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Alunni:
Dalla Costa Giuseppe
Pauletto Michele
Tasoniero Paolo
Cocco Giulio
1
Indice:
Introduzione 3
Dati di partenza 4
Considerazioni teoriche 8
Considerazioni finali 14
Dimensionamento 15
Bibliografia 32
Disegni -
2
Introduzione
Questa relazione consiste nella progettazione e nel dimensionamento di una gru a bandiera,
composta da una semplice trave incernierata ad un pilastro, capace quindi di ruotare; su questa trave
scorre un carrello con un paranco che pu sollevare e spostare pezzi meccanici o materie prime
pesanti e difficili da manovrare. Abbiamo deciso di eseguire questa elaborazione perch durante
lanno abbiamo affrontato lo stesso argomento in classe, durante le lezioni di disegno e
progettazione, e visto che era possibile approfondirlo in maniera completa senza particolari
difficolt, abbiamo deciso di progettare una struttura simile, utilizzando dati differenti. Inoltre con
questa progettazione abbiamo utilizzato nozioni di diverse materie, producendo cos un lavoro
interdisciplinare.
Prima di eseguire la tutti i calcoli bisogna determinare la fascia di mercato a cui ci si vuole
rivolgere, quindi le aziende a cui si vuole vendere il prodotto, e il tipo si struttura produttiva
necessaria per la fabbricazione del manufatto.
Per questo abbiamo deciso di progettare un macchinario per la fabbricazione in piccola e media
scala, visto che di solito questa tipologia di prodotti eseguita solo su commessa. Inoltre abbiamo
cercato di progettare questa gru in maniera che possa essere prodotta da unazienda di tipo
artigianale, come le aziende tipiche delle nostre zone, senza ricorrere a particolari lavorazioni che
richiedono una strumentazione complessa: si potrebbe addirittura produrre questo macchinario
allinterno della scuola dove le tecnologie a disposizione non sono sviluppate.
Per quanto riguarda la destinazione dutilizzo la nostra scelta si orientata verso le piccole aziende
artigiane, dove magari non necessaria la presenza di questa strumentazione, ma un suo utilizzo
migliorerebbe la produttivit, semplificando, ad esempio, la gestione del magazzino.
Dati di partenza
Dimensioni dingombro della gru
3
Le dimensioni di partenza della gru sono state decise in base alla destinazione di utilizzo del
manufatto e in base a valori presenti nei cataloghi di ditte produttrici.
Portata
Sempre tenendo conto della destinazione duso, consideriamo come carico sollevabile una
massa di 1000 kg.
A questo valore dobbiamo aggiungere:
- Il peso degli organi di sollevamento:in base al carico da sollevare sono stati consultati alcuni
cataloghi ed stato scelto un valore approssimato di 650 N;
- La forza dinerzia creata dallaccelerazione del carico nella fase di sollevamento il cui
valore pari a:
Fi = m a
Supponendo unaccelerazione di 0,1 m/s2 la forza dinerzia di 1000 N
In questo modo il carico di calcolo per il dimensionamento della struttura risulta dalla somma:
Qtot = Q + Q paranco + Fi
Ed pari a 11650 N
4
Norma UNI-EN 10027/1 UNI 7070
Denominazione S355 JR Fe 510 B
Composizione:
Elemento C Mn Si P S
Percentuale
0,24 1,6 0,55 0,045 0,045
max [%]
Propriet:
REH Rm Resilienza
A%
[N/mm2] [N/mm2] J
min t < 3 mm t 3 mm t < 3 mm t 3 mm T = 20 C
Importante anche il valore della tensione ammissibile che utilizziamo per progettare questa
struttura perch pi basso questo valore pi aumenta il grado di sicurezza e laffidabilit della
struttura. La tensione ammissibile di progetto stata fissata al valore:
AMM = 215 N/mm2
con un coefficiente di sicurezza: gs = 1,65
Composizione:
Elemento Cu Sn Ni Zn Al Fe Mn
5
Percentuale
resto 9 - 11 1 0,7 0,5 0,2 0,2
max [%]
Propriet:
Rm REH
A% HB
[N/mm2] [N/mm2]
24 - 30 12 12 60
Altre assunzioni
Per le giunzioni utilizziamo sia giunti fissi saldati sia giunti mobili bullonati allo scopo di
rendere pi maneggevole la struttura in ogni momento della fase di produzione e della fase di
montaggio, e durante uneventuale manutenzione.
Saldatura
Come tipo di saldatura stata scelta una saldatura a cordone dangolo per vari motivi:
- con questo tipo di saldatura non necessaria una precedente preparazione del lembo da
saldare (come nella saldatura a completa penetrazione) se non una pulitura superficiale delle
parti a contatto con la saldatura; in questo modo si riesce a ridurre i tempi e i costi del
procedimento produttivo
- la struttura non necessita di saldature particolarmente resistenti,per questo adottiamo la
categoria di giunti di minore qualit e pi economica.
Come metodo di saldatura preferibile utilizzare la saldatura ossiacetilenica visto che
consigliata per acciai non legati e per piccoli spessori. Non comunque vietata la saldatura ad
arco, che per adatta a spessori notevoli e acciai poco saldabili
Per il cordone di saldatura assumiamo le seguenti dimensioni:
2
55 a = b = 3,53mm
2
Utilizziamo queste dimensioni durante tutta la progettazione in maniera da semplificare il
dimensionamento e lesecuzione dellintera struttura.
La classe di resistenza delle viti stata presa a priori pari a 8.8; di conseguenza abbiamo scelto
per i dadi una classe di resistenza 8. Questi valori comunque hanno portato, poi, a dimensioni
accettabili dei bulloni e quindi la nostra supposizione stata corretta.
In molte situazioni i bulloni risultano sovradimensionati, ma si preferito tenere una unica
dimensione del bullone per semplificare il progetto. Per questo motivo utilizziamo bulloni della
stessa lunghezza perci in alcuni casi, dove lo spessore delle lamiere pi grande, dobbiamo
dimensionare i bulloni tenendo conto della resistenza della filettatura e non del gambo.
d [mm]
10 12 14 16 18 20 22 24
6
AMM
[N/mm2] 30000 44000 59000 77000 98000 121000 146000 174000
( gambo)
AMM
[N/mm2] 22000 32000 44000 60000 74000 94000 117000 136000
(filettatura)
AMM
[N/mm2] 24000 35000 48000 65000 79000 101000 125000 146000
Considerazioni teoriche
Resistenza dei giunti bullonati
7
Per il dimensionamento dei giunti bullonati bisogna distinguere tra sforzi di taglio e sforzi di
trazione.
I giunti soggetti agli sforzi di trazione vengono dimensionati e verificati solo alla resistenza dei
bulloni, visto che le lamiere del giunto non sono sollecitate. Per questi calcoli bastato consultare
una tabella, come quella sopra, dove indicata la forza massima ammissibile, conoscendo il
diametro e la classe di resistenza.
I giunti soggetti agli sforzi di taglio vengono dimensionati e verificati alla resistenza dei bulloni e
vengono eseguite altre tre verifiche alla resistenza delle lamiere.
Per il dimensionamento dei bulloni basta seguire la stessa procedura della resistenza a trazione.
Le verifiche delle lamiere riguardano le tre possibili rotture che si possono verificare:
Rottura a taglio
Rottura a trazione
Rottura per rifollamento
La resistenza a taglio assicurata rispettando una distanza minima dal bordo libero.
La resistenza a trazione viene verificata calcolando larea residua resistente:
ARES = A s
F
MAX = AMM
ARES
dove:
- F la forza di taglio;
- A larea totale della lamiera ( A = L s );
- s larea del foro .
La resistenza a rifollamento, cio il cedimento della sede interna del bullone, si verifica con la
formula:
FAMM = AMM d s MIN FMAX
FMAX
MAX = AMM
d s MIN
dove:
- FAMM la forza massima ammissibile;
- FMAX la forza massima effettiva;
- d il diametro del bullone;
- sMIN lo spessore totale in cui la pressione di contatto nella stessa direzione. Tra i due spessori
si prende quello minimo;
- un coefficiente che dipende dalla distanza tra lasse del foro e il bordo perpendicolare alla
direzione della forza della lamiera ed pari a :
o = 3, se le lamiere lavorano a compressione;
o Se le lamiere lavorano a trazione:
a 3d 2,5
3d > a 2d 2
2d > a 1,5d 1,4
1,5d > a 1,2d 1
In ogni caso per la applicabilit di questi criteri devono essere rispettate delle limitazioni
dimensionali:
8
Elemento compressi 3d p 15s
distanza tra i bulloni
Elementi tesi 3d p 25s
Bordo non irrigidito 2d a 6s
Distanza dal bordo in direzione della forza
Bordo irrigidito 2d a 9s
dove :
- d il diametro del bullone:
- s lo spessore minore degli elemento
collegati.
Per i giunti soggetti sia a sforzo di trazione che a sforzo di taglio la procedura non cambia di molto:
- per i bulloni la formula di verifica risulta:
2 2
N MAX FMAX
+ 1
N AMM FAMM
Dove:
- NMAX lo sforzo di trazione effettivo e NAMM e lo sforzo di trazione ammissibile;
- FMAX lo sforzo di taglio effettivo e FAMM e lo sforzo di taglio ammissibile.
Naturalmente in ogni bullone c sempre uno sforzo di trazione dovuto alla forza di serraggio, che
per noi consideriamo nullo dal momento che non sappiamo il suo valore, che comunque non sar
cos elevato. Inoltre ad uno sforzo di trazione si aggiunge anche una forza di attrito, creata dal
contatto delle lamiere, che assorbe una pare dello sforzo, quindi, anche se il serraggio viene
eseguito con una forza notevole, lo sforzo di taglio diminuisce con laumentare dello sforzo di
trazione e il giunto bullonato non subir cedimenti.
La classificazione dei bulloni, in base alle caratteristiche meccaniche si divide tra viti e dadi:
- La classificazione delle viti si esprime con due cifre divise da un punto: la prima rappresenta il
valore del carico di rottura diviso per cento; il secondo il rapporto tra il carico di snervamento
e quello di rottura diviso per dieci.
Ad esempio le viti che abbiamo scelto (classe 8.8) hanno un carico di rottura a trazione di 800
N/mm2 e il rapporto tra carico di snervamento e carico di rottura di 0,8; di conseguenza il carico
di snervamento di 640 N/mm2.
- I dadi invece vengono divisi generalmente per la loro durezza e per il loro carico di prova. La
scelta della classe da adottare viene effettuata in base alla classe delle viti.
9
Resistenza delle saldature
I metodi usati per il calcolo della resistenza delle saldature sono definiti sia dalle norme italiane
(CNR-UNI 10011) che dalle norme internazionali (ISO). Di solito viene utilizzato il metodo UNI
(anche noi utilizziamo questo metodo) perch pi semplice e lineare.
Ai fini della verifica di resistenza , le saldature vengono divise in due categorie: giunti a completa
penetrazione e giunti con cordoni dangolo.
Limitatamente ai giunti a completa penetrazione, le norme distinguono due classi di qualit: alla
classe I appartengono i giunti eseguiti con particolare accuratezza ed in grado di soddisfare i
controlli radiografici richiesti per il raggruppamento B della UNI 7278; alla classe II appartengono i
giunti che soddisfano condizioni meno severe di quelle della classe I, in particolare lesame
radiografico deve fornire risultati che rientrano nel raggruppamento F della UNI 7278.
La norma UNI 7278 stabilisce dei criteri per classificare il grado di difettosit delle saldature, in
relazione alla natura, alla forma, alla grandezza e alla diffusione dei difetti, utilizzando delle
formule che tengono conto di questi fattori.
Noi adottiamo solo saldature a cordone dangolo che non vengono divise in classi di qualit e si
dimensionano nel modo seguente:
Si considera come sezione resistente del cordone dangolo la sua sezione di gola, data dal
prodotto dellaltezza di gola (a) e la lunghezza utile del cordone. Laltezza di gola laltezza
minore del triangolo inscritto nella sezione trasversale del cordone, mentre la lunghezza
utile la lunghezza totale del cordone meno le estremit mancanti o difettose:
2
a= b
2
AUTILE = a LUTILE
Questa sezione, per trovare le tensioni che
agiscono sulla saldatura viene ribaltata sul
piano di uno dei due lati del cordone (la
scelta su quale piano si ribalta la sezione
non influenza la resistenza della saldatura )
10
s
//
In questo modo possiamo avere sette condizioni di sollecitazione che, per essere verificate devono
rientrare nelle limitazioni previste dalla norma:
}0,85 AMM }0,70 AMM
//
2 + // 2 + 2 0,85 AMM 0,70 AMM
2 + // 2 + 2
s
//
0,85 AMM 0,70 AMM
0,85 AMM
s
0,70 AMM
//
// 0,85 AMM 0,70 AMM
11
Per i giunti soggetti a momento flettente si creano una tensione e una tensione // .
Per calcolare la tensione di taglio basta trovare larea resistente, mentre per la tensione di trazione
necessari calcolare il modulo di resistenza a flessione che si calcola:
MF = F B
1 WF = a h LU
WF = a LU n.cordoni
"
M FID
WF =
AMM
32 WF
d MIN = 3
Per il proporzionamento del perno esistono dei valori gabellati del rapporto L/d.
Nel nostro caso sono presenti solo perni di estremit quindi dimensioniamo i nostri perni solo a
flessione
12
Verifica alla pressione ammissibile
I cuscinetti a strisciamento devono resistere ad una determinata pressione, in funzione del
materiale e delle condizioni di funzionamento. Per questo troviamo in apposite tabelle il valore
della pressione ammissibile e calcoliamo la pressione massima:
F
p MAX = p AMM
dL
Dove:
- d il diametro del perno
- L la lunghezza del perno
- F la reazione vincolare
Verifica al riscaldamento
Questa verifica viene fatta per assicurare al sistema che il cuscinetto e il lubrificante (che funge
anche da fluido di raffreddamento) riescano ad asportare una sufficiente quantit di calore
perch il sistema non si riscaldi. Questa verifica si esegue con la formula:
p MAX v K
Dove:
- pMAX la pressione effettiva che agisce sul cuscinetto;
- v la velocit periferica del perno;
- K un valore massimo (tabellato) di questo rapporto.
Siccome, nel nostro caso, il cuscinetto lavora ad una velocit limitata, non necessario calcolare
il valore k, perch sicuramente tende a zero.
13
Considerazioni finali
- La trave risulta lunga 5 metri, anche se leffettivo raggio dazione del carrello minore della
misura stabilita allinizio della progettazione; questa decisione stata presa per mantenere
unificate le misure della trave, cos da evitare delle lavorazioni di taglio e soprattutto un inutile
scarto di materiale;
- Lanello che funge da sede per la bronzina deve essere lavorato dopo che stata eseguita la
giunzione alla piastra; questo per garantire una effettiva coassialit della sede e per eliminare
eventuali errori; se si decide di eseguire la bronzina sarebbe opportuno eseguire il foro con la
bronzina gi inserita nella sua sede, almeno per quanto riguarda le lavorazioni di finitura, per
garantire una precisione maggiore;
- I tiranti, che garantiscono la giunzione con il pilastro, devono essere montati con una chiave
dinamometria, per controllarne la tensione;
- Prima di eseguire il montaggio le parti della struttura devono essere verniciate, per proteggerle
dalla corrosione; le superfici da verniciare devono essere pulite dalle impurit, ad esempio con
una smerigliatura e una pulitura con solventi.
14
Dimensionamento
Calcoli struttura mobile
Calcolo reazioni vincolari e sollecitazioni nella trave
Per il dimensionamento degli organi dobbiamo trovare la situazione che crea le sollecitazioni negli
organi.
Per trovare le reazioni vincolari utilizziamo le equazioni di equilibrio statico:
FY = 0
F = 0
X
M = 0
E la relazione tra le reazioni nel punto A, che sfrutta le propriet dei triangoli simili:
YA : 1 = X A : 4
M B = Q 5 X A 1 = 0
X A = Q 5 = 58250 N
F X = XA XB = 0
X A = X B = 58250 N
XA
YA = = 14562 N
4
F Y = Y A Q YB = 0
YB = Y A Q = 2912 N
RA = (X A
2
+ YA
2
) = 60042 N
RB = (X B
2
+ XA
2
) = 58323N
M F max = (Q 1) = 11650 Nm
15
Seconda ipotesi di carico
M B = Q 4 X A 1 = 0
X A = Q 4 = 46600 N
F X = XA XB = 0
X A = X B = 46600 N
XA
YA = = Q = 11650 N
4
F Y = Y A Q YB = 0
YB = Y A Q = 0 N
RA = (X A
2
+ YA
2
) = 48634 N
RB = X B
M F max = 0 Nm
M B = Q 2 X A 1 = 0
X A = Q 2 = 23300 N
F X = XA XB = 0
X A = X B = 23300 N
XA Q
YA = = = 5825 N
4 2
F Y = Y A Q YB = 0
YB = Y A Q = 5825 N
RA = (X A
2
+ YA
2
) = 24017 N
RB = (X B
2
+ XA
2
) = 24017 N
M F max = YB 2 = 11650 Nm
16
Quarta ipotesi di carico
YB = Q = 11650 N
X B = 0N
YA = 0 N
X A = 0N
M F = 0 Nm
Dimensionamento trave
(dalla prima ipotesi di carico)
Predimensionamento a flessione
MF
WMIN = = 54186mm 3 = 54,19cm 3
AMM
Adotto una trave HEA 100. Caratteristiche:
-
Area = 2120 mm2
- imin = 25,1 mm
-
Wmax = 73000 mm3
Verifica a compresso-flessione
La trave non dimensionata. Aumentiamo le sue dimensioni e proviamo con una trave HEA 120,
con le seguenti caratteristiche:
-
Area = 2530 mm2
- imin = 30,2 mm
-
Wmax = 106000 mm3
l1
= = 132 = 3,94
i
M F N N
TOT = + = 200
WX A mm 2
17
La trave stata verificata perci adottiamo una
trave HEA 120, le cui dimensioni sono
riportate qui a fianco
Dimensionamento tirante
(dalla 1 ipotesi di carico)
Dimensionamento bulloni
F = 60042 N
N sezioni = 2 (2 viti)
F
F1 = = 30021N
2
Adotto un bullone M10 classe 8.8
FAMM = 30000 N
Predimensionamento tirante
F = 60042 N
ARES = ATOT s = ATOT 10 s
F
AMIN = = 279mm 2
AMM
Adotto un piatto 35x12 mm
18
Il fazzoletto, che inizialmente avevamo supposto di spessore uguale al tirante, dopo la progettazione
risulta sovradimensionato cos proviamo a diminuire il suo spessore fino a 10 mm.
2 verifica fazzoletto
- A trazione:
AUTILE = (72 10 ) 10 = 620mm 2 AMIN
- A rifollamento
a 3 1 = 2,5
FAMM = 2 [ AMM (s )] = 107500 N FMAX
LU = 100 mm
B 40 mm
1
WF = 2 a LU = 11766
2
6
FB N
FLES = = 204
WF mm 2
La saldatura non verificata quindi
aumento le sue dimensioni fino ad
un valore accettabile, dovremo quindi
differenziare i fazzoletti alle estremit del tirante.
LU = 140mm
AUTILE = (LU a ) 2 = 988mm
1
WF = 2 a LU = 23062mm 3
2
6
FB N
FLES = = 101
WF mm 2
2 2
F FY
TOT = + ( + FLES )
N
= X + + FLES = 130 0,7 AMM
2 2
AU AU mm 2
19
Verifica giunto saldato fazzoletto-colonna
LU = 60 mm
Dimensionamento colonna
(dalla 1 ipotesi di carico)
M B = F1 85 + F3 1085 Y A 1170 = 0
F3 1085 F1 85
YA = = 58250 N
1130
F Y = F1 F3 + Y A YB = 0
YB = Y A = 58250 N
F X = X B + F2 F4 = 0
X B = F4 F2 = Q = 11650 N
Predimensionamento a flessione
MF
Wmin = = 23028mm 3
amm
32 Wmin
Dmin = 3 = 62mm
20
D 2
Area = = 3317 mm 2
4
J min
i= = 16,25mm
A
D 3
Wx = = 26948mm 3
32
Verifica a compresso-flessione
Calcolo del carico di punta (metodo )
N = 14562 N
=1
l1 = l = 1170mm
l
= 1 = 72 = 1,91
i
M N N
TOT = F + = 192 amm
WX A mm 2
Dimensionamento perno
F = 58250 N
b = 25 mm
L
= 1 2
d
M F = F b = 1165000 Nmm
32 M F
d MIN = 3 = 38mm
AMM
- Alla pressione ammissibile: utilizziamo come materiale un bronzo CuSn10, con una pressione
ammissibile massima di 30 N/mm2;
F N
PMAX = = 29 PAMM
Ld mm 2
- Al surriscaldamento: non necessaria questa verifica dal momento che la velocit di ritazione
minima.
21
- Verifica del perno di spinta:
verifichiamo che la superficie che sopporta la forza verticale non sia soggetta ad una pressione
superiore a quella ammissibile
F N
PMAX = = 8,5 PAMM
(
D d
2 2
)mm 2
4
FMAX = RB = 58323N
Verifica fazzoletto
- A compressione
AUTILE = (100 20 ) 5 = 400mm 2
F N
MAX = = 145 AMM
AUTILE mm 2
- Verifica a rifollamento
=3
F AMM = AMM (s MIN ) = 64500 N FMAX
22
2 Caso = quarta ipotesi di carico
Verifica a taglio del giunto bullonato
FMAX = YB = 11650 N
FAMM = FAMM 4 = 112000 N FMAX
TOT
Verifica fazzoletto
- A trazione
AUTILE = (70 10 ) 5 = 300mm 2
F N
MAX = = 39 AMM
AUTILE mm 2
- A rifollamento
3d < a 2d = 2
FAMM = AMM (s MIN ) = 43000 N FMAX
Il giunto viene verificato solo nella quarta ipotesi di carico perch quella dove presente una
forza di taglio maggiore; nella prima ipotesi di calcolo la forza totale maggiore ma siccome si
tratta di una sollecitazione di compressione la saldatura non influisce sulla resistenza della struttura.
LU = 90 mm
B = 40 mm
23
Dimensionamento vincoli e struttura fissa
Nei vincoli verifichiamo solo le saldature, che sono il punto debole della struttura mentre
trascuriamo il dimensionamento delle lamiere adottando uno spessore abbastanza grande:
s = 10 mm.
In ogni caso dobbiamo verificare la struttura riferendoci alla 1 ipotesi di calcolo, che quella in cui
la struttura pi sollecitata.
Per questi dimensionamenti teniamo conto anche del peso proprio della struttura
kg
QTRAVE = 5,08m 19,9 = 101kg
m
kg
QTIRANTE = 4,12m 3,3 = 14kg
m
kg
QCOLONNA = 1,17 m 26 = 30kg
m
Q ALTRI 15kg
QTOT = 160kg 1600 N
24
FTOT = F+QSTR = 13250 N
L1 = 100 mm L2 = 100 mm
L3 = 80 mm
h = 135,5 mm h = 115,5 mm
1 2 1 1
WF = 4 L1 a + L2 a h + L3 a h' = 80631mm 3
6 2 2
FB N
FLES = = 33 0,7 AMM
WF mm 2
Per rinforzare la struttura e per rendere un unico corpo i due appoggi li colleghiamo attraverso una
trave a C bullonata sugli appoggi stessi. Con questo elemento lo sforzo verticale viene frammentato
in due in maniera che entrambi i collegamenti con il pilastro sostengano la struttura (senza questo
elemento tutto il peso ricadrebbe nel collegamento inferiore). Per qualsiasi altro sforzo che non sia
verticale sar il collegamento ad attrito con il pilastro a creare le relative reazioni vincolari.
Verifica fazzoletto
- A trazione
AUTILE = (100 2 10 ) 10 = 800mm 2
F N
MAX = =9 AMM
AUTILE mm 2
- A rifollamento
2d a 3d = 2
FAMM = AMM (s MIN ) = 25800 N FMAX
LU = 90 mm
AUTILE = (LU a ) 2 = 635mm
FMAX N
TOT = = 10,4 0,7 AMM
AUTILE mm 2
Questo giunto risulta sovradimensionato, ma questo aumenta la sicurezza del sistema in quanto pu
compensare eventuali cedimenti parziali del collegamento con il pilastro.
Dimensiono solo il giunto superiore perch quello pi sollecitato, visto che presenta sia sforzo di
taglio sia sforzo di trazione.
13250
FTAGLIO = = 3312,5 N
4
58250
FTRAZ = = 29125 N
2
Adotto dei bulloni M12-classe di resistenza 8.8
Verifica bulloni
2 2
FTRAZ FTAGLIO
+ = 0,7 1
FAMM FAMM
26
Verifica lamiere
- A trazione
AUTILE = (200 24 ) 6 = 1056mm 2
F N
MAX = =6 AMM
2 AUTILE mm 2
- A rifollamento
=3
FAMM = 4 AMM (s MIN ) = 185760 N FMAX
Dimensionamento tiranti
I tiranti che permettono laggancio al muro sono soggetti a trazione e causano una forza di attrito
che si oppone al peso della struttura.
Considerando come coefficiente di attrito acciaio-calcestruzzo f = 0,5 , e che, in questa ipotesi, il
tirante superiore deve vincere anche la forza orizzontale creata dalla struttura si ha:
F '+ X A
FTOT =
2
1Q
F'= = 13250 N
2 f
FTOT = 35750 N
Adotto dei tiranti M16 classe di resistenza 8.8
FMAX = 65000 N
Si potrebbero adottare dei bulloni M14 ma questa misura poco diffusa e perci sconsigliato
usarla
Vale lo stesso che nel primo caso solamente che in questo caso la
forza orizzontale crea momento flettente che si deve sommare a
quello creato dalla forza orizzontale.
FX = 58250 N
FY = 13250 N
27
1 2 1 1
WF ' = 4 L1 a + L2 a h + L3 a h' = 80631mm 3
6 2 2
F B N
FLES ' = Y = 33
WF ' mm 2
1 2 1 2
WF ' ' = L1 a b + L1 a b'+ L2 a + L3 a = 89074mm 3
6 6
F B N
FLES ' ' = X = 131
WF ' ' mm 2
N
TOT = FLES ' 2 + FLES ' ' 2 = 134 0,7 AMM
mm 2
La saldatura non verificata perci aggiungo delle lamiere verticali uguali a quelle dellappoggio
inferiore. Il giunto risulter cos verificato:
1 2 1 2
WF ' ' = L1 a b + L1 a b'+ L2 a + L3 a = 89074mm 3
6 6
F B N
FLES ' ' = X = 131 0,7 AMM
WF ' ' mm 2
Siccome abbiamo supposto che tutti gli sforzi non verticali sono annullati dal collegamento con il
pilastro, questo elemento risulta verificato in qualsiasi posizione della trave per cui non necessario
verificarlo.
Verifica bulloni
In questa situazione il bullone soggetto solo a taglio
13250
FY = = 3312,5 N
4
58250
FX = = 29125 N
2
FTOT = FX + FY = 29313N
2 2
28
Sono ancora verificati i bulloni M12 classe8.8
Verifica lamiere
- A trazione
Viste le notevoli dimensioni delle lamiere rispetto alle dimensioni del bullone posso
considerarle verificate a trazione
- A rifollamento
a 3d = 2,5
F AMM = 4 AMM (s MIN ) = 123840 N FMAX
Verifica tiranti
La forza dattrito creata dalla tensione dei tiranti deve vincere anche le forze orizzontali oltre che
quelle verticali.
FATT = FY + FX = 59738 N
2 2
1 FATT
FTOT = = 59738 N
2 f
I tiranti sono verificati.
29
1 2 1 1
WF ' = 4 L1 a + L2 a h + L3 a h' = 80631mm 3
6 2 2
F B N
FLES ' = Y = 33
WF ' mm 2
1 2 1 2
WF ' ' = L1 a b + L1 a b'+ L2 a + L3 a = 89074mm 3
6 6
F B N
FLES ' ' = Z = 100
WF ' ' mm 2
LU = L1 4 + L2 + L3 = 580mm
AUTILE = LU a = 2047 mm 2
FX ' N
T = = 18
AUTILE mm 2
N N
TOT = FLES ' 2 + FLES ' ' 2 + T = 106 0,7 AMM = 150
2
2
mm mm 2
Questo particolare soggetto solo ad un momento flettente causato dalla forza FZ, perch la
componente FX crea compressione che non influisce sulla resistenza della struttura
1 2 1 2
WF ' ' = L1 a b + L1 a b'+ L2 a + L3 a = 89074mm 3
6 6
F B N
FLES ' ' = Z = 100 0,7 AMM
WF ' ' mm 2
37442
FX = FTRAZ = 18721N
2
Verifica bulloni
30
2 2
FTRAZ FTAGLIO
+ = 0,59 1
FAMM FAMM
I bulloni sono verificati
Verifica lamiere
- A trazione
Viste le notevoli dimensioni delle lamiere rispetto alle dimensioni del bullone posso
considerarle verificate a trazione
- A rifollamento
a 3d = 2,5
F AMM = 4 AMM (s MIN ) = 123840 N FMAX
Verifica tiranti
In questo caso sono i tiranti inferiori che sono maggiormente sollecitati e in particolare:
F '+ FX '
FTOT =
2
Q
F'= = 26500 N
f
oppure
FZ
F'= = 89244 N
f
FTOT = 63343 N
I tiranti sono verificati
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Bibliografia
Strutture in acciaio - Giulio Ballio, Federico M. Mazzolani - Hoepli, 2000;
Manuale di meccanica - Luigi Caligaris, Stefano Fava, Carlo Tomassello - Hoepli, 2006
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