Fin dal principio il Logos .

programmazione, armonia, riposo ed

D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n46) art.1, comma 2, DCB Forl.

Tariffa Associazioni Senza Fini Di Lucro: Poste Italiane s.p.a. - Sped. in Abb. Postale -
equilibrio. Il Logos vicino a Dio, s, Dio
stesso la programmazione equilibrata di
tutto ci che . Dal principio, il Logos in
ogni punto simile a Dio.Tutto ci che nasce
stato creato da lui. Allinfuori del Logos,
nulla di ci che esiste potrebbe esistere.

Queste parole, meravigliose e consolanti,

guidano luomo che eleva il suo pensiero e
che si eleva grazie al suo pensiero al di l
delle limitazioni e delle polarit.
I suoi sforzi gli permettono di riconoscere il
suo legame con la creazione e la sua
alleanza col creatore unico e infinito.
La sua contemplazione, in una riflessione
profonda, gli permette di afferrare, nello
spiegamento incessante di ci che grande
come di ci che piccolo, la correlazione
tra il cosmo e il microcosmo, Dio, il cosmo
e luomo.
Grazie alla sua attivit, fa lesperienza di
questo orologio cosmico che consiste in un
continuo servizio reso agli altri.
Cos, grazie al servizio, si unisce agli esseri
sublimi; sa che il Verbo in tutto e che
tutto nel Verbo.
pentagramma Lectorium Rosicrucianum

Tao, la grande forza del centro

Lacqua, cos debole
Impressioni luminose
Aprirsi un passaggio insieme possibile
I colori della parola
La forza del silenzio
Il peso delle parole
La visione di Johann Michael Hahn

2013 NUMERO 5
Viene pubblicata nelle seguenti lingue:
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(La rivista esce sei volte allanno.)

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Il Pentagramma da sempre il simbolo delluomo
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Eva Cristina Casciello Tuttavia, un simbolo ha valore solo se diventa realt.
Stampata presso la tipografia: Luomo che realizza il pentagramma nel suo
ATENA.NET S.r.l. microcosmo, nel suo piccolo mondo,
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n.16/99 dell11/05/99 La rivista Pentagramma invita il lettore
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PENTAGRAMMA
2013 NUMERO 5

Logos Un numero sul tema della parola

e del linguaggio

Inalienabile Sommario

Questo, almeno, non c stato tolto: Il centro contiene tutte le immagini

trattenere il nostro soffio voltando le pagine, 2 Tao, la grande forza del centro
lontano, molto lontano da ci che quotidiano.
8 Lacqua, cos debole
Possano coloro che leggono rimanere soli.
Essi lo erano gi, alla loro giovane et. 11 Ritmi 11, 34, 35, 38
Il mondo dei Grandi,
12 Impressioni luminose
fuori dal tempo, li chiama!
Solo loro non ci escludono mai, 17 Aprirsi un passaggio
verso di loro, noi, i piccoli, possiamo sempre andare. insieme possibile

24 I colori della parola

poesia di Ida Gerhardt, 1905-1997
28 La forza del silenzio

33 Frasi scombinate

36 Il peso delle parole

Una straordinaria
esperienza di illuminazione
39 La visione dal centro
di Johann Michael Hahn
IL CENTRO CONTIENE TUTTE LE IMMAGINI

Tao, la grande forza

del centro Jan van Rijckenborgh

Gli effetti visibili del grande Te, la grande virt, sono generati dalle emanazioni di Tao.
Nella sua creazione, Tao vago e confuso: oh, quanto vago e quanto confuso!
Eppure, nel suo centro, Tao contiene tutte le immagini: oh, quanto vaghe e confuse!
Nel centro dimora lessere spirituale, lessere reale, il testimone infallibile. Dai tempi pi
remoti, il suo nome imperituro. Questo essere spirituale genera la vera creazione.
Come possibile sapere che tutta la genesi ha la sua origine in lui, se non da Tao stesso?

e attivit visibili del grande Te proven- percorso del cammino, come risultato dellap-

L gono dalle emanazioni di Tao e costitui-

scono la natura di Tao.
Per coloro che sono nati dalla natura, Tao
nella sua creazione estremamente vago e
confuso. Non c niente di pi vago e di pi
confuso. Non pu essere altrimenti nel campo
astrale separato dalla Madre Originale.
Tuttavia, nel centro della creazione di Tao, tutte
le immagini sono contenute.
Alcuni autori traducono lespressione il
grande Te con la grande virt.
E anche se Te davvero una grande virt,
pi corretto tradurlo come il cammino della
liberazione oppure il risultato acquisito percor-
rendo il cammino della liberazione.
Nella natura della morte ci sono cose che pos-
sono essere qualificate come virtuose e buone,
ma la virt e il bene in questa natura non sono
mai perfetti. Essi non hanno alcun rapporto con
lunico Bene di cui parla Ermete Trismegisto.
Perci, nel capitolo XXI del Tao Te Ching si
parla di attivit visibili, come risultato del
plicazione della triplice pratica gnostica; si
parla anche di effetti visibili che non devono
essere assolutamente vaghi, perch risultano
dalle emanazioni, dagli influssi di Tao.
Tao lUnico, lAssoluto divino, Quello.
Ma questa definizione, non piuttosto vaga?
Non necessariamente. Per tre ragioni. La prima
che queste emanazioni sono la natura di Tao;
la seconda che Tao si situa nel centro; la
terza che questo centro porta in s tutte le
immagini.
Proviamo, ora, a farvi comprendere tutto ci.
Nellintera manifestazione divina, nellintero
spazio della creazione, Tao lUnico divino
immanente. In questo spazio insondabile
esistono innumerevoli campi di natura astrale,
tutti molto diversi gli uni dagli altri. Per,
questa diversit compresa in una unit: Tao
presente nel cuore delle cose.
Questa affermazione, considerata in se stessa,
molto significativa e consolante, ma molto
pi importante constatare che da questa forza

2
Jan van Rijckenborgh e Catharose de Petri sono i fondatori
della Scuola Spirituale della Rosacroce dOro.
In questa Scuola hanno presentato, da un punto di vista
teorico e pratico, il cammino di liberazione dellanima ai loro
allievi, in tutti i modi possibili, spesso sul fondamento dei
testi originali degli insegnamenti della tradizione universale.

Simbolo della Forza di

Tao. Chi vince gli altri
forte; chi vince se
stesso onnipotente

3
divina al centro delle cose provengono delle
emanazioni, degli influssi, delle radiazioni e
delle attivit. Queste emanazioni colmano della
loro maest lintero spazio insondabile.
Tutto ci diventa di fondamentale importanza
quando si scopre che le miriadi di sistemi stel-
lari che inglobano i sistemi zodiacali, i quali in-
globano i sistemi solari, che a loro volta
inglobano i corpi planetari, tutti, nel senso pi
letterale, possiedono Tao nel loro centro.
Ogni pianeta, ogni sole, ogni sistema circon-
dato e permeato dallessenza spirituale di Tao.
Essenza che forma un focolaio al centro di
questi corpi e sistemi celesti. Cos, il pianeta
che abitiamo porta Tao nel suo cuore, nel senso
pi assoluto. Ecco perch si dice che lo Spirito
Cristico dimora nello strato centrale del nostro
pianeta. Ecco la ragione per la quale necessa-
rio fare una netta distinzione tra lo Spirito
planetario e il Logos planetario.
Lo Spirito planetario lespressione del-
laspetto dialettico, il portatore dimmagine
della natura della morte su scala planetaria.
Potremmo paragonare il pianeta che conosciamo
come la Terra, con la personalit dellessere
umano. Invece, il Logos planetario lesistenza
e la presenza di Tao. Lesistenza della vera Terra
nata da Dio, che pu essere assimilato al
microcosmo. il Cielo-Terra evocato nellApo-
calisse, un pianeta del tutto diverso da quello
che conosciamo e, tuttavia, molto vicino a noi.
4
Un fatto ancora pi sorprendente che il Tao
presente non solo nel cuore di ogni cosmo e
macrocosmo, ma anche nel centro del microco-
smo. Ricorda lassioma ermetico: Ci che in
basso come ci che in alto.
Tao presente nel centro del microcosmo in
un punto che corrisponde al cuore fisico.
E in questo centro le emanazioni di Tao sono
chiaramente distinguibili.
Cos, abbiamo dimostrato, in sintesi, la natura
di Tao. Tao ovunque e in ciascuno, al centro
di tutto e di tutti. Questo il grande miracolo
di Tao. Questo grande, vivente potere divino,
parla, vive e si irradia nel cuore di tutti e di
tutto. Tale la natura prodigiosa di Tao, lattri-
buto di Dio. Quindi, voi potreste domandare:
Perch la voce di Tao cos vaga in me? Per-
ch mi getta nella confusione?
Perch Tao in voi ma non nella vostra es-
senza. Tao non incarnato in voi, non fa parte
della vita generata dalla materia. La vostra esi-
stenza, la vostra personalit possiedono una
propria coscienza, una propria voce. Voi siete
di unaltra natura, e la Natura divina si caratte-
rizza in voi solo mediante una voce, una radia-
zione. la Parola che era fin dal principio.
Se un essere umano si limita esclusivamente
a ci che appartiene alla nascita naturale, se
vi trova uno spazio sufficiente, se assorbito
in essa e non conosce nulla delle possibilit
di unaltra natura la cui voce risuona in lui
Perch la voce di Tao cos vaga in me? Perch
mi getta nella confusione?
allora logico come non possa comprendere
questa voce, e che essa sia per lui fonte di
turbamento.
Se un essere umano conosce la presenza del-
laltra natura, ma non si adatta in modo posi-
tivo ad essa con il suo comportamento, trover
Tao non solo fonte di confusione, ma anche
estremamente elusivo. Allora, la Luce, la Pa-
rola, brilla nelle tenebre, ma le tenebre non
hanno la capacit n la volont di compren-
derla. Vedete quanto esplicito il Vangelo
di Giovanni?
Se volete liberarvi da questa confusione e tra-
sformare ci che vago in chiara luce, non di-
menticate mai che, nellintera manifestazione
universale, esistono sempre due nature: la na-
tura assoluta, che Tao, e una natura in dive-
nire, che non o non ancora Tao. Pertanto,
nel vostro microcosmo vi sono due vite. Se la
natura in divenire come la nostra ristagna
nella sua risalita, allora essa portata di nuovo
al punto di partenza: la ruota della nascita e
della morte.
Notate bene, se ci sono due nature, ci sono
anche due stati di coscienza distinti uno dallal-
tro: lo stato di coscienza della natura in dive-
nire e quello della natura assoluta; la coscienza
della personalit e la coscienza del microcosmo.
Lo stato di coscienza inferiore deve far spazio
allaltro o fondersi in lui. Ci vale in particolare
per lo stato di coscienza di ogni essere la cui
natura in divenire ristagna. Lo stato di questa
coscienza deve essere distrutto per fare spazio
alla natura divina, in modo che un giorno len-
tit liberata possa dire: Il Padre e io siamo uno.
Parliamo qui di cose che probabilmente voi
conoscete gi da tempo, ma il nostro obiettivo
di renderle viventi in questo istante. Avete
coscienza che il Signore dellUniverso si trova,
in questo stesso momento, nel vostro essere
pi profondo, nella stalla del vostro essere
dialettico, al centro del tempio, al centro del
vostro microcosmo?
In passato, vi siete senza dubbio smarriti nel
vago e nella confusione. Ora, potete compren-
dere queste parole di Lao-Tse:
Eppure, nel suo centro, Tao contiene tutte le
immagini: oh, quanto vaghe e confuse!
Nel centro dimora lessere spirituale, lessere
reale, il testimone infallibile.
Ci si potrebbe esprimere pi concretamente di
questo linguaggio sacro di Lao-Tse? Dal cuore
di Tao fluisce lessenza spirituale divina, la
Voce di Dio, la Parola di Dio. Questa Voce,
questa Parola, contiene lintero Piano.
I caratteri di questa Parola di Dio consistono di
immagini, di impressioni molto concrete.
Dal principio centrale del microcosmo dalla
rosa del cuore emana una forza-luce irra-
diante, una forza-luce che porta in s e con
s un tesoro di immagini della grande realt,
immagini che dovranno essere realizzate
5
La rinascita, che ha la sua sorgente nel centro del nostro
essere in Tao ci d la forza. Il potere dimmaginazione di
Tao ci permette di comprenderla

nellessere umano e dallessere umano. dice al capitolo XX: Abbandona lo studio,

Pensate alla radio e alla televisione. Questo
esempio molto banale vi mostra chiaramente
quale formidabile patrimonio di suoni e di
immagini vengono trasmessi dal cuore di Tao,
in modo che possano essere percepite dalles-
sere umano, se lo strumento il suo sistema
sintonizzato. Questo linguaggio fatto di
suoni e immagini si rivolge a voi, viene verso
di voi in ogni istante, a partire dal centro di
voi stessi. Il Logos planetario ci parla questo
stesso linguaggio divino. Fate attenzione: non
si tratta dello Spirito planetario! In breve,
questa Parola, questo linguaggio, ci perviene
da innumerevoli direzioni.
Questa parola contiene tutta la vera cono-
scenza e, come dice Lao-Tse, veicola una testi-
monianza infallibile, concernente il divenire
delluniverso intero; spiega ci che deve essere,
ci che sbagliato e come pu essere nuova-
mente rettificato nella sua totalit. Ogni pro-
blema che sottoponete al tribunale interiore
del microcosmo, del cosmo e del macrocosmo,
vi ritrasmesso in immagini multidimensio-
nali, convertite in una rappresentazione che vi
possibile vedere, comprendere e assimilare.
Ogni essere umano che si avvicina in questo
modo al Signore del Centro, partecipa al-
luniversalit del mondo divino. Solo la cono-
scenza acquisita qui costituisce una
testimonianza infallibile. Per questo Lao-Tse
linquietudine si allontaner da te.
Solo la conoscenza divina, nelle sue applica-
zioni pratiche, utile al mondo, allumanit ed
di servizio al piano.
Comprendete ora perch vi stiamo invitando a
fare tutto il possibile affinch lessere spirituale
dentro di voi possa parlare, in modo che la luce
della sua testimonianza infallibile possa bril-
lare? Si tratta di una testimonianza del passato
pi antico, e durer per sempre.
una forza che pu far nascere la vera crea-
zione, che si compie perfettamente secondo
leggi scientifiche. Un processo che il candidato
alla scienza sacra pu seguire passo dopo passo,
perch lintero processo di rinascita ha la sua
origine in Tao. E Tao nel vostro essere pi
profondo, vi d la forza e vi permette di com-
prendere per mezzo del suo potere creatore
dimmagini. 

6
Quando lo yin
completo, il germe
dello yang nasce
nel suo centro.
Quando lo yang
completo, lo yin
nasce nelle sue
profondit

7
Lacqua, cos debole
Cosa potrebbe accadere se lessere umano si trovasse privo della
parola? Disponiamo delle parole, di un linguaggio parlato e scritto
e di altri mezzi di comunicazione, come il linguaggio del corpo,
la musica e le espressioni artistiche. Ma cosa accadrebbe se
luomo fosse privato di tutti questi linguaggi?

l linguaggio consente di mettere ordine nei

I nostri pensieri, di comunicare e di percepire

se stessi in rapporto agli altri, ma anche con
il loro aiuto. Il dualismo del tu e io facilita
lapprendimento. Esprimere un pensiero, signi-
fica divenire coscienti. Il linguaggio fondato sul
dualismo ci offre la possibilit di uno sviluppo.
Se luomo fosse privo del linguaggio, spari-
rebbe anche lapprendimento insito nellintera-
zione con gli altri? Spingiamo oltre questa
riflessione: potrebbe sparire lattribuzione di
un significato e anche la nostra coscienza?
Allora, cosa rester?
Per comunicare, per trasmettere una informa-
zione, noi utilizziamo una lingua e delle parole.
Una risonanza magnetica mette in evidenza
quali aree del nostro cervello sono attive in
questo processo. Le parole sono i veicoli del-
linformazione e quindi sono logicamente
subordinate alla lingua. La lingua il principio
comunicante e le parole rappresentano la
forma, il veicolo di una idea, di un significato.
Usiamo le parole per comunicare le sfumature
di ci che vogliamo dire. Quando le sfumature
diventano molto sottili, oltre il significato delle
parole, subentrano la comprensione intuitiva e
linterpretazione. Inoltre, esistono numerose
stratificazioni linguistiche, codici comuni e
condizionamenti di cui, spesso, non siamo co-
scienti, perch questi codici sono diventati
parte integrante di noi stessi.
Per mezzo di un
linguaggio codifi-
cato, o gergo, gruppi o
individui possono essere
accettati o esclusi. Cos, noi
limitiamo le parole del nostro lin-
guaggio con interpretazioni pi o meno
prestabilite, in modo tale che il lessico si indivi-
dualizza e perde la sua universalit. possibile
osservare questo nel modo in cui i giovani
affermano e difendono la propria identit
tramite il linguaggio.
Un ulteriore aspetto di questa riflessione rivela
lestrema difficolt a sviluppare qualcosa di
realmente nuovo. Sembra che la maggior parte
di noi sia bloccata dal giogo di un mondo di
idee limitato, e che dipendiamo tutti da tale
campo collettivo o individuale.
Una creazione totalmente nuova, utilizzando il
principio formativo della parola e del linguag-
gio, potrebbe scaturire soltanto da un fattore

8

este-
riore al
mondo dei
nostri pensieri.
Esiste qualcosa di
simile e ci possibile
identificarlo? Qual lori-
gine dellidea che vuole manifestarsi?
A quale mondo di idee e di pensieri noi attin-
giamo e apparteniamo? Esiste un altro mondo?
A volte la parola considerata il nucleo di
unidea, un archetipo; e la lingua, che utilizza
le parole per esprimere tale idea, la fa vivere.
la lingua che definisce la parola oppure la
parola che definisce la lingua? Il mezzo la
parola, oppure la lingua ?
Le parole del nostro idioma sembrano essere
precisi mezzi di comunicazione. Tuttavia, C. van
Dijk, osservando la scrittura ideografica cinese,
meno definita per luomo occidentale, scrive nella
introduzione alle parafrasi sul Tao Te Ching:
Il modello del pensiero occidentale assimila la
quasi totalit della saggezza orientale a ipotesi
non controllabili, mentre in realt si tratta
esattamente del contrario. In effetti, lintero
sviluppo intellettuale presenta soltanto la
superficie, la quale nasconde un nucleo pi
profondo. Pertanto, ogni denominazione precisa
(nel senso spirituale) solo una ipotesi. [] Il
forte deve accettare che nulla cos forte
come la debole acqua che, adattandosi, acco-
glie ogni forma. Se esitate ad accettare questo,
mettete da parte questo libretto, perch non
ha nulla da dirvi. [] Ma se si tratta di una
realt che non conosciamo, cosa ne facciamo
della nostra facolt di pensare concretamente?
Siamo abituati ad analizzare, a sgusciare la
piccola ghianda, ma riusciamo a trovare la
quercia in essa? C. van Dijk non ha scelto una
traduzione, o un confronto fra traduzioni gi
esistenti di questi molteplici pittogrammi
cinesi, bens una trasposizione in parafrasi,
poich tutto dipende dalle capacit insite nella
coscienza individuale.
Per questo parla di un ragionato poema tratto
dal cinese originale, ponendoci davanti a un
riaggiustamento guidato dei concetti mentali
e ci consiglia di meditare sui testi, anzich ana-
lizzarli. Inoltre, egli dice che il pensiero spiri-
tuale, o meglio la saggezza, ha bisogno di un
canale attraverso il quale fluire.
9
Si tratta di un realt diversa che va oltre quella
conosciuta delle lingue e delle loro traduzioni,
con tutte le conseguenze che ne derivano.
A fianco della realt assordante del nostro io,
c il S interiore, silenzioso. fine. Siamo abituati, con il nostro pensiero e la
Come possiamo lasciarci permeare dalla pura e
astratta aspirazione interiore alla vita univer-
sale? Bench astratta, la vita universale muove
tutto, ispira tutto, pur essendo la causa scono-
sciuta, situata al di fuori di tutto ci che viene
mosso. Lautore del movimento diventa mani-
festo proprio in questo eterno movimento
della creazione. Da qui le profonde parole dei
Rosacroce: Dio ha scritto il carattere della na-
tura e nessuno pu leggerlo se non lha impa-
rato alla sua scuola.
Lapprendimento prosegue fino a quando non
realizziamo che noi stessi siamo questa natura,
e che nel pi profondo del nostro essere im-
presso un segno divino. Quando prendiamo co-
scienza che la parola e la vita si mescolano, che
siamo sia il bersaglio che la freccia, allora, in-
tuitivamente comprendiamo.
Immagini estremamente vivide depongono in
noi la loro traccia. Immagini al limite estremo
della nostra comprensione. Immagini molto
misurate, accordate al nostro stato del
momento, si offrono alla nostra coscienza,
affinch la loro saggezza e la loro forza possano
trasformare il nostro essere.
Inizialmente la parola sembra svanire in noi,
perch vogliamo afferrarla con la comprensione
10
cristallizzata della nostra vecchia coscienza. Ma
tutto questo non pu durare: le immagini dei
momenti di silenzio trasformano lentamente la
pietra, come gocce dacqua che cadono senza
nostra sensibilit, a registrare tutto, per attin-
gere poi in questa riserva di conoscenza e di
sapere; ma ci che ci chiede il linguaggio inte-
riore di interpretare, di tradurre direttamente
in atti, di viverne.
Non possibile arrestare la vita, essa fugge.
Chi pu afferrare e trattenere lacqua di un
torrente?
La vita si rinnova in ogni istante, in un
perpetuo fluire. Ricevere, vivere, dare e di
nuovo ricevere e cos tutto rinnovare. Quando,
fiduciosi, ci abbandoniamo a questa corrente di
verit e di vita, nulla di quello che riceviamo
pu diventare lettera morta, nessuna parola si
fissa in una immagine preordinata. Tutto quello
di cui abbiamo bisogno gi presente. Questo
il Tao. Sgorga dalla sorgente. Siamo collegati
con il mondo intero e, quando necessario,
comunichiamo per mezzo della parola. 
Il cammino quotidiano non la Via delle vie.
La vita non ci che viene fatto di essa.
La realt non come noi immaginiamo che sia.
Chi umile, gi risvegliato.
La parola non sempre come la si intende.
Tao nondimeno invincibile;
egli si adatta e si conforma a tutto.
R I T M I

La vita si svolge assecondando dei ritmi. Questo gioco, al tempo stesso avventuroso e imperioso,
fatto di corsi e ricorsi, del battito ritmico del nostro cuore, lequilibrio acrobatico di tutto il
creato, come Fernand Lger lo rappresenta nei suoi quadri. La musica e il ritmo trovano la loro
strada fin nei luoghi pi segreti dellanima, scriveva Platone nel VI secolo a.C. Cinque secoli pi
tardi, Quintiliano aggiunse: Gli antichi chiamarono principio maschile il ritmo e principio
femminile la melodia.

11
Impressioni luminose
Durante il suo ultimo anno accademico, uno studente appassionato
di scienze naturali scrisse sul suo blog: La luce veramente si trova
ovunque e pu sempre essere utilizzata. Apparentemente, essa pu
avere diversi significati!
uesta scoperta non porter il nostro
Q diligente studente a conseguire il
Premio Nobel Einstein laveva gi
ottenuto per i suoi studi sulleffetto fotoelet-
trico a meno che egli non scopra qualche
caratteristica ancora sconosciuta della luce.
Immaginate il nostro studente, assorto nei di-
versi effetti e applicazioni della luce naturale
intesa come sottoprodotto di una fonte di ca-
lore, per esempio la radiazione solare, il fuoco
che arde nel camino, una quieta candela accesa
o il filo di tungsteno incandescente della sua
lampada da tavolo.
La luce alla base di tutte le catene alimentari.
Attraverso la fotosintesi, gli organismi vegetali
dalle alghe unicellulari ai grandi alberi pos-
sono crescere e prosperare. Le piante rappre-
sentano una fonte di nutrimento per gli
animali, che a loro volta andranno a costituire
il successivo anello della catena, dagli erbivori
ai carnivori. Tuttavia, senza la luce, lintero
ciclo del mangiare ed essere mangiati non particolarmente colorito. Ecco qualche esem-
sarebbe possibile.
Rispetto alluomo, gli animali generalmente
possiedono organi di senso pi sviluppati. Un
elefante pu annusare lacqua a decine di chi-
lometri di distanza. Gli esseri umani non pos-
sono farlo, nemmeno a distanza di un metro.
Un pipistrello pu udire leco del suo batter
dali, non percepibile per la maggior parte
degli esseri umani, e utilizzarlo per volare
12
attraverso la foresta nella notte, evitando ogni
ostacolo. Una coccinella pu girovagare sulla
nostra pelle senza che noi la percepiamo al
tatto. Anche il nostro gusto si evoluto in
modo tale che il cliente medio preferisce un
ristorante rinomato per labbondanza delle
porzioni piuttosto che per limpiego di ingre-
dienti di alta qualit. Tuttavia, i nostri occhi
rappresentano uneccezione a causa della loro
sensibilit alla luce. Noi manteniamo la nostra
capacit visiva, sia che stiamo osservando un
punto vicino che uno lontano. Essi sono in
grado di adattarsi sia a una luminosa giornata
di sole che alla notte pi scura. Inoltre, pos-
siamo percepire un ampio spettro di colori. In
quanto creature visivamente orientate, noi
visualizziamo meglio ci che abbiamo visto
realmente con i nostri occhi.
Il nostro linguaggio corrente mostra la nostra
preferenza per la luce e la facolt visiva. In
questo senso il nostro linguaggio metaforico
pio delluso che facciamo della luce per espri-
mere noi stessi. Prendiamo coraggio quando
vediamo la luce alla fine del tunnel. Ogni nube
nasconde sempre dietro di s la luce del sole. Il
nostro volto luminoso, raggiante, e il sole
tornato a splendere. Dopo i secoli bui, la luce
del Rinascimento rifulse, e ora che labbiamo
conosciuta non possiamo pi rimanere nelle
tenebre dellignoranza. grazie alla luce che
13
Lenergia vitale di questa Luce talmente potente
che lessere umano, sensibile alla luce naturale,
completamente incosciente di essa
conosciamo il mondo dei fenomeni che ci cir-
conda ed grazie a questa stessa luce che noi
siamo percepiti e osservati dagli altri.
Facciamo ogni sforzo per vedere ci che ci cir-
conda nel modo pi chiaro possibile. Se neces-
sario, usiamo lenti graduate, e occhiali da
lettura quando invecchiamo. Quando la nostra
vista diminuisce, possiamo ricorrere al laser. Il
nostro medico vuole vedere con i propri occhi
cosa non va in noi, e solo in un secondo mo-
mento richieder esami pi approfonditi per
capire le cause dei nostri disturbi.
La luce un tipo di radiazione elettromagne-
tica benefica, ma vi sono anche radiazioni
elettromagnetiche pericolose. La radioterapia,
usata per il trattamento del cancro, dannosa
anche per i tessuti sani. Inoltre un eccesso di
radiazioni pericoloso perch causa rotture e
modificazioni del DNA che aumentano il ri-
schio di sviluppare tumori. Per esempio il
laser un dispositivo in grado di emettere un
fascio di luce monocromatica, concentrata in
un raggio rettilineo pu essere tanto po-
tente da incidere, tagliare e saldare i metalli.
A differenza della luce naturale, che origina
da una fonte di calore e consiste di un ampio
spettro di lunghezze donda e colori, la luce
monocromatica consiste idealmente di
ununica lunghezza donda. Da un punto di
vista scientifico il laser consiste quindi di un
fascio di luce monocromatica non-divergente,
e sono queste due propriet che determinano
la potenza del laser. I campi di applicazione
14
della luce sono dunque multiformi e impres-
sionanti. Qui ci riferiamo solo agli effetti co-
muni e materiali della luce naturale.
LA LUCE DELLA NATURA SUPERIORE Fino ad
ora non abbiamo assolutamente menzionato
un altro tipo di luce, che possiamo cautamente
chiamare Luce. Questa luce stata anche chia-
mata luce della natura superiore. Questa la
Luce cui si riferisce levangelista quando dice:
Dio luce e in lui non c tenebra alcuna. E in
un altro passo: la Luce splende nelle tenebre e
le tenebre non lhanno vinta; o ancora, la Luce
che era In principio, prima che apparissero il
sole, la luna e le stelle, cos come si legge nel
libro della Genesi. Le caratteristiche di questo
tipo di Luce, non tangibile e non comprensi-
bile, sono la conversione e la trasformazione.
Tuttaltra forma di fotosintesi. Prima di tutto
essa trasforma un uomo dormiente in un essere
umano risvegliato, come la luce del sole che ci
risveglia la mattina; essa trasforma luomo in
un essere umano vivente, in unanima vivente,
e infine in un Uomo divino. ovvio che in
questo contesto noi stiamo esplorando un di-
verso significato, una diversa dimensione della
luce, rispetto a quella di cui il nostro studente
di scienze naturali parlava.
Questa Luce produce molto pi di quello che
ci attenderemmo in virt della sua natura. Il
suo effetto va oltre le percezioni dei nostri
sensi, indipendentemente da quanto cerchiamo
di comprenderla e approfondirne la conoscenza.
Il suo effetto cos illimitato che luomo, pur
essendo per sua natura sensibile alla luce,
semplicemente non cosciente di questa Luce.
Tuttavia, un modo per divenire cosciente di
questa Luce permettere che essa penetri
profondamente nelluomo, che lo illumini nel
pi profondo del suo essere. Questo processo
di illuminazione sar possibile quando lessere
umano imparer ad aprire il suo cuore alla
Luce.
Gradualmente, lessere umano raggiunge una
sempre maggior comprensione di questa Luce
e acquisisce numerose esperienze di essa. Ogni
qualvolta egli rimane coinvolto in varie forme
di conflitto posto che non vi rimanga impi-
gliato egli si aprir a una conoscenza di prima
mano grazie al tocco della Luce.
Cos, il suo cuore illuminato; in altre parole,
egli raggiunge la conoscenza del cuore.
Tuttavia, per quanto la si cerchi, la Luce divina
non pu essere trovata nel mondo delle perce-
zioni sensoriali; possibile conoscerla solo con
il cuore. Per lungo tempo lessere umano ha
ignorato che questa Luce gli era pi vicina
delle mani e dei piedi, trovandosi la fonte della
Luce nel profondo del suo essere.
LA LUCE CHE CAMBIA La luce, proiettata su
tutto ci che egli era abituato a considerare
importante in questo mondo, ora non lo soddi-
sfa pi poich egli comprende che si tratta di
illusioni, di immagini distorte o sfocate della
realt. come se in lui lintensa luce naturale
fosse diminuita di intensit.
Egli ora concentrato su se stesso e pu ini-
ziare il processo di conoscenza di s, un ambito
che gli sembra totalmente oscuro e disperato.
La luce della lampada che illumina il suo cam-
mino sparita; ora non c pi nessuna luce
che proviene dallesterno, ed egli non ha altra
scelta che concentrare la propria attenzione su
se stesso, sperando di trovare la propria luce in-
teriore. Questo significa crisi, caos e profonda
disperazione. Tuttavia, lunica opportunit
per aprire una breccia attraverso la quale unal-
tra Luce possa entrare nella sua vita. Possiamo
dunque dire che questo nadir anche il
primo segno della presenza della Luce, il segno
della nascita di una nuova vita.
Da questo momento, non pi soltanto la
luce naturale che lo sostiene come essere
umano, in quanto questultima non in grado
di fornire lenergia vitale necessaria allaspira-
zione crescente del suo cuore. La luce della
natura perita nella Notte Oscura dellAnima,
come San Giovanni della Croce recitava nel
suo poema, che porta lo stesso titolo. Di con-
seguenza, la notte si trasforma in giorno, nel
quale la Luce dello Spirito, la Luce delle Luci,
finalmente splende. Come in un lampo di
luce, tutto appare chiaro: Ecco, io vi annuncio
un mistero: noi tutti non moriremo, ma tutti
saremo trasformati, in un istante, in un batter
d'occhio... 
15
La luce interiore. Sanjay Punekar, India. www.artmajeur.com

16
Aprirsi un passaggio
insieme possibile
Ogni essere umano pu riconoscere il proprio potenziale esoterico se in contatto con il
suo archivio spirituale della memoria. Questo archivio si manifesta dapprima come un legame
inconscio alla nostra vita perduta nel Mondo della Luce, simile al ricordo di uninfanzia perduta.
Questo sentire produce unaffinit incancellabile con il Mondo Autentico (in alternativa al
Mondo dellIllusione in cui viviamo quotidianamente ndr) e risveglia la ricerca appassionata di
uno stato di vita primigenio perdutosi nel corso del tempo.
Jan van Rijckenborgh, Dei Gloria Intacta

a comprensione reciproca si sviluppa tale situazione sembrava pi positiva. Termi-

L attraverso lo scambio di pensieri e punti

di vista sui diversi percorsi, metodologie
o ideologie. Cos facendo, altre sfaccettature e
diversi modi di aspirare alla Verit si eviden-
ziano. Infatti, i differenti movimenti spirituali
perseguono ognuno la propria strada. Le
influenze della Nuova Era di Acquario risve-
gliano il desiderio di comunicare e interagire,
mentre il periodo in cui stiamo entrando ci
insegna, in modi che pensavamo impossibili,
quanto siamo reciprocamente legati.
Con la coscienza di questo legame, ognuno
pu continuare il suo lavoro secondo le proprie
capacit, sperimentando di essere comunque
sostenuto dallinsieme. Si apre cos una porta
per lumanit. Un fresco vento spirituale soffia
sul mondo scompigliando ogni ordine sociale e
organizzazione sia essa politica, economica o
religiosa. Di conseguenza, il mondo e tutti i
suoi regni reagiscono.
Tuttavia, lumanit non ancora sufficiente-
mente preparata a questi eventi. Per coloro
che comprendono la lingua e lo spirito di Ac-
quario e possono agire in armonia con esso, si
presenta la necessit di precedere il grande
cambiamento. Parlare di aspetti positivi del
nostro tempo pu suonare assurdo per molti
di noi, considerando levolversi della situa-
zione a livello locale e globale. Ventanni fa,
nata la cosiddetta guerra fredda, cera la fon-
data speranza che il mondo fosse finalmente
sulla soglia di una collaborazione globale
fondata sulla tolleranza e sul rispetto.
Attualmente abbiamo la netta sensazione che
stiamo regredendo verso conflitti e chiusure
mai risolte veramente.
Forze reazionarie cercano di mantenere le
vecchie strutture di potere o di riportarle in
vita. Anche questo fatto potrebbe essere un
segno che qualcosa di veramente nuovo sta
emergendo. Lesperienza insegna che se non
viene colta unopportunit evolutiva, la situa-
zione peggiora e lumanit dovrebbe essere
informata su quanto segue: se non si utilizza
questa opportunit ora, una ricaduta nel
passato inevitabile, poich non pu esistere
stagnazione.
Da qui, (Cristiano Rosacroce ndr) viaggi per
tutto il Mar Mediterraneo fino a Fes come gli
Arabi gli avevano indicato. una vergogna per
noi che i saggi, arroccati su posizioni lontane
luna dallaltra, non riescano ad avere un orien-
tamento comune e siano piuttosto inclini alle
polemiche, senza essere disposti e pronti a
impartire con fiducia i loro segreti. Ogni anno,
Arabi e Africani si riuniscono per consultarsi
sullo stato della loro Arte e per apprendere se

17
eventualmente qualcosa di nuovo sia stato sco-
perto, o se i loro concetti siano stati indeboliti
dallesperienza. In questo modo, ogni anno
emerge qualcosa che riesce a migliorare la loro
conoscenza nei campi della matematica, della
fisica e della magia (nella magia, quelli di Fes
sono i pi esperti).
Seguendo questa pratica (di incontri e scambi
regolari ndr), oggi lEuropa non sarebbe a
corto di studiosi, magi, cabalisti, medici o filo-
sofi, se solo le persone fossero disposte a lavo-
rare insieme e non occupate solo a mantenere
il pascolo per se stesse.
A Fes, conobbe quegli esseri comunemente
detti elementali; costoro gli hanno rivelato
molti dei loro segreti. Anche noi, Europei, po-
tremmo mettere a disposizione molte delle no-
stre conoscenze, se solo lunit regnasse tra noi
e se realmente la desiderassimo e lavorassimo
per essa... inoltre, per quanto riguarda gli abi-
tanti di Fes, (Cristiano Rosacroce ndr) ebbe
modo di constatare che la loro magia non era
completamente pura e loro Cabala risultava
malamente mescolata con la religione. Nono-
stante ci, egli ha saputo farne un perfetto uso
e ha trovato una base migliore per la sua fede,
una base in accordo con larmonia cosmica,
una base meravigliosamente presente in tutti i
secoli. Fama Fraternitatis RosaeCrucis
FES IN MAROCCO Qualcosa in noi vuole libe-
rarsi. La lotta esterna soltanto il segno visibile
di quel qualcosa che sta lavorando dallinterno;
qualcosa che non conosce la paura di ci che
potrebbe accadere.
Potremmo citare alcuni sviluppi positivi per
mostrare che nel mondo c davvero qualcosa
di nuovo. Tuttavia, loperazione risulterebbe
superficiale e insoddisfacente e potrebbe
anche farci pensare a coincidenze oppure a
18
circostanze fortunate. A noi sembra pi im-
portante considerare le circostanze esterne da
un punto di vista pi ampio, per cogliere il si-
gnificato e lo scopo del viaggio dellumanit.
In questo contesto, suggeriamo la lettura delle
parole della Fama Fraternitatis, uno dei mani-
festi Rosacroce del XVII secolo. Il testo venne
pubblicato nel 1614, circa 400 anni fa. A quel
tempo, lEuropa si trovava, ancora una volta,
davanti a un bivio. Cerano due alternative, ma
il pendolo oscillava nella direzione del sentiero
pi basso, il percorso dellamara esperienza. La
Guerra dei Trentanni, e la lotta tra le varie de-
nominazioni e poteri, in effetti avrebbe da l a
poco devastato lEuropa.
La Fama Fraternitatis ci racconta il viaggio del
giovane Cristiano Rosacroce alle fonti della
Saggezza attraverso le diverse culture del ba-
cino del Mar Mediterraneo. Poco importa pro-
vare se un viaggio del genere abbia realmente
avuto luogo o se si tratti solo di una storia
allegorica. Anche su questo, il mondo accade-
mico diviso. La narrazione della Fama Fra-
ternitatis vuole essere una chiamata a una
riforma generale della Scienza, dellArte e
della Religione. Questo percorso ha portato
Cristiano Rosacroce verso il Medio Oriente.
L, come guidato da mani invisibili, ha visitato
tutti i luoghi pi importanti ed entrato in
contatto con la saggezza e la conoscenza di
quellepoca. Il suo percorso lo ha portato via
Cipro a Damcar, nella penisola arabica, poi, at-
traversando il Mar Mediterraneo, arrivato a
Fes per tornare in Germania attraverso la Spa-
gna. Possiamo a ragione ipotizzare che abbia
incontrato anche i grandi Maestri Sufi.
Ricco dellessenza della conoscenza scientifica
e spirituale e delle capacit acquisite, egli ri-
torna nella sua terra tedesca. Nel corso del
viaggio attraverso i vari paesi, Cristiano Rosacroce
 LUniversit al-Qarawiyyin, situata a al mondo. La famiglia al-Fihri emigr a somma di denaro dal padre. Fatima
Fes, Marocco. Fondata nell859 da una Fes da Qayrawan, citt dellIfriqiya volle destinare il suo intero patrimonio
donna, Fatima Al-Fihriya, figlia di un ricco (attuale Tunisia), allinizio del IX secolo, alla costruzione di una moschea per la
mercante di nome Muhammad al-Fihri. unendosi alla comunit di emigranti propria comunit di Qayrawanesi.
una dei principali centri spirituali ed dalla stessa citt che risiedeva nel Questa storia straordinaria un tipico
educativi del mondo musulmano in distretto occidentale di Fes. esempio che permette di far luce sul
continua attivit dallanno 859, ed la Fatima e sua sorella Maryam, entrambe ruolo e il contributo delle donne nella
pi antica istituzione educativa esistente ben istruite, ereditarono una grossa e alla civilt islamica.

aveva offerto una sintesi dei tesori spirituali
raccolti alle persone pi importanti e in-
fluenti del suo tempo. Tuttavia, queste per-
sone non si erano dimostrate interessate
attribuendo ai privilegi, al riconoscimento
personale e alla fama nella loro societ, mag-
gior valore rispetto al percorso non conven-
zionale offerto loro, percorso ben lontano
dalla cultura ufficiale.
Gli impulsi della Rosacroce in quel tempo
puntavano a spianare la strada per uno svi-
luppo positivo del mondo occidentale. Il mag-
gior numero di persone possibile avendo gi
raggiunto il necessario stato di maturit do-
veva avere lopportunit di ritrovare il percorso
verso il proprio essere interiore per diventare il
gruppo dei pionieri, degli antesignani. LEu-
ropa doveva assumere il compito storico di
guidare il mondo e lumanit verso il futuro, il
compito importantissimo di fecondare il
mondo con i suoi tesori di arte, scienza e spiri-
tualit. La spiritualit dellamore, che testimo-
nia della comune origine di tutti gli esseri
umani e che include il rispetto per tutte le cul-
ture e tradizioni religiose. In effetti, il compito
di guidare il mondo verso il futuro stato rea-
lizzato... su un livello ben inferiore! Il pensiero
e lorientamento prevalente verso gli aspetti
materiali, ha prodotto i frutti amari della colo-
nizzazione del mondo, colonizzazione segnata
da distruzione, furto ed estinzione.
Circa 15 anni or sono, lautore di questo arti-
colo ha compiuto, insieme a sua moglie, un
viaggio in Marocco. Questo viaggio a Fes, an-
tica citt alla periferia del deserto, rimasto
nel cuore agli interessati che, effettivamente,
speravano di vivere in quel luogo qualcosa di
ci che aveva reso Fes la tappa pi importante
del viaggio di Cristiano Rosacroce, come si rac-
conta nella Fama Fraternitatis. Secondo la nar-
razione, Cristiano Rosacroce soggiorn a Fes
per due anni. Recandosi in quel luogo, i nostri
viaggiatori odierni hanno avuto la fortuna di
trovare una guida con molta esperienza. Pas-
seggiando per la citt vecchia, le impressioni
sono state molto forti, quasi come quelle di un
viaggio nel tempo. Eccone alcuni momenti: il
racconto sulla vecchia universit di Fes, uno dei
luoghi pi importanti, secondo la guida; e an-
cora, una vecchia costruzione risalente al se-
colo XIX la cui cancellata affaccia su uno
spiazzo interno piccolo ma molto animato. Ai
turisti non permesso entrare nellUniversit
di Fes e accedere alla sua biblioteca, ma la sto-
ria delle sue antiche mura si pu leggere nelle
guide. Fondata nellanno 859 dellera cristiana,
si dice sia la pi antica Universit del mondo.
Oggi denominata al-Qarawiyyin. Originaria-
mente, stata una scuola Coranica con relativa
moschea. Nel Medioevo, questa Universit ha
svolto un ruolo assai importante nelle relazioni
accademiche e culturali tra lEuropa e il

19
mondo islamico. Secondo il racconto della
guida, agli studenti di questa Universit viene
impartito linsegnamento delle leggi spirituali
che agiscono dietro a tutti gli aspetti materiali.
Solo in un secondo momento possono iniziare
con il loro piano di studi. Fino allanno 1957, si
studiavano solo le scienze naturali. un buon
metodo insegnare per prima cosa agli studenti
le leggi che generano i precetti delletica, fornire
loro una bussola interna che pi tardi saranno
in grado di utilizzare, usando la conoscenza
scientifica per il benessere dellumanit! Si
potrebbe quasi dire che lo spirito di questo
luogo pu ancora dare prova della permanenza
di una saggezza antica. Fes sembra essere stato
un luogo dove il fuoco spirituale stato man-
tenuto vivo. Quello stesso fuoco Cristiano Ro-
sacroce ha acceso nel cuore dellEuropa, anche
se in segreto, dopo aver tentato di accenderlo e
renderlo vivo pubblicamente.
FRATTALI E STUPORE Il nucleo rivoluzionario
degli impulsi di Cristiano Rosacroce si trova
in una visione e una filosofia che appartiene
allignoto, al cosiddetto lato nascosto del
mondo, ovvero la struttura divino-spirituale
dellessere umano. Questo punto di vista
dovrebbe fondersi con le scienze naturali e
con lessenza degli insegnamenti originali del
Cristianesimo. Secondo il pensiero dei Rosa-
croce, lessere umano un mondo in minia-
tura, un microcosmo, che lidea di fondo
dellunit globale dellessere umano con il
cosmo e il macrocosmo.
Nel linguaggio della scienza si parla di auto-si-
milarit, il cosiddetto frattale* di determinate
strutture. Un sistema pi piccolo strutturato
allo stesso modo di quello prossimo pi grande
e questo ancora simile al successivo sistema
pi grande e cos via. Troveremo il principio
20
corrispondente nel rapporto tra essere umano,
cosmo, sole e anche sfere superiori. Questi
riflessi includono sia laspetto materiale che
lanima e laspetto spirituale. Per la maggior
parte delle persone ancora molto difficile fare
esperienza del livello spirituale, laspetto im-
mortale nel proprio essere interiore. Pertanto, la
loro forma biologica lunica dimensione rile-
vante per loro. Da qui si pu comprendere
come le persone siano terrorizzate di fronte al
dissolvimento causato dalla morte.
Nel Vangelo di Tommaso, giunto sino a noi gra-
zie ai ritrovamenti di Nag Hammadi, troviamo
le seguenti parole che descrivono questo attra-
versamento verso nuovi orizzonti:
Ges disse: colui che cerca non smetta di cer-
care fino a quando avr trovato. Quando avr
trovato, sar turbato e meravigliato. E quando
si sar turbato sar stupito e governer sul
Tutto. (Logion 2)
I manifesti dei Rosacroce del XVII secolo
hanno provato a creare unapertura spirituale,
per far s che lumanit potesse poi essere in
grado di agire direttamente, attraverso il libero
pensiero, indipendente da ogni autorit e se-
condo la sua vera origine e destinazione. Oggi,
questi impulsi portano i loro frutti.
Albert Einstein ha detto:
Un essere umano parte di un tutto che chia-
miamo universo, una parte limitata di spazio e
di tempo. Sperimenta se stesso, i suoi pensieri
e sentimenti come qualcosa di separato da tutti
gli altri, una sorta di illusione ottica della co-
scienza. Per noi, questa illusione una sorta di
prigione che ci rinchiude nei nostri desideri
personali e nella predilezione per i pochi che
sono vicini a noi. Deve essere nostro compito
liberarci da questa prigione.
Questa affermazione una versione moderna
dellallegoria della caverna che si trova negli
scritti di Platone. Il compito con cui si con-
fronta lumanit sia in quanto singoli indivi-
dui che in quanto comunit quello di
rigirarsi (cambiare orientamento) nella propria
grotta per annullare quella fatale illusione ot-
tica della nostra coscienza. In questo modo,
stiamo pronti a sperimentare le leggi divine
direttamente, leggi che fino ad ora abbiamo
percepito solo nei loro effetti sulla materia. Un
numero sempre crescente di persone diventa
consapevole di questo fatto.
A CIASCUNO IL SUO APICE Attualmente, molti
di noi fanno lesperienza di unaccelerazione
nello scorrere del tempo. Anche se si tratta di
una sensazione soggettiva, resta il fatto che il
nostro pianeta e ogni creatura su di esso sono
soggette ad una vibrazione di frequenza pi
elevata. Questo causato da un tipo di energia
pi elevato, un tipo speciale di etere, il
cosiddetto quinto etere, una sorta di fuoco
spirituale che si imprime nella nostra
atmosfera. Tutto ci che presente in questa
atmosfera pu rivendicare la sua influenza su
coloro che la respirano. Lattivit di questo
etere, permette a un gran numero di persone
di sviluppare uno stato danima di vibrazione
pi elevata. Molte persone sperano in una
illuminazione personale ed esiste ormai una
letteratura molto nutrita che promette
esattamente questo. Ma questa illuminazione
non destinata al nostro essere mortale.
Questo contatto con il quinto etere diretto
allelemento divino nel nostro microcosmo,
lAltro in noi, lessere immortale in noi.
Le forze spirituali presenti nellatmosfera
garantiscono uno smascheramento senza
indulgenze verso il nostro orgoglio. A questo
punto non possiamo continuare a vivere come
abbiamo fatto fino ad ora, sia personalmente
che socialmente. Avvertiamo che manca
qualcosa di essenziale. Sperimentiamo questo
deficit anche quando ci sforziamo sul nostro
cammino spirituale per il nostro solo profitto.
Cos abbiamo raggiunto lapice della nostra
cultura personale. Non c spazio per gli altri
su questo picco della montagna, su questo
apice. Tutti ne hanno uno proprio. Ma cosa c
tra noi? Sempre di pi sperimentiamo il nulla,
il vuoto. Questo sentire si traduce in crisi e
disorientamento. Se non possiamo andare oltre,
che cosa dobbiamo fare? Saremo in grado di
trovare un piano superiore di esistenza?
Usiamo le opportunit che ci offre il nostro
tempo? Chiunque potrebbe chiedere a se
stesso: Io sono ci che mi sembra di essere? O
sono totalmente diverso nelle profondit del
mio essere? Chi si pone onestamente questa
domanda, avvertir che c una realt diversa
nelle proprie profondit, un principio di una
realt pi elevata.
UN AMICO, UN AIUTO C una piccola storia,
proveniente con tutta probabilit da Auroville
in India. Questa storia racconta di come si possa
accedere a un piano superiore di esistenza.
Un uomo sta dormendo profondamente e
sogna un meraviglioso paesaggio coperto di
piante in fiore e ricco di una gran variet di
frutta. Mangia la frutta e si inebria del
profumo dei fiori. Risvegliatosi da questo
sogno, si accorge che in realt si trova nel
deserto. La sabbia intorno a lui si estende fino
allorizzonte. Egli solo; nessuno in vista,
nemmeno un cammello da guidare. Egli resta
sconvolto, pietrificato. E immediatamente sa:
Devo partire. Lega i suoi sandali per
muoversi e improvvisamente nota che
qualcuno accanto a lui sta legando suoi sandali.
Questa persona gli parla: Guardami, sono
21
sempre stato accanto a te. Io esistevo prima di
te ed esister dopo di te. Ora sar con te fino
alla fine dei tempi. Seguimi.
Questa storia descrive il momento psicologico
in cui un essere umano diventa consapevole del
suo gemello divino interiore, suo amico e suo
aiuto: uno stato di coscienza completamente
diverso. Questo accade spesso nei momenti di
crisi, quando lEgo impotente, quando diventa
silenzioso.
Praticamente ogni essere umano sperimenta
situazioni di questo tipo nella sua vita. Egli
letteralmente chiamato per tornare a casa.
Tuttavia, la coscienza Ego, nel suo perenne
bisogno di autoconservazione, maschera imme-
diatamente questi momenti. Cos facendo, im-
pedisce lapertura verso un piano superiore in
cui un essere umano pu pensare, vivere ed
essere libero.
Ognuno di noi un essere duplice: mortale se-
condo laspetto biologico e immortale secondo
lessere immortale interiore. Cos, due voci
parlano in noi. Lessere interiore vuole tornare
alla sua origine mentre laltro cerca di soddi-
sfare se stesso sul piano della materia densa. In
questo modo, incateniamo il nostro principio
divino interiore alla materia. Questo stato di
cose durer fino a quando arriver il momento
psicologico in cui potremo ascoltare la voce del
nostro Dio interiore.
Questo altro stato dellessere esiste al di l di
ogni ambivalenza; intoccabile ed esiste qui
nello stesso spazio che occupiamo. Tuttavia, a
causa del suo livello di vibrazione superiore,
sembra lontano da noi.
SPIRITO, AMORE, CRISTO C un divario tra la
nostra vita presente e la pura vita illimitata del-
leternit. Al fine di colmare questa lacuna sono
scese tra noi le grandi Guide dellumanit. Il
22
nucleo di ogni autentica religione consiste nel
portare avanti il processo di trasformazione del-
lesistenza mortale in esistenza immortale.
Questo impulso presente nel cuore delle Reli-
gioni mostra il percorso non solo al nostro
cuore spirituale, ma anche al cuore del
mondo, al centro della Terra Santa.
Anche il pianeta Terra ha un aspetto divino,
spirituale. collegato allaspetto spirituale del
sole. un sentiero che conduce ai campi spiri-
tuali della terra e del sistema solare. Chi segue
questo percorso, collega la Forza e le energie di
questi campi con la vita sulla Terra. Lespe-
rienza suggerisce che necessario un tempo
molto lungo per vedere maturare tali frutti.
Tuttavia, in ogni microcosmo arriva il mo-
mento in cui questa voce divina si risveglia e
pu essere ascoltata. Il campo di radiazione,
che emana dal livello spirituale della nostra
Terra, stimola questo processo.
I cosmonauti, che hanno osservato pi di una
volta il nostro meraviglioso pianeta blu dal-
lalto, si sono chiesti perch esistano i confini e
perch le persone e i popoli si facciano guerra.
la nostra coscienza egocentrica il principale
fattore di inganno che ci trascina in guerra.
Una guerra non comincia quando si usano le
armi: inizia con il nostro pensiero. Se si consi-
dera lumanit come un corpo, possiamo farci
limmagine di alcune cellule che si rifiutano di
essere al servizio di tutto lorganismo. Combat-
tono luna contro laltra. Diventa chiaro che,
come entit globale, siamo malati.
Le forze della terra spirituale sono chiamate
anche le forze di Cristo. Tali forze intendono
trasformarci e purificarci, eliminare la nostra
doppiezza per rinnovare la nostra anima.
Intendono cos liberare lessere immortale, il
gemello divino in noi, dal circuito senza fine
delle incarnazioni del microcosmo. Fanno
vibrare il cuore spirituale in noi per risvegliare
una sorta di certezza a noi sconosciuta. cono-
scenza interiore, un potere che pu muovere le
montagne, ovvero i nostri ostacoli interiori.
Il racconto, che ha ormai 2000 anni, della vi-
cenda di Ges, non pu essere liquidato come
un semplice evento storico. Questo non ha
senso. Episodi simili sono gi accaduti molte
volte e la loro essenza rimane in un piano invi-
sibile, in una dimensione diversa. Si tratta di
incidenti universali relativi a unatmosfera
danima pura, unatmosfera in cui lessere
umano in grado di purificare il suo cuore e il
suo pensiero, latmosfera dello spirito dAmore,
del Cristo, del divino. LAltro, pu trasformare
lessere umano, atomo dopo atomo e cellula
dopo cellula.
IL SERVIZIO AGLI ALTRI Grazie al potere della
radiazione atmosferica del Cristo, i Rosacroce
Gnostici sono in grado di trasformare il
piombo della materia in oro spirituale. Que-
sto il loro autentico segreto: la trasfigurazione
dellanima e del corpo. Grazie a questo potere,
innumerevoli entit lavorano mantenendo
lequilibrio e la proporzione tra le leggi della
natura, per rendere possibile la vita e lo svi-
luppo di tutto ci che vive sul nostro pianeta.
Allo stesso tempo, molti movimenti in tutto il
globo sono impegnati a cambiare il mondo
senza conflitto. Come reazione iniziale agli im-
pulsi cosmici del Cristo, lumanit sviluppa una
coscienza di gruppo pi elevata. Molti giovani
sentono di essere corresponsabili, di avere parte
attiva nel corpo dellumanit. Si sentono colle-
gati tra loro anche senza essersi mai incontrati.
Si sentono partecipi del dolore che altri esseri
umani sperimentano in altre parti del mondo.
Si rendono conto che la ricchezza della societ
occidentale in gran parte mantenuta a scapito
di altri popoli della terra. Se tutti vogliamo
operare in onore della vita, dobbiamo conside-
rare la base spirituale del nostro mondo. Ab-
biamo la possibilit di immergerci nel flusso
proveniente dallassoluto che tocca la nostra
dimensione. Nel nostro tempo, una grande op-
portunit si prospetta per un gran numero di
persone: risvegliare lanima immortale grazie
alla Forza del Cristo.
Oggi, molti di noi hanno la possibilit di svilup-
pare lanima immortale grazie al potere del Cri-
sto cosmico. La via pi breve quella di servire
lUmanit, la Terra e tutti i suoi Regni Naturali
operando con un Nuovo stato di coscienza.
Nella Bhagavadgita, uno dei testi sacri dellIn-
dia, possiamo leggere dellUNO che vive in
tutto e in tutti gli esseri e in tutte le fedi:
In tutte le cose, sono soltanto IO Stesso,
eppure da me emana lintero Universo come
manifestazione del mio Essere.
Ci incontriamo come membri di diverse
correnti di ricerca spirituale. Lumanit ha
bisogno di tutti nella loro diversit. Siamo
tutti necessari. Il nostro lavoro benefico ed
efficace se emana e attinge da quellUNO
nascosto nel profondo di ognuno di noi.
Qui tutti siamo uno. 
* Un frattale un oggetto geometrico che si ripete nella sua
forma allo stesso modo su scale diverse, ovvero non cambia
aspetto anche se osservato con una lente dingrandimento. Questa
caratteristica spesso chiamata auto-similarit oppure
autosomiglianza. Il termine frattale venne coniato nel 1975
da Benot Mandelbrot nel libro Les Objects Fractals: Forme, Hazard
et Dimension. La natura produce molti esempi di forme molto simili
ai frattali. La Geometria dei frattali complementare alla geometria
classica e viene applicata nella ricerca scientifica, tecnologica e nella
computer art.
23
I colori della parola
Da sempre gli esseri umani riflettono sul linguaggio e sulluso della parola. Nel 600 a.C. Lao-Tse
scriveva: Il saggio usa le parole con parsimonia, poich chi parla molto ignorante. Seicento anni
dopo, nella lettera agli Ebrei (4,12), Paolo parla della parola con la stessa enfasi: Infatti la parola di
Dio viva, efficace e pi tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione
dellanima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore.

e parole possono esercitare una forte

L influenza sia su di noi come singoli indi-

vidui, che sulle relazioni tra i popoli e le
nazioni. Le parole mostrano le persone per
quello che sono: non importa che lingua par-
liamo, le parole che usiamo rivelano le nostre
intenzioni. Ci che sogniamo e sentiamo, ci
che siamo veramente traspare dalle nostre pa-
role. La parola non solo suono o simbolo
scritto. La parola anche un potere che ci per-
mette di comunicare, di pensare e di far vivere
gli avvenimenti. Forse il mezzo pi potente a
nostra disposizione. uno strumento magico.
LA PAROLA LIBERA La nostra vita sarebbe
molto pi povera se non potessimo usare libe-
ramente le parole. Nel suo libro, 1984,
George Orwell ci mostra come labuso del
linguaggio possa essere lacerante e inumano.
La lingua una spada a doppio taglio,
con un filo guarisce e con laltro recide.
A volte un tratto che unisce,
a volte un tratto che separa,
oppure un misto di miele e assenzio.
Le mie parole spargono fiori ai piedi dellamato,
oppure seminano odio come un fuoco distruttore.
Con le parole canto,
con le parole mi lamento delle mie sofferenze.
Con le parole prego, e con le parole cerco la lite.
Con le parole ti apro il mio cuore, Signore,
e con le parole mi allontano da te.
Con le parole testimonio in tuo favore e contro di te.
Se fossi capace di fare un silenzio assoluto,
probabilmente lo preferirei alle parole!
O forse la tua volont, mio Dio,
che io viva lacerato in un senso e nellaltro,
tra la parola che non spegne la mia sete,
e un silenzio che mi impossibile raggiungere?
Mikhail Naimy, Conversazione con l'Altro, (Haarlem 2003)

Egli ci descrive infatti una societ oppressa in

cui lautorit esercita un potere assoluto. Il
mezzo per ottenere questo potere proprio
la manipolazione della lingua: attraverso un
linguaggio totalmente riformato, chiamato
Neolingua, vengono distrutte leducazione e
la cultura del tempo. La vecchia lingua, deno-
minata Archelingua, abolita, eliminando
cos tutte le parole che permettono agli esseri
umani di esprimersi con sottili sfumature. In
questo modo il vocabolario ridotto al
minimo e le parole che evocano un significato
negativo, come campo per lavori forzati, sono
sostituite con espressioni pi blande quali
svagocampo.
Le acquisizioni culturali e religiose di una
societ sono sempre espresse in ampie e
dettagliate sfumature della lingua, ma non
nella Neolingua, in cui tutto risuona freddo e
desolato, in cui ad esempio il termine luce
sostituito da sbuio (mancanza di buio). Nella
Neolingua i vocaboli che favoriscono la
riflessione, come dignit, giustizia, morale,

24
democrazia, scienza, servizio a Dio sono
totalmente eliminati. Ogni stimolo a pensare
cancellato. Allora i popoli diventano
strumenti sottomessi nelle mani delle autorit.
Senza una lingua che permetta di esprimere
pensieri intimi e personali, non si pu
nemmeno pensare a Dio, al paradiso, allaldil,
poich queste parole non esistono. Certo, il
racconto di Orwell solo letteratura ma
proviamo a considerare limpoverimento
25
Se uno non manca nel parlare, un uomo perfetto,
capace di tenere a freno anche tutto il corpo. Quando
mettiamo il morso in bocca ai cavalli perch ci
obbediscano, possiamo dirigere anche tutto il loro
corpo. Ecco, anche le navi, bench siano cos grandi e
vengano spinte da venti gagliardi, sono guidate da un
piccolissimo timone dovunque vuole chi le manovra.
Cos anche la lingua: un piccolo membro e pu
vantarsi di grandi cose. Vedete un piccolo fuoco quale
grande foresta pu incendiare! Anche la lingua un
fuoco, il mondo delliniquit, vive inserita nelle nostre
membra e contamina tutto il corpo e incendia il corso
della vita, traendo la sua fiamma dalla Geenna.
(Lettera di Giacomo 3, 2-6)
attuale dei nostri linguaggi moderni. Se
confrontiamo il vocabolario attivo usato
oggigiorno, con quello di parecchie decine di
anni fa, dobbiamo constatare che si molto
ridotto. Social media, e-mail, Facebook, Twitter,
SMS sono s strumenti di comunicazione
quotidiana efficienti, ma adoperano anche una
lingua molto semplificata, e mentre avanzano
questi nuovi mezzi comunicativi, diminuisce la
frequenza dellinterazione personale tra gli
individui.
La grigia e monotona lingua di 1984 ci fa
riflettere su quanto colore si possa aggiungere
alla vita, grazie al dono della parola.
Lessere umano incline a stancarsi dellabbon-
danza di ogni cosa. Delle ricerche sulluso del
linguaggio hanno dimostrato che una donna
usa in media 30.000 parole al giorno, mentre
un uomo circa 25.000! Questi numeri sorpren-
denti suscitano una domanda, se cio tutto ci
che viene detto quotidianamente sia davvero
necessario, se non siamo stanchi di tutto questo
parlare e non vorremmo invece meno parole,
ma pi significative.
Nel Libro di Mirdad, Mikhail Naimy ci consi-
glia: Astenetevi dal parlar molto. Fra le mille
parole proferite, forse ce n una e una sola
che ha invero bisogno desser pronunciata. Le
altre annebbiano la mente, imbottiscono
26
lorecchio, molestano la lingua, oltre ad acce-
care il cuore. Com difficile dire la parola che
deve davvero esser detta!
Fra le mille parole scritte, forse ce n una e
una sola che ha invero bisogno desser scritta.
Le rimanenti son solo inchiostro e carta spre-
cati, e minuti dotati di piedi di piombo invece
che di ali di luce. Com difficile, oh, com
difficile scrivere la parola che deve davvero
essere scritta!
Dopo aver posto la domanda se tutte le parole
dette o scritte siano davvero necessarie, vor-
remmo focalizzare un altro punto importante:
le parole sono anche degli strumenti pericolosi,
possono causare molto dolore, possono generare
il male, possono innescare le guerre! La Bibbia
ci mette in guardia dallusare con leggerezza
delle parole che potrebbero produrre effetti
negativi.
Se proviamo a fare silenzio dentro di noi, sco-
priremo pian piano che si apre un accesso
verso il nostro essere interiore. La vita di tutti i
giorni perde la sua presa e qualcosa di nuovo
affiora, una parola nuova, qualcosa proveniente
dal nostro nucleo pi profondo. Questa rifles-
sione ci porta al potente inizio del Vangelo di
Giovanni (1,1-4): In principio era il Verbo, e il
Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli
era in principio presso Dio; tutto stato fatto

per mezzo di lui, e senza di lui niente stato
fatto di tutto ci che esiste. In lui era la vita e
la vita era la luce degli uomini.
Giovanni ci presenta la parola nella sua essenza
fondamentale, il pensiero creativo divino, la
base di tutte le cose. La parola manifesta il
pensiero divino riguardo alla creazione dellu-
manit. Luomo originale sublime si svilup-
pato da questo pensiero divino, cos come
espresso nella Genesi (1, 27): E Dio cre
luomo a sua immagine...
E ora torniamo a un passo tratto dalla lettera di
Paolo agli Ebrei (4, 12): Infatti la parola di Dio
viva, efficace e pi tagliente di ogni spada a
doppio taglio, essa penetra fino al punto di
divisione dellanima e dello spirito, delle
giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e
i pensieri del cuore.
Il senso di questo passaggio che la parola
pi potente della spada, perch porta la vita,
mentre la spada porta la morte. Il potere ma-
gico della parola si evidenzia anche nel Salmo
(33, 9): ...perch egli parla e tutto fatto, co-
manda e tutto esiste.
Da questi brani si capisce bene che la parola
la forza creatrice pi potente dopo Dio stesso.
Noi esseri umani del XXI secolo sembriamo
molto diversi. Limmagine delluomo origi-
nale, la verit dentro di noi, sembrano spente.
A chi intende il senso della parola
una poesia di Rudolf Steiner
A chi intende il senso della parola,
il mondo svela la sua immagine.
A chi ascolta lanima della parola,
il mondo rivela la sua vera essenza.
A chi vive nello spirito della parola,
il mondo regala forza e saggezza.
A chi ama la parola,
essa accorder la sua forza interiore.
Per questo volger il cuore e la mente
verso lanima e lo spirito della parola.
E nel suo amore
mi completer.
Tuttavia... questa parola, il piano originale del
vero essere umano divino ancora in noi!
LA PAROLA CHE CHIAMA La parola pu
davvero parlare ancora dentro di noi! Affinch
lessere divino possa risorgere, la forza della
parola interiore ci giunge come un richiamo. Il
suo potere radiante ci risveglia e ci stimola a
cercare, a fare silenzio, ad ascoltare. Cos, il cer-
catore pu vedere e percepire la verit in lui e
attorno a lui. Lo spazio vuoto che si crea in
virt di una riflessione tranquilla e silenziosa
quello spazio dove pu affiorare lAltro, dove
pu nascere la parola dellorigine: la vera
parola.
Torniamo allinsegnamento di Lao-Tse: Il sag-
gio usa le parole con parsimonia, poich chi
parla molto ignorante.
La parola creatrice non una formula magica.
La si pu usare solo se c stata la giusta prepa-
razione interiore. A questo proposito il Vangelo
Acquariano di Ges il Cristo ci racconta che i
discepoli, avendo cercato di guarire un bam-
bino malato, senza per riuscirvi, chiesero a
Ges il motivo del loro fallimento. Ges allora
rispose (130,18): Senza lo spirito, il Verbo
come uninutile chiacchiera; e voi dimenticaste
di pregare.
Se la parola priva del potere spirituale, la sua
applicazione non pu dare frutti. 
27
La forza del silenzio
Se riflettiamo su ci che il silenzio , scopriremo presto che pi che lassenza o
leliminazione del rumore. In primo luogo, necessario che lincessante vortice dei
pensieri allenti la sua morsa su di noi. Allora, quando il nostro essere interiore
giunger a uno stato di quiete, potr iniziare un processo di comprensione, che
condurr a una visione completamente diversa del mondo e dellumanit.

ellepoca attuale, il silenzio divenuto momento in cui luomo non intraprende una

N uno stato dessere raro. La vita ci

incalza e ci spinge a una velocit
frenetica. Ci sono cos tante cose da fare, e
migliaia di esperienze interessanti che si
devono sperimentare.
Qual il significato del silenzio nella nostra
vita? Troviamo il concetto di silenzio in tutti
gli scritti di saggezza: poeti, pensatori e filosofi
ne parlano nelle loro opere. chiaro quindi
che il silenzio ha un significato profondo; signi-
ficato che ci rammenta qualcosa di essenziale
per la nostra vita.
Cos il vero silenzio? Il vero silenzio non si
realizza eliminando i rumori o altri suoni.
uno stato dessere radicato nel profondo di
ognuno, il silenzio dellanima. uno spazio,
un momento, una dimensione. In questo spazio
interiore possiamo trovare il nostro vero s.
Questo il motivo per cui il silenzio e la forza
che risiede in esso hanno una cos grande im-
portanza per noi.
In uno dei suoi scritti, il poeta e filosofo per-
siano, Rumi (1207-1273) afferma quanto segue:
Nel segreto completo, il saggio e io parlammo.
Gli chiesi: Parlami dei segreti del mondo.
Egli rispose: Rimani quieto e lascia che il silen-
zio ti parli dei segreti del mondo.
I segreti pi profondi del mondo e delles-
sere umano sono nascosti nel silenzio, fino al
ricerca allo scopo di esplorare questi misteri.
Ermete uno di questi cercatori. Egli cerca
lunica verit e lunica saggezza. Tuttavia,
prima che possa riceverle, egli deve riconqui-
stare il silenzio dellanima, cio deve prepa-
rarsi a percepire interiormente. Ecco perch
Pimandro, la voce del silenzio, inizia i suoi
insegnamenti con queste parole:
Fa silenzio, Ermete Trismegisto, e serba bene
in te ci che sto per insegnarti. Il mio pensiero
ti sar immediatamente manifesto.
Quando luomo ermetico apre il suo cuore al
silenzio, riscopre in se stesso il segreto della
vera vita.
LA RISCOPERTA DELLANIMA In uno dei pi
antichi libri di saggezza, leggiamo:
Vedi la vita che permea tutto
ci che velato nel mistero.
Chi pu afferrare, chi pu sondare,
quale lingua pu rivelare la sua essenza?
Nessun occhio lha mai visto,
nessun orecchio ha mai udito la sua voce;
solo lanima pu capire,
quando la vista e ludito restano in silenzio.
Queste meravigliose parole della Bhagavad Gita,
uno dei gioielli della saggezza indiana, ci rive-
lano qualcosa del segreto della vera vita. Si
tratta della riscoperta dellanima; lanima

28
Birmania, linguaggio silenzioso su un muro. A chi si rivolge? Dov il messaggio?
Foto Michel Landais
29
capace di comprendere la voce del silenzio.
Questanima divina una dimensione nascosta
in noi. Essa corrisponde a un livello spirituale
che un tempo lessere umano possedeva e a cui
egli deve ritornare. Questo il vero significato
della sua vita e la sua vera missione. Que-
stanima originale, pura, esiste ancora nellessere
umano come principio spirituale superiore.
Tuttavia, essa dorme in lui, chiusa in se stessa,
nascosta e impercettibile. Luomo vive collegato
unicamente ai suoi sensi fisici, quindi egli
orientato, per mezzo del suo apparato senso-
riale, unicamente sul mondo esteriore.
Eppure, una energia spirituale rinnovatrice,
proveniente dalla sorgente primordiale, irradia
incessantemente anche nel nostro mondo su-
perficiale, rumoroso, teso, agitato.
IL SUONO PRIMORDIALE Dallimmobilit del-
leterno nata la luce, la vibrazione, il suono.
Questo suono il suono originale che genera la
luce e la vita. Trasmette le sue vibrazioni il
suo richiamo nel mondo, e cerca una riso-
nanza nellanima dormiente delluomo. La
forza spirituale del cosmo cerca un contatto
con il seme spirituale delluomo. Quando
luomo diventer silenzioso nel profondo del
suo cuore, una risposta risuoner allora dal
seme spirituale che giace in esso.
Risuonare significa: ri-suonare, riflettere il
suono, vibrare in risposta.
Se tacitiamo le passioni e i desideri che ci
30
consumano, se allontaniamo i pensieri concen-
trati su noi stessi e la volont di auto-afferma-
zione, allora il principio spirituale
addormentato nascosto in noi pu nuova-
mente schiudersi. Pu cominciare a respirare,
e la risonanza possibile. Pertanto, il presup-
posto fondamentale per raggiungere la perce-
zione interiore e la possibilit di rispondere
quello di produrre uno spazio vuoto in se
stessi, uno spazio vuoto nato dal silenzio, s, il
silenzio stesso. Nel Tao Te Ching, Lao Tse dice:
Se il cuore nel non-essere, cio libero da
tutti i desideri e gli orientamenti terrestri,
puoi contemplare il mistero dellessenza
spirituale del Tao.
Dagli spazi pi profondi del nostro cuore puri-
ficato, qualcosa emerge, qualcosa di nuovo ar-
riva alla nostra coscienza. Quando la voce
interiore nascosta in noi ricomincia di nuovo a
parlare, crea un moto che, allinizio, sperimen-
tiamo come una inquietudine. qualcosa che
ci spinge, ci esorta, ci chiama e ci dirige, per
cos dire, verso una ricerca atta a penetrare il
mistero della nostra esistenza.
Cosa faccio qui, in questo mondo?
Dove mi conduce questa vita?
Chi sono io?
Qual il significato della nostra precariet, e
dov leternit?
C qualcosa di eterno nelluomo?
Esiste dentro di me un vero s spirituale, in
grado di accordarsi completamente a un modo
di vivere che non conosce guerra, n colpa, n
tutti i nodi delle cose terrene, limitate e imper-
fette? E come posso trovarlo?
Cos, luomo giunge al punto in cui tutti gli av-
venimenti, le esperienze e la conoscenza di
questo mondo non lo soddisfano pi, e si
mette alla ricerca di un senso, di un significato.
IL SILENZIO DEI SENSI Si comincia distaccan-
dosi dalle apparenze e cercando la causa di
tutte le cause. Si aspira alla conoscenza, ma
non la conoscenza di questo mondo, bens alla
vera saggezza, alla Gnosi.
Nel XII Libro del Corpus Hermeticum,
Ermete Trismegisto dice: La Gnosi del bene il
divino silenzio e lacquietarsi di tutti i sensi.
Lao Tse descrive cos lo stato ideale di silenzio:
Chi ha raggiunto il vuoto pi grande conserva
un imperituro stato di pace. Egli rimarr nella
pace perfetta mentre continua lapertura e la
chiusura delle porte.
La pace, che trae origine dal vuoto e dalla sco-
perta dello spazio interiore, il fine del-
luomo. Egli consapevole che la sua esistenza
terrena non la sua vera vita; e si rende conto
che il mondo si mantiene in una rotazione
eterna e immutabile e che qui, in questa vita,
non pu trovare una vera soddisfazione. Egli
cerca una via duscita dallo stretto e soffo-
cante corsetto della limitata esistenza del suo
ego personale. Luomo che cerca e aspira al
vero stato dessere, comprender ben presto
che deve creare uno spazio dentro di s, spa-
zio in cui il cambiamento, la trasformazione e
il rinnovamento potranno compiersi.
Il silenzio questo spazio!
PURIFICARE LO SPECCHIO DEL CUORE La forza
che emana dal silenzio ci permette di purifi-
care lo specchio del nostro cuore. Libero da
desideri ed egoismo, il cuore pu riflettere
lAltro, il vero uomo in noi. Ora voi potreste
dire: Tutto perfetto, mi sforzo di raggiungere
la quiete, cerco il silenzio, aspiro alla forza che
pu fermare le ruote dei miei pensieri e dei
miei sentimenti. Ma non ci riesco.
Nel libro La Voce del Silenzio di H.P. Blavatsky
leggiamo:
Prima che lAnima possa udire, limmagine
(luomo) deve diventare sorda ai rumori come
ai mormorii, al selvaggio barrito degli elefanti
come allargentino ronzare della lucciola doro.
Prima che lAnima possa comprendere e
ricordare, deve essere unita a Colui che parla
in Silenzio, cos come alla mente del vasaio
unita la forma secondo la quale sar modellata
largilla. Poich allora lAnima udr e
ricorder, e allora allinterno orecchio parler
la Voce del Silenzio.
Qui troviamo di nuovo un riferimento al-
lanima: lanima udr, ricorder e capir non
31
appena verr unita con Colui che parla in Si-
lenzio. Colui che parla in Silenzio il suono
senza suono, lappello eterno proveniente
dalla sorgente primordiale. LAnima pu
udirlo nel silenzio, nello spazio creato in noi
stessi. Da questo spazio, sorgono la chiarezza e
la conoscenza pi profonda.
CONOSCENZA Cominciamo a conoscere noi
stessi. Cominciamo a vedere il mondo come si
presenta alla luce dello Spirito e possiamo rico-
noscere il suo fine e il suo piano. Riconosciamo
anche che il nostro essere pi profondo non
appartiene alle limitazioni di questo mondo.
Esso appartiene a ci che universale, alloceano
dellesistenza. Nella vita pratica attraverso
lacquisizione di nuove intuizioni luomo pu
cambiare lobiettivo della sua vita. Sul suo cam-
mino verso il silenzio, egli sposter il centro
della sua vita nel cuore. Il mondo, stimolante e
affascinante, e al tempo stesso anche respin-
gente e litigioso, non determiner pi la sua
vita. Un ordine spirituale completamente diffe-
rente e perfetto sar il suo fine pi profondo.
Jan van Rijckenborgh dice a questo proposito:
Cos, sembra che ci sia un potente mistero di
vita, un mistero collegato con il cuore, che voi
potete e dovete risolvere. il segreto di come
spostare lobiettivo della vostra vita, la radice
della vostra esistenza, dalle profondit del
cuore alla sorgente primordiale del Logos. E
voi gi lo sapete: il segreto del cuore.
Possiamo penetrare questo mistero, osservarlo
ed elevarlo alla chiarezza di una nuova coscienza?
S, se entriamo nel silenzio, se apriamo questo
spazio interiore e ci affidiamo alla sua forza
intrinseca! Allora, comincer dentro di noi un
processo che dar vita a un nuovo sviluppo.
32
TRASFORMAZIONE Il cuore diviene uno spazio
di pace e di armonia, e i nostri pensieri e il no-
stro modo di vivere corrispondono a questor-
dine interiore. Lorecchio interiore, la nostra
anima originale, pu percepire di nuovo in
modo perfetto la vibrazione, il suono della
voce risvegliata. Il silenzio interiore del cuore
sar allora il ponte verso il silenzio dellEterno.
come tuffarsi nella sorgente della vera vita.
Ecco! Tu sei divenuto la Luce, tu sei divenuto
il Suono, tu sei il tuo Maestro e il tuo Dio. Tu.
Tu stesso sei loggetto della tua ricerca: la
Voce ininterrotta, che risuona attraverso le
eternit, immutabile, libera da peccato,
i Sette Suoni nelluno.
(H.P. Blavatsky, La Voce del Silenzio)
Chi si mette allascolto del suono proveniente
dal suo essere pi profondo, si acquieter. Tro-
ver il silenzio, ascolter questa voce e le obbe-
dir, portando a compimento la legge interiore
che vibra nellessere umano.
Nella sua poesia Eternit, Manfred Kyber scrive:
Ancora e ancora
tu discendi
nel mutevole grembo della Terra.
Fino a quando tu non abbia imparato
a leggere nella luce,
che vita e morte sono uno
e tutti i tempi senza tempo.
Fino a che la noiosa catena delle cose
si srotola in te
verso lanello sempre inerte.
Nella tua volont la volont del mondo,
il silenzio in te.
Silenzio ed eternit. 
Frasi scombinate
e per te scrivere una occupazione
S ricorrente, ti riconoscerai certamente in
ci che segue.
Procedi mettendo ordine nei tuoi pensieri e hai
in testa unidea, per la frase da scrivere,
composta da alcune parole principali, di solito
verbi e sostantivi. Poi cominci a scrivere. Per,
siccome i tuoi pensieri scorrono pi rapidi
delle tue dita, una parola importante si
impone allimprovviso sulle altre, anche se non
ha ancora un suo posto preciso nella frase.
In quel momento, fai qualcosa di strano. Adatti
tutta la frase alla parola che si imposta alla
tua attenzione. Con un fai da te sintattico salvi
quel che si pu affinch la frase sia portatrice
del tuo pensiero. Ne risulta una frase maldestra
Glifi Maya
che difficile da comprendere a causa della
sua struttura complicata e del suo linguaggio
contorto. Ci potrebbe anche peggiorare, se la
frase aggiustata dovesse prendere una svolta
del tutto imprevista.
A volte, anche le storie di vita personale sono
composte da frasi scombinate. Per esempio,
una parola sbagliata o un atto mancato in un
momento poco opportuno, generano dei pro-
blemi che possono lasciare tracce anche per
molto tempo.
Un autore attento in grado di evitare le pa-
role inopportune, e pu cos scrivere unaltra
storia di vita. 
33
R I T M I

La vita ha il suo proprio ritmo e ognuno di noi ha il suo. Tutti e due devono armonizzarsi
affinch, compiendo ci che dobbiamo realizzare e badando alla prosperit del tutto, possiamo
raccogliere benevolenza e serenit.
Victoria Moran

34
R I T M I

Lo sbocciare dellamore nella tua vita, nella notte del tuo cuore, il sorgere in te dellaurora.
Lanonimato diventa intimit e langoscia coraggio. La tua vita, una volta vacillante, ormai
condotta dal ritmo della clemenza e della grazia; il tuo essere, un tempo scorticato e straziato,
si armonizza al ritmo delicato del s. Lo sbocciare dellamore nella tua vita come una nuova
nascita, un nuovo principio.
John ODonohue

35
Il peso delle parole
Lacqua ghiacciata ci rivela una realt molto particolare: la struttura
dei suoi cristalli determinata dalla qualit vibratoria dellacqua nel
momento in cui si trasforma in ghiaccio. Nellessere umano, esiste
qualche analogia con questo fenomeno?
o scienziato giapponese Masaru Emoto
L ha stupito il mondo con alcuni esperi-
menti sullacqua. Egli ha applicato su al-
cune bottiglie dacqua delle etichette su cui
erano state scritte delle parole. Il loro conte-
nuto stato congelato e in seguito sono stati
analizzati i cristalli formati dallacqua. Dalle
fotografie appare una evidente correlazione tra
la struttura dei cristalli e il significato delle
parole delle etichette incollate alle bottiglie.
In seguito, lanalisi delle caratteristiche del-
lacqua ha mostrato come essa sia in grado di
immagazzinare informazioni intangibili. Da
questa prospettiva, tuttavia, lelemento pi
importante, cio il potere delle parole, stato
posto in secondo piano.
La questione che si pone ora la seguente: le
differenze stanno unicamente nellintenzione
che accompagna la parola, o la parola in s
che modifica la struttura dellacqua? E ci ov-
viamente riguarda anche lacqua di cui il nostro
corpo composto. Oppure le differenze sono
dovute sia allintenzione che alla parola stessa ?
Tali osservazioni mettono in luce la reale in-
fluenza delle parole, indipendentemente dalle
intenzioni ad esse sottese. Una persona sensi-
bile pu, anche senza essere credente, avvertire
una sensazione negativa nellascoltare una be-
stemmia, e ci succede anche se chi la pronun-
cia sostiene di non attribuire ad essa una
intenzione particolare. Daltronde, potrebbe
anche trattarsi di autosuggestione.
In psicologia, per esempio, si parla di doppio
legame, quando si dice : Sii spontaneo! op-
pure Ama! In effetti una parola pu avere un
suo proprio valore e letteralmente una propria
consistenza.
36
Nella numerologia della Cabala, ogni parola e
ogni lettera correlata a un numero, e il
numero fa riferimento al significato nascosto
dietro la parola. Il suo significato non cambia se
la si pronuncia con una particolare intenzione.
Si potrebbe quindi stabilire una distinzione
soltanto tra il significato della parola e il signi-
ficato dellintenzione. Tutti voi avrete certa-
mente sperimentato gli straordinari effetti che
le parole generano. Una sola parola pu far ap-
parire magicamente il sorriso sul nostro viso.
E una semplice allusione alla brutta cera di
qualcuno pu determinare malessere della
persona in questione.
Talvolta una parola o una frase pu fornire la
forza necessaria per fare un balzo in avanti. Da
questa prospettiva c molto da dire a propo-
sito del potere delle parole. In ciascuno di noi
dovrebbe esistere un guardiano interiore in
grado di controllare la lingua, di pretendere
cautela prima di parlare e di attivare la nostra
attenzione sul modo in cui ci esprimiamo.
Chi fa attenzione a ci che dice e al modo in
cui si esprime, si assume la responsabilit delle
proprie parole.
Se la nostra azione sostenuta da intenzioni
positive, possiamo contribuire sostanzialmente
alla serenit del nostro ambiente.
Linfluenza delle parole sulle persone pu
essere anche usata a fini manipolatori, e
dovrebbe essere chiaro che ci comporta
effetti funesti non solo su coloro ai quali si
rivolge la manipolazione. Prendiamo il caso di
una persona che si sforzi di aiutare gli altri, per
mezzo delle parole, a elevarsi, senza ferire nes-
suno. Supponiamo che essa sia in grado di
vigilare sul modo in cui si esprime nel corso
della giornata, in ogni momento, e sia in grado
di fare attenzione affinch ogni sua parola sia
costantemente appropriata. Sarebbe questa la
garanzia automatica di una buona ricezione?
Abbiamo gi potuto constatare che le parole
dispongono di una carica affettiva. Negli espe-
rimenti di Emoto sullacqua si dimostrato
che la parola amore produce un meraviglioso
cristallo. Ma la stessa parola, impiegata nel-
lambito della fisicit, assume per chi ascolta
un significato diverso, che si fissa automatica-
mente sulla parola.
Il termine Dio, ad esempio, suscita per la
maggior parte delle persone un pantheon di
immagini, col risultato che il senso puro della
parola spesso non pi riconoscibile. Dal
momento in cui si nomina Dio, un disco co-
mincia a girare e diviene impossibile recuperare
lago nel pagliaio. Se invece si usano parole
come Luce o Creatore, evitando le associazioni
determinate dallabitudine, possiamo trovarci di
fronte a effetti rinnovatori. Il disco smette di gi-
rare e chi ascolta ha loccasione di comprendere
la nozione di Dio in modo del tutto nuovo.
Supponiamo che questo modo di intendere le
cose sia innato in un essere umano, libero da
condizionamenti trasmessi dai precettori, dalle
autorit o da chiunque altro; da quel momento Scultura di Bernard Pcout. Centro di Conferenze
potr liberare la nozione di Dio da tutto ci La Licorne, Gignac, Francia
che a esso si era attaccato e percepire il suo
reale significato. Se poi pronuncia la parola diano a fianco del vostro modo di esprimervi e
Dio con tutto il proprio essere, unenergia delle possibili conseguenze delle vostre parole. Vi
particolarissima accompagna la sua espres- accorgete cos come gli altri le accolgono e sco-
sione. Molti lo sanno, molti lhanno provato. prite interiormente ci che esse suscitano in voi
Chi parla in questo modo parla la lingua ante- stessi. Osservate i danni determinati da parole
riore alla confusione di Babilonia. Parla una lin- inutili, superflue e il modo in cui esse dissipano il
gua semplice, quella dellunit. Il suo linguaggio tempo uccidendo lentamente anche aspetti del-
esula dalle incomprensioni, storture o manipo- lanima; allo stesso modo in cui un loro impiego
lazioni. Non ha bisogno di essere semplificato, superficiale pu indebolirle del tutto.
analizzato o stravolto. Chi si esprime in modo Infine, divenuti saggi grazie a questo allena-
semplice e autentico, non cadr nella trappola mento, potrete certamente accordarvi con le
di credere che la propria forma naturale diven- parole di Lao-Tse: Siate scrupolosi. Usate le
ter un giorno perfetta. Egli comprende lutilizzo parole con rispetto.
scorretto dellintelligenza dei tanti che vogliono Una tale raccomandazione sufficiente per
nuovamente costruire la torre di Babele. un nuovo inizio, quello di una storia senza
Linizio del lavoro consiste nel porre un guar- una parola di pi, n una di meno. 

37
R I T M I

Fai semplicemente ci che giusto. Per il resto, poco importa. Freddo o caldo. Stanco o arzillo.
Vilipeso o venerato. Morente od occupato in qualche attivit. Perch anche morire uno dei
compiti della vita. Fai ci che deve essere. Dirigi il tuo sguardo verso linterno. Non lasciare
sfuggire il valore reale delle cose. Ancora un po di tempo e tutto ci che esiste sar trasformato.
Tutto andr in fumo, conformemente allidea che tutto predestinato a fondersi nelluno o ad
esplodere in mille frammenti. Di atto in atto, agisci in modo disinteressato, custodendo sempre
il Dio presente in te. L solamente, sono la gioia e il silenzio Se delle circostanze ti urtano, il
che succeder inevitabilmente, volgi il tuo sguardo in te stesso e mantieni, per quanto possibile,
il tuo ritmo. Se puoi fare questo, custodirai la tua armonia.
Marco Aurelio, Meditazioni

38
UNA STRAORDINARIA ESPERIENZA DI ILLUMINAZIONE

La visione dal centro

di Johann Michael Hahn
Nel corso della storia dellumanit incontriamo numerosi esempi di ci che viene
comunemente definito illuminazione. Una tra le pi note quella del Buddha sotto lalbero del
Bodhi, in India; nel XX secolo anche Jiddhu Krishnamurti speriment la propria illuminazione
seduto allombra di un albero, in questo caso in Nord America. Lapostolo Paolo, invece, visse
lesperienza illuminativa in una diversa forma, di una potenza tale da disarcionarlo dal proprio
cavallo. Lilluminazione di Hahn figlio di un agricoltore definita in seguito da lui stesso visione
dal centro, ebbe luogo in pieno giorno mentre stava tornando a casa dopo il lavoro nei campi.

ncor pi ordinarie furono le circo- Mozart. Nella contigua Bavaria operava la pre-

A stanze in cui ci accadde a J. Anker

Larsen, narratore del XX secolo: non si
trovava a meditare sotto un albero, ma riposava
semplicemente su una sedia in giardino,
quando la luce rivel la sua onnipresenza,
dentro e fuori di lui. Diversi secoli prima,
nellanno del Signore 1600, lattenzione del
mistico del XVI secolo Jakob Bhme venne
totalmente assorbita dal riflesso di un
recipiente di stagno, quando allimprovviso la
luce rivel in lui il segreto delluniverso; fu in
seguito a tale esperienza che scrisse la nota
opera intitolata Aurora o Alba nascente.
Johann Michael Hahn fu un profeta e un illu-
minato che visse nella regione situata tra la
Foresta Nera e la Svevia, tra le citt di Calw e
Tubinga, in Germania. Questa regione aveva
gi da tempo dato prova di unatmosfera pro-
pizia a una certa ispirazione spirituale, come
testimonia lemergere in essa di importanti
personalit di spicco quali Tobias Hess e
Johann Valentin Andreae, ideatori dei mano-
scritti Rosacrociani. Hahn emerse nella Ger-
mania del XVIII secolo, epoca storica che,
curiosamente, viene oggi conosciuta con il
nome di Illuminismo: unepoca di grandi
menti come Goethe, Schiller e il giovane
senza di Karl von Eckartshausen, col quale
Hahn aveva molto in comune, in senso spiri-
tuale, bench non sia noto se i due si cono-
scessero direttamente. In Francia venne alla
luce la figura di Louis-Claude de Saint Martin,
il filosofo sconosciuto ispirato dalla fiamma
ardente dello spirito di Boehme. Pertanto
questa fu, anche dal punto di vista spirituale,
unepoca di potenti impulsi.
Johann Michael Hahn visse dal 1758 al 1819.
Orfano di madre a quattro anni, sub duri mal-
trattamenti da parte della matrigna. Oltre al
lavoro nei campi, nel podere del padre, era
impegnato anche nel mestiere di fabbricante di
orologi, tipico della regione della Foresta Nera.
Durante i lunghi mesi invernali, quando latti-
vit nei campi diminuiva, molte famiglie si
occupavano della produzione artigianale di
orologi a pendolo.
Nel 1774, durante il Venerd Santo, mentre
cantava un inno religioso Quello sulla croce
il mio amore si trov a vivere una straordi-
naria esperienza spirituale e da quel momento
intraprese una continua e attenta lettura della
Bibbia. Questa attivit lo costrinse a confron-
tarsi con tutte quelle domande perennemente
aperte che possono riassumersi in ununica

39
formula: chi , che cosa e in che modo esiste
Dio, come e da chi stato creato questo
mondo? Nellestate del 1777 ebbe la sua
prima esperienza di visione dal centro, du-
rante la quale tre ore consecutive di Luce illu-
minante brillarono al di sopra delle sue
domande abissali generando molte risposte. Ci
sentiamo giustificati a tradurre il termine te-
desco Zentralschau come visione dal cen-
tro, volendo rendere lidea di un guardare e
contemplare a partire dallessenza centrale
dellessere, quindi essenzialmente una vista
originata dallAnima-Spirito, centro stabile
che dimora di Dio in noi. Da quel giorno
Hahn frequent le riunioni dei Pietisti nella
citt di Altdorf in cui viveva, scelta che lo fece
entrare in conflitto con il padre; dopo alcuni
anni, tuttavia, si riconciliarono e Hahn occup
la propria camera dove pot dedicarsi senza
problemi allo studio della Bibbia.
Nel 1783 la Luce fece irruzione in lui per la
seconda volta e rimase presente per sette setti-
mane. Interamente penetrato da questa Luce
proveniente dallinterno, i suoi poteri senso-
riali, rianimati, si risvegliarono, e la terra di-
venne, come egli stesso disse, un cielo-terra.
Dalla croce (interiore) di Cristo egli contem-
pl le profondit dellintero piano divino, cos zanti. Scrisse anche numerose spiegazioni di
come stato fissato nella scrittura della Bibbia,
e questa conoscenza divina allo stesso tempo lo
nutr di alimenti che lo maturarono fino alla
conoscenza di s. Gradualmente inizi a par-
lare delle proprie rivelazioni spirituali alle riu-
nioni dei Pietisti, dapprima nella propria citt
natale di Altdorf, ma ben presto anche in altri
villaggi e citt nella regione del Wrttemberg.
Cominci a fissare per iscritto le proprie rive-
lazioni e, proprio come Jakob Bhme ai suoi
tempi, anchegli entr in conflitto con la ge-
rarchia ecclesiastica. In principio moderata-
mente, mentre in seguito, a causa di uno
scritto diffamatorio di un certo pastore che
diffuse di lui a largo raggio unimmagine deci-
samente negativa, giunse a doversi ritirare
40
dalla vita pubblica, dal 1789 al 1794.
In quellanno mor suo padre ed egli si trasfer
a Sindlingen nella provincia di Herrenberg; qui
venne a trovarsi sotto la protezione della Du-
chessa Franziska von Hohenheim, che gli fece
costruire una residenza di grandi dimensioni, in
cui poteva organizzare le riunioni con i simpa-
tizzanti Pietisti.
Nel frattempo aveva conosciuto gli scritti di
Jakob Bhme e di alcuni altri mistici e poeti,
come Jung Stilling e Tommaso da Kempis.
Michael Hahn scopr molti paralleli tra s e
quello spirito affine di un paio di secoli prima
che era Jakob Bhme: entrambi di origini mo-
deste, entrambi con esperienze interiori e rive-
lazioni simili; accomunati dalla stessa visione
riguardo la Bibbia, entrambi incontrarono op-
posizione da parte della gerarchia religiosa e
godettero protezione da parte dellaristocrazia.
Mentre il poeta Hlderlin moriva nel suo ca-
stello a Tubinga e Beethoven lavorava alacre-
mente alla sua sinfonia Eroica a Vienna,
Napoleone, deciso ad espandere il suo impero,
marciava con le sue armate nei territori della
Germania; in quello stesso tempo nelle citt
del Baden e del Wrttemberg, Hahn era in co-
municazione con pi di diecimila simpatiz-
passi biblici, compose varie canzoni e poemi e
indirizz un gran numero di lettere a spiriti af-
fini. Hahn sosteneva che prima di tutto la Bib-
bia doveva esser compresa spiritualmente e,
una volta compresa, venir applicata nella vita
di ogni giorno, lasciandosi alle spalle il dogma
della Chiesa. Grazie al suo talento di oratore,
numerosi membri dei gruppi secolari, come i
Pietisti, i Fratelli Boemi (o Moravi) e i Separa-
tisti, parlavano di lui e cos arrivarono in molti
da ogni parte del Baden e del Wrttemberg.
Molti credenti furono attratti da lui per la sua
opposizione al dogma e soprattutto per la sua
decisa difesa della libert di coscienza. Per un
essere intelligente, diceva, non esiste nulla di
pi nobile.
Hahn insegnava inoltre il rispetto e la conside-
razione per lintera creazione, per ogni animale
o pianta. Non parlava soltanto del Libro della
Bibbia, ma anche del Libro della Coscienza e
del Libro della Natura che rivelano linsieme di
tutti i poteri divini. La sua maggior ampiezza
di visione non gli imped di restare fedele alla
Chiesa Evangelica Nazionale; come anche
Jakob Bhme a suo tempo rimase fedele alla
chiesa, seppur sommerso da un diluvio di ol-
traggi ed eventi dolorosi, bench la violenza
che colp Hahn non fosse paragonabile a quella
che invece si rivers su Bhme.

Prima di offrire alcuni esempi del suo insegna-

mento, vogliamo citare le parole dello stesso
Hahn a proposito della visione dal centro:
Questa visione che simmerge nelle segrete
profondit della Sapienza, madre-matrice ori-
ginale, non [] deve venir intesa come con-
templazione separata da ci che esteriore,
bens pu esser descritta come una visione
assorbita in se stessa a partire dal centro di
ogni essere e vita: la piccola totalit microco-
smica dellessere umano si annulla come assor-
bita nellimmagine primordiale e vede come
attraverso gli occhi stessi di Dio la grande tota-
lit infinita, la causa di tutte le cose, il princi-
pio e la fine. Si tratta cio di quella conoscenza
(che aveva in vista se stessa fin dalla propria
origine) il cui obiettivo era questo suo realiz-
zarsi fin dal proprio inizio.
Quindi, secondo Hahn, la visione dal centro
costituisce il passaggio dal rapporto indiretto e
mediato con Dio a quello diretto e immediato.
Inoltre, prosegue Hahn: chiunque abbia speri-
mentato direttamente che lanima pu trovare
la propria vera meta unicamente e diretta-
mente in Dio, si guarder bene da qualsiasi at-
taccamento e dipendenza nei confronti di
creature terrene (di ci che terrestre), poich
in tal modo la corrente di collegamento risulte-
rebbe disturbata e distorta; si perderebbe allora
la relazione diretta e ininterrotta con la sor-
gente primordiale. E per quanto linstancabile
Johann Michael Hahn (1758-1819)
ricerca anelante dellessere umano dotato di
pensiero sia una condizione presente nellespe-
rienza del rapporto diretto con Dio, pur tutta-
via la visione dal centro resta piuttosto un
dono, una facolt elargita che, in ogni caso,
non dipende dalla capacit di attrazione o di
conservazione di colui che la riceve.
Hahn riconosce in tal modo che non lui
stesso a poter decidere di utilizzare a suo piaci-
mento tale facolt e, cosciente delle fluttua-
zioni di questa sua visione, avverte
profondamente la propria nullit e sa di dover
attendere la prossima occasione in cui gli verr
nuovamente donata. Riconosce poi nel fatto
che qualcuno, afferrato dalla Luce, si difende
da essa e resiste a tale appello, il segno stesso di
questa vocazione. Ma attraverso la preghiera,
Non la mia, ma la Tua volont sia fatta, un si-
mile uomo o donna diviene stabile in Dio
come una roccia e le porte degli inferi non po-
tranno mai pi esercitare su questi la propria

41

influenza prevaricante. Risulta evidente che la
dottrina di Hahn non deriva da una cono-
scenza libresca, o da una filosofia costruita
abilmente e basata su un solido e forse inge-
gnoso pensiero speculativo; al contrario una
testimonianza vivente di una esperienza perso-
nale, trasmessa in modo semplice e diretto ai
suoi simili interessati. Che cosa ha da dire
Hahn a quelli che egli chiama esseri umani ri-
flessivi? Risulta evidente che chi ha contem-
plato le realt divine a partire dal centro del
loro essere, ben consapevole che il Regno di
Dio, il principio spirituale, si trova allinterno
dellessere umano. Egli pone la situazione in
questi termini: Dio ha portato ogni cosa a
compimento in Cristo; ora tocca allessere
umano vivere e portare a compimento a sua
volta questa stessa realt in se stesso. Un cri-
stiano deve divenire uguale a Dio [a Sua im-
magine] e, per leffetto della grazia, divenire
simile a Dio e a Cristo [e somiglianza].
Tuttavia questo compimento ha origine nelles-
sere umano, dotato del proprio interiore nu-
cleo di spirito: Hahn parla a questo proposito
del seme che deve maturare in frutto.
Riguardo al processo che a questo punto si
avvia, Hahn dichiara: Lesperienza testimonia e
42
I cinque personaggi
pi influenti del
pietismo tedesco.
Da destra a sinistra:
Michael Hahn
(1758-1819),
Immanuel Gottlieb
Kolb (1784-1859),
Johann Martin
Schaeffer (1763-1851)
Anton Egeler
(1770-1850)
e Johannes
Schnaitmann
(1767-1847).
insegna che ogni qualvolta lanima spinta dalla
reminiscenza ricerca e liberamente sceglie Dio,
inizia una grande lotta. Tuttavia proprio gra-
zie a questa resistenza che si manifesta nel pro-
prio essere che la crescita pu avvenire. Solo
attraverso lesperienza vivente di questa resi-
stenza lessere umano giunge a riconoscere le
diverse forze presenti in Dio e le opposte forze
operanti nel cosiddetto male, e con la giusta
conoscenza allora pu fare la giusta scelta, ac-
quisendo sempre pi forza nella lotta. Visto da
un ulteriore punto di vista, per ogni particolare
aspetto affrontato e vinto attraverso la lotta, si
genera una sorta di specifica forza-essenziale
che immediatamente disponibile e trasmessa
a tutti gli altri che si trovano impegnati in que-
sta stessa lotta, fornendo laiuto e la capacit di
superare la stessa o simili lotte in corso nel
proprio essere.
NellAnima-Spirito i principi di Luce e tenebre
si trovano in opposizione lun laltro.
Adamo e Cristo intesi come personificazioni
degli archetipi di questi stessi principi cer-
cano entrambi di esercitare il loro potere sulla
nostra anima. Presi nel fuoco delle molteplici
tentazioni, ci che pi importa restare uniti
alla Luce e non lasciarla andare, restando
continuamente orientati su questa forza di gra-
zia. Anche Hahn sapeva bene di dover perse-
guire la propria meta senza interruzione,
riconoscendo di essersi trovato spesso ad in-
ciampare. Questa triste constatazione della len-
tezza nellavanzare serve solo a dimostrare che
lideale di perfezione fa sorgere non una calma
rassegnazione, bens contemporaneamente
unumilt e uno sforzo sempre pi grande.
Ci dimostra che persino il pi grande
cristiano rimane sempre un allievo.
Purtroppo, egli dice, accade anche spesso che,
dopo aver contemplato le luminosit delle
altezze, la nostra tendenza a conservare
gelosamente queste perle ci fa abbandonare
ogni attenzione e prudenza, sacrificandole al
desiderio della nostra volont egocentrica.
Subentra allora la notte oscura; veniamo
privati della luce del giorno per un tempo
indefinito, il che ci ricorda la notte oscura
dellanima di Giovanni della Croce.
Hahn mostra chiaramente che la rinascita non
ha niente a che vedere n con un qualsivoglia
aspetto della nostra apparenza esteriore, n con
uneventuale correzione di una specifica devia-
zione della nostra personalit, poich non
cos che funziona. No, lessere umano nella sua
interezza diverr un essere umano totalmente
altro; nello stesso vecchio corpo nato dalla na-
tura si sviluppa il nuovo, vero corpo spirituale,
e a partire da questo, a tempo debito, si mani-
festeranno i relativi frutti.
Cos come in Adamo (lessere umano nato dalla
natura) abbiamo ereditato il principio di oppo-
sizione, di iniquit, vivendo in tal modo al di
fuori della Luce, similmente possiamo, nella
vera fede, ricevere come eredit il principio
della giustizia divina. E in questo nuovo princi-
pio, che Hanh chiama Cristo, la giustizia di-
vino-spirituale si manifesta come integrit
morale-spirituale. Lessere umano in cui si
compiuta la generazione spirito da spirito in
possesso di una vita spirituale ed erede del
Regno Divino. Il seme dello spirito contiene in
potenza lo stato di Uguaglianza con Dio, mentre
il desiderio di compimento (salvezza) che lo ac-
compagna sospinge lessere umano rinato sul
cammino che vi conduce. Hahn afferma cos
che un vero cristiano, amando profondamente
la verit nella sua interezza, in grado di at-
trarre a s latmosfera purificatrice della radia-
zione dellanima, che lo stesso Ges.
Signore, io voglio donarmi a te.
Stringi nel tuo abbraccio lintero mio essere,
che possa vivere nella tua eternit.
Assorbimi totalmente nelle tue altezze.
A proposito della perfezione e del compi-
mento, egli fonda il suo coraggio di continuare
a parlarne sullaspettativa che i bambini sa-
ranno simili alla madre, poich tutto dipende
dalla natura di ci che viene desiderato e since-
ramente promesso. Saranno le scelte di volta in
volta maturate a dimostrare la propria natura,
se queste cio favoriscano od ostacolino la vera
maturazione. Luomo ha la possibilit di pen-
tirsi, e il pentimento non altro che il ri-vol-
gersi verso la croce interiore dellanima, dove
tutto ci che della natura potrebbe attaccarsi
ad essa, viene sacrificato, annientato. Pi les-
sere esteriore della natura si annienta e
muore, pi luomo interiore si rinnova e pi
partecipa della natura divina. Questo linse-
gnamento di Hahn.
LE CONCLUSIONI DI HAHN SUL MONDO E
LUMANIT Quando il tempo sar maturo, Dio
trionfer sul Caos dellintero Cosmo. Egli
fonda questa sua certezza sullesperienza che
Dio in lui, il microcosmo, ha sconfitto la col-
lera in se stesso. Nel grande, come nel piccolo,
esiste, alla base di tutto, il corpo spirituale,
che egli chiama Geistleiblickeit.
Nella sua visione storica sul continuum di
tempo e di eternit, Hahn si sforza di portare a
termine il suo pensiero olistico. Nel grande
processo che si esegue su scala mondiale, e su
piccola scala nell'individuo, il mondo conse-
guir la sua realizzazione in seguito a una suc-
cessione di periodi.
43
Dal trono di Dio e dell'Agnello scorre il fiume
della vita, e sulle sue sponde cresce l'albero
della vita con tutti i suoi frutti. Questo cibo
nutre tutto ci che si era smarrito. Ci che era
perduto ristabilito e guarito. I sacerdoti reali
donano incessantemente tutti i rimedi, tutto
ci che insegna ed eleva; tutto ci che conforta
e allieta. Essi trasmettono e promuovono la co-
noscenza di Dio e di Ges, accrescendo in tal
modo tutte le benedizioni di salvezza, nel ten-
tativo di ripristinare al pi presto possibile la
parit con lessenza divina.
In breve, tutti coloro che con laiuto dei sacer-
doti reali si elevano e raggiungono la perfe-
zione, possiedono di nuovo la gloria perduta da
Adamo. Guidati nella Citt di Dio, essi
fanno ci che grato a Dio e allAgnello. La
benedizione di Dio annienter la maledizione,
si estender nel cosmo intero.
Tre punti caratterizzano il pensiero di Hahn: la
sua concezione di Dio, la sua visione della Bib-
bia e la sua compassione per l'umanit ingan-
nata. Secondo lui, l'intera creazione anela
alligneo potere creatore di Dio, ma non tutte
le cose sono in grado di ricevere la Luce. Ora,
l'aspetto creativo e quello ricettivo sono uniti
solamente in Dio e la vera vita si trova solo
nella unificazione della dualit. Dio non avr
riposo fino a quando questa armonizzazione
non sar universalmente realizzata. Infine,
l'universo creato nella Luce e la forza di Dio
non pu scomparire. Dio distrugger il male e i
responsabili di questo male causato dalla loro
cecit saranno liberati da ci che essi stessi
hanno causato.
Cristo, Luce, energia spirituale, sorgente e cen-
tro di tutto ci che , Dio ricondurr tutto e
tutti a s. Tuttavia, Hahn ha dichiarato che an-
cora molti uomini sono attratti dal male, pi
numerosi di quelli che sono attratti dal bene;
gli uni sono magneticamente attratti dal mare
di fuoco, gli altri dalla terra purificata. Se-
condo lui, nei tempi a venire questo mare di
fuoco si diffonder oltre la met della Terra.
44
Nondimeno, alla fine dei tempi, Satana e i suoi
compagni caduti riconosceranno che essi non
possono rimanere lontani da Dio e che ogni
resistenza inutile. Allora, anchessi ritorne-
ranno a Dio. Hahn chiama questo processo:
Apokatastasis.
Dettaglio sorprendente, sulla tomba di Johann
Michael Hahn c la stessa iscrizione funeraria
di quella di Jakob Bhme, che non altro che
la famosa frase dei Rosacroce Classici: Nato da
Dio, morto in Ges, rinato grazie allo Spirito
Santo.
Sappiamo che le citt di Calw e Tubingen, si-
tuate nella regione dove Hahn ha vissuto, sono
state anche focolai importanti della vita spiri-
tuale dei Rosacroce del XVI secolo. Possiamo
supporre che Hahn era in fondo un vero Rosa-
croce, soprattutto dopo aver letto il seguente
epitaffio, inciso sul lato destro della sua tomba:
Eccolo qui, il mio abito di vagabondo!
Vivo in questo momento, in una casa celeste.
Non sono pi in mezzo a voi,
poich il mio pellegrinaggio concluso!
In questa tomba,
la corruzione non pu raggiungermi;
morendo, ho trovato la Vita.
Resuscitato nel corpo spirituale,
vado dal mio Ges
da cui non ho voluto separarmi.
Un giorno, anche voi Lo vedrete.
Il mio abito dissolto
altrimenti non sarebbe sepolto qui.
Ma questo, dopo le mie preghiere,
ho ricevuto dal mio Dio,
il mio salvatore lha portato con s.
E ora, eccomi qui!
Morte e inferno non mi trattengono pi.
Non piangete per me!
Seguitemi solamente, o miei diletti
e, nella fede, comprenderete il fine del viaggio!
C' una pietra miliare sulla strada della vita
che ci porta a un altro inizio,
dove lorizzonte aperto e luminoso,
dove le nuvole diffondono luce e si separano...
C' un punto su ogni strada,
dove solchi cedono spazio a vie pi regolari.
il luogo che segna un nuovo inizio,
e la speranza di giorni pi giusti.
Sei stanco del viaggio? Australia, testo su una pietra miliare
Il fardello ti sembra grande?
Stai combattendo battaglie in salita,
alle prese con un destino ostile?
La pietra miliare di una svolta
pu essere a pochi passi dietro la curva.
Coraggio!... Questo pu essere il punto
dove le gioie ritornano e finiscono le pene.