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Programma
IN MATERIA DI INTEGRAZIONE
SCOLASTICA E SOCIALE
DI ALUNNI CON DISABILITA
DELLA PROVINCIA DI PADOVA
20 Luglio 2007
Con le modifiche del 29 Maggio e 5 Giugno 2009
A di
ccordo
P rogramma
IN MATERIA DI INTEGRAZIONE
SCOLASTICA E SOCIALE
DI ALUNNI CON DISABILITA
DELLA PROVINCIA DI PADOVA
20 Luglio 2007
Con le modifiche del 29 Maggio e 5 Giugno 2009
aggiornatoconicontributidi:
Provincia di Padova, Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Provinciale, istituzioni
scolastiche,AziendeUU.LL.SS.SS.14151617,ANCIVeneto,FederazioneItalianaScuoleMaterne,
ComunediPadova,CoordinamentodelleAssociazionidellHandicap
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Presentazione
un mondo speciale quello dei disabili. Difficile, per chi ogni giorno si trova a convivere con
problemi motori e fisici. Ma anche una grande risorsa per la societ, che dall'impegno, dalla
tenacia e dallo sforzo dei diversamente abili pu trarre numerosi insegnamenti. E dalla scuola
arrivanogliesempipibellidiaggregazione,integrazioneecoraggio.Unpercorsotuttoinsalita
dovemoltorimaneancoradafare,macherestaunodeipiimportantimomentidicrescitaperi
soggettideboli.
Per questo la Provincia di Padova, ormai da anni, impegnata nella promozione della cultura
dell'integrazione. Sono numerose le iniziative che nascono dalla profonda convinzione che la
disabilit diventa malattia non di per s, ma quando la conseguenza di barriere ambientali e
socialichenonpermettonolaveraintegrazionefralepersone.
E in questo contesto che risulta fondamentale dare segnali importanti, soprattutto in termini
concreti, per far maturare la cultura del diversamente abile. E necessario infatti insistere
contemporaneamente nell'opera di sensibilizzazione e in quella di educazione, allo scopo di
ridurre le vere barriere, quelle psicologiche, che mantengono lo stato di emarginazione sociale,
civile e lavorativa dei soggetti diversamente abili. Questo accordo di programma rappresenta
l'impegno concreto dell'Amministrazione provinciale affinch il disabile divenga soggetto
protagonista,inun'otticadipotenziamentodellapersona.
MassimoGiorgetti VittorioCasarin
AssessoreaiServiziSociali Presidente
ProvinciadiPadova ProvinciadiPadova
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Indice
Introduzione pag. 7
Premessa pag. 9
TitoloPrimo:Obiettiviecompetenze
Art.1Finaliteobiettivi pag. 13
Art.2Competenzedellascuolastataleeparitaria pag. 14
Art.3CompetenzedelleA.UU.LL.SS. pag. 17
Art.4CompetenzedeiComuni pag. 18
Art.5CompetenzedellaProvincia pag. 19
TitoloSecondo:Aspettigenerali
Art.6Campodiapplicazione pag. 23
Art.7Individuazionedellapersonacondisabilit
aifinidellintegrazionescolastica pag. 24
Art.8Modalitdicertificazione pag. 25
Art.9Soggettirichiedenti pag. 26
Art.10Rilasciodelladocumentazionecertificativa pag. 27
Art.11Utilizzodelladocumentazionecertificativa pag. 27
Art.12Svantaggio pag. 28
Art.13Orientamento,continuiteducativae
documentazione pag. 29
Art.14ModalitdiraccordotraScuolasecondaria
diPrimoediSecondogrado pag. 30
TitoloTerzo:InformazioneTavoloInteristituzionalePermanenteReclamiCollegio
diVigilanza
Art.15Dirittodoverediinformazionee
partecipazione pag. 33
Art.16Tavolointeristituzionalepermanente pag. 33
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Art.17CollegiodiVigilanzaD.Lgs.18/8/200n.267
(T.U.delleleggisullordinamentodegliEE.LL.) pag. 33
Art.18Reclamodiunaparteavversoil
comportamentodiunaltra pag. 34
Art.19Reclamoindividuale pag. 34
Art.20ReclamoalDifensoreCivico pag. 35
Art.21Rapporticonazionigiudiziarieericorsi
Amministrativi pag. 35
Art.22Relazione pag. 35
Titoloquarto:Normefinali
Art.23Modulistica pag. 39
Art.24Durata pag. 39
Art.25Verifica pag. 39
Modelliallegati
Elencomodelliallegati pag. 41
All.1VerbalediAccertamentoUVMD pag. 42
All.2C/1 Certificazione pag. 43
All.3C/2 DiagnosiFunzionale pag. 44
All.4PDF ProfiloDinamicoFunzionale pag. 46
All.5PEI PianoEducativoIndividualizzato pag. 48
All.6RR RichiestaRisorse pag. 49
All.7S/1 Segnalazionealunnoindifficolt pag. 51
All.8S/2 Richiestapersonaleassistente pag. 53
Riferimentilegislativienormativi pag. 55
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Introduzione
Lintegrazionescolasticanelmutatoquadroistituzionale.
SonotrentannicheilprocessodellIntegrazioneScolasticadialunniDisabilidivenutoil
motoredelraggiungimentodiobiettivieducativi,didattici,culturaliintrinseciallemoltefunzioni
chelaScuolahaassuntoneltempo.
La scuola come luogo privilegiato in cui avviene la crescita della personalit degli alunni,
comeluogodiconoscenza,diformazione.
Lascuolacomeserviziopartediunsistemaallargatoadaltrisoggetti,concuicondividere
percorsiefinalitdaproporreadunutenzasemprepicomplessaediversificata.
MoltisonostatiimutamentichehannoattraversatolaScuola,leIstituzionidelloStato,la
Societ in questi ultimi anni, mantenendo comunque immutato nei principi fondamentali, il
processodicuistiamoparlando.
E proprio da questo intreccio ormai, tra la storia passata e quella futura, che nasce il
presenteDocumento(AccordodiProgramma)checiobbligaaconiugarequantodiaffermatogi
cconquantodiinnovativostaavanzando.
Incontinuit,per,tracichetrentannifaapparveuninnovazionerivoluzionaria,come
fu l inserimento di alunni in situazione di handicap nelle classi comuni con la conseguente
abolizionedellescuolespeciali(L.517/77),allanuovaidentitdellaScuoladellAutonomia.
E in questo rinnovato quadro istituzionale che si muovono soggetti che nel campo
dellIntegrazione scolastica hanno avuto un ruolo fondamentale e necessario perch costitutivo
dellintegrazione tra professionalit, competenze, ruoli, ambiti di intervento che hanno fatto da
sfondoallintegrazionedeldisabile.
Quindi Scuola, in costante gioco dialettico tra le sue diverse articolazioni di nuova e
vecchia istituzione, quali il M.I.U.R.1, lUfficio Scolastico Regionale, il Centro Servizi
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Con legge 233 art. I comma 16 del 17/07/2006 si stabilisce che la dominazione Ministero della Pubblica
Istruzione (M.P. I.), cos riportato in futuro nel testo, sostituisce la precedente denominazione M.I.U.R.
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Amministrativi2,lasingolaIstituzionescolastica,StataleeParitaria,tuttepartidiunsistemaincui
ciascunogiocanuoveidentitconilsoccorsodellesperienzapregressa.
I servizi SocioSanitari dellAzienda U.L.S.S. anchessa diversamente articolata nel
territorio, gli Enti Locali: il Comune, riconfermato e coinvolto nei compiti inerenti il Progetto
Globale di Vita della persona disabile; la Provincia, riconfermata nei compiti di Integrazione
scolastica ai disabili sensoriali ma anchessa coinvolta in nuovi ulteriori ambiti relativi
allorientamento,allaformazioneeallinserimentolavorativodellefascedeboli.
Alfiancodiquestisoggettirimaneilruoloinsostituibiledellapersonadisabileedellasua
famigliachiamataacondividereconiserviziipercorsidiprogettazione,stimoloalmiglioramento
deglistessi,proponendosuggerimentiallenecessitdiunutenzadaibisogniassaicomplessi.
Ancheillinguaggiohasubitoneglianniunanecessariadiversificazione,nonsiparlapidi
handicapma,comevuolelaConferenzadiMadrid,didiverseabilitodidisabilit.
Questo lo scenario in cui nata la necessit di rinnovare un accordo tra istituzioni
diverse in materia di Integrazione Scolastica di alunni con disabilit, sollecitate dal bisogno di
adeguareprincipiconsolidatieirrinunciabiliallerecentinuoveriforme.Accettandoanchelesfide
conseguenti, per continuare nel solco della tradizione, superando le difficolt che possono
derivarepergarantireservizisemprepiefficientiediqualit.
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Per effetto della direttiva ministeriale 7551/FR del 07/09/2006 la denominazione Ufficio Scolastico Provinciale
(U.S.P.), cos riportato in futuro nel testo, sostituisce la precedente C.S.A.
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Premessa
LAccordo di Programma lo strumento attraverso il quale si realizza un adeguato
coordinamento interistituzionale finalizzato a sostenere e promuovere lintegrazione scolastica
deglialunnicondisabilit.
Lintegrazione un processo che ha come finalit principale la ricerca delle migliori
interazioniperpermettereallapersonadisabilediesprimerealmegliolepotenzialit,alloscopo
direalizzareilsuoprogettodivita.Daquestopuntodivistatuttiglioperatorisonochiamatia
condividere responsabilmente percorsi che implicano particolari adattamenti e flessibilit, per
poter rispondere alla complessit dei bisogni educativi speciali riflettendo
contemporaneamentesuiproprilimiticomedocenti,operatoriefamiliari.Emergepertantola
necessit di un lavoro integrato, di rete, a livello prima interistituzionale e poi professionale,
comeperaltroindicatodallalegge104/92.Lascuolainquestaprospettivaconsideratacomeun
sistema,asuavoltainrelazioneconaltrisistemiinunrapportodireciprocainterazione,insieme
impegnatinellacostruzionediazionicoordinateefinalizzateallarealizzazionediunacomunit
integrante.
E pertanto necessario sollecitare relazioni interistituzionali efficaci, capaci di connettere
professionalit e/o competenze diverse, per promuovere il benessere singolo e collettivo.
Lintegrazione delle diverse professionalit si evidenzia nella definizione del Progetto Educativo
Individualizzato, che diventa elemento di qualit l dove sono definite responsabilit nella
realizzazionedegliinterventi.Inquestaprospettivametodologicasitrattadipassaredallalogica
delsostegnoindividualeallaretedeisostegni,costituitedaidiversiapportiprofessionalipresenti
nellascuolaedallerisorseesternepercostruirepercorsiintegratitrascuolaedextrascuola.
A tal fine, la Provincia di Padova Assessorato ai Servizi Sociali, lUfficio Scolastico
Provinciale, le Istituzioni Scolastiche Statali e Paritarie, i Centri Territoriali per lIntegrazione, i
ComunirappresentaticomecapofiladalComunediPadovaedallAssociazioneNazionaleComuni
dItalia (ANCI), le Aziende UU.LL.SS.SS. 14, 15, 16 e 17, la Federazione Italiana Scuole Materne
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(F.I.S.M.) e i rappresentanti del Coordinamento delle Associazioni dellarea disabilit hanno
provveduto ad aggiornare lAccordo di Programma in materia di integrazione scolastica degli
alunni disabili. La presente proposta frutto delle intese e del lavoro comune fra i soggetti
suddettipresentie/orappresentatialTavoloInteristituzionalePermanenteinattuazionedegliart.
13,39e40dellaL.104/92.
IlpresenteACCORDODIPROGRAMMArecepitodaisoggettifirmatariintende:
1. definireirapportidicollaborazione,dicoordinamentoediorganizzazionefraleistituzioniei
servizisopramenzionati,leassociazionidicategoriadellareadisabilit,ancheallalucedelD.L.
n.112/98edellaL.328/2000;
2. definireilivellidelleprestazioniedegliinterventi;
3. definire le risorse e i relativi impegni di spesa di ciascuna istituzione coinvolta nel presente
accordo;
4. definirelemodalitdelleverificheedellevalutazioni;
5. realizzare la piena integrazione delle persone disabili, predisponendo, su richiesta
dellinteressatoe/odeisuoifamiliari,progettiindividualiinunalogicadiprogettoglobaledi
Vita, in collaborazione con le Istituzioni Scolastiche, professionali e del lavoro, i Comuni,
dintesaconleAziendeSanitarieLocali,comeprevistodallart.14L.328/2000;
6. promuovere ed attivare il monitoraggio, la verifica, la valutazione del livello di integrazione
scolasticaesocialedeglialunnicondisabilit,ancheattraversoindicatoridiefficaciaequalit
deiserviziresieconilcoinvolgimentodellutenza.
Glientifirmatariassumerannocomeproprialosservanzadelleproceduredefinitedalpresente
Accordo di Programma anche per le strutture convenzionate, per le Istituzioni Scolastiche
paritarie,privateedegliEntiLocali.
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itolo
TPrimo
Obiettivi e
competenze
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Art.1 FINALITEOBIETTIVI
Finalit
Assicurare alle persone con disabilit e alle loro famiglie interventi sempre pi efficaci in un
sistemaintegratodiinterventieservizifinalizzatiallapienaintegrazioneedinclusionesociale.
Obiettivi
1.1 promuoverelapienaattuazionedeldirittoallostudio(L.104/92);
1.2 sostenere la persona con disabilit nellapprendimento, nella comunicazione, nella
relazioneenellasocializzazione(L.104/92);
1.3 favorire lacquisizione della consapevolezza e fiducia in se stessi allo scopo di esercitare un
controllo sulla propria vita da protagonista (Dichiarazione di Madrid approvata nel marzo
2002);
1.4 garantireepromuovereilcoinvolgimentodellafamigliaelasuapartecipazionenelprocesso
assistenzialeeducativoesocializzante;
1.5 realizzare processi educativi integrati che rispondano ai bisogni specifici della persona
nellambitodellascuola,dellaformazioneprofessionale,dellavoroedellerelazionisociali
conparticolareriferimentoaltempolibero(progettiGlobalidiVita);
1.6 avviareinterventidiorientamentoscolastico,postscolastico,diformazioneprofessionaleedi
avviamentoallavoro.
Lepartiriconosconoche:
1.7 lalunno con disabilit, certificato ai sensi della normativa vigente, soggetto di diritto e
fruitore di servizi, la sua famiglia linterlocutore unico costituzionalmente deputato a
tuteladeidirittidelminore,salvoprovvedimentidiversidapartedelleautoritgiudiziarie.Il
coinvolgimentodellafamigliaelasuapartecipazionealprocessoeducativoeriabilitativo
requisitoindispensabileperunpositivointervento.
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1.8 ilrapportodicollaborazionetrascuola,serviziosociosanitarioe/oaltriserviziefamigliaha
comefineuninterventocoordinatoeglobalechepresupponeladistinzionedicompetenze,
senzachesiconfigurialcunadipendenzaprofessionalediunserviziodallaltro.
Gli enti e le parti sottoscrittori si coordineranno anche con le associazioni localmente
rappresentativeperilraggiungimentodegliscopidelpresenteaccordo.
AllISTITUZIONESCOLASTICAnellesuediversearticolazionicompete:
garantire il diritto alleducazione e allistruzione, lintegrazione degli alunni con disabilit nelle
sezionidellascuoladellinfanzia,nelle classicomunidelleIstituzioniScolastichediogniordinee
grado,indipendentementedallagravitdelladisabiliteconilconcorsodellealtreIstituzioniaci
deputate.
AllUfficioScolasticoProvinciale(USP)articolazioneprovinciale
dellUfficioScolasticoRegionale(USR),compete:
2.1 lanalisi delle necessit di ogni istituzione scolastica al fine di quantificare le risorse
necessarie(insegnantidisostegno)alivelloprovincialedaproporrealDirettoreGenerale
dellUfficioScolasticoRegionale;
2.2 lassegnazione alle Istituzioni Scolastiche degli insegnanti di sostegno, nel limite delle
risorseassegnate;
2.3 lattribuzionealleistituzioniscolastichedeifinanziamentiprevistiperlegge;
2.4 lanalisievalutazionedellesituazionirappresentatedallescuoleparitariediogniordinee
gradodellaprovincia(alunnicondisabilit,assunzionediinsegnantidisostegno,attivit
finalizzateallintegrazione,ecc.)perladefinizionedeifinanziamentiannualiprevistidalla
leggesullaparitscolastica(L.62del20/3/2000);
2.5 fornire consulenza alle famiglie, alle Istituzioni Scolastiche, ai singoli operatori al fine di
facilitare e migliorare i rapporti con la Scuola anche a garanzia della tutela dei diritti del
minore;
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2.6 attivare progetti su specifiche tematiche con le Istituzioni Scolastiche anche con il
contributodiAssociazioni,EntiLocali,Universit,ecc;
2.7 sostenereleIstituzioniScolastiche,singoleoinrete,nellattivazionediprogetti,percorsi,
attivit orientate allorganizzazione di modelli di intervento riferiti anche a particolari
disabilit;
2.8 promuovereesostenereleretidiscuole(C.T.I.);
2.9 coordinarealivelloprovincialeleattivitpromossedallUfficioScolasticoRegionale;
2.10 favorire la crescita della cultura dellintegrazione promuovendo attivit formative a
carattereprovinciale;
2.11 promuovere le relazioni e gli scambi interistituzionali tra i Servizi che intervengono nei
processidiintegrazione;
2.12 monitorarelandamentodeiprocessidiintegrazionenellescuoleelutilizzodellerisorse.
Allistituzionescolasticaautonomastataleeparitariaattengonoiseguenticompiti:
2.13 assegnarepersonalespecializzatoalleclassi/sezionie/oaltrerisorseidoneeperleattivitdi
sostegnoperlintegrazionedeglialunnicondisabilit;
2.14 attivareigruppidilavorosecondoquantoprevistodagliartt.12e15L.104/92;
2.15 individuare un docente Referente per lIntegrazione con compiti di coordinamento,
documentazioneeorganizzazioneinerentialprogettodintegrazionedellascuola;
2.16 definireerealizzarelaprogrammazioneeducativodidattica,ilcurriculumindividualizzatoeil
PianoPersonalizzato,comeprevistodallaL.53/03;
2.17 collaborareconleUnitMultidisciplinariperlastesuradelProfiloDinamicoFunzionale(L.
104/92art.12,comma5);
2.18 attivaregliincontriperlelaborazionedeiPianiEducativiIndividualizzati,secondoquanto
previsto dal DPR 24/02/94 agli artt. 4 e 5, con la partecipazione e la condivisione della
famiglia, dellquipe pedagogica della scuola, del servizio sociosanitario e sociale di
riferimentoedituttiisoggetticoinvoltinelProgettoGlobalediVita(gliincontridevono
essereconcordatipreventivamenteconlequipeetevolutiva/neuropsichiatriainfantile
diriferimento);
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2.19 organizzareattivitdisostegnoerecuperocomeprevistodagliartt.2e7dellaL.517/77,
valorizzandoalmassimolerisorsedisponibilie/oattivabili;
2.20 promuovereattivitdiorientamentoneipercorsiscolasticiepostscolasticiperglialunni
condisabilit,incollaborazioneconiServiziperladisabilitdelleAziendeUU.LL.SS.SS.;
2.21 promuoverelaformazioneelaggiornamento,anchecongiuntodeidirigentiscolastici,dei
docentidisostegnoecurricolari,dialtropersonaleancheappartenenteadaltreistituzioni
che intervengono nei processi di integrazione e delle famiglie sulle tematiche
dellintegrazione. Particolare cura dovr essere posta allaggiornamento dei docenti non
specializzati utilizzati in attivit di sostegno. Le tematiche di carattere pedagogico,
didattico e su specifiche tecnologie dovranno scaturire dallanalisi delleffettivo
fabbisognoformativoatteagarantireilmiglioramentodellaqualitdeiservizi;
2.22 garantirelacontinuitdelprogettodiintegrazioneedicrescitaneipassaggitraidiversi
ordinidiscuolaapartiredallascuoladellinfanziaeinparticolaretralascuolasecondaria
diIeIIgrado,ancheattraversolatrasmissionedelladocumentazionedellalunnotrale
scuoleeiservizisociosanitari;
2.23 promuovere le intese tra scuole, servizi UU.LL.SS.SS., altri Soggetti del territorio, in
collaborazioneconlafamiglia,perdefinireiProgettidiOrientamentoscolastico,socialee
professionale;
2.24 coinvolgere i collaboratori scolastici nel processo educativo come previsto dal vigente
CCNLdicomparto;
2.25 aderirealleretiCTI;
2.26 garantire all'alunno con disabilit, in considerazione della gravit, la partecipazione alle
attivitdidatticheededucativedellaclassecheavvengonoall'esternodellascuola(visite
d'istruzione, gite scolastiche, ecc) predisponendo ogni misura a tutela della sua attiva
partecipazione(programmazionedegliitinerari,condivisionedellenecessitconiServizi
di integrazione Scolastica delle Aziende UU.LL.SS.SS., designazione degli insegnanti
accompagnatori,ecc);
2.27 promuovere ed attivare il monitoraggio, la verifica, la valutazione del livello di
integrazionescolasticaesocialedeglialunnicondisabilit,ancheattraversoindicatoridi
efficaciaequalitdeiserviziresielaconsultazionedellutenza.
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Art.3 COMPETENZEDELLEAZIENDEUU.LL.SS.SS.
AlleAziendeUU.LL.SS.SS.attengonoiseguenticompiti:
3.1 la realizzazione di interventi sanitari, riabilitativi e sociali, come previsto dalla L.104/92 e
successive modifiche, DPR 24/2/94, dalla L. 328/2000, dalla L.R. 55/82 e successive
modifiche,L.R22/89,L.R5/96PianoSocioSanitarioRegionale,edallaCircolareRegionale
n.33/93;
3.1 bis lattivazione delle Unit Valutative Multidimensionali Distrettuali per lindividuazione
dellalunnoinsituazionedihandicapaifinidellintegrazionescolastica(DPCMn.185del23
febbraio2006,DGRn.2248del17luglio2007,DGRn.4588del28dicembre2007);
3.2 la costituzione, come previsto dallart. 3 del DPR 24/2/94, delle Unit Multidisciplinari
deputateallastesurafattesalveeventualisuccessivemodificazioni:
a) dellaCertificazionemod.C/1(allegato1);
b) dellaDiagnosiFunzionalemod.C/2(allegato2);
c) del Profilo Dinamico Funzionale PDF (allegato 3) in collaborazione con la scuola e la
famiglia;
d) delPianoEducativoIndividualizzatoPEI(allegato4)
3.3 la designazione di operatori dei servizi, delegati a far parte dei gruppi di lavoro di cui
allart.15L.104/92alivellodellesingoleIstituzioniScolasticheoinreteneiCTI;
3.4 la compilazione, da parte delle Unit Multidisciplinari, dei modelli di Certificazione e
DiagnosiFunzionaleadottandoilsistemadiclassificazioneprevistodallOMSdenominato
ICD10;
3.5 limpiegodioperatorisociosanitari,pressoleistituzioniincuisirealizzaildirittodovere
all'istruzioneeallaformazione,pergarantirelassistenza,lautonomiaelacomunicazione
aglialunnicondisabilit,assegnatidaiServizidiIntegrazioneScolasticaeSocialepericasi
lacuicertificazionerichiedetalefigura,secondoquantoprevistodallanormativainvigore
periLivelliEssenzialidiAssistenza(L.E.A.).Talepersonaledovrparteciparealleriunioni
scolastiche inerenti la persona seguita, su convocazione del Dirigente Scolastico. A tali
incontri partecipa il personale di coordinamento dei Servizi Integrazione Scolastica e
Sociale, qualora lorganizzazione dellAzienda U.L.S.S. di riferimento ne consenta la
disponibilit;
3.6 lafornituradiprotesieausilisecondolanormativavigente;
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3.7 lo studio e lattuazione di progetti e di iniziative per favorire lintegrazione nel territorio
dellepersonecondisabilit,incollegamentocongliEntiLocalieilPrivatoSociale.Questi
ed altri interventi, anche domiciliari, troveranno attuazione nei Piani di Zona in accordo
conlepropostedeigruppiterritorialiecoordinatidalreferentediareaspecificacomeda
L.R.56/94art.17;
3.8 lattivazionedistrategieedinterventifinalizzatialrecuperoeallintegrazione,insinergia
conglialtrisoggetti(scuola,EE.LL.),afrontediparticolarisituazionidisvantaggio;
3.9 avvioegestione,incollaborazioneconleistituzioniscolasticheelafamiglia,diprogettidi
orientamento scolastico e formativo professionale, finalizzati alla valutazione di possibili
percorsidiintegrazionelavorativa;
3.10 la formazione e laggiornamento degli operatori socio sanitari, di altro personale e delle
famiglie, sulle tematiche dellintegrazione anche in raccordo con le scuole ed in forma
congiunta;
3.11 lacomunicazionealleIstituzioniScolasticheAutonome,anchetramitelUfficioScolastico
Provinciale, dellelenco aggiornato degli enti convenzionati abilitati ad emettere
certificazione;
3.12 gli oneri per le prestazioni, anche per il personale, sono a carico dellAzienda U.L.S.S. di
residenza del soggetto assistito. I rapporti economici vengono regolati tra le Aziende
UU.LL.SS.SS.interessate;
3.13 promuovereedattivareilmonitoraggio,laverifica,lavalutazionedellivellodiefficaciaed
appropriatezzadeiservizierogati,ancheattraversolaconsultazionedegliutenti.
Art.4 COMPETENZEDEICOMUNI
AiComunispettanoiseguenticompiti:
4.1 ladeguamento alla normativa vigente, L.118/71, L. 13/89, D.M. 14/6/89 n. 236 e L.R. 41/93
sullebarrierearchitettoniche:
negliedificipubblicicomunalienelleinfrastrutturedicompetenzacomunale,ingenerale;
neiplessiscolasticiperiqualiabbianocompetenzainmateriadiediliziascolastica;
4.2 la fornitura alle scuole di attrezzature, di sussidi e di materiale didattico specifico, non
previsto nel nomenclatore (D.M. 27/08/99 n. 332), da eseguirsi direttamente o tramite
delegaalleAziendeUU.LL.SS.SS.;
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4.3 garantire agli alunni con disabilit, in relazione alle disponibilit di bilancio, i servizi
scolastici finalizzati al diritto allo studio, quali mensa e trasporto (in forma diretta o
mediantedelegaalleAziendeUU.LL.SS.SS.);
4.4 garantire agli alunni con disabilit la piena fruibilit delle iniziative di tempo libero e/o
extrascolastiche, per la cui programmazione e realizzazione si terr conto in particolare
dei bisogni di integrazione delle persone con disabilit, come pure delle persone in
condizionedidisagioesvantaggio;
4.5 promuovere, mediante iniziative di coordinamento delle diverse agenzie educative
interessate, azioni di monitoraggio sul processo di integrazione scolastica ed
extrascolastica, sostenendo progetti e interventi per la prevenzione e il superamento di
formedidisagioosvantaggio;
4.6 garantire linserimento negli asili nido, laddove presenti e compatibilmente con le
disponibilit del Servizio, dei bambini con disabilit, e favorirne laccoglienza nelle
struttureeducativedelterritorio;
4.7 promuovere ed attivare il monitoraggio, la verifica, la valutazione del livello di efficacia
degliinterventiedeiservizierogati,ancheattraversolaconsultazionedegliutenti.
Art.5 COMPETENZEDELLAPROVINCIA
AllaProvincia,attengonoiseguenticompiti:
5.1 assegnare,perlepersoneincondizionedigravideficitsensoriali,ilsupportodipersonale
idoneoperlapienarealizzazionedeldirittoalleducazioneeallistruzionenellambitodelle
scuole dellinfanzia, a gestione comunale o privata e, in ambito familiare, per allievi
frequentanti le scuole primarie, e secondarie di primo e secondo grado, per favorire e
facilitare gli apprendimenti e lo sviluppo dellautonomia, ai sensi della L. 67/93. Tale
personale va notificato alla scuola frequentata dallalunno, ai Servizi sociosanitari e
scolasticicheloseguonoedovrparteciparealleriunioniscolasticheinerentilapersona
seguita,suconvocazionedelDirigenteScolastico.Perlaformazionedisuddettopersonale
si possono attivare sinergie con le Istituzioni scolastiche, le Aziende UU.LL.SS.SS. e le
realtassociative;
5.2 adeguarelestruttureedilizie,inparticolarequellescolastiche,inattuazionedellaL.118/71,
L.13/89,D.M.14/6/89n.236eL.R.41/93sullebarrierearchitettoniche;
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5.3 predisporreprogettivoltiapromuoverelaccoglimentodipersonecondisabilitneicorsi
di formazione professionale attualmente propedeutici allinserimento lavorativo ex. L.
68/99;
5.4 pianificareegestirelaretescolasticaapprofondendo,attraversoefficientirapporticonle
Istituzioni Scolastiche, le problematiche inerenti lutilizzazione degli edifici e le
attrezzature,conparticolareattenzioneaglialunnicondisabilit;
5.5 partecipareaprogettipresentatidaiComunidelterritorioperfavorirelintegrazionedegli
studentiincondizionidisvantaggio;
5.6 concorrere alla realizzazione con accordi di collaborazione con le Scuole e i Servizi delle
Aziende UU.LL.SS.SS. di progetti e interventi per la prevenzione ed il superamento di
formedidisagioesvantaggio,anchemediantelacquistodispecificheattrezzature;
5.7 assicurare,nelcontestodeldirittodovereallistruzioneeallaformazione,lorientamento
scolasticoeprofessionalediadolescentiegiovanicondisabilitalfinedipromuoverelo
sviluppo di tutte le potenzialit e favorire linserimento in percorsi formativi adeguati e
idonei;
5.8 sostenere, in relazione alla disponibilit di bilancio, lacquisto di veicoli con speciali
attrezzatureperconsentireiltrasportodellamobilitdeboleinaccordoconiComunie
acuradeglistessieincollaborazioneconilvolontariatolocale;
5.9 promuovere ed attivare il monitoraggio, la verifica, la valutazione del livello di efficacia
degliinterventiedeiservizierogati,ancheattraversolaconsultazionedegliutenti;
5.10 organizzare un Tavolo Permanente di concertazione con i soggetti sottoscrittori del
presente Accordo di Programma, per il monitoraggio periodico e regolare dello stesso,
nonchperpredisporrenuoveefutureprogettualit.
20
itolo
T econdo
S
Aspetti generali
22
Art.6 CAMPODIAPPLICAZIONE
Lintegrazionescolasticasancitacomedirittoallart1,letteraa)dellaL.104/92checosrecita:La
Repubblicagarantisceilpienorispettodelladignitumanaeidirittidilibertediautonomiadella
personahandicappataenepromuovelapienaintegrazionenellafamiglia,nellascuola,nellavoroe
nella societ;, trova negli art. 12, diritto alleducazione e allistruzione, art. 13, integrazione
scolastica, art. 14, modalit di attuazione dellintegrazione, e art. 15 gruppi di lavoro per
lintegrazione scolastica, lesplicitazione dei principi generali, delle condizioni e degli strumenti
perlasuaapplicazione.
Lart. 3 della L. 104/92, inoltre, definisce come persona handicappata colui che presenta una
minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva che causa di difficolt di
apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di
svantaggioodiemarginazione.
Il medesimo articolo al comma 3 prosegue: Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia
ridotto lautonomia personale, correlata allet, in modo da rendere necessario un intervento
assistenzialepermanente,continuativoeglobalenellasferaindividualeodirelazione,lasituazione
assume connotazione di gravit. Le situazioni riconosciute di gravit determinano priorit nei
programmienegliinterventideiservizipubblici.NelnostroterritoriolapplicazionedellaL.104/92
statagarantitaanchedallaCircolaredellaRegioneVeneton.33/93.
LOrganizzazioneMondialedellaSanit,inunostudioeffettuatoindiversipaesi,harilevatochela
parolahandicaphaassuntoneltempounaconnotazionenegativaeinseguitoallaDichiarazione
diMadrid2002,sostituitaconilterminedisabilit.
Dal2002,inoltre,semprelOrganizzazioneMondialedellaSanit,haintrodottoilnuovosistemadi
descrivereemisurarelasaluteeladisabilitattraversolI.C.F.(ClassificazioneInternazionaledel
FunzionamentodelleDisabilitedellaSalute).LICFunostrumentochesarintrodotto,abreve,
neidiversiservizi.
23
Art.7 STRUMENTIPERLINTEGRAZIONE
SCOLASTICA
LaGiuntaRegionaledelVeneto,conDGRn.2248del17luglio2007,inapplicazionedelDPCMn.
185 del 23 febbraio 2006, ha stabilito che allindividuazione dellalunno come soggetto in
situazione di handicap ai fini dellintegrazione scolastica provveda lUnit di Valutazione
Multidimensionale Distrettuale (di seguito nominata UVMD). LUVMD costituisce la modalit di
accesso al sistema integrato dei servizi sociosanitari che richiedono coordinamento
interistituzionaleedintegrazionedellerisorse.
LeAziendeUU.LL.SS.SS.dellaProvinciadiPadova,inapplicazionedellaDGRn.2248del17luglio
2007, integrata dalle disposizioni della successiva DGR 4588 del 28 dicembre 2007, provvedono
quindiallidentificazionedellalunnocomesoggettoinsituazionedihandicapattraversolUnitdi
ValutazioneMultidimensionaleconilrilasciodiunVerbalediAccertamentoperlindividuazione
dellalunno in situazione di handicap, secondo i regolamenti che ciascuna Azienda U.L.S.S. ha
approntato,reperibilipressoleAA.UU.LL.SS.SS.elaProvinciadiPadova.
Aifinidelprocessodiintegrazionerimaneconfermatolusodellamodulisticadellacertificazione
secondoilmodelloC/1(articolatosuseiassi)edelladiagnosifunzionalesecondoilmodelloC/2,da
presentare alla scuola allatto della prima iscrizione e/o del rinnovo, da parte dei genitori o gli
esercenti la patria potest, unitamente al verbale di accertamento dellhandicap rilasciato
dallUVMD.
AllostessomodorimangonoconfermatiglistrumentidiProfiloDinamicoFunzionale(P.D.F)edi
PianoEducativoIndividualizzato(P.E.I).
Per Diagnosi funzionale (D.F.) si intende la descrizione analitica della compromissione
funzionale dello stato psicofisico dellalunno in situazione di handicap (D.P.R. 24/2/94, art. 3,
comma1).EunattodicompetenzaesclusivadeiservizispecialisticidellaAziendaU.L.S.S.che
deve mettere in evidenza le aree di potenzialit dei soggetti. La diagnosi funzionale deve
comportare la descrizione delle seguenti aree: cognitiva, linguistica, relazionale, sensoriale,
motorioprassicaedellautonomia.(Circolaren.33/93letteraa,punto4c).
La diagnosi funzionale costituisce il presupposto per la compilazione del Profilo Dinamico
Funzionale (P.D.F.) che indica il prevedibile livello di sviluppo che lalunno in situazione di
handicapdimostradipossedereneitempibrevi(6mesi)eneitempimedi(2anni);
viene redatto dallunit multidisciplinare , dai docenti curriculari e dagli insegnanti
specializzati della scuola, che riferiscono sulla base della diretta osservazionecon la
collaborazionedeifamiliarideglialunni;
24
sullabasedeidatiriportatinelladiagnosifunzionaledescriveinmodoanaliticoipossibililivelli
di risposta dellalunno in situazione di handicap riferiti alle relazioni in atto e a quelle
programmabili.
IlP.D.F.lostrumentodiraccordotraleconoscenzedalpuntodivistasanitarioriabilitativo,
educativodidatticoefamiliare,perindividuareobiettivi,attivitemodalitsucuiarticolareil
Piano Educativo Individualizzato. Viene compilato allinizio del primo anno di frequenza
dellalunno con disabilit, verificato periodicamente e aggiornato alla conclusione di ogni
gradodiscuola(D.P.R.22/2/94,art.4,comma4).
Il Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) il documento nel quale vengono descritti gli
interventiintegratiequilibratitradiloro,predispostiperlalunnoinsituazionedihandicap,inun
determinatoperiododitempo(D.P.R.24/2/94,art.5,comma1):
Il P.E.I. tiene presente i progetti didattico educativi, riabilitativi e di socializzazione
individualizzati, nonch le forme di integrazione tra attivit scolastiche ed extrascolastiche
(D.P.R.24/2/94,art.5,comma4).
Il P.E.I. redatto allinizio di ogni anno scolasticoe verificato ed aggiornato in itinere, di norma
confrequenzatrimestraleevcondivisoesottoscrittodallafamiglia.
Art.8 MODALITADICERTIFICAZIONE
In attuazione a quanto previsto dallart. 7 del presente Accordo di Programma, fatte salve
eventualisuccessivemodificazioni,lalunnocondisabilitvieneindividuatomediante:
VerbalediAccertamentorilasciatodallUVMD.
Perlacertificazionediagnosticasiutilizzano:
CertificazioneClinicasecondoilmodelloC/1(articolatosuseiassi)
DiagnosiFunzionalesecondoilmodelloC/2.
Anche se rilasciata da operatori sanitari di strutture convenzionate, la documentazione
certificativa dovr essere redatta sui modelli di cui sopra che contengono le indicazioni
indispensabiliperlaformulazionedelP.E.I.Lacertificazioneclinicahavaliditcorrispondentealla
duratadelgradodiistruzionefrequentato,salvodiversaindicazione.
La diagnosi funzionale viene periodicamente rivista ed aggiornata secondo le scadenze indicate
dalDPR.24/2/94fattesalveeventualimodificazioni.
Qualorasianoprevistitrattamentiriabilitativie/ospecialisticichepossanointerferireconlattivit
scolasticanevienedatacomunicazioneallascuola.Talitrattamentivannoeffettuatinelrispetto
delleesigenzedellapersonacondisabilit,dellasuafamigliaedeldirittoallostudio.
25
Per le iscrizioni agli istituti tecnici, professionali ed artistici ladocumentazione certificativa deve
contenere una dichiarazione da cui risulti, che la natura del deficit non pregiudica lesercizio di
eventualiattivitdilaboratorioprevistedallindirizzodistudioodallasezionescelta(C.M.22/12/
94n.363).
La gravit clinica non pu essere motivo di esclusione scolastica ma, come previsto dallart. 10
della legge 104/92, indispensabile attivare particolari iniziative concordate tra scuola, Azienda
U.L.S.S.edEntiLocali,conleventualeapportodiassociazionie/oaltriorganismi,nellemodalite
neitempiconcordatinelPEIe/onelProgettodiVita.
Iniziative,progettieconvenzionipossonoessereoggettodiaccordispecificitravarieistituzioni.
La certificazione di disabilit attiva servizi e risorse da parte delle Istituzioni coinvolte ai fini
dellintegrazione scolastica (insegnanti di sostegno, operatori socio sanitario per le situazioni di
gravit,lettoriripetitoridomiciliariperledisabilitsensorialietc.).
Art.9 SOGGETTIRICHIEDENTI
Nelcasodipersonecondisabilitinminoreet,larichiestadelladocumentazionecertificativaper
lintegrazione scolastica, compete esclusivamente ai genitori o a chi eserciti la patria potest
secondolenormevigenti.Lascuolaeiservizisociosanitari,dicomuneaccordo,fornirannouna
correttainformazioneallefamigliepersensibilizzarleadunaattivatuteladeidirittidelminore.
QualoralaScuola,nelcorsodellanno,osservisituazionidirilevantedifficoltinordinealprocesso
evolutivo,ilDirigenteScolasticopuattivarelaproceduraperilcoinvolgimentodeiServizidelle
AziendeUU.LL.SS.SS.,conilconsensodellafamiglia,attraversolacompilazionedelmodello(S/1)
disegnalazionedapartedeidocenti,alfinedipromuoverelesinergiedelcaso.
Dette segnalazioni devono essere inoltrate il pi tempestivamente possibile, secondo quanto
previstodallart.2delDPR.24/2/94.
Qualoralafamiglianonaccettidiattivarelaprassiprevistaorifiutidiesserecoinvolta,laScuola,
lAzienda U.L.S.S. e lAmministrazione Comunale concorderanno ogni iniziativa atta a tutelare
linteressedelminore,secondolanormativavigente.
26
Art.10RILASCIODELLADOCUMENTAZIONE
CERTIFICATIVA
Le figure professionali competenti alla produzione della documentazione ai fini certificativi per
lintegrazione scolastica sono operatori sanitari abilitati ad emettere certificazioni secondo
quantoprevistodallart.2delDPR.24febbraio1994citatoesuccessivemodificazioni.
Ilrilasciodelladocumentazionecertificativa,comeprevistodallaDGRn.2248del17luglio2007,
di competenza dellUVMD di riferimento territoriale, ed di norma consegnata ai genitori o a
coloro che esercitano la patria potest. I genitori la presenteranno alla scuola allatto
delliscrizioneentroledateprevisteperlestesse(gennaiodiognianno).
Adognipassaggiodellalunnoalsuccessivogradodiistruzione,ladocumentazione:modelliC/1e
C/2vaaggiornataerivalutatainUVMDperilrinnovodellacertificazione.
Art.11 UTILIZZODELLADOCUMENTAZIONE
CERTIFICATIVA
27
b) richiederilpersonaleoperatoresociosanitarioaiServizidiintegrazionescolasticaesociale
delleAziendeUU.LL.SS.SS,nelcasoincuinesiafattaesplicitarichiestanellacertificazione,
tramitelinoltrodelladocumentazione,modelloC1eC2,entroledateindicatedallesingole
AziendeUU.LL.SS.SSecomunquenonoltreil30aprilediognianno;
c) per la richiesta delloperatore a carico della Provincia, solo in caso di disabilit sensoriale
grave, linoltro della certificazione dovr avvenire da parte della famiglia non oltre il 30
giugnodiognianno.
Art.12SVANTAGGIO
Lesituazionidisvantaggionondevonoessereconfuseconquelledidisabilit.Mentreladisabilit
riferita a menomazioni di natura prevalentemente fisica, psichica o sensoriale, clinicamente
accertabile,losvantaggiopuesserericondottoacondizioniindividuali,familiariesociali,adivari
culturali e linguistici che determinano difficolt in ordine alla partecipazione al processo
educativo.
Si pu verificare tuttavia la necessit di evidenziare una situazione di svantaggio che richieda
lattivazionedistrategieedinterventifinalizzatialrecuperoeallintegrazione.Intalcaso,iServizi
del territorio, che gi conoscono la situazione, trasmettono, tramite la famiglia, una relazione
descrittiva alla scuola, contenente elementi utili per la elaborazione dei progetti educativi
rispondentiallenecessitaffettivecognitiverelazionalidellallievo.
AncheilDirigenteScolasticopusegnalarealcompetenteservizioterritoriale,sempretramitela
famiglia,situazionidialunniindifficoltdiapprendimentoe/orelazione.
Gli operatori dellAzienda U.L.S.S. sono tenuti a collaborare con i docenti della classe e/o della
scuola, tenendo conto dei tempi necessari per una valutazione della situazione dellalunno
segnalato,percrearelecondizionipifavorevoliperilsuperamentodeldisagio.
Leparticoncordanochelosvantaggiononpuesserecertificatocomesituazionedidisabilit.
Larelazionedisvantaggio,pertanto,nonpuessereutilizzataperlarichiestadellinsegnantedi
sostegno. Essa rappresenta uno strumento utile alla scuola per attivare tutte le forme di
organizzazione del lavoro scolastico che si rendano necessarie e previste dalla legge di riforma
scolasticaL.53/2003.
La relazione avvia un rapporto di consulenza in tempi e modi concordati tra le scuole, i servizi
sanitari e gli enti locali. Il responsabile scolastico assume il compito di curare gli aspetti
organizzatividitalerapportocomeprevistodallaL.53/2003.
28
Ancheperidisturbispecificidellapprendimentoprioritariouninterventoilpiprecocepossibile
in stretta sinergia tra servizi, scuola e famiglia finalizzato al contenimento delle difficolt
attraversoopportuniecondivisiinterventiclinico/riabilitativiestrategiedidattiche.
Ogni Istituzione Scolastica e tenuta a garantire e curare appositi incontri ed azioni concrete di
informazioneedistage,finalizzatiallasceltadelpercorsoscolasticoeprofessionaledeglialunni
disabili,incollaborazioneconiserviziperladisabilitdelleAziendeUU.LL.SS.SS.
Le Istituzioni Scolastiche di secondo grado sono tenute a formulare nel Piano dellOfferta
Formativa,possibilipercorsidiaccoglienzaperalunnicondisabilit.
In coerenza con il principio della continuit, ogni istituzione scolastica collabora allestensione
degli obiettivi del progetto educativo individualizzato al Progetto Globale di Vita. Nel rispetto
delle norme a tutela dei dati sensibili, ogni Istituzione Scolastica curer la trasmissione di ogni
documentazioneutileallaconoscenzadellalunno(C.M.1/88;C.M.339/92;L.104/92).
La documentazione relativa al percorso scolastico dellalunno potr essere richiesta dai servizi
dellareadisabilitallascuola,alfinedigarantireomogeneitecontinuitdiintervento.
Sar cura della scuola, in accordo con i Servizi socio sanitari, conservare e registrare tutta la
documentazionerelativaa:
VerbalediAccertamentorilasciatodallUVMD;
CertificazioneclinicaeDiagnosiFunzionale;
ProfiloDinamicoFunzionale;
PianoEducativoIndividualizzato;
relazionidegliincontriconlequipedelleAziendeUU.LL.SS.SS.estruttureconvenzionate,con
igenitori,congliinsegnantidegliordinidellascuolaprecedente,deglialunniseguitietuttala
documentazioneutilealproseguimentodelpercorsoscolasticoformativodellalunno.
29
Art.14 MODALITADIRACCORDOTRASCUOLA
SECONDARIADIPRIMOEDISECONDOGRADO
NelPEIvengonoprogrammatidapartedellaScuolaSecondariadiIgrado,apartiredalsecondo
anno, interventi specifici per lorientamento scolastico formativo, mirati ad evidenziare e ad
esplicitare le potenzialit, le attitudini e gli interessi degli alunni, rilevati da famiglia, Istituzione
scolastica e Servizi delle Aziende UU.LL.SS.SS., finalizzati alla scelta di intese operative di tipo
orientativo.
Adiscrizioneavvenuta,taliinterventiprevedonolefasidiseguitoelencate:
fase1. la scuola secondaria di II grado richiede un incontro con il docente di sostegno e i
docenti curricolari della scuola Secondaria di 1 grado di provenienza, finalizzato a
raccogliereleprimeinformazionisulpercorsoscolasticodellalunno;
fase2. aseguitodellincontrovengonoconcordati,traScuolaSecondariadi1gradoeScuola
Secondariadi2grado,deimomentidiattivitdidattica(stage)neiqualiilfuturoalunno
avr modo di conoscere direttamente gli insegnanti, gli spazi ed alcune attivit
proposte dallistituto di accoglienza, al fine di facilitare il passaggio da un ambiente
conosciutoaunanuovasituazione;
fase3. allinizio delle attivit didattiche avranno luogo gli incontri di routine per la
formulazionedelPDFacuipotrannopartecipareancheidocentidellordinediscuola
precedente.
30
T itolo
Terzo
Strumenti di
Organizzazione
e Controllo
32
Art.15DIRITTODOVEREDIINFORMAZIONEE
PARTECIPAZIONE
LeparticontraentisiimpegnanoafarconoscerediffusamenteicontenutidelpresenteAccordo
edapplicareiprincipidellaL.104/92,nelrispettodeidirittidiinformazioneepartecipazionedegli
utenti, delle loro famiglie e delle associazioni di rappresentanza e coordinamento dellarea
disabilit.
Art.16TAVOLOINTERISTITUZIONALEPERMANENTE
T.I.P.
Per volont delle parti contraenti si costituisce il Tavolo Interistituzionale Permanente (T.I.P.) al
finedipromuovereedattivareilmonitoraggio,laverifica,lavalutazionedellivellodiintegrazione
scolastica e sociale degli alunni con disabilit. Si conviene che al Tavolo Interistituzionale
PermanentesiapresenteunrappresentantedelCoordinamentodelleAssociazionidellHandicap.
16.1 LeparticontraentisiimpegnanoasottoporrealTavoloInteristituzionalePermanenteun
rapportosullemisuredaesseadottateperapplicaregliimpegnisottoscrittinelpresente
Accordoesuiprogressicompiutiperlalororealizzazione;
16.2 lerelazionidevonocontenereinformazioniinmeritoallattuazionedellAccordo;
16.3 ilTavoloInteristituzionalePermanentepurichiedereogniulterioreinformazionerelativa
allapplicazionedellAccordo.
33
Conferenza dei Sindaci e dal Direttore Generale di un Azienda U.L.S.S. o da un suo
delegato;
17.3 ilCollegiopuadottareunsuoregolamentointerno;
17.4 ilCollegioeleggeilsuoufficioperilperiododiduratadellAccordo;
17.5 ilCollegiosiriuniscesurichiestadiunodegliEntifirmataridelpresenteAccordo;
17.6 il Collegio esamina i rapporti presentati dalle parti e conclude il loro esame con
osservazionispecificheegenerali;
17.7 nel caso in cui il Collegio ravvisi difformit rispetto allattuazione dellAccordo ne chiede
spiegazioniallepartiinteressateenesollecitapienaetempestivaapplicazione.
Art.18RECLAMODIUNAPARTEAVVERSOIL
COMPORTAMENTODIUNALTRA
18.1 Seunapartecontraenteritienecheunaltrapartenonapplichiledisposizionidelpresente
Accordo,purichiamaresullaquestione,mediantecomunicazionescritta,lattenzionedi
detta parte. Entro quindici giorni dalla data di ricezione della comunicazione, la parte
interessatarisponderfornendospiegazioniscritteatteachiarirelaquestione;
18.2 se entro due mesi dalla data di invio della risposta la questione non stata risolta con
reciprocasoddisfazione,tantolunachelaltrapartehannodirittodideferirlaalCollegio
chemetteadisposizioneisuoiufficialloscopodigiungereadunasoluzionecherispettiil
dirittodellepersonecondisabilitalleducazioneeallintegrazione;
18.3 inogniquestioneadessodeferita,ilCollegiopuchiederealleparticontraentidifornire
ogniinformazionepertinente;
18.4 valutatiifatti,ilCollegioindicaallepartilasoluzionemiglioredaattuarsinelrispettodei
dirittidellapersonacondisabilit,lepartisonotenuteadattuarelasoluzioneindicatadal
Collegioentroiterminidallostessoindicati;
18.5 trascorsotaletermine,senzachelapartesisiaattivata,ilCollegiointervienedufficionei
modiritenutipiappropriati.
Art.19RECLAMOINDIVIDUALE
19.1 IlCollegioriceveedesaminareclamipresentatiperiscrittoprovenientidautenti,rispetto
allanonosservanzadiunaqualsiasidisposizionedellAccordo;
19.2 qualora ritenga giustificata listanza, il Collegio chiede al responsabile dellufficio della
parteinteressata,chetenutaarispondere,notiziesulfattodenunciato;
34
19.3 il Collegio conclude lesame del reclamo con lindicazione della soluzione da attuarsi nel
rispettodiquantostabilitodallAccordo;
19.4 la parte contraente interessata, ovvero le parti contraenti, attuano la soluzione indicata
dalCollegiochevieneinformatodellavvenutaesecuzionetramitecomunicazionescritta;
19.5 inognifasedelprocedimento,dicuialpresentearticolo,lutentericorrentepuavvalersi
dellaconsulenzadiunassociazionerappresentativadellatipologiadidisabilit;
19.6 inognicasoilCollegioforniscerispostaalleistanzepresentate.
Art.20RECLAMOALDIFENSORECIVICO
Alfinedigarantireilrispettodeiprincipidilegalit,buonandamento,imparzialitetrasparenza
delleazioniprevistedallAccordo,ilDifensoreCivicodellaProvincia(oinsuaassenzailDifensore
Civico Regionale o del Comune capoluogo) pu essere chiamato ad intervenire attraverso le
modalitprevistedalRegolamentoprovincialeoregionaleocomunale.
Art.21RAPPORTICONAZIONIGIUDIZIARIEE
RICORSIAMMINISTRATIVI
Laproposizionediazionigiudiziarieericorsiamministrativinonescludenlimitalapossibilitdi
reclamoindividualealCollegio.
Art.22RELAZIONE
Sullerelazioniperiodichedicuiallart.16esuireclamidicuiagliartt.18e19,ilCollegiostendeuna
relazione annuale che inviata alle parti contraenti e viene resa pubblica nelle linee generali,
garantendocomunquelatuteladeldirittodiriservatezza.
Una copia della relazione viene inviata allOsservatorio Regionale e Nazionale sullhandicap e al
MinisterodellaPubblicaIstruzione.
35
36
T itolo
Quarto
6WZUMVITQ
38
Art.23MODULISTICA
LamodulisticaallegataalpresenteAccordopotresseremodificata,persopraggiunteesigenze
funzionali, dal Tavolo Interistituzionale Permanente anche su richiesta degli enti firmatari
dellaccordo.
Art.24DURATA
IlpresenteAccordohaladurataquinquennale,apartiredalgiornosuccessivoallapubblicazione
nelBollettinoUfficialedellaRegioneVeneto.
Art.25VERIFICA
LaverificavieneaffidataailavoridelTavoloInteristituzionalePermanenteilqualesiconvocaper
lefasidiverificadelpresenteAccordoalmenotrevoltenellannosolare.
ENTIFIRMATARIDELLACCORDODIPROGRAMMA
Alla firma dellAccordo di Programma a livello provinciale prendono parte, tramite i loro
Rappresentantilegali:
- ProvinciadiPadova
- MinisterodellaPubblicaIstruzioneUfficioScolasticoRegionaleperilVeneto
- UfficioScolasticoProvinciale
- LeIstituzioniScolasticheStatalieParitarie
- LeAziendeSocioSanitarieLocalin.14151617
- A.N.C.I.Veneto
- IComunidellaProvinciadiPadovaafferentialleUU.LL.SS.SS.14151617
- F.I.S.M.FederazioneItalianaScuoleMaterne
39
40
ELENCOMODELLIALLEGATI
Modelliallegati
TIPOMODELLO FINALITA SOGGETTIAUTORI RILASCIATODA
Schematipodiverbaledi Accertamentodellalunnoinsituazione ComponentiUVMDterritorialmente COMPONENTIUVMD
dihandicap,aisensidelDPCMn.185del competente DELLAZIENDAULSS
accertamentoUVDM
23febbraio2006 COMPETENTE
(allegato1)
41
ALLEGATO1 MODELLOVerbaleUVMD
SCHEMATIPODIVERBALEDIACCERTAMENTOPERLINDIVIDUAZIONEDELLALUNNOINSITUAZIONEDIHANDICAPAISENSIDEL
DPCMN.185DEL23FEBBRAIO2006
CognomeeNome________________________________________________________________
Nato/aa______________________________________il________________________________
Residentein____________________________________C.a.p.____________________________
CodiceFiscale___________________________________________________________________
Datadipresentazionedelladomanda_________________________________________________
Dapartedi______________________________________________________________________
inqualitdi_____________________________________________________________________
Iscrizioneperlannoscolastico______________________________________________________
Scuoladellinfanzia
Primariaallaclasse
SecondariadiIgradoallaclasse
SecondariadiIIgradoallaclasse
LUnitdiValutazioneMultidimensionale,riunitaindata,esaminataevalutataladocumentazioneprodotta,
attesta
DiagnosiecodiceICD10
________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________
________________
Lapatologia
.:
fisica
psichica
sensoriale
plurima
ERISULTA
Stabilizzata
Progressiva
Ilpresenteaccertamentovalidofino:
_________________________________________
FirmecomponentidellaUnitdiValutazioneMultidimensionale.
Avversoilpresenteverbalediaccertamentopossibilericorrereavantiallautoritgiudiziariacompetente.
42
ALLEGATO2 MODELLOC/1
CERTIFICAZIONECLINICA
Cognome Nome
nato/ail a Telef.
indirizzo residenza
DIAGNOSICLINICA(codiciICD10)(Scrivereperestesoladiagnosiclinica)
AsseI:
AsseII:
AsseIII:
AsseIV:
AsseV:
AsseVI:
TIPOLOGIADELLADISABILITAPREVALENTE
(secondoclassificazioneconvenutaelencataincalceindicandolivellodigravit)
1.Disabilitvisiva Sindromigenetiche
2.Disabilituditiva .Disabilitpsicorelazionale
3.Disabilitneuromotoriadioriginecentrale Disturbidelcomportamento(specificare)
4.Disabilitintellettiva .Disturbidellapprendimentodacomponenteneuropsicologica
altro:specificare
Lasituazionedellalunno:
impedisce nonimpediscelosvolgimentodelleattivitdilaboratorioprevistedalcorsodistudiscelto.
Richiestadipersonaleacarico: Trattamentiriabilitativi:
dellAziendaU.L.S.S. previsti
dellaProvincia incorso
conclusi
Lapresentecertificazionehavalidit: 1 2 3 4 5anni
Data Firma
Dichiarodiaverpresovisionedellapresentecertificazione
Firmadelgenitore_____________________________________________________
43
ALLEGATO3 MODELLOC/2
DIAGNOSIFUNZIONALE
Cognome Nome
nato/ail a
indirizzo Telef. Residenza
Descrizionefunzionaleredattainformasintetica:
Descrizionefunzionaleconparticolareattenzioneallepotenzialit:
AREACOGNITIVA
AREANEUROPSICOLOGICA
(MemoriaAttenzioneOrganizzazionespazio/temporale)
AREALINGUISTICO/COMUNICATIVA
AREAAFFETTIVORELAZIONALE
AREAMOTORIOPRASSICA
Motricitglobale:
44
ALLEGATO3 MODELLOC/2
Motricitfine:
AREADELLAUTONOMIA
(PersonaleSociale)
AREASENSORIALE(A:VISTAB:UDITO)
Difficolt(tipoegradodideficit):
ALTREOSSERVAZIONISIGNIFICATIVEEDEVENTUALIINDICAZIONIDISVILUPPO
INDICAZIONIPERLINTEGRAZIONESCOLASTICA
Per favorire laccesso alla frequenza scolastica, ai sensi della legge 104/92, nonch la piena fruizione dellattivit educativodidattica
dellascuola,siravvisalopportunitdellerisorseedellecondizioniseguenti:
(barraredovenecessario)
personalesociosanitarioperlautonomiaelarelazione
personaletecnicoriabilitativoinorarioextrascolastico
trasportospecializzato
ausilitecnici:
perlapostura
perladeambulazione
perlacomunicazione
assenzabarrierearchitettoniche
trattamentiriabilitativi
previsti
incorso
luogoemodalitdifrequenza_______________________
conclusi
altro
____________________________________________________________________________________________________________
Data_______________________
Firma
45
ALLEGATO4 MODELLOPDF
PROFILODINAMICOFUNZIONALE
Cognome Nome
nato/ail a
indirizzo telef.
AREACOGNITIVA
Descrizione Potenzialit
AREAAFFETTIVORELAZIONALE
Descrizione Potenzialit
AREACOMUNICAZIONALE
Descrizione Potenzialit
AREALINGUISTICA
Descrizione Potenzialit
AREASENSORIALE
Descrizione Potenzialit
AREAMOTORIOPRASSICA
Descrizione Potenzialit
AREANEUROPSICOLOGICA
Descrizione Potenzialit
46
ALLEGATO4 MODELLOPDF
AREADELLAUTONOMIA
Descrizione Potenzialit
AREADELLAPPRENDIMENTO
Descrizione Potenzialit
EventualiAnnotazioni
Gruppodilavoro:AZIENDAU.L.S.S.SCUOLAFAMIGLIA
........................................................................................................
........................................................................................................
........................................................................................................
........................................................................................................
........................................................................................................
Data__________________________________________Validit:dal________________al________
47
ALLEGATO5 MODELLOPEI
PIANOEDUCATIVOINDIVIDUALIZZATO
Cognome Nome
nato/ail a
indirizzo telef.
InterventiDidatticoEducativi SoggettiResponsabili
InterventiRiabilitativi SoggettiResponsabili
InterventiExtrascolastici SoggettiResponsabili
InterventiFamiliari SoggettiResponsabili
Data_________________________Validit:dal____________________al______________
48
ALLEGATO6 MODELLORR
(denominazionedellistituzionescolastica)
Prot.n.................................... data....................
AllUfficioScolasticoProvincialediPADOVA
RICHIESTARISORSE
Sirichiedonoleseguentirisorseperlintegrazionedellalunno/asottoindicato.
Cognome Nome
luogodinascita data
indirizzo telef.
Lalunno/a,nellannoscolasticoattuale,frequentalascuola(1):________________________________
Lalunno/a,nelprossimoannoscolastico,frequenterpresumibilmentelascuola:__________________
Attivitdisostegnosvoltenellannoscolasticoattuale(2)
sostegno h/settimanali a b c d e Progetto continuit
Datisullaclasseelerisorsedellascuola(3)
Classe
Scuola
Altrefigureprofessionaliperlintegrazione(4)
diassistenza
dieducazione/riabilitazione
Strategiedidattichediintegrazioneattivate(5)
Tempi/Modalit/Scopidellarichiestadirisorse(6)
Firmadeicomponentidelgruppochehastilatolarichiesta:
_____________________________ _____________________________
_____________________________ _____________________________
_____________________________ _____________________________
49
ALLEGATO6 MODELLORR
RelazioneconclusivadelDirigenteScolastico
timbrodella IlDirigenteScolastico
scuola
NoteallacompilazionedelmodelloRR(RichiestaRisorse)
(1)Indicarel'ordinediscuola.Indicareallavoceplessoilnomedellascuola;allavocetempoleoresettimanalidellaclasse;allavocem/pil
numerodeirientripomeridiani(0oppure1,2,3,ecc.)effettuatisettimanalmentedallaclasse.
(2) Indicare la presenza o meno dellinsegnante di sostegno e il numero di ore settimanali nellanno scolastico in corso. Barrare le voci
interessateconformeallorganizzazioneattualedellavorodellinsegnantedisostegno:
a)tutteleoresonosvolteinclasse;
b)tutteleoresonosvolteinpiccologruppo;
c)partedelleoresonosvolteinclasse(a)eparteinpiccologruppo(b);
d)partedelleoresonosvolteinclasseoinpiccologruppo(a/b)eparteinrapportoindividuale(e);
e)granpartedelleoreinrapportoindividualeinspaziospecifico.
IndicareallavoceProgettoconSI/NOselinsegnantedisostegnosvolgeunProgettodidatticochecoinvolgetuttalaclasse;allavoce
continuit (solo per gli anni successivi al primo di ogni corso o di certificazione) indicare con SI/NO se linsegnante di sostegno lo
stessodellannoprecedenteocambiato.
(3) Indicare alla voce Classe il numero degli alunni, il clima della classe, il numero di docenti che intervengono, lorganizzazione
prevalente(es..amodulo,classiaperte,ecc.),leventualeutilizzodellacontemporaneit.
AllavoceScuolaindicarelapresenzadistruttureeservizispecifici,dimaterialiespaziperlintegrazione.
(4)Indicaretempiemodalitdiinterventodellefigureprofessionalidiassistenzaodieducazione/riabilitazione.
(5) Sulla base del Piano Educativo Individualizzato e delle verifiche del lavoro svolto, delineare un breve profilo delle strategie di
integrazione,delcurricoloattivato,deirisultatiottenutiedellepotenzialitinevoluzione.
(6)Delinearelemotivazionidellaquantitrichiestadirisorse,lutilizzodelleore,lemodalitdiintegrazioneconlealtrerisorsedellascuola.
50
ALLEGATO7 MODELLOS/1
(denominazionedellistituzionescolastica)
Prot.n.................................... data.
AllAziendaU.L.S.S.n...............UnitOperativa..............................................................................................
SEGNALAZIONEALUNNOINDIFFICOLT
(art.____accordodiprogramma)
SisegnalaacodestoserviziodellA.ULSSlalunno/asottoindicatopergliapprofondimentidicompetenza.
Cognome Nome
luogodinascita data
Indirizzo/residenza telef.
PartePrima
Lalunno/afrequenta:
Scuoladell'Infanzia(denom.eindirizzo)__________________________________________________________
sezionerelativaaglianni:345Mistaperoresettimanali___conpresenzaamensa:SINO
ScuolaPrimaria(denom.eindirizzodelplesso)_______________________________________________________
classen._______sez.______ classe_______peroresett.____conn.rientripomeridiani_______
classeatempopieno conpresenzaamensa:SINO
classen._____sez.____classeconorariomattutinosinoalleore____conrientripomeridiani______
classen._______sez.______peroresettimanali__________conrientripomeridianin_________
eventualeindirizzofrequentato_______________________________________
Modalitdifrequenza:_______________________________________________
Descrizionedelproblemaprincipale
percuisichiedelacollaborazionedellAziendaU.L.S.S.
Igenitoridellalunno IlDirigenteScolastico
(perpresavisione)
51
ALLEGATO7 MODELLOS/1
ParteSeconda
Datiriservatiemersidalleosservazionidellascuola
(dacompilarsiacuradegliinsegnantidellalunno)
Cognome Nome
datadinascita classe
scuola a.scol.
AutonomiaPersonale
(Deambulazione,usodeiserviziigienici,curadellapersona,alimentazione.Iniziativepersonalirispettoaspazi,strumenti,tempi,libereattivit,...)
AspettiCognitivi
(Competenzesenso/percettiveemotorie,espressive,diorientamentospazio/temporali,linguistiche,logico/matematiche,...)
Socializzazioneeaspettirelazionali
(Atteggiamentiecomportamenticonicoetaneiecongliadulti.Motivazione,interesserispettoalleattivit,...)
Altriaspettisignificativirilevati
data_________________________________
Idocentidellalunno/a
_____________________________ _____________________________
_____________________________ _____________________________
_____________________________ _____________________________
_____________________________ _____________________________
52
ALLEGATO8 MODELLOS/2
RIEPILOGOANNOSCOLASTICOPRECEDENTE____/____
oresettimanalidisostegno,conpersonaledocente,avuteafavoredell'alunnodisabilea.s.________
INFORMAZIONIANNOSCOLASTICOCORRENTE________
INFORMAZIONISULL'ORGANIZZAZIONEDELLACLASSEDIPERTINENZA
oresettimanalidisostegnoconpersonaledocenterichiestoperl'anno________
oresettimanalidiassistenzaconpersonaleULSSrichiesteperl'anno________
alunniprevistinellaclassediappartenenza
INFORMAZIONISULL'ORGANIZZAZIONEGENERALEDELLASCUOLA
PERSONALENONDOCENTE(ausiliario,collaboratorescolastico,ecc...)
N. QUALIFICA CONTRATTODILAVORO
Perlescuoledell'InfanziaParitarie
Haavutoaccessoaicontributiregionali
L.R.n.23/1982(DGRn.449del28/02/2006) SI NO
HaavutoaccessocontributiregionaliL.R.n.23/1980 SI NO
DGRn.449del28/02/2006(annoscolasticoprecedente)
EventualialtreinformazionichepossonoessereutiliperunamiglioreorganizzazionedelServiziodiIntegrazioneScolasticaDisabili
________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________
TimbrodellaScuola
data_____________ ILDIRIGENTESCOLASTICO
_________________________________________________
53
ALLEGATO8 MODELLOS/2
RISERVATOAISERVIZISOCIALIULSS17
SedutaCommissionedel..............................................................................................................................
Presenti...................................................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................................................................
..........................................................................
n.oresettimanaliriconosciute.................................................................................................................
Periododal.......................................................................................al............................................
Tipologiaoperatore...........................................................................................................................
Motivazioni
..........................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................................................................
...............................................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................
Note
................................................................................................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................................................................
...........................................................................................................................................................................................................
..
54
Riferimenti
legislativienormativi
IlpresenteAccordodiProgrammafariferimentoallevigentidisposizionilegislativeenormative:
DGRV n. 4588 28/12/2007 Linee di indirizzo per la definizione delle attivit dellUnit di
ValutazioneMultidimensionaleDistrettuale(U.V.M.D.)
DGRVn.2248 17/7/2007Modalitecriteriperlindividuazionedellalunnocomesoggettoin
situazionedihandicapaifinidellintegrazionescolastica
DPCM n. 185 23/2/2006 Regolamento recante modalit e criteri per lindividuazione
dellalunno come soggetto in situazione di handicap, ai sensi dellarticolo 35, comma 7, della
legge27dicembre2002,n.289
L.n.5328/3/2003DelegaalGovernoperladefinizionedellenormegeneralisullistruzionee
deilivelliessenzialidelleprestazioniinmateriadiistruzioneeformazioneprofessionale
Dichiarazione di Madrid Marzo 2002 Non discriminazione pi azione positiva uguale
integrazionesociale
L. n. 328 8/11/2000 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e
servizisociali
D.Lgs.n.26718/8/2000Testounicodelleleggisull'ordinamentodeglientilocali(1/circ).
L. n. 62 10/3/2000 Norme per la parit scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e
allistruzione
D.M.n.33227/8/1999Regolamentorecantenormeperleprestazionidiassistenzaprotesica
erogabilinellambitodelServiziosanitarionazionale:modalitdierogazioneetariffe.
L.n.6812/3/1999"Normeperildirittoallavorodeidisabili."
D.L.n.11231/3/1998"ConferimentodifunzioniecompitiamministratividelloStatoalleregioni
edaglientilocali,inattuazionedelcapoIdellalegge15marzo1997,n.59.
L.R.n55/2/1996"Provvedimentogeneraledirifinanziamentoedimodificadileggiregionali
perlaformazionedelbilancioannualeepluriennaledellaregione(leggefinanziaria1996).
C.M.n.36323/12/1994Iscrizionedeglialunniallescuoleoistitutistatalidiogniordineegrado.
Modifiche e integrazioni alla C.M. 31/12/1991, n. 400. Termine domande ammissione esami
maturit.
55
L.R. n. 56 14/9/1994 Norme e principi per il riordino del servizio sanitario regionale in
attuazionedeldecretolegislativo30dicembre1992,n.502"riordinodelladisciplinainmateria
sanitaria",cosi'comemodificatodaldecretolegislativo7dicembre1993,n.517.
D.P.R.24/2/1994Attodiindirizzoecoordinamentorelativoaicompitidelleunitsanitarielocali
inmateriadialunniportatoridihandicap
C.R. n. 33 20/10/1993 Indirizzi sullintegrazione scolastica e sociale della persona con
disabilit.
L.R.n.4130/8/1993Normeperl'eliminazionedellebarrierearchitettonicheeperfavorirela
vitadirelazione
L. n.67 18/3/1993 Conversione in Legge, con modificazioni, del D.L. 18.1.1993, n.9, recante
disposizioneurgentiinmateriasanitariaesocioassistenziale.
C.M.n.33916/11/1992Continuiteducativa.TrasmissionedelDecretoMinisterialeapplicativo
dell'art.2dellaLegge5giugno1990,n.148.
L.n.1045/02/1992"Leggequadroperl'assistenza,l'integrazionesocialeeidirittidellepersone
handicappate."
(PubblicatainG.U.17febbraio1992,n.39,S.O.)
D.M.n.23614/6/1989Prescrizionitecnichenecessarieagarantirel'accessibilit,l'adattabilite
lavisitabilitdegliedificiprivatiediediliziaresidenzialepubblicasovvenzionataeagevolata,ai
finidelsuperamentoedell'eliminazionedellebarrierearchitettoniche.
L. n. 13 9/1/1989 Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere
architettonichenegliedificiprivati.
L.R.n.2220/7/1989PianoSocialeperilTriennio19891991
C.M.n.14/1/1988Continuiteducativanelprocessodiintegrazionedeglialunniportatoridi
handicap.
L.R.n.5515/12/1982Normeperl'eserciziodellefunzioniinmateriadassistenzasociale.
L. n. 517 4/8/1977 "Norme sulla valutazione degli alunni e sull'abolizione degli esami di
riparazionenonchaltrenormedimodificadell'ordinamentoscolastico"
L.n.11830/3/1971 "ConversioneinleggedelD.L.30gennaio1971,n.5enuovenormeinfavore
deimutilatiedinvalidicivili.
56
57
Aggiornato con i contributi di:
Provincia di Padova
Assessorato ai Servizi Sociali
Comune di Padova
Aziende UU.LL.SS.SS. 14 - 15 - 16 - 17
Anci Veneto