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La crucialit del tema testimoniata dallattuale andamento del mercato delle costruzioni nel quale lattenzione si
orientata agli interventi di ristrutturazione, sia per motivi economici sia per una rinnovata attenzione verso il
pi razionale impiego delle risorse.
La definizione e la valutazione degli interventi di recupero da effettuare su un edificio esistente, specie se di
pregio, sono attivit estremamente delicate ed articolate, che richiedono una comprensione profonda delle
specificit dellimmobile e della tecnica costruttiva dellepoca. Assieme costituiscono un sistema complesso che si
concretizza nella ricerca ed applicazione di soluzioni integrate, attentamente organizzate in tutte le fasi esecutive,
basate sullutilizzo di materiali e tecnologie affidabili e durevoli ma anche rispettosi delloggetto edilizio esistente.
Gli interventi di ristrutturazione dovranno essere accompagnati da un effettivo aumento delle prestazioni
delledificio in termini di sicurezza/idoneit strutturale e antisismica, unitamente al ben noto e importante
risparmio energetico e al miglioramento del comfort termoacustico: le parti strutturali dellimmobile sono
infatti le prime che meritano analisi e mirati interventi di progettazione, per adeguarle alle rinnovate condizioni
duso e condurle ad un miglior comportamento statico oltre che antisismico. Dopo aver messo in sicurezza
la struttura, gli interventi di ristrutturazione proseguiranno con ladeguamento e il miglioramento delle restanti parti
delledificio.
necessaria quindi una metodologia di approccio al progetto basata sullanalisi delle esigenze e delle prestazioni,
che consenta di analizzare il livello di degrado, obsolescenza o inadeguatezza proprie delledificio esistente facendo
da guida allintervento tecnico: una diagnosi completa che consenta lindividuazione delle prestazioni residue,
dei vincoli esistenti e del quadro delle nuove esigenze affinch siano chiari i requisiti, le priorit e gli obiettivi di
progetto.
Dal punto di vista culturale la sfida sta nel combinare le scelte tecniche affidabili e altamente prestazionali,
tipiche delle recenti tecnologie industrializzate, con lesigenza di tutelare e valorizzare le specificit anche
storico-architettoniche del manufatto edilizio esistente; la priorit quindi quella di tramandare il patrimonio
edilizio messo in sicurezza, conservandone lidentit ed il suo valore storico intrinseco.
Laterlite con CentroStorico si pone lobiettivo di risolvere, con sicurezza e semplicit, ogni esigenza nel campo
del rinnovo e ripristino dei divisori orizzontali con soluzioni e sistemi ad alto valore tecnico, nel massimo rispetto
degli edifici e di chi li abita.
In questo contesto si inseriscono gli interventi sulle partizioni orizzontali esistenti, i solai, fondamentali per lefficace
recupero di interi edifici o loro porzioni: in questa Guida tecnica si tratteranno diffusamente le soluzioni per il
consolidamento dei solai esistenti, con particolare attenzione al loro rinforzo attraverso la tecnica della
soletta mista o soletta collaborante grazie a soluzioni leggere e isolanti in argilla espansa Leca.
3
Indice
2. Perch consolidare 21
2.1 Miglioramento del comportamento sismico 22
2.2 Aumento della portata del solaio e cambiamento di destinazione duso 23
2.3 Miglioramento del comportamento flessionale del solaio 24
2.4 Recupero del solaio di copertura per sopraelevazione 25
2.5 Miglioramento delle prestazioni tecniche del divisorio orizzontale 25
3. Le soluzioni tecniche 27
3.1 La tecnica della soletta mista collaborante 28
3.2 Esempio di calcolo: verifica statica di una sezione composta
con e senza interconnessione 29
3.3 Il vantaggio del consolidamento leggero 30
3.4 Le indagini conoscitive preliminari 31
3.4.1 Indagini non distruttive 31
3.5 Linterconnessione meccanica 32
3.6 Linterconnessione chimica 34
3.7 Le soluzioni tecniche 36
3.7.1 Solaio in legno 36
3.7.2 Solaio in acciaio 42
3.7.3A Solaio in laterocemento - Interconnessione meccanica 46
3.7.3B Solaio in laterocemento - Interconnessione chimica 50
3.8 Il sostegno del solaio 52
3.9 La connessione dei muri-soletta 53
4
4. La progettazione e il calcolo 57
4.1 La valutazione della sicurezza nelle costruzioni esistenti 58
4.1.1 Categorie di intervento su costruzioni esistenti 58
4.1.2 Interventi con solai misti collaboranti 61
4.2 Il progetto del consolidamento 62
4.2.1 Le prestazioni e certificazioni del sistema 62
4.2.2 Indicazioni progettuali per il calcolo del dimensionamento 66
4.2.3 Calcolo del dimensionamento della sezione composta 68
4.3 Il ruolo dei solai nella sicurezza sismica 78
4.3.1 Normativa tecnica e ruolo dei solai 78
4.3.2 I benefici dei calcestruzzi leggeri strutturali 80
4.4 I vantaggi delle leggerezza 82
4.5 Gli strumenti per il progettista 84
4.5.1 Il software di calcolo 84
4.5.2 La relazione tecnica e di calcolo 85
5. I prodotti 87
5.1 Connettore CentroStorico 88
5.2 Connettore CentroStorico Chimico 93
5.3 Calcestruzzi Leggeri Strutturali 96
5.4 Membrana CentroStorico 102
5
6
1
IL PATRIMONIO
EDILIZIO ESISTENTE
7
1.1 Lanalisi del patrimonio edilizio italiano
Il presente documento vuole contribuire ad offrire soluzioni tecniche, oltre che servizi e sistemi costruttivi, utili al consolidamento dei solai
esistenti nellottica del migliore recupero del patrimonio edilizio esistente tenendo in considerazione alcuni parametri fondamentali:
le specificit proprie dei singoli edifici, la sicurezza sismica, le rinnovate esigenze di utilizzo degli immobili, la tecnica costruttiva
di recupero dei solai esistenti, le difficolt operative tipiche dei cantieri di ristrutturazione.
Una sfida da affrontare con grande attenzione al contesto, che richiede ladozione di una logica operativa e progettuale molto attenta
alla complessit delle variabili in gioco, da quelle statiche a quelle sismiche, da quelle cantieristiche a quelle tecnologiche e normative.
Il patrimonio immobiliare italiano il pi vecchio dEuropa: circa il 25% degli edifici non mai stato sottoposto a interventi di
riqualificazione, mentre si stima che il 5% degli edifici necessitano di interventi urgenti e il 40% richiedono misure di manutenzione
straordinaria. Sono circa 2,5 milioni gli edifici in stato di conservazione pessimo e mediocre.
Per capire limportanza del tema utile analizzare il patrimonio edilizio esistente italiano, cos come rappresentato dalle statistiche
catastali 2012 (fonte Agenzia delle Entrate).
35 mln 53,2%
66 mln
2,2% 4,6%
0,3% 0,3% 7,4% B+D+E+F
0 0
A B C D E F Totale
Fonte: statistiche catastali 2012 Agenzia delle Entrate. Categoria
2 mln 2 mln
20%
1 mln 1 mln
2,2%
0 0
Prima del 1919 1919 - 1945 1946 - 1961 1962 - 1971 1972 - 1981 1982 - 1991 1991 - 2001 Dopo 2001 Totale edifici in stato di conservazione
pessimo e mediocre
Fonte: elaborazione e stima CRESME 2012 su dati ISTAT. Anni
quindi importante procedere con gli inter- correttiva, in grado di ripristinare uno stan- La novit in tema di recupero edilizio lim-
venti tesi alla conservazione del valore e dard prestazionale accettabile o ricondurre a piego di sistemi e soluzioni costruttive
dellefficienza degli edifici: lobsolescenza un livello qualitativo pi elevato di quello in grado di applicare tecnologie nuove
degli immobili che pu essere di tipo statico, previsto in origine (in tal caso lintervento di a sistemi esistenti e datati, in modo
sismico, funzionale, normativo un proces- manutenzione costituirebbe un fattore di valo- da riportarli allattualit tecnica e alla
so che richiede una forma di manutenzione rizzazione dello stesso immobile). sicurezza statica.
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Edifici ad uso abitativo per epoca di costruzione
>60% (> 7 mln di unit immobiliari)
1 Legge sismica del 1974 2 Legge sismica del 1984
2,5 mln
18,3%
16,8% 16,9%
2 mln
14,1%
1,5 mln
11,8%
11%
Edifici
1 mln
6,6%
4,5%
0,5 mln
0
Prima del 1919 1919 - 1945 1946 - 1961 1962 - 1971 1972 - 1981 1982 - 1991 1991 - 2001 Dopo 2001
Anni
Di particolare importanza gli interventi tesi Dal 1908 (terremoto di Messina e Reggio di specifiche norme per le costruzioni.
a modificare le strutture esistenti per ren- Calabria) al 1974 i comuni sono stati clas- Nel 2003, dopo il terremoto del 2002 in
derle pi resistenti allattivit sismica; sificati come sismici solo dopo essere stati Puglia e Molise, viene emanata lOrdinanza
questo documento propone il recupero fortemente danneggiati dai terremoti. del Presidente del Consiglio dei Ministri
strutturale dei solai esistenti con la tec- La Legge n.64 del 2 febbraio 1974 sta- n.3274 che riclassifica lintero territorio na-
nica di consolidamento a sezione com- bilisce che la classificazione sismica del zionale in quattro zone a diversa pericolo-
posta o mista, riconosciuta dalle Norme territorio italiano debba essere realizzata sit, eliminando le zone non classificate.
Tecniche per le Costruzioni in vigore qua- sulla base di comprovate motivazioni tec- Da questo momento nessuna area pu rite-
le sistema idoneo per finalit di sicurezza nico-scientifiche (attraverso decreti del nersi non interessata dal problema sismico.
antisismica. Lattivit risulta di particola- Ministro per i Lavori Pubblici). Il D.M. 14-1-2008 (Norme Tecniche per le
re importanza: oltre il 60% degli edifici Nel 1981 viene adottata la proposta di Costruzioni) introduce una nuova metodo-
(oltre 7 milioni equivalenti ad oltre 17 riclassificazione del territorio naziona- logia per definire la pericolosit sismica
milioni di unit abitative) a prevalente le in tre categorie sismiche e nel 1984, di un sito e le azioni sismiche di progetto
uso residenziale stato realizzato prima con appositi decreti ministeriali, il 45% per le nuove costruzioni e per gli interventi
dellintroduzione della legge antisismica del territorio nazionale risulta classificato sulle costruzioni esistenti. Tutte le regioni
del 1974. sismicamente ed obbligatorio il rispetto italiane risultano a rischio sismico.
17,1%
5 mln
14,4%
18,3%
4 mln
Unit abitative
11,1%
3 mln 9% 9,2%
7,2%
2 mln
1 mln
0
Prima del 1919 Dal 1919 al 1945 Dal 1946 al 1961 Dal 1962 al 1971 Dal 1972 al 1981 Dal 1982 al 1991 Dal 1991 al 2001 Dopo 2001
Anni
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1.2 Le tipologie di solai italiani
Il patrimonio edilizio italiano composto da Gli interventi sulle strutture esistenti pre- 2. Analisi strumentale, mediante tecni-
un gran numero di solai, differenti gli uni suppongono la conoscenza quanto pi che diagnostiche per quanto possibile
gli altri per tipologie realizzative, epoche di completa e dettagliata dello stato di fat- non distruttive applicate in situ con
costruzione, con culture e tipicit locali. to; da questa infatti dipendono sostanzial- particolare riferimento alle parti non vi-
I centri dei comuni italiani sono caratteriz- mente laffidabilit e la probabilit di suc- sibili o inaccessibili della struttura;
zati da tipologie edilizie molto diverse che cesso della progettazione e della successiva 3. Elaborazione progettuale dei risul-
vanno dalledificio monumentale, costru- esecuzione degli interventi di consolida- tati, attraverso la predisposizione di
ito diversi secoli or sono, a costruzioni mento e rinforzo dei solai. una relazione tecnica comprendente la
storiche, anchesse di qualche secolo, Risulta fondamentale applicare alle strut- tipologia di solaio, la sua stratigrafia
a costruzioni pi recenti in muratura ture unindagine diagnostica, cos da costruttiva, la stima delle prestazioni
o in cemento armato, a volte anche fornire le maggiori informazioni utili sulla meccaniche degli elementi costitutivi la
rimaneggiate nel tempo con interventi statica del solaio ed eliminare una serie struttura e dello stato ed efficienza dei
privi di criterio. di fattori di incertezza che potrebbero con- collegamenti.
I solai possono essere suddivisi durre a disattendere le finalit dellinter-
sinteticamente in sei distinte tipologie: vento di consolidamento. Dallanalisi delle indagini svolte sulla strut-
1) Solai in legno Su ogni elemento strutturale quindi tura si potr valutare quale operazione di
opportuno prevedere: consolidamento e rinforzo attuare o, nel
2) Solai in acciaio
1. Unispezione visiva, al fine di valutare caso di situazioni particolarmente difficili o
3) Solai in laterocemento la presenza di eventuali difetti e ano- compromesse, propendere per interventi di
4) Solai prefabbricati malie presenti oltre che possibili altera- ricostruzione (parziale o totale) del solaio.
5) Solai in calcestruzzo armato zioni subite nel tempo;
6) Solai ad arco e volta
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1.2.1 Solai in legno
Sono i solai di concezione pi antica, la cui struttura portante caratterizzata da unorditura principale costituita da travi lignee a sezione
circolare (nelledilizia pi povera) o squadrata (di maggior pregio). Lestradosso delle travi chiuso da un tavolato (o assito), pianelle in cotto
o da un incannucciato su cui poggia un massetto per lallettamento della pavimentazione. Allintradosso dei solai possono essere posizionati
dei controsoffitti (talvolta costituiti da vere e proprie tele) che mascherano la struttura. I solai in legno, costituiti da travi e tavolato, costituirono,
insieme alla volta in mattoni di laterizio, le prime soluzioni utilizzate per la realizzazione dei solai in edifici multipiano; in relazione alla loro note-
vole diffusione, spesso accompagnata da elevato pregio storico, sono i solai oggetto dei maggiori interventi di consolidamento per i quali
esistono confortanti e comprovate soluzioni tecniche di recupero con la tecnica della soletta mista legno-calcestruzzo.
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1.2 Le tipologie di solai italiani
12
1.2.2.2 Solai in acciaio con tavelloni
Di diretta derivazione dai solai con
voltine, ne rappresentano una versione
pi moderna. Il riempimento tra le travi
metalliche effettuato mediante dei
laterizi piani detti tavelle o tavelloni.
Questi solai sono spesso utilizzati per
la ristrutturazione di edifici in muratura.
Singolo tavellone Talvolta le putrelle sono munite di
con cappa in calcestruzzo. connettori per la collaborazione con la
soletta in c.a.
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1.2 Le tipologie di solai italiani
14
1.2.3.3 Solai a travetti prefabbricati e blocchi in laterizio interposti
Sono solai caratterizzati da una struttura completamento del c.a. Le varie tipologie finalizzati al miglioramento delle pre-
portante (i travetti) prefabbricati o fabbri- di solaio si differenziano in buona sostan- stazioni di tenuta ai carichi trovano
cati a pi dopera che non necessitano di za per i differenti travetti prefabbricati che lapplicazione di soluzioni e sistemi
complicate strutture di sostegno in fase di possono essere con fondello in laterizio industrializzati (anche grazie a una pi
esecuzione. Sono pertanto di realizzazione parzialmente gettato e traliccio, con travetto adeguata geometria del solaio e a una mag-
pi rapida rispetto ai solai gettati in opera. intralicciato in c.a. o con travetto precom- giore conoscenza storica delle prestazioni
Si realizzano mediante posizionamento tra presso. Realizzati prevalentemente tra originarie).
gli appoggi dei travetti prefabbricati, suc- gli anni 40 e gli anni 60, gli eventuali
cessiva collocazione dei laterizi e getto di interventi di consolidamento e rinforzo
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1.2 Le tipologie di solai italiani
un sistema costruttivo piuttosto recente che trova impiego in diversi ambiti in edilizia civile, residenziale, commerciale e industriale:
sono generalmente contraddistinti da buona qualit costruttiva, ridotti tempi di messa in opera e facilit esecutiva. Negli anni 70 si
sono diffuse, pi a livello locale, produzioni di tipo artigianale per le quali pu risultare difficile conoscerne le prestazioni statiche.
Appartengono a tre tipologie: 1) Solai alveolari; 2) Solai a pannelli prefabbricati; 3) Solai con lastre in c.a. gettati in opera.
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1.2.4.3 Solai con lastre in c.a. gettati
in opera (altrimenti dette predalles)
e blocchi di alleggerimento
Sono solai caratterizzati da lastre in c.a.
prefabbricate (precompresse o non) spes-
se in genere almeno 4 cm e larghe 1,2 m
che vengono disposte tra gli appoggi del-
la struttura portante. Su di esse vengo-
no poggiati dei blocchi di alleggerimento
(in laterizio o in polistirolo espanso o in
plastica) opportunamente distanziati per
consentire la successiva realizzazione dei
travetti in c.a. (tralicciato o non) mediante
Solaio in lastre e il getto di completamento. Sono solai di
blocchi in laterizio. rapida esecuzione.
Realizzati a partire dagli anni 70, non
frequente la necessit ad interventi
di consolidamento e rinforzo proprio per
lintrinseca natura costruttiva e prestazio-
nale oltre che per limpiego di materiali
dotati di buone caratteristiche meccaniche.
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1.2 Le tipologie di solai italiani
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1.3 Gli obiettivi della riqualicazione edilizia
Dallanalisi del patrimonio edilizio italiano termini di necessit di consolidamento un nuovo assito debitamente interconnesso
emerge con assoluta evidenza lopportunit statico per una struttura pi efficiente ed al solaio ligneo esistente, nei prossimi ca-
di collocare al centro dellattenzione la ri- in grado di supportare al meglio le nuove pitoli verr diffusamente descritta ed ana-
qualificazione degli immobili esistenti, esigenze. lizzata la soluzione tecnica della soletta
con lobiettivo di innalzarne le perfor- mista o soletta collaborante realizzata
mances tecnologiche portandoli a stan- Il consolidamento del solai esistenti fa ma- con sistemi di interconnessione mecca-
dard tecnici e qualitativi pari al nuovo. turare nel tecnico progettista e nel costrut- nici industrializzati.
tore tutti quei processi di conoscenza dello In questo contesto costruttivo si inseriscono
Ristrutturare per molti versi pi im- stato di fatto, di progetto e di intervento le soluzioni CentroStorico che, grazie alla
pegnativo che progettare e costruire il atti a far recuperare ad un edificio le sue novit di Connettore CentroStorico, sono
nuovo, per la complessit delle questioni caratteristiche strutturali perse a causa in grado di offrire sistemi sicuri e certifi-
in gioco (rispetto degli aspetti normativi dellet, del degrado, di unazione sismica cati nelle prestazioni per il rinforzo statico
e dei vincoli esistenti, miglioramento del o di altre azioni. di solai in legno, acciaio e calcestruzzo.
benessere di vita, sostenibilit dellinter- In questo contesto si inseriscono gli inter-
vento nella sua globalit). venti sulle partizioni orizzontali esistenti, Il perfetto complemento al sistema di con-
i solai, fondamentali per lefficace solidamento dei solai sono i calcestruzzi
La base di partenza di ogni edificio la recupero di interi edifici o di loro por- leggeri strutturali in argilla espansa
struttura: da qui inizia la progettazione, da zioni. Leca, necessari per la formazione della
questa comincia a crescere e svilupparsi la nuova soletta collaborante. I benefici del
costruzione. E proprio da qui che prende av- Tra le diverse soluzioni per il consolidamen- consolidamento leggero sono fon-
vio il cammino verso la giusta ristruttura- to e recupero dei solai esistenti, quali ad damentali, sia per il miglioramento del
zione, dallanalisi dello stato di fatto dei solai esempio lapplicazione di fibre di carbonio comportamento statico del divisorio oriz-
esistenti e dalle esigenze che emergono in allintradosso dei solai o la realizzazione di zontale che di quello sismico.
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2
PERCH
CONSOLIDARE
21
2. Perch consolidare
Le ragioni alla base del consolidamento e rinforzo di un solaio esistente sono di diversa natura, come vedremo nei paragrafi seguenti:
importante ricordare come gli interventi in progetto dovranno integrarsi pienamente con la tipologia esistente e continuare a sfruttare la
capacit portante del solaio che rimane a tutti gli effetti lelemento orizzontale di sostegno.
In generale si interviene sul solaio esistente in quanto lo si reputa inidoneo a svolgere alcune funzioni: linsufficienza a supportare
carichi maggiori, leccessiva deformabilit essionale, la scarsa o nulla rigidezza nel proprio piano, linefficiente funzione di
incatenamento delle pareti perimetrali.
22
2.2 Aumento della portata del solaio
e cambio di destinazione duso
Gli interventi di ristrutturazione hanno spesso origine da esigenze legate al cambio di destinazione duso dellimmobile, ad esempio
da locali destinati ad abitazione ad uffici con conseguenti maggiori carichi trasferiti al solaio (sia carichi permanenti che variabili).
quindi necessario operare nei termini di rinforzo strutturale del divisorio orizzontale, cos da irrobustire staticamente la struttura
e renderla compatibile con i nuovi carichi richiesti.
+200%
Portata utile 100 kg/m2
Portata utile 90 kg/m2
+10%
Linterconnessione tra trave e nuova soletta consente di aumentare fino al 200% la portata utile del solaio, a parit di deformazione
ammessa, rispetto alla soluzione non interconnessa (esempio calcolato su un solaio in legno con luce 4,5 m, sezione travi 10x18 cm,
interasse travi 60 cm). Limpiego di calcestruzzi leggeri strutturali favorisce un ulteriore incremento della portata utile del solaio e
una riduzione dei carichi permanenti che gravano sulla struttura esistente.
23
2.3 Miglioramento del comportamento essionale del solaio
Solaio eccessivamente deformabile, con evidenti vibrazioni Solaio eccessivamente deformabile, con conseguenti danneggia-
provocate dal calpestio. menti del massetto e della pavimentazione sotto carico.
24
2.4 Recupero del solaio di copertura per sopraelevazione
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26
3
LE SOLUZIONI
TECNICHE
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3.1 La tecnica della soletta mista collaborante
Negli interventi di consolidamento strutturale e miglioramento del comportamento sismico dei solai la soluzione tecnica denominata della sezione
composta o sezione mista risulta essere molto efficiente e di facile impiego: il sistema si basa sulla formazione di una nuova soletta in
calcestruzzo armato, perfettamente interconnessa con il solaio esistente grazie allimpiego di specifici connettori (sia di tipo meccanico
che chimico a seconda delle tipologie di solai e dei vincoli esistenti), in grado di aumentare la resistenza e rigidezza del solaio esistente
incrementandone anche la portanza. Il sistema largamente utilizzato da decenni e ampiamente studiato sia dal punto di vista analitico che
sperimentale. La sezione mista legno-calcestruzzo, calcestruzzo-calcestruzzo, acciaio-calcestruzzo ha anche una maggiore rigidezza flessionale
rispetto alla sola sezione resistente del solaio portante originale e quindi risulta possibile incrementare i carichi portati verticali senza incorrere
in eccessivi effetti deformativi. Inoltre la nuova soletta in calcestruzzo irrigidisce il solaio anche nel suo piano (effetto diaframma rigido), quando
adeguatamente collegata alle murature portanti, consentendo una corretta trasmissione e ripartizione delle azioni sismiche alle pareti.
Diagramma
delle tensioni
CC C
TT T
Piano di CC C
scorrimento
TT T
Il sistema, non assicurando lunione tra solaio e soletta, risulta un accoppiamento in parallelo della parte in calcestruzzo
armato con la struttura esistente e conseguente scorrimento reciproco nel piano orizzontale (la sezione ottenuta non
monolitica). La nuova soletta rappresenta un carico permanente agente sul solaio esistente. C C C
T T T
Il solaio, seppur irrobustito dalla nuova soletta in calcestruzzo, risulta poco rigido e con deformazioni (frecce) potenzialmente
significative. C C CC CC
T T T
Struttura interconnessa rigidamente (monolitica). TT T
Diagramma
delle tensioni
C C C
T T T
Il sistema crea una vera e propria struttura mista con uneffettiva continuit strutturale. Il connettore ha la funzione di cucire
assieme solaio esistente e calcestruzzo impedendone lo scorrimento reciproco e assicurando un considerevole aumento
della rigidezza e della resistenza della struttura. Il diagramma delle tensioni evidenzia come le prestazioni dei materiali risultino
ottimizzate: il calcestruzzo tutto compresso, la trave in legno interamente tesa. Il connettore lavora a taglio, moltiplicando il
contributo statico dei due elementi, soletta in c.a. e solaio esistente.
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3.2 Esempio di calcolo: verica statica di una sezione
composta con e senza interconnessione
Sezione trasversale - stratigrafia. Sezione longitudinale - schema di vincolo. Vista planimetrica -
orditura del solaio.
IPOTESI DI CALCOLO
Caratteristiche dei materiali
Legno tipo Abete S1 di provenienza nazionale (10 x H 20 cm);
Assito spessore 2,3 cm in legno tipo abete;
Calcestruzzo CentroStorico (1500 kg/m3 spessore 5 cm);
Massetto CentroStorico (1250 kg/m3 spessore 8 cm);
Pavimento tipo gres (2000 kg/m3 spessore 2 cm).
Definizione dei carichi agenti
G1 = soletta + assito + trave = 1,16 kN/m2;
G2 = pavimento + massetto + tramezzature interne = 2,2 kN/m2
Q = carichi di esercizio cat. A (civile abitazione) = 2 kN/m2
Valori di deformazione limite
f (t = 0) = 9 mm [L/500]
f (t = infinito) = 13 mm [L/350] Calcolo condotto nellipotesi di solaio puntellato
VERIFICHE SISTEMI
1) Struttura non interconnessa
Verifiche a tempo zero Verifiche a tempo infinito
Freccia calcolata f (t = 0) = 14,6 mm >> 9 mm Freccia calcolata f (t = infinito) = 25,8 mm >> 12,9 mm
Rigidezza flessionale EJtotale = EJtrave + EJassito + EJsoletta 9,7 x 1011 Nmm2 Rigidezza flessionale EJtotale= EJtrave + EJassito + EJsoletta 5,5 x 1011 Nmm2
2) Struttura interconnessa
Verifiche a tempo zero Verifiche a tempo infinito
Freccia calcolata f (t = 0) = 5,5 mm < 9 mm Freccia calcolata f (t = infinito) = 8,2 mm < 12,9 mm
Rigidezza flessionale EJtotale = EJefficace 2,6 x 1012 Nmm2 Rigidezza flessionale EJtotale = EJefficace 1,7 x 1012 Nmm2
Passo CCS costante 14 cm Passo CCS costante 14 cm
CONFRONTO SISTEMI
Lanalisi delle prestazioni dei due sistemi conduce alle seguenti conclusioni:
la struttura interconnessa consente una riduzione della deformazione statica, freccia del solaio, di ca. il 70% rispetto
a quella della struttura non interconnessa;
la struttura interconnessa presenta una rigidezza essionale ben superiore a quella della struttura non interconnessa, nellordine di
circa 3 volte.
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3.3 Il vantaggio del consolidamento leggero
Calcestruzzi Leggeri Strutturali per il consolidamento e il rinforzo dei solai, disponibili in diverse tipologie di resistenza e densit.
Premiscelati in sacco e pronti alluso, sono certificati nelle prestazioni e conformi alle Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M.
14/01/08) e relative Istruzioni (Circolare 02/02/09).
30
3.4 Le indagini conoscitive preliminari
importante ricordare come gli interventi diagnostiche non distruttive applicate in Trattandosi di specifici interventi di conso-
sui solai esistenti presuppongono la cono- situ con particolare riferimento alle parti lidamento strutturale in opere pi complete
scenza quanto pi completa e dettaglia- non visibili o inaccessibili della struttura; di ristrutturazione, necessario trovare la
ta dello stato di fatto; risulta fondamen- 3. elaborazione dei risultati, attraverso la migliore soluzione per risolvere la presen-
tale applicare alle strutture unindagine predisposizione di una relazione tecnica za degli impianti elettrici e idrici analiz-
diagnostica, cos da fornire le maggiori comprendente la tipologia di solaio, la zando i vincoli esistenti.
informazioni utili sulla statica del solaio ed sua stratigrafia costruttiva, la stima delle Va quindi evitato linglobamento degli im-
eliminare una serie di fattori di incer- prestazioni meccaniche degli elementi pianti nella nuova soletta di calcestruz-
tezza che potrebbero disattendere le fina- costitutivi la struttura e dello stato ed zo, cos da escludere riduzioni di sezione
lit del consolidamento. efficienza dei collegamenti. reagente; si suggerisce di posizionarli nel-
le murature perimetrali e/o inglobarli nella
Su ogni elemento strutturale quindi Dallanalisi delle indagini svolte sulla strut- caldana del solaio preesistente (per struttu-
opportuno prevedere: tura si potr quindi valutare la migliore re in laterocemento).
1. unispezione visiva, al fine di valutare operazione di consolidamento e rinforzo
la presenza di eventuali difetti e anoma- da attuare o, nel caso di situazioni partico- Il calcolo strutturale andr eseguito da
lie presenti oltre che possibili alterazioni larmente difficili o compromesse, propen- un tecnico abilitato e asseverato dalla
subite nel tempo; dere per interventi di ricostruzione (parziale Direzione dei Lavori in presenza di even-
2. analisi strumentale, mediante tecniche o totale) del solaio. tuali varianti.
31
3.5 Linterconnessione meccanica
32
Laterlite ha sviluppato un connettore di tipo specifiche viti (per solaio in legno, acciaio elemento certificato nelle prestazioni
puntiforme industrializzato, denominato e laterocemento). Le soluzioni tecniche che meccaniche.
Connettore CentroStorico, costituito saranno oggetto di specifica trattazione Per gli opportuni approfondimenti di
da un elemento prismatico metallico e approfondimento tecnico e di calcolo prodotto e le modalit di messa in opera,
fissato alla struttura esistente con tre impiegano il Connettore CentroStorico, si rimanda la lettura del cap. 5.
Connettore CentroStorico
mm
0
15
43
mm 43 43
mm mm
60 mm
40 mm
40 mm
40 mm
17 mm
37 37 mm 37 mm
mm
m
m 65 m 65 m
m 65
m
Connettore per solai in legno. Connettore per solai in acciaio. Connettore per solai in calcestruzzo.
Connettore CentroStorico per il consolidamento e il rinforzo statico dei solai in legno, acciaio e calcestruzzo.
Certificato nelle prestazioni e facile nella posa, assicura lelevata aderenza al solaio ed unefficace assorbimento degli sforzi di taglio.
I sistemi di interconnessione di tipo integrazione con la nuova soletta di per assicurare la prestazione finale del
industrializzato, in particolare quelli calcestruzzo. sistema calcolato.
certificati come Connettore CentroStorico,
garantiscono sicurezza e affidabilit Altro aspetto di primaria importanza Elemento di incertezza dei sistemi non
allintero sistema consolidato perch le risulta la facilit e semplicit di posa industrializzati, che pu anche inficiare la
prestazioni meccaniche dellinterconnes- dei sistemi industrializzati, fondamentali prestazione finale, ad esempio la buona
sione sono testate in laboratorio. per evitare rischi connessi ad errori nella tenuta della saldatura (per solai in acciaio),
corretta posa in opera del sistema. infatti la perfetta formazione/pulizia/resinatura
In particolare i sistemi pi evoluti sono sufficiente fissare il connettore allelemento del foro nella trave (inserimento della barra
certificati su diverse tipologie di solai e il portante attraverso lapposita vite, studiata piegata nei solai in legno) e il rifollamento
comportamento assicurato dalla perfetta specificatamente per la tipolgia di solaio, del piolo.
33
3.6 Linterconnessione chimica
Il sistema di consolidamento dei solai con la soluzione dellinterconnessione chimica si basa sullo stesso principio tecnico della
connessione meccanica, ovvero rendere collaborante la nuova soletta in calcestruzzo armato con il solaio esistente aumentando
linerzia dellintera struttura orizzontale.
Il contributo fondamentale offerto dal con- Lobiettivo finale quello di conseguire alle sollecitazioni taglianti trasmesse
nettore chimico quello di ottima e robusta ununica inerzia della struttura, maggiore dalla nuova soletta in cls alla struttura
adesione tra i due elementi (solaio esistente della somma delle due singole (nuova solet- esistente, assicurando una perfetta conti-
e nuova soletta in c.a.) trasferendo, grazie a ta e solaio esistente). nuit di tenuta meccanica tra il solaio esi-
unelevata resistenza di adesione e al taglio, stente e la nuova soletta in calcestruzzo.
le sollecitazioni taglianti della nuova soletta La connessione chimica deve possedere Per approfondimenti tecnici di calcolo sulla
in calcestruzzo armato al solaio esistente. una resistenza di adesione almeno pari soluzione, si rimanda alla lettura del Cap. 4.
Nuova soletta
in calcestruzzo armato.
Connettore CentroStorico
Chimico.
Caldana in calcestruzzo
esistente.
La connessione chimica applicabile su non invasiva, risulta particolarmente del supporto in calcestruzzo esistente
solai in laterocemento e calcestruzzo, indicata in presenza di vincoli operativi di (in termini di resistenza, compattezza,
con esclusione dei solai lignei e metallici seguito trattati. consistenza) al fine di decretarne il corretto
ove preferita la connessione meccani- Lapplicazione risulta facile e veloce, tutta- impiego.
ca; caratterizzandosi come una soluzione via risulta necessaria la puntuale verifica
34
Laterlite ha sviluppato un adesivo speci- il consolidamento e rinforzo statico di solai Per gli opportuni approfondimenti specifici
fico per lincollaggio strutturale, denomi- in laterocemento e calcestruzzo. di prodotto e le modalit di messa in opera,
nato Connettore CentroStorico Chimico, Certificato nelle prestazioni meccaniche, si rimanda la lettura del Cap. 5.
costituito da resine epossidiche bicom- il prodotto impiegato nel calcolo delle
ponenti di adeguata fluidit idoneo per soluzioni tecniche di seguito proposte.
35
3.7 Le soluzioni tecniche
3.7.1 Solai in legno
I solai lignei sono frequentemente oggetto di interventi di consolidamento e rinforzo perch storicamente realizzati per sopportare modesti
carichi; sono spesso caratterizzati da elevata deformabilit, non accettabile per le attuali esigenze oltre che per ragioni di sicurezza antisi-
smica. Gli interventi di rinforzo prevedono la formazione di una nuova soletta in calcestruzzo, adeguatamente armata ed interconnessa alle
travi di legno, ottenendo un significativo aumento di resistenza e rigidezza del solaio ligneo esistente.
Il primo connettore va posizionato a una distanza di 35 cm ca. dalla muratura perimetrale; la punta dei connettori deve essere sempre rivolta verso il centro del solaio.
36
Prima della posa dei connettori, bene
prevedere la stesa di un idoneo telo
(tipo Membrana CentroStorico) in
grado di essere impermeabile al passag-
gio dellacqua (cos da evitare il percola-
mento di boiacca cementizia durante la fase
di getto della nuova soletta in calcestruzzo
al piano inferiore) e traspirante al vapore
(anche in presenza di elevata umidit am-
bientale dei locali sottostanti non ci sar
formazione di condensa nel lato inferiore
del solaio in legno).
37
3.7 Le soluzioni tecniche
38
Legno massiccio - Classi di resistenza secondo UNI EN 11035-2:2003. Vecchia classificazione del legname di provenienza italiana.
Querce Pioppo e Altre
Douglasia/ Castagno/
Abete/Nord Abete/Centro Sud Larice/Nord Altre conifere/Italia caducifoglie/ Ontano/ Latifoglie/
Propriet Italia Italia
Italia Italia Italia
S1 S2 S3 S1 S2 S3 S1 S2 S3 S1 S2/S3 S1 S2 S3 S S S S
Flessione (5-percentile),
m,k 29 23 17 32 28 21 42 32 26 40 23 33 26 22 28 42 26 27
MPa
Trazione parallela alla fibratura
t,0,k 17 14 10 19 17 13 25 19 16 24 14 20 16 13 17 25 16 16
(5-percentile), MPa
Trazione perpendicolare
alla fibratura (5-percentile), t,90,k 0,4 0,4 0,4 0,3 0,3 0,3 0,6 0,6 0,6 0,4 0,4 0,5 0,5 0,5 0,5 0,8 0,4 0,5
MPa
Compressione parallela alla
c,0,k 23 20 18 24 22 20 27 24 22 26 20 24 22 20 22 27 22 22
fibratura (5-percentile), MPa
Compressione perpendicolare
c,90,k 2,9 2,9 2,9 2,1 2,1 2,1 4,0 4,0 4,0 2,6 2,6 4,0 4,0 4,0 3,8 5,7 3,2 3,9
alla fibratura (5-percentile), MPa
Taglio (5-percentile), MPa v,k 3,0 2,5 1,9 3,2 2,9 2,3 4,0 3,2 2,7 4,0 3,4 3,3 2,7 2,4 2,0 4,0 2,7 2,0
Modulo di elasticit parallelo
E0,mean 12000 10500 9500 11000 10000 9500 13000 12000 11500 14000 12500 12300 11400 10500 11000 12000 8000 11500
alla fibratura (medio), MPa
Modulo di elasticit parallelo alla
E0,05 8000 7000 6400 7400 6700 6400 8700 8000 7700 9400 8400 8200 7600 7000 8000 10100 6700 8400
fibratura (5-percentile), MPa
Modulo di elasticit
perpendicolare alla fibratura E90,mean 400 350 320 370 330 320 430 400 380 470 420 410 380 350 730 800 530 770
(medio), MPa
Modulo di taglio (medio), MPa Gmean 750 660 590 690 630 590 810 750 720 880 780 770 710 660 950 750 500 720
Massa volumica(5-percentile),
Pk 380 380 380 280 280 280 550 550 550 400 420 530 530 530 465 760 420 515
kg/m3
Massa volumica (media), kg/m3 Pmean 415 415 415 305 305 305 600 600 600 435 455 575 575 575 550 825 460 560
Legno massiccio - Classi di resistenza secondo UNI EN 11035-2:2010 / UNI EN 338. Classificazione e conversione delle classi di resistenza.
39
3.7 Le soluzioni tecniche
Valori di Kmod
Classe di durata del carico
Classe
Materiale Norma Azione Azione Azione Azione Azione
di servizio
permanente lunga durata media durata breve durata istantanea
1 0,60 0,70 0,80 0,90 1,10
Legno Massiccio EN 14081-1 2 0,60 0,70 0,80 0,90 1,10
3 0,50 0,55 0,65 0,70 0,90
1 0,60 0,70 0,80 0,90 1,10
Legno Lamellare
EN 14080 2 0,60 0,70 0,80 0,90 1,10
incollato
3 0,50 0,55 0,65 0,70 0,90
40
3.7.1.4 Le indagini conoscitive
Punto di partenza per gli interventi di consolidamento e rinforzo sono gli esiti delle indagini geognostiche sulla struttura, dalle quali si potr
disporre della geometria e delle caratteristiche meccaniche degli elementi lignei; ad esempio se la struttura portante a semplice o doppia
orditura, se il cassero per il getto della nuova soletta di calcestruzzo costituito dallassito in legno, dalle pianelle o dalle tavelle in laterizio.
41
3.7 Le soluzioni tecniche
Vista planimetrica.
Si consiglia di posizionare i connettori in modo alternato/sfalsato lateralmente rispetto alla mezzeria della trave.
Sezione trasversale.
Connettore CentroStorico Acciaio
pu essere fissato indistintamente
sullala della trave o sullanima
(spessore minimo ala trave 6 mm).
42
Connettore CentroStorico Acciaio sem-
plicee facile da posare, non richiedendo
manodopera specializzata n particolari at-
trezzature di cantiere: sufficiente mettere
a nudo lestradosso delle travi in acciaio,
segnare le distanze a cui vanno posizionati
i connettori, realizzare il preforo (median-
te trapano con punta per acciaio 8 mm,
meglio se rinforzata al cobalto) e avvitare il
Connettore CentroStorico Acciaio con la
specifica vite in dotazione (a mezzo avvi-
tatore dotato di buona coppia, meglio se a
impulsi, con bussola esagonale 13 mm).
Lo spessore della nuova soletta in calce-
struzzo dipende dal solaio e dai carichi
Consolidamento di un solaio
di progetto: la modalit di calcolo verr
in acciaio.
trattata nel Cap. 4.
Allinterno del getto di calcestruzzo andr
sempre posizionata una rete elettrosalda-
ta adeguatamente dimensionata; general-
mente si consiglia una 8 mm con maglia
20 x 20 cm, posizionata a met spessore
della nuova soletta (non necessario legare
la rete ai connettori).
Per i necessari approfondimenti sui prodotti
impiegati e la modalit di messa in opera
dellintero sistema, si rimanda al Cap. 5.
43
3.7 Le soluzioni tecniche
44
45
3.7 Le soluzioni tecniche
Posizionare i connettori con la punta sempre rivolta verso il centro del solaio.
Sezione trasversale.
46
La soluzione tecnica proposta risulta ot- sfondellamenti del laterizio (espulsione perimetrali e pi distanziati in corrispon-
timale per i solai a travetti prefabbri- della lastra inferiore della pignatta). denza della mezzeria della trave.
cati (tipo Bausta), mentre difficilmente Il numero dei connettori da impiegare, uni-
applicabile per solai del tipo Sap o tamente allo spessore della soletta in c.a., Connettore CentroStorico semplice e fa-
Varese a causa della ridotta larghezza determinato da un calcolo (per gli cile da posare, non richiedendo manodope-
dei travetti in calcestruzzo (si consiglia di approfondimenti relativi alla modalit di ra specializzata n particolari attrezzature
valutare limpiego di Connettore Centro- calcolo si rimanda al Cap. 4), ma media- di cantiere: sufficiente mettere a nudo
Storico Chimico). Andr comunque posta mente si possono ipotizzare nel numero lestradosso del solaio, individuare il posi-
la massima attenzione e verifica alle condi- di 5-10 connettori/m2; il loro posiziona- zionamento dei travetti, segnare le distanze
zioni/carenza di armatura sul lato inferiore mento prevede una spaziatura piuttosto a cui vanno posizionati i connettori, realiz-
del travetto ed alla presenza di potenziali ravvicinata in corrispondenza dei muri zare il preforo (mediante trapano con pun-
ta per calcestruzzo 8 mm) e avvitare
il Connettore CentroStorico Calcestruzzo
con la specifica vite in dotazione (a mezzo
avvitatore dotato di buona coppia, meglio se
a impulsi, con bussola esagonale 13 mm).
47
3.7 Le soluzioni tecniche
Al fine del calcolo del sistema di interconnessione con la tecnica della soletta collaborante, di fondamentale importanza conoscere le in-
formazioni relative al travetto di sostegno delle pignatte: nel caso di soluzione con travetti gettati in opera necessario risalire alla presenza
e tipologia dei tondini mentre nella soluzione prefabbricata sono indispensabili le caratteristiche dei travetti.
3.7.3A. Tabelle caratteristiche dei travetti e solai
Blocchi per solai in laterocemento
Interasse i (cm) Larghezza b (cm) Altezza h (cm) Travetto t (cm) Lunghezza l (cm) Quantit per m2 Peso per m2 (kN/m2)
12
40 33 7 10 da 0,90 a 1,30
16
18 25
50 42 20 8 8 da 1,00 a 1,50
24
Solai in laterocemento gettati in opera (condizioni di vincolo: semincastro; interasse dei travetti: i 40 cm)
s
Altezza del Luce Peso proprio Peso portato + carico di Momento nel travet-
solaio (cm) l x 1,05 (m) (kN/m2) esercizio (kN/m2) to (kg/cm) 155 N/mm2 215 N/mm2
Armatura As (cm2) Armatura As (cm2)
3,00 31.160 1 8+1 10 1,29 28 1,01
4,00
4,00 37.040 2 10 1,57 28 1,01
3,00 39.440 2 10 1,57 28 1,01
16 + 4 4,50 2,30
4,00 46.880 1 10+1 12 1,92 1 8+1 10 1,29
3,00 48.690 1 10+1 12 1,92 1 8+1 10 1,29
5,00
4,00 57.880 2 12 2,26 2 10 1,57
3,00 40.180 1 8+1 10 1,29 28 1,01
4,50
4,00 47.630 2 10 1,57 1 8+1 10 1,29
3,00 49.610 2 10 1,57 1 8+1 10 1,29
18 + 4 5,00 2,40
4,00 58.800 1 10+1 12 1,92 2 10 1,57
3,00 60.030 1 10+1 12 1,92 2 10 1,57
5,50
4,00 71.150 1 10+1 14 2,33 1 10+1 12 1,92
Solai monotrave con travetti prefabbricati precompressi. Monotrave 9 x 12 R.D.B. P.R 38 M 9/50 (interasse: i = 50 cm)
Caratteristiche costruttive Momenti positivi e tagli prestazioni di servizio riferite alla striscia
di solaio larga 1 metro
Altezza Conglom. per getto Per solaio in opera Momenti (kNm) Tagli
Litri kN Armatura
h (cm) kN
m2 m2 1 2 4 5 6
0 16 1,30 3,33 4,72 6,49 8,32 9,02 13,81
+3 46 2,05 5,14 7,30 10,03 12,85 16,36 17,95
12
+4 56 2,30 5,71 8,11 11,15 14,29 18,19 19,34
+5 66 7,55 6,31 8,33 12,32 15,79 20,10 20,72
+0 33 1,75 5,78 8,21 11,28 14,46 15,87 20,03
+3 63 2,50 7,70 10,48 15,47 19,43 25,26 24,17
16,5
+4 73 2,75 8,20 11,14 16,46 20,67 27,23 25,55
+5 83 3,00 8,70 11,81 17,46 21,91 29,20 26,93
48
3.7.3A.3 Tabelle dei materiali
Peso dei tondini (kg/ml) per 3 mm 30 mm e area della sezione (in cm2) per numero di tondini da 1 a 10
Numero dei tondi e corrispondente sezione (cm2)
(mm) Peso (kg/mm)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
3 0,056 0,07 0,14 0,21 0,28 0,35 0,42 0,49 0,56 0,63 0,71
4 0,099 0,13 0,25 0,38 0,50 0,63 0,75 0,88 1,00 1,13 1,26
5 0,154 0,20 0,39 0,59 0,79 0,98 1,18 1,37 1,57 1,77 1,96
6 0,222 0,28 0,57 0,85 1,13 1,41 1,70 1,98 2,26 2,54 2,83
7 0,302 0,38 0,77 1,16 1,54 1,92 2,31 2,69 3,08 3,46 3,85
8 0,395 0,50 1,01 1,51 2,01 2,51 3,02 3,52 4,02 4,52 5,03
9 0,499 0,64 1,27 1,91 2,54 3,18 3,82 4,45 5,09 5,73 6,36
10 0,617 0,79 1,57 2,36 3,14 3,93 4,71 5,50 6,28 7,07 7,85
11 0,746 0,95 1,90 2,85 3,80 4,75 5,70 6,65 7,60 8,55 9,50
12 0,888 1,13 2,26 3,39 4,52 5,66 6,79 7,91 9,05 10,18 11,31
13 1,042 1,33 2,65 3,98 5,31 6,04 7,96 9,29 10,62 11,95 13,27
14 1,208 1,54 3,08 4,62 6,16 7,70 9,24 10,78 12,32 13,85 25,39
15 1,387 1,77 3,53 5,30 7,07 8,84 10,60 12,37 14,14 15,90 17,67
16 1,578 2,01 4,02 6,03 8,04 10,05 12,06 14,07 16,08 18,10 20,11
17 1,782 2,27 4,54 6,81 9,08 11,35 13,62 15,89 18,16 20,43 22,70
18 1,998 2,54 5,09 7,63 10,18 12,72 15,27 17,81 20,36 22,90 25,45
19 2,226 2,84 5,67 8,51 11,34 14,18 17,01 19,85 22,68 25,52 28,35
20 2,466 3,14 6,28 9,42 12,57 15,71 18,85 21,99 25,13 28,27 31,42
21 2,719 3,46 6,93 10,39 13,85 17,32 20,78 24,25 27,71 31,17 34,64
22 2,984 3,80 7,60 11,40 15,21 19,01 22,81 26,61 30,41 34,21 38,01
23 3,262 4,15 8,31 12,46 16,62 20,77 24,93 29,08 33,24 37,39 41,55
24 3,551 4,52 9,05 13,57 18,10 22,63 27,14 31,67 36,19 40,72 45,24
25 3,853 4,91 9,82 14,73 19,63 24,54 29,45 34,46 39,27 44,18 49,09
26 4,168 5,31 10,62 15,93 21,24 26,55 31,86 37,17 42,47 47,78 53,09
27 4,495 5,73 11,45 17,18 22,90 28,63 34,35 40,08 45,80 51,53 57,26
28 4,834 6,16 12,32 18,47 24,63 30,79 36,95 43,10 49,26 55,42 61,58
29 5,185 6,61 13,21 19,82 26,42 33,03 39,63 46,24 52,84 59,45 66,05
30 5,549 7,07 14,14 21,21 28,27 35,54 42,41 49,48 56,55 63,62 70,69
49
3.7 Le soluzioni tecniche
Consolidamento di un
solaio in laterocemento.
Affinch il consolidamento svolga piena- Il consolidamento e il rinforzo del solaio esi- (eventualmente applicare Primer Centro-
mente la sua funzione, indispensabile ve- stente avviene attraverso la connessione Storico di Laterlite per un consolidamento
rificare attentamente lo stato del solaio chimica della nuova soletta in calcestruz- superficiale).
e in particolare: zo armato al supporto esistente, median- Allinterno del getto di calcestruzzo andr
la cappa collaborante, se presente, deve te la stesa di Connettore CentroStorico sempre posizionata una rete elettrosalda-
essere in grado di sostenere le resistenze Chimico sullintera superficie del solaio; in ta adeguatamente dimensionata; general-
di taglio trasmesse dal sistema connetto- questo modo si aumenta la superficie resi- mente si consiglia una 8 mm con maglia
re chimico-nuova soletta in calcestruzzo. stente di connessione, rispetto a quella rela- 20 x 20 cm, posizionata a met spessore
Pu risultare utile consolidare il supporto tiva al solo travetto in calcestruzzo, riducendo della nuova soletta.
cementizio esistente con una specifica re- gli sforzi di taglio tra nuova soletta e solaio esi- La soluzione tecnica di consolidamento e rin-
sina epossidica, tipo Primer CentroStorico stente sfruttando una superficie collaborante forzo dei solai va analizzata e progettata con
di Laterlite, cos da migliorarne le presta- complessiva molto maggiore e quindi realiz- cura, al fine di determinare lo spessore e ca-
zioni meccaniche di resistenza e coesione; zando una connessione pi efficiente. ratteristiche della nuova soletta interconnessa
il travetto, laddove assente la cappa col- Su solai in calcestruzzo, lapplicazione del chimicamente a quella esistente; la struttura
laborante, deve possedere una superficie sistema di consolidamento chimico risulta dellAssistenza Tecnica Laterlite (tel. 02
complessiva ed una resistenza adeguati di facile adattabilit, previa verifica delle 48011962 - infoleca@leca.it) pu fornire un
per resistere agli sforzi taglianti generati idonee condizioni della superficie di inter- valido contributo alla redazione della relazione
dal sistema di interconnessione. faccia della nuova soletta in calcestruzzo di calcolo per la verifica della soluzione.
50
3.7.3.1 Il fenomeno dello sfondellamento pignatte
I solai laterocementizi costruiti tra gli anni Altro problema abbastanza frequente per In queste condizioni l'armatura risulta fa-
40 e gli anni 70 sono spesso colpiti dal questa categoria di solai l'ossidazione cilmente aggredibile dall'ossigeno dell'aria;
fenomeno dello sfondellamento o scar- delle armature di acciaio resistenti, per come conseguenza, le forti tensioni create
tellamento, ovvero il distacco delle cartelle diversi motivi: dall'ossido di ferro in formazione, dovute al
di intradosso (fondelli) delle pignatte con la 1. qualit dei materiali non sempre adegua- suo sensibile aumento di volume, determi-
conseguente caduta di laterizio e intonaco. ta, ad esempio per il calcestruzzo resi- nano le condizioni perch "salti" il coprifer-
stenza e consistenza; ro di calcestruzzo. Nei solai gettati in opera
Le cause sono molteplici, principalmente 2. scadente messa in opera dei materiali, a causa della stretta unione formatasi tra
legate a errori di progettazione o di esecu- acciaio e calcestruzzo, nelle strutture l'intradosso del travetto di nervatura e l'in-
zione. Tra le pi frequenti si segnalano: "gettate" in opera; tradosso del blocco di laterizio (per la pre-
errato disegno delle pignatte; 3. tassi di lavoro molto alti nell'acciaio teso, senza della continuit formata dalle alette
difetti di progettazione strutturale; con conseguente creazione di stati di fes- del blocco stesso o dall'intonaco), tale stato
cattivo riempimento di calcestruzzo surazione nel calcestruzzo; tensionale si trasferisce anche all'elemen-
dei travetti. to di laterizio con conseguente rischio di
distacco della parte inferiore.
51
3.8 Il sostegno del solaio
Prima del getto della nuova soletta in cal- il basso (per effetto del peso del calce- una freccia istantanea e permanente.
cestruzzo pu essere necessario prevedere struzzo in fase di getto).
il sostegno del solaio esistente; in tal modo In questo modo si evita che la struttura possibile intervenire dal basso con pun-
si fornisce un appoggio intermedio alla esistente possa essere caricata dal peso telli verticali o dallalto con la sospensio-
struttura tale da ridurre la sollecitazione proprio del nuovo getto di calcestruzzo, ne del solaio, qualora lambiente sotto-
ettente impedendo la traslazione verso la cui azione provoca la formazione di stante non sia accessibile o in servizio.
52
3.9 La connessione muri-soletta
Il collegamento tra pareti in muratura e solaio rappresenta il primario intervento di rinforzo antisismico per gli edifici esistenti.
I solai sono spesso parte di edifici costruiti senza alcuna attenzione n progettazione antisismica: i travetti costituenti il solaio spesso sono
semplicemente appoggiati nelle loro sedi, realizzando un collegamento che funziona solo per attrito.
Durante levento sismico, per contem- la struttura non reagisce pi complessi- (nel caso di strutture in muratura); le pareti
poranea spinta orizzontale e verticale, vamente e si possono innescare effetti rimangono collegate in verticale e posso-
le travi possono sfilarsi dalle pareti di cedimenti progressivi quindi di collas- no sviluppare la loro resistenza allazione
per perdita di efficacia dellattrito. si parziali o totali delledificio. sismica: questo effetto di collegamento
La spinta orizzontale pu causare rotazioni Lobiettivo prioritario dunque quello di realizzato dalla connessione muro-sola-
fuori dal piano delle pareti, non essendo collegare le strutture orizzontali con io/soletta che diventa quindi un elemento
le stesse vincolate se non dallammorsa- quelle verticali, ottenendo un significativo di particolare implicazione statica.
mento reciproco, quando viene a mancare incremento di resistenza dato dal com-
leffetto dei solai superiore e inferiore: portamento scatolare dellintero edificio
Le pareti sono scollegate con il solaio, con conseguente forte Le pareti sono collegate con il solaio, assicurando il comporta-
rischio di crollo sotto lazione sismica. mento scatolare alledificio. Le pareti poste in direzione paralle-
la allazione sismica svolgono una funzione resistente, mentre
quelle trasversali sono trattenute dai solai evitandone il rischio
di crollo.
Il collegamento delle pareti al solaio importante per la con-
tinuit strutturale (comportamento scatolare), mentre il fun-
zionamento a diaframma efficace per la rigidezza nel piano
(ridistribuzione delle forze nel piano).
Di seguito si riportano alcuni dettagli costruttivi, utili a comprendere come realizzare il collegamento tra nuova soletta in calcestruzzo
e pareti perimetrali.
Nei casi in cui il solaio esistente non sia sufficientemente ammorsato nelle pareti perimetrali, si suggerisce linserimento di catene
passanti in grado di aumentare leffetto scatolare dellinvolucro in aggiunta ai ferri trasversali di cucitura perimetrale.
utile ricordare che lammorsamento alle pareti perimetrali andr eseguito impiegando barre di idoneo diametro ( 12-16 a seconda delle
strutture e dei vincoli presenti) fissate con adeguata resina epossidica. La lunghezza di inghisaggio suggerita dalla normativa di riferimento
e supportata dallesperienza pari a ca. 40 diametri; linserimento delle barre da preferire in posizione intermedia tra le travi.
53
6
7 8 9
5
3.9 La connessione muri-soletta
Particolare 1
1 2
Alcune particolari
3 di4 collegamento
5 6 7 8solaio-parete
9
Particolare 1
1 2 3 4 5 6 7 8 9
10
Legenda:
1 - Barra filettata 16/50" L=25 cm in foro resinato 20; 6 - rete elettrosaldata 6/15 x 15;
2 - cordolo in acciaio S235 profilo a L 100 x 50 x 8; 7 - materassino acustico tipo Calpestop;
3 - nuova trave in legno; 10 8 - massetto tipo Lecamix;
4 - tavolato in legno s=3,5 cm; 9 - pavimento s=2 cm;
5 - soletta in calcestruzzo strutturale leggero Leca; 10 - Connettore CentroStorico Legno.
Legenda:
1 - Barra filettata 16/50" L=25 cm in foro resinato 20; 6 - rete elettrosaldata 6/15 x 15;
2 - cordolo in acciaio S235 profilo a L 100 x 50 x 8; 7 - materassino acustico tipo Calpestop;
3 - nuova trave in legno; 8 - massetto tipo Lecamix;
4 - tavolato in legno s=3,5 cm; 9 - pavimento s=2 cm;
5 - soletta in calcestruzzo strutturale leggero Leca; 10 - Connettore CentroStorico Legno.
Particolare 2
1 3 4 5 6 7
2
Particolare 2
1 3 4 5 6 7
2
Legenda:
1 - Connettori CentroStorico; 5 - profilo esistente IPE 160;
2 - voltina in foglio; 6 - 1 12/60 ad ancoraggio chimico L=100
3 - soletta collaborante in calcestruzzo strutturale leggero Leca; in foro resinato 20;
4 - rete elettrosaldata 6/15 x 15; 7 - cordolo in acciaio s235 profilo a L 100 x 50 x 8.
Legenda:
1 - Connettori CentroStorico; 5 - profilo esistente IPE 160;
2 - voltina in foglio; 6 - 1 12/60 ad ancoraggio chimico L=100
3 - soletta collaborante in calcestruzzo strutturale leggero Leca; in foro resinato 20;
Particolare 3
4 - rete elettrosaldata 6/15 x 15; 7 - cordolo in acciaio s235 profilo a L 100 x 50 x 8.
1 4
2 3 Legenda:
1 - Cordolo in acciaio S235 profilo a L 100 x 50 x 8;
2 - 1 14/50 ad ancoraggio chimico L=100;
3 - rete 6/15 x 15;
4 - cappa in calcestruzzo strutturale leggero Leca;
5 - rifianco tipo Lecacem;
6 - 1 10/50 ad ancoraggio chimico L=100;
7 - rete in GFRP tipo fibrenet 5 x 5;
8 - cappa in calcestruzzo strutturale leggero Leca;
9 - volta di mattoni in foglio s=4 cm.
6
7 8 9
5
Particolare 1
54
1 2 3 4 5 6 7 8 9
Particolare collegamento alla muratura, solaio a doppia orditura
Ammorsamenti alla muratura realizzati
SEZIONE A-A con 1 16 l=150 cm ogni 150 cm
PARTICOLARE PIANTA piegato a coda di rondine
soletta in calcestruzzo strutturale leggero Leca
OPPURE IN ALTERNATIVA
49
rete elettrosaldata 6 20x20" 18
40
armato con 414 e staffe 6/20"
29
29
28 28 1 16 l=90 cm ogni 50 cm
connettore CentroStorico Legno Muratura in pietrame s=40 cm infilato in foro 30 sigillato con
B
1 16 ogni 150 cm Ltot=150 cm 1 16 ogni 50 cm Ltot=90 cm
collegamento alla muratura con 116 l=90 malta cementizia fluida
ogni 50 cm in foro 30 sigillato con malta cementizia fluida
cordolo di collegamento armato
con 4 14 e staffe 6/20"
8 35
40
30
35
telo traspirante
pianelle in cotto
24 24 Orditura secondaria in
orditura secondaria in abete abete rosso II cat. sez. cm 8x8
B
rosso II cat. sez. cm 8x8
interasse cm 35
125
tavoletta di contenimento getto
SEZIONE B-B
A A
collegamento alla muratura con 116 l=90 Pianelle in cotto
ogni 50 cm in foro 30 sigillato con malta cementizia fluida
cordolo di collegamento armato
con 4 14 e staffe 6/20"
8 35
40
250
35 8
telo traspirante
pianelle in cotto Telo traspirante
40
1 16 l=90 cm ogni 50 cm
collegamento alla muratura con 116 l=90 Muratura in pietrame s=40 cm infilato in foro 30 sigillato con
B
1 16 ogni 50 cm Ltot=90 cm
ogni 50 cm in foro 30 sigillato con malta cementizia fluida
malta cementizia fluida
5
3
40
30
30
telo traspirante
24 24
orditura in larice II cat.
B
125
Collegamento alla muratura con
1 16 l=90 cm ogni 50 cm
infilato in foro 30 sigillato con
malta cementizia fluida
SEZIONE B-B
A A
soletta in calcestruzzo
35 Telo traspirante
30
elemento di appoggio in
quercia 25x50x5
Per il download completo e gratuito dei particolari di collegamento alla muratura e sezioni tipo di consolidamento
in formato dwg per AutoCAD, visitare il visto www.CentroStorico.eu
55
56
4
LA PROGETTAZIONE
E IL CALCOLO
57
4.1 La valutazione della sicurezza nelle costruzioni esistenti
Gli interventi di consolidamento strutturale dei solai esistenti andranno progettati in accordo alle indicazioni contenute nelle Norme Tecniche
per le Costruzioni di cui al D.M. 14/01/2008 (nel seguito pi brevemente indicate come N.T.C. 2008) e le rispettive Istruzioni contenute nella
Circolare n 617 del 02/02/2009 .
Nel caso di interventi su solai e orizzonta- vento, la struttura completamente realizzata Aspetto di estrema importanza legato alla
menti esistenti bisogna primariamente di- (8.1 N.T.C. 2008). In ogni caso andr previsto valutazione della sicurezza in costruzioni
stinguere le tipologie e le finalit di intervento limpiego di metodi di analisi e di verifica di- esistenti rappresentato dalla progetta-
(ad es. per sicurezza strutturale, per ripara- pendenti dalla completezza e dallaffidabilit zione degli interventi che potranno essere
zione di elementi isolati, etc.) e capire come dellinformazione disponibile oltre che luso, eseguiti con riferimento ai soli SLU (stati
perseguire la valutazione della sicurezza nel nelle verifiche di sicurezza, di adeguati fat- limite ultimi); nel caso si effettui la verifica
caso di costruzioni esistenti. tori di confidenza; questi ultimi modificano i anche nei confronti degli SLE (stati limite di
Si definisce costruzione esistente quella parametri di capacit in funzione del livello di esercizio) i relativi livelli di prestazione pos-
che abbia, alla data della redazione della valu- conoscenza relativo a geometria, dettagli co- sono essere stabiliti dal Progettista di con-
tazione di sicurezza e/o del progetto di inter- struttivi e materiali (8.1 N.T.C. 2008). certo con il Committente (8.3 N.T.C. 2008).
La valutazione della sicurezza va co- Cambio di destinazione duso e/o dei carichi variabili
munque condotta anche in presenza di:
cambio della destinazione duso della
Da
costruzione o parti di essa;
abitazione
variazione significativa dei carichi va-
a biblioteca.
riabili e/o classe duso della costruzione;
in presenza di interventi non dichia-
ratamente strutturali che possano in
qualche modo interagire, anche solo
in parte, con elementi aventi funzione
strutturale. Interventi interni non strutturali (es. abbattimento tramezzature)
Se le circostanze sopra descritte (unitamente
a quanto riportato nel 8.3 N.T.C. 2008) riguar-
dano porzioni limitate della costruzione, la
valutazione della sicurezza potr essere
limitata agli elementi interessati e a quel-
li con essi interagenti tenendo presente
la loro funzione nel complesso strutturale.
Diminuzione delle rigidezze in direzione longitudinale.
58
Gli interventi di adeguamento e miglioramento devono essere sempre e comunque sottoposti a collaudo statico.
Il modello per la valutazione della sicurezza dovr essere definito e giustificato dal Progettista, caso per caso, attraverso:
la redazione del progetto tramite unadeguata Analisi Storico - Critica;
il rilievo geometrico completo e dettagliato;
la caratterizzazione meccanica dei materiali delledificio esistente, da cui sar possibile definire i diversi livelli di conoscenza dellintervento.
Sopraelevazione
Ampliamento
59
4.1 La valutazione della sicurezza nelle costruzioni esistenti
Esempio: consolidamento del solaio esistente attraverso la rimozione del sottofondo e la formazione di una nuova soletta in calce-
struzzo strutturale interconnessa alla struttura portante con sovrastante nuovo massetto di finitura.
Limpiego di calcestruzzi leggeri, tipo LecaCLS, e massetti leggeri, tipo Lecamix, consentono di ridurre significativamente il peso
proprio complessivo sino al 40% rispetto ad una soluzione tradizionale, a favore di un aumento dei carichi permanenti e accidentali
di esecizio.
Una soluzione leggera favorisce anche la riduzione delle deformazioni, freccia del solaio, e un migliore comportamento antisismico
della struttura.
60
4.1.2 Interventi in solai misti collaboranti
Nella realizzazione di una soletta collabo- non inferiore a 40 mm, essere dotati di Per le strutture tipo lamiere grecate, lal-
rante in solai misti tipo legno-calcestruzzo, unarmatura di ripartizione a maglia in- tezza complessiva del solaio composto non
calcestruzzo-calcestruzzo, acciaio-calce- crociata e va verificata la trasmissione deve essere minore di 80 mm e lo spes-
struzzo utile individuare alcune specifi- delle azioni di taglio fra elementi prefab- sore del calcestruzzo hc al di sopra delle-
che tecniche di progetto: bricati e getto di completamento; stradosso delle nervature della lamiera non
la resistenza di calcolo a compressio- per le travi miste acciaio-calcestruz- deve essere minore di 40 mm. Se la soletta
ne del calcestruzzo, nel caso di elementi zo lo spessore della soletta collaborante realizza con la trave una membratura com-
piani (come solette) gettati in opera e con non deve essere inferiore a 50 mm e lo posta, oppure utilizzata come diaframma
spessori minori di 50 mm, va ridotta a spessore della piattabanda della trave orizzontale, laltezza complessiva non deve
0,80 fcd (4.1.2.1.1.1 N.T.C. 2008); di acciaio cui collegata la soletta non essere minore di 90 mm ed hc non deve
i getti integrativi di strutture prefab- deve essere inferiore a 5 mm (4.3.4.5 essere minore di 50 mm (4.3.6.5.2 N.T.C.
bricate devono avere uno spessore N.T.C. 2008). 2008).
61
4.2 Il progetto del consolidamento
4.2.1 Le prestazioni e le certificazioni del sistema
4.2.1.1 Interconnessione meccanica
I Connettori CentroStorico Legno, Acciaio, Calcestruzzo sono stati sottoposti a una approfondita indagine sperimentale, secondo le normative
prescritte dallEurocodice 5, dallUniversit degli Studi di Trieste dipartimento di Ingegneria sezione di Scienza delle Costruzioni e Strutture.
Disposizione degli strumenti di misura Aspetto del campione allinizio (a sx) ed al termine (a dx) della prova.
sul campione.
62
- k = 350 kg/m3 per i provini di conifera di tavolato di 2 cm di spessore: viti non sia influenzata dalla massa volumi-
classe C24 Kser = Ku = 12.670 N/mm. ca del legno.
Mediando i valori ottenuti si ottiene - Connettore CentroStorico Legno fissa-
il valore caratteristico di rottura per to su travetti in legno con interposi- Legno di latifoglia di classe D18 o
singolo gruppo: zione di tavolato di 4 cm di spessore: superiore.
- Fv,Rk = 15.500 kN (Connettori Centro- Kser = Ku = 9.200 N/mm. Si ritiene che i valori indicati per la conifera
Storico Legno fissato su travetti in legno I valori sopra riportati sono utilizzabili di classe C24 siano utilizzabili anche per le
in assenza di tavolato). nellambito del metodo di calcolo agli stati latifoglie di classe D18 o superiore, in quan-
- Fv,Rk = 14.580 kN (Connettore CentroStorico limite, secondo i dettami dellEurocodice 5 to queste ultime possiedono densit carat-
Legno fissato su travetti in legno con inter- (UNI EN 1995) e validi per Conifere e Piop- teristica k 475 kg/m3; pertanto, in analo-
posizione di tavolato di 2 cm di spessore). po di classe uguale o migliore della C24 gia con la formula (8.40a) dellEurocodice
- Fv,Rk = 11.230 kN (Connettore Centro-Storico (classe provata) e legni lamellari di classe UNI EN 1995-1-1, possibile impiegare i
Legno fissato su travetti in legno con inter- GL24 o superiore. valori della classe C24.
posizione di tavolato di 4 cm di spessore). Il calcestruzzo costitutivo la soletta col- I valori sopra riportati, riferiti alle classi
I valori sopra riportati sono utilizzabili laborante deve essere di classe LC20/22 C16 e D18 o superiore, sono da intendersi
nellambito del metodo di calcolo agli sta- o migliore. dedotti in accordo alla UNI EN 1995 e non
ti limite, secondo i dettami dellEurocodice Il coefficiente di sicurezza per le unioni come valori certificati da prove.
5 (UNI EN 1995) e validi per Conifere e pari a 1,5 (come da indicazioni N.T.C.
Pioppo di classe uguale o migliore della 2008 4.4.6). Disposizione di posa del connettore
C24 (classe provata) e legni lamellari di In virt dei risultati delle prove che dimo-
classe GL24 o superiore. Deduzione valori caratteristici di resi- strano come tutte le caratteristiche signifi-
Il calcestruzzo costitutivo la soletta colla- stenza e di rigidezza per altri tipi di legno cative dipendono dallinterfaccia legno-vite,
borante deve essere di classe LC20/22 o Legno conifera classe C16. i risultati ottenuti sono utilizzabili sia per
migliore. Per analogia con la formula (8.40a) dellEu- il connettore disposto in senso orizzontale
Dalle prove si rileva che la resistenza del- rocodice UNI EN 1995-1-1 si determina la (altezza 4 cm) che in senso verticale (altez-
la connessione risente in maniera margi- resistenza caratteristica da utilizzare per za 6,5 cm).
nale della presenza del tavolato, grazie legno di classe C16 attraverso lespressio-
al fissaggio del connettore con la vite ne Fcor = Fmax (k / ) 0.8 (k = 310 kg/m3
inserita a 45 nel travetto che assicura la densit caratteristica del legno classe C16) Sezione Scienza delle Costruzioni
LABORATORIO UFFICIALE PROVE MATERIALI
DA ASSOGGETTARE
A BOLLO IN CASO
D'USO, AI SENSI DEL Trieste, /2014
Le rigidezze dei connettori Kser e Ku, rispet- Storico Legno fissato su travetti in legno in Committente:
Domanda dd.:
.
xxxxxxxxxxxxx
Campioni di: manufatti in calcestruzzo armato e legno.
tivamente per il calcolo allo SLE ed allo assenza di tavolato). Gli elementi sottoposti a prova sono costituiti da una serie di 9 manufatti dichiarati
finalizzati a determinare la resistenza a taglio di connettori a taglio CCS con vite per legno
fissati su travi legno da testare secondo le modalit previste dalla normativa UNI EN
curve carico - spostamento come rigidezze Storico Legno fissato su travetti in legno
larghezza pari a 13 cm; presente come interfaccia tra il calcestruzzo ed il travetto di legno
un pannellino di truciolare di dimensioni pari alla superficie del calcestruzzo e di spessore
pari a 20 mm. La soletta da caricare dichiarata essere prodotta con calcestruzzo alleggerito
Leca Cls 1400,
secanti fra i livelli di carico 0,1 e 0,4 delle con interposizione di tavolato di 2 cm di
Il committente ha dichiarato inoltre che i connettori colleganti la soletta al travetto di legno
sono stati posizionati in numero di 2 per campione e che, per evitare aderenza superficiale
tra supporto e soletta, stata posata una pellicola sulla superficie di interfaccia.
In allegato si fornisce la documentazione porta dal committente.
resistenze caratteristiche per il Kser e 0,1 e spessore). I campioni sono stati forniti direttamente dal committente le prove.
Le prove sono state eseguite in giorni diversi, secondo quanto indicato nelle singole
Kser = 19.340 N/mm - Ku = 16.990 N/mm. Le rigidezze Kser e Ku sono le medesime Piazzale Europa 1 - 34127 Trieste
P. I.V.A. IT 00211830328 - C.F. 80013890324
Tel. +39 040 558 3582 / 3830
Fax. +39 040 558 3580 http://www.dicar.units.it
63
4.2 Il progetto del consolidamento
64
4.2.1.2 Interconnessione chimica
Il Connettore CentroStorico Chimico stato sottoposto a una accurata indagine sperimentale in collaborazione con il Politecnico di
Milano, Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale.
La sperimentazione in calcestruzzo tipo LecaCLS 1400 perfetta aderenza tra acciaio e calcestruzzo;
Il Connettore CentroStorico Chimico trova il (Rck=25 MPa) avente spessore 5 cm, arma- perfetta aderenza tra getto di prima fase
proprio utilizzo ideale nellambito del con- ta con rete elettrosaldata 8 mm a maglia (travetto) e getto di seconda fase (soletta).
solidamento di solai esistenti in lateroce- 20x20 cm posizionata a met spessore.
mento, grazie ad alcuni specifici vantaggi La collaborazione tra i travetti esistenti e la
rispetto alle soluzioni di tipo meccanico nuova soletta assicurata dal Connettore
tradizionalmente utilizzate: CentroStorico Chimico.
realizzazione di uninterfaccia continua,
senza le concentrazioni tensionali tipiche La verifica in condizioni di utilizzo cor-
delle unioni meccaniche discontinue; rente, in ossequio alle prescrizioni delle
semplificazione del procedimento di posa N.T.C. 2008 per il calcolo alle tensioni
in opera. ammissibili ovvero per le verifiche agli stati
La situazione tipica quella di un solaio in limite di esercizio, pu essere condotta in
calcestruzzo a bassa resistenza (Rck = 15 base alle seguenti ipotesi:
MPa) con travetti a sezione rettangolare sen- comportamento elastico lineare dei ma-
za soletta collaborante. Il consolidamento teriali (acciaio e calcestruzzo); Disposizione degli strumenti di misura
avviene mediante il getto di una soletta fessurazione del calcestruzzo in zona tesa; sul campione.
Le verifiche di calcolo
Verifica del solaio PRIMA del consolidamento In presenza di un carico variabile in li- I valori delle tensioni normali nel cal-
Solaio: laterocemento con travetti 8X16 nea con le prescrizioni delle normative cestruzzo risultano ora compatibili con
cm2 e interasse 50 cm, senza soletta col- vigenti per gli edifici di civile abitazione i limiti di normativa (sia per calcestruzzo
laborante, su luce di calcolo 4 m. Armatu- si riscontrano tensioni di compressioni Rck=15 MPa che per calcestruzzo Rck=25
ra 2 10 e copriferro lordo di 3 cm (non decisamente superiori ai limiti previsti MPa), pur in presenza dellincremento di
sono presenti armature trasversali). dalla normativa. carico dovuto allaggiunta della soletta.
Analisi dei carichi: Si osserva inoltre una riduzione della ten-
Carico totale: 425 kg/m2 Verifica del solaio DOPO il consolidamento sione di trazione nellacciaio darmatura.
(peso proprio del solaio + sottofondo + Consolidamento: nuova soletta in cal- Inoltre, i valori di tensione tangenziale
intonaco 20 kg/m2 + carico variabile). cestruzzo leggero tipo LecaCLS 1400 mobilitati allinterfaccia tra getto esi-
Sollecitazioni massime (schema statico interconnessa con Connettore Centro- stente e soletta integrativa risultano
trave in semplice appoggio) Storico Chimico. compatibili con i valori caratteristici de-
- momento max = 425/2 x 42/8 = 425 kgm Analisi dei carichi sunti dai valori sperimentali.
- taglio massimo = 425/2 x 4/2 = 425 kg Carico totale: 495 kg/m2
Caratteristiche dei materiali: (peso proprio del solaio + sottofondo +
- calcestruzzo: Rck = 15 MPa intonaco 20 kg/m2 + carico variabile).
- tensione normale ammissibile: Sollecitazioni massime (schema statico
sc,amm = 6,00 MPa trave in semplice appoggio)
- tensione tangenziale ammissibile: - momento max = 495/2 x 42/8 = 495 kgm
tc0 = 0,40 MPa - taglio massimo = 495/2 x 4/2 = 495 kg
- tensione ammissibile acciaio (FeB44k): Sforzi nei materiali
ss,amm = 255 MPa - tensione max nel cls: sc,max = 3,15 MPa
Sforzi nei materiali: - tensione max acciaio: ss,max = 184,21 MPa
- tensione max nel cls: sc,max = 15,20 MPa - tensione tangenziale massima
- tensione max acciaio: ss,max = 243,32 MPa (interfaccia): sc,max = 0,36 MPa
- tensione tangenziale massima Download gratuito della certificazione su
(asse neutro): sc,max = 0,48 MPa CentroStorico.eu e Leca.it
65
4.2 Il progetto del consolidamento
4.4.2.1 Tipologia schemi statici Trave semplicemente appoggiata - diagramma del Momento flettente
in ristrutturazione:
Trave con sbalzo (ad es per la presenza di un balcone) - diagramma del M flettente
L 3/4 L/4
L/2 L/2
66
4.4.2.2 Diagramma di taglio
Nel calcolo del consolidamento, necessario conoscere i diagrammi del taglio sollecitante lungo lo schema statico della trave-solaio di
riferimento.
Di seguito si indicano le porzioni, dellintera trave, nelle quali il taglio sollecitante (campitura colore verde) rappresenta quello di dimen-
sionamento.
L/2 L/2
67
4.2 Il progetto del consolidamento
Teoria di calcolo
Le analisi di tipo statico verranno eseguite secondo la teoria di Mhler nella versione proposta nellEurocodice 5 Design of timber
structures (EN 1995-1-1: 2009) Annex B: Mechanically jointed beams.
Le ipotesi di base sono:
Travi semplicemente appoggiate di luce L;
Le singole parti sono monolitiche;
Le singole parti sono collegate tramite mezzi di unione meccanici aventi modulo di scorrimento k;
La spaziatura tra i mezzi di unione costante oppure varia uniformemente secondo la forza di taglio tra smin e smax con smax smin;
Il carico agisce in direzione z.
Si noti che questo metodo di calcolo differente da quello della conservazione delle sezioni piane per la sezione composta; tale ipotesi
resta valida per la sola sezione di legno e la sola sezione di calcestruzzo; di conseguenza esiste un asse neutro per il legno e uno per il
calcestruzzo.
Il calcolo effettuato in base alla rigidezza della rigidezza della connessione. o in prossimit del suo punto di saturazione
della connessione (dipendente dalla quan- Pi la connessione rigida e pi i due che destinato ad essiccare sotto carico,
tit, dal tipo e dalla posa dei connettori) assi neutri si avvicineranno (tendendo i valori di Kdef devono essere aumentati al-
determina lo stato delle sollecitazioni nei a diventare uno solo), pi la connessio- meno di 2.0. Nel EC5 invece i valori di Kdef
materiali incluso tra questi due estremi: ne deformabile e pi gli assi neutri si devono essere aumentati di 1.0.
1) Connessione assente. Le sezioni in le- allontaneranno.
gno e calcestruzzo sono due elementi
non collaboranti due assi neutri; Le altre ipotesi di base sono:
2) Connessione infinitamente rigida (con- Sezione di calcestruzzo considerata
servazione delle sezioni piane). Legno interamente reagente; qualora sia sog-
e calcestruzzo sono collaboranti senza getta a tensioni di trazione necessario
scorrimenti reciproci unico asse neu- disporre unarmatura in grado di assor-
tro con la conseguenza di avere minore bire interamente tali sforzi;
sollecitazione e deformazione sulla trave Elasticit lineare;
in legno, il che porterebbe ad un sottodi- Carico ripartito uniformemente sulla
mensionamento delle travi. luce;
3) Sezione parzialmente connessa Unica fase di calcolo (struttura puntella-
(connessione cedevole). La situa- ta in fase transitoria).
zione calcolata quindi una via di
mezzo tra i primi due estremi, ed Altre variabili da considerare nel calcolo:
pi vicina quindi ad una situazio- Umidit del legno > 20% nelle N.T.C.
ne piuttosto che allaltra in funzione 2008 per il legno massiccio messo in opera
68
La rigidezza efficace a flessione risulta: Le tensioni nominali risultano:
69
4.2 Il progetto del consolidamento
Esempio di calcolo
Caratteristiche Geometriche (luce travi, sezione trave soletta, dimensioni e orditura solaio)
Valori di deformazione limite in condizioni iniziali (tempo t = 0) e a lungo termine (tempo Sollecitazioni di progetto
t = infinito) MED = 9,74 kNm
f (t = 0) = 9 mm [L/500] - f (t = infinito) = 13 mm [L/350] VED = 8,66 kN
Nel calcolo che stato condotto si assunto un coefficiente di viscosit del calcestruzzo F = 3
Verifiche di sicurezza
Le verifiche vengono effettuate calcolando dapprima la rigidezza equivalente della sezione composta sia in condizioni ultime (SLU) che in
condizioni di esercizio (SLS). Tale procedimento verr condotto sia in condizioni iniziali (t = 0) che a lungo termine (t = infinito) per entrambi
gli stati limite.
Verifiche a 35 cm
Il calcolo considera che i connettori possa- Pertanto si procede con il calcolo della parte
no essere distribuiti liberamente lungo tutta non connessa (ovvero tra il primo connet-
la trave, ma che per esigenze operative di tore e la parete), procedendo alle verifiche
posa (inserimento vite a 45 nel connetto- a taglio e flessione con la sola resistenza
re) il primo connettore sia posizionato alla dovuta al legno:
distanza di 35 cm dalla parete.
70
Verifiche della sezione composta legno-calcestruzzo Leca
Stati limite ultimi
Verifiche a tempo zero
Verifica a tensoflessione nel legno 0,47 < 1 Stati limite di servizio
Verifiche nel calcestruzzo Verifiche a tempo zero
smax = 3,14 MPa < 11,33 MPa Freccia massima in mezzeria
smin = -0,21 MPa 0,95 MPa 6,09 mm < 9 mm
Verifica a taglio nel legno 0,92 < 2,13 MPa Rigidezza efficace sezione composta EJ = 2,31 * 1012 Nmm2
Sforzo massimo sul connettore 7,313 kN < 7,423 kN
Verifiche a tempo infinito
Verifiche a tempo infinito Freccia massima in mezzeria 9,06 mm < 12,86 mm
Verifica a tensoflessione nel legno 0,49 < 1 Rigidezza efficace sezione composta EJ = 1,56 * 1012 Nmm2
Verifiche nel calcestruzzo
sma= 2,62 MPa < 11,33 MPa
smi = -0,64 MPa 0,95 MPa
Verifica a taglio nel legno 0,94 < 2,13 MPa
Sforzo massimo sul connettore 7,110 kN < 7,423 kN
71
4.2 Il progetto del consolidamento
Il momento resistente elastico Mel,Rd corrispondente ad un numero di connettori n = ne (numero di connettori = numero di connettori per
la massima resistenza elastica) si basa sulle seguenti ipotesi (EC4 6.2.1.5):
la tensione massima sullacciaio strutturale la tensione di snervamento di progetto fyd;
la tensione massima sulla fibra superiore dellarea efficace di calcestruzzo compresso ad una tensione di flcd;
il contributo a compressione dellarmatura compressa nella soletta e delle eventuali lamiere grecate trascurato.
EC4 al punto 6.2.1.4 (6) calcola il momento resistente in proporzione al massimo momento elastico resistente Mel,Rd.
Dove
Ma,Ed: momento sollecitante applicato alla trave prima della
fase composta (per travi puntellate = 0)
Mc,Ed: momento sollecitante applicato alla fase composta (per
travi puntellate = MEd)
K: minore fattore che fa s che le tensioni limite
siano raggiunte
Nc,el: compressione nel calcestruzzo corrispondente a Mel,Rd
Nc: compressione effettiva nel calcestruzzo
Nc,f: compressione nel calcestruzzo corrispondente al Mpl,Rd
(momento resistente plastico a completo ripristino di
resistenza)
Tensioni limite: flcd nel calcestruzzo leggero; fyd nellacciaio; fsd nelle barre di acciaio (che possono essere trascurate).
Laltro campo (Nc > Nc,el) (fase plastica) vale per il momento plastico per connettori non duttili.
Il momento elastico resistente Mel,Rd viene calcolato come da semplificazione possibile per edifici come da EC4 5.4.2.2.11 utilizzando
un coefficiente di omogeneizzazione tra acciaio e calcestruzzo unico sia per carichi di breve durata che per i carichi di lunga durata con
modulo elastico del calcestruzzo dimezzato.
72
Esempio di calcolo
Caratteristiche Geometriche (luce travi, sezione trave soletta, dimensioni e orditura solaio)
Verifiche di sicurezza
Le verifiche vengono effettuate calcolando la sezione composta acciaio calcestruzzo strutturale leggero Leca in condizioni elastiche.
In tal modo si confronta in condizioni ultime la resistenza a flessione della sezione composta e la resistenza a taglio del profilo metallico,
rispetto alle sollecitazioni di progetto.
In condizioni di esercizio, si calcolano le deformazioni (con il solaio puntellato) della eventuale controfreccia, del contributo del carico varia-
bile ed il carico massimo considerando anche le deformazioni da ritiro del calcestruzzo.
Distribuzione connettori
Verifica di resistenza del connettore 11,91 kN < 15,39 kN
73
4.2 Il progetto del consolidamento
Calcolo connettori
Il numero di connettori per ogni tratto di soletta quello necessario per trasmettere lo scorrimento tra la soletta esistente e la nuova soletta
superiore.
TS
Lo scorrimento si calcola tramite la formula di Jouraswski: b =
J
Tale scorrimento viene confrontato con la resistenza di progetto del connettore e viene cos determinato il numero di connettori.
Coefficiente correttivo: distanza da bordo. Nei casi in cui la distanza dal bordo di calcestruzzo del connettore una volta fissati in opera sia
ridotta la resistenza del connettore va ridotta.
Pu risultare utile calcolare il coefficiente di riduzione in proporzione al rapporto tra la possibile superficie di rottura teorica avente forma
di cono con punta verso il basso nellestremit del connettore e inclinazione a 45 e la massima possibile superficie possibile avente
angolo di inclinazione inferiore.
74
Esempio di calcolo
Caratteristiche Geometriche (luce travi, sezione trave soletta, dimensioni e orditura solaio)
Distribuzione connettori
Il calcolo dei connettori stato condotto sulla base della resistenza allo scorrimento in zona tesa e in zona compressa, in particolare:
Pd (zona compressa) = 10,05 kN Pd (zona tesa) = 7,03 kN
75
4.2 Il progetto del consolidamento
In particolare, le modalit di calcolo seguite nel solaio composto calcestruzzo calcestruzzo mediante connessione chimica sono del tutto
analoghe a quelle nel caso di connessione meccanica. Sar necessario individuare la larghezza collaborante da considerare della nuova
soletta unita alla caldana esistente, questa dovr essere presa in conto soltanto se lo spessore del calcestruzzo non inferiore a 4 cm:
Pertanto, sar necessario calcolare le tensioni tangenziali agenti allinterfaccia soletta esistente nuova cappa in calcestruzzo mediante il
tradizionale approccio elastico secondo la nota espressione del taglio alla Jourawski:
Infine eseguire il confronto di queste tensioni tangenziali agenti con quelle limite e ammissibili del connettore chimico.
76
Esempio di calcolo
Caratteristiche Geometriche (luce travi, sezione trave - soletta, dimensioni e orditura solaio).
In tal caso il valore dello scorrimento di progetto risulta essere pari dal calcolo a circa:
tinterfaccia = 0,5 kN/cm distribuito sulla larghezza del travetto (pari a 8 cm in
questo caso) si ottiene uno sforzo tangenziale distribuito pari a 0,625 N/mm2 ben 8 8
16
77
4.3 Il ruolo dei solai nella sicurezza sismica
4.3.1 Normativa tecnica e ruolo dei solai
Il D.M. 14 gennaio 2008 (Norme Tecniche Mappa di pericolosit sismica del territorio italiano (INGV).
per le Costruzioni) ha introdotto una nuova
metodologia per definire la pericolosit
sismica del territorio italiano e,
conseguentemente, le azioni di progetto
per le nuove costruzioni e per gli interventi
sulle costruzioni esistenti. In seguito alla
nuova classificazione, tutte le regioni italiane
risultano a rischio sismico e pertanto su tutto
il territorio nazionale vige l'obbligo di
progettare ed intervenire tenendo conto
dell'azione sismica.
proprio da qui che ha inizio lanalisi degli
interventi di consolidamento, da applicare
ed estendere a tutte le tipologie di costruzioni
esistenti per quanto possibile in modo
regolare ed uniforme.
78
La rigidezza nel piano dei solai deve essere
tale da permettere loro di comportarsi
da diaframmi rigidi: generalmente
auspicabile in quanto permette di ridistribuire
le forze orizzontali proporzionalmente alle
rigidezze degli elementi verticali e di utilizzare
ipotesi semplificative nella modellazione.
Generalmente un diaframma pu essere
Rigido Deformabile
considerato rigido se, modellato con la sua
reale deformabilit nel piano, gli spostamenti deve essere <10% se modellato
orizzontali calcolati durante lanalisi sismica con la reale rigidezza rispetto a
quello considerato rigido
non superano quelli ottenuti con la medesima
analisi (supponendo il diaframma rigido
per un valore superiore del 10% del valore
assoluto degli spostamenti corrispondenti).
In sintesi, cos come indicato dalle N.T.C. 2) in laterocemento con soletta superiore in acciaio o in legno da connettori
2008, i solai possono essere considerati in calcestruzzo armato (spessore minimo a taglio opportunamente dimensionati
infinitamente rigidi nel loro piano se 40 mm); (a condizione che eventuali interruzioni
realizzati in: 3) in struttura mista, con soletta in nella continuit planimetrica del solaio
1) calcestruzzo armato; calcestruzzo armato (spessore minimo non ne riducano significativamente la
50 mm) collegata agli elementi strutturali rigidezza (7.2.6)).
79
4.3 Il ruolo dei solai nella sicurezza sismica
A conclusione delle verifiche sismiche parametriche condotte sui due sistemi costruttivi, relativi a edifici a telaio in c.a. o in
muratura portante, lapplicazione del calcestruzzo leggero strutturale evidenzia i seguenti risultati.
80
4.3.2.1 Il calcestruzzo leggero nel progetto sismico di un nuovo edificio in calcestruzzo armato
Considerando il progetto sismico di un telaio in calcestruzzo armato realizzato in calcestruzzo tradizionale o leggero a parit di
geometria, valutando il quantitativo minimo di armature negli elementi in accordo alla richiesta calcolata in funzione delle azioni solle-
citanti o dei minimi imposti dalla normativa si pu concludere:
4.3.2.2 Consolidamento di solai con calcestruzzo leggero in edifici esistenti in muratura in zona sismica.
Per quanto riguarda la valutazione sismica delledificio esistente in muratura consolidato con il getto di calcestruzzo, normale o
leggero, allestradosso di un esistente solaio in legno, lo studio parametrico intrapreso, condotto con tre livelli di pericolosit simica (alto,
moderato e basso), conduce ai seguenti risultati:
Limpiego di calcestruzzo leggero come consolidamento dei solai esistenti in legno pu ridurre le forze di taglio sismiche fino
al 9,5% (in questo caso). Questo dovuto alla minore incidenza del peso delledificio che ha rispetto alla corrispondente massa di
calcestruzzo tradizionale.
In caso di sismicit bassa (0,05 g), nello specifico caso esaminato, si scoperto che il collasso delle pareti esterne potrebbe essere
evitato per il sisma di progetto impiegando il calcestruzzo leggero invece di quello normale.
In definitiva il risultato dello studio parametrico sullapplicazione di LW rispetto a NW come getto di calcestruzzo su un sola-
io in legno di edificio esistente conclude che il collasso
sempre governato dalle pareti laterali invece che
dalle pareti portanti il solaio. Questo perch i primi
non hanno o hanno limitate area dinfluenza dei cari-
chi verticali ma a cui richiesta la resistenza a forze di
taglio molto elevate. Le pareti laterali sono estrema-
mente frequenti negli edifici in muratura costruiti se-
condo allineamenti paralleli, come in molte citt Italiane.
Pertanto la probabilit di rotture di pareti laterali pu
essere diminuito dallimpiego del calcestruzzo leggero.
81
4.4 I vantaggi delle leggerezza
82
strutture in cui sia utilmente sfruttabile
anche la buona resistenza termica del
calcestruzzo leggero, decisamente
migliore di quella di un calcestruzzo tra-
dizionale di sua natura privo di caratteri-
stiche isolanti;
strutture in cui il migliore compor-
tamento al fuoco del calcestruzzo
leggero comporti economie derivanti dal-
la possibilit di realizzare ridotte sezioni
in calcestruzzo e minori spessori di copri-
ferro, o consenta di raggiungere maggiori
livelli di sicurezza della costruzione;
solai nei quali diventa possibile re-
alizzare getti pieni, anche di ridotto
spessore, con pesi propri simili ai solai
alleggeriti tradizionali ma con riduzione
della necessit di travature.
Elementi costruttivi portanti in calcestruzzo leggero strutturale (MOSE Venezia).
83
4.5 Gli strumenti per il progettista
4.5.1 Il software di calcolo
Grazie alla storica esperienza nel settore ed acciaio con il Connettore CentroStorico. faccia di calcolo. Il calcolo risulta rapido e
alla maturata conoscenza della tecnologia Scaricabile gratuitamente su www.Centro- facilitato, grazie ai parametri dei prodotti gi
dei materiali, Laterlite offre ai Professionisti Storico.eu e Leca.it, il dimensionamento preimpostati, ed alla possibilit di prevedere
ed alle Imprese del settore un prezioso stru- delle tre tipologie di solai sopra descritti pu linserimento anche degli altri strati di mate-
mento di calcolo per il rapido dimensiona- essere eseguito in completa autonomia in- riali a contorno del sistema di consolidamen-
mento dei solai misti calcestruzzo/legno, serendo le specificit dellelemento struttu- to quali i sottofondi e i massetti di finitura.
calcestruzzo/calcestruzzo, calcestruzzo/ rale esistente allinterno della semplice inter-
84
4.5.2 La relazione tecnica e di calcolo
Al fine di formalizzare la soluzione proget-
tuale scelta, spesso necessaria per il suo
deposito agli organi competenti, neces-
sario realizzare una relazione tecnica e di
calcolo che attesti la verifica degli ele-
menti strutturali in accordo alla norma-
tiva di riferimento.
Intervento
di
ristrutturazione
in
Prato
(PO)
Relazione
Tecnica
e
di
Calcolo
Laterlite, da oltre quindici anni produttrice
tecnica individuata:
puntuale descrizione dellintervento;
riferimenti alla Normativa in vigore;
dati di Calcolo e Caratteristiche dei
Materiali;
analisi dei carichi e ipotesi di vincolo;
calcolo, con le verifiche agli SLU e
SLE;
sintesi finale e conclusioni.
85
86
I PRODOTTI
5
87
5.1 Connettore CentroStorico
Domanda dd.:
Campioni di:
.
xxxxxxxxxxxxx
manufatti in calcestruzzo armato e legno.
Download gratuito delle certificazioni Le prove sono state eseguite in giorni diversi, secondo quanto indicato nelle singole
schede descrittive dei risultati conseguiti, presso il Laboratorio Ufficiale, utilizzando sistemi di
contrasto, di applicazione del carico, di misura ed acquisizione dati propri del Laboratorio
stesso, seguendo quanto concordato con il committente riguardo le modalit di prova.
CALCESTRUZZO
LO SPERIMENTATORE
Calcestruzzo su www.CentroStorico.eu e
(dott. ing. Franco Trevisan)
88
Software di calcolo
un prezioso strumento per il rapido dimensionamento dei solai misti in calcestruzzo/
legno, calcestruzzo/acciaio, calcestruzzo/calcestruzzo con i Connettori CentroStorico.
Download gratuito su CentroStorico.eu e Leca.it
Imballi
Connettore CentroStorico Connettore CentroStorico Connettore CentroStorico
Legno Acciaio Calcestruzzo
Attrezzature di posa
Avvertenze generali
Mettere in opera Connettore CentroStorico connettori pi ravvicinati verso le estremit in funzione della specifica tipologia di so-
secondo le modalit indicate dal Progettista del solaio e pi distanziati in prossimit del- laio da consolidare, contattare lAssistenza
in termini di distanza tra i connettori, n di la mezzeria, che a passo costante, ovvero Tecnica Laterlite 02.48011962 - infoleca@
connettori per trave e n di connettori al m2. connettori posizionati sempre a uguale di- leca.it o utilizzare il software di calcolo su
Connettore CentroStorico pu essere calco- stanza. Per unindicazione generale sul po- www.CentroStorico.eu e www.leca.it.
lato e posato sia a passo variabile, ovvero sizionamento di Connettore CentroStorico
89
5.1 Connettore CentroStorico
LEGNO Unefficace sistema di interconnessione grazie al robusto connettore di base tipo prisma e alla speci-
fica vite da legno, progettati e modellati per consentire lelevata aderenza al solaio ligneo e in grado di
assorbire al meglio gli sforzi di taglio.
Connettore meccanico La specifica geometria del connettore gli conferisce una maggiore superficie di aderenza al calce-
per il consolidamento struzzo rispetto a un connettore tradizionale.
La speciale vite da legno, inserita a 45 nella trave, sfrutta la direzione di maggiore resistenza delle
e il rinforzo statico fibre legnose (direzione longitudinale) aumentandone cos la rigidezza del sistema escludendo
negativi fenomeni di rifollamento (non perfetta aderenza vite-legno). Caratteristica unica, rispetto a
dei solai in legno. tutti gli altri sistemi di interconnessione meccanica impiegati, il vantaggio di assicurare analoghe
prestazioni di rigidezza sia fissato a diretto contatto della trave in legno che sopra lassito. Grazie
alla sua forma versatile e adattabile in diversi contesti: possibile invertire il senso di inserimento
della vite per aumentare laltezza utile del connettore, preferibile nel caso di rinforzo di solai a doppia
orditura o in presenza di soletta di calcestruzzo leggero con maggiore spessore. Connettore Centro-
Storico Legno un prodotto e un sistema certificato nelle prestazioni dallUniversit di Trieste.
Documentazione tecnica, certificazioni e software di calcolo su www.CentroStorico.eu
60 mm
40 mm co di spessore 2,5 mm zincato, a forma di
40 mm
40 mm
Modulo di scorrimento per calcoli allo stato limite di esercizio Kser
17 mm
1 Mettere a nudo lassito/pianelle in cotto e stende- 2 Segnare le distanze a cui vanno posizionati i Fig. 1
90
ACCIAIO I solai in acciaio-voltine e acciaio-tavelloni richiedono interventi strutturali di consolidamento e re-
cupero perch storicamente dimensionati per sostenere carichi di modesta entit. La soluzione tec-
Connettore meccanico nica prevede la sostituzione del materiale di livellamento, ove presente, con prodotti leggeri (argilla
espansa o premiscelati della gamma Lecacem) sino allestradosso delle putrelle; successivamente si
per il consolidamento procede con il fissaggio del Connettore sulle putrelle ed il getto della soletta in calcestruzzo leggero
strutturale armato. Il fissaggio di Connettore CentroStorico Acciaio avviene a freddo direttamen-
e il rinforzo statico te sulle travi con la specifica vite autofilettante, indistintamente sullanima o sullala, assicurando
dei solai in acciaio. elevata affidabilit e migliore prestazione meccanica allinterconnessione. La struttura mista cos
realizzata sfrutta al meglio la peculiarit dei due materiali, calcestruzzo e acciaio, incrementando le
prestazioni del solaio sia in termini di resistenza che di rigidezza.
Connettore CentroStorico Acciaio un prodotto e un sistema certificato nelle prestazioni
dallUniversit di Trieste, dipartimento di Ingegneria sezione di Scienza delle Costruzioni e
Strutture.
Documentazione tecnica, certificazioni e software di calcolo su www.CentroStorico.eu
40 mm
Resistenza di progetto PRd: 15,4 kN
posto da un elemento prismatico metallico
17 mm
1 Segnare le distanze a cui vanno posizionati i 2 Eseguire un preforo con un trapano e una punta Fig. 1
connettori. da 8 mm, in modo da attraversare lo spessore
dellala della trave.
3 Posizionare i connettori con la freccia rivolta
verso la mezzeria del solaio (ovvero con la parte
posteriore rialzata rivolta verso i muri, fig.1) e fissarli
con le viti inserite nel foro circolare del connettore
alla trave mediante lavvitatore.
91
5.1 Connettore CentroStorico
CALCESTRUZZO I vecchi solai in laterocemento sono spesso caratterizzati da una struttura con limitate disponibilit
di carichi portati e con effetti deformativi piuttosto evidenti; il sistema di consolidamento consente
Connettore meccanico lirrigidimento dellelemento portante con significativi benefici statici e di comfort abitativo.
Connettore CentroStorico Calcestruzzo risulta ottimale per i solai a travetti prefabbricati (ad esempio tipo
per il consolidamento Bausta), grazie al vantaggio di una soluzione sicura e certificata dallUniversit di Trieste, diparti-
mento di Ingegneria sezione di Scienza delle Costruzioni e Strutture. Per altre tipologie di solai (ad esempio
e il rinforzo statico dei Varese) preferibile il sistema di interconnessione chimica, basato sullo stesso principio tecnico
solai in calcestruzzo. della connessione meccanica.
Documentazione tecnica, certificazioni e software di calcolo su www.CentroStorico.eu
60 mm.
40 mm
40 mm
37 mm
m
m 65
1 Segnare le distanze a cui vanno posizionati i 2 Eseguire il preforo con un trapano e una punta da Fig. 1
connettori. 8 mm.
92
5.2 Connettore CentroStorico Chimico
93
5.2 Connettore CentroStorico Chimico
Caratteristiche tecniche
Tempo di lavorabilit 10C 90 | 20C 60 | 30C 45
Tempo aperto 10C 3h | 20C 90 | 30C 60
Temperatura limite di applicazione + 10C + 40C
Consistenza Fluida
Resistenza alladesione (taglio) Calcestruzzo-Connettore Chimico-Calcestruzzo: > 10 N/mm2
Resistenza a compressione > 15 N/mm2 (a 8 ore) | > 40 N/mm2 (a 24 ore) | > 70 N/mm2 (a 7 gg)
Resistenza a trazione diretta > 15 N/mm2 (a 7 gg)
Resistenza a trazione per essione > 10 N/mm2 (a 8 ore) | > 25 N/mm2 (a 24 ore) | > 40 N/mm2 (a 7 gg)
Modulo elastico 8.000 N/mm2 (a 7 gg)
Adesione al supporto Connettore Chimico-Calcestruzzo: > 3,5 N/mm2
Resa in opera Incollaggi strutturali su calcestruzzo indurito per il consolidamento dei solai: ca. 1,0-1,3 kg/m2
(indicativi in funzione dellasperit del substrato e Incollaggio di elementi in calcestruzzo: ca. 1,4 kg/m2 per mm di spessore
dal metodo dapplicazione) Sigillatura di fessure: ca. 1,4 kg/L di vuoto da riempire
Confezione imballi predosati da kg 5 (comp. A + comp. B)
12 mesi, in imballi originali ben chiusi, in luogo coperto, fresco e asciutto (1030C). Proteggere in ogni caso dal
Conservazione
gelo e dal contatto diretto con il sole, fuoco e fiamme libere.
Avvertenze
Applicare entro il tempo di vita utile indi-
cato in tabella Caratteristiche Tecniche,
calcolato a partire dal momento di inizio
della miscelazione. Il prodotto miscelato
che rimane nel barattolo indurisce rapi-
damente e diventa non pi utilizzabile.
Non gettare il calcestruzzo fresco su
Connettore CentroStorico Chimico indurito.
Qualora la temperatura scendesse al di
sotto dei +10C, Connettore CentroStorico
Chimico potrebbe presentare un aumento
della viscosit e la formazioni di grumi.
Prima di utilizzarlo, scaldare le confezioni
immergendo (a confezione chiusa) parte
della latta in acqua calda fino alla scom-
parsa dei grumi.
Non applicare su superfici bagnate, su
supporti polverosi e poco consistenti.
94
Modalit dimpiego
Le superfici dovranno essere pulite e solide; eventuali parti in distacco, polvere, vernici o pitture dovranno essere eliminate. Assicurarsi che
il supporto di calcestruzzo possieda idoneo spessore, resistenza meccanica e compattezza: valutare lopportunit di consolidamento del
calcestruzzo esistente con adatto primer (tipo Primer CentroStorico con diluenti per epossidici).
Imballo Occorrente
Miscelazione e applicazione
3
min
3
3 min
min
3
B min
3
A min
1 Omogeneizzare il componente B, quindi versa- 2 Stendere Connettore CentroStorico Chimico con un rullo a pelo corto o una
re il componente B nel componente A e mescolare pennellessa, impregnando molto bene il supporto cos da assicurare la per-
a basso numero di giri per almeno 1 minuto (sino fetta adesione su tutta la superficie da incollare (assicurarsi di aver realizzato
a completa omogeneizzazione). una superficie continua e priva di pori).
In caso di supporto con modesta resistenza meccanica e compattezza, prima di
stendere Connettore CentroStorico Chimico consolidare il calcestruzzo esistente
con un adatto primer (tipo Primer CentroStorico con diluenti per epossidici e
spolvero a fresco di sabbia silicea secca). Successivamente, dopo 12h ed entro
24h, applicare Connettore CentroStorico Chimico.
Tempo
aperto
3 Gettare la nuova soletta collaborante in calcestruzzo entro il tempo aperto di
10C 3h
Connettore CentroStorico Chimico, avendo cura di camminare sul supporto
20C 90
consolidato con specifiche scarpe chiodate.
30C 60
95
5.3 Calcestruzzi leggeri strutturali
96
LECACLS 1400 Campi dimpiego
Realizzazione di getti collaboranti su solai Getti strutturali in interni ed in esterni,
Calcestruzzo in legno, laterocemento, calcestruzzo. a norma con il D.M. 14 Gennaio 2008
leggero strutturale Dovunque nel cantiere sia richiesto un Norme Tecniche per le Costruzioni e
la Circolare 2 Febbraio 2009 (Istruzioni
premiscelato, per getti calcestruzzo con buone doti di leggerezza
alle Norme Tecniche per le Costruzioni).
e resistenza.
di rinforzo e solette
collaboranti. Vantaggi
Leggero aggiunta di acqua. Per un impasto
I premiscelati Leca CLS 1400 e Leca CLS ottimale si consigliano le impastatrici a
1400Ri pesano 1.400 kg/m3, un notevole coclea (anche in continuo).
alleggerimento rispetto ai circa 2.400 kg/m3 A norma di Legge
del tradizionale calcestruzzo. Un getto di I calcestruzzi Leca CLS rispondono piena-
rinforzo di spessore 5 cm ha un peso di mente alle vigenti Norme Tecniche per le
70 kg/m2 contro i 110 - 120 kg/m2 del Costruzioni (D.M. 14/01/08) ed utilizzano
normale calcestruzzo; tale diminuzione come leganti solo ed esclusivamente ce-
dei carichi (> 40%) particolarmente menti con Attestato di Conformit secondo
vantaggiosa nel recupero di solai in legno. D.M. 12/7/99 n 314.
Resistente Sicuro
Leca CLS pur essendo leggero ha resisten- Leca CLS un premiscelato; ha una
ze paragonabili ai calcestruzzi tradizionali curva granulometrica e un dosaggio
confezionati in cantiere. Leca CLS 1400 e di legante costante e controllato. La
Leca CLS 1400Ri hanno una resistenza semplicit dellimpasto assicura, con un
caratteristica a compressione di 250 kg/ corretto dosaggio dacqua, le prestazioni
cm2. del migliore calcestruzzo.
Pratico Incombustibile
Leca CLS 1400 e 1400Ri confezionato Leca CLS1400 e 1400Ri, confezionati
in pratici e maneggevoli sacchi che fa- con Lecapi, aggregati silicei e leganti
cilitano le operazioni di movimentazione idraulici, hanno Euroclasse A1.
e di stoccaggio anche nei cantieri meno Pompabile
agevoli e semplificano le operazioni pompabile con le normali pompe pneu-
di impasto, in quanto occorre la sola matiche usate per i sottofondi.
Voce di capitolato
Calcestruzzo leggero strutturale per getti pressione certificata LC 20/22 (Rck=25 N/
di rinforzo e solette collaboranti, costituito mm2 a 28 gg per LecaCLS 1400, Rck=25
da premiscelato LecaCLS 1400 a base N/mm2 a 7 gg per LecaCLS 1400Ri),
di argilla espansa Lecapi, inerti naturali, modulo elastico certificato 15.000 MPa,
cemento tipo Portland e additivi. conducibilit termica l 0,42 W/mK.
Classe di massa volumica del calcestruz- Confezionamento e getto in opera secondo
zo D 1,5 (ca. 1400 kg/m3 secondo UNI le indicazioni del produttore.
EN 206-1), classe di resistenza a com-
97
5.3 Calcestruzzi leggeri strutturali
Voce di capitolato
Calcestruzzo leggero strutturale per get-
ti di rinforzo e solette collaboranti ad alta
resistenza, costituito da premiscelato Cal-
cestruzzo Pratico LecaCLS 1600 a base di
argilla espansa Leca Strutturale, inerti natu-
rali, cemento tipo Portland e additivi. Classe
di massa volumica del calcestruzzo D1,7
(ca. 1600 kg/m3 secondo UNI EN 206-1),
classe di resistenza a compressione certi-
ficata LC 30/33 (Rck=35 N/mm2 a 28 gg),
modulo elastico certificato 20.000 MPa,
conducibilit termica l 0,54 W/mK.Con-
fezionamento e getto in opera secondo le
indicazioni del produttore.
98
LECACLS 1800 Campi dimpiego
Getti di rinforzo ad alta resistenza su solai in Dovunque nel cantiere sia richiesto un cal-
Calcestruzzo lamiera grecata o metallici in genere, oltre cestruzzo strutturale ad elevata resistenza.
leggero strutturale che su legno e calcestruzzo. Getti strutturali in interni ed in esterni, a
Getti strutturali o elementi prefabbricati. norma con il D.M. 14 Gennaio 2008 Norme
premiscelato ad alte Calcestruzzo leggero ad alta rigidezza. Tecniche per le Costruzioni.
prestazioni
Vantaggi
e fibrorinforzato. Leggero Pratico
Il premiscelato Leca CLS 1800 pesa 1.800 Leca CLS 1800 confezionato in pratici e
Kg/m3, inferiore di circa il 25% rispetto al maneggevoli sacchi che facilitano le ope-
tradizionale calcestruzzo. La diminuzione razioni di movimentazione e di stoccaggio
dei carichi apprezzabile anche al fine anche nei cantieri meno agevoli e sem-
di ridurre il peso proprio delle strutture, plificano tutte le operazioni di impasto, in
particolarmente utile in zona sismica. quanto occorre la sola aggiunta di acqua.
Fibrorinforzato A norma di Legge
La presenza delle speciali fibre polimeri- I calcestruzzi Leca CLS rispondono alle
che consentono di limitare le fessurazioni vigenti Norme Tecniche per le Costruzioni
del calcestruzzo da ritiro plastico, partico- (D.M. 14/01/08) e utilizzano come leganti
larmente utile durante le fasi di presa e solo ed esclusivamente cementi con Atte-
indurimento. stato di Conformit secondo D.M. 12/7/99
Il calcestruzzo fibrorinforzato risulta anche n 314.
pi duttile e tenace, in grado di sopportare Incombustibile
i carichi anche nella fase di post-fessura- Leca CLS 1800, confezionato con argilla
zione molto importante negli impieghi in espansa Leca strutturale, aggregati silicei
zona sismica. e leganti idraulici, ha Euroclasse A1.
Voce di capitolato
Calcestruzzo leggero strutturale fibrorinfor-
zato per getti di rinforzo e solette collabo-
ranti ad alte prestazioni, costituito da pre-
miscelato LecaCLS 1800 a base di argilla
espansa Leca Strutturale, inerti naturali,
cemento tipo Portland, fibre polimeriche e
additivi.
Classe di massa volumica del calcestruzzo
D1,9 (ca. 1800 kg/m3 secondo UNI EN 206-
1), classe di resistenza a compressione cer-
tificata LC 40/44 (Rck=45 N/mm2 a 28 gg),
modulo elastico certificato 25.000 MPa,
conducibilit termica l 0,70 W/mK.
Confezionamento e getto in opera secondo
le indicazioni del produttore.
99
5.3 Calcestruzzi leggeri strutturali
Modalit dimpiego
Il supporto deve essere pulito, senza parti incoerenti, polveri o altri residui; deve essere adatto a ricevere un getto di cemento armato.
Devono perci essere previste armature, collegamenti, distanziali e/o disarmanti.
1. Preparazione dellimpasto
Impastare con la q.t di acqua riportata sul sacco Betoniera a bicchiere Mescolatore planetario Impastatrice a coclea
(per betoniera a bicchiere non caricare oltre il 60%
della capacit nominale, introdurre prima una buona
parte dellacqua e poi il prodotto con la restante
acqua).
Mescolare per almeno 3 minuti fino a consistenza
semi-uida.
Acqua
2. Applicazione
Posare come un tradizionale calcestruzzo; realizzare le fasce e il riempimento a fresco. Vibrare in modo uniforme evitando di far risalire in superficie i granuli di Lecapi.
3. Finitura
La pavimentazione pu essere posata direttamente
su Calcestruzzo CentroStorico, in accordo alle
indicazioni riportate alla voce Caratteristiche
tecniche e Avvertenze, dopo 28 gg (tipo
ceramica) e dopo almeno 15 gg (tipo parquet).
La posa di parquet necessita lapplicazione
di Primer CentroStorico,
previa verifica che lumidit massima del
Calcestruzzo sia 6% (con igrometro al carburo).
LecaCLS 1400-1600-1800 richiedono Formazione del massetto di finitura su LecaCLS
la formazione del massetto di finitura Posa della pavimentazione su 1400-1600-1800 per la successiva posa della
per la posa della pavimentazione. Calcestruzzo CentroStorico. pavimentazione.
100
Avvertenze
Pi acqua sinonimo di minore resistenza: il prodotto non deve di- compatibile linserimento di idonei additivi antigelo.
ventare autocompattante. Prevedere adeguata vibratura del getto. Interventi in situazioni di tipo strutturale devono essere effettuati
Non idoneo per la miscelazione manuale o a mezzo trapano elettri- sotto controllo di un Tecnico abilitato.
co; non aggiungere cemento, calce, gesso, altri inerti, additivi ecc. Non idoneo per linserimento in autobetoniera o in silos.
Proteggere i getti da un eccessivo asciugamento specie nei mesi Non idoneo per applicazioni facciavista.
estivi e/o con forte ventilazione; porre molta attenzione al getto su Valutare sia la consistenza dellimpasto che le condizioni ambientali
supporti vecchi o assorbenti per evitare la repentina disidratazione del cantiere; ad es. in estate pu essere opportuno aumentare un po
dellimpasto con conseguenti rapide fessurazioni e pericolo di bru- lacqua.
ciature; si consiglia la posa di Lattice CentroStorico sul supporto. Limpiego di pompe per sottofondi richiede un maggiore quantita-
In caso di getti su tavelle in cotto che si presentano a faccia vista tivo di acqua per limpasto.
sullintradosso, prevedere idonea protezione da possibili assorbi- LecaCLS 1600-1800 non risultano facilmente pompabili al piano
menti del supporto; si consiglia la posa di Lattice CentroStorico. con le modalit e le attrezzature per il pompaggio pneumatico nor-
Nelle riprese di getto (da eseguirsi tagliando Calcestruzzo perpen- malmente impiegate in cantiere. Si consiglia un compressore daria
dicolarmente al piano di posa) inserire idonea armatura metalli- di almeno 5.000 litri/min e tubazioni con diametro interno 90 mm
ca (rete o spezzoni metallici) per evitare eventuali distacchi e/o con flangiature esterne. Per approfondimenti contattare lAssistenza
fessurazioni oltre che adatta boiacca per riprese di getto Tecnica Laterlite.
strutturali. Interventi di tipo strutturale vanno progettati e realizzati con la
validazione e il controllo di un tecnico abilitato.
Caratteristiche tecniche
Calcestruzzo CentroStorico LecaCLS 1400 LecaCLS 1600 LecaCLS 1800
Classe di massa volumica (Circ. 02/02/09 n. 617) D1,6 (ca. 1500 kg/m3) D1,5 (ca. 1400 kg/m3) D1,7 (ca. 1600 kg/m3) D1,9 (ca. 1800 kg/m3)
Classe di resistenza (UNI EN 206-1) LC 25/28 LC 20/22 LC 30/33 LC 40/44
Resistenza caratteristica a compressione certi- Rck = 28 N/mm2 (cubica) Rck = 25 N/mm2 (cubica) Rck = 35 N/mm2 (cubica) Rck = 45 N/mm2 (cubica)
ficata flck = 25 N/mm2 (cilindrica) flck = 22,5 N/mm2 (cilindrica) flck = 31,5 N/mm2 (cilindrica) flck = 40,5 N/mm2 (cilindrica)
X0-XC1-XC2-XC3-XC4-
XD1-XD2-XD3-XS1-XS2-
Classe di esposizione (UNI EN 206-1) X0 - XC1 X0 - XC1 X0 - XC1 - XC2 - XF2
XS3-XF1-XF2-XF3-XF4-
XA1-XA2-XA3
Fibre polimeriche Fibre in polipropilene
Fibrorinforzato - -
lunghezza 19 mm lunghezza 40 mm
Modulo elastico certificato E = 17.000 N/mm2 E = 15.000 N/mm2 E = 20.000 N/mm2 E = 25.000 N/mm2
Parquet e assimilabili:
ca. 15 gg (previa posa di
Primer su Calcestruzzo con Richiede massetto Richiede massetto Richiede massetto
Posa della pavimentazione
umidit residua max del 6%). di finitura. di finitura. di finitura.
Ceramica e assimilabili:
min 28 gg
14 gg. ca. (u.r. 5% ca.)
Umidit residua (sp. 5 cm), lab. 20 C e 55% u.r. - - -
28 gg. ca. (u.r. 4% ca.)
Compensato: < 400 /m
Ritiro (UNI 11307) - - -
a 28 gg
Conducibilit termica l = 0,47 W/mK (certificata) l = 0,42 W/mK (tabellare) l = 0,54 W/mK (tabellare) l = 0,70 W/mK (tabellare)
Tempo di applicazione (a 20 C) 45 minuti
Temperatura di applicazione da + 5 C a + 35 C
Pedonabilit 12 ore dalla posa
Reazione al fuoco (D.M. 10/03/2005) Euroclasse A1 (Incombustibile)
Bancale in legno a perdere Bancale in legno a perdere Bancale in legno a perdere Bancale in legno a perdere
con 84 sacchi da 16 L/cad. con 56 sacchi da 25 L/cad. con 48 sacchi da 25 L/cad. con 56 sacchi da 19,6 L/
Confezione pari a 1,34 m3 di prodotto pari a 1,4 m3 di prodotto pari a 1,2 m3 di prodotto cad. pari a 1,1 m3 di prodotto
sfuso (su richiesta 42 sacchi sfuso (su richiesta 28 sacchi sfuso (su richiesta 24 sacchi sfuso (su richiesta 28 sacchi
- 0,67 m3 di prodotto sfuso) - 0,7 m3 di prodotto sfuso) - 0,6 m3 di prodotto sfuso) - 0,55 m3 di prodotto sfuso)
Condizioni di Conservazione (D.M. 10/5/2004) in imballi originali, in luogo coperto, fresco, asciutto ed in assenza di ventilazione
Durata (D.M. 10/5/2004) dodici (12) mesi dalla data di confezionamento
Conformit D.M. 14/01/2008 (N.T.C.) - Circolare 02/02/2009 - Norma UNI EN 206-1
Consultare le schede tecniche e di sicurezza su CentroStorico.eu e Leca.it
101
5.4 Membrana CentroStorico
Membrana traspirante Protezione del solaio in legno da perco- polvere ai piani sottostanti nel lungo
lazioni di boiacca cementizia verso il periodo.
al vapore e piano inferiore durante la messa in opera Difesa dellassito ligneo nella sua parte
impermeabile della soletta collaborante in calcestruzzo inferiore da fenomeni di condensazione
armato. di vapore, in presenza di elevata satura-
allacqua per la Salvaguardia del legno nel tempo, evitan- zione degli ambienti sottostanti.
protezione dei solai do lassorbimento di boiacca cementizia Miglioramento del processo di maturazio-
da parte del legno e la formazione di ne del calcestruzzo.
in legno.
Vantaggi
Rinforzata e resistente Permeabile al vapore
Il polietilene rinforzato con rete rende Grazie alla presenza di microperforazioni,
la membrana altamente resistente allo Membrana CentroStorico permette lo
strappo, resistente alla rottura e sicura scambio dellumidit dellaria evitando
nella posa. dannosi effetti di condensa nella parte
Durevole e robusta inferiore del solaio ligneo (limitando forte-
La membrana offre una duratura prote- mente il passaggio del vapore dalla parte
zione al solaio ligneo, proteggendolo sia calda alla parte fredda delle strutture).
dalla penetrazione della boiacca cementi- Ottimo complemento al sistema di
zia che dalle azioni meccaniche connesse interconnessione
al getto della soletta in calcestruzzo. Grazie alla trasparenza della membrana,
Facile nella posa facile poter segnare il posizionamento
La posa risulta facile, veloce e sicura: suf- di Connettore CentroStorico per il succes-
ficiente stendere i comodi rotoli e nastrarli sivo fissaggio.
(il peso favorisce la sua stabilit). Impermeabile allacqua
Il fissaggio al supporto pu avvenire Membrana CentroStorico, realizzata con
anche mediante pistola sparapunti. specifico polietilene, assicura imperme-
Marcata CE abilit allacqua nelle fase di messa in
opera del calcestruzzo.
Voce di capitolato
Membrana CentroStorico per la protezione allacqua (classe W2), resistente alla tra-
dei solaio in legno, costituita da polie- zione (ca. 400/300 N/5 cm) e in classe E
tilene rinforzato con armatura e micro- di reazione al fuoco. Marcato CE secondo
perforato (peso ca. 140 g/m2). Traspiran- EN 13859-1 / EN 13859-2 e fornito in rotoli
te al vapore (Sd = 3 m) e impermeabile da 1,5 m x 50 m.
102
Modalit dimpiego
Srotolare la Membrana CentroStorico diret- Eventuali lacerazioni occorse durante le
tamente sopra il piano di calpestio avendo lavorazioni andranno riparate con tagli di
cura di seguire al meglio la superficie (in mo- Membrana CentroStorico fissate con nastro
do particolare per posa su tavolato interrot- biadesivo.
to) e realizzando una ricopertura continua e
priva di interruzioni (al fine di evitare il rischio La trasparenza di Membrana CentroStorico
di percolazione di boiacca cementizia al facilita il suo posizionamento e la succes-
piano sottostante). siva operazione di fissaggio di Connettore
CentroStorico nella posizione prefissata.
importante sormontare di almeno 10
cm le fasce contigue di Membrana Cen-
troStorico e usare un nastro biadesivo per
sigillare le due parti.
Caratteristiche tecniche
Materiale Foglio in PE rinforzato con armatura, microperforato.
Diffusione del vapore acqueo Sd = 3m ca.
Impermeabilit (EN 13859-1) Impermeabile W 2
Resistenza alla trazione (EN 12311-1) ca. 400/300 N/5 cm
Resistenza alla temperatura -40C / +80C
Reazione al fuoco (EN 13501-1) Classe E
Colore Trasparente, con rete di rinforzo verde
Peso ca. 140 gr/m2
Confezione Rotolo da 1,5 m x 50 m
Peso rotolo ca. 10,5 kg
Marcatura CE EN 13859-1 / EN 13859-2
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infoleca@leca.it
Assistenza Tecnica
20149 Milano - via Correggio, 3
Tel. 02 48011962 - Fax 02 48012242
www.Leca.it - www.CentroStorico.eu
I.P. Revisione 01/2014 In vigore dal 10/09/2014 Leca un marchio registrato Laterlite S.p.A. Tutti i diritti riservati Riproduzione anche parziale vietata.