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MINIST@RO DELLA DIFESA STATGM@AGGIORE DELL’ESERCITO ISPETTORWEO DELL’ARMA Di FANTERIA N. 4911 ISTRULIOWE PROVVISORIA SL FOCILE MOTRAGLIATORE “BROWMING,, (LR) Cal. mm. 7,62 ROMA-1962 ERRATA CORRIGE Pagina | Riga ERRATA CORRIGH Copertina 8 _— Aggiwngere: Mod. 1918 A2 Frontesp.. 8 — Aggiungere: Mod. 1918 i A2 3 6 _ Aggiungere: Mod. 1918 A2 5 3 — Aggiungere: Mod. 1918 A2 q 3 — Aggiungere: Mod. 1918 A2 7 7 ed a colpi singoli a cadenza normale o lenta 8 4065 |ed a colpi singoli a cadenza normale o Jenta 8 18 privo con ghiera 10 4 — Aggiungere: Mod. 1918 Al 12 | 13 6 16 = Aggiungere: riduttore di cadenza 16 26 _— Aggiungere: riduttore di cadenza. 19 | 12 @ 13 |gli organi di chiusura|!’otturatore non su- non subiscono bisce 20 16 20 10 21 | 123-4 /Le masse rinculanti)Le masse rinculanti urtano contro l’am- mortizzatore e nel tiro a colpi singoli, si arrestano contro il dente della leva di seatto urtano prima con- tro il pistoncino del riduttore di cadenza © poi contro l’am- mortizzatore (1) Pagina | Riga ERRATA CORRIGE 21 | 6-7-8-9 | Quando, premendo il| Cancellare tutto il pe- grilletto, la leva di} riodo scatto si abbassa e disimpegna il telaio, le masse rinculanti sotto la spinta della molla di rinculo, ritornano in avanti 21 10 _ Aggiungere dopo la parola «L’ottura- tore»,: «quando va in chiusura », 21 22 continuo a cadenza normale — 550/1’ 22, 263 | automatico a cadenza normale 22 12 a colpo singolo a cadenza lenta 22, 26 a colpo singolo a cadenza lenta -— 3850/1’ 24 7 20 10 27 16 | a colpo singolo a riduttore di cadenza 27 | 18 e 19 | asta di appoggio massa d’inerzia 29 123 |Vasta di appoggio|la massa d’inerzia, della molla di richia- mo del pistoncino diritegno dello seat- to a colpo singolo 29 5 © 6 | asta di appoggio massa 32 3 colpo singolo cadenza lenta, 32 4 raffiche cadenza, normale Tavola 1 2 — Aggiwngere: A2. 2] A pagina 19 cancellare dalla riga 18° alla riga 28°. Sostituire con quanto segue: Dopo Vespulsione, la parte posteriore del, telaio urta contro il pistoncino elastico del riduttore di cadenza e contro vammortizzatore; poi, per effetto della molla di riewpero, ritorna in avanti. Se il dente della leva di scatto & abbassato (cadenza normale) il telaio ritorna in avanti; se invece il dente della leva di scatto é sollevato (cadenza lenta) il telaio viene arrestato dal dente stesso fino a quando non viene automaticamente abbassato dal congegno riduttore di cadenza come verra descritto in seguito. Nella corsa in avanti dell’otturatore la sua ner- vatura inferiore sfila una cartuccia dal caricatore e la spinge in camera di canna, [3] A pagina 28 cancellare le righe: 108 - 118 — 128 e 134. Sostituire con quanto segue: Nellultima fase di rinculo, il pistoncino elastico, spinto dal telaio, penetra nell’interno dell’ammor- tizzatore lasciando libera la leva di scatto che, sotto Vazione della triplice molla a lamina, si solleva ed aggancia il telaio stesso. Il pistoncino trasmette tale urto alla massa d’inerzia, allogata nell’interno dell’ammortizzatore. Tale massa spinta indietro com- prime la propria molla dalla quale successivamente é respinta in avanti. Nel tornare in avanti, la massa urta contro il pistoncino il quale, per effetto dei piani inclinati della leva di scatto, obbliga que- st’ultima ad abbandonare il telaio che, sotto l’azione della molla di ricupero, ritorna in avanti. Il tempo impiegato dalla massa d’inerzia e dal pistoncino per effettuare questi movimenti determina un ritardo nello scatto e percid una diminuzione di cadenza. [4] MINISTERO DELLA DIFESA STATO MAGGIORE DELL’ESERCITO ISPETTORATO DELL’ARMA DI FANTERIA N. 4911 ISTRUZIONE PROVUISORIA SUL FUCILE MITRNGLIMTORE “BROWNING, (B.A) Cal. mm. 7,62 ROMA - 1962 MINISTERO DELLA DIFESA STATO MAGGIORE DELL’EBSERCITO ISPETTORATO DELL’ARMA DI FANTERIA Approvo la presente pubblicazione n. 4911 « Istru- zione provvisoria sul fucile mitragliatore «Browning» (B.A.R.) calibro mm. 7,62 ». Roma, Vi 4 novembre 1951. In Capo pi 8. M. DELL’ ESERCITO CAPPA Caprrono INDICE I - Caratteristiche generali del fucile mitr. Browning cal. 7,62 ....- II —- Dati dimensionali e di peso .. III - Descrizione e nomenclatura ..... IV - Funzionamento generale ........ V_—_— Scomposizione e ricomposizione . VI - Impiego tecnico .. VII - Manutenzione .......-...--..-.+ VIII - Inconvenienti e@ provvedimenti immediati ...... 226.002.0005 IX - Puntamento ........see eee ee eee Pag. » 7 9 10 19 25 31 35 38 41 CAPITOLO I CARATTERISTICHE GENERALI DEL FUCILE MITRAGLIATORE BROWNING CALIBRO 7,62 CARATTERISTICHD GENERALI. — Arma automatica a sottrazione di gas; ad otturatore aperto; canna non rinculante, fissa alla culatta mobile. Possibi- lita di tiro a raffiche ed a colpi singoli. Non ha avviso di serbatoio vuoto. Alimentazione vertidale dal basso all’alto con caricatore ad astuccio di 20 cartucce. Sicurezza a mano ed automatica. So- stegno anteriore a bipiede - allungabile. Appoggio posteriore contro e sopra la spalla mediante falso calciolo ribaltabile. Carrello di armamento sul fianco sinistro. Magliette con cinghia per il tra- sporto a spalla. CurusurA. — Blocecaggio assoluto. Otturatore a sezione prismatica, con appoggio asimmetrico a pun- tello articolato. Ricupero. — A molla cilindrica allogata nell’in- terno del pistone-motore. Agisce sulla parte ante- riore dell’otturatore. AMMORTIZZA4 TORE DEL RINCULO. — Posteriore - asim- metrico - inclinato verso il basso, con mollone e dischi a frizione allogati nella parte posteriore della culatta. ~~ O ALIMENTAZIONE. — Caricatore ad astuccio tra- pezoidale - capacit&é 20 cartucce - applicato infe- riormente all’arma in senso verticale. Scarro. — Possibilita di tiro a raffiche ed a colpi singoli con un solo grilletto. Sicurezza a mano con ~ perno sagomato,. Percussions. — Percussore senza molla, con appendice di richiamo a piano inclinato. Esrraziong. -— Estrattore con molla di filo d’ac- ciaio, a V. Esputsions. — Laterale destra. SrcurmzzA. — Ordinaria a mano, ed automatica. Prusa Gas. — Con valvola regolatrice a 3 fori; regolabile solo mediante attrezzo. RAFFREDDAMENTO. — Diretto, ad aria; canna fissa alla culatta mobile. PuntAMENTO. — Mirino centrale a cresta - non regolabile - privo di protezione. Alzo a ritto con cursore - yerticale - regolabile in direzione, molto bene protetto. Sosrucnu. — A bipiede con gambe allungabili a cannocchiale e pattini. Ribaltabile per il trasporto. Per lo smontaggio occorre talvolta apposita chiave (avvitatura pid o meno forzata). CAPITOLO II DATI DIMENSIONALI E DI PESO Lunghezza. totale » canna eA Peso totale (senza caricatore) » canna (con culatta mobile) Altezza, ginocchiello mes ne mimo Lunghezza linea di mira Altezza caricatore Peso caricatore vuoto » » pieno Capacita caricatore cartuece Calibro re re Rigatura destrorsa a passo costante . Selerita pratica di tiro Velocit& a m. 25 dall’origine . Precisione: a m, 200 - E = em, 52 - I” (valori sperimentali) a m. 300 - KE = em. 76 - IY em. 63 mm. 1210 » 613 kg. 8,580 » 4,200 mm. 375 » 245 » 800 » 140 kg. 0,200 » 0,720 n. 20 mm. 7,62 n. 4 righe colpi 80/1’ m. 808/1” cm. 29 — 0— CAPITOLO IIL DESCRIZIONE E NOMENCLATURA Il fucile mitragliatore Browning cal. 7,62 mo- dello 1918 é costituito da: canna - culatta - calcio - bipiede e dai congegni vari (presa gas; chiusura e percussione ; scatto ed espulsione ; sicurezza ; alimen- tazione; puntamento). CaNNA (v. tav. I e I). Internamente ha la camera di cartuccia; Vani- ma é solcata da 4 righe a passo costante destrorse. EY’ avvitata alla culatta. Sul vivo della parte posteriore si nota Vincavo per la testa dell’estrattore. Nella parte anteriore si notano: il coprifiamma con rondella ad anello elastico, la cui funzione @ anche quella di fissare il bipiede; lo zoccolo per il mirino; la ghiera con foro presa gas ed alette per la giunzione con il cilindro presa gas. SuLArrA (v. tay. TT). HY’ in acciaio sagomato in guisa da unire in un complesso organico canna, congegni e calcio. Vi si notano: Esternamente : — nella parte superiore: la piastra di chiu- sura dell’alloggiamento d’appoggio della contro- biella ; Valzo con ritto e cursore ; —-u— — nella parte inferiore : una lunga finestra lon- gitudinale alla quale si applicano il gruppo scatto- espulsione ed il caricatore ; — a destra: Vapertura di espulsione ; i fori per i due chiayistelli di fissaggio dei gruppi ma- nicotto di protezione-cilindro presa gas e scatto- espulsione, e per il montaggio del perno d@’unione del telaio al gruppo otturatore ; — a sinistra: la finestra con nervature per Ja guida del carrello @armamento; la testa del rite- gno elastico dellotturatore; i fori dei due chiavi- stelli del congegno di scatto e del manicotto di protezione ; il piolo elastico di ritegno della sicu- rezza a mano ; — nella parte anteriore: la finestra sagomata per lo scorrimento del telaio e per Valloggiamento della coda del manicotto di protezione; — nella parte posteriore: Vavyitatura per il cilindro ammortizzatore e le sagomature per la giunzione con il calcio. Internamente : — due costole longitudinali (appoggio del caricatore dalla parte inferiore e di scorrimento del- Votturatore dalValtra ; — la sede d’appoggio della controbiella in chiusura ; — il ritegno elastico dell’otturatore, — 19 CALCIO (v. tav. IT). E’ in legno sagomato. Vi si notano: — nella parte superiore : lo zoccolo con il falso calciolo ribaltabile ; — nella parte inferiore: una piastra con foro per il puntalino e maglietta per la cinghia; — anteriormente : un’appendice sagomata per Vunione alla. culatta ; — posteriormente: il calciolo con sportellino elastico ‘per la chiusura dell’alloggiamento degli organi del pistoncino eclastico di ritegno ‘della leva di scatto ; — internamente : gli alloggiamenti per il cilin- dro ammortizzatore e per gli organi del pistoncino elastico, Brprepp (v. tav. T e TT). F’ costituito : — dalla testa cilindrica : é un cilindro cavo che si investe dalla parte posteriore del coprifiamma e che presenta due coppie di alie con viti a galletto per l’attacco delle gambe dei bipiedini ; — dalle gambe: ciascuna é costituita da due tubi a cannocchiale regolabili con viti a galletto. AlVestremita del tubo interno si nota un pattino. Le gambé possono assumere due posizioni: di tra- sporto - ripiegate verso l’indietro Iungo la canna; di tiro - yerticali, con i pattini sul terreno. —= 19) .— CONGHGNO DI PRESA GAS (v. tay. It. FE’ costituito dal manicotto di protezione ; cilindro presa gas e valyola: — il manicotto di protezione é una scatola sago- mata di legno con zigrinatura nel cui interno si alloga parzialmente il cilindro jpresa gas. Vi si alloga altresi la cartella scorrevole di protezione ; — il cilindro presa gas: @ un tubo in acciaio nel quale si notano: Ja yvalvola di regolazione; la piastrina d’unione alla canna con foro presa gas; sei fori per la fuoruscita dei gas residui; una fascetta con maglietta ; due alette d’appoggio alla canna; la coda con testa forata per lunione alla culatta; — la valvola @ un tappo filettato che si ayvita allestremit& anteriore del cilindro presa gas. E’ variamente forato nel senso longitudinale e pre- senta, quasi a meta della parte filettata, 3 fori tra- sversali di diametro diverso. Essi servono per rego- lare le quantita di gas che dal foro della canna vengono convogliati nel cilindro. Sulla testa porta una chiavetta di fissaggio al cilindro di presa gas. Vi sono impressi tre cerchi indicanti i diametri dei corrispondenti fori della valvola. Nella parte poste- riore vi si alloga Ja testa del pistone. CONGEGNO DI CHTUSURA B PERCUSSIONE (v. tay. II). E costituito dal pistone con telaio; molla di ricupero con asta guida molla; gruppo otturatore con otturatore, percussore, controbiella, biella, — th massa battente e perni relativi; carrello d@’arma- mento. — Pistene con telaio: @ un cilindro di acciaio alla cui estremitd anteriore sono tre risalti anulari per l’azione dei gas, e due nervature di centra- mento. Viene ayvitato e fermato con copiglia al telaio. NelVinterno si allogano la molla di ricupero con relativo guida molla. — Telaio: @ un parallelepipedo cavo alla eni parte anteriore si ayvita il pistone. Nella parte posteriore si alloga la massa battente. Inferior: mente presenta il dente di arresto e la sede per il dente di scatto. GRUPPO OTTURATORE (v, tav. IT). L’otturatore: consta di un prisma di acciaio nel quale é imperniata la controbiella. Vi si notano: Vincavo per il fondello della car- tuecia, con foro per Ja punta del percussore; la sede per l’estrattore; la costola di alimentazione ; Valloggiamento del percussore. — La controbiella é imperniata alla parte cen- trale dell’otturatore; presenta due costole di scor- rimento; due iorecchioni forati per Vunione alla biella ed il piano di appoggio alla culatta per il bloceaggio del’arma, — La biella si impernia da un lato alla contro- biella e dall’altro alla massa battente. Trasmette il —156— movimento del telaio all’otturatore e determina i movimenti della controbiella. — La massa battente si alloga nell’apposita sede del telaio, impernia Ja biella e, con Valetta centrale, batte sulla testa del percussore ‘quando Varma @ bloceata. — II percussore é costituito da un’asta cilindrica in acciaio nella quale si notano Ja punta; la testa ed un’appendice a piano inclinato di richiamo. CONGHGNO DI SCATTO BD ESPULSIONE (v. tav. II - VI - VI-bis). Comprende : scatola ; espulsore con piolo e molla 7 leva di ritegno del caricatore con copiglia e molla cilindrica ; bottone con asta di disinnesto del cari- catore; triplice molla a lamina; duplice molla a lamina con finestra; grilletto con nottolino di sol- levamento e copiglia; leva e controleva di scatto ; telaietto dell’ammortizzatore con molla e perno ; albero della sicurezza a mano con braccio. — Scatola: @ un blocco d@acciaio sagomato nel cui interno si allogano le varie parti dei congegni. Nella parte anteriore si notano il bocchetto d’ali- mentazione e la sede dell’espulsore; nella parte centrale vi é il ponticello di protezione del gril- letto; nella parte posteriore si nota Vintaglio per la. giunzione alla culatta; nella parte superiore vi sono le mensole per il fissaggio delle varie leve e del telaietto dell’ammortizzatore, — Espulsore con piolo e molla: @ una piastrina di acciaio con una finestra per il passaggio della — 16 = leva di ritegno del caricatore, e con un’appendice sagomata contro la quale urta il fondello del bos- solo. — Leva di ritegno del caricatore con copiglia e molla cilindrica ; @ un’asticciola di acciaio con foro per il passaggio dell’asta del bottone a pulsante per il disinnesto del caricatore e sede della relativa molla. — Bottone con asta di disinnesto del caricatore : é un’asta di acciaio con testa a pulsante, — Triplice molla a lamina: @ una lamina di aqciaio leggermente ricurya con tre braccia ela- stiche. — Duplice molla a lamina con finestra: @ costi- tuita da due laminette di acciaio, una delle quali con finestra rettangolare, unite con ribattino. — Grilletto con nottolino: é una barretta d’ac- ciaio sagomata con la sede del nottolino di solleva- mento. — Leva di scatto: é un’asta di acciaio nella quale si notano in modo particolare il dente di scatto e la scanalatura longitudinale per la controleva. — Controleva di scatto: é una barretta d’acciaio alle cui estremita si notano il dente di contrasto con il nottolino di sollevamento da una parte e dallaltra quello con il pistoncino elastico. — Telaietto dell’ammortizzatore con molla e perno. Vi si notano: una finestra longitudinale per Valloggiamento dell’albero del grilletto; due orec- éV NOT. ARTIGLIERIA * TRIESTE & ed GRUPPO Da, Cinpag chioni per il fissageio ae GA della leva e contro- leva di scatto: un’asticciola guida molla dell’am- mortizzatore stesso. CONGEGNO DI ALIMBNTAZIONE (v. tay. TI). Comprende : il caricatore con molla e Velevatore. — I earicatore é@ una seatola trapezoidale con neryatura e scanalature di guida, fondo mobile e dente di ritegno. Contiene 20 cartucce. — La molla é un filo d’acciaio ad ellisse appiat- tita, — LVrelevatore @ una piastra sagomata per lo sfalsamento delle cartucce. CONGEGNO DI PUNTAMEN'TO (v. tay. Le I). E’ costituito: dall’alzo a ritto e cursore e dal mirino con zoccolo. — V’alzo @ situato nella parte superiore della culatta ed @ contenuto e protetto da uno zoccolo con due robuste alette. 1 ritto @ tenuto a sito da una molla a lamina e da un perno filettato con bottone zigrinato ; ¥ perno consente lo spostamento laterale del ritto stesso per correggere la deriva- zione 0 l’effetto del vento. Tl ritto @ graduato da 300 a 1500 yards ; sul lato sinistro sono inoltre incise le corrispondenti gra- duazioni millesimali d’alzo. Zl cursore, azionato dal perno filettato, scorre nella apposita finestra del ritto; esso ha una tacca 22t1g'— di mira per il tiro a distanze inferiori ai 300 yards (alzo abbattuto), ed un foro circolare per il tiro a distanze dai 300 ai 1500 yards. Nello zoccolo é applicata una piastrina con incisa Ja graduazione per la correzione di derivazione. — Ii mirino é applicato con un incastro a coda di rondine sull’apposito zoccolo con ghiera fissata alla estremita anteriore della canna. —19— CAPITOLO IV FUNZIONAMENTO GENERALE (V. tay. III - IV e V) Alla partenza del colpo una parte dei gas che spin- gono il proiettile esce dall’apposito foro di presa ; attraverso la valyola entrano nel cilindro presa gas ed agiscono sulla testa del pistone spingendolo indie- tro. Unitamente al pistone si sposta indietro il telaio e si comprime la molla di ricupero. Il movimento retrogrado del pistone con telaio si ferma contro Vammortizzatore. Per i primi 20 millimetri di corsa retrograda gli organi di chiusura non subiscono aleuno spostamento e la canna rimane bloccata ; successivamente si ini- zia la fase di retrocessione dell’otturatore e della punta del percussore, e Vinizio dell’estrazione del bossolo. Dopo circa 115 millimetri di corsa avviene Despul- sione e si disimpegna la leva di scatto dal pistoncino elastico allogato nell’interno dell’ammortizzatore. Cessata lazione dei gas, la massa rinculante, per effetto della molla di ricupero, ritorna in avanti ed il dente di arresto del telaio si impegna contro il dente della leva di scatto (nel tiro a colpo singolo). Premendo sul grilletto il gruppo pistone-telaio ritorna in avanti. In questa fase la nervatura infe- riore della testa dell’otturatore sfila una cartuccia dal caricatore e la spinge in camera di canna, — 20 — L’arresto dell’otturatore contro la culatta deter mina la presa al fondello della cartuccia e la rota- zione della controbiella, la quale puntellandosi con Ja parte posteriore nell’apposito vano praticato nel castello ne assicura il bloccaggio assoluto. L’ultimo tratto di corsa in avanti del gruppo pistone-telaio provoca, per mezzo del dente cen- trale della massa battente, Vavanzamento del per- cussore, Ja percussione della cassula, con conse- guente deflagrazione della carica di lancio, e la partenza del colpo. FUNZIONAMENTO DEI VARI CONGEGNI CONGEGNO DI CHIUSURA B PERCUSSIONR. Fase di apertura. Quando s’inizia il movimento di retrocessione del pistone e del relativo telaio, per una corsa di 20 millimetri la controbiella dell’otturatore rimane puntellata nell’apposito alloggiamento della culatta. L’arma é cosi sempre bloccata. Successivamente, continuando la corsa retrograda, la controbiella, sollecitata dalla biella, si abbassa e si disimpegna dall’alloggiamento della culatta. Si ha cosi lo sbloc- caggio dell’arma, la retrocessione del percussore, Vinizio dell’apertura e dell’estrazione. In questa fase le nervature superiori della controbiella sono sullo stesso piano della faccia superiore dell’ ottura- tore che viene trascinato indietro. Proseguendo la corsa retrograda si verifica ’espulsione (dopo circa 115 millimetri) del bossolo e la graduale compres- a sione della molla. di ricupero. Le masse rinculanti urtano contro l’ammortizzatore e, nel tiro a colpi singoli, si arrestano contro il dente della leva di scatto. Fase di chiusura. Quando, premendo il grilletto, la leva di scatto si abbassa e disimpegna il telaio, le masse rinculanti, sotto la spinta della molla di ricupero, ritornano in avanti. . L’otturatore, con la costola inferiore, sfila una cartuccia dal caricatore e la spinge in camera di cartuccia. Cid avvenuto la testa dell’otturatore urta contro il vivo di culatta (l’estrattore impegna il fondello della cartuccia) e si arresta. La controbiella, per effetto del contrasto contro le appendici poste- riori delle mensole di guida dell’otturatore, ruota verso l’alto e si puntella nell’apposito alloggiamento superiore bloccando l’arma, A fine corsa l’aletta cen trale della massa battente urta contro la testa del percussore e determina la partenza del colpo. CONGEGNO DI SCATTO ED ESPULSIONE. a) Tiro continuo (indice di tiro verticale). — II perno della sicurezza a mano presenta, in corrispondenza delle alette del grilletto, un incavo nel quale, quando si agisce sul grilletto, si allogano le alette stesse sollevando il mottolino. — I dente di contrasto, esistente nell’incayo del perno della sicurezza a mano, limita il movimento di sollevamento del nottolino che alza, e trattiene alzata, la leva di scatto. — 2— — II dente di scatto si & abbassato, non trattiene pid il telaio che corre in avanti. Si ha él tiro automa- tico. — Fino a quando si esercita la pressione sul gril- letto la leva di scatto resta abbassata e gli organi rinculanti possono liberamente scorrere indietro ed in avanti ed il tiro mon si arresta. — Quando invece cessa la. pressione sul grilletto il tiro si arresta perché la triplice molla a lamina pud risollevare la leva di scatto. — L’arresto del telaio contro la leva di scatto, sia nel tiro a colpo singolo sia quando si abbandona il grilletto, avviene allorché il telaio spinge il piston- cino elastico di ritegno nell’interno dell’ammortizza- tore. Allora la leva di scatto viene disimpegnata dal pistoncino stesso, si alza e impegna a sua volta il telaio con il dente di seatto. L’urto d’arresto viene assorbito dalla molla del telaietto ammortizzatore. — Quando si preme sul grilletto e la leva di scatto si abbassa, la controleva trattiene indietro il piston- cino elastico fino a quando la leva di scatto é del tutto abbassata. Allora il pistoncino pud portarsi in avanti e tenere a sua volta abbassata la leva di scatto fino a quando il telaio non torna nuovamente indietro. b) Tiro a colpo singolo (indice di tivo inclinato im avanti). — Il perno della sicurezza, a mano presenta, in corrispondenza delle alette del grilletto, un incavo nel quale, quando si agisce sul grilletto, si allogano le alette stesse sollevando il nottolino, — 23 — — Il dente di contrasto dell’incavo del perno della sicurezza a mano non limita pid il movimento del nottolino che, guidato dallo spigolo posteriore della finestra del telaietto di ammortizzazione, ruota verso Vavanti in misura maggiore e pud sollevare la leva di scatto e perderne subito dopo la presa. Il dente di scatto libera il telaio e lo aggancia di nuovo quando questo, ultimata la corsa retrograda, inizia il movimento di ritorno in avanti. — Per riprendere il tiro occorre: prima abban- donare completamente il grilletto, il cui nottolino pud cosi impegnare di nuovo la leva di scatto, e poi agire ancora su di esso. CONGEGNO DI SICURHZZA. a) Sicwrezza ordinaria (contro lo sparo acci- dentale). Quando indice della leva di sicurezza si trova sulla posizione di sicurezza (inclinata indietro), il movimento di rotazione verso l’alto delle alette del grilletto @ ostacolato dal perno della leva stessa e percid non pud agire con il nottolino sulla leva di scatto. Quando é in posizione di fuoco (indice verticale, oppure imclinato in avanti) le alette del grilletto trovano alloggiamento nell’apposita sagomatura del perno della sicurezza a mano e quindi possono ruotare permettendo cosi al nottolino di sollevare la parte anteriore della leva di scatto. — 4 b) Sicurezea antomatica (contro lo sparo prema- turo). EY’ data dalla differenza di tempo (ritardo) fra il bloceaggio e la percussione. Tali tempi sono quelli corrispondenti: al tempo occorrente al telaio per completare la sua corsa in avanti (20 mm.) ; al tempo necessario alla biella per ruotare, alla massa battente per battere la testa del percussore, al percussore per avanzare. CONGEG NO DI PRESA GAS, I gas della carica di lancio che fuoriescono dal- VPapposito foro della canna, attraversano la val- vola, urtano in parte (la maggiore) sulla testa del pistone spingendolo indietro.iniziando cosi il fun- zionamento dell’arma, ed in parte (la minore) fuoriesce dal foro longitudinale anteriore praticato al centro del corpo della valvola stessa. — %— CAPITOLO V SCOMPOSIZIONE E RICOMPOSIZIONE (V. tay. IT) SCOMPOSIZIONB. Per lo smontaggio si procede nell’ordine seguente : 1) disposta Parma poggiata sul bipiede, ruo- tarla con il caricatore in alto; . 2) togliere il caricatore, sfilandolo verso alto dopo aver premuto V’apposito bottone di ritegno esistente nella parte interna anteriore del ponti- cello ; 3) svitare il manicotto coprifiamma e togliere il bipiede, la relativa rondella elastica, il protet- tore del mirino ; 4) mantenendo Varma con Vapertura di cari- camento volta in alto ruotare in senso orario di 180°, con Vausilio di un cacciavite, il braccio a lamina elastica del perno di fissaggio del gruppo mani- cotto di protezione-cilindro presa gas, fino a libe- rare il dentino di ritegno dall’apposita scanalatura praticata nel lato destro della culatta, sfilare indi il perno; 5) spingere in avanti il gruppo anzidetto fino a liberarlo dalle appendici di ritegno della ghiera con foro presa gas ; 6) contemporaneamente, trarre indietro il car- rello d’armamento per far retrocedere di circa 10 em. — 26 — Vasta del pistone e sfilare del tutto il gruppo mani- cotto-cilindro presa gas; 7) ruotare in senso orario con l’ausilio di un cacciavite il braccio elastico a lamina del perno di fissaggio del gruppo scatto-espulsione fino a libe- rare ’appendice di ritegno dall’apposito incavo pra- ticato nella parte inferiore della nervatura di guida del carrello; sfilare il relativo perno e togliere il gruppo stesso ; _ 8) premere in avanti e far ruotare la testa zigri- nata dell’asta guida molla di ricupero; liberare le due nervature dagli appositi incavi praticati nel- Vinterno della parte anteriore della culatta e sfilare la molla e relativa guida dall’interno del pistone ; 9) introdurre V’asta di un cacciacopiglie nel foro del carrello e spingendolo verso la culatta tirare lentamente indietro il carrello stesso fino a che Vasta suddetta spinge in fuori da sinistra il'perno di unione del telaio con la corrispondente massa battente del gruppo otturatore; sfilare il perno ; 10) spingere indietro il telaio e con l’indice della destra premere in avanti la massa battente e sfi- Jarla dal telaio aiutandosi con il pollice e l’indice della sinistra ; . 11) ribaltare indietro la biella del gruppo ottu- ratore ; 12) sfilare il gruppo telaio-pistone verso Vavanti ; 13) sfilare indietro e lateralmente a destra 11 earrello d’armamento ; — 27 — 14) sollevare, servendosi di un cacciavite, la testa della piastrina di ritegno del gruppo ottu- ratore sporgente sul fiance destro della culatta ; Sfilare il gruppo otturatore delVinterno della culatta prendendolo per la biella e traendolo in fuori ; 15) sfilare il perno di unione della biella con la controbiella e sfilare la biella ; 16) togliere il percussore ; 17) premere verso l’esterno la testa dell’estrat- tore e sfilarla in avanti; 18) rialzare la piastrina del falso calciolo. Scomposizione addizionale (1): 19) sollevare lo sportello ribaltabile praticato nel calciolo; svitare, servendosi di un cacciavite, il manicotto filettato guida molla del pistoncino ela- stico di ritegno della leva di scatto a colpo singolo fino a liberarlo dal tubo guida molla e sfilarlo; 20) sfilare la molla stessa, la relativa asta di appoggio e la rondella elastica ; 21) tirare indietro il calcio liberandolo dal tubo guida molla; 22) smontare il gruppo scatto‘espulsione, al- TPuopo: @) premere, con la punta di un cacciacopiglie, il piolo elastico di ritegno dell’espulsore e contem- poraneamente sfilare V’espulsore stesso spingendolo (1) Da eseguire, sotto la guida dell’armaiolo, in caso di pu- lizia straordinaria o per sostituire parti danneggiate o rotte, — 2g verso Vappendice avendo cura di trattenere il piolo stesso e la sottostante molla di richiamo della leva di ritegno del caricatore ; b) togliere l’anzidetta molla di richiamo ed il piolo elastico con relativa molla; c) togliere la copiglia di fissaggio della leva di ritegno del caricatore; sfilare la leva stessa e¢ Vasta con bottone pulsante per il disinnesto della leva del caricatore ; d) sfilare dalla sua sede la triplice molla a la- mina (avendo Vayvertenza di sollevarla al centro con un cacciavite) ; e) togliere la duplice molla a lamina con fine- stra e gambo ricurvo; /) sfilare la copiglia di fissaggio del grilletto ; g) togliere il grilletto con il nottolino di sol- levamento ; h) far leva, con un cacciavite, sotto il te- laietto dell’ammortizzatore in modo da comprimere ja molla, contemporaneamente, con un cacciaco- piglie sfilare il perno di ritegno del’ammortizza- tore stesso ; i) togliere la leva, la controleva ed il telaietto ammortizzatore con relativa molla, e la sicurezza a@ mano. RICOMPOSIZI0NE. Si procede nell’ordine inverso osservando le se- guenti.avvertenze : = 29 — — per il n. 20: Pasta di appoggio della molla di richiamo del pistoncino di ritegno dello scatto a colpo singolo, deve risultare con la parte tronco conica. verso Vindietro; la rondella elastica deve essere introdotta unitamente alla suddetta asta di appoggio e spinta a sito con il tubo filettato guida molla ; — per il n. 17: assicurarsi che la molla sia allogata con il gambo corto nell’interno della coda delVestrattore e con il gambo lungo nell’apposita scanalatura ; — per il n. 15: il blocchetto-biella deve risul- tare con le due alette verso Vavanti ; — per il n. 14: non occorre sollevare la testa della piastrina di ritegno ; — per il n. 10: la massa battente deve risul- tare con i denti rivolti in avanti ; — per il n. 8: introdurre la molla di ricupero nell’asta cava del pistone ed il relativo guida molla nella molla stessa; portare il gruppo pistone com- pletamente in apertura (indietro); comprimere, tenendo fermo il gruppo stesso, la molla fino a quando Vasta di guida imbocea Valloggiamento del pistone; spingere lentamente in avanti con Vindice della destra la testa zigrinata del guida molla; met- tere a sito ruotandola verso destra la testa del’asta guida molla; — per il n. 7: Vindice della sicurezza a mano deve risultare verticale.in basso ; — per inn. 5 e 6: portare indietro di circa 10 em, il gruppo pistone telaio; — 30 — — per il n. 8: la rondella deve essere investita sulla canna con Vanello elastico rivolto verso Vavanti. RICOMPOSIZIOND DEL GRUPPO SCATTO-BSPULSIOND. Si procede in senso inverso osservando le seguenti avyertenze : — per la lettera i): la leva e la controleva de- vono risultare combacianti; il dente di scatto deve essere rivolto verso Valto ; — per la lettera h): investire parzialmente un cacciacopiglie sul telaio e sulle due leve in modo da facilitare poi Vintroduzione del relativo perno ; — per la lettera e): la duplice molla a lamina deve risultare con il gambo semplice verso Palto 3 Ser- virsi di un cacciavite ; — per la lettera ¢) : la leva di ritegno del cari- catore deve risultare con la sede della relativa molla rivolta in basso e verso l’esterno. La scomposizione pud essere : — totale: si esegue dopo campi e manovre o quando il fucile mitragliatore viene introdotto in magazzino ; — parziale: sempre dopo il tiro o l’addestra- mento tattico. Nella scomposizione parziale non si smonta il con- gegno di scatto ed espulsione. L’ammortizeatore non deve mai essere smontato. — si — CAPITOLO VI IMPIEGO TECNICO Per Vimpiego del fucile mitragliatore occor- rono normalmente due uomini: uno con le fun- zioni di port’arma-tiratore, Valtro con quelle di porta munizioni. E’ perd necessario alternare so- vente il personale nelle predette funzioni percha il fucile mitragliatore pud essere impiegato anche da un solo uomo. Il tiratore con opportuni movimenti pud battere un certo settore di falciamento e, sempre dalla posizione di a terra », sollevando alquanto Parma pud ottenere il rapido cambiamento dell’obiettivo. L’ampiezza del settore di direzione é di circa Be; quella del settore verticale: circa 9° in elevazione e 5° in depressione (1). STATO DHLL’ARMA, L’arma ¢é: — in posizione ordinaria, quando ha: Vottu- ratore ayanti; la camera di cartuccia libera (arma scarica) ; indice di sicurezza inclinato indietro; — in posizione di sparo, quando ha: Vottura- tore aperto (indietro) ; il telaio agganciato alla leva (1) Rispetto alle possibilita di spostamento, nel piano oriz- zontale o verticale, della spalla del tiratore, nella posizione «a terra», — 32 — di scatto ; il caricatore inserito nel’apertura di cari- camento (arma carica) ; indice della sicurezza incli- nato im avanti, se tiro a colpo singolo, verticale se tiro a raffiche ; — in posizione di sicurezza: quando, essendo Varma carica, ha Vindice della sicurezza inclinato indietro. L’arma, quando non esegue il tiro, deve essere sempre in posizione ordinaria; per il tiro viene disposta nella posizione di sparo; nelle pause del fuoco in posizione di sicurezza. ISPH2zIONR DRLL’ARMA, Prima e dopo il tiro occorre sempre ispezionare Varma. Allo scopo: si toglie il caricatore; si tira indietro il carrello d’armamento; si controlla che nell’interno della camera non vi sia alcuna cartuc- cia e che Ja canna sia sgombra. METrere & TOGLIERE LE CARTUCCE NEL CARICATORE. Si impugna il caricatore con la mamo sinistra te- nendolo con la costola di guida rivolta indietro. Con la destra disporre le cartucce, una per volta, fra le labbra del caricatore stesso, con la pallottola rivolta in avanti, ed il fondello del bossolo in corri- spondenza, dell’estremita delle labbra del caricatore. Sol pollice si preme in basso la cartuccia agendo al centro del bossolo, I] caricatore contiene 20 car- tucce, = OPERAZIONI PROLIMINARI DEL TIRO. Prima (iniziare il fuoco il tiratore deve ispezio- nare Varma quindi prendere la posizione di «a terra » e regolare il bipiede. Indi gradua Valzo; con la mano sinistra tira indietro il carrello @arma- mento; con la destra introduce a sito il caricatore. Il porta munizioni colloca a destra, presso Parma, i caricatori e osserva il tiro. ESmCUZIONE DEL FUOCO. Arma in posizione di sparo. II tiratore solleva il falso calciolo e lo appoggia alla ‘spalla facendo aderire il calcio alla spalla stessa. Appoggia la mano sinistra all’estremitaé anteriore del calcio in modo da premere in basso ; con indice della mano destra agisce sul grilletto; il pollice deve risultare sopra e di traverso all’impugnatura dietro lo zoccolo d’alzo, le altre dita sotto e traverso al’impugna- tura stessa. I] tiratore dispone l’indice di tiro nella posizione corrispondente al.fuoco che intende ese- guire; punta al bersaglio e agisce decisamente sul grilletto regolando, nel tiro a raffiche, la durata della pressione in modo ‘da eseguire raffiche di 5-6 colpi per volta oppure eseguire il tiro continuo fino ad esaurimento del caricatore. Cid fatto intro- duce un nuovo caricatore e riprende il tiro. CESSARE IL FUOCO. Il tiratore desiste dal premere sul grilletto e mette Varma in posizione di sicurezza. — $4 SCARICARD L7ARMA, Il tiratore scarica Varma sia per eseguire l’ana- logo ordine ricevuto, sia per riparare eventuali inceppamenti. Procede come segue : — con il pollice della mano sinistra preme sul bottone della leva di ritegno del caricatore, con la mano destra sfila in basso il caricatore ; — ispeziona Varma. — 35 — CAPITOLO VIT MANUTENZIONE PULITURA DELL’ARMA, Deve essere fatta frequentemente e con cura affin- ché Varma sia sempre in condizioni di funzionare regolarmente, La pulitura deve essere fatta sempre dopo ogni istruzione o tiro, Essa pud essere: ordi- naria, straordinaria. PULITURA ORDINARIA. Si esegue sempre dopo Vistruzione od il tiro. Si procede allo smontaggio parziale dell’arma e se ne puliscono con il petrolio la culatta e le diverse parti. Si asciuga poi tutto accuratamente in modo da eliminare ogni traccia di petrolio e si lubrificano tutte le parti con uno straccio bene inumidito con, olio lubrificante, il cui peso specifico non deve essere superiore a 20. Particolare cura dovra essere posta nella pulitura della canna, della valvola e del cilin- dro presa gas nella cui testa dovranno essere intro- dotte 3 gocce di olio lubrificante. PULITURA STRAORDINARIA. Si esegue dopo campi, manovre o lunghi periodi di tiri. Si procede allo smontaggio totale ed alla pulitura e lubrificazione di tutte le parti, dei cari- — 36 — catori e dei vari alloggiamenti dei congegni. Alla pulitura del congegno di scatto ed espulsione proy- vede l’allievo armaiolo di compagnia. NoORME PER LA MANUTENZIOND ED IL BUON USO DEL- L’ARMA, Il fucile mitragliatore deve essere ben pulito e lubrificato ; non si deve perd eccedere nella lubrifi- cazione per evitare che il lubrificante, indurendosi col tempo, ostacoli il movimento dei congegni. L’arma deve essere riparata dall’umidita, dalle intemperie e dalla polyere. Quando deve essere custo- dita in magazzini dovra precedentemente essere spal- mata leggermente con vasellina. HY vietato in modo assoluto eseguire dei ritocchi a qualsiasi parte dell’arma. NORMBE DA SEGUIRE PRIMA, DURANTE FE DOPO IL TIRO. a) Prima del tiro bisogna : — verificare l’esatta posizione della valvola ed il regolare funzionamento meccanico dell’arma agendo ripetutamente sul carrello d’armamento e sul grilletto ; — controllare che le cartucce nel caricatore siano regolarmente disposte e pulite. b) Durante il tiro bisogna: — tenere arma sempre bene appoggiata alla spalla ed eseguire i vari movimenti con energia senza provocare eccessivi spostamenti del bipiede ; — 37 — — se avviene un inceppamento, cessare il fuoco, aprire Votturatore, ed ispezionare Varma assicu- randosi che i vari organi costituenti il congegno di chiusura non siano ostacolati da corpi estranei. In particolare assicurarsi che la graduazione della val vola risponda allo stato d’uso della canna e del- Varma; — evitare, in addestramento, l’eccessivo ris damento della canna ; — eseguire il tiro normalmente a raffiche di 5-6 colpi, riservando ai casi eccezionali il tiro continuo. al. c) Dopo il tire: — ispezionare Parma; pulirla e assicurarsi che Je masse rinculanti risultino in avanti in modo che le molle siamo nella posizione di riposo, — 38 — CAPITOLO VIIT INCONVENIENTI E PROVVEDIMENTI IMMEDIATI (V. tay. VII) 1) Scarro 4 vuoro: — ilcolpo non parte nonostante che arma sia andata regolarmente in chiusura. Si tira indietro il carrello @armamento in modo che avyvenga la espulsione della cartuccia, si riporta in avanti il carrello @’armamento e si riprende il tiro, Se il colpo non parte ancora pud darsi che : — la punta del percussore sia rotta o defor- mata ; — vi siano dei residui o dei frammenti di bos- solo fra i vari organi di chiusura; — visiano dei frammenti di bossolo nell’interno della camera di cartuccia ; — sia mancata l’alimentazione. 2) MANCATA ALIMENTAZIOND : — la cartuccia non va in camera. Si controlla Vesatta posizione delle cartucce nel caricatore e la posizione del caricatore stesso nel bocchetto @’ali- mentazione. Se linconveniente si ripete, sostituire il carica- tore. — 39 3) INCOMPLETA 0 MANCATA CHIUSURA. Pud dipen- dere da: — corpi estranei esistenti nel’arma. Si pro- cede alla pulitura dell’arma; — rottura o indebolimento della molla di: ricupero. La si sostituisce. 4) IMPERFETTA PRESENTAZIONE DELLE CARTUCCH : — la cartuccia, anziché imboccare la camera di cartuccia si dispone obliquamente rimanendo in- castrata fra l’otturatore e la culatta. Si trae indietro il carrello d’armamento e si toglie la cartuccia. Se Vinconveniente si ripete la causa pud dipendere da deficiente rinculo. Regolare la valvola dei gas portandolo ad un foro di diametro superiore. Puo anche dipendere da deficienza della molla ele- vatrice del caricatore o dal caricatore deformato. Sostituirlo. 'B) MANCATA ESPULSIONE DEL BOSSOLO. Pud dipen- dere da: — deficiente rinculo. Regolare opportunamente Ja valvola ; — oppure dalla rottura dell’espulsore. Proce- dere alla sua sostituzione. 6) MANCATA HSTRAZIONE DEL BOSSOLO. Pud dipen- dere da: — indebolimento o rottura della molla del- Vestrattore o da rottura delV’unghia dell’estrattore stesso ; — 40 — — da strappamento del fondello del bossolo o da incollamento del bossolo stesso ‘in camera di cartuccia. Nel primo caso si sostituisce la. parte rotta o indebolita; nel secondo caso si estrae il bossolo dalla canna mediante una baechetta o con un cac- ciavite e si netta la camera di cartuceia. 7) TIRO CONTINUO ANZICHD A RAFIICHE. Puo dipendere da deficiente rinculo oppure dalla rottura della triplice molla a lamina. Nel primo caso si regola opportunamente la valvola; nel se- condo caso si. sostituisce la parte rotta. —41— CAPITOLO IX PUNTAMENTO Si dirige la linea di mira al bersaglio traguar- dando il mirino in modo che esso risulti: — per distanze inferiori ai 300 yards (alzo abbat- tuto): con la cresta al centro della tacca di mira ed allo stesso piano della sommita della tacca stessa ; — per distanze dai 300 ai 1500 yards: con da cresta del mirino coincidente con il centro del foro di mira del cursore, TAVOLE } “eopwolIeD (F ‘ses vsord oxpur[t (9 vege (Z ‘euorzeqo1d rp oyoormeyy (¢ “wuueg (T (AWA) SIGT OT[@pour — go‘Z “189 SuIUMOIg eroyeT[seNIOT sprog I VIOAVL, — 46 — —a7— sorodnoys rp BLOW (0g orodnoti ip eyjou epms eysy (6T reroqeorIeg (ST erogyndse-oyqvos oddnry (11 “eT[OUL UOD eI099"I148q (QT “eyetqorquo @ e1038n99Q (CT ‘erossnoieg (FT ‘oured woo eTorg (eT soured u0o o7ue}4eVq esseTL (ZT ‘OPUSCMIVULIG,P OT[EIIVD (TT “oros[ndse—o94%0s oddnis [op o1sSessy rp oursg (OT “se vsord oxrpurpo—ouorzejzosd rp oyjooruvm oddnsS yop o18Sessy rp ourog (6 ‘eumepgiidoy (¢ copordig (1, ‘euoystd wos oreyay, (9 ‘ouorzeyord rp oyoorueyy (¢ ‘se3 eserd orputig (p soryen (¢ requ (% “euuey (TL IIL VIOA¥I, — 48 — <= 40.== “eLOJWOTIVD [YP_BOONYIED VUN LYS e10}VIN]IO [Joep oMOIZePUOUTTTY Ip B[OIsod eT (L -ernsdva vy oytdjoo vq orossnosed [T (9 so1ossnosed Jop ¥480} VI oJonored oeyue}4¥q essvUE wT (¢ “9109BIN}4O | BOOTY BIVAST[OS VIoIqorqUOS wT (F “OLe]O} [I VIOGIT O BSSVqQGe IS :09]¥0S IP BACT (g “OPCAOTIOS OUTTOHON (F “ouoTZeIy UL OOTY) (T “emMUasAe oTOISsNTEd 0}780S IP OUFeSuOD Top euOIZeg agoyeorleo [ep BOonjIed [Jap OJWEMTETYS O[ eJUBINP eUOIZe}TEUTTTe Ip OUZaZuOD [ap euOIZeg “RINTOAAT QUOIZEJUOUMI[Y PB OUOIZeTEMT[e Ip OUSesu0D Jep euOIZeg ‘OMOUII Ip 9 OTBSeod0[G IP ISP eNp eT]Eeu eIMsNIYO Ip OUSasuOd ep suolzZeg AT VIoavy, — bl — ‘auiduroo 1s orednoer ip Bijou wT (Fp *OTOSs0q [OP OdOVISIP TT vIZTUT IS (g ‘OLSSeoo0Tq Ip ouoIzisod Ip opes VI[Vp epusos BIJeIqoI}UOO BT (Z -esord Ip BlOATVA VI OS10AVIZ{e OMOASIG [op vISE} BI[NS Ses Ip OUOIZY (T ‘o183wo00]qs OT[OP OIZIUT, [Te BULIE [ap eMOIZeg — 2— euorsindse rp vinqiede,jep eoser1ony eros[ndse ofjep eorpuedde J o1qu00 091, Joep 039g zed ojossoq [I (+ 2 (¢ ‘orosindsa, top eorpueddy,, o1jzu0o vzIn o103};8.1480, [ep oywroURTSe ‘oyereds oyossoq IT (Zo (I souorstndse pe emolzerjse Isey a][eu VUMIE,[[ap eUOIZeg Tavora VI Congegno di scatto nel tiro continuo. 1), 2) e 8) Leva di scatto. 4) Controleva di scatto. 5) Triplice molla a lamina. 6) Appendice dell’espulsore. 7) Piolo elastico di ritegno dell’espulsore. 8) Bottone a pulsante di disinneste del caricatore. — 66 — 82q-TA VIOAVI, = BI “eayseug uoo vuruTY] & Tour eoydng (91 “OLOVLZZTJAOMIUIL OF70T¥]9} [OP OLSSessy tp oureg (GT “074011113 Jop o183essy tp wypsrdop (FT “e1OJBOLIvO [EP OUFOITI Ip VAT VTTOP oLsSessy tp er[stdog (gt “oysouuIsIp Ip oyusind o10330q 9 VI[OUL Woo oLO4vOTI¥D [op OUFOJIL Ip VAOTT (ZT e (IT “(OT -exosmndse, [ep ouseqt1 rp oosefe oporg (6 . -eostndsy (g ‘OUBUL B VZZOINIIB Ip BAST (L “BI[OUL 9 OIOJZzZIYIOMTAIMAY OF 0IBIOT, (9 o (¢ sourjoyjou woo ONT (F -euyurel & eyjour eordray, (¢ *oeos Ip VACTOIZUOD (Z “099808 Ip BAT (T sauotsndse pa o3j¥os Ip onse3u0) 9104} ¥1]Se,[Jop VINYJOI BSNVD OUOIZEIISe ePVOURTY (F ‘PYTeour TUouurvsy vsnvo vmsnyyo vyopduroouy (g 0 (¢ ‘oqxed wou odjoo [rt — osossnosed jop vyund vy] vqgox Q ig (T “Wuemeddeouy IIA Y10avy, — 5s —

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