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Da quando scrissiil capitolo introduttivo sul cervello

lrcr f a prima edizioneinglesedi Usiamo la testa (1974),le


ricerchein questocampo hanno portato a nuove ed emo-
zionanti scoperte.lnvece di sottolineare,come feci allo-
ra, che i risultatipiu importanti eranostati conseguitinel-
I'ultimo secolo,potrei ora dire che solo negli ultimi dieci
anni si d registratoun vero e proprio progressonell'ambi-
to degli studi sul cervello.Per quanto questoritardo pos-
sa apparirestraordinariose si considerache la comparsa
sulla terra dell'homo sapiensrisale a tre milioni e mezzo
di anni fa, d solo da cinquecentoanni che il genereumano
conosceI'ubicazionedel cervello.Immaginiamo per un
istantedi ignoraredove si trovi il nostro cervello;se un
amico ci domandasse: <<Dov'd il centrodei tuoi sentimenti.
delletue emozioni,dei tuoi pensierie ricordi, dei tuoi im-
pulsi e dei tuoi desideri?>, potremmorisponderecometan-
ti altri (tra cui Aristotele) che il nostro cervello e ubicato
ruell'area del cuore e dello stomaco,perchdd li che regi-
striamo in modo regolaree acuto la diretta manifestazio-
ne fisica dell'attiviti mentale.
Anche se computer e microscopici permettonooggi
Figur a I . l l c e r v e l l o . di raccogliereinformazioni fino a poco fa considerateir-
raggiungibili,le conoscenze acquisitecorrispondonotut-
tavia a nrenodell'uno per centodi tutto quelloche dovrem-
nlo s.lpcrc. Proprio quando i test in uso sembranodimo-
strarcche la mentefunziona in un determinatomodo, si ntmo l i ngua

scoprc un nuovo test che prova esattamenteil contrario mus i c a logica


o si trova un soggettoil cui cervellofunzionain modo com-
i mmagi ni numeri
plctamentcdiverso.
Crazie alle nostre ricercheci siamo resi conto che la i mmagi naz i one sequenze
mcnte d infinitamente piu complessadi quello che aveva-
i antas ti c heri e l i neari td
mo precedentemente supposto,e che un individuo con una
mente < normale > ha potenziali e capacitd maggiori di c ol ore anal i s i
quello che pensavamo.
di rnens i oni
Alcuni esempi chiariranno il concetto.
La maggior parte delle disciplinescientifiche,anchese
riguardanti campi diversi, ruota attorno allo studio della Figura 2. Prospetto frontale delle due parti del cervello e delle relative
mente.I chimici hanno un particolareinteresseper le com- fu n zi o n i .
plessestrutture chimicheche esistonoe interagiscononel-
le nostre menti; i biologi sono semprein lotta con Ie fun-
zioni biologiche del cervello; i fisici trovano paralleli con
le loro ricerche sulle estremepossibilitd dello spazio; gli ricercheche avrebberocambiatola storiadella nostracom-
psicologistanno tentandodi comprenderela mentein mo- prensionedel cervelloumano; quellestessericercheavreb-
do completoe trovano I'esperienzafrustrantecome seten- bero condotto Roger Sperry, del California Institute of
tasserodi mettereun dito su una piccola goccia di mercu- Technology,al Premio Nobel e avrebberorecatoa Robert
rio; matematici che hanno elaborato modelli per i pii so- Ornstein fama mondiale per il suo lavoro sulle onde del t
fisticaticomputere per I'universointero ancoranon han- cervello e sulla specializzazionedelle funzioni. I4'
no trovato una formula per le operazioniche hanno luogo Furono proprio Sperry e Ornsteina scoprireche le du6"
nelle nostre menti, regolarmente,giorno dopo giorno. parti del cervello, o i nbstri due cervelli, collegati da un
Quello che siamoriuscitia scoprirein questiultimi dieci sistemastraordinariamentecomplessodi fibre nervosechia-
anni d che il nostro cervelloe diviso in due parti, ciascuna mato Corpus Callosum, hanno a che fare con tipi diversi
delle quali svolgeattivitd mentali molto diverse;i modelli di attivitd mentale.
potenziali del cervellosono risultati inoltre molto piu estesi Nella maggior parte delle personela parte sinistradel
di quanto si pensassealla fine degli Anni Sessantae ab- cervelloriguarda Ia logica, il linguaggio,il ragionamento,
biamo anchecapito che il cervelloha bisognodi tipi diali- la consequenzialitit,I'analisi e tutte quelle attivita cosid-
menti molto differenti, selo si vuole mantenerein vita (v. dette <<accademiche>. Quando questaparte d al lavoro";l
fig. 2). quella destrasi trova nell'<i-ondaalfa)'o.stato <tiiiposo.4 -
Nei laboratori della California, fra la fine degli Anni La parte destra, a sua volta, ha a che fare con il ritmo,
Sessanta e I'inizio degliAnni Settanta,furono avviatedelle la musica, le immagini e I'immaginazione,il colore, la ca-

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pacite di confrontare le fantasticherie,la fisiognomica, il dipingendo sei delle ultime serie.Mischiate quattro parti
riconoscimentodi esempi e di mappe. d'arancio a due di giallo per produrre una combinazione
Successive ricerchedimostraronoche, quando il sog- di colore che vorrei metterenell'angolosuperioresinistro
getto venivaincoraggiatoa sviluppareun'area mentaleche della tela per agirein opposizionevisivaa strutturea spi-
avevaprecedentemente consideratodebole,questosvilup- rale nell'angoloinferiore destro,e produrre un giustoequi-
po, inveceche sottrarre energiealle altre aree, sembrava librio nell'occhiodi chi guarda >. Si tratta di un chiaro
produrre un effetto sinergeticodi miglior rendimentomen- c'sempiodiquanto l'attivitA dellapartesinistradel cervel-
tale in tutte le aree. lo sconfini in quei campi che consideriamoprerogativadella
La storia sembravatuttavia negareuna conclusionedi parte destra.
questogenere,in quanto, relativamentea questo aspetto, Oltre ai risultatidellericerchedi Sperrye Ornstein,al-
le < grandi menti >>apparivanoin maggior parte piuttosto I'evidenzqsperimentalefornita da un numero sempremag-
squilibrate:Einsteine altri grandi scienziatiavevanotutte giore di studi sull'argomentoe al fatto storico che dimo-
le caratteristichedi individui in cui la parte sinistradel cer- stra come molte delle < grandi menti )) usarono effettiva-
vello risultavadominante,mentrevalevaesattamente i[ con- mente entrambe le sfere delle loro capacitir, I'es_e_mpio
trario per personaliti artistichecome Picassoo C6zanne. supremodi quello che un essereumano sarebbein grado
Un'indaginepiu dettagliatasveloalcuneaffascinanti di fare se le due parti del cervello'fosserosviluppate si-
veritir:a scuolaEinsteinvennebocciatoin matematicae multaneamented costituito da L-eonardoda Vinci. Ai suoi
tra le sue varie attivitd figuravanola passioneper I'arte, tempi fu indiscutibilmenteI'uomo piu dotato in tutte le
lo studio del violino, la praticadella vela e i giochi di im- seguentidiscipline:arte, scultura,fisiologia,scienzegene-
magihazione. rali, architettura,meccanica,anatomia,fisicae invenzio-
A quei giochi di immaginazioneEinsteindeve molte ne. Invecedi separarele differenti aree delle sue capacitir
dellesuepiu importantiintuizioniscientifiche.Mentre so- latenti, Leonardole combino. I suoi quadernidi appunti
gnavaa occhi apertisu una collina in una giornataestiva, sono fitti di figure e di disegnitridimensionali;ma forse
immagino di cavalcarei raggi del sole fino alle estremitir ancorapiu interessanti sono gli ultimi progettie studi per
dell'universoe, quandosi ritrovo, < illogicamente>, di ri- i suoi grandi capolavoli pittorici, progetti che sembrano
torno sulla superficiedel sole,Einsteincapi che I'univer- spessoarchitettonici,con le loro lineerette, gli angoli, le
so doveva esserecurvo e che le sue precedenticonoscenze curve, i calcoli.Percid quando diamo una descrizionedi
di logicadovevanoessereincomplete.I numeri, le formu- noi stessicome personedotatein certi campi e non in al-
le, le equazionie le parolecon cui egli rivestila nuova im- tri, ci stiamo limitando in realtir a quelle aree delle nostre
magine ebbero per risultato la teoria della relativitir, una potenzialitirche abbiamo sviluppatocon successo,trascu-
sintesitra parte destrae parte sinistradel cervello. rando altre zone che, se alimentatenella giustamaniera,
Analogamente,i grandi artisti si rivelaronodotati in potrebberodare i medesimirisultati.
tutte e due le parti del cervello.Al posto di quaderni d'ap- Le precedenticonsiderazionihanno particolareimpor-
punti con raccontidi fested'ubriachi e colori buttati giu tanza quando si affronta il problema della memoria e si
bizzarramentenel tentativo di produrre capolavori, si tro- analizzanole tecnichepiir avanzatedi organizzazionedel-
varono annotazionidel tipo: la mente, un campo in cui d essenziale usareentrambele
< Svegliaalle sei di mattina. Trascorsoil l7o giorno parti del cervello.

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Il dottor David Samuelsdel Weizmann Institute ha cal-
r 0.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.
colato che il numero di differenti reazionichimiche da cui
dipendono le attiviti di base del cervello varia da cento- 000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.
000.000.000.000.
mila a un milione al minuto. Sappiamoche un cervellonor- 000.000.000.000.000.000.000
_..\ male contienecirca dieci miliardi di singoli neuroni o cel-
lule nervose.Questacifra divenneancora pii sbalorditiva
Figura 3. Il numero di atomi dell'universo.
quando ci si reseconto che ogni neurone puo interagire
con altri neuroni non in uno, ma in molti modi diversi:
si calcolo che il numero di interconnessionipoteva essere
rappresentatoda un dieci seguito da ottocento zeri. Per
comprenderequanto sia enorme questo numero lo si puo
paragonarea un dato matematicorelativo all'universo: una
delle piir piccole particelle dell'universo d l'atomo, men-
tre I'entitir piir grande di cui abbiamo conoscenzad I'uni- l 0.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.
verso stesso.Il numero di atomi dell'universo d prevedi- 000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.
bilmente enorme: dieci, seguitoda un centinaio di zeri. Il 000.000.000.000.000.
000.000.000.000.000.000.000.000.000.
numero di interconnessione in un cervellofa diventarepic- 000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.
colo anche questo numero (v. figg. 3 e 4). 000.000.000.000.000.000.000.000.000.
000.000.000.000.000.
Non molto tempo dopo questaprima rilevazioneil dot-
000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.
000.000.000.000.
tor Pyotra Anokin dell'universitddi Mosca, che avevade-
000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.
dicato diversi anni allo studio della capacitd del cervello
di elaborareinformazioni. resenoto che il numero dieci 000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.
seguitoda ottocento zeri costituiva una valutazionemol- 000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.
to inferiore a quella realee che il nuovo numero da lui cal- 000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.
colato era una stima cauta, data la relativa imperfezione 000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.
degli strumenti di misurazionein rapporto alla straordi- 000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.
naria complessitddel cervello. La capacitddel cervello di 000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.
modellarsi,o I'esistenza di < gradi di libertd > in ogni parte 000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.
del cervello,risultava,secondoAnokin, <<cosi grande che 000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.
per esserescritta necessiterebbe di una linea di cifre pii 000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.
lunga di dieci milioni e mezzo di chilometri! Questo nu-
000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.
mero di possibilitdd tale da rendereil cervellosimile a una
000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.
tastierasu cui suonarecentinaiadi milioni di diverseme-
lodie: atti del comportamento o dell'intelligenza>. 000.000.000.000.000.
000.000.000.000.000.000.000.000.000.
Esistono numerosi esempidelle capaciti della mente, 000.000
straordinari primati della memoria o dimostrazioni di enor-
me forza e d'insolito controllo delle funzioni del corpo,
Figura 4. ll numero di inlerconnessionidel cervello.

8
P i aneti pi i r vi ci ni :
L472.000.000 km

Terra:
1 2 .6 8 3km

S i stemasol are e sue pross i mi ti


1.472.00O.000.000km

S tel l e pi i vi ci ne:
I .472.000.000.000.00Okm

Ca la ssievicin e : . nosl ra gal assi a(l a V i a Lattea):


km
I .472.000.000.000.000.000.000 I .472.000.000.000.000.000km

Figura 5. Le enormi dimensioni dell'universoconosciuto. Ogni suc-


cessivasfera nera b grande migliaia di milioni di volte la sfera che la
precede.
Vi e stato insegnatoqualcosasulle tecnichedi memoria spe-
ciali e avanzate2
NO .
Qualcosa sul funzionamento del vostro occhio mentre ap-
prendetee sul modo di utilizzarequestenozioni a vostro van-
taggio?
NO .
Figura 6. L'atomo: una delle piri
Qualcosa sulla serie delle tecnichedi studio e sul modo di
utilizzarle nelle differenti discipline?
piccole particelle conosciute, Sul-
NO ,
la punta del dito di una persona
ci sono miliardi di atomi, e nell'in- Qualcosa sulla natura della concentrazionee sul modo di,
lero universo un numero pari a l0 mantenerla quando necessario?
seguito da 100 zeri. NO .
Qualcosa sulla motivazione, su come influisce sulle vostre
capacitde su come la si puo utilizz4rea proprio vantaggio?
NO .
che sembranocontraddire Ie leggi della scienza.Si tratta
Qualcosa sulla natura di parole chiave e concetti chiave e
di casiall'apparenzaincredibili, ma generalmentesono suf- su come possono esseremessiin relazionealla pratica del
ficientementedocumentatie, di conseguenza,trovano sem- prendere appunti, all'immaginazione ecc.?
pre maggiori consensi. NO .
Nonostante I'evidenza,molta gente rimane scetticae Qualcosa sul modo di pensare?
individua nei risultati che molti di noi conseguonouna co- NO .
traddizione a quell'evidenza.Per risponderea questaobie, Qualcosa sulla creativiti?
NO .
zione fu diffuso un questionariotra personedi estrazione
socialediversa. A questopuntola rispostaall'obiezione originariado-
Si voleva comprendereperch6questosorprendenteor- vrebbeesserechiara:se i risultatiche conseguiamo non
gano d cosi poco utilizzato. Le domande sono elencatequi sononeppureal livellodellenostreminimepotenzialitdd
di seguito;la rispostaindicata corrispondea quella forni- perchnon ci d statafornita nessuna informazionesu come
ta da almeno il novantacinqueper cento dei soggettiche utilizzareIe nosre capaciteintrinseche.
formavano il campione. Provate voi stessia rispondere. Questovaleancheper quellichesostengono chei test
con cui si misurail quozientedi intelligenza di un indivi-
duo stabiliscono l'(( intelligenzapura ) e per questode-
Vi d statoinsegnato qualcosaa scuolasul cervelloe sul fat- vono corrispondere al vero. In realtd,a parteil fatto che
to che la comprensione dellesuefunzioniavrebbepotuto il punteggiodel QI pud subirecambiamentisignificativi
esservid'aiuto nell'imparare,
nel memorizzare, nel pensare sesolo I'individuofa un po' di pratica,studirecentihan-
ecc.? no dimostratoche i risultatidi questitest non hannoun
NO. valoreassoluto.
Vi d statoinsegnato qualcosa
sullafunzionedellamemoria? I gruppi di ricercadell'universitddi Berkeleysullacrea-
NO. tivitirhannoriscontratochediversisoggetticon QI molto
t2 l3
alto sono privi di autonomia nel pensaree nell'agire, non naria per Ie sue capaciti di apprendimentoe di memoria;
hanno alcun sensodell'umorismo nd sono in grado di ap- anche nei primi momenti di vita il neonato rivela poten-
prezzarlo; non sempre sono capaci di riconoscere la bel- zialitir superiori a quelle dei pir) sofisticati computer.
lezza,mancanodi sensodel relativo e sono piuttosto rigi- A parte rare eccezioni,i bambini imparano a parlare
di di fronte a cio che d nuovo, complesso,originale; sono entro i due anni di vita e spessoanche prima. Trattandosi
complessivamentemale informati, scarsamenteelastici, di un evento normale, non lo si consideracon particolare
poco astuti. attenzione,mentre un esamepiil approfondito rivelereb-
Inoltre, quelli che ritengono che il QI sia in grado di be la sua estremacomplessith.
valutarein modo esaurientele capacitirintellettivedell'uo- Provate ad ascoltarequalcuno che parla e intanto fin-
mo non si rendono conto che il test dovrebbetenerecon- gete di non averenessunaconoscenzadel linguaggio e di
to di tre aspetti: l) il cervelloche vieneesaminato;2) il possedereun'informazione molto limitata sugli oggetti e
test stesso;3) i risultati. sulle idee che la lingua discute. Il compito vi apparird ar-
Purtroppo i fautori del QI sono cosi ossessionatidal duo e, a causadel modo in cui i suoni si mescolanofra
test e dai risultati che trascurano la reale natura del cer- loro, sari difficile distingueretra parole differenti.
vello in esame.Non sono riusciti a comprendereche i loro Un bambinoche ha imparato a parlareha superatonon
test non esaminanole effettive capacitdumane, ma misu- soltanto questedifficoltd ma anchele difficoltd di divide-
rano delle prestazioniumane che non sono state mai cu- re quello che ha sensoda quello che non ne ha. Quando
rate o sviluppate. Le loro pretesesono simili a quelle di si trova di fronte a suoni del tipo: < Piccipiccipicciilsuo-
un immaginario osservatoredella misura dei piedi femmi- morinodimamma! > ci si chiedecome, per lui, d possibile
nili in Oriente, al tempo in cui i piedi venivanobendati venirne a capo.
per impedirnela crescita.Il piedeera avvoltoin bendealla La capacitir di imparare il linguaggio coinvolgeri il
nascitae cosi restavafino allo sviluppocompletodella don- bambino in processicl-reincludono un sottile controllo e
na. Questapraticaservivaa non fare allungarei piedi ren- un'intrinsecacomprensionedi ritmo, matematica,musi-
dendoli cosi piu graziosi. ca, fisica, linguistica,relazionispaziali,memoria, integra-
Ritenere,tuttavia,come facevaI'osservatoreorienta- zione,creativita,ragionamentologicoe modo di pensare,
le, che quellemisurefosserorappresentative di dimensio- a dimostrazionedel fatto che le parti destra e sinistradel
ni del corpo naturali e completamentesviluppateera as- cervellolavorano assiemefin dall'inizio.
surdo, come d assurdopensareche i test del QI misurino ll lettoreche dubita ancora delle proprie capacitdha
le naturali dimensionidella mente. a suo tempo imparato a parlare e a leggere.E lui stesso
Le nostrementi, comei piedi delledonneorientali,sono una dimostrazionedi quello che sosteniamoin questo li-
statelimitate dal modo in cui le abbiamo male addestra- bro, vale a dire cheil cervellod capacedi compiti infinita-
te, impedendoil loro sviluppo naturale. mente piu complessidi quanto si d semprepensato.
Un altro esempiomolto convincentedella potenzialitir
del cervello umano d offerto dal funzionamento e dallo
sviluppodel cervellodi un neonato.Ben lontano dall'es-
sereuna < piccola cosa incapacee indifesa > come viene
consideratoda molti. il neonatod una creaturastraordi-

t4 t5
Leggerecon maggiore efficienza
e velocitir

a Problemi di lettura e di apprendimento


a Lettura e apprendimento:
definizione - procedimento
a Fraintendimenti sulla lettura e sulla lettura veloce
a L'occhio
a Percezionenel corso della lettura e dell'apprendimento
a Esercizi per migliorare comprensionee velocith
Problemi di lettura e di apprendimento

Nello spazio sottostantescrivetei vostri problemi di


lettura e di apprendimento. Siate sinceri con voi stessi.
Quanto piir sareteprecisi, tanto piu complete saranno le
possibilitd di miglioramento.

Scrivetela vostra definizionedella parola < leggere>.

l9
Insegnantidi letturae tecnicadell'apprendimentohan- Riconoscimento
no notatocomei problemigeneralisianoi medesimiper La conoscenzadel lettore dei simboli alfabetici.Questomo-
ogniclasse.Elenchiamoqui di seguitoi piir comuni,chie- mento precorre l'aspetto fisico del leggere.
dendoal lettoredi confrontarlicon quellida lui indicati,
aggiungendo eventualivoci mancanti. Assimilazione
Processofisico in cui la luce d riflessadalla parola e ricevu-
v is t a iatica memona ta dall'occhio, per poi esseretrasmessavia nervo ottico al
velocitir pigrizia impazienza cer vello.
comprensione noia vocabolario
tempo interesse problemi di pronuncia Integrazioneinlerna
quantit2r analisi caratteri tipografici L'equivalentedella comprensionedi base.Si riferisceal pro-
conlesto capacitd critica stile letterario cedimento di collegaretutti gli elementi della nuova infor-
annotazioni motivazione selezione mazione con gli elementi gid acquisiti appropriati.
ritenzione valutazione rifiuto
et,l organizzazione concentrazione
paura
Integrazioneeslerna
regressione rilettura
Prevedeanalisi,critica, valutazione,selezionee rifiuto. Pro-
cedimento in cui il lettore accostaI'intero corpus delle sue
Ciascuno di questi problemi d serio e, preso singolar-
conoscenzeprecedentialle nuove informazioni che sta rice-
mente, puo impedirelettura e apprendimento;consideria-
vendo, operando le corrette connessioni.
mo in primo luogo vista, velocitd,comprensione,tempo,
quantita e ambientein cui si impara. Ritenzione
Prima di esaminarnegli aspetti fisici d opportuno de- Il deposito di basedelle nozioni. L'immagazzinarepuo di-
finire il < leggere> in modo preciso;alla luce di questa ventarein se stessoun problema. Molti lettori avranno fat-
definizione si capirir perch i problemi relativi sono cosi to I'esperienzadi presentarsia un esamedopo aver imma-
universalmentediffusi. gazzinarola maggior parte delle informazioni che venivano
loro richiestenel corso della prova. L'immagazzinare,per-
cid, non d sufficientedi per s6, e deve essereaccompagnato
Definizione del leggere dalla capacitd di richiamare.

Richiamo./memoria
Leggeree spessodefinito come (( I'atto di registrare La capacitirdi estrarredal deposito delle informazioni cio
quello che I'autore di un libro intende) oppure come che d necessario,quando e necessario.
< I'atto di assimilarela parola scritta >. Per esserepiir pre-
cisi potremmo dire che leggered la totale interrelazione Comunicazione
di un individuo con I'informazionesimbolica.E una defi- L'uso immediatoo eventualedell'informazione;includeuna
nizioneche si riferisceall'aspettovisivo dell'apprendimento sottodivisionemolto importante, pensare.
e contienei settepunti seguenti:

20 2l
La definizione data prende in considerazioneIa mag- re a un bambinoa leggerenel sensocompletodellaparola.
gior parte dei problemi elencatiin precedenza.Mancano Seci soffermiamosulladefinizionedi <<leggereD,ve-
soltanto quei problemi che, in un certo senso,sono ester- diamo subito comequestimetodi riguardanosoltantolo
ni al procedimentodi leggere,come I'ambiente,l'etd, ecc. stadio del riconoscimento,si soffermanobrevementesu
assimilazionee integrazioneinterna ed evitano del tutto
i problemidi velociti, tempo,quantite,ritenzione,memo-
Perchd i problemi esistono ria, selezione,rifiuto, prendereappunti, concentrazione,
valutazione,critica, analisi,motivazione,interesse,noia,
Ogni problema deriva dall'insegnamento iniziale del contesto,fatica o caratteristichetipografiche,ecc.
leggere.La maggior parte delle personeche ha oggi piu Questasituazioneci permettedi capireperch6i pro-
di venticinqueanni ha imparato a leggeresecondoil me- blemi relativi al leggeresianocosidiffusi. A eccezione del
todo alfabetico o fonico. Altri sono stati educati secondo riconoscimento,chevieneinsegnatoin manieraadeguata
il metodo del < guardare-dire >. nei primi anni dellascuola,tutti gli altri aspettisonopra-
Il metodo fonico piu sempliceinsegnaal bambino I'al- ticamenteignorati nel corsodel procedimentoeducativo.
fabeto, suoni diversiper ognuna delle lettere,I'amalgama Consideriamoora la comprensione e la velocitirdi let-
dei suoni in sillabee, infine, I'amalgamadei suoni per la tura, in relazioneal movimentodell'occhio.
formazione delle parole. Da quel momento vengono dati
al bambino libri progressivamente piu difficili, di solito
in seriegraduateda uno a dieci, chegli permettonodi pro-
cederesecondala sua velociti. Da questostadio in avanti
il bambino diventa un lettore < silenzioso>.
Il metododel < guardare- dire > si basasull'usodi car-
toncini su cui sono rappresentatidegli oggettii cui nomi
sono scritti a grandi letterealla basedellefigure. euando
il bambino ha acquistatofamiliaritdcon le figure e i nomi
che vi sono associati,si coprono le figure lasciandoin evi-
denzasoltanto le parole. Quando poi il bambino acquisi-
sceun sufficientevocabolariodi base,progredisceper mez-
zo di una serie graduata di libri simile a quella utilizzata
dal bambino educatocon il metodo fonico. e diventa a sua
volta un lettore < silenzioso>. I

r ti t\
Oltre a questidue metodi che abbiamopresentatoper
ti\
otl ico
congiunt iva
linee generali,ne esistonoalmeno altri cinquantamolto
simili, praticati in tutto il mondo. \ iridc

corioidco
Il problemadi questimetodi, comunque,non consiste \ \cfisldlliro
rctina
nel fatto che non sono adatti al conseguimentodel loro I \nuscolo
ciliart'
obiettivo,quanto nel fatto che sono inadeguatia insegna- Figura 7. L'occhio.

))
Movimenti dell'occhio mentre legge d fermo, per vederlo I'occhio deve essereimmobile, cosi
come deve muoversi se I'oggetto i in movimento.
Quando si chiedea qualcunodi mostrarecon I'indice A conferma di questo basta un sempliceesperimento
il movimento e la velocitddegli occhi nel corso della lettu- fatto con I'aiuto di un amico. Chiedete al vostro amico
ra, costui sposteri il dito seguendouna linea uniforme e di tenere il dito immobile di fronte agli occhi e di guar-
dritta da sinistraa destra,con un velocesaltoalla fine della darlo e fate attenzioneai suoi occhi mentre guardano I'og-
lineache riporta il dito all'inizio della linea successiva.
Il getto: rimarranno immobili. Segli chiedeteinvecedi muo-
tempo normalmente impiegato per ogni riga varia da un vere il dito in su, in giu, ai lati e tutt'intorno, e di guar-
quarto di secondoa un secondo. darlo, vedrete che muoverh gli occhi.
Collegando tutto cid all'atto del leggered ovvio che,
se gli occhi devono fissarele parole e questesono ferme,
gli occhi dovranno fermarsi su ogni parola prima di pro-
seguire.Inveceche nel modo uniforme mostrato nella fi-
gura 8, gli occhi si muovono a salti interrotti da brevissi-
me soste.

nlovrnlcnlo
dell'occhio >

parolc >

Figura 8. Movimenti presunli dell'occhio mentre legge.


Figura 9. Il movimento di sostee salti degli occhi durante il processo
di lettura.

Questadescrizionecomporta due errori: il mqvimen-


to e la velocitir.
I salti sono cosi veloci che quasi non impiegano tem-
Anche se I'occhio si muovessealla velocitirdi una riga
po, mentre le sostevanno da un quarto di secondoa un
al secondo, le parole sarebberolette al ritmo di 600-700
secondoe mezzo.Una personache normalmenteleggeuna
parole per minuto (words per minute, wpm). Dato che la
parola alla volta - e che torna sulle parole e sulle lette-
normalevelocitirdi lettura, ancherispettoa un testo non
re - d costretta dalla matematica elementaredei movi-
impegnativo, d di 250 wpm, risulta che pur mettendo in
menti dell'occhioa velocitirdi lettura spessoinferiori a 100
conto velocitirpii bassedi quella di 600 wpm, per i lettori
wpm, e questo significa che non sari in grado di capire
e possibileleggerele parole molto piu rapidamentedi quan-
molto di quello che legge e neppure di leggeremolto.
to in realtd fanno.
Se gli occhi si muovesserosulle letterestampate nella
manierauniforme che d stata descritta,non avrebberola
capacitddi percepirealcunch,percheI'occhio pud distin-
guerele cosesolo sepuo fermarsi su di esse.Se un oggetto

z4 25
Questasoluzionepotrebbesembrareimpossibilese fos-
se vero che la menteaffronta una parolaalla volta. In realth
la mentepuo fissarealtrettantobenegruppi di parole,pro-
movtmenlo
>
cedimentoche dd sempreottimi risultati.
dell'occhio
ll lettore lento deve fare un maggiore lavoro mentale
Parole >
di chi leggein maniera pii veloce,perchddeve aggiungere
Figura 10. Il processodi lettura di un lettorelento. il significatodi ogni parola al significatodi ogni parola
successiva. Il lettoreefficiente,procedendocon gruppi di
significato,deve operaremeno addizioni.
A prima vistapotrebbesembrarecheper il lettorelen- Un altro vantaggioper il lettoreveloced che i suoi oc-
to non ci sianopossibilite,ma il problemapud essereri- chi dovranno fare un minor lavoro fisicosullesingolepa-
solto, e in diversemaniere: gine. ll lettorelento arriva a cinquecentososleper pagi-
na, mentrequellovelocepuo limitarsia centososte,ridu-
l. Il ritorno sulleparolepud essereeliminato,essendo cau- cendo in modo notevoleI'attivitir muscolaredell'occhio.
satonel novantaper centodei casida stati di appren- Una volta acquistatiritmo e scorrevolezza, il lettore
sioneche non sononecessariai fini della comprensio- efficientecoglierhrapidamenteil significato,lir doveil let-
ne. Per il restantedieciper centodi parolechedevono tore lento, a causadellecontinueinterruzionie ripresedel
esserericonsideratesi rimandaal capitoloin cui viene suo procederea scatti, avrir facilmente a che fare con la
espostoil metodosullo Studio Organico. la dispersionemen-
noia, la mancanzadi concentrazione,
2. L'intervallodi ognisostapud essere ridotto a un quar-
tale e la perdita del sensodel testo.
to di secondo,al minimo. Il lettore non devetemere
chequestotemposiatroppo breve;I'occhiod in grado
di registrare cinqueparolein un centesimo di secondo.
3. La sostapud essere in mododa comprendere
estesa dalle E dunqueil momento di rivederealcuneconsiderazio-
tre alle cinque parole alla volta. ni comunementeaccettate:

l. Le parole devono esserelette una alla volta: sbagliato.


Tutti noi siamodotati dellacapaciti di leggerecogliendo
il significatodi gruppi di paroleevitandodi fissarcisulle
parole singole.
2 . Leggerecon velocitirsuperiorea 500 wpm d impossibi-
le: sbagliato. Possiamo raggruppareanche sei parole
per ogni sostae fare quattro sosteal secondo;questo
significa che potremo raggiungerevelocitd di 1000wpm.
3 . ll lettore piu velocenon d in grado di valutare:sbaglia-
lo. Il lettore pii velocecapirir molto di piu, sard mag-
Figura ll. I movimenti dell'occhio di un lettore efficiente.
eiormente concentratosulla materia e avrA considere-
26
27
volmente pii tempo per riprendere Ie parti a suo giu- larmentesulla linea della circonferenza.Potrete osservare
dizio pit importanti e piu interessanti. che gli occhi vi seguirannoquasi perfettamentee disegne-
4. Velocitirpiu alte portano a concentrazioniminori: sba- ranno un circolo simile a quello mostrato nella figura 13.
gliato. Piir velocementeleggiamo,e maggioresari il no-
stro impegno e di conseguenzala nostra concentrazione.
5. Le normali velociti di lettura sono naturali e quindi
sono le migliori: sbaglioto. Le velocitd normali di let-
tura non sono naturali. Sono velocitdprodotte da un'e-
ducazioneinizialenel leggereincompleta,aggravatada
un'inadeguatainformazione di come funzionano I'oc-
chio e il cervello alle varie velocitir possibili.

Tecniche avanzatedi lettura Figura 12. Il movimento di un qcchio non aiuta(o nel tentativo di per-
correre la circonferenza di un cerchio.
Oltre ai consigli generalidati sopra, alcuni lettori po-
tranno trarre vantaggio dalle informazioni che seguono,
informazioni che di solito vengono esercitatecon I'aiuto
di un istruttore qualificato:

l. Tecnichedi sussidiovisivo. Quando i bambini impara-


no a leggere,seguonospessocon il dito la parola che leg-
gono. Fino a poco tempo fa li esortavamoa non farlo,
considerandoloun errore. Oggi ci siamo resi conto che era-
vamo noi a sbagliaree non i bambini. L'aiuto delle mani
non rallenta affatto il movimento dell'occhiooffrendo in- Figura 13. Il movimento di un occhio aiutato che percorrela circonfe-
vece vantaggi incommensurabilinello stabilire un'abitu- renza di un cerchio.
dine ritmica e uniforme.
Per meglio capire Ia differenza tra un movimento del-
l'occhio aiutato e uno non aiutato, si chieda a un amico Questosempliceesperimentodd un'idea del grandemi-
di immaginareun'ampia circonferenzadi circa trenta cen- glioramento che un individuo pud ottenere nei propri ri-
timetri di fronte a s6 e poi gli si chieda di guardare con sultati se gli viene data una formazione di basesulle fun-
lentezzae attenzionequel circolo. I suoi occhi, invece di zioni fisiche dell'occhio e del cervello.
muoversi in un circolo perfettto, seguirannoun modello Nel caso della lettura I'aiuto visivo pud esseredato,
molto pii somigliantea un rettangolo artritico (fig. l2). oltre che dal dito indice, dall'uso di una penna o di una
Si tracci poi nell'aria un cerchio chiedendo all'amico di matita. All'inizio si avrd una sensazionedi maggiore len-
seguirela punta del vostro dito mentre lo muovete rego- tezza,proprio perch6noi immaginiamo di leggeremolto piir

28 29
velocemente di quanto succedenella realtir.Ma la lettura senzadei nuovi. Succedela stessacosacon il leggere:dopo
guidata risulterddi fatto piu veloce. aver fatto pratica con alte velocitd ci si troverd a leggere
al doppio della velociti senzaneppure percepirela diffe-
2. Messa a fuoco allargata. In aggiunta alle tecniche di renza.
sussidiovisivoil lettorepuo provarea metterea fuoco piu
di una riga alla volta. Non si tratta certo di una cosaim-
possibilee risulta particolarmenteutile quando il testo e Pratica e motivazioni
facile o quando si ha bisognodi un'anticipazioneo una
ricapitolazione.Questatecnicamigliorerdanchele normali La maggiorparte delleletturevienecondottaa un rit-
velocitddi lettura. E molto importanteusaresempreuna mo rilassatoe quasisvogliato,ed d proprio su questoaspet-
guida visiva durante questotipo di lettura, perch6senza to che intervengonomolti corsi di lettura veloce.Agli stu-
questoapporto l'occhiotenderda vagare,senzauna dire- denti vengono assegnatidiversi esercizie compiti, e viene
zione, sulla pagina.Si dovrebberosperimentarevari mo- fatto loro intendereche dopo ogni eserciziola loro veloci-
delli di aiuto visivo facendouso di movimenti diagonali, td migliorerddi l0 o 20 wpm. Questomiglioramentoge-
curvi e movimenti di discesasulla pagina. neralmentesi verifica e spessoraggiungeil cento per cen-
to nel corso di una sessionedi lezioni. La cosa,tuttavia,
3. Percezionead alta velocitd. Questo eserciziorichiede e spessodovuta non agli esercizi,ma al fatto c'hele moti-
di sfogliarele paginedi un volume o di una rivista il piu vazioni dello studente sono state mantenute vive passo
velocemente possibile,tentandodi vederequante piu pa- dopo passoper la durata del corso.
role alla volta. Questapratica di allenamentoaccrescerd Gli stessimiglioramentipotrebberoessereraggiuntise
la capacitirdi comprendereun gruppo semprepiu esteso si garantissea ogni studente,all'inizio del corso, il rag-
di paroleper ogni sosta,potra essereapplicatain casodi giungimentodi qualsiasiobiettivodesiderato.Il risultato
anticipazionee ricapitolazione, e abituerhla mentea tem- eguaglierebbeimmediatamentequelli normalmente rag-
pi di letturapiu rapidi ed efficienti.Questotipo di condi- giunti alla fine dei corsi di questotipo, come pud succe-
zionamentiall'alta velocitdpuo essereparagonatoall'at- dere a un individuo per nulla atleticoche corre i cento metri
to di guidarein autostradaalla velocitddi centotrentachi- in dieci secondinetti e salta una palizzatapiir alta di un
lometri l'ora per la durata di un'ora. Immaginiamo di metro e mezzo quando d inseguito da un toro. In questi
guidarea questavelocitde di incontrareimprovvisamente casi la motivazioned il fattore pii importante e il lettore
un segnalestradalecon I'indicazionedi rallentarea cin- si avvantaggeri enormementeapplicandolo coscientemente
quanta chilometri I'ora. A quale velocitdrallenteremmo a ogni esperienzadi apprendimento.
sequalcunoci coprisseil cruscottoe ci chiedesse di prose- Se si decidedi migliorare, i risultati scadentisubiran-
guire fino a raggiungerela velocitirrichiestadi cinquanta no un miglioramentoautomatico.
chilometriI'ora? Sicuramentearriveremoa ottanta chilo-
metri, ma non di meno, e questoperchdla mente d stata
cosi condizionataa una velocitdmaggiore,che un'anda-
tura comunquesostenutadiventa< normale >. I precedenti
modelli < normali ) sono piir o meno dimenticatiin pre-

30 3r
Esercizicon il metronomo Velociti wpm

Per gli esercizidi lettura come per quelli di lettura ad La formula per calcolare la velocitir in wpm d:
alta velocitirpud esseremolto utile un metronomo, lo stru-
mento cheviene usatodi solito per segnareiltempo in mu- wpm (velocitd):
sica. Se lo facciamo funzionare a una velocith ragionevo- numerodi paginelette x mediadel numerodi parolea pagina
le, ogni battito puo costituire un aiuto visivo indicando
numerodi minuti impiegatinellalettura
un singolo avanzamento.ln questomodo si potrh mante-
nere un ritmo regolaree uniforme ed evitare il consueto
rallentamentoche si verifica dopo aver iniziato la lettura.
Esercizi
Quando si troveri un ritmo adatto, la vostra velocitd di
lettura sard migliorata dall'aggiunta saltuaria di un ulte-
l Esercitatei movimenti dell'occhiosulla pagina,muo-
riore battito al minuto.
vendoli su piani verticali e orizzontali, poi diagonalmen-
Il metronomo pud anche essereusato per ritmare gli
te da sinistrain alto verso,ilbassoa destrae poi in ma-
esercizidi percezionead alta velocitir, cominciando con
niera diametralmenteopposta. Aumentate gradualmen-
velocitirlente e accelerandofino a velocitdreccezionalmente
te la velocitd di giorno in giorno. L'obiettivo d quello
alte, in cui riescea < leggere)) una pagina ogni battito.
di esercitaregli occhi a funzionare pii accuratamente
e con maggiore indipendenza.
Le informazioni sui movimenti degli occhi, gli aiuti vi-
2. Leggetedi regola per cinque minuti da un libro che sa-
sivi e le tecnicheavanzatedi lettura dovrebberoesseremesse
pete di poter continuarea utilizzare.Trascrivetei wpm
in pratica dal lettore in ogni situazionein cui d impegnato
di volta in volta raggiunti nel grafico a pagina 35.
a leggere.Vedremo come questetecnicherisulteranno mol-
to piir utili se applicatecongiuntamentealle tecnicheche
3. Esercitatevia sfogliare cento pagine alla velocitir ap-
esporremonei successivicapitoli, in specialmodo quelle
prossimativadi due secondiper pagina, muovendo gli
relative al Metodo di Studio Organico.
occhi molto rapidamentesulle pagine. (Due sessionidel-
Alla fine di questocapitolo trovereteuna seriedi eser-
la durata di due minuti.)
cizi che vi saranno utili ai fini della lettura nei diversi campi.
Dovranno esseresvolti in sessioniquotidiane della durata
4. a) Esercitatevia leggereil piu velocementepossibileper
dai cinque ai venti minuti, preferibilmenteprima di nor-
un minuto, senzapreoccuparvi della comprensione.
mali letture o prima di mettersia studiare.Nel corso delle
b) Leggetedeterminati a capire per un minuto.
prime settimanepotrd essereimpiegato con profitto un tem-
c) Calcolatee trascrivetei risultati in wpm su un gra-
po non superiore allamezz'ora giornaliera. Una volta rag-
fico simile a quello a pagina 35.
giunta una certa pratica con questi esercizi,li si potrd ri-
peteresolo quando si sentirirla necessitirdi un aggiorna- 5. Sceglieteun libro qualsiasi(non impegnativo),preferi-
mento. bilmente uno cui sieteinteressati.Leggete,riprenden-
do sempre dal punto in cui vi eravate interrotti, cer-
?',
33
c) Leggetedall'inizio a un minimo di 200 wpm ogni
cando di comprendereil piir possibile, tenendo perd cinque minuti.
presenteche questi esercizihanno a che fare in primo d) Quando possibileripetete I'esercizio.
luogo con la velocitir. e) Come 6 g).
a) Leggeteper un minuto a una velocitir maggiore di
100wpm rispetto alla velocitirpitr alta di cui sietecapaci.
b) Leggetea una velocitdmaggioredi 100wpm rispet-
to ad a).
c) Leggetea una velocitdmaggioredi 100wpm rispet-
to a b). r cl oci td
d) Leggetea una velocitirmaggioredi 100wpm rispet- \\'pm
to a c).
e) Leggetea una velocitirmaggioredi 100wpm rispet-
to a d).
f) Leggetetentandodi capire per la durata di un mi-
nuto dal punto raggiuntoalla fine di e). Calcolatee tra-
scrivetei wpm sul grafico.

6. Esercizio I di alta velocitir.


a) Usate qualsiasilibro facile. Cominciatedall'inizio
di un capitolo.
b) Leggetecon aiuto visivo tre righe alla volta per un
minimo di 200 wpm ogni cinque minuti.
c) Rileggetefino al punto in cui eravatearrivati in quat-
tro minuti.
d) Rileggetein tre minuti.
e) Rileggetein due minuti.
f) Proseguitedal punto in cui eravatearrivati e legge-
te per cinque minuti tentandodi comprenderecome nel
punto b).
g) Leggetecercandodi capire per un minuto. Trascri-
vete i wpm sul grafico.

7. Esercizio2 di alta velocitd.


a) Usate qualsiasilibro facile. Cominciate dall'inizio
di un capitolo.
b) Scorretele pagineper un minuto, utilizzando I'aiu- Modello di grafico per i vostri esercizi di lettura.
to visivo, e dedicando quattro secondi a pagina.

34
3
La memoria

a Interrogativi sulla memoria


a Memoria nel corso del periodo d'apprendimento
a Memoria dopo il periodo d'apprendimento
a Tecniche e teoria del ripasso
a Il cervello e I'invecchiamento
a Sistemi mnemonici
Test I

Leggeteogni parola della lista che segue;una volta,


velocementee nell'ordine dato; per riuscire a leggereuna
parola dopo I'altra utilizzate un cartoncino, con il quale
coprirete ogni parola dopo averla letta.

andd
il
libro
lavoro
e
truono
e
partenza
di
il
tardi
bianco
e
carla
M o h a m m e d Al i
luce
di
a b i l i ti
il
proprio
gradino
appunlo
e
cavalcato
volontir
rempo
casa

Andate ora a pagina 45 e cercatedi trascriverenello


spazio apposito quante piu parole ricordate; rispondetepoi
alle domande che seguono.

39
direzionedel tempo >
Test 2 1007o

A pagina46 trovereteun graficoda riempire.Traccia- o

te una linea che rappresentila quantiti di informazioni 75%


che, secondovoi, la vostramemoriatrattieneduranteun I

periodod'apprendimento.La lineaverticalea sinistrain-


dica il punto di inizio dell'apprendimentoe quella a de- N 50%
stra segnail punto in cui I'apprendimentoha termine; la
linea in bassorappresentala mancanzaassolutadi capa- {
citd mnemonicarispettoa quelperiodo;la lineain alto rap- 25%
presentala perfetta capacitddi ricordare.
Riportiamoora a titolo di esempio(v. fig. l4) i grafici o%
compilati da tre soggettidiversi.I grafici si riferisconoa A puntoncl tcmpoin cui puntonel tempoin cui a
un valoredel settantacinque per centoperchdsi ritieneche inizial'apprendimento finiscel'apprendimento
la maggiorparte degli apprendimentiin condizioni nor-
mali non producecomprensione B. Il soggettopensadi ricordaredi piir relativamente
al periodoinizia-
o possibilitadi ricordare le di studio che non a quello finale.
al cento per cento.

Figura 14. Tre esempi di grafici che riproducono le condizioni della


memoria durante un periodo di apprendimento.
direzionedel temPo >
direzionedel tempo > 100%

o
0

E
6 75%
I
I

N 5Oo/o
N

t
E .<t
.dt
25",6
6
G

o%
a punto nel tcmpo in cui punto nel tempo in cui a
a punto nel tempo in cui punto nel tempo in cui a inizia I'apprendimento finisce I'apprendimcnto
inizia I'apprendimento finiscc I'apprendimcnto
C. Il soggetto pensa di ricordare di piri relativamente al periodo finale
A. Il soggetto pensa che la sua memoria, in riferimento alle nuove l n-
di studio che non a quello iniziale.
formazioni date, rimane costante durante il periodo di studio.

40 4l
Test 3 direzionedel tempo >
1000/6
A pagina47 trovereteun grafico da riempireche po-
trir indicarvi come si comporta la vostra memoria dopo O
6

che il periodo di apprendimentod stato completato.La 7SYo


linea verticalea sinistrasegnail punto in cui ha termine U

il vostro apprendimento;non ci sonolineeverticalia de-


stra perchdsi ritienecheil < dopo > potrebbeinteressare N
o
5oo/o
un certo periodo di anni! La linea in bassorappresenta
la mancanzadi capacithdi ricordarerispettoa quel perio- {
do; la linea in alto rappresentauna perfetta capaciti di 25o/o
6
ricordare.
I grafici della figura l5 indicanoil giudiziodi tre per- Oo/o
sonesullapropria memoriadopo I'apprendimento. a punto nel tempo in cui
finisce I'apprendimento

Figura 15. Tre esempi di grafici che riproducono le condizioni della


memoria dopo che un periodo d'apprendimento e stato completato. B. Il soggetto pensa che la sua memoria sia costante per un breve pe-
riodo e poi diminuisca con estrema rapiditi.

direzione del tempo >


direzione del temPo >
100%
o
O
aB
I
75%
I

N 50o/o
.o
d

4
25%
qt
t

a punto nel tempo in cui I giorno o%


finisce I'apprendimento a punto ncl temPo in cui I giorno
finisce I'apprendimento
A. Il soggettopensadi averdimenticatoquasitutto in un periododi
tempo molto breve. C. Il soggetto pensa che la sua memoria sia costante per un breve pe-
riodo e poi diminuisca gradatamente, fissandosi a un certo livello.
42
43
Come nel caso del Test 2le alternativesono molte; si Risposte ai test e altre domande
vada ora a pagina 47 e si completi il grafico in modo che
rispetti in maniera piir fedelepossibilequello che, a giudi-
zio del lettore, sembraessereil proprio modello normale Test 1: risposte
per quanto riguarda la possibilitd di dimenticare. Per la
Nel risponderealle domande evitate di riguardare la
riuscitadell'eserciziod necessariotenerepresenteche nul-
lista originale.
la deveaccadere,in seguitoal vostro periodo di apprendi-
mento. che servada richiamo dell'informazione assimilata.
l. Trascrivete,nell'ordine, quante piu parole possibile.

Test 4

Avete di fronte una lista di parole con accantodei nu-


meri. Come per il Test I leggeteogni parola una volta, 2. Quante paroledall'inizio della lista avetericordato pri-
coprendolevia via con un cartoncino mentre scorretela ma di commettere il primo errore?
lista. L'obiettivo di questo eserciziod quello di ricordare
a quali numeri sono accostatele parole:

3 . Riuscitea ricordare delle parole che apparisseropii di


4 bicchiere
una volta sulla lista? Scrivetequelle che ricordate.
9 poltiglia
I orologio
6 sedia
l0 tappeto 4. Quante paroletra le ultime cinque riuscitea ricordare?
5 carta
E pietra
3 arancio
5 . Ricordatequalchevoce della lista che differisca in par-
7 banana
ticolare maniera dalle altre?
2 cielo

Andate ora a pagina48 e rispondetealle domande nel-


l'ordine richiesto. 6. Quante parole della parte centraledella lista ricordate
che non avetegiir trascritto nelle rispostealle doman-
de precedenti?

44 45
Test 2: risposte Test 3: risposte

Nel grafico qui di seguitoriprodotto tracciate,come Riempiteil grafico sottostante,comenegliesempidel-


negli esempidella figura 14, la linea che rappresentala vo- la figura 15, cercandodi riprodurreil modo in cui ritene-
stra capacitddi ricordare durante un periodo d'apprendi- te che la vostra memoria funzioni dopo che un periodo
mento. di apprendimentoe terminato.

dirc/ionr'dcl tcmpo > direzione del tempo >


100%

1 59"

50'r,

o
o 25,7

ovo
A punto nel tcmpo in cui punlo nel tempo in cui a punto nel lempo in cui
inir,a I'apprcndimcnro [iniscc I'apprendimento ^
finisce I'apprcndimenlo

46 47
Test 4: risposte La memorianel corsodell'apprendimento.Discussionedei
Testle2
Troveretedi seguitouna seriedi numeri dall'l al 10.
Trascrivetea fianco di ogni numero la parola originaria- Il Test I permettedi capireil funzionamentodellame-
mente abbinata. moria duranteun periodo di apprendimento,dando per
I numeri non sono stati compilati nell'ordinepreceden- scontatochela comprensionerimangasufficientemente co-
te. Evitate di riguardarela lista finch6 lo spaziosottostante stante(le parole nella lista non erano < difficili >).
non sia stato riempito al meglio. In questotest quasi tutti hanno i seguentirisultati: si
ricordanoda due a otto paroleposteall'inizio dellalista;
la maggiorpartedelleparolecheappaionopiir di una vol-
ta (in questocaso( il )), ( e ), < di >); una o due delle
ultime cinqueparole;la parolao la fraseched fuori dalla
norma(in questocasoMohammedAli). Sonoinvecepo-
che le parole della parte centraleche vengonoricordate.
I risultati di questotest dimostranoin manierasingo-
lare chela memoriae la comprensionenon funzionanonel-
la stessamanieracol passaredel tempo: mentretutte le
t0
dirczionc dcl lcmpo >

Punteggio

I ors 2 ore J ote 4 orei 5 orc

a punto ncl tcmpo in cui


inizis I'apprcndimcnto

Figura 16. Col passaredel tempo, la capaciti di ricordare le nozioni


che vengono assimilate tende a peggiorare progressivlmente a meno
che la mente non si conceda delle pause adeguate.

48 49
parolevengonocapite,soltantoalcunesonoricordate.La chepiir complessodel grafico cheavetetracciatosul fun-
differenzatra il funzionamentodellamemoriae quellodella zionamentodellavostramemoriaduranteil periododi ap-
comprensioneci permettedi capirecomemai molte per- prendimento.La mediadei punteggirisultanti dal Test I
sonescopronodi non riuscirea ricordarequasinulla dopo produceun grafico simile a quello della figura 17.
ore e ore di studio. La ragioneprincipaleconsistenel fat- Dal grafico risulta chiaro che in circostanzenormali
to che,con il passare del tempo,la memoriatendea peg- e in una situazionedi comprensionecostanteabbiamola
) giorareprogressivamente, a menochela mentenon abbia tendenzaa ricordaremaggiormenteall'inizio e alla fine dei
dei brevi intervallidi riposo. periodi di apprendimento;a ricordaremaggiormentequelle
Cosi il graficorichiestonel Test2 risulterdpiir com- voci chesonoassociateper ripetizione,per senso,per rit-
plessodei sempliciesempidati. Sardprobabilmentean- mo, ecc.;a ricordaremaggiormente le cosechesonosin-

direzione del tempo >


dirczionc dcl tempo >

curva di memoria
punti alti quando non sono presi
di memoria intervalli per 2 orc curva di mcmoria
quando non sono presi
curva di memoria intervalli e lo srudio
quando sono presi continua per piit
adeguari inrervalli di due ore
.iposo

a punto ncl tcmpo in cui I ora 2 ore


inizia I'apprendimcnto punto nel tcmpo tn cui a
.6 punto nel tempo in cui I ora 2 orc
finisce I'apprendimento inizia I'apprendimento
punto nel tempo in cui a
finisce I'apprendimento

Figura 17. La memoria durante I'apprendimento. Il grafico raffigura


come ricordiamo di piri all'inizio e alla fine di un periodo di studio. Figura 18. La memoriaduranteI'apprendimento- con e senzainter-
La memoria i anche maggiore quando le cose da ricordare sono asso- valli. il periododi studiocompresotra l'20 e i 40 minuti 0 il momento
ciate o legate (A, B e C) e quando le cose sono straordinarie o uniche (0). in cui il ropporto comprensione-memoriai migliore./r-..

50 5l
golari o uniche; e a ricordare considerevolmentemeno le
nozioni che incontriamo nella parte centraledi un perio-
do di apprendimento.
Se la capacitd di ricordare dovesseesseretenuta a un
livello accettabile,sarebbenecessariotrovare il punto in t
cui la memoria e la comprensionefunzionano in maggior
armonia. Nelle situazioninormali il punto si ritrova in un lir
intervallo di tempo tra i venti e i quaranta minuti. Un pe-
riodo piu breve non di alla mente un tempo sufficiente
per assorbirel'organizzazionee il ritmo della materia di
a
r tii .a I
s ;.8
;.P d
:i.- tr

n --1.
_vo
studio e uno piir lungo dd per risultato un declino conti- ; F .^ |

nuo della quantitd di informazioni ricordate (v. fig. l8). E:+!


t r li .= .- c(
Se la durata di un periodo di studio e di due ore t | ;; o tr:s
. ta-t : I E 13
- una lezione,la lettura di un libro, I'ascolto di una regi- ,-f.t I - a3o
strazione-, d utile organizzarebrevi intervalli nel corso F 3E E
= .-
F
delle due ore. In questomodo la curva della memoria pud tt . t

mantenersialta e le si pud impedire diprecipitare nelle ul-


,--
-.T
t.
T I !gE
' 6
Ii | : t
X
'i= E
o!.:
time fasi dell'apprendimento. Questi brevi intervalli ga- t'. I !
tl.; ^9--
rantiranno otto momenti relativamentealti di memoria con f I !;
E
O
EL*
a-
-
quattro piccole cadute nel mezzo. Ognuno di questi ab- 6 =.9 4
bassamentidella memoria risulteri minore di quello che
si sarebbeverificato senon fosserostati utilizzati degli in-
tervalli.
lii/ -
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Gli intervalli; inoltre, sono utili come momenti di ri-
poso. Annulleranno la tensionemuscolaree mentale che
A
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t? tr > ' -E
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inevitabilmentesi accumula durante i periodi di concen-
trazione.
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52
La memoria dopo un periodo di apprendimento.Discus-
sione del Test 3 e risposte

Nel Test 3 si richiedevaal lettore di riempire un grafi-


co che indicasseil funzionamento della propria memoria !

dopo che un periododi studioera statocompletato.Sono


stati dati esempi rappresentatividel modo in cui diverse
personehanno risposto a questo test. o

C)ltrea quelle schematizzatenegli esempi, le risposte


generalmenteincludevano: linee rette con precipitazioni
repentine;variazioniattorno alla flessionepiu rapida, allo
zero per cento, o a percentualicomunquemolto basse;va-
riazioni attorno una flessionemeno brusca; e variazioni
con risalitee flessionidi vario grado (v. fig. l9).
La veriti sorprendentedel problema e che nessunodegli
I giorno
esempimostrati precedentemente e nessunadelle ipotesi
prese in considerazioneerano corretti. Figura20. Il graficoindicacomela memoriaumanasubiscauna fles-
Hanno tutti trascuratoun elementoparticolarmentesi- sioneversoI'alto per un breveperiododopo I'apprendimento,per poi
gnificativo: la capacitirdi ricordare dopo un periodo.di diminuirerapidamente(l'EOper centodei dettaglivengonodimentica-
studio inizialmenteaumentae soltanto in seguitodiminui- ti in ventiquattroore).
sce,disegnandouna bruscacurva concavache poi si am- N
morbidiscesenzamai toccareI'estremitdinferiore del gra- I
fico (v. fig. 20).
Quando si sarh verificato questo breve innalzamento
non sard difficile capirne la ragione: proprio nel momen- Memoria e ripasso
to in cui un periodo di apprendimentoha termine, il cer-
vello non ha ancora avuto il tempo per integrarele nuove Se il ripassod ben organizzato,il grafico della figura
informazioni assimilate,specialmentele ultime. Ha biso- l8 ne risulta modificato e la memoriapud esseremante-
gno di alcuni minuti per operare le interconnessionidella nuta al pit alto livello raggiuntodopo chelo studiod sta-
nuova materia e poi < assorbirla >. to completato.Per ottenerequestorisultato d necessario
La flessioneche seguealla breve curva in alto d molto intraprendere un precisoprogrammadi ripassi,mettendoli
brusca nelle ventiquattro ore successivea un periodo di in pratica semprepoco prima che la memoriacominci a
studio di un'ora, almeno I'ottanta per cento delle infor- diminuire. Per esempio,il primo ripassodovrebbeavve-
mazioni dettagliateva perduta. Questaenormecaduta della nire circa dieciminuti dopo un periododi apprendimento
quantite di nozioni ricordatedeveesserepreyenuta,e que- di un'ora e dovrebbedurare dieci minuti. Il ripassocon-
sto d possibilese si utilizzano tecnichedi ripasso adatte. serverdla memoriaper un giorno, quando dovrebbeso-
pravvenireil successivo ripassodi una durata compresa

54 55
H
r+:A:d F;i*a=,fu$iilr
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gF$FiiiB
i liiFgFFiFliliiiFgF
direzione del tempo >
tempo trascorso
l' ripasso 2" rioasso 3o ripasso 4' ripasso 5o ripasso ulteriori ripassi
(dopo l0 minuri) _ 24 op - I settimana -lmese se necessari
-6mesi

o
o

o
areadi conoscenza
del soggetto bt)
che ripassa
N

d
o

I giorno 2 giorni

Figura 21. Il grafico raffigura come un ripasso intervallato in manie-


ra adeguafapud mantenerela memoria a un livello costantementealto.
moria in generale.Qualunqueinformazionenuova, setra-
scurata, non sari trattenuta a un livello conscio e non con-
tribuiri alla formazione di nuove connessionimnemoni-
che. La memoria d un procedimentoche si basa sull'asso-
ciazionee sulla relazione;meno elementici sono nel < de-
posito della memoria >>,minore sarirla possibilitdper ele- 6

menti nuovi di essereregistrati e collegati.


Per una persona che ripassa,invece, i vantaggi sono
enormi. Quanto piir il soggettocura il proprio corpus di !

informazioni, tanto maggioresari Ia sua capaciti di assi-


milare nozioni nuove e utilizzare quelle gid acquisite.Al
momento dello studio, la crescentequantiti delle cono-
scenzea sua disposizionegli permetterirdi assorbiremol-
to piu facilmentele informazioni nuove (v. fig. 2l). Il pro-
cedimentod molto simile a quello della palla di neve che
rotola: quanto piir la palla di neve rotola tanto piu rapi-
damentesi ingrossa,continuando a rotolare per I'impeto o 25 50 75 100
etd in anni
della propria azione.
Figura22. Il grafico indica i risultati standard della valutazionedelle
attitudini mentali nel casodel soggettoche invecchia.Si ritiene che dopo
Ripasso, capacith mentale ed etir aver raggiunto I'apice nel periodo compresotra i diciotto e i venticin-
que anni, approssimativamente, le attitudini mentali subiscanoun de-
clino lento ma regolare.
Si ritiene normalmenteche i punteggidel Ql, la capa-
citd di ricordare, I'abilith nel coglierei rapporti spaziali,
la velocitirpercettiva,la rapiditd di giudizio, I'induzione,
il collegamentodi figure diverse,la memoria associativa,
il livello e la prontezzaintellettuali, I'elasticiti semantica, 2. Le personeche hanno preso parte agli esperimentiche
I'intelligenzaformale e generale,ecc. diminuiscano dopo hanno dato per risultato questecifre scoraggiantiera-
aver raggiunto il loro apiqein un'etd che varia tra i diciot- no state educatein maniera tradizionale e, nella mag-
to e i venticinqueanni (v. fie. 22). Nonostantela validitd gior parte deicasi, non avevanoutilizzatotecnicheade-
di questi dati, due importanti fattori devono esserepresi guate per I'apprendimento, il ripasso e la memoria.
in considerazione.
La figura 22 mostra come questo tipo di < condizio-
l. Il declino delle capacitirmentali nel corso della vita oscil- namento > mentaleavrebbedovuto mantenersia un livel-
la tra il cinque e il dieci per cento. Se lo si considera lo molto bassoper un numero crescentedi anni. In altre
in rapporto alle enormi capacitirdel cervello risulterd parole le reali capacitdintellettuali del soggettosarebbero
insignificante. rimaste ( congelate in magazzino >>.Non d sorprendente

58 59
che una mente cosi inutilizzata peggiorileggermentedopo di ammettere un peggioramentodovuto al passaredegli
venti, trenta, quarant'anni di cattivo utilizzo, o addirittu- anni. Molto spessola loro capaciti di ricordare d totale,
ra di non utilizzo; d sorprendente,semmai, che riesca a e il grado di comprensionee,assimilazionedi conoscenze
funzionare come funziona! nuove superadi gran lunga quello di menti altrettantovi-
Se, d'altra parte, la mente fosseusatain modo conti- vaci, ma piir giovani e con minore esperienza.
nuativo e le sue capacitirfossero sempre pii sviluppate, Studiandoil funzionamentodella mente umana si d er-
I'effetto sul grafico in rapporto all'etd risulterebbescon- roneamenteritenuto che il declinoche sopraggiungecon
volgente.Un esempiod fornito da quelle personegid an- I'et2rsia < naturale >>e inevitabile.In realti uno studio piu
ziane che rimangono attive e intraprendentirifiutandosi approfondito dei soggettiesaminatipermetterebbedi sco-
prire che le capacitdmentali potrebberoessereaccresciute
invece che peggiorate.

Sistemispecialidi memoria: mnemonica(Test 4)

Fin dai tempi degli antichi greci ci sono stati casi di


individui che impressionavano i loro simili dando prove
di memoria veramentesorprendenti.Costoro erano in gra-
do di ricordareelenchidi centinaiadi nomi, prima in un
ordine, poi nell'ordineinversoe infine in qualsiasiordi-
ne; date e numeri; nomi e facce.Erano anche capacidi
E
esibirsiin specialiimpresemnemonichecome quelladi me-
morizzare in modo perfetto intere aree del sapere.
Nella maggior parte dei casi questi soggetti utilizzava-
6
no specialitenichedi memorizzazione,definite mnemoni-
che.Tradizionalmentequestetecnichevenivanoconsiderate
alla streguadi semplicitrucchi, e solo recentementesi d cam-
biata opinione al riguardo. Ci si d resi conto che i metodi
che danno la possibilitirdi ricordarequalcosapiir facilmente
e piir velocemente nello stadioinizialee che permettonopoi
0 25 50 7:, 100 di conservarele nozioni acquisiteper un tempo piu lungo
et d in anni devono esserequalcosadi piu che semplici trucchi.
Le attuali conoscenzesul modo in cui funziona la no-
Figura 23. I grafici come quello riporlato alla figura 22 sono basati stra mentedimostranoche questetecnichesono in effetti
su statistichedi personeche hanno seguito metodi di apprendimento strettamentecollegateai meccanismidi basedel cervello.
tradizionali. Un essereumano, per natura, tenderebbea migliorare le
suecapacithcon I'eth se i suoi metodi di apprendimentoassecondasse-
Di conseguenzasi d cominciato a usarlee insegnarlenelle
ro e coadiuvasseroil funzionamenlo nalurale del cervello. universitire nellescuole.considerandole come aiuti inte-

60 6l
grativi nei procedimenti di apprendimentogenerale.I ri- in rima con i numeri. Se I'associazionefunziona sara fa-
sultati ottenuti nel campo della memoria sono davverono- cile risponderea una domanda del tipo: < Quale parola
tevoli, e la gamma delle tecniche d vasta. e collegata al numero tre?>>.In primo luogo si ricorderi
In questo capitolo illustrero la teoria di base delle di- automaticamentela parola chiave in rima con il numero,
versetecnichemnemonichee presenterdun sistemamolto ciod < re )); successivamente si ripercorrerd il cammino del-
sempliceche permette di ricordare fino a dieci elementi. I'associazionere-gatto arrivando a ricordare la parola ri-
chiesta (v. fig. 24).
Assumiamo che i dieci elementisiano i sesuenti: La cosaimportante in questocome in ogni altro siste-
ma mnemonicod di assicurarsiche la parola chiavee quella
I tavolo
2 pium a da ricordare siano associatein modo totale e certo. Per
3 gatto ottenerequesto risultato, l'associazionedeve avereuna o
4 foglia pit delle seguenticonnotazioni:
5 ragazza - Esagerata.L'immagine che risulta dall'associazio-
6 arancia
7 aulomobile
ne deve dare un'idea di eccezionalitd.
8 matita - Assurda. L'elementocomico e umoristicostimola la
9 camicia memoria.
l0 poker - Sessuale.Seil sessopuo in qualchemodo servireda
Per ricordare questevoci d necessariodisporredi qual- spunto, mettetecelo.
che sistemache ci dia la possibilitedi usareil potere asso- - Volgare.Anche le coseoscenesono ricordate con ec-
ciativo della memoria, in modo da metterein relazionei cezionalefacilitd.
vari elementicon i numeri corrispondenti. - Sensuale.Stessocaso del sesso;i sensielementaridel
Il miglior sistemad quello del numero-rima,in cui a corpo contribuiranno a formare un'immagine indelebile.
ogni numero corrispondeuna parola in rima. -- Mobile. Un'immaginc che si muove rimane impres-
sa piu a lungo di una statica.
Le parole chiavein rima sono: - Colorata. Un colore brillante e bizzarro non si di-
mentica.
I Bruno - Fonlasiosa. La fantasia aiuta sempre.
2 bue * Pura. I due elementi dovranno esserecollegati con
3re
4 matto il minore utilizzo di parole possibili. I legami troppo ela-
5 lingue ( borati. astratti o confusi sono un ostacolo.
6 dbi E importante, nel corso del processoassociativo,ave-
7 ghette
E risotto
re un'immaginementalemolto chiara davanti al nostro oc-
9 Giove chio interiore. Per ottenerequestorisultato d utile chiu-
l0 gr ec i, dere gli occhi e proiettare I'immagine sulla parte interna
della palpebra.
Per ricordare la prima lista di parole d necessariocol- Proviamo a farlo con le dieciparole del nostro esempio:
legarlein qualcheparticolaremaniera con le parole chiave

62 63
num. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
U
od

(\o BRI.JNO BUE RE MATTO LINGUE DEI CHETTE RISOTTO CIOVE GRECI

I
I
I
I
II I
I I
o
TAVOLO PIUM A CATTO F OGLIA RAC|AZZA ARANCIA MA TITA C A MIC IA POKER
AUTOMOBILE

Figura 24. Il sistemamnemonico numero-rima.

3 i ;its $;;i ' r gfi


e i ;' :'gqi;,igg sqsP t a=
;i ;3*.i ;5ET
$E"s iq:5 F6Ei5:is'
-*a:3g3a re*e EiE ir 3ilie Eu- ii=ial
: E n 3 6 6 t F l i F F E N ;=3 q 'F : 3 i i gu
Fa i l E+1= F = '[il + iE : i
Xt
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dde o-'o =H6
F3fr
p:H
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x- o3 d o :a , 3qg i ie , 3.
!U f; c 3 E 3 ;:t ? ?= F
tl Fi i3a ; *[; ! F ?
o\ s? ?E f , F F ?a? F' T f
Parole chiave in rtma Parole collegate
l0 greci - poker
Sono stati gli antichi greci a inventare il gioco del po-
ker; siatepure volgari nell'immaginarechecosasi gio-
cavano.
Con un po' di pratica questo sistemapermetteredi ri-
cordare elenchiformati da dieci parole semprediverse;le
parole chiave in rima restanocostanti, mentre le associa-
zioni cambiano.
Come abbiamo gi?rdetto esistono molti altri sistemi
mnemonici,altrettantosemplicie facili da usare.Sono par-
ticolarmenteutili il Major System,che di la possibilitddi
ricordarepiir di mille elementicon il metodo numero-rima
e il sistemanome-visoche aiuta a evitare I'imbarazzante
e diffusa abitudine di non riuscire a ricordare i nomi e le
facce delle personeincontrate.

Parole chiave e concetti del ricordare

Abbiamo visto come la memoria d in primo luogo un


procedimento che si basa su associazionie collegamenti
e che in gran parte fa capo a parole e concetti chiave ade-
guatamenteintrodotti.
I tre capitoli che seguonosono dedicati alle parole chia-
ve e ai modelli di collegamentocreativi che, a loro volta,
hanno strettamentea che fare con Ia pratica del ricordare
e la memoria. Quanto i stato espostoin questo capitolo
dovrir essereriesaminatodopo aver letto i capitoli seguenti'

Il prospettodella paginaa fianco vipermetterd di eser-


citarvi col sistemamnemonico numero- rima.

l0

66
4
Gli appunti

A: PAROLE CHIAVE

a Esercizio sulle parole chiave; risposte tipiche


a Parole e concetti chiave per creare e ricordare
a La memoria: differenze tra appunti tradizionali e ap-
punti in forma di parole chiave.
All'avanguardianel campo degli appunti: dalle parole
chiave alle mappe mentali
Esercizioe discussione

lmmaginate che il vostro hobby sia leggereracconti e


che ne leggiatealmento cinque al giorno, prendendo ap-
punti in modo da non dimenticarli. Immaginatepoi di uti-
lizzare un sistemadi archivio a schedeche vi consentadi
ricordare esattamenteogni racconto. A ciascunocorrispon-
derd una schedaautore-titolo e una schedaper i capover-
si. In queste schede-capoversoregistrate una parola o
espressionechiave principale e una secondaria.Le paro-
lelespressionichiave sono presedirettamentedal testo, op-
pure sono di vostra creazione:in ogni caso risultano par-
ticolarmenteefficaci nel riassumereil contenuto del rac-
conto.
lmmaginate ancora che il vostro decimillesimoracconto
sia Kusa-Hibari di Lafcadio Hearne, e che la vostra sche-
da autore-titolo sia gid pronta.
Leggeteora il racconto alla pagina seguente.Ai fini
dell'esercizioinseritenell'appositospazioa pagina 76 due
parole o sequenzedi parole che esprimanorispettivamen-
te I'idea principale e quella secondariae che siano atte a
stimolarela memoria nell'ambito del capoversostesso.La-
vorate soltanto sui primi cinque capoversi.

7l
Kusa-Hibari nare. Eppure, alta o bassache sia, quella voce conserva
di Lafcadio Heurne una forza di penetrazioneche ha qualcosadi inquietan-
tc... L'atomo canta cosi per tutta la notte: tace soltanto
La suagabbiae alta esattamente due pollici giappone- all'alba, quando le campanedel tempio annuncianoil
si ed e larga uno e mezzo:la punta del mio mignolo riesce giorno.
appenaa passareattraversola porticina di legnoche si apre E il suo minuscolocanto d un canto d'amore, un amo-
ruotandosu un perno. Lui pero ha una quantitddi spazio re indefinitoper qualcosadi invisibilee sconosciuto. E pra-
a disposizione all'inte.rnodellagabbia,spazioper passeg- ticamenteimpossibileche in questasua vita abbia mai vi-
giare,saltare,volare.E cosipiccoloche, persinoguardando sto o conosciutoqualcosa.Neppurei suoi antenati,gene-
molto attentamenteattraversole paretidi garzabruna, lo razionie generazionifa, possonoaversaputoqualcosadella
si intravedeappena.Devo sempregiraree rigirarela gab- vita notturna nei campi, del significatod'amore del can-
bia parecchievolte e in piena luce prima di riuscirea sco- to. Le loro uova si schiudevanoin un vasod'argilla, nella
prire dov'd. Di solito lo trovo che si riposa in uno degli bottegadi un mercantedi insetti,e da quel momento la
angoli superiori,aggrappatoa testain giu al suo soffitto gabbiaera la loro unica abitazione.Ma lui canta il canto
di garza. della sua razza comelo si cantavamiliardi di anni fa, ed
Provatea immaginareun grillo grossopiu o meno come d un canto cosi perfetto che si direbbeconoscail signifi-
una comune zanzara,con le antennemolto piu lunghe del cato di ogni nota. Di sicuronon lo ha imparatoda nessu-
corpo, e cosi fini da potersidistingueresoltantoconlrolu- no: d un cantochevienedalla memoriaorganica,una me-
ce. Il suo nome giapponesed Kusa-Hibari,allodoladei pra- moria profonda e vaga che appartienea milioni e milioni
ti. Il suo valoredi mercatoequivaleprecisamente a dodici di vite, e la sua larva gid cantavasullecolline, tra I'erba
centesimi,e ciod molto piir del suo pesoin oro. Dodici cen- bagnatadalla rugiadanotturna. Allora il canto gli recava
tesimi per un cosino cosi insignificante!... amore e morte. La morte e ormai dimenticata,restasol-
Di giorno dorme, oppure medita, quandonon d occu- tanto I'amore. Ed e per questoche canta: per una sposa
pato con la fetta di melanzanafrescao di cetriolo che ogni che non verra.
mattina bisognacacciareaforza dentro la gabbia...tenerlo Cosi, il suo desiderioe inconsciamente retrospettivo:
pulito e dargli da mangiaree abbastanzaproblematico:se il suo grido e rivolto alla polveredel passato,e un richia-
lo vedeste,potrestepensareche e assurdodarsi tanta pena mo indirizzatoal silenzioe agli dei affincheconcedanoal
per una creaturacosi paradossalmente piccola. tempo di ritornare...Cli amanti umani fanno esattamen-
Ma al tramonto la sua anima infinitesimasi desta,e te lo stesso,senzasaperlo.Dicono che la loro illusionee
allora la stanzasi impregnapian piano di una musicade- un ideale,e questoloro ideale,dopo tutto, non e che il
licata e irreale,incredibilmentedolce: un sottilegorgoglio, simbolodi un'esperienza dellarazza,uno spettrodellame-
un trillo argentinocomedi minutissimicampanellielettri- moria organica.Il presentedei vivi ha ben poco da sparti-
ci. Con I'avanzaredell'oscuritdil suono si fa ancora piu re con tutto cio... Forseanchequestoatomo ha un ideale,
dolce,talvolta raggiungeuna tale intensitdche la casain- o almeno un fondamentodi ideale. In ogni caso, il suo
tera pare vibrare assiemea questarisonanzafatata. Al- minuscolodesideriod costrettoa emettereinvano il suo
tre volte, invece,si assottigliasemprepiir fino a diventare lamento.
un filo di voce, il piu impercettibileche si possaimmagi- D'altronde,non d certo colpa mia. Mi avevanoavver-
1)
t)
tito che se gli avessidato una compagnaavrebbecessato Hana la cameriera.Dice che non d vero che si e dimenti-
di cantaree sarebbemorto presto.Tuttavia, notte dopo cata del piccolino;il fatto e che non c'eranopiu melanza-
notte, il suo trillo senzarisposta,dolce e supplichevole, ne. E non le e mai passatoper la mentedi sostituirlecon
mi colpivacome un rimprovero.Alla fine divento un'os- una fetta di cipolla,o di cetriolo!... Ho rivolto paroledi
sessione, una calamite,un tormento per la mia coscienza. biasimocontro Hana la cameriera.e lei si e mostratado-
Ccrcaidi comprareuna femmina,ma la stagioneera troppo verosamente contrita. Ma la musicafatata ormai taceva,
avanzata:. non c'erano piu Kusa-Hibari in vendita, n6 ma- e il silenzioe colmo di rimprovero, e la stanzae fredda,
schin6 femmine.Il mercantedi insettiavevariso nel dire: nonostantela stufa.
< Sarebbedovuto morire attorno al ventesimogiorno del E assurdo...Ho resoinfeliceuna poveraragazzaa cau-
nono mese>. Era giir il secondogiorno del decimo mese. sa di un insettogrossoquanto metd di un granellod'or-
Ma il mercantedi insetti non sapevache io nello studio zo! Lo spegnersidi quell'esistenza cosi infinitesimalemi
ho una buona stufa, e che la temperaturasi manteneva ha turbato piu di quanto ritenessipossibile...Certo, an-
costanteal di sopradei venti gradi. Di conseguenza, la mia che soltantopensarealle necessitd di una creatura - per-
allodola dei prati cantaancoraadessoche siamo vicini alla sino le necessitddi un grillo - puo insensibilmente susci-
fine dell'undicesimomese,e spero di mantenerlain vita tare un interessedell'immaginazione, un attaccamentodi
fino all'inizio del grandefreddo. Comunque,tutti quelli cui si divienecoscientisoltantoquandoil rapporto si spez-
della sua generazione sono probabilmentegid morti: non za.Epoi, nelsilenziodella notte, I'incantodi quellavoce
potrei trovargli una compagnan6 per amorene per forza. delicataavevaesercitatosu di me un potere enorme.Mi
E sedovessiliberarloper consentirglidi cercarsela da solo parlavadi un'esistenza minuscola,chedipendevadallamia
non sopravviverebbe neppureuna notte, fosseanchecosi volontd e dal mio piacereegoistico,quasi potessielargire
fortunato da sfuggire,duranteil giorno, alle insidienatu- favori come un dio. E mi dicevache quell'atomodi larva
rali del giardino,alle formiche,ai centopiedi,agli spaven- nella sua gabbietta,e l'atomo di larva dentro di me, era-
tosi ragni di terra. no uniti per semprenella profonda vastitddell'essere... E
Ieri sera,il ventinovedell'undicesimo mese,mentreero poi pensarea quellacreaturinaaffamata e assetata,notte
sedutoa tavolino mi e presauna stranasensazione, come dopo notte, giorno dopo giorno, mentrei pensieridel suo
un'impressionedi vuoto nella stanza.Allora mi sono ac- dio e custodeeranodediti a intessere sogni!. .. E comeaveva
corto che la mia allodoladei prati taceva,contrariamente cantatocoraggiosamente fino alla fine, nonostantetutto.
al suo solito. Mi sono avvicinatoalla gabbia silenziosae Una fine atroce,si era persinodivorato le zampe!...Che
l'ho trovato morto vicino a un pezzodi melanzanasecca, gli dei concedanoil perdono a tutti noi, soprattuttoad
dura e grigia come una pietra. Era evidenteche non era Hana la cameriera!
stato nutrito per tre o quattro giorni. Eppure soltantola Dopo tutto, perd, divorarsile zampeper la fame non
notte precedenteaveva cantato cosi meravigliosamente e quanto di peggiopossaaccaderea una creaturaperse-
bene.E io stupidoche Io avevocredutopiu felicedel soli- guitata dal dono del canto. Vi sono < grilli > umani che
to. Era il mio allievo Aki, che ama gli insetti,a nutrirlo pur di cantaresarebberodispostia divorarsi il cuore.
tutti i giorni. Ma Aki e andatoin campagnaper una setti-
mana,e l'incaricodi prendersicura dell'allodoladei prati
d passatoad Hana, la cameriera.Non e molto sensibile,

1A
75
Ao
Parole o frasi chiaveche esprimonoidee principali e capoverso anlma sottile gorgoglio
m u si ca la casa pare vibrare
secondariein Kusu-Hibari: ca m p a n e l l ie l e ttr i ci forza di penetrazione
a to m o a l l 'a l b a
pr inc ipale secondaria
5 " ca p o ve r so Amore vi ta n o ttu r n a
l o c apov c r s o d 'a m o r e m e r ca n ted 'i n se tti
l e co l l i n e significato
M o r te amore e morte
2 ' ' c apov c r s o

-l' capoverso
Di tutte le parolefornite dagli studentisono statescel-
-l'' cnpoverso te, per ciascunasezione,le seguenti:
5 ' c apov er s o
p r i n ci p a l e secondaria

I " capoverso p o r ta d i l e g n o sco p r r r ed o v'd


Qui di seguitotrovereteparolee frasi chiavecampio- 2o capol'erso p e so i n o r o m e r ca to
ne ricavatedagli appuliti di studentiche hanno eseguito
questoesercizioin precedenza. Confrontatelebrevemen- 3 o ca p o ve r so occupato pena
te con le vostre e analizzatei risultati. 4 'ca p o ve r so anlnla a l l 'a l b a
5 'ca p o ve r so An r o r e vl ta n o ttu r n a
Parole e frasi chiave suggeritedagli studenti

pr inc ipale secondaria ln seguitosi e chiestoagli studentidi spiegareperch6,


l ' c apov er s o la s ua gabbia due pollici giapponesi nell'ambitodell'esercizio, eranostatescelteproprio quel-
por t a di legno ruotando su un perno le paroleo frasi e non altre. In generele rispostecontene-
sot'l'ittodi garza una quantita di spazio
pic c olo ins et t o
vano locuzionidel genere:< belleimmagini )), (( stimola-
s c o p r i r e d o v 'e '
no la fantasia), ( descrittiva)), ( appropriata), < utile
2" capoverso grillo allodola dei prati per ricordare)), (( evocatrice) e cosi via.
peso ln oro dodici centesimi
ant enne mercato Solo uno studentesu cinquantaha capito il perchedi
Kus a- Hibar i insignificante quellascelta:ai fini dell'eserciziola serieera un disastro.
3" capoverso dorme melanzanafresca Per comprendernela ragione,bisognaimmaginareil
t ener lo pulit o e d a r g l i momento in cui, a qualcheanno di distanzadalla lettura,
da mangiare pena andretea consultarenuovamentegli appunti allo scopo
occupato medita
piccola
di ricordareil racconto. Immaginateche alcuni amici vi
assurdo
abbiano giocato un tiro mancino e abbiano tirato fuori
dall'archiviole schede-titolo di qualcheracconto,sfidan-
dovi a ricordarneautoree titolo. Non avretealcunospun-

76
to di partenza per capire a quale racconto le schedesi ri-
feriscanoe vi dovreteaffidare interamentea esseaffinche
vi restituiscanole immagini giuste.
Nel caso dellg parole chiavesopra selezionate proba-
bilmente saretecostrettia collegarlein un determinato i ltl()rnla/tonc
In! h rotl ir a
la inlor rll.l/i{!ilr
lc rien)a..L
\crlg(tilo
nallo.tc\\o
rul(tilltli(rrDcrl
ordinc In rlri \o
modo. ( Porta di legno >, che d un'espressione generica, ilo.rxl. iilghioltitc

acquisterduna sfumatura< gialla > nel momento in cui


leggerete< scopriredov'd >. Le due espressioni che seguo-
no, ( pesoin oro )) e ( mercato >, confermerannola vo-
stra idea,aggiundendoun ulterioretocco di intrigo e sug-
gerendoun'attivitd criminale.Le tre parole seguenti,( oc-
cupato )), (( pena > e < anima )), potrebberocondurvi a Figura 25. Schemaraffigurante le parole chiave per ricordare.
supporreche uno dei personaggi,forse I'eroestesso,si tro-
va in difficoltir. Cosi la tensioneaumentavia via che la
trama si arricchiscee ci si avvicina< all'alba )), ovviamente Una parolacreativad una parola particolarmente evo-
un momentoimportantee ricco di suspense. Le ultime due catrice,che stimola la formazionedi immagini. Tuttavia
chiavi,( amore > e < vita notturna >, potrebberoaggiun- essae assaipiir genericadi quanto non lo sia una parola
gereun tratto romantico o piccanteall'intera vicenda.Il chiave per ricordare,che e inveceorientata in una dire-
che costituirebbeun incentivoa passarein rassegnale re- zione ben precisa.Parole come ( trasudare>>e <<bizzar-
stanti parole chiave,alla ricercadi ulteriori avventureed ro ) sono particolarmente evocatrici,ma non sono neces-
emozioni! Avrete cosi creato un racconto nuovo e inte- sariamentecollegatea un'immaginespecifica(v. fig. 26).
ressante,senzaricordarvi nulla di quello originale.
Per qualchestranomotivo, parole che allora pareva-
mo decisamente efficaci non si sono dimostrateadatte a
richiamarealla memoriail racconto.Questosi spiegapren-
dendo in considerazione la differenzatra i due ordini di
parole chiave,quelleper ricordaree quelle per creare,e
il modo in cui esseinteragisconoquando d trascorsoun
certo lassodi tempo.
Una parola o espressione chiavefunziona come un im-
buto che inghiotteun'ampia sferadi immagini particola-
ri. All'occorrenzaessariemetteautomaticamentequelle
stesseimmagini. In generesitratta di un verbo o di un so-
stantivoforte, circondatosecondoil casoda (altri) agget-
tivi o avverbi chiave(v. fig. 25).

Figura 26. Una parolacrealivaproiettaassociazioni


in tutle le direzioni.

78 79
tra paroleper crearee parole per
Oltre alla dil'f'erenza altri. (Anchc seduc pcrsonevivono assiemela stessaespe-
ricordarc,e neccssario considerarela natura delle parole ricnza,essela vivono tuttavia in modi affatto diversi.I
stesseconlc la natura del cc'rve'llo che ne [a uso. ','iveun'cspcricnz-adi cui B e protagonista,mentre B vive
Tutte lc parolc sono plrrridirezionali,il che signil'ica un'esperienza di cui ul e protagortista.) Nello stessomodo
semplicemertte che'ciascuna di essed comeun piccolocen- i concettiche ciascunodi noi associaa una parola qual-
tro da cui si dip:rrtononurnerosissimi piccoliuncini. Ogni siasinon sarannouguali a quelli di nessunaltro. Persino
uncinosi appigliaa un'altraparola,cosicche ciascunadelle una parola scmf licc conrc(( foglia >)evocaimmagini dif-
due paroleche compongonola nuova coppiaacquistaun t'crentia secondadi chi la leggco I'ascolta.Una persona
significatoleggermente diverso.A esempiola parola (( cor- il cui colore prcf'eritoc il vcrdepotra immaginareil verde
))
rere si puo appigliarein manieradifferentenell'ambito delle foglic, mentre chi prcdiligeiI marrone penserAalla
di espressioni quali ( corr-ere
con le ali ai piedi > e < il ra- bellezzadell'autunno.Qualcunoche si sia ferito cadendo
gionamentodeve correreper forza >. da un albero assoceraalla foglia la sensazione della pau-
ra. Un giardiniere' potra provare tutta una serie di emo-
zioni legateal piacere di vcder crescere le foglie e al pen-
siero di doverle rastrellare quando cadono dalla pianta.
Si potrebbecontinuareall'infinito senzariuscircancora
a completarela sferadelleassociazioni chc ciascunlettore
puo collegareal proprio concettodi foglia.
Ogni cervellod, per sua natura, nello stessotempo crea-
tivo e creatoredi senso,e lo d in manieraesclusivaalme-
no quanto le immagini che crca per se stesso.Di conse-
guenzail cervellosaririnclinea ( raccontarsi> storiein-
teressantie piacevoli,comc ci accadein sogno,sia a occhi
aperti sia durante il sonno.
A questopunto i motivi del fallimentodelleparoleper
crearee per ricordaresceltein Kusa-Hibarl dovrebberoes-
serepiu evidenti.Nel trovarsidi fronte a ciascunaparola
o espressione pluridirezionale, la menteha automaticamen-
Figura 27. Raffigurazione della pluridirezionaliti di una parola. te raccoltoi piu ovvii tra gli uncini di collegamento,quelli
che ispiravanoun maggior numero di immagini, oppure
avevano maggior senso. Percio la mente e stata guidata
A corollario della natura pluridirezionaledelle paro- in direzionedella creativitirpiuttosto che della memoria'
le, bisognatenerconto del fatto che ogni cervellod diver- Il raccontoche sene d ricavatoera si interessante, ma ben
so da un altro. Come abbiamoindicatonel primo capito- poco valido ai fini di ricordareI'originale.
lo, il numero di collegamentiche il cervellc'e in grado di
effettuaredentro di s d quasi illimitato. Inoltre ciascun
individuo conduceuna vita molto diversada quella degli

80 8l
ze e sensazioni.Pensatea esempioall'insiemedi immagi-
ni che invadono la nostra mentequando leggiamola pa-
rola < bambino >.
In che modo, allora, I'accettazione di questi fatti ri-
guardanti la memoria in forma di concettichiaveinflui-
l iigt r r a 2ll. Ralligr r r az ioncdi , , c o l l e g a m e n t is h a g l i a l i > l r a u n a s e r i e scesull'atteggiamento che assumiamonei confronti della
d i par olc c hiav c . strutturazionedegli appunti?
Siamo cosiabituati a esprimercioralmenteo per iscritto
facendouso di parole, da esserciformati I'errato pregiu-
Le parole chiaveper ricordareavrebberocostrettola dizio secondocui la tipica strutturaa periodi e il metodo
mentea effettuarei collegamentigiusti nella giustadire- miglioreper ricordareconcettie immaginiverbali.Di con-
zione,consentendole cosi di ricreareil raccorrtoanchese seguenzala stragrandemaggioranzadegli studenti,e per-
questoera statodimenticatoagli effettidi ogni altro scopo. sino degli universitariad alto livello, ha semprepresoap-
punti seguendoil comune metodo < letterario>, sul ge-
neredi quelloriportatonell'esempio alla pagina85. In esso
sono riprodotti gli appunti di uno studenteuniversitario
giudicati < buoni > dal suo professore.
Le ultime novitirnel campo dei concettichiaveb della
memoriahannodimostratocomein questotipo di appunti
Figur a 29. l) ir ez i' ne s eguit adalle g i u s t ea s s 'c i a z i o n iq u a n d 's i i f a t -
to uso di parole chiave adalte a slimolare la memoria.
il novantaper centodelleparolesia irrilevanteallo scopo
di ricordarequalcosa.Esaminandopiu da vicino gli ap-
punti tradizionali,la cifra, chee gid spaventosamente alta,
sale ulteriormente:

Appunti a chiave e appunti tradizionali l. Si perdetemponel registrare paroleche non hannones-


sun pesoai fini della memoria(perditastimata:9090).
Il corpo centraledella memoria di un individuo ha la 2. Si perde tempo nel rileggerequestestesseparole fon-
medesimanatura che e alla basedi concettichiave. Non damentalmenteinutili (perdita stimata: 90Vo).
si tratta, come spessosi ritiene,di un procedimentolette- 3. Si perdetempo nel cercarele vere parole chiave,poi-
rale, parola per parola. Quando una personadescriveun chd di solito non sono contrassegnate in alcun modo
libro cheha letto oppureun luogocheha visitato,non < ri- e si confondono con altre parole inutili.
legge> gli elementia partire dalla propria memoria. Al 4. I collegamentitraparole chiavesono interrotti dalle pa-
contrario,si esprimeattraversoun sommarioin forma di role che le separanoI'una dall'altra. Come sappiamo,
concettichiave,schizzandoi personaggi,gli avvenimenti la memoria funziona per associazioni e qualunquein-
e i luoghipiu importantie aggiungendo via via dettaglide- terferenzacausatada paroleinutilizzabilia tale scopo
scrittivi.Nello stessomodo ciascunaparola o espressione indebolirdi collegamenti.
chiaveriporta in superficieun intero bagagliodi esperien- 5. Ogni parolachiaved separatain sensotemporaledalle

82 83
parole che la seguono.Una volta letta una parola o

-"l
un'espressione chiaveci vorrd almeno qualchesecon-
do prima di passarealla parola seguente.Quanto piu 9a*!-\.p- "r
aumentail periododi tempo che intercorretra i colle-
gamenti,tanto piu diminuiscela possibilitddi operare i'-\" \--.
\--
-
?F---\-qy
;rl+- *+* t., \
collegamentiappropriati. d;l/*--r-
6. Le parole chiavesono separatein sensospazialedalla
distanzachele dividel'una dall'altrasullapagina.Come -
accadcnel casodel tempo, quanto piu aumentala di- ) ;-l \- \--!#1, -**lr
/ J -\,--.\
stanzatra ciascunaparola, tanto piu si riduce I'even- \ -+*l
r :---s- o.}.-L { \-\'* -}*
}-
,r r-y":**r' t- <"*,".-:-\r
tualitd che si possaveriiicareun collegamentoadeguato. .--1.r.t.,.,
*-
'.--:* orry "*"-J:
_i:1,,,v. j
Un buon consigliopuo esserequellodi esercitarsi a se- o g-..-*!-!. t
\-+^: +t-'-'!' "J
\- .,XN'-\o J- r'
lezionareparoleed espressioni chiavetra gli appunti presi .-ffIs. --r a'o^!'
in precedenza durantealtri periodidi studio.A questopro- '--'.
$_ls.S-e-9rs-t!-
--l.*r'r; - Q=f
posito sard anche utile riassumerequestocapitolo sotto - a- '*;. .r^.--1- l* r - ---+aa
forma di appunti a chiave. t-.'*-r- .r-T^-'U-* '- --&Tr-.\f-
.J+ -*.--
.r+-
Inoltre si potrannoriprenderein considerazione
-* -.l u-'"1 LJr- s-
paro- -*l\- & *.-
N- -:-- * *-
le chiavee parolecreativealla lucedelleinformazioni for- 41-r -*:*-J $*-tt\l- --J*+-\
nite nel capitolo sulla memoria,in particolarenellasezio- .!^ * ':n \- ,h |:L
. rl.*-. L--$.
t}fs-fu. i.-r^ !-'\ .* \- tu
ne dedicataalle tecnichemnemoniche.Nello stessomodo ';L'?-lr
c,:!-\ r**\ E b* :--t^l-.
si potrh riesaminare il capitolosullamemoriaalla lucedelle _)^r, *.utl- L\;* **_-.&
informazioni fornite da questocapitolo,ponendoancora 6- s,J-f- \'r *-
- h- N \J *}t+.
j-L- -:
rJ,i'!-, ,---ra-1^,\ "i*H
una volta I'accentosui rapporti e le somiglianzetra tecni- ",
che mnemoniche.concettichiave e concetticreativi. ' 33P:;-j;5,:31"-
* a 4 r -'" \9*
Il grafico riepilogativosuggerisce poi un'altra impor- \*-
-I- -.;J '$*

tante considerazione. Nel caso degli appunti in forma di -* -+--r- *-\ l-tt'-u
u.!l- -^'I:*-A -:5--!-
L *
-!J<
-r
chiaveil ripassod notevolmenteagevolato,in quanto con- \-t I ti\. "-!*^!*.. "'-'L'r
'; lJ-J'ry
l,-*
sentedi sciuparemeno tempo e di ricordarein maniera L* -. ) -<viF-'6 -$- U\ ^ J- l-.
piu completa.I collegamentipiu deboli si potranno inol-
tre rafforzare piu agevolmentedurante la fase iniziale.
lnfine, i collegamentitra parole e concettichiavede-
vono sempreesseremessiin risalto. Dove e possibile,d me-
glio evitaresemplicilisteo sequenze di parolechiave.Nel
capitolo seguentesarannoapprofonditi metodi che sono
all'avanguardianelcampo dei collegamentitra parolechia- Figura 30. Esempio di appunti presi da uno studenle universitarioe
ve e nel campo della loro schematizzazione. tradizionalmentegiudicati <<buoni >.

84
MAPPE MENTALI PER RICORDARE E PENSARE
IN MODO CREATIVO

. Esercizio
. Parola scritta e parola parlata: una storia lineare
o Il cervello, una struttura basata sui contrasti
o Tecniche avanzateper appunti e progetti
Esercizio

Dopo aver letto questo paragrafo, scrivetenello spa-


zio che segueun discorsodi mezz'ora sul tema dei viaggi
nello spazio.Che abbiate finito o no, non concedetevipiu
di cinque minuti; I'esercizioverrd ripreso piir avanti nel
corso del capitolo. Annotate anchele difficoltir incontra-
te durante la stesura.

Appunti sui viaggi nello spazio:

Difficoltd incontrate:

89
Parola scritta e parola parlata: una storia lineare A. Normale struttura lineare basata sulla frase.

In questi ultimi secolisi era largamentediffusa la cre-


denza secondocui la mente umana funziona in maniera
lineare, tramite un sistemadi liste. Questa credenzaera
dovuta soprattutto al credito semprecrescenteaccordato
ai nostridue principalimezzidi comunicazione:lingua par-
lata e lingua scritta.
Nella lingua parlata la natura particolare del tempo e
dello spazioci costringea pronunciaree ascoltareuna sola
parola alla volta. Per questaragione la lingua parlata era
consideratacome un processolineareche intercorrevatra
le personeper via diretta (v. fig. 3l).

/- o\
+ - +_+ _
B. Tipica struttura a lista basatasull'ordine di importanza degli ele-
[-: me n ti .

Figura 31. ll processolineare della comunicazionetra due persone.

La linguascrittaera vista,sepossibile,comeun pro-


cessoancorpiir lineare.Non soltantoI'individuoera co-
strettoa riceveregli elementistampatisecondoun ordine
consequenziale, ma persinoi caratterieranotracciatisul
foglio in sequenze di lineee righe.
Una tale enfasidellastrutturalinearesi ripercuoteva
sui normaliprocedimenti di scritturae di annotazione.
A
scuolapraticamente tutti abbiamoimparato(e imparia-
mo ancora)a prendereappuntiordinandoliin frasi o liste

90

Figura 32. Comuni esempi di appunti < buoni >>o <<ordinati >.
verticali.(Probabilmente molti lettoriavrannopreparato La rispostad che sicuramenteil cervello non si com-
il propriodiscorsodi mezz'orasecondouno di questidue porta con le parole come se le dovessesemplicementeor-
metodi,comeindicatonellafigura32.)Si trattadi un modo ganizzarein listeo in linee.Questolo si puo verificarepen-
di pensarecosiradicatonellanostranaturachesi d fatto sando al modo in cui operanoi nostri processimentali men-
ben poco per contraddirlo. tre parliamo con qualcuno. Noterete come, pur essendo
Tuttavia,proverecentie inoppugnabilimostranocome il risultato un'unica seriedi parole, la nostra mente ospiti
il cervellosiadotatodi una quantiti di dimensionidi gran un complessoprocedimentodi classificazionee selezione.
lungasuperioree comeessoproducamolti pii modellidi Intere combinazioni di parole e di idee vengonomani-
quantosi creda.Ci6 suggerisce la presenza di un vizio di polate e collegatetra loro al fine di comunicareall'ascol-
forma all'interno della dicotomiaparola scritta-parola tatore un determinato significato.
parlata. A sua volta I'ascoltatorenon si pone di fronte a una
La tesisecondocui il cervellofunzionerebbe secondo lunga lista di parole come se si rrattassedi spaghettida
un andamentolinearein virtir dei modellidi discorsoche mangiare. Al contrario, ciascunaparola viene recepitanel-
ha sviluppatonon tienein considerazione la natura del- I'ambito del contesto formato dalle parole che le circon-
I'organismo,comedel restoaccadeai sostenitoridell'in- dano. Contemporaneamentechi riceve fornisce una sua
fallibilitddei testd'intelligenza. E facilerilevarecomele specialeinterpretazionea quelleparole, tenendoconto della
parole,nel passareda una personaall'altra, seguanoun loro natura pluridirezionalee dei propri personalimodel-
andamentolineare,ma non e questoil punto. Pifr appro- Ii di informazione, per cui I'intero processoverri sotto-
priatad inveceunadomandadel tipo: < Chegeneredi in- posto ad analisi, codificazioni e critiche.
tima relazionecon le parolesi stabilisce tra il cervellodi Probabilmenteavretenotato come alcunepersoneab-
chi parla e il cervellodi chi ascolta?>> biano reazioniinconsultenei confronti di parole che a noi
parevanopiacevolioppure innocue. Ebbene,tali reazioni
sono dovute al fatto che essecolleganoa quelle parole as-
sociazionidiversedalle nostre. Il saperloconsentiredi com-
prenderecon piir chiarezzala natura di conversazioni.di-
saccordi e fraintendimenti.
L'argomentazionea favore della parola scritta non i
a sua volta molto forte. Veniamo abituati a leggerebloc-
chi di informazioni uno dietro I'altro, in sequenza;essici
vengono presentatiin modo lineare,e di conseguenzanoi
scriviamo e prendiamo appunti secondoun metodo linea-
re. Tuttavia la presentazionelineare non d una condizio-
ne necessariaall'apprendimento, e in molti casi costitui-
sce uno svantaggio.
Figura 33. ii la rele interna delta mente, e non il sempliceordine di La mente d perfettamentein grado di fare sua un'in-
presenlazionedelle parole, a essereimportante ai fini di comprendere formazione che non venga presentatain modo lineare.
il nostro modo di enlrare in rapporto con le parole. Anzi, lo fa praticamentesempre,nella vita di tutti i gior-

92 93
ni, quando si tratti di osservaretutto cio che la circonda, Invece di partire dall'alto e di scendereverso il basso
compresealcunecomuni forme di scrittura non linearequa- seguendoun sistemadi frasi o liste, bisognerebbeiniziare
li fotografie, illustrazioni, diagrammi e cosi via. L'enor- da un'idea centraleo principalee poi ramificarla a secon-
me fiducia riposta dalla nostra societhnell'informazione da di quanto vienesuggeritodallesingoleideee dall'aspetto
lineare ha messo in ombra questa possibilitd. generaledel tema di fondo.
Il caratterenon linearedel cervellod ulteriormente con- Una mappa mentale come quella rappresentatanella
fermato dalle piu recentiricerchenel campo della biochi- figura 34 offre parecchivantaggirispettoagli appunti presi
mica, della fisiologiae della psicologia.Gli ultimi risulta- in forma lineare.
ti ottenuti rivelanonon solo che I'organismonon d linea-
l. L'idea centraleo principaleviene definita pii chiara-
re, ma addirittura che d talmente complessoe articolato
mente.
da rendere arduo qualsiasitentativo di descrizionecom-
2. L'importanza relativadi ciascunaidea viene indicata
pleta.
con precisione.Le ideeessenziali sarannopiu vicineal
centro, mentre quellemeno rilevantisarannopiu vici-
ne ai margini.
Il cervello e i metodi moderni per prendereappunti ri-
3. Il legametra iconcetti chiavesari immediatamente
conoscibilein quanto essisarannovicini e collegatifra
Se vogliamoche il cervelloaccolgal'informazionenel
loro.
modo piu efficiente possibile,l'informazione stessadeve
4. A seguitodi quanto sopra,i richiami e le revisionidi-
esserestrutturata in maniera tale da poter essereassorbita venteranno piu rapidi ed efficaci.
il piu facilmentepossibile.Ne derivache seil cervelloopera
5. La natura stessadella struttura fa si che le nuove in-
soprattutto su concetti chiave, per mezzo di collegamenti
formazioni si possanoaggiungerefacilmente,senzapa-
e di integrazioni,i nostri appunti e il nostro rapporto con
sticciarecon cancellatureo giunte.
le parole dovrebbero in molti casi essereorganizzaliin que-
6. Ogni mappa si differenzierirdalle altre sia nell'aspetto
sto modo piuttosto che secondoi tradizionalipercorsili-
sia nella sostanzae questo ne favorir?rla memorizza-
neari.
zione.
7 . Per quanto riguardaI'aspettopii creativodegliappunti,
come a esempiola preparazionedi componimenti, la
forma apertadella mappa consentireal cervellodi for-
mulare i nuovi collegamentiassaipiir rapidamente.
Facendo riferimento a questi punti, e in particolar
4q1!ilq:-\z
*.qs.. modo all'ultimo, potresteeseguireun eserciziosimile a
\wr^
quello sui viaggi nello spazio presentatoall'inizio del ca-
,-'*4,'1d-)i "o"n'
- pitolo, utilizzando pero una mappa mentale al posto del
'*V' oof
+e;;a---' metodo lineare.
ARtrJEtsICO
SeguendoI'esempio riportato nella figura 34, abboz-
Figura 34. Primo schizzo di idee inlorno a un centro. zate un discorsosul tema < io >>nello spazio ap.99'

94
Ecco alcuni elementida tenerepresentidurante lo svol-
Gli ostacoli pii frequenti nel caso del primo esercizio
gimento deli'esercizio:
comprendono:
l. Scriverein stampatello.Ai fini di una rilettura, una
ordine organlzzazrone
mappa in stampatellooffre un bagagliodi informazioni sequenza
logica distribuzionedel tempo
piir immediato, fotografico e completo. Il tempo, pe- inizio messa in risalto di concetti
raltro minimo, che si perde scrivendoin stampatellovie- fine blocchi mentali
ne ampiamente recuperato nella lettura finale. Ostacolidi questogeneresonouna direttaconseguen-
2. Distribuirele parolein stampatellosu varie righe,col- za del tentativoabbastanza diffuso di selezionaregli ar-
legandociascunariga con le altre. Quesroper garanti- gomentiele ideefondamentaliunodopoI'altro, ordinan-
re alla mappa mentale una struttura di base. doli via via chesi procedenel lavoro. [n breve,si tende
3. Organizzarele parole in < blocchi ), il che significa una a organizzare una strutturadi discorsosenzatenereconto
parola per riga. In questo modo ogni parola avrh a di- dellatotalitirdelleinformazionia disposizione. Questopor-
sposizionepiu agganci,rendendoI'annotazionepiir li- ta inevitabilmente alla confusione, nonch6ai problemiso-
bera e flessibile. pra accennati.Difatti, una nuovainformazionechesoprag-
4. Durante sforzi creativi di questanatura la mente deve giungaall'improvvisodopo unaprimaseriedi elementipuo
esserelasciatail piu libera possibile.Qualsiasiripensa- interamente pregiudicare I'approccioall'argomentoin que-
mento riguardo alla posizioneo all'inserimento degli stione.Nell'ambitodi un approcciolineareun avvenimento
elementi non farebbe che rallentare il processo.Alla del genered disastroso, mentrenel casodellamappaesso
basedi tutto c'd il principio di richiamarealla mente e semplicemente partedel processo globalee lo si pud quin-
tutto quanto essad in grado di pensarenell'ambitodi di gestirein manieraappropriata.
un'idea centrale.Poichd la mentegenerale ideepiu ve- Un altro svantaggio del metodoa listad costituitodal
locementedi quanto si possascriverle,non vi debbo- fatto di operarein contrastocon il mododi procedere del
no esserepause. In caso di pausa si noterd probabil- cervello.Le ideesi aggiungonouna all'altra non appena
mente che la pennaesitasulla pagina: nel momento stes- vengonopensate,salvopoi venireimmediatamente dimen-
so in cui ci si rende conto di cio bisognBrdriabbassare ticatementrela mentevagaallaricercadi nuoveidee.Que-
Ia pennae continuare.Nessunproblema per quanto ri- sto significasoffocaree trascuraretutte le caratteristiche
guarda I'ordine el'organizzazione; in molti casi essisa- associative e pluridirezionalidi ciascunaparola.
ranno automatici. Se cid non accade,I'ordine finale si Nel casodellamappaogni ideacostituisce una possi-
potrd mettere a punto al termine dell'esercizio. biliti del tutto aperta:la mappasi sviluppacontinuamen-
te in modo organico,senzafreni di sorta.
Ora iniziate I'esercizio. Potrebbeessere interessante paragonarei vostri eser-
Anche se questoprimo tentativo di tracciareuna mappa cizia quellidi tre studenti,riportatinellefigure35,36e 37.
vi sari parso un po' difficile, probabilmentevi sareteresi La figura35 presentala grafiadi un ragazzoquattor-
conto che si tratta di un'operazionecompletamentediversa dicennedescrittocomeabbastanza intelligente,ma disor-
da quella affrontata nel primo esercizio,come Io saranno dinato,confusionario e mentalmente disorganizzato. L'e-
gli ostacoli incontrati. sempiodi scritturalinearerappresenta i suoiappunti< mi-

96 97
gliori > e conferma la descrizioneche d stata fatta di lui.
La mappa mentaledell'inglese,che il ragazzoha eseguito
in cinque minuti, dimostra esattamenteil contrario e sug-
geriscecome spessoil nostro giudizio dipenda dal modo
in cui chiediamoa qualcuno di esprimersi.
La figura 36 riproduce la mappa mentaledisegnatada
un ragazzoche per due volte d stato bocciato in economia
alle superiori.L'insegnantelo descrivevacome affetto da
enormi problemi di organizzazionedel pensieroe di ap-
prendimento,oltrechdquasi completamenteignorantein
materia.La mappa, anch'essaeseguitain cinque minuti,
rivela esattamenteil contrario.
La figura 37 riproduce la mappa mentale eseguitada
una studentessaliceale,prossima alla maturitit, sul tema
della matematicapura. Quando la mappa vennemostrata
a un docenteuniversitario di matematica,questi credette
fossestata eseguitada uno studenteuniversitariopartico-
larmente dotato e che avesserichiestodue giorni di lavo-
ro. In realtirlaragazzaavevaimpiegato soltanto venti mi-
nuti. La mappa le avevapermessodiesprimereuna straor-
dinaria dose di creativite in un campo tradizionalmente
consideratoarido, monotono e limitato. Avrebbe potuto
essereancora migliore se ciascunariga avessecontenuto
soltanto parole isolate invece di frasi intere. Il fatto che
le parole siano state dotate di forma e dimensionesta a
indicarele possibiliti di diversificazioneconsentiteda que-
sto tipo di struttura. Il capitolo seguentecostituisceun am-
pliamento di questa idea.

98
Le mappementaliriprodottenellepaginecheseguono
illustranouna nuovatecnicap., p..riO.reappunti.
Le mappesonoquattro e riassumonoi piimi quattro
capitolidi questolibro.
Una quinta paginae statalasciatain biancoper con-
sentirvidi tracciarela vostrapersonale mappamentalere_
lativaal capitolo5.
questemappementaliparolee immaginichiave
vrv 37 ,,,
..In sono 'herY -q";
collegate.tra loro a partireda un nucleocintrale(in que_
sto casoI'argomentogenerale
riprodurreil ritrattomentare
di un capitolo)in mododa V*Y
diun'inteiastrutturadi pen-
siero.
. La teoriae il metodoche sono
alla basedi questiap_
puntischematici sonoampiamente descrittinettesezib-
niB eCdel capitolo 4 .
. Cli appuntiriguardanti ciascun /-
capitolosi possono uti-
lizzarecomeanticipazione di quantoseguira.La lertu_
h
L
ra del capitolorisulterdcosi slmplificata.
o Una volta finito un capitolo,ritornate
a considerarne
la struttura.Questovi servirida revisione, aiutandovi
a ricordarequantoaveteletto. {
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Figura 36. Meppe rncntelcrul tcmr <<economh > dircgnetedr un rr-


gezzo boccirto due volle dl'cslme di economie dcllc supcriori.
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E C: MAPPFI MENTALI: USI E METODOLOGIFI
g| AVANZATE
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E a Modelli del cervello
E 'E
gg a Tecnologiae nuoveesplorazioniall'internodi noi stessi
CC
EE a Lobo sinistroe lobo destrodel cervelloe mappementali
vl a Tecnicheavanzate
gEE" Per una piir vasta applicazionedelle tecnichedi sche-
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malizzazione.
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Modelli percettivi - cervello - menle

Ancora negli Anni Cinquanta la macchinafotografi-


ca costituivail modello idealeper la descrizionedei nostri
processipercettivie delle nostreimmagini mentali: I'obiet-
tivo della macchinafotografica corrispondevaal cristalli-
no, mentre la lastrafotograficacostituivaI'equivalentedel
cervellostesso(v. fig. 38). Questaconcezionesi d conser-
vata per qualchetempo, tuttaviae decisamente inadegua-
ta. Potreteda soli constatarneI'inadeguatezza tramfte il
seguente esercizio:chiudetegli occhi,come in generesi fa
quando si sognapigramentea occhi aperti, e immaginate
il.vostro oggettopreferito. Una volta fissataI'immagine
distintamentecon il vostro occhio interiore,eseguitele se-
guenti attivitir:
fa te l o g i r a r e d a va n r i a vo i
guardatelo dal disopra
g u a r d a r e l od a l d i so r to
cambiategli colore almeno tre volte
allontanatelo come se lo vedesteda una grande distanza
riavvicinatelo
ingranditelo a disntisura
r i m p i cci o l i te l o
cambiatenecompletantentela l'or.nra
fatelo scomparire
r i p o r ta te l o i n d i e tr o

ill
Azioni come questesi possonoeseguirescnzatroppa sta dinanzia un fasciodi raggiorientaticontro di essase-
difficolti; i dispositivie i meccanismidi una macchinafo- condo angolazionispecialiI'immaginesi ricompone.Quel
tografica non sarebberoneppurein grado di iniziare la che sorprendee che I'immaginericompostanon e piatta
serie. come una fotografia,bensiun esattoduplicatodell'origi-
nale,come fosseun fantasmatridimensionalesospesonello
spazio.Che lo si osservidall'alto,dal bassoo di lato, I'og-
getto appareesattamente nel modo in cui apparirebbeI'og-
getto reale.
Ancora piu sorprendente e il fatto che,ruotandodi no-
vantagradi la lastraolograficaoriginaria,su quellastessa
lastrasi possonofissarefino a novantaimmagini diverse,
senzache si verifichi alcuna interferenza.
Ancora un'ultima informazionesullastraordinariana-
tura di questonuovo ritrovato:persinoriducendoin fran-
cervello umano
tumi la lastraper mezzodi un martello,ogni sua particel-
la, se posta di fronte agli specialiraggi laser,riprodurrd
per intero il fantasmatridimensionale.
nervO lobo
Il modellofornito dall'ologrammaper il funzionamento
reti na
ot'rco occipitale del cervelloe quindi molto piu razionaledi quello offerto
dalla macchinafotografica.In questomodo possiamoco-
Figura 38. A differenza di quanto si credeva in passato, i meccanismi minciarea farci un'idea dellacomplessitd dell'organoche
del cervello sono assai piri complessi di quelli di una macchina foto- abbiamo in noi.
grafico.
Tuttavia, persinoun cosi raffinato prodotto tecnolo-
gico d lontano anni luce dal riprodurre le caratteristiche
davverounichedel cervello.L'ologrammasi avvicinasen-
Tecnologiamoderna z'altro moltissimoa una rappresentazione della natura tri-
dimensionaledella nostra immaginazione,tuttavia la sua
Fortunatamente i recentisviluppinell'ambitodellepiu capacithdi immagazzinamentod ridicola se paragonataai
raffinatetecnologiehanno condottoa un modellodi gran milioni di immagini che il cervellod in grado di richiama-
lunga piir esatto:I'ologramma. re istantaneamente nonch6a casaccio.Inoltre I'ologram-
Tale tecnicaconsistenello spezzarein due un raggio ma e statico,non pud eseguireesercizidirezionalidel tipo
luminosoo un raggiolasera specialeconcentrazione. Met?r prima descritto,esercizisemplicissimiper il cervello,e che
del raggiovieneorientatain direzionedellalastra,mentre tuttavia coinvolgonoil piu complessodei meccanismi.Se
I'altra mete vienefatta rimbalzaresull'immaginee in se- anche I'ologramma fosse in grado di realizzaretutto cid,
guito orientataversola prima meta del raggio;la speciale non potrebbecomunque,come inveceaccadealla nostra
lastraolograficaregistrai milioni di frammentiin cui i raggi mente,vederesestessomentrea occhi chiusicompieque-
si frantumanoduranteI'urto. Quando la lastravienepo- ste operazioni.

lt2 ll3
Quanto detto finora inducealla riflessione.Persinole

O
branchepiu avanzatedella scienzahanno compiuto ben figure geomelriche
Si possonomettere in risalto alee o parole
pochi progressiin questoche d uno dei campi piu interes-

nA)
di natura simile per mezzodi quadrati, ret-
santi della ricercaattuale. ta n g o l i , ce r ch i , e l l i ssi e cc... A e se m p i o i
triangoli possonoindicare le soluzioni pos-
si b i l i n e l l 'a m b i tod i u n m o d e l l o stu d i a top e r
la soluzionedi problemi. Le figure geome-
Mappe mentali avanzale
triche si possono anche usare per indicare
una gerarchia.A esenrpioalcuni prelerisco-
Considerandocome il cervellomanipoli piu agevolmen- no utilizzaresempreun quadrato per il cen-
te le informazioni sequestesono strutturateappositamente tro, rettangoli per Ie idee vicine al centro,
per essereassorbite,e considerandoanchele informazio- triangoli per le ideedi importanzaimmedia-
ta m e n te i n fe r i o r e e co si vi a .
ni fornite da questocapitolo riguardoalla natura dimen-
sionaledella mente,ne consegueche sardpiir sempliceca-
pire, valutaree ricordareappunti che sianodi per sestessi raa tridimensionalili creala ad arle
Tutte le ligure geometrichecitate, assieme
piir < olografici > e creativi.
Esistonomolti accorgimentiper prendereappunti di
questogenere:
LJjL-I a molte altre, possonoesseredotate di pro-
spettiva.A esempioun quadrato diventaun
cubo. Le idee contenuteentro questelbrme
< spiccheranno> cosi .sulla pagina.

crealivili/immagini
>
\ ./L--4
frecce
Si possono usare per indicare collegamenti
La creativitirsi pud combinarecon I'uso del-
le dimensioni,arnronizzandoun aspettodel-
t r a c o n c e t t ic h e c o m p a i o n o i n p a r t i d i v e r s e lo schemacon I'argomento in questione.A
?4 l \- di uno schema. Le frecce possono essere esempio,nel preparareuno schemasulla fi-

$a s em p l i c io c o n p i u r a r n i l 'i c a z i o n ie, p o s s o n o
indic a r eo p p o s t e d i r e z i o n i .
sica atomica, un uomo ha utilizzato come
centro il nucleodi un atomo circondato da-
g l i e l e ttr o n i .

colore
ll colore i particolarmenteutile a stimolare
la memoria e la creativitir.Come le frecce,

*nn
codici essopud indicare collegamentitra concetti

{+(u
Alle parole si possonoaffiancareasterischi, che si trovano in parti diversedello schema.
punt i e s c l a m a t i ri , c r o c i e p u n t i i n t e r r o g a t i -
Oppure si puo usarlo per delimitare le zone
v i as s i e m ea m o l t i a l t r i i n d i c a r o r ia l l o s c o p o p r i n ci p a l i d i u n m o d e l l o .
di m o s t r a r e c o l l e g a m e n t io a l t r e < d i m e n -

tltl L/ o
s ioni >.

n4
I 15
Lobo sinistroe lobo destrodel cervelloe mappe mentali Da qualunquepunto di vista si consideriil problema,
si tratti dellanatura delleparolee dell'informazione,del-
A questopunto sard utile prenderein considerazione la funzionedella memoria, dei modelli olografici deI cer-
il modo in cui le modernericerchesul cervelloavvalorano vello o dellepiu recentiricerchedi cui essoe stato ogget-
le questionisin qui sollevate.Prendiamoa esempiole ri- to, le conclusionialla fine sono identiche.Per sfruttare
cerchesul lobo sinistroe il lobo destrodel cervelloeffet- appienola potenzialitidel cervellod necessariotenereconto
tuate da Roger Sperrye Robert Ornstein.Come accenna- di ciascunodegli elementiche compongonoil tutto, inte-
to in precedenza, le informazioni vengonomanipolatein grandoli secondoun metodo unitario.
modo piu efficacesestrutturateappositamente per essere
assorbite.Le ricerchedi Sperrye Ornsteinpotrebberoda
sole condurre alla conclusioneche una tecnicaper pren- Mappe mentali e loro ulilizzazione
dereappunti e organizzarepensieriche sia appositamente
studiataper soddisfarele esigenzedel cervellonella loro La natura delle mappe mentali d intimamentelegata
globalitdnon dovrebbecomprenderesoltantoparole,nu- alle funzioni della mente. Le mappe si possonoutilizzare
meri, gerarchie,sequenze e linee,ma anchecolori, imma- praticamente in tutte le attivitdaventia che fare con il pcn-
gini, dimensioni,simboli e ritmi visivi: in altre parole le siero, la memoria, la progettazionee la creativit2r.La fi-
mappe mentali. gura 40 rappresenta una mappamentalesull'usodellemap-
pe mentali,e ne mostra I'ampia varietddi impieghi.Una
spiegazionedettagliatadi ciascunodegli aspettintenzio-
nati occuperebbe un intero volume;dedicheremola restante
partedel capitoloall'applicazione del metodoa mappaalla
stesuradi discorsi,alla composizionedi saggio alla pre-
parazionedi esami,nonchea riunioni, comunicatie ap-
punti.

Trasformazionedi una mappa mentalein discorso,arti-


colo ecc.

Sono molti coloro i quali, nel vedereper la prima vol-


ta una mappa mentale,danno per scontatoche non [a si
possautilizzareper nessunoscopolineare,quale a esem-
pio pronunciareun discorsoo scrivereun articolo. Nulla
di piu falso. Seritornatealla mappa mentaledi questoca-
pitolo a pagina 104,scoprireteche una tale trasformazio-
ne ha in effetti avuto luogo.
Figura 39. Psrte sinistrae parte destradel cervello. Una volta completatala mappa, le informazioni nc-

l16 n7
cessarie sonosubito-a disposizione. Tuttocio chebisogna
fared decidere I'ordinefinaresecondocui reinformuri"oni
s-tesse
verrannopresentate. Una buonamappamentalcof_
fre parecchie possibilitddi utilizzazione:
al momentoder-
la sceltasi potrdcerchiare ognizonain coloreOiuerso, nu_
merandola secondoil giustoordine.per metterlain for_
ma scrittao parlatasardsufficientedeterminarele prin_
cipaliareeda trattare,perpoi considerarl.,.puruturri.ni.
secondola logicadei coilegamenri e deileramificazioni.
In questomodosi eliminail problemadelsovrapporsi Aeite
a
stesure:la raccoltae.l,organizzazione dei dati sonogid terr
e
E minateallostadiodi mappa.Craziea questetecnichialcu-
I
4 ni studentidell'universitd di Oxfordsonoriuscitiu pr.pu_
cl
a rarei loro saggid'esamein un terzodel tempoimpiegato
E in precedenza, ottenendovotazionimigliori.

cO
t

a
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Prendereappunti
a,
a
g Quandosi prendonoappuntie consigliabile averea di_
9
E sposizione duepaginebiancheconsecuti;e:a sinistrasi an-
a
A
noterannole informazioniin forma di mappa,mentrea
e destra.visardspazioper informazionidi tipo pitr rineare
a
o grafico,quali formule,elenchispecialio diagrammi(v.
if f i g .J l ) .
.! E importantericordarecheper prendereappunti,e in
{2 particolarmodonel corsodi conferbnze, abbiimo,oprui_
l& tutto bisognodi parolee immaginichiave.
Inoltrei importantericordarechela strutturadefini_
tiva resterdnascostafino alla fine. E probabileche cia_
scunaannotazione assumaun aspettoquasidefinitivopiut-
tostochedel tutto compiuto.Le primissime parotepar_
rannoabbastanza sconclusionatefintantoch6l;argominto
dellaconferenzanon sardparese.Bisognerir avere6enchia-
ro il valoredeg.liappunticosiddetti < disordinati> rispei_
to agli appunti< ordinati >. Molti si spaventano nel ve_
dersinascere davantiagliocchiunapaginadi appuntinon

il9
lineari,pieni di freccee scarabocchi.Gli appunti ordinati Tuttavia quel che vale negliappunti e il contenuto,non
sono tradizionalmenteorganizzatiin modo linearee siste- I'aspetto.Gli appunti dall'aspettoordinato non sono tali
matico (v. capitolo precedente,fig. 32). Cli appunti di- dal punto di vistainformativo.Come si e spiegatoallepa-
sordinatisono quelli ( trasandati> che ( ricoprono tutta gine 97 e 99 le informazioni chiavesono camuffate, scoor-
la pagina > (v. fig.4l): usatoin questocontesto,l'agget- dinate e ingombredi parole irrilevantidal punto di vista
tivo < disordinato> si riferisceall'aspettoe non al con- informativo. Gli appunti dall'aspettodisordinatoforni-
tenuto. scononotiziedi gran lunga piu precise:i concettiimpor-
tanti, i collegamenti,talvolta persinole cancellaturee le
obiezioni saltanoimmediatamenteall'occhio.
ol Comunquegli appunti a mappa nella loro forma ulti-
ma sono generalmenteordinati. Raramenteoccorronopiu
I /\/ di dieci minuti perchdun'ora di appunti prenda una f,or-
l/( rna definitivasul foglio bianco.La ricostruzionefinaledella
mappa non d affatto una perdita di tempo. Se il periodo
di apprendimentoe stato organizzatoin maniera appro-
priata, tale fasefunzionerdperfettamentecome primo ri-
passo(v. pp. 55, 56, 58).

,w ffiY @(,

..- i !
Riunioni e comunicati

Spessole riunioni, e in particolarequelle indetteallo


scopo di stilareprogrammi di lavoro o di risolvereque-
stioni,degenerano in situazionitaliper cuiciascunoascolta
gli altri relatoriunicamenteper dire la sua non appenachi
@r yall'gW lo precedeha terminato il proprio intervento.In riunioni
,4 del generesi trascuranoo si tralascianomolte ottime pro-
uih+y^ postee in piu si verificanonotevoli perditedi tempo. Come
,vwl
4 l1tWr
ulteriore aggravante,le proposteche alla fine vengonoac-
tWW t cettatenon sono necessariatnente le migliori, bensiquelle
,*W^ avanzatedai membri piu influenti o da coloro che hanno
alzato la voce piu degli altri.
Figur a41. Cons igli per la dis pos i z i o n ed e g l i a p p u n t i . 1 , m e g l i o f a r u s o Problemidi questotipo si possonoevitaresechi orga-
di due paginec ont em por aneam e n t eu,n a p e r l e m a p p e r n e n t a l i 'I 'a l t r a
per informazioni pir'i lineari o grafiche. Gli appunti su corpo, menle
nizzala riunione fa uso di una strutturaa mappa menta-
e spiritrl riprodolti nell'esempioavranno probabilmentetrn aspello piri le. Il tema centraleda discuterepuo essereintrodotto sot-
< disordinato>. In realtAsono pit\ ordinati di appunti lradizionalmenle to forma di mappa essenziale, tracciatasu una lavagnasi-
c ons ider alilali. stematanellaparteanterioredellasala.Via via checiascu-

r20 l?l
no avrdterminatoil proprio intervento,gli si potrir chie- J
in forma di chiave,indicandoil punto
deredi riassumerlo
della mappa generale in cui andrd inserito. Il Metodo Buzan
lmpostareuna riunione nel modo appenadescritto per uno Studio Organico
comportai seguentivantaggi:

l. Il contributodi ciascunpartecipantevienedebitamen-
te trascrittoe registrato.
2. Non si verificanoperditedi informazioni.
3. L'importanzadellepropostesari relativaai contenuti
anzich6agli oratori.
4. Si eliminerannodigressionie lunghi sproloquipoiche A: I N T R O D U Z I O N E
vi sardmaggioreaderenzaal tema da trattare.
5. A riunioneconclusaciascunoavri a disposizione un
riassuntodellastessa in forma di mappa,per cui diffi- a Il problema di mettersi a studiare < sul serio >
cilmenteil mattinodopo avri dimenticatola maggior a Paure e riluttanze nell'affrontare i libri di testo
parte di quantod stato detto. a Problemiderivanlidall'usodelletecnichedi studio tra-
Un ulteriorevantaggiopresentato dallemappementa- dizionali
li, soprattuttoperquantoriguardagli appuntiei comuni- Nuove tecnichedi studio
cati,Ccheciascunindividuovienecostantemente e attiva-
mentecoinvoltonellaglobalitddegliavvenimenti.Un coin-
volgimentopiir completostimoleri la capacitianaliticae
critica,permetteriuna maggioreintegrazione, solleciteri
globale.
la memoriae miglioreriil livellodi comprensione

t22
Come affrontare una situazionedi studio: un problema
ancor prima di cominciare

La figura dell'entusiasta-deciso-e-ben-intenzionato-che-
studia-dalle-sei-a-mezzanotte vi e probabilmentefamilia-
re. Inizia l'avvicinamentoalla scrivanaalle sei precisee
si organizzacon cura in previsionedelleore di studio che
seguiranno.Quando ogni cosae al suo posto, riaggiusta
il tutto meticolosamente ancora una volta. Questogli di
tempo di trovarela prima scusa:si ricorda che la mattina
non e riuscitoa leggeretutto quel che c'era di interessante
nel giornale.E si rende conto che se poi deve studiared
meglio sistemarequestipiccolidettagliprima di dedicarsi
al lavoro che lo attende.
Perciosi alza dalla scrivania,dir una scorsaal giorna-
le, e nel farlo si accorgeche gli articoli interessantisono
piu numerosidi quanto pensasse dapprincipio.Nello sfo-
gliare il giornalesi imbatte anchenella paginadegli spet-
tacoli. A questopunto gli pare una buona idea program-
mare la prima pausadella serata,magari un'interessante
trasmissionedi mezz'ora tra le otte e le otto e trenta.
La trasmissioneinizia inevitabilmentealle sette.A que-
sto punto pensa:< Bene,d stata una giornata faticosae
non mancamolto all'inizio, e poi ho bisognodi riposare,
e il riposo mi aiuteraa concentrarminellostudio... > Quan-

t25
do ritorna alla scrivaniasono le settee quarantacinque, gli e andata poi tanto male. Dopo tutto si d riposato,ha
anchepercheI'inizio del programmaseguenteera piil in- fatto un'ottima cena, ha assoltogli obblighi socialicon
teressante di quanto credesse. gli amici, ha assimilatole notiziedel giorno e si i liberato
Sta ancoraindugiandoe picchiettandosul libro con fare di ogni impegno, cosi I'indomani sera alle sei...
rassicurante, quando rammentauna telefonataa un ami-
co di cui d megliosbarazzarsi prima di mettersia studiare
seriamente,come in pratica era successoper gli articoli sul ll libro di testo come minaccia
giornale.
Naturalmentela telefonatad molto piu lunga e inte- L'episodio riportato qui sopra d ridicolo, ma ha im-
ressante di quanto originariamenteprogettato,ma alla fine, plicazioniseriee significative.
versole otto e trenta, I'intrepido studentesi ritrova a ta- Da una partela storiae confortanteproprio in quanto
volino. descriveun problemacomune,confermandocosi un anti-
A questostadiodellemanovresi siededi fatto alla scri- co sospetto,e ciod che tutti siamo creativie ricchi di in-
vania, apre il libro con gran sfoggio di risolutezzae inizia ventiva,e che la sensazione di non creativitesperimentata
la lettura(di solito a partireda paginauno) proprio men- da molti d fuori luogo. Tuttavia,la creativiti mostratadallo
tre vieneassalitodai morsi della fame e dellasete.Questo studenteriluttantedell'esempionon vienemessain prati-
e un disastro,perchdsi rendeconto che quanto piu aspet- ca in manieratroppo efficace.Eppure, la fantasiae I'ori-
ta a soddisfarequestenecessitirtanto piu essesi faranno ginalitirmanifestatenell'inventarciun pretestoper non fare
impellenti,a tutto svantaggiodella concentrazione. qualcosaindicano che ciascunodi noi d in possessodi una
L'unica soluzione,la piil ovvia, d un leggerospuntino. infinitir di talenti che si possonosenz'altroapplicarepii
La preparazione si sviluppacome la strutturaassociativadi efficacemente.
una mappa mentale,e si espandein continuazione,con boc- D'altro canto, se visto da un'altra angolazioneI'epi-
coni prelibati che via via si aggiungonoal nucleo centrale sodio e scoraggiante in quanto pone I'accentosul terrore
costituitodalla fame. Lo spuntinodiventaun banchetto. sotterraneoe diffuso di cui la maggior parte di noi d vitti-
Rimossoanche quest'ultimoostacolo,il ritorno alla ma quando si trova ad affrontare un libro di testo.
scrivaniavieneaffrontato con la certezzache nulla potrd Riluttanzae paura sono frutto di un sistemascolastico
piir interferirecon il sacrificio.Di nuovo I'aspirantestu- fondato sugli esami, per cui lo studentesi vede proporre
dentescorrele prime frasi a paginauno... e si accorgedi libri incentrati sulle materie che si studiano a scuola. Lo
sentirsiparecchioappesantitoe come preso da una son- studentesa che i libri di testosono piir < pesanti > dei rac-
nolenzadiffusa. In tali circostanzed molto piu indicato conti o dei romanzi; sa pure che essirappresentanouna gran
guardarequell'altratrasmissione cosi interessantein pro- mole di lavoro e che alla fine un esameaccerteri il suo grado
gramma per le dieci. A quell'ora la digestionesard quasi di conoscenzadelle informazioni che ne ha ricavato.
del tutto terminatae il riposo gli permetterirdi dedicarsi Il fatto che il tipo di libro sia pesanted deprimente,
sul serio al lavoro che lo attende. perch6lo studentesa d'istinto che non d in grado di legge-
A mezzanottelo troviamo addormentatodavanti al te- re, prendereappunti e ricordare il tutto in maniera ade-
levisore.Tuttavia, persinodopo esserestato svegliatoda guata.
qualcunoentrato nella stanza,penseri che in fondo non L'idea di veniresottopostoa un esamecostituiscespesso

126 t27
ralmentea scrivere,nonostanteconoscanoa fondo la ma-
teria. Altrettantoinnumerevolisono i casidi pcrsoneche,
sebbenesiano in grado di scrivereun qualchetipo di ri-
sposta,sono vittime di giganteschiblocchi mentali e du-
rante I'esamedimenticanocompletamenteintere areedi
conoscenza. Si sa poi di casiancorapiil estremi,di cui sono
state protagonistepersoneche per due ore filate hanno
scritto freneticamente credendodi risponderea una do-
manda, mentrein realtirnon hanno fatto che ripetereal-
I'infinito il proprio nome oppure un'unica parola.
Nell'affrontare questa minaccia, per molti davvero
sconvolgente, lo studentesi vedecostrettoa sceglieretra
due soluzioni:o studiasul serio,e fronteggiatutta una se-
rie di conseguenze, oppure non studia, e le conseguenze
da affrontare sono altre. Se studiae gli va male dimostra
di essereincapace,ottuso, stupido,tardo o qualunqueal-
tra espressione negativasi adatti all'occasione.Ovviamente
il problemad un altro, ma lo studentenon ha modo di sa-
pereche il suo fallimentonon e tanto provocatodalla sua
inettitudinequanto dal sistema,che non e in grado di esa-
minarlo in matcria appropriata.
Se non studia, la situazionee decisamente diversa:di
fronte all'esito negativodi un test o di un esamelo stu-
dentepuo dichiarareche < naturalmente> d andatamale,
lji_s ula, 12. At lualm ent e s i at lr ib u i s c em o l t a p i i r i m p o r l a n z a a l l 'i n f o r -
dato che non ha studiato,e comunque,<quellaroba > non
m az ionec he non all' indiv iduo, N e d e r i v a c h e q u e s t 'u l l i m o v i e n e p s i -
cologicamenlesommersorannienlalo quasi, da un eccessodi informa- cra affatto interessante.
z ioni. M enlr e inf or m az ionie pub b l i c a z i o n ic o n l i n u a n oa m o l t i p l i c a r s i ln questo modo risolve il problema sotto parecchi
vertiginosamenle.si lrascuranocomplelamenlegli individui che le stu- aspetti:
diano e ne fanno uso. Per riuscirea tenereil passocon queslasiluazio-
ne, es s idev ono im par ar e non lan l o d e i f a t t i < n u d i e c r u d i >, q u a n t o l. Evita il test e la minacciaalla propria autostimache
nuovi metodi per manipolaree studiare le informazioni stesse,e cioi lo studio chiamerebbein causa.
nuovi modi di ulilizzare la propria nalurale facollit di imparare, pen- 2. Ha a disposizione una scusaperfettaper il proprio fal-
sare! creare e risolvere problemi.
limento.
3. Si guadagnail rispettodei compagnipercheha ilcorag-
il piu gravedei problemienunciati.E noto come in certe
gio di prenderedi petto una situazioneper loro terro-
condizionitale minacciapossadel tutto annientarele fa-
rizzante. E interessantenotare come uno studentedel
colta lavorativedel cervello.Sono innumerevolii casi di
generespessosi troverd a occupareposizionidi comando.
personeche in una situazioned'esamenon riesconolette-

t28 t29
E anche importante osservarecome persinochi decide Metodi di studio antichi e moderni
di studiaresi comporti comunque,sia pure in minima parte,
come chi non ha studiato.Infatti, chi ottienepunteggidi Le situazionidescrittein precedenzasono comunque
poco inferiori al massimogiustificherdil fenomeno esat- poco gratificantiper chiunquevi sia coinvolto; le molte
tamentenello stessomodo in cui chi non ha studiatoeiu- e diversecauseche le hanno provocatesono giir stateespo-
stificherAil proprio fallimento. ste.Un altro motivo, ancorapii importanteai fini dispie-
gare i cattivi risultatiottenuti nello studio, consistenella
manierain cui si sono sempreaffrontatesia le tecnichedi
studio sia le informazioni da studiare.
L'individuo d statodi volta in volta confusoe assedia-
to da una massadi materieo disciplinediverse,e si d pre-
tesoche imparasse,ricordassee capisseuna seriesconvol-
gentedi nozioniraggruppatesotto diciturequali matema-
tica, fisica,chimica,biologia,zoologia,botanica,anato-
mia, fisiologia,sociologia,psicologia,antropologia,filo-
sofia, storia, geografia,trigonometria,paleontologiaec-
cetera.Ciascunadi questeareedi studio era, ed d ancora,
corredatada una seriedi date, teorie, fatti, nomi e concet-
ti generali(v. fig. 43). In ultima analisi, il nostro approc-
cio allo studio d semprestato poco equilibrato, cosi come
poco equilibratad stata I'analisi dei rapporti che intercor-
rono tra I'individuo e il sapereche lo circonda, nonche il
modo in cui quest'ultimovieneaffrontato (v. figg. 43 e 44).
Come si puo notare dalle figure, la nostra concentra-
zione d esageratamente orientata verso informazioni che
riguardano campi separatidel sapere.Inoltre siamo trop-
po inclini a esigeredall'individuo la capacitddi sfornare
una seriedi dati secondoun ordine prestabilitooppure in
forme prefissate,quali sono in generei questionarid'esa-
me oppure i componimenti di carattere formale.
Questo tipo di approccio si riflette di conseguenzasul-
le tecnichedi studio solitamenteconsigliatenelle scuole,
Figura 43. I tndiziondi metodi cducelivi consistononel fornirt o < in- nelle universiti e negli istituti di istruzionesuperiore,non-
segnrrr > dl'individuo informrzioni rigurdrnti le brrncbc del seperr ch naturalmentesui libri di testo.Tali tecnicheconsisto-
che lo circondr. Il sensodi tele scrmbio proccde dellc nrterie vcrso
I'individuo. Tuttevie, mcntrc lc informrzioni vengonoscmplicemente no in < griglie ) entro cui, a prescindere dal libro in que-
sommlnistreleell'individuo, si ptctende chc qucsti rssimili, imperi e stione, bisogna compiere una serie di passi governati da
ricordi qurtrlo pit meteride possibilc. regoleprecise.Un suggerimentodiffuso d quello di legge-

130 t3l
re sempretre volte i testi piu difficili in modo da ottener- E evidenteche metodi del generenon si possonoap-
ne la comprensioneintegrale.Ovviamentesi tratta di un plicarecon successo a qualunquetipo di testo: tra un te-
esempiomolto semplicistico,tuttavia anchealtri metodi, sto di critica letterariae un manualedi matematicasupe-
assaipiu articolati, tendono a rivelarsirelativamenteri- riore c'd un'enormedifferenza.Per studiarein maniera
gorosie poco elastici,delleveree proprie convenzionida appropriatad necessario usareuna tecnicache non preve-
osservarenell'ambitodi ogni singolaoccasionedi studio. da lo stessotipo di approccionel casodi materiediverse.
AREE DI CONOSCENZA-
Per prima cosa bisognapartire dall'individuo, muo-
L E DIF F E R E N TID IS C IP LIN E vcndosipoi versol'esterno:invecedi bombardarlodi li-
bri, formule ed esami, bisognerdprima di tutto concen-
trarsi sulla sua persona,insegnandoglia studiarein ma-
nicra piu efficace.Dobbiamo saperecome funzionanoi
nostri occhi mentre leggiamo,in che modo ricordiamo,
pensiamo,risolviamoproblemi.Insomma,dobbiamoim-
parareautilizzareal megliole nostrecapacita,qualunque
sia la materia da studiare.
Nella nostrasocietdsono molto diffusiguidee manuali
di istruzioniche insegnanoil ( come si fa >>praticamentc
di ogni cosa,compresele macchinepiu semplici;quando
pero e in gioco I'organismopiir complicatoe complesso
che esista,il nostro, allora I'aiuto e praticamentenullo.
Molti dei problemi cui abbiamo accennatonel primo
capitolosi potrannorisolveresolo nel momento in cui, fi-
nalmente,I'attenzionesi sposterddalla materiaall'indivi-
duo e alla capacitdche ciascunodi noi possiededi selezio-
nare e comprenderequalsiasigeneredi informazioni.Al-
lora avremo a disposizionetutto quanto ci servird per
studiaree ricordarequalunquenozionesia interessante o
utile apprendere.Non si parlerdpin di insegnareo di ac-
cumulareinformazioni.Ciascunodi noi sard in grado di
adattarela materiaai propri ritmi di apprendimento,ri-
correndoad aiuti e supervisionisolo quando si renderdcon-
to di averneveramentebisogno(v. fig. 44).
Inoltre,graziea questometodo,I'apprendimento e I'in-
Figura 44. I nuovi metodi educativi prevedono un'inversione di len- segnamentosi faranno piu semplici,piacevolie produtti-
denza rispetto allg trsdizione. Invece di insegnareall'individuo una se-
rie di elementi estranei, bisogneri prima di tutto insegnargli qualcosa
vi. Concentrandola nostraattenzionesull'individuoe sulle
su di sd, su come i in grado di imparare, pensare, ricordare, creare, sueattitudini, sardfinalmentepossibileporre lo studioin
risolvere problemi.rccetera. una prospettivagiusta e razionale.

t32 l -1-t
B: PREPARAZIONE

Il Metodo di Studio Organicosi articolain due sezioni


principali:preparazionee applicazione.Ciascunadi esse
si suddividea sua volta in ouattro sotto-sezioni:

Preparazione: Tempo
Quantitii
Conoscenze
Domande

Applicazione: Rassegnadi studio


Anteprima
Approfondimento
Revisione

E importantenotareche I'ordine dellesotto-sezioninon


va necessariamenteseguitocosi come e stato dato. Si po-
tranno operarecambiamenti,aggiuntee tagli giustificati
dal testo stesso.
Questa sezioned dedicata alla preparazione.
o La lettura rapida
o Impiegare il proprio tempo nel modo migliore
o Delimitare le aree di studio (quantitir)
o Raccoglierele informazioni attualmentein possesso del
lettore su un argomento specifico
r Stabilire in primo luogo obiettivi e ragioni di studio
La lettura rapida

Per prima cosad indispensabile <<scorrere> o dare


un'occhiatagenerale al libro o periodicoda studiare.La
( scorsa> si dovrebbeeffettuarenellostessomodoin cui
si sfogliaun libro che si ha intenzionedi acquistare, op-
pureun libro chesi vuol prenderea prestitoin biblioteca:
in altreparole,con noncuranza ma piuttostorapidamen-
te. Il libro va sfogliatoe valutato, con particolareatten-
zioneall'organizzazione del materialee alla suastruttura,
al gradodi difficoltd,al numerodi grafici e illustrazioni
in proporzioneal testo,alla posizionedi eventualiconse-
guenze,indici e sezioniconclusive e cosivia. Un metodo
particolarmente utile per effettuarela <<scorsa> d quello
descrittonel capitolodedicatoalle tecnicheper sviluppa-
re e aumentare la velocitirdi lettura(v. esercizio
7b, a pag.
34).Il metodoconsiste nell'utilizzare unaguidavisivaper
scorrerein fretta le paginea una velociti di quattro se-
condi ciascuna.In questocaso,invecedi fermarsiallo sca-
der del minuto,si proseguirila letturafino ad averpassa-
to in rassegna il libro intero.
Una voltaterminataquestafasesi potrannoaffronta-
re in manierapiir incisivale quattro tappefondamentali
di cui consistela fasedi preparazione.

l3?
Tempo e quantiti

I due aspetti si possono trattare contemporaneamen-


te, in quanto le teorie di supporto sono simili.
La prima cosa da deciderenel mettersi a studiare d il
tempo che vi si vuole dedicare.Fatto questo, si stabilisce
la quantithdi materialeche va esaminatonel tempo fissato.
L'insistenzaposta su questidue momenti iniziali non
d affatto gratuita. Al contrario, essavienesuffragata dal-
le scopertecompiute dagli psicologidella Gestalt, nonch6
dai pii recenti studi nel campo della teoria dei sistemi(v.
fie. a5).
Gli psicologi della Gestalt hanno riscontrato come il
cervelloumano possiedauna fortissima tendenzaa com-
pletare le cose. Molti lettori scopriranno di aver indicato
le forme tracciate nella figura 45 con il termine di linea
retta, cilindro, quadrato, ellisseo ovale, linea spezzata,
cerchio, triangolo, linea curva o ondulata, rettangolo. In
realt?ril < cerchio )) non e un cerchio vero e proprio, ben-
si un cerchio < spezzato>. Molti vedono di fatto il cer-
chio spezzatocome se fosseintero; altri lo vedono come
un cerchio spezzatoma pensanoche il disegnatoreavesse
intenzione di completarlo.
ll fatto che tutti noi, da piccoli,tendiamoa inventarci
un linguaggioprivato costituisceun esempioun po' meno
tangibile di questo comune istinto a completare le cose.
In questo modo tentiamo di comprendereil mondo che
ci circonda per mezzodi idee finite che noi stessiabbiamo
prodotto.
Per quanto riguarda lo studio, decideretempo e quan-
titi aiuta a delimitare immediatamenteil campo d'azione
in sensocronologico e dimensionale,oltre a offrire ai no-
stri studi un punto d'arrivo o un obiettivo finale. Tutto
cio ha inoltre il vantaggiodi favorire il verificarsi dei giu-
sti collegamentiall'interno della nostra mente,scoraggian-
do cosi le deviazioni verso percorsi piu accidentati. Figura45. Identificrzionedi forme. Scrivete nell'apposito spezio, di
Ascoltareun oratore costituisceun ottimo metro di pa- fianco a ciascunnumero,il nome delle figure corrispondenti.

138
ragone.Prima di esporreuna seriedi concettidifficili, un Il novanta per cento degli interpellatiha rispostoche
buon oratoredi solito spiegaquali sarannoi punti di par- avrebbeproseguito,mentre pochissimidi coloro che si sa-
tenzaedi arrivo del suo discorso,e spessoindica persino rebberoconcessiuna pausaavrebberoconsigliatoad altri
il tempo che ha intenzionedi dedicarea ciascunasezione. di fare lo stesso!
Automaticamenteil pubblico troverd la conferenzapiu Sembrerdstrano,eppurela rispostamiglioree proprio
sempliceda seguire,e questoproprio perchesard in pos- concedersiuna pausa.Il motivo si spiegafacendoriferi-
sessodi una guida entro cui muoversi. mento a quanto abbiamodetto nel capitolo dedicatoalla
E consigliabilestabilireconcretamente la quantitd del memoriae alla quantitddi informazionitrattenutea con-
materialeda leggere,inserendodei cartonciniall'inizio e clusionedi un periodo di apprendimento.A prescindere
alla fine della sezionefissata.In questomodo il lettored dal grado di comprensionedel testo,che si puo mantene-
in grado di fare riferimentosia in avanti sia all'indietro re costantesu livelli elevati,la capacitddi ricordaredimi-
alle informazioni contenutein quella sezione.Questede- nuiscese non si concedealla mentel'opportunitd di ripo-
cisioniinizialihanno il vantaggiodi prevenireil terroresem- sare.Per questaragioneil grafico della figura l8 d parti-
pre latentedell'ignoto.Buttandosia capofitto su un libro colarmentesignificativonell'ambito di una situazionedi
di testosenzaun minimo di pianificazione,lo studentesi studio. E indispensabile suddividerequalsiasiperiodo di
sentiradi continuo oppressodal numero di pagineche lo tempo dedicatoallo studio in sezioniche vanno dai venti
separanodalla conclusione.Ogni qualvolta si mettera a ai quarantaminuti, inframmezzandole con piccolepause
tavolinosari coscientedi trovarsiancoraa < pochecenti- di riposo (v. fig. l8). La tipica abitudinedegli studentidi
naia di paginedalla fine > e cid costituirduna minaccia sgobbarecinque ore filate in vista di un esamedovrebbe
costantee realeallo studio. Una volta fissatoun numero ormai appartenereal passato.Capire non d sinonimo di
di pagineadeguatoal tempo che ha intenzionedi dedicare ricordare,comed dimostratodai troppi testd'esamefalliti.
allo studio, proseguirdinvecela lettura consapevoledi riu- Oltretutto le pausein sestesse sono importanti per pa-
scirea portare a termineil proprio compito. Le differen- recchiealtre ragioni:
ze, sia in termini di atteggiamentosia di esecuzione, sa-
l. Costituisconoun'occasionedi riposo e di distensione:
ranno notevoli.
questoe un elementoutile duranteI'apprendimentoe
A sostegnodi questedecisionisu quantitee tempo in-
servead allentareIa tensioneaccumulata.
tervengonopoi altri fattori riguardantiil criterio seguito
2. Favoriscono la < collaborazione> tra memoria e ca-
nel distribuirei propri sforzi con il passaredel tempo.
pacitirdi comprensione,consentendo di ottenererisul-
Immaginatedi voler studiareper due ore, e di aver avu-
tati migliori.
to una prima mezz'ora particolarmentedifficile, anchese
qualcheprogressoc'd stato. A quel punto scopriteche la 3. Concedono all'informazione appenaacquisitaun bre-
ve periodo di tempo durante il quale i dati vecchie nuovi
capacithdi comprensionemigliora e che i progressisono
pir) rapidi. si collegano tra loro favorendo il processointerno di
integrazione(v. fig. 20).
Che cosa fate? Vi date una pacca d'incoraggiamento
sulla schienae vi concedeteuna pausa?
Oppure decidetedi mantenereil nuovo ritmo, conti-
nuando a studiareper un po' finch non perdeteil passo?

140 t4l
Anche quest'ultimopunto si rifd al capitolo sulla me- ca dati alla ricerca di informazioni appropriate, risulta
moria e al grafico relativo al rapporto tra perdita di me- poi molto piu facile entrare in sintonia con I'argomento
moria e trascorreredel tempo. L'entiti del materiale ri- del testo. Di conseguenzavisentiretemolto meno inclini
chiamato alla mente al termine della sezioneappena stu- a pensarealle fragole con la panna che vi stanno aspet-
diata aumenta durante ciascunapausa,per raggiungereil tando.
culmine all'inizio della sezionesuccessiva.Questo non si- E evidenteche il tempo limite di cinque minuti asse-
gnifica soltanto ricordare piir materialeperchdla suddivi- gnato a questoesercizionon consenteall'individuo di ra-
sione del tempo in brevi periodi d di per s6 piu efficace. dunare tutto il proprio scibilein materia. I due minuti sono
Al contrario, significaricordarepii materialeperch6il pe- puramenteintesiad attivareil sistemadi immagazzinamen-
riodo di riposo stimola la memoria. to dati, innescandoi processimentalie orientandola mente
I risultati ottenuti si possonoulteriormentefissaretra- nella direzione giusta.
mite un rapido ripasso del materiale giA letto accompa- Probabilmentevi chiederete:(( Che differenza c'd tra
gnato da un sommario del materiale ancora da leggere, non saperequasinulla in materiae al contrario saperemol-
il tutto da effettuarsiall'inizio e alla fine di ciascunperio- tissimo?> Se si hanno vasteconoscenze in materia,cin-
do di studio. que minuti dovrebberoservireall'allestimentodi uno sche-
Ci sono volute parecchiepagineper motivare la neces- ma comprendentele principalisuddivisioni,le teoriefon-
sitd di stabilire il periodo di tempo da dedicareallo studio damentali,i nomi e tutto quanto sia inerenteall'argomento.
e la quantith di materialeda contenerein esso.Tuttavia Poich6 la mente passain rassegnale informazioni assai
bisognaricordare che le decisionisono di per se estrema- pii rapidamentedi quanto la mano sia in grado di scrive-
mente rapide e in genereverso la fine di questaprima let- re, le associazioni minori sarannocomunquementalmeu-
tura diventanoautomatiche.Una volta presetali decisio- te < visibili >; sard quindi possibilefissareuno scenario
ni si potrir passarealla fase successiva. mentaleadeguatoe la giusta direzioneverso cui orientare
i processidella mente.
Se le conoscenzein materia sono invecepraticamente
Appunti sulle conoscenzein materia nulle, i due minuti dovrebbero servire a schematizzarei
pochi elementinoti, oltre a qualsiasialtra informazione
Una volta suddivisoil materialenellevarie sezioni,but- che possaavereuna qualcheattinenzacon il campo da stu-
tate giir il piu in fretta possibiletutto cio che sapetesul- diare. ln questomodo il lettore sard in grado di accostarsi
I'argomento.L'esercizionon dovrebbeportar via piu di il piu possibilealla nuova materia,evitandocosidi sentir-
due minuti e gli appuntidovrebberoessere in forma di pa- si completamentesperduto,come accadea molti in situa-
role chiave o di schemicreativi. zioni del genere.
Scopo dell'esercizio e quello di aumentarela concen- A parte I'utilitd immediatanel campo dello studio, una
trazioneeliminandole digressioniper dare origine a uno pratica costantenella schematizzazionedi informazioni of-
< scenario)) mentaleadeguato.Quest'ultimoterminesi rifd fre parecchivantaggidi caratteregenerale.Per prima cosa,
alla necessitddi fornire alla mente coscienteinformazioni I'individuo si procura una summa delle proprie attuali co-
importanti piuttostoche inutili. Se i due minuti a disposi- noscenzenell'ambito dell'argomentoconsiderato.Sarirper-
zionesono trascorsipassandoin rassegnala propria ban- cio in grado di tenersiaggiornatonei confronri di se stes-

142 143
so, e avre la consapevolezza di saperedavvero cio che sa. esamegeneralee approfondito basatosul testo intero, e
Di conseguenzaeviteri la sempreimbarazzantecondizio- dovrir studiare di conseguenza.
ne di non saperecio che sa, la classicasindrome del < ce Il gruppo B vieneinformato che sarirsottopostol: Lln
I'ho sulla punta della lingua >. esameincentratosui due o tre argomentiprincipaliche si
La continua pratica nel ricordare e integrareidee pro- dipananolungo tutto I'arco del testo;anch'essidovranno
cura inoltre enormi vantagginellesituazioniin cui tali ca- studiaredi conseguenza.
pacitd sono essenziali,quali esami,discorsia braccio e ve- In realtdentrambii gruppi vengonoesaminatisull'in-
locissimidomanda-e-risposta, per citarne solo alcuni. tero contenutodel libro.
Una volta trascorsii cinque minuti, si passeririmme- Si potrebbepensareche questonon d lealenei confronti
diatamenteallo stadio successivo. del gruppo chedovevaconcentrarsi soltantosui temi prin-
cipali; analogamente,il secondogruppo dovrebberisul-
tare avvantaggiatonelledomanderiguardantii temi asse-
Fare domande e determinaregli obiettivi gnati, mentreinveceil primo gruppo dovrebberiuscireme-
glio nelle altre domande. Di conseguenza,il punteggio
Quando si d stabilito il proprio grado di conoscenza finale dovrebberisultaresimile.
in materia, e consigliabiledeciderequel che si vuole otte- Anche se il risultato puo sembrarestupefacente, non
neredal libro in questione.Cio significa,tra I'altro, defi- solo il secondogruppo riescemeglionelledomandetema-
nire le domandecui la lettura deve aiutarea rispondere. tiche,ma ottieneancheun punteggiofinalepiu alto, e voti
Tali domandesi devono formulare nell'ambito degli obiet- rnigliori nelledomanderiguardantitutte le altre parti del
tivi da raggiungere.Come nel caso degli appunti relativi testo.
al proprio grado di conoscenzain materia,le domandesi La ragionedi tale risultatosta nel fatto che i temi prin-
dovrebberoannotaresotto forma di parolechiavee di map- cipali si comportanocome giganteschiuncini che frugano
pe mentali.Molti preferisconousareper questasezioneuna in mezzoalle informazionitrascinandosi dietro tutto quel
pennadi colorediverso,aggiungendovia via le domande che incontrano.In altre parole,le domandee gli obiettivi
alla mappa preesistente invecedi iniziarneuna nuova. principalihanno funzionatoda centri associatividi colle-
Anche questoesercizio,comc il precedente, si basasul gamento,cui tutte le altre informazionisi sono agevolmente
principio che consentedi fissarescenarimentali appropria- agganciate.
ti. Il tempo impiegatonon dovrebbesuperarei cinquemi- II gruppo incaricatodi raccoglieretutte le informazio-
nuti; le domande infatti si potranno riformulare e incor- ni in assolutoera sprovvistodi qualsiasicentro cui colle-
porare nel corso della lettura. gare i nuovi dati e percio si d trovato a brancolarein mez-
A conferma della validiti di tale approcciosi puo ci- zo a essisenzaalcun appiglio. Un fatto del genered molto
tare un esperimentoclassico,che utilizzadue gruppi di per- simile a quanto accadealle personepostedinanzi a un va-
sonedi ugualeetd, istruzioni,attitudini e cosi via. A cia- sto arco di scelte:alla fine non sono in grado di prendere
scun gruppo vieneassegnatolo stessotesto e viene messo nessunadecisione,ed d un po' come il paradossodi chi
a disposizionelo stessotempo per portare a termine il li- vuole avere tutto e non ottiene nulla.
bro. Come nella sezioneprecedente,I'importanza di porre
ll gruppo A viene informato che sarAsottoposto a un domande e fissareobiettivi aumenta con I'aumentaredel

144 145
grado di comprensione della teoria di base. E doveroso
sottolineareil fatto che quanto piir accuratamentesi fis-
sano le domande e gli obiettivi, tanto piir efficaci saranno
i risultati raggiunti dal lettore nella sezioneapplicativadel
Metodo.

C: APPLICAZIONE

o Rassegnadi studio
o Anteprima
' Approfondimento
. Revisione
' APPunti
. Ripasso di mantenimento
o Sintesi

t46
Rassegnadi studio

comunea quanti fanno uso di libri di


E caratteristica
testocominciarequasisemprela letturadi un nuovovo-
lumea partireda paginauno. Non affatto consigliabile
iniziareun testonuovopartendodalla prima paginae vi
spiegheroil motivo con un esempio.
Immaginatedi essere appassionati di puzzle.Un gior-
no un amico vi porta una scatolaenorme,incartatae le-
gatada uno spago,dicendoviche si tratta di un regalo:
< ll puzzlepit belloe complicatomai concepitoda mente
umana! > Ringraziatee, mentrelo seguiteallontanarsicon
gli occhi,decidetecheda quel momentoin poi vi dediche-
rete anima e corpo alla realizzazione del puzzle.
Prima di proseguirenella lettura, prendeteaccurata-
mentenota delleazioni che, a partire da questomomen-
to, dovreteintraprendereallo scopodi portarea termine
il vostro progetto.
Ora confrontatele vostrerispostecon I'elencochese-
gue,compilatosecondole indicazionifornite dai miei stu-
denti:
l. Rientrarein casa.
2. Slegareil pacco.
3. Scartarlo.

t49
4. Cettar via carta e spago. cercaregli angoli e i bordi del puzzle. In un contesto di
5. Cuardare I'illustrazionesulla scatola. studio, cio equivalea perlustrareil libro cercandotutto
6. Leggerele istruzioni,concentrandosisul numero dei quel materiale che non fa parte del corpo stampato, fa-
pezzi e sulle dimensioni totali del puzzle. cendo uso nel contempo di una guida visiva. Le parti del
7. Valutare il tempo necessarioall'esecuzionee organiz- libro da abbracciare nell'ambito della rassesna com-
zarsi di conseguenza. prendono:
8. Programmarepausee pasti!
9. Cercare una superficie di dimensioni adatte per il r i s u l ta ti tavole titoli in corpo minore
sinossi indice d a te
puzzle.
conclusioni note a margine parole in corsivo
10. Aprire la scatola. capoversi illustrazioni grafici
I l. Vuotarne il contenutosulla superficiescelta. glossari parole maiuscole note a pii di pagina
12. Se non ci si fida, contare i pezzi. retro di copertina fotografie statistiche
13. Girare tutti i pezzi a faccia in su.
14. Cercarei pezzi d'angolo e i bordi. Questo tipo di lavoro consenredi acquistarefamiliari-
15. Separarele zone colorate. tir con le suddivisionigraficheall'interno del testo.Cio non
16. Completarele parti ( ovvie >. significasfogliarlodistrattamente;si tratta invecedi sele-
17. Continuarea riempire i vuoti. zionare aree specifiche,cosi da ottenereun panorama re-
18. Mettereda parteipezzi < difficili >>per la fine (men- lativamente esaustivodel libro in questione (v. fig. 46).
tre il quadro generalesi fa piir chiaro e aumentail nu- E importantissimo sottolineare ancora una volta che
mero dei pezzi ttilizzati, aumenta anche la possibili- durante tutto I'arco della rassegnai indispensabilefar uso
tir di sistemarei pezzi difficili, in quanto lo schema di una penna, di una matita o di qualsiasialtra forma di
cui si possono adattare d meno circoscritto). euida visiva.
19. Proseguirefino a completamento.
20. Festeggiare!
materi al e di s tudi o
L'analogiadel puzzlesi puo applicaredirettamenteallo
studio. Prima di tutto d necessario chiarirecome mai e cosi
importante non mettersia studiare un libro partendo da s ez i oni di un l i bro di tes to
pagina uno: sarebbecome aver trovato I'angolo sinistro
in bassodel puzzle e pretenderedi ricostruire I'intero di- Fi gura 46. S ez i oni di un l i bro da abbrac c i are nel l a ras s egna.
segno partendo esclusivamenteda quell'angolo.
Per affrontare in manieralogica i libri di testo, soprat-
tutto quelli difficili, d indispensabilefarsi un'idea del con- La ragionedi tale procedimentosi spiegapiir efficace-
tenuto, in modo da evitaredi gettarsia capofitto in un'im- mentefacendoricorsoa un grafico. Seprivo di guida, I'oc-
presacatastrofica.Il metodo della rassegnae appositamen- chio si fisserirsoltanto brevementesu zone imprecisatedel
te studiato a questo scopo. In pratica esso corrisponde grafico, per poi spostarsialtrove. In questomodo conser-
all'atto di guardarel'illustrazione,leggerele istruzionie verir unicamenteuna vaga impressionevisiva, che potrir

150 l5l
anchearbitrariamente modificare,in quantoil movimen-
to dell'occhionon avrd registratol'andamentodel grafi-
co (v. fig. a7).

Figura 48. Tipico schema del movimento dell'occhio privo di sus-


sidio visivo lungo un grafico, con conseguenle memoria conflil(uale
del profilo del grafico stesso.

Figura 4?. Escmpio di grafico da esaminare.


capaciutilizzanola pennaper guidareI'occhiolungoco-
lonnee righedi cifre: si tratta di un fenomenonaturale,
Con l'ausiliodi un sussidiovisivo,il movimentodel- in quantosenzaunaguidad mqlto difficilemantenere un
I'occhioseguiri pii da vicino I'andamentodel grafico e movimentorigorosodella vista.
la memoriane risulteri rafforzataanchegrazieai seguen-
ti impulsi:
l. La memoriavisiva. Anteprima
2. La memoriadel movimentocompiutodall'occhionel-
I'avvicinarsial profilo del grafico. Il secondopunto dellasezioneapplicativaconsistenel-
3. La memoriadel movimentocompiutodal braccioe dalla I'anteprima,e comprendetutto quel materialechenon d
mano nel tracciareil grafico (memoriacinestetica). statopresoin considerazione durantela rassegna. In altre
4. La memoriavisivadel ritmo e del moto dellatraccia. parole,si tratta del contenutolinguisticodel testo,distri-
buito secondola scansione dei paragrafi.Questafaseequi-
La capaciti globaledi rievocazionechederivada que- valealla sistemazione dellezonedi colorenel nostro puzzle.
sta prova praticae di gran lungasuperiorea quellaposse- Nel corsodell'anteprima d beneconcentrare I'attenzione
duta da.unapersonacheleggesenzaI'ausiliodi unaguida sul principioe la fine di paragrafi,sezionie capitoli,non-
visiva. E interessante notare come spessoi contabili piir chil principioe la fine del testovero e proprio. Questo
t52 153
percheI'informazione tendea concentrarsisull'inizio e sulla Si trattava di un riassuntocompletodel libro! Una volta
conclusionedel materialescritto. Che si tratti di studiare terminataquestasezione,calcoloche se I'avesseletta al-
un brevesaggioaccademicooppure un complessolibro di I'inizio avrebberisparmiatocirca settantaore di lcttura el'-
testo, i risultati finali e la sezioneconclusivaandrebbero fettiva, venti ore di appunti e qualchecentinaiodi ore di
preoccupazioni.
sempreletti per primi. Spessotali sezionicontengonoesat-
tamente i tratti essenzialidelle informazioni cercate.Cio Sia la rassegnasia I'anteprima dovrebbero consistere
consentequindi di appropriarsi dei dati fondamentali senza in attivitir di selezionee di eliminazione.Molti si sentono
sprecaretempo avventurandosiin ricerchefaticosein mezzo ancora costretti a leggereun libro da cima a fondo, pur
a una massa di materiale. sapendoche questo non d necessariamente importante ai
fini degli obiettivi che si sono preposti. E molto meglio
Una volta ricavati i dati essenzialiall'interno di tali se-
trattare un libro nel modo in cui generalmente si trattano
zioni, bisognerdsemplicementeverificaresequesti riassu-
gli oratori; in altre parole, se I'oratore d noioso non lo si
mono veramenteil corpo centrale del testo.
L'anteprima, come anche la rassegna,non d una let- ascolta,e se fa troppi esempi,non centra I'argomento op-
pure commetteerrori, si operanoselezionie critiche, si ap-
tura vera e propria di tutto il materialea disposizione.Essa
portano correzioni o si ignora quanto dice, come meglio
consistesemplicemente in un ulterioreconcentrarsisu aree
particolari del testo (v. fig. 49). si crede.

m a te r ia ledi studi o

Approfondimento

sezion
i Conclusela rassegnae I'anteprima, si procede ad ap-
profondire il materialeda studiare,ammessoche ci sia una
Figura 49. Sezioni da abbracciarenel corso dell'anteprima e dopo aver
effettualo la rassegna.
richiestadi ulteriori informazioni. L'approfondimento con-
sistenel completarele parti restanti e si pud paragonare
alla fasedicompletanlentodel puzzledopo che si sono fis-
Non bisognatuttavia sottovalutareI'efficaciadi tali se- sati i bordi e le zone di colore. Non si tratta necessaria-
zioni. A questoproposito vale la pena citare ilcaso di quello mente della lettura principale, poich6 in alcuni casi il ma-
studentedi Oxford che per quattro mesi avevalottato con teriale piu importante e stato consideratonelle fasi prece-
I denti.
un tomo di psicologia di 500 pagine. Giunto a pag. 450
era quasi sull'orlo della disperazione,sopraffatto dalla
mole di informazioni che doveva < portarsi dietro > nel
tentativo di arrivare in fondo. Stava letteralmenteaffo-
gando nelle informazioni ancora prima di aver raggiunto
I'obiettivo. aree di ffi c i l i o nel l e qual i l a c onos c enz a
Ammise.alloradi aver cominciato a leggereil libro dal 4 non d approfondi ta
principio e, nonostantesi stesseavvicinando alla fine, di P F i gura 50. S ez i oni affrontal e al l ermi ne del l ' approfondi mento.
non conoscereneppureI'argomento dell'ultimo capitolo. I

{
154 t 155
Si puo osservarecome nella figura 49 certe sezioni ri-
sultino ancora incompleteallo stadio di approfondimen-
to. Questosi spiegacon il fatto che d molto piu opportu-
no lasciarsiindietro i punti particolarmentedifficili piut-
tosto che affrontarli subito da un unico punto di vista.
Ancora una volta il paragone con il puzzle si fa evi-
dente:spremersile meningi per trovare le tessereche com- Figura 5 l. Spesso,dopo aver ( saltato > un ostacolo,il lettore vi pud
baciano con il nostro <<pezzo difficile > si risolve in una rilornare con un un pii ampio bagagliodi informazioni ricavatealtro-
ve. La sezionestessanon sempreb fondamentaleagli effelti della com-
gran perditadi tempo e in un accumularsidi tensioni.D'al- prensionedi quel che segue.
tronde, forzare la tesserao tagliarla con le forbici per far-
la combaciareesattamente con le altre (pretendendo o fin-
gendo di afferrarne Ia collocazionementre invecenon d Da ultimo bisognaosservarecome questosistemadi
cosi) d altrettantosciocco.Raramentele sezionidifficili studio contribuiscaa renderepiu creativoil processodi
all'internodi un libro di testo sono essenziali se viste alla apprendimento.
lucedi quel che segue,mentrei vantaggiderivantidal loro Nel considerareil normalesviluppodiacronicodi una
accantonamentosono molteplici: qualsiasidisciplina,si nota comeuna serieregolaredi brevi
sequenzelogicamentecollegatesia interrotta da grandi balzi
l. Il fatto di non prenderleirnmediatamentedi petto con- in avanti.
cedeal cervelloun brevema importantissimolassodi I promotori di tali giganteschenovitd le considerava-
tempo entro il qualele pud esaminarenel proprio sub- no spessocome altrettante( intuizioni > (frutto di un la-
cosciente.(Molti lettori avrannosperimentatosu di sd voro combinato del lobo destroe del lobo sinistro del cer-
quel che accadenel casodi una domandad'esamecui vello, come illustratonel capitolouno), senzaperaltroot-
non si riesceassolutamente a rispondere.Riprenden- tenere,inizialmente,il consensoaltrui. Galileo ed Einstein
dola in considerazionepiir in lA si scopreche la rispo- ne sono un esempiolampante. Soltanto dopo che ebbero
sta viene spontaneae spessoe tanto sempliceda appa- spiegatole loro idee punto per punto, qualcun altro giun-
rire ridicola.) se lentamentee gradualmentea capire le loro tesi. Per al-
2 . Ritornandovi sopra pii avanti, le si pud affrontare su cuni cio accadedurante le prime fasi della spiegazione,per
due versanti,e considerarlenel loro contesto(come nel altri nel momento in cui I'innovatore si avvicina alle con-
caso delle parti difficili del puzzle) offre indubbi van- clusioni.
taggi. Cio consenteinoltre al cervello di fare un uso Lo studenteche tralascia piccole sezioni di materiale
pit efficacedella propria automaticatendenzaa riem- si comporta esattamente come un innovatoreche saltaun
pire i vuoti. numero enorme di fasi consecutivenell'ambito di una ri-
3. Accantonarle contribuiscead allentarela tensione,ri- cerca,oppure come coloro che per primi intuirono a qua-
ducendocosi gli sforzi mentali che spessoaccompagna- li conclusioni questi era giunto. Lo studenteaumenta in
no I'approcciotradizionale. tal modo la portata delle proprie naturali facolti creative
e deduttive(v. fig. 52).

r 56 157
i nnovazi onecreati va da parte
dello scoprirore Cli appunti presi a margine sul tcsto corrrprcnckrrro:
t
l. Sottolineature.
balzo creativo 2. Idee personalisuscitatedal testo.
3. Commenti critici.
4. Lineerettea margineper indicarematerialeimportan-
s in so li o a ssi lbaki .t. I'innovaroredeve te o degno di nota.

t___
s v ilu p p o
1..
I
< integrareu al terminedella
scoperta 5.

6.
Linee curve o ondulate per indicarematerialeoscuro
o difficile.
Punti interrogativiper segnalare areesu cui formulare
c o n ve n zio n a l I domande oppure da ritenersidiscutibili.
il p r e se n te
7. Punti esclamativiper indicareconcettidi rilievo.
Figura 52. Sviluppo diacronicodelle idee e delle innovazionicreative. 8. Un codicedi simbolipersonalizzato per segnalare con-
cetti e aree collegati a specificiobiettivi personalie di
importanzagenerale.
Revisione
Seil libro non e di particolarevalore,si possonousare
Nel caso in cui, terminate le fasi di rassegna,antepri- matite e pennecolorate.Se si tratta invecedi un volume
ma e approfondimento,sianonecessarie ulteriori informa- pregiato,i segnisipossonotracciarecon una matita a mina
zioni si passerda una fase di revisione. morbida; se la mina d sufficientemente morbida e le can-
L,a revisioneprevedesemplicementeI'integrazionedi cellaturesi effettuanocon una gomma anch'essamolto
tutte le sezioniancora incompletee un riesamedelle se- morbida, il libro subird danni molto inferiori rispettoa
zioni contrassegnate come degnedi nota. In molti casi ri- quelli provocati dalle dita nel voltare le pagine.
sulterd che non piu del settanta per cento di quanto ini- Con il procederedella lettura, la mappa mentale del
zialmenteconsideratorilevantesardstatoeffettivameneuti- testo somiglia semprepiu al nostro puzzle, che si avvia a
lizzato.A questopunto si potranno completaregli appunti completamentoa mano a mano che si aggiungononuove
in forma di mappa mentale. tessere.Idealmenteil grossodella mappamentaledovrebbe
prenderecorpo durantele ultime fasi della lettura. All'i-
nizio infatti d molto difficile intuire quanto del testoe ve-
Prendere appunti ramentedegnodi nota, per cuicon questosistemasi pos-
sono evitare appunti inutili.
GIi appunti presi nel corso dello studio sono principal- La tecnicamiglioreconsistenel partire da un'immagi-
mente di due tipi: ne centralecheesprimal'essenzadi cio che si devestudia-
l. Appunti presi direttamentesul testo. re. Da questaimmaginecentralepartirannole diramazio-
2. Una mappa mentalein espansione. ni, i cui bracciprincipalisarannocostituitidai titoli in corpo
minore o dai capitoli fondamentali.Da questiultimi avran-
no poi origine le propaggini di secondoe terzo grado.
158 t59
Il vantaggiodi disegnareuna mappa mentalementre
si procedenella lettura consistenel riuscirea integraree
a dare forma a una quantitd di informazioni che altrimenti
andrebberodisperse.La struttura apertadellamappa men-
tale permetteanchedi effettuarerapidi riferimenti ad aree
consideratein precedenza, evitandocosi di dover tornare
indietro su paginegid lette.
Una volta trascorsoun discretoperiodo di studio di
base,la mappa consentedi evidenziarele areedi confu-
sionenell'ambitodellamateriastudiata.lnoltre si potran- Figura 53. ll grafico moslra come la facollir di ritenzioneaumenli su-
no rilevarei punti di collegamentotra questae altre mate- b i t o d o p o I'a p p r e n d i m e n l o ,p e r p o i ca l a r e r a p i d a m e n te .
rie. In questomodo d possibileentrarea far parte di una
situazionecreativa,con la facoltd di poter integrarequanto
gid noto, di afferrarneI'attinenzacon altri campi del sa- stanteancora per uno o due giorni e persinooltre, corne
pere e di fare commentiappropriati nel casocsistanoan- e stato spiegatoalle pagine 55-56(v. anche fig. 2l).
cora confusionie contraddizioni.La faseconclusivadel-
lo studio consisterirnel completaree integrarea vicenda
gli appunti presi a margine del testo con la mappa menta-
le, che fungerd da baseper la prosecuzionedello studio
e per la successiva fase di revisione.

Ripassodi mantenimento

Oltre alla revisioneimmediata,d indispensabile segui-


re un programmadi mantenimentodellenozioni acquisi-
te, come d stato illustrato nel capitolo dedicatoalla me-
Figura 54. Il grafico moslra la velociti di caduta deila facoltirdi riten-
moria. zione a conclusionedella fase di apprendimenlo. Esso indica pure il
Si d visto come la facoltd di ritenzionenon subiscefles- modo in cui, grazieal ripasso,se ne pur)allerareI'andamenlocon enor-
sioni al termine di una situazionedi apprendimento.Al mi vantaggi a nostro favore,
contrario,essaaumentaancoraper poi assestarsi e preci-
pitare rapidamente(v. fig. 53).
Tuttavia, effettuando il ripassoproprio quando inizia Il Metodo di Studio Organico: riepilogo
il declino della facolti di ritenzione,il grafico si puo alte-
rare a nostro favore (v. fig. 54). Un ripasso compiuto al Il Metodo di Studio Organico non d da considerarsi
momento in cui memoria e integrazionesi trovano al loro come una successione di piccoletappe, bensicome una serie
livello piil alto consentea quest'ultimo di mantenersico- di aspettidell'approccioal materialedi studio strettamente

160 l6l
correlati tra loro. L'ordine suggeritoin questo libro pud Utilizzandoil Metodo di StudioOrgatricollt tttitggiorattzit
esseretranquillamentevariato: si possonooperaresposta- dellesezionivieneletta in mcdia una vOltasOla.ltt cl'l'ctti
menti, come del restosi puo stabilirela quantitddi mate- la revisionevieneoperataunicamentcncl casodcllc sczitl-
riale da studiare prima ancora di aver fissato il periodo gral'icadi quc-
ni giudicateimportanti. La rappresentazione
di tempo da dedicareallo studio. Puo accaderedi cono- sto concettod riprodotta dalla figura 55.
scerela materia oggettodi studio prima di dover decidere
tempo e guantita, per cui la visualizzazioneschematicadelle
proprie conoscenzesi potrir realizzaresubito. Si possono
formulare le domande in fase di preparazione,oppure al
termine di ciascunodegli stadi nominati in precedenza.Si
puo eliminare la fase di rassegnanel caso in cui essasia
poco appropriata, oppure la si pud ripetere pitr volte se Figura 55. < Numero di letture > del libro effettuale facendo uso del
Metodo di Studio Organico.
Ia materia di studio d a esempiola matematicao la fisica.
(Uno studenteha scopertoche era molto piir sempliceleg-
gere quaftro capitoli di un testo di matematicasuperiore
Per contro, chi legge< in un'unica volta >>non legge
venticinquevolte la settimanaper quattro settimaneuti- il libro una volta sola, bensiun grandissimonumero di vol-
lizzandola tecnicadella scorsagenerale,piuttosto che scon- te. Il lettorecrededi leggereil libro in un'unica volta per-
trarsi con una formula alla volta. Naturalmenteavevaap- ch6 immagazzinainformazioniuna dietro I'altra, senzaren-
plicato in maniera esasperata,e tuttavia molto efficace, dersi conto di quantevolte d tornato sui propri passi,ha
quanto detto sopra riguardo a sorvolarele sezionidiffici- riletto i brani difficili, si d organizzatomale il lavoro e ha
li.) Si puo eliminareI'anteprima,oppure dividerla in se- dimenticatoi concettiperchdnon ha ripassatoin maniera
zioni ben distinte.Approfondimentoe revisionesi posso- adeguata.Ne risultache in realtilha letto il libro, o il ca-
no estenderein vario modo, oppure scartaredel tutto. pitolo, per dieci volte.
ln altre paroleciascunamateria,e ciascunlibro a essa
dedicato, si puo affrontare serenamentee nella maniera
adeguata.E per ciascunlibro sardvalido il principio che,
qualunquesiano le difficolti, noi siamo in possesso della
capacitirprimaria di individuarel'approccioadatto, che
sard poi necessariamente l'unico applicabile.
Di conseguenza,invece di essereun dovere sempre
uguale,impersonalee tedioso, lo studio si trasformeririn Figura 56. < Numero di letture > effeltuate facendo uso delle lecni-
che di lettura tradizionali del < tutto in un'unica volta >.
un'esperienzasoggettiva,stimolante, reciproca e sempre
varia.
Bisognaanchetener conto del fatto che, nonostante
in apparenzail libro vengaletto molte piu volte di quanto
non accadatradizionalmente.in realti non d affatto cosi.

t62 163
Postfazione Indice
A conclusione di questovolumesperovi sareteresicon-
to chein realtdquestanon d la fine del libro, bensiI'inizio
vero e proprio. Labellezzae la complessitir del cervello
umano,il suoenormepotenziale intellettuale ed emotivo,
la facoltdche ci d propriadi assorbireinformazionie di
provvedere alla loro memorizzazione, assieme alle nuove
tenichecheconsentono al cervellodi esprimersi e organiz-
zarsiin forme pii consoneal funzionamentodel nostro
organismo,tutti questielementi contribuiscono a faredella
lettura,dellostudio,dell'apprendimento e dellavita in ge-
nerecio chein realtddevonoessere, e ciodesperienze pia-
cevolie liete,capacidi recareappagamenti e soddisfazio-
ni anzichddolori e frustrazioni.
Introduzione Vlt
l. La vostramentee miglioredi quelloche pensate I
2. Leggerecon maggioreefficienzae velocitd l7
3. La memoria 3?
4. Gli appunti 69
A: Parole chiave 69
B: Mappe mentali per ricordare e pensarein
modo creativo 87
C: Moppe mentali. Usi e metodologieavanzote 109
5. ll Metodo Buzanper uno StudioOrganico 123
A: Intoduzione 123
B: Preparazione l 3s
C: Applicozione l4?

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