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Esperimento 1 - Partitore resistivo con carico

Matteo Italia

26 ottobre 2010

1 Il partitore
Il partitore `e uno dei circuiti pi`
u semplici utilizzati in elettronica; il suo
scopo `e ottenere una tensione particolare da un generatore di tensione a
tensione fissata.
Esso `e costituito da due resistenze collegate in serie al generatore di
tensione; la tensione particolare sopracitata si ottiene andando a collegarsi
a cavallo tra la seconda resistenza e la massa. La tensione cos` ottenuta (Vp )
dipende dai valori delle due resistenze, in base alla legge di Ohm.
Siano Va la tensione del generatore, R1 ed R2 le due resistenze (vedi
figura 1); per la legge di Ohm, la corrente che attraversa le due resistenze
sar`
a:
Va
I=
R1 + R2
Di conseguenza, sempre per la legge di Ohm,
Va R2
Vp = R2 I = R2 = Va (1)
R1 + R2 R1 + R2

R1
Vp

Va R2

GND

Figura 1: Schema elettrico di un partitore di tensione.

1
Blocco partitore

R1
Vp

Va R2 RL

GND

Figura 2: Schema elettrico di un partitore di tensione con carico resistivo.

2 Carico
Se si collega un carico resistivo al partitore, su di esso non continuer`a ad
esserci la stessa tensione Vp che caratterizzava il partitore a vuoto. Lag-
giunta di un carico resistivo RL (vedi figura 2), infatti, fa s` che il circuito
cambi topologia; il parallelo R2 e RL diventa la nuova seconda resistenza
del partitore. Detto
R2 RL
Rp = R2 k RL =
R2 + RL
si pu`o sostituire in (1) R2 con RL , ottenendo cos` la dipendenza della
tensione di partitore, oltre che da R1 e R2 , anche dal carico:
Rp R2 RL
Vp = Va = Va
R1 + Rp (R2 + R1 )RL + R1 R2

3 Esperimento
3.1 Obiettivi
Lesperimento consiste nel costruire un partitore di tensione con R1 ed R2
uguali, e collegare a un carico resistivo variabile RL (un potenziometro); da
questo momento, il partitore viene considerato come un componente a due
terminali sconosciuto, di cui si vuole misurare la caratteristica V -I (e, di
riflesso, V -RL ).
Variando il carico, infatti, varia lintensit`a di corrente che lo attraversa
e la tensione ai suoi capi; acquisendo coppie V -I per diversi valori di RL si
pu` o tracciare un grafico che descrive V in funzione di I.

2
Blocco partitore
V1 V2
R1 (2.2 k) R3 (98.57 )

9V R2 (2.2 k) R4 (0 10 k)

GND

Figura 3: Schema elettrico del circuito usato per lesperimento.

3.2 Realizzazione
` stato costruito un partitore con due resistori uguali R1 = R2 = 2.2 k.
E
Come carico, si `e utilizzata una resistenza R3 = 100 (misurati: 98.57 )
in serie ad una resistenza variabile R4 da 0 a 10 k (vedi figura 3); lalimen-
tatore `e stato impostato a Va = 9 V.
Lobiettivo `e determinare il salto di tensione tra i due terminali del par-
titore (ossia tra V1 e la massa), lintensit`a di corrente che attraversa il carico
(IL ) e leffettivo valore di R4 nelle varie configurazioni, in modo da poter
poi tracciare i grafici V -I e V -RL .
Per fare ci` o, ad ogni modifica del valore della resistenza variabile `e stata
misurata tramite il multimetro la tensione V1 (riferita a massa) e la caduta
di potenziale a cavallo di R3 (che chiameremo Vt = V1 V2 ).
Da questi dati possiamo ottenere tutte le informazioni che ci servono,
dato che:

V1 `e misurato direttamente;

IL `e ovviamente la medesima corrente che passa su R3 , pertanto, nota


la caduta di tensione su R3 (ossia Vt ) la si pu`o ricavare dalla legge
di Ohm applicata a R3 :
Vt
Vt = R3 IL IL =
R3

per calcolare leffettiva resistenza R4 , ancora una volta `e sufficiente


applicare la legge di Ohm; la caduta di potenziale `e uguale a V2 =
V1 Vt , la corrente che la attraversa `e ancora IL (nota), per cui:

V2
V2 = R4 IL R4 =
IL

3
Figura 4: La tensione ai capi del partitore (V1 ) in funzione della corrente
che attraversa il carico (IL ).

Dal momento che R3 `e cruciale per poter calcolare correttamente IL , `e


stata misurata con particolare accuratezza; la misura delle altre resisten-
ze, invece non `e cos` importante, dato che il valore effettivo di R4 viene
ricavato man mano dalle misure, mentre per R1 e R2 `e sufficiente che sia-
no approssimativamente uguali per avere un partitore come richiesto dalla
consegna.

4 Risultati ottenuti
Effettuando una quarantina di campionamenti (modificando la resistenza di
R4 in maniera abbastanza regolare) si `e ricostruito landamento V -I e V -RL
del partitore al variare di intensit`a di corrente e carico, ottenendo i grafici
in figura 4 e 5.

5 Interpretazione dei risultati


Dal grafico in figura 4 risulta evidente che c`e una relazione lineare tra V e I,
con coefficiente negativo; effettuando una regressione lineare, si pu`o scrivere
la relazione in questione come

Vpart (I) = AI + B

4
Figura 5: La tensione ai capi del partitore (V1 ) in funzione del valore della
resistenza di carico (RL = R3 + R4 ).

dove B ha le dimensioni di una tensione e A di una resistenza; facendo i


conti si ottiene A = 1637.98 e B = 4.53 V. Che cosa rappresentano questi
valori?
Per poter rispondere a questa domanda, bisogna ragionare sul fatto che,
con queste misure, stiamo vedendo il partitore dallesterno, come una
scatola nera. Sappiamo per`o che si tratta di un circuito lineare, pertan-
to lo possiamo modellizzare come consente di fare il teorema di Thevenin.
Immaginiamo il suo circuito equivalente composto da un generatore di ten-
sione ideale (Va ) e una resistenza interna (Ri ); colleghiamo quindi ad esso
la nostra resistenza di carico (RL ) (vedi figura 6).
Il circuito cos` ottenuto `e ancora una volta un partitore, per cui vale la
relazione (1); possiamo dunque scrivere:

RL
VL = Va
Ri + RL

Dalla legge di Ohm sappiamo che RL = VL /I; sostituendo nella prece-


dente, si ottiene:
VL
I VL
VL = Va VL
= Va
Ri + I VL + Ri I
Risolvendo rispetto a VL si ottiene:

VL = Va Ri I

5
Blocco partitore (Thevenin)

Ri

Vi

Va VL RL

Figura 6: Schema elettrico della modellizzazione di Thevenin del circuito


dellesperimento.

Confrontando questultima espressione con la relazione ottenuta dalla


regressione lineare, si vede che corrispondono perfettamente; il coefficiente
angolare della retta risulta essere la resistenza interna della nostra scatola
nera, mentre lintercetta `e la sua tensione a vuoto. Il valore ottenu-
to per essa (4.53 V) trova conferma nella struttura del partitore: le sue
due resistenze sono uguali, pertanto dalla (1) si ricava immediatamente che
la tensione di partitore senza carico deve essere la met`a della tensione di
alimentazione (9 V), ossia 4.5 V.
Per rispondere alle domande della scheda-esperimento, lunico dato del
partitore che si riesce a misurare dallesterno con questo esperimento `e la
sua resistenza interna secondo la modellizzazione di Thevenin, che risulta
uguale allopposto del coefficiente angolare della retta di regressione, e la
sua tensione a vuoto; naturalmente questo non ci consente di sapere nulla a
proposito di ci`
o che effettivamente si trova allinterno della nostra scatola
nera.

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