LightMyFire

TRIO BOBO
Pepper Games
Nadir Music/distr. Egea
A distanza di ben undici anni dal precedente album Trio
Bobo, torna il trio composto dalla sezione ritmica di Elio
e le storie tese, ovvero Christian Meyer alla batteria e Faso
al basso, e da Alessio Menconi alla chitarra). Rispetto alle-
sordio del 2005, questo lavoro ha avuto una gestazione
diversa ed stato realizzato con i tempi giusti, dedicando
la necessaria attenzione alle composizioni e al suono. La
band racconta che la pre-produzione stata molto curata, con un buon numero di prove e dal punto di vista della pro-
per definire gli arrangiamenti dei brani, testati poi anche dal vivo. La registrazione vera nuncia rimandano pi che
e propria durata tre giorni e la scelta finale avvenuta selezionando la migliore tra le al jazz mainstream a un ge-
due o tre take di ogni brano, aggiungendo poi qualche piccolo overdub di percussioni, nere dai confini quanto mai
basso e chitarra, con un risultato finale davvero degno di nota. A tutto questo ha contri- imprecisati, in cui rientra di
buito poi il lavoro di Gianluca Guidetti (recording engineer) e di due grandi personaggi tutto, da unidea di latin non
come Foffo Bianchi e Andrea Pellegrini, che hanno regalato allintero lavoro un suono troppo definita etnicamente
davvero incredibile, con un mix perfetto e degno di competere con qualsiasi album in a suggestioni mediterranee
circolazione di questo tipo. Latmosfera e le composizioni sono molto coinvolgenti e e mediorientali, a volte date
tutto ci che viene suonato ha una definizione che va ben oltre quella del suono. Lo solo dalluso di strumenti
spazio domina la scena, quello che viene lasciato tra le note e quello che ognuno dei estranei alla tradizione jaz-
tre lascia agli altri senza mai sovrapporsi. Ne beneficiano tutti i brani, che spingono in zistica quali il Ney (un flau-
maniera potente quando serve, e respirano in grande relax quando c bisogno, segno to diffuso in Iran e in Asia
di una grande maturit musicale acquisita sul campo. Il sound realmente quello di occidentale). Belli i suoni di
una performance live-in-studio, non iper prodotto a livello metronomico, ma elastico e batteria e percussioni (Sca-
umano come raramente ormai capita di ascoltare. La band a tratti sembra una versione tozza si ritaglia dei brevi
contemporanea dei Weather Report (Fast Boulitch) e a volte riporta alla mente gli assolo in Navajas, Donna
Eyewitness di Steve Khan, ma riesce sempre a muoversi elegantemente e a spaziare in con chitarra e Tarantel),
un continuo alternarsi di atmosfere e stili musicali, riuscendo a imprimere comunque un po opinabile qua e l
una grande personalit in ogni esecuzione e arrangiamento. Un lavoro fantastico che lintonazione del leader, per
sembra uscito dagli anni Settanta (inteso come complimento vero), realizzato in manie- un album che nel comples-
ra impeccabile, e che rende omaggio alla musica, quella vera. Da avere. so si lascia piacevolmente
Filippo Collina ascoltare.
Alfredo Romeo

ne: lamore puro per il jazz Acustico, ora a capo di un FORSQUEAK

CUCCHIARA/MORONI/
BAGNOLI
Cookin Hot
Abeat Records
Un ottimo jazz trio. Cristal-
lino e chiaro il sentimento
che li ha spinti a entrare
nello studio di registrazio-
classico e la forma standard.
Bello e intenso lapporto dei
veterani Dado Moroni (pia-
noforte) e Stefano Bagnoli
(batteria), che portano il di-
sco verso vette ammirevoli,
mettendo in risalto anche il
giovane Giuseppe Cucchia-
ra al contrabbasso.
Davide Merlino
ERODOTO PROJECT
Stories. Lands, Men & Gods
Cultural Bridge
Nuova avventura musicale
per il sassofonista Bob Sal-
mieri, gi leader della band
di world music Milagro
quartetto di jazz definito in
copertina Eastern Mediter-
ranean. Accanto a Salmieri
troviamo il pianista e com-
positore Alessandro De An-
gelis, il contrabbassista Er-
manno Dodaro e il batteri-
sta Giampaolo Scatozza, pi
i due ospiti Gabriel Oscar
Rosati alla tromba e Carlo
Colombo alle percussioni,
eccellenti musicisti chiama-
ti a interpretare dei brani
(tutti a firma del leader e del
pianista, tranne una cover
ska-swing di Amara Terra
Mia di Modugno) che rit-
micamente, armonicamente
FSK
Almendra Music
Da qualche tempo si sta
facendo notare il laborato-
rio musicale di Almendra
Music. Una factory, pi che
unetichetta, amano dire i
titolari della bella e appas-
sionata realt palermitana,
allinterno della quale, tra
pianisti modern-classical, av-
venturieri elettronici e im-
peccabili strumentisti jazz,
fanno capolino i Forsqueak.
Esperienza rock di confine,
quella del quartetto palermi-
tano, che propone un math-
rock avvincente, a suo modo

64
DRUMSET MAG | MAGGIO 2017
anomalo. Genere morto e
sepolto insieme al post-rock,
diranno gli ipercritici; veris-
simo, ma FSK parte da un
presupposto diverso, anzi
due: un disco totalmente
scritto ma sembra improv-
visato, tali sono la scioltezza
e la vivacit; inoltre ingloba
anime e atmosfere etero-
genee, dal prog al postcore.
In questo caos organizzato,
comunicativo e vitale, Si-
mone Sfameli compie un
eccellente lavoro ritmico,
arbitrando con autorevolez-
za e sensibilit una partita
potenzialmente turbolenta.
FSK in realt un godibile e
ispirato secondo disco, tutto
da gustare.
Floriano Ravera
HERMON MEHARI
Bleu
Autoprodotto
Si divide tra Parigi e Kansas
City il trombettista e compo-
sitore Hermon Mehari, che
d alle stampe il suo primo
album da leader, un mix al-
quanto vario tra pezzi origi-
nali, standard jazzistici e co-
ver di brani pop. Differenti,
quindi, le fonti di ispirazio-
ne per la musica di questo
giovane jazzista assai poco
ortodosso, vincitore di nu-
merosi premi internazionali
e gi al fianco di un gigante
del jazz quale il sassofonista
Bobby Watson. Per il suo de-
butto discografico Mehari si
circondato di artisti dalle
menti e dalle orecchie aper-
te quanto le sue, quali Aaron
Parks alle tastiere e al piano-
forte, Logan Richardson al
sax alto, Rick Rosato al bas-
so, Ryan J. Lee alla batteria
e Peter Schlamb al vibrafono
acustico ed elettrico. Proprio
le sonorit sintetiche - acide
in alcuni casi - delle tastiere
e in qualche episodio del
vibrafono elettrico caratte-
rizzano timbricamente in
modo molto marcato alcune
tracce dellalbum (in partico-
lare il brano dapertura, Ta-
tra e Moments Notice). a volte quasi pop. Peraltro,
Nel suo complesso per
Blue non convince, perch sono synth e basso a occupa-
non sembra completato il
processo di omogenizza-
zione di fonti di ispirazione
cos diverse tra loro, pur pre-
sentando diversi spunti di
interesse (ad esempio il solo
di batteria in coda a Our
Journey Revisited). Provaci
ancora, Hermon!
Salvo Ognuno
IL VUOTO ELETTRICO
Traum
distr. Audioglobe
Avvalendosi della produzio-
ne artistica di Xabier Irion-
do (chitarrista di Afterhours,
Todo Modo, Bunuel), la for-
mazione bergamasco-bre-
sciana vira dal post-hardcore
in stile newyorchese degli
esordi verso una forma per-
sonale di post-punk alquan-
to originale nel panorama
indie-rock italiano. I testi di
65
Traum (in tedesco significa
sogno) indagano in modo
spietato la condizione esi-
stenziale delluomo, prose-
guendo nel percorso intra-
preso due anni or sono con
Virale, concentrandosi ora
sul rapporto fra il tempo,
la vita e la conoscenza di s
stessi, utilizzando il trauma
e il sogno come chiavi per
leggere il passato e il futuro.
Tracce brevi, spigolose, con
testi quasi sempre urtican-
ti cui fanno da paradossale
contraltare delle ritmiche
Carbonelli, conosciuto tra i
nel mix finale oltre alla voce
re il centro della scena, con
le chitarre in secondo pia-
no e la batteria - suonata da
Walter Viola, poi uscito dalla
band e sostituito da Luciano
Finazzi - relegata in una sor-
ta di nicchia sonora, quasi a
volerne calmare lenfasi. Un
buon punto di ri-partenza
per questa band.
Isa Fraschini
JACOPO FERRAZZA TRIO
Rebirth
Cam Jazz Presents
Pu sembrare paradossale
intitolare rinascita un al-
bum che segna il debutto di-
scografico come leader di un
contrabbassista e composi-
tore romano peraltro ancora
assai giovane. Ma evidente-
mente il termine Rebirth era
quello che meglio esprime-
va i contenuti di questo CD,
frutto di unevoluzione per-
sonale e musicale maturata
negli ultimi anni nella vita di
questo giovane artista. Tra i
contrabbassisti pi richiesti
della scena prima romana e
ormai nazionale (tra le pi
recenti collaborazioni pos-
siamo citare quelle con Enri-
co Pieranunzi e con Fabrizio
Bosso), Ferrazza ha chiama-
to accanto a se leccellente
batterista suo coetaneo e gi
compagno di diverse avven-
ture musicali Valerio Van-
taggio e il chitarrista Stefano
banchi di Siena Jazz. Il trio
si cimenta su composizioni
del leader scritte apposita-
mente per questo organico
e per questi musicisti, il cui
fraseggio decisamente di
impronta jazzistica. C ov-
viamente molto spazio per
limprovvisazione, anche se
le composizioni rimandano
spesso anche ad esperienze
musicali diverse dal main-
stream jazzistico e possono
far pensare soprattutto a cer-
to rock progressive. Un di-
sco molto interessante, che
ci permette di apprezzare il
drumming brillante e ormai
maturo del giovane Valerio
Vantaggio, assolutamente
a suo agio tra i frequenti
cambi ritmici e metrici cui
chiamato dalla scrittura del
leader. Eccellente.
Alfredo Romeo

JOEL LARUE SMITH
The Motormans Son
Autoprodotto
Latin Jazz di qualit quel-
lo proposto dal pianista di
New York Joel LaRue Smith;
lui il figlio del macchini-
sta cui si allude nel titolo:
suo padre si trasfer negli
anni Quaranta nella Grande
Mela insieme al resto della
famiglia (Joel ha la bellezza
di nove tra fratelli e sorelle)
dalla nata New Orleans. Ed
echi della citt del delta del
Mississippi risuonano qua e
l in questo bella collezione
di musica e ritmi da Cuba,
Puerto Rico, Repubblica Do-
menicana, a formare una
gustosissima e speziata pie-
tanza. Sette composizioni
originali pi due cover as-
sai ben riarrangiate (Man-
teca e, soprattutto, Nefer-
titi), per un album che non
propone nulla di rivoluzio-
nario, ma che si lascia ascol-
tare assai volentieri dalla
prima allultima battuta. Tra
gli originals, detto del brano
per solo pianoforte The
Promise, merita una cita-
zione La ruta alterna, con
il suo intrigante intreccio tra
tempi pari e dispari, che poi
sfocia nel pi classico dei
merengue. Convincente la
prova fornita da tutti i mu-
sicisti impegnati (Charles
Langford e Carlos Averhoff
Jr. ai sax alto e tenore, Jeff
Galindo e Takahide Watana-
be al trombone, Flavio Lira
al basso, Tiago Michelin alla
batteria e Wilson Chembo
LightMyFire
Corniel alle congas). Ottimo
da ascoltare e, perch no, da
ballare!
Alfredo Romeo
PETER ERSKINE
NEW TRIO
In Praise Of Shadows
Fuzzy Music
Secondo album per il Nuovo
Trio capitanato dal leggenda-
rio batterista e compositore
statunitense, completato dal
pianista Vardan Ovsepian e
dal giovane bassista Damien
Erskine. Gran parte dellispi-
razione per questo delicato
In Praise Of Shadows viene
dalla Terra del Sol Levante.,
a partire dal titolo dellal-
bum, mutuato dal cosiddet-
to Libro dOmbra, saggio di
estetica dello scrittore nip-
ponico Junichiro Tanizaki.
Una cover di Sukiyaki, hit storia musicale, lartista di
nelle classifiche pop giappo-
nesi degli anni Sessanta,
il brano dapertura di un al-
bum sussurrato, composto
per lo pi di materiale ori-
ginale firmato da Ovsepian,
i cui arrangiamenti lasciano
modo di emergere qua e l
tanto al talentuoso e giova-
ne Damien Erskine quanto
allo stesso leader, impegna-
to soprattutto alle amate
spazzole. Peter contribuisce
peraltro anche come autore
con la suggestiva Each Bre-
ath, in cui il violoncello di
Artyom Manukyan congiura
a creare un raffinato clima
a met strada tra i Weather
Report e il Roger Kellaway
Cello Quartet. Emblematica
66
la rilettura melanconica del-
la classica Smile di Char-
lie Chaplin, a riassumere la
musica estremamente raffi-
nata, ma forse un po troppo
trattenuta di questo album.
Alfredo Romeo
ROSARIO BONACCORSO
A Beautiful Story
Jando Music/Via Veneto Jazz
Nuova band e nuovo di-
sco per il contrabbassista e
compositore Rosario Bonac-
corso, noto e caro al nostro
pubblico per essere lorga-
nizzatore del Percfest di Lai-
gueglia, concorso dedicato
ai percussionisti e batteristi
creativi creato da Rosario
in memoria del fratello, il
grande percussionista Naco.
Per questo nuovo capitolo
della sua interessantissima
visti dal vivo al Festival di
origine siciliana ha chiama-
to tre ancora giovani talenti
del panorama jazzistico na-
zionale, da tempo afferma-
tisi anche a livello europeo,
quali Dino Rubino al flicor-
no, Enrico Zanisi al piano-
forte e Alessandro Paternesi
alla batteria. Con loro Bo-
naccorso d vita a un album
intimo e intenso, di grande
lirismo, in cui si racconta e
sembra voler ricordare a se
stesso quale esperienza me-
ravigliosa sia quella di poter
vivere di musica. Il tutto at-
traverso 12 episodi accomu-
nati da melodie semplici e
bellissime, di grande canta-
bilit, cui seguono improvvi-
sazioni che tendono a rispet-
tare limpostazione lirica dei
brani. Alla batteria Alessan-
dro Paternesi mostra gran-
dissimo gusto e senso della
misura, toccando pi di fio-
retto che di spada, adeguan-
dosi perfettamente al clima
generale dellalbum. What a
beautiful story!
Alfredo Romeo
SYNCAGE
Unlike Here
Bad Elephant Music
Era da un po di tempo che
non usciva qualcosa di gros-
so dalle mani di Mike 3rd e
Ronan Chris Murphy. Detto
fatto, ecco che dagli studi
Prosdocimi e dalla scuderia
degli young lions del prog
britannico Bad Elephant
Music spuntano fuori i Syn-
cage. I pi attenti li avranno
Veruno, ma Unlike Here
un perfetto biglietto da visi-
ta per la band vicentina. La
dimensione internazionale
del loro progressive non
data tanto dal fatto che ri-
siedono in Olanda, quanto
dal respiro, dal linguaggio,
dalla voglia di staccarsi dai
moduli nostalgici del prog
nostrano per offrire un prog
moderno, aggiornato. Il
quartetto spazia dalle trame
alla Gentle Giant ad aspre,
acuminate e penetranti at-
mosfere alla Cynic/Atheist,
senza disdegnare folleggian-
ti episodi zappiani: suonano
tanto e bene, con menzione
speciale per Riccardo Ni-
colin, batterista preparato,

versatile e brioso, ideale per
la mutevolezza costante dei
Syncage. Eccellente esordio.
Floriano Ravera
LIBRI/DVD
BLAKE PAULSON
Drumset Supersets
Alfred
Nel linguaggio della pesi-
stica, i supersets sono delle
ripetute, ossia degli esercizi
da eseguire in serie per or-
ganizzare un allenamento
il pi efficace possibile. Bat-
teristicamente parlando, le
ripetute in questione sono
una selezione di obbliga-
ti da eseguire con tre arti,
cui vanno sovrapposte del-
le letture ritmiche suona-
te da cassa o rullante. Tali
supersets sono stati pensati,
selezionati e sperimentati
da Blake Paulson, musici-
sta di stanza a Los Angeles,
gi collaboratore di Miley
Cyrus, Demi Lovato e altri
di pari calibro, co-fondato-
re del collettivo L.A. Ses-
sion Group; diplomatosi al
Berklee College, lautore ha
poi approfondito i suoi studi
con insegnanti quali Dave
DiCenso, Casey Schruerell
e Chris Coleman e dal 2000
si cimenta come insegnan-
te, avendo al suo attivo gi
altri tre metodi didattici. Il
LightMyFire
suo Drumset Supersets un
metodo destinato a studenti
intermedi e avanzati, finaliz-
zato a sviluppare contempo-
raneamente velocit, durata,
controllo, coordinazione e
capacit di lettura. Il libro
articolato in due sezioni: la
prima relativa a ritmi binari,
tipici di rock, pop, country,
R&B, eccetera, mentre la
seconda riporta ritmi ter-
nari definiti swung, tipici di
jazz, blues, 12/8, eccetera.
Per ciascuna sezione sono
poi previste delle pagine con
ulteriori figure di hi hat da
applicare agli ostinato e dei
Vocal Rhythms da cantare ad
alta voce mentre si eseguo-
no le letture sugli ostinato
Insomma, un libro che pu
tenere impegnati per anni e
anni, ma che secondo lau-
tore pu portare a benefici
molto pi immediati se stu-
diato correttamente. Di sicu-
ro un metodo interessante,
ma non per tutti.
Guido Bugatti
TREVOR SALLOUM
BOBBY SANABRIA
The Conga and Bongo
Drum in Jazz
Mel Bay
Un libro dedicato allim-
piego nel jazz di due tra gli
strumenti pi tipici della
musica cubana quali le con-
gas e il bong, completo di
una parte storica, partiture,
esempi musicali, intervi-
ste, discografia consigliata,
glossario. Una miniera di
informazioni per chi avesse
voglia di approfondire un
rapporto - quello tra jazz e
ritmi caraibici pi in genera-
le - che data sin dallorigine
della musica improvvisata
afro-americana, se vero
che il pianista Jelly Roll Mor-
ton (uno che si era autopro-
clamato inventore del jazz)
citava la cosiddetta latin tinge
tra le componenti essenziali
67
(definiti Swing e Latin Jazz)
suonabili con tali strumenti,
qualche pagina sul concetto
di clave, una paginetta sui
tempi dispari e una bella
intervista al chitarrista Ken-
ny Barrell, che ha inciso
alcuni ottimi album di jazz
avvalendosi soprattutto della
maestria alle congas di Can-
dido Camero e Ray Barretto.
Corposa la discografia consi-
gliata, articolata in tre parti:
esempi di percussionisti
della nuova musica nata a latin che suonano in ottavi
New Orleans nei primi anni dritti con orchestre o band
del secolo XX. Limpiego di che invece swingano; esem-
congas e bong nel jazz in pi di percussionisti latin che
brani dallandamento swing suonano con swing feel insie-
pu essere datato al dicem- me alla band; registrazioni
bre 1947, quando il trombet- di tempi dispari. Chiudono
tista Dizzy Gillespie incise lopera un accurato glossa-
Manteca, una composizio- rio e una utile bibliografia. Il
ne del suo conguero Luciano libro non dotato di suppor-
Chano Pozo. Fu linizio ti audio, ma contiene al suo
del cosiddetto Cu-Bop, il Be- interno un link per poter
Bop in salsa cubana, tra i cui vedere sulla Rete molti dei
protagonisti, oltre a Pozo, si ritmi spiegati, eseguiti da
pu senzaltro annoverare Candido Camero o dal co-
Candido Camero. E come i autore Bobby Sanabria. Un
batteristi vissero una rivolu- libro forse pi utile dal pun-
zione, passando dalla cassa to di vista storico/documeta-
in quattro e dal tempo scan- ristico che da quello pratico.
dito con le bacchette sullo hi Alfredo Romeo
hat nellEra dello Swing al
piatto ride, allo hi hat a peda-
le su due e quattro e la cassa
chiamata a fraseggiare e a
sganciare bombe, cos chi
suonava congas e bong do-
vette sperimentare una mo-
difica della pronuncia bina-
ria in senso swing o terna-
rio della marcha o del ritmo
di martillo. Dopo una breve,
ma esaustiva parte storica,
il libro offre rapide nozioni
di notazione e terminologia
musicale, per passare a de-
scrivere caratteristiche, me-
todi di accordatura e soprat-
tutto colpi fondamentali da
suonare su congas e bong,
con una serie di disegni e
di fotografie utili a chiarire
i concetti espressi. Seguo-
no le trascrizioni dei ritmi
 LightMyFire

S E G N A L A Z I O N I
A CURA DI CECILIO METALLO

CANT SWIM
Fall You Again Pure Noise Records
Grandi cose possono succedere se un batterista decide di imbracciare una chitarra e mettersi a
scrivere e a cantare le sue canzoni. Vi ricorda qualcosa la storia dei Foo Fighters? Anche nel caso
di questa band che viene da Keansburg New Jersey, il leader e vocalist Chris LoPorto ha un pas-
sato da drummer; cos come stato inizialmente batterista della band Danny Rico, produttore
del primo EP e anche di questo Fall You Again, ora passato a sua volta alla chitarra, lasciando lo
sgabello al vecchio amico Andrea Morgan. Tanti menti percussive non potevano che partorire
un album ritmicamente tosto: rock diretto e privo di fronzoli, non originalissimo, ma sincero.
Non sapranno nuotare, ma sanno suonare

CELLADOR
Off The Grid carlet Records
Aspettavano da tanto, troppo tempo i fan dei Re del power metal USA, viziati da un album
riuscitissimo quale il precedente Enter Deception. La loro pazienza sicuramente stata premiata,
perch Off The Grid contiene 10 tracce esplosive di speed metal duro e puro, impreziosito dalla
caratteristica vena melodica della band, allaltezza della tradizione delle migliori hard rock band
dei tempi che furono. In splendida forma il chitarrista /vocalist Chris Petersen, eccellenti i suoi
testi, che invitano lascoltatore a darsi una mossa e a pensare fuori dagli schemi. Un album tira-
tissimo e senza pause, suonato magistralmente da Nick McCallister, batterista pi veloce della
luce. Astenersi cardiopatici!

DEATHLESS LEGACY
Dance With Devils Scarlet Records
Chiamano la loro proposta musicale Horror Metal, una formula azzeccata, visto che nel 2015 i
toscani Deathless Legacy si sono aggiudicati la tappa italiana di un contest che li ha portati a
esibirsi al Wacken Open Air in Germania. Nel loro terzo album esaltano la figura della strega,
bistrattata nel corso dei secoli, temuta e persino arsa viva. 11 tracce che raccontano di rituali ma-
gici proibiti, ignoranza, religione e superstizione. Nero come la pece, ma efficace, il drumming
di Frater Orion. Tremate, tremate, le streghe son tornate

MOTHERSLOTH
Moon Omen Argonauta Records
Nuovo album - il loro secondo full lenght - per questi sludge doomers spagnoli. La prossimit
musicale alla band di Glenn Danzig piuttosto evidente, anche se le influenze doom rendono
il tutto pi heavy e interessante. Latmosfera old school, ma il suono tuttaltro che datato, con
pesanti riff di chitarra e improvvise impennate della voce. Tra sludge e post metal, tra grunge e
heavy classico, si destreggia bene alla batteria, piatti e tamburi Gog. Interessante, ma quando
Dani canta in italiano nun se p sent!

REPLACIRE
Do Not Deviate Season of Mist
Un riuscito mix di aggressivit e tecnica strumentale mai fine a se stessa. La creatura del for-
midabile chitarrista di Boston Eric Alper d seguito al pregevole debutto del 2012 The Human
Burden con un album riuscitissimo, ricco di inattesi break sincopati, tempi dispari a volont,
momenti jazzy a sorpresa, il tutto confezionato con eleganza e intelligenza. Allaltezza della
complessa situazione e dellalto livello di drumming richiesto lanonimo batterista che ha regi-
strato lalbum (probabilmente lex Blaize Collard, mentre dal vivo Replacire si avvale da qualche
tempo di Kendal Pariah Divoli). Evviva la tecnica!

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