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LInfermieristica Etica
LETICA
Etica deriva dal greco etos significa costume usanza la parte della filosofia relativa al
problema del bene: morale.
Disciplina tesa a definire ci che regola la condotta o il comportamento.
La definizione di unetica della medicina e dellassistenza infermieristica, parte da
unapprofondimento della dimensione etica come costitutiva dellesistenza umana.
Assolvere con competenza le proprie funzioni il fondamentale impegno etico
dellinfermiere.
La tutela della salute fisica e psichica deve avvenire nel rispetto della dignit e della
libert della persona umana.
Lattivit infermieristica esprime al meglio la sua specificit solo quando in essa sono
presenti:
LA COMPETENZA SPECIFICA
A tali conoscenze si attinge mediante le scuole in cui si compie la formazione generale che
trasmette i principi su cui poggiano le fondamenta della conoscenza specifica.
LAUTONOMIA GIURIDICA
VALORI
I valori non sono solo ci che permette di soddisfare un bisogno un desiderio, bens tutto ci
che permette alluomo di realizzare la sua esistenza e di conferirle un significato.
I valori non sono mai solo personali perch luomo ha la capacit di capire che hanno
importanza anche per gli altri.
in dubbio che i valori si inseriscono anche nella cultura, ma non solo in essa, perch
laspetto intersoggettivo dei valori pi profondo, quello che fa scattare in noi
lattenzione.
Limpegno per ognuno riconoscere laltro come un valore: questo riconoscimento sta alla
base della realizzazione umana, d significato alla vita ed espressione della solidariet.
Quali valori?
I valori morali hanno carattere personale, cio hanno senso per luomo e non esistono senza
luomo. Ogni valore ha la propriet di incoraggiare le azioni, di suscitare atteggiamenti nei
suoi confronti o di provocare e regolare delle interazioni tra esseri umani.
Si ribadisce che il valore esiste perch riconosciuto dalluomo: ne consegue che ognuno
attribuisce ad un valore pi importanza che ad altri, costruendosi una propria scala
gerarchica dei valori.
Ognuno pu variare questa gerarchia in base alle condizioni sociali, culturali, emozionali,
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storiche.
Lesercizio di tale facolt introspettiva si pu chiamare coscienza.
Alla coscienza spetta il compito di identificare:
- il valore in gioco
- le azioni necessarie a conseguirlo, promuoverlo, rispettarlo
- la situazione contingente
- lazione da effettuare in quella particolare evenienza
I DIRITTI
"la vera filosofia dei diritti si fonda sulla legge naturale (Maritan)
La legge naturale scritta nel cuore delluomo la conoscenza che aumenta con
laumentare della coscienza umana.
I PRINCIPI DELLETICA
I principi sono tutti importanti allo stesso modo, ci consentono e costringono a capire qual
la nostra scala di valori, ci forniscono uno schema interpretativo della realt.
I principi sono elencati non in gerarchia di importanza ma sono tutti allo stesso livello come
guida allapplicazione della scala dei valori nelle situazioni concrete.
Il principio di beneficit o del bene maggiore; pu sembrare ovvio, ma la ricerca
dellazione che procuri il bene maggiore, per quante pi persone possibili il criterio
ispiratore di tutta letica. Il problema capire qual il bene maggiore, qui che entrano in
gioco i valori.
Il principio di non maleficit o di male minore; purtroppo succede che qualsiasi atto si
decida di fare, si hanno delle conseguenze negative. A questo punto ovvio che lagire etico
sar di ricercare la soluzione che arrechi minor male possibile.
Il principio di autonomia del soggetto; Il paziente il responsabile della propria vita,e le
sue decisioni devono essere rispettate.
Il principio di equit o giustizia; alla base dellobbligo di trattare tutti gli utenti in modo
giusto e uguale.
Veridicit: dire la verit decidere
Fedelt: fedele ai propri incarichi
LA MATURITA MORALE
Condotta guida secondo cui si agisce, uninsieme di valori e convenzioni.
La caratteristica fondamentale dello sviluppo morale dipende in gran parte dal tipo di
interazioni sociali in cui la persona implicata personalmente.
Se lambiente non stimolante,se la persona non stimolata, lo sviluppo non avviene e la
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Kolbert dimostra la fondatezza della tesi secondo la quale la moralit non una struttura
imposta dalla societ, e luomo un essere che cerca dei valori e spontaneamente esprime
giudizi.
Lui ha sviluppato che il giudizio morale si sviluppa attraverso una serie di riorganizzazioni
che lui chiama stadi:
- livello pre-convenzionale
il livello delle regole culturali delle etichette del bene e del male, diviso in due stadi:
stadio uno:
orientamento alla punizione ed allobbedienza
Ci che determina la bont o la malizia di un atto,in questo stadio prende in considerazione
solo latto in s ma non il significato umano
stadio due:
orientamento relativista strumentale
Lazione giusta quella che soddisfa i bisogni miei e occasionalmente quelle degli altri.Le
relazioni sono viste in modo commerciale.
- livello convenzionale
A questo livello la persona pu mantenere le aspettative della scuola,latteggiamento
quello di conformit ad aspettative personali.
Si divide in due stadi:
stadio tre:
orientamento interpersonale del bravo ragazzo
buono quel comportamento che piace agli altri
stadio quattro:
orientamento alla legge ed allordine costitutivo
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stadio cinque:
orientamento democratico verso il contratto sociale
Lazione giusta tende ad essere definita in termini di diritti generali dellindividuo e in
termini di standard che sono stati criticamente esaminati e sui quali conviene tutta la
societ. il giusto materia di valori e di opinioni personali.
stadio sei:
orientamento al principio etico universale
Il giusto definito dalla decisione di coscienza in accordo con i principi etici scelti
autonomamente e che si appellano a comprensione logica,universalit e coerenza.
Si deve progredire attraverso gli stadi per ordine e non si pu arrivare ad uno stadio pi alto
senza passare attraverso gli stadi che lo precedono.
Negli stadi pi bassi non si capisce il comportamento degli stadi pi alti.
Ci sono state delle critiche agli stadi dei principi morali di kolbert:
-esistono differenze di sesso nel ragionamento morale
-non vero che si progredisce linearmente da uno stadio allaltro
-chi sa ragionare meglio superiore moralmente?
- livello uno:
assistere se stessi ed assicurarsi la sopravvivenza
Riflette che lattenzione solo su se stessi unegoismo inaccettabile
- livello due:
senso di responsabilit e capacit di assistere altre persone
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- livello tre:
relazione dinamica tra se e gli altri.
Assistenza e Storia
In questo periodo vissero San Basilio a Cesarea (370 d.C.) e Fabiola a Roma (390 d.C.)
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NEI SECOLI XI - XIII nei comuni nascono le arti e le corporazioni che disporranno di ospedali e
con le crociate lassistenza da stabile, diventa itinerante, per seguire e proteggere il malato
in terre lontane. Si ha l'istituzione dei primi ordini religioso-cavallereschi per la difesa dei
pellegrini.
Nel SETTECENTO con lo sviluppo della societ e illuminismo, si assiste allo sviluppo delle
scienze umane. La ragione e la scienza iniziano ad avere un ruolo determinante nella vita
delluomo e nella conoscenza.
E' del riconoscimento del principio di uguaglianza giuridica fra gli uomini, il secolo della
rivoluzione francese (1789).
Si assiste alla evoluzione della tecnica ospedaliera (ospedali a padiglioni con pi aria e pi
luce), insegnamento della medicina negli ospedali e alle prime regole per il servizio
infermieristico.
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L'OTTOCENTO segnato dalla rivoluzione industriale che con l'aumento delle capacit
produttive conduce ha un miglioramento delle condizioni di vita e a nuovi progressi della
medicina come scienza.
Si assiste allo sviluppo della microbiologia grazie menti illustri come Pasteur e Koch. Dopo le
loro scoperte, la malattia cominci ad essere concepita come alterazione strutturale e
funzionale degli organi e viene data enorme importanza alla pulizia e alla sterilizzazione
E' il secolo della epidemiologia, della diagnostica radiologica (Roengten) e infermieristica
diventa sapere disciplinare.
E' il tempo di FLORENCE NIGHTINGALE (1820 1910) che ha segnato la storia dellassistenza.
La Nightingale nasce a Firenze da ricchi genitori ma una profonda fede religiosa e il
desiderio di essere utile al prossimo, la orientano al lavoro in ospedale, nonstante il
malcontento della sua famiglia.
F esperienze in Germania e a Parigi e a Londra introduce innovazioni organizzative in una
struttura assistenziale.
Nel 1854 con la guerra di Crimea coordina un importante opera di risanamento igienico
diventando icona storica della nuova immagine dellinfermiere.
Successivamente fonda la prima scuola per infermieri St. Thomas a Londra (ammesse solo
le donne, di buona famiglia e indiscussa moralit) e pubblicazione libri di assistenza (Notes
on nursing).
La scuola Nightingale diventer un centro di formazione
In Italia nel:
1910
Istituzione degli ordini provinciali
1915-1918
Grande guerra (600.000 morti, malaria, tubercolosi)
1925
In piena epoca fascista, la prima legge istitutiva italiana per la formazione infermieristica,
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prevede scuole convitto con corsi di durata biennale, la cui direzione didattica affidata al
Direttore Sanitario
1934
Sanitario/sanitario ausiliare/arti ausiliarie delle professioni sanitarie
1943
Nasce lente mutualit che diverr INAM (Istituto Nazionale Assicurazioni contro le Malattie)
1948
Art.32 la Repubblica tutela la salute come interesse dellindividuo e della collettivit e
garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno pu essere obbligato ad un determinato
trattamento sanitario salvo disposizioni di legge. La legge in nessun caso pu violare il
diritto del rispetto alla persona umana
1954
Istituzione collegio prof./Infermiere generico I.G. e la nascita del Collegio I.P.A.S.V.I.
(Infermiere Professionale Assistenza Sanitario Vigilanza Infanzia) : istituzione obbligatoria.
Ente di diritto pubblico che tutela lesercizio professionale.
1956
Obbligo della licenza di scuola media inferiore per accesso alle scuole di vitto
1958
Viene istituito un ministero per la sanit
1965
Dirigente assistenza infermieristica D.A.G.
1968
Riforma degli ospedali
1971
Accesso consentito alle scuole anche al sesso maschile
1974
D.P.R. 225 Mansionario questo decreto formato da due articoli che identificano
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1978
L.833 istituisce il Servizio Sanitario Nazionale. La Repubblica tutela la salute come interesse
dellindividuo e della collettivit attraverso il Servizio Sanitario Nazionale
1990
Si parla di Infermiere Professionale I.P.
1992/93
EVOLUZIONE DEL RUOLO DELL'INFERMIERE NELLA TUTELA DELLA SALUTE.
D.L. 502/92 e D.L. 517/93 inizio dei diplomi universitari e le USSL divengono ASL (aziende
sanitarie)
1994
Decreto M. 739/94 art. 1:
1. linfermiere loperatore sanitario che in possesso del diploma universitario abilitante edelliscrizione
allAlbo professionale (elenco di professionisti abilitati a esercitare la professione) responsabile
dellassistenza generale infermieristica.
2. Lassistenza infermieristica preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa di natura tecnica,
relazionale, educativa.
preventiva prima che si verifichi un evento e si divide su tre livelli:
- mettere in atto tutti quei interventi che bloccano i fattori di rischio (es.: fumo)
- diagnosi precoce (screening = selezione)
- persona malata (malattia cronica) prevenire ulteriori complicanze
palliativa capacit di gestire delle persone con patologie (malattie in stato terminale)
riabilitativa riportare una persona ad unautonomia
natura tecnica fare insieme di interventi
relazionale entrare in relazione con il paziente
educativa ridare alla persona la capacit di autoassistersi
3. Linfermiere:
a) partecipa alla identificazione dei bisogni di salute della persona e della collettivit
b) identifica i bisogni di assistenza infermieristica della persona e della collettivit e formula i relativi
obbiettivi
c) pianifica, gestisce e valuta lintervento assistenziale infermieristico
d) garantisce la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche
e) agisce sia individualmente sia in collaborazione con gli altri operatori sanitari e sociali
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f) per lespletamento delle funzioni si avvale, ove necessario, dellopera del personale di supporto
g) svolge la sua attivit professionale in strutture sanitarie pubbliche o private, nel territorio e
nellassistenza domiciliare, in regime di dipendenza o libero professionale.
4. Linfermiere contribuisce alla formazione del personale di supporto e concorre direttamente
allaggiornamento relativo al proprio profilo professionale e alla ricerca
5. La formazione infermieristica post-base per la pratica specialistica intesa a fornire agli infermieri di
assistenza generale delle conoscenze cliniche avanzate e delle capacit che permettono loro di fornire
specifiche prestazioni infermieristiche nelle seguenti aree:
a) sanit pubblica: infermiere di sanit pubblica
b) pediatria: infermiere pediatrico
c) salute mentale-psichiatria: infermiere psichiatrico
d) geriatria: infermiere geriatrico
e) area critica: infermiere di area critica
1996
D.M. 96 vengono stabilite modalit, discipline e organizzazione didattica del diploma
universitario
1999
D.L. 229/99 terza riforma sanitaria (o riforma Bindi), il cui preciso obbiettivo la tutela
della salute come diritto fondamentale
D.M. 509/99 ristrutturazione 3+2 (lauree)
Legge 42/1999 Viene sancita lequipollenza tra i diplomi di infermiere regionale e i diplomi
universitari e viene abrogato il mansionario
2000
Legge 251/2000 Viene individuata la figura di infermiere dirigente e ribadita la piena
responsabilit dellinfermiere nella gestione dellassistenza
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