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Marted 23 Giugno 2009 la Camera dei Deputati ha approvato con 261 voti favorevoli, 226 contrari
e 9 astenuti la Legge di conversione del Decreto Legge Abruzzo 39/2009
La legge stata pubblicata in GU il 27/06/2009: Legge 24 giugno 2009 n. 77 (suppl. ord. N.99)
La Legge contiene allArticolo 1 Comma 1bis tra le misure di carattere generale lentrata in vigore
dal 1 luglio 2009 delle Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al DM 14/01/2008
2
D.M. 14-01-2008 - Norme Tecniche per le Costruzioni
.
. Segue
.
.
.
.
3
D.M. 14-01-2008 - Norme Tecniche per le Costruzioni
Regione Lombardia
Progettazione in
Zona 4
Pag. 8
Ne consegue che in
Lombardia (come in diverse
altre Regioni) diventa
4
obbligatoria la progettazione
sismica anche in Z4
D.M. 14-01-2008 - Norme Tecniche per le Costruzioni
3 modalit alternative
Progettazione
1) Metodo standard NTC2008 con
spettro secondo All. A
in zona 4
2) Metodo semplificato NTC 2008
con Sd(T1) = 0.07 g
3) TA con S=5
ura
at
a rm nze
i e
id ist
im e s
in e
R
m l
e
i
del
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g
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m
c o lo
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a n e si
V n
No
5
D.M. 14-01-2008 - Norme Tecniche per le Costruzioni
Valori di Ag per Tr=475 anni
6
D.M. 14-01-2008 - Norme Tecniche per le Costruzioni
Valori di Ag per Tr=475 anni Lombardia
7
D.M. 14-01-2008 - Norme Tecniche per le Costruzioni
Valori di Ag per Tr=475 anni Provincia di MN
Cavriana Monzambano
Castiglione
Ag = 0,144 g Ag = 0,153 g
Ag = 0,150 g
Fo = 2.436 Fo = 2.424
Fo = 2.455
Goito
Ag = 0,119 g
Fo = 2.481 Come ottenere i
valori puntuali dei
Porto Mno parametri che
caratterizzano lo
Ag = 0,970 g spettro ?
Fo = 2.558
Mantova
Ag = 0,089 g
Fo = 2.560
Ostiglia
Ag = 0,086 g
Fo = 2.574
Viadana
Ag = 0,084 g
Fo = 2.704
8
D.M. 14-01-2008 - Norme Tecniche per le Costruzioni
3) Metodo semplificato NTC 2008 con tensioni ammissibili S = 5 Solo per costruzioni di tipo 1 e 2
classe duso I e II
9
D.M. 14-01-2008 - Norme Tecniche per le Costruzioni
1) Metodo standard NTC 2008 con spettro di risposta secondo pericolosit di base Allegato A
Edificio classe duso 2 Cu=1 Provincia di Mantova Comune Rodigo Terreno tipo C Classe duttilit CDB
Spettro elastico
Coefficiente di struttura
q = 3x0.8=2.4 0.16 g
Spettro di progetto
10
D.M. 14-01-2008 - Norme Tecniche per le Costruzioni
1) Metodo standard NTC 2008
2) Metodo semplificato NTC 2008: con spettro di risposta secondo
pericolosit di base Allegato A
Fi = K hi Wi K hi = C R i I S 2
C= = 0.03
100
=1-1.3 coeff. fondazione
0.03
Tbase = (C R I ) Wtot Tbase = (0.03 1 1.3 1.2 1) Wtot = 0.0468 Wtot
Tenendo conto che si utilizza il metodo alle
I=1 TA e il coefficiente di sicurezza globale
per T o > 0,8 secondi R = 0,862 / T o 2/3
per T o 0,8 secondi R = 1,0
=1-1.2 coeff. struttura rispetto al metodo agli SL circa 1.5
R=1 SLU
Tbase = 0.0468 1.5 Wtot = 0.0702 Wtot 11
D.M. 14-01-2008 - Norme Tecniche per le Costruzioni
Principi fondamentali
PREMESSA Stati Limite
Valutazione della sicurezza
1 OGGETTO Vita Nominale Classi duso Periodo di riferimento
Azioni sulle costruzioni
Azioni nelle verifiche agli St. Limite
2 SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE
Verifiche alle Tensioni Ammissibili
Azione sismica
Vento
3 AZIONI SULLE COSTRUZIONI Neve
Temperatura
Az. Eccezionali
Disposizioni generali
Articolazione del progetto
Costruzioni in calcestruzzo Stabilit dei pendii naturali
4 COSTRUZIONI CIVILI E INDUSTRIALI in acciaio Opere di fondazione
miste acciaio-calcestruzzo Opere di sostegno
in legno Tiranti di ancoraggio
in muratura Opere in mat. Sciolti e fronti di scavo
Ponti stradali in altri materiali Miglioramento e rinforzo dei terreni
5 PONTI
Ponti ferroviari Consolidamento geotecnico di op. esistenti
Discariche e depositi di inerti
Fattibilit di opere su grandi aree
6 PROGETTAZIONE GEOTECNICA
7 PROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICHE Requisiti nei confronti degli St. Limite
Criteri generali di progettazione e modellazione
Metodi di analisi e verifica
Costruzioni in calcestruzzo
8 COSTRUZIONI ESISTENTI in acciaio
miste acciaio-calcestruzzo
9 COLLAUDO STATICO in legno
in muratura
in altri materiali
10 REDAZIONE DEI PROGETTI ESECUTIVI E DELLE RELAZIONI DI CALCOLO Ponti
Strutture con isolamento o dissipazione
11 MATERIALI E PRODOTTI PER USO STRUTTURALE Opere e sistemi geotecnici
12 RIFERIMENTI TECNICI
0) Vita Nominale
1) Identificazione
EQU : Perdita di equilibrio della struttura o di una
sua parte considerata come corpo rigido (non
degli Stati Limite
entrano in gioco i valori di resistenza dei materiali)
EQU
F Fk Fd = f Fk Ed = SdE(Fd ; ad)
Coefficiente di combinazione 0
SLU Fondamentale
G1G1 + G2G2 + PP + Q1Qk1 + Q202Qk2 + Q303Qk3 +
fc fc
fcd = cc fck / c I coefficienti parziali
0,8bxfc 0,5bxfc 0.85 1.5 vengono applicati
0.83Rck
0,8x x
(NAD)
direttamente alle
variabili (azioni e
d M EQU
resistenze) che sono
As Asfy fyd = fyk / s sorgenti di incertezza Ed,inst Ed,stab
Ed,inst Ed,stab
Frattile 5%
F Fk Fd = f Fk Ed = SdE(Fd ; ad)
Coefficiente di combinazione 0
SLU Fondamentale
G1G1 + G2G2 + PP + Q1Qk1 + Q202Qk2 + Q303Qk3 +
fc fc
fcd = cc fck / c I coefficienti parziali
0,8bxfc 0,5bxfc 0.85 1.5 vengono applicati
0.83Rck
0,8x x
(NAD)
direttamente alle
variabili (azioni e
d M EQU
resistenze) che sono
As Asfy fyd = fyk / s sorgenti di incertezza Ed,inst Ed,stab
Ed,inst Ed,stab
Frattile 5%
Responsabilit del
progettista
1 .
2 .
3
17
Cap. 6 Progettazione geotecnica
18
Cap. 6 Progettazione geotecnica METODO DEI COEFFICIENTI PARZIALI
Coefficienti
A
(sulle azioni)
Coefficienti
M
(sulle resistenze
del terreno)
Nella progettazione geotecnica possono essere utilizzati (a scelta del progettista) due approcci
diversi:
Approccio 1: (A + M + R)
Le verifiche vengono eseguite utilizzando due combinazioni distinte in cui si utilizzano gruppi di coefficienti
parziali diversi per le Azioni e per le Resistenze
La combinazione 1 utilizza sempre i coefficienti A1 per le azioni e M1 per le resistenze
La combinazione 2 utilizza sempre i coefficienti A2 per le azioni e M2 per le resistenze
Nella combinazione compare anche un ulteriore coefficiente parziale r (R) (che quasi sempre unitario)
Approccio 2: (A1 + M1 + R)
La verifica viene eseguita utilizzando una sola combinazione in cui si utilizzano:
I coefficienti del gruppo A1 per le azioni e del gruppo M1 per le resistenze e un ulteriore coefficiente parziale r
(R) (che sempre >1) 19
Cap. 6 Progettazione geotecnica
Oltre alle verifiche di tipo strutturale (STR) e geotecnico (GEO), quando sono pertinenti, devono essere eseguite le
verifiche di equilibrio della struttura come corpo rigido (EQU)
Se necessario va anche eseguita la verifica (di equilibrio) al sollevamento (UPL)
inst,d Estb,d
Einst,d stb,d
Verifica al
sollevamento
(UPL + M2)
inst,d Gstb,d
Vinst,d stb,d+Rd 20
Cap. 6 Progettazione geotecnica
Sono
tutti
unitari
Fondazioni su pali
(A2+M1+R2)
Sono
tutti Paratie
unitari
21
FONDAZIONI SUPERFICIALI Calcolo agli stati limite secondo NTC
Approccio 2
Si utilizza una sola combinazione di carico nella quale le azioni vengono amplificate con i coefficienti parziali
del gruppo A1.
I parametri di resistenza del terreno vengono introdotti con i loro valori caratteristici: gruppo di coeff. M1 tutti
unitari (si rinuncia ad imporre i coefficienti di sicurezza alle variabili sorgente di incertezza)
Il coefficiente di sicurezza sulle resistenze viene introdotto a valle attraverso R3
tan f'k 1
DA2
favore sfavore
g1 : 1 1,3 c'k 1
Combinazione g2 : 0 1,5 cuk 1 Cap. Portante 2,3
q: 0 1,5 1 Scorrimento 1,1
unica
A1 + M1 + R3
22
FONDAZIONI SUPERFICIALI Calcolo agli stati limite secondo NTC
Approccio 1
I coefficienti parziali vengono applicati in modo differenziato nelle due combinazioni e alle variabili sorgenti di
incertezza.
Ciascuna combinazione ha lo scopo di attivare uno specifico stato limite
La Combinazione 1 in genere pi gravosa per gli stati limite legati alla resistenza degli elementi strutturali (STR)
La Combinazione 2 in genere pi gravosa per gli stati limite legati alla resistenza del terreno (GEO)
A1 + M1 + R1
A2 + M2 + R2
23
FONDAZIONI SUPERFICIALI Calcolo agli stati limite secondo NTC
24
FONDAZIONI SUPERFICIALI Calcolo agli stati limite secondo NTC
25
FONDAZIONI SUPERFICIALI Calcolo agli stati limite secondo NTC
26
FONDAZIONI SUPERFICIALI Calcolo agli stati limite secondo NTC
Caso tipico: Verifiche di un plinto
Verifiche allo SLU: Tipo GEO - Capacit portante verticale
Per f e c vanno
utilizzati i valori
caratteristici (M1)
o
di calcolo (M2)
a seconda della
combinazione che si
considera
EC7
Annex D
27
FONDAZIONI SUPERFICIALI Calcolo agli stati limite secondo NTC
EC7
Annex D
28
FONDAZIONI SUPERFICIALI Calcolo agli stati limite secondo NTC
Caso tipico: Verifiche di un plinto
Verifiche allo SLU: Tipo GEO - Scorrimento sul piano di fondazione
H d Rd
Condizioni drenate
Rd = Vd tan( ) + A'c'
Condizioni non drenate
Rd = A'cu
Per f e c vanno utilizzati i valori
caratteristici (M1)
o
EC7
Annex D di calcolo (M2)
29
a seconda della combinazione che si considera
FONDAZIONI SUPERFICIALI Calcolo agli stati limite secondo NTC
Verifica a flessione
30
FONDAZIONI SUPERFICIALI Calcolo agli stati limite secondo NTC
Verifica al taglio Si verifica la suola a trave: la prima sezione per la verifica al taglio
quella a distanza d dal filo pilastro. Spesso si dimensiona lo spessore della
suola in modo che non necessiti armatura al taglio.
31
FONDAZIONI PROFONDE Calcolo agli stati limite secondo NTC
Approccio 1
(A2+M1+R2)
Attenzione sulle NTC c
un errore segnalato sulla
Circolare
Approccio 2
32
FONDAZIONI PROFONDE Calcolo agli stati limite secondo NTC
Rk
Approccio 2 Rd =
R
33
FONDAZIONI PROFONDE Calcolo agli stati limite secondo NTC
Rk
Approccio 2 Rd =
R
Rcal
Rk =
a)
Rk dedotta da
prove di carico
34
FONDAZIONI PROFONDE Calcolo agli stati limite secondo NTC
Rk
Approccio 2 Rd =
R
Rcal
Rk =
c)
Rk dedotta da
prove di carico
dinamiche
35
FONDAZIONI PROFONDE Calcolo agli stati limite secondo NTC
Rk
Approccio 2 Rd =
R
Rcal
Rk =
b)
Rk dedotta da
procedure
analitiche
36
FONDAZIONI PROFONDE Calcolo agli stati limite secondo NTC
Rk
Approccio 2 Rd =
R
Rcal
Rk =
b)
Rk dedotta da
procedure
analitiche
37
FONDAZIONI PROFONDE Valutazione capacit portante con procedura analitica
QLIM ( +Wp ) = QP + QS
Si pu trascurare
assieme a Wp
QP = AP (cu N c + 'L )
z=L
QS = PLAT [ c ] dz
z =0
u
QLIM ( +Wp ) = QP + QS
(
QP = AP pvb N q + 0.3 ' N + c'N c )
z=L
QS = PLAT [p
z =0
vz k tg ( )] dz
38
SPINTE DEL TERRENO E OPERE DI SOSTEGNO
Strutture miste:
terra armata, terra rinforzata, muri cellulari..
39
SPINTE DEL TERRENO E OPERE DI SOSTEGNO
40
SPINTE DEL TERRENO E OPERE DI SOSTEGNO
VERIFICHE ALLO STATO LIMITE ULTIMO (SLU)
stabilit globale .(GEO)
ribaltamento (muri?) (EQU)
scivolamento sul piano di posa (GEO/STR)
rottura del complesso fondazione terreno..(GEO/STR)
resistenza strutturale .. (STR/GEO)
41
SPINTE DEL TERRENO E OPERE DI SOSTEGNO
VERIFICHE ALLO STATO LIMITE ULTIMO (SLU) MURI DI SOSTEGNO
stabilit globale .(GEO)
ribaltamento (muri?) (EQU)
scivolamento sul piano di posa (GEO/STR)
rottura del complesso fondazione terreno..(GEO/STR)
resistenza strutturale .. (STR/GEO)
1.1
42
SPINTE DEL TERRENO E OPERE DI SOSTEGNO
VERIFICHE ALLO STATO LIMITE ULTIMO (SLU) MURI DI SOSTEGNO
stabilit globale .(GEO)
ribaltamento (muri?) (EQU)
scivolamento sul piano di posa (GEO/STR)
rottura del complesso fondazione terreno..(GEO/STR)
resistenza strutturale .. (STR/GEO)
43
SPINTE DEL TERRENO E OPERE DI SOSTEGNO
VERIFICHE ALLO STATO LIMITE ULTIMO (SLU) MURI DI SOSTEGNO
stabilit globale .(GEO)
ribaltamento (muri?) (EQU)
scivolamento sul piano di posa (GEO/STR)
rottura del complesso fondazione terreno..(GEO/STR)
resistenza strutturale .. (STR/GEO)
Sono sempre
unitari
44
SPINTE DEL TERRENO E OPERE DI SOSTEGNO
VERIFICHE ALLO STATO LIMITE ULTIMO (SLU) MURI DI SOSTEGNO
scivolamento sul piano di posa (GEO/STR)
rottura del complesso fondazione terreno..(GEO/STR)
resistenza strutturale .. (STR/GEO)
Rottura strutturale
(da EC7)
45
SPINTE DEL TERRENO E OPERE DI SOSTEGNO
46
Superfici di rottura in caso di attrito muro-terreno
SPINTE DEL TERRENO E OPERE DI SOSTEGNO
Spinta ATTIVA
La teoria di Coulomb
fornisce unottima stima
di Ka, anche senza
ricorrere a superfici di
rottura curve.
Le soluzioni ricavate con
superfici curve differiscono
poco da quella di Coulomb
47
SPINTE DEL TERRENO E OPERE DI SOSTEGNO
Spinta PASSIVA
49
SPINTE DEL TERRENO E OPERE DI SOSTEGNO
Influenza dellentit degli spostamenti nella mobilitazione
della spinte attiva e passiva
51
SPINTE DEL TERRENO E OPERE DI SOSTEGNO
Stato attivo Stato passivo
EC7 fornisce anche una stima degli spostamenti necessari alla mobilitazione
completa della stinte attiva e passiva 52
Alcune questioni critiche relative alle verifiche EQU e UPL
EN1990
1,5 (g2+q) = 1,5x6x(300+200)=4500 Kg/m
0,0x (g2+q) = 0,0 Kg/m
5,50 m 3,00 m
NTC2008
53
Alcune questioni critiche relative alle verifiche EQU e UPL
NTC2008
EN1990
54
Alcune questioni critiche relative alle verifiche EQU e UPL
EN1990
55
Alcune questioni critiche relative alle verifiche EQU e UPL
K a = tan 2 ( 45 / 2)
t
c
h2
S = t Ka
2
h W = c xh
3 P =
R = W tan( ) = ( c x h ) tan( )
x x
2 2
56
Alcune questioni critiche relative alle verifiche EQU e UPL
x
Scegliamo lapproccio 1 ed eseguiamo le verifiche al ribaltamento e allo scorrimento
K a = tan ( 45 / 2)
2
t
c
S = t
h2
Ka tan( k )
2 d = arctan
h W = c xh
1.25
3 P
R = W tan( ) = ( c x h) tan( )
x x
2 2
h2
S dEQU = 1. 1 t K a , d WdEQU = 0.9 c x h
2
h3 x2 1.1 c 1
x h K a ,d
EQU , d = 1 .1 t K a ,d = 0.9 c h
EQU EQU
(EQU+M2) M inst
6
M stb ,d
2 0.9 t 3
Verifica a ribaltamento
WdGEO = 1.0 c x h
h2 1.0 c 1 K a ,d
GEO (A2+M2+R2) S dGEO = 1 .0 t K a , d RdGEO = 1.0 c x h tan( d ) x h
2 1.0 t 2 tan( d )
Verifica a scorrimento
Non s
igniSTR
Wd fic
1a
= t1i.v
3 a c x h 1.3 c 1 K a ,k
h2 x h
STR1 (A1+M1+R1) S dSTR1 = 1 .3 t K a , k 1. 3 2 tan( )
2 RdSTR1 = 1.3 c x h tan( k ) t k
Verifica a scorrimento
K a = tan ( 45 / 2)
2
t
2
c
h
S = t Ka
2
h W = c xh
3 P
R = W tan( ) = ( c x h) tan( )
x x
0,60
2 2
x t = 1.8t / mc
Combinazione Dimensione base x h c = 2.5t / mc X/h_EQU
0,50 X/h_GEO
X/h_STR1
STR2 X/h_STR2
0,40
1.1 c 1
EQU (EQU+M2) x h K a ,d
0.9 t 3
0,30 EQU
0,20
1.0 c 1 K a ,d
GEO (A2+M2+R2) x h GEO
1.0 t 2 tan( d ) 0,10
STR1
1.3 c 1 K a ,k
x h
0,00
STR2 (A1+M1+R1) 20 22 24 26 28 30 32 34 36 38 40 42 44
1.1 t 2 tan( k )
t = 1.8t / mc k = 32o d = 26.56o
c = 2.5t / mc
h = 6m xEQU = 0.33476 h = 2.008m
K a = tan 2 ( 45 / 2) c = 2.5t / mc
t
c h = 6m
h2 xEQU = 0.33476 h = 2.008m
S = t Ka
2
h W = c xh xGEO = 0.27512 h = 1.651m
3 P
Supponiamo di dover inserire un tirante per ristabilire lequilibrio in quanto siamo stati costretti a
dimensionare con x<2.008 m
A questo punto, seguendo la norma, dovremmo escludere la verifica EQU in quanto entra in gioco una
resistenza strutturale
Sappiamo dal calcolo gi fatto che il tirante necessario: troviamo il valore dello sforzo nel tirante T ancora
con lequazione allequilibrio alla rotazione attorno a P
(
M inst ,d = S dGEO / STR ) h3 ( x
M stb ,d = WdGEO / STR + Td h
2
)
S d(
GEO / STR h
) x
WdGEO / STR
3 2
Td = x=1.80 m x=1.90 m Non si trova nessuna
h soluzione valida, cio
TdGEO = 0.076t / m TdGEO = 0.386t / m non si riesce a
1 x dimensionare il tirante
TdGEO / STR = S dGEO / STR WdGEO / STR utilizzando le sole
3 2h T dSTR = 0 .264 t / m TdSTR = 0.198t / m verifiche GEO e STR
In pratica, abbiamo visto che in alcuni casi le verifiche con i gruppi di coefficienti STR (e/o GEO)
non consentono di pervenire ad una soluzione accettabile per il dimensionamento strutturale.
Perch non utilizzare i coefficienti EQU cos come si utilizzano i coefficienti GEO e STR ?
Cio, perch non utilizzarli anche nelle verifiche strutturali e geotecniche scegliendo di volta in volta la combinazione
pi gravosa ?
Detto in modo sintetico, il motivo risiede nel fatto che, in genere, non ragionevole ipotizzare (da un punto di vista
probabilistico) che si verifichi contemporaneamente la situazione pi gravosa sia sugli effetti delle azioni che sugli
effetti delle resistenze (si tratta di probabilit congiunta) nei casi in cui le une o le altre vengono ricavate attraverso un
prodotto tra fattori affetti contemporaneamente da coefficienti di sicurezza.
Si pensi, ad esempio, alla verifica allo scorrimento (che una verifica di resistenza) effettuata con i gruppi di
coefficienti EQU; avremmo dovuto scrivere:
WdGEO = 0.9 c x h
h2 1.1 c 1 K a ,d
EQU (EQU+M2) S dGEO = 1 .1 t K a , d RdGEO = 0.9 c x h tan( d ) x h
Verifica a scorrimento
2 0.9 t 2 tan( d )
0,70
x 0,60
X/h_EQU
Prima avevamo scritto
X/h_GEO
h X/h_STR1 WdGEO = 1.0 c x h
2
X/h_STR2 h
0,50
GEO (A2+M2+R2) S dGEO = 1.0 t K a ,d RdGEO = 1.0 c x h tan( d )
X/h_EQU_Sco 2
Verifica a scorrimento
0,40
WdSTR 2 = 1.0 c x h
2
h
0,30
STR2 (A1+M1+R1) S dSTR 2 = 1.3 t K a ,k RdSTR 2 = 1.0 c x h tan( k )
2
Verifica a scorrimento
0,20
0,10
h3 x2
, d = 1 .1 t , d = 0 . 9 60
EQU (EQU+M2)
EQU
M inst K a ,d EQU
M stb c h
6 2
0,00
20 22 24 26 28 30 32 34 36 38 40 42 44
Alcune questioni critiche relative alle verifiche EQU e UPL
b
0.9 c
h L
, d = 1.1 w h b = 0.9 c b L
UPL UPL
UPL (UPL) Vinst Gstb ,d 1.1 w
Verifica a ribaltamento
fcd = cc fck / c
qdSTR = 1.3 w h
fc fc
0,8bxfc 0,5bxfc 0.85 0.83Rck 1.5
(NAD)
0,8x x
d M
fyd = fyk / s
STR
As Asfy
(A1)
450 MPa 1.15
b2
Verifica a flessione della
platea di base M dSTR = (1.3 w h )
8 M r ,d A f f yd 0.9 d
1. 1 61
Infatti: 1. 3 > = 1.222
0. 9
Una osservazione sul valore dei coefficienti parziali delle azioni nella verifica EQU
Il valore del coefficiente parziale assunto dal carico q in contemporanea con i coefficiente parziali
M2 applicato alle resistenze del terreno forse troppo elevato.
h2
S dEQU = 1 .1 t K a , d + 1 .5 q h K a , d
2
K a ,d 1.25 K a ,k K a ,d 1.25 K a ,k
Statiche
Classificazione in base alla risposta strutturale
Pseudo statiche
Dinamiche
(G1) peso proprio degli elementi strutturali, peso proprio del terreno
forze indotte dal terreno e dallacqua (se costanti)
NOVITA
(G2) pesi propri degli elementi non strutturali (sovracc. permanenti)
(P) precompressione
Classificazione in base alla variazione di intensit spostamenti impressi previsti in progetto
ritiro e viscosit
nel tempo
spostamenti differenziali
Variabili (Q)
Eccezionali (A) incendi, urti, esplosioni
Sismiche (E)
63
Effetto della distinzione tra permanenti strutturali e permanenti non strutturali
3) Se i g2 possono essere rimovibili significa che in tutte le verifiche va considerato il coefficiente parziale 0 ?
La risposta alla seconda domanda pu avere conseguenze importanti nelle verifiche STR, mentre la risposta alla terza pu
influenzare in maniera significativa le verifiche EQU o UPL
4) Si potrebbe pensare, a seconda delle situazioni, di scomporre i sovraccarichi permanenti non strutturali in una parte g1 e in
una parte g2; ad esempio nei sovraccarichi dei solai si potrebbero considerare come g1 i pesi dei sottofondi e pavimenti e
come g2 il peso delle divisorie?
Oppure la norma ha voluto tenere in considerazione oltre al fatto che i sovraccarichi permanenti sono di determinazione pi
incerta dei carichi strutturali (cio che il loro coefficiente di variazione c=/ ben superiore a quel 5-10% ipotizzato) il fatto
che:
- Nel corso della vita della struttura una parte dei sovraccarichi permanenti potrebbero subire una modifica (ad esempio
durante opere di ordinaria manutenzione)
- Una parte dei sovraccarichi permanenti potrebbe non essere effettivamente presente (ad esempio nel caso di appartamenti
non realizzati contemporaneamente)
In definitiva decider RESPONSABILMENTE il Progettista 64
Sugli elaborati di progetto vanno indicati
Effetto della distinzione tra permanenti strutturali e permanenti non strutturali
Es.: Verifica STR di una trave continua a 4 campate
25000,00
10000,00
5000,00
0,00
0,00 1,00 2,00 3,00 4,00 5,00 6,00 7,00 8,00 9,00 10,00
-5000,00
+8391 Kgm
(1/21)
-10000,00
+14590 Kgm
+11522 Kgm (+37.3%)
(1/12.1) (1/15,7)
-15000,00
+16415 Kgm (+12.5%)
(1/11)
-20000,00
5,50 m 3,00 m
5,50 m 3,00 m
Azioni sismiche
1) I parametri che definiscono le azioni di progetto non sono
pi legati alla zonazione sismica, ma sono definiti
puntualmente
Azioni sismiche
TR= 975 anni
Prestazioni di
base richieste
per costruzioni
TR= 475 anni
ordinarie con
Vr=50 anni
SLV SLC
TR= 50 anni SLD Stati limite ultimi
Vr = Vn Cu
Vr SLO SLD SLV SLC
Tr =
ln(1 PVr )
68
PVr=81% PVr=63% PVr=10% PVr=5%
D.M. 14-01-2008 - Norme Tecniche per le Costruzioni
Cap. 3 Azioni sulle costruzioni
Azioni sismiche
TR= 2925 anni
Prestazioni
richieste
per costruzioni
TR= 1424 anni
con
Vr=150 anni
SLV SLC
TR= 150 anni SLD
In sostanza la
differenziazione della
Vr = Vn Cu sicurezza per le costruzioni
non ordinarie viene
Vr SLO SLD SLV SLC
ottenuta eseguendo le
Tr = verifiche per i diversi SL
ln(1 PVr ) con azioni pi elevate
ricavate estendendo la
finestra temporale (Vr) di
69
osservazione (e di
PVr=81% PVr=63% PVr=10% PVr=5%
conseguenza Tr )
D.M. 14-01-2008 - Norme Tecniche per le Costruzioni
Cap. 7 Progettazione per azioni sismiche Verifiche delle prestazioni richieste - PBD
Tabella sintetica
delle verifiche
necessarie
Interstory Drift
d r < 0 , 005 h Ed < Rd
< 0 , 01 h Ed < Rd
Classe
d rp
=1/1,5 M=A =1/q M=M
d r m < 0 , 003 h +
III e IV
d rma < 0 , 004 h regole di dettglio
e gerarchia resistenze
( 2 / 3 )
Tabella sintetica
delle verifiche
necessarie
Es. Edificio ordinario
con Vn=50
SLO SLD SLV SLC
Interstory Drift
d r < 0 , 005 h Ed < Rd
< 0 , 01 h Ed < Rd
Classe
d rp
=1/1,5 M=A =1/q
M= M
d r m < 0 , 003 h +
III e IV
d rma < 0 , 004 h regole di dettglio
e gerarchia resistenze
( 2 / 3 )
Tabella sintetica
delle verifiche
necessarie
Es. Edificio Cl. III
con Vn=50
SLO SLD SLV SLC
Interstory Drift
d r < 0 , 005 h Ed < Rd
< 0 , 01 h Ed < Rd
Classe
d rp
=1/1,5 M=A =1/q
M= M
d r m < 0 , 003 h +
III e IV
d rma < 0 , 004 h regole di dettglio
e gerarchia resistenze
( 2 / 3 )
73
Azione sismica: Spettri di risposta elastici NTC2008
TB T < TC S e (T ) = a g S F0
TC T < TD T
S e (T ) = a g S F0 C
T
TD T T T
S e (T ) = a g S F0 C 2 D
T
NTC2008
a g S
= 10 /(5 + ) 0,55
ag 74
TB = TC / 3 TC = CC T * TD = 4,0 + 1,6
C g
Progettazione per azioni sismiche
Confrontiamo lentit delle forze orizzontali in gioco nelle verifiche sismiche allo SLV
(Stato Limite Ultimo) confrontandole con le forze in gioco dovute allazione del vento.
Reggio Calabria
Tr Ag Fo Tc*
SLO 30 0,062 2,337 0,278
SLD 50 0,084 2,301 0,295
SLV 475 0,253 2,414 0,362
SLC 975 0,341 2,454 0,388
Valutazione del taglio alla base (in campo elastico) dovuto allazione sismica
Peso proprio travi = 200 Kg/m
Peso proprio solaio = 300 Kg/mq
Sovr. Permanente = 300 Kg/mq
Sovr. Variabile = 200 Kg/mq 2 = 0.3
Peso proprio tamponamenti = 1000 Kg/m
Reg.Critica
3. Sul PRINCIPIO DI UGUAL SPOSTAMENTO che
consente di ridurre tramite un coefficiente di
comportamento il fattore di struttura q le azioni cui
assoggettare la struttura
77
Progettazione per azioni sismiche
F
F
78
D.M. 14-01-2008 - Norme Tecniche per le Costruzioni
Cap. 7 Progettazione per azioni sismiche
Forza
approssimativamente uguale al massimo
spostamento che lo stesso sistema Riduzione
della richiesta
avrebbe se si comportasse in modo di resistenza
indefinitamente elastico dovuta alla
Duttilit
F Sovraresistenza
F
Fd=Rd
Domanda di
Spostamento
Dominio di analisi (elastico) 79
Gli spostamenti effettivi non sono quelli calcolati per le
(progetto)
forze di progetto, ma vanno amplificati
Progettazione per azioni sismiche
80
D.M. 14-01-2008 - Norme Tecniche per le Costruzioni
Cap. 7 Progettazione per azioni sismiche
Energia Elastica
Energia del sistema elastoplastico
81
Progettazione per azioni sismiche
82
Progettazione per azioni sismiche
83
Tratta da Prof. E. Cosenza
D.M. 14-01-2008 - Norme Tecniche per le Costruzioni
Cap. 7 Progettazione per azioni sismiche
In questo modo gli elementi non duttili dovrebbero rimanere in campo elastico
85
Progettazione per azioni sismiche
Applicazione corretta
Rfrag
Rdut
Applicazione errata
Rdut
Rfrag
89
Tratta da Prof. E. Cosenza
Progettazione per azioni sismiche
Rd M CS , Rd
lP
Rd M CI , Rd
GR Taglio - Flessione
GR Taglio - Flessione per Travi
per Pilastri Nota: per le Travi il valore
di cot libero in CDB e
Nota: per i pilastri sembra
imposto = 1 in CDA
che il valore di cot sia
libero sia in CDB che in
CDA
91
D.M. 14-01-2008 - Norme Tecniche per le Costruzioni
Cap. 7 Progettazione per azioni sismiche
Problema 1: Ast rappresenta la somma delle sezioni di tutti i bracci delle staffe o solo di quelli nella direzione
di confinamento, cio nella direzione ortogonale a bst ?
Esempio:
Calcestruzzo: C 25 / 30 f cd = 0.85 25 / 1.5 = 14.17 MPa
Se considero staffe 8 a 3 braccia, considerando
Acciaio: B450C f yd = 450 / 1.15 = 391.3MPa solo 3 braccia e non 6 occorrono in pratica staffe
8/15 (3 braccia) pari a 6.66*3*0.5=9.99 cmq/m
Pilastro 40x40 cm: bst = 40 3 3 = 34cm Se utilizzassi ancora staffe 8 a 3 braccia,
considerando tutte le 6 braccia occorrerebbero
Ast 14.17 8/30 (che non ha senso)
= 0.08 34 = 0.0985cmq / cm
s 391.3 Se utilizzassi invece staffe 6 a 3 braccia,
considerando tutte le 6 braccia occorrerebbero
staffe 6/17
Ast
= 9.85cmq / m
s
Personalmente, anche sulla base di esempi reperiti in letteratura e del fatto che se, al limite, concentrassi le staffe in una sola direzione, nellaltra 93
non otterrei beneficio, ritengo che linterpretazione corretta sia quella di considerare come Ast larea dei soli bracci delle staffe ortogonali alla bst che
si considera, eseguendo il controllo nelle due direzioni.
D.M. 14-01-2008 - Norme Tecniche per le Costruzioni
Cap. 7 Progettazione per azioni sismiche
Capoverso 1
Capoverso 2
Capoverso 3
94
D.M. 14-01-2008 - Norme Tecniche per le Costruzioni
Cap. 7 Progettazione per azioni sismiche
Si provato a verificare se
GR a taglio per i pilastri e armatura minima di confinamento con larmatura minima di
confinamento si pu
soddisfare automaticamente
la GR Taglio Flessione nei
Armatura minima richiesta pilastri
per il confinamento dei
pilastri
Si pu pensare di calcolare il massimo taglio assorbibile da un pilastro armato con larmatura minima data dalle (7.4.28)
Considerando larmatura minima a staffe prevista per CDB in (7.4.28) e cot=2.5
1) Elementi che non richiedono armatura al taglio (EC2)
si pu calcolare il massimo taglio sviluppabile e di conseguenza il massimo
momento sviluppabile per rispettare la GR, tenendo conto anche del coefficiente
VRd,c = [CRd,c k (100 l fck) ^1/3 + k1 cp] bw d
di sovraresistenza.
f cd bst
2) Elementi che richiedono armatura al taglio: traliccio ad inclinazione variabile
VRd , s = 0.08 (0.9 d ) f yd 2.5
f yd
V Rd,s = (Asw / s) z f ywd cot
2 M C , Rd L 1
V GR Rd M C , Rd V GR
1,1 CDB 1,3 CDA
L 2 Rd
1,1 CDB
M L
d ,VGR
= 0 . 07036 Per CDB 95
b d f cd
2
d
D.M. 14-01-2008 - Norme Tecniche per le Costruzioni
Cap. 7 Progettazione per azioni sismiche
M d MAX f yd
= 0 . 1576 + 0 . 86 ( )
b d 2 f cd
s
f cd
Nd
= 0.5247
b d f cd
s 0.57 1% 4%
96
D.M. 14-01-2008 - Norme Tecniche per le Costruzioni
Cap. 7 Progettazione per azioni sismiche
GR a taglio per i pilastri e armatura minima Esempio: pilastro 50x50 - L=315 cm L/d = 315/45 = 7
0,800
Md L/d=10
0,700
0,600
0,400
Calcestruzzo C25/30
0,300 L/d=5
Acciaio B450C
0,200
0,100
0,000
0,00 1,00 2,00 3,00 4,00 5,00
Spostamento
NO SI
Meccanismo Meccanismo
di piano globale
GR Trave-Pilastro
98
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Cap. 7 Progettazione per azioni sismiche
Vj = Rd(T+C) - Vcol
T= Asupfyd
C= Ainffyd
99
D.M. 14-01-2008 - Norme Tecniche per le Costruzioni
Cap. 7 Progettazione per azioni sismiche
100
Cap. 7 Progettazione per azioni sismiche GR Trave - Pilastro
101
Cap. 7 Progettazione per azioni sismiche GR Trave - Pilastro
Anche considerando un coefficiente di struttura q=1 (resistenza in campo elastico) otterrei al massimo:
MEi = 3.9 x 4.5 17.6 tm < 20 tm
Se fossero presenti elementi di controvento tali, ad esempio, da sopportare il 50% delle Forze orizzontali, il momento calcolato 102
con q=1 sarebbe circa la met di quello richiesto dalla Gerarchia delle Resistenze
D.M. 14-01-2008 - Norme Tecniche per le Costruzioni
Cap. 7 Progettazione per azioni sismiche
Protezione degli elementi secondari (cio degli elementi non progettati per resistere
alle azioni sismiche)
F: domanda elastica
q x Fd
Principio di ugual
Forza
spostamento
Riduzione
della richiesta
di resistenza
dovuta alla
Duttilit
Reff
Fd=Rd
103
D.M. 14-01-2008 - Norme Tecniche per le Costruzioni
Cap. 7 Progettazione per azioni sismiche
EN1998 Eurocodice 8
104
Grazie dellattenzione
Mantova, l 30-06-2009
Dott. Ing. Antonio Sproccati 105
FINE