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LE DIMENSIONI DI VARIAZIONE

DELLE LINGUE E IL REPERTORIO


LINGUISTICO ITALIANO
Struttura della presentazione
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Dimensioni di variazione delle lingue

Il continuum formale/informale (variazione diafasica)

Pratica: collocazione approssimativa di una serie di


espressioni (termini e parafrasi) designanti il verbo
morire in un continuum formale/informale.
Dimensioni di variazione delle lingue
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La variazione diacronica
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Legata alla trasformazione e allevoluzione della


lingua nel tempo (litaliano del Trecento, del
Cinquecento, di fine Ottocento ecc.).

Es.: oggigiorno non si usa pi il voi come forma di


cortesia, si usa invece il Lei.
La variazione diacronica
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Brano di I promessi sposi (A. Manzoni, 1827). Il voi


viene usato per esempio tra i protagonisti, fidanzati
Renzo e Lucia, che mantengono il pronome voi anche
dopo il loro matrimonio.
La variazione diatopica
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Legata ai mutamenti della lingua nello spazio


geografico litaliano dei toscani, dei siciliani, dei
piemontesi, dei romani ecc., di volta in volta diverso
nellintonazione e nella pronuncia ma anche nelle
scelte lessicali e morfosintattiche.

Esempi: dialetto bolognese: rusco (pattume,


spazzatura), dare il tiro (schiacciare il bottone
che apre il portone del palazzo) , ecc.
La variazione diafasica
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Legata alla situazione comunicativa, ai partecipanti


dello scambio linguistico, allargomento e allo scopo
del messaggio.

Esempio: dare del tu o del Lei, uso di espressioni


informali o formali a seconda della situazione, ecc.
La variazione diastratica
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Legata alle condizioni socio-economiche dellutente,


al grado distruzione scolastica, al tipo di attivit
lavorativa, alla consuetudine, alla lettura e alla
scrittura. In questo parametro possiamo iscrivere
anche le variazioni legate al sesso e allet.

Esempi: litaliano giovanile, litaliano popolare , ecc.


Attivit: litaliano giovanile
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Attivit: litaliano giovanile
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La variazione diastratica
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Iitaliano popolare scritto, Berruto 1987 da Rovere 1977: autobiografie di lavoratori


e figli di lavoratori emigrati.

Quale sar il mio foturo in poche parole e sempre presente il rientro in Patria visto
anche liniziativa contro gli stranieri ci anno dato linsicuressa e ci anno fatto sentire di
essere ancora di pi Italianissimi, io non vedo certamente come tanti nostri emigranti
una seconda Patria, di Patria per me e i miei figli ce ne una Sola lItalia, dalle mie
esperienze anche i compatrioti che criticano oppure che criticavano la sua Patria li
vedo quando compiono i 60 anni che anno acquisito il diritto di pensione Italiana
corrono verso i Patronati per vedere se possono ottenere anche con i pochi contributi
versati il diritto alla minima pensione [] perche sanno che la sua seconda patria se
un giorno dovrebbero rientrare, anche con una buona pensione Svizzera non avranno
niente solo la pura pensione ma Litalia anche povera e criticata ma onesta al
momento del rientro ci dara sicurezza la sicuressa di un dottore e farmacia
specialmente in quelleta che anno stremamente bisogno
La variazione diastratica
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Nel testo che abbiamo appena letto spiccano


anzitutto fatti vari relativi alla scorrettezza
grafica:
- assenza quasi totale di punteggiatura
- riproduzione della pronuncia, marcatamente
regionale linsicuressa, liniziativa, anno (invece
di hanno), ce ne (invece di ce n).
- ecc.
La variazione diamesica
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Legata al mutamento della lingua secondo il mezzo


fisico impiegato, il canale attraverso cui viene usata
(laria, il foglio, lo schermo ecc.).

PARLATO SCRITTO

Prosodia e fenomeni intonativi Fatti grafici

Pause, esitazioni, autocorezioni Maggiore programmazione,


possibilit di lettura e rilettura.
Pi ridondanze Le ridondanze sono evitate

ecc...
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Da: http://www.trascrivi.net/parlato/es1.php
La variazione diafasica
(il continuum formale/informale)
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Nel registro, variet diafasica per eccellenza, il


parametro determinante per l'individuazione di
variazioni la scala di formalit ovvero il grado di
maggiore o minore formalit della situazione
comunicativa e il conseguente grado di minore o
maggiore attenzione e controllo che gli interattanti
pongono nella produzione linguistica.
Il continuum formale/informale
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Pi precisamente formale e informale


rappresentano i due poli dellasse diafasico: la
produzione linguistica tanto pi formale quanto
pi (nella pronuncia, nel lessico, nella sintassi ecc.),
esplicita e slegata dal contesto, ed tanto pi
informale quanto pi e poco controllata (la
pronuncia trascurata , ci sono frasi interrotte ecc.)
e quanto pi rinvia al contesto (ad esempio
compaiono molti deittici, molte informazioni non
sono esplicitate ecc.)
La variazione diafasica e
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lacquisizione di una lingua straniera
molto importante fare attenzione alla variet
diafasica quando si impara una lingua straniera.
Lobiettivo dellacquisizione di una lingua non
semplicemente quello di saper produrre messaggi
grammaticalmente corretti, ma quello di saper
produrre messaggi efficaci e adequati ai vari
contesti e situazioni comunicative.
La variazione diafasica e
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lacquisizione di una lingua straniera

Errori pragmatici meno perdonati degli errori


grammaticali.

Luso inadeguato della lingua in alcuni contesti


(cio, la trascuratezza della variazione diafasica
della lingua) fa s che si creino degli imbarazzi (uno
pensa che laltro sia maleducato, che parli in
maniera strana, ecc)
Un po di pratica...
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Espressioni designanti il morire: mancare, chiudere


i propri giorni, essere tolto ai propri cari, chiudere gli
occhi per sempre, esalare lultimo respiro, andare
allaltro mondo, passare a miglior vita, lasciare
questo mondo, cadere, lasciarci, cessar di vivere,
render lanima a Dio, trapassare, spegnersi, perire,
spirare, crepare, perder ela vita, scomparire,
decedere, morire, andarsene, rimanerci, andare al
Creatore, lasciarci la pelle, estinguersi, lasciarci le
penne, defungere, tirare la cuioa, salire (andare) al
(in) cielo.
Un po di pratica...
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Compito: fare la scala dei registri approssimativa


dei termini e delle parafrasi designanti il morire.
La struttura deve essere:
Lo schema originale
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Lo schema di Berruto
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Bibliografia
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A. Sobrero (a cura di), Introduzione allitaliano


contemporaneo. La variazione e gli usi, Laterza,
RomaBari, quarta ed., 1999.

G. Berruto, Sociolinguistica dellitaliano contemporaneo,


Carocci, Roma, 1987.

____________. Variet diamesiche, diastratiche,


diafasiche. In: SOBRERO, A. A. (Org.). Introduzione
all'italiano contemporaneo: La variazione e gli usi. Bari:
Laterza, 1993. p. 37-87.
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