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PIANO
STRATEGICO
DI VENEZIA
Linee, strategie e
politiche
ottobre 2004
qualit
lavoro
culture
Assessore
Roberto DAgostino
Pianificazione strategica, Citt metropolitana
Relazioni comunitarie e internazionali
Gruppo di lavoro
Responsabile
Turiddo Pugliese
turiddo.pugliese@comune.venezia.it
Comune di Venezia
Maria Cristina Bordin
Annamaria Farinola
Paolo Ortelli
Angela Salvato
Dennis Wellington
Coses
Consorzio per la ricerca e la formazione
Giuliano Zanon (Direttore)
Giuseppina Di Monte
Marina Dragotto
Pierpaolo Favaretto
Isabella Scaramuzzi
La Giunta e la maggioranza che governano la citt hanno deciso di dedicare lultima parte del mandato a
guardare in avanti, a riproporre una idea di Venezia aggiornata e proiettata verso lorizzonte del 2015,
anno in cui i nodi critici che hanno bloccato lo sviluppo della citt saranno sciolti e in cui le condizioni
al contorno, regionali, nazionali e internazionali saranno delineate in maniera pi netta rispetto ad oggi,
da pi punti di vista.
Ai soggetti che ragionano su Venezia e che hanno in questi mesi contribuito, con un sostenuto
programma di consultazioni pubbliche mirate a singoli temi, a delinearne il futuro mi pare opportuno
sottoporre due elementi di riflessione.
Il primo, relativo alla base economica della nostra citt. Risolti i nodi strutturali che hanno ostacolato per
anni lo sviluppo della citt (passante di Mestre, salvaguardia, accessibilit a Venezia e risanamento di
Marghera), dobbiamo concentrare la riflessione sul ruolo di Venezia nel futuro, su quella che sar la sua
base economica tra dieci anni. Dobbiamo in sostanza chiederci: di che cosa vivranno i nostri figli in
quell'epoca? Non solo. Domanda non meno importante alla quale dovremmo dare una risposta certa, vista
la continua tendenza allo spopolamento che interessa la citt, : chi vivr a Venezia tra dieci anni? e come?
Partendo da questi elementi saremo in grado di sviluppare strategie efficaci, senza dimenticare che la
Venezia 2015 non si delinea, n tanto meno si raggiunge, con un esercizio programmatico della sola
amministrazione comunale, per quanto partecipato. Nel caso di Venezia occorre che si realizzi la
concordanza analitica e la leale collaborazione - solennemente richiesta dal Titolo V della
Costituzione riformato - oltre che delle istituzioni e della societ veneziana in senso largo, delle
istituzioni e della societ regionale, come di quelle nazionali e internazionali.
Roberto DAgostino
Assessore Pianificazione strategica, Citt metropolitana, Relazioni
internazionali e politiche comunitarie del Comune di Venezia
Esso si differenzia dalla pianificazione urbanistica per il fatto di essere orientato ad azioni
socioeconomiche tra loro intergate piuttosto che alla regolamentazione delluso del suolo, e si differenzia
dalla pianificazione classica a medio e lungo termine perch non limitato alladattamento delle
aspettative alle tendenze considerate normali, ma rivolto alle nuove opportunit e ai nuovi obiettivi.
Lobiettivo generale che si pone il Piano strategico di Venezia quello di costruire in un futuro
vicino e misurabile una citt caratterizzata dallalta qualit della vita dei suoi abitanti - nei suoi
aspetti relazionali, lavorativi e culturali - e dallalta qualit dei suoi assetti fisici e ambientali.
Le strategie di carattere prevalentemente economico che il Piano strategico individua sono volte a creare
le condizioni perch la citt diventi un luogo in cui sia possibile produrre e riprodurre risorse materiali e
culturali, invertendo cos un lungo ciclo improntato al consumo delle risorse accumulate nel tempo.
In questo modo Venezia si offrir come luogo di vita attraente per una popolazione caratterizzata dalla
mobilit e dalla complessit sociale e si collocher con forti possibilit di successo allinterno della
competizione globale, proponendosi come citt capace di dare contributi positivi, in particolare politici e
culturali, alla comunit internazionale.
Tali strategie volte ad una politica di sviluppo, dipendono dalla realizzazione di un quadro istituzionale
che consenta il governo dellintera realt metropolitana e non solo di una porzione di essa, come
lattuale comune di Venezia.
Esse dipendono inoltre dalla realizzazione di alcune condizioni strutturali e infrastrutturali che eliminino
i pi vistosi vincoli al conseguimento di un assetto del territorio equilibrato in tutte le sue parti e
adeguatamente attrezzato, in termini di abitazioni, servizi, luoghi per la produzione, per lo svago e
sistemi per la mobilit.
In tutti i casi, ogni strategia ed ogni azione concreta che verr attivata dovranno essere compatibili, oltre
che, ove possibile, finalizzate al rafforzamento della pluralit sociale, della solidariet civile e della
sostenibilit ambientale che sono assunte dal piano come le condizioni rispetto alle quali misurare il
raggiungimento degli obiettivi dichiarati.
Pluralit, solidariet e sostenibilit sono cos nello stesso tempo, condizioni rispetto alle cui misurare le
politiche di sviluppo e linee strategiche a s stanti che necessitano di un articolato sistema di azioni
positive per il loro conseguimento.
Il documento che viene presentato il prodotto del lavoro condotto da una quipe interna
allAmministrazione comunale (Ufficio di piano), che ha lavorato confrontandosi oltre che con le altre
strutture comunali, con i promotori del processo di Piano le Universit veneziane, lAssociazione degli
Industriali, la Camera di Commercio, le organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL anche con gran
parte delle componenti che contribuiscono a definire il sistema locale.
In particolare, questo documento supera la precedente versione, quella licenziata dalla Giunta comunale
con atto dindirizzo lo scorso dicembre e sottoscritta dai Promotori del Piano strategico, in quanto
aggiorna, modifica e integra i contenuti allora proposti sulla base degli esiti degli approfondimenti
tematici sviluppati nel primo semestre del 2004.
Nel documento descritta la visione generale assunta come riferimento dal Piano strategico, sono
indicate le strategie condivise dalla pluralit di soggetti che ha partecipato a questa prima fase di
redazione del Piano, sono individuate le politiche che sostengono tali strategie.
La condivisione del Piano, cercata quale condizione di successo del fare pianificazione strategica come
metodo di governo, riguarda la impostazione metodologica del processo avviato per la affermazione
dellapproccio strategico ai temi dello sviluppo, gli obiettivi generali del progetto di sviluppo proposto,
la caratterizzazione e larticolazione del Piano in Condizioni strutturali e Linee strategiche nonch i
contenuti delle strategie e delle politiche che si ritiene necessario attivare per il conseguimento degli
obiettivi. Ben consapevoli che la condivisione delle strategie e delle politiche proposta dal Piano non
comporta necessariamente una adesione a tutte le azioni che si devono realizzare per il conseguimento
dei suoi obiettivi generali. Come proposto nel testo le Azioni (accordi, coordinamenti, programmi
operativi, progetti dintervento, ), infatti, possono variare in modo anche sostanziale, al variare delle
condizioni oggettive del contesto di riferimento (promotore, disponibilit di risorse, tempi di attuazione,
) ed essere selezionate tra pi alternative in base a criteri di sostenibilit sociale ed ambientale e in
base ai possibili effetti che ne possono derivare sullorganizzazione, sia fisica che funzionale, dellarea
veneziana.
Presentazione
Paolo Costa, Sindaco di Venezia
Roberto DAgostino, Assessore Pianificazione strategica, Citt metropolitana, Relazioni
comunitarie e internazionali
7 Introduzione
9 Premessa
12 I riferimenti del Piano strategico di Venezia
13 La caratterizzazione del Piano strategico di Venezia
15 La visione a cui sottende il Piano strategico e le sue componenti specifiche
20 Limplementazione del Piano strategico di Venezia
22 La costruzione di processi di partnership per limplementazione del piano
29 Le Condizioni strutturali
31 Citt degli abitanti: plurale, solidale e sostenibile
39 Assetti fisici e funzionali della citt contemporanea
45 Citt metropolitana
49 Le Linee strategiche
51 Citt internazionale
55 Citt della cultura
61 Citt delle acque
65 Citt del turismo
71 Citt della formazione superiore, della ricerca e dellinnovazione
75 Citt nodo di eccellenza della logistica
81 Citt della produzione materiale e dei servizi
87 Quadri sinottici delle strategie e delle politiche
allegato A
95 Elenchi indicativi delle azioni
allegato B
115 documento 1 Larchitettura del Piano strategico di Venezia
Il Progetto Commissioni, nei fatti, riassume linsieme delle azioni promosse per dare risposta alla sentita
esigenza di promuovere ulteriori momenti di discussione e di confronto con gli attori del sistema locale,
al fine di:
conseguire un consenso pi ampio e unadesione al progetto di sviluppo da parte di soggetti e di
categorie che operano nel sistema locale;
derivare linee di indirizzo per un ordinamento in scala di priorit delle strategie e delle politiche.
Ai gruppi di lavoro delle commissioni, ognuno dei quali presieduto e coordinato da autorit
riconosciute3 per assicurare completezza dei temi trattati e continuit di lavoro, sono stati invitati a
partecipare:
- i rappresentanti del sistema locale con competenza sui temi in discussione;
- i rappresentanti dei Promotori del piano;
- soggetti competenti nelle materie specifiche delle Condizioni strutturali con il compito di verificare
la coerenza delle tematiche discusse con i principi di sostenibilit ambientale e sociale;
- altri soggetti che hanno aderito al progetto e chiesto di poter partecipare agli incontri.
Lattivit svolta dalle commissioni, tra il febbraio e il luglio 2004, stata molto intensa ed ha
comportato lorganizzazione di 25 incontri di lavoro, ai quali hanno partecipato circa 250 attori del
sistema locale.
Dal contributo apportato dai partecipanti, valutabile pi che soddisfacente sia in termini quantitativi che
qualitativi, stato possibile derivare indicazioni rilevanti per la correzione del documento finale del
Piano strategico nonch elementi per una revisione e implementazione dellinsieme delle azioni da
promuovere e realizzare.
I risultati parziali e finali del progetto sono ora raccolti in Report di Commissione, ciascuno dei quali
comprende le istruttorie, i prodotti intermedi, i verbali delle riunioni di lavoro realizzate nonch le
considerazioni finali del presidente4.
Note
1
Licenziata dalla Giunta comunale con atto di indirizzo n. 70, lo scorso 5 dicembre 2003 e fatta propria nei contenuti dai soggetti
sottoscrittori del Piano.
2
Il campo dazione delle Commissioni richiama in modo diretto le Linee strategiche e le Condizioni strutturali, individuate dal
Piano.
Ambiti tematici delle 8 Commissioni
I. Citt internazionale;
II. Citt della cultura
III. Citt del turismo
IV. Citt dellalta formazione, della ricerca e dellinnovazione
V. Citt nodo di eccellenza della logistica
VI. Citt della produzione materiale
VII. Citt degli abitanti: plurale e solidale
VIII. Citt degli abitanti: la sostenibilit
3
Presidenti: I: Giuseppe De Rita; II Enzo Rullani; III Armando Peres; IV Pier Francesco Ghetti; V Claudio Boniciolli; VI Tiziano
Treu; VII Giuseppe Caccia; VIII Francesco Indovina
4
n. 8 Report di Commissione, agosto 2004 (disponibili nel sito internet www.comune.venezia.it/pianostrategico).
5
Documento Piano strategico n. 25 (2004) da Documento Coses n. 579 (G. Zanon e L. Ciresola), settembre 2004, Materiali per
un piano strategico della citt di Venezia. La struttura e le funzioni del sistema urbano veneziano. Il ruolo di Mestre. Una nuova
valutazione sulla base dei recenti cambiamenti.
6
Documento Piano strategico n. 27 (2004) da F. Della Puppa e D. Rallo, Valutazione di massima e stima delle risorse degli
investimenti attivati e attivabili dalla realizzazione delle opere e delle attivit previste dal Piano strategico di Venezia, 2004;
7
Documento Piano strategico n. 26 (2004) da Rapporto Coses n. 94 (I. Scaramuzzi, A. Paggiaro), Elementi per un sistema di
monitoraggio.
Il piano strategico un documento di programmazione che assume la Vantaggi del fare pianificazione
costruzione delle condizioni per lo sviluppo locale come obiettivo del strategica (PS)
governo della citt da conseguirsi con lattivazione di politiche capaci
di garantire la qualit sociale, economica e culturale della comunit
di riferimento. Lapproccio strategico ai temi dello sviluppo consente
di:
individuare gli scenari evolutivi possibili del sistema;
facilitare la condivisione dello scenario di sviluppo da parte dei
soggetti che compongono il sistema locale e promuovere un agire
collettivo per la definizione di progetti e per una valutazione
comparativa del loro impatto;
facilitare accordi di cooperazione tra pubblico e privato;
valutare i progetti sulla base della loro coerenza con la strategia
generale e i principi di compatibilit urbanistica e di sostenibilit;
individuare una scala di priorit degli interventi necessari per il
conseguimento degli obiettivi;
promuovere un uso efficace delle risorse disponibili;
monitorare lo stato di attuazione dei progetti proposti e valutare i
risultati conseguenti.
introduzione | 9
La strada battuta ha consentito di conseguire successi sullonda anche
dellaffermarsi di altre importanti esperienze di concertazione che
hanno favorito la formazione di relazioni orizzontali tra attori
selezionati del sistema locale veneziano (lAutorit portuale,
lAeroporto, le Universit, la Camera di commercio, lAssociazione
degli industriali, le Organizzazioni sindacali), condizione primaria di
un approccio strategico ai temi dello sviluppo.
Esigenza di una nuova Oggi per sentita la necessit di una rilettura di quella strategia
strategia di sviluppo dintervento, di una ridefinizione degli obiettivi generali dellagire
pubblico e di un maggior coinvolgimento nellazione di quanti
partecipano alla vita e allo sviluppo della citt per modificare, anche
sostanzialmente, i fattori determinanti una situazione congiunturale
del sistema locale che presenta specificit del tutto particolari.
Allo stesso tempo, per, Venezia ha fortemente caratterizzato il Attenzione alle specificit locali
proprio percorso in ragione della specificit locale, del ruolo assunto
dallAmministrazione comunale come soggetto promotore, della
disponibilit e abitudine dei soggetti che contribuiscono a definire il
sistema locale a lasciarsi coinvolgere in processi di partnership e di
governance, della disponibilit di risorse e delle modalit di impiego
normalmente utilizzate e, infine, ma non meno importante, in
funzione degli obiettivi che intende perseguire.
introduzione | 11
mandato del Sindaco e la sua traduzione operativa nei programmi
degli Assessorati e della struttura amministrativa, cos come precisati
e/o modificati nel tempo, i Piano Dettagliato degli Obiettivi (PDO) e i
Programmi Triennali delle OOPP).
Nel contesto, emersa inoltre la necessit che il Piano strategico di PS sviluppato in parallelo con la
Venezia considerasse attentamente, per il possibile impatto che ne normale attivit
sarebbe potuto conseguire, i processi in atto e ogni altro impegno e
azione (politiche e interventi in atto o in fase di avvio della
realizzazione) che lAmministrazione, nellambito delle sue
competenze, o altri soggetti dellarea veneziana con forte capacit di
incidenza, progressivamente assumono su questioni importanti che
rimandano a strategie di sviluppo di pi lungo periodo. Tra queste,
per significativit e per impatto, sono rilevabili, per esempio, non
solo quelle relative agli interventi per il sistema della mobilit e
dellaccessibilit (il passante di Mestre), alle opere di salvaguardia
per la difesa della citt storica dalle acque alte e per il ripristino della
morfologia della laguna (il Mose) e alle decisioni che si sono assunte
per il risanamento ambientale e la riconversione industriale di Porto
Marghera ma anche le azioni in corso per valorizzare Mestre come
sistema urbano unitario in una dimensione metropolitana e le azioni
per le politiche per la residenza e per il welfare urbano.
introduzione| 13
- la necessit di un deciso aumento della complessit sociale-
economica e culturale del sistema;
- la necessit di un incremento dei posti di lavoro;
- la proposizione di interventi per nuova residenzialit capaci di
favorire un contenimento dei fenomeni migratori verso lesterno
comune e attirare nuove fasce di popolazione;
- la proposizione di interventi per favorire il consolidamento della
presenza della popolazione studentesca stanziale;
Piano promosso dallAC ma rap- piano promosso dallAmministrazione comunale ma rapportato ad
portato alla scala metropolitana un contesto metropolitano. Di conseguenza, il piano considera
rilevante, nelle scelte proposte, la definizione dellambito
territoriale allinterno del quale i fenomeni di trasformazione e di
sviluppo trovano riferimento e si realizzano;
Piano come riferimento dellazione complessa ed articolata strategia di sviluppo del sistema locale e
degli attori del sistema locale non solo sommatoria ed ordinamento di progetti gi decisi e/o in
corso di realizzazione;
Piano partecipato documento di programmazione che propone precisi riferimenti
agli interventi promossi dalla molteplicit degli attori del sistema
locale referenti della citt;
documento di programmazione che punta a ridefinire i rapporti
della citt con:
- il suo intorno (sistema casa/lavoro), per garantire unelevata
qualit del vivere quotidiano e per facilitare il governo delle
questioni sociali, economiche ed infrastrutturali che
condizionano lo sviluppo del sistema locale, e con larea
metropolitana vasta (la cosiddetta Patreve, lagglomerato urbano
Padova, Treviso e Venezia), per favorire la caratterizzazione di
un sistema di dimensioni tali da poter competere con altri sistemi
urbani del nord Italia e del nord Europa;
- il Veneto, per ricostruire un sistema di relazioni virtuose che
massimizzino il reciproco vantaggio: per la Regione, di poter
contare su una capitale simbolica di grande impatto
internazionale; per la citt, di valorizzare le proprie risorse
allinterno di un territorio ampio e complesso, capace di
sviluppare maggiormente le risorse umane ed economiche
presenti;
- il resto del mondo, per consentire agli attori locali di dialogare e
interagire economicamente e culturalmente a livello
internazionale;
documento i cui contenuti sono il risultato di un continuo
confronto con gli attori, pubblici e privati, che contribuiscono a
definire il sistema locale;
documento che considera le politiche attivabili e i relativi possibili
interventi attuativi in ragione dei tempi brevi, medi e lunghi di loro
realizzazione e in ragione delle diverse componenti della
popolazione quotidiana sulle quali si riversano gli effetti.
Condizioni Azioni
strutturali
Azioni
Strategie Politiche
Azioni
Linee
Azioni
strategiche
introduzione | 15
Condizioni strutturali Le Condizioni strutturali sono gli elementi attraverso i quali si
possono leggere e interpretare strutturalmente la citt e il territorio.
Nel contesto del piano considerano: i servizi, il welfare urbano,
lambiente e la gestione del territorio nei suoi aspetti di
organizzazione fisica ed istituzionale.
Rappresentano al tempo stesso obiettivi di sviluppo imprescindibili e
necessari per il miglioramento del sistema strutturale esistente (nuovi
servizi, evoluzione degli assetti territoriali, ecc.) e condizioni
politiche di riferimento alle quali rapportare le valutazioni di
ammissibilit e sostenibilit delle proposte dintervento formulate dal
Piano strategico.
Il Piano articola le condizioni strutturali in strategie e politiche la cui
realizzazione condizione necessaria per rendere Venezia quale citt
caratterizzata dallalta qualit dei suoi abitanti nei suoi aspetti
relazionali, lavorativi e culturali e dallalta qualit dei suoi assetti
fisici, ambientali e funzionali.
Linee strategiche Le Linee strategiche sono i punti di forza del sistema economico,
produttivo e sociale veneziano, i fattori competitivi e di sviluppo che
la citt dovr sviluppare, nel medio e lungo periodo, per realizzare la
visione proposta dal piano strategico Venezia Citt Metropolitana
qualit, lavoro, culture e configurarsi come citt internazionale, della
cultura, del turismo, dellalta formazione, ricerca ed innovazione,
nodo di eccellenza della logistica, della produzione materiale e dei
servizi.
Il piano re-interpreta questi fattori di sviluppo del sistema locale e
propone strategie e politiche che possano favorire levoluzione del
sistema verso forme pi consapevoli e sicure di auto-generazione.
le linee strategiche
la visione
Schema 1
La visione, le condizioni strutturali e le linee strategiche del Piano
introduzione | 17
alternative in base a criteri di sostenibilit sociale ed ambientale riferiti
a metodi di certificazione ambientale proposti dalla Comunit europea
e in base ai possibili effetti che ne possono derivare
sullorganizzazione, sia fisica che funzionale, dellarea veneziana.
Efficacia Piano: impegni assunti Quanti sottoscrivono il Piano strategico di Venezia, esplicitando cos
dagli attori del sistema locale con la loro condivisione dei suoi contenuti: riferimenti, caratterizzazione,
la sottoscrizione del PS visione, larticolazione in condizioni strutturali e linee strategiche, si
impegnano a riferire il loro programma dattivit di medio lungo
periodo alle strategie e alle politiche che il piano si propone di
attivare. Va sottolineato che la condivisione del piano non comporta
necessariamente anche ladesione alle azioni alle quali rimanda per il
conseguimento degli obiettivi.
Motivi della complessit del PS Le une e le altre, numerose perch rappresentative della complessit
delle funzioni sociali, produttive, terziarie e culturali che Venezia in
grado di esprimere indipendentemente dal fatto di essere una citt di
soli 300.000 abitanti4, rimandano ad ambiti tematici fra loro
Interdipendenze tra Condizioni e fortemente interrelati. La scelta di considerarli come chiusi e definiti
Linee strategiche dettata solo dalla necessit di semplificare al massimo i contenuti
del piano. chiaro che non possibile parlare di logistica senza
riferirsi agli assetti fisici del territorio e alle condizioni di
accessibilit alle diverse parti della citt; non possibile parlare di
logistica come settore altro dalla produzione materiale, dalla ricerca,
Competizione europea/immagi-
Formazione superiore e specia-
Mobilit e accessibilit urbana
Complessit del sistema pro-
Rafforzamento demografico
Promozione di investimenti
Sedi di rappresentanza
Sicurezza dei cittadini
Ricerca e innovazione
Benessere economico
Attivit innovative
Benessere sociale
ne internazionale
Partecipazione
duttivo
listica
Citt internazionale X X X X X X X
introduzione | 19
evidenzia, in modo schematico, una ulteriore modalit di
aggregazione e di relazione tra ambiti territoriali.
Modalit di sviluppo del processo Non di meno, il Piano strategico prevede la realizzazione, in un
di implementazione del PS tempo dato, dellinsieme degli interventi proposti per il
conseguimento degli obiettivi generali. Un processo di
implementazione, forzatamente flessibile, modificabile in ragione del
mutare delle condizioni di contesto (nuove opportunit, nuovi
promotori, nuove risorse, assenteismo degli attori competenti,
carenza di risorse, condizionamenti politici, ). Ragioni per cui, nel
caso specifico del Piano strategico di Venezia si intende promuoverne
limplementazione sulla base di programmi pluriennali,
continuamente aggiornabili. Gli esempi non mancano: il PRG e i
vecchi Programmi Pluriennali di Attuazione, lElenco triennale delle
opere pubbliche comunali...
Limiti dellElenco indicativo azioni Conseguentemente, gli ELENCHI INDICATIVI DI AZIONI riportati
nellALLEGATO A al presente documento, comprendono solo la
parte oggi pianificabile degli interventi necessari per lo sviluppo delle
introduzione | 21
La costruzione di processi di partnership per limplementazione
del piano
La tradizione dellAC nei rapporti innegabile che, almeno nellultimo decennio, nellaffrontare i
tra pubblico e privato problemi di sviluppo e di carattere socio-economico, territoriale e
ambientale che le sono propri, Venezia abbia utilizzato un approccio
del tutto simile a quello praticato dalle citt europee pi avanzate: ha
riferito il proprio operato ad un progetto di sviluppo sostenibile di
medio e lungo periodo, ha promosso e monitorato interventi capaci di
innescare processi dai quali sono conseguiti effetti indotti positivi, ha
raccolto e utilizzato in modo mirato le risorse disponibili, ha operato
per un coinvolgimento degli operatori privati nella realizzazione
degli interventi, ha favorito una pubblicizzazione dei risultati. In
questo stata facilitata, come abbiamo avuto modo di segnalare,
anche dallevolversi di una legislazione sia nazionale che regionale
sempre pi indirizzata alla promozione di progetti integrati la cui
attuazione richiede esplicitamente il coinvolgimento dei privati fin
dalla fase della progettazione (Urban, Pru, Prusst, ).
Cos facendo, la citt ha favorito il consolidamento di una pratica di
Nellottica di chi opera al fine di costruire e promuovere una visione Necessit di nuovi strumenti
strategica della pianificazione, lAmministrazione si interrogata sia
su quali strumenti di intervento, anche finanziari, utilizzare per
ottenere i massimi risultati sia su quali meccanismi mettere in atto
affinch i diversi portatori dinteressi presenti nel territorio si
attivassero come partner per proporre progetti capaci di soddisfare le
necessit del sistema.
In questo contesto, la costruzione del Piano strategico prima e PS come strumento per promuovere
limplementazione della fase attuativa ora sono divenute una ulteriore processi di partnership
occasione per lAmministrazione comunale, promotore e facilitatore
del processo di piano, per rafforzare questa modalit di approccio ai
temi dello sviluppo e per dar vita ad una mobilitazione di tutti gli
attori sociali, economici e culturali del sistema citt.
Accettando una relativa forzatura, possibile affermare che il PS come strumento per aumentare
processo di implementazione del Piano strategico pu essere inteso il capitale relazionale del sistema
come un processo che si promuove al fine di modificare, in positivo, locale
nel breve e nel medio termine, atteggiamenti e comportamenti degli
attori del sistema locale in rapporto ad un progetto di sviluppo
complessivo dl sistema locale. Il piano ha successo se, alla sua
scadenza, rilevabile una maggior volont di cooperazione tra gli
attori del sistema locale; sono pi significative e pi frequenti le
relazioni tra attori; pi facile realizzare progetti complessi che
richiedono la cooperazione tra pi attori forti. Con questa logica, gli
effetti del fare pianificazione strategica possono essere misurati
referendoli alla dotazione locale di quello che oramai tra gli addetti ai
lavori definito come capitale relazionale del sistema locale8, 9.
introduzione| 23
lAmministrazione comunale risulta essere il principale attore del
sistema e dove la rappresentanza delle componenti sociali del sistema
poco presente.Certo che oggi la situazione oggettivamente diversa
da allora. Le grandi trasformazioni che hanno riguardato, nel corso
degli ultimi anni, larea veneziana, territorio e componenti sociali,
hanno sicuramente favorito il formarsi negli attori coinvolti di una
nuova disponibilit alle relazioni che, in molti casi, si tradotta in una
spinta propositiva di esperienze di concertazione e di partecipazione.
Note
1
La citazione ripresa da L. Benevolo (1966) Venezia. Il nuovo piano
urbanistico, Ed. Laterza, Bari e rimanda a lIdea di Venezia esposta (con lo
stesso titolo) in un convegno dellIstituto Gramsci Veneto (giugno 1998) e
ripresa nel saggio di M. Cacciari pubblicato su Casabella (n. 557, maggio 1988)
e su Quaderno n. 9 della Fondazione Istituto Gramsci Veneto (1990).
2
Documento Piano strategico n. 25 (2004) da Documento Coses n. 579 (G.
Zanon e L. Ciresola), settembre 2004, Materiali per un piano strategico della
citt di Venezia, La struttura e le funzioni del sistema urbano veneziano. Il ruolo
di Mestre.Una nuova valutazione sulla base dei recenti cambiamenti.
3
Belfast, Birmingham, Brno, Budapest, GENOVA, LAia, la Comunit Urbana di
Lione (Grand Lyon), Malmo, Monaco, Utrecht, VENEZIA e Vienna. I risultati
del progetto sono ora sintetizzati in un Report finale (Urban governance in
practice), una Guide Book (Building partnership working in our city), un
learning Kit, Analisi di 24 casi studio, 12 newsletter, un video illustrativo di
come la rete INTERACT abbia facilitato processi di apprendimento per i
partecipanti.
4
Esemplificativi da questo punto di vista i risultati di uno studio sulla capacit
competitiva delle citt europee prodotto nel 2003 dalla DATAR (Parigi). In una
ordinamento di ben 180 citt europee per classi di competitivit, Venezia viene
compresa nella classe 5^ (la stessa in cui si trovava nel 1989), assieme a
Stoccarda, Edimburgo, Strasburgo, Bilbao, Glasgow, Lille, Siviglia in forza alla
complessit del suo sistema economico e sovraclassata rispetto alla sua classe
dimensionale come Milano, Bologna, Firenze, ma anche capitali nazionali come
Vienna, Bruxelles, Dublino ed altre importanti citt europee.
Lo stesso studio, inoltre, in una articolazione delle 180 citt considerate in 5
diverse tipologie di caratterizzazione delleconomia locale, considera Venezia
come citt ad economia differenziata al pari di quelle che possono essere
considerate le vere capitali economiche europee: Parigi, Londra, Milano, Roma,
Madrid, Barcellona, Lisbona, Vienna, Monaco, Berlino, .
5
Sviluppo di matrici incrociato fra i fattori determinanti la strategia di sviluppo
del sistema locale. Analisi dei risultati (documento 3.10 vedi sintesi negli
allegati).
Era emersa, in quelloccasione, sia la capacit di traino delle strategie e delle
politiche che si intendono promuovere per configurare Venezia come Citt della
introduzione | 25
il Piano strategico di Venezia
Larticolazione del Piano strategico
Condizioni strutturali
sono gli elementi attraverso i quali si possono leggere
e interpretare strutturalmente la citt e il territorio. Nel
contesto del piano considerano: i servizi, il welfare
urbano, lambiente e la gestione del territorio nei suoi
aspetti di organizzazione fisica ed istituzionale.
Rappresentano al tempo stesso obiettivi di sviluppo
imprescindibili e necessari per il miglioramento del
sistema strutturale esistente (nuovi servizi, evoluzione
degli assetti territoriali, ecc.) e condizioni politiche di
riferimento alle quali rapportare le valutazioni di
ammissibilit e sostenibilit delle proposte dinterven-
to formulate dal Piano strategico.
Il Piano articola le Condizioni strutturali in strategie e
politiche la cui realizzazione condizione necessaria Strategie rappresentano i sottoinsiemi
per rendere Venezia quale citt caratterizzata dallalta tematici degli obiettivi generali
qualit dei suoi abitanti nei suoi aspetti relazionali, prefigurati dalle Condizioni
lavorativi e culturali e dallalta qualit dei suoi assetti strutturali e dalle Linee strategi-
fisici, ambientali e funzionali. che del Piano da conseguire con
lattivazione e realizzazione di
pi politiche di intervento.
Linee strategiche
sono i punti di forza del sistema economico, produtti- Politiche fase operativa del processo di
vo e sociale veneziano, i fattori competitivi e di svi- implementazione del Piano,
luppo che la citt dovr sviluppare, nel medio e lungo considerano linsieme delle
periodo, per realizzare la vision proposta dal Piano azioni da attivare/realizzare
strategico Venezia Citt Metropolitana qualit, lavo- per il conseguimento di obiet-
ro, culture e configurarsi come citt internazionale, tivi parziali delle strategie.
della cultura, delle acque, del turismo, dellalta forma-
zione, ricerca ed innovazion, nodo di eccellenza della
logistica, della produzione materiale e dei servizi.
Il Piano reinterpreta questi fattori di sviluppo del
sistema locale e propone strategie e politiche che pos-
sano favorire levoluzione del sistema verso forme pi
consapevoli e sicure di autogenerazione.
le condizioni strutturali | 31
Strategie
le condizioni strutturali | 33
Strategie
Politiche
1. Massimizzare la qualit della della cittadinanza attraverso lo 1.5 Sviluppare interventi di
citt e della vita in citt: sviluppo di politiche educative e mediazione sociale per
rafforzare e innovare il welfare mettendo a disposizione di tutti prevenire i conflitti e
sociale e urbano spazi e strutture per attivit culturali governare le differenze
1.1 Sviluppare laccessibilit e formative. sempre pi evidente che le
urbana e la mobilit La garanzia crescente di questi metropoli come Venezia devono
metropolitana per garantire diritti per tutta la popolazione tener conto di una crescente
lintegrazione sociale e la condizionata da un lavoro presenza di popolazioni
diversificazione delle legislativo e culturale diversificate che utilizzano la citt e
possibilit localizzative continuamente teso a raggiungere i suoi servizi per un tempo
(residenza e attivit) condizioni di pari opportunit tra i variabile.
La soluzione dei problemi di cittadini abbattendo le Vanno, dunque, approfondite le
mobilit delle persone - discriminazioni sessuali, conoscenze relative alla
accessibilit a Venezia e a Mestre generazionali, etniche, fisiche, ecc. popolazione quotidiana e istituite
dallesterno e connessione interna 1.3 Sviluppare le politiche della delle azioni di monitoraggio atte a
tra le diverse parti della Citt residenza prevenire i possibili conflitti e a
Metropolitana - costituisce lo Le politiche per la casa vanno governare le differenze cogliendone
strumento chiave per dare un senso intese, soprattutto, in unottica di i valori, le opportunit e
allo stare assieme delle diverse welfare che possa favorire laccesso valutandone bisogni ed aspettative.
parti della citt, per elevare la di tutti a questo bene primario. In particolare, andr posta
qualit della vita del cittadino e per Se, in particolare, deve essere posta attenzione ai processi di
modificare in positivo le attenzione alle forme pi urgenti di identificazione con la citt l dove
convenienze localizzative di attivit disagio sociale, si presentino delle macroscopiche
produttive terziarie e direzionali. contemporaneamente si attuer una divergenze tra residenzialit
Vanno perci realizzati gli politica che possa aiutare tutti i insediata e non, e alla variabile di
interventi di mobilit pubblica cittadini ad insediarsi stabilmente instabilit introdotta dai fenomeni
previsti dagli strumenti vigenti nel territorio metropolitano, ad di multiappartenenza di cui sono
(SFMR, linee tranviarie, esempio, con il sostegno finanziario oggetto, ad esempio, i pendolari.
collegamenti ciclo-pedonali, ecc.), alle giovani coppie, ai migranti e 1.6 Incrementare le politiche
le grandi infrastrutture (passante e per lacquisto della prima casa. giovanili
opere complementari, raddoppio 1.4 Garantire il diritto alla In una citt in cui quasi il 60%
ferroviario, ecc.) e incentivati i salute della popolazione residente ha pi
servizi pubblici di mobilit urbana Lintera organizzazione sanitaria di 40 anni (e fra questi il 24% ne ha
ad uso individuale (car-sharing, taxi andr ricontrattata con la Regione. pi di 65), andr posta particolare
collettivo, ecc.). Per favorire Occorre che, contando sul nuovo attenzione nel favorire la
lautonomia e lindipendenza delle ospedale di Mestre e nonostante le permanenza, nel territorio, dei
persone disabili vanno realizzati i difficolt logistiche degli giovani e nel creare le opportunit
programmi di abbattimento delle insediamenti insulari e lampiezza di lavoro, di studio e di svago che
barriere architettoniche in tutto il del territorio metropolitano, si possano stimolare un nuovo
territorio comunale. garantisca a tutti i cittadini un processo insediativo.
1.2 Garantire il diritto accesso rapido e facile a livelli di 1.7 Sviluppare la qualit
all'istruzione, al lavoro, alle assistenza sanitaria, anche dellofferta culturale e
pari opportunit e ad un ospedaliera, simili a quelli medi formativa
reddito dignitoso del Veneto. Miglioramento della qualit
I cittadini hanno il diritto di In questottica, in alcune parti del generale dellofferta,
accedere ad una occupazione territorio comunale (per es. la decentralizzazione e accessibilit a
dignitosa che consenta loro di Citt Antica) le strutture sanitarie scala metropolitana sono i tre
ottenere le risorse necessarie a di base vanno calibrate sulla elementi che stanno al centro dello
garantire la qualit della vita. popolazione quotidiana realmente sviluppo di questo tema.
Inoltre, si ritiene indispensabile presente (turisti, studenti, Bisogna fare del tema culturale un
innalzare il livello di vita generale pendolari, ecc.). sistema-citt nel quale tutti i
le condizioni strutturalie | 35
trasformazione del territorio e di sussidiariet verticale e 3.5 Favorire linserimento dei
giungere alla elaborazione di un orizzontale a scala migranti e valorizzarne la
vero e proprio atlante delle identit metropolitana presenza come nuovi
fisico-morfologiche correlabili al importante riconoscere che lidea cittadini
land system dellintero territorio di piccolo, di comunit/villaggio necessario tenere conto delle
metropolitano. non confligge con la grande scala prospettive crescenti di
2.6 Tutelare la risorsa acqua in della metropoli ma, anzi, la rafforza immigrazione e di evoluzione verso
termini qualitativi e offrendo ai cittadini le ragioni di un forme di vita multiculturale e
quantitativi legame con il luogo in cui vivono o multietnica. La presenza dei
Limportanza della risorsa acqua lavorano. In questo modo diviene migranti, italiani e stranieri, va
tale da richiedere unattenzione inoltre possibile ridurre il intesa come grande opportunit di
specifica mirata alla sua tutela. complesso sistema citt in crescita e di arricchimento della
Anche in considerazione della sottosistemi pi facilmente gestibili societ.
particolarit del contesto veneziano e pi vicini ai cittadini.
e di alcuni cambiamenti in atto che 3.3 Sviluppare un sistema di
possono compromettere la qualit e partecipazione diretta ai 4. Sviluppare leconomia
la stessa presenza della risorsa processi decisionali e facilitare solidale
(cambiamenti climatici in primis) e il rapporto tra cittadini e 4.1 Evidenziare il rapporto tra
coerentemente con le indicazioni istituzioni benessere sociale e sviluppo
del Piano dambito della A.A.T.O. Verranno valorizzate le valenze economico
Laguna di Venezia, la politica si delle numerose e variegate comunit Lobiettivo di questa politica
propone di promuovere iniziative del territorio metropolitano in principalmente culturale.
pubbliche e private tese, da un lato, termini di community participation, Le fortissime relazioni di causa-
al miglioramento delle culturali e di gestione. Le comunit effetto esistenti tra benessere
caratteristiche organolettiche delle possono costituire un utile sociale e sviluppo economico
acque superficiali e sotterranee del riferimento per lavvio di reali tendono oggi ad essere sottostimate
territorio e dallaltro alla riduzione politiche di decentramento di alcuni con il conseguente rischio di
dei consumi. servizi sociali in unottica di penalizzare un settore di traino, il
articolazione per nuove centralit; a benessere, nel tentativo di
tale scopo dovranno essere rispondere alle sfide della crisi
3. Riconoscere la pluralit, individuate strutture che possano indotta dalle trasformazioni in corso
favorire la partecipazione costituire un indispensabile nel settore produttivo.
3.1 Rielaborare il concetto di riferimento logistico ed eventuali Si propone perci di accrescere la
cittadinanza in considerazione gruppi e/o associazioni interlocutori. consapevolezza della rilevanza di
di una pluralit di popolazioni 3.4 Sviluppare e diffondere questa relazione promuovendo
Venezia metropolitana non pu pi unimmagine condivisa della specifiche ricerche, istituendo punti
essere considerata soltanto in citt di monitoraggio e valutazione,
rapporto ai suoi abitanti insediati In considerazione della storia organizzando manifestazioni, ecc.
ma anche, inevitabilmente, alla peculiare della formazione della 4.2 Promuovere e diffondere la
pluralit di popolazioni che la Venezia moderna e della sua cultura e la pratica della
usano, vi passano e vi trascorrono accentuata strutturazione per responsabilit sociale
parte del loro tempo. In questo comunit caratterizzate da un forte dimpresa
senso, si tratta di una metropoli ben senso di appartenenza locale, al fine Il tema della responsabilit sociale
pi vasta di quella tratteggiata da di garantire unessenziale dialettica dimpresa si sta sempre pi
un approccio tradizionale, in cui le costruttiva tra pluralit e coesione, imponendo allattenzione
dinamiche sociali, economiche e si intende promuovere una migliore dellopinione pubblica e delle
culturali sono definite pi dalla conoscenza del territorio, delle sue imprese. necessario, tuttavia, che
circolarit che non dalla stanzialit. articolazioni e della sua la visione dellimpresa come parte
3.2 Riconoscere e valorizzare collocazione nazionale ed utile e virtuosa della societ (un
Venezia come citt delle internazionale (marketing buon cittadino) non risponda
comunit e il principio di interno/esterno). semplicemente alle esigenze di
le condizioni strutturali | 37
Assetti fisici e funzionali Il sistema Venezia rapportabile, in modo diretto, ad un
territorio definito da precisi confini amministrativi e, in
della citt contemporanea modo indiretto, ad un ambito pi esteso che
espressione spaziale del sistema di relazioni determinato
dalla sua struttura socio-economica.
Uno sviluppo disarticolato o spontaneo
dellorganizzazione territoriale pu produrre
inefficienze, congestioni nei trasporti e carenze nella
dotazione di servizi alle famiglie e alle imprese
rendendo larea poco attrattiva per i residenti e per
linsediamento di attivit economiche.
Il territorio veneziano stato oggetto di una intensa
attivit pianificatoria che ha portato alla definizione di
una serie di strumenti urbanistici di livello comunale e
sovracomunale che, nel rispetto delle specificit delle
parti che lo compongono (Citt antica, Mestre,
Marghera, Isole, Laguna, Comuni dellarea veneziana,
ecc.) e dei ruoli che le singole parti sono, per vocazione
e volont politica, destinate a svolgere nella definizione
dellarea veneziana, individua linsieme degli interventi
necessari per la riorganizzazione complessiva dellarea,
prevedendone il progressivo adattamento al mutare delle
condizione di contesto.
strategie
le condizioni strutturali | 39
Strategie
le condizioni strutturali | 41
Strategie
Politiche
1 Migliorare la qualit urbana territorio non sono irreversibili, ma, scala metropolitana (stazione di
e territoriale che, seppure con sforzo, si pu Mestre, parco scientifico
1.1 Rivitalizzare la risorsa invertire la tendenza al consumo tecnologico, via Torino, universit,
laguna per il vantaggio di pochi verso il parco San Giuliano, piazzale
Per molto tempo la questione miglioramento per il vantaggio di Roma). A distanza di alcuni anni,
dellambiente stata trattata come tutti. per levolversi di fatti, si rende
una questione separata rispetto al Gli interventi sono stati avviati e necessaria una ridefinzione
sistema dei problemi importanti vanno ulteriormente sviluppati. dellorganizzazione urbana della
connessi con lo sviluppo e la 1.3 Rapportare a criteri di terraferma che consideri i ruoli oggi
gestione della citt. Negli anni pi qualit lorganizzazione assunti da poli urbani di pari
recenti, diventata patrimonio urbana interesse. In particolare quello di
comune la consapevolezza del Lo spazio costruito al pari delle Tessera (oramai concentrazione di
rapporto di necessit e di altre componenti del territorio deve funzioni di eccellenza) e pi ancora
dipendenza di ogni politica di essere un luogo di qualit dove quello di Mestre nella sua
sviluppo o di semplice piacevole vivere. Lo spazio urbano proposizione come citt dei servizi
trasformazione del territorio con i esso stesso una forma di terziari e commerciali di
vincoli posti da una corretta paesaggio che pu pertanto avere riferimento dellarea metropolitana,
gestione dellambiente. un peso nella soddisfazione o capace di assumere un preciso ruolo
Gran parte degli interventi strategici insoddisfazione dei suoi abitanti. A anche nel sistema veneto.
per larea veneziana dovranno questo scopo, opportuno In questo contesto, la Citt Antica
riguardare la laguna. La laguna diffondere la cultura della qualit viene a collocarsi allinterno di
una grande risorsa naturalistica ma urbana e promuovere interventi che, questa nuova pi vasta entit.
anche un mezzo da cui verr la nel rapportare a criteri di qualit i Venezia e Mestre, pensate nella loro
giusta articolazione delle identit progetti architettonici ed unit, formano uno straordinario
ambientali del territorio veneziano. urbanistici, considerino insieme architettonico-urbanistico-
Lapprovazione di una variante unitariamente, come parte dello paesistico.
urbanistica per la laguna e le sue stesso insieme, gli spazi pubblici e 2.2 Promuovere interventi di
isole minori potr dare via libera gli spazi privati. Collaborazioni tra trasformazione e
agli interventi edilizi e naturalistici istituti universitari, professionisti, riqualificazione urbana
e permettere il riuso della laguna produttori ed imprese vanno Larea veneziana un territorio
come spazio di connessione e non stimolate. Vanno incentivati anche densamente urbanizzato, pertanto
di vuoto. il ricorso a forme concorsuali per la necessario sfruttare tutte le
1.2 Aumentare le aree verdi di progettazione architettonica ed opportunit connesse al recupero
scala metropolitana urbanistica nonch forme delledilizia esistente o alla
Nella terraferma la presenza di aree partecipative perch possano trasformazione di aree che hanno
libere unopportunit per esprimere opinioni sugli scenari perso la funzione per cui erano state
aumentare le aree verdi. Questo tipo proposti. create e che possono ora diventare
di spazi contribuisce a dotare la parte della citt. Questi interventi
citt di una rete naturale sono guidati dalla consapevolezza
necessaria al benessere degli 2 Arricchire il sistema locale di in unarea con un alto indice
abitanti. Permettere la fruizione funzioni finalizzate allo fondiario che si tratta dellultima
pubblica di grandi spazi finora sviluppo economico, sociale e opportunit per un innalzamento
preclusi o lasciati al degrado culturale medio della qualit edilizia e per
assume anche il significato di 2.1 Rafforzare le polarit lofferta di spazi e funzioni
riappropriazione del territorio da urbane mancanti.
parte dei cittadini. Il PRG vigente promuove lo Altra considerazione che un
La riqualificazione dellambiente sviluppo dellasse Mestre Venezia giusto equilibrio tra interessi
naturale pu anche essere intesa (la citt bipolare), da realizzarsi privatistici e benessere della
come creazione di risorse che si attraverso il recupero delle aree collettivit si potr ottenere solo
sono esaurite da tempo, come degradate o dismesse come con un processo di negoziazione tra
segnale che i danni subiti dal centralit di funzioni urbane di le parti. Il vantaggio duplice: il
le condizioni strutturali | 43
documento di programmazione Questa politica, che considera un
settoriale si propone la tema specifico e limitato della
realizzazione degli interventi utili questione mobilit urbana capace
per superare gli ostacoli per di incidere fortemente
infrastrutturali che condizionano lo nellorganizzazione complessiva del
sviluppo dellarea veneziana, con territorio, si propone di incentivare
lobiettivo di promuovere una la ricerca nella progettazione di
maggior efficienza degli mezzi di trasporto che considerino
spostamenti e la costruzione di un la specificit di questo territorio e la
sistema infrastrutturale locale sperimentazione di modalit del
capace di rafforzare le relazioni tra i trasporto di merci e di persone che,
diversi poli urbani metropolitani e, utilizzando nuove tecnologie,
al tempo stesso, di rapportarsi risultino maggiormente rapportate a
positivamente con lequilibrio criteri di sostenibilit e di qualit
ambientale del territorio. urbana.
3.2 Migliorare la mobilit
urbana
La politica definita a partire dalla
considerazione che necessario
creare condizioni di agevole
accesso alle differenti funzioni
urbane e ai rispettivi contesti
offrendo a ciascuna funzione servizi
appropriati, a prezzi sostenibili e a
costi pubblici accettabili.
Nel contesto si prevedono modalit
di intervento che favoriscano
lintegrazione tra la pianificazione
del territorio e le politiche della
mobilit, il ricorso a mobility
manager e il coordinamento delle
loro azioni e la programmazione
temporale degli interventi da
realizzare.
strategie
le condizioni strutturali | 45
Strategie
1 Istituire la Citt Metropolitana come nuovo Protocollo dintesa siglato dalle citt di Venezia,
ente di governo Padova, Treviso e un certo numero di altri comuni nel
Accompagnare e supportare ogni iniziativa del nuovo settembre del 2000 che prevede la promozione
Coordinamento dei Sindaci dellarea veneziana, dellesercizio coordinato di funzioni sovracomunale.
promotore della Citt Metropolitana di Venezia, mirata Alla promozione dellarea metropolitana dellarea
alla definizione dei possibili contenuti del centro veneta in quanto sistema territoriale capace di
provvedimento con cui il Governo dovr ridefinire, competere, per massa critica e per funzioni di
entro un anno, il sistema degli enti locali (legge eccellenza, con le altre realt metropolitane del Nord
costituzionale n. 131/2003). Promuovere direttamente in Est e dellEuropa, sono interessate tutte le realt urbane
quanto citt capofila del procedimento che porter che le appartengono.
allistituzione del nuovo ente di governo, ogni azione Politiche
tesa a favorire il conseguimento dellobiettivo, in una 3.1 Gestire unitariamente servizi alla scala
logica di sussidiariet e di coesione delle comunit metropolitana centro-veneta
locali dellarea di riferimento. Rientra in questa logica, 3.2 Aumentare la competitivit dellarea metropolitana
il riporto delle iniziative locali a quelle del centro veneta
Coordinamento dei Sindaci delle Citt metropolitane,
gestito dallANCI, e viceversa, nonch promuovere 4 Realizzare la riforma degli assetti del Comune
ogni azione che possa favorire il progressivo attraverso listituzione delle Municipalit
trasferimento e/o delega di funzioni statali e regionali al La riarticolazione del Comune di Venezia in
nuovo ente. Municipalit trova la sua motivazione principale
Politiche nellobiettivo di realizzare una compiuta politica
1.1 Istituire la Citt Metropolitana come nuovo ente di amministrava fondata sulla competenza e la
governo sussidiariet. Sulla base di questi principi ci si propone
1.2 Favorire il progressivo trasferimento/delega delle di ribaltare lobiettivo tradizionale di dare pi deleghe
funzioni statali e regionali al nuovo ente alle Circoscrizioni, intese sostanzialmente come luoghi
di rappresentanza, e di impostare una riforma in base
2 Rafforzare la dimensione metropolitana del alla quale tutti i compiti amministrativi siano affidati
sistema veneziano alle Municipalit, che assumeranno in tal modo una
Listituzione della Citt Metropolitana di Venezia deve funzione direttamente amministrativa, fatta eccezione
essere il risultato di un lavoro, continuo ed insistente, in per quei compiti - di programmazione, controllo e di
ovvia relazione a precise prospettive di sviluppo, mirato scala sovraordinata - che debbono restare al Comune.
a far emergere e a rafforzare linsieme delle relazioni La riarticolazione del Comune comporta una revisione
esistenti tra le diverse parti di quel sistema socio complessiva degli statuti e dei regolamenti comunali, la
economico e territoriale che, per caratteristiche e riorganizzazione dellintera macchina comunale.
organizzazione funzionale, gi oggi costituisce di fatto, Politiche
una vera Citt Metropolitana (il cosiddetto daily urban 4.1 Completare il processo di istituzione delle
system). necessario affermare un pensare Municipalit
metropolitano e rafforzare il senso di appartenenza delle 4.2 Promuovere la nuova organizzazione amministrativa
diverse componenti e delle diverse parti dellarea presso la cittadinanza e le attuali strutture comunali
metropolitana.
Politiche
2.1 Gestire unitariamente i servizi allinterno della Citt
Metropolitana
2.2 Aumentare la competitivit del sistema veneziano
attraverso la Citt Metropolitana
le condizioni strutturali | 47
quali il porto, laeroporto, 4 Realizzare la riforma degli e ruoli e non potrebbe dunque
linterporto le strutture sanitarie, le assetti del Comune attraverso sussistere un comune di grandi
universit e tutte le modalit di listituzione delle Municipalit dimensioni come Venezia. In questa
regolazione come la 4.1 Completare il processo di ottica, le Municipalit avranno una
programmazione e la istituzione delle Municipalit funzione di grande importanza al
pianificazione. Lo sviluppo del processo in corso momento dellistituzione della Citt
Inoltre necessario sviluppare un di realizzazione, che porter a Metropolitana quando potranno
progetto di comunicazione capace compimento larticolazione del trasformarsi in veri e propri comuni
di valorizzare i vantaggi per la Comune in Municipalit, comporta metropolitani.
popolazione e per il sistema anche la riorganizzazione della Sulla capacit di governare queste
economico, dati dallappartenenza macchina amministrativa comunale, trasformazioni si misurer il
ad unarea metropolitana in grado, la ridefinizione delle regole di successo di tutta loperazione.
per dimensione e per presenza di funzionamento e la necessario garantire che il processo
funzioni di eccellenza, di competere riorganizzazione degli spazi. Si di riorganizzazione venga condiviso
su scala nazionale ed europea. La tratta di operazioni complesse che e partecipato dalla cittadinanza e
responsabilit dellattuazione di dovranno essere fatte attraverso venga realizzato in modo da
questo processo, tra le cui finalit progressivi adattamenti e che contribuire ad un innalzamento
rientra anche il progressivo richiederanno alcuni anni per la delle qualit prestazionali e del
allargamento dellarea di effettiva messa a regime. Nei tempi soddisfacimento lavorativo.
riferimento della Citt brevi e medi, fino alla completa necessario quindi accompagnare
Metropolitana di Venezia, si riarticolazione del Comune lintera operazione ad unintensa
prevede venga affidata al occorrer dare sempre pi deleghe attivit di comunicazione verso la
Coordinamento dei Sindaci alle Municipalit esistenti e cittadinanza e di formazione verso
dellarea veneziana aggregare funzionalmente le lAmministrazione comunale della
3.2 Aumentare la competitivit circoscrizioni non ancora nuova organizzazione in
dellarea metropolitana centro trasformate in Municipalit Municipalit.
veneta fornendo loro ulteriori risorse
La competizione fra sistemi urbani tecniche e finanziarie.
si basa sulla capacit delle singole 4.2 Promuovere la nuova
parti di promuovere e favorire organizzazione amministrativa
strategie cooperative tra i diversi presso la cittadinanza e le
attori del sistema e sulla capacit attuali strutture comunali
del sistema locale di essere nodo La nuova organizzazione del
strategico di una rete di pi ampie Comune implicher delle profonde
dimensioni. trasformazioni sia del rapporto tra
La politica in oggetto prevede la Amministrazione e cittadini, sia del
promozione dellarea metropolitana funzionamento, degli assetti e delle
dellarea centro veneta in quanto attitudini culturali dei dipendenti
sistema territoriale capace di del Comune, oltre che delle
competere, per massa critica e per Aziende pubbliche con lobiettivo
funzioni di eccellenza, con le altre di istituire la Citt Metropolitana
realt metropolitane del Nord Est e come nuovo organo di governo
dellEuropa e pi in particolare il locale. In primo luogo perch la
coordinamento dellagire dei Citt Metropolitana avr compiti di
sottoinsiemi che lo compongono (le governo di unarea vasta ed
realt veneziana, padovana e occorrer garantire nel modo
trevigiana) e la promozione di migliore, rafforzandoli, i livelli di
azioni mirate alla valorizzazione dei governo pi vicini ai cittadini. In
punti di forza del contesto secondo luogo perch i comuni
interprovinciale. metropolitani dovranno essere tra di
loro paragonabili come dimensioni
strategie
le linee strategiche | 51
Strategie
le linee strategiche | 53
di aumentare il proprio potere pertanto anche quello veneziano,
decisionale e operativo per mettere per un loro ottimale posizionamento
in pratica forme di democrazia hanno bisogno di promuovere una
urbana in cui venga privilegiata loro immagine precisa che valorizzi
lintegrazione intersettoriale e i rispettivi punti di forza.
interpartenariale, svincolandosi il Con un simile presupposto nessuna
pi possibile dallintermediazione citt pu prescindere
degli stati nazionali nella gestione dallautopromuoversi e dallo
dei fondi. sviluppare politiche precise
finalizzate ad ottenere investimenti
diretti e il miglioramento delle
3 Rendere Venezia sede prestazioni economico-sociali del
ottimale di istituzioni che sistema locale anche attraverso
operano a scala internazionale azioni di benchmarking.
3.1 Creare le condizioni La politica propone di rendere
funzionali per l'insediamento sistematiche le azioni di
di una o pi istituzioni promozione, con particolare
internazionali riferimento alla valorizzazione
Alla predisposizione delle dellimmagine internazionale della
candidature per linsediamento di citt.
istituzioni internazionali
opportuno affiancare azioni di
carattere tecnico amministrativo che
portino alla individuazione e, per
quanto possibile, alla
predisposizione di sedi operative da
recuperare prevalentemente nella
Citt Antica, situate in zone di
facile accesso. Accanto a ci va
prevista e realizzata unofferta di
servizi urbani adeguati alla nuova
domanda.
3.2 Dare supporto politico alle
candidature di Venezia
Negli ultimi anni Venezia ha
predisposto alcune importanti
candidature per linsediamento di
istituzioni internazionali.
Queste iniziative vanno supportate
con azioni politico-istituzionali a
livello nazionale e internazionale.
4 Valorizzare limmagine
internazionale della citt
4.1 Promuovere il marketing
territoriale e urbano
In un contesto in cui i fattori
tradizionali incidono sempre meno
sulla localizzazione degli
investimenti, i sistemi locali, e
le linee strategiche | 55
Strategie
1 Produrre nuovi beni culturali e nuove figure internazionale darte, Mostra del cinema, danza,
professionali musica, teatro, Mostra internazionale di architettura,
Grazie alla vasta articolazione delle risorse di cui ecc.) e che trova ormai da tempo un territorio di
dispone, il sistema della cultura del territorio espansione e rinnovamento nella terraferma veneziana e
metropolitano ha ancora ampi margini di espansione. nellarea metropolitana.
Una visione attiva e innovativa della cultura porta a Si tratta perci di coordinare lofferta, di migliorare
immaginare e costruire nuovi modi di intendere la lerogazione dei servizi conseguenti dedicando
diffusione e la fruizione dei diversi fattori che particolare cura e attenzione ai settori della
costituiscono il sistema (mostre, spettacoli, eventi, comunicazione e della ricerca, dellinnovazione dei
extempore, dibattiti, incontri, ecc.) sia per quanto linguaggi e delle forme espressive potenziando la rete
attiene la gestione del patrimonio esistente, sia per di relazioni tra i singoli settori e le diverse parti del
quanto riguarda la formazione e la sedimentazione di territorio.
patrimoni di cultura contemporanei. Politiche
Richiamandosi ad una antica istituzione veneziana, la 2.1 Coordinare servizi e iniziative pubbliche e private
costituzione di fondaci della cultura come filiere 2.2 Realizzare nuove strutture e modalit di
tematiche nelle quali la cultura si faccia (ricerca, valorizzazione dellofferta di beni culturali
laboratori, atelier, studi, ecc.), si esponga (mostre, 2.3 Identificare efficaci e coordinate strategie di
spettacoli, pubblicazioni, ecc.) e si sedimenti (archivi, comunicazione e marketing
biblioteche, formazione, ecc.) rappresenta una delle 2.4 Mantenere e valorizzare le strutture e il patrimonio
strade percorribili per stimolare la produzione di beni e esistente
professioni nuove. 2.5 Sfruttare le potenzialit del territorio
Lo sviluppo di questa strategia necessita della contemporaneo
strutturazione di alcuni servizi tesi da un lato a facilitare 2.6 Sperimentare progetti pilota per la costruzione di
la nascita di una nuova imprenditorialit culturale e eventi in collaborazione tra diversi soggetti della cultura
dallaltro ad aumentare lofferta di spazi residenziali e del turismo
temporanei a prezzi calmierati dedicati agli operatori
del settore. 3 Sviluppare il sistema formativo medio e
Politiche superiore legato ai beni culturali
1.1 Sviluppare i fondaci della cultura come filiere Anche per sostenere e sostanziare gli obiettivi di
tematiche capaci di contenere: creativit, espansione del sistema culturale, vanno valorizzate e
comunicazione, catalogazione incentivate tutte le iniziative che le universit e gli enti,
1.2 Aumentare e coordinare spazi ricettivi e di foresteria sia pubblici che privati, stanno in questi anni
1.3 Dare sostegno logistico e agevolazioni promuovendo per arricchire lofferta formativa orientata
amministrative e procedurali a fondazioni, enti, allo sviluppo del sistema cultura dellarea metropolitana
istituzioni e associazioni, sia pubbliche che private, veneziana.
aventi finalit culturali Politiche
3.1 Sostenere e ampliare lofferta formativa
2 Valorizzare le risorse del settore con una specializzata esistente nel territorio veneziano
gestione efficiente e innovativa dei beni culturali 3.2 Realizzare spazi dedicati e di sviluppo (aule,
Il territorio veneziano dispone di un capitale fisso, in laboratori, residenze, ecc.)
termini di beni, strutture, valori, enti, fondazioni, ecc. 3.3 Sviluppare il marketing dellofferta veneziana
legati alla conservazione e produzione di cultura, di 3.4 Curare linserimento professionale
enorme valore storico-testimoniale. Una tradizione
consolidata che ha punti di eccellenza che vanno dal
patrimonio storico legato alla Repubblica di Venezia
(musei, architetture, biblioteche, ecc.), alla modernit e
al contemporaneo, grazie al lavoro svolto da alcuni enti
e fondazioni (Peggy Guggenheim, Bevilacqua La Masa,
Palazzo Grassi, ecc), dal Comune di Venezia (Museo di
Ca Pesaro, Centro culturale Candiani, mostre
temporanee) e dalla Biennale di Venezia (Esposizione
le linee strategiche | 57
sinergie derivanti dalla straordinaria Per sfruttare tale opportunit per artisti che per operatori che a
realt dellarea metropolitana necessario riconoscere i valori di diverso titolo lavorano in questo
veneziana. questo ampio patrimonio culturale e settore (tecnici, critici, curatori,
2.3 Identificare efficaci e ampliarne la capacit produttive in promotori, gestori, ecc.).
coordinate strategie di ambito metropolitano coinvolgendo Allofferta formativa tradizionale
comunicazione e marketing l'area nella costruzione e nella va aggiunto tutto il patrimonio di
Molto stato fatto negli ultimi anni fruizione delle produzioni culturali conoscenze derivante dai settori di
per migliorare laccessibilit e la e identificando progetti coordinati a specializzazione dellambito
diffusione delle informazioni partire dalle forze intellettuali del veneziano (restauro, archivistica,
relative alla produzione culturale territorio. archeologia lagunare, ecc.)
nel territorio veneziano, tanto nel 2.6 Sperimentare progetti attraverso i quali si possono
settore pubblico quanto nel privato pilota per la costruzione di sviluppare legami tra ricerca
(siti web, personalizzazione eventi in collaborazione tra accademica, impresa e istituzioni
dellinformazione, eventi, ecc.). diversi soggetti della cultura e che operano nel territorio (in questa
Resta tuttavia ancora un ampio del turismo direzione intende muoversi il nuovo
margine di lavoro da fare per Laffermazione di una cultura di Distretto dei beni culturali).
migliorare la comunicazione filiera passa necessariamente Il sistema, oltre a dover essere
attraverso la ricerca e lapplicazione attraverso la sperimentazione di incentivato e promosso, va ampliato
di linguaggi innovativi che, nel forme di collaborazione tra enti, per includere la formazione delle
migliorare il rapporto con le diverse istituzioni, artisti e singoli nuove figure professionali che negli
categorie di pubblico, generano operatori. ultimi anni si sono affacciate sul
esse stesse nuove forme espressive La costruzione condivisa, tra mercato.
e occasioni creative. operatori culturali e turistici, di A questo scopo indispensabile
2.4 Mantenere e valorizzare le eventi e produzioni, pur essendo un aprire il sistema ad una maggiore
strutture e il patrimonio indispensabile punto di partenza, collaborazione con enti, universit
esistente rappresenta per Venezia una ed istituzioni sia italiane che
Data lampiezza e larticolazione modalit di lavoro assolutamente straniere che possano garantire un
del patrimonio culturale presente inedita. completamento dei diversi percorsi
sul territorio veneziano, La sperimentazione di progetti formativi.
necessaria una continua attivit di pilota che trovino 3.2 Realizzare spazi dedicati e
manutenzione tanto delle strutture nellamministrazione comunale un di sviluppo (aule, laboratori,
quanto delle opere eventualmente in competente facilitatore e negli residenze, ecc.)
esse contenute. operatori la componente attiva di Diversi interventi, attuati in primo
Naturalmente, come la stessa azione una politica di sviluppo di lungo luogo dalle universit cittadine,
di enti e amministrazioni ha in periodo costituisce la base per stanno notevolmente ampliando la
questi anni dimostrato, anche nella individuare procedure e metodi di disponibilit di spazi dedicati ed
manutenzione e conservazione si lavoro nel rispetto delle esigenze attrezzati per la formazione a
innescano processi e strumenti dei diversi settori. diversi livelli.
innovativi che vanno via via Le carenze maggiori si riscontrano
considerati ed adottati. ancora negli spazi residenziali, la
2.5 Sfruttare le potenzialit del 3 Sviluppare il sistema cui disponibilit ampiamente
territorio contemporaneo formativo medio e superiore insufficiente per rispondere alla
Il governo della complessit del legato ai beni culturali domanda esistente proveniente sia
territorio veneziano, nel quale si 3.1 Sostenere e ampliare dagli studenti che dai docenti, dai
coniugano una grande tradizione lofferta formativa tecnici, dai consulenti, ecc.
storica e la forza di uno sviluppo specializzata esistente nel coinvolti nei programmi formativi.
basato sui precetti della modernit territorio veneziano possibile pensare ad un
(le grandi infrastrutture, la La presenza dei poli universitari e programma coordinato con gli altri
produzione industriale, di diversi enti pubblici e privati enti e le strutture del settore cultura
linterconnessione, ecc.), costituisce assicura gi oggi unottima offerta che pur lamentando una carenza di
una indubbia opportunit. formativa nel settore culturale, sia spazi residenziali non esprimono
le linee strategiche | 59
Citt delle acque Lacqua, nelle sue varie componenti (mare, fiumi,
laguna), la ragione stessa dellesistenza di Venezia e
uno dei fattori sui quali si fonda la cultura e la storia
della sua area metropolitana.
Dai tempi della fondazione della citt insulare fino alla
nascita dellindustria turistica e passando per la lunga
fase dellindustrializzazione (Porto e Porto Marghera
sopra tutti), lacqua stata lelemento che ha
determinato le scelte localizzative fondamentali e la
cultura sociale ed economica del territorio veneziano.
Si tratta perci di superare la percezione dellacqua solo
come fattore di disturbo (acqua alta, moto ondoso,
barriera logistica, ecc.), per tornare a valorizzare questa
grande risorsa riportandola al centro delle politiche di
sviluppo di tutto il territorio.
Infatti, un complesso sistema delle acque circonda e
innerva ancora oggi il territorio veneziano e costituisce
una caratteristica specifica dellarea sulla quale si
esplicita prevalentemente lazione del Piano strategico,
quella che lo contraddistingue da altre aree geografiche.
Le acque costituiscono uno dei punti di forza e di
sviluppo del sistema locale. Esse possono essere
considerate il valore aggiunto dellarea veneziana per
vari ordini di motivi: economico (portualit,
cantieristica, pesca, allevamento, ecc.), funzionale
(logistica, trasporti, ecc.), estetico, paesaggistico,
culturale, ambientale, ecc.
strategie
le linee strategiche | 61
Strategie
1 Riconoscere il valore aggiunto dato dalla come lelemento che struttura la pianificazione degli
presenza dellacqua nel territorio al sistema spazi fisici, determinandone la coerenza, lidentit e le
economico e produttivo specificit (ambientali, culturali, paesaggistiche).
Lacqua costituisce un valore intrinseco e Infine, ma non da ultimo, lacqua determina e struttura
imprescindibile dellarea metropolitana di Venezia. buona parte delle relazioni internazionali della citt sia
La sua presenza pu essere coerentemente utilizzata per attraverso il rapporto mare-laguna, con il Porto
qualificare e caratterizzare lapplicazione di tutte le commerciale e turistico, che attraverso la notoriet della
linee strategiche individuate. Tra queste, quelle a pi Citt Antica e di alcune sue manifestazioni culturali
forte valenza economica trovano nella presenza legate allacqua, di richiamo internazionale. Anche
dellacqua un elemento di dinamismo e peculiarit del linsediamento di nuovi organismi internazionali pu
sistema spendibile in molte direzioni: trovare nellacqua una specifica caratterizzazione.
come elemento e ambiente di ricerca avanzata legata Politiche
alla salvaguardia ambientale (Citt della formazione 2.1 Ricostruire lidentit culturale legata allacqua
superiore, della ricerca e dellinnovazione e Citt 2.2 Riconoscere lacqua come elemento di coerenza e
della cultura); diversit nella pianificazione degli spazi pubblici e
come luogo della produzione: porto commerciale e privati
turistico, industria, interporto, cantieristica, pesca 2.3 Tutelare il sistema delle acque e favorirne il
(Citt della produzione materiale e dei servizi); ripristino e la funzionalit nel territorio metropolitano
come meta turistica specifica e tramite di relazioni: 2.4 Promuovere lo sviluppo dellEuropa mediterranea
nautica, itinerari lagunari e fluviali, balneazione, 2.5 Potenziare le relazioni internazionali e favorire
sport, ecc. (Citt del turismo); linsediamento di istituzioni internazionali legate alla
come via di comunicazione e infrastruttura (Citt cultura dellacqua
della logistica).
Politiche
1.1 Valorizzare il potenziale delle attivit produttive
legate allacqua
1.2 Sfruttare le ricadute della ricerca e degli interventi
finalizzati alla salvaguardia della laguna
1.3 Promuovere la ricerca sulle tecnologie della
navigazione lagunare per migliorare la mobilit di
merci e persone
1.4 Incentivare lofferta turistica specializzata
le linee strategiche | 63
Nei progetti di riqualificazione La promozione e lattrazione di
urbana e/o negli interventi ex novo fondazioni, centri culturali, enti,
collocati in prossimit dellacqua ecc. le cui finalit siano legate alla
(mare, laguna, canali) possono promozione delle culture del
essere inseriti elementi che Mediterraneo e della storia del
promuovano e incentivino luso rapporto di lavoro tra luomo e le
dellacqua con finalit ludico- acque (il mare e la laguna ma anche
ricreative tradizionali (pesca, sport, la rete di terraferma) costituisce,
ecc.) e innovative. accanto alla presenza di organismi
2.3 Tutelare il sistema delle internazionali gi oggi insediati a
acque e favorirne il ripristino e Venezia, una chiave di sviluppo del
la funzionalit nel territorio ruolo di capitale internazionale
metropolitano della cultura che la citt pu
Si tratta di promuovere iniziative consolidare nei prossimi anni.
pubbliche e private tese, da un lato, Inoltre, il tradizionale rapporto della
al miglioramento delle citt con le acque e la notoriet di
caratteristiche organolettiche delle alcune manifestazioni culturali ad
acque di superficie e sotterranee esso collegate consentono di
del territorio e dallaltro al immaginare una maggiore apertura
ripristino delle reti di canali della citt alle relazioni
navigabili esistenti in laguna e internazionali giocata proprio sul
nellentroterra metropolitano al fine potere di attrazione che la citt
di favorire la riscoperta e la esercita in tal senso. Si tratta,
valorizzazione del territorio anche perci, di immaginare lutilizzo dei
in chiave ludico-ricreativa. grandi eventi cittadini per
La realizzazione dei parchi previsti organizzare simposi tra le citt e i
e il controllo degli sversamenti in Paesi dellAdriatico e del
laguna sono azioni imprescindibili Mediterraneo nei quali confrontare
tese alla persecuzione di questi fini. culture, tradizioni e politiche di
2.4 Promuovere lo sviluppo sviluppo economico e sociale.
dellEuropa mediterranea
Le politiche europee per il
Mediterraneo sono ancora oggi
molto deboli e non tengono in
giusta considerazione il ruolo che le
citt portuali possono giocare per lo
sviluppo di una cultura e di una
economia dellarea. Venezia, per il
suo prestigio e per il suo rapporto
storico e moderno con il mare
Adriatico, pu svolgere un ruolo
importante nella promozione e
gestione di politiche e progetti
dellUnione europea finalizzati ad
un maggiore dialogo tra tutti i paesi
che si affacciano sul Mediterraneo.
2.5 Potenziare le relazioni
internazionali e favorire
linsediamento di istituzioni
internazionali legate alla
cultura dellacqua
strategie
le linee strategiche | 65
Strategie
1 Agire sulla composizione della domanda necessit della citt (tempi e modalit di trasporto,
ottimizzando le potenzialit del turismo organizzazione urbana, itinerari e interessi alternativi,
culturale destagionalizzazione, ecc.). A tal fine, necessario
Gran parte del turismo veneziano riconducibile al implementare anche nuove forme di promozione
segmento del turismo culturale. La cultura, oltre ad sfruttando il pi possibile le sinergie che si possono
essere la risorsa che rende unica la citt, un creare tra realt analoghe (per esempio club di prodotto
importante strumento attraverso il quale favorire un tra le principali citt darte italiane).
turismo di qualit, caratterizzato da unelevata Data la gi elevata pressione turistica diventa
percentuale di visitatori fidelizzati alla destinazione. indispensabile individuare strumenti e strategie atte a
Oltre ad una programmazione di qualit finalizzata alla limitare ulteriori fenomeni di congestione. La creazione
creazione di eventi di grande richiamo, molte sono le di prodotti rivolti a nuovi segmenti deve perci partire
azioni in corso per il rafforzamento delle infrastrutture e da unattivit di coordinamento tra i vari attori coinvolti
dei servizi. e le istituzioni cittadine al fine di valutare le modalit di
Tra queste spicca il progetto relativo alla realizzazione fruizione dei prodotti stessi (stagionalit,
del biglietto unico museale che vede coinvolti i programmazione, ecc.).
principali musei e sedi espositive della citt. Dallo sviluppo di alcuni segmenti (intrattenimento,
La promozione di Venezia come distretto della cultura itinerari enogastronomici, ecc.) emerge un nuovo ruolo
(inteso come luogo specializzato di produzione e della terraferma nelle politiche turistiche della citt.
fruizione di cultura) proposta dal Piano strategico apre Politiche
nuove prospettive di sviluppo di questo settore con 2.1 Soggiorni-studio universitari
laffermazione e la nascita di nuove produzioni culturali 2.2 Congressi, convegni e fiere
orientate anche allattrazione di un pubblico 2.3 Turismo sportivo
specializzato. 2.4 Intrattenimento
Accanto a ci importante spazio viene dedicato alla 2.5 Crocieristica
valorizzazione e rilancio delle manifestazioni 2.6 Nautica
tradizionali, sia dal punto di vista promozionale che 2.7 Itinerari lagunari e isole minori
della costruzione dellevento (Redentore, Regata 2.8 Turismo balneare
Storica, Sensa, ecc.). Parallelamente opportuno 2.9 Mercati folcloristici, artigianali, antiquariato
arricchire lofferta individuando itinerari tematici
alternativi, come, ad esempio, la valorizzazione del 3 Governare il sistema turismo agendo sui flussi
sistema dei forti di terraferma. e migliorando la qualit dellofferta
Politiche La struttura del sistema turismo nellarea metropolitana
1.1 Promuovere il coordinamento tra i soggetti del veneziana, per le sue dimensioni e caratteristiche,
sistema culturale e quelli del sistema turistico necessita di interventi di governo volti a gestire i flussi,
1.2 Inserire Venezia nel circuito internazionale delle innalzare il rapporto qualit/prezzo del soggiorno e, pi
grandi mostre in generale, migliorare la qualit del sistema stesso a
1.3 Valorizzare le feste e le manifestazioni tradizionali partire da unattivit di formazione specifica che
1.4 Sviluppare gli itinerari tematici della Terraferma coinvolga tutti i livelli del sistema turismo (da coloro
1.5 Sostenere gli itinerari tematici della Citt Antica che sono a stretto contatto con il turista, agli
imprenditori, agli addetti dellamministrazione
2 Agire sulla composizione della domanda pubblica).
promuovendo prodotti rivolti a specifici Tutti gli interventi possono essere riletti allinterno di
segmenti un unico obiettivo: migliorare il rapporto tra i turisti e
Ci che rende unico il sistema turistico veneziano la la citt e viceversa.
necessit di agire non tanto sulla quantit ma sulla Il turismo costituisce, infatti, una risorsa del territorio
qualit della domanda. Diventa quindi essenziale veneziano e i turisti una parte dei city-user del sistema
individuare specifiche promozioni finalizzate da un lato urbano.
a favorire la fidelizzazione dei segmenti consolidati e Il raggiungimento di tale obiettivo subordinato alla
dallaltro, a individuare nuovi prodotti capaci di creazione di un network forte e permanente di tutti gli
costruire una stretta relazione tra visitatore e territorio attori coinvolti attraverso unattivit costante di
privilegiando abitudini di consumo compatibili con le concertazione delle politiche e condivisone delle
le linee strategiche | 67
Strategie
Politiche
1 Agire sulla composizione 1.3 Valorizzare le feste e le universit italiane e straniere
della domanda ottimizzando manifestazioni tradizionali (stages, interscambi, scuole estive,
le potenzialit del turismo La cultura della citt non fatta masters, workshoops, ecc.)
culturale solo dei suoi oggetti ma anche comporta un coinvolgimento attivo
1.1 Promuovere il delle tradizioni dei suoi abitanti. delle istituzioni cittadine prime fra
coordinamento tra i soggetti Mantenere e valorizzare le feste e tutte le universit, le istituzioni
del sistema culturale e quelli le tradizioni popolari diventa uno culturali e lamministrazione
del sistema turistico strumento per tramandare la comunale. Accanto al
La promozione di confronti e memoria storica sedimentata e per consolidamento del progetto
collaborazioni costanti tra far meglio comprendere agli ospiti Venice International University,
operatori turistici e operatori della citt larticolata modalit di che vede coinvolti i due atenei
culturali un passaggio vita e di espressione dei suoi veneziani, lAmministrazione
indispensabile per il abitanti. provinciale, la Fondazione di
raggiungimento degli obiettivi di 1.4 Sviluppare gli itinerari Venezia e quattro universit
sviluppo dellintero settore e per tematici della Terraferma straniere, necessario intensificare
laffermazione di Venezia come Lo sviluppo degli itinerari tematici le relazioni con gli altri operatori
distretto della cultura. di terraferma pu contribuire ad stranieri gi presenti in citt (Wake
Un primo stadio di collaborazione ampliare lofferta del territorio Forest University, programmi di
reciproca pu essere costituito veneziano rivolgendosi anche ad interscambio annuali, ecc.) o altri
dallutilizzo del canale alberghiero un turismo regionale, interessato interessati a dare il via a nuovi
per la collocazione e la vendita di ad approfondire la conoscenza del programmi. Ci comporta la
una ampia gamma di prodotti territorio e della sua stratificazione necessit di creare le condizioni
culturali. culturale. ottimali per lespansione del
1.2 Inserire Venezia nel A questo scopo vanno sfruttate le settore con particolare attenzione
circuito internazionale delle risorse offerte dai segni storici del alla residenzialit dedicata.
grandi mostre territorio (strutture architettoniche, 2.2 Congressi, convegni e fiere
Tra i segmenti capaci di fidelizzare industriali, militari, di Il segmento ha avuto, in questi
i visitatori e elevare la qualit delle manutenzione e antropizzazione anni, un significativo sviluppo e
presenze in citt, va segnalato del territorio, ecc.), dalla gronda consolidamento con lo svolgersi di
quello del circuito internazionale lagunare, dalle ville e dalle diverse manifestazioni nazionali e
delle grandi mostre. specialit enogastrnomiche della internazionali (oltre 470 allanno)
Vanno incentivati i contatti provincia. e laffacciarsi di vari operatori e
internazionali, le cooperazioni e le 1.5 Sostenere gli itinerari pu essere considerato un forte
iniziative, soprattutto puntando ad tematici della Citt Antica volano per leconomia di tutto il
una adeguata politica degli scambi La valorizzazione a uso turistico territorio metropolitano. Alcune
dei patrimoni. Una organizzazione dei beni culturali presenti nella delle pi significative iniziative
comune e gli scambi conseguenti, Citt Antica pu passare anche per sono legate alle specificit del
mirano a far conoscere allestero le la loro riorganizzazione in itinerari territorio veneziano ed in
potenzialit del patrimonio tematici e filoni culturali particolare ai temi dellacqua, della
veneziano alimentando in tal modo alternativi e supplementari a quelli cultura e del turismo.
le aspettative e le curiosit tradizionali. La politica si propone Per la parte congressuale
intellettuali da parte degli stranieri, di promuovere questa opportunit. ragionevole pensare alla sua
potenziali visitatori della citt. espansione sia nellisola del Lido
Accanto a ci gli scambi che nella terraferma, sfruttando nel
consentono di integrare lofferta 2 Agire sulla composizione primo ambito la stagionalit del
culturale veneziana con lapporto della domanda promuovendo turismo, nel secondo la rete di
di beni culturali esistenti altrove, specifici segmenti servizi ed infrastrutture esistenti
con il risultato di alzare il livello 2.1 Soggiorni-studio nonch linteresse di vari operatori
di conoscenza e di apertura delle universitari economici a cominciare dai gruppi
popolazioni locali e dei visitatori La presenza e la promozione di alberghieri.
fidelizzati. programmi di soggiorno-studio di Per una sua reale ricaduta
le linee strategiche | 69
3 Governare il sistema turismo congestionamento e disservizi con comunicazione stabile tra il settore
3.1 Aumentare la conoscenza effetti positivi sui residenti. turismo e la citt nel suo complesso
del fenomeno turistico 3.4 Migliorare il rapporto attraverso le quali far conoscere le
Per governare il settore qualit/prezzo dellofferta linee di sviluppo del sistema
innanzitutto indispensabile Unazione coordinata degli turismo.
conoscerlo a partire dallanalisi dei operatori del settore dei servizi E inoltre utile promuovere una
flussi turistici in citt, al fine di turistici (ricezione, ristorazione, maggiore conoscenza dellapporto
individuarne logiche e dinamiche ricreazione, ecc.), attraverso le economico del turismo a tutto il
connesse. Si tratta della premessa associazioni di categoria e le tessuto sociale e del sostegno che
indispensabile per poter pianificare, istituzioni pubbliche coinvolte, esso da allerogazione di alcuni
monitorare, realizzare e valutare deve portare ad un corretto rapporto servizi essenziali per la qualit della
qualsivoglia azione in un settore qualit/prezzo dellofferta piuttosto vita urbana (primi fra tutti i bilanci
complesso e variegato come quello che allinseguimento quantitativo del trasporto pubblico lagunare e di
turistico. della domanda. Le finalit sono terraferma sostenuti dalle entrate
3.2 Gestire i flussi varie: da un lato garantire la nella Citt Antica).
Lamministrazione pubblica crescita economica del settore 3.6 Diversificare gli accessi
promuove una serie di strumenti investendo sulla qualit turistici alla Citt Antica
(Venice Card, ZTL, ecc.) per la (determinante in particolare il La realizzazione degli interventi
gestione dei flussi con intenti sia ruolo della formazione) dallaltro infrastrutturali determinante per il
regolativi sia promozionali. Le coinvolgere gli attori privati del raggiungimento degli obiettivi di
azioni devono essere sostenute settore arrivando ad una loro governo del sistema. Ogni singolo
attraverso un maggior assunzione di responsabilit sulle intervento previsto (per esempio i
coinvolgimento degli attori del ricadute (positive e negative) del terminal) parte di un disegno
sistema (pubblici e privati). turismo nel territorio veneziano generale gi individuato dal piano
Lobiettivo quindi non solo nonch ad unattivit di controllo regolatore generale. I terminal stessi
garantire la sostenibilit urbana del dei prezzi. sono occasioni di sviluppo
turismo regolandone gli impatti Una politica di trasparenza dei economico per le aree coinvolte.
quotidiani e ridistribuendo in parte i prezzi per alcuni servizi (taxi,
costi di gestione della citt ma gondole, alberghi, ristorazione,
anche agire sulla promozione di ecc.) e ladozione di sistemi di
segmenti (cos come individuati certificazione, costituiscono alcune
nella strategia di sviluppo) che delle azioni possibili per garantire
garantiscano una crescita un miglior rapporto qualit prezzo
economica del territorio senza fornendo al turista elementi
consumo delle risorsa Venezia. oggettivi di confronto.
3.3 Orientare il turista 3.5 Ottimizzare le ricadute sul
attraverso linformazione sistema citt: il network e la
Attraverso la maggiore conoscenza comunicazione
della domanda possibile orientare La promozione dellagire in rete
in modo pi critico le strategie di degli attori (sia pubblici sia privati)
comunicazione rivolte al turista. del sistema turismo deve essere
Lobiettivo principale migliorare prioritaria. La rete deve essere allo
il servizio di accoglienza stesso tempo un obiettivo ed uno
agevolando il reperimento delle strumento; deve avere carattere non
informazioni necessarie al temporaneo ma permanente e
soggiorno in citt. Se da un lato tali coinvolgere tutti gli attori
politiche forniscono agli ospiti della individuando responsabilit e
citt un utile servizio, sono al competenze di ognuno,
tempo stesso uno strumento per promuovendo sviluppo economico
orientare i flussi e in qualche e sostenibilit urbana.
misura, limitare i problemi di Vanno individuate modalit di
le linee strategiche | 71
Strategie
le linee strategiche | 73
una scommessa per il territorio. 3 Favorire linnovazione di
2.3 Sviluppare attivit di processo e di prodotto delle
servizio per il trasferimento imprese consolidate e
della nuove conoscenze e per incentivare linsediamento di
la loro traduzione in nuove nuove imprese ad alta
iniziative imprenditoriali tecnologia
Produrre nuova conoscenza in 3.1 Incentivare processi di
campi diversi, trasmetterla, innovazione delle imprese
diffonderla e introdurla nelle consolidate
applicazioni economiche Per sostenere la politica di
diventato un imperativo cruciale trasferimento tecnologico e le
per tenere il passo con i tempi. Lo conseguenti attivit innovative delle
sviluppo socio-economico sempre imprese, si devono sfruttare le
pi connesso alla capacit di un strutture dedicate o adatte allo
territorio di produrre servizi legati scopo, esistenti sul territorio (Vega,
a conoscenze, processi e Ca Foscari formazione, Venezia
innovazioni che solo un florido tecnologie, ecc.). Le funzioni che
ambiente di formazione e ricerca queste strutture devono svolgere
pu produrre. sono: promuovere la cultura
Venezia, recentemente, ha dellinnovazione attraverso eventi,
individuato nella facilitazione di assemblee, pubblicazioni, ecc;
processi di brevettazione un campo raccogliere e distribuire
specifico di intervento. Il progetto informazioni in merito alle
si propone la promozione e la tecnologie esistenti e ai relativi
diffusione della cultura della mercati; analizzare le esigenze delle
propriet intellettuale e industriale imprese; avvicinare gli interlocutori
con attivit di formazione, esterni pi adatti per promuovere le
informazione e ricerca. diverse iniziative (universit, enti di
Nello stesso contesto, che vede ricerca, aziende, ecc.).
lAmministrazione comunale come 3.2 Sostenere nuove iniziative
promotore di processi, rientrano nelle fasi di avvio e
azioni mirate a definire strumenti promuovere la creazione di
di semplificazione e accelerazione incubatori dimpresa
delle procedure amministrative a Lo sviluppo delle nuove imprese
vantaggio dei cittadini e degli deve essere accompagnato da altri
operatori economici. segmenti di servizi. La creazione di
In questo quadro i servizi di incubatori, dove alle imprese
sportello unico costituiscono uno nascenti viene offerto un ambiente
degli strumenti leader per lo ideale per il loro avviamento, deve
sviluppo economico del territorio. essere abbinato ad ulteriori servizi
Lobiettivo quello di completare quali consulenze imprenditoriali,
le funzioni di tali strutture al fine di marketing e comunicazione, sistemi
pervenire alla gestione completa di di finanza innovativi, reti di
tutti i rapporti tra il privato, collegamento ad imprese sul piano
lamministrazione comunale e, ove nazionale ed internazionale, sistemi
occorra, con le altre di interfaccia innovativi e veloci
amministrazioni. con le pubbliche amministrazioni.
strategie
le linee strategiche | 75
Strategie
le linee strategiche | 77
delle potenzialit del trasporto 2.5 Garantire la security nei solamente nei termini turistici,
fluviale. I programmi in corso di processi di movimentazione culturali ed ambientali. Tale
definizione e realizzazione (nuovo Lattuale situazione politica peculiarit deve costituire
scalo ferroviario in zona portuale, internazionale impone ladozione di motivazione per integrare
riorganizzazione spazi delle una serie di misure per maggiormente citt di terra e citt
stazioni, ecc.) vanno adeguatamente incrementare la sicurezza di navi e dacqua come parti della stessa
supportati. porti. Nel luglio 2004 entrato in citt. Le opportunit che possono
2.3 Innovare i processi vigore il nuovo codice International essere colte sono in sintesi:
gestionali del sistema con il Ship and Port Facility Security la riorganizzazione del trasporto
massimo utilizzo delle nuove (ISPS) che contiene una serie di merci nella Citt Antica (nuovo
tecnologie indicazioni, rivolte a governi, centro interscambio merci), nella
Larea veneziana potr compiere autorit portuali e compagnie di quale si possono integrare, in un
importanti progressi nellambito navigazione, per garantire la unico sistema funzionale, pure le
della logistica partendo da una security nei processi di necessit di city logistic della
strategia di innovazione tecnologica movimentazione di merci e persone. terraferma;
rivolta ad un sistema trasportistico e necessario realizzare quanto il sistema dei terminal, con
logistico pi razionale e sostenibile. previsto dal nuovo codice ISPS e lausilio o meno della realizzazione
Ci dipender, in larga parte, da realizzare gli adeguati interventi nel della linea di trasporto veloce da
precisi standard informativi ed campo della sicurezza ricorrendo Tessera. Le polarit sono quelle
organizzativi che dovranno allapplicazione di tecnologie storiche: Fusina, Punta Sabbioni e
integrare le varie esigenze di informatiche innovative in Tessera. La realizzazione dei
movimentazione delle merci collaborazione con le forze terminal in tali siti e lutilizzo di
sviluppando modelli integrati dellordine. vettori acquei adeguati garantisce la
piuttosto che soluzioni tecniche indispensabile diversificazione
individuali. nellaccesso alla Citt Antica;
Vanno inoltre sviluppate politiche 3 Rendere la citt, e le sue la ridefinizione del collegamento
di regolamentazione di accesso ai diverse parti, accessibile e tra Punta San Giuliano e Citt
centri urbani ed implementate funzionale Antica. Tale elemento costituisce
modalit di validazione attraverso 3.1 Attuare gli interventi qualificato intervento per ricreare
studi di fattibilit condivisi da tutti previsti dal Piano Urbano della centralit nellunione tra le parti
gli utenti. Mobilit (PUM) urbane. La presenza del nuovo
2.4 Favorire processi di Lelevato livello di urbanizzazione Parco di San Giuliano valorizza
formazione di personale dellarea, la domanda di mobilit ulteriormente la necessit
specializzato sul territorio e le forti relazioni fra dellintervento. Inoltre, funzionale
Per sostenere la crescita del le diverse province determinano un alla diversificazione degli accessi
comparto logistico la citt e i suoi elevato livello di congestione e alla citt, in particolar modo in caso
centri di formazione superiore, configurano lesigenza di interventi di impraticabilit delle modalit
devono strutturare percorsi puntuali. Questi devono essere presenti sul ponte translagunare,
formativi adeguati ad un settore in finalizzati al trasferimento di un formalizzare ed attuare adeguate
forte evoluzione organizzativa e numero rilevante di utenti al mezzo strategie per regolare il traffico
tecnologica. pubblico, alla gestione integrata lagunare. Il tema del traffico
La nascita di corsi di delle differenti modalit di acqueo, e del suo impatto sia a
specializzazione negli atenei trasporto, ad una razionalizzazione livello urbano che lagunare,
veneziani e in alcune esperienze nella consegna delle merci in divenuto centrale dalla met degli
dellentroterra regionale, devono ambito urbano. anni novanta sino ad assumere gli
essere maggiormente coordinate e 3.2 Valorizzare le potenzialit attuali caratteri di emergenza, sia
rafforzate al fine di coniugare al del sistema dei trasporti via dal punto di vista ambientale che
meglio la relazione tra competenze acqua della sicurezza nella navigazione.
fornite e bisogni di innovazione e La peculiarit del territorio 3.3 Aumentare la capacit di
crescita espressi dalle aziende che veneziano di essere di terra e trasporto
operano nel territorio. dacqua deve essere valorizzata non Quasi tutti i grandi gruppi europei
le linee strategiche | 79
Citt della produzione Il territorio metropolitano di Venezia vanta ancora un
sistema produttivo tradizionale forte e molto
materiale e dei servizi articolato: per tipologie produttive e dimensionali e per
mercati di riferimento. Il rilevante interesse strategico
dellarea deriva dal comprendere: larea
industrialelogistica attrezzata tra le pi grandi
dEuropa e, al suo esterno, qualificate specializzazioni
produttive (i distretti industriali del vetro, della
cantieristica minore e della scarpa); insediamenti
produttivi di rilevante importanza (Aeronavali, ecc.); un
sistema artigianale di qualit che si caratterizza per la
sua capacit di produrre sviluppo; una struttura
commerciale forte della presenza di centri di grande
dimensione e di una dotazione urbana di qualit; servizi
terziari avanzati; un settore primario di qualit;
conoscenze scientifiche e manageriali consolidate e una
disponibilit di forza lavoro altamente qualificata.
Ferma restando la valenza strategica di un
riconoscimento dellartigianato, del commercio e del
terziario come fattori promotori di sviluppo e del ruolo
di Mestre come punto di riferimento dellarea
metropolitana e dellintero Veneto come citt dei servizi
e del terziario, vanno promosse politiche economiche ed
urbanistiche in grado di ottimizzare le potenzialit del
sistema (tra le quali rivestono un ruolo particolare
quelle mirate alla valorizzazione della qualit della
manodopera e della classe dirigente) e politiche che
favoriscono il mantenimento della complessit della
base produttiva, a garanzia di una sua indispensabile
flessibilit.
Le attuali condizioni di alcune porzioni del territorio
(Porto Marghera e larea considerata dal SIN, in
particolare, ma non solo) impongono una serie di
interventi di risanamento ambientale che possono
costituire unopportunit di sviluppo per lintera area
(ricerca, innovazione e nuove attivit produttive).
1.Valorizzare la funzione economica di Porto
Marghera per la grande impresa nazionale e
sovranazionale, per la logistica e per le funzioni
di eccellenza
2. Derivare ricerca e innovazione, di
processo e di prodotto, dal risanamento
ambientale del territorio comunale
strategie
le linee strategiche | 81
Strategie
1 Valorizzare la funzione economica di Porto base economica locale sviluppando anche nuove attivit
Marghera per la grande impresa nazionale e produttive legate al risanamento ambientale (bonifiche).
sovranazionale, per la logistica e per le funzioni Inoltre completare il risanamento ambientale dei siti
di eccellenza inquinati la condizione indispensabile per permettere
Pur tra le alterne vicende e la complessit di rapporto e promuovere la collocazione nellarea di nuove
con il territorio circostante, la zona industriale di Porto produzioni di beni e servizi.
Marghera stata e rimane, unarea di grande interesse, Politiche
sia per la sua dimensione territoriale che per le sue 2.1 Valorizzare i processi di risanamento relativi al Sito
caratteristiche produttive. di interesse nazionale (SIN)
Larticolazione dei processi produttivi originari e la 2.2 Valorizzare i processi di risanamento relativi alle
stessa visione di Porto Marghera come sistema di altre parti del territorio comunale
attivit integrate e complementari, si sono modificate in
modo radicale nel corso degli ultimi decenni. 3 Ottimizzare la complessit del sistema
Oggi si sta attuando il progetto di ristrutturazione del produttivo metropolitano
polo pensato agli inizi degli anni 90 e si possono Oltre alle funzioni produttive presenti nel polo di Porto
registrare segnali che portano a considerare ormai Marghera, il territorio metropolitano veneziano
metabolizzata la crisi degli anni passati: larea si caratterizzato da una struttura economica molto
manifesta oggi in tutta la sua rinnovata capacit articolata e complessa, allinterno della quale possono
dinamica. essere riconosciute alcune funzioni produttive di
Si stanno consolidando alcune funzioni produttive gi eccellenza.
presenti nellarea (chimica, logistica, cantieristica, Rispetto a queste funzioni, il Piano strategico individua
terziario, polo energetico), si sta recuperando il alcune politiche che puntano a riconsiderare le singole
patrimonio di ricerca scientifica e tecnologica del polo produzioni settoriali allinterno delle rispettive filiere
chimico, si sta compiendo il processo di insediamento produttive e propone azioni e progetti finalizzati ad
di un polo della ricerca scientifica e dellinnovazione. ampliare e a valorizzare lintero ciclo della produzione,
Politiche comprendendo anche attivit di ricerca, di formazione,
1.1 Portare a realizzazione gli interventi previsti di produzione materiale e immateriale e di promozione
dallAccordo di programma per la chimica di Porto del sistema.
Marghera Politiche
1.2 Potenziare la presenza della grande impresa 3.1 Sostenere le condizioni per il mantenimento del
sostenibile e rafforzare le funzioni presenti vetro artistico a Murano
1.3 Favorire linsediamento di nuove attivit che 3.2 Potenziare la filiera delle attivit legate
valorizzino le vocazioni dellarea e le opportunit alleconomia del mare
offerte dalla ricerca applicata 3.3 Valorizzare le attivit industriali del settore
aeronavale
2 Derivare ricerca e innovazione, di processo e 3.4 Integrare le politiche economiche comunali con
di prodotto, dal risanamento ambientale del quanto previsto nei patti distrettuali
territorio comunale 3.5 Valorizzare il tessuto produttivo diffuso (PMI,
Gli interventi che, necessariamente, nel prossimo futuro artigianato, terziario e commercio)
saranno promossi nellarea veneziana per la 3.6 Valorizzare la complessit e la valenza della
salvaguardia (programma attuativo Legge speciale per manodopera locale quale fattore di sviluppo
Venezia), per la caratterizzazione ambientale delle aree 3.7 Promuovere lo sviluppo delle attivit agricole e la
e per gli interventi di risanamento conseguenti tutela del territorio rurale
(bonifiche a Porto Marghera, a Murano ex Conterie, a
Mestre, ecc.) possono costituire la base su cui 4 Aumentare e promuovere la competitivit del
sviluppare nuove attivit produttive. sistema locale nei confronti dei mercati esteri
Considerata la rilevante domanda di analisi, la necessit Venezia parte di un sistema economico veneto che sta
di strumenti di intervento dai forti contenuti innovativi progressivamente modificando la sua caratterizzazione
e lapplicazione di nuove tecnologie che caratterizzano e la sua capacit di rapportarsi con i mercati esteri per
questo settore possibile ipotizzare che tali attivit rispondere in modo adeguato ai cambiamenti in atto.
saranno in grado di incidere sullattuale struttura della Conoscenza e capacit di trasferire conoscenza,
le linee strategiche | 83
Strategie
Politiche
1 Valorizzare la funzione indotto una modernizzazione dei base economica locale. Promuovere
economica di Porto Marghera processi di produzione, soprattutto lapprovazione e lattuazione del
per la grande impresa nella chimica e nella logistica. Master Plan, definire scelte
nazionale e sovranazionale, per Questo processo, ormai avviato, normative istituzionalmente
la logistica e per le funzioni di deve trovare nella variante al piano concertate per la realizzazione delle
eccellenza regolatore una maggiore coerenza e bonifiche, promuovere e sostenere
1.1 Portare a realizzazione gli rispondenza; pertanto necessario attivit di formazione professionale
interventi previsti dallAccordo operare una rilettura delle nel settore della salvaguardia e del
di programma per la chimica indicazioni previste dalla variante risanamento ambientale sono azioni
di Porto Marghera PRG per Porto Marghera. indispensabili per consentire di
LAccordo di programma per la Allo stesso tempo necessario trasferire nel territorio veneziano
chimica di Porto Marghera e il sviluppare politiche di scala alcuni risultati della ricerca
protocollo integrativo del 2002 metropolitana per gestire e scientifica e per sostenere la nascita
prospettano un insieme di interventi promuovere il polo industriale di nuova imprenditorialit legata al
complessi ritenuti capaci di avvalendosi di strumenti innovativi, settore dellingegneria ambientale.
garantire lequilibrio e la necessit dallo sportello unico al marketing 2.2 Valorizzare i processi di
di intervento e di sviluppo delle urbano. risanamento relativi alle altre
attivit tradizionali di Porto 1.3 Cogliere le opportunit parti del territorio comunale
Marghera e le esigenze di offerte dalla ricerca applicata Oltre a Porto Marghera e al sito di
sostenibilit delle stesse. Essi Porto Marghera ha accumulato nel interesse nazionale, altre parti del
prevedono compiti e responsabilit tempo un grande patrimonio territorio comunale necessitano di
precise per ognuno dei conoscitivo che rappresenta oggi un interventi di caratterizzazione e di
sottoscrittori, siano essi pubblici o fattore di eccellenza dellintera bonifica. Anche in questo caso, pur
privati. La loro attuazione struttura economica localizzata nel con riferimenti normativi e
condizione per il conseguimento polo industriale. necessario procedurali che possono essere
degli obiettivi perseguiti con il favorire lo sviluppo di forme di diversi possibile derivare dagli
progetto di risanamento ambientale applicazione di queste vaste interventi di risanamento che si
e di riconversione industriale conoscenze per introdurre processi vogliono promuovere ricerca,
promosso ancora nella seconda innovativi nei settori produttivi trasferimento di conoscenze,
met degli anni novanta. tradizionali. innovazione e nuove iniziative
1.2 Potenziare la presenza La politica propone anche di imprenditoriali.
della grande impresa supportare attivamente processi di
sostenibile e rafforzare le trasferimento di conoscenze per
funzioni presenti favorire linnovazione di prodotto. 3 Ottimizzare la complessit
Il sistema industriale di Porto del sistema produttivo
Marghera riuscito a traghettare metropolitano
verso forme di produzione 2 Derivare ricerca e 3.1 Sostenere le condizioni per
innovativa dimostrando, nel corso innovazione, di processo e di il mantenimento del vetro
dellultimo decennio, una forte prodotto, dal risanamento artistico a Murano
capacit di rigenerazione. Esso ha ambientale del territorio La produzione del vetro artistico,
cos mantenuto funzioni comunale che costituisce una produzione
economiche storiche e sviluppato 2.1 Valorizzare i processi di tipica dellarea veneziana, sta
nuove tecnologie applicate. risanamento relativi al Sito di attraversando una fase di profonda
Questa fase ha consentito di interesse nazionale (SIN) crisi nonostante le iniziative di
consolidare i quattro assi produttivi Il processo di salvaguardia e di sostegno intraprese nel tempo
portanti dellarea, che si sono risanamento ambientale dellarea (marchio, scuola del vetro). Si
organizzati nelle rispettive filiere: SIN, di cui al DMA 23.02.2000 ex rende quindi necessario rilanciare la
cantieristica, chimica, logistica e L.426/98, pu rappresentare una ricerca e la sperimentazione nella
produzione di energia. Ha opportunit per sviluppare nuove produzione del vetro attraverso il
consentito anche di attirare flussi di attivit produttive in grado di sostegno a tutte le fasi del ciclo
investimento dallestero che hanno incidere sulla struttura attuale della produttivo: dalla fase creativa
le linee strategiche | 85
consolidamento selettivo delle iniziative di penetrazione nei
aziende agricole: si espandono le mercati internazionali). Relazioni di
aziende che operano in una logica rete, un sistema infrastrutturale
di mercato e si riducono le unit efficiente, un welfare di qualit e il
economicamente marginali. presidio dei mercati emergenti sono
Data la progressiva riduzione delle da considerare condizioni di
garanzie fino ad oggi riconosciute contesto.
dallUE al settore primario e visto il 4.2 Sviluppare azioni di
ruolo sociale e ambientale che esso marketing territoriale e urbano
svolge nel tessuto metropolitano, il In un contesto in cui i fattori
Piano strategico concorda con la tradizionali incidono sempre meno
necessit di sviluppare una politica sulla localizzazione degli
mirata a promuovere produzioni pi investimenti, i sistemi locali, e
attente ai gusti dei consumatori pertanto anche quello veneziano,
migliorando la qualit dei prodotti e per un loro ottimale posizionamento
dei processi, ridurre i costi di hanno bisogno di promuovere una
distribuzione, incentivare la immagine precisa che valorizzi i
pluriattivit, sensibilizzare rispettivi punti di forza.
lopinione pubblica nei confronti Con un simile presupposto nessuna
dei valori culturali e ambientali del citt pu prescindere
paesaggio agrario, favorire dallautopromuoversi e dallo
lintegrazione compatibile tra usi sviluppare politiche finalizzate ad
agricoli ed altri usi del territorio ottenere investimenti diretti e il
secondo principi di sostenibilit miglioramento delle prestazioni
ambientale. economico-sociali del sistema
A tal fine, le azioni promosse dal locale anche attraverso azioni di
piano per il conseguimento di tali benchmarking.
obiettivi sono di supporto alle La politica propone di rendere
politiche promosse dalla Provincia sistematiche le azioni di
di Venezia, competente in materia, promozione, con particolare
in ordine allAgenda 2000 e al riferimento al segmento
Piano regionale di sviluppo rurale. delleconomia immateriale, delle
attivit industriali innovative e della
logistica.
4 Aumentare e promuovere la
competitivit del sistema
locale nei confronti dei
mercati esteri
4.1 Promuovere la capacit
competitiva del sistema
produttivo locale
La politica propone lo sviluppo di
azioni mirate a favorire
linnovazione di prodotto (creativit
e qualit della produzione) piuttosto
che di processo (miglioramento
degli aspetti gestionali) e una
maggior partecipazione delle
imprese locali ai risultati del
sistema (trasferimento progressivo
della conoscenza e tutoraggio delle
quadri sinottici | 89
Assetti fisici e funzionali della citt contemporanea
1 Migliorare la qualit urbana e territoriale 1.1 Rivitalizzare la risorsa laguna
1.2 Aumentare le aree verdi di scala metropolitana
1.3 Rapportare a criteri di qualit lorganizzazione urbana
4 Applicare le nuove tecnologie nel sistema citt 4.1 Innovare il sistema citt attraverso le nuove
tecnologie
4.2 Promuovere innovzione nel traporto pubblico
Citt metropolitana
1 Istituire la Citt metropolitana come nuovo 1.1 Istituire la Citt metropolitana come nuovo Ente di
ente di governo governo
1.2 Favorire il progressivo trasferimento/delega delle
funzioni statali e regionali al nuovo Ente
2 Rafforzare la dimensione metropolitana 2.1 Gestire unitariamente servizi allinterno della Citt
del sistema veneziano Metropolitana
2.2 Aumentare la competitivit del sistema veneziano
attraverso la Citt Metropolitana
3 Rafforzare la dimensione metropolitana 3.1 Gestire unitariamente servizi alla scala metropolitana
dellarea centro veneta (PATREVE) centro veneta
3.2 Aumentare la competitivit dellarea metropolitana
centro veneta
4 Realizzare la riforma degli assetti del Comune 4.1 Completare il processo di istituzione delle
attraverso listituzione delle Municipalit Municipalit
4.2 Promuovere la nuova organizzazione amministrativa
presso la cittadinanza e le attuali strutture comunali
Citt internazionale
1 Rafforzare il ruolo politico di Venezia a livello 1.1 Fare diventare Venezia centro della conciliazione
europeo e mondiale, in particolare verso le aree: Euromediterranea
Euromediterranea, Europa sud-orientale 1.2 Creare per Venezia il ruolo di mediatore per
e del Far east lintegrazione dellEuropa sud-orientale nellUe
1.3 Rendere Venezia porta doriente per gli scambi
economici e culturali con il Far east
2 Promuovere Venezia soggetto protagonista 2.1 Aumentare i progetti, le azioni e gli eventi
tra le citt europee per una affermazione del internazionali
ruolo delle autonomie locali 2.2 Partecipare e coordinare tavoli di lavoro per il
rafforzamento delle autonomie locali
3 Rendere Venezia sede ottimale di istituzioni che 3.1 Creare le condizioni funzionali per linsediamento di
operano a scala internazionale una o pi istituzioni
3.2 Dare supporto politico alle candidature di Venezia
4 Potenziare limmagine internazionale della citt 4.1 Promuovere il marketing territoriale e urbano
3 Sviluppare il sistema formativo medio e 3.1 Sostenere e ampliare lofferta formativa specializzata
superiore legato ai beni culturali esistente nel territorio veneziano
3.2 Realizzare spazi dedicati e di sviluppo (aule,
laboratori, spazi residenziali, ecc.)
3.3 Sviluppare il marketing dellofferta veneziana
3.4 Curare linserimento professionale
quadri sinottici | 91
Citt delle acque
1 Riconoscere il valore aggiunto dato dalla 1.1 Valorizzare il potenziale delle attivit produttive
presenza dell'acqua nel territorio legate allacqua
al sistema economico e produttivo 1.2 Sfruttare le ricadute della ricerca e degli interventi
finalizzati alla salvaguardia della laguna
1.3 Promuovere la ricerca sulle tecnologie della
navigazione lagunare per migliorare la rete della
mobilit di merci e persone
1.4 Incentivare lofferta turistica specializzata
2 Rafforzare le relazioni culturali della citt, 2.1 Ricostruire lidentit culturale legata allacqua
di laguna e di terraferma, con l'acqua 2.2 Riconoscere lacqua come elemento di coerenza e
(mare, laguna, fiumi, canali) diversit nella pianificazione degli spazi pubblici e
privati
2.3 Tutelare il sistema delle acque e favorirne il ripristino
e la funzionalit nel territorio metropolitano
2.4 Promuovere lo sviluppo dellEuropa mediterranea
2.5 Potenziare le relazioni internazionali e favorire
linsediamento di istituzioni internazionali legate alla
cultura dellacqua
3 Governare il sistema turismo agendo sui flussi e 3.1 Aumentare la conoscenza del fenomeno turistico
migliorando la qualit dell'offerta 3.2 Gestire i flussi
3.3 Orientare il turista attraverso linformazione
3.4 Migliorare il rapporto qualit/prezzo dellofferta
3.5 Ottimizzare le ricadute sul sistema citt: il network e
la comunicazione
3.6 Diversificare gli accessi turistici alla Citt Antica
2 Affermare Venezia come area della ricerca e 2.1 Coordinare gli attori operanti nei settori della ricerca
dellinnovazione scientifica e dell'innovazione
2.2 Derivare innovazione dagli interventi di salvaguardia,
dalla conservazione dei beni culturali e dalle attivit
della grande industria ad essi collegati
2.3 Sviluppare attivit di servizio per il trasferimento
delle nuove conoscenze e per la loro traduzione in
nuove iniziative imprenditoriali
3 Favorire linnovazione di processo e di prodotto 3.1 Incentivare processi di innovazione delle imprese
delle imprese consolidate e incentivare consolidate
linsediamento di nuove imprese ad alta 3.2 Sostenere nuove iniziative nelle fasi di avvio e
tecnologia promuovere la creazione di incubatori d'impresa
2 Rendere efficace ed efficiente la mobilit 2.1 Potenziare l'utilizzo del vettore ferroviario in una
delle merci logica di ottimizzazione delle potenzialit di tutte le
modalit di trasporto
2.2 Separare i flussi di merci e persone per garantire
qualit urbana
2.3 Innovare i processi gestionali del sistema con il
massimo utilizzo delle nuove tecnologie tecnologie
2.4 Favorire processi di formazione di personale
specializzato
2.5 Garantire la security nei porcessi di movimentazione
3 Rendere la citt, e le sue diverse parti, 3.1 Attuare gli interventi previsti dal Piano Urbano della
accessibile e funzionale Mobilit PUM
3.2 Valorizzare le potenzialit del sistema dei trasporti
via acqua
3.3 Aumentare la capacit di trasporto
quadri sinottici | 93
Citt della produzione materiale e dei servizi
1 Valorizzare la funzione economica di Porto 1.1 Portare a realizzazione gli interventi previsti
Marghera, per la grande impresa nazionale dallAccordo di programma per la chimica di Porto
e sovranazionale, per la logistica Marghera
1.2 Potenziare la presenza della grande impresa
sostenibile e rafforzare le funzioni presenti
1.3 Favorire linsediamento di nuove attivit che
valorizzino le vocazioni dellarea e le opportunit
offerte dalla ricerca applicata
2 Derivare ricerca ed innovazione, di processo e di 2.1 Valorizzare i processi di risanamento relativi al Sito
prodotto, dal risanemanto ambientale del di interesse nazionale (SIN)
territorio comunale 2.2 Valorizzare i processi di risanamento relativi alle altre
parti del territorio comunale
3 Ottimizzare la complessit del sistema 3.1 Sostenere le condizioni per il mantenimento del vetro
produttivo metropolitano artistico a Murano
3.2 Potenziare la filiera delle attivit legate alleconomia
del mare
3.3 Valorizzare le attivit del settore aeronavale
3.4 Integrare le politiche economiche comunali con
quanto previsto nei patti distrettuali
3.5 Valorizzare il tessuto produttivo diffuso (PMI,
artigianato, terziario e commercio)
3.6 Valorizzare la complessit e la valenza della
manodopera locale come fattore di sviluppo
3.7 Promuovere lo sviluppo delle attivit agricole e la
tutela del territorio rurale
4 Aumentare e promuovere la competitivit del 4.1 Promuovere la capacit competitiva del sistema
sistema locale nei confronti dei mercati esteri produttivo locale
4.2 Sviluppo azioni di marketing territoriale ed urbano
Nel caso specifico sono inserite in ogni elenco azioni con diverso grado di
definizione:
interventi gi compiutamente definiti o addirittura gi in corso di
realizzazione. In casi di questo tipo linserimento nellelenco trova
motivazione nella necessit di garantire una gestione unitaria del
monitoraggio del processo di implementazione del piano;
interventi non ancora attivati ma per i quali risultano gi conosciuti
almeno:
- titolo dellazione;
- obiettivo perseguito;
- soggetto promotore;
- soggetto attuatore;
- costo stimato della realizzazione; in modo che risultino chiari i
passaggi da promuovere per facilitare la loro realizzazione;
interventi ancora da progettare che concretizzano obiettivi parziali e
generali del Piano.
o
metropolitana per garantire 1.3.4 Garantire il servizio Progetto 1.6.9 Incrementare lofferta di posti
c
lintegrazione sociale e la Monitor (osservatorio casa) letto per i giovani turisti (ostelli)
diversificazione delle 1.3.5 Redigere la variante al Prg per 1.6.10 Altro
possibilit localizzative
(residenza e attivit)
le n
1.1.1 Realizzare il Passante e le sue
e
la regolamentazione delle strutture
ricettive del turismo
1.3.6 Ampliare lofferta di alloggi
1.7 Sviluppare la qualit
dellofferta culturale e
o
opere complementari per gli immigrati formativa
v
1.1.2 Realizzare lSFMR 1.3.7 Attuare il progetto 1400 La politica e le azioni conseguenti
ca
1.1.5 Realizzare la sublagunare
ti
1.1.3 Realizzare le due linee tramviarie alloggi in social housing
1.3.8 Altro
di
1.1.7 Realizzare il collegamento
in
acqueo Piazza Barche-Guglie
1.1.8 Riprogettare la toponomastica
e la segnaletica
1.1.9 Eliminare le barriere
architettoniche
salute
1.4.1 Attuare i Piani di zona dei
servizi socio-sanitari
1.4.2 Realizzare il nuovo ospedale
di Mestre
1.4.3 Garantire lassistenza
domiciliare integrata
segnalazione di una attenzione di
un rapporto esplicito tra le due
linee.
o
assegni di cura e buoni servizi tangenziale 2.5.11 Realizzare lAtlante
c
1.9.12 Valorizzare e sostenere il 2.2.12 Istituire zone a traffico ambientale della laguna
progetto Laboratori creativi limitato per tutti i veicoli a motore 2.5.12 Altro..
1.9.14 Altro
ele n
1.9.13 Istituire il microcredito (Bollino rosso)
2.2.13 Altro 2.6 Tutelare la risorsa acqua in
termini qualitativi e
o
1.10 Sviluppare un sistema di 2.3 Sviluppare un sistema quantitativi
v
citt sicura diffuso di educazione 2.6.1 Realizzare le azioni previste
sicurezza
vicinato
ca ti
1.10.1 Istituire una Banca gestione
2 Garantire la qualit
ambientale di
1.10.3 Garantire e qualificare il
servizio di protezione civile
1.10.4 Altro
in
2.1 Sviluppare la produzione di
2.3.2 Sostenere e valorizzare il
Punto informativo ambiente
2.3.3 Sostenere e valorizzare il
progetto Educazione Ambientale
2.3.4 Altro
2.4 Riorganizzare e
della risorsa idrica
2.6.3 Sostenere il progetto nuova
vita per le vecchie cisterne
2.6.4 Sostenere e valorizzare il
progetto Acqua alla spina
2.6.5 Altro..
o
processi decisionali e facilitare 4 Sviluppare leconomia
c
il rapporto tra cittadini e solidale
istituzioni 4.1 Evidenziare il rapporto tra
le n
3.3.1 Promuovere lE-government
3.3.2 Migliorare linformazione
istituzionale
e
benessere sociale e sviluppo
economico-produttivo
AZIONI DA DEFINIRE
o
3.3.3 Garantire laccessibilit
v
archivi storici 4.2 Promuovere e diffondere la
3.3.4 Valorizzare e sostenere
Infopointeuropa
delle Associazioni
ca ti
3.3.5 Valorizzare lAlbo comunale
cultura e la pratica della
responsabilit sociale
dimpresa
4.2.1 Promuovere associazioni della
di
3.3.6 Promuovere la Firma digitale
3.3.7 Promuovere il servizio
riscossioni on-line
in
3.3.8 Implementare le banche dati
COSAP e CIMP
3.3.9 Valorizzare e sostenere le
Consulte
banca del tempo (la banche del
tempo promuovo baratti di tempo:
pagare le bollette, prendere i
bambini a scuola, ecc.)
4.2.2 Promuovere la formazione
specifica di personale qualificato
4.2.3 Introdurre strumenti di
3.3.10 Implementare i bilanci contract compliance negli appalti
partecipativi 4.2.4 Altro
3.3.11 Promuovere Forum
3.3.12 Altro 4.3 Incrementare le relazioni
tra i settori profit e no profit
3.4 Sviluppare e diffondere AZIONI DA DEFINIRE
unimmagine condivisa della
citt
3.4.1 Valorizzare e sostenere il
Progetto SITEA
3.4.2 Valorizzare lURP
3.4.3 Realizzare lUrban Center
3.4.4 Valorizzare e sostenere il
Progetto Educazione Urbana
3.4.5 Altro
o
ondoso Scientifico e Tecnologico 2.5 Sviluppare la dotazione di
c
1.1.2 Favorire linsediamento di 2.1.7 Riqualificare le aree centrale strutture di area vasta
nuove funzioni nelle isole minori di Mestre (Piazza Barche) 2.5.1 Realizzare il nuovo Ospedale
(Piano della laguna)
le n
1.1.3 Redigere il PRG per la laguna
e per le isole minori
e
2.1.8 Sviluppare lArea
Aeroportuale
2.1.9 Sviluppare il progetto
di Mestre
2.5.2 Realizzare il nuovo Stadio di
Tessera
o
1.1.4 Realizzare Parco acqueo Arsenale 2.5.3 Altro
v
prospiciente al parco di S. Giuliano 2.1.10 Altro
Certosa
Laguna
ca ti
1.1.5 Riqualificare lIsola della
trasporti lagunari
1.1.8 Altro
in di
1.1.7 Sviluppare il sistema dei
3 Favorire la massima
integrazione tra le diverse
Giuliano 2.2.4 Riqualificare la Stazione FS parti del sistema urbano
1.2.2 Realizzare il Bosco di Mestre di Mestre attraverso lo sviluppo del
1.2.3 Ampliare le aree a verde 2.2.5 Sviluppare il progetto Porto sistema della mobilit
pubblico Marghera (Area Pos) 3.1 Migliorare le connessioni di
1.2.4 Altro 2.2.6 Riqualificare le aree del scala territoriale
Terraglio 3.1.1 Attuare gli interventi previsti
1.3 Rapportare a criteri di 2.2.7 Riqualificare le aree Dese dal Piano Urbano della Mobilit
qualit lorganizzazione 2.2.8 Riqualificare larea Ex Piazza PUM
urbana dArmi 3.1.2 Promuovere la realizzazione
1.3.1 Favorire la diffusione della 2.2.9 Riqualificare Via Ulloa del SFMR
bioarchitettura 2.2.10 Riqualificare larea Ex 3.1.3 Realizzare parcheggi
1.3.2 Promuovere le architetture di deposito ACTV di Via Torino scambiatori
qualit 2.2.11 Altro 3.1.4 Realizzare il sistema dei
1.3.3 Valorizzare e sostenere il Terminal
progetto Citt a misura di 2.3 Produrre nuova offerta di 3.1.5 Realizzare un nuovo by-pass
bambino opportunit insediative autostradale alto esterno al
1.3.4 Altro 2.3.1 Attuare gli interventi previsti territorio comunale
dal Progetto Porto Marghera 3.1.6 Altro
o
4.1.1 Progettare sistemi di
c
governance e gestione dei servizi
urbani con architetture centrate sul
telepass
government
ele n
4.1.2 Sostenere il Progetto e-
o
4.1.3 Implementare la cablatura
v
della citt
4.1.4 Attuare la e-democracy
ti
4.1.5 Promuovere le-procurement
4.1.6 Altro
ca
nel trasporto pubblico
AZIONI DA DEFINIRE
in i
4.2 Promuovere innovazione
o
condivisa di legge istitutiva 2.2.4 Altro Municipalit esistenti
c
1.1.3 Definire procedure 4.1.5 Rafforzare la struttura
partecipative per listituzione e il 3 Rafforzare la dimensione amministrativa delle Circoscrizioni
governo del nuovo ente
1.1.4 Altro
o
1.2 Favorire il progressivo servizi alla scala metropolitana mancanti
v
trasferimento/delega delle centro-veneta 4.1.7 Altro
funzioni statali e regionali al
nuovo ente
ca ti
1.2.1 Definire le modalit per il
trasferimento e/o la delega delle
3.1.1 Istituire una associazione per
la promozione di azioni dedicate
3.1.2 Gestire unitariamente servizi
di scala interprovinciale
4.2 Promuovere la nuova
organizzazione amministrativa
presso la cittadinanza e le
ente
per Venezia
in di
funzioni statali e regionali al nuovo
o
di cooperazione carattere internazionale benchmarking
c
1.1.2 Creare una struttura operativa 2.1.4 Rafforzare le attivit in atto e 4.1.3 Creare una rete locale di
Casa delle nazioni del promuovere nuovi progetti soggetti che predispongono azioni
le n
Mediterraneo per promuovere la
cultura della conciliazione
1.1.3 Altro
e
privilegiando diritti umani, sviluppo
sostenibile e dialogo interculturale
2.1.5 Altro
comuni
4.1.4 Altro
i
di mediatore per lintegrazione
dellEuropa sud-orientale
a
nellUnione europea autonomie locali
c
1.2.1 Promuovere progetti e accordi 2.2.1 Definire una procedura per
di cooperazione
di
1.2.2 Sviluppare tutti i possibili
programmi dellUe per
in
l'integrazione delle regioni di
frontiera e per la riproduzione
della conoscenza
1.2.3 Altro
una collaborazione regolare,
sistematica e trasparente tra autorit
locali, regionali, nazionali e Unione
europea
2.2.2 Individuare obiettivi comuni
alle citt in tema di democrazia
urbana privilegiando lintegrazione
intersettoriale e interpaternariale
1.3 Rendere Venezia porta doriente 2.2.3 Organizzare la conoscenza e
per gli scambi economici e culturali la partecipazione dei cittadini in
con il Far east merito ai processi decisionali
1.3.1 Promuovere progetti e accordi 2.2.4 Altro
di cooperazione
1.3.2 Costituire lufficio operativo 3 Rendere Venezia sede
Porta dOriente per coordinare ottimale di istituzioni che
progetti e iniziative operano a scala internazionale
1.3.3 Partecipare a quanti pi 3.1 Creare le condizioni
programmi Europa - Asia funzionali per linsediamento
dellUnione europea di una o pi istituzioni
1.3.4 Altro internazionali
3.1.1 Sviluppare una azione di
lobby per la promozione
3.1.2 Individuare e predisporre una
o pi sedi fisiche
3.1.3 Sviluppare servizi urbani di
o
spazi ricettivi e di foresteria gondola e dei mestieri veneziani 3.1.1 Definire un progetto per
c
1.2.1 Adeguare lofferta di 2.2.9 Altro favorire la collaborazione con
residenza temporanea alle esigenze universit straniere
degli addetti
1.2.2 Altro
o
1.3 Dare sostegno logistico e 2.3.1 Promuovere una campagna di 3.1.3 Altro
v
agevolazioni amministrative e pubblicizzazione dei Musei civici
finalit culturali
ca
pubbliche che private, aventi
ti
procedurali a Fondazioni, Enti,
Istituzioni e Associazioni, sia
2.3.2 Sostenere il Salone dei beni
culturali
2.3.3 Realizzare un Portale
cultura
3.2 Realizzare spazi dedicati e
di sviluppo (aule, laboratori,
spazi residenziali, ecc.)
3.2.1 Completare le nuove sedi
commission
in di
1.3.1 Valorizzare lo SVAP film
o
della politica in questo contesto va 1.4.5 Promuovere percorsi di prospiciente S. Giuliano
c
assunto come segnalazione di una archeologia lagunare 2.3.5 Diminuire lo sversamento di
attenzione di un rapporto esplicito 1.4.6 Altro inquinanti
tra le due linee.
le n
1.2 Sfruttare le ricadute della
e
2 Rafforzare le relazioni
culturali della citt, di laguna e
2.3.6 Realizzare gli interventi
previsti dal Piano della Laguna
2.3.7 Realizzare una campagna di
o
ricerca e degli interventi di terraferma, con l'acqua sensibilizzazione a comportamenti
v
finalizzati alla salvaguardia (mare, laguna, fiumi, canali) corretti d'uso delle acque
della laguna
1.2.1 Trasferire nellarea
ca t
metropolitana le ricerche e le
i
produzioni legate alla salvaguardia
2.1 Ricostruire lidentit
culturale legata allacqua
2.1.1 Sostenere il Progetto UP
Sport/Veneto
2.3.8 Ripristinare, dove possibile, i
corsi dacqua interrati del territorio
2.3.9 Realizzare un porto turistico
alla testa del ponte
della laguna
di
1.2.2 Promuovere il marketing e la
in
commercializzazione delle soluzioni
adottate per la salvaguardia
1.2.3 Potenziare e coordinare i
centri di ricerca e formazione basati
sui temi delle acque
2.1.2 Recuperare Forte Marghera
2.1.3 Realizzare il museo
antropologico delle acque
2.1.4 Realizzare il museo delle
barche lagunari tradizionali
2.1.5 Ristrutturare il museo navale
2.1.6 Istituire un Ufficio acque
2.3.10 Altro
o
mostre 2.2.5 Sostenere e valorizzare i 2.7.4 Realizzare gli interventi
c
AZIONI DA DEFINIRE Saloni Nautici previsti dal Piano della Laguna
2.2.6 Sostenere e valorizzare Venice 2.7.5 Altro
manifestazioni tradizionali
n
1.3 Valorizzare le feste e le
le
1.3.1 Organizzare il Carnevale
e
International Television Festival
2.2.7 Altro 2.8 Turismo balneare
2.8.1 Riqualificare il Lido di
o
Metropolitano di Venezia 2.3 Turismo sportivo Venezia
v
1.3.2 Riorganizzare la Regata Storica 2.3.1 Sostenere la VeniceMaraton 2.8.2 Realizzare le strutture per il
Sensa
Redentore
ca ti
1.3.3 Valorizzare la Festa della
in
tematici della Terraferma
di
1.4 Sviluppare gli itinerari
o
3.3.1 Favorire la diffusione della
c
Carta del turista
3.3.2 Riprogettare la segnaletica
urbana
le n
3.3.3 Potenziare i punti informativi
3.3.4 Istituire la polizia turistica
e o
3.3.5 Altro
a tiv
c
autoregolamentazione
Operatori/ Universit)
di
3.4.2 Promuovere programmi di
formazione professionale (Network
in
3.4.3 Istituire Albi e categorie
3.4.4 Adeguare servizi (Sanit,
Sicurezza, Trasporti, Istruzione,
Commercio)
3.4.5 Altro
o
sistema formativo veneziano conservazione dei beni
c
1.1.1 Riorganizzare in poli* le culturali e dalle attivit della
strutture formative esistenti (Dare grande industria ad essi
le n
attuazione al protocollo dintesa
Universit di Ca Foscari
Universit IUAV Studium
e
collegati
2.2.1 Sostenere le attivit del
Distretto dei Beni Culturali
o
Generale Marcianum 2.2.2 Altro
v
Conservatorio Benedetto Marcello e
Culturali
ca
sulla valorizzazione dei Beni
ti
Venice International University)
1.1.2 Sviluppare il centro di ricerca
2.3 Sviluppare attivit di
servizio per il trasferimento
della nuove conoscenze e per
la loro traduzione in nuove
in di
1.1.3 Sviluppare il polo di ricerca
3 Favorire linnovazione di
1.2 Potenziare i rapporti processo e di prodotto delle
internazionali imprese consolidate e
1.2.1 Unificare i sistemi informativi incentivare linsediamento di
nelle universit e dei centri di nuove imprese ad alta
formazione e ricerca tecnologia
1.2.2 Altro 3.1 Incentivare processi di
innovazione delle imprese
1.3 Valorizzare la presenza di consolidate
studenti, docenti, ricercatori, AZIONI DA DEFINIRE
professionisti ecc.
1.3.1 Adeguare lofferta di 3.2 Sostenere nuove iniziative nelle
residenzialit temporanea alle fasi di avvio e promuovere la
esigenze degli addetti creazione di incubatori dimpresa
1.3.2 Altro 3.3.1 Sostenere e valorizzare il
Venice District For Innovation
2 Affermare Venezia come 3.3.2 Sostenere il Progetto
area della ricerca e PEGASO
dellinnovazione 3.3.3 Altro
o
logistica veneta urbana
c
1.1.3 Sviluppare la E_logistic 2.2.1 Promuovere la realizzazione
District del SFMR
le n
1.1.4 Promuovere lintegrazione
interportuale Venezia - Padova -
Verona
e
2.2.2 Realizzare le opere previste
per la definizione del sistema
infrastrutturale dellarea veneziana
o
1.1.5 Realizzare un Centro 2.2.3 Realizzare gli interventi per
v
interscambio merci urbano ladeguamento Via dellElettricit a
1.1.6 Altro
esistenti
ca ti
1.2 Potenziare i nodi logistici
Porto Marghera
2.2.4 Altro
in
ladeguamento della rete
metropolitana
di
1.2.1 Realizzare il sistema
o
1.1 Portare a realizzazione gli distrettuali
c
interventi previsti dallAccordo 3.4.1 Sfruttare le potenzialit di
di programma per la chimica 3 Ottimizzare la complessit sviluppo derivanti dalla legge sui
di Porto Marghera
le n
La politica si concretizza con la
realizzazione degli interventi
e
del sistema produttivo
metropolitano
3.1 Sostenere le condizioni per
nuovi distretti produttivi
3.4.2 Sostenere il Patto per il
distretto dellidrogeno
o
previsti dallAccordo di programma il mantenimento del vetro 3.4.3 Sostenere il Patto per il
v
per la chimica di Porto Marghera artistico a Murano distretto della logistica
c
sostenibile e rafforzare le
di
1.2.1 Riconversione delle aree
industriali dismesse
in
1.2.2 Riconversione dei 52 ha delle
Aree ex Petrolchimico ed ex San
Marco
1.2.3 Completare la realizzazione
vetro di Murano
3.1.3 Sviluppare azioni di
promozione e di marketing
(marchio, portale ecc.)
3.1.4 Sostenere e promuovere
programmi di formazione della
Scuola Abate Zanetti (piano
3.4.6 Promuovere il Patto per il
distretto dei beni culturali
3.4.7 Promuovere il Patto per il
distretto del turismo
3.4.8 Altro
o
esteri
c
4.1.3 Incentivare le migliorie di
prodotto
4.1.4 Altro
l
4.2 Sviluppare azioni di
e e n
o
marketing territoriale e
v
urbano
4.2.1 Partecipare ad eventi di
comunicazione e promozione
benchmarking
ca
4.2.2 Promozione di ranking e
ti
i
4.2.3 Creare una rete locale di
d
soggetti che predispongono azioni
comuni
4.2.4 Altro
in
documento 1
Larchitettura del Piano strategico di Venezia
documento 2
Abstract dei report collegati al documento
documento 3
Presa datto dei contenuti e modalit di
partecipazione alle fasi di implementazione,
monitoraggio e valutazione del Piano
documento 1
Larchitettura del Piano strategico di Venezia
Aggiornamento documento originario licenziato con atto dindirizzo n. 70 del 5 dicembre 2004
1 Premessa
Il Piano strategico di Venezia - risultato di una intensa attivit che ha trovato sviluppo a partire
dallautunno 2001 - si presenta come sommatoria di pi documenti, ognuno dei quali redatto in modo da
consentire il rimando alla consistente mole di analisi prodotta dallUfficio di piano i cui contenuti sono
stati assunti come riferimento e supporto alle scelte operate dal Piano.
Il progetto interpreta la pianificazione strategica come modalit operativa che caratterizza una
amministrazione locale che mira a conseguire risultati concreti e misurabili, in rapporto alle risorse
impegnate, da ognuna delle azioni intraprese nellambito delle proprie competenze, in particolare da quelle
finalizzate alla promozione dello sviluppo socio economico e territoriale del sistema locale. Fare
pianificazione strategica consente di promuovere una intensificazione dei rapporti di relazione esistenti tra
attori del sistema locale che si riconoscono e condividono gli stessi obiettivi di sviluppo.
Questo primo scritto presenta larchitettura dellinsieme in modo da consentire al lettore di rapportare uno
allaltro i diversi documenti che formano il Piano strategico.
I contenuti del Piano strategico di Venezia sono espressi nel documento LINEE, STRATEGIE,
POLITICHE che entra nel merito delle questioni. Il documento evidenzia in particolare i punti
caratterizzanti il progetto di Venezia citt metropolitana. Qualit, lavoro, culture che richiama il
sistema degli obiettivi condivisi di riferimento che gli attori del sistema locale si impegnano a perseguire
nel medio e lungo termine e definisce le specificit delle condizioni strutturali e delle linee strategiche che
lo compongono. Riporta inoltre le strategie da attivare per conseguire gli obiettivi del piano e articola le
stesse, seguendo un ordine di priorit, in politiche dintervento.
Le azioni (accordi, coordinamenti, programmi operativi, progetti dintervento, ) attraverso la cui
realizzazione gli obiettivi del piano possono essere conseguiti possono variare al variare delle condizioni
oggettive del contesto di riferimento (promotore, disponibilit di risorse, tempi di attuazione, ) ed essere
selezionate tra pi alternative in base a criteri di sostenibilit sociale ed ambientale e in base ai possibili
effetti sullorganizzazione urbana, sia fisica che funzionale.
Per queste ragioni, quanto riportato negli elenchi indicativi delle azioni raccolti nellAllegato A, che
comprendono gli interventi attraverso i quali si possono realizzare le politiche e le strategie del piano,
devono essere considerati puramente indicativi e soggette a modifiche, anche sostanziali.
LAllegato A rimanda ad un data base, aggiornabile in progress, che riporta per ogni Azione individuata
per lattuazione delle politiche e delle strategie del piano, informazioni quali: descrizione azione,
informazioni del contesto, attori coinvolti, tipologia promotori, orizzonte temporale, attuazione, impatto
territoriale, costi complessivi (di cui del Comune, di altri enti pubblici, di altri enti privati), risorse
finanziarie, ecc.
Costituisce parte integrante dei documenti del Piano strategico di Venezia anche il terzo documento: Il
Piano strategico di Venezia: un progetto di cambiamento che, relativamente ai contenuti del progetto
di sviluppo licenziato dalla Giunta comunale nel dicembre 2003, riprendeva i contenuti del progetto e ne
richiamava tutti i punti caratterizzanti.
gli Allegati (il Glossario, i Riferimenti bibliografici, lElenco dei documenti prodotti) e la Cartografia
di riferimento che completano la base informativa del Piano strategico di Venezia
PIANO
STRATEGICO
DI VENEZIA
Documento n. 1
Documento n. 2 Appendice:
2.1 Schemi riassuntivi
Linee, strategie, politiche 2.2 Schedatura delle possibili azioni per lattuazione delle politiche e delle
strategie
2.3 Il progetto Commissioni
Documento n. 4 Presentazione
4.1 La struttura preposta alla gestione del Piano strategico
Strumenti per la gestione, lattua- 4.2 Gli osservatori:
zione e il monitoraggio 4.2.1 La Carta delle Trasformazioni Urbane
4.2.2 Osservatori e monitoraggio del Piano strategico. Progetto di ricerca
4.3 Le politiche di comunicazione
4.4 Tematiche del marketing urbano e territoriale
Documento n. 5
5.1 Glossario
Allegati 5.2 Riferimenti bibliografici
5.3 Elenco dei documenti prodotti dallUfficio di piano nellambito dei
lavori preparatori
Cartografia di riferimento
PREMESSA
(nuovo inserimento)
Parte dei report qui ripresi stata gi presentata come allegato al documento 3 Un processo di
cambiamento assunto come parte integrante del Piano strategico di Venezia licenziato dalla Giunta
comunale con latto dindirizzo n. 70 del 5 dicembre 2003. Vengono riproposti in questa occasione per
consentire una lettura sintetica dei presupposti analitici assunti a riferimento dal piano.
Alcuni report sono stati debitamente aggiornati e ulteriormente sviluppati:
n. 3.2 - La struttura e le funzioni del sistema urbano veneziano. Linee di tendenza
in ragione di quanto emerso
- dai Censimenti generali della popolazione e delle attivit economiche, i cui risultati sono in corso di
pubblicazione;
- dalle tendenze demografiche che hanno interessato larea nel periodo 2001-2004;
- dagli esiti della recente congiuntura economica.
n. 3.4 Riferimenti metodologici per la predisposizione del piano
in ragione agli esiti del progetto europeo INTERACT che trover definitiva conclusione a fine ottobre
2004 e dei pi recenti atti formali di impegno licenziati dallAmministrazione per il recepimento di
indirizzi prodotti da organismi della Commissione europea e del governo italiano.
n. 3.11 - Le risorse per la citt
in ragione dei risultati raggiunti con la ricerca
appositamente promossa per
n. 3.12 - La governance, obiettivo e strumento del processo di Piano strategico
considerando come parte integrante dei documenti danalisi prodotti per il Piano anche quelli prodotti in
ambito del progetto europeo INTERACT.
REPORT
Il documento ripercorre levoluzione della pianificazione territoriale urbanistica di tipo tradizionale verso
forme di pianificazione di tipo strategico evidenziando le caratteristiche di nuovi strumenti e di nuove
tecniche disciplinari.
A partire dalla seconda met degli anni ottanta lidea del piano come strumento in grado di regolare e
contenere le spinte alle trasformazioni territoriali, attraverso una sistema di vincoli stata sostituita
dallidea di piano come strumento per la promozione di azioni positive finalizzate al governo delle
trasformazioni territoriali. Ci ha reso evidente la necessit che le nuove procedure dintervento fossero
tali da garantire una risposta alla necessit di tenere insieme una visione della gestione delle citt unitaria,
finalizzata verso obiettivi condivisi e volti al prevalente interesse pubblico, con i molteplici e legittimi
interessi privati che si manifestano sul territorio.
Venezia si avvicinata progressivamente a questo modo di operare rapportando progressivamente ogni
AGGIORNAMENTO
Coses (G. Zanon e L. Ciresola), settembre 2004, Materiali per un piano strategico della citt di Venezia,
La struttura e le funzioni del sistema urbano veneziano. Il ruolo di Mestre. Una nuova valutazione sulla
base dei recenti cambiamenti.
Il documento precedente stato aggiornato sulla base di quanto emerso:
- dai Censimenti generali della popolazione e delle attivit economiche, i cui risultati sono in corso di
pubblicazione;
- dalle tendenze demografiche che hanno interessato larea nel periodo 2001-2004;
- dagli esiti della recente congiuntura economica.
Altre indicazioni per un aggiornamento dei contenuti sono derivate, inoltre, da uno studio specifico
sviluppato per approfondire il ruolo di Mestre e del restante territorio della Terraferma comunale, nel
contesto del Sistema Urbano Veneziano e dellarea metropolitana.
E emersa una nuova valutazione della dinamica recente che ha modificato ed integrato anche alcuni
giudizi espressi in precedenza. In particolare, risulta che proprio nellarea della Terraferma esistono
margini di intervento e potenzialit in grado di rilanciare la citt nel suo insieme e di far svolgere alla
stessa funzioni importanti, nel rapporto competitivo e di cooperazione instaurato con gli altri grandi
centri urbani, a livello nazionale ed internazionale.
Negli ultimi anni, la complessit monumentale, ambientale, economica, sociale e urbana di Venezia e del
suo sistema urbano ha favorito il proliferare di studi, progetti e proposte dintervento per pianificare lo
sviluppo della citt.
In pi occasioni e da pi osservatori infatti sono stati elaborati scenari di sviluppo per Venezia e per il suo
sistema urbano che tentano di rappresentare ipotesi relative allevoluzione della citt in assenza di
interventi o in presenza di strategie di sviluppo.
Nel documento vengono sintetizzati i contenuti degli scenari evolutivi del sistema locale prodotti, dalla
fine degli anni 90 ad oggi, da:
Fondazione Eni E. Mattei, nellambito degli studi per la realizzazione della Agenda 21 Locale: crescita
inerziale, ambientalista radicale, integrazione metropolitana, transizione accelerata verso il post-fordismo;
COSES: tendenza inerziale, prospettive progettate: ambientale-radicale, integrazione metropolitana,
transizione accelerata al post-fordismo;
Il documento presenta lesperienza di pianificazione strategica promossa dalla citt di Torino e alcune note
tratte dal rapporto finale del gruppo di lavoro Eurocities/Edurc coinvolto nel progetto europeo European
Cities in the Making.
Dal punto di vista metodologico, lUfficio di piano ha dovuto misurarsi con il fatto che, ancor oggi, non
esistono riferimenti normativi sul come si redige un Piano strategico.
Conseguentemente, al pari di ogni altra citt italiana che ha intrapreso questo percorso, ha definito e
praticato un suo approccio alla materia riferendolo comunque a esperienze maturate da altre citt,
conosciute perch fortemente pubblicizzate e usate come strumenti di marketing urbano, come quelle
maturate da Torino, che stata la prima citt italiana a dotarsi di un piano strategico, e quelle maturate tra
il 1998 e il 2000 da 16 citt europee che, coordinate da Lione (F), nellambito di Eurocites - Commission
Dveloppement et Regeneration Urbaine, hanno sviluppato un processo di riflessione collettiva sul tema
Strategie di sviluppo delle citt metropolitane che ha portato alla redazione di un vero e proprio manuale
utile per definire il miglior approccio metodologico praticabile dalle comunit urbane per avviare una
attivit di pianificazione strategica per lo sviluppo sostenibile (relativamente a temi quali la
comunicazione, la partecipazione, la partnership, la valutazione, la creazione di eventi per laffermarsi di
una strategia di sviluppo).
AGGIORNAMENTO
Alcune questioni chiave del fare pianificazione strategica (in particolare quelle relative allapplicazione
pratica di principi basilari come governance locale, partecipazione, processi di partnership, leadership,
gestione dei conflitti tra componenti del sistema locale, ecc.) sono state sviluppate nellambito del
Progetto INTERACT Urban Governance in Practice a cui il gruppo di lavoro incaricato della redazione
del Piano ha attivamente partecipato.
I risultati del progetto, sia quelli parziali che finali, che sono stati riportanti in ambito locale e assunti
come riferimento in ambito locale, sono ora raccolti in:
REPORT 2^ case study del Comune di Venezia:
La creazione di una struttura per la implementazioned el Piano strategico come processo che facilita
la costruzione di partnership
Final report of the Interact Network
The Interact Guide Think differently, Act differently
Managers toolbox
The Learning Kit (Facilitators guide; Role play scenario Settino of the case in Zeville; Role cards
A partire dai primi anni novanta, oltre alla Comunit europea, alcune organizzazioni internazionali e
movimenti di opinione hanno redatto e fatto circolare dichiarazioni, carte e trattati che promuovano lo
sviluppo sostenibile e, pi in generale, il concetto di sostenibilit.
I principi proposti da questi documenti, alcuni dei quali ripresi anche in atti formali (delibere, atti di
indirizzo, ecc) dal comune di Venezia, sono stati assunti come precisi riferimenti nella stesura del Piano
strategico.
LUfficio di piano infatti si impegnato ad assumere la sostenibilit, sia ambientale che sociale, delle
azioni (pubbliche e private) promosse per lo sviluppo del sistema locale come elemento caratterizzante il
Il documento illustra i risultati di una ricerca che si propone di definire nella sua articolazione Venezia
citt plurale e di quantificarla in modo tale da poter offrire allAmministrazione alcuni spunti per
lelaborazione di politiche urbane che consentano:
di trarre valore da una dimensione demografica quotidiana allargata e pi complessa;
di prevenire possibili conflitti sociali;
di soddisfare bisogni e aspettative pi articolati;
di lavorare per unimmagine condivisa della citt.
stata ripensata la definizione di popolazione residente in modo che lanalisi tenga conto dellelevata
circolazione e della relativa capacit di accumulare urbanit di una parte consistente delle persone che utilizzano
la citt ed i suoi servizi.
n. 3.9 - Introduzioni dei report che riprendono i verbali degli incontri con interlocutori esterni in
merito ai contenuti dei documenti 7 e 10.
Il documento riporta le introduzioni dei report prodotti che elencano gli incontri fatti e le iniziative
sviluppate.
Per una prima verifica tecnica della coerenza intrinseca tra le linee del progetto di sviluppo e per
evidenziare al meglio le possibili relazioni (positive e negative) che legano luna allaltra le diverse linee,
il gruppo di lavoro ha promosso una molteplicit di:
incontri diretti con i rappresentanti di Enti pubblici e soggetti privati, con i rappresentanti di Centri di
ricerca attenti alle tematiche dellarea veneziana, con le Associazioni di categoria, con le
Organizzazioni sindacali e sociali del sistema locale;
incontri diretti con i responsabili delle Direzioni dellAmministrazione comunale normalmente
impegnate in azioni di carattere strategico;
momenti di discussione guidata.
Particolare significato assume il verbale del seminario di lavoro realizzato al Censis nel marzo 2003, in
preparazione del convegno veneziano dello stesso mese di presentazione del Piano.
n. 3.10 - Sviluppo di matrici di impatto incrociato tra i fattori determinanti le strategia di sviluppo del
sistema locale. Analisi dei risultati
Il documento costituisce il rapporto finale relativo al ciclo di incontri, coordinati dal dott. Saverio
Merzialik della SOFI srl di Trieste, svolti a dicembre 2002 e giugno 2003.
Rientra nel processo di elaborazione del piano strategico prevedere momenti di verifica tecnica della coerenza
delle ipotesi di sviluppo a cui lo stesso sottende ed esprimere valutazioni in merito alle relazioni (positive e
negative) che legano, luna allaltra, le sue componenti (Condizioni strutturali e Linee strategiche).
Il documento si propone di avviare una quantificazione delle risorse disponibili per la citt di Venezia nei
prossimi anni per processi di cambiamento, o meglio di stimare le entrate potenzialmente disponibili o
movimentabili per gli investimenti.
Pur preso atto degli evidenti limiti che presenta una simile operazione e la parzialit del suo approccio,
questa analisi fornisce informazioni utili per una valutazione della realizzabilit delle proposte che
compongono la vision per il futuro del territorio oggetto del piano strategico.
Lapproccio metodologico consistito nella rilettura dei documenti di programmazione
dellamministrazione comunale e nel mettere in evidenza la ripartizione delle spese complessive per
ambito di intervento, per rendere possibile una comparazione di tale ripartizione con le necessit emerse
per lattuazione degli interventi delle linee che costituiscono il Piano strategico di Venezia.
AGGIORNAMENTO
Valutazione e stima degli investimenti attivati dalla realizzazione delle opere e delle attivit previste dal
Piano Strategico della Citt Metropolitana di Venezia
Il nuovo documento fissa alcuni elementi quantitativi ed alcuni parametri utili alla comprensione della
portata e della dimensione economica del Piano proponendo una prima valutazione e stima degli
investimenti attivati e/o attivabili dalla realizzazione delle opere e delle attivit previste dal Piano
Strategico di Venezia. Esso non va considerato come un punto fermo o una valutazione economica
assoluta e definitiva ma come uno strumento conoscitivo in divenire e pertanto passibile di modificazioni,
integrazioni e successive correzioni e aggiustamenti.
Il documento integrato da un database informativo costruito utilizzando come categorie
interpretative/esplicative non solo gli investimenti potenziali, ma anche la loro distribuzione nel tempo
(breve, medio e lungo periodo) e i soggetti promotori (enti pubblici, societ miste, privati).
Da quanto emerge dal lavoro di ricerca limpatto economico dellinsieme delle azioni e degli interventi
previsti dal Piano strategico quantificabile in 9,35 miliardi di euro , il 70,5% dei quali riferiti ad
interventi sostenuti da risorse e capitali pubblici e il rimanente 29,5% da investimenti riferibili a privati
o con la loro partecipazione attiva in progetti a caratteri misto pubblico-privato.
Il documento rilegge il tema rispetto alle recenti esperienze veneziane e al processo intrapreso nel processo
di piano strategico in corso con un appendice di prima analisi dei punti critici del percorso veneziano. Venezia
ha avviato un vero e proprio esercizio di governo dei processi di sviluppo del sistema urbano metropolitano
- e delle trasformazioni territoriali che ne conseguono - fondato su una strategia generale condivisa.
LAmministrazione, attore promotore del piano, si assunta lonere di costruire un network orizzontale di
AGGIORNAMENTO
Come gi richiamato nellabstract del report 3.4, anche il tema della governance locale stato
particolarmente sviluppato durante i lavori per lo sviluppo del progetto INTERACT Urban Governance
in Practice. Indirizzi metodologici derivati da queste analisi, ripresi e messi in pratica nel processo di
costruzione del piano, sono raccolti in due dei documenti finali del progetto, peraltro gi richiamati
nellabstract n. 3.4:
Final report of the Interact Network
The Interact Guide Think differently, Act differently
Rimandano a dei principi generali che considerano possibile un miglioramento delle attuali modalit di
esercizio della governance locale e richiamano il ruolo che pu avere lamministrazione promotrice di un
piano o di progetti strategici:
operare per il meglio favorendo il coinvolgimento delle componenti innovative del sistema nella
gestione e realizzazione degli interventi previsti, pur valorizzando la struttura esistente e la capacit di
fiducia propria delle componenti tradizionali del sistema locale;
assumere un punto di vista innovativo e pragmatico, in modo da superare rigidit del sistema, per
trovare nuove idee e sviluppare un pi efficiente approccio manageriale (considerare attentamente
aspetti quali: gestione dei conflitti di potere, processi di costruzione della fiducia, capacit
organizzativa, ..);
rapportarsi agli altri attori del sistema e giocare sempre in positivo il proprio ruolo.
AGGIORNAMENTO
Elementi per un sistema di monitoraggio
Documento Piano strategico n. 26 (2004) da Rapporto Coses n. 94 (I. Scaramuzzi, A. Paggiaro)
Lo studio per limpostazione di un sistema di monitoraggio relativo al Piano strategico di Venezia (dora
in poi indicato come PIASTRA). Si tratta dellavvio di una riflessione, teorica e metodologica, su un tema
complesso: intimamente legato alla pianificazione strategica e al suo portato innovativo, nel quadro delle
politiche pubbliche. Nello Studio, sostanzialmente, ci si concentrati sulla possibile rappresentazione
degli oggetti contenuti nel PIASTRA, sulla loro misurazione e/o sulla opportunit di rappresentarli e
misurarli, sugli strumenti per condurre tali operazioni, al fine di una valutazione del Piano stesso.
Il Rapporto si sviluppa in 3 Parti:
la Parte I fornisce al lettore il percorso che ha portato ad individuare nelle matrici e nei numeri per il
Piano la proposta per un sistema di monitoraggio: si ripercorrono le premesse concettuali, i vincoli
imposti dal caso Veneziano, le diverse opzioni considerate (e/o accantonate), il perch della scelta
finale (matrici e numeri);
la Parte II organizza seguendo una logica matriciale oggetti del PIASTRA nel tentativo di dare ad essi
una organizzazione logica, che permetta di semplificare il set di oggetti, rendendoli meglio
rappresentabili, valutabili e misurabili.
la Parte III assume alcuni oggetti del PIASTRA, proponendo come rappresentarli e misurarli, alla luce
di dati gi disponibili o che si ottengono con indagini ad hoc.
1. riconoscono la necessit di dotare la citt di un piano strategico, traguardato al medio - lungo termine
(2014), condiviso dalle forze istituzionali e sociali e sottoposto - per metodo - ad una continua validazione
da parte degli attori del sistema locale che lo sottoscrivono come strumento per promuovere, in un quadro
di coesione sociale, lo sviluppo economico del sistema locale e il miglioramento della qualit della vita
dei suoi cittadini;
2. prendono atto del lavoro svolto dallUfficio di piano del Comune di Venezia, con la collaborazione dei
Promotori del processo di piano (Universit di Venezia, Universit IUAV di Venezia, Unindustria di
Venezia, Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Venezia, CGIL Camera del Lavoro
Metropolitana, CISL Provinciale e UIL Provinciale), i cui risultati hanno presentazione e sintesi nei
documenti che costituiscono il Piano strategico di Venezia.
6. prendono atto che la condivisione della visione, delle strategie e delle politiche proposte dal Piano non
comporta necessariamente ladesione alle azioni che si devono realizzare per il conseguimento dei suoi
obiettivi generali. Le azioni (accordi, coordinamenti, programmi operativi, progetti dintervento, ),
infatti, possono variare in modo anche sostanziale, al variare delle condizioni oggettive del contesto di
riferimento (promotore, disponibilit di risorse, tempi di attuazione, ) ed essere selezionate tra pi
alternative in base a criteri di sostenibilit sociale ed ambientale e in base ai possibili effetti che ne possono
derivare sullorganizzazione, sia fisica che funzionale, dellarea veneziana;
7. fanno proprio lapproccio ai temi dello sviluppo che sottende al Piano strategico di Venezia e si
impegnano a favorire la definizione di strumenti organizzativi agili ed autorevoli, in grado di individuare
le azioni necessarie per conseguire gli obiettivi generali del Piano strategico di Venezia, facilitarne il
processo di attuazione ed assicurare il collegamento permanente tra la struttura operativa preposta alla
elaborazione del piano e linsieme degli attori del sistema locale e tra il sistema locale e le reti di
cooperazione nazionali ed internazionali;
8. assicurano la loro partecipazione attiva, quali referenti dellUfficio di piano, alle fasi di
implementazione, monitoraggio e valutazione che si svilupperanno nei prossimi mesi;
9. riconoscono nella modalit organizzativa proposta per lUfficio di piano (nuovo Ufficio Piano
strategico, posto alla dipendenze della Direzione Generale, come struttura operativa dellAmministrazione
che si rapporta ad unAssociazione per lattuazione del Piano strategico. Alla Associazione partecipano la
stessa Amministrazione e tutti gli attori del sistema locale che sottoscrivono il documento di
programmazione di cui allo Schema A) la forma organizzativa pi adeguata per assicurare il corretto avvio
del processo di implementazione del Piano e collegamenti permanenti tra lUfficio di piano e linsieme
degli attori del sistema locale e tra il sistema locale e le reti di cooperazione nazionali ed internazionali;
10. si impegnano a promuovere le azioni necessarie per estendere il confronto sui temi proposti dal Piano
ad altri attori del sistema locale e assicurano la propria partecipazione attiva ai momenti di discussione e
di confronto che verranno promossi al fine di conseguire il consenso pi ampio e ladesione al progetto di
sviluppo dei soggetti e delle categorie che operano nel sistema locale;
11. si impegnano a promuovere la costituzione dellAssociazione per lattuazione del Piano strategico,
quale formalizzazione dellesistente Comitato dei promotori del piano, alla quale affidare i compiti di
promozione e di indirizzo dellattivit dellUfficio di Piano e di facilitazione del coinvolgimento degli
attori del sistema locale nella identificazione e nella attuazione del Piano strategico di Venezia.