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DIRITTO PROCESSUALE CIVILE

(APPUNTI DELLE LEZIONI)

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LEZIONE 1

Il processo una serie di regole, che va studiata per poter far valer i nostri diritti. Il processo un
procedimento che consiste in una serie di atti coordinati e finalizzati tra loro per il raggiungimento
di un fine (la sentenza). Ci che distingue questo tipo di processo con qualsiasi altro procedimento
amministrativo sono determinate differenze:
1. Il processo giurisdizionale si svolge davanti ad un organo terzo. In genere i procedimenti
amministrativi si svolgono dinanzi alla P.a., che parte; mentre il processo giurisdizionale si
svolge dinanzi ad un giudice che organo terzo.
2. Il processo giurisdizionale un tipo di procedimento interamente regolato dalla legge, in
quanto in materia di processo c una riserva Costituzionale di legge. Solo le leggi possono
dettare le regole del processo ( quindi sono escluse le fonti secondarie). Il procedimento
amministrativo pu essere regolato anche da regolamenti, provvedimenti ministeriali,
circolari, ecc.
3. Nel processo giurisdizionale differentemente dagli altri procedimenti, viene garantito il
contraddittorio espressamente dalla Costituzione. Sono 3 i caratteri del processo:
- Terziet dellorgano processuale;
- Riserva di legge per la sua regolazione;
- Osservanza rigorosa del principio del contraddittorio.
Il processo civile trova la sua prima fonte nella Costituzione.
Lart. 24 della Costituzione sancisce che: Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri
diritti e interessi legittimi. Questa una statuizione che ha una matrice storica notevole, perch nei
sistemi dittatoriali i diritti venivano riconosciuti ai cittadini, ma agli stessi non era riconosciuta di
nessuna tutela giuridica, quindi si pu affermare che in questo modo come se non venissero
nemmeno riconosciuti. Esempio: Raffaele possiede un cellulare, io so che se frego il cellulare di
Raf posso essere convenuto in giudizio; ma se so che Raf non pu agire in giudizio, io me lo frego
senza che possa accadermi nulla. Quindi accordare unazione in giudizio a tutela del cellulare
significa garantire il diritto di Raf sullo stesso.
La Costituzione allart.24 fa riferimento al termine Tutti, tale termine si riferisce non solo ai
cittadini ma anche agli apolidi, stranieri, ecc.
Lart.24 Cost. trova il proprio riflesso nellart. 99 c.p.c. che disciplina il principio della domanda:
chi vuol far valere un diritto in giudizio deve proporre domanda al giudice competente. Il che
vuol dire che il processo, salvo casi eccezionali non pu iniziare mai dufficio, in quanto il giudice
in questo modo sarebbe parziale. Il principio della domanda un riflesso della titolarit del diritto,
ma anche un principio posto a presidio della terziet del giudice, in quanto le parti non
percepirebbero come terzo un giudice che inizia dufficio la controversia.
Il titolare di un diritto, sempre titolare della corrispondente azione, intendendo per azione la
possibilit di agire in giudizio per far valere il proprio diritto. Questo diritto di azione non pu
essere limitato verso nessuno, neanche nei confronti della P.A.
La Costituzione si preoccupa di garantire la terziet e limparzialit dei giudici non solo col
principio della domanda ma anche col principio del giudice naturale: nessuno pu essere distolto
dal giudice naturale precostituito per legge (art. 25 comma 1 Cost.). Che vuol dire giudice
naturale? E giudice naturale (inteso come ufficio giudiziario e no come persona fisica), il giudice
che ha competenza a decidere una lite prima ancor che questa sorga in base a dei criteri oggettivi

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predeterminati. Ci perch la collettivit non avvertirebbe come terzo, imparziale un giudice che
fosse individuato dopo che sia nota la controversia.
Lart. 102 comma 2 Costituzione sancisce che: non possono essere istituiti giudici straordinari o
giudici speciali. Possono soltanto istituirsi presso gli organi giudiziari ordinari, sezioni specializzate
per determinate materie anche con la partecipazione di cittadini idonei ma estranei alla
magistratura.
Cosa si intende per Giudice straordinario? E un giudice istituito ad hoc ed ex post, dopo linizio
della lite. Non possibile istituire giudici straordinari, cio giudici che sono competenti per
ununica lite, nominati dopo il sorgere della lite stessa.
Quali sono i giudici speciali? Sono quei giudici che sono istituiti ex ante e precostituiti per legge,
ma ai quali sono affidate solo un certo tipo di cause. Nemmeno questi giudici possono essere
istituiti, perch nel nostro ordinamento la Costituzione vuole salvo in alcuni casi, che la
giurisdizione sia esercitata dai giudici ordinari(civili e penali). Per esistono giudici speciali come
ad esempio : i tribunali amministrativi, i tribunali militari, contabili; ma sono tribunali istituiti prima
dellentrata in vigore della Costituzione, per i quali la quinta disposizione transitoria prevedeva che
nei successivi 5 anni, essi sarebbero dovuti essere oggetto di un processo di revisione che per non
c mai stato. Perci sono stati dichiarati compatibili dalla Corte Costituzionale col nostro sistema.
Quindi si affermato che non possono essere istituiti giudici speciali dopo lentrata in vigore della
Costituzione, mentre quelli costituiti prima dellentrata in vigore della stessa Costituzione vengono
riconosciuti.
Talvolta per necessario affidare determinate controversie a specifici giudici che abbiano in
merito particolari competenze tecniche. Per questo riconosciuta la possibilit di istituire presso gli
organi giudiziari ordinari, sezioni specializzate( es. giudice del lavoro) in determinate materie anche
con la partecipazione di cittadini idonei ma estranei alla magistratura. I giudici delle sezioni
specializzate devono essere giudici che appartengono allordine dei magistrati ordinari, che
rispondono a delle regole e sottoposti al controllo del CSM.
Il giudice ordinario ha una competenza generalizzata e residuale in quanto si pu ricorrere solo
quando per quella determinata controversia non possibile ricorrere al giudice speciale. Essi
potenzialmente si occupano di qualsiasi tipo di controversia.
Il giudice speciale soggetto ad uno Statuto speciale,a regole speciali rispetto agli altri giudici.
Le regole a presidio della terziet e dellimparzialit sono lart. 101 comma 2 e lart. 111 comma 6
7.
Lart. 101 comma 2 sancisce che i giudici sono soggetti soltanto alla legge.
Lart. 111 comma 6 sancisce che: tutti i provvedimenti giurisdizionali devono essere motivati. Il
giudice infatti deve indicare le ragioni della sua decisione, cio quel percorso logico- giuridico in
base al quale giunge alla sua decisione. La motivazione importante perch permette alle parti
(collettivit) di controllare loperato del giudice e di valutare la validit e la correttezza del suo
operato. Inoltre la motivazione importante al fine di impugnare la decisione giurisdizionale
precedentemente emessa.
Sempre continuando con gli articoli della Costituzione che fanno riferimento al processo.
La Costituzione garantisce a tutti la possibilit di agire in giudizio, ma si occupa anche di colui
contro il quale il diritto fatto valere. Quindi tutti possono agire in giudizio, ma correlativamente la
difesa un diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento. Nel processo civile questa

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garanzia del diritto di difesa si traduce nella regola seconda la quale il giudice non pu statuire su
alcuna domanda se la parte contro la quale proposta non stata regolarmente citata cio chiamata
o non comparsa ossia quando la parte non stata messa in condizione di difendersi( art. 101
c.p.c.). Questa regola confluisce nel cosiddetto principio del contraddittorio. Questo principio
garantito in ogni grado e stato del procedimento.
Il processo inoltre deve essere giusto. Per essere giusto deve essere regolato dalla legge e deve
svolgersi nel contraddittorio tra le parti, cio ad ogni domanda, ad ogni attivit delluno deve essere
collegata la possibilit di risposta dellaltro.

Principio della domanda


Lart. 99 del c.p.c. prevede il principio della domanda secondo il quale chi vuole far valere un
diritto in giudizio deve proporre domanda al giudice competente. Tale articolo trova il proprio
riflesso nella Costituzione allart.24 che riconosce a tutti il diritto di agire in giudizio per la tutela
dei proprio diritti e interessi legittimi. In base a tale principio il giudice non pu emettere
provvedimenti giurisdizionali se non espressamente richiesti dalle parti nella domanda (
corrispondenza tra chiesto e pronunciato). Se il giudice va al di l di quanto chiesto dalle parti si ha
eccesso di pronuncia, viceversa se il giudice non si attiene alle richieste delle parti si ha difetto di
pronuncia. In questo caso la sentenza risulter viziata e tali vizi possono essere fatti valere
impugnando la sentenza stessa.

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LEZIONE 2

Lo Stato ci sottrae una facolt, cio quella di farci giustizia da soli, altrimenti sarebbe una lotta di
tutti contro tutti. Ma cos come lo Stato ci toglie questa possibilit, evoca a s questa funzione cio
quella di amministrare la giustizia. E la funzione giurisdizionale.
Iuris dictio significa dire il diritto, cio dire in quella controversia chi ha ragione e chi ha torto.
Tale funzione affidata ai giudici e pi precisamente ai vari ordini di giudici, in quanto nel nostro
ordinamento esistono tante categorie di giudici( giudice amministravo, contabile, militare, ecc).
Per spiegare il vari rapporti tra i giudici, scegliamo un esempio molto semplice. Immaginate il
potere religioso che diviso in tanti ordini religiosi e vi volete confessare. Si pu andare dai
Francescani, dai domenicani, dai carmelitani, dai trappisti e da tanti altri. Tutti esercitano la
funzione religiosa. Lo stesso discorso vale per i giudici; anche la funzione giurisdizionale ripartita
fra i vari ordini di giudici. Ci che interessa a noi sono i giudici ordinari e cio i giudici civili e
penali. Essi sono ordinari nel senso che sono retti da regole ordinarie : fanno un certo concorso,
sono soggetti a un determinato controllo, devono seguire certe regole di comportamento. I giudici
ordinari si distinguono dai giudici speciali, ma la loro giurisdizione limitata rispetto a quella dei
giudici ordinari, in quanto essi sono competenti per le controversie contro la P.A., quelle militari,
contabili, ecc.
Per stabilire se una controversia spetta al giudice ordinario o speciale, bisogna valutare se
questultima innanzitutto rientra nella sfera di competenza dei giudici speciali, se non rientra sar
competente il giudice ordinario. Quindi la giurisdizione del giudice speciale limitata, mentre
quella dei giudici ordinari generale e residuale.
Dobbiamo immaginare il giudice al centro di una galassia e intorno girano tutti i giudici speciali.

Giudice
amministrativo

Giudice tributario GIUDICE Giudice


ORDINARIO contabile

Giudice militare

Ci vuol dire che colui che deve promuovere lazione, dovr valutare se la sua domanda deve essere
proposta ad uno dei giudici speciali, se non rientra in nessuna di queste competenze, dovr essere

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proposta al giudice ordinario. Tale valutazione deve essere effettuata dal giudice nel momento in
cui gli giunge la domanda.
Se la domanda proposta ad un giudice ordinario ma in realt questultima doveva essere proposta
ad un giudice speciale, si parla di Difetto di Giurisdizione. Non solo questo il caso in cui il
giudice ordinario pu difettare di giurisdizione. Ve ne sono altri casi:
1. Il giudice ordinario pu mancare di giurisdizione non solo perch la lite rientra nella
giurisdizione di un altro giudice ma perch si tratta di una materia del tutto sfornita di
protezione giurisdizionale in quanto questultima rientra nella pi totale discrezionalit della
P.A.
Mi spiego: per poter innescare una lite davanti qualsiasi giudice la parte che propone la
domanda deve essere titolare di una posizione soggettiva( diritto soggettivo, interesse legittimo).
Ma ci sono delle situazioni che corrispondono a dei meri interessi di fatto che per
lordinamento non protegge. Esempio : fino ad ieri avevo la fermata dellautobus davanti casa, il
comune( ANM) sposta la fermata dellautobus 30 metri pi avanti e per questo faccio causa
allANM/ comune perch voglio la fermata dellautobus davanti casa. Ma in realt non ho
nessuna posizione giuridica meritevole di tutela. In questo caso il giudice dichiarer il proprio
difetto di giurisdizione non perch la controversia spetta ad altri giudici, ma perch la mia
posizione del tutto sfornita di tutela giurisdizionale. La mia posizione quindi consiste in un
mero interesse di fatto.
2. Il giudice ordinario pu mancare di giurisdizione quando la stessa spetta a un giudice
straniero.
Il difetto di giurisdizione rilevabile ed eccepibile in qualsiasi stato e grado del processo. ( la
terminologia molto importante: la parte eccepisce, il giudice rileva). Tutto ci che il giudice pu
rilevare dufficio sempre eccepibile dalla parte, mentre tutto ci che pu eccepire solo la parte non
rilevabile dufficio. Infatti in genere vicino al termine rilevare dufficio troviamo sempre la parola
anche, perch anche dufficio significa che sempre eccepibile dalla parte, perch eccepire
significa segnalare al giudice di fare quello che lui dovrebbe gi spontaneamente fare.
Il difetto di giurisdizione un vizio particolarmente grave che pu essere eccepito dalle parti o
rilevato anche dufficio. Esso pu essere rilevato in qualsiasi stato e grado del processo. Ci vale
per il difetto di giurisdizione verso i giudici speciali e verso la P.A.,mentre ci non vale nei
confronti del giudice straniero. Perch? La regola generale contenuta dallart. 3 legge 31.5.1995
n218 : la giurisdizione italiana sussiste quando il convenuto domiciliato o residente in Italia
() Esempio : convengo in giudizio uno che risiede a Toronto in Canada, il giudice non ha
giurisdizione perch la giurisdizione italiana sussiste solo se il convenuto risiede in Italia. Il giudice
pu rilevare tale difetto di giurisdizione dufficio? qui lordinamento dice: se il convenuto non viene
a difendersi in Italia il giudice lo deve rilevare dufficio perch non posso costringere nessuno a
venire dal Canada per eccepire il difetto di giurisdizione. Ma se il convenuto viene in giudizio, il
difetto di giurisdizione non rilevabile pi dufficio ma pu essere solo eccepito dallo stesso,
perch egli pu affermare di voler giocarsi la partita e quindi di difendersi.
IMPORTANTE : allora il difetto di giurisdizione verso il giudice straniero ha un doppio regime:
pu essere rilevato in qualsiasi stato e grado del processo soltanto su eccezione di parte presente in
giudizio, per rilevabile anche dufficio se il convenuto contumace.
Nel caso in cui colui che propone la domanda ( attore ) straniero, e la propone contro un italiano,
il processo pu essere svolto. In questo caso non c proprio il difetto di giurisdizione.

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Regolamento di Giurisdizione
Non sempre individuare il giudice fornito di giurisdizione facile. Quindi per eliminare qualsiasi
dubbio pu essere chiesto da ciascuna parte il cosiddetto Regolamento di giurisdizione. Attraverso
il regolamento viene stabilita definitivamente la giurisdizione cio se una controversia spetta al
giudice ordinario o al giudice speciale, a un giudice italiano o a un straniero. Il regolamento deve
essere richiesto alle sezioni unite della Corte di Cassazione ed uno strumento attraverso il quale la
stessa Corte statuisce una volta per tutte chi ha giurisdizione. Esso pu essere richiesto sia
dallattore che dal convenuto, finch la causa non sia decisa nel merito in primo grado ( art. 41
c.p.c.). Quindi da come si pu dedurre non c un momento iniziale ma solo un momento finale per
poter richiedere il regolamento di giurisdizione.
Domanda: a questo punto conviene richiedere sempre il regolamento alla Cassazione? ci vero
ma i problemi sono due : 1. Il regolamento costa troppo; 2. Rallenta il processo
Qualche tempo fa i processi in Cassazione avevano una durata breve e qualora fosse stato richiesto
il regolamento di giurisdizione, essa si sarebbe pronunciata entro 1 o massimo due mesi; mentre
oggi la decisione giunge non prima dei 2 o 3 anni.
Prima la proposta di regolamento di giurisdizione in Cassazione determinava una sospensione
automatica del processo. (io portavo listanza in Cassazione, poi portavo una copia al giudice del 1
e il processo si sospendeva automaticamente).
Oggi i giudizi in Cassazione hanno una durata pi lunga e la decisione sul regolamento di
giurisdizione viene emessa nellarco di 6 mesi, 1-2-3 anni. Per questo il regolamento stato
utilizzato in maniera strumentale, cio utilizzato per perseguire finalit diverse da quelle per le
quali viene emesso ( esempio: giudizi elettorali : io e Antonio ci candidiamo al consiglio comunale
di San Giuseppe, la commissione elettorale proclama eletto me in consiglio. Antonio propone
domanda al giudice ordinario, per far accertare che lui aveva ottenuto pi voti. Io a questo punto
sapendo che il consiglio comunale dura 5 anni e consapevole che il processo si sospenda
automaticamente chiedo il regolamento di giurisdizione, cosicch nel momento in cui la Cassazione
decide in merito al regolamento( 4, 5 anni) trascorso giusto il periodo del consiglio comunale e
dovranno essere rifatte le elezioni.
In questo modo gli avvocati richiedevano appunto il regolamento di giurisdizione in modo
strumentale, in quanto comportava la sospensione automatica del processo. Ecco perch alcuni anni
fa il codice cambiato in questa parte. Cio la richiesta di regolamento di giurisdizione non
comporta pi la sospensione automatica del processo, ma la sospensione rimessa ad una
valutazione discrezionale del giudice a quo( cio il giudice dinanzi al quale pende la causa in 1).
Lart. 376 c.p.c. sancisce che : una copia del ricorso per cassazione proposto a norma dellart. 41
depositata, dopo la notifica alle altre parti, nella cancelleria del giudice dinanzi al quale pende la
causa, il quale sospende il processo se non ritiene listanza di regolamento manifestamente
inammissibile o la contestazione della giurisdizione manifestamente infondata.
Il giudice non deve valutare lammissibilit o la fondatezza dellistanza, in quanto la stessa va
valutata dalla Cassazione. Il giudice sospende quindi il processo se ritiene che alla base del
regolamento ci siano effettivamente dei dubbi in merito alla giurisdizione, aspettando lesito della
Cassazione. Il giudice a quo dopo che stato proposto regolamento di giurisdizione decide con
ordinanza non impugnabile circa la sospensione del processo.
Se il giudice non ha giurisdizione, il processo dovr iniziare di nuovo.

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Se il giudice ha giurisdizione il processo va riassunto entro 6 mesi dalla comunicazione della


sentenza( art. 367 comma 2 c.p.c.)
Se il giudice non sospende il processo e il regolamento non viene accolto, il processo continua
normalmente presso il giudice a quo.
Se il regolamento viene accolto, viene cio dichiarato il difetto di giurisdizione del giudice a quo,
tutti i provvedimenti giurisdizionali da lui adottati, anche eventualmente la sentenza di 1 sono
nulli(col rischio che eventuali danni subiti dalle parti non sono pi completamente riparabili).
Lart. 375 c.p.c. sancisce che : la Cassazione decide sulle questioni di giurisdizione con ordinanza
e in camera di consiglio.
Da quanto abbiamo detto possiamo ricavare la NOZIONE DI GIURISDIZIONE: la giurisdizione
quantit di potere giurisdizionale assegnata a ciascun ordine giudiziario nei rapporti con gli altri
ordini.

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LEZIONE 3

Nelle lezioni precedenti abbiamo detto che lo Stato avoca a s la funzione giurisdizionale e per
esercitarla la distribuisce tra una serie di giudici. Questi giudici appartengono a diversi ordini cio,
appartenere a diversi ordini vuol dire che sono soggetti a regole differenti e a controlli differenti. Al
giudice ordinario verranno assegnate tutte quelle liti che non rientrano nella giurisdizione di un
giudice speciale infatti si dice che questi abbia una giurisdizione generale residuale.

La giurisdizione la quantit di potere giurisdizionale assegnato a ciascun ordine nei rapporti con
gli altri ordini. Quindi la giurisdizione ordinaria data dal novero delle liti che sono devolute al
giudice ordinario in rapporto alle altre liti devolute a giudici speciali. Quindi anche una
giurisdizione non preventivamente determinabile poich ad essa spettano tutte quelle liti che non
possono essere devolute al giudice speciale.

La determinazione del giudice fornito di giurisdizione il primo passo che la parte che propone la
domanda deve individuare ed anche il primo controllo che il giudice deve effettuare, donde se la
lite rientra nella giurisdizione del giudice speciale, il giudice ordinario non ne ha, viceversa si.
Quando si parla di giudice con giurisdizione, il pi delle volte si parla di ufficio giudiziario infatti la
giurisdizione spetta ad un ufficio e, parlando di quello ordinario, esistono vari uffici giudiziari
ordinari.

In 1 grado la giurisdizione ripartita tra 2 tipi di uffici/giudici cio il tribunale e il giudice di pace
ai quali spetta la giurisdizione ordinaria. Dato che vi sono vari uffici giudiziari, la parte, una volta
che ha individuato nel giudice ordinario quello fornito di giurisdizione, dovr compiere un ulteriore
passaggio cio quello di individuare tra tutti questi giudici ordinari, quello a cui si pu rivolgere per
poter ricevere tutela.

La ripartizione fra i vari uffici giudiziari ordinari delle liti avviene in base al criterio della
Competenza che pu essere definita come la quantit di potere giurisdizionale assegnata a ciascun
ufficio giudiziario in relazione agli altri uffici dello stesso ordine.
Quindi il criterio in base al quale il legislatore assegna alcune liti al giudice speciale ad altre a
quello ordinario detto giurisdizione mentre quello in base al quale ripartisce, allinterno dello
stesso ordine, nel caso di specie quello ordinario, le liti tra giudice ordinario e giudice di pace si
chiama competenza.

Quindi nel caso in cui sorga una lite, prima individuo il giudice fornito di giurisdizione, andando
per esclusione tra quelli speciali, se questi non hanno giurisdizione, allora questa spetter al giudice
ordinario. Per vedere poi dinanzi a quale giudice ordinario dovr presentare la domanda, dovr far
riferimento alle regole sulla competenza.

Il giudice competente, innanzitutto, va individuato sul piano verticale cio ci significa che il
tribunale si trova al di sopra del giudice di pace dato che il tribunale composto da giudici
professionali mentre quello di pace da quelli onorari cio che per mestiere principale non fa il
giudice delle cause.

I criteri per individuare la competenza tra i 2 giudici sono 2 ed operano in successione cio si
guarda prima luno e se non opera questo allora soccorre laltro.
Il primo criterio della competenza quello della Materia infatti ci sono cause che in ragione della
materia sono attribuite alluno o allaltro per es. lart 7 comma 3 cpc ci dice quali sono le cause per
cui competente il giudice di pace (es. per le cause relative alle apposizioni dei termini) mentre
lart 9 per il tribunale;

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Il legislatore individua, in relazione ad alcune liti, chi ha la competenza per cui se la lite, in base al
criterio della materia, non rientra in alcuna di quelle attribuite per materia ai 2 giudici ordinari,
allora, per stabilire la competenza, soccorre il criterio del valore che quindi un criterio residuale
rispetto a quello della materia:

se la causa ha un valore che oscilla tra 1 centesimo e 5000 , la competenza spetta al giudice
di pace;
se oscilla da 5000,01 in poi, spetta al tribunale, il quale sar competente, per materia, nel
caso in cui il valore della causa indeterminabile che per non vuol dire che la causa sia
priva di valore ma solamente che non attualmente stimabile basti pensare alla lesione della
reputazione;
quindi in base al criterio del valore, si potr individuare sempre il giudice competente.
Individuato il giudice competente o per materia o per valore, avr individuato quello competente
solo sul piano verticale, cio o giudice di pace o tribunale. Successivo step lindividuazione del
giudice competente sul piano orizzontale cio sul piano territoriale. Il criterio di individuazione
orizzontale della competenza data dal territorio quindi devo individuare se il mio giudice
competente verticalmente sia orizzontalmente quello di Napoli, Roma e cosi via.
Come si determina il valore della causa?
Ci sono varie regole che vanno dallart. 10 a 17 cpc ma vediamo solo le pi importanti:
La regola base prevista dallart 10 cpc che prevede che il valore della causa si determina dalla
domanda seguendo i criteri offerti dagli art. successivi e tenendo conto di 2 regole:
la 1 stabilisce che pi domande nello stesso processo contro la stessa persona si sommano
tra loro;
la 2 stabilisce che gli interessi scaduti, spese e danni anteriori alla proposizione della
domanda si sommano col capitale;
Dallart. 10 derivano 2 conseguenze:

che se il valore fissato nella domanda sia tale da radicare la competenza di un giudice
superiore, nulla esclude che, allatto della decisione, il giudice adito, possa pronunciare una
sentenza con la quale scende al di sotto dei minimi della propria competenza ( es. nulla
esclude che il tribunale condanni il convenuto ad una somma inferiore ai 5000)

una volta proposta la domanda, non rilevante ai fini della competenza, una modificazione
in aumento o riduzione del quantum in un momento successivo. Ci non altro che una
proiezione del principio della perpetuatio iurisdictionis fissato dallart. 5 cpc. Ai fini della
competenza rilevante la situazione di fatto esistente al momento della proposizione della
domanda giudiziale. Ci sempre per tutelare il giudice naturale precostituito per legge,
perch altrimenti mutando il valore delle domande, di volta in volta cambierebbe la
competenza del giudice adito.

Es. convengo A in giudizio per la restituzione di 3000 che gli ho prestato, 2000 di interessi, 1000 di
danni, 500 di spese. Per la competenza per valore devo sommare queste somme, superando i 5000
allora sar competente per valore il tribunale. Anche se poi il tribunale dice che mi spetta di meno,
la competenza comunque sua perch un conto il merito ed un conto la competenza perci si
guarda alla domanda e non al fine.

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Es. convengo A in giudizio per la restituzione di 3000 che gli ho prestato, 3000 per un danno che
mi ha cagionato, (pi domande si sommano) allora la causa ha un valore di 6000 allora competente
il tribunale.

Poich non si pu sapere quanto durer il processo, ai fini della competenza si guarda solo al
momento della presentazione della domanda es. se agisco per la restituzione di 500, allora sar
competente il giudice di pace. Se il processo dura anni e su quel capitale ho maturato 10000,
comunque sar competente il giudice di pace il quale condanner il convenuto a 500, a titolo di
capitale, e 10000 a titolo di interessi in quanto, al momento della presentazione della domanda, non
si pu sapere quanto durer il processo e dunque a quanto potranno ammontare gli interessi che nel
frattempo matureranno ed per questo che si guarda al valore al momento della proposizione della
domanda e quindi nelles. agli interessi scaduti in quel momento e non a quelli che matureranno.
Quindi il giudice di pace mi liquider quanto richiesto nella domanda pi interessi e danni maturati
nel corso del processo che non ho chiesto perch non potevo prevederli al momento della domanda.

Lunico dei criteri in base al quale si determina il valore che noi vediamo quello per le cause
relative a somme di danaro e beni mobili dove lart 14 cpc enuncia come si determina il valore per
le cause nelle quali si chiede una somma di danaro o un bene mobile. Dato che lart 10 cpc dice che
si guarda alla domanda, per la determinazione del valore, e non alle disposizioni successive, nel
caso dellart 14, ai fini della competenza del valore, il giudice deve guardare la somma di danaro o
il valore del bene indicato nella domanda, se questo rientra nel range della sua competenza per
valore, allora sar competente, indipendentemente dal fatto che il valore indicato sia palesemente
inferiore a quello reale, in quanto si guarda alla domanda e non al merito.

Ancora non detto che chi propone la domanda specifica la somma o indica il valore es. convengo
A in giudizio per una danno cagionatomi e chiedo al giudice di stabilire quanto mi dovr dare. In
questo caso si parla di valore indeterminato cio attualmente stimabile ma non indicato. Dato che la
domanda comunque la devo proporre ad 1 dei 2 cio o al tribunale o al giudice di pace, nel proporla
dinanzi ad 1 dei 2 vuol dire che ho fatto una certa valutazione di valore e quindi si presume che tale
valore sia quello che determina la competenza del giudice adito. Il problema di questa parte della
disposizione, per cui, in mancanza di indicazione del valore, la causa si presume di competenza del
giudice adito, viene letta dalla giurisprudenza, in altro modo rispetto a quanto emerge dalla norma.
Infatti non indicare il valore, alla luce del codice, poterebbe significare che la causa pu valere
100,200,300 e cosi via mentre la giurisprudenza, in caso di mancata indicazione della somma o di
dichiarazione del valore, presume che il valore della causa sia pari al limite massimo di competenza
per valore del giudice adito. Quindi da questa prassi deriva che se si propone domanda al giudice di
pace senza indicare il valore, esso si presume pari a 5000 e non, come dovrebbe e potrebbe essere, a
100, 200,300 e cosi via fino a 5000.

Poich lart 10 cpc prevede le regole del cumulo, nel caso in cui si adisce il giudice di pace e si
propongono pi domande contro la stessa persona di cui 1 avente valore indeterminato, in virt del
cumulo, inconsapevolmente, si proposto domanda al giudice incompetente. Es. convengo in
giudizio dinanzi al giudice di pace A per una restituzione di 100 e contestualmente lo convengo
per un risarcimento danni senza indicare il valore. Poich la prassi presume che il valore delle
domande indeterminate siano pari al limite massimo della competenza per valore del giudice adito,
ci comporta che il giudice adito cio il giudice di pace sia incompetente in quanto, dal cumulo
delle 2 domande deriva un valore superiore ai 5000 in quanto: 1 domanda = 100 + 2 domanda =
5000 perch indeterminata = 5100 dal che consegue lincompetenza per valore del giudice di pace e
competenza del tribunale.

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Sebbene ai fini della competenza si guarda al valore indicato nella domanda dallattore, comunque
in giudizio anche il convenuto pu interagire pertanto, almeno in teoria, questi potrebbe, nella prima
difesa, contestare il valore. In questo caso il giudice, in base agli atti in possesso in quel momento,
decide se competente o meno per es:

1) se A conviene B dinanzi al tribunale per un danno da 6000, B potrebbe contestare dicendo


che invece il danno di 3000. Il tribunale, se ritiene che il valore della causa sia 3000, si
dichiara incompetente e li rimanda dinanzi al giudice di pace. Il giudice di pace potr
comunque condannare B a 6000 in quanto, come gi detto, una cosa la competenza ed
unaltra il merito, pertanto non si dichiarer incompetente;
2) viceversa se A conviene B dinanzi al giudice di pace per un danno di 3000, B potrebbe
contestare dicendo che, per es. A si rivolto al giudice di pace in quanto suo amico e
sebbene A chieda 3000, essendo il valore della causa superiore a 5000,01, competente il
tribunale. Quindi B vuole continuare dinanzi al tribunale.
Se per B non contesta, lart 14 comma 3 prevede che Se il convenuto non contesta il valore
dichiarato o presunto, questo rimane fissato, anche agli effetti del merito, nei limiti della
competenza del giudice adito. Ci comporta che se il convenuto non contesta, il valore dichiarato o
presunto della causa, rimane fisso anche agli effetti del merito per cui, nelles. seppure il danno
aveva un valore superiore a quello richiesto da A, se B non contesta, e quindi si rimane dinanzi al
giudice di pace, questi resta vincolato dal fatto che A lo ha adito, non solo agli effetti della
competenza, ma anche agli effetti del merito, per cui il giudice di pace dir che sebbene A abbia
ricevuto un danno da 10000, e questi abbia convenuto B dinanzi al giudice di pace, la cui
competenza massima di 5000 e B non ha contestato il valore, il limite max della competenza
fissato in 5000 non operer soltanto ai fini della determinazione della competenza ma anche ai fini
del merito per cui non potr condannare B ad un risarcimento superiore a 5000 sebbene il danno sia
molto superiore.

Inoltre da sottolineare che il giudice dufficio, non pu rilevare che il risarcimento richiesto sia
inferiore a quello che dovrebbe effettivamente essere corrisposto e quindi dichiarare la sua
incompetenza, in quanto il tutto si fonda sul meccanismo di dichiarazione effettuata o presunta
dellattore e contestazione o meno del convenuto. Pertanto se il convenuto non contesta, il giudice
resta vincolato anche agli effetti del merito nella sua competenza per cui anche se lattore avesse
diritto ad un risarcimento superiore, il giudice di pace non glielo potr accordare, dato il limite
massimo della sua competenza, ricordando sempre che tutto ci che matura dopo la presentazione
della domanda (tipo interessi) saranno dovuti a prescindere dal limite massimo della competenza
del giudice di pace quindi A non potr avere pi di 5000 per il danno, sebbene questo sia pari a
6000, ma comunque avr diritto agli interessi maturati a prescindere dal loro ammontare in quanto
non gli spetta quel di pi che A poteva chiedere con la domanda.

Una volta individuato il giudice verticalmente competente, bisogna individuare quello


orizzontalmente competente attraverso il criterio del territorio. I criteri attributivi della competenza
per territorio si chiamano fori. Tutti questo fori (o criteri) possono essere classificati in vari modi:

Speciali cio quelli valevoli per alcuni tipi di controversie; questi si dividono in:
o Esclusivi cio quando in quella categoria di controversie c un unico giudice
competente per territorio;
es. per le cause tra condomini o soci, foro speciale esclusivo il foro dove si
trova il condominio/sede legale;

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o Concorrenti quando per quella categoria ci sono pi giudici territorialmente


competenti, la cui scelta rimessa a chi propone la domanda;
es. per le cause relativi a diritti di obbligazione sono competenti 2 giudici:
quello del luogo in cui sorta lobbligazione nonch quello del luogo di
esecuzione; supponiamo che A, residente a Nola, presti a B 1000 a Acerra. B
non li restituisce e A lo conviene in giudizio dinanzi al giudice di pace
competente per valore. Territorialmente competente sia il giudice di pace di
Nola (in quanto luogo in cui lobbligazione deve essere eseguita in quanto li
risiede A) sia quello di Acerra (luogo in cui sorta). Sar lattore a scegliere
il foro che preferisce.
Generali valevoli per tutte;

poich il legislatore non pu prevedere tutti i tipi di controversie, vale lo stesso discorso della
competenza per materia quindi i fori speciali sono pochi e poi vi un foro generale a carattere
residuale in quanto opera se non opera quello speciale. Se questi non operano, opera il foro
generale delle persone fisiche cio sar territorialmente competente il giudice del luogo in cui ha la
residenza il convenuto , se persona fisica; mentre se persona giuridica, quello della sede legale della
stessa.
Il principio della perpetuatio iurisdictionis postula che per la determinazione della giurisdizione e
della competenza bisogna guardare al momento in cui si propone la domanda e quindi agli elementi
di fatto allora esistenti.

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LEZIONE 3 BIS
La perpetuatio iurisdictionis. La regola per cui le regole determinative della competenza e lo stato
di fatto richiamato da queste regole per determinare la giurisdizione e la competenza valgono per
come sono al momento della proposizione della domanda e i cambiamenti successivi non rilevano.
Per cui vi ho detto che se oggi vi convengo in giudizio davanti al tribunale per 6000 euro e domani
una legge aumenta la competenza del giudice di pace a 7000 euro, voi non potete eccepire
lincompetenza del giudice. La regola dice quindi: se io vi convengo in giudizio davanti al giudice
che in base alle regole e allo stato di fatto era fornito di giurisdizione e di competenza in questo
momento i cambiamenti non mi riguardano, questa dovrebbe funzionare anche nel caso inverso.
Mi spiego: qual il caso di questa regola? Nel momento in cui vi convengo in giudizio cera la
giurisdizione e la competenza poi cambia qualcosa che in teoria farebbe venir meno la giurisdizione
e la competenza, ma in realt entrambe restano( art. 5). Ma se applichiamo alla lettera lart. 5, vale
anche lipotesi inversa, cio vi convengo in giudizio dinanzi a un giudizio sfornito di
giurisdizione e di competenza, poi cambia qualcosa, quel giudice diventa fornito di giurisdizione e
di competenza ma deve dichiararsi sfornito di giurisdizione e di competenza.
Esempio: convengo in giudizio Vincenzo dinanzi al tribunale di Milano, per quanto mi risulta oggi
abbia fatto il certificato di residenza e mi risulta ad Ottaviano. Il giudice fisser ludienza a 3 mesi.
Nel frattempo dopo 1 mese dalla mia domanda, Vincenzo si trasferisce a Milano. Tra 3 mesi
andiamo davanti al giudice di Milano, il quale se applicasse alla lettera lart. 5 dovrebbe dichiarare
la sua incompetenza , perch al momento della domanda Vincenzo non era a Milano e i
cambiamenti successivi non hanno riguardo. Ma se il giudice si dichiara incompetente e il processo
si estingue, io devo iniziare di nuovo il processo nei confronti di Vincenzo e dovr farlo dinanzi al
tribunale di Milano. Allora il buon senso dice che in questo caso lart. 5 non si applica e che il
mutamento successivo vale a convalidare il sopravvenuto criterio della giurisdizione e della
competenza.
Mi spiego: lart. 5 mi dice che se io propongo domanda giudiziale al giudice che al momento della
domanda era fornito di giurisdizione e di competenza e qualcosa cambia, quel giudice resta fornito
di giurisdizione e di competenza. Nel caso inverso la regola non si applica. Se propongo domanda al
giudice che al momento della proposizione della stessa sfornito di giurisdizione e di competenza e
qualcosa cambia tale da attribuirgli la giurisdizione e la competenza, quel cambiamento influisce e
il giudice non si pu dichiarare sfornito di giurisdizione e di competenza.
Esempio: nel 97 proposi domanda per un rapporto di pubblico impiego al giudice ordinario mentre
allepoca la giurisdizione era del giudice amministrativo. La causa andata avanti fino ad oggi
2013( un po tanto) e il giudice dice: tu hai proposto domanda al giudice ordinario ma la
giurisdizione era del giudice amministrativo, allora devo dichiarare il difetto giurisdizione. A che
io gli risponder: signor giudice vero che allepoca dovevo proporre domanda al giudice
amministrativo ma se tu ti dichiari privo di giurisdizione, io a chi devo proporla, se nel 98 sono state
attribuite al giudice ordinario? Risposta : sempre al giudice ordinario. Allora tienatel sta
domanda. Ci per il principio di economia processuale.
Quindi lart.5 sancisce che : la giurisdizione e la competenza si determinano con riguardo la legge
vigente e allo stato di fatto esistente al momento della proposizione della domanda e non hanno
rilevanza rispetto ad esse i successivi mutamenti della legge o dello stato medesimo.
Abbiamo studiato il difetto di giurisdizione. Il potere giurisdizionale si divide tra pi giurisdizioni:
ordinaria, contabile, amministrativa, militare, tributaria, ecc. e che la prima domanda cui ci si chiede
quando si vuole proporre una domanda giudiziale : chi ha giurisdizione? Se propongo domanda al
giudice fornito di giurisdizione , questi anche dufficio deve dichiarare il proprio difetto di

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giurisdizione. Quindi il difetto di giurisdizione nei confronti dei giudici speciali e della P.A.
rilevato anche dufficio in qualsiasi stato e grado del processo ( art. 37 cpc.). Ci sono 2 cose da dire
su questa disposizione:
1- In qualunque stato e grado del processo vuol dire che posso rilevare sempre il difetto di
giurisdizione. Ma da qualche anno la Cassazione dice che non funziona cos. Infatti essa lo
legge in questo modo, combinandolo con la disposizione riguardante la nullit degli atti. In
base al principio disciplinato dallart.111 cpc, della ragionevole durata del processo,
<cancellando> lultima parte dellart. 37 ( in qualunque stato e grado del processo ) ,
come se integrasse un vizio non diverso dalla nullit della sentenza. Il difetto di
giurisdizione rilevabile quindi anche dufficio ma nel grado. Nel passaggio da grado a
grado, il difetto di giurisdizione come la nullit degli atti, si converte in motivo di
impugnazione, se nessuno lo fa valere, SI SANA. Questa la regola vigente( in realt vige
dal 2008). Quindi il difetto di giurisdizione soggiace alla regola della conversione dei vizi di
nullit in motivi di impugnazione. Nel grado rilevabile dufficio, nel grado insanabile ma
una volta che stata emanata la sentenza di 1 grado si comporta come tutti i vizi delle
sentenze; hai lonere di farlo valere con lappello, se non lo fai valere, Si Sana.
2- Art. 59, l. 18 giugno 2009 n. 69. Fino al 2009, tra le giurisdizioni, non cera osmosi. Mi
spiego: in tema di competenza, il passaggio ( osmosi) tra un giudice incompetente e un
giudice competente garantito dallart. 50 cpc( il giudice di Milano si dichiara incompetente
e io riassumo il processo dinanzi al giudice di Nola e il processo continua dinanzi al nuovo
giudice. Questa regola per le giurisdizioni fino al 2009 non era applicata, il che vuol dire che
nel momento in cui presentavo domanda al giudice sfornito di giurisdizione e si dichiarava
sfornito della stessa, il processo si estingueva e dovevo ricominciare dinanzi al giudice
fornito di giurisdizione, quindi non vi era la regola della riassunzione, in particolare non
cera la traslatio iudici. Nel 2009 si prevista tale regola anche tra giurisdizioni diverse. Il
giudice che dichiara il proprio difetto di giurisdizione deve indicare il giudice nazionale
che ritiene fornito di giurisdizione. Perch se entro 3 mesi ( non ci importa stabilire da
quando decorrono i 3 mesi) la domanda riproposta al giudice indicato come fornito di
giurisdizione, sono salvi gli effetti processuali e sostanziali della prima domanda proposta al
giudice sfornito di giurisdizione. Il processo continua dinanzi al nuovo giudice. Ma se il
nuovo giudice si dichiara di non avere giurisdizione, pu sollevare il regolamento di
giurisdizione dufficio.

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LEZIONE 4
La ripartizione tra giudice dello stesso ordine si chiama competenza e avviene sul piano verticale
(ossia se devo rivolgerla mia domanda al giudice di pace o al tribunale) in base al criterio della
materia, altrimenti il criterio del valore soccorre quello della materia. Una volta individuato il
giudice fornito di competenza sul piano verticale invece sul piano orizzontale si seguono i fori ossia
i criteri attributivi della competenza per territorio. E i fori possono essere

Generali: validi per tutti i tipi di cause per cui non previsto un foro speciale
Speciali: relativi a una particolare categoria di cause. Es: cause tra soci. I fori speciali
possono essere a loro volta
Esclusivi :per cui per un particolare tipo di cause previsto uno specifico tipo di
foro. Es: cause tra condomini
Concorrenti : quelli in cui per uno specifico tipo di cause sono previsti due o pi fori
che concorrono con il foro generale delle persone fisiche o giuridiche . Es: cause
relative a obbligazioni
La regola che funziona sempre il criterio residuale ossia occorre vedere prima se c un foro
speciale e se non c un foro speciale valgono i fori generali delle persone fisiche se il convenuto
una persona fisica , o il foro delle persone giuridiche se il convenuto una persona giuridica. Tutto
questo secondo il criterio per cui il convenuto colui che se ne sta a casa sua perch io sono
andato a sollecitarlo con la mia domanda per cui il processo si fa nel luogo di residenza del
convenuto o nel luogo in cui ha sede la persona giuridica.
Abbiamo detto allora che giurisdizione la ripartizione degli affari, cio delle liti tra giudici di
ordini diversi ( per stabilire se una causa debba andare al giudice speciale o al giudice ordinario
etc); allinterno di ciascun ordine invece la competenza la ripartizione degli affari ossia delle liti
tra giudici dello stesso ordine (se la causa appartiene al giudice di pace o al tribunale) e stabilito ci
quale quello territorialmente competete (quello di Roma o di Bologna etc).
La giurisdizione ossia i criteri attributivi delle liti tra giudici di ordine diverso non derogabile per
accordo delle parti ossia le parti pur essendo daccordo sul derogare al giudice ordinario a favore di
quello speciale o allamministrativo etc non possono, perch lordinamento che stabilisce il
giudice fornito di giurisdizione e le parti non possono che accettarlo.
La competenza per materia e per valore egualmente non sono derogabili per accordo delle parti nel
senso che le parti potrebbero anche essere daccordo a derogare ma non possono farlo. Ossia se le
parti devono andare dal giudice di pace o dal tribunale, quindi il giudice verticalmente competente
stabilito dallordinamento.
Lo stesso discorso non vale invece per la competenza per territorio perch una volta che abbiamo
stabilito il giudice fornito di giurisdizione che in questo caso quello ordinario, nellambito di
quello ordinario abbiamo poi stabilito che per esempio il tribunale, quindi una volta che abbiamo
fornito il giudice fornito di giurisdizione e nellambito della giurisdizione ordinaria il giudice
verticalmente competente per esempio il tribunale, per lo stato il tribunale di Napoli, per esempio
equivale al tribunale di Roma e di qualsiasi altra citt. Lo stato ci dice , ci indica a quale tribunale
rivolgerci territorialmente, se Napoli, Roma etc perch sa che due contendenti potrebbero non
mettersi daccordo per via della lite, per lo stato, casomai le parti fossero daccordo ad andare da
un giudice che territorialmente non centra nulla, lo stato fornisce la possibilit di siglare un
accordo. La competenza per territorio quindi normalmente derogabile ma con delle cautele ossia

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la deroga deve riferirsi ad uno o pi affari determinati ossia non possiamo stabilire che
qualunque tipo di lite tra due persone per tutta la vita andr sempre a quel particolare giudice
stabilito dalle parti.
La deroga deve risultare per iscritto
Es: rompo la borsa di Debora che quindi chiede il risarcimento del danno. Ebbene dopo aver
individuato il giudice fornito di giurisdizione, poi di competenza per esempio trattandosi di
obbligazione la causa sar del giudice di pace di Napoli ossia il giudice del luogo in cui sorta
lobbligazione. Io per mi sto trasferendo ad Aosta. E so che anche Debora si sta trasferendo ad
Aosta cos io e Debora potremmo metterci daccordo per trasferire la causa ad Aosta. Ebbene
possiamo fare un accordo in cui riferendoci per iscritto a quellaffare determinato ossia rottura della
borsa, stabiliamo che il giudice di pace competente per la futura causa, quando andremo ad Aosta,
sar il giudice di pace di Aosta e non quello di Napoli.
Ossia potremmo creare un foro nostro che si chiama CONVENZIONALE, che si aggiunge ai fori
LEGALI a meno che noi non lo dichiariamo ESCLUSIVO ossia stabiliamo che lattore pu
riservarsi anche di adire il foro di altro luogo in questo caso Napoli oltre a quello di Aosta (quindi
sar un foro CONVENZIONALE ma CONCORRENTE ossia concorre con quelli legali). Quindi
Debora quando vorr iniziare la causa potr farlo in virt di questo accordo tra noi intercorso o a
Napoli o ad Aosta. (art 20 cpc)
Se invece stabiliamo nellaccordo che il foro esclusivo, ed escludiamo quindi quelli legali ebbene
nel caso di specie vale solo il foro di Aosta.
Ma qs disposizione in genere non si usa mai perch qs esigenza si presenta raramente. In genere
funziona solo nel caso di contratti predisposti su modelli per iscritto in cui contemplata la deroga
al foro. In tutti i contratti per modello tipo quello Sky infatti per esempio per tutte le cause
competente il foro di Milano e allora vorr dire che il foro di Milano si aggiunge a quello legale. Se
invece nel contratto viene stabilito che competente in via esclusiva il foro di Milano allora sar
competente solo Milano e non concorrer con i fori legali.
Ma ci occorre sapere che la competenza per territorio normalmente derogabile, a differenza della
giurisdizione e della competenza per materia e valore, perch appunto la competenza per territorio
normalmente derogabile ossia non derogabile (art 28 cpc) in una serie di cause (tra cui quelle
dellart 70 in cui obbligatorio lintervento del PM, per es, separazione, divorzio, il riconoscimento
della paternit naturale ossia cause delicate) ossia le parti non possono stabilire la competenza
territoriale per accordo e quindi valgono solo i criteri previsti dalla legge. Quindi i criteri distributivi
della competenza sono in realt 4:

Competenza per materia


Competenza per valore
Competenza per territorio inderogabile ossia la competenza per territorio relativamente alle
cause di cui allart 70.
Competenza per territorio derogabile
Perch ci serve dire che i criteri sono 4? Ebbene perch questi criteri hanno una diversa forza. Nel
tempo erano anche graduati tra di loro. Ma ora non pi.
Abbiamo detto che il difetto di giurisdizione rilevabile anche dufficio o eccepito dalla parte in
ogni stato e grado del processo ossia sempre, fino a quando non emessa lultima sentenza.
Dobbiamo ora vedere invece da chi e fino a quando rilevabile il difetto di competenza ossia
lincompetenza.

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E lordinamento da qualche anno mostra che il difetto di incompetenza meno grave di quello di
giurisdizione.
Chi pu rilevare il difetto di competenza: solo la parte o anche il giudice? Ovviamente la domanda
inversa non vale perch tutto ci che il giudice pu rilevare dufficio la parte lo pu eccepire
mentre tutto ci che pu eccepire solo la parte, il giudice non pu rilevarlo dufficio.
Cominciamo dal giudice.
Il giudice pu rilevare lincompetenza dufficio (art 38) ma lo pu fare solo se si tratta di
incompetenza

Per materia
Per valore
Per territorio inderogabile ossia il giudice non pu rilevare dufficio lincompetenza per
territorio derogabile. Perch il codice stabilisce questo? Il codice allart 29 ci dice che io
posso accordarmi con Debora con un contratto scritto che tra un mese dopo il trasferimento
ad Aosta quando Debora mi proporr la domanda avremmo reso competente il giudice di
Aosta. La deroga alla competenza pu avvenire non solo in base allaccordo scritto ma il
codice sa che i due litiganti potrebbero non parlarsi per via della lite e sopperisce al mancato
accordo tra le parti. Allora Debora mi conviene dinanzi al giudice di Aosta ed io che mi sto
per trasferire l non eccepisco lincompetenza per territorio perch mi fa comodo, ebbene il
giudice non potr rilevarla dufficio e la deroga che non abbiamo attuato per iscritto (perch
non ci parliamo io e Debora) labbiamo attuata in via di fatto. Allora il giudice non pu
rilevare lincompetenza per territorio derogabile. Quindi se Debora mi conviene davanti il
giudice di Aosta il giudice non pu rilevare dufficio lincompetenza perch spetta a me
eccepirlo. Ma se io non eccepisco vuol dire che mi sta bene Aosta ed il giudice non pu dire
nulla come se ci fossimo accordati per iscritto ai sensi dellart 29 ed il giudice si deve
stare.
Se invece si tratta di incompetenza per materia , per valore, per territorio inderogabile il giudice
anche se io non dico nulla tenuto a rilevarla anche dufficio. Ma tutto quello che rilevabile
dufficio anche eccepibile dalla parte. Il che vuol dire che lincompetenza per materia, per valore e
per territorio possono essere eccepite anche dal convenuto sia derogabile che inderogabile con la
differenza che

se il convenuto non eccepisce lincompetenza per materia, per valore, per territorio
inderogabile pu sempre sperare che se accorga il giudice o glielo fa notare lui.
se invece il convenuto non eccepisce lincompetenza per materia, per valore, per territorio
derogabile il giudice si deve staree la causa pur proposta dinanzi al giudice incompetente
si svolger dinanzi a questultimo ossia al giudice ormai divenuto competente perch io non
ho sollevato leccezione. Eccezione che il convenuto deve fare subito ossia nella comparsa
di risposta che il primo atto difensivo del convenuto, comparsa di risposta
tempestivamente depositata ossia depositata in cancelleria 20 giorni prima delludienza. Qs
nel caso in cui non ci sia stato accordo.
Lincompetenza per qualunque dei quattro criteri, materia, valore, territorio derogabile e
inderogabile va eccepita dal convenuto entro la comparsa di risposta. Sia se il convenuto eccepisce
o sia che non eccepisce, il giudice pu rilevare dufficio lincompetenza non oltre la prima udienza.
Ma trascorsi 20 giorni prima delludienza senza che il convenuto abbia eccepito la comparsa di
risposta, ossia nel suo primo atto difensivo, lincompetenza, e trascorsa la prima udienza senza che
il giudice labbia rilevata, la causa pur proposta al giudice sfornito di competenza per materia, per
valore, per territorio derogabile o inderogabile ebbene continua dinanzi a quel giudice perch

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nessuno la pu pi togliere da dinanzi a quel giudice, a differenza del difetto di giurisdizione che e
resta rilevabile anche dufficio in ogni stato e grado del giudizio.
Il difetto di giurisdizione art 37 rilevabile anche dufficio in ogni stato e grado di giudizio mentre
il difetto di competenza per materia, per valore, per territorio inderogabile rilevabile anche
dufficio non oltre la prima udienza. Dopo la prima udienza, senza che sia rilevata lincompetenza,
la causa si svolge dinanzi a quel giudice pur se sfornito di competenza per materia, per valore, per
territorio inderogabile.
Viceversa lincompetenza per territorio derogabile pu solo essere eccepita dal convenuto e solo 20
giorni prima delludienza, se il convenuto non lo fa, il giudice non pu rilevare dufficio
lincompetenza per territorio derogabile.
Dunque riepilogando il difetto di giurisdizione rilevabile dufficio anche dal giudice in ogni stato
e grado del giudizio quindi pi grave, lincompetenza per materia, per valore e per territorio
inderogabile rilevabile anche dufficio dal giudice ma non oltre la prima udienza, dunque gi
meno grave perch sempre rilevabile anche dufficio ma allinizio del processo.
Lincompetenza per territorio derogabile invece il meno grave dei criteri perch rilevabile solo
su eccezione di parte e ancora prima nella prima memoria depositata 20 giorni prima delludienza,
altrimenti non la pu pi eccepire il convenuto n la pu rilevare il giudice dufficio.
Supponiamo che il giudice rilevi il suo difetto di competenza ossia dichiari la sua incompetenza o
per materia o per valore o per territorio inderogabile o anche per territorio derogabile se il
convenuto lha eccepito. Perch ovviamente il convenuto la eccepisce poi il giudice dovr valutare
se leccezione fondata ossia non che se il convenuto eccepisce il giudice deve per forza accettare
leccezione bens deve verificare se leccezione fondata.
Quindi il giudice pu rilevare solo incompetenza per materia, per valore e per territorio inderogabile
mentre il convenuto pu eccepire incompetenza per materia , per valore e per territorio sia
derogabile che inderogabile.
Il giudice si dichiara incompetente ossia nega, declina la sua competenza nella prima udienza sulla
base di una sommaria valutazione degli atti e al maximo pu assumere sommarie informazioni ma
lo deve fare subito.
Es: il giudice di pace nega la sua competenza a favore del tribunale
Attenzione: gi la parte quando eccepisce lincompetenza, non pu limitarsi a dire non sei
competente ma deve dire al giudice chi il giudice competente altrimenti leccezione come se
non lavesse proposta.
La stessa regola, per quanto non espressa, o meglio espressa in altre disposizioni, vale per il giudice
ossia il giudice che si dichiara incompetente non pu limitarsi a dire non sono competente bens
nello stesso provvedimento con cui si dichiara incompetente per materia, valore e territorio, deve
indicare il giudice che secondo lui competente. non sono competente io giudice di Aosta perch
competente il giudice di pace di Napoli.
Cosa pu fare la parte che non daccordo su questa valutazione del giudice?
Evidentemente la parte che non sar daccordo lattore ossia colui che ha agito ossia colui che ha
proposto la domanda perch lattore che ha scelto il foro. In questo caso Debora che ha scelto
Aosta.

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A fronte della dichiarazione di incompetenza ossia della declinatoria di competenza, la parte


insoddisfatta della declinatoria di competenza pu fare 3 cose:

(Riassunzione)Riassumere la causa dinanzi al giudice competente (e la causa se la riassumo


entro i tre mesi continua dinanzi al giudice indicato come competente ossia come se fosse
iniziata dinanzi a lui) seguire lindicazione di competenza del giudice ( attacca il ciuccio
dove vuole il padrone) e riassumere ossia riprendere ossia innescare la causa dinanzi al
giudice competente, (art 50 cpc). Ossia entro 3 mesi dal provvedimento con cui si dichiara
lincompetenza, una delle due parti, sia attore che convenuto, pu riassumere ossia
riprendere la causa dinanzi al giudice indicato come competente. Se la causa viene riassunta
ossia ripresa, il processo continua dinanzi al nuovo giudice ossia prosegue dinanzi al
secondo giudice indicato come competente dal primo giudice come se la causa fosse iniziata
fin dallinizio dinanzi al secondo giudice con la salvezza di tutti gli effetti del processo. E
come se lerrore di incompetenza non fosse mai stato commesso. Indipendentemente dal
criterio secondo cui il primo giudice si dichiarato incompetente sia per materia, sia per
valore sia per territorio derogabile o inderogabile. Il processo non inizia daccapo bens
continua. Quindi quella della riassunzione una possibilit che rimessa ad entrambe parti
anche se ovviamente il pi delle volte sar lattore a riassumere perch ha pi interesse.
(Estinzione del processo)Se entro 3 mesi dalla declinatoria di competenza con contestuale
indicazione del giudice competente non avviene la riassunzione il processo si estingue.
Allora evidente che il convenuto ha di regola linteresse contrario. Es: Debora mi conviene
dinanzi al giudice di Aosta, io eccepisco lincompetenza per territorio derogabile, ma
Debora potrebbe dire a me chi lo fa fare di tornare a Napoli e non riassume e se non
riassume nei tre mesi il processo si estingue.
(Impugnazione) A fronte di unordinanza che declina la competenza la parte abbiamo visto
pu o riassumere o non riassumere oppure impugnarla ossia lattore aveva proposto la
domanda e aveva individuato il giudice ma il giudice gli d torto sul piano della competenza
dicendo che competente ad esempio il tribunale di Napoli. In questo caso lattore oltre alle
scelte precedenti ha una terza scelta ossia pu impugnare ossia di criticare ossia di rivolgersi
ad un altro giudice per dimostrare che aveva ragione e che ha sbagliato il primo giudice a
declinare la propria competenza.
Ma questa terza possibilit fornita anche nel caso inverso in cui ad aver torto sulla
competenza non stato lattore ma il convenuto. Es: io eccepisco lincompetenza ed il
giudice mi d torto ossia il giudice non declina bens afferma la propria competenza. Se il
giudice riafferma la propria competenza non c margine per estinzione o riassunzione
perch il processo continua dinanzi a lui. Se il giudice con un provvedimento chiamato
ordinanza riafferma la propria competenza a fronte delleccezione del convenuto chi avr
avuto torto il convenuto.
Quindi se il giudice declina la propria competenza, limpugnazione data allattore, se il
giudice afferma la propria competenza invece a fronte di uneccezione del convenuto,
limpugnazione data al convenuto.
Allora riassunzione e ed estinzione sono possibilit che si hanno solo in caso di declinatoria
di competenza perch in caso di affermazione di competenza non c riassunzione e
estinzione da fare ossia il processo prosegue dinanzi al giudice che chiamato a svolgerlo.
Viceversa ove io ho eccepito lincompetenza ed il giudice afferma la propria competenza le
due ipotesi non sono possibili ma dato al convenuto di impugnare il provvedimento con
cui il giudice dichiarandosi competente ha disatteso la mia eccezione sulla competenza. Se il
giudice dufficio se si tratta di competenza per materia, per valore, per territorio
inderogabile o raccogliendo leccezione del convenuto se si tratta deccezione di
incompetenza per territorio derogabile, declina la propria competenza ossia si dichiara

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incompetente, chi ha sbagliato stato lattore. Sia lattore che il convenuto pu riassumere o
non riassumere ed il processo si estingue mentre la terza ipotesi in caso di declinatoria di
competenza data allattore viceversa se il giudice a fronte delleccezione del convenuto
conferma la propria competenza, le prime due ipotesi non sono assolutamente date perch il
processo prosegue tranquillamente dinanzi a quel giudice ma il convenuto a cui il giudice
non ha dato ragione data la possibilit di criticare l affermazione di competenza mediante
limpugnazione. Si tratta allora di vedere quale impugnazione data contro i provvedimenti
del giudice in materia di competenza ossia quale rimedio c contro i provvedimenti con cui
il giudice declina o afferma la propria competenza. Perch a fronte di una declinatoria di
competenza c un attore che vuole il contrario mentre a fronte di unaffermazione di
competenza c un convenuto che dice che vuole il contrario.
A chi si rivolge questa impugnazione?
Se si vuole impugnare la declinatoria o laffermazione di competenza da parte del giudice di
merito ci si rivolge alla Corte di Cassazione attraverso il regolamento di competenza,
regolamento significa che la Cassazione regola ossia statuisce una volta e per tutte chi il
giudice fornito di competenza in modo che nessuno potr pi metterlo in dubbio. Il
provvedimento con cui il giudice si pronuncia sulla competenza si chiama ordinanza.
Lordinanza che senza toccare il merito della causa ossia senza dire se Debora debba avere il
risarcimento o meno del danno per la borsa, pronuncia sulla competenza affermandola o
declinandola pu essere impugnata solo con il regolamento di competenza. Ossia o ti stai
facendo estinguere il processo oppure se vuoi criticare la declaratoria o laffermazione di
competenza hai un solo mezzo ossia rivolgerti alla Cassazione con questo rimedio che si
chiama Regolamento necessario di competenza.
Regolamento Necessario di competenza non nel senso di obbligatorio anzi io sono libero di farlo o
di non farlo e se non voglio ricorrere al regolamento di competenza sono libero di riassumere o
lasciare estinguere. Bens necessario nel senso che se voglio impugnare questo provvedimento del
giudice con cui si pronunciato sulla sola competenza affermandola o negandola, ho un solo
rimedio che il regolamento di competenza. Dunque non sono obbligato io parte ha sollevare il
regolamento di competenza ma necessario perch se voglio impugnare non ho altra strada che il
regolamento di competenza (regolamento perch una volta che parla la cassazione viene stabilito
definitivamente chi il giudice competente) ossia investire del problema della competenza la corte
di cassazione con questo strumento che il regolamento di competenza, necessario perch il giudice
si pronunciato sulla sola competenza e lunico modo che ho per rimetterla in discussione quella
di sollevare il regolamento che ripeto- se il giudice ha negato, declinato la propria competenza
verr proposto dallattore; se invece il giudice a fronte di uneccezione del convenuto ha affermato
la propria competenza quindi respingendo leccezione, verr proposto dal convenuto. Ma non
detto che il giudice si pronuncia con il proprio provvedimento sempre e solo sulla competenza
perch a fronte delleccezione di incompetenza il giudice ha pi strade:

O decidere subito in prima udienza sulla competenza. Decider subito se ritiene che
leccezione fondata per non lavorare inutilmente.
O accantonare al questione di incompetenza e di deciderla alla fine col merito. Quando
invece crede che leccezione sia infondata fa proseguire il processo e quando arriva alla fine
con lunica sentenza finale decide e se la questione di competenza infondata ossia rigetta
leccezione si dichiara competente e decide (provvede nel merito) anche il merito. Perch
ovviamente se si dichiarasse incompetente non potrebbe decidere nel merito.
Attenzione: il giudice che rinvia alla fine la decisione sulla competenza fa una mera valutazione
prognostica il che non esclude che lui alla fine del processo si dichiari incompetente.

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Es: ti convengo dinanzi al giudice di pace, tu eccepisci lincompetenza per valore. Il giudice
potrebbe o dichiararsi subito incompetente alla prima udienza (e questo un provvedimento che ha
ad oggetto solo la competenza ed impugnabile con il regolamento di competenza. Oppure
possiamo fare la riassunzione etc). Oppure il giudice potrebbe considerare infondata leccezione di
Marcella e continua il processo e poi ala fine decide anche sulla competenza ma intanto ti decido
sulla causa. Ebbene arriviamo alla fine della causa, se il giudice si dichiara incompetente allora avr
lavorato inutilmente oppure con la sentenza finale potr dire che leccezione infondata che lui
competente e decide nel merito.
La prognosi del giudice non un provvedimento quindi non impugnabile ma trascina solo fino
alla fine del processo la decisione del giudice su competenza e merito. Anche se decide solo nel
merito, il provvedimento nel merito contiene una statuizione implicita di competenza. Non esiste
una pronuncia ovviamente in cui il giudice si dichiara incompetente e scende nel merito. Quindi il
giudice che pur decide il merito e si scorda della mia eccezione di incompetenza implicitamente si
dichiarato competente.
Se incompetente invece si congelano dalla domanda gli atti del processo. Quindi non avremo
perso tutto perch il processo continua ma il giudice avr lavorato inutilmente.
Quando il giudice la decisione sulla competenza la prende subito, nella prima udienza, sia che si
dichiari competente sia che si dichiari incompetente emette un provvedimento che ha ad oggetto la
sola competenza. Viceversa se il giudice rinvia alla fine la decisione sulla competenza, si dichiara
competente e decide nel merito emette un provvedimento che ha ad oggetto sia la competenza sia il
merito ossia emette un provvedimento che pu essere impugnato in due modi
O con il regolamento di competenza
O con il normale mezzo di impugnazione delle sentenze sul merito che lappello.
Ecco perch quando il provvedimento si pronunciato sulla sola competenza il regolamento
necessario, nel senso che se vuoi impugnare il regolamento sulla sola competenza hai a disposizione
come rimedio solo il regolamento.
Quando invece il giudice si pronunciato sulla competenza e anche sul merito e dunque si
pronunciato sulla competenza affermandola o altrimenti non avrebbe esaminato il merito, il rimedio
si chiama sempre regolamento di competenza ma non necessario bens facoltativo, perch
facoltativo? perch io posso impugnare quella sentenza o con il regolamento o con lappello.
Lart 43 il regolamento con cui il giudice si pronunciato sulla competenza insieme col merito pu
essere impugnato o con istanza di competenza o nei modi ordinari ossia lappello.
Attenzione : se faccio il regolamento di competenza faccio valere dinanzi alla corte di cassazione
solo il profilo di competenza; se faccio lappello posso far valere dinanzi al giudice dappello tanto
il profilo di competenza che il merito ossia per esempio: se io ho eccepito lincompetenza del
giudice di pace di Aosta e questo ha ritenuto infondata leccezione e ha detto tu vuoi solo perdere
tempo andiamo avanti ed emana la sentenza e con la sentenza si dichiarato competente e decide
nel merito e mi condanna a pagare 1000 euro di risarcimento, io ho due strade:

Il regolamento di competenza, se scelgo il regolamento di competenza dir alla corte di


Cassazione guardi che ha sbagliato non Aosta ma Napoli. Se poi ho ragione se ne cade la
competenza e se ne cade anche il merito
Lappello, in questo caso posso far valere, dinanzi al giudice dappello che sar il tribunale
in questo caso rispetto al giudice di pace, sia la competenza sia il merito. Lappello un
rimedio a carattere generale ossia puoi far valere qualunque errore ha fatto il giudice anche
la competenza e anche la giurisdizione.

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Supponiamo che io faccio lappello e faccio lappello al tribunale di Aosta ed il tribunale di Aosta
mi d ragione competente Napoli, poi ricorriamo in cassazione e la cassazione dice era
competente Aosta. Ebbene per stabilire definitivamente la competenza ed evitare effetto ping pong
chiedo alla cassazione il regolamento di competenza. Dopo di che se mi va bene il regolamento,
poich la competenza alla base della dichiarazione sul merito, se ne cade anche la pronuncia sul
merito. Se invece mi va male il regolamento di competenza posso sempre fare appello. Non pi
ovviamente sulla competenza perch su quella si pronunciata la cassazione bens sul merito.
Con lappello quindi mi gioco una sola partita con il rischio che poi la cassazione possa cambiare le
carte in tavola, con il regolamento invece gioco due fasi: se mi va male il regolamento ho sempre
lappello.
Dunque 2 sono i tipi di regolamento di competenza:

Se il provvedimento sulla sola competenza che laffermi o che la neghi lo strumento


sempre il regolamento necessario di competenza, un ricorso cio alla corte di cassazione
necessario nel senso che la parte deve sapere che se vuole impugnare la pronuncia sulla
competenza, sulla sola competenza ha proprio quello e solo quel rimedio.
Se invece il provvedimento si pronunciato sia sulla competenza che sul merito abbiamo
due strade o il regolamento di competenza facoltativo o lappello.
NB: il giudice che si dichiara incompetente non pu decidere nel merito,
Come sono regolati, nel caso di regolamento facoltativo i rapporti tra le due impugnazioni:
regolamento e appello? Ossia se ed in che limiti sollevata unimpugnazione si pu fare anche
laltra?
Una impugnazione pi ristretta posso far valere infatti con il regolamento solo la competenza,
mentre con lappello posso far valere sia competenza che merito. In sostanza come essere
fidanzati o essere sposati, se sono fidanzato mi posso sposare, se sono sposato non mi posso
fidanzare.
La regola dei rapporti tra queste due impugnazioni contenuta nel 43 cpc 2 comma che contiene
una sola regola ma in realt se ne estraggono 3:
Se propongo impugnazione ordinaria ossia lappello non tolgo alle altre parti la possibilit di
proporre il regolamento di competenza. Questa disposizione contiene 3 regole:

Nel giudizio tra A e B. Il giudice si pronunciato sulla competenza e sul merito dunque il
regolamento facoltativo, dunque abbiamo sia appello che regolamento di competenza.
Ebbene A propone lappello; B potr proporre regolamento di competenza. Ovviamente se
io A faccio appello e tu B il regolamento di competenza, poich la competenza precede il
merito, lappello si sospende perch il giudice dappello non lavorer inutilmente, vediamo
prima quello che dice la Cassazione.
Nel giudizio tra A e B. A propone appello. Con lappello pu far valere sia il profilo di
competenza sia il profilo di merito. Si che A abbia fatto valere il profilo di competenza o no
con lappello non ci interessa. Una volta che ho proposto appello, non posso pi proporre il
regolamento di competenza. E come lo sposato che non si pu fidanzare. Es: il tuo
fidanzato ti dice. Ludo dove vuoi andare in viaggio? Vogliamo andare ad Disney fermandoci
ad Aosta o vogliamo andare ad Aosta e poi valutiamo se andare a Disney? No voglio andare
direttamente a Disney. E andate a Disney poi se ti viene di andare ad Aosta non puoi andarci
ormai ti ho portato pi lontano non possiamo fermarci pi vicino. Dovevamo fare linverso
ma ora non lo possiamo pi fare. Viceversa se tu vai ad Aosta puoi sempre allungarti ad

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Eurodisney. Dice il codice infatti io ti do il rimedio pi ampio, puoi far valere la competenza
e lappello, supponiamo che non hai fatto valere il regolamento di competenza non puoi
tornare indietro se hai gi fatto valere lappello. In questa seconda regola quindi A propone
appello ossia un rimedio generale in cui pu far valere tutto ci che vuole, qualunque errore
del giudice e quindi potr far valere sia la competenza sia il merito.
Nel giudizio tra A e B. Io scelgo di fare il regolamento di competenza e mi va male. Ma io
con il regolamento di competenza non potevo far valere il merito alla Cassazione. Il che
vuol dire che non mi pu essere imputato che con il regolamento non ho fatto valere il
merito. Bens se il regolamento mi andato male vorr dire che non avevo ragione sulla
competenza per mi posso giocare la partita sul merito grazie al giudice dappello, perch
ho scelto il rimedio pi breve. Ovviamente se mi gioco sia regolamento che appello il
processo sar pi lungo e costoso. Quindi se scelgo il regolamento di competenza, poich
con il regolamento di competenza posso far valere solo il profilo di competenza, non mi pu
essere imputato che non ho fatto valere il merito e se mi va bene il regolamento di
competenza se ne cade anche il merito mentre se mi va male il regolamento di competenza
ho sempre la possibilit di fare lappello ovviamente non pi sulla competenza, perch
demandato alla cassazione, ma solo sul merito.

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LEZIONE 5
Abbiamo detto che il giudice si pronuncia sulla competenza o affermandola o negandola.
Pu pronunciarsi sulla sola competenza ed il pi delle volte lo far alla fine della prima udienza a
fronte delleccezione del convenuto o di un dubbio di competenza quando si tratta dei criteri per cui
pu rilevare lincompetenza dufficio ossia materia, valore e territorio inderogabile o pu
pronunciarsi sulla competenza alla fine del processo.
Quando si pronuncia solo sulla competenza il provvedimento del giudice pu essere negativo o
positivo ossia pu negare la propria competenza o la pu affermare. Quando invece si pronuncia
anche sul merito la sua statuizione sar sicuramente affermativa, perch il giudice che declina la
propria competenza non pu decidere nel merito. Anche una decisione secca sul merito in cui il
giudice cio non si preoccupa del profilo di competenza contiene comunque una statuizione
implicita di competenza perch il giudice che si pronuncia sul merito si tacitamente o
implicitamente ritenuto competente. La pronuncia sulla competenza positiva o negativa che sia
impugnabile con il regolamento di competenza. Questo mezzo pu essere

Necessario: quando il giudice si pronunciato sulla sola competenza, affermandola o


negandola. Necessario non perch sono obbligato a farlo bens perch se voglio impugnare la
statuizione, positiva o negativa, del giudice sulla sola competenza lunico rimedio che ho il
regolamento di competenza
Facoltativo: quando il giudice si pronunciato sulla competenza e sul merito perch io
posso impugnare la statuizione di competenza in due modi ordinari:
con il regolamento di competenza
con lappello
Il rapporto tra i due rimedi regolato dalla disposizione 43 cpc da cui si estraggono 3 regole:

chi propone impugnazione ordinaria non impedisce allaltra parte di proporre il regolamento
di competenza
chi propone impugnazione ordinaria ossia il rimedio pi ampio e pi generale ossia lappello
con cui pu far valere sia la competenza che il merito e gli va male non pu poi proporre il
regolamento di competenza anche se ha fatto lappello solo sul merito
chi sceglie il rimedio pi limitato ossia il regolamento di competenza e gli va male pu poi
proporre lappello. Se gli va bene il regolamento di competenza vuol dire che il giudice che
ha pronunciato sul merito non era competente e quindi se ne cade anche la statuizione di
merito.
Il giudice quando si pronuncia sulla sola competenza emette un provvedimento di nome ordinanza
che un provvedimento succintamente motivato. Per la statuizione sulla sola competenza basta
lordinanza
Quando invece il giudice si pronuncia anche sul merito si chiama sentenza che un provvedimento
pi diffusamente motivato. Per la statuizione su merito e competenza ci vuole la sentenza.
Ovviamente poich la competenza viene logicamente prima del merito, il regolamento di
competenza ha la precedenza nel senso che per esempio se A propone lappello ed il giorno dopo B
propone il regolamento di competenza il giudizio dappello si sospende. Il giudice dappello dir
io non lavoro inutilmente sul merito vediamo prima la cassazione, perch se la cassazione dice
che non c la competenza io non lavoro perch il merito se ne cade.

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Quando viene proposto il regolamento di competenza il giudice investito della causa non va avanti,
la sospensione automatica.
Il regolamento di competenza e di giurisdizione sono due istituti diversi:

Il regolamento di giurisdizione un rimedio preventivo perch presuppone che una


statuizione sulla giurisdizione ancora non c stata. Tanto vero che potrei proporre oggi la
domanda e domani fare il regolamento di giurisdizione perch ho un dubbio e me lo voglio
togliere. il regolamento di giurisdizione non un mezzo dimpugnazione dei provvedimenti
del giudice. Io non impugno nulla, il giudice infatti non si ancora pronunciato. Il
regolamento di giurisdizione un rimedio preventivo ossia si fa prima che il giudice si
pronunci sulla giurisdizione. Quindi il regolamento di giurisdizione presuppone che una
decisione sulla giurisdizione non ci sia stata.
Il regolamento di competenza invece presuppone che una statuizione sulla competenza ci
sia gi stata e serve appunto per impugnare, per criticare la decisione sulla competenza presa
da giudice.
Il regolamento di competenza invece unimpugnazione perch prima il giudice si pronuncia, mi d
torto e poi propongo il regolamento di competenza. Il regolamento di competenza un rimedio
successivo, prima che il giudice si pronunci sulla competenza, affermandola o negandola, la parte
che ha avuto torto pu sollevare il regolamento di competenza. Il regolamento di competenza
presuppone che una decisione sulla competenza ci sia gi stata.
A fronte del provvedimento con cui il giudice nega la propria competenza che sar sempre e solo
unordinanza perch il giudice che declina la propria competenza non pu provvedere nel merito, le
parti hanno 3 possibilit:

Riassumere la causa ossia riprendere la causa dinanzi al giudice indicato come competente
Non riassumere (nessuna delle due parti riassume e quindi il processo si estingue)
Impugnare la causa con il regolamento necessario o facoltativo o con lappello se si stratta di
sentenza che pronuncia anche sul merito oltre che sulla competenza
Supponiamo per che nessuno fa il regolamento di competenza. In questo caso il giudice dichiara il
proprio difetto di competenza per materia, valore e territorio inderogabile o derogabile e una delle
due parti (statisticamente chi ha proposto la domanda ma il codice non lo stabilisce) riassume la
causa dinanzi al giudice indicato come competente.
Se il giudice indicato come competente e dinanzi al quale le parti hanno riassunto la causa, ritiene a
sua volta di essere incompetente pu declinare la sua competenza ?
Es: supponiamo che il giudice di Aosta dica che la competenza di Napoli e poi il giudice di
Napoli la nega a favore di Aosta o di altro giudice, in questo caso Napoli pu dichiararsi a sua volta
incompetente?
La risposta no. Altrimenti sarebbe un ping pong infinito. C un criterio dei 4 che abbiamo visto
per cui si radica la competenza che lega le mani al secondo giudice ossia il giudice dinanzi al quale
riassunta la causa deve starsi pure se convinto che il suo collega ha detto la pi grande fesseria
del mondo. Questo il caso in cui il primo giudice si dichiarato incompetente per ragioni di
territorio derogabile.
Quando il primo giudice si dichiara incompetente per la ragione pi debole che conosciamo ossia
per territorio derogabile, il secondo giudice dinanzi al quale le parti riassumono la causa se anche

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pensa che il primo giudice ha commesso una fesseria e che lui, il secondo giudice, non centra nulla,
se anche pensa di essere incompetente si deve stare perch il territorio derogabile.
Es: se il giudice dice andate a Napoli e lattore riassume ed il convenuto non dice nulla, la deroga
si verificata.

se ho proposto domanda ad un giudice, questo si dichiara incompetente per ragioni di


territorio derogabile e indica come competente un altro giudice dinanzi al quale le parti ai
sensi dellart 50 riassumono la causa, tutti vissero felici e contenti ed il secondo giudice se
anche si ritenesse incompetente non potr dichiarare la propria incompetenza. Il secondo
giudice perde la competenza sulla propria competenza perch non si pu pi dichiarare
incompetente anche se dice io non centro nulla.
Se invece il primo giudice si dichiarato incompetente per gli altri criteri che sono pi forti
al punto che, a differenza dellincompetenza per territorio derogabile che va eccepita solo
dalla parte e 20 giorni prima delludienza nella prima memoria che si chiama comparsa di
risposta, laltra incompetenza pu essere rilevata anche dufficio e fino a tutta la prima
udienza.
Per lordinamento tiene anche in considerazione che se conservasse la regola dellarticolo 38 noi
potremmo andare incontro ad un ping pong che non finisce mai. Es: il giudice di pace si dichiara
incompetente, competente il tribunale, io riassumo davanti al tribunale ma il tribunale demanda di
nuovo al giudice di pace e cos allinfinito. O anche competenza per territorio inderogabile sempre
quella dellart 38, ebbene altro es: il tribunale di Napoli dice che competente per territorio
inderogabile il tribunale di Roma e allora riassumo davanti al tribunale di Roma che poi a sua volta
si dichiara incompetente a favore del tribunale di Milano che demanda a quello di Napoli. E allora
quando il primo giudice si dichiarato incompetente per ragioni di materia, valore e territorio
inderogabile non vale la regola della competenza per territorio derogabile per cui si deve stare ma
non vale neanche la regola dellart 38 per cui il giudice si pu dichiarare incompetente. C una
terza possibilit che il codice ex art 45 cpc chiama conflitto di competenza ma che si chiama
regolamento di competenza dufficio nel senso che quando il primo giudice si dichiarato
incompetente per ragioni di materia, valore o territorio inderogabile, e la causa nei tre mesi
riassunta dinanzi al giudice dichiarato come competente, questi

o si sta e tratta la causa e la decide


o se ritiene di essere incompetente non si pu dichiarare incompetente bens solleva dufficio
il regolamento di competenza. Ossia ferma il gioco se le parti non hanno fatto il regolamento
di competenza ad istanza di parte (necessario o facoltativo) e il giudice crede di essere
incompetente. Cos solleva il conflitto di competenza ossia sollevo io il regolamento di
competenza dufficio in Cassazione con la conseguenza che mai pi nessun giudice neppure
la cassazione in caso delle impugnazioni ordinarie potr rimettere in discussione quella
statuizione.
E se la cassazione indica come giudice competente il primo giudice che ha sollevato il conflitto
di competenza rimetter a lui la causa.
Le parti possono decidere di non riassumere si estingue il processo.
Allora se il giudice si pronuncia sulla sola competenza affermandola o negandola si parla di
regolamento necessario di competenza.
Se il giudice si pronuncia sulla competenza e sul merito il regolamento facoltativo.

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Entrambi casi integrano le ipotesi del regolamento ad istanza di parte. Quando le parti fanno
ricorso al regolamento ad istanza di parte allora non occorre il regolamento dufficio, ma se le
parti non fanno il regolamento anzi si acquietano sullindicazione del giudice ossia riassumono
(una delle due parti) la causa dinanzi al giudice individuato come competente, occorre vedere
per quale ragione il primo giudice si dichiarato incompetente.
Se si dichiarato incompetente per territorio derogabile il secondo giudice si deve stare.
Se il primo giudice si dichiarato incompetente per questioni di materia, valore o territorio
inderogabile (cui va assimilato anche il valore perch soggetto allo stesso trattamento ossia
rilevabile dufficio non oltre la prima udienza di trattazione. Prima lincompetenza per valore
era soggetta 20 anni fa ad un trattamento differente rispetto agli altri criteri ma ora anchessa
pu dar luogo a regolamento dufficio)il secondo giudice o si sta e tratta la causa o se si ritiene
incompetente dovr sollevare il regolamento di competenza dufficio. E nel caso richiesto
dufficio il regolamento, le relative spese saranno comunque imputate alla parte soccombente o
meglio la parte che aveva scelto il giudice sbagliato o che aveva eccepito male lincompetenza.
Questo meccanismo ormai dal 2009 vale anche per la giurisdizione ex art 59 della legge
69/2009 che ha introdotto un meccanismo che ha analogie con il sistema della competenza.
Il giudice, dice la legge, che dichiara il proprio difetto di giurisdizione indica altres il giudice
nazionale che ritiene munito di giurisdizione. Se straniero noi non abbiamo rapporti con il
giudice straniero ma se nazionale s. Se entro 3 mesi la domanda riproposta al giudice
fornito di giurisdizione, il processo continua davanti al giudice indicato come fornito di
giurisdizione. Salvo le differenze, che vedremo, il meccanismo identico: il giudice adito
sfornito di giurisdizione non si limita a dire non ho giurisdizione ma indicher il giudice che
ha giurisdizione. Se entro tre mesi le parti riprendono la causa dinanzi fornito di giurisdizione
tutto continua come se la causa lavessimo promossa davanti al secondo giudice fin dallinizio.
Art 5 cpc Come abbiamo visto per individuare il giudice fornito di giurisdizione e di competenza la
parte prima ed il giudice poi devono seguire dei criteri legali agganciati ad una situazione di fatto. Il
criterio legale mi dice: foro generale delle persone fisiche, e allora devo guardare al luogo di
residenza del convenuto. La residenza del convenuto un dato di fatto che mi risulta dai registri
dellanagrafe. E allora il momento determinante per statuire la giurisdizione e la competenza la
legge che vige e lo stato di fatto che esiste al momento in cui si propone la domanda. E tutto ci che
cambia non ci riguarda. Quello dellart 5 si chiama tecnicamente principio della perpetuatio
iurisditionis cio la giurisdizione e la competenza si perpetuano ossia restano legate alla legge
esistente e allo stato di fatto operante al momento della domanda anche se cambiano nel corso del
processo (legge di Gennaro DAuria, io non posso sapere dove abiti domani dove andrai domani
etc). Ed lo stesso principio sotteso allart 10 cpc : per calcolare il valore della causa io devo
sommare gli interessi scaduti, le spese ed i danni anteriori ossia quelli maturati fino al momento
della domanda e non importa se poi la mia domanda potr essere anche per es. di 200 euro e se dura
il processo 20 anni avr diritto a 10 mila euro di interessi. Ma io quando la propongo non so che
maturer tra vari anni 10 mila euro di interessi.
Es: io oggi che propongo la causa contro Paolo posso dire andando allanagrafe che risiede a Napoli
ed adir il giudice in base al foro generale delle persone fisiche nel luogo di residenza di Paolo. Se
poi domani Paolo si trasferisce a Milano io non posso andarlo ad inseguire.
Questa disposizione suscita qualche riflessione. La regola generale dice: Io propongo domanda al
giudice che oggi competente perch mi sono fatto rilasciare dal comune il certificato di residenza
e Paolo risultato residente a Nola. E la norma dice che se anche domani Paolo cambia la residenza
in modo da, in astratto, se non ci fosse lart 5, rendere incompetente il tribunale di Nola, il tribunale

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di Nola resta competente perch si fissa, si cristallizza il momento individuativo della competenza o
della giurisdizione al momento in cui ho proposto la domanda.
Ossia la regola dice: era competente Nola nel momento in cui hai proposto la domanda? Se oggi
lufficiale giudiziario va a casa di Paolo, gli porta la mia domanda ed io sto tranquillo. Che poi
domani Paolo hai un biglietto per Rio e si vuole trasferire li a me non riguarda perch mi tutela lart
5. Se non ci fosse lart 5 il giudice italiano dovrebbe dire mi dispiace io non ho giurisdizione
andate dal giudice brasiliano.
Ma larticolo 5 cpc per non si occupa della situazione inversa. Qual il caso inverso ? E il caso in
cui io non mi sono fatto il certificato di residenza di Paolo e quindi non ho scoperto che lui vive a
Nola ed ho proposto domanda al tribunale di Napoli che in questo caso giudice incompetente
perch paolo risiede a Nola. Considerando che tra la domanda ed il giorno della prima udienza in
cui il giudice deve dichiararsi incompetente passano non meno di una 90ina di giorni. E
supponiamo che in questi 90 giorni cambia lo stato di fatto ossia Paolo si trasferisce da Nola a
Napoli. In questo caso se il giudice applicasse alla lettera lart 5 ossia dovesse guardare al momento
della domanda si dovrebbe dichiarare incompetente perch al momento della domanda Paolo
risiedeva a Nola.
Per nel frattempo Paolo si trasferito a Napoli rendendo incompetente il tribunale di Napoli. E
allora la regola dellart 5 non si applica o meglio si applica al rovescio nellipotesi opposta, quando
il mutamento della legge dello stato di fatto ha reso competente il giudice che originariamente era
incompetente ed il tribunale di Napoli in questo caso confermer la propria competenza.
Ossia lart 5 si occupa delle ipotesi in cui io ho proposto domanda al giudice fornito di competenza
al momento della domanda e che il mutamento della legge o dello stato di fatto ha reso
incompetente e mi ha detto quel mutamento non si conta. Ma se si verifica lipotesi opposta ossia il
caso in cui ho proposto domanda al giudice incompetente ma prima che si dichiari incompetente, il
mutamento lo rende competente, il mutamento, in questo caso, conter. Ossia - ripetendo se io
propongo domanda al giudice di Nola contro Paolo che risiede a Nola e poi Paolo se ne va a Milano
per me non conta perch al momento della domanda Paolo era residente a Nola.
Ma se io propongo domanda al giudice di Milano, a te che risiedi a Nola e prima che il giudice si
dichiari incompetente tu ti trasferisci a Milano, il mutamento conta. Allora la norma del 5 vale a
mantenere la competenza o la giurisdizione del giudice che era fornito di competenza o di
giurisdizione dal momento della domanda e che per mutamento di legge e dello stato di fatto
finirebbe secondo lart 5 per non averla pi ed invece continua ad averla. Ma non si applica la
regola dellart 5 o se volete si applica al rovescio nellipotesi inversa in cui io ho proposto domanda
al giudice sfornito di giurisdizione o di competenza ma prima che il giudice si dichiari privo di
giurisdizione o di competenza e mi rimetta al nuovo giudice, il mutamento ha reso quel giudice
competente. In questo caso del mutamento si tiene conto per evitare uninutile perdita di tempo
perch se io poi faccio estinguere il processo e devo riproporre la domanda ormai Paolo risiede a
Milano, quindi sempre a Milano dovrei citarlo. Milano per Milano continua quel giudice la partita.
Volendola guardandola dal lato della domanda, nel caso in cui il mutamento rende incompetente il
giudice il mutamento non retroattivo. Nel caso in cui invece il giudice era incompetente ed il
mutamento lo rende competente, allora il mutamento retroattivo. La deroga all art 5 prevalenza
del principio di effettivit su quello di legalit ossia nel momento in cui il giudice che non era
competente diventato competente al punto che se poi si dichiara incompetente e la causa non
viene riassunta e si estingue e le parti la ricominciano daccapo e dovremmo comunque andare dal
giudice che si dichiarato incompetente non ha senso un doppio passaggio. Comunque la deroga al
5 si riferisce al seguente es: Convengo Paolo presso il tribunale di Milano e Paolo di caccia il
certificato di residenza in cui dimostra che al tempo della domanda risiedeva a Nola ed io gli caccio

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il nuovo certificato in cui dimostro che ieri per Paolo si trasferito a Milano quindi il mutamento
dello stato di fatto ha creato una COMPETENZA SOPRAVVENUTA.
Quindi Paolo pure se vuole fregarmi eccependo la competenza cacciando il certificato di residenza a
Nola non pu anche perch la domanda arriva davanti al giudice non prima di 90 giorni e allora io
caccio il certificato di residenza in cui dimostro che il giorno prima Paolo si trasferito a Mi cos
che il giudice applicando al rovescio lart 5 si dichiarer incompetente mentre se applicasse alla
lettera lart 5 dovrebbe dichiarasi incompetente, cos che io dovrei dire al giudice io non riassumo la
causa si estingue dopo di che dovendola iniziare daccapo comunque dovrei tornare davanti a te
quindi non perdiamo tempo. Ossia lart 5 dice: se hai adito il giudice che era competente al
momento della domanda e nel corso del processo il mutamento di legge o di stato di fatto lo rende
incompetente, non si guarda a quella incompetenza ma alla competenza al momento della domanda.
Applicazione opposta: se hai adito un giudice incompetente al momento della domanda ma il
mutamento di legge o dello stato di fatto lo rende competente, ovviamente prima che si dichiari
privo di giurisdizione o di competenza, prevale il mutamento ossia prevale leffettivit sul principio
di legalit.
Quindi giurisdizione e competenza servono a fornire le coordinate per individuare il giudice che
dovr trattare la nostra lite.

LAZIONE
Lattivit per promuovere un giudizio si chiama azione che il modo, lattivit con cui si fa valere
il proprio diritto in giudizio. Per lart 24 cost. ad ogni diritto sostanziale si abbina idealmente
unazione o tante azioni tutte quelle che servono per garantirmi il pacifico godimento del mio
diritto.
Lazione promossa dallattore, propone la domanda, chiede tutela al giudice.
Quali sono i tipi di azione ammessi nel nostro ordinamento. (la giustizia con una mano prende le
decisioni ossia soppesa le ragioni delluna e dellaltra parte e una volta soppesatele e dato ragione
alluno o allaltro nellaltra mano ha anche la spada ossia la forza ed il dovere di farle rispettare
anche con la forza.
La prima categoria di azione

AZIONE DI COGNIZIONE (la bilancia della giustizia) si chiama cos perch il tipo di
azione nel corso della quale il giudice prende cognizione delle ragioni delluno e dellaltro ed
esprime la sentenza sulla base della cognizione, che gli stata somministrata, di queste
ragioni. In questo caso lazione nasce da una pretesa meramente affermata ed volta a
verificare questa affermazione cio se il diritto di cui mi affermo titolare esiste oppure no.
Lazione non detto che sia promossa dal titolare del diritto. Lazione di cognizione invece
promossa da chi si afferma titolare del diritto. Poi se questa veramente titolare del diritto
compito del giudizio di cognizione stabilirlo. Ecco perch lazione di cognizione unazione
che si basa su una pretesa meramente affermata ossia sulla mera affermazione di qualcuno
che agisce di essere titolare di un diritto. Sono io che dico di essere titolare dei un diritto ma
poi sar il giudice che dovr stabilirlo.
Es: Io dico che Maria mi venuta addosso con la macchina e mi ha rotto lo specchietto. Ma
questo lo dico io. Potrebbe anche essere che non mai successo o che successo ma che la
responsabilit non di Maria o che lo specchietto era gi rotto e quindi la responsabilit non
di nessuno. Quindi lazione non data ex art 24 al titolare del diritto bens anche a chi si
afferma titolare del diritto, perch se poi il giudice stabilisce che lattore non titolare del

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diritto il giudice rigetter la domanda ma lazione c stata. Quindi il processo si svolto. Per
iniziare il giudizio basta dire, affermare di essere titolare del diritto ma poi occorre anche
dimostrarlo per avere ragione o meglio affinch il giudice mi dichiari titolare del diritto. Il
giudice in base ad una pretesa meramente affermata si volge a prendere cognizione delle
rispettive ragioni.
Es: io voglio 10.000 euro perch te li ho prestati ma tu affermi il contrario(quindi due
affermazioni uguali e contrarie). Poi il giudice valuter. Es: Convengo in giudizio Cavani
perch sostengo che lanno scorso gli ho dato 20 lezioni di calcio e non me le ha pagate. Il
giudice non pu dire dai non ci credo non mi far perdere tempo bens deve trattare la causa
ed esaminare le rispettive ragioni. La prova del diritto si forma nel processo per cui il
giudizio deve essere dato per forza a chiunque afferma il diritto. Oggi c un tentativo
obbligatorio di conciliazione per scremare cause.

AZIONE DI ESECUZIONE (la spada della giustizia) per realizzare coattivamente la


conformazione alla pronuncia che il giudice d allesisto dellazione di cognizione.
Attenzione: mentre lazione di cognizione si basa su una pretesa meramente affermata (ed il
processo serve appunto per verificare se vera la mia affermazione o la negazione del
convenuto), lazione esecutiva una lite un processo che si basa su una pretesa gi
accertata (Non sono io che sostengo di dover avere qualcosa ma la sentenza che lo
stabilisce) ossia la sentenza dice che mi devi 10000 euro. E se non me li dai faccio primo
avviso secondo avviso e poi ti pignoro. Mi prendo i tuoi beni e ci ricavo denaro. Anche
questa azione giurisdizione perch io non posso prendere la sentenza fare il camorrista
venire a casa tua e prendermi i tuoi beni ma devo passare per il giudice, per gli organi della
giurisdizione e ovviamente deve essere gi stata accertata la pretesa.
Lazione esecutiva non necessariamente successiva allazione di cognizione perch nel
caso lazione esecutiva si basi su titoli di credito tipo cambiali che non sono frutto del
processo di cognizione.
AZIONE CAUTELARE: Protegge la parte che probabilmente avr ragione dal danno che
gli pu derivare dalla durata del processo. E azione strumentale ai primi due tipi. Non
sempre per aver ragione si possono attendere i tempi lunghi del processo. per talvolta per la
parte che forse ha ragione che ha proposto la domanda ma di cui occorre accertare poi se
abbia realmente ragione pu essere pregiudizievole attendere i tempi del processo ossia ci
sono certe situazioni che se non vengono tutelate subito poi quando arriver la sentenza sar
troppo tardi perch il diritto stato pregiudicato.
Es: Anto mi deve 10 mila euro per si sta svolgendo lazione di cognizione quindi io no
posso ancora andare da Anto a prendermi i suoi beni. Ma io sto tranquillo perch se Anto non
mi pagher so che ha una villa e gliela pignoro. Ma sta per finire il giudizio di cognizione ed
Anto sa che la sentenza lo condanner a pagare e allora si vende la casa e sperpera i soldi. E
allora posso avere interesse a chiedere un sequestro ossia una misura che blocchi il bene del
patrimonio di Anto.
Es: il mio vicino pianta un albero ad una distanza illegale e lalbero sta per cadere sulla mia
propriet. Competenza: giudice di pace, udienza etc tempi lunghi ma intanto lalbero rischia
di cadere in testa. Allora il giudice potr per esempio e nel frattempo disporre che
quellalbero sia imbracato e messo in sicurezza in modo che nellattesa che arrivi la sentenza
che dice che quellalbero deve essere rimosso, lalbero non mi cade in testa. Ovviamente
anche lazione cautela come anche in questo caso va promossa dallattore perch il giudice
civile non si muove mai dufficio: non c provvedimento giurisdizionale che non venga dato
in base al principio della domanda art 99 cpc (riflesso del diritto dazione il principio della
domanda). Anche se il giudice vede un tetto cade non pu muoversi dufficio. Laltra parte

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ovviamente se ha avuto conseguenze negative dallazione di accertamento e se ha avuto


ragione nel giudizio potr chiedere il risarcimento del danno.
Es: insegno alluni e luni non mi paga posso chiedere in attesa della fine del processo azione
cautelare affinch luni mi inizi a dare qualche stipendio che mi consenta di vivere in attesa
della restituzione di tutte le retribuzioni pi gli interessi (in attesa della sentenza a seguito del
giudizio di cognizione il contratto di assunzione una prova, non accerta perch ad accertare
il giudice. Il problema di trasferire unazione cautelare ai diritti di credito ad una somma di
denaro un problema che si incominci ad avvertire negli anni 70 con lavvento dello statuto
dei lavoratori perch si diceva che il diritto ad una somma di denaro non ha bisogno di essere
cautelato perch vorr dire che tu invece di prendere oggi tot euro al mese prenderai tra 4
anni un gruzzolo rivalutato con gli interessi. Quindi che danno avrai avuto? Ma se sono un
lavoratore che con quello stipendio ci deve campare non posso aspettare la sentenza.
Lazione cautelare quindi anticipa quanto dovuto probabilmente, non d di pi di quanto
dovuto).
Es: Se dico che devo avere 10000 euro, il giudice dice probabile che li devi avere e blocca
la vendita di Antonio poi Antonio dice che ha perso un grande affare perch stava vendendo
la casa a 2 milioni di euro ed ora non trova pi acquirenti ebbene allora io gli dovr pagare il
danno. Anche se vendo la cassa per scrittura privata comunque lo vengo a sapere dalla
trascrizione dellatto e ci mi permette di promuovere azione cautelare. Vedi anche azione
revocatoria per dimostrare che lacquirente per scrittura privata era quanto meno consapevole
del fatto che vendita mi dava un pregiudizio e faccio dichiarare inefficace la vendita (2901
cc). Pu succedere infatti che io non scopro che ti stai vendendo la casa prima di soddisfare
il mio credito (perch se lo vengo a sapere posso chiedere il sequestro) ed allora (se lo scopro
dopo) devo fare azione revocatoria in un secondo momento.

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LEZIONE 6
Abbiamo detto che le azioni esercitabili nel processo civile italiano sono di tre tipi.
Quando il diritto meramente affermato e lazione tende appunto a farlo accertare o dichiarare
ossia ad ottenere la verifica giudiziale della sua esistenza, della sua titolarit o del suo modo
dessere si parla di azione di cognizione. Cognizione perch la pretesa meramente affermata da
chi propone la domanda ed il giudice deve prendere cognizione delle ragioni delle due parti e
stabilire chi ha ragione e chi torto. Poi invece lazione esecutiva in cui il processo lo strumento
che permette di attuare ossia di eseguire i comandi giudiziali sempre attraverso organi pubblici: il
giudice e lufficiale giudiziario. Ancora nelle ipotesi in cui la durata del processo potrebbe
danneggiare la parte che ha ragione nel senso che la sentenza arriver troppo tardi ed il diritto sar
irreparabilmente danneggiato possibile promuovere lazione cautelare. Lazione cautelare non
presuppone gi esercitata unazione di cognizione o unazione esecutiva ma la prefigura come
esercitabile ossia per es: se io ho prestato 1 milione di euro a Anto ed ancora non ho iniziato
lazione di cognizione per il recupero di quel milione di euro ma so che oggi Anto andr dal notaio
per vendersi la sua villa, posso chiedere un sequestro ossia posso promuovere lazione cautelare. E
potr promuovere successivamente lazione per vedermi riconosciuto il credito ed ottenere la
condanna di Anto (azione di cognizione). Quindi lazione cautelare si pu promuovere tanto in
pendenza di unazione di cognizione o di unazione esecutiva tanto prima, nellattesa poi di
promuoverla. La misura cautelare tendenzialmente ha un effetto conservativo. Es: Se io dico che
devo avere 1 milione di euro da te e fino a ieri ero tranquillo perch possedevi una villa del valore
superiore a 1 milione di euro per soddisfarmi alloccorrenza ma oggi ho saputo che stai per venderla
e sperperare, ebbene se propongo azione cautelare il giudice non dir che mi devi oggi quei soldi
ma ti impedir sequestrandoti limmobile di vendere la casa. (se il soggetto debitore nullatenente
non posso soddisfarmi).
Il codice cpc si divide in 4 libri- ciascun libro in titoli- ciascun titolo si divide in capi- talvolta i capi
si dividono in sezioni. I libri del cpc sono 4:

I libro dedicato ai principi generali ossia detta principi tendenzialmente comuni a tutti e tre i
tipi di processo cio a tutte e tre i tipi di azione perch il processo il luogo in cui si svolge
lazione.
II libro (da art 163) intitolato del processo di cognizione ossia regola il modo di
svolgimento dellazione di cognizione
III libro (da art 474) intitolato del processo di esecuzione e regola lo svolgimento
dellazione esecutiva
IV libro intitolato dei procedimenti speciali , di cui fanno parte vari procedimenti
particolari tra cui anche il modo di svolgimento dellazione cautelare. E un libro
confusionario perch quando fu redatto il codice chi stava lavorando al codice stava finendo
il terzo libro e al quarto ancora non ci aveva pensato ma il capo del governo dellepoca che
era Mussolini butt fretta per far uscire il codice dellimpero.
Lazione di cognizione si divide a sua volta in tre tipi di azione o meglio sottotipi in ragione del
modo in cui la pronuncia del giudice (la sentenza) procura la soddisfazione della parte, dellattore
che ha ragione se ha ragione.
Es: se qualcuno nega che qualcosa tipo un registratore sia mio, voglio una pronuncia del giudice
che accerti che dichiari una volta per tutte che il registratore mio. (azione di accertamento o di
dichiarativa ossia una pronuncia con cui il mio interesse soddisfatto per il solo fatto che il giudice
statuisce, stabilisce che il registratore mio. E unazione con cui la parte che ha il pieno godimento
del suo diritto mira a sentire stabilito dal giudice che quel diritto suo. O tecnicamente lazione
che mira ad accertare la titolarit o il modo dessere di un diritto).

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Es: immaginiamo che ogni mattina io passi sul vostro fondo con la macchina e voi mi fate presente
che ho la servit ma per passare a piedi non in macchina. Allora io andr dal giudice per far
accertare che ho il diritto di servit di passare non solo a piedi ma anche con la macchina. E perch
mi basta laccertamento? Mi basta laccertamento perch io delle utilit di quel diritto gi ne godo
solo che vi qualcuno che le contesta per cui il mio interesse soddisfatto dal mero accertamento ,
dalla mera declaratoria (e infatti si chiama anche azione di mero accertamento) che quel diritto
mio in modo da statuire che le contestazioni dellaltra parte sono infondate.
Le azioni sono contenute nel codice civile ma il modo in cui si propone la domanda sta nel cpc.
Lazione di mero accertamento unazione generale. Che vuol dire generale? Vuol dire che ci
sono dei casi come il suddetto (ex 1079 cc )ma non lunico in cui i codici testualmente
prevedono figure di azione di accertamento. Quella del 1079 cc (confessoria servitutis) ossia il
giudice mi deve dire che ho la servit. Ma nonostante questo pacifico che lazione di
accertamento sia unazione generale ossia si pu esercitare lazione per far accertare, dichiarare
lesistenza ed il modo dessere di qualunque diritto indipendentemente dalla testuale previsione
del codice.
Es: se voi dite che questa azienda di computer non pu chiamarsi Hp perch il marchio Hp
per i computer lavete depositato per prima voi, lHp potr promuovere lazione per far dichiarare
che la titolare esclusiva del marchio Hp.Qualunque diritto pu essere oggetto di unazione di
accertamento indipendentemente dal fatto che ci sia una previsione testuale nel codice come per le
servit o che non vi sia. Ma proprio perch lazione di accertamento unazione generale non si
pu esercitare sempre.
Es: questi occhiali sono di Luigi. Luigi teoricamente pu convenirmi in giudizio per far dichiarare
che gli occhiali sono suoi. Ma in questo caso non c nessuno che contesta il suo diritto o afferma di
essere il titolare al posto di luigi o mette in dubbio la titolarit di luigi. Cio vero che lazione di
accertamento unazione generale ma io non che posso andare a sfottere tutte le persone solo
perch a me vengono i dubbi se le cose siano mie o no. Ecco perch metro di valutazione
dellammissibilit dellazione di accertamento linteresse ad agire. Basta affermare un diritto
perch si debba mettere in moto la macchina del processo ma lart 100 cpc crea un bilanciamento:
da un lato basta la mera affermazione ma dallaltra per proporre una domanda o anche per
rispondervi bisogna avervi interesse.
Es: se mi viene il dubbio che questo computer non sia mio ma sia di luigi non posso promuovere
lazione di accertamento. Bens per promuovere qualunque azione ed in questo caso lazione di
accertamento bisogna avere un interesse ad agire. Perch vi sia interesse allazione di accertamento
necessario quello stato di incertezza oggettiva non soggettiva, sulla titolarit o sul modo di essere
del diritto che dato dallaltrui CONTESTAZIONE. Ossia non posso promuovere a mio piacere
unazione di accertamento ma ci deve essere un interesse a promuoverla che deriva dal fatto che la
titolarit o il modo di essere del mio diritto non sono certi perch qualcuno me li mette in dubbio
contestandomi la titolarit o il modo dessere. Non tuo il computer ma mio; non puoi passare
sul mio fondo. La contestazione pu essere anche di fatto, anche a parole. Quindi se Luigi dicendo
voglio che sia dichiarato che gli occhiali sono miei il giudice dichiarer inammissibile la
domanda.
ATTENZIONE: Il giudice non dice che gli occhiali non siano i suoi , dice solo che non vi
linteresse al processo perch non c la contestazione. Perch non stata messa in dubbio la
titolarit degli occhiali.

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Qualunque azione per essere promossa richiede che ci si affermi titolare del diritto. Quindi chi
propone la domanda sempre chi si afferma titolare del diritto. Nel caso degli occhiali di luigi ad
esempio anche chi non li possiede pu affermarsi titolare del diritto e quindi proporre la domanda,
frattempo per gli occhiali sono nella disponibilit di luigi ossia luigi nel godimento del diritto ed
a fronte dellaffermazione di titolarit da parte di chi non li possiede, a luigi basta unazione di
accertamento. Mentre a chi non li possiede per entrare nel possesso degli occhiali, che ora sono nel
godimento di luigi, non basta lazione di accertamento (che potrebbe solo stabilire di chi sono gli
occhiali non mettere nel possesso chi non ne gi) bens necessaria unazione di condanna per la
restituzione degli occhiali. Chi non li ha non solo vuole che gli occhiali siano dichiarati suoi ma
anche che gli vengano restituiti e quindi non sar pi unazione di mero accertamento di solo
accertamento ma sar unazione di condanna che modifica lo stato di fatto. Allora per promuovere
qualunque azione basta affermarsi titolare del diritto ma occorre anche linteresse e linteresse nelle
azioni di accertamento la terza cosa che il giudice guarda dopo la giurisdizione e la competenza. E
linteresse dato dalla CONTESTAZIONE altrui, ossia il convenuto deve essere colui che contesta
la titolarit o il modo di esercizio del diritto, diritto del quale colui che promuove la domanda ha
per il pieno godimento perci gli basta il mero accertamento. Dunque lazione di mero
accertamento ossia lazione dichiarativa si promuove quando il titolare del diritto gode pienamente
del diritto ma subisce la contestazione altrui (verbale) e vuole che sia dichiarato che quel diritto
suo.

Azione di accertamento di Tot


Qualcuno metteva in dubbio che toto fosse principe ossia avesse tutti i titoli nobiliari di cui si
fregiava. In realt lui era figlio di una domestica di un nobile ma poi fu adottato da questi.
allora Tot voleva una sentenza da poter opporre a tutti per non conosceva qualcuno che
apertamente contestava la sua nobilt. Chiese ad amico di fargli da convenuto per crearsi un
interesse ad agire,cos ottenne una sentenza con cui gli venivano riconosciuti i titoli. (azione
perfettamente legittima di accertamento dove linteresse era dato dal fatto che qualcuno aveva
affermato che lui non era nessuno ossia non aveva i titoli nobiliari). Questo e anche un
esempio di causa di valore indeterminabile e per questo la competenza del tribunale come
del tribunale ex art 9 la competenza per il riconoscimento dei titoli onorifici.
Ci sono casi in cui il mero accertamento non basta perch la parte che propone quella domanda non
ha il godimento concreto di quel diritto e lo vuole ottenere. Ecco perch in casi come questi
linteresse soddisfatto non dalla mera declaratoria della titolarit del diritto ma anche dalla
prestazione del convenuto pi o meno spontanea. Io devo avere 1 milione di euro da Anto, la
sentenza di accertamento che dice che io sono titolare di 1 milione di euro non mi serve a nulla. Io
voglio che mi venga dato il milione e quindi ho bisogno di una sentenza che accertato che io sono il
creditore (perch sempre unazione di cognizione nella quale io affermo di essere creditore)
condanni Anto a pagarmi 1 milione di euro. Questa azione comunque unazione di cognizione (io
affermo; Anto dice di no; ed il giudice deve stabilire chi ha ragione e chi torto), contiene anche un
accertamento (perch il giudice deve accertare se io sono veramente creditore) ma nella stessa
sentenza il giudice non si limiter ad accertare ma condanner Anto a pagarmi. Mentre alla base di
unazione di accertamento vi normalmente un rapporto assoluto, alla base dellazione di condanna
vi normalmente un rapporto relativo ovvero un diritto di obbligazione quindi lattore
normalmente un creditore ed il convenuto un debitore.
Lazione di condanna il secondo tipo di azione di cognizione. Diciamo che ogni domanda di
condanna contiene anche un accertamento solo che da sola lazione di accertamento si chiama di
mero accertamento perch gi godendo di fatto del diritto il titolare, gli basta la mera dichiarazione
che il diritto suo. Nellazione di condanna invece linteresse dellattore non soddisfatto dal mero
accertamento ma dalla condanna del convenuto ad eseguire quella prestazione.

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La sentenza di condanna cio il prodotto dellazione di condanna d alla parte che vince ossia al
creditore 3 utilit:

E titolo esecutivo: vuol dire che permette di iniziare lazione esecutiva ossia un
documento del giudice ossia sentenza di condanna che un titolo per chiedere allufficiale
giudiziario di pignorare. Perch per iniziare unazine esecutiva non basta una mera
affermazione di un diritto ma devo avere il titolo esecutivo cio il mio diritto deve essere gi
consacrato nella sentenza di condanna. Quindi la prima utilit che mi d lazione di
condanna di poter iniziare lazione esecutiva.
E titolo per iscrivere ipoteca giudiziale : mi permette di iscrivere sulla villa ossia sui beni
immobili del debitore ipoteca giudiziale (quindi non gli impedisce di venderla ma assistito
dal diritto di sequela ossia Anto la villa la pu anche vendere la mi soddisfer sul ricavato)
che un diritto di garanzia che mi d la precedenza sugli altri creditori ossia che quando
vendiamo la villa di Anto mi soddisfo sul ricavato prima degli altri. Ossia se devo avere un
milione di euro e la villa la vendiamo a 1 milione di euro mi prendo tutto io rispetto agli altri
creditore che non avranno niente. Allora la sentenza di condanna mi permette di pignorare la
villa di Anto di farla vendere e si soddisfarmi sul ricavato. Ma se ci sono molti creditori mi
permette anche di iscrivere ipoteca giudiziale ossia di avere un diritto di prelazione.
Trasforma le prescrizioni da brevi in lunghe: La prescrizione lunga 10 anni. Ossia per
esempio Corrado mangia la pizza, scappa e non paga. Il titolare della pizzeria ha 6 mesi di
prescrizione (presuntiva) ossia ha 6 mesi per iniziare lazione di condanna al pagamento del
conto della pizzeria e se non lesercita perde il diritto dopo 6 mesi. Li conviene in
giudizio(fa la domanda)nei 6 mesi, vince e la sentenza condanna Corrado a pagare il conto
della pizzeria. Ma il titolare della pizzeria mette la sentenza di condanna nel cassetto.
Corrado intanto non paga (perch la sentenza di condanna non implica che la parte pagher)
e se non paga il titolare deve iniziare (con quella sentenza) lazione esecutiva e soddisfarsi
sui beni. Quanto tempo ha il titolare per lazione esecutiva? Se valesse il termine di
prescrizione normale avrebbe 6 mesi, poich invece la sentenza ha trasformato da breve in
lunga il titolare avr 10 anni (tempo ordinario di prescrizione )per iniziare lazione
esecutiva.
Dunque lazione esecutiva non solo rappresenta una minaccia ma mi permette di ottenere
soddisfazione in maniera coattiva indipendentemente e anche contro la collaborazione del debitore.
In pi mi permette prelazione su altri creditori e trasformazione della prescrizione da breve in lunga.
Ci sono due tipi di azione di condanna nel nostro ordinamento:

Condanna Specifica (che quella vista fino ad ora) : es: devo avere dei soldi, condannate
Anto a pagarmi 1 milione di euro
Condanna Generica : che si ha quando accertata lesistenza di un diritto ma controversa
la quantit della prestazione (ossia certo lan ma incerto il quantum). Es: ti investo, tu
promuovi lazione di condanna affinch sia accertata la mia responsabilit e che sia
condannato a risarcirti il danno. Come prova hai un verbale della polizia stradale in cui
messo a verbale che guidavo drogato cl cellulare in mano a 180. Tu otterrai sicuramente una
condanna ma stabilire il quantum (quanto devi avere) del risarcimento richiede tempo (danni
, consulenze mediche, esami medici, controlli, operazioni ancora in itinere e quindi non
quantificabili). Allora si potr chiedere al giudice di pronunciare una condanna generica
ossia per ora il giudice ti condanna non dice a quanto ma poich lan della prestazione ossia
la mia responsabilit accertata mi condanna a qualcosa (ad un quantum che stabilir in
futuro). La condanna generica non titolo esecutivo perch per essere titolo esecutivo
bisogna che la somma sia determinata (perch lufficiale giudiziario deve sapere la cifra per

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pignorare i beni corrispondenti). Non mi permette di iniziare lesecuzione. Per la condanna


generica mi permette di iscrivere ipoteca giudiziale e allunga la prescrizione, il che vuol dire
che il processo per accertare quanto ti devo ci metter degli anni ma nel frattempo io posso
iscrivere ipoteca e sar sicuro che quando arriver la sentenza che liquida il quantum di
trovare nel mio patrimonio un immobile sul quale ti soddisferai con diritto di prelazione
sugli altri creditori.
Quindi normalmente lazione di condanna specifica per se nel corso del processo o anche fin
dallorigine io con la domanda volevo limitarmi alla condanna generica il giudice pronuncia una
sentenza di condanna generica che non mi permette di iniziare lesecuzione la mi fornisce gli altri
due vantaggi suddetti. Quando poi interverr la sentenza finale con la determinazione del quantum
per il giudice avr gi accertato la responsabilit e non potr pi cambiare idea e soprattutto io
potrei gi aver iscritto ipoteca giudiziale.
Nellimpostazione originaria del codice (perch il codice ex 278 cpc dice il giudice dispone che il
processo prosegue per la determinazione del quantum quindi d lidea che nellorientamento del
codice la domanda fin dallorigine per an e quantum ma la cassazione ha detto che si pu pure
non stabilire an e quantum subito insieme quindi condanna specifica pi condanna generica nello
stesso processo ma si pu fare fin dallinizio una mera domanda di condanna generica che metter
nel cassetto e quanto tengo genio mi far anche un giudizio separato per la condanna specifica ) il
processo nasce come domanda di condanna specifica per la parte dati i tempi lunghi dice per mo
dammi la condanna generica. La giurisprudenza della Cassazione d la possibilit di chiedere fin
dallinizio solo la condanna generica. Es: quindi se io ti butto sotto tu aspetti prima di vedere come
va a finire. Ossia promuovi domanda di condanna generica (e nel frattempo cos allungo
prescrizioni e ho titolo di prelazione sui crediti e iscrivo ipoteca)e poi dopo gli interventi vedi
quanto spendi, raccolgo prima tutte le spese e promuovi separata azione di condanna specifica.
Ma se il giudice non ha stabilito il quantum per quanto iscrivo ipoteca?
Ebbene la determinazione del quantum discrezionalmente fatta dal creditore. Quando va ad
iscrivere ipoteca dice lui per quanto la vuole iscrivere.
Quindi lazione di condanna generica per determinare la responsabilit pu essere chiesta anche
prima rispetto allazione di condanna specifica soprattutto per quelle cause in cui il quantum
difficile da determinare.
Quindi se inizio un processo in cui chiedo solo la condanna generica poi ne devo aprire un altro per
quella specifica se invece chiedo anche la condanna generica in quella specifica si fa tutto nello
stesso processo. Quindi anche se il giudice durante il processo si rende conto che facile stabilire il
quantum non pu determinarlo autonomamente senza la domanda della parte. E vincolato a quello
che la parte chiede.
Diversa la condanna generica invece la condanna provvisionale che si pu accompagnare alla
condanna generica. Es: ho buttato sotto giuliana, c un rapporto della polizia stradale che attesta
che andavo a 120 e fumavo uno spinello e parlavo al telefono quindi la responsabilit facilmente
accertabile. Quindi chiedo la condanna generica e la determinazione del quantum avverr dopo per
io certe spese le ho gi sostenute e di quelle la prova e gi raggiunta quindi si pu condannare chi ha
investito da subito.
Quindi la condanna finale avverr alla fine ma per il momento con la condanna generica ti
condanno a pagare quegli importi per cui gi raggiunta la prova e per quegli importi per cui
ancora dobbiamo avere la prova lo far alla fine. E se io ottengo la condanna generica, poi non

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detto che debba andare avanti posso anche fermarmi e subentrano i meccanismi di estinzione. Ma in
qualunque momento se le parti son daccordo il processo se ne cade.
Lazione di accertamento unazione generale come abbiamo detto, il cui metro di ammissibilit
linteresse che dato dalla contestazione. E proprio perch unazione generale,una delle prime
cose che il giudice deve guardare quanto c unazione di accertamento lesistenza dellinteresse.
Anche lazione di condanna unazione generale ossia pu essere esercitata anche se non
testualmente prevista dalla legge. Nellazione di condanna per il ruolo dellinteresse ad agire pi
marginale perch alla base dellazione di condanna vi una situazione tipizzata, vi un credito
insoddisfatto cui corrisponde un obbligo inadempiuto. Quando c questo situazione c sempre
linteresse ad agire. ossia nellazione di condanna ovvio che ci sia un interesse ad agire, il giudice
non dovr nemmeno appurarlo. Quindi se ho convenuto Berlusconi in giudizio perch mi deve 10
mila euro il giudice non pu dire che giacch ha i miliardi non ha interesse ad agire, perch per lui
quei 10 mila non sono niente. No anche lui ha interesse. Non solo per il fatto che uno miliardario
non ha interesse ad avere 100 euro. Il che dimostra che solo chi ci sia un credito c un interesse ad
agire, quindi unazione generale ma essendo tipizzata la situazione che alla base ossia il rapporto
obbligatorio insoddisfatto, solo che si affermi che c un credito insoddisfatto c interesse ad agire.
Sono viceversa azioni tipiche, il terzo tipo di azioni di cognizione che sono AZIONI COSTITUTIVE.
Quindi azione di cognizione:

Di accertamento (generale)
Di condanna (generale)
Costitutiva (tipica)
le prime due sono generali mentre quella costitutiva tipica. Le prime due infatti di solo si
esprimono al singolare mentre per lazione costitutiva si parla si azioni al plurale tante azioni quante
sono tipicamente tassativamente previste dalla legge. E perch sono tipiche ? Perch sono le uniche
che una volta che la domanda accolta hanno un effetto diretto nel patrimonio, nella sfera giuridica
del convenuto senza necessit di alcuna sua collaborazione o prestazione. Per cui sj quelle che
hanno leffetto pi dirompente e come tali possono essere esercitate soltanto nei casi espressamente
previsti dalla legge. Es: A stipula un preliminare. B si obbliga a vendere ad A la sua casa ed hanno
stabilito che la vendita definitiva avverr oggi dal notaio alle 14. A va dal notaio alle 14 ma B non
si presenta. In questo caso A potr rivolgersi al giudice affinch emani una sentenza che produca gli
stessi effetti del contrato non concluso ossia trasferisca limmobile da B ad A senza che B debba
collaborare in alcunch. Il che vuol dire che questo provvedimento invade direttamente la sfera di
B. e pu essere esercitato solo perch c una disposizione, lart 2932 cc. Nel codice previgente
non cra questo art e non si poteva esercitare questo azione costitutiva. Es: A proprietario di un
fondo intercluso. Ha diritto alla costituzione della servit coattiva ossia il proprietario del fondo
intorno deve concedere la servit che permette di arrivare alla strada pubblica. A invita B
proprietario del fondo intorno ad andare dal notaio per costituire servit ma B si rifiuta. Allora A si
rivolger al giudice il quale con sentenza produrr lo stesso effetto dellatto del notaio ossia
costituir la servit coattiva. Ma possiamo agire cos coattivamente solo perch c una disposizione
del cc che lo prevede altrimenti non potremmo esercitare questa azione costitutiva in questo
specifico caso di servit. Si chiamano azioni costitutive perch tendono a costituire modificare o
estinguere una situazione giuridica anche senza necessit e anche contro la volont e la
collaborazione del soggetto passivo.

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Esecuzione in forma specifica dellobbligo di contrarre


Anche le azioni costitutive contengono un accertamento perch io affermo una pretesa ma poi sar
il giudice valuter ed emetter una sentenza che costituir la servit. Quindi lazione costitutiva non
una sentenza di condanna, perch nel caso suddetto per esempio il giudice non ti condanna a
venire dal notaio. Piuttosto il giudice mi fornisce un pezzo ci carta, una sentenza che dice gi che io
sono proprietario. Anche perch gli obblighi personali non sono coercibili ossia se il giudice mi
condannasse a venire dal notaio mica possono venire i carabinieri e minacciarti di spararti se non
vai dal notaio. Quindi il giudice con le costitutive non emette una condanna produce solo leffetto.
E qual era leffetto? Leffetto traslativo della propriet, leffetto costitutivo della servit. Tanto
vero lacquirente o il titolare della servit trascrive latto del notaio alla conservatoria dei registri
immobiliari per opporlo a tutto il mondo e stessa cosa si fa con la sentenza costitutiva. Viceversa la
sentenza che condanna Anto a pagarmi 1 milione di euro non produce nessun effetto quindi quella
di condanna diversa da quelle costitutive perch non trascrivibile, non per esempio che con la
sentenza di condanna posso comprarmi la casa ma mi permette nel caso di specie di andare da
Antonio e soddisfarmi sulla vendita dei suoi beni.
Quindi le azioni costitutive sono tipiche ossia si possono esercitare solo nei casi previsti dalla legge.
Un altro esempio la separazione giudiziale ed il divorzio il cui effetto quello di estinguere il
matrimonio e producono direttamente leffetto, dal giorno della sentenza i due coniugi sono coniugi
separati o nel caso di divorzio non sono pi coniugi. Sia lazione di condanna che lazione
costitutiva contengono sempre il mero accertamento ossia sono sempre azioni di cognizione per
esempio ne caso di fondo intercluso: io dico (azione di cognizione) che il fondo intercluso ed il
giudice una volta accertato che intercluso produrr leffetto di costituire la servit. Quindi ogni
azione contiene sempre un accertamento solo che quelle di mero accertamento sono solo
daccertamento, quelle di condanna contengono una condanna e quelle costitutive contengono la
produzione di un effetto (costitutivo modificativo o estintivo). Ma essendo unazione di cognizione,
laccertamento sempre il presupposto della cognizione.
Quindi tutte le azioni di cognizione presuppongono

Laffermazione di un diritto
La cognizione delle rispettive ragioni
Laccertamento che il diritto esiste
Solo che in quelle di accertamento il giudice si limita a dire che il diritto esiste; in quelle di
condanna attendendosi una prestazione condanna a quella prestazione; nelle azioni costitutive
realizza direttamente questo effetto senza necessit della prestazione.
Per esempio nel divorzio per esempio il giudice non condanna ad andare dallufficiale di stato civile
e cancellare il matrimonio ma lo cancella lui. Nella servit coattiva il giudice non condanna ad
andare dal notaio a costituire la servit ma la costituisce lui. Ma solo nei casi testualmente previsti
dalla legge. Proprio perch si tratta di azioni tipiche, proprio perch si possono esercitare solo nei
casi previsti dalla legge qui linteresse ad agire ha un ruolo ancora pi marginale perch siamo nella
situazione prevista dalla legge e quindi linteresse c sicuramente. Es: la legge che ha detto che
se il fondo intercluso io posso avere la servit o meglio azione costitutiva. Oppure non siamo in
una situazione prevista dalla legge, perch magari il fondo non intercluso ma in questo caso non
che non ho interesse bens non ho proprio il diritto. Allora laddove il giudice si dovr interrogare
dove esiste linteresse ad agire solo nelle azioni di accertamento ma in quelle idi condanna o
costitutive il giudice non ha bisogno di rintracciare linteresse, di indagare se c interesse, perch
nelle azioni di condanna dove c un credito insoddisfatto ci sar sempre interesse, nelle azioni
costitutive idem perch o versiamo nella situazione tipica o altrimenti non c proprio il diritto.

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LEZIONE 7
Abbiamo visto che le azioni di cognizione si distinguono in 3 tipi a seconda del modo in cui il
provvedimento del giudice idoneo a soddisfare il diritto della parte che vince. Quindi

Se la parte nel godimento del diritto e qualcuno glielo contesta, alla parte sar sufficiente
lazione daccertamento. unazione generale (per quanto talvolta tipicamente
prevista)ossia qualunque diritto pu essere soggetto allazione di accertamento anche
quando non troviamo una disposizione testuale come il 1079 cc in materia di servit.
Proprio perch unazione generale, il metro limitativo linteresse, condizione oggettiva di
contestazione altrui.
Se invece la soddisfazione della parte che ha ragione deriva da una prestazione inadempiuta,
lazione di condanna (che contiene sempre un accertamento del diritto ma il giudice oltre
che accertare il diritto, condanna a quella prestazione laltra parte). Ha alla base una
situazione relativa, un credito insoddisfatto a fronte del quale vi un obbligo inadempiuto. E
la sentenza di condanna d a colui che vince dunque al creditore 3 utilit: titolo esecutivo,
titolo per iscrizione di ipoteca giudiziale se il debitore ha un immobile, e trasforma le
prescrizioni da brevi in lunghe.
Se invece la soddisfazione non richiede minimamente la collaborazione dellaltra parte ma
consiste in un effetto che il giudice pu produrre prettamente e soltanto con la sentenza
senza che lavversario debba partecipare alla produzione di quelleffetto lazione sar
costitutiva
Se non ho il godimento del diritto posso anche proporre azione di mero accertamento (quindi non
necessario essere nel pieno godimento del diritto per proporre azione di accertamento). E se dopo a.
di accertamento propongo azione di condanna, laccertamento non dovr essere fatto perch gi
coperto (accertato) dal precedente giudizio.
Le azioni costitutive abbiamo detto che sono le azioni con cui si ottiene la costituzione, la
modificazione o lestinzione di una situazione giuridica senza la cooperazione dellaltra parte, ossia
la pronuncia direttamente il giudice. Sono le azioni pi dirompenti e quindi sono esercitabili solo
nei casi tipici ossia solo nei casi testualmente e tipicamente previsti dalla legge.
Es: costituzione di una servit coattiva, il caso del fondo intercluso. Ho diritto al passaggio sul tuo
fondo. Se c accordo tra le parti, si pu ricorrere ad un atto notarile per costituire la servit mentre
se non c accordo potr adire il giudice per azione costitutiva prevista dalla norma e se il giudice
accerta(sempre in contraddittorio tra le parti ognuna delle quali dar la sua versione dei fatti) che
verso nella situazione descritta dalla norma ossia che sono proprietario di un fondo intercluso
produrr lo stesso effetto dellatto notarile che laltra parte si rifiutata di sottoscrivere e avr una
sentenza che costituisce la servit. Nel caso costituisco servit con atto notarile trascriver latto
alla conservatoria dei registri immobiliari, nel caso di azione costitutiva trascriver la sentenza alla
conservatoria dei registri immobiliari: ma latto e il provvedimento del giudice producono lo stesso
effetto in questo caso.
Es 2: divorzio, separazione giudiziale (quando uno dei due coniugi quindi non daccordo alla
separazione) e interdizione (che modifica la sfera giuridica di un soggetto ma solo attraverso
giudizio non attraverso notaio).
Entrambi gli esempi sono casi di azioni costitutive ma c una differenza: nel caso della servit
leffetto si sarebbe potuto produrre leffetto della servit andando dal notaio ed evitando il giudizio
e se stato necessario andare dal giudice stato solo perch non vi era accordo tra le parti ossia B
non voleva concedere la servit ad A. Invece questo non vale per il divorzio perch due coniugi che

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vogliono divorziare o separare anche se fossero daccordo non possono andare dal notaio ma
devono per forza passare per il giudice.
Es: A ha stipulato un preliminare. B si era impegnato a vendere ad A la casa ma non si presenta dal
notaio ed A propone azione costitutiva che produce leffetto di trasferimento della propriet. Ma in
questo caso sarebbe bastato un atto notatile per il trasferimento della propriet senza dover agire in
giudizio.
Questi esempi consentono di dividere le azioni costitutive in 2 categorie:

Azioni costitutive necessarie: Sono quelle il cui effetto di costituzione, modificazione ed


estinzione della sfera giuridica altrui pu essere costituito solo mediante il provvedimento
del giudice (es: divorzio, interdizione, separazione). (Quindi non prevista la possibilit di
andare da notaio)
Azioni costitutive non necessarie: sono quelle il cui effetto di costituzione, modificazione
ed estinzione della sfera giuridica altrui pu essere conseguito anche fuori del processo in
forza di un negozio tra le parti. (es: costituzione servit coattiva, esecuzione in forma
specifica del preliminare) la questione pu essere sistemata dal notaio
La necessariet o non necessari et di un azione costitutiva va valutata in astratto non in concreto,
perch valutate in concreto tutte le azioni sono necessarie.
Es: se Felice ha dato 30 mila euro di caparra al venditore che non si presentato dal notaio
necessario che proponga il giudizio per ottenere la sentenza, quindi in concreto tutte le azioni sono
necessarie perch nessuno vuole ricorrere al giudice ma tutti preferirebbero accordarsi o ricorrere ad
atto notarile.
Quindi non nel singolo caso che bisogna valutare la necessariet o non necessariet perch nel
concreto ogni azione necessaria perch non ho altra scelta in alcuni casi (o perch la parte non ha
accettato di sottoscrivere atto notarile, quando possibile, o perch si deve per forza ricorrere al
giudice per ottenere il riconoscimento di un diritto). Ma in astratto si valuta se non necessaria
(verificando se si pu andare dal notaio) o necessaria (verificando che non si pu andare dal notaio).
La distinzione tra necessarie e non necessarie (che distinzione dottrinaria non c nel codice)
comporta come conseguenza una diversa disciplina, un diverso trattamento tra i due tipi di azioni
costitutive necessarie e non necessarie.
Questa distinzione viene utilizzata per 2 scopi :

Per stabilire la decorrenza degli effetti della sentenza.


Es: propongo domanda di divorzio oggi 18/10/11. Avr una sentenza il 20/11/2012.
Domanda: da quale data io risulter divorziato? dalla data della domanda o dalla data della
sentenza? E importante saperlo perch se il coniuge per esempio muore prima, tra le due
date, stabilire se io ero ancora coniuge al momento della morte importante ai fini della
successione. E quindi se il divorzio prende data dalla domanda risulter gi divorziato e non
entro in successione; se prende data dalla sentenza invece il contrario.
Es: in data 18/10/11 Felice propone domanda di esecuzione specifica dellobbligo di
contrarre ed il 20/11/2012 il giudice emette la sentenza che trasferisce la propriet. Da quale
data Felice si pu considerare proprietario? dalla data della domanda o dalla data della
sentenza? E importante saperlo perch se per esempio il 1/09/2012 il condominio dove
presente limmobile in oggetto delibera spese straordinarie per lammontare di 1 milione di
euro, ebbene la quota delle spese chi la pagher, Felice o il venditore?

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Risposta: dipende. Dipende dalla natura dellazioni costitutiva se necessaria o non


necessaria. Se Felice viene considerato proprietario al momento della sentenza la paga il
precedente proprietario, se invece la sentenza retroagisce alla data della domanda allora
pagher Felice.
Poich non sempre le norme che prevedono tipicamente le azioni costitutive regolano la
decorrenza degli effetti, allora la distinzione tra azioni necessarie e non necessarie potrebbe
essere utile. perch? Perch nelle azioni necessarie siamo di fronte ad una fattispecie a
formazione progressiva (processo etc) che nasce dalla domanda, si sviluppa nel corso del
processo e si produce necessariamente con la sentenza perch la sentenza lunico
provvedimento che pu determinare quelleffetto. Il che vuol dire che se siamo di fronte ad
una fattispecie a formazione progressiva di cui la sentenza elemento ultimo ed
ineliminabile perch solo la sentenza pu produrre quelleffetto, la fattispecie non sar
perfetta fino alla sentenza ed da quel momento e solo da quel momento che si producono
gli effetti. Invece nelle azioni non necessarie la fattispecie considerata gi perfetta al
momento della domanda al punto che possibile andare dal notaio per avere gli effetti e non
ricorrere al giudice.
Ma nel caso non ci accordiamo e dobbiamo per forza andare dal giudice anzich dal notaio
allora il giudice si pronuncer in questo caso su una fattispecie gi perfetta (nellesempio
precedente la fattispecie del 18/10/2011 gi perfetta quando il giudice si pronuncia il
20/11/2012). Quindi gli effetti retroagiscono al momento della domanda. Questa teoria
della a.c. necessaria e non accolta dalla giurisprudenza che preferisce decidere caso per
caso ( anche perch la distinzione tra necessarie e non unelaborazione dottrinaria mentre i
giudici sono soggetti solo alla legge per cui non sono tenuti ad assecondare questa
distinzione. Spesso daltronde la legge non dice da quando decorrono gli effetti della
sentenza ed qui che soccorre questa regola dottrinaria). Ma si pu sostenere comunque
che le azioni costitutive necessarie poich la sentenza lunico modo per produrre
quelleffetto, la fattispecie non sar perfetta e quindi non produce effetti finch non viene
emessa sentenza;
invece nelle azioni costitutive non necessarie la fattispecie gi perfetta al momento della
domanda al punto che la legge mi consente di produrre leffetto con atto notarile e non con
provvedimento del giudice. E se eventualmente dovr adire il giudice perch B non ha
sottoscritto atto notarile, la sentenza del giudice in questo caso si pronuncer su fattispecie
gi perfetta.
Quindi nelle azioni non necessarie gli effetti retroagiscono al momento della domanda.
Quindi se A e B stipulano il preliminare e poi B non si presenta dal notaio per la stipula del
definitivo, A adisce il giudice che produce sentenza costitutiva (che in questo caso non
necessaria) e tale sentenza si pronuncia su fattispecie gi perfetta. Quindi A sar dichiarato
proprietario dal momento della domanda e non della sentenza con leffetto che se ci sono
lavori straordinari al palazzo, in pendenza di giudizio, (es: domanda il 18/10/2011- sentenza
il 20/11/2012 lavori 01/09/012) sar lui a dover pagare cos come se lo Stato aveva
elargito un contributo per la ricostruzione di quellimmobile sar A ad avvantaggiarsene.
Oppure esempio di casa locata. Chi percepir i canoni? A o B. Dipende etc.

Per regolare il rilievo dei mutamenti sopravvenuti alla domanda.


Es: A propone domanda giudiziale sulla base di una certa situazione di fatto. Nel corso del
processo e prima della sentenza quella situazione di fatto viene meno. Il giudice dovr
tenere conto di quella modifica o dovr pronunciarsi sulla base della situazione di fatto
comera al momento della domanda? Risposta: se si tratta di azione necessaria ossia di una
fattispecie a formazione progressiva che si sviluppa nel corso del processo e non si completa
se non con la sentenza, allora in quella fattispecie entreranno anche i mutamenti successivi

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alla proposizione della domanda. Invece se si tratta di una fattispecie che era gi perfetta al
momento della domanda ed il giudice deve solo verificare che lo fosse, dovr guardare alla
situazione al momento della domanda e dunque non tenere conto dei mutamenti successivi
alla proposizione della domanda.
Ripetendo: se si verificano dei cambiamenti della situazione di fatto, il giudice ne deve
tenere conto o deve guardare alla situazione di fatto comera al momento della domanda?
Risposta: si utilizza sempre la distinzione tra azioni necessarie e non:
Se si tratta di azioni costitutive necessarie ossia quelle azioni in cui la fattispecie
progredisce e si forma nel corso del processo e si completa solo con la sentenza, il
mutamento entra a far parte della fattispecie che ancora in formazione e dunque se
ne deve tenere conto.
Se si tratta di azioni costitutive non necessarie ossia di quelle in cui la fattispecie
gi perfetta (completa, al punto che posso andare dal notaio per avere gli effetti) al
momento della domanda del mutamento non si deve tenere conto perch il giudice
deve guardare alla fattispecie al momento della domanda (come se fossimo andati
dal notaio). Questa seconda soluzione pu dar luogo a qualche disposizione iniqua.
Per questo la giurisprudenza tende a preferire la decisione caso per caso. Abbiamo
detto che nella azioni costitutive non necessarie la fattispecie gi perfetta al
momento della domanda e quindi il giudice, seguendo questa teoria dottrinaria, non
dovrebbe tenere conto dei mutamenti. E retaggio del principio (art 5 cpc) secondo
cui la durata del processo non deve andare a danno della parte che a ragione, il
giudice deve accogliere la domanda come se la accogliesse il giorno stesso. Questo
principio per potrebbe dar luogo a conseguenze inique in alcuni casi, quanto ai
cambiamenti sopravvenuti. Es: 18/10/2011 sono proprietario del fondo intercluso.
Propongo a B di andare dal notaio per costituzione servit ma B si rifiuta allora
propongo azione costitutiva sempre in data 18/10/2011. Proprio perch non
necessaria la fattispecie della servit gi perfetta al momento della domanda quindi
la sentenza retroagisce i suoi effetti al momento della domanda e quindi il giudice
non dovr tenere conto dei mutamenti successivi alla proposizione della domanda.
Immaginiamo per che nellagosto 2012 ossia tra la domanda e la sentenza, il
comune apra un ponte carrabile su fondo intercluso che consente il passaggio quindi.
Il giudice che il 20/11/2012 dovr decidere se il fondo intercluso e costituire nuova
servit dovr tenere conto del fatto che ora stato costruito un ponte che mi consente
di transitare anche con lauto (quindi mutamento di stato) oppure no? Dipende caso
per caso
No. Non dovr tenerne conto e quindi dovr costituire la servit se
applichiamo la teoria per cui unazione non necessaria, non deve tenere
conto dei mutamenti successivi e deve guardare alla situazione di fatto
comera al momento della domanda.
Si ne dovr tener conto perch non sarebbe giusto costituire la servit se
stata costruita strada che consente il transito senza costituzione della
servit. Altrimenti impone un peso a B, la servit, di cui avevo bisogno al
momento della domanda ma del quale non ho pi bisogno al momento
della sentenza.
Questa elaborazione dottrinaria si ispira al principio dellart 5 cpc (che invece norma) e la durata
del processo non deve andare a danno della parte che ha ragione. La sentenza che di solito viene
pronunciata dopo anni, deve retroagire il pi possibile al momento della domanda ossia come se il
giudice la accogliesse il giorno stesso in cui propongo la domanda. Quando per questa d luogo ad

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incongruenze la giurisprudenza li tempera caso per caso in barba quindi alloccorrenza alla teoria di
azioni cost. necessarie o non necessarie.
ELEMENTI DISTINTIVI DELLAZIONE E ACCENNI DI LITISPENDENZA

Abbiamo visto che ci sono dei fori concorrenti.


ES: Paolo mi conviene in giudizio dinanzi al foro di Napoli poi si accorge che avrebbe potuto
convenirlo anche davanti al tribunale di Nola che per lui pi comodo come foro e propone la
stessa domanda ossia la stessa lite, la stessa causa davanti al tribunale di Nola.
Questo fenomeno si chiama litispendenza. Ossia la contemporanea pendenza di due cause
identiche ossia della stessa causa dinanzi a giudici diversi ossia uffici giudiziari diversi. Il secondo
giudice ossia quello adito per secondo dichiara la litispendenza e cancella la causa dal ruolo. Il
primo giudice invece quello che va avanti. Ma quando siamo di fronte a due cause identiche?
Come si fa a stabilire se due soggetti sono diversi o la stessa persona: si deve vedere nome,
cognome e data di nascita.
Anche le azioni hanno i loro dati identificativi: gli elementi distintivi dellazione. Cos come per la
persona se cambia uno degli elementi identificativi cambia anche la persona, allo stesso modo gli
elementi distintivi dellazione permettono di distinguere, di identificare le azioni luna dallaltra.
Gli elementi distintivi delazione sono:

I soggetti: (Chi che vuole?) (chi colui da cui voglio?) le cause saranno identiche quando
sono identici lattore ed il convenuto. Se uno dei due diverso le cause sono diverse.
Il petitum o oggetto (Cosa voglio?) si distingue in 2 tipi
Petitum mediato: il bene della vita (bene materiale) che si aspira a conseguire
con quel provvedimento.
Petitum immediato: il tipo di provvedimento che si chiede al giudice (azione
di accertamento, condanna o costitutiva)
Es: se il giudice condanna alla restituzione del Pc, il petitum immediato il
provvedimento di condanna; il petitum mediato il Pc. Quindi al giudice non chiedo
il Pc ma il provvedimento di condanna ma grazie al provvedimento di condanna
aspiro ad ottenere il Pc. Entrambi i petitum concorrono lidentificazione della
domanda quindi se una domanda ha petitum immediati diversi NON sono due
domande diverse.
Se invece in una azione chiedo laccertamento delle titolarit del pc ed in unaltra
causa lazione di condanna, il Pc sempre quello ma il petitum immediato diverso
dunque le due azioni sono diverse.

Causa petendi o titolo: (perch?) la ragione del pretendere, il motivo per cui sostengo
che mi spetta quel diritto e quella tutela. Es: Voglio il risarcimento del danno perch mi hai
rotto lo specchietto e la responsabilit e sua; rivoglio quel pc perch mio, lho acquistato
(oppure per esempio lho usucapito, lho avuto in successione). Ebbe perch lho acquistato
o etc la causa petendi, il motivo per cui pretendo quella cosa.
E quando due azioni hanno uguali tutti e tre questi elementi sono la stessa azione. Se cambia uno
solo di questi elementi le domande sono diverse.

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Es: Paolo mi conviene in giudizio perch in un incidente stradale del 01/10/2011 gli ho rotto lo
specchietto della macchina e poi mi conviene in giudizio dinanzi al tribunale di Nola perch
nellincidente stradale del 01/10/2011 gli ho rotto lo specchietto della macchina (cause identiche)
Es: Paolo mi conviene in giudizio dinanzi al tribunale di Napoli per lincidente del 01/10/2011 e
davanti al tribunale di Nola per lincidente del 05/10/2011 (cause diverse)
TEORIA DELLINDIVIDUAZIONE E DELLA SOSTANZIAZIONE PARTE 1

Da cosa integrata la causa petendi?


Collegata alla causa petendi la teoria dellindividuazione e della sostanziazione.
Abbiamo detto che:
la causa petendi uno degli elementi oggettivi dell'azione civile, insieme al petitum e alle persone.
E il titolo giuridico, o la ragione giustificativa, della domanda proposta.
In sostanza consiste nell'esposizione delle ragioni poste a fondamento della pretesa azionata.
L'assenza di esposizione della causa petendi comporta la nullit dell'atto di citazione (art. 1644
c.p.c.).
Secondo parte della dottrina sufficiente l'indicazione del rapporto giuridico fonte della pretesa, ad
esempio un mutuo non restituito (teoria dell'individuazione); secondo altri necessaria l'esposizione
specifica e concreta dei fatti su cui basata l'azione (teoria della sostanziazione).

La teoria dellindividuazione: secondo la teoria dellindividuazione la causa petendi


costituita dal complessivo rapporto dedotto in giudizio indipendentemente dal fatto che ne
posto alla base.
La teoria della sostanziazione: secondo questa teoria invece la causa petendi integrata,
costituita proprio e solo dal singolo o dai singoli fatti posti a base della domanda.
Es: Raffaele mi vende la Yaris a 200 euro sotto la minaccia di una pistola. Dopo di che Raffaele
propone lazione di annullamento del contratto per violenza e racconta i fatti nel corso del giudizio:
una sera si avvicinato un tale, mi ha detto se gli vendevo la Yaris per 100 euro, io gli ho risposto
ma sei pazzo e lui ha cacciato una pistola, la messa sulla scrivania ed io ho firmato il contratto per
100 euro. Ebbene ora vuole annullamento per violenza e propone domanda raccontando il fatto
nellatto di citazione.
Domanda: la causa petendi di questa azione da cosa integrata, da cosa costituita? Ossia qual la
causa petendi?

Secondo la teoria delle sostanziazione : la causa petendi della domanda di Raffaele il


singolo episodio di vita da lui raccontato e quindi da lui posto a base della domanda. Quindi
pistola sulla scrivania. Quindi la causa petendi di Raffaele si restringe a singolo episodio
che lui pone a base.

Secondo la teoria dellindividuazione : invece la causa petendi della domanda di Raffaele


prescinde dal singolo episodio e si estende allintero rapporto, allintera fattispecie che lui
deduce. Quindi annullabilit del contratto indipendentemente dal singolo fatto che Raffaele
allega. Quindi secondo questa teoria il discorso pi largo. Raffaele ha raccontato
lepisodio alla base della domanda e contenuto nellatto di citazione ma la causa petendi non
integrata ossia non quellepisodio bens costituito dalla fattispecie giuridica che si
collega a quellepisodio ossia lannullabilit del contratto per violenza.
E allora il giudice quale teoria deve seguire? La legge non ce lo dice ma il giudice deve scegliere tra
le due teorie. Il problema che le due teorie hanno svantaggi e svantaggi ed i vantaggi delluna
sono gli svantaggi dellaltra e viceversa.

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Secondo la teoria dellindividuazione ossia la teoria per cui la causa petendi della domanda di
Raffaele costituita dalla complessiva fattispecie annullabilit del contratto indipendentemente dal
motivo che ha posto a base della domanda. La violenza e la pistola sul tavolo. La teoria comporta
un guadagno in termini di certezza del diritto sostanziale ed un pregiudizio in termini di certezza del
diritto di difesa. Perch?
perch questa teoria guardando alla complessiva fattispecie annullabilit e non al singolo episodio
indicato da Raffaele comporta un possibile pregiudizio in punto di certezza del diritto di difesa.
Perch?
Perch Raffaele mi ha convenuto in giudizio sostenendo che io ho messo la pistola sul tavolo ed ho
esercitato violenza su di lui; io mi sono difeso per tutto il giudizio su questo episodio ossia ho
basato la mia difesa su questo episodio. Ebbene arriviamo in sede di decisione ed il giudice ritiene
che il contratto annullabile ma non per violenza ma per esempio per dolo sul quale Raffaele non
ha detto nulla(ossia non ha basato la sua domanda sul dolo), io non mi sono difeso ma che cmq
emerge dagli atti del processo.
Domanda: pu il giudice annullare comunqueil contratto anche se non annullabilit per violenza
ma per dolo?
S. Se aderisce alla teoria dellindividuazione, se la causa petendi integrata ossia costituita
basata non sul singolo episodio invocato da Raffaele ma dalla complessiva fattispecie annullabilit.
E la risposta s perch tutti i fatti generatori dellannullamento sono compresi in quella causa
petendi cos ampia.
Es: inviti a cena il fidanzato gli chiedi cosa vuole mangiare. Se lui aderisce alla teoria
delindividuazione e risponde voglio mangiare Pasta, tu gli puoi prepara pasta al forno, con rag ,
etc a discrezione perch lui ha detto pasta ossia si riferito ad una categoria ampia nella quale tutti
questi piatti rientrano. Mentre se il tuo fidanzato ti ha detto tagliatelle al rag e tu gli prepari i
maccheroni alla genovese non lo hai soddisfatto, ossia non hai assecondato la sua domanda, la sua
richiesta. Allo stesso modo aderire alla teoria dellindividuazione significa aderire allidea pi
ampia ossia che la causa petendi di quella domanda la pastaossia la fattispecie annullabilit in
generale e che Raffaele ha raccontato lepisodio della pistola non riguarda lindividuazione della
causa petendi secondo questa teoria. Il che vuol dire che come te che passi dalla genovese alle
tagliatelle ossia decidi tu cosa cucinare perch lui ha detto pasta ossia si riferito ad una categoria
ampia, il giudice che in sede di decisione decide di accogliere la domanda cio di annullare il
contratto non per la violenza ma per il dolo, lo potr fare automaticamente, non una nuova
domanda ma compresa nella prima domanda ossia compresa nella causa petendi cos
ampiamente intesa. Questo per comporta un pregiudizio in termini di certezza del diritto di
difesa perch se se io mi sono difeso per tutto il processo sulla base dellepisodio della pistola sul
banco mi vedo accolta la domanda per un profilo al quale non avevo neanche pensato. Il fatto che il
fidanzato di giuliana abbia detto fammi la pasta comporta un pregiudizio in termini di lamentela
perch se lui pensava di trovare le tagliatelle al rag ed invece trova la genovese non si pu
arrabbiare perch lui si era riferito ad una categoria ampia, generica di pasta. Era rimasto
generico. Ma correlativamente si avr un vantaggio sempre secondo la teoria dellindividuazione in
termini di certezza del rapporto sostanziale perch?
Ebbene supponiamo che Raffaele mi conviene in giudizio raccontando la storia etc e perde.
Domanda: Raffaele potrebbe dire di essersi sbagliato e che non cera la violenza ma il dolo ed
iniziare una nuova azione di annullamento del contratto per dolo ?

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No, se aderiamo alla teoria dellindividuazione perch tutte le possibili fattispecie di annullamento
erano cmq, anche solo eventualmente, comprese in quella causa petendi che le comprende tutte. E
allora perch questa teoria mi d una maggiore certezza sul piano del rapporto sostanziale ?
perch essendo la causa petendi cos allargata, destinata a comprendere tutte le possibili cause di
annullamento del contratto, una volta che per una il giudice ha respinto la domanda, il giudicato, la
sentenza le copre tutte ed io sono sicuro che il contratto non verr pi annullato. Ebbene quando il
fidanzato di giuliana le ha detto di fare la pasta e lei gli ha cucinato le tagliatelle ma lui avrebbe
voluto i tortellini si frega non pu pi cambiare. Doveva pensarci prima. Quindi vero che Raffaele
ha raccontato lepisodio della violenza ma se si allarga la causa petendi, da quellepisodio, che
rimane marginale, a tutte le ipotesi di annullabilit, la sentenza le copre tutte e Raffaele non potr
chiedere lannullamento per unaltra fattispecie perch tutte erano comprese in quella causa petendi
ossia in quella domanda. Quindi al momento della domanda gli conviene chieder sia violenza che
dolo. Ossia le potrebbe sparare tutte peggio per lui se non lo fa. Allora io convenuto, durante il
giudizio, se la causa petendi cos ampiamente intesa posso averne un danno perch il giudice
potrebbe accogliere la domanda per un profilo al quale nessuno dei due, n attore n convenuto ha
pensato ma che emerge dagli atti del processo. E che intesa in maniera cos ampia causa petendi
rientra nella stessa domanda ed il giudice potrebbe accoglierla per quel profilo diverso. Una volta
per che la sentenza diventata non pi impugnabile io sono pi tranquillo poich la sentenza
copre non solo lepisodio di violenza ma tutte le possibili fattispecie generatrici della fattispecie
annullabilit sono sicuro che Raffaele si deve stare. E se a Raffaele viene unaltra causa di
annullabilit in mente quel contratto non lo potr pi annullare dovevi fartelo venire in mente prima
perch tutte erano comprese nella pi generale idea di causa petendi sottesa allindividuazione.
In questo caso il petitum leliminazione di quel contratto mentre la causa petendi sono le ragioni
che portano allannullamento di quel contratto, quindi chiedo lannullamento del contratto (petitum)
per una ragione di annullabilit ossia violenza che la causa dellannullamento (causa petendi).
Nel momento in cui riteniamo in base alla teoria dellindividuazione che in quella domanda sono
ricomprese tutte le possibili fattispecie di annullamento non si viola il principio della domanda
perch sono tutte ricomprese. Quindi non viola il principio della domanda se noi riteniamo che la
causa petendi comprende tutte le possibili fattispecie di annullamento. Se la causa petendi
lelemento identificativo della domanda e noi riteniamo la causa petendi non data dal singolo
episodio in base alla teoria dellindividuazione ma da tutte le possibili cause generatrici di quella
fattispecie, il giudice che accoglie la domanda di Raffaele non per annullabilit per violenza ma per
annullabilit per dolo poich le ritiene aderendo ala teoria dellindividuazione, tutte comprese nella
domanda.

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LEZIONE 8
INTEGRAZIONE AL PROF DA ALTRA FONTE
Partiamo dal problema:
Per individuare la causa petendi sufficiente indicare il diritto in forza del quale si agisce o
necessario specificare anche i fatti costitutivi da cui questo diritto trae origine?
Per rispondere a tale domanda, si soliti ricorrere a due teorie, entrambe di derivazione tedesca:
[1]. Teoria dell'individuazione: ad identificare la domanda sufficiente l'indicazione del diritto
in forza al quale si agisce (quindi non rientrano nell'oggetto del processo i fatti costitutivi del
diritto es. basta dire che tizio proprietario del fondo). Se accogliamo tale teoria
andiamo incontro a due conseguenze:

Nel corso del processo, Tizio potr sempre mutare il fatto costitutivo del suo diritto
di propriet (es. in un primo momento tizio potr dire che proprietario perch il
fondo gli stato donato e in un secondo momento dire che proprietario perch ha
comprato il fondo);

una volta che la sentenza che nega che tizio sia il proprietario del fondo passata in
giudicato, tizio stesso non potr proporre una nuova domanda deducendo un diverso
fatto costitutivo rispetto a quello dedotto in giudizio;
Critica applicando tale teoria si rischia uno scollamento tra verit processuale e
verit sostanziale, perch si finisce per avere la negazione di un diritto solo perch la
parte non ha allegato il fatto costitutivo del suo diritto.
[2]. Teoria della sostanziazione: in base a tale teoria, la domanda giudiziaria si individua grazie
ai fatti costitutivi del diritto (quindi rientrano nell'oggetto del processo anche i fatti
costitutivi del diritto perci non basta dire che sei proprietario del fondo per ma devi anche
dire in base a quale titolo tu sei proprietario di quel fondo). Conseguenze:

nel corso del processo non possiamo cambiare il fatto costitutivo del diritto per cui
agiamo, perch ad ogni fatto corrisponde un diritto diverso ergo se cambiamo il fatto
alla base del diritto come se proponessimo una nuova domanda (ricorda che nel
corso del processo non possibile proporre nuove domande, per questo importante
capire con esattezza qual il contenuto della domanda);

se passa in giudicato la sentenza che ci nega quel diritto sulla base di quel fatto
costitutivo, nulla ci impedisce di iniziare un nuovo processo nel quale chiediamo il
riconoscimento dello stesso diritto sulla base di un diverso fatto costitutivo;
Critica applicando siffatta teoria, il giudicato finirebbe per non avere alcuna
efficacia vincolante in quanto si consente alla parte di proporre numerose volte
domande relative allo stesso diritto.
La dottrina pi avanzata (vedi Cerino Canova), ritiene che si possa utilizzare l'una o l'altra teoria a
seconda del tipo di diritto dedotto in giudizio. A tal proposito si distinguono due tipi di diritto:
1) I diritti autodeterminati: Sono quei diritti che non possono esistere simultaneamente tra le
stesse parti sulla base di un diverso fatto costitutivo(pensa ai diritti reali). Allora in tal caso
si pu utilizzare la teoria dell'individuazione perch non indispensabile indicare il fatto
costitutivo del diritto per individuare la causa petendi;

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2) I diritti etero determinati: sono quei diritti che possono esistere simultaneamente e pi
volte tra le stesse parti, sulla base di un diverso fatto costitutivo ergo solo il fatto
costitutivo che riesce a qualificare il diritto(pensiamo al diritto di credito). Tali diritti ben si
"sposano" con la teoria della sostanziazione con tutte le conseguenze (a e b) che essa
comporta.
I problemi tuttavia non si risolvono cos facilmente perch molto spesso difficile distinguere tra
diritti autodeterminato e diritto eterodeterminati.
Dal punto di vista giurisprudenziale interessante il dibattito che c' in merito al rapporto tra azione
contrattuale ed azione di indebito arricchimento (dibattito che ti e mi risparmio).
Molto pi interessante la questione che si pone dal punto di vista dottrinale e che ha ad oggetto le
impugnative negoziali. Da sempre si discute sotto questo profilo: la causa petendi nelle azioni di
impugnativa negoziale costituita dal diritto ad ottenere la rimozione degli effetti del contratto o
dal singolo fatto costitutivo da cui questo diritto trae origine? Per es. l'annullamento del contratto si
pu avere per violenza, dolo o errore. Chi agisce per l'annullamento, sulla base del dolo di una delle
parti, vuole ottenere l'annullamento del contratto o l'annullamento del contratto per dolo?
A questa domanda risponder (cio riporter il modo in cui la dottrina risponde alla luce della teoria
dell'individuazione e della teoria della sostanziazione) stasera, intanto spero di essere stata chiara in
merito alla differenza tra teoria della sostanziazione e teoria dell'individuazione e
relativi diritti autodeterminati ed eterodeterminati

PROFESSORE
Qual il modo in cui va intesa la causa petendi? Da cosa costituita la causa petendi della pretesa
di Boris che ha svenduto la Yaris a 200 euro dietro la minaccia di una pistola?
Ebbene si fronteggiano 2 teorie:
Secondo la teoria della sostanziazione la causa petendi integrata, costituita dal singolo
fatto posto a base della domanda ossia da quel preciso episodio di vita
Secondo la teoria dellindividuazione la causa petendi va individuata nel complessivo
rapporto, nella complessiva fattispecie annullabilit del contratto indipendentemente dal
singolo episodio posto a base. Non costituita dal singolo episodio di vita che viene
considerato irrilevante e prospetta, come causa petendi, lannullabilit complessivamente
intesa. Quindi sia comprensiva di quellepisodio di vita , sia di tutti gli altri possibili vizi che
possono generare lannullamento
Scegliere tra le 2 teorie non facile perch hanno vantaggi e svantaggi in modo simmetrico ossia
ribaltata: i vantaggi delluna sono gli svantaggi dellaltra.
Se aderiamo alla teoria della sostanziazione. Quindi la causa petendi della domanda di
Raffaele contro di me che lho minacciato con pistola, il singolo episodio di vita. La teoria
della sostanziazione d un
Vantaggio / certezza in termini di diritto di difesa perch Raf mi ha convenuto per
lepisodio di violenza, io mi sono difesa per tutto il processo sullepisodio di
violenza ed in sede di sentenza il giudice dice che non pu accogliere la domanda
per violenza bens secondo il giudice c il dolo e se Raf avesse proposto la domanda
per dolo il giudice lavrebbe potuta accogliere ma proprio per questo non gliela pu
accogliere perch la domanda di Raf integrata dal singolo episodio di vita e passare
da un episodio allaltro - se ci si basa sulla teoria della sostanziazione significa
passare da una causa petendi allaltra ossia da una domanda allaltra.

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Pregiudizio in termini di stabilit del rapporto sostanziale perch Raf il giorno


dopo potr dire non mi andata bene la domanda per violenza e allora adesso
faccio unaltra domanda per dolo. Quindi il convenuto non sicuro, non pu stare
tranquillo, dopo che il giudice ha respinto la domanda per violenza che il contratto
(con vizio) non sar pi annullabile. Perch lattore (Raf) domani potr iniziare
unazione per dolo.

Se invece scorgiamo nella domanda di Raf la causa petendi secondo la teoria


dellindividuazione si ha:
Vantaggio sul piano della certezza del diritto sostanziale perch la sentenza che
mi dichiara valido il contratto (viziato) sulla domanda di Raf non comprender solo
quellepisodio e quel vizio ma tutti i possibili episodi e vizi che, pure se non ha
dedotto, rientrano nellunica causa petendi complessivamente intesa.
Pregiudizio del diritto di difesa perch Raf ha chiesto lannullamento per violenza,
io convenuto mi sono difeso sulla base dellannullamento per violenza e una volta in
sede di decisione, il giudice dir non c la violenza per c il dolo e anche se n
attore n convenuto ci hanno pensato fa comunque parte dellunica causa petendi e
accoglie ugualmente la domanda di Raf. Il giudice mi tira dal cilindro un profilo a
cui non avevo pensato ma che rientra comunque nella causa petendi cos
complessivamente intesa e accoglie ugualmente la domanda di Raf.
La giurisprudenza della Cassazione dovendo scegliere tra le due teorie segue una soluzione
intermedia.
La soluzione intermedia della giurisprudenza distingue tra
Diritti eterodeterminati sono i diritti che tra le stesse parti e sullo stesso oggetto possono
esistere in un dato momento anche pi volte (diritti di credito ad una prestazione
generica, diritti di garanzia). Es: Io ho diritto a ricevere da Bobo 20 euro perch glieli ho
prestati e me li deve restituire, perch gli ho rotto lo specchietto della macchina e mi deve
risarcire, perch inquilina nella mia casa e mi deve pagare laffitto di ottobre e non me lo
ha pagato etc ossia tra me e Bobo il diritto su questo 20 euro pu esistere in questo dato
momento per mille motivi diversi e per mille fatti diversi. In questo caso per individuare il
diritto non basta far riferimento alle parti ed alloggetto. Perch se io (soggetto)convengo in
giudizio Bobo (soggetto) e gli dico dammi 20 euro (oggetto) il 20/10 (in un dato momento),
Bobo mi chieder perch li voglio: per laffitto, per lo specchietto o per il prestito? Ossia
quando i diritti sono etero determinati ossia sono diritti di credito a prestazione di generica
cm in questo caso o diritti di garanzia, sono diritti che si determinano con eteros, ossia non
solo in base al nuovo oggetto ma in base al fatto che li ha generati. Perch senza il fatto che
li ha generati non possibile capire qual il diritto. Quindi quando si tratta di un diritto di
credito a prestazione generica ossia di un diritto che tra le stesse parti (me e Bobo), sullo
stesso oggetto (20 euro), in un dato momento (20/10) pu esistere anche pi volte, per
individuare quel diritto ossia a quale diritto facciamo riferimento necessario indicare il
fatto. Es: se convengo in giudizio Bobo e dico dammi 20 euro Bobo mi chieder perch li
pretendo e glielo dovr specificare. Quindi quando il diritto etero determinato per
individuare il diritto devo per forza indicare il fatto. Perch se dico a Bobo dammi 20 euro
lui mi chieder quali vuoi i 20 euro dello specchietto, del prestito? ossia mi devo difendere
sul prestito o sul danno?

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Diritti autodeterminati: che si determinano da s ossia che si determinano solo in base al


loro oggetto ossia sono diritti che tra le stesse parti e sullo stesso oggetto NON possono
esistere nello stesso momento pi di una volta (diritti assoluti, reali di godimento, di
credito ad una prestazione specifica). Es: se io convengo in giudizio Bobo rivendicando la
propriet di una borsa (diritto di propriet quindi diritto assoluto), il giudice dovr accertare
una volta e per tutte se la borsa mia o di Bobo. Ma che sia mia per usucapione, che sia
mia per un acquisto, che sia mia per successione non cambia il fatto che il diritto gi
individuato dal fatto che io dico Bobo la borsa mia ossia che ne rivendico il possesso.
Bobo capir subito a cosa mi riferisco. Quindi questo diritti autodeterminati esistono tra le
parti una sola volta: ossia la borsa o mia o di Bobo ed indicare il fatto che alla base
della rivendicazione del possesso secondario ai fini dellindividuazione del diritto e della
causa petendi perch che sia mia per successione, per acquisto o per usucapione una
questione di prova/rileva solo ai fini della prova ma Bobo non ha bisogno di sapere perch
affermo che la borsa mia per sapere che voglio la borsa.
Ecco che allora la teoria intermedia [cass. 19.1.2005, n 1067] da questo dato empirico ricava che:
quando oggetto del processo un diritto eterodeterminato, la causa petendi integrata dal singolo
posto a base perch il diritto non specificato se io non indico il fatto. Ossia se convieni in giudizio
X e gli chiedi 20 euro devi indicare il fatto da cui sorge il tuo diritto dei 20 euro. Invece se convieni
in giudizio per X un diritto autodeterminato la causa petendi integrata dal complessivo rapporto
indipendentemente dal singolo fatto che lattore vi pone a base.
Quindi per i diritti eterodeterminati si segue la teoria della sostanziazione
Invece per i diritti autodeterminati si segue la teoria dellindividuazione

ESEMPI DI APPLICAZIONE PRATICA DELLE TEORIE


1 Convengo in giudizio Vanna per la restituzione dei 20 euro e devo specificare per cosa. Allora
specifico per laffitto. Il giudice rigetta la domanda. Posso convenire in giudizio il giorno dopo per
la restituzione dei 20 euro ma questo volta per la rottura dello specchietto?
Risposta: Si. Poich un diritto eterodeterminato e quindi si segue la teoria della sostanziazione e
poich la causa petendi indicata dal singolo fatto, passare da un fatto ad un altro (da 20 per
laffitto a 20 per specchietto) significa passare da una domanda allaltra e quindi lo posso fare.
Perch sono domande diverse.
2 Convengo in giudizio Vanna per la restituzione della borsa dicendo che lho acquistata per
successione. Il giudice rigetta la domanda. Posso il giorno dopo rivendicare la stessa borsa non per
successione ma per usucapione (dicendo che mi ero sbagliato non era per successione ma lho
usucapita la borsa) ?
Risposta: No. Poich la causa petendi integrata dalla complessiva fattispecie propriet
indipendente dal fatto che pongo a base, la sentenza coprir non solo il fatto che io ho indicato
(successione) ma tutti i possibili fatti generatori di quel diritto ed io allora non potr pi riproporre
quella domanda. Perch sarebbe la stessa.
3 Convengo in giudizio Vanna, le chiedo la restituzione di 20 euro per laffitto, il giudice di primo
grado rigetta la domanda. Posso in appello dire (cambiare la versione perch in primo grado mi era
andata male) mi ero sbagliato i 20 euro me li deve per lo specchietto ?
Risposta: No. Perch significa passare da una domanda allaltra se la causa petendi integrata dal
singolo fatto. (teoria della sostanziazione perch siamo in presenza di credito diritto
eterodeterminato).

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4 convengo in giudizio Vanna rivendicando la borsa perch lho acquistata per successione. Mi va
male il primo grado. Posso in appello dire al giudice che mi sono sbagliato e che la borsa mia non
per successione ma per usucapione?
Risposta: Si. Perch se la causa petendi integrata dal complessivo rapporto, passare dalluno
allaltro fatto vuol dire rimanere nellunica causa petendi ossia nellunica domanda.
[ogni giudice della cassazione quando si pronuncia manda le sue sentenze ad un ufficio che si
chiama massimario che dalla sentenza estrae la massima che il riassunto della sentenza, un
principio di diritto che pu servire per altre cause simili in tutta italia]
La massima di una sentenza del 2005 n 1067 contiene la teoria intermedia e recita:

La causa petendi delle azioni a difesa della propriet. a differenza delle azioni accordate a
tutela dei diritti di credito(20 euro di Vanna), lo stesso diritto vantato dallattore e non il
fatto che ne costituisce la fonte( il complessivo diritto non il singolo fatto che ne costituisce la
fonte). Ne consegue che la specificazione del (il che vuol dire che specificare il modo) modo di
acquisto del diritto reale a difesa del quale si agisce non comporta mutamento della domanda
e non d luogo perci in appello (e quindi se lo cambi in appello non una domanda nuova)
alla proposizione di una domanda nuova (ossia lo puoi fare).
E questo massima deriva da un fatto concreto, una causa in cui in primo grado era stata rivendicata
la propriet (dir assoluto di propriet quindi autodeterminati e individuazione ). Allattore andata
male in primo grado e aveva cambiato il fatto in appello. Lappellato aveva contestato dicendo che
non possibile mischiare le carte in tavola. Ma lattore aveva affermato che invece poteva
mischiarle perch essendo un diritto autodeterminato si segue la teoria dellindividuazione e passare
dalluno allaltro fatto non cambiare causa petendi ossia non cambiare domanda ossia tutto
ricompreso nella domanda originaria e quindi lo posso fare.
Se invece la mia domanda non era a difesa della propriet ma era per un credito (etero e
sostanziazione) la soluzione sarebbe stata opposta. Ossia non puoi chiedere a Vanna in primo grado
i 20 euro per laffitto ed in secondo grado per lo specchietto perch in questo caso il diritto ossia la
causa petendi non la complessiva fattispecie ossia il complessivo diritto ma quel singolo fatto e
passare da fatto a fatto vuol dire cambiare causa petendi e poich la causa petendi uno degli
elementi distintivi dellazione, vuol dire cambiare domanda e non si pu cambiare domanda nel
corso dello stesso processo da grado a grado (primo e appello). Mentre se la causa petendi
integrata dalla complessiva fattispecie passare da fatto a fatto non cambiare causa petendi e quindi
non cambiare domanda.
ATTENZIONE: in questo ultimo caso lappellato ossia chi aveva vinto in primo grado subisce un
pregiudizio in termini di diritto di difesa perch lappellato si trova a dover giocare in appello una
partita del tutto nuova per il vantaggio in termini di stabilit del rapporto sostanziale perch
quando si sar arrivati alla fine dei gradi di giudizio ed il giudice avr stabilito che la borsa di
Vanna, Vanna potr stare sicura che io non posso proporre un altro giudizio dicendo che non
lavevo usucapita ma lavevo acquistata, perch la causa petendi, la domanda, la sentenza
comprende tutti i possibili fatti generatori di quellunico diritto.
Mentre quando il giudice avr detto che Vanna non mi deve 20 euro per lo specchietto Vanna non
pu stare tranquilla perch io il giorno dopo posso iniziare unaltra causa per i 20 euro ma questo
volta per laffitto.

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CONDIZIONI DELLAZIONE E TEORIA PROSPETTAZIONE


ELEMENTI DISTINTIVI DELLAZIONE cosa diversa da CONDIZIONI DELLAZIONE
Soggetti petitum - causa petendi sono nome cognome e data di nascita dellazione ossia
permettono di identificare le azioni e di stabilire se due azioni sono uguali o no.
Le condizioni dellazione sono le condizioni che devono esistere affinch il giudice scenda nel
merito della domanda ossia perch possa esaminare nel merito la domanda. E sono 3 le condizioni
dellazione:
Interesse ad agire: per proporre la domanda necessario linteresse ad agire. e se non c
linteresse ad agire il giudice non scende nel merito della domanda, la dichiara
inammissibile per difetto di interesse ad agire, [interesse ad agire che gioca un ruolo
diverso nelle 3 azioni di cognizione ossia gioca un ruolo determinante nella azioni di
accertamento (che unazione generale e quindi per evitare azioni meramente provocatorie
e meramente di disturbo il giudice dovr verificare che ci sia interesse che nasce da una
situazione di incertezza oggettiva che data dalla contestazione); gioca un ruolo pi
marginale nelle azioni di condanna che hanno alla base una situazione tipizzata ossia un
credito insoddisfatto ed un obbligo inadempito. E solo che ci sia questo c linteresse ad
agire; e gioca un ruolo ancora pi marginale nelle azioni costitutive perch sono azioni
tipiche quindi che ci sia linteresse in quelle situazioni tipiche lo ha gi valutato il
legislatore non deve valutarlo anche il giudice che invece dovr valutare se siamo nella
condizione descritta dalla norma. Se ci siamo c automaticamente anche linteresse se non
ci siamo manca proprio il diritto ad agire perch siamo fuori dalle azioni tipiche].
Legittimazione ad agire: la correlazione che deve esistere tra chi propone la domanda e
chi titolare attivo del rapporto. Nel senso che il processo che il luogo in cui si svolge
lazione e lazione una proiezione del diritto e allora ad agire ossia a proporre la domanda
deve essere il titolare del diritto. Il processo civile ispirato un sano principio egoistico in
cui ognuno si guarda il suo il che vuol dire che colui che propone la domanda ossia
lattore deve essere colui che titolare del diritto. La legittimazione ad agire uno dei
requisiti che il giudice deve valutare allinizio del processo e c una difficolt. Perch
mentre la sussistenza delle condizioni dellazione e quindi anche della legittimazione ad
agire devono essere valutate allinizio del processo invece la titolarit del diritto (ossia se
uno e titolare o meno del diritto) il giudice lo stabilir alla fine del processo. E allora come
si fa? SI dice che in questo casi il giudice deve guardare alla prospettazione ossia vi la
legittimazione ad agire NON se lattore veramente il titolare del diritto (perch se
veramente titolare del diritto il giudice lo stabilir alla fine) ma si deve accontentare del fatto
che lattore ossia colui che propone la domanda, si prospetti - nella stessa domanda - come
titolare del diritto. Ossia per valutare la legittimazione ad agire ossia la correlazione tra la
qualit di attore e la titolarit attiva del rapporto, il giudice, per poterla valutare allinizio,
non deve guardare al rapporto cos com (perch com lo dir solo nella sentenza) ma si
accontenter di guardare al rapporto cos come prospettato (il rapporto) nella domanda da
parte dello stesso attore. Il che vuol dire che se io dico che sono titolare di un credito verso
Vanna (quindi sono lattore ossia colui che propone la domanda) questo lo affermo io (non
detto che poi il giudice lo confermer alla fine con la sentenza con la quale accoglier o
rigetter la mia domanda verso Vanna) ma basta la mia affermazione, la mia prospettazione
perch ci sia la mia legittimazione. Ma poich la legittimazione la deve valutare subito alla
prima udienza si accontenter del rapporto come io lo prospetto e non com perch questo
si vedr solo alla fine. Quindi mi sono prospettato creditore di Vanna? Sono io lattore?
Vuol dire che c coincidenza tra chi propone la domanda e chi titolare attivo del rapporto
e allora c legittimazione. Viceversa se Io (attore) avessi proposto una domanda per un

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credito che Luigi ha verso Vanna chiedendo di condannare Vanna a pagarmi i soldi. Io sarei
lattore in questo caso ma avrei prospettato come titolare attivo del rapporto Luigi. Quindi
non ci sarebbe la correlazione e non ci sarebbe quindi la legittimazione ad agire. e dunque
dichiarer inammissibile la domanda per difetto della legittimazione ad agire. viceversa se
io sono lattore e dico che devo avere i soldi da Vanna ed invece il giudice ritiene e
sentenzia che non devo averli, il giudice rigetter la domanda per Infondatezza ossia nel
merito. Cio per valutare la legittimazione ad agire il giudice guarder la correlazione tra
chi attore e chi, nella domanda, quellattore prospetta ossia afferma come titolare del
rapporto. Se afferma come titolare del rapporto se stesso c legittimazione ad agire, se
afferma invece come titolare del rapporto altri, non c legittimazione ad agire. un caso per
esempio quello del padre che lamentando infiltrazioni dal piano di sopra chiedeva
risarcimento del danno per s. Per il figlio maggiorenne c era il difetto di legittimazione ad
agire perch lattore era il padre e solo lui ma indicava come titolare del rapporto anche
unaltra persona. Quindi in questo caso la domanda inammissibile solo parzialmente
(figlio) per difetto di legittimazione ad agire mentre il processo continuato nel merito per il
padre.
Possibilit del provvedimento richiesto ossia devo chiedere un provvedimento possibile
ossia congruente con la mia prospettazione ossia congruente con quella fattispecie della
domanda. Perch se chiedo per Andrea che mi deve restituire 100 euro che venga
condannato a due anni di galera, il giudice rilever che inammissibile. O se convengo X
chiedendo nella domanda che venga condannato alla pena di morte per aver ostruito la mia
visuale con un muro, il giudice dichiarer inammissibile la domanda. Quindi il giudice
allinizio della causa con la giurisdizione e la competenza dovr valutare anche la
sussistenza delle condizioni dellazione.
La mancanza di una sola delle condizione dellazione requisito di inammissibilit della domanda.

ATTIVITA DEL CONVENUTO


Abbiamo detto che lattore promuove il processo, lazione e propone la domanda. Lattore una sola
cosa pu fare ossia domanda che viene recapitata al convenuto. A fronte della domanda dellattore
il convenuto pu fare diverse cose:
Contumacia: il convenuto a fronte della domanda del convenuto e quindi della citazione del
convenuto pu non fare nulla. E questo scelta del convenuto si chiama contumacia che la
condizione della parte che sceglie di non difendersi ossia sceglie di non costituirsi ossia il
convenuto sceglie di non depositare il proprio fascicolo con la propria difesa nel processo.
Se il convenuto non deposita nessun fascicolo e quindi nessuna difesa resto contumace.
Quindi contumace la parte non costituita (anche il contumace parte nel processo anche se
non si costituito. Attenzione: la parte. Perch nel momento in cui il convenuto ha
ricevuto la domanda giudiziale, il convenuto gi parte del giudizio (perch si parte
ripetendo nel momento in cui si riceve la domanda giudiziale). Quindi la sentenza
produrr effetto vincolante contro di lui ma lui sceglie di restare parte contumace e quindi
parte che non deposita alcuna difesa nel processo. La contumacia una scelta libera del
convenuto, un comportamento neutro per il codice, ossia dalla contumacia il giudice non
pu ricavare alcun argomento n a favore n a sfavore del contumace. Ossia non detto che
il giudice si pronuncer a favore dellattore se il convenuto contumace ossia se convengo
in giudizio Boris per la restituzione dei 20 euro e Boris resta contumace, io attore dovr
sempre provare di avergli prestato 20 euro e se non provo di averglieli prestati il giudice
rigetta la domanda. Perch la contumacia non acquista nel nostro sistema alcun significato.
Il fatto che il convenuto sia contumace non sposta gli oneri probatori dellattore che se
aveva previsto per esempio dei testimoni devono comunque testimoniare anche se il

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convenuto contumace. Il giudice dalla contumacia non pu trarre alcun argomento. Il


giudice decide solo su quello che ha detto lattore quindi perch quella di non difendersi
stata una scelta del convenuto. Non difendersi unespressione del diritto di difesa.
Costituzione del convenuto: costituirsi significa attivit con cui il convenuto deposita la
propria difesa ossia un fascicolo contenente la propria comparsa di risposta ossia si difende
attivamente e nel difendersi attivamente ha un crescendo di possibilit. La prima cosa che
pu fare :
La contestazione: contestare significa negare la verit del fatto o dei fatti narrati
dallattore. Es: Convengo in giudizio Vanna perch mi deve 20 euro e Vanna dice
non vero. Contestare un modo per evitare la non contestazione. Lart 115 cpc
in tema di prove, dice che il giudice deve porre a fondamento della decisione le
prove ma senza bisogno di prova i fatti non specificatamente contestati. Es: se Vanna
non contesta non vero che me li hai prestati i 20 euro non ho pi bisogno di
dimostrare che glieli ho prestati. Attenzione: la contumacia neutra ma se tu
convenuto vieni in giudizio e parli devi negare perch se non neghi io non devo pi
provare i fatti non contestati. Es: se convengo in giudizio Vanna dicendo dovr
indicare Andrea, Gigi e Fiona come testimoni del fatto che glieli ho prestati i soldi a
vanna e vanna resta contumace, andrea, gigi e fiona devono venire a testimoniare ma
se vanna si costituisce e non contesta non vero che me li hai prestati, andrea, gigi
e fiona non devono testimoniare perch la non contestazione equivale a prova del
fatto ossia esonera dallonere della prova. Quindi la prima attivit che pu fare il
convenuto contestare cio negare la verit del fatto.
Es: dir Vanna non vero che il 19 ottobre sono venuta alluniversit oppure
vero che sono venuta alluni ma tu quei venti euro me li hai messi sul banco per
finta o vero che sono venuta alluni, vero che hai messo i 20 euro sul banco ma
io non ti ho mai chiesto un prestito.
Attenzione: la contumacia una scelta incolore mentre la contestazione deve
provenire dalla parte costituita mentre il contumace una parte non costituita quindi
la contumacia non equivale alla non contestazione, la non contestazione la
condotta di chi si costituisce ossia si difende e non nega. Ma se io non mi costituisco
cio resto contumace, la contumacia non non contestazione. Quindi la non
contestazione proviene solo dalla parte costituita la contumacia non equivale
mai a non contestazione.

Sollevare eccezioni: (lonere della prova non lobbligo ossia una cosa che si pu
fare o non fare ma conviene farla si vuole avere un risultato positivo. Tu non hai
lobbligo di provare ma vuoi vincere nella causa e allora prova) cosa deve provare
lattore se vuole vincere? I fatti che stanno a fondamento del suo diritto: i fatti
costitutivi. Se voglio vincere la causa nella quale ho detto che ho prestato 20 euro a
Vanna devo provare che il 19/10 glieli ho prestati. Una volta che ho provato il fatto
costitutivo ossia la dazione della somma, cosa deve fare invece Vanna ossia il
convenuto se vuole vincere ossia se vuole ottenere il rigetto della mia domanda?
Deve provare che il diritto si modificato o estinto o che i fatti sono inefficaci cio
dovr provare per esempio che me li ha restituiti (fatto estintivo), oppure che ti ho
restituito 19 euro (fatto modificativo) oppure che mi sono impegnata a restituirteli
quando il napoli vincer la c. league (fatto impeditivo). Ossia questo disposizione
distingue i fatti: lattore ha lonere di provare i fatti costitutivi, il convenuto provati i
fatti costitutivi, se vuole vincere ossia se vuole ottenere il rigetto della domanda deve
provare i fatti estintivi, modificativi e impeditivi o costitutivi della pretesa
dellattore.

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Leccezione proprio questo ossia lallegazione, laffermazione di un fatto estintivo,


impeditivo o modificativo della pretesa dellattore (es: prescrizione uneccezione,
il pagamento uneccezione, lesistenza di una condizione non avverata
uneccezione). Quindi leccezione lintroduzione nel giudizio di un fatto estintivo,
modificativo o impeditivo della pretesa dellattore. Attenzione: le due attivit della
contestazione e delleccezione cos come le altre attivit del convenuto non sono
assolute, non si escludono a vicenda. Posso invece tanto una contestazione quanto
uneccezione.
Es: tra 11 anni convengo in giudizio Vanna per i 20 euro che le ho prestato. Vanna
potrebbe dire non vero che me li hai prestati ma se anche me li avessi prestati e tu
lo riuscissi a dimostrare, il tuo credito si prescritto. In questo caso Non vero che
me li hai prestati una contestazione, si prescritto uneccezione. Quindi il
convenuto le ha sollevate entrambe, contestazione ed eccezione
contemporaneamente. Quindi le due attivit sono cumulabili, purch ovviamente ci
sia una compatibilit logica tra di loro. Quindi nella difesa possibile purch ci sia
compatibilit logica, sia svolgere contestazione sia sollevare eccezioni. Perch per
esempio se Vanna dicesse non vero che me li hai prestati e comunque te li ho
restituiti le due affermazioni non sono compatibili logicamente e si contraddicono,
che mi hai restituito se non te li ho prestati? Le eccezioni si dividono in due tipi:
Eccezioni in senso stretto o proprie: sono le eccezioni che possono essere
sollevate solo dalla parte. Per esempio: lincompetenza per territorio
derogabile. Che significa che uneccezione pu essere sollevata solo dalla
parte? Se leccezione lallegazione di un fatto estintivo, modificativo o
impeditivo vuol dire che la parte lunica che pu, sollevando leccezione,
dichiarare di volersi giovare delleffetto estintivo, impeditivo e modificativo
che deriva da quel fatto. E se la parte non solleva leccezione, vuol dire che
di quel fatto modificativo, estintivo o impeditivo non se ne vuole giovare e
allora quelleffetto modificativo, estintivo e impeditivo non operer nel
processo.
Es: uneccezione in senso stretto leccezione di prescrizione. Supponiamo
che convengo in giudizio Michele nato ad aprile dell87, dicendo che nel 2000
gli ho prestato 5 milioni di lire (era ancora tempo vecchio conio). Michele
viene in giudizio, si difende in mille modi diversi, tipo che era minorenne etc
ma non eccepisce la prescrizione (che c perch il credito risale al 2000 ed il
credito si prescrive in 10 anni) il giudice non pu rigettare la domanda
per prescrizione perch leffetto estintivo derivante dal fatto estintivo, che
pure emerge dal processo (perch lo afferma lo stesso attore che risale al
2000 il credito quindi a pi di 10 anni fa), non si produce se michele non
dichiara di volersene avvalere, sollevando leccezione di prescrizione.
Es: ho trovato un documento in cassapanca ed ho scoperto che i nostri
trisnonni parteciparono alla prima guerra mondiale e dal documento emerge
che il mio trisavolo prest al tuo trisavolo 10 lire dellepoca. Tu sei lerede
del tuo trisavolo e me li devi restituire con gli interessi a me che sono erede
del mio trisavolo. Come possibile sono trascorsi 100 anni? Ebbene se tu
non vieni in giudizio e dici eccepisco la prescrizione il giudice non pu
farlo dufficio ossia far presente che ormai sono trascorsi 100 anni. E quindi
il giudice ti condanner a pagare 10 lire rivalutati agli interessi perch lunica
che pu avvalersi delleffetto estintivo (sollevando leccezione della
prescrizione) legato al fatto decorso del tempo sei tu. E se contumace il
convenuto peggio per lui che non venuto ad eccepire la prescrizione e

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quindi sar condannato. Leccezione pu essere fatta valere dal convenuto


fino a 20 giorni prima della prima udienza con la comparsa di risposta.

Eccezioni in senso ampio o improprie: sono quelle che il giudice pu


rilevare anche dufficio ossia solo che quel fatto estintivo, modificativo o
impeditivo emerga dagli atti del processo, il giudice ne terr conto ai fini
della decisione anche se la parte non ha dichiarato di volersene avvalere. Es:
difetto di giurisdizione, incompetenza per materia, valore e territorio
inderogabile. Cosa vuole dire che leccezione pu essere rilevata dufficio?
Vuol dire che quel fatto modificativo, estintivo o impeditivo per il solo fatto
di emergere dagli atti del processo produce di per s il suo effetto
modificativo, impeditivo e estintivo, per cui il giudice ne deve tenere conto
anche se la parte non dichiara di volersene giovare.
Es: convengo in giudizio Vanna per la restituzione dei 20 euro, e ho indicato
come testimoni andrea gigi e fiona. Vanna contumace oppure si difesa in
mille modi ma non ha detto che me li ha restituiti ossia non ha eccepito il
pagamento che uneccezione rilevabile dufficio. Testimoniano i miei
testimoni fiona gigi e andrea che confermano che ho prestato 20 euro a vanna
solo che al bar lei glieli stava restituendo. Ma vanna non ha mai eccepito il
pagamento anzi semmai anche contumace ma poich quel fatto estintivo
emerge dagli atti del processo (i miei testimoni) ed uneccezione in senso
ampio, il giudice rigetter la mia domanda e vanna avr la meglio perch
vero che vanna non ha dichiarato di volersi avvalere delleccezione ma,
essendo uneccezione in senso ampio non necessario che eccepisse ed il
giudice ne terr conto ugualmente.
Stabilire se leccezione in senso stretto o ampio spetta alla legge. la legge che ce lo dice e
quando la legge non ci dice nulla la regola che si tratta di uneccezione in senso ampio ossia sono
eccezioni in senso stretto solo quelle che la legge ci indica come eccezioni in senso stretto. Per la
prescrizione ci dice che una prescrizione in senso stretto. Per la decadenza ci dice che
uneccezione in senso stretto salvo che la decadenza non avvenga per materie non disponibili (in
questo caso non rilevabile dufficio),
Es: contestazione della paternit di un figlio che pu avvenire entro un certo arco di tempo e che
rilevabile anche dufficio.
ATTENZIONE: dire che il giudice pu rilevare dufficio leccezione significa che il giudice pone
quel fatto estintivo, impeditivo, modificativo a base della decisione anche se la parte dichiara di non
volersene avvalere ossia non leccepisce. Ma certo che per il giudice per poter rilevare dufficio
quel fatto estintivo,modificativo o impeditivo, quel fatto deve emergere dal materiale di causa ossia
dagli atti del processo ossia dalla deposizione di andrea e fiona e gigi (o anche uno solo di essi
contro gli altri due) in questo caso .Perch vale nel processo il divieto di scienza privata ossia il
giudice non pu decidere in base ai fatti che conosce lui perch prima di diventare giudice stato
per esempio presente al fatto ma se non emerge dagli atti e cio non provato quel fatto non esiste
perch il processo ha una disposizione pubblica,lattivit del giudice deve esser controllabile, ossia
la motivazione deve essere sulla base di fatti che sono stati provati e siano conoscibili dalla pubblica
opinione. Tutto quello che il giudice sa fuori dalle carte di causa per lui non esiste. Rilevare
dufficio lestinzione vuol dire usare ai fini della decisione quel fatto estintivo, modificativo o
impeditivo di un fatto che per emerge dagli atti ossia stato allegato e provato da una delle due
parti. Il giudice se non c una diversa disposizione di legge come c per lincompetenza per
materia, pu sempre rilevare dufficio il fatto purch il fatto per sia stato introdotto, nei tempi che
vedremo,nel processo.

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LEZIONE 9
ARGOMENTI
ATTIVITA DEL CONVENUTO A FRONTE DELA DOMANDA DELLATTORE- POTERI DIFENSIVI DEL CONVENUTO
CONTUMACIA - ECCEZIONE IN SENSO STRETTO ED AMPIO CONTESTAZIONE CUMULO TRA CONTESTAZIONE
E ECCEZIONE ART 115 CPC DOMANDA RICONVENZIONALE DOMANDA DI ACERTAMENTO INCIDENTALE-
PUNTO PREGIUDIZIALE QUESTIONE PREGIUDIZIALE - CAUSA PREGIUDIZIALE ART 34 CPC ART 36 CPC
SIMULTANEUS PROCESSUS ART 104 CPC ACCENNI DI EFFETTI PROCESSUALI ED EFFETTI SOSTANZIALI

Abbiamo detto che il convenuto a fronte della domanda dellattore pu compiere una serie di
attivit.
Lattore fa una sola cosa ossia propone la domanda o pi domande nello stesso processo; il
convenuto a fronte delle domande pu

1) Non costituirsi (contumacia), ossia non fare nulla ossia restare contumace ossia non
difendersi, non depositare il proprio scritto difensivo. Una scelta neutra da cui il giudice non
pu ricavare conclusioni o argomentazioni a danno del convenuto. La contumacia del
convenuto non esonera lattore dal fornire le prove che sono a fondamento del suo diritto. E
nulla esclude che se lattore non riesce a provare il suo diritto possa perdere.
2) Costituirsi: depositando il proprio scritto difensivo col quale pu:

Contestare : ossia negare la verit dei fatti narrati dallattore e la contestazione fa


sorgere per lattore lonere di provare i fatti narrati ex art 115 cpc. Perch se il
convenuto non contesta, i fatti non contestati si danno per veri senza bisogno di
prova (non specificatamente contestati ex art 115 cpc). Es: vero che ci siamo
incontrati ma non vero che mi hai prestato dei soldi. Oppure vero che mi hai
prestato dei soldi ma non vero che non te li ho restituiti. Quindi con la
contestazione il convenuto si mantiene nel solco dei fatti dellattore, limitandosi a
negarli.
Sollevare eccezioni: una volta che lattore ha provato i fatti a fondamento del suo
diritto, il convenuto che vuole ottenere il rigetto della domanda deve allegare e
provare fatti estintivi (es: ho pagato; si prescritto), impeditivi (es: il fatto
sottoposto a termine e non ancora scaduto il termine o a condizione e non si
ancora verificata la condizione) o modificativi (es: vero che ti ho prestato 100 eu
ma 90 te li ho restituiti) della pretesa dellattore. Quindi allegare ossia dichiarare un
fatto modificativo, impeditivo o estintivo vuol dire sollevare uneccezione. Le
eccezioni si dividono in senso stretto o proprie (ossia lefficacia modificativa,
estintiva, e impeditiva di quel fatto opera solo se la parte solleva la relativa eccezione
anche se quel fatto appartiene al materiale del processo. Es: prescrizione ossia posso
convenire X per un credito di 50 anni fa ed il giudice se il convenuto non eccepisce
la prescrizione, considerer il diritto ancora esistente e quindi la domanda potrebbe
essere tranquillamente accolta) o in senso ampio ossia improprie (quando il fatto
produce il suo effetto estintivo, modificativo e impeditivo solo che appartiene al
materiale del processo senza che la parte dichiara di volersene avvalere, anche se la
parte non solleva la relativa eccezione ossia non dichiara di volersene avvalere.
Ovviamente per deve emergere dal materiale di causa -documenti, testimoni etc-
perch vi il divieto di scienza privata del giudice. Es: il pagamento. Quindi
sufficiente che dal materiale di causa risulta il pagamento, il giudice dovr rigettare
la domanda dellattore anche se il convenuto non ha eccepito il pagamento ossia non
dichiara in giudizio di aver pagato ma questo pagamento emerge comunque dal

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materiale di causa perch magari c un testimone che afferma di aver visto la


restituzione dei soldi). La regola quella secondo cui nel dubbio le eccezioni si
presumono in senso ampio. Invece sono in senso stretto solo quando la legge ce lo
indica come nel caso della prescrizione.

Le due attivit: eccezione e contestazione sono cumulabili ossia possibile nello stesso
scritto difensivo sia formulare eccezioni che muovere contestazioni purch ci sia continuit
logica.
Es: Non vero che mi hai prestato e comunque ho restituito non avrebbe logica continuit
perch sarebbe contraddittorio. Es2: invece non vero che mi hai prestato ma comunque
sia stato pi di 20 anni fa e quindi si prescritto logicamente compatibile.

Inoltre anche la domanda di accertamento incidentale cumulabile con leccezione e la


contestazione.

Domanda di accertamento incidentale: in virt della domanda di accertamento


incidentale la sentenza estender la sua efficacia di giudicato non solo al singolo
caso oggetto di domanda, per esempio al singolo risarcimento che di volta in volta
chiedo (v. es. sotto) ma anche al profilo pregiudiziale ossia quello della titolarit
della borsa.
Es: sono inciampato in una borsa camminando durante una lezione e lho rotta.
Antonella mi conviene per il risarcimento. Ma io mi difendo dicendo che la borsa
mia quindi secondo me non le devo nulla. Il giudice per valutate le rispettive
ragioni riconosce che la borsa e di Anto e mi condanna al risarcimento. Poi durante
unaltra lezione rompo di nuovo la borsa di Anto. Anto mi riconviene in giudizio e io
di nuovo mi difendo dicendo che la borsa non sua ma mia. Spero che il giudice
sia diverso e nel frattempo mi sono procurato altre prove. Ma non vinco neppure
questo volta. Il giudice ritiene che la borsa sia di Anto e mi condanna a risarcire il
danno. Per la terza volta succede poi la stessa cosa. Allora Anto si scoccia e non
solo, a questo punto, vuole il risarcimento ma anche una pronuncia che si estende
alla statuizione che la borsa sua. Una volta e per sempre. E per far questo ossia per
fare in modo che la statuizione del giudice non si fermi al risarcimento del danno di
volta in volta riconosciuto nelle tre cause suddette, ma risalga a monte alla propriet
della borsa necessario una domanda di accertamento incidentale che attesta la
propriet della borsa per sempre e per tutte le eventuali liti successive. (La domanda
di accertamento incidentale sia unattivit del convenuto che dellattore). Per
spiegare laccertamento incidentale si distinguono:
I punti pregiudiziali: quel passaggio logico ineliminabile ma tacito che il
giudice compie tacitamente in ogni pronuncia per arrivare alla decisione nel
merito ma un punto che il giudice non ha bisogno di affrontare
esplicitamente perch le parti su quel profilo non controvertono (ossia non
mettono in dubbio quel punto tipo che la borsa di Anto come nellesempio
sotto) quindi il giudice non va ad esaminare quel profilo. Es: rompo la borsa
di Anto e Anto mi conviene in giudizio ed io mi difendo dicendo la colpa
non mia bens tua che lasci la borsa in mezzo allaula; mentre Anto si
difende dicendo no tua perch i prof devono stare dietro la cattedra non
devono passeggiare. Il giudice che accoglie la domanda di Anto d per
scontato che la borsa di Anto perch se non fosse cos non mi
condannerebbe al risarcimento.

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Le questioni pregiudiziali : es: inciampo nella borsa di Anto e la rompo e


Anto mi conviene in giudizio. Io mi difendo dicendo che, ammesso pure che i
prof debbano stare in cattedra, la borsa non comunque di Anto bens mia.
In questo caso il punto pregiudiziale si trasforma in questione pregiudiziale
perch la titolarit della borsa non pi un dato scontato ossia io lo metto in
dubbio. Quindi non pi un punto su cui il giudice pu sorvolare tacitamente
ma diventa una questione da risolvere. Perch per stabilire se Anto ha diritto
al risarcimento non deve solo stabilire chi ha diritto al risarcimento ma anche
la titolarit della borsa. Il giudice che dir che la borsa di Anto e mi
condanna al risarcimento del danno risolve la questione della titolarit della
borsa ma la risolve con efficacia incidenter tantum ossia solo incidentale
ossia solo interna a quel processo, con riferimento a quel processo. E ci
vuol dire che se io rompo unaltra volta la borsa io posso dedurre davanti al
nuovo giudice che la borsa non di Anto ma mia. E se io nel nuovo
processo mi limito a contestare la titolarit della borsa, anche il secondo
giudice si limiter ad una pronuncia incidenter tantum della titolarit ossia
con efficacia circoscritta a quel processo. E quindi nel terzo processo ancora
una volta posso mettere in dubbio la titolarit della borsa.
Le cause pregiudiziali ossia domanda di accertamento incidentale: ex art
34 cpc, si ha accertamento incidentale quando per domanda di parte, attore o
convenuto, o per disposizione di legge, una questione pregiudiziale deve
essere risolta dal giudice con efficacia di giudicato. Se non c una domanda
di parte o non c una disposizione di legge, la questione pregiudiziale, ossia
il profilo pregiudiziale sul quale le parti litigano, viene decisa con efficacia
limitata a quel processo ossia incidenter tantum.
Ha leffetto di trasformare la questione pregiudiziale (ossia questione -perch
litighiamo- e pregiudiziale perch il giudice deve risolvere la questione prima
di decidere nel merito) in causa pregiudiziale perch il giudice la risolver
non pi con efficacia limitata al processo in oggetto ma con efficacia di
giudicato ossia con efficacia estesa a tutti i possibili processi tra me e Anto
ossia la sentenza copre una volta e per sempre il diritto al risarcimento del
danno ma anche la questione della titolarit. La domanda di accertamento
incidentale con cui chiedo al giudice di emanare una sentenza di
accertamento, la cui efficacia si estenda a tutti i possibili processi tra me e
Anto pu provenire sia dallattore che dal convenuto ma noi lo studiamo tra i
poteri difensivi del convenuto. Laccertamento incidentale pu essere o
deciso insieme alla sentenza sul merito alla fine oppure prima separatamente
dal merito. Quindi il giudice potrebbe emanare una sentenza non definitiva
con cui il giudice stabilisce sulla causa pregiudiziale e poi va avanti per
stabilire nel merito ossia per esempio se e quanti alimenti spettano a Felice
(v. es sotto). Questa sentenza non definitiva pu essere impugnata subito o
con riserva.
Tutto questo ossia questi tre stadi (punto pregiudiziale se le parti non litigano , questione se
litigano ma non chiedono che il giudice decida con efficacia di giudicatoe causa/ domanda
incidentale se su quel profilo pregiudiziale le parti litigano e una delle due chiede che il giudice si
pronunci con efficacia di giudicato) pu avvenire o su istanza di una delle parti o perch lo
stabilisce la legge. Infatti ci sono dei casi in cui questo 3 stadi si riducono a 2 : ossia un certo profilo
pregiudiziale o oggetto di punto pregiudiziale o oggetto di accertamento incidentale ma non pu
essere questione pregiudiziale. Quindi in questo casi o le parti non litigano oppure dice la legge
se litigano il giudice non pu risolvere il profilo pregiudiziale con efficacia limitata a quel processo

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ma deve risolverla con efficacia di giudicato. Es: Felice mi conviene in giudizio dicendo pap
voglio gli alimenti. Io posso difendermi in mille modi diversi (per esempio che non ho soldi).
Oppure potrei difendermi dicendo non sono tuo padre (profilo pregiudiziale perch se non sono il
padre non gli devo nulla). Per nel momento in cui io affermo di non essere il padre il profilo
pregiudiziale diventa oggetto di questione ossia occorre stabilirlo con riferimento a quella sentenza.
Per giacch la legge riconosce la paternit come un fatto troppo importante per essere deciso solo
con riferimento a quella causa bens va deciso una volta per tutte. Quindi o io non contesto che non
sono il padre ed allora il giudice dar per scontato che lo sono e si pronuncer nellesempio fatto
solo sugli alimenti oppure se nego di essere il padre ossia metto in dubbio la questione di stato, il
punto si trasforma (trasla), per volont di legge, automaticamente in accertamento incidentale ossia
il giudice non pu risolvere questo profilo pregiudiziale con efficacia incidenter tantum bens dovr
risolverlo con efficacia di giudicato. In questo caso non il giudice che agisce dufficio - perch il
giudice non pu provvedere su cose che non hanno domandato le parti - ma la legge che individua
certe questioni, come quelle di stato, da risolvere - non con efficacia limitata a quel processo e
ridiscutibile in un altro processo ma con efficacia di giudicato valevole per tutti i processi. Altro
esempio: Anto mi conviene in giudizio, io mi difendo dicendo la borsa non tua e comunque non
puoi mettere la borsa in mezzo alla stanza, il giudice dice la borsa di Anto e sbagli tu ad andare
girando durante la lezione e mi condanna a pagargli il risarcimento. Dopo di che io posso pagare e
poi iniziare unazione di rivendicazione perch sia accertata la titolarit della borsa e tu me la
restituisca. E se anche Anto tira fuori la sentenza con cui il giudice le ha riconosciuto il risarcimento
, questo non esclude che io possa convenirla in giudizio perch voglio la borsa. Viceversa se ho
contestato la paternit con Felice, il giudice non solo mi avr condannato a pagare gli alimenti ma
avr anche dichiarato con efficacia di giudicato che sono il padre. Il che vuol dire che quando io
morir Felice avr diritto ad una quota anche se gli altri eredi non lo conoscono perch potr esibire
la sentenza che aveva ad oggetto gli alimenti ma in cui era stata anche messa in dubbio la paternit.
[Per pregiudiziale si deve intendere una cosa che va risolta prima per poterne fare unaltra;
es: se Valerio vuole uscire con la fidanzata stasera alle 10 deve prima arrivare a pag 100 del
libro e stendere i panni sul deltaplano].
Lattore invece di questo 3 attivit pu compiere solo quella di accertamento incidentale.
Quando invece una questione pregiudiziale deve essere risolta con efficacia di giudicato per
statuizione di legge, non c neppure bisogno della domanda di nessuna delle parti ma il giudice
decide automaticamente perch glielo impone la legge.
Tutte e tre queste attivit sono accomunate dal fatto che tutte e tre mirano ad ottenere il rigetto della
domanda avversaria (ossia non pagare gli alimenti a Felice e non pagare la borsa a Anto) e la
domanda di accertamento incidentale mira anche ad ottenere il giudicato della questione.
Proporre domanda riconvenzionale: la domanda con cui il convenuto in giudizio
conviene a sua volta lattore nello stesso giudizio. E unaltra attivit che pu esercitare il
convenuto nel suo scritto difensivo . Con la domanda riconvenzionale il convenuto
approfitta del processo instaurato dallattore per proporre domanda contro lattore. Es: mi
convieni per la risoluzione del contratto sostenendo che sono inadempiente ma io a mia
volta chiedo la risoluzione del contratto per il mio inadempimento. Es2: abbiamo convenuto
la vendita di questo computer a 200 euro. E mi convieni in giudizio per la consegna del
computer ed io a mia volta chiedo la tua condanna al pagamento dei 200 euro. Si chiama
riconvenzionale perch colui che convenuto a sua volta riconviene lattore.
Le domande riconvenzionali possono essere
Compatibili con la domanda dellattore: compatibile quando il giudice potrebbe
accogliere contemporaneamente sia la domanda principale (che quella dellattore)
che la riconvenzionale (quella del convenuto).

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Es: quindi il giudice accoglie le domande di entrambi a fronte della condanna alla
consegna del computer condanna lattore a pagare i 200 euro). Quindi la mia
riconvenzionale compatibile con laccoglimento della domanda principale
Incompatibili con la domanda dellattore: quando la riconvenzionale
incompatibile con laccoglimento domanda principale dellattore.
Es: mi convieni per la risoluzione del contratto per inadempimento , io propongo
domanda riconvenzionale perch dico che sei tu inadempiente. In questo caso se il
giudice accoglie la mia domanda rigetta la tua (attore) e viceversa.

E chiaro che si pu considerare come attivit difensiva del convenuto la proposizione di domande
riconvenzionali incompatibili perch solo nelle incompatibili, laccoglimento della riconvenzionale
conduce al rigetto della domanda principale.

Quindi accertamento incidentale, eccezione, contestazione e domanda riconvenzionale sono 4


attivit che pu compiere il convenuto anche insieme, sono perfettamente cumulabili, purch
logicamente compatibili.
Domanda:ci deve essere un collegamento tra la domanda principale e la domanda riconvenzionale?
Oppure posso proporre nel processo qualunque tipo di domanda riconvenzionale?
Risposta: ex art 36 cpc. Questo art dice che il convenuto pu proporre nel processo le domande che
sono connesse per il titolo della domanda dellattore o per il titolo delleccezione del convenuto.
ossia questo art 36 sembrerebbe dire non possibile proporre qualunque tipo di domanda
riconvenzionale ma solo la domanda riconvenzionale che sia collegata alla domanda principale o
che sia collegata alleccezione del convenuto: deve avere in comune con la principale il titolo o
anche loggetto secondo la giurisprudenza. Es di riconvenzionale connessa per titolo alla principale:
tu chiedi la risoluzione del contratto ed anche io chiedo il pagamento dello stesso contratto. Tu
chiedi la consegna del pc e io chiedo la restituzione dello stesso pc. Es di domanda riconvenzionale
connessa alleccezione del convenuto: mi convieni in giudizio per il pagamento di 1000 euro, io
(convenuto) vi eccepisco in compensazione un controcredito di 1500 euro perch non mi hai
pagato 2 mensilit da 750 di affitto(eccezione)quindi non solo eccepisco che non ti devo niente ma
in via riconvenzionale sei tu che devi qualcosa a me. Quindi io convenuto chiedo al giudice di
condannare lattore a pagarmi i 500 euro di differenza (in questo caso la domanda riconvenzionale
del convenuto collegata al titolo della sua eccezione, il contratto di locazione inadempito, e
quindi chiedo in via riconvenzionale la condanna al pagamento dei 500).
Domanda: posso proporre in giudizio una domanda riconvenzionale che non collegata n con la
domanda principale n con leccezione?
Risposta: Es: Marcella mi conviene in giudizio dicendo abbiamo concordato la vendita del pc, ti
ho dato anche i 200 euro, chiedo la condanna del tua condanna a consegnarmi il pc. Allora giacch
ci troviamo io convenuto che devo consegnare il pc domando in via riconvenzionale che Marcella
che mia inquilina mi paghi due mensilit. Lo posso fare? Risposta: guardando lart 36 cpc la
risposta no perch tra la consegna del pc e la casa che marcella ha in fitto non c nessun
collegamento n per il titolo oggetto della domanda principale (consegna del pc da parte mia a
Marcella - attore) n per il titolo oggetto della domanda riconvenzionale (laffitto che mi deve).
Sembrerebbe che il simultaneus processus ossia il cumulo di domande in un o stesso processo deve
essere giustificata dal fatto che ci sia collegamento tra le due domande principale e riconvenzionale.
Ma anche vero che lart 104 cpc [Pluralit di domande contro la stessa parte Contro la stessa
parte possono proporsi nel medesimo processo pi domande anche non altrimenti connesse, purch
sia osservata la norma dell'art. 10, secondo comma] non si occupa direttamente della domanda

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riconvenzionale ma dice che da parte dello stesso attore contro lo stesso convenuto si possono
proporre nello stesso processo tutte le domande che vogliamo anche non altrimenti connesse.
Es: la mia inquilina Franca mi deve due mensilit e la convengo in giudizio. Per le anche prestato
il registratore e non me lo ha restituito, mi trovo e le chiedo anche il registratore, poi le ho prestato
del danaro e ne approfitto per chiedere la restituzione e poi mi ha rotto lo specchietto della
macchina e ne approfitto per chiederne il risarcimento. Tutti questo petitum e causa petendi li
chiedo tutti in un unico processo. Lo posso fare? Risposta: s. Perch lart 104 cpc dice che dallo
stesso attore e contro lo stesso convenuto posso proporre tutte le domande che voglio anche se non
centrano nulla tra di loro (significa anche non altrimenti connesse ossia non hanno tra loro, le
domande, alcun collegamento n per il titolo, causa petendi, n per loggetto) purch avvengano tra
lo stesso attore e convenuto e non altri.
E allora ci si chiede: se per un unico processo puoi proporre domande che vuoi anche se non
centrano nulla tra loro solo per il fatto che sono proposte dallo stesso attore contro lo stesso
convenuto allora perch non si potrebbe arrivare a sostenere che si possono abbinare delle domande
che non centrano di cui una principale e laltra riconvenzionale ossia una la fa marcella contro di te
e unaltra te contro marcella?
Ebbene chi valorizza lart 104 cpc arriva a dire che possibile proporre nel processo domande
riconvenzionali anche se non sono collegate n per il titolo o loggetto della domanda principale n
per leccezione, perch lart 104 giustifica la proposizione in uno steso processo, simultaneus
processus ossia il cumulo di domande dello stesso attore contro lo stesso convenuto anche se non
centrano nulla (risarcimento specchietto + restituzione soldi), per motivi di economia processuale.
Tra le due tesi, per i giudici, la tesi prevalente quella della cassazione. Ogni giudice libero di
decidere come vuole ma ogni giudice sa che attraverso le impugnazioni si arriva alla cassazione e
quindi ogni giudice cerca di attenersi alla cassazione tanto sempre l si va a finire. E se proprio il
giudice vuole andare in dissenso il giudice dovr argomentare per bene.

DOMANDA GIUDIZIALE ED EFFETTI PROCESSUALI E SOSTANZIALI

Quando la domanda produce effetti processuali?


Non dal momento in cui latto di citazione sulla mia scrivania bens dal momento in cui viene
notificato al convenuto. Ossia lufficiale giudiziario consegna una copia al convenuto. E non
importa se lui non era in casa, nel momento stesso in cui la domanda arriva a casa sua ossia c
qualcuno che lo prende o dal momento in cui il convenuto ha in mano latto di citazione ecco che
egli diventa parte nel processo. Quindi dal passaggio di mano dallufficiale giudiziario alle mani del
convenuto si producono degli effetti.
Effetti processuali: ossia effetti che attengono al processo che inneschiamo con quella domanda. Il
primo effetto processuale che si produce con la notifica (nel momento in cui chi subisce la domanda
tocca la citazione) quello di far acquistare a chi propone la domanda e a chi subisce la domanda
la qualit di parte, attore e convenuto, quindi la sentenza produrr i suoi effetti anche se il
convenuto non fa nulla, tipo contumacia. La sentenza fa stato ossia vincola le parti. Secondo effetto
processuale: pendenza della lite. La proposizione della domanda ossia proprio nel momento in cui
la domanda esce dalla mia sfera (di chi propone la domanda) ed entra in quella di un altro (quello
che subisce la domanda) il momento che genera la pendenza della lite o litispendenza in senso
ampio ossia la lite pende ossia inizia nel momento in cui Francesco tocca il mio scritto contenente
la domanda, quindi nel momento in cui la domanda proposta. Quindi la lite pende da quando la
domanda proposta ossia da quando latto che la contiene portato nella sfera di conoscenza del
convenuto. Finch resta nella mia borsa non ha effetti, solo un pezzo di carta.

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Diversa la litispendenza in senso stretto ossia la contemporanea pendenza di due cause identiche
dinanzi a giudici diversi.
Effetti sostanziali : nel senso che riguardano il diritto fatto valere con quella domanda. Tra gli
effetti sostanziali c lanatocismo ossia gli interessi sugli interessi. Di regola gli interessi non
producono interessi a meno che non siano calcolati per sei mesi e comunque con decorrenza dalla
domanda giudiziale, ossia linteresse produce interessi solo se proposta la domanda. La domanda
giudiziale cio ha leffetto di creare lanatocismo ossia di far generare interessi agli interessi. E un
effetto sostanziale perch attiene al diritto e quindi il diritto non sorge se gli interessi sugli interessi
non sono chiesti con la domanda e sorgono dal momento della domanda.
Un altro effetto sostanziale che il possessore di buona fede deve restituire i frutti dal momento
della domanda tanto vero che, in modo improprio, si dice che la domanda rende di malafede il
possessore di buonafede ma non vera questo affermazione ossia resta possessore di buonafede
solo che mentre il possessore di malafede deve restituire i frutti da quando ha il possesso, il
possessore di buonafede finch non sa che la cosa di un altro non deve restituire i frutti. Ma
quand che lo sa? Dalla domanda e quindi dalla domanda non pu pi dire non lo so e quindi
deve restituire i frutti. Quindi gli effetti sostanziali fanno aumentare il proprio diritto, ossia ho un
maggior diritto se c lanatocismo e la restituzione dei frutti, cosa che non avviene con gli effetti
processuali che non fanno acquistare un maggior diritto solo perch ho acquisito la qualit di parte,
n se c la pendenza della lite.
Alcune sentenze della corte costituzionale hanno stabilito che gli effetti sostanziali e processuali
non si producono pi nel momento in cui la domanda giudiziale entra nella sfera di conoscibilit del
convenuto ossia gli viene notificata. Fino a 10 anni fa era il contrario.

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LEZIONE 10

ARGOMENTI
SOSPENSIONE E INTERRUZIONE DELLA PRESCRIZIONE -INCIDENZA DELLA DOMANDA SUL CORSO DELLA
PRESCRIZIONE- INTERRUZIONE DELLA DOMANDA GIUDIZIALE- EFFETTI DELLA DOMANDA SUL CORSO DELLA
PRESCRIZIONE- EFFETTO SOSPENSIVO DELLA DOMANDA 2945 CC - 2953 CC EFFETTO DEL GIUDICATO SULLE
PRESCRIZIONI BREVI ESTINZIONE DEL PROCESSO ACCENNI DI NOTIFICA DELLA DOMANDA CORTE COST
477/02

Abbiamo detto che la domanda giudiziale nel momento in cui entra nel sfera del destinatario
produce degli effetti
Sostanziali : che attengono al diritto fatto valere. Tra gli effetti sostanziali che si producono
con la domanda:
Anatocismo dal giorno della domanda giudiziale: ossia gli interessi degli interessi
che si producono dal giorno della domanda giudiziale. Il che vuol dire che si
producano interessi devo fare domanda giudiziale e da quel giorno si produce
lanatocismo.
Trasformazione del possessore di buonafede in possessore di malafede.Il possessore
di buonafede fa suoi i frutti perch crede che la cosa sia sua in buona fede e si
appropria dei frutti. Es: se io sono il possessore di buona fede di un immobile e lo
fitto a 2000 euro al mese, mi prendo i 2000 euro ogni mese. Da quando invece
dovr restituire al proprietario questi 2000 euro? Dal giorno della domanda
giudiziale.
Prescrizione
Processuali : che attengono al processo. Tra gli effetti processuali vi :
lacquisto della qualit di parte che si ha un attimo dopo la consegna della domanda
giudiziale da parte del pubblico ufficiale.
Determina la pendenza della lite ossia il processo inizia nel momento in cui la
domanda giudiziale entra nella sfera di conoscibilit del destinatario.

INCIDENZA DELLA DOMANDA SUL CORSO DELLA PRESCRIZIONE

Introduzione: la prescrizione un periodo di tempo, un periodo di inerzia nellesercizio (ed


esercitare il diritto non vuol dire soddisfarlo. E sufficiente esercitarlo) del diritto in cui
lordinamento ci chiede di esercitare quel diritto almeno una volta, se non lo fai vuol dire che non ti
interessa e lordinamento ti fa perdere dunque quel diritto.
Es: ho prestato 20 euro a Genni. Da oggi ho 10 anni per esercitare il diritto. Ossia almeno una volta
in questo 10 anni devo mandare una letterina a Genni affinch lordinamento non prescriva il mio
credito.
Il fenomeno della prescrizione pu essere interessato da 2 vicende che hanno cause ed effetti
diversi:
sospensione della prescrizione: La prescrizione un periodo di inerzia giustificata
nellesercizio del diritto e quando linerzia giustificata, la prescrizione non corre. E
linerzia giustificata solo quando si verificano le ipotesi di sospensione previste dal codice
civile. La sospensione un periodo di congelamento della prescrizione. Di inerzia
nellesercizio del diritto ma giustificata da una causa prescritta dal codice.

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Es: oggi 25/10/11 ho dato i soldi a Genni. Il tempo inizia a scorrere. Sono passati 3 anni
siamo nel 2014. Quindi mi restano altri 7 anni per esercitare il diritto. Solo che nel 2014 si
configura una delle ipotesi previste dal codice civile, ossia parto per la guerra. Per tutto il
tempo in cui la mia inerzia giustificata dal fatto che sono in guerra, la prescrizione non
corre ossia sospesa. Supponiamo che io torni dalla guerra nel 2018. Quando torno dalla
guerra cessa la causa di sospensione e quindi dal 2018 ho altri 7 anni per esercitare il diritto.
Quindi il mio diritto verso Genni si prescrive nel 2025. Ossia la sospensione una causa che
giustifica linerzia del titolare del diritto come se nel periodo creasse due parentesi, e si
calcola tutto il periodo che c prima della causa di sospensione + tutto il periodo che c
dopo fino ad arrivare al periodo complessivo di prescrizione (10 anni o 20 per le servit, nel
caso di mancato uso) ma non si calcola il periodo in cui dura la causa di sospensione.
Interruzione della prescrizione: ex 2943 quarto comma: la prescrizione viene interrotta da
ogni atto che vale a costituire in mora (per iscritto) il debitore (fax, Pec, raccomandata).
Linterruzione quindi deriva ad un atto di esercizio del diritto tale per cui si distrugge il
periodo precedente e ne comincia uno nuovo, in qualunque momento sia stato esercitato
quel diritto. [la raccomandata interrompe solo non sospende mentre la domanda sospende
anche]
Es: oggi 24/10/11 ho prestato i soldi a Genni. Comincia a correre la prescrizione. Ma nel
2014 mando la letterina Genni (va bene fax , mail o per stare ancora pi tranquilli una
raccomandata) con cui ricordo a Genni il mio credito. Cos mentre la sospensione deriva da
una causa che giustifica linerzia nellesercizio del diritto, linterruzione deriva da un atto di
esercizio del diritto ossia inviando la letterina a Genni io ho esercitato il diritto ossia ho
dimostrato allordinamento che io quel diritto lo voglio, mi interessa. Ora Genni non mi
paga per questo atto interruttivo del diritto, di esercizio del diritto comporta leffetto di
distruggere il periodo precedente e ne fa cominciare uno nuovo. Quindi se Genni non mi
paga e gli letterina nel 2014, dal 2014 iniziano a correre altri 10 anni. E quindi il mio diritto
di credito verso Genni non si prescriver pi nel 2021 ma nel 2024.
Es2: mezzanotte meno cinque del 24/10/2021. Io non ho mai mandato in questo 10 anni
una lettera a Genni. Ma quasi allo scadere della mezzanotte e allingresso nel nuovo anno in
cui si sta per prescrivere il mio credito verso Genni bussa in una notte buia e tempestosa-
alla porta il postino che porta la raccomandata in cui dico a Genni che mi deve restituire i
soldi. Ed con la consegna di quella raccomandata si interrompe la prescrizione anche se
mancavano pochi attimi allingresso nel nuovo anno. E ricomincia il nuovo periodo di 10
anni. E questo si pu verificare allinfinito, se si invia una letterina sul punto di prescrizione.
Se per interrompere la prescrizione basta una letterina a maggior ragione anche la domanda
interrompe la prescrizione. Se ad un minuto dalla mezzanotte invece di arrivare il postino con la
nostra letterina, arriva lufficiale giudiziario con la nostra domanda giudiziale in forma di atto di
citazione si avr anche in questo caso linterruzione della prescrizione ossia la distruzione del
periodo precedente e ne fa cominciare uno nuovo. Questo interruzione si ha anche se la domanda
proposta in via riconvenzionale ossia dal convenuto nel corso del giudizio. E questa interruzione
con domanda si ha anche se ho adito un giudice incompetente perch se riassumo il processo, il
processo continua dinanzi a quello competente. Perci importante il meccanismo della
riassunzione perch riassumere ossia far continuare il processo mi permette di salvare leffetto
interruttivo proposto dalla domanda originaria fatta al giudice incompetente.
Es: se mezzanotte meno un minuto del 24/10/2021 ossia quasi dopo 10 anni, io propongo domanda
a Genni e lo convengo in giudizio davanti al giudice di Caltanissetta, Genni non pu dire u ce
lho fatta perch tanto il giudice incompetente bens il giudice di Caltanissetta si dichiarer
incompetente ma io riassumer la causa dinanzi al giudice competente ed il processo continuer
(ossia si salda alla mia domanda iniziale) ed io avr salvato la prescrizione. E leffetto

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dellinterruzione sia che avvenga con letterina o con domanda giudiziale, inizia un nuovo periodo di
prescrizione pari al periodo massimo anche se il postino o lufficiale giudiziario ha bussato alla
porta di Gennaro a mezzanotte meno un minuto dallo scadere della prescrizione e per un minuto
ricominceranno altri 10 anni.
C per una differenza tra la letterina e la domanda giudiziale: la letterina un evento istantaneo,
la domanda giudiziale d vita invece ad un evento duraturo, la domanda giudiziale inizia il processo
ed ha una sua durata. E quindi a differenza della letterina che devo ricordarmi di inviare entro i 10
anni ossia a differenza della raccomandata che produce il solo effetto interruttivo), la domanda
invece non produce solo leffetto interruttivo (ossia leffetto distruttivo del periodo precedente e ne
fa cominciare uno nuovo) ma anche un effetto sospensivo.
Se linterruzione avvenuta con la domanda giudiziale, la prescrizione non corre ossia sospesa
fino al momento in cui passa in giudicato (ossia diventa immodificabile) la sentenza che chiude il
giudizio ossia finch il processo non si concluso, finch la sentenza non pi impugnabile e
abbiamo esaurito la gamma delle impugnazioni. La domanda giudiziale produce entrambi gli effetti:
interruttivi e sospensivi.
Es: nel 2014 ossia dopo quasi 10 anni notifico a Genni la domanda giudiziale, invece della letterina.
La domanda giudiziale nel 2014 avr un duplice effetto: interrompe la prescrizione come la
raccomandata e ne fa cominciare uno nuovo di 10 anni ma contemporaneamente lo sospende ossia
la prescrizione non inizia a decorrere per tutta la durata del processo ossia dal giorno della domanda
giudiziale ossia dallinterruzione, fino al giorno in cui passa in giudicato ossia diventa
immodificabile (o perch non impugnata o perch impugnata ma confermata nei vari gradi fino alla
cassazione) la sentenza che chiude il processo ovviamente se ho vinto la causa altrimenti non ci
sarebbe nessun diritto da prescrivere.
Es: si chiude il processo con una sentenza ormai immodificabile che condanna Genni a pagarmi i
20 euro. Ma Genni continua a non pagarmi ed allora io dovr iniziare lesecuzione. E giacch la
prescrizione ricomincia da capo con la domanda giudiziale e la sentenza favorevole, avr altri 10
anni per iniziare lesecuzione dal passaggio in giudicato della sentenza. Es: ho prestato oggi i soli a
Genni, la prescrizione inizia a correre. Siamo nel 2021. Alle 23,59 bussa lufficiale giudiziale e gli
consegna la mia domanda giudiziale che distrugge i quasi 10 anni che sono trascorsi e ripristina i 10
anni. Ma intanto nel 2021 la domanda giudiziale fa cominciare il processo, quindi si produce anche
leffetto sospensivo. Quindi per tutto il processo la prescrizione non corre. Supponiamo che il
processo dura tre anni, e nel 2024 la sentenza passa in giudicato. Genni nonostante la sentenza
continua a non pagarmi. E allora intanto la sentenza me la metto nel cassetto e quanto tempo avr
per iniziare il processo esecutivo ossia per andare con lufficiale giudiziario da Genni? Avr 10
anni. Se il processo dovesse per esempio durare 13 anni il mio diritto non pu essersi prescritto
perch dal 2021 al 2034 la prescrizione era sospesa altrimenti mi sarei dovuto preoccupare nei 13
anni di durata del processo di inviare raccomandata per assurdo anche nel processo. E se per
assurdo con la domanda non avessi leffetto sospensivo ne avrei avuti 7 di anni per esercitare il
diritto prima della prescrizione perch tre sarebbero trascorsi per il processo.
Es: e allora supponiamo che nel 2024 viene emanata la sentenza e la sentenza di condanna
sappiamo che trasforma le prescrizioni da brevi in lunghe. Supponiamo che il nostro diritto sia a
prescrizione pi breve di quella ordinaria, per esempio lillecito aquiliano ossia il diritto al
risarcimento del danno da responsabilit extracontrattuale si prescrive in 5 anni e se un sinistro
stradale in 2 anni. Quindi supponiamo che mi sono fatto male cadendo alluniversit e devo avere il
risarcimento del danno dalluniversit. Mi faccio male il 24/10/11 e comincia a trascorrere la
prescrizione, ma nel 2014 invio la raccomandata alluniversit. Allora si interrompe la prescrizione
e comincia un nuovo percorso ma non subito perch la domanda giudiziale produce leffetto
sospensivo. Ebbene il processo dura fino al 2019 quando passa in giudicato la sentenza che
condanna luniversit a pagarmi 10.000 euro di risarcimento. La sentenza la metto nel cassetto.

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Quanto tempo avr per chiedere alluni di pagare questo 10 mila euro con il processo di
esecuzione?
Normalmente 5 anni perch illecito aquiliano ma giacch la sentenza di condanna trasforma le
prescrizioni da brevi a lunghe, avr 10 anni anche in questo caso. Il mio diritto in sostanza non
nasce pi nel corridoio quando sono caduto ma dalla sentenza ex art. 2953 c.c.

ALTRO DEGLI EFFETTI DELLA DOMANDA SUL CORSO DELLA PRESCRIZIONE

Abbiamo detto che per es: presto il 24/10/11 i soldi a Genni oppure cado alluni. Inizia a correre la
prescrizione. Nel 2014 propongo domanda giudiziale che interrompe e sospende la prescrizione dal
giorno della domanda al giorno in cui passa in giudicato la sentenza che definisce il giudizio.
Potrebbe accadere per che alla sentenza finale, che riconosce il diritto, non si arrivi mai. Perch ci
sono degli eventi che vedremo- che comportano lestinzione del processo, ossia il processo muore
senza avere una sentenza. Il processo civile come lo schermo del pc se non fai niente a lungo il
monitor si spegne, allo stesso modo il processo civile si estingue per inattivit.
Per es: se le parti non vanno ad udienze consecutive il processo si estingue. Supponiamo allora in
base allesempio che stavamo facendo che il processo vada avanti e nel 2018 si estingue. Ora
sarebbe stato comodo che la legge dicesse se il processo si estingue il nuovo periodo di
prescrizione decorre dalla data dellestinzione ossia dal 2018. Invece no. Perch il codice dice che
se il processo si estingue e quindi allaltra parentesi non arriver mai come una barca che non
passa da una sponda allaltra del fiume ossia alla sentenza non arriver mai, uno dei due effetti
resta in piedi malaltro viene meno. Es: io ho proposto la domanda nel 2014 in cui chiedo a Genni la
restituzione dei 20 euro con gli interessi. Il processo dura fino al 2018, 4 anni. Nel 2018 il processo
si estingue perch per es, io e Genni non ci presentiamo a due udienze. E allora il codice civile
stabilisce che se il processo si estingue leffetto interruttivo resta in piedi e leffetto sospensivo
viene meno ossia leffetto distruttivo tra il 2011 e il 2014 resta salvo, ma la prescrizione si calcola a
ritroso dalla data della domanda giudiziale perch viene meno leffetto sospensivo.
Che vuol dire?
Vuol dire che io sono nel 2018. Nel 2014 ho interrotto la prescrizione inviando letterina a Genni. E
quindi avevo a disposizione altri 10 anni. E nel 2018, ho guadagnato leffetto interruttivo ma ho
perso leffetto sospensivo quindi i dieci anni si calcolano a ritroso dalla data della domanda. Vuol
dire che nel 2018 ho solo altri sei anni per far valere il mio diritto verso Genni. In sostanza la
domanda giudiziale ma questo definizione impropria solo per chiarire il concetto in questo
caso ha la resta valenza della raccomandata. Ossia estinto il processo la domanda si trasforma in
raccomandata (concetto improprio solo per capire).
Quindi se il processo si estingue in un periodo in cui durato oltre il periodo di prescrizione,
lestinzione del processo mi fa perdere il diritto per prescrizione. Es: supponiamo che il processo
tra me e Genni si estingua nel 2025. Rimane fermo leffetto interruttivo ma leffetto sospensivo
viene meno. Ossia il nuovo periodo di 10 anni si calcola dal 2014. Ma 2014 + 10 anni di
prescrizione fa 2024. Io nel 2025 ho perso il diritto.
Ex art 2945 terzo comma: se il processo si estingue, se non si arriva ad una sentenza sul merito,
rimane fermo leffetto interruttivo (ossia i nuovi 10 anni che hai guadagnato nel 2014, se era
illecito aquiliano i 5 anni, se era la servit 20, se era la pizza 3 perch solo la sentenza che
trasforma le prescrizioni da brevi in lunghe) ma il nuovo periodo ricomincia dalla data dellatto
interruttivo. E qual latto interruttivo? E la domanda giudiziale.
Vuol dire che se il processo durato 9 anni, 364 giorni e si estingue, io avr solo un giorno per
interrompere la prescrizione con raccomandata o unaltra domanda. Quindi solo la sentenza che
trasforma le prescrizioni da brevi in lunghe, il che vuol dire che se il mio era un illecito aquiliano ed
il processo si estingue, la prescrizione ricomincia a decorrere dalla data dellatto interruttivo ossia

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dalla domanda a ritroso ma il periodo di prescrizione che ricomincia a decorrere di 5 anni perch
solo il passaggio in giudicato della sentenza che mi fa guadagnare la trasformazione delle
prescrizioni da brevi in lunghe.
Invece la domanda che non arriva alla sentenza mi ha fatto guadagnare leffetto interruttivo, mi ha
fatto perdere leffetto sospensivo, il nuovo periodo si calcola a ritroso dalla data della domanda ma
il periodo del diritto originario perch il mio diritto non stato sostituito con la sentenza ma
continua ad essere generato per esempio dal fatto che sono caduto alluniversit.
La ratio di tutto questo che il processo si estingue o perch le parti rinunciano o si scordano di
fare qualcosa tipo non si presentano a due udienze. Quindi se le parti non manifestano interesse per
il processo, questo si estingue.
Dunque al momento della domanda giudiziale si producono degli effetti sostanziali ed effetti
processuali. Effetti che si producono al momento in cui la domanda giudiziale entra nella sfera di
conoscibilit del destinatario, del convenuto. E si intende per sfera di conoscibilit che non detto
che lufficiale giudiziario quando debba per forza notificare al convenuto, ossia debba per forza
trovare in casa, quando notifica, il convenuto ma sufficiente che trovi qualcuno a cui dare la
domanda anche il vicino o il portiere. Se poi viene notificata al portiere e tu torni dopo due giorni da
un viaggio, non significa che ti sta notificata due giorni dopo ma la data della notifica rimane
quella della notifica al portiere, per es. Il fatto che la domanda giudiziale entri nella diretta
percezione del destinatario perch il destinatario semmai perch ha litigato con la moglie e non
torna a casa da 7 giorni, non un problema che lordinamento si pone. Questo regola per cui tutti
gli effetti processuali e sostanziali si producono nel momento in cui la domanda giudiziale entra
nella sfera di conoscibilit del convenuto era una regola assoluta ed inderogabile fino a 10 anni fa.
ossia la domanda giudiziale era considerata un pezzo di carta finch era nel tuo computer, nella tua
borsa, nella borsa dellufficiale giudiziale, e finch non passava dalla mani dellufficiale giudiziario
a quelle del destinatario. Quindi il momento in cui la domanda giudiziale esce dalla tua sfera, e il
processo inizia a pendere e gli effetti si producono il tocco della domanda. Per ci comportava
dei rischi soprattutto quando la domanda giudiziale veniva notificata attraverso ufficiale ma
attraverso posta. Perch lufficiale fa le notifiche porta a porta solo nel suo comune mentre quando
deve andare fuori comune notifica per posta ossia prende la raccomandata e la spedisce e quindi c
il rischio del ritardo delle poste. E ci comportava che quando il mio atto, il mio diritto era soggetto
ad un termine, in quel termine dovevo far rientrare la notifica dellufficiale e quindi calcolare anche
eventuali ritardi delle poste, con tutti i rischi che le poste comportano.
Lappello va fatto in un certo termine ossia 30 giorni. Supponiamo per es, che io latto di appello lo
devo notificare a Roma. Certo potrei mettermi nel treno, andare dallufficiale giudiziario di Roma e
lufficiale di Roma notificher a mano. Ma giacch latto di appello come gli altri atti sono compito
degli avvocati, questo non che possono girare litalia per consegnare atto allufficiale giudiziario
dei vari posti ma si affideranno allufficiale del posto in cui vivono, quindi Napoli, che poi
notificher a mezzo posta. Il che vuol dire che nei 30 giorni dellappello, lavvocato doveva
preoccuparsi ,fino a 10 anni fa,non solo a consegnare latto di appello allufficiale giudiziario, non
solo che lufficiale facesse la raccomandata ma anche che la raccomandata arrivasse a destinazione
e che il postino la consegnasse nei 30 giorni a casa del destinatario. Se il postino invece fosse
arrivato il giorno dopo, lappello sarebbe saltato e la sentenza sarebbe passata in giudicato.
Es: le delibere condominiali si impugnano entro 30 giorni. Oggi 24/10 c lassemblea quindi se
non siamo daccordo con quella delibera la dovremmo impugnare entro il 23 novembre. Quindi
entro il 23 novembre non solo lavvocato doveva scrivere limpugnazione, darla allufficiale
giudiziario, non solo lufficiale giudiziario doveva inviarla per posta ma dovevo anche sperare che
il postino arrivasse entro il 23 a casa del destinatario perch altrimenti dopo sarebbe stato troppo
tardi e la delibera ormai era consolidata. Quindi lavvocato doveva lavorare in modo da scontare
anche i ritardi della notifica e soprattutto della posta. Questo sistema perci nel 2002 un giudice

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investe la corte costituzionale della legittimit di questo sistema svantaggioso per le parti. Ecco
perch le norme sulle notifiche sono state dichiarate illegittime con sentenza corte costituzionale
477 de 02,(questo sentenza si estende anche alle notifiche porta a porta quindi nella stessa citt)
nella parte in cui si prevede che per il notificante ossia colui che propone la domanda, la notifica si
perfeziona alla data di ricezione dellatto invece che alla data di consegna allufficiale giudiziale. Il
che vuol dire che quando c un termine da rispettare a pena di decadenza, il termine rispettato gi
solo per il fatto che io nel termine ho consegnato latto allufficiale giudiziario anche se poi
lufficiale giudiziario, porta a porta o il postino per posta consegna latto oltre i 30 giorni. Quindi
gli effetti processuali e sostanziali della domanda giudiziale si producono al momento in cui la
domanda giunge nella sfera di conoscibilit del destinatario ma se la domanda giudiziale va
proposta entro un termine di decadenza, ai fini dellimpedimento della decadenza si guarda alla data
in cui la parte o meglio il suo avvocato finisce di avere influenza su quellatto, ossia il momento
della consegna allufficiale giudiziario e anche se poi quel giorno allufficiale giudiziario gli viene
un ictus e non lo pu notificare non sar colpa della parte. Stessa cosa se il postino per esempio
scioperano. Varr la consegna.
Es: quindi se lassemblea di condominio oggi 23/10 fa la delibera ed ho di tempo trenta giorni per
impugnarla mi basta consegnare la mia domanda giudiziale di impugnazione della delibera entro il
23 /11, che poi lufficiale giudiziario la notifica al convenuto il 24/11 o il postino il 25/11 per es, io
il mio termine lho rispettato. Mentre ogni altro effetto processuale e sostanziale diverso
dallimpedimento della decadenza si produce al momento della consegna. Quindi gli effetti
processuali e sostanziali si producono nel momento in cui latto giunge al destinatario, ma se c da
impedire un termine di decadenza si guarda al momento della consegna e non al momento della
recezione ossia lultimo momento nel quale la parte che era tenuta a rispettare quel termine ha
ingerenza su quellatto e ne momento in cui lo d allufficiale giudiziario, i tempi che impiega
lufficiale giudiziario per notificare non li controllo pi io e allora non li posso scontare, non pi
affar mio. Quindi la corte costituzionale non ha cambiato la regola che gli effetti si producono al
momento dellarrivo della notifica ma ha solo introdotto uneccezione: se c da rispettare un
termine di decadenza si guarda al momento della consegna da parte dellufficiale giudiziario, invece
per tutti gli altri effetti al momento del recapito.
Non pacifico in cassazione se questo regola valga anche per la prescrizione. E la cassazione di
recente ha detto di no. Ha detto la prescrizione tu la puoi evitare anche con una raccomandata. E
allora se vuoi evitare la prescrizione non hai per forza bisogno della domanda giudiziale ma mandi
la raccomandata e poi se vuoi fai la domanda. Il prof non daccordo ma secondo la cassazione
quindi non c bisogno di estendere questa regola allimpedimento della prescrizione perch
lappello lo puoi proporre solo con la domanda giudiziale, la delibera la puoi impugnare solo con la
domanda giudiziale ma con la prescrizione non hai solo la domanda giudiziale bens hai pure a
disposizione la letterina, il fax, la mail. La ratio della cassazione che per la prescrizione hai 10
anni quindi se vuoi interromperla devi ricordarti giusto un giorno prima? Mentre i termini di
decadenza sono pi brevi, tipo appello 30 giorni e quando il termine di decadenza puoi rispettarlo
solo con la domanda giudiziale, ti basta consegnarlo allufficiale giudiziario. Mentre per tutti gli
altri effetti tra cui anche la prescrizione vale la regola generale per cui gli effetti processuali e
sostanziali si producono al momento della domanda, quindi per es, lanatocismo si calcola non dal
giorno della consegna ma dal giorno del recapito, ed i frutti sono dovuti non dal giorno della
consegna ma dal giorno del recapito cos come la qualit di parte si acquista non al momento della
consegna ma dal momento del recapito, cos come la lite pende non dal momento della consegna
ama da quello del recapito.
Ma in cassazione tutto questo non pacifico. Per esempio in materia di impugnazione del
licenziamento che deve avvenire in un termine ristretto ma che pu avvenire anche
stragiudizialmente con la raccomandata o con la domanda giudiziale c un caso in cui caso in cui
limpugnazione di licenziamento che deve avvenire entro 3 mesi era stata fatta con la

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raccomandata. Solo che il postino ci aveva messo tempo ed era arrivata dopo. E la cassazione fa un
ragionamento identico ossia dice il lavoratore che impugna il licenziamento non pu scontare il
ritardo del postino quindi io guardo al momento della consegna non al momento del recapito. E
vero che la cassazione non applica questo principio alla prescrizione, allinterruzione ed alla
sospensione perch puoi fare la raccomandata ma sempre con il postino per deve arrivare.
Quindi il prof non daccordo con la cassazione.
NB. se lufficiale giudiziale notifica dopo sei mesi potr esercitare azione di risarcimento del danno
contro lufficiale giudiziario e se si perde la domanda giudiziale potr avere risarcimento dalla posta
anche per un giorno di ritardo per colpa del quale avr perso un giorno di interessi dal convenuto.
Ma non succede mai perch servizio efficiente e prevede anche servizio notifica ultimo giorno.

APPROFONDIMENTI
CONTUMACIA

La contumacia lo stato della parte che non si costituita. E uno stato che pi frequentemente si
addice al convenuto, ma pu riguardare anche lattore (art.290). La regola che lattore ha lonere
di costituirsi entro 10 giorni dalla notifica della citazione, mentre il convenuto 20 giorni prima della
prima udienza. Il codice vuole che almeno una delle due parti si costituisca. Potrebbe darsi che
nessuna si costituisce nel proprio termine. Ma vi dir di pi, potrebbe darsi che nessuna delle due
scrive a ruolo la causa. In questo caso ludienza non si terr, ma il processo gi pende.
Domanda ricorrente allesame : qual quindi la sorte della domanda notificata e mai iscritta al
ruolo relativamente?
Risposta: essa versa in uno stato di quiescenza, per cui se dopo la notificazione, nessuno iscrive la
causa al ruolo, il processo va riassunto in un termine di tre mesi dal termine ultimo di costituzione
del convenuto, cio i tre mesi decorrono dai 20 giorni prima della prima udienza, altrimenti il
processo si estingue.
Se invece stata iscritta al ruolo tardivamente da entrambe le parti, cio nessuna delle due parti si
costituita nel termine, il giudice ordiner la cancellazione della causa dal ruolo e da quel momento
decorrono i tre mesi per la riassunzione, altrimenti il processo si estingue.
Se una delle due si costituita nel proprio termine, laltra parte pu costituirsi anche in udienza,
salvo le decadenze del convenuto. La parte, attore o convenuto che sia, che non si costituisce
neppure alludienza dichiarata contumace. La pronuncia di contumacia meramente dichiarativa,
ci vuol dire che il giudice lo dichiari o meno, la parte contumace, in quanto uno stato. Quindi le
regole relative alla contumacia si applicano anche se non vi stata la dichiarazione.
La prima regola riguarda la contumacia dellattore. Esso ha notificato la citazione e per motivi che
non ci riguardano non la iscrive al ruolo, ma la iscrive al ruolo il convenuto, costituendosi almeno
20 giorni prima della prima udienza. Alludienza quindi lattore non ci sar. Tutto a questo punto
dipende dal convenuto.
Se il convenuto lo chiede, il giudizio prosegue. Se per il convenuto non lo richiede, il giudice
ordina la cancellazione dal ruolo della causa e il processo si estingue.

Contumacia del convenuto : art. 291


Il convenuto non si costituisce, cio non deposita il proprio fascicolo contente la propria difesa.
Attenzione : la contumacia lo stato di chi non si costituito, ed diverso dallassenza. Lassenza
la mancata comparizione alludienza della parte costituita.

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Il giudice dovr verificare, quando manca il convenuto, se vi un vizio della notificazione. Se c


un vizio di nullit della notificazione, ordina allattore la rinnovazione della stessa notificazione. La
rinnovazione ha unefficacia retroattiva. Dopo la rinnovazione, il convenuto continua a non
costituirsi, il processo prosegue. Nel caso di mancata rinnovazione da parte dellattore entro un
termine perentorio, il processo si estingue. La parte contumace pu costituirsi in ogni momento del
procedimento fino alludienza di precisazione delle conclusioni. Ma dal momento in cui si
costituisce, come sappiamo, maturano delle preclusioni. Se si costituisce alludienza in cui si
devono precisare le conclusioni, presenter solo le conclusioni.
Le successive regole che vediamo ora, valgono sia per lattore che per il convenuto.
Fermo che al contumace nulla va notificato, qualcosa gli va notificato e cio quelle attivit che per
lui sono pregiudizievoli (art. 292). Queste attivit sono:
Lordinanza che ammette linterrogatorio formale, perch se non si presenta a rendere
linterrogatorio formale, il giudice pu ritenere come ammessi i fatti dedotti
nellinterrogatorio;
Lordinanza che ammette il giuramento, perch se non giura, perde;
Le comparse contenenti domande nuove o riconvenzionali.
Mentre ogni altra comparsa si considera comunicata con il deposito in cancelleria e con
lapposizione del visto del cancelliere (art. 292 comma 2).
La Corte Costituzionale con sentenza n. 317/89 ha stabilito che al contumace deve essere
comunicato anche un altro atto: la scrittura privata. La scrittura privata si ha per riconosciuta, se la
parte contro cui prodotta contumace. Il contumace nella prima udienza in cui si costituisce pu
disconoscere le scritture private contro di lui prodotte. Se non lo fa nella prima udienza in cui si
costituisce, la scrittura privata si ha per riconosciuta. La questione fu sollevata dinanzi alla Corte
Costituzionale, in quanto si chiedeva: come fa a sapere il contumace che stata prodotta una
scrittura privata a sua firma? Risposta: non lo sa, ma deve saperlo, perch se non lo sa, si ha per
riconosciuta.
Esempio: Convengo in giudizio Elsa per 1 milione di euro., Elsa resta contumace. A questo punto
faccio una scrittura privata con la scrittura di Elsa e la produco. Elsa non lo sa, la scrittura privata
viene riconosciuta e vinco la causa per 1 milione di euro.
Per questi motivi la Corte Costituzionale si pronunciata, dichiarando lillegittimit costituzionale
dellart. 292 nella parte in cui non prevedeva la notificazione al contumace del verbale in cui si d
atto della produzione della scrittura privata non indicata in atti notificati in precedenza. Siccome la
Corte non ha dichiarato un termine entro il quale il contumace deve costituirsi, in seguito alla
notificazione della scrittura privata, si applica la regola generale secondo cui pu costituirsi in
qualsiasi momento del procedimento.

Remissione in termini
Il contumace incontra le preclusioni, salvo che faccia la richiesta di remissione in termini (art.294).
Vuol dire che il contumace ammesso a compiere quelle attivit che le sarebbero precluse. Per
essere riammesso nei termini deve dimostrare che la nullit della citazione o della sua notificazione
gli hanno impedito di avere conoscenza del processo o che la costituzione gli stata impedita per
causa a lui non imputabile. Cio deve dimostrare una contumacia involontaria, incolpevole.
Il contumace quando si costituisce deve dimostrare non solo che la citazione o la notificazione della
citazione siano nulle, ma deve anche dimostrare che ci gli ha impedito di avere conoscenza del
processo. La prima parte dellart.294 comma 1 si applica solo nei confronti del convenuto (il

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contumace pu essere ammesso gli ha impedito di avere conoscenza del processo); la seconda
parte si applica nei confronti sia dellattore che del convenuto (la costituzione stata impedita da
causa a lui non imputabile). Ci perch lattore a conoscenza del processo.
INTERRUZIONE

Ai fini dellinterruzione dobbiamo distinguere :


Eventi che colpiscono la parte o il suo rappresentante legale;
Eventi che colpiscono il difensore.
Partendo dagli eventi che colpiscono il rappresentante legale e la parte, distinguiamo:
Morte
Perdita capacit processuale (interdizione)
Cessazione della rappresentanza legale
Il modo in cui operano questi eventi cambia a seconda della fase del processo in cui siamo.
Soprattutto cambia a seconda che levento si verifica quando la parte ancora non si costituita e
potrebbe costituirsi in prima udienza o quando la parte si gi costituita.
Se levento si verifica prima della costituzione della parte, linterruzione automatica, cio al
momento in cui ha luogo levento. Perch? Perch la parte non si ancora rivolta a nessun
difensore, quindi nessuno la tutela. In questo modo non pregiudico i miei eredi.
Se levento si verifica dopo la costituzione della parte, bisogna fare una duplice distinzione:
Se la parte si costituita a mezzo di difensore;
Se la parte si costituita personalmente.
Se la parte si costituita personalmente (es: causa dinanzi al giudice di pace per un valore inferiore
a 1100) e si verifica levento, linterruzione automatica.
Se la parte si costituita a mezzo di difensore, linterruzione ha luogo solo se levento dichiarato
dal difensore in udienza, altrimenti il processo continua. Non c nessun termine per dichiararlo.
Se levento non dichiarato fino alludienza in cui si precisano le conclusioni, la sentenza
validamente emessa e vincolante verso gli eredi.

Eventi che colpiscono il difensore:


Morte
Radiazione dallalbo
Sospensione dallalbo
Cancellazione dallalbo (c un dibattito in Cassazione)
Quando si verifica uno di questi eventi, linterruzione automatica. Non sono cause di interruzione
la revoca o la rinuncia della procura.
Linterruzione quindi dipende da eventi che minano la regolarit del contraddittorio. Con
linterruzione il processo entra in uno stato di quiescenza dal quale pu essere tirato fuori in due
modi. Anzi meglio dire: il modo in cui il processo una volta interrotto pu proseguire di due tipi:
Evita la dichiarazione di interruzione;
Postula la dichiarazione di interruzione.

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Partiamo dal secondo tipo (postula la dichiarazione di interruzione). Interruzione del processo, la
parte che vuole continuarlo, lo riassume entro tre mesi. Ovviamente verso le parti cui spetta
proseguirlo. In caso di morte della parte quindi gli eredi. Nel caso in cui morto il difensore, spetta
alla parte riassumerlo, nominando un nuovo difensore. Se entro tre mesi non riassunto, il processo
si estingue.
Per quanto riguarda il primo tipo (evita la dichiarazione di interruzione). Potrebbe darsi che
nonostante si sia verificato levento, il processo non riconosce questo stato di stasi ( quiescenza).
Esempio: Elsa mi notifica oggi la citazione a comparire il 20/6/13 per la prima udienza. Io domani
ancora mi sono costituito a mezzo di difensore e muoio. Il processo interrotto automaticamente.
Quindi il 20/6 il giudice deve dichiarare linterruzione. Per alludienza del 20/6 vengono i miei
eredi e si costituiscono, il processo quindi prosegue. Non c bisogno di dichiarare linterruzione,
ormai il contraddittorio ripristinato.
Esempio 2: Oppure siamo alla 4 udienza. Essa fissata per il 22 marzo. Il 21 marzo muore il mio
difensore, interruzione automatica, il giudice il 22 marzo deve dichiararla. Ma il 22 marzo arriva un
altro avvocato e si costituisce al posto dellaltro che morto, in questo caso il processo prosegue.
Quindi il modo per evitare che il giudice dichiari linterruzione e il processo prosegua, che gli
eredi o un altro difensore, ecc si costituiscono in udienza.
Se il processo non prosegue o non riassunto entro tre mesi, si estingue.
La corte di Cassazione ha stabilito che il termine per riassumere, cio il termine di tre mesi decorre
dalla conoscenza legale ( conoscenza che emerge da un atto del processo) dellevento interruttivo.
ESTINZIONE

Lestinzione la morte del processo. Essa pu avvenire per :


Rinunzia agli atti del giudizio;
Inattivit delle parti.
Rinunzia agli atti del giudizio: il processo si estingue quando lattore rinuncia e la stessa
accettata dalle parti costituite che potrebbero avere interesse. Non sempre necessaria
laccettazione del convenuto; necessario anzitutto che esso costituito (in quanto se contumace,
basta la rinuncia dellattore) ma deve avere anche dimostrato interesse alla prosecuzione del
processo. Vuol dire che ha mostrato interesse a una pronuncia nel merito. Se invece si difeso solo
con eccezioni di rito (non c la giurisdizione, non c competenza, ecc) non necessaria la sua
accettazione. Il giudice verifica la regolarit dellaccettazione, dichiara lestinzione.
Inattivit delle parti: linattivit pu essere
Semplice;
Qualificata.
Nellestinzione qualificata, abbiamo unomissione unica. Cio ci sono dei casi in cui le parti non
mostrano di avere interesse e il processo si estingue immediatamente. Esempio: art. 102 : il giudice
ordina il contraddittorio entro un termine perentorio, se le parti non integrano, il processo si
estingue immediatamente. Altro esempio lart.291
Nellestinzione semplice abbiamo una duplice omissione: cancellazione dal ruolo + mancata
riassunzione. Il processo non si estingue immediatamente, ma viene cancellato dal ruolo, entra in
uno stato di quiescenza dal quale pu essere tratto attraverso la riassunzione. In caso di mancata
riassunzione il processo si estingue. Esempio : chiamata del terzo per ordine del giudice.

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Estinzione qualificata : cartellino rosso


Estinzione semplice : doppio cartellino giallo (cancellazione dal ruolo + mancata riassunzione)

INTRODUZIONE ALLE PARTI


Chi parte? Chi capace di essere parte? Chi parte processualmente capace? Chi parte
legittimata?
Si diventa parte nel momento in cui la domanda giudiziale notificata allavversario. E importante
saperlo. Per es: voglio convenire il prof in giudizio. Ma il giorno in cui voglio portare la domanda
alufficiale giudiziario scopro che il prof morto. Tu potrai sempre proporre domanda giudiziale
ma non pi al prof bens ai suoi successori. Supponiamo invece che notifico la domanda giudiziale
al prof e poi il prof muore. Ma a differenza dellaltro esempio , il prof morto dopo la notifica ossia
quando era gi diventato parte, aveva gi assunto la qualit di parte. E si applicheranno gli istituti
che regolano la morte della parte mentre se muore prima che viene notificata la domanda non c il
processo. Se muore una persona che tu anche il giorno dopo avresti dovuto convenire il giudizio
non morta la parte e il processo se vogliamo possiamo proporlo contro gli eredi.

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LEZIONE 11

ARGOMENTI
LE PARTI-CAPACIT DAGIRE E CAPACITA PROCESSUALE DELLE PARTI- LEGITTIMAZIONE DELLE PARTI-
TEORIA DELLA PROSPETTAZIONE-ART 75 CPC- RAPPRESENTANZA PROCESSUALE RAPPRESENTANZA DI ENTI
NON RICONOSCIUTI, MINORI, INTERDETTI- ACCENONI AGLI ART 182,183 ART 82CPC - ACCENONI AL 2028 CC
RAPRESENTANZA NECESSARIA, TECONICA E VOLONTARIA- PROCURATORE GENERALE E SPECIALE- ART 81
REGOLA DELLA LEGITTIMAZIONE ORDINARIA DIRITTO DI LEGITTIMAZIONE ATTIVA

Chi parte? Colui dal quale proviene la domanda(attore e consegna la domanda allufficiale
giudiziario) e colui contro il quale proposta (convenuto che riceve la domanda dallufficiale
giudiziario)
Chi parte legittimata ad agire attiva passiva? La correlazione tra la qualit di parte la titolarit
attiva (se la legittimazione ad agire), la titolarit passiva (se la legittimazione a contraddire) del
rapporto dedotto in giudizio. Fermo restando che in questo casi si segue la prospettazione ossia non
del rapporto cos com ma cos come lo prospetta lattore. Per cui se io agisco contro tizio dicendo
che gli ho prestato 1000euro e me li deve, indico me come attore e tizio come convenuto, ossia
prospetto me come titolare attivo e lui come titolare passivo, dunque c sia la legittimazione attiva
che la legittimazione passiva.
Chi capace di essere parte? Chi ha la capacit di essere parte? Es: se stai camminando e un cane al
guinzaglio ti morde e vuoi il risarcimento, non puoi certo convenire il cane in giudizio. La base
giuridica che per essere parte nel giudizio bisogna avere la capacit di esserlo, e la capacit di essere
parte lidoneit ad essere destinatario degli effetti del provvedimento del giudice. Il giudice
nellesempio fatto- non potrebbe mai condannare il cane. La capacit di essere parte coincide con la
capacit giuridica che si acquista con la nascita.
Daltronde se il diritto dazione la proiezione del diritto sostanziale, poich anche chi appena
nato titolare di diritti sostanziali (per es un neonato pu essere titolare sul piano sostanziale
dellimmobile, perch il padre gliene ha intestato uno ) e quindi sul piano processuale titolare del
diritto di azione o della situazione correlata (ossia poter essere convenuto in giudizio come
convenuto) per tutto quello che riguarda per es limmobile che il padre gli ha intestato. E dunque
tutte le statuizioni del giudice inerenti a quellimmobile si rifletteranno nel patrimonio del neonato,
perch il neonato idoneo ad essere destinatario dei provvedimenti del giudice. Daltronde, se il
neonato proprietario di un immobile ed il giudice, ad es, riconosce che quellimmobile ha una
certa servit su altro immobile, se ne avvantaggia limmobile e quindi il neonato, anche se lui non
lo sa. Il codice di procedura civile non si occupa per della capacit di essere parte ossia la d per
scontata. Ma il cpc si occupa della capacit processuale.
Es: il neonato ha la capacit di essere parte ma non ha la capacit di stare in giudizio, non ha la
capacit processuale ossia di compiere gli atti del processo, qualcun altro compie gli atti di cui
destinatario, ha bisogno di qualcuno che lo rappresenta. Quindi il neo nato pu agire o essere
convenuto in giudizio ma ha bisogno di qualcuno che compie questo atti per lui, come avviene
anche sul piano sostanziale. La capacit processuale intesa come idoneit a compiere gli atti del
processo coincide con la capacit di agire che pu essere limitata o esclusa da fenomeno come
inabilitazione, interdizione etc.
Quindi per essere capaci di esser parte, bisogna avere lidoneit ad essere titolari di diritti, se sei
titolare di un diritto devi avere anche la capacit di agire, la possibilit di agire, o resistere in
giudizio in relazione a quel diritto. E anche i neonati, e per certi versi anche i concepiti sono titolari
di diritti, quindi hanno capacit giuridica ma poi per compiere gli atti del processo bisogna avere la
maggiore et, cos come per compiere un atto negoziale bisogna avere la maggiore et. E quindi la
capacit processuale ossia la capacit di compiere gli atti del processo si acquista con la maggiore
et.

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Quindi la capacit di essere parte coincide con la capacit giuridica. Mentre la capacit processuale
coincide con la capacit di agire.
Abbiamo detto che il cpc si occupa espressamente della capacit processuale: sono capaci di stare
in giudizio, ossia hanno la capacit processuale le persone che hanno il libero esercizio del diritto
che vi si fa valere ossia le persone che hanno la capacit di agire. Quelli che non hanno la
capacit di agire (ossia i minori, gli interdetti) e quelli che non hanno la completa capacit di agire
(ossia gli inabilitati), coloro che per agire hanno bisogno di unautorizzazione (per es, gli organi di
una societ se lo statuto prevede che debba esserci lautorizzazione del consiglio di
amministrazione o dellassemblea), possono stare in giudizio ma solo con la rappresentanza,
lassistenza o lautorizzazione relativa alla loro capacit. (Un tempo per es, era il sindaco che aveva
bisogno dellautorizzazione del consiglio comunale o della giunta)
E allora il minore ha la capacit di essere parte ma la capacit processuale non ce lha e staranno in
giudizio per lui, ossia compiranno gli atti del processo per lui, i genitori. Per es, linterdetto non ha
la capacit ma ha la titolarit dei suoi diritti, quindi cos come non pu compiere atti negoziali, non
pu compiere atti processuali. E allora il tutore star in giudizio per lui, compir gli atti processuali.
Stessa cosa con linabilitato per il quale compir gli atti il curatore. E le persone che hanno bisogno
dellautorizzazione, tipo lamministratore del condominio, necessita in certi casi dellautorizzazione
dellassemblea.
Le persone giuridiche stanno in giudizio con i loro rappresentanti, es: il comune sta in giudizio con
il sindaco, che rappresenta appunto il comune, il presidente della regione con il presidente della
regione, la societ con lamministratore delegato etc.
Quindi per compiere gli atti del processo bisogna avere la piena capacit dagire, mentre per
rivestire la qualit di parte basta avere la capacit giuridica ossia lidoneit ad essere destinatari del
provvedimento del giudice. E quando si destinatari del provvedimento del giudice? Quando si t
titolari di diritti e si controverte su quel diritto, perch il giudice incidendo su quel diritto colpir chi
destinatario di quella pronuncia.
Dunque per avere la capacit di essere parte bisogna avere la capacit giuridica, la personalit
giuridica, personalit giuridica che le persone fisiche acquistano al momento della nascita e le
persone giuridiche acquistano al momento del riconoscimento. Ci sono per degli enti non
riconosciuti che sono associazioni non riconosciute, comitati i partiti politici che rientrano tra le
associazioni non riconosciute, i condomini, cos come anche le societ di persone. In teoria questo
enti non avendo la personalit giuridica non potrebbero essere parte ma lordinamento riconosce
che sono enti che operano nella vita, nel reale quindi hanno comunque una capacit: per Es. il
partito politico pu compiere rapporti, potrebbe fittare una casa e poi non pagare. Oppure il
condominio compra il gasolio e poi non paga. Oppure il condomino non paga la quota condominiale
e chi agir per prendersi questo quota? Il condominio.
Ecco perch il cpc dice che anche gli enti non riconosciuti, che non essendo riconosciuti, a rigor di
diritto privato, non hanno la personalit giuridica che equivale a dire che non hanno la capacit
giuridica e che quindi non potrebbero essere parte, possono per comunque rivestire la qualit di
parte. Per loro agiranno, come per le persone giuridiche ossia per gli enti riconosciuti, le persone
fisiche che ne hanno la rappresentanza: quindi sono equiparate dal punto di vista del processo a
quelle con personalit giuridica. Per le persone giuridiche hanno la capacit di stare in giudizio le
persone che ne hanno la rappresentanza.
E il giudice alla prima udienza che verifica una serie di cose, tra cui la regolarit della costituzione
delle parti, ossia vedr per es, che c il minore o lamministratore del condominio senza
autorizzazione dellassemblea, quindi riscontrer lirregolarit. Ci sono quindi dei soggetti che
hanno bisogno della rappresentanza sia sul piano sostanziale che processuale. Questo sono i minori,
gli interdetti (perch sono totalmente incapaci) e le persone giuridiche (perch la persona giuridica

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non parla, un ente e quindi ha bisogno di un rappresentante. Si parla di rappresentanza organica


per le persone giuridiche).
Chi parte processualmente capace? Ebbene si pu essere capaci di essere parti ma
contemporaneamente parti processualmente incapaci. Per il processo si pu parlare di 3
forme/aspetti di rappresentanza processuale:

- Necessaria: (la rappresentanza vista fin ora negli esempi). E la rappresentanza legale o
organica ossia quella degli interdetti, dei minori (perch sono incapaci e cm hanno bisogno
del rappresentante per compiere gli atti negoziali, cos hanno bisogno del rappresentante per
compiere gli atti processuali) e gli enti (perch se non c il rappresentante come parlano?).
- Tecnica: chi sta in giudizio e compie gli atti del processo, cio la parte capace di agire e
quindi processualmente capace o il suo rappresentante necessario o il suo rappresentante
volontario, non compie gli atti direttamente e personalmente ma attraverso un altro
rappresentante che il rappresentante tecnico ossia lavvocato. Chi sta in giudizio sta in
giudizio di persona ma gli atti dal punto di vista tecnico per lui, li compie lavvocato che il
rappresentante tecnico e che non ha niente a che vedere con la rappresentanza necessaria e
volontaria, nel senso che sia che la parte sta in giudizio personalmente (perch pienamente
capace ossia ha pi di 18 anni e non n interdetta n inabilitata), sia che non stia in
giudizio personalmente ossia stia in giudizio il rappresentante necessario, tutti devono poi a
loro volta rivolgersi e nominare un rappresentante tecnico che compia a loro nome e per loro
conto gli atti del processo. e come se fossimo tutti incapaci dal punto di vista tecnico cio
abbiamo per forza bisogno dellavvocato per la produzione degli atti, e ne hanno bisogno
anche i rappresentanti volontari e necessari o delegati dalla societ o dallente tipo
presidente della giunta, della regione cos come chi capace di stare in giudizio, che devono
compiere gli atti attraverso un altro rappresentante che il rappresentante tecnico.
Se invece il rappresentato un avvocato pu rappresentare s stesso ossia stare in giudizio e
produrre anche gli atti da s. Lavvocato non ha bisogno del rappresentante tecnico ma pu
nominarlo se vuole. Il giudice invece che convenuto ha bisogno dellavvocato, non pu
fare anche lavvocato. (si chiama ministero della rappresentanza tecnica dellavvocato).
Della rappresentanza tecnica si pu fare a meno solo in un caso: nelle cause dinanzi al
giudice di pace fino ad un massimo di 1100 euro. (1100 euro che dipendono sempre dalla
domanda, dal modo in cui si determina il valore della causa al momento della domanda.
Quindi se chiedo 1100 euro di capitale + 50 di interesse ho bisogno degli avvocati). Tutti
hanno bisogno del rappresentante tecnico.
- Volontaria: e la rappresentanza di chi pienamente capace per decide di farsi
rappresentare da qualcuno. E il potere che viene conferito di agire in nome e per conto del
rappresentante. Ossia anche la persona pienamente capace pu decidere di non stare in
giudizio di persona ma di affidare a qualcuno lincarico di compiere gli atti del processo in
proprio nome e per proprio conto. Ma ci sono dei limiti per perch lordinamento
preferisce che in giudizio ci stia la parte di persona, la parte sostanziale, non il
rappresentante. Il cpc vede con sfavore la rappresentanza volontaria.
Es: se devo andare dal notaio per una compravendita posso scegliere il mio rappresentante
tra una persona a caso anche se non ci conosciamo dietro eventuale compenso e gli
conferisco il potere di agire ossia di acquistare o vendere davanti al notaio per mio nome e
per mio conto. Il cc non mi dice nulla su come devo scegliere il rappresentante per i miei atti
negoziali privati. Ma cos come in questo caso posso scegliere un rappresentante a caso, lo
stesso non posso fare per il rappresentante processuale volontaria. Non posso aprire la porta,
prendere il primo che passa, promettergli dei soldi e dire oggi ci stai tu in giudizio per me.

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E possibile conferire la rappresentanza volontaria ma non a chiunque, ex art 77 cpc, ma


posso conferirla solo a chi gi rappresentante sostanziale della parte. O perch un
procuratore generale (ossia un rappresentante per tutti gli affari) o perch un procuratore
speciale (ossia un rappresentante per determinati affari, per uno o pochi specifici affari ossia
per proprio quelli per cui sorta la controversia).
La norma non dice questo esplicitamente ma nel limitare la rappresentanza, nel dire che
posso stare in giudizio per il proponente, il procuratore generale e quello speciale, purch sia
loro conferita procura per iscritto, dice quindi implicitamente che solo loro possono stare in
giudizio e non chiunque, il primo che passa. Quindi non possibile conferire la
rappresentanza volontaria a chi non sia gi procuratore generale o speciale (in questo ultimo
caso si deve trattare di procura per determinati affari per cui sorge al controversia). Allora
mentre per contrarre latto dal notaio io posso aprire la porta e prendere il primo che passa,
invece in giudizio ci sta la parte capace personalmente, che non pu nominare rappresentanti
volontari, a meno che non abbia gi nominato sul piano sostanziale un proprio
rappresentante generale (per tutti i suoi affari) o un proprio rappresentante speciale (per
alcuni affari, ovviamente proprio quelli per cui sorge la controversia).
La regola che lattribuzione della rappresentanza sostanziale non implica anche di per s la
rappresentanza processuale ma deve essere espressamente e per iscritto conferita. Es: ho un
appartamento a nola e mi occupo io della gestione dei rapporti con gli inquilini, della
riscossione dei fitti etc. ma poi ho nominato Paolo mio rappresentante speciale (perch
solo questo affare) per la gestione di quellaffare, gestire limmobile di nola (rotture varie,
ristrutturazioni, riunioni di condominio, riscossioni). Il fatto di aver nominato mio
procuratore speciale Paolo non significa che lui anche il mio procuratore processuale. Se
sorge un problema processuale me la vedo io non Paolo.
Se invece voglio che Paolo agisca in giudizio in mio nome e per mio conto, lo devo fare per
quellaffare e gli devo aver conferito la procura per iscritto. Quindi per rappresentanza
processuale procura scritta + affare determinato. La procura sostanziale e processuale deve
essere anteriore alla costituzione in giudizio non alla lite, prima cio che Paolo si costituisca
in giudizio per mio nome e per mio conto, ma non necessario che venga conferita prima
che sorga la lite.
Es: Paolo mi chiama e dice che arrivata la citazione del signore del piano di sotto perch si
allagato. Il codice prevede che sia il titolare dellappartamento a doversela vedere, ma
poich io ho un procuratore speciale per quellaffare (la casa di nola) gli conferisco anche la
procura processuale, Paolo si costituisce e si difende per io nome e per mio conto.
Limportante che abbia conferito a Paolo anche la procura sostanziale. Ma non occorre
procura processuale scritta per gli atti urgenti, tipo sta cadendo un albero sulla mia casa di
Nola e Paolo deve perci chiedere una misura cautelare, denunzia di danno temuto. Ebbene
Paolo non avr bisogno in questo caso di un procura perch un atto urgente.
Ma la regola resta in generale quella secondo cui la rappresentanza volontaria del processo
ammessa solo in favore di chi gi rappresentante sostanziale. Se non si ha un
rappresentante sostanziale (tipo paolo per la gestione della mia casa di nola) non si pu
conferire la rappresentanza volontaria perch la legge vuole che nel processo ci sia, di
regola, la parte. E il conferimento della procura processuale non si presume contenuto nella
procura sostanziale. Il rappresentante sostanziale che sia generale, che sia speciale, non ha di
per s anche la rappresentanza processuale se non gliela conferisci espressamente e per
iscritto. La procura sostanziale e processuale pu essere anche contestuale.
Es: dico a Paolo che io a Nola non ci voglio proprio pi venire quindi per qualsiasi causa
relativa a quellimmobile di nola veditela tu. Anche prima di qualunque lite, con la stessa
procura speciale conferita a Paolo indicher tra i compiti di Paolo anche di agire o stare in

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giudizio per mio nome e per mio conto in caso di controversie su quellimmobile di cui si
occupa.
Ci sono per due tipi di rappresentanza sostanziale, la cui rappresentanza sostanziale fa
presumere, salva diversa indicazione anche il conferimento di procura processuale anche se
non espressamente indicata. Es: mi trasferisco a Santo Domingo, divento un residente di
santo Domingo e nomino Paolo mio rappresentante generale, per cui di tutti i miei affari in
italia te ne dovrai occupare tu. Ebbene il procuratore generale di chi risiede allestero si
presume che abbia anche il potere di rappresentanza processuale pur se non espressamente
previsto.
Es2: avevo un ristorante a Nola, ma ora non me ne posso pi occupare cos affido a Paolo la
gestione del mio ristorante (questo figura nel diritto commerciale si chiama institore, ossia il
rappresentante del titolare per un ramo dellazienda, un negozio, di una filiale etc. diciamo
che il rappresentante dellimprenditore, il preposto alla gestione di un settore dellazienda.
Anche lui un rappresentante sostanziale ma se si chiama institore vuol dire che si riferisce
sicuro ad unattivit commerciale e non ad un affare privato tipo la gestione della casa di
nola). Linstitore un rappresentante sostanziale e anche per lui si presume, salva diversa
indicazione, la procura anche processuale. Il che vuol dire che se qualcuno fa causa a me
che sono il proprietario in relazione a quel ristorante di nola, anche se nella procura a Paolo
non era detto che si sarebbe dovuto occupare anche degli aspetti processuali, si presume
conferita anche la procura processuale salvo che io nella procura non lho esclusa.
Ma la regola generale che si ricava da tutte queste regolette speciali che la rappresentanza
volontaria processuale ha lo stesso regime della rappresentanza processuale sostanziale,
ossia questa norma dice: se devo andare dal notaio a comprare un immobile puoi mandare
come rappresentate un soggetto qualunque anche uno preso in mezzo alla strada. Ma se devi
proporre una domanda giudiziale o resistere ad una domanda giudiziale non puoi adottare
questo sistema bens te la devi vedere da solo a meno che non hai un procuratore generale o
un procuratore speciale, in questo ultimo caso purch la lite sia inerente agli affari per cui
stata conferita la procura. Di regola il conferimento di una procura sostanziale ossia la
rappresentanza sostanziale, non implica anche il conferimento della rappresentanza
processuale, ossia per implicarla lo devi dichiarare espressamente e per iscritto, salvo che il
rappresentante sostanziale non sia il procuratore generale ma di chi risiede allestero o
linstitore.
Si pu nominare il procuratore sostanziale e poi prima della lite conferirgli anche la
rappresentanza processuale purch per gli venga conferito anche il potere di gestione
sostanziale, altrimenti in giudizio ci devi andare tu di persona secondo lordinamento.
Cio la rappresentanza processuale presuppone quella sostanziale anche per chi risiede
allestero. Chi risiede allestero per poter nominare un rappresentante processuale deve gi
avere o meglio questo rappresentante deve gi essere un rappresentante sostanziale generale.
Mentre quello che non vale per chi risiede allestero che la procura processuale la deve
conferire espressamente e per iscritto, ossia per il rappresentante di chi sta allestero questo
procura processuale si presume.
Es: se io risiedo a Napoli e do la mia procura generale a paolo che risiede a nola e non
preciso nulla, paolo non anche il mio rappresentante processuale, perch lui procuratore
generale di me che risiedo in italia. Ma se io risiedo a santo domingo e do la procura
generale a Paolo e non dico niente, per il solo fatto che risiedo allestero, si presume che
quella procura contenga anche il conferimento della procura della rappresentanza
processuale. Fermo restando che se io risiedo allestero per poter nominare un
rappresentante processuale devo comunque avere un procuratore generale o meglio quello
che nomino rappresentante processuale deve essere gi mio procuratore generale. Non che
se io risiedo a santo domingo apro la porta e la prima persona che passa lo nomino

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rappresentante processuale perch la regola sempre quella secondo cui non puoi conferire
la procura processuale volontaria se non hai gi qualcuno che tuo rappresentante negoziale
volontario. Con la differenza che se risiedo in italia, la rappresentanza processuale la devo
conferire espressamente e per iscritto altrimenti non c; se risiedo allestero ed ho un
procuratore generale o se il procuratore un institore, la rappresentanza processuale si
presume tranne che se non la esclude per iscritto. Questa regola dellestero non vale per il
procuratore speciale. Perch se risiedo allestero ed ho un procuratore speciale, vuol dire che
io qualche contatto con litalia ancora ce lho, perch per gli altri affari me la vedo io
altrimenti avrei dato procura generale. Se la residenza viene cambiata successivamente alla
notifica della citazione secondo il prof si presume conferita la rappresentanza processuale.
Caso: se mi sono trasferita allestero e non ho pensato a nominare un procuratore e ho un
amico che si fa carico del problema senza che io gli conferisca una procura. In questo caso
non possibile che lamico si occupi dei miei affari. Dice il Verde che la negotiorum gestio
non ammessa sul piano processuale (ossia nel processo non ammessa la negotiorum
gestio) e non possibile sempre per lo stesso motivo: il processo una cosa troppo delicata
perch abbia la stessa sorte dei negozi.
Risposta: Se la rappresentanza necessaria io convengo il rappresentante necessario ma se
la rappresentanza volontaria, un fatto diciamo interno, converr il rappresentato, per
esempio se tu mi butti sotto, anche se hai un procuratore generale, io non posso sapere che
ce lhai quindi converr te, poi magari si presenter il procuratore generale al processo
munito di procura e si costituir lui ma io converr te. Mentre se tu sei minorenne o
incapace io che ti convengo lo so e quindi convengo il tuo rappresentante (rappresentanza
necessaria). quindi da un punto di vista passivo, se si stratta di un incapace dovr convenire i
suoi rappresentanti ma se si tratta di rappresentanza volontaria, io convengo in giudizio il
rappresentato, limprenditore per es, e che poi verr in giudizio linstitore non un problema
mio. Ed vale anche allinverso. Ossia se io devo convenire in giudizio la banca probabile
che io abbia litigato con la filiale della mia banca sotto casa, ma io non converr la filiale
sotto casa della banca, bens la sede centrale della banca e che poi verr in giudizio
linstitore ossia il direttore di quella filiale un problema della banca.
Ebbene si pu essere capaci di essere parti ma contemporaneamente parti processualmente
incapaci. Il minore e linterdetto per esempio sono capaci di essere parte in quanto titolari di
diritti cio in quanto detentori della capacit giuridica ma sono parti processualmente
incapaci perch non possono compiere gli atti del processo ed hanno bisogno di qualcuno
che stia in giudizio per loro nome e loro conto, il rappresentante necessario, appunto
necessario, come necessario non per ragioni di incapacit ma per ragioni strutturali, il
rappresentante delle persone giuridiche. Poi abbiamo parlato del rappresentante volontario
ossia colui che sta in giudizio in nome e per conto della parte nei limiti ristretti che abbiamo
detto. La regola che in giudizio stia la parte personalmente ossia la parte veramente capace
di agire.

Il rappresentante, sia esso necessario o volontario agisce comunque in nome e per conto del
rappresentato ossia uno che fa valere un diritto del rappresentato (per conto) in nome del
rappresentato cio come se dicesse io non centro niente ma agisco e spendo il nome suo,
facendo valere un suo diritto, non mio. E abbiamo detto che la rappresentanza nel processo un
fenomeno pi circoscritto rispetto alla rappresentanza nel campo negoziale tranne ovviamente
quella tecnica. Perch la regola generale che Nessuno in base al codice, pu far valere nel
processo un diritto altrui ossia io posso agire nel processo contro Ludovica in due modi: o facendo
valere in nome mio un diritto mio (tipo: restituzione da parte di Ludo dei dieci euro che le ho
prestato) o agendo in nome altrui per conto altrui (tipo: anto ha prestato 10 mila euro a Ludo. Ma
Anto risiede in Austria e io sono il procuratore generale e posso chiedere la tua condanna al

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pagamento dei 10 mila euro. In questo caso la condanna la chiedo io in nome - ossia facendo valere
il diritto di Anto - e per conto di Anto). Quello che invece non pu accadere che io agisca in
giudizio contro Ludo, dicendo cara Ludo, poich Anto ti ha prestato 10 mila euro chiedo la tua
condanna a pagarmi 10 mila. Quindi non possibile agire in nome proprio ma per conto altrui
ossia per far valere un diritto altrui.
Questa la regola della legittimazione ordinaria ossia normalmente si agisce in giudizio in nome
proprio per un diritto proprio, legittimato chi agisce per far valere un diritto proprio, legittimato
ad agire lattore che si prospetta titolare di un diritto ma se lattore prospettasse altri come titolari
del diritto, non avrebbe la legittimazione ed il giudice dichiarerebbe la domanda inammissibile. Se
si rappresentanti si agisce in giudizio, con i limiti visti, in nome altrui, per un diritto altrui ma non
pu accadere che tu agisci in giudizio in nome proprio per un diritto altrui ed il giudice
dichiarerebbe il difetto di legittimazione attiva.
Es: se io convengo in giudizio Ludo e dico devi dare 10 mila euro ad Anto, dammeli, sono io
attore ma prospetterei come titolare attivo del rapporto e del diritto di Antonella e quindi ci sarebbe
difetto di legittimazione.
Se il diritto dazione la proiezione processuale del diritto sostanziale, il titolare del diritto
sostanziale anche il titolare del diritto dazione. Ma la vera parte precettiva della disposizione
dell81 cpc contenuta della parte fuori dei casi previsti dalla legge ossia ci sono dei casi
espressamente previsti dalla legge in cui qualcuno pu agire in nome proprio per un diritto altrui
(sostituto processuale) ossia soddisfare un interesse proprio facendo valere un diritto altrui. Ma sono
casi che vedremo.

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LEZIONE 12

ARGOMENTI:
RAPPRESENTANZA- SOSTITUZIONE PROCESSUALE DI ACQUIRENTE, SUCCESSORE O LEGATARIO-
LEGITTIMAZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA ART 2900 CC ART 81 CPC ART 1977 CC ART 1979 CC
POSIZIONE PROCESSUALE DEL SOSTITUTO SUCCESSIONE NEL PROCESSO ART 110 CPC ART 2504 BIS ANTE E
POST DECRETO LEGISLATIVO 6/2003 ART 111 CPC COMMA 1,2,3,4 ESECUZIONE PER CONSEGNA ART 1153 CC
ART 2652 CC EFFETTO DELLA DOMANDA SULLE MODIFICHE SUCCESSIVE- EFFETTO DELLA DOMANDA DI
RENDERE CONTROVERSO IL DIRITTO - EFFETTO PRENOTATIVO DELLA DOMANDA GIUDIZIALE.

Abbiamo detto che lo schema normale del giudizio che si agisca in nome proprio per un diritto
proprio.
Es: mi devi 1000 euro. Agir io e chiedo al giudice che ti condanni a pagarmi 100 euro. Agisco per
me facendo valere un mio diritto.
Nel caso di rappresentanza lopposto: ossia si agisce per un altro facendo valere il diritto di
questaltro, in nome e per conto di questoaltro ossia il rappresentante agisce in giudizio ma gli
effetti si producono nella sfera del rappresentato.
Quello che invece di regola non pu avvenire che qualcuno agisca in giudizio in nome proprio per
un diritto altrui ossia agisca in giudizio per s facendo valere un diritto che non suo ma di un altro.
Regola della legittimazione attiva: chi agisce si deve affermare titolare di un diritto proprio. Dunque
si agisce in giudizio o in nome proprio per un diritto proprio o, nei limiti, in nome altrui per un
diritto altrui. Nel caso di chi invece agisce in nome proprio per un diritto altrui, il giudice rilever la
mancanza di legittimazione.
Chi ha unaspettativa di diritto ha anche la legittimazione. Per es. chi ha partecipato ad un concorso
vuole il risarcimento perch sono state imbrogliate le carte.
La legittimazione attiva si ricava dallart 24 della cost. per cui il titolare del diritto che agisce in
giudizio, non altri. Alla regola ordinaria della legittimazione per cui chi agisce in giudizio il
titolare del diritto, si deroga in alcuni casi, espressamente previsti dalla legge. Ossia vi sono dei casi
espressamente previsti dalla legge in cui qualcuno agisce in giudizio per far valere per s ossia in
nome proprio un diritto altrui. Ossia ci sono dei casi previsti dalla legge in cui qualcuno agisce in
giudizio per far valere in nome proprio (opera per s) un diritto altrui (ma non in nome del titolare
del diritto altrimenti sarebbe rappresentanza bens in nome proprio ossia per soddisfare s).
E questo il fenomeno della sostituzione processuale in cui il sostituto agisce in nome proprio ossia
per soddisfare un interesse proprio ma per conto del sostituito ossia facendo valere un diritto altrui.
Quindi 3 sono i modelli
1. Legittimazione ordinaria: Si agisce in nome proprio per conto proprio ossia per soddisfare
un proprio interesse facendo valere un proprio diritto.
2. Rappresentanza: si agisce in nome altrui e per conto altrui, ossia per soddisfare linteresse
del rappresentato, facendo valere un diritto del rappresentato.
3. Sostituzione/legittimazione straordinaria: si agisce in nome proprio per conto altrui ossia
per soddisfare un interesse proprio facendo valere un diritto di altri. Ma poich normalmente
questo non ammesso, la sostituzione concepibile solo nei casi espressamente previsti
dalla legge. Proprio perch quest ipotesi rappresenta unipotesi di deroga alla regola
ordinaria della legittimazione, per cui si agisce in giudizio in nome proprio per un diritto
proprio, la sostituzione processuale integra il caso della legittimazione straordinaria, ossia il
caso in cui eccezionalmente la legittimazione data non al titolare del diritto ma ad un altro
che si soddisfa mediante quel diritto senza esserne il titolare.

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SOSTITUZIONE PROCESSUALE
Per vedere i casi di sostituzione processuale dobbiamo solo vedere quando la legge la autorizza
perch di regola vietata perch la regola quella della legittimazione ordinaria in cui si agisce in
nome proprio per un diritto proprio. Quindi solo la legge pu autorizzare il sostituto processuale ad
agire in giudizio anche se il diritto non il suo, per soddisfare per un suo interesse.
Es: io devo avere 1000 euro da Danila. Danila deve avere 1000 euro da Raffaele. Ma Danila non ha
nessun interesse ad incassare da Raffaele perch tanto i 1000 euro li dovrebbe dare a me che sono
suo debitore per la stessa cifra. E allora Danila non si muover. In questo situazione in Danila mio
debitore e Raffaele debitore di Danila e quindi io sono creditore di Dani, Dani creditore di Raf
ma tra me e Raf non c nessun rapporto, ma la legge mi autorizza (anche se neppure lo conosco
Raf) ad agire contro Raf. Ma ATTENZIONE io tra me e Raf non faccio valere un mio diritto perch
neppure lo conosco Raf, non c nessun rapporto, bens faccio valere il diritto (per conto di Dani) di
Danila, ma i soldi di Raf me li prendo io (ossia agisco in nome mio). quindi Raf dar i soldi a me ed
estingue i due rapporti di credito/debito: il rapporto tra lui e Dani e tra Dani e me. Ma affinch tutto
questo possa accadere necessario che il mio debitore ossia Dani sia inerte ossia trascuri di
esercitare il suo diritto altrimenti non avrei la legittimazione per esigere il credito da Raf.
La sostituzione non la sostituzione di chi impedito (ossia non c sostituzione quando c un
impedimento come nella rappresentanza necessaria) bens si intende il fatto che c qualcuno che
autorizzato dalla legge, in via di legittimazione straordinaria, a far valere in nome proprio un diritto
altrui, cosa che normalmente non si pu fare.

Es 2: cessione dei beni ai creditori: sono pieno di debiti, posso fare un contratto con i creditori in
cui cedo loro i miei beni, una casa a materdei, un fondo a san Giuseppe un pc ed unauto. Vendeteli
e soddisfatevi sul ricavato.
ATTENZIONE: si chiama cessione dei beni ma non una vera e propria vendita. Infatti i beni restano
miei tanto vero che se i miei creditori vendono la casa ed il terreno e sono pienamente soddisfatti,
gli altri beni ossia pc e auto restano miei ossia me li devono ritrasferire e leccedenza del denaro
devono darla a me. Il diritto resta mio ma leffetto che ha questo istituto di fare amministrare i
beni ai creditori e di esercitare le azioni di carattere patrimoniale. Per es: faccio un accordo con i
miei creditori. Do loro la mia casa di materdei, per cui i creditori possono fittarla e soddisfarsi sui
fitti fino a soddisfazione piena e man mano scaliamo dal credito. La casa in questo caso resta mia
ma i creditori la gestiscono quindi se sorgono delle azioni, tipo linquilino non paga, agiranno i
creditori, ma i creditori agiranno verso linquilino in nome proprio ma facendo valere un diritto mio
perch la casa e mia e quindi linquilino ha un rapporto con me non con i creditori. Il debitore che
cede quindi cede impropriamente perch il debitore non cede i beni ai creditori ma i creditori li
amministrano, ma amministrano i beni del debitore e amministrando i beni del debitore possono
anche compiere delle azioni relative a questo beni e quando compiono delle azioni agiscono in
nome proprio (perch i soldi se li prendono i creditori) ma per conto (ossia facendo valere) un
diritto altrui (in questo caso del debitore che rimane proprietario dei beni).
Vediamo allora qual la posizione processuale del sostituto.
ATTENZIONE:
- Nella rappresentanza: chi agisce il rappresentante ed il titolare del diritto il
rappresentato.
- Nella sostituzione: chi agisce il sostituto, mentre il titolare del diritto il sostituito. Il
sostituto agisce per soddisfare un interesse proprio facendo valere un diritto di un altro.
Quindi chi ha la legittimazione straordinaria il sostituto, che agisce in nome proprio e per
conto del sostituito.

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Il sostituto ha tutti i poteri della parte, pu compiere tutto ci che pu fare il legittimato in via
ordinaria ossia il titolare del diritto. Ma c qualcosa che il sostituto non pu fare, quindi il sostituto
ha tutti i diritti della parte tranne quelli che una volta esercitati implicano una disposizione di fatto
del diritto, disposizione che pu fare solo il titolare del diritto ossia che agisce in giudizio in via
ordinaria in nome proprio per un diritto altrui ma non chi, come il sostituto, agisce in nome proprio
per un diritto altrui perch compiendoli disporrebbe di un diritto non suo. Il sostituto infatti non
puo:
- compiere atti processuali che implicano disposizione del diritto in contesa (diritto che
non suo). Questo atti sono la confessione, il deferimento del giuramento decisorio, la
rinunzia in sede di impugnazione. Ci sono degli atti del processo che una volta compiuti
finiscono per disporre del diritto.
Es: azione surrogatoria: IO (sostituto)sono creditore di un debitore che a sua volta
creditore di un altro debitore. Questo secondo creditore non agisce verso il suo debitore e
allora andr io direttamente (sostituto). Quindi agisco per conto del mio debitore.
Nel caso di confessione (dichiarazione della parte a s sfavorevole e favorevole per la
controparte). Dani conviene in giudizio Raf e dice mi devi 10 mila euro. Raf dice ma io ti
ho gi pagato. Ma Dani potrebbe confessare e dire s vero Raf mi ha gi pagato. In
questo caso dichiara un fatto a s sfavorevole e favorevole a Raf. La confessione lega le
mani al giudice. Il giudice non pu valutarla ma deve prenderla cos com, perch il
giudice parte dal presupposto che nessuno in giudizio dice cose che gli sono sfavorevoli, e
se le dice vuol dire che sono vere. Ossia il giudice non pu apprezzare la confessione, non
pu dire secondo me Dani innamorata di Raf perci ha confessato il falso. E quindi il
giudice dovr rigettare la domanda di Dani a seguito di confessione.
Ma confessare un modo per disporre del diritto, perch Dani pu disporre del diritto in 2
modi: o chiama Raf e gli dice Raf te li regalo questo soldi, non li voglio indietro, oppure
a fronte della confessione di Raf che dice ti ho pagato, Dani in giudizio potrebbe dire
vero mi hai pagato, quindi confessa e perde la causa, come se glieli avesse regalati questo
10 mila euro. Quindi la confessione in questo caso un normale anche se raro strumento di
prova per il soggetto legittimato. Ma che succede in caso di sostituto?
Io che sono il sostituto, e agisco contro Raf se Dani non agisce perch ho interesse alla
restituzione, non posso confessare. Quindi il sostituto non pu confessare perch non si
possono regalare i diritti altrui.
Es: agisco in giudizio Raf che deve 10 mila a Dani, che a sua volta li deve a me e chiedo a
Raf di darli direttamente a me. E Raf dice di aver gi pagato Dani ed io che sono il sostituto
non posso confermare/confessare che Raf ha gi pagato perch in questo modo come se io
sostituto regalassi i soldi di Dani confessando, ma questo non estinguerebbe il debito tra me
e Dani (ma io sostituto dovrei sempre avere i 1000 euro da Dani), ed io sostituto non posso
disporre del diritto di Dani, quindi non posso confessare. E anche se il sostituto dovesse
confessare il giudice non ne terr conto. Perch il sostituto non pu estinguere il debito
altrui, di Raf verso Dani in questo caso, perch io sostituto potrei cominciare un altro
giudizio per riavere i soldi da Dani. Ossia io sostituto avrei estinto il rapporto tra Dani e Raf
ma non avrei avuto la restituzione di quanto ho prestato a Dani quindi avrei promosso un
giudizio che non mi riguarda per estinguere un rapporto che non mio.

SUCCESSIONE NEL PROCESSO


Il processo ha una durata e non detto che il processo si svolga dallinizio ala fine tra le parti che lo
hanno cominciato. Il primo fenomeno che si pu verificare quello della successione a titolo
universale. Quando la parte viene meno per morte o per altra causa il processo proseguito dal
successore universale o verso di lui, a seconda che sia attore o convenuto. Quindi se la parte viene

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meno per morte o altra causa e questo evento d luogo ad un fenomeno di successione a titolo
universale, il processo proseguito dallerede (in caso di morte) o dal successore universale diverso
dallerede (in caso di successione a titolo universale per altra causa.
Se facile individuare il successore a titolo universale mortis causa che lerede, problematico
invece identificare i successori a titolo universale inter vivos.
Cosa vuol dire lart 110 cpc quando ci dice che la successione a titolo universale pu avvenire per
altra causa? Si intende altra causa diversa dalla morte quindi inter vivos.

ART 2504 BIS ANTE E POST DECRETO LEGISLATIVO 6/2003


Ante riforma: Prima della riforma del diritto commerciale 2003/2004, lunico fenomeno che si
conosceva di successione a titolo universale inter vivos era quello della fusione: la societ che
risulta dalla fusione o lincorporante prosegue il giudizio.
Post riforma: la norma stata modificata nel 2003. Al prof non sembra cambiata un granch ma
per la cassazione s. Secondo la cassazione i ritocchi apportato a questo disposizione avrebbero
trasformato la fusione da fenomeno di successione a titolo universale a fenomeno di successione a
titolo particolare. Quindi oggi la fusione non pi un caso di successione a titolo universale inter
vivos. Eliminata la fusione da questo caso di successione universale inter vivos difficile trovare
altri casi di successione universale inter vivos. E quindi questo successione universale inter vivos
potrebbe anche non essere pi attuale.
Qualche problema in pi pone il fenomeno della successione a titolo particolare che anchessa pu
essere inter vivos o mortis causa. La successione a titolo particolare mortis causa ha luogo in virt
di un negozio che si chiama legato (che contenuto nel testamento cos come listituzione di erede
che invece d luogo ad una successione a titolo universale mortis causa).
Ma partiamo dalla successione a titolo particolare inter vivos.
Es: rivendico la propriet di un cellulare da Imma. Questo processo dura 10 anni e durante il questo
giudizio Imma potrebbe liberarsi del cellulare in oggetto, vendendolo. E Imma lo vende a Peppe.
Che succede nel processo tra me ed Imma nel quale io rivendico la propriet del cellulare e quindi
rivoglio il cellulare che lei ha appena alienato a Peppe?
Opera in questo caso una regola che si ispira allo stesso principio in tema di giurisdizione e di
competenza ossia la perpetuatio iurisditionis, il principio per cui la durata del processo non deve
andare a danno della parte che ha ragione. Il principio per cui la domanda a fine processo, anche se
durata molti anni, deve essere accolta come se venisse accolta subito, al momento della domanda.
La regola per cui gli eventi che si verificano nel corso del processo non devono riverberarsi su chi
ha proposto la domanda che non poteva conoscere gli eventi mutati.
Es: io rivendico la propriet del cellulare. Chi lo ha nel momento in cui lo voglio? Imma. Allora io
convengo in giudizio Imma. Poi se Imma domani lo vende a Peppe, io non potevo immaginarlo n
posso inseguire i cambiamenti.
Quindi se nel corso del processo si trasferisce il diritto per atto tra vivi a titolo particolare non ce
ne pu fregare di meno, il processo prosegue tra le parti originarie, perch tutto si cristallizza al
momento della domanda.
Quindi se Imma ha venduto il cellulare a Peppe a me non interessa, il processo prosegue tra me e
Imma.
Qual il momento determinante? E quello in cui si acquista la qualit di parte.

Primo effetto processuale della domanda giudiziale: fa si che non abbiamo rilevanza eventuali
mutamenti. Partiamo da un es: io notifico la domanda ad Imma e nel momento in cui Imma tocca

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ossia nel momento in cui la domanda entra nella sua sfera di conoscibilit, da quel momento, il
diritto acquista la qualit di diritto controverso. E questo momento fondamentale. Perch se la
vendita avviene un attimo prima che il diritto diventi controverso (ossia un attimo prima che Imma
tocchi la domanda ossia che la domanda entri nella sua sfera di conoscibilit), e Imma aliena a
Peppe il cellulare, il processo se ne cade e io dovr proporre una nuova domanda ma contro Peppe.
Se invece Imma aliena dopo che la notifica della domanda sia entrata nella sua sfera di conoscibilit
allora vale perpetuatio iurisdictionis e a me non importer nulla se ha alienato perch sar lei a
dover venire in giudizio, non dovr cercare il nuovo proprietario del cellulare, quindi il processo
prosegue tra le parti originarie.
Secondo effetto processuale della domanda giudiziale: rende controverso il diritto. Sapere che
dal momento della domanda il diritto acquista la qualit di diritto controverso rileva ai fini dellart
111 cpc. Vuol dire che quel processo insensibile ai successivi trasferimenti del diritto quindi il
processo prosegue tra le parti originarie.
Es: se Imma torna a casa e trova la mia domanda e viene in giudizio e dice ieri (ossia prima della
domanda ossia prima che la domanda rientrasse nella sfera di conoscibilit di Imma) ho alienato il
cellulare a Peppe, io dovr presentare nuova domanda contro Peppe. Ma se Imma torma a casa
trova la mia domanda e poi aliena a Peppe, il processo prosegue in questo caso tra me ed Imma. Nel
momento in cui ho proposto la domanda, nel momento in cui ho acquistato la qualit di parte, nel
momento in cui il diritto ha acquistato la qualit di controverso quello che successo dopo non mi
riguarda, me lo dice il 111 cpc.
Allora la regola che la durata del processo non deve andare a danno della parte che alla fine
dovesse aver ragione, il processo essenzialmente deve restare indifferente ai mutamenti che si
verificano nel suo corso.
Nel proporre la domanda io guardo alla situazione al momento della domanda, quindi lattore
individua il suo legittimato passivo al momento della domanda e tutto quello che succede dopo
tendenzialmente non mi riguarda. Il processo ovviamente pu proseguire tra le parte originarie se il
trasferimento a titolo particolare avviene inter vivos. Ma questo regola non pu valere se il
trasferimento a titolo particolare avviene a causa di morte ossia se c un legato. Perch se c un
legato una delle due parti morta. Allora se il trasferimento a titolo particolare avviene a causa di
morte, non pu valere al regola precedente ma la regola dellart 110 cpc secondo cui il processo
proseguito verso lerede o dallerede, dipende se la morte avviene da lato dellattore o del
convenuto.
ATTENZIONE: c una forzatura del dato civilistico perch il legato si acquista al momento
dellapertura della successione, ossia al momento della morte senza bisogno di accettazione e salvo
rinuncia. Quindi a rigore il 110 cpc avrebbe dovuto dire che il processo si prosegue verso il
legatario, non verso lerede. Il cpc dice cos per, e non so dirvi perch forse perch pi comodo
conoscere chi lerede piuttosto che ci sia un legatario. Ma questo non un problema nostro perch
la regola resta quella secondo cui: per quanto il bene viene acquistato al momento della morte dal
legatario, il processo non prosegue verso il legatario ma prosegue verso lerede, nel cui patrimonio
per non entrato il bene che gi del legatario.
Se lerede universale ovviamente non accetta leredit, non lerede ma un chiamato, quindi
anche se lo convengo verr in giudizio e dir che non ha accettato leredit e quindi dovr
individuare il successivo chiamato che accetta leredit e se non ce ne sono di eredi alla fine dovr
convenire lo stato. Qualcuno c sempre.
Quindi se il cpc avesse dovuto essere in perfetta sintonia con il cc avrebbe dovuto dire nel 110 cpc
che prosegue verso il legatario ossia colui che gi proprietario del bene al momento in cui
muore il testatore. Ma il cpc non dice cos e a noi non interessa perch la regola che il processo
prosegue nei confronti dellerede. ovviamente c una forzatura rispetto alla regola per cui il

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processo insensibile ai mutamenti ma anche il processo si deve arrendere al fatto che la parte non
c pi. Per quanto la questione teoricamente controversa, lalienante nel primo caso ed il
successore a titolo universale nel secondo caso, stanno nel processo come sostituti processuali, e se
volete come sostituti processuali sopravvenuti.
Es: perch se io oggi convengo in giudizio Imma esercito unazione ordinaria sia dal lato attivo che
passivo perch Imma ha il cellulare. Ma nel momento in cui Imma ha venduto il cellulare a Peppe,
Peppe il titolare del diritto ma Imma sta in giudizio e sta in giudizio per un diritto che non pi
suo. Ossia Imma un sostituto processuale. Allo stesso modo il successore universale sta in
giudizio per il legatario ossia sta in giudizio per un diritto che non suo. Perch? Perch lo dice la
legge.
Quindi non pi come il caso di prima di sostituto processuale fin dallorigine, in cui io sono
creditore di Dani, Dani creditore di Raf e io convengo in giudizio Raf in cui io sto in giudizio per
il diritto di Dani, quindi io sono un sostituto sin dallorigine. In questo ultimi casi invece si tratta di
una sostituzione processuale sopravvenuta. Ossia nel momento in cui propongo la domanda il diritto
nel patrimonio di Imma ma nel momento in cui Imma vende il bene a Peppe, il bene diventa di
Peppe ma Imma continua a stare in giudizio in virt del primo comma del 110 cpc ossia Imma sta in
giudizio per un diritto che non pi suo e chi sta in giudizio per un diritto che non pi suo un
sostituto.
Attenzione: questo regole operano indipendentemente dalla conoscenza che del processo abbia o
non abbia lacquirente, il successore o il legatario. Per evitare fenomeni e vicende come quelle in
cui per es, Imma, consapevole di perdere la causa e quindi timorosa di dover restituire il cellulare a
chi si afferma titolare del diritto, alieni il cellulare a Peppe per guadagnarci su.
Ma - sfortunatamente per Imma - il fenomeno della successione a titolo particolare si verificano
anche se Peppe non sapeva neppure del processo. Se per Peppe invece sa del processo (perch lha
saputo in qualche modo), Peppe pu intervenire il processo oppure esservi chiamato se lattore
viene a sapere dellalienazione e del nuovo proprietario.
Se lacquirente o il legatario ossia il successore a titolo particolare inter vivos o mortis causa lo
vengono a sapere e intervengono o sono chiamati ossia partecipano al giudizio, colui che non ha pi
interesse ossia lalienante o il successore a titolo universale, se vi il consenso di tutti pu essere
estromesso ossia mandato via dal processo.
Es: io convengo in giudizio Imma affinch mi restituisca il cellulare. Ma Imma lo vende a Peppe,
Peppe viene a sapere del processo e viene nel processo oppure io vengo a sapere della vendita e tiro
dentro il processo Peppe oppure glielo ha detto Imma a Peppe del processo, ebbene a quel punto il
processo sar tra me e Peppe. A me di Imma non me ne frega pi nulla e allora Imma potr dire
mo state litigando voi due me ne posso andare?. Ebbene se io e Peppe siamo daccordo, il giudice
estromette Imma ossia la manda fuori dal processo ed il processo prosegue tra me e Peppe.
Ma - ripeto - leventualit che il successore a titolo particolare ossia lacquirente o il legatario,
intervengano o siano chiamati uneventualit che rimane tale se non il successore non lo viene a
sapere. Ma tutto questo meccanismo prescinde da ogni forma di conoscenza che ne abbia
lacquirente. Lacquirente infatti potrebbe non saperne nulla. E se lacquirente non sa nulla non
interviene n viene chiamato se io attore non ne so nulla del uovo acquirente e quindi il processo
prosegue tra me ed Imma. Ma io potrei non sapere mai che Imma ha venduto il cellulare a Peppe
cos come Peppe potrebbe non sapere mai che c questo processo perch non esiste una pubblicit
dei processi. E anche se Peppe volesse verificare al tribunale o al giudice di pace se c qualche
causa relativa ad Imma, non glielo direbbero per privacy. Solo se lacquirente lo viene a sapere,
interviene o chiamato acquista la qualit di parte. E se acquista la qualit di parte noi non avremo
dubbi che la sentenza produce effetti anche verso di lui. Ma in caso un normale giudizio verso
lacquirente, perch lui, chiamato o intervenuto divenuto parte e la sentenza produce i suoi effetti

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come se fosse parte fin dallinizio. Ma non tanto di questo che si occupa lart 111 cpc, quanto
piuttosto si occupa nel quarto comma, dellipotesi pi normale.

Es: io rivendico la propriet o meglio la consegna del cellulare da Imma. Il giudice accerter che il
cellulare mio e condanner Imma a restituirmelo. Nel corso del processo Imma vende il cellulare a
Peppe ed io non so della vendita, Peppe non sa del giudizio, e quindi il processo in virt del primo
comma prosegue regolarmente tra me ed Imma ossia tra le parti originarie. Cos il quarto comma
senza contraddire il primo, dice che la sentenza pronunciata contro me e Imma, le parti originarie o
meglio la parte originaria e lalienante, spiega i suoi effetti sempre (ossia sia che Peppe sia stato
chiamato o meno, sia che Peppe intervenuto o meno, sia che lo sapeva sia che non lo sapeva)
anche contro lacquirente.
Quindi nel caso Imma ha venduto il cellulare a Peppe ed il processo tra me e lei proseguito e la
sentenza mi ha dato ragione, io ho la sentenza che condanna Imma a restituirmi il cellulare. Vado
quindi dallufficiale giudiziario (esecuzione per consegna) e una mattina io e lufficiale giudiziario
andiamo da Imma a prenderci il cellulare. Ma Imma dice di averlo venduto a Peppe e allora quella
stessa sentenza varr anche contro Peppe per riprenderci il cellulare. E Peppe non potr dirmi
quale sentenza, io non sapevo niente del processo perch la sentenza pronunciata tra me ed Imma
ossia tra me e lalienante spiega i suoi effetti anche contro di Peppe e Peppe deve restituirmi il
cellulare (ovviamente tutto questo se il cellulare Imma lo ha venduto dopo la notifica della domanda
o meglio dopo che la domanda entrata nella sfera i conoscibilit [art 111 cpc] di Imma mentre se il
cellulare stato venduto prima della notifica domanda, il giudice dichiarer il difetto di
legittimazione passiva di Imma perch devo convenire il nuovo acquirente, ossia Peppe).
Ecco perch sono importanti gli effetti processuali della domanda perch da quel momento magico
il diritto diventa controverso. Quindi il 111 cpc si applica anche se ci sono stati infiniti passaggi del
bene, infinite alienazioni. Allora il processo prosegue tra le parti originarie ossia insensibile ai
successivi trasferimenti. Ovviamente se la parte muore, ed il bene oggetto di un trasferimento a
titolo particolare mortis causa ossia di un legato (non varr il primo comma del 111 perch la parte
morta) c il successore.
Se lacquirente viene a sapere in qualche modo del processo pu intervenire cos come pu essere
chiamato dallattore (che ha saputo dellalienazione) ad intervenire cos come lo pu chiamare
anche Imma, laltra parte originaria, perch magari per onest a detto allacquirente Peppe del
processo. Se interviene lacquirente lui ormai il vero interessato. Ma al di l della possibilit che
lacquirente intervenga o sia chiamato, al di l del fatto se sappia o meno del processo, la sentenza
spiega SEMPRE i suoi effetti. E se ancora impugnabile la sentenza, impugnabile anche da Peppe,
dallacquirente. Quindi se io sono andato con la sentenza di primo grado ancora appellabile a casa
di Imma a riprendermi il cellulare ma Imma mi dice che lo ha venduto a Peppe, Peppe pu fare
appello se Imma non lo propone perch non ha interesse ha riavere un cellulare che gi non pi
suo.
ATTENZIONE: tutto questo che dice il 111 cpc vale sul piano del processo ma poi il 111 sul piano
dei diritti sostanziali dice che i conflitti tra la parte che ha vinto e lacquirente restano regolati dalle
norme del cc. Ossia io posso utilizzare la sentenza contro Peppe ma Peppe per respingere il mio
assalto al cellulare potrebbe avere le norme che regole i trasferimenti sul piano civilistico e se quelle
norme danno ragione a lui io non mi riprender il cellulare.
Ci riferiamo al caso del 1153 cc: acquisto in buona fede da chi non proprietario in base a titolo
astrattamente idoneo. Es: Felice mi presta il suo orologio, io incontro Franca e glielo vendo. Io non
sono il proprietario di questo orologio, ma dice il 1153 cc dice che se si acquista il possesso di un
bene mobile in buona fede, in base a titolo astrattamente idoneo (contratto di compravendita che se
io fossi il proprietario le farebbe acquistare il bene, contratto che nel caso di bene mobile si
perfezione con la consegna e nel caso di bene immobile si perfeziona con la trascrizione nei registri

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immobiliari), lacquirente ne diventa proprietario. Quindi Franca diventa proprietaria dellorologio


che le ho venduto e Felice lo avr perso salvo la possibilit che Felice ha di chiedermi il
risarcimento. Il che vuol dire che tornando al caso precedente se Peppe ha fatto un contratto di
compravendita con Imma per acquisto di cellulare ed ha acquistato il possesso del bene ed era in
buona fede, vero che il giudice dir che Imma non era la proprietaria del cellulare e quindi non
avrebbe potuto alienarlo, ma poich ricorrono le condizioni del 1153, Peppe ha ben acquistato. E
quindi il fatto che io abbia vinto nel processo contro Imma, non mi rende prevalente rispetto a
Peppe. E quando arriver con lufficiale giudiziario a casa di Peppe, Peppe mi opporr il 1153cc ed
io non potr riprendermi il cellulare. Se invece Peppe sapeva che non era Imma la proprietaria ma
che il cellulare era mio, non varr pi il 1153 cc perch sar un acquisto in mala fede ed allora io
potr riprendermi il cellulare.
Quindi Peppe mi pu opporre il 1153 gi al momento in cui mi presento con la sentenza e lufficiale
giudiziario a casa sua. Non occorre che Peppe impugni anche perch la sentenza potrebbe non
essere pi impugnabile nel momento in cui rintraccio Peppe o ci per esso ha il cellulare. Poi
studieremo lopposizione allesecuzione, caso in cui Peppe andr dal giudice e dir io il cellulare
non glielo restituisco, perch anche se Imma non poteva venderlo perch non era suo,ho acquistato
in buona fede e ho acquistato in base ad un titolo astrattamente idoneo come se Imma fosse stata la
proprietaria. Ne ho acquistato il possesso ed in buona fede. Chi lo sapeva che non era suo?.
Dunque il 1153 prevale sulla sentenza, cos come prevalgono le norme sulle trascrizioni. Tutti gli
atti relativi ai beni immobiliari si devono trascrivere cos come anche le domande relative ai beni
immobiliari. Quindi se io rivendico da Imma la propriet di un fondo o i un appartamento, io mi
affretter a trascrivere la domanda. Egualmente se Peppe compra quellimmobile o quel fondo da
Imma, si affretter a trascrivere. E quindi chi vince io con la sentenza con cui ho rivendicato la
propriet del bene immobile o Peppe con il suo atto di acquisto? Dipende da chi ha trascritto per
primo. La regola per cui chi trascrive per prima batte chi trascrive dopo, vale anche in caso di
successione.
Es: io propongo domanda oggi 31/10/11 con cui rivendico la propriet del fondo a San Giuseppe.
ma non trascrivo subito perch ho da fare e trascrivo invece dopo due giorni, il 2/11/11. Imma sa
che perder il giudizio. E allora vende il fondo a Peppe che se lo compra e trascrive oggi 31/10/11.
Io intanto vinco il processo di rivendicazione contro Imma, ho la sentenza che condanna Imma a
restituirmi il fondo ma poich ho trascritto la domanda dopo la trascrizione della compravendita di
Peppe, lacquisto di Peppe prevale sulla domanda perch ha trascritto prima.
Mentre nel caso dei beni mobili, la pubblicit dei beni mobili data dal possesso. Il fatto che Imma
ha il cellulare in mano fa presumere che sia suo. E allora se Peppe ha acquistato il possesso del
cellulare da Imma ed era in buona fede, in base ad un titolo astrattamente idoneo che il contratto
di compravendita, Peppe lo acquista anche se Imma non era proprietario.
Per i beni mobili della propriet data dal possesso per i beni immobili data dalla trascrizione, che
va fatta sia per i trasferimenti dei diritti immobiliari, sia per le domande relative ai diritti
immobiliari.
Es: se abbiamo stipulato un preliminare per vendita immobile dal notaio e oggi io non vengo dal
notaio a sottoscrivere il definitivo e tu proponi domanda costitutiva, la prima cosa che farai sar
trascrivere per tutelarti , cos se io la vendo ad altro soggetto, chi vince tra te che ha trascritto la
domanda costitutiva e chi invece acquista e trascrive latto di compravendita, sar chi trascrive per
primo.
Allora il processo prosegue tra le parti originarie, perch la sentenza spiega i suoi effetti anche
contro lacquirente, ma questo ci non esclude il conflitto tra la parte che ha vinto e che vuole usare
la sentenza contro lacquirente e comunque regolato dalle norme che regolano il conflitto sui beni
sul piano sostanziale ex 1153 cc. Allora ottenuta la sentenza contro Peppe, io vado da Peppe, sia che

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sia bene mobile o immobile, e a Peppe, per poter respingere la mia pretesa, non basta dire che non
sapeva niente del processo ma
- se un bene mobile, Peppe deve dimostrare che alla base del suo acquisto ci sono le
condizioni del 1153 cc ossia che quando ha acquistato il possesso del bene era in buona fede
e che ha acquistato il bene in base ad un contratto, un titolo astrattamente idoneo.
- Se invece un bene immobile, Peppe deve dimostrare di aver trascritto il suo acquisto
prima che io abbia trascritto la mia domanda di rivendicazione, perch il primo a trascrivere
vince.
Art.1153 cc: colui al quale sono alienati i beni mobili (Peppe) da chi non ne proprietario (Imma)
ne acquista la propriet se ricorrono triplici condizioni:
- Che abbia avuto il possesso
- Che sia in buona fede al momento della consegna
- Che ci sia un titolo astrattamente idoneo al trasferimento della propriet.
Se ricorrono tutte e tre questo condizioni si realizza il cd acquisto a non domino da colui che non
proprietario.
Ed il 111 cpc dice il fatto che tu puoi opporre allacquirente la sentenza non esclude loperativit
di questo regola ossia andrai da Peppe, se non ricorrono questo condizioni del 1153 gli farai valere
la sentenza e ti pigli il cellulare ma se ricorrono questo condizioni del 1153 lo hai perso.
Oppure c una terza via: quando si propone una domanda si pu consultare un certo elenco.
Secondo il 2652 cc si devono trascrivere, qualora si riferiscono ai diritti menzionati (ossia ai diritti
immobiliari), le domande giudiziali indicate dai numeri seguenti etc. Ebbene nellelenco dei numeri
seguenti si trova, per es al numero 2: le domande dirette ad ottenere lesecuzione in forma specifica
dellobbligo di contrarre ossia lesecuzione del preliminare. Ebbene la trascrizione della sentenza
che accoglie la domanda prevale sulle trascrizioni ossia sulle vendite di quellimmobile eseguite
dopo la trascrizione della domanda.
Allora nellesempio di prima: io trascrivo il 2 novembre ma oggi Imma vende il fondo a Peppe che
trascrive oggi. Io vinco il processo ma quando andr da Peppe ma Peppe mi dir mi dispiace la
sentenza prevale solo per gli acquisti trascritti dopo la trascrizione della domanda.
Ma io il mio acquisto lho trascritto prima della trascrizione della domanda e quindi vinco io e mi
tengo il fondo . Si parla in questo casi di effetto prenotativo della domanda giudiziale ed un
altro di quegli istituti che realizzano il principio secondo cui la durata del processo non deve andare
a danno della parte che ha ragione.
Io propongo la domanda. Passano anni per il processo. nel frattempo il convenuto si sar disfatto del
bene. Ma se io ho trascritto la domanda, la sentenza retroagisce al momento della domanda ossia al
momento della trascrizione della domanda e tutto quello che accade dopo la trascrizione non mi
riguarda. E Peppe che ha acquistato il bene da Imma ed andato ai registri immobiliari per
trascrivere avr trovato la trascrizione della mia domanda e sapr che ha acquistato sapendo di
perdere e quindi in mala fede.
Quindi quello che dice il 111 cpc che vero che la sentenza utilizzabile contro lacquirente
anche se lacquirente non sapeva nulla del processo ma il conflitto tra lalienante che oppone la
sentenza e lacquirente si risolve sempre in base alle norme di diritto sostanziale ossia 1153cc se
un bene mobile e 2652 cc e seguenti (norme sulla trascrizione delle domanda e degli acquisti) se
un bene immobile.

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LEZIONE 13

ARGOMENTI
CAPITOLO SULLE PARTI- LITISCONSORZIO NECESSARIO CUMULO- ART 102 E 104 CPC IPOTESI DI DOMANDA
DI SCIOGLIMENTO DELLA COMUNIONE LEGITTIMATO IN VIA ORDINARIA E STRAORDINARIA AZIONE
DIRETTA CONTRO LA COMPAGNIA DELLASSICURATO

Immaginiamo il processo come un contenitore. Di per s il processo non serve a niente come un
pc se non ci metti i programmi non serve a nulla. Il processo serve per trattare le cause. Ossia per
portare una lite dalla domanda di tutela alla sentenza. Questo contenitore dunque, il processo,
pensato per portare due sole parti ed una sola causa: questo il modello normale di processo, quello
a cui il pi delle volte si fa rifermento ossia una sola lite ossia una sola domanda.
Es della forma standard di processo ossia il modello statisticamente pi frequente: devo avere
1000 euro da Mariano perci convengo in giudizio Mariano, quindi due parti una causa.
Ma il modello base di processo si pu complicare: o dal lato delle parti o dal lato della causa.
Nel senso che in un processo vi pu essere pi di due parti (Litisconsorzio) oppure in un processo vi
pu essere pi di una causa, ossia pi di una lite (Cumulo).

Il litisconsorzio: si ha quando nel processo vi sono pi di due parti, quindi si parler di processo
litisconsortile in cui la decisione non pu pronunciarsi se non in confronto di pi parti.
Il cumulo : si ha quando nel processo vi pi di una causa. Come il pc che contiene pi di un
programma.
Domanda: ma che significa che se non convengo il litisconsorte il processo non pu andare avanti?
Risposta: chi propone la domanda di solito conosce queste situazioni per cui lattore fin
dallinizio si preoccupa di rendere integro il contraddittorio ossia di instaurare il processo con tutti i
litisconsorti necessari. E lattore o gli attori che si preoccupano di tenere integro il contraddittorio e
quindi convenire gli altri litisconsorti.
Quindi io che so quanto dura un processo e che non voglio perdere tempo mi preoccuper fin
dallinizio che tutte le parti siano presenti o come attori o come convenuti. Ma potrebbe darsi che io
non mi preoccupi di tirare dentro fin dallinizio tutti i litisconsorti necessari, magari perch non
conosco il codice. e allora per esempio convengo in giudizio Maria ma veronica non la convengo
(vedi caso seguente).
Oppure convengo lassicurazione di Anto senza convenire in giudizio Anto (vedi esempio
seguente). Alla prima udienza il giudice si guarda le carte, si guarda la domanda, e ordina
lintegrazione del contraddittorio nel caso ho dimenticato alcuni litisconsorti necessari, che siano
attori o convenuti (art 102 cpc). E per integrazione si intende che il giudice indica un termine
perentorio entro il quale lattore deve tirare dentro il processo anche gli altri litisconsorti (attori o
convenuti), termine perentorio significa che se non lattore non integra entro quel termine, il
processo si estingue.
ATTENZIONE: nel processo civile il giudice quasi mai non d mai ordine versi i terzi ma d solo
ordini alle parti. In caso di integrazione del contradditorio per non vuol dire che il giudice manda a
chiamare il litisconsorte pretermesso ossia mancante, non vuol dire che dice ai carabinieri o al terzo
di andare a chiamare il litisconsorte pretermesso, bens ordina alle parti. Il codice non ci dice chi
deve preoccuparsi poi di tirare dentro le parti per cui lo pu fare una delle parti nel processo (attore
o convenuto, nellesempio di me, Vero e Maria, lo posso fare io o Maria ma Maria non avr
interesse a farlo e quindi pi probabile che lo far io).
Lordine di integrazione del contraddittorio quindi rivolto alle parti e chi ha interesse ad integrare
lo integrer nel termine, per non far estinguere il processo. quindi chi propone il processo si
preoccuper di convenire tutti i litisconsorti perch anche se quello del 102 cpc un meccanismo di

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sanatoria perch il giudice pu ordinare lintegrazione del contraddittorio, per questo allunga i
tempi del processo, perch il giudice dovr fissare una nuova prima udienza. Ma il giudice non
ordina nulla al litisconsorte pretermesso bens chi propone la domanda o meglio le parti dovranno
notificare una nuova domanda al litisconsorte pretermesso e se una delle parti in giudizio lo fa nel
termine il processo prosegue mentre fuori termine il processo si estingue e si estingue perch il
litisconsorte pretermesso una parte necessaria senza la quale non si pu arrivare alla sentenza, alla
decisione.
Quali sono le ipotesi di litisconsorzio necessario?
Sono infinite inutile saperlo, basta sapere piuttosto che sono tutte ascrivibili alluna o allaltra
classe di ipotesi: o situazione sostanziale, o fenomeno di legittimazione straordinaria o la legge a
stabilirlo pur se non ricorrono le prime due ipotesi. Ma in tutte queste ipotesi la causa sempre
unica, io faccio una sola domanda (es: voglio i soldi da Maria, voglio sciogliere la compropriet
etc).
Attenzione: ovviamente in caso di integrazione del contraddittorio(che quindi comporta lobiettivo
di mettere in condizione la parte pretermessa di venire in giudizio, se poi non vuole venire sono fatti
suoi, limportante che ho fatto entrare nella sua sfera di conoscenza la domanda e dare al
pretermesso la possibilit di costituirsi) il litisconsorte pretermesso pu decidere di non costituirsi e
restare contumace o comunque decidere di esercitare tutte le attivit di un normale convenuto in un
processo a due parti.

Domanda: visto che al momento della domanda si producono certi effetti processuali e sostanziali,
quando la domanda tu la fai a rate (ossia convengo prima un litisconsorte poi devo eventualmente
integrare etc) da quale momento si producono gli effetti?
Risposta: proprio di recente la Cassazione ha detto che gli effetti si producono dalla prima
domanda e che questo meccanismo permette di far retroagire anche verso il litisconsorte
pretermesso tutti gli effetti della prima domanda. Il caso su cui si pronunciata al riguardo la
cassazione il seguente: nella legge sullequo canone esiste listituto della prelazione e del riscatto
ossia se io vendo limmobile per uso abitazione o commerciale , devo prima offrirlo in vendita al
mio inquilino. Se il mio inquilino non accetta lo posso vendere a chi voglio, se invece il mio
inquilino accetta lo devo vendere al mio inquilino. Se per non lo offro allinquilino , questo pu
esercitare il riscatto.
Es: io ho un negozio e lho dato in locazione a Marcella. Ma senza dire niente a Marcella lo vendo a
Felice. Felice va a trascrivere la vendita. Marcella furbescamente si va a guardare i registri
immobiliari (visura) (non c un altro modo per saperlo) e scopre che il suo locatore (io) ha venduto
limmobile senza darglielo in prelazione. E allora Marcella pu agire per il riscatto ossia pu
convenire in giudizio Felice e farsi dare limmobile. Marcella pu proporre domanda di riscatto
entro 6 mesi dalla trascrizione dellacquisto. Se lo fa dopo i sei mesi Marcella ha perso limmobile.
Ma con questo sistema cosa accadeva frequentemente?
Accadeva che Marcella vedeva latto di acquisto e conveniva nei 6 mesi Felice ma non pensava che
Felice era sposato ed in regime di comunione legale, ossia che per quanto dai registri risultasse
acquirente solo Felice, come proprietaria dellimmobile era anche la moglie di Felice. E semmai
Marcella se ne accorgeva dopo 8 mesi quindi fuori termine ed il giudice diceva che era troppo tardi
perch Marcella aveva rispettato i 6 mesi per una delle parti non anche per laltra (litisconsorte). Ma
poi la Cassazione ha mutato nuovamente questo sistema. Ed ha stabilito che il meccanismo del 102
cpc un meccanismo di sanatoria, limportante che si eviti la decadenza dei 6 mesi verso uno dei
litisconsorti. Poi quando il giudice, anche a distanza di anni, si accorge che Felice era sposato in
regime di comunione legale ed integra il contraddittorio verso la moglie, la decadenza viene

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rispettata, perch leffetto impeditivo retroagisce anche verso la moglie al momento in cui
convenuto Felice.
Mentre con il meccanismo precedente gli inquilini perdevano la possibilit di riscattare, perch non
si accorgevano della comunione dei beni quindi linquilino doveva notificare la domanda di riscatto
non solo allacquirente dal locatore ma anche alla moglie dellacquirente.
Questi due fenomeni litisconsorzio e cumulo possono operare separatamente oppure possono
esserci insieme. Ossia vi pu essere:

a) Un processo con pi di due parti e 1 sola causa (litisconsorzio senza cumulo). E il


fenomeno che il codice chiama di litisconsorzio necessario (ossia le pi parti devono
esserci per forza). Se la decisione non pu pronunciarsi che in confronto di pi parti, queste
debbono agire o essere convenute nello stesso processo. ossia lart 102 cpc d per
presupposto che ci sono delle cause, dei processi che non possono svolgersi solo tra due
parti ma che richiedono la presenza necessaria di pi di due parti. La disposizione del 102
cpc cio postula dei casi che non ci dice e che quindi dobbiamo ricostruire, in cui
necessario, obbligatorio (lo sappiamo ancor prima di iniziare la causa) che quel processo si
deve svolgere tra pi di due parti. Allora il nostro compito individuare queste ipotesi
enucleabili riconducendole a 3 classi di ipotesi, ossia dobbiamo vedere quando il processo
deve per forza svolgersi tra pi parti e tutte le ipotesi che sono rinvenibili nellordinamento
in relazione a quando il processo deve svolgersi per forza tra pi parti sono riconducibili a
tre ordini di casi: (questa norma una norma in bianco nel senso che si d per assodato che
le ipotesi seguenti gi si conoscano)
Il primo ordine di ipotesi di litisconsorzio necessario: quello del litisconsorzio
necessario per ragioni di ordine sostanziale (o secundum tenorem rationis) ossia
in base alle caratteristiche della situazione sostanziale ed cio lipotesi in cui la
situazione sostanziale unica con per pi titolari della situazione sostanziale. Es: io,
Maria, Luca ed Anna siamo comproprietari di un fondo, ognuno ha il 25% ma il
fondo ancora indiviso ossia siamo comproprietari di una quota ideale. Questo
fondo lo gestiamo insieme, lo gestiamo insieme, lo coltiviamo insieme ma ad un
certo punto il rapporto si incrina ed io mi voglio dividere ed io voglio il mio 25% e
quindi propongo domanda di scioglimento della comunione o di divisione.
ATTENZIONE: dice la legge, se siete in 4 e dovete dividere per 4 il fondo dovete
essere tutti e 4. Non si pu escludere nessuno dei comproprietari dal processo. Se si
vuole dividere un fondo di cui pi persone sono comproprietarie tutte queste persone
comproprietarie devono stare nel processo. la situazione sostanziale, la causa unica,
la mia domanda solo quella: dividiamo la comunione in questo caso, ma questa
situazione sostanziale ha 4 titolari, tutti e quattro devono stare per forza nel
processo= litisconsorzio necessario, litisconsorzio perch chiede la presenza di tutti e
4, necessario perch devono starci per forza queste parti.
Non sono predeterminabili le ipotesi di litisconsorzio necessario ma ogni qual volta
la situazione sostanziale coinvolge + titolari, tutti devono essere presenti in quel
processo. Un altro esempio di litisconsorzio necessario anche se non pi attualissimo
: il caso di fondo intercluso da altri due proprietari. Quindi lipotesi fiume+fondo
di A confinante con fondo di B confinante con fondo di C + strada. A non pu
arrivare alla strada e vuole la servit coattiva per arrivare alla strada. Sul punto si
pronunciata la Cassazione secondo cui A in questo caso non pu proporre domanda
solo contro B (perch se la domanda la proponi solo contro B, io ti do una sentenza
che non ti serve a niente perch non ci arrivi alla strada, perch poi semmai dovrai
riproporre unaltra domanda contro C) ma se vuoi chiedere la servit coattiva devi
fare per forza domanda contro B e contro C perch altrimenti alla strada non ci

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arrivi, non realizzeresti altrimenti con il giudizio loggetto e la causa petendi della
domanda. Quindi anche in questo caso la situazione sostanziale unica ma che
coinvolge pi persone, per avere una sentenza utile devono esserci tutte le parti. A, B
,C con litisconsorti necessari di questo giudizio. Ogni qual volta la situazione
sostanziale unica con pi titolari tale per cui la sentenza che viene pronunciata su
quella situazione sostanziale per forza coinvolge tutti quei titolari, tutti devono
partecipare al processo. Ma la domanda solo una: in questi casi scioglimento della
comunione, costituzione della servit coattiva. Ovviamente questa non lunica
classe di ipotesi che pu generare il litisconsorzio necessario.

Seconda classe di ipotesi di litisconsorzio necessario: litisconsorzio per ragioni di


legittimazione straordinaria. casi in cui la legge riconosce la legittimazione
straordinaria che si ha nei casi di sostituzione processuale. Casi di azione
surrogatoria: es, devo avere 1000 euro da Vero, Vero deve avere 1000 euro da
Maria, Vero non agisce contro Maria perch tanto comunque dovrebbe restituire i
1000 a me e allora io mi sostituisco a Vero ed agisco contro Maria (nome proprio per
conto altrui). Se voglio agire in surrogatoria mi devo tirare dentro anche il
legittimario ordinario. Caso in cui faccio valere un diritto che non mio, io del
credito tra Vero e Maria non ne so nulla, so che esiste ma non so se stato pagato,
prescritto etc. E allora ogni volta che c un fenomeno di legittimazione straordinaria
ossia in via straordinaria ossia caso di sostituzione processuale e cio quando per es
mi data la legittimazione di far valere contro Maria il credito di Vero, io posso
farlo, perch me lo dice la legge ma devo tirare dentro non solo Maria ma anche
Vero, anche se a me di Vero non me ne frega niente perch chi mi deve dare i soldi
Maria. Quindi dice la legge ogni volta che c (e che quindi lordinamento
riconosce) un fenomeno di legittimazione straordinaria ossia dato di agire a chi non
titolare del diritto (sostituto/legittimato straordinario), contro il debitore, devi
chiamarti nel processo non solo colui contro cui proponi la domanda, in questo caso
Maria, ma anche il legittimato in via ordinaria, il titolare del diritto (in questo caso
Vero) perch colui che conosce i rapporti che fanno capo al credito in questo caso
che stai facendo valere. La causa resta unica (litisconsorzio senza cumulo) ma siamo
litisconsorti necessari, io, Vero e Maria. Io mi sono dovuta andare a scovare il
credito di Vero verso Maria perch evidentemente Vero non paga, non ha soldi e
quindi per avere la restituzione del mio credito ho aggirato lostacolo.
Terza classe di ipotesi di litisconsorzio necessario: litisconsorzio necessario per
ragioni di opportunit previste dalla legge (o propter opportunitatem). In questa
terza ipotesi il litisconsorzio necessario non dettato da ragioni di ordine sostanziale,
n da un fenomeno di legittimazione straordinaria ma la legge a prevedere che in
quel determinato processo ci siano pi di due parti.
ATTENZIONE: non il giudice che stabilisce lopportunit ma il legislatore. E
quindi anche se ci troviamo di fronte ad ipotesi in cui non ci dovrebbe essere
normalmente il litisconsorzio, ci sta comunque perch lo ha previsto il legislatore. I
casi sono tanti ma uno di questi quello dellazione diretta contro lassicurazione
dellassicurato. Il rapporto assicurativo obbligatorio, quella per i veicoli un
rapporto assicurativo eccezionale se vogliamo perch il rapporto assicurativo in
genere non funziona come il caso dellassicurazione obbligatoria delle auto in cui
appunto obbligatoria. Ma quel sistema per cui tu mi investi qualcuno e quel
qualcuno va alla tua assicurazione e si fa dare i soldi. Perch il normale rapporto di
assicurazione prevede che se io assicuro per esempio il mio cane per i danni che pu
provocare ed il mio cane ti morde. Se tu vai alla mia assicurazione e dici dammi i

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soldi lassicurazione risponder che devi chiederli a me e poi lassicurazione penser


a rimborsare me. Ossia tra te e la mia assicurazione non c alcun rapporto. Anche
lassicurazione dellauto funzionava cos: se Anto mi buttava sotto io non potevo
andare dallassicurazione di Anto ma dovevo convenire Anto. Poi per nel 1969 per
il moltiplicarsi delle auto, lassicurazione dellauto diventata obbligatoria e viene
prevista lazione diretta contro la compagnia dellassicurato ossia contro la
compagnia del responsabile del danno da circolazione di veicoli. Ossia per la prima
volta nel nostro ordinamento io ho due possibilit: o quella classica, di convenire in
giudizio Anto e poi Anto verr rimborsato dalla sua assicurazione oppure la
possibilit nuova per cui io posso agire in via diretta contro lassicurazione di Anto.
Ma questa azione diretta possibile solo nel caso di assicurazioni obbligatorie e
questa un fenomeno eccezionale creato nel 69 e tanto eccezionale che
lassicurazione in generale, per tutte le altre ipotesi di assicurazione non esiste e
quindi io normalmente devo convenire in giudizio chi mi ha fatto il danno, sar poi
lui ad essere rimborsato dalla sua assicurazione. Nello schema classico del rapporto
assicurativo tra danneggiato e lassicurazione del danneggiante non c rapporto. E
la scelta tra luna e laltra possibilit data da ragioni di convenienza, perch
lassicurazione i soldi li ha sempre mentre Anto potrebbe non averne. E quindi se
Anto investe il prof con lauto, il prof conviene in giudizio lassicurazione di Anto
ma lo svolgimento dei fatti per lassicurazione di Anto non lo conosce, solo Anto lo
sa. E allora la legge prevede lazione diretta per assicurazione obbligatoria per
lassicurazione deve tirarsi dentro al processo pure lassicurato (Anto). Il giudizio
non pu essere tra linvestito e la compagnia ma devi tirarti dentro lassicurato.
Quindi parti necessarie, litisconsorti necessari sono io, Anto e lassicurazione.
Quindi se io seguo lo schema classico il processo sar a due parti tra me e Anto. Se
seguo schema dellazione diretta avremo litisconsorzio necessario.
b) Un processo con 2 sole parti e pi cause (cumulo senza litisconsorzio). Questo un
fenomeno che abbiamo gi toccato quando abbiamo parlato della domanda riconvenzionale.
Per dirvi che secondo alcuni tra la domanda principale e la domanda riconvenzionale non
c bisogno di nessuno collegamento, vi ho evocato lart 104 cpc che adesso ritroviamo: da
uno stesso attore contro uno stesso convenuto possibile proporre nello stesso processo pi
domande, anche non altrimenti connesse, ossia anche se non centrano nulla tra di loro ma
che hanno come elemento di collegamento solo il fatto che provengono dallo stesso attore
contro lo stesso convenuto.
Es: Stefania mi deve restituire 10 mila euro + mi deve ancora pagare due mesi di affitto +
uscendo dal garage mi ha rotto lo specchietto della macchina + le ho prestato il cellulare e
non me lo ha ancora restituito: tutte queste sono domande che dal punto di vista
oggettivo,ossia dellelemento oggettivo ossia del petitum e della causa petendi non centrano
nulla, ma posso comunque presentare tutte queste domande in un medesimo processo
oppure posso proporre tanti processi separati quante sono le domande. Visto che mi trovo
per, per questione di economia processuale metto tutto in uno stesso processo, in uno
stesso contenitore ed in uno stesso processo chiedo a Stefania i soldi del prestito, i soldi
dellaffitto, il risarcimento, e la restituzione del cellulare. Quindi in questo caso avremo un
cumulo ossia pluralit di cause senza litisconsorzio perch le parti sono sempre e solo due.

c) Un processo con pi di due parti e pi cause (litisconsorzio pi cumulo):

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LEZIONE 14

ARGOMENTI
CONNESSIONE PROPRIA ED IMPROPRIA - LITISCONSORZIO FACOLTATIVO ART 103- ART 104 CPC CUMULO
NECESSARIO (LITISCONSORZIO UNITARIO O LITISCONSORZIO QUASI NECESSARIO) CUMULO FACOLTATIVO -
LITISCONSORZIO FACOLTATIVO SUCCESSIVO ART 2378 COMMA 5

Abbiamo detto che pi di due parti = litisconsorzio


Pi di una causa = cumulo
I due fenomeni del cumulo e del litisconsorzio possono incrociarsi.
Abbiamo visto lipotesi del cumulo senza litisconsorzio ex art 104 cpc , per cui lo stesso attore
propone pi domande contro lo stesso convenuto cos come anche la domanda riconvenzionale
unipotesi di cumulo senza litisconsorzio. E abbiamo visto lipotesi del litisconsorzio senza cumulo
in cui la causa unica ma i partecipanti sono pi di due ed lipotesi del litisconsorzio necessario.
Oggi vediamo lipotesi di litisconsorzio + cumulo. Ossia giudizi, processi che hanno pi di due parti
e pi di una causa.

Es: se anche tu devi andare a barra prendiamo un solo taxi ma se siamo in due posti lontani ci
conviene prenderne due. Se paolo marta e sissi devono andare rispettivamente a capodimonte,
Cardarelli e colli aminei ci conviene prendere un unico taxi perch tutto di strada. Anche il
processo un taxi ossia uno strumento che serve per portare la lite, dallo stadio di lite allo stadio di
soluzione ossia di sentenza. E normalmente nel processo ci sono due sole parti ed una sola causa.
Ma se Lucia mi deve restituire il pc che le ho prestato e rossana mi deve pagare laffitto della casa a
me farebbe comodo convenirle nello stesso processo ma queste sono due cause che non hanno
niente a che vedere. In questo caso non si configura lipotesi dellart 104 cpc perch non si tratta di
cause che io propongo tutte contro lucia o tutte contro rossana. Bens ci sono due soggetti diversi
due convenuti diversi per cause diverse, per oggetti diversi : ossia lucia mi deve dare il pc e rossana
laffitto. E allora devo prendere due taxi perch non hanno niente in comune queste due liti.
Supponiamo invece che paolo mi investe con la moto di raf. Io chiedo il risarcimento ad entrambi
ma un risarcimento lo chiedo a Paolo (conducente) e laltro a raf perch il proprietario. Quindi
linteresse dellordinamento quello di riunire, a trattare insieme le cause omogenee per dir cos
perch il giudice dovr indagare su ununica vicenda. Ma non unipotesi di litisconsorzio
necessario perch io posso fare un giudizio contro paolo ed uno separato contro raf perch semmai
paolo abita a Nola e allora lo convengo davanti al tribunale di Nola ma raf abita a Napoli la causa
contro raf allora la faccio direttamente a Napoli. Per lordinamento mi consente ma non un
obbligo in questo caso di cumulare le cause che hanno qualcosa in comune. Quindi io paolo e raf li
posso convenire anche separatamente, il che vuol dire che sono cause distinte che io cumulo in uno
stesso processo e siamo in tre: io , paolo e raf = litisconsorzio + cumulo.
Quindi si possono unire solo cause che hanno qualcosa in comune non quella per esempio di lucia e
rossana che non hanno nessuno degli elementi distintivi della domanda in comune. Ma solo se tra
le due cause c un elemento di collegamento possibile convenire in giudizio pi parti per cause
distinte. Questo fenomeno regolato dallart 103 cpc e si chiama litisconsorzio facoltativo:
litisconsorzio perch c una pluralit di parti, facoltativo perch, a differenza di quello necessario
per cui il giudice non va avanti se non ci sono tutte le parti, le parti se vuoi puoi riunirle in un
unico processo altrimenti puoi proporre tante cause separate.
Es: nel caso di incidente in cui mi paolo conducente mi investe con la moto di raf potrei proporre
due domande separate perch le domande non son uguali in quanto non tutti i suoi elementi sono
uguali per esempio i soggetti sono diversi come diverso il petitum (perch paolo risponde per la
guida mentre raf per la propriet perch raf potrebbe anche non essere stato presente ed aver

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prestato la moto a paolo) ,ma hanno qualcosa in comune, ossia loggetto (risarcimento) e quindi in
virt di ci posso proporre anche unica domanda. Quindi le cause sono diverse ma sono connesse
per un elemento oggettivo della domanda: quindi i soggetti sono diversi ma sono connesse o per
loggetto o per il titolo o per entrambe.
Ex 103 cpc dice che quando non c il litisconsorzio necessario ossia lipotesi secondo cui pi di
due parti devono per forza partecipare se no il giudice non pu prendere la decisione, pi parti
possono agire o essere convenute nello stesso processo ma a condizione che abbiano una
connessione per loggetto e per il titolo dal quale dipendono. Ossia vi deve essere una

Connessione propria: secondo cui le due domande devono avere in comune almeno o il
titolo o loggetto. Nellipotesi in cui convengo in giudizio paolo e raf , il risarcimento
quello ma paolo risponde perch guidava male mentre raf risponde per la propriet e quindi
laffidamento del mezzo sia che fosse presente in auto sia che non lo fosse. Se invece
vogliamo fare un esempio di connessione per titolo: io investo paolo e raf. Ognuno vuole il
suo risarcimento (quindi loggetto diverso ) ma il titolo lo stesso (ossia lo stesso fatto
illecito). Un esempio di fatto con titolo ed oggetto insieme pu essere: unobbligazione
solidale che nasce da un contratto (io voglio essere pagato o da tizio o da Caio, vengano tutti
e due, poi chi mi paga non mi interessa: quindi avremo in questo caso stesso oggetto e stesso
titolo).
Ma perch pi parti possano agire nello stesso processo vi deve essere un elemento di
collegamento tra le cause, un collegamento per loggetto o per il titolo ed in questo caso
posso sia riunirle le cause (e quindi avr pi cause e pi di due parti) sia proporle
separatamente.
[ricordiamo che: Basta variare un solo elemento perch le cause siano diverse ]
Ma il litisconsorzio facoltativo ammesso ex art 103 cpc non solo in caso di connessione
propria (ossia di vera e propria connessione tra le cause e intendendo per connessione cause
che abbiano in comune o loggetto o il titolo o entrambi) ma anche in caso di:
connessione impropria ossia quando le cause non sono connesse n per loggetto n per il
titolo ma dipendono in tutto o in parte dalla soluzione di questioni identiche ossia dal fatto
che il giudice risolvendone una, le risolve tutte perch il quesito di diritto che deve risolvere
identico per tutti.
Es: Corrado aveva il biglietto per Napoli juve ma la partita non si disputata e la lega non
riconosce rimborso cos Corrado conviene in giudizio il calcio Napoli. Ma anche altri
tifosi vogliono far causa.
ATTENZIONE: il titolo di ciascuna domanda diverso perch ciascuno fa valere il suo
biglietto, il suo rapporto con il calcio Napoli, e loggetto diverso perch ognuno vuole il
suo biglietto, solo che qui il giudice deve risolvere una volta per tutti e per tutti la stessa
questione (se hai comprato il biglietto e la partita non si disputa, si ha diritto al biglietto
oppure no?). E allora per quanto il titolo e loggetto sia diverso per ogni causa (perch
ognuno quando compra un biglietto fa un contratto autonomo con il calcio Napoli) ciascun
tifoso o inizia separato giudizio oppure pu anche decidere di mettersi insieme tutti i tifosi e
presentare ununica domanda, mettere tutto insieme in un unico atto introduttivo, quindi
litisconsorzio facoltativo (perch nessuno pu imporre alle parti di proporre la domanda
insieme) pi cumulo.
Es: ho dato in fitto la mia casa a raf e paolo che sono due debitori in solido perch non mi
pagano laffitto. E allora se li voglio convenire in giudizio posso proporre tranquillamente
due cause separate perch magari uno abita a Nola ed uno a Napoli.

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Il litisconsorzio facoltativo pu essere


attivo : pi attori e un solo convenuto
passivo : pi convenuti ed un solo attore
misto : pi attori e pi convenuti
Es: se ho una casa con a fianco due condomini, uno mi fa cadere lacqua, laltro fa rumore, io dovr
per forza convenirli in giudizi separati (perch c in questo caso petitum e titolo diverso). Ma se mi
piove in casa e non so se arriva da un vicino o dallaltro avr titolo identico e anche oggetto e
quindi posso convenirli nello stesso giudizio. Quindi necessario per riunire le cause o medesimo
titolo o medesimo oggetto oppure dipendono dalla soluzione della medesima questione.
Il codice non parla mai di cumulo e il litisconsorzio ma questi due nomi sono stati dati in via di
studio. Quando vi un litisconsorzio facoltativo per vi sempre un cumulo perch se c un
litisconsorzio facoltativo vuol dire che le varie parti potevano agire o essere convenute in processi
separati ma una volta che le conveniamo insieme vuol dire che non ci sono solo pi di due parti
bens anche pi cause.
Quindi il litisconsorzio facoltativo genera sempre un cumulo ossia alla pluralit facoltativa di parti
si accompagna sempre una pluralit di cause.

CUMULO
Laltra ipotesi di cumulo che abbiamo visto quella dellart 104 cpc solo che questa disposizione
disciplina un cumulo senza litisconsorzio. Ora in questo caso (di pi domande da e contro una
stesso parte) si pu esprimere con la formula CO per CS ossia il 104 cpc d luogo ad un cumulo
oggettivo (ossia ad un cumulo di domande) per connessione soggettiva (quindi per un elemento di
collegamento delle domande che non attiene allelemento oggettivo ossia al titolo o alloggetto -
ma per un elemento di connessione tra le domande che attiene allelemento soggettivo ossia
provengono tutte dalla stessa parte contro la stessa parte e quindi sono tra le stesse parti).
Es: lucia mi deve restituire il pc, mi deve pagare laffitto e mi deve risarcire il danno per lo
specchietto, tra queste domande non c attinenza ma lart 104 cpc mi consente visto che sei
sempre tu e visto che lucia sempre lucia, ossia le parti sono le stesse- di proporre tutte queste
domande nel medesimo processo (quindi cumulo oggettivo, ossia di domande, per un elemento di
collegamento dato dallelemento soggettivo della domanda).
Mentre allart 103 cpc il fenomeno di CS per CO ossia un cumulo soggettivo ossia un cumulo
non solo di cause ma anche di soggetti per un elemento di collegamento tra le pi cause che
attiene invece allelemento oggettivo della domanda ossia o il titolo o loggetto o tutte e due.
Allora il 104 cpc un cumulo di cause per un elemento di collegamento tra le pi cause che non
attiene allaspetto oggettivo della domanda (petitum o causa petendi) ma a quello soggettivo (io e
lucia).
Mentre il 103 (io contro paolo e raf ) un cumulo soggettivo per connessione oggettiva ossia vi
sono pi cause e pi soggetti per un elemento di collegamento delle mie domande contro di loro che
attiene o a titolo o all oggetto o a tutte e due ossia ad un elemento oggettivo della domanda.
Concentriamoci sul cumulo soggettivo per connessione oggettiva che vi ripeto il cumulo che
sempre generato da un litisconsorzio facoltativo. Quando sentite litisconsorzio facoltativo (ossia una
pluralit facoltativa di parti) c sempre un cumulo (c pluralit di cause). Il cumulo soggettivo per
connessione oggettiva ossia il cumulo generato dal litisconsorzio facoltativo. Il cumulo soggettivo
per connessione oggettiva ossia il cumulo generato da un litisconsorzio pu essere di due tipi
(distinzione dottrinaria e non del codice ma che ha rilievo pratico).

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Il cumulo soggettivo per connessione oggettiva ossia il cumulo che si accompagna sempre al
litisconsorzio facoltativo pu essere:
necessario: detto anche litisconsorzio unitario o quasi necessario.
facoltativo
quando ci troviamo dinanzi un caso che rientra nel 103 cpc dobbiamo chiederci : ma il cumulo che
questo litisconsorzio ha generato o ad esso si accompagna necessario o facoltativo? Perch
cambiano le regole di gestione del processo.

riflettendo sulle domande proposte insieme ci si resi conto che non tutte sono dello stesso tipo
ossia che il vincolo che avvince pi domande non sempre della stessa intensit.
Es: siamo nel corso di unassemblea societaria per decidere il nome del cellulare tra nino e
corby. Lassemblea deve votare e delibera corby. Ma Marcella e ludo non sono daccordo. E
Marcella e ludo vogliono impugnare la delibera ma supponiamo che si odiano tra loro quindi
vogliono promuovere due giudizi autonomi che vanno dinanzi a due giudici autonomi. Marcella
perde.
Quindi deve arrendersi allidea che il cellulare si chiamer corby. Ludi invece vince. Ma la societ
non pu vivere sapendo che per alcuni soci deve chiamarsi corby e per altri nino. La societ deve
sapere se il cellulare si chiama corby o nino definitivamente. Ci deve essere un unico giudice che
deve stabilire se la delibera buona o non buona.
Ossia ci si resi conto che vi sono delle cause che pur essendo distinte mirano ad un risultato unico
e inscindibile, infrazionabile tale per cui lordinamento soffrirebbe troppo se quelle cause avessero
una trattazione separata ed un esito diverso. Quando il vincolo che avvince le pi cause cos
stringente il litisconsorzio facoltativo ha generato un cumulo necessario. Ecco perch questi due
processi separati non si possono proporre, devono proporre domanda nello stesso giudizio arrivare
ad ununica sentenza se si deve chiamare nino o corby.
Se cos stanno le cose vi rendete conto invece che non la stessa cosa se io investo paolo e raf,
perch vero che lordinamento gradisce che loro propongano domanda nello stesso processo ma se
anche propongono due domande diverse ed in una Raf ha un avvocato pi bravo e testimoni
migliori e io vengo condannato al risarcimento e paolo invece ha un avvocato meno bravo e viene
rigettata la domanda di paolo, lordinamento non ne soffre. E quindi io pagher solo Raf. in questo
caso quando le cause tendono ad un risultato scindibile, frazionabile tale per cui lordinamento non
soffre se le cause hanno una trattazione separata, due sentenze distinte e un esito diverso, il
litisconsorzio facoltativo ha generato un cumulo facoltativo.
Nel primo caso il litisconsorzio facoltativo ha generato un cumulo necessario, nel secondo caso ha
generato un cumulo facoltativo. Stabilire quando il cumulo facoltativo unipotesi che il giudice
fa caso per caso. Il giudice si chiede: ma queste cause possono avere un esito frazionato, un esisto
diverso, un esito non unitario? Se s facoltativo altrimenti necessario. Dipende dalla situazione
sostanziale.
Es: cumulo necessario nel caso in cui si impugna una delibera di unassemblea di una societ o
anche unassemblea di condominio. Perch importante chiedersi se il litisconsorzio ha generato
un cumulo necessario o facoltativo? Perch cambiano le regole del processo. Se il litisconsorzio
facoltativo ha generato un cumulo necessario si applicano tutte le regole del litisconsorzio
necessario.
Es: le impugnazioni di Marcella e ludo contro delibera assemblea possono essere anche
separatamente proposte (perch non si parlano) ma il giudice le dovr istruire anche dufficio nello
stesso processo (le impugnazioni), congiuntamente e decidere con ununica sentenza perch in
questo caso il cumulo necessario e dal momento in cui le cause vengono riunite si applicano tutte

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le regole del litisconsorzio necessario. [Questo sar un caso di litisconsorzio facoltativo con cumulo
necessario]. Dal momento della riunione, riunione che ineludibile perch il giudice non inizia la
trattazione, la causa non inizia, ossia non sia ha neanche la prima udienza finch non trascorso il
termine per impugnare la delibera (per impugnare le delibere delle societ ci sono tre mesi. Ludo fa
presto e impugna oggi. Il giudice dir a ludo: non comincio finch non sono trascorsi i tre mesi,
devo attendere e vedere Marcella (solo i soci assenti o dissenzienti possono proporre impugnazione)
che fa. quando il risultato unico, unitario, infrazionabile e inscindibile tale per cui lordinamento
soffrirebbe troppo se le cause fosse istruite separatamente e decise con sentenze separate, distinte e
di esito potenzialmente diverso si avr il cumulo necessario e si applicano tutte le regole del
litisconsorzio necessario.
Quando studieremo la confessione diremo che la confessione giudiziale, che una prova legale
ossia che vincola il giudice, nel caso resa non da tutti i litisconsorti degrada a prova libera (questa
una regola che si applica non solo al litisconsorzio necessario testualmente previsto dalla
disposizione ma anche al litisconsorzio facoltativo con cumulo necessario, perch una volta che le
cause sono proposte insieme, si applicano tutte le regole del litisconsorzio necessario.
E allora la domanda : ma allora che differenza c con il litisconsorzio necessario? perch non
un caso di litisconsorzio necessario?
Risposta: perch non detto che io voglia impugnare. Perch nel litisconsorzio necessario la
necessit del litisconsorzio ossia la necessit che il processo si svolga tra pi parti preesiste rispetto
al processo, e le parti ci devono stare per forza per arrivare alla decisione. Ossia quando il
litisconsorzio necessario la causa deve per forza nascere proseguire e finire tra pi parti. Nel caso
dellimpugnazione delle delibere assembleari invece no, perch pu darsi che solo ludo decide di
impugnare la delibera assembleare. E quindi la causa in questo caso tra due parti (ludo e la
societ), prosegue tra due parti (ludo e la societ) e muore validamente tra due parti (sempre ludo e
societ) ed il giudice non si sogner mai di integrare il contraddittorio verso Marcella, ma il giudice
aspetter che scada il termine di 3 mesi e dir Marcella non ha impugnato. Il che vuol dire che il
litisconsorzio non necessario perch se fosse necessario dovrebbero esserci nellesempio fatto
sia ludo che marce.
Ma il litisconsorzio resta facoltativo in questo caso perch se vuole impugnare solo ludo il processo
continua solo tra lei e la societ. Ma se decidono di impugnare in due (ludo e marce o pi di due)
possono anche farlo con separate domande ma poi le cause dovranno essere riunite, istruite insieme
e decise insieme. Dal momento in cui vengono riunite, da quel momento in poi si applicano tutte le
regole del litisconsorzio necessario ma il litisconsorzio resta facoltativo perch a monte se avrebbe
voluto impugnare solo ludo il processo sarebbe stato solo tra due parti.
In sostanza al litisconsorzio facoltativo con cumulo necessario si applicano tutte le regole del
litisconsorzio necessario tranne una: lart 102 perch se impugna solo ludo il giudice non ordiner
mai lintegrazione del contraddittorio verso Marcella ma aspetter solo il termine per impugnare
dopo di che o Marcella ha impugnato e le cause vanno riunite insieme o Marcella non ha impugnato
e a quel punto non ce ne frega il processo continua tra ludo e la societ.
Quindi dal momento in cui si ha la riunione in poi, si applicano alle cause con litisconsorzio
facoltativo con cumulo necessario tutte le regole del litisconsorzio necessario. Il codice parla di
litisconsorzio necessario ma si applica pacificamente anche al caso di litisconsorzio facoltativo con
cumulo necessario, sapendo che per non litisconsorzio necessario, perch il litisconsorzio
necessario, quando la necessit che il processo si svolga tra pi parti preesiste rispetto al processo,
quando maria, emilia ed anona comproprietarie, devono sciogliere la comunione sanno che il
processo deve necessariamente svolgersi tra tutte loro. Ma quando ludo fa impugnazione e Marcella
ancora non ha deciso invece non si sa se il processo si svolger a due parti (ludo e societ) o a pi
parti (ludo, Marcella e la societ), occorrer aspettare cosa fa Marcella. Se Marcella impugna si

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riuniscono le cause e si applicheranno tutte le regole del litisconsorzio necessario ma se Marcella


non impugna, la causa si svolge perfettamente tra due parti (perci in questo caso il litisconsorzio
facoltativo), ma una volta che le cause sono riunite insieme, il risultato a cui tendono unico e
unitario quindi il litisconsorzio sar facoltativo ma il cumulo necessario. e ludo non mi deve
avvisare della sua impugnazione perch la legge che dice se siete soci assenti o dissenzienti
guardatevi il 2373 e ss. Cos come la legge dice a tutti i condomini se vi andata male
unassemblea guardatevi gli articoli del codice civile.
Quindi il litisconsorzio facoltativo che genera il cumulo necessario si applicano le regole del
litisconsorzio necessario tranne il 102 secondo comma perch il giudice non ordiner mai
lintegrazione del contraddittorio verso il condomino o socio assente o dissenziente. Il codice non
parla di cumulo bens sono tutti riscontri della giurisprudenza. Ma si detto che il 103 secondo
comma che viene dopo il primo comma, non distingue ma non si pu applicare al cumulo
necessario perch una volta che ludo e Marcella hanno deciso di impugnare, vanno istruite
congiuntamente e vanno decise insieme e quindi non si possono separare. Si applicare al cumulo
facoltativo al litisconsorzio facoltativo con cumulo facoltativo.
Es: ho investito paolo e raf: raf si distrutto ci vorranno anni per sapere quanto deve avere raf
mentre paolo non si fatto nulla e gli si rotto solo il rolex. E allora paolo prender il listino rolex e
mi presenter il conto. Allora paolo e raf hanno proposto insieme la domanda ma il giudice dir:
scusate ma io per raf impiegher anni per stabilire quanto deve avere, con paolo invece ci metto un
attimo a stabilire quanto deve avere e allora il giudice separa le cause oppure c listanza
concorde delle parti. Nel senso che paolo e raf potrebbero proporre le domande separatamente ma
una volta che le hanno proposte insieme per si sono fidanzati e potranno separarsi ma devono
essere daccordo entrambi.
Il codice non distingue mai tra cumulo facoltativo e necessario. Stabilire quando il litisconsorzio
facoltativo ha generato un cumulo necessario o un cumulo facoltativo non preventivabile, il
giudice di volta in volta che deve rifare questo ragionamento : se ritiene che c un cumulo
necessario applicher tutte le regole del litisconsorzio necessario tranne il 102 quindi tranne la
disposizione sullintegrazione del contraddittorio. Se invece il giudice ritiene che c un cumulo
facoltativo ricorrer alle regole normali del processo pi il 102 che invece sa di non poter applicare
al cumulo necessario.
Infatti il codice di procedura uscito nel 40 ed entrato in vigore nel 42 ha un senso che collega tutte
le norme. Infatti lart 2378 quinto comma che disciplina il cumulo necessario anche se non lo
chiama esplicitamente cos e alla luce del cumulo necessario ci spieghiamo una disposizione che gi
abbiamo visto e che quella relativa ai criteri attributivi della competenza del giudice per territorio
(fori) per cause societarie e condominiali.
Abbiamo visto che ci sono dei fori elettivamente concorrenti e altri speciali ed esclusivo (societ e
condominio). E perch per societ e condominio c un solo foro ? perch tutte le cause infatti
devono andare dinanzi lo stesso ufficio giudiziario perch cos pi facile metterle insieme questo
tipo di cause cos tutte le cause confluiscono in un unico foro e si pu attendere i termini per vedere
se impugnano anche i litisconsorti facoltativi (ludo e Marcella).
Domanda: ma nel caso di litisconsorzio facoltativo solo le parti possono cumulare le cause?
Risposta: certamente le parti o la parte nel momento in cui propone la domanda lei a scegliere se
proporre insieme oppure no ma ci sono dei meccanismi che nellipotesi in cui le parti non si siano
voluti rivalere, il giudice sia che si tratti di uffici giudiziari diversi, sia che si tratti dello stesso
ufficio giudiziario, pu riunire insieme le cause ossia il giudice potrebbe dire hai convenuto in
giudizio raf e paolo ma io mi sono letto le due domande distinte e mi sono accorto che lincidente
lo stesso, perch allora non le mettiamo insieme e le decidiamo insieme? e allora il giudice lo fa d
ufficio. E ci sar sempre litisconsorzio facoltativo con cumulo facoltativo anche in questo caso che

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per non pi originario ma successivo nel senso che non parte dalla domanda ma il giudice che
realizza lo stesso effetto. Ma si pone lo stesso discorso : il cumulo necessario o facoltativo ? se era
necessario il giudice dovrebbe riunire obbligatoriamente le cause, se facoltativo valuter il giudice
se farlo o no. Anche se davanti a giudici differenti perch c un meccanismo che si chiama
connessione in cui il secondo giudice rimette la causa al primo giudice.

Anticipazioni :
il litisconsorzio facoltativo e il litisconsorzio necessario fanno riferimento alla pluralit di parti
originarie, cio concentrandosi sul litisconsorzio facoltativo lart 103 cpc dice che pi parti possono
agire o essere convenute ossia fa riferimento allipotesi in cui il litisconsorzio facoltativo c fin
dallorigine ossia fin dalla domanda. Ma il litisconsorzio facoltativo oltre ad essere originario, pu
anche essere successivo, nel senso che il processo nasce tra due parti e diventa pluralit di parti nel
corso del suo svolgimento. I fenomeni che vedremo sono lintervento e la chiamata.
Lintervento del terzo che entra in un processo pendente tra altre parti. Nella chiamata invece sono
le parti a tirarsi dentro il terzo. Tutto il discorso che abbiamo fatto sul cumulo necessario e su
quello facoltativo vale sia se il litisconsorzio facoltativo originario sia che successivo ossia una
volta che il processo si complica il giudice si deve chiedere : ora che arrivato questo terzo il
cumulo facoltativo o necessario? se necessario applicher le regole del litisconsorzio necessario
mentre se facoltativo applicher le regole del litisconsorzio facoltativo.
Es: investo raf e paolo. Raf mi conviene in giudizio. Raf inizia il giudizio e si incontra con paolo
che lo viene a sapere e allora anche lui vuole fare causa a me e allora interviene. E Raf non glielo
pu impedire di impugnare e di fare lintervento. Lintervento non ricusabile non posso dire fatti i
fatti tuoi.
Comunque ogni qual volta c lintervento e ogni qual volta c la chiamata del terzo (nel senso che
una delle parti che dice voglio tirarmi dentro un terzo per es. raf mi conviene in giudizio ed io
dico ma questa causa riguarda anche paolo e io me la voglio togliere da mezzo e allora voglio tirar
dentro anche paolo) si ha un litisconsorzio facoltativo successivo che pone gli stessi problemi ossia
il giudice per sapere quali regole dovr applicare, se quelle del litisconsorzio necessario oppure no,
se dovr applicare il 103 secondo comma oppure no, si dovr chiedere ma il cumulo che ormai si
generato, sia esso originario o successivo, necessario o facoltativo?
Tutto quello che abbiamo detto oggi su cumulo necessario e cumulo facoltativo vale sia per il
litisconsorzio originario (103 primo comma) che successivo (sia che avvenga per chiamata del terzo
che per intervento del terzo).
Qualcuno il cumulo necessario lo chiama anche litisconsorzio unitario o quasi necessario per dire
che una cosa di mezzo tra il litisconsorzio necessario e il litisconsorzio facoltativo con cumulo
facoltativo ossia che nasce con litisconsorzio facoltativo (cio le parti potevano non proporre la
domanda o lhanno proposta separatamente ) ma una volta che si avuta la riunione delle cause, si
seguono le regole del litisconsorzio necessario.

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LEZIONE 15
ARGOMENTI
LITISCONSORZIO FACOLTATIVO ORIGINARIO E SUCCESSIVO INTERVENTO VOLONTARIO E COATTO ART 105
CPC COMMA 1 E 2 ART 106 CPC INTERVENTO VOLONTARIO PRINCIPALE- INTERVENTO VOLONTARIO
LITISCONSORTILE (O ADESIVO AUTONOMO) INTERVENTO SEMPLICE (O ADESIVO DIPENDENTE) ART 1595 CC
3 COMMA POTERI DELLINTERVENTORE SEMPLICE ART 268 CPC PRECLUSIONI INTERVENTO COATTO O
CHIAMATA DEL TERZO AD ISTANZA DI PARTE PER COMUNANZA DI CAUSE- INTERVENTO COATTO E CHIAMATA
DEL TERZO GARANTE CONTESTAZIONE DI LEGITTIMAZIONE ATTIVA ()ART 109 CPC

Abbiamo visto il litisconsorzio facoltativo originario ossia lipotesi in cui la causa fin dallinizio
nasce con pluralit di parti e alla pluralit facoltativa di parti corrisponde sempre una pluralit di
cause quindi un cumulo. Ma il litisconsorzio facoltativo pu anche essere successivo ossia il
processo nasce tra due parti e poi sui aggiungono nuove parti nel corso del suo svolgimento con
lintesa che il presupposto perch si realizzi la pluralit successiva di parti lo stesso previsto
affinch si realizzi la pluralit originaria ossia che vi sia un collegamento, che vi sia una
connessione tra la causa oggetto del processo e la domanda che proposta da o contro colui che
entra successivamente.
Es: la causa inizia tra due sole parti quindi non una causa litisconsortile. Supponiamo che ci sia
una sola domanda e quindi non neppure una causa con cumulo. Ma pu essere che Franco viene a
sapere di questo processo e interviene, fa il suo ingresso nel processo ma ci deve un collegamento
tra la domanda che Franco fa valere nel processo e la domanda che io ho fatto valere verso Antonio.
Perch se Anto rivendica da me la propriet di questo Pc e Franco interviene perch Antonio a lei
invece deve pagare laffitto di certo Franco non potr entrare nel mio processo perch non c
collegamento tra la richiesta di Franco verso Anto e quella mia verso Anto.
Quindi il principio che regge il litisconsorzio facoltativo successivo lo stesso che regge quello
originario ex art 103 cpc ossia vi deve essere un collegamento tra le cause che fanno capo alle pi
parti. Il litisconsorzio facoltativo originario - abbiamo detto- quando la domanda fin dallorigine
proposta da pi persone o contro pi persone o da pi persone contro pi persone. Nel caso
dellintervento invece abbiamo un processo tra due parti o un litisconsorzio a cui si aggiungono nel
corso del processo.
Partiamo quindi dal fenomeno dellintervento che lingresso spontaneo di un terzo nel processo
gi pendente tra le parti nel senso che un terzo, senza che nessuno lo chiami , senza che nessuno lo
prega , senza che nessuno lo obbliga , decide di intervenire ossia entrare a far parte di un processo
gi pendente tra altre parti. Gi pendente significa che la domanda stata gi proposta ossia la
domanda entrata nella sfera di conoscibilit del convenuto. Gli interventi si distinguono in due
categorie:
Interventi volontari
Interventi coatti (gli interventi coatti sono detti anche chiamata del terzo)
Ma iniziamo dagli interventi volontari ossia il terzo che spontaneamente interviene nel processo.
Ma il terzo come fa a sapere del processo gi iniziato se c la privacy? Non c un registro
pubblico dei processi quindi il terzo pu venirlo a sapere nei modi pi svariati o potrebbe anche non
venirlo a sapere. Ma il codice non ci dice niente a riguardo.
Comunque se il terzo viene a sapere del processo pu spiegare intervento. La disposizione che
regola tutti gli interventi lart 105 cpc. ciascuno ossia chiunque pu intervenire in un processo tra
altre persone per far valere contro tutti o contro alcune (delle persone che gi stanno dentro al
processo) un diritto ma un diritto che abbia un collegamento per oggetto o per il titolo con il diritto
gi oggetto del processo.

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Il secondo comma del 105 cpc invece dice che chiunque pu altres intervenire per sostenere le
ragioni di una delle parti quando vi abbia un interesse. Dallart 105 cpc si ricavano i tre tipi di
interventi. Gli interventi volontari si distinguono in 3 tipi:
1) Intervento Principale - [rimedio facoltativo] : per cui ciascuno pu intervenire in un
processo tra altre persone per far valere un diritto relativo alloggetto dipendente dal titolo
gi dedotto nel processo in confronto di tutte le parti. Lintervento principale lipotesi del
terzo che interviene nel processo gi pendente per far valere un proprio diritto, per proporre
una propria domanda connessa per loggetto o per il titolo con la domanda gi presente nel
processo e la fa valere questa domanda nei confronti di tutte le parti.
Es: Anto rivendica la propriet di questo pc verso di me. Francesca interviene e dice il pc
non di nessuno di voi due ma mio. in questo caso la domanda di Francesca connessa per
loggetto (il pc quello ) proposta da Francesca contro tutte le parti. Laccoglimento della
domanda di Francesca comporta il rigetto sia della mia domanda sia di quella di Anto.
Ovviamente la partecipazione di Franco al processo dipende dal fatto che lei venga a sapere
che c questo processo altrimenti non interviene.
2) Intervento Litisconsortile (o adesivo autonomo) - [rimedio facoltativo]: chi propone la
domanda in questo caso (domanda sempre connessa perch il litisconsorzio richiede un
collegamento tra le cause) la propone solo nei confronti di alcune delle parti del processo.
quindi in questo caso la domanda proposta soltanto nei confronti di alcune parti del
processo.
Es: Io investo Anto e Francesca. Anto mi conviene in giudizio per il risarcimento ma poi
Anto incontra Francesca e allora gli dice che ha proposto domanda contro di me e allora
Francesca entra anche lei nel processo. In questo caso la domanda connessa per il titolo
ma a differenza del precedente caso dellintervento principale Francesca interviene
proponendo domanda non contro tutte e due le parti (prof e Anto) ma solo contro il prof anzi
Franco si augura che anche la domanda di Anto venga accolta.
Questo intervento litisconsortile detto anche adesivo autonomo perch Francesca
interviene facendo valere un diritto autonomo, lei vuole il suo risarcimento per lincidente
provocato dal prof non anche quello di Antonio coinvolto nello stesso incidente. Ma un
intervento adesivo perch aderir allintervento di Anto contro il prof (me) perch se
vince luno probabilmente vince anche laltro.
Altro esempio di intervento adesivo autonomo lassemblea condominiale. Es: Veronica
impugna lassemblea condominiale di ieri e tizio che ugualmente interessato ad
impugnarla viene a sapere che Vero ha gi impugnato e allora interviene aderisce alla
posizione di Veronica contro il condominio. Ma Vero avrebbe potuto benissimo anche
proporre una domanda autonoma.
Come vedete gli esempi sono gli stessi di ieri con la differenza che lintervento
litisconsortile a differenza del litisconsorzio originario non si realizza dallinizio ma nel
corso del processo. Quindi tutte le regole previste per il litisconsorzio , tipo verificare se
necessario o facoltativo si ripropongono anche nel caso di intervento litisconsortile. Cambia
solo la modalit di realizzazione del litisconsorzio ma non cambia tutto quello che abbiamo
detto ieri. ossia se Anto e Franco si vedono prima e propongono fin dallinizio domanda
contro di me litisconsorzio facoltativo originario; se invece uno dei due lo viene a sapere
dopo che laltro ha proposto una domanda autonoma pu intervenire e si avr litisconsorzio
facoltativo successivo. Ma in tutte e due i casi il giudice si dovr chiedere se il cumulo
necessario o facoltativo.

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Ci che differenzia lintervento principale da quello litisconsortile appunto solo


lespressione in confronto di tutte le parti o in confronto di alcune di esse. Poi in
entrambi i casi chi interviene fa valere un diritto autonomo ossia una domanda autonoma
che potrebbe far valere anche in un autonomo processo quindi Franco potrebbe anche non
intervenire nel processo di Anto perch magari non gli conviene perch il processo magari
gi ad uno stadio avanzato. Ed in entrambi i casi questa domanda connessa per loggetto o
per il titolo con il diritto gi espresso nel processo.

3) Intervento semplice (o adesivo dipendente) - [rimedio necessario]: disciplinato dal


comma secondo del 105 cpc. In questo caso chi interviene in via semplice non interviene per
far valere un proprio diritto. Quindi chi interviene, interviene solo per dare man forte ad una
delle due parti perch ha interesse a che una delle due parti vinca. Attenzione : non sto
dicendo che chi interviene non titolare di un diritto. Ma il discorso che linterventore
semplice non fa valere un diritto in quel processo ma fa valere solo un interesse a che una
delle due parti vinca, perch se una delle due parti perde a lui succede qualcosa. Allora
bisogna vedere qual linteresse che giustifica lintervento perch in caso di intervento
semplice si fa valere una ragione che non un diritto che potrei far valere in un autonomo
processo. ma intervengo per dare sostegno ad una delle due parti perch ne ho interesse.
Es: Ciro ha iniziato un processo per il risarcimento del danno e dice alla sua amata che se
vince la porta in vacanza. Ma lamata non un interventore semplice, certo ha un interesse
ma questo un interesse di mero fatto. Invece linteresse che giustifica lintervento deve
essere un interesse giuridicamente rilevante. Esempio di intervento semplice: Ludo ha dato
in locazione la sua casa a Veronica, Veronica lha subaffittata a Mevio. Quindi nella casa
c Mevio. La sublocazione non crea alcun rapporto tra il locatore e ed il subconduttore,
anzi Ludo (locatore)potrebbe non sapere neppure che nella casa c Mevio (subconduttore).
Ebbene ad un certo punto Veronica non paga pi e allora Ludo chiede la risoluzione del
contratto, lo sfratto. Per se Veronica perde chi deve lasciare la casa non Veronica
(sublocatore di Mevio) ma Mevio che ci abita per davvero. Attenzione: Mevio titolare del
diritto verso Veronica al godimento dellimmobile ma non interviene nel giudizio per far
valere il suo diritto perch tra Mevio e Ludo non c alcun rapporto. Ma Mevio interviene
nel processo per sostenere le ragioni di Veronica contro Ludovica perch il diritto di Mevio
dipende dal diritto di Veronica verso Ludo, e se viene meno quel diritto viene meno anche il
diritto di Mevio. Infatti lart 1595 terzo comma codice civile me lo consente: la nullit o
la risoluzione del contratto di locazione tra Ludo e Veronica ha effetto anche nei confronti di
Mevio e la sentenza pronunciata tra Ludo e Veronica ha effetto anche contro di Mevio anzi
soprattutto contro di lui perch lui che se ne dovr andare da casa. Anzi a Mevio interessa
pi che a Veronica perch Veronica non lei che deve andarsene dalla casa e quindi
potrebbe non difendersi bene. E allora Mevio interviene ma non per far valere un mio diritto
perch Ludo direbbe ma tu chi si chi te sape?.
Bens intervengo per sostenere le ragioni , perch non ho un interesse di mero fatto come nel
caso dellamata di Ciro ma ho un interesse giuridicamente rilevante che mi deriva dal 1595
cc terzo comma. Ma la differenza rispetto ai primi due tipi di intervento (principale o
litisconsortile) che io non faccio valere un mio diritto, tanto vero che Mevio non
potrebbe agire contro Ludo. Ovviamente tutto questo sempre che Mevio venga a sapere del
processo tra Ludo e Vero. Ecco perch questo intervento si chiama anche adesivo
dipendente perch Mevio aderisce alla condizione di Veronica (se Vero dice peste e corna
di Ludovica lo dir anche Mevio) ma intervento adesivo non autonomo ma dipendente
perch Mevio non fa valere un diritto autonomo ma fa valere contro Ludo lo stesso e solo
diritto di Veronica a restare nellimmobile. Perch il rapporto tra Veronica e Ludo e Mevio
sostiene che ancora valido e non deve essere sciolto il rapporto tra Vero e Ludo ma il

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rapporto tra Mevio e Vero non entra proprio nel processo, perch per Ludo non esiste.
Quindi lintervento semplice detto adesivo perch si aderisce alle posizioni di una parte ma
dipendente perch non si fa valere un diritto autonomo ma si titolari di un diritto che
dipende dallunico speso in giudizio e non si fa valere un proprio diritto ma si sostengono le
ragioni di una delle parti.

I primi due interventi sono facoltativi e contenuti nel primo comma del 105 cpc mentre il terzo
necessario ed contenuto nel secondo comma del 105 cpc.
DUNQUE

Con lintervento principale: si fa valere un proprio diritto contro entrambe le parti del
processo.

Con lintervento litisconsortile: si fa valere un proprio diritto allineandosi ad uno contro


laltro.
Con lintervento semplice: anche nel semplice ci si allinea ad uno contro laltro ma non si
fa valere un proprio diritto ma si fanno valere le ragioni di uno contro laltro perch se
laltro perde ci rimetto.
Quindi sia nel principale che nel litisconsortile si fa valere una posizione autonoma che si potrebbe
far valere in un diverso processo e la scelta totalmente libera. Nellesempio di prima Francesca
potrebbe o intervenire nel processo gi iniziato da Anto (intervento principale) o averlo promosso
con lui (litisconsorzio originario) o aspettare la sentenza tra Anto e il prof e poi rivendicare il pc da
chi ha vinto.
Ecco perch sia lintervento principale che litisconsortile sono rimedi facoltativo nel senso che la
parte pu scegliere liberamente se avvalersene o se far valere quel diritto in un giudizio autonomo,
in un separato processo. Viceversa lintervento semplice un rimedio necessario perch lunico
rimedio che ha il terzo titolare del rapporto dipendente (in questo caso il subconduttore) per cercare
di far valere le proprie ragioni, pu solo intervenire, ma se non lo fa non ha un altro rimedio
allesterno di quel processo perch emanata la sentenza Mevio deve andarsene e dovr andarsene se
non interviene o se interviene e Veronica perde.
N Ludo (locatore) pu chiedere a Mevio (subconduttore) di pagare linsolvenza di Veronica. Ma
Ludo creditrice del fitto potrebbe solo promuovere azione surrogatoria ma deve dichiarare di agire
in via surrogatoria ossia di far valere la legittimazione straordinaria.
Ma attenzione: anche in caso di azione surrogatoria di Ludo (locatrice di vero) contro Mevio
subconduttore continua a non esserci rapporto tra Mevio e Ludo. Ossia Ludo deve avere 1000 euro
da Vero e viene a sapere che Vero riceve 800 euro in subaffitto e allora Ludo potrebbe in
surrogatoria chiedere per lo meno gli 800 euro che Vero percepisce dal subconduttore. Mentre un
modo per cui Mevio potrebbe risolvere la questione senza ricorrere al processo e laccollo. Mevio
potrebbe dire a Ludo ti pago io al posto di Vero. O meglio mi accollo io il debito di Veronica. Ma
questa unaltra figura sostanziale, laccollo.
Mevio non ha altro modo per sostenere le ragioni di Veronica se non intervenire. Ma se non Mevio
non interviene, una volta che giunge la sentenza di sfratto Mevio (subconduttore) costretto ad
andarsene e non pu agire contro Ludovica (locatore di Veronica) perch tra loro non c nessun
rapporto.
Quali sono i poteri di colui che interviene?

Anche dal punto di vista dei poteri occorre distinguere tra intervento principale, litisconsortile e
semplice.

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Poteri dellinterventore in via principale: tutti i poteri della parte con una clausola
Poteri dellinterventore litisconsortile: tutti i poteri della parte con una clausola

Quindi sia chi interviene in via principale che litisconsortile ha tutti i poteri della parte e non
potrebbe essere diversamente altrimenti non interverrebbero.
Es: se Francesca sapesse che intervenendo nel processo gi iniziato da Antonio pu fare meno
rispetto a quello che potrebbe fare in un processo iniziato ex novo, non interverrebbe. E
lordinamento tende a favorire il litisconsorzio per questioni di economia processuale.
Diverso il caso dellintervento semplice perch chi interviene in via semplice non fa valere un
proprio diritto ma interviene per sostenere uno delle due parti. Non pu far valere un giudizio
autonomo e quindi non gli spettano gli stessi poteri della parte.

Poteri dellinterventore semplice: ha poteri ridotti perch linterventore semplice non fa


valere un diritto ma interviene solo per dare una mano ad una delle due parti. Linterventore
semplice detto adesivo dipendente pu solo:
Proporre eccezioni in senso ampio purch il fatto estintivo costitutivo o modificativo
appartenga agli atti del processo. Supponiamo che Veronica non ha sollevato
leccezione per es. risulta dagli atti del processo che Vero ha pagato, ma Vero non ha
eccepito il pagamento allora Mevio pu sollevare eccezioni dicendoguardate
Veronica ha pagato ci sono tutte le ricevute.

Articolare prove e produrre documenti


Linterventore semplice non pu:
Non pu influire sul tema della lite ossia non pu proporre domande perch non ha
diritto da far valere. Attenzione: lintervenuto semplice titolare di un diritto diretto
per dir cos da far valere nel processo in cui interviene. Oggetto del processo un
rapporto pregiudiziale mentre linterventore semplice titolare di un rapporto
dipendente che non fa valere in quel processo ma ha interesse a che una delle due
parti del rapporto pregiudiziale lo vinca.
Non pu proporre eccezioni in senso stretto
Non pu influire sulla sopravvivenza del processo cio se le parti lo fanno estinguere
linterventore semplice sadda sta
Non pu compiere atti che implicano disposizioni del diritto sostanziale (come il
sostituto). Non pu confessare quindi perch il diritto oggetto del processo non
suo.
Non pu impugnare la sentenza (ma se gli altri impugnano va chiamato). Se Ludo
vince e Veronica viene condanna a lasciare la casa, per quanto sia Mevio (sub
conduttore) a doversene andare non posso impugnare la sentenza contro Ludo ma
posso solo pregare Veronica di impugnarla. E se Vero impugna Mevio dovr
partecipare al processo di impugnazione, ma se Vero non impugna non pu
impugnarla Mevio sempre perch il diritto non mio. E anche se impugna laltra
parte ossia Ludo nel caso Vero vince, linterventore semplice (in questo caso Mevio)
viene comunque chiamato.

Il termine per lintervento (principale, litisconsortile e semplice) stabilito dal 268 cpc ossia
lintervento pu aver luogo fino quasi alla fine del processo fino a un momento prima della
decisione, fino all80esimo del secondo tempo con un distinguo. Capiremo infatti che il processo

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civile come una festa di matrimonio, se arriviamo alla festa presto ci becchiamo laperitivo, se
arriviamo unora dopo il primo , due ore dopo il secondo, se alle 00 la torta e basta. Il processo
civile funziona allo stesso modo ossia pi tardi si entra nel processo civile meno cose si possono
fare. Man mano che si va avanti nel processo maturano delle preclusioni ossia si riducono le
possibilit difensive delle parti. Abbiamo visto che una delle scelte del convenuto la contumacia,
il convenuto per ci pu ripensare e costituirsi ossia depositare la sua difesa in qualunque momento
del processo fino all80esimo del secondo tempo. Ma il convenuto sa che pi tardi si costituisce
meno cose pu fare. Lo stesso discorso vale anche per linterventore. Il terzo che interviene pu
intervenire quando vuole lui ma non pu compiere quelle attivit che al momento dellintervento
tenendo conto della fase a cui arrivato il processo non possono essere compiute da nessun altra
parte.
Quindi per es se linterventore semplice interviene quando sono maturate gi le preclusioni per le
prove, non potr articolare le prove. Cio cosa accadr? Accadr che Francesca alla luce del 268
cpc incontra Antonio che le dice io ho gi iniziato un processo contro Caio vuoi intervenir?.
Francesca allora interverr se intervenendo avr tutti i poteri della parte per tutti i poteri della parte
Francesca li ha solo allinizio del processo ma man mano che la causa di Antonio sar andata avanti
di volta in volta avr sempre meno poteri. Allora Francesca si informa a che punto il processo : se
Antonio dice che sono agli inizi non hanno fatto manco la prima udienza, probabilmente Francesca
sceglier di intervenire ma se Antonio gi allottava udienza ed ha gi sentito i testimoni,
Francesca si ricorder del 268 cpc. Sa che intervenendo avrebbe delle preclusioni e allora le
conviene proporre autonomo giudizio.
Allora vero che gli interventori principali e litisconsortili hanno gli stessi poteri delle parti ma
proprio per questo incontrano le stesse preclusioni che incontrano le parti. E giacch lintervento
non obbligatorio si valuter se intervenire oppure no. se siamo in una fase del processo in cui sono
maturate molte preclusioni conviene proporre un giudizio autonomo. Linterventore semplice
invece, il cui rimedio necessario non ha scelta invece: quando interverr oltre a quei pochi poteri
che ha incontrer le stessi preclusioni, gli stessi limiti delle parti. Il che vuol dire che se le
preclusioni delle prove sono gi maturate non potr presentare neppure le prove ma potr solo
proporre eccezioni in senso ampio sempre che i fatti siano gi emersi dagli atti del processo.
Ovviamente non essendoci un meccanismo di conoscenza delle liti, delle cause, tutto dipende da
quando si viene a conoscenza della pendenza del processo. e se non si viene a conoscenza non si
pu ovviamente intervenire. Potrei anche non saper nulla del processo e trovarmi quindi lufficiale
giudiziario fuori casa. Linterventore adesivo dipendente pu chiedere il regolamento di
giurisdizione perch il regolamento di giurisdizione non un mezzo di impugnazione mentre non
pu chieder il regolamento di competenza perch invece un mezzo di impugnazione.

INTERVENTI COATTI
Non si tratta pi di intervento spontaneo ma di intervento di qualcuno che viene chiamato. Infatti
lintervento coatto viene definito anche chiamata del terzo, e lo stesso.
Ci sono 2 tipi di interventi coatti (o chiamata del terzo):
Lintervento coatto ad istanza di parte (o chiamata del terzo ad istanza di parte)- [ che
non una testimonianza perch testimone pu essere chiunque al mondo tranne la parte e
lavvocato. Quindi il testimone uno per il quale non rileva come va a finire la causa quindi
non pu essere la parte]. Ciascuna parte pu chiamare nel processo un terzo al quale ritiene
comune la causa o dal quale pretende di essere garantito. Quindi lintervento coatto su
istanza di parte o chiamata del terzo su istanza di parte si divide a sua volta in 2 sottotipi:
1. Chiamata del terzo ad istanza di parte per comunanza di cause (al quale cio la
causa comune): tutto quello che abbiamo visto fin ora ma visto dal lato delle
parti ossia si ha comunanza di causa quando la causa che fa capo ad un terzo

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connessa per loggetto o per il titolo con quella che gi fa parte del processo. ossia
qui non ha funzionato il litisconsorzio facoltativo originario, non ha funzionato
lintervento e allora sono le parti che vogliono tirarsi dentro il chiamato. Si tratta
degli stessi fenomeni di prima ma visti dal lato di chi sta gi nel processo.
Esempi: Se Anto rivendica la propriet del pc dal prof, il prof ha interesse a
sistemare la questione una volta per tutte e allora chiama in giudizio anche Francesca
che pure affermava che il pc suo ma non intervenuta spontaneamente nel
processo di Anto e prof perch non ne era a conoscenza. Ed allora il prof la chiama
dentro: la stessa vicenda, quindi la stessa connessione, solo che non ha funzionato
dal lato dellintervento cio Francesca non intervenuta ma allora sono io prof che
ho interesse a tirarmela dentro. Oppure Mevio ha investito Raf e Paolo. Raf conviene
Mevio in giudizio che vuole risolvere una volta per tutte la sua non responsabilit
cira lincidente (che invece stato provocato da un litigio tra paolo e raf che per
questi sono andati da soli sotto auto) anche nei confronti di Paolo che non
intervenuto. E allora lo chiama dentro. Cos il giudice statuir nei confronti sia di raf
che di paolo.
Oppure ludovica conviene Vero. Emerge che vero ha subaffittato limmobile e allora
ludo decide di tirarsi dentro anche il subconduttore. Immaginiamo che ludovica
chieda la risoluzione del contratto perch lamministratore di condominio ha
segnalato che nello stabile c un via vai di donne e coca. E cos Vero ammette che
nellappartamento non c lei (per discolparsi dalla accuse e dalle diffide del
condominio ) e ammette che dentro il suo immobile c Mevio cosi Ludo se lo
chiama dentro il processo. ma nella pratica la possibilit di chiamare in causa un
terzo si estesa anche alle possibilit in cui non vi un vero e proprio caso di
connessione per loggetto o per il titolo ma vi comunque una connessione tra le
cause.
E lipotesi della contestazione della legittimazione passiva. Ossia lipotesi in cui chi
si difende non contesta il diritto di chi agisce, ma contesta di essere lui il soggetto
passivo. dice cio tu hai diritto a questo ma non sono io che te lo devo dare bens un
altro. Per es: Ludo conviene in giudizio Mevio per la restituzione di 1000 euro che
gli ha prestato. E allora Mevio le fa presente che quei 1000 euro, Ludo vero che
glieli ha prestati ma quei mille euro Mevio li ha ricevuti in nome e per conto di
Veronica quindi il debitore di Ludo non Mevio ma Veronica.
Mevio quindi non afferma che Ludo non debba avere i soldi quanto invece che non
lui a doverglieli dare. Attenzione: si parla in questi casi di rapporti alternativi
perch o esiste il rapporto tra Mevio e Ludo o esiste il rapporto tra Vero e Ludo cio
se esiste luno non esiste laltro. e allora in senso stretto non ci pu essere
connessione perch il rapporto uno solo ma la giurisprudenza pacificamente
estende lipotesi della chiamata anche a questi casi.
Es: appunto Ludo conviene Mevio per la restituzione dei soldi che gli ha prestato.
Mevio fa presente che li aveva presi in nome e per conto di Vero quindi lei che
deve restituirli a Ludo. E allora una delle parti o Ludo o Mevio si chiamano dentro
anche Vero. Chi si difende in questo caso non contesta il diritto di chi agisce ma
contesta di essere lui il legittimato passivo cio Mevio fa presente che il rapporto non
tra lui e Ludo ma tra Ludo e Vero. Cio alla fine del processo esister un solo
rapporto o quello tra Mevio e Ludo o quello tra Ludo e Vero. Perci non c
connessione perch per esserci connessione necessario che ci siano due rapporti.
Questo succede speso negli incidenti stradali la responsabilit non mia ma di
quellaltro. Anche questa ipotesi che a rigore non di vera e propria connessione

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rientra per nella comunanza di causa che giustifica la chiamata del terzo ad istanza
di parte.
Chiamata del terzo ad istanza di parte che si pu avere anche nelle ipotesi rare- di
contestazione della legittimazione attiva. Mentre nella legittimazione passiva il
convenuto dice tu devi avere la restituzione del debito, esiste il debito ma non sono
io il soggetto passivo bens un altro. Nella contestazione della legittimazione
attiva invece il convenuto dice lopposto. Ossia dice che esiste il mio obbligo ma
non a te che devo fare la prestazione o meglio c un altro che vuole la stessa
prestazione. Ossia
Es: mi conviene in giudizio Corrado e mi dice mi devi 1000. Io ammetto il debito
vero mi hai prestato quei 1000 ma c Maria che dice che quei 1000 euro sono
suoi ma li affid a te per conservarglieli e quindi io il debito lo ho con Maria non con
te Corrado. Io sono pronto a dare questi 1000 euro per non voglio pagare due volte
a te Corrado e a Maria. E quindi fatemi sapere a chi li devo dare questi soldi in
restituzione. Ed allora uno delle due parti pu chiedere la chiamata in causa ad
istanza di parte di Maria. Anzi in questi caso lart 109 cpc anche lestromissione
dellobbligato perch se lobbligato si dichiara pronto ad eseguire la prestazione e
deposita la somma se ne pu anche andare, pu essere estromesso perch chi litiga
sono Corrado e Maria.
Ela seconda rara ipotesi di estromissione insieme a quella dellipotesi di successione
a titolo particolare ossia lestromissione dellalienante quando il successore a titolo
particolare interviene o chiamato e dice vedetevela voi io me ne vado e laltra
ipotesi quella della contestazione della legittimazione attiva ossia il convenuto dice
io sono tenuto a questa prestazione ma ci sono due che litigano e allora a chi li devo
dare questi soldi? Anzi non voglio saperne nulla li metto in banca e me ne vado.
Anche questi non un vero e proprio rapporto di connessione perch alla fine il
debito o ce l ho con Corrado o con Maria ossia il rapporto sar uno.
Ma a monte opportuno accertarlo nei confronti di tutte e due e quindi unipotesi
di connessione intesa in senso ampio e quindi chiamata ad istanza di parte. Io potrei
dire Corrado ti chiamo in giudizio oltre a Maria per la restituzione dei soldi perch
cos il giudice con ununica senza dir a chi devo pagare, se no rischio di pagare due
volte. Quindi la chiamata ad istanza di parte per connessione di causa lo stesso
fenomeno del litisconsorzio originario e dellintervento volontario solo che la
pluralit di cause non ha avuto luogo originariamente o successivamente
dellintervento ma una delle due parti che chiede di chiamare in causa il terzo
titolare di un rapporto dedotto in giudizio connesso per il titolo o loggetto o per tutti
e due.
Fermo restando che la comunanza di causa si estende anche alle ipotesi dei rapporti
alternativi ossia quei rapporti per cui se esiste uno non esiste laltro. e si ha nel caso
di contestazione della legittimazione passiva (ossia il tuo diritto esiste ma non sono
io il soggetto passivo) e di contestazione della legittimazione attiva (il mio obbligo
esiste ma non detto che sia tu il titolare attivo del rapporto). In entrambi i casi
opportuno chiamare colui che si pretende il titolare passivo o attivo per accertare in
un unico giudizio tutta la vicenda. Ed logicamente coniugabile con la contestazione
per cui il tuo diritto non esiste e se esistesse non sono io che ti debbo qualcosa ma
un altro.
ATTENZIONE: non sono casi di litisconsorzio necessario perch in questi casi
sopracitati si pu arrivare alla sentenza tranquillamente tra due parti.

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Es: Corrado mi conviene in giudizio per la restituzione dei mille euro ed io gli dice
non li devo a te perch tu me li hai consegnati in nome e per conto di Maria. Maria
non la chiamiamo. E tra me e Corrado il giudizio ed il giudice che accerta che la
consegna avvenuta in nome e per conto di Maria rigetta la domanda di Corrado.
Quindi ad una sentenza arriviamo tranquillamente perci non litisconsorzio
necessario. ma Maria potrebbe intervenire oppure non intervenuta, una delle due
parti, o io o Corrado, potremmo chiamarla.

Poi il chiamato a sua scelta pu non costituirsi se vuole ma una volta che la notifica
della domanda giudiziale, della citazione entra nella sua sfera di conoscibilit lui
acquista la qualit di parte e quindi ha tutte le possibilit difensive del normale
convenuto e la sentenza ha effetto anche contro di lui. Il chiamato non pu rifiutarsi
di essere parte non pu dire nel processo non entro perch lui gi parte. Per pu
essere contumace, proporre contestazione eccezione etc.

Tutte queste sono tutte ipotesi che potevano essere allorigine di litisconsorzio
facoltativo. Il che vuol dire che se Francesco viene con lauto da destra e Mevio da
sinistra e si scontrano e nello scontro investono Ciro, Ciro pu convenire Mevio ma
Mevio dir Ciro tu hai diritto al risarcimento del denaro ma deve dartelo Francesco
oppure Ciro che sa di questo problema di concorso a monte conviene sia Francesco
che Mevio (litisconsorzio facoltativo)perch Ciro non sa chi dei due responsabile,
lascia alla scelta del giudice decidere.
E Francesco e Mevio sia che sono convenuti fin dallinizio (litisconsorzio facoltativo
originario), sia che ci sia la chiamata,avranno le stesse possibilit del convenuto.
[appunto: i casi di estromissione sono quelli testualmente previsti dalla legge].
[appunto: si pu intervenire fino ad un certo momento in cui vengono fatte le
richieste definitive al giudice. E abbiamo detto che si pu intervenire dal momento in
cui pende la causa (tocco magico) al momento in cui vengono precisate le
conclusioni ma man mano che si interviene ci sono le preclusioni.
Questo non vale quando chi interviene un litisconsorte necessario pretermesso,
perch il suo non un intervento volontario. Anche perch per invogliarlo a venire
nel processo e a risparmiare al giudice lintegrazione del contraddittorio gli si
concede di non avere il limite delle preclusioni.
Questa norma riguarda il litisconsorzio necessario ovviamente perch non un
intervento volontario ma il caso di un litisconsorte pretermesso che potrebbe stare
a casa e far allungare i tempi processuali perch non si costituisce ed il giudice deve
ordinare lintegrazione del contraddittorio oppure potrebbe arrivare alla sentenza e
accorgersi che ci mancava un litisconsorte e quindi si deve fare tutto da capo. E
allora per invogliare il litisconsorte necessario pretermesso a venire in giudizio non
gli si fa incontrare preclusioni. Ma il litisconsorte pretermesso non un interventore
principale ma un litisconsorte pretermesso che sta nel difetto di non essersi
costituito].
NB Per la chiamata c un termine proprio perch chiamato uno che coatto,
non deve incontrare preclusioni e allora il termine allinizio del processo di modo
che non incontri preclusioni. Ma questo non vale per la chiamata per ordine del
giudice fermo restando che quando il giudice dovesse ordinare la chiamata in un
momento successivo, per il chiamato per ordine del giudice non valgono le
preclusioni.

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Anche la chiamata ad istanza di parte realizza un fenomeno di litisconsorzio


facoltativo successivo che ha le stesse basi dellintervento che a sua volta ha le stesse
basi del litisconsorzio facoltativo originario. E una volta che si verificata la
pluralit di parti anche in questi casi il giudice dovr chiedersi se si tratta di un
cumulo necessario o facoltativo.

2. Chiamata del terzo garante cio colui dal quale si pretende garanzia. E sempre
un giudizio di cognizione. Ossia io affermo che mi deve garantire, ma poi si deve
vedere.
Lintervento coatto per ordine del giudice

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LEZIONE 16
ARGOMENTI
INTERVENTO O CHIAMATA SU ISTANZA DI PARTE CHIAMATA DEL TERZO GARANTE - TIPI DI GARANZIA
GARANZIA REALE REGRESSO CONTRO IL DEBITORE GARANZIA PROPRIA E IMPROPRIA ART 1483 CC 1
COMMA 1950 CC 1 COMMA - ESTROMISSIONE DEL GARANTITO ART 107 CC E 108 CPC - TEMPI DELLA
CHAMATA IN CAUSA A ISTANZA DI PARTE RAPPORTI ALTERNATIVI RAPPORTI PREGIUDIZIALI RAPPORTI
DIPENDENTI ART 270 CPC PRECLUSIONI

INTERVENTO O CHIAMATA SU ISTANZA DI PARTE


In questa prima parte vi un legame diretto con il litisconsorzio facoltativo originario ex art 103
cpc e con il fenomeno del litisconsorzio successivo da intervento ossia con lintervento volontario.
Nel senso che la chiamata ad istanza di parte serve ad una delle parti per realizzare quel processo
litisconsortile cumulato che non si realizzato n dallinizio n per intervento.
Ma c anche unaltra ipotesi di chiamata su istanza di parte che invece non abbiamo trovato nel
103 e nel 105 e non troveremo neanche nellintervento per ordine del giudice, perch una
chiamata che proprio dellart 106 cpc. E lipotesi in cui una delle due parti pretende di essere
garantita da un terzo ossia la parte che teme di subire conseguenze sfavorevoli dal processo, la parte
che dice semmai di aver ragione, di non essere responsabile ma se dovessi avere torto qualcosa ci
rimetto, pretende di essere sollevata, di essere tenuta indenne dal terzo delle conseguenze
sfavorevoli che gli derivano da quel processo.
ATTENZIONE: quando uno ha un rapporto di garanzia non detto che debba chiamarlo per forza in
quel processo. la parte potrebbe anche dire vediamo le cose come vanno, se poi mi vanno male io
faccio causa al mio garante.
Es: pensiamo ad un normale rapporto di assicurazione (che non funziona con il caso particolare
dellassicurazione rca). Tizio un chirurgo e ho unassicurazione che lo garantisce per gli errori che
pu commettere durante le operazioni. Lo conviene in giudizio il paziente dicendo che ha sbagliato
loperazione. Ma se Tizio crede di vincere ma poi invece perde. E allora Tizio inizia un giudizio
contro lassicurazione per il rimborso di quanto ha dovuto risarcire al paziente a seguito di
condanna.
Qual il motivo per cui quel chirurgo convenuto in giudizio dal paziente pu essere spinto a
chiamare il garante (in questo caso lassicurazione) in quella causa?
Risposta: E il fatto che se io chiamo il garante nella stessa causa promossa dal paziente rendo la
sentenza tra me e il paziente opponibile anche alla compagnia. Viceversa se io non chiamo il
garante e perdo contro il paziente nella causa tra me e la compagnia, la compagnia potrebbe
spendere degli argomenti per dimostrare che io potevo vincere contro il paziente. E peggio per me
che non li ho spesi.
Es: il paziente conviene in giudizio Caio e Caio non chiama in giudizio lassicurazione. Nel
giudizio Caio perde e la sentenza passata in giudicato. E allora conviene in giudizio
lassicurazione per il rimborso, lassicurazione potrebbe dire a Caio ma tu hai eccepito che per
esempio nel segnalarti i problemi il paziente non ti aveva detto che era emofiliaco? e Caio
effettivamente non lo aveva eccepito e quindi ha perso. Lassicurazione potrebbe dire che si difeso
male protetto proprio dal fatto che c lassicurazione e allora lassicurazione potrebbe non
rimborsarlo.
Se invece Caio convenuto in giudizio dal paziente si tira dentro anche lassicurazione o
lassicurazione eccepir per esempio lemofilia o non lo eccepir e allora sia il convenuto Caio che
lassicurazione non lo avranno eccepito e quindi lassicurazione sar tenuta a pagare il suo
assicurato Caio perch avranno perso entrambi e la sentenza che condanna Caio a pagare il paziente

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non potr pi essere rimessa in discussione dalla compagnia assicuratrice. Allora una scelta
chiamare in causa il garante oppure no ed il fatto che non lo chiamo in causa non mi impedisce di
convenirlo in giudizio per ottenere il rimborso che mi spetta ma se poi il garante riesce a dimostrare
che vi erano argomenti per respingere la domanda del paziente io sar cornuto e mazziato: avr
perso contro il paziente e contro lassicurazione che non mi rimborsa.
Quindi chiamare in causa il garante un modo per rendere opponibile la sentenza anche al garante
in modo che non me la potr pi rimettere in discussione. Anche il chiamato garante pu
ovviamente restare contumace ed ha tutti i poteri della parte. E garante chiunque obbligato a
tenere indenne qualcuno dalle conseguenze sfavorevoli che questo qualcuno pu subire.
Dunque la prima cosa che interessa al chiamante (in questo caso il chirurgo) non quella di
proporre la domanda di garanzia ma quello di render opponibile la sentenza, tanto vero che il
chiamante che chiama pu anche non proporre alcuna domanda di garanzia ossia il chirurgo
(chiamante) potrebbe dire cara assicurazione io ti chiamo solo per rendere opponibile la sentenza
se poi mi va male e devo pagare far unaltra causa per ottenere il rimborso, causa per nella quale
avendoti reso parte del primo giudizio tu compagnia non potrai pi dire che non ho eccepito che il
paziente era emofiliaco e non lha detto, perch tu compagnia assicuratrice sei anche tu parte e
quindi lavresti potuto eccepire tu. Ossia la chiamata , se volete, pu essere minima o massima
cio il chiamante quando chiama pu dire non propongo di rimborso verso di te, mi basta renderti
parte per renderti opponibile la sentenza cos quando poi dovr iniziare il giudizio contro di te per
ottenere il rimborso tu non mi metterai pi in dubbio la sentenza oppure posso dire caro garante
io non solo ti chiamo per renderti parte del giudizio e quindi per rendere opponibile la sentenza a te
ma visto che ci troviamo propongo anche domanda di garanzia ed il giudice con la stessa sentenza
condanner il chirurgo a pagare il paziente e lassicurazione a pagare il chirurgo.

ATTENZIONE: il giudice non condanner lassicurazione a pagare il paziente perch tra l


assicurazione e il paziente danneggiato non c alcun rapporto. Ma condanner il chirurgo a pagare
e lassicurazione a rimborsare il chirurgo. Ma la chiamata non esige necessariamente la
formulazione della domanda di garanzia.

TIPI DI GARANZIA
Esistono diversi tipi di garanzia. Lart. 1483 comma 1 cc (evizione totale della cosa) un esempio
di garanzia: si chiama garanzia reale deriva dalla legge e deriva da un contratto ad effetti reali, come
per es la compravendita.
Paolo mi vende il cellulare (non lo prendo in consegna se no scatta il 1153 cc) glielo pago. Ma poi
arriva Cristina che rivendica il cellulare e dice che suo. E allora Paolo mi dovr almeno
rimborsare del fatto che io devo restituire il cellulare a Cristina. Paolo il mio garante ossia il
venditore mi deve garantire, mi deve tenere indenne da tutte le conseguenze negative della vittoria
di Cri su di me (garanzia reale).
Il 1950 cc comma 1 (regresso contro il debitore principale) un esempio invece di garanzia
personale. Attenzione: siamo in tema di fideiussione. Ma qui non la garanzia che d il fideiussore
ma qui viene in rilievo un altro tipo di garanzia. Es: Teresa va in banca per un mutuo. Ma la banca
le chiede una fideiussione di qualcuno. E allora Bruna le fa da fideiussore. Allora teresa riceve il
mutuo ma comincia a non pagare le rate di rimborso. La banca conviene in giudizio bruna perch il
fideiussore condebitore solidale del debitore. La banca dice teresa non ha una lira, bruna ha bei
soldi e allora vado direttamente contro bruna. Bruna ha per diritto di essere rimborsata (diritto di
regresso) dal debitore principale.
Ossia nella causa in cui la banca conviene in giudizio bruna perch teresa non sta pagando le rate di
rimborso, bruna chiama in giudizio teresa e dice teresa io ho garantito ma non che devo pagare il
tuo debito, io vado alla banca perch ho dato la fideiussione ma tu poi mi rimborsi le rate.

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Quindi il debitore principale (teresa) che deve tenere indenne bruna delle conseguenze negative che
su bruna si riversano della causa proposta dalla banca. Il debitore principale quanto al regresso
garante di bruna perch deve tenere indenne bruna dalle conseguenze negative dellazione della
banca. Il 1950 recita il fideiussore che ha pagato ha regresso contro il debitore principale, bench
questi non fosse consapevole della prestata fideiussione.
Questo secondo punto bench non fosse attiene allipotesi per esempio in cui il direttore della
banca abbia chiamato Bruna e abbia detto bruna senti non diciamo niente a teresa per guarda che
io il mutuo a teresa non glielo do se tu non fai da fideiussore e quindi anche se teresa non sapeva
niente della fideiussione spetta ugualmente il regresso, perch bruna (fideiussore) chiama in
giudizio teresa (garantito debitrice ) per il rimborso delle rate non pagate e teresa potrebbe dire a
te chi te lha detto di dare la fideiussione?, ma anche in questo caso teresa pur non sapendo di
avere un fideiussore deve comunque rimborsargli le rate ex 1950 cc. Comunque non accade quasi
mai questa ipotesi. E accaduto solo una volta nella storia a quel ministro che ha detto che la casa
gli stata comprata gratuitamente.
Questa garanzia del 1483 ripeto garanzia intesa nel senso pi ampio possibile come obbligo di
tenere indenne qualcuno dalle conseguenze sfavorevoli che gli possono derivare dallesito
sfavorevole del processo - deriva dalla legge. Quando ho comprato il cellulare da paolo , paolo non
mi ha detto ti garantisco che mio e se qualcuno lo dovesse rivendicare ti garantisco. Bens io ero
tranquillo perch so che la legge che mi tutela in tal senso.
Questo tipo di garanzia del 1483 e del 1950 pur previsto dalla legge nasce da un rapporto
contrattuale nel senso che al momento della fideiussione nasce anche il diritto di regresso per
esempio. Ora al di l di questi due esempi, quello che occorre dire che quando la garanzia,
questoobbligo di tenere indenne nasce dalla legge o da contratto si parla di garanzia propria.
ATTENZIONE: terza volta che noi troviamo laggettivo proprio corrisposto ad improprio: ci sono
infatti
Le eccezioni proprie ed improprie
La connessione propria e impropria ex art 103 cpc
La garanzia propria e impropria che una garanzia che non nasce n dalla legge n dal
contratto ma per la quale ugualmente si pu parlare di garanzia ossia di obbligo di tenere
indenne qualcuno da conseguenze sfavorevoli.
Es : Il codice non utilizza mai questo aggettivo di proprio o impropria, lo utilizzano gli
studiosi invece. Improprio per indicare qualcosa che non proprio come essere
normalmente ma ci si avvicina.
Es: Tizio fa lappaltatore e dice a Caio te la costruisco il la casa . Tizio acquista il
materiale di costruzione da sempronio. La casa crolla perch i materiali non erano buoni.
Attenzione: Caio non ha nessun rapporto con sempronio. Di lui non ne sa nulla. Caio
conviene in giudizio tizio perch crollata la casa e vuole il risarcimento. Tizio si difende
dicendo che i materiali non erano buoni e allora tizio chiama in giudizio sempronio perch
per colpa sua stato soggetto a processo e tizio chiede a sempronio il rimborso.
Ricapitolando tizio si obbligato a costruire una casa a Caio. Sempronio gli fornisce i
materiali. La casa crolla per difetto dei materiali. Caio conviene in giudizio tizio e tizio
vuole essere sollevato da sempronio delle conseguenze negative di questo giudizio. E allora
questo obbligo di sempronio di tenere indenne tizio dalle conseguenze negative dellazione
contro Caio non previsto da alcuna norma di legge (sempronio ha venduto i materiali ma
non poteva saperne la destinazione n si sono accordati per la costruzione). Per sta di fatto
che se tizio risponde verso Caio perch sempronio gli ha fornito materiali pessimi.

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Dunque anche in questo caso giusto che anche chi fa il danno paghi. E in questo caso si
parla di garanzia impropria nel senso che, per quanto non sia prevista da alcuna norma di
legge n da un rapporto negoziale tra sempronio e tizio (perch quando tizio ha comprato i
materiali non ha stipulato un contratto per la costruzione della casa in cui sempronio si
obbligava in caso di crollo), sempronio obbligato a rendere indenne tizio dellesito
favorevole del giudizio contro Caio.
Ossia la garanzia impropria nasce dalla concatenazione economica dei rapporti tali per cui
lagire di uno espone un altro a conseguenze sfavorevoli verso un terzo. Quando questo
terzo agir verso luno, il primo della catena deve risarcire. Quando il rapporto di garanzia
ossia lobbligo di tenere indenne qualcuno dalle conseguenze sfavorevoli che gli derivano
dal processo e non dalla legge n dalla contratto ma dalla concatenazione economica dei
rapporti si parla di garanzia impropria.
Lart 106 cpc ossia la possibilit di chiamare in garanzia il terzo vale sia per la garanzia
propria che per la garanzia impropria. E pacifico. Quindi nel giudizio in cui Cri rivendica la
propriet e la restituzione del cellulare che paolo mi ha venduto, io se dovr restituire il
cellulare vorr i soldi da paolo e convengo in giudizio anche paolo. Nel giudizio in cui la
banca chiede i soldi a bruna garante di teresa, bruna chiamer in causa anche teresa per
avere il rimborso.

Domanda: il diritto di regresso dipende da una condizione di fatto accertata? es: la apple da una
garanzia per un anno ed il secondo anno il venditore non ripara il telefono se c un vizio originario
mentre il codice del consumo mi garantisce due anni. E allora se il venditore riesce ad accertare in
giudizio che il telefono ha un difetto originario e che quindi non colpa del venditore che a questo
punto chiama in giudizio la apple. In questo caso una garanzia propria o impropria?
Risposta: se prevista dal contratto una garanzia propria. E potrai dire che la clausola che copre
solo il primo anno illegittima nella parte in cui limita ad un anno la garanzia e non la eleva a due.
Per una garanzia propria. E una clausola abusiva quella della apple la cui nullit sar rilevata
dal giudice. Ma sempre una garanzia contrattuale.
Quindi lart 106 cpc nella parte in cui prevede la chiamata in garanzia del terzo, vale per tutti e tre i
tipi di garanzia e allora perch le distingue?
Posto che questa distinzione non ha rilievo ai fini dellart 106 allora dobbiamo vedere a quali fini ha
rilievo.
Vediamo prima la disposizione e poi vediamo come gioca in questa disposizione la differenza.
Vi ho detto che i casi di estromissione a giudizio in corso sono tassativamente previsti dalla legge.
Una parte pu essere estromessa dal giudizio solo nei casi previsti dalla legge. Sono vari i casi di
estromissione:
Lestromissione del successore a titolo particolare
Lestromissione del terzo obbligato ossia di colui che dice vero io devo questo cellulare
ma la titolarit della propriet di questo cellulare affermata sia da paolo che da cri e allora
fatemi sapere a chi lo devo dare . se io faccio il deposito per esempio del cellulare, dandolo
al cancelliere me ne posso andare, tanto la contesa tra paolo e cri ed io non centro pi
nulla.
Lestromissione del garantito ex art 108 cpc che dice se il garante compare (cio non
contumace, cio stato chiamato e viene effettivamente nel processo) e accetta di assumere
la causa in luogo del garantito (cio dice mo bbegh io), il garantito cio il chiamante pu
dire ma se se la vede lui io mene posso andare? (cio pu chiedere se le altre parti sono
daccordo, la propria estromissione).

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Es: paolo mi vende il cellulare. Cri mi conviene in giudizio e rivendica il cellulare. Chiamo
in giudizio paolo e chiedo di esser estromesso e paolo dice tu non ne sai nulla per me e ne
puoi andare e anche cri dice lo stesso io me ne posso andare.
Quindi se il garante compare (e comparire significa essere presente e essere presente
significa partecipare attivamente cio si costituisce in udienza cio la partita se la gioca
attivamente,) il garantito pu essere estromesso se le parti sono daccordo. Lestromissione
quindi fa in modo che la parte se ne vada ma la sentenza ha effetto anche contro il garantito.
Es: io me ne vado ed in giudizio restano Cri e Paolo ma chiaro che la sentenza che
accoglie la domanda di Cri ha effetti anche contro di me perch gli dovr restituire il
cellulare anche se sono strato estromesso.
La disposizione del 108 cpc non si applica alla garanzia impropria. Non c una norma che parla di
garanzia impropria, lart 108 cpc non distingue tra garanzia propria e impropria. Ma un
ragionamento che si fa ma allesisto di questo ragionamento si dice che rileva la distinzione tra
garanzia propria e impropria non ai fini dellart 106 cpc (perch ciascuna parte pu chiamare in
giudizio tanto il garante proprio quanto il garante improprio ) ma ai fini dellart 108 cpc perch alla
garanzia impropria non si applica lart 108 cpc (il chiamante garantito non pu mai essere
estromesso se si tratta di garanzia impropria). Ma perch?
Perch quando la garanzia propria, reale o personale, il rapporto unico cio lo stesso rapporto
quello per cui contendono le parti del giudizio e poi successivamente il chiamante tale per cui le
posizioni del chiamante e del chiamato sono tendenzialmente allineate. Es: la banca conviene in
giudizio bruna e dice teresa non ha pagato pagami. Ma bruna dir che il debito non esiste. Stessa
cosa dir teresa perch contendono per un unico bene. Quando cri mi chiama in giudizio ed io
chiamer in giudizio paolo, io dir che il cellulare mio e paolo dir che il cellulare era suo e lha
venduto.
Quindi nella garanzia propria lestromissione del garantito concepibile perch il rapporto
originario tra le parti e quello per cui contende anche il garante unico e quindi garante e garantito
sono volti a ottenere il rigetto della domanda principale sono sulla stessa linea di difesa ed il
rapporto unico (Il rapporto unico per es nel caso di teresa e bruna perch la banca conviene
bruna ma per il prestito di teresa e bruna a sua volta conviene in giudizio teresa per il prestito di
teresa e quindi teresa e bruna fanno fronte comune contro la banca).
Mentre nella garanzia impropria non si pu avere lestromissione del garantito perch il rapporto
originario diverso dal rapporto che lega garantito e garante ; garante e garantito non sono sulla
stessa linea di difesa ma in conflitto di interessi luno contro laltro. Lesempio quello di tizio
appaltatore contro il venditore dei materiali sempronio.
Ma allora se i rapporti sono diversi il garantito non se ne pu andare perch entrambi contenderanno
verso tizio (sia Caio che sempronio) ognuno per il proprio rapporto (tizio per sostenere che aveva
costruito bene e sempronio per sostenere che i materiali erano buoni : quindi anche se entrambi
tendono al rigetto della domanda principale, non sono allineati sulla stessa linea di difesa. Nella
garanzia impropria il rapporto nel giudizio tipo mi hai costruito la casa ed crollata diverso
dal rapporto per cui il garantito chiama in causa il garante tipo mi hai venduto i materiali scadenti.
Sono due rapporti diversi per cui giusto che rimangano nel processo i due soggetti che fanno capo
ai rapporti diversi: tizio per lappalto e sempronio per la vendita dei materiali ed possibile che ci
sia un conflitto tra di loro proprio perch i rapporti sono diversi).
ATTENZIONE: ci sono dei casi in cui il garantito non pu essere estromesso neppure con il consenso
delle parti ma non per ragioni sostanziali ma per una ragione processuale. Abbiamo detto infatti che
si pu avere la chiamata in garanzia o la chiamata in causa in genere o per estendere la mera

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opponibilit della sentenza (poi il garantito pu proporre in un altro processo le domande contro il
garante se mi va male ) oppure per proporre domanda di garanzia. E vero che lart 108 cpc si
applica alla garanzia propria ma si applica alla garanzia propria solo se il terzo stato chiamato per
estendere lopponibilit della sentenza e basta. Perch se il garantito ha fatto anche la domanda di
garanzia o di regresso verso il garante non pu essere estromesso perch altrimenti mancherebbe
una parte di quella domanda.
Allora possibile che il garantito non possa essere estromesso anche in caso di consenso delle parti
perch lart 108 cpc non solo si applica solo alla garanzia propria ma presuppone che il terzo sia
stato chiamato solo per estendergli lefficacia della sentenza ma se oltre ad estender lefficacia della
sentenza il terzo stato chiamato ed in quello stesso giudizio propongo domanda di regresso come
il chirurgo verso la compagnia, non pu essere estromesso perch una parte della domanda non pu
venire meno.

TEMPI DELLA CHIAMATA IN CAUSA A ISTANZA DI PARTE


Abbiamo detto che lintervento volontario pu avvenire fino ad un attimo prima della decisione ma
con la consapevolezza che chi pi tardi arriva peggio alloggia. In questo caso lintervento coatto
non nel senso che sono obbligato a costituirmi ma nel senso che una volta che mi arriva la chiamata
io sono parte e subisco gli effetti della sentenza.
E allora mi resta la scelta di restare contumace o no ma se voglio difendermi devo potermi
difendere con tutte le possibilit. Ecco perch (a differenza dellintervento volontario quindi
spontaneo), la chiamata pu venire solo (se a istanza di parte e non del giudice) allinizio del
giudizio. Il convenuto deve chiedere di chiamare il terzo nel primo atto difensivo (nella comparsa di
risposta allinizio del giudizio) e lattore pu chiedere di chiamare il terzo nella prima
udienza(lattore pu chiedere di esservi autorizzato fino alla prima udienza di trattazione) ma solo
se lesigenza sorta dalle difese del convenuto.
Es: la banca conviene in giudizio Bruna, ma Bruna se vuole chiamare in giudizio teresa lo deve fare
nella prima difesa perch teresa deve arrivare alla festa allaperitivo. Questo vale tanto per la
chiamata in garanzia quanto per comunanza di cause.
Oppure nel caso della contestazione e legittimazione passiva.
Es: incidente provocato da due auto da sensi opposti che investono pedone. Il pedone conviene in
giudizio entrambi e se ognuno declina la responsabilit a danno dellaltra parte lattore chiede di
chiamare anche allora laltra parte che dovr appunto essere chiamata sempre allinizio perch il
terzo chiamato deve potersi difendere con tutti i poteri della parte.

CHIAMATA O INTERVENTO PER ORDINE DEL GIUDICE


Anche lintervento ad ordine del giudice coatto ma qui il giudice che prende liniziativa.
Attenzione: vale quanto stato detto per il litisconsorzio necessario. Quasi mai il giudice prescrive
ordine verso i terzi. Il giudice non d ordine al terzo di intervenire bens il giudice ordina alle parti
di chiamare il terzo. Il giudice non dice ai carabinieri andate dal terzo e portatemelo con la pistola
ma ordina alle parti di chiamare il terzo entro un termine.
Se le parti lo fanno nel termine andiamo avanti altrimenti il processo pu morire. Lintervento per
ordine del giudice non vale per i rapporti di garanzia: il giudice non si immischia nelle questioni di
garanzia ma la parte che fa valere la garanzia ossia il diritto di essere tenuta indenne. Quindi il
rapporto di garanzia un rapporto che viene in evidenza solo per la chiamata ad istanza di parte.
Quando e in quali casi il giudice pu ordinare la chiamata del terzo?
Quando non hanno funzionato i meccanismi del litisconsorzio facoltativo, intervento e chiamata del
terzo a istanza di parte per comunanza di cause. Il giudice quando ritiene opportuno che il processo
si svolga nei confronti di un terzo al quale la causa comune ne ordina lintervento. Ancora una
volta previsto il requisito comunanza di cause ossia connessione per il titolo e loggetto o per

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entrambi. Ma non la stessa cosa dellintervento e del litisconsorzio facoltativo e della chiamata? Si
certo. Solo che non abbiamo fatto una causa tra pi parti ex 103, non c stato lintervento ex 105 ,
non c stata la chiamata dalle parti e allora il giudice chiama lui il terzo. Ma solo quando la causa
comune mentre il 106 cpc prevede la chiamata del terzo non solo quando la causa comune ma
anche in caso di garanzia.
Quando la causa comune ci pu essere litisconsorzio facoltativo originario, lintervento, la
chiamata a istanza di parte e la chiamata per ordine del giudice.
Es: cri mi conviene in giudizio per la restituzione del cellulare Io gli rispondo che non ne so nulla,
per io non chiedo di chiamare paolo che ha mi venduto il cellulare n chiede di chiamarlo cri. Il
giudice si legge le difese e anche se le parti non ci hanno pensato ordina (ci ordina perch il giudice
non ordina mai a nessuna parte nello specifico ma a entrambe) di chiamare paolo altrimenti non pu
stabilire di chi il cellulare.
Ossia in questa causa chi il vero interessato dal lato passivo paolo ma nessuna delle parti ha
pensato di chiamarlo n paolo intervenuto n cri ha ritenuto di fare la causa contro di me e contro
paolo (litisconsorzio originario), alla fine il giudice che compie questa valutazione.
ATTENZIONE: non si tratta di litisconsorzio necessario perch la sentenza sarebbe perfettamente
emanabile tra me e cri. Se cri chiede la mia condanna alla restituzione del cellulare ed io dimostro
che il cellulare non era di cri ma di paolo, il giudice rigetter la domanda di cri. Quindi il giudice
pu anche non ordinare la chiamata del terzo. Ma il giudice che vuole vedere la vicenda a 360 gradi
dir che ritiene opportuno chiamare il terzo ma non un terzo che vuole lui bens un terzo al quale la
causa comune. Il terzo non un testimone perch il terzo lo chiamano le parti con una normale
domanda, una normale citazione e diventa parte. La nozione di terzo in caso di chiamata per ordine
del giudice si va allargando, perch questo strumento il modo migliore che ha il giudice per
accertare i rapporti nella loro completezza.
E quindi nella nozione di comunanza di causa che vuol dire connessione tra i rapporti per loggetto
o per il titolo o per entrambi, si comprendono anche tre tipi di relazioni in cui questa connessione in
senso classico non c, ma per i quali pacificamente utilizzabile lo strumento della chiamata del
terzo per ordine del giudice.
Ecco allora le Ipotesi di rapporti che si fanno rientrare nella comunanza di causa anche se non vi
la connessione in senso classico ex art 107 cpc :

Rapporti alternativi : e il caso della contestazione della legittimazione passiva.


Es: Convengo in giudizio stefi per la restituzione di 1000 euro che le ho prestato. Stefi
contesta che quei 1000 euro li aveva ricevuti per portarli a mariano, solo perch mariano
non poteva venire che li ho presi io per consegnarglieli. Quindi il debitore mariano e non
stefi. Ma io risponder che uno dei due me li deve dare e posso chiedere di chiamare in
causa mariano. Ma se nessuno dei due , n io n stefi chiede di chiamare mariano, il giudizio
potrebbe tranquillamente svolgersi tra me e stefi. Se il giudice accerta che effettivamente
stefi si limitata a prendere i soldi e a portarli a mariano rigetta la mia domanda verso stefi.
Oppure il giudice per accertare completamente la situazione pu chiamare mariano.
Rapporti pregiudiziali: il caso di quando oggetto del processo il rapporto dipendente: il
giudice ordina la chiamata del titolare del rapporto pregiudiziale. [Abbiamo gi trovato
laggettivo pregiudiziale nellaccertamento incidentale e lo ritroveremo ancora, e dobbiamo
logicamente pensare che quando c laggettivo pregiudiziale c sempre laggettivo
dipendente. Pregiudiziale ci dalla cui esistenza e dal cui modo di essere dipende
lesistenza di un altro rapporto che si chiama dipendente e dipendente un rapporto la cui
esistenza, il cui modo dessere dipende da un altro rapporto che si chiama pregiudiziale].
Allora quando ci si interroga se utilizzabile la chiamata del terzo per chiamare il terzo

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titolare del rapporto pregiudiziale, vuol dire che oggetto del processo il rapporto
dipendente.
Es: il prof. chiede la pensione allinps, linps nega che siano maturati degli scatti e che ci
siano dei contributi e addirittura nega che il prof stato prof delluni. Ossia allinps non
risulta la posizione contributiva del prof. Ebbene oggetto del processo il rapporto
dipendente ossia io voglio la pensione dellinps ma da cosa deriva la pensione dellinps? Dal
fatto che il prof abbia avuto un rapporto con luni. Allora visto che il modo migliore per
accertare se il prof ha insegnato realmente alluni e quindi ha diritto alla pensione,il giudice
riterr opportuno chiamare in giudizio luni. E quindi oggetto del processo il rapporto
dipendente ma il giudice ordina la chiamata del titolare del rapporto pregiudiziale ossia
luni.
ATTENZIONE : avrebbe potuto chiederla questa chiamata delluni anche una delle due parti
ma giacch nessuna parte lha chiesta allora lha ordinata il giudice. Il problema che una
volta che trascorso linizio del processo la chiamata ad istanza di parte non si pu pi
chiedere quindi il giudice sicuro che le parti non chiameranno in giudizio luni per per
accertare bene la situazione tirandosi nel processo il titolare di quel rapporto pregiudiziale
(uni) da cui dipende lesistenza del rapporto dedotto in lite (lesistenza della pensione). E
anche questo un campo di pacifica applicazione dellart 107 cpc.
Rapporti dipendenti: il caso quello in cui oggetto del processo il rapporto
pregiudiziale il giudice pu chiamare il terzo titolare del rapporto dipendente. E il
caso dellesempio di prima invertito.
NB: oggetto del processo un rapporto pregiudiziale. E allora pu il giudice ordinare la
chiamata del terzo titolare del rapporto dipendente? Si certo. Es: ludo ha fittato la casa a
vero e vero lha subaffittata a me. Io sono titolare del rapporto dipendente mentre il rapporto
ludo vero il rapporto pregiudiziale.
Oggetto del processo un rapporto pregiudiziale: ludo chiede la risoluzione del contratto
contro vero perch lamministratore di condominio si lamentato di un viavai sospetto.
Vero convenuta in giudizio e ludo apprende che la casa stata subaffittata. Il giudice
anche se nessuno ha chiesto di chiamarmi in causa, ordina alle parti la chiamata del terzo
titolare del rapporto dipendente (subconduttore)che sarei io in questo caso, perch solo io
posso sapere e dire le cose come effettivamente stanno. perch il rapporto tra sub conduttore
e sublocatore dipendete dal rapporto tra il locatore ed il conduttore (che anche il
sublocatore)perch se viene meno il contratto di locazione viene meno anche il contratto di
sublocazione.
Ludo primo locatore non pu agire contro il sub conduttore perch tra loro non c alcun
rapporto anzi il locatore pu anche non sapere che c stata la sublocazione. Il rapporto del
sub conduttore dipendente dal rapporto tra il locatore e il sublocatore. E quindi oggetto del
processo il rapporto pregiudiziale perch ludo chiede la risoluzione del contratto di
locazione e il subconduttore il titolare del rapporto dipendente perch la mia sublocazione
dipende dalla locazione dalla loro locazione.
Mentre per l estensione dellart 107 ai rapporti alternativi e pregiudiziali non c mai stato
problema in giurisprudenza, ve n qualcuno peri rapporti dipendenti. Per i rapporti
dipendenti si era avuto qualche dubbio. Perch se il giudice ordina la chiamata del terzo
titolare del rapporto dipendente, questa iniziativa del giudice pu alterare il principio del
paritario trattamento delle parti ossia il giudice deve essere terzo rispetto alle parti ossia non
pu dare una mano ad una parte ed andare contro laltra.

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Quando il giudice ordina la chiamata del titolare del rapporto alternativo o del rapporto
pregiudiziale, il giudice non fa un favore ad una parte o allaltra perch il giudice non sa il
chiamato cosa dir o come si schierer in giudizio. Viceversa nel caso della chiamata del
terzo titolare del rapporto dipendente il giudice sa gi il chiamato con chi si va a schierare.
Es: se il giudice chiede a ludo e vero ossia a chi chiede la risoluzione del contratto di
locazione si sa che il terzo subconduttore sar per suo interesse dalla parte del sublocatore
(veronica). E allora quando il giudice ordina la chiamata del terzo titolare del rapporto
dipendente, il giudice gi sa il terzo a chi va a dare una mano e quindi non utilizza un potere
neutro nei confronti delle parti. E anche vero che per che questa perplessit stata superata
e quindi lart 107 pacificamente utilizzato anche per chiamare il terzo titolare del rapporto
dipendente.

PRECLUSIONI
Proprio perch la chiamata del terzo ordinata dal giudice, il giudice non incontra preclusioni ossia
il giudice pu chiamare il terzo per tutto il primo grado. Perch ex art 107 cpc il giudice valuta
lopportunit di chiamare il terzo e quindi valuter se farlo entrare in uno stadio avanzato del
processo o no, fermo restando che il terzo che chiamato per ordine del giudice non incontra
preclusioni ossia avr tutti i poteri delle parti anche se viene chiamato allultimo istante.
Quindi nella chiamata del terzo ad istanza di parte, le parti che vogliono chiamare il terzo ci devono
pensare subito , il giudice pu anche fino allultimo istante e nel valutare in ultimo sullopportunit
far un pari e dispari perch se gi in una fase avanzata del processo dovr rallentare il processo e
iniziare tutto da capo per il terzo perch al terzo dovranno essere garantiti tutti i poteri della parte
(eccezioni , prove etc).
E allora al giudice potrebbe anche convenire lasciare il terzo fuori e andare a sentenza. Quindi il
giudice valuter lopportunit sul piano sostanziale (conviene chiamare paolo) ma anche dal punto
di vista processuale (tempi del processo, ritardi etc). Il giudice ordina alle parti di chiamare il terzo
in un termine poi le parti devono chiamarlo con una normale domanda, citazione notificata al terzo
ed il terzo ha tutte le possibilit che ha il normale convenuto. Quindi anche quando il giudice ha
ordinare alle parti di chiamare il terzo, questultimo proprio perch ha gli stessi poteri della parte,
pu restare contumace etc. ma quello che interessa di estendergli gli effetti della sentenza. Sar
specificato nellatto di chiamata che stato il giudice a chiedere la chiamata perch altrimenti il
terzo si vedrebbe citato in un giudizio gi cominciato.
Se le parti provvedono entro il termine a chiamare il terzo per ordine del giudice, il processo va
avanti. [ripeto: il chiamato riceve una normale citazione a fronte della quale ha le normali
possibilit difensive anche quelle di restare contumace ma ormai parte]. Se le parti non
ottemperano allordine di integrazione del contraddittorio, la sanzione la cancellazione della causa
dal ruolo. La causa entra in uno stato di quiescenza, e se le non la riassumono entro tre mesi il
processo si estingue.
E come se il codice dicesse: quando manca un litisconsorte necessario, lo dovete chiamare subito
e se non lo chiamate non avrete unaltra possibilit ed il processo muore subito. Se invece vi ho
ordinato la chiamata del terzo, voi potete chiamarlo o non chiamarlo. Se non lo chiamate nel
termine, il processo va un attimo a riposo (cancella la causa dal ruolo. Il ruolo il registro del
giudice e quindi il giudice dice al cancelliere non mi mettere pi la causa sul registro, mettila da
parte, vedi prima che succede: se la riassumono nei tre mesi me la ricarichi sul registro altrimenti
buttala) per tre mesi e nei tre mesi non lo riassumete (non che possiamo eludere lordine del
giudice quindi nel riassumere dobbiamo tirarci dentro anche il terzo altrimenti come se ci
prendessimo pi di tre mesi )e se non riassumete il processo si estingue.

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[Il giudice non prende contatto con la causa se non alla prima udienza e tra la data di notifica della
citazione e la data delludienza ci devono essere almeno 91 giorni]. Il processo come una partita
che comincia in un certo minuto e finisce in un altro minuto ed in tutte le caselle da un minuto
allaltro si inseriscono una serie di eventi e si pu perdere anche se si titolari di un diritto perch il
processo non solo tu hai ragione e tu hai torto non stabilisce solo a chi attribuire le ragioni ma
anche come si fanno valere le ragioni.

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LEZIONE 17

ARGOMENTI
PROCESSO DI COGNIZIONE STRUTTURA DEL PROCESSO DI COGNIZIONE REQUISITI DI
CONTENUTO/FORMA ATTO DI CITAZIONE DIFFERENZA TRA ATTO INESISTENTE E ATTO NULLO
NULLITA PER ELEMENTO DELLA VOCATIO IN IUS NULLITA PER ELEMENTO DELLA EDICTIO
ACTIONIS TERMINE A COMPARIRE EX ART 163 CPC NULLITA DEGLI ATTI PROCESSUALI
NULLITA RELATIVA E ASSOLUTA SANATORIA DELLA NULLITA RELATIVA ARTT 161; 162 CPC
PRINCIPIO DELLA CONVERSIONE DEI VIZI DI NULLITA IN MOTIVI DI IMPUGNAZIONE

Il codice si divide in libri. Fino ad ora abbiamo visto il primo libro intitolato principi generali.
Ossia una definizione statica dei principi che si applicano tendenzialmente a qualunque tipo di
processo. il processo un tipo di procedimento ossia una serie di atti tra loro coordinati e collegati
per il raggiungimento di un fine che quello di emanare la sentenza e quindi risolvere la
controversia. Lazione si svolge in un processo che il processo di cognizione che regolato dal
libro II cpc che si intitola del processo di cognizione. Lazione esecutiva regolata dal libro terzo
e poi i procedimenti speciali.
Il codice ha un suo impianto perch ogni libro si divide in titoli, ogni titolo si divide in capi, e talora
i capi pi lunghi i dividono in sezioni. Ogni disposizione non sparata a caso ma ogni singolo
articolo si contestualizza in un capo ed un titolo. ogni processo di cognizione ha una struttura. Ha:

Una fase introduttiva: la fase in cui le parti svolgono le loro attivit (tipo domande,
eccezioni, contestazione, domanda riconvenzionale, accertamento incidentale) e narrano,
allegano i fatti che vogliono introdurre nel processo. ovviamente ognuno introdurr i fatti a
lui favorevoli.
Una fase dellistruzione in senso ampio che ha sua volta si divide in 3 sottofasi
Ha una fase dellintroduzione, poi una sottofase della trattazione: fase in cui il
giudice chiede chiarimenti, sana eventuali irregolarit, mette ordine nel materiale di
causa per il proficuo svolgimento del giudizio
Istruzione in senso stretto : dedicata alla formazione e raccolta delle prove
Riserva in decisione : fase in cui il giudice avvia la procedura per decidere la causa
Una fase della decisione : deliberazione d emanazione della sentenza.

Finita la raccolta delle prove, il giudice inizia una specie di subprocedimento volto alla
preparazione della sentenza che non arriver prima di 80 gg.

FASE DELLINTRODUZIONE
Partiamo dalla fase dellintroduzione del processo. Fase in cui le parti svolgono le loro attivit e
narrano i fatti volti a sorreggerli.
Partiamo dal primo atto del processo: la domanda.
Come si propone la domanda nel processo?
La domanda un contenuto teorico, liquido, va colata, travasata, in un recipiente ossia in un
atto che abbia una certa forma. Latto che introduce il processo di cognizione e nel quale dobbiamo
colare la domanda si chiama citazione o atto di citazione. Dunque la domanda va trasfusa in un atto
che si chiama citazione, un atto scritto al momento ancora su carta, redatto dallattore e per lui dal
suo avvocato. E un atto che prima si notifica al convenuto e poi si deposita dinanzi allufficio
giudiziario adito ossia un atto che esce dalla sfera dellattore nel momento in cui viene notificato.

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Ma un atto che non a contenuto libero nel senso che il codice nel primo articolo del primo capo
del primo titolo del secondo libro ossia lart 163 cpc predetermina i requisiti di contenuto - forma
della citazione.
Che vuol dire contenuto forma ?
Vuol dire che il codice non stabilisce la mera forma (scritta) ma anche predetermina gli elementi di
contenuto che sul piano formale ossia astratto, questo atto deve recare. Perci contenuto - forma
perch sul piano generale, il codice dice anche quali elementi deve contenere latto di citazione. in
sostanza dovete immaginare lart 163 cpc come una ricetta. Vogliamo fare un gateau di patate. Il
163 cpc contiene gli ingredienti per fare una buona citazione. E indica gli ingredienti generali poi
che parmigiano metterci o che tipo di patate usare lo decide il cuoco.
Quali sono i requisiti di contenuto - forma (ripeto: forma perch scritta e contenuto perch il
codice predetermina sul piano formale ossia sul piano astratto gli elementi che devono comporre
questatto )della citazione?
1. Indicazione del giudice ossia dellufficio giudiziario adito (le parti si guarda le regole della
giurisdizione, guarda i criteri orizzontali e verticali di competenza, e individua il tribunale
che indicher nella citazione)
2. Indicazione delle parti (nome dellattore e nome del convenuto)
3. Indicazione del petitum (nelle due versioni, mediato (bene vita che voglio ottenere) e
immediato (provvedimento che chiedo al giudice). Es: se dico che tizio dice che ha prestato
a Caio 10 mila euro, tizio vuole la condanna (immediato) di Caio a 10 mila (petitum
mediato).
4. Indicazione della causa petendi (lesposizione dei fatti e degli elementi di diritto con le
conclusioni ossia con le richieste che faccio al giudice). Ossia il titolo della domanda. Es. a
tizio non basta dire ho dato 10 mila a Caio ma deve anche raccontare loccasione in cui
glieli ho dato
5. Indicazione dei mezzi di prova e documenti
6. Indicazione del nome del procuratore (difensore) e indicazione della procura
7. Indicazione del giorno delludienza di comparizione perch la citazione ha la caratteristica
che il giorno della prima udienza sia scelto dallattore. Dunque lattore che dice al giudice
qual il giorno delludienza. (Disposizione tolta nel 42 e poi istituita di nuovo nel 50).
Linvito al convenuto a costituirsi almeno 20 giorni prima delludienza e lavvertimento che
se si costituisce oltre i 20 giorni prima delludienza subisce delle decadenze.
8. Sottoscrizione del procuratore ossia firma del difensore
Non tutti questi elementi di contenuto forma giocano nella composizione della citazione lo stesso
ruolo, come non tutti gli ingredienti giocano nel gateau di patate lo stesso ruolo. Se manca il
parmigiano il gateau si pu far lo stesso ma se mancano le patate no. c un elemento che ci devono
stare per forza.
Le patate della citazione ossia gli elementi richiesti ad substantiam nella citazione sono

la firma del difensore: se manca la firma del difensore la citazione non nulla, non
irregolare ma inesistente. E come se fosse un pezzo di carta. Dunque la firma del
difensore richiesta a pena di inesistenza. Se manca la firma del difensore latto
inesistente ossia non sanabile in alcun modo. Latto inesistente non sanabile mentre
latto nullo in qualche modo recuperabile.

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Il parmigiano della citazione ossia lelemento che deve esserci ma non necessariamente ossia la
citazione pu formarsi comunque, ossia elementi che sono previsti ma a pena di (mera)irregolarit
ossia possono esserci o non esserci ma latto comunque perfettamente valido: sono i punti 5- 6

elementi di diritto : perch il giudice che conosce le norme. Ossia a tizio basta dire che
vuole 10 mila euro da Caio non anche le disposizioni di riferimento perch vige il principio
iura novit curia
conclusioni: perch le conclusioni ossia le richieste dellattore sono contenute gi nel
petitum e quindi anche se lattore non le riepiloga in un paragrafo finale lo stesso , ossia
sufficiente che enuncio il petitum nella mia esposizione per soddisfare anche le conclusioni.
Mezzi di prova e documenti: perch si possono articolare e produrre anche successiva-
mente perch produrre le prove non un obbligo ma un onere quindi se io non produco
prove perdo ma non invalida la citazione, fermo restando che comunque le prove le posso
articolare anche dopo.
Nome del procuratore: perch viene dalla sottoscrizione (che invece obbligatoria a pena
di inesistenza) e quindi se c la sottoscrizione alla fine si capir anche il nome del
procuratore. Mentre la procura in genere viene rilasciata a margine dellatto, quindi non c
bisogno di indicarla perch gi sullatto.
Restano gli altri elementi che sono il pan grattato del gateau ossia elementi che anche se non
indispensabili come le patate n pregiudicano comunque la possibilit di farlo. La mancanza dei
punti 1- 2-3- 4 sta a met tra linesistenza e lirregolarit ossia la citazione che manca dei seguenti
elementi una citazione nulla.

Indicazione dell Ufficio giudiziario


Indicazione delle Parti
Indicazione dell Oggetto
Indicazione della Causa petendi (esposizione dei fatti a base della pretesa)
Indicazione della data delludienza
Avvertimento che se il convenuto non si costituisce 20 gg prima qualcosa succede
Quando latto inesistente non c modo di riparare mentre quando latto nullo sono previsti dei
meccanismi di sanatoria.
Gli elementi di cui 1-2-3-4 previsti a pena di nullit sono divisibili in due gruppi in ragione della
funzione cui assolvono. Elementi funzionali

alla vocatio in ius del convenuto ossia la chiamata in giudizio del convenuto, allutile
ingresso n giudizio del convenuto ossia servono al convenuto per fargli sapere dove, quando
deve venire (vieni alla discoteca tal dei tali, il giorno tal dei tali, alle ore tal dei tali)
indicazione dellufficio giudiziario
indicazione delle parti
indicazione del giorno delludienza e lavvertimento che si deve costituire, se vuole
evitare delle decadenze, entro 20 giorni
alla edictio actionis ossia alla manifestazione dellazione ossia allenunciazione della pretesa
ossia gli elementi per far conoscere al convenuto cosa si vuole e perch lo si vuole (perch
voglio festeggiare con te la mia laurea)
petitum
causa petendi

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la mancanza di uno degli elementi della vocatio in ius o della edictio actionis determina sempre
nullita, ma occorre distinguerli per un motivo che poi vedremo.
C un altro requisito che la citazione deve rispettare a pena di nullit, ma che non un suo
elemento: la violazione del termine a comparire (90 giorni per il convenuto).
La data delludienza scelta dallattore. Lattore pu fissare la data delludienza quando vuole
anche una data festiva, di domenica o di pasqua o di capodanno, anche nel 2048, 2154 (sar una
citazione perfettamente valida) etc. ovviamente se il giudice quel giorno non ha udienza o festa,
ludienza slitta al primo giorno utile in cui il giudice ha udienza.
Quello che per lattore non pu fare fregare lavversario ossia lattore non pu citare il
convenuto il giorno dopo perch lattore ha avuto tutto il tempo necessario per prepararsi e deve
concedere questo tempo anche al convenuto. Quindi quello che lattore deve rispettare il c.d.
termine a comparire ossia tra la data della notifica della citazione (ossia la data in cui il convenuto
viene a conoscenza della domanda) e la data delludienza, devono esserci almeno 90 gg liberi.
Allora lattore pu fissare la data quando vuole purch per dia il termine a difesa, il termine
minimo a comparire al convenuto ossia la data massima per comparire illimitata ma la data
minima non pu mai essere inferiore a 90 giorni tra il giorno in cui il convenuto ne ha conoscenza
(data della notifica) ed il giorno in cui c ludienza.
Non si deve tener conto della disponibilit del giudice e se ha anche altre udienze per forza dovr
mettere ludienza nel giorno indicato dallattore. Anche se il giudice in verit ha la possibilit di
spostare ludienza di 45 gg in ragione delle sue esigenze. Ma se non emette questo decreto di
spostamento dovr mettere la causa per forza in quel giorno.
La violazione del termine a comparire, lassegnazione cio di un termine a comparire minore
unaltra causa di nullit della citazione.
Es: se tizio notifica oggi la citazione per unudienza per la quale da oggi alludienza trascorrono 89
giorni, la citazione anche se avr tutti gli elementi che abbiamo visto ugualmente nulla.
Si potrebbe dire che il temine a comparire finisce con essere un elemento della vocatio in ius perch
attiene alla chiamata del convenuto.
TERMINE A COMPARIRE EX 163 BIS CPC E TERMINE LIBERO (PIENO) E NON LIBERO

Il termine a comparire un termine libero.


Normalmente i termini non sono liberi ma alcuni termini previsti dal codice (ma sono pochi) sono
termini liberi ossia che nel calcolo del termine non si tiene conto del giorno di partenza ma si tiene
conto del giorno di arrivo. Nel senso che il termine scade alla mezzanotte del giorno di arrivo.
Es di termine non libero: 5 giorni da oggi 28/11/11. Si esclude il 28/11/11, ed il termine scadr alla
mezzanotte del 3 dicembre. Il che vuol dire che se occorre fare qualcosa entro il 3 , non si avr tutto
il termine completo perch se per esempio dobbiamo portare un atto a Roma dobbiamo fare in odo
di essere a Roma per mezzanotte, quindi quellatto dovr essere pronto per il 3 alle 09 perch poi
dobbiamo raggiungere Roma. Quindi il termine non pieno in questo caso perch per mezzanotte
quellatto deve essere fatto. Quindi non avremo tutto il termine ma il termine meno quel tempo che
serve per compiere quellattivit di scrivere atto e raggiungere Roma.
Termine libero vuol dire che dobbiamo avere tutto il tempo per compiere quellatto o quellattivit e
per avere tutto quel tempo si deve escludere dal computo del termine non solo il giorno di partenza
ma anche quello di arrivo. Es di termine libero: se latto va compiuto entro 5 giorni liberi da oggi

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28/11/11 significa che dobbiamo togliere oggi 28/11/11 e anche il 3 dico che deve essere pieno il
che vuol dire che il termine scade il 4 dic.
I termini di solito non sono liberi ossia si esclude il giorno di partenza ma il termine scade nel
giorno di arrivo. I termini sono liberi solo quando sono indicati come tali dal codice, vuol dire che
non si calcola il giorno di partenza e non si calcola il giorno di arrivo. Se volete mettetela cos: il
termine libero il termine non libero con un giorno in pi e come se i giorni dovessero essere 91. Il
che vuol dire che se oggi 28/11/11 arriva la citazione di tizio a Caio, tizio dovr calcolare togliendo
il 28/11, supponendo che la data delludienza sia il 28 dicembre, lattore dovr calcolare se dal 28
novembre al 27 dicembre sono garantiti 90 gg. Se ci sono ho rispettato altrimenti la citazione
nulla.
Termine non libero: vuol dire che non si calcola il giorno di partenza ma il termine scade nel
giorno di arrivo
Temine libero o pieno : vuol dire che il giorno di arrivo pieno fino alla mezzanotte e quindi il
termine scade alla mezzanotte del giorno successivo. Tra questi giorno ed il giorno delludienza
come se ci dovessero essere 91 giorni. O se volete, tolto il giorno di notifica o tolto il giorno
delludienza, in quello spazio devono esserci 90 giorni pieni.
Dunque la citazione nulla se mancano gli elementi della vocatio e delledictio ossia se mancano:
giudice, parti, data delludienza, convenuto, o se lattore infrange o assegna un termine a comparire
minore (Questi sono i vizi della vocatio). Cos come la citazione nulla se manca un elemento
delledictio (petitum e causa petendi). (vizi delledictio).

NULLITA PROCESSUALI
Lultimo capo dellultimo titolo del I libro riguarda la nullit degli atti processuali, non della sola
citazione ma di tutti gli atti processuali e la citazione un atto processuale quindi funge da genere a
specie rispetto alla nullit della citazione che vedremo.
Quando un atto processuale nullo?
Vediamo che largomento si trova nel primo libro del codice quindi in quello dei principi generali e
quindi una disposizione che vale per tutti gli atti processuali.
Quando un atto processuale nullo ce lo dice il 156 cpc che al primo comma sancisce una regola di
tipicit, ossia il codice afferma che latto nullo solo quando previsto dalla legge ossia in questo
caso dal codice. Ossia nullo non quando manca di un qualunque requisito di forma ma quando
manca di un requisito previsto dal codice a pena di nullit. Ossia la nullit di un atto pu essere
pronunciata solo quando viene violato un requisito di forma, di contenuto/forma, che la legge dice
che se manca c nullit. Le nullit non se le inventa il giudice ma ce le dice il codice.
Questa regola per si amplia e si restringe in funzione di un requisito. La legge d uno scopo ad
ogni atto e allora in funzione di questo requisito ossia in funzione del raggiungimento di uno scopo,
la regola di tipicit si amplia e si restringe. Il primo comma del 156 cpc dice che latto nullo
quando manca un elemento di forma che la legge prevede a pena di nullit ed aggiunge ma se
anche la legge non prevede che quellelemento debba esserci a pena di nullit e quellelemento
manca e la mancanza di quellelemento che pure non previsto a pena di nullit non permette
allatto di raggiungere il suo scopo, latto ugualmente nullo . Quindi vediamo che il principio di
tipicit del primo comma del 156 se ne cade nel secondo comma del 156 cpc. E come se il
legislatore dicesse : i requisiti dellatto che devono essere presenti a pena di nullit, li stabilisco io
pero poich non possibile stabilire tutti i casi di nullit dellatto, se il legislatore non ci ha pensato
ma latto comunque non raggiunge lo scopo, latto nullo.

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Es di caso in cui pur non essendo prevista la nullit latto non raggiunge lo scopo: quando
lufficiale giudiziario non trova nessuno a casa, deve affiggere un avviso sulla porta ma non lo fa. la
legge non lo prevede come causa di nullit ma se la mancanza dellavviso sulla porta ha impedito
allatto di raggiungere lo scopo ossia di far conoscere la notifica a chi non cera, la notificazione
nulla.
Poi c la regola opposta ossia latto potrebbe mancare di un requisito e la legge magari prevede che
la mancanza di quel requisito causi la nullit dellatto ma latto raggiunge lo stesso lo scopo e allora
latto non nullo.
Es: la citazione manca dellindicazione dellufficio giudiziario, il convenuto stato bravo e lo ha
indovinato e si costituito e quindi non viene dichiarata la nullit perch latto ha assolto comunque
la sua funzione.
Allora il primo comma del 156 cpc segna la regola della tipicit dei casi di nullit ossia latto
nullo solo quando manca di un elemento la cui mancanza prescritta dalla legge a pena di nullit
ma poi questa regola si amplia e si restringe in funzione del raggiungimento dello scopo:

se latto manca di un elemento, e quellelemento non previsto a pena di nullit ma la


mancanza di quellelemento gli impedisce di raggiungere lo scopo, latto nullo.
se latto manca di un elemento e la mancanza di quellelemento prevista a pena di nullit
ma latto raggiunge lo scopo, latto valido.

NULLITA ASSOLUTA E RELATIVA


Ci sono 2 tipi di nullit:

assoluta: la nullit per la quale la legge dispone che possa essere pronunciata anche
dufficio ossia anche se la parte non la eccepisce. Se volete la nullit assoluta integra
uneccezione in senso ampio
relativa : la nullit che non pu pronunciarsi senza istanza di parte. Se volete la nullit
relativa integra uneccezione in senso stretto
Stabilire se una nullit e assoluta o relativa un problema di interpretazione che parte dal dato
testuale della legge ed comunque rimesso al giudice. Certamente la legge ce ne indica un paio di
nullit assolute e relative.
Sono nullit assolute perch rilevabili dufficio, le nullit che attengono alla costituzione
del giudice e allintervento del pubblico ministero. Es: supponiamo che il tribunale che
dovrebbe decidere in composizione collegiale, decide invece in composizione monocratica
(nullit assoluta attinente alla costituzione del giudice). La nullit assoluta non solo
rilevabile dufficio ma anche insanabile ossia il giudice la pu rilevare dufficio per tutto il
grado in cui si verificata.
Sono nullit relative non solo rimessa alleccezione di parte ossia se la parte non la
eccepisce, il giudice non pu dire nulla, ma non eccepibile per tutto il grado perch lart
157 cpc ai commi 2 e 3 ci dice chi e fino a quando e a quali condizioni possibile sollevare
leccezione di nullit relativa.
Leccezione di nullit relativa pu essere sollevata solo dalla parte nel cui interesse
stabilito il requisito che manca e la cui mancanza d luogo alla nullit. Es: tizio
conviene in giudizio Caio e sempronio. Con Caio, tizio rispetta il termine dei 91
giorni mentre con sempronio no. Sempronio non solleva per leccezione di nullit
ma Caio soleva leccezione di nullit della citazione di sempronio. Il codice non lo
consente.

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Leccezione di nullit relativa non pu essere sollevata per tutto il grado ma deve
essere sollevata subito ossia nella prima istanza o difesa successiva allatto nullo o
alla notizia che si ha dellatto nullo. La nullit relativa va eccepita subito, nella
prima difesa, nella prima udienza, la prima volta che si parla dopo latto nullo.
altrimenti la nullit si sana.
Leccezione di nullit relativa non pu essere opposta dalla parte che vi ha dato
causa. Es: tizio ha notificato la citazione a Caio e gli ha dato 89 gg. Poi tizio vede
che Caio si difende bene e teme di perdere la causa e allora vorrebbe eccepire che la
citazione che lui stesso ha redatto e notificato al convenuto nulla e togliere di
mezzo la causa. questo non consentito dalla legge.
Leccezione di nullit relativa non pu essere eccepita dalla parte che vi ha
rinunciato anche tacitamente. Es: se tizio notifica la citazione con una violazione del
termine a comparire e Caio viene e si difende, Caio anche se si accorge dopo che la
citazione nulla non potr eccepirla. Ci ha rinunciato e allora non pu pi eccepirla.
MODI DI SANATORIA DELLA NULLITA RELATIVA
Riepilogando La nullit relativa pu essere eccepita solo dalla parte nel cui interesse stabilito quel
requisito che mancando d luogo alla nullit relativa. Deve essere eccepito nella prima difesa, nella
prima udienza ossia la prima volta che si parla. Non pu essere eccepita dalla parte che vi ha
rinunciato o dalla parte che vi ha dato causa. Perch in caso contrario la nullit sanata ossia non
pu pi essere eccepita. Dunque mentre la nullit assoluta insanabile nel grado, perch rilevabile
dufficio dal giudice, la nullit relativa rimessa alleccezione di parte ed sanabile nel senso che
uneccezione che non rispetti anche una sola di queste regole uneccezione che non serve a niente
e la nullit sanata.
La regola che nel grado il giudice che rileva dufficio la nullit assoluta o accoglie leccezione
della nullit relativa, deve rimuovere il vizio ossia nel pronunciare la nullit (anche dufficio se
assoluta o su eccezione di parte se relativa), deve, se possibile, rinnovare gli atti nulli ossia deve
riportare il processo al momento in cui si verificato il vizio, rifare latto nullo e ripartire daccapo.
Es: viene sentito un testimone in un udienza la cui data non era stata comunicata ad uno dei due
difensori. Questa una nullit relativa. Si fa una nuova udienza e il difensore se non eccepisce la
nullit si sana; se eccepisce la nullit il giudice deve far richiamare quel testimone e risentirlo alla
presenza del difensore. Sana la nullit ed il processo prosegue.
ATTENZIONE : vero che la nullit assoluta rilevabile dufficio e quella relativa solo su eccezione
di parte. E vero che la nullit assoluta insanabile e la nullit relativa sanabile ove non fatta
valere secondo queste regole. Ma tutte queste regolette valgono in ciascun grado perch nel
passaggio da grado a grado, le nullit, assolute o relative che siano, soggiacciono al principio della
conversione dei vizi di nullit in motivi di impugnazione ex art 161 cpc.

CONVERSIONE DEI VIZI DI NULLITA IN MOTIVI DI IMPUGNAZIONE


La nullit delle sentenze di primo grado soggette quindi ad appello o al ricorso per cassazione ossia
sentenze di appello, pu essere fatta valere solo nei limiti e secondo le regole proprie dellappello o
del ricorso per cassazione. Sembra banale ma non lo . Partendo dal presupposto che il processo
un procedimento ossia una catena di atti. Quindi la nullit di un atto, proprio perch una catena, si
riverbera fino alla sentenza. Dunque se nulla la prova testimoniale di Caio perch quando Caio
stato sentito, uno degli avvocati non era stato avvisato di quelludienza, questA nullit si
propagher fino alla sentenza che decide la causa basandosi sulla testimonianza di Caio (esempio di
nullit relativa).

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Es di nullit assoluta: se nulla la sentenza decisa dal giudice monocratico, sentenza che invece
doveva essere decisa dal giudice collegiale, la sentenza viziata. Solo che assoluta o relativa che
sia, questa nullit sopravvive al passaggio dal primo grado al secondo o dal secondo alla cassazione
solo se la parte fa valere queste nullit come mezzo di impugnazione. Es: se tizio fa appello ma non
fa valere la nullit della deposizione di Caio o la nullit della sentenza emanata dal giudice
monocratico e non collegiale, la nullit, assoluta o relativa che sia, si sana perch tizio non lha fatta
valere in virt di questa regola.
Es: prima di emanare la sentenza il giudice, sia di primo che di secondo grado, deve aspettare che le
parti si scambino delle memorie finali perci non pu emettere la sentenza prima di 80 gg.
Supponiamo che oggi 28/11/11 c lultima udienza ed il giudice invece di aspettare che ci
scambiamo le memorie finali, domani emana ala sentenza. In questo caso la sentenza nulla. Ora se
tizio vuole far valer questa nullit, deve farla valere con un atto di appello ossia con latto dappello
tizio deve dire che il giudice ha sbagliato ad emettere la sentenza dopo un giorno ma avrebbe
dovuto aspettare 80 gg.
Se tizio fa appello ma fa appello per altri motivi magari sul merito e non fa appello per far valere
questo vizio, il vizio sanato e non ci importa se assoluta o relativa. Perch nel passaggio da
grado a grado il far valere la nullit rimessa alla parte che propone limpugnazione. Se la parte
non propone limpugnazione o la propone per altri motivi ma non fa valere la nullit, la nullit,
assoluta o relativa che sia ossia rilevabile o eccepibile che sia, si sana (principio della conversione
dei vizi di nullit in motivi di impugnazione: tutte le nullit che si verificano nel grado si propagano
fino alla sentenza perch il processo una catena di atti).
Ossia la differenza tra nullit assolute e relative per cui la nullit assoluta rilevabile dufficio e la
nullit relativa no, la differenza per cui le nullit assoluta insanabile mentre la nullit relativa si
sana se non eccepita nella prima difesa, etc , vale allinterno di ciascun grado in cui si verifica la
nullit. Ma una volta che siamo arrivati alla sentenza e la nullit si propagata alla sentenza, la
parte soccombente, assoluta o relativa che sia la nullit ha lonere di farla valere con
limpugnazione. Se non la fa valere ex art 161 e quindi si sana perch non stata fatta valere
secondo i modi e nei limiti dellimpugnazione.
C una sola nullit che sfugge a questa regola e che pu essere fatta valere sempre, tanto vero che
in questo caso si parla di inesistenza: la firma della sentenza. Se la sentenza manca della firma,
possibile far valere sempre la nullit.
Es: fondo nel nolano che un tempo era del nonno di tizio, il quale nonno 80 anni fa perse una causa
e perse il fondo. Se a tizio fanno vedere la sentenza e tizio si accorge che manca della firma del
giudice, tizio potr di nuovo proporre la stesa domanda. Forse saranno maturati profili di
usucapione ma quella sentenza non esiste e non soggetta a questa regola. Ma tutte le altre nullit
diverse da questa, si propagano fino alla sentenza e assolute o relative che siano, o le fai valere con
limpugnazione propria della sentenza di quel grado (appello o ricorso per cassazione a seconda se
secondo o terzo grado) oppure si sanano.

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LEZIONE 18

ARGOMENTI
NULLITA DELLA CITAZIONE PER MANCANZA O INCERTEZZA DI UN ELEMENTO CHE RIGUARDA LA VOCATIO
IN IUS VIZI DELLA VOCATIO IN IUS CONVALIDAZIONE OGGETTIVA EX 156 CPC 3 COMMA NULLITA DELLA
CITAZIONE PER VIZIO DELLEDITIO ACTIONIS SANABILITA DEGLI ATTI PROCESSUALI

BREVE RIEPILOGO DELLA PUNTATA PRECEDENTE


Nullit di tutti gli atti processuali. Latto processuale nullo quando non sono osservate forme ossia
quando manca un elemento di forma la cui mancanza prevista dalla legge a pena di nullit.
(Principio di tassativit dei casi di nullit che si amplia e si restringe. Si amplia perch latto
potrebbe avere tutti i requisiti previsti dalla legge ma se non idoneo a raggiungere lo scopo nullo
ugualmente.
Si restringe perch latto potrebbe essere virtualmente nullo perch manca di un requisito previsto
dalla legge ma se raggiunge ugualmente lo scopo, latto valido). La nullit pu essere di due tipi:
assoluta o relativa. E assoluta quando per essere dichiarata pu essere rilevata dufficio anche dal
giudice mentre relativa quando ci vuole per forza leccezione di parte. La nullit assoluta
rilevabile dufficio ed insanabile ma nel grado un cui si verifica. La nullit relativa invece non solo
deve essere eccepita ma la sua eccepibilit soggetta ad una serie di condizioni, la mancanza di una
delle quali finisce per sanare la nullit.
Deve essere eccepita dalla parte nel cui interesse stabilito il requisito mancante, deve essere
eccepita immediatamente, non pu essere eccepita dalla parte che vi ha dato causa n dalla parte
che vi ha rinunciato. Se la nullit relativa non eccepita o non eccepita secondo questi crismi, la
nullit relativa immediatamente sanata. Fermo restando che, assoluta o relativa che sia la nullit si
sana in virt del principio di conversione dei vizi di nullit in motivi di impugnazione.
Qualunque nullit si sia verificata, assoluta o relativa che sia, se non fatta valere con il mezzo di
impugnazione corrispondente, rispetto alla sentenza del grado in cui si verificata, non pu essere
pi rilevata , assoluta o relativa che sia, dal giudice dellimpugnazione e quindi si sana. Fermo
restando che assoluta o relativa che sia la nullit una volta eccepita se relativa, o rilevata se
assoluta, impone al giudice, ove possibile, di rinnovare gli atti nulli perch se oggi ci rendiamo
conto che nulla la prova testimoniale raccolta due mesi fa ma nel frattempo il testimone morto,
non si pu fare, occorre rinnovare latto nullo.
Abbiamo detto che la citazione lo stampo in cui si cola la domanda giudiziale e deve contenere
una serie di elementi: giudice, parti, petitum , causa petendi, prove, difensori e indicazione della
procura, indicazione della data delludienza e lavvertimento al convenuto che se non si costituisce
almeno 20 gg prima qualcosa succede e firma del difensore (che come le patate nel gateau, se
manca latto inesistente). Elementi di diritto , conclusioni (intese come riepilogo delle richieste)
prove e difensore e procura sono come il parmigiano nel gateau ossia meglio che ci sono ma
possono anche mancare (irregolarit). Gli altri elementi ossia giudice, parti, petitum e causa petendi,
data delludienza, avvertimento al convenuto sono previsti a pena di nullit che un vizio sanabile.
Per studiare la nullit della citazione ossia il vizio della citazione perch manca uno di questi
elementi abbiamo detto bisogna raggruppare questi elementi in due categorie in funzione dello
scopo.

Elementi della vocatio in ius perch tendono ossia consentire la chiamata in giudizio,
lingresso del convenuto.
Elementi delleditio actionis ossia enunciazione, manifestazione dellazione, devo dire al
convenuto che cosa voglio e perch lo voglio.

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Abbiamo detto anche che la data delludienza la fissa lattore e pu fissarla quando vuole con
lintesa che lattore deve dare il termine a comparire ossia il termine minimo a difesa al convenuto:
tra la data della notifica e la data delludienza devono intercorrere almeno 90 gg liberi dove per
liberi significa che non si tiene conto n del giorno di partenza n del giorno di arrivo come se
fossero 91 gg (il termine a comparire un elemento della vocatio in ius perch anche quello volto
alla chiamata in giudizio del convenuto).

NULLITA DELLA CITAZIONE PER MANCANZA DI UN ELEMENTO CHE ATTIENE


ALLA VOCATIO IN IUS
Ex art 164 cpc 1 comma. Riepiloghiamo allora i vizi della citazione che attengono alla vocatio in
ius ossia che attengono a quel novero di elementi estratti dal 163 cpc e raggruppato in ragione della
loro funzione:

Mancanza o incertezza assoluta del giudice o delle parti


Mancanza della data delludienza
Assegnazione di un termine a comparire inferiore ai 90 gg liberi
Mancanza dellavvertimento al convenuto che se non si costituisce almeno 20 gg prima
incorre in certe decadenze
Sono errori materiali (ossia dovuto a disattenzione; estraneo ad ogni elemento valutativo ed
emerge dal confronto tra la motivazione ed il dispositivo (ad es. nel caso di erronea indicazione
delle parti in causa o di indicazione della contumacia della parte, invece, costituita) per
determinano nullit della citazione.
Il vizio della citazione che attiene ad u elemento della vocatio in ius quindi

Mancanza o incertezza assoluta del giudice o delle parti


Mancanza della data delludienza di comparizione
Assegnazione di un termine a comparire minore di quello minimo
Mancanza dellavvertimento di cui al 163 cpc n 7
sanabile. Come? In due modi ex 164 cpc:

Se il convenuto si costituisce ossia deposita la sua memoria. Abbiamo detto che ex 156 cpc,
3 comma, la nullit non pu mai essere pronunciata se latto ha raggiunto lo scopo. Lo
scopo della vocatio in ius di favorire la costituzione in giudizio del convenuto. Se latto
manca di uno di quegli elementi ossia ha uno di quei vizi della vocatio ma il convenuto
venuto lo stesso, latto ha raggiunto il suo scopo, quindi la nullit sanata. La costituzione
del convenuto sana i vizi della citazione. ma il problema stabilire da quale momento li
sana:
dal momento della costituzione
dal momento della notifica
Sappiamo che stabilirlo rilevante perch nel frattempo qualche prescrizione o qualche
decadenza pu essere maturata.
Es: tizio ha scommesso con Caio 10 mila (dimentichiamoci che le scommesse danno luogo
ad unobbligazione naturale quindi non eseguibile). La prescrizione in questo caso di 10
anni. Tra 9 anni 364 giorni tizio notifica la citazione a Caio ed ho guadagnato leffetto
interruttivo della domanda. Per la citazione di tizio nulla perch manca della data
delludienza. Caio si costituisce dopo 10 anni e un giorno. Caio avr guadagnato la
prescrizione oppure no?
se la sanatoria avviene dal momento della costituzione, s

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se la sanatoria retroagisce al momento della notifica della domanda, pur se nulla,


no.
La risposta che la sanatoria pienamente retroattiva. Gli effetti sostanziali e processuali si
verificano dal momento della notifica di una citazione pur nulla per un vizio della vocatio.
Lunica concessione che si fa al convenuto Caio che anche se latto nullo perch lattore
invece di dargli 91 gg gliene ha dati 80 per comparire, Caio se comparir dir che avr avuto
meno giorni ed il giudice fisser unaltra udienza in modo che Caio abbia tutti i 91 giorni, ma la
nullit sanata ed sanata con effetto retroattivo ossia a far data dalla prima citazione nulla.
Come se la citazione non fosse mai stata nulla.
Es: lassemblea delibera di pitturare di giallo il palazzo. Due condomini non sono daccordo. ma
uno impugna e laltro no. tizio che vuole impugnare avr 30 gg per impugnare la delibera da
oggi 29/11. Quindi fino al 29 dicembre. E tizio impugna la delibera nei termini ma lo fa con una
citazione che viziata per un vizio della vocatio. Il giudice se ne accorger quando ormai il
termine dei 30 gg passato. Semmai il condominio si costituisce e sana ma tizio non ne ha
alcun pregiudizio perch la sanatoria retroagisce al momento della notifica ossia al 28 dicembre
e tutto sanato.
E allora il vizio della citazione che manca o assolutamente incerta in un elemento della vocatio
sanabile innanzitutto mediante la costituzione del convenuto che integra un fenomeno di
convalidazione oggettiva ex 156 cpc. E lattore non ne subisce alcuna conseguenza. Il processo
proseguir tranquillamente come se latto fosse valido fin dallinizio e tutti gli effetti si
produrranno da quel momento (tipo anatocismo etc ).
Per il convenuto potrebbe non essersi costituito anzi probabile che non si sia costituito perch
se cera un vizio della vocatio, il convenuto non sapr la data delludienza,il giudice etc, e
quindi non va. Ugualmente la citazione sanabile. Arriviamo alla prima udienza, il giudice
rileva la nullit della citazione , il convenuto non si costituito e se non si costituito opera
secondo il 2 comma: il giudice ne dispone la rinnovazione entro un termine perentorio. Il
giudice fa presente alattore che la sua citazione manca della data delludienza, il convenuto non
si costituto e allora ti ordino di rinnovarla, se lattore lo fa in questo termine indicato dal
giudice avr o stesso effetto come se il convenuto si fosse costituito, ossia sanatoria con
efficacia retroattiva. Se lattore non rinnova la citazione entro il termine perentorio stabilito dal
giudice il processo si estingue.
Ricapitolando: se la citazione nulla per un vizio della vocatio, la sanatoria dei vizi avviene
mediante:

rinnovazione della citazione: latto si sana mediante rinnovazione (ossia il giudice alla
prima udienza, vede la nullit, vede che il convenuto non si costituito e ordina la
rinnovazione della citazione)
costituzione del convenuto: perch il convenuto venuto nonostante il vizio della
citazione. se il convenuto non si costituito, latto non ha raggiunto lo scopo e quindi
nullo
in ambo i casi, comunque avvenga la sanatoria, la sanatoria avviene ex tunc (da allora ossia a far
data dalla notifica della prima citazione, pur nulla. anche quando il giudice ordina la rinnovazione -
rinnovare vuol dire fare unaltra citazione con il requisito che mancava). Se non c la costituzione,
il giudice ordina la rinnovazione e lattore non la fa nel termine o non la faccio proprio, il processo
si estingue.

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NULLITA DELLA CITAZIONE PER UN VIZIO DELLEDITIO


Come regolata la nullit della citazione per un vizio che attiene alleditio actionis ossia quando
manca o incerto, il petitum o lesposizione dei fatti costituendi le ragioni della domanda (causa
petendi). Ossia quando lattore non ha detto al convenuto che cosa vuole e perch lo vuole.
Le modalit della sanatoria relativa a vizi delleditio sono quasi le stesse dei vizi della vocatio:

Rinnovazione. Se la citazione nulla per un vizio delleditio ed il convenuto non si


costituito, il giudice ordina la rinnovazione della citazione (lattore dovr farla daccapo e
bene questa volta).
Integrazione in un termine perentorio. Se la citazione nulla per un vizio delleditio ed il
convenuto si costituito, in questo caso la sola costituzione non vale a sanare il difetto
perch la citazione aveva tutti gli elementi della vocatio e quindi il convenuto sapeva dove
costituirsi ma il convenuto non sa perch stato citato e la sua costituzione non sana questo
difetto. Cio anche se si costituisce non sa perch stato citato. Il giudice in questo caso non
ordiner la rinnovazione dellintera citazione perch ormai il convenuto sta nel giudizio ma
ordiner allattore lintegrazione della citazione ossia il giudice d un termine allattore
affinch venga in cancelleria e depositi un atto contenente lelemento mancante. E se lattore
deposita in cancelleria latto contenente lelemento mancante, la nullit della citazione
sanata. Altrimenti si estingue. Ex 164 5 comma.
Dunque il giudice rilevata la nullit per un vizio delleditio, fissa allattore un termine per rinnovare
la citazione, se il convenuto non si costituito o se il convenuto si costituito per integrare la
domanda.
Con la differenza rispetto ai vizi della vocatio che in caso di vizi delleditio il vizio pi grave.
Perch lattore non ha compiutamente identificato il diritto, non ha indicato cosa e perch vuole.
E allora restano ferme le decadenze maturate e salvi i diritti quesiti anteriormente a quando
rinnoviamo e a quando integriamo. Ossia la sanatoria non avr pi efficacia ex tunc ma ex nunc
ossia se nel frattempo maturata una prescrizione o una decadenza e lattore sana dopo, lattore non
salva pi nulla. Es: tizio notifica una citazione in cui non metto loggetto a Caio dopo 9 anni e 364
gg. Dopo due giorni tizio sana. Ossia lattore rinnova la citazione. il problema che dopo due giorni
maturata la prescrizione e Caio potr eccepire a tizio la prescrizione e tizio non potr dire ma io
ti ho notificato la prima citazione un giorno prima che scadesse la prescrizione perch il convenuto
gli far presente che anche se lattore ha notificato prima della prescrizione, la citazione era per
nulla per un vizio delleditio e la sanatoria non sar retroattiva e quindi opera la prescrizione. Se la
citazione fosse stata valida avrebbe interrotto la prescrizione ma non era valida per cui non la
interrompe: la domanda non ha interrotto la prescrizione perch non aveva il petitum e la causa
petendi ossia se io esercito un diritto senza indicare il titolo o loggetto, il diritto non lho esercitato.
Es: tizio impugna la delibera del condominio dopo 29 gg (ne sono previsti 30 per impugnare a pena
di decadenza), poi si accorge che non ha spiegato perch fa limpugnazione e integra quando gi
scaduto il termine dei 30 gg per impugnare. In questo caso la sanatoria della nullit non retroagisce
e la delibera ormai inattaccabile. La sanatoria in nessun caso retroattiva in questo caso perch se
non ho indicato petitum o causa petendi come se il diritto non lavessi esercitato.
Es: se tizio vanta un credito di 10mila da Caio ma non specifica a che titolo, quel diritto di credito
eterodeterminato non identificato e quindi come se non lo avessi esercitato.
Ricapitolando: se il vizio delleditio la sanatoria avviene mediante

Rinnovazione se il convenuto non si costituito


Iintegrazione se il convenuto si costituito

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Ma in ambo i casi lefficacia ex nunc ossia da ora ossia dalla data di notifica di rinnovazione della
citazione rinnovata o dalla data dellintegrazione. Ragion per cui se nel frattempo sono maturate
prescrizioni o decadenze purtroppo lattore li ha persi ossia ha perso i diritti quesiti.
Se abbiamo rispettato i requisiti di contenuto forma previsti per la citazione la nostra citazione
pronta.
La citazione, in genere,

comincia con lintestazione del tribunale (lufficio giudiziario, non il giudice) che si adisce.
Poi c lindicazione dellattore e del suo difensore ed il codice fiscale (che pu anche
essere integrato dopo perch serve alla fine quando sulla sentenza si paga limposta di
registro)
lindicazione di dov la procura.
Poi dopo qualche frase di stile
C la citazione del convenuto che ovviamente non ha ancora un difensore
Da poco obbligatorio indicare la pec ed il fax del difensore (solo i difensori sono tenuti ad
avere una pec). Si pu anche non indicare ma chi non le indica paga il 50% in pi del c.d.
contributo unificato ossia la tassa iniziale del processo.
Lindicazione del tribunale (in genere la si ripete): si scrive sezione giudice da designarsi
perch lo far il presidente del tribunale
Indicazione della data delludienza che sceglie lattore calcolando che dalla data della
citazione trascorrano almeno 91 gg (ossia 90 liberi) per la comparsa del convenuto.
Notificarla in modo che tra la data della notifica e la data delludienza vi siano almeno 90 gg
Linvito al convenuto a costituirsi almeno 20 gg prima
Lavvertimento che se non lo fa, incorre in certe decadenze
Finiti gli elementi della vocatio comincia la parte delleditio della citazione

Esposizione dei fatti per cui sta proponendo la domanda (causa petendi. Tizio spiega cosa lo
ha spinto ad agire) e lesposizione della causa petendi prepara al petitum che tizio espone
subito dopo
Petitum
Conclusioni stilizzate
Firma del difensore
e non occorre indicare, se voglio, i principi di diritto o le leggi a fondamento della propria pretesa
perch vale il principio iura novit curia.
Come va fatta la notifica (se non sia ha ancora la pec)?
Si prende la citazione, si stampa due volte, ossia si stampano due copie identiche, uguali e si
portano allufficiale, lufficiale giudiziario legge lindirizzo e si reca a quellindirizzo, bussa e
chiunque trova consegna una copia e laltra (che per convenzione chiamiamo originali ma sono
identiche in realt) la porta indietro. Perch allora sono due?
Perch lufficiale giudiziario prima di lasciare la copia , lufficiale giudiziario in calce
alloriginale (ossia a quella che si riporta indietro e che poi restituir allattore) ed in calce alla
copia stende la c.d. Relazione di notificazione (relata di notifica ossia dice quello che ha fatto tipo:
oggi 29/11/11 mi sono recato a casa di Gio Beta dove ho trovato la moglie Rita ed ho consegnato
una copia della citazione. lufficiale giudiziario poi ci appone la data e la firma ed un timbro e se ne
va). Questa relazione in calce alla copia che resta a Rita (che dar a suo marito Giovanni) ed in
calce alloriginale che restituir allattore. In questo caso la consegna ad un parente nella casa uno

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dei modi di notificazione. Se non c nessuno in casa si lascai al portiere e se non c il portiere si
affigge un avviso alla porta e si lascia alla casa comunale e si manda un avviso per raccomandata.
(E anche se mi tolgono lavviso o non lo vedo c comunque la raccomandata)
La data che lufficiale giudiziario appone (per es. 29/11) la data della notificazione ossia la data in
cui si producono gli effetti sostanziali e processuali della domanda giudiziale.
Fino alla sentenza 477 del 26/11/02 della Corte Cost. questa regola era intangibile ossia gli effetti
processuali e sostanziali della domanda giudiziale si producono al momento della notificazione. Il
che voleva dire che se tizio va oggi 29 /11 dallufficiale per consegnare limpugnazione contro la
delibera assembleare ma lufficiale giudiziario non va entro il 29/12 (termine dei 30 giorni per
impugnare le delibere per evitare di incorrere in decadenze) perch lo investono e ci va il 7 gennaio
a notificare al condominio. Se fosse stata prescrizione si sarebbe prescritto ma giacch si tratta di
decadenza e tizio a consegnato la citazione allufficiale giudiziario nei termini, ha evitato la
decadenza anche se lufficiale giudiziario ha notificato fuori dai termini.
infatti con la sentenza 477/02 la corte cost. ha detto circa le notifiche a mezzo posta ma esteso
anche a tutti i tipi di notifica che nel caso di decadenza, nel caso di attivit da compiere a pena di
decadenza, la data a cui si deve guardare ai fini dellimpedimento della decadenza non la
consegna ossia il recapito ma la consegna allufficiale giudiziario. [questa regola vale solo per
le decadenze e non per le prescrizioni secondo la cassazione]
Il che vuol dire che se tizio consegna latto di citazione allufficiale giudiziario il giorno prima della
decadenza ma lufficiale la notifica allavversario dellattore il giorno dopo, ho evitato la
decadenza. Ad ogni altro fine, processuale e sostanziale diverso dalle decadenze si guarda sempre al
momento del recapito.
Dunque ad ogni effetto processuale e sostanziale si guarda sempre al momento del recapito ossia
dalla data sulla relata ma se si tratta di evitare una decadenza si guarda alla data in cui la parte ed il
suo avvocato ha compiuto tutte le attivit che erano nel suo dominio, nella sua sfera di controllo e
non sono imputabili alla parte i ritardi dellufficiale ma ripeto solo in caso di decadenze. Ebbene
notificata la citazione, lattore non ha finito le sue attivit. Perch lattore sa della pendenza del
giudizio (che generata dalla notifica della citazione ) cos come anche il convenuto ma lufficio
giudiziario non ne sa ancora nulla eppure lattore sta stabilendo, imponendo addirittura la data
delludienza ad un ufficio giudiziario che neppure sa ancora nulla.
E allora lattore, dopo aver investito della sua domanda il convenuto, deve investirne anche lufficio
giudiziario. Ossia lattore una volta notificata la citazione deve costituirsi. E costituirsi significa
depositare nella cancelleria dellufficio giudiziario adito, loriginale della citazione (quella
restituita dallufficiale giudiziario che ha notificato al convenuto) messo in un fascicolo (quelli che
si comprano in cartoleria). Ex art 165 lattore entro 10 gg dalla notificazione (non dalla consegna
ma dal recapito) deve costituirsi depositando in cancelleria la nota di iscrizione a ruolo ed il
fascicolo contenente loriginale della citazione. ossia lattore deve chiede al cancelliere di iscrivere
la causa sul ruolo dellufficio giudiziario (sul registro). Liscrizione a ruolo va chiesta entro 10 gg
se non si fa succede qualcosa che non consente al processo di andare avanti.
E liscrizione a ruolo si chiede inserendo la citazione in un fascicolo (i documenti si possono anche
produrre dopo) e portandolo al cancelliere. Iscrivendo la causa al ruolo lattore si costituisce. E
costituirsi vuol dire investire lufficio giudiziario del proprio (ossia dellattore e convenuto) atto
offensivo o difensivo.
A questo punto il cancelliere forma il fascicolo dufficio ossia prende il fascicolo (che pu essere
una normalissima cartellina con dentro la citazione) che abbiamo prodotto quando ci siamo

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costituiti e prende un fascicolo pi grande e inserisce il fascicoletto con la citazione nel fascicolo
pi grande (e forma cos il fascicolo dufficio).
Poi il cancelliere prende il fascicolo dufficio (ossia quello pi grande che contiene il pi piccolo
che a sua volta contiene la citazione) e porta tutto al presidente del tribunale o al coordinatore
giudice di pace.
Il presidente del tribunale si guarda la citazione e lassegna ad un giudice. O se il tribunale diviso
in pi sezioni lo assegna ad una sezione e poi ad un giudice persona fisica. Come? Il presidente del
tribunale assegna la causa al giudice persona fisica in base alla sua valutazione. Spesso i tribunali
grandi hanno pi sezioni che si occupa di materie diverse ed in base allesperienza del giudice, il
presidente decide. Il presidente del tribunale con un decreto anche a penna sulla nota di iscrizione a
ruolo (ossia sullistanza di iscrizione a ruolo fatta dallattore) scrive visto si assegna al giudice tal
dei tali.
E cos il cancelliere sapr che in quel giorno delludienza o in quella automaticamente differita se il
giudice non ha udienza in quel giorno, dovr presentare quel fascicolo a quel giudice per lo
consentire lo svolgimento della prima udienza.
Il cancelliere sa che quel giorno quel fascicolo deve andare davanti a quel giudice per consentire lo
svolgimento delludienza.
Il fascicolo dufficio in questa fase contiene solo il fascicolo di parte contenente la citazione ma poi
dopo conterr tutti gli atti del processo.
Con liscrizione a ruolo, quindi con la costituzione del convenuto, lattore ha per il momento
esaurito la sua attivit.

Ha notificato la citazione ossia lha consegnata allufficiale giudiziario


Lattore aspetta qualche giorno
Va lufficiale giudiziario dallattore
Lattore si fa restituire loriginale
Lattore vede la relata di notifica (es: se la relata riporta la data del 29 /11 conta fino a 10
perch si deve costituire entro 10 gg, il 9 /12 deve costituirsi ossia deve chiedere al
tribunale liscrizione a ruolo)
Lattore quindi entro . in questo caso, il 9 dicembre iscrive la causa al ruolo
NB: se vuole lattore pu iscrivere a ruolo la causa e quindi costituirsi anche subito dopo la
consegna allufficiale giudiziario senza aspettare che gli torni loriginale ma comunque i 10 gg
decorrono dal momento del recapito ossia quando gli torna indietro loriginale- perch la data
della consegna allufficiale rileva solo se lattore deve evitare delle decadenze. Quindi iscrivere
dalla consegna una facolt perch poi invece i 10 gg per la costituzione dellattore decorrono dal
recapito.

Una volta che lattore si costituito, la palla passa al convenuto (che colui che ha ricevuto
la citazione, la sta leggendo e si sta preparando ad imbastire le sue difese ossia eccezioni ,
incidentale, riconvenzionale etc)

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LEZIONE 19

ARGOMENTI
COSTITUZIONE DEL CONVENUTO COMPARSA DI RISPOSTA ART 166 CPC 167 CPC PRINCIPI DI
PRECLUSIONE APPLICATI AL PROCESSO ART 183 CPC REGOLARE INSTAURAZIONE DEL CONTRADDITTORIO
ART 164 CPC ART 291 CPC ART 182 CPC - RECONVENTIO RECONVENTIONIS PRIMA PRELUSIONE DEL
CONVENUTO: PROPORRE ECCEZIONI IN SENSO STRETTO E DOMANDE RICONVENZIONALI MEZZI DI PROVA E
CLASSIFICAZIONE DELLE PROVE IN RELAZIONE AL MODO DI FORMAZIONE E IN RELAZIONE ALLA LORO
EFFICACIA PROVE PRECOSTITUITE E COSTITUENDE AMMISSIBILITA E RILEVANZA DELLE PROVE PROVE
LEGALI E LIBERE INTRODUZIONE ALLATTO PUBBLICO

Abbiamo detto che il convenuto ha ricevuto la citazione. La citazione avr un lasso di tempo tale
che dal momento in cui arriva al domicilio del convenuto al momento delludienza il convenuto ha
91 gg per preparare le due difese ossia per operare quelle scelte che rientrano nelle attivit del
convenuto (restare contumace o costituirsi, laddove per costituirsi significa depositare il proprio atto
difensivo in cancelleria in quel fascicolo dufficio nel quale gi c il fascicolo dellattore
contenente la citazione, eccezioni, riconvenzionale etc .).

Supponiamo che il convenuto scelga di costituirsi. Ex art 166 cpc : se il convenuto sceglie di
costituirsi deve farlo almeno 20 gg prima delludienza. I 20 gg per la costituzione del convenuto
non sono liberi, quindi non si calcola il giorno (il dies) di partenza ma si calcola il giorno di arrivo a
ritroso.
E il convenuto deve depositare in cancelleria
il proprio fascicolo ossia un altro fascicoletto che va in un fascicolo pi grande che quello
dufficio contenente la comparsa di risposta (che latto difensivo del convenuto nel
processo di cognizione)
La sua copia della citazione notificata
I documenti che per pu produrre anche dopo perch lessenziale che il suo fascicoletto
contenga la comparsa di risposta

La comparsa di risposta appunto il primo atto in cui il convenuto pu versare quelle attivit
difensive che abbiamo visto. Quindi contesta, eccepisce, formula la domanda riconvenzionale ,
deduce e narra, allega, afferma fatti .
Il contenuto della comparsa di risposta dato dallart 167 cpc deve proporre tutte le sue difese
prendendo posizione sui fatti posti dallattore a fondamento della domanda, indicare i mezzi di
prova e i documenti, formulare le conclusioni ossia le richieste.

PRECLUSIONI PER IL CONVENUTO


Il processo civile informato ai principi di preclusione, nel senso che man mano che si va avanti
qualcosa non si pu pi fare ossia maturano preclusioni. Perch ?
Perch infatti se non rispettato il termine 20 gg prima delludienza scatta la prima preclusione
per il convenuto ossia il convenuto si pu anche costituire alludienza, nessuno infatti gli impone di
costituirsi 20 gg prima e se si costituisce in udienza si costituir sempre con comparsa di risposta.
Ma se il convenuto non si costituisce almeno 20 gg prima delludienza il convenuto non pu
compiere le altre attivit seguenti ex art. 167 cpc a pena di decadenza ossia parla ora o taci per
sempre ossia o si costituisce 20 gg prima o non lo farai pi per tutta la vita:
Domande riconvenzionali
Eccezioni in senso stretto (tra cui anche leccezione di incompetenza per territorio
derogabile. Ecco perch lattore deve avvertire il convenuto che se si costituisce anche solo
19 gg prima delludienza e non 20 gg incorre nelle decadenze del 167 ossia riconvenzionali,

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eccezioni in senso stretto e chiamata in causa nonch nelle decadenze del 38 cpc eccezione
di incompetenza per territorio derogabile. Mentre come ricordiamo lincompetenza per
materia, valore e territorio derogabile rilevabile anche dufficio fino alla prima udienza).
Se il convenuto propone eccezion in senso stretto o riconvenzionali il 19 esimo giorno
rispetto ai 20 gg, questa attivit saranno inammissibili. Es: se tizio conviene Caio in giudizio
vantando un credito di 10 anni addietro di 10 milioni di lire e ora li rivuole pi gli interessi e
Caio si costituisce 19 giorni prima ed eccepisce la prescrizione, tizio non avr bisogno di
difendersi sulla prescrizione ma baster che dica che essendo questa prescrizione proposta
meno di 20 gg prima il giudice non ne terr conto.
Dichiarare nella comparsa di risposta depositata 20 gg prima delludienza la chiamata del
terzo in causa ex 106 cpc
Con una differenza: che la preclusione per le riconvenzionali e la chiamata del terzo vale
ovviamente per il processo in oggetto ma nulla impedisce, avendo questi atti una loro autonomia, di
proporre la domanda riconvenzionale o la chiamata del terzo in un altro processo. Viceversa, poich
le eccezioni non hanno una loro autonomia, o il convenuto le formula 20 gg prima o per tutta la vita
non le potr pi formulare.
Es: se tizio conviene Caio in giudizio affermando la pretesa di un credito di 10 mila euro verso Caio
e Caio dal canto suo ha un controcredito di 15 mila verso tizio ma non fa in tempo a proporre la
riconvenzionale, Caio non avr perso i 15 mila euro ma potr proporre la domanda in un autonomo
processo invece che in un processo simultaneo.
Es: se invece tizio conviene in giudizio Caio per un debito di 20 anni addietro e Caio non eccepisce
la prescrizione entro i 20 gg non potr farlo pi per tutta la vita e dovr dare i soldi a Caio e non
potr pi recuperarli.
E allora il convenuto non obbligato a costituirsi 20 gg prima delludienza a meno che non voglia
proporre eccezioni in senso stretto, domande riconvenzionali o chiamare un terzo. Se non deve
svolgere queste 3 attivit pu costituirsi anche alludienza perch tutte le altre attivit come per es.
la mera contestazione, le eccezioni in senso ampio ossia rilevabili dufficio si possono fare anche
alludienza (le eccezioni in senso ampio si possono sollevare sempre purch per il fatto su cui si
basano sia stato introdotto al pi tardi nella prima udienza).
Quindi sbagliato dire che le domande riconvenzionali, le eccezioni in senso stretto e la chiamata
del terzo da parte del convenuto si compiono nella comparsa di risposta perch questa attivit si
fanno sempre nella comparsa di risposta. Il problema non con quale atto si propone la domanda
riconvenzionale, per es, ma occorre dire fino a quando si pu proporre domanda riconvenzionale
ossia nella comparsa di risposta depositata almeno 20 gg prima. [non bisogna rispondere nella
comparsa di risposta e basta, non una qualunque comparsa di risposta ma quella depositata 20 gg
prima].
La ratio dei 20 gg prima per permettere al giudice di arrivare preparato alludienza anche sulle
difese e allattore di arrivare alludienza avendo un certo lasso di tempo per rispondere alle
eccezioni e alle domande riconvenzionali, perch vedremo che alludienza matura una preclusione
uguale e contraria per lattore.
E chiaro che se lattore propone la domanda ed il convenuto fa solo delle contestazioni, lattore
potr guardarsele tranquillamente alludienza ma se il convenuto fa domande riconvenzionali,
chiama in causa un terzo e propone eccezioni , lattore dovr avere il tempo di studiarsele prima
perch dovr arrivare alludienza preparato anche perch per lattore poi maturano altre preclusioni
alludienza.
E arriviamo al giorno delludienza ossia con la comparsa di risposta si chiude la fase
dellintroduzione.

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Le parti hanno narrato i fatti a s giovevoli e svolto le loro attivit, lattore quelle che pu fare con
la domanda ed il convenuto tutte le attivit difensive. E se ludienza slitta al primo giorno utile per
il giudice ma slitta di pochi giorni perch magari lho fissata di luned ma il giudice ha udienza
mercoled, il termine non slitta. Se invece il giudice utilizza il potere di differire la causa di 45 gg,
il termine slitta.
Con la costituzione del convenuto abbiamo detto quindi che si chiude la fase
dellintroduzione. Le parti hanno svolto le loro attivit, introdotto i fatti che ritengono a loro
favorevoli e a sostegno di questa attivit.
Inizia perci la sottofase della trattazione che si svolge nella prima udienza. Trattare vuol
dire gestire, controllare, imbastire a programmare lo svolgimento della causa in modo che
abbia un sollecito e proficuo svolgimento. Ossia il giudice non parte subito con le prove ma
dice prima di sistemare per bene la causa. Questa trattazione che la sottofase
dellintroduzione si svolge nella prima udienza che si chiama appunto di comparizione delle
parti e trattazione della causa. La prima cosa che fa il giudice nella fase della trattazione
quella di verificare che non ci siano problemi. E come il controllo che fa la centralina
dellauto prima di darti lok a partire. Cos fa il giudice perch inutile andare avanti se c
un vizio perch poi dobbiamo tornare indietro.
Quindi il giudice verifica dufficio che il contraddittorio sia stato regolarmente instaurato. Ossia
verifica ex art.164 cpc :
Che la citazione sia valida (se non lo innesca i meccanismi di sanatoria che abbiamo visto
ieri: la rinnovazione, se il convenuto non si costituito e il vizio della vocatio; la
rinnovazione se il convenuto non si costituito e il vizio delleditio; lintegrazione se il
convenuto si costituito ed il vizio delleditio ; se invece il vizio della vocatio ma il
convenuto si costituito, il vizio sanato)
Che il convenuto non si costituito (per es) e allora innesca il meccanismo di controllo e di
eventuale sanatoria ex 291 cpc (se il convenuto non si costituito e la notificazione stata
fatta bene, il convenuto ha scelto di essere contumace. Ma se il convenuto non si costituito
ma il giudice rileva che la citazione valida ma che la notificazione non valida ne dispone
la rinnovazione con efficacia ex tunc.
ATTENZIONE: non come il caso di ieri in cui invalida la citazione ma in questo caso
la notificazione ad essere invalida. Es: tizio notifica a Caio nelle mani del padre di Caio che
tizio ha incontrato per strada. Questa notificazione invalida anche se la citazione valida
perch tizio pu notificare nelle mani del padre di Caio ma al domicilio di Caio non per
strada).
Il giudice far i controlli dellart 102 cpc ossia si chiede se un caso di litisconsorzio
necessario e se lo si chiede se ci sono tutti i litisconsorti. Se non ci sono tutti i litisconsorti
il giudice opera secondo il 102 secondo comma ossia ordina lintegrazione del
contraddittorio ossia innesca un meccanismo di sanatoria. Questa verifica la prima cosa
che fa (infatti nel primo comma della norma sulla prima udienza) quando c la
comparizione, alla prima udienza (buongiorno a tutti valida la citazione? valida la
notificazione? litisconsorzio necessario? ci sono tutti i litisconsorti?)
Il giudice controlla, sempre per verificare che il contraddittorio sia regolare, che le parti
siano munite delle necessarie rappresentanza, assistenza, autorizzazione. C il minore ? ma
allora ci devono essere i genitori. C un interdetto ?ma allora ci deve stare il tutore. E
lamministratore del condominio? Ma allora deve avere lautorizzazione dellassemblea. Se
il giudice verifica che manca la rappresentanza, lassistenza e lautorizzazione assegna un
termine per sanare e la sanatoria sempre retroattiva dalla prima notifica (come abbiamo
visto ieri). Il giudice dir caro amministratore di condominio esula dai tuoi normali poteri

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allora se non chai lautorizzazione dellassemblea che partiamo a fare? Procuratela e poi
partiamo. In tutti questi casi in cui il giudice innesca la sanatoria, ferma l ludienza e ne
fissa una nuova per poter provvedere alla rinnovazione, allintegrazione del contraddittorio,
a munirsi della necessaria autorizzazione e rappresentanza . caro avvocato dice il giudice
io vedo che il suo assistito ha 17 anni ed i suoi genitori dove sono ?. uh non ci ho
pensato dice lavvocato e allora fermiamoci dice il giudice fisso una nuova prima
udienza e questa volta tu avvocato ti costituirai con i genitori.
E allora la prima fase della prima udienza destinata alla verifica della regolarit del
contraddittorio, il giudice controlla che tutto sia in regola. Ex 164: controlla che sia valida la
citazione ; ex art 102 cpc : che sia integro il contraddittorio ossia che non sia un caso di
litisconsorzio necessario o se lo verifica che tutti i litisconsorti siano stati convenuti in giudizio.
Verifica che se il convenuto non costituito e la citazione valida, verifica che sia valida la
notificazione e che ci siano le dovute rappresentanze, assistenze e autorizzazioni. Se il giudice
riscontra un vizio, fissa una nuova udienza e d un termine allattore o al convenuto , a seconda di
dove sta il vizio, per sanare il difetto.
Se il difetto sanato, alla seconda udienza (che poi sar la prima vera udienza)si va avanti,
altrimenti il processo, i regola, si estingue.
Quando il giudice pronuncia i provvedimenti di cui al primo comma del 164 ossia
Ordina la rinnovazione della citazione
Ordina lintegrazione del contraddittorio
Ordina di rifare la notifica
Ordina di sanare i difetti di rappresentanza, autorizzazione etc
fissa una nuova udienza di trattazione che sar la seconda udienza ma avr ancora ad oggetto la
trattazione della prima perch il giudice si fermato nella prima.
Supponiamo invece che tutto sia in regola o che tutto non era in regola ma poi stato sanato e che
quindi prosegue la prima udienza. E che quindi il giudice dopo questo primo controllo si dedica
effettivamente alla trattazione ossia alla sistemazione della causa. il giudice allora
Richiede alle parti i chiarimenti necessari ovviamente il giudice civile non Sherlock
Holmes chiede chiarimenti solo sui fatti allegati, ma non pu chiedere di pi
Indica le questioni rilevabili dufficio delle quali ritiene opportuna la trattazione ossia
sistema il materiale di causa per un pi proficuo svolgimento del giudizio. caro attore ma
sei proprio sicuro che io giudice ho la giurisdizione? oppure caro attore e caro convenuto
lo sapete che potrei non essere io il giudice competente? oppure caro attore sei sicuro di
avere la legittimazione attiva perch io ho qualche dubbio?

PRECLUSIONI PER LATTORE


In questa udienza di trattazione maturano anche delle preclusioni per lattore. Abbiamo detto che il
convenuto propone domande, eccezioni e chiama in causa terzi ma il convenuto anche uno che
proponendo domande contro lattore diventa a sua volta attore e lattore diventa convenuto. E
lattore colui che20 gg andato in cancelleria (non avvisato lattore del fatto che la comparsa di
risposta stata depositata ma deve andarci per scrupolo in cancelleria e perch lo sa che 20 gg
prima delludienza maturano delle preclusioni), ha chiesto se il convenuto si costituito, prende la
comparsa di risposta e se la legge.
E lattore nella comparsa di risposta trover una riconvenzionale, una chiamata in causa , delle
eccezioni da parte del convenuto. E quindi lattore avr 20 gg di tempo fino alludienza per
prepararsi. Alludienza per lattore maturano queste preclusioni.

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Nella prima udienza, in questa stessa udienza, o in questa udienza o mai pi , lattore pu proporre
Domande riconvenzionali
Eccezioni in senso stretto
Chiamata del terzo
Tutte e tre giustificate dalla domanda riconvenzionale, dalle eccezioni in senso stretto e quindi dalle
difese del convenuto. La domanda riconvenzionale dellattore infatti si chiama anche reconventio
reconventionis ossia la riconvenzionale della riconvenzionale.
ATTENZIONE: lattore le sue domande le fa nella citazione e nella riconvenzionale non pu
proporre nuove domande quindi anche se si dimenticato qualcosa ma pu proporre le domande
riconvenzionali , le eccezioni i in senso stretto e la chiamata in causa quando lesigenza sorta dalle
difese del convenuto.
Es: tizio conviene in giudizio Caio per 10 mila euro. Caio gli oppone in compensazione un credito
di 15 mila e anzi in riconvenzionale gli chiede pure la differenza dei 5 mila. Tizio pu eccepire la
prescrizione perch ha ricevuto i 15 mila 20 anni addietro nella prima udienza, necessariamente
perch matura la preclusione. Se la prima udienza finisce e lattore si ricorda di eccepire la
prescrizione non potr pi eccepirla.
Es2: tizio chiede 10 mila a Caio e Caio eccepisce di essere stato investito da tizio con lauto e fa
presente che ha avuto un danno di 15 mila. Tizio ammettere di aver investito Caio ma per evitare di
uccidere sempronio che stava uscendo dal parcheggio. Quindi la colpa di sempronio se tizio ha
buttato sotto Caio e allora tizio vorr chiamare in causa sempronio. Tizio attore potr chiamare
sempronio in causa ma lo dovr chiamare in causa nella prima udienza. Se finita ludienza
lattore tizio dice no un attimo mi sono dimenticato di chiamare sempronio il giudice dir mi
dispiace ma finita la prima udienza.
Ovviamente sempre e solo che lesigenza sia sorta dalle difese del convenuto. Tanto vero che
lattore per poter chiamare un terzo deve essere autorizzato dal giudice perch il giudice deve
valutare se veramente lesigenza sorta dalle difese del convenuto.
Quindi quando il giudice riscontra nella verifica che fa un difetto, la prima udienza non si tiene
proprio perch il giudice si ferma li ma d il termine per sanare il difetto e fissa una nuova prima
udienza e quindi la seconda udienza sar numericamente la seconda ma sar sostanzialmente la
prima.
Finita la prima udienza, finisce la sottofase della trattazione che pu avere per ancora
unappendice.
Se una delle parti chiede al giudice di assegnare per dopo ludienza tre termini perentori entro i
quali fare qualcosa. Oggi vedremo solo il primo termine perentorio.

PRIMO TERMINE PERENTORIO


Se una delle parti lo chiede il giudice deve assegnare tre termini.
Nel primo termine di 30 gg dalludienza le parti possono depositare in cancelleria memorie ossia
scritti in cui precisano domande, eccezioni e conclusioni gi proposte. Modificare o precisare
significa non proporre nuove domande o nuove eccezioni ma specificarle, aggiustarle, correggerle.
Questo le parti lo possono fare.
Es: tizio ha eccepito la prescrizione lunga decennale. Pu correggersi dicendo che si sbagliato e
che si trattava di prescrizione quinquennale. Con questa attivit che si pu fare ripeto- entro 30 gg
prima delludienza con un atto depositato in cancelleria, finisce la sottofase della trattazione.

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Sono gi maturate delle preclusioni:


per il convenuto maturata la preclusione delle domande riconvenzionali, eccezioni in
senso stretto e chiamata del terzo entro 20 gg prima delludienza
Per lattore le stesse preclusioni del convenuto ma alludienza e solo se lesigenza sorta
dalle difese del convenuto.

Si chiude la fase della trattazione ma anche lultimo momento in cui le parti possono narrare fatti,
introdurre fatti, allegare fatti.
Dalla sottofase della trattazione si passa alla sottofase dellistruzione in senso stretto.

Passiamo alla sottofase quindi dellistruzione in senso stretto.


Fino ad ora le parti hanno proposto domande, eccezioni , chiamate, riconvenzionali etc alla base
delle quali ci sono dei fatti. Quindi se tizio propone la domanda e Caio solleva leccezione si tratta
in ambo i casi dell allegazione di fatti.
Es: tizio afferma di aver prestato 10 mila a Caio, allega un fatto. Se Caio risponde che vero ma
stato pi di 10 anni fa allega anche lui un fatto. Ogni attivit si basa su fatti. E ovviamente il
principio che nel processo nessuno pu essere costretto a parlare contro di s. Per cui di regola si
allegano, si narrano fatti a s favorevoli. Ma un conto allegare, e un conto dimostrare. Un conto
affermare, un conto provare. Un conto asserire (dire di aver fatto qualcosa) un conto
asseverare (dimostrare che quello che si afferma vero). Fino ad ora nella fase dellintroduzione,
lattore e il convenuto hanno narrato, allegato ma ora devono provare nella sottofase dellistruzione
in senso stretto.
La sottofase dellistruzione in senso stretto dedicata appunto alla formulazione e alla formazione
poi dei mezzi di prova ossia degli strumenti idonei a dimostrare che ci che le parti narrano nel
processo vero. I mezzi di prova sono tipici ossia sono esattamente quelli previsti dalla legge.
Vedremo che sono regolati in parte dal cc (parte relativa ai presupposti ed ai limiti di ammissibilit)
ed in parte dal cpc (il modo in cui la prova entra nel processo).
I mezzi di prova hanno diverse classificazioni.
La prima classificazione attiene al modo di formazione delle prove. In base al modo di formazione
le prove si dividono in :
Precostituite: se la prova si formano fuori e prima del processo. Es: registrazioni delle
lezioni. una prova che non ha nulla a che vedere con il processo. una prova che si forma
prima e a prescindere del processo.
Es: atto pubblico di compravendita davanti al notaio. Nellatto il notaio scrive nella casa
compreso anche il terrazzo di propriet esclusiva con vista sul golfo. Lamministratore di
condominio asserisce che non c questa propriet esclusiva bens il terrazzo
condominiale. Tizio che ha latto del notaio far causa al condominio e produrr latto. Ma
tizio quando ha prodotto latto non pensava che lavrebbe dovuto utilizzare come prova.
Quindi una prova precostituita che preesiste al processo. E si forma a prescindere dal
processo.
Costituende: se si formano allinterno del processo.
Es: tizio investe Caio. Caio ha un amico vicino che gli potr fare da testimone in udienza.
La testimonianza una prova costituenda perch lamico preesiste certo ma la prova ossia la
sua testimonianza non viene depositata prima ma si forma allinterno e in occasione del
processo, prima non esiste bens esiste solo un amico che conosce i fatti.

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La distinzione tra questi due tipi prove (ogni oggetto materiale idoneo a fornire la rappresentazione
di un fatto) ha un rilievo pratico.
Le prove precostituite sono prove che non fanno perdere tempo al giudice perch devo solo
produrre un atto in giudizio e non formarlo in giudizio perch precostituito. E di quellatto
da produrre gi ne dispongo. Come si produce un atto in giudizio? Si va dal cancelliere, il
cancelliere fornisce il fascicolo dufficio quello che ha formato allinizio. Lavvocato estrae
dal fascicolo dufficio il fascicolo di parte e inserisce latto nel fascicolo di parte, su
quellatto il cancelliere appone un timbro con la data del deposito e latto prodotto
(produzione equivale ad acquisizione) in giudizio. Le prove precostituite si acquisiscono con
la loro semplice produzione. Le prove precostituite n sono soggette a nessun primo vaglia di
ammissione. Per assurdo se una prova precostituita si pu produrre in giudizio anche la
foto di lavezzi che non centra nulla.
Le prove costituende invece fanno perdere tempo al giudice perch si devono formare nel
processo davanti al giudice. Perch la testimonianza per esempio va formata in giudizio e
viene verbalizzata in giudizio. Proprio perch le prove costituende fanno perdere tempo al
giudice la loro formazione soggetta da parte del giudice a un preventivo vaglio di
ammissione ossia la parte far la richiesta di prova per testimoni ma il giudice la ammetter
(per evitare di perdere tempo per la formazione della prova inutilmente) ossia disporr
ludienza nella quale ascoltare il testimone solo se questa prova in sequenza
Ammissibile : significa che la prova non contraria ad alcun divieto di legge. Se la
prova costituenda non ammissibile non la ammette. Se ammissibile invece valuta
poi se rilevante e solo se la prova costituenda ammissibile e rilevante la ammette.
Ammettere la prova costituenda vuol dire si mi piace la prova e fisso ludienza per
ascoltare il testimone. Ovviamente la parte deve aver specificato su quale
argomento, circostanze etc vuole sentire il testimone.
Certo che la prova per testimoni sempre ammissibile ma lammissibilit non in
astratto perch in concreto una certa prova per testimoni non pu essere ammissibile.
Vedremo che vedremo che non possibile provare per testimoni qualcosa di diverso
da quello che il pubblico ufficiale attesta in un atto pubblico. Cos come non
possibile provare per testimoni la prova di un contratto per il quale la legge richiede
la forma scritta ad substantiam.
Es: chiedere ai testimoni vero che ieri il giudice mi ha venduto la sua casa? non
ammissibile.
Rilevante: la potenziale utilit ai fini della decisione. Il giudice valuter se gli
occorre sapere le informazioni che dir il testimone ai fini della decisione quindi se
la testimonianza pu essere determinante ai fini della decisione. Non gli servirebbe a
nulla al giudice per es la prova testimoniale in cui il testimone depone parlando del
Napoli. Il giudice pu valutare perch gi sa cosa verr chiesto al testimone ossia
nellistanza di prova testimoniale devono essere indicate le domande che verranno
chieste al testimone , quindi il giudice in grado di valutare la potenziale utilit della
prova. Il giudice motiver lirrilevanza della prova con n provvedimento stringato
ossia con lordinanza. Ma il cancelliere invece deve comunque registrare la prova
non pu valutarla.
Quando le prove richieste dalle parti sono costituende il giudice le sottopone al vaglio di
ammissione ossia ne valuta lammissibilit e la rilevanza ossia la non contrariet della prova ad
alcun divieto di legge e la potenziale utilit ai fini della decisione. Nellordine, solo se la prova sia
ammissibile sia rilevante, il giudice la ammette, ossia accoglie la richiesta di prova costituenda e
fissa ludienza per la sua formazione.

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Dunque abbiamo il novero di tutti i mezzi tipici.


Le prove (che sono sempre quelle) possono essere distinte anche in base ad un altro criterio. Quindi
una prova pu essere precostituita e libera o precostituita e legale (es: atto pubblico) o costituenda e
libera (prova testimoniale) o costituenda e legale (confessione) .
Se cambiamo il criterio di classificazione delle prove, le prove restano le stesse ma cambia il
criterio.
In base allefficacia le prove di distinguono in:
Prove legali: non dobbiamo dire che le prove previste dalle legge ma la prova legale la
prova che vincola il giudice al suo risultato, che lega le mani al giudice, si sottrae a
qualunque valutazione del giudice, che il giudice deve prendere cos com, non pu
sottoporla al suo discrezionale apprezzamento. Il giudice vincolato quindi al risultato della
prova ossia deve porre alla basse della sua decisione il risultato della prova senza poterlo
sottoporre al suo apprezzamento.
Es: la confessione una prova legale. La confessione la dichiarazione che una parte fa di
fatti a s sfavorevoli e favorevoli allaltra parte. Tizio conviene in giudizio Caio. tizio allega
di aver prestato 10 mila euro a Caio ma poi lo deve dimostrare. Caio si costituisce e confessa
che vero che tizio glieli ha prestati. Il giudice anche se crede che la confessione di Caio sia
falsa non pu apprezzarla ma dovr condannare Caio perch il giudice vincolato al
risultato della prova.
Es2: tizio conviene Caio in giudizio perch lo ha investito mentre andava a150 allora. Caio
si costituisce e confessa. Il giudice in questo caso si deve stare. la legge che stabilisce
lefficacia delle prove.

Prove libere: sono le prove che il giudice pu porre a base della decisione e nel porre a base
della decisione le pu sottoporre al suo prudente apprezzamento.
Es: tizio conviene in giudizio Caio perch vuole 15 mila euro e chiama come testimone
sempronio. Sempronio viene in giudizio e dice che vero che Caio deve 15 mila a tizio
perch quando glieli ha prestati lui era presente. Il giudice in questo caso potrebbe
apprezzare liberamente e non tenerne conto ai fini della decisione.

INTRODUZIONE ALLATTO PUBBLICO


Latto pubblico un atto che fa fede pubblica ossia nessuno pu mettere in dubbio quello che dice il
pubblico ufficiale fino a querela di falso. Ed allora se il pubblico ufficiale afferma che io ero a
Milano il 30 novembre il giudice non pu dire ma quando mai lho visto io altrove. Ossia la prova
legale una prova che non solo non soggetta alla valutazione del giudice ma non neanche
smentibile con altre prove. Il che vuol dire che se si volesse provare per testimoni la falsit dellatto
pubblico il giudice dichiarerebbe questa prova inammissibile ossia non fisserebbe ludienza. Latto
pubblico vincola il giudice al suo risultato ed il giudice non pu fare alcun apprezzamento. Se anche
vengono 50 testimoni sar sempre vero quello che scritto nellatto pubblico.

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LEZIONE 20

ARGOMENTI
MEZZI DI PROVA DOCUMENTI EFFICACIA DELLATTO PUBBLICO E DELLA SCRITTURA PRIVATA 2700 CC
FALSITA MATERIALE E FALSITA IDEOLOGICA QUERELA DI FALSO ART 221 ART 50 BIS CPC 222 CPC 2703
CC AUTENTICAZIONE EFFICACIA DI PIENA PROVA: RICONOSCIEMNTO ESPRESSO RICONOSCIMENTO
TACITO EX 214 E 215 CPC QUERELA IN VIA INCIDENTALE PRPOSIZIONE INTERPELLO RISPOSTA GIUDIZIO
DI RILEVANZA AUTORIZZAZIONE PRESENTAZIONE ISTANZA DI VERIFICAZIONE

RIEPILOGO
Abbiamo interrotto lo svolgimento del processo dunque, per studiare la sottofase dellistruzione in
senso stretto. Abbiamo detto che fino alla prima udienza o meglio fino al primo termine se le parti
lo chiedono, le parti svolgono le loro attivit (domande, eccezioni etc) e per farlo narrano, allegano,
affermano, sostengono fatti. Ossia raccontano ma poi la sottofase dellistruzione in senso stretto
dedicata a dimostrare che ci che raccontano vero. Se volete dirlo in modo elegante :la sottofase
dellistruzione in senso stretto dedicata alla formazione dei mezzi di prova ossia alla formazione
di quei mezzi volti ad attribuire ai fatti il predicato della verit ossia per dimostrare che una cosa
vera.
Per farlo le parti devono utilizzare i mezzi di prova previsti dalla legge.
Prove classificate in costituende (testimonianza, ossia testimone nel processo, si forma nel
processo, non che nella vita uno fa il testimone) e precostituende (documenti) quanto al modo
della loro formazione.
Le precostituite non fanno perdere tempo al giudice quindi non sono sottoposte al preventivo vaglio
di ammissibilit mentre le costituende fanno perdere tempo al giudice e quindi sono sottoposte alla
preventiva valutazione di ammissibilit quindi le parti possono chiedere di produrre in giudizio una
prova costituenda ma il giudice la ammetter solo se ritiene la prova ammissibile (non contraria a
nessun divieto di legge) e rilevante (che potenzialmente utile ai fini della decisione).
Quanto alla loro efficacia invece le prove si distinguono in legali o piene (la prova che vincola il
giudice al suo risultato. Ossia il giudice non pu apprezzarla discrezionalmente ma deve prenderla
cosi com) e prove libere (il cui risultato liberamente - ossia in base al suo prudente
apprezzamento- apprezzabile dal giudice e apprezzandola decidere se porla a base della sua
decisione che va comunque motivata.

PROVE PRECOSTITUITE PI DIFFUSE: I DOCUMENTI, LATTO PUBBLICO E LA


SCRITTURA PRIVATA
Per documento si intende non solo latto scritto ma ogni oggetto idoneo a fornire la
rappresentazione di un fatto anche il file, la registrazione, il video un documento per es.
Nei documenti rientra anche latto pubblico.
Tutte le prove hanno una doppia sede di regolamentazione:
nella loro parte chiamiamola sostanziale ossia quanto alla loro efficacia sono regolati nel
codice civile.
Quanto invece alla loro acquisizione processuale sono regolati nel cpc
Per quanto riguarda i documenti poich vengono acquisiti mediante la semplice riproduzione, noi
non guarderemo le norme di procedura civile perch esistono anche ma sono quelle che gi vi ho
detto: ossia produci il documenti, il cancelliere ci mette il timbro, mette il documento nel fascicolo
ed ecco che il documento acquisito.
Dobbiamo invece guardare le norme del codice civile ed il primo documento del capo II del titolo II
sulle prove latto pubblico ex art 2699 cc.

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ATTENZIONE: non commettete lerrore di dire che latto pubblico latto redatto davanti al
pubblico ufficiale. Bens latto pubblico latto redatto dal pubblico ufficiale. Es: nel caso tizio
firma latto di compravendita, latto non suo ma del pubblico ufficiale. Anche la multa un atto
pubblico ma se si passa col rosso ossia se si commette infrazione non solo perch non ci fermano
e non firmiamo quellatto, latto stesso e resta un atto pubblico. Anche il verbale desame un atto
pubblico ma non che se lo studente non la firma perch rifiuta il voto, lesame non fatto, il
professore potrebbe comunque attribuire quel voto allo studente perch rifiutare non una facolt
ma la prassi quindi latto del professore non dello studente. Anche la relata di notifica in calce
alla citazione un atto pubblico. Attenzione la citazione resta un atto dellavvocato ma la parte di
relata in calce alla citazione un atto pubblico.

Certo le parti sottoscrivono latto pubblico ma solo per dichiarare conforme il contenuto dellatto a
quello che hanno detto ma latto del notaio tanto vero che firma anche il notaio.
Latto pubblico una prova legale ossia una prova che vincola il giudice al suo risultato. Si tratta
per di stabilire il perimetro di questa efficacia di prova legale ossia si tratta di vedere che cosa fa
piena prova ossia cosa dellatto pubblico ha efficacia di prova legale. Ce lo dice la disposizione
successiva ossia il 2700 cc.

Latto pubblico fa piena prova ossia ha efficacia di prova legale ossia il giudice si deve stare quello
che dice latto pubblico,
della provenienza del documento dal pubblico ufficiale che lo ha formato
delle dichiarazioni delle parti
degli altri fatti che il pubblico ufficiale attesta avvenuti in sua presenza o da lui compiuti
Si dice che latto pubblico copre, con lefficacia di fede pubblica ossia con lefficacia di prova piena
ossia lega le mani al giudice per quanto riguarda lestrinseco ossia per quanto riguarda tutto quello
ma solo quello che ricade sotto la percezione sensoriale, materiale del pubblico ufficiale. Per capire
questa disposizione occorre immaginare come se il pubblico ufficiale in quel momento non stesse
scrivendo latto ma avesse in mano una videocamera e filmasse quello che accade davanti a lui. E
come se tutto quello che la videocamera riprende e che accade nel filmato coperto dallefficacia di
fede pubblica, perch tutto quello a cui assiste fa parte dellestrinseco ossia di quello che osservato
e redatto dal pubblico ufficiale.
Tutto quello che la videocamera non riprende e non in grado di cogliere, non coperto
dallefficacia di fede pubblica. Es: il pubblico ufficiale dice che il 06/12/11 sono andati a via Roma
da lui tizio e Caio. Pu il giudice dire no secondo me non sono andati dal notaio ?

Risposta: No anche se il giudice per assurdo perch non pu usare la scienza privata- avesse
incontrato tizio e Caio in tutto altro posto quel giorno. Perch lo dice il pubblico ufficiale e il fatto
che tizio e Caio fossero dal notaio ricade nellestrinseco. Il giudice quindi si deve stare, non pu
prudentemente apprezzare il risultato di un atto pubblico ma lo deve prendere cos com.
Inoltre la controparte non pu smentire latto pubblico con altre prove. Il giudice dichiarer
inammissibile, per es., la prova testimoniale sullatto pubblico a istanza di parte perch contraria
allatto pubblico.
N il giudice pu apprezzare il contenuto materiale dellatto pubblico tipo dire che non erano 90
mila ma 50 mila perch anche questo rientra nellestrinseco, perch il notaio ha contato e
consegnato i soldi e questo ha efficacia di fede pubblica, attestato dal pubblico ufficiale.

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Quindi latto pubblico ha efficacia di prova legale ossia ha efficacia di prova piena ossia vincola il
giudice e le parti al suo risultato nel senso che il giudice non pu diversamente valutare e le parti
non possono smentire con le prove per tutto ci che riguarda lestrinseco ossia

la provenienza dal pubblico ufficiale


lidentit delle parti
la data
le dichiarazioni delle parti
e tutti i fatti che il pubblico ufficiale attesta da lui compiuti o dinanzi a lui avvenuti
ATTENZIONE: di tutto quest elenco c fede pubblica ma solo di questo.
Es: se il pubblico ufficiale scrive sono comparsi dinanzi a me tizio e Caio pienamente capaci di
intendere e di volere, ebbene il pubblico ufficiale non fa il medico, gli sembra che stiano bene ma
non in grado di fare una diagnosi.
Quindi anche se il pubblico ufficiale scrive sono venuti tizio e Caio pienamente capaci di intendere
e di volere, il giudice potrebbe dire no secondo me in quel momento tizio e Caio non erano
ludici cos come le parti possono provare con testimoni lincapacit di intendere e di volere, o che
la controparte era sotto minaccia della controparte perch tutto quello che il notaio non vede, non
pu cogliere, non ricade sotto locchio della videocamera ossia sotto la percezione sensoriale del
notaio come per es lo stato di salute di una persona.
Il notaio se ha dubbi sullo stato di una persona pu non rogare latto ma se anche lo fa e scrive
questa valutazione sullo stato di una persona non ricade sotto la valutazione materiale e dunque non
ricade sotto lefficacia di fede pubblica ossia liberamente apprezzabile dal giudice e liberamente
smentibile dalle parti con altre prove. Per es. si pu provare per testimoni che una persona
sconnetteva prima di andare dal notaio e anche se il notaio ha scritto che erano pienamente capaci di
intendere e volere, questa informazione non ricade nellestrinseco, mica il notaio un medico, non
pu sapere se uno sta male o no.
Ugualmente ci che coperto dallefficacia di fede pubblica solo il fatto che abbiamo reso certe
dichiarazioni. Non invece coperto da fede pubblica la verit delle dichiarazioni. Es: Caio in un
momento di follia potrebbe volere regalare la sua casa a Tizio. Ma per aggirare le tasse di donazione
simulano una compravendita davanti al notaio con tanto di passaggio di soldi (dato coperto da
efficacia di fede pubblica).
Nel caso poi Caio non vuole restituire i soldi passati per finta davanti al notaio per simulare la
compravendita al posto di una donazione, e tizio vuole fare causa a Caio, questo dato liberamente
apprezzabile dal giudice e dimostrabile con altre prove. In questo caso tizio non sta smentendo
latto pubblico che una fotografia, una ripresa. Le parti hanno inscenato una compravendita
davanti al notaio ma se poi dentro di loro le parti hanno una riserva mentale e vogliono la
donazione, questo non fa parte pi dellestrinseco.
La fede pubblica copre quindi il fatto che stata fatta una certa dichiarazione ma non il fatto che la
dichiarazione vera (questo dato non coperto da fede pubblica). Si pu sapere che il fidanzato ha
detto ti amo non se veramente ci ama.
Allora non possibile negare da parte del giudice o smentire dalle parti, lefficacia di fede pubblica
dellatto pubblico quindi del fatto che una dichiarazione stata resa davanti al notaio (la
messinscena non smentibile) ma normalmente apprezzabile dal giudice e smentibile dalle parti
che quella stesa dichiarazione pur resa non era vera (simulazione assoluta o relativa). E per esempio
posso provare con un testimone la simulazione. Quindi non si smentiscono le dichiarazioni dellatto
pubblico.

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Dunque latto pubblico ha efficacia di piena prova, ha efficacia di prova legale solo per ci che
riguarda lestrinseco ossia per ci che ricade sotto la percezione materiale, sensoriale e reale del
pubblico ufficiale ossia
lidentit delle parti,
a data,
la provenienza dellatto dal pubblico ufficiale che lo ha redatto, (non posso dimostrare che
un atto pubblico non stato fatto dal notaio)
le dichiarazioni delle parti e tutto quanto (fatti non valutazioni) il pubblico ufficiale attesta
da lui avvenuto o dinanzi a lui compiuto.
Ovviamente non sempre facile stabilire cosa accade sotto la percezione sensoriale. Per es: Se
lagente della polizia stradale mette a verbale che tizio stava parlando al cellulare. Questo cade sotto
la percezione sensoriale? E un caso limite perch un soggetto potrebbe anche semplicemente avere
la mano vicino lorecchio.
Certamente se lagente di polizia stradale non ha lautovelox ma verbalizza che un soggetto correva
come un pazzo, in questo caso una valutazione, e quindi non coperta dallefficacia di fede
pubblica e il giudice la pu liberamente apprezzare e le parti la possono smentire con altre prove,
per esempio la testimonianza di chi viaggia a fianco del soggetto multato.
Ma il fatto che latto pubblico fa piena prova etc vale fino a querela di falso ossia latto pubblico
pu essere falso e pu essere affetto da due tipi di falsit:

Materiale: si divide s sua volta in due tipi


Contraffazione: latto pubblico contraffatto quando non proviene dal pubblico
ufficiale ossia un soggetto ha finto di redigere un atto notarile. O per esempio
sentenze del giudice di pace finte.
Alterazione: ossia latto vero ma stato manipolato in qualche elemento. Per es: il
notaio aveva scritto 50 mila e il soggetto ha aggiunto uno zero.
Ideologica: ossia latto proviene dal pubblico ufficiale ma il pubblico ufficiale ha attestato il
falso. Es: il notaio ha detto che tizio ha venduto la casa a Caio ma non vero. Quindi latto
materialmente genuino perch proviene dal pubblico ufficiale ma il pubblico ufficiale ha
scritto il falso.
Quando latto falso ossia quando la parte vuole contestare gli elementi dellestrinseco che sono
coperti dallefficacia di fede pubblica non pu farlo con i normali mezzi di prova.
Es: tizio vuole dimostrare che non vero che ha venduto limmobile. Non pu farlo anche se ha
centinaia di testimoni. ma se il soggetto vuole dimostrare che latto del notaio falso deve innescare
un sub procedimento che si chiama appunto querela di falso che regolato, questo s dal cpc.

ATTENZIONE: si chiama querela per ragioni storiche ma non ha niente di penale. Il falso in atto
pubblico un reato ma a noi non interessa laspetto penalistico.
La querela di falso non ha nulla di penalistico ma lunico modo dato alla parte per demolire
lefficacia di fede pubblica che latto pubblico riveste quanto allestrinseco.
Es: se tizio produce latto pubblico da cui risulta che Caio gli ha venduto la casa, Caio non pu
provare il contrario per testimoni, il giudice non ammetter questa prova, Caio se vuole demolire
latto pubblico, se vuole demolire lefficacia di fede pubblica quanto allestrinseco , deve
promuovere la querela di falso.

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La querela di falso (che unazione costitutiva perch mira ad estinguere lefficacia di fede
pubblica) pu essere proposta in via principale o incidentale.
Querela di falso in via principale: senza che ancora penda alcuna causa tra le parti ma una
delle parti sa che latra ha un atto pubblico falso da cui risulta una compravendita per es mai
avvenuta. E raro.
Querela di falso in via incidentale: caso pi frequente. Proposta in un processo pi ampio
in cui una delle due parti ha prodotto latto pubblico.
Es: tizio rivendica la propriet della casa da Caio e ne chiede la restituzione. Caio si
costituisce e esibisce latto in cui tizio glielha venuta. Tizio dir che non mai venuto dal
notaio a vendere la casa.
Allinterno di quel processo, principale, di rivendicazione tizio promuove quindi la querela
di falso in via incidentale. Dice giudice aspetta un attimo qua dobbiamo prima vedere se sta
cosa vera o falsa. Apri una parentesi, vediamo se vero o falso latto e poi ci giochiamo la
partita del rilascio della casa.

ATTENZIONE: La querela un atto delicato. Perch stiamo prospettando in qualche modo un reato,
quello di falso in atto pubblico. Ecco perch quando si propone la querela di falso bisogna indicare
elementi e prove della falsit. E inoltre la querela di falso deve essere proposta personalmente dalla
parte e non dal suo avvocato perch se poi la querela di falso non fondata, la parte che lha
proposta esposta al reato di calunnia, quindi non pu fare la querela di falso lavvocato. Ma deve
venire la parte in udienza e dire per me latto falso, voglio fare la querela di falso.
Come si dimostra che latto falso?

Con ogni mezzo di prova. Anche i testimoni. pero-attenzione- non i testimoni della causa
principale, quella di rivendicazione suddetta per es. (perch li inammissibile), ma nel sub
procedimento di querela di falso.
Proprio perch stiamo prospettando un reato la querela di falso circonfusa di cautele.
Nel momento in cui si preannuncia la querela di falso, bisogna indicare elementi e prove
della falsit
Va proposta dalla parte personalmente
C la competenza esclusiva del tribunale. Il che vuol dire che se proposta in via
incidentale ed il processo principale pende dinanzi al giudice di pace, il giudice di pace
sospende la causa principale e ci rimette dinanzi al tribunale per risolvere la querela di falso.
Mentre la principale continua a pendere dinanzi al gdp. Se il documento prodotto in
appello, nei limiti in cui producibile in appello, la corte dappello sospende il giudizio e ci
rimanda al tribunale per risolvere la querela di falso e poi ritornare alla corte dappello. Il
che significa che nei ristretti limiti in cui il documento producibile in cassazione, la
cassazione sospende e ci rimette al tribunale.
Se la causa principale gi dinanzi al tribunale , non c bisogno tecnicamente di una
sospensione ma il giudizio di merito ossia lazione di rivendicazione per es che loggetto
della causa principale viene accantonata. Quindi il tribunale si dedicher prima alla querela
di falso e poi passa al merito. Quindi davanti al tribunale una causa nella causa mentre
dinanzi alla corte dappello o alla cassazione sono due procedimenti separati davanti a
giudici diversi, qualunque sia lo stato e grado del processo, perch in questo caso non ci
sono preclusioni di sorta anche perch una cosa troppo grave dire che un pubblico ufficiale
redige un atto falso. Inoltre da quellatto dipende la soluzione della causa principale. Il
giudice non pu decidere se non sa se latto vero o falso.

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E la querela di falso potr essere provata in ogni modo anche con testimoni, con qualsiasi
prova, ma nellincidente di falso, nel sub procedimento in cui si discute della falsit del
documento, non nella causa principale.
E obbligatorio lintervento del Pm perch una questione troppo delicata.
Il tribunale decide sempre in composizione collegiale sulla querela di falso a differenza di
come decide normalmente in composizione monocratica ossia lo stesso giudice istruttore
designato allinizio che poi alla fine da solo decide sulla causa principale. Quindi mentre per
es lazione suddetta principale di rivendicazione viene decisa in composizione monocratica,
lincidente di falso viene deciso in composizione collegiale per avere una decisione
ponderata.
La querela di falso dunque va proposta elementi e prove della falsit e personalmente dalla parte. La
competenza esclusiva del tribunale. Il che vuol dire che se il documento prodotto dinanzi ogni
altro giudice il giudice sospende la causa e ci rimette al tribunale. Riassumeremo la causa dinanzi al
giudice della principale solo quando avremo accertato con sentenza passata in giudicato se il
documento vero o falso. E obbligatorio inoltre lintervento del pubblico ministero. La causa di
merito principale resta a decisione monocratica ma la causa incidentale per querela di falso
collegiale.
Prima di innescare la querela di falso sono previsti una serie di passaggi previsti da disposizione
normativa.
I passaggi della querela di falso in via incidentale sono ex art. 222 cpc:
Proposizione: che quello che abbiamo visto ossia si formula listanza di querela indicando
elementi e prove della falsit. Es: tizio rivendica la propriet della casa. Caio produce un
atto pubblico da cui risulta per che tizio glielha venduta. Tizio preannuncia la querela:
non un documento vero voglio fare la querela di falso ho molte persone che possono
testimoniare che ero a Napoli quel giorno e non dal notaio. Il giudice allora interpella Caio
che ha prodotto latto pubblico. inizia quindi la fase di interpello e il giudice chiede a Caio
:guarda che tizio dice che un atto falso tu che vuoi fare?.
Se Caio risponde non importa non mi voglio servire dellatto, ho altri modi per dimostrare
che la casa mia per esempio perch lha usucapita: allora tutto finisce li e lordinamento
si disinteressa di quellatto anche se falso.
Se invece Caio si vuole avvalere dellatto e continua ad affermare che vero e che tizio
che mente allora il giudice valuta la rilevanza dellatto pubblico e si chiede se questo
documento vero, utile ai fini della decisione?. Si perch serve per respingere la
domanda di rivendica di tizio. E allora il giudice autorizza tizio a presentare la querela.
Interpello: una volta proposta la querela, il giudice si rivolge alla parte che ha prodotto il
documento e dice guarda che il tuo avversario ha proposto la querela. Tu che vuoi fare? Ti
vuoi avvalere del documento (atto pubblico) o vuoi levare mano. Tutto dipende dalla
risposta. Perch se colui che ha prodotto il documento dice leviamo mano, tutto finisce li. Se
invece dice nono per me il documento vero, io me ne voglio avvalere allora il giudice
valuta la rilevanza del documento ossia valuta se il documento potenzialmente utile ai fini
della decisione, il giudice autorizza la presentazione della querela. E inizia il giudizio di
querela di falso. In cui il giudice ammette i mezzi istruttori tipo testimoni, e dispone sulla
loro assunzione.
Risposta
Giudizio di rilevanza
Autorizzazione
Presentazione

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E soggetta ad impugnazioni la sentenza che non utilizzando quellatto pubblico d ragione a tizio
ossia a chi esercita lazione di rivendicazione quindi la sentenza di merito soggetta ad
impugnazioni.
La querela di falso decisa con una normalissima sentenza soggetta ai normali mezzi di
impugnazione.
Quando tale sentenza non sar pi soggetta ai mezzi di impugnazione o perch non vengono esperiti
o perch esperiti ma respinti o accolti, quando cio passata in giudicato la sentenza ossia diventa
immodificabile, allora pu riprendere il processo di merito.

Il secondo documento statisticamente pi frequente: scrittura privata


immaginiamo che la compravendita le parti la facciano non dal notaio ma con una scrittura privata
ossia si vedono a casa e scrivono. Oggi 6 dicembre siamo presenti tizio dichiara di vendere e
Caio accetta lappartamento , il prezzo la consegna del danaro etc ossia il contenuto
sostanzialmente identico allatto pubblico. O le parti la scrivono per conto loro la scrittura privata o
davanti allavvocato per esempio se hanno bisogno dellassistenza tecnica.
La scrittura privata non definita dal codice come viene definito latto pubblico ma qualunque
scritto sottoscritto da una delle parti. Ci che qualifica la scrittura privata non la scrittura, perch il
documento pu essere anche dattilografato, scritto da un terzo ma la sottoscrizione. Quindi salvo i
casi di olografia, tipo il testamento, la scrittura privata pu essere dattiloscritta o anche scritta da un
terzo purch sia sottoscritta. Ci che rende scrittura privata uno scritto la sottoscrizione,
sottoscrivere il gesto con cui ciascuno si appropria del contenuto della scrittura, almeno una delle
parti.
Anche la scrittura privata prova legale e fa piena prova. il problema stabilire di che cosa. Ce lo
dice il 2702 cc che ci dice che ha efficacia di piena prova ma non ha la stessa ampiezza di efficacia
di piena prova che ha latto pubblico. Perch la scrittura privata fa piena prova fino a querela di
falso solo della provenienza delle dichiarazioni da chi lha sottoscritta. Ossia che quelle
dichiarazioni provengono da chi ha firmato la scrittura privata. Fa piena prova solo di questo non di
altro: la scrittura privata
non fa piena prova della data
non fa piena prova dei fatti o atti che le parti dicono avvenuti. Se voglio provare per
testimoni che i soldi che ho dato non erano 100 banconote da 500 ma 50 da 500 posso farlo
tranquillamente, perch i fatti narrati nella scrittura privata non sono coperti dallefficacia di
piena prova.
Anche la ricevuta una scrittura privata. Se tizio presta 10 mila euro a Caio e Caio scrive ricevo
10 mila euro , questa una scrittura privata.
Quindi la scrittura privata fa piena prova non delle dichiarazioni in essa contenute ma della
provenienza delle dichiarazioni ossia che le dichiarazioni provengono dalle parti che hanno
sottoscritto la scrittura privata. Poi se la dichiarazione vera o falsa non lo sappiamo, ossia non
coperto dallefficacia di fede pubblica come non sono coperti da fede pubblica i fatti che si attestano
avvenuti tra le parti perch non c un pubblico ufficiale che attesta, ma sono le parti solo loro due.
Lefficacia di prova legale copre soltanto la provenienza delle dichiarazioni di chi ha sottoscritto la
scrittura privata.
Il contenuto della scrittura privata quindi smentibile con ogni mezzo di prova senza necessit della
querela di falso. Ma per acquistare lefficacia di piena prova sia pur sempre limitata solo a questo
dato estrinseco ossia la provenienza delle dichiarazioni da chi lha sottoscritta, lordinamento
richiede che ci sia una delle tre seguenti tecniche ossia la scrittura privata oscilla tra il nulla ( solo

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un pezzo di carta) e lefficacia di prova piena sempre e solo quanto alla provenienza delle
sottoscrizioni:
Autenticazione: infrequente. Ossia tizio e Caio vanno dal notaio, il notaio li identifica e
firmano dinanzi a lui.
ATTENZIONE: lautenticazione non trasforma la scrittura privata in atto pubblico perch
latto non lo redige il notaio ma le parti. Solo che quando le parti hanno sottoscritto il notaio
si preso le carte di identit e li ha identificati e ha scritto senza neanche leggere il
contenuto (perch latto non suo).ho identificato tizio ed ha firmato dinanzi a me.
Allora nel contenuto scrittura privata, nella prestazione finale atto pubblico. Ma latto
pubblico consiste nel fatto che il pubblico ufficiale ha identificato le parti. La scrittura
privata autenticata resta scrittura privata ma acquista lefficacia di prova piena sempre e solo
quanto alla provenienza delle dichiarazioni ossia non diventa atto pubblico che invece
redatto dal pubblico ufficiale, un suo atto. Ossia il pubblico ufficiale d solo atto del fatto
che tizio e Caio si sono lasciati identificare e hanno firmato dinanzi a lui.
Riconoscimento espresso: infrequente. es: tizio conviene in giudizio Caio dicendo che gli
deve 10 mila euro. Tizio produce la scrittura e Caio dice effettivamente la firma mia.
Riconoscimento tacito : statisticamente pi frequente. Colui contro il quale prodotta una
scrittura privata, se intende disconoscerla, non pu starsi zitto, ma deve negare formalmente
ossia apertamente ossia espressamente la propria scrittura se ci vuole lolografia o la propria
sottoscrizione.
Es: se tizio vuole da Caio 10 mila euro e produce la scrittura a firma di Caio, Caio non pu
starsi zitto ma Caio deve dire espressamente la firma non mia. Disconosco la
sottoscrizione,
Attenzione: ma non solo la parte contro cui prodotta ha lonere di disconoscere la scrittura
privata ma deve farlo subito. Perch la scrittura privata si ha riconosciuta
sempre, se la parte contumace
va disconosciuta nella prima udienza o nella prima risposta successiva alla
produzione del documento, se la parte costituita e dunque pu rispondere.
Es: tizio produce il documento, la scrittura privata ma se Caio convenuto nella prima
udienza ossia la prima volta che parla, Caio non disconosce la firma, allora la firma
si ha per tacitamente riconosciuta. Quindi la firma si ha per tacitamente riconosciuta
anche se il convenuto contumace. Al contumace va notificato per il verbale di
udienza da cui risulta la produzione di scritture a sua firma.

Es: tizio scrive su un pezzo di carta che Caio gli deve diecimila e sottoscrive. Di per s questa
scrittura non vale nulla ma affinch acquisti efficacia di prova piena necessario che ricorra una
delle tre tecniche : autenticazione riconoscimento espresso o tacito.
Allora le tecniche che conferiscono alla scrittura privata efficacia di piena prova (perch altrimenti
non vale nulla) sono 3. Queste tre tecniche servono a dare alla scrittura efficacia di prova piena ma
resta una scrittura privata anche se verificata con istanza di verificazione ossia dichiarata la firma
autentica allesito del giudizio di verificazione, resta scrittura privata, il che vuol dire che avr
efficacia di prova piena solo limitatamente alla provenienza delle dichiarazioni da chi lha
sottoscritta.

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Quindi la scrittura privata o non vale nulla perch non autenticata o non riconosciuta e allora
non verificata o ha efficacia di prova piena ma se ha efficacia di prova piena sempre e solo quanto
alla provenienza delle dichiarazioni):
Autenticazione: la sottoscrizione della scrittura privata, che resta tale davanti al pubblico
ufficiale. Il pubblico ufficiale non redige lui latto ma attesta che le parti hanno firmato
dinanzi a lui. Non deve trattarsi necessariamente di un contratto.
Riconoscimento espresso
Riconoscimento tacito: mancato disconoscimento nella prima risposta, nella prima difesa
successiva alla produzione del documento.
Es: Tizio produce, Caio disconosce, se Caio disconosce alla seconda udienza i
riconoscimento avvenuto.
Es: mercoled ho prodotto la scrittura. Oggi la successiva udienza, facciamo ludienza,
Caio non dice nulla esce dallaula e dice uh mi sono scordato di disconoscere. Ma ormai
troppo tardi perch il documento si ha per riconosciuto.
La tecnica sempre quella. Matrimoni o americano : chi ha qualcosa da dire, parli ora o
tacci per sempre.
Ma non basta al convenuto Caio dire disconosco sarebbe troppo facile. Allora il problema
si ribalta: la parte (tizio) che ha prodotto il documento e che si vede disconosciuta la firma
ma la firma in realt veramente di Caio, pu fare istanza di verificazione: ossia un sub
procedimento proponibile anche in via principale (ipotesi rara), con cui mediante ogni
mezzo di prova, dai testimoni (tipo avvocato presente) alla perizia calligrafica, tizio pu
dimostrare che la firma di Caio ossia di chi la disconosce. E tizio chiamer allora i
testimoni, nominer un perito calligrafo e dimostrer che la firma di Caio. ossia il giudice
come nella querela di falso inizia un subprocedimento volto ad accertare che la firma di
chi la disconosce.

ATTENZIONE: c differenza tra istanza di verificazione e querela di falso. Anche la falsit della
scrittura privata un reato ma meno grave della querela di falso e quindi ci sono meno cautele. Per
esempio non c la competenza del tribunale. Si dedica alla verificazione il giudice dinanzi al quale
pende la causa di merito: tribunale, giudice di pace o corte dappello.

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LEZIONE 21

ARGOMENTI
DIFFERENZA TRA ISTANZA DI VERIFICAZIONE E QUERELA DI FALSO art 2719 cc 2712 cc LIMITI OGGETTIVI E
SOGGETTIVI ALLA PROVA PER TESTIMONE 246 CPC 247 CPC E 248 CPC (DICHIARATE ILLEGITTIME)- 2721
2722 2723 CC 2724 2725 CC 244 CPC MODI DI DEDUZIONE DELLA PROVA PER TESTIMONI LIMITI DI
VALORE ALLA PROVA TESTIMONIALE DIVIETO DI TESTIMONIANZA PER PATTI AGGIUNTI O CONTRARI AL
CONTENUTO DEL DOCUMENTO ECCEZIONI AL DIVIETO DELLA PROVA TESTIMONIALE AMMISSIBILITA
DELLA PROVA TESTIMONIALE NEL CASO DI PROVA PER ISCRITTO O LA FORMA SCRITTA.

RIEPILOGO
Abbiamo detto che latto pubblico ossia latto redatto dal pubblico ufficiale con le dovute formalit
(pubblico ufficiale autorizzato a conferirgli pubblica fede nel luogo in cui redatto) una prova
legale ed ha efficacia di prova legale quanto allestrinseco ossia quanto a tutto ci che ricade sotto
la percezione materiale del pubblico ufficiale:

Identit delle parti


Data
Provenienza dal pubblico ufficiale
Dichiarazioni delle parti
Tutto quanto il pubblico ufficiale attesta da lui compiuto o dinanzi a lui avvenuto
Prova legale vuol dire che il giudice deve prenderla cosi com e che le parti non possono smentirla
con altre prove. Se le parti sostengono la falsit materiale o ideologica dellatto ossia sostengono
che

latto falso ossia non stato redatto dal pubblico ufficiale o


latto vero ma il pubblico ufficiale ha attestato il falso
le parti devono promuovere la querela di falso, un sub procedimento allinterno del processo in cui
stato prodotto il documento, volto a fare accertare con ogni mezzo di prova e quindi anche con la
prova testimoniale, che quellatto falso. In caso di querela di falso la causa di merito viene
accantonata, sospesa e la querela di falso si svolge in primo grado davanti al tribunale. E
competente sempre e solo il tribunale, il che vuole dire che se il documento stato prodotto dinanzi
a gdp o corte dappello, si sospende il giudizio e si rinvia la questione incidentale sulla querela di
falso al tribunale.
E obbligatorio lintervento del pm e proprio per questo il tribunale sulla querela di falso giudica in
composizione di tre mentre sulla causa di merito principale se anche quella pende dinanzi al
tribunale - il tribunale giudicher in composizione monocratica. La querela di falso volta a
demolire o confermare la genuinit dellatto pubblico. Altrimenti se non si promuove la querela di
falso ma si vuole dimostrare la falsit del documento o di quello che si attesta, il giudice dichiarer
la prova inammissibile perch contraria allefficacia di prova legale dellatto pubblico.
Abbiamo invece detto che anche la scrittura privata ossia qualunque scritto sottoscritto da una delle
parti pu essere prova legale. Pu essere nulla o prova legale. Anche se piena prova ossia prova
legale non ha lo stesso ambito oggettivo dellatto pubblico perch fa piena prova solo della
provenienza delle dichiarazioni da chi lha sottoscritta e nullaltro. La scrittura privata per essere
prova legale deve essere o:
autenticata, ossia firmata davanti al notaio (meccanismo preventivo)
espressamente riconosciuta

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tacitamente riconosciuta, che si ha quando la parte contro cui prodotta la scrittura privata
contumace o quando la parte costituita e non disconosce la propria sottoscrizione nella
prima risposta, nella prima difesa, nella prima parola successiva alla produzione della
scrittura privata.
Una volta che la sottoscrizione stata tempestivamente disconosciuta, la parte che se ne vuole
avvalere deve promuovere un subprocedimento che si chiama istanza di verificazione ossia la parte
deve dire voglio accertare che la firma sua proponendo i mezzi di prova e indicando le scritture
che possono servire in comparazione.
Es di ieri: tizio conviene in giudizio caio, produce la scrittura privata, una ricevuta secondo cui deve
avere 10 mila euro. Caio disconosce la ricevuta tempestivamente. Tizio cos chiede la verificazione:
si fa fare una copia dallufficio di presidenza delluni una copia degli statini, di tutti i verbali
desame firmati da caio che uno studente (scritture di comparazione) e tizio li produce in giudizio
per confrontarli con la firma sulla ricevuta se appartiene a caio o meno. Oppure o anche se quando
caio ha firmato la ricevuta cerano dei testimoni tizio indicher come testimoni le persone presenti.
Come per la querela di falso anche il giudizio di verificazione si pu proporre in via principale ossia
al di fuori di qualunque giudizio di merito ma non accade mai. Mentre accade che listanza di
verificazione si svolga in via incidentale ossia nella causa di merito in cui si vuole utilizzare la
scrittura privata come prova.

IL GIUDIZIO DI VERIFICAZIONE
Il giudizio di verificazione potrebbe sembrare a questo punto la stessa cosa della querela di falso.
In realt sono due cose completamente diverse.
Vediamo allora le differenze tra la querela di falso ed il giudizio di verificazione. Entrambi sono :

proposti quasi sempre in via incidentale


in entrambi si accantona il giudizio principale, quello di merito, la domanda iniziale e si apre
un subprocedimento volto ad accertare la genuinit di quel documento.
Differenze tra verificazione e querela di falso.

Proponente. la querela di falso proposta dalla parte contro cui il documento prodotto.
Ossia la parte produce latto pubblico e poi se ne Pu stare tranquillo perch sar la
controparte a dover dimostrare che falso. Lonere della prova cade su chi propone. Quindi
se si produce latto pubblico, lonere di provare che falso cade sulla parte contro cui
prodotto il documento. La verificazione, invece proposta dalla parte che produce il
documento e sempre quella parte che produce deve dimostrare con prove, perizia etc che
vera la firma della scrittura privata. Mentre la controparte deve solo disconoscere la firma
ossia pronunciare la frase la firma non mia. Se si produce la scrittura privata, colui
contro cui prodotta si limita a dire non mia ed chi la produce a dover provare che
vera.

Efficacia. La querela di falso serve a togliere allatto pubblico lefficacia di prova piena che
latto ha apparentemente. La verificazione invece serve a conferire alla scrittura privata
lefficacia di prova piena che di per s la scrittura non ha. Quindi se tizio produce la scrittura
privata ma caio la disconosce,la scrittura non serve a nulla ma per conferirle efficacia di
prova piena che altrimenti la scrittura non ha. Quindi se la parte che produce la scrittura
privata non propone la verificazione, la scrittura non ha valore. Al contrario se la parte
produce latto pubblico e la controparte propone querela, latto pubblico mantiene
comunque efficacia.

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Competenza. La querela di falso spetta alla competenza per materia del tribunale ossia se il
documento in oggetto prodotto dinanzi al giudice di pace o alla corte dappello o alla corte
di cassazione, questi sospendono il giudizio rinviano al tribunale. La verificazione invece
spetta sempre al giudice della causa di merito. Se si produce la scrittura privata dinanzi al
tribunale, il sub procedimento incidentale di verificazione procede laddove pende la causa
principale di merito.

E obbligatorio lintervento del Pm. Nella querela di falso obbligatorio lintervento del
pm mentre nella verificazione no. il che vuol dire che la querela di falso la causa sempre
decida in composizione collegiale mentre la verificazione prevista dal giudice nella
composizione prevista per la causa di merito. Se la causa di merito deve essere decisa dal
giudice unico anche la verificazione sar decisa dal giudice unico, se la causa di merito deve
essere decisa da un giudice collegiale, anche la verificazione sar decisa dal giudice
collegiale.

Cambia loggetto dellonere: nella verificazione si tratta di stabilire che la firma vera ;
nella querela di falso si tratta di stabilire che la firma falsa.

ALTRI DOCUMENTI PROBATORI DIVERSI DALLATTO SCRITTO


Documento non solo latto scritto ma qualunque elemento materiale idoneo a fornire la
rappresentazione di un fatto. E allora documento sono anche le fotocopie, chiamate nel 42 quando
fu introdotto il codice civile, si chiamavano copie fotografiche di scrittura. Che valore ha la
fotocopia?
La fotocopia ex 2719 cc ha lo stesso valore delloriginale e si applica la stessa tecnica della
scrittura privata ossia ha efficacia
se una fotocopia autenticata ossia siamo andati dal notaio con loriginale e la fotocopia ed
il notaio ha attestato, dopo essersela guardata, in calce alla fotocopia che conforme
alloriginale o
se si produce la fotocopia e la parte contro cui la si produce non la disconosce.

Es: tizio ha una ricevuta a firma di caio. non si fida a produrla in originale perch se la produce in
originale e la lascia nel fascicolo di parte , la controparte caio potrebbe appropriarsene in un attimo
di distrazione del cancelliere e strapparla. E allora tizio preferisce produrre la fotocopia. Se caio non
contesta la conformit (non disconosce la conformit della fotocopia) alloriginale della fotocopia
ossia non dice questa fotocopia non conforme alloriginale, allora la fotocopia vale come
loriginale. Se caio contesta, tizio o dovr produrre loriginale o dovr dimostrare, se tizio ha
perduto loriginale, con tutti i mezzi possibili che conforme alloriginale.
Stesso discorso per i file che rientrano nella disciplina del 2712 cc (riproduzioni meccaniche). Che
valore ha il file prodotto in giudizio come prova?
Formano piena prova, prova legale dei fatti se colui contro il quale prodotto il file, tipo
registrazioni ad es, non contesta che siano vere. Quindi hanno lo stesso regime della scrittura
privata. Se invece la parte contesta, allora chi produce le registrazioni deve dimostrare con ogni
mezzo anche la testimonianza che sono vere. Se la parte contro cui sono prodotte non contesta,
allora le registrazioni hanno pieno valore di prova. (se si teme che la controparte possa far sparire
loriginale prodotto contro di lui, si Pu chiede al giudice una tutela particolare per es in cassaforte).
Non sempre possibile procurarsi un documento probatorio. Cos difficile avere documenti per i
fatti illeciti. Difficile avere una prova documentale per quanto riguarda un sinistro stradale. Ed ecco
che la prova pi frequente allora quella per testimoni.

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PROVA PER TESTIMONI E LIMITI DELLA STESSA


E unaltra delle prove tipiche. E quella statisticamente pi frequente. Ma non sempre ammessa. I
limiti alla prova per testimoni sono disciplinati dal cc mentre il modo di formazione e di deduzione
della prova nel cpc. Cominciamo dai limiti.
I limiti sono
Oggettivi : attiene non alla persona che deve deporre ma attiene al fatto che ci vogliamo far
raccontare, al fatto su cui vogliamo che il testimone deponga. I limiti oggettivi non sono nel
cpc come quelli soggettivi ma nel cc, perch sono i limiti che attengono alla prova dei
contratti.
1. Primo limite oggettivo. Non ammessa la prova per testimoni dei contratti che
hanno un valore superiore a 2,58 euro ossia 5000 lire ai tempi del 42 quando fu
approvato il codice civile quindi una somma rilevante mentre ora non stata
aggiornata. E come se dicesse che non ammessa la prova per testimoni dei
contratti che hanno un valore rilevante perch se le parti negoziano un contratto che
ha un valore rilevante, non lasciano le cose al caso ma scrivono. Quindi al di sotto
dei 2,58 posso provarlo per testimoni mentre al di sopra no perch la causa ha un
oggetto rilevante. La norma del 2721 cc non adeguata perch la norma successiva,
quella del secondo comma del 2721 cc prevede un adeguamento rimesso al giudice.
Il giudice, tenuto conto della qualit delle parti, della natura del contratto e di ogni
altra circostanza (ossia tutto), anche del fatto che sono trascorsi 70 anni e quindi il
giudice Pu disporre un adeguamento inflazionistico, potr ammetterla come prova.
il giudice quindi non ammetter, ma a sua discrezione come prova la testimonianza
relativa a contratti di valore rilevante. Ma come si fa a stabilire cosa rilevante?
discrezionale al giudice.
Per esempio il giudice potrebbe ammettere la prova per testimoni di un mutuo di 10
mila euro quindi contratto dal valore rilevante per cui non sarebbe ammessa la prova
per testimoni, nel caso il mutuo lo ha contratto un soggetto che per esempio
ricchissimo . in questo caso valutata questa circostanza Pu discrezionalmente
ammettere la prova testimoniale per contratto dal valore rilevante.
2. Secondo limite oggettivo. Riguarda i patti aggiunti o contrari al contenuto di un
documento. Ossia in questo caso il rapporto gi provato da un documento ossia da
uno scritto e si vuole provare dei patti aggiunti o contrari dei quali patti affermo che
siano stati stipulati prima o contemporaneamente al documento.
Es: luni affitta agli studenti una stanza per fare una festa ogni sabato sera. Luni nel
contratto che fa per iscritto con gli studenti esclude per luso della balconata intorno
alla stanza. In giudizio poi gli studenti sostengono che nel contratto scritto con luni
abbiamo anche compreso che una volta allanno possibile usare la balconata. Ossia
a voce luni ci ha anche concesso la balconata una volta allanno, per la sera di
capodanno.
Ebbene si vuole provare per testimoni questo patto verbale aggiunto al contratto con
luni, patto che gli studenti sostengono contemporaneo al documento. In questo caso
la prova per testimoni non ammissibile perch il 2722 cc dice che se i soggetti sono
stati cos bravi da fare un contratto per iscritto, quel patto aggiunto non lo avremmo
tenuto orale ma lo avremmo messo nel documento.
Se siete stati cos bravi da mettere tutto nel contratto dice lordinamento ora non
che per il fatto che ti inventi quelle 4, 5 persone che ti testimoniano quello che vuoi
per averlo, perch dovevi essere cos accorto da metterlo nel documento. E se il patto
aggiunto successivo? Succede che nel caso il patto stato stipulato

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successivamente, verbalmente, lordinamento pone il divieto ma un po pi


possibilista. Per il patto successivo, il codice dice che qualora si afferma che dopo la
formazione del documento ossia nel caso il patto scritto con luni. E stavo per
stipulare un patto scritto contrario c comunque il divieto ma viste determinate
circostanze valutabili dal giudice, il giudice Pu ammettere la prova testimoniale per
queste aggiunte verbali successive al patto.
Es: 29/12/11: il rettore stipula contratto con studenti in cui concede la possibilit di
fare il veglione ma non ci concede di poterci affacciare anche se verbalmente aveva
fatto questa concessione. Allora gli studenti fanno causa e vogliono provare per
testimoni il patto successivo. ,a per provarlo per testimoni occorre convincere il
giudice ad accedere alla deroga del secondo comma del 2722 cc. Ossia fornire al
giudice qualche elemento che faccia apparire verosimile che ci sia stata
quellaggiunta.
Per es: ho una lettera del rettore del 15/12/11 (attenzione : non una lettera che dice
che possiamo affacciarci , altrimenti avrei la prova scritta del patto e non avrei
bisogno di provare per testimoni ) in cui il rettore mi dice : guarda voglio che i
fuochi dartificio li compri a piazza mercato dove troverai anche delle buone sedia
sdraio (attenzione non la prova del patto perch io potrei comprare le sdraio e
fuochi dartificio per casa mia, non necessariamente si riferisce alluni) per il fatto
che il rettore mi dica dove comprare le sdraio e dove i fuochi pu far sembrare
verosimile che quella sera ci ha dato la deroga.
Attenzione: non dice che possiamo affacciarci. Ma questa lettera consentir di
ammettere la prova per testimoni del patto aggiunto che dice che quella sera
possiamo affacciarci. Ho dato al giudice un elemento che fa apparire verosimile
ossia possibile che laggiunta ci sia stata ossia dir al giudice caro giudice se quel
che dico non vero ossia che noi non ci possiamo affacciare perch il rettore mi
dovrebbe dire dove devo comprare i fuochi e le sdraio ?. che se ne frega il rettore di
dove compro le sdraio per casa mia?. Ora quella lettera non dimostra il patto ma
dimostra che potrebbe essere verosimile che quel patto aggiunto c stato. Il giudice
ammetter la prova per testimoni in questo caso. Per esempio la prova per testimoni
di chi era presente alla telefonata in cui chiedevo se potevamo affacciarci il 31
dicembre.
Allora se si afferma che il patto anteriore o contemporaneo al documento,
lordinamento dice fregati, dovevi metterlo nel documento il patto. Se invece si
sostiene che il patto aggiunto o contrario successivo, il divieto di prova per
testimoni c comunque ma il giudice potr ammettere ugualmente la prova se
appare verosimile che la modifica ci sia stata ma questo solo per accedere alla prova
per testimoni perch se poi effettivamente ci sia stato il patto e che contenuto avesse
lo si valuter in sede di testimonianza.
3. Terzo limite oggettivo. C un altro limite. Non ammessa la prova per testimoni
dei contratti per i quali prevista la forma scritta ad probationem o ad substantiam.
Ex 2725 cc. Non si Pu provare per testimoni la compravendita di una casa per
esempio, neppure se la compravendita avviene dinanzi a uno stadio intero di
testimoni, la prova inammissibile perch latto va redatto per iscritto. In questo
caso delle tre eccezioni al limite si applica solo la 3 del 2724 cc ossia se il contraente
ha perduto senza sua colpa il documento che gli forniva la prova.
Perch se richiesta la forma scritta ad substantiam o ad probationem vuol dire che
richiesta per forza la forma scritta mentre nei casi 1 e 2 del 2724 non contemplata
la prova scritta, ma solo nel 3 punto del 2724 che come se dicesse che la prova

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scritta cera, stata rispettata ma poi andata persa. Quindi solo nellipotesi di cui al
numero 3 del 2724 il giudice ammetter a provare per testimoni il contratto per cui
prevista la forma scritta ad substantiam e ad probationem.
Perch solo nel caso del numero tre sarebbe stato rispettato il requisito di forma
anche se poi stato perso per iscritto. (anche la eventuale trascrizione non fa prova
perch serve solo per opporre ai terzi ma la forma ad substantiam rispettata con lo
scritto). Ecco perch il 2724 prima del 2725 perch per la forma scritta ad
probationem o ad substantiam lunica eccezione a questo limite il numero 3 del
2724cc. Perch lunico caso in cui posso chiedere la prova per testimoni in
unipotesi in cui stato rispettato il requisito della forma scritta ed ho perso il
documento.
Soggettivi : attiene alla persona che vogliamo sentire. E uno solo ed nel cpc. E il
testimone, che un terzo che conosce i fatti di causa ma che estraneo sia alle parti in causa
sia indifferente allesisto della lite. Ossia uno a cui non importa se vince lattore o se vince
il convenuto, a lui in tasca non entra nulla. Quindi si suppone che chi neutro rispetto alla
lite dica il vero.
Es: il passeggero che viaggia con il conducente in auto: se ha avuto danni non estraneo
alla vicenda ma non potr essere testimone perch la sua deposizione non sarebbe genuina
ma se non ha avuto danni estraneo e Pu essere testimone. La regola 246 cpc : non
possono come testimoni le persone aventi nella causa un interesse che potrebbe legittimare
la loro partecipazione in giudizio. Abbiamo detto che si Pu partecipare al giudizio come
litisconsorti facoltativi o necessari, come interventori, come chiamati. Ma se colui che
voglio sentire come testimone, semmai non intervenuto, semmai non labbiamo chiamato,
semmai non ha iniziato la causa con noi ma avrebbe potuto fare una di queste cose ossia
avrebbe potuto partecipare al giudizio, non Pu essere sentito come testimone. Quindi se si
indicher come testimone un soggetto che rientra nel divieto del 246, il giudice non
ammetter la prova perch contraria ad un divieto di legge. (perch una prova costituenda
quindi soggetta al giudizio di ammissibilit).
Es: caio fa rumore ogni volta che segna la juve e a tizio d fastidio. Tizio potrebbe sentire
come testimone il vicino mevio. Ma non possibile, perch anche mevio ha un interesse
nella causa mentre il testimone deve essere un soggetto genuino ossia indifferente allesito
della causa.
Mentre il coniuge, il parente, etc che non potevano testimoniare prima del 74, dopo la
dichiarazione dillegittimit da parte della corte costituzionale del 247 cpc ora non c pi
questo divieto per loro perch secondo la corte cost. ci sono delle vicende in cui se non
possibile indicare il coniuge, i parenti etc spesso non si ha altro mezzo di prova. e allora
secondo la corte il 247 cpc limitava troppo il diritto di difesa. Il parente infatti ha interesse
come parente ma non come titolare di una situazione giuridica uguale a quella della parte.
Quindi il coniuge, i parenti, gli affini, possono deporre fermo restando che sar il giudice a
valutare di volta in volta. E una prova libera quindi discrezionalmente valutabile dal giudice
la genuinit della deposizione. anche il 248 cpc (audizione dei minori di 14) stato
dichiarato illegittimo dalla corte cost, fermo restando che sar il giudice di volta in volta a
valutare da quale et ed in che limiti, lattendibilit e la possibilit di sentire un minore.
Quindi queste due disposizioni , questi due limiti soggettivi del 247 e 248 cpc non esistono
pi. Fermo restando che essendo una prova libera sar il giudice a valutare lattendibilit
della deposizione del minore o del parente. Lunico limite soggettivo rimasto quindi quello
del 246 cpc ossia persone che hanno interesse nella causa. ossia il testimone deve essere una
persona neutra rispetto allesito della lite.

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Quindi ricapitolando il
2721 cc un no prova testimoniale ma (non ammette la prova testimoniale dei contratti
che hanno un valore rilevante sempre che il giudice non lo consenta avuto riguardo alla
natura del contratto, alla qualit delle parti, e ad ogni altra circostanza). Quindi
derogabile.
2722 cc un no prova testimoniale (non ammette la prova dei patti aggiunti o
contemporanei al documento). Non quindi derogabile.
2723 cc un no prova testimoniale ma (non ammette la prova dei patti aggiunti o contrari
anteriori o successivi al documento salvo che ). quindi derogabile.
Questi limiti sia che siano un no sia che siano un no ma si superano in tre casi (in cui non ho
bisogno di rimettermi alla valutazione del giudice, che deve valutare la qualit delle parti. La
natura del contratto e ogni altra circostanza ). Se dimostro uno di questi 3 casi, il giudice la prova
la ammette anche se il contratto ha valore rilevante, anche se il patto contemporaneo, anche se
un patto successivo ma non verosimili le aggiunte al patto: la prova per testimoni ammessa in tre
ipotesi ex art.2724 cc ossia eccezioni al divieto di prova testimoniale quindi:
Quando vi un principio di prova per iscritto (attenzione : non la prova scritta di ci
che vogliamo dimostrare per testimoni ma qualunque scritto, proveniente dalla persona
contro cui diretta la domanda che fa apparire verosimile il fatto allegato).
Es: tizio vuole provare per testimoni che ha prestato a caio 100 mila euro. Caio contesta che
la prova inammissibile perch il contratto ha un valore rilevante quindi non possibile
provarlo per testimoni. Tizio non ha la ricevuta di caio che attesta il debito perch altrimenti
non ci sarebbe neppure bisogno della prova per testimoni, ma tizio ha un biglietto di caio in
cui caio dice ti ringrazio se non mi fossi venuto incontro sarei finito in mano agli
usurai. Ora questo non dimostra che tizio ha fatto il prestito a caio per un principio di
prova per iscritto. Ossia fa apparire verosimile che tizio ha prestato i soldi a caio. Allora non
che il giudice in base a questo biglietto accoglie la domanda di tizio della domanda. Ma in
base a questo biglietto ammette la prova per testimoni del prestito.
Es2: tizio sostiene che ha fatto contratto con rettore in cui esclude luso del balcone. Ma
tizio sostiene nella domanda che stato aggiunto verbalmente anche lo sparo dei botti a
capodanno. Poi arriva la lettera del rettore in cui impedisce di andare a sparare i botti. un
patto contemporaneo perch la lettera del 31 dicembre) quindi non potrei provarlo per
testimoni per tizio ha la lettera del rettore sulle sdraio (suddetta) che fa apparire verosimile
il patto aggiunto e quindi posso provarlo per testimoni anche se il patto contrario.
Quando il contraente stato nellimpossibilit morale o materiale di procurarsi la
prova scritta. Es: tizio sta prestando 100 mila euro a caio ma mentre caio sta per rilasciargli
la ricevuta arriva un terremoto e scappano. (impossibilit materiale). Oppure nel caso i 100
mila euro li chiede il rettore ad un suo dipendente, questi potrebbe sentirsi in imbarazzo a
chiedere la ricevuta al rettore (impossibilit morale).
Es: ho prestato 100 mila euro a mio fratello ma io non dico a mio fratello fammi la ricevuta.
Quando il contraente ha senza colpa perduto il documento che gli forniva la prova.
Quando del contratto rilevante, del patto aggiunto i contrario contemporaneo successivo o
anteriore cera una prova scritta ma il soggetto ha perso senza colpa il documento.
Es: tizio presta i soldi a caio che gli rilascia ricevuta poi tizio va in metro e lo derubano
anche della ricevuta. Ovviamente si dovr dimostrare la perdita incolpevole. Prima tizio Pu
dimostrare, anche con testimoni la perdita incolpevole, oppure con la denuncia fatta ai
carabinieri per es e poi il giudice lo ammetter alla prova del patto aggiunto contrario etc.

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In questi tre casi si superano i limiti del 2721,2722,2723 cc. Quindi quando il giudice dovr valutare
lammissibilit della prova testimoniale dovr guardarsi le suddette norme. Se la nostra prova
contraria ad una di queste disposizioni e non rientra in queste eccezioni allora non verr ammessa.

MODO DI DEDUZIONE DELLA PROVA PER TESTIMONI EX 244 CPC


Il giudice quando deve ammettere la prova come fa a sapere se ammissibile o no? come fa a
sapere se voglio provare per testimoni un contratto per cui prevista la forma scritta ad substantiam
oppure un patto aggiunto o un contratto rilevante? Perch passando dal cc ossia dai limiti oggettivi
al cpc ossia al modo di deduzione della prova, la prova per testimoni va richiesta dalla parte
(dedotta) ex art. 244 cpc mediante indicazione specifica delle persone da interrogare e dei fatti sui
quali ciascuna delle parti deve essere interrogata.
Ossia io non dir al giudice voglio sentire anto e antonella e poi te lo dir dopo cosa gli voglio
chiedere no. Non solo invece dovr indicare al giudice chi voglio sentire ma devo fare una serie di
quesiti ossia di articoli ossia di capitoli in cui indico le domande che voglio rivolgere ai testimoni e
quando dir al giudice che voglio sentire i testimoni su vero che tizio mi ha venduto la casa il
giudice non me lo ammetter perch contraria questa prova al 2725cc e non stata dedotta
leccezione del n 3 del 2724 cc ossia il giudice, leggendo il nome delle persone indicate come
testimoni, valuta se quei testimoni sono interessati alla causa quindi non neutri e poi il giudice si
guarda i fatti, si guarda il 2725 cc , si legge le domanda che si vogliono porre al testimone e decide
se ammetterle o meno e quindi se fissare ludienza per sentire o meno il testimone a seconda se ci
sono limiti oggettivi o soggettivi.

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LEZIONE 22
ARGOMENTI
FORMULAZIONE DI RICHIESTA DI PROVA PER TESTIMONI 253 CPC INTERROGAZIONI E RISPOSTE 255 CPC
MANCATA COMPARIZIONE DEI TESTIMONI 256 CPC RIFIUTO DI DEPORRE E FALSITA DELLA TESTIMONIANZA
281 TER POTERI ISTRUTTORI DEL GIUDICE CONFESSIONE GIUDIZIALE E STRAGIUDIZIALE 2730 CC, 2733 CC
CONFESSIONE SPONTANEA O PROVOCATA 230 CPC MODO DELLINTERROGATORIO FORMALE RISPOSTA
DELLINTERROGATORIO FORMALE. 232 CPC - 2731 CC 2735 CC

RIEPILOGO E CONCLUSIONE DELLA PROVA PER TESTIMONI


Abbiamo visto i limiti oggettivo e soggettivi (derogabili e non derogabili) della prova testimoniale.
Lesempio pi frequente del 2722 (patti aggiunti o contrari al contenuto di un documento) era il
seguente : quando nel passato la tassazione delle compravendite era legata al prezzo che si
dichiarava nellatto, le parti dichiaravano un prezzo basso diverso da quello reale.
Supponiamo per che poi sorgeva linteresse in giudizio a dimostrare che il prezzo reale un altro
perch giustamente il venditore pretende il pagamento del prezzo reale non di quello dichiarato
nellatto per eludere la tassazione. Ma in questo caso non era ammessa la prova per testimoni
perch il patto aggiunto contrario era contemporaneo allatto, in quanto trattasi di prezzo diverso a
quello dichiarato nellatto ma formatosi al momento della redazione dellatto.
Quando si faceva questo giochetto poi il prezzo reale si faceva risultare da una controdichiarazione
scritta (scrittura privata) : le parti si davano atto che solo a fini fiscali hanno scritto 100mila ma in
realt il prezzo 500 mila perch se poi non cera la possibilit di procurarsi lo scritto, non si
poteva poi provare per testimoni il diverso prezzo. Se sorgeva quindi il problema di dover
dimostrare il prezzo vero (immaginiamo per esempio che tizio che vende la casa dichiarando di
meno nellatto di compravendita per eludere la tassazione a caio un imprenditore che fallisce.
Caio avrebbe dovuto dimostrare al curatore che ha pagato di pi e che quindi creditore di una cifra
superiore e quindi caio per insinuarsi per il un prezzo superiore a quello dichiarato nellatto avrebbe
dovuto dimostrare che cera stata una controdichiarazione scritta che attesta la cifra reale superiore.
Caio non avrebbe potuto provarlo per testimoni perch si trattava di un patto aggiunto
contemporaneo ma avrebbe potuto presentare la controdichiarazione che una scrittura privata), era
possibile dimostrarlo solo con la scrittura privata contenente la controdichiarazione reale rispetto a
quella contenuta nellatto pubblico della compravendita.
Abbiamo anche detto che la prova per testimoni va richiesta dalla parte (dunque dedotta) non solo
indicando le persone (voglio sentire tizio caio e sempronio) ma indicando anche i fatti su cui la
parte vuole sentire i testimoni (ecco perch il giudice ancor prima dellaudizione dei testimoni sa
gi ed gi in grado di valutare la ammissibilit della testimonianza perch leggendo i fatti in
grado di valutare se i fatti rientrano nei divieti del 2722, 2723 e 2724 cc.

E allora vediamo in un ipotetico giudizio, una formulazione di richiesta di prova per testimoni.
Immaginiamo che tizio chiede la restituzione di una somma data in prestito a caio ma senza avere
laccortezza di farsi rilasciare la ricevuta.
Ovviamente nella fase introduttiva ossia nella citazione, tizio avr fatto un certo racconto ma ora
questo racconto deve essere dimostrato. Ma poich non si fatto rilasciare la ricevuta da caio, allora
avr bisogno di testimoni. tizio si ricorda che il giorno in cui ha prestato i soldi a caio erano presenti
il cassiere del bar e il barman. (vedi slide con formulazione di richiesta di prova per testimoni).
La formulazione della richiesta di prova per testimoni si articoler cos:
vero che il 20 novembre ci siamo incontrati in un bar qui vicino io e caio; vero che
parlando del pi e del meno il convenuto mi disse che era in difficolt economiche; vero
che disse che gli stava per scadere una cambiale di 5000 euro; vero che gli offrii dei soldi
e che li prese; vero che mi ringrazio e si impegno a restituirli. Il giudice civile non fa

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come il pm nel processo penale o come gli investigatori nei telefilm ossia non lui a
formulare le domande. O meglio il giudice che pone, rivolge al testimone le domande
formulate (o meglio le domande che la parte nel richiedere la prova ha capitolato ossia ha
formulato in capitoli ossia in articoli separati) per dalle parti.
E poi la parte aggiunge voglio sentire su quei capitoli sempronio e mevio. E la parte non
ha bisogno di indicare perch i testimoni sono a conoscenza dei fatti, ma questo un
chiarimento che eventualmente potr chiedere laltra parte sempre attraverso il giudice,
perch nel processo civile gli avvocati non interrogano mai direttamente il testimone, ma se
hanno bisogno di chiarimenti chiedono al giudice ed il giudice chiede chiarimenti.
Il giudice potrebbe chiedere quindi dufficio o su sollecitazione dellaltra parte chiedere al
testimone come fa ad essere a conoscenza dei fatti. Il giudice valuter la richiesta della
prova per testimone, valuta che non ci siano divieti, e se la ritiene ammissibile valuta la
rilevanza ossia la potenziale utilit ai fini della decisione e dunque ammette la prova ossia
fissa il giorno delludienza in cui dovranno presentarsi i testimoni. ecco perch si dice che
mentre il documento si produce (ossia lo si inserisce nel fascicolo di parte in cancelleria,
dopo che il cancelliere ha apposto il timbro), le prove costituende in genere si articolano o si
deducono.
Ma si dice che le prove costituende si articolano perch normalmente le prove costituende si
formulano per articoli ossia per capitoli separati. La parte che vuole ascoltare un testimone
non Pu far sapere al giudice le domande che rivolger al testimone in sede di udienza ma
deve indicarglieli prima delludienza in capitoli separati, perch il giudice deve poter
valutare lammissibilit anche dal punto di vista oggettivo.
Quindi la parte deve indicare al giudice prima delludienza quali domande vuole che siano
rivolte dal giudice al testimone. Ed il giudice potrebbe anche decidere che alcune domande
vanno bene e altre no ossia che sono ammissibili o meno, cos come potrebbe anche ridurre
la lista dei testimoni predisposta dalla parte.
Ammessa la prova ci sar ludienza per la formazione della prova.
Alludienza il giudice interroga il testimone sui fatti indicati dalla parte e dufficio o su
istanza di parte il giudice Pu porre solo le domande utili a chiarire i fatti oggetto ella prova.
Quindi largomento su cui sentire il testimone viene stabilito dalla parte mentre il giudice
potr chiedere solo dei chiarimenti (per es, come fate voi testimoni a ricordarvi di una
vicenda cos passata?).
Il testimone viene intimato a comparire dalla parte che lo ha richiesto anche con una
semplice raccomandata e dal 2012 anche con fax o pec certificata. Se la parte non intima al
testimone decade dal diritto. Le parti ma anche il pm se previsto dal tipo di causa, non
possono mai fare domande direttamente al testimone ma chiedono al giudice ed il giudice se
le ritiene ammissibili ossia se le domande rientrano nel novero dei chiarimenti, le rivolge al
testimone.
Il testimone non conosce le domande (perch al testimone lintimazione a comparire in un
determinato giorno non contiene neanche loggetto della causa. il terzo terzo,
indifferente allesito del giudizio, ma ha il dovere di collaborare) ma riceve un atto in cui gli
viene comunicato qual la causa, quali sono le parti e quando e dove presentarsi.
Se il teste non viene il giudice Pu anche disporne laccompagnamento coattivo ossia gli
manda i carabinieri o la polizia a casa + commina una pena pecuniaria.
E proprio perch terzo il testimone tenuto a dire la verit. Fino 20 anni fa, lo stesso
giudice istruttore della causa civile se sospettava che il testimone stesse dicendo il falso
poteva disporne larresto sul momento. Oggi invece il giudice istruttore della causa civile
che ha il sospetto che il teste non stia dicendo la verit o che il teste non vuole deporre o che

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non giura (il teste non giurano pi per evitare il riferimento religioso - in realt ma
rendono una dichiarazione dimpegno ossia dice mi impegno a dire tutta la verit e a non
nascondere nulla di quanto a mia conoscenza), manda il verbale della mancata deposizione
al pm che esercita lazione penale.
Dal punto di vista della formazione la testimonianza una prova costituenda, e quindi
diventa prova testimoniale nel momento in cui il testimone risponde in udienza al giudice.
La testimonianza inoltre una prova libera perch il giudice in grado di valutarla
discrezionalmente. Se il giudice ritiene che la testimonianza non rilevante, e perci non la
ammette allora la parte potr fare appello se la sentenza gli andata male, attribuendo lesito
negativo della causa proprio al fatto che il giudice non ha ammesso quella testimonianza.
Es: il giudice potrebbe dire che i teste sono stati troppo vaghi, non ricordano nulla o che, per
es, hanno testimoniato a favore di una parte perch hanno interesse a non litigare con la
parte. Dal 2009 prevista anche una forma scritta di testimonianza che noi non vediamo
perch il legislatore lha resa cos complicata che non viene mai usata.
Quella usata nellambito assicurativo in caso di incidenti non una deposizione ma una
dichiarazione scritta (un racconto di chi era presente allincidente) di cui si accontenta
lassicurazione. Potrebbe essere una prova testimoniale se seguisse tutti i crismi che
abbiamo visto, ossia formulazione della richiesta di prova, capitolazione degli argomenti etc.

ALTRA PROVA: LA CONFESSIONE


Abbiamo visto tra le prove latto pubblico, la scrittura privata e prova per testimoni. per studiare le
pi frequenti ce ne restano altre due, le altre non ci interessano.
Altra prova la confessione. Anche questa regolata nei sui presupposti sostanziali e di
ammissibilit dal codice civile e nelle sue modalit di acquisizione al processo dal cpc.
La confessione la dichiarazione che una parte fa della verit dei fatti ad essa sfavorevoli e
favorevoli allaltra parte. Il vostro fidanzato vi dice ti ho tradito. La regola generale del processo
che la parte Pu dire tutte le bugie che vuole perch parte. Mentre il testimone ha lobbligo di
dire la verit tanto che se non la dice viene mandato sotto processo penale, la parte invece proprio
perch parte ci si aspetta che dica bugie e nel dire una bugia esercita un suo diritto e nessuno
glielo potr rimproverare.
Il che vuol dire per che qualcuno nel processo sostiene qualcosa di a se sfavorevole e favorevole
alla controparte allora non Pu che essere vera ossia una prova legale. La confessione una prova
legale appunto.
Es: se tizio conviene in giudizio caio per la restituzione del credito e caio ammette il credito, il
giudice non Pu negare la verit della confessione, il giudice non Pu valutare la confessione.
Mentre il giudice Pu valutare la testimonianza ossia la dichiarazione del testimone ma non la
dichiarazione resa da chi confessa. La confessione Pu essere giudiziale (se resa in giudizio) e
stragiudiziale (se resa fuori dal giudizio).

LA CONFESSIONE GIUDIZIALE
E prova legale purch per il giudizio verta su fatti relativi a diritti disponibili. Se invece la
confessione resa in giudizio su fatti relativi a diritti indisponibili, la confessione diventa prova
libera ossia liberamente apprezzabile dal giudice. Se tizio conviene in giudizio caio perch gli ha
prestato 10 mila euro e caio confessa che vero = prova piena; se invece, tizia conviene in giudizio
caio perch asserisce che il padre di suo figlio e caio confessa che vero, il giudice (giacch in
questo caso siamo nellambito dei diritti indisponibili) valuter la confessione ma il giudice non ha
le mani legate quindi vincolato alla prova legale e quindi alla confessione come accade per i diritti
disponibili. E la questione di paternit una questione troppo importante per legare le mani al

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giudice, quindi il giudice ne terr conto ma non vincolato da quella dichiarazione. Se poi dalla
prova del dna risulta che il figlio non di caio, il giudice infatti non pu dire a rigor di logica
mi dispiace prova piena, sarebbe assurdo. Allora la confessione prova piena se il giudizio ha ad
oggetto diritti disponibili ma degrada a prova libera, ossia a prova liberamente apprezzabile dal
giudice, se il giudizio ha ad oggetto diritti indisponibili.
La confessione giudiziale degrada a prova libera anche quando non resa da tutti i litisconsorti ma
questa regola che vale per il litisconsorzio necessario e per il litisconsorzio facoltativo con cumulo
necessario. poich il litisconsorzio necessario presuppone una causa unica con pi soggetti, o tutti
confessano ed prova piena o, poich la decisione riguarda tutti, se confessano solo alcuni la loro
dichiarazione degrada a prova libera, non solo verso chi non ha confessato ma anche verso chi ha
confessato.

La confessione giudiziale che prova piena salvo che il giudizio verta su diritti indisponibili e salvo
che in caso di litisconsorzio necessario non sia resa da tutti i litisconsorti (caso nel quale prova
libera per tutti, anche per chi la rende perch essendo necessario il litisconsorzio va deciso in un
unico modo per tutti) a sua volta di due tipi:
Confessione spontanea: la confessione fatta liberamente dalla parte in un qualunque atto.
E anche orale purch fatta dalla parte e non dallavvocato. La parte viene in udienza e
confessa oppure la parte pu confessare con un atto sottoscritto. E comunque piuttosto raro.
Come raro che il vostro fidanzato vi dica che vi ha tradita.
Confessione provocata: pi probabile. Pi probabile che il vostro fidanzato confessi perch
voi lo incalzate. La confessione Pu essere provocata mediante interrogatorio formale che
ancheesso un mezzo di prova volto ad ottenere, a provocare la confessione. Ossia quando la
parte articola le proprie prove, oltre alla prova per testimoni Pu articolare un interrogatorio
formale, ossia per articoli separati e specifici, la parte vuole che il giudice rivolga allaltra
parte certe domande.
Attenzione: anche le stesse domande della prova per testimoni. spesso anzi lavvocato
prende gli stessi capitoli della prova per testimoni e dice facciamo prima linterrogatorio, se
la controparte viene in giudizio e confessa, mi sono tolto il pensiero. Se non confessa
sentiremo i testimoni . il giudice rivolge alla parte quelle domande e solo quelle, non su
fatti diversi da quelli capitolati dalla parte, perch linterrogatorio formale viene deferito da
una parte allaltra su capitoli specifici e non possibile interrogare la parte su nulla di
diverso, salvo i chiarimenti.
A differenza del testimone, la parte cui deferito il giuramento conosce in anticipo le
domande. Mentre per il testimone lavvocato non pu (anche se poi nella pratica accade)
indicargli prima le domande, la parte che deve essere sottoposta allinterrogatorio formale
viene preparata dallavvocato.
E sempre a differenza del teste, la parte non tenuta a dire la verit, ossia lavvocato si Pu
chiamare tizio e suggerirgli le risposte anche se false, gli pu suggerire di negare. E da
pazzi deferire solo linterrogatorio formale ed per questo che linterrogatorio formale
sempre accompagnato alla prova per testimoni. la parte quindi formula la richiesta di
interrogatorio formale capitolandolo, articolandolo per capitoli separati e specifici come una
prova per testimoni ed il giudice non Pu fare domande su fatti diversi, ma deve rivolgere
solo quelle domande, al massimo Pu chiedere chiarimenti ma sempre in relazione a quelle
domande.
Ripeto: mentre il testimone tenuto la verit e non dire la verit reato; la parte invece ha
tutto il diritto di dire il falso e nessuno gli potr mai dire nulla se ha detto il falso neanche la
minima sanzione.

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Capita che la parte parlando dica tante cose a s favorevoli ma anche cose sfavorevoli
involontariamente e cos la prova della confessione Pu avere un suo significato.
La parte risponde personalmente, al pi le si Pu consentire di avvalersi di note o appunti.
Anche linterrogatorio formale una prova costituenda perch deve essere articolata per
capitoli separati e specifici ed il giudice la deve ammettere ossia fissare ludienza per la sua
formazione perch la parte deve venire personalmente e rispondere alle domande anche
preparatissima, a differenza del testimone. Anche linterrogatorio formale Pu non essere
ammesso.
Se per es. voglio smentire con linterrogatorio formale ci che risulta dallatto pubblico, il
giudice non ammetter linterrogatorio come prova. se ho prodotto un atto pubblico che
attesta che il 7 dicembre ero a Milano e deferisco allaltra parte vero che ero a Napoli, il
giudice non mi ammette la confessione come prova per smentire latto pubblico.
Mentre il testimone non Pu rifiutarsi di rispondere (anzi addirittura se il testimone non si
presenta il giudice lo manda a chiamare dalle forze dellordine) e se il testimone viene in
giudizio e non risponde o si sospetta che abbia detto il falso, il giudice trasmette il verbale al
pm perch la falsa testimonianza un reato.
Se invece la parte non si presenta o non risponde allinterrogatorio formale, il giudice
(chiamato il collegio dal codice perch prima il giudizio era sempre collegiale ) pu ritenere
come ammessi i fatti dedotti nellinterrogatorio. Se tizio deferisce a caio e caio non viene, il
giudice pu (ma non obbligato a ritenerli ammessi) , valutato un po tutto, apprezzare
lessersi sottratto allinterrogatorio formale della parte, il giudice Pu dire secondo me non
venuto perch s messo paura e quindi accolgo la domanda.
Alla parte quindi conviene sempre andare allinterrogatorio formale e poi dire il falso perch
questo non sanzionabile, non ha conseguenze negative per la parte. Linterrogatorio
formale non Pu essere deferito dal giudice dufficio come la prova per testimoni (salvo la
norma del 231 ter che noi non vediamo) ossia la parte che deve farne richiesta (cio che lo
deve deferire) per capitoli separati e specifici a pena di inammissibilit. Se linterrogatorio
formale viene deferito ma la parte non ricorda giustificata ossia il non ricordarsi un
giustificato motivo, cos come lo il segreto professionale.

Sia che la confessione sia spontanea sia che sia provocata mediante interrogatorio formale, non
detto che sia una confessione pura. Nel senso che parte in caso di confessione spontanea o meno,
tanto Pu limitarsi a dire vero o non vero, quanto pu aggiungere degli elementi, dei racconti in pi,
Pu arricchire la risposta. E nellarricchire la risposta Pu dire tanto cose favorevoli che cose
sfavorevoli. In questo caso si Pu avere una
Confessione complessa: o il codice la chiama dichiarazioni aggiunte alla confessione
ossia lipotesi in cui la parte oltre a dire fatti a s sfavorevoli e favorevoli alllatra parte (
vero mi sono preso i 5 mila euro) aggiunge dei fatti tendenti a infirmare in tutto o in parte il
contenuto della confessione ossia dei fatti favorevoli a s e sfavorevoli allaltra parte (
vero me li ha prestati ma poi li ho restituiti subito, me ne mancano solo 200 oppure li ho
restituiti tuttio si vero me li ha prestati ma 11 anni fa quindi si prescritto il debito ).
Quando alla confessione ossia alla dichiarazione di fatti sfavorevoli a s e favorevoli alla
controparte, la parte tanto in sede di confessione spontanea, quanto in sede di interrogatorio
formale, accompagna altri fatti tendenti ad infirmare ossia inficiare lefficacia del fatto
confessato o a modificare o estinguerne gli effetti (ossia eccezioni), che valore ha questa
confessione? E prova piena o prova libera? Qui gioca un principio che quello della
inscindibilit dei mezzi di prova ossia i mezzi di prova non possono essere mezza prova
piena e mezza prova libera o sono tutta prova libera o sono tutta prova piena.

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E se tutta prova libera o tutta prova piena dipende dalla parte verso cui fatta la
confessione. Se la parte, che semmai aveva deferito linterrogatorio, si avvede nel
rispondere e dice vero me li ha prestati i soldi ma glieli ho restituiti e laltra parte non
contesta, tutta prova piena, se laltra parte contesta il fatto aggiunto, allora tutto prova
libera.

LA CONFESSIONE STRAGIUDIZIALE
La confessione Pu anche essere stragiudiziale. Ovviamente la confessione stragiudiziale solo
spontanea.
Es: tizio chiama il suo creditore caio per ringraziarlo al telefono e dice grazie se non mi davi quei
5 mila euro ero finito, avevo gi lufficiale giudiziario fuori di casa. Te li restituisco al pi presto
grazie. Ma poi tizio non glieli restituisce pi al suo creditore i 5 mila e il suo creditore caio lo
conviene in giudizio.
Ovviamente caio dovr provare la confessione. La prover utilizzando la prova per testimoni e
articoler, capitoler la prova per testimoni prendendo come testimoni le persone che erano
presenti alla telefonata di tizio. Quindi attraverso una prova testimoniale stata dimostrata una
confessione ossia come se tizio avesse confessato un fatto a lui sfavorevole e a caio favorevole ma
fuori dal processo e quindi confessione stragiudiziale. La confessione stragiudiziale resa alla parte
caio forma prova piena. Ovviamente a differenza di quella giudiziale, il problema dimostrarla.
Es2: potrebbe anche darsi che tizio dopo aver avuto i 5 mila euro abbia mandato una lettera a caio
in cui ammette implicitamente il suo debito perch lo ringrazia dei soldi che gli ha prestato
(confessione stragiudiziale provata con scrittura privata). Anche i messaggi, le mail, il vivavoce
possono formare confessione stragiudiziale. Se volete possiamo parlare di prova mezzo (che il
modo in cui viene provata la confessione, tipo attraverso prova testimoniale) e di prova fine (che
la confessione).
Es3: tizio chiama un amico e gli confida che quel fesso di caio gli ha prestato al bar 5 mila euro. In
questo caso tizio ha detto le stesse cose di prima ma non ha confessato al suo creditore ma ad un
terzo, un amico. In questo caso la confessione stragiudiziale prova libera ex 2735 cc, perch la
confessione stragiudiziale fatta alla parte ha la stessa efficacia probatoria di quella giudiziale mentre
la confessione stragiudiziale resa ad un terzo o contenuta in un testamento invece prova libera.
Allora se tizio presta a caio 5 mila euro e poi caio manda una lettera in cui dice caro tizio grazie mi
hai salvato, senza quei 5 mila non sapevo come fare ossia una lettera in cui ringrazia il creditore e
quindi implicitamente ammette il suo debito, in questo caso questa confessione fa prova legale. Ma
se caio dopo aver ricevuto i soldi da tizio confida ad un terzo il credito, questa confessione
stragiudiziale forma prova libera, anche se la confessione stragiudiziale resa ad un terzo, resa in
una lettera (scrittura privata), che il terzo poi produce in giudizio in qualit di testimone. Anche la
confessione resa in un testamento prova libera sia perch chi fa testamento in un momento
particolare e quindi potrebbe dire tutto sia perch, quando uno muore confessa tutto quello che
vuole tanto che gliene importa non ha piu alcun interesse a nascondere qualcosa.

Es: tizio conviene in giudizio caio e chiede la restituzione dei 5 mila euro. Caio confida ad un
amico il fatto del prestito. Tizio potr indicare come testimone lamico di caio. lamico di caio verr
in giudizio e confermer che vero che effettivamente tizio ha prestato dei soldi a caio. ma anche
in questo caso questa confessione stragiudiziale prova libera perch lamico di caio non la parte
ma un terzo.

In sostanza se tizio dice mevia ti ho tradito = prova legale. Se tizio dice a caio ho tradito mevia
= prova libera.

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In questo caso la confessione stragiudiziale non come la scrittura privata. Perch non una
ricevuta del credito, non attesta il credito, per es. ma una lettera, una prova mezzo con cui si
racconta qualcosa. La scrittura privata in questo caso il mezzo per provare la confessione.
Attenzione : quando abbiamo studiato la sostituzione processuale, vi ho detto che il sostituto non
Pu confessare, e non Pu confessare perch il sostituto colui che agisce in giudizio in nome
proprio ma per far valere un diritto che non suo.
E confessare un modo di disporre del diritto, perch ci sono due modi in cui tizio Pu regalare 5
mila euro a Caio:
Pu prendere i 5 mila euro e regalarglieli,
Pu andare dal gioielliere, comprare un anello e regalarglielo
Caio conviene in giudizio tizio, inventandosi di avergli dato 5 mila euro e tizio confessa. Il
giudice si deve stare. E quindi di fatto tizio a regalato 5 mila euro a Caio.
Ecco perch la confessione prova piena solo se ha ad oggetto diritti disponibili ma ecco perch la
confessione deve provenire da persona capace di disporre di diritti ossia da una persone che ha la
piena capacit di agire e che titolare del diritto dedotto in giudizio. Ecco perch il sostituto non
Pu confessare.
Perch sar pure capace di agire ma non titolare del diritto. Quindi proprio perch confessare un
modo surrettizio di disporre del diritto, perch vincola il giudice ad una certa sentenza ossia a
doversi stare a quello che la parte dice, dal punto di vista oggettivo il processo deve avere ad
oggetto diritti disponibili, dal punto di vista soggettivo la confessione deve venire da una persona
capace ossia con piena capacit processuale e titolare del diritto quindi capace di disporne.

Riepilogando
Abbiamo detto che la confessione Pu essere:
Giudiziale
Spontanea
Provocata: mediante interrogatorio formale. Ossia una prova costituenda volta a
stimolare la confessione, fermo restando che la parte libera di dire il falso.
Stragiudiziale.
La confessione di regola prova piena ma in alcuni casi degrada a prova libera (non vuol dire che il
giudice non ne tiene conto bens che il giudice valuter discrezionalmente se tenerne conto o meno)
quando
Il processo ha ad oggetto diritti indisponibili
La confessione resa solo da alcuni litisconsorti necessari e da alcuni litisconsorti facoltativi
quando il cumulo necessario.
Nel caso di dichiarazione complessa ossia di dichiarazione aggiunta alla confessione,
quando la parte verso cui resa contesta le dichiarazioni aggiunte e allora totalmente
prova libera.
Quando stragiudiziale ma resa ad un terzo
Quando contenuta in un testamento.

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LEZIONE 23
Paolo mi conviene in giudizio sostiene che prima di iniziare la lezione io lho portato fuori dall' aula
e gli ho chiesto 1000 euro e lui me li ha dati. Mi conviene in giudizio, ma io dico quando mai, si ti
ho portato fuori dall' aula per chiederti la data dell' esame. Io arrivo in giudizio ma contesto. Paolo
non si fatto lasciare nessuna ricevuta, non ha testimoni, mi deferisce l'interrogatorio formale e io
dico non vero che mi hai prestato i soldi.
Quindi paolo non riesce a dimostrare di aver dato i soldi a me. Il mezzo di prova che stiamo per
vedere un mezzo di prova obsoleto, che si usa raramente. E' un mezzo di prova estremo non
perch il codice lo dichiari estremo, Paolo potrebbe avere anche mezzi di prova la ricevuta,
testimoni, ma vuole utilizzare per prima questo o soltanto quello , (sarebbe un pazzo), ma per come
lo vedrete adesso e l estremo mezzo di prova. Il mezzo di prova che stiamo vedendo si chiama
giuramento e se volete l' inverso della confessione. La confessione la dichiarazione dei fatti
sfavorevoli a se e favorevoli all altro, il giuramento la dichiarazione dei fatti a se favorevoli
e sfavorevoli all altro. Primo tipo di giuramento che noi studiamo quello decisorio, il
giuramento che una parte deferisce all' altra per farle dipendere in tutto o in parte l' esito della causa.
Il giuramento dunque prova costituenda e quanto all' efficacia una prova legale o piena, nel
senso che vincola il giudice al suo risultato.
Nel senso che se la parte giura vince se non giura perde. Per attenzione, mentre la confessione Pu
essere spontanea, cio io vengo e confesso, il giuramento non Pu essere spontaneo, altrimenti io
convengo in giudizio ognuno di voi che mi deve dare 100 euro e quei 5\6 mila euro me li sono fatti,
non cos. Il giuramento deve essere deferito da una parte all'altra. Il giuramento una sfida, Paolo
non ha altri mezzi per dimostrare che mi ha prestato i 5 mila euro, mi conviene in giudizio io dico
che non vero, mi deferisce l interrogatorio formale io dico che non vero, lui non ha altra strada
che deferirmi il giuramento decisorio. Giura che non te li ho dati.
Se giuro vinco io se non giuro vince lui. Il giuramento decisorio Pu essere deferito sempre in ogni
stato e grado anche in appello l' unica prova che non soggetta a preclusioni e proprio perch
rimette alla dichiarazione dell avversario l' esito della causa, deve essere deferito non dall'avvocato
ma dalla parte personalmente o da un suo procuratore speciale, e come ogni prova deve essere
formulato in articoli separati, chiari e specifici, anche uno solo.
Ripeto: Paolo mi conviene in giudizio ma io nego tutto, Paolo mi deferisce interrogatorio formale
ma io nego tutto, Paolo non ha ricevuta, non ha testimoni, dice io comunque perdo tanto vale tento
la strada del giuramento. Attenzione il giuramento non lo fa lui (Paolo) sarebbe troppo comodo
arrivare e dire io non ho testimoni ja ti giuro che glieli ho dati.....altrimenti faremmo giuramenti tutti
i giorni. NO un meccanismo di sfida, Paolo deferisce a me il giuramento, in genere si utilizza una
formula: giura e giurando nega nel suo caso che io ti ho dato i soldi, se io giuro accertato con
prova legale che non mi ha dato i soldi quindi perde Paolo, se io non giuro accertato con prova
legale che lui mi ha dato i soldi quindi vince Paolo.
Allora come la confessione al contrario ma mentre la confessione Pu essere spontanea, vengo e
confesso, il giuramento non Pu essere spontaneo, perch paolo non Pu venire spontaneamente e
dire si si giuro che glieli ho dati, tutti giureremo, ma decisorio nella misura in cui una delle parti lo
deferisce all altra per fargli dipendere in tutto in parte l'esito della causa. Essendo una prova
costituenda il giudice ammetter il giuramento come prova valutando preventivamente la
ammissibilit e la rilevanza. Se il giuramento quindi non permette al giudice di risolvere almeno in
parte la lite non sar ammesso come prova dal giudice. Il giuramento deve avere ad oggetto fatti
sfavorevoli al deferito e favorevoli al deferente.
Cio giurando io devo poter vincere la causa, il che vuol dire che Paolo mi deferisce giura e

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giurando nega che ti ho dato i soldi, io giuro e giurando nego e quindi vinco, non giurando perdo. Il
giuramento deve sempre essere deferito da una parte all'altra. Nessuno Pu dire cose a se favorevoli
e vincolare il giudice con il giuramento perch tutti lo faremo. E' un meccanismo di sfida, sono io
che metto la causa nelle mani dell' altro, mo voglio vedere che sai fare. Paolo dice vabb ti ho
prestato i soldi non ho nessuna prova, ho una sola strada il giuramento, vediamo cosa succede.
Deferisce il giuramento sul seguente capo: giura e giurando nega che ti ho dato dei soldi, se giuro
vinco se non giuro perdo. Per la verit la parte cui stato deferito il giuramento ha di regola una
terza possibilit. Allora la prima che giura e vince, la seconda che non giura e perde la terza
che colui al quale deferito il giuramento lo riferisce all'avversario, ovviamente col segno invertito.
Paolo tu vuoi che giuri che io non te li ho dati? e io ti riferisco il giuramento giura tu che te li ho
dati.
Dopo il ping pong finisce li. Paolo ha solo due strade o giura e vince o non giura e perde. Allora a
fronte del deferimento del giuramento di Paolo io ho 3 strade giuro e vinco o non giuro e perdo o lo
riferisco cio lo ribalto sul tavolo. Riferire un termine tecnico. Una volta che riferito il deferente
cui il giuramento riferito ha solo due strade o giura e vince o non giura e perde. Allora Paolo mi
deferisce il giuramento, giura e giurando nega che ti ho dato i soldi, io lo ribalto su di lui
ovviamente col segno invertito: giura e giurando afferma che te li ho dati. Se lui giura vince se non
giura perde.
E come se ieri a seedorf gli avrebbero detto giura e giurando nega che l hai presa con la mano. Se
non giura era calcio di rigore. Nel suo momento solenne il giuramento reso personalmente dalla
parte d avanti al giudice, quindi prova costituenda, lo ammonisce sulla sua importanza morale e non
pi religiosa, sulle sue conseguenze penali di cui parleremo, e lo invita a giurare. Il giurante in piedi
a chiara voce consapevole della responsabilit che col giuramento assumo non pi d avanti a Dio
ma d avanti agli uomini giuro e ripete la formula: giuro e giurando nego di aver ricevuto i soldi da
Paolo. Sulle conseguenze penali il falso giuramento reato.
Cio Paolo dice pensaci bene, a parte considerazione morale religiosa, che ormai veramente molto
relativa, Paolo dice pensaci bene perch io i 1000 euro non li avr ma tu vai pero sotto
procedimento penale.
Domanda: ma se il giuramento l ultimo mezzo di prova da utilizzare quando non ho nessun altro
mezzo di prova per dimostrare l accaduto, come faccio a dimostrare che falso? Affinch la parte
che giura il falso possa andare incontro a conseguenze penali? Solitamente il giuramento si usa
nella pratica, quando la parte cio Paolo non che non ha proprio nessuna prova, ma ha delle prove
che non pu tirare fuori.
Es: Paolo ce lha una ricevuta dalla quale risulta che mi ha prestato 100 mila euro, pero se lui usa
come prova quella ricevuta inserendola ne fascicolo processuale, poi quel fascicolo passa per il
ministero delle finanze che verr a sapere di quei 100 mila euro, io allora non la tiro fuori quella
ricevuta altrimenti passo dei guai con il fisco, ti deferisco il giuramento se per tu vieni e dici il
falso io tiro fuori la ricevuta e passo i guai fiscali ma tu poi passi guai penali.
Spesso quindi il giuramento si usa quando c una prova ma che per ragioni extraprocessuali non la
Puoi tirare fuori. (non bisogna comunicare lesistenza di tale prova illecita o lecita alla controparte
ma comunque si fa in modo che essa lo venga a sapere).Per potrebbe anche essere che Paolo non
ha nessuna prova n lecita n illecita allora dice mo ci provo vediamo che succede, per in questo
caso non si pu dimostrare il falso giuramento (qualora sia fatto), ma io posso sempre sperare che
lui tema che io possa avere qualche prova in mano (illecita o lecita)(ma se lecita solitamente la si
fa valere nel processo).

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Quindi dopo il giuramento: giuro che giurando nego il giudice rigetta la domanda di paolo ed
emette la sentenza. Pero in caso di falso giuramento paolo potr far aprire un procedimento penale
nel quale dimostrare che questo falso. La (licitoriet non si capisce bene la parola) che vi ho
appena descritto sta nell art 239 se la parte a cui deferito il giuramento non giura e non lo ribalta
sull avversario soccombe cosi come soccombe cio perde la causa la parte a cui riferito che non
giura, se giura vince. Come la confessione anche il giuramento Pu essere un modo per disporre dei
propri diritti, perch ci 2 modi per cui io posso regalare 1000 euro a Paolo prenderli e darglieli
oppure lui mi deferisce giuramento io vengo e dico vero me li hai dati. Ecco perch per giurare ci
vogliono le stesse condizioni per la confessione, cio bisogna essere capaci di disporre dei diritti ed
essere titolare del diritto oggetto del processo.
Ecco perch il sostituto processuale come non Pu confessare perch non il titolare del diritto non
Pu deferire o riferire il giuramento, ma Pu prestarlo. Perch attenzione deferire il giuramento
unattivit discrezionale significa mettere nelle mani dellaltro la sorte del processo e lo Pu fare
solo il titolare del diritto. Prestare il giuramento non unattivit dispositiva perch io sono tenuto a
dire la verit. Quindi il sostituto processuale non Pu deferire e riferire il giuramento cio non Pu
mettere nelle mani dellaltro la sorte del processo, ma al sostituto processuale Pu essere deferito o
riferito il giuramento perch lui Pu prestarlo perch a differenza del deferimento la prestazione
unattivit vincolata perch il sostituto deve dire la verit non Pu scegliere.
Cio il momento di disposizione del diritto quello in cui si mette il processo nelle mani
dellavversario, quello in cui si dispone del diritto, quello in cui c bisogno della capacit di
disporre del diritto nel momento del deferimento no nel momento della prestazione, quindi il
sostituto non Pu deferire il giuramento ma al sostituto il giuramento Pu essere deferito e lui lo
Pu prestare perch quando fa il suo giuramento non Pu scegliere mo la dico o no la verit?
obbligato a dire la verit infatti chi non la dice va sotto procedimento penale. Deferire il giuramento
significa mettere le sorti della causa nella mani della parte perch dopo il giuramento il giudice deve
emettere la sentenza tenendo conto appunto del giuramento.
Es: chi Pu mettere i 1000 euro nelle mani dellavversario? Soltanto paolo. Quindi il sostituto
processuale non Pu deferire il giuramento. Es: Paolo deve avere i 1000 euro da me, Mario deve
avere i 1000 euro da paolo, azione surrogatoria=sostituzione processuale Mario agisce contro di me
dicendo dammi i 1000 euro di paolo. Mario non Pu deferire il giuramento, vero che fuori tu ti sei
fatto dare 1000 euro da paolo, perche rimetterebbe a me lesito del processo il cui esito rileva non
per il rapporto tra me e mario, ma per il rapporto tra me e paolo, paolo l unico che lo Pu fare. Il
sostituto non Pu deferirlo (il giuramento) ma se gli deferito lo Pu prestare, perch mentre
deferire unattivit libera, prestare unattivit vincolata, lui obbligato a dire la verit. Quindi
non c nessun momento dispositivo nel prestare giuramento, il momento dispositivo e nel deferirlo
o riferirlo cio mettere nelle mani dellaltro le sorti del processo.
Il sostituto non pu compiere atti che implicano la disposizione del diritto perch il diritto non
suo. Il fatto sul quale si chiede il giuramento deve essere un fatto comune al deferente e al deferito
cio un fatto che a colui il quale il giuramento deferito deve poterlo sapere. Cio se io dico mario
giura e giurando afferma che ieri mi sono mangiato la pizza il giudice non lo ammette perch dice
come sa questo che ieri mi sono mangiato la pizza, ma se io gli dico giura e giurando afferma che
ieri ci siamo mangiati la pizza insieme allora si.
Il giuramento Pu essere deferito solo su un fatto proprio della parte a cui si riferisce o sulla
conoscenza che ha di un fatto altrui. questa la differenza tra giuramento de veritate e giuramento
de notizia. Giuramento de veritate il giuramento circa il fatto proprio della parte, de notizia il
giuramento sulla conoscenza che ha di un fatto altrui. Il giuramento deve avere ad oggetto la
conoscenza di un fatto proprio della parte: vero che ieri ci siamo mangiati la pizza oppure deve
avere ad oggetto la conoscenza di un fatto altrui: vero che ieri io e paolo ci siamo mangiati la pizza,

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vero che tu sai che io e paolo ci siamo mangiati la pizza. importante distinguere tra giuramento
de veritate e de notizia in relazione alla risposta non ricordo.
Se il giuramento de veritate e il giurante dice non ricordo e come se avesse rifiutato di giurare
quindi perde. Se il giuramento de notizia e dice non ricordo lecito non ricordare o non sapere
fatti altrui quindi vince(perde il deferente). Allora se io deferisco a mario il giuramento giura e
giurando afferma che io ho restituito i soldi e tu c eri e lui dice non ricordo perde mario oppure dice
non so perde mario.
Ma se io gli deferisco giuramento giura e giurando afferma che paolo ti ha detto che gli ho restituito
i soldi e lui dice non so non ricordo perdo io(perde il deferito). Il giuramento decisorio non
ammesso su alcuni fatti anzitutto su fatti relativi a diritti non disponibili, giura che sei padre di mio
figlio ancora una volta come la confessione sono questioni troppo importanti per essere rimesse ad
un meccanismo che vincola le mani al giudice, non pu essere ammesso sopra un fatto illecito:
giura e giurando nega che mi hai sparato, se giuro il vero devo confessare un delitto, se giuro il
falso faccio comunque un reato la parte non Pu essere messa di fronte a questa scelta. Il
giuramento non pu essere ammesso per provare un contratto per il quale richiesta la forma
scritta: giura e giurando afferma che mi hai venduto la casa non possibile perch ci vuole latto
scritto, o c latto scritto allora il giuramento non serve o non c latto scritto ma non pu essere
sopperito dal giuramento.
Ancora il giuramento non pu essere ammesso per negare un fatto che dallatto pubblico risulta
avvenuto alla presenza del pubblico ufficiale. Latto pubblico un po pi prova legale del
giuramento. Perch latto pubblico batte il giuramento nel senso che se il pubblico ufficiale attesta
che oggi alle 12e59 ero a milano a vendere un immobile, non posso deferire giuramento ad antonio
giura e giurando afferma che eravamo tutti e due a napoli, perch risulta dallatto pubblico. una
prova costituenda quindi il giudice sottopone la prova a vaglio di ammissibilit e rilevanza. Il
giuramento che ha ad oggetto una di questi fatti un giuramento inammissibile. [non si pu
attraverso il giuramento chiedere ad una parte di smentire quanto affermato in un atto pubblico per
ci che riguarda lestrinseco, perch la falsit dellestrinseco la si Pu dimostrare solo col sub
procedimento della querela di falso].
Sotto per altri aspetti il giuramento un po pi forte dellatto pubblico. Perch quando latto
pubblico falso io con la querela di falso posso dimostrare che falso viceversa una volta che il
giuramento prestato l altra parte non Pu dimostrare il contrario, il giudice sadda sta accussi
comm , e anche in sede penale quando sar dimostrata la falsit del giuramento, la sentenza non
pu mai essere modificata rimane quella. Cio ho giurato e giurando ho negato che paolo mi ha dato
i soldi, il giudice prende questa dichiarazione cosi come e rigetta la domanda di paolo, anche
quando paolo avr dimostrato in sede penale che era falso la sentenza non modificabile, al
massimo paolo potr ottenere il risarcimento dei danni in caso si condanna penale.
Attenzione avr comunque i 1000 euro pero pensate ad esempio un processo che non ha per
oggetto i 1000 euro ma la vendita di un gioiello di famiglia. La sentenza dice che mio paolo non
avr pi il gioiello, anche quando avr dimostrato che il giuramento falso avr il risarcimento dei
danni, il denaro, ma non il gioiello. Cronologicamente il giuramento lultima prova da assumere,
non si Pu chiedere prima il giuramento e poi si presenta latto pubblico.
Una volta assunto il giuramento il giudice deve solo decidere. In caso di sentenza in primo grado
che mi da torto sulla base del giuramento non ha senso fare l appello perch anche il giudice di
secondo grado mi dar torto sulla base del giuramento precedentemente fatto. Quando studieremo la
revocazione vedremo che le sentenze anche a distanza di anni possono essere tolte da mezzo se si
scopre la falsit delle prove: per esempio che il testimone si era venduto, questo vale per tutte le
prove tranne che per il giuramento. La falsit del giuramento lo devi dimostrare in sede penale

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ottieni al massimo il risarcimento del danno ma non la restituzione del bene. Prestato il giuramento
il giudice lo deve prendere cosi com e deve decidere la causa in senso favorevole al giurante se
poi per tutti i modi che vi ho detto prima (non tiro la ricevuta per non avere a che fare col fisco) in
sede penale dimostro la falsit del giuramento ottengo al massimo il risarcimento perch la sentenza
non viene mai meno a differenza delle altre prove dove se riesco a dimostrare la falsit (es. falsa
testimonianza) ottengo la revocazione della partita e mi gioco di nuovo la partita. [di regola in
appello non sono ammesse altre prove quello che mi sono sparato in primo grado su quelle devo
lavorare].
C un altro tipo di giuramento anche questo raramente usato ma talvolta usato si chiama
giuramento suppletorio il giuramento che non deferito da una parte allaltra ma dal giudice
dufficio cio a capa sua anche qua per farne dipendere lesito cio la decisione della causa quando
la domanda o leccezioni sono in uno stato che si definisce di plenitema probazio cio la prova c e
non c miez e miez, quando la domanda o leccezioni non sono pienamente provate ragion per cui
dovrebbe accogliere la domanda o rigettare la domanda senza bisogno del giuramento ma non sono
neanche del tutto sfornite di prova.
Cio il giudice incerto questo una mezza prova lha data ma non neanche una prova completa,
non sa a chi dare ragione o torto sceglie una delle due parti e gli deferisce il giuramento, se quella
parte giura vince se no perde. Solitamente questo giuramento viene usato nelle cause relative alle
cassette di sicurezza. Io ho i gioielli di famiglia e ho una cassetta di sicurezza. Vanno i ladri e
svaligiano la cassetta di sicurezza, convengo in giudizio la banca perch dico che mi hanno rubato
tutti i gioielli di famiglia.
Ora si presume che chi ha una cassetta di sicurezza all interno abbia i gioielli di famiglia ma
potrebbe anche non averceli messi, o ce li ha messi ma la sera prima che andassero i ladri li ha
ritirati perch doveva andare ad un matrimonio, allora io dimostro che ho la cassetta di sicurezza,
dimostro che ho i gioielli di famiglia, e il giudice dice da un lato devo presumere che i gioielli
stanno la altrimenti uno che la tiene a fare la cassetta di sicurezza, dall altro poi non ne sono cosi
sicuro perch avrebbe potuto ritirarli il giorno prima e perch uno quando va alla cassetta di
sicurezza non ha testimoni va li da solo. Io che ne so che andato a fare, la banca mi tira fuori la
certificazione che io il giorno prima della rapina ero andato alla cassetta di sicurezza, il dipendente
della banca mi accompagna alla cassetta ma non vede io cosa faccio, io avrei potuto prenderli cosi
come avrei anche potuto solo guardarli e averli poi rimessi nella cassetta.
Il giudice Pu deferirmi giuramento suppletorio, il giudice dice guarda mi hai dimostrato che avevi
la cassetta di sicurezza, mi hai dimostrato che avevi i gioielli, quindi devo pensare che stavano li, la
banca dice che tu sei andato li il giorno prima, io non so tu cosa sei andato a fare li il giorno prima
giura che i gioielli stavano la se giuro vinco se non giuro perdo. Se i gioielli stavano l la banca
deve risarcire il danno, se non stavano l la banca non deve fare niente.

Sottospecie del giuramento suppletorio il giuramento estimatorio: quello che controverso non
se il diritto esiste oppure no, ma sono il valore della cosa domandata e non possibile accertarlo
direttamente.

Vi ho rotto una vecchia pentola del bisnonno il giudice potrebbe dire io non so quanto potrebbe
valere quella pentola deferisce ad uno dei due giuramento d estimazione, giurami che valeva X
oppure giurami quanto valeva. Il giudice in questo caso deve comunque stabilire la somma massima
del giuramento: giurami quanto valeva la pentola da 0 a 1000 euro. Attenzione il giuramento
suppletorio e quello estimatorio (perch anche questo un giuramento suppletorio il giudice per
non incerto sul an del diritto ma sul quantum) non pu essere riferito, il giudice sceglie a quale
delle parti deferire il giuramento suppletorio e l unica alternativa che ha la parte prestare e
vincere o non prestare e perdere non ha quella terza possibilit che ha nel giuramento decisorio,

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perch qua il giudice che ha valutato a monte a chi deferirlo e io non posso sostituirmi alla
valutazione del giudice.

Ci sarebbero altri mezzi di prova come le presunzioni (che non studiamo perch non fa parte del
programma) che sono un meccanismo logico che consiste nel risalire da un fatto noto ad uno ignoto.
Il fatto noto e che io sono uscito fuori, che avevo la faccia sorridente, il fatto ignoto che quello che
ci interessa e che paolo fuori mi ha prestato i soldi. Le presunzioni sono una prova libera. Sono dei
meccanismi induttivi perci da un fatto noto si risale ad uno ignoto.

Es: ho buttato sotto uno scendendo via gennaro serra a 150 km voi non avete testimoni, per potete
dimostrare altre cose, che per esempio io andavo di fretta, che per esempio dopo 2 minuti che sono
uscito dall uni ero gi a piazza plebiscito, sono due fatti che di per se non dicono nulla, ma uno che
va di fretta che sale in macchina correndo che dopo 2 minuti sta a piazza plebiscito possono far
presumere che andava 150 km a via gennaro serra.

Anche il giuramento suppletorio ed estimatorio una prova costituenda, per cui deve valutare la
ammissibilit e la rilevanza. A monte le prove costituende si articolano, perch tutte le prove
costituende che abbiamo visto vanno richieste, ma anche formulate in articoli, cio in capitoli
specifici, linterrogatorio formale, la prova testimoniale e il giuramento. Quindi richiedere una
prova costituenda significa articolarla.

ABBIAMO CONCLUSO LO STUDIO DEI MEZZI DI PROVA (non tutti ma i pi frequenti) possiamo
ritornare al punto del processo in cui ci eravamo fermati. Noi abbiamo visto fin qui la prima udienza
di trattazione e abbiamo detto che come prima cosa il giudice verifica la regolare instaurazione del
contradditorio se riscontra una nullit della citazione, della notificazione, la non integrit del
contraddittorio sotto il profilo del litisconsorzio necessario, un difetto di rappresentanza assistenza o
autorizzazione innesca i meccanismi di sanatoria previsti. Se tutto va bene la prima udienza va
avanti, il giudice sistema il materiale di causa, chiede chiarimenti alle parti, e indica loro le
questioni rilevabili dufficio: guardate ho dei dubbi sulla giurisdizione, forse non sono competente
sul piano del valore, poi forse c un problema di legittimazione attiva vediamo prima ci poi
scendiamo al merito.

Nella prima udienza maturano anche delle preclusioni per lattore e lultimo momento in cui lattore
Pu proporre domande, eccezioni, chiamare in causa terzi, ma non a capa sua ma quando lesigenza
sorta dalle difese del convenuto. Alla fine di questa udienza ciascuna delle parti Pu chiedere dei
termini e ci siamo fermati al primo. Cio il giudice fissa dei termini in cui le parti possono
depositare un atto in cancelleria, ci siamo fermati al primo in cui precisano, modificano aggiustano
il tiro su domande eccezioni e conclusioni ci richieste.

Poi ci sono altri 2 termini e qui dopo aver visto i mezzi di prova ci rimettiamo allo sviluppo del
processo. Quando abbiamo studiato la citazione abbiamo detto che io posso indicare documenti e
prove in citazione ma posso anche non farlo perch la preclusione per produrre prove e documenti e
articolare prove processuali matura dopo, matura ora alla scadenza del secondo termine. Il secondo
termine dei tre che il giudice assegna alla scadenza della prima udienza serve oltre che replicare alle
modifiche di domande (ma ci interessa poco) quello che rilevante e che il secondo termine cio l
atto che si deposita nei successivi 30 giorni, successivi ai primi 30 giorni, un atto dove si indicano
i mezzi di prova e si producono i documenti. Cio dove si articolano le prove costituende e si
producono le prove precostituite.

latto cui produco scrittura privata, atto pubblico, deferisco interrogatorio formale, chiedo
lammissione della prova per testimoni sui seguenti capi.quando devo produrre i mezzi di
prova qua entro il secondo termine. I giorni si calcolano dalla data in cui finisce la prima udienza 30

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per il primo termine pi 30 per il secondo termine pi 20 per il terzo termine. Il primo termine serve
a poco perch raro che le parti modificano precisano domande o eccezioni o i fatti narrati.

Quello che veramente serve il secondo termine perch io quelle prove che non ho articolato con la
citazione, non ho articolato con la comparsa di risposta, non ho articolato alludienza o le articolo
prove costituende o le produco prove precostituite nei 30 giorni del secondo termine o non lo far
pi per tutto il processo perch scatta la preclusione delle prove. Caduti i secondi 30 giorni inizia un
terzo termine di 20 giorni per le prove contrarie.

Il primo termine per le prove dirette, le prove dirette sono i mezzi di prova costituendi o i
documenti volti a dimostrare la verit dei fatti che ciascuno allega. Le prove contrarie sono quelle
volte a dimostrare la falsit dei fatti dellavversario. Allora se paolo mi conviene in giudizio
articolando la una prova: interrogatorio formale o prova per testimone o tutte e due vero che mi hai
portato fuori dallaula mi hai chiesto 1000 euro e io te li ho dati, mi deferisce semmai interrogatori
formale se io dovessi rispondere falso indica come testimoni il sig. nicola antonio gli uscieri che
stavano qui fuori.

Questo lo far nel primo termine (cio i secondi 30 giorni). Io mi leggo larticolazione di prova di
paolo e dico no ma il sign antonio nicola stavano sopra con il preside parlando dei fatti loro, indico
come testimone il preside vero che alle ore 12e20 stavate parlando con antonio e nicola dei fatti
vostri, prova contraria volta a smentire la prova diretta di paolo e viceversa ovviamente.

Questo vale sia per le prove precostituite che per le prove costituende solo che qua la prova diretta
cio la prova che ciascuna parte vuole dare della verit dei fatti che allega, qui la prova contraria la
prova volta a smentire i fatti dellavversario. In questo momento maturano le preclusioni per le
prove cio le parti tutti i documenti che hanno da produrre tutte le prove costituende che hanno da
chiedere lo devono fare per forza nel secondo termine se prova diretta o nel terzo termine se prova
contraria, dopo questo momento non possono farlo pi. Il che vuol dire che se paolo non ha prova,
ma dopo la scadenza del secondo termine scopre invece di averla non potr fare pi niente. (tranne
il giuramento boh una domanda fatta da un ragazzo che non si capisce bene).

Quindi tutte le prove precostituite e costituende volte a dimostrare che mi ha dato i soldi paolo le
deve articolare e produrre nel secondo termine di trenta giorni. Se lo fa nel terzo termine il giudice
gli dir paolo mi dispiace la tua non una prova contraria la tua una prova diretta dovevi
articolarle e produrre nel secondo termine che ormai scaduto adesso sono inammissibili.

Quindi il passaggio dalla sottofase della trattazione a quella dell istruzione in senso stretto avviene
con il secondo termine dell art. 183, 6 comma (esposizione dei fatti si passa all acquisizione delle
prove) la sottofase dellistruzione in senso stretto comincia col momento in cui le parti articolano e
producono le loro prove, passa poi per la fase di ammissione delle prove costituende e una volta
ammesse per la fase di formazione di raccoglimento delle prove costituende, perch una volta che
noi nel secondo e terzo termine abbiamo articolato linterrogatorio il giuramento, la prova per
testimoni poi il giudice fisser le udienze per la loro assunzione, che non detto che sia una perch
se io porto 10 testimoni e paolo altrettanti non possono essere sentiti tutti in una sola udienza ma ne
dovr fissare diverse.

Finita la prima udienza se richiesto (dalle parti) il giudice fissa i 3 termini e quel fascicolo resta in
cancelleria per 80 giorni (30+30+20) dopodich il giudice va in cancelleria prende il fascicolo legge
le richieste di prova costituenda e se ammette le prove costituende fissa ludienza per la loro
assunzione, cio ludienza successiva alla prima, cio la seconda udienza quella dell articolo 184
ludienza per lassunzione dei mezzi di prova ritenuti ammissibili e rilevanti (il giudizio di
ammissibilit e rilevanza si fa per le prove costituende).

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La seconda udienza quella dedicata allassunzione dei mezzi di prova costituendi e solo quelli
perch i precostituiti non vanno assunti, sono gi formati. Dopodich come si svolge il processo non
lo sappiamo o meglio quante udienze previste dall art 184 si faranno non lo sappiamo dipende da
quanti mezzi di prova costituendi sono stati ammessi e quante persone devono venire per formarli.
Il giudice dice paolo ha chiesto interrogatorio formale e prova per testimoni e ha indicato come
testimoni mario felice veronica e cristina. Il giudice dice facciamo prima interrogatorio formale
perch se il testimone viene e confessa la causa finisce li, e all interrogatorio formale gli dedico la
prima udienza, cio la seconda prima udienza, poi se il testimone nega nelle due successive udienze
sentiamo i 4 testimoni 2 per udienza.

Quindi questo processo avr tre udienze per lassunzione dei mezzi di prova. Quindi quante
udienze avr il processo dopo la prima non lo possiamo vedere, potrebbe anche essere nessuna se
non ci sono richieste di prove costituende per esempio una causa fondata tutti su documenti, o se
ci sono le prove costituende ma il giudice non le ammette, oppure ci saranno tante udienze se il
giudice deve formare tante prove costituende.

Allora ludienza successiva alla prima cio ludienza che il giudice fissa dopo la prima e dopo lo
scadere dei termini un udienza per lassunzione dei mezzi di prova A) se ci sono richieste di
prove costituende B) se il giudice ha ammesso quelle prove costituende se si verificano entrambe le
condizioni la seconda udienza unudienza dellart 184 ma quante udienze di art 184 ci saranno
dopo la prima non lo sappiamo.

Il numero di udienze varia a seconda del numero delle prove costituende che si dovranno formare. Il
giudice deve aspettare per fissare la seconda udienza prevista dallart 1684 la scadenza degli 80
giorni cio la scadenza dei tre termini. Se non c la richiesta dei termini le prove vanno articolate
entro la prima udienza. Altrimenti le prove non posso pi produrle o articolarle. Posso pero
produrre o articolare prove gi con la citazione o con la comparsa di risposta, se non lo faccio posso
articolare e produrle chiedendo i termini ed entro il secondo(prove dirette) e terzo termine(prove
contrarie) altrimenti non posso pi produrre o articolare prove per tutto il processo.[se non richiede i
termini pu anche produrre e articolare prove fino alla prima udienza, ma se non lo fa entro la prima
udienza e non richiede i termini allora non Pu pi articolare e produrre prove per tutta ludienza].

I termini devono essere richiesti prima che finisca la prima udienza. I termini non possono essere
concessi su iniziativa del giudice ma devono essere richiesti dalle parti. Solo il giuramento non
sottoposto a questi limiti perch Pu essere deferito in ogni stato e grado del processo.

ATTENZIONE la chiamata del terzo, eccezioni in senso stretto, domande riconvenzionali non sono
mezzi di prova perci devono essere fatte valere dallattore entro la prima udienza e dal convenuto
con la comparsa di risposta 20 giorni prima delludienza altrimenti scatta la preclusione.

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LEZIONE 24

ARGOMENTI:
PROVE DIRETTE 183 6 COMMA CPC UDIENZA DI ASSUNZIONE DEI MEZZI DI PROVA EX 184 RISERVA IN
DECISIONE E RIMESSIONE DELLA CAUSA AL COLLEGIO ATTIVITA ISTRUTTORIA DEL GIUDICE EX 188 CPC 50
TER CAUSE NELLE QUALI IL TRIBUNALE GIUDICE IN COMPOSIZIONE MONOCRATICA 281 QUINQUIES
DECISIONE A SEGUITO DI TRATTAZIONE MISTA RIMESSIONE AL COLLEGIO TERMINE DI 60 GG COMPARSE
CONCLUSIONALI EX 190 CPC TERMINE DI 20 GG PER LA MEMORIA DI REPLICA SENTENZA PROVVEDIMENTI
DEL GIUDICE ISTRUTTORE - RISERVA IN DECISIONE SENZA PROVE COSTITUENDE SENTENZA OSTATIVA E NON
OSTATIVA ALLA PROSECUZIONE DEL GIUDIZIO

Nel secondo termine del 183, 6 comma c.p.c le parti


Depositano i documenti
Articolano i mezzi di prova in un pezzo di carta che si deposita in cancelleria.
Tutto questo per le prove dirette ossia documenti e prove costituende a sostegno dei fatti, a
dimostrazione della verit dei fatti che ciascuno allega alla base delle proprie attivit difensive.
Nel terzo termine le parti
Presentano documenti
Prove costituende
Tutto questo per di segno contrario ossia volti a smentire i fatti allegati dallavversario.
Trascorsi gli 80 gg dei termini, il giudice prende i fascicolo, se lo studia e se il caso ammette le
prove costituende. E se ammette le prove costituende, la successiva udienza sar ludienza per
lassunzione dei mezzi di prova ossia
per raccogliere linterrogatorio formale
per sentire i testimoni
per raccogliere il giuramento
Quindi ludienza successiva alla prima unudienza successiva allart 184 cpc ossia ludienza
dedicata allassunzione dei mezzi di prova. E abbiamo detto che non si Pu pronosticare quante
udienze si succederanno alla prima perch dipende da quanti mezzi di prova costituendi si devono
assumere e da quanto tempo ha a disposizione il giudice, che se ha ammesso per esempio la prova
per testimoni e ne deve ascoltare 10 ma solo 5 per udienza, allora verranno fissate due udienze
successive alla prima e cosi via.
Ecco perch la durata della sottofase dellistruzione in senso stretto non calcolabile perch se si
passa della trattazione allistruzione in senso stretto con la seconda memoria del 183 6 comma ossia
con larticolazione dei mezzi di prova e la produzione dei documenti, quanto poi durer la sottofase
dellistruzione in senso stretto (dedicata allassunzione dei mezzi di prova costituendi) non lo
sappiamo. Dipende da quanti e quali dei mezzi di prova costituendi il giudice disporr di assumere.
Ad un certo punto lassunzione finir e quindi il giudice passer, con lesaurimento dei mezzi
istruttori costituendi, dalla sottofase dellistruzione in senso stretto a quella della riserva in
decisione.

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RISERVA IN DECISIONE
Esaurita lassunzione dei mezzi di prova, il giudice non sforna subito la sentenza ma comincia
unaltra sottofase volta ad approdare alla decisione ossia alla sentenza. Si occupa del passaggio
dalla sottofase dellistruzione in senso stretto a quella della riserva in decisione lart 188 cpc che
formulato con riferimento al collegio perch quando fu varato il codice e fino a 20 anni fa le cause
dinanzi al tribunale erano tutte collegiali ossia fase della trattazione e istruzione in senso stretto che
abbiamo visto fino ad ora, si svolgeva dinanzi al giudice istruttore ossia un giudice singolo, ma
quando poi si doveva decidere, la causa veniva rimessa al collegio ossia ad un organo composto da
tre giudici, di cui uno era il giudice che aveva provveduto fino ad ora alla causa ossia il giudice
istruttore e altri due suoi colleghi del tribunale. E non cerano eccezioni. Le cose nel tempo sono
cambiate ed oggi la regola inversa, ossia oggi (dopo la riforma che ha abolito anche la figura del
pretore) il tribunale di regola giudica in composizione monocratica ossia lo stesso giudice
assegnato allinizio, lo stesso giudice che ha seguito tutta la causa (introduzione, trattazione, prove)
che alla fine decide.
Le uniche cause in cui il tribunale giudica ancora in composizione collegiale sono quelle dellart 50
bis. Alcune di esse sono:

cause nelle quali obbligatorio lintervento del pubblico ministero (es: paternit naturale)
cause fallimentari
cause in materia societaria
impugnazione dei testamenti
Diciamo che il legislatore ha riservato la decisione delle cause pi delicate alla composizione
collegiale.
Attenzione: alla decisione ossia le cause sono sempre affidate ad un giudice istruttore singolo
solo che le cause in cui il tribunale giudica in composizione collegiale nel momento in cui devono
essere decise vengono rimesse al collegio, ossia ad un tribunale in composizione di tre, uno dei
quali tre il giudice istruttore. Ma fuori da queste eccezioni dellart. 50 bis, il tribunale giudica in
composizione di uno. Chi? Proprio il giudice e solo il giudice che ha seguito la causa fino al
momento della decisione ossia il giudice istruttore.
Fino alla sottofase della riserva in decisione, ossia fino al momento in cui non si esaurisce
listruzione le cose non cambiano, nel senso che la causa sicuramente monocratica fino al
momento della riserva in decisione. Ma da questa fase che il giudice istruttore si deve chiedere se
la causa che ha davanti una di quelle del 50 bis.
Se s, il giudice istruttore deve rimettere la causa al collegio per la decisione, perch la causa
se rientra nel 50 bis la causa decisa in composizione collegiale, e del collegio far parte
anche lui (il giudice istruttore).
Se invece la causa non rientra nel 50 bis, il tribunale decide in composizione monocratica,
ossia il giudice istruttore decide da solo
Quindi il problema se una causa rientra nel 50 bis si pone proprio e solo nel momento della riserva
in decisione, ossia nel momento in cui finisce listruzione.
Noi studiamo le norme come se la rimessione avvenisse dinanzi al collegio, perch tali norme sono
ancora formulate per lo schema in cui c sempre la rimessione al collegio (perch il codice non
stato aggiornato in questo), fermo restando che poi c unaltra norma (281 quinquies, quinquies
perch norma aggiunta appunto successivamente) introdotta dopo il 42 che dice quando il tribunale
giudica in composizione monocratica opera allo stesso modo come se giudicasse in composizione
collegiale, solo che noi alle paroline rimette al collegio dobbiamo sostituire riserva in
decisionema lo schema uguale.

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Il giudice istruttore provvede allassunzione dei mezzi di prova ossia dedica allassunzione dei
mezzi di prova tante udienze dellart 184 quante ne servono per smaltire tutti i mezzi di prova
costituenda. E finita listruzione ossia finita la formazione e lassunzione dei mezzi di prova
costituenda, il giudice istruttore rimette le parti al collegio per la decisione o = riserva la causa per
la decisione da parte sua come giudice unico.
Questo schema ci autorizza a dire che ormai nella totalit delle cause si Pu sostituire le parole
rimette al collegio con riserva in decisione davanti a s (giudice istruttore).
Il giudice istruttore finita listruzione ossia quando uscito lultimo testimone, per prima cosa invita
le parti a precisare le conclusioni. Precisare le conclusioni significa dire al giudice cosa
specificamente vogliono le parti, un attimo prima che il giudice decida.
Attenzione: ovviamente nei limiti degli atti introduttivi, non che le parti possono introdurre delle
nuove domande, bens possono solo specificare.
Es: tizio ha buttato sotto caio e caio lha convenuto per il risarcimento del danno ma non ha
specificato nella citazione quanto vuole. Ebbene in sede di conclusioni caio Pu specificare quanto
non specificato nella citazione e dire quanto vuole da tizio. Nel frattempo caio nel processo avr
sentito i testimoni, fatto la consulenza tecnica, etc e poi nelle conclusioni specifica quanto vuole.
Es2: caio aveva chiesto il rilascio di 2000 metri di fondo, ha sentito i testimoni e si accorto che
500 metri non gli appartengono e allora specifica nelle conclusioni che non vuole 2000 metri di
fondo ma solo 1500.
Es3: caio ha eccepito la prescrizione perch il prestito in oggetto di causa era del 99, ma poi in
giudizio il testimone ha detto che il prestito risale al 98, e che c comunque la prescrizione.
attenzione: ovviamente una facolt precisare le conclusioni ossia se la parte non le precisa vuole
dire che per la parte valgono gi le conclusioni che stavano nella citazione.
Il pi delle volte le parti concludono in modo generico, ossia concludono portandosi, riferendosi
alle conclusioni contenute nella citazione o nella comparsa di risposta.
Domanda: il giudice come chiede alle parti di precisare le conclusioni (ossia richieste finali)?
Risposta: Lo chiede a verbale nellultima udienza (esaurita listruzione, un attimo prima di andare
in decisione), ed il giudice chiude il verbale scrivendo il giudice riserva la causa in decisione. Se
ne va lultimo testimone e il giudice scrive a verbale a questo punto il giudice invita le parti a
precisare le conclusioni. Lavv. X per lattore precisa le conclusioni (e il pi delle volte il giudice
scrive si riporta alle richieste della citazione perch le parti non precisano) e lavv. Y per il
convenuto si riporta alle richieste della comparsa di risposta.
Nelle conclusioni non Pu essere modificato il thema decidendum ossia le conclusioni sono nei
limiti degli atti introduttivi.
D: ma il momento delle conclusioni anche lultimo momento in cui le parti e gli avvocati si
incontrano?
R: che si incontrano in udienza si lultimo momento ma non lultimo momento che parlano.
Ossia in seguito si scambiano altri atti che tra un po vedremo.
Quindi il giudice, esaurita listruzione e un attimo prima di riservare la causa in decisione,
obbligato a invitare le parti a precisare le conclusioni. Mentre per le parti le conclusioni sono una
facolt e se anche le parti non dicono nulla, il giudice non Pu dire non me le hai precisate le
conclusioni e allora significa che non vuoi pi niente. No. Se le parti non precisano le conclusioni
significa che tengo fermo quello che ho chiesto allinizio.

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Le conclusioni vengono precisate oralmente dagli avvocati in udienza e di tutto quello che viene
detto in udienza si redige il processo verbale.
Quindi prima della riserva in decisione:

il giudice invita le parti a precisare le conclusioni


gli avvocati le precisano
il giudice riserva la causa in decisione (e una volta riservata la causa in decisione non ci
saranno pi udienze)
E poi il giudice decide ma non subito. Bens il giudice prende il fascicolo e lo lascia in
cancelleria, perch dal giorno della riserva in decisione ossia dal giorno in cui precisate le
conclusioni il giudice scrive (in realt il cancelliere che dovrebbe scrivere ma poi alla fine
scrive il giudice): il giudice riserva la causa in decisione decorrono altri termini.
Le parti quindi fino a questo punto hanno

Notificato la citazione
La comparsa di risposta
Poi avranno presentato memorie del 183 cpc ossia 30gg+30gg+20gg
Poi ci sono stati i testimoni
Poi c stato linterrogatorio formale
Poi c stata semmai una consulenza tecnica
Ma una volta arrivati alle conclusioni, alle parti o meglio agli avvocati sono dati due
ulteriori termini per mettere insieme tutti i dati emersi dal processo e spiegare al giudice,
perch alla luce di tutto quello che emerso nel processo, deve dare ragione a s. Ossia da l
giorno della riserva in decisione decorre per le parti un termine di 60 gg (quindi se il giudice
riserva in decisione oggi 13-12-11, il termine per le memorie conclusionali scade il 11
febbraio.
Entro l11 febbraio devo se voglio - andare in cancelleria e depositare le memorie
conclusionali) per depositare in cancelleria delle memorie che si chiamano comparse
conclusionali, ossia memoria con cui si illustrano al giudice le proprie conclusioni ossia le
proprie richieste ossia si spiega al giudice (semmai anche indicando precedenti della
cassazione o autori giuridici etc) perch, sulla base di tutto il materiale di causa (ossia di
tutte le prove, di tutti i documenti etc) deve dare ragione ad una parte piuttosto che ad
unaltra. Anche le memorie conclusionali sono una facolt e la parte Pu decidere di non
depositarle.
Scaduti i 60 gg, ogni avvocato di parte va in cancelleria, ritira la comparsa dellavversario,
se la legge, pensa che il proprio avversario ha detto tutte fesserie ed ha 20 gg che
decorrono dalla scadenza dei 60 per depositare, se vuole, una memoria di replica (nel
fascicolo di parte) ossia per spiegare al giudice perch quello che dice lavversario nella
comparsa conclusionale sbagliato. Ecco perch il giudice quando avr riservato la causa in
decisione non toccher il fascicolo dufficio prima di 81 gg, perch il giudice deve aspettare
che le parti depositino, se voglio, memorie conclusionali e memorie di replica.
E solo dopo 81 gg dalla riserva in decisione, il giudice potr prendere il fascicolo portarlo a
casa
E da quel momento il giudice ha 30 gg (dallo scadere degli 80 gg) per depositare la
sentenza ossia, se tutto va bene, dopo 110 gg (60+20+30), il giudice dovrebbe depositare la
sentenza, se il giudice non pigro e ci mette piu tempo. E per il ritardo del giudice sono
previste solo sanzioni disciplinari ma non sul processo bens solo per il ritardo nel deposito
della sentenza.

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questa fase che parte dalla precisazione delle conclusioni, passa per la riserva in decisione, prosegue
con le conclusionali e con le repliche la fase che integra la riserva in decisione. Fermo restando
che sia le conclusionali che le repliche hanno solo una funzione illustrativa ossia non si Pu pi
precisare, modificare, aggiungere ma solo illustrare ossia spiegare al giudice perch sulla base di
tutto il materiale di causa che abbiamo raccolto e che non pi modificabile, deve dare ragione ad
una parte.
D: le conclusioni vengono precisate comunque anche nel caso in cui si deferisce giuramento?
R: si.
D: circa il rinvio della causa da parte del giudice?
R: in teoria il codice prevede un rinvio massimo di 15 gg ma di fatto non viene rispettato

Lart 281 quinquies dice che tutte le disposizioni che abbiamo visto valgono anche davanti al
giudice monocratico.
Esiste unulteriore modalit di pronuncia della sentenza, prevista per le cause in tribunale solo
dinanzi al giudice monocratico . Ossia il giudice potrebbe, invece di innescare il meccanismo che
abbiamo visto prima (conclusionali, repliche, 30 gg etc), decidere a seguito di trattazione orale ossia
il giudice potrebbe dire saltiamo conclusionali, repliche etc, ma esponetemi oralmente la causa ed
io ve la decido subito, al massimo ve la decido in una successiva udienza.
Cio le parti precisano le conclusioni ed il giudice dice sapete che vi dico io ve la decido sul
momento. In questo caso il giudice stender la sentenza in modo conciso nel verbale delludienza o
nel verbale di al massimo unaltra udienza successiva che egli stesso fissa. In questo caso la
sentenza pubblicata firmando il verbale che la contiene ed subito portata in cancelleria. Questa
lunica ipotesi in cui Pu esserci unaltra udienza dopo le conclusioni..
Questa modalit di pronuncia orale della sentenza una facolt del giudice,al massimo lavvocato
che ha urgenza Pu proporre questa modalit del 281 sexies al giudice ma se il giudice dice di no,
non lo si Pu costringere a scegliere questa modalit.
Pu riguardare solo le cause monocratiche e quelle che il giudice ritiene di pi facile soluzione. Ma
questa modalit orale presuppone che il giudice arrivi alludienza di conclusione preparato sulla
causa, ma i giudici non amano questa modalit.
D: ma questa decisione a seguito di trattazione orale avviene sempre dopo aver sentito comunque i
testimoni e tutto il resto etc?
R: si sempre. Il giudice si porr il dubbio se utilizzare il sistema classico o il 281 sexies sempre nel
momento in cui riserva la causa in decisione.
Ed allora vediamola come potrebbe essere una sentenza ipotetica.
Vedi slide.
La sentenza si compone di circa tre o quattro parti.

Epigrafe : tribunale, nome del giudice e delle parti e degli avvocati e le loro conclusioni
ossia le loro richieste.
Sintetica enunciazione dello volgimento del processo
Motivazione del giudice ossia il giudice spiega perch accoglie o rigetta la domanda e
quindi se e perch la ritiene fondata o meno
Il giudice porta la sentenza al cancelliere che appone data e timbro e da quel momento la
sentenza DEPOSITATA o meglio si dice che PUBBLICATA, e pubblicare significa renderla

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pubblica ossia depositarla in cancelleria. Il che vuol dire che finch la sentenza sta nella
borsa del giudice, il giudice Pu anche cambiarla se non lha ancora depositata in
cancelleria.
Nel momento in cui d la sentenza al cancelliere, il giudice non ci pu pi ripensare perch
ormai la sentenza pubblica (essendo pubblica chiunque in teoria pu avere copia di quella
sentenza ma subentrano poi ragioni di privacy) ossia stata depositata ed da quel giudice
irretrattabile, non pi sua.
La sentenza sar stesa in calce al verbale delludienza nel caso di trattazione orale del 281
sexies cpc ma va sempre portata dal cancelliere che appone la data di deposito.
Tutte le sentenze di primo grado sono immediatamente esecutive ma lo sono provvisoriamente
perch possono essere oggetto di appello.
[PQM : PER QUESTI MOTIVI]
Torniamo al nostro schema. V. slide.

Citazione e comparsa di risposta


Prima udienza di trattazione e termine 183 sesto comma
Assunzione delle prove e tutte le udienze ex 184
Precisazione delle conclusioni
Riserva in decisione
Scambio delle conclusionali e repliche
Sentenza entro 30 gg
Dobbiamo ora vedere i casi in cui viene del tutto omessa la sottofase dellistruzione in senso stretto
ossia si passa direttamente dalla trattazione alla riserva in decisione e quindi si salta listruzione
ossia viene omessa del tutto la fase dellassunzione delle prove costituende ex 187 primo comma.
Il giudice istruttore infatti che gi alla prima udienza ritiene che la causa sia matura per essere
decisa senza bisogno dellassunzione di mezzi di prova costituendi, rimette le parti davanti al
collegio subito, ossia salta la fase dellistruzione in senso stretto, subito ci invita a precisare le
conclusioni e ci manda in decisione. Quando ?
Quando il giudice ritiene che la causa subito, gi alla prima udienza matura per essere decisa. Ma
quand che la causa matura per essere decisa gi dopo la prima udienza?
Un esempio quando le parti adducono solo prove documentali precostituite oppure quando le
parti, pur chiedendo prove costituende, queste prove sono tutte inammissibili oppure quando, pur
chiedendo prove costituende ammissibili sono del tutto irrilevanti oppure quando la causa non ha
bisogno di prove perch di puro diritto oppure non ha bisogno di prove perch i fatti sono
totalmente non contestati. Es: tizio conviene in giudizio caio perch avevano scommesso 1000 euro
sulla vittoria della juve.
Caio eccepisce che le scommesse sono obbligazioni naturali ed il giudice non ha bisogno di prove
in questo caso ma deve solo risolvere la lite tra i due, ed il giudice dovr solo rigettare la domanda
perch le scommesse non danno luogo ad obbligazioni giuridiche, quindi non c bisogno di mezzi
di prova, ma il giudice quindi inviter subito le parti a precisare le conclusioni, (tipo il giudice
potrebbe dire ormai ci sono tutti i documenti e giacch le vostre prove sono documentali, non ho
bisogno di esperire prove costituende e allora andiamo subito in decisione)e va subito in decisione.
Ed il giudice Pu andare direttamente in decisione anche in caso di contumacia.

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In tutti questi casi si passa direttamente dalla sottofase della trattazione alla fase della riserva in
decisione opera gi nella prima udienza il giudice invita le parti a precisare le conclusioni.
Ma questo non lunico caso in cui il giudice Pu passare direttamente dalla trattazione alla riserva
in decisione.
Ci sono degli altri casi infatti in cui il giudice Pu alla prima udienza (invece di darci i termini,
ammissibilit delle prove etc) il giudice subito ci manda in decisione. Se invece le parti richiedono i
termini il giudice dar i termini e poi quando si riserva la causa in decisione invece di ammettere le
prove (se ricorrono le condizioni che abbiamo detto prima) fissa ludienza per la precisazione delle
conclusioni.
Il giudice mediamente non ha gran voglia di lavorare inutilmente. Immaginiamo che allesame di
cpc manca un esame propedeutico. Invece di perdere tempo il prof Pu dire allo studente di
risolvere prima il problema in segreteria se stato sostenuto e non registrato o di sostenere prima
laltro esame.
Allo stesso modo funziona per il giudice. La regola che il giudice nel decidere la causa deve
seguire il criterio della ragione pi liquida ossia di pi rapido accertamento anche se da un punto di
vista logico quella ragione pi liquida non sarebbe la prima da valutare. Es: tizio conviene caio in
giudice. Caio eccepisce la prescrizione. tizio sostiene che nel corso di una gita scolastica ha prestato
1000 euro a caio. caio produce gi in sede di costituzione una foto in cui c scritto gita scolastica
1990. Intanto caio ha contestato il debito e poi ha anche eccepito che anche se cera si prescritto
e lo documenta con la foto che del 90. Tizio intanto ha articolato interrogatorio formale, prova
per testimoni, e tutte le prove volte a dimostrare che il prestito c stato e se il giudice dovesse
applicare un criterio puramente logico dovrebbe prima fare

Interrogatorio formale
Prove testimoniali
e solo una volta che si accertato che il credito esiste poi il giudice Pu verificare che si prescritto
perch se non esiste il credito non Pu neanche prescritto.
Ma il giudice non si comporta come una persona logico formale ma deve risolvere problemi
concreti e se il giudice quindi si trova davanti la foto che attesta il credito prescritto, il giudice
potrebbe ritenere che leccezione di prescrizione fondata. E vero che dal punto di vista logico il
giudice dovrebbe prima valutare tutte le prove per accertare che il credito esiste e solo dopo Pu
dire se prescritto ma giacch non ha senso che perda tempo e se ha una foto che attesta che
prescritto, il giudice dir subito che il debito prescritto e se ne lava le mani. Perch il giudice
ispira la sua soluzione al criterio della ragione pi liquida che significa che si avvale della prova che
gli consente di decidere prima.
Es2: tizio conviene in giudizio caio e caio eccepisce il difetto di giurisdizione. E se al giudice il
difetto di giurisdizione pare fondato, il giudice allora evita linterrogatorio formale, la consulenza
tecnica, etc e rimette direttamente in decisione. Quindi ancora una volta il giudice salta dalla
trattazione ala riserva in decisione.
ATTENZIONE : non che il giudice sentenzia subito che gli sembra fondata leccezione, che c per
es il difetto di giurisdizione ma innesca il meccanismo della decisione: ossia

fa precisare le conclusioni e caio per es conclude per il difetto di giurisdizione, tizio invece
conclude che il giudice ha giurisdizione
riserva la causa in decisione

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le parti si scambiano le conclusionali (in cui il convenuto cerca di dimostrare con la


giurisprudenza, con la dottrina che c il difetto di giurisdizione, e lattore cerca di
dimostrare con giurisprudenza e dottrina che invece il giudice ha giurisdizione)
le parti si scambiano le repliche (in cui le parti affermano le proprie ragioni)
il giudice infine emette la sentenza con cui dir se ha o meno giurisdizione
in sostanza nei due esempi precedenti, il giudice istruttore fa una prognosi e se Pu lavorare di
meno lavora di meno. Quella del giudice per il momento solo una prognosi ma poi il giudice
quella questione di prescrizione o di giurisdizione la scioglier con la sentenza. E potrebbe darsi che
una delle parti con la propria conclusionale e con la propria replica, dimostri al giudice che la sua
prognosi era sbagliata.
Il che vuol dire che il giudice invita a precisare le conclusioni, gi in prima udienza (cio passa
dalla trattazione alla riserva in decisione evitando listruzione) il convenuto caio concluder (vedi
esempio sopra) per il rigetto della domanda sulla base delleccezione di prescrizione e lattore tizio
concluder affinch il giudice rigetti la questione di prescrizione.
Quindi si avr

conclusioni
riserva in decisione
conclusionali
repliche
il giudice si legge le conclusionali e le repliche delle parti e decide ossia emana una sentenza
con la quale potr confermare la sua prognosi (e quindi in questo caso rigetta la domanda
accogliendo leccezione di prescrizione) e dichiara il proprio difetto di giurisdizione.
Oppure il giudice si legge le conclusionali e le repliche e vede che la sua prognosi era
sbagliata e aveva ragione lattore a dire che non cera prescrizione o il difetto di
giurisdizione per es.
In questi due casi il giudice emana comunque una sentenza con cui decide quella questione
pregiudiziale (se c o non c il difetto di giurisdizione o leccezione di prescrizione per es) decide
se la questione fondata o infondata e riporta le parti al punto in cui aveva stoppato le parti in prima
udienza. Quindi siamo in prima udienza e lattore richiede i termini del 183 sesto comma (per fare
interrogatorio formale, prova testimoniale, consulenza tecnica, se non mi va bene niente il
giuramento).
Il giudice Pu rispondere io non ti do alcun termine inutile che perdiamo tempo io credo che la
prescrizione (per es) fondata e quindi il giudice porta le parti dalla trattazione alla riserva in
decisione e chiede alle parti di precisare le conclusioni. E allora la parte che aveva chiesto i termini
pensa va bene attacca il ciuccio dove vuole il padrone e concluder per il rigetto delleccezione
di prescrizione mentre il convenuto per il rigetto della domanda in quanto eccepisce la prescrizione.
E quindi dopo le conclusionali e le repliche, a questo punto il giudice emana la sentenza.

Supponiamo che lattore che ha concluso per il rigetto delleccezione di prescrizione, ha


convinto il giudice che non cera la prescrizione, allora il giudice riporta le parti al punto in
cui le aveva fermate ossia alla trattazione e fisser i termini che aveva chiesto lattore ex 183
sesto comma.
ATTENZIONE: il giudice per anche se perde a questo punto comunque tempo perch deve
tornare indietro per ne ha guadagnato perch ha deciso, ha sentenziato su quella questione
pregiudiziale (con una sentenza ostativa ossia ostativa alla prosecuzione del giudizio ed il
giudizio finisce li, se la questione fondata ossia aveva ragione il convenuto ossia non cera

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la giurisdizione o cera la prescrizione per es o non ostativa alla prosecuzione del giudizio e
quindi bisogna continuare, si torna alla trattazione, se la prognosi del giudice era sbagliata e
quindi aveva ragione lattore a dire che non cera difetto di giurisdizione etc) e non ci potr
pi tornare.
Le parti quindi torneranno nuovamente in decisione e anche se il giudice cambia idea sulla
sentenza emanata sulla questione pregiudiziale (tipo dice che la prescrizione cera e allora
aveva ragione il convenuto) non potr pi modificare la sentenza (in sede per esempio di
decisione di merito).
[il giudice una volta che emette una sentenza su qualcosa non Pu tornarci pi su]
La possibilit che ha il giudice gi alla prima udienza di stoppare le parti e mandare le parti
subito in decisione solo una possibilit, una prognosi. Perch le parti ed il giudice potrebbero
perdere tempo anche in un altro modo.
Es: siamo in prima udienza. Caio ha eccepito la prescrizione e ha prodotto la foto gita del 1990 .
Il giudice fa la prognosi e supponiamo che secondo il giudice non c la prescrizione e occorre
andare avanti. E quindi il giudice non mette subito le parti in decisione. Ma d i termini e quindi si
avr interrogatorio formale, consulenza, testimoni etc.
Attenzione: il giudice in questo caso non rigetta la questione di prescrizione ossia non emana una
sentenza, non decide ma si riserva di deciderla col merito, la rinvia alla fine. e in questo caso il
giudice una volta arrivati in decisione dopo aver fatto interrogatorio formale, testimoni, consulenza
etc si pu anche accorgere che la questione era fondata e rigetter allora la domanda dellattore
(ossia di chi sosteneva che non cera il difetto di giurisdizione per es) nonostante lattore aveva
prodotto prove dirette a dimostrare che era creditore per es (ossia nonostante lattore avesse fatto
interrogatorio, testimoni etc).
Non ci si Pu lamentare di una prognosi errata del giudice .ossia il giudice a fronte di una questione
di giurisdizione o di prescrizione e in altri casi pregiudiziali, in sede di prima udienza deve fare una
prognosi e Pu decidere di rimettere subito le parti in decisione oppure no.
Quindi il giudice deve valutare (e lo decide solo lui) se andare avanti e procedere allistruzione
dopo la trattazione e poi decider in sede di merito sia della questione pregiudiziale sia il merito
oppure Pu risolvere la questione pregiudiziale e andare subito al merito.
E come il prof. Allesame se manca un esame propedeutico a cpc Pu far sostenere comunque
lesame e poi risolvere il problema del propedeutico e rischiare che lesame gli viene annullato
oppure Pu stoppare lesaminando.
Quindi se leccezione fondata il processo non va avanti. E come se con la sentenza con cui
accoglie leccezione per esempio dicesse andatevene. Perci ostativa ed il processo non
prosegue e proseguir se una delle parti vorr in appello eventualmente. Quindi non ostativa (alla
prosecuzione del giudizio) la sentenza con cui il giudice rigetta leccezione ossia dichiara infondata
la questione di giurisdizione o di prescrizione. e quindi il giudice riporta le parti in questo caso al
punto in cui le aveva stoppate. E come se la parte che ha chiesto i termini dicesse dove ci eravamo
fermati ? alla richiesta dei termini? Ebbene allora ora devi darmeli caro giudice perch ha detto che
non fondata la questione pregiudiziale.
Quindi una scelta discrezionale del giudice scegliere se ritenere fondata o non fondata una
questione pregiudiziale e quindi se emanare sentenza ostativa o non ostativa alla prosecuzione del
giudizio. Fermo restando che il giudice si orienter nelluno o nellaltro modo a seconda se ritiene
la questione una fesseria o no.

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ATTENZIONE: il giudice Pu anche ritenerla una fesseria o no ma la decide emettendo una sentenza,
se la considera una fesseria si trascina la questione pregiudiziale fino al merito e la decide con il
merito altrimenti la decide subito, invita le parti alle conclusioni e non ci torna pi. Fermo restando
che la prognosi non vincola il giudice.
Ossia il giudice Pu pensare che la questione pregiudiziale e che quindi leccezione di caio sia
fondata, caio precisa le conclusioni e poi tizio con la conclusionale e con la replica convince invece
il giudice che del contrario cio che non fondata la questione e dir mi sono sbagliato non
fondata e allora con sentenza dichiara infondata la prescrizione per es e rimette le parti nel punto
esatto in cui le ha fermate.
Es: se tizio conviene in giudizio caio e caio eccepisce la prescrizione. il giudice in prima udienza
dice andiamo subito in decisione e quindi si proceder alle precisazione delle conclusioni, riserva
in decisione, conclusionali, repliche e 30 gg per la sentenza e con sentenza il giudice poi dice non
c la prescrizione, caio far subito appello ma tizio dir caro caio fatto pure lappello ma a me
della prescrizione non me ne frega nulla, io devo avere i soldi, quindi il processo prosegue dove , al
punto in cui il giudice ci ha fermati.
Il giudice per decidere deve sempre innescare il meccanismo delle conclusionali etc.
Es: siamo in prima udienza.
Caio ha eccepito a tizio la prescrizione.
Il giudice si guarda leccezione e dice secondo me c la prescrizione e allora inutile che
ammetto tutte le prove dellattore volte a dimostrare che ha prestato i soldi e li deve avere in
restituzione, tanto anche se lattore lo dimostra sempre un diritto prescritto
E allora il giudice invita le parti a precisare le conclusioni. Si avranno conclusionali, repliche e
decisione con sentenza e su quella questione il giudice non ci dovr tornare pi per tutti la sua vita.
Es2: siamo in prima udienza
Caio eccepisce la prescrizione a tizio
Il giudice si guarda leccezione e dice secondo me non c, caio vuole solo perdere tempo. Ma la
parte Pu dire tutte le fesserie che vuole e il giudice ha il dovere di provvedere a tutte le fesserie che
la parte dice ma Pu non farlo subito stoppando listruzione ma fa continuare il giudizio e
diceandiamo avanti con le prove dellattore, poi la decisione sulla prescrizione la far alla fine e
con la stessa sentenza di merito rigetter leccezione di prescrizione e accoglier la domanda
dellattore. Fermo restando che quando il giudice dice ammettiamo le prove dellattore anche in
questo caso fa una semplice prognosi e non la decide la questione, il che vuol dire che in sede di
decisione finale potrebbe ripensarci e dire che leccezione cera per esempio.
In ambo i casi (dei due esempi) una prognosi ma in un caso decide la questione in un altro la
rinvia e non la decide quindi pu cambiare idea anche se nel frattempo lattore avr prodotto delle
prove a sostegno della infondatezza della questione.
La situazione non simmetrica, perch se il giudice in prima udienza invita a precisare le
conclusioni perch la questione di prescrizione la vuole decidere subito allora la decide con
sentenza, e la causa va avanti ma ormai il giudice sulla prescrizione ha gi deciso. Semmai
arriveremo in sede di decisione e non potr comunque tornare indietro perch sulla questione ha
deciso.

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Quindi se accoglie leccezione di prescrizione quindi sentenza ostativa alla prosecuzione del
giudizio (perch dice inutile che andiamo avanti anche se mi dimostri che sei creditore , i soldi
non puoi averli perch c la prescrizione)
Se rigetta leccezione di prescrizione sentenza non ostativa alla prosecuzione del giudizio perch
il giudice non Pu dire andatevene ma deve scendere nel merito.
Quindi in casi previsti dalla legge (in cui ci sono questioni pregiudiziali relative alla legittimazione
ad agire, alla giurisdizione ,alla prescrizione etc ma poi vedremo quali sono i casi ) il giudice non
perder tempo ad assumere le prove se ha argomenti pi liquidi ossia di pi immediata soluzione
che gli permettono di risolvere la controversia e liberarsi subito del lavoro anche se ripeto da un
punto di vista logico formale il giudice avrebbe dovuto seguire altri passaggi (ossia infatti se tizio
conviene in giudizio caio per un credito e caio eccepisce che prescritto il giudice a rigore prima di
dichiarare che prescritto dovrebbe prima accertare che il credito c) ma li salta se riscontra che
effettivamente c la questione pregiudiziale ed fondata ed evita di far produrre allattore prove
inutili e rigetta subito la domanda.
La scelta del giudice alla prima udienza ossia la prognosi del giudice totalmente libera rimessa
alla sua valutazione, non ci si Pu dolere in un caso n nellaltro. con la differenza che

se la prognosi del giudice di infondatezza della questione pregiudiziale ossia dice andiamo
avanti , quando il giudice arriva in sede di decisione (poich non ci ha invitato a precisare le
conclusioni, repliche etc ossia poich non ha innescato il meccanismo della riserva in
decisione) non si pronunciato e quindi Pu pronunciarsi anche dicendo ho sbagliato la
prognosi, la prescrizione era fondata e allora rigetto la domanda.
Mentre se il giudice innesca subito alla prima udienza il meccanismo della riserva in
decisione perch considera fondata la questione pregiudiziale, emana allora per forza la
sentenza (perch per forza con sentenza deve dire se la questione fondata o no) e quindi se
sentenzia che la questione fondata , il giudice ha ormai esaurito il suo potere decisorio
sulla questione. e il giudice non Pu cambiare idea.
D: ma il giudice istruttore come giudice monocratico se ha fatto la prognosi che leccezione di caio
fondata e quindi ci ha subito rimesso in decisione perch dovrebbe cambiare idea?
R: il giudice potrebbe cambiare idea con le conclusionali e con le repliche che il giudice invita in
prima udienza le parti a precisare (se ritiene che la questione pregiudiziale sia fondata) quando le
rimette in decisione. E quindi una delle due parti Pu dimostrare al giudice che la questione era
infondata e che quindi la sua prognosi era errata.
Quando il giudice rimette subito in decisione in prima udienza non dice se la questione la ritiene
fondata o meno ma questa prognosi fa capire per che il convenuto o comunque chi ha sollevato la
questione pregiudiziale lo sta convincendo (perch altrimenti il giudice sarebbe andato avanti nel
giudizio) e allora lattore ha gli strumenti della conclusionale e della replica cerca di convincerlo
del contrario. E se riesce a convincerlo il giudice con sentenza non ostativa alla prosecuzione del
giudizio dichiarer infondata la questione pregiudiziale e rimetter le parti al punto in cui le aveva
lasciate ossia alla richiesta dei termini.

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LEZIONE 25
Art. 187 1. Provvedimenti del giudice istruttore
Il giudice istruttore, se ritiene che la causa sia matura per la decisione di merito senza bisogno di
assunzione di mezzi di prova, rimette le parti davanti al collegio.

Art. 187 2 e 3. Provvedimenti del giudice istruttore


Pu rimettere le parti al collegio affinch sia decisa separatamente una questione di merito avente
carattere preliminare, solo quando la decisione di essa pu definire il giudizio.
Il giudice provvede analogamente se sorgono questioni attinenti alla giurisdizione o alla
competenza o ad altre pregiudiziali, ma pu anche disporre che siano decise unitamente al merito
art.187 quando il giudice gi in prima udienza si imbatte in una questione cio in un profilo che
potrebbe essere impediente alla visione finale pu stopparci gi in prima udienza saltare tutta la
sottofase del 183 -6 comma, i tre termini, simulazione della prova, la fase dell'ammissione
............e mandarci in decisione perch dice vediamo cosa avete da dire come conclusionale con le
......se come penso la questione fondata io come la signora dell'uccelleria mi libero del problema e
non perdo tempo. se invece il giudice di fronte a quella questione pensa che non sia fondata , pensa
che non sia consistente andiamo avanti normalmente e nel primo caso dove lui non ci ha stoppato la
questione la decide anche se la ritiene infondata la decide con sentenza ci rimette nel punto in cui
c'aveva fermato poi quando torneremo sul merito lui il suo potere decisorio su quella questione l'ha
ormai esaurito. potrebbe aver cambiato idea ma non pu dire nulla. viceversa se alla prima udienza
ha fatto una prognosi di infondatezza ha detto andiamo avanti, avendo detto andiamo avanti non
l'ha decisa e pu in sede di sentenza accogliere,e ritenere fondata tale questione.
(quando valerio avr eccepito la prescrizione e in pi valerio uno che voleva perdere tempo e
siamo arrivati e mettiti faccio un conto che valerio nelle sue conclusioni aveva detto perdere tempo
io non ti preoccupare. concluder che il giudice rigetti la domanda accogliendo l'eccezione di
prescrizione; oppure dichiarer difetto di giurisdizione fermo restando che per quello che vi ho
detto che se anche valerio non conclude nulla il giudice non pu desumere dalla mancata
presentazione delle conclusioni per sua rinuncia.)Quindi non obbligatorio presentare le
conclusioni.
Tutte queste cose pi o meno belle che abbiamo detto ieri dobbiamo vedere ora come sono nella
disposizione, ma ripeto la disposizione non fa che codificare tutto quello che ci siamo detti. ieri
abbiamo detto e ci siamo fermati al 187 -1 comma che il giudice pu saltare .la sottofase
dell'istruzione in senso stretto quando ritiene la causa matura per la decisione, o perch la causa di
suo diritto, o perch i fatti sono non contestati o se i patti sono contestati ma le parti si avvalgono
soltanto di prove documentali prove che semmai hanno gi prodotto con gli atti introduttivi.

Vediamo ora altri casi in cui il giudice in prima udienza stoppa le parti e dice andiamo subito in
decisione. non una causa di puro diritto non sono tutti fatti compensati, non ci sono solo prove
documentali secondo me per c' una questione impediente che se fondata mi permette di non
lavorare, mi permette di non fare tutto il casino della istruzione in senso stretto per cui mi libero
subito dalle causa.
in prima udienza vuole mettere le parti al collegio o per quello che abbiamo detto ieri pu riservare
la causa in decisione se il giudice monocratico affinch sia decisa anticipatamente rispetto al merito,
separatamente rispetto al merito; prima del merito e ancor prima che svolgo attivit di istruzione,
una f unzione avente carattere preliminare quando da essa pu derivare al definizione cio la
decisione, la chiusura del giudizio.;cio il giudice pu rimettere immediatamente, separatamente,
gi alla prima udienza le parti al collegio cio la fase.... in senso stretto quando dinanzi a lui sorta
una questione preliminare di merito vediamo( adesso anche il resto della disposizione e poi ci
torniamo)ancora pu stopparci in prima udienza quando davanti a lui e solo da una questione di

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giurisdizione, di competenza o un'altra pregiudiziale.


queste sono questioni pregiudiziali di rito .al di l delle parole la sostanza che conta, questione che
vuol dire? Che ci sar una questione , io dico che devo avere dei soldi e valerio dice che la gita non
stata fatta nel 99 ma nel 2001.oppure Valerio dice che non c giurisdizione perch io abito a
Miami e io dico tu non abiti a Miami perch ho il certificato tu abiti a Napoli.
Le questioni sono o di merito o di rito.
DI MERITO il profilo sul quale stiamo litigando appartiene al rapporto voluto in giudizio , se valerio
dice che prescritto, si prescritto il diritto se invece dice non c giurisdizione la sua questione
attiene al rito cio al processo.
Le questioni come la prescrizione o la decadenza , immaginate la norma sui vizi nella vendita di
cose mobili. il vizio va denunciato il giorno dopo la scoperta;o dico Valerio mi hai venduto questo
pc non funziona, valerio dice ma tu l hai denunciato dopo otto giorni dalla scoperta una questione
che pur fondata il giudice cosa dovrebbe fare; nella fase dellistruzione dovrebbe nominare un
tecnico esperto di computer e vedere se il computer funziona o non.
Ma dice che perdiamo a fare tempo se veramente ha ragione valerio a fine rapporto questione di
merito. Se invece valerio dice tu non hai giustificazione attiva perch il computer non lho venduto
a te ma a tuo fratello, questa questione viene al processo cio al rito.
LE QUESTIONI DI MERITO IMPEDIENTI il codice le chiama preliminari. la questione di RITO la
chiama pregiudiziale.
ATTENZIONE un problema puramente terminologico perch il preliminare, pregiudiziale vogliono
dire la stessa cosa una cosa che va vista prima perch se la questione fondata non scendiamo
assolutamente al merito.
Quindi pregiudiziale e preliminare sono perfettamente sinonimi, per rispecchiare la tipologia del
codice noi chiamiamo le questioni impedienti di merito questioni preliminari di merito e le
questioni impedienti di rito questioni pregiudiziali di rito; fermo restando che non diverso
pregiudiziale da preliminare tanto quello vuol dire.
Ed allora quando in prima udienza sorge una questione preliminare di merito o pregiudiziale di rito
lart.187 dice al giudice che pu regalarsi le due possibilit che ho detto ,o dire andiamo subito
immediatamente separatamente dal medico per deciderle oppure (ultima parte) pu anche disporre
di deciderle insieme con i mezzi.
Quand che si avvarr del primo caso e quando al secondo in base a quella prognosi che dicevamo
ieri.
Valerio dice a me non importa se il pc funziona o no tu sei decaduto non lo hai negoziato entro 10
giorni degli otto dalla scoperta questione preliminare d merito il giudice dice secondo me
leccezione di Valerio fondata e se fondata inutile fare la prova testimoniale per dimostrare che
il pc non funziona per poi nominare un tecnico, se fondata io me ne lavo le mani oppure dice
valerio non solo ma vuole pure perdere tempo gliela decido andiamo avanti, sentiamo testimoni,
nominiamo lesperto e poi decido nel merito.
Il giudice una volta deciso non ci pu tornare pi viceversa se in prima udienza avesse detto
andiamo avanti lui non si sarebbe spogliato del suo potere decisorio, andiamo avanti facciamo tutto
quello che dobbiamo fare arriviamo in decisione e dice no c la decadenza rigetta la domanda. ma
quando il giudice ha emanato la sentenza si spogliato del suo potere decisorio su quella questione
su quella questione non si potr tornare pi.
La consulenza tecnica la pu proporre il giudice dufficio.
Lart 187 si salda allart 279 1. Forme dei provvedimenti del collegio
Il collegio, quando provvede soltanto su questioni relative all'istruzione della causa, senza definire

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il giudizio, pronuncia ordinanza.


Tale art dice in che modo il collegio una volta oggi anche il giudice monocratico decide la causa
cio con quale provvedimento decide la causa quando il giudice d dei provvedimenti soltanto
relativi allistruzione della causa decide con ordinanza lordinanza un tipo di provvedimento
molto semplice non quel provvedimento che avete visto ieri un provvedimento che il giudice
dopo aver sentito entrambe le parti ed succintamente motivato e con lordinanza di regola il
giudice risolve solo questioni istruttorie non istruzione in senso stretto solo una questione relative
allo svolgimento del processo .con quale provvedimento
Il giudice riceve le prove? Con lordinanza. con quale provvedimento il giudice alla prima udienza
ordina l innovazione della notificazione nulla? con lordinanza, un provvedimento scwe scwe
succintamente motivato visto che la citazione manca della data delludienza e convenuto costituito
ordino la rinnovazione della citazione,.
RIPETE:
Lart 279 dice il giudice o il collegio in che forma emana i provvedimenti il giudice emana 2 tipi di
provvedimenti:
Decisori, o istruttori dove lui non decide nulla da delle istruzioni per lo svolgimento della
causa.1udienza non c il convenuto il giudice guarda la citazione e dice no, poi guarda la
notificazione ed nulla stata fatta dallufficiale giudiziario alle 23 mentre le notificazioni come
previsto dal codice di procedura civile si fanno dalle 7 alle 21;quindi la citazione nulla ordina la
rinnovazione della citazione non a parole, tutto viene portato in provvedimento che ha la forma
dellordinanza.
Quando il giudice da istruzioni circa lo svolgimento del processo emette unordinanza
provvedimento succintamente motivato e lo emette anche in udienza o fuori udienza senza tutto
quel meccanismo conclusioni, repliche etc.. proprie della sentenza .poi lart. dice quant che il
giudice pronuncia sentenza
Il collegio pronuncia sentenza:
1) quando definisce il giudizio, decidendo questioni di giurisdizione; cio non c giurisdizione
2) quando definisce il giudizio, decidendo questioni pregiudiziali (di rito)attinenti al processo o
questioni preliminari di merito; fondata la prescrizione iatavenna fondata leccezione di
decadenza, hai fatto passare 9 giorni dalla scoperta del vizio, pregiudiziale di merito
;oppure pregiudiziale di rito non hai la legittimazione attiva , non hai linteresse ad
agire;oppure quando decide totalmente in merito non cerano problemi di giurisdizione di
rito , problemi di merito, decide il merito accogliendo la domanda. in tutti questi casi il
giudice o perch non ha giurisdizione o perch fondata la questione pregiudiziale di rito, o
perch fondata la questione di merito, o perch decide di merito il giudice si spoglia della
causa . in tutti questi casi il giudice dice andate via il giudice chiude il giudizio dinanzi a se
esaurisce il suo potere decisorio su quella causa cio emette una sentenza definitiva cio
una volta che il giudice ha detto non ho giurisdizione andate via c la prescrizione
iatavenna c il difetto ad Agire iatavenna, rigetto o accolgo la domanda il giudice quel
fascicolo non lo vedr pi.
Cio emana una sentenza definitiva , qui dovete cancellare quelle poche nozioni che avete
del processo perch quando uno parla di sentenza definitiva, pensa ad una sentenza che non
pi modificabile, non vero appellabile cio impugnabile. definitiva la sentenza in cui
il giudice in uno di questi casi chiude il processo dinanzi a se che pi la sentenza sia
appellabile non a nulla a che vedere con lappellabilit, perch definitiva la sentenza con
la quale il giudice conclude il processo davanti a se, con cui il giudice dice iatavenna , con
cui il giudice prende quel fascicolo e dice non ci metter pi mano.
Ci che accomuna tutte queste ipotesi che il giudice solo quel giudice si spoglia

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definitivamente di quella causa;quando dice fondata la questione di merito,quando dice


fondata la questione di rito.
3) quando, definisce il giudizio, decidendo totalmente il merito;
quindi la nozione di definitivit non ha nulla a che vedere con la immodificabilit della
sentenza. perch voi potete avere una sentenza definitiva e ancora impugnabile e allora
modificabile dal giudice dellimpugnazione . definitivit non vuol dire che la sentenza non
pi impugnabile ma vuol dire che con quella sentenza il giudice ha chiuso il processo
dinanzi a se.
Dopo quella prognosi di cui abbiamo detto ci ha subito messo in decisione per decidere
anticipatamente e separatamente rispetto al merito la questione preliminare di rito o di
merito e dice ho sbagliato non era fondata torniamo sul punto in cui siamo tornati non
rientra in quella categoria perch il giudice non dice andate via per lui se questa sentenza in
cui dice andate via se lo permette definitive , la sentenza con cui il giudice risolvendo
anticipatamente e separatamente rispetto al merito la questione di giurisdizione pregiudiziale
di rito, preliminare di merito la risolve in senso non ostativo cio dice torniamo al via non
la finizione non c difetto di giurisdizione torniamo al via una sentenza non definitiva.
Sentenze non definitive sono regolate al n4
279 2. Forme dei provvedimenti del collegio
4) quando, decidendo alcune delle questioni di cui ai numeri 1, 2 e 3, non definisce il giudizio e
impartisce distinti provvedimenti per l'ulteriore istruzione della causa.
Quando il giudice in prima udienza ci stoppa e ci mette in decisione noi non sappiamo
ancora se emaner una sentenza definitiva o non dipende da come lui risolve la questione, se
fondata definitiva non ha giurisdizione iatevenna1, non c legittimazine2 iatevenna,
c la prescrizione iatevenna ,3 la sentenza definitiva.
Se invece dice c lho la giurisdizione torniamo al punto di partenza 4, la sentenza non
definitiva; c linteresse ad agire N4 definitiva non c la prescrizione torniamo alla
prescrizione N4 non definitiva.
La sentenza non definitiva quando il giudice dopo aver anticipatamente rimesso la causa
rispetto al merito la causa in decisione per risolvere la questione di giurisdizione
pregiudiziale di rito o preliminare di merito la risolve in senso.
Il giudice emana una sentenza non definitiva anche nel caso del numero 3 invece emaner
sentenza non definitiva quando decide parzialmente il merito. macella mi deve dare 10000e
mi deve dare pure il telefono che le ho prestato. Ti convengo in giudizio ex art.140.
Il giudice dice 10000 marcella si difende sul cellulare dice si lo devo restituire quindi la
causa sul cellulare pu essere decisa subito. emana sentenza sul cellulare e la causa prosegue
per i 10000ha deciso in merito vuol dire che non definitiva. allora il giudice potr
emanare sentenze definitive o non definitive sulla definitivit o non definitivit la loro
impugnabilit. Sia le sentenze definitive che non sono impugnabile , se il giudice chiude il
processo dinanzi a se sentenza definitiva. quando il giudice diede separatamente rispetto al
merito la questione di giurisdizione e lo decide in senso non ostativo va alla giurisdizione
andiamo AVANTIla sentenza non definitiva.
le sentenze non definitive posso avere ad oggetto questioni o domande.
278 1. Condanna generica. Provvisionale.
Quando gi accertata la sussistenza di un diritto, ma ancora controversa la quantit della
prestazione dovuta, il collegio, su istanza di parte, pu limitarsi a pronunciare con sentenza la
condanna generica alla prestazione, disponendo con ordinanza che il processo prosegua per la
liquidazione.

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LEZIONE 26
A fronte di una sentenza, c' una parte che ha ragione e una parte che ha torto. Una parte a cui
quella sentenza va bene e che vorrebbe che subito si potesse chiudere il processo, e una parte che
dice no, io qua devo rimettere tutto in discussione, devo far capire a un altro giudice come ha
sbagliato il suo collega.

Lo strumento per criticare una sentenza quello delle I M P U G N A Z I O N I , che si rivolgono a un


giudice di grado superiore. La parte che ha perso legge la sentenza e dice tutto sbagliato, io devo
dimostrare al giudice di grado superiore che le cose non stanno cos e deve quindi proporre
impugnazione.
Le impugnazioni sono regolate nel Titolo III del Libro II del C.p.c.
Nel codice di procedura civile, il Titolo terzo " sulle impugnazioni" si divide in pi capi:
il capo I intitolato alle impugnazioni in generale;
il capo II intitolato allappello;
il capo III al ricorso per cassazione;
il capo IV alla revocazione;
il capo V all'opposizione di terzo.
Cio il titolo terzo del libro secondo reca la disciplina delle impugnazioni, in un modo che prevede
la disciplina delle singole impugnazioni regolate nei capi secondo, terzo, quarto, quinto.
Alla regolamentazione dei singoli capi il codice premette un Capo I sulle impugnazioni in
generale - che va dall'articolo 323 all'articolo 328 e che contiene le regole generali di tutte le
impugnazioni. Per, beninteso, noi non proponiamo una impugnazione in generale, ma proponiamo
o l'appello, o il ricorso per cassazione, o la revocazione o il regolamento di competenza. Il che vuol
dire che quando dobbiamo proporre il singolo mezzo di impugnazione dobbiamo guardare al capo
primo per quanto riguarda le regole generali e al caso specifico di quella impugnazione.
Cos, ad esempio, se proponiamo l'appello dobbiamo guardare al capo primo e al capo secondo, se
proponiamo il ricorso per cassazione dobbiamo guardare al capo primo e al capo terzo, se
proponiamo revocazione al capo primo e al capo quarto, se proponiamo opposizione di terzo al capo
primo e al capo quinto.
Il codice cos, cio quando vuole introdurre una disciplina generale di un certo istituto la pone nel
capo primo di un certo titolo; i capi successivi sono dedicati alle singole impugnazioni -e noi
proponiamo la singola specifica impugnazione - ma prima per dobbiamo guardare alle norme del
capo primo sulle impugnazioni in generale, perch si applicano tendenzialmente a tutti i tipi di
impugnazione.

I MEZZI DI IMPUGNAZIONE
Cominciamo dall'art.323, che contiene una mera elencazione dei mezzi di impugnazione.

Art. 323.
(Mezzi di impugnazione)
I mezzi per impugnare le sentenze, oltre al regolamento di competenza nei casi previsti dalla legge,
sono: l'appello, il ricorso per cassazione, la revocazione e l'opposizione di terzo.

Uno di essi gi lo conosciamo, il regolamento di competenza, e quindi non ci torneremo.


Gli altri sono:
l'appello (contro le sentenze di primo grado);
il ricorso per cassazione (contro le sentenze di appello);
la revocazione;
l'opposizione di terzo.

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Si tratta di una elencazione esaustiva dei mezzi di impugnazione di una sentenza e al di fuori di essi
non ne esistono altri.
Le impugnazioni sono classificabili in base a vari criteri.
La prima classificazione quella probabilmente di pi rilevante utilit pratica. Dice l'articolo 324,
che si vero che esistono le impugnazioni, ma anche vero che la partita prima o poi si deve poter
chiudere, cio ci sar il primo tempo, ci sar il secondo tempo, ci saranno i supplementari, ci
saranno i rigori, per non che possiamo stare allo stadio tutta la vita, a un certo punto la partita
deve finire: funziona cos anche per i processi, dove dopo un certo numero di impugnazioni il
processo finisce, cio la sentenza diventa immodificabile.
La sentenza si dice, allora, sentenza passata in cosa giudicata "formale" (cosa giudicata
formale vuol dire che le abbiamo provate tutte: primo grado, appello, il ricorso per cassazione,
revocazione. Ad un certo punto, quella sentenza non per pi impugnabile e non pi
modificabile). Si dice passata in cosa giudicata formale una sentenza che non pi soggetta al
regolamento di competenza, all'appello, al ricorso per cassazione e a revocazione. Ci significa che
finch la sentenza soggetta anche ad uno soltanto di questi rimedi, non si pu dire che essa
passata in giudicato.
Art. 324.
(Cosa giudicata formale)
Si intende passata in giudicato la sentenza che non pi soggetta n a regolamento di competenza, n ad
appello, n a ricorso per cassazione, n a revocazione per i motivi di cui ai numeri 4 e 5 dell'articolo 395

Impugnazioni ordinarie e straordinarie


Sono impugnazioni ordinarie perch condizionano il passaggio in giudicato della sentenza, oppure
se vogliamo vederla da un'altra angolazione, sono ordinarie in quanto proponibili soltanto finch la
sentenza non passata in giudicato.
Esse sono:
il regolamento di competenza;
l'appello;
il ricorso per cassazione;
la revocazione per i motivi di cui ai numeri 4,5;
Per differenza, le altre impugnazioni si dicono impugnazioni straordinarie, la cui proposizione
non condiziona il passaggio in giudicato della sentenza, o, per dirla diversamente, esse sono
proponibili anche quando la sentenza passata in cosa giudicata formale.
Esse sono:
la revocazione per i motivi di cui ai numeri 1,2,3 e 6;
lopposizione di terzo.
Ci significa che vi sono sentenze che, pur non soggette ai rimedi ordinari, sono comunque soggette
a rimedi straordinari, in quanto grazie ad esse, il motivo di critica che io rivolgo alla sentenza non
lo apprendo dalla sentenza, ma da altre circostanze come accade ad esempio quando chiedo la
revocazione per il motivo di cui al numero 2 quando scopra che una prova era falsa o che i
testimoni erano falsi e si erano venduti per 500 euro ciascuno in cambio della testimonianza
favorevole a Tizio. Ci si pu facilmente rendere conto che, spesso, che i testimoni siano falsi, non lo
si scopre subito, ma lo si scopre addirittura a distanza di anni: ecco perch questi motivi di
impugnazione sono motivi straordinari, perch si possono proporre anche quando la sentenza
passata in giudicato.

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Differenza tra Impugnazioni ordinarie e Impugnazioni Straordinarie


La vera distinzione tra impugnazioni ordinarie e impugnazioni straordinarie deriva proprio dal fatto
che le impugnazioni ordinarie, a differenza delle impugnazioni straordinarie, sono proponibili in
un lasso di tempo determinato. Con ci non si vuol dire che le impugnazioni ordinarie sono
soggette ad un termine mentre le straordinarie no, perch anche queste ultime sono soggette ad un
termine.
La differenza tra impugnazioni ordinarie e impugnazioni straordinarie sta nel fatto che mentre le
impugnazioni ordinarie sono soggette a un termine a decorrenza fissa, le impugnazioni
straordinarie sono soggette ad un termine a decorrenza mobile.

LE IMPUGNAZIONI ORDINARIE
Fino a quando sono proponibili le impugnazioni ordinarie, la sentenza non pu essere considerata
passata in giudicato ed quindi ancora modificabile; la partita, in pratica, non ancora finita, anche
se comunque ad un certo punto la partita deve in qualche modo finire: per questo motivo, ex
art.327, le impugnazioni ordinarie sono tutte soggette ad un termine a decorrenza fissa di 6 mesi,
che decorrono dalla pubblicazione della sentenza (pubblicare una sentenza - lo sappiamo- non
significa metterla sui manifesti o su Internet, ma significa renderla pubblica mediante deposito alla
cancelleria, che il momento magico in cui il giudice porta la sentenza dal cancelliere e il
cancelliere appone un timbro: ed dalla data risultante da quel timbro che decorrono i sei mesi per
l'impugnazione della sentenza).
Art. 327,1
(Decadenza dall'impugnazione)
Indipendentemente dalla notificazione lappello, il ricorso per Cassazione e la revocazione per i motivi
indicati nei numeri 4 e 5 dellart. 395 non possono proporsi dopo decorsi sei mesi dalla pubblicazione della
sentenza

Notificazione della sentenza alla controparte


Ma se Tizio, in base alla sentenza, a dicembre deve avere 5000 - e 5000 euro sono sempre 5000
euro, soprattutto di questi tempi - e non pu aspettare i sei mesi perch magari deve prenotare la
crociera o la casa al mare, deve poter sapere con certezza se a giugno potr avere quei 5000
oppure no, e sei mesi sono tanti e lunghi a passare (infatti, il termine si chiama "termine lungo");
cos egli, per abbreviare questo termine lungo sei mesi, va dal cancelliere che ha l'originale della
sentenza e gli chiede di fargliene due copie conformi; dopodich fa esattamente la stessa cosa che
ha fatto al momento della citazione, cio consegna le copie all'ufficiale giudiziario, il quale si reca
dalla controparte e stende la relata di notifica in calce ad entrambe le copie, di cui una la lascia la
controparte e l'altra la restituisce. Cos, praticamente, avviene la notificazione della sentenza alla
controparte.
Se voi leggete l'articolo 325, che viene prima dell'articolo 327, apprendete che il termine per
l'impugnazione non di sei mesi, ma di 30 giorni, mentre per il ricorso per cassazione di 60
giorni. Quindi, capirete che il termine di sei mesi se non fatta la notificazione della sentenza,
mentre si abbrevia a 30 giorni se viene fatta la notificazione della sentenza, salvo che per il
ricorso per cassazione il cui termine di 60 giorni, in quanto si tratta di un ricorso un pochino pi
complicato. La decorrenza del suddetto termine avviene dal momento della notificazione della
sentenza alla controparte. Questo termine si chiama "termine breve".
Art. 325.
(Termini per le impugnazioni)
Il termine per proporre l'appello, la revocazione e l'opposizione di terzo di cui all'art. 404, secondo comma,
di trenta giorni. E' anche di trenta giorni il termine per proporre la revocazione e l'opposizione di terzo
sopra menzionata contro le sentenze delle corti di appello.
Il termine per proporre il ricorso per cassazione di giorni sessanta.

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Ci significa che la parte, quando vedr arrivare la notifica della sentenza a casa, capir che dovr
impugnare la sentenza non pi nel termine lungo di sei mesi ma nel termine breve di 30 giorni dalla
data di notificazione.
Art. 326,1
(Decorrenza dei termini)
I termini stabiliti nell'articolo precedente sono perentori e decorrono dalla notificazione della sentenza,
tranne per i casi previsti nei numeri 1, 2, 3 e 6 dell'art. 395 e negli articoli 397 e 404 secondo comma,
riguardo ai quali il termine decorre dal giorno in cui stato scoperto il dolo o la falsit o la collusione o
stato recuperato il documento o ' passata in giudicato la sentenza di cui al n. 6 dell'art. 395, o il pubblico
ministero ha avuto conoscenza della sentenza.

N.B. Qualche avvocato meno preparato, potrebbe pensare che a seguito della notifica della sentenza
avr la possibilit di usufruire di un ulteriore termine di 30 giorni per impugnare, oltre ai sei mesi
previsti dal codice. Ma, attenzione, la notificazione serve ad abbreviare il termine lungo e non ad
allungarlo. Mi spiego: se voglio accorciare il termine di sei mesi dalla pubblicazione della
sentenza, vi notifico la sentenza; ma se vi notifico la sentenza il giorno stesso che scadono i sei
mesi, non che il termine di sei mesi si allunga di 30 giorni e che pertanto voi avrete altri ulteriori
30 giorni per impugnare la sentenza, ma quel giorno stesso la sentenza passer in giudicato, in
quanto i sei mesi sono il termine massimo. Per cui, se io vi notifico la sentenza, al termine lungo si
sostituisce il termine breve di 30 giorni, e la notifica non vale ad allungare il termine lungo, bens
vale ad accorciarlo.
Domanda di uno studente: solitamente chi che notifica la sentenza?
Ovviamente, chi notifica la sentenza solitamente chi ha vinto ed un modo per stringere
l'avversario, perch se non gliela notifico ha sei mesi per pensarci, mentre se lo faccio ha un
massimo di 30 giorni.
LE CONDIZIONI DELL'IMPUGNAZIONE
Le condizioni dell'impugnazione sono il riflesso delle condizioni dell'azione, anche se la situazione
adesso molto pi facile perch oramai la vicenda filtrata dalla sentenza.
Le condizioni dell'impugnazione sono:
l'interesse ad impugnare;
la legittimazione ad impugnare;
la compatibilit del rimedio in grado di impugnazione;
L' INTERESSE AD IMPUGNARE
Linteresse ad impugnare dato dalla "soccombenza pratica", vale a dire dal pregiudizio
materiale che una parte ha ricevuto dalla sentenza derivante dal fatto che in tutto o in parte una mia
domanda non stata accolta o che una domanda del mio avversario stata accolta in tutto o in parte
mentre io dicevo che non doveva essere accolta.
Ma esiste anche una "soccombenza teorica"? S, esiste anche una soccombenza teorica, ma essa non
integra il requisito dell'interesse ad impugnare, in quanto riguarda pi un problema morale della
parte che un problema che riguarda il processo.
La soccombenza pratica pu anche essere reciproca o parziale o ripartita, che la stessa cosa. Ad
esempio, io dico al giudice che voglio 5000 euro mentre voi,al contrario, dite che mi dovete 0 euro;
il giudice che dispone euro 5000 o euro 0 un esempio di soccombenza totale, perch io sono
totalmente vittorioso o sconfitto e voi siete totalmente sconfitti o vittoriosi. Ma il giudice potrebbe
condannarvi, ad esempio, a pagare non 5000 ma 2500, e allora in questo caso voi sarete un po'
vittoriosi e un po' soccombenti: si parla allora di soccombenza parziale, reciproca o ripartita. In
questo ultimo caso, quindi, entrambi abbiamo interesse ad impugnare perch 2500 non ci stanno

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bene e, di riflesso, avremmo entrambi interesse a notificare. L'interesse ad impugnare la sentenza,


pertanto, in capo ad entrambe le parti.

LA LEGITTIMAZIONE AD IMPUGNARE
La legittimazione ad impugnare data dall' avere rivestito la qualit di parte nel grado in cui
stata emanata la sentenza impugnata.
Dal punto di vista strettamente pratico, il giudice per verificare se sussiste la legittimazione ad
impugnare deve prendere la sentenza, deve prendere l'atto di impugnazione e controllare se a
proporre l'atto di impugnazione una persona che gi stata parte nel grado precedente, cio parte
nella sentenza impugnata. Quindi, ad esempio, nel giudizio Della Pietra contro Tansillo, dove
impugna Della Pietra, il giudice constater che Della Pietra impugna con l'atto di impugnazione,
Della Pietra c'era nella sentenza,ergo Della Pietra ha la legittimazione ad impugnare.

LA COMPATIBILIT DEL RIMEDIO


E data dall'aver scelto un impugnazione compatibile e congruente con il tipo di provvedimento
giudiziale emanato e che voglio impugnare. data dalla congruenza tra la specie del
provvedimento impugnato (es. sentenza di I grado, sentenza di appello, etc.) e il tipo di
impugnazione prescelta (appello, ricorso per cassazione,etc).
Sappiamo, ad esempio, che la sentenza di primo grado pu essere impugnata con ricorso in
appello e la sentenza di appello con ricorso per cassazione. Non possiamo, pertanto, saltare
direttamente al ricorso per cassazione, perch ove lo facessimo il giudice dichiarerebbe
l'inammissibilit della impugnazione per difetto della condizione della compatibilit del rimedio.
Il termine per proporre l'appello di 30 giorni dalla notificazione, mentre i termini per proporre
ricorso per cassazione di 60 giorni: se uno non conoscesse la condizione della compatibilit del
rimedio, potrebbe dire sbagliando "uh!! Sono passati 32 giorni dalla notifica della sentenza di
primo grado!uh! ho dimenticato di fare l'appello, vabb non c' problema, tanto ho altri 28 giorni
per fare ricorso per cassazione!". Ebbene questo discorso totalmente sbagliato.

Quindi, ricapitolando, le condizioni di impugnazione sono le stesse della citazione cambiate di


poco, dove l'interesse ad agire diventa interesse ad impugnare, dove la possibilit del
provvedimento diventa la compatibilit del rimedio.
Le regole generali sull impugnazione e le relazioni tra le cause
Ora passiamo a studiare gli articoli 331 e 332 che sempre in sede di impugnazione generale
risolvono un problema, che questo: se nel grado precedente, quello nel quale stata emanata la
sentenza impugnata, vi erano pi di due parti, la pluralit di parti deve essere presente anche nel
giudizio di impugnazione? oppure una delle parti ce la possiamo lasciare dietro? Esempio: se nel
giudizio di I le parti erano Tizio, Caio e Sempronio, e Tizio poi propone impugnazione solo
contro Caio, Sempronio lo possiamo lasciare fuori o ce lo dobbiamo tirare dentro per forza?
Per risolvere questo problema, il codice distingue le RELAZIONI TRA LE CAUSE in tre modi (le
relazioni tra Tizio, Caio, Sempronio possono essere di tre tipi):
relazione di inscindibilit (art.331);
relazione di dipendenza (art.331);
relazione di scindibilit (art.332).
Ci significa che quando il giudice si accorge che non vi sono le parti del grado precedente, si
chiede "ma la relazione con la parte pretermessa era di inscindibilit, di dipendenza, o di
scindibilit?" Perch se era di inscindibilit, applica l'articolo 331; se era di dipendenza applica
sempre l'articolo 331;se era di scindibilit applica l'articolo 332.

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Quando cio il giudice prende l'impugnazione e prende la sentenza e vede che ci sono le stesse parti
il problema non si pone. Esempio: se nell'atto di impugnazione vi sono come parti Della Pietra
Tansillo Elmo e nella sentenza vi sono lo stesso Della Pietra Tansillo Elmo allora non vi n
un problema di 331 n un problema di 332, in quanto tutte le parti del grado precedente sono
presenti nel grado successivo.
Il problema nasce quando il giudice vede l'atto di impugnazione dove appaiono come parti Della
Pietra Tansillo, lo confronta con la sentenza dove invece appaiono come parti Della Pietra
Tansillo Elmo e si chiede "ma Elmo dove sta?! Non l'hanno tirato dentro! Ora, come mi devo
regolare?". Pi precisamente, il giudice si chieder: "ma il rapporto verso Elmo nella causa tra Della
Pietra Tansillo di che tipo era?". Se il rapporto era di dipendenza, applica l'articolo 331; se il
rapporto era di scindibilit, applica l'articolo 332.

RELAZIONE DI INSCINDIBILIT O DIPENDENZA - 331


Nel nostro caso, il giudice constata che nell'atto di impugnazione ci manca Elmo e stabilisce che la
relazione tra le cause di inscindibilit o di dipendenza: in tal caso guarda all'art. 331.
Infatti, manca una delle parti del grado precedente e la relazione tra le cause di inscindibilit o
dipendenza, per cui o r d i n a l a i n t e g r a z i o n e d e l c o n t r ad d i t t o r i o in un termine
perentorio. In pratica il giudice fa questo ragionamento : "cari Della Pietra e Tansillo, io non vado
avanti se non vi tirate dentro anche Elmo; se lo fate, possiamo continuare, mentre, se non lo fate, il
processo muore qui e io dichiaro l impugnazione inammissibile, la causa finisce e la sentenza
passa in giudicato". In sostanza, la causa non pu vivere senza Elmo, per cui o viene tirato dentro o
non si va avanti.

Art. 331
(Integrazione del contraddittorio in cause inscindibili)
Se la sentenza pronunciata tra pi parti in causa inscindibile o in cause tra loro dipendenti non stata
impugnata nei confronti di tutte, il giudice ordina l'integrazione del contraddittorio fissando il termine nel
quale la notificazione deve essere fatta e, se necessario, l'udienza di comparizione.
L'impugnazione dichiarata inammissibile se nessuna delle parti provvede all'integrazione nel termine
fissato.

Cosa significa integrare il contraddittorio?


Esattamente la stessa cosa che voleva dire in primo grado. Se siamo in appello, noi notifichiamo
una citazione, un atto contenente la vocatio in ius a fronte del quale Elmo pu fare quello che vuole,
restare contumace o costituirsi, ma nel momento in cui gliela notifichiamo Elmo diventa parte di
quel giudizio e la sentenza impugnata avr pertanto effetto anche contro di lui, cio ce lo siamo
tirati dentro e lo abbiamo reso parte. Che poi egli decida di essere una parte contumace o una parte
attiva, non un problema nostro. Ma, se non ce lo tiriamo dentro e non gli notifichiamo l'atto con il
quale egli diventa parte, l'impugnazione non pu andare avanti e l impugnazione muore tra Della
Pietra Tansillo, il giudice la dichiara inammissibile e la sentenza impugnata passa cos in
giudicato.

RELAZIONE DI SCINDIBILIT - 332


Come si regoler,invece, il giudice nell'ipotesi in cui manchi Elmo e si accorga che la relazione tra
le cause non n di inscindibilit n di dipendenza, bens di scindibilit?
Nella ipotesi di relazione di scindibilit, il giudice utilizzer come parametro l'articolo 332, che gli
dir cosa fare.

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Innanzitutto egli verifica che la parte pretermessa nell'atto di impugnazione sia ancora in termine
per impugnare:
se la parte pretermessa non pi in termine per impugnare, allora rester fuori dal
giudizio per sempre;
se la parte pretermessa ancora in termine per impugnare, il giudice ordiner alle parti
presenti di notificargli l'impugnazione (il giudice ordina alle parti presenti di
notificare limpugnazione al pretermesso). Se le parti presenti notificano
l'impugnazione, allora tutti vissero felici e contenti, mentre se non lo fanno il processo di
impugnazione resta sospeso, finch per la parte pretermessa non decorso il termine per
impugnare. Se poi egli non vuole impugnare, allora non si costituisce e per lui passa in
giudicato la sentenza.

Art. 332
(Notificazione dell'impugnazione relativa a cause scindibili)
Se l'impugnazione di una sentenza pronunciata in cause scindibili stata proposta soltanto da
alcuna delle parti o nei confronti di alcuna di esse, il giudice ne ordina la notificazione alle altre,
in confronto delle quali l'impugnazione non preclusa o esclusa, fissando il termine nel quale la
notificazione deve essere fatta e, se necessario, l'udienza di comparizione.
Se la notificazione ordinata dal giudice non avviene, il processo rimane sospeso fino a che
non siano decorsi i termini previsti negli articoli 325 e 327 primo comma.

Ipotesi in cui il giudice ordina la notificazione della impugnazione al pretermesso ma le parti


presenti non procedono alla notificazione:
Quando il giudice ordina la notifica della impugnazione al pretermesso, ma poi le parti non
notificano, cosa accade?
In una simile ipotesi, a differenza di quanto accade nell'articolo 331 dove la sanzione prevista
quella della inammissibilit della impugnazione, l'art. 332 prevede invece una sanzione molto pi
blanda: infatti, il giudice sospende il processo di impugnazione, che riprender quando per la
parte pretermessa sar scaduto il termine per impugnare, vale a dire quando saremo sicuri che ella
non potr impugnare pi [sanzione della sospensione della impugnazione fino alla decorrenza
dei termini per impugnare].
Ricapitolando, se manca una delle parti pretermesse il giudice allora deve chiedersi che relazione
esista tra le cause: se v relazione di inscindibilit e dipendenza applica all'art. 331; se v
relazione di scindibilit applica l'art. 332.
Se applica il 331 - relazione di inscindibilit e di dipendenza - ordina alle parti presenti di
integrare il contraddittorio notificando al pretermesso un atto contenente la vocatio in ius che lo
renda parte gi nel momento in cui lo riceve: se lo fanno, bene; se non lo fanno, non va avanti l
impugnazione e passa in giudicato la sentenza.
Se applica il 332 - relazione di scindibilit - il giudice per prima cosa verifica se la parte
pretermessa ancora in termine per impugnare: se non lo , peggio per lui; se lo , allora ordiner
alle parti presenti di notificare in un termine l'impugnazione (che vuol dire fotocopiare la prima
impugnazione e mandargliela). Con ci non detto che a seguito di questo fatto la parte
pretermessa diventi parte del giudizio, in quanto se vorr farne parte dovr costituirsi, altrimenti ne
resta fuori e per lui passa in giudicato la sentenza impugnata, mentre per le parti presenti prosegue il
giudizio.
Esempio della Partecipazione alle nozze: vi portano una busta molto carina, in carta di Amalfi,
Voi pensate subito "qualcuno si sposa"; poi la aprite e, se trovate solamente il foglietto grande
(art.332) significa che vi hanno solo partecipato alle nozze, cio vi hanno fatto solo sapere che si
terranno le nozze, e, se proprio volete, potete andare in chiesa, non siete invitati al banchetto, ve

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lhanno solo comunicato. Se, invece, trovate anche il foglietto piccolo (art.331), quello per cui
dovrete fare il regalo perch siete invitati, allora siete parti di quel matrimonio per il solo fatto che
avete ricevuto l'invito di partecipazione. Mentre nel primo caso del foglietto grande, vuoi non vi
sentite in obbligo di avvertire perch siete semplicemente partecipati, notiziati ma non invitati al
banchetto, nel secondo caso invece siete parti del matrimonio gi dal momento in cui ricevete
l'invito e dunque vi preoccupate di avvertire nel caso in cui non potreste andare; infatti,potrete
anche non andare, ma sarete comunque invitati "contumaci".

Caso pratico di relazione di inscindibilit


Per il codice, la relazione di inscindibilit ex art. 331 un vincolo molto forte. La inscindibilit
esiste in natura ed facilmente individuabile dal giudice.
Si ha una relazione di inscindibilit tra pi parti in sede di impugnazione quando in primo grado vi
era un l i t isconsorzi o necessario o facoltativo con cumulo necessario. Quando in primo grado vi
era un litisconsorzio necessario o un litisconsorzio facoltativo con cumulo necessario, in sede di
impugnazione vi sempre una relazione di inscindibilit.
Esempio: se Tizio, Caio e Sempronio si stanno dividendo il fondo a San Giuseppe Vesuviano e lo
devono dividere in tre parti, si trovano in un litisconsorzio necessario di primo grado; se, a seguito
della divisione, Sempronio impugna la sentenza di primo grado lamentando di avere avuto nella
divisione una porzione minore e notifica l'impugnazione soltanto a Tizio, allora il giudice
dell'impugnazione dir che non possibile tenere fuori Caio, perch alla fine il fondo sempre tra
tutti e tre deve essere diviso, al massimo deve rifare le porzioni se accoglie l'impugnazione; per cui,
il giudice far come il suo collega di primo grado e al giudizio dovr partecipare anche Caio,
affinch per tutti e tre passi in giudicato la sentenza di appello, o altrimenti, se viene tenuto fuori
Caio, deve passare in giudicato per tutti e tre la sentenza di primo grado, diventando inammissibile
l'impugnazione.
Casi pratici di relazioni di scindibilit inscindibilit e dipendenza
In ordine ai casi di relazione di dipendenza o scindibilit in sede di impugnazione, la situazione
pi complicata.
Esempio di relazione di dipendenza: la Banca ha prestato 100.000 ad Antonio e Vincenzo presta
la fideiussione; la Banca conviene Antonio e Vincenzo in giudizio di primo grado, affermando di
volere i soldi, ma Antonio si difende dicendo che non esiste il debito mentre Vincenzo si difende
dicendo che non esiste la fideiussione. La banca vince, e Vincenzo e Antonio vengono condannati
in solido a pagare perch il giudice ha detto che esiste sia il debito sia la fideiussione. Allora,
Antonio ricorre in appello, impugnando la sentenza e affermando che il giudice di primo grado ha
sbagliato, in quanto non esiste il suo debito e ne tiene fuori Vincenzo. Nella prima udienza il
giudice si chieder allora: "siamo in una ipotesi di dipendenza o di scindibilit?" Egli far
sostanzialmente questo ragionamento: "se io tengo fuori il fideiussore Vincenzo, allora passa in
giudicato la sentenza di primo grado che dice che la fideiussione di Vincenzo esiste; Antonio da
parte sua ha fatto appello dicendo che il debito non esiste. Supponiamo che Antonio vinca e che io
debba poi dire nella mia sentenza che il debito non esiste.
Ora, se cos fosse, non un paradosso che per Antonio il debitore passa in giudicato la sentenza di
appello che dice che il debito non esiste, mentre per Vincenzo il fideiussore passa in giudicato la
sentenza di primo grado dove si dice che per quanto il debito non esiste la sua fideiussione esiste e
quindi deve pagare una garanzia di 100.000? Certo che un paradosso e che quindi non esiste n
in cielo n in terra, in quanto se non esiste il debito non esiste nemmeno la fideiussione".
evidente, quindi, che il giudice allora dir "non posso tenere fuori Vincenzo, me lo dovete
chiamare dentro per forza, perch o passa in giudicato per tutti la sentenza di primo grado che dice
che il debito esiste oppure passa in giudicato per tutti la sentenza di appello che potr dire che il
debito non esiste, ma non sar possibile in alcun modo che per Antonio 100.000 se li messi in

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tasca il debito non esiste mentre per Vincenzo che quel poveretto che ha garantito i 100.000 il
debito esiste (un fideiussore non pu pagare per un debito che non esiste). Quindi potete capire che
il giudice dir che si tratta di una relazione di dipendenza ex articolo 331.

Esempio di relazione di scindibilit: tuttavia non tutte le cause in cui vi un debito e una
fideiussione sono cause con relazione dipendente, in quanto un debito pu benissimo esistere ma la
fideiussione a garanzia di quel debito pu non esistere, per cui la causa in questo caso pu stare in
una relazione di scindibilit.
Nell'esempio di sopra, se la sentenza di primo grado condannasse Antonio come debitore e
Vincenzo come fideiussore a pagare alla Banca 100.000 euro, ma Vincenzo impugnasse la sentenza
dicendo che del debito non gliene frega niente e che la fideiussione non l'ha mai prestata, si
potrebbe avere in tal caso una sentenza di primo grado passata in giudicato verso Antonio - con la
quale si dice che il debito esiste - e in appello avere poi la riforma della sentenza che dice che la
fideiussione non esiste?
La risposta s, in quanto pu benissimo esistere un debito senza fideiussione, ma non il contrario.
Allora in questo caso il giudice dir che siamo di fronte a una causa scindibile ed Antonio (il
debitore) pu essere tenuto fuori dal giudizio di impugnazione, basta che gli fate sapere che
Vincenzo (il fideiussore) ha fatto l'impugnazione, cos se vuole pu impugnare anche lui.

Di nuovo esempio di relazione di dipendenza: ma, se nell'esempio di cui sopra, Vincenzo il


fideiussore impugna affermando che non solo non esiste la fideiussione ma non esiste nemmeno il
debito, allora in tal caso non possiamo tenere fuori Antonio dalla causa di impugnazione, perch le
cause tornano ad essere dipendenti e si applica lart.331.

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LEZIONE 27

ARGOMENTI
RIEPILOGO IMPUGNAZIONE 323 IMPUGNAZIONI ORDINARIE E STRAORDINARIE E LA LORO DISTINZIONE
NELLA DECORRENZA DEL TERMINE 324 CPC PASSAGGIO IN COSA GIUDICATA CONDIZIONI DELLAZIONE
(V. SLIDE) INTERESSE E LEGITTIMAZIONE E COMPATIBILITA DEL RIMEDIO PLURALITA SOGGETTIVA NEL
GIUDIZIO DI IMPIGNAZIONE 331- 332 CPC CAUSE SCINDIBILI E INSCINDIBILI FATTORI DELLA CAUSA
SCINDIBILE : CONTENUTO DELLA SENTENZA , PARTE CHE IMPUGNA, MOTIVO PER CUI SI IMPUGNA
COMPLESSITA OGGETTIVA DEL PROCESSO DI IMPUGNAZIONE IMPUGNAZIONE INCODENTALE ED
INCIDENTALE TARDIVA 334 CPC.

RITOCCHI AL PROCESSO CIVILE


[Sta per essere introdotto il fallimento dei privati ossia la possibilit per chi ha una
sovraesposizione debitoria di fare degli accordi di ristrutturazione con i propri creditori come si fa
in caso di fallimento, tipo mettetevi daccordo vi do il 50 % del vostro credito e la chiudiamo
qui].
[viene aumentata da 516,46 euro a 1000 euro la possibilit di stare in giudizio personalmente
dinanzi al giudice di pace]
[viene previsto che nelle cause che non hanno un valore superiore a 1000 euro la liquidazione resa
al difensore non pu mai superare il valore della domanda. E questo potrebbe avere profili di dubbia
costituzionalit perch supponiamo che tizio debba avere 50 euro da caio e caio non li vuole
restituire. Se tizio sa che poi il processo che in teoria potrebbe costargli pi di 50 euro ma di spese
di difensore non potrebbe costargli pi di 50 euro, tizio potrebbe essere indotto a non recuperare pi
quei 50 euro. Ma il processo dovrebbe essere fatto per recuperare qualunque somma anche un euro:
chiara misura deflattiva dei processi]
RIEPILOGO
Abbiamo detto che le impugnazioni il modo in cui la parte sfavorita dalla sentenza pu
impugnarla. Lelenco delle impugnazioni allart 323 cpc. Il regolamento di competenza lo
abbiamo gi visto ora occorre guardare le altre 4 impugnazioni.
Queste restanti 4 impugnazioni si dividono in due gruppi. Il primo gruppo formato dalle
impugnazioni ordinarie:

appello
ricorso per cassazione
revocazione per i n 4 e 5
queste sono le impugnazioni che condizionano il passaggio in giudicato della sentenza nel senso che
finch proponibile anche una sola di questa, la sentenza non pu dirsi passata in cosa giudicata,
non pu dirsi cio stabile, irretrattabile.
Sono straordinarie:

lopposizione di terzo
la revocazione ex 395 per i n 1,2,3,6 e 397 cpc
e queste impugnazioni sono dette straordinarie le impugnazioni proponibili anche dopo che la
sentenza passata in giudicato, la cui proponibilit cio non impedisce il passaggio in giudicato
della sentenza:

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La ratio della distinzione tra ordinarie e straordinarie sta nel termine ma per il fatto che le prime
sono con il termine e le seconde sono senza termine perch invece tutte sono con il termine tranne
una che poi vedremo.
La differenza sta invece nel momento della decorrenza.

Le impugnazioni ordinarie decorrono da una data fissa. Si fanno valere entro 6 mesi dalla
pubblicazione della sentenza ossia dal deposito in cancelleria. E se si vuole accorciare
questo termine occorre notificare un a copia della sentenza al proprio avversario. Dal
momento della notifica il termine si riduce a 30 gg per tutte le impugnazioni ordinarie tranne
per il ricorso per cassazione in cui il termine si riduce a 60 gg.
Le impugnazioni straordinarie non decorrono da una data fissa ma da una data mobile. Il
termine decorre da un momento imprevedibile, ossia dal momento in cui si scoperto il
fatto straordinario (es: si scopre che il testimone era falso o che il giudice si era venduto)
anche a distanza di anni quindi.
Es: se tizio scopre che il giudice che ha sentenziato contro il nonno e che ha determinato
quindi la perdita di una casa di tizio anche se la sentenza contro il nonno risale a 70 anni fa,
tizio dal momento in cui scopre che il giudice si era venduto ha 30 gg di tempo da momento
in cui lo scopre per proporre impugnazione.
Tutte le impugnazioni stiamo sempre nel capo I sulle impugnazioni in generale ossia le nome
comuni a tutte le singole impugnazioni hanno delle condizioni :

Interesse ad agire: che dato dalla soccombenza pratica ossia la sentenza deve fare male
alla parte che perde ossia la parte che perde deve dare qualcosa di materiale allavversario
anche se ritiene di non doverla dare. Il che vuol dire che la soccombenza teorica non integra
linteresse ad impugnare. Es: se tizio ha chiesto la condanna al pagamento di caio e caio ha
eccepito la prescrizione e il giudice ha respinto leccezione di pagamento ma ha accolto
leccezione di prescrizione, in questo caso caio praticamente vittorioso anche se
teoricamente soccombente sulla questione di pagamento.. E dunque caio non potr fare
impugnazione
Legittimazione ad agire: dato dal fatto che chi impugna era parte nel grado precedente.
Gioca i supplementari solo chi ha giocato i tempi regolamentari o meglio gioca il secondo
tempo solo chi ha giocato il primo.
Compatibilit di grado tra causa principale e causa impugnata: ossia che si impugnata
la sentenza con il rimedio specifico previsto per quella sentenza. Se la sentenza di primo
grado si impugnato con appello, se la sentenza di secondo grado si impugnato con il
ricorso per cassazione. Se si fa il ricorso per cassazione contro una sentenza di primo grado,
limpugnazione inammissibile perch manca questa condizione di compatibilit.

PLURALITA O COMPLESSITA SOGGETTIVA NEL GIUDIZIO DI IMPUGNAZIONE


Ipotesi in cui il giudizio di impugnazione si svolge o pu svolgersi tra pi parti:
Se ci sono tutte le parti del grado precedente 331 e 332 non vengono in evidenza.
Se manca quante parte del grado precedente, il giudice deve chiedersi se la causa scindibile
o dipendente. Se si il giudice ordina alle parti presenti lintegrazione del contraddittorio, se
le parti integrano bene e se le parti non integrano, invece, limpugnazione inammissibile
ossia passa in giudicato per tutti la sentenza impugnata.
Se invece si tratta di causa inscindibile, non occorre che le parti integrano il contraddittorio
della parte pretermessa ma il giudice ordina di informare il pretermesso in modo che se
vuole impugnare lo fa nel processo in oggetto. Se la parte pretermessa non pi in termine

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per impugnare, non occorre informarla, tanto per lui passata in giudicato la sentenza di
primo grado e dunque il giudice non render lordine, mentre se per il pretermesso non
decorso il termine per impugnare ed il giudice rende lordine di informare il pretermesso e le
parti non lo rispettano, il giudice dimpugnazione sospende il processo di impugnazione
finch per il pretermesso non trascorso il termine breve o lungo per impugnare e quindi
finch per lui non passata in giudicato la sentenza.
Se nel grado precedente, ossia quello in cui stata emanata la sentenza impugnata, ci erano pi di
due parti, questa pluralit va trasportata nel giudizio di impugnazione o no?
Se in fase di impugnazione si ha lo stesso numero di parti che cera nel grado precedente le due
disposizioni del 331 e del 332 cpc non vengono in rilievo.
Mentre il 331 e il 332 vengono in evidenza se e quando il giudice dellimpugnazione si accorge che
in fase di impugnazione manca una parte ossia che limpugnazione non stata proposta da o contro
tutti le parti del grado precedente.
E il giudice dellimpugnazione deve chiedersi: che devo fare con la parte che rimasta fuori ?
Come mi devo regolare?
Per rispondere a questa domanda il giudice deve vedere se applicare lart 331 o 332 cpc. ossia il
giudice si deve chiedere se siamo in presenza di cause scindibili o inscindibili. E come fa il giudice
ha capirlo se sono scindibili o meno? Il giudice dellimpugnazione dovr guardarsi il tipo di
controversia e stabilirlo.
Se applicare lart 331 o 332 cpc dipende dalla relazione tra le cause esistenti tra i pi soggetti.

Se si tratta di cause inscindibili, il giudice applicher lart 331 cpc (nel 331 si integra
limpugnazione. Vi lesigenza che la sentenza passi in giudicato nello stesso grado e
quindi con lo stesso contenuto verso tutti)
Se si tratta di cause dipendenti, il giudice applicher lart 331 cpc
Se si tratta di cause scindibili, il giudice applicher lart 332 cpc (nel 332 si notifica
limpugnazione. Lesigenza che tutti impugnino, se lo vogliono fare, nello stesso processo.
ma se non lo vogliono fare non escluso che per una parte passi in giudicato la sentenza di
primo grado mentre per laltra parte la sentenza di secondo grado, quindi con esisti diversi)
Abbiamo detto ieri che stabilire se siamo di fronte ad una causa inscindibile facile ossia sono
cause inscindibili quelle che in primo grado presentano un litisconsorzio necessario o un
litisconsorzio facoltativo con cumulo necessario.
Es: primo grado: tizio, caio e sempronio. Secondo grado: il giudice si accorge che manca
sempronio. E allora il giudice dellimpugnazione si chiede che tipo di causa ? Di divisione di un
immobile. E allora litisconsorzio necessario e quindi causa inscindibile 331 e le parti dovranno
tirarsi dentro anche sempronio.
Abbiamo anche detto che mentre possibile elencare le cause inscindibili, non possibile fare
altrettanto per quelle scindibili e dipendenti perch lo stesso tipo di causa/controversia, pu
presentare profili di scindibilit o di dipendenza in base a tre variabili che il giudice dovr
incrociare e valutare, tutte e tre, e dopo averle incrociate e valutate, solo allora potr dire se di
fronte a causa dipendente o scindibile. Per stabilire se le controversie tra le pi parti sono legate da
un vincolo di dipendenza (e dunque applicher il 331 cpc, le cui istruzioni sono date con ordinanza
che non ha contenuto decisorio quindi non impugnabile. E impugnabile invece la sentenza con
cui il giudice dichiara limpugnazione inammissibile nel caso non si adempie allordinanza di

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integrazione) o scindibilit (e dunque applicher il 332 cpc, le cui istruzioni sono date con
ordinanza, che non ha contenuto decisorio quindi non impugnabile) il giudice, dunque deve
incrociare e valutare tre fattori:

Contenuto della sentenza


(Qual ) la parte che impugna
(Qual ) il motivo per cui impugna
E dallincrocio di questi tre elementi che il giudice pu stabilire se c dipendenza o scindibilit e
lo determina caso per caso.
Es: la banca ha prestato 100 mila al debitore tizio con fideiussione di caio. Il fideiussore caio ha
garantito verso la banca. La banca vince ed il debitore e il fideiussore vengono condannati in solido.
In primo grado il debitore tizio ha detto che non esiste il debito e il fideiussore caio ha detto che
non esiste la fideiussione. Il giudice rigetta ambo le eccezione e dichiara esistente il debito e la
fideiussione e li condanna in solido. Il debitore tizio impugna contro la banca. Fa appello dicendo
che il giudice di primo grado ha sbagliato e che non esiste il debito. Il giudice confronta la sentenza
di primo grado e latto di appello e non ci trova caio. e si chiede se c un rapporto di dipendenza o
di scindibilit tra la causa tra la banca, tizio e caio e quella di secondo grado tra tizio e la banca.
E il giudice fa il seguente ragionamento:

Impugnazione del debitore: Se il giudice tiene fuori dalla causa di secondo grado
(dappello) caio, passa in giudicato nei suoi confronti la sentenza di primo grado che dice
che caio deve pagare 100 mila euro perch in primo grado tizio debitore e caio fideiussore
sono stati condannati in solido al pagamento. Ma intanto va avanti in secondo grado la
sentenza tra la banca e tizio (che han impugnato) allesito della quale invece il giudice
dellimpugnazione potrebbe anche sentenziare che il debito non esiste. In questo caso ci
troveremmo dinanzi il paradosso che il debitore tizio non deve nulla e viene addirittura
riconosciuto non debitore e il fideiussore deve pagare 100 mila per un debito che non esiste.
E allora il giudice dellimpugnazione dinanzi questo paradosso capisce che si tratta di causa
dipendente e che in appello deve chiamare dentro anche caio fideiussore. ma non sempre
dove c un rapporto tra debitore e fideiussore c anche dipendenza perch il rapporto di
caio dipende dal rapporto di tizio ossia lesistenza della fideiussione dipende dallesistenza
del debito.
Impugnazione del fideiussore con eccezione di inesistenza di fideiussione: Se invece
impugna caio la sentenza di primo grado in cui viene riconosciuto il debito in solido e dice
che non c la fideiussione e che lui non ha mai garantito, il giudice si fa la stesa domanda di
prima: si pu tenere fuori tizio il debitore? pu succedere che esiste il debito ma non la
fideiussione? Si . e allora siamo in presenza di una causa scindibile. Se manca una delle parti
del grado precedente, e il giudice, valutando i tre fattori (contenuto della sentenza, parte che
impugna e motivo dellimpugnazione) si avvede che una causa scindibile, si chieder se la
parte pretermessa per la quale pu passare in giudicato la sentenza ancora in termine per
impugnare.
Se la parte non pi in termine per impugnare, per la parte pretermessa la sentenza
sar passata in giudicato.
Se invece la parte pretermessa ancora in termine per impugnare, allora il giudice
ordina alla parte di notificare alla parte pretermessa la fotocopia dellimpugnazione.
Se la parte notifica , tutto procede e la parte pretermessa che riceve la copia
dellimpugnazione non parte del giudizio ma se vuole costituirsi pu farlo nel
giudizio in corso. Se la parte invece non notifica copia dellimpugnazione al
pretermesso, allora il processo di impugnazione resta sospeso finch per la parte

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pretermessa a cui non stata notificata la copia dellimpugnazione non sono scaduti
i termini per impugnare e si sicuri che non impugner pi e che quindi si pu
andare avanti. Quindi non c inammissibilit in questo caso ma occorre solo
attendere la scadenza del termine per impugnare per il pretermesso.
Es: caio impugna contro la banca e dice che non esiste la fideiussione. Il giudice
rileva che ci manca tizio il debitore ma che una causa scindibile. E allora pu
passare in giudicato la sentenza di primo grado che dice che il debito esiste e andare
avanti, in appello, la causa solo per verificare se esiste o meno la fideiussione, tanto
pu esistere il debito senza la fideiussione. E allora il giudice si chieder: ma tizio
debitore ancora in termini per impugnare? Se non lo , andr avanti il processo di
impugnazione (dappello) tra caio fideiussore e la banca, perch non c bisogno di
avvisare con copia di impugnazione tizio tanto per cui la sentenza gi passata in
giudicato e quindi non pu pi impugnarla, se tizio debitore ancora intermini per
impugnare invece il giudice ordiner alla banca e a caio fideiussore di notificare al
debitore tizio la copia dellimpugnazione in modo che se tizio vuole impugnare
proprio in quel giudizio tra caio e la banca che deve farlo.
Se la banca o caio notificano limpugnazione tutto procede, altrimenti il giudice
sospende il processo finch per tizio debitore non decorso il termine per
impugnare. (ovviamente se tizio si costituisce a seguito di notificazione di copia
dellimpugnazione a titolo di conoscenza diventa parte e quindi passa in giudicato
anche per lui la versione della sentenza di secondo grado, se non lo fa passa in
giudicato la sentenza di primo grado per lui mentre per chi ha impugnato passa in
giudicato la sentenza di secondo grado :regola del puoi non venire ma sei
invitato).
Impugnazione del fideiussore con eccezione di inesistenza di debito e fideiussione: Se
invece caio impugna contro la banca e tiene fuori il debitore tizio e non dice solo che non
c la fideiussione ma che non esiste neppure il debito, allora il giudice dappello si deve
chiedere: possibile riconoscere che non c il debito n la fideiussione verso caio mentre in
primo grado sono stati riconosciuti verso tizio e caio? quindi potrebbe non esserci il debito
verso caio fideiussore ma intanto passa in giudicato la sentenza di primo grado verso tizio e
caio che dice che c il debito? No. E allora siamo in presenza di causa dipendente. Perch
il debito esiste o non esiste.
Quando vi scindibilit o dipendenza vuol dire che la causa va decisa allo stesso modo nello stesso
grado per tutte le parti ossia o passa in giudicato per tutti la sentenza del grado precedente o passa in
giudicato per tutta la sentenza del grado successivo. E tutti devono partecipare ai gradi successivi e
se manchiamo qualcuno o non ce lo tiriamo dentro, (integrando il contraddittorio ossia notificando
alla parte pretermessa un atto contenente la vocatio in ius che la rende parte nel momento in cui lo
riceve con tutte le facolt che abbiamo visto in primo grado, ossia se vuole restare contumace, resta
contumace, se vuole partecipare, partecipa e si costituisce etc, fermo restando che nel momento in
cui la parte pretermessa stata resa parte, questa sar coinvolta dalla riforma della sentenza in
secondo grado, che passer in giudicato per tutti) il grado successivo non pu andare avanti e
limpugnazione inammissibile, limpugnazione non va avanti e passa in giudicato per tutti la
sentenza del grado precedente.
Il giudice dellimpugnazione nel caso occorra integrare il contraddittorio d un termine in prima
udienza. Ed in seconda udienza verifica se le parti hanno integrato. Se le parti non hanno integrato
(ossia non hanno portato in giudizio la copia notificata dellatto di integrazione) dichiara
linammissibilit della sentenza,

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quindi le cause possono essere inscindibili, dipendenti e inscindibili ed una stessa causa a seconda
dei tre fattori pu essere scindibile o dipendente solo che poi passando dal piano logico a quello
giudico, le dipendenti hanno lo stesso regime delle inscindibili, le scindibili ne hanno un altro.
D:ma quando c scindibilit, proprio perch le cause sono scindibili, possibile fare
unimpugnazione autonoma?
R: No. perch la scindibilit o la dipendenza attengono solo al primo grado. E in primo grado che
le cause erano scindibili poi una volta che le cause sono state proposte insieme le impugnazioni
contro la stessa sentenza vanno trattane insieme ossia nessuno ha imposto alla banca di agire in
primo grado nello stesso processo contro il debitore ed il fideiussore. la banca avrebbe potuto fare
un giudizio contro il debitore ed uno contro il fideiussore. ma nel momento in cui la domanda
stata proposta insieme e queste cause sono state decise con ununica sentenza in sede di
impugnazione poi ciascuna parte non potr intentare un autonomo giudizio. E quindi se le cause in
primo grado sono state proposte insieme e c stata ununica sentenza anche in secondo grado le
due cause devono convergere in un medesimo processo.
COMPLESSITA OGGETTIVA DEL PROCESSO DI IMPUGNAZIONE E
IMPUGNAZIONI INCIDENTALI
Si ha quando nel grado sono compresenti pi impugnazioni incrociate a pena di decadenza ossia per
forza vanno proposte nello stesso processo. [nel momento in cui tizio riceve il 2 febbraio la
citazione dappello di caio non pu pi proporre una citazione ma deve fare una comparsa di
risposta e depositarla nel medesimo processo perch in questo modo limpugnazione di tizio si
insedier dinanzi a quello stesso giudice che deve risolvere quella causa in un solo modo, con lo
stesso esito sul medesimo rapporto]. Abbiamo detto ieri che per impugnare occorre la soccombenza
ossia linteresse ad impugnare data dalla soccombenza pratica. E la soccombenza pratica pu
essere totale o parziale. La soccombenza pu anche essere parziale reciproca o ripartita. Sono tre
aggettivi per dire la stessa cosa ossia che ambo le parti hanno un po vinto e un po perso.
Es: tizio ha chiesto 5000, caio ha detto 0 ma il giudice ha riconosciuto e ritiene provata la domanda
per 2000 (non necessariamente ripartita 50 e 50, la ripartizione pu essere per assurdo anche il 99 e
l1). Nel momento in cui una parte non ha tutto quello che sperava di avere o di non dover dare dal
processo, si ha soccombenza ripartita.
Se dunque ambo le parti sono soccombenti, parzialmente, ossia se c una soccombenza reciproca,
ossia se entrambe le parti hanno un po vinto e un po perso, entrambe hanno interesse ad
impugnare.
Immaginiamo se nella controversia tra tizio e caio in primo grado il giudice delibera 2500 e poi caio
in secondo grado intenta un altro processo dinanzi al giudice PER che delibera 5000 e poi le parti se
ne fanno un altro dinanzi ad un altro giudice che delibera 0. Sarebbe impensabile.
Ma la regola sempre quella di prima. Non possibile fare due giudizi diversi dinanzi a giudici
diversi perch si avrebbe sul medesimo rapporto esiti discordi. Ecco perch piu impugnazioni
contro la stessa sentenza devono convergere nello stesso processo, non per economia ma per logica.
Come?
Con il meccanismo delle impugnazioni incidentali. Colui che propone per prima limpugnazione
propone unimpugnazione che si chiama impugnazione principale. Gli altri, chi riceve
limpugnazione principale se vogliono proporre impugnazione non possono a loro volta proporre
unimpugnazione principale ma devono proporre limpugnazione in via incidentale ossia
costituendosi nello stesso processo.

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Es: sapremo che lappello segue quasi le stesse regole del primo grado. Si propone con citazione e
la citazione deve essere iscritta a ruolo entro 10 gg e poi il presidente della corte dappello designa
il giudice. Tizio sta a casa sua sta leggendo la sentenza che dice che creditore di caio per 5000 e
che per 2500 caio li ha restituiti. E dunque la sentenza condanna caio a pagare a tizio 2500. Tizio
cos decide di fare appello. E scrive la citazione dappello (che va notificata allavversario come
quella in primo grado etc) nella quale spiega i motivi per cui fa impugnazione. Bussano alla porta.
E lufficiale giudiziario che notifica a tizio la citazione dappello di caio. Perch anche caio si
letto la sentenza e pensa che il giudice ha sbagliato ma per motivi opposti a tizio perch secondo
caio non avrebbe dovuto nulla neppure 2500.
Caio quindi ha proposto lappello prima di tizio e la citazione dappello seguir tt le regolette del
primo grado : caio andr a ritirarla dallufficiale giudiziario , nei 10 gg la iscriver a ruolo e poi il
presidente della corte dappello nominer un giudice. Ora se anche tizio notificasse la sua citazione
a caio, tizio dovrebbe anchegli iscrivere la causa a ruolo ed il presidente della corte dappello
dovrebbe nominare un giudice e in questo caso si avrebbero due processi paralleli e questo non
possibile. Ed allora la regola che una volta che una parte (in questo caso caio) ha bruciato sul
tempo laltra, tizio far la sua impugnazione ma non con una citazione autonoma, con uniscrizione
a ruolo autonomo, con un fascicolo autonomo bens costituendosi con comparsa di risposta 20 gg
prima delludienza, nel processo innescato dallavversario (caio). e questo non scalfir di un
minimo limpugnazione di tizio ma cambia solo la veste. Tizio cio non dovr pi fare una
citazione (e quindi notificarla, iscriverla a ruolo etc) ma dovr costituirsi 20 gg prima con comparsa
di risposta nel giudizio dappello, con una comparsa di risposta con cui risponder allappello di
caio e gli spiegher perch lo ritiene infondato ed in pi proporr la sua impugnazione in via
incidentale ossia inserendosi nello stesso processo con cui chieder al giudice non solo di respingere
limpugnazione di caio ma anche di accogliere la sua domanda.
Limpugnazione di caio si dir principale (che significa solo proposta per prima), quella di tizio
incidentale, ma questo non rende limpugnazione di caio pi forte di quella di tizio e i motivi di
impugnazione di tizio hanno la stessa probabilit di essere accolti o respinti di quelli in via
principale di caio. Quindi in via principale lappello si propone con citazione, in via incidentale con
comparsa di risposta.
Quella di notificare per primo o per secondo una possibilit ma nel momento in cui una parte ha
notificato per prima, laltra parte a pena di decadenza invece deve presentare la comparsa di
risposta. Diventa un dovere. Laltra parte non pu proporre un impugnazione per fatti suoi ma deve
per forza far confluire limpugnazione nel primo atto difensivo che la comparsa di risposta,
sempre che ovviamente la parte vuole impugnare.
Se la parte non vuole impugnare risponde semplicemente allatto di appello della parte che impugna
per prima con una semplice comparsa di risposta. Mentre se la parte vuole impugnare far una
comparsa di risposta con appello incidentale (una specie di riconvenzionale ma che in appello si
chiama incidentale).

IMPUGNAZIONE INCIDENTALE TARDIVA


Per proporre impugnazione principale o incidentale che sia c il termine breve o lungo oltre il
quale la sentenza passa in giudicato. Ed allora anche se tizio brucia caio sul tempo ad impugnare
non c problema tanto caio potr fare impugnazione incidentale, risparmiando anche perch il
contributo unificato ossia la tassa di iscrizione in appello la paga chi propone impugnazione in via
principale.
Immaginiamo che la sentenza sia stata depositata il 20/06 /11. E non stata notificata. Il termine per
impugnare la sentenza scade domani (ossia dopo 6 mesi) il 20/12/11. Se il 21 /12/11 n tizio n caio

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fanno impugnazione, la sentenza di primo grado passa in giudicato e nessuno potr pi cambiare la
statuizione tra le parti.
Facciamo finta che nessuno propone impugnazione e anche se tizio dovrebbe avere pi di quanto
riconosciuto dal giudice di primo grado decide di non proporre impugnazione a patto che neppure
caio la proponga per far riconoscere che invece deve zero invece di 2500. (e lordinamento
favorisce acquietamento tra le parti per evitare che vengano ingolfati i tribunali)
Ma mezzanotte meno un minuto. Caio notifica limpugnazione a tizio e lha fregato sul tempo
perch tra un minuto sarebbe scaduto il termine dei 6 mesi e la sentenza sarebbe passata in
giudicato.
Ecco perch per evitare che una parte freghi laltra data la possibilit di unimpugnazione
incidentale tardiva.
Tardiva vuol dire che proponibile anche oltre il termine breve o lungo per impugnare ex art 334
cpc.
Allordinamento basta che una delle due parti impugni nei termini. Se nessuna delle parti impugna
nei termini la sentenza di primo grado passa in giudicato per ambo le parti. Ma se una delle due
parti impugna nei termini laltra parte pu anche impugnare oltre il termine breve o lungo per
impugnare, promuovendo impugnazione incidentale tardiva.
D: ma solo se uno impugna lultimo giorno si pu fare limpugnazione incidentale tardiva?
R: No. Sempre si pu fare limpugnazione incidentale tardiva. Ossia abbiamo detto che
limpugnazione incidentale si propone con il primo atto difensivo del grado, in appello la comparsa
di risposta depositata 20 gg prima delludienza.
Supponiamo che la sentenza sia depositata oggi 20/12/11. Dunque passa in giudicato il 20 /06/11. Il
02/02/11 (quindi prima dei 6 mesi) caio notifica lappello principale a tizio con udienza il 31/07/11.
Tizio sa che pu fare impugnazione incidentale depositando la comparsa di risposta fino a 20 gg
prima delludienza ossia fino all11 /07. Lappello tizio lha ricevuto il 02/02/11, il che vuol dire
che la comparsa di risposta tizio la pu depositare il 3 o il 4 o il 5 etc febbraio fino a 20 gg prima
delludienza ossia fino all 11 /07. Con quale differenza ?
Con la differenza che se la deposita prima del 20 giugno far un appello incidentale nel termine
lungo per impugnare ossia un appello incidentale tempestivo mentre se la deposita entro l11/07
far un appello incidentale tardivo. Sta a tizio scegliere se farlo tempestivo o tardivo.
ATTENZIONE:lappello incidentale va proposto costituendosi almeno 20 gg prima delludienza di
impugnazione. Tempestivit e tardivit in funzione non del termine di costituzione ma del termine
breve o lungo per impugnare, il che vuol dire che se tizio si costituisce tra il 3 febbraio ed il 20
giugno fa un appello incidentale tempestivo, mentre se tizio si costituisce tra 21 giugno e l11 luglio
fa un appello incidentale tardivo, se tizio si costituisce dall 11 luglio in poi fa un appello
incidentale che inammissibile perch ha sforato il temine dei 20 gg prima delludienza.

Allora
limpugnazione incidentale tempestiva se fatta nel termine breve o lungo per impugnare,
se fatta oltre tardiva,
ma non va fatta mai oltre il termine utile di costituzione nel grado perch oltre quel termine
utile (che in appello di 20 gg prima) potrebbe anche essere tempestivo ma sar
inammissibile perch dopo 20 gg prima non si pu fare pi nulla.

Limpugnazione incidentale tardiva pu essere proposta anche se limpugnazione principale non


proposta lultimo giorno con lintesa che se si ha la possibilit di costituirsi nel termine breve o

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lungo per impugnare, si far impugnazione incidentale tempestiva, se invece ci si costituisce oltre il
termine breve o lungo si far impugnazione incidentale tardiva, se invece ci si costituisce oltre il
termine ultimo di costituzione in quel grado (in appello oltre 20 gg prima delludienza),
limpugnazione incidentale sar inammissibile.
Nei processi a due parti le condizioni sono che ci sia una soccombenza ripartita e che almeno una
delle due parti impugni nel termine perch due impugnazioni tardive non possono esserci perch se
volete limpugnazione tardiva una sorta di rimessione in termini.

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LEZIONE 28

COMPLESSITA OGGETTIVA DEL PROCESSO DI IMPUGNAZIONE


E lipotesi in cui il processo di impugnazione porta dentro di s non una , ma due o pi
impugnazioni.
Abbiamo detto che lipotesi in cui c una soccombenza reciproca quando ci sono due parti, nel
senso che entrambe hanno un po vinto e un po perso. Es: tizio ha chiesto 5000, caio diceva di
dovere zero ma il giudice ha condannato caio a pagare 1000. Es2: domanda di restituzione del pc e
del registratore in cui viene accolta solo la restituzione del registratore.
Quando vi una soccombenza pratica, ripartita o reciproca o parziale, ambo le parti sono
soccombenti e quindi hanno interesse ad impugnare e possono farlo e non importa salvo un punto
che vedremo chi impugna prima e chi dopo, ma quello che importante che due impugnazioni
contro la stessa sentenza convergano nello stesso processo ossia davanti allo stesso giudice e siano
decise con la stessa sentenza.
Es: se tizio in primo grado ha chiesto la risoluzione del contratto per colpa addebitato a caio, caio
invece la addossa a tizio ma il giudice ha rigettato ambo le domande. In questo caso ciascuno pu
impugnare ma ognuno deve farlo nel medesimo processo. Quindi abbiamo detto ieri chi
impugna per secondo impugna in via incidentale nello stesso processo ossia introduce, versa la sua
impugnazione nel primo atto difensivo dellimpugnazione (che in appello la comparsa di risposta
mentre per il ricorso per cassazione il controricorso) nello stesso processo.
Limpugnazione incidentale non meno forte di quella detta principale ma la differenza che
limpugnazione incidentale ossia proposta per seconda (e si inserisce nel processo gi innescato
dallimpugnazione principale) deve essere presentata con comparsa di risposta depositata 20 gg
prima delludienza. Ma il giudice potrebbe tranquillamente accogliere lincidentale e respingere la
principale che principale solo perch proposta per prima. Non a chi fa prima o a chi fa dopo che
guarda il codice, ma alla bont dei motivi di impugnazione.
Limpugnazione principale potrebbe essere anche inammissibile, improcedibile ed il giudice
potrebbe anche non scendere al merito dellimpugnazione principale e potrebbe invece scendere al
merito dellimpugnazione incidentale ed accoglierla. Limpugnazione incidentale va proposta nel
termine utile di costituzione nel grado, per chi riceve limpugnazione. E questo termine in appello
20 gg prima della comparsa di risposta. Oltre questo termine unimpugnazione incidentale
inammissibile.
Diverso il discorso se limpugnazione incidentale tempestiva (di cui si fa riferimento nel 333 cpc
anche se non esplicitamente) o tardiva. La tempestivit o la tardivit dellimpugnazione incidentale
in ragione del termine breve o lungo per impugnare, non in ragione del termine di costituzione.
Il motivo per cui lordinamento concede la possibilit di proporre impugnazione anche oltre il
termine breve o lungo ma mai oltre il termine di costituzione il riconoscimento della possibilit di
mettere in condizione la parte che vuole aspettare di vedere laltra parte che fa.
Limpugnazione incidentale tardiva regolata dal 334 cpc Le parti, contro le quali stata proposta
impugnazione e quelle chiamate ad integrare il contraddittorio a norma dell'articolo 331, possono
proporre impugnazione incidentale anche quando per esse decorso il termine o hanno fatto
acquiescenza alla sentenza In tal caso, se l'impugnazione principale dichiarata inammissibile, la
impugnazione incidentale perde ogni efficacia
E possibile proporre impugnazione anche quando decorso il termine, ossia limpugnazione
incidentale pu essere tempestiva o tardiva ossia lordinamento dice emanata una sentenza

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essenziale che nel termine, per evitarne il passaggio in giudicato, impugni una delle due parti. Se
nessuna delle parti impugna entro il termine la sentenza passa in cosa giudicata formale. Se una
delle parti impugna nel termine, laltra parte pu impugnare anche quando il termine scaduto,
purch lo faccia entro il termine utile di costituzione nel grado, che in appello come la
riconvenzionale in primo grado ossia 20 gg prima delludienza.
Abbiamo anche detto che limpugnazione incidentale tempestiva unimpugnazione totalmente
svincolata dalla impugnazione principale. La principale pu essere viziata in rito o infondata in
merito (ed essere quindi respinta) e il giudice poi pu comunque passare ad esaminare lincidentale
tempestiva ed eventualmente accoglierla. Cos come il giudice potrebbe anche respingere nel merito
limpugnazione principale ed accogliere nel merito lincidentale tardiva.
Viceversa limpugnazione incidentale tardiva a differenza della tempestiva, parzialmente
collegata o condizionata alla principale, perch nellipotesi in cui limpugnazione principale
viziata in rito ossia inammissibile o improcedibile ossia ha un vizio processuale che impedisce al
giudice di esaminarla nel merito (la principale), limpugnazione incidentale tardiva cade anchessa.
Regola che non vale per limpugnazione incidentale tempestiva.
Es: tizio impugna lultimo minuto dellultimo giorno. Ma caio non ci sta, se tizio vuole portare da
2500 a zero, caio vuole portare da 2500 a 5000. Ed impugna con incidentale tardiva. Ma se la
principale di tizio era viziata, improcedibile e quindi il giudice non la esaminer nel merito, cade
pure lincidentale tardiva di caio e si ripristina la situazione precedente allimpugnazione ossia che
vale e passa in giudicato la sentenza di primo grado che aveva deciso per 2500 a favore di caio.
Ed allora limpugnazione incidentale tempestiva ossia quella proposta nel termine breve o lungo
unimpugnazione del tutto svincolata rispetto allimpugnazione principale. Limpugnazione
principale pu essere improcedibile, inammissibile, infondata nel merito ma il giudice dovr sempre
e comunque esaminare ed eventualmente accogliere limpugnazione incidentale tempestiva.
Limpugnazione incidentale tardiva ossia quella proposta oltre il termine breve o lungo per
impugnazione ma sempre entro i 20 gg prima delludienza di comparizione altrimenti
inammissibile, parzialmente condizionata nel senso che

Se limpugnazione principale ammissibile e procedibile ossia non ha vizi in rito, il giudice


la esaminer nel merito e la respinger semmai, ma dovr sempre esaminare ed accogliere
eventualmente lincidentale tardiva.
Ma se impugnazione principale ha vizi in rito di inammissibilit o improcedibilit, il
giudice, che non scende al merito della principale, non scender neppure al merito
dellincidentale tardiva.
possibile laccoglimento o il rigetto della principale e dellincidentale. Se per esempio nella
principale cerano due domande.
Se il giudice dichiara inammissibile limpugnazione principale, pu esaminare ed eventualmente
accogliere limpugnazione tempestiva? Anche se dichiara infondata la principale? R: SI
Se il giudice dichiara inammissibile e improcedibile la principale pu esaminare la tardiva? R: NO
Limpugnazione incidentale tardiva se condizionata rispetto allammissibilit o alla procedibilit
ossia alla bont in rito dellimpugnazione principale. Ma se limpugnazione principale
ammissibile e procedibile, ossia pu essere esaminata nel merito, il giudice la esaminer nel merito
e laccoglier o la respinger ma anche se il giudice respinger la principale, dovr comunque
esaminare, decidere ed eventualmente accogliere limpugnazione incidentale tardiva.

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Es: tizio propone limpugnazione principale, fa appello ma non indica i motivi di impugnazione
(vedremo che uno dei motivi di inammissibilit dellappello la mancanza dei motivi ossia la parte
non spiega al giudice perch deve riformare la sentenza di primo grado), caio fa appello incidentale
tempestivo. Il giudice dopo aver dichiarato inammissibile lappello principale di tizio, esaminer
quello incidentale di caio? R: SI
Supponiamo invece che tizio faccia un appello infondato ossia un appello perfetto secondo le regole
processuali ma il giudice lo ha esaminato e ha ritenuto che tale appello contenesse solo fesserie e
quindi lo ha respinto. Il giudice esaminer comunque lappello incidentale tempestivo di caio? R: SI
Supponiamo ancora che tizio propone un appello principale inammissibile perch privo dei motivi.
Il giudice esaminer comunque lappello incidentale tardivo di caio? R: NO
Supponiamo che tizio propone un appello principale infondato anche se perfetto nel rito. Il giudice
esaminer comunque lappello incidentale tardivo di caio? R: SI
Ora non ci resta che mischiare, incrociare la complessit oggettiva e la complessit soggettiva.
Ossia fino ad ora abbiamo fatto esempi di impugnazione incidentale nei processi a due parti.
Ma poich lesigenza sempre la stessa ossia che due impugnazioni contro la stessa sentenza
convergano nello stesso processo, questa regola allora varr anche nei processi a pi parti ossia
nelle cause scindibili, inscindibili e dipendenti.
Es: La banca propone domanda contro tizio il debitore e caio v il fideiussore. sia debitore che
fideiussore perdono e vengono perci condannati a pagare la banca. Tizio debitore per impugna e
allora caio fideiussore parte di causa dipendente e allora il giudice ordina la notifica lintegrazione
del contraddittorio ed in questo modo consente a caio di poter anchegli impugnare. Come? Con
impugnazione incidentale (tardiva o tempestiva) depositando la comparsa di risposta 20 gg prima
delludienza.
Es: tizio ha investito caio e sempronio. Tizio vince e non deve nulla n a caio n a sempronio. Caio
impugna, il giudice si accorge che manca sempronio ma siamo in presenza di una causa scindibile
ma per sempronio non ancora decorso il termine per impugnare. Allora il giudice ordina a caio di
notificare copia dellimpugnazione a sempronio. Una volta venutone a conoscenza sempronio allora
decide di inserirsi anche lui nella causa di caio. Come ? impugnando la sentenza in via incidentale
nello stesso processo.
Con una differenza: con la differenza che le parti di causa inscindibile o di cause dipendenti ossia
di cause la cui soluzione deve essere unitaria per tutti nello stesso grado possono proporre sia
impugnazione incidentale tempestiva che tardiva (possibilit per le parti a cui sono state notificate
le impugnazioni ex 331 e 332).
Viceversa le parti di causa scindibile ossia 332 non possono fare impugnazione incidentale tardiva,
perch in questo caso la sentenza pu passare in giudicato con contenuto diverso in gradi diversi. E
allora le parti in causa scindibile .o fanno impugnazione incidentale nei termini o per loro la
sentenza passa in giudicato.
Caso di causa dipendente: tizio debitore e caio fideiussore. la banca propone impugnazione contro
il debitore tizio. Il giudice ordina lintegrazione del contraddittorio e quindi di tirar dentro anche
caio fideiussore perch parte di causa dipendente. E quindi nel momento in cui la sentenza deve
avere un esito identico per tutti, allora come se lordinamento dicesse: caio puoi anche fare
limpugnazione fuori termine, tanto dobbiamo rivedere tutto, comunque necessario che tu ci sia,
perch nel momento in cui ti abbiamo chiamato dentro sei parte.
Caso di causa scindibile: Supponiamo la sentenza di primo grado dica che tizio che ha investito
caio e sempronio non deve pagare risarcimento n a caio n a sempronio. E un caso di causa
scindibile. Caio impugna nei termini, notifica limpugnazione a sempronio per portarlo a

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conoscenza. In questo caso pu tranquillamente passare in giudicato in primo grado la sentenza per
sempronio e in secondo grado la sentenza per caio che ha impugnato. Il che vuol dire che sempronio
ex 334 non pu fare impugnazione incidentale tardiva. e come se caio dicesse a sempronio:
sempronio tu puoi fare limpugnazione, ti ho anche avvisato, se lo vuoi fare sevi farlo con la
comparsa di risposta nel mio processo ma non hai limpugnazione tardiva, hai solo limpugnazione
tempestiva. Se non impugni nei termini per te passa in giudicato quella di primo grado.
Nelle cause scindibili, proprio perch sono scindibili, pu ben accadere che passi in giudicato per
una parte e non per laltra, nelle cause inscindibili e dipendenti no invece.
Dunque gli art 331, 332, 333, 334 sono disposizioni che tendono a realizzare leffetto che : pi
impugnazioni contro la stessa sentenza convergono nello stesso processo. Come?

Se abbiamo tenuto fuori la parte di causa inscindibile o dipendente, ci tiriamo dentro la parte
notificandole latto di integrazione del contraddittorio
Se abbiamo tenuto fuori la parte di causa scindibile, non ci tiriamo subito dentro la parte ma
gli facciamo sapere che se vuole impugnare deve venire in giudizio e costituirsi con
comparsa di risposta nel nostro processo di appello. E questa parte, leggendo il 334 sa anche
che lo deve fare in via tempestiva e non tardiva.
Come devono fare queste parti a proporre impugnazione incidentale ?
R: non facendosi un loro giudizio di impugnazione ma nello stesso processo principale.

Se sono parti di causa scindibile, inscindibile o dipendente con limpugnazione incidentale


tempestiva ossia nei termini ma sempre entro il termine di costituzione
Se sono parti di causa inscindibile o dipendente con limpugnazione incidentale anche in via
tardiva
Se sono parti di causa scindibile (es dellincidente) in via tempestiva.

Quindi nel processo a due parti si pu proporre impugnazione incidentale tardiva e


tempestiva
Mentre nel processo a pi parti

In caso di causa inscindibile e dipendente possibile sia impugnazione tempestiva che


tardiva
In caso di causa scindibile possibile solo la tempestiva
Con queste disposizioni si realizza quello che vuole il legislatore ossia che tutte le impugnazioni da
qualunque parte provengano, contro la stessa sentenza, convergano nello stesso processo.
Il primo che impugna se fa appello, fa citazione (per fare appello), la iscrive a ruolo, il presidente
del tribunale nomina un collegio della corte dappello, mentre le altre parti che impugnano non
fanno anche loro la citazione e iscrizione a ruolo (perch altrimenti il presidente del tribunale dovr
nominare un altro collegio della corte dappello) ma convergono con comparsa nello stesso
processo.
Ma se queste disposizioni funzionassero sempre non occorrerebbe il 335 cpc.
E allora si possono proporre anche le impugnazioni separatamente?
R: SI. Se le impugnazioni sono proposte separatamente ossia le parti hanno notificato le citazioni
per limpugnazione lo stesso giorno. Ossia chi impugna con principale, fa la citazione e anche chi

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impugna per secondo fa citazione e quindi un'altra impugnazione principale ed ognuno lha iscritta
a ruolo, il presidente del tribunale semmai ha nominato due giudici diversi, le cause vanno portate
allora dinanzi allo stesso giudice.
Come pu accadere?
R: nel caso le parti hanno notificato lo stesso giorno. Ognuna delle parti ha notificato la citazione
dappello luno contro laltro, lo stesso giorno. Se il meccanismo quindi del 331 332 e 33 e 334 non
hanno funzionato per colpa di questa coincidenza cronologica che le parti hanno notificato insieme,
le cause vanno riunite insieme. Un giudice (quello che ha il numero di iscrizione a ruolo per
secondo) dovr mandare la causa allaltro (al giudice che ha il numero di iscrizione a ruolo per
primo).
Allora se tizio stava scrivendo la citazione e riceve quella di caio, tizio dovr convertire la citazione
in comparsa di risposta (ed in questo modo tizio risparmia anche la notifica e liscrizione a ruolo),
ma se tizio e caio hanno notificato insieme le rispettive citazioni lun allaltro, ormai nessuno pu
fare la comparsa di risposta e allora ognuno deve rispettare il termine di iscrizione a ruolo. Ma dopo
che il presidente del tribunale ha nominato un collegio per una parte e uno per laltra, le cause per
dovranno essere riunite.
D: e se neanche il 335 funziona ? ossia se nessuno dice al giudice guarda che da un altro giudice
pende un altro impugnazione principale, che succede?
R: la giurisprudenza risolve dicendo che la decisione sulla prima impugnazione rende improcedibile
la seconda, il giudice della seconda impugnazione principale, quando lo viene a sapere, deve
chiudere li il processo.
D: E se il giudice della seconda non lo viene a sapere?
R: in questo caso la seconda spazza via la prima.
D: Non un caso di litispendenza?
R: no perch la litispendenza presuppone la pendenza della causa dinanzi a giudici diversi, davanti
allo stesso giudice non mai litispendenza.
Dobbiamo ora chiudere il discorso sulle impugnazioni in generale ossia sul capo Primo del titolo III
del libro II che contiene le regole comuni a tutte le impugnazioni.

ACQUIESCENZA
Prima di vedere quando e perch unimpugnazione inammissibile dobbiamo parlare
dellacquiescenza.
Abbiamo incrociato lacquiescenza nel 334 : limpugnazione tardiva non solo quando scaduto il
termine ma anche quando , pur non scaduto il termine, la parte abbia prestato acquiescenza alla
sentenza. E poi per se laltra parte fa impugnazione, allora la parte acquiescente dice no, io ero
acquiescente perch speravo che lo fossi anche tu, per se tu fai impugnazione anche io allora.. e
allora questa parte acquiescente fa impugnazione tardiva.
Lacquiescenza pu essere di tre specie:

Espressa: in caso di accettazione della sentenza di primo grado. viene emanata la sentenza
di primo grado. ok daccordo, ho perso. Accetto la sentenza

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Tacita: deriva dal compimento di atti incompatibili con la volont di impugnare.


Comportamento concludente. Comportamento da cui si ricava che la sentenza sta bene alla
parte e n intende impugnare. Ipotesi comunque rara anche perch dicono i giudici latto deve
essere assolutamente incompatibile con la volont di impugnare.
E da quando le sentenze di primo grado sono immediatamente esecutive, normalmente
difficile scorgere un atto incompatibile. Perch? Perch il pi delle volte la parte obbedir
alla sentenza per evitare lesecuzione, lufficiale giudiziario. Cio se tizio condannato a
pagare a caio 5000 euro ed il giorno dopo la sentenza tizio invia a caio lassegno di 5000
euro, caio potrebbe pensare che tizio non vuole pi impugnare.
Ma poi il giorno dopo tizio fa appello, ed ha inviato 5000 euro non perch non voleva
impugnare ma solo per evitare lufficiale giudiziario. (e allora lesecuzione della sentenza, il
suo adempimento non pi da quando le sentenze di primo grado sono immediatamente
esecutive non pi un atto inequivocabilmente incompatibile perch una parte pu
adempiere e poi fare impugnazione)
Es: La sentenza di primo grado accoglie la domanda di caio di passaggio coattivo sul fondo
di tizio. Tizio manda una lettera a caio in cui dice vieni ti do le chiavi del cancello e pure il
telecomando. Con questa lettera o comunque chi fa una cosa del genere non accetta la
sentenza , ossia questo gesto non un gesto di accettazione incondizionata della sentenza,
ma sostanzialmente sta facendo qualcosa che fa capire che non vuole impugnare. Altrimenti
non darebbe il telecomando del cancello.

Parziale o qualificata: il comportamento pi concludente che ci sia, di chi


nellimpugnare la sentenza non la impugna totalmente ma ne impugna solo una parte e vuol
dire che la parte che non impugna gli sta bene. La sentenza non mai cos semplice ma in
genere contiene pi capi ossia il giudice si pronuncia su pi domande e su pi voci della
stessa domanda.
Es: prendiamo una sentenza che contiene la condanna al pagamento di capitali, interessi e
spese. Quindi la sentenza contiene tre capi (capitali, interessi e spese). Tizio potr
impugnare per tutti e tre i capi. Ma tizio potrebbe anche non impugnare per tutti e tre i capi.
Immaginiamo che tizio fa appello dicendo che non deve gli interessi e le spese. Tizio non
dice nulla sul capitale e se non dice nulla sul capitale vuol dire che il capitale gli sta bene.
Che per il capo relativo al capitale ha fatto acquiescenza, acquiescenza parziale o qualificata
(si dice qualificata perch deriva da un comportamento qualificato ossia un comportamento
classificabile preventivamente, ossia un comportamento che il codice che qualifica come
acquiescente. Quale comportamento? Quello di chi impugna solo una parte della sentenza a
differenza dellacquiescenza tacita in cui invece non il codice ma il giudice a valutare se
c acquiescenza sulla base del comportamento della parte).
La regola dellacquiescenza parziale va messa in connessione con la logica, perch se tizio
propone impugnazione solo su interessi e spese, caio pu credere di aver comunque ottenuto
almeno il capitale definitivamente. Ma se il diritto non avesse logica potremmo fare
anche lesempio inverso, ossia che tizio impugna il capitale e non impugna interessi e
spese. E applicando una logica giuridica tizio dovrebbe credere di non dover il capitale ma
se poi il giudice dappello accoglie lappello e dice che il capitale zero, il capitale zero
allora genera zero interessi e zero spese. Cio lart 329 secondo comma va messo in
relazione con lart 336 cpc primo comma che regola il cosiddetto effetto espansivo interno
della riforma o cassazione parziale di una sentenza. E il 336 dice quindi che la riforma
in appello di una parte della sentenza o la cassazione, in Cassazione, di una parte della
sentenza travolgono non la sola parte espressamente impugnata ma anche quelle parti, quei
capi, che pur non espressamente impugnate e quindi apparentemente passate in giudicato in
virt dellacquiescenza vengono travolte perch dipendenti dalla parte impugnata.

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Es: tizio ha impugnato interessi e spese ma non il capitale. E sappiamo che chi si trova ad
impugnare e qualcosa la lascia fuori vuol dire che quella cosa gli sta bene. Quindi in questo
caso sul capitale si forma il giudicato. Caio sicuro che per male che gli va il giudizio di
appello il capitale nessuno glielo pu togliere. Ma supponiamo invece che tizio invece
impugni solo sul capitale e non su interessi e spese. Caio crede di aver comunque gi in
tasca, male che vada lappello almeno interessi e spese. E invece no, caio non pu star
tranquillo perch il 336 cpc prevede che se chi ha impugnato vince in appello , nellesempio
tizio ed il capitale risulta zero, il capitale zero non pu generare interessi perch a zero
capitale corrispondono zero interessi e zero spese. E quindi caio non pu star sicuro sul
capitale.
Cio il collegamento tra il 329 ed il 336 precede che vero che se si impugna una parte
della sentenza, laltra parte non impugnata passa in giudicato, ma
se si impugna un capo della sentenza che dipendente e non impugno il capo che
pregiudiziale, il capo pregiudiziale sicuramente passato in giudicato
se si impugna solo il capo pregiudiziale e non si impugna il capo dipendente,
apparentemente sul capo dipendente scende il giudicato ma se poi viene accolta
limpugnazione sul capo pregiudiziale, se ne cadono anche i capi dipendenti, anche
se non espressamente impugnati e apparentemente passati in giudicato, in virt del
329 secondo comma.
E tutto questo ce lo dice lart 336 primo comma.
Il 329 invece dice che se si impugna solo una parte, sullaltra parte cala lacquiescenza e dunque
cala il giudicato. Per attenzione : se oggetto dellimpugnazione il capo dipendente e viene accolta
limpugnazione, non risale al capo pregiudiziale (es: pu esistere il debito senza la fideiussione ma
non la fideiussione senza il debito; pu esistere il capitale senza interessi ma non possono esistere
gli interessi senza il capitale). Quindi se si ha impugnato il capo dipendente sicuramente passa in
giudicato in virt dellacquiescenza il capo pregiudiziale.
Ma se si ha impugnato il solo capo pregiudiziale, non detto che resti in piedi il capo dipendente,
perch se limpugnazione viene accolta per il capo pregiudiziale se ne cade anche il capo
dipendente anche se non era stato impugnato proprio perch dipendente. Questo effetto si chiama
effetto espansivo interno ossia la cassazione in Cassazione o laccoglimento in appello
dellappello, travolgono, si riverberano allinterno della stessa sentenza sui capi pur non
impugnati ma che sono dipendenti dal capo impugnato e riformato in appello o cassato in
cassazione.
E come dire se annullano privato annullano anche procedura civile ma se annullano procedura
civile non annullano privato.
Il 336 secondo comma invece regola leffetto espansivo esterno ossia la riforma in appello di una
sentenza o la cassazione in Cassazione ossia in sostanza laccoglimento dellimpugnazione, si
estendono anche ai provvedimenti e agli atti esterni alla sentenza (ossia non allinterno della stessa
sentenza), ma dipendono dalla sentenza riformata in appello o cassata in Cassazione.
Es: la sentenza di primo grado condanna tizio a pagare a caio 5000 euro. La sentenza
immediatamente esecutiva e caio manda a tizio lufficiale giudiziario in serata. Nel frattempo tizio
fa appello ed il giudice di appello riforma la sentenza e dice che tizio non deve nulla e allora se tizio
deve zero lufficiale giudiziario non pu pignorare anzi deve restituire quello che gli stato
pignorato. E allora la riforma in appello della sentenza fa cadere tutto il processo di esecuzione, tutti
gli atti esecutivi compiuti per pignorare e vendere i beni del soccombente (effetto espansivo esterno
perch non allinterno della stessa sentenza ma su atti e provvedimenti che stanno al di fuori

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della sentenza anche se dipendono dalla prima sentenza perch il pignoramento si basava su quella
sentenza ). Leffetto espansivo si ha nel momento in cui viene accolta.

IMPUGNAZIONE INAMMISSIBILE
Limpugnazione pu avere dei vizi in rito. I vizi in rito possono essere di due tipi: possono
generare:
inammissibilit dellimpugnazione: le cause di inammissibilit sono tendenzialmente
comuni a tutte le impugnazioni. I vizi di inammissibilit sono vizi in rito dellimpugnazione
che impediscono al giudice di scendere al merito, sono vizi genetici dellimpugnazione,
limpugnazione nasce gi morta, il giudice deve solo dichiararla.
improcedibilit dellimpugnazione che non vediamo oggi perch le cause di
improcedibilit dellimpugnazione sono specifiche e diverse per ogni singola impugnazione.
In quali casi unimpugnazione inammissibile?

Quando manca una delle sue condizioni :


non c linteresse ad impugnare,
non c legittimazione ad impugnare,
non c la compatibilit del rimedio.
Es: tizio fa ricorso per cassazione contro la sentenza di primo grado. La corte di cassazione
la dichiara inammissibile perch manca la compatibilit del rimedio.

Quando limpugnazione proposta fuori termine. Es: tizio propone appello dopo 31 gg,
ed il giudice la dichiara inammissibile perch sforato il termine.
Quando la parte ha prestato acquiescenza alla sentenza. Es: tizio fa appello contro la
sentenza e caio porta la lettera in cui dice che il telecomando del cancello a disposizione e
quindi inutile che fa appello. Il giudice rileva lacquiescenza e dichiara limpugnazione
inammissibile.
Quando nelle cause inscindibili o dipendente il giudice ha ordinato lintegrazione del
contraddittorio e la parte non ha integrato.
Linammissibilit dellimpugnazione un vizio grave, un vizio che non solo impedisce al giudice
di scendere al merito dellimpugnazione ma anche un vizio che consuma il potere di impugnare
ossia limpugnazione inammissibile non riproponibile anche se, in ipotesi, non scaduto il
termine per impugnare. Es: Il 20/06/12 scade il termine lungo. Tizio ha impugnato oggi 21/12/11
con udienza il 30/03/12. Il giudice ordina lintegrazione del contraddittorio e fissa ludienza il
10/06/12. Il giudice in udienza verifica se le parti hanno integrato il contraddittorio e se la parte o le
parti non lhanno fatto , il giudice dichiara inammissibile limpugnazione. tizio potrebbe pensare
che giacch il termine lungo scade il 20/06/12 ancora in termine per fare unaltra impugnazione.
Ma invece no, non ha questa possibilit. perch linammissibilit consuma il potere di
impugnazione, il che vuol dire che passa in giudicato per effetto della dichiarazione di
inammissibilit, la sentenza impugnata.
Lo stesso effetto ha limprocedibilit, limprocedibilit consuma il potere di impugnazione solo che
ha cause diverse che poi studieremo. La sentenza quindi passa in giudicato anche se in teoria il
termine per impugnare non sarebbe scaduto e la parte potrebbe ancora proporre unaltra
impugnazione.

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LEZIONE 29
ARGOMENTI
RIEPILOGO IMPUGNAZIONI IN GENERALE, ART 324 APPELLO E LE SUE CLASSIFICAZIONI: IMPUGNAZIONE
ORDINARI CON TERMINE A DECORRENZA FISSA, A CRITICA LIBERA, RIMEDIO RESCISSORIO. ART339
APPELLABILITA DELLE SENTENZE. ART.342 FORMA DELLAPPELLO. ART 343 MODO E TERMINE DELLAPPELLO
INCIDENTALE. ART345 DOMANDE E ECCEZIONI NUOVE. ART 346DECADENZEA DELLE DOMANDE E DELLE
ECCEZIONI NON RIPROPOSTE. ART 348 IMPROCEDIBILITA E INAMMISSIBILITA DELLAPPELLO

gli articoli che vanno dal 323 al 338 riguardano le impugnazioni in generale. Sono quindi questi
degli articoli che si applicano a tutte le impugnazioni. Questi articoli si applicano in combinato con
gli altri articoli dedicati ai singoli mezzi di impugnazione. Noi oggi studieremo l'appello perci oltre
agli articoli dedicati proprio solo per l'appello si applicano anche le norme previste in generale per
tutti i mezzi di impugnazione.
RICAPITOLAZIONE DELLE NORME CHE RIGUARDANO IN GENERALE I MEZZI
D'IMPUGNAZIONE:

le impugnazioni si distinguono in ordinarie o straordinarie. Sono ordinarie o straordinarie in


funzione della decorrenza del termine, perch tutte tranne una che pero adesso non ci
interessa sono soggette a termine, il problema e se quel termine decorre da una data fissa o
da una data mobile. Se decorre da una data fissa le impugnazioni sono ordinarie, se decorre
da una data mobile ed eventuale sono straordinarie. le impugnazioni ordinarie, sono queste,
il termine per proporle decorre dalla pubblicazione della sentenza cio dal suo deposito, se
vogliamo abbreviarlo notifichiamo la sentenza il primo termine si chiama lungo decorre
dalla pubblicazione il secondo termine si chiama breve decorre dalla notifica. Il termine
lungo di sei mesi dalla pubblicazione, il termine breve di 30 giorni dalla notificazione
salvo per il ricorso in cassazione dove diventa di 60.
Ma a noi i termini interessano poco, limportante sapere e che queste impugnazioni
proprio perch decorrono da un termine a decorrenza certa, a un certo momento del tempo o
sono proposte o non sono proposte, se non sono proposte, se non proponibile pi nessuna
di queste la sentenza si dice passata in cosa giudicata formale, cio immodificabile,
immodificabile non significa che non piu soggetta a impugnazioni straordinarie ma poich
lo vedremo le impugnazioni straordinarie si hanno in casi piuttosto rari tendenzialmente
quella sentenza che si dice passata in giudicato immodificabile, irretrattabile, cio non c
pi niente da fare. Impugnazioni ordinarie sono: regolamento di competenza, appello,
ricorso per cassazione, revocazione per i motivi 4e5 del 695 le altre sono straordinarie.

Le impugnazioni sono soggette a tre condizioni che si modellano sulle condizioni


dellazione in primo grado, l interesse ad impugnare che dato dalla soccombenza pratica,
la legittimazione ad impugnare che l aver rivestito la qualit di parte nel grado in cui
stata emanata sentenza, la compatibilit del rimedio nel senso di scegliere un rimedio
compatibile con quella sentenza.
Es: se propongo ricorso per cassazione contro la sentenza di primo grado , non posso dire
vabbu ho saltato un grado, ma l impugnazione inammissibile per difetto della terza
condizione.

La soccombenza deve essere pratica deve cio crearmi un pregiudizio materiale, non c
interesse ad impugnare quando la soccombenza teorica, cio quando il giudice ha rigettato
una mia domanda una mia eccezione ma poi accogliendone unaltra sono totalmente
vittorioso nel merito cio la sentenza non mi fa male.

Se manca qualcuna delle parti del grado precedente il giudice deve chiedersi se stiamo in

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cause scindibili indipendenti o scindibili. Se le cause sono inscindibili manca una delle
parti del grado precedente il giudice ordina lintegrazione del contraddittorio cio tiratemi
dentro la parte mancante se si fa tutto bene, se non si adempie allordine limpugnazione
inammissibile cio verso tutti passa in giudicato la sentenza impugnata. Se invece la cause
sono scindibili e manca una delle parti del grado precedente il giudice deve innanzitutto
verificare che la parte pretermessa sia ancora nei termini per impugnare se non lo poich le
cause sono scindibili per lui passata in giudicato la sentenza e non c ne pu fregare de
meno, se invece lo dobbiamo fargli sapere che ci stiamo giocando la partita e se lui vuole
giocare deve venire nel nostro campo cio gli dobbiamo notificare limpugnazione se lo
facciamo bene se non lo facciamo la sanzione pi blanda limpugnazione resta sospesa
finch per la parte pretermessa non decorrono i termini per impugnare finch siamo sicuri
che la partita non se la gioca su un latro campo.

Il primo che nel processo a 2 parti o a pi parti propone impugnazione, propone un


impugnazione principale ma principale non vuol dire che pi importante, che ha pi
probabilit di successo vuol dire solo che lui per ragioni di tempo ha fatto per primo. Le
altre impugnazioni si propongono in via incidentale con il primo atto difensivo del giudizio
di impugnazione innescato dallimpugnante principale. Se il primo atto difensivo viene
compiuto nel termine breve o lungo per impugnare si parla di impugnazione incidentale
tempestiva, se viene compiuto oltre il termine breve o lungo per impugnare si parla di
impugnazione incidentale tardiva.
La differenza che limpugnazione incidentale tempestiva del tutto svincolata dalla
principale, il giudice potrebbe dichiarare inammissibile improcedibile o infondata la
principale e accogliere la incidentale tempestiva. Vi invece un legame tra la principale e
lincidentale tardiva perch se il giudice dichiara inammissibile o improcedibile la principale
l impugnazione incidentale tardiva se ne cade, ma questo sul piano del rito, perch sul piano
del merito il giudice potrebbe respingere limpugnazione principale e accogliere
lincidentale tardiva.

La quiescenza laccettazione espressa o tacita della sentenza, la pi frequente la


quiescenza parziale o qualificata cio quando una parte impugna alcuni capi e altri no.
Dobbiamo iniziare a studiare le singole impugnazioni perch non si propongono le
impugnazioni in generale ma la singola impugnazione specifica. In virt di una sentenza la parte
che perde pu proporre limpugnazione. La sentenza di primo grado pu essere impugnata con
lappello (per la sentenza di ogni grado c un rimedio, salvo complicarci la vita tra un po di
lezione). Per fare appello bisogna guardare alle regole del libro secondo, titolo terzo, capo I
sulle impugnazioni in generale capo II specifico sullappello. Lappello pu essere classificato
secondo diverse angolazioni io vi dico solo quelle che a noi interessano:

unimpugnazione ordinaria perch proponibile soltanto entro il termine a decorrenza fissa


oppure ordinaria perch condiziona il passaggio in giudicato della sentenza, la sentenza
soggetta ancora ad appello non pu dirsi passata in giudicato. Contro la sentenza passata in
giudicato non pu essere proposto appello.

un rimedio a critica libera. Per esempio nel ricorso per cassazione la legge predetermina i
motivi per i quali possibile proporre quella impugnazione. Invece per lappello il codice
non predetermina i motivi perci un mezzo di impugnazione a critica libera. Qualsiasi
vizio, qualunque critica, qualunque censura si intende di ascrivere(di far valere nei
confronti) della sentenza proponibile con lappello, dunque sia critiche di legalit, che
critiche di merito. Quanto alle critiche di legalit sia critiche in rito che nel merito
sostanziale. Mi spiego: critiche di legalit = la sentenza nulla perch si basa su una prova

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per testimoni di un testimone che era incapace di testimoniare questa una critica di rito.
Critica nel merito = sentenza sbagliata per violazione di una regola sostanziale no
processuale perch ha detto che il credito derivante dallillecito aquiliano si prescrive in 10
anni ha sbagliato si prescrive in 5.
Oppure si possono muovere critiche sulla ricostruzione del fatto cio il giudice non ha
sbagliato ad applicare il diritto ha sbagliato a valutare il fatto, tutto vero questa sentenza sar
pur vero che la colpa dellincidente mia ma il giudice per uno specchietto della punto ha
liquidato 10 mila euro, ma neanche quello di una ferrari costa tanto, qua non ha sbagliato ad
applicare una norma di diritto ma ha sbagliato a valutare il fatto. Rimedio a critica libera
cio qualunque tipo di critica sia di legalit che sulla valutazione del fatto e sia in rito che
nellapplicazione delle regole di diritto sostanziale noi vogliamo rivolgere alla sentenza
possiamo farlo perch la legge non predetermina i motivi.(violazione di rito = violazione
regola processuale, violazione di merito = violazione regola di diritto sostanziale, errore
sulla valutazione del fatto)

Lappello un rimedio rescissorio a differenza di altri mezzi che sono rimedi rescindenti. Il
rimedio rescindente il rimedio con cui il giudice rilevato il vizio o lerrore si limita a
togliere di mezzo la sentenza ma lo stesso giudice dimpugnazione non emette unaltra
sentenza sul merito ma si limita a dire questa sentenza non vale pi niente poi andate da
qualcun altro a far risolvere il merito ma non da me questo il rimedio rescindente.
Lappello salvo delle eccezioni che vedremo non oggi, un rimedio rescissorio, cio il
giudice dappello nellaccogliere la vostra censura con la stessa sentenza fa due cose
contemporaneamente, fa due cose che sono contestuali ma logicamente separate. Condivide
la vostra censura, annulla la sentenza di primo grado ma contemporaneamente con la stessa
sentenza emette una nuova decisone nel merito. Il giudice che dice si l appellante ha ragione
perch lo specchietto della punto non costa 10mila euro ma 500 annulla la sentenza di primo
grado ma emette una nuova sentenza dove vi condanna a pagare i 500 euro. Rimedio
rescissorio il rimedio con cui lo stesso giudice dimpugnazione nellaccogliere le vostre
critiche non solo dichiara nulla la sentenza ma la decide con una nuova sentenza nel merito
depurata del vizio che voi ovviamente avete fatto valere.
La prima disposizione del capo secondo del titolo terzo del libro secondo ci dice quali sono le
sentenze impugnabili con lappello, sono le sentenze di primo grado purch lappello non sia
escluso dalla legge o dallaccordo delle parti. Solitamente non succede mai perci non la
vediamo neanche, le parti potrebbero accordarsi per saltare lappello e fare direttamente ricorso
per cassazione contro la sentenza di primo grado, saltando quindi un passaggio. Si pu fare
perch lo prevede la legge ma non accade mai. Accade invece che il giudice di primo grado
emani sentenze che la legge considera inappellabili esempio fino a qualche anno fa era la
sentenza di opposizione alle multe era inappellabile oggi invece appellabile. Esempio invece
che c ancora ma lo vedremo quando studiamo lesecuzione c in particolare procedimento
che si chiama opposizione agli atti esecutivi che si chiude con sentenza non impugnabile.
Attenzione il pi delle volte il codice dice non impugnabile e non appellabile, dice non
impugnabile perch stiamo nel 1942 una sentenza non impugnabile non era n appellabile n
ricorribile per cassazione, poi arriva nel 1948 la costituzione la quale dice che il ricorso per
cassazione non pu essere escluso neanche dalla legge contro le sentenze, quindi tutto ci che il
codice definisce non impugnabile non appellabile ma sempre ricorribile per cassazione. Allora
quando disposizione come quella sugli agli atti esecutivi dice che la sentenza non impugnabile
nel 42 voleva dire non si pu proprio impugnare oggi vuol dire non si pu proporre appello ma
si pu fare ricorso per cassazione perch la costituzione mi autorizza, ma per lo studio che
stiamo facendo le sentenze dichiarate non impugnabili o inappellabili non sono soggette
allappello. Ma la regola che le sentenze di primo grado sono sempre appellabili almeno che

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ci non venga escluso dalla legge. Sono inappellabili le sentenze che il giudice pronuncia
secondo equit (altro caso che non si verifica quasi mai) cio lipotesi dellarticolo 114
lipotesi in cui le parti prima del giudizio di primo grado si incontrano e fanno un contratto dove
autorizzano il giudice a decidere no secondo diritto ma secondo equit, ma anche questo caso
non si verifica mai, questa lequit chiamiamola volontaria, cio sono le parti che so
accordano perch il giudice di primo grado decida secondo equit (ma le parti non si accordano
mai).
C poi in primo grado un giudizio di equit necessaria, cio c un giudice che obbligato a
decidere secondo equit ed il giudice di pace per le cause fino a un valore di 1100 euro, questo
giudice decide le cause non secondo diritto ma secondo equit. Lui in nome dellequit pu
anche distanziarsi in una certa misura dalle norme di diritto. Quello che interessa che fino a
qualche anno fa le sentenze del giudice di pace fino a 1100 euro cio quelle decise secondo
equit non erano impugnabili ma solo suscettibili di ricorso in cassazione, da qualche anno a
questa parte la regola cambiata, le sentenze del giudice di pace pronunciate secondo equit
non per accordo delle parti perch il giudizio non c mai ma perch il valore della causa pi
blando sono soggette ad appello ma non per qualunque tipo di critica solo se si denunciano
violazioni molto gravi e cio la violazione di norme processuali o la violazione di norme
comunitarie costituzionali o la violazione dei principi generali della materia.
Se il giudice di pace dicesse che non condanna Verdi a pagare a Bianchi 5000 euro perch
Bianchi un ricco sfondato e Verdi uno che non ha una lira violerebbe un principio generale
quello per cui i debiti si pagano e la sentenza sarebbe appellabile. Allora le sentenza del giudice
di pace nelle cause sotto i 1100 euro, cio nelle cause dove il giudice obbligato a decidere no
secondo diritto ma secondo equit sono da qualche anno appellabili ma solo se si denuncia una
di queste tre violazioni particolarmente gravi (domanda fatta da un ragazzo: ma non abbiamo
detto che l appello un mezzo di impugnazione a critica libera? Si vero ma in questo caso
siamo in una via di mezzo perch perch vedremo che nelle impugnazioni a critica vincolata il
tipo di critica ancora pi analiticamente specificato ci lo vedremo nel ricorso per cassazione).
Le sentenze allora di primo grado del tribunale, le sentenze di primo grado del giudice di pace
sopra i 1100 euro sono soggette sempre ad appello lo sono anche le sentenze di primo grado del
giudice di pace sotto i 1100 euro purch si denunci una di queste tre violazioni particolarmente
gravi.
Vediamo chi il giudice competente sullappello. In primo grado abbiamo visto la
competenza per materia, per valore, per territorio, in appello tutto pi semplice. L italia
giudiziariamente divisa in distretti, in ogni distretto c una corte dappello, poi ciascun
distretto si divide in circondari in ogni circondario c un tribunale, il che vuol dire che in ogni
distretto con pi circondari ci sono pi tribunali. Ogni circondario si divide in mandamenti, in
ogni mandamento c un giudice di pace. Immaginate dei cerchi concentrici. In una regione ci
possono essere anche pi distretti per esempio in Campania c il distretto della corte di appello
di Napoli e quello di Salerno.
Per individuare il giudice di appello molto semplice, se la sentenza di primo grado del
giudice di pace, giudice dappello il tribunale del circondario dove ha sede il mandamento del
giudice di pace. Se la sentenza in primo grado del tribunale, giudice dappello la corte
dappello del distretto dove ha sede il circondario del tribunale. Le sentenze del giudice di pace
sono impugnabili con lappello dinanzi al tribunale, nel cui circondario ha sede il giudice di
pace. Le sentenze del tribunale in primo grado sono impugnabili dinanzi la corte dappello nel
cui distretto ha sede il tribunale che le ha emanate, dal che ricavate che il tribunale ha una
doppia funzione di giudice di primo grado come lo abbiamo conosciuto fino adesso, per le cause
che rientrano nella sua competenza per materia o per valore, e di giudice dappello per le cause

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che in primo grado appartengono al giudice di pace. (domanda fatta da un ragazzo ma le


sentenze del giudice di pace inferiori a 1100 euro se non ci sono quelle 3 particolari violazioni
sono impugnabili? no non sono proprio impugnabili, non pu essere proposto n appello n
ricorso per cassazione, possono essere impugnate solo se ci sono le violazioni precedentemente
dette).
Attenzione per anche se la sentenza del giudice di pace e anche se poi lappello si svolge
davanti al tribunale la sentenza che il tribunale emaner sar sempre una sentenza dappello, il
che vuol dire che contro la sentenza del tribunale emanata sullappello contro la sentenza del
giudice di pace non si pu fare un altro appello presso la corte di appello, si pu fare solo
ricorso per cassazione alla cassazione. Quindi lindividuazione del giudice di appello molto
pi semplice, molto pi facile e automatica di quanto non avvenga in primo grado, fermo
restando che la parte dovr sempre indicare nellatto introduttivo dellappello qual il giudice
che va ad adire e potrebbe anche sbagliare. Ci detto lappello segue tendenzialmente le regole
del primo grado perlomeno nella parte introduttiva.
Lappello si propone con una citazione che deve contenere tutti gli elementi della citazione in
primo grado e 2 in pi lesposizione sommaria dei fatti di causa cio devo raccontare al giudice
come si svolto il processo, lui si difeso abbiamo fatto linterrogatorio formale la prova per
testimoni, e i motivi specifici dellimpugnazione. Perch vero che lappello un mezzo
dimpugnazione a critica libera ma per essere ammissibile devo spiegare al giudice perch
secondo me la sentenza sbagliata.
Il giudice non potrebbe esaminare, perci lappello inammissibile un appello nel quale io dico
la sentenza sbagliata ma io non ti dico il perch ma tu studiandoti tutto capirai il perch, no
glielo devo spiegare io e il suo esame e circoscritto ai miei motivi, cio il compito del giudice di
appello proprio quello di verificare se la sentenza presenta il vizio o i vizi o gli errori nella
valutazione del fatto che io ho denunciato. A conferma che le regole sono identiche vi ricordate
la citazione, ludienza io posso fissare ludienza che voglio, basta che tra i due (citazione e
udienza) ci sai un termine libero non minore dei 90 giorni che dovevano esserci gi in primo
grado.
Per impedire il passaggio in giudicato delle sentenza, lattivit da compiere nel termine breve o
lungo la consegna della citazione allufficiale giudiziario, fino a qualche anno fa la regola era
diversa mi dovevo preoccupare che nei 30 giorni o nei 6 mesi la citazione arrivasse al
destinatario, ma poi stato detto che io non posso scontare le dimenticanze di un organo che io
non controllo, perch io non posso andare dallufficiale giudiziario dire c era qualcuno, l hai
portato ecc..perci nei 30 giorni mi basta consegnare latto allufficiale giudiziario.
Dopo tutto avviene come nel primo grado prendo nei 10 giorni successivi alla notificazione
loriginale della notificazione, lo porto al cancelliere che lo inserisce nel mio fascicolo, il
cancelliere lo porta al presidente del tribunale o della corte dappello il quale nominer un
giudice. Cio dice lart. 359 davanti al giudice dappello (corte dappello o tribunale) si
osservano quelle che sono le regole per il procedimento di primo grado salvo che le norme del
capo 2 del titolo 3 del libro 2 non derogano a quelle. Quindi dobbiamo vedere quali sono le
regole del giudizio di appello diverse da quelle del giudizio di primo grado.
Prima regola: abbiamo detto che si applicano le regole del giudizio di primo grado. Quindi a
fronte della citazione avversaria iscritta ruolo nei 10 giorni lappellato si costituisce se vuole
costituirsi 20 giorni prima o anche alludienza, ovviamente lo vedremo qui il secondo tempo
della partita non possiamo fare riconvenzionali eccezioni prove lunica cosa che possiamo fare
lo sappiamo lappello incidentale. Quindi lattivit da cui si decade se non ci si costituisce
almeno 20 giorni prima lappello incidentale. Cio in questo caso la comparsa di risposta avr

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un duplice contenuto sia di risposta allappello incidentale, quello che dice lappellante sono
solo fesserie, sia di attacco alla sentenza nella parte in cui mi ha dato torto.
Cio in primo grado ricevuta la citazione se il convenuto non deve fare riconvenzionali,
eccezioni non rilevabili dufficio, o chiamare in causa terzi pu anche costituirsi nella prima
udienza; lappellato colui che ha ricevuto lappello principale, la citazione dappello si chieder
una sola cosa devo fare lappello incidentale? Se la risposta no si pu costituire anche
alludienza, se la risposta si si deve costituire almeno 20 giorni prima.
Colui che totalmente vittorioso in primo grado tutto quello che ha chiesto ha ricevuto potr
fare solo una mera risposta allappello principale cio spiegare al giudice perch le critiche
dellappellante sono infondate potr costituirsi anche direttamente alludienza.
Ma attenzione, lappello non un nuovo giudizio, cio non da la possibilit di spenderci carte
che ci siamo spesi in primo grado, quindi fare appello incidentale significa criticare la sentenza
cosi come si fa nellappello principale sulla base dello stesso materiale domande eccezioni e
prove gi formato in primo grado, cio lappello una revisione del primo grado, il giudice
dappello dovr controllare se la sentenza di primo grado corretta o sbagliata sulla base del
materiale di primo grado cio sulla base dello stesso materiale sulla base del quale ha deciso il
giudice di primo grado, perci c il divieto delle cose nuove in appello, dobbiamo vedere se in
appello sono ammesse nuove domande, nuove eccezioni, nuove prove la regola generale no
qualche temperamento. Innanzitutto non sono ammesse nuove domande perch se mettessi una
nuova domanda in appello avrei sottratto al mio avversario il giudizio di primo grado, quello
che ammesso la naturale evoluzione delle domande gi proposte in primo grado, avevo
chiesto gli interessi in primo grado il giudice me li aveva pure dati ma Verdi continua a non
pagarmi nel frattempo ha fatto pure appello quel disgraziato ma nel corso del giudizio di appello
maturano altri interessi voglio pure quelli.
Non sono ammesse nuove domande, non sono nuove perci sono ammesse le domande relative
ad interessi, frutti, accessori, danni che maturano anche nel corso del giudizio dimpugnazione.
Quindi nuove domande nel giudizio dappello NO.
Per quanto riguarda le eccezioni in appello possono essere fatte valere solo le eccezioni in senso
ampio, cio quelle rilevabili anche dufficio, perch quelle in senso stretto che possono essere
fatte valere solo dalla parte la preclusione scatta in primo grado 20 giorni prima della prima
udienza. Attenzione per il materiale di causa fatti prove sempre quello del giudizio di primo
grado allora leccezione in senso ampio deducibile anche dappello ma il fatto da cui nasce
leccezione deve gi emergere dal materiale raccolto in primo grado.
Esempio: difetto di giurisdizione, eccezione in senso ampio il giudice pu rilevarlo in appello
ma il fatto dal quale risulta che il giudice non ha giurisdizione deve gi appartenere al materiale
di causa (non possono essere portate nuove prove per dimostrare il difetto di giurisdizione
perch in appello non possono essere prodotte nuove prove). Quindi nuove domande come
eccezioni in senso stretto non sono ammesse, eccezioni in senso ampio sono ammesse purch il
fatto che le genera appartiene al materiale di causa in primo grado. Nuove prove di regola non
sono ammesse ma ci sono due eccezioni. Vediamo prima la seconda poi la prima. La regola :
non sono ammesse nuove prove, non sono ammessi nuovi documenti il materiale di causa resta
di regola quello che hai raccolto in primo grado non puoi aprire in appello le preclusioni che ti
sei fatto maturare in primo grado per ci sono 2 eccezioni, cio se mi dimostri che in primo
grado non hai potuto produrre le prove per un fatto che non colpa tua sono ammesse. Seconda
eccezione i mezzi di prova non sono ammessi (tranne il giuramento che pu essere fatto valere
in ogni stato e grado del processo) tranne che il giudice dappello non li ritenga indispensabili ai
fini della decisione (cosa significa indispensabile non si mai capito perci il prof non lo

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spiega)articolo 345. Ora continuiamo sempre nello studio delle norme del capo2 che sono le
norme che derogano alle norme del giudizio di primo grado che altrimenti si applicano. La
soccombenza teorica non giustifica limpugnazione e che se io dunque sono praticamente
vittorioso non posso fare lappello n principale n incidentale. Per attenzione io sono
teoricamente soccombente su una domanda o su una eccezione pero dice il codice, poi far
lesempio, a te che te ne frega tanto hai vinto tutto e a me sta bene se voi non fate appello.
Es: voi mi convenite in giudizio io eccepisco il pagamento e la prescrizione, il giudice accoglie
leccezione di pagamento e dichiara assorbita leccezione di prescrizione cio non la esamina
tanto non devo pagare. Io ho vinto non faccio appello ma la controparte si, dicendo che il
giudice ha sbagliato ad accogliere la mia eccezione di pagamento, io nelle mia comparsa di
risposta dir al giudice dappello che lui mi dovr confermare la sentenza che mi da ragione
perch io ho pagato, pero se tu dovessi ritenere che io non ho pagato ti ricordi che io ho fatto
leccezione di prescrizione, il tuo collega di primo grado non me lha esaminata perch ha
accolto leccezione di pagamento e si fermato la, ma se tu dovessi ritenere che il pagamento
non ci stato tu mi devi esaminare anche la mia eccezione di prescrizione.
Cio per fare in modo che il giudice dappello riesamini la domanda o leccezione assorbita io
glielo devo dire, nel senso che con la comparsa di risposta devo riformulare le domande e le
eccezioni non accolte, ma poich io non sono soccombente non sono tenuto a fare lappello
incidentale 20 giorni prima mi basta costituirmi alludienza e riformulare quelleccezione.
[lappello incidentale pu essere proposto solo se si soccombenti praticamente se si
soccombenti teoricamente non pu essere proposto].
Se in prima udienza non chiedo al giudice di esaminare eccezioni o domande assorbite in primo
grado, vuol dire che rinuncio ad esse. Esempio con le domande: propongo domanda di
arricchimento contrattuale e domanda subordinata di ingiustificato arricchimento, il giudice
accoglie la domanda principale lui la domanda di ingiustificato arricchimento non la tocca
neanche, voi fate appello io dir al giudice dappello conferma innanzitutto la domanda di
arricchimento contrattuale ma se per caso dovessi accogliere lappello e dire che non ho diritto
allarricchimento contrattuale tu mi devi esaminare la domanda di ingiustificato arricchimento
perch io te le ripropongo, se non te la ripropongo nella domanda di risposta il codice la
considera come rinunciata.
lappello incidentale presuppone la soccombenza pratica.
Quando abbiamo visto le impugnazioni in generale abbiamo visto le cause di inammissibilit, e
le cause di inammissibilit si studiano nelle impugnazioni in generale perch sono comuni a
tutte le impugnazioni, viceversa ogni singola impugnazione ha le sue cause di improcedibilit,
noi oggi n vediamo una.
Inammissibilit vuol dire che limpugnazione nasce morta un vizio genetico, limpugnazione
gi morta vero che in questo caso con lintegrazione del contraddittorio si da la possibilit di
riportarla in vita ma se non lo faccio limpugnazione era gi morta dallinizio
Limprocedibilit invece un vizio funzionale cio limpugnazione nasce viva, nasce
ammissibile solo che mi scordo di fare qualcosa per cui non va avanti.
Lappello improcedibile per 2 ordini di motivi dovuti al fatto che limpugnazione nasce bene
ma lappellante si scorda di fare un paio di cose per cui la fa morire. Perci vizio funzionale.
Limpugnazione improcedibile primo caso si ha quando lappellante lha si consegnata o
notificata

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APPROFONDIMENTO
Art. 338 Effetti dellestinzione del procedimento di impugnazione
( Lestinzione dei procedimenti di appello o di revocazione ai numeri 4 -5 dellart.395
fa passare in giudicato la sentenza impugnata, salvo che ne siano stati modificati gli effetti
con provvedimenti pronunciati nel processo estinto)

La stessa regola vale se si estingue il procedimento di impugnazione, che si estingue per le stesse
cause del processo di I grado: rinunzia agli atti e inattivit delle parti.
Quindi lestinzione del processo di impugnazione fa passare in giudicato la sentenza impugnata,
solo che qui c un salvo che. Salvo che nel corso del processo e prima dellestinzione, sono stati
modificati gli effetti con provvedimenti pronunciati nel processo estinto. Quali provvedimenti?
Uneventuale sentenza non definitiva.
Esempio: in I grado avevo proposto domanda di condanna e mi stata rigettata. Faccio appello, si
svolge lappello e andiamo in decisione. Il giudice dappello con S.N.D. riforma la sentenza di I
grado ed emana sentenza di condanna generica e dice andiamo avanti per il quantum. Nel frattempo
il processo si estingue. In questo non passa in giudicato la sentenza di I grado perch stata
riformata e quindi passa in giudicato la S.N.D.
Allora la regola del passaggio in giudicato della sentenza di I grado quando si estingue il processo
di impugnazione vale solo se nel suo corso non sono state emanate sentenze non definitive che
riformano la sentenza di I grado.
Domanda: perch il salvo che non c in caso di inammissibilit?
Risposta: perch in caso di inammissibilit il giudice stoppa subito il processo di impugnazione.
Non pu emanare una S.N.D in quanto inammissibile il processo.

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LEZIONE 30
temi trattati => APPELLO CONTRO SENTENZE NON DEFINITIVE- IMPROCEDIBILITA'-
RIMESSA AL I GRADO DEL GIUDIZIO

Si pu proporre appello contro le sentenze non definitive? la risp. si ma con qualche regola
particolare. La sentenza non definitiva si ha quando il giudice gi alla 1 udienza si accorge che vi
l'astratta possibilit di decidere la causa senza passare per la sottofase in senso stretto perch per es.
presume fondato il proprio difetto di giurisdizione o una questione pregiudiziale di rito o
preliminare di merito; o perch ritiene la causa gi matura per essere decisa su una delle domande o
su una parte della domanda per es. il giudice gi certo della responsabilit. del convenuto ma la
definizione del quantum richiede molto tempo quindi per adesso si pronuncia sull'an ( condanna
generica) e poi si va avanti per il quantum. In questi casi il giudice stoppa la causa in questa fase,
anche in prima udienza, e ci rimette direttamente in decisione cio tecnicamente scambio delle
precisazioni finali e conclusioni, riserva in decisione, scambio delle conclusionali-repliche e
decisione. Se la sentenza sulla questione :
a) in senso ostativo, cio impeditiva della continuazione della causa, cio la questione fondata(
non ho la giurisdizione( questione pregiudiziale di rito)), la sentenza definitiva e il processo
finisce l intendendo per sentenza definitiva quella con cui il giudice si spoglia in quel grado del
potere decisorio; se la questione preliminare di merito (eccezione di prescrizione) fondata, chiude
il processo davanti a se;
b) in senso non ostativo ( ho la giurisdizione) possiamo andare avanti , il giudice decide la
questione con una sentenza non definitiva e ci riporta nel punto in cui ci aveva fermato; ugualmente
opera il giudice se decide solo una parte del merito con sentenza non definitiva pronuncia la
condanna generica e ci rimette con ordinanza nel punto in cui ci eravamo fermati per proseguire il
giudizio; oppure dice che la questione preliminare di merito infondata, sentenza non ostativa alla
continuazione del processo, (es la prescrizione non ricorre) si torna indietro e si svolge il processo.
la sentenza non definitiva in quanto il giudice risolve quella questione: (e solo quella ( questione
di rito o di merito) sulla quale decide con sentenza dato che il suo un potere decisorio)
a)in senso non ostativo -
b)solamente in una frazione del merito
ma poi il processo prosegue dinanzi a se. Ma il giudice quella questione la decide con sentenza e
con ordinanza ci rimette nel punto del processo in cui ci si era fermati per la questione l'ha decisa
con sentenza quindi per questa questione si spogliato del potere decisorio, il processo va avanti e
potrebbe darsi che quando il giudice decider nel merito si accorger che ha sbagliato su quella
questione ma non pu pi tornarci pi su in quanto l'ha decisa con sentenza e quindi il soccombente
rispetto a quella decisione ha diritto di proporre appello quindi la sentenza non definitiva.
appellabile cm quella definitiva.
il problema che avverso la non definitiva la parte soccombente (cio quella che diceva che la
prescrizione c'era mentre il giudice riteneva di no)c' una possibilit in pi:
a) si pu fare appello entro 6 mesi dal deposito/pubblicazione della sent. non definitiva. o entro 30
gg dalla notifica denominato "appello immediato" cio si propone cm un appello normale;
b) la possibilit in pi questa " la parte soccombente della sent. non definitiva. pensa va be' il
giudice mi ha dato torto con la non def. per la partita ce la dobbiamo ancora giocare in quanto ci
ha rimesso dove ci eravamo fermati" e chi lo dice che alla fine il giudice decida che la parte

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soccombente deve zero euro e quindi al soccombente della prescrizione non gli interessa pi niente
certo per che se il giudice decide che deve qualcosa e non zero euro allora al soccombente
interessa far valere la prescrizione e allora rispetto alla non definitiva. ho questa possibilit: per ora
mettere da parte la non def. e vedere come va a finire, se poi gli va male nel merito si far appello
per questa e per quella cio a fronte di una non def. si pu fare riserva di appello o di gravame
cio di dire "io ho avuto torto sulla prescrizione ma in fondo quello che mi interessa di non pagare
e io per adesso non devo pagare nulla, proseguiamo il processo e se mi va a finire bene( il giudice di
appello decide che dovuto niente) della prescrizione non mi interessa nulla". la riserva una
dichiarazione con cui ci si riserva di fare appello per cui per ora si va avanti col processo di primo
grado e se poi mi va male far appello sia contro la definitiva ( che dice di dare 1000 euro) e sia
conto la sent. non def( che dice che la prescrizione non esiste). quindi si ha la possibilit di
attendere, nonostante la soccombenza su quella questione, l'esito finale del processo per poi
decidere, se mi va male,di impugnare entrambe le sentenze e questa va fatta entro il termine breve o
lungo per impugnare.
La riserva di appello o di gravame si fa con dichiarazione fatta in udienza o con atto notificato alla
controparte di riservarsi limpugnazione della sentenza non definitiva qualora la definitiva vada
male.
Quindi avverso la sent. def. proponibile solo l'appello mentre contro la sent. non def. si ha la
duplice possibilit dichiarando di fare riserva in udienza o con atto notificato alla controparte di
riservarsi l'impugnazione se e quando la sent. def. andr male con un'unica impugnazione sia contro
la sent. def. che contro la non def.
la riserva uno strumento che permette di non far passare in giudicato la sentenza non definitiva
la particolarit della riserva sta nel fatto che la possibilit di fare riserva rispetto all'appello
immediato soggiace ad una preclusione in pi prevista dall'art 340 che recita << contro la sent non
def. l'appello pu essere differito (in quanto pu essere anche immediato) qualora il soccombente ne
faccia richiesta, a pena di decadenza, entro il termine per appellare ma " non oltre alla 1 udienza
dinanzi al giudice istruttore successiva la sentenza">> in quanto quando si parla di non def. si dice
che il processo prosegue innanzi al giudice istruttore e che alla sent. non def. si accompagna
l'ordinanza che fissa, per proseguire il processo, una data in cui si terr un'udienza dinanzi al g.
istruttore;
quindi la regola che la riserva non va fatta oltre questa udienza temporalmente per es:
a) pubblicazione della sentenza non definitiva il 10.01.2012;
b) termine lungo per impugnare 10.07.2012 in cui la sent. non def. passa in giudicato;
c) data fissata dall'ordinanza per la prosecuzione del processo 06.06.2012;
quindi:
tra il termine ala lett. a e quello alla lett. b si pu proporre sia la riserva che l'appello
immediato;
ma poich vi il termine alla lett. c che anticipa quello alla lett. b ci vuol dire che la riserva
pu essere proposta solo entro il 06.06.2012 in quanto non pu essere fatta oltre la 1
udienza dinanzi al giudice istruttore successivo alla sentenza;
l'appello immediato pu essere proposto fino al 10.07.2012;
se non ho impugnato nei termini con l'appello immediato. ne ho dichiarato di fare riserva di
appello la sent. non def. passa in giudicato;
fare la riserva vuol dire che l'appello contro la sent. non def. sar proposto insieme a quella
contro la sent. def.;

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Pi impugnazioni contro la stessa sentenza si fanno nello stesso processo quindi nel caso in cui
ambo le parti sono soccombenti se 1 parte fa riserva e l'altra appello immediato. la riserva cade cio
dovr fare appello immediato. in via incidentale in quel processo. Fatta la riserva e se resta in piedi
non posso fare pi appello immediato.

l'appello pu essere inammissibile per tutte le cause che provocano l'inammissibilit delle altre
impugnazioni oppure improcedibile per cause sue proprie cio si tratta di un appello si
ammissibile( cio che non aveva vizi all'origine) ma l'appellante si dimenticato di fare qualche
attivit d'impulso che le stata commissionata. La prima cosa di cui si deve preoccupare
l'appellante di consegnare all'ufficiale giudiziario la citazione nel termine breve o lungo per
evitare il passaggio in giudicato della sentenza, ma non finisce qui in quanto notificato l'appello ha
2 cose da fare per tenerlo in vita e cio:
a) costituirsi nei 10 gg cio depositarlo nell'ufficio giudiziario (tribunale o corte d'appello) nei
10 gg cio chiedere l'iscrizione a ruolo della causa a pena dell'improcedibilit dell'appello;
b) una volta iscritto non basta ai fini della procedibilit in quanto deve "comparire alla 1
udienza e se non compare a questa il giudice ne fissa un'altra ,comunicandolo alla parte, ma
se non compare neanche a quest'ulteriore udienza l'appello dichiarato improcedibile;
L'improcedibilit dell'appello consuma il potere d'impugnazione; impedisce la riproposizione
dell'appello anche se il termine per appellare non scaduto quindi comporta il passaggio in
giudicato della sentenza di 1 grado.

il giudizio d'appello si svolge come quello di 1 grado e non essendovi normalmente una fase
istruttoria, si svolge in un'unica udienza dove le parti preciseranno le conclusioni e si va in
decisione con la particolarit che se il giudice d'appello :
a) il tribunale la trattazione dell'appello verr fatta in composizione monocratica;
b) la corte d'appello l'appello sar deciso da un collegio di 3 giudici;

l'unica particolarit rispetto al 1 grado, oltre alla mancanza dell'istruttoria, sta nel fatto che il
giudice alla 1 udienza normalmente provvede sull'istanza di cui all'art. 283 cio alla sospensione.
partendo dal fatto che le sent. del 1 grado sono provvisoriamente esecutive quindi anche se si
propone appello la parte vittoriosa potr dare esecuzione alla sentenza, dunque rimessa
all'appellante la possibilit di chiedere con l'appello principale o incidentale,se sono soccombenti
entrambi, la sospensione dell'esecuzione della sentenza e la si pu ottenere quando " sussistono
gravi e fondati motivi" che sono di 2 tipi(penso che qui il prof abbia voluto dire che bisogna tener
conto di 2 fattori per la concessione della sospensione e per valutare se sussistono gravi e fondati
motivi):
art. 348 (collega per sotto)
anzitutto il giudice valuta che l'appello abbia "buone probabilit di successo" e perci
l'istanza va Inserita nell'appello in modo tale da permettere la giudice di valutare ci;
Deve valutare "la situazione patrimoniale e quindi la solvibilit dell'appellato" in quanto in
caso di vittoria nell'appello, se l'appellato solvente in quanto patrimonialmente forte, non
avr alcun problema nel ripetere quanto ricevuto alla luce della sent. di 1 grado quindi che
si sospende a fare l'esecutivit; viceversa necessario;
quindi il giudice ai fini della sospensione valuter sia la probabile fondatezza dell'appello e sia la
possibilit di essere ripagato dalla controparte che riceve quanto previsto dalla sentenza di 1
grado se si vince l'appello.

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l'appello un mezzo rescissorio in quanto provvede anche nel merito con una sentenza che prende il
posto di quella del 1 grado anche quando l'appello si fonda su un vizio di rito tipo nel caso in cui il
giudice fonda la decisione su una testimonianza resa in assenza dell'avvocato di una delle parti che
non stato avvisato della testimonianza, questo fatto legittima la proposizione dell' appello della
parte il cui avvocato era assente per nullit della prova testimoniale. Il giudice d'appello che
condivide la censura, accoglie l'appello, annulla la sent. di 1 grado e rinnover l'attivit nulla in
appello(cio nell'esempio risentir il teste in presenza di quell'avvocato che era assente in 1 grado)
e decide nel merito non rimettendo quindi le parti al 1 grado in quanto l'appello deve decidere
sempre nel merito.
Questa regola presenta delle eccezioni perch vi sono casi tassativi (cio non estendibili a casi
analoghi) in cui la nullit talmente grave che fa si che il giudice d'appello svolga solo un funzione
rescindente quindi annulla la sentenza ma rimette la giudice di 1 grado, che dovr trattare il
giudizio, nuovamente la causa. questa regola eccezionale riguarda i casi agli art. 353 e 354:

art.353=> la parte dice la giudice di 1 grado che non ha la giurisdizione, il giudice accoglie
l'eccezione della parte e nega la propria giurisdizione, l'avversario fa appello dicendo che quel
giudice ha sbagliato in aveva giurisdizione, il giudice d'appello accoglie la domanda e rimanda la
causa dinanzi al giudice di 1 grado;

art 354=> altri casi in cui si rimette al giudice ordinario:


a) Quando era nulla la notificazione della citazione di 1 grado e il convenuto non si
costituito in quanto altrimenti avrebbe sanato la nullit della citazione;
b) Il giudice d'appello si accorge che il contraddittorio sin dall'inizio (cio dal 1 grado) non
integro cio quando stato pretermesso un litisconsorte necessario in 1 grado;
c) Quando stato estromesso erroneamente dal giudizio di 1 grado un soggetto che vi doveva
essere presente;
d) Quando la sentenza affetta dal difetto di sottoscrizione;
e) Quando il giudice di 1 grado ha dichiarato estinto il processo per una causa che non si
verificata e ci stato accertato in appello;

fuori da questi casi cio quando siano nulli atti diversi da quelli previsti agli art. 353 e 354 i giudice
d'appello ordina se possibile la rinnovazione di questi atti nel grado e decide nel merito.

le sentenze del giudice d'appello sono impugnabili con ricorso per cassazione.
Art. 340: riserva facoltativa di appello contro sentenze non definitive
Contro le sentenze non definitive lappello pu essere differito, qualora la parte soccombente ne
faccia riserva, a pena di decadenza, entro il termine per appellare ( 6 mesi o 30 gg) e in ogni caso
non oltre la prima udienza davanti al giudice istruttore successiva alla comunicazione della sentenza
stessa.
Quando viene fatta la riserva, lappello deve essere fatto unitariamente con la sentenza definitiva
che definisce il giudizio o con quello che viene proposto, dalla stessa parte o da altra, contro altra
sentenza successiva che non definisce il giudizio.
La riserva non pu pi farsi, o se fatta rimane priva di effetto, quando contro la stessa sentenza da
una parte sia stato proposto immediatamente appello cio appello immediato.

Se il giudice dichiara infondata con sentenza non definitiva la questione preliminare di merito ( non
c la prescrizione) con contemporanea ordinanza ci rimette alludienza per proseguire la trattazione
dal punto in cui ci aveva fermato.

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Facendo appello immediato contro la sentenza non definitiva (e non riserva di appello) ci troveremo
dinanzi a 2 giudizi:
uno che ha ad oggetto il merito che prosegue in 1 grado;
laltro che ha ad oggetto la prescrizione che si svolge in 2 grado;
il raccordo tra questi 2 giudizi pu avvenire in 2 modi:
1) Il giudice di 1grado sospende il giudizio di 1 grado fino allesito dellappello sulla
sentenza non definitiva che ha ad oggetto la questione preliminare di merito;
2) Il giudice di 1 grado prosegue il giudizio. Per se lappello viene accolto, lo riforma in
appello della sentenza non definitiva estende i suoi effetti ai provvedimenti che dipendono
dalla sentenza riformata. Se ne cade lordinanza con la quale il giudice di 1grado disponeva
la prosecuzione del processo e con questultima se ne cade lintero processo di 1grado:
cosiddetto effetto espansivo esterno.

Art 348: improcedibilit dellappello


Lappello improcedibile se lappellante non si costituisce nei termini( entro 40 gg dalla
notificazione deve depositare la citazione presso la cancelleria del giudice di appello) altrimenti
lappello improcedibile.
Se lappellante non compare alla 1 udienza, anche se si sia costituito, rispettando il termine di 40
gg, il giudice dappello rinvia la causa a prossima udienza, comunicandolo allappellante. Se anche
nella 2 udienza lappellante non compare, lappello improcedibile. Limprocedibilit consuma il
potere di impugnazione.

Art 350: se il giudice di appello :


- la corte di appello, la trattazione della causa sar collegiale;
- il tribunale, allora sar monocratica;
nella 1 udienza il giudice valuta lammissibilit e procedibilit dellappello cio la regolare
costituzione di esso ordinando la integrazione (art 331) o notificazione (art 332) dello stesso ovvero
la rinnovazione dellatto di appello nei casi previsti.

Art 351: in 1 udienza valuta anche la possibilit di sospendere lesecuzione della sentenza di 1
grado appellata (collega x)

Art 352: esaurita questa attivit prevista negli art precedenti, il giudice invita le parti a precisare le
conclusioni , scambio delle conclusionali e memorie di replica, deposito entro 60 gg dalla scadenza
del termine per il deposito delle memorie.

Domanda: se ludienza davanti al giudice istruttore viene fissata dopo che sono scaduti i termini
per impugnare la sentenza non definitiva, come faccio a fare riserva di appello perch ormai la
sentenza non definitiva passata in giudicato?
La riserva va presentata entro i termini perci se ludienza davanti al giudice istruttore viene fissata
dopo tale termine, posso proporla con atto notificato alla controparte nel quale mi riservo la
possibilit di fare riserva di appello. Se invece tale udienza viene fissata prima che scadano i
termini, posso richiedere la riserva di appello alludienza.

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APPROFONDIMENTO
PRECISAZIONE: Non dimentichiamo come lart 348 bis ha previsto per lappello un particolare
caso di inammissibilit secondo cui Fuori dei casi in cui deve essere dichiarata con sentenza
l'inammissibilit o l'improcedibilit dell'appello, l'impugnazione dichiarata inammissibile (con
ordinanza) dal giudice competente quando non ha una ragionevole probabilit di essere accolta.
Quindi stato introdotto un motivo di inammissibilit secondo cui al di fuori dei casi di
inammissibilit e improcedibilit che abbiamo appena visto, limpugnazione dichiarata
inammissibile con ordinanza dal giudice dappello quando in 1 udienza gli sembri che non abbia
una ragionevole probabilit di essere accolta, cio gli sembra manifestamente infondata.
In questo caso, in 1 udienza il giudice ancor prima di cominciare, dichiara inammissibile lappello
con ordinanza succintamente motivata e provvede sulle spese.
NB: In tal caso, la parte interessata pu proporre ricorso per cassazione contro la sentenza di 1
grado e non contro lordinanza dinammissibilit dellappello. Non impugnata lordinanza di
inammissibilit ma la sentenza di 1 grado. Lordinanza di inammissibilit non pu essere
impugnata.
Per:
se lordinanza di inammissibilit fondata sulle stesse ragioni di fatto su cui fondata la
sentenza di 1 grado, la parte pu proporre ricorso per cassazione per tutti i vizi indicati
dallart 360 cpc tranne che per il n.5 principio della doppia conforme, cio se il
fatto stato ricostruito allo stesso modo da 2 giudici (1 grado e 2 grado), allora inutile
tornarci sopra col giudice di cassazione (3 grado).

Tale principio vale allo stesso modo nel momento in cui la sentenza di 2 grado ricostruisce
il fatto allo stesso modo della sentenza di 1 grado, la parte interessata potr proporre ricorso
per cassazione per i vizi indicati dallart 360 tranne che per il n.5

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LEZIONE 31

RIEPILOGO APPELLO - RICORSO PER CASSAZIONE


Il giudice dichiara infondata con sentenza non definitiva la questione preliminare di merito ( non c
la prescrizione) e con contemporanea ordinanza ci rimette alludienza per proseguire la trattazione
dal punto in cui ci aveva fermato.
Proponendo lappello contro la sentenza non definitiva ci si trover dinanzi a 2 giudizi( uno che ad
oggetto il merito che prosegue in 1grado; laltro che ad oggetto leccezione di prescrizione che si
sta svolgendo in 2grado. Quindi il raccordo tra questi due giudizi avviene in 2 modi :

Il giudice di 1grado pu sospendere il giudizio di 1grado fino allesito dellappello sulla


sentenza non definitiva;
Il giudice prosegue il giudizio di 1grado. In questo caso se lappello viene accolto,si applica
lart.336 -2c, cio la riforma in appello estende i suoi effetti ai provvedimenti che
dipendono dalla sentenza riformata. Inoltre se ne cade anche lordinanza con la quale il
giudice disponeva la prosecuzione del processo e con questultima se ne cade lintero
processo di 1grado

RICORSO PER CASSAZIONE : CAPO 3 TITOLO 3 LIBRO 2 DEL CPC


La cassazione preposta allesatta osservanza e alluniformit della legge,nonch emette dei
principi di diritto validi per tutte le controversie di quel tipo.
Il ricorso per cassazione proposto dalle parti soccombenti ed necessaria la soccombenza pratica.
Tale ricorso unimpugnazione ordinaria, cio la sua proponibilit condiziona il passaggio in
giudicato della sentenza, quindi soggetto a un termine a decorrenza mobile( va proposto entro 6
mesi dalla pubblicazione della sentenza o entro 60giorni dalla notificazione della sentenza).
Inoltre un rimedio a critica vincolata in quanto il codice predetermina i motivi per cui si pu
proporre, quindi predetermina i vizi che deve avere la sentenza per poter essere proposto.
Il ricorso per cassazione un rimedio rescindente : la corte annulla la sentenza e rinvia il tutto alla
corte dappello.
Lart.360 sancisce che possono essere impugnate per cassazione le sentenze pronunciate in grado di
appello o in unico grado. Esempio di sentenze emanate in unico grado dato dall OPPOSIZIONE
ALLA STIMA DELLINDENNITA DELLESPROPRIAZIONE, fatta dalla corte dappello in
unico grado. Se si impugnano le sentenze di ! grado tramite ricorso per cassazione questultimo
inammissibile.
Rispetto allappello il ricorso per cassazione non un controllo di giustizia ma di legalit nel senso
che la cassazione non ripete la valutazione del fatto ma valuta solo se si rispettata la legge.

I MOTIVI PER PROPORRE IL RICORSO PER CASSAZIONE


Essi sono sanciti dallart.360:

Per motivi inerenti alla giurisdizione;


Per violazione delle norme sulla competenza, quando non prescritto il regolamento di
competenza; ( il regolamento di competenza necessario quando la sentenza si
pronunciata solo sul merito; quando la sentenza di appello si pronunciata solo sul merito
posso fare il regolamento di competenza o il ricorso per cassazione per motivi inerenti al n.2
dellart 360)

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Per violazione o falsa applicazione di norme di diritto sostanziale e dei contratti e accordi
collettivi nazionali di lavoro; (violazione vuol dire applicare male, falsa applicazione vuol
dire applicare una norma alla fattispecie che da essa non regolata)ESEMPIO : il giudice
dichiara che la prescrizione degli illeciti aquilani di 10 anni, invece di 5 anni.
Per nullit della sentenza o del procedimento; ( prevede la violazione delle norme
processuali)
Per omessa, insufficiente, contraddittoria motivazione circa un fatto controverso e decisivo
per il giudizio. ( la cassazione deve solo valutare se la motivazione non stata omessa,
carente o contraddittoria. non pu valutarla nel merito).
La violazione delle regole previste nei numeri 1 2 4 integra le figure dellerror in procedendo
cio il giudice ha sbagliato ad applicare le norme di procedura. I numeri 3 5 integrano un error in
iudicando, il giudice ha applicato bene le norme fino alla sentenza ma ha sbagliato nel giudicare.

RICORSO PER SALTO


Le parti possono rinunciare allappello,previo accordo e ricorrono in cassazione contro le sentenze
di 1 grado. Difficilmente ci accade in quanto nessuna delle parti vorr saltare un grado del
processo.

SENTENZE NON IMPUGNABILI


Dal giorno di entrata in vigore del codice( 23/04/1942) e il 31/12/1947 vi erano delle sentenze non
impugnabili che ancora oggi sono definite tali. Entrata in vigore la Costituzione per lart.111- 7c
sancisce che contro le sentenze sempre ammesso il ricorso per cassazione per violazione di legge.
Dunque anche contro quelle sentenze ritenute non impugnabili possibile proporre ricorso per
cassazione solo per violazione di legge. Nel 2009 in seguito a una riforma stato parificato il
ricorso per cassazione sancito dallart.111- 7c allart.360cpc, cio tutti i motivi del 1c(art.360)
valgono anche per il ricorso dellart.111 a differenza che il ricorso dellart.111 si fa contro le
sentenze di 1grado non appellabili,mentre quello previsto dallart.360 contro le sentenze di 2
grado. Questultima differenza non pi attuata in quanto i due ricorsi sono parificati dal punto di
vista dei motivi, quando non erano parificati il ricorso dellart 360 era definito ricorso ordinario
per cassazione, mentre il ricorso dellart 111 era definito ricorso straordinario per cassazione.
Oggi il ricorso ordinario per cassazione quello contro le sentenze di 2grado, mentre quello
straordinario per cassazione contro le sentenze in unico grado.

DISCIPLINA DEL RICORSO PER CASSAZIONE


Il ricorso per cassazione si propone con ricorso(non con una citazione) in quanto non contiene
lindicazione delludienza( fissata dalla cassazione stessa). Tale ricorso segue le stesse modalit
della citazione: prima si notifica e poi si deposita. A pena di decadenza, il termine( 6 mesi dalla
pubblicazione o 60 giorni dalla notificazione) per presentare il ricorso decorre dalla consegna
allufficiale giudiziario. Cit. Professore: qui lo dico e qui mi taccio: lunico ricorso che prima si
notifica e poi si deposita.
Il contenuto del ricorso disposto dallart 366. Ci che differisce dallatto di appello che non pu
essere sottoscritto da qualunque avvocato, ma da un avvocato che abbia superato un particolare
esame o che abbia una certa et lavorativa( 12 anni di servizio),a pena di inammissibilit del
ricorso. Lavvocato quindi deve essere iscritto nellalbo dei patrocinanti in Cassazione.
Una volta notificato il ricorso alla controparte,questultimo va depositato a pena di improcedibilit
entro 20giorni dallultima notificazione nella cancelleria della corte. La controparte(resistente) a
questo punto pu restare contumace o pu costituirsi attraverso il controricorso(art.370) che
coincide con la comparsa di risposta. Il controricorso deve essere notificato entro 20 giorni dalla
scadenza del termine stabilito per il deposito del ricorso, poich tale termine di 20 giorni, il
controricorso deve essere notificato entro 40 giorni dalla notifica del ricorso e consegnarlo

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allufficiale giudiziario. In mancanza di tale notificazione, il ricorrente non pu presentare memorie


ma partecipare solo alla discussione orale. Il controricorso deve essere depositato entro 20 giorni
dalla notificazione e con questultimo si mira al rigetto del ricorso. Depositato il ricorso ed
eventualmente il controricorso, il cancelliere forma il fascicolo e lo trasmette al Presidente della
cassazione(1 Presidente). Nel 2009 stata istituita una sezione della cassazione definita sezione
filtro, per la quale passano tutti i ricorsi e valuta la loro ammissibilit. Tale valutazione effettuata
attraverso lart.360-bis, il ricorso inammissibile:

Quando il provvedimento impugnato ha deciso le questioni di diritto in modo conforme alla


giurisprudenza della corte e lesame dei motivi non offre per mutare lorientamento della
stessa; (Esempio: il giudice di 1 grado mi d torto, il giudice di appello anche,cos come
anche la giurisprudenza della cassazione; quindi il codice dice che inutile presentare
questo ricorso almeno che, provi che lorientamento della corte di cassazione sbagliato).
Quindi in questo caso il ricorrente non deve ritenere che il giudice di appello ha violato una
norma e ha torto ma conscio dellorientamento della cassazione, deve esporre i motivi
secondo i quali lorientamento della stessa sono sbagliati.
Quando manifestamente infondata la censura relativa alla violazione dei principi regolatori
del giusto processo.(Esempio: la corte dice al n1: non ti basta dire che c stata una
violazione di norme di diritto sostanziale, se cera gi un precedente della cassazione e il
giudice ha giudicato in maniera conforme a questo precedente, mi devi dimostrare che
questo precedente sbagliato. Se c stata, invece, una violazione delle norme processuali,
deve essere evidente che c stata una violazione dei principi fondamentali del processo,ma
se non vi n luna, n laltra condizione il ricorso inammissibile. Quindi se denuncio la
violazione di una norma processuale cio un error in procedendo, la sezione filtro deve
valutare che la mia censura della norma processuale non sia manifestamente infondata, se lo
, cestina il ricorso.
RICORSO NELLINTERESSE DELLA LEGGE
Ultimo tassello che bisogna osservare per terminare il discorso sul ricorso per Cassazione riguarda
il cd. Ricorso nellinteresse della legge, in virt del quale assume rilevanza la figura del PM
(procuratore generale presso la Cassazione).
Emblematico lart 363 cpc secondo cui Quando le parti non vogliono proporre ricorso (per
Cassazione) o vi rinunciano, il PM pu chiedere (alla Cassazione) che venga enunciato
nellinteresse della legge il principio di diritto al quale il giudice deve attenersi.
La richiesta del procuratore generale rivolta al primo presidente, il quale pu disporre che la Corte
si pronunci a sezioni unite se ritiene che la questione di particolare importanza. La pronuncia della
Corte non ha effetto sul provvedimento del giudice di merito.
Dunque, parliamo di ricorso nellinteresse della legge in quanto:
chiesto dal PM verso la Corte di Cassazione
chiesto affinch la Corte pronunci un principio di diritto sulla questione in oggetto, che
secondo il PM di fondamentale importanza saperlo ma nellinteresse della legge e non
nellinteresse della parte che ha deciso di non proporre ricorso per Cassazione o vi ha
rinunciato
ovvio che il principio di diritto enucleato dalla Corte di Cassazione non avr effetto sul
provvedimento di 2 grado pronunciato dal giudice dappello nei confronti della parte che ha
deciso di non proporre ricorso per Cassazione (perch passata in giudicato la sentenza di
2 grado).
Infine il PM non propone un ricorso, non impugna la sentenza dappello ma chiede alla corte
di cassazione che si pronunci meramente nellinteresse della legge.

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RISERVA DI RICORSO PER CASSAZIONE


Fine a qualche anno fa, questo regime valeva sia per limpugnazione delle sentenze non definitive
di 1 grado che per quelle di 2 grado (impugnabili in Ricorso per Cassazione).
In Cassazione bisogna fare una distinzione tra le sentenze non definitive che per lappello non
stata fatta. In virt del n.4 art 279, si possono avere :
sentenze non definitive sulla giurisdizione (n.1)
sentenze non definitive su questioni pregiudiziali di rito e su questioni preliminari di merito
(n.2)
sentenze non definitive sulla parte del merito (n.3).
Tra il n.1 e 2 e il n.3 c una differenza di oggetto perch:
le sentenze non definitive di cui ai n.1/2 hanno ad oggetto una questione (di giurisdizione,
pregiudiziali di rito o preliminari di merito) cio si tratta di sentenze che decidono di
questioni insorte senza definire neppure parzialmente il giudizio; senza toccare il merito

le sentenze non definitive di cui al n.3 ha ad oggetto una domanda (una parte del merito)
. si tratta di sentenze non definitive con le quali il giudice si pronuncia su una parte
della domanda; tocca cmq il merito.
NB: Questa differenza di oggetto non esiste per le sentenze non definitive di 1 grado; li il regime
da applicare unico, non ci sono variazioni cos come invece adesso vedremo per le sentenze non
definitive di 2 grado.
Infatti lart 361 si occupa del caso delle sentenze non definitive (di 2 grado) su domande

quando il giudice in appello, pronuncia una sentenza non definitiva contro le sentenze previste
dallart 278 (condanna generica) e contro quelle che decidono una o alcune delle domande senza
definire il giudizio (n.3 art 279,2), il ricorso per Cassazione pu essere differito (rinviato) qualora
la parte soccombente proponga riserva entro il termine per la proposizione del ricorso e mai oltre
la 1 udienza successiva alla comunicazione della sentenza stessa.
Le sentenze non definitive in appello su domande hanno lo stesso regime delle sentenze non
definitive in 1 grado; cio la parte soccombente pu proporre:

ricorso per Cassazione immediato (nel termine breve o lungo previsto)


riserva di ricorso per Cassazione (da proporre nel termine breve o lungo ma mai oltre la
1 udienza dinanzi al giudice istruttore).

Dove la differenza la riserva di appello e riserva di ricorso per Cassazione?


La differenza riguarda le sentenze non definitive su questioni perch questultime (che decidono
di questioni insorte senza definire neppure parzialmente il giudizio) non sono immediatamente
impugnabili. Cio quando la sentenza non definitiva in appello su questioni, non data alla
parte soccombente la facolt di proporre ricorso per Cassazione immediato.
Quindi data facolt al soccombente di proporre solo la riserva di ricorso per cassazione? Si ma no.
data la facolt di proporre solo ricorso per Cassazione differito, ma essendo lunica scelta non c
bisogno di fare la riserva di ricorso per Cassazione.

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Quindi, se siamo in Cassazione bisogna fare una distinzione:


1) se la sentenza non definitiva (di 2 grado) ha ad oggetto domande (cio ha ad oggetto una
parte del merito/ n.3 art 279) si applica lo stesso regime delle sentenze non definitive
in 1 grado in quanto la parte soccombente ha una doppia scelta:
o propone ricorso per Cassazione immediato (durante tutto il termine breve o lungo)
o propone riserva di ricorso per Cassazione (nel termine breve o lungo ma mai oltre per la
1 udienza successiva alla comunicazione della sentenza).
NB: se il soccombente non propone n luno n laltro ricorso, la sentenza non definitiva di 2
grado passa in giudicato.

2) Se la sentenza non definitiva (di 2 grado) ha ad oggetto questioni (di giurisdizione,


pregiudiziali di merito; preliminari di rito) il legislatore non riconosce al soccombente
la doppia scelta (ricorso per cassazione immediato o riserva di ricorso per cassazione) ma
consente una sola possibilit, ovvero di proporre la cd. impugnazione differita ,
impugnando solo alla fine la sentenza non definitiva insieme alla sentenza definitiva (che
intanto deriva dallappello).
RICORSO INCIDENTALE (ART 371)
Come la comparsa di risposta in appello, il controricorso la sede per contenere il ricorso
incidentale . quindi con il controricorso spiego come i vizi della controparte non sussistono e
confermo invece che i vizi che imputo sussistono. Il controricorso insieme al ricorso incidentale se
notificato entro il termine breve o lungo definito tempestivo altrimenti tardivo. Se il ricorso
incidentale contenuto in un controricorso notificato oltre il termine di 40 giorni inammissibile.
Per resistere al ricorso incidentale pu essere notificato un controricorso incidentale entro 40 giorni
dalla notifica del ricorso incidentale(art 371 4,5c).

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LEZIONE 32

IL RICORSO PER CASSAZIONE


In questa lezione parleremo della impugnazione successiva al grado d'appello, cio del Ricorso per
Cassazione. Si tratta di un rimedio di legalit e non di merito, perch il giudizio di merito si
esaurisce al secondo grado. La Cassazione deve solo controllare che il giudice abbia giudicato
secondo le regole sia processuali sia sostanziali.
Anche quando controlla la motivazione, la Cassazione non dice se condivide o no quella
motivazione, ma verifica soltanto che quella motivazione esista, sia cospicua e non sia
contraddittoria, ma non pu dire se una motivazione giusta o meno.
Il ricorso per cassazione :
un impugnazione ordinaria - perch va proposta in un termine a decorrenza fissa, cio 6
mesi dalla pubblicazione o 60 giorni dalla notificazione - e la sua proponibilit impedisce il
passaggio in giudicato della sentenza.
un rimedio di legalit e non di giustizia, perch la cassazione controlla soltanto la
conformit alla legge della sentenza ma non il giudizio nel merito.
un rimedio a critica vincolata, perch il codice predetermina i motivi per i quali pu essere
proposto ex art.360:
motivi attinenti alla giurisdizione;
A motivi attinenti alla competenza;
R
T. violazione o falsa applicazione delle norme sostanziali;
3 violazione o falsa applicazione delle norme processuali;

6
0
mancanza insufficienza o contraddittoriet della motivazione su un fatto
controverso e decisivo per il giudizio.

Dedurre uno dei motivi ex articolo 360 un requisito necessario ma ormai non pi
sufficiente perch la cassazione scenda alle censure, in quanto devono esistere anche:

2 C O N D I ZI O N I DI A M M I S S I B I L I T (360 bis):
1. quando il giudice di appello nel decidere la causa si allineato alla giurisprudenza della
cassazione che ricaver dalle massime, all'avvocato non sar sufficiente dedurre la
violazione ma dovr anche spiegare perch la Cassazione secondo lui debba cambiare
idea;

2. se invece l'avvocato adduce la violazione di norme processuali, dovr allora dimostrare


che vi stata una violazione dei principi regolatori del giusto processo.

La sussistenza di queste due condizioni di ammissibilit valutata dalla Sezion e filtro , che
ove ritiene che non sussistano dichiara immediatamente la inammissibilit del ricorso. Se, invece, il
ricorso supera il vaglio di ammissibilit della sezione filtro, il fascicolo viene mandato ad una delle
sezioni per valutare la violazione dei motivi di cui all'articolo 360 denunciati col ricorso.

La sezione filtro, quando vaglia l ammissibilit del ricorso, si chiede: ma il giudice di primo grado
si pronunciato in modo conforme alla nostra giurisprudenza?; se la risposta s, allora si deve
chiedere: ma il ricorrente ci spiega perch dovremmo cambiare idea?; Se la risposta no, allora
dichiara inammissibile il ricorso. Oppure: il ricorrente denuncia la violazione dei principi

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regolatori del giusto processo? E se li denuncia, non che ha detto una grande fesseria, e la
questione manifestamente infondata? Se cos allora il ricorso inammissibile.
Domanda: se la sezione filtro dichiara inammissibile il ricorso, non si pu fare pi niente?
Risposta: non si pu fare pi niente, perch il processo deve prima o poi finire.

Contenuto del ricorso (art. 366)


Il ricorso deve contenere elementi quali:
nome delle parti;
la sentenza impugnata;
lo svolgimento della causa;
i motivi di impugnazione;
la procura;
gli atti processuali su cui si fonda.

Modalit di ricorso
L'attivit che l'avvocato deve compiere entro il termine la notifica del ricorso entro 6 mesi dalla
pubblicazione o 60 giorni dalla notificazione. Il ricorso deve essere sottoscritto da un Avvocato
iscritto all'albo dei patrocinanti in Cassazione. Il ricorso deve poi essere depositato in
Cassazione entro 20 giorni dalla notifica.
Una volta ricevuto il ricorso, il resistente ha 40 giorni di tempo per notificare un controricorso
all'avversario e a 20 giorni per depositarlo in cassazione. Se il controricorso contiene un ricorso
incidentale, la parte ricorrente ha 40 giorni per rispondere con un altro controricorso.

Se ricorso supera il vaglio di ammissibilit da parte della sezione filtro, allora il ricorso
viene inviato dal presidente alle sezioni normali.

Composizione del Collegio giudicante della Cassazione


Normalmente, il ricorso viene deciso da una SEZIONE SEMPLICE (le sezioni semplici hanno una loro
specializzazione in determinate materie) in composizione di 5 giudici.
Quando, invece, il ricorso indirizzato alle SEZIONI UNITE (formato dai presidenti delle
sezioni semplici pi qualche altro giudice) in composizione di 9 giudici.
**Ovviamente, i collegi decisori devono essere sempre dispari, perch alla fine bisogna votare
incide essere una maggioranza, non potendo finire in parit.

In quali casi la Cassazione pronuncia a Sezioni unite?


La Cassazione pronuncia a Sezioni Unite quando il ricorso stato proposto per motivi di
giurisdizione (n.1 art.360), ma solamente se si tratta di una questione nuova, perch se si sono gi
pronunciate le sezioni unite sullo stesso problema, il ricorso basato sui motivi di giurisdizione pu
essere assegnato alle sezioni semplici.
Inoltre, la pronuncia avviene a sezioni unite: quando c' un contrasto tra due sezioni semplici
sulla questione (per garantire luniformit e la corretta osservanza);
inoltre, quando la questione sollevata dal ricorso presenta una particolare importanza perch
si riflette su una serie notevole di casi.
Esempio: viene sollevata una questione in materia di interessi bancari, perch la banca ha
calcolato gli interessi sugli interessi in difformit della regola sullanatocismo. In questo caso,
sapere come la pensa la cassazione lo stanno aspettando decine di migliaia di correntisti in tutta
Italia, perch si tratta di una questione di particolare importanza, e quindi il presidente della corte
di cassazione decide di farla decidere nel massimo consesso della cassazione.

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Da ultimo, quando le sezioni unite si sono gi pronunciate ma la sezione semplice ritiene di


non potersi uniformare a quel principio.

Quando la parte, il PM o il collegio a chiedere al Presidente di mandare la questione alle


sezioni unite.
L' assegnazione alle sezioni semplici avviene di regola da parte del Primo Presidente.
Il primo presidente pu anche non farlo? Si, pu anche non farlo, ma la parte che dice forse
questo dovevi assegnarla alle sezioni unite pu fare istanza al primo presidente fino a 10 giorni
prima dell'udienza. Essa potr dire cio "caro primo presidente, forse a te sfuggito, ma secondo
me questo un caso per andare davanti alle sezioni unite".
La stessa facolt data in udienza al pubblico ministero oppure al collegio d'ufficio, che
possono rimandare la questione al Primo Presidente affinch valuti la possibilit di mandarla alle
sezioni unite.
Pur non essendoci una sovraordinazione gerarchica delle sezioni unite rispetto alle sezioni
semplici, tuttavia quando su una certa questione si sono pronunciate le sezioni unite, la sezione
semplice o si attiene a quanto da esse stabilito e applica il principio, oppure se non d'accordo
prevedono la questione alle sezioni unite spiegando perch a loro avviso le sezioni unite devono
cambiare idea.

Dunque, una volta superato il vaglio della sezione filtro, il fascicolo viene portato al Primo
Presidente, il quale:
se decide di assegnare alle sezioni unite, nomina un Relatore - cio uno dei giudici del
collegio che si prende carico del fascicolo, si studia la causa, e il giorno dell'udienza
espone i fatti di causa, lo svolgimento del processo e le questioni pi importanti agli altri
colleghi.
Se decide di assegnare alle sezioni semplici, il relatore nominato dal presidente della
sezione semplice.
Dunque, il primo presidente per le sezioni unite o il presidente della sezione semplice fissa
ludienza e nomina il relatore. Dell'udienza viene data comunicazione all'avvocato del ricorrente e
se c' all'avvocato del resistente. Sia il ricorrente sia il resistente fino a cinque giorni prima
dell'udienza possono presentare delle memorie.
Il giorno dell'udienza, prima hanno il relatore che espone i fatti di causa, poi parlano gli avvocati.
Dopo gli avvocati delle parti, parla il pubblico ministero che in cassazione si chiama procuratore
generale presso la corte di cassazione il quale espone oralmente le sue conclusioni motivate,
dicendo secondo lui come la corte deve decidere. Il pubblico ministero non partecipa per alla
decisione, dato che le sue conclusioni sono obbligatorie ma non vincolanti. A questo punto la Corte
si ritira in camera di consiglio per decidere e la votazione avviene dal giovane al pi anziano, questo
perch il pi giovane non deve essere condizionato dall'idea espressa dal pi anziano.

La decisione della Corte


La Corte pu decidere che:
1. il ricorso inammissibile, perch ad esempio non sussiste l'interesse ad impugnare;
inammissibilit
2. oppure potrebbe decidere che il ricorso improcedibile improcedibilit;
3. il ricorso infondato, perch non ne condivide le censure rigetto.

In tutti e tre questi casi passa in giudicato la sentenza di appello.

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Ma la Corte pu anche accogliere il ricorso, cio accogliere una o pi delle censure presentate con
il ricorso.

Casi di cassazione con rinvio


Se la corte accoglie la censura del punto di giurisdizione, determina il giudice fornito di
giurisdizione e le parti, se era stato sbagliato il giudice fornito di giurisdizione, riassumeranno la
causa davanti al giudice fornito di giurisdizione entro tre mesi.
Lo stesso accade se la corte accoglie la censura in punto di competenza.
Sono questi casi di cassazione con rinvio, dove la corte cassa, cio cancella, distrugge la
sentenza di secondo grado e rimette le parti davanti al giudice fornito di giurisdizione o di
competenza.

Casi di cassazione senza rinvio


I casi in cui la cassazione cassa senza rinvio sono 3:
1) caso di difetto assoluto di giurisdizione;
2) caso di improponibilit della domanda ;
3) caso di improcedibilit della domanda;

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LEZIONE N 33
CASI IN CUI LA CASSAZIONE CASSA SENZA RINVIO E CON RINVIO, GIUDIZIO DI
RINVIO, RINVIO PROPRIO E IMPROPRIO ART DA 392 A 394
La cassazione pu dichiarare inammissibile, improcedibile o rigettare nel merito il ricorso, cio
ritenere che sia ammissibile procedibile ma che non sussiste nessuno dei vizi di cui al numero 1 al
numero 5, in questo caso il processo finisce sicuramente l e la sentenza dappello passa in
giudicato. Poi abbiamo cominciato, ma non abbiamo finito di vedere le ipotesi in cui la cassazione
scende al merito del ricorso rileva lesistenza uno dei vizi da 1 a 5, se esiste il vizio N 1(art 360
N1= motivi che attengono alla giurisdizione) ed esiste un giudice italiano fornito di giurisdizione,
determina chi il giudice fornito di giurisdizione e rimette a quel giudice, se le parti riassumono
tutto procede dinanzi al giudice fornito di giurisdizione ugualmente per quanto riguarda il giudice
fornito di competenza. Poi abbiamo visto i casi di vera e propria cassazione senza rinvio cio il
processo non prosegue come in questi casi, la cassazione accoglie ed elimina la sentenza di 2grado.
Sono 3 i casi, il caso in cui il giudice accoglie il ricorso per il N1 del 360 (motivi che attengono alla
giurisdizione) ma non esiste un giudice italiano fornito di giurisdizione su quella causa. Allora la
cassazione o dice come ho detto ieri la tua posizione e del tutto sfornita di tutela giurisdizionale,
oppure dice sarai pure tutelato ma il giudice fornito di giurisdizione e allestero, in tutti questi casi
cassa senza rinvio perch non c collegamento tra giurisdizioni di stati diversi, cio non pu
rimettere la causa ad un giudice straniero perch il giudice straniero direbbe alla Cassazione e tu chi
s, allora cassa senza rinvio. Ma ancora cassa senza rinvio quando la domanda non poteva essere
proposta o tre il processo non poteva essere proseguito cio quando vi un vizio di improponibilit
o un vizio di improcedibilit.
Improponibilit mancava linteresse ad agire a rilevare la mancanza dellinteresse ad agire e quindi
a non provvedere a scendere nel merito doveva essere gi il giudice di 1grado, non se ne accorge il
giudice di1 non se ne accorge il giudice di 2, lo dice la cassazione realizzando lo stesso effetto,
perch la sentenza di 1 grado stata spazzata via dalla valida sentenza di 2grado, la sentenza di
appello viene spazzata via da quella di cassazione, nulla resta in piedi perch se gi il giudice di
1grado si fosse accorto del difetto di improponibilit o aggiungiamo di improcedibilit in primo
grado ugualmente sarebbe pervenuto ad una sentenza non nel merito cio una sentenza con cui
dichiarava il difetto d interesse ad agire.
Sono tutti casi di cassazione senza rinvio il processo finisce l e sono tutti casi in cui nulla passa in
giudicato perch nulla avrebbe dovuto essere pronunciato fin dal primo grado nel merito. Con la
variante abbiamo detto ieri che se per il vizio di improcedibilit o improseguibilit (sono sinonimi
la stessa cosa) si verificato in appello passa in giudicato la sentenza di primo grado, perch se vi
era un vizio di improcedibilit in appello e il giudice di appello non se ne accorto la sentenza di
1grado non stata spazzata via da una valida sentenza di appello, la sentenza di appello viene
spazzata via da quella della cassazione passa in giudicato la sentenza di primo grado cio si
realizza lo stesso effetto che si sarebbe realizzato se del vizio di improcedibilit si fosse accorto
come doveva il giudice dappello.
CASI IN CUI LA CASSAZIONE CASSA SENZA RINVIO
1)nega la giurisdizione di ogni giudice nazionale. Rimedio rescindente
2)la domanda era improponibile o il giudizio improseguibile (improcedibile). Rimedio
rescindente . con la differenza che quando improponibile (interesse sfornito di tutela
giurisdizionale, mero interesse di fatto) nulla passa in giudicato, perch lintera causa infondata si
dal primo grado. Quando improcedibile (o improseguibile sono sinonimi) , il vizio di
improcedibilit si verificato in primo grado nulla passa in giudicato, quando il vizio di
improcedibilit si verificato in appello passa in giudicato la sentenza di primo grado.

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3)accoglie il ricorso e non sono necessari nuovi accertamenti di fatto. Perci cassa ma non
rinvia perch decide nel merito. Rimedio rescissorio (tale caso stato per introdotto da meno di
10 anni)
(in tutti i casi in cui cassa la cassazione accoglie sempre il ricorso)
Rescindente: elimina solo la sentenza ma non scende nel merito
Rescissorio: elimina la sentenza ma scende anche nel merito (solo un caso N3). Poi la cassazione
svolge sempre una funzione rescindente
In tutti gli altri casi diversi da questi la cassazione quando accoglie il ricorso cassa con rinvio, cio
un rimedio rescindente cio la cassazione elimina la sentenza di appello e ci rimette davanti a un
altro giudice per rifare una sentenza senza quel vizio o processo senza quel vizio. Cassare con
rinvio vuol dire che la cassazione cassa, cio annulla cio rimuove la sentenza perch c il vizio
che io avevo denunciato e ci rimette davanti a un giudice di merito per rifare quel grado o quella
decisione che ha ritenuto viziata.
Lart 384 ci dice che la corte quando accoglie il ricorso fuori dai casi visti prima, cassa la sentenza
rinviando la causa ad altro giudice. Quindi possiamo definire quelli che sono i casi di cassazione
senza rinvio, non possiamo elencare i casi di cassazione con rinvio perch fuori da quei casi sopra
citati la cassazione cassa sempre con rinvio. Rinvio significa che ci rimanda davanti al giudice di
merito per rifare quella parte di processo in cui si verificato il vizio, di regola per rifare il processo
dappello.
In un solo altro caso la cassazione accogliendo il ricorso cassa senza rinvio ed il N3 prima
elencato, quando saremmo si nei casi di cassazione con rinvio ma non sono necessari nuovi
accertamenti di fatto e pu essa stessa decidere la causa nel merito.
Art. 384 ci dice che quando la corte accoglie il ricorso fuori dai casi visti prima, cassa la sentenza
rinviandola ad altro giudice.ovvero decide la causa nel merito qualora non siano necessari
ulteriori accertamenti dufficio (rimedio rescissorio).
Attenzione questo caso stato introdotto meno di 10 anni fa ed per la prima volta nella storia
ditalia che la cassazione diventa anche giudice del merito, in passato non esisteva, anche quando c
era solo da applicare la regola di diritto fissata della cassazione al fatto cos come integralmente
costituito nei gradi di merito la cassazione doveva rimettere al giudice del merito. Cio aggiunge
lart 384 che quando la cassazione cassa con rinvio, il giudice di rinvio sadda sta a quello che dice
la cassazione , perch quando la cassazione accoglie il ricorso per violazione di norme di diritto e
ogni volta che lo ritiene importante fissa il principio di diritto.
Cio come abbiamo visto detta la regola generale cui si deve attenere il giudice di rinvio, quella
stessa regola generale che contenuta nelle massime che noi abbiamo visto. (la massima il
principi di diritto che viene fissato dalla cassazione per un caso da lei esaminato che dovr
applicarsi poi agli altri casi simili). Tutti i giudici si guarderanno questa massima, ma lultimo
giudice di bolzano o lampedusa potranno dire, la cassazione non capisce niente e pu decidere
diversamente, non conformandosi alla massima, c un solo giudice in italia che vincolato a questo
principio di diritto, massima, il giudice di rinvio, il giudice al quale la cassazione ha rimesso la
causa.
Cio i giudici di primo e secondo grado nel giudicare non devono necessariamente uniformarsi alla
massima, principio di diritto emesso dalla cassazione per un caso precedente, colui che invece
vincolato a rispettare questo principio il giudice di rinvio, cio il giudice al quale la cassazione
rimette quella specifica causa affinch venga decisa nel merito rispettando il principio di diritto da
lei emesso, nelle ipotesi in cui cassa con rinvio.

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Se il giudice di rinvio non rispetta il principio do diritto indicato dalla cassazione per risolvere
quella specifica causa, si pu riproporre unaltra volta ricorso per cassazione.
Allora nel cassare la sentenza la cassazione enuncia il principio di diritto e rinvia ad altro giudice di
merito (vedremo poi esattamente quale) il quale sadda sta, dopo quel principio di diritto estratto
dalla sentenza, diventando una massima che serve per orientare, indirizzare la giurisprudenza,
perch il giudice di lampedusa tender ad uniformarsi alla massima della cassazione per casi simili,
ma non obbligato, lunico che non pu decidere diversamente che quindi obbligato ad
uniformarsi al principio di diritto indicato dalla cassazione per la risoluzione di quella specifica
controversia il giudice di rinvio. La sentenza del giudice di rinvio nuovamente impugnabile per
cassazione se lui non rispetta la massima indicata dalla cassazione per risolvere la causa.
Domanda: che significa compiere nuovi accertamenti di fatto? Cio la cassazione cassa con rinvio
non entrando nel merito quando su devono compiere nuovi accertamenti di fatto? Quando bisogna
verificare fatti non accertati nel corso del processo. La decisone di cassare con rinvio o cassare
senza rinvio ma di entrare nel merito spetta alla cassazione sulla base di valutazioni che essa fa caso
per caso. Es: in primo e secondo grado si da torto alla vecchia che caduta per colpa del cane
perci non si quantifica il danno da lei subito. La cassazione dice no la vecchia ha ragione ma cassa
con rinvio non entrando nel merito perch bisogna compiere nuovi accertamenti di fatto ovvero
quantificare il risarcimento.
Se il giudice di rinvio non si uniforma al principio di diritto dettato dalla cassazione, le parti
possono proporre ricorso in cassazione, ma se non lo fanno passa in giudicato la sentenza del
giudice di rinvio.
Chi il giudice di rinvio? Lo determina la cassazione. Come abbiamo detto prima la cassazione
formula il principio di diritto, poi cassa, e rinvia al giudice di rinvio. Il giudice di rinvio un altro
giudice diverso, ma di pari grado rispetto a quello che ha pronunciato la sentenza cassata. (per
giudice diverso si intende anche lo stesso ufficio giudiziario purch non sia lo stesso collegio).
Anche lo stesso ufficio giudiziario purch non siano le stesse teste.
Normalmente cosa accade la causa arriva alla corte dappello come giudice di rinvio, il presidente si
accorge che viene dalla cassazione e lo assegna a diversa sezione, chi ha emanato la sentenza chela
cassazione ha cassato? La prima sezione, lo manda alla seconda. Ci perch alla fina i giudici sono
sempre persone fisiche, le quali sono sempre restie a ritornare su proprie decisioni.
La regola allora questa: il giudice di rinvio un giudice diverso ma di pari grado, e poich le
sentenze che si impugnano in cassazione sono quelle di appello sar giudice di appello, un
tribunale se la sentenza impugnata di un giudice di pace in primo grado, corte di appello se la
sentenza impugnata in primo grado era di un tribunale.
C pero un eccezione: la sentenza del giudice di appello anche quando riscontra un vizio della
sentenza di primo grado, rinnova latto nullo nel grado e decide nel merito, cio non ha mai
funzione meramente rescindente, salvo nei casi previsti dagli articoli 353 e 354 quando il giudice
dappello riscontrando un vizio particolarmente grave tale da causare un non svolgimento completo
del giudizio di 1grado annulla sentenza di primo grado e rimette le parti al giudice di primo grado.
Ci avviene quando il giudice di primo grado dice non ho giurisdizione, ma il giudice di 2 grado
dice hai giurisdizione giocatevi la partita in primo grado che non vi siete giocati art 353=rimessione
al primo giudice per ragioni di giurisdizione, art 354= rimessione al primo giudice per altri motivi:
il giudice dappello pu rimettere la causa al primo giudice quando dichiari nulla la notificazione
della citazione introduttiva, quando riconosce che nel giudizio di primo grado doveva essere
integrato il contraddittorio o non doveva essere pretermessa una parte o dichiari la nullit delle
sentenza di primo grado per i motivi del 161.2comma ecc.
Supponiamo che nella causa cera un litisconsorzio necessario il giudice di primo grado non se ne
accorga, il giudice di appello dice no per me non c, si fa ricorso per cassazione e la cassazione

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dice ha sbagliato il giudice dappello il litisconsorzio necessario cera. Allora se la corte di


cassazione rinviasse al giudice dappello farebbe perdere al litisconsorte necessario quel primo
grado di cui avrebbe avuto diritto e che avrebbe svolto se la corte dappello si fosse regolata bene,
allora in questi casi cambia la regola su giudice di rinvio, in questi casi la corte rinvia al giudice di
primo grado, cio fa quello che avrebbe dovuto fare il giudice dappello se si fosse accorto che
sussistevano uno dei requisiti di rimessione della causa al giudice di primo grado.
In tutti i casi in cui vi una nullit del giudizio di primo grado di quelle tassative che avrebbero gi
imposto al giudice di appello di rimettere la causa al giudice di primo grado, ma lui sbagliando non
l ha fatto, la cassazione in questo caso far quello che avrebbe dovuto fare il giudice dappello cassa
la sentenza dappello e ci rimette al giudice di primo grado. (questi sono gli unici casi di rimessione
della causa dal giudice dappello al giudice di primo grado, gli unici casi in cui lappello da rimedio
rescissorio si trasforma in rimedio rescindente), se non lo fa il giudice dappello io coltivo quel
vizio in cassazione e la cassazione mi rimetter al giudice di primo grado.
Esempio: lufficiale giudiziario ha sbagliato a notificare la citazione in giudizio, l ha notificata a
uno che non era mio vicino, perci io al giudizio di primo grado non ho partecipato, faccio appello e
dico al giudice di appello di rimettermi davanti al giudice di 1 grado perch la notificazione della
citazione era sbagliata ma il giudice dappello mi da torto e pronuncia nel merito, faccio ricorso in
cassazione e la cassazione dice vero hai ragione dovevi partecipare al giudizio di primo grado,
cassa e mi rimette al primo grado perch io devo potermi giocare la partita anche in primo grado.
Ma fuori da questi casi la regola quella che abbiamo detto il giudice un giudice diverso ma di
pari grado, intendendo per giudice diverso anche lo stesso ufficio giudiziario purch le teste siano
diverse. Quindi al di fuori dei casi del 353 e 354 dove la causa torna in primo grado, negli altri gradi
viene rimessa in secondo grado.
Giudizio di rinvio: Quando la cassazione cassa, non sono necessari nuovi accertamenti di fatto e
decide nel merito la causa finita, ma se invece cassa con rinvio allora la causa pu proseguire
davanti al giudice di rinvio, pu proseguire perch ancora una volta tutto rimesso allimpulso di
parte, nel senso che il rinvio non automatico, non dufficio, la cassazione rimette davanti al
giudice di rinvio, ma il giudizio proseguir davanti al giudice di rinvio soltanto se una delle parti
entro un termine preciso far un atto un atto dimpulso, un atto di riassunzione, cio devo notificare
allaltra parte un atto nel quale dir la cassazione mi ha dato ragione io voglio continuare.
Il giudizio di rinvio previsto dagli articoli che vanno dal 392 al 394 pu essere proprio o improprio.
Quello proprio disciplinato dal codice, quello improprio no.
Il rinvio proprio o prosecutorio: quando la cassazione accoglie il ricorso per i vizi di cui al
numero 3 e 5 del 360 che sono gli errores in iudicando. Il giudizio si svolto bene in tutti i suoi
anelli, il punto in cui il giudice ha sbagliato nella sentenza o perch ha violato norme di diritto ho
perch ha mal motivato. Quindi non sono state violate norme processuali ma ha sbagliato al
momento della decisione nellapplicare le norme di diritto o nel motivare la sentenza.
Lerrore del giudice sta nel contenuto della decisione o perch ha violato una norma di diritto o
perch non ha fornito la decisione di una motivazione che sia congrua, logica non contraddittoria o
esauriente.
Il rinvio improprio o restitutorio: quando invece il ricorso accolto per un error in procedendo,
cio semmai la decisone nel merito, in teoria, anche giusta, ma uno degli anelli della catena che
viziato. Il ricorso accolto per i vizi di cui al numero 1, 2, 4 del 360 cio giurisdizione,
competenza, nullit della sentenza o del procedimento. Qua non la decisione ad essere sbagliata
ma il procedimento.
Ecco perch il rinvio proprio si chiama anche prosecutorio perch il processo in tutti i suoi anelli si
svolto bene la decisione che sbagliata, e la cassazione cassa con rinvio proprio per proseguire

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quel giudizio che si fatto bene, cio per migliorare lultimo tassello (di una catena che era fatta
bene) cio la sentenza. Quindi il processo prosegue davanti al giudice di rinvio, nel senso che si
prende tutto quello che si era fatto prima ed era fatto bene, e si aggiunge solo la sentenza non pi
con lerrore di diritto non pi con lerrore dio motivazione.
Viceversa quando c stato un errore nel procedimento il rinvio improprio si chiama restitutorio,
perch non dobbiamo fare solo la sentenza dobbiamo rifare quel grado depurato del vizio di
procedimento che si verificato.
Nel rinvio proprio o prosecutorio la cassazione cassa con rinvio solo per fare in modo che venga
rifatta la sentenza, perch quella precedente cassata era sbagliata ma tutto il procedimento era
giusto.
Nel rinvio improprio o restitutorio la cassazione cassa la sentenza per un vizio procedurale
rinviando la causa alla corte dappello dicendo io non so se la sentenza giusta o sbagliata (in teoria
potrebbe anche essere giusta) ma dovete rifare il giudizio dappello perch pero esempio ci manca
una delle parti che non pu essere pretermessa.
Qui il rinvio restitutorio perch non innestiamo la sentenza su un processo dappello che era
buono, qui dobbiamo fare un nuovo giudizio dappello.(questo uno dei casi di remissione in
primo grado art 354, integrazione del contraddittorio).
Se in primo grado avevamo sentito i testimoni senza un avvocato, io faccio appello e il giudice
dappello mi da torto, faccio ricorso per cassazione la cassazione mi da ragione, ci rimette non al
giudice di primo grado per quanto il vizio si sia manifestato in primo grado perch non un caso di
rimessione dallappello al primo grado previsto dagli articoli 353 e 354,la cassazione ci rimetter
davanti al giudice di 2 grado (cassazione con rinvio improprio), affinch sia rinnovata la
testimonianza nel grado e poi dopo decider nel merito.
Perch la regola generale tranne leccezione prevista dagli art354e353 che la cassazione in
caso di rinvio ci rimanda davanti ad un giudice di pari grado a quello che ha pronunciato la
sentenza cassata ma in composizione diversa.
La nullit della prova per testimoni non un caso in cui il giudice dappello doveva rimettere la
causa al giudice di primo grado, quindi se il giudice dappello avesse condiviso il vizio avrebbe
rinnovato la testimonianza nel grado e deciso nel merito, dunque la cassazione che dice che il vizio
c era seppur in primo grado ci rimetter al giudice dappello per fare quello che lui avrebbe dovuto
fare cio rinnovare la testimonianza nel grado e decidere nel merito. Quindi una cassazione con
rinvio improprio ma al giudice dappello. Solo quando ci troviamo in uno dei casi previsti dagli
art.353 e 354 il giudice di rinvio il giudice di primo grado.
Nel codice non troveremo mai laggettivo proprio o improprio, non labbiamo trovato per la
garanzia propria e impropria, non labbiamo trovato per la connessione propria e impropria, lo
stesso vale per il giudizio di rinvio, il codice regola solo quello proprio. Perch il rinvio improprio
improprio perch non neanche un vero e proprio rinvio, non un vero proprio giudizio di rinvio,
ma un rifare quel grado che stato fatto male.
Nel caso di rinvio improprio si fa un altro giudizio di appello, va rifatti perch nel precedente
giudizio dappello c era un vizio di procedimento, perci restitutorio. Allora dobbiamo studiare le
norme del giudizio proprio e vedere quali si applicano anche al giudizio improprio, fermo restando
che il giudizio di rinvio improprio non un vero e proprio giudizio di rinvio perch pi che fare un
nuovo giudizio di rinvio bisogna rifare lintero grado. Nel giudizio di rinvio improprio si seguono le
regole del grado (dappello fondamentalmente) con le varianti degli articoli 392 e seguenti
applicabili anche ad esso.

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Vediamo le regole del giudizio di rinvio e in che misura sono applicabili al giudizio di rinvio
improprio fermo restando che tranne le variabili derivanti da queste norme si applicano le norme
proprio del grado, cio quelle di appello (o primo grado), perch si tratta di rifare il grado di
appello.
Abbiamo detto che il giudizio di rinvio parte da un atto dimpulso che consiste nel riassumere la
causa presso il giudice di rinvio, questo atto dimpulso vale tanto per il rinvio proprio che per
quello improprio. Questo atto dimpulso si fa con citazione in riassunzione entro 3 mesi dalla
pubblicazione della sentenza della cassazione.
Quindi la citazione in riassunzione va notificata personalmente alla parte e non al suo avvocato
entro 3 mesi dalla pubblicazione della sentenza di cassazione per dare impulso al giudizio di rinvio.
Citazione nella quale va riepilogata la causa e la sentenza della cassazione. Questa disposizione si
applica anche al rinvio improprio.
Domanda: ma se il giudice ci rimanda in primo grado dopo posso fare appello e ricorso in
cassazione? Si perch una sentenza di primo grado a tutti gli effetti.
Domanda: se la citazione di riassunzione viene notificata allavvocato e non alla parte che succede?
Essa nulla ma il giudice di rinvio ne ordina la rinnovazione e si sana.
Se avviene limpulso la regola che vale per entrambi i tipi di rinvio e che (si osservano le norme
proprie del giudice al quale la corte ha rinviato la causa se era un giudice di primo grado implica
che ci sar un primo grado se di appello che ci sar lappello ) le parti chiunque sia a riassumere
la causa hanno la stessa posizione processuale che avevano nella sentenza cassata attore-
convenuto, appellante-appellato, indipendentemente da chi fa la riassunzione. Comunque in
ogni caso deve essere prodotta copia autentica della sentenza di cassazione art 394
Queste disposizioni valgono sia per il rinvio proprio che per quello improprio. Questa che stiamo
per vedere circa i poteri delle parti nel giudizio di rinvio vale solo per il rinvio proprio , perch il
rinvio improprio essendo un rifacimento del grado le parti hanno i poteri che avevano nel grado, se
appello non potranno proporre nuove domande, potranno proporre solo nuove eccezioni rilevabili
dufficio, non sono ammessi nuove prove solo per i casi gi visti per il giudizio di appello. Quindi
quanto ai poteri delle parti nel rinvio improprio si applicano le norme del grado in cui ha luogo il
rinvio.
Quindi se il rinvio improprio al giudice dappello dovr guardare allart 345, (se il rinvio
improprio al giudice di primo grado dovr guardare a quelle che sono le regole che disciplinano il
giudizio di primo grado), se il rinvio proprio bisogna guardare al 394.3 comma(si applicano
proprio le regole del giudizio di rinvio che sono quelle che vanno dal 392 al 394), nel rinvio proprio
bisogna solo completare questo appello cio le parti non possono prendere conclusioni diverse da
quelle prese nel giudizio nel quale fu pronunciata la sentenza cassata, non possono fare richieste,
allegare fatti, non possono fare eccezioni, non possono fare domande, non possono fare niente salvo
quelle cose(conclusioni, domande , prove) la cui necessit sorge dalla sentenza di
cassazione(domande consequenziali alla sentenza di cassazione possono essere fatte).
Nel giudizio di rinvio proprio si pu deferire pero giuramento decisorio. (ci perch bisogna rifare
solo la sentenza adeguandosi al principio di diritto dettato dalla cassazione perch fino alla sentenza
tutto stato fatto correttamente). Questa regola vale solo per il rinvio proprio, perch il rinvio
improprio essendo una ripetizione del grado di appello (o primo grado) valgono proprio le regole
del grado in cui siamo stati rimessi. Salvo il giuramento decisorio che la prova jolly che anche in
caso di rinvio proprio posso chiedere, si pu sempre chiedere in ogni stato e grado del processo.
Il giuramento decisorio sempre ammesso risolve sempre tutto. Il rinvio proprio si avvale di tutte le

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domande, di tutte le eccezioni, di tutte le prove validamente raccolte nei gradi precedenti, dobbiamo
solo innestare la parte nuova e solo quel nuovo imposto dalla cassazione si pu fare ma nulla di
nuovo pu essere aggiunto, per il rinvio improprio non vale perch quanto ai poteri delle parti
valgono le regole proprie del grado cui siamo rinviati, normalmente il grado di appello, ma anche in
primo grado nelle ipotesi di remissione avendo quindi tutti i poteri che le parti hanno nel primo
grado.
Distinguere tra rinvio proprio e improprio ha senso, perch al giudizio di rinvio proprio si applicano
tutte le regole che vanno dal 392 al 394, all improprio essendo restitutorio non essendo un
completamento del giudizio di appello che si regolarmente svolto tranne la parte finale della
sentenza, ma un rifacimento da capo del giudizio dappello si applicano le norme proprie del
giudizio di appello con qualche aggiunta prima vista.
Art 393 Devo fare la citazione nei tre mesi per dare avvio al giudizio di rinvio, se non la faccio o la
faccio oltre i 3 mesi cosa succede? La sentenza di primo grado viene spazzata via da quella di
secondo grado, quella di secondo grado viene cassata dalla cassazione che ci rimette al giudice di
rinvio. Nessuno riprende questo giudizio tutto si estingue e nulla resta in piedi. Perch la sentenza di
primo grado stata validamente spazzata via dalla sentenza di II, quella di II stata validamente
spazzata via da quella di cassazione, nulla resta pi in piedi il processo si estingue, non si ha nessun
giudicato.
Allora perch importante dire che un rinvio proprio e che il giudizio si validamente svolto,
perch il giudizio si validamente svolto perci la sentenza di primo grado stata spazzata via da
quella si 2 grado, questa stata spazzata via da quella di cassazione (che cassa con rinvio proprio),
se la causa non la riassumiamo si estingue il giudizio di rinvio nulla resta in piedi, nessun giudicato,
perch tutto stato validamente eliminato.
Per attenzione perch tutto pu ricominciare da capo, perch lestinzione fa morire il processo ma
non estingue la possibilit di far rifare la domanda (sempre se il diritto non si prescritto), pero il
giudice in primo grado di quella causa sann sta, devono rispettare il principio di diritto, massima,
enunciato dalla cassazione per la risoluzione di quella controversia, fin dal primo grado. Quindi il
giudice di primo grado non pu decidere come vuole, ma sadda sta perch il principio di diritto
funzione sempre. Lezione di domani si vede cosa succede in caso di rinvio improprio quando la
causa non viene riassunta e il processo si estingue. ( se il vizio in 1grado se ne cade tutto, se in 2
secondo se non riassumiamo nei 3 mesi passa in giudicato la sentenza di primo grado).

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LEZIONE 34

ARGOMENTI
IMPUGNAZIONI RICORSO PER CASSAZIONE - RINVIO PROPRIO E IMPROPRIO ESTINZIONE DEL GIUDIZIO DI
RINVIO REVOCAZIONE OPPOSIZIONE DI TERZO

La cassazione cassa con rinvio in qualunque modo accolga il ricorso. Cio rimette la causa di regola
ad un giudice diverso ma di pari grado, intendendo per diverso anche lo stesso ufficio giudiziario
purch in composizione diversa.
Abbiamo detto che il rinvio pu essere di 2 tipi:

Quello proprio (o prosecutorio) ex 392 e 394 che si ha quando la cassazione avviene per il
numero 3 o per il numero 5 del 395
Quello improprio: quando la cassazione avviene per gli altri numeri ossia per un error in
procedendo. E improprio perch non un vero e proprio rinvio bens un rimettere al
giudice di regola di secondo grado - affinch rifaccia il grado depurato del vizio.
Abbiamo detto che non tutte le regole del rinvio proprio ossia le regole del 392 e del 394 si
applicano al rinvio improprio.
Il giudizio di rinvio non inizia automaticamente ma necessita di un atto di impulso ad opera di una
delle parti che di regola una citazione in riassunzione.
Valgono per entrambi i giudizi di rinvio la regola per cui si osservano per quanto possibile le norme
proprie del grado e le parti conservano la stessa posizione che avevano nel giudizio prima della
cassazione ossia indipendentemente poi da chi riassume.
Queste regole valgono tanto per il rinvio proprio quanto per quello improprio.
Abbiamo visto anche le regole che valgono che valgono solo per il rinvio proprio. Una quella del
394 terzo comma che delimitano il potere delle parti nel giudizio di rinvio. Nulla di nuovo pu
essere richiesto, allegato, provato nel giudizio di rinvio salvo quelle richieste che sono conseguenza
della soluzione data dalla cassazione alla lite. Ma fuori di quello che nasce dalla sentenza nulla pu
essere variato n nuove domande nuove eccezioni, n nuove prove. Possono essere fatte solo quelle
allegazioni e quelle richieste di prova la cui necessit sorge dal la sentenza di cassazione.
Per il rinvio improprio invece , essendo una ripetizione del grado, di regola lappello, valgono non
queste regole ma le regole del grado in cui siamo rinviati.

Se siamo rinviati in appello, valgono le regole del giudizio di appello


Se siamo rinviati in casi eccezionali- in primo grado, valgono le regole del giudizio di
primo grado
Ma c ancora unaltra regola che non vale per il rinvio improprio e vale solo per il rinvio proprio.
Secondo questa regola il giudice di rinvio e altro giudice ossia un diverso giudice vale solo per il
rinvio proprio e non per il rinvio improprio.
Il giudice del rinvio improprio infatti pu essere anche lo stesso giudice, anche la stessa persona
fisica che ha deciso la sentenza cassata. Perch?

Perch quando il rinvio proprio il processo si svolto bene ed il giudice nellapplicare la


norma di diritto o nel motivare si gi espresso su quella lite sulla base di un procedimento

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valido. E allora si pu pensare che il giudice sar costretto dal principio di diritto ma
difficilmente cambia idea.
Quando il rinvio proprio non avremo mai una sentenza di contenuto uguale a quella
cassata perch la sentenza stata sbagliata proprio nel contenuto. Il giudice del rinvio
proprio che deve essere diverso perch quel giudice si gi validamente espresso, perch
fino al momento della decisione il processo era perfetto. ha sbagliato a giudicare applicando
male una norma di diritto o motivando male su quel provvedimento ma la sua opinione lha
gi validamente espressa.

Perch quando il rinvio improprio ossia quando si verificato un vizio per cui il
procedimento invalido, quel giudice vero che si dovr riesprimere ma dovr ripetere le
attivit viziate. E poi decidere nuovamente nel merito. Attenzione : per non detto che la
sua decisione nel merito sia diversa dalla precedente (il giudice per es, nonostante la
ripetizione della prova testimoniale resta convinto della sua sentenza).
Ossia poich lerrore del giudice non era in punto di decisione ma era nello svolgimento del
processo, allora il giudice del rinvio improprio pu anche essere lo stesso giudice. E la
sentenza del giudice di rinvio pu anche avere lo stesso contenuto della sentenza cassata,
perch labbiamo cassata non perch era sbagliata nel merito ma perch cera un errore nel
rito.
Pu darsi che il giudice del rinvio corregga lerrore nel rito ma resti sempre convinto e lasci
la decisione nel merito. il giudice del rinvio improprio potrebbe invece avere in memoria la
stessa sentenza che stata cassata. il giudice del rinvio improprio dopo aver rinnovato gli
atti nulli e dover decidere nel merito potrebbe prendere la stessa sentenza e la stampa pari
pari. (ossia anche se ha rinnovato latto nullo resta sempre dello stesso parere sul merito).
E allora proprio perch il giudice del rinvio improprio non si era espresso validamente
prima, perch il procedimento era invalido, ebbene il giudice di rinvio pu essere quindi
anche lo stesso giudice a differenza del giudice del rinvio proprio che deve essere diverso
perch quel giudice si gi validamente espresso, perch fino al momento della decisione il
processo era perfetto, ha sbagliato a giudicare applicando male una norma di diritto o
motivando male su quel provvedimento ma la sua opinione lha gi validamente espressa.
Il giudice del rinvio improprio invece si espresso e non detto neppure che si espresso
male. Potrebbe essere perfettamente conforme al diritto e pienamente motivata la sua
decisione per c il vizio in rito e occorre fare da capo la sua decisione ma nulla esclude
che rifatto il grado daccapo , il giudice del rinvio improprio non dica che la pronuncia di
merito resti quella di prima.
Es: tornando allesempio della signora Todisco, del cane e del guinzaglio, il giudice del rinvio
non pu decidere come prima perch adesso la cassazione ha dato un indirizzo diverso col
principio di diritto. Ma se la cassazione avesse cassato per un motivo in rito, tipo perch era
nulla la citazione dappello e il signor Giola non era mai venuto, si dovrebbe rifare il giudizio di
appello ma non detto che si arriva ad una sentenza diversa.
Quindi solo per il rinvio proprio il giudice del rinvio deve essere diverso. Nel giudizio di rinvio
improprio proprio perch non un vero e proprio giudizio di rinvio ma un remake del giudizio di
appello si pu andare anche dinanzi lo stesso collegio.
Poi c unultima regola che vale solo per il rinvio proprio ed quella relativa allestinzione del
giudizio di rinvio.

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In questo caso il giudizio di rinvio

Non viene riassunto


Viene riassunto ma dopo i tre mesi fatidici.
Abbiamo detto ieri :
viene emessa sentenza di primo grado, si fa appello e viene emessa la sentenza di appello. Se la
sentenza di appello valida distrugge la sentenza di primo grado. Poi cassazione, che cassa e viene
distrutta la sentenza di appello e ci rimette al giudice di rinvio. Le parti non riassumono ed il
processo si estingue. Nulla si salva, perch essendo il rinvio proprio, vuol dire che non cerano vizi
in rito, vuol dire che le sentenze erano valide. E allora una valida sentenza di appello ha spazzato
via la sentenza di primo grado ma la sentenza di appello stata spazzata via dalla cassazione (come
se non fosse mai stata proposta la domanda).
Domanda :se per la cassazione della sentenza dappello si adducono due motivazioni uno che
riguarda un error in procedendo ed uno che riguarda un error in iudicando, in questo caso che
succede?
R: in questo caso si applicano le regole del rinvio proprio. In genere la cassazione una volta che ha
accolto per un motivo si ferma per ove anche la cassazione dovesse dire che accoglie tutti e due i
motivi si applicano le regole del rinvio proprio.
Allora abbiamo detto che si estingue tutto, lintero processo si estingue , nulla sopravvive per il
discorso che ogni sentenza successiva ha eliminato quella precedente. Conserva solo il suo effetto
vincolante il principio di diritto. Il che vuol dire che se n la signora Todisco n il signor Giola
hanno riassunto la causa del guinzaglio nessuno deve nulla a nessuno. La signora Todisco potr
riproporre la domanda dal primo grado ma il giudice di primo di grado si dovr attenere al
principio di diritto fissato dalla cassazione, non potr contraddire la cassazione, perch per il
giudice di primo grado vincolante il principio di diritto.
Lestinzione del processo non estingue lazione. Quindi sar vincolato alla cassazione non solo il
giudice di rinvio ma anche il giudice del nuovo processo che dovesse essere instaurato nonostante
lestinzione.
Questa regola non vale per il rinvio improprio. Perch? Facciamo esempio che viene proposta la
domanda, si ha la sentenza di primo grado. Supponiamo che in primo grado cera una causa di
improponibilit o di improseguibilit. Supponiamo per es. che cera il tentativo di conciliazione
obbligatorio e non labbiamo fatto.
Il giudice non se ne accorge e si pronuncia in primo grado. La parte fa appello e la corte di appello
dice che non cera bisogno della conciliazione. Poi le parti vanno in cassazione e la cassazione
cassa dicendo che cera bisogno della conciliazione.
Ossia se la sentenza di primo grado era viziata, viziata anche la sentenza di appello perch la
cassazione dice che ci voleva la conciliazione e quindi cadono tutti e due le sentenze di primo e
secondo grado . Questa situazione identica al 393: essendosi verificata in primo grado la causa di
invalidit sono invalide e vengono meno tutte le sentenze.
Ma questo regola non vale per il rinvio improprio perch se invece il vizio di improcedibilit si
verificato in appello, la sentenza di primo grado era valida e ad essere invalida la sentenza di
appello, e allora la cassazione cassa la sentenza di appello, ma la sentenza di appello che era
invalida non ha avuto la forza di eliminare la sentenza di primo grado. Se il vizio di improponibilit

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o di improcedibilit si verifica in appello, passa in giudicato la sentenza di primo grado e la parte


non potr proporre un nuovo giudizio.
Es: tizio chiede a caio la restituzione di 10 mila euro e caio viene condannato. Caio fa appello e
iscrive la causa a ruolo nei 15 gg. Il giudice di appello non se ne accorge. Se ne accorge pero la
cassazione che cassa
La sentenza di appello. Ma ci che era viziato era la sentenza di appello, ma la sentenza di primo
grado era buona anzi proprio perch era viziata la sentenza di appello, passa in giudicato la sentenza
di primo grado. Ossia la parte ottiene lo stesso risultato che avrebbe ottenuto se il giudice di appello
si fosse accorto che la parte aveva iscritto nei 15 gg. Se lappello improcedibile passa in giudicato
la sentenza di primo grado (quindi non si pu riproporre appello). Quindi

Nel rinvio improprio


se il vizio di improponibilit o di improseguibilit si verificato in primo grado,
niente si salva.
se il vizio di improponibilit o di improseguibilit si verificato in appello, se ne
cade la sentenza di appello ma passa in giudicato la sentenza di primo grado. In
questo caso non c principio di diritto perch limproponibilit e limprocedibilit
riguarda quella causa, in unaltra potranno esserci altri vizi.
Allora

la regola del 383 primo comma, vale solo per il rinvio proprio mentre il giudice del rinvio
improprio pu essere anche lo stesso giudice, perch non una prosecuzione ma una
rinnovazione dellappello senza il vizio.
Mentre

la regola del 392 vale sia per il rinvio proprio che per il rinvio improprio.
Invece

la regola del 393 vale solo per il rinvio proprio e nel caso di rinvio improprio occorre
distinguere :
se il vizio in rito (diverso dallimproponibilit e dallinammissibilit perch in questo
caso ci sarebbe cassazione senza rinvio) si verificato in appello, passa in giudicato
la sentenza di primo grado
ancora

la regola del 394 vale per il rinvio proprio e improprio


mentre

la regola del 394 terzo comma vale solo per il rinvio proprio ed il rinvio improprio essendo
una ripetizione del grado segue le regole tipiche di quel grado.
SI CONCLUDE LARGOMENTO IMPUGNAZIONE IN CASSAZIONE

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LA REVOCAZIONE
capo 4 del titolo 3
si applicano capo I e capo IV.
Sono impugnabili per cassazione le sentenze pronunciate in grado di appello o in unico grado.
Sono impugnabili per revocazione le sentenze pronunciate in grado di appello e in unico grado ossia
le stesse impugnabili in cassazione.
Quindi la revocazione un rimedio che concorre con il ricorso per cassazione, perch le sentenze
impugnabili sono le stesse. Ossia la stessa sentenza di appello pu essere oggetto tanto di ricorso
per cassazione quanto di revocazione.
La revocazione un rimedio che pu essere

ordinario
straordinario
rimedio a critica vincolata (ed infatti vedremo i motivi per cui pu essere proposta)
rescissorio perch il giudice della revocazione non si limita ad eliminare la sentenza ma la
sostituisce con unaltra decisione nel merito
In sostanza chi ha perso nel giudizio di appello che far?
In una mano la sentenza nellaltra il codice deve cercare uno dei vizi dei cui al 360. Se non trova il
vizio non pu fare ricorso per cassazione. Ma la sentenza gli fa male e allora prender il 395 e vede
se ci trova uno dei vizi di revocazione.

Se la parte trova uno dei vizi del 360 far ricorso per cassazione
Se la parte trova uno dei vizi del 395 far giudizio di revocazione
Se la parte trova uno dei vizi del 360 e anche del 395 far sia ricorso per cassazione che
giudizio di revocazione
VIZI DI REVOCAZIONE
Sono diversi e di pi raro accadimento di quelli previsti per la cassazione (20 mila sentenze
allanno).
Sono rare le sentenze di revocazione.
[sentenza della cassazione: se si viene danneggiati da un animale selvatico, tipo il cinghiale in certe
regioni, la parte lesa ha diritto al risarcimento del danno dallente preposto a queste cose ma non
ricade nella disciplina del 2052 che relativa agli animali domestici che sono sotto controllo a
differenza degli animali selvatici per cui si applica la responsabilit aquiliana del 2043 perch lente
preposto non pu controllare tutti i cinghiali per es] questa sentenza sar scaturita evidentemente da
un giudice di primo grado che ha applicato il 2052 anche agli animali selvatici salvo il caso fortuito.

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MOTIVI DI REVOCAZIONE
Sono 6.
La sentenza

effetto del dolo di una delle parti a danno dellaltra. Ossia la sentenza dovuta ad un
imbroglio che la parte ha fatto allaltra. Es: il giorno in cui tizio e caio stavano andando a
discutere la causa prima della sentenza, caio fa rapire tizio e non lo fa arrivare in aula per
disconoscere la scrittura e quindi tizio non pu disconoscerla.
La sentenza basata su prove false. Es: il testimone si venduto
Scoperta di documenti decisivi dopo la sentenza. Documenti che la parte non ha potuto
produrre prima per forza maggiore o per fatto dellavversario ossia non per sua colpa.
Errore di fatto. Quando la sentenza si fonda su un errore di fatto, (ossia il giudice ha
giudicato ritenendo esistente un fatto che non lo era o esistente un fatto che lo era)
intendendo per errore di fatto quello che spiega la stessa disposizione ossia il giudice ha dato
per vero un fatto che dagli atti di causa risultava incontrastabilmente falso o viceversa. Es: il
giudice ha dichiarato la notifica inesistente perch manca la ricevuta di ritorno essendo stata
fatta per posta. E magari invece cera la ricevuta nel fascicolo ma il giudice non se ne
accorto. Il giudice quindi ha giudicato in base ad un fatto ritenuto inesistente ed invece era
esistente o viceversa. Es2: il giudice ha dichiarato limproponibilit della domanda perch la
parte non ha fatto la lettera allassicurazione. Ma invece cera la lettera.
Contrariet di giudicati. Quando una sentenza contraria ad unaltra che tra le parti gi
passata in giudicato. Es: c una sentenza che accerta che il computer di tizio nella causa
contro caio. caio rompe poi quel pc a tizio e tizio conviene in giudizio caio, di nuovo ma
per il risarcimento. Il giudice rigetta la domanda perch dice che il oc non di tizio. Ma tra
tizio e caio c gi la sentenza di primo grado che dice che il pc di tizio e quindi questo
un motivo di revocazione
Dolo del giudice accertato con sentenza penale passata in giudicato. Imbroglio del giudice.
Mentre quando limbroglio della parte, possibile limitarsi a dire limbroglio
della parte e a dimostrarlo nello stesso giudizio di revocazione
Quando limbroglio del giudice, limbroglio deve essere gi stato accertato con
sentenza penale passata in giudicato. Ossia la parte deve prima denunciare il giudice
penalmente, ottenere la sua condanna e poi potr avere la revocazione
[Se scopro limbroglio il giorno prima non ho un giorno per proporre appello e allora c una
proroga dei termini ]
Quindi sono possibili entrambe ed insieme sia ricorso per cassazione che revocazione.
Domanda : che significa al punto 5 del 395 : la revocazione possibile se la sentenza contraria ad
altra precedente avente tra le parti autorit di cosa giudicata purch non abbia pronunciato sulla
relativa eccezione?
R: significa che se il giudice si pronunciato sulleccezione, il giudice di giudicato cui era stato
eccepito che c la sentenza ma il giudice ha detto che quella sentenza non passata in giudicato,
non sar pi un errore di percezione ma un errore di giudizio ricorribile con ricorso per cassazione.
Ecco perch Quindi il ricorso per cassazione e revocazione concorrono e concorrono perch i vizi
sono diversi. e se la parte deduce con ricorso per cassazione un vizio di revocazione,
limpugnazione inammissibile. Talvolta succede.
Ma la revocazione non concorre con lappello, non perch la sentenza di primo grado non possa
avere uno dei vizi previsti dalla revocazione ma perch essendo lappello un rimedio a critica libera,

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se uno di questi vizi lo presenta la sentenza di primo grado, ,la parte far valere questi vizi della
sentenza di primo grado con lappello.
Es: se il giudice di primo grado ha detto che non cera la cartolina di ritorno della notifica e la parte
invece dice che cera. La parte far lappello perch lappello un rimedio a critica libera, un
mischia francesco , posso metterci quello che voglio dentro.
D: Chi il giudice competente per la revocazione?
R: abbiamo detto che le impugnazioni vanno sempre ad un altro giudice e di regola superiore. Nel
caso in esempio il giudice non ha fatto un errore ma ha giudicato in base al materiale di causa che
aveva. Poi se la parte dice che invece il materiale cera. Allora il giudice potr tornare sulla
decisione. Dunque il giudice sar la stessa persona fisica che ha emanato la sentenza impugnata, in
questo caso. Tranne nel caso e tranne che non ci troviamo nel caso numero 6 del 395 perch
ovviamente il giudice lavranno arrestato.
Quindi competente per la revocazione lo stesso ufficio giudiziario e addirittura pu essere anche
lo steso giudice che ha emanato la sentenza impugnata. Mentre in appello e in cassazione bisogna
rifare il giudizio sulla base dello stesso materiale, in revocazione occorre fare il giudizio sulla base
di un materiale diverso ed allora lo stesso ufficio giudiziario che ha emanato la sentenza
impugnata ed addirittura lo steso giudice.
[lerrata valutazione delle prove non motivo di revocazione]
La revocazione va proposta nel termine di 30 gg per qualunque dei 6 motivi del 395. Con una
differenza per:

Se circa il motivo di cui al numero 4, lerrore di fatto ed il motivo di cui al numero 5, la


parte soccombente apprende il vizio, se ne accorge del vizio gi dalla lettura della sentenza.
Es: il giudice ha detto che la macchina non era mia ma il contenuto della sentenza diceva il
contrario. In questi casi i 30 gg decorrono dalla notificazione della sentenza.
Se la controparte ha imbrogliato, se il testimone si venduto, se c un documento che non
si sa dov e quando la parte lo recuperer, o se il giudice si venduto, proprio per la
difficolt di apprendere questa informazione, i 30 gg decorrono dalla scoperta del motivo di
revocazione. Il che vuol dire che decorrendo i 30 gg da un termine fisso ossia dalla notifica
della sentenza, la revocazione per i numeri 4 e 5, integra unipotesi di impugnazione
ordinaria.
La motivazione di cui hai numeri 1,2,3,6 integra unipotesi di revocazione straordinaria. Ex
324 si intende passata in giudicato la sentenza che non pi soggetta ad appello, a ricorso
per cassazione, regolamento di competenza e a revocazione di cui ai numeri 4 e 5 (motivi di
revocazione ordinaria, perch i 30 gg decorrono dalla sentenza, perch lerrore di fatto
emerge gi dalla sentenza mentre se un testimone si vende lo scopro dopo anni e dunque si
applicher in quest ultimo caso revocazione straordinaria). Es: se c una sentenza che ha
condannato il bisnonno di tizio 100 anni fa a rilasciare un bel fondo a Napoli, e tizio scopre
oggi a distanza di 100 anni che il testimone di quella sentenza si era venduto, tizio avr 30
gg per fare la revocazione (straordinaria).
Es2: supponiamo che tizio ha notificato la sentenza a caio 29 giorni fa e domani scade
lappello. Ed oggi caio scopre che il testimone si venduto. Certo caio potr fare lappello,
per se lo scopre oggi ha un solo giorno per fare lappello, ma caio deve avere 30 gg per
pensarci su, quindi dal giorno in cui lo viene a sapere decorrono altri 30 gg, ma a me questo
non interessa, limportante sapere che le sentenze di primo grado non sono impugnabili
con la revocazione perch lappello un rimedio a critica libera quindi posso metterci tutti

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dentro anche i vizi della revocazione. Con unaggiunta per : le sentenze di primo grado non
son soggette a revocazione perch i vizi sono deducibili con lappello.
Supponiamo pero se tizio legge la sentenza di primo grado ed perfetta e non pu fare
appello perch non ha niente da rimproverare al giudice, e passa quindi in giudicato la
sentenza di primo grado. Poi dopo 30 anni tizio scopre che il testimone si era venduto , in
questo caso contro la sentenza di primo grado ormai passata in giudicato, tizio far
revocazione ovviamente solo la revocazione straordinaria per i numeri 1,2,3,6.
Allora riassumendo: le sentenze di primo grado non sono soggette a revocazione finch pende il
termine per lappello. Una volta che lappello non stato proposto e le sentenze di primo grado
passano in giudicato, sono per sempre soggette a revocazione straordinaria. La revocazione in
questo caso si propone al giudice che ha emanato la sentenza e si seguono le regole proprie di quel
grado ossia se era una sentenza di primo grado, si seguir il giudizio di primo grado, se una
sentenza dappello, si seguir giudizio dappello.
La revocazione un rimedio rescissorio, eventualmente anche in due fasi ossia prima il giudice fa la
revocazione poi si dispone dei mezzi istruttori e poi decide nel merito. la sentenza emessa nel
merito dal giudice della revocazione una normalissima sentenza emessa in quel grado,
impugnabili con tutti i rimedi propri di quella sentenza tranne con la revocazione.
Es:tizio fa revocazione perch il testimone era falso , se poi il giudice della revocazione si
venduto perch non posso fare la revocazione? non si sa perch. Anche per il prof un mistero.
La regola che con la revocazione avr una sentenza nel merito che si sostituisce proprio del tutto
alla sentenza che stata revocata e impugnabile come la sentenza revocata, se era una sentenza in
primo grado con lappello, se in appello con il ricorso per cassazione. La revocazione si propone
con citazione. ed una normale citazione, lunica particolarit che deve contenere le prove e la
data in cui si scoperto il vizio perch occorre per dimostrare la tempestivit.

LOPPOSIZIONE
Abbiamo detto che la sentenza che non pi soggetta a regolamento di competenza, appello,
revocazione e ricorso in cassazione passa in cosa giudicata formale ossia immodificabile. La cosa
giudicata formale determina immediatamente anche il formarsi la cosa giudicata sostanziale come
due facce della stessa medaglia ossia la sentenza essendo irretrattabile contiene la regola cui si
devono attenere dalla sentenza in poi le due parti. E non solo le due parti ma anche gli eredi e gli
aventi causa. se la sentenza ha detto che tizio non ha la servit sul fondo di caio anche se tizio
vende a mevio ,mevio non pu fare un'altra causa per sapere se c la servit sul fondo ci caio. la
servit non c ed gi stato accertato. Quindi la cosa giudicata sostanziale contiene ormai la regola
stabile dei rapporti su quella vicenda e quindi n la parte n gli eredi della parte n gli aventi causa
tipo chi acquista dalla parte potranno riproporla. Nel dire che la sentenza fa stato ad ogni effetto
(ossia ormai vincola parti, eredi e aventi causa alla regola di condotta che ha dettato nel merito )
dice anche che la sentenza vale per parti, eredi e aventi causa e solo per loro ossia la sentenza non
ha effetto verso i terzi. Ecco allora che la cosa giudicata si salda allart 24 cost perch il giudice per
poter provvedere a infliggere una soccombenza ad una parte, quella parte deve partecipare al
giudizio, ma il terzo un soggetto che non ha partecipato al giudizio e dunque il provvedimento non
pu vincolarlo.
Quindi la regola che lefficacia soggettiva del giudicato vale solo per la parte i suoi eredi e i suoi
aventi causa, non per i terzi . chi terzo non minimamente toccato dalla sentenza resa da altre
parti. Es: se tizio investe caio e mevio. Caio conviene in giudizio tizio ed il giudice rigetta la
domanda di caio, mevio pu benissimo convenire, dopo caio, tizio in giudizio e la sentenza tra tizio
e caio non vale nei confronti di mevio (che terzo rispetto al giudizio tra tizio e caio).

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Se questa affermazione fosse vera in assoluto lopposizione di terzo non dovrebbe esistere. Nel
senso che il terzo non dovrebbe avere interesse a fare impugnazione. ma spesso le situazioni
soggettive sono cosi intrecciate tra di loro che la sentenza emessa tra due parti, per quanto in via
logica non estendibile al terzo, pu comunque danneggiarlo in qualche modo.
Es: immaginiamo che tizio ha una casa confinante con quella di caio. caio quindi ha la casa che
appoggia su quella di tizio. Mevio il vicino di tizio e chiede labbattimento della casa di tizio
perch non costruita a distanza legale. A mevio di caio che si appoggia con la sua casa a quella di
tizio non gliene frega niente. Il giudizio quindi tra mevio e tizio. mevio vince la causa contro tizio
e il giudice condanna tizio ad abbattere limmobile.
Ma questo giudicato compromette anche la casa di caio. allora non pi cos vero che le sentenze
non fanno male ai terzi. Se e nei limiti in cui una sentenza produce un danno nei confronti dei terzi,
il terzo pu fare opposizione, purch la sentenza sia gi passata in giudicato o cmq sia esecutiva, se
la sentenza pregiudica i diritti del terzo.
Il terzo il titolare di un diritto autonomo, incompatibile con quello accertato dalla sentenza, tale
per cui se si attua il diritto accertato dalla sentenza il terzo ha un pregiudizio al suo diritto.
Questa lopposizione di terzo ordinaria e pu essere proposta da qualunque terzo da un soggetto
che non stato parte del processo, quando la sentenza pregiudica i suoi diritti. (ex primo comma del
404)
Il secondo comma del 404 prevede unopposizione di terzo pi particolare.
Es: tizio vende a caio una casa a poco prezzo perch ha i creditori sul collo. caio se la compra e
fanno un affare entrambi anche tizio che invece di dare la casa ai creditori se l venduta anche se a
poco. Tizio e caio fanno una compravendita perfetta, e tizio sperpera i soldi che ha incassato. I
creditori vengono a sapere della vendita, si accorgono di essere stati imbrogliati. Che possono fare
allora? Fanno lazione revocatoria, devono dimostrare una serie di cose tra cui che c stato un
accordo tra tizio e caio. lazione revocatoria non ha un effetto di annullamento ma rende inefficace
lalienazione ossia il bene torna nel patrimonio di tizio ed i suoi creditori possono aggredirlo.
Lazione revocatoria un giudizio di cognizione normalissimo.
Ed facile per i creditori dimostrare limbroglio. Allora le parti tizio e caio devono fare unaltra
cosa. Una cosa pi raffinata della vendita. Caio deve convenire tizio in giudizio. Deve rivendicare la
propriet della casa. Tizio si deve difendere male (oppure si fa deferire da caio interrogatorio
formale e tizio dice che vero che la casa non sua ma di caio), caio vince, la casa risulta quindi di
caio e quando i creditori vengono ad aggredire il bene, tizio esibisce la sentenza che riconosce la
propriet della villa a caio. poi magari caio sottobanco paga anche i soldi a tizio. Quindi tizio e caio
il loro accordo fraudolento non lo realizzano in via negoziale con il contratto ma lo realizzano in via
processuale con la sentenza.
Quella ipotizzata lipotesi del dolo delle parti a danno del terzo (e non cm nella revocazione in cui
c il dolo di una parte a danno dellaltra ). E il terzo rispetto alla sentenza che dice che la casa di
caio e non di tizio che pu fare ? Pu ex secondo comma del 404, il terzo pu fare lopposizione di
terzo che per assonanza con lazione revocatoria si chiama opposizione di terzo revocatoria.

DIFFERENZE TRA OPPOSIZIONE DI TERZO ORDINARIA E OPPOSIZIONE DI


TERZO REVOCATORIA
Nellopposizione di terzo revocatoria i terzi sono specificati come categoria e sono

O i creditori
O gli aventi causa

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E per loro non basta allegare il pregiudizio ma devono anche dimostrare che la sentenza leffetto
del dolo o della collusione delle parti a loro danno.
Es: se tizio imbroglia la banca con un atto negoziale, la banca far azione revocatoria. Se invece
tizio raggira la banca con il giochetto della sentenza, la banca avr lopposizione di terzo
revocatoria.
La banca terzo rispetto al giudizio tra tizio e caio. la banca un creditore e non lamenta un mero
pregiudizio ma deve dimostrare che la sentenza frutto dellaccordo tra tizio e caio. non basta dire
sono creditore e c limbroglio ma la banca dovr dimostrarlo. E se la banca non lo dimostra
deve dare per vera la sentenza tra le parti.
Sia nella versione del primo comma del 404 sia nellipotesi del secondo siamo di fronte ad
unimpugnazione straordinaria ossia non condiziona il passaggio in giudicato della sentenza ed
infatti non la troviamo nel 324. Lopposizione di terzo lunica impugnazione nel nostro
ordinamento senza termine : quando un terzo vuole proporla, quando il terzo comincia ad avvertire
il pericolo di perdere il bene da aggredire, pu proporre lopposizione.
Entrambe (revocazione straordinaria e opposizione) sono proponibili quando la sentenza passata
in giudicato, e non condizionano il passaggio in giudicato della sentenza con la differenza che la
revocazione straordinaria ha un termine (30 gg dalla scoperta del dolo o della collusione) mentre
lopposizione non ha termine, si pu proporre sempre ma poich il terzo deve evitare il pregiudizio
che gli deriva dallesecuzione, avr tutto linteresse a fare presto.
Il giudice competente per lopposizione ancora una volta il giudice che ha emanato la sentenza
impugnata. E si osservano le regole proprie del procedimento del grado del giudice competente
sullopposizione di terzo. Di regola si dice che lopposizione un rimedio rescindente ossia il
giudice si limita o per lo meno mira ad eliminare la sentenza, perch la sentenza la fonte del
pregiudizio del terzo.
Ma il discorso pi articolato perch si dice che se il giudice pu evitare il pregiudizio al terzo
senza demolire del tutta la sentenza, il giudice pu anche limitarsi a fare questo. Ma non scendiamo
in dettagli.

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LEZIONE 35
Inizio processo esecuzione parte generale
Iniziamo il terzo libro del codice di procedura civile. Esso dedicato al processo di esecuzione.
Il processo di esecuzione ha ad oggetto una lite da pretesa ormai accertata, differentemente dal
processo di cognizione che ha ad oggetto una lite da pretesa meramente affermata. Il processo di
esecuzione non si basa pi sulla mera affermazione della parte che pretende la tutela di un suo
diritto ma si basa su una sentenza che accerta tale pretesa.
Il processo di esecuzione quando si salda ad una precedente azione di cognizione ( questo non
avviene sempre) , presuppone sempre una pronuncia ( sentenza) di condanna, perch le azioni di
cognizione sono anche quelle di accertamento e quelle costitutive. Abbiamo detto che le azioni di
accertamento e quelle costitutive sono auto esecutive cio producono da s la soddisfazione della
parte che vince.
Esempio : la sentenza di accertamento della paternit naturale di vostro figlio: la sentenza che
accerta che quello vostro figlio soddisfa pienamente la vostra domanda, andrete con quella
sentenza allanagrafe e metterete a posto tutto.
Esempio: ugualmente la sentenza costitutiva: la sentenza di divorzio scioglie il vincolo
matrimoniale, non ho bisogno di fare altro.
Questo non succede con le sentenze di condanna, perch una volta che il giudice avr accertato
con sentenza la pretesa di una parte e la controparte non adempie, la parte vincente potr vedersi
soddisfatta la sua pretesa attraverso lesecuzione.
Esempio: una volta che il giudice avr detto che il sig. Giola deve pagare 10000 alla signore
Todisco, se il signor Giola paga bene, se non paga la signora Todisco ha una sentenza che viene
messa in esecuzione cio lordinamento le da il modo di trasformare in denaro quella pronuncia.
Il libro terzo regola diverse specie di esecuzioni. I tipi di esecuzione si distinguono in ragione
delloggetto e dellobbligo che si vuole eseguire. Essi si distinguono in tre tipi di esecuzione:
1. Lesecuzione per espropriazione: se lobbligo ha ad oggetto una somma di denaro.
Espropriare vuol dire questo: ti tolgo i beni, li vendo, col ricavato soddisfer il mio credito.
Non mi paghi spontaneamente ma coattivamente. Quando loggetto dellobbligo una
somma di denaro si deve scegliere lesecuzione per espropriazione( la scelta di questa
esecuzione obbligatoria quando ad oggetto ha somme di denaro).
Perch si chiama per espropriazione? Perch la signora Todisco andr con lufficiale
giudiziario a casa del signor Giola , essendo creditore di 10000 euro. Essi trovano una
macchina, uno stereo, un televisore e li espropriano, li vendono e col ricavato la signora
Todisco soddisfa il suo credito. Per questo definita per espropriazione
2. Lesecuzione per consegna o per rilascio: se lobbligo ha ad oggetto la consegna di un
bene o il rilascio di un bene immobile. La consegna ha come riferimento beni mobili, il
rilascio si riferisce ai beni immobili.
Esempio: nel caso dello sfratto, avete ottenuto una sentenza che accerta che il vostro
inquilino se ne deve andare, lui non deve darvi soldi ma deve lasciare labitazione, quindi
attraverso la sentenza possiamo obbligarlo a rilasciare labitazione.
3. Lesecuzione degli obblighi di fare e di non fare: se lobbligo ha ad oggetto un fare o un
non fare.

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Obbligo di fare: vi siete obbligati a ridipingermi la stanza ma non lo fare.


Obbligo di non fare: il mio vicino aveva lobbligo di non costruire ma lha fatto. Quindi il
vicino viola lobbligo nel momento in cui fa, cio costruire ma non doveva farlo.
La pi articolata delle esecuzioni la prima, lesecuzione per espropriazione( o lespropriazione
forzata), lobbligazione ha ad oggetto una somma di denaro. Essa si distingue a sua volta in tre tipi,
qui per la distinzione avviene in ragione non pi delloggetto e dellobbligo ma del bene che si va
a colpire. La scelta libera, spetta al creditore e pu essere anche cumulativa.
Prendiamo in considerazione questo caso : Ciro mi deve 10000 euro, ho la sentenza, Ciro non mi
paga.
Vediamo quindi i tre tipi di esecuzione per espropriazione:
1. Espropriazione mobiliare presso il debitore, serve per espropriare beni mobili presso il
debitore. Esempio: devo fare uno studio, so che Ciro a casa ha dei bei quadri di valore, ha
anche una collezione di stilografiche di pregio e ha anche una bellissima televisione, vado a
casa e decido di espropriare i beni mobili che trovo a casa di Ciro.
2. Espropriazione immobiliare presso il debitore, serve per espropriare i beni immobili del
debitore. Esempio: so invece che Ciro ha delle case o altri beni immobili e decido di
espropriare i suoi beni immobili sceglier questo tipo di esecuzione.
3. Espropriazione mobiliare presso terzi, serve per espropriare sia beni mobili del debitore
che ha verso terzi o crediti che il debitore ha verso terzi.
Esempio di espropriazione di crediti presso terzi: so che Ciro lavora presso la P.A. che
gli da uno stipendio, quindi posso espropriare parte di questo stipendio.
Esempio di espropriazione di beni mobili presso terzi: Ciro ha la sua collezione di
stilografiche nella cassetta di sicurezza della banca, in questo caso devo recarmi in banca.
Delle tre figure la pi frequente proprio lultima perch si pignora( vedremo che il primo atto
dellespropriazione il pignoramento) denaro gi liquido.
Ma prima si arrivare a scegliere il tipo di esecuzione, bisogna compiere degli atti preliminari, che
sono preliminari a qualunque esecuzione e per studiarli dobbiamo sempre partire dal fatto che il
processo di esecuzione ha sempre ad oggetto una lite in cui la pretesa gi accertata.
Esempio: se vado dallufficiale giudiziario e dico fidati di me, devo avere 10000 euro da Ciro
pignoriamogli lo stipendio, lufficiale mi dir tu nun stai buon, io non posso pignorare sulla tua
parola ma mi devi portare un documento da cui io ho un sufficiente grado di certezza che devi avere
i 10000 euro, tale documento la sentenza che condanna Ciro a pagare i 10000 euro.
Questo documento si chiama TITOLO ESECUTIVO ed documento rappresentativo del mio
credito. Senza di esso lufficiale giudiziario che uno degli organi dellesecuzione non procede.
Il titolo esecutivo un documento necessario e sufficiente per iniziare lesecuzione. Perch
necessario? Perch senza titolo esecutivo lufficiale giudiziario non procede. Perch sufficiente?
Perch una volta che io ho portato il titolo esecutivo allufficiale giudiziario, questi non pu
rifiutarsi di procedere allesecuzione, perch il titolo sufficiente per iniziare lesecuzione.
Art.474 c.p.c: Lesecuzione forzata( o lesecuzione per espropriazione) ha sempre alla base il
titolo esecutivo, perch essendo una lite da pretesa accertata il titolo esecutivo che da allufficiale
giudiziario quel grado di certezza tale da irrompere a casa del debitore. Mentre il processo di
cognizione da un lato vede lattore e dellaltro il convenuto, nel processo di esecuzione da un lato
abbiamo il creditore e dellaltro il debitore. Lesecuzione forzata deve avere quindi alla base un

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titolo esecutivo e loggetto del titolo esecutivo deve essere un credito, un diritto, con tre
caratteristiche: il diritto rappresentato dal titolo deve essere:
1. Liquido, liquido significa determinato nel suo ammontare o comunque liquidabile(
determinabile) in virt di una mera operazione aritmetica. Se il giudice condanna a pagare
10000 euro pi gli interessi legali, gli stessi non liquidi ma liquidabili perch basta
moltiplicare 10000 per la percentuale di quel periodo degli interessi e ho ottenuto la somma
degli interessi.
2. Esigibile, vuol dire che il diritto non soggetto a condizione o termine, se lo era, la
condizione si verificata o il termine scaduto.
3. Certo, la certezza al diritto deriva dallessere rappresentato dal titolo esecutivo. Il diritto
certo perch liquido, esigibile e perch rappresentato dal titolo esecutivo.
Lart. 474 c.p.c. prevede le varie categorie di titoli esecutivi in presenza dei quali lufficiale
giudiziario deve e in assenza dei quali lufficiale giudiziario non pu procedere allesecuzione. Ci
sono tre grandi categorie assistite da un diverso grado di certezza.
1. La prima categoria quella che gi conosciamo. Sono titoli esecutivi: la sentenza, i
provvedimenti e gli altri atti giudiziari a cui la legge attribuisce efficacia esecutiva.
Anche la sentenza di primo grado provvisoriamente esecutiva in quanto se mi reco
dallufficiale giudiziario, questi deve procedere ma ci non toglie che il debitore possa fare
appello e con lo stesso chiede la sospensione dellesecuzione, ma se non la ottiene in
appello, io posso pignorargli la casa poi se vince in appello io gli restituir tutto, a questo
punto avr lui un titolo contro di me ( vedere le ordinanze decisorie in quanto anche queste
ultime sono titoli giudiziari).
2. La seconda categoria costituita dalle scritture private autenticate ma solo
relativamente alle obbligazioni di somme di denaro; le cambiali e gli altri titoli di credito a
cui la legge attribuisce efficacia esecutiva. Se con scrittura privata obbligata mi sono
obbligato a darvi 10000 euro, essa costituisce titolo esecutivo. Se con scrittura obbligata mi
sono obbligato a dipingervi la stanza, essa non costituisce titolo esecutiva.
3. La terza categoria costituita dagli atti ricevuti dal notaio o altro pubblico ufficiali
autorizzati dalla legge a riceverli.
I titoli della 1 categoria sono buoni per tutti i tipi di esecuzione. Con una sentenza o con
un provvedimento giudiziario si pu fare lesecuzione per espropriazione, lesecuzione per
consegna o per rilascio o lesecuzione degli obblighi di fare o non fare.
Con i titoli della terza categoria si pu fare lesecuzione per espropriazione o quella per
consegna o per rilascio mentre non si pu fare lesecuzione degli obblighi di fare o non
fare.
Con i titoli della seconda categoria si pu fare solo lesecuzione per espropriazione perch le
cambiali e gli assegni hanno ad oggetto solo somme di denaro, le scritture private
autenticate che in teoria potrebbero avere ad oggetto altri obblighi ma la legge ne limita
lefficacia esecutiva alle sole somme di denaro cio alla sola esecuzione per espropriazione.
Esempio : se io vado dallufficiale giudiziario con una scrittura privata autenticata da cui risulta che
voi vi siete obbligati a lasciare il mio immobile il 29 gennaio ma il 30 gennaio ancora non ve ne
siete andati e chiedo quindi allufficiale di buttarlo fuori dallabitazione ma lufficiale mi dir mi
dispiace ma non hai titolo esecutivo e non posso fare niente. Mentre se gli porto una scrittura
privata con cui Ciro si obbligato a darmi 10000 euro entro il 29 gennaio, dopo tale data posso
recarmi a casa di Ciro e fare lesecuzione per espropriazione.

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Atti preliminari allesecuzione: non basta per avere il titolo esecutivo per procedere
allesecuzione. Perch in quanto atto preliminare dellesecuzione il titolo esecutivo va notificato al
debitore, qualunque esso sia. Primo atto preliminare di qualsiasi esecuzione la notifica del titolo
esecutivo; il quale per essere notificato come atto preliminare allesecuzione deve essere spedito in
forma esecutiva. Spedire vuol dire in questo caso farsi rilasciare una copia della sentenza o di un
atto del notaio munita di formula esecutiva. Tale formula prevista dallart. 475 c.p.c.:
comandiamo a tutti gli ufficiali giudiziari che ne siano richiesti e a chiunque spetti, di mettere
esecuzione il presente titolo, al pubblico ministero di darvi assistenza, e a tutti gli ufficiali della
forza pubblica di concorrervi, quando ne siano legalmente richiesti. Ci vale per i titoli esecutivi
che consistono in atti o provvedimenti che restano presso un pubblico ufficiale, ma non vale per i
titoli della seconda categoria perch essi restano nelle mani del creditore. In questo caso quindi se io
dovessi notificare la cambiale al debitore, la prima cosa che il debitore farebbe la straccia e io non
avrei pi nulla( vedremo come si sopperir a tale problema).
La notifica del titolo esecutivo in forma esecutiva, atto preliminare allesecuzione ma non
lunico atto preliminare, perch altro atto preliminare a qualsiasi esecuzione la notifica al
debitore del precetto. Il precetto redatto dal creditore e consiste in unintimazione ad adempiere
lobbligo risultante dal titolo esecutivo entro un termine non minore di 10 giorni, nel caso non sia
rispettato tale termine, si proceder allesecuzione forzata. Il precetto a pena di nullit deve
indicare:
Le parti del futuro processo, deve essere sottoscritto personalmente dalla parte;
La data di notificazione del titolo esecutivo, se sono notificati regolarmente e se la legge lo
richiede la trascrizione integrale del titolo stesso.
Se il titolo esecutivo una sentenza o un atto di notaio, devo notificare come atti preliminari al
debitore il titolo esecutivo in forma esecutiva e il precetto.
Se invece si tratta di una cambiale, di un assegno o di una scrittura privata autenticata non posso
notificarglielo, perch il debitore pu stracciarlo e io non avr pi nulla, a ci si sopperisce
trascrivendo nel precetto lassegno, la cambiale o la scrittura. Come avviene in pratica? Si
fotocopia lassegno, la cambiale o scrittura, la si allega al precetto e lufficiale giudiziario valuter
la conformit. Praticamente si fa cos: si va dal cancelliere e ci si fa dare una copia in forma
esecutiva, la prende e la si notifica al debitore, in seguito si far il precetto oppure possiamo fare
unaltra cosa, prendere la sentenza, scrivere il precetto, allegarlo alla sentenza e notificarli
contemporaneamente.
Se non ho notificato titolo esecutivo e precetto congiuntamente o separatamente( nei titoli della
seconda categoria la notifica sempre congiunta, mentre nei titoli della prima e terza
categoria la notifica pu essere anche separata) lufficiale giudiziario non procede
allesecuzione. Lufficiale dovr quindi valuter che il titolo esecutivo in forma esecutiva e il
precetto siano notificati al debitore e in pi procede a verificare che siano trascorsi 10 giorni dalla
notifica perch possa procedere allesecuzione.
Lart.479 comma 3 sancisce che il titolo esecutivo e il precetto devono essere notificati dalla parte(
creditore) direttamente al debitore, cio a lui personalmente.
Esempio: attenzione ipotizziamo che titolo esecutivo e precetto siano disgiunti( molto raro) il
titolo esecutivo non scade mai. Il titolo esecutivo porta un credito e il credito soggetto a
prescrizione ma una volta che vi ho notificato il titolo esecutivo posso iniziare lesecuzione nel
normale termine di prescrizione, anzi abbiamo visto che le sentenze di condanna trasformano la
prescrizione da brevi in lunghe. Ho notificato a Ciro il titolo esecutivo e da questo momento ho 10
anni per iniziare lesecuzione e quindi non serve notificargli il titolo tra 9 anni, in quanto gi
glielho notificato una volta.

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Il titolo esecutivo a lunga durata( conservazione) mentre il precetto no. Notificato il precetto devo
iniziare lesecuzione entro 90 giorni altrimenti il precetto perde efficacia. Che succede? Dovr fare
un altro precetto e dargli altri 10 giorni. Allora io notifico il titolo esecutivo al debitore, poi mi sto
fermo e lo tengo nel cassetto, limportante che io gli notifichi il precetto entro 10 giorni, una volta
che notificato il precetto non posso starmene fermo perch il precetto scade dopo 90 giorni.
Cio precisamente ottengo la sentenza di condanna, da quando passa in giudicato ho 10 anni per
iniziare il processo esecutivo notificando il titolo esecutivo in forma esecutiva, altrimenti il mio
diritto si prescrive. Dopo notifico al debitore il precetto che posso far valere entro 90 giorni e mi
reco dallufficiale lundicesimo giorno per chiedergli che esegua il pignoramento. Se trascorrono 90
giorni e non vado dallufficiale posso rifare unaltra volta il precetto(senza notificare di nuovo il
titolo esecutivo) entro 10 anni dallultima notifica, altrimenti il mio diritto si prescrive.
Esempio: nel 2010 passata in giudicato la sentenza, entro il 2020 devo notificare il titolo
esecutivo e precetto altrimenti il mio diritto si prescrive, poi dalla notifica solo del precetto ho 10
anni per dare inizio al processo di esecuzione, e ogni volta che notifico di nuovo il precetto ho
sempre altri 10 anni per iniziare il processo di esecuzione. Quindi notificato il precetto ho uno
spazio di 80 giorni( trascorsi 10 giorni dalla notifica del precetto, utili al debitore per pagare) per
andare dallufficiale giudiziario. Ripeto notificare il titolo e precetto insieme o separati una scelta
che ricade sul creditore, normalmente si fanno insieme, quando li notifico insieme devo rispettare
anche il termine dei 90 giorni, se non li rispetto notificher un altro precetto e chiudo lesecutivo da
me notificato.
C solo un caso dove la notifica del titolo e del precetto deve essere disgiunta disciplinato dallart
477 c.p.c.,: quando voglio fa volere contro gli eredi il titolo del defunto, in quel caso gli eredi
potrebbero non saper nulla e allora devo prima notificare il titolo esecutivo in forma esecutiva,
aspettare 10 giorni e notificare poi il precetto, dargli 10 giorni ed iniziare lesecuzione entro i
successivi 90 giorni dalla notifica del precetto. Ci perch gli eredi potrebbero non essere parti del
processo, la sentenza contro il de cuius un titolo esecutivo contro gli eredi, perch il giudicato fa
stato tra le parti, gli eredi e gli aventi causa, per loro potrebbero dire: aspetta fammi vedere cos.
E allora non posso notificare insieme, notifico prima il titolo, aspetto 10 giorni, poi notifico il
precetto, hanno 10 giorni per pagare, poi dalla notifica del precetto 90 anzi 80 per iniziare
lesecuzione se non mi pagano ( entro i 10 giorni dalla notifica del precetto).
Domanda: quindi se notifico titolo e precetto separatamente, notificato il titolo devo aspettare 10
giorni per notificare il precetto? No solo nel caso del 477, negli altri casi notificato il titolo posso
notificare il precetto anche il giorno dopo.
Ultima cosa abbiamo detto che dalla notifica del precetto posso iniziare lesecuzione non prima che
siano trascorsi 10 giorni, ah e se io do 10 giorni al debitore, mi far sparire i suoi beni, allora in
questa caso se ho questo timore posso chiedere al presidente del tribunale di autorizzarmi una
deroga, cio far unistanza al presidente e gli dir : caro presidente se dar a Ciro 10 giorni quando
io arrivo allundicesimo giorno non trovo niente pi, allora autorizzami ad eseguire subito. Porto
allora allufficiale giudiziario titolo, precetto e lautorizzazione del presidente e notifico tutto al
debitore: gli notifico il titolo, il precetto ed iniziamo anche lespropriazione in modo che gli blocco
subito i beni. ovvio che devo essere io a convincere con un atto scritto il presidente del tribunale
che c questo pericolo. Se ho qualche prova meglio ancora, tipo che il debitore ha gi messo in
vendita limmobile,e se lo vende quando io arrivo dopo 10giorni posso anche non trovare niente
pi, allora chiedo al presidente del tribunale lautorizzazione.
Domanda: nel caso di beni mobili, chi sceglie quali beni espropriare? Lufficiale giudiziario gira
per la casa e sceglie, se trova dei beni facilmente liquidabili deve preferirli, tipo soldi, titoli di
credito, gioielli, altrimenti poi sceglie lui liberamente e il debitore non pu dire niente, perch per
evitare il pignoramento pagherebbe

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LEZIONE 36

ARGOMENTI
PIGNORAMENTO IN GENERALE PI PIGNORAMENTO MOBILIARE PRESSO IL DEBITORE PI
IMMOBILIARE

Qualsiasi tipo di esecuzione deve essere preceduta dalla notifica del titolo esecutivo e del precetto.
Il precetto interrompe solo i tempi di prescrizione del mio diritto (inizia un nuovo periodo di
prescrizione di 10 anni) ma non sospende anche il decorso dei termini di prescrizione perch atto
preliminare al processo di esecuzione, non stiamo ancora nel processo di esecuzione.
Titolo e precetto sono atti preliminari a qualunque specie di esecuzione/processo di esecuzione.
Fin qui abbiamo parlato indifferentemente o di giudizio o di processo di cognizione perch il
processo di cognizione finalizzato ad un giudizio cio quello di accertare chi tra le parti ha
ragione.

Non si pu parlare di giudizio di esecuzione in quanto l'esecuzione un procedimento cio una


serie concatenata di atti per il raggiungimento di un fine e non un giudizio perch il diritto gi
accertato a monte cio nel titolo esecutivo perci, il processo di esecuzione, finalizzato al
compimento di una serie di atti materiali volti a procurare la soddisfazione materiale del creditore
ma non esprime alcun giudizio infatti il giudizio a monte dell'esecuzione cio nel titolo.

La specie di esecuzione pi frequente e complessa l'espropriazione, disciplinata dagli art 491 e


ss. . lorganizzazione del codice sempre la stessa:
c' un 1 capo che contiene le regole in generale valevoli per tutti i 3 tipi di espropriazione;
poi gli altri capi sono dedicati ai singoli tipi di espropriazione cio beni mobili; immobili
presso il debitore; beni mobili presso terzi.
Ogni capo diviso in sezioni a cui corrispondono le varie fasi dell'espropriazione per cui abbiamo 4
fasi:
a) pignoramento;
b) vendita/assegnazione;
c) distribuzione della somma ricavata;
d) intervento che non una vera e propria fase in quanto si pu intervenire sempre ma viene
regolata, l'ipotesi di intervento, autonomamente.

Queste sono le fasi dellespropriazione. Per comodit di studio studieremo ogni fase in generale e
poi come viene disciplinata nei singoli tipi di espropriazione.

Primo atto dell'esecuzione il Pignoramento:


Lart 491prevede che l'espropriazione forzata si inizia col pignoramento quindi ribadisce che titolo
e precetto non sono atti del processo esecutivo che inizia col pignoramento, il quale realizza l'effetto
interruttivo/sospensivo della prescrizione;
Il pignoramento deve contenere una serie di elementi; avviene in forme diverse nei 3 tipi di
espropriazione ma consiste sempre in una formula rivolta al debitore dall'ufficiale giudiziario e
consiste nella ingiunzione che l'ufficiale fa al debitore di astenersi da qualunque atto diretto a
sottrarre alla garanzia del credito i beni che si assoggettano all'espropriazione e frutti di essi
Es. pignoramento mobiliare su stereo, televisore e radio, lufficiale dice al debitore ti ingiungo di
astenerti da qualunque atto diretto a sottrarre questi beni alla garanzia del debitore. Cio si
sostanzia nel momento in cui la garanzia generica di cui all'art 2740 il debitore risponde delle

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obbligazioni con tutti i suoi beni si specifica in quanto vi risponde solo con quei beni cio quelli
pignorati.

N.B. il pignoramento contiene degli elementi. Uno degli elementi che stato introdotto nel 2005 il
seguente:
se l'ufficiale non trova beni pignorabili o questi sono insufficienti;
se il creditore glielo chiede;
lufficiale rivolge richiesta ai soggetti gestori dell'anagrafe tributaria e di altra banche dati pubbliche
per sapere se il debitore ha beni cio si va a vedere la dichiarazione dei redditi => art 492 comma 7.,
fermo restando che la ricerca dei beni si basa sulle indagini personali fatte dal creditore.

Pignorare i beni significa assoggettarli alla esecuzione e quindi destinarli alla vendita e alla
soddisfazione dei creditori. Il pignoramento per non da al creditore nessuna prelazione cio nulla
esclude che in 2 momenti diversi l'ufficiale giudiziari possa pignorare il medesimo bene
es. oggi lufficiale va da A (debitore) e gli pignora il televisore per conto di B (creditore) e domani
ritorni da A e gli pignori lo stesso televisore per conto di C (altro creditore),

le 2 procedure vengono riunite ma sulla vendita del bene si soddisferanno in maniera uguale
entrambi i creditori a prescindere quindi dal fatto che uno dei due l'abbia pignorato prima ( a meno
che il credito non assistito da privilegio o ipoteca) , quindi il pignoramento non ne esclude un altro
=> art. 493 ( fare tutto)
Il debitore, una volta arrivato l'ufficiale giudiziale, munito di titolo esecutivo e precetto ha 3
possibilit:
1) la 1 possibilit si ripartisce in 2 varianti:
a) offerta di pagamento del credito pi spese per attivare il processo di esecuzione cio
" pagamento nelle mani dell'ufficiale" mezzo col quale si evita il pignoramento
perch pio con l'ufficiale porter i soldi al creditore. Quindi pago e finisce tutto in
quel momento;
oppure
b) pagare nelle mani dell'ufficiale ma facendo mettere a verbale che subito dopo il
pagamento il debitore far un'azione per il recupero di quanto pagato => per es. in
caso di cambiale falsa o gi pagata il debitore, nonostante ci, intanto paga ma
chiede di verbalizzare che attiver un giudizio per dimostrare che la cambiale falsa
per riprendersi i soldi; quindi si evita il pignoramento ma la partita non finisce l =>
art 494comma 2 => riserva di ripetizione di quanto versato;
2) dare i soldi all'ufficiale dichiarando che non vengono dati in pagamento ma affinch siano
pignorati al posto dei beni cio non si evita il pignoramento ma si evita quello sulle cose
quindi il pignoramento viene praticato sul denaro. La differenza sta nel fatto che l'ufficiale
non porta quei soldi al creditore ma li deposita in tribunale come bene pignorato(i soldi) e
quindi il debitore potr attivare poi un giudizio contro il creditore per il recupero di quanto
dato, con la sicurezza che quei soldi non siano spesi dal creditore in quanto li tiene il
tribunale e quindi sar pi facile recuperarli per es, quando dimostrer che la cambiale era
falsa=> art 494 comma 3: pignoramento sul denaro: la somma di denaro data in
pignoramento deve essere una somma di denaro eguale all'importo del credito o dei crediti
per cui si procede e delle spese, aumentato di due decimi. Questo aumento si giustifica nel
fatto che comunque la procedura continua e quindi vi saranno altre spese da coprire infatti,
mentre nelle altre 2 ipotesi la procedura non continua perch il pignoramento viene evitato e
quindi bisogna pagare solo il credito e spese maturate precedentemente.

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la scelta tra queste 2 possibilit rimessa al debitore con l'ufficiale che non tenuto ad informarlo
sullesistenza di queste 2 possibilit, col debitore che, una volta effettuata la scelta, la comunica
allufficiale.

Col pignoramento l'ufficiale per deve rendere noto al debitore una terza possibilit.
3) ipotizzando che il debitore non si avvale di alcuna delle 2 possibilit, lufficiale procede al
pignoramento e se ne va. Subito dopo il pignoramento ma prima che si proceda alla vendita
dei beni pignorati, il debitore pu chiedere di sostituire alle cose pignorate una somma di
denaro pari all'importo dovuto al creditore a cui vanno aggiunte le spese, gli interessi e le
spese dei creditori intervenuti in quella procedura. Tale istituto chiamato " conversione
del pignoramento => art. 495 comma 1;
quindi se il debitore ha a cuore i beni pignorati, far unistanza, prima che sia disposta la vendita, al
giudice dellesecuzione ma limporto non sar pari al valore dei beni ma bens pari a quello
necessario per la piena soddisfazione del creditore originario nonch di quelli, eventualmente,
intervenuti successivamente:
per es: bene pignorato valore 300
ammontare dei crediti da soddisfare valore 800
per ottenere la conversione bisogna versare 800 e non 300 in quanto si deve soddisfare tutti i
creditori che hanno pignorato quel bene per i rispettivi crediti.

NB. Il pignoramento non priva il debitore del godimento del bene ma se c' il timore che il bene
possa sparire si pu chiedere il pignoramento con asporto. Ovviamente si tratter di un bene mobile
che lufficiale giudiziario porter con s e lo lascer in un luogo di pubblico deposito.

Lart 495:
comma 2 prevede lammontare della somma da depositare infatti il ricorso per la
conversione deve essere accompagnato da una somma non inferiore ad 1/5 del presumibile
importo di conversione a pena di inammissibilit dellistanza. La somma viene depositata
dal cancelliere presso listituto di credito indicato dal giudice.
comma 4 prevede che se non si coltiva listanza, non versando gli altri 4/5, si perde il 1/5
versato che viene pignorato e che viene scomputato dal debito che diminuisce e per le
restanti somme si procede alla vendita con il processo esecutivo.
Se tutto viene pagato regolarmente, i beni vengono liberati e oggetto dell'esecuzione resta la
somma versata in sostituzione procedendo poi alla distribuzione tra i creditori.
Listanza pu essere proposta una sola volta e se avanzata ma trascurata, non si pu pi
riproporla;

Quindi ricapitolando il debitore ha 3 possibilit:


pagamento nelle mani salvo ripetizione;
pignoramento sul denaro e non sulle cose;
conversione del pignoramento;

La scelta del tipo di bene da aggredire (mobile o immobile) rimessa al creditore e se un tipo non
basta si pu optare anche per un altro tipo di espropriazione per lo stesso credito => cumulo dei
mezzi di espropriazione.

Per cui se devo avere 300 posso pignorare immobili per 100; mobili per 100; mobili presso terzi per
gli altri 100 per non si pu esagerare cio se ho pignorato tutti i beni del debitore per un valore

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superiore al credito, utilizzando tutti i tipi di espropriazione, il giudice dell' esecuzione pu limitare
lespropriazione al mezzo che sceglie il creditore tra quelli esperiti che trover un continuo
nell'esercizio => art 483

La richiesta di riduzione dei mezzi di espropriazione deve essere fatta dal debitore:
art 496 => "riduzione del pignoramento": anche qui si esagerato ma solo con un solo tipo di
espropriazione (tipo per un credito di 10 lufficiale ha pignorato beni per 50). Anche qui il debitore
presenter unistanza in cui lamenter lesagerazione in un tipo di espropriazione, col giudice che,
sentiti i creditori, disporr la riduzione, limitando il pignoramento ai soli beni sufficienti per
garantire il credito, liberando i superflui. La riduzione del pignoramento pu essere fatta anche
dufficio dal giudice.
quindi
art 496 : esagerazione con un solo mezzo
art 483 :esagerazione in quanto sono stati utilizzati tutti i mezzi espropriativi a disposizione
N.B. le regole di cui sopra valgono per il pignoramento il generale.
Ora tratteremo le regole valevoli per i singoli tipi di pignoramento

PIGNORAMENTO (espropriazione) MOBILIARE PRESSO IL DEBITORE

Il creditore porta il titolo esecutivo e il precetto, notificati al debitore, all'ufficiale affinch lo stesso
proceda al pignoramento dei beni del debitore che trover a casa sua.
Qui il pignoramento (l'ingiunzione) un atto orale cio viene fatto oralmente, del quale per si
redige processo verbale cio si indica quali sono i beni pignorati e si riporta l'ingiunzione diretta al
debitore.
lufficiale a decidere quali beni sono da pignorare.
art 513 disciplina la ricerca delle cose da pignorare;
art 517 comma 1 e 2 disciplina la scelta delle cose da pignorare, con la scelta che si fonda sulla loro
"facile e pronta liquidazione" nel limite del valore di realizzo pari allimporto del credito
aumentato della met. L'aumento di 1/2 si spiega nel fatto che potrebbero intervenire altri creditori
o per coprire le successive spese. Quindi lufficiale deve fare anche una stima, una valutazione
sommaria, pignorando i beni pi appetibili come danaro, gioielli. Lufficiale pignora oralmente e
poi stende processo verbale.

art 518 disciplina la forma del pignoramento


comma 4 => se il debitore assente, l'ingiunzione viene rivolta alle presone indicate all'art
139 che disciplina la notifica quando non c' il destinatario cio tipo notifica ai parenti,
portinaio ma, se non c' proprio nessuno, sfonda /entra e pignora e affigge l'avviso di
ingiunzione alla porta;
comma 5 => deposito per formare il fascicolo che serve al giudice per sapere cose
successo;

art 520 : di regola il pignoramento non prevede asporto salvo per il denaro, titoli di credito, preziosi
per, se il creditore ne fa richiesta, i beni vengono trasportati in un luogo di pubblico deposito o li si
affida ad un custode diverso dal debitore quindi gli vengono sottratti, altrimenti pignora e se ne va;
lufficiale, dopo il pignoramento, porta titolo esecutivo, precetto e verbale al cancelliere del giudice
dellesecuzione il quale forma il fascicolo dellesecuzione, che al momento conterr titolo
notificato, precetto notificato e verbale del pignoramento. Ci perch, fino a questo momento, unico
organo del processo di esecuzione investito di poteri lufficiale giudiziario in quanto il giudice
ancora non sa niente.

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PIGNORAMENTO IMMOBILIARE
art 555=> il pignoramento immobiliare, a differenza di quello mobiliare presso il debitore, un atto
scritto dal creditore in cui si indica l'immobile ipotecato. Questi lo porta all'uff. che aggiunge al
testo l'ingiunzione ingiungo al debitore di astenersi da qualunque atto diretto a sottrarre alla
garanzia del credito questo immobile.
Quindi scritto tutto dal creditore con lufficiale che sottoscrive solo la parte che lo riguarda,
l'ufficiale notifica l'atto al debitore cio gliene d una copia e da quel momento che l'immobile
pignorato. Il pignoramento non sar opponibile ai terzi sin quando non sar trascritto nella
conservatoria dei registri immobiliare in quanto ,fin quando non trascrivo, se il debitore vende,
vende bene;
art 557 => una volta trascritto, lufficiale e creditore depositano l'atto di pignoramento cio
precetto/titolo/nota di trascrizione presso la cancelleria del giudice dellesecuzione e si forma il
fascicolo dellesecuzione.
NB. questo tipo di pignoramento non provoca lo sfratto del debitore, che resta dentro limmobile,
solo che viene nominato come custode il che vuol dire che sottoposto agli obblighi penali del
custode e non che deve tener bene l'immobile => art 559; col creditore che ha la possibilit di fare
istanza al giudice per chiedere che sia nominato quale custode una persona diversa dal debitore, il
quale controller il debitore che resta nellimmobile, per non pi proprietario.
Mentre nel processo di cognizione il giudice prende cognizione, conoscenza dei fatti per esprimere
un giudizio, nel processo esecutivo non c alcuna attivit di cognizione infatti qui bisogna
compiere solo delle operazioni materiali affinch quei beni possano produrre denaro.
L'esecuzione un processo in quanto serie di atti concatenati dove:
[1]. il 1 atto da compiere dato dalla notificazione del titolo esecutivo poi del precetto;
[2]. poi bisogna fare il pignoramento entro 90 gg cio l'ufficiale deve recarsi a casa del debitore
(se mobiliare) o deve notificare il pignoramento (se immobiliare) entro quel termine;
[3]. Fatto il pignoramento, il successivo atto da compiere va fatto entro 90 gg cio il creditore
entro questo termine deve fare: art 497 => istanza al giudice dell'esecuzione per chiedere
l'assegnazione o vendita dei beni , in quanto se non lo fa, il pignoramento perde d'efficacia
che per potr essere rinnovato ma nel frattempo, i beni sono tornati liberi, e il debitore
quindi potr venderli bene in quanto il pignoramento nel frattempo ha perso d'efficacia.

INTEGRAZIONE DEL PIGNORAMENTO MOBILIARE PRESSO TERZI

PER I CREDITI DI LAVORO ( il terzo deve comparire e fornire la dichiarazione in udienza) : il


terzo non compare alludienza, in questo caso il credito si considera non contestato cio vuol dire
che il terzo riconosce che quelle somme sono dovute al creditore e deve pagare.
PER GLI ALTRI CREDITI ( il terzo pu sia in udienza che inviare una raccomandata e fornire la
dichiarazione) : Se il terzo non compare in udienza e il creditore dichiara che non ha ricevuto una
raccomandata o una Pec, il giudice fissa unudienza successiva. Se il terzo non compare nemmeno
in questudienza e quindi non fornisce nessuna dichiarazione, il credito si presume non contestato.
I casi in cui il terzo collabora (ATTENZIONE: collaborare non significa aver fornito una
dichiarazione positiva) :
Se la dichiarazione totalmente negativa e il creditore non contesta, il pignoramento non ha
oggetto e lesecuzione finisce l;

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Se la dichiarazione totalmente o parzialmente negativa ( non conforme a quello che si


aspettava il creditore) e il creditore contesta, il giudice risolve la contestazione con
ordinanza compiuti i necessari accertamenti. Lordinanza impugnabile con lopposizione
agli atti esecutivi.
Il giudice dellesecuzione competente il tribunale:
Del luogo in cui si trovano le cose pignorate: Espropriazione mobiliare presso il debitore
Del luogo in cui si trova limmobile: Espropriazione immobiliare presso il debitore
Del luogo in cui risiede il terzo: Espropriazione mobiliare presso il terzo

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LEZIONE 37

Abbiamo detto che lesecuzione per espropriazione detta anche espropriazione forzata
lespropriazione diretta a soddisfare obblighi che hanno ad oggetto una somma di danaro. Stiamo
studiando il pignoramento ossia l prima fase dellespropriazione . abbiamo visto il pignoramento
mobiliare che atto orale di cui si redige processo verbale mentre il pignoramento immobiliare un
atto scritto per tre quarti dal creditore che individua limmobile e per un quarto con lingiunzione
dallufficiale giudiziario, atto notificato e poi trascritto.

Dobbiamo vedere adesso lultimo tipo di pignoramento : il pignoramento dellespropriazione


immobiliare verso terzi che un tipo di espropriazione che si utilizza quando si vogliono pignorare
beni (es: auto del debitore in un garage che quindi presso terzi o gioielli in una cassetta di
sicurezza, oppure pc prestato ad un terzo) o crediti del debitore (il terzo il debitore del mio
debitore) presso o verso terzi.

Ipotesi frequente di pignoramento presso terzi lipotesi del pignoramento dello stipendio o del
conto corrente (il saldo attivo del conto un credito del mio debitore, cliente della banca, verso la
banca). Ed il pignoramento verso terzi la forma pi gettonata perch in questo caso si pignorano
soldi ossia si salta la fase della vendita a differenza del pignoramento mobiliare e immobiliare.
Il pignoramento verso terzi anche in questo caso scritto ed un atto
soggettivamente complesso: perch latto di pignoramento va notificato non solo al
debitore ma anche al terzo. Attenzione : il terzo non il soggetto passivo dellesecuzione ma
uno che , con la sua collaborazione, deve rendere possibile lesecuzione e il pignoramento.
Il terzo del tutto indifferente al pignoramento perch la banca , per esempio, se deve dare
al cliente 1000 euro perch c un saldo attivo di 1000, questi 1000 euro o li d al cliente
debitore o al creditore del cliente, per la banca del tutto indifferente.
Ma comunque il terzo deve collaborare nei modi che vedremo. E quindi nel pignoramento
verso terzi , il soggetto passivo e resta solo il debitore ma il pignoramento va notificato
anche al terzo che deve collaborare es: art 543 secondo cui il pignoramento si esegue
mediante atto notificato al terzo e al debitore.

oggettivamente complesso: perch latto (scritto e da notificare al debitore ed al terzo)


contiene oltre a tutti gli elementi che sono propria anche degli altri atti di pignoramento con
qualcosa in pi:
latto deve contenere lingiunzione Ex art 492. ingiungo da astenerti etc
latto deve contenere lindicazione del credito, del titolo e del precetto
latto deve contenere lindicazione almeno generica delle somme o delle cose
dovute. Attenzione: es: se il creditore deve avere 10 mila euro da l debitore
pignora il conto corrente del debitore ma il creditore non sa quanto c sul conto
corrente del debitore e pu darsi anche che non ci sia nulla e per questa
indicazione generica. Stesso discorso per lo stipendio: il creditore pignora lo
stipendio del debitore ma non sa quanto prende di stipendio
latto deve contenere lintimazione al terzo di non disporre di quelle somme
senza ordine del giudice. Attenzione: quindi al debitore si rivolge lingiunzione
classica mentre al terzo si rivolge unintimazione :non toccare quei soldi finch
il giudice non ti dir che cosa fare. Il che vuol dire che se il creditore oggi 01-
02-12 ha notificato alla banca del debitore latto di pignoramento, quando il
debitore andr in banca per prelevare soldi dal suo conto la banca non glieli potr
dare. Per quanto riguarda lo stipendio: il datore di lavoro dovr sottrarre allo
stipendio un quinto dalla busta paga.

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Quindi lingiunzione al debitore quella classica ti ingiungo di astenenti etc


mentre lintimazione lintimazione di non disporre dei beni prima del giudice.
Latto (scritto e da notificare al debitore ed al terzo) contiene un elemento che
non hanno gli altri due tipi di pignoramento. Il creditore ha notificato il
pignoramento al debitore ed al terzo, per es. la banca. Ma il creditore non sa
quanto c sul conto del debitore che potrebbe anche essere in passivo, oppure il
debitore potrebbe aver chiuso il conto oppure pu darsi che il creditore non
individui la banca del debitore. E allora latto di pignoramento deve anche
contenere una citazione (che significa chiamare a comparire in unudienza) ed
un invito.
Il creditore che lautore dellatto di pignoramento cita terzo e creditore davanti
al giudice del luogo in cui risiede il terzo affinch il terzo faccia una
dichiarazione o se il terzo non vuole comparire, questa dichiarazione, sempre il
terzo, la faccia con raccomandata. Ma dal momento in cui il terzo riceve
lintimazione custode delle somme, custode vuole dire che le somme le deve
trattenere e non le pu pi dare al debitore entro i limiti dellimporto del precetto
aumentato della met.
Es: se sul conto c 10000 e il precetto di 5000 , la banca bloccher il conto del
debitore per 7500 euro. E la banca potr erogare al debitore solo 2500 in questo
caso.

Lesito del pignoramento dipende da ci che dice il terzo. Abbiamo detto che il terzo:
O viene alludienza
O manda una raccomandata se non vuole perdere tempo con la quale specifica di quale cose
o somme del debitore si trova in possesso e specifica quando previsto il pagamento.
Es: il direttore della banca o si presenta alludienza o manda una raccomandata dice il
giorno in cui mi stato notificato il pignoramento sul conto di caio (debitore) cerano 10
mila euro ed il banca (creditore) ne ho bloccate 7500 (collegati allesempio precedente).
Oppure la banca potrebbe dire caio (debitore) venuto il giorno prima della notifica del
pignoramento a ripulito il conto. Quindi cos come il creditore pu fare il pignoramento
mobiliare ma non trovare nulla da pignorare, allo stesso modo possibile che il
pignoramento verso terzi non soddisfi il creditore perch non va a buon fine in quanto
magari la banca individuata non era quella del debitore oppure sul conto del debitore non c
nulla..
Ma per il terzo di regola indifferente al pignoramento ossia al terzo debitore (sempronio)
del debitore (caio) non importa se il credito deve darlo al creditore di caio (tizio) del
debitore o al debitore direttamente (caio). [Pi creditore possono chiedere la cessione del
quinto ma uno per volta altrimenti il debitore rimane senza stipendio]. Quindi di regola
dobbiamo presumere che il terzo sia sincero. Per pu succedere che il terzo non sia
indifferente al pignoramento perch magari il debitore (che a sua volta creditore del
terzo, la banca in questo caso ) un buon cliente o fidanzato con la figlia del direttore della
banca oppure il debitore ha un parente che lavora in quella banca.
E quindi il creditore non pu escludere che la banca avverti il debitore che sta per avvenire
un pignoramento sul suo conto oppure che la banca retrodati rispetto alla notifica del
pignoramento il prelievo cos da far risultare il conto vuoto. Quindi sar il creditore a
stabilire se fidarsi o meno della dichiarazione del terzo nel senso che se il creditore notifica
il pignoramento al debitore ed al terzo e il terzo mente, il creditore non pu far nulla, deve
fidarsi di quello che gli dice il terzo e la procedura esecutiva si estingue per mancanza di

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oggetto. Tenete conto che siamo alludienza e il terzo venuto alludienza o prima
delludienza ha inviato la raccomandata al creditore in cui dice che il conto del debitore
vuoto. Oppure il terzo potrebbe non rendere la dichiarazione ossia non si presentato
alludienza n ha inviato la raccomandata e se ne fregato della notifica del pignoramento.

In tutti questi casi in cui la dichiarazione o negativa o mancata o comunque non conforme a
quello che si aspettava il creditore (perch per esempio il direttore della banca potrebbe mentire),
ebbene in tutti questi casi in quella stessa udienza davanti al giudice dellesecuzione (che i giudice
del luogo di residenza del terzo perch il terzo quello che non ha responsabilit e deve avere il
meno incomodo possibile) il creditore se la dichiarazione del terzo non pervenuta o se il
creditore non si fida chieder al giudice dellesecuzione di provvedere a istruire il giudizio
sullaccertamento dellobbligo del terzo a norma del libro II ossia secondo le regole del processo di
cognizione perch abbiamo visto che il processo di esecuzione non conosce condizione, non
conosce prove etc.
Ed allora il giudice di esecuzione dinanzi listanza del creditore che non si fida del terzo deve
accertare loggetto di questa istanza e questo accertamento rientra nel processo di esecuzione. E
allora il giudice dellesecuzione si spogli in questo caso della sua funzione di giudice
dellesecuzione (si toglie la giacca di giudice dellesecuzione) e diventa giudice della cognizione
mentre la procedura di esecuzione si sospende. Inizia allora davanti al giudice dellesecuzione che
si spogliato della funzione di giudice dellesecuzione (passa dal libro III al libro II) ed ha
indossato quella di giudice della cognizione, un giudizio di accertamento dellobbligo del terzo.
E se il creditore dimostra che il terzo ha mentito, il processo di esecuzione prosegue, viceversa se
nel processo di cognizione viene dimostrato che il terzo non ha mentito. Quindi a fronte di una
dichiarazione negativa del terzo, o comunque una dichiarazione del terzo che non collima con le
aspettative del creditore, oppure se il creditore non si fida del terzo allora il giudice dellesecuzione
sospende, su istanza del creditore, il processo esecutivo, si sveste dei panni di giudice
dellesecuzione e inizia un processo di cognizione eper183 e ss e
quando poi con sentenza in primo grado si sar accertato che vero che il terzo era complice
per es con il debitore etc, allora lo stesso giudice fa proseguire il processo di esecuzione.
In caso contrario ossia se il giudice accerta che non vero il timore o comunque che
listanza del creditore di accertamento sul terzo non vera, allora lesecuzione finisce l per
mancanza di oggetto. Quindi se il giudizio di accertamento dellobbligo del terzo negativo
per il creditore che lo ha proposto allora lesecuzione finisce li.
Il giudizio di accertamento dellobbligo del terzo ripeto una parentesi di cognizione nel
processo di esecuzione ma non prevista normalmente la cognizione nellesecuzione. Lesecuzione
rimessa al solo creditore cos come anche il giudizio di accertamento dellobbligo del terzo (con
un atto di pignoramento in cui dice io sono creditore di 10 mila euro, ho notificato il titolo ed il
precetto, secondo me il debitore ha un conto presso tot banca, intimo al direttore della banca di non
disporre delle somme che sono sul conto del debitore senza ordine del giudice, eleggo domicilio in
tot citt in via tot e cito il terzo ed il debitore a comparire dinanzi al tribunale di tot citt (la citt o
meglio il domicilio eletto deve essere quella del terzo) scelta con lelezione il giorno tot ed invito il
terzo a fare la dichiarazione alludienza in tribunale o a inviarmi una raccomandata entro 10 gg in
cui mi dice quanti soldi ci sono e una volta che al creditore non sta bene la dichiarazione della
banca, il creditore chieder laccertamento dellobbligo del terzo ed allora il processo esecutivo si
sospende e inizia un normale giudizio di cognizione con tanto di appello e ricorso per cassa etc. poi
non si sa se lesecuzione riprende.
Se il giudice non d ragione al creditore: il processo desecuzione non riprende altrimenti se con la
sentenza che chiude il giudizio ossia passata in giudicato perch le sentenze di accertamento in
primo grado non sono provvisoriamente esecutive - il giudice dice che il creditore effettivamente

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aveva visto giusto, assegna allora al creditore un termine per riassumere il processo esecutivo ), il
giudice non pu farlo dufficio. Se il terzo soccombente nel giudizio di accertamento dellobbligo
del terzo sar condannato alle spese.
[un pignoramento non esclude un altro pignoramento. In pendenza della cognizione, il creditore pu
fare anche un altro pignoramento.
Es: il creditore pu fare pignoramento e chiedere contemporaneamente accertamento dellobbligo
del terzo poi il creditore viene a sapere che il debitore ha fatto un lavoro per il terzo lo stesso
terzo oggetto della cognizione e che quindi il debitore deve avere altri soldi dal terzo diversi da
quelli oggetto della cognizione e allora il creditore potr fare il pignoramento su queste nuove
somme ].

P.s.: se la banca mente sulla posizione creditoria del debitore poi nel giudizio di accertamento
dellobbligo del terzo viene condannata allora i soldi che il debitore avrebbe dovuto al creditore, la
banca ossia il terzo ce li rimette di tasca sua se poi il debitore si dilegua.

Per chiudere il discorso sul pignoramento quindi resta un cenno ma solo un cenno sugli effetti del
pignoramento.
Il pignoramento vincola i beni alla soddisfazione del creditore: del creditore procedente e dei
creditori che eventualmente dovessero intervenire. Vi ho gi detto che il pignoramento non una
prelazione, il fatto che il creditore per primo a pignorato il conto del debitore non d diritto di
prelazione rispetto ad un altro creditore che interviene. Es: se tizio creditore pignora 10000 euro
oggi e domani pignora un altro creditore o un altro creditore interviene nella procedura di tizio, il
primo creditore ossia che ha pignorato per primo deve dividersi il bottinocon il creditore che ha
pignorato per secondo.
Il vincolo creato dal pignoramento del bene alla soddisfazione del creditore previsto dal codice
civile che dice che dal giorno del pignoramento non hanno effetto in pregiudizio del creditore, del
pignorante e degli intervenuti, gli atti di alienazione degli atti sottoposti al pignoramento.
Attenzione: il debitore non perde la propriet del bene, il debitore pu vendere i beni pignorati,
latto di vendita non sar n invalido, n nullo, n annullabile ma pienamente valido, e la sanzione
nellefficacia relativa perch quellatto valido ed efficace per tutto il mondo tranne per una
persona per la quale latto relativamente inefficace : il creditore, che continuer a far espropriare,
vendere quellimmobile come se non fosse mai uscito dal patrimonio del debitore.
Ossia una volta che il debitore pignorato tizio vende a caio acquirente una casa, questa casa per
tutto il mondo di caio (il nuovo acquirente) e per una sola persona ossia il creditore del debitore
tizio, la casa come se fosse ancora nel patrimonio del debitore tizio e che quindi pu far vendere la
casa come se fosse ancora del debitore. Il che vuol dire per esempio se c da pagare una bolletta
condominiale, dovr pagarla lacquirente dal debitore pignorato n lamministratore del
condominio, per esempio, potr richiedere il pagamento al debitore pignorato venditore adducendo
che la casa pignorata. Quindi il terzo che acquista dopo il pignoramento dal debitore pignorato
acquista male.
Attenzione: il pignoramento soccombe alla regoletta dellart 1153 perch quando lufficiale
giudiziario pignora gli immobili e individua i beni, lufficiale giudiziario non mette un bollino sui
beni, il che vuol dire che il debitore pignorato pu vendere i beni pignorati anche al primo passante
ma si configura un reato (di violazione degli obblighi di custodia) perch il debitore pignorato
custode dei beni.
Ecco perch il debitore pu chiedere il pignoramento con asporto : se il creditore non teme che il
debitore pignorato possa commettere tale reato gli lascia i beni , altrimenti chieder lasporto per
evitare di fregarsi.

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Lart. 1153 c.c. vale ovviamente per i beni mobili.


Per i beni immobili invece vale la trascrizione del pignoramento. Di modo che se anche un terzo
acquista dal debitore pignorato vede che grava sul bene un pignoramento e se decide di acquistare si
frega.
D: nel caso di acquisto di un immobile il notaio a controllare che sia libero limmobile allora
come si pu configurare questa ipotesi che si acquistino immobili pignorati?
R: e vero ma gli immobili sappiamo bene che non si vendono solo con atto notarile ma pu
avvenire anche la vendita per scrittura privata ed un atto perfettamente valido anche in questo caso
ma non opponibile perch per trascriverlo deve rivestire la forma della scrittura privata autenticata
o dellatto pubblico ma intanto limmobile pu essere perfettamente venduto per scrittura privata e
chi acquista si frega perch magari gi stato trascritto il pignoramento.

EVENTUALE INTERVENTO DI ALTRI CREDITORI NELLESPROPRIAZIONE


Lintervento di altri creditori nellespropriazione pu avvenire da un secondo dopo il pignoramento
fino ad un secondo prima della distribuzione del ricavato ossia della distribuzione del soldi ossia per
tutto il corso del processo esecutivo. Il pignoramento eseguito su istanza di un creditore non
impedisce agli altri creditori di fare ingresso in quella procedura. Come per lintervento nel
processo di cognizione non c un meccanismo di conoscenza. Ossia se i creditori interventori
vengono a sapere dellesecuzione intervengono altrimenti no.

Ai fini dello studio dellintervento i creditori su possono dividere in 3 categorie:


I creditori che hanno un diritto di prelazione e i creditori che non hanno un diritto di
prelazione
I creditori che hanno un titolo esecutivo ed i creditori che non lo hanno
I creditori interventori tempestivi e quelli tardivi

Attenzione: ancora una volta non abbiamo 6 categorie di creditori ma abbiamo dei creditori che
posso essere contemporaneamente o nelluna o nellaltra categoria. Sono possibili tutti gli incroci.
Es: il creditore pu essere un creditore che ha un diritto di prelazione senza titolo esecutivo
tempestivo oppure il creditore pu essere un creditore che non ha diritto di prelazione, che ha il
titolo esecutivo e che tempestivo. Ossia per capirci non che un creditore che ha il diritto di
prelazione si chiama pasquale e quello che ha il titolo esecutivo si chiama Giuseppe. Pasquale sar
uno che ha il diritto di prelazione o non ce l ha, ha il titolo esecutivo o non ce lha, tempestivo o
tardivo.
Vanno divisi in questo modo i creditori perch in ragione dei tre requisiti (avere la prelazione o no;
il titolo esecutivo o no; tempestivo o tardivo o no) si applicano certe regole.

PRIMA DISTINZIONE: TRA CREDITORI CHE HANNO UN DIRITTO DI PRELAZIONE


E QUELLI CHE NON CE LHANNO
Fare il pignoramento non avere una prelazione. Anche avere un titolo esecutivo (per es, lassegno
non d prelazioni ) non avere una prelazione perch le cause di prelazione (pegno ipoteca
privilegi) mentre invece nei titoli esecutivi non ci sono cause di prelazione ( il diritto di essere
preferiti sul bene del debitore prima rispetto agli altri).
E allora la prima distinzione appunto tra creditori che hanno un diritto di prelazione e creditori che
non ce lhanno. Perch?
Perch il fatto che ci sia un creditore con prelazione non impedisce al creditore senza prelazione di
aggredire il bene oggetto della prelazione. Ossia, per es, il fatto che il debitore del creditore senza
prelazione ha dato ipoteca alla banca (creditore con prelazione quindi perch c unipoteca) sulla

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sua casa, non impedisce al creditore senza prelazione di pignorare la casa del debitore ma onera il
creditore senza prelazione di avvertire i creditori che hanno un diritto di prelazione risultante da
pubblici registri (infatti lipoteca risulta dalla conservatoria dei registri immobiliari).
Attenzione: ovviamente le prelazioni che non risultano da pubblici registri (per esempio pc in
pegno) non noto al creditore senza prelazione che deve avvertire quello con prelazione e quindi
non pu avvisare.
Entro 5 gg dal pignoramento il creditore senza prelazione notifica un avviso al creditore che ha un
diritto di prelazione risultante da pubblici registri e gli dice guarda che io ho pignorato quel bene.
Se non c la prova di questa notifica il giudice non metter in vendita il bene e dir al creditore
senza prelazione di avvisare prima il creditore con prelazione e poi si andr avanti.
D:Perch il creditore senza prelazione deve avvisare quello con prelazione?
R:Perch creditore senza prelazione deve mettere in condizione quello con prelazione di
intervenire se vuole.
D:Perch il creditore senza prelazione deve mettere in condizione di intervenire il creditore con
prelazione?
R:Per un effetto che noi studieremo alla fine non oggi che si chiama effetto purgativo della
vendita forzata: chi compra il bene lo deve comprare libero. E allora la vendita purga il bene. Chi
lo compra lo compra libero ossia lipoteca o comunque il diritto di prelazione del creditore sul bene
del debitore si distrugge.
Es: quando nellesempio suddetto la banca (creditore con prelazione) riceve lavviso del creditore
senza prelazione come se gli si dicesse intervieni, perch se non fai valere il tuo credito e la tua
prelazione in questo processo esecutivo, il credito resta ma la prelazione la perdi.
Ed allora la prima distinzione (ossia tra creditori che hanno un diritto di prelazione risultante da
pubblici registri e quelli che non hanno la prelazione) rileva perch i creditori che hanno un diritto
di prelazione risultante da pubblici registri vengono avvertiti in modo da poter intervenire se lo
vogliono e far valere in quella procedura esecutiva il loro credito e la loro prelazione.
Es: se tizio deve avere 10000 euro ed ha pignorato limmobile di 150 mila euro, immobile sul quale
la banca ha unipoteca (creditore con prelazione) di 150 mila euro, se limmobile viene venduto per
150 mila, il creditore senza prelazione avr lavorato per la banca pignorando limmobile e
facendolo vendere ossia si prende tt la banca ed al creditore senza prelazione non resta nulla e il
creditore senza prelazione deve solo sperare che limmobile sia venduto per 160 mila euro cos da
ricavarne i suoi 10 mila.
Chi glielo ha fatto fare al creditore senza prelazione? Lavr messo in conto prima. Se, per es, il
creditore senza prelazione deve avere dei soldi e sa che la banca del debitore (creditore con
prelazione) ha unipoteca di 150 mila sulla casa del debitore che vale 120 mila il creditore non far
il pignoramento su quellimmobile perch non ci guadagnerebbe nulla.

SECONDA DISTINZIONE: TRA CREDITORI CON IL TITOLO ESECUTIVO E


CREDITORI SENZA TITOLO ESECUTIVO
Abbiamo detto che il titolo esecutivo indispensabile per promuovere il pignoramento.
Ma il titolo esecutivo anche indispensabile per intervenire nel pignoramento?
Fino a qualche anno fa, no. Oggi invece per intervenire necessario avere il titolo esecutivo, salvo
alcuni casi. La regola generale che possono intervenire i creditori che verso il debitore hanno un
titolo esecutivo.

Quale?

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Uno di quelli che gi conosciamo. Salvo tre categorie. Possono intervenire infatti anche senza titolo
:
I creditori che al momento del pignoramento hanno eseguito un sequestro sui beni pignorati
I creditori che hanno un diritto di prelazione sui beni pignorati (quindi il creditore ipotecario
pu intervenire anche se non ha un titolo esecutivo perch lipoteca non un titolo
esecutivo)
Gli imprenditori ossia i creditori il cui credito risulta dalle scritture contabili
dellimprenditore
Al di fuori di questi creditori, gli altri per intervenire devono avere un titolo esecutivo.

Domanda : indispensabile il titolo esecutivo per intervenire?


R: SI ma, si di regola ma se si rientra in una delle suddette categorie si pu anche intervenire senza
titolo. ma solo queste suddette categorie.

Es: se tizio deve avere da caio 10 mila euro ma non ha il titolo esecutivo e sa che sempronio ha
iniziato lesecuzione, tizio non pu intervenire.
Ma c una differenza:
Se il creditore interviene con il titolo gli basta depositare il suo ricorso contenente la
domanda di intervento nella cancelleria del giudice dellesecuzione e in questo modo risulta
intervenuto e nessuno pu dirgli nulla.
Se invece il creditore un creditore senza titolo rientrante in una delle tre suddette categorie
(gli altri creditori senza titolo non possono intervenire) invece si innesca allinterno del
processo esecutivo un sub procedimento volto alla verifica del credito. Attenzione: non la
cognizione perch non c nessuna contestazione, nessuna lite. No un procedimento di
verifica materiale per dir cos. Ma vediamo perch. Abbiamo detto che lintervento si fa con
un ricorso.
Quando il creditore interviene con il titolo esecutivo, gli basta depositare il ricorso ed il
titolo esecutivo alla cancelleria del giudice. Il creditore fa parte della procedura. Altrimenti
se il creditore interviene senza titolo deve notificare al debitore entro i 10 gg successivi,
copia del ricorso e documenti giustificativi del suo intervento. Quindi deve dire, per es, ho
fatto il sequestro, sono imprenditore, ho unipoteca.
A fronte di questo intervento senza titolo, il giudice dellesecuzione fissa unudienza di
comparizione nella quale compaiono sia il debitore sia i creditori intervenuti senza titolo.
alludienza il debitore quali secondo lui di quei crediti sono veri e quali no. Cio deve
dire si vero devo al creditore quei soldi.
Se il debitore non compare, i crediti si hanno per riconosciuti e da quel
momento linterventore senza titolo pienamente equiparato allinterventore
con il titolo e partecipa alla distribuzione dei crediti con il creditore con
titolo. Questa lipotesi migliore per il creditore.
Se invece i crediti vengono disconosciuti dal debitore, il creditore il cui
credito stato disconosciuto pu chiedere che limporto che gli destinato,
venga accantonato e lo ottiene a condizione che nei 30 gg successivi a
quelludienza, in cui il debitore ha disconosciuto e ha detto a te creditore
chi di conosce, inizia lazione di cognizione ossia lazione di condanna
affinch il creditore possa procurarsi il titolo esecutivo.
Es: siamo alludienza. Tizio un creditore senza titolo - il debitore viene in
udienza e dice a che creditore chi ti consoce oppure il creditore potrebbe
esibire scontrini contabili ed il debitore potrebbe dire ma io te li ho gi dati

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questi soldi (anche in questo caso occorre iniziare un giudizio di cognizione


e non lipotesi in cui il giudice dellesecuzione si spoglia e si trasforma in
giudice della cognizione) il creditore chiede al giudice di accantonare
limporto destinato al creditore da quel momento il creditore ha 30 gg per
notificare la citazione con la quale chiede che, con sentenza, venga accertato
e condannato il debitore a pagare quelle somme davanti al giudice della
cognizione. Il processo esecutivo va avanti ma i soldi del creditore gli
vengono accantonati, tenuti da parte. Per quanto tempo?
Una norma di dubbia legittimit costituzionale stabilisce per tre anni. Si
detto che giusto perch non si pu trattenere questi soldi per molto tempo,
il problema che i giudizi non durano tre anni. Perch un vero e proprio
giudizio di cognizione con primo grado, appello etc e quindi passa del
tempo. E quindi se dura di pi il giudizio probabilmente occorrer chiedere
al giudice di sollevare la questione di lillegittimit cost di questa norma
nella parte in cui limita a tre anni laccantonamento ben sapendo che i
processi durano pi di tre anni. anche se la cognizione su quel titolo segue i
vari gradi daltronde gi con il giudizio di primo grado titolo
provvisoriamente esecutivo, il creditore gi con la sentenza di primo grado
pu dire bene voglio i soldi. Anche se il giudice dappello potrebbe
sospendere lesecuzione.
Quindi la condizione che il creditore alludienza di comparizione chieda
laccantonamento dei crediti ed entro 30 gg si attivi per avere un titolo
esecutivo. Il giudice accantona per tre anni salvo sollevare questione di
illegittimit costituzionale, quindi salvo che qualcuno dica tu giudice
dellesecuzione vorresti ora che sono trascorsi tre anni liberare questi soldi,
ma io creditore ho iniziato il giudizio di cognizione nei tre anni ma se poi lo
stato non mi fa un giudizio che arriva in cassazione in tre anni, non colpa
mia quindi la norma illegittima e allora giudice denuncia la norma alla
corte costituzionale.
Ma una norma ancora troppo nuova per essere denunciata. Come vedete
davanti al giudice dellesecuzione non si verifica una cognizione ossia
unattivit di istruzione e decisione ma unattivit di verifica, al punto che se
la verifica (da parte del giudice dellesecuzione) non ha un esito positivo,
non il giudice dellesecuzione che emana la sentenza ma il giudice
dellesecuzione manda le parti al giudice della cognizione e nel frattempo il
processo di esecuzione accantonato.
Vi ho detto che il pignoramento non d luogo a prelazione ossia lintervento d diritto di partecipare
alla distribuzione della somma ricavata dal pignoramento, il che vuol dire che quando si andr a
distribuire la somma, il creditore senza titolo si soddisfa con pari diritto rispetto al creditore
pignorante che non potr dire tu creditore sei un interventore, ho fatto prima io. Es: il che vuol
dire che se il creditore pignorante ha pignorato un bene di 10mila euro, ed interviene un creditore
per altri 10 mila euro e dal pignoramento si ricava appunto 10 mila, il creditore pignorante non pu
dire allinterventore che solo perch pignorante ha un diritto di prelazione e quindi si prende tutto
il pignorante.
No. si far a met, 5 mila al creditore pignorante e 5mila al creditore interventore. Ma c da fare un
distinguo. C un modo in cui il pignoramento, che di per s non un diritto di prelazione, diventa
una prelazione tanto vero che si parla seppur impropriamente - di prelazione processuale per
via del fenomeno che vi sto per mostrare - mentre di solito la prelazione sostanziale (ipoteca e
pegno). Si parla di prelazione processuale perch un modo in cui il pignorante che pur non ha una
prelazione - perch i titoli esecutivi non danno diritto a prelazione acquista una prelazione.

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Es: il creditore pignoratizio deve avere 10 mila euro e andato a casa del debitore e ha trovato un
quadro dell800 che vale 10 mila euro e allora sta tranquillo, c margine per soddisfarsi. Ma poi
interviene sempronio creditore interventore che pure lui deve avere 10 mila dallo stesso debitore e
quindi il piatto si riduce ma il creditore pignoratizio ha una possibilit: il creditore con diritto di
prelazione ha la possibilit di offrire al creditore chirografario (che il creditore che non ha un
diritto di prelazione) di indicare lesistenza di altri beni del debitore.
E dunque il creditore con prelazione pu invitare il chirografario ad estendere il pignoramento se il
chirografario ha il titolo esecutivo oppure ad anticipare le spese per lestensione del pignoramento
se non ha il titolo esecutivo. Ossia il creditore con prelazione ha pignorato il quadro. Interviene un
creditore chirografario e il creditore con prelazione gli dice guarda che il debitore ha un atto di
lusso in garage. Tu ce lhai il titolo esecutivo. Si? E allora vattela a pigliare. Oppure non ce lahi
il titolo esecutivo ? e allora dammi i soldi perch ce lho io il titolo esecutivo (perch sono il
pignorante) lo estendo io il pignoramento.
Se il creditore interventore chirografario non aderisce allinvito del creditore con prelazione,
questultimo acquista la preferenza sui beni del debitore, si soddisfer prima lui e poi se avanza
qualcosa il chirografario, altrimenti non si becca nulla. In questo caso , ma solo in questo caso, il
pignoramento diventa prelazione ma non che il pignoramento sia una causa di prelazione perch il
creditore con prelazione aveva offerto un rimedio allinterventore chirografario per soddisfarsi
entrambi ma se questultimo non se ne avvalso peggio per lui. E linterventore se ne sarebbe potuto
avvalere sia che aveva il titolo esecutivo sia che non lo aveva. E questo lunico caso in cui il
pignoramento d una prelazione al creditore pignorante ma ovviamente se il debitore ha altri beni
ma se il debitore non ha altri beni il creditore pignorante quindi con prelazione deve dividere con il
chirografario.
Quindi abbiamo visto la differenza tra creditori che hanno la prelazione e creditori che non ce
lhanno e quella tra creditori con titolo e senza che in questo caso non possono intervenire salvo che
non siano una di quelle tre categorie suddette e se anche intervengono sono soggette a quel
meccanismo di verifica che abbiamo detto, dobbiamo ora vedere la differenza tra creditori
tempestivi e creditori tardivi.

TERZA DISTINZIONE: CREDITORI TEMPESTIVI E CREDITORI TARDIVI


Vi ho detto che lintervento pu avvenire per tutto il processo esecutivo.
Il processo esecutivo inizia con il pignoramento e finisce con la distribuzione del ricavato. Da un
secondo dopo il pignoramento ad un secondo prima della distribuzione pu avvenire lintervento.
Ma c un momento oltre il quale lintervento tardivo e c un momento prima del quale
lintervento tempestivo.
Lintervento tempestivo se avviene entro la prima udienza fissata per lautorizzazione della
vendita o dellassegnazione. Abbiamo detto che dopo il pignoramento, entro 90 gg il creditore deve
fare istanza di vendita. Ed il giudice fissa unudienza per la vendita in cui dar disposizioni per la
vendita: ossia si far lasta verr fissato il luogo ( locale del tribunale), il prezzo base, il prezzo dei
rilanci (tipo 20 mila euro ogni rilancio). Se lintervento avviene entro questa udienza tempestivo,
dopo questa udienza tardivo. Qual la differenza?
Il creditore tempestivo si soddisfa con pari diritto con il creditore pignorante e con gli altri creditori
tempestivi. Es di prima : debito: 10 mila euro - bene del debitore: quadro del valore di 10mila euro-
creditore pignoratizio e chirografario hanno lo stesso debito di 10 mila verso lo stesso debitore ed
allora devono dividere se linterventore chirografario tempestivo.
Se invece linterventore chirografario tardivo, si soddisfa dopo il creditore pignoratizio, se rimane
qualcosa. Il creditore pignorante e i creditori interventori tempestivi quindi, si soddisfano prima, se
qualcosa rimane poi va ai tardivi. Se non rimane nulla il tardivo di attacca.

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Con due regole che incrociano quelle che abbiamo gi visto:

1) La regola per cui il creditore tardivo si soddisfa solo su quello che sopravanza, ammesso che
sopravanza, vale solo per il creditore chirografario ossia il prelazionario tardivo batte
sempre tutti, sia il pignorante sia i chirografari tempestivi.
Es: tizio pignorante ha pignorato la casa di caio (quindi tizio un pignorante e chi pi
tempestivo di lui ? nessuno perch non manco tempestivo ma proprio il primo) ma arriva
sempronio che ha unipoteca sulla casa di caio ma arriva dopo ludienza e quindi tardivo,
in questo caso tizio pignorante non pu dire sempronio sei tardivo perch sempronio ha
lipoteca quindi un prelazionario.
E allora la graduazione tra tempestivi e tardivi vale solo tra chirografari ma il prelazionario
seppur tardivo batte il chirografario seppure tempestivo. Ossia il chirografario pu arrivare
anche allultimo minuto e dire ti ringrazio sei un amico hai fatto il lavoro sporco
pignorando ma ora mi mangio tutto io
2) La distinzione tra tempestivi e tardivi si incrocia ad unaltra distinzione che attiene sempre
alla differenza tra creditori che hanno il titolo e creditori che non lo hanno. Perch i creditori
(che hanno il titolo, oltre a poter intervenire senza essere soggetti a quel meccanismo di
verifica che abbiamo detto, e senza dover rientrare nelle tre suddette categorie, perch loro
hanno il titolo e quindi potrebbero fare un pignoramento a parte, ed invece si ficcano,
intervengono nel processo esecutivo gi pendente), possono anche provocare i singoli atti di
esecuzione perch hanno il titolo.
Es: tizio pignora la casa di caio. interviene sempronio creditore con titolo. tizio dice a
sempronio : sempronio ti ricordi che il mio pignoramento di 89 gg fa, domani passano 90
gg. Chi la fa listanza di vendita io o tu?. Listanza di vendita pu farla o il creditore
pignoratizio o il creditore interventore con titolo. basta che qualcuno la faccia altrimenti il
pignoramento perde efficacia. Il che vuol dire che se in una procedura ci sono due o pi
creditori, di cui alcuni con il titolo ed altri senza titolo ed il debitore vuole togliere di mezzo
quella procedura, il debitore deve pagare e gli basta pagare, i creditori con il titolo.
Es: tizio ha pignorato (quindi creditore pignoratizio) la casa di caio. sono intervenuti tre
creditori : X (con il titolo), Y (senza titolo), Z. il debitore vuole togliere di mezzo il
pignoramento e allora potr farlo pagando tizio che ha il titolo perch pignoratizio e X.
Perch una volta che il debitore ha pagato i creditori con titolo questi non possono fare
listanza di vendita perch sono stati pagati e Y e Z non possono fare listanza di vendita
perch non hanno il titolo e allora la procedura, ossia il pignoramento muore.
Viceversa se il debitore paga solo tizio ossia solo uno dei creditori con titolo, X che pure
aveva il titolo potr fare istanza di vendita ed il pignoramento resta in piedi. In sostanza se il
debitore non ha tutti i soldi e vuole togliere di mezzo il pignoramento, deve preoccuparsi di
togliere di mezzo i creditori che hanno un titolo esecutivo perch sono quelli che
provocando gli atti, compiendo gli atti, tengono in vita il pignoramento.
Quindi i creditori senza titolo sono parificati a quelli con il titolo in sede di distribuzione ma per
arrivare alla distribuzione occorre che i creditori con titolo compiano degli atti di impulso e se
non fanno listanza di vendita il pignoramento muore ed i creditori senza titolo non possono fare
listanza di vendita.
Allora il debitore pu pagare il creditore pignoratizio (quindi con titolo) ed laltro creditore
interventore con titolo, quelli senza titolo si fregano perch non possono fare istanza di vendita
ed il pignoramento muore per cui il debitore ha di nuovo casa libera.
Ripeto se il creditore non ha il titolo esecutivo non pu intervenire salvo che il creditore non in
quelle tre suddette categorie.

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Perch quelle tre categorie?


Perch quando studieremo il sequestro capiremo che una sorta di pignoramento anticipato.
Perch un creditore che ha un diritto di prelazione deve poter intervenire anche se non ha il
titolo perch quelleffetto purgativo lui lo perde ed allora ci deve stare per forza.
Perch gli imprenditori sono quelli che hanno i soldi e sono quelli che dettano le leggi ed il
credito che risulta dalla loro scrittura contabile vale di pi. hanno di recente, lultimo decreto
Monti ha trasferito tutte le controversie in materia di societ per azioni ai tribunali che fino
a ieri erano le sezioni per la propriet industriale dei tribunali. Ora le cause delle societ per
azioni si possono fare solo nei 12 tribunali italiani nelle citt maggiori perch gli
imprenditori hanno voluto cosi.

Il che vuol dire che se il debitore vuole togliere da mezzo il pignoramento, gli unici creditori che si
deve preoccupare di pagare sono i creditori con il titolo. Mentre invece quando siamo arrivati alla
fase della distribuzione le posizioni sono parificate.

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LEZIONE 38
ASSEGNAZIONE E VENDITA
Il processo di esecuzione un processo ma non un giudizio perch il giudice non formula nessuna
attivit di cognizione, non vede le ragioni delluna o dellaltra parte e non dice chi ha torto o chi ha
ragione, sa gi che ha torto e chi ha ragione, deve solo compiere quelle operazioni materiali volte a
trasformare i beni in danaro e a dare al creditore proprio quello di cui aveva diritto cio il danaro.
Fino ad ora abbiamo visto il pignoramento e lintervento (come fasi dellespropriazione) ci
rimangono ora le fasi della vendita o assegnazione e la distribuzione del ricavato. Con lintesa che
ci siamo gi dati che lintervento non una fase nel senso che non si inserisce nello sviluppo
sequenziale del processo esecutivo ma pu avvenire in ogni momento del processo esecutivo da 30
secondi dopo il pignoramento a 30 secondi prima della distribuzione.
Ora eseguito il pignoramento in una delle tre forme che conosciamo cio mobiliare presso il
debitore mobiliare presso terzi o immobiliare, il creditore ma questo lo abbiamo gi visto ha 90
giorni di tempo per presentare al giudice dellesecuzione listanza di vendita o di assegnazione che
va proposta non prima dei 10 giorni dal pignoramento. Quindi il creditore ha una finestra di 90
giorni dal pignoramento per depositare listanza di vendita o assegnazione nella cancelleria del
giudice di esecuzione. Se non lo fa il pignoramento perde efficacia, pero posso fare sempre un altro
precetto un altro pignoramento nel frattempo pero i beni sono tornati liberi e quindi il debitore avr
potuto validamente ed efficacemente alienarli.
Chiedere la vendita vuol dire chiedere lalienazione a terzi dei beni pignorati e la loro
trasformazione in danaro.
Chiedere lassegnazione vuol dire chiedere lattribuzione diretta del bene. Ma lordinamento non
ama troppo lassegnazione. Preferisce il sistema di venderlo e dare al creditore proprio quello di cui
aveva diritto cio il danaro. Vedremo che lassegnazione rispetto alla vendita ha una funzione pi o
meno residuale nelle varie espropriazioni.
Anche qui ci sono norme che disciplinano la vendita in generale (contenute nel capo che parla della
espropriazione in generale) e poi quelle particolari contenute nei singoli tipi di espropriazione. Di
norme generali noi ne vediamo soltanto due, molto generali infatti ci dicono poco:
1) la vendita pu farsi con lincanto, senza incanto o con lasta ma poi questa norma ci rimanda
ai vari tipi di assegnazione previsti per i diversi tipi di espropriazione.
2) il creditore pu chiedere lassegnazione cio lattribuzione diretta per nei limiti e secondo
le regole.
Vediamo ci che ci interessa della vendita nelle singole specie di espropriazione partendo dalla
espropriazione mobiliare presso il debitore. Decorsi 10 giorni dal pignoramento il creditore
pignorante e uno dei creditori munito di titolo esecutivo (dicemmo che quelli senza titolo non
possono compiere atti dimpulso) possono chiedere la distribuzione del danaro e la vendita degli
altri beni.
evidente che se nel corso dellespropriazione mobiliare lufficiale giudiziario trova soldi non c
bisogno della vendita, listanza soltanto quella di distribuire quel danaro anche se unipotesi
fantascientifica. Se per si tratta di titoli di credito o di altre cose il cui valore ha un prezzo
predeterminato dal listino di borsa o di mercato si pu anche chiedere lassegnazione.
Allora la regola la vendita se si tratta di qualcuno di questi beni si pu anche chiedere
lassegnazione. Abbiamo trovato un bot posso anche chiedere lassegnazione. Sullistanza il giudice

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dellesecuzione fissa una udienza per ascoltare le parti. una udienza nella quale le parti fanno
osservazioni, sia debitori che creditori, sul modo migliore per operare la vendita. Vediamolo cosi,
no vediamolo in questaltro modo. questa ludienza per lautorizzazione della vendita, questa
ludienza oltre la quale il creditore che interviene, abbiamo detto che pu intervenire fino ad un
secondo prima della distribuzione, ma dopo questa udienza interviene tardivamente. ludienza
oltre la quale chi interviene, interviene tardivamente e il chirografario che interviene tardivamente
cio dopo questa udienza si soddisfa solo sul ricavato se ed in quanto c. Lasciamo stare il profilo
delle opposizioni che dobbiamo ancora vedere.
Attenzione anche qua non si svolge unattivit di cognizione le parti non allegano fatti eccezioni
ecc..perch non devono convincere il giudice a dare torto ad uno e ragione allaltra, sono colloqui
di natura operativa. Lasciando stare il profilo delle opposizioni allesito delludienza dopo aver
ascoltato tutti per es: il creditore dice aspettiamo conviene vende e domani perch il prezzo
dellimmobile aumenta, allora il giudice potrebbe dire vabb aspettiamo. Il giudice con ordinanza
dispone la vendita o lassegnazione.
La vendita dei beni mobili pu avvenire in due modi.
La prima la vendita a mezzo di commissionario. Cio si incarica qualcuno che normalmente
listituto vendite giudiziarie, istituto che si occupa di questo, della vendita chiamiamola diretta. Il
giudice nellordinanza che fissa la vendita fissa il prezzo minimo e limporto fino al raggiungimento
del quale deve essere eseguita. Vendita al miglior offerente al prezzo minimo 10.000 mila euro.
Ovviamente il commissionario dovr fare unattivit di pubblicit di reclamizzazione del prodotto
anche su internet anche sui giornali in modo da rendere appetibile la cosa.
Se il commissionario riesce a vendere bene abbiamo ricavato il danaro, se entro un mese non ce la
fa e salvo proroga deve riconsegnare i beni al giudice di esecuzione perch siano venduti allasta. In
questo caso il giudice sempre con ordinanza talvolta la stessa ordinanza che dice si vende con
commissionario se non ce la fa da direttamente disposizione per la vendita con lincanto, il giudice
fissa ora giorno e luogo dellincanto che vengono eseguiti dal cancelliere o dallufficiale
giudiziario.
Il giudice nello stesso provvedimento fissa anche un prezzo minimo o anche pu non fissare un
prezzo minimo vendete al migliore offerente, come si fa lincanto? Esattamente come vedete nei
film. Laggiudicazione avviene quando 10.mila e uno, 10 mila e due, 10 mila e tre aggiudicato.
Dopo una duplice triplice pubblica enunciazione non viene fatta una maggiore offerta.
Se lincanto va deserto o non si raggiunge il prezzo minimo lo stesso ufficiale giudiziario o lo stesso
cancelliere fissa con un nuovo incanto riducendo il prezzo base di 1/5. La riduzione di 1/5 avviene
sulla base del prezzo stabilito dal giudice con lordinanza con la quale ha stabilito la vendita. Es.
vendetela a prezzo base di 10.mila con la riduzione di 1/5 il prezzo base di 8 mila.
PASSIAMO ALLA ESPROPRIAZIONE IMMOBILIARE PRESSO IL DEBITORE: anche
qua il creditore procedente o pignorante che lo stesso o uno di quelli muniti di titolo chiedono la
vendita dellimmobile pignorato. Non prima dei 10 non oltre i 90 giorni dal pignoramento pena
della efficacia del pignoramento. Anche qua il giudice fissa ludienza. Udienza che ha la stessa
funzione della precedente in cui creditore e debitore interloquiscono con il giudice circa il tempo e
le modalit della vendita.
Sia il creditore che il debitore sono interessati a vendere al meglio perch pi alto il prezzo pi
soddisfa i creditori e poi se resta qualcosa se lo prende il debitore. La vendita immobiliare pu
essere di 2 forme o con lincanto o senza incanto
La vendita senza incanto avviene un po come si fa con i calciatori con le buste cio il giudice fissa

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un termine entro il quale si possono proporre offerte di acquisto. Cio si va in cancelleria e si


deposita una busta con lofferta di acquisto che deve contenere il prezzo e ogni tempo e modo di
pagamento. Perch comprendete che se 2 offrono 100 Mila euro uno in 2 giorni laltro rateizzati in
2 anni e pi conveniente quella che paga subito. Questa la vendita senza incanto cio senza asta.
Anche in questo caso viene fissato il valore minimo. Supponiamo che vi sia una sola offerta e
sullofferta il giudice sente le parti e i creditori che hanno un diritto di prelazione anche se non sono
intervenuti.
Se lofferta superiore al valore dellimmobile pi 1/5 sicuramente accolta. Se invece lofferta
inferiore di 1/5 rispetto al prezzo base cio il valore dellimmobile il giudice non pu dar luogo alla
vendita se il creditore procedente dice non se ne parla proprio troppo poco o se il giudice dice
secondo me conviene fare lincanto. Con le modalit che il giudice ha gi fissato nellordinanza con
cui ha disposto la vendita.
La scelta della vendita con o senza incanto rimessa al giudice. Pu darsi invece che vi siano pi
offerenti senza incanto anche 2 in questo caso chi ha offerto di pi non ancora sicuro del suo
acquisto, perch se vi sono pi offerenti il giudice procede ad un gara sullofferta pi alta. Li
chiama e dice tu hai offerto 10.000 mila, lui ha offerto 120 mila chi mi offre di pi di 120 mila? Se
non c gara perch ognuno dice io non mi muovo il giudice decide sempre o assegna al miglior
offerente o dispone lincanto.
Una volta che il giudice ha fatto la prima scelta cio a favore del maggiore offerente ha luogo la
aggiudicazione. E il giudice avendo gi disposto nellordinanza di vendita il modo del versamento e
il termine una volta che il prezzo stato pagato nel termine pronuncia il decreto di trasferimento
che il momento e latto da cui dipende leffetto traslativo.
Quindi non laggiudicazione non il pagamento del prezzo ma il momento in cui lacquirente
diventa effettivo proprietario il momento in cui il giudice verificata la regolarit del pagamento
emette il decreto di trasferimento.
Quindi se il giudice opta per la vendita al maggior offerente aggiudica il bene al maggior offerente,
il maggior offerente legge le condizioni fissate nellordinanza di vendita e paga il prezzo il giudice
verifica il pagamento del prezzo ed emana il decreto di trasferimento che poi andr trascritto e
quello il titolo di acquisto dellacquirente senza incanto.
Domanda: il creditore pu partecipare alla gara? Se ne ha una convenienza si pu partecipare alla
gara.
Con la stessa ordinanza con cui ha disposto la vendita senza incanto il giudice avr fissato anche le
condizioni dellincanto nelle ipotesi in cui la vendita senza incanto non abbia buon esito oppure
dice facciamo direttamente lincanto e non perdiamo tempo.
Il giudice fissa il prezzo base dellincanto, il giorno e lora che vengono fissati direttamente
dallgiudice desecuzione e non come prima dal cancelliere o ufficiale giudiziario, aumento delle
offerte, rilanci minimi, termine entro cui dopo laggiudicazione bisogner pagare il prezzo e ognuno
tranne il debitore pu fare offerte allincanto, il debitore escluso perch se ha i soldi paga e non si
ricompra i suoi beni (ovviamente lui pu servirsi di un prestanome).
Lincanto ha luogo dinanzi al giudice dellesecuzione nella sua aule di udienza. Dopo ogni offerta il
giudice fa scattare un cronometro ogni tre minuti e aspetta la maggiore offerta(qua non c uno due
tre) ovviamente limmobile viene aggiudicato allultimo offerente. Siete andati stamattina in
unaula di questo genere e avete fatto lofferta pi alta non superata da unaltra dopo 3 minuti,
quindi pensereste di esservi preso limmobile, ma non cos perch qua noi non stiamo facendo la
vendita tanto per farla, ma stiamo facendo unasta dalla quale vogliamo ottenere il maggior prezzo
possibile.

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Ecco perch limmobile viene aggiudicato a chi ha offerto di pi ma in questo caso si parla di una
aggiudicazione provvisoria perch? Perch poi dopo laggiudicazione provvisoria, cio dopo lasta,
il prezzo pu ancora aumentare perch possibile formulare da parte di chiunque offerte in
aumento di quinto.
Nel senso che entro 10 giorni io posso dire francesco si aggiudicato l immobile a 100 mila, allora
deposito in cancelleria unofferta aumentata di 1/5 cio di 120 mila euro. Attenzione se vi una sola
offerta in aumento di quinto lui si prende limmobile se vi sono pi offerte di aumento di quinto il
giudice indice la gara fra gli offerenti degli aumenti di quinto. Quanti hanno offerto 120 mila? 3
persone chi offre pi di 120 mila? Alla gara tra gli offerenti di quinto oltre a questi partecipano e al
giudicatario provvisorio dellincanto tutti coloro che hanno partecipato al precedente incanto.
Se nessuno degli offerenti si presenta alla gara tutti gli offerenti perdono la cauzione che hanno
versato e a vincere a prendersi limmobile laggiudicatario dellincanto, la sua aggiudicazione da
provvisoria diventa definitiva. Laggiudicatario definitivo cio chi ha vinto lincanto o chi ha fatto
laumento di quinto e ha partecipato alla gara deve pagare il prezzo secondo il modo e il termine
fissato nellordinanza di vendita. Versato il prezzo il giudice emana il decreto di trasferimento.
Salvo che ritenga che il prezzo offerto sia notevolmente inferiore a quello giusto.
una disposizione inserita non da molto per far fronte a problemi di camorra o di mafia, perch il
modo per non fare alzare il prezzo e fare in modo che le persone non vadano a fare offerte. Allora il
giudice fisser il prezzo base a 100 mila se ci vanno 1 persone lieviter a un milione, ma se la
camorra dice non vi permettete di partecipare e fa una sola offerta di 100 mila il prezzo non sale, se
il giudice dice no qua c qualcosa che non quadra perch in condizioni normali per un immobile
del genere sarebbero venute 100 persone a comprarselo, pu dire tu per quanto te lo sei aggiudicato
io non ti aggiudico definitivamente limmobile. Su questa disposizione poi dovremo tornare.
Domanda: laggiudicatario diventa proprietario solo quando il giudice emetter il decreto col quale
trasferir allaggiudicatario il bene espropriato cio il decreto di trasferimento. Poi il decreto si
trascrive. Il decreto contiene anche lingiunzione a chi sta nellimmobile di andarsene e costituisce
titolo per la trascrizione.
Allora nella espropriazione mobiliare lassegnazione riguarda soltanto i titoli di credito e titoli o i
beni che hanno un prezzo determinato da un listino di borsa o di mercato.
Nella espropriazione immobiliare invece lassegnazione ha una funzione residuale, pu essere
chiesta lassegnazione solo per il caso in cui la vendita per lincanto non abbia luogo per mancanza
di offerte.
Quindi il creditore pu chiedere lassegnazione, ma non deve chiedere perch lui deve avere denaro
e solo denaro deve avere, solo una facolt, e comunque non pu chiedere in prima battuta
lassegnazione pu chiedere lassegnazione solo se e nella eventualit che la vendita non dovesse
avere luogo.
ASSEGNAZIONE NELLA ESPROPRIAZIONE IMMOBILIARE=> ci sono due tipi di
assegnazione, 1)lassegnazione in pagamento o assegnazione come datio in solutum, e 2)
assegnazione vendita.
Datio in solutum (assegnazione in pagamento) dazione di una cosa in cambio del pagamento.
Lassegnazione come datio in solutum avviene quando il creditore procedente unico cio non ci
sono altri intervenuti. Possono avvenire tre ipotesi: o che il valore del bene coincide con il suo
credito e allora siamo apposto, oppure che il credito superiore al valore del bene, cio il bene vale
dimeno intanto mi prendo il credito per il resto dovr fare unaltra esecuzione, oppure che il valore
del bene superiore al credito in questo caso il creditore che vuole prendersi il bene deve pagare la

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differenza al debitore perch non si pu arricchire. Assegnazione in datio solutum avviene quando il
creditore procedente unico.
Se invece ci sono pi creditori non si pu chiedere lassegnazione come datio in solutum perch non
posso dire io mi prendo il bene e voi fregatevi, non possibile, allora quando vi sono pi creditori
lunica strada lassegnazione vendita cio il creditore paga il bene perch lo fa? Non lo sappiamo
ne ha una sua convenienza economia. Dice bello quellimmobile mo io lo pago 100mila ci
soddisfiamo tutti pero domani me lo rivendo a 200 mila unoperazione commerciale.
Cio nellassegnazione vendita il creditore si presenta come un normale acquirente ne pi ne meno.
Nessuno lo obbliga ma se ci vede un ricavo commerciale lo fa. Il codice non si occupa delle
motivazioni da questa facolt se la vuoi fare la fai altrimenti nessuno ti prega. Ma nellassegnazione
vendita il creditore paga e paga perch essendoci pi creditori tutti lui compreso si devono
soddisfare su quel ricavato.
Quanto paga, verrebbe da dire il valore del bene, ma non detto perch? Perch voi sapete che
esistono le cause di prelazione allora immaginate che i creditori sono tre il bene vale 100mila. Ci
sono tre creditori, un primo ipotecario che deve avere 75mila, un secondo ipotecario che deve avere
75mila, e poi un terzo creditore chirografario che deve avere 10mila. Se questo immobile si
vendeva allincanto supponiamo per 150 mila i soldi andavano al primo e al secondo e allora non
che lui comprandosi il bene pu sovvertire questo ordine delle prelazioni, per cui la regola che lui
pagher il valore dellimmobile ma non detto che pagher il valore dellimmobile perch la regola
e che paga la maggior somma tra il valore dellimmobile e il valore dei crediti aventi un diritto di
prelazione anteriore, cio migliore del suo.
Cio il giudice dir guarda tu creditore chirografario puoi avere il bene in assegnazione ma devi
pagare la maggior somma tra il valore dellimmobile 100mila e limporto dei crediti che stanno
sopra di te, perch tu non puoi far sparire limmobile sul quale loro hanno ipoteca, cio devi pagare
150 mila se ti conviene bene altrimenti nessuno ti ha pregato di farlo.
Ma allora perch lo fa? Lui rimarr sempre creditore di 10mila pero potrebbe aver annusato qualche
operazione commerciale perch poi limmobile se lo vender a una cifra maggiore
Es: 200mila. Limportante e che lui non si compri il bene senza aver soddisfatto chi su quel bene ha
lipoteca. Allora se i creditori sono di pi io dovr pagare lintera somma, pagher anzi la maggior
somma tra il valore del bene e il valore dei crediti aventi un diritto di prelazione migliore
dellofferente, se qualcosa rimane concorrono tutti eventualmente anche il creditore se questo era
200 mila il prezzo dellassegnazione sarebbe stato 200mila 75 a questo 75 a questo 10 a
questo(creditore chirografario) il resto 40 al debitore.
A dimostrazione che salva questa particolarit della stima del prezzo come maggior somma tra il
valore del bene e limporto dei crediti aventi un diritto di prelazione migliore dellofferente
nellassegnazione vendita il creditore un normale acquirente.
Allora una volta terminato il procedimento di aggiudicazione senza incanto con incanto o di
assegnazione e pagato il prezzo il giudice emana il decreto di trasferimento che segna il momento in
cui lacquirente terzo aggiudicatario o creditore assegnatario che sia diventano proprietari del bene.
Il decreto di trasferimento produce 2 effetti.
Il primo leffetto traslativo della vendita forzata cio trasferisce allacquirente i diritti che sulla
cosa spettavano al debitore. Ma abbiamo anche detto che il pignoramento o meglio nel caso di
pignoramento immobiliare la sua trascrizione rende inopponibili al creditore gli atti di disposizione
compiuti dal creditore dopo il pignoramento e si tratta di immobili dopo la sua trascrizione. Ecco
perch laggiudicatario, lacquirente compra il bene cosi comera nel patrimonio del debitore ma

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come non sono opponibili al creditore non sono opponibili a lui gli atti di disposizione compiuti dal
debitore dopo il pignoramento e se si tratta di immobile dopo la sua trascrizione.
Cio se fino a ieri che io avevo la mia casa tutta mia io la tenevo bella linda e pinta, nel momento in
cui voi lavete pignorata e siete corsi a trascrivere io dico a me che me ne frega pi a uno gli fitto
una stanza, a un altro gli do una servit di passaggio, a un altro gli do un usufrutto, a un altro luso a
un altro labitazione tanto la devo perdere la perdo, nel frattempo mi sono fatto due soldi questi
diritti successivi alla trascrizione del vostro pignoramento non sono opponibili al creditore non sono
opponibili neanche allacquirente che compra il bene lindo e pinto come era il giorno prima del
pignoramento.
Salvi gli effetti per i beni mobili della regola del possesso di buona fede che valgono contro i
creditori, valgono anche contro lacquirente e il motivo per cui dicemmo il creditore che teme che il
debitore possa vendersi i beni chieder il pignoramento con asporto. Ma alleffetto traslativo della
vendita forzata che si produce con il decreto di trasferimento cio il decreto con cui il giudice
verificata la regolarit del pagamento del prezzo dispone il trasferimento, si aggiunge un altro
effetto tale per cui non proprio vero vero che chi compra il bene lo compra cosi esattamente
comera nel patrimonio del debitore.
Perch insieme alleffetto traslativo che dice ripeto cosi come stava nel patrimonio del debitore
andr nel patrimonio dellacquirente per attenzione com era nel patrimonio del debitore un attimo
prima del pignoramento, perch se un attimo dopo ha fatto qualcosa del bene che non gli poteva pi
fregare niente non opponibile ai creditori non opponibile allacquirente.
Quindi sembrerebbe che cosi, ma non pu essere cos perch? Perch il codice si rende conto che
qui stiamo parlando di operazioni puramente commerciali, vendere un immobile. Allora
immaginate che io sono un creditore di vincenzo, vincenzo ha dato unipoteca a giuseppina,
unipoteca a maddalena e unaltra a chiara, io pignoro limmobile di vincenzo si fa la vendita ma
secondo voi che si compra un immobile che poi dopo sar sempre ipotecato da giuseppina
maddalena e chiara cio tu lo perdi chi se lo compra.
Ecco perch alleffetto traslativo della vendita forzata cio che trasferisce limmobile cosi com era
nel patrimonio del debitore, cio significa che se era di 2000 mila metri quadri era di 2000 mila
metri quadri, se non c erano servit non cerano servit, se c una servit di passaggio c una
servit di passaggio si affianca leffetto purgativo della vendita forzata. Perch nel disporre il
trasferimento il giudice ordina che si cancellino le trascrizioni dei pignoramenti e le iscrizioni
ipotecarie sia anteriori che successive al pignoramento, cio che quando maria sar venuta allasta
si sar aggiudicata il bene ha pagato il prezzo il giudice emana il decreto di trasferimento con lo
stesso provvedimento il giudice ordina che si cancellino le trascrizioni di giuseppina di maddalena e
chiara.
giusto? Si perch quelli che hanno un diritto di prelazione risultante da pubblici registri cio gli
ipotecari sono stati avvertiti, dovete collegare quella disposizione a questa disposizione debbono
essere avvertiti dellespropriazione i creditori che sui beni pignorati hanno un diritto di prelazione
risultante da pubblici registri perch? Perch loro conoscono il codice o dopo che hanno ricevuto
lavviso andranno da qualcuno che conosce il codice e sanno che se non intervengono subiscono
leffetto purgativo cio maddalena giuseppina e chiara non perdono i soldi non perdono il credito
ma perdono lipoteca ed giusto perch li abbiamo avvisati e loro lo sapevano, non solo lo
sapevano ma in base alla disciplina del intervento cha abbiamo visto prima della pausa loro possono
intervenire anche tardivamente e si soddisfano con preferenza in base al loro diritto di prelazione ti
ho avvisato prima ti ho dato tempo finito a un minuto prima, non sei venuta non perdi i soldi ma
lipoteca si e la perdi perch dovevi sapere che esiste lart 586.

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Allora vero che in virt delleffetto traslativo lacquirente maria compra il bene cosi com nel
patrimonio del debitore ma vengono meno i pignoramenti e le ipoteche anche trascritte
anteriormente perch chi compra il bene lo deve comprare libero altrimenti nessuno lo comprerebbe
perch se maria sa che il bene pu essere sempre sottratto da voi in virt dellipoteca non verrebbe
mai allasta a comprarselo=> effetto purgativo della vendita forzata .
Ci rimane da vedere la fase della vendita nella espropriazione mobiliare presso il terzo. che pu
avere ad oggetto raramente beni mobili del debitore presso il terzo, frequentemente crediti di danaro
del debitore presso il terzo. Se si tratta di quei rari casi in cui lespropriazione presso terzi ha ad
oggetto beni mobili, cio il terzo venuto e ha detto vero sono in possesso del bene del tuo
debitore, poi il bene viene appreso alla procedura e si vende secondo le regole della vendita dei beni
mobili.
Quindi non dobbiamo vedere nulla non c nessuna particolarit, ma non ci interessa molto perch
molto raro. Lipotesi pi frequente quella del terzo che viene e dice si vero debbo dei soldi al tuo
debitore, si vero sono il direttore della banca ed ha un conto attivo presso di noi di 100mila euro,
si vero sono il rettore delluniversit insegna presso di noi e gli do uno stipendio di per euro.
evidente che in tutti questi casi oggetto del pignoramento non un bene mobile ma del danaro
quindi non c bisogno della vendita.
Se il terzo si dichiara o dichiarato, cio lui viene spontaneamente e dice devo dei soldi, oppure
non venuto e abbiamo fatto il giudizio di accertamento dellobbligo del terzo e si tratta di somme
esigibili in un termine non superiore a 90 giorni il giudice le assegna in pagamento ai creditori
concorrenti, cio dir al direttore della banca paga dai questi soldi oppure dai fino alla concorrenza
di al creditore, io vado dal direttore della banca con lordinanza di assegnazione e mi prendo i soldi.
Quindi qui la procedura immediata e lassegnazione, perch non assegniamo beni assegniamo
danaro. Oppure dir al rettore ogni mese 1/5 del suo stipendio lo darai direttamente al creditore fino
ad arrivare alla somma di 100mila euro. Se si tratta, caso raro, di somme esigibili in un termine
superiore a 90 giorni se i creditori sono daccordo se li prendono comunque in pagamento
aspetteranno un poco altrimenti quei crediti saranno venduti come cose mobili, cosa che non
succeder mai perch meglio aspettare qualche mese che non vendere crediti, perch nessuno se li
compra i crediti.
Quindi lespropriazione mobiliare quando ha ad oggetto somme di danaro non da luogo alla vendita
perch gi abbiamo somme di denaro. Il denaro poi viene assegnato in pagamento ai creditori, cio
da quel momento il terzo sa che deve pagare non al debitore ma al creditore de suo debitore, perch
glielo ha detto il giudice.
Lultima fase quella della distribuzione del ricavato. Abbiamo venduto i beni, abbiamo raccolto
la somma adesso bisogna distribuirla tra i creditori. Se c un solo creditore i problemi non sono
troppi, il giudice dispone il pagamento allunico creditore per quanto gli spetta tenendo conto di
capitale interessi e spese se qualcosa romane va al debitore ovviamente. Altrimenti si procede
secondo le norme proprie delle singole specie di espropriazione tenendo conto delle cause di
prelazione e tenendo conto delle somme che sono accantonate per i creditori intervenuti senza titolo
che si stanno facendo il loro giudizio di cognizione per procurarsi il titolo.
Procedura mobiliare presso il debitore=> qui si presume che le somme sono pi esigue quindi ci
sono 2 modalit. La prima una distribuzione amichevole. I creditori propongono loro al giudice un
piano concordato di distribuzione tanto a me tanto a te tanto a te. E il giudice lo approva. Se non
raggiungono laccordo o il giudice non lapprova si passa alla distribuzione giudiziale=> il
giudice che fa il piano di distribuzione tanto a te tanto a te tanto a te e ordina il pagamento delle
singole quote.

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Nel pignoramento immobiliare invece non prevista la distribuzione amichevole cio


direttamente il giudice o il professionista delegato del quale per noi non parliamo che forma il
progetto di distribuzione, e lo deposita in cancelleria in modo che i creditori lo possano consultare e
nel contempo il giudice fissa unudienza per ascoltare i creditori.
Se i creditori non compaiono in 2 udienze consecutive il progetto si da per approvato. Se approvato
o si raggiunge laccordo sul nuovo progetto il giudice ordina il pagamento. Altrimenti ha luogo
unopposizione che noi dobbiamo ancora vedere perci ci fermiamo qui.
Da quello che abbiamo visto capirete perch il codice da sempre la possibilit al debitore di pagare
quando c anche lufficiale giudiziario, di convertire il pignoramento dopo perch il creditore al
debitore che vuole dare danaro fa ponti doro perch gli permette di saltare tutta questa fase che noi
abbiamo schematizzato ma che prende anni (fase delle vendita).
Linteresse del creditore quello di avere denaro per saltare la fase lunghissima della vendita che
poi ha anche un esito insicuro perch un conto pignorare la villa a posillipo e un conto invece
pignorare un pc e un telefonino che nessuno se li viene a comprare.
Vediamo due varianti sul tema delle espropriazioni. Le specie di espropriazioni sono quelle che
abbiamo visto mobiliare presso il debitore, mobiliare presso terzi, e immobiliare presso il debitore e
sono solo queste. Queste tre specie vedono qualche regoletta in pi in 2 casi particolari.
La prima la espropriazione che riguarda beni indivisi, attenzione non sto parlando di un quarto
tipo di espropriazione, sono sempre quelle tre i tipi di espropriazione alle quali dobbiamo
aggiungere qualche regoletta in pi quando oggetto del pignoramento mobiliare o immobiliare
una quota del bene indiviso. Cio io sono creditore di vincenzo e il bene che ho deciso di aggredire
la quota ideale per cui vincenzo comproprietario di un immobile al 33% con maddalena e
giuseppina che non sono miei debitori, che non sono soggetti passivi dellesecuzione ma che in
qualche modo vengono coinvolte perch io quei beni ho colpito per quanto nella quota del 33% di
vincenzo ma una quota ideale perch sono comproprietari di un bene indiviso cio di tutti e tre.
Allora le forme che seguir trattandosi di un immobile sono quelle espropriazione immobiliare ma
con le varianti che stiamo per vedere.
Allora lart 599 espropriazione di beni indivisi non un quarto tipo di espropriazione sono modalit
che si aggiungono ai tre tipi di espropriazione quindi quando scelgo la quota ideale sullimmobile di
vincenzo ho scelto un pignoramento immobiliare, unespropriazione immobiliare con queste
varianti: posso pignorare il bene indiviso anche se maddalena e giuseppina non sono mie debitrici.
Quindi io non notifico a loro il pignoramento perch loro non sono mie debitrici cosi come non ho
notificato a loro titolo esecutivo e precetto perch non mi devono pagare loro, devo per notificare
un avviso con cui gli faccio divieto di lasciar separare al debitore la sua parte senza ordine di
giudice. Cio un attimo primo di questo avviso giuseppina pu chiamare vincenzo e maddalena e
dire, ci vediamo oggi dal notaio cosi ci dividiamo limmobile; una volta che ha ricevuto questo
avviso deve ritelefonare e dire mi dispiace non ci possiamo pi vedere perch adesso non possiamo
pi dividerlo. Quindi gli altri comproprietari non sono soggetti passivi dellesecuzione non
ricevono n titolo n precetto n pignoramento, ma ricevono questo avviso.
A fronte dellespropriazione di beni indivisi il giudice dellesecuzione ha 2/3 strade. La prima
questa: la separazione in natura=>che si pu avere quando possibile fare tre quote equivalenti,
molto raro per la verit. Ho pignorato il serbatoio contenete 1000 litri di benzina e sono
comproprietari loro tre, il giudice disporr la separazione in natura si prenda un terzo e si metta da
parte. Quando questo non possibile allora le strade sono le altre 2. La prima la vendita della
quota indivisa=>se possibile ricavarne il suo valore, cio rimane lo stato di comunione tra loro tre

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solo che si vende la quota di vincenzo e comproprietario al posto di vincenzo diventa lacquirente,
si vende come un normale bene immobile solo che chi compra non si compra lintero immobile si
compra il 33% ed entra nella compropriet con maddalena e giuseppina.
Oppure se non possibile ricavare il valore della quota, perch chi che acquista il valore della
quota del 33% e si mette con giuseppina e con maddalena, allora il giudice dellesecuzione
sospende lesecuzione e dispone che si proceda alla divisione giudiziale dellimmobile. Il giudizio
di divisione un normale giudizio di cognizione che ha luogo dinanzi al tribunale, si sospende il
processo esecutivo si dice andatevi a fare il giudizio di divisione quando allesito del giudizio di
divisione il giudice avr assegnato a ciascuno dei comproprietari la propria quota, il primo piano a
giuseppina, il secondo a maddalena, il terzo a vincenzo, la mia esecuzione immobiliare si
concentrer sul terzo piano di vincenzo, che non pi il 33% ideale su tutto limmobile e proprio e
solo il terzo piano.
Domanda: qua facile dividere perch limmobile di 3 unit e quando non si pu dividere perch
una unit? Colui che ha la quota maggiore compra tutto e paga la differenza agli altri o si vende
limmobile.
Allora separazione in natura quando possibile fare materialmente quote omogenee, se non
possibile la vendita della quota ideale se non riusciremo a ricavare il valore della quota ideale, il
giudice dellesecuzione sospende il processo esecutivo e fissa un termine per iniziare il giudizio di
divisione che un normale giudizio di cognizione che finisce con una sentenza si propone appello si
va in cassazione, quando sar passata in giudicato la sentenza che divide quellimmobile anche
dicendo tutto a vincenzo che pagher le quote a maddalena e giuseppina, poi lespropriazione
riprender e si concentrer sulla quota di vincenzo che non pi una quota ideale ma reale ormai.

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LEZIONE 39
ARGOMENTI
MODO DELLESPROPRIAZIONE ESPROPRIAZIONE CONTRO IL TERZO PROPRIETARIO RESPONSABILITA
SENZA DEBITO PEGNO, IPOTECA PER DEBITO ALTRUI DIRITTO DI SEQUELA AZIONE REVOCATORIA
NOTIFICAZIONE DEL TITOLO ESECUTIVO E DEL PRECETTO ESECUZIONE IN FORMA GENERICA ED IN FORMA
SPECIFICA PRECETTO PER CONSEGNA O RILASCIO ESECUZIONE PER CONSEGNA E PER RILASCIO
DIFFICOLTA SORTE NEL CORSO DELLESECUZIONE ART 602 E SS ART 812- 814 OPPOSIZIONI DI MERITO E
FORMALI

Concludiamo il discorso sullesecuzione in forma generica ossia lesecuzione per espropriazione


detta anche espropriazione forzata. Abbiamo visto ieri lespropriazione dei beni indivisi che
abbiamo detto essere non un quarto tipo di espropriazione ma una variante dei tre tipi di
espropriazione. Quindi qualche regola in pi quando oggetto dellespropriazione la quota indivisa
di un bene e quando non tutti i comproprietari sono anche debitori. Dobbiamo vedere oggi le regole
particolari che si applicano alle tre forme di espropriazione quando si verifica la particolarit che
stiamo per vedere. Si tratta dellespropriazione contro il terzo proprietario.
Ripeto: questo non il quarto tipo di espropriazione ma una delle tre espropriazioni con la
particolarit che in questo caso il proprietario del bene espropriato o pignorato non il debitore ma
un terzo. Un terzo che diverso dal terzo dellespropriazione mobiliare presso terzi. Perch il terzo
dellespropriazione mobiliare presso terzi il debitore del debitore del creditore e non soggetto
passivo dellesecuzione , infatti lui deve solo andare in udienza o con raccomandata dire quello che
deve dire.
Ma tanto non soggetto passivo dellesecuzione che per il terzo dellespropriazione mobiliare
presso terzi totalmente indifferente a chi deve pagare. Es: una volta che il creditore ha pignorato lo
stipendio del prof alluni, al rettore indifferente se deve pagare il creditore o il prof debitore.
Invece nellespropriazione contro il terzo proprietario, il terzo non solo soggetto passivo
dellesecuzione ma se volete - il vero soggetto passivo dellesecuzione perch colui che
veramente subisce lesecuzione. Chi questo terzo proprietario? terzo rispetto al rapporto di
debito credito ma parte del processo esecutivo anzi a lui viene notificato non solo il titolo e il
precetto ma anche il pignoramento ed anzi il terzo dellespropriazione contro il terzo proprietario
risponde con un proprio bene del debito altrui. Sono le ipotesi di responsabilit senza debito ossia
di chi risponde con un proprio bene pur non essendo debitore. Allora la regola che:

Il debitore risponde dei propri debiti con tutti i propri beni


I terzi non rispondono mai dei debiti altrui con i propri beni salvo che non ricorrano le
ipotesi previste dalla legge in cui:
Un terzo risponde con un proprio bene di debiti altrui. E le ipotesi sono 2 o se volete
sono 3:
Quando oggetto dellespropriazione un bene gravato da pegno o da ipoteca
per un debito altrui;
Es: tizio ha chiesto un mutuo alla banca. La banca glielo ha accordato ma
solo dietro ipoteca dellimmobile di tizio. Tizio non ha casa per. Allora ha
chiesto a caio di accendere ipoteca sulla sua casa (di caio). e caio glielo ha
accordato. Allora i soldi della banca, quindi il mutuo se l preso tizio
(debitore verso la banca) ma la banca se dovr aggredire il bene oggetto di
ipoteca aggredir ed propriet la casa di caio su cui grava lipoteca (sul quale
la banca ha la prelazione) ossia esproprier il bene di caio che terzo
proprietario ossia caio terzo rispetto al rapporto di debito credito ma
soggetto passivo dellesecuzione.

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Anzi se volete , caio il vero soggetto passivo dellesecuzione perch alla


fine chi ci rimette la casa non tizio ma caio. allora il terzo proprietario
colui che risponde del debito senza essere il debitore, una figura di
responsabilit senza debito perch caio ci rimette lui la casa, risponde del
debito di tizio pur non essendo caio il debitore. Questa ipotesi si sdoppia
perch oltre al caso in cui vi stato pegno o ipoteca per debito altrui, vi
anche lipotesi
Quando il terzo colui che ha dato pegno o ipoteca per un debito altrui il
terzo colui che ha acquistato il bene gi gravato da pegno e ipoteca,
entrambi i diritti di prelazione che come ricorderete sono assistiti dal c.d.
diritto di sequela ossia il diritto di prelazione segue il bene e il titolare del
credito e della prelazione fa espropriare il bene dal patrimonio di chi al
momento proprietario del bene anche se quel bene nel frattempo ha avuto
infinite alienazioni (questa ipotesi la variante della prima ipotesi).
Es: tizio ha chiesto un mutuo alla banca. La banca ha chiesto la garanzia di
un immobile. E tizio ha dato alla banca ipoteca sulla sua casa. Poi per tizio
vende limmobile a caio. Caio andato alla conservatoria dei registri
immobiliari e ha visto che cera lipoteca e quindi l ipoteca segue il
trasferimento. Il che vuol dire che quando Tizio non pagher pi il mutuo la
banca far espropriare limmobile che ormai di caio. quindi anche in questo
caso caio (terzo proprietario) risponde con un proprio bene, perch ormai
limmobile di tizio di caio del debito di tizio.
E perch caio compra sapendo dellipoteca? Perch probabilmente avr
spuntato un prezzo migliore. E se il notaio a non avvertire lacquirente che
limmobile gravato da ipoteca? Il notaio dovr i soldi del mutuo.
Lacquirente dir al notaio sei tu che mi devi pagare la banca perch non mi
hai detto che cera ipoteca.
Quindi l contratto valido perch non c un vizio occulto (perch il dovere
di buona fede non esonera lacquirente dallandarsi a guardare i registri
immobiliari che sono pubblici) e peggio per chi acquista senza andarsi a
guardare i registri immobiliari che sono pubblici.
E anche nellipotesi in cui si possa ravvisare un motivo di annullabilit,
lannullamento comporta la demolizione del contratto ma caio acquirente la
casa la vuole e allora gli conviene non invalidare il contratto ammesso che
ci sia un profilo di annullabilit e farsi pagare il debito dal notaio.
Quando lalienazione da parte del debitore al terzo stata revocata per frode.
Revocata non significa annullata, non significa dichiarata nulla, non significa
resa inefficace ma se volete vuol dire resa in opponibile ad una sola persona
al mondo: il creditore che ha vittoriosamente esercitato lazione revocatoria
(entro 5 anni dal compimento dellatto ossia dalla vendita dal debitore al
terzo, quindi se si ha un credito ogni tanto conviene andarsi a fare un giro ai
registri immobiliari per fare una ricerca per nome e escono tutti i
trasferimenti).(La terza ipotesi presuppone una buona conoscenza dellazione
revocatoria ex art 2901. Ne abbiamo gi parlato quando abbiamo affrontato
lopposizione di terzo revocatoria) .
Lazione revocatoria: es: tizio (creditore) deve avere 50 mila euro da caio.
tizio sta tranquillo perch caio ha una villa a posillipo da cui eventualmente
ricavare 50 mila euro. Caio (debitore) sa che tizio prima o poi subir il
pignoramento da parte di tizio e allora si accorda con sempronio e caio

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svende limmobile a sempronio a 30 mila euro. Ossia preferisce venderlo a


poco piuttosto che dare limmobile al creditore. Caio (debitore) allora vende
a sempronio (terzo) ma il creditore tizio se ne accorge (consultando i registri
immobiliari) e pu promuovere lazione revocatoria dimostrando laccordo
fraudolento che poi si sostanza soltanto nel fatto che caio debitore si rende
conto che sta arrecando un pregiudizio a tizio creditore, e tizio ottiene una
sentenza che non fa ritornare limmobile nel patrimonio di caio debitore -
perch leffetto della revocatoria non quello di invalidare il negozio tra caio
debitore ed il terzo sempronio (il negozio pienamente valido ed efficace
verso tutto il mondo) ma lunico effetto che ha la sentenza di accoglimento
dellazione revocatoria di rendere inefficace lalienazione relativamente ad
una sola persona verso tutto il mondo ossia al creditore che ha esercitato
lazione revocatoria.
Il che vuol dire che limmobile continua a restare nel patrimonio del terzo
sempronio acquirente ma tizio creditore - e solo esclusivamente lui- pu
aggredire il bene nel patrimonio del terzo sempronio come se il bene fosse
ancora nel patrimonio del debitore caio. il che vuol dire che il terzo
sempronio finisce per rispondere di un bene che ormai nel suo patrimonio,
per il debito che di caio debitore.
Se il negozio a titolo oneroso, il terzo sempronio deve essere consapevole
del pregiudizio che con latto viene arrecato e arreca ai creditori ed in genere
lo si ricava dal prezzo. Quindi leffetto dellazione revocatoria non di far
tornare il bene nel patrimonio dellalienante (perch in questo caso sarebbe
un normale pignoramento immobiliare perch il bene torna nel patrimonio
del debitore) ma lazione revocatoria lascia perfettamente valida ed efficace
verso tutto il mondo lalienazione tranne verso chi ha vittoriosamente
esercitato lazione revocatoria.
Ossia limmobile resta nel patrimonio del terzo sempronio ma il creditore lo
pignora come se fosse del debitore che ha alienato al terzo ossia il terzo
sempronio risponde con il bene che ormai suo per il debito del debitore
caio.
Se il creditore non fa la revocatoria non ha nulla da aggredire nel patrimonio
del debitore che ha alienato al terzo perch limmobile non pi nel
patrimonio di caio e se non si fa la revocatoria lufficiale giudiziario dir: tu
creditore vuoi pignorare la casa del terzo sempronio e dov il titolo contro
sempronio? . Ma una volta che il creditore ha fatto la revocatoria potr
aggredire nel patrimonio del terzo sempronio il bene ormai di sempronio per
il debito del debitore caio ossia unaltra ipotesi di responsabilit senza
debito. E se il terzo sempronio ha acquistato in buona fede, tizio creditore che
ha fatto la revocatoria perde la revocatoria.
E il terzo acquirente sempronio litisconsorte necessario nel giudizio tra tizio
(creditore), caio (debitore) e sempronio per fare dichiarare linefficacia del
trasferimento ossia nellazione revocatoria (che una normale azione di
cognizione ed unazione costitutiva e dunque lunico modo per
interrompere la prescrizione promuovere lazione nei 5 anni dopo 5 anni
infatti si prescrive lazione revocatoria- dalla vendita.
Se lo stesso bene oggetto di pi trasferimenti il creditore deve dimostrare la
malafede di tutti i terzi acquirenti dal debitore) ma ovviamente il terzo
sempronio si difender dicendo non lo sapevo pensavo di fare un affare.

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Solo dopo che il creditore tizio avr ottenuto la sentenza passata in giudicato
che accoglie la revocatoria, il creditore tizio potr andare dallufficiale
giudiziario per far aggredire, pignorare limmobile del terzo acquirente
sempronio.
Ma finch non ci sar la sentenza passata in giudicato che accoglie la
revocatoria, lufficiale giudiziario non eseguir il pignoramento perch tizio
ha il titolo esecutivo contro il debitore caio e non contro il terzo acquirente da
caio che non pu rispondere per il debitore se il creditore non ha un titolo
anche nei confronti del terzo.
Quindi i casi di responsabilit per debito altrui sono ricapitolando:

Dazione di pegno e ipoteca per un debito altrui


Acquisto di un bene gi gravato da pegno o ipoteca
Accoglimento dellazione revocatoria
Revocazione dellalienazione per frode: che non una quarta specie di espropriazione ma si
applicano le disposizioni contenute nei capi precedenti (ossia espropriazione immobiliare
presso il debitore, presso terzi e mobiliare) con qualche modifica.
NB: solo se lacquisto a titolo oneroso il terzo si pu difendere altrimenti tra il creditore che
combatte per evitare un danno (qui certat de damno evitando) ed il donatario che combatte perch si
deve arricchire (qui certat de lucro captando) vince il creditore che sta evitando un danno.
Vediamole allora queste varianti sul tema:
1. Il titolo esecutivo ed il precetto vanno notificati anche al terzo. E questa gi una variante
con lespropriazione mobiliare presso terzi nel senso che nellespropriazione mobiliare
presso terzi, il terzi non riceve il titolo ed il precetto mentre nellespropriazione contro il
terzo proprietario, il terzo riceve il titolo ed il precetto perch il terzo proprietario potrebbe
voler pagare.
Es: La banca (creditore) notifica il titolo ed il precetto a tizio (debitore) e caio (terzo
acquirente). Caio decide di pagare per non perdere la casa e poi di verificare
successivamente se fare azione contro il debitore alienante o contro il notaio che non lo ha
avvertito che limmobile era gravato da ipoteca.
2. Il precetto deve indicare anche il bene del terzo che il creditore vuole espropriare(mentre
normalmente il precetto non contiene lindicazione dei beni anzi quando il creditore notifica
il titolo ed il precetto non sa ancora quale tipo di espropriazione inizier). Infatti il terzo che
si vede recapitare un titolo ed un precetto per un debito che non suo deve poter capire
perch tutto questo sta avvenendo.
Es: tizio creditore notifica oggi titolo e precetto a caio ma tizio non si ha ancora fatto
unindagine sui beni di caio perch spera che caio paghi, in che vuol dire che il precetto non
contiene lindicazione di nessun bene normalmente.
Dopodich tutte le regole che riguardano lespropriazione e tutte le attivit a partire dal
pignoramento che si compiono con lespropriazione, tutte le volte che va sentito il debitore, il
terzo va coinvolto e latto va indirizzato anche al terzo, ossia i soggetti passivi diventano due
(debitore e terzo) e tutto ci che vale per il debitore vale anche per il terzo, anzi vale a maggior
ragione per il terzo proprietario perch il terzo ad avere acquistato limmobile gravato da ipoteca.
Poi al terzo si applicano che si applicano al debitore: riceve il pignoramento, riceve tutti gli atti,
partecipa a tutte le udienze, va sentito ogni volta. Si applicano al terzo proprietario quindi tutte
queste regole tranne una: noi abbiamo visto ieri che tutti possono fare offerte per comprarsi il bene

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tranne il debitore ma questa regola non vale per il terzo proprietario che pu ricomprarsi allincanto
il bene oggetto di espropriazione. Quindi il terzo pu partecipare allincanto ed il debitore no.
Quindi tutte le regole che riguardano il debitore riguardano anche il terzo tranne la suddetta-
perch il terzo terzo rispetto al rapporto sostanziale ma dal punto di vista processuale il terzo
proprietario parte anzi il vero soggetto passivo del processo esecutivo.
NB: il parente del debitore pu partecipare allincanto
D: chi esercita lazione revocatoria pu scegliere anche un altro bene ?
R: chi esercita lazione revocatoria pu colpire nel patrimonio del terzo proprietario solo quel bene
oggetto di revocatoria, il che non esclude per che mentre il creditore ha esercitato lazione
revocatoria, frattempo il debitore (non il terzo acquirente che risponde del debito del debitore solo
relativamente allimmobile acquistato dallo stesso) potrebbe aver trovato un lavoro e allora il
creditore pu decidere di pignorare lo stipendio.
Attenzione: lespropriazione contro il terzo proprietario presuppone che il terzo sia garante con un
suo bene ma che non sia il titolare del debito. Perch non dovete pensare automaticamente che lo
stesso discorso vale nel caso della fideiussione. Perch? Es di prima: tizio chiede un mutuo alla
banca ed il direttore della banca d i soldi a tizio ma vuole ipoteca su casa ma tizio non ha casa
allora chiede a caio di fare ipoteca sulla casa di caio. Caio accetta di fare da garante con la sua casa
ma caio non assume in questo modo il debito ma lo garantisce solo con il suo bene. Il meccanismo
della fideiussione un altro : tizio va in banca ed il direttore della banca gli dice tizio io non mi
fido di te, voglio unaltra persona che diventa un coobbligato solidale con te.
Allora tizio chiede alla banca se gli va bene come coobbligato solidale caio e se la banca
daccordo caio fa da fideiussore. Nel momento in cui caio avr dato fideiussione alla banca, caio
sar un condebitore solidale verso la banca. Il che vuol dire se la banca aggredisce limmobile di
caio fideiussore non lo aggredisce per un debito altrui ossia di tizio ma per un debito proprio ossia
anche di caio con tutti i suoi beni ossia applica alle normali regole del pignoramento immobiliare e l
espropriazione contro il terzo proprietario non viene proprio in evidenza.

Lespropriazione contro il terzo proprietario ipotesi di responsabilit senza debito


ossia di garanzia senza assunzione del debito.

La fideiussione invece lopposto ossia il terzo si assume il debito ed il terzo risponder


non solo col bene oggetto della fideiussione ma con tutti i suoi beni perch il terzo un
condebitore solidale quindi il creditore che aggredisce il terzo coobbligato lo
aggredisce per un debito proprio non altrui, salva ovviamente la possibilit di azione di
regresso del fideiussore nei confronti del debitore a cui a fatto da garante.
Quindi nel caso di ipoteca il terzo non un coobbligato solidale come avviene nella fideiussione.
Quella che abbiamo visto fin ora lesecuzione in forma generica ossia lesecuzione per
espropriazione ossia esecuzione forzata, che si concreta nellespropriare abbiamo visto un bene,
nel venderlo e dare il ricavato al creditore.
Il creditore obbligato a scegliere lesecuzione in forma generica (detta cos perch il titolo
esecutivo non specifica loggetto dellesecuzione. Quando il creditore ha la cambiale, la sentenza di
condanna etc il titolo , in questi casi, condanna il debitore ha pagare una somma di danaro e quando
il creditore notifica gli atti preliminari ancora non conosce loggetto dellesecuzione.

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Es: oggi che tizio ha notificato a caio titolo e precetto non sa ancora se pignorer casa, il rolex, il
conto, lo stipendio perci si dice esecuzione in forma generica perch il titolo non contiene la
specificazione delloggetto dellesecuzione) ossia lesecuzione per espropriazione ossia esecuzione
forzata quando ha ad oggetto somme di danaro.

ESECUZIONI IN FORMA SPECIFICA.


Esecuzione per consegna o rilascio.
Le esecuzioni in forma specifica sono dette cos perch loggetto dellesecuzione gi specificato
nel titolo.

La prima che vedremo lesecuzione per consegna o rilascio. Es: il titolo condanna il debitore a
restituire il rolex o a rilasciare la casa. Ma il creditore non vuole un rolex qualunque ma proprio
quello oggetto del titolo e non una casa qualunque ma proprio quella sua (del creditore).

Nellesecuzione per consegna o rilascio il titolo pu essere solo un titolo giudiziale o un titolo
notarile.

C differenza tra il pignoramento immobiliare e lesecuzione per consegna o rilascio. Il


pignoramento immobiliare il primo atto dellespropriazione immobiliare ma il creditore in questo
caso non vuole limmobile ma vuole che si venda limmobile per avere i soldi mentre
nellesecuzione per rilascio (che viene dopo lo sfratto) il creditore non vuole un immobile
qualunque o i soldi ma vuole riappropriarsi del suo (del creditore) immobile che gi specificato
nel titolo perch nel caso di pignoramento immobiliare c la sentenza che condanna il debitore a
pagare 100 mila euro ma il creditore al momento del pignoramento sceglie su quale bene soddisfarsi
mentre nel caso di esecuzione per rilascio la sentenza condanna a rilasciare un immobile specifico.

Allora si dice esecuzione in forma specifica perch loggetto dellesecuzione gi indicata nel
titolo.

E un errore dire espropriazione in forma specifica perch un conto lesecuzione per


espropriazione, un conto sono le esecuzioni in forma specifica che hanno procedure del tt diverse e
molto pi semplici rispetto allespropriazione (non si passa attraverso il pignoramento e la vendita
perch non ce n bisogno).

Lesecuzione per consegna o rilascio riguarda lipotesi in cui il titolo obbliga il debitore a
consegnare un bene mobile o a rilasciare un bene immobile. Seguono tutte la stessa procedura molto
semplice con una complicazione in pi per quanto riguarda il rilascio.

Quando studiammo i titoli esecutivi vedemmo che a base di questo tipo di esecuzione per consegna
o rilascio ci possono esse solo
Titoli giudiziali
Titoli di formazione notarile
E non ci possono essere i titoli stragiudiziali del n 2 del 474 perch le cambiali non riguardano la
consegna o il rilascio, gli assegni non riguardano la consegna o il rilascio e le scritture private
autenticate che pur potrebbero riguardare il rilascio, non titolo esecutivo in base al 474 , sono titolo
esecutivo solo per le somme di danaro.
Come tutte le procedure esecutive anche lesecuzione per consegna o rilascio deve esser preceduta
dalla consegna del titolo e del precetto che deve contenere in pi una descrizione sommaria del
beni. Ed il creditore sa gi qual il bene consegnato o limmobile che va rilasciato.

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Nellesecuzione per consegna o rilascio non logicamente concepibile lintervento dei creditori.
Perch il creditore non fa lesecuzione per soddisfarsi sul ricavato della vendita del bene. Se tizio
deve rilasciare limmobile di caio, tizio che vuole e deve riappropriarsene mentre i terzi non
centrano nulla.
Ecco allora che lesecuzione per consegna o rilascio facile. Decorsi 10 gg del precetto lufficiale
giudiziario munito di titolo esecutivo si reca sul luogo in cui le cose si trovano, le prende e le
consegna al creditore. E cos finisce lesecuzione per consegna.
Il giudice dellesecuzione di regola non viene proprio in rilievo. Viene in rilievo invece solo se
sorgono difficolt.
Es: il debitore dice allufficiale giudiziario : non potete entrare perch questa la sede di un
consolato e c limmunit diplomatica. Lufficiale giudiziario si ferma un attimo ed investe del
problema il giudice dellesecuzione.
Ossia lufficiale giudiziario si reca a casa del debitore e dice il titolo esecutivo dice che tu debitore
devi consegnare lipod. Dov lipod? Lufficiale lo prende e lo consegna al creditore.

ESECUZIONE PER RILASCIO


Non molto diversa dallesecuzione per consegna. Lunica particolarit data dal fatto che in
questo caso si sta buttando qualcuno fuori di casa. E allora mentre nellesecuzione per consegna si
pu andare a casa del debitore allimprovviso, nellesecuzione per rilascio lufficiale giudiziario
non irrompe allimprovviso a casa del debitore ma dopo il precetto - notifica un avviso, almeno
10 gg prima , con cui indica il giorno e lora in cui proceder. Ricapitolando

Il creditore notifica al debitore titolo e precetto


Il debitore / locatario non lascia casa
Il creditore va dallufficiale giudiziario
Lufficiale giudiziario notifica un avviso al debitore /locatario in cui indica giorno e ora in
cui proceder allesecuzione per rilascio
Poi devono intercorrere altri 10 gg
Dopo di che lufficiale giudiziario si presenta nellora e nel giorno stabiliti e facendo uso
degli stessi poteri che ha nellesecuzione per espropriazione (ossia la forza pubblica),
immette il creditore nel possesso dellimmobile e gli consegna le chiavi
E se lufficiale giudiziario deve fare uso della forza metter fuori con la forza il debitore
/locatario
D: lufficiale giudiziario fissa la data e lora per il rilascio ?
R: SI. Certo non che pu fissarlo dopo ottomila anni ma compatibilmente con i suoi impegni.
Quindi nellespropriazione per rilascio tra la notifica del precetto e larrivo sul luogo dellufficiale
giudiziario vi linterposizione dellavviso perch occorre avvisare il debitore /locatario che deve
andarsene di casa e che se non lo fa , il tot giorno lufficiale giudiziario lo mette fuori con la forza.
Anche in questo caso il caso il giudice dellesecuzione viene in rilievo solo se sorgono difficolt.
Es: persona anziana che si fa trovare moribonda nel letto il giorno dellesecuzione per rilascio.
Lufficiale giudiziario allora chieder al giudice dellesecuzione cosa deve fare. E il giudice
dellesecuzione gli dir per es di aspettare 15 gg e di presentarsi dopo con un medico ed
unambulanza e portare lanziana in ospedale.
Per la verit ma non mi interessa- il giudice dellesecuzione viene in rilievo anche per un altro
aspetto, ossia per determinare le spese dellesecuzione che vanno poste a carico del debitore (perch
lufficiale giudiziario ha un costo, lambulanza per es, avr un costo, il medico avr un costo etc).

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Il giudice dellesecuzione liquida le spese con un decreto ma poi il creditore deve fare se vuole-
lesecuzione per espropriazione e di fatto gli conviene lascia perdere di fronte ad un debitore che
non ha nulla.
Lespropriazione per rilascio si configura anche nel caso di affitto non pagato. C un procedimento
di ingiunzione che vedremo e che si chiama procedimento per convalida di sfratto , e lesecuzione
che consegue a questo procedimento unesecuzione per rilascio.
Il giudice dellesecuzione invece ha un certo ruolo nellesecuzione degli obblighi di fare e di non
fare. Anche in questo caso loggetto specificato nel titolo: devi fare questo o devi distruggere
questo.
[1]. Titolo per esecuzione degli obblighi di fare e di non fare uno: solo titoli giudiziali
(neppure i titoli notarili) ed in particolare solo la sentenza di condanna. Anche in questo
caso si notifica il titolo, il precetto etc. e poi se il debitore nei 10 gg non ha adempiuto si fa
un ricorso al giudice dellesecuzione che il tribunale del luogo in cui deve essere eseguito
lobbligo. Un ricorso con cui si chiede al giudice dellesecuzione di determinare le modalit
dellesecuzione. Attenzione. errore frequente in sede di esame: che cosa si chiede con il
ricorso ? Non la condanna del debitore ad eseguire lobbligo (no perch la condanna il
creditore ce lha gi nella sentenza) ma con il ricorso si chiedono le modalit di esecuzione
dellobbligo perch la sentenza per es, ha condannato lobbligato ad abbattere il muro ma
non ha indicato le modalit ossia come si deve abbatter eil muro.
Allora il creditore fa ricorso al giudice dellesecuzione che determina le modalit. Il giudice
dellesecuzione sente il debitore/obbligato e con ordinanza determina le modalit, designa
lufficiale giudiziario che procede allesecuzione e le persone che devono provvedere al
compimento dellopera o alla distruzione dellopera.
Ossia il giudice dellesecuzione con ordinanza dir per esempio, bisogner procedere
allabbattimento mediante ruspa, designo lufficiale giudiziario sempronio, si provveder
mediante limpresa ( il giudice che sceglie limpresa e la sceglie senza appalto. Anche se
nel corso delludienza il debitore potrebbe dire conosco io unimpresa pi economica ma
poi il giudice decide con ordinanza) tal dei tali ad eseguire o distruggere lopera.
Quindi mentre il giudice della cognizione con la sentenza di condanna si limita a sentenziare
che stato costruito per esempio a distanza illegale e quindi che occorre abbatter il muro poi
per come va abbattuto e chi lo deve abbattere lo determiner il giudice dellesecuzione.
Dopo di che al tutto provvede lufficiale giudiziario eventualmente con lassistenza della
forza pubblica e lufficiale giudiziario investir degli eventuali problemi il giudice
dellesecuzione che altrimenti non viene pi in evidenza se non per le spese (a carico del
debitore e relative per es al pagamento dellufficiale giudiziario, dellimpresa di demolizione
o costruzione etc) ma al prof non interessa. Il giudice
Col ricorso fissa ludienza quindi,
Sente le parti,
Con ordinanza detta le modalit
Designa lufficiale giudiziario e nomina limpresa che deve provvedere a al
compimento dellopera. Tutto a future spese del debitore. E se lobbligo infungibile
c solo il risarcimento del danno.

[2]. Titolo per lesecuzione per consegna o rilascio sono solo due : titolo giudiziale e titoli
notarili
[3]. Titolo invece per lespropriazione : sono tutte e tre le categorie del 474

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Lesecuzione degli obblighi di non fare sempre un fare ossia rimuovere quanto fatto in violazione
dellobbligo di non fare.

Chiuso il discorso sullesecuzione in forma specifica.


Nellesecuzione per rilascio non ci sono fasi, non c concepibile lintervento.
Per gli obblighi infungibili non ha senso parlare di esecuzione bens si parla in caso di obblighi
infungibili di risarcimento del danno e poi eventualmente esecuzione per espropriazione.
Lunica ipotesi di danno punitivo che non vale per solo per gli obblighi infungibili ed stata
introdotta da poco e per la verit non riguarda lesecuzione ma la cognizione. E la norma del
codice [ la cosiddetta coercizione indiretta, prevista all'art. 614-bis c.p.c.; essa demanda al Giudice
di fissare una somma di denaro dovuta dall'obbligato per ogni sua violazione, successiva
inosservanza o ritardo nell'esecuzione di un obbligo di fare infungibile o di non fare] che prevede
che con la sentenza di condanna il giudice fissa la somma di danaro dovuta dallobbligato per ogni
violazione o inosservanza successiva ovvero per ogni ritardo nellesecuzione del provvedimento: il
che vuol dire che il fare infungibile potrebbe prevedere non lesecuzione in senso stretto ma una
condanna ad una somma di danaro semmai, per esempio, per ogni giorno di ritardo come l astreints
(pronuncia : astrent ) francese. Ma come vedete queste ipotesi di danno punitivo non riguarda
lesecuzione ma il provvedimento di condanna, una statuizione accessoria alla sentenza di
condanna.
[Es: se un soggetto si obbligato a dipingere la stanza, il creditore pu chiedere o lesecuzione in
forma specifica (condannare a dipingere la stanza) o in forma generica (risarcimento del danno) ex
2058cc.]

LE OPPOSIZIONI
Abbiamo visto i titoli esecutivi e abbiamo detto che il titolo esecutivo il requisito necessario e
sufficiente per procedere allesecuzione, a qualunque tipo di esecuzione. Abbiamo detto che i titoli
forniscono una rappresentazione sufficientemente certa per il codice dellesistenza e
dellammontare del credito. Anche se aggiungemmo il grado di certezza diverso perch un conto
la certezza che pu dare una sentenza di condanna, un conto la certezza che pu dare una
cambiale (perch chiunque potrebbe comprare una cambiale dal tabaccaio e imitare la firma di un
altro e andare dallufficiale giudiziario per esecuzione e l ufficiale giudiziario la esegue perch ha
un titolo esecutivo). E allora i titoli giudiziali sono pi certi dei notarili ed i notarili pi certi di
quelli stragiudiziali.
Ma anche lesistenza del titolo pi forte non d la certezza circa lesistenza e lattualit del credito.
Perch anche se la sentenza d la certezza che il vincitore della causa deve avere dei soldi, per non
detto che il soccombente paghi oppure non d la certezza che il credito non sia stato pagato
intanto.
Quanto allesistenza del credito ci pu essere una graduazione (ossia i titoli giudiziali battono i
notarili che battono gli stragiudiziali ) ma quanto allattualit nessuno dei titoli esecutivi d
certezza.
C un problema per : tutto quello che abbiamo visto fin ora ci dimostra che il processo esecutivo
un processo senza giudizio. Ossia in nessun momento il giudice svolge attivit di cognizione. il
giudice dellesecuzione non strutturato per dire chi ha ragione e chi torto. Le uniche attivit che
svolge al pi sono quelle di sentire le parti e dire :come lo vogliamo vendere sto bene con incanto
o senza incanto? oppure come la vogliamo eseguire questa demolizione con le ruspe o con i
picconi?.
Non c tutta quellattivit di allegazione e assunzione delle prove volte a stabilire chi ha ragione e
chi torto, come in processo di cognizione. il che vuol dire che se inizia il processo di esecuzione

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sulla base di una cambiale falsa o di una sentenza che stata gi pagata, il debitore pur affermando
che ha gi pagato o che non debitore il giudice dellesecuzione gli risponder :ma questo lo dici
tu? Ma il creditore dice il contrario. Io giudice dellesecuzione come faccio a stabilire chi ha
ragione e chi ha torto, io sono il giudice dellesecuzione non ho gli strumenti di cognizione ?. Ecco
perch il codice prevede le Opposizioni.
Le opposizioni sono delle parentesi di merito che possibile aprire per lo pi le apre il debitore
allinterno del processo di esecuzione per dedurre dei motivi contro lesecuzione e dice al giudice
caro giudice spogliati dei panni di giudice dellesecuzione, riprendi i panni di giudice della
cognizione e vedi chi ha ragione e chi ha torto. Perch solo dopo che avrai detto con le forme della
cognizione, con le regole del processo di cognizione (prima udienza, prove, 184, conclusionali,
repliche , sentenza, appello etc) chi ha ragione e chi ha torto, possiamo andare avanti. Allora il
processo dellesecuzione e resta un processo senza cognizione.
La parte, per lo pi il debitore che vuole far valere motivi contro quellesecuzione deve promuovere
unopposizione. Lopposizione apre una parentesi di cognizione nel giudizio di esecuzione. Il
giudizio di esecuzione si accantona ma poi lo vedremo - e il giudice dellesecuzione, dismette i
panni di giudice dellesecuzione e assume quelli di giudice della cognizione e tratta, istruisce e
decide lopposizione e solo dopo che lavr risolta potr riprendere, se dovr riprendere il processo
di esecuzione.
Es: se tizio debitore alludienza di autorizzazione della vendita del bene si oppone alla vendita e
dice caro giudice dellesecuzione tu non devi autorizzare nessuna vendita perch la cambiale e
falsa, il giudice dellesecuzione risponder caro tizio e io che ci posso fare del fatto che la
cambiale falsa? Io sono giudice dellesecuzione e lunica cosa che posso fare stabilire solo se
dobbiamo vendere con incanto o senza incanto, posso stabilire quale deve essere il prezzo base,
quale deve essere il rilancio se di 10 mila per esempio o di 50 mila ma non altro. a meno che tu non
faccia lopposizione cos che mi tolgo la giacca, mi dimentico di essere giudice dellesecuzione e
istruisco e decido la causa nelle forme del libro secondo e quando avremo finito riprender la giacca
di giudice dellesecuzione.
Allora il processo di esecuzione e resta un processo senza giudizio ossia un processo senza attivit
di cognizione, il giudice non deve stabilire chi ha ragione e chi ha torto ma ha ragione il creditore
che deve avere i soldi e ha torto il debitore che deve pagare i soldi. Ed il processo di esecuzione
una serie di operazioni materiali volte a ottenere la soddisfazione del creditore. Solo quando il
debitore ma poi vedremo non solo lui solleva unopposizione si apre una parentesi, un incidente
di cognizione nellambito dellesecuzione ed il giudice dellesecuzione dismette i panni di giudice
dellesecuzione, passa dal libro terzo al libro secondo, istruisce e decide nelle forme del libro
secondo con una normale sentenza normalmente appellabile, e solo quando si sar risolta
lopposizione riprender il giudizio di esecuzione.
[Non c esecuzione sulla base della scrittura privata non autenticata ovviamente. Nel caso della
scrittura privata autenticata invece si pu fare querela di falso oppure opposizione ossia il debitore
dir tutto vero ma io ho gi pagato].
D:se il titolo giudiziale perch il debitore dovrebbe fare opposizione e non impugnare la sentenza?
R: il debitore infatti non pu fare lopposizione ma deve fare limpugnazione. vi avrei detto domani
infatti che a fini dellopposizione ed in particolare dellopposizione allesecuzione di cui non ho
ancora parlato rilevante la differenza tra titoli giudiziali e titoli stragiudiziali. Perch :

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Contro i titoli stragiudiziali il debitore pu far valere qualunque motivo di inesistenza del
credito. quindi se il titolo stragiudiziale il debitore pu dedurre con lopposizione
allesecuzione qualunque ragione di inesistenza e di inattualit del credito.

Contro i titoli giudiziali invece il debitore pu far valere solo motivi sopravvenuti al
giudicato perch i motivi preesistenti al giudicato il debitore dovr farli valere con
limpugnazione. Quindi se il titolo giudiziale il debitore pu dedurre con lopposizione
allesecuzione solo le ragioni di inesistenza e di inattualit che sono sopravvenute al
giudicato. Tutte quelle antecedenti occorre farle valere in giudizio e se il debitore non le fa
valere in giudizio peggio per il debitore.
Es con titolo giudiziale: il prof fa firmare un foglio in bianco ad uno studente con la scusa
dellesame e poi lo completa con la dicitura lo studente X deve al prof 10 mila euro. Non un
titolo esecutivo perch la scrittura privata non autenticata in questo caso. per sempre una
scrittura privata e allora il prof inizia il giudizio di condanna contro lo studente e lo studente non
disconosce la sottoscrizione per la verit il discorso diverso perch la firma dello studente ma
va bene comunque cos e lo studente perde.
E allora il giudice condanna lo studente a pagare 10 mila euro e la sentenza poi passa in giudicato.
Il prof fa lesecuzione (titolo, precetto, pignoramento) e lo studente potrebbe dire vabb con
lopposizione faccio valere che il prof mi ha raggirato. Ma il giudice dellesecuzione dir mi
dispiace studente X, questa sentenza di condanna un titolo giudiziale, dovevi farlo valere nel
giudizio. Non lhai fatto e allora non lo puoi pi fare.
Es con titolo stragiudiziale : Se invece lo stesso giochetto il prof lo avesse fatto con una cambiale
ossia lo studente X firma una cambiale e il prof poi la riempie e poi il prof mette in esecuzione la
cambiale, poich la cambiale un titolo stragiudiziale lopposizione proprio la prima occasione
che il debitore studente X ha per dimostrare il giochetto.
Quindi ai fini dei motivi deducibili con lopposizione allesecuzione di cui non abbiamo ancora
parlato - rilevante la distinzione tra titoli giudiziali e stragiudiziali.
Le opposizioni ossia queste parentesi di merito che possono essere innescate sono tre che possono
essere raggruppate in due gruppi :

Opposizioni di merito : con la quale si contesta il diritto del creditore di procedere


allesecuzione forzata. Es: Allora se il debitore dice non puoi procedere perch la firma
sulla cambiale falsa. Rientrano nelle opposizioni di merito:
Opposizione allesecuzione : lopposizione con cui il debitore contesta il diritto
del creditore di procedere allesecuzione forzata per qualunque motivo possa
contestarlo salvo la differenza che abbiamo fatto tra titoli giudiziali e stragiudiziali.
Es: il debitore contesta che la firma non sua, la sentenza lha gi pagata, sono
passati 11 anni dalla sentenza di condanna e si prescritto il debito.
Opposizione di terzo allesecuzione : in questo caso il terzo non n il terzo
delespropriazione presso terzi, n il terzo proprietario ma il terzo che stato
illegittimamente colpito dalla espropriazione, e non tenuta a pagare il debito di un
altro e contesta il diritto del creditore di procedere allesecuzione forzata ma non su
tt i beni del debitore ma solo sul suo cellulare proprio su quel bene (della
studentessa)(perch il terzo in questo caso non ha dato pegno sul suo cellulare , non
soggetto passivo dellazione revocatoria) a differenza del terzo proprietario che
un terzo che viene legittimamente colpito dallespropriazione, tenuto a rispondere
con il suo bene del debito altrui perch il terzo in questo caso un terzo datore di

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pegno o ipoteca ha acquistato il bene gi gravato da pegno o ipoteca o colui che


soccombente nellazione revocatoria. Ma anche questo terzo contesta in qualche
modo il diritto del creditore di procedere allesecuzione forzata.
Es: il prof si fa prestare un cellulare da uno studente e dice che glielo riporta il
giorno dopo. Il prof si porta il cellulare dello studente a casa ma nel pomeriggio l
ufficiale giudiziario e comincia a pignorare i beni tra cui anche il cellulare della
studentessa. Ma la studentessa non il terzo che risponde con un debito proprio ma
una sfortunata che ha prestato il cellulare a chi aveva un precetto sul collo etc.
Quindi la studentessa in questo caso potr contestare il diritto del creditore, non di
procedere allesecuzione forzata contro il prof ma pu contestare il diritto del
creditore di procedere sul suo cellulare (della studentessa).
Ancora se la studentessa va dal giudice dellesecuzione quando ha la giacchetta, il
giudice dellesecuzione le dir e che me lo contesti a fare? Io non posso fare nulla
ma ancora una volta la via per la studentessa (terzo) quella di aprire una parentesi
di cognizione nel processo di esecuzione : cosi il giudice dellesecuzione diventa
giudice della cognizione (magari la studentessa deve esibire una fattura relativa al
cellulare) e stabilisce a chi appartiene il bene e solo dopo la sentenza di accertamento
il giudice dellesecuzione potr riprendere lesecuzione.
D: il terzo come fa a sapere che il suo bene oggetto di pignoramento, gli viene
comunicato?
R: NO assolutamente. Il terzo lo deve venire a sapere. Probabilmente glielo dir il
creditore oppure ci sar un giorno in cui l ufficiale giudiziario indirizzato dal
creditore andr dal terzo per dirgli che il suo cellulare sta per essere venduto.
Opposizioni formali : con la quale il debitore non nega non contesta di dovere dei soldi al
creditore ma afferma che si sta violando qualche regola del processo esecutivo. Es: se il
debitore dice non puoi procedere perch con il precetto mi hai dato 9 giorni anzi che 10 gg,
non sto dicendo che n devi avere i soldi ma che hai violato una regola formale del processo
esecutivo .
Lopposizione formale si chiama opposizione agli atti esecutivi (tutti gli atti
esecutivi , non solo titolo e precetto). Con lopposizione agli atti esecutivi si
contesta la regolarit formale dei singoli atti esecutivi. Attenzione: il debitore non
contesta il diritto del creditore ma sta solo contestando la violazione delle regole del
processo esecutivo.
Es: il debitore contesta che il creditore ha fatto istanza di vendita 7 gg dopo il
pignoramento invece di aspettare 10gg. Es2: il debitore contesta che il creditore ha
fatto il pignoramento 91 gg dopo il precetto.

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LEZIONE 40
Continuiamo il discorso iniziato ieri sulle opposizioni. Abbiamo detto che il processo di esecuzione
non strutturato per svolgere una cognizione cio per conoscere le ragioni delluno e dellaltro
comprende solo una serie di operazioni materiali volte a conseguire la soddisfazione del creditore.
Ecco perch nessuno pu andare dal giudice di esecuzione e dire guarda che il creditore non ha
diritto di fare quello che sta facendo perch il giudice di esecuzione dir a me basta la fotografia che
emerge dal titolo esecutivo e se il debitore gli dice: guarda quella fotografia non vera l ha fatta col
photoshop perch io in quel momento non stavo con quella ragazza in quel posto oppure dice quella
fotografia era vera ma non pi attuale la sentenza c ma io ho pagato, la cambiale vera la firma
e mia ma io ho pagato il giudice di esecuzione gli dir come abbiamo detto ieri inutile che queste
cose me le vieni a raccontare a me come giudice di esecuzione allinterno del processo di
esecuzione perch tu dirai che falsa lui dir che vera ma che cos questo litigio?
Un processo di cognizione, allora devi aprire una parentesi di cognizione nel processo di esecuzione
cio devi iniziare un giudizio nelle forme del libro secondo del quale pu darsi anche che mi
occuper io ma non come giudice di esecuzione ma come giudice di cognizione. Queste parentesi si
chiamano opposizioni che sono tre e sono classificabili in opposizioni di merito e opposizioni
formali.
Le opposizioni di merito sono quelle con cui si contesta il diritto del creditore di procedere
allesecuzione. La prima proposta dal debitore=> opposizione allesecuzione. La seconda
proposta dal terzo=> opposizione di terzo allesecuzione il cui bene sia stato illegittimamente
assoggettato allesecuzione
Opposizione formale lopposizione agli atti esecutivi perch non si contesta il diritto del
creditore non si dice tu non devi avere quei soldi, tu li devi avere ma hai infranto una delle regole
che governano il processo. Le regole sul processo esecutivo vanno rispettate se non si rispettano il
modo per farne valere la violazione lopposizione agli atti esecutivi.
OPPOSIZIONE ALLESECUZIONE=> lopposizione che propone il debitore il quale contesta il
diritto del creditore di procedere allesecuzione forzata, si dice che unopposizione che riguarda
lan dellesecuzione, il se si pu fare lesecuzione oppure no, se si ha il diritto promuovere e
coltivare lesecuzione oppure no. Il debitore pu contestare il diritto del creditore per qualunque
motivo: non hai il titolo esecutivo, il titolo esecutivo ce lhai ma non attuale per esempio una
scrittura privata autenticata cui abbiamo posto un termine ti pagher il primo giugno siamo a
febbraio oppure il titolo esecutivo falso una cambiale ma la firma falsa oppure il titolo
esecutivo inattuale cio superato, c la cambiale ma ho pagato, cio la sentenza di condanna ma
ho gi pagato.
Oppure il debito si prescritto ce l hai la sentenza di condanna ma sono passati oltre 10 anni da
quando passata in giudicato perci il tuo diritto si prescritto quindi non puoi pi fare il processo
esecutivo, il debitore andr dal giudice di esecuzione e dir ma il suo diritto si prescritto sono
passati 11 anni e ancora una volta il giudice di esecuzione dir non me lo devi venire a dire come
giudice di esecuzione perch a fronte di te che dirai che sono passati 11 anni lui dir che ha
interrotto la prescrizione perci dobbiamo fare una causa, dobbiamo fare un giudizio come?
Secondo le regole del libro secondo cio devi proporre lopposizione, lopposizione allesecuzione.
Tutte le ragioni inesistenza del titolo esecutivo, inattualit del titolo esecutivo nel senso che
soggetto a termine o a condizione e il termine non ancora scaduto e la condizione non si ancora
verificata, falsit del titolo esecutivo, superamento del titolo esecutivo perch si gi pagato,
prescrizione del diritto per qualunque motivo, il debitore voglia negare che il creditore ha diritto di

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procedere ad esecuzione forzata lunica cosa che pu fare e lopposizione allesecuzione. Con la
precisazione che quanto ai motivi deducibili con lopposizione allesecuzione bisogna distinguere
tra titoli giudiziari e titoli stragiudiziari.
Perch se il titolo stragiudiziale io posso far valere tutti i motivi che vi ho detto se il titolo
giudiziale io posso far valere tutti i motivi che vi ho detto ma con una limitazione solo quelli
temporalmente successivi al giudicato; perch quando c un giudizio in corso tutti i motivi di
inesistenza del credito li devo far valere ne giudizio.
Es: convengo in giudizio ines le ho prestato 10mila euro e non me li ha ridati lei si difende in mille
modi diversi ma non deduce di aver pagato(nel processo di cognizione) perde=> sentenza di
condanna=>passa in giudicato e ines potrebbe pensare vabb ma io ho pagato lui non ha il diritto di
procedere allesecuzione forzata, mo il pagamento lo faccio valere con lopposizione allesecuzione
no perch essendo il pagamento anteriore al giudicato avevi lonere di dedurlo di farlo valere nel
giudizio, non avendolo fatto non puoi farlo valere con lopposizione allesecuzione. Perch quando
il titolo giudiziale e il fatto estintivo del credito si verificato prima del giudicato il fatto
deducibile deducibile solo nel giudizio in cui si forma il titolo.
Quando il titolo giudiziale sono deducibili tutti i motivi che abbiamo detto ma solo se successivi
al giudicato. (quindi se l eccezioni, contestazioni relative allesistenza del credito antecedenti al
giudicato non le faccio valere nel processo di cognizione in cui si forma il titolo esecutivo poi dopo
non le posso pi far valere nel processo esecuti e nellopposizione allesecuzione; mia deduzione).
Se io convengo ines e ines non fa valere la prescrizione 20 giorni prima della prima udienza di
comparizione tale eccezione se l bruciata in primo grado, non la pu far valere in appello e non
pu dire vabbuo ma poi tanto dopo faccio opposizione allesecuzione, no vale sempre lo stesso
principio non lhai dedotta secondo le regole proprie del giudizio ordinario non potrai fare
lopposizione allesecuzione. Viceversa se il credito risulta da un titolo stragiudiziale la sede per
far valere la prescrizione proprio e solo lopposizione allesecuzione.
Cio dice il codice tu un giudizio tieni per giocarti le tue carte lopposizione allesecuzione non pu
essere la partita di ritorno per recuperare i deficit della partita di andata. Il giudizio a partita unica.
Allora fermo che con lopposizione allesecuzione il debitore deduce qualunque motivo di
inesistenza del credito ovviamente questo principio va coordinato con le regole proprie del giudizio
che e resta un giudizio che si fonda su preclusioni rigide e progressive per cui se non ho fatto
valere i motivi antecedenti al giudicato secondo le regole i tempi e le preclusioni che noi
conosciamo me li sono giocati per sempre. Perch quando il titolo esecutivo giudiziale con
lopposizione allesecuzione sono deducibili soltanto i motivi di inesistenza sopravvenuti al
giudicato.
Allora lart 615 dice che con lopposizione allesecuzione si contesta il diritto della parte istante
cio del creditore di procedere ad esecuzione forzata. Lopposizione allesecuzione pu essere o
preventiva o successiva. preventiva quando proposta prima dellinizio dellesecuzione.
successiva quando proposta dopo. L esecuzione per espropriazione comincia col pignoramento
(anche se ho pegno ed ipoteca c pignoramento perch non si pu procedere direttamente alla
vendita della cosa).
Lopposizione preventiva quando dopo il precetto e prima del pignoramento oppure fermo
restando che queste opposizioni valgono per tutte le esecuzioni ad esempio se lesecuzione per
rilascio che inizia con lavviso dopo il precetto e prima della notifica dellavviso. Allora condizione
minima affinch si possa proporre lopposizione allesecuzione la notifica del precetto non basta il
titolo esecutivo (ma il pi delle volte vengono notificati insieme). preventiva quando proposta
prima dellinizio dellesecuzione. successiva quando proposta dopo. La differenza tra
preventiva e successiva attiene alla forma dellatto e al giudice cui si rivolge. Perch se preventiva

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cio prima del pignoramento lufficiale giudiziario non ha ancora portato il pignoramento in
cancelleria e non stato ancora nominato il giudice dellesecuzione. Non c ancora il giudice
dellesecuzione per cui la opposizione si propone con citazione ad un giudice che noi non
determiniamo , non ci interessa, diciamo al giudice che sar competente per lesecuzione, al prof
basta ci anche in sede desame.
Nella opposizione preventiva competente anche il giudice di pace, sullesecuzione sempre
competente il tribunale, sullopposizione allesecuzione si guarda al valore del credito contestato
quindi competente anche il giudice di pace oltre che il tribunale. Il giudice diciamo che sar
competente per lesecuzione pero pu essere anche il giudice di pace. Questa una complicazione
alla quale non voglio scendere.
Se invece iniziata lesecuzione lopposizione si propone con ricorso al giudice dellesecuzione, il
ricorso sempre un atto che noi abbiamo visto di striscio non quello in cassazione, un atto che
come prima cosa va depositato presso il giudice al quale ci si rivolge, sar il giudice che con decreto
in calce al ricorso fissa ludienza e poi una copia del ricorso e del decreto vengono notificati al
creditore. Mentre invece con la citazione ludienza la fissa il debitore opponente che attore.
Quando lopposizione successiva oltre a tutti i motivi che abbiamo detto prima si fanno valere con
lopposizione allesecuzione anche i motivi di impignorabilit dei beni, lufficiale giudiziario mi ha
pignorato la fede il letto gli strumenti da lavoro il modo per far valere limpignorabilit e
lopposizione allesecuzione ovviamente successiva perch se faccio valere limpignorabilit vuol
dire che il pignoramento ci gi stato.
Ci sar cosi unudienza o quella fissata nella citazione o quella fissata dal giudice dellesecuzione in
calce al ricorso. In questa udienza il giudice dellesecuzione, se lopposizione successiva, deve
valutare se competente lui oppure no. Cio se lopposizione successiva alla prima udienza il
giudice dellesecuzione che il giudice del tribunale deve valutare se competente il tribunale o il
giudice di pace, se competente lui trattiene se competente il giudice di pace rimette al giudice di
pace. Allora se lopposizione preventiva avendo noi applicato le regole di materia valore e
territorio previste che noi non guardiamo abbiamo sicuramente adito un giudice competente giudice
di pace o tribunale con la citazione fino a 5000 mila giudice di pace dopo 5000 mila tribunale e
siamo sicuri che il giudice competente. Se invece lopposizione preventiva abbiamo fatto ricorso
al giudice desecuzione che sicuramente il tribunale, il giudice di pace non mai giudice di
esecuzione, con udienza da lui fissata con decreto in calce al ricorso il giudice di esecuzione valuta
se competente il tribunale cio lui trattiene la causa di opposizione altrimenti la rimette al giudice
di pace.
Domanda: ma allora perch devo fare domanda al giudice di esecuzione se poi ci rimette al giudice
di pace? non era pi semplice dire falla al giudice di pace come nella prima ipotesi? perch il
legislatore sa bene che chi propone unopposizione allesecuzione 9 su 10 chiede la sospensione
dellesecuzione e allora si va dal giudice di esecuzione perch il giudice dellesecuzione nella prima
parte della udienza valuta listanza di sospensione cio valuta velocemente i motivi di opposizione
se gli sembrano una perdita di tempo non sospende se gli sembra che qualcosa potrebbe essere
fondata sospende e poi istruisce la causa di merito se lui il giudice competente (tribunale)
altrimenti rimette al giudice di pace.
Non automatica ma va richiesta dal creditore (secondo me sbaglia debitore) e bisogna dice lart
624 che ricorrono gravi motivi intendendo per gravi motivi non il pregiudizio al debitore perch
lesecuzione per definizione fa male ma la verosimile fondatezza dellopposizione.
Cio tu caro felice hai fatto lopposizione e dici guarda che quello mi ha fatto pagare dei soldi che
non dovevo, il giudice dellesecuzione dice tutto questo sar oggetto di giudizio di merito oh pero
secondo me felice non che vuole perdere tempo vero allora sospende e andiamo avanti col

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giudizio di merito. Allora quando lopposizione preventiva non c questa stringente necessit di
sospendere lesecuzione, quando invece lopposizione successiva lunico che pu sospendere
lesecuzione sar il giudice dellesecuzione, anche se poi il giudice dellopposizione dovr essere
per ragioni di valore il giudice di pace.
Cio il tribunale dir lesecuzione si fa davanti a me e la sospendo io poi per la causa di merito vai
pure davanti al giudice di pace ma lesecuzione la sto gestendo io sono io che la devo sospendere se
ritengo che va sospesa. Poi preventiva o successiva che sia lopposizione allesecuzione continua
con un normale giudizio di merito prove conclusionali sentenze appello bla bla..tutto un giudizio
di merito di cognizione libro2 nel quale felice sostiene che non gli deve dei soldi e laltro si.
Poi se il giudice di esecuzione ha sospeso lesecuzione il processo di cognizione va avanti ma
lesecuzione sospesa, attenzione sospesa non vuol dire estinta vuol dire che il pignoramento
rimane ma non va avanti non facciamo la vendita e tutte le cose che sappiamo, poi se lesecuzione
proseguir o no dipende ovviamente dallesito del giudizio di opposizione.
Perch se felice perde la ricevuta vera (gli hanno prestato i soldi) lesecuzione va avanti e io dovr
riassumerla, ma se felice vince e cio la ricevuta falsa lesecuzione viene meno perch io
ovviamente non ho pi diritto ad avere quei 10.000 mila euro. Per se il giudice dellesecuzione
ritiene che non ci sono i gravi motivi e non sospende lesecuzione va avanti finisce prima del
giudizio e quindi felice ne ha un danno perch intanto i suoi beni saranno stati venduti e semmai i
soldi mi saranno stati dati a quel punto lui pu esercitare unazione di ripetizione di quanto
attraverso lesecuzione ha illegittimamente pagato.
Lopposizione allesecuzione quindi si svolge secondo le normali regole del giudizio di cognizione
si chiude con una sentenza normalmente appellabile, normalmente ricorribile per cassazione.
Oltre che preventiva e tardiva lopposizione allesecuzione pu anche essere tempestiva o tardiva.
tempestiva se avviene prima della vendita tardiva se avviene dopo. Per la verit questa
distinzione va aggiustata. Perch se questa distinzione la guardiamo dal lato degli effetti e a me la
cosa che interessa di pi. Io chiamerei tempestiva quella che si propone prima della vendita e si
conclude prima della vendita; da quella che anche proposta prima della vendita si conclude dopo la
vendita.
Mi spiego se viene proposta opposizione e il processo esecutivo viene sospeso questa distinzione
non viene neanche in evidenza, ma se viene proposta opposizione e il processo esecutivo non viene
sospeso il momento in cui viene decisa e viene accolta fondamentale per stabilire al debitore che
cosa viene restituito.
Perch se felice vince lopposizione prima della vendita felice si riprende il bene, ma se felice
vince lopposizione dopo la vendita cio questo accoglimento tardivo felice ha diritto al ricavato
se c ancora, se non c pi ha diritto alla restituzione da parte del creditore o dei creditori che si
sono presi quei soldi. La preventiva sicuramente tempestiva.
Lopposizione allesecuzione non ha termini cio felice riceve il precetto e dice non avr mai il
coraggio di farmi il pignoramento sulla base di una ricevuta falsa(attenzione ricevuta non titolo
esecutivo esempio sbagliato) e io faccio il pignoramento, lui dice non avr mai il coraggio di
chiedere la vendita finch non arriva alle strette e dice mo devo fare opposizione.
Lopposizione allesecuzione non conosce termini ovviamente finch dura lesecuzione posso
proporla dopo c unazione di restituzione non c opposizione allesecuzione. Ci che conta sono
gli effetti perch agli effetti della restituzione unopposizione tardiva perch proposta tardi dopo la
vendita o unopposizione tempestiva ma che non ha dato luogo alla sospensione ma che si conclude
dopo la vendita da luogo agli stessi effetti=> la restituzione del ricavato non dei beni.

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Problema di vincenzo non ha capito la differenza tra tardiva e tempestiva: facciamo la versione pi
semplice tu proponi opposizione dopo il pignoramento ma prima della vendita e lopposizione si
conclude prima della vendita e la vinci; viene meno il processo esecutivo e tu ti riprendi il bene
pignorato. Supponiamo invece che tu proponi unopposizione dopo la vendita o la proponi prima
ma il giudice non sospende e tu hai ragione dopo la vendita, noi dovremmo andare da chi ha
comprato il bene e dire sai tu sei venuto allasta hai fatto tutto sto casino non serve a niente perch
mo dobbiamo dare il bene a vincenzo.
Glielo possiamo dire? No perch gi difficile che uno si compra i beni allasta figuriamoci se poi
sa che rischia di doverlo restituire, quello a cui allora hai diritto sono i soldi. I soldi sono il ricavato
della vendita. Non un risarcimento la restituzione dei soldi.
Il secondo tipo di opposizione lopposizione agli atti esecutivi=> se con lopposizione
allesecuzione il debitore contesta lan cio il se dellesecuzione cio il diritto del creditore, qui si
contesta il quomodo, sarebbe il come, il quo modo in che modo stiamo procedendo. Cio il debitore
non dice non devi avere i soldi, dice hai violato qualcuna di quelle regolette che dovevi studiare
alluniversit.
La prima particolarit di questa opposizione e che mentre lopposizione allesecuzione non ha
termini questa opposizione sorretta a termine va proposta entro 20 giorni dal compimento dellatto
viziato. Anche questa pu essere preventiva o successiva. preventive se latto della cui regolarit
formale si dubita il titolo esecutivo o il precetto.
E anche questa si propone con citazione utilizziamo la regola generale che ci evita di scendere nel
particolare al giudice competente per la esecuzione, ripeto mi basta. preventiva perch proposta
prima del giudizio di esecuzione. Poi essendo proposta prima dellinizio dellesecuzione vuol dire
che riguarda titolo e precetto. Se proposta prima vuol dire che contesto la regolarit formale, quindi
una nozione pi ampia anche della nullit, del titolo o del precetto.
Qui la distinzione tra titolo giudiziali e non giudiziali non ha rilievo perch io qui contesto la
regolarit formale del titolo Es: la sentenza di condanna che non ha la formula esecutiva, quindi non
un problema di motivi deducibili o no nel giudizio di cognizione un problema di regolarit
formale del titolo. Quando invece lopposizione proposta dopo linizio dell esecuzione contro il
titolo e il precetto se non l ho potuto proporre prima ma comunque contro qualunque atto
dellesecuzione di cui contesto la regolarit formale successiva con ricorso al giudice d
esecuzione.
Alludienza pu sospendere la procedura esattamente come prima oppure no. Solo che qua una
volta che lha sospesa o no non deve valutare la competenza sua del tribunale o del giudice di pace,
perch attenzione qui non un problema di valore del credito, qui stiamo discutendo delle regolarit
di un atto, gli atti esecutivi si stanno svolgendo davanti al giudice dellesecuzione lui lunico
competente sugli atti esecutivi sono quello che si fanno davanti a lui.
Dunque la causa resta sicuramente davanti al giudice di esecuzione come giudice della cognizione.
Laltra particolarit e che qui la causa decisa con sentenza non impugnabile. Essendo non
impugnabile questa sentenza sar ricorribile solo in cassazione con il ricorso straordinario. Quindi
non appellabile. Allora anche questa si divide in preventiva e successiva le somiglianze(con quella
di prima) sono con citazione prima e con ricorso dopo, le differenze sono che c un termine di 20
giorni dallatto che si vuole contestare.
Altra differenza e che viene sempre trattata istruita e decisa dal tribunale non pi come giudice
dellesecuzione ma come giudice della cognizione dopo che avr provveduto a sospendere o no e
viene decisa con sentenza non appellabile. Mentre la sentenza sullopposizione allesecuzione e

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normalmente appellabile e ricorribile in cassazione perch i valori in gioco sono diversi. Con
lopposizione agli atti esecutivi non regolarizzo gli atti viziati ma costringo il creditore ad iniziarne
una nuova.
Per come l ho raccontata legittimato alle due opposizioni e solo il debitore perch nella prima il
debitore vuole negare il credito nella seconda solo il debitore che contesta la regolarit formale, il
creditore quello che gli atti esecutivi li compie o comunque a cui favore vengono compiuti anzi se
c in vizio lui tende a nasconderlo non lo far mai valere.
In effetti lopposizione allesecuzione vede come unico legittimato a proporla il solo debitore.
Anche lopposizione agli atti esecutivi dovrebbe vedere come unico legittimato il solo debitore
perch lunico ad avere interesse a far valere la regolarit formale. La cassazione per ha esteso
questo rimedi dalla sola possibilit di far valere la sola irregolarit formale anche a rimedio generale
per far valere anche la incongruit o inopportunit degli atti esecutivi.
Esteso questo requisito legittimante dalla irregolarit formale alla incongruit o inopportunit degli
atti si viene ad ampliare anche la legittimazione che si estende ai creditori cio e vi faccio un
esempio altrimenti sono solo parole, finch il requisito era solo la irregolarit formale il creditore
quello che le irregolarit formali le mette sotto al tappeto, se per questo rimedio si estende anche a
far valere la incongruit o inopportunit degli atti il rimedio vede come legittimati anche i creditori.
Es: udienza di autorizzazione alla vendita il giudice va alludienza e il creditore dice oggi il mercato
degli immobili a nola e depresso se aspettiamo 3 mesi c un boom enorme perch li ci costruiscono
discoteche scuole ecc., il giudice dellesecuzione dice no io voglio vendere oggi. Io voglio far
capire che sta sbagliando attenzione il suo non un atto irregolare(quello del giudice) perch lui ha
seguito tutte le regole del codice un atto inopportuno, il modo per far valere le inopportunit
lopposizione agli atti esecutivi che facendo valere linopportunit la potr far valere non solo il
debitore ma anche il creditore. Oppure per esempio conversione del pignoramento il giudice fissa
ludienza e fissa un certo importo di conversione io creditore dico che quel provvedimento
incongruo, lui delle regole del codice di procedura civile non ha sbagliato nulla, ma non ha tenuto
conto degli interessi li deve aumentare=>opposizione agli atti esecutivi.
Non facendo valere lirregolarit formale ma lincongruit o inopportunit degli atti del processo
desecuzione lopposizione agli atti esecutivi pu essere proposta sia dal creditore(che dice poco)
che dal debitore(che dice troppo). Poi c il problema pratico che il giudice dellopposizione agli
atti esecutivi lo stesso giudice dellesecuzione allora che vantaggio ho se sempre lui alla fine che
decide su quella cosa? Innanzitutto con lopposizione che ha le normali regole di un giudizio di
cognizione io avr molte pi occasioni per dimostrare quello che gli ho detto verbalmente
alludienza di vendita dove non si fa una cognizione, qua gli porto le prove faccio venire il sindaco
che dice che c questo piano di sviluppo, gli porto il paino regolatore.
vero che il giudice sempre lo stesso e che capa tost con sentenza mi dir che va benissimo
cosi che dobbiamo vendere adesso ma ho poi la possibilit di fare ricorso per cassazione. Il
creditore non ha interesse a far valere la mera irregolarit formale e come se lo studente allesame
dice ma tu non me lhai chiesta lesecuzioneestesa lopposizione agli atti esecutivi allincongruit
o allinopportunit vede come legittimati anche i creditori.
Terza forma di opposizione unopposizione di merito ed lopposizione di terzo
allesecuzione=> a casa del debitore quando va lufficiale giudiziario a fare il pignoramento cera
anche liphone di maddalena e lo pignora. Ma maddalena non una che ha dato in pegno il suo
iphone per il mio credito altrimenti sarebbe una che risponde pur senza debito. Poveretta successo
ma lei non pu rispondere del mio debito col suo bene, cio in questo caso il suo bene stato
illegittimamente assoggettato allesecuzione. Lei non contesta il diritto del creditore di procedere ad

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esecuzione forzata in generale perch a maddalena del mio creditore e dei miei debiti non gliene
pu fregare niente, maddalena contesta il diritto del creditore di procedere ad esecuzione forzata su
quel bene lei dice prenditi tutto ma ridammi il mio iphone.
Anche lopposizione di terzo pu essere preventiva o successiva se viene venduto liphone e vince
lopposizione di terzo ha diritto al ricavato se la vendita inferiore al valore del bene ha diritto per
anche al risarcimento del danno. Lopposizione del terzo appunto lopposizione del terzo che
pretende di avere la propriet o altro diritto reale sui beni pignorati. Che pretende, cio che afferma
perci un processo di cognizione.
una lite meramente affermata lo dice maddalena, il creditore dice quando mai vi siete messi
daccordo per togliermi liphone. Perci un processo di cognizione. Qui non c distinzione tra
opposizione preventiva e opposizione successiva perch il pregiudizio al terzo deriva dal
pignoramento quindi lopposizione di terzo per definizione solo successiva. Essendo solo
successiva si pu fare solo con ricorso al giudice desecuzione, prima della vendita o
dellassegnazione, pu essere fatta anche dopo, ma se la faccio dopo ho diritto al ricavato pi
risarcimento danni ma non avr pi il bene. O stesso discorso di prima se la faccio prima ma il
giudice di esecuzione non sospende e viene accolta dopo maddalena ha diritto al ricavato non pi la
bene perch non possiamo dire a chi lha comprato che venuto allasta non possiamo dire amm
pazziat restituisci tutto.
Anche qua il giudice fissa unudienza in calce al ricorso si fa una copia del ricorso e del decreto e si
notifica allaltra parte. Alludienza compaiono creditore, debitore e terzo e il giudice dice che
facciamo? Le parti potrebbero raggiungere un accordo cio il creditore pu dire vero liphone di
maddalena, se si raggiunge laccordo il giudice con ordinanza stabilisce la restituzione del bene al
terzo. se era lunico bene il processo di esecuzione finisce li se ci sono altri beni il processo
esecutivo continua sugli altri beni.
Se invece non si raggiunge laccordo il giudice provvede come nellopposizione allesecuzione
sospende se listanza di sospensione e se ci sono i gravi motivi cio la verosimile fondatezza, e poi
valuta il valore se competente il tribunale trattiene se no dice iphone 600euro giudice di pace.
Lesecuzione resta davanti a lui sospesa oppure no se ha sospeso oppure no la causa di merito si fa
davanti al giudice competente per materia o per valore. Con la precisazione dellopposizione tardiva
che abbiamo gi detto, se lopposizione pure proposta prima della vendita ma il giudice non
sospende e i beni si vendono i diritti del terzo si fanno valere sulla somma ricavata.
C unaltra particolarit sono venuti a casa e mi hanno pignorato un quadro vincenzo lo vuoi 30?
Corrado lo vuoi 30? Vincenzo tu fai opposizione di terzo dici che il quadro tuo, e voi venite a fare
i testimoni e dite che io lho venduto a vincenzo, poi vincenzo una volta che ha vinto opposizione di
terzo me lo ridai e io vi pago a tutti. Poich il codice sa come funzionano queste cose, il terzo
componente quando si tratta di beni mobili pignorati a casa del debitore non pu provare con
testimoni il suo diritto per evitare queste cose.
Tranne che la presenza dei beni del terzo nella casa del debitore o nellazienda del debitore non sia
resa verosimile dalla professione o dal commercio esercitati dal terzo o dal debitore art.621. Prima
di venire qui avete portato la macchina a riparare lufficiale giudiziario andato e mi ha pignorato
la macchina potete provare per testimoni che avete portato la macchina a riparare, perch
verosimile che un o che deve aggiustare la macchina la lascia allofficina.
Ecco perch vi ho fatto lesempio del quadro e non del computer perch il computer potrei provarlo
per testimoni mi basta chiedere il favore a 3 o 4 di voi di venire a testimoniare che io sono sempre
venuto con questo pc, quindi che questo pc evidentemente mio. Questo lo posso fare perch
verosimile che un professore abbia in casa un pc. Lopposizione di terzo allesecuzione un

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normalissimo, tranne questa variante, giudizio di cognizione, tutte le prove tranne queste
eventualmente, conclusionali sentenza di primo grado normalmente appellabile ecc Cio le
opposizioni di merito sono salvo questa variante sono giudizi normalissimi perch hanno ad oggetto
un diritto, il diritto di credito o il diritto del terzo sul bene e quindi devono conoscere tutte quelle
che sono le tappe del processo di cognizione I, II, cassazione. Lopposizione agli atti non un
giudizio sul diritto ma un giudizio sulla congruit opportunit e regolarit formale dellatto, qui ci
possiamo togliere un grado e facciamo prima.
Nellimpianto originario del codice queste sentenze non erano proprio impugnabili(quelle relative
allopposizione agli atti esecutivi perch riguardavano vizi formali tutto veniva risolto allinterno
del processo di esecuzione), oggi invece con la costituzione tutte le sentenze sono impugnabili
almeno in cassazione allora anche queste sentenze sono ricorribili in cassazione.
Sospensione ed estinzione non le vediamo insieme ma comunque sann fa.
Rimettiamo a fuoco le differenze tra le tre figure di terzo cha abbiamo incontrato. Noi abbiamo
incontrato lespropriazione mobiliare presso terzi, lespropriazione contro il terzo proprietario e
lopposizione di terzo allesecuzione. Ciascuno non ha niente a che vedere con gli altri 2.
Nellespropriazione mobiliare presso terzi il terzo il debitore del nostro debitore ed coinvolto
nellesecuzione unicamente perch lui deve collaborare per venirci a dire o comunicarci tranne
raccomandata di quali somme debitore verso il nostro debitore. Il terzo dellespropriazione
contro il terzo proprietario invece un terzo legittimamente assoggettato allesecuzione bench
lui sia terzo rispetto al rapporto obbligatorio ma sia parte del processo esecutivo.
Ed parte del processo esecutivo anche se terzo rispetto al rapporto obbligatorio perch una di
quelle figure di responsabilit senza debito, cio si risponde con un proprio bene pur senza essere
debitore e abbiamo detto che il terzo datore di pegno o ipoteca per debito altrui, colui che gi
acquista un bene gravato di pegno o ipoteca, e colui verso il quale stata dichiarata inefficace per
frode la alienazione(divinazione)(non ho capito bene la parola minuto 1.21.20) non perde la
propriet ma il creditore che ha vinto lazione revocatoria aggredir il bene nel suo patrimonio.
Mentre il terzo dellopposizione di terzo allesecuzione e chi invece non solo non parte del
rapporto obbligatorio ma non pu essere parte neanche del processo esecutivo, cio non pu essere
assoggettato al pignoramento e quel poveretto che ha avuto la sfortuna che un suo bene si trovava
nella casa del debitore. In questa ipotesi lui non responsabile sul piano sostanziale non
responsabile sul piano processuale, lopposizione di terzo serve proprio per togliere, per dimostrare
se non c laccordo, che il bene il suo, quindi per toglierlo dalla massa pignorata e riprenderselo.
Qui chiudiamo il terzo libro.
INIZIAMO A PARLARE DEL 4 LIBRO: il quarto libro parla dei procedimenti speciali.
Speciali non vuol dire che sono eccezionali, che non si fanno mai, anzi spesso sono pi frequenti
del processo di cognizione. Speciali vuol dire che seguono un procedimento diverso, e dopo diremo,
pi semplice del processo di cognizione ordinario. Cio quello il modello base, tutti i
procedimenti diversi da quello sono speciali. Il 4 libro, non un libro ordinato come i precedenti,
perch mussolini aveva fretta e voleva subito pubblicare il codice dellimpero, chiama quelli che
stavano lavorando e dice a che punto state?
I primi 3 sono pronti, il 4 una confusione enorme, non mi interesse mettete tutto insieme che ho
fretta devono essere pubblicati. Poi nel tempo ci sono stati degli interventi normativi che hanno dato
un certo ordine. Anche questo libro si divide in titoli capi e sezioni. a noi interessano i procedimenti
del titolo primo perch statisticamente sono quelli pi utilizzati, che intitolato dei procedimenti
sommari. I procedimenti che inizieremo a guardare da marted sono speciali perch sommari,

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sommari vuol dire che sono diversi dal procedimento ordinario del titolo secondo, cio dal
procedimento di cognizione, perch pi rapidi, pi semplici, pi deformalizzati di quel modello. Se
quello il modello base perch il pi complesso, citazione 90 giorni, 20 giorni prima, prove,
prima udienza, conclusionale ecc questi sono diversi perch pi semplici, sono sommari, meno
regolamentati dunque di conseguenza saranno pi rapidi di quello. Poi la sommariet che li
caratterizza varia da procedimento a procedimento.
I primi che due che studieremo sono il decreto ingiuntivo e la convalida di licenza o di sfratto e la
loro caratteristica di alternativi, facoltativi rispetto al giudizio ordinario. Cio io posso far valere
quella pretesa o in un normale giudizio ordinario come quello previsto nel libro secondo, oppure
scegliendo la via pi veloce del decreto ingiuntivo o della convalida di sfratto. Nessuno mi obbliga
a luna o laltra cosa, c piena alternativit, piena libert nellalternativa.
Il terzo tipo di procedimento sommario che invece vedremo, attengono al terzo tipo di azione che
noi ancora non abbiamo visto. Noi abbiamo visto giurisdizione di cognizione e giurisdizione di
esecuzione, ma oltre a queste due c pure una terza azione quella cautelare, perch i processi hanno
una loro durata fisiologica che non breve citazione 90 giorni i termini, i processi ordinari non
finiscono in pochi giorni n in pochi mesi, eppure ci sono situazioni che devono essere tutelate
immediatamente, perch quando saranno tutelate con la sentenza tra anni ormai il danno che si
prodotto non pi riparabile.
Pensato agli esempi che ho fatto in questo periodo tipo devo avere 10 mila euro da te faccio
citazione comparsa di risposta (processo ordinario) poi tanto mi darai pure gli interessi che
matureranno, tutto bello, ma se io sono un lavoratore dipendente e devo avere i soldi dal mio datore
di lavoro perch senza quelli la mia famiglia non mangia, posso mai aspettare 3 anni. Ecco che la
normale azione di cognizione, la normale azione di esecuzione non basta. Per situazioni come
queste provvede la giurisdizione cautelare che per definizione sommaria, perch per definizione
deve essere pi rapida, deformalizzata rispetto al giudizio ordinario.
Perch il giudizio ordinario ci mette 3 anni ma io lordine al datore di lavoro di pagare lo stipendio
lo devo avere oggi lo devo avere domani fra una settimana ma lo devo avere subito. Il mio vicino ha
una bella quercia che sta cadendo sulla mia casa. Ah se faccio giudizio ordinario eeehh quella
cade, allora perlomeno voglio un provvedimento che dice congeli la situazione cos com, dica al
mio vicino mettici delle reti intorno che almeno lalbero non mi cade in testa poi ci giochiamo la
partita. Questo deve essere fatto attraverso un procedimento molto pi rapido molto pi semplice
perch non posso aspettare molto. Devo avere 10mila euro da felice, sto tranquillo perch lui ha una
bella villa, domani so che se la vende. Se faccio procedimento ordinario ah quello non solo si
vende la villa ma s magn pur tutt e sord allor ho bisogno di un provvedimento subito che gli
impedisca di vendere la casa. Tutela cautelare che avviene nelle forme di un procedimento
sommario che un procedimento pi semplice pi rapido pi schematico del processo di cognizione
ordinario. Altrimenti il provvedimento immediato non lottengo. Anche la sospensione
dellesecuzione vista prima una misura cautelare il giudice provvede in ununica udienza sulla
base di una cognizione molto rapida, vediamo se non dice fesserie, se non le dice sospendo, se
invece solo il classico debitore che vuole solo perdere tempo non sospendo=> Misura cautelare
perfetto.
Allora i tre procedimenti sommari che studieremo sono il procedimento monitorio o procedimento
per lingiunzione o procedimento per decreto ingiuntivo. Procedimento per convalida di licenza o di
sfratto. Procedimenti cautelari.

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LIBRO 4
PROCEDIMENTO DINGIUNZIONE O PROCEDIMENTO MONITORIO
Si tratta di un procedimento alternativo rispetto al modello ordinario del libro secondo( ossia alla
citazione) e facoltativo ( ossia se si vuole lo si sceglie altrimenti si pu fare una normale citazione).
Si tratta di vedere allora quando si pu scegliere il DECRETO INGIUNTIVO(detto anche
procedimento monitorio).
Non si pu scegliere il decreto ingiuntivo per qualsiasi tipo di obbligo: ossia non per qualunque
bene ma bisogna essere:
creditori di una somma di danaro;
oppure di una determinata quantit di cose fungibili;
oppure aver diritto alla consegna di una cosa mobile determinata.

Quindi non si pu avere per le somme non liquide (Es: se Tizio investe caio, caio ha diritto al
danaro ma non si sa ancora quanto, quindi non si pu utilizzare il procedimento per decreto
ingiuntivo) e per le cose immobili(per il rilascio degli immobili vedremo che c un altro
procedimento speciale).
Non si pu scegliere il decreto ingiuntivo per qualsiasi tipo di azione di cognizione: sono escluse le
azioni di mero accertamento e le azioni costitutive perch bisogna essere creditori ossia mirare ad
un provvedimento di condanna(azioni di condanna).
Esistono due tipi di procedimenti monitori:
Procedimento monitorio documentale: che si ha quando del diritto fatto valere si d la
prova scritta;
Procedimento monitorio puro: che si ha quando il credito riguarda onorari di esercenti la
libera professione. In questo caso il documento dato dallordine professionale non d la
prova, ma un parere dellordine, un visto di congruit dellordine. (esempio parcella degli
avvocati).
Esempio: cosa fa il professionista per ottenere il decreto ingiuntivo? Fa un elenco delle
attivit che ha compiuto e determina lammontare che gli spetta in base alla tariffa
professionale. Poi porta questo elenco al proprio ordine di appartenenza che d un parere di
congruit ossia lordine dice che per quelle prestazioni congruo limporto calcolato e
richiesto. Sulla base di questa parcella vistata dallordine si ottiene il decreto ingiuntivo.
Questo procedimento quindi non documentale perch lavvocato che racconta quello che
ha fatto.
Le condizioni di ammissibilit del decreto ingiuntivo:
Su domanda di chi creditore
Di una domanda liquida di danaro o
Di una determinata quantit di cose fungibili,
o di chi ha diritto alla consegna di una mobile determinata.
Il giudice competente pronuncia ingiunzione di pagamento o di consegna se:
1) se del diritto fatto valere si d la prova scritta;
2) se il credito riguarda onorari per prestazioni giudiziali o stragiudiziali o rimborso di spese
fatte da avvocati, procuratori, cancellieri, ufficiali giudiziari o da chiunque altro ha prestato
la sua opera in occasione di un processo;

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3) se il credito riguarda onorari, diritti o rimborsi spettanti ai notai a norma della loro legge
professionale, oppure ad altri esercenti una libera professione o arte, per la quale esiste una
tariffa legalmente approvata.
Lingiunzione pu essere pronunciata anche se il diritto dipende da una controprestazione o da una
condizione, purch il ricorrente offra elementi atti a far presumere ladempimento della
controprestazione o la verificazione della condizione.
La nozione di prova scritta utile allemanazione del decreto ingiuntivo pi ampia della prova
scritta alla base del giudizio ordinario di cognizione. Ex art 634 sono prove scritte idonee a norma
del n.1 dellarticolo precedentemente, le polizze e promesse unilaterali per scrittura privata e i
telegrammi, anche se mancanti dei requisiti prescritti dal c.c. Per i crediti relativi a
somministrazioni di merci e di danaro nonch per prestazioni di servizi fatte da imprenditori che
esercitano unattivit commerciale, anche a persone che non esercitano tale attivit, sono altres
prove scritte idonee gli estratti autentici delle scritture contabili di cui agli art. 2214 e seguenti c.c.,
purch bollate e vidimate nelle forme di legge e regolarmente tenute con losservanza delle norme
stabilite per tali scritture.
Il giudice competente ( il giudice a cui si chiede il decreto ingiuntivo) il giudice che sarebbe
competente in via ordinaria:
il g.d.p fino a 5000, il tribunale oltre i 5000 euro;
per i crediti degli avvocati competente anche lufficio giudiziario dove si svolta la
causa cui il credito si riferisce;
per i crediti degli avvocati e dei notai inoltre previsto un ulteriore foro elettivamente
concorrente: il luogo in cui ha sede il consiglio notarile a cui sono iscritti i notai. Anche se
di recente la Cassazione ha detto che il foro elettivamente concorrente dei notai soggiace al
foro del consumatore: per cui il cliente un consumatore, il decreto ingiuntivo va chiesto
necessariamente ad un giudice del luogo di residenza del cliente. Quindi si tratta di fori
elettivamente concorrenti.
Il decreto ingiuntivo un procedimento a contraddittorio differito. Nel senso che il creditore non
conviene in giudizio immediatamente laltra parte e gli dice ci che vuole ma si rivolge
direttamente al giudice con ricorso. Quindi il ricorso un atto che non contiene la vocatio in ius.
Quindi non c udienza e il creditore si limita ad esporre al giudice le ragioni del suo credito, la
prova del credito e poi chiede al giudice lemanazione del decreto. Lo stesso viene emanato senza
ascoltare laltra parte ( inaudita altera parte). E nessuno tenuto a comunicarlo al debitore che nei
suoi confronti stato proposto un ricorso per decreto ingiuntivo e non ne prende conoscenza finch
non gli viene notificato. Il ricorso contiene,
oltre i requisiti indicati nellart. 125, lindicazione delle prove che si producono. Quindi la domanda
non contiene una citazione. Non si chiama nessuno ma si ricorre al giudice ossia ci si rivolge al
giudice per esporre le proprie ragioni di credito basate su prova scritta e chiedergli lemanazione del
decreto ingiuntivo, senza che il debitore sappia nulla.
Il giudice legge la domanda contenuta nel ricorso e se la ritiene sufficientemente giustificata, invita
attraverso il cancelliere il creditore a corroborare la prova. Se il ricorrente non collabora il
giudice la rigetta con decreto motivato.
Qual il grande vantaggio del ricorso? E che - mentre nel caso di citazione, se il giudice la rigetta
non pi possibile proporre unaltra domanda ma posso fare solo appello, nel caso di decreto

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ingiuntivo si pu richiedere un nuovo decreto ingiuntivo o proporre la domanda in via ordinaria.


Ossia sul decreto di rigetto non si forma il giudicato.
Esempio: se Tizio creditore chiede il pagamento di 10 mila euro a Caio debitore in via ordinaria ed
il giudice rigetta la domanda - semmai perch il creditore non ha fornito una prova sufficiente e
poi Tizio creditore non fa appello, dopo un anno il creditore non potr fare di nuovo la domanda
perch il debitore Caio gli potr opporre il giudicato. Sul decreto di rigetto invece non scende il
giudicato. Si pu chiedere un nuovo decreto ingiuntivo nei limiti della prescrizione - o riproporre
la domanda con citazione in via ordinaria.
Se invece la domanda contenuta nel ricorso fondata ossia il giudice ritiene la prova scritta idonea
a fornite la prova del credito, il giudice sempre con decreto accoglie la domanda. Ossia il giudice
ingiunge al debitore di pagare la somma o di consegnare la cosa entro 40 gg. Abbiamo detto dunque
che il decreto ingiuntivo un procedimento a contraddittorio differito ( ma differito solo eventuale
perch il contraddittorio rimesso alliniziativa del debitore che con citazione pu proporre
opposizione al decreto ingiuntivo). Nel nostro ordinamento non possibile adottare provvedimenti
senza che sia sentita prima laltra parte. Nel caso di decreto ingiuntivo, quindi il contraddittorio
garantito dal fatto che nei 40 giorni il debitore ha due alternative:
il debitore pu pagare;
il debitore pu proporre opposizione al decreto ingiuntivo ( con citazione) : se il debitore
non propone opposizione il decreto ingiuntivo acquista efficacia come una sentenza passata
in giudicato. E se il debitore non fa opposizione il procedimento speciale ha pienamente
raggiunto il suo scopo, perch il creditore avr un provvedimento equivalente alla sentenza
senza il processo.
Allora:
il creditore chiede con ricorso il decreto ingiuntivo sulla base di prova scritta,
il debitore non sa ancora che il creditore ha chiesto il decreto,
il giudice esamina il ricorso senza sentire n avvertire il debitore,
se il giudice accoglie il ricorso emana il decreto con cui ingiunge,
ricorso e decreto vengono notificati in copia al debitore,
il debitore dal giorno della notifica ha 40 gg per pagare o per fare opposizione.
ATTENZIONE: il debitore va avvertito con il decreto che nei 40 gg non solo pu fare opposizione
ma che se non fa opposizione si proceder ad esecuzione forzata. Il che vuol dire che il decreto
ingiuntivo di regola non immediatamente esecutivo. Solo se il debitore non fa opposizione nei 40
gg il decreto ingiuntivo diventa esecutivo come una normale sentenza passata in giudicato. Perch
lunico modo che ha il debitore per contestare il decreto ingiuntivo, per far valere le sue ragioni
contro quelle del creditore fare opposizione ma se il debitore non fa opposizione, non potr fare
pi nulla e il decreto diventa esecutivo ed acquister il valore di una sentenza passata in giudicato.
Ci sono dei casi per in cui il decreto ingiuntivo pu essere dichiarato immediatamente esecutivo al
momento dellemanazione.
ATTENZIONE: vuol dire che si sottrae al debitore la possibilit di fare opposizione ma mentre il
creditore sta aspettando i 40 gg - per dare al debitore la possibilit di fare o non pignoramento o
esecuzione per consegna ( a seconda del tipo di obbligo). Innanzitutto, perch il decreto ingiuntivo
sia emanato provvisoriamente esecutivo c bisogno dellistanza del creditore ( ma chiaro che il
creditore la chiede sempre). A fronte dellistanza del ricorrente il giudice in alcuni casi deve
concedere la provvisoria esecutivit del decreto, il altri casi pu. Ossia in alcuni casi il giudice

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obbligato, in altri casi deve fare una valutazione discrezionale sul se emanare il decreto ingiuntivo
provvisoriamente esecutivo.
Lart. 642 1 comma disciplina il caso in cui il giudice deve ( obbligato) concedere la provvisoria
esecutivit del decreto sono:
se il credito fondato su cambiale, assegno bancario e circolare, certificato di liquidazione
di borsa, o su atto ricevuto da notaio o da altro pubblico ufficiale. Il giudice, su istanza del
ricorrente, ingiunge ( non pu ma deve ingiungere) al debitore di pagare ( subito) o
consegnare senza dilazione, autorizzando in mancanza lesecuzione provvisoria del decreto
e fissando il termine ai soli effetti dellopposizione ( altrimenti si avr lesecuzione
provvisoria ossia immediata del decreto). Ed il termine di 40 gg fissato in questo caso ai
soli effetti dellopposizione. Il creditore concede i 40 gg al debitore perch il debitore deve
avere la possibilit di fare opposizione ( perch nel nostro ordinamento non si possono
emanare provvedimenti inaudita altera parte). Nel momento in cui il creditore ingiunge, il
debitore poi sempre nei 40 gg ( che scattano dalla notifica dellingiunzione) far subito
opposizione se vorr, con cui chieder la sospensione dellefficacia esecutiva.
Domanda: ma se la cambiale, lassegno, latto del notaio sono gi titolo esecutivo perch il
creditore deve chiedere un decreto ingiuntivo?ossia qual linteresse che spinge il creditore a
chiedere un decreto ingiuntivo?
Risposta: per iscrivere ipoteca. Lutilit in pi che d il decreto che essendo un titolo
giudiziale, permette quindi di iscrivere ipoteca giudiziale.
Allora se il creditore ha una cambiale, un assegno bancario e circolare, un certificato di borsa o
un atto ricevuto dal notaio o da altro pubblico ufficiale autorizzato, il creditore pu partire
subito con lesecuzione ma questi non sono atti che permettono al creditore di iscrivere ipoteca
e quindi avr la prelazione sugli altri creditori mentre il pignoramento( nel caso si fa subito
esecuzione senza decreto nei casi in cui ammesso) non d prelazione.
Quindi se per esempio il creditore ha una cambiale pu fare subito esecuzione altrimenti li
conviene aspettare un po di tempo in pi, pagare qualche soldo i pi, ottenere un decreto
ingiuntivo provvisoriamente esecutivo e poi iscrivere ipoteca giudiziale ossia il creditore si
soddisfer cos con preferenza rispetto agli altri.
Domanda: il decreto trasforma la prescrizione da brevi in lunghe?
Risposta: il decreto una volta che non stato opposto equivale ad una sentenza passata in
giudicato e la sentenza trasforma le prescrizioni da brevi in lunghe. Mentre il ricorso per decreto
ingiuntivo interrompe e sospende la prescrizione.
Lart. 642 cpc regola i casi in cui il decreto ingiuntivo pu essere dichiarato provvisoriamente
esecutivo ( nel senso che il giudice far una valutazione caso per caso ed il creditore a doverlo
convincere):
se la prova scritta uno scritto sottoscritto dal debitore, comprovante il diritto fatto valere e
in questo caso il giudice pu imporre al ricorrente una cauzione. L'art. 86 disp. att. al c.p.c.
regola le modalit di prestazione della cauzione. Nel caso di mancata prestazione della
cauzione, secondo una parte della dottrina sar impossibile per il creditore procedere ad
esecuzione forzata sulla base del decreto ingiuntivo, secondo altra parte, vi sar l'inefficacia
del decreto ingiuntivo. Esempio: una scrittura privata;( anche in questo caso proporre
decreto esecutivo d la possibilit di iscrivere ipoteca)

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se vi pericolo di grave pregiudizio nel ritardo. Nel caso in cui vi sia un pericolo di grave
pregiudizio nel ritardo il giudice pu valutare discrezionalmente la possibilit di concedere
la provvisoria esecuzione al decreto concesso. Generalmente viene concessa nel caso in cui
il debitore versi in stato di dissesto tale da far presumere la reale sussistenza di un
pregiudizio per le ragioni creditizie. Esempio: Tizio creditore ha timore che se deve
attendere i 40 gg concessi al debitore, questultimo si potrebbe vendere i suoi beni. Anzi il
creditore pu chiedere allo stesso giudice lesecuzione immediata senza osservare il termine
per il precetto. Ossia il creditore chiede al giudice di essere esonerato dal termine per il
precetto ( i 10 gg) perch il debitore potrebbe alienare subito. Quindi chiede al giudice di
notificare il ricorso insieme con decreto ingiuntivo ossia il titolo esecutivo, il precetto ed il
pignoramento altrimenti il debitore fa sparire tutto. Il decreto viene scritto in calce al ricorso
e loriginale esecutivo o non esecutivo che sia resta in cancelleria. Del decreto se ne
fanno due copie autentiche e si notificano al debitore. La notifica deve avvenire entro 60
altrimenti il decreto perde efficacia. Ma non fa nulla se perde efficacia perch il creditore
potr fare un altro ricorso per decreto ingiuntivo.

OPPOSIZIONE AL DECRETO INGIUNTIVO


La reazione del debitore appunto rimessa allopposizione. Si propone dinanzi allufficiale
giudiziario cui appartiene il giudice che ha emesso il decreto. Lopposizione al decreto ingiuntivo
sei propone con citazione e segue le regole ordinarie.

ATTENZIONE: si dice che nel giudizio di opposizione al decreto ingiuntivo si ha uninversione


formale dellonere di instaurazione del giudizio ( il giudizio ordinario lo inizia il creditore mentre
lopposizione linizia il debitore) ma non si ha anche uninversione sostanziale della posizione delle
parti. Ossia lattore deve provare i fatti costitutivi nel giudizio ordinario e il convenuto i fatti
estintivi, modificativi e impeditivi. Il fatto che nellopposizione al decreto ingiuntivo, la citazione la
propone il debitore non sposta il fatto che quindi sul piano formale il debitore che inizia il
giudizio ordinario ossia ci non cambia i ruoli ( di attori e convenuto) del debitore e del creditore
ossia il debitore per quanto formalmente attore nellopposizione al decreto ingiuntivo resta
sostanzialmente convenuto.
Ossia a dover provare i fatti costitutivi ossia lesistenza del credito e resta il creditore, che per
quanto formalmente convenuto nel giudizio di opposizione, resta sostanzialmente attore e quindi
sar il creditore a dover provare i fatti costitutivi. Se nessuno prova nulla, lopposizione viene
accolta.
Esempio: Tizio imprenditore ha ottenuto il decreto ingiuntivo sulla base delle sue scritture
contabili. Il debitore fa opposizione ( quindi citazione che introduce un altro giudizio dinanzi al
giudice che ha emanato decreto) e dice chiaro che limprenditore ha imbrogliato le sue scritture
contabili perch le gestisce lui, ma io non ho mai avuto quella merce. Chi dovr provare la
consegna della merce per avere i soldi? Sar limprenditore a dover provare la consegna della merce
( fatto costitutivo) anche se apparentemente convenuto nel giudizio di opposizione. Quindi
limprenditore potr dimostrarlo con tutti i mezzi di prova previsti per il primo grado.
Quindi lopposizione al decreto ingiuntivo non una contestazione come nel giudizio ordinario.
Mettiamola cos: una volta che il debitore ha fatto opposizione il procedimento speciale
sostanzialmente fallito - salvo che il creditore non abbia avuto lesecuzione provvisoria - e si
instaura un normale giudizio di cognizione ( si instaura con la citazione del debitore, ma la citazione
del debitore non rendere il debitore attore sul piano sostanziale ma sar sempre creditore a dover
provare i fatti costitutivi).

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Quindi la citazione del debitore per instaurare lopposizione al decreto ingiuntivo una citazione
perch il debitore cita a comparire con tutti gli avvertimenti etc ma una citazione che ha il
contenuto di una comparsa di risposta ma la forma quella della citazione. Poi a sua volta il
creditore risponde formalmente con una comparsa di risposta che ha il contenuto di una citazione (
quindi inversione sul piano formale e non sul piano sostanziale). E quindi sar il debitore a fissare
ludienza dellopposizione al decreto ingiuntivo.

PROVVISORIA ESECUTIVITA DEL DECRETO INGIUNTIVO IN PENDENZA DI


OPPOSIZIONE EX ART. 647: Esecutoriet per mancata opposizione o per mancata inattivit
dellopponente.
Altre ipotesi in cui il decreto diviene provvisoriamente esecutivo sono successive:
allorquando decorre il termine per proporre opposizione (40 gg )e il debitore non propone
opposizione, oppure propone opposizione e non si costituisce nel termine;
allorquando pende il termine dellopposizione. Il parametro con cui il giudice effettua la sua
valutazione costituito dallopposizione proposta dal debitore. Nel senso che qualora
lopposizione non sia basata su prova scritta o di pronta soluzione si avr questo effetto di
ottenere la provvisoria esecutivit del decreto ingiuntivo in prima udienza o ancora quando
il creditore offre cauzione.
Esempio: ho chiesto decreto ingiuntivo per la restituzione dell I- PHONE, Ciro fa opposizione e io
dico caro giudice tu mi concedi lesecuzione provvisoria, cio io li-phone lo prendo subito
versando una cauzione su un conto corrente, in modo che se Ciro vince, io perdo li-phone e la
cauzione. Se io vinco mi prendo li-phone e la cauzione.
Per questo caso intervenuta la Corte Costituzionale, perch in giudice doveva concedere
lesecuzione provvisoria, ma in questo modo i ricchi potevano avere tutti i decreti ingiuntivi che
desideravano. Oggi il giudice deve effettuare una valutazione, quindi il deve sostituito dal
pu .
Lopposizione sar un normale giudizio di cognizione che termina con una sentenza normalmente
appellabile e normalmente ricorribile per cassazione.

Se lopposizione accolta in tutto, ovviamente il decreto ingiuntivo sparisce, ossia viene


rigettata la domanda.
Domanda : se lopposizione accolta ed il decreto ingiuntivo viene quindi rigettato, il
ricorrente pu sempre riproporre decreto ingiuntivo?
Risposta: NO perch ormai c un giudizio ordinario normale che si chiude con una
sentenza passata in giudicato. E se il decreto ingiuntivo viene emanato vuol dire che non
stata fatta opposizione e allora il decreto acquista valore di sentenza oppure vuol dire che
stata proposta opposizione dal debitore e no atta accolta o se stata accolta il decreto verr
sostituito da una normale sentenza. Solo se viene respinta listanza di decreto la domanda di
decreto ingiuntivo normalmente riproponibile.
Se lopposizione rigettata con sentenza passata in giudicato o anche di primo grado, ormai
provvisoriamente esecutiva, il decreto che non sia gi munito, acquista efficacia esecutiva e
acquista efficacia di sentenza che ha valore di giudicato ossia diventa irretrattabile.
Se lopposizione accolta solo in parte gli atti esecutivi compiuti sulla base del decreto
restano in piedi nei limiti della quantit dedotta.

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OPPOSIZIONE TARDIVA
Lart. 650 d la possibilit allintimato di fare opposizione tardiva se prova di non aver avuto
tempestiva conoscenza del decreto, per irregolarit della notificazione, o per caso fortuito, o per
forza maggiore.
Emanato il decreto ingiuntivo, notificato il decreto e trascorsi 40 gg senza che sia proposta
opposizione, il decreto ingiuntivo perfettamente ad una sentenza passata in giudicato e nulla potr
pi fare il debitore, salvo che non ricorrano le condizioni dellopposizione tardiva. Ossia
unopposizione che pu essere fatta anche quando decorsi i 40 gg, anche quando sono trascorsi tre
anni o 6 anni, etc : lopposizione tardiva non ha termine, ma non pu essere proposta decorsi 10 gg
dal primo atto di esecuzione ( ossia dallinizio dellesecuzione). Il primo atto di esecuzione ( non
dal titolo e precetto) :
nellespropriazione per esecuzione il pignoramento;
nellespropriazione per consegna laccesso dellufficiale giudiziario perch normalmente
questa esecuzione si realizza in un unico momento: arriva lufficiale e il debitore ha 10 gg
da quel momento per fare opposizione. Ma perch? Perch una volta che iniziata
lesecuzione, lufficiale giudiziario andato dal debitore con titolo e precetto gi notificati
ed il debitore non pu dire pi io non lo sapevo
perch gli avevano gi fatto lesecuzione. Per proporre opposizione tardiva occorre ( il
debitore deve dimostrare) dimostrare che non si ha avuto conoscenza del decreto ingiuntivo
perch :
era irregolare la notifica,
per caso fortuito,
per forza maggiore.
ATTENZIONE: non basta dimostrare lirregolarit della notifica, il caso fortuito o la forza maggiore
ma occorrer dimostrare che a causa di questi eventi non si avuto conoscenza del decreto. E lo
stesso meccanismo della contumacia involontaria o incolpevole.
La Corte Costituzionale ha allargato le ipotesi in cui il debitore ha avuto conoscenza del decreto ma
per caso fortuito o per forza maggiore il debitore non ha potuto proporre opposizione in tempo.
Esempio: per Tizio debitore oggi 28/2/13 era lultimo giorno per proporre opposizione al decreto
ingiuntivo, stava per notificare lopposizione ma stato investito. In questo caso il debitore ha
avuto conoscenza del decreto tanto che stava per proporre opposizione.
Quindi lopposizione tardiva uguale ad una normale opposizione tranne per il superamento del
termine di 40 gg e si conclude con una sentenza normalmente appellabile.

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PROCEDIMENTO PER CONVALIDA DI LICENZA O DI SFRATTO


Il procedimento per convalida di licenza o di sfratto un procedimento alternativo e meramente
facoltativo rispetto a quello ordinario. A differenza del procedimento di ingiunzione, un
procedimento a contraddittorio immediato e necessario. E un procedimento infatti che inizia con
una citazione non come nel decreto ingiuntivo in cui il giudice prima provvede sul ricorso e poi il
ricorrente lo notifica al resistente.
Nel caso di procedimento per convalida il contraddittorio preventivo, necessario, inizia con
citazione, prima si sene laltra parte e poi si procede. Perch? Perch un procedimento che a
differenza dellingiunzione comporta che laltra parte venga buttata fuori di casa. Ma anche un
procedimento sommario che potrebbe concludersi nella sola fase sommaria oppure confluire in un
normale giudizio ordinario.
Il procedimento di convalida di licenza e di sfratto unico ma i casi in cui si pu intimare qualcosa
sono tre :
1) Il locatore pu intimare allinquilino, licenza per finita locazione, con la contestuale
citazione per convalida, prima della scadenza del contratto. ATTENZIONE: questo uno dei
rari casi di CONDANNA IN FUTURO ossia linadempimento ancora non si verificato
perch il contratto ancora non scaduto. Esempio: lordinamento sa quello che normalmente
avviene e allora il locatore dir tu inquilino probabilmente quando scadr il contratto mi
consegnerai le chiavi di casa senza problemi ma io locatore intanto mi procuro un titolo
esecutivo.Quando il procedimento per convalida di licenza avviato prima della scadenza
si parla di intimazione di licenza per finita locazione.
2) Quando il procedimento per convalida di licenza avviato dopo la scadenza del rapporto si
parla di intimazione di sfratto per finita locazione con contestuale citazione per la
convalida. Ma il rapporto ed il procedimento identico allintimazione di licenza per finita
locazione. La differenza solo terminologica perch invece della licenza, il locatore/
creditore intimer lo sfratto. Fermo restando che il locatore potr iniziare lintimazione
prima o dopo a scadenza del rapporto con il locatario oppure procedere con un giudizio
ordinario, che possibile promuovere solo dopo la scadenza del rapporto ( cio il creditore
deve prima vedere se linquilino lascia la casa) .
NB: un conto dare 6 mesi prima la disdetta del contratto e questo si pu fare con semplice
raccomandata. Ma se il creditore notifica sette mesi prima della scadenza del rapporto
lintimazione di licenza, in questo modo il creditore ha gi dato la disdetta. Un altro conto
dire io locatore ti do sei mesi prima la disdetta cos il contratto non si rinnova per altri 4
anni e poi lo sfratto lo faccio dopo. Quindi la disdetta non la stessa cosa dellintimazione
di licenza, fermo restando che se lintimazione di licenza stata data 6 mesi prima o oltre
vale anche come disdetta, ma il creditore potrebbe comunque fare disdetta 7 mesi prima e
poi lintimazione di licenza tre mesi per esempio. Se il creditore non ha fatto la disdetta 6
mesi non pu fare lintimazione di licenza perch il contratto si rinnovato.

3) Se invece il locatore/ creditore chiede la risoluzione del rapporto non perch il rapporto
scaduto ( ossia il creditore vuole mandar via linquilino non perch scaduta o scadr la
locazione) ma perch non paga, il procedimento lo stesso con qualche variante - che al
prof non interessa - ma ha un altro nome: intimazione di sfratto per morosita. Ed il
creditore pu chiedere anche un decreto ingiuntivo per i canoni scaduti.

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Quindi il procedimento di convalida di licenza o di sfratto unico ma i casi in cui si pu intimare


sono 3 :

Prima della scadenza del contratto: intimazione di licenza per finita locazione,
Dopo la scadenza del contratto: intimazione di sfratto per finita locazione,
Se linquilino non paga: intimazione per sfratto pr morosita.
Latto introduttivo del procedimento di convalida di licenza o di sfratto, (qualunque dei tre suddetti)
ha sempre un duplice contenuto:

Sostanziale: che consiste nellintimazione di licenza o di sfratto. Con la quale la parte


manifesta la volont di chiudere il rapporto. E che se lintimazione di licenza fatta sei mesi
prima o oltre, vale anche come disdetta sul piano sostanziale. Perch se i contratti di
locazione non vengono( 6 mesi per quelli ad uso abitativo) , (1 anno per quelli ad uso
commerciale) disdettati, prima della scadenza, si rinnovano automaticamente per un altro
identico periodo. Allora esempio : il creditore pu dire caio locatario/debitore per ora ti
mando la raccomandata, poi se non te ne vai alla scadenza del contratto faccio intimazione
di sfratto per finita locazione oppure il creditore 7 mesi prima , pu notificare al debitore,
direttamente lintimazione di licenza per finita locazione che avendo un contenuto
sostanziale vale come disdetta.
Processuale: in tutti e tre i casi di intimazione di licenza o di sfratto suddetti alla parte
sostanziale segue la parte processuale, la citazione per la convalida, contestuale ossia
contenuta nello stesso atto , ossia si chiede al giudice di convalidare quella parte sostanziale
con cui abbiamo intimato la licenza o lo sfratto quindi abbiano dimostrato la volont di
chiudere il rapporto.
Quindi latto introduttivo unintimazione di licenza o di sfratto con contestuale citazione per
la convalida.
In questo procedimento il termine a comparire ridotto a 20 giorni. Il giudice competente
inderogabilmente il tribunale del luogo in cui si trova la cosa locata.
Domanda: ma allora se il procedimento di convalida di licenza o di sfratto comincia con citazione,
dove sta la sommariet?
Risposta: la sommariet pu stare solo in quello che accade alludienza. Innanzitutto alludienza
potrebbe non comparire il locatore ed in questo caso, il procedimento si estingue. Ma questo
succede raramente e se succede significa che le parti si sono sentite e hanno raggiunto un accordo.
La sommariet dipende invece da quello che alludienza fa lintimato, il quale pu in questa fase
anche comparire personalmente. Lipotesi migliore per il locatore che il locatario/inquilino non
compaia o comparendo non si opponga. In questo caso il giudice con ordinanza, convalida la
licenza o lo sfratto e dispone che in calce alla citazione sia apposta la formula esecutiva. Se per il
giudice ha il dubbio che linquilino non sia venuto perch non ha avuto conoscenza delludienza per
qualunque motivo, pu disporre che sia rinnovata la citazione.
ATTENZIONE: ovviamente se licenza per iniziare lesecuzione, il creditore deve aspettare che
scada il contratto. Ma potrebbe accadere che invece lintimato compare e si oppone,il procedimento
sommario si converte in un normale giudizio ordinario nelle forme del rito speciale del lavoro con
qualche adattamento e si conclude con una normale sentenza normalmente appellabile.
Domanda: ma allora lintimato farebbe sempre opposizione?

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Risposta: E vero ma nonostante lopposizione e quindi lobbligatoria conversione del


procedimento sommario in un procedimento ordinario ancora possibile per il locatore, ottenere
alludienza un PROVVEDIMENTO DI RILASCIO ESECUTIVO:

quando lintimato si oppone, il procedimento da sommario si converte in ordinario sia pure


con le regole del processo del lavoro ma il locatore pu dire un attimo caro giudice, prima
di andare nel procedimento ordinario io chiedo di emettere un provvedimento esecutivo .
Quello che viene emanato in seguito alla mancata opposizione o comparizione si chiama
ordinanza di convalida.
quando invece lintimato compare e si oppone, il giudice non pu pi emanare lordinanza
di convalida, perch se c lopposizione non pu convalidare, ma il giudice pu emanare un
altro procedimento esecutivo che d al locatore la stessa utilit e viene definito ordinanza
provvisoria di rilascio con riserva delle eccezioni del convenuto, unordinanza con
efficacia provvisoriaperch nel frattempo il processo prosegue , ed di rilascio perch
intanto linquilino deve andarsene, con riserva delle eccezioni del convenuto perch
intanto il processo prosegue e il giudice per il momento fa uscire di casa linquilino per si
riserva di esaminare le eccezioni del convenuto nella prosecuzione del giudizio con le forme
del rito del lavoro.
Domanda : Quando il giudice pu emanare ordinanza provvisoria di rilascio con riserva
delle eccezioni del convenuto?
Risposta: Pu emanarla quando lintimato compare e oppone eccezioni non fondate su
prova scritta.
Anche in questo caso il giudice deve operare una valutazione discrezionale ossia che non
sussistono gravi motivi in contrario ossia il giudice potrebbe dire vero lintimato non ha
la prova scritta ma secondo me alla fine questo vince, quindi inutile che lo buttiamo fuori
di casa per due, tre anni per poi farlo rientrare.
E allora anche se c stata opposizione e quindi il procedimento non si conclude nella fase
sommaria ossia il locatore deve comunque affrontare un giudizio ordinario, sia pure con le
forme del rito del lavoro, possibile ottenere un provvedimento immediatamente esecutivo
di rilascio e cio: lordinanza provvisoria di rilascio con riserva delle eccezioni del
convenuto.
ATTENZIONE: qual lutilit di questa ordinanza?
Il conduttore ha diritto di veder esaminare le sue ragioni poi se vince ritorner in casa e ha
anche diritto al risarcimento dei danni. Ecco perch il giudice potrebbe anche dire al
locatore io te la do lordinanza, tu metti fuori di casa linquilino (sempre e solo per due
motivi : linquilino non paga o il contratto scaduto) ma devi versare in banca una cauzione,
in modo che se poi linquilino vince, deve tornare nellimmobile eh ha diritto ai danni, sa
dove prendere i soldi e cio la cauzione. Ovviamente linquilino potrebbe anche non voler
tornare nella casa e chiedere solo il risarcimento dei danni.
Il locatore ha sempre interesse a mandar via il conduttore ma questultimo per evitare
lordinanza deve addurre una prova scritta o convincere il giudice che esistono gravi motivi
contrari.

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OPPOSIZIONE CONTRO LA CONVALIDA


Il giudice nel momento in cui emana lordinanza di convalida, il procedimento finisce l. Il giudice
se invece, ha emanato ordinanza provvisoria di rilascio, il procedimento non finisce l. Mentre per il
locatore entrambe le ordinanze lo costringono ad abbandonare la casa.
ATTENZIONE:quando si ha il mutamento del rito ossia quando il procedimento sommario confluisce
in un procedimento ordinario, lordinanza immediatamente esecutiva ma ha evidentemente
unefficacia provvisoria ossia ci che conta sar la sentenza. Se invece non viene fatta lopposizione
( se lintimato quindi non compare o compare ma non si oppone) lordinanza chiude il
procedimento ed ha la stessa efficacia preclusiva di giudicato di una sentenza.
Se lintimato voleva, veniva in udienza e si opponeva ed innescava il giudizio ordinario ma se non
lha fatto peggio per lui perch in questo caso lordinanza di rilascio equivalente ad una sentenza
passata in giudicato. Quindi non c pi niente da fare, salvo lopposizione tardiva ossia
lopposizione dopo la convalida. Tardiva vuol dire che lintimato non andato alludienza ed il
giudice in virt del meccanismo del 663, con ordinanza ha convalidato lintimazione ed il processo
finito. Ma se il giudice ha convalidato lintimazione in assenza dellintimato e questultimo prova
che non ne ha avuto conoscenza perch la notifica era irregolare o per caso fortuito o per forza
maggiore, lintimato ha diritto a proporre unopposizione contro la convalida che sostituisce
lopposizione che lintimato avrebbe fatto in udienza se fosse comparso ed unopposizione
simmetrica allopposizione tardiva al decreto ingiuntivo. (Anche questo caso stato esteso dalla
Corte Costituzionale allipotesi in cui lintimato aveva conoscenza ma per caso fortuito o per forza
maggiore non potuto andare alludienza). Anche lopposizione contro la convalida senza termine
salva la preclusione dei 10 gg dallinizio dellesecuzione.
Domanda: qual lesecuzione successiva al procedimento per convalida di licenza o di sfratto?
Risposta : E lesecuzione per rilascio ed il primo atto di avviso.
Quindi lopposizione contro la convalida non pu essere pi proposta decorsi 10 giorni dallatto di
avviso in cui lufficiale giudiziario avvisa lintimato del giorno e dellora in cui proceder a casa
sua.
Allora la regola che :

una volta che il giudice ha convalidato, alludienza non c pi niente da fare;


se il giudice ha convalidato perch lintimato comparso e non si opposto non c pi niente
da fare;
se il giudice ha convalidato perch lintimato non comparso, comunque non c niente da
fare, salvo che lintimato provi che non ha avuto conoscenza perch la notifica irregolare,
per caso fortuito o per forza maggiore e lintimato non potuto comparire in udienza, quindi
questi avr la possibilit di dedurre ci che poteva dedurre alludienza ( con citazione, in un
giudizio di opposizione alla convalida) non oltre 10 giorni dallinizio dellesecuzione.
Lopposizione si propone nelle forme dellopposizione al decreto ingiuntivo. Di per s non
sospende automaticamente ma il giudice pu sospendere.
E chiaro che se lintimato dimostra al giudice che il giorno delludienza lintimato stato investito,
il giudice dir non possiamo buttarlo fuori di casa solo perch quel giorno lintimato non potuto
venire perch stato buttato sotto.
ATTENZIONE: la Cassazione dice che non basta dimostrare lirregolarit della notificazione ma
lintimato deve dimostrare che tale irregolarit non gli ha permesso di avere conoscenza
delludienza.

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PROCEDIMENTI CAUTELARI

ARGOMENTI
PROCEDIMENTI CAUTELARI- SEQUESTRO CONSERVATIVO- OGGETTO DEL PROCEDIMENTO
CAUTELARE- FUMUS BONI IURIS E PERICULUN IN MORA- FORO SHOPPING STRUMENTALIT PIENA
E ATTENUATA 669 OCTIES E NOVIES- PROVVEDIMENTO NEGATIVO

Oggi parliamo del capo terzo, del titolo primo, del quarto libro. Come vediamo siamo sempre nel
titolo primo ossia quello dedicato ai procedimenti sommari ossia pi rapidi, pi semplici, salva
eventuale confluenza nel giudizio ordinario.
La funzione dei procedimenti cautelari diversa dagli altri procedimenti sommari. La giurisdizione
cautelare essenziale per la vita dellordinamento. Il processo ha una durata ed il diritto soggettivo
non sempre pu attendere la durata patologica o fisiologica del processo per essere tutelato. Nel
senso che vi sono diritti, interessi, posizioni che possono soffrire lattendere della durata del
processo per essere tutelati. Uno studioso che si occup allinizio del secolo scorso di questa
materia, raffigurava il processo di cognizione, bello e complesso, come un esercito poderoso
proprio perch poderoso, lento ed allora arriva lentamente alla tutela delle situazioni.
Ma ci sono situazioni che devono essere tutelate in via immediata appunto in via cautelare, proprio
per bloccare la situazione e permettere al processo ed alla sentenza di arrivare su una situazione che
non gi morta ossia su un diritto che non gi irreparabilmente pregiudicato. La tutela cautelare
allora funzionale ad una tutela immediata nellattesa eventuale- che poi si inneschi o si concluda
il procedimento a cognizione piena.
Esempio: Tizio deve avere 10 mila euro da Caio, Tizio tranquillo perch vero che avr una
sentenza di condanna tra tre anni forse, ma Caio ha una villa a Posillipo quindi i 10 mila euro ci
escono ampiamente. Ma Tizio viene a sapere che Caio ha appuntamento da notaio per vendere la
villa ed ha prenotato una stanza per giocare al casin ed allora Tizio ha il sospetto che c il rischio
che i suoi 10 mila euro non li vedr pi. E allora il creditore Tizio quando tra tre anni forse avr la
sentenza, l suo debitore non avr pi un bene su quale Tizio potr soddisfarsi e che potr pignorare.
E allora Tizio deve impedire la vendita al suo debitore Caio.
Lunico modo per tutelarsi chiedere un sequestro conservativo che ovviamente non segue le forme
del secondo libro perch il sequestro si deve avere subito. Ecco perch il procedimento cautelare
un procedimento sommario.
Esempio: Tizio abita in una casa su cui sta per cadere un albero del vicino. Certo pu iniziare un
giudizio contro il vicino per fare rimuovere lalbero ma intanto lalbero potrebbe cadere e allora
Tizio ha bisogno di un provvedimento immediato che dica al suo vicino di mettere una rete
allalbero intanto che dura il processo.
Anche loggetto del procedimento cautelare funzionale al fatto che bisogna fare rapidamente.
Perch nel procedimento del secondo libro la cognizione piena nel senso che allesito del giudizio
del libro secondo si esaminato tutto quello che cera da esaminare, altrimenti peggio per le parti
che non lhanno dedotto. Il procedimento cautelare invece non ha ad oggetto la cognizione piena del
diritto ma ha ad oggetto solo il fumus boni iuris ossia il fumo del buon diritto ossia la parvenza del
buon diritto. Allesito della cognizione cautelare il giudice non si deve convincere che il diritto
esiste perch se ne convincer nel giudizio a cognizione piena. Ma il giudice si deve solo
convincere che c una parvenza di possibilit che il diritto esista. Solo di questo il giudice cautelare
si pu convincere allesito della cognizione sommaria. E se ne deve convincere in poco tempo,
immediatamente. Contemporaneamente il giudice deve convincersi che oltre fumus boni iuris vi sia

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il periculum in mora ( ossia il pericolo nel ritardo) ossia non basta indicare al giudice la parvenza
del buon diritto ma occorre anche indicare il periculum in mora e convincere il giudice del
pregiudizio del ritardo e del fato che se non concede subito la misura cautelare, il creditore potr
averne un pregiudizio irreparabile. Tipo il giudice potrebbe ritenere che il debitore consuma tutti i
suoi averi e quindi concedere la misura cautelare oppure potrebbe non concederla perch magari il
debitore ha altri beni sui quali il creditore pu soddisfarsi.
La disciplina generale del procedimento cautelare agli articoli 669 bis e seguenti. Quando si trova
un bis vuol dire che il legislatore intervenuto dopo. E come intervenuto? Prima di questa riforma
del 1990 ed entrata in vigore il 1993, vi era il capo terzo intitolato dei procedimenti cautelari che
si divideva in 4 sezioni:
Sequestri,
Denunce di nuova opera o di danno temuto,
Istruzione preventiva,
Provvedimenti durgenza.
Cosa ha fatti il legislatore nel 1990? Ha spostato in avanti questi procedimenti, (ora ) ha liberato la
sezione prima che adesso dedicata al procedimento cautelare in generale. E funziona esattamente
come le impugnazioni. Anche nei procedimenti cautelari non si propone una misura cautelare
qualunque, ma occorrer indicare al giudice che misura cautelare si vuole, si dovr dire al giudice
che si vuole, per esempio, il sequestro conservativo contro il debitore, ma oltre e prima le norme
della sezione seconda sui sequestri, bisogner applicare e guardare le norme della sezione prima sui
procedimenti cautelare in generale. Dunque ad ogni misura cautelare tipica si applicano le norme
proprie della sezione ma insieme, in prima battuta, le norme della sezione prima del procedimento
cautelare in generale.

PROCEDIMENTO CAUTELARE UNIFORME


Quindi la prima cosa da vedere sono le norme sul cosiddetto procedimento cautelare uniforme. Il
codice non lo chiama cos. E definito uniforme perch contiene le regole valevoli per tutte le
misure cautelari, fermo restando che poi ad ogni singola misura cautelare che prevista non solo
dal cpc ma anche dal cc e dalle leggi speciali, si applicheranno le norme sul procedimento cautelare
uniforme, ossia prima sezione,capo terzo, primo titolo, libro quarto del cpc, pi le norme proprie
della singola misura cautelare. Vediamo ora le norme del 669 bis e seguenti, valevoli per tutte le
misure cautelari.
La domanda si propone:
Con ricorso ossia un atto con cui si chiede la misura cautelare,
Il giudice con decreto in calce al ricorso fissa ludienza,
Copia del ricorso e del decreto sono notificati allaltra parte.
Con il ricorso si dovr esporre al giudice la vicenda ed allegare quindi i profili del fumus boni iuris
e del periculm in mora in virt dei quali si chiede la misura cautelare ed eventualmente anche i
documenti se la parte ha documenti a supporto della richiesta. Nel procedimento cautelare non ci
sono preclusioni ma chiaro che se la parte vuole far presto deve dire tutto subito.
Il giudice competente : occorre distinguere se la domanda cautelare proposta:
Ante causam: esempio Tizio deve avere 10 mila euro da caio ma intanto non ha ancora
cominciato alcuna azione di condanna. Quindi per stabilire la competenza occorre anzitutto
vedere se la misura cautelare chiesta prima che la causa di merito a cognizione piena sul
diritto o quando gi pende.

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Quindi se la domanda proposta prima, la domanda si propone al giudice che sar competente per il
merito. Non ci sono regole speciali. Essa non pu essere proposta n al giudice di pace n agli
arbitri (la domanda cautelare si pu anche cumulare nellatto di citazione). Se per le regole
ordinarie di competenza indirizzano verso il giudice di pace che un giudice onorario,
lordinamento non ritiene il giudice di pace meritevole di esercitare la potest cautelare. Quindi se
competente della causa di merito il giudice di pace, la domanda si propone al tribunale.
ATTENZIONE: la domanda cautelare in questo caso va al tribunale ma giudizio di merito si svolge
dinanzi al gdp.
Domanda: se difforme la misura cautelare del tribunale rispetto la sentenza di merito del gdp?
Risposta: la cognizione piena batte sempre la cognizione sommaria. Quindi la sentenza assorbir la
misura cautelare proprio perch la misura cautelare serve per evitare un pregiudizio al diritto fino
alla sentenza e proprio perch non si pu aspettare la sentenza che si chiede la misura cautelare ma
al cognizione piena batte sempre la cognizione sommaria.
Il ricorso viene presentato al Presidente del tribunale il quale designa uno dei magistrati dufficio
per la trattazione.
Pendente la lite: (in caso di domanda cautelare proposta pendente lite non molto diversa
da quella ante causam). E il caso in cui il creditore ha gi iniziato lazione di condanna e
viene a sapere che il debitore sta per compiere un atto che compromette la titolarit o il
valore dei suoi beni. Tipo sta per vendersi limmobile su cui il debitore deve soddisfarsi.
Quindi per stabilire la competenza occorre anzitutto vedere se la misura cautelare chiesta
prima che penda la causa di merito o se gi pende. In caso di domanda cautelare proposta
pendente lite, il creditore ha gi notificato la citazione, quindi la domanda proposta proprio
al giudice istruttore della causa di merito ossia il creditore sa gi lidentit del giudice a cui
dovr proporre la domanda, perch essendo gi pendente la causa di merito c gi un
giudice istruttore della causa di merito. Stessa regola per il gdp: se la causa di merito pende
gi dinanzi al gdp, resta la causa dinanzi al gdp ma la misura cautelare deve essere richiesta
al tribunale. ( lidea che la potest cautelare sia espressione della potest dimperio dello
Stato e che lo Stato vuole riservarla ai giudici togati).
Nel processo cautelare la regola che non ci sono regole. Ossia il giudice del procedimento
cautelare gestisce il procedimento cautelare nel modo che pi ritiene opportuno. Ossia lunico
precetto che il giudice deve salvaguardare sono le regole funzionali al contraddittorio ossia alla
possibilit che ciascuna parte replichi allaltra. Ma per il resto non ci sono regole e procede nel
modo che il giudice ritiene pi opportuno, se lo inventa il giudice del processo.
ATTENZIONE: degli atti indispensabili nel processo ordinario, il giudice deve valutare la rilevanza,
mentre nel procedimento cautelare il giudice deve valutare una rilevanza al quadrato: non a tutti gli
atti di istruzione potenzialmente utili ma a quelli che sono proprio indispensabili perch si deve fare
presto.
Esempio: il giudice del procedimento cautelare potrebbe dire alludienza in cui ci sono creditore e
debitore: sapete ora che faccio? Datemi il numero del notaio e lo chiama per accertare se
effettivamente il debitore ha un appuntamento col notaio per vendere limmobile. E se il notaio dice
si allora il giudice concede al creditore il sequestro ( anche se unipotesi di atto di istruzione
indispensabile e non un atto di scienza privata del giudice perch il giudice ha assunto la prova,
linformazione alludienza davanti alle parti, nel contradditorio tra le parti).

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Esmpio 2 : il giudice del procedimento cautelare si pu servire delle strutture amministrative. Tipo
chiama i vigili del fuco e chiede di andare nel giardino del vicino del creditore affinch possano
informare il giudice del fatto se lalbero sta crollando o meno.
Quindi non ci sono modi predeterminati di procedere nel procedimento cautelare ed il giudice
com pi opportuno cos procede.
Una volta che il giudice ha proceduto agli atti di istruzione, accoglie o rigetta listanza cautelare con
ordinanza dopo aver valutare entrambi i profili, se esiste :
Il fomus boni iuris ossia la parvenza che il diritto esista,
Il periculum in mora ossia il pregiudizio del ritardo.
Il procedimento cautelare non sappiamo quante udienze ci saranno, il pi delle volte una sola
udienza per garantire la rapidit.
669 sexies : PROCEDIMENTO: quando la convocazione della controparte potrebbe pregiudicare
lattuazione del provvedimento, provvede con decreto motivato assunte, ove occorra, sommarie
informazioni. In tal caso fissa, con lo stesso decreto, ludienza di comparizione delle parti davanti a
s entro un termine non superiore a 15 giorni assegnando allistante un termine perentorio non
superiore a 8 giorni per la notificazione del ricorso e del decreto. A tale udienza il giudice, con
ordinanza, conferma, modifica o revoca i provvedimenti emanati con decreto.
Questo il modello normale di emanazione di un procedimento cautelare nel senso che
lordinamento vuole che normalmente la misura cautelare sia resa allesito del contraddittorio tra le
parti perci il giudice accoglie o rigetta con ordinanza: lordinanza il provvedimento che viene
normalmente reso allesito del contraddittorio tra le parti. Quindi nel procedimento cautelare vi
una totale deformalizzazione del processo ma lordinamento garantisce, anzi impone che il giudice
non provveda se laltra parte non stata sentita. E nel caso in cui il debitore non si presenta
alludienza il giudice pu comunque concedere la misura cautelare al creditore.
ATTENZIONE: la garanzia del contraddittorio garantita dal fatto che il creditore o comunque chi
chiede la misura cautelare, d la possibilit al debitore di contrastare la misura e indipendentemente
dal fatto che il debitore si presenta alludienza ossia compare oppure no. Per la regola che il
creditore chiede con ricorso ed il giudice con decreto fissa e solo dopo che si tenuta ludienza, il
giudice nella maniera pi deformalizzata possibile, provvede sulla richiesta del creditore o
comunque di chi ha chiesto il provvedimento cautelare.
Ma non sempre linstaurazione normale del procedimento cautelare possibile. Per esempio perch
il creditore ha scoperto che il debitore sta per alienare qualche minuto prima e se il creditore deve
seguire tutta la procedura: ossia fare il ricorso e poi aspettare il decreto e ludienza, nel frattempo il
debitore aliena.
Oppure potrebbe non essere possibile linstaurazione normale del procedimento perch il creditore
non pu mettere sullavviso il debitore ossia il creditore dir caro giudice , io creditore se faccio
arrivare stasera a Caio il decreto che fissa ludienza per domani mattina alle 10, Caio chiamo il
notaio, sposta lappuntamento alle 9 e mi frega.
In questi casi allora la convocazione potrebbe pregiudicare lesecuzione del provvedimento:
Perch la parte non ha tempo sufficiente,
Perch mette sullavviso la controparte.
In questi casi eccezionali il provvedimento cautelare viene dato senza ascoltare laltra parte (
inaudita altera parte) con decreto ma sempre che il creditore o la parte deduca al giudice - se

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vogliamo cos un periculum al quadrato ossia il creditore afferma che non solo c il pericolo che
il debitore si vende la casa e si spende i soldi ma c anche il pericolo che si fa sapere al debitore
che si sta mettendo in atto un procedimento cautelare, il debitore lo frega. In questi casi il
provvedimento concesso dal giudice con decreto e senza contraddittorio. Lo abbiamo ieri con il
decreto ingiuntivo: il decreto il tipico provvedimento emanato senza sentire laltra parte.
ATTENZIONE: il contraddittorio solo differito, e viene immediatamente ripristinato : il giudice
dar al creditore o comunque alla parte il sequestro con decreto (dunque il creditore blocca
limmobile, ha gi evitato il pregiudizio e notifica il decreto al debitore ma non che poi il creditore
pu star tranquillo perch il giudice contemporaneamente al decreto ha fissato anche ludienza entro
15 giorni per dare la possibilit al debitore di replicare) ma poi entro 15 giorni va tenuta ludienza in
contraddittorio con la controparte. Ed allora in udienza il giudice del cautelare, dopo aver sentito
anche la controparte, dopo aver provveduto agli atti di istruzione indispensabili, depurato il
procedimento di ogni formalit non essenziale al contraddittorio, gestito il procedimento cautelare
nella maniera che il giudice ritiene pi opportuna, con ordinanza( nel contraddittorio) conferma,
modifica o revoca il provvedimento dato con decreto.
Quindi come vediamo nel nostro ordinamento non esistono provvedimenti senza contraddittorio,
possono esistere solo provvedimenti a contraddittorio differito: intanto il giudice d il
provvedimento con decreto ma laltra parte ha sempre la possibilit di replicare:
Nel procedimento monitorio facendo opposizione,
Nel procedimento cautelare entro 15 giorni dallistanza e dalla concessione del
provvedimento
Allora lart.669 sexies il modello normale:
Se non c lurgenza al quadrato per dir cos ossia se la convocazione della controparte non
pregiudica lesecuzione del provvedimento, il giudice fissa prima ludienza e poi concede o
nega la misura cautelare con ordinanza.
Se invece c urgenza al quadrato ossia se la convocazione della controparte pregiudica
lesecuzione del provvedimento o se la parte non ha il tempo di convocare la controparte o
perch se la controparte lo viene a sapere frega il creditore, il giudice con decreto concede la
misura cautelare,fissa ludienza entro 15 giorni massimo allesito del contraddittorio
conferma, modifica o revoca la misura cautelare data con decreto.
Prima che fossero spostate le sezioni del codice:
Sequestri,
Denunce di nuova opera o di danno temuto,
Istruzione preventiva,
Provvedimenti durgenza.
Per liberare la sezione prima al procedimento cautelare in generale, nessuna norma vietava la
riproposizione della domanda cautelare. Ossia cosa accadeva per esempio: una parte faceva la
domanda cautelare e chiedeva il sequestro, il giudice lo negava. Allora la parte faceva unaltra
istanza cautelare identica che depositava dinanzi allo stesso tribunale confidando nel fatto che
giacch un tribunale ha diversi giudici, listanza potesse essere affidata a un giudice diverso rispetto
a quello che laveva negata che magari potrebbe pensarla diversamente e concederla. Questa pratica
si chiamava forum shopping. Ossia si sceglieva il giudice e si poteva proporre la stessa domanda
allinfinito nella speranza di trovare il giudice che era pi favorevole alla misura cautelare. Dal
1993 non pi cos. Nel senso che bisogna distinguere. La domanda respinta per la prima volta

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ossia in caso di provvedimento negativo ( art. 669 septies) per cui il giudice non concede la misura
cautelare, quindi si pu riproporla? Dipende:
Se il giudice ha negato la misura cautelare per ragioni processuali ossia non sceso nel
merito del fumus e del periculum, la riproponibilit libera. Il codice parla al 669 septies di
incompetenza ma la regola si estende a tutti i vizi processuali.
Esempio: supponiamo che Tizio abbia chiesto la misura cautelare al tribunale senza
lassistenza dellavvocato. In questo caso il giudice non ha esaminato listanza e proprio
perch non sceso nel merito dellistanza cautelare, la parte pu riproporre la stessa istanza
ovviamente depurata del vizio, incompetenza o altro tipo (mancanza dellavvocato) perch
questo vizio aveva ha impedito al giudice di esaminarla. E allora se il primo ricorso stato
respinto per ragioni processuali ossia il giudice non sceso nel merito dellistanza cautelare
( valutando cio fumus e periculum) allora la domanda pu essere riproposta liberamente
ovviamente depurando il ricorso del vizio processuale.
Se non cerano vizi processuali del ricorso, il giudice sceso nel merito dellistanza
cautelare, lha respinta e ha detto direttamente che non c fumus n periculum e quindi la
parte non riuscita a convincere il giudice della verosomiglianza del diritto o sullesistenza
del periculum. La domanda riproponibile ma in modo condizionato in quanto occorre
allegare le circostanze sopravvenute o vecchie circostanze ma nuove perch la parte non le
aveva allegate nel primo ricorso.
Ossia la parte deve dire qualcosa di nuovo al giudice ( ossia per esempio se il prof ha
bocciato lo studente il giorno prima, e il giorno dopo lo studente dice rifammi lesame , il
prof dice ma cosa pu essere cambiato in un esame di 80 pag dal giorno prima al giorno
dopo? E non rif lesame. E invece lo studente dice prof io mi sono accorto che lei mi ha
chiesto il processo del lavoro ma io il processo del lavoro non lo portavo, allora il prof dir
ma allora hai ragione quindi rifacciamo lesame . se dunque il giudice ha negato la misura
cautelare e lordinanza di rigetto (ATTENZIONE: rigetto vuol dire che il giudice sceso nel
merito e ha respinto la misura cautelare) la parte pu riproporre listanza cautelare ma non
pu usare la stessa istanza rigettata ma listanza deve contenere qualcosa di nuovo ossia la
parte deve allegare mutamenti delle circostanze o nuove ragioni di fatto o di diritto.
Qual la differenza tra mutamenti delle circostanze e nuove ragioni di fatto o di diritto?
Mutamenti delle circostanze: cambiato qualcosa dopo il rigetto.
Nuove ragioni di fatto o di diritto: sono ragioni di fatto o di diritto che non sono mutamenti delle
circostanze perch sono preesistenti al primo ricorso , quello respinto, ma sono nuove in relazione
al secondo ricorso perch la parte non le aveva allegate nel primo ricorso. Esempio: la parte aveva
detto che Caio debitore stava per sperperare i soldi al casin ed aveva prenotato a Montecarlo e
Nizza ed il giudice aveva detto la villa a Posillipo vale un milione di euro e non possibile che
Caio va al casin e si spende tutto cos. Esempio 2: la parte si era dimenticata di dire che caio
debitore aveva gi prenotato la crociera e allora non mutamento delle circostanze perch caio
avevo prenotato la crociera prima del primo ricorso ma una nuova ragione perch la parte la
aggiunge al secondo ricorso
STRUMENTALITA PIENA E ATTENUATA DEI PROVVEDIMENTI CAUTELARI
La caratteristica dei provvedimenti cautelari la strumentalit, nel senso che sono funzionali al
giudizio di merito. Strumentalit che si esprime in 3 regole:
Indefettibile avvio della causa di merito dopo lemanazione della misura cautelare: quando
la misura cautelare ottenuta ante causam, la parte deve iniziare necessariamente il giudizio
di merito. Ossia per esempio,il creditore ha 10 anni per chiedere i 10 mila euro al debitore e

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il creditore pu iniziare lazione anche il nono giorno del nono anno ma se il creditore ha
ottenuto una misura cautelare, deve entro un certo termine breve ( che vedremo) iniziare il
giudizio di merito altrimenti la misura cautelare perde efficacia.
Domanda: se si chiede la misura cautelare quasi al termine dei 10 anni? Risposta: lart.
2943 dice che leffetto interruttivo sospensivo prodotto da ogni atto che inizia il giudizio,
sia esso di cognizione, di esecuzione che cautelare. Quando il provvedimento cautelare
reso ante causam, lordinanza che accoglie listanza ossia che concede la misura cautelare,
fissa un termine di 60 giorni per iniziare il giudizio di merito. Allora il creditore ha 10 anni
per iniziare il giudizio di merito contro il debitore ma se il creditore chiede un sequestro
conservativo, il creditore non pu iniziarlo dopo 8 anni per esempio, ma ha solo 60 giorni;
Inefficacia della misura se la causa di merito si estingue: non solo il creditore se ha ottenuto
una misura cautelare deve iniziare il giudizio, ma non deve neppure farlo morire. Se si
estingue il giudizio di merito, muore la misura cautelare. Se il creditore non inizia il
sequestro oppure una volta iniziato lo fa estinguere, la misura cautelare perde efficacia;
Caducazione della misura ove la causa di merito non pervenga ( per ragioni di merito o
anche di rito) allaccertamento dellesistenza del diritto cautelato: per la prevalenza della
cognizione piena se la sentenza non arriva ad accertare il diritto, la cognizione piena batte la
cognizione sommaria e viene meno la misura cautelare. Se la sentenza poi non accerta il
diritto del creditore verso il debitore, la misura cautelare perde efficacia.
Le misure cautelari, assistite dalle suddette tre regole, si dice che sono assistite da strumentalit
piena nel senso che il loro collegamento con il giudizio di merito totale nel senso che opera per
tutte e tre le regole. Fino a qualche anno le misure cautelari erano assistite dalla strumentalit piena
che si ravviva nelle tre suddette regole.
Oggi invece occorre distinguere. Alcune misure cautelari invece sono caratterizzate dalla
strumentalit attenuata detta attenuata perch queste misure non valgono le prime due regole
ossia :
Indefettibile avvio della causa di merito dopo lemanazione della misura cautelare,
Inefficacia della misura se la causa di merito si estingue.
E si applica quindi solo la terza regola:
Caducazione della misura ove la causa di merito non pervenga allaccertamento
dellesistenza del diritto cautelato.
Nel senso che da qualche anno vi sono misure cautelari che ottenute ante causam possono anche
non essere seguite dal giudizio di merito nel senso che da qualche anno vi sono misure cautelari che
ottenute anche ante causam o nel corso di causa, poi se il giudizio di merito si estingue, non
perdono efficacia.
Domanda: per quali misure non si applicano queste regole e quindi hanno una strumentalit
attenuata?
Risposta: innanzitutto diciamo che da qualche anno il codice ha diviso le misure cautelari in due
gruppi:
Provvedimenti conservativi: per i quali vale ancora la regola della strumentalit piena.
Ottenuto il provvedimento conservativo ante causam, la parte deve iniziare il giudizio di
merito entro 60 giorni. Iniziato il giudizio di merito, se si estingue la misura cautelare perde
efficacia e la sentenza che nega il diritto fa anche venir meno la misura cautelare
conservativa.

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Provvedimenti anticipatori: per i quali vale solo la terza regola. Ossia la sentenza che nega
il diritto fa venir meno la misura anticipatoria ma non valgono pi le prime due regole e
quindi ottenuta la misura anticipatoria ante causam, la parte pu iniziare o anche non
iniziare il giudizio di merito ma la misura anticipatoria resta in piedi. Iniziato il giudizio di
merito, il giudizio di merito pu anche estinguersi ma la misura anticipatoria resta in piedi.
Il problema ma che non riguarda noi studenti che non sempre chiaro quando una misura
conservativa e quando anticipatoria. Limitiamoci alla definizione pi ampia. Non valgono
quindi per i provvedimenti cautelari idonei ad anticipare gli effetti della sentenza di merita ossia
per i provvedimenti anticipatori.
Esempio di provvedimento conservativo: allora una volta che Tizio creditore ha ottenuto il
sequestro contro caio debitore,Tizio deve chiedersi: se una misura conservativa o anticipatoria.
Sul sequestro Tizio non avr dubbi , perch infatti si chiama sequestro conservativo quindi una
misura conservativa e allora Tizio deve iniziare il processo entro 60 giorni. Tizio pu anche non
iniziarlo ma poich sa che soggetto a strumentalit piena, sa che se non lo inizia entro 60 gg, il
sequestro perde efficacia ed il bene torna libero.
Esempio di provvedimento anticipatorio: Tizio dice che lalbero sta per cadere sulla sua casa
ed il giudice, con un provvedimento diverso dal sequestro, ordina al vicino di Tizio che il,
proprietario dellalbero di tagliarlo. Una volta che stato tagliato lalbero, Tizio ha ottenuto
tutto quello che doveva ottenere ed allora il provvedimento anticipatorio.
ATTENZIONE: con il sequestro non si ottenuto quello che la parte vuole ottenere con il
giudizio di merito perch in quel caso Tizio voleva i soldi dal debitore ed il sequestro blocca
solo limmobile del debitore ma non d i soldi al creditore quindi conservativo il sequestro
mentre il taglio dellalbero realizza proprio quello che la parte voleva q e quindi un
provvedimento anticipatorio e dunque in questo caso Tizio dice al vicino se tu vuoi farti il
giudizio di merito possiamo pure farcelo ma a me non me ne pu fregare di meno perch tanto
quello che volevo, lho ottenuto. Se il vicino dimostra che Tizio non aveva diritto
allabbattimento otterr il risarcimento del danno per il giudizio non lo inizia Tizio ma il
vicino.
In pratica la distinzione tra provvedimenti conservativi e anticipatori sposta da una parte
allaltra lonere di instaurazione del giudizio di merito perch :
Se la misura conservativa , lonere di instaurazione del processo in capo alla parte che ha
ottenuto la misura cautelare altrimenti la misura viene meno,
Se la misura anticipatoria, lonere di instaurazione del processo in capo alla parte che ha
interesse a far cadere la misura cautelare o che vuole ottenere il risarcimento.
RECLAMO
Il giudice pu sia respingere che accogliere la domanda cautelare. In entrambi i casi la parte pu
impugnare la decisione del giudice mediante il reclamo.
ATTENZIONE: la misura cautelare riproponibile ma la parte magari non vuole riproporla ossia non
vuole aspettare i mutamenti delle circostanze o nuove ragioni di fatto o diritto oppure la parte
potrebbe ritenere che ha sbagliato il giudice a dire che c il vizio processuale e allora la parte vuole
impugnare il provvedimento che si pronuncia sullistanza cautelare e la parte far con RECLAMO
entro 15 gg dalla pronuncia in udienza o dalla comunicazione o notificazione dellordinanza se
avvenuta fuori udienza.
La misura cautelare viene concessa o negata da un giudice monocratico. Il reclamo invece di
competenza di un giudice collegiale. Di certo di questo collegio non pu far parte il giudice che ha

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provveduto nel primo grado cautelare perch nessuno torna volentieri sulle proprie decisioni.
Quando il provvedimento stato concesso o negato dal tribunale, competente sul reclamo il
collegio dello stesso tribunale: altri 3 giudici dello stesso tribunale, salvo quello del primo grado.
Esempio: se il provvedimento stato emesso dalla corte dappello, per il reclamo sar competente
altra sezione della stessa corte dappello e se la corte dappello ha una sola sezione sar competente
la corte dappello pi vicina.
Quindi la regola che per il reclamo si tratta di un collegio equiordinato al giudice monocratico che
ha negato o concesso la misura cautelare e del quale collegio non pu far parte il giudice che gi si
pronunciato. Il reclamo viene deciso con ordinanza che conferma, modifica o revoca il
provvedimento dato dal giudice monocratico. Quindi per esempio pu darsi che in primo grado
cautelare, il giudice monocratico nega il sequestro. Il collegio del tribunale invece pu darsi che
conceda il sequestro e viceversa. E in questo caso il sequestro vale da quando stato dato non
dallinizio.
Il reclamo non sospende lesecuzione della misura ma il Presidente del collegio pu sospendere in
presenza di gravi motivi. Non c ricorso per cassazione perch questultimo dato solo contro le
sentenze ex art 111 ma il reclamo un provvedimento che non ha forma di sentenza e quindi dopo
il reclamo non si pu fare pi nulla.
Nel corso del tempo possono cambiare le esigenze cautelari. Quindi nel caso in cui decorso il
termine per fare il reclamo oppure nonostante il reclamo, la misura cautelare stata confermata, la
parte pu chiedere la revoca o la modifica della stessa misura. Quando? Quando si verificano
mutamenti di circostanze o fatti anteriori di cui si avuto conoscenza solo successivamente per
cause non imputabili alla parte. La competenza spetta in questo caso al giudice della causa di merito
se si tratta di un provvedimento conservativo per cui pende la causa di merito; al giudice che ha
emanato la misura se si tratta di un provvedimento anticipatorio per cui non stata ancora iniziata la
causa di merito.
Questa una possibilit per il giudice di imporre al ricorrente una CAUZIONE. Esempio: io giudice
ti do il sequestro, dopodich blocchi tutti i c/c dellimprenditori, questi potr subire un danno. Se
poi si dimostra che il tuo diritto non esiste, chi risarcisce limprenditore? Quindi versa una cauzione
in modo che lui alla fine trover i soldi sui quali soddisfarsi.
Domanda: nel concorso di una serie di elementi perch scegliere una misura cautelare anzich un
decreto ingiuntivo?
Risposta: il decreto ingiuntivo non rapido come una misura cautelare. No detto che la parte
abbia una prova scritta e senza la stessa la parte non pu chiedere il decreto ingiuntivo. Ammesso
che la parte abbia una prova scritta, se non una prova scritta di quelle che danno il decreto
ingiuntivo provvisoriamente esecutivo, anche se la parte ottiene nellimmediato il decreto
ingiuntivo, la parte non se ne fa nulla , perch non essendo esecutivo la parte non pu fare il
pignoramento quindi non blocca la vendita al debitore. Si potrebbe andare dal Presidente del
tribunale e chiedere di autorizzare il decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo ed in quel caso
alla parte non servirebbe il provvedimento cautelare.
La misura cautelare una volta ottenuta va eseguita come una sentenza, solo che non si seguono
proprio le regole dellesecuzione e lart. 669 duodecies infatti parla di attuazione ossia come se
larticolo dicesse guarda che non devi fare il titolo, il precetto, ecc. ed allora larticolo ci dice che
lattuazione delle misure cautelari cambia in ragione delloggetto della misura cautelare:
Lattuazione delle misure cautelari se ha ad oggetto: consegna, rilascio, fare o non fare, non
si seguono le regole dellesecuzione in forma specifica ma per le misure cautelari avviene

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con le modalit che il giudice fissa discrezionalmente nel provvedimento con cui conceda la
misura cautelare. sotto il suo controllo. Dunque non c un giudice dellesecuzione,
dunque non si seguono le regole dellesecuzione per consegna o rilascio o fare o non fare ma
come eseguire lo stabilisce il giudice con il provvedimento cautelare.
Esempio: quindi la sentenza che condanna Caio ad abbattere lalbero si esegue nelle forme
dellesecuzione degli obblighi di fare. La misura cautelare che ordina a Caio di abbattere
lalbero non segue quelle regole ma le stabilisce il giudice con il provvedimento cautelare
con cui ordina a Caio di abbattere lalbero.
Sarebbe stato comodo se questa regola fosse generale ossia valesse anche per le misure
cautelari che hanno ad oggetto somme di danaro. Ed invece no. Infatti le misure cautelari
hanno ad oggetto somme di danaro si attuano non come vuole il giudice discrezionalmente
ma nelle forme degli articoli 491 e seguenti ossia nelle forme del pignoramento in poi. Ossia
non si fa il titolo, non si fa il precetto ma non pu comunque inventarsele il giudice le forme
e si parte allora con il pignoramento.
Perch la norma non ha stabilito per tutte la stessa regola ossia qualunque sia se le inventa il
giudice le modalit di attuazione? Perch trattandosi di somme di danaro deve essere
garantita agli altri creditori la possibilit di intervento altrimenti la misura cautelare su
somma di danaro finirebbe per creare unindebita prelazione, perch uno dei creditori sottrae
danaro agli altri. Invece si devono seguire le forme del pignoramento perch queste forme
garantiscono agli altri creditori di intervenire come gi sappiamo e di soddisfarsi sullo stesso
somme di danaro.
Allora ricapitolando:
Quando lobbligo specifico (consegna, rilascio, fare o non fare) non essendoci il problema
di intervento, stabilisce il giudice le forme e non si applica il terzo libro;
Quando lobbligo ha ad oggetto una somma di danaro, se la norma avesse detto prenditi i
soldi e fregatene degli altri creditori si sarebbe preso indebitamente i soldi di tutti. Invece
seguire le forme del pignoramento consente di non creare una sorte di indebita prelazione
rispetto agli altri creditori, perch aprendosi il pignoramento c la possibilit di intervento
di tutti gli altri creditori compreso lavviso ai creditori ipotecari, ecc.. Si parte dallarticolo
491 perch questa norma ci dice che ormai c stato il procedimento cautelare e non c
bisogno del titolo e precetto, quindi si parte direttamente dal pignoramento per
salvaguardare la par condicio credito rum.

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PROCEDIMENTI DI ISTRUZIONE PREVENTIVA


Essi sono regolati dagli articoli 692 e seguenti e ad essi le disposizioni sul procedimento cautelare
comune non si applicano, eccetto larticolo 669 septies. Perch? Perch sono procedimenti cautelari
particolari.
La loro una strumentalit di 2 grado: tendono ad ovviare al pericolo che la fonte probatoria possa
andare perduta cosicch sono dettati: non per cautelare un diritto ma la sua prova.
Di solito si fa ricorso a tali strumenti prima che inizia il processo ma nulla esclude che il pericolo
che la fonte probatoria vada perduta si possa presentare in corso di causa. ( esempio: tracce che
rischiano essere cancellate).
In caso di istanza ante causam : competente il giudice che sarebbe competente per la causa di
merito;
In caso di pendenza lite: competente il giudice di merito.
Listruzione preventiva pu essere disposta anche dal giudice di pace, dagli arbitri, ecc
In caso di urgenza listanza pu anche essere proposta al tribunale del luogo in cui la PROVA deve
essere assunta.
ASSUNZIONE DI TESTIMONI
Larticolo 692 disciplina lassunzione di testimoni.
Chi ha fondato motivo di temere che stiano per mancare uno o pi testimoni le cui deposizioni
possono essere necessarie in una causa da proporre, pu chiedere laudizione a futura memoria.
Nel caso di prova testimoniale, listanza oltre ai motivi di urgenza deve indicare i fatti sui quali
devono essere interrogati i testimoni, lesposizione sommaria delle domande o eccezioni alle quali
la prova preordinata. Perch?
Perch servono per stabilire se il giudice adito competente
Per valutare lammissibilit, la rilevanza della prova.

ACCERTAMENTO TECNICO / ISPEZIONE GIUDIZIALE


E disciplinato dallarticolo 696. Chi ha urgenza di far verificare prima del giudizio lo stato dei
luoghi o la qualit o la condizione di cose pu chiedere laccertamento tecnico o lispezione
giudiziale.
Riforma 2005 : se ne ricorre lurgenza, laccertamento e lispezione possono essere disposti anche
sullistante o sul destinatario dellistanza se vi consente. In questo ultimo caso il consenso deve
essere preventivo altrimenti il legislatore avrebbe dovuto dire : previo consenso. In questo
modo oggetto della misura non sono soltanto lo stato dei luoghi o cose ma anche le persone.
Domanda: se la parte si rifiuta di sottoporsi?
Risposta: si applica larticolo 118 comma 2 : il giudice potr desumerne argomenti di prova.
PROCEDIMENTO
Il giudice provvede normalmente con ordinanza, dopo aver provocato il contraddittorio. Nei casi di
urgenza, il presidente del tribunale o il giudice di pace pu provvedere con decreto quindi inaudita
altera parte. In tal caso il giudice pu nominare un procuratore che intervenga per le parti non
presenti allassunzione della prova. Il decreto sar poi notificato non oltre il giorno dopo a cura del
cancelliere alle parti non presenti allassunzione.

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Tale disciplina impedisce di ritenere che il decreto possa essere successivamente confermato,
revocato modificato.
Domanda: le spese?
Risposta: nulla previsto:
Se il provvedimento ammesso, le spese sono anticipate dalla parte istante che logicamente
ne potr ottenere il rimborso;
Se il provvedimento rigettato, le spese sono a carico della parte istante.

CONSULENZA TECNICA PREVENTIVA AI FINI DELLA LITE


E una modalit alternativa di risoluzione giudiziaria della controversia.
La consulenza tecnica preventiva pu essere richiesta anche al di fuori delle condizioni si cui al 1
comma dellart 696. In questo caso non c bisogno di dimostrare il pericolo del ritardo per
accertare e determinare i crediti derivanti da :
Mancata o inedita esecuzione delle obbligazioni contrattuali,
Fatto illecito.
cio
per accertare non solo lammontare di un credito pecuniario derivante da responsabilit contrattuale
/extracontrattuale

ma
anche se il credito esista

perci
tale consulenza pi che strumento di preservazione della prova un mezzo che favorisce una
preventiva composizione della lite, infatti per incentivare le parti a farne uso, si esentato
leventuale verbale di conciliazione ( che il consulente deve comunque tentare prima di depositare
la relazione) dallimposta di registro. Ma se la conciliazione non riesce ciascuna parte pu chiedere
che la relazione depositata dal consulente sia acquisita agli atti del successivo giudizio di merito.
Comunque larticolo contiene le disposizioni per il caso del consulente che riesca a far conciliare la
controversia :
Egli redige un processo verbale sottoscritto dalle parti che deposita presso lufficio del
giudice che lha nominato,
Il giudice attribuisce al verbale efficacia esecutiva piena e lidoneit alliscrizione di ipoteca
giudiziale.

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SEQUESTRO GIUDIZIARIO
Larticolo 670 cpc disciplina il sequestro giudiziario. Il giudice pu autorizzare il sequestro
giudiziario:
1- Di beni mobili, immobili, aziende o altre universalit di beni quando:
Ne controversa la propriet o il possesso;
Il giudice deve ritenere opportuno provvedere alla loro custodia o alla loro gestione
temporanea.
2- Di libri, registri, documenti e ogni altra cosa da cui si pretende desumere elementi di prova
( richiesto in corso di causa)quando:
controverso il diritto allesibizione o alla comunicazione (cio quando un elemento
di prova nelle mani dellavversario; per ottenerlo necessario fare listanza di
esibizione per dimostrare che la prova in quel documento e quindi si chiede al giudice
di ordinare allavversario di esibire o portare in giudizio il documento. Lavversario si
oppone e in attesa che il giudice risolva il problema, lavversario potrebbe modificare il
documento e per evitare questo che si chiede il sequestro).
opportuno chiedere la custodia temporanea.
Presupposto del sequestro giudiziario: non si pu chiedere subito il sequestro ma prima
necessaria listanza di esibizione, se negata dallavversario, presumo che occorra la custodia( per
evitare il rischio di alterazione, sottrazione, deterioramento del bene) e chieder il sequestro.
Funzione del sequestro giudiziario: la funzione tipicamente cautelare e cio:
Assicurare lutilit pratica di un futuro provvedimento;
La fruttuosit della sua esibizione.
Il sequestro di beni come elementi di prova richiesto pi frequentemente nel corso di una causa
(pendente lite), perch solo in quella sede che la controversia sul diritto di esibizione raggiunge un
(chiedere a IMMA) tale da richiedere la pronuncia di un provvedimento cautelare.

SEQUESTRO CONSERVATIVO
Larticolo 671 disciplina il sequestro conservativo. Esso richiesto a tutela di una prestazione
generica ( cio somma di danaro). Tale tipo di sequestro una misura cautela che il creditore chiede
per timore di perdere la garanzia del proprio credito; per timore che il debitore alieni i beni che
costituiscono la garanzia generica vanificando le aspettative creditorie.
Ci che si tutela linteresse del creditore alla conservazione dellintegrit del patrimonio del
debitore nei limiti dellammontare del credito.
Il sequestro conservativo in certam rem cio il giudice lo concede lasciando al creditore
stabilire dove praticarlo per raggiungere il valore del credito a lui spettante.
Domanda: quando inefficace?
Risposta: il provvedimento che autorizza il sequestro perde efficacia se non eseguito entro 30
giorni dalla pronuncia
Art 686: Conversione in pignoramento
Pu essere richiesto da chi non ha ancora il titolo esecutivo. E chiaro che se il creditore avesse il
titolo non far il sequestro ma il pignoramento. Il vantaggio che tale sequestro conservativo si

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converte in pignoramento nel momento in cui il sequestrante ottiene la sentenza di condanna


esecutiva, che dovr depositare entro 60 giorni alla cancelleria del giudice dellesecuzione.
Esempio: Col sequestro conservativo blocco la vendita della vita di Ciro, la villa resta sequestrata.
Tra qualche anno la sentenza di condanna converte automaticamente il sequestro in pignoramento
ma senza fare il titolo n un processo ma solo rinnovare listanza di vendita appunto perch il
sequestro un pignoramento anticipato:
Come tale non da diritto ad acquietazione (come il pignoramento anche il sequestro
non impedisce il pignoramento degli altri creditori)
Come tale non ha diritto di prelazione ( os come il pignoramento)
Domanda : quando chiedo il sequestro sevo comunicarlo ai creditori con privilegio? Con diritto di
prelazione?
Risposta: NO, perch il sequestro non ci porta ancora alla vendita ( col sequestro si congela
limmobile, non lo si mette in vendita). Dovr avvisare quando il sequestro si converte in
pignoramento perch si mette in circolo quel processo di espropriazione che poi porter alla fase
della vendita. Sono allora avvisati i creditori con diritto di prelazione.
Oggetto del sequestro conservativo sono i beni che possono essere oggetto di pignoramento. Se il
pignoramento arriva alla fase della vendita prima che il sequestro si converte il pignoramento, il
sequestro perde il suo oggetto.
Se ottenuto il sequestro, comincia il giudizio di condanna e il convenuto dichiara che la somma non
100 mila ma 50 mila, lattore approfitta dellart. 186 bis e chiede il pagamento di somme non
contestate per 50 mila euro.
Domanda: si pu dire che ha ottenuto comunque un titolo esecutivo che almeno per 50 mila euro
determina la conversione del sequestro in pignoramento?
Risposta: una risposta certa non c. Per il prof no, perch lordinanza si un titolo esecutivo ma
sempre revocabile con sentenza.
Larticolo 679 disciplina il sequestro conservativo dei beni immobili.
Il sequestro si esegue con la trascrizione del provvedimento presso lufficio del conservatore dei
registri immobiliari del luogo i cui i beni sono situati. Tale sequestro si esegue con la trascrizione
della misura cautelare e da tale momento produce effetti, prevalendo su eventuali atti dispositivi
trascritti dopo.

Larticolo 687 disciplina il sequestro liberatorio.


Questo sequestro ha ad oggetto somme/ cose che il debitore ha comunque messo a disposizione del
creditore per la sua liberazione quando controverso lobbligo o il modo di pagamento o consegna
o lidoneit della cosa offerta. I presupposti sono 2 :
Richiesta indispensabile del debitore,
Lesistenza di una controversia in ordine allobbligo di dare una somma di danaro.

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PROVVEDIMENTI DURGENZA (ART. 700 CPC)


Chi ha fondato motivo di temere che durante il tempo occorrente per far valere il suo diritto in via
ordinaria, questo sia minacciato da un pregiudizio imminente e irreparabile pu chiedere con
ricorso al giudice il provvedimento di urgenza pi idoneo secondo le circostanze ad assicurare
provvisoriamente gli effetti della decisione sul merito.
I requisiti per poter chiedere questo provvedimento sono 2 :

Sussidiariet : possibile chiedere un provvedimento durgenza solo se lordinamento non


prevede una misura cautelare tipica,
Atipica: si riferisce al contenuto indeterminato. La legge non determina il contenuto della
misura cautelare ma il giudice che di volta in volta lo modella in funzione di quel
periculum.
Mentre nel sequestro la legge ci dice come fare ( blocchiamo il bene), nel provvedimento durgenza
la legge non ci dice quale sarebbe il possibile contenuto perch il periculum non immaginabile per
cui neppure il contenuto della misura cautelare.
Per ci quale sia il contenuto concreto non lo sappiamo : pu avere natura conservativa o
anticipatoria proprio perch indeterminato per il diritto deve essere oggetto di un pregiudizio
imminente, irreparabile perch se riparabile in forme monetarie il provvedimento durgenza non
verr concesso ( anche la prestazione pecuniaria pu subire un pregiudizio imminente e irreparabile:
datore di lavoro che non paga lo stipendio).
Domanda : come si coordina lart. 700 con il 669 sexies? Col procedimento cautelare
Risposta: come le altre misure cautelari il giudice provvede normalmente con ordinanza nel
contraddittorio tra le parti. Limminenza, lirreparabilit del pregiudizio in ragione del tempo
corrente per far valere il diritto in via ordinaria. Il provvedimento pu essere concesso con decreto
se il pregiudizio grave tale da non attendere neanche un giorno. Lurgenza in funzione della
durata del giudizio in via ordinaria.

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PROCESSO SOMMARIO DI COGNIZIONE


Tutti i provvedimenti cautelari sono procedimenti sommari MA non tutti i procedimenti sommari
sono cautelari perch il procedimento di ingiunzione e per convalida di sfratto non sono cautelari.
Il procedimento cautelare rispetto ad un diritto deve essere accertato o negato da un giudizio di
merito quindi il cautelare sempre provvisorio.
La sommariet risiede nei sommari non cautelari ed un modo per far pervenire pi rapidamente il
processo ordinario ad una soluzione stabile del conflitto tra le parti. Risolvere conflitti in tempi
rapidi piace al legislatore e fino a qualche anno fa di sommari non cautelari cerano solo quelli per
decreto ingiuntivo e convalida di sfratto. Cio si poteva evitare il giudizio di cognizione ordinario
solo per un diritto di credito o nellipotesi di rilascio di un bene immobile.
Qualche anno fa stato inserito nei procedimenti sommari un CAPO III bis : procedimento
sommario di cognizione
E un modello che introduce una disciplina generale rispetto al decreto ingiuntivo e al
provvedimento per convalida di sfratto. un nuovo rito che si affianca a quello ordinario
caratterizzato da minori formalit + flessibilit ma sempre garantendo il principio del
contraddittorio e della difesa.
Prima restrizione: vale per le controversie che di competenza del tribunale in composizione
monocratica ( per materia, valore, territorio: competenza residuale)
La domanda si propone con ricorso al tribunale e deve contenere tutti gli elementi della citazione
eccetto uno: la data delludienza ( un ricorso in cui ludienza sar fissata dal giudice).
Formato il ricorso, il cancelliere forma il fascicolo dufficio e lo presenta al presidente del tribunale
che designa il magistrato per la trattazione. Il giudice fissa con decreto ludienza di comparizione
delle parti assegnando un termine per la costituzione del convenuto non oltre 10 giorni prima
delludienza. Il ricorso e il decreto di fissazione delludienza deve essere notificato al convenuto 30
giorni prima della data fissata per la costituzione.
Si nota come qui i termini sono pi ridotti rispetto al rito ordinario:
Il convenuto non ha 90 giorni per comparire in udienza ma 30 giorni( cio tra la data della
notifica e la prima udienza)
La costituzione avviene mediante la comparsa di risposta che ha lo stesso contenuto di quella del
rito ordinario.

PROCEDIMENTO
Il giudice svolge una valutazione preliminare, dovr valutare se competente, se la causa spetta o
meno al tribunale monocratico:
Se rileva che la domanda non rientra tra quelle indicate dal 702 bis, incompetente, con
ordinanza non impugnabile la dichiara inammissibile e allo stesso modo provvede sulla
domanda riconvenzionale
Il giudice dovr poi fare unaltra valutazione:
se pu decidere la causa con unistruzione sommaria o necessario il rito ordinario.

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Il giudice se ritiene che le difese svolte dalle parti esigono unistruzione non sommaria ma piena,
con ordinanza non impugnabile fissa ludienza di comparizione e quindi di trattazione di cui allart.
183 e il processo confluisce in un normale giudizio ordinario.
La valutazione del giudice discrezionale, sceglie il rito pi garantista e complesso ed anche
irrevocabile.
Domanda: se nel processo si incrociano domanda principale e riconvenzionale?
Risposta: il giudice deve fare una valutazione di possibilit del giudizio sommario per entrambi. Se
la causa relativa alla domanda riconvenzionale richiede unistruzione non sommaria, il giudice ne
dispone la separazione.
La valutazione circa lammissione di prove in sede cautelare limitata agli atti di istruzione
indisponibili con la sola salvaguardia del principio del contraddittorio.
Allesito dellistruzione sommaria il giudice con ordinanza accoglie o rigetto la domanda (
procedimento cautelare)
Nel procedimento cautelare il giudice accoglie o rigetta la domanda cautelare che pu essere sempre
sovvertita nel giudizio di merito.
Nel procedimento sommario di cognizione il giudice accoglie o rigetta solo la domanda di merito e
non ci sar un altro processo ma solo limpugnazione.
APPELLO
Contro lordinanza di rigetto possibile proporre lappello entro 30 giorni dalla comunicazione o
notificazione dellordinanza.
Domanda: se non si propone appello?
Risposta: lordinanza acquista gli effetti del 2909, gli effetti di una sentenza passata in giudicato.
Sono ammessi nuovi mezzi di prova e nuovi documenti quando il collegio li ritiene rilevanti ai fini
decisionali.
Il giudizio di appello si chiude con una normale sentenza ricorribile per cassazione. La sommariet
dunque concentrata nel 1 grado limitata alla fase istruttoria, questultima ampia in sede di
ingiunzione poich tra ludienza e la notifica intercorrono solo 30 giorni (e non 90 giorni).

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AZIONI POSSESSORIE
Il possesso la relazione materiale tra persona e cosa indipendentemente dalla titolarit formale ed
anche contro il titolare del diritto.
Il possesso nasce come disponibilit materiale di cose che non possono essere oggetto di
propriet. Ma non detto che il possessore sia poi diverso dal proprietario, colui che detiene la
titolarit formale.
Domanda: il possesso deve essere sempre accompagnato dal titolo?
Risposta: no, il possesso il potere di fatto sulla cosa che si manifesta in unattivit corrispondente
allesercizio della propriet o altro diritto reale.
Le azioni possessorie sono 2 :
1- Di reintegrazione ( articolo 1186, anche 1 mese) : a favore di chi sia stato occultamente o
violentemente spogliato dal possesso e va proposta entro 1 anno dallo spoglio,
2- Di manutenzione ( art. 1170) : a tutela di chi abbia subito molestia nel possesso di un
immobile o di ununiversalit di beni e si propone entro 1 anno dalla turbativa. Il possesso
quindi deve essere:
Continuo ( 1 anno),
Non interrotto,
Non deve essere acquistato violentemente o clandestinamente.
Possesso molesto: io godo a pieno del possesso ma in virt di unazione di un terzo il mio possesso
stato in qualche modo turbato.
Sia che il possessore propone azione di manutenzione che di reintegrazione vale lo stesso principio:
la totale estraneit del profilo petitorio allazione possessoria.
Lattore dovr dimostrare il suo possesso, al giudice non interessa la sua propriet.

PROCEDIMENTO
Lo svolgimento delle 2 azioni avviene nella prima fase sommaria:

Si propongono con ricorso al giudice competente, quello del luogo in cui avvenuto lo
spoglio o la turbativa. Il giudice lo istruisce nel modo sommario e decide con
ordinanza. ( il modo di trattazione istruzione decisione quello delle misure
cautelari anche se non sono misure cautelari perch lazione cautelare data a chi
dimostra essere titolare del diritto, viceversa, lazione possessoria data non solo a chi
non titolare del titolare ma anche contro il titolare stesso che ha subito lo spoglio).
Lordinanza stabilisce la spettanza o non della reintegrazione o della manutenzione, ma potrebbe
darsi che emanata lordinanza di accoglimento o di rigetto, le parti si acquietino o :

Che una di esse chieda, entro 60 giorni, la prosecuzione del giudizio di merito nelle
forme del Libro II, per cui il giudice fissa ludienza di comparizione e trattazione della
causa e il processo prosegue nelle forme ordinarie,
Che nessuno lo richieda e il processo termina con lordinanza.

1) Il giudizio possessorio comincia con ricorso col quale il giudice sentiti i testimoni decider a
chi dar ragione,
2) Poi inizia la fase processuale di 1 giorno con lo stesso oggetto della fase sommaria: il
possesso.

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Domanda: ma se il proprietario facesse domanda riconvenzionale?


Risposta: NO, articolo 705: il convenuto nel giudizio possessorio non pu proporre giudizio
petitorio finch il primo giudizio non sia definito e la decisione non esecutiva. (divieto del profilo
petitorio) cio quando qualcuno stato spogliato del possesso bisogna prima ripristinarlo nel
possesso violato e poi iniziare lazione di rivendica.
Esempio: se comincio il possessorio e Caio ricorre per non perdere il possessorio, se non gli
restituisco il bene non potr iniziare il petitorio.
Il divieto delle azioni petitorie nella pendenza del giudizio possessorio e la possibilit di sollevare
eccezioni petitorie stata attenuata dalla Corte Costituzionale.
I divieti restano validi salvo:

Che il convenuto in possessorio dimostri un grave pregiudizio che pu derivare dalla


decisione del giudizio possessorio senza aver tenuto conto del petitorio.
La Corte fa 2 esempi e sono casi limite in cui ammessa la deducibilit di ragioni petitorie nel
giudizio petitorio:
1) Un pregiudizio in tema di beni mobili;(pericolo di vendita del mio bene)
2) Un pregiudizio in tema di beni immobili (per lipotesi della vendita (diritto reale) cio di
costruzione e poi demolizione)
Esempio: io costruisco e privo Caio della veduta. Io vicino chiede lazione di reintegrazione nelle
forme della demolizione. Il giudice mi condanna perch non potr dimostrare di avere il diritto di
costruire perch dovr demolire, cio appellare lordinanza possessoria ma se comincio il giudizio
petitorio per dimostrare il diritto di costruire e vinco significa che potevo costruire
Per cui la Corte per evitare la costruzione con la demolizione dove il pregiudizio per il convenuto
sia troppo grave ammette la deduzione di eccezioni petitorie.
Al contrario di quanto detto ora disciplinato dallarticolo 704 : provvedimento possessorio in
giudizio petitorio
Ogni domanda relativa al possesso per fatti che avvengono durante la pendenza del giudizio
petitorio deve essere proposta dinanzi al giudice del petitorio. Cio il giudice del petitorio si
occuper anche della domanda possessoria, quindi i 2 giudizi si cumulano. Il giudice potrebbe
decidere anche con una sola sentenza altrimenti :

Con ordinanza sul possessorio;


Con sentenza sul petitorio.
In questo caso vige il divieto di domande petitorie nel giudizio possessorio.
La reintegrazione nel possesso sar richiesta al giudice competente del luogo in cui lo spoglio
avvenuto e potr adottare i provvedimenti temporanei indispensabili per la domanda del possesso.
Ciascuna delle parti potr proseguire il giudizio dinanzi al giudice del giudizio petitorio. A
dimostrazione che propriet e possesso sono differenti, lordinanza possessoria e la sentenza
possono anche differire.

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PROCESSO DEL LAVORO.


IL processo del lavoro non un procedimento speciale, ma un rito speciale. I procedimenti speciali
sono quelli regolati nel libro 4 del cpc e abbiamo visto che hanno una cognizione sommaria cio
rapida e si concludono con un provvedimento diverso dalla sentenza. Invece il processo del lavoro
regolato nel libro 2 perch un processo a cognizione piena, cio si svolge una piena attivit
istruttoria, destinata a sfociare in una sentenza idonea a passare in giudicato, ma si svolge con
forme diverse , almeno in teoria, pi celeri, quindi un rito speciale. Il libro 2 del cpc ed
intitolato al processo di cognizione e reca die tipi di processo di cognizione:
1. Processo di cognizione ordinario.
2. Processo di cognizione del lavoro.
Se il processi di cognizione si svolge secondo un rito ordinario, quello del lavoro secondo un rito
speciale, ma entrambi approdano alla sentenza appellabile, ricorribile per cassazione e che sfocia in
un giudicato. IL rito del lavoro risale al 1973, circa 40 anni , il partita comunista guadagnava voti,
nel 1970 era stato varato lo statuto del lavoratore, e si disse che non basta solo lo statuto del
lavoratore, cio non basta solo riconoscere particolari diritti ai lavoratori, ma bisognava fare in
modo che quando il lavoratore ,fa valere i suoi diritti, non si va immettere nel binario lento del
processo di cognizione, ma abbiamo (in teoria) un binario rapido, perch il lavoratore non pu
aspettare ,ecco perch stato creato il processo del lavoro.
un processo che sarebbe dovuto durare una sola udienza, (in realt non cos) al termine del
quale il giudice doveva pronunciare la sentenza. Nei fatti non cos, dopo 40 anni, il processo del
lavoro diventato, quanto a alla durata , come un processo normale, dura per tantissime udienze.
Quello che vediamo il processo del lavoro designato sulle carte, che il prof non sa se durato 1
mese o per 6 mesi. I processi sono un po come i fidanzati, allinizio ci sono tante cose belle come i
fiori, cioccolatini, poi iniziano a dire che devono vedere la partita.
Dunque il processo del lavoro comincia con lart 409 cpc che ci dice quali sono le controversie a cui
si applica il rito del lavoro; da ci ricaviamo, che il rito ordinario un rito residuale cio si applica a
tutte le controversie cui non si applica il rito del lavoro, cio se vogliamo la giriamo cos: prima di
iniziare una controversia dobbiamo guardare lart 409 e dobbiamo dire la mia controversia
rientra in una di queste? Se si, si applica il rito del lavoro ;se un no, si applica quello ordinario.
Con qualche cambiamento (che a noi non interessa) il rito del lavoro vale anche per le cause di
locazione , il che vuol dire che dobbiamo chiederci: una causa di locazione ?se si si applica il rito
del lavoro.
Allora si osservano le disposizioni del presente capo, intitolato processo del lavoro , in queste
controversie, il rapporto di lavoro subordinato privato anche se non inerenti allesercizio di
unimpresa; vale anche per il lavoro a domicilio, per quello domestico, purch vi sia un rapporto di
subordinazione giuridica cio di preponderanza del datore di lavoro rispetto al lavoratore
subordinato. Il n 2 ha invece un valore storico: i rapporti di mezzadria, di colonia parziaria, i
rapporti agrari; dal 1982 tutte le cause sono devolute alla sezione specializzata agraria secondo un
rito particolare, che ricorda il rito quello del lavoro, ma non esattamente quello, quindi ormai
lattribuzione di competenza alla sezione specializzata agraria per un verso generale, per laltro
non deriva dal 409, ma da una legge successiva al 1982, si segue il riti del lavoro, ma a noi non
interessa.
Abbiamo visto il n 1 : rapporto di lavoro subordinato privato, anche non inerente allesercizio di
unimpresa. Mentre veniva varato ,ci si rendeva conto che la subordinazione di un lavoratore ad un
imprenditore, non si ha solo nei casi subordinazione giuridica, ma ci sono dei casi in cui colui che

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lavora, pur essendo apparentemente o forse giuridicamente un professionista autonomo, ha per una
situazione di subordinazione economica con un imprenditore,
Es: quello dellagente o del rappresentante. Lagente non un lavoratore subordinato e non lo
neanche il rappresentante commerciale, di fatto sta a pacchio dellazienda perch se io sono ad
esempio lagente della barilla, e la barilla non mi da pi da lavorare, io faccio la fame, allora si
applica il rito del lavoro anche in queste ipotesi in cui non vi una vera e propria subordinazione
giuridica, come loperaio rispetto allimprenditore, alla collaboratrice domestica rispetto al
proprietario di casa, ma in cui il tipo di rapporto di agenzia e di rappresentanza commerciale o
qualunque altro tipo di rapporto di collaborazione tra soggetti formalmente autonomi, si concreta in
una prestazione continuativa e coordinata, anche se non ha carattere subordinato, in questo caso si
parla di rapporto di para-subordinazione, c una subordinazione economica che ricorre quando
concorrono 3 requisiti, ci devono essere:
1. Prestazione di opera continuativa;
2. Deve essere coordinata con lattivit dellimprenditore;
3. Deve essere prevalentemente personale.
Se io faccio lagente commerciale non in prima persona , ma con una societ, non si applica il rito
del lavoro. Allora vero che lagente, il rappresentante commerciale sono professionisti autonomi,
ma anche vero che stanno sotto al pacchero della ditta per la quale lavorano perch se la ditta ad
esempio chiude, questi non lavorano e per questo si applica il rito del lavoro. Poi nel 1973 c era
anche (veniva soggettato al rito del lavoro) il rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici di enti che
svolgono esclusivamente o prevalentemente attivit economica cio enti pubblici economici, perch
questa previsione?
Perch, invece, il rapporto di lavoro degli enti pubblici non economici era devoluto alla tutela del
giudice amministrativo, solo se lente pubblico era formalmente pubblico, ma svolgeva unattivit
imprenditoriale spettava alla giurisdizione del giudice ordinario, in particolare del giudice del
lavoro, in particolare secondo le regole del rito del lavoro. Nel 98 le cose sono cambiate, e anche i
rapporti di lavoro degli enti pubblici non economici sono stati presi dal giudice amministrativo e
messi dal giudice ordinario, e quindi, se volete, stato fatto ci non per stravolgere la norma, ma il
principio lo stesso, anche i rapporti di lavoro con enti pubblici economici e no si applica il rito del
lavoro, perch dal 1998 ( gli sembra il 30 giugno) anche i rapporti di lavoro con gli enti pubblici
anche non economici spettano al giudice ordinario.
Siamo rimasti in pochi, magistrati, professori universitari, forze di polizia restano al tribunale
amministrativo regionale, se ad esempio il prof litiga con luni va al TAR, se invece un
dipendente della segreteria a litigare con luni andr al giudice ordinario. Ai rapporti di lavoro
giuridicamente subordinato, anche se non inerente allimpresa ( lasciano stare i rapporti agrari) i
rapporti para-subordinati e i rapporti di lavoro con enti pubblici si applica il processo del lavoro, si
svolgono dinanzi al tribunale, qui il giudice di pace non pu occuparsene anche se la causa di 1
euro. La competenza spetta per materia al tribunale.: nel 73 si saranno detti che bisognava fare un
rito particolare per chi, per quelle categorie che hanno bisogno di una particolare tutela e cio per il
lavoratore.
Il lavoratore colui che sta sotto al pacchero dellimprenditore ,poi si detto anche se si
formalmente autonomi ma economicamente dipendenti allora si pensato che si pu essere
formalmente autonomi, ma economicamente dipendenti, quando la propria attivit dipende
economicamente dall altro soggetto, come accade per gli agenti, rappresentanti, per qualunque
attivit che si riesca a trovare questo tipo di requisito. Anche i liberi professionisti? Anche per i
liberi professionisti, infatti per questultimi c tutto un discorso particolare ,cio lidea che si
applicasse il rito del lavoro hanno cercato di farlo valere per li liberi professionisti che lavorano

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nellufficio di un ente, per esempio: quelli dellufficio legale di unazienda o dellufficio legale del
comune; il discorso che fa qui la cassazione finch il libero professionista mantiene la sua
autonomia di professionista non si applica il rito del lavoro, se per dovesse risultare che lui era
totalmente soggetto alle direttive dellente si applica il rito del lavoro, cio lidea non teniamo
fuori da questo rito che in teoria dovrebbe tutelare il soggetto debole, coloro che sono
economicamente dipendenti,stanno sotto al pacchero, ma giuridicamente si pu dire : tu sei un
lavoratore autonomo, quindi non hai diritto a questo rito.
Domanda: anche lagenzia assicurativa? Risposta: lagenzia assicurativa; attenzione per se si
in forma di societ non si applica il rito del lavoro, lidea che la societ crea uno schermo di difesa
tale per cui non c questa soggezione, se fai lagente assicurativo improprio(non so se si pu fare
senza la societ) se lo fai si, quindi anche lagenzia assicurativa perch se io ad esempio faccio
lagente per le generali e oggi mi chiama il presidente delle generali e mi dice . senti mia figlia
deve andare in vacanza, vuoi prendere la macchina e laccompagni?, se gli dico di no quello mi
toglie il rapporto di agenzia, io domani pazienza.
Allora si voluto sottrarre questo tipo di controversia al giudice onorario cio al giudice di pace,
spetta al tribunale in funzione di giudice del lavoro. Nei tribunali, soprattutto nei grandi tribunali,
c una sezione dedicata soltanto al processo del lavoro, non una sezione specializzata, non un
rapporto di competenza tra tribunale ordinario e del tribunale del lavoro, ma una sezione i cui
giudici si occupano solo di quello, quando arriva il fascicolo al presidente del tribunale e vede che
riguarda il processo del lavoro, lo manda alla sezione del lavoro, cos anche in corte dappello che
in cassazione, c una sezione lavoro, per tutte le cause, ricorsi in materia di lavoro vanno a quella
sezione, unico giudice competente per materia.
sono, invece, diversi fori, cominciamo dalle cause del n 1: rapporti di lavoro subordinato privato.
Vi sono 3 fori elettivamente concorrenti. Che significa? Che lattore pu scegliere liberamente tra
uno dei 3. il tribunale nella cui circoscrizione:

sotto al rapporto;
Ove lazienda ha sede;
Ove ha sede la dipendenza presso cui addetto il lavoratore.
Allora se io lavoro alla fiat di Pomigliano e il contratto lho fatto a Roma Torino sede
dellazienda, Roma dove il rapporto sorto, Nola ,Pomigliano il luogo in cui cera la dipendenza
a cui sono addetto, scelgo liberamente. Il rapporto con la dipendenza allazienda permane per 6
mesi successivi al trasferimento del lavoratore o la cessazione; con un avvertimento: noi pensione
sempre alla causa del lavoro che una causa fatta dal lavoratore contro il datore di lavoro, le regole,
che stiamo per vedere, valgono anche se il datore di lavoro ad agire contro il lavoratore.
Quindi vero che lo schema a cui pensiamo il lavoratore che conviene lazienda, per pu
succedere anche linverso, le regole che stiamo per vedere non distinguono chi lattore chi lha
convenuto. Questi fori valgono per le cause di cui al n 1 dellart 409: rapporti di lavoro
subordinato privato, anche se non inerente allesercizio dellimpresa. Sono criteri che non possono
valere per il lavoro para-subordinato e per quello del n 3, perch il lavoratore para-subordinato, va
girando, lagente va girando, ecco perch qui invece tutto pi semplice, qui c in foro esclusivo,
foro speciale- esclusivo, solo quello , dove si trova il domicilio dellagente, del rappresentante, di
colui che svolge quellattivit continuativa e coordinata, ha carattere prevalentemente personale,
anche se non subordinato.
Quindi il domicilio dellagente, chiunque sia a promuove il giudizio: lagente o lazienda. Per
quanto riguarda, invece, i dipendenti delle pubbliche amministrazioni, siano anche pubblici
economici o no, ma ripeto ormai dal 98 la distinzione non si rileva pi, il giudice nella ci

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circoscrizione ha sede lufficio alla quale il dipendente addetto o era addetto al momento
delleccezione del rapporto. Come vedete, qui, gi dai criteri di competenza un rito ispirato ad
unidea di squilibrio tra le parti, tendenzialmente si reca nei luoghi pi comodi per il lavoratore,
perch si parte dallidea che il datore di lavoro che uno che ha i soldi pu pagare gli avvocati da
per tutto, invece il lavoratore uno che dice : MAR devo fare la causa a Torino, ma quanto mi
viene a costare? potrebbe essere scoraggiato dal farlo. Forse le cose non stanno pi esattamente
cos, un rito che va calato nel clima del 1973, con un partito dei lavoratori che era in costante
ascesa, quindi si cercava di avere una grossa pressione nel partito comunista.
Oltre ai fori che abbiamo visto c un foro sussidiario, se i fori superiori non concorrono, non
permettono di determinare il giudice scatta il foro generale delle persone fisiche: la residenza del
convenuto foro sussidiario; il richiamo solo allart 18 , ma anche allart 19 foro generale delle
persone giuridiche: la sede della persona giuridica.
Che la competenza per territorio questa, derogabile o inderogabile, cio le parti possono fare
accordo per derogarla? Lidea sempre quella, cio se ammettessimo la deroga, il datore di lavoro
si chiamerebbe il lavoratore al momento del contratto e gli direbbe :tu vuoi lavorare? Allora
dobbiamo stabilire che tutte le nostre cause si fanno a Trieste, uno che dove lavorare si
impegnerebbe a fare le cause anche in Alaska; ecco perch si tratta di una competenza territoriale
inderogabile, nel contratto puoi scrivere quello che vuoi, firmalo tanto non vale niente .
Domanda: nemmeno secondo il principio del diritto del lavoro in base al quale per un trattamento
pi favorevole per il lavoratore potrebbe ammettere una deroga? No,nemmeno.

FORMA DELLA DOMANDA


Fino ad esso abbiamo studiato la forma della citazione ,cio si scrivono, come abbiamo gi detto, 2
copie della stessa citazione, con ludienza, lavvertimento, poi le porta allufficiale giudiziario,
questultimo viene da voi, ve ne lascia uno, mi da loriginale e io la deposito in cancelleria
dellufficio giudiziario addetto all iscrizione della causa. La citazione un atto che prima si
notifica e poi si deposita ,e la pendenza della lite determinata dalla notifica della citazione, ed
un atto che contiene lindicazione delludienza, cio lattore che sceglie ludienza , purch dia
quei termini minimi, poi se la sceglie lui.
Non questa la scelta fatta nel 1973, si disse nel 1973 : se noi vogliamo che questo processo sia un
processo efficiente, dobbiamo dare al giudice la possibilit di organizzare il suo lavoro,( allora
immaginate che voi poteste fare lesame con il sistema della citazione, siete voi che mi dite quando
volete fare lesame, invece potendo io gestire il calendario, riesco a gestire in maniera efficiente il
calendario) allora facciamo in modo che non sia la parte ad imporre al giudice il gg della prima
udienza, come avviene nella citazione, ma facciamo in modo che il giudice si legge la domanda,
fissa ludienza in funzione del suo carico di lavoro.
Ecco perch latto introduttivo del processo del lavoro non la citazione contenente ludienza, ma
un ricorso che ha tutti gli elementi della citazione, ma non ha la vocatio in ius cio non c
lindicazione delludienza, perch il ricorso ha un meccanismo di proposizione inverso rispetto a
quello della citazione, prima si deposita e poi si notifica, e prima si deposita ,perch il giudice lo
legge e dice come sta messo in questo mese, molto probabilmente quest anno. Con decreto in calce
al ricorso, fissa lui ludienza, poi il ricorrente va in cancelleria, si fa fare dal cancelliere 2 copie del
ricorso del decreto e notifica tutto allaltra parte.
Citazionestampo, escono 2 copie uguali, vado dallufficiale giudiziario, lufficiale giudiziario va
a casa del convenuto, ne lascia 1 e ne porta unaltra , dopo io ho 10 gg per iscriverla a ruolo.

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Ricorso scrivo il ricorso, non ci metto ludienza, non vado dallufficiale giudiziario, vado dal
cancelliere, iscrivo subito a ruolo la causa, il giudice legge il ricorso ,quindi porto una sola copia in
cancelleria, il giudice con decreto in calce alla fine del ricorso, scrive visto il ricorso, si fissa
ludienza del , poi io vado in cancelleria, loriginale resta in cancelleria, mi faccio fare 2 copie
conformi, vado dallufficiale giudiziale e questultimo notifica ricorso e decreto allaltra parte, cio
mentre con la citazione prima si notifica e poi si scrive a ruolo, con il ricorso prima si scrive a ruolo
cio si deposita e poi si notifica in modo che io non metto ludienza nel ricorso, ce lo mette il
giudice, ricorso e decreto completano gli elementi della domanda.
Questo lo schema normale di ogni procedimento che inizia con il ricorso, il pubblico elemento
cautelare inizia con il ricorso, si deposita, non si fissa ludienza, il giudice fissa ludienza con
decreto di calce al ricorso, e io notifico ricorso e decreto allaltra parte, il procedimento di
separazione o divorzio inizia con il ricorso, il deposito - ricorso ,il giudice fissa ludienza, notifico
ricorso e decreto allaltra parte, la tutela possessoria inizia con il ricorso, lunico ricorso nella storia
della procedura civile italiana che prima si notifica e poi si deposita ,bench non contenga la
fissazione delludienza, il ricorso per cassazione.
Lo schema per il ricorso per cassazione uno schema anomalo: la forma quella del ricorso, perch
voi non ci mettete ludienza nel ricorso per cassazione, la fissa il presidente, per la tecnica quella
della citazione, nei 40 gg del ricorso per cassazione, chiedo scusa, nei 60 gg o 6 mesi devo
notificare il ricorso, poi il deposito pu avvenire anche dopo, ma lunico ricorso che prima si
notifica e poi si deposita, qualunque altro ricorso a partire da questo, prima si deposita, non ci si
mette ludienza ,con decreto in calce al ricorso, il giudice fissa ludienza, io notificher 1 copia del
ricorso e decreto allaltra parte.
ATTENZIONE: il ricorso si notifica, solo che il giudice con decreto non fissa ludienza, per quando
notifica il decreto viene esteso in calce al ricorso e io notificher ai fini della decorrenza del termine
di 40 gg, loriginale resta in cancelleria e una copia conforme di ricorso in calce
Domanda: IL giudice non vincolato da nessun termine dal deposito per la fissazione
delludienza?
Risposta: ci arriviamo fra 1 attimo.
Questa divisione tecnica, cre allepoca un attimo di incertezza quanto alla produzione degli effetti
processuali e sostanziali della domanda giudiziale perch la citazione facile facile , noi abbiamo
problemi al momento della notifica, con il ricorso, la risposta che con il tempo si consolidata ed
questa: quando il processo inizia con ricorso gli effetti processuali si producono dal momento del
deposito, quindi prima ,gli effetti sostanziali ,poich tutte sono legate alla natura recettizia dellatto,
al momento della notifica.
Quanto al contenuto del ricorso, ci accorgiamo che non diverso dalla citazione, non troviamo
ludienza, ma per il resto: indicazione del giudice, inteso come ufficio giudiziario, poi la persona
fisica la designa il capo dellufficio, indicazione delle parti, petitum, causa petendi, elementi di
diritto, prove , ci manca il n 7 fissazione delludienza e lavvertimento ,quindi ludienza e
lavvertimento non ci stanno.
Ludienza non c e non c neanche lavvertimento perch lavvertimento stato introdotto per rito
ordinario nel 1990 , nel 73 non si pens, poi siamo andati davanti alla corte costituzionale e
qualcuno ha detto com possibile che nel rito del lavoro non c lavvertimento? La corte
costituzionale ha detto non mi importa un benefit in pi che nel rito ordinario si voluto accordare
al convenuto ma non legato a valori costituzionali insopprimibili quindi non c e continua a non

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esserci lavvertimento. Perch nellimpianto originario del codice nel rito ordinario non c
lavvertimento, fu messo nel 1990.
Domanda : professore ma qui obbligato produrre mezzi di prova?
Prof: lavrei detto dopo ma visto che ci siamo
Eppure volendo lavvertimento sarebbe molto pi utile perch non solo anche questo processo
informato al principio di preclusione, cio pi tardi arrivi e meno fai, ma ci sono preclusioni
addirittura pi rigide che nel rito ordinario, la prima nel numero 5 (slide) i mezzi di prova e i
documenti vanno indicati nel ricorso e prodotti con il deposito altrimenti il ricorrente non pu pi
formulare i mezzi di prova costituendi o produrre documenti quindi ha preclusioni pi rigide che
nel rito ordinario, dove invece noi sappiamo che le prove possono essere formulate anche dopo,
per non c lavvertimento. Quindi il contenuto lo stesso, salvo lavvertimento, ma il num 5
assume qui una cogenza che non ha per la citazione.
Come vi ho detto non vado dallufficiale giudiziario per la notifica dopo che ho scritto vado in
cancelleria per iscriverlo al ruolo, il giudice entro 5 giorni, termine che pu anche non essere
rispettato non da luogo a nessuna conseguenza, fissa con decreto ludienza. Nei bei propositi
dellimpianto originario tra il deposito originario e ludienza non ci devono essere pi di 60 giorni
oggi passa anche un anno.
Sono quindi tutti termini che come se non esistessero. Lunico termine che conta, ma anche
questo non conta, il ricorso con il decreto va fissato entro 10 giorni, non conta, lunico termine che
conta il termine minimo a comparire, questo va osservato a pena di nullit, con la notifica del
convenuto, che il momento in cui laltro viene a sapere delliniziativa avversaria, tra la notifica del
ricorso del decreto e ludienza ci devono stare non meno di 30 giorni.
Di tutti i termini 5 giorni, 60 giorni, 10 giorni sono termini che non hanno nessuna funzione. Il
termine di 10 giorni entro cui lattore doveva notificare aveva senso nellimpianto originario
quando ludienza doveva essere entro 60 giorni, oggi che il termine 1anno che senso ha che io lo
faccia in 10 giorni quando ludienza tra un anno? quello che ci deve stare il termine minimo a
comparire, non posso depositare il ricorso a decreto oggi e il giudice fissare ludienza per domani,
perch il principio del contraddittorio inviolabile. Quindi scordatevi tutti i termini lunico che ha
rilievo e che ha ricorso il termine minimo a comparire che qui ridotto a 30 giorni.
Attenzione la verit non che ridotta a 30 e che nellimpianto originario del codice anche il
termine minimo per comparire del processo ordinario era a 30, poi nel tempo quello stato
aumentato prima a 60 poi a 90 e questo rimasto sempre 30 per obbiettivamente rispetto ai 90
giorni liberi questo un termine ridotto di 1/3.
Domanda: Quando il giudice, quando si deposita il ricorso, deve fissare ludienza con decreto lui
gi valuta le prove?
Sicuramente NO. Lui guarda solo il suo carico di lavoro. Se ha 20 cause per ogni udienza, da qui a
ottobre, e la prima con 19 il 15 ottobre , sar il 18 daccordo?
Perch il ricorrente, qui a pena di decadenza, deve formulare i mezzi di prova? Perch lidea
originaria del processo del lavoro era appunto che il processo del lavoro si svolgesse in un'unica
udienza, allora si disse se lattore dice tutto prima e il convenuto dice tutto prima e il giudice si
studia tutto prima alludienza si raccolgono solo le prove e si decide. Queste era lidea , tramontata
ormai, il disastro della giustizia quello che , ma lidea era questa facciamo dire tutto subito alle
parti in modo che il giudice arriver preparato e dobbiamo solo in udienza raccogliere le prove in
modo che in pochissime udienze si possa decidere. Ecco perch per il ricorrente maturano subito le

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preclusioni istruttorie. Cos come per il convenuto maturano subito tutte le preclusioni, noi abbiamo
detto che con il rito ordinario il convenuto si deve costituire 20 giorni prima , se vuole fare
riconvenzionali, chiamate in causa ed eccezioni in senso stretto, le prove anche dopo nei famosi
termini, qui no. Anzitutto come avete visto i termini sono pi ridotti, quindi il convenuto si
costituisce almeno 10 giorni prima delludienza, questo deve va inteso, come anche nel rito
ordinario, ha lonere di , si pu costituire anche alludienza ma se si costituisce 9, 8, 7 ,6 ,5 ,4 ,3
,2 ,1 ,0 incorre a certe decadenze. Quali?
1. Non pu fare domande riconvenzionali
2. Non pu fare eccezioni in senso stretto
3. Non pu chiamare terzi
4. Non pu articolare i mezzi di prova
Quindi qua per il convenuto maturano subito tutte la preclusioni, 10 giorni prima delludienza, con
una particolarit per la domanda riconvenzionale.
Nel processo ordinario io deposito la comparsa di risposta con la riconvenzionale, se lattore un
attore avveduto andr in cancelleria e andr a leggere la mia comparsa di risposta, sar a posto per
ludienza.
Qui no.
Lidea era sempre quella che tutto dovesse avvenire prima delludienza e allora si disse se lattore
scopre 10 giorni prima la riconvenzionale, mi chieder un rinvio perch si deve organizzare. E
allora qua la riconvenzionale ha una regolamentazione particolare, il convenuto che nel rito del
lavoro propone una riconvenzionale, deve fare un istanza che nel rito ordinario non deve fare, deve
chiedere lo spostamento delludienza.
Cio si costituisce 10 giorni prima, fa la riconvenzionale ma a pena di decadenza , cio la
riconvenzionale non verr esaminata, se lui non chiede lo spostamento delludienza. Il giudice
emana un nuovo decreto con cui sposta ludienza, e memoria difensiva contenente la
riconvenzionale e decreto di fissazione della nuova udienza, vanno notificati allattore in modo che
tra la data di notifica e quella della nuova udienza di fissazione ci siano almeno 25 giorni. Ormai il
termine di un anno non ha pi senso dice Enza?
Eh attenzione per perch cara Enza se io oggi ho depositato il ricorso di lavoro contro di te, e mi
fissano ludienza il 22 aprile 2014 io non detto che te lo notifico domani, perch ti devo dare un
anno di tempo per difenderti?
Me lo tengo nel cassetto a condizione che, se io sono il ricorrente, 30 giorni, se sono il resistente e
manco la riconvenzionale 25.
Quindi giusto quello che tu dici, aveva un senso prima quando tutto era compattato, per adesso
ha ancora un senso perch dico Enza io non ti do un anno di tempo per difenderti, ti do molto meno,
quando arriver a febbraio/ marzo 2014 ti notifico. Il processo sempre strategia, ricordatevelo.
Allora a pena di decadenza chi chiede la riconvenzionale deve chiedere anche lo spostamento
delludienza, il giudice fisser con decreto una nuova udienza tale per cui tra la data di notifica
della memoria difensiva e ludienza ci siano per lattore almeno 25 giorni.
Lesigenza sempre quella. Dobbiamo evitare, si pens allepoca, di dare agli avvocati alludienza
la scusa per chiedere un rinvio, e quale pu essere una scusa per chiedere un rinvio oltre alla
riconvenzionale? Lintervento di un terzo. Lintervento di un terzo un intervento volontario, se
interviene un terzo lavvocato dir giustamente io ho bisogno di difendermi rispetto alla domanda

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del terzo. Ecco perch nel processo del lavoro lintervento volontario, diciamo prima nel rito
ordinario abbiamo detto che lintervento ammesso fino alla precisazione delle conclusioni con
linterventore che per subisce tutte le preclusioni, qui no.
Lintervento deve avvenire nei 10 giorni prima delludienza, altrimenti non si pu pi avere,
altrimenti diventa un fattore di rallentamento e non lo chiamo. Se lattore lo conosce interviene, se
non ha modo di conoscere e non interviene si frega. Qua per intervenuta la corte costituzionale
perch si detto che il terzo che interviene per non pone una domanda, e intervenendo 10 giorni
prima non previsto lo stesso meccanismo della riconvenzionale, la corte costituzionale ha detto di
garantirlo, quando il terzo interviene , il giudice questa volta senza istanza anche di ufficio, dovr
fissare una nuova udienza e della nuova udienza dovr essere data comunicazione ad entrambe le
parti. In modo da dare al convenuto, alle parti, il modo di difendersi sulla domanda dellintervenuto
volontario , cos com data al ricorrente la possibilit di difendersi sula riconvenzionale del
convenuto.
Dopodich si arriva alludienza.
Ludienza gi un udienza di discussione della causa, perch lidea di chiamarla cos perch cos i
giudici capiscono che nelludienza la causa va effettivamente discussa, daccordo?
Anzitutto lidea se noi facciamo andare le parti personalmente alludienza e non solo gli avvocati,
pu darsi che le parti davanti al giudice si conciliano, e il giudice tenter la conciliazione. Anzi se
non compaiono questo un comportamento valutabile ai fini della decisione. Se si conciliano il
verbale ha efficacia a titolo esecutivo.
Tenete conto che sempre ai fini della strategia la comparizione personale della parte
pericolosissima, perch la parte, lo dicemmo anche nellinterrogatorio formale, una persona
incontrollabile, una persona che non si conosce, nel processo non si pu dire tutto e tutto non si
pu dire che in un certo modo, allora non si tratta di essere imbroglioni, il filtro dellavvocato serve
a quello, la presenza della parte personalmente molto molto pericolosa.
Quando e se farete pratica, limitatela al minimo perch vero che valutabile ma anche vero che
se anche laltra parte non si presenta non pi un comportamento valutabile.
Domanda: professore ma nel momento in cui interroga le parti le risposte delle parti non
costituiscono confessione ..
Prof. Eh caro Raffaele affermazione molto giusta ma molto ingenua , vero la risposta delle parti
in sede di interrogatorio libero non costituisce confessione, ma il giudice ne tiene conto in maniera
determinante. Se una parte dice si per vero mi ha pagato, tu potrai dire che non confessione, ma
non troverai nessun giudice che contro una confessione della parte non ne tenga conto.
Lidea era che questudienza deve fare tutto , controllare la regolarit di tutto, eventualmente
disponendo la sanatoria, se no in questa stessa udienza visto che le prove sono state gi articolate,
ammetterle e teoricamente anche assumerle in quelludienza, cosa che non possibile, questa una
cosa da tele film americano.
Se la conciliazione non riesce e la causa pu essere decisa anche perch sorge una questione
preliminare ad esempio, il giudice la decide subito, se per la questione va decisa in senso non
ostativo il giudice la decide con sentenza non definitiva e si va avanti. Altrimenti nella stessa
udienza ammette i mezzi di prova disponendo con ordinanza per la loro immediata assunzione,
nella stessa udienza, il che assurdo perch i testimoni vanno citati dallavvocato e per citarli i
testimoni la prova devessere ammessa. Ma ldea era questa, tutto nella stessa udienza, proprio

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proprio se non possibile in un'altra udienza ma fissala subito per., non oltre i 10 giorni dalla
prima.
Nella pratica avviene come nel processo ordinario, il giudice ammette le prove, fissa ludienza per
lassunzione, se non ce la facciamo tutto in un'altra udienza e tutto a distanza di mesi.
Le udienze di mero rinvio quelle in cui gli avvocati vanno e dicono stiamo trattando la causa,
sarebbero in teoria vietate e ovvio che anche i divieti in un processo cos allungato perdono di
cogenza, questo ovvio, ma lidea sempre quella, non solo della celerit che abbiamo detto
tradita, ma anche quella di uno squilibrio tra le parti.
Attenzione il prelicenziamento oggi stato previsto dal cosiddetto rito Fornero cio un rito pi
particolare con una fase sommaria e laltra pi approfondita.
Lidea uno squilibrio fra le parti, lidea che il grosso imprenditore ha una schiera di avvocati,
che possono ottenere tutto quello che vogliono, e il lavoratore ha di fronte un mostro, ecco allora
che lidea originaria, che il giudice abbia nel processo del lavoro, poteri di iniziativa istruttoria
ufficiosa, molto pi ampi che nel rito ordinario. Liniziativa nuova dovrebbe essere questa: pu
disporre dufficio, cio anche senza che lo chiede la parte, lammissione di ogni mezzo di prova,
anche fuori dei limiti stabiliti dal codice civile ad eccezione del giuramento decisorio.
Alla fine linterpretazione ha fatto si che il giudice nel processo del lavoro pu superare solo i limiti
del 2721 c.c. per quello che pu fare chiedere informazioni alle associazioni sindacali, pu
disporre laccesso sul luogo del lavoro, lesame dei testimoni sul luogo stesso, va i azienda e
semmai sente anche le persone che trova e pu ovviamente ordinare la comparizione di quelle
persone che nel processo ordinario non potrebbe ordinare, perch hanno un interesse, 246, che
legittimerebbe la loro partecipazione alla causa.
Non sono testimoni, solo per informazioni. un processo pi inquisitorio dove il giudice fa un po
pi linvestigatore. Novit nel 1973 erano le registrazioni sul nastro, oggi fa ridere, ma chi come
me cresciuto con quelle cassette, c90-c60 a voi non dicono nulla, in quel periodo la registrazione
era una grande prova. Quindi era un processo parziale che si doveva concludere in una o in altre
udienze molto ravvicinate, ma lo stesso legislatore a non crederci, perch se la sentenza doveva
concludersi massimo in un mese quello che stiamo per vedere non aveva senso, le prime ordinanze
decisorie si hanno proprio nel rito del lavoro.
Fino nel rito del lavoro lordinanza non era mai decisoria, lordinanza non si pronunciava mai sul
merito, lordinanza aveva un contenuto e ad essa le parti, e perci si differenzia dal decreto, perch
il decreto emanato senza sentire laltra parte, e non motivato, il giudice dice, visto il ricorso si
fissa ludienza del.., lordinanza invece emessa dal contraddittorio delle parti, succintamente
motivata, e di regola ha portata meramente istruttoria, il giudice con ordinanza mi fissa il termine
per integrare il contraddittorio, con ordinanza ammette le prove, sempre modificabile e revocabile
tranne in alcuni casi che non vediamo.
Nel 73 il legislatore per si chiede se sta facendo un rito spaziale e questo poi gli dura molto, nel
frattempo che gli dura potrebbe esserci un margine per emettere gi una decisione, visto che nel
corso di causa non dobbiamo perdere tempo con la sentenza, poi ci sono le decisioni, facciamo una
cosa rapida rapida succintamente motivata con ordinanza in soli due casi:
1. Il giudice pu ordinare il pagamento delle somme non contestate,
Es. il lavoratore conviene in giudizio il datore di lavoro, e dice non mi hai pagato 20
mensilit, lui viene e dice quando mai le mensilit sono solo 8, il giudice dice ah sono solo 8
e cominciagli a dare solo quelle 8, e poi si gioca la partita per le altre 12. Ovviamente se il

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processo fosse stato breve tutto ci non avrebbe senso, se per il processo si comincia ad
allungare intanto mi prendo gli 8.
La caratteristica di questa ordinanza che pu essere concessa sia al lavoratore che al datore
di lavoro. Questa la troviamo anche con qualche ritocco nel rito ordinario.

2. La troviamo solo nel rito del lavoro, un ordinanza con cui il giudice pu emanare una
prima decisione man mano che la prova si sta formando, perch abbiamo sempre un
lavoratore che ha bisogno di mangiare, questa pu essere emanata solo su istanza del
lavoratore, il pagamento della somma a titolo provvisorio quando nellistruzione non siamo
ancora arrivati a completare le prove, ma ritenga il diritto gi accertato, e nei limiti della
quantit per cui gi raggiunta la prova.
Non un anticipo, una parte che abbiamo raggiunto attraverso le prove, per a titolo
provvisorio, perch se poi il giudice cambia idea con la sentenza, lordinanza revocata. Entrambe
vengono assorbite dalla sentenza, ed entrambe costituiscono titolo esecutivo, per questo sono
provvisorie.
Domanda: e se il processo si estingue?
Risposta: Bella domanda, il problema risolto con le ordinanze del rito ordinario che sono state
fatte tempo dopo, in queste del lavoro non era previsto cosa succedesse in caso di estinzione. Cio
se sopravvivono o no. La soluzione che probabilmente sopravvivono, ma la parte che ha pagato
pu sempre ricominciare il processo per rimetterle in discussione. Cio sopravvivono ma non
acquistano efficacia di giudicato.
Prima di arrivare alla sentenza viene poi regolata un'altra eventualit. Che abbia proposto domanda
al giudice ordinario, ma abbia sbagliato il rito, per esempio, ho proposto domanda con il rito
ordinario, cio con la citazione, e invece era una di quelle controversie dellart 409. In questo caso
compete al giudice di far spostare la causa nel rito giusto, come?
Fissando ludienza di discussione e il termine per integrare gli atti introduttivi, cio per depositare
una memoria in cancelleria, contenente quelle attivit che non erano a pena di decadenza nel rito
ordinario, ma che diventano a pena di decadenza nel rito del lavoro.
Sostanzialmente larticolazione delle prove. Cio io ho iniziato con rito ordinario, quindi le prove
non le ho messe, tu ti sei difeso con il rito ordinario quindi le prove non le hai messe, il giudice dice
che una causa del 409, ci converte il rito, fissa ludienza e prima delludienza bisogna dare le
prove, perch dobbiamo rientrare nel rito del lavoro. I
l giudice in udienza ne dispone la conversione. Questa norma la troviamo nel rito del lavoro ma
dovrebbe stare nel processo ordinario, tra i controlli che il giudice deve fare in prima udienza deve
fare anche il controllo del rito, e se si accorger che il rito del lavoro operer come abbiamo visto.
Alludienza si procede secondo la normale regola del diritto del lavoro.
Alludienza si procede secondo le normali regole del rito del lavoro. regolato anche il passaggio
inverso cio iniziamo la causa con un rito del lavoro e invece non un rito del lavoro. Lasciamo
stare la seconda parte del problema di competenza che ormai un problema che non esiste
pi,prima esistevano nel 1973 il pretore e il tribunale che si passavano la palla ora c solo il
tribunale. Quando invece ho iniziato con il rito del lavoro una causa che invece andava iniziata con
il rito ordinario il giudice dispone la conversione,si proseguir davanti a lui con il rito ordinario ma
non fissa un termine per integrare gli atti perch si iniziato il rito con gli atti pi ricchi e si passa
poi a quello con gli atti pi poveri ,lunica cosa che fa disporre che gli atti siano messi in regola
con le disposizioni tributarie perch nel passato tutti gli atti del processo del lavoro erano esenti da

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tributi,non si pagava la notifica ne liscrizione al ruolo, poi le cose con la spendig review sono un
po cambiate perch per avere lesenzione bisogna dimostrare di non raggiungere un certo reddito
ma ove mai io avessi ottenuto i benefici fiscali nel rito del lavoro nel momento in cui passo al rito
ordinario che non ha queste esenzioni ci devo pagare le tasse.
A me non mi interessa pi di tanto il profilo fiscale ma bene mettere in evidenza che se passiamo
dal rito meno ricco a quello pi ricco il giudice fissa un termine per integrare gli atti cio per
compiere quelle attivit a pena di decadenza che nel rito ordinario non dovevo compiere fin
dallinizio ma che invece qua devo fare (cio le prove). Se passiamo dal rito pi ricco a quello meno
ricco non deve farlo perch ormai ho gi sparato tutte le mie cartucce.
Per ci di cui bisogna tener conto che le prove acquisite nel rito speciale avranno lefficacia
consentita dal rito ordinario, quelle famose persone di cui allart.246 nemmeno potranno essere
sentite e se sentite non se deve tener conto ;se il giudice ha ammesso prove fuori dai limiti del
codice di procedura civile esse diventeranno inammissibili.
Abbiamo detto prima che lincompetenza per territorio nelle cause di lavoro inderogabile
,sicuramente una competenza per territorio preventivamente inderogabile cio le parti non
possono prima del processo inserire nel contratto clausole derogative della competenza;ma diventa
una competenza relativamente derogabile nel corso del giudizio perch lincompetenza per
territorio,nelle cause di lavoro,pu essere eccepita dal convenuto solo nella memoria difensiva 10
giorni prima e rilevata dufficio dal giudice non oltre ludienza di discussione.
Lidea originaria della giurisprudenza era che tutto il primo grado doveva esaurirsi in un'unica
udienza oggi che ,invece, di udienze ce ne sono pi di una ( anche 20-30)ci si chiede quando finisce
il tempo entro cui il giudice pu rilevare dufficio lincompetenza? Volendo fare un parallelo con il
rito ordinario si detto che il giudice pu rilevare dufficio lincompetenza per territorio non oltre la
fase di trattazione delludienza di discussione che si chiude con il provvedimento di ammissione
delle prove; per cui se il convenuto non eccepisce lincompetenza per territorio nella memoria
difensiva e il giudice non la rileva entro il provvedimento di ammissione delle prove la deroga alla
competenza si realizzata.
Allora la competenza per territorio prima del processo assolutamente inderogabile, sono nulle le
clausole derogative della competenza, ma nel corso del processo diventa relativamente inderogabile
perch se il convenuto non la eccepisce nella memoria difensiva e il giudice non se ne accorge entro
il momento in cui ammette le prove neanche pi lui pu rilevarla dufficio e non poterla rilevare
dufficio vuol dire aver realizzato di fatto la deroga alla competenza.
Terminata ludienza (o comunque le varie udienze) il giudice pronuncia la sentenza,allultima
udienza il giudice fa discutere o riammette la causa alle parti cio ai loro avvocati, sente le
conclusioni e pronuncia la sentenza dando conto del dispositivo e della decisione. In caso di
particolare complessit il giudice pu fare come il giudice penale e cio legge il dispositivo in
udienza (vi ricordate la sentenza PQM) e la motivazione la depositer entro 60 giorni, condanna il
datore di lavoro a pagare tre mensilit pari a 4000 euro, poi le ragioni per cui ha dato ragione ad uno
e torto allaltro le depositer entro 60 giorni.
Indipendentemente da quale soluzione sceglie ,se la lettura in udienza dellintera sentenza o solo del
dispositivo, le parti non hanno diritto ne a conclusioni ne a repliche,potrebbero chiedere un breve
termine per note difensive finali e se il giudice lo accorda da un termine non superiore a 10 giorni e
fissa la causa a un udienza immediatamente successiva nella quale legge il dispositivo. Siamo nel
1973 voi non lavete vissuta inflazione galoppante e svalutazione della moneta Domanda:
Nelle obbligazioni di pagamento di somme di denaro oltre agli interessi spettava anche la
svalutazione? Cio quando la moneta si svaluta del 10% se mi devi dare 1000 euro oggi e me le dai

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tra un anno,tu nominalmente mi dai sempre 1000 euro ma il potere di acquisto 900 euro, mi
spettano quei 100 euro in pi? Ci non possibile perch secondo le regole normali e cio lart
1224 c.c. per le obbligazioni che hanno per oggetto le somme di denaro sono dovuti gli interessi
legali ,e tenete conto che allepoca gli interessi legali erano del 5% annuo e la svalutazione era
almeno pari al 10% per cui ci si chiede ho diritto alla differenza? La risposta la da il secondo
comma dellarticolo: se hai subito un danno maggiore lo devi provare e diceva la giurisprudenza
dellepoca non bastava dire che cera la svalutazione ma si deve provare di aver avuto un maggior
danno dato dalla svalutazione se non lo si prova allora non spetta. Questa era ed tuttora la regola
generale per le obbligazioni pecuniarie.
Nel campo del lavoro lart. 429 terzo comma introduce nel 1973 una deroga allart. 1224,secondo
comma : il giudice quando pronuncia una sentenza di condanna a favore del credito del lavoratore
gli liquida non solo gli interessi legali ma anche la svalutazione (anche se oggi la cosa non ha
grande rilievo perch la svalutazione bassa a differenza di prima) , se invece pronuncia sentenza
di condanna a favore del datore di lavoro vale il 1224 per cui deve provare di aver avuto un maggior
danno quindi la deroga vale solo a favore del lavoratore.
Unaltra grande deroga sempre a favore di questa parte pi debole era che le sentenze di primo
grado a favore del lavoratore erano provvisoriamente esecutive ,in un tempo in cui invece non lo
erano. Se erano di condanna per il lavoratore non lo erano se invece erano di condanna per il datore
di lavoro si ( di tratta di una deroga che oggi ha solo un valore storico perch le sentenze di primo
grado sono esecutive). C ancora un particolare vantaggio per il lavoratore: se il giudice ha letto il
dispositivo e si preso 60 giorni o meno per leggere la sentenza ,il lavoratore pu procedere alla
esecuzione sulla base del solo dispositivo il quale gi titolo esecutivo a favore del lavoratore.
Poi nel 1993 si generalizzata la regola della provvisoria esecutivit delle sentenze di primo grado
per cui tutte le sentenze del lavoro (come tutte quelle di primo grado) sono provvisoriamente
esecutive,lunico benefit che rimasto per il lavoratore questo del secondo comma ammesso che
il giudice si sia servito della tecnica di lettura del dispositivo in udienza e fissazione di un termine
per depositare la motivazione. Per tutto quello che non abbiamo visto si applicano le normali regole
del rito ordinario (quindi assunzione delle prove,tipi di prova,integrazione del contraddittorio
valgono le regole del rito ordinario per tutto quello che non specificamente contemplato nelle
disposizioni che abbiamo visto).
Al giudizio di primo grado si applicano le regole del rito ordinario, quindi noi non dobbiamo vedere
che cosa fa il giudice se manca un litisconsorte necessario oppure come il giudice svolge
linterrogatorio formale. Lo stesso discorso vale anche per lappello ,la sentenza del tribunale
soggetta ad appello, si applicheranno le regole dellappello ordinario salvo qualche variante che
stiamo per vedere. Anche qua ci sono regole di competenza per il primo grado e la regola di
competenza per il secondo grado molto facile: la corte di appello nel cui distretto ha sede il
tribunale emana la sentenza.
Attenzione lappello si propone con ricorso il che vuol dire che prima si deposita la corte dappello
con decreto in calce al ricorso fissa ludienza e poi si notifica. Ci vuol dire che nel termine breve o
lungo, 30 giorni dalla notifica oppure se prevista la pubblicazione,ci che mi devo preoccupare di
fare il deposito;cio mentre nellappello ordinario nel termine breve o lungo devo preoccuparmi di
notificare e poi il deposito pu avvenire anche dopo ,qua mi devo invece preoccupare nel termine
breve o lungo di depositare poi notifica di ricorso e decreto ; cio nellappello ordinario il passaggio
in giudicato impedito dalla notifica e il deposito pu avvenire anche dopo invece nellappello nel
rito del lavoro il passaggio in giudicato della sentenza impedito dal deposito e la notifica pu
avvenire anche dopo.

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Lappello nel rito del lavoro deve contenere le stesse indicazioni dellappello del rito ordinario (la
cui disposizione normativa stata inserita nellagosto scorso e non credo che avete manuali cos
aggiornati), il legislatore ha voluto specificare il contenuto dellatto dappello ma esso lo stesso
del rito ordinario,ma esso nel rito del lavoro conosce una particolarit in pi : nel rito ordinario con
lappello chi perde pu chiedere,se si tratta di una sentenza di condanna,la sospensione
dellefficacia esecutiva della sentenza ,il giudice dappello valuta i motivi dellimpugnazione e se
gli sembra che i motivi sono sufficienti sospende lefficacia esecutiva della sentenza , ma c la
possibilit se il giudice si riservato di depositare la motivazione ed emana il dispositivo di
procedere allesecuzione da parte del lavoratore con il suo dispositivo;cio il vittorioso il
lavoratore ed egli pu procedere allesecuzione gi solo in base al dispositivo il soccombente il
datore di lavoro che per pu ancora fare lappello ,perch per fare lappello bisogna conoscere i
motivi (altrimenti che cosa spiego al giudice di appello) ed per questa particolare ipotesi che il
processo di appello del lavoro prevede un particolare istituto che lappello con riserva dei
motivi .
Questo significa che se il giudice ha emanato il dispositivo, si preso 60 giorni per la motivazione,
e non possibile fare un vero e proprio appello perch se non si conoscono le motivazioni per cui
come si fa a dire che ha sbagliato; per se si ha interesse ad ottenere la sospensione dellesecuzione
si fa appello subito ma con la riserva di depositare i motivi quando il giudice di primo grado avr
depositato la motivazione.
Attenzione ci non ha niente a che vedere con la riserva di appello contro le sentenze non
definitive, questo si chiama proprio appello con riserva dei motivi proprio per ottenere la
sospensione e poi quando il collega di primo grado avr emanato la motivazione si potranno
depositare i motivi dellappello;ovviamente poich questa possibilit esiste solo per il rito del
lavoro in primo grado solo nellappello del rito del lavoro esiste lappello con riserva dei motivi.
La regola che dicevo appunto che ad impedire il passaggio in giudicato della sentenza il
deposito del ricorso poi possibile notificare anche successivamente; importante che tra la data di
notifica e la data delludienza ci siano in primo grado almeno 30 giorni in tal caso 25. Ricevuto il
ricorso lappellato si costituisce 10 giorni prima con una memoria difensiva la quale identica a
quella di comparsa in riposta di appello mentre la particolarit sta nellappello incidentale perch
nel rito ordinario si formula lappello incidentale nella comparsa di risposta e si deposita 20 giorni
prima in tal caso no perch si previsto che nella memoria difensiva va formulato lappello
incidentale ed essa non solo va depositata 10 giorni prima delludienza ma va anche notificata 10
giorni prima allappellato.
Sono nati una serie di dibattiti : allora per notificarla 10 gg prima che devo fare mi devo costituire
prima dei 10 gg? la verit che la migliore soluzione empirica che si fanno 2 copie di cui una la
si deposita 10 gg prima e laltra nello stesso giorno la si notifica, limportante che si faccia tutto
10 giorni prima. Per il resto valgono le norme dellappello ordinario ,si svolge dinnanzi alla corte
dappello in composizione collegiale, prevista ununica udienza di discussione e non sono
ammessi nuovi mezzi di prova nuove domande e nuove eccezioni salvo che il collegio li ritenga
indispensabili ai fini della decisione della causa e salva la facolt del giuramento decisorio.
Anche per lappello vale il meccanismo della possibilit di dichiarare in prima udienza con
ordinanza linammissibilit dellappello quando non vi una ragionevole probabilit che
limpugnazione venga accolta, cio una sorta di manifesta infondatezza. Si fa in appello quello di
cui non ci accorti che si doveva fare in primo grado.
Ultima cosa, non vi ho detto che lappello non ha copertura costituzionale cio se il legislatore
volesse sopprimere lappello e dire che esiste solo il primo grado e la cassazione libero di farlo
perch non c nessuna norma della costituzione che dice che dobbiamo avere 2 gradi di giudizio.

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Ecco perch nel 1973 si era detto di limitare lappello nelle cause di lavoro soltanto per le questioni
economicamente pi rilevanti ,ma la norma non mai stata aggiornata ed ha pertanto solo un valore
storico. Tuttora sono inappellabili le sentenze di valore superiore a 50 mila lire e si spera che
continui ad essere cos
Domanda anche nel processo del lavoro vale il principio della trasformazione dei vizi della
sentenza in motivi di impugnazione?
Riposta: tenete conto che non solo anche allappello valgono tutte le regole dellappello
ordinario;anche se non esplicitate,ma quella regola di cui allart.161 c.p.c. fa parte dei principi
generali che sono tendenzialmente applicabili a tutti i mezzi di impugnazione e quindi anche a
questo.
Ricordatevi sempre che questo un rito speciale di cognizione , stiamo sempre nel secondo
libro,per cui le regole sulle impugnazioni in generale valgono per quello e anche per questo lunica
particolarit per esempio che limpugnazione incidentale va sia depositata che notificata nei 10
giorni.

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ORDINANZE DECISORIE
Il giudice pu emanare tre tipi di provvedimenti: sentenza,ordinanza e decreto. Con lordinanza e il
decreto il giudice emette quei provvedimenti per regolare landamento del processo. Lordinanza
presuppone per che ci sia stato un contraddittorio, mentre, il decreto viene emanato in assenza di
un contraddittorio.

Lordinanza un atto che il giudice pu emanare nel corso del processo, ma a differenza della
sentenza che ha contenuto decisorio, lordinanza normalmente ha contenuto ordinatorio (
istruttorio). E generalmente emanata per decidere questioni procedurali e per regolare lo
svolgimento del procedimento quindi un provvedimento emanabile necessariamente durante il
contraddittorio delle parti.
Tuttavia possibile che le parti chiedano al giudice istruttore di emanare ordinanze a contenuto
decisorio col le quali il giudice provvede alla totale o parziale definizione del procedimento, ci che
possiamo attribuire in tutto o in parte il bene della vita che ci si propone avere nel processo.
Le ordinanze decisorie sono di tre tipi:
1) Ordinanze per il pagamento di somme non contestate (art. 186 bis).
Oggetto dellordinanza: la condanna al pagamento di somme.
Presupposti: istanza della parte e la non contestazione delle parti costituite(se listanza
proposta fuori dalludienza il giudice dispone la comparizione delle parti ed assegna il
termine per la notificazione.
Lordinanza pu essere pronunciata fino a quando non siano state precisate le conclusioni ,
essa costituisce titolo esecutivo e conserva la sua efficacia in caso di estinzione del processo.
Se il processo continua modificabile e revocabile dal giudice che lha emanata. Inoltre pu
accadere che la parte pur non contestando, introduce fatti impeditivi, modificativi ed
estintivi ( eccezioni), in questo caso il giudice non pu emanare lordinanza. Se la
contestazione solo parziale pu essere emanata ordinanza. Non pu essere emessa contro il
contumace.
2) Ordinanza di ingiunzione (art.186 ter)
Oggetto: il pagamento di somme relative ai crediti liquidi ed esigibili o la consegna di
quantit determinate di cose fungibili o di cose mobili determinate.
Presupposti: istanza della parte ed esistenza di una prova documentale, cio scritta.
Lordinanza pu essere emanata in ogni stato del processo ma non oltre ludienza di
precisazione delle conclusioni. Ha efficacia provvisoriamente esecutiva qualora ricorrano i
presupposti dellart 642 (credito fondato su cambiale, assegno, atto ricevuto da notaio o altro
pubblico ufficiale oppure pericolo di grave pregiudizio nel ritardo). nonch se la controparte
non ha proposto opposizione fondata su prova scritta o di pronta soluzione; la provvisoria
esecutivit non pu mai essere disposta quando la controparte abbia disconosciuto la
scrittura privata proposta contro di lui o abbia proposto querela di falso contro latto
pubblico. Lordinanza revocabile e modificabile.
Se il processo si estingue, lordinanza che non ne sia gi munita acquista efficacia esecutiva.
Lordinanza acquista efficacia esecutiva anche quando la parte contumace contro la quale
stata emessa non si costituisce nei 20 giorni dopo la notifica. Tale ordinanza costituisce
titolo per poter iscrivere ipoteca giudiziale.

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3) Ordinanza successiva alla chiusura dellistruzione


Oggetto: la condanna al pagamento di somme o alla consegna o al rilascio di beni
Presupposti: istanza di parte.
Essa pu essere emanata dal giudice solo dopo che sia esaurita listruzione (solo dopo che il
giudice abbia invitato la parte a precisare le conclusioni) e nei limiti i cui ritiene raggiunta la
prova. Lordinanza titolo esecutivo ed revocabile con la sentenza che definisce il
giudizio, ed acquista lefficacia propria della sentenza, impugnabile nei modi ordinari se il
processo si estingue ovvero se la parte intimata(soccombente) non manifesta entro 30
giorni (dalla pronuncia dellordinanza in udienza o dalla sua comunicazione) la volont che
sia pronunciata la sentenza. Non pu essere emessa contro il contumace.

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