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SCADENZA DELLE PRINCIPALI MATERIE PRIME COSMETICHE

Aloe - Se in gel "ecobio" conservato con potassio sorbato e sodio benzoato, e gelificato con xanthan, si butta alla
scadenza. Se in gel non ecobio, con conservanti normali, si butta dopo sei mesi dalla scadenza. Il succo di aloe da
bere si butta venti giorni dopo l'apertura, e va conservato in frigo.
Acido citrico - Eterno quindi 5 anni dopo la scadenza, se in polvere, se in soluzione acquosa fatta da voi due anni
dopo averla fatta
Acido glicolico - Eterno quindi 5 anni dopo la scadenza, sia che sia in polvere, sia che sia in soluzione acquosa al
70%
Acido lattico - Eterno quindi 5 anni dopo la scadenza
Acido linoleico - fino alla scadenza
Acido lipoico - Fino a tre anni dopo la scadenza, se conservato al buio e ben chiuso
Acido salicilico - Eterno quindi 5 anni dopo la scadenza
Acque floreali - sei mesi - massimo un anno dopo la scadenza, poi buttare
Alcool cetilico, cetilstearilico, cetil palmitato - Eterni quindi 5 anni dopo la scadenza
Allantoina - Eterna quindi 4 anni dopo la scadenza
Allume - Eterno quindi 5 anni dopo la scadenza
Amido (di riso, maizena, frumina) - Fino a due anni dopo la scadenza
Aperoxid - Fino a un anno dopo la scadenza. Quando invecchia diventa denso e pi scuro, e perde la capacit
antiossidante. Usatelo pure in abbondanza, un ottimo attivo anche per la pelle.
Ascorbil palmitato - Fino a sei mesi dopo la scadenza
Biosolv- ecobiosolv - Fino a due anni dopo la scadenza
Bisabololo - Fino a due anni dopo la scadenza
Burri vari - Dipende dal burro. i pi duri durano moltissimo (tipo il burro di sal, quello di tucuma, di cacao o
kokum) quindi 4 anni dopo la scadenza. Quelli morbidi (karit, mango, avocado) durano meno, se li mettete in
frigo vi possono durare due anni dopo la scadenza, altrimenti da sei mesi ad un anno.
Carbomer (e carbopol vari, e sodium carbomer, e poliacrilato di sodio) - Eterno quindi 4 anni dopo la
scadenza; se mal conservato tende ad indurirsi in grumi, che non si idratano; prima di usarlo, stemperarlo col
cucchiaino e frullare pi a lungo in modo da spaccare i grumi di polverina e permettere l'idratazione.
Carbopol aqua - Fino a due anni dopo la scadenza
Ceramidi sk-influx - Fino ad un anno dopo la scadenza.
Cere (d'api, carnauba, candelilla, cere di agrumie di fiori) - Eterne quindi dieci anni
Cetrimonium chloride - Anche 5 anni dopo la scadenza
Cheratina liquida al 25% - Fino a due anni dopo la scadenza
Cold emulsifier - Contiene olio di mandorle, quindi bisogna annusarlo e comunque non tenerlo pi di un anno
dopo la scadenza.
Coloranti liquidi alimentari - Sono in base acquosa, non durano pi di un anno dalla scadenza
(specialmente i Rebecchi che sono abbastanza diluiti)
Collagene - Fino a sei mesi dopo la scadenza
Condizionanti per balsamo capelli in perline ( behentrimonium chloride, BTMS, esterquat) - Eterni
quindi 5 anni dopo la scadenza
Conservanti vari (Cosgard, Phenonip) - Fino a due anni dopo la scadenza
Dry flo - Fino a 4 anni dopo la scadenza
Ewocream - Fino ad un anno dopo la scadenza; tende ad andare rancido ed assumere cattivo odore
Isolan GO 33 - Fino ad un anno dopo la scadenza; tende ad andare rancido ed assumere cattivo odore
Isolan GPS - Fino a 4 anni dopo la scadenza
Emulsionanti in perline (metilglucosio sesquistearato, PGE 3-metilglucosio distearato, Montanov,
Olivem) - Eterni quindi 5 anni dopo la scadenza
Esteri ed eteri (Coco caprylate, Cetiol Sensoft, Ethyl hexyl stearate, dicaprylyl ether) - Eterni quindi 5 anni
dopo la scadenza
Estratti secchi di piante - Fino ad un anno dopo la scadenza; non che vanno a male, ma non funzionano pi, le
sostanze di cui sono composti si degradano, o si ossidano.
Estratti glicerici di piante - Fino a due anni dopo la scadenza
Estratti glicolici di piante - Fino a tre anni dopo la scadenza
Farine naturali - Fino ad un anno dopo la scadenza
Farnesolo - Fino a due anni dopo la scadenza
Fitocheratina - Fino a sei mesi dopo la scadenza; tende ad impaccarsi in un blocco unico.
Fragranze - Fino a tre anni dopo la scadenza; le fragranze andate diventano marrone, e cambiano odore
diventando acidule.
Gelificanti naturali (agar agar, gomma xanthan, gomma guar, idrossietilcellulosa.) - Eterni quindi 4 anni
dopo la scadenza
Glicerina - Eterna quindi 5 anni dopo la scadenza
Guar hydroxypropyl trimonium chloride - Eterno quindi 5 anni dopo la scadenza
Insaponificabile di avocado - Fino ad un anno dopo la scadenza
Lecitina di soia - Se granulare fino alla scadenza (poi va rancida) se lisolecitina fino a un anno dopo la scadenza
Liposomi di vitamine o di altro tipo - Fino ad un anno dopo la scadenza; tendono a liquidificare a grumi ed
assumere odore un po' di pesce quando stanno andando.
Mentolo - Eterno quindi 5 anni dopo la scadenza
Miroir de sucre - Fino a due anni e mezzo dopo la scadenza. Quando invecchia tende a diventare di sapore
amaro.
Niacinamide - Fino a due anni dopo la scadenza
Oli essenziali - Dipende dall'olio essenziale. Quelli da buccia di agrumi vanno messi subito in frigo, gli altri no.
Gli oli di agrumi durano fino ad un anno e mezzo dopo la scadenza, la lavanda e ylang ylang due anni, rosa e
gelsomino, vetiver e patchouli anche dieci anni, neroli dura poco e va di pesce subito. Un olio essenziale andato
ha un odore strano, un poco di pesce, un poco acidulo. Non piacevole, ma non si capisce subito, si sa solo che
non piace e non si capisce il perch.
Oli vegetali - Gli olii vegetali si usano tranquillamente fino a scadenza, dalla scadenza in poi, sempre
controllando a naso che siano ok: per i primi tre mesi si pu fare finta che non siano scaduti, per i secondi tre mesi
si usano in preparazioni a freddo che non devono durare un anno, per i terzi tre mesi si usano in preparazioni a
freddo da usare velocemente e in gran quantit, tipo i bagnodoccia oleosi. Se passato un anno chiedetevi come
mai, vuol dire che di quell'olio non avevate bisogno o comunque non in quella quantit, prendetelo come lezione
per il futuro e non vogliate usare per forza una cosa diventata dannosa visto che non lo avete fatto quando ne
avreste avuto la possibilit. Nel sapone mai vanno messi olii di dubbia durata, che il riscaldamento con la soda, la
pentola di acciaio, i cucchiaini e similari e l'esposizione all'aria per la necessaria stagionatura sono tutti elementi
che ci garantiscono un sapone irrancidito nel giro di sei mesi.
pantenolo - Fino a 3 anni dopo la scadenza, non ho mai visto aletrazioni evidenti nel pantenolo anche molto
vecchio a dire la verit.
PGE 4-caprato - PGE 3-caprato - Semieterni, finoa 3 anni dopo la scadenza
PGE-10 laurato - fino a due anni e mezzo dopo la scadenza; quando va a male puzza di un odore penetrante e
spiacevole (di suo ha un odore forte ma non spiacevole, di detesivo>)
Piante secche intere - Fino ad un anno dopo la scadenza; non che vanno a male, ma non funzionano pi, le
sostanze di cui sono composti si degradano, o si ossidano.
Polveri (Ossido di zinco, riempitivi per decorativi, talco, miche, ossidi, biossido di titanio) - Sono eterni se
tenuti al chiuso lontano dall'umidit. Ma non posso dire che sono eterni, e non userei una polvere di vent'anni fa,
quindi diciamo 5 anni dopo la scadenza
Potassio sorbato e sodio benzoato - Eterni quindi 5 anni dopo la scadenza
Propylene glycol Eterno
Proteine idrolizzate - se in polvere scadono due o tre mesi dopo la scadenza, se in soluzione non fai da te ma
comprata sei mesi dopo la scadenza
Proteine quaternizzate (proquat silk, proquat milk, proquat keratin) - Anche un anno e mezzo dopo la
scadenza
Roba alimentare scaduta - Non pensate nemmeno per un secondo di usare la vostra pelle come fosse un bidone
della spazzatura
Sodio ascorbil fosfato (e magnesio ascorbil fosfato) - Se ben conservato 3 anni dopo la scadenza
Sodio ialuronato - Eterno quindi 5 anni dopo la scadenza, se in polvere, se in soluzione acquosa fino ad un anno
dopo la scadenza. Quando va a male diventa liquido come l'acqua.
Sodio lattato Eterno
Sodio pca - Eterno quindi 5 anni dopo la scadenza
Solubol - Fino a sei mesi dopo la scadenza
Squalano sintetico - Eterno quindi 5 anni dopo la scadenza
Tensioattivi (SLES, perlanti, cocoglucoside&gliceryl oleate, sarcosinato, diacetato e betaine) - Fino a due
anni e mezzo dopo la scadenza, tutti escluse le betaine che durano meno (un anno e mezzo dopo la scadenza,
quando vanno a male prendono un odore come di pesce, amaro e spiacevole e nessuna fragranza riesce a coprirlo).
Il Rewoteric (disodio coccoanfodiacetato) va trasferito in vaso subito, che col tempo diventa solido e non esce pi
dalla bottiglia.
Tinovis ADE o ADM - Fino a un anno dopo la scadenza. Trasferirlo appena arrivato in un vasetto di vetro,
sbatterlo ogni volta che ci si ricorda, quando si separato troppo metterlo ad intiepidire a bagnomaria e mescolare
con cura per rimettere in circolo il deposito che si indurito sul fondo.
Tocoferolo - Fino a un anno e mezzo dopo la scadenza, e solo se tocoferolo puro. Se sono quei dubbi mix di
aroma zone in cui il tocoferolo in tracce, probabilmente saranno gi ossidati alla scadenza.
Umectol - Fino a sei mesi dopo la scadenza
Urea - Eterna quindi 5 anni dopo la scadenza
Vitamina a - Fino a sei mesi dopo la scadenza
Vitamina c (acido ascorbico) - Se ben conservato fino a tre anni dopo la scadenza. Se ha tracce marroni buttare
all'istante.
Ma le materie prime quando scadono?
da tempo che sui vari blog e forum impazzano discussioni sul problema delle scadenze delle materie
prime, sulla loro durata (o shelf-life, come viene correttamente definita dai produttori) e sulle
conseguenze che derivano dalluso di prodotti scaduti o prossimi alla scadenza.
Vale quindi al pena fare la dovuta chiarezza, dato che si sentono pareri ampiamente discordi e fondati
pi sulla fantasia che su effettive conoscenze tecniche del problema.

Cos la shelf-life?
Con questo termine lindustria definisce la vita commerciale di un prodotto.
Si parla quindi di un aspetto fondamentale per i produttori, quello commerciale, ossia la vendibilit,
non funzionale, ovvero lusabilit.
Trascorso questo periodo, a meno di fatti nuovi, il prodotto non dovrebbe pi essere messo in vendita.
Affinch un prodotto possa essere commerciabile una volta raggiunta la "data di retest", deve essere
rititolato dal produttore, ossia, usando un paragone automobilistico, revisionato.
Con questa operazione i produttori controllano un campione del lotto di produzione in loro possesso per
verificare che non siano occorse delle variazioni nei parametri fisici e chimici oltre soglie limite ben
delineate.
Se il risultato positivo, la shelf life viene prolungata, ed il lotto rimesso in vendita con una nuova data
di rianalisi.
Questo processo, a seconda del tipo di materia prima, pu aver luogo pi volte, ed il prodotto pu
avere una vita commerciale anche doppia rispetto a quella nominale iniziale.

Un prodotto ha una shelf-life spesso limitata perch non possibile garantire a priori la stabilit di
determinati parametri fisici (p.es. colore, densit, profumo) o chimici (ph, presenza di specifiche
molecole, ecc.). Basta, ad esempio, che il colore di un tensioattivo viri oltre una minima soglia per
determinare linidoneit di quel lotto ad essere messo in vendita, indipendentemente dal fatto che a
livello funzionale sia ancora perfettamente utilizzabile.

Lindustria ha queste esigenze importantissime: cosa pensereste se il vostro bagnoschiuma o crema


corpo preferiti siano leggermente pi scuri rispetto a quanto siete abituati a vederli? Pensereste
immediatamente che il prodotto avariato o che la formula cambiata, mentre invece, ad esempio, un
tensioattivo ha lasciato un colore leggermente diverso rispetto allo standard.

Qual limpatto della shelf life sul mondo della cosmesi autoprodotta?
La shelf life quindi un dato fondamentale per lindustria, in quanto garantisce che una determinata
materia prima acquistata in periodi diversi presenti le stesse identiche caratteristiche nel tempo.
Tutto ci ha unimportanza marginale per chi spignatta.
Innanzitutto perch praticamente impossibile nellautoproduzione casalinga, basata sa quantitativi
minimi e utilizzando strumenti rudimentali, garantire che i risultati di uno spignatto siano sempre identici
nel tempo.
In secondo luogo solitamente si formula provando soluzioni e dosaggi diversi, magari variando una o
pi materie prime.
Infine le materie prime vengono acquistate in confezioni spesso inidonee (sacchetti, vaschette, ecc.) e
conservate senza adottare le dovute precauzioni. Laria, la luce, le oscillazioni termiche, il caldo
eccessivo, lumidit sono fattori che incidono in modo determinante sul loro stato di conservazione, e
possono portare al loro deperimento (si pensi, ad esempio, allirrancidimento degli oli).

Cos la functional life?


Molto pi importante per chi spignatta della shelf-life quindi la functional life o la vita funzionale, di
una materia prima, ossia alla sua idoneit a svolgere le funzioni per cui stata prodotta.
Questo parametro difficilmente misurabile, e varia anche sensibilmente rispetto alla shelf-life.
Inoltre queste funzioni possono essere espletate in modo inferiore rispetto a quando quel lotto di
produzione specifico stata prodotto. Per esempio, una fragranza pu perdere con gli anni parte della
sua efficacia, e quindi va usata in quantit maggiore, senza che determini alcun rischio per la salute,
mentre un emulsionante che non emulsiona in modo corretto rovina definitivamente lo spignatto.
La vita funzionale quindi normalmente maggiore della shelf life, ma questo non sempre vero, alla
luce delle considerazioni gi delineate in merito alla conservazione delle materie prime.

Shelf life, functional life ma quanto durano le materie prime?


Innanzitutto importante chiarire che la vita di una materia prima si rileva da quando lindustria lo
produce, e non da quando viene immessa in commercio. Posso passare settimane, mesi, o, addirittura,
anni prima che un prodotto venga messo in vendita.
Questo fatto incide evidentemente sulla vita commerciale residua ed esogeno per il venditore, dato
che dipende esclusivamente dal produttore. Chi rivende una materia prima si trova quindi una data di
scadenza alle volte non nota in sede d'acquisto.
In secondo luogo, la durata delle materie prime varia sensibilmente a seconda della loro tipologia e dal
fatto che contengano, laddove possibile e conveniente, conservanti.

Una prima grossa divisione pu essere fatta tra polveri e burri o liquidi.:

Le polveri non contengono acqua, quindi la loro vita sensibilmente maggiore rispetto ai liquidi.
Pertanto una caffeina anidra pu durare anche 30 mesi, un pigmento cinque anni, altre polveri non
hanno addirittura scadenza.
Tuttavia la durata funzionale pu essere molto pi breve, dato che risente in modo determinante delle
condizioni di conservazione: laloe in polvere, per esempio, particolarmente igroscopica e se la
confezione si apre e chiude frequentemente, si altera molto rapidamente .Se conservate correttamente
quindi le polveri durano molti anni: i Carbopol Ultrez 21 e 30, ad esempio, sono dichiarati dal produttore
assolutamente stabili ed inalterabili nel tempo.
Per i liquidi invece fondamentale distinguere tra prodotti con o senza conservante.
Prodotti di origine vegetale, come gli estratti, senza conservanti durerebbero, forse, qualche settimana,
ad essere ottimisti
I conservanti sono quindi essenziali a prevenire linsorgere di muffe, di coltivazioni batteriche, che
spesso sono tossiche o nocive. bene quindi diffidare da materie prime che vengono dichiarate senza
conservanti o con conservanti naturali e con shelf-life infinite.
Tuttavia, alla luce di quanto test descritto, molto spesso le functional life sono molto pi lunghe di
quanto dichiarato in etichetta.
I prodotti "naturali" invece, come l'Aperoxid, hanno shelf life inferiori all'anno. Altrettanto vale per la
functional life, che non pu essere prolungata eccessivamente

A puro scopo informativo, riportiamo un prospetto sintetico relativo allusabilit delle principali materie
prime. I range tipici variano ampiamente da prodotto a prodotto:
Tipo di materia prima Shelf life Functional life
Aromi e fragranze 12 24 mesi 24 - 36 mesi
Conservanti 18 36 mesi 18 - 36 mesi
Burri 9 18 mesi 12 24 mesi
Attivi 12 24 mesi 15 30 mesi
Esteri, emulsionanti 18 36 mesi > 36 mesi
Tensioattivi 9 24 mesi 12 30 mesi
Fattori che incidono sulla durata delle materie prime
La tabella suindicata deve essere considerata come un punto di partenza: i dati statistici variano
pesantemente in funzione di parecchi fattori:

1. Confezionamento della materia prima. Se la materia prima viene confezionata dal fornitore in modo
approssimativo, la conservazione non pu essere che precaria.
2. Le polveri ed i granulari vanno protetti dallaria e conservati nel loro sacchetto e barattolo originali
3. I burri vanno anchessi conservati in barattolo sigillato. Aria ed umidit sono fattori che ne accelerano
sensibilmente la deperibilit
4. Mai aprire e chiudere le confezioni per vedere come stanno. Le confezioni vanno aperte quando si
deve utilizzare il prodotto e per lo stretto tempo necessario per prelevarne il giusto
5. Quando si preleva il prodotto, usare strumenti puliti ed asciutti. Prelevare la quantit necessaria,
leventuale eccedenza va buttata via e non reimmessa nel contenitore

Prodotti in scadenza o scaduti: come comportarsi


Quando si acquista un prodotto, non ovviamente possibile conoscerne la scadenza.
Ecco quindi alcuni consigli che si possono seguire per non sbagliare:
1. Acquistare innanzitutto la quantit di prodotto che si pensa di usare nellarco di un certo periodo.
Per esempio, visto che le fragranze hanno una functional life di 18 36 mesi, una confezione da 10
20 ml. con una shelf life limitata a tre mesi, ha in realt vita residua di 9 12 mesi pu essere
acquistata tranquillamente, purch la si utilizzi in quest'arco di tempo.
2. Se si usano poco i tensioattivi, acquistate confezioni piccole: meglio acquisti semestrali di poche
quantit che comprare confezioni maxi, pi economiche ma che inevitabilmente invecchiano.
3. Se vi accorgete che un prodotto scaduto, non buttatelo! Verificate prima il suo stato e fate una prova:
quasi sempre ancora utilizzabile
4. Se il venditore dichiara il prodotto in scadenza ed offre un prezzo di favore (come succede sovente al
supermercato per gli alimenti), acquistatelo tranquillamente purch progettiate di utilizzarlo entro tempi
ragionevoli

In conclusione, vale sempre una regola generale in caso di dubbio: chiedere consiglio al fornitore. Se ci
fossero controindicazioni, sar lui stesso, nel vostro e nel suo interesse, a consigliarvi nel modo
migliore.

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