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LEZIONE:

LAPPRENDIMENTO DEGLI ADULTI

PROF. FELICE VAIRO


Lapprendimento degli adulti

Indice

1 LEDUCAZIONE DEGLI ADULTI ---------------------------------------------------------------------------------------- 3


2 LE FONTI NORMATIVE ---------------------------------------------------------------------------------------------------- 4
3 I MODELLI FORMATIVI E DIDATTICI ------------------------------------------------------------------------------- 6
4 LA RIPARTIZIONE DELLE COMPETENZE -------------------------------------------------------------------------- 7
5 LE PROGETTUALIT ------------------------------------------------------------------------------------------------------- 9
6 LE MODALIT OPERATIVE --------------------------------------------------------------------------------------------- 10
7 I CENTRI TERRITORIALI PERMANENTI --------------------------------------------------------------------------- 11
8 LE PROSPETTIVE IN CAMPO EUROPEO --------------------------------------------------------------------------- 14
BIBLIOGRAFIA --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 15

Attenzione! Questo materiale didattico per uso personale dello studente ed coperto da copyright. Ne severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto dautore
(L. 22.04.1941/n. 633)

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1 Leducazione degli adulti


Nellattuale assetto sociale (societ della conoscenza e dellinformazione), il
mantenimento e lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze, si rivelano pressoch
indispensabili per la promozione e laccrescimento negli individui della spinta ad apprendere
costantemente e cio lungo lintero arco della vita.
Allo scopo di raggiungere tale traguardo, necessario acquisire quelle competenze che
permettono di imparare secondo una forma di autoapprendimento permanente.
In un contesto quale quello attuale ove si instaurato il diritto alla
educazione/apprendimento degli adulti, viene sancito, altres, il diritto di:
saper usare al meglio gli strumenti del leggere, dello scrivere e dei linguaggi tipici
della societ della informazione;
saper proporre domande e analizzare fatti e circostanze;
saper interagire nei vari contesti lavorativi, allo scopo di sviluppare competenze singole e
collettive.
La UE, sin dallottobre 2000, ha provveduto a definire istruzione e formazione
permanente, qualsivoglia attivit di apprendimento, a carattere continuo, utile a migliorare:
conoscenze
qualifiche
competenze
LEducazione Permanente, quindi, si identifica con le varie forme di apprendimento per
lintero arco della vita di cui la persona fruisce grazie a percorsi formali ( come listruzione e
formazione professionale certificata ) e non formali ( quali la cultura, la formazione nel mondo
associativo, leducazione sociale, fisico - motoria, sanitaria ).
Pi particolarmente, lApprendimento degli Adulti costituito da tutte le opportunit
educative, formali e non, che si presentano ai cittadini adulti, con lo scopo di assicurare
lacquisizione di conoscenze e competenze personali, basilari nei vari ambiti, trasferibili e
certificabili.

Attenzione! Questo materiale didattico per uso personale dello studente ed coperto da copyright. Ne severamente
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2 Le fonti normative
La legge n. 53 del 28.03. 2003 (art. 2), tra i criteri di attuazione del sistema di istruzione e di
formazione, ha posto in via prioritaria la promozione di un apprendimento da assicurare lungo
lintero arco della vita, garantendo pari opportunit di raggiungere elevati livelli culturali e di
sviluppare le capacit e le competenze attraverso conoscenze e abilit generali e specifiche,
coerenti con le attitudini e le scelte personali, adeguate allinserimento nella vita sociale e nel
mondo del lavoro, anche con riguardo alle dimensioni locali, nazionali ed europea.
Tale dispositivo rappresenta la conclusione di un lungo percorso normativo che risponde
alle necessit di apprendimento degli adulti, sia per quanto concerne lalfabetizzazione che il
conseguimento di titoli di studio spendibili.
Infatti, gi negli anni 70, fu riconosciuto ai lavoratori il diritto a fruire di permessi retribuiti
per un monte ore annuale di 150 ore da utilizzare per la partecipazione a corsi di istruzione
grazie ai quali era possibile conseguire titoli di studio di scuola elementare e scuola media.
Per effetto delle esperienze maturate attraverso la sperimentazione dei corsi di
alfabetizzazione e dei corsi per lavoratori, vengono, poi, istituiti con D.M. 455/1997 i Centri
Territoriali Permanenti ( CTP ) quali strutture incaricate di coordinare le offerte formative
programmate sul territorio.
Per far fronte, poi, ai bisogni formativi evidenziatisi con il fenomeno dellimmigrazione, il
D.L.vo n. 286/1998 (art. 38) prevede che le istituzioni scolastiche, in collaborazione con le regioni e
gli EE.LL., si occupino della accoglienza degli stranieri adulti attraverso la istituzione dei corsi di
alfabetizzazione nella scuole elementari e scuole medie finalizzati, anche al conseguimento dei
relativi titoli di studio.
Ancora nel corso degli anni 90 la normativa si sempre pi orientata verso la catalogazione
di un sistema organico ed integrato di Educazione degli Adulti ( EDA ) con lo scopo di
incrementare lo sviluppo formativo ai fini della occupazione nel mondo del lavoro e della lotta alla
disoccupazione.
Alle Regioni, infatti, vengono devoluti compiti di programmazione della offerta formativa
integrata tra istruzione e formazione professionale, nel mentre ai Comuni vengono assegnati
compiti di organizzazione di corsi per lapprendimento degli adulti, di orientamento scolastico e
verso il mondo del lavoro.

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Il Ministero P.I., con il DPR 275 dell8.3.1999, ha stabilito i criteri generali per
lApprendimento degli Adulti anche a distanza da realizzarsi nel sistema integrato di istruzione,
formazione e lavoro.
E stato istituito, con la legge n. 144/1999, anche un sistema per lapprendimento e la
formazione tecnica superiore ( IFTS ) con il concorso di imprese, agenzie di formazione
professionale accreditate, enti pubblici di ricerca, scuole medie superiori ed universit.
La conferenza unificata Stato Regioni, poi, con laccordo del 2 marzo 2000, ha previsto la
istituzione di Comitati nazionali, regionali e locali per la riorganizzazione , per il potenziamento e
per il riordino della educazione permanente degli adulti.

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3 I modelli formativi e didattici


Nellattuale sistema integrato di apprendimento e di formazione permanente degli adulti, il
modello didattico viene caratterizzato da una diversit di percorsi flessibili e moduli formativi,
tutti a s stante e con la valenza di crediti formativi da poter disporre per il prosieguo degli studi
e per lo sviluppo professionale delladulto.
Il modello formativo che curvabile sulle singole individualit che contraddistingue i vari
percorsi modulari si prefigge di consentire lacquisizione, da parte degli adulti, di competenze di
base e di conservarle lungo il corso della vita, adattandole anche alle esigenze professionali del
singolo.
A cura della U.E., stato compilato un Memorandum da cui emergono tre forme di
apprendimento finalizzato:
a) lapprendimento formale che si realizza negli istituti di istruzione e di formazione e che
mira al conseguimento di diplomi e qualifiche professionali riconosciuti;
b) lapprendimento non formale che si realizza al di fuori dellambito dei citati istituti di
istruzione e formazione e, normalmente, non produce effetti ai fini del conseguimento di titoli
riconosciuti.
Tale forma di apprendimento viene somministrata sui posti di lavoro ovvero nellambito di
attivit organizzate dalla societ civile quali sindacati, partiti politici, associazioni varie.
c) lapprendimento informale si contrappone allapprendimento formale e non, in quanto
esso non detto che sia intenzionale ed, a volte, pu essere addirittura non riconosciuto dalla
persona interessata come contributo alle proprie conoscenze e competenze.

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4 La ripartizione delle competenze


A livello nazionale, opera un Comitato integrato che provvede ad avviare ed a sviluppare le
esperienze che rientrano nellIstruzione e Formazione Tecnica Superiore ( IFTS ), allo scopo di
realizzare la integrazione dei vari sistemi formativi, la elaborazione di indicatori degli standard, del
monitoraggio e valutazione, di certificazione e riconoscimento dei crediti.
A livello regionale, opera un Comitato regionale con il compito di assicurare lintesa
necessaria per il funzionamento del sistema integrato con particolare riguardo alla programmazione,
al monitoraggio ed alla valutazione del sistema di apprendimento degli adulti.
A livello locale operano, invece, la Provincia, il Comune e le Comunit Montane.
AllEnte Provincia compete il ruolo di erogare e gestire i servizi per limpiego, le attivit
utili allo sviluppo del lavoro ( centri per limpiego ) nonch le attivit di programmazione sul
territorio della offerta formativa per gli adulti.
Al Comune ed alla Comunit Montana, invece, competono il compito di attivare ogni
iniziativa a favore dellapprendimento degli adulti ( D. L.vo 112/98 ).
LIntesa prevede la istituzione, da parte del Comune e/o della Comunit Montana, di un
Comitato locale ai fini della programmazione integrata.
Tale Comitato ha il compito di promuovere e programmare le attivit di apprendimento
degli adulti, la fruizione delle risorse economiche, analizzando anche i fabbisogni professionali e
formativi locali.
La direttiva 123/2001, attuativa della citata Intesa, indica le modalit per la riorganizzazione
ed il rafforzamento delleducazione degli adulti nel sistema istruzione con la collaborazione della
formazione professionale e delleducazione non formale.
Ai fini del conseguimento degli obiettivi essenziali, prevista la riorganizzazione e la
revisione delle varie attivit relative allapprendimento degli adulti dai corsi di alfabetizzazione
(scuola elementare ), a quelli di scuola media ( corsi per lavoratori ) e di istruzione secondaria
superiore.
I Comitati locali ed i Centri Territoriali ricoprono un ruolo rilevante per la
programmazione e la realizzazione di detti interventi.
I Comitati locali, infatti, sono preposti alla programmazione in loco dellofferta formativa,
mentre i Centri Territoriali sono concepiti come strutture di servizio per il territorio, nel senso

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che contribuiscono a raccogliere le istanze di formazione e ad organizzare lofferta formativa


integrata, grazie ad accordi intrapresi con quei soggetti giuridici con competenza di
programmazione e gestione nellambito della formazione professionale.
Per quanto riguarda le risorse professionali, presso ciascun Centro Territoriale, funziona un
gruppo base costituito da docenti particolarmente esperti nella organizzazione e nella didattica per
lapprendimento degli adulti.

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5 Le progettualit
Per quanto concerne, poi, la realizzazione di Progetti nazionali e locali nel settore dello
studio delle lingue straniere e delle tradizioni culturali caratterizzanti le minoranze etniche, la C.M.
n. 90/2002 ha previsto, in ordine a progetti predisposti dalle istituzioni scolastiche lo studio delle
lingue e delle culture delle minoranze da inserire nellampliamento dellofferta formativa ( in
orario extracurriculare ) da offrire anche agli adulti.
La Conferenza Unificata del 28.10.2004, relativamente alla certificazione intermedia e
finale ed al riconoscimento dei crediti formativi, ha stabilito di fare esplicito riferimento al
Glossario per leducazione degli Adulti, predisposto dallINVALSI ( Istituto Nazionale per la
Valutazione del Sistema Scolastico ) e dellISFOL ( Istituto per lo Sviluppo della Formazione
Professionale dei Lavoratori ) che sono preposti allaggiornamento dellinsieme delle norme
comunitarie e nazionali sia in ordine alla trasparenza delle qualifiche e delle competenze, sia in
ordine al riconoscimento dei crediti formativi e della qualit della formazione.
A tale proposito, la C.M. 56/2004 ha incaricato lINVALSI di dare impulso alle attivit
riguardanti lOsservatorio per leducazione permanente degli adulti in coerenza con le iniziative e
gli orientamenti definiti nel quadro della collaborazione istituzionale con la Direzione generale per
listruzione post secondaria, gli enti e gli organismi interessati. Particolare cura sar rivolta alla
definizione del glossario sullEDA tenendo conto anche delle indicazioni UE ed OCSE in materia
di apprendimento permanente.
Circa, poi, lattivazione di corsi di studio on line gestiti a distanza ed abilitati al rilascio
di titoli di studio valutabili, la C.M. 14642/2004 riconosce la validit di attivit didattiche on line
per corsi per adulti ( individualit gi professionalizzate ), soprattutto quando la formazione on
line consente di recuperare al circuito formativo soggetti che altrimenti ne resterebbero esclusi e
svolge una funzione meritoria nel quadro della piena valorizzazione delle risorse umane del
Paese.

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6 Le modalit operative
Le iscrizioni annuali degli alunni, poi, sono disciplinate dalla C.M. 74/2006 e fissa al 31
maggio dellanno in corso, il termine per la iscrizione degli alunni ai corsi di alfabetizzazione
culturale, a quelli di scuola media ( 150 ore ), ai corsi serali presso gli Istituti di 2 grado, nonch a
quelli preposti alla sperimentazione de progetti orientati a favorire il rientro degli adulti nel sistema
formativo.
Nella nota ministeriale n. 777/2006, viene precisato, ancora, che le istituzioni scolastiche
(statali e paritarie ) possono consentire agli alunni adulti di sostenere, anche nel corso dellanno
scolastico, gli esami conclusivi del primo ciclo ( ex licenza media ), allorquando si verifichino
esigenze particolarmente rilevanti per il conseguimento del titolo di studio in questione.
La Comunit Europea, anche allo scopo di favorire lintegrazione degli adulti immigrati con
particolare riferimento alla conoscenza della lingua italiana, ha previsto che i CTP per leducazione
degli adulti ed i corsi serali attivati presso le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, siano
organizzati su base provinciale, collegati in reti territoriali e denominati Centri provinciali per
listruzione degli adulti.

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7 I centri territoriali permanenti


Con il riconoscimento della autonomia didattico organizzativa ( DPR 275/99 ) ed a
seguito del D.M. 25/10/2007, sono stati devoluti ai Centri provinciali ed ai Centri Territoriali
Permanenti per lapprendimento degli adulti e dei corsi serali, importanti funzioni.
Infatti, ai Centri che vengono organizzati in reti territoriali, attribuita lautonomia
operativa con la dotazione di un proprio organico, diverso da quello dei tradizionali percorsi
didattici nei limiti delle autonomie scolastiche istituibili in ciascuna regione e delle disponibilit
complessive degli organici del personale della scuola determinati per lanno scolastico di
riferimento.
Nei progetti provinciali di dimensionamento, vengono determinate sia la sede principale del
centro che tutte le altre sedi che costituiscono la rete territoriale con la condizione, per, che il
funzionamento delle sedi viene disciplinato da intese tra EE.LL. .
Il conseguimento dellautonomia didattico organizzativa si concretizza gradatamente a far
data dallanno scolastico 2008/09 conservando le competenze delle regioni e delle province
autonome di Trento e Bolzano circa la programmazione della rete scolastica ed in previsione di una
completa rideterminazione dei Centri Territoriali Permanenti e dei corsi serali entro lanno
scolastico 2009/10.
Nel caso di province con una dotazione di utenti al di sotto dei parametri numerici
consentiti, la riorganizzazione dei Centri Territoriali Permanenti si pu realizzare sotto forma di
consorzio interprovinciale.
Allinterno del sistema di istruzione, lapprendimento degli adulti si concretizza attraverso i
seguenti interventi posti in essere dai Centri Territoriali Permanenti per:
il conseguimento del livello di istruzione equivalente a quello previsto dal vigente
ordinamento a conclusione della scuola primaria, oltre che il conseguimento del
titolo di studio conclusivo del primo ciclo;
il recupero dei saperi essenziali e delle competenze con lo scopo di conseguire la
certificazione di assolvimento dellobbligo scolastico ( legge 296/2006 );
il conseguimento del diploma di istruzione di 2 grado;

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lalfabetizzazione necessaria per il conseguimento dei saperi essenziali e delle


competenze relativamente allassolvimento dellobbligo scolastico ed al
conseguimento di un diploma di istruzione di 2 grado;
lacquisizione di competenza linguistica italiana da parte degli immigrati necessaria
per lintegrazione sociale.
I Centri sono autorizzati ad allargare lofferta formativa allinterno della riconosciuta
autonomia ( DPR 275/99 ), seppure entro i confini delle competenze delle regioni e degli Enti
Locali.
I Centri, inoltre, nel rispetto dei limiti delle risorse economiche assegnate, possono utilizzare
competenze professionali da individuare con contratti di prestazione dopera secondo quanto
prevede il contratto collettivo nazionale del comparto scuola.
Le modalit previste per la assegnazione del personale ai Centri sono previste dalle
disposizioni che vigono per lutilizzo e la mobilit del personale scolastico.
Per quanto riguarda la riorganizzazione, si fa rilevare che essa si realizza mediante
specifiche iniziative di sistema miranti a porre in essere linnovazione organizzativa, didattico
metodologica, la formazione del personale e la considerazione delle esperienze acquisite e ritenute
maggiormente significative.
A livello nazionale, inoltre, viene garantito apposito monitoraggio relativamente alla offerta
formativa erogata dai Centri.
Fino alla emanazione di appositi regolamenti,lorganico dei Centri di tipo funzionale ed
rivolto alle necessit che si evidenzino per la osservanza dellobbligo scolastico, per il
conseguimento di un diploma di istruzione di 2 grado e per lapprendimento della lingua italiana
da parte degli immigrati.
In linea di massima, lorganico costituito da un team di dieci docenti per ogni gruppo di
120 corsisti iscritti e frequentanti presso i Centri.
Il corpo docente, in linea di principio, costituito come segue:
1. due insegnanti di scuola primaria, in possesso di requisiti per linsegnamento di
lingua straniera;
2. quattro docenti di scuola media di cui:
a) due, per il settore linguistico, di cui uno per linsegnamento della lingua inglese;
b) uno, per il settore matematico scientifico;
c) uno, per il settore tecnologico.

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3. quattro docenti di istruzione secondaria superiore di cui uno per ogni ambito
disciplinare, in riferimento alle conoscenze e competenze relative allobbligo scolastico (
legge 296/2006 ).
I Centri, nellambito della propria autonomia operativa, sottoscrivono appositi accordi con le
istituzioni scolastiche di 2 grado allo scopo di consentire il conseguimento del relativo diploma da
parte degli adulti iscritti ai Centri stessi, dando particolare rilievo alle esperienze didattiche
conseguite in rete.
Per la utilizzazione del personale non docente ( ATA ) necessario per il funzionamento dei
Centri, si fa ricorso ai parametri validi per gli istituti comprensivi ovvero per le istituzioni
scolastiche presso le quali funzionano corsi serali.
Per quanto riguarda, poi, il funzionamento dei Centri provinciali, si fa riferimento alla
legge n. 133/2008 laddove, in particolare, si parla di ridefinizione dellassetto organizzativo
didattico dei centri di istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali, previsti dalla vigente
normativa.
Tale ridefinizione sar realizzata secondo il piano di programmazione previsto dalla citata
legge, predisposto dal MIUR unitamente al Ministero delleconomia e delle Finanze, sentita la
Conferenza Unificata Stato Regioni.

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8 Le prospettive in campo europeo


Allo scopo di realizzare un concreto e fattivo dibattito in campo europeo circa una politica
globale di realizzazione dellapprendimento e della formazione permanente ( individuale ed
istituzionale ), lungo tutto il corso e nei diversi ambiti della vita, la U.E. si fatta carico di
trasmettere alcuni messaggi chiave, relativamente agli obiettivi da perseguire nellambito
dellapprendimento e della formazione permanente che, cos, si sintetizzano:
nuove competenze di base per tutti;
pi corposi investimenti delle risorse umane;
innovazione nelle tecniche e metodologie di insegnamento e di apprendimento;
valutazione degli esiti di apprendimento;
ripensare lapprendimento;
un apprendimento sempre vicino a casa.
Lapprendimento lungo lintero corso della vita diventa, cos, una condizione includibile per
lesercizio della cittadinanza attiva che interessa la partecipazione dei cittadini a tutti gli ambiti
della vita socio economica, le opportunit che ad essi si presentano, il senso di non esclusione
dalla societ in cui si vive.
Per la maggior parte dei cittadini e per gran parte della vita, lautonomia, lautostima ed il
benessere sono in stretta relazione con una occupazione retribuita che rappresenta uno dei punti
fondamentali della qualit della vita.
Loccupabilit, intesa come possibilit di assicurarsi e mantenere il posto di lavoro, non
solo il fondamento basilare della cittadinanza attiva, ma anche la premessa per la realizzazione di
una occupazione completa utile a garantire la prosperit della nuova economia.
Dopo la esposizione dei vari aspetti che interessano lapprendimento degli adulti, appare
evidente come il problema sia di natura complessa, dal momento che esiste una conflittualit di
competenze che investono lo Stato e le Regioni.
necessario che la norma debba dedicare particolare attenzione alle varie forme di sinergia
interistituzionale tra Stato ed EE.LL. quale fenomeno di procedura ineludibile.
Tutto ci anche in conseguenza della complessit dei vari poteri legislativi ed amministrativi
che emergono dalla vigente Carta Costituzionale.
LM Spencer SM Spencer Competenza nel lavoro Ed. MILANO 1995

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Bibliografia
Civelli, Manara, Lavorare con le competenze, Ed. Guerini ed Associati 1997
Demetrio, Manuale delleducazione degli adulti, Laterza 1997
LEducazione permanente degli adulti Il confronto europeo e la strategia
nazionale, Ed. Annali PI, Le Monnier 1998
Lapprendimento per tutto larco della vita, ed. Unit Europea EURYDICE
Bruxelles 2000

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