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Conosciuta col vezzeggiativo di Nennolina, fin dall'et di tre anni manifest un vivo senso
dell'amore di Dio, esprimendolo sempre pi intensamente con letterine che dettava a sua madre,
finch non impar a scrivere personalmente.
A quattro anni, mentre ancora frequentava l'asilo, venne iscritta alla sezione "Piccolissime" della
Giovent Femminile dell'Azione Cattolica. Indossava sempre e con fierezza il distintivo e ogni
tanto chiedeva di vedere la tessera per ammirarla. Quando arrivavano i giornali poi, racconter la
madre, se li faceva leggere e rileggere e ne imparava a memoria le figure. Nel gennaio del 1936, pur
non avendo l'et richiesta, venne iscritta tra le "Beniamine", visto che era stata ammessa a ricevere
la Prima Comunione.
Il 29 novembre 1936 fece la sua Prima Confessione e nella notte di Natale ricevette la Prima
Comunione.
Colpita da un tumore osseo che le caus prima l'amputazione della gamba sinistra e la port poi alla
precocissima morte, non perdette mai la serenit e la gioia, ma offr le proprie sofferenze e la stessa
vita a Ges con decisione e lucidit[1].
La Giovent Femminile promosse fin dal 1941 la causa di beatificazione per espresso volere di
Armida Barelli, allora presidente nazionale, ed ancora oggi l'Azione Cattolica Italiana ne
promotrice. La Chiesa ha aperto per Antonietta Meo un processo di beatificazione, riconoscendo
che, pur cos piccola, la bambina ha praticato, in maniera proporzionata alla sua et, l'eroismo delle
virt.
Vi saranno santi fra i bambini! esclam san Pio X quando apr loro i tabernacoli eucaristici,
anticipando let per ricevere il sacramento della comunione. Ma forse non immaginava che questo
si sarebbe avverato cos presto. Caro Ges eucarestia, sono tanto, proprio tanto contenta che tu sei
venuto nel mio cuore. Non partire pi dal mio cuore resta sempre, sempre con me. Ges io ti amo
tanto, io mi voglio abbandonare nelle tue braccia e fa di me quello che tu vuoi. [...] O Ges amoroso
dammi anime, dammene tante!. Chi scrive una bambina. Una bambina di appena sei anni. La
grafia e gli errori sono quelli di chi ha da poco imparato a usare la penna. Si chiama Antonietta
Meo, per i suoi: Nennolina. Quando scrive questa letterina indirizzata al suo caro Ges ha da
poco ricevuto la prima comunione e la malattia che da tempo la divora le gi costata
lamputazione di una gamba. Morir a Roma tre mesi pi tardi stroncata da un cancro alle ossa. il
3 luglio 1937. Nennolina ha solo sei anni e mezzo. Eppure conversioni e grazie accompagneranno
la sua morte. Bigliettini di preghiere e di ringraziamenti ricopriranno la sua tomba al Verano. Nel
breve giro di un anno vengono pubblicate due sue biografie. La fama di santit di Nennolina si
diffonder tanto spontaneamente e immediatamente da oltrepassare non solo i confini della sua
parrocchia di Santa Croce in Gerusalemme, ma anche i confini di Roma e dItalia. Gi nel 1940
compaiono sue biografie in lingue straniere, persino in armeno. Il processo di beatificazione verr
aperto nel 1942 e la fase diocesana si concluder nel 1972. Ma proprio il motivo dellet, trovandosi
al limite di quella che considerata let della ragione, ha creato perplessit in quanti si sono trovati
ad esaminare il suo caso e non poche difficolt nello svolgimento del processo. Anche se nessuna
legge canonica determina infatti i limiti det di coloro per i quali si vuole istituire il processo di
beatificazione, solamente nel 1981, attraverso la Dichiarazione della Sacra Congregazione delle
cause dei santi, la Chiesa ha pienamente riconosciuto che anche i bambini possono compiere atti
eroici di fede, speranza e carit, e possono pertanto essere elevati allonore degli altari.
Una fondazione intitolata ad Antonietta Meo ora in procinto di essere aperta nella parrocchia di
Santa Croce in Gerusalemme. E, proprio qui, nella Basilica che custodisce le reliquie della Passione
di Ges, tra breve saranno traslate anche le sue spoglie mortali. Se il processo si svolger
speditamente, questa bambina romana sar presto la pi giovane santa, non martire, elevata agli
onori degli altari, la pi giovane nella storia della cristianit.
La Basilica di Santa Croce in Gerusalemme a Roma negli anni Trenta. Era la parrocchia di Antonietta Meo