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6 BARRIERE ACUSTICHE

Le barriere acustiche sono ostacoli interposti tra sorgente ed ascoltatore, che fanno si che
londasonoraemessadallasorgentenonpossapiraggiungerelascoltatoredirettamente.
Sisuoledistingueretralebarriereacustichenaturali,costituitedaterrapieni,fascealberateo
ostacolinaturali,elebarriereacusticheartificiali,formatedapannelliverticalidispessorelimitato,
realizzaticonvarimateriali.
Leprimehannounottimoimpattopaesaggistico,manecessitanodigrandispazierichiedono
tempi notevoli per la crescita delle specie arboree. Le barriere artificiali a pannello sono invece
caratterizzatedallaleggerezza,dallimitatoingombroedellaimmediataoperativit,mahannoun
impattovisivonotevole.
Lebarrierenaturalipossonoesseremesseinpraticarealizzandofascealberate,biomuriomuri
verdi. Le fasce alberate sono costituite da filari di alberi, di specie diverse, che formano una
barrieravegetalechesiopponealtrasferimentodelsuono(Figura6.1);ibiomurisonocostituitida
elementiportantiincementoarmato,legnooaltrimaterialichecontengonolaterra,nellaquale
vengono piantate le essenze vegetali (Figura6.2); infine i muri verdi sono composti da una
struttura a gabbia metallica (Figura6.3), riempita con una miscela di terra nella quale viene
seminatavegetazionerampicante(Figura6.4).
Lebarriereacusticheartificialivengonoclassificateinbaseallaltezzaoinbasealmaterialecon
lequalisonocostituite.Sipossonoalloradistinguerelebarrieredipiccolaaltezza(finoa2m),di
mediaaltezza(da2a6m)edigrandealtezza(maggioredi6m).
Inbasealmaterialeleprincipalitipologieprevedonobarriereinlaminemetallichedialluminio,
in pannelli di legno, in pannelli misti legnoalluminio, in calcestruzzo armato portante ed argilla
espansa, in calcestruzzo alleggerito in piastre, in lastre in polimetilmetacrilato, vetro o
policarbonato,ecc.

Figura 6.1. Fasce alberate.


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Figura 6.2. Biomuro.

Figura 6.3. Struttura di sostegno di un muro verde.

6.2 Barriere acustiche



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Figura 6.4. Muro verde.

6.1 Calcolo dellattenuazione di una barriera acustica


Lapresenzadiunostacolotrasorgenteericevitoreattenualapropagazionedellondaacustica.
In generale infatti unonda acustica, interagendo con una superficie, viene in parte riflessa, in
parteassorbitaedinpartetrasmessa.
Agendoallorasulledimensionidellostacolosipuintervenirefinoadannullarelatrasmissione
acustica. Le barriere vengono allora realizzate con materiale compatto, con massa superficiale
almeno pari a 20 kg/m2, in modo che possa essere trascurata lenergia sonora che si trasmette
attraversolabarriera.
Tuttavia, se la lunghezza donda dellonda incidente paragonabile con le dimensioni
dellostacolooconledimensionidelleasperitpresentisullasuasuperficie,siinnescailfenomeno
delladiffrazione;ognipuntoincuisihadiffrazionediventaalloraoriginediondeacustichechesi
propaganonelmezzo.Inquestocasolondaacusticaaggiralostacolopercui,ancheselasorgente
edilricevitorenonsonomutuamentevisibili,partedellenergiaacusticaraggiungeilricevitore.
Lapresenzadiunabarrieraacusticalimitaalloralatrasmissionedellenergiaacustica,manon
pucompletamenteannullareillivelloalricevitore,perchsiinnescailfenomenodelladiffrazione
chedifattofaschelondasonorascavalchilabarriera(Figura6.5).

Barriere acustiche 6.3


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Figura 6.5. Effetto di una barriera acustica sulla propagazione del suono.
Lefficacia di una barriera acustica viene valutata in termini di perdita per inserzione, IL
Insertion Loss, che rappresenta la differenza tra il livello acustico ante operam, che si ha al
ricevitoreinassenzadibarriera,Lgr,equellopostoperam,chesihainpresenzadibarriera,Lbar:
IL Lgr Lbar (6.1)

LInsertion Loss pu anche essere espresso in termini di attenuazione, valutandolo quale


differenzatralattenuazionechesihaalricevitorepereffettodellabarriera,Abar,equellachesiha
inassenzadibarriera,pereffettodelsuolo,Agr:
IL Abar Agr (6.2)

Perlavalutazionerigorosadellattenuazioneprodottadaunabarrieraartificialepossonoessere
utilizzate complesse formulazioni matematiche, derivanti pi o meno direttamente dalla teoria
della diffrazione di FresnelKirkhoff, oppure metodi semplificati di pi facile utilizzo. Nel seguito
verrannodescrittealcunediquesteultimemetodologie.

6.1.1 Metodo di Redfearn


IlmetododiReadfearnvalutalattenuazioneprodottadaunabarrieraacusticapermezzodiun
abaco. Il metodo applicabile ad una sorgente puntiforme, nellipotesi che il piano contenente
sorgenteericevitoresiaortogonaleallabarriera.
Il calcolo viene condotto individuando inizialmente nella geometria del sistema langolo di
ostruzione, , e laltezza efficace, he. Langolo di ostruzione formato dal prolungamento della
rettacongiungete la sorgentecon il bordo superiore della barrierae dalla rettacongiungente lo
stesso bordo superiore con il ricevitore; laltezza efficace della barriera invece individuata dal
segmentoortogonaleallacongiungentesorgentericevitorepassanteperilbordosuperioredella
barriera(Figura6.6).
Una volta determinate le due quantit geometriche, dallabaco di Figura6.7, in funzione del
rapporto tra laltezza efficace della barriera, he, e la lunghezza donda del suono incidente, ,

6.4 Barriere acustiche



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assumendocomeparametrolangolodiostruzione,,sipudeterminarelattenuazioneprodotta
dallabarriera.

Figura 6.6. Grandezze geometriche coinvolte per la valutazione dellattenuazione con il metodo di Readfearn.
50
175

40 150
120
90
30
AttenuazionedB

30 10
5

20 1

10
0

0
0,1 1 10 100
he /

Figura 6.7. Abaco di Readfearn per il calcolo dell attenuazione prodotta da una barriera acustica.

6.1.2 Metodo di Kirkhoff


Il metodo di Kirkhoff si basa sulla teoria della diffrazione e sul principio di HuygensFresnel,
considerando per la determinazione del campo vicino al bordo superiore soltanto leffetto
dellestremit.
AdifferenzadellametodologiadiReadferancheutilizzasolotreparametri,ilmetododiKirkhoff
utilizza quattro parametri: tre geometrici (Figura6.8) e, ovviamente, la lunghezza donda del
suonoincidente.
LattenuazioneprodottadallabarrieravienevalutatapermezzodeldiagrammadiFigura6.9in
funzionedelparametrodatodallarelazione:

21 1
he (6.3)
a b

Barriere acustiche 6.5


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Figura 6.8. Grandezze geometriche coinvolte per la valutazione dellattenuazione con il metodo di Kirkhoff.

30

25

20
AttenuazionedB

15

10

5 4 3 2 1 0 1 2 3 4 5 6

Figura 6.9. Attenuazione prodotta da una barriera acustica, valutata con il metodo di Kirkhoff.

Ilsegnodelparametrosiassumenegativoselasorgenteeilricevitoresonoinluce,ciosela
congiungente sorgentericevitore non interseca la barriera (Figura6.10); anche in questo caso
infattisicreaunattenuazione,dovutaallinterferenzatralondadirettaelondarifrattageneratasi
albordosuperioredellabarriera.Intuttiglialtricasisiassumeinveceilsegnopositivo.

6.6 Barriere acustiche



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Zonain
luce

Zonainombra

Figura 6.10. Zona in luce ed in ombra prodotta da una barriera acustica.


Lattenuazionepuancheesseredeterminataconlaseguenterelazione:
1 2
1
2

Abar 10log 10 C( ) S(v ) (6.4)


2 2

incui:

2 2
S ( )
0 senx 2 dx C( )
0 cos x 2 dx (6.5)

sonorispettivamenteilsenoedilcosenodiFresnel.

6.1.3 Metodo di Maekawa


Lasoluzionerigorosaperondesferichedellattenuazioneprodottadaunabarrierarichiedela
conoscenzadiquattroparametriindipendenti;tuttaviaMaekawahasemplificatolaformulazione
fino ad arrivare ad una stima sufficientemente approssimata dellattenuazione in funzione del
numerodiFresnel,N,valutatoconlaseguenterelazione:
2
N (6.6)

incuiladifferenzageometricatrailpercorsodipropagazionedirettainassenzadellabarrierae
il minimo percorso delle onde diffratte sopra il bordo superiore della barriera (differenza di
cammino) e e la lunghezza donda del suono incidente; il segno da assumere positivo se il
ricevitoresitrovainombraenegativonelcasoopposto.
ConriferimentoallaFigura6.11,ladifferenzadicamminoparia:
AB d (6.7)
Per mezzo di un lungo lavoro sperimentale con segnali impulsivi, Maekawa ha realizzato un
abacocheriportaivaloridellattenuazioneinfunzionedelnumerodiFresnel(Figura6.12),edha
inoltre ricavato due relazioni, che consentono di determinare lattenuazione in funzione del
numerodiFresnel.
Laprimasiapplicaadunasorgentepuntiforme:

Barriere acustiche 6.7


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Abar 10log10 3 20N (6.8)


Lasecondasiapplicaadunasorgentelineare:
Abar 10log10 2 5,5N (6.9)

Figura 6.11. Grandezze geometriche utilizzate per la determinazione della differenza di cammino tra onda diretta e diffratta.

30

25

20
AttenuazionedB

15

10

2 5 0 5 2 4 68 2 4 6 8 2 4 6 8
0.3 0.1 0.01 0.01 0.1 1 10 100
NumerodiFresnel

Figura 6.12. Abaco di Maekawa.

6.1.4 Metodo di Kurze e Anderson


Con il metodo di Kurze e Anderson lattenuazione di una barriera acustica semiinfinita viene
valutataconlaseguenterelazione:

6.8 Barriere acustiche



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2 N
Abar 5 20 log 10 (6.10)
tanh 2 N

In cui N il numero di Fresnel. Lattenuazione di cui alla relazione (6.10) calcolabile solo per
valoridiN0,2enonpuessereinognicasosuperiorea24dB.Irisultatiottenuticonilpresente
metodosonoinbuonaccordoconquellisperimentaliottenutidaMaekawa.
Larelazione(6.10)utilizzabilesoltantopersorgentipuntiformi;persorgentilinearipuessere
inveceutilizzatalaseguente:

2 N
Abar 5 0,75log 10 (6.11)
tanh 2 N

6.1.5 Metodo della UNI ISO 9613


IlmetodoriportatonellanormaUNIISO9613consentedideterminarelattenuazioneprodotta
daunabarrierapermezzodellaseguenteespressione:
Abar 10 log10 3 10NK met (6.12)
in cui N il numero di Fresnel e Kmet un fattore di correzione da effetti meteorologici, dato
dall'equazione:
1 ABd
K met exp per 0

2000 2
(6.13)
K met 1 per 0
condifferenzadicamminoeA,BedricavabilidallaFigura6.11.
LadifferenzadicamminorisultanegativaselalineavisualetrasorgenteSeilricettoreRpassa
sopra lo spigolo superiore dell'ostacolo. Per diffrazione laterale intorno a ostacoli, si assume
Kmet=1

6.2 Casi particolari

6.2.1 Incidenza obliqua


Nelcasoincuiilpianocontenentesorgenteericevitorenonortogonalealpianodellabarriera
siinpresenzadiincidenzaobliqua;inquestecondizioniilpercorsopibreverealizzatodalsuono
diretto e dal suono diffratto per raggiungere il ricevitore superando lestremit della barriera
risulta(Figura6.13):

AB A' B'2 x SR2 (6.14)

eladifferenzadicamminorisulta:

A B d A' B'2 x SR2 d (6.15)

Barriere acustiche 6.9


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Pianta

xSR
S A B

Sezione

S R
d

Figura 6.13. Grandezze geometriche utilizzate per la determinazione della differenza di cammino, nel caso di incidenza obliqua.

6.2.2 Schermi multipli


Nel caso della presenza di due barriere tra sorgente e ricevitore, lattenuazione sar dovuta
alleffetto combinato dei due schermi interposti. In questo caso un primo modo di procedere
consiste nel determinare lattenuazione dovuta ad ogni schermo e di calcolare quindi
lattenuazionecomplessivacomesommadelleduesingoleattenuazioni.
ConriferimentoallaFigura6.14siha:
2 A B d
N1 Abar ,1

2 C D d
(6.16)
N2 Abar ,2

equindi:
Abar 10 log 10 10 0 ,1 Abar , 1
10
0 ,1 Abar , 2
(6.17)

6.10 Barriere acustiche



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Figura 6.14. Grandezze geometriche necessarie alla determinazione dellattenuazione dovuta a due schermi paralleli.
Un altro metodo, semplificato, per la valutazione dellattenuazione complessiva consiste nel
determinare il numero di Fresnel facendo riferimento alla geometria di Figura6.15, con una
differenzadicamminoparia:
AB C d (6.18)
Lattenuazionesarquindideterminataconunadellerelazioniutilizzateperloschermosingolo.

Figura 6.15. Grandezze geometriche necessarie alla determinazione dellattenuazione dovuta a due schermi paralleli
Sempre con riferimento alla geometria di Figura6.15, la UNI ISO 9613 utilizza la seguente
espressioneperilcalcolodellattenuazione:
Abar 10 log 10 3 10NK met C 3 (6.19)
con:
N,numerodiFresnel:
2
N (6.20)

Kmet,fattoredicorrezionedaeffettimeteorologici,paria:
1 ABd
K met exp per 0

2000 2
(6.21)
K met 1 per 0

Barriere acustiche 6.11


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differenzadicammino,sempreparia:
AB C d (6.22)
eC3paria:
2
5
1
B
C3 2
(6.23)
1 5

3 B

6.2.3 Schermi spessi


Nelcasoincuicisitroviinpresenzadeielementidielevatospessore,qualiedifici,terrapieni,
ecc. (Figura6.16), necessario valutare gli effetti di diffrazione prodotti superiormente da due
spigoli.

Figura 6.16. Grandezze geometriche atte alla determinazione della differenza di cammino nel caso di schermi spessi.
In questo caso un primo modo semplificato di procedere consiste nel valutare il numero di
Fresnelperunadifferenzadicamminoparia:
AB C d (6.24)
edivalutarelattenuazioneconunadellerelazioniutilizzateperglischermisingoli.
AlternativamentepossibileutilizzareilmetodocontenutonellaUNIISO9613che,inmaniera
esattamenteanalogaalcasodeglischermimultipli,determinalattenuazioneconlarelazione:
Abar 10 log 10 3 10NK met C 3 (6.25)
con:
N,numerodiFresnel:
2
N (6.26)

Kmet,fattoredicorrezionedaeffettimeteorologici,paria:
1 ABd
K met exp per 0
2000 2
(6.27)
K met 1 per 0
differenzadicammino,sempreparia:

6.12 Barriere acustiche



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AB C d (6.28)
eC3paria:
2
5
1
B
C3 2
(6.29)
1 5

3 B
Unterzometodo,relativamentesemplice,precededideterminareconunodeimetodivistiin
precedenzalattenuazione,Abar,1,diunoschermosottilevirtuale,collocatocomeinFigura6.17,e
di determinare quindi lattenuazione aggiuntiva dovuta allo spessore dello schermo mediante la
relazione:
2b
Abar , 2 K log (6.30)

incuiKunparametroricavabiledallaFigura6.18infunzionedegliangolie.
Lattenuazionecomplessivasarquindiottenutaconlarelazione:
Abar 10 log 10 0.1 Abar ,1
10
0.1 Abar , 2
(6.31)


O
B
R
A
d
S S

b
Figura 6.17. Grandezze geometriche atte alla determinazione della attenuazione aggiuntiva dovuta a schermi spessi.

Barriere acustiche 6.13


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Figura 6.18. Abaco per la determinazione dellattenuazione aggiuntiva dovuta ad uno schermo spesso.

6.2.4 Schermi di lunghezza finita


Leproceduredicalcolofinoadoraespostesiriferisconoaschermisemiinfiniti,mentrenella
realtlebarrierehannounalunghezzafinita:cicomportalanecessitdidovertenercontoanche
degli effetti prodotti dalla diffrazione che si verifica in corrispondenza dei bordi laterali verticali
(Figura6.19).
Allenergia acustica trasferita attraverso il percorso che scavalca superiormente la barriera,
andrannoalloraaggiuntiicontributidovutiaipercorsiattornoaibordilateralidellabarriera.
Lattenuazionecomplessivasipudeterminareconlarelazione:
N N
Abar Abar ,N 10log 10 1 (6.32)
N 1 N 2
incuiAbar,NlattenuazionepereffettodelladiffrazionelungolospigolosuperioreedN,N1eN2
sonorispettivamenteinumeridiFresnelperilpercorsochescavalcalospigolosuperioreeperi
duepercorsicheaggiranolabarrieraverticalmente.
Essisarannocalcolaticonlerelazioni:
2 A B d 2 A1 B1 d 2 A2 B2 d
N ; N1 ; N2 . (6.33)

6.14 Barriere acustiche



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A2
A B2
B
S
d

A1
R
B1

Figura 6.19. Percorsi di propagazione sonora attraverso una barriera di lunghezza finita.

6.3 Dimensionamento di una barriera acustica


Ildimensionamentodiunabarrieraacusticaconsisteneldeterminarnelasuaaltezza, ,elasua
lunghezza, , a partire dalla sua posizione rispetto alla sorgente ed al ricettore ed in base
allattenuazione, ,chesivuoleprodurre.
Laltezza della barriera viene determinata come somma dellaltezza minima, dellaltezza
efficace, . Laltezza minima rappresenta la minima altezza che deve avere la barriera per
ostruirelavistadirettatrasorgenteericevitore.ConriferimentoallaFigura6.20,laltezzaminima
puesseredeterminataconlarelazione:
hR hS
hmin hS A (6.34)
A B
incui e sonolaquotadellasorgenteedelricevitore, e ledistanzetralabarrieraela
sorgenteetralabarrieraedilricevitore.

Figura 6.20. Definizione geometrica dellaltezza minima e dellaltezza efficace di una barriera acustica.

Barriere acustiche 6.15


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Il primo passo per il calcolo dellaltezza efficace della barriera consiste nella stima del
parametro chesiricavatramitelaFigura6.21omediantelarelazione:
1 1
X (6.35)
A B
infunzionedelledistanze e tralabarrieraelasorgenteedilricevitore.

Figura 6.21. Dimensionamento di una barriera acustica: Passo 1.


UtilizzandolabacodiFigura6.22,vienequindideterminatalaltezzaefficacedellabarriera,in
funzionedellattenuazione desiderataedelparametro ,precedentementecalcolato.

Figura 6.22. Dimensionamento di una barriera acustica: Passo 2.

6.16 Barriere acustiche



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Infine, con labaco di Figura6.23, in funzione dellattenuazione desiderata si determina il


coefficienteKche,moltiplicatoperladistanza trabarrieraericevitore,forniscelasemilunghezza
dellabarriera, :
W KB (6.36)

Figura 6.23. Dimensionamento di una barriera acustica: Passo 3.


Indefinitivalaltezzacomplessivadellabarrierasar:
hR hS
h hmin heff hS A heff (6.37)
AB
mentrelasualunghezzasar:
L 2W 2KB (6.38)

Barriere acustiche 6.17

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