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Esercizi su relazioni e funzioni dalle prove desame

Esercizio 1 (Prova del 7 luglio 2008)


Si consideri la relazione binaria R sullinsieme X = {a, b, c, d, e} definita dalla
seguente matrice di incidenza:

1 0 1 1 0
0 1 0 0 1

0 0 0 0 1

0 1 0 0 0
0 0 0 0 0

1. Costruire la chiusura riflessiva e transitiva R di R e verificare che `e una


relazione dordine.
2. Dire se X rispetto R `e un
(a) reticolo distributivo;
(b) reticolo complementato.
3. Dimostrare che se in un reticolo esiste un elemento minimale, allora tale
elemento `e un minimo.
4. R `e una funzione da X in X? Mostrare che R non pu`o essere contenuta
in alcuna funzione da X in X.
5. Esiste una funzione iniettiva da X in X contenuta in R? Ed una suriettiva?
6. Costruire la chiusura dequivalenza di R.
Giustificare ogni risposta.

Svolgimento
1. La chiusura R pu`o essere facilmente costruita a partire dal grafo di inci-
denza di R in Figura 1 aggiungendo le frecce opportune (tratteggiate in
figura). La relazione R `e anche antisimmetrica (come `e facile osservare per
esempio scrivendo la sua matrice di incidenza) ed `e riflessiva e transitiva
per costruzione, dunque dordine. Il grafo dincidenza e il corrispondente
diagramma di Hasse si trovano in Figura 2.
Dal diagramma `e immediato osservare che 1 `e minimo e 5 massimo, lordine
non `e totale.

1
5 5

2 2

3 3
4 4

1 1

Figura 1: Il grafo di incidenza di R e R. Figura 2: Il diagramma di Hasse di R.

2. Il diagramma in Figura 2 `e il reticolo N5, che `e un reticolo complementato


non distributivo.
3. Sia m minimale e, x un elemento generico e sia inf{x, m} = y, per defini-
zione di inf si ha y m e per la minimalit`a di m y = m. Quindi per ogni
x si ha inf{x, m} = m e m `e minimo.
4. R non `e una funzione poiche non `e funzionale: 1 `e in relazione con 1, 3 e
5; ne segue che nessuna funzione pu`o contenere R.
5. R non pu`o contenere funzioni poiche non `e ovunque definita, infatti nessun
elemento `e in relazione con 5.
6. Il grafo di R `e connesso, dunque la chiusura di equivalenza di R `e la
relazione universale.

Esercizio 2 (Prova del 21 luglio 2008)


Nellinsieme R[x] dei polinomi a coefficienti reali nella variabile x si consideri
la relazione binaria su R[x] definita ponendo (f (x), g(x)) se e solo hanno
radici comuni. Si studino le propriet`a di e si dimostri che detta la chiusura
dequivalenza di , due polinomi che ammettono radice sono sempre associati
in .

Svolgimento La relazione non `e ne seriale ne riflessiva, infatti se f (x) `e un


polinomio costante, allora per ogni g(x) R[x] si ha (f (x), g(x)) / , poiche
f (x) non ha radici. Non `e neppure transitiva: si considerino i polinomi f (x) =
x2 x = x(x 1), g(x) = x2 3x + 2 = (x 1)(x 2) e h(x) = x2 5x + 6 =
(x 2)(x 3), allora (f (x), g(x)) , (g(x), h(x)) , ma (f (x), h(x)) `
/ . E
invece immediato osservare che `e simmetrica.
La chiusura di equivalenza di coincide con la chiusura transitiva di id. Sia
f (x) un polinomio, consideriamo due casi:

2
1. se f (x) non ha radici allora (f (x), g(x)) se e solo se f (x) = g(x);
2. se f (x) ha almeno una radice, sia g(x) un generico polinomio che ammette
radici e sia h(x) = f (x)g(x), allora (f (x), h(x)) e (h(x), g(x)) ed
essendo la chiusura transitiva di id si ha (f (x), g(x)) .
Ne segue allora che il quoziente R[x]/ ha infinite classi di equivalenza: la classe
dei polinomi che hanno radici e, per ogni polinomio senza radici, una classe che
contiene solo quel polinomio.

Esercizio 3 (Prova del 5 maggio 2009)


Sia X un insieme e sia X X linsieme di tutte le funzioni di X in X. Si consideri
su X X la relazione definita ponendo f g se e solo se esiste una funzione
biunivoca h X X tale che f = h1 g h.
1. Dimostrare che `e una relazione di equivalenza su X X ;
2. determinare la classe di equivalenza della funzione identica su X;
3. dimostrare che se f `e una funzione iniettiva tutti gli elementi della classe
di equivalenza di f sono funzioni iniettive.
` vero anche che se f `e iniettiva, allora ogni funzione iniettiva appartiene
4. E
alla classe [f ] ?
5. Nel caso particolare in cui X = {1, 2, 3}, si trovi la classe di equivalenza
della funzione f definita da f (1) = f (2) = 3, f (3) = 1.
6. (facoltativo) Si consideri la relazione definita ponendo f g se e solo
se esiste una funzione iniettiva h X X tale che f = h g h, dove h
`e una generica inversa destra di h. La relazione `e di equivalenza?

Svolgimento

1. La relazione `e una relazione dequivalenza, infatti valgono le propriet`a :


(a) riflessiva: per ogni f X X , si ha f f in quanto prendendo h = X
(funzione identica su X) si ha f = h1 f h;
(b) simmetrica: sia f g, per definizione esiste una funzione biunivoca
h tale che f = h1 g h. Moltiplicando a sinistra per h e a destra
per h1 si ottiene h f h1 = h (h1 g h) h1 e quindi
per la propriet`a associativa e per definizione di funzione inversa si
ha g = h f h1 = (h1 )1 f h1 ed essendo anche h1 una
funzione biunivoca da X ad X si deduce g f ;
(c) transitiva: sia f g e g k, per definizione esistono due funzioni
biunivoche h1 e h2 tali che f = h1 1
1 g h1 e g = h2 k h2 . Allora
1 1
f = h1 (h2 k h2 ) h1 ovvero, tenuto conto della propriet`a
associativa e delle propriet`a degli inversi, f = (h2 h1 )1 k(h2 h1 ) e
poiche h2 h1 `e una funzione biunivoca da X ad X (essendo prodotto
di due funzioni biunivoche) si ha f k.

3
2. Si devono trovare tutte le funzioni f X X tali che X f o equivalente-
mente f X , ovvero tutte e sole le funzioni f che si possono scrivere come
h1 X h con h funzione biunivoca da X ad X. Ma h1 X h = X
e dunque la -classe di X `e formata dalla sola X .
3. Per definizione g X X appartiene alla -classe di f se e solo se esiste una
funzione h biunivoca per cui f = h1 g h ovvero g = hf h1 . Poiche f
`e iniettiva (per ipotesi) cos` come h e la sua inversa (poiche sono biettive),
allora g pu`o essere scritta come composizioni di funzioni iniettive, ed `e
dunque iniettiva.

4. No, infatti X `e una funzione iniettiva e la sua -classe contiene solo X .


5. Per calcolare la -classe di f dobbiamo calcolare tutte le funzioni della
forma h f h1 con h funzione biunivoca da {1, 2, 3} a {1, 2, 3} (di tali
funzioni ne esistono esattamente 3! = 6). Quindi:
(a) se h = X otteniamo f ;
(b) se h `e definita da h(1) = 1, h(2) = 3, h(3) = 2 otteniamo la funzione
f1 definita da f1 (1) = 2, f1 (2) = 1, f1 (3) = 2;
(c) se h `e definita da h(1) = 3, h(2) = 2, h(3) = 1 otteniamo la funzione
f2 definita da f2 (1) = 3, f2 (2) = 1, f2 (3) = 1;
(d) se h `e definita da h(1) = 2, h(2) = 1, h(3) = 3 otteniamo la funzione
f3 definita da f3 (1) = 3, f3 (2) = 3, f3 (3) = 2;
(e) se h `e definita da h(1) = 2, h(2) = 3, h(3) = 1 otteniamo la funzione
f4 definita da f4 (1) = 1, f4 (2) = 2, f4 (3) = 1;
(f) infine se h `e definita da h(1) = 3, h(2) = 1, h(3) = 2 otteniamo la
funzione f5 definita da f5 (1) = 2, f5 (2) = 2, f5 (3) = 2;
dunque [f ] = {f, f1 , f2 , f3 , f4 , f5 }.
6. La relazione non `e di equivalenza perche non gode della propriet`a
simmetrica in quanto le inverse sinistre di una funzione iniettiva non sono
in generale iniettive.

Esercizio 4 (Prova del 3 luglio 2009)


Si considerino gli insiemi A = {a, b, c} e B = {1, 2, 3, 4, 5} e la relazione
A B avente per matrice di incidenza

1 0 1 0 0
M = 0 1 0 1 0
0 0 0 0 0

1. Si provi che 1 B A non `e una funzione e che esistono esattamente


tre funzioni da B in A contenenti 1 ;

4
2. mostrare che nessuna di tali funzioni ammette uninversa destra e che
esattamente una tra loro ha inversa sinistra e per essa si costruisca tale
inversa sinistra;
3. si costruisca la matrice di incidenza della relazione 1 A A e si
dica quale `e la sua chiusura di equivalenza.
Svolgimento
1. Dalla matrice di incidenza di si ha 1 = {(a, 1), (b, 2), (c, 1), (d, 2)}
B A. La relazione 1 `e funzionale, ma poiche non esiste x A tale
che (5, x) 1 , non `e ovunque definita e quindi non `e una funzione. Le
funzioni che contengono 1 sono quelle ottenute da essa aggiungendone
esattamente una tra le coppie (5, a), (5, b) e (5, c), ulteriori aggiunte non
possono essere fatte senza perdere la funzionalit`a.
2. Poiche linsieme B ha cardinalit`a strettamente maggiore di A, non esistono
funzioni iniettive da B in A, e dunque nessuna delle funzioni che contiene
1 ammette inversa destra. Tra tali funzioni una sola e suriettiva, quella
che associa c a 5, essa `e quindi lunica ad ammettere inverse sinistre. Di
tali inverse ne esistono esattamente quattro, esse sono:
(a) f11 = {(1, a), (2, b), (3, c)};
(b) f21 = {(1, a), (2, d), (3, c)};
(c) f31 = {(1, c), (2, b), (3, c)};
(d) f41 = {(1, c), (2, d), (3, c)}.
3. La matrice di incidenza della relazione 1 A A pu`o essere ottenuta
moltiplicando la matrice M con M1 = MT (il prodotto da fare `e quello
righe per colonne a soglia):

1 0 0
1 0 1 0 0 0 1 0 1 0 0
M1 = M MT = 0 1 0 1 0

1 0 0 =
0 1 0 .
0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0
0 0 0

La
P matrice dincidenza della chiusura di equivalenza di 1 `e M =
T
P
n>0 (M1 + IA + M1 ) = n>0 (IA ) = IA . Ne segue che la relazione
`e lidentit`a su A.
Esercizio 5 (Prova del 28 luglio 2009)
Sia Z linsieme degli numeri interi relativi e f : Z Z una generica funzione.
Si consideri la relazione Z Z cos` definita:
(n, m) se e solo se n ed m sono entrambi pari e f (n) = f (m).

5
1. Dire di che propriet`a gode .
2. Sia la chiusura riflessiva di : `e una relazione di equivalenza?
3. Dimostrare che Ker f .
4. Nel caso in cui f sia definita da:

n + 1, se n `e dispari
f (n) =
|n + 1|, se n `e pari

stabilire se coincide con Ker f .

Svolgimento
1. La relazione non `e ne seriale ne riflessiva, poiche se n `e dispari, allora
per ogni m Z, si ha (n, m) / . E ` invece immediato osservare che `e
simmetrica e transitiva.
2. La relazione `e di equivalenza.
3. Si osservi che detta la relazione

(n, m) se e solo se n ed m sono entrambi pari

allora = Ker f e poiche = ( Ker f ) id = ( id) Ker f , si


ha Ker f .
4. Dal punto precedente basta dimostrare che Ker f id. Studiamo
allora Ker f :
(a) se n `e dispari, allora (n, m) Ker f se e solo se n + 1 = m + 1, ovvero
n = m;
(b) se n `e pari, allora (n, m) Ker f se e solo se |n + 1| = |m + 1|, ovvero
m {n, n + 2};
e dunque Ker f id.

Esercizio 6 (Prova del 17 novembre 2009)


Sia X = {a, b, c, d, e, f } e sia la relazione su X definita dalla seguente matrice
di incidenza:
1 1 0 1 0 0
0 0 1 0 0 0

0 0 0 0 0 0
M = 0 0 0 1 1 0


0 0 0 0 1 1
0 0 0 0 0 1
1. Di quali propriet`a gode ?

6
2. Si costruisca la chiusura riflessiva e transitiva di e si dica se `e una
relazione dordine su X e in caso affermativo si determinino gli elementi
minimali e massimali di X rispetto a .
3. Si consideri ora la chiusura simmetrica di e si dica se `e una re-
lazione dequivalenza su X. In caso negativo si determini la relazione
dequivalenza su X generata da e il quoziente X/.
4. Si dica se esiste una funzione da X in X contenuta in 1 che ammetta
inversa destra.

Svolgimento
1. Dalla matrice di incidenza `e immediato verificare che non `e ne riflessiva
ne simmetrica, inoltre non `e neppure transitiva poiche, ad esempio, (a, b)
e (b, c) ma (a, c) / . Sempre dalla matrice dincidenza si pu`o
osservare che `e antisimmetrica, infatti 1 id.
2. La relazione pu`o essere facilmente costruita a partire dal grafo di inci-
denza di in Figura 3 aggiungendo le frecce opportune (tratteggiate in
figura). La relazione ottenuta `e ancora antisimmetrica (come `e facile
osservare per esempio scrivendo la sua matrice di incidenza) ed `e rifles-
siva e transitiva per costruzione. Il grafo dincidenza e il corrispondente
diagramma di Hasse si trovano in Figura 4.

f
f

c e c e

b d b d

a a

Figura 3: Il grafo di incidenza di e . Figura 4: Il diagramma di Hasse di .

Dal diagramma `e immediato osservare che gli elementi f e c sono massi-


mali, mentre a `e minimali, in particolare `e anche il minimo.
3. La chiusura simmetrica di pu`o essere ancora ottenuta dal grafo di
aggiungendo per ogni freccia la freccia di verso opposto come fatto in
Figura 5.La relazione non `e transitiva, infatti (c, a) e (a, f )
ma (c, f )
/ , e dunque non `e una relazione di equivalenza. Poiche

7
e riflessiva e simmetrica, la sua chiusura diP
equivalenza di coincide

con la chiusura transitiva di , ovvero = i=0 . Tuttavia, come gi`a
fatto precedentemente, il grafo di pu`o essere ottenuto da quello di
aggiungendo le frecce opportune (tratteggiate in Figura 6).

f f

c e c e

b d b d

a a

Figura 5: Il grafo di incidenza di . Figura 6: Il grafo dincidenza di .

` dunque chiaro che la relazione coincide con la relazione universale su


E
X e dunque che X/ = {X}. (Attenzione: non `e X/ = X, poiche X/ `e
linsieme delle -classi di X, e in questo caso di tali classi ce n`e una sola,
ovvero X stesso.)
4. Non esiste alcuna funzione con la propriet`a richiesta, infatti, sebbene 1
contenga otto funzioni distinte, ciascuna di queste associa necessariamente
sia ad a che a b il medesimo elemento, ovvero a.

Esercizio 7 (Prova del 6 maggio 2010)


Sia A = {a, b, c, d, e, f } e sia

u = aabcdef accdbf a

una parola sullalfabeto A. Siano d e s due relazioni binarie su A cos` definite:

x, y A (x, y) d se e solo se xy `e un fattore di u;


x, y A (x, y) s se e solo se yx `e un fattore di u;

ovvero (x, y) d se y `e una lettera immediatamente a destra di x in u e


(x, y) s se y `e una lettera immediatamente a sinistra di x in u. Si determinino
grafo e matrice dincidenza di d e s , si mostri che 1
d = s e se ne deduca che
la chiusura simmetrica di d coincide con quella di s e sono uguali a d s .
Indicata con e la chiusura dequivalenza di s s , si determini il quoziente
A/e . Sul medesimo insieme A si considerino le parole

u = aef, v = bdef, w = cf

8
e le relazioni binarie d e s cos` definite:

x, y A (x, y) d se e solo se xy `e un fattore di u o di v o di w;


x, y A (x, y) s se e solo se yx `e un fattore di u o di v o di w.

Calcolare le chiusure dordine di d e s , disegnare il loro grafo di Hasse e


determinare per ognuna massimo e minimo (se esistono) ed elementi massimali
e minimali.

Svolgimento
Il grafo e la matrice dincidenza di d e s si trovano rispettivamente in Figura
7 e 8.

Figura 7: La matrice e il grafo dincidenza di d .


1 1 1 0 0 0
b

0 0 1 0 0 1
c
0 0 1 1 0 0
Md =
0 1 0 0 1 0 a
d

0 0 0 0 0 1
1 0 0 0 0 0

f e

Figura 8: La matrice e il grafo dincidenza di s .


1 0 0 0 0 1
1 0 0 0 0 0 b
c


1 1 1 0 0 0
Ms =
0 0 1 0 0 0 a
d

0 0 0 1 0 0
0 1 0 0 1 0

f e
Si osservi cha Mtd = Ms , da cui segue immediatamente che d `e linversa di s
e che la chiusura simmetrica di a d e quella di s sono uguali e coincidono con
a d s . Dal fatto che i grafi di a d e s hanno una sola componente connessa,
ne segue che e `e la relazione totale e che A/e = {A}.
Analogamente si ottengono i diagrammi di Hasse di d e s (figure 9 e 10).
Ne segue che la chiusura dordine di d ha tre elementi minimali (a, b e c) e un
massimo (f ), mentre la chiusura dordine di s ha tre elementi massimali (a, b
e c) e un minimo (f ).

Esercizio 8 (Prova del 30 giugno 2010)


Sia X = {a, b, c, d, e} e X 2 la relazione su X definita dalla seguente matrice

9
a b c
f

e d

d e

f
a b c

Figura 9: Il diagramma di Hasse di d . Figura 10: Il diagramma di Hasse di s .

dincidenza M :
0 0 1 0 0

1 0 1 0 0

M =
0 0 0 0 0

0 0 0 1 0
0 1 0 0 0
1. Si costruisca, se esiste, la chiusura dordine di ;
2. si determinino gli elementi massimali e minimali di e si dica se sono
massimi o minimi;
3. si costruisca la chiusura di equivalenza di e si descriva il quoziente
X/;
4. si consideri sul quoziente X/ la relazione (X/)2 cos` definita:

per ogni x, y X ([x], [y]) (x, y)

e si mostri che `e la relazione identica su X/.

Svolgimento
1. Osserviamo che ammette la chiusura dordine essendo antisimmetrica.
Il calcolo di tale chiusura pu`o essere condotto direttamente sul grafo di
in Figura 11 (sono indicate tratteggiate le frecce aggiunte).
2. Dal diagramma di Hasse in Figura 12 `e immediato osservare che gli ele-
menti e e d sono minimali mentre c e d sono massimali. Poich`e non tutti
gli elementi sono confrontabili tra loro, non esiste n`e massimo n`e minimo.
3. La chiusura di equivalenza di pu`o nuovamente essere ottenuta immedia-
tamente dal grafo, si osservi inoltre che coincide con la chiusura simmetrica
di . Il quoziente X/ `e {{a, b, c, e}, {d}}.

10
c c

a d a d

b b

e e

Figura 11: Il grafo di incidenza di e . Figura 12: Il diagramma di Hasse di .

4. Poiche `e di equivalenza si ha che ([x], [y]) (x, y) [x] = [y],


e dunque `e lidentit`a sul quoziente.

Esercizio 9 (Prova del 6 maggio 2011)


Si consideri la funzione f : N N cos` definita:

4n + 1, se n `e pari;
f (n) =
2(n2 + 2), se n `e dispari.

Dire se f ammette inverse destre, sinistre o bilatere e in caso affermativo esibirne


un esempio. Sia A = {0, 1, 2, 3, 4, 5} e sia B = f (A). Si consideri su B la
relazione B 2 cos` definita:

(b, b ) b + b `e dispari

e si dica di che propriet`a gode . Si determini la chiusura di equivalenza di


e si determini il quoziente B/. Si consideri infine la relazione B 2 cos`
definita:
(b, b ) (b, b ) b > b
e si dica se esiste la chiusura dordine di . In caso affermativo determinare il
diagramma di Hasse di (B, ) e i suoi elementi minimali, massimali e, qualora
esistessero, il minimo e il massimo.

Svolgimento
La funzione f `e iniettiva, infatti siano n, n N tali che f (n) = f (n ), allora ci
sono tre casi:
1. 4n + 1 = 4n + 1, ovvero n = n ,
2. 2(n2 + 2) = 2(n2 + 2), ovvero n2 + 2 = n2 + 2, da cui n2 = n2 , che in N
ha come unica soluzione n = n ;

11
3. 2(n2 + 2) = 4n + 1, che `e impossibile poiche il primo membro `e pari e il
secondo dispari.
Tuttavia f non `e suriettiva, infatti nessun numero il cui resto della divisione
con 4 dia 3 pu`o appartenere allimmagine di f . Ne segue che f non `e invertibile
ma ammette (infinite) inverse destre gk : N N. Se k : N N `e una generica
funzione, allora le gk sono della forma:
m1

, se m = 4n + 1 per qualche n N;
r4


gk (m) = m
2, se m = 2(n2 + 2) per qualche n N;
2



k(m), altrimenti.

Linsieme B `e dato da {1, 6, 9, 17, 22, 54}, il grafo di incidenza di `e in Figura


13
La relazione risulta simmetrica, non riflessiva e non transitiva. Poiche il grafo
`e connesso, la sua chiusura di equivalenza `e la relazione universale su , dunque
B/ = {B}.
Il grafo di incidenza di `e in Figura 14. Tale relazione `e antisimmetrica `e
dunque la chiusura di equivalenza esiste e ha per diagramma di Hasse quello
in Figura 15. Dal grafo ne segue immediatamente che 1 `e elemento massimale
e massimo, 54 e 22 sono minimali e non esiste il minimo.
1

1 54 1 54 6

17 9
6 17 6 17

54 22
9 22 9 22

Figura 13: Il grafo di Figura 14: Il grafo di Figura 15: Il diagramma


incidenza di . incidenza di . di Hasse di .

Esercizio 10 (Prova del 9 settembre 2010)


Sia X = {3, 4, 5, 6, 15, 30} e X 2 la relazione di divisibilit`a su X.
1. Mostrare che `e una relazione dordine non totale su X;
2. disegnare il diagramma di Hasse di ;
3. determinare elementi massimali, minimali, massimo e minimo (se esistono)
di X rispetto ;

12
4. dire quante sono le funzioni da X in X contenute in e provare che tra
di esse ne esiste una ed una sola che ammette inversa destra;
5. costruire la chiusura di equivalenza generata da e determinare il
quoziente X/ .
6. Sia Y un sottoinsieme di N contenente 1 e Y 2 la relazione di divisibilit`a
su Y . Mostrare che la chiusura di equivalenza di `e la relazione universale
su Y .

Svolgimento
1. Il fatto che sia dordine discende dal fatto che la relazione di divisibilit`a
`e dordine su N. Non `e totale, ad esempio ne (3, 4) ne (4, 3) .
2. Il diagramma di Hasse `e in Figura 16.
3. Dal diagramma si osserva immediatamente che 3, 4, 5 e 6 sono minimali,
mentre 4 e 30 sono massimali, ne segue anche che non si hanno ne minimo
ne massimo.
4. La relazione non `e una funzione come si nota dal suo diagramma in
Figura 17. Infatti da 3 partono 4 frecce, da 5 ne partono 3 e da 6 e 15 ne
partono due. Si hanno allora un totale di 4 3 2 2 = 48 funzioni contenute
in . Sia f : X X contenuta in che ammetta inversa destra, essendo X
finito, f `e biiettiva. Ovviamente f (4) = 4 e f (30) = 30, f (15) {15, 30},
ma poiche f (30) = 30, per liniettivit`a non pu`o essere f (15) = 30, dunque
f (15) = 15. Procedendo in modo analogo si ottiene ununica funzione,
ovvero lidentit`a su X.
5. Dal grafo dincidenza, detta la chiusura dequivalenza di , si ha X/ =
{[3] = {3, 5, 6, 15, 30}, [4] = {4}}.
6. Poiche 1 Y , si ha per ogni y Y , (1, y) . Detta la chiusura
dequivalenza di , si ha, per ogni x, y Y , (x, 1) (per simmetria) e
(1, y) , e dunque per transitivit`a (x, y) , dunque `e la relazione
totale su Y .

Esercizio 11 (Prova del 27 luglio 2011)


Sia A = {(x, y) R2 | x y 6= 0} e si definisca su A la relazione A A:

(x1 , y1 )(x2 , y2 ) se e solo se x1 x2 > 0 e y1 y2 > 0.

Provare che `e di equivalenza, descrivere le classi di equivalenza e determinare


quante sono esibendo un elemento per ogni classe. Sia ora AA la relazione

(x1 , y1 )(x2 , y2 ) se e solo se x1 x2 > 0 e y1 = y2 .

Provare che `e di equivalenza, descrivere le classi di equivalenza e determinare


quante sono.

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3 3
4 4
30
5 5
6 6
15
15 15
30 30
5 3 6 4

Figura 16: Il diagramma di Hasse di . Figura 17: Il diagramma di .

Svolgimento
La relazione `e di equivalenza, infatti:
a per ogni (x, y) A, si ha x2 > 0 e y 2 > 0, dunque (x, y)(x, y);
riflessivit`
simmetria per ogni (x1 , y1 ), (x2 , y2 ) A, si ha (x1 , y1 )(x2 , y2 ) se e solo se
x1 x2 > 0 e y1 y2 > 0, ovvero x2 x1 > 0 e y2 y1 > 0, e quindi (x2 , y2 )(x1 , y1 );
transitivit` a se (x1 , y1 )(x2 , y2 ) e (x2 , y2 )(x3 , y3 ), allora x1 x2 > 0, y1 y2 > 0,
x2 x3 > 0 e y2 y3 > 0, ovvero x1 , x2 e x3 hanno lo stesso segno, cos` come
y1 , y2 e y3 , dunque (x1 , y1 )(x3 , y3 ).
Detto in altri termini, due punti di A sono in relazione tra loro se e solo se hanno
coordinate omonime concordi, ci sono dunque quattro possibilit`a e ogni classe
di equivalenza `e un quadrante di A (N.B.: A `e il piano meno gli assi cartesiani):

(, +) (+, +)

(, ) (+, )

possibili rappresentanti per ogni classe sono (in senso orario partendo dal I
quadrante) (1, 1), (1, 1), (1, 1), (1, 1).
Con gli stessi ragionamenti si prova che anche `e di equivalenza, ogni classe
rappresenta una semiretta orizzontale aperta con origine sullasse delle y, dunque
la cardinalit`a di A/ `e la stessa di R.
Esercizio 12 (Prova del 12 settembre 2011)
Si considerino le relazioni , su Z2 cos` definite:
(a, b)(c, d) a b = c d,
(a, b)(c, d) b = d.

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1. Si provi che e sono di equivalenza.
2. Si studino i quozienti Z2 / e Z2 /.
3. Si costruisca una biezione f : Z2 / Z2 /.
4. Si mostri che la funzione g : Z2 / Z2 / definita da

g([(a, b)] ) = [(0, 2(a b))]

`e iniettiva ma non suriettiva.

Svolgimento
1. Iniziamo considerando :
a sia (a, b) Z2 , si ha a b = a b, dunque (a, b)(a, b);
riflessivit`
simmetria siano (a, b), (c, d) Z2 , se (a, b)(c, d) allora a b = c d,
ovvero c d = a b e quindi (c, d)(a, b);
transitivit`
a se (a, b)(c, d) e (c, d)(e, f ), allora ab = cd, cd = ef ,
ovvero a c = e f e dunque (a, b)(e, f ).
e dunque e di equivalenza. Con ragionamenti analoghi si prova lo stesso
per .
2. Sia (a, b) Z2 , costruiamo [(a, b)] . Se (x, y) [(a, b)] , allora ab = xy,
ovvero (x, y) `e un punto della retta y = x + (b a) in Z2 . Ne segue
che Z2 / `e il fascio proprio di rette in Z2 con coefficiente angolare 1.
Con ragionamenti analoghi si ricava che Z2 / `e il fascio proprio di rette
orizzontali in Z2 .
3. Una possibile biiezione consiste in una rotazione di 45 in senso orario
delle rette del fascio Z2 /, dunque

f ([(a, b)] ) = [(0, b a)] .

4. La funzione g non `e suriettiva poiche le classi del tipo [(0, n)] con n
dispari non hanno controimmagini. Per mostrare che `e iniettiva siano
[(a, b)] e [(c, d)] tali che f ([(a, b)] ) = f ([(c, d)] ), allora [(0, 2(b a))] =
[(0, 2(dc))] e per definizione di 2(ba) = 2(dc), ovvero ab = cd
e dunque [(a, b)] = [(c, d)] .

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