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LOMBRA DEL VENTO

Recensione di Valeria Amato


Autore: Carlos Ruiz Zafon
Anno di pubblicazione: 2001 (ed. originale), 2004 (ed. italiana)
Casa editrice: Mondadori
LOmbra del Vento unopera di Carlos Ruiz Zafon che fu pubblicata per la prima volta in
spagnolo nel 2001, tre anni dopo, nel 2004, la casa editrice Mondadori ne pubblic la prima
versione italiana. Con questopera lautore debutt nella narrativa per adulti, abbandonando di
conseguenza la produzione romanzesca dedicata esclusivamente ai giovani, ad eccezione della
revisione fatta a Le luci di settembre, opera composta nel 1995 e pubblicata solo nel 2008, per
completare la trilogia della Nebbia. I suoi scritti sono stati tradotti in pi di 40 lingue e il suo
capolavoro il primo della tetralogia de Il Cimitero dei Libri Dimenticati ai quali si aggiunto
recentemente Il Labirinto degli spiriti, pubblicato appena nel 2016.
LOmbra del Vento flette sulla storia di un giovane ragazzo barcellonese, Daniel Sempere, che
insieme al padre si dirige in unantica biblioteca dai volumi rari alla ricerca. Mentre Daniel
girovagava fra i scaffali, il suo sguardo cadde su un libro. Non aveva nulla di particolare rispetto
agli altri, ma il giovane sentiva che quel libro, di cui non ne sapeva nulla, sarebbe stato il suo
compagno per la vita. E cos fu. Da quel giorno, la vita di Daniel sarebbe cambiata e non sarebbe
stata pi la stessa. Ardeva dal desiderio di conoscere la verit sullautore di quel libro, Julin
Carrax, che sembrava essere scomparso in un vortice di inganni, i cui libri venivano bruciati
senza alcuna ragione.
Per lanalisi stilistica dellopera importante il valore del narratore, il quale interno ed
sempre Daniel Sempere, ad eccezione del capitolo Nuria Monfort: memorie di spettri, nel quale
la stessa donna a narrare le vicende incentrate sulla figura di Julin Carrax. Lautore giustifica
questo cambio di narratore affermando che Nuria Monfort avesse lasciato un manoscritto per il
protagonista, il quale avrebbe portato alla luce tutte le verit inseguite da Daniel Sempere.
Quindi la presenza del narratore costante in tutto il romanzo, infatti lo si percepisce proprio
allinterno della storia per la narrazione in prima persona e per alcune considerazioni personali,
anche se non risultano mai inopportune.
Il linguaggio utilizzato da Zafon risulta un dettaglio essenziale alla comprensione del romanzo in
s. Infatti, il lessico adoperato preciso, ma non particolarmente colto, il che rende fluido il
racconto e facile la comprensione. Daltro canto, un linguaggio pi articolato avrebbe reso il
romanzo verosimile e poco conforme alla semplicit e alla naturalezza dei personaggi descritti.
La sintassi corretta molto scorrevole per il lettore. Fluidit favorita anche dalla corretta
alternanza fra i discorsi indiretti, racchiusi da segni di interpunzione, e gli interventi del
narratore. Daltro canto, non mancano i discorsi indiretti, soprattutto durante un episodio ricco
di particolari. Sebbene i dialoghi occupino una consistente sezione nellopera, le descrizioni non
vengono assolutamente trascurate. Al contrario, esse sono molto realistiche e dettagliate tanto
che il lettore non ha difficolt ad immaginare lo scenario descritto con innumerevoli particolari
e potrebbe addirittura immedesimarsi nei personaggi.
Anche la disposizione del tempo fondamentale per una buona comprensione. Nonostante gli
eventi non siano disposti in ordine lineare, Zafon utilizza una serie di flashback che, oltre ad
incuriosire maggiormente il lettore, approfondiscono alcune situazioni gi accadute da un punto
di vista diverso. Inoltre per evidenziare la diversit temporale, i ricordi sono trascritti in corsivo,
invece dello stampatello minuscolo utilizzato nel resto dellopera. Ad unire tutti i flashback
presenti, escludendo le informazioni rivelatesi false, accorre il manoscritto di Nuria Monfort che
occupa interamente il sesto capitolo.
Il romanzo di Zafon sembra inizialmente diviso in due racconti che poi, col procedere della storia,
si intrecciano in diversi punti fino a diventare una narrazione unica. Questa divisione e
successiva unione causata dalla continua scoperta dei personaggi, in alcuni casi anche dal loro
mutamento, dovuto allo scorrere del tempo. Ne esempio lo stesso protagonista Daniel
Sempere, che, allinizio del libro, ancora un bambino, sempre desideroso di scoprire dettagli
sulla vita del misterioso autore, ma distratto da passatempi infantili. Con il procedere del tempo
quel che alle prime pagine era solo un bambino si trasformato quasi in un adulto da un intuito
invidiabile, assorto in una scrupolosa ricerca nei confronti di Julian Carrax, il co-protagonista.
Questuomo si riveler essere anche lantagonista, Lain Coubert, personaggio che rappresenta il
diavolo, nel libro letto da Daniel. In realt questo personaggio non altro ci che Julin Carrax
crede di essere sempre stato senza saperlo. Dopo la scoperta della morte della sua amata e di
suo figlio, luomo cade in una profonda disperazione. Non accetta di essere stato la causa della
morte di tutto ci che lui ha amato e ama ancora, quindi cerca di porre fine a s stesso. Ma il
suicidio non la soluzione, poich per uccidere davvero una persona, bisogna eliminare tutto ci
che stata e Lain Coubert si propone proprio di distruggere tutto ci che stato Julin Carrax,
iniziando dai suoi stessi libri.
Tuttavia la sua morte non solo il suo obiettivo, ma anche quello di Javier Fumero, amico
dinfanzia dello scrittore. Da sempre innamorato di Penelope, lamante di Carrax, cova la sua
vendetta contro luomo dopo aver scoperto la relazione fra i due. Questodio contro Julin Carrax
lo divora da anni tanto da diventare uno spietato assassino delle forze dellordine che si diverte
a torturare gli uomini. Una delle sue vittime proprio il fidato aiutante di Daniel, Fermn Romero
de Torres. Nonostante appaia come un grande amante delle donne e un uomo dalla strana
personalit, si dimostra un fedele compagno dei confronti della sua nuova fiamma, ma anche un
fido amico di Daniel.
Proprio a tal proposito si pone lepisodio che maggiormente mi ha colpito: il coraggio di Fermin.
Nonostante lagitazione che questo personaggio prova ogni volta che sente pronunciare il nome
del suo torturatore, Fumero, non esita a difendere Daniel quando lo incontra con i suoi scagnozzi
e a dimostrarsi forte dinanzi alla causa del suo male.
In conclusione, questo romanzo mi ha colpito molto, poich non una semplice storia di due
giovani innamorati, di un passato dimenticato o di un conto in sospeso, ma tutto insieme e,
come ha scritto lo stesso Zafon, una storia vera. E come tutte le storie vere comincia e finisce
in un cimitero, anche se molto particolare.

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