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} ATLANTI della LEGGENDA AIAN IDE eV Piece CeO ME IC per il troppo potere ire divennero malvagi ei maghi celebrarono sacrifici umani, gli Dei tri Line punirono Atlantide ; e la sprofondarono ATS eo ISBN 368-440-095 JL Valerio Zecchini ATLANTI della LEGGENDA ATLANTIDE e MU il pit affascinante mito dell’umanita storia e leggende delle civilta scomparse DEMETRA REDAZIONE E IMPAGINAZIONE Maria Stradiotti Diseowt Claudio Bighignoli alle pagg. 13, 41, 44 Cristina Benedetti alle pagg. 32, 71, 90, 119, 128, 130, 133, 138, 148, 149 Le rimanentiillustrazioni e i disegni di copertina sono di Costantina Fiorint. REFERENZE FOTOGRAFICHE aachivio Demetra, archivio Giunti, auchivio Giunti Multimedia, Albertini C., Oliosi B, Tomsich G., Zecchini V ‘ATLANT DELLA LEQGENDA ATLANTIDE E MU {1 pli affaseinante mito deltumanit 1 edizione aprile 1998 © Dorma Via Sia, 167- 85.11 £37020 Colognola al Coll (VR) “Tol 04516174111 - Fax 04516175100 —___rop ions _ INTRODUZIONE Imperi sorsero e sparirono come nuvole passeggere nel cielo, Quando per il troppo potere fire divennero malvagi i maghi celebrarono sacrifici umani ali dei punirono Atlantide € la sprofondarono negli abissi del mare. Dove sorgevano superbe le bianche mura di Atlantide le colonne lucenti doro e doricalco ora s'odono a volte le sirene cantare © vagano pascendo i muti pesci del mare. he oink hanno miter ie petra, Ci rsistnetectnens sn. nea cima del monte stomarin Alans 300 mt soto tell el net dove ponava li giomesc sada lat n pict scope st fondo el mute Bint ds Macon Gace tne nel 196, dell quae, wentase at pe ae veggente Ear Ciyce aver detaglasaeste Fee mut tempo el Inogo cla scope? cost dite dele saontinare nots su anche Gal Giappens,docomentte dana ¢con ope oe tualnente stapes ean alradceboni’ Pas rovine della mate tera tu san faint per ek Te dl bao deg dl mare alla note de en Imo el legend di an fvlono continents see to, sommers alla fa dlfocame doo tae coe volgen gtlog, cla prtmigena tombe see a 3 — “roawnbe ee Mio Bosatsu, 1a pi antic seulure siapponese, rappresenta ‘mess delta Futura, la New Age del modern moviment spiritual 2 conosco prsso ave lradieton come Kall Asay, ‘Times dt cavalo bien, ‘come Buddha Maitreya rel esterimo do-it, nano eo un'antica e misteriosa civilta madre, accom- ppagna e affascina da millenni lomo, impe- {gnato nel corso della propria evoluzione civi- le, scientifica e tecnologica. Innumerevoli fonti letterarie e di tradizione orale provenienti da varie parti del mondo ci hanno tramandato le drammatiche remini- seenze della fine di una terra e di una civilta che la scienza moderna ¢ la storia ufficiale ignorano € negano ostinatamente. Dalle rivelazioni fatte a Solone dai sacerdoti egiziani di Sais su Atlantide e successivamen- te riportate da Platone nel “Timeo” e nel “Crizia’, alle epiche gesta di Gilgamesh il se- ‘midivino eroe sumero-babilonese, alla storia sacra del diluvio universale biblico € alle pa- rallele versioni greche, indiane e mesoameri- cane; dai coloriti miti delle popolazioni della Polinesia, alle antiche tavolette ideogramma- te riferentisi a Mu, nascoste negli antichi templi dell'in- dia 0 conservate in inaccessibili monasteri tibetani; € ancora, dalle leggende celtico-gaeliche, alle tradizioni dei Baschi, dei Bretoni e dei Gallesi, passando per le i quietanti testimonianze del perduto popolo dei Guanci delle Canarie fino alla grandiosa mitologia dei Maya, degli Inca ¢ degli Aztechi, tutto conduce ¢ fa riferimen- to allantica esistenza di terre leggendarie, vere e proprie facine di civilta dalle cui polveri, dopo la distruzione avvenuta a causa di un terribile cataclisma, sarebbero germinate, previo un millenario periodo di barbarica ge- stazione, le civilta preistoriche e storiche che nol cono- selamo correntemente Mu e Atlantide, pitt ancora che Pancestrale Lemuria, costituirebbero i bastioni delle civilta esistite prima del Diluvio Universale, penultima di una serie ciclica di sette catastrofi che varie tradizioni religiose ed esoteriche de- scrivono come scandenti Pavvicendamento di grandi pe- riodi epocali La disquisizione, tomata di gran moda negli ultimi tempi, sullesistenza o meno di terre Teggendarie quali Alantide ¢ Mu, puo facilmente apparite, se non una pu- 1a perdita di tempo, almeno una fuga poco realistica, di- 4 fronte ai concreti ¢ assillanti problemi che la vita attuale i costringe ad affrontare. ‘Tanavia, avvicinando questi temi con V'adeguata se- rieta e il necessario approfondimento, ci renderemo con- to con sorpresa di come il rifiuto della questione di Atlantide e delle scomparse civilta da parte dellestabli- shment scientifico-religioso sia invece assai profonda mente connesso alla necessita di mantenimento dei grandi schemi culturali, storici e necessariamente scien- tifici che costituiscono le colonne portanti della nostra attuale conoscenza, cio® del nostro attuale modo di rap- portarci con il mondo e con noi stessi ‘anno oggt via via emergendo importanti implicazioni, strettamente conseguenti al credo atlantideo, che si inte- grano perfettamente € vanno anzi a costituire la base © la premessa necessaria di un certo numero di movimenti cculturali, spiritual ¢ filosofici che vengono correntemen- te raggruppati sotto il termine New Age. Queste conce- zioni, innovative e tradizionali al tempo stesso, fanno sentir la propria azione fino a influenzare i diversi cam- pi della ricerca scientifica. Laffermarsi su scala mondiale di queste tendenze oli- stiche (dal greco dlos, cio® tutto, intero), ecologiche e spivituali rappresenta una sorta di reazione insoppritni- bile al crudo scientismo contemporaneo, a un materiali- smo gretto e imperante € @ una religiosita irigidita su avidi schemi dogmatici ¢ comportementalt In alte parole ~ © questo & il punto cruciale ~ soste- rere che Platone e i preti egiziani abbiano detto la verita su Atlantide € sui corsi ¢ ricorsi della storia e delle ci- vilta, porta necessariamente a rimettere in discussione un certo numero di dogmi ai quali la scienza, la storia e Ia religione ci hanno assuefatto fin dai primi giorni di scuola. Infatti, se Platone avesse detto la verita, e se questa fosse un giorno ineludibilmente dimostrata, la Storia stessa andrebbe sottoposta a un rivoluzionsrio cambio di paradigma; lo schema del lineare evaluzioni- smo darwiniano verrebbe a saltare e le basi stesse st cui oggiano i pilastri del pensiero scientifico moderno sa- rebbero scosse ¢ parzialmente da rivedere. Lorologio del- la Storia andrebbe riposizionato parecchi millenni all'in- dietro ¢ varie discipline scientifiche umanistiche (la 5 “AraANToE «Mo Im alto, monolitoobmeco ‘di La Vent, Messico Sopra, eracata aftcana del 500 aC mused Lagos. Aronmoe eMo storia, Fetnologia, Vantropologia ¢ le religion stesse), cosi come sono strutturate, dovrebbero riconfrontarsi tra esse sull’archetipo di una razza e di una religione origi- naria unica, formatasi nel contesto di una civilta primor- diale giumta gia in epoche remote a livelli civili ed evo- Iutivi sinora inimmaginabili. Possiamo dunque capire come queste concezioni, tol- lerate € ignorate finché restano relegate nellambito stret- tamente esoterico ¢ tradizionale ~ dove esistono comun- que da sempre — stano invece ferocemente contrastate e volutamente screditate dalla scienza, dalla storia ¢ dal- Yarcheologia dall'alto delle loro infallibili istituzioni uffi- ciali non appena sia messo in atto il benché minimo ten- tativo di suffragarne attencibilita asserita mancanza di prove scientfiche inconfutabili € di reperti archeologici inequivocabilmente datati, cosi sbandierata a giustificazione di un totale e necessario ri- fiuto, in quale misura & imputabile ai distruttivi pregiu- dizi che impediscono persino di prendere in considera- zione simi tesi? Quanti OOPART (out of place artifacts) giacciono di- ‘menticati nei polverosi magazzini dei musei del mondo perché non si é voluto portare alle estreme conseguenze il loro messaggio proveniente da civilta impossibili? ‘Questo rifiuto senza appello non @ che la maschera di una grande paura, la paura di dover rivedere tutto, co- sme accadde alla Chiesa con Galileo, Si tratterebbe, per Ja scienza in particolare, di dover ricostruire quegli schemi tanto faticosamente formulati dopo secoli di lot- ta contro Toscurantismo religioso e la superstizione me- ioevale, schemi ormai certi, da tutti accettati e in fin dei conti assai rassicuranti La concezione di un progressivo e illimitato sviluppo ~ gi incrinata dalla crisi sociale ed economica mondia- le in cui corriamo attualmente il rischio di precipitare = verrebbe disorientata dagli antichi bagliori di quelle civilta e dai paurosi cataclismi della storia cictica che le distrussero. In questo nuovo contesto verrebbe invece a trovare base concreta la teoria diffusionista che da tempo sostiene Tirraggiamento della civilta e della reli- gione da un unico punto geografico-culturale, dovendo perd spostare le origini di questa sorgente alla notte dei 6 tempi, molto al di la di quanto gli stesst as- sertori di questa teoria siano ogsi disposti ad accettare Non € quindi leggerezza occuparsi ogg! di Mu, il continente primordiale collocato dalla tradizione nelle acque del Pacifico, né delli- sola di Atlantide, che secondo Platone sorge- va oltre le Colonne dEracle, di fronte allaltra terra che & un vero continente, e ciot proprio nel bel mezzo del’Atlantico, di fronte al con- tinente americano, Riguardo poi alfassurdita e indimostrabilita dellesistenza di antiche terre e civilta predi- Tuviane, non ¢ stata ancora pronunciata la parola definitiva Nuovi orizzonti sono stati aperti da una di- sinibita generazione di ricercatori russi e ri- scontri estremamente interessanti si sono avuti negli scorsi anni nel corso di esplora- Zioni sottomarine nella zona del monte Ampére presso Varcipelago delle Azzorre. Se la teoria della tettonica a placche non sembra or ‘mai precludere la possibilita di vasti movimenti verticali della crosta terrestre € se persino le pianue abissali profonde fino a 5.000 metri possono, secondo scienziati russi, essere interessate, allora Atlantide ¢ Mu costitui- scono forse qualcosa che va assai al di la della leggenda, Ma, in ogni caso, anche se ci rifiutassimo™ assoluta- mente di riconoscere ai continenti sommersi Ja possibi- lita di essere esistit, il valore metastorico del mito plato- nico di Atlantide non ne sarebbe comunque sminuit. Quando la componente divina si estinse in loro per esser- si spesso mescolata con elementi propri della natura morta- le, € la natura mortale prevalse, allora, incapaci di reggere la presente prosperita, degenerarono. Ail chiaroveggenti apparvero turpi, perché avevano perso il pit bello det Dent pit preziosi, ma quelli che non sapeva- no pitt discernere la vera vita in rapporto alla felicita pro- prio allora It giudicarono splendidi e felici, mentre erano ‘gonfi di avidita ingiusta e prepotenza. (1) 1 puro mito di una eivilta giunta all'autodistruzione © unita dalla volonta divina per la propria decadente dis- 7 Tomba licin a Kesh, com iscriciont in lingua 1. Platone, Cris, lrausione Angela Cerinot, Arawioe Me BE_rn00.710e SS Dove sorgevano superbe Te bianche mara d Alentide fle colomne fice dome dorcalo ora sodono a volte Te sene couare ‘evagano pascendo 1 mut pest de mare AvaneTioe & MU solutezza dopo essersi allontanata dallo spirito, suona, ora come non mai, di forte monito per le coscienze aperte del nostro tempo, quando intorno 3 noi condizio- ni tragicamente simili sembrano, come nel fatale ripeter- si di un grande cielo, riapparire alla ribata della storia Valerio Zecchini arr py E pe PLATONE E ATLANTIDE Ma io di doglia per Pegregio Ulisse mi struggo. Lasso! che, da’ suoi lontano, | siorni conduce di rammarico in quella | isola, che del mar giace nel cuore, di selve nereggia; isola, dove | soggiomna entro alle sue celle secrete | Vimmortal figha di quel saggio Atlante, che del mar tut i pitt riposti fond conosce e regge le colonne immense che ta volta sopportano del cielo. (1) i Giapeto e di Asia. Secondo la narrazione fatta da Esiodo nella sua “Teogonia”, partecipd alla guerra contro gli dei olimpici e fu da essi condannato 2 sorreggere il peso della volta celeste. In un'altra versione lo troviamo invece come fratello di Prometeo e ancora, padre delle Pleiadi; ma Atlante, omonimo del titano pu. nito dagli dei, era anche figlio di Poseidone e primo te i Adantide. Abbiamo visto nella citazione come Omero ci descriva 1a Ieggendaria isola di Ogigia, il regno della ninfa Cali- ps0, dove Ulisse, aminaliato dalle sue arti, verine tenuto Prigioniero, Che Atlantide sia identificabile con la mitica terra dei Feaci o con quella delloscuro popolo det Cim- ‘meri, posto da Omero nell'oceano dalle profonde corrent, appare comunque evidente Vantichita del mito di una terra persa in mezzo all’Oceano del lontano Occidente. N clla mitologia greca, Atlante era un titano, figlio 9 1. Omer, Odisea, Libr 1, 70-75, (rai 1Pindemonte Roma 1995, Arab eM usta di Platone Platone& consideraio AC pi grande filosfo aetrantich, serie sina tetin dt Dislogh soi impernati sala figura dt Socate, IT suo maestro Tradex t Theo el Crea riguanano Alrewamente Atlante rower ao Del resto, le pitt antiche tradizioni dell Ellade non fanno altro che uniformarsi alla tradizio- ne universale che descrive una serie di epo- che che videro i remoto sorgere ¢ aflermarsi di popoli ¢ civilta che, decadute da un livello semidivino a uno di umana barbarie, venne- ro distrutte dalle divinita nel corso di un ter- ribile cataclisma. E tuttavia con Platone (Atene 427-347 aC.), uno dei pitt grandi filosofi di tutti ¢ tempi, che Atlantide viene prepotentemente alla ri- balta, In due dei suot celebri Dialoghi, il “Ti meo” ¢ il “Crizia”, Platone, sulla base di anti- chissime tradizioni egizie raccolte dal grande legislatore Solone (Atene 640-560 a.C.), ci narra le vicende di popoti e continenti un tempo potenti, ma di cui la storia non ha potuto serbare alcun ricordo. 1 personaggi di questi due Dialoghi, oltre a Platone che ne @ il testimone-autore, sono: Socrate, il srande saggio, filosofo e maestro di vita; Timeo di Loc, 1m personaggio, forse immaginario, di scuola pitagorica; Ermocrate, famoso generale siracusano in esilio, allora probabilmente di passaggio ad Atene; Crizia il giovane, nipote di Crizia il vecchio, bisnipote di Dropide fratello del grande legislatore Solone. Lo stesso Platone, per via di madre, era discendente di Dropide e quindi imparen- tato con Crizia € lo stesso Solone. E Crizia il giovane che riporta al cenacolo platonico il racconto ascoltato dal nonno omonimo, allora nella pri- ma giovinezza, dalla viva voce dello zio Solone. ‘Tra i sapienti greci era allora consnetudine visitare 'E- gitto con cui 'Ellade intratteneva da secoli proficui scambi commerciali culturali, riconoscendo a questo popolo antico una vetusta di tradizioni ¢ un livello di conoscenze straordinari, E proprio nella zona del delta del Nilo, a Sais, che So- lone dialogs di tradizioni antiche con i sacerdoti egiziani del tempio della dea Neith; ma sentiamo da Crizia stes- so il contenuto di queste conversazioni leggendo le fasi salienti degli avvenimenti descritti nei due Dialoghi pla- tonici secondo la fedele traduzione di Angela Cerinotti 10 Crizia Ascolta dunque, 0 Socrate, una storia decisamente stra: nna, ma daltra parte del tutto vera, stando a quanto mi dis- se una volta Solone, il pit sapiente dei Sette (sav). Raccontd dunque a Crizia, mio nonno, come questi era solito ricordare in nostra presenza, che grandi ¢ meravi- sliose furono le antiche Imprese di tale citta, cancellate dal tempo e dalla morte degli uomini, ma una pit grande di ute, Socrate Ma qual @ dunque questimpresa che Crizia riportava non come favoleggiata, ma come anticamente compiuta da questa cit, stando a quanto aveva udito da Solone? Crizia 10 te la riferiro, la vecchia storia ascoltata da un uomo non giovane, Crizia era infattiallora, come lui diceva, vii- no a compiere 1 novantianni, mentre io ne avevo pit 0 me- no dieci. Ce in Egino ~ disse (Crizia il vecchio) ~ sul Delta, nel- area presso il vertice in cui il corso del Nilo si divide (in due rami) un nomo (provincia) che si chiama Saitico; di questo nomo la citta pitt grande & Sais e di It era anche il re Amasi. Secondo i locali ad aver fondato ta citéa sarebbe stata una dea il cui no- ‘me nella lingua egizia- na @ Neith, mentre in quella greca, a detta loro, & Atena. Cosi so- no molto amici degli Ateniesi € sostengono di essere in qualche modo imparentati con loro. Solone diceva dunque che, recatosi presso di loro, gliene venne grande conside- razione e che, avendo glo: Sige pani a Gien Le li epeana @ race deport al an spin antichsina derivate da Alani Tsacerde! etter conserva nt ore anal ta memoria del suo afendamento deg epic temple To precede. Moder stud eli di tempo del- la tamersta a Robson ¢nelldstesx cond veineseglata da equipagg diverse navi la presencia a immenst ancl ui pesce wore Cleun marina si sprusero pefiaa wd @s- saaglume le earn cote quasi puclind € @ Vovarte commestibi) Berle, stima in non yneno di 11.000 ¢ chilometri quadratiinteressat dla un site feno- meno che avrebbe provacalo una moria itiea per un peso complessiva valulato in 500.0000 ronneHte! Sulla base a wiltra ecceztonale ccancomitante © accetrata testimo- nlgnza, Berlitz st spinge persina ait ‘azeardare le posstbill dimensiont dello del mister: #5 x 30 km?! Tnfatt, secondo le testimonianze di tun altro uomo di mare il capitano James Newdick, comandante del va- pore Westbourne e del suo equipag- ‘go, detagliatamente riportate dat "New York Post" del aprile 1882, durante la traversata Marsiglia- New York wna grande isola sarebbe comparsa allrizeonte a 25° 30° di lauitudine nord € 24° di longitudine vest. Nel corso det secoli a noi vicini te cronacke hanno potuto segnalare al (rt cast di impressionanti e improv. vise emersioni di montagne ¢ alto piani marini che formarono Isole tanto misteriose quanto temporance. E il caso delfsola vuleanica, di notevole ampiceza, battezeata col nome di Sambrina, an esta neo (acqua cal), isla dl Nea Kamen, Santor, Greca. Ques Isla dl notevol roporlont eesti da ert Hoch di lva sldicata fel venta th emersione meno d te secl a reser ancora pico boche smite, sll cost, Sorgen fagosesolferee che prtano a 38" la temperaura delPacqua cora una volta nei pressi delle Azzorre, sorta improvvisamente nel 1811, ¢ inabissatasi subito dopo aver visto la propria esistenza riconosciuta sulle carte geografiche Lo stesso vale per le due isolette repentinamente emerse nel 1931 al largo del Brasile vicino allarcipelago Fernando de Noronha, che non fecero in tempo a innescare una controversia imternazionale per Il loro strategico possesso, a causa delta love spavialo: SramereMe——~SCSCSCSC~S~S~*«SO vedi ad esempio la pesciaia di Bolea (Verona) dove si | sono estratte dalla roccia oltre centomila esemplari fossi- lizeati di pesci e plante tropicali datati 50-60 milion’ di anni fa. Berlitz ritiene che: I movimenti delle piattaforme tettoniche forniscono strumenti pregiosi per comprendere spiegare come grandi isole possano emergere o sprofondare improvvisamente nel mare, in seguito agli spostamenti della crosta terrestre che si alza, si corruga o si abbassa sotto la spinta di queste piattaforme. (4) Altre prove su Atlantide irov ct porta la testimonianza di V. V. Bjelousov i Wei, € cioe di una variazione generale della capacita delle Josse oceaniche come risultato di movimenti vertical della crosta terestie, (5) Mente da un lato abbiamo una scuola tradizionalista (Lyell, Willis ¢ altri) che afferma la sostanziale e peren- ne immobilita delle conformazioni oceaniche (specie pet le cosiddette pianure abissali) e continentali, abbiamo altro lato una parte della moderna scuola sovietica che controbatte sostenendo la sostanziale mobilita della con- figutazione oceanica. Ancora Jirov riporta il parere di D. Gh, Panov: Non si pud considerare Testensione del fondo oceanico come una caratteristica della superficie terrestre conservatasi immutata strutturalmente ¢ morfologicamente dalle origini,e di K. K. Markov: Laspetto della Terra si & Jormato in wn processo dl incessante svluppo. Non esistono ‘ratti permanentt in esso Benché sia unanimemente accettato che le pianure abis- sali sfano da sempre in tale condizione e che quindi sia bilasfema ogni ipotesi di un possibile continente emerso dove esse da sempre si estendono, & interessante osserva- re che la scuola rassa si spinta a ipotizzare che solo i fondali piatti oceanici con profondita maggiore ai 5.000 Imetri possano essere esclusi a priori dallambito dazione det movimenti tettonii, aprendo con questo alla possibi- lita che persino dove $i estendono ora alcune pianure abissali potessero un tempo trovarsi delle terre emerse. 101 — Dalat: vulcono di tipo Island; di ipo hawt 4 tipo vuleanianc: tipo pelea. Inmagine trata ‘te MeretatC Geodinamica, Fence 1990 4: Berlte C, op ct 5. Pinout R, op ct ‘ARANTDE EMO WL Prove scuenminicue Hawes ea la tachilite Un’altra prov: Lees masts Js pit uizzat dat sostenton, sulla possibile emersione di terraferma nell’Atlantico ci viene dalle dichiarazioni di uno scienziato francese, il prof. P. Termier, che nel 1898 analizzd i campioni di roccia basaltica raccolti sul fondo oceanico nel corso della posa della Tinea telegrafica transoceanica, in una zona a circa 900 km a nord delle Azzorre Si tratia di una roccia basaltica, la tachilite, una lava dalfaspetto vetroso. Che cosa ha di cost speciale questa roccia eruttiva? Niente di particolare, solo che quel tipo di solidifcazione si verifica normalmente allariaaperta ¢ nnon a 3.000 metri di profondita come nel caso dei cam- pioni in questione. La relazione di Termier dimostr® che ln lava solidificata in ambiente marino si sarebbe cristal- lizzata in modo completamente diverso, giungendo con questo alla conclusione che una vasta zona dell Atlant co, probabilmente estendentesi fino alle Azzorre, era un tempo una terra emersa Ma c& di pitt: eruttata da vulcani posti in superficie, Ja lava avrebbe avuto tutto il tempo necessario per soli- difcarsi sotto forma vetrosa,tipica per queste condizio- ni, prima di essere sprofondata alle profondita abissli in cui ora si trova, nellambito di un grande movimento tettonico a carattere vertical. Cio che & ancora pitt interessante & che questa som- ‘mersione si & sicuramente verificata in tempi “recenti"; infatti& dimostrato che le lave che si solidificano in am- biente marino si decompongono entro un periodo massi- mo di 15.000 anni; ma, poiché i campioni in questione presentavano ancora la forma scagliosa ¢ tagliente, cioe senza segni di erosione né atmosferica né marina, se ne ud logicamente dedurre che Vinabissamento di quel ter- tori & avvenuto subito dopo Teruzione di quei vulcani, e allincirea nel periodo di tempo in cui la tadizione gre- co-egiziana di Platone collocava le vicende di Atlantide. Il professor Termier espose allintero ambiente accacle- rico le sue deduzioni in una conferenza pubblica all - stituto Oceanografico di Parigi il 30 maggio 1912, po nendo Ia prima pietra per una seria ricerca scientifica su —— 102 ze Le PROVE SCIENTIEICHE 8) Alani. Fgh conelase a sua cheostansata esosisione on queste Parole’ Tata Ta Teglone non delle aezore comprendnte ore le Aezore tee che ne costae | con me probabil ata nefepca hima a | feologt erate | E forse catastrofismo? Nelttambito di ww periddo di eccezionaltSconvlgimentivulcanico-testonit & pos- Sibile ambientare la soramnersione dt Atlante: Non per wna innata tendenza «il cxtastafismo, ma per avviclnare timmaginazto re del tetore alla porrata e alle modalica dellevento stamico-tettonica che po- trebbe aver portato allnabissamento di Adaaide.citiamo alewn episodi geologi- i avvenuti anche in tempi recent Jn seguito al potente maremoto della Grande Banchisa det 1929 i cuvi dele I nee transoceaniche vennero recisi ¢ nel corso della loro successive riparagione vvenne riscontrato un innalzamento del fondo marino di quash un miglio (1.853 rmetri) Un innalzamento di pit di 400 metri si € riscontrato in Artide nella regione chiamata Nuova Terra tra gli anni 1770-1820, cio® nel breve tempo di 50 anni Andando indietro nella storia vediamo come. nel 1692 ta cita di Port Royal in Giamaica, una specie dt Tortuga locale per pirati ¢ bucanier, sprofondo improv: visamente nel mare provocando morte ¢ distruzione totale. I catastrofico terremoto di Lishona del 1755 provoco la morte di 30.000 persone eTinabissamento del molo per 180 mee! Tra le manifestaziont vulcaniche collateral strttamente legate a questo tipo di Jenomeni & da segnalare anche limmane nube ardente, proveniente dalt’splosio- ne avvenuta nel 1922 del famigerato vulcano Pelee, che si scaricd su St. Pierre della Martinica provocando la morte di 30.000 persone; esistono impressionanti documentazioni fotografche della gigantesca ¢ micidiale nuvola, nonche del ver: tiginoso picco di lava dellaltezza di 456 metri repentinamente formatosi per la solidifcazione della lava e suecessivamente crollata soto il proprio stesso peso. Per rammentare la spaventosa potenza dellelemento igneo che ribolle perenne- mente sotto i nostri piedi ¢ la relativa sicurezea dei nostri insediamenti delle nostre carte geograficke, vogliamo ricoriare, oltre alla gid nominata Santorini Teruzione del Vesuvio det 79 d.C., Cativita sismica che generd Vimmensa onda che sconvolse Kracatoa vicino a Giava, provocandone la distruzione, il terre- moto di Messina del 1908 che fece 120,000 vittime. 103 EE alters di pri A sedimentazionee dt period in el preva Tersione produce sl terreno terazel ‘alusional, Imagine eat a Meret C Geodinamics, Firenze 1990, a Mr Il mistero dei canyons sottomarini 9 oceanografia ci insegna che il fondo marino non & dappertutto costituito da un piatto e fangoso fonda- Je abissale; infatti improvvisamente si innalzano intere catene di montagne, picchi vertiginosi di migliaia di me- ‘tri che in alcuni casi viescono anche di poco a emergere, formando piccole isole come gli scogli di S. Pietro € Paolo nell Atlantico centro-meridionale, oppure si sviluppano in immense cordigtiere che non escono mai alla luce del sole, ma si diramano in valli ¢ convalli come vere e proprie catene terrestr. Si é inoltre riscontrata Tesistenza, sia sugli zoccoli continentali e sulle successive scarpate oceaniche che nelle catene sommerse, di vallate fluviali, veri © propri canyons sottomarini la cui profondita & talvolta misurabile in migliaia di met. 1a scienza ufficiale non ha ancora spiegato plausic bilmente una simile orografia di natura prettamen- te terrigena-alluvionale, ma & stata costretta ad avanzare forzate teorie per difendere caparbiamente le trincerate posizioni della teoria sull'immutabilita degli oceani. Palesemente insufficiente & infatti Ia tesi delle cor- enti torbide che, in luogo di veri e propri fiumi, avrebbero scavato queste profonde vallate; in tal ‘caso infatti i canyons avrebbero avuto una confor- mazione molto pit ampia e meno profondamente Alteettanto restrittiva e insufficiente @ la spiegazio- ne che fa risalie la formazione delle vallate in que- stione al periodo delle grandi glaciazioni, terminate circa 13.000 anni fa, quando il livello del mare era inferiore di 100/200 metri dallattuale; si pud infat- ti notare come tale misura non renda completa- mente ragione delle dimensioni grandemente supe- riori sia in Iunghezza che in profondita delle valla- te stesse. La scienza non ammettera mai la genesi di natura 104 Auviale-erosiva di queste valli, poste a volte in pieno ‘oceano, perché ammetterne il dispiegamento per centi- naia di chilometti sopra illivello del mare equivarrebbe a dover ridisegnare completamente la geografia del passato se non a riconoscere di fatto Pesistenza di Atlantide Altri fattori a sostegno { sono altri elementi che tendono ad incrinare la si- curezza adamantina delle teorie ulficiali e a raffor- zare Tipotesi dellaffioramento di territori ora sommersi, Sono state infatti ritrovate in pieno oceano distese di sabbie, ghiaie € rocce inequivocabilmente provenienti dalla superficie Distese di sabbia finissima sono state segnalate a varie profondita, superiori anche ai 7.000 metri sia nell’Atlan- tico che nelPOceano Indiano. Poiché questo genere di materiali pud formarsi unicamente in superficie come prodotto delPazione erosiva del mare sul bordo costiero ‘© dei fiumi nella loro millenaria azione erosiva ¢ poiché @ palese la debolezza delle tesi giustificatorie ulficiali 105 soled Adanide le sue zoned infuenza ‘vllezarce secondo 1 Donnelly padre dela moderna alaioogi. Dar ota i probabil pond tera che allot

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