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CORTE DI CASSAZIONE - SENTENZA 11 FEBBRAIO 2010, N. 3173

Svolgimento del processo


Con avviso di accertamento parziale del 9 aprile 1992 l'Ufficio IIDD di (xxxx) recuperava a
tassazione, ai fini ILOR per l'anno di imposta 1986, l'ammontare delle deduzioni di cui all'art.7 del
d.p.r. 599/73, pari a lire 12 milioni nei confronti della (...) S.a.s. di (...) in liquidazione. L'avviso in
questione si fondava sulla segnalazione del 29.10.91 del centro informativo Imposte dirette, dalla
quale risultava che il socio amministratore aveva dichiarato nel mod. 440/87 redditi di lavoro
autonomo pari a 63 milioni. L'Ufficio, traendo la conclusione che l'occupazione prevalente attestata
dal socio in dichiarazione non era quella derivante dalla partecipazione in società, aveva
determinato una maggiore imposta ILOR pari a lire 1.944.000 oltre sanzioni per 3.888.000,
disconoscendo le deduzioni effettuate dalla società.
Avversò tale avviso la Società contestando la legittimità dell'avviso sia perché mai notificatole sia
per inesistenza dei presupposti impositivi presentava ricorso alla Commissione tributaria
provinciale di (xxxx), la quale lo rigettava. Proponeva appello ribadendo le tesi esposte in primo
grado, vale a dire la mancata motivazione dell'accertamento con conseguente violazione del diritto
di difesa del contribuente e l'inesistenza del presupposto impositivo in quanto la prevalenza della
qualità di socio rispetto all'attività di lavoro autonomo non doveva essere commisurata ad un mèro
criterio economico fondato sul reddito percepito bensì sulla quantità dì tempo dedicato all'attività
produttiva di reddito. La Commissione tributaria regionale del Lazio rigettava il gravame
compensando le spese di giudizio.
Avverso la detta sentenza la (...) proponeva ricorso per cassazione articolato in 5 motivi,
depositando successivamente memoria ex art.378 cpc. Nell'udienza del 21 aprile 2009 la Corte,
ritenuto che il ricorso fosse stato proposto, irritualmente nei soli confronti dell'Agenzia delle Entrate
che non aveva partecipato a nessuna fase del giudizio di merito in quanto il procedimento di
appello, introdotto il 9 novembre 2000, si era svolto correttamente nei soli confronti di un ufficio
periferico del Ministero dell'Economia e delle Finanze, disponeva l'integrazione del contraddittorio
nei confronti del prefato Ministero. Provvedutosi a tale adempimento, si costituiva l'Agenzia delle
Entrate resistendo con controricorso. (………….)

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http://www.fiscoediritto.it/page/CORTE-DI-CASSAZIONE---SENTENZA-11-FEBBRAIO-
20102c-N-3173.aspx

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