chiamate di sistema
effettuate dal programma che
viene lanciato.
Come pu aiutarmi?
Strace molto utile per farsi
unidea precisa di quale pu essere
il problema che causa il
malfunzionamento di un
programma.
Come funziona?
Quando lapplicazione lavora
in stand-by. Se per il
programma inizia a dare
problemi, lutility permette
di capire cosa lapplicazione sta
tentando di fare, elencando
anche le librerie a cui il software
cerca di accedere.
Come viene lanciato?
$ strace nomeprogramma
Ho dato unocchiata alloutput
di strace ma per me arabo.
Come posso fare?
In primo luogo cerca di valutare
quali chiamate di sistema non
riescono. In alternativa, puoi salvare
loutput e pubblicarlo su un forum
di supporto. Di sicuro troverai
qualcuno capace di leggerlo.
Loutput veramente lungo.
C un modo per salvarlo?
Utilizza lopzione -o nomefile
per inviare loutput a un file.
Se utilizzi il reindirizzamento
della shell, potrai anche
catturare luscita del programma
che crea problemi.
Purtroppo loutput ancora
troppo dispersivo. C un modo
per limitarne la dimensione?
Usando lopzione -e puoi
specificare quale chiamata
di sistema tracciare.
Se il programma non riesce
a trovare i file di configurazione,
o le opzioni immesse in tale file
vengono ignorate, allora dai
unocchiata alle open calls per
vedere a quali file il software sta
tentando di accedere:
$ strace -e open -o report.txt
nomeprogramma
Cosa succede se voglio
monitorare pi di una
chiamata?
Puoi operare con una sintassi
leggermente diversa. Per
loccasione, utilizza il parametro
-e che permette di sottolineare le
chiamate separate da una virgola:
$ strace -e trace=open,read -o
report.txt someprogram

99
+ Dottor Linux
Preservare il database
Ho visto che stata lanciata una nuova
versione di Ubuntu. Io ho sempre
eseguito gli aggiornamenti, ma ogni
volta il mio stack LAMP e il database
MySQL sono andati persi. Infatti, non
sono mai riuscito a ripristinarli. Adesso
mi chiedo se anche in questo caso possa
succedere la stessa cosa.

Il tuo punto di vista facilmente

condivisibile. Se un aggiornamento non
permette di ripristinare tutte le funzioni
a cui eravamo precedentemente abituati,
non vale la pena compierlo.
Ci nonostante, per risolvere, sufficiente
agire con un po di lungimiranza. Nel caso
di un database MySQL, creare un backup
da ripristinare in seguito unoperazione
semplice e veloce. Basta usare
mysqldump. Tramite phpMyAdmind,
il tutto ancora pi facile. Se stai usando
anche un server, il nostro consiglio
montarlo su una partizione saparata
phpMyAdmin un eccellente strumento per la gestione dei database MySQL.
da /home. In questo modo, i tuoi file non
Per utilizzarlo al meglio, consultate la documentazione presente su www.phpmyadmin.net
verranno toccati in caso di aggiornamento
o reinstallazione del sistema. Per lo stack
LAMP, la directory dei vari programmi salvati velocemente e senza troppe $ mysqldump -p --all-databases --add-
risiede in /var. Valuta quindi la possibilit complicazioni. Per la parte LAMP, invece, drop-database --create-options --opt
di usare un filesystem separato in /var. necessario fare delle copie di /etc/ --allow-keywords --flush-logs --hex-blob
Certo, i file delle impostazioni rimangono apache ed /etc/mysql. Se vuoi fare --max_allowed_packet=16M --result-
sempre in /etc, ma si tratta per lo pi il backup del database con mysqldump, file=mydatabases.sql
di piccoli documenti che possono essere utilizza questo comando: In tal modo, avrai un file di istruzioni SQL
che permette di ricreare i database nel
nuovo MySQL. Per farlo, basta sfruttare
la seguente istruzione:
Riflettori su... $ mysql -p <ilmiodatabase.sql
I file SQL risultanti potrebbero essere

Che fine ha fatto

abbastanza grandi. Consigliamo quindi
di comprimere loutput tramite gpzip:
$ mysqldump -p --various-options | gzip
>ilmiodatabase.sql.gz

OpenOffice?
OpenOffice sempre disponibile alla
pagina ufficiale del progetto: www.
openoffice.org/it. Fino a che il software
stato gestito prima da Sun Microsystems
e poi da Oracle America, era conosciuto
come OpenOffice.org od OOo. Dal 2011,
quando stato acquistato da Apache
Software Foundation, ha cambiato nome in
Apache OpenOffice (AOO). La licenza
duso cos passata sotto copyright AL2.
AOO disponibile in diverse versioni,
alcune delle quali possono essere utilizzate
su dischi fissi esterni o chiavi USB.
Il progetto rimasto gratuito e pu essere
usato su Windows e Linux.
La maggior parte delle distro,
comunque, ha deciso di integrare solo
LibreOffice, poich si dimostra molto
pi versatile e in linea con il concetto
di Software Libero.
$ zcat ilmiodatabase.sql | mysql -p
Esegui mysqldump prima di reinstallare,
quindi copia i file in un luogo sicuro, cos
da poterli poi importare nel nuovo sistema.
Naturalmente, avrai anche bisogno di
eseguire un backup del contenuto di /var/
www. Unalternativa potrebbe essere
utilizzare la funzione dist-upgrade di apt-
get. Cos facendo, potrai aggiornare la
distribuzione allultima versione senza
reinstallare. Tutti i pacchetti verranno
quindi aggiornati, cos come la distro.
Per farlo, apri il terminale e scrivi:
$ sudo apt-get update
$ sudo apt-get dist-upgrade
Il primo comando rende noto al sistema
quali sono gli ultimi pacchetti disponibili.
Il secondo, invece, esegue laggiornamento
vero e proprio. Se vuoi vedere cosa
succede senza apportare alcuna modifica

100

SolydX, http://solydxk.com unottima distro basata su Debian: decisamente da provare!
al sistema, usa la funzione --dry-run.
$ sudo apt-get --dry-run dist-upgrade
In tal modo, tutti i dati e le impostazioni
rimarranno intatti. Ricordati che le
operazioni di backup sono sempre
importanti e devono essere eseguite
regolarmente a prescindere che si voglia
aggiornare o meno la distro.
Schermata nera
Ho aggiornato la mia distro SolydX
montata in un EeePC, facendo in modo che
il Kernel 3.13-1-486 passasse
alla versione 3.16.0-586. Durante
loperazione sono per purtroppo comparsi
un paio di messaggi derrore riguardanti le
firme. Consultando alcuni forum in Rete, ho
pensato di risolvere semplicemente
installando le firme proprie di Debian.
Adesso, dopo il caricamento del sistema,
tutto ci che ottengo una schermata
nera. Ho ripristinato la vecchia versione
della distro, ma non riesco a fare
altrettanto con il Kernel.
Quando si aggiorna il Kernel,
la vecchia versione non viene eliminata.
Riferimento rapido
D-Bus
D
-Bus o Desktop Bus un
sistema di comunicazione
tra processi di basso livello
utilizzato da Linux e da altri sistemi
operativi POSIX. In altre parole, si tratta
di un vettore usato dai programmi per
inviare messaggi, richiedere informazioni
o lanciare comandi o richieste.
D-Bus fortemente influenzato dalla
progettazione di DCOP, tuttavia
150 risposte semplici a domande difficili
Rimane semplicemente in memoria senza
per essere lanciata. Tutto quello che
devi fare, quindi, reimpostarla come
predefinita per lavvio. Se dai unocchiata
in /etc/default/grub, troverai lopzione
GRUB_DEFAULT che permette di
reimpostare le voci di default nel menu
di avvio. Di sicuro sar impostata su 0.
Per fare in modo che il vecchio kernel
venga riavviato, modificala con GRUB_
DEFAULT=2. Una volta fatto, esegui
grub-update per ricostruire il menu con
la nuova configurazione. A prescindere da
questi passaggi, a nostro parere potresti
provare a capire perch la GUI della distro
non funziona con il nuovo Kernel. Quando
ti trovi davanti alla schermata nera, premi
Ctrl+Alt+F1. Attendi qualche secondo
e vedrai comparire il login da console.
Esegui laccesso come utente normale,
quindi esamina il log di X che trovi in /var/
log/Xorg.0.log. Cerca quindi le righe che
cominciano con [EE]. Potrai copiare il file
nella home e riavviare il kernel pi vecchio,
cos da leggere il registro e cercare sul Web
i vari pointer. La prima riga dellerrore di
solito la pi significativa. Quelli successivi
indipendente dal desktop utilizzato.
Infatti, nonostante il suo nome, non fa
affidamento su alcun ambiente grafico.
In un sistema ci sono generalmente
due bus: uno utilizzato dai programmi
root e laltro dal desktop. Tenendo in
considerazione questo aspetto, bisogna
ricordare che in un ambiente operativo
ci sono molti servizi e applicazioni che
agiscono dietro le quinte. Ognuno di essi
sono quasi sempre delle semplici
conseguenze. La causa pi probabile
di questo malfunzionamento pu risiedere
nei driver video. Questi, infatti, potrebbero
non essere in grado di funzionare con la
nuova versione del Kernel. Disinstallali
e, prima di procedere alla reinstallazione,
controlla che il symlink a /usr/src/linux
punti al nuovo Kernel.
Passare a Linux
Quando Microsoft ha cessato il supporto
per Windows XP, mi sono fatto prendere
dal panico. Ho quindi comprato un nuovo
PC con Windows 8.1 preinstallato. Sono
giunto alla conclusione che lunico modo
per utilizzarlo, sia cancellarlo in modo
definitivo dal disco fisso. Voglio passare
a Linux, ma tutte le guide che ho trovato
parlano di come eseguire il backup del
vecchio sistema operativo. Io non ho
proprio niente da salvare e lunica cosa
che ho intenzione di fare consiste nel
formattare lhard disk e montare una
distro del Pinguino. Ho provato, ma alla
fine il PC si bloccato. Potreste
spiegarmi la procedura da eseguire?
pu essere monitorizzato con D-Bus
tramite la funzione qdbusviewer.
Se si vuole accedere allinterfaccia
D-Bus di un programma attraverso uno
script, qdbus il pi semplice da
utilizzare. C anche dbus-send che
per funziona a un livello inferiore.
Per essere utilizzato al meglio, per
necessario approfondirne la conoscenza
tramite le pagine man.
101
 + Dottor Linux
Il motivo per cui le guide a cui ti riferisci
consigliano di fare il backup dei dati
molto semplice. Di solito, le persone
non vogliono perdere i dati archiviati nel
proprio hard disk come musica, foto,
documenti e quantaltro. Il tutto, quindi,
si risolve con una semplice copia di
salvataggio in un disco fisso esterno o una
chiave USB. Nel tuo caso, non avendo nulla
da preservare, per risolvere il problema
della schermata nera basta disattivare
SecureBoot. Questa funzione presente
nel BIOS di sistema e pu essere
disabilitata in un baleno. Basta premere F2
o Canc in fase di avvio del computer,
entrare nel BIOS e spostare il selettore
di SecureBoot su Disable. Una volta fatto,
scegli qualsiasi distro che possa andare
bene per le tue esigenze, quindi inserisci
il DVD avendo cura di impostare il PC
perch si avvii dal lettore ottico. Durante
il processo dinstallazione, ti troverai
davanti una schermata che chiede come
hai intenzione di partizionare il disco fisso.
A questo punto, basta selezionare
lopzione che consente di utilizzare lintera
unit per la nuova installazione. Se non hai
mai utilizzato Linux prima, ti diamo un
ulteriore consiglio: la maggior parte delle
se | sudo tee -a /etc/modules-load.d/fuse.conf echo fuse | sudo tee -a /etc/modules-load.d/fuse.conf
Cosa succede alla rete?
Le basi
della connessione di rete
Ho due computer. Un portatile e un
desktop. Il primo identificato in rete
con il nome Lenovo, il secondo come
Debian. Entrambi usano il desktop
Xfce e si collegano al mio hub ADSL
tramite Wi-Fi. Vorrei spostare
i documenti dalluno allaltro, facendo in
modo che il desktop funzioni da server.
Allo stato attuale, le due macchine non
riescono a dialogare tra loro.
Il primo passo da compiere fare in modo
che i due computer possano mettersi in
contatto. Esegui $ ping -c3 Debian dal
portatile. Dovrebbero comparire poche
righe che mostrano lesito del ping.
Se si ottiene lerrore Unknown host,
prova a sostituire il nome del PC con
il suo indirizzo IP. Lo puoi reperire dallo
strumento di configurazione di rete del
desktop o dalle pagine di stato del router.
Se funziona, significa che le macchine non
riescono a riconoscere i propri nomi host.
Potresti risolvere usando gli IP, ma non
comunque una soluzione ideale.
102
Linux Mint una delle migliori distribuzioni che possono essere utilizzate anche dai
principianti. La trovate su http://linuxmint.com
distro tradizionali, come Ubuntu openSUSE,
Fedora, Mint o Debian, pur essendo adatte
ai principianti, richiedono un po di studio
per essere utilizzate al meglio. Se hai un
amico che utilizza gi Linux, valuta la
possibilit di usare la sua stessa distro.
Potr aiutarti in caso di difficolt, evitando
di andare a cercare possibili soluzioni nei
meandri del supporto ufficiale.
Con permessi di root in ogni sistema,
modifica il file /etc/hosts con:
INDIRIZZO-IP Lenovo
INDIRIZZO-IP Debian
Adesso dovresti essere in grado di vedere
lIP associato al nome del computer.
Per condividere i file, per necessario
impostare le condivisioni di rete.
Puoi quindi seguire due strade: utilizzare
NFS o Samba. Il primo il sistema pi
tradizionale, mentre Samba sfrutta il
filesystem Windows CIFS. Entrambi hanno
i loro pro e contro, ma il secondo permette
di condividere file con sistemi Windows
o tramite uno strumento di configurazione
Web. Per usare Samba, necessario
istallarlo sul server (nel tuo caso il PC
desktop), quindi puntare il browser
a http://localhost:901. Da qui potrai
quindi configurare il servizio.
NFS, invece, viene gestito da un file di
testo presente in /etc/exports che deve
riportare una riga per ciascuna cartella
condivisa.
/mnt/musica 192.168.1.0/24(no_root_
squash,no_subtree_check,rw,sync,fsid=5)
Ulteriori opzioni vengono spiegate nella
Cron flakes
Ho recentemente aggiornato la distro
a Ubuntu 16.10. Tuttavia sto trovando
un po di difficolt con luso di Systemd.
Dovete sapere che ho configurato
Cron per eseguire diverse operazioni
in automatico. Questa funzione, per,
stata affiancata dai timer di Systemd.
Mi chiedo quindi se debba smettere
pagina man del servizio, ma possono
essere lanciate nello stesso modo.
Lunica eccezione fsid. Le ultime
versioni di NFS richiedono un ID univoco
per ogni esportazione. Per applicare
le modifiche, quindi, usa:
$ sudo exportfs -r
Nella macchina client, sar possibile
consultare i documenti condivisi tramite
il proprio file manager sia che si usi NFS
o Samba. In alternativa, basta
aggiungere a /etc/fstab la seguente
istruzione per il montaggio permanente:
Debian:/mnt/musica /mnt/musica nfs
soft,noauto 00
//Debian/musica /mnt/musica cifs use
rname=xxx,password=yyy,noauto 00
La prima riga monta una condivisione
NFS, la seconda Samba. Per NFS usa il
percorso condiviso, mentre per Samba
sfrutta il nome che hai impostato.
La funzione noauto specifica che le
condivisioni non devono essere attivate
in fase di avvio del sistema.
Questo, infatti, potrebbe causare
rallentamenti nel caso in cui tu non sia
connesso alla LAN.
 150 risposte semplici a domande difficili

Description=Trims the root filesystem

Ecco la sintassi da usare per creare il file run-hourly.timer
di usare Cron, convertendo le operazioni
per funzionare con i timer, oppure
proseguire come ho fatto fino a ora.
Prima di tutto bene precisare che non c
alcun motivo per cui tu debba smettere
di usare Cron. Questo strumento funziona
perfettamente anche con Systemd e non
c ragione per cambiare le proprie
abitudini. Va comunque detto che i timer
sono pi potenti e veloci, seppure il loro
utilizzo sia pi complesso rispetto a Cron.
Invece di avere tutto in un unico file
crontab, dovrai sfruttare due documenti
differenti per ogni cronjob. Si tratta di file
specifici di Systemd che trovi in /etc/
sytemd/system. Il primo ha una
estensione .timer e descrive quando
attivare unazione. Volendo fare un
esempio, possiamo creare unoperazione
che permetta al nostro disco SSD di
eseguire il trim due volte a settimana.
Per loccasione, dovremo generare il file
ssd-trim.timer:
[Unit]
Description=Trims the root filesystem
[Timer]
OnCalendar=Mon,Thu *-*-* 10:00
[Install]
WantedBy=basic.target
La stringa OnCalendar richiede comunque
unistruzione particolare:
Weekday Year-Month-Date
Hours:Minutes:Seconds
Weekday e Seconds sono opzionali.
A questo punto il file che attiva il trim
luned e gioved pronto. C per bisogno
di un ulteriore file che possa gestire
questa operazione. Quando un timer viene
attivato, infatti, si deve avviare anche un
servizio con lo stesso nome. In questo
caso ssd-trim.service. Andiamo quindi
a crearlo con:
[Unit]
[Service]
Type=oneshot
ExecStart=/sbin/fstrim /
Per la maggior parte delle singole
operazioni cronjob, pu bastare quanto
abbiamo appena fatto. Se per hai diverse
attivit in sequenza archiviate in etc/cron,
opportuno fare in modo che si avviino
con un solo servizio. Andiamo quindi
a creare il file run-hourly.timer:
[Unit]
Description=Hourly timer
[Timer]
OnBootSec=3min
OnUnitActiveSec=1h
OnCalendar=hourly
Unit=run-hourly.target
[Install]
WantedBy=basic.target
Lopzione OnBootSec permette di
impostare una pausa di tre minuti tra
lavvio di un processo e laltro. La riga che
segue, invece, regola le attivit in modo
che vengano lanciate solo se passata
unora da quella precedente. Per evitare
che un riavvio del sistema causi
lattivazione di altre operazioni non
organizzate, necessario creare il file
run-hourly.target con questi parametri:
[Unit]
Description=Hourly timer target
StopWhenUnneeded=yes
Infine, genera la directory /etc/systemd/
system/run-hourly.target in cui
collocherai ogni file di servizio per
lesecuzione delle operazioni.

FAQ: le domande pi frequenti

rsync e Unison
Che cos rsync?
Si tratta di un sistema utile per
sincronizzare il contenuto di due
cartelle, garantendo che luna sia
la copia identica dellaltra.
Non posso usare cp per
lo stesso scopo?
S, ma cp copia tutto il
contenuto delle cartelle, mentre
rsync solo i file differenti. Se ci
sono documenti con dimensioni
diverse nelle due directory, rsync
copia solo le parti modificate.
Molto bene. Come si usa?
$ rsync --archive --delete /path/
sorgente/ /path/destinazione/
Lopzione --delete rimuove i file
non presenti nella prima
directory, mentre --archive
gestisce tutte le autorizzazioni.
Le slash sono molto importanti,
perch indicano il percorso delle
cartelle da sincronizzare.
Cosa devo fare per
sincronizzare una directory con
quella presente in un altro PC?
A patto di sfruttare un accesso
SSH allaltro PC, puoi gestire
il tutto con questo comando:
$ rsync --archive --delete /my/
local/
site/ hostname:/path/to/site/
Quando una o entrambe le path
sono identificate con lhost di un di utilizzare rsync ed SSH.
computer, rsync user la shell
remota. Di solito si tratta di SSH,
ma se si vuole che tutti gli utenti
siano in grado di leggere i file
in transito, si pu utilizzare
anche RSH.
Che cosa succede se
modifico i file sui due
computer e voglio mantenerli
entrambi aggiornati?
Avrai bisogno di Unison
(www.cis.upenn.
edu/~bcpierce/unison).
Questultimo stato progettato
per la sincronizzazione
bidirezionale ed in grado
Se si modificato un file su un
computer, Unison garantir che
la versione sul secondo PC sia
ugualmente aggiornata.
Interessante. Se modifico
lo stesso file su entrambi
i computer cosa succede?
In questo caso, Unison si
accorger che entrambe le copie
sono state modificate e ti
chieder quale vuoi usare.
Unison, infatti, tiene traccia
di tutte le modifiche apportate
ai file, in modo da avere una
panoramica completa delle
attivit svolte.

103
+ Dottor Linux
Errori di root
Se creo unimmagine completa del disco
con Clonezilla su ununit esterna, viene
salvata automaticamente come file
di root. Quando la aggiorno, per,
ho necessit di cancellare il precedente
backup. Posso procedere sia da Terminale
sia da Nautilus. Con il primo, tuttavia, si
verifica lerrore sotto riportato:
bryan@bryan-best:~$ sudo nautilus
(nautilus:3710): Gtk-WARNING **: Failed to
register client:
GDBus.Error:org.freedesktop.DBus.Error.
ServiceUnknown: The name
org.gnome.SessionManager was not provided
by any .service file
Initializing nautilus-dropbox 2.10.0
** (nautilus:3710): CRITICAL **: Another
desktop manager in use; desktop
window wont be created
Preciso che nonostante tale
inconveniente, Nautilus continua
a funzionare. Da cosa pu essere
causato questo malfunzionamento?
Nautilus sfrutta DBus per comunicare con
la sessione desktop e quando si utilizza
sudo, entra in modalit root. Esso,
pertanto, cerca di dialogare con il desktop
con permessi da Admin. Il desktop,
analizzando il messaggio di errore che hai
riportato, non sembra per esistere. Il fatto
che Nautilus continui a funzionare anche
Riflettori su...
Qual
la migliore distro
per la sicurezza?
Negli ultimi tempi, il numero di distro
dedicate alla sicurezza aumentato
a dismisura. Ne troviamo di tutti i generi
e per tutti i gusti. La maggior parte
dotata di strumenti da utilizzare per
i test di penetrazione, la gestione
avanzata delle reti e le attivit di IT
forensics. In questo campo, la migliore
continua a essere Kali Linux, disponibile
per il download in versione da 32 o 64 bit
104
Nautilus un eccellente file manager. Potete utilizzarlo nella maggior parte delle distro
Linux. Per installarlo su Ubuntu e Mint, usate sudo apt-get install nautilus
dopo il malfunzionamento, presto
spiegato. Questo programma, pur essendo
ancora operativo dopo lerrore, agir solo
sulle operazioni che non richiedono la
comunicazione fornita da DBus tra
processi. A tal proposito, durante
lesecuzione di un programma grafico
con sudo, c la possibilit che Nautilus
sovrascriva alcuni file di configurazione
nella directory home. La soluzione
comunque a portata di mano. Basta
usare gksudo anzich sudo durante
lesecuzione di un software desktop in
modalit root. Nautilus potrebbe restituirti
un primo messaggio di errore che riguarda
su www.kali.org/downloads.
presente perfino la ISO Light con
una dimensione di circa 800 MB.
In alternativa, potete scaricare
limmagine completa da 3,2 GB.
Se volete provarla su una macchina
virtuale come VMware o VirtualBox,
sul sito di kali trovate anche le
immagini adatte per entrambi
i programmi di virtualizzazione.
una configurazione mancante in /root/.
config. Questo perch Nautilus sta
utilizzando la configurazione del desktop
in root. Il file di cui ha bisogno viene per
creato automaticamente. La seconda volta
che lo avvi, Nautilus trover il documento
in questione e smetter di generare
lerrore. Ricordiamo che sudo un
comando per desktop Unity e Gnome,
mentre KDE utilizza kdesudo. Il tuo modo
di approcciare, aprendo prima il terminale
per poi richiamare un Windows Manager
grafico, non comunque dei migliori. Sotto
questo punto di vista, meglio lavorare
totalmente da terminale. Anche se il file
si trova in un percorso radicato, puoi
sempre sfruttare lauto-completamento.
Dopo averlo usato un paio di volte,
non potrai pi farne a meno. Infine, ricorda
che il comando gksudo funziona su tutti
i programmi grafici.
Limportanza di noatime
Ho letto che le funzioni di
partizionamento dei dischi fissi sono
notevolmente migliorate negli ultimi
tempi. Questo passo in avanti riguarda
solo i software o anche la tecnologia
delle unit? In pi vorrei sapere se
ci sono accorgimenti particolari da usare
in presenza di dischi SSD. A tal
proposito, cosa mi sapete dire del
comando noatime? davvero necessario
con le unit allo stato solido?
In primo luogo importante fare chiarezza
su alcuni aspetti. La tecnologia alla base dei
dischi fissi sempre la stessa. I software per
il partizionamento, per, hanno fatto un
salto in avanti e sono ora molto pi flessibili
e intelligenti. I programmi per creare e
gestire le partizioni di un disco fisso, come
fsdisk, gdisk e parted (compresi i loro
parenti dotati di GUI), sono in grado di

allineare le partizioni di avvio dal blocco
2048. Evitano cos il verificarsi dei
problemi di allineamento che emergevano
quando vecchie distro e nuovi dischi
erano costretti a lavorare insieme.
Attraverso i comandi che descriviamo di
seguito, puoi controllare se la tua unit
correttamente allineata. Il primo riguarda
le tabelle GPT pi moderne, il secondo
dedicato al vetusto sistema MBR:
$ gdisk -l /dev/sda
$ fdisk -l /dev/sda
Se dopo lesecuzione di questi comandi la
prima partizione parte dal blocco 2048,
allora tutto in regola.
Number Start (settore) End (settore)...
1 2048 2099199 ...
Per quanto riguarda noatime, aggiungerlo
come opzione di mount sempre una
buona idea, soprattutto se hai un disco
SSD. Con la funzione atime abilitata, ogni
volta che viene letto un file su disco, questo
viene anche scritto. Cos facendo, dopo un
po
di tempo lunit allo stato solido potrebbe
avere un calo di prestazioni. Con noatime
che riduce le operazioni di scrittura,
contribuisci a estendere la vita del tuo SSD.
Infatti, sar meno soggetto al processo di
scrittura automatico.
Il firmware serve?
Durante linstallazione di Debian 8
in rete con CD, mi viene richiesto un
particolare driver di rete proprietario.
Questo ancor prima del
partizionamento. Non avendolo
a portata di mano, ne ho ignorato
linstallazione. Tutto filato liscio
e Internet funziona senza problemi.
Il driver in questione, per, non nel CD
fornito con la scheda madre e neppure
in un aggiornamento firmware tra i pi
Riferimento rapido
Tree
I
file manager grafici permettono
di visualizzare il contenuto in una
directory e delle relative sotto
cartelle. Esattamente la stessa cosa
che potete fare con ls e dir nella
shell. La maggior parte di questi
programmi permette di sfruttare un
pratico diagramma ad albero. In questo
modo, la struttura molto pi intuitiva
e veloce da consultare. Anche la shell,
150 risposte semplici a domande difficili
Con i dischi fissi SSD sempre
meglio utilizzare la funzione noatime
recenti. Sono riuscito a trovarlo solo
in un pacchetto deb del repository
di Debian. Mi chiedo quindi quando vada
installato. meglio salvare il driver su
un CD o chiave USB, quindi installarlo
nel momento in cui viene richiesto
dallinstaller, oppure procedere dopo
che il sistema gi in esecuzione?
In alternativa, visto che tutto funziona
bene anche senza questo componente,
posso ignorarlo e farne a meno? Il driver
in questione rtl_nic/rtl8168g-2.fw,
in firmware-realtek_0.43_all.deb.
I pacchetti firmware contengono codice
aggiuntivo che, nella maggior parte
dei casi, si rivela essenziale per il
funzionamento di un determinato
dispositivo. In questo caso parliamo della
scheda di rete. Talvolta, comunque,
il firmware non cos fondamentale,
comunque, consente di fare altrettanto.
Per loccasione, potete usare il comando
tree. Come con ls, ci sono poi diverse
sotto-istruzioni che permettono a tree
di visualizzare determinate informazioni.
-a mostra i dotfile nascosti;
-L N utile per indicizzare le
directory radicate, contenenti parecchie
sotto cartelle;
-D mostra lultima modifica
in quanto porta con s solo alcune
correzioni dei bug pi noti e a qualche
nuova funzione accessoria. In queste
circostanze, il dispositivo pu funzionare
bene anche senza essere aggiornato con
il firmware pi recente. Lunica limitazione
sar il non poter sfruttare le ultime
caratteristiche disponibili. La domanda da
porsi nel tuo caso, per, unaltra: perch
il firmware in questione non incluso se
invece ce n bisogno? Il pacchetto si trova
nel repo non-free ed sotto licenza.
Questo significa che Debian non in grado
o non lo vuole includere nel proprio
supporto di distribuzione. Si tratta di una
situazione piuttosto frequente, soprattutto
per quanto riguarda i firmware. Infatti,
questi potrebbero derivare da Windows
e non avere alcuna autorizzazione per
funzionare al di fuori del sistema
effettuata su un file;
-p mostra il tipo di file e i suoi
permessi;
-h visualizza le dimensioni di un file;
--prune nasconde le directory vuote;
-P pattern identifica solo file
corrispondenti allo specifico carattere
jolly;
-f stampa il percorso completo di
ogni file.
105
 + Dottor Linux
Microsoft. Per installare il pacchetto non
free, aggiungi il repository adatto da APT.
Puoi farlo velocemente e senza
inconvenienti da Synaptic. I vari firmware
disponibili, verranno quindi installati
in lib/firmware. A questo punto, potrai
scegliere quello necessario alle tue
esigenze.
Cron e gli Script
Sto cercando di rendere il mio Debian 7
capace di eseguire quotidianamente
uno script. Ho provato a usare Cron,
collocando lo script in questione in /etc/
cron.daily. Purtroppo, per, non funziona.
Ho scordato qualche passaggio o sto
effettivamente sbagliando?
Per capire se stai sbagliando, puoi
compiere alcuni passi. Per prima cosa,
assicurati che lo script sia eseguibile. In
caso contrario, Cron non potr funzionare.
Apri poi /etc/crontab e modifica o
aggiungi la riga MAILTO. In questo modo,
Cron potr inviare loutput a uno specifico
indirizzo email ogni qual volta esegue
unoperazione. La sintassi corretta da
aggiungere MAILTO:me@gmail.com.
Quando si mette mano al crontab, occorre
se | sudo tee -a /etc/modules-load.d/fuse.conf echo fuse | sudo tee -a /etc/modules-load.d/fuse.conf
Un cambio di mentalit
Systemd
mi rende la vita difficile
Sono un SysAdmin vecchia scuola
e sto pensando di passare da CentOS 6
a CentOS 7. Tuttavia, Systemd mi
sta facendo dannare. Spero quindi
di apprendere nuovi modi di utilizzarlo.
In primo luogo, come posso usare
la funzione di auto-completamento?
Come faccio a trovare tutti i possibili
servizi? Con init, uso ls -l /etc/init.d.
Con Systemd, invece, ls -l /lib/
systemd/system/*.service /etc/
systemd/system/*.service.
Questultimo passaggio, per, risulta
pi difficile perch anzich ricordare
una sola path, devo tenerne a mente
due. Per elencare tutti i servizi attivi,
con init uso chkconfig --list | grep :on,
ma con Systemd non so come fare.
In pi, dispongo di svariati servizi
monitorati da Nagios o cron jobs.
Tutti si basano su /etc/
init.d/<service> status/start/stop/
restart. Visto che lavorano su server,
non ho intenzione di modificarli e non
vorrei mantenere due versioni del
106
Allindirizzo http://bit.ly/1TgMYZc trovate il change log dettagliato di Debian 8.
Le novit sono diverse e tutte di ottimo livello
assicurarsi che Cron sia a conoscenza del
processo con $ killall -HUP cron.
Se si verifica lerrore processo non
trovato, prova a usare crond invece di
Cron. Questo, infatti, permette di utilizzare
una gestione dei nomi leggermente diversa.
Adesso il campo si restringe a due
possibilit: lo script non in esecuzione o
se si attiva non funziona. Controllalo con:
codice. In definitiva, seppure sia
interessato a usare Systemd, sto
cominciando a pensare che non sia
una buona idea.
Per usare Systemd necessario
adeguarsi al suo modo di operare.
Dovrai quindi ripartire dalle fondamenta
e imparare a sfruttarlo al meglio. Ci vorr
un po di tempo, ma una volta che saprai
maneggiarlo con cura, i risultati non
mancheranno. Su http://bit.ly/
InitCheatsheet trovi un manuale che
potr tornarti molto utile. Prima di
passare a CentOS 7, ti consigliamo
di installarlo su una macchina virtuale,
cos da sperimentare il funzionamento
di Systemd fino a che non saprai piegarlo
ai tuoi voleri. Per quanto riguarda
i comandi, tieni presente che pur
rompendo la tradizione Unix, quelli di
Systemd sono pi semplici. Grazie alluso
degli alias, puoi ridurre drasticamente
i tempi per linserimento delle istruzioni.
Per esempio, puoi usare sc per
systemctl, jc per journalctl e scr per
systemctl restart e cos via.
$ grep name_of_script /var/log/messages
poi possibile verificare tutti gli eventi
correlati con Cron:
$ grep cron /var/log/messages
Se lo script non ancora in esecuzione,
appura che le autorizzazioni e la propriet
siano riportate nelle directory cron.*. Se lo
script attivo ma non funziona, allora
aggiungi set -x nella parte superiore del file:
Per riavviare il servizio SSH, sfrutta
$scr sshd. Il completamento
automatico, inoltre, funziona benissimo
anche in Systemd con o senza alias.
Volendo, possibile installarlo perfino
in Bash. Tuttavia potrebbe essere
necessario aggiungere un pacchetto
separato. Per elencare i contenuti di
due path, puoi usare $ systemctl list-
unit-files. In alternativa, per
evidenziare i vari tipi di unit e il loro
stato, c il comando $ systemctl
--type=service --state=active che
mostra quelli attivi. Con $ systemctl
--failed, invece, si vedono i servizi che
non sono riusciti ad avviarsi.
Se proprio non riesci a venire a patti
con Systemd, puoi ricorrere a uno script
che emula il funzionamento di init.
Per i cron job, per esempio, si pu
ricorrere a questa sequenza di istruzioni:
if [[ $(ps -q 1 -o comm=) ==
systemd ]]; then
systemctl some stuff
else
service some stuff
fi
 150 risposte semplici a domande difficili

Nella maggior parte delle distro wiki, presente un capitolo dedicato a Cron

#!/bin/sh
set -x
Ci fa in modo che lo script stampi ogni riga
prima di eseguirla. Se la stringa lavora
correttamente quando la si lancia da un
terminale, importante precisare una cosa
che render chiaro il motivo di questo
comportamento. In tal caso, infatti,
lambiente di esecuzione a fare la
differenza. Una delle cause pi comuni che
portano a tale situazione, la disuguaglianza
nelle impostazioni tra il Terminale e Cron.
Per risolvere, aggiungi echo $PATH e
confronta i risultati dellattivit dello script
tra il Terminale e Cron. Ci che viene
mostrato, porta a evidenziare la mancanza
di alcuni comandi in Cron. In tal caso, ci sono
due possibili soluzioni: utilizzare percorsi
assoluti per tutti i comandi eseguiti nello
script o aggiungere PATH di fianco ai
comandi nella parte superiore dello script:
PATH=/usr/local/sbin:/usr/local/bin:/usr/
sbin:/usr/bin:/sbin:/bin
PATH=$PATH:/usr/local/sbin:/usr/local/bin
Il primo sistema imposta il percorso in base
alla lista fornita. Il secondo, invece, aggiunge
il percorso esistente.

FAQ: le domande pi frequenti

Una piccola guida per i problemi di boot

Avete problemi ad avviare
la vostra distro appena
installata? Oppure, qualcosa
andato storto durante la
procedura di aggiornamento
e ora non riuscite pi a
lanciare il sistema? Niente
panico, ci sono delle soluzioni
che potete adottare per fare
chiarezza su cosa successo.
Mai pi schermate di avvio.
La splash screen o schermata
di avvio nasconde i principali
messaggi in fase di boot.
Se avete un problema, per
importante vedere cosa succede
dietro le quinte. Di solito, per
sbarazzarsi della schermata,
basta premere il tasto Esc.
Tuttavia non sempre funziona.
In tal caso, entrate nel BIOS
e modificate la voce di avvio
per non far comparire la splash
screen. A questo punto avrete
una chiara percezione di cosa
sta accadendo. Per continuare,
baster premere F10.
Si possono leggere i log?
Se il sistema non riesce a
caricarsi, potete accedere al log
del server X con:
$ less/var/log/Xorg.0.log
Cercate eventuali righe
contenenti (EE). Queste, infatti,
indicano i principali errori.
Un messaggio tipo No screens
found, di solito significa che non
stato trovato alcun driver per
la scheda video. Se di recente
avete aggiornato il kernel
e utilizzate driver proprietari
Nvidia o AMD, necessario
reinstallarli di nuovo.
Nel caso in cui non sia
possibile effettuare il login,
cosa dovremo fare?
Per prima cosa, potete provare
ad accedere con un utente
diverso da quello principale.
Se non ne avete creato uno in
precedenza, procedete da
terminale:
$ sudo useradd -m test
$ sudo passwd test/
Il primo comando crea un utente
chiamato test. Il secondo,
invece, permette di impostarne
la password. Adesso tentate
di accedere con il nuovo account
appena generato.
Se funziona, allinterno della
configurazione del desktop
che appartiene allaccount
standard, cercate i file modificati
di recente.

107
+ Dottor Linux
Elementary OS
non si avvia
Ho iniziato a usare i PC con un mitico
Sinclair ZX81 a 8 bit. Adesso possiedo un
Viglen Genie con processore AMD Athlon
64 X2 Dual-Core Pro 4200+ che lavora
a 2,2 GHz. Il sistema operativo montato
sulla macchina Windows 7 Pro a 32 bit.
Vorrei passare a una versione Linux
a 64 bit, ma ho difficolt con lavvio
di Elementary OS. Non riesco ad andare
oltre il controllo della memoria.
Il problema forse nel quantitativo
di RAM? Di solito i sistemi a 64 bit
richiedono almeno 2 GB, mentre sul Genie
ne ho solo uno.

Visto che la tua CPU a 64 bit, non

dovrebbe avere alcun problema a gestire
sistemi operativi scritti con lo stesso
standard. Certo, al giorno doggi 1 GB di RAM
pu essere poco, ma non sicuramente
questo che ti impedisce di installare
Elementary OS. Il sistema, infatti, in grado
di funzionare senza particolari difficolt
anche con quantitativi di RAM ridotti.
Non potrai pretendere velocit da record,
ma Elementary dovrebbe comunque
avviarsi. Purtroppo, in questi casi, difficile
dare consigli mirati. Per fare una diagnosi
completa e capire il problema dovremmo
mettere le mani sul PC. Tuttavia proveremo
lo stesso a darti qualche dritta. In primo
Riflettori su...
Elementary OS si pone come punto di riferimento per chi approccia al mondo Linux
la prima volta. Grazie alla sua interfaccia elegante e pratica, si dimostra facile da usare
luogo, cerca di avere pazienza. Gli script prova a copiare la ISO di Elementary su
lanciati da CD Live spesso richiedono un DVD-R, anzich un DVD-RW. Di norma,
diverso tempo per avviarsi e operare, questi ultimi sono pi affidabili. Dai poi
soprattutto se disponi di una macchina unocchiata al supporto della distro per
con hardware oramai sorpassato. Prima valutare di aver copiato correttamente
di pensare al peggio, attendi almeno cinque la ISO su DVD. Valuta se sono presenti
minuti. Supponendo che il caricamento aggiornamenti del BIOS. Di solito,
del sistema si blocchi sul controllo della soprattutto nelle macchine pi vecchie,
memoria o subito dopo averlo concluso, un update di questo genere porta con s
una maggior compatibilit per supporti
e funzioni. possibile che il BIOS del Genie
non gestisca il processo di avvio a due stadi
utilizzato dai moderni DVD. Prova a usare
lopzione Failsafe dal menu di Debian. Oltre

Posso usare
a disattivare una serie di funzioni in fase
di avvio, permette di visualizzare i messaggi
che descrivono la fase di boot. Potrai cos
scoprire se c qualcosa che non va

WhatsApp
ed eventualmente pensare a una soluzione
mirata. Elementary OS non ha unopzione
per il boot in modalit failsafe. Ecco perch
ti abbiamo consigliato di usare Debian per

anche su Ubuntu?
S, possibile. WhatsApp, il famoso client
per la messaggistica istantanea lanciato
su smartphone Android e iOS, disponibile
per luso anche su PC. In linea di massima,
possibile sfruttarne tutte le funzioni con
WhatsApp Web, raggiungibile allindirizzo
https://web.whatsapp.com. Basta
inquadrare il codice QR con la fotocamera
dello smartphone e collegare il proprio
account al computer in uso. In alternativa,
su Ubuntu disponibile il client
WhatsApp-Ubuntu. Lo trovate
direttamente in Ubuntu Software
Center. Lunico inconveniente che
non si tratta di un cliet free ma
proprietario. Infatti ha un costo
di cinque dollari (circa 4,50 ).
Una volta installato, collega le notifiche
di Ubuntu con quelle di WhatsApp
per integrarsi nel sistema.
questo compito. Se per vuoi sfruttare
ugualmente Elementary, allora avvia il PC con
il DVD dinstallazione della distro ed evidenzia
la voce Try Elementary OS without
installing, senza per confermare la scelta.
Opta invece per modificare le opzioni di
lancio. Sulla prima riga identificata con Linux,
cancella la voce quiet spash e premi Ctrl+X
o F10 per riavviare. In questo modo, potrai
accedere alla schermata di dettagliato
che dovrebbe quantomeno informati sul
passo in cui la procedura si blocca.
Indirizzi persi
Utilizzo Claws Mail per inviare una
newsletter a un una serie di indirizzi.

108

Claws Mail uno dei client per la gestione della posta elettronica pi usati nel mondo Linux
Il gruppo arrivato a ospitare 50 iscritti,
vale a dire il massimo che il mio ISP
accetta per il multi-invio. Di recente ho
avuto bisogno di formattare il disco fisso.
Mi sono quindi premunito con un backup
della cartella .claws-mail su ununit
esterna. Quando ho tentato di ripristinare
il tutto, Claws mi ha risposto con un
messaggio secondo cui la rubrica non
poteva essere letta. Ho provato a chiudere
e a riavviare ma senza nessun risultato.
Anzi, alla riattivazione del sistema la
rubrica era completamente vuota!
In ~/.claws-mail/addrbook ci sono circa 40
file rinominati in forma addrbook-00000x
dove X un numero intero. Alcuni hanno
Una guida veloce per...
Come affrontare i crash inspiegabili
S
e il vostro software in
buona salute ma il computer
non ne vuole sapere di
funzionare a dovere, allora avete
a che fare con un problema
hardware. In primo luogo, se avete il
PC collegato a un gruppo di continuit,
provate a connetterlo direttamente
alla presa a muro. I PSU, soprattutto
se economici, possono essere causa
150 risposte semplici a domande difficili
poi i suffissi .xml.bak e .xml. Ho scoperto
che questultimo si apre in Firefox,
mostrando una serie di indirizzi mail sotto
forma di <person uid=""nome=""
cognome="" ..etc.../>. Premetto che il
backup fatto su disco rigido esterno
contiene un duplicato perfetto del file. Mi
domando quindi cosa possa essere
successo e come risolvere il problema.
Claws Mail, quando si avvia, legge tutti i
vari file di configurazione e i dati in
memoria. Quando lo si chiude, invece,
lapplicazione passa in modalit scrittura.
Se vuoi eseguire qualsiasi operazione in
~/.claws-mail, compreso il backup,
necessario farlo quando il programma
di crash apparentemente inspiegabili.
Se il flusso di corrente che erogano
non ottimale, sono perfino in grado
di danneggiare seriamente il PC.
Un altro componente da controllare
attentamente la RAM. Bastano solo
pochi byte corrotti per rendere
instabile il computer. Per eseguire un
controllo approfondito, vi consigliamo
di rivolgervi a Memtest86+ che
non in esecuzione. In caso contrario, le
modifiche verranno sovrascritte e i
backup non saranno aggiornati.
I file .xml che hai menzionato contengono
le varie rubriche. I documenti con
estensione .xml.bak, invece, sono i
backup delle versioni precedenti. Dovresti
avere anche un file chiamato addrbook--
index.xml che contiene la rubrica. Se non
lo trovi, ricrealo seguendo le istruzioni
riportate di seguito:
<?xml version=1.0 encoding=UTF-8 ?>
<addressbook>
<book_list>
<book name=Nome prima rubrica
file=addrbook-000001.xml />
potete scaricare dal sito http://www.
memtest86.com. Questo programma
esegue una serie completa di prove,
mettendo sotto torchio la RAM
ed evidenziandone eventuali problemi.
Di solito la procedura richiede
parecchio tempo. Consigliamo quindi
di eseguirla durante la notte, in modo
da non bloccarvi durante le vostre
attivit quotidiane.
109
 + Dottor Linux
<book name=Nome seconda rubrica
file=addrbook-000002.xml />
...
</book_list>
</addressbook>
Cercandolo in questo file, potrai quindi vedere
il nome di ogni rubrica. Baster dare
unocchiata alla seconda riga. Al di l del
problema riscontrato, importante ricordare
che al giorno doggi ci sono sistemi migliori
per inviare newsletter. Gli ISP, infatti, tendono
a scoraggiare questa pratica, considerandola
alla stregua dello spam. Molti provider
arrivano addirittura a bloccare laccesso
agli indirizzi che inviano mail in stile flood,
considerandoli infettati dagli spam-bot.
Una delle alternative pi utilizzate in questi
casi istituire una mailing list, dove inserire
tutti gli iscritti alla precedente newsletter.
Leffetto lo stesso, ma il sistema utilizzato
Xfce un ambiente desktop pratico e leggero, capace di mettere a proprio agio anche
permette di cambiare radicalmente i principianti. Lultima versione la 4.12
approccio alle politiche anti-spam. In Rete
c solo limbarazzo della scelta per quanto messaggi, nonch le procedure per usare per eseguire la procedura in modo
riguarda programmi in grado di gestire le liscrizione degli utenti. corretto e senza problemi?
mailinglist. Google Gruppi solo uno degli
esempi pi in voga al momento. Indipendente Rimuovere Xfce Ubuntu utilizza i meta-pacchetti per le varie
dal software cui decidi di affidarti, avrai Ho installato il desktop di Ubuntu scelte riguardanti il desktop. Questi, pur non
a disposizione una serie di opzioni per su Ubuntu Studio 14.04. Vorrei quindi installando niente di particolare, contengono
perfezionare linvio e la ricezione dei rimuovere Xfce. Quale comando devo dipendenze importanti affinch lambiente

se | sudo tee -a /etc/modules-load.d/fuse.conf echo fuse | sudo tee -a /etc/modules-load.d/fuse.conf

Avvio turbolento
Bootloader corrotto
Ho un vecchio computer portatile con
Windows XP su cui installato anche
Linux Mint 8. Ho pensato di aggiornare
questultima distro alla versione 18.
Ho quindi eliminato la partizione che
lo conteneva e provveduto a installare
la nuova release. In fase di avvio,
per, GRUB si blocca, riportando un
enigmatico Errore 17. A questo punto
non posso neppure tentare il riavvio.
Devo per forza spegnere il computer.
Ho il sospetto di aver fatto qualche
danno, magari rimuovendo una
partizione necessaria al sistema per
avviarsi. Potreste indicarmi un modo
per risolvere?
Stando a quanto racconti, sembra
proprio che i tuoi sospetti siano fondati.
A nostro giudizio, hai rimosso
la partizione contenente i file utilizzati
da Grub per avviare il computer.
Il codice di boot, infatti, risiede nel
primo blocco di avvio, anche conosciuto
con il nome di Master Boot Record
o MBR. Durante il lancio del sistema,
questultimo richiama Grub che per ovviare al problema con Rescatux.
non viene trovato, generando cos
lerrore 17. A tal proposito, ricordiamo
che non c alcun bisogno di cancellare
le partizioni per installare una nuova
versione di Mint. Basta utilizzare
linstaller della release pi recente.
Tieni presente che il problema
riscontrato incide solo sul boot da disco
fisso. Se utilizzi il DVD di Mint, potrai
quindi lanciare il sistema dal supporto
ottico, installarne una copia e quindi
ripristinare il bootloader. In alternativa
puoi tentare di ripristinare il bootloader
di Windows. Questo passaggio, per,
ha senso solo se disponi di altre distro
Linux su disco. Per farlo, comunque
necessario il disco dinstallazione del
sistema Microsoft. Una volta avviato
il computer con il supporto inserito,
accedi alla shell e scrivi il comando:
fdisk /mbr
Tieni presente che questa istruzione
specifica per Windows XP. Con altre
versioni, dovrai utilizzare istruzioni
diverse. Se non hai il disco di Windows
a portata di mano, puoi comunque
Scarichi questa particolare distro dal
sito www.supergrubdisk.org/rescatux.
Si tratta di un sistema Live ricco
di strumenti per risolvere i pi comuni
inconvenienti dovuti al mancato avvio
dei sistemi operativi, tra cui quelli
Microsoft. Infatti, tramite Rescatux
possibile ripristinare Windows MBR,
ma anche GRUB e GRUB 2. In pi,
consente di controllare il filesystem
e cambiare eventuali password GNU/
Linux, rigenerando addirittura i file
sudoers. Per Windows, sotto questo
profilo, riesce a eliminare le password
di amministrazione. Incidi Rescatux
su un CD e avvia il computer con
questo supporto. Subito dopo aver
lanciato la distro di recupero, vedrai
un pulsante contrassegnato con la
dicitura Restore Windows MBR
(a seconda della risoluzione utilizzata,
potresti dover scorrere la finestra
verso il basso). Una volta fatto, il PC
si riavvier da Windows. Potrai poi
procedere con linstallazione sul pulito
di Linux Mint 18.

110
 150 risposte semplici a domande difficili

--dry-run. Per loccasione, puoi anche

aggiungere --purge che elimina
i file di configurazione allo stesso modo di
quanto viene fatto con i programmi. Gli
unici elementi che rimangono al proprio
posto sono i file relativi alla
documentazione e alle impostazioni. Tieni
comunque presente che spesso la
rimozione completa di un programma pu
non essere unoperazione semplice e
veloce. Le dipendenze sono un aspetto
molto complesso nei sistemi Linux
e talvolta si ramificano cos in profondit
che risulta difficile trovarle tutte ed
eliminarle. Se non hai grandi problemi di
spazio, pu essere pi comodo lasciare le
cose come stanno.

Hardinfo disponibile per il download immediato anche in Ubuntu Software Center
grafico possa funzionare a dovere. Se vuoi
disinstallare Xfce in modo corretto, prima di
procedere, dovrai rimuovere i rispettivi meta-
pacchetti. Per quanto riguarda Xfce, il file in
questione si chiama xubuntu-desktop. Per
reperire tutti i pacchetti desktop, puoi usare il
gestore pacchetti. In alternativa, procedi da
riga di comando con apt-cache:
$ apt-cache search -n -- -desktop
Il segno -- necessario per fermare apt-cache
nellinterpretazione di -desktop. Ricorda che
per la maggior parte dei comandi da Shell, il
segno -- indica il blocco dellelaborazione
lanciata da una precedente opzione.
Naturalmente, come abbiamo detto prima,
non stai procedendo con una disinstallazione
vera e propria. I meta-pacchetti, per loro
stessa natura, non installano alcunch
allinterno del sistema. Ci su cui ti sei
concentrato evitare che la distro continui a
richiedere i pacchetti dipendenti dal desktop
Xfce. Adesso, passerai a elencarli tutti con:
$ sudo apt-get --dry-run autoremove
Grazie a questa opzione, avrai una lista precisa
di tutti i pacchetti da rimuovere. Controlla
lelenco per evitare di cancellare qualche
componente importante, quindi rimuovi dal
comando precedentemente usato lopzione
Diagnostica
completa dellhardware
Ho bisogno di dare unocchiata agli output
hardware del mio computer. Potreste
indicarmi i vari strumenti per eseguire una
diagnostica completa?
Ci sono varie funzioni che puoi usare per
questa attivit. In primo luogo, per la parte
hardware, dai unocchiata a Hardinfo
(http://bit.ly/Hardinfo). Questa
applicazione fornisce un rapporto completo
su tutti i componenti installati nel PC e lo
riassume in un documento HTML. Altrimenti,
anche loutput lshw si rivela altrettanto utile
(http://ezix.org/project/wiki/
HardwareLiSter). Probabilmente troverete
entrambi i programmi nei repo della vostra
distro. Linstallazione semplice e immediata.

Una guida per...

Compilare il software da sorgente

L
a maggior parte delle
volte, per procurarsi
i software necessari alle
vostre attivit, basta dare
unocchiata ai repo disponibili
per la distro utilizzata. Anche
se i repository ufficiali non
hanno ci che cercate, potete
sempre rivolgervi alle fonti
esterne. Per Ubuntu, per
esempio, esiste una vasta
panoramica di PPA di terze
parti da aggiungere
velocemente. Tuttavia,
importante ricordare che
il gestore pacchetti non deve
essere considerato come
la soluzione universale
allinstallazione del software.
Ci sono situazioni in cui pi
utile e consigliabile rivolgersi
direttamente alla fonte.
Parliamo di quei casi in cui
il programma contenuto nel
gestore non aggiornato
allultima versione, oppure non
presente. in questi casi che
bisogna rimboccarsi le maniche
e mettere in pratica la
compilazione da sorgente.
In primo luogo, sfatiamo
un mito piuttosto diffuso:
questa operazione non
assolutamente difficile come
si pensa. Non c bisogno
di conoscere alcun linguaggio
di programmazione, n di
mettere in pratica strani
passaggi ancestrali. Il software
gi scritto e pronto alluso,
basta solo seguire le istruzioni
per renderlo operativo. Il codice
sorgente viene distribuito come
tarball. Si tratta di un archivio
compresso che contiene tutti
i file necessari per la corretta
installazione del programma.
Uno dei documenti pi
importanti README, talvolta
chiamato INSTALL. Qui trovate
le istruzioni dettagliate sui
passi da compiere. Se non
dovesse essere presente, date
unocchiata al sito del software
in questione. Di sicuro troverete
una guida dedicata proprio
allinstallazione. Normalmente,
il processo suddiviso in tre
fasi: set-up, compilazione
e installazione. Con il tipico
sistema autotools presente
in quasi tutte le distro,
sufficiente usare i seguenti
comandi:
$ cd foo-1.2.3
$ ./configure
$ make
$ sudo make install
Il comando make compila
il codice sorgente in file
eseguibili. Infine, make install
li colloca nel filesystem.

111
+ Dottor Linux
Problemi con VirtualBox
Ho installato VirtualBox per provare
nuove distro Linux. Purtroppo, per,
quando creo la macchina virtuale e
vado a caricare la ISO nelle
impostazioni, il programma mi informa
che non ne riconosce il formato.
Il problema forse causato dalluso di
una ISO ibrida?

La presenza di una ISO ibrida non

allorigine di questo problema.
Negli ultimi tempi, almeno tre quarti
delle immagini in circolazione sono
ibride. La specifica ISO, nella parte
iniziale, lascia un blocco di spazio
inutilizzato da 512 byte. La conversione
in isohybrid, invece, sfrutta questa
porzione apparentemente inutile,
aggiungendo poi alcuni dati alla fine del
formato. Le immagini ibride, pur con le
dovute differenze, rispettano quindi i
requisiti di conformit ISO. In definitiva,
non c alcuna difformit che VirtualBox
possa constatare nellutilizzo dello
Per utilizzare al meglio Linux Mint 18 su VirtualBox, necessario impostare
standard. Il problema potrebbe invece
la memoria video a 128 MB, quindi abilitare laccelerazione 3D
essere causato dal modo in cui stai
tentando di utilizzare la ISO.
Nelle impostazioni della macchina Aggiungi controller SATA. Di fianco alla lunit compare nel menu dedicato.
virtuale, spostati allinterno della scheda funzione Controller Sata, premi licona Selezionala facendo click sullicona del
Archiviazione. Fai clic sulla voce Aggiungi lettore ottico. Viene richiesto disco ottico e passa a caricare lISO della
Aggiungi nuovo controller di di integrare una sorgente. Premi il distro da utilizzare. Limmagine, pur
archiviazione quindi seleziona licona pulsante Lascia vuoto. A questo punto, essendo inserita nellunit, non deve
essere montata. Adesso potrai avviare la
VM con il boot dalla ISO. Fai molta
attenzione alle impostazioni che utilizzi
Riflettori su... nella gestione della macchina virtuale.
Molte, infatti, devono essere configurate

Mi consigliate
secondo le specifiche della distro.
Se vuoi virtualizzare un sistema a 64-bit,
nella scheda Generale, sotto il selettore
Versione, devi impostare la specifica

un client BitTorrent
corretta per larchitettura. Se tenti di
usare un ambiente a 32-bit su una VM
configurata per funzionare a 64-bit,
andrai incontro a un errore irreversibile.

valido e sicuro?
Uno dei migliori client per BitTorrent su
Linux Transmission. Potete trovarlo su
http://www.transmissionbt.com.
Si tratta di un sistema multi-piattaforma
che permette di gestire in modo
dettagliato e automatizzato i download di
.torrent. disponibile per molte distro,
tra cui: Ubuntu, Fedora, OpenSUSE,
Mandriva, CentOS, Debian, Puppy, Arch,
Slackware, FreeBSD, Gentoo, Pardus,
OpenBSD e NetBSD. Come se non
bastasse, incluso su molti sistemi
embeddend come NAS WD MyBook,
Synology, Ready NAS, Thecus e molti
altri. Dispone di client grafici basati
su GTK+ e Qt. Supporta poi il
criptaggio delle trasmissioni, DHT,
TP, PEX e i Magnet Link. Nel
momento in cui scriviamo, la versione
pi aggiornata la 2.84.
In Sistema, devi assicurarti che il
quantitativo di RAM a disposizione del
sistema virtualizzato sia sufficiente a
farlo funzionare a dovere. VirtualBox
permette di gestire questa funzione
senza incidere sulle prestazioni della
macchina host. La quantit fisica di RAM,
infatti, rappresentata da una barra
orizzontale suddivisa in due colori: verde
e rosso. Se il selettore che indica la
quantit di memoria dedicata alla
macchina virtuale rimane sul verde, tutto
a posto. Andando nella zona rossa,
potresti incorrere in problemi di
instabilit sul sistema host, che
rimarrebbe a corto di RAM.Lo stesso vale

112
 150 risposte semplici a domande difficili

per la scheda Processore. Anche qui, se

hai una CPU a pi core, possibile
scegliere quante risorse dedicare alla
macchina virtuale. Come per la gestione
della RAM, trovi la barra verde e rossa
che ti guida nelluso delle giuste
impostazioni. La scheda Schermo
altrettanto importante. Devi scegliere
quanta memoria video dedicare alla VM.
Di solito sempre meglio spostare il
selettore al massimo. Se la distro da
virtualizzare sfrutta un ambiente
desktop relativamente elaborato
(Cinnamon, Unity, Gnome o KDE Plasma
5), poi importante spuntare la
funzione Abilita accelerazione 3D.

Indirizzi persi
Ho un Raspberry Pi B che sto usando
come server principale. Non essendo un
esperto di networking, ho fatto
confusione nel configurare il server Web
Apache con ununit condivisa attraverso
Samba e i relativi servizi OwnCloud,
FlatPress e Subversion. Lutilizzo
principale che vorrei fare del server
consiste nel permettere a mio figlio di
progettare i propri siti Web allinterno
della LAN. Ci che vi sto chiedendo
riguarda soprattutto una forma di
protezione. Infatti, vorrei che il server su
Raspberry non acceda allesterno. Il Pi
collegato al mio router di casa. In linea
teorica, vorrei che tutto il traffico non
generato dalla rete locale venisse rifiutato.
Il Raspberry Pi accede allesterno solo
attraverso le porte che gli sono state aperte
dalla configurazione del router.
Per impostazione predefinita, i dispositivi di
questo genere bloccano a priori qualsiasi
tentativo di connessione in entrata.
Se ti sposti nella sezione relativa al port
Il Raspberry Pi unottima soluzione per creare un server piccolo, flessibile e pratico da usare
forwarding del router, spesso identificata
con la voce NAT (Network Address
Translation), potrai garantire nel dettaglio la
blindatura del tuo Pi o di qualsiasi altro
dispositivo connesso alla LAN.
I collegamenti a Internet domestici, di
solito, dispongono di un solo indirizzo IP
esterno. Sono poi il router e la funzione NAT
a decidere quale macchina riceve i
pacchetti in arrivo. Quando questi dati
vengono inoltrati da un computer allinterno
della rete locale, il router sa a quale
dispositivo sono destinati e li instrada verso
di esso. Se ti colleghi a una pagina Web dal
tuo PC, le informazioni inerenti il sito che
stai visitando vengono inviate alla tua
macchina e non al Pi. Se per vuoi gestire
nel dettaglio questa politica, il nostro
consiglio di mettere il Raspberry Pi dietro
a un firewall. Ci sono diversi programmi che
possono fare al caso tuo. Devi per
ricordare che la maggior parte fa solo da
front-end per i moduli del kernel che
utilizzano iptables. Per un compito semplice
come quello che ti sei proposto, puoi
andare direttamente alla fonte e sfruttare
iptables da riga di comando. Per agire
fondamentale avere permessi root o
utilizzare sudo. Per controllare lattuale
politica di iptables, usa il comando:
$ iptables -L INPUT
In questo modo, potrai visualizzare le regole
in ingresso. Tieni presente che esistono
altrettante catene di regole legate ai
comandi OUTPUT e FORWARD.
Su INPUT, probabilmente la lista sar

Una guida veloce per...

Lavorare con i tarball
$ Tar -tvf files.tar

D
i solito, i pacchetti software per
particolari distribuzioni sono
forniti come file Deb o RPM.
Ci nonostante, il codice sorgente
sempre in tarball. Questultimo un
insieme di file racchiuso in unico
contenitore che spesso viene compresso
per risparmiare spazio. Sebbene i tarball
possano essere estratti nella maggior parte
delle distro con desktop grafico,
opportuno prendervi confidenza.
Il comando per gestire i tarball tar che di
fatto deriva dalla loro estensione.
Questa poi arricchita da unulteriore sigla
che indica il tipo di compressione usata.
Per esempio, trovate tar.gz o tar.bz2.
Talvolta possibile che le estensioni
vengano addirittura accorciate con .tgz al
posto di tar.gz. Per elencare il contenuto di
un tarball, possibile usare il comando:
Lopzione -t fa da prova e fornisce un
elenco dei file presenti. Infatti, non
permette lestrazione vera e propria
dallarchivio. Listruzione v consente di
attivare la modalit verbose, mentre f
indica al comando tar di leggere un file
anzich un input standardizzato.
Per lestrazione, invece, potete usare
la funzione:
$ tar -xf files.tar

113
 + Dottor Linux
vuota. Aggiungi un paio di istruzioni come:
$ iptables -A INPUT -s 192.168.1.0/24 -j
ACCEPT
$ iptables -A INPUT -m conntrack --ctstate
ESTABLISHED,RELATED -j ACCEPT
Il primo comando inserisce (-A) la seguente
regola alla catena INPUT: lindirizzo IP di
origine (-s) 192.168.1 e da questo devono
essere accettati i dati in ingresso. La seconda
istruzione, invece, riguarda il traffico in
entrata su risposta a una specifica richiesta
(esattamente ci che succede quando visiti
un sito Web. I dati ti arrivano a fronte di ci
che chiedi). Quando viene ricevuta unistanza
di connessione, iptables confronta ogni regola
fino a che non trova quella corrispondente. Se
non c alcuna istruzione che pu essere
utilizzata, viene usato il criterio predefinito
per la catena. Questo, generalmente,
impostato su ACCEPT. Per modificarlo e
impostarlo su DROP (lasciar cadere,
Per approfondire tutti i comandi di iptables, lanciate listruzione $ iptables --help.
bloccare), devi servirti di questo comando:
In questo modo, potrete conoscere anche la versione utilizzata
$ iptables -P INPUT DROP
Adesso tutto ci che non corrisponde a una
delle regole predefinite viene scartato. quindi carica le istruzioni in fase di boot con: quindi deciso di passare a Linux Mint
Queste istruzioni risiedono solo nella $ iptables-restore </etc/iptables-save 18.1. mia intenzione copiare tutti i file
memoria. Ci significa che al bisogno puoi personali (documenti, immagini, musica,
ripristinare le impostazioni predefinite. Passaggio di file video e via dicendo) dal PC con Ubuntu
Una volta soddisfatto, salva il tutto con: Purtroppo sono rimasto molto deluso a quello in cui presente Mint.
$ iptables-save >/etc/iptables-save dagli ultimi aggiornamenti di Ubuntu. Ho Ho pensato di utilizzare un disco fisso

se | sudo tee -a /etc/modules-load.d/fuse.conf echo fuse | sudo tee -a /etc/modules-load.d/fuse.conf

Windows contro Linux
Windows 10 blocca Linux?
Adesso che Windows 10 stato
lanciato da circa sei mesi, mi chiedo in
quanti stiano soffrendo di problemi
legati al dual boot. Mi domando poi se
siano state fatte esperienze di
convivenza tra Linux e lultimo sistema
operativo Microsoft. So che bisogna
disattivare Secure Boot su UEFI, ma la
cosa non mi convince. A che serve
utilizzare una distro come Tails se non
si avvia con Secure Boot?
Non possiamo darti torto. La verit,
comunque, che Windows 10 non causa
pi problemi rispetto alle versioni
precedenti. Il nodo del dual boot tra
sistemi Microsoft e Linux legato al
bootloader. Se hai gi una distro
montata sul disco fisso e poi installi
Windows, questo sovrascrive il
programma che carica il kernel Linux.
per tale motivo che si consiglia di
installare prima la piattaforma Microsoft
e subito dopo il Pinguino. Se non puoi
fare a meno di installare prima Linux,
puoi correre ai ripari in due modi:
avviare il PC dal disco dinstallazione di
una distro e reinstallare il bootloader (di
solito Grub) o utilizzare Rescatux
(www.supergrubdisk.org/rescatux).
Secure Boot un ulteriore problema.
Attualmente necessario disattivarlo
per avviare una distro. Tuttavia sono in
corso dopera soluzioni per risolvere
questo fastidioso inconveniente.
Presto, quindi, sar solo un mero ricordo
del passato. importante sottolineare
che non c niente di intrinsecamente
incompatibile tra Secure Boot e Linux.
Basta utilizzare unimmagine del kernel
firmata in modo corretto.
Nella certificazione dellhardware
dedicato a Windows 10, le cose si sono
invece complicate parecchio.
Microsoft, infatti, ha eliminato la
clausola in base a cui si poteva
disattivare Secure Boot come in
Windows 8. I produttori di periferiche,
per ottenere la certificazione sopra
citata, non hanno pi bisogno di
integrare questa opzione.
Quando si acquista un nuovo PC,
pertanto, fondamentale puntare su
quelli che permettono ugualmente di
disattivarla. Allo stesso modo, nel
caso dobbiate procedere con un
aggiornamento del BIOS, controllate
attentamente che la funzione non sia
stata rimossa, o potreste avere seri
problemi. Questo atteggiamento da
parte di Microsoft un chiaro paletto
messo a ostacolo della diffusione di
macchine dual boot Windows e Linux.
Secure Boot, al di l del nome, non
garantisce alcuna sicurezza in pi.
Il suo ruolo, infatti, permettere
lesecuzione sul PC di software
autorizzati dal produttore della
scheda madre. In pratica, controlla le
firme di certificazione dei programmi,
valutando se sono presenti nel
firmware della mother board.
Per quanto riguarda Tails, il suo
funzionamento con il boot di UEFI
sul banco di lavoro degli sviluppatori.
Contiamo che anche questo problema
possa essere risolto in tempi
abbastanza brevi. Sicuramente si sta
lavorando per varcare i confini imposti
da terze parti.

114
 150 risposte semplici a domande difficili

permessi. Al contrario, copiare i file di

sshfs disponibile in molti gestori applicazioni, incluso quello di Mint.
esterno, ma prima di procedere sono
stato folgorato da un pensiero. Potrebbe
esistere qualche conflitto tra i due
sistemi che mi impedisce loperazione?
Puoi procedere serenamente. Non c
alcuna incompatibilit che ti impedisca di
copiare i file su un disco esterno e
trasferirli allinterno della seconda
macchina. Lunica cosa di cui devi
sincerarti, anche se non questo il caso,
riguarda la presenza di un filesystem
Linux. Se non fosse disponibile, pur
copiando i file in questione, non sarai
effettivamente in grado di mantenere n i
loro metadati n le impostazioni sui
configurazione o tutta la directory home
richiede una certa attenzione. Per il
trasferimento di fotografie, video e
documenti, puoi lavorare senza problemi
a cuor leggero. Se entrambi i PC sono
collegati a Internet tramite uno stesso
router, niente vieta di trasferire il tutto
attraverso la LAN. Assicurati che il
pacchetto openssh-server sia installato
su entrambi i computer. Sul PC con
Ubuntu controlla le informazioni
riguardanti lIP assegnato. Apri quindi
semplicemente un terminale sulla
macchina con Mint e lancia:
$ scp -pr user@INDIRIZZO-IP:Foto .
cos da copiare la directory Foto dalla
home della vecchia macchina a quella
nuova. Se usi lo stesso nome utente su
entrambe, puoi omettere lopzione @.
Ripeti quindi successivamente
loperazione per ogni cartella. Se invece
preferisci un approccio grafico, installa il
pacchetto sshfs ed esegui:
$ mkdir vecchiocomputer
$ sshfs INDIRIZZO-IP: vecchiocomputer
Si apre cos il file manager. Sul nuovo
computer (Mint), allinterno della cartella
oldcomputer, potrai vedere il contenuto
della home di quello vecchio (Ubuntu).
Adesso sei in grado di copiare i file che ti
interessano. Durante il processo non
perderai neppure i permessi associati a
ciascun documento. Se esegui
loperazione avendo fatto il log-in con uno
specifico utente, tutti i file spostati
diverranno propriet di questultimo.

Una guida per...

Informazioni sullhardware
S
e si hanno problemi con
il computer,
importante conoscere
quale hardware viene
utilizzato. Se si dispone di un
PC desktop, basta aprire il
case e dare unocchiata alle
serigrafie impresse sulle varie
periferiche. Se invece avete
un notebook, le cose si
complicano. I programmi che
consentono una scansione
approfondita dellhardware
sono piuttosto vaghi.
La situazione diventa ancora
pi difficile quando i produttori
cambiano un chipset senza
modificare la denominazione
del modello. I numeri
identificativi, quindi, finiscono
spesso per disorientare
anzich aiutare. Per fortuna
Linux mette a disposizione una
serie di comandi che possono
fare al casto vostro. Tra questi
troviamo lspci che riporta la
lista di tutte le schede PCI
collegate (incluse quelle
integrate nella scheda madre).
Una funzione analoga ma
riservata ai dispositivi USB
consiste in lsusb. Ci sono poi
altri comandi che possono
fornire ulteriori informazioni
sul sistema, ma potrebbe
essere necessario scaricarli
dal proprio gestore pacchetti.
Per un elenco compatto ma
dettagliato sul vostro
hardware, provate inxi
(http://code.google.com/p/
inx). Progettato per fornire un
output adatto alla
pubblicazione su forum o chat
iRC, si rivela un ottimo
strumento per la diagnostica.
Elenca hardware, driver e
software associati.
Per eseguirlo in un terminale,
usate il comando:
$ inxi -Fx
Ci sono varie opzioni per
definire il tipo di hardware da
dettagliare. Con -F ottenete un
report generale, mentre con -x
aggiungerete alcune
informazioni. Per approfondire
largomento lanciate:
$ inxi -v 7
Non vi resta che leggere la
pagina man che illustra tutto il
necessario. Unaltra opzione
da valutare lshw.
Deve essere eseguita come
root o con sudo e fornisce
molti pi dettagli rispetto alle
altre soluzioni:
$ lshw >hardware.txt
$ lshw | less
In questo modo, avrete una
panoramica completa che va
dalla RAM alla scheda di rete.

115
+ Dottor Linux
Touchpad sensibile
Trovo che il touchpad del mio portatile
sia troppo sensibile. Quando scrivo,
muovendomi accidentalmente, finisco
per rovinare la formattazione.
Intendiamoci, non voglio disattivarlo,
lo trovo molto utile. Vorrei solo
ridurne leggermente la sensibilit
o, se possibile, renderlo inoperativo
quando voglio. Per completezza
vi informo che uso Kubuntu 15.04.

Se il touchpad utilizza i driver Synaptics

come la maggior parte dei dispositivi
simili, puoi utilizzare il menu dedicato
nella sezione Dispositivi di input
nel pannello Impostazioni di sistema.
Trovi una funzione per disabilitare
il componente proprio mentre stai
scrivendo. Tuttavia, bene precisare
che potresti andare incontro ad alcune
criticit. Il primo problema da affrontare
proprio il timeout. Se troppo breve
(quello predefinito di 250 millisecondi), Se utilizzate i driver Synaptics, possibile gestire la sensibilit del touchpad
finirai per non riuscire a scrivere senza di un portatile dalle Impostazioni di sistema
che il touchpad si riattivi allimprovviso.
Se per aumenti troppo il valore, dovrai
attendere parecchio prima di prenderne di attivare o disattivare il touchpad e inserisci questo comando:
di nuovo possesso. Sperimenta diverse manualmente. Per chi utilizza altri Virtual core pointer
opzioni per calcolare quella che pi desktop o non fa uso dei driver Synaptic, > Virtual core XTEST pointer
ti soddisfa. In alternativa, se non riesci possibile agire sulle impostazioni > SynPS/2 Synaptics TouchPad
a trovare una soluzione, puoi ripiegare del touch con il comando xinput. Una volta recuperato il nome del touchpad,
sui tasti di scelta rapida che consentono Per prima cosa, apri il terminale puoi utilizzare xinput per disattivarlo:
$ xinput --disable SynPS/2 Synaptics
TouchPad
$ xinput --enable SynPS/2 Synaptics
Riflettori su... TouchPad
Se associ ognuna di queste istruzioni

Il passaggio da
a una combinazione di tasti tramite
le impostazioni di sistema, potrai
disattivare o attivare il touchpad a tua
discrezione. Se invece preferisci avere un

Windows a Linux
unico tasto di scelta rapida che agisce per
accendere e spegnere il dispositivo, salva
lo script, imposta il touchpad con il nome
fornito da xinput, quindi rendi eseguibile

una cosa semplice?

Dipende. In primo luogo, importante
capire di cosa si sta parlando.
La migrazione di unazienda dove tutti
i dipendenti utilizzano Windows non per
niente un gioco da ragazzi. In primo luogo
bisogna essere sicuri che tutte le risorse
siano compatibili anche con il Pinguino.
In seconda battuta, necessario spendere
tempo per formare il personale e vincere
le resistenze mentali. Passare a Linux
sempre la soluzione migliore. Contiene
i costi, permette di sfruttare una
piattaforma stabile, non necessita
di antivirus e migliora la produttivit.
Lo scoglio pi grande il fattore
psicologico. Molte persone rifiutano
a priori le novit perch sono mal
portate verso il cambiamento. qui che
bisogna lavorare senza fretta, facendo
un passo alla volta.
il tutto e associalo a un tasto (fai prima
una prova nel Terminale).
#!/bin/sh
TP=SynPS/2 Synaptics TouchPad
if xinput --list $TP | grep -q This
device is disabled; then
xinput --enable $TP
else
xinput --disable $TP
fi
Questo un semplice script che agisce
sulloutput di xinput --list per controllare
se il touchpad disabilitato. Le istruzioni
in questione dovrebbero quindi attivarlo.
Quanto riportato funziona in qualsiasi
distribuzione in modo del tutto

116
 150 risposte semplici a domande difficili

indipendente dal desktop. Non solo, ma

agisce con qualsiasi dispositivo di input:
mouse, tastiera e via dicendo.

Problemi con SSH

Sto cercando di connettermi a un
server remoto SSH facendo uso
delle chiavi anzich delle password.
Ogni volta che provo, per, ottengo
questo messaggio:
Unable to negotiate with
82.917.814.129: no matching host key
type found. Their offer: ssh-dss
Non capisco se il problema
imputabile alla procedura che uso,
oppure direttamente al server.
Io sono un semplice utente e non ho
alcun accesso al mainframe.

In linea teorica sospettiamo che tu abbia

aggiornato OpenSSH a una nuova
versione. Non detto che te ne sia reso
conto. probabile che loperazione sia
avvenuta in automatico durante gli
update di sistema. OpenSSH 7.0
ha mutato in modo radicale la gestione
dei protocolli di crittografia pi vecchi.
Per impostazione predefinita, infatti,
disabilita alcune istruzioni non
pi in uso. Niente per vieta di attivarle
nuovamente. Analizzando la sintassi
dellerrore, si comprende piuttosto bene
la sua genesi. In pratica, stai cercando
di connetterti a un server che supporta
solo ssh-dss (DSA), un algoritmo a chiave
pubblica considerato piuttosto debole
dagli sviluppatori di OpenSSH. La
soluzione quindi abilitare il protocollo
per il riconoscimento di questo standard,
cos da poterlo quindi utilizzare nei server
in cui viene ancora implementato. Se hai
gi una voce host per il sito in questione,
vai in /etc/ssh/ssh_config o ~/.ssh/
Per consultare la documentazione di OpenSSH, collegatevi al sito www.openssh.com
config e aggiungi:
HostkeyAlgorithms +ssh-dss.
Se invece non hai alcun riferimento per
il server, integra la seguente riga:
Host 82.917.814.129
HostkeyAlgorithms +ssh-dss
Se per la connessione utilizzi il nome host
anzich lindirizzo IP, dovrai aggiungere
il nominativo. Se invece trovi una sezione
che inizia con Host*, colloca laggiunta
dopo lasterisco. Se la inserisci prima,
SSH non sar in grado di processarla.
Se invece la connessione che vuoi
stabilire avviene una tantum e non ritieni
necessario aggiungere lhost, puoi
attivare lalgoritmo dalla riga di comando
per una singola chiamata SSH:
ssh -oHostKeyAlgorithms=+ssh-dss
user@hostname
Il + davanti al nome dellistruzione serve per
aggiungerla allelenco degli algoritmi
disponibili. Si tratta di un passaggio
importante, perch permette a OpenSSH di
adeguarsi al sistema di protezione utilizzato
dal server. Nel caso questultimo ne
aggiungesse uno pi recente, il protocollo
riuscir cos ad adattarsi in automatico.
Tralasciando il +, continuerai a collegarti con lo
standard pi vecchio anche se ne fosse
disponibile uno nuovo.

Una guida veloce per...

Punto di mount
L
a posizione dei drive, cos come
i punti di montaggio possono essere
fonte di confusione, soprattutto
per gli utenti che approdano a Linux
da Windows. Infatti, questi ultimi vanno
alla ricerca delle comuni lettere che
identificano partizioni e dischi (C, D, E, F
e via dicendo). In Linux tutto disponibile
sotto root da /. Quando un elemento
montato, viene specificato sia il
dispositivo in questione sia il punto in cui
fisicamente operativo (mount point
o punto di montaggio). Questultimo
non deve essere considerato una strana
e oscura alchimia. Si tratta semplicemente
di una directory. Lesempio pi comune
lo facciamo quando si consiglia di creare
una partizione separata per home.
In questo caso home su root vuota,
ma se montate /home sulla porzione
di disco dedicata, ecco che ne vedete
il contenuto anche da root. Se la partizione
home ha le directory Alice e Mario,
entrambe compaiono in /home/alice
e /home/mario. I permessi possono
essere un altro argomento piuttosto difficile
da digerire. Le autorizzazioni della directory
utilizzata per il montaggio sono irrilevanti.
Infatti, tutto ci che contiene pu essere
impostato con permessi specifici.

117
+ Dottor Linux
Parlare con Android
Faccio molta fatica a scambiare dati
tra il mio PC e lo smartphone Android.
Purtroppo la funzione per montare
la memoria del telefono come dispositivo
USB non pi presente. Devo quindi
utilizzare MTP. Lho provato per diverso
tempo, ma oltre a trovarlo inaffidabile,
anche molto lento. Mi sono quindi chiesto
se non ci sia un modo semplice e veloce
per scambiare i dati tramite Wi-Fi.

Condividiamo in pieno la tua frustrazione

nelluso di MTP. A volte funziona bene, altre
volte un vero disastro. Tuttavia
non possiamo neppure avallare lidea
di montare una memoria come USB. Prima
di attivare il trasferimento, tutti
i programmi devono essere chiusi.
Non possibile avere in contemporanea due
sistemi di accesso al fileystem senza fare
danni. Considerando questi presupposti, ci
sono comunque una serie di soluzioni da
valutare per luso del Wi-Fi. Se vuoi
mantenere in sincronia la directory del
telefono con il desktop (nel caso per
esempio delle raccolte fotografiche o
musicali), puoi usare Syncthing (https://
syncthing.net). Per la copia manuale dei
documenti, invece, SSH rimane la scelta
migliore. Alcuni gestori di Android
supportano in modo nativo le connessioni
SSH o SFTP (questultimo si riferisce
esplicitamente al protocollo che gestisce il
trasferimento dei file su SSH). Noi
utilizziamo molto volentieri ES File
Explorer. Basta inserire il nome del
computer con il relativo username
e la password di accesso. Un secondo dopo
compare il contenuto del disco fisso del PC
sul dispositivo mobile. Naturalmente
necessario che il server SSH sia installato
Per mantenere sincronizzate le cartelle principali del PC desktop con quelle dello
smartphone, potete utilizzare Synchting
nel computer. Molte distro, pur integrando
un client adatto, non mettono subito a
disposizione il server stesso. Per
aggiungerlo, basta installare openssh-
server o il pacchetto corrispondente. In
alternativa, si pu agire al contrario
lavorando sul telefono anzich sul PC. Nel
Play Store disponibile lapp gratuita SSH
Helper. Si tratta di un server SSH che
supporta SCP, SFTP e i comandi rsync.
Anzich sulla porta standard 22, funziona
sulla 2222. Questa impostazione occorre per
garantire laccesso root delle porte che
stanno al di sotto della 1024. Dovrete quindi
specificare il numero della porta stessa
usando -p con ssh e -P con SCP
o SFTP. Adesso potete copiare i file
da e verso il dispositivo utilizzando scp
o rsync. In alternativa, basta puntare
leventuale file manager grafico allindirizzo
sftp://Indirizzo-IP:2222. Nelle impostazioni
di SSH Helper si pu inserire una password di
accesso. Dopo averlo fatto, per, dovrai
riavvia il server. Il nome utente irrilevante,
quindi puoi lasciare che sia SSH a impostarlo.
Wi-Fi capriccioso
Ho un PC Dell con Ubuntu 16.04.
Sto cercando di stabilire una connessione
a una rete Wi-Fi in chiaro con wpa_
supplicant. Provando la crittografia WEP,
tutto funziona a dovere. Di seguito riporto
il contenuto del file wpa_supplicant.conf:
ctrl_interface=/var/run/wpa_supplicant
network={
ssid=XXXX
key_mgmt=NONE
}
network={
ssid=YYYY
key_mgmt=WEP
wep_key0 = abcde
}
Quando provo a collegarmi alla rete

Una guida per...

Samba vocali A dopo la S iniziale e la B

finale di SMB.
Microsoft insieme a SMB.

Che cos Samba?
Samba un Software Libero che
permette di condividere in modo
semplice e veloce i propri dati
tra Windows e Linux e viceversa.
Perch stato scelto
proprio questo nome?
Per la condivisione di file,
cartelle e stampanti, Windows
utilizza sempre il protocollo
SMB. Samba gioca quindi
sullassonanza con il famoso
stile musicale sudamericano,
attraverso laggiunta delle due
Samba gi incluso nella
mia distribuzione?
Dipende da quale utilizzi.
Di solito lo trovi preinstallato
nella maggior parte delle distro
pi famose. Lo puoi reperire
anche nel tuo Gestore
applicazioni. Se per vuoi
procedere da riga di comando,
basta usare:
apt-get install samba cifs-utils
cifs-utils un modulo
aggiuntivo per Samba. Seppure
non sia strettamente necessario,
ti aiuta a supportare il protocollo
CIFS anchesso usato da
Ho un computer con
Windows che vorrei collegare
a una stampante connessa
a un PC Linux. Ho bisogno
di Samba?
No, puoi farne a meno.
Per questa attivit basta avere
CUPS che sta per Common
UNIX Printing Solution. Si tratta
di driver specifici che
permettono di riconoscere
e usare la maggior parte delle
stampanti in circolazione.
Cosa devo fare per
configurare in modo corretto
il funzionamento di Samba?
Devi per prima cosa aggiungere
le varie opzioni che identificano
la tua rete. Puoi farlo
modificando il file smb.conf che
trovi in /etc/samba/smb.conf.
Lo apri semplicemente dal
Terminale con il comando:
sudo gedit /etc/samba/smb.conf
Poi, per rendere operative
le modifiche, devi riavviare il PC.
Cosa devo fare per
condividere una cartella?
Entra nel File manager, fai click
destro sulla cartella e scegli la
voce Opzioni di condivisione.
Spunta Condividere questa
cartella, quindi imposta il nome
e i permessi di lettura/scrittura.

118
 150 risposte semplici a domande difficili

Se avete una scheda Wi-Fi Broadcom, controllate la presenza dei driver sul sito ufficiale

aperta, il registro si riempie quindi
di queste voci:
new0: CTRL-EVENT-SCAN-STARTED
new0: SME: Trying to authenticate with
aa:bb:cc:dd:ee:ff (SSID=XXXX freq=2432
MHz)
new0: SME: Authentication request to the
driver failed
Questo sembrerebbe un problema causato
dai driver. Peccato per che tu non ci abbia
detto quale scheda Wi-Fi utilizzi. Prova ad
aggiungere auth_alg=OPEN dopo la riga
key_mgmt. Non dovrebbe essere
strettamente necessario, ma alcuni driver
hanno effettivamente bisogno di una
spinta per funzionare a dovere.
Se non riesci a risolvere, dai unocchiata al
tipo di driver utilizzato. I Dell hanno spesso
schede Broadcom che in genere sfruttano
il driver b43 del kernel. Purtroppo, questo
componente non funziona sempre con
tutti i chipset Broadcom 43xx.
La soluzione consiste effettivamente
nellusare il driver proprietario, installando
di conseguenza il pacchetto broadcom-
sta-common. Una volta fatto, devi
semplicemente abilitare il driver b43 con
laggiunta delle seguenti righe nel file
/etc/modprobe.d/blacklist.conf.
blacklist ssb
blacklist bcma
blacklist b43
blacklist brcmsmac
Adesso riavvia il computer per applicare le
modifiche. Se non utilizzi una scheda
Broadcom, puoi capire quale periferica
installata nel PC con dmesh o i log
di sistema. Tieni presente che i dispositivi di
questo produttore sono quasi sempre
responsabili del malfunzionamento
che ci hai descritto.

Una guida per...

Utilizzo del disco

N
on importa quanto sia
capiente il vostro disco
fisso, prima o poi si
riempir. I file multimediali
sono di solito i maggiori
responsabili della saturazione.
Immagini e video possono
occupare decine di Gigabyte.
Anche quelli non utilizzati
hanno il loro peso, cos come
i file temporanei e la cache.
Insomma, se andiamo a vedere,
ci sono sempre diversi
responsabili su cui agire per
fare un po di pulizia. Prima
di mettere mano al cestino
e iniziare a cancellare, bisogna
per comprendere come viene
utilizzato il disco fisso. Ci sono
svariati programmi che possono
fare al vostro caso. Chi usa
KDE pu sfruttare Filelight.
Chi invece preferisce Gnome,
meglio che punti su Disk
Analyzer. Gli utenti che non
vogliono uscire dai confini
del Terminale, usano du o il pi
recente ncdu. Con questo
strumento, per vedere quali
sono i principali file responsabili
della saturazione del disco,
basta usare il comando:
$ du -du -sh * | sort -h
L istruzione non riporter
le directory nascoste.
Per includerle, basta usare:
$ du -du -sh * .* | sort -h
Con questi programmi, c per
un aspetto importante
da tener presente. Ognuno
mostra anche i documenti
presenti nei vari filesystem.
Per ovviare al problema, si pu
usare ncdu -x. Questultimo
visualizza una lista di directory
ordinate per dimensioni.
In ognuna sono poi esclusi
i file archiviati su filesystem
differenti da quello consultato.
Sempre con ndcu possibile
navigare tra le varie cartelle,
spostandosi allinterno
o allesterno di quelle elencate.
Ci sono comunque altre opzioni
che potete sfruttare
liberamente. Basta che
premiate il pulsante ? per aprire
la pagina dedicata.
Naturalmente, dopo aver
controllato in modo attento,
potrete procedere con
leliminazione. Come sempre,
quando cancellate qualcosa,
fate molta attenzione.
Il recupero non mai
unoperazione semplice
e alla portata di tutti. In questo
contesto, infatti, non vi verr
neppure richiesto di confermare
loperazione. Non potrete quindi
sbagliare, pena la perdita
definitiva del file.

119
+ Dottor Linux
Avvio bloccato
Ho acquistato un Acer TMP253/M con
Windows 7 Professional 64 bit. Ho gi
utilizzato Linux in passato e lho anche
consigliato a molti miei amici a cui
faccio assistenza. Tuttavia, la prima
volta che mi trovo a installarlo in
presenza di un BIOS recente. Volevo
montare Ubuntu 16.10, mantenendo
comunque Windows sulla stessa
partizione. Ho disabilitato FastBoot,
ma a questo punto non viene pi
rilevata alcuna presenza di Windows.
Ho provato a utilizzare il comando sudo
gdisk dev/sda , ma non sono riuscito
a risolvere. Il PC, peraltro, mi chiede
di inserire un disco di avvio.
Utilizzando il comando gdisk, molto
probabilmente stata eliminata la tabella
delle partizioni. Ci ha quindi impedito
a Windows di avviarsi. Tuttavia, a meno che tu
non abbia scritto sul disco, i filesystem sono
ancora presenti. Manca solo la tabella che
indica la loro posizione. Per fortuna
c uno strumento che scansiona hard disk e
partizioni, per poi ricreare la tabella. Stiamo
parlando di Testdisk. Devi eseguirlo da un CD
live che lo contiene come Rescatux. Scorri
fino a giungere nella parte inferiore della
finestra Rescapp e troverai la voce Testdisk
nella sezione Expert Tools. Una volta lanciato,
seleziona lopzione per creare un file di
Riflettori su...
Si pu aggiornare
il kernel senza
ricompilarlo?
Certamente s, la procedura per aggiornare
il kernel non richiede una nuova
ricompilazione. Basta semplicemente
utilizzare il comando
# apt-cache search linux-image
che fornisce una lista di kernel gi
compilati e pronti a essere scaricati.
Dopo aver scelto quello che preferite
(attenzione: occorre optare per la release
adatta in base allarchitettura del
120
Rescatux una distro live ottimizzata per il ripristino del sistema. Al suo interno sono
disponibili numerosi strumenti, tra cui Testdisk
registro che pu essere sempre utile nel caso
qualcosa non funzioni. A questo punto, scegli
il disco, di solito /dev/sda. /dev/sr0, invece,
si riferisce quasi sempre allunit DVD.
Seleziona il tipo di tabella per le partizioni che
dovrebbe essere EFI GPT. A questo punto,
potrai vedere la struttura della partizione
attuale che probabilmente sar vuota (visto
che lhai precedentemente cancellata). Premi
la funzione Quick Search. Nonostante il
nome, questa opzione potrebbe richiedere un
po di tempo per essere eseguita. Se il
computer non risponde, non c niente di cui
preoccuparsi: del tutto normale.
processore), basta installarlo come un
qualsiasi altro pacchetto:
# apt-get install linux-image...
Prima di aggiornare il vostro kernel,
valutate sempre i benefici di cui
potreste godere. Non detto che un
kernel pi recente sia per forza migliore
di quello che gi state usando.
Se avete Debian, potete provare Vanilla
che trovate alla pagina www.kernel.org.
Una volta completata la scansione, Testdisk
mostrer cosa ha trovato. Premi Invio per
passare alla schermata successiva. Se ci che
emerso dalla scansione ti soddisfa,
seleziona Write per salvare la tabella delle
partizioni. In alternativa, scegli Deeper
Search per una scansione ancora pi
approfondita. Anche in questo caso, i tempi di
esecuzione della procedura possono essere
particolarmente lunghi. Infine, premi Quit e
riavvia il computer. Non detto che
il problema si risolva, in quanto il danno
potrebbe essere pi esteso. Quella descritta
comunque una delle procedure consigliate in
questi casi. A tal proposito, prendiamo spunto
per ricordarvi sempre di eseguire un backup
incrementale dei vostri documenti pi
importanti. Questo solo un esempio di come
un disco fisso possa essere vulnerabile.
Dubbio sul codice
Ho letto il vostro articolo Metti subito
il turbo a Linux! pubblicato su Linux Pro.
Quando tento di eseguire le istruzioni
riportate nel seguente codice da voi fornito,
compare questo errore:
sudo sed --in-place s/NoDisplay=true/
Nodisplay=false/g *.desktop
sed:-e expression#1,char35: unknown option
to `s
Purtroppo non ho abbastanza esperienza
per trovare una soluzione. Ho iniziato
a usare Linux da poco e quindi non so capire
se c un errore di battitura, oppure si tratta
di un problema relativo al mio sistema.
Potreste cortesemente spiegarmi cos
successo?
La stringa riportata funziona correttamente. Il
suo ruolo prendere uno script e applicarlo a
un input. In questo caso, lo script
s/NoDisplay=true/Nodisplay=false/g
La s allinizio indica a sed di eseguire una
ricerca con relativa sostituzione. La parte
 150 risposte semplici a domande difficili

compresa tra i primi due backslash da

sostituire, mentre quella che segue contiene
il testo sostitutivo. Il backslash finale poi
richiesto per la corretta esecuzione del
comando. La funzione g, invece, sostituisce
solo la prima istanza su ogni riga.
Normalmente, sed legge da un pipe o da
una serie di file specificati in linea di
comando, quindi riporta il proprio input
adatto al reindirizzamento a un file o un pipe
di un altro programma. Lopzione --in-place
indica la necessit di modificare il file in loco
(in realt, scrive loutput in un file
temporaneo per poi sostituire loriginale).
Non sapendo quale distro stai usando e la
relativa versione, difficile sapere se si tratta
di un problema relativo al tuo sistema. Ci
non toglie che le versioni pi obsolete di sed
non accettano file di input in combinazione
con il parametro --in-place. In tal caso,
dovrai eseguire il comando singolarmente
per ogni file. Tuttavia, possibile risolvere
con un breve loop: I numeri arretrati di Linux Pro hanno tantissimi articoli interessanti: si possono compare
for i in *.desktop; do direttamente sul sito Internet Sprea allindirizzo www.sprea.it
sed -i s/NoDisplay=true/
NoDisplay=false/g $i
done Mint. Purtroppo, per, lavvio non Nel tuo caso, limmagine ISO la soluzione
Questo esegue il comando una volta per andato decisamente a buon fine. migliore da sfruttare. Le varie cautele
ogni file corrispondente. Le virgolette tra Utilizzando un altro PC con Mint 13, sulluso di fdisk relative a una ISO si
il marcatore sono l nel caso i nomi dei file lanciando poi md5sum, ho scoperto che applicano solo se vuoi utilizzare una chiave
contengano degli spazi. Si pu eseguire il download effettivamente andato a USB. Il fatto che il boot track sia vuoto non
una procedura simile anche con find: buon fine. Ho quindi applicato sudo deve allarmarti. Infatti, indica solo che la
find -name *.desktop -exec sed s/ fdisk -l distro.iso e scoperto che esiste partizione non dispone di un filesystem ID.
NoDisplay=true/NoDisplay=false/g {} \; un boot track. Questo, nonostante le Come puoi vedere dai valori di inizio e fine,
Troverai cos tutti i file che corrispondono dimensioni, vuoto. ricco di informazioni. Hai provato ad
al modello inserito. A questo punto, Device Boot avviare il disco dalla macchina in cui hai
baster eseguire il comando exec per Start End Blocks Id System installato Mint 13? Se il checksum della
ognuno, sostituendo le due parentesi /media/20150112_155405/linuxmint-18.1- ISO corretto, le cause pi probabili di
graffe con il nome del file. cinnamon-64bit.iso1 * 0 3026591 questo problema possono essere due: una
1513296 0 Empty configurazione scorretta del BIOS o del
Mancato avvio /media/20150112_155405/linuxmint-18.1- firmware EFI che impedisce di eseguire il
Per liberarmi dal terribile Windows Vista, cinnamon-64bit.iso2 2958600 2963143 boot da DVD. In alternativa, il lettore di
ho formattato il disco e installato Linux 2272 ef EFI (FAT-12/16/32) supporti ottici a essere difettoso e quindi

Riferimento rapido
Completamento automatico avanzato
C
i sono una serie di motivi per cui
molti rifuggono luso del
terminale. In primo luogo,
necessario ricordarsi i comandi. In
seconda battuta, obbligatorio scriverli
correttamente perch funzionino. Fino a
quando siete in presenza di istruzioni corte e
semplici, non ci sono problemi, ma se avete
necessit di usare istruzioni pi lunghe e
articolate, allora le cose si complicano. Ecco
quindi che ci viene in aiuto il completamento
automatico avanzato. Si tratta di una
funzione che permette di completare
linserimento di unistruzione o di un
percorso attraverso luso del tasto TAB nella
shell Bash. Se provate a inserire un comando
qualsiasi come apt-get install gimp,
premendo una sola volta il tasto TAB,
il sistema completer listruzione nel caso
non ci siano altri modi per definirla. Se invece
premete due volte TAB, compare una lista di
svariate possibilit da usare per completare
la stringa. Nel caso di Gimp, per esempio,
troverete gimp-cbmplugs, gimp-data,
gimp-data-extras e molti altri. Se la lista
molto lunga, come nel caso in cui proviate
a premere due volte TAB dopo un comando
tipo apt-get install kde, il sistema riporter
il numero dei record trovati e chieder
lautorizzazione a mostrarli.

121
 + Dottor Linux
incapace di leggere i dischi inseriti.
Queste due cause possono essere valutate
semplicemente usando un altro PC.
C anche la possibilit che il DVD con
la ISO di Mint sia stato masterizzato
malamente. Ci pu essere dovuto
o a un errore nel processo, oppure alluso
di un supporto di scarsa qualit. Questo
soprattutto se si tratta di un disco
riscrivibile che spesso presenta parecchi
problemi di compatibilit anche con
i lettori pi flessibili. In tal caso, ti
consigliamo di provare di nuovo a
masterizzare il supporto, magari usando un
DVD-R. Per sicurezza, riduci al minimo la
velocit di masterizzazione portandola a
2x. Questo pu evitare linsorgenza di
potenziali errori di scrittura. Tra le altre
cose, possibile verificare rapidamente il
funzionamento di unimmagine ISO tramite
lemulatore Qemu. Per usarlo, installa il
pacchetto qemu-kvm. Utilizza quindi uno
dei seguenti comandi, tenendo presente
che il primo pi veloce. Lancia poi il
secondo solo se il primo non funziona.
kvm -boot d -cdrom linuxmint-18.1-
cinnamon-64bit.iso
qemu-system-x86_64 -boot d -cdrom
linuxmint-18.1-cinnamon-64bit.iso
se | sudo tee -a /etc/modules-load.d/fuse.conf echo fuse | sudo tee -a /etc/modules-load.d/fuse.conf
Problemi di LAN
Connessione al server
Sto cercando di eseguire un server
sulla LAN che mi dia accesso
a RStudio , cos da poterlo usare
dalliPad quando sono lontano da
casa. Allo stato attuale, il tutto
funziona perfettamente fino a quando
mi trovo allinterno della rete
domestica. Quando per sono fuori
e uso Internet, non c niente da fare.
Il collegamento al server non riesce.
Sto utilizzando il server di RStudio
su Linux Mint 14.1. Quando provo
ad accedere al server dalla LAN
con http://192.168.0.108:8787, la
connessione immediata. Se invece
tento di raggiungerlo dal Web con
http://73.213.144.65:8787, mi viene
restituito lerrore 404 page not found .
Il mio IP corretto e lho rilevato
da uno dei tanti siti abilitati a questo
scopo. Potete aiutarmi a capire dove
sbaglio e cosa dovrei fare? Ho anche
impostato un indirizzo IP statico
(192.168.0.108), nonch eseguito
un port forwarding sulla porta 8787
e disabilitato UPnP.
122
Con dynDNS.it possibile registrare e gestire un proprio DNS dinamico gratuitamente.
Per chi ha bisogno di ulteriori funzioni, sono disponibili piani a pagamento
Per loccasione puoi peraltro usare
anche VirtualBox.
Bootloader di Windows
Dopo aver provato Linux, ho deciso di
installare Ubuntu sul mio secondo disco
fisso. Tuttavia, questultimo dispone gi
di una partizione NTFS che voglio usare
Questo genere di problema, di solito,
viene causato da unerrata configurazione
del port forwarding. Se per hai gi
valutato questa possibilit e controllato
che tutto sia a posto, allora valutiamo
altre strade. In primo luogo, ricordati
che se utilizzi un IP dinamico, il tuo ISP
pu cambiarlo senza nessun preavviso.
Potresti quindi connetterti a un indirizzo
che nel momento in cui viene interpellato
non pi valido. In seconda battuta,
bisogna poi considerare che determinati
provider tendono a bloccare alcune
porte per motivi di sicurezza.
Contatta quindi il tuo fornitore di servizi
e richiedi informazioni riguardo a questa
eventualit. Nel caso ci siano dei blocchi
attivi, necessario utilizzare un altro
computer al di fuori della Rete.
Una delle migliori soluzioni che si
possono adottare luso di un tunneling
SSH inverso. Lunico requisito avere
una distro Linux con sshd (anche se
a onor del vero possibile eseguire
la procedura anche con altri sistemi
operativi). Il file di configurazione /etc/
ssh/sshd-config deve poi contenere la
per mantenere il boot loader di Windows.
Potreste indicarmi come districarmi nella
procedura dinstallazione di Ubuntu per
consentirmi di usare anche Windows?
Se il tuo PC dispone di un sistema UEFI, non
ci sono problemi. Infatti, questultimo
funziona anche da bootloader, quindi avrai
seguente riga:
GatewayPorts yes
Il PC, inoltre, deve avere un indirizzo
o un nome di dominio statico
( possibile utilizzare un servizio
che fornisce DNS dinamici. Tra i tanti,
possiamo consigliarti dynDNS.it.
Sono disponibili account gratuiti e a
pagamento in base alle funzioni di cui
vuoi usufruire). Apri quindi il tunnel
sul server, eseguendo:
ssh -R 8000:localhost:8787 utente@
altrocomputer
Visto che questo comando viene
eseguito sul server, non sar
influenzato da eventuali blocchi su
porte in entrata. Adesso, quando ti
connetti a http://altrocomputer:8000,
tutto il traffico verr inoltrato alla porta
8787 del server. Non hai quindi bisogno
di utilizzare altre porte, n di eseguire
alcun port forwarding.
Questa procedura richiede un
computer esterno e luso di un VPS
( Virtual Private Server ) che tuttavia
pu essere disponibile per pochi euro
al mese.
 150 risposte semplici a domande difficili

EasyBCD per Windows non gratuito, ma ha un costo di 29,95 dollari (26 euro)

solo bisogno di caricare un boot manager
che di solito disponibile premendo il tasto
Func o Esc allavvio del computer.
Questo possibile, poich UEFI consente
di utilizzare pi boot manager sullo stesso
disco. Se per hai un sistema basato su
BIOS/MBR, le cose si complicano un po.
Le precedenti versioni di Ubuntu mettevano
a disposizione unimmagine alternativa
per linstallazione. Questa permetteva
di installare il bootloader di Ubuntu nella
partizione di root. Se vuoi procedere in
questo senso ti consigliamo quindi di usare
Lubuntu. In tal modo, il bootloader
di Windows rimarr intatto e avrai
comunque la possibilit di gestire diverse
opzioni di avvio. Per farlo, necessario
aggiungere una voce al menu di avvio
di Windows. Il sistema pi semplice
utilizzare Windows EasyBCD (http://
neosmart.net/EasyBCD). Avvia quindi
il sistema Microsoft, installa il programma
ed eseguilo. Fai click su Add Entry e
seleziona Grub 2 dalle opzioni. Seleziona
Write MBR. In tal modo, dovresti avere a
disposizione un menu di avvio che include
anche lopzione Grub per Ubuntu. In caso
poi si voglia eliminare Ubuntu e ristabilire il
bootloader Microsoft, basta riutilizzare
EasyBCD.

FAQ: le domande pi frequenti

Virtual Private Network

un nome particolarmente
fantasioso, ma di cosa
si tratta in realt?
Una Virtual Private Network
o VPN una rete allinterno
di unaltra rete.
Sono impressionato, ma non
ho ancora ben chiaro il concetto.
Le VPN vengono principalmente
utilizzate per trasferire dati su una
rete privata che viaggia allinterno
di una pubblica come Internet.
Il collegamento attraversa un tunnel
criptato. La sicurezza della rete
pubblica non pu essere garantita,
cos come non si ha nessun
controllo sullaccesso allhardware
intermedio, ma la cifratura dei dati
li rende inaccessibili.
Perch dovrei aver bisogno
di usare una VPN?
Immagina di avere una rete
nel tuo ufficio coperta da un
firewall e di volerti collegare da
casa. Una VPN stabilisce una
connessione tra il computer
casalingo e la rete aziendale
crittografando i dati che
transitano. In tal modo, pur
utilizzando Internet, al suo
interno stai sfruttando unaltra
rete criptata. come se
passassi in un tunnel a cui non
ha accesso nessuno.
C bisogno di hardware
particolare?
Avrai bisogno di un server VPN
in esecuzione sulla rete, quindi
di una configurazione adeguata
del firewall. Infine c bisogno
di un software client VPN che
viene eseguito in locale.
Sembra costoso
In realt no. Molti router anche
economici dispongono del
supporto per VPN. Attenzione
solo ai dispositivi marchiati
VPN pass-though. Questi, pur
supportando luso di una VPN,
non sono in grado di gestire una
connessione di questo tipo
e quindi ci sar sempre bisogno
di un client.
In definitiva, di quale software
ho bisogno per usare una VPN?
Dovrai dotarti di un client
e un kernel opportunatamente
configurato. La maggior parte
delle distro sfruttano gi kernel
adatti allo scopo. Il software
necessario, tuttavia, dipende
molto dalla variante di VPN che
viene usata allaltra estremit del
collegamento. Di solito OpenVPN
(http://openvpn.net)
e Openswan (www.openswan.
org) sono perfetti per la maggior
parte delle situazioni.

123
+ Dottor Linux
Schermata nera
Ho un Dell Dimension E512 in cui ho
installato Ubuntu 16.04. Durante lavvio
del sistema operativo, lunica cosa che
ottengo una schermata nera. La mia
scheda video una nVidia. Come posso
risolvere questo fastidioso problema?

Se in fase di avvio si ottiene solo una

schermata nera, probabile che
il problema sia causato dal Kernel Mode
Setting che va in conflitto con i driver della
scheda video: nel tuo caso una nVidia.
Il Mode Setting il sistema con cui
il kernel definisce la risoluzione migliore
in base alle specifiche del PC. Di tanto
in tanto, durante la sua attivit, finisce per
impostare un parametro non compatibile
con il monitor utilizzato. Per evitare questo
paradosso, quando compare la funzione
che consente di provare Ubuntu in
modalit Live, modifica le opzioni di avvio.
Rimuovi la voce quiet splash dal kernel
e sostituiscila con nomodeset. Premi
Ctrl+X o F10 per continuare il boot. Su http://askubuntu.com trovate le risposte alla maggior parte delle domande su Ubuntu.
In questo modo, Mode Setting viene C n perfino una che spiega nel dettaglio in cosa consiste il kernel Mode Setting
disattivato e il sistema si avvia in modalit
base a 640x480 pixel. Tieni presente che del computer, tieni premuto il tasto piuttosto semplice. Occorre modificare
questi parametri hanno a che fare con la Maiusc. Il menu per il boot, infatti, non il file /etc/default/grub in modalit root.
sola console di avvio. Non hanno nessuna sempre immediatamente visibile. Da qui Spostati alla riga identificata con GRUB_
attinenza con la risoluzione utilizzata puoi utilizzare lo stesso trucco appena CMDLINE_LINUX_DEFAULT, quindi esegui
dal sistema operativo. Se il problema descritto. Una volta lanciato il sistema, $ sudo update-grub per ricostruire il menu
si presenta poco dopo laccensione rendere queste opzioni predefinite di avvio con le nuove opzioni. In questo
modo, anzich agire sulle singole voci,
applicherai le modifiche a ogni opzione
che verr poi ripresa da eventuali
Riflettori su... aggiornamenti del kernel. Certo, niente
vieta di eliminare definitivamente

Vorrei approfondire
la funzione quiet splash, ma la schermata
a 640x480 pixel non certo uno dei
migliori biglietti da visita. Puoi comunque
modificare listruzione dalle impostazioni

la conoscenza
di /etc/default/grub, alla riga GFX_
MODE. Per agire sulla gestione di Grub,
ci sono comunque diverse utility grafiche
che ti evitano limbarazzo di inserire

di Ubuntu...
Ubuntu, nel momento in cui scriviamo,
arrivato alla versione 16.10/16.04 LTS.
Per esplorare le tante funzioni di questa
distro, per noi italiani il punto da cui
cominciare Ubuntu Italia, www.
ubuntu-it.org. Il sito offre molteplici
informazioni su pi campi. Tra le sezioni
che ci interessano c Supporto.
Qui possiamo trovare forum, FAQ, Chat
IRC e la documentazione completamente
tradotta nella nostra lingua. proprio
sui manuali che si nota di pi la mano
della comunit italiana. Infatti, oltre
alle guide ufficiali, troviamo quelle
redatte dai supporter nostrani.
La quantit di risorse a cui accedere
davvero enorme ed perfetta sia
per principianti sia per esperti.
Trovate tutto allindirizzo www.
ubuntu-it.org/supporto.
i comandi. Una di queste grub-
customizer. Purtroppo il software non
contenuto nei PPA predefiniti di Ubuntu.
Dovrai quindi aggiungerlo manualmente.
Se ti pu interessare, lo trovi qui: https://
launchpad.net/grub-customizer.
RAID rimovibile?
Ho cercato di montare OpenSUSE 13.3
su un server IBM X3400, utilizzando
la prima unit come un array RAID 1.
Per ragioni che ancora non comprendo,
dopo aver scaricato il DVD e lanciato
linstallazione, compare solo una
schermata nera. Ho provato il sistema
in versione Live e ha funzionato tutto

124

Nel momento in cui stiamo scrivendo, lultima rolling release di OpenSUSE Tumbleweed
a dovere. C solo una cosa che non va:
Dolphin non mostra il disco rigido su cui
OpenSUSE installato come primario,
bens come dispositivo rimovibile.
Addirittura presente la voce per la
rimozione rapida. Sapreste aiutarmi
a correggere questa anomalia?
Di solito, sono i dispositivi stessi
a informare il sistema operativo circa
le eventuali funzioni di rimozione.
Per loccasione, puoi consultare il file
in /sys. Per /dev/sda, lo trovi in /sys/
block/sda/removable. Quando contiene il
fattore 1, significa che si tratta di un disco
rimovibile. In caso contrario, viene usato il
numero 0. Nel tuo caso la situazione
Una guida veloce per...
Limportanza della RAM
A
ggiungere memoria RAM una
soluzione abbastanza economica
per migliorare le prestazioni dei
computer che fanno fatica ad adattarsi
ai programmi moderni. Linux ha un
proprio sistema di gestione della RAM.
Quando si salva un file nel disco rigido,
in realt viene archiviato nella cache
dellunit. Questo fino a quando il sistema
ha le risorse disponibili per scriverlo
150 risposte semplici a domande difficili
diversa: il controller RAID IBM si serve del
driver aacraid del kernel ed proprio il
driver stesso a identificare lunit come
rimovibile. Si tratta di una situazione
particolare, progettata da IBM per evitare
possibili corruzioni delle partizioni. A meno
di non voler correggere aacraid e ricompilare
il kernel da capo, dovrai convivere con
questo stato dei fatti. Non esiste alcuna
opzione di configurazione a cui mettere
mano. Infatti, modificare il valore da 1 a 0 nel
file /sys non servirebbe a niente. Il problema
che si verifica con il DVD dinstallazione pu
essere collegato a questa situazione.
Comunque abbastanza improbabile.
Avresti dovuto riscontrare almeno un
messaggio di errore in fase di avvio.
nellhard disk in background. Loperazione
pu essere chiaramente vista durante
il collegamento di una chiave USB, nel
momento in cui il LED inizia a illuminarsi.
Il processo duso della RAM pi o meno
lo stesso. Potete dare unocchiata a cosa
avviene, agendo con i seguenti comandi:
$ free -h
total used free shared
buff/cache available
Problemi con la VPN
Ho creato una VPN in Ubuntu 14.04 LTS.
Aggiornando il sistema alla versione
16.04, tutto ha continuato a funzionare
senza problemi. Con il passaggio alla
release 16.10, ho deciso di ricreare
la Virtual Private Network con gli stessi
parametri. Stavolta comparso lerrore
...failed because the connection
attempt timed out. Come faccio
a scoprire il motivo per cui la
connessione andata in time out?
C un modo per tracciare ci che
accade dopo aver avviato la VPN?
La prima cosa da fare controllare
attentamente le impostazione correlate.
Mem: 7.7G 1.6G 1.0G
245M 5.1G 5.8G
Swap: 8.0G 52M 7.9G
Qui si pu vedere come i nostri 1,6 GB
di RAM su un totale di 8 siano utilizzati
da alcuni programmi. Ci sono per 5,1
GB sfruttati dalla cache. Se avessimo
altri 4 GB disponibili, il carico della
cache sarebbe minore e il PC ne
risentirebbe in positivo.
125
+ Dottor Linux
Il pi delle volte, si tratta di un problema
causato da un piccolo errore difficile
da notare. Il modo per evitare
malfunzionamenti di questo genere,
esportare i parametri della VPN prima
dellaggiornamento. Salva il tutto in un
disco rimovibile, quindi importa di nuovo
la configurazione dopo il termine della
procedura. Per quanto riguarda
la possibilit di tracciare le attivit di
rete, trovi tutto sul server. Se puoi
accedervi, dai unocchiata ai log. Non
farai fatica a scoprire il motivo per cui la
connessione viene rifiutata. Nel client,
infatti, normale che non venga riportato
il motivo. Lamministratore potrebbe non
voler condividere queste informazioni con
le macchine che si collegano. Il problema
potrebbe essere causato da qualcosa
di molto semplice, come una password
mal scritta o un certificato errato.
Tutti i malfunzionamenti in locale
dovrebbero comunque comparire nei log
di sistema. Ubuntu 15.10 utilizza
Systemd. Per visualizzare le voci
corrispondenti nellarchivio, serviti di
questo comando:
$ journalctl --lines=0 --follow /usr/sbin/
NetworkManager
Una volta fatto, prova a configurare di
nuovo la connessione e ad avviarla. I
nuovi messaggi del gestore di rete
saranno visualizzati nel terminale,
dandoti probabilmente qualche
informazione utile per comprendere il
problema. Su alcune distro potrebbe
essere necessario anteporre il comando
sudo. Allo stesso modo, niente vieta di
consultare i messaggi registrati dal
gestore di rete con:
$ journalctl --boot /usr/sbin/
NetworkManager
MBR e bootloader
Configurare Grub
In uno dei miei computer ho installato
Ubuntu e Windows 7. Mia moglie
ha aggiornato il sistema operativo
Microsoft a Windows 10. Quando ho
riacceso il PC, Grub non era pi in grado
di vedere Linux. Devo forse ripristinare
il Master Boot Record?
Non c alcun bisogno di ripristinare MBR.
Grub, infatti, ancora il bootloader
predefinito, solo che non si ancora accorto
della presenza di Windows 10. Lancia
Ubuntu, quindi apri il terminale e usa
126
Per montare tre monitor, esistono specifici supporti da tavolo. I prezzi, purtroppo,
non sono decisamente bassi. Il Silverstone SST-ARM31BS che vedete in questa
immagine costa purtroppo la bellezza di 162
Configurazione
con triplo monitor
Vorrei utilizzare tre monitor con
la stessa scheda video. Ho approfondito
un po largomento, ma non riesco ancora
a trovare una soluzione adeguata. Non uso
il PC per giocare, quindi le prestazioni 3D
non mi interessano. La mia scheda madre
una ASUS P8H77-M/PRO
con tre slot di espansione PCIe: 1x PCIe
3.0/2.0 x16 (blu), 1x PCIe 2.0 x16 (x4
mode, nero) e 1 x PCIe 2.0 x1. Come
sistema operativo mi servo di Linux Mint
con desktop Xfce. Infine, preferisco
utilizzare luscita HDMI, anche se non ci
sono problemi a sfruttare DVI.
Seppure molte schede grafiche dispongano
di tre o pi uscite, non tutte consentono di
utilizzarle in contemporanea. La tua scheda
il comando $ sudo update-grub. In questo
modo, lanci una scansione dei sistemi
operativi installati nel disco fisso in cui vedrai
anche Windows 10. Dora in poi, dovresti
poter selezionare il sistema Microsoft dal
menu di avvio. Tieni presente che 10 pu
causare problemi se nel tuo PC non viene
utilizzato UEFI. In questo caso, pur
servendoti di Unified Extensible Firmware
Interface, dovrai lasciare disattivata la
funzione SecureBoot. Altrimenti, sar
Ubuntu a non avviarsi. Se preferisci lanciare
Windows per impostazione predefinita,
modifica le impostazioni di GRUB_DEFAULT
madre ne un valido esempio. Hai
DisplayPort, HDMI, DVI-D e VGA. Dimenticati
questultima, in quanto non permette
di sfruttare le pi alte risoluzioni disponibili
con i moderni chip grafici. Da ci ne
consegue che puoi utilizzare solo HDMI, DVI
o DisplayPort. In commercio, ci sono schede
madri che pur non servendosi di una
periferica video dedicata, supportano fino a
tre monitor. In alternativa, puoi comunque
scegliere una scheda grafica in grado
di fare altrettanto. Non ci sembra il caso di
spendere per un dispositivo di fascia alta. Se
non devi giocare e non hai bisogno delle
funzioni 3D, puoi puntare su alcune soluzioni
economiche ma non per questo deprecabili.
Per quanto riguarda la qualit delle
connessioni digitali, in linea di massima
HDMI, DVI e DisplayPort vanno bene per la
maggior parte delle esigenze. Puoi
eventualmente acquistare degli adattatori
in /etc/default/grub. Questa specifica
permette di agire sulle opzioni del menu
di Grub, gestendo la piattaforma da avviare
di default. Puoi apportare questo
cambiamento con:
GRUB_DEFAULT=2
GRUB_DEFAULT=Windows 10
La specifica del numero o del nome a tua
discrezione. Per il primo, abbiamo usato
il dato fornito da Grub nellorganizzazione
dei sistemi operativi. Una volta eseguita la
procedura descritta in /etc/default/grub,
devi lanciare di nuovo listruzione update-
grub per applicare il tutto.
 150 risposte semplici a domande difficili

Su www.sudo.ws trovate ogni genere di informazione sul comando sudo

per il collegamento ai monitor. Ne trovi di tutti
i tipi e per tutte le tasche. Basta dare
unocchiata su Amazon. In redazione spesso
utilizziamo un approccio di questo genere: un
display collegato tramite HDMI e un altro con
adattatore da DVI a HDMI. Un ulteriore
aspetto che ci fa preferire questultimo
standard a DVI consiste nel trasferimento
dellaudio insieme al video. Se hai un monitor
con casse integrate, risparmi un ulteriore
cavo da collegare.
4 Sudo, ma che combini?
Sto cercando di modificare lintensit
della retroilluminazione del mio portatile.
Per loccasione uso la riga di comando,
perch alla fine vorrei creare un semplice
script. Ecco cosa ho fatto:
$ sudo echo 500 >/sys/class/backlight/
intel_backlight/brightness
Quando attivo questa istruzione,
ottengo per un errore di accesso
negato. Se utilizzo su al posto di sudo,
funziona tutto normalmente.
Per esempio, ecco come ho risolto:
$ su
$ echo 500 >/sys/class/backlight/intel_
backlight/brightness
$ exit
Nel mio script, tuttavia, vorrei evitare
di lanciare su, perch dovrei comunque
accedere con la password di root.
Come posso fare?
Dipende tutto da come la shell analizza
i comandi impartiti. Tieni presente
che il sistema, dopo aver eseguito listruzione,
si limita a reindirizzarla verso loutput. Nel tuo
caso, lo script viene lanciato con $ sudo echo
500 con permessi di utente, quindi il comando
sudo provvede a elevarne i poteri. Adesso
inizia il processo di reindirizzamento che per
gi stato inoltrato come user. Ecco perch
ricevi il messaggio di accesso negato.
Al contrario, quando utilizzi su, apri
la subshell come root senza coinvolgere
i permessi. Per risolvere, utilizza
il comando tee che invia il proprio input in un
output standard. A questo punto puoi
sfruttare il file risultante con sudo:
$ echo 500 | sudo tee /sys/class/
backlight/intel_backlight/brightness
Considera che tee sovrascrive qualsiasi
contenuto del file immesso in precedenza con
>. Naturalmente in questo caso ci che si
vuole. Tuttavia, se vuoi aggiungere contenuti a
un file con >>, indispensabile usare tee -a. Se
non vuoi ripetere listruzione, serviti del
reindirizzamento verso /dev/null:
$ echo 500 | sudo tee /sys/class/
backlight/intel_backlight/brightness >/
dev/null
Adesso che stai utilizzando sudo e non
su, non hai alcun bisogno di richiamare
la password di root. Puoi quindi
utilizzare il tuo script.

Una guida per...

Webmin
S
pesso vi consigliamo
di utilizzare la shell
per agire sugli strumenti
di configurazione del sistema.
Tuttavia importante ricordare
come Linux fornisca anche
molti software grafici per le
medesime attivit. Laspetto
da sottolineare consiste
nel fatto che i comandi
da shell sono sempre gli stessi
per tutte le distro. Le utility
grafiche cambiano. Sfruttando
la riga di comando, inoltre,
siete in grado di utilizzare tutte
le potenzialit di SSH. Tuttavia
ci rendiamo conto che per
molti questo mondo fatto
di istruzioni testuali possa
sembrare ostico. Dovete
ricordare i giusti passaggi
e non commettere alcun errore
di battitura. In caso contrario,
andrete incontro alla mancata
esecuzione del comando.
Vogliamo quindi presentarvi
un programma che permette
di andare oltre le differenze
tra distribuzioni. Si chiama
Webmin (www.webmin.com)
ed quasi certamente
presente nei repo della vostra
distro. Come suggerisce
il nome, si tratta di uno
strumento di amministrazione
Web-based. Viene eseguito
sul vostro PC e non coinvolge
nel modo pi assoluto la Cloud.
Infatti, dispone di un proprio
Web server incorporato.
Non dovrete preoccuparvi
di installare Apache o simili.
Una volta montato e avviato
(di solito in qualit di servizio)
possibile puntare il browser
allindirizzo http://
localhost:10000, quindi
iniziare lesplorazione delle
tante opzioni disponibili.
A seconda di come Webmin
viene configurato, potrebbe
essere necessario utilizzare
https, anzich http.
Vi verr quindi chiesto
un nome utente e una
password che di solito deve
corrispondere al root. In caso
contrario, non potrete
modificare le impostazioni
di sistema. Se non avete mai
configurato una chiave
di accesso root, su Ubuntu
potete farlo con & sudo passwd.
Al di l di Webmin, comunque,
vogliamo esortarvi a studiare
un po di istruzioni per luso
della shell. Potranno sempre
tornarvi utili in molteplici
occasioni. Prima tra tutte
quando il sistema non ne vuole
sapere di avviarsi e dovete
lavorare da riga di comando.

127
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PRoblemi con linux? Ripara con Rescatux Qualche altro aiutino

Le distro giuste per Gli strumenti Linux Virtualizzato
Utilizzo un sistema operativo Windows 8.1
a 64-bit e vorrei iniziare a usare Linux.
Terminale
e superutente

Risolti!
Anche se Rescatux in grado di coadiuvarvi nella questo motivo che trovate il pulsante Share log
Cosa vi propongono? Le distribuzioni che mi attirano

il primo soccorso
risoluzione di molti problemi, spesso solo con (condividi log). Dopo aver selezionato il file di log maggiormente sono Mint e Ubuntu e mi
Ecco come porre rimedio ai problemi pi comuni senza ricorrere alla Nelle distro Linux ci sono diversi modi

shell in modo veloce ed efficace col DVD allegato
Preparativi per loperazione
a cuore aperto
Quello che serve una distribuzione Live che sia pensata per
riparare i problemi pi comuni senza dover avere un grande
bagaglio di conoscenze e senza perdere troppo tempo in
ricerche in Rete. Se poi questa soluzione ci evita anche di dover
digitare lunghi comandi nella shell, cos da evitare di peggiorare
In questo articolo riuniamo in una raccolta i problemi pi la situazione per errore, non sarebbe male. Quello che ci serve
Rescatux (www.supergrubdisk.org/rescatux/). Questa
comuni a cui potete trovarvi di fronte. Per ognuno vi forniamo distro si avvia come un qualunque LiveCD e ha un desktop
leggero, basato su LXDE, ma la differenza la fa la finestra che
un paio di click del mouse, qualche volta avrete
bisogno di un aiuto ulteriore. Per cercare
informazioni in Rete, potete usare la stessa
Rescatux poich include anche un browser Web;
in questo modo potete effettuare le ricerche
usando direttamente i messaggi di errore che
vi mostra Rescatux stessa mentre cercate
di ripristinare il sistema. Tutto ci che fa questa
distro viene registrato in una serie di file di log che
potete vedere premendo il pulsante Show Log,
ricordatevi, si tratta di un LiveCD, quindi potete
vedere solo i log della sessione corrente. Se volete
esaminare direttamente i file di log, essi sono
memorizzati in rescapp/logs. Se esaminare questi
file non vi utile a risolvere un problema, potete
sempre passarli a qualcuno pi esperto; per
da condividere, Rescapp lo invier a un servizio
pastebin su un server Debian e vi fornir il suo URL
da comunicare. Per avere una risposta in tempo
reale premete il pulsante Chat. Esso apre un client
IRC sul canale #rescatux, dove potete incollare
lURL di prima e chiedere aiuto. Ovviamente non
siete obbligati a rimanere sul canale della distro,
potete anche spostarvi in uno a voi pi noto, o in
quello di una specifica distro. Il pulsante Share log
on forum funziona in modo simile, e vi rimanda
a Ubuntu Forum (o a Google). Prima di cercare
aiuto online, usate il pulsante Boot Info Script:
esso genera un file in logs che contiene
informazioni sul vostro sistema e che potete
condividere, cos da fornire tutte le informazioni
del caso a chi cerca di aiutarvi in remoto.
F
innix una delle pi piccole
distribuzioni del nostro confronto.
Nonostante pesi poco pi
di 400 MB, ha una lista di strumenti
estremamente lunga e completa.
Non lasciate che un malfunzionamento metta KO il vostro PC. Abbiamo La piattaforma dispone di programmi
selezionato cinque distribuzioni pronte ad aiutarvi in ogni situazione molto potenti come Partimage e Smart
Boot Manager. Tuttavia sono presenti
svariati software meno impegnativi.
Troviamo applicazioni per laccesso
Modalit del test ai principali filesystem, cos come quelli
Il pulsante Share Log manda un file di log
per il ripristino, il backup e la riparazione
su un servizio pastebin e vi fornisce il suo
Il primo aspetto su cui ci dei volumi danneggiati. Ci sono
URL che potete condividere con chiunque
abbia voglia di aiutarvi concentriamo il numero di
strumenti messi a disposizione
strumenti abbastanza semplici che
consentono laccesso alla rete domestica
tradizionali funzioni per il ripristino e la
riparazione, ci sono strumenti adatti per
la clonazione dei computer su una rete
tramite multicast. Non solo, trovate
perfino ben cinque antivirus. Ultimate
Boot CD (UBCD) un altro sistema che
non viene corredato da alcuna
interfaccia. Proprio come TRK, condivide
lapproccio di unico strumento per
singola attivit. Esiste un programma
per ogni genere di problema. Lobiettivo
della distro che pesa 600 MB fornire
il maggior numero di applicazioni
diagnostiche da inglobare in un CD. A tal
proposito, UBCD dispone di funzioni per
piacerebbe provarle in VirtualBox. Come
Potete utilizzare Ultimate Boot CD per controllare
il funzionamento delle periferiche hardware installate nel PC
Non tratta solo Linux, ma funziona
anche con Windows. Tra i nomi che
troviamo al suo interno ci sono TestDisk,
Verdetto
per applicare un comando a una data
posso installarle? operazione. La maggior parte delle volte,
infatti, potete procedere sia utilizzando
degli strumenti grafici sia la potenza
Linux Mint o Ubuntu sono due ottime
della riga di comando. In questultimo
distribuzioni per iniziare. Entrambe hanno un
buon grado di flessibilit e in pi sono
caso, avrete a disposizione strumenti
molto pi flessibili e pratici da usare, ma
sufficientemente facili da usare anche per chi soprattutto validi per tutte le distribuzioni.
non ha mai messo mano a una distro Linux. Il Prendendo come esempio i comandi
procedimento per installarle per la configurazione di sistema, avrete
in VirtualBox, e quindi provarle su una sicuramente notato come nel momento
in cui tentate di eseguirne uno, vi venga
macchina virtuale, molto semplice ed
richiesto laccesso come superuser o root.
valido sia che si stia usando Windows
In Ubuntu e nelle sue derivate, per esempio,
sia unaltra distribuzione. Se per esempio
volete provare una distro particolare
questo identificato con il comando sudo,
a cui poi deve seguire linserimento della
Android non ha un server X. Per usarlo servono programmi come X Server o XServer SXDL

la soluzione, in modo da mantenere il sistema sempre in forma si apre non appena appare la scrivania. Si chiama Rescapp
ed il punto nevralgico del sistema; da qui partono tutte
dalle singole distro. Non solo,
ma valutiamo anche la loro
o alle Wi-Fi. In pi, possibile impostare il ripristino delle impostazioni del BIOS, PhotoRec e GParted. Potete utilizzare Finnix
HHHHH
e non avete intenzione di dedicargli una
partizione del disco fisso, installarla su una
password. Altre distro come Fedora, invece,
utilizzano su, che danno accesso allutente si esegue il forward. Android, per, non Una volta fatto, salvate il tutto. Avviate il server
Finnix come server FTP, Samba o NFS. test per lo stress hardware, cos come Rescatux per ripristinare il bootloader, Rescatux root fino a quando non si inserisce il

N
onostante si possa avere pi
o meno esperienza, prima
o poi tutti ci troviamo di fronte
a qualche genere di problema.
Uno degli aspetti pi positivi delle
comunit Open Source per
la volont di fornirvi
assistenza per
Considerando la complessit
qualsiasi genere
di inconveniente.
Infatti, siti, blog, di Linux, meglio saper
risolvere i principali problemi
wiki e
documentazione
abbondano in
qualsiasi circostanza. Senza dubbio
questo genere di approccio
di enorme importanza sia per
nostro bagaglio di esperienze in queste 14
pagine. Troverete quindi una guida pratica
per risolvere la maggior parte dei problemi
senza dovervi perdere in Internet per
cercare le soluzioni. Infatti, se spesso
diamo per scontato il funzionamento di
Linux, sempre importante ricordare che
gli elementi che caratterizzano il sistema
hanno un processo di esecuzione piuttosto
le operazioni di ripristino. Nel seguito di questo articolo su cosa agire. Se avete dubbi, il log Boot Info Script (di cui Questo comando uccide i processi senza usare il normale init, capacit di prevenire disastri Infine non mancano i software pi vari boot manager. Non mancano riparare filesystem, eseguire dei fix sulle virtual machine la soluzione ideale per fare le dispone in modo nativo di alcun supporto per X e poi tornate in JuiceSSH, quindi lanciate la
andare storto. Seguendo lo schema di HHHHH comando logout.
mostreremo i problemi pi comuni e come porvi rimedio parliamo pi avanti) elenca le partizioni e il loro tipo. riducendo quindi il numero di scritture su disco. Ora potete causati da malfunzionamenti SysRescCd
avvio, abbiamo quindi deciso di partire dai particolari per la diagnostica e il software per la gestione del disco, tabelle delle partizioni, reimpostare vostre prove senza pericolo di danneggiare X. Per fortuna esistono diversi server che connessione SSH. Avviate
hardware. Anzich valutare HHHHH
principali problemi che possono verificarsi con Rescatux. Per problemi intendiamo guai di basso livello, riavviare in Rescatux. Se avete partizionato un disco, potete monitoraggio della banda. La palma uniti a una vasta serie di utilit. Laltra le password su Linux e Windows e molto alcunch. Per prima cosa, quindi, procuratevi fanno al caso vostro da usare con questo il programma in questione con:
in fase di accensione, passando ai non quelli legati al desktop o cose simili: una soluzione come #2 Password non riconosciuta usare testdisk per cercare i limiti della vecchia partizione
lefficacia in senso stretto che
dipende molto da svariati fattori,
doro per le dimensioni ridotte spetta distribuzione da 600 MB Rescatux altro ancora. Infine c SystemRescueCD
TRK
HHHHH limmagine ISO di una delle due distribuzioni. 10. Per farlo, utilizzo unottima applicazione sistema operativo. Uno di questi env DISPLAY=:1 vostraapplicazione
Rescatux va impiegata solo quando qualcosa di grave impedisce Oltre ai problemi legati a GRUB, che portano al tristemente noto e ripristinarli. Il processo di partizionamento scrive solo delle a Trinity Rescue Kit (TRK) che in soli di cui abbiamo spesso parlato nelle che sfrutta un desktop Xfce pi una Per aggiungere una ISO a una macchina virtuale in VirtualBox, fate click sullicona
malfunzionamenti dovuti allhardware di puntiamo i riflettori sulla UBCD Potete trovarle sui siti ufficiali dei rispettivi chiamata JuiceSSH che permette di X Server di Darkside Technologies che, Adesso tornate al server X per vedere il
luso del sistema. Molte operazioni di recovery richiedono lavvio prompt grub>, il mancato riconoscimento della password informazioni nella tabella delle partizioni, i dati presenti sullhard 150 MB mette a disposizione tutto quello pagine della nostra rivista. Dispone manciata di applicazioni grafiche, come HHHHH raffigurante un CD con sopra un pi (+), di fianco alla voce Controller: IDE
base, per arrivare poi ai componenti capacit di aiutarvi a risolvere progetti. Nel caso di Mint, www.linuxmint. utilizzare una console di comando. Vorrei seppure non fornisce unimplementazione software aperto. Non preoccupatevi se si
da un LiveCD, sia perch il normale boot pu non funzionare, levento pi spaventoso in cui uno pu incappare usando un disk non vengono toccati se non si fa una formattazione. i problemi. Infine, visto che che serve in caso di problemi. Lunica di un desktop grafico minimale che il browser Midori ed ePDF. I suoi Rescatux
pi specifici, come le com, mentre per Ubuntu, www.ubuntu-it.org. dalla pagina www.virtualbox.org. pacchetti precompilati per i sistemi pi sapere se esiste un modo per utilizzare SSH completa di X, gestisce abbastanza parametri verifica un piccolo ritardo nellapertura della
sia perch il filesystem root non deve essere montato per computer. Avete verificato di aver inserito la password che avete Quindi, se riuscite a trovare i settori di inizio e fine della vecchia il ripristino e la riparazione pecca lassenza di uninterfaccia mette a disposizione programmi potenti strumenti di ripristino funzionano con in assoluto
periferiche di rete o relativi Vengono messe a disposizione le versioni a 32 Se state gi usando una distro Linux, date conosciuti, tra cui Ubuntu, Debian, OpenSUSE, con X tramite il Nexus, cos da eseguire da soddisfare la maggior parte delle esigenze. finestra. perfettamente normale. Ricordate
D
ovete sapere che i LiveCD di Linux sono uninvenzione poterci operare. Di solito, in questi casi, necessario ricorrere in mente, che il tasto Bloc Maiusc (o Caps Lock) non partizione e riscriverli nella tabella delle partizioni, tutto dovrebbe di sistemi danneggiati un grafica. Questa piattaforma non segue per risolvere la maggior parte dei tutti i filesystem pi diffusi: ext4, XFS, il pi fornito
al desktop. Ci auguriamo di strumenti. e 64 bit. Se avete un sistema a 64 bit, scegliete unocchiata nel vostro Software Center. Molto SUSE, Fedora, Mandriva, Oracle Linux. Dopo applicazioni grafiche sul Raspberry Pi senza In pi, in grado di gestire la procedura di X poi che il numero del DISPLAY legato al
fantastica: consentono di provare nuove distribuzioni alla riga di comando, e questo vale anche per Rescatux, ma premuto ma il sistema non vi fa entrare. Probabilmente tornare come prima. Ecco come opera tesdisk. Dopo aver compito da amministratori, lo stesso principio delle altre. Oltre alle problemi dovuti al mancato avvio del PC. btrfs, NTFS e ReiserFS.
che alla fine di questo
articolo, qualcuna delle senza toccare il contenuto del disco fisso, mostrarle il tool Rescapp vi rende molto pi semplice la vita in gran parte la vostra memoria vi sta ingannando oppure, in una nuova accettato lopzione di creazione di un file di log, che pu sempre
abbiamo valutato con attenzione
la documentazione disponibile
questultima, altrimenti optate per la prima.
Una volta terminato il download, dovrete
probabilmente troverete il programma di
Oracle gi pronto per linstallazione, altrimenti,
aver installato e avviato VirtualBox, fate click
sulla voce Nuova, cos da iniziare la procedura
bisogno di avviare il desktop LXDE. forwarding con la versione Pro di JuiceSSH.
Ipotizziamo quindi di avere un collegamento
parametro From che mostra la porta utilizzata
nel vostro profilo. Per esempio, se la porta
Personalizzazione
nostre perle di saggezza agli amici un po scettici e, in caso di bisogno, anche porre degli interventi. Quando premete uno dei pulsanti di Rescapp, installazione, avete sbagliato a digitare la password. Per resettare tornare utile successivamente, scegliete il disco da esaminare. per ogni piattaforma. Se volete procurarvi VirtualBox che potete scaricare sempre sul sito, sono disponibili svariati per la creazione di una macchina virtuale. Qui Prima di iniziare con una descrizione pi gi attivo con JuiceSSH. Spostatevi nellelenco From 6002, si dovrebbe utilizzare il
vi sia stata daiuto per rimedio a eventuali problemi del sistema installato nel PC. esso non fa partire immediatamente unazione. Prima viene una password dovete avviare il sistema con un LiveCD Il tipo di partizione dovrebbe essere Intel per le partizioni provare le soluzioni proposte, verr chiesto di inserire determinate dettagliata della procedura da mettere in delle connessioni e scorrete fino a quando parametro DISPLAY=:2. Quando avete
risolvere il vostro Esistono delle distro progettate proprio per la riparazione dei mostrata una pagina di spiegazioni che vi illustra le varie opzioni e pasticciare un po con chroot, non basta modificare vecchio stile con MBR o EFI GPT per la nuova variante basata vi consigliamo di predisporre una
informazioni circa il sistema che volete pratica per eseguire quanto chiesto, non trovate la lista denominata Port concluso, tornate in JuiceSSH, quindi
problema, lasciandovi cos la libert di sistemi danneggiati, ma quasi tutte hanno uno svantaggio: disponibili; considerando la delicatezza delle operazioni che semplicemente un file. In alternativa affidatevi a Rescapp. su GPT, le altre opzioni sono piuttosto specialistiche. I dischi macchina virtuale. In questo
ospitare, scegliendo poi la quantit di RAM e le importante fare una premessa. X un sistema Forwards. Qui create un nuovo record disabilitate il port forwarding. X Server
usare un sistema stabile e funzionale.
Data la lunghezza dellarticolo, per
richiedono che lutente abbia una buona esperienza, spesso
anche con la riga di comando, e molti di noi non hanno a che
si devono svolgere in questi casi, conviene leggerla con cura.
Purtroppo la lingua italiana non supportata, ma in certe
Premete il pulsante Change GNU/Linux Password e, dopo
aver letto le spiegazioni, premete Run!, selezionate la distro
rimuovibili usano occasionalmente lopzione None, ma di solito
hanno una singola partizione con la tabella delle partizioni su
modo, anche in caso di errori,
non farete danni. Possono essere adattate alle singole esigenze? Riflettori su... dimensioni del disco fisso virtuale che si client/server. Ci significa che i programmi utilizzando la connessione per il Pi. Dopo aver piccolo e leggero ma, come detto in
fare con sistemi rotti abbastanza spesso da essersi fatta tale situazioni linglese dobbligo. Una volta letta la documentazione, (ce ne sono sempre almeno due, quella installata e la stessa andranno a generare. Se in fase iniziale inserite eseguiti sul client vengono poi visualizzati scelto il nome, potete utilizzare le seguenti precedenza, non pienamente completo. Se

F
i principianti sia per gli utenti pi complesso. Pensiamo alle sole attivit che facilitarvi nella consultazione, abbiamo innix una distro basata Nonostante le istruzioni, tuttavia, modifiche apportate alla distro.

Perch dopo aver

esperti. Poter contare su un aiuto
costante, infatti, non ha prezzo.
Detto questo, prevenire sempre meglio
che curare e quindi abbiamo ben pensato
ci passano sotto gli occhi dal momento
in cui accendiamo il PC. Viene caricato
il bootloader, si attiva il kernel, i file e i
documenti vengono avviati dal filesystem,
esperienza. Quando il vostro PC sta di fronte a voi mostrando premete il pulsante Run! per lavvio presente in cima per Rescatux, che appare come Debian 7) e poi scegliete lutente il nome della distro da virtualizzare, come anche sul server. Nelluso tradizionale, client e impostazioni: volete unalternativa molto pi robusta, allora
deciso di aggiungere un sommario proprio su Debian e possiede diverse la procedura particolarmente SysRescCD va in controtendenza.
solo un accigliato messaggio da parte del bootloader, la eseguire le operazioni necessarie. su cui agire. Inserite la nuova password e il gioco fatto. Stavolta Ubuntu o Mint (Debian), VirtualBox vi server sono sulla stessa macchina ma niente Port (from): 6001 date unocchiata a XServer SXDL.
in questa pagina. In questo modo potrete opzioni per la personalizzazione. complessa. Rescatux sempre basata Sul sito si trova una guida passo
priorit ripristinare lavvio il pi in fretta possibile e non cercate di non dimenticarvi la parola dordine! Questo pulsante consiglier di impostare RAM e spazio dellhard impedisce di separarli come nei casi in cui si Destination: 127.0.0.1 Questultimo, infatti, capace di gestire
passare direttamente alla sezione che vi
interessa. Il nostro consiglio comunque spendere ore e ore cercando la ricetta giusta per sistemare #1 Errori dellhard disk serve solo per modificare le password di Linux; se il vostro
Tra queste troviamo uno script su Debian e sfrutta il gestore pacchetti a passo per costruire una ISO
disk con parametri preconfigurati che potete tenda a usare un X forwarding. In pratica, Port (to): 6000 i programmi che X Server non riesce
durante il boot di rimasterizzazione. Il sito fornisce Synaptic per linstallazione di software personalizzata con i propri pacchetti.

ricompilato il kernel
di fornirvi una guida ai problemi pi si attiva linterfaccia grafica, viene lanciata di leggere tutto larticolo, in modo da farvi GRUB usando il povero browser presente in un LiveCD. sistema in dual-boot con Windows, trovate unaltra opzione lasciare invariati. Terminata la creazione della necessario un server X sul dispositivo su cui Open in browser: No a supportare.
istruzioni utili per la modifica del layout aggiuntivo. Purtroppo, per, non c La piattaforma dotata di ben quattro
Verdetto

comuni con le relative soluzioni. Per
facilitarvi le cose e permettervi di avere
un sistema sempre fluido e funzionante,
la connessione a Internet e via dicendo.
Considerando tutto questo, facile capire
come in questa concatenazione di cause
L
unidea generale di cosa pu capitare Il primo passo da fare quando appaiono errori legati al che resetta la password del sistema a finestre. macchina virtuale che avviene tramite questa
inux spesso, e a ragion della ISO tramite gli script predefiniti. alcun sistema per il salvataggio delle kernel. In pi, ci sono le istruzioni per
utilizzando Linux quotidianamente. Detto
Rescatux
filesystem eseguire fsck (che sta per filesystem check, non
Queste distro sono pensate procedura passo a passo dovrete configurare il
#3 Ho cancellato il file sbagliato Riferimento rapido
funziona sia veduta, identificato come utilizzarla con quello di base.
questo, non vi resta che sfogliare larticolo lespressione che esce dalle nostre bocche quando vediamo Finnix sistema perch avvii la ISO della vostra distro.
con i sistemi uno dei sistemi pi stabili
per contenere una cassetta degli A differenza degli script usati da Finnix,

abbiamo raccolto e condensato tutto il
ed effetti qualcosa alla fine possa anche
lo spazio diminuisce?
errori del disco). Bisogna usare questo comando con il Il fatto che sbagliando, anche di poco, la digitazione di un HHHHH Selezionate con un click del mouse la virtual
pensato per voi. a 32 bit, sia che ci siano in circolazione. SysRescCD molto pi intuitiva e pu Rescatux
filesystem smontato, per questo richiesto luso di un LiveCD. comando, si possano fare danni enormi sia sorprendente
attrezzi pronta per le riparazioni machine che compare nel menu di sinistra,

dmesg
con quelli a 64. Ci nonostante bisogna sempre essere sfruttata anche dai principianti. HHHHH
Usare Premete il pulsante File System Check. Rescapp monta sia preoccupante. Per esempio, se volendo digitare SysRescCd quindi premete il pulsante Impostazioni. nonch i corrispondenti driver che vengono questa listruzione da cui cominciare:
considerare la possibilit che qualcosa Il sito di UBCD presenta un manuale
Sommario la versione momentaneamente le partizioni allo scopo di determinare a rm -f *.txt non vada. Tutte le distro, infatti, vengono inavvertitamente il bootloader. di programmi stand-alone. In questo per la decompilazione dellimmagine HHHHH Selezionate la funzione Archiviazione e fate caricati. Dmesg produce una quantit dmesg | grep -i USB

I
TRK
a 32 bit su una
CPU a 64 bit va
quale distro appartengono. Potrebbe capitare che lerrore su si scrive invece
La nostra installate su hardware che alla lunga Indipendentemente dal fatto che caso, invece, andremo ad analizzare ISO al fine di personalizzare lambiente HHHHH click sullicona raffigurante un CD con un pi n ogni discussione dove si parli di problemi eccezionale di informazioni e quindi avrete Potete usare anche le opzioni -e o -T.

Problemi di avvio .......... 48 Sistema............................52 Networking......................56 bene, non

GRUB, bootloader, dual booting, Master Boot
Record (MBR), Rescatux.
Hardware .........................50
Driver, stampanti e CUP, crash, SSD,
cancellazione sicura.
Drive, memoria, HOME, log, clonazione
delle unit.
Software ..........................54
Gestore software, codice sorgente, DVD,
sistema rallentato, perdita delle password.
disco impedisca di montare alcune partizioni (di solito la
procedura davvio di Linux riesce a rimediare in automatico ai
il contrario
Rete lenta, streaming, accesso remoto. problemi pi banali), quindi potreste vederne elencate alcune
con la label Cannot mount. Inoltre solo le directory radice
possono essere identificate, se avete una home separata,
Desktop............................58 questa finir tra quelle Not detected (o Cannot mount se
Nessun desktop visualizzato, problemi di login,
danneggiata). Potrebbero esserci altre ragioni che impediscono
dispositivi bloccati, perdita di file.
il montaggio di una partizione: potrebbe essere quella di swap o
una partizione estesa, quindi fate attenzione quando selezionate
rm -f * .txt
selezione diventa incline a danneggiarsi. Talvolta,
Stessa cosa se, volendo formattare /dev/sdc si indica al suo senza pensare, siamo proprio noi stessi
Finnix
posto sdb. Esiste un curioso tool, che dipende dal filesystem,
Rescatux a generare situazioni catastrofiche:
per recuperare file cancellati per errore, extundelete, ma non
SystemRescueCd mettiamo mano a un file di sistema
sempre efficace, soprattutto se si fatto il danno a una
partizione. La prima cosa da fare in queste situazioni smetterei
Trinity Rescue Kit e lo corrompiamo, ci dimentichiamo
UltimateBootCD una password senza possibilit
di scrivere sul disco se il danno alla partizione che contiene Se un filesystem richiede qualche riparazione, indicatelo a Rescapp ed esso di recuperarla, oppure distruggiamo
la radice del sistema dovreste spegnere il PC con far tutto il lavoro. La voce Cannot mount pu indicare un danno a una
partizione, ma anche larea di swap o una partizione estesa
sudo shutdown -n 28
la causa sia imputabile a noi
o allhardware, il risultato non cambia.
Vi potreste trovare di fronte a situazioni
difficili da affrontare. Per fortuna,
il mondo Linux pieno di strumenti che
permettono il ripristino delle funzioni
di sistema. Tuttavia si tratta per lo pi
quelle distro specificatamente
progettate per contenere una vera
cassetta degli attrezzi. Quelle pi
popolari dispongono perfino di
interfacce personalizzate per rendere
le operazioni di riparazione pi semplici
e intuitive. Scoprite con noi le migliori.
e le funzioni, infatti si possono
aggiungere applicazioni basate su
FreeDOS. TRK offre una utility che
consente di masterizzare limmagine
modificata in una nuova ISO. Trovate
Gli utenti Gentoo saranno in grado di elaborare versioni personalizzate tutte le informazioni sul sito ufficiale
di SystemRescueCD. Basta seguire la guida dedicata della distro.
UBCD (+) verde di fianco alla voce Controller IDE. In di hardware si finisce sempre per fare la immediatamente bisogno di raffinare In entrambi i casi, queste richiedono
HHHHH
Quando si ricompila il Kernel, di solito lo sia necessario cancellare il vecchio questo modo, aggiungete un lettore ottico stessa domanda: Cosa riporta dmesg?. la ricerca, mettendo in risalto ci che a dmesg di utilizzare dei timestamp leggibili,
A parte spazio su disco diminuisce dai 20 ai 30 kernel, ma non cos. Infatti tutto virtuale. Scegliete adesso limmagine ISO La prima cosa che si fa quindi scrivere il principalmente vi interessa. A questo anche se in modi leggermente diversi.
Rescatux, tutte
Megabyte a seconda delle circostanze. quello che dovete fare eseguire un precedentemente scaricata e confermate con comando dmesg in un terminale, finendo per proposito, ci sono tre opzioni principali che La terza opzione disponibile solo con le
le altre distro
possono essere un calo che potremmo definire fisiologico comando che permetta al sistema OK. A questo punto, non vi resta che avviare la essere sommersi da migliaia di righe di puro potete usare. La prima linvio delloutput versioni pi recenti di util-linux (il pacchetto
personalizzate. e quindi perfettamente normale. Infatti, di riappropriarsi dello spazio macchina virtuale in questione e seguire la codice. Quello che potete vedere davanti a un pager con: di dmesg) dalla 2.22 in poi. Infatti,
dovuto alle propriet intrinseche indebitamente occupato in fase di procedura dinstallazione della distro scelta. ai vostri occhi un elenco di tutti i messaggi dmesg | less possibile usare lopzione -w o --follow.
delloperazione di ricompilazione che, ricompilazione. Spostatevi nella del kernel. Se reindirizzate questo contenuto Lalternativa utilizzare grep per filtrare i Con dmesg --follow vengono prima
29 durante lesecuzione, tende a occupare pi directory /usr/src/linux e scrivete Android e X a un pager, potrete scoprire il modo in cui risultati. Se per esempio state cercando mostrati i messaggi del kernel, continuando

2 3 16 17 spazio del necessario. Molte persone listruzione: Ho un Raspberry Pi a cui sono solito il vostro hardware di sistema viene rilevato, delle informazioni su un dispositivo USB, poi a visualizzare quelli nuovi.
pensano erroneamente che per risolvere make clean collegarmi tramite SSH con un tablet Nexus

72 73

+ Dottor Linux + Dottor Linux

Ubuntu: basta Stampanti

Il processo di avvio
Quando premete il pulsante di accensione,
il controllo viene subito dato allEFI o al
BIOS del PC, che avvia i vari componenti,
utilizzo. Potete consentire la stampa a chiunque, oppure
negarla a utenti specifici. La funzione Opzioni stampante Tip
indica le specifiche generali di stampa: dimensione dei fogli,
delle scelte visibili nel menu di avvio. State lottando
modello colore, sorgente di caricamento e via dicendo.
perch la
Ciascuna identifica il disco, la partizione Opzioni lavori permette di impostare il numero di copie da stampante
e il file che contiene il kernel Linux, pi il file eseguire, lorientamento e molto altro. Infine trovate la voce

e scanner al top
funzioni? Date

guai allavvio
fa i controlli preliminari e prova a trovare
un dispositivo avviabile, che di solito il
disco fisso principale. Una volta localizzato,
il BIOS o lEFI cerca il Master Boot Record
(MBR) allinizio del disco, che al suo
interno ha un programmino per caricare la
fase successiva del boot loader, leggendo
un file (es: e2fs_stage_1_5), il quale a sua
del RAM disk usato dal kernel mentre Livelli inchiostro/toner. In base al driver utilizzato, saranno unocchiata
si avvia. La voce contiene anche ogni presenti le indicazioni sui componenti consumabili. ad http://
parametro aggiuntivo trasferito al kernel. openprinting.
Adesso la stampante dovrebbe essere pronta alluso.
Ora il controllo passa al kernel, che prova org/printers e
Basta servirsi di qualsiasi editor, entrare nel menu File e controllate che sia
a montare la radice del filesystem.
scegliere Stampa. Se avete installato due o pi dispositivi, presente il vostro
un momento chiave e, se non funziona, Una volta installata la multifunzione, entrate in Propriet
uno di essi viene considerato come predefinito. modello. Se s,
il kernel potrebbe mostrare un errore, della stampante per gestirla fin nei minimi dettagli entrate nel forum e
o bloccarsi del tutto. Se invece funziona, Potete eventualmente cambiare questa configurazione nel
cercate la soluzione

Linux Pro Manuale N 2 Bimestrale 9,90

Ecco come risolvere i problemi con i PC che non si avviano, senza dover
volta pu caricare il boot loader del Grub.
Se a questo punto appare lerrore missing
creer un processo per eseguire il file
/sbin/upstart (altre distro usano init).
La nuova periferica non funziona con Linux? Ecco come risolvere i problemi colori o in bianco e nero. Fate di nuovo click su Avanti per
procedere con linstallazione. Qualunque strada scelgiate di
menu Stampante in Impostazioni di sistema.
Selezionate la multifunzione con un click destro del mouse,
che fa per voi.

ricorrere a metodi estremi operating system significa che dovrete Se non va, ci sar un errore e il sistema e come usare strumenti come CUPS, SANE e XSANE seguire, vi verr chiesto di inserire un nome, una descrizione quindi scegliete Imposta come predefinito.
usare il disco di ripristino per fare una si blocca o vi porta a una shell di root. e di indicare la posizione, quindi di stampare una pagina di Nella maggior parte dei casi, CUPS fornir tutte le funzioni di
diagnostica, poich qualcosa manca nel A questo punto, upstart comincia prova. Una volta fatto, siete pronti per spostarvi nella cui avete bisogno per gestire a dovere un dispositivo di

Se non riuscite ad avviare il disco con il disco Riparazione
del boot, provate le varie opzioni di avvio fail-safe
esterni, tastiera esclusa, e riprovate. Se non funziona, aprite
il computer con cautela e staccate anche i drive interni.
Se ora il PC si avvia fino alla schermata di caricamento, potete
ricollegare i drive interni e riprovare. Se arrivate alla schermata
di login, spegnete il PC e cominciate a ricollegare le periferiche
esterne per vedere se il problema si risolto da solo o se va
imputato a un dispositivo specifico, nel qual caso, provate con
un cavo diverso, o andate online e cercate i problemi di avvio
Grub, nellMBR o nello stesso disco. a eseguire script ed eventi upstart per
Quando il Grub si carica correttamente, avviare altri servizi fino a mostrare
legge il file menu.lst, che contiene lelenco la schermata di accesso.
o sono corrotti. Potreste vedere uno specifico messaggio
di errore o una schermata di avvio bloccata, o solo il Grub
e nientaltro. Ci significa che non riesce nemmeno a trovare
le informazioni base per procedere. Se premete c potreste
riuscire a entrare nel Terminale del Grub per fare i controlli e le
riparazioni pi semplici. Per esempio, potete provare a lanciare
manualmente lavvio premendo Ctrl+X o F10, oppure usare
il comando set per controllare le impostazioni attuali
e modificarne alcune, come la modalit grafica. Visitate http://
bit.ly/Grub2Troubleshooting per una guida dettagliata alluso
degli strumenti di riparazione del Grub, ma ricordate che,
in molti casi, la cosa pi semplice usare lo strumento
Riparazione del boot. Se appare il menu del Grub, allora
il problema potrebbe essere nel suo file di configurazione,
se tutto si blocca dopo aver selezionato lopzione menu.
Se Linux comincia a caricarsi prima di bloccarsi, il problema
nel vostro sistema operativo, nel qual caso passate alla
sezione Risoluzione dei problemi Post-Grub (pag. 72).
La comparsa del menu del Grub un momento critico
del processo di avvio. Se il vostro sistema arriva fin qui,
le possibilit di ripararlo diventano maggiori
compresa. Lo strumento Riparazione del boot verr lanciato
automaticamente quando avviate dal suo disco. Tuttavia se non
potete crearlo, ma potete usare un disco di installazione Linux,
avviatelo in modalit live, poi aggiungete lo strumento
Riparazione del boot con i seguenti comandi:
$ sudo add-apt-repository ppa:yannubuntu/boot-repair
$ sudo apt-get update
$ sudo apt-get install boot-repair
$ boot-repair
Lo strumento Riparazione del boot si concentra su quei
problemi di avvio provocati dal settore di boot del disco fisso,
MBR e Grub. Ha una comoda interfaccia grafica con gli
strumenti necessari a correggere molti errori. Lo strumento ha
lopzione Riparazione raccomandata che pu risolvere i guai
pi frequenti. Oppure potete fare click su Opzioni avanzate per
vedere cosa fa e selezionare manualmente soluzioni specifiche,
senza dovervi sporcare le mani con il Terminale. La guida passo,
passo (Le opzioni di Riparazione del boot a pag. 73) mostra
gli interventi possibili, ma questo strumento sensibile
A
l giorno doggi quasi obbligatorio avere una
multifunzione in grado di stampare e scansionare
documenti. Se con gli altri sistemi operativi le
procedure di collegamento e configurazione sono piuttosto
semplici, con Linux le cose vanno diversamente.
Niente paura! Basta utilizzare i driver e le funzioni giuste per
mettere allopera senza complicazioni qualsiasi dispositivo.
Tip Per loccasione useremo due strumenti integrati in Ubuntu e
Mint: CUPS per stampanti e SANE per gli scanner.
Quando avviate Il primo pu essere descritto come un gestore centralizzato
con il disco di utile ad aggiungere e configurare le stampanti.
ripristino inserito, Il secondo, invece, consente di interfacciarsi con gli scanner
il PC dovrebbe nello stesso modo in cui CUPS agisce per le periferiche di
trovarlo e usarlo.
Diversamente,
stampa. In pi fornisce diverse opzioni per visualizzare le
anteprime e digitalizzare le immagini. In questo tutorial ci
visualizzate un
menu di avvio concentreremo su questi due componenti. La semplicit di
quando il PC altri sistemi operativi a cui abbiamo accennato
si accende (per caratterizzata dal supporto Plug and Play. Consente di far
esempio con
il tasto F11) per
riconoscere la periferica allinstante, permettendo poi di
selezionarlo
manualmente.
scaricare i driver o aggiungere quelli gi preinstallati.
In Linux, purtroppo, diverso. Nella maggior parte dei casi
Entrate nellEFi comunque sufficiente una manciata di minuti per installare
e impostatelo come la propria multifunzione. Prima di perdervi in configurazioni
dispositivo di avvio.
pi o meno complicate, date sempre unocchiata sul sito del
cups. Una volta fatto, fate click sul pulsante Aggiungi per
controllare se la stampante gi supportata dal sistema.
Se il dispositivo non visibile pur essendo collegato via USB,
dovete prima individuare i driver adatti. Iniziate dal sito del
produttore. Se non trovate niente, restate calmi.
Noi, per fare un esempio, siamo riusciti a installare con
successo una Canon MG5550 all-in-one in Linux Mint 17.1.
Se con la stampante non abbiamo avuto problemi, lo
scanner ci ha fatto penare non poco. Ci nonostante siamo
riusciti nellintento. Sempre con un pizzico di fortuna, i driver
possono essere presenti in un pacchetto .deb. Se invece li
trovate sotto forma di tarball (con estensione .tar.gz), allora
probabile che contengano uno script di shell (.sh) utile
allinstallazione. In questo caso basta seguire la procedura
passo a passo che abbiamo descritto nella pagina
successiva. Una volta fatto, riaprite il pannello Stampanti e
troverete il dispositivo pronto alluso.
Configurazione di rete
Se utilizzate una stampante di rete, dovreste essere in grado
di individuarla senza alcun driver specifico. Fate clic su
Aggiungi ed espandete il menu Stampante di rete.
In alternativa, premete il pulsante Trova. Dopo una breve
attesa, i dispositivi collegati verranno rilevati. Selezionate la
schermata di configurazione della stampante. Da qui sar
possibile esaminare le impostazioni.
Configurare la stampante
Il pannello Propriet della stampante mette a disposizione
diverse schede. Impostazioni la prima e consente di
modificare descrizione, posizione, URI della periferica,
produttore, modello e stato. Se si fa click sul pulsante
Cambia di fianco alla voce URI della periferica, possibile
tentare il collegamento tramite un altro protocollo.
Sempre in Propriet della stampante troverete le funzioni
per stampare pagine di prova e gestire la manutenzione del
dispositivo. La scheda Politiche consente di modificare lo
stato della multifunzione in termini di abilitazione,
accettazione lavori e condivisione. inoltre possibile stabilire
le politiche di errore e di funzionamento, configurando quali
azioni dovr intraprendere la stampante in caso di problemi.
Controllo accessi permette di impostare i permessi di
Installare un driver per stampante da un pacchetto tar.gz
stampa. Questo strumento poi raggiungibile dal browser.
Nella barra degli indirizzi basta scrivere localhost:631.
Se avete bisogno di assistenza e supporto, c anche un link
al forum. Linterfaccia Web costituita da una serie di schede
con menu a discesa. Se avete installato un driver dedicato
per un utente specifico, verr chiesto di autenticarsi con i
dati di accesso dellaccount. Se la stampante in rete,
potrete accedere alle impostazioni a livello macchina.
Riportate lindirizzo IP nella barra degli URL. Se non sapete
qual , basta accedere al pannello Propriet della
stampante e dare uno sguardo alle voci URI della
periferica o Posizione.
Classi di stampanti
CUPS consente di raggruppare le stampanti in classi
diverse. Questa funzione, per, principalmente rivolta a
reti in cui molti utenti desiderano condividere solo un
numero limitato di dispositivi per la stampa. Ogni classe

P.I. 28-02-2017 - Marzo/Aprile 2017

relativi a quel dispositivo. Se siete fortunati, la scheda madre Riparazione del boot al contesto e certe opzioni potrebbero essere disabilitate produttore. Con un po di fortuna, potreste trovare fin da vostra periferica, quindi avrete a disposizione una lista di

P
roblemi di avvio. quando state fissando un messaggio
di errore incomprensibile, o peggio ancora uno schermo
vuoto, mentre vi aspettavate di trascorrere la giornata
a divertirvi con il computer. Non importa quante volte premete
reset o riavvia, perch andrete a sbattere sempre contro quella
barriera impenetrabile. Allora, che fare? Ci sono talmente tanti
tipi di problemi di avvio, che difficile elencarli tutti. Tuttavia
ci sono alcuni principi base da usare che correggeranno molti
emetter una serie di bip o di segnali luminosi che potrete
cercare in Internet per scoprire il problema. Probabilmente
dovrete sostituire un componente o fare qualcosa di pi
radicale. Se riuscite a superare la schermata di caricamento, ma
il vostro PC si blocca mostrando il messaggio missing operating
system, pensate agli ultimi cambiamenti che avete fatto.
Per esempio, se avete overcloccato il computer, dovrete
accedere allEFI o al BIOS e cercare lopzione per caricare
Se state tentando di risolvere manualmente i problemi del Grub,
o nel vostro sistema non c traccia di esso, dovrete usare
i servizi del disco di ripristino e lo strumento Riparazione del
boot, che funziona in tutte le distro basate su Debian, Ubuntu
o mancanti, in base a ci che state facendo. Lo strumento subito i driver giusti per la vostra distro Linux. In questo caso
genera automaticamente un rapporto del sistema e di ci che basta aprire il front-end di CUPS e controllare se riesce a
sta cercando di fare, che potrete condividere nei forum dedicati rilevare la stampante. Il componente dovrebbe gi essere
a Ubuntu. Prima di tentare qualsiasi modifica pi complessa, preinstallato in tutte le versioni di Ubuntu successive alla
14.04.3 LTS. Potete quindi accedervi tramite le Impostazioni
vale la pena provare la Riparazione raccomandata e poi
di sistema, facendo click su Stampanti. Se non dovesse
chiedere aiuto nei forum, usando i rapporti creati. Cos sarete
essere presente, entrate nel Software Center e installatelo.
sicuri di scegliere lopzione giusta, senza fare altri danni.
In alternativa, potete usare il terminale con apt-get install
protocolli per la connessione. Se disponibile scegliete IPP,
altrimenti LPD. Visitate il sito del produttore e verificate la
presenza di un driver che supporti il primo protocollo.
Se invece siete gi soddisfatti delle opzioni fornite da CUPS,
premete Avanti. Il front-end inizier a cercare i driver adatti,
selezionandoli automaticamente. Se non riesce a trovare
niente, potrete scegliere tre opzioni: selezione dal database,
fornire un file PPD o cercare un driver da scaricare.

Tip errori. In questa guida scopriremo gli strumenti e le tecniche le impostazioni fail-safe. Provate a riavviare. Se non funziona, Altri problemi Iniziate con la prima opzione per verificare se c una
corrispondenza. In caso contrario provate a fare una ricerca.
necessari per risolvere la maggior parte di questi problemi. allora il problema probabilmente il vostro disco fisso, quindi Il disco di ripristino utile anche quando non riusciamo ad
Per prima cosa dovreste controllare come funziona il processo i primi posti dove guardare sono lMBR e il Grub. andare oltre il caricamento del Grub. Dopo lavvio, controllate
Infine possibile utilizzare un PostScript Printer Description 1 Trovate il driver adatto 2 Iniziate linstallazione 3 Installazione guidata
Molti guai del Grub (PPD) se la stampante appunto un modello PostScript. Collegatevi al sito Web del produttore della Adesso aprite il terminale, quindi scrivete cd Tutto ci che dovrete fare consiste nel
sono provocati dalla di avvio (leggete il box Il processo di avvio nella pagina e questultimo non impostato per apparire automaticamente, lesistenza e lo stato del vostro disco fisso. Aprite il file manager vostra multifunzione. Individuate il driver <percorso> . Naturalmente dovete sostituire seguire la procedura guidata. Abbiate poi
Inserendo una query contenente il nome del dispositivo e il
presenza del doppio successiva). Scoprirete che tale processo pu essere suddiviso quando accendete il PC, riavviate tenendo premuto il tasto e guardate se le partizioni sono visibili e se potete accedere Per accedere cura di consentire laccesso alla
modello con la parola PPD, potreste trovare ci che cercate. adatto alla distro che usate. Salvate il file tar.gz <percorso> con la path che porta al file
avvio con Windows. in tre momenti che ruotano attorno al boot loader Grub 2: pre- Maiusc o Esc per visualizzare il menu di avvio del Grub e ai file che vi sono contenuti. il momento giusto per fare un a CUPS, basta stampante da parte del vostro utente.
Se tutte le precedenti azioni falliscono, scegliete Seleziona nella cartella Scaricati, quindi fate click destro install.sh. Usate il seguente comando
Se il sistema non entrare nel
Grub, Grub e post-Grub. Cos potrete concentrare i vostri sforzi assicurarvi che riesca almeno a caricare se stesso. Andate alla backup di tutti i file, prima di procedere. Se non appare niente, e selezionate la voce Estrai qui. Una volta seguito dal tasto Invio e dalla vostra Una volta completata loperazione,
riconosce Linux stampante dal database. Questa volta, per, selezionate
sul momento in cui lerrore si manifesta. Cominciamo dallinizio. sezione Riparazione del boot se scoprite che non si trova da controllate che il disco fisso sia stato individuato, aprendo pannello fatto, aprite la cartella e individuate un file password di amministrazione: sudo sh accedete a CUPS e configurate il
dopo linstallazione, Generico (consigliato) e fate click su Avanti. Verr quindi
Stampanti da chiamato install.sh. Fate click destro su di install.sh. Dopo una breve pausa, si aprir dispositivo con nome, descrizione e
recuperate lo Accendete il PC. Se c corrente, ma non succede nulla, nessuna parte. Se invece il Grub riesce a caricarsi ma non trova lutilit Disks dal Live CD di Ubuntu. Se state usando un CD pre-selezionato un driver generico. Provatelo con lopzione
speciale sul numero Impostazioni di esso e puntate su Propriet. Prendete nota una nuova finestra del terminale che vi posizione. Andate poi avanti fino a che
probabilmente si tratta di un problema hardware. Se di recente alcun sistema operativo da avviare, sarete di fronte a vari Riparazione del boot, dovrete installare la gnome-disk-utility pxlcolor o pxlmono a seconda che il vostro dispositivo sia a
scorso per risolvere sistema della sua posizione. guider nellinstallazione del dispositivo. tutto non stato completato.
avete messo mano ai suoi componenti, controllate che sia tutto scenari: potreste vedere un prompt tipo grub> o grub rescue>, Controllate subito il vostro disco fisso quando avviate tramite il Gestore di pacchetti Synaptic negli Strumenti di
il problema.
collegato correttamente, altrimenti, staccate tutti i dispositivi che significa che uno o pi file richiesti dal Grub mancano sistema. Una volta installata, apritela dal menu Accessibilit.
dal disco di ripristino, per vedere se funziona bene
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