You are on page 1of 104

Consolidamento

e rinforzo dei solai


Guida tecnica per il recupero statico e
la riqualificazione dei divisori orizzontali
nel patrimonio edilizio esistente.
Il recupero del patrimonio edilizio esistente, inteso come quel complesso di interventi nel quale le trasformazioni
e la conservazione delle strutture si integrano con il miglioramento delle prestazioni dellintero edificio, uno dei
temi fondamentali su cui si confrontano architetti, urbanisti, economisti, operatori della filiera delledilizia;
lo gi oggi e lo sar ancora di pi in futuro per motivi di carattere economico, tecnico, culturale e di sostenibilit
di sviluppo.

La crucialit del tema testimoniata dallattuale andamento del mercato delle costruzioni nel quale lattenzione si
orientata agli interventi di ristrutturazione, sia per motivi economici sia per una rinnovata attenzione verso il
pi razionale impiego delle risorse.
La definizione e la valutazione degli interventi di recupero da effettuare su un edificio esistente, specie se di
pregio, sono attivit estremamente delicate ed articolate, che richiedono una comprensione profonda delle
specificit dellimmobile e della tecnica costruttiva dellepoca. Assieme costituiscono un sistema complesso che si
concretizza nella ricerca ed applicazione di soluzioni integrate, attentamente organizzate in tutte le fasi esecutive,
basate sullutilizzo di materiali e tecnologie affidabili e durevoli ma anche rispettosi delloggetto edilizio esistente.

Gli interventi di ristrutturazione dovranno essere accompagnati da un effettivo aumento delle prestazioni
delledificio in termini di sicurezza/idoneit strutturale e antisismica, unitamente al ben noto e importante
risparmio energetico e al miglioramento del comfort termoacustico: le parti strutturali dellimmobile sono
infatti le prime che meritano analisi e mirati interventi di progettazione, per adeguarle alle rinnovate condizioni
duso e condurle ad un miglior comportamento statico oltre che antisismico. Dopo aver messo in sicurezza
la struttura, gli interventi di ristrutturazione proseguiranno con ladeguamento e il miglioramento delle restanti parti
delledificio.

necessaria quindi una metodologia di approccio al progetto basata sullanalisi delle esigenze e delle prestazioni,
che consenta di analizzare il livello di degrado, obsolescenza o inadeguatezza proprie delledificio esistente facendo
da guida allintervento tecnico: una diagnosi completa che consenta lindividuazione delle prestazioni residue,
dei vincoli esistenti e del quadro delle nuove esigenze affinch siano chiari i requisiti, le priorit e gli obiettivi di
progetto.

Dal punto di vista culturale la sfida sta nel combinare le scelte tecniche affidabili e altamente prestazionali,
tipiche delle recenti tecnologie industrializzate, con lesigenza di tutelare e valorizzare le specificit anche
storico-architettoniche del manufatto edilizio esistente; la priorit quindi quella di tramandare il patrimonio
edilizio messo in sicurezza, conservandone lidentit ed il suo valore storico intrinseco.

Laterlite con CentroStorico si pone lobiettivo di risolvere, con sicurezza e semplicit, ogni esigenza nel campo
del rinnovo e ripristino dei divisori orizzontali con soluzioni e sistemi ad alto valore tecnico, nel massimo rispetto
degli edifici e di chi li abita.

In questo contesto si inseriscono gli interventi sulle partizioni orizzontali esistenti, i solai, fondamentali per lefficace
recupero di interi edifici o loro porzioni: in questa Guida tecnica si tratteranno diffusamente le soluzioni per il
consolidamento dei solai esistenti, con particolare attenzione al loro rinforzo attraverso la tecnica della
soletta mista o soletta collaborante grazie a soluzioni leggere e isolanti in argilla espansa Leca.

3
Indice

1. Il patrimonio edilizio esistente 7


1.1 Lanalisi del patrimonio edilizio italiano 8
1.2 Le tipologie di solai italiani 10
1.2.1 Solai in legno 11
1.2.2 Solai in acciaio 12
1.2.3 Solai in laterocemento 14
1.2.4 Solai prefabbricati 16
1.2.5 Solai in calcestruzzo armato 17
1.2.6 Solai ad arco e volta 18
1.3 Gli obiettivi della riqualificazione edilizia 19

2. Perch consolidare 21
2.1 Miglioramento del comportamento sismico 22
2.2 Aumento della portata del solaio e cambiamento di destinazione duso 23
2.3 Miglioramento del comportamento flessionale del solaio 24
2.4 Recupero del solaio di copertura per sopraelevazione 25
2.5 Miglioramento delle prestazioni tecniche del divisorio orizzontale 25

3. Le soluzioni tecniche 27
3.1 La tecnica della soletta mista collaborante 28
3.2 Esempio di calcolo: verifica statica di una sezione composta
con e senza interconnessione 29
3.3 Il vantaggio del consolidamento leggero 30
3.4 Le indagini conoscitive preliminari 31
3.4.1 Indagini non distruttive 31
3.5 Linterconnessione meccanica 32
3.6 Linterconnessione chimica 34
3.7 Le soluzioni tecniche 36
3.7.1 Solaio in legno 36
3.7.2 Solaio in acciaio 42
3.7.3A Solaio in laterocemento - Interconnessione meccanica 46
3.7.3B Solaio in laterocemento - Interconnessione chimica 50
3.8 Il sostegno del solaio 52
3.9 La connessione dei muri-soletta 53

4
4. La progettazione e il calcolo 57
4.1 La valutazione della sicurezza nelle costruzioni esistenti 58
4.1.1 Categorie di intervento su costruzioni esistenti 58
4.1.2 Interventi con solai misti collaboranti 61
4.2 Il progetto del consolidamento 62
4.2.1 Le prestazioni e certificazioni del sistema 62
4.2.2 Indicazioni progettuali per il calcolo del dimensionamento 66
4.2.3 Calcolo del dimensionamento della sezione composta 68
4.3 Il ruolo dei solai nella sicurezza sismica 78
4.3.1 Normativa tecnica e ruolo dei solai 78
4.3.2 I benefici dei calcestruzzi leggeri strutturali 80
4.4 I vantaggi delle leggerezza 82
4.5 Gli strumenti per il progettista 84
4.5.1 Il software di calcolo 84
4.5.2 La relazione tecnica e di calcolo 85

5. I prodotti 87
5.1 Connettore CentroStorico 88
5.2 Connettore CentroStorico Chimico 93
5.3 Calcestruzzi Leggeri Strutturali 96
5.4 Membrana CentroStorico 102

5
6
1
IL PATRIMONIO
EDILIZIO ESISTENTE

7
1.1 Lanalisi del patrimonio edilizio italiano

Il presente documento vuole contribuire ad offrire soluzioni tecniche, oltre che servizi e sistemi costruttivi, utili al consolidamento dei solai
esistenti nellottica del migliore recupero del patrimonio edilizio esistente tenendo in considerazione alcuni parametri fondamentali:
le specificit proprie dei singoli edifici, la sicurezza sismica, le rinnovate esigenze di utilizzo degli immobili, la tecnica costruttiva
di recupero dei solai esistenti, le difficolt operative tipiche dei cantieri di ristrutturazione.
Una sfida da affrontare con grande attenzione al contesto, che richiede ladozione di una logica operativa e progettuale molto attenta
alla complessit delle variabili in gioco, da quelle statiche a quelle sismiche, da quelle cantieristiche a quelle tecnologiche e normative.
Il patrimonio immobiliare italiano il pi vecchio dEuropa: circa il 25% degli edifici non mai stato sottoposto a interventi di
riqualificazione, mentre si stima che il 5% degli edifici necessitano di interventi urgenti e il 40% richiedono misure di manutenzione
straordinaria. Sono circa 2,5 milioni gli edifici in stato di conservazione pessimo e mediocre.
Per capire limportanza del tema utile analizzare il patrimonio edilizio esistente italiano, cos come rappresentato dalle statistiche
catastali 2012 (fonte Agenzia delle Entrate).

Distribuzione del patrimonio immobiliare al 31.12.12 (n unit)

35 mln 53,2%
66 mln

A Abitazioni, uffici e studi privati


28 mln
B Uffici pubblici, scuole, biblioteche, caserme 39,5%
52 mln
53,2% A
Numero unit immobiliari

C Negozi, magazzini, autorimesse


21 mln 39 mln
Alberghi, teatri, ospedali, fabbricati ad uso
D
sportivo commerciale industriale
14 mln 26 mln
E Stazioni ferroviarie e a aeroportuali, chiese
39,5% C
Lastrici solari, unit in corso di costruzione/
F 7 mln
definizione, fabbricato inutilizzabili 13 mln

2,2% 4,6%
0,3% 0,3% 7,4% B+D+E+F
0 0
A B C D E F Totale
Fonte: statistiche catastali 2012 Agenzia delle Entrate. Categoria

Stato di conservazione degli edifici esistenti al 31.12.12


2,5 mln Ottimo Buono Mediocre Pessimo 2,5 mln

2 mln 2 mln

1,5 mln 1,5 mln


Edifici

20%

1 mln 1 mln

0,5 mln 0,5 mln

2,2%
0 0
Prima del 1919 1919 - 1945 1946 - 1961 1962 - 1971 1972 - 1981 1982 - 1991 1991 - 2001 Dopo 2001 Totale edifici in stato di conservazione
pessimo e mediocre
Fonte: elaborazione e stima CRESME 2012 su dati ISTAT. Anni

quindi importante procedere con gli inter- correttiva, in grado di ripristinare uno stan- La novit in tema di recupero edilizio lim-
venti tesi alla conservazione del valore e dard prestazionale accettabile o ricondurre a piego di sistemi e soluzioni costruttive
dellefficienza degli edifici: lobsolescenza un livello qualitativo pi elevato di quello in grado di applicare tecnologie nuove
degli immobili che pu essere di tipo statico, previsto in origine (in tal caso lintervento di a sistemi esistenti e datati, in modo
sismico, funzionale, normativo un proces- manutenzione costituirebbe un fattore di valo- da riportarli allattualit tecnica e alla
so che richiede una forma di manutenzione rizzazione dello stesso immobile). sicurezza statica.

8
Edifici ad uso abitativo per epoca di costruzione
>60% (> 7 mln di unit immobiliari)
1 Legge sismica del 1974 2 Legge sismica del 1984
2,5 mln

18,3%
16,8% 16,9%
2 mln

14,1%
1,5 mln
11,8%
11%
Edifici

1 mln
6,6%
4,5%
0,5 mln

0
Prima del 1919 1919 - 1945 1946 - 1961 1962 - 1971 1972 - 1981 1982 - 1991 1991 - 2001 Dopo 2001

Anni

Fonte: elaborazione e stima CRESME 2012 su dati ISTAT.

Di particolare importanza gli interventi tesi Dal 1908 (terremoto di Messina e Reggio di specifiche norme per le costruzioni.
a modificare le strutture esistenti per ren- Calabria) al 1974 i comuni sono stati clas- Nel 2003, dopo il terremoto del 2002 in
derle pi resistenti allattivit sismica; sificati come sismici solo dopo essere stati Puglia e Molise, viene emanata lOrdinanza
questo documento propone il recupero fortemente danneggiati dai terremoti. del Presidente del Consiglio dei Ministri
strutturale dei solai esistenti con la tec- La Legge n.64 del 2 febbraio 1974 sta- n.3274 che riclassifica lintero territorio na-
nica di consolidamento a sezione com- bilisce che la classificazione sismica del zionale in quattro zone a diversa pericolo-
posta o mista, riconosciuta dalle Norme territorio italiano debba essere realizzata sit, eliminando le zone non classificate.
Tecniche per le Costruzioni in vigore qua- sulla base di comprovate motivazioni tec- Da questo momento nessuna area pu rite-
le sistema idoneo per finalit di sicurezza nico-scientifiche (attraverso decreti del nersi non interessata dal problema sismico.
antisismica. Lattivit risulta di particola- Ministro per i Lavori Pubblici). Il D.M. 14-1-2008 (Norme Tecniche per le
re importanza: oltre il 60% degli edifici Nel 1981 viene adottata la proposta di Costruzioni) introduce una nuova metodo-
(oltre 7 milioni equivalenti ad oltre 17 riclassificazione del territorio naziona- logia per definire la pericolosit sismica
milioni di unit abitative) a prevalente le in tre categorie sismiche e nel 1984, di un sito e le azioni sismiche di progetto
uso residenziale stato realizzato prima con appositi decreti ministeriali, il 45% per le nuove costruzioni e per gli interventi
dellintroduzione della legge antisismica del territorio nazionale risulta classificato sulle costruzioni esistenti. Tutte le regioni
del 1974. sismicamente ed obbligatorio il rispetto italiane risultano a rischio sismico.

Unit abitative per epoca di costruzione


>60% (> 17 mln di unit immobiliari)
1 Legge sismica del 1974 2 Legge sismica del 1984
6 mln 19%

17,1%
5 mln

14,4%
18,3%
4 mln
Unit abitative

11,1%
3 mln 9% 9,2%
7,2%
2 mln

1 mln

0
Prima del 1919 Dal 1919 al 1945 Dal 1946 al 1961 Dal 1962 al 1971 Dal 1972 al 1981 Dal 1982 al 1991 Dal 1991 al 2001 Dopo 2001

Anni

Fonte: elaborazione e stima CRESME 2012 su dati ISTAT.

9
1.2 Le tipologie di solai italiani

Il patrimonio edilizio italiano composto da Gli interventi sulle strutture esistenti pre- 2. Analisi strumentale, mediante tecni-
un gran numero di solai, differenti gli uni suppongono la conoscenza quanto pi che diagnostiche per quanto possibile
gli altri per tipologie realizzative, epoche di completa e dettagliata dello stato di fat- non distruttive applicate in situ con
costruzione, con culture e tipicit locali. to; da questa infatti dipendono sostanzial- particolare riferimento alle parti non vi-
I centri dei comuni italiani sono caratteriz- mente laffidabilit e la probabilit di suc- sibili o inaccessibili della struttura;
zati da tipologie edilizie molto diverse che cesso della progettazione e della successiva 3. Elaborazione progettuale dei risul-
vanno dalledificio monumentale, costru- esecuzione degli interventi di consolida- tati, attraverso la predisposizione di
ito diversi secoli or sono, a costruzioni mento e rinforzo dei solai. una relazione tecnica comprendente la
storiche, anchesse di qualche secolo, Risulta fondamentale applicare alle strut- tipologia di solaio, la sua stratigrafia
a costruzioni pi recenti in muratura ture unindagine diagnostica, cos da costruttiva, la stima delle prestazioni
o in cemento armato, a volte anche fornire le maggiori informazioni utili sulla meccaniche degli elementi costitutivi la
rimaneggiate nel tempo con interventi statica del solaio ed eliminare una serie struttura e dello stato ed efficienza dei
privi di criterio. di fattori di incertezza che potrebbero con- collegamenti.
I solai possono essere suddivisi durre a disattendere le finalit dellinter-
sinteticamente in sei distinte tipologie: vento di consolidamento. Dallanalisi delle indagini svolte sulla strut-
1) Solai in legno Su ogni elemento strutturale quindi tura si potr valutare quale operazione di
opportuno prevedere: consolidamento e rinforzo attuare o, nel
2) Solai in acciaio
1. Unispezione visiva, al fine di valutare caso di situazioni particolarmente difficili o
3) Solai in laterocemento la presenza di eventuali difetti e ano- compromesse, propendere per interventi di
4) Solai prefabbricati malie presenti oltre che possibili altera- ricostruzione (parziale o totale) del solaio.
5) Solai in calcestruzzo armato zioni subite nel tempo;
6) Solai ad arco e volta

10
1.2.1 Solai in legno
Sono i solai di concezione pi antica, la cui struttura portante caratterizzata da unorditura principale costituita da travi lignee a sezione
circolare (nelledilizia pi povera) o squadrata (di maggior pregio). Lestradosso delle travi chiuso da un tavolato (o assito), pianelle in cotto
o da un incannucciato su cui poggia un massetto per lallettamento della pavimentazione. Allintradosso dei solai possono essere posizionati
dei controsoffitti (talvolta costituiti da vere e proprie tele) che mascherano la struttura. I solai in legno, costituiti da travi e tavolato, costituirono,
insieme alla volta in mattoni di laterizio, le prime soluzioni utilizzate per la realizzazione dei solai in edifici multipiano; in relazione alla loro note-
vole diffusione, spesso accompagnata da elevato pregio storico, sono i solai oggetto dei maggiori interventi di consolidamento per i quali
esistono confortanti e comprovate soluzioni tecniche di recupero con la tecnica della soletta mista legno-calcestruzzo.

1.2.1.1 Solai a semplice orditura


Sono costituiti da una serie di travi
disposte secondo la dimensione minore
dellambiente da coprire; abitualmente
possiedono luci sino a 34 m.
Il cassero superiore, a coprire il vuoto
tra le travi, pu essere realizzato con un
assito in legno o con pianelle in cotto.

Solaio a semplice orditura


con assito in legno.

1.2.1.2 Solai a doppia orditura


Questa tipologia di solai realizzata con
una serie di travi principali disposte a in-
terasse di 24 m secondo la dimensione
minore dellambiente da coprire; supe-
riormente sono presenti una serie di travi
secondarie di minore dimensione poste
ortogonalmente a quelle principali.
Il cassero superiore, a coprire il vuoto
tra le travi, pu essere realizzato con un
Solaio a doppia orditura assito in legno o con elementi in lateri-
con assito in legno. zio piani appoggiati alle estremit (ad es.
pianelle o tavelle).

Solaio a doppia orditura


con pianelle in cotto.

11
1.2 Le tipologie di solai italiani

1.2.2 Solai in acciaio


I solai cosiddetti in acciaio rappresentano la naturale evoluzione tecnologica dei solai in legno dove, al posto delle travi portanti
lignee, vengono poste delle travi portanti in acciaio (le cosiddette putrelle) in virt della loro capacit portante, ridotta deformabilit,
superiore durabilit nel tempo ed incombustibilit. Esistono varie tipologie di solai in acciaio a seconda dellelemento posizionato tra le
ali inferiori dei profilati metallici: 1) Solai in acciaio con voltine; 2) Solai in acciaio con tavelloni; 3) Solai in lamiera grecata.

1.2.2.1 Solai in acciaio con voltine


Utilizzati sin dalla met dellOttocento,
sono ancora oggi presenti negli edifici
storici. Sono caratterizzati da profilati
metallici che costituiscono lorditura
principale del solaio e da laterizi o mat-
toni posti tra le ali per realizzare loriz-
zontamento. Le voltine possono essere
ad intradosso curvo o piano.

Nel caso leffetto arco garantito da


blocchi opportunamente sagomati detti Voltine ad estradosso piano.
volterrane. Esistono casi di laterizi a
profilo curvilineo.
Non sempre caratterizzati da prestazioni
meccaniche elevate in termini di porta-
ta, si prestano ad essere consolidati e
rinforzati con soluzioni e sistemi indu-
strializzati al fine di aumentarne la tenu-
ta ai carichi (a fronte di opportune indagini
conoscitive tese a conoscerne la geome-
tria del solaio ed il relativo stato di con-
servazione).

Voltine ad estradosso curvo.

Voltine curve volterrane.

12
1.2.2.2 Solai in acciaio con tavelloni
Di diretta derivazione dai solai con
voltine, ne rappresentano una versione
pi moderna. Il riempimento tra le travi
metalliche effettuato mediante dei
laterizi piani detti tavelle o tavelloni.
Questi solai sono spesso utilizzati per
la ristrutturazione di edifici in muratura.
Singolo tavellone Talvolta le putrelle sono munite di
con cappa in calcestruzzo. connettori per la collaborazione con la
soletta in c.a.

Non sempre caratterizzati da prestazioni


meccaniche elevate in termini di portata,
si prestano ad essere consolidati
e rinforzati con soluzioni e sistemi
industrializzati al fine di aumentarne
la tenuta ai carichi (a fronte di opportune
indagini conoscitive tese a conoscerne la
geometria del solaio ed il relativo stato
Doppio tavellone
di conservazione).
senza cappa in calcestruzzo.

1.2.2.3 Solai in lamiera grecata


Caratteristici degli edifici a struttura metallica e
ad una tecnica costruttiva piuttosto recen-
te, sono realizzati mediante unorditura prin-
Singolo tavellone appoggiato cipale (spesso accompagnata da unorditura
e cappa in calcestruzzo. secondaria) sormontata da connettori aventi
la funzione di vincolare le lamiere grecate
posizionate allestradosso e di favorire linti-
ma collaborazione tra la struttura in acciaio
ed il getto di calcestruzzo costituente la soletta.
Le pareti delle lamiere sono in gene-
re corrugate (ovvero striate o bugna-
te), cos da favorire la connessione con
il calcestruzzo della soletta.
Per lintrinseca natura costruttiva e prestazio-
nale oltre che per limpiego di materiali dotati
di buone caratteristiche meccaniche, non
frequente il ricorso ad interventi di con-
Solaio in lamiera grecata.
solidamenti e rinforzo.

13
1.2 Le tipologie di solai italiani

1.2.3 Solai in laterocemento


I solai in laterizio e cemento costituiscono la maggioranza dei solai realizzati in Italia e per questo meritano particolare attenzione. Lindustria
del cemento armato ha visto la produzione di numerose tipologie di questi elementi strutturali che possono essere cos classificati:
1) Solai gettati in opera; 2) Solai tipo VARESE; 3) Solai a travetti prefabbricati e blocchi in laterizio; 4) Solai tipo SAP.
Per la vastit di tipologie realizzative presenti, soprattutto quelli costruiti tra gli anni 30 e gli anni 70, la tecnica di consolidamento di
questi solai risulta particolarmente meritevole di indagini diagnostiche tese alla puntuale conoscenza della geometria costruttiva
e prestazionale, dello stato di conservazione oltre che della tipologia di ferri di armatura.

1.2.3.1 Solai gettati in opera


Sono realizzati poggiando i laterizi (pignatte) su un assito in legno (smontato al raggiungimento della maturazione del calcestruzzo), a un
interasse tale da consentire la realizzazione dei travetti mediante il posizionamento delle barre di armatura ed il successivo getto di calcestruzzo.
Appartenenti ad una tecnica costruttiva non molto recente, gli eventuali interventi di consolidamento e rinforzo finalizzati al miglio-
ramento delle prestazioni di tenuta ai carichi possono permettere lapplicazione di soluzioni e sistemi industrializzati (a fronte
di opportune indagini tese a conoscere la geometria del solaio e il relativo stato di conservazione).

Pignatte con fondello accostato. Pignatte con fondello interrotto.

1.2.3.2 Solai tipo VARESE


Considerato uno dei primi prodotti prefabbricati in serie per ledilizia italiana, il solaio I tavelloni poggianti sullala superiore della
Varese un tipo di solaio in laterocemento costituito da travetti prefabbricati in calcestruzzo trave sono in genere del tipo a taglio obliquo
armato ad armatura lenta con interposti tavelloni in laterizio disposti in duplice ordine a for- per favorire la penetrazione del conglomera-
mare una camera daria. Nei solai con travi tipo Varese il tavellone viene posato sulla parte to nelle forature e migliorare la monoliticit
superiore della trave come cassero a perdere per la soletta di calcestruzzo armato, che ha la della struttura. Le tavelle di intradosso sono
funzione di ripartire i carichi e rendere monolitica la struttura. in genere di tipo Varese, con taglio a gra-
dino. Nati con lo scopo di sostituire i travetti
in legno, si diffusero dalla met degli anni
40 e sino agli anni 60 grazie alla praticit
dapplicazione ed alle prestazioni per lungo
tempo ineguagliate; in relazione alle mutate
esigenze di utilizzo degli edifici, in particolare
per la richiesta di incremento della portata
dei carichi, si prestano ad essere oggetto
di interventi di consolidamento e rinforzo
le cui modalit tecnico-realizzative non
Solaio tipo VARESE. sono di facile progettazione (per la partico-
lare geometria e tenuta dei carichi).

14
1.2.3.3 Solai a travetti prefabbricati e blocchi in laterizio interposti
Sono solai caratterizzati da una struttura completamento del c.a. Le varie tipologie finalizzati al miglioramento delle pre-
portante (i travetti) prefabbricati o fabbri- di solaio si differenziano in buona sostan- stazioni di tenuta ai carichi trovano
cati a pi dopera che non necessitano di za per i differenti travetti prefabbricati che lapplicazione di soluzioni e sistemi
complicate strutture di sostegno in fase di possono essere con fondello in laterizio industrializzati (anche grazie a una pi
esecuzione. Sono pertanto di realizzazione parzialmente gettato e traliccio, con travetto adeguata geometria del solaio e a una mag-
pi rapida rispetto ai solai gettati in opera. intralicciato in c.a. o con travetto precom- giore conoscenza storica delle prestazioni
Si realizzano mediante posizionamento tra presso. Realizzati prevalentemente tra originarie).
gli appoggi dei travetti prefabbricati, suc- gli anni 40 e gli anni 60, gli eventuali
cessiva collocazione dei laterizi e getto di interventi di consolidamento e rinforzo

Solaio a travetti tralicciati. Solaio a travetti in calcestruzzo.

1.2.3.4 Solai tipo SAP


I solai SAP (senza armatura provvisoria)
rappresentano un solaio storico introdotto
in Italia intorno al 1930 e sino agli anni
60. Caratterizzato da una buona velocit di
esecuzione, si rivelato nel corso degli anni
piuttosto insidioso in virt dei fenomeni di
dissesto che lo hanno contraddistinto.
in buona sostanza costituito da travetti in
laterizio armato assemblati a pi dopera
mediante infilaggio di barre di armatura (in
genere lisce e dal diametro ridotto) in tasche
appositamente predisposte nel laterizio e Solaio tipo SAP.
sigillate mediante malta. I travetti in lateri-
zio armato venivano accostati tra loro per la
realizzazione di un getto di completamento.
Molto spesso i solai erano sprovvisti mettono a nudo le barre di armatura, in genere piuttosto ossidate per effetto dei ridottissimi
di soletta di ripartizione. Allintradosso copriferri. frequente la richiesta di miglioramento della loro prestazione in termini
sono in genere visibili solo i fondi dei late- di portata utile; tuttavia per lintrinseca natura costruttiva gli interventi di consoli-
rizi (quando integri). Spesso si evidenziano damento e rinforzo sono piuttosto difficili da applicare, richiedendo modalit tecni-
distacchi di intonaco e di laterizio che co-realizzative non di facile progettazione.

15
1.2 Le tipologie di solai italiani

1.2.4 Solai prefabbricati

un sistema costruttivo piuttosto recente che trova impiego in diversi ambiti in edilizia civile, residenziale, commerciale e industriale:
sono generalmente contraddistinti da buona qualit costruttiva, ridotti tempi di messa in opera e facilit esecutiva. Negli anni 70 si
sono diffuse, pi a livello locale, produzioni di tipo artigianale per le quali pu risultare difficile conoscerne le prestazioni statiche.
Appartengono a tre tipologie: 1) Solai alveolari; 2) Solai a pannelli prefabbricati; 3) Solai con lastre in c.a. gettati in opera.

1.2.4.1 Solai alveolari (o alveolati)


Sono costituiti da lastre prefabbricate in
cemento armato vibrato e precompresso,
larghe in genere 1,2 m, utilizzate per lo
pi nelle costruzioni prefabbricate (grossi
centri commerciali, edilizia industriale, par-
cheggi, etc). Le lastre sono dette alveolari
in virt della presenza di canali realizzati
in stabilimento mediante dei tubi-forma con
la funzione di alleggerire i pesi e risparmiare
materiale.
Appartenenti a una tecnica costruttiva
piuttosto recente, raramente necessi-
tano di interventi di consolidamento Solaio alveolare.
e rinforzo proprio per lintrinseca natura
costruttiva e prestazionale oltre che per
limpiego di materiali dotati di buone carat-
teristiche meccaniche.

1.2.4.2 Solai a pannelli prefabbricati


Sono solai realizzati quasi per intero in stabi-
limento mediante assemblaggio dei laterizi e
dei travetti armati. Sono caratterizzati da una
rapida esecuzione, necessitano di poche ope-
re di sostegno provvisorio e di ridotti getti di
completamento. Risultano poco versatili per
configurazioni in pianta particolari dei solai.
Realizzati a partire dagli anni 70, non
frequente la necessit ad interventi di
consolidamento e rinforzo proprio per lin-
trinseca natura costruttiva e prestazionale
oltre che per limpiego di materiali dotati di
buone caratteristiche meccaniche. Solaio a pannelli prefabbricati.

16
1.2.4.3 Solai con lastre in c.a. gettati
in opera (altrimenti dette predalles)
e blocchi di alleggerimento
Sono solai caratterizzati da lastre in c.a.
prefabbricate (precompresse o non) spes-
se in genere almeno 4 cm e larghe 1,2 m
che vengono disposte tra gli appoggi del-
la struttura portante. Su di esse vengo-
no poggiati dei blocchi di alleggerimento
(in laterizio o in polistirolo espanso o in
plastica) opportunamente distanziati per
consentire la successiva realizzazione dei
travetti in c.a. (tralicciato o non) mediante
Solaio in lastre e il getto di completamento. Sono solai di
blocchi in laterizio. rapida esecuzione.
Realizzati a partire dagli anni 70, non
frequente la necessit ad interventi
di consolidamento e rinforzo proprio per
lintrinseca natura costruttiva e prestazio-
nale oltre che per limpiego di materiali
dotati di buone caratteristiche meccaniche.

Solaio in lastre e blocchi


in polistirolo espanso.

1.2.5 Solai in calcestruzzo armato


I solai in c.a. a soletta piena appartengono
ad una tecnica costruttiva piuttosto re-
cente; usati raramente nel passato (e solo
nel caso di manufatti con notevoli sovrac-
carichi accidentali o grosse luci), possono
essere precompressi o non, muniti o meno
di nervatura oppure piani o curvi.
Raramente necessitano di interventi di
consolidamento e rinforzo, proprio per
lintrinseca natura costruttiva e prestazio-
nale oltre che per limpiego di materiali
dotati di buone caratteristiche meccaniche.
Solaio in calcestruzzo armato.

17
1.2 Le tipologie di solai italiani

1.2.6 Solai ad arco e volta


Le strutture ad arco e volta rappresentano,
insieme alle strutture in legno, le prime
soluzioni utilizzate per la realizzazione
dei solai in edifici multipiano; le strutture
ad arco sopportano i carichi mediante una
combinazione di compressione e flessione.
Per rendere piana la superficie di calpestio
venivano realizzati dei riempimenti con
materiali di risulta (detti rinfianchi); il riem-
pimento cos eseguito, pur costituendo un
peso morto cui la struttura portante veni-
va assoggettata, migliorava la stabilit delle
volte riducendo le sollecitazioni su di essi
esclusivamente a sforzi di compressione.
Il rinforzo statico delle volte ad arco pu
essere realizzato impiegando specifi- Solaio a volta.
che soluzioni tecniche, la cui definizione
figlia di attente indagini conoscitive sulla
struttura.

18
1.3 Gli obiettivi della riqualicazione edilizia

Dallanalisi del patrimonio edilizio italiano termini di necessit di consolidamento un nuovo assito debitamente interconnesso
emerge con assoluta evidenza lopportunit statico per una struttura pi efficiente ed al solaio ligneo esistente, nei prossimi ca-
di collocare al centro dellattenzione la ri- in grado di supportare al meglio le nuove pitoli verr diffusamente descritta ed ana-
qualificazione degli immobili esistenti, esigenze. lizzata la soluzione tecnica della soletta
con lobiettivo di innalzarne le perfor- mista o soletta collaborante realizzata
mances tecnologiche portandoli a stan- Il consolidamento del solai esistenti fa ma- con sistemi di interconnessione mecca-
dard tecnici e qualitativi pari al nuovo. turare nel tecnico progettista e nel costrut- nici industrializzati.
tore tutti quei processi di conoscenza dello In questo contesto costruttivo si inseriscono
Ristrutturare per molti versi pi im- stato di fatto, di progetto e di intervento le soluzioni CentroStorico che, grazie alla
pegnativo che progettare e costruire il atti a far recuperare ad un edificio le sue novit di Connettore CentroStorico, sono
nuovo, per la complessit delle questioni caratteristiche strutturali perse a causa in grado di offrire sistemi sicuri e certifi-
in gioco (rispetto degli aspetti normativi dellet, del degrado, di unazione sismica cati nelle prestazioni per il rinforzo statico
e dei vincoli esistenti, miglioramento del o di altre azioni. di solai in legno, acciaio e calcestruzzo.
benessere di vita, sostenibilit dellinter- In questo contesto si inseriscono gli inter-
vento nella sua globalit). venti sulle partizioni orizzontali esistenti, Il perfetto complemento al sistema di con-
i solai, fondamentali per lefficace solidamento dei solai sono i calcestruzzi
La base di partenza di ogni edificio la recupero di interi edifici o di loro por- leggeri strutturali in argilla espansa
struttura: da qui inizia la progettazione, da zioni. Leca, necessari per la formazione della
questa comincia a crescere e svilupparsi la nuova soletta collaborante. I benefici del
costruzione. E proprio da qui che prende av- Tra le diverse soluzioni per il consolidamen- consolidamento leggero sono fon-
vio il cammino verso la giusta ristruttura- to e recupero dei solai esistenti, quali ad damentali, sia per il miglioramento del
zione, dallanalisi dello stato di fatto dei solai esempio lapplicazione di fibre di carbonio comportamento statico del divisorio oriz-
esistenti e dalle esigenze che emergono in allintradosso dei solai o la realizzazione di zontale che di quello sismico.

19
xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx

20
2
PERCH
CONSOLIDARE

21
2. Perch consolidare

Le ragioni alla base del consolidamento e rinforzo di un solaio esistente sono di diversa natura, come vedremo nei paragrafi seguenti:
importante ricordare come gli interventi in progetto dovranno integrarsi pienamente con la tipologia esistente e continuare a sfruttare la
capacit portante del solaio che rimane a tutti gli effetti lelemento orizzontale di sostegno.
In generale si interviene sul solaio esistente in quanto lo si reputa inidoneo a svolgere alcune funzioni: linsufficienza a supportare
carichi maggiori, leccessiva deformabilit essionale, la scarsa o nulla rigidezza nel proprio piano, linefficiente funzione di
incatenamento delle pareti perimetrali.

2.1 Miglioramento del comportamento sismico


Una delle principali fonti di vulnerabilit perimetrali, possibile migliorare il com- configurazione scatolare; la rigidezza dei
degli edifici privi di catene o cordoli peri- portamento sismico dellintero edificio. diaframmi nel loro piano influenza la distri-
metrali (in particolare strutture in muratura Per il miglioramento sismico risulta di buzione delle forze orizzontali tra i diversi
con solai in legno/acciaio) associata ai mec- particolare importanza la formazione del pannelli murari.
canismi di collasso locale (risposta fuori diaframma di piano in grado di trasferire Per poter rappresentare un vincolo efficace,
dal piano dei maschi murari); adeguando le azioni orizzontali del sisma alle pareti i diaframmi devono essere in grado di
le connessioni tra gli elementi, attraver- resistenti a taglio. trasmettere forze e tensioni di trazione
so la formazione di una nuova soletta in I diaframmi contribuiscono a vincola- e devono inoltre essere adeguatamente
calcestruzzo leggero strutturale armato re la deformazione fuori piano dei muri collegati ai muri come ben evidenziato
interconnessa al solaio e alle murature prevenendone il collasso, mantenendo la dallEurocodice 8-Parte 3.

Meccanismo locale Meccanismo di


di collasso. risposta globale.

Meccanismo di Collasso fuori piano impedito,


collasso fuori piano. diaframma rigido.

22
2.2 Aumento della portata del solaio
e cambio di destinazione duso
Gli interventi di ristrutturazione hanno spesso origine da esigenze legate al cambio di destinazione duso dellimmobile, ad esempio
da locali destinati ad abitazione ad uffici con conseguenti maggiori carichi trasferiti al solaio (sia carichi permanenti che variabili).
quindi necessario operare nei termini di rinforzo strutturale del divisorio orizzontale, cos da irrobustire staticamente la struttura
e renderla compatibile con i nuovi carichi richiesti.

Categorie di locali previste dalla normativa per la definizione da carichi accidentali


Carichi verticali Carichi verticali Carichi orizzontali
Cat. Tipo di locale
ripartiti (KN/m2) concentrati (KN) (KN/m)
Ambienti non suscettibili di affollamento (locali abitazione e relativi servizi, alberghi,
1 2,00 2,00 1,00
uffici non aperti al pubblico) e relativi terrazzi a livelli praticabili
Ambienti suscettibili di affollamento (ristoranti, caff, banche, ospedali, uffici aperti al
2 3,00 2,00 1,00
pubblico, caserme) e relativi terrazzi a livello praticabili
Ambienti suscettibili a grande affollamento (sale convegni, cinema, teatri, chiese,
3 4,00 3,00 1,50
negozi, tribune con posti fissi) e relativi terrazzi a livello praticabili
Sale da ballo, palestre, tribune libere, aree di vendita con esposizione diffusa (mercati,
4 5,00 4,00 3,00
grandi magazzini, librerie, ecc.) e relativi terrazzi a livelli praticabili, balconi e scale
5 Balconi, ballatoi e scale comuni (esclusi quelli perimetrali alla Cat.4) 4,00 2,00 1,50
6 Sottotetti accessibili (per sola manutenzione) 1,00 2,00 1,00
Coperture:
non accessibili 0,50 1,20 -
7
Accessibili, secondo categoria di appartenenza (da 1 a 4) - - -
speciali (impianti, eliporti, altri), secondo il caso - - -
Rimesse e parcheggi:
8 per autovetture di peso a pieno carico fino a 30 KN 2,50 2x10,0 1,0
per transito di automezzi superiore a 30 KN, da valutarsi caso per caso - - -
Archivi, biblioteche, magazzini, depositi, laboratori, officine e simili: da valutarsi
9 6,00 6,00 1,00
secondo il caso.

Portata utile 300 kg/m2

+200%
Portata utile 100 kg/m2
Portata utile 90 kg/m2
+10%

Struttura esistente Struttura esistente con nuova Struttura esistente con


soletta non interconnessa nuova soletta interconnessa

Linterconnessione tra trave e nuova soletta consente di aumentare fino al 200% la portata utile del solaio, a parit di deformazione
ammessa, rispetto alla soluzione non interconnessa (esempio calcolato su un solaio in legno con luce 4,5 m, sezione travi 10x18 cm,
interasse travi 60 cm). Limpiego di calcestruzzi leggeri strutturali favorisce un ulteriore incremento della portata utile del solaio e
una riduzione dei carichi permanenti che gravano sulla struttura esistente.

23
2.3 Miglioramento del comportamento essionale del solaio

Molto di frequente il solaio appare poco Lintervento di consolidamento ha


rigido, fortemente deformato nel suo come finalit il conseguimento di una
piano con unevidente freccia in mez- maggiore rigidezza del solaio, la conse-
zeria e significativa differenza di quota guente riduzione della freccia in mezze-
tra il perimetro dei locali e la parte cen- ria entro limiti accettabili (generalmente
trale (evidente per lo pi nelle strutture in 1/500 della luce del solaio) e la disponibi-
legno). Infatti gli impalcati dei vecchi edifi- lit di maggiori carichi di esercizio.
ci manifestano spesso carenze struttura- Leffetto immediato di un consistente mi-
li e funzionali tali da rendere necessari glioramento della rigidezza essionale
interventi di consolidamento. del solaio dovuto al fatto che le travi non
Essi infatti sono generalmente dimensio- lavorano pi separatamente ma, grazie
nati per carichi accidentali modesti, ben allinterconnessione con la nuova soletta
lontani dai valori richiesti dalle attuali nor- collaborante, si realizzano due strutture
mative in relazione alla destinazione duso che contribuiscono entrambe alla rigi-
della struttura. Inoltre, per effetto dei ca- dezza globale.
richi di lunga durata, gli impalcati lignei In aggiunta si produce un miglioramen-
subiscono spesso deformazioni ecces- to del comportamento a lastra, ovvero
sive, che ne compromettono la funziona- della rigidezza nel piano del solaio, per cui
lit. Viene quindi richiesta in genere una il solaio risultante pu essere assimilato
maggiore rigidezza, sia per evitare dan- ad uno in laterocemento per quanto ri-
neggiamenti e lesioni delle tramezzature guarda la distribuzione delle azioni sismi-
e dei pavimenti, sia per migliorare il che sui setti murari (a condizione che la
comfort abitativo, limitando le vibrazioni nuova soletta sia armata e interconnessa,
dovute al calpestio e migliorando linsono- abbia uno spessore minimo di 5 cm e sia
rizzazione. ben collegata ai muri perimetrali).

Solaio eccessivamente deformabile, con evidenti vibrazioni Solaio eccessivamente deformabile, con conseguenti danneggia-
provocate dal calpestio. menti del massetto e della pavimentazione sotto carico.

24
2.4 Recupero del solaio di copertura per sopraelevazione

Il recupero di sottotetti o linnalzamento di


uno o pi piani di un edificio esistente va
realizzato previa verifica della compatibi-
lit strutturale complessiva delledificio
oltre che dellultimo solaio: spesso il so-
laio in oggetto veniva costruito con strutture
piuttosto esili, in quanto progettate per sup-
portare limitati carichi.

Lintervento di ristrutturazione dellimmobi-


le inizia con lirrobustimento del divisorio
orizzontale, attraverso la formazione di una
nuova soletta collaborante il pi possibi-
le leggera per ridurre al massimo i carichi
strutturali permanenti a tutto favore di quelli
variabili.
In edifici ad uso commerciale, pu ri-
sultare utile destinare la copertura ad uso
carrabile e/o parcheggio : quindi necessa-
rio progettare con attenzione lintero com-
portamento statico della struttura, agendo
anche sul solaio di copertura per aumen-
tarne la capacit portante.

2.5 Miglioramento delle prestazioni tecniche del divisorio


orizzontale
Lintervento di consolidamento e rinforzo del solaio esistente con la tecnica della soletta collaborante produce altri significativi benefici
nel comportamento del divisorio orizzontale.

Isolamento acustico Isolamento termico Protezione al fuoco


La formazione di una nuova soletta in cal- Limpiego di soluzioni leggere, oltre a fa- La presenza di una nuova soletta in cal-
cestruzzo, abbinata ad uno specifico ma- vorire il miglioramento del comportamento cestruzzo favorisce un miglior comporta-
terassino acustico anticalpestio e lad- statico del rinforzo del solaio, assicurano mento al fuoco del divisorio orizzontale,
dove possibile ad un massetto di finitura, un aumento dellisolamento termico del grazie alla presenza di uno strato pieno
consente di migliorare sensibilmente le divisorio orizzontale. Infatti i calcestruzzi di materiale isolante incombustibile
prestazioni di potere fonoisolante ap- leggeri strutturali in abbinamento a mas- (per maggiori approfondimenti contattare
parente al rumore per via aerea Rw e il setti di finitura leggeri (quando lo spessore lAssistenza Tecnica Laterlite e scaricare la
livello di rumore di calpestio normaliz- lo consente), grazie alla bassa conducibi- specifica documentazione su www.leca.it).
zato per rumori trasmessi per via strut- lit termica l, contribuiscono al migliora-
turale Ln,w (Legge n. 447 del 26/10/95 e mento della trasmittanza termica dellin-
D.P.C.M. 5/12/97). tero divisorio orizzontale con lobiettivo
di raggiungere il requisito di Legge U0,8
W/m2K (D.Lgs 311/06).

25
26
3
LE SOLUZIONI
TECNICHE

27
3.1 La tecnica della soletta mista collaborante

Negli interventi di consolidamento strutturale e miglioramento del comportamento sismico dei solai la soluzione tecnica denominata della sezione
composta o sezione mista risulta essere molto efficiente e di facile impiego: il sistema si basa sulla formazione di una nuova soletta in
calcestruzzo armato, perfettamente interconnessa con il solaio esistente grazie allimpiego di specifici connettori (sia di tipo meccanico
che chimico a seconda delle tipologie di solai e dei vincoli esistenti), in grado di aumentare la resistenza e rigidezza del solaio esistente
incrementandone anche la portanza. Il sistema largamente utilizzato da decenni e ampiamente studiato sia dal punto di vista analitico che
sperimentale. La sezione mista legno-calcestruzzo, calcestruzzo-calcestruzzo, acciaio-calcestruzzo ha anche una maggiore rigidezza flessionale
rispetto alla sola sezione resistente del solaio portante originale e quindi risulta possibile incrementare i carichi portati verticali senza incorrere
in eccessivi effetti deformativi. Inoltre la nuova soletta in calcestruzzo irrigidisce il solaio anche nel suo piano (effetto diaframma rigido), quando
adeguatamente collegata alle murature portanti, consentendo una corretta trasmissione e ripartizione delle azioni sismiche alle pareti.

Struttura non interconnessa.

Diagramma
delle tensioni

CC C
TT T

Piano di CC C
scorrimento
TT T

Il sistema, non assicurando lunione tra solaio e soletta, risulta un accoppiamento in parallelo della parte in calcestruzzo
armato con la struttura esistente e conseguente scorrimento reciproco nel piano orizzontale (la sezione ottenuta non
monolitica). La nuova soletta rappresenta un carico permanente agente sul solaio esistente. C C C
T T T
Il solaio, seppur irrobustito dalla nuova soletta in calcestruzzo, risulta poco rigido e con deformazioni (frecce) potenzialmente
significative. C C CC CC
T T T
Struttura interconnessa rigidamente (monolitica). TT T

Diagramma
delle tensioni

C C C

T T T

Il sistema crea una vera e propria struttura mista con uneffettiva continuit strutturale. Il connettore ha la funzione di cucire
assieme solaio esistente e calcestruzzo impedendone lo scorrimento reciproco e assicurando un considerevole aumento
della rigidezza e della resistenza della struttura. Il diagramma delle tensioni evidenzia come le prestazioni dei materiali risultino
ottimizzate: il calcestruzzo tutto compresso, la trave in legno interamente tesa. Il connettore lavora a taglio, moltiplicando il
contributo statico dei due elementi, soletta in c.a. e solaio esistente.

28
3.2 Esempio di calcolo: verica statica di una sezione
composta con e senza interconnessione
Sezione trasversale - stratigrafia. Sezione longitudinale - schema di vincolo. Vista planimetrica -
orditura del solaio.

Caratteristiche geometriche del solaio.

IPOTESI DI CALCOLO
Caratteristiche dei materiali
Legno tipo Abete S1 di provenienza nazionale (10 x H 20 cm);
Assito spessore 2,3 cm in legno tipo abete;
Calcestruzzo CentroStorico (1500 kg/m3 spessore 5 cm);
Massetto CentroStorico (1250 kg/m3 spessore 8 cm);
Pavimento tipo gres (2000 kg/m3 spessore 2 cm).
Definizione dei carichi agenti
G1 = soletta + assito + trave = 1,16 kN/m2;
G2 = pavimento + massetto + tramezzature interne = 2,2 kN/m2
Q = carichi di esercizio cat. A (civile abitazione) = 2 kN/m2
Valori di deformazione limite
f (t = 0) = 9 mm [L/500]
f (t = infinito) = 13 mm [L/350] Calcolo condotto nellipotesi di solaio puntellato

VERIFICHE SISTEMI
1) Struttura non interconnessa
Verifiche a tempo zero Verifiche a tempo infinito
Freccia calcolata f (t = 0) = 14,6 mm >> 9 mm Freccia calcolata f (t = infinito) = 25,8 mm >> 12,9 mm
Rigidezza flessionale EJtotale = EJtrave + EJassito + EJsoletta 9,7 x 1011 Nmm2 Rigidezza flessionale EJtotale= EJtrave + EJassito + EJsoletta 5,5 x 1011 Nmm2
2) Struttura interconnessa
Verifiche a tempo zero Verifiche a tempo infinito
Freccia calcolata f (t = 0) = 5,5 mm < 9 mm Freccia calcolata f (t = infinito) = 8,2 mm < 12,9 mm
Rigidezza flessionale EJtotale = EJefficace 2,6 x 1012 Nmm2 Rigidezza flessionale EJtotale = EJefficace 1,7 x 1012 Nmm2
Passo CCS costante 14 cm Passo CCS costante 14 cm

CONFRONTO SISTEMI
Lanalisi delle prestazioni dei due sistemi conduce alle seguenti conclusioni:
la struttura interconnessa consente una riduzione della deformazione statica, freccia del solaio, di ca. il 70% rispetto
a quella della struttura non interconnessa;
la struttura interconnessa presenta una rigidezza essionale ben superiore a quella della struttura non interconnessa, nellordine di
circa 3 volte.

29
3.3 Il vantaggio del consolidamento leggero

Negli interventi di ristrutturazione la


A - SOLUZIONE TRADIZIONALE. B - SOLUZIONE LEGGERA.
leggerezza svolge sempre un ruolo
molto importante; anche nel consolidamen-
to di un solaio con la tecnica della soletta col-
laborante la scelta di una soluzione leggera
nel suo complesso (calcestruzzo strutturale
e massetto di finitura) conducono a risulta-
ti migliorativi rispetto ad una soluzione
tradizionale a parit di prestazioni mec-
caniche.
In un esempio possiamo considerare un
Massetto tradizionale: sp. 10 cm Calcestruzzo leggero Massetto leggero
classico solaio esistente in laterocemento, Peso: 200 kg m2 strutturale (tipo Lecamix): sp. 5 cm
superficie 100 m2, ricoperto da un massetto (tipo LecaCLS): sp. 5 cm Peso: 50 kg m2
Peso: 70 kg m2
tradizionale di 10 cm di spessore (densit
pari a circa 2.000 kg/m3) per la succes- - 40%
siva posa della pavimentazione. Il peso
complessivo gravante sul solaio di 200 Peso totale: 120 kg m2
kg/m2, corrispondente al peso complessivo
di 20.000 kg (20 t) sullintera superficie di
100 m2. 1.000 kg/m3) nello spessore di 5 cm, consen- Un ridotto carico permanente strutturale
Il rifacimento del massetto esistente da te di ottenere carico complessivo permanente consente di disporre di maggiori carichi
10 cm di spessore con una soluzione di 120 kg/m2, ovvero pari a 12.000 kg (12 t) utili, in questo caso pari a 80 kg/m2, a tutto
leggera, ovvero un calcestruzzo leggero distribuito sullintera superficie di 100 m2. favore di un aumento dei carichi perma-
strutturale tipo LecaCLS (densit pari a La soluzione leggera consente di ridur- nenti portati o accidentali di esercizio
ca. 1.400 kg/m3) per il consolidamento re il peso complessivo di circa il 40% altrimenti non possibile.
statico del solaio in laterocemento (nello rispetto alla soluzione tradizionale, con
spessore di 5 cm) ed un massetto di finitura un risparmio di 80 kg/m2 e 8 t sullintera
leggero tipo Lecamix (densit pari a circa superficie di 100 m2.

Calcestruzzi Leggeri Strutturali Leca

Calcestruzzi Leggeri Strutturali per il consolidamento e il rinforzo dei solai, disponibili in diverse tipologie di resistenza e densit.
Premiscelati in sacco e pronti alluso, sono certificati nelle prestazioni e conformi alle Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M.
14/01/08) e relative Istruzioni (Circolare 02/02/09).

30
3.4 Le indagini conoscitive preliminari

importante ricordare come gli interventi diagnostiche non distruttive applicate in Trattandosi di specifici interventi di conso-
sui solai esistenti presuppongono la cono- situ con particolare riferimento alle parti lidamento strutturale in opere pi complete
scenza quanto pi completa e dettaglia- non visibili o inaccessibili della struttura; di ristrutturazione, necessario trovare la
ta dello stato di fatto; risulta fondamen- 3. elaborazione dei risultati, attraverso la migliore soluzione per risolvere la presen-
tale applicare alle strutture unindagine predisposizione di una relazione tecnica za degli impianti elettrici e idrici analiz-
diagnostica, cos da fornire le maggiori comprendente la tipologia di solaio, la zando i vincoli esistenti.
informazioni utili sulla statica del solaio ed sua stratigrafia costruttiva, la stima delle Va quindi evitato linglobamento degli im-
eliminare una serie di fattori di incer- prestazioni meccaniche degli elementi pianti nella nuova soletta di calcestruz-
tezza che potrebbero disattendere le fina- costitutivi la struttura e dello stato ed zo, cos da escludere riduzioni di sezione
lit del consolidamento. efficienza dei collegamenti. reagente; si suggerisce di posizionarli nel-
le murature perimetrali e/o inglobarli nella
Su ogni elemento strutturale quindi Dallanalisi delle indagini svolte sulla strut- caldana del solaio preesistente (per struttu-
opportuno prevedere: tura si potr quindi valutare la migliore re in laterocemento).
1. unispezione visiva, al fine di valutare operazione di consolidamento e rinforzo
la presenza di eventuali difetti e anoma- da attuare o, nel caso di situazioni partico- Il calcolo strutturale andr eseguito da
lie presenti oltre che possibili alterazioni larmente difficili o compromesse, propen- un tecnico abilitato e asseverato dalla
subite nel tempo; dere per interventi di ricostruzione (parziale Direzione dei Lavori in presenza di even-
2. analisi strumentale, mediante tecniche o totale) del solaio. tuali varianti.

3.4.1 Indagini non distruttive


Nel caso di edifici esistenti, ed in special modo principio operativo delle correnti parassite essere in relazione con lelasticit del mate-
per quelli di interesse storico, opportuno ca- che, grazie alla generazione di un campo riale ed implicitamente con la sua resistenza.
ratterizzare la struttura esistente attraverso magnetico, riesce a localizzare la presen- Tali indagini forniscono lindice di durezza
prove meccaniche di tipo non distruttivo in za e lorientamento delle barre di arma- della superficie, che risulta essere indica-
sito. Queste ultime costituiscono linsieme dei tura allinterno dei getti di calcestruzzo tivo del degrado superficiale e della bont
metodi di individuazione, di prova e controllo, senza necessitare di delicate demolizioni; del legame tra gli elementi costitutivi del
eseguiti senza arrecare alcun danneggiamen- quindi indicato per accertare e/o verificare la calcestruzzo. Lindagine sclerometrica utile
to al manufatto (o al limite un danneggiamento presenza delle barre nei getti. per mappare velocemente la compattezza
locale solitamente accettato). Le indagini sclerometriche hanno come e la resistenza del calcestruzzo.
I pi comuni controlli applicabili ai manufatti scopo la valutazione della resistenza locale La prova sclerometrica devessere preceduta
cementizi sono le indagini pacometriche e e della qualit superficiale del calcestruz- da unaccurata indagine pacometrica al fine
sclerometriche. zo; forniscono utili elementi di conoscenza di evitare di eseguire le battute nelle aree
Il pacometro uno strumento basato sul attraverso un valore di rimbalzo che risulta interessate dal passaggio delle armature.

Sclerometro, strumento utile alla valu- Pacometro, strumento in grado di localiz-


tazione della resistenza locale del calce- zare le barre di armatura presenti nel getto
struzzo. di calcestruzzo.

31
3.5 Linterconnessione meccanica

Idonea su solai in legno, acciaio, latero- Distribuzione delle forze di taglio


cemento il sistema si fonda sullimpiego
Legno Acciaio/Calcestruzzo
del connettore metallico avente funzione
di cucire assieme il solaio esistente e
la nuova soletta in calcestruzzo armato
impedendone lo scorrimento reciproco.
In questo modo si crea una vera e propria
45 Fv Fv
struttura mista con uneffettiva continui-
t strutturale, assicurando un considerevole
aumento della rigidezza e della resistenza
della struttura.
Il connettore lelemento necessario al
trasferimento dello sforzo di taglio (Fv) che
collega le due parti della sezione composta.
Fv

I sistemi di interconnessione per il conso-


lidamento dei solai sono realizzati principal- Connettore industrializzato (tipo sistema Connettore CentroStorico)
mente con due diverse tipologie:
connettori industrializzati, fissati a
secco alla struttura portante con speci-
fiche viti (a seconda del produttore il si-
stema valido per solai in legno, acciaio,
e calcestruzzo).
connettori non industrializzati, tipo
sistema Turrini-Piazza, costituiti da
barre metalliche piegate a L fissate alla
struttura portante con specifici collan-
ti epossidici (sistema valido per solai in
legno, acciaio, e calcestruzzo).

Connettore non industrializzato (tipo sistema Turrini-Piazza)

32
Laterlite ha sviluppato un connettore di tipo specifiche viti (per solaio in legno, acciaio elemento certificato nelle prestazioni
puntiforme industrializzato, denominato e laterocemento). Le soluzioni tecniche che meccaniche.
Connettore CentroStorico, costituito saranno oggetto di specifica trattazione Per gli opportuni approfondimenti di
da un elemento prismatico metallico e approfondimento tecnico e di calcolo prodotto e le modalit di messa in opera,
fissato alla struttura esistente con tre impiegano il Connettore CentroStorico, si rimanda la lettura del cap. 5.

Connettore CentroStorico
mm
0
15

43
mm 43 43
mm mm

60 mm
40 mm
40 mm

40 mm
17 mm

37 37 mm 37 mm
mm
m
m 65 m 65 m
m 65
m

Connettore per solai in legno. Connettore per solai in acciaio. Connettore per solai in calcestruzzo.

Connettore CentroStorico per il consolidamento e il rinforzo statico dei solai in legno, acciaio e calcestruzzo.
Certificato nelle prestazioni e facile nella posa, assicura lelevata aderenza al solaio ed unefficace assorbimento degli sforzi di taglio.

I sistemi di interconnessione di tipo integrazione con la nuova soletta di per assicurare la prestazione finale del
industrializzato, in particolare quelli calcestruzzo. sistema calcolato.
certificati come Connettore CentroStorico,
garantiscono sicurezza e affidabilit Altro aspetto di primaria importanza Elemento di incertezza dei sistemi non
allintero sistema consolidato perch le risulta la facilit e semplicit di posa industrializzati, che pu anche inficiare la
prestazioni meccaniche dellinterconnes- dei sistemi industrializzati, fondamentali prestazione finale, ad esempio la buona
sione sono testate in laboratorio. per evitare rischi connessi ad errori nella tenuta della saldatura (per solai in acciaio),
corretta posa in opera del sistema. infatti la perfetta formazione/pulizia/resinatura
In particolare i sistemi pi evoluti sono sufficiente fissare il connettore allelemento del foro nella trave (inserimento della barra
certificati su diverse tipologie di solai e il portante attraverso lapposita vite, studiata piegata nei solai in legno) e il rifollamento
comportamento assicurato dalla perfetta specificatamente per la tipolgia di solaio, del piolo.

33
3.6 Linterconnessione chimica

Il sistema di consolidamento dei solai con la soluzione dellinterconnessione chimica si basa sullo stesso principio tecnico della
connessione meccanica, ovvero rendere collaborante la nuova soletta in calcestruzzo armato con il solaio esistente aumentando
linerzia dellintera struttura orizzontale.

Il contributo fondamentale offerto dal con- Lobiettivo finale quello di conseguire alle sollecitazioni taglianti trasmesse
nettore chimico quello di ottima e robusta ununica inerzia della struttura, maggiore dalla nuova soletta in cls alla struttura
adesione tra i due elementi (solaio esistente della somma delle due singole (nuova solet- esistente, assicurando una perfetta conti-
e nuova soletta in c.a.) trasferendo, grazie a ta e solaio esistente). nuit di tenuta meccanica tra il solaio esi-
unelevata resistenza di adesione e al taglio, stente e la nuova soletta in calcestruzzo.
le sollecitazioni taglianti della nuova soletta La connessione chimica deve possedere Per approfondimenti tecnici di calcolo sulla
in calcestruzzo armato al solaio esistente. una resistenza di adesione almeno pari soluzione, si rimanda alla lettura del Cap. 4.

Nuova soletta
in calcestruzzo armato.

Connettore CentroStorico
Chimico.

Caldana in calcestruzzo
esistente.

La connessione chimica applicabile su non invasiva, risulta particolarmente del supporto in calcestruzzo esistente
solai in laterocemento e calcestruzzo, indicata in presenza di vincoli operativi di (in termini di resistenza, compattezza,
con esclusione dei solai lignei e metallici seguito trattati. consistenza) al fine di decretarne il corretto
ove preferita la connessione meccani- Lapplicazione risulta facile e veloce, tutta- impiego.
ca; caratterizzandosi come una soluzione via risulta necessaria la puntuale verifica

34
Laterlite ha sviluppato un adesivo speci- il consolidamento e rinforzo statico di solai Per gli opportuni approfondimenti specifici
fico per lincollaggio strutturale, denomi- in laterocemento e calcestruzzo. di prodotto e le modalit di messa in opera,
nato Connettore CentroStorico Chimico, Certificato nelle prestazioni meccaniche, si rimanda la lettura del Cap. 5.
costituito da resine epossidiche bicom- il prodotto impiegato nel calcolo delle
ponenti di adeguata fluidit idoneo per soluzioni tecniche di seguito proposte.

Connettore CentroStorico Chimico un


adesivo epossidico fluido bicomponente
per incollaggi strutturali di calcestruzzo
fresco su calcestruzzo indurito, avente
la funzione di consolidamento e rinforzo
statico di solai esistenti in calcestruzzo e
laterocemento.

35
3.7 Le soluzioni tecniche
3.7.1 Solai in legno
I solai lignei sono frequentemente oggetto di interventi di consolidamento e rinforzo perch storicamente realizzati per sopportare modesti
carichi; sono spesso caratterizzati da elevata deformabilit, non accettabile per le attuali esigenze oltre che per ragioni di sicurezza antisi-
smica. Gli interventi di rinforzo prevedono la formazione di una nuova soletta in calcestruzzo, adeguatamente armata ed interconnessa alle
travi di legno, ottenendo un significativo aumento di resistenza e rigidezza del solaio ligneo esistente.

3.7.1.1 Il sistema tecnico


Connettore CentroStorico pu essere indi-
stintamente fissato a diretto contatto del-
la trave in legno o sopra lassito.
Il getto in calcestruzzo che costituisce
la nuova soletta collaborante deve pos-
sedere uno spessore minimo di 5 cm,
al fine di contenere il Connettore Centro-
Storico e relativa rete elettrosaldata.
In caso di spessore della soletta maggiore
di 5 cm, necessario per esigenze di calcolo,
il Connettore CentroStorico pu essere
posizionato verticalmente; in ogni caso Posa orizzontale. Posa verticale, da preferire in presenza di
non esiste un valore limite nello spessore solette in calcestruzzo con spessore superiore
della soletta. a 8 cm e per solai in legno a doppia orditura.
Il numero dei connettori da impiegare
determinato da un calcolo (cfr. Cap. 4), ma
mediamente si possono ipotizzare nel nu-
mero di 5-10 connettori/m2; il loro posizio- Posizionamento Connettori CentroStorico
namento prevede una spaziatura piuttosto
Sezione trasversale.
ravvicinata in corrispondenza della muratu-
ra perimetrale e pi distanziati in corrispon-
denza della mezzeria della trave.
Connettore CentroStorico Legno pu
essere fissato direttamente sullassito
ligneo, senza perdita di prestazioni mec-
caniche rispetto al fissaggio sulla trave,
per una posa pi semplice e veloce.

Sezione longitudinale - posa a passo variabile.


35 cm 35 cm

Zona 1 = L/4 Zona 2 = L/2 Zona 1 = L/4


Connettori con passo ridotto. Connettori con passo distanziato. Connettori con passo ridotto.

Il primo connettore va posizionato a una distanza di 35 cm ca. dalla muratura perimetrale; la punta dei connettori deve essere sempre rivolta verso il centro del solaio.

36
Prima della posa dei connettori, bene
prevedere la stesa di un idoneo telo
(tipo Membrana CentroStorico) in
grado di essere impermeabile al passag-
gio dellacqua (cos da evitare il percola-
mento di boiacca cementizia durante la fase
di getto della nuova soletta in calcestruzzo
al piano inferiore) e traspirante al vapore
(anche in presenza di elevata umidit am-
bientale dei locali sottostanti non ci sar
formazione di condensa nel lato inferiore
del solaio in legno).

Connettore CentroStorico semplice e


facile da posare, non richiede manodo-
pera specializzata n particolari attrezza-
ture di cantiere: sufficiente disporre di
un avvitatore dotato di buona coppia (me-
glio se ad impulsi) con bussola esagonale
13 mm ed un trapano con punta per legno
= 6 mm (necessario solo in presenza
di legni duri per lesecuzione del preforo).
Quindi inserire la vite a 45 nel connettore
e avvitarla senza la necessit di realizzare
il preforo. Consolidamento di un solaio
Lo spessore della nuova soletta in calce- in legno a semplice orditura.
struzzo dipende dal solaio e dai carichi
di progetto: la modalit di calcolo verr
trattata nel Cap. 4.
Allinterno del getto di calcestruzzo andr
sempre posizionata una rete elettrosalda-
ta adeguatamente dimensionata; general-
mente si consiglia una 8 mm con maglia
20 x 20 cm, posizionata a met spessore
della nuova soletta (non necessario legare
la rete ai connettori).

Per i necessari approfondimenti sui prodotti


impiegati e la modalit di messa in opera Consolidamento di un
dellintero sistema, si rimanda al Cap. 5. solaio in legno a doppia
orditura con assito ligneo.

37
3.7 Le soluzioni tecniche

3.7.1.2 Tabelle dei materiali


Al fine del calcolo del sistema di interconnessione con la tecnica della soletta collaborante, di fondamentale importanza conoscere
le caratteristiche e prestazioni sia delle travi (geometria, stato di conservazione) che della natura dellessenza legnosa.
A tal fine si riporta la seguente classificazione, tratta dallEurocodice 5 (a esclusione delle tabelle Sezioni travi in legno semplice e
Sezione travi in legno doppia orditura).

Sezioni travi in legno semplice


Luce (m)
Interasse (m)
1,50 2,00 2,50 3,00 3,50 4,00 4,50 5,00
Carico complessivo: 3,00 kN/m2
0,50 6x8 8 x 10 9 x 12 10 x 13 10 x 14 12 x 16 13 x 17 13 x 18
0,60 7x9 8 x 11 9 x 12 10 x 14 11 x 15 13 x 17 13 x 18 14 x 19
0,70 7x9 8 x 11 10 x 13 11 x 15 13 x 17 13 x 18 14 x 19 15 x 20
0,80 8 x 10 9 x 12 10 x 14 11 x 15 13 x 17 13 x 18 15 x 20 15 x 21
Carico complessivo: 4,50 kN/m2
0,50 8 x 10 9 x 12 10 x 13 11 x 15 12 x 16 13 x 18 14 x 19 15 x 20
0,60 8 x 10 9 x 12 10 x 14 11 x 15 13 x 17 14 x 19 15 x 21 16 x 22
0,70 8 x 11 10 x 13 11 x 15 12 x 16 13 x 18 15 x 20 16 x 22 17 x 23
0,80 8 x 11 10 x 13 11 x 15 13 x 17 14 x 19 15 x 21 17 x 23 18 x 24
Carico complessivo: 6,00 kN/m2
0,50 8 x 10 10 x 13 11 x 15 12 x 16 13 x 18 15 x 20 15 x 21 17 x 23
0,60 7 x 11 10 x 13 11 x 15 13 x 17 14 x 19 15 x 21 17 x 23 18 x 24
0,70 9 x 12 10 x 14 12 x 16 13 x 18 15 x 20 16 x 22 18 x 24 18 x 25
0,80 9 x 12 11 x 15 13 x 17 14 x 19 15 x 21 17 x 23 18 x 25 20 x 27

Sezioni travi in legno doppia orditura


Luce (m)
Interasse (m)
3,00 3,50 4,00 4,50 5,00 5,50 6,00
Carico complessivo: 3,00 kN/m2
3,00 17 x 23 19 x 29 20 x 28 23 x 31 24 x 33 25 x 35 27 x 37
3,50 18 x 25 20 x 27 22 x 30 23 x 32 25 x 34 27 x 37 28 x 39
4,00 19 x 26 20 x 28 23 x 31 25 x 33 26 x 36 28 x 38 30 x 41
4,50 20 x 27 22 x 30 23 x 32 25 x 35 27 x 37 29 x 40 30 x 42
5,00 20 x 28 23 x 31 24 x 33 26 x 36 28 x 39 30 x 41 32 x 44
Carico complessivo: 4,50 kN/m2
3,00 20 x 27 22 x 30 23 x 32 25 x 35 27 x 37 29 x 40 30 x 42
3,50 20 x 28 23 x 31 25 x 34 27 x 37 28 x 39 30 x 42 32 x 44
4,00 21 x 29 23 x 32 25 x 35 28 x 38 30 x 41 32 x 44 33 x 46
4,50 23 x 31 24 x 34 27 x 37 29 x 40 31 x 43 33 x 46 35 x 48
5,00 23 x 32 25 x 35 28 x 38 30 x 41 32 x 44 34 x 47 36 x 50
Carico complessivo: 6,00 kN/m2
3,00 21 x 29 23 x 32 25 x 35 28 x 38 30 x 41 32 x 44 33 x 46
3,50 23 x 31 25 x 34 27 x 37 29 x 40 31 x 43 33 x 46 35 x 49
4,00 23 x 32 26 x 36 28 x 39 30 x 42 33 x 45 35 x 48 37 x 51
4,50 25 x 34 27 x 37 30 x 41 32 x 44 34 x 47 36 x 50 38 x 53
5,00 25 x 35 28 x 38 30 x 42 33 x 45 35 x 49 38 x 52 40 x 55

38
Legno massiccio - Classi di resistenza secondo UNI EN 11035-2:2003. Vecchia classificazione del legname di provenienza italiana.
Querce Pioppo e Altre
Douglasia/ Castagno/
Abete/Nord Abete/Centro Sud Larice/Nord Altre conifere/Italia caducifoglie/ Ontano/ Latifoglie/
Propriet Italia Italia
Italia Italia Italia
S1 S2 S3 S1 S2 S3 S1 S2 S3 S1 S2/S3 S1 S2 S3 S S S S
Flessione (5-percentile),
m,k 29 23 17 32 28 21 42 32 26 40 23 33 26 22 28 42 26 27
MPa
Trazione parallela alla fibratura
t,0,k 17 14 10 19 17 13 25 19 16 24 14 20 16 13 17 25 16 16
(5-percentile), MPa
Trazione perpendicolare
alla fibratura (5-percentile), t,90,k 0,4 0,4 0,4 0,3 0,3 0,3 0,6 0,6 0,6 0,4 0,4 0,5 0,5 0,5 0,5 0,8 0,4 0,5
MPa
Compressione parallela alla
c,0,k 23 20 18 24 22 20 27 24 22 26 20 24 22 20 22 27 22 22
fibratura (5-percentile), MPa
Compressione perpendicolare
c,90,k 2,9 2,9 2,9 2,1 2,1 2,1 4,0 4,0 4,0 2,6 2,6 4,0 4,0 4,0 3,8 5,7 3,2 3,9
alla fibratura (5-percentile), MPa
Taglio (5-percentile), MPa v,k 3,0 2,5 1,9 3,2 2,9 2,3 4,0 3,2 2,7 4,0 3,4 3,3 2,7 2,4 2,0 4,0 2,7 2,0
Modulo di elasticit parallelo
E0,mean 12000 10500 9500 11000 10000 9500 13000 12000 11500 14000 12500 12300 11400 10500 11000 12000 8000 11500
alla fibratura (medio), MPa
Modulo di elasticit parallelo alla
E0,05 8000 7000 6400 7400 6700 6400 8700 8000 7700 9400 8400 8200 7600 7000 8000 10100 6700 8400
fibratura (5-percentile), MPa
Modulo di elasticit
perpendicolare alla fibratura E90,mean 400 350 320 370 330 320 430 400 380 470 420 410 380 350 730 800 530 770
(medio), MPa
Modulo di taglio (medio), MPa Gmean 750 660 590 690 630 590 810 750 720 880 780 770 710 660 950 750 500 720
Massa volumica(5-percentile),
Pk 380 380 380 280 280 280 550 550 550 400 420 530 530 530 465 760 420 515
kg/m3
Massa volumica (media), kg/m3 Pmean 415 415 415 305 305 305 600 600 600 435 455 575 575 575 550 825 460 560

La UNI EN 11035 prevede una suddivisione in categorie e specie legnose.

Legno massiccio - Classi di resistenza secondo UNI EN 11035-2:2010 / UNI EN 338. Classificazione e conversione delle classi di resistenza.

Querce Pioppo e Altre


Douglasia/ Castagno/
Propriet Abete/Italia Pino laricio/Italia Larice/Nord Italia Altre conifere/Italia caducifoglie/ Ontano/ latifoglie/
Italia Italia
Italia Italia Italia
Corrispondenza con le Classi di
C24 C18 C40 C22 C14 C22 C18 C35 C22 D24
resistenza della UNI EN 338
Categorie resistenti S1 S2 S3 S1 S2 S3 S1 S2 S3 S1 S2/S3 S1 S2 S3 S S S S
Flessione (5-percentile), N/mm2 m,k 25 18 40 22 15 23 18 35 22 33 26 22 28 42 26 27
Trazione parallela alla fibratura
t,0,k 15 11 24 13 9 14 11 21 13 20 16 13 17 25 16 16
(5-percentile), N/mm2
Trazione perpendicolare alla
t,90,k 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,6 0,6 0,6 0,6
fibratura (5-percentile), N/mm2
Compressione parallela alla
c,0,k 21 18 26 20 17 20 18 25 20 24 22 20 22 27 22 22
fibratura (5-percentile), N/mm2
Compressione perpendicolare
c,90,k 2,6 2,6 3,2 3,0 3,0 3,6 3,6 3,2 2,9 3,7 3,7 3,7 7,3 11 6,3 7,7
alla fibratura (5-percentile), N/mm2
Taglio (5-percentile), N/mm2 v,k 4,0 3,4 4,0 3,8 3,0 3,8 3,4 4,0 3,8 4,0 4,0 3,8 4,0 4,0 2,7 4,0
Modulo di elasticit parallelo alla
E0,mean 11,8 10,5 15 12 11 12,5 11,5 15,8 13 12,3 11,4 10,5 12,5 12,0 8,0 11,5
fibratura (medio), kN/mm2
Modulo di elasticit parallelo alla
E0,05 7,9 7,0 10 8,0 7,4 8,4 7,7 11 8,7 8,2 7,6 7,0 10,5 10,1 6,7 9,7
fibratura (5-percentile), kN/mm2
Modulo di elasticit perpendicolare
E90,mean 0,39 0,35 0,50 0,40 0,37 0,42 0,38 0,53 0,43 0,41 0,38 0,35 0,83 0,80 0,53 0,77
alla fibratura (medio), kN/mm2
Modulo di taglio (medio), kN/mm 2 Gmean 0,74 0,66 0,94 0,75 0,69 0,78 0,72 0,99 0,81 0,77 0,71 0,66 0,78 0,75 0,50 0,72
Massa volumica(5-percentile), kg/m3 Pk 375 375 455 425 430 510 520 450 415 530 530 530 485 760 420 515
Massa volumica (media), kg/m3 Pmean 450 450 550 520 520 610 620 540 500 575 575 575 580 825 460 560
Non per tutte le categorie esiste una corrispondenza alla UNI EN 338. (Come per il castagno a cui stata assegnata ununica categoria che non ha corrispondenza). Non tutte le categorie sono
assegnabili, ad esempio lAbete S1 e il Larice S1

39
3.7 Le soluzioni tecniche

3.7.1.3 Valori di calcolo sui materiali


Nel calcolo delle sezione miste legno-calcestruzzo necessario considerare il contributo di due parametri significativi, Kmod e Kdef.
Kmod rappresenta il coefficiente da utilizzare per quantificare il valore di progetto della resistenza ultima del connettore, oltre che alcuni
parametri meccanici della sezione lignea. Il parametro legato alla classe di servizio della struttura ed alla durata di applicazione del carico
come di seguito indicato:

Classe di Servizio permanente lunga media breve istantanea


1 0,6 0,7 0,8 0,9 1
2 0,6 0,7 0,8 0,9 1
3 0,5 0,55 0,65 0,7 0,9

Kdef rappresenta il coefficiente di deformazione per quantificare Classe di Servizio


le caratteristiche di deformazione dei materiali di lunga durata Fattore kdef
1 2 3
(tempo infinito): legato alla classe di servizio della struttura e
Legno Massiccio
allorigine del materiale ligneo: 0,6 0,8 2
Legno Lamellare

Valori di Kmod
Classe di durata del carico
Classe
Materiale Norma Azione Azione Azione Azione Azione
di servizio
permanente lunga durata media durata breve durata istantanea
1 0,60 0,70 0,80 0,90 1,10
Legno Massiccio EN 14081-1 2 0,60 0,70 0,80 0,90 1,10
3 0,50 0,55 0,65 0,70 0,90
1 0,60 0,70 0,80 0,90 1,10
Legno Lamellare
EN 14080 2 0,60 0,70 0,80 0,90 1,10
incollato
3 0,50 0,55 0,65 0,70 0,90

Valori di Kdef per il legno e i materiali a base di legno


Classe di durata del carico
Materiale Norma
1 2 3
Legno Massiccio EN 14081-1 0,60 0,80 2,00
Legno Lamellare incollato EN 14080 0,60 0,80 2,00
LVL EN 14374, EN 14279 0,60 0,80 2,00

40
3.7.1.4 Le indagini conoscitive
Punto di partenza per gli interventi di consolidamento e rinforzo sono gli esiti delle indagini geognostiche sulla struttura, dalle quali si potr
disporre della geometria e delle caratteristiche meccaniche degli elementi lignei; ad esempio se la struttura portante a semplice o doppia
orditura, se il cassero per il getto della nuova soletta di calcestruzzo costituito dallassito in legno, dalle pianelle o dalle tavelle in laterizio.

opportuno analizzare le condizioni Interventi sulla testa delle travi


dellintera struttura lignea, verificando:
leventuale presenza di degrado bio-
logico, da trattare con limpregnazione
delle parti degradate a mezzo idonee
resine consolidanti;
lo stato di conservazione e tenuta
delle teste di travi, prevedendone an-
che il loro consolidamento con lamiere
e bulloni di collegamento e/o sostru-
zione con mattoncini di legno/lamine
metalliche;
lo stato di conservazione e tenu-
3. Ricostruzione con mattoncini di legno 4. Eventuale inserimento di lamine
ta delle travi, prevedendone anche il legati. metalliche con bulloni trasversali.
loro consolidamento con linserimento
di lamine metalliche e/o sostruzione
con mattoncini di legno e/o viti e staffe
di cerchiatura.
le caratteristiche meccaniche delle
travi: resistenza a compressione paral-
lela e perpendicolare alle fibre, sezione
effettiva residua.
Consolidamento con linserimento di lamine metalliche

Consolidamento con viti e di staffe di cerchiatura

41
3.7 Le soluzioni tecniche

3.7.2 Solai in acciaio


I solai in acciaio sono levoluzione tecnologica di quelli in legno, dove la trave lignea stata sostituita da quella in acciaio; negli edifici
storici, anche risalenti ai primi ottocento, sono presenti solai in acciaio con voltine mentre una derivazione pi recente rappresentata dai
solai in acciaio e tavelloni. La struttura era generalmente completata da uno strato di riempimento, cos da livellare la superficie del solaio
e costituire il piano di posa dello strato di finitura per la successiva posa della pavimentazione. Di costruzione decisamente pi recente
sono i solai in lamiera grecata, nei quali la lamiera posta su unorditura metallica principale.

3.7.2.1 Il sistema tecnico


Molto frequentemente i solai in acciaio-vol- putrelle e il getto della soletta in calcestruz- Connettore CentroStorico pu essere indi-
tine e acciaio-tavelloni richiedono inter- zo armato. La struttura mista cos realizza- stintamente fissato sullanima della trave
venti strutturali di consolidamento e ta sfrutta al meglio la peculiarit dei due o sullala mediante preforo; il numero dei
recupero, perch storicamente dimensio- materiali, calcestruzzo e acciaio, incremen- connettori da impiegare determinato da
nati per sostenere carichi di modesta entit. tando le prestazioni del solaio sia in termini un calcolo (si rimanda al Cap. 4 per gli op-
La soluzione tecnica prevede la sostitu- di resistenza che di rigidezza. portuni approfondimenti), ma mediamente
zione del materiale di livellamento, ove si possono ipotizzare nel numero di 5-10
presente, con prodotti leggeri e caratte- Da notare come i fissaggio a freddo di connettori/m2.
rizzati da una ridotta quantit dacqua Connettore CentroStorico direttamente Il loro posizionamento prevede una spa-
nellimpasto (ad esempio argilla espan- nella trave assicuri elevata affidabilit ziatura piuttosto ravvicinata in corrispon-
sa in premiscelati della gamma Lecacem) alla connessione, diversamente da una denza delle murature perimetrali e pi di-
sino allestradosso delle putrelle; succes- soluzione con saldatura resa difficoltosa stanziati in corrispondenza della mezzeria
sivamente si procede con il fissaggio di dalla presenza di polvere, ossidazione o della trave.
Connettore CentroStorico Acciaio sulle malta sullestradosso della putrella.

Posizionamento Connettori CentroStorico


Sezione longitudinale - posa a passo variabile.

Zona 1 = L/4 Zona 2 = L/2 Zona 1 = L/4


Connettori con passo ridotto. Connettori con passo distanziato. Connettori con passo ridotto.
Posizionare i connettori con la punta sempre rivolta verso il centro del solaio.

Vista planimetrica.

Si consiglia di posizionare i connettori in modo alternato/sfalsato lateralmente rispetto alla mezzeria della trave.

Sezione trasversale.
Connettore CentroStorico Acciaio
pu essere fissato indistintamente
sullala della trave o sullanima
(spessore minimo ala trave 6 mm).

42
Connettore CentroStorico Acciaio sem-
plicee facile da posare, non richiedendo
manodopera specializzata n particolari at-
trezzature di cantiere: sufficiente mettere
a nudo lestradosso delle travi in acciaio,
segnare le distanze a cui vanno posizionati
i connettori, realizzare il preforo (median-
te trapano con punta per acciaio 8 mm,
meglio se rinforzata al cobalto) e avvitare il
Connettore CentroStorico Acciaio con la
specifica vite in dotazione (a mezzo avvi-
tatore dotato di buona coppia, meglio se a
impulsi, con bussola esagonale 13 mm).
Lo spessore della nuova soletta in calce-
struzzo dipende dal solaio e dai carichi
Consolidamento di un solaio
di progetto: la modalit di calcolo verr
in acciaio.
trattata nel Cap. 4.
Allinterno del getto di calcestruzzo andr
sempre posizionata una rete elettrosalda-
ta adeguatamente dimensionata; general-
mente si consiglia una 8 mm con maglia
20 x 20 cm, posizionata a met spessore
della nuova soletta (non necessario legare
la rete ai connettori).
Per i necessari approfondimenti sui prodotti
impiegati e la modalit di messa in opera
dellintero sistema, si rimanda al Cap. 5.

43
3.7 Le soluzioni tecniche

3.7.2.2 Tabelle dei materiali


Al fine del calcolo del sistema di interconnessione con la tecnica della soletta collaborante, di fondamentale importanza conoscere
le caratteristiche e prestazioni dei profilati metallici che costituiscono il solaio esistente.
A tal fine si riporta la seguente classificazione, tratta da un comune prontuario di progettazione di strutture in acciaio.

Trave IPE ad ali parallele


Caratteristiche riferite allasse neutro
Dimensioni
Peso Sezione x - x y-y
Designaz.
Kg/m cmq h Jx Jy
b a e r Jx Ix Jy Iy
vx vy
mm mm mm mm mm cm4 cm cm4 cm
cm3 cm3
80 6,00 7,64 80 46 3,8 5,2 5 80,1 20,0 3,24 8,49 3,69 1,05
100 8,10 10,3 100 55 4,1 5,7 7 171 34,2 4,07 15,9 5,79 1,24
120 10,4 13,2 120 64 4,4 6,3 7 318 53,0 4,90 27,7 8,65 1,45
140 12,9 16,4 140 73 4,7 6,9 7 541 77,3 5,74 44,9 12,3 1,65
160 15,8 20,1 160 82 5,0 7,4 9 869 109 6,58 68,3 16,7 1,84
180 18,8 23,9 180 91 5,3 8,0 9 1320 146 7,42 101 22,2 2,05
200 22,4 28,5 200 100 5,6 8,5 12 1940 194 8,26 142 28,5 2,24
220 26,2 33,4 220 110 5,9 9,2 12 2770 252 9,11 205 37,3 2,48

Trave NP normal profile


Caratteristiche riferite allasse neutro
Dimensioni
Peso Sezione x - x y-y
Designaz.
Kg/m cmq h Jx Jy
b a e r Jx Ix Jy Iy
vx vy
mm mm mm mm mm cm4 cm cm4 cm
cm3 cm3
80 5,95 7,58 80 42 3,9 5,76 3,9 77,8 19,5 3,20 6,29 3,0 0,91
100 8,32 10,6 100 50 4,5 6,64 4,5 171 34,2 4,01 12,2 4,88 1,07
120 11,20 14,2 120 58 5,1 7,52 5,1 328 54,7 4,81 21,5 7,41 1,23
140 14,40 18,3 140 66 5,7 8,40 5,7 573 81,9 5,61 35,2 10,7 1,40
160 17,90 22,6 160 74 6,3 9,28 6,3 935 117 6,40 54,7 14,8 1,55
180 21,90 27,9 180 82 6,9 10,16 6,9 1446 161 7,20 81,3 19,8 1,71
200 26,30 33,5 200 90 7,5 11,04 7,5 2145 214 8,00 117 26,0 1,87
220 31,10 39,6 220 98 8,1 11,92 8,1 3060 278 8,80 162 33,1 2,02

44
45
3.7 Le soluzioni tecniche

3.7.3A Solai in laterocemento - Interconnessione meccanica


3.7.3A.1 Il sistema tecnico
Posa su solaio senza soletta esistente.
Gli interventi di rinforzo di solai in lateroce-
mento necessitano della massima attenzione
al fine di conoscerne la tipologia costruttiva
e i vincoli esistenti:
Presenza o meno della caldana supe-
riore alle pignatte;
Larghezza del travetto, sufficiente a
consentire linserimento del Connettore
CentroStorico (presenza di un ricoprimen-
to laterale adeguato di calcestruzzo): Posa su solaio con soletta esistente.
- 8 cm nel caso di solaio senza soletta esi-
stente o di spessore inferiore ai 2 cm;
- 7 cm nel caso di solaio con soletta esi-
stente di spessore superiore ai 2 cm;
Condizioni di resistenza e consistenza
del calcestruzzo, sia del travetto che
delleventuale caldana superiore;
7
Tipo, sezione, posa, copriferro e stato di 7
conservazione dellarmatura esistente.

Posizionamento Connettori CentroStorico


Sezione longitudinale - posa a passo variabile.

Zona 1 = L/4 Zona 2 = L/2 Zona 1 = L/4


Connettori con passo ridotto. Passo connettori con passo distanziato. Connettori con passo ridotto.

Posizionare i connettori con la punta sempre rivolta verso il centro del solaio.

Sezione trasversale.

46
La soluzione tecnica proposta risulta ot- sfondellamenti del laterizio (espulsione perimetrali e pi distanziati in corrispon-
timale per i solai a travetti prefabbri- della lastra inferiore della pignatta). denza della mezzeria della trave.
cati (tipo Bausta), mentre difficilmente Il numero dei connettori da impiegare, uni-
applicabile per solai del tipo Sap o tamente allo spessore della soletta in c.a., Connettore CentroStorico semplice e fa-
Varese a causa della ridotta larghezza determinato da un calcolo (per gli cile da posare, non richiedendo manodope-
dei travetti in calcestruzzo (si consiglia di approfondimenti relativi alla modalit di ra specializzata n particolari attrezzature
valutare limpiego di Connettore Centro- calcolo si rimanda al Cap. 4), ma media- di cantiere: sufficiente mettere a nudo
Storico Chimico). Andr comunque posta mente si possono ipotizzare nel numero lestradosso del solaio, individuare il posi-
la massima attenzione e verifica alle condi- di 5-10 connettori/m2; il loro posiziona- zionamento dei travetti, segnare le distanze
zioni/carenza di armatura sul lato inferiore mento prevede una spaziatura piuttosto a cui vanno posizionati i connettori, realiz-
del travetto ed alla presenza di potenziali ravvicinata in corrispondenza dei muri zare il preforo (mediante trapano con pun-
ta per calcestruzzo 8 mm) e avvitare
il Connettore CentroStorico Calcestruzzo
con la specifica vite in dotazione (a mezzo
avvitatore dotato di buona coppia, meglio se
a impulsi, con bussola esagonale 13 mm).

Lo spessore della nuova soletta in calce-


struzzo dipende dal solaio e dai carichi
di progetto: la modalit di calcolo verr
trattata nel Cap. 4 .

Allinterno del getto di calcestruzzo andr


sempre posizionata una rete elettrosalda-
ta adeguatamente dimensionata; general-
mente si consiglia una 6 mm con maglia
Consolidamento di un solaio 20 x 20 cm, posizionata a met spessore
in laterocemento. della nuova soletta (non necessario legare
la rete ai connettori).

La valutazione del comportamento statico del


solaio non pu prescindere dalla conoscenza
della sezione residua di acciaio presente nel
travetto, oltre che dalla sua tipologia (es. bar-
re lisce o ad aderenza migliorata).
Se la sezione residua non fosse in grado di
soddisfare limpegno statico previsto, allora
si render necessario procedere ad un rin-
forzo della componente resistente a trazione,
ad integrazione dellarmatura gi presente.

Una valida soluzione tecnica quella


dellapplicazione delle fibre di carbonio.
Per i necessari approfondimenti sui prodot-
ti impiegati e la modalit di messa in opera
dellintero sistema, si rimanda al Cap. 5.

47
3.7 Le soluzioni tecniche

Al fine del calcolo del sistema di interconnessione con la tecnica della soletta collaborante, di fondamentale importanza conoscere le in-
formazioni relative al travetto di sostegno delle pignatte: nel caso di soluzione con travetti gettati in opera necessario risalire alla presenza
e tipologia dei tondini mentre nella soluzione prefabbricata sono indispensabili le caratteristiche dei travetti.
3.7.3A. Tabelle caratteristiche dei travetti e solai
Blocchi per solai in laterocemento
Interasse i (cm) Larghezza b (cm) Altezza h (cm) Travetto t (cm) Lunghezza l (cm) Quantit per m2 Peso per m2 (kN/m2)
12
40 33 7 10 da 0,90 a 1,30
16
18 25
50 42 20 8 8 da 1,00 a 1,50
24

Solai in laterocemento gettati in opera (condizioni di vincolo: semincastro; interasse dei travetti: i 40 cm)
s
Altezza del Luce Peso proprio Peso portato + carico di Momento nel travet-
solaio (cm) l x 1,05 (m) (kN/m2) esercizio (kN/m2) to (kg/cm) 155 N/mm2 215 N/mm2
Armatura As (cm2) Armatura As (cm2)
3,00 31.160 1 8+1 10 1,29 28 1,01
4,00
4,00 37.040 2 10 1,57 28 1,01
3,00 39.440 2 10 1,57 28 1,01
16 + 4 4,50 2,30
4,00 46.880 1 10+1 12 1,92 1 8+1 10 1,29
3,00 48.690 1 10+1 12 1,92 1 8+1 10 1,29
5,00
4,00 57.880 2 12 2,26 2 10 1,57
3,00 40.180 1 8+1 10 1,29 28 1,01
4,50
4,00 47.630 2 10 1,57 1 8+1 10 1,29
3,00 49.610 2 10 1,57 1 8+1 10 1,29
18 + 4 5,00 2,40
4,00 58.800 1 10+1 12 1,92 2 10 1,57
3,00 60.030 1 10+1 12 1,92 2 10 1,57
5,50
4,00 71.150 1 10+1 14 2,33 1 10+1 12 1,92

Solaio Celersap Traliccio R.D.B. R 38/50 (interasse: i = 50 cm)


Caratteristiche costruttive
Altezza Conglom. per getto Per solaio in opera Momenti MAX di servizio Ms (kNm) riferiti alla striscia di solaio
larga 1 metro
Litri kN
h (cm)
m2 m2
+3 52 2,00 3,49 5,21 6,85 8,08 9,63 11,17 14,91
12 +4 62 2,25 3,77 5,62 7,39 8,72 10,40 12,06 16,11
+5 72 2,50 4,04 6,04 7,94 9,37 11,17 12,96 17,31
+0 33 1,65 3,93 5,88 7,74 9,12 10,84 12,22 13,45
+3 63 2,40 4,73 7,07 9,31 10,99 13,11 15,21 20,36
16,5
+4 73 2,65 5,01 7,49 9,85 11,63 13,88 16,11 21,54
+5 83 2,90 5,29 7,90 10,40 12,28 14,66 17,01 22,75

Solai monotrave con travetti prefabbricati precompressi. Monotrave 9 x 12 R.D.B. P.R 38 M 9/50 (interasse: i = 50 cm)

Caratteristiche costruttive Momenti positivi e tagli prestazioni di servizio riferite alla striscia
di solaio larga 1 metro
Altezza Conglom. per getto Per solaio in opera Momenti (kNm) Tagli
Litri kN Armatura
h (cm) kN
m2 m2 1 2 4 5 6
0 16 1,30 3,33 4,72 6,49 8,32 9,02 13,81
+3 46 2,05 5,14 7,30 10,03 12,85 16,36 17,95
12
+4 56 2,30 5,71 8,11 11,15 14,29 18,19 19,34
+5 66 7,55 6,31 8,33 12,32 15,79 20,10 20,72
+0 33 1,75 5,78 8,21 11,28 14,46 15,87 20,03
+3 63 2,50 7,70 10,48 15,47 19,43 25,26 24,17
16,5
+4 73 2,75 8,20 11,14 16,46 20,67 27,23 25,55
+5 83 3,00 8,70 11,81 17,46 21,91 29,20 26,93

48
3.7.3A.3 Tabelle dei materiali

Caratteristiche degli acciai in barre tonde


Tipo acciaio Fe B 22k Fe B 32k
Tensione caratteristica di snervamento fyk N/mm2 215 315
Tensione caratteristica di rottura ftk N/mm2 335 490
Allungamento A5 % 24 23
Piegamento a 180 su mandrino avente diametro D 2 3

Caratteristiche degli acciai in barre ad aderenza migliorata


Tipo acciaio Fe B 38k Fe B 44k
Tensione caratteristica di snervamento fyk N/mm2 375 315
Tensione caratteristica di rottura ftk N/mm2 450 490
Allungamento A5 % 14 12
fino a 12 mm Piegamento a 180 su mandrino 3 4
Per barre ad oltre 12 mm fino a 18 mm avente diametro D 6 8
aderenza migliorata
aventi (1) oltre 18 mm fino a 25 mm Piegamento e raddrizzamento su mandrino 8 10
oltre 25 mm fino a 30 mm avente diametro D 10 12
(1) Il diamentro quello della barra tonda liscia equipesante

Propriet fili dacciaio trafilato o laminato a freddo


Tensione fyk, ovvero f(0,2)k N/mm2 390
Tensione caratteristica di rottura ftk N/mm2 440
Allungamento A10 % 8
Piegamento a freddo 180 su mandrino avente diametro D 2

Peso dei tondini (kg/ml) per 3 mm 30 mm e area della sezione (in cm2) per numero di tondini da 1 a 10
Numero dei tondi e corrispondente sezione (cm2)
(mm) Peso (kg/mm)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
3 0,056 0,07 0,14 0,21 0,28 0,35 0,42 0,49 0,56 0,63 0,71
4 0,099 0,13 0,25 0,38 0,50 0,63 0,75 0,88 1,00 1,13 1,26
5 0,154 0,20 0,39 0,59 0,79 0,98 1,18 1,37 1,57 1,77 1,96
6 0,222 0,28 0,57 0,85 1,13 1,41 1,70 1,98 2,26 2,54 2,83
7 0,302 0,38 0,77 1,16 1,54 1,92 2,31 2,69 3,08 3,46 3,85
8 0,395 0,50 1,01 1,51 2,01 2,51 3,02 3,52 4,02 4,52 5,03
9 0,499 0,64 1,27 1,91 2,54 3,18 3,82 4,45 5,09 5,73 6,36
10 0,617 0,79 1,57 2,36 3,14 3,93 4,71 5,50 6,28 7,07 7,85
11 0,746 0,95 1,90 2,85 3,80 4,75 5,70 6,65 7,60 8,55 9,50
12 0,888 1,13 2,26 3,39 4,52 5,66 6,79 7,91 9,05 10,18 11,31
13 1,042 1,33 2,65 3,98 5,31 6,04 7,96 9,29 10,62 11,95 13,27
14 1,208 1,54 3,08 4,62 6,16 7,70 9,24 10,78 12,32 13,85 25,39
15 1,387 1,77 3,53 5,30 7,07 8,84 10,60 12,37 14,14 15,90 17,67
16 1,578 2,01 4,02 6,03 8,04 10,05 12,06 14,07 16,08 18,10 20,11
17 1,782 2,27 4,54 6,81 9,08 11,35 13,62 15,89 18,16 20,43 22,70
18 1,998 2,54 5,09 7,63 10,18 12,72 15,27 17,81 20,36 22,90 25,45
19 2,226 2,84 5,67 8,51 11,34 14,18 17,01 19,85 22,68 25,52 28,35
20 2,466 3,14 6,28 9,42 12,57 15,71 18,85 21,99 25,13 28,27 31,42
21 2,719 3,46 6,93 10,39 13,85 17,32 20,78 24,25 27,71 31,17 34,64
22 2,984 3,80 7,60 11,40 15,21 19,01 22,81 26,61 30,41 34,21 38,01
23 3,262 4,15 8,31 12,46 16,62 20,77 24,93 29,08 33,24 37,39 41,55
24 3,551 4,52 9,05 13,57 18,10 22,63 27,14 31,67 36,19 40,72 45,24
25 3,853 4,91 9,82 14,73 19,63 24,54 29,45 34,46 39,27 44,18 49,09
26 4,168 5,31 10,62 15,93 21,24 26,55 31,86 37,17 42,47 47,78 53,09
27 4,495 5,73 11,45 17,18 22,90 28,63 34,35 40,08 45,80 51,53 57,26
28 4,834 6,16 12,32 18,47 24,63 30,79 36,95 43,10 49,26 55,42 61,58
29 5,185 6,61 13,21 19,82 26,42 33,03 39,63 46,24 52,84 59,45 66,05
30 5,549 7,07 14,14 21,21 28,27 35,54 42,41 49,48 56,55 63,62 70,69

49
3.7 Le soluzioni tecniche

3.7.3B Solai in laterocemento - Interconnessione chimica


I solai in laterocemento rappresentano la maggioranza delle strutture realizzate in Italia; presentano tipologie costruttive molto diver-
se, in relazione al periodo nel quale sono stati realizzati.

3.7.3B.1 Il sistema tecnico


Molto spesso sono caratterizzati da una Per le sue qualit di soluzione non inva- solai con travetti in calcestruzzo pre-
struttura modesta dal punto di vista siva, la connessione chimica risulta la compresso con presenza di diffusa
strutturale e dimensionale, con limita- soluzione pi vantaggiosa in particolare maglia darmatura al lembo superiore
te disponibilit di carichi portati e con per alcune tipologie costruttive quali: in corrispondenza degli appoggi, che di
effetti deformativi piuttosto evidenti; il solai in laterocemento tipo Varese, a fatto rende difficoltoso lapplicazione di
sistema di consolidamento con Connettore causa della ridotta larghezza del travetto un connettore metallico.
CentroStorico Chimico consente lirrigidi- che ne impedisce limpiego di connettori
mento dellelemento portante con evidenti e metallici;
significativi benefici.

Consolidamento di un
solaio in laterocemento.

Affinch il consolidamento svolga piena- Il consolidamento e il rinforzo del solaio esi- (eventualmente applicare Primer Centro-
mente la sua funzione, indispensabile ve- stente avviene attraverso la connessione Storico di Laterlite per un consolidamento
rificare attentamente lo stato del solaio chimica della nuova soletta in calcestruz- superficiale).
e in particolare: zo armato al supporto esistente, median- Allinterno del getto di calcestruzzo andr
la cappa collaborante, se presente, deve te la stesa di Connettore CentroStorico sempre posizionata una rete elettrosalda-
essere in grado di sostenere le resistenze Chimico sullintera superficie del solaio; in ta adeguatamente dimensionata; general-
di taglio trasmesse dal sistema connetto- questo modo si aumenta la superficie resi- mente si consiglia una 8 mm con maglia
re chimico-nuova soletta in calcestruzzo. stente di connessione, rispetto a quella rela- 20 x 20 cm, posizionata a met spessore
Pu risultare utile consolidare il supporto tiva al solo travetto in calcestruzzo, riducendo della nuova soletta.
cementizio esistente con una specifica re- gli sforzi di taglio tra nuova soletta e solaio esi- La soluzione tecnica di consolidamento e rin-
sina epossidica, tipo Primer CentroStorico stente sfruttando una superficie collaborante forzo dei solai va analizzata e progettata con
di Laterlite, cos da migliorarne le presta- complessiva molto maggiore e quindi realiz- cura, al fine di determinare lo spessore e ca-
zioni meccaniche di resistenza e coesione; zando una connessione pi efficiente. ratteristiche della nuova soletta interconnessa
il travetto, laddove assente la cappa col- Su solai in calcestruzzo, lapplicazione del chimicamente a quella esistente; la struttura
laborante, deve possedere una superficie sistema di consolidamento chimico risulta dellAssistenza Tecnica Laterlite (tel. 02
complessiva ed una resistenza adeguati di facile adattabilit, previa verifica delle 48011962 - infoleca@leca.it) pu fornire un
per resistere agli sforzi taglianti generati idonee condizioni della superficie di inter- valido contributo alla redazione della relazione
dal sistema di interconnessione. faccia della nuova soletta in calcestruzzo di calcolo per la verifica della soluzione.

50
3.7.3.1 Il fenomeno dello sfondellamento pignatte
I solai laterocementizi costruiti tra gli anni Altro problema abbastanza frequente per In queste condizioni l'armatura risulta fa-
40 e gli anni 70 sono spesso colpiti dal questa categoria di solai l'ossidazione cilmente aggredibile dall'ossigeno dell'aria;
fenomeno dello sfondellamento o scar- delle armature di acciaio resistenti, per come conseguenza, le forti tensioni create
tellamento, ovvero il distacco delle cartelle diversi motivi: dall'ossido di ferro in formazione, dovute al
di intradosso (fondelli) delle pignatte con la 1. qualit dei materiali non sempre adegua- suo sensibile aumento di volume, determi-
conseguente caduta di laterizio e intonaco. ta, ad esempio per il calcestruzzo resi- nano le condizioni perch "salti" il coprifer-
stenza e consistenza; ro di calcestruzzo. Nei solai gettati in opera
Le cause sono molteplici, principalmente 2. scadente messa in opera dei materiali, a causa della stretta unione formatasi tra
legate a errori di progettazione o di esecu- acciaio e calcestruzzo, nelle strutture l'intradosso del travetto di nervatura e l'in-
zione. Tra le pi frequenti si segnalano: "gettate" in opera; tradosso del blocco di laterizio (per la pre-
errato disegno delle pignatte; 3. tassi di lavoro molto alti nell'acciaio teso, senza della continuit formata dalle alette
difetti di progettazione strutturale; con conseguente creazione di stati di fes- del blocco stesso o dall'intonaco), tale stato
cattivo riempimento di calcestruzzo surazione nel calcestruzzo; tensionale si trasferisce anche all'elemen-
dei travetti. to di laterizio con conseguente rischio di
distacco della parte inferiore.

3.7.3.2 Altre soluzioni tecniche


Pu capitare che il solaio esistente sia a In tali casi si dovr scegliere una soluzione impatto progettuale. A titolo esemplifi-
tal punto sottodimensionato, o sprovvisto differente, quale ad esempio la formazione cativo si segnalano la demolizione e il
delle condizioni per il sicuro fissaggio del della soletta collaborante con limpiego del rifacimento del solaio, il rinforzo con fibre
connettore, da non consentire il consolida- Connettore CentroStorico Chimico (Cap. di carbonio allintradosso della struttura,
mento con la tecnica della soletta mista 3.2) o soluzioni tecnicamente diverse linserimento di travi in acciaio allinterno
collaborante. e generalmente pi costose e di maggior del solaio esistente.

51
3.8 Il sostegno del solaio

Prima del getto della nuova soletta in cal- il basso (per effetto del peso del calce- una freccia istantanea e permanente.
cestruzzo pu essere necessario prevedere struzzo in fase di getto).
il sostegno del solaio esistente; in tal modo In questo modo si evita che la struttura possibile intervenire dal basso con pun-
si fornisce un appoggio intermedio alla esistente possa essere caricata dal peso telli verticali o dallalto con la sospensio-
struttura tale da ridurre la sollecitazione proprio del nuovo getto di calcestruzzo, ne del solaio, qualora lambiente sotto-
ettente impedendo la traslazione verso la cui azione provoca la formazione di stante non sia accessibile o in servizio.

Sostegno del solaio dallalto.

Sostegno del solaio dal basso.

52
3.9 La connessione muri-soletta

Il collegamento tra pareti in muratura e solaio rappresenta il primario intervento di rinforzo antisismico per gli edifici esistenti.
I solai sono spesso parte di edifici costruiti senza alcuna attenzione n progettazione antisismica: i travetti costituenti il solaio spesso sono
semplicemente appoggiati nelle loro sedi, realizzando un collegamento che funziona solo per attrito.

Durante levento sismico, per contem- la struttura non reagisce pi complessi- (nel caso di strutture in muratura); le pareti
poranea spinta orizzontale e verticale, vamente e si possono innescare effetti rimangono collegate in verticale e posso-
le travi possono sfilarsi dalle pareti di cedimenti progressivi quindi di collas- no sviluppare la loro resistenza allazione
per perdita di efficacia dellattrito. si parziali o totali delledificio. sismica: questo effetto di collegamento
La spinta orizzontale pu causare rotazioni Lobiettivo prioritario dunque quello di realizzato dalla connessione muro-sola-
fuori dal piano delle pareti, non essendo collegare le strutture orizzontali con io/soletta che diventa quindi un elemento
le stesse vincolate se non dallammorsa- quelle verticali, ottenendo un significativo di particolare implicazione statica.
mento reciproco, quando viene a mancare incremento di resistenza dato dal com-
leffetto dei solai superiore e inferiore: portamento scatolare dellintero edificio

Solaio deformabile. Solaio rigido.

Le pareti sono scollegate con il solaio, con conseguente forte Le pareti sono collegate con il solaio, assicurando il comporta-
rischio di crollo sotto lazione sismica. mento scatolare alledificio. Le pareti poste in direzione paralle-
la allazione sismica svolgono una funzione resistente, mentre
quelle trasversali sono trattenute dai solai evitandone il rischio
di crollo.
Il collegamento delle pareti al solaio importante per la con-
tinuit strutturale (comportamento scatolare), mentre il fun-
zionamento a diaframma efficace per la rigidezza nel piano
(ridistribuzione delle forze nel piano).

Di seguito si riportano alcuni dettagli costruttivi, utili a comprendere come realizzare il collegamento tra nuova soletta in calcestruzzo
e pareti perimetrali.
Nei casi in cui il solaio esistente non sia sufficientemente ammorsato nelle pareti perimetrali, si suggerisce linserimento di catene
passanti in grado di aumentare leffetto scatolare dellinvolucro in aggiunta ai ferri trasversali di cucitura perimetrale.

Solai in legno. Solai in acciaio. Solai in calcestruzzo.

utile ricordare che lammorsamento alle pareti perimetrali andr eseguito impiegando barre di idoneo diametro ( 12-16 a seconda delle
strutture e dei vincoli presenti) fissate con adeguata resina epossidica. La lunghezza di inghisaggio suggerita dalla normativa di riferimento
e supportata dallesperienza pari a ca. 40 diametri; linserimento delle barre da preferire in posizione intermedia tra le travi.

53
6
7 8 9
5
3.9 La connessione muri-soletta

Particolare 1

1 2
Alcune particolari
3 di4 collegamento
5 6 7 8solaio-parete
9

Particolare 1

1 2 3 4 5 6 7 8 9

10

Legenda:
1 - Barra filettata 16/50" L=25 cm in foro resinato 20; 6 - rete elettrosaldata 6/15 x 15;
2 - cordolo in acciaio S235 profilo a L 100 x 50 x 8; 7 - materassino acustico tipo Calpestop;
3 - nuova trave in legno; 10 8 - massetto tipo Lecamix;
4 - tavolato in legno s=3,5 cm; 9 - pavimento s=2 cm;
5 - soletta in calcestruzzo strutturale leggero Leca; 10 - Connettore CentroStorico Legno.
Legenda:
1 - Barra filettata 16/50" L=25 cm in foro resinato 20; 6 - rete elettrosaldata 6/15 x 15;
2 - cordolo in acciaio S235 profilo a L 100 x 50 x 8; 7 - materassino acustico tipo Calpestop;
3 - nuova trave in legno; 8 - massetto tipo Lecamix;
4 - tavolato in legno s=3,5 cm; 9 - pavimento s=2 cm;
5 - soletta in calcestruzzo strutturale leggero Leca; 10 - Connettore CentroStorico Legno.

Particolare 2

1 3 4 5 6 7
2

Particolare 2

1 3 4 5 6 7
2

Legenda:
1 - Connettori CentroStorico; 5 - profilo esistente IPE 160;
2 - voltina in foglio; 6 - 1 12/60 ad ancoraggio chimico L=100
3 - soletta collaborante in calcestruzzo strutturale leggero Leca; in foro resinato 20;
4 - rete elettrosaldata 6/15 x 15; 7 - cordolo in acciaio s235 profilo a L 100 x 50 x 8.

Legenda:
1 - Connettori CentroStorico; 5 - profilo esistente IPE 160;
2 - voltina in foglio; 6 - 1 12/60 ad ancoraggio chimico L=100
3 - soletta collaborante in calcestruzzo strutturale leggero Leca; in foro resinato 20;
Particolare 3
4 - rete elettrosaldata 6/15 x 15; 7 - cordolo in acciaio s235 profilo a L 100 x 50 x 8.

1 4
2 3 Legenda:
1 - Cordolo in acciaio S235 profilo a L 100 x 50 x 8;
2 - 1 14/50 ad ancoraggio chimico L=100;
3 - rete 6/15 x 15;
4 - cappa in calcestruzzo strutturale leggero Leca;
5 - rifianco tipo Lecacem;
6 - 1 10/50 ad ancoraggio chimico L=100;
7 - rete in GFRP tipo fibrenet 5 x 5;
8 - cappa in calcestruzzo strutturale leggero Leca;
9 - volta di mattoni in foglio s=4 cm.

6
7 8 9
5

Particolare 1
54
1 2 3 4 5 6 7 8 9
Particolare collegamento alla muratura, solaio a doppia orditura
Ammorsamenti alla muratura realizzati
SEZIONE A-A con 1 16 l=150 cm ogni 150 cm
PARTICOLARE PIANTA piegato a coda di rondine
soletta in calcestruzzo strutturale leggero Leca
OPPURE IN ALTERNATIVA
49
rete elettrosaldata 6 20x20" 18

cordolo sopra trave


Collegamento alla muratura con

40
armato con 414 e staffe 6/20"

29
29
28 28 1 16 l=90 cm ogni 50 cm
connettore CentroStorico Legno Muratura in pietrame s=40 cm infilato in foro 30 sigillato con

B
1 16 ogni 150 cm Ltot=150 cm 1 16 ogni 50 cm Ltot=90 cm
collegamento alla muratura con 116 l=90 malta cementizia fluida
ogni 50 cm in foro 30 sigillato con malta cementizia fluida
cordolo di collegamento armato
con 4 14 e staffe 6/20"

8 35
40

Cordolo di rigiro sez cm 15x15


armato con 14 e staffe
6/20" sopra trave principale
30

30

35
telo traspirante
pianelle in cotto
24 24 Orditura secondaria in
orditura secondaria in abete abete rosso II cat. sez. cm 8x8

B
rosso II cat. sez. cm 8x8
interasse cm 35

125
tavoletta di contenimento getto

orditura principale in larice II cat. Orditura principale in


larice II cat. sez. cm 24x30
interasse cm 160

SEZIONE B-B
A A
collegamento alla muratura con 116 l=90 Pianelle in cotto
ogni 50 cm in foro 30 sigillato con malta cementizia fluida
cordolo di collegamento armato
con 4 14 e staffe 6/20"
8 35
40

250
35 8

telo traspirante
pianelle in cotto Telo traspirante

orditura secondaria in abete


rosso II cat. sez. cm 8x8
Soletta di calcestruzzo strutturale leggero Leca s=5 cm
armata con rete 6/20 cm
rete elettrosaldata 6 20x20"

soletta in calcestruzzo strutturale leggero Leca

Particolare collegamento alla muratura, solaio a semplice orditura legno


SEZIONE A-A
PARTICOLARE PIANTA
soletta in calcestruzzo
Orditura travi in 49
rete elettrosaldata 6 20x20"
larice II cat. sez. cm 24x30
connettore CentroStorico Legno interasse cm 140
Collegamento alla muratura con

40
1 16 l=90 cm ogni 50 cm
collegamento alla muratura con 116 l=90 Muratura in pietrame s=40 cm infilato in foro 30 sigillato con
B

1 16 ogni 50 cm Ltot=90 cm
ogni 50 cm in foro 30 sigillato con malta cementizia fluida
malta cementizia fluida
5
3
40

30

30

telo traspirante

tavolato in larice s=3 cm


35

24 24
orditura in larice II cat.
B

Tavolato in larice s=3 cm

125
Collegamento alla muratura con
1 16 l=90 cm ogni 50 cm
infilato in foro 30 sigillato con
malta cementizia fluida

SEZIONE B-B
A A
soletta in calcestruzzo

rete elettrosaldata 6 20x20"

connettore CentroStorico Legno

strato protettivo in sughero


s=3 cm su tutti i lati (destro, sinistro,
superiore della testata
250
5
3

35 Telo traspirante
30

Soletta di calcestruzzo s=5 cm


armata con rete 6/20 cm
orditura
25 in larice II cat.

elemento di appoggio in
quercia 25x50x5

PARTICOLARE COLLEGAMENTO ALLA MURATURA


SOLAIO A SEMPLICE ORDITURA IN LEGNO

Per il download completo e gratuito dei particolari di collegamento alla muratura e sezioni tipo di consolidamento
in formato dwg per AutoCAD, visitare il visto www.CentroStorico.eu

55
56
4
LA PROGETTAZIONE
E IL CALCOLO

57
4.1 La valutazione della sicurezza nelle costruzioni esistenti

Gli interventi di consolidamento strutturale dei solai esistenti andranno progettati in accordo alle indicazioni contenute nelle Norme Tecniche
per le Costruzioni di cui al D.M. 14/01/2008 (nel seguito pi brevemente indicate come N.T.C. 2008) e le rispettive Istruzioni contenute nella
Circolare n 617 del 02/02/2009 .

Nel caso di interventi su solai e orizzonta- vento, la struttura completamente realizzata Aspetto di estrema importanza legato alla
menti esistenti bisogna primariamente di- (8.1 N.T.C. 2008). In ogni caso andr previsto valutazione della sicurezza in costruzioni
stinguere le tipologie e le finalit di intervento limpiego di metodi di analisi e di verifica di- esistenti rappresentato dalla progetta-
(ad es. per sicurezza strutturale, per ripara- pendenti dalla completezza e dallaffidabilit zione degli interventi che potranno essere
zione di elementi isolati, etc.) e capire come dellinformazione disponibile oltre che luso, eseguiti con riferimento ai soli SLU (stati
perseguire la valutazione della sicurezza nel nelle verifiche di sicurezza, di adeguati fat- limite ultimi); nel caso si effettui la verifica
caso di costruzioni esistenti. tori di confidenza; questi ultimi modificano i anche nei confronti degli SLE (stati limite di
Si definisce costruzione esistente quella parametri di capacit in funzione del livello di esercizio) i relativi livelli di prestazione pos-
che abbia, alla data della redazione della valu- conoscenza relativo a geometria, dettagli co- sono essere stabiliti dal Progettista di con-
tazione di sicurezza e/o del progetto di inter- struttivi e materiali (8.1 N.T.C. 2008). certo con il Committente (8.3 N.T.C. 2008).

La valutazione della sicurezza va co- Cambio di destinazione duso e/o dei carichi variabili
munque condotta anche in presenza di:
cambio della destinazione duso della
Da
costruzione o parti di essa;
abitazione
variazione significativa dei carichi va-
a biblioteca.
riabili e/o classe duso della costruzione;
in presenza di interventi non dichia-
ratamente strutturali che possano in
qualche modo interagire, anche solo
in parte, con elementi aventi funzione
strutturale. Interventi interni non strutturali (es. abbattimento tramezzature)
Se le circostanze sopra descritte (unitamente
a quanto riportato nel 8.3 N.T.C. 2008) riguar-
dano porzioni limitate della costruzione, la
valutazione della sicurezza potr essere
limitata agli elementi interessati e a quel-
li con essi interagenti tenendo presente
la loro funzione nel complesso strutturale.
Diminuzione delle rigidezze in direzione longitudinale.

4.1.1 Categorie di intervento su costruzioni esistenti


Le categorie dintervento possono essere 2) Interventi di MIGLIORAMENTO atti ad au- 3) RIPARAZIONI o INTERVENTI LOCALI
cos individuate (8.4 N.T.C. 2008): mentare la sicurezza strutturale esistente, che interessino elementi isolati e co-
1) Interventi di ADEGUAMENTO atti a con- pur senza necessariamente raggiungere i munque comportino un miglioramento
seguire i livelli di sicurezza previsti dalle livelli richiesti dalle N.T.C. 2008. delle condizioni di sicurezza preesistenti.
N.T.C. 2008.

58
Gli interventi di adeguamento e miglioramento devono essere sempre e comunque sottoposti a collaudo statico.
Il modello per la valutazione della sicurezza dovr essere definito e giustificato dal Progettista, caso per caso, attraverso:
la redazione del progetto tramite unadeguata Analisi Storico - Critica;
il rilievo geometrico completo e dettagliato;
la caratterizzazione meccanica dei materiali delledificio esistente, da cui sar possibile definire i diversi livelli di conoscenza dellintervento.

4.1.1.1 Interventi di adeguamento


Gli interventi di adeguamento si classificano secondo quattro diverse tipologie (8.4.1 N.T.C. 2008):

1. Sopraelevazione della costruzione.

Sopraelevazione

2. Ampliamento della costruzione


mediante opere strutturalmente
Ampliamento
connesse allesistente.

Ampliamento

3. Variazioni di classe e/o destinazio-


ne duso che comportino incrementi
dei carichi (permanenti portati e varia-
bili accidentali) in fondazione superiori
al 10% (resta fermo comunque lobbli-
go di procedere alla verifica locale delle
singole parti e/o elementi della struttura,
Incremento anche se interessano porzioni limitate
dei carichi della costruzione).

Prima Dopo 4. Interventi strutturali volti a trasfor-


mare la costruzione mediante un insieme
sistematico di opere che portino a un or-
ganismo edilizio diverso dal precedente.

59
4.1 La valutazione della sicurezza nelle costruzioni esistenti

4.1.1.2 Interventi di miglioramento


Gli interventi di miglioramento sono quelli Prima Dopo
finalizzati ad accrescere la capacit di
resistenza delle strutture esistenti alle
azioni considerate (8.4.2 N.T.C. 2008).

Il progetto e la valutazione della sicurezza


dovranno essere estesi a tutte le parti
della struttura potenzialmente inte-
ressate da modifiche di comportamento,
nonch alla struttura nel suo insieme. Migliore distribuzione delle rigidezze dei solai, finalizzato alla regolarit in pianta.

4.1.1.3 Interventi di riparazione e/o locali


Gli interventi di riparazione e/o locali Il progetto e la valutazione della sicurezza solo a condizione che ci non comporti
(8.4.3 N.T.C. 2008) riguardano general- potranno essere riferiti alle sole parti e/o una variazione significativa di rigidezza nel
mente le singole parti e/o elementi del- elementi interessati; a titolo di esempio proprio piano, importante ai fini della ridi-
la struttura, che interesseranno porzioni possono rientrare in questa categoria an- stribuzione di forze orizzontali, n aumento
limitate della costruzione. che la sostituzione di coperture e solai, dei carichi verticali statici (C8.4.3).

Esempio: consolidamento del solaio esistente attraverso la rimozione del sottofondo e la formazione di una nuova soletta in calce-
struzzo strutturale interconnessa alla struttura portante con sovrastante nuovo massetto di finitura.
Limpiego di calcestruzzi leggeri, tipo LecaCLS, e massetti leggeri, tipo Lecamix, consentono di ridurre significativamente il peso
proprio complessivo sino al 40% rispetto ad una soluzione tradizionale, a favore di un aumento dei carichi permanenti e accidentali
di esecizio.
Una soluzione leggera favorisce anche la riduzione delle deformazioni, freccia del solaio, e un migliore comportamento antisismico
della struttura.

60
4.1.2 Interventi in solai misti collaboranti
Nella realizzazione di una soletta collabo- non inferiore a 40 mm, essere dotati di Per le strutture tipo lamiere grecate, lal-
rante in solai misti tipo legno-calcestruzzo, unarmatura di ripartizione a maglia in- tezza complessiva del solaio composto non
calcestruzzo-calcestruzzo, acciaio-calce- crociata e va verificata la trasmissione deve essere minore di 80 mm e lo spes-
struzzo utile individuare alcune specifi- delle azioni di taglio fra elementi prefab- sore del calcestruzzo hc al di sopra delle-
che tecniche di progetto: bricati e getto di completamento; stradosso delle nervature della lamiera non
la resistenza di calcolo a compressio- per le travi miste acciaio-calcestruz- deve essere minore di 40 mm. Se la soletta
ne del calcestruzzo, nel caso di elementi zo lo spessore della soletta collaborante realizza con la trave una membratura com-
piani (come solette) gettati in opera e con non deve essere inferiore a 50 mm e lo posta, oppure utilizzata come diaframma
spessori minori di 50 mm, va ridotta a spessore della piattabanda della trave orizzontale, laltezza complessiva non deve
0,80 fcd (4.1.2.1.1.1 N.T.C. 2008); di acciaio cui collegata la soletta non essere minore di 90 mm ed hc non deve
i getti integrativi di strutture prefab- deve essere inferiore a 5 mm (4.3.4.5 essere minore di 50 mm (4.3.6.5.2 N.T.C.
bricate devono avere uno spessore N.T.C. 2008). 2008).

61
4.2 Il progetto del consolidamento
4.2.1 Le prestazioni e le certificazioni del sistema
4.2.1.1 Interconnessione meccanica
I Connettori CentroStorico Legno, Acciaio, Calcestruzzo sono stati sottoposti a una approfondita indagine sperimentale, secondo le normative
prescritte dallEurocodice 5, dallUniversit degli Studi di Trieste dipartimento di Ingegneria sezione di Scienza delle Costruzioni e Strutture.

4.2.1.1A La connessione Legno-Calcestruzzo


Confezionamento dei provini su travetti in legno con interposizione di resistenza e deformabilit.
La sperimentazione stata condotta su pro- tavolato di 4 cm di spessore (7 provini). - EN 28970 Strutture di legno. Prova degli
vini di legno (altezza 41 cm) sui quali stata Per il tavolato sono stati scelti pannelli di assemblaggi realizzati tramite elementi
applicata una soletta di calcestruzzo (spes- truciolato di legno a favore di sicurezza, in meccanici di collegamento. Prescrizioni
sore 5 cm realizzata con il prodotto LecaCLS quanto dotati di caratteristiche meccaniche relative alla massa volumica del legno.
1400 armato con rete elettrosaldata 8 sicuramente inferiori a quelle di un tavolato - EN 384 Structural timber. Determination
maglia 20x20 cm) per mezzo di Connettori di legno massiccio. of characteristic values of mechanical
CentroStorico Legno fissati con viti a 45. La specie legnosa del travetto lAbete, in properties and density.
I provini sono stati sollecitati in modo da classe di qualit C24. La rottura, in tutti i campioni sottoposti a
generare solo sforzi di scorrimento allin- prova, si evidenziata per sfilamento del-
terfaccia legno-calcestruzzo, durante le Risultati della sperimentazione la vite dalla propria sede e conseguente
prove stata rilevata la curva carico - scor- La sperimentazione stata condotta co- scorrimento della soletta di calcestruzzo
rimento. erentemente con i requisiti delle N.T.C. nei confronti del travetto di supporto.
Al fine di valutare al meglio il comportamen- 2008 (DM 14-01/2008), come richiesto I risultati delle prove sono stati forniti dal
to della connessione, le prove sono state dallEurocodice 5 (UNI EN 1995 Progetta- laboratorio prove e misure delluniversit di
condotte su diverse tipologie di provini: zione delle strutture di legno) secondo le Trieste sotto forma di curve carico-sposta-
- Connettori CentroStorico Legno fissato su seguenti norme: mento, determinando la resistenza a rottura
travetti in legno in assenza di tavolato - EN 338 Legno strutturale. Classi di resi- Fmax che il massimo carico raggiunto entro
(9 provini); stenza. uno scorrimento di 15 mm (come definito
- Connettore CentroStorico Legno fissato - EN 26891 Strutture di legno. Assemblag- dalla UNI EN 26891).
su travetti in legno con interposizione di gi realizzati tramite elementi meccanici I risultati delle prove sono stati corretti per ri-
tavolato di 2 cm di spessore (9 provini); di collegamento. Principi generali per la portarli alla massa volumica caratteristica del
- Connettore CentroStorico Legno fissato determinazione delle caratteristiche di legno utilizzando come valore di riferimento:

Disposizione degli strumenti di misura Aspetto del campione allinizio (a sx) ed al termine (a dx) della prova.
sul campione.

62
- k = 350 kg/m3 per i provini di conifera di tavolato di 2 cm di spessore: viti non sia influenzata dalla massa volumi-
classe C24 Kser = Ku = 12.670 N/mm. ca del legno.
Mediando i valori ottenuti si ottiene - Connettore CentroStorico Legno fissa-
il valore caratteristico di rottura per to su travetti in legno con interposi- Legno di latifoglia di classe D18 o
singolo gruppo: zione di tavolato di 4 cm di spessore: superiore.
- Fv,Rk = 15.500 kN (Connettori Centro- Kser = Ku = 9.200 N/mm. Si ritiene che i valori indicati per la conifera
Storico Legno fissato su travetti in legno I valori sopra riportati sono utilizzabili di classe C24 siano utilizzabili anche per le
in assenza di tavolato). nellambito del metodo di calcolo agli stati latifoglie di classe D18 o superiore, in quan-
- Fv,Rk = 14.580 kN (Connettore CentroStorico limite, secondo i dettami dellEurocodice 5 to queste ultime possiedono densit carat-
Legno fissato su travetti in legno con inter- (UNI EN 1995) e validi per Conifere e Piop- teristica k 475 kg/m3; pertanto, in analo-
posizione di tavolato di 2 cm di spessore). po di classe uguale o migliore della C24 gia con la formula (8.40a) dellEurocodice
- Fv,Rk = 11.230 kN (Connettore Centro-Storico (classe provata) e legni lamellari di classe UNI EN 1995-1-1, possibile impiegare i
Legno fissato su travetti in legno con inter- GL24 o superiore. valori della classe C24.
posizione di tavolato di 4 cm di spessore). Il calcestruzzo costitutivo la soletta col- I valori sopra riportati, riferiti alle classi
I valori sopra riportati sono utilizzabili laborante deve essere di classe LC20/22 C16 e D18 o superiore, sono da intendersi
nellambito del metodo di calcolo agli sta- o migliore. dedotti in accordo alla UNI EN 1995 e non
ti limite, secondo i dettami dellEurocodice Il coefficiente di sicurezza per le unioni come valori certificati da prove.
5 (UNI EN 1995) e validi per Conifere e pari a 1,5 (come da indicazioni N.T.C.
Pioppo di classe uguale o migliore della 2008 4.4.6). Disposizione di posa del connettore
C24 (classe provata) e legni lamellari di In virt dei risultati delle prove che dimo-
classe GL24 o superiore. Deduzione valori caratteristici di resi- strano come tutte le caratteristiche signifi-
Il calcestruzzo costitutivo la soletta colla- stenza e di rigidezza per altri tipi di legno cative dipendono dallinterfaccia legno-vite,
borante deve essere di classe LC20/22 o Legno conifera classe C16. i risultati ottenuti sono utilizzabili sia per
migliore. Per analogia con la formula (8.40a) dellEu- il connettore disposto in senso orizzontale
Dalle prove si rileva che la resistenza del- rocodice UNI EN 1995-1-1 si determina la (altezza 4 cm) che in senso verticale (altez-
la connessione risente in maniera margi- resistenza caratteristica da utilizzare per za 6,5 cm).
nale della presenza del tavolato, grazie legno di classe C16 attraverso lespressio-
al fissaggio del connettore con la vite ne Fcor = Fmax (k / ) 0.8 (k = 310 kg/m3
inserita a 45 nel travetto che assicura la densit caratteristica del legno classe C16) Sezione Scienza delle Costruzioni
LABORATORIO UFFICIALE PROVE MATERIALI

messa in trazione della vite. ottenendo cos:


(Legge 5 novembre 1971, n. 1086)

DA ASSOGGETTARE
A BOLLO IN CASO
D'USO, AI SENSI DEL Trieste, /2014

- Fv,Rk = 14.060 kN (Connettori Centro-


D.P.R. 642/72

xx CERTIFICATO DI PROVE N. 140000


Pagina 1 di 26

Le rigidezze dei connettori Kser e Ku, rispet- Storico Legno fissato su travetti in legno in Committente:

Domanda dd.:
.
xxxxxxxxxxxxx
Campioni di: manufatti in calcestruzzo armato e legno.

tivamente per il calcolo allo SLE ed allo assenza di tavolato). Gli elementi sottoposti a prova sono costituiti da una serie di 9 manufatti dichiarati
finalizzati a determinare la resistenza a taglio di connettori a taglio CCS con vite per legno
fissati su travi legno da testare secondo le modalit previste dalla normativa UNI EN

SLU, vengono determinate a partire dalle - Fv,Rk = 13.230 kN (Connettore Centro-


26891:1991 Capitolo 8.
I campioni sono realizzati con 1 soletta di calcestruzzo di altezza pari a 41 cm, larghezza
13 cm e spessore 6 cm dichiarata essere armata con rete elettrosaldata, posta in testa ad un
travetto di legno di supporto di dimensioni in altezza pari a 41 cm, lunghezza 16 cm e

curve carico - spostamento come rigidezze Storico Legno fissato su travetti in legno
larghezza pari a 13 cm; presente come interfaccia tra il calcestruzzo ed il travetto di legno
un pannellino di truciolare di dimensioni pari alla superficie del calcestruzzo e di spessore
pari a 20 mm. La soletta da caricare dichiarata essere prodotta con calcestruzzo alleggerito
Leca Cls 1400,

secanti fra i livelli di carico 0,1 e 0,4 delle con interposizione di tavolato di 2 cm di
Il committente ha dichiarato inoltre che i connettori colleganti la soletta al travetto di legno
sono stati posizionati in numero di 2 per campione e che, per evitare aderenza superficiale
tra supporto e soletta, stata posata una pellicola sulla superficie di interfaccia.
In allegato si fornisce la documentazione porta dal committente.

resistenze caratteristiche per il Kser e 0,1 e spessore). I campioni sono stati forniti direttamente dal committente le prove.

Le prove sono state eseguite in giorni diversi, secondo quanto indicato nelle singole

0,6 delle resistenze caratteristiche per il Ku - Fv,Rk = 10.190 kN (Connettore Centro-


schede descrittive dei risultati conseguiti, presso il Laboratorio Ufficiale, utilizzando sistemi di
contrasto, di applicazione del carico, di misura ed acquisizione dati propri del Laboratorio
stesso, seguendo quanto concordato con il committente riguardo le modalit di prova.

(UNI EN 26891): Storico Legno fissato su travetti in legno


Nel seguito, dopo la descrizione delle apparecchiature utilizzate, delle misure effettuate e
delle modalit di prova adottate, sono riportate le schede dei risultati per ciascuna delle prove
eseguite, complete della documentazione fotografica riguardante il singolo manufatto
allinizio della prova e la modalit di rottura alla fine della prova.

- Connettori CentroStorico Legno fissato su con interposizione di tavolato di 4 cm di LO SPERIMENTATORE


(dott. ing. Franco Trevisan)

travetti in legno in assenza di tavolato: spessore). IL RESPONSABILE DEL LABORATORIO


(Prof. ing. Salvatore No)
IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO
(Prof. Paolo Rosato)

Kser = 19.340 N/mm - Ku = 16.990 N/mm. Le rigidezze Kser e Ku sono le medesime Piazzale Europa 1 - 34127 Trieste
P. I.V.A. IT 00211830328 - C.F. 80013890324
Tel. +39 040 558 3582 / 3830
Fax. +39 040 558 3580 http://www.dicar.units.it

- Connettore CentroStorico Legno fissato della Classe C24, in quanto da letteratura


Download gratuito delle certificazioni
su travetti in legno con interposizione scientifica risulta che la rigidezza assiale di
Connettori CentroStorico Legno, Acciaio,
Calcestruzzo su CentroStorico.eu e Leca.it

63
4.2 Il progetto del consolidamento

4.2.1.1B La connessione Acciaio-Calcestruzzo


Confezionamento dei provini Risultati della sperimentazione
Disposizione
La sperimentazione stata condotta su pro- La rottura, in tutti i campioni sottoposti a
degli strumenti
vini tipo travi in acciaio sui quali stata ap- prova, si evidenziata per tranciamento di misura
plicata una soletta di calcestruzzo (spesso- della vite - slabramento piastra sul campione.
re 5 cm realizzata con il prodotto LecaCLS Per la determinazione del valore caratteri-
1400 armato con rete elettrosaldata 8 stico si proceduto in accordo allAnnesso
maglia 20 x 20 cm) per mezzo di Connettori B dellEurocodice 4 UNI EN 1994-1-1:
CentroStorico Acciaio fissati con viti. - Resistenza caratteristica PRk = 23,1 kN.
I provini sono stati sollecitati in modo Il coefficiente di sicurezza per le unioni
da generare solo sforzi di scorrimento pari a 1,5.
allinterfaccia acciaio-calcestruzzo, Per il valore di resistenza di progetto sta-
durante le prove stata rilevata la curva to scelto, per maggiore semplicit di utiliz-
carico - scorrimento. zo, un valore unico per tutti gli spessori di
Al fine di valutare al meglio il comporta- acciaio su cui applicare il Connettore Centro-
mento della connessione, le prove sono sta- Storico Acciaio.
te condotte su diverse tipologie di provini: - PRd = 15,4 kN, utilizzabile per travi in accia-
- Connettori CentroStorico Acciaio fissa- io con fissaggio del Connettore CentroStorico
to su travi in acciaio HEB 260 - acciaio Acciaio su minimo 6 mm di spessore. Aspetto del campione al termine della
S275 JR (3 provini); Il Connettore CentroStorico Acciaio non prova.
- Connettori CentroStorico Acciaio fissato pu essere considerato duttile ai fini
su travi in acciaio IPN 80 - acciaio S235 dellEurocodice 4 e delle norme DM 14-01-
(3 provini). 2008.

4.2.1.1C La connessione Calcestruzzo-Calcestruzzo


Confezionamento dei provini
La sperimentazione stata condotta su - Connettori CentroStorico Calcestruzzo CentroStorico Calcestruzzo aventi larghezza
provini tipo travetti in calcestruzzo tradizio- fissato su travetti in calcestruzzo tradizio- maggiore di quella provata.
nale sui quali stata applicata una soletta nale aventi larghezza 12 cm e resistenza - PRd = 10,0 kN utilizzabile per travetti di
di calcestruzzo (spessore 5 cm realizzata media 15,28 MPa (3 provini). larghezza minima 8 cm aventi resistenza
con il prodotto LecaCLS 1400 armato con minima Rck = 20 MPa.
rete elettrosaldata 8 maglia 20x20 cm) Risultati della sperimentazione
per mezzo di Connettori CentroStorico Cal- La rottura, in tutti i campioni sottoposti
cestruzzo fissati con viti. a prova, si evidenziata per rottura del
I provini sono stati sollecitati in modo da calcestruzzo del supporto con distacco
generare solo sforzi di scorrimento allin- laterale.
terfaccia acciaio-calcestruzzo, durante le Per la determinazione del valore caratteri-
prove stata rilevata la curva carico - scor- stico si proceduto in accordo allAnnesso
rimento. B dellEurocodice 4 UNI EN 1994-1-1:
Al fine di valutare al meglio il comportamen- - Resistenza caratteristica PRk = 12,6 kN. Disposizione degli Aspetto del campio-
to della connessione, le prove sono state Il coefficiente di sicurezza per le unioni strumenti di misu- ne al termine della
ra sul campione. prova.
condotte su diverse tipologie di provini: pari a 1,25.
- Connettori CentroStorico Calcestruzzo fis- Per il valore di resistenza di progetto
sato su travetti in calcestruzzo tradizio- stato scelto, per maggiore semplicit di uti-
nale aventi larghezza 8 cm e resistenza lizzo, un valore unico per tutti gli spessori
media 15,28 MPa (3 provini); di travetto su cui applicare il Connettore

64
4.2.1.2 Interconnessione chimica
Il Connettore CentroStorico Chimico stato sottoposto a una accurata indagine sperimentale in collaborazione con il Politecnico di
Milano, Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale.
La sperimentazione in calcestruzzo tipo LecaCLS 1400 perfetta aderenza tra acciaio e calcestruzzo;
Il Connettore CentroStorico Chimico trova il (Rck=25 MPa) avente spessore 5 cm, arma- perfetta aderenza tra getto di prima fase
proprio utilizzo ideale nellambito del con- ta con rete elettrosaldata 8 mm a maglia (travetto) e getto di seconda fase (soletta).
solidamento di solai esistenti in lateroce- 20x20 cm posizionata a met spessore.
mento, grazie ad alcuni specifici vantaggi La collaborazione tra i travetti esistenti e la
rispetto alle soluzioni di tipo meccanico nuova soletta assicurata dal Connettore
tradizionalmente utilizzate: CentroStorico Chimico.
realizzazione di uninterfaccia continua,
senza le concentrazioni tensionali tipiche La verifica in condizioni di utilizzo cor-
delle unioni meccaniche discontinue; rente, in ossequio alle prescrizioni delle
semplificazione del procedimento di posa N.T.C. 2008 per il calcolo alle tensioni
in opera. ammissibili ovvero per le verifiche agli stati
La situazione tipica quella di un solaio in limite di esercizio, pu essere condotta in
calcestruzzo a bassa resistenza (Rck = 15 base alle seguenti ipotesi:
MPa) con travetti a sezione rettangolare sen- comportamento elastico lineare dei ma-
za soletta collaborante. Il consolidamento teriali (acciaio e calcestruzzo); Disposizione degli strumenti di misura
avviene mediante il getto di una soletta fessurazione del calcestruzzo in zona tesa; sul campione.

Le verifiche di calcolo
Verifica del solaio PRIMA del consolidamento In presenza di un carico variabile in li- I valori delle tensioni normali nel cal-
Solaio: laterocemento con travetti 8X16 nea con le prescrizioni delle normative cestruzzo risultano ora compatibili con
cm2 e interasse 50 cm, senza soletta col- vigenti per gli edifici di civile abitazione i limiti di normativa (sia per calcestruzzo
laborante, su luce di calcolo 4 m. Armatu- si riscontrano tensioni di compressioni Rck=15 MPa che per calcestruzzo Rck=25
ra 2 10 e copriferro lordo di 3 cm (non decisamente superiori ai limiti previsti MPa), pur in presenza dellincremento di
sono presenti armature trasversali). dalla normativa. carico dovuto allaggiunta della soletta.
Analisi dei carichi: Si osserva inoltre una riduzione della ten-
Carico totale: 425 kg/m2 Verifica del solaio DOPO il consolidamento sione di trazione nellacciaio darmatura.
(peso proprio del solaio + sottofondo + Consolidamento: nuova soletta in cal- Inoltre, i valori di tensione tangenziale
intonaco 20 kg/m2 + carico variabile). cestruzzo leggero tipo LecaCLS 1400 mobilitati allinterfaccia tra getto esi-
Sollecitazioni massime (schema statico interconnessa con Connettore Centro- stente e soletta integrativa risultano
trave in semplice appoggio) Storico Chimico. compatibili con i valori caratteristici de-
- momento max = 425/2 x 42/8 = 425 kgm Analisi dei carichi sunti dai valori sperimentali.
- taglio massimo = 425/2 x 4/2 = 425 kg Carico totale: 495 kg/m2
Caratteristiche dei materiali: (peso proprio del solaio + sottofondo +
- calcestruzzo: Rck = 15 MPa intonaco 20 kg/m2 + carico variabile).
- tensione normale ammissibile: Sollecitazioni massime (schema statico
sc,amm = 6,00 MPa trave in semplice appoggio)
- tensione tangenziale ammissibile: - momento max = 495/2 x 42/8 = 495 kgm
tc0 = 0,40 MPa - taglio massimo = 495/2 x 4/2 = 495 kg
- tensione ammissibile acciaio (FeB44k): Sforzi nei materiali
ss,amm = 255 MPa - tensione max nel cls: sc,max = 3,15 MPa
Sforzi nei materiali: - tensione max acciaio: ss,max = 184,21 MPa
- tensione max nel cls: sc,max = 15,20 MPa - tensione tangenziale massima
- tensione max acciaio: ss,max = 243,32 MPa (interfaccia): sc,max = 0,36 MPa
- tensione tangenziale massima Download gratuito della certificazione su
(asse neutro): sc,max = 0,48 MPa CentroStorico.eu e Leca.it

65
4.2 Il progetto del consolidamento

4.2.2 Indicazioni progettuali per il calcolo del dimensionamento


La tecnica di progettazione della soletta mista prevede la conoscenza dei seguenti elementi:
Caratteristiche prestazionali del connettore;
Passo massimo e minimo consentito dai connettori (per solai in Legno cfr. Eurocodice 5 prospetto 8.2. Per solaio in Acciaio cfr. Eurocodice
4 paragrafi 6.6.5.5-6.6.5.6-6.6.5.7. Per solai in Calcestruzzo, in assenza di indicazione specifica, consuetudine riferirsi a quanto valido
per i solai in Acciaio);
Lavorazioni propedeutiche alla messa in opera a regola darte della connessione (ad es. pulizia del supporto, puntellamento del solaio,
fissaggio del connettore, etc.);
Caratteristiche fisiche dei materiali, riferite sia al supporto esistente che alla nuova soletta in calcestruzzo armato collaborante;
Schemi statici di vincolo esistenti.
Per consentire una rapida e preliminare definizione della scelta progettuale da adottare, disponibile un abaco di predimensionamento
dellintervento in base al solaio esistente ed ai vincoli operativi.

4.4.2.1 Tipologia schemi statici Trave semplicemente appoggiata - diagramma del Momento flettente

La metodologia di progettazione degli


interventi di consolidamento e rinforzo
delle strutture esistenti ha come punto di
partenza lanalisi dello schema di calcolo
e delle condizioni di vincolo.

A titolo esemplificativo, si riportano al-


cune condizioni frequentemente presenti L/4 L/2 L/4

in ristrutturazione:
Trave con sbalzo (ad es per la presenza di un balcone) - diagramma del M flettente

zona 1 zona 2 zona 3

L 3/4 L/4

Trave continua su pi appoggi- diagramma del Momento flettente

zona 1 zona 2 zona 3

L/2 L/2

66
4.4.2.2 Diagramma di taglio
Nel calcolo del consolidamento, necessario conoscere i diagrammi del taglio sollecitante lungo lo schema statico della trave-solaio di
riferimento.
Di seguito si indicano le porzioni, dellintera trave, nelle quali il taglio sollecitante (campitura colore verde) rappresenta quello di dimen-
sionamento.

La distribuzione dei connettori vie-


ne scelta secondo landamento dello
sforzo di taglio, calcolato sulla singola
B condizione esistente in relazione allo
A
schema di calcolo e ai vincoli.
A
B

L/2 L/2

Per semplificare il calcolo, ammesso


considerare il valore medio dellazione
tagliante nella fascia di metro lineare
(nel software di calcolo Laterlite
stato considerato il valore di picco
a favore di sicurezza).
V medio

67
4.2 Il progetto del consolidamento

4.2.3 Calcolo del dimensionamento della sezione composta


4.2.3.1 Soluzione legno - calcestruzzo

Teoria di calcolo
Le analisi di tipo statico verranno eseguite secondo la teoria di Mhler nella versione proposta nellEurocodice 5 Design of timber
structures (EN 1995-1-1: 2009) Annex B: Mechanically jointed beams.
Le ipotesi di base sono:
Travi semplicemente appoggiate di luce L;
Le singole parti sono monolitiche;
Le singole parti sono collegate tramite mezzi di unione meccanici aventi modulo di scorrimento k;
La spaziatura tra i mezzi di unione costante oppure varia uniformemente secondo la forza di taglio tra smin e smax con smax smin;
Il carico agisce in direzione z.

Si noti che questo metodo di calcolo differente da quello della conservazione delle sezioni piane per la sezione composta; tale ipotesi
resta valida per la sola sezione di legno e la sola sezione di calcestruzzo; di conseguenza esiste un asse neutro per il legno e uno per il
calcestruzzo.

Il calcolo effettuato in base alla rigidezza della rigidezza della connessione. o in prossimit del suo punto di saturazione
della connessione (dipendente dalla quan- Pi la connessione rigida e pi i due che destinato ad essiccare sotto carico,
tit, dal tipo e dalla posa dei connettori) assi neutri si avvicineranno (tendendo i valori di Kdef devono essere aumentati al-
determina lo stato delle sollecitazioni nei a diventare uno solo), pi la connessio- meno di 2.0. Nel EC5 invece i valori di Kdef
materiali incluso tra questi due estremi: ne deformabile e pi gli assi neutri si devono essere aumentati di 1.0.
1) Connessione assente. Le sezioni in le- allontaneranno.
gno e calcestruzzo sono due elementi
non collaboranti due assi neutri; Le altre ipotesi di base sono:
2) Connessione infinitamente rigida (con- Sezione di calcestruzzo considerata
servazione delle sezioni piane). Legno interamente reagente; qualora sia sog-
e calcestruzzo sono collaboranti senza getta a tensioni di trazione necessario
scorrimenti reciproci unico asse neu- disporre unarmatura in grado di assor-
tro con la conseguenza di avere minore bire interamente tali sforzi;
sollecitazione e deformazione sulla trave Elasticit lineare;
in legno, il che porterebbe ad un sottodi- Carico ripartito uniformemente sulla
mensionamento delle travi. luce;
3) Sezione parzialmente connessa Unica fase di calcolo (struttura puntella-
(connessione cedevole). La situa- ta in fase transitoria).
zione calcolata quindi una via di
mezzo tra i primi due estremi, ed Altre variabili da considerare nel calcolo:
pi vicina quindi ad una situazio- Umidit del legno > 20% nelle N.T.C.
ne piuttosto che allaltra in funzione 2008 per il legno massiccio messo in opera

68
La rigidezza efficace a flessione risulta: Le tensioni nominali risultano:

Le massimo tensioni a taglio sono:

I carichi sui mezzi di tensione sono:

69
4.2 Il progetto del consolidamento

Esempio di calcolo
Caratteristiche Geometriche (luce travi, sezione trave soletta, dimensioni e orditura solaio)

Caratteristiche dei materiali e Normativa di Riferimento


Legno tipo Abete S1 di provenienza nazionale (10 x H 20 cm) con travi poste a interasse
di 50 cm;
Assito spessore 2,3 cm in legno tipo abete;
Calcestruzzo strutturale leggero tipo Leca CLS 1400 ( 1400 kg/m3 spessore 5 cm);
Massetto Leggero tipo Lecamix ( 1000 kg/m3 spessore 5 cm);
Pavimento tipo gres spessore 1 cm;
Rigidezza in esercizio 15.037 N/mm
Rigidezza Ultima 13.551 N/mm
Resistenza Caratteristica Rk 13,918 kN
Verifica secondo il D.M. 14/01/2008 Norme tecniche per le costruzioni ed EC5 UNI EN 1995-1-1:2009 Eurocodice 5 - Progettazione strutture in legno.
Il calcolo stato condotto con lipotesi di travi puntellate.

Definizione dei carichi agenti


G1 = soletta +assito + trave = 1,11 kN/m2; Carichi di progetto allo SLU q = 3,84 kN/m
G2 = pavimento + massetto + tramezzature interne = 2,2 kN/m2 Carichi di progetto allo SLs q = 2,63 kN/m
Q = carichi di esercizio cat. A (civile abitazione) = 2 kN/m2

Valori di deformazione limite in condizioni iniziali (tempo t = 0) e a lungo termine (tempo Sollecitazioni di progetto
t = infinito) MED = 9,74 kNm
f (t = 0) = 9 mm [L/500] - f (t = infinito) = 13 mm [L/350] VED = 8,66 kN
Nel calcolo che stato condotto si assunto un coefficiente di viscosit del calcestruzzo F = 3

Verifiche di sicurezza
Le verifiche vengono effettuate calcolando dapprima la rigidezza equivalente della sezione composta sia in condizioni ultime (SLU) che in
condizioni di esercizio (SLS). Tale procedimento verr condotto sia in condizioni iniziali (t = 0) che a lungo termine (t = infinito) per entrambi
gli stati limite.

Verifiche a 35 cm
Il calcolo considera che i connettori possa- Pertanto si procede con il calcolo della parte
no essere distribuiti liberamente lungo tutta non connessa (ovvero tra il primo connet-
la trave, ma che per esigenze operative di tore e la parete), procedendo alle verifiche
posa (inserimento vite a 45 nel connetto- a taglio e flessione con la sola resistenza
re) il primo connettore sia posizionato alla dovuta al legno:
distanza di 35 cm dalla parete.

Nel caso preso in esame, si ottiene:


verifica a flessione sul legno 4,18 < 17,6 MPa
verifica a taglio sul legno 0,82 < 2,13 MPa

70
Verifiche della sezione composta legno-calcestruzzo Leca
Stati limite ultimi
Verifiche a tempo zero
Verifica a tensoflessione nel legno 0,47 < 1 Stati limite di servizio
Verifiche nel calcestruzzo Verifiche a tempo zero
smax = 3,14 MPa < 11,33 MPa Freccia massima in mezzeria
smin = -0,21 MPa 0,95 MPa 6,09 mm < 9 mm
Verifica a taglio nel legno 0,92 < 2,13 MPa Rigidezza efficace sezione composta EJ = 2,31 * 1012 Nmm2
Sforzo massimo sul connettore 7,313 kN < 7,423 kN
Verifiche a tempo infinito
Verifiche a tempo infinito Freccia massima in mezzeria 9,06 mm < 12,86 mm
Verifica a tensoflessione nel legno 0,49 < 1 Rigidezza efficace sezione composta EJ = 1,56 * 1012 Nmm2
Verifiche nel calcestruzzo
sma= 2,62 MPa < 11,33 MPa
smi = -0,64 MPa 0,95 MPa
Verifica a taglio nel legno 0,94 < 2,13 MPa
Sforzo massimo sul connettore 7,110 kN < 7,423 kN

Distribuzione connettori - posa a passo variabile

Zona 1 = L/4 Zona 2 = L/2 Zona 1 = L/4


Passo connettori = 15 cm Passo connettori = 30 cm Passo connettori = 15 cm
N connettori = 6 N connettori = 8 N connettori = 6
N connettori totale = 20; Incidenza connettori = 9/m2

71
4.2 Il progetto del consolidamento

4.2.3.2 Soluzione acciaio-calcestruzzo


Teoria di calcolo
Il calcolo di travi miste acciaio calcestruzzo si basa sulle indicazioni fornite dal D.M. 14/01/2008 (chiamato in seguito N.T.C. 2008) e
dallEurocodice 4 EN 1994 - 1 - 1 (chiamato in seguito EC4). Simboli e definizioni sono reperibili da tali normative.
Il calcolo proposto relativo a travi con schema statico di semplice appoggio, carico distribuito e calcolo del momento flettente di tipo ela-
stico (calcolo non lineare fase elastica). Si ritiene infatti opportuno calcolare le travi esistenti mantenendo i materiali in fase elastica, poich
non si conoscono le caratteristiche di resistenza e riserve plastiche di tali profili esistenti.
Il calcolo di tipo plastico ammesso solo se:
fu/fy 1,2;
allungamento valutato su una base pari a 5,65*(A)0,5, dove A larea della sezione trasversale del profilo 15%;
eu (deformazione a rottura corrispondente a fu) 20ey (deformazione a snervamento corrispondente a fy);
sezioni di classe 1 o 2.
fy = resistenza minima a rottura per snervamento - fu = resistenza minima a rottura per trazione

Il momento resistente elastico Mel,Rd corrispondente ad un numero di connettori n = ne (numero di connettori = numero di connettori per
la massima resistenza elastica) si basa sulle seguenti ipotesi (EC4 6.2.1.5):
la tensione massima sullacciaio strutturale la tensione di snervamento di progetto fyd;
la tensione massima sulla fibra superiore dellarea efficace di calcestruzzo compresso ad una tensione di flcd;
il contributo a compressione dellarmatura compressa nella soletta e delle eventuali lamiere grecate trascurato.
EC4 al punto 6.2.1.4 (6) calcola il momento resistente in proporzione al massimo momento elastico resistente Mel,Rd.

Dove
Ma,Ed: momento sollecitante applicato alla trave prima della
fase composta (per travi puntellate = 0)
Mc,Ed: momento sollecitante applicato alla fase composta (per
travi puntellate = MEd)
K: minore fattore che fa s che le tensioni limite
siano raggiunte
Nc,el: compressione nel calcestruzzo corrispondente a Mel,Rd
Nc: compressione effettiva nel calcestruzzo
Nc,f: compressione nel calcestruzzo corrispondente al Mpl,Rd
(momento resistente plastico a completo ripristino di
resistenza)
Tensioni limite: flcd nel calcestruzzo leggero; fyd nellacciaio; fsd nelle barre di acciaio (che possono essere trascurate).

Laltro campo (Nc > Nc,el) (fase plastica) vale per il momento plastico per connettori non duttili.
Il momento elastico resistente Mel,Rd viene calcolato come da semplificazione possibile per edifici come da EC4 5.4.2.2.11 utilizzando
un coefficiente di omogeneizzazione tra acciaio e calcestruzzo unico sia per carichi di breve durata che per i carichi di lunga durata con
modulo elastico del calcestruzzo dimezzato.

72
Esempio di calcolo

Caratteristiche Geometriche (luce travi, sezione trave soletta, dimensioni e orditura solaio)

Caratteristiche dei materiali e Normativa di Riferimento


Profilo tipo IPN 120 in acciaio S235 (Fe360);
Calcestruzzo strutturale leggero tipo Leca CLS 1400 ( 1400 kg/m3 spessore 5 cm);
Massetto Leggero tipo Lecamix ( 1000 kg/m3 spessore 8 cm);
Pavimento tipo gres spessore 1 cm;
Resistenza Caratteristica Connettore CentroStorico Rk = 23,1 kN
Verifica secondo il D.M. 14/01/2008 Norme tecniche per le costruzioni ed EC4 UNI EN 1994-1-1.
Il calcolo stato condotto con lipotesi di travi puntellate.

Definizione dei carichi agenti


G1 = soletta + trave = 1,00 kN/m2; Q = carichi di esercizio cat. A (civile abitazione) = 2 kN/m2
G2 = pavimento + massetto + tramezzature interne + voltine/ Carichi di progetto allo SLU q = 4,46 kN/m
tavelloni di riempimento = 3,56 kN/m2

Valori di deformazione limite (solai in generale) Sollecitazioni di progetto


f,var (carichi variabili) = 15 mm [L/300] - f,max (deformazione max) = 18 mm [L/250] MED = 11,30 kNm
coefficiente di omogeneizzazione acciaio calcestruzzo strutturale Leca istantaneo = 14 VED = 10,00 kN
coefficiente di omogeneizzazione acciaio calcestruzzo strutturale Leca infinito = 28

Verifiche di sicurezza
Le verifiche vengono effettuate calcolando la sezione composta acciaio calcestruzzo strutturale leggero Leca in condizioni elastiche.
In tal modo si confronta in condizioni ultime la resistenza a flessione della sezione composta e la resistenza a taglio del profilo metallico,
rispetto alle sollecitazioni di progetto.
In condizioni di esercizio, si calcolano le deformazioni (con il solaio puntellato) della eventuale controfreccia, del contributo del carico varia-
bile ed il carico massimo considerando anche le deformazioni da ritiro del calcestruzzo.

Verifiche della sezione composta acciaio-calcestruzzo Leca


Stati limite ultimi Stati limite di servizio Inflessione
Verifica a momento flettente 0,92 < 1 Momento di inerzia della sezione omoge- Controfreccia = 0 mm
Verifica a taglio 0,13 < 1 neizzata istantaneo Jomog = 9,372 x 106 mm4 Fase 1 = 6,2 mm
Momento di inerzia della sezione omogeneiz- Fase 2 = 5 mm < 15 mm
zata a tempo infinito Jomog = 7,430 x 106 mm4 TOT (con ritiro cls) = 16,5 mm < 18 mm

Distribuzione connettori
Verifica di resistenza del connettore 11,91 kN < 15,39 kN

Zona 1 = L/4 Zona 2 = L/2 Zona 1 = L/4


Passo connettori = 22,5 cm Passo connettori = 30 cm Passo connettori = 22,5 cm
N connettori = 5 N connettori = 8 N connettori = 5
N connettori totale = 18; Incidenza connettori = 8/m2

73
4.2 Il progetto del consolidamento

4.2.3.3A Soluzione calcestruzzo-calcestruzzo (interconnessione meccanica)


Teoria di calcolo
Il calcolo si basa sulle indicazioni fornite nel D.M. 14/01/2008 (chiamato in seguito N.T.C. 2008). Simboli e definizioni sono reperibili in tale norma.
Si utilizzano coefficienti di sicurezza secondo il metodo semiprobabilistico agli stati limite. Sar ovviamente necessario effettuare sia verifi-
che in condizioni di esercizio che in condizioni ultime.
Il calcolo verr effettuato generalmente secondo una verifica di tipo elastico poich lacciaio dei vecchi travetti in calcestruzzo non garanti-
sce la sufficiente duttilit per poter effettuare una verifica plastica.

Calcolo momento resistente Calcolo taglio resistente


Resistenza di calcolo a compressione fcd = cc fck/c Si fa riferimento alla formula di cui al
cc = 0.85 coefficiente riduttivo per resistenze di lunga durata punto 4.1.2.1.3.1. delle Norme Tecniche
Resistenza di calcolo dellacciaio: fyd = fyk/a per le Costruzioni 2008 Elementi senza
Il programma calcola la tensione lato acciaio corrispondente al raggiungimento del limite armature trasversali resistenti al taglio.
lato calcestruzzo, poi calcola la tensione lato calcestruzzo corrispondente al limite lato ac-
ciaio e determina qual il limite raggiunto per primo. A questo punto calcola le forze interne
di trazione e di compressione e la distanza tra loro. Quindi determina il momento resistente
massimo per quella sezione in fase elastica.

Calcolo connettori
Il numero di connettori per ogni tratto di soletta quello necessario per trasmettere lo scorrimento tra la soletta esistente e la nuova soletta
superiore.
TS
Lo scorrimento si calcola tramite la formula di Jouraswski: b =
J
Tale scorrimento viene confrontato con la resistenza di progetto del connettore e viene cos determinato il numero di connettori.
Coefficiente correttivo: distanza da bordo. Nei casi in cui la distanza dal bordo di calcestruzzo del connettore una volta fissati in opera sia
ridotta la resistenza del connettore va ridotta.
Pu risultare utile calcolare il coefficiente di riduzione in proporzione al rapporto tra la possibile superficie di rottura teorica avente forma
di cono con punta verso il basso nellestremit del connettore e inclinazione a 45 e la massima possibile superficie possibile avente
angolo di inclinazione inferiore.

Caso numerico per esempio:


base travetto = 8 cm altezza cappa esistente = 2 cm

Superficie cono avente lato 45 = 2 (6,7+0,5) (6,7+0,5)/2 =


162,8 cm2
Superficie cono limitato da pignatta = 2 [(6,7+0,5)/tan()
(6,7+0,5)/2 = 125,2 cm2

Rapporto tra il possibile cono di rottura e lipotetico cono di


rottura con angolo al vertice di 90=125,2/162,8 = 0,77

Limiti di utilizzo connessione:


Se il rapporto cos calcolato scende sotto 0,66 si consiglia di non effettuare il fissaggio a secco ma tramite incollaggio con espansivo chimico (resina).
Se il rapporto cos calcolato scende sotto 0,5 si consiglia di non fissare i connettori.
Se la base del travetto inferiore a 7,2 cm e il rapporto calcolato prevede riduzione di resistenza si consiglia di non fissare i connettori.
Se la base del travetto inferiore a 7,2 cm e il rapporto calcolato non prevede riduzione di resistenza si consiglia di non effettuare il fissaggio
a secco ma tramite incollaggio con espansivo chimico (resina).
In tutti i casi differenti da quelli provati la resistenza del connettore viene calcolata per via teorica ed quindi responsabilit del progettista verificarla.

74
Esempio di calcolo
Caratteristiche Geometriche (luce travi, sezione trave soletta, dimensioni e orditura solaio)

Caratteristiche dei materiali e Normativa di Riferimento


Calcestruzzo travetto esistente tipo C16/20 (l 8 cm x h 16 cm) posti a un interasse di 50 cm luno dallaltro;
Caldana esistente spessore 2 cm con calcestruzzo C16/20;
Acciaio esistente nel travetto (disposto come armatura inferiore) 2F12 in acciaio Feb 32k;
Acciaio inserito nella nuova soletta collaborante in calcestruzzo strutturale Leca 2F12 in acciaio B450C;
Copriferro considerato pari a 2 cm;
Calcestruzzo CentroStorico (1500 kg/m3 spessore 5 cm);
Massetto CentroStorico (1250 kg/m3 spessore 5 cm);
Pavimento tipo gres spessore 1 cm;
Resistenza Caratteristica Connettore CentroStorico Rk = 12,56 kN
Verifica secondo il D.M. 14/01/2008 Norme tecniche per le costruzioni Il calcolo stato condotto con lipotesi di travi puntellate.

Definizione dei carichi agenti Sollecitazioni di progetto


G1 = soletta + trave = 2,78 kN/m2; Si considera un ipotesi di rigidezza molto bassa agli appoggi, questa
G2 = pavimento + massetto + tramezzature interne = 2,20 kN/m2 una condizione spesso pi vicina alla realt rispetto al caso di
Q = carichi di esercizio cat. A (civile abitazione) = 2 kN/m2 semplice appoggio quando si tratta di solai in laterocemento.
Carichi di progetto allo SLU q = 4,90 kN/m M+ED = 8,20 kNm
Carichi di progetto allo SLE (caratteristica rara) q = 3,50 kN/m M-ED = 1,60 kNm (ql2/48) - rigidezza molto bassa agli appoggi
VED = 10,00 kN
Verifiche di sicurezza
Le verifiche vengono effettuate calcolando la sezione composta calcestruzzo calcestruzzo strutturale leggero Leca in condizioni elastiche.
In tal modo si confronta in condizioni ultime la resistenza a flessione della sezione composta e la resistenza a taglio in assenza di specifica
armatura a taglio, rispetto alle sollecitazioni di progetto. In condizioni di esercizio, si calcolano le deformazioni (con il solaio puntellato), del
contributo del carico variabile e del carico massimo. M+RD = 10,10 kNm > M+ED - M-RD = 17,20 kNm > M-ED - VRD = 10,40 kN > VED
Si riportano qui sotto I grafici del dimensionamento del solaio in latero cemento esistente, sia con le sollecitazioni di progetto che con le
prestazioni resistenti delle sezioni:

Distribuzione connettori
Il calcolo dei connettori stato condotto sulla base della resistenza allo scorrimento in zona tesa e in zona compressa, in particolare:
Pd (zona compressa) = 10,05 kN Pd (zona tesa) = 7,03 kN

Zona 1 = L/4 Zona 2 = L/2 Zona 1 = L/4


Passo connettori = 14 cm Passo connettori = 41 cm Passo connettori = 14 cm
N connettori = 7 N connettori = 6 N connettori = 7
N connettori totale = 20; Incidenza connettori = 9,5/m2

75
4.2 Il progetto del consolidamento

4.2.3.3B Soluzione calcestruzzo-calcestruzzo (interconnessione chimica)


Teoria di calcolo
La connessione chimica deve possedere una resistenza di adesione almeno pari alle sollecitazioni taglianti trasmesse dalla nuova soletta
in calcestruzzo alla struttura esistente, assicurando una perfetta continuit di tenuta meccanica tra il solaio esistente e la nuova soletta in
calcestruzzo consentendo di poter applicare le ipotesi di una unica sezione complessivamente resistente.

In particolare, le modalit di calcolo seguite nel solaio composto calcestruzzo calcestruzzo mediante connessione chimica sono del tutto
analoghe a quelle nel caso di connessione meccanica. Sar necessario individuare la larghezza collaborante da considerare della nuova
soletta unita alla caldana esistente, questa dovr essere presa in conto soltanto se lo spessore del calcestruzzo non inferiore a 4 cm:

Pertanto, sar necessario calcolare le tensioni tangenziali agenti allinterfaccia soletta esistente nuova cappa in calcestruzzo mediante il
tradizionale approccio elastico secondo la nota espressione del taglio alla Jourawski:

Infine eseguire il confronto di queste tensioni tangenziali agenti con quelle limite e ammissibili del connettore chimico.

Consolidamento chimico: indicazione della nuova sezione collaborante calcestruzzo-calcestruzzo.

76
Esempio di calcolo
Caratteristiche Geometriche (luce travi, sezione trave - soletta, dimensioni e orditura solaio).

Caratteristiche dei materiali e Normativa di Riferimento


Calcestruzzo travetto esistente tipo C16/20 (l 8 cm x h 16 cm) posti a un interasse di 50 cm luno dallaltro;
Caldana esistente spessore 2 cm con calcestruzzo C16/20;
Acciaio esistente nel travetto (disposto come armatura inferiore) 2F12 in acciaio Feb 32k;
Acciaio inserito nella nuova soletta collaborante in calcestruzzo strutturale Leca 2F12 in acciaio B450C;
Copriferro considerato pari a 2 cm;
Calcestruzzo CentroStorico (1500 kg/m3 spessore 5 cm);
Massetto CentroStorico (1250 kg/m3 spessore 5 cm);
Pavimento tipo gres spessore 1 cm;
Resistenza Caratteristica alladesione Connettore CentroStorico chimico > 10 N/mm2
Verifica secondo il D.M. 14/01/2008 Norme tecniche per le costruzioni. Il calcolo stato condotto con lipotesi di travi puntellate.
Definizione dei carichi agenti Sollecitazioni di progetto
G1 = solaio esistente + soletta collaborante = 2,78 kN/m2; Si considera un ipotesi di rigidezza molto bassa agli appoggi, questa
G2 = pavimento + massetto + tramezzature interne = 2,20 kN/m2 una condizione spesso pi vicina alla realt rispetto al caso di sem-
Q = carichi di esercizio cat. A (civile abitazione) = 2 kN/m2 plice appoggio quando si tratta di solai in laterocemento.
Carichi di progetto allo SLU q = 4,90 kN/m M+ED = 8,20 kNm
Carichi di progetto allo SLE (caratteristica rara) q = 3,50 kN/m M-ED = 1,60 kNm (ql2/48) - rigidezza molto bassa agli appoggi
VED = 9,30 kN
Verifiche di sicurezza
Le verifiche vengono effettuate calcolando la sezione composta calcestruzzo calcestruzzo strutturale leggero Leca in condizioni elastiche.
In tal modo si confronta in condizioni ultime la resistenza a flessione della sezione composta e la resistenza a taglio in assenza di specifica
armatura a taglio, rispetto alle sollecitazioni di progetto. In condizioni di esercizio, si calcolano le deformazioni (con il solaio puntellato), del
contributo del carico variabile e del carico massimo. M+RD = 10,10 kNm > M+ED - M-RD = 17,20 kNm > M-ED - VRD = 10,40 kN > VED
Si riportano qui sotto I grafici del dimensionamento del solaio in laterocemento esistente, sia con le sollecitazioni di progetto che con le
prestazioni resistenti delle sezioni:

Verifica allo scorrimento del Connettore CentroStorico Chimico


Nelleseguire la verifica allo scorrimento nuova soletta collaborante soletta esistente, sar necessario calcolare le tensioni tangenziali agenti
allinterfaccia tra le due parti mediante il tradizionale approccio elastico secondo la nota espressione del taglio alla Jourawski:
Infine eseguire il confronto di queste tensioni tangenziali agenti con quelle limite
ed ammissibili del connettore chimico. = tensioni tangenziali di scorrimento

In tal caso il valore dello scorrimento di progetto risulta essere pari dal calcolo a circa:
tinterfaccia = 0,5 kN/cm distribuito sulla larghezza del travetto (pari a 8 cm in
questo caso) si ottiene uno sforzo tangenziale distribuito pari a 0,625 N/mm2 ben 8 8
16

inferiore al valore resistente del connettore CentroStorico Chimico.

77
4.3 Il ruolo dei solai nella sicurezza sismica
4.3.1 Normativa tecnica e ruolo dei solai

Il D.M. 14 gennaio 2008 (Norme Tecniche Mappa di pericolosit sismica del territorio italiano (INGV).
per le Costruzioni) ha introdotto una nuova
metodologia per definire la pericolosit
sismica del territorio italiano e,
conseguentemente, le azioni di progetto
per le nuove costruzioni e per gli interventi
sulle costruzioni esistenti. In seguito alla
nuova classificazione, tutte le regioni italiane
risultano a rischio sismico e pertanto su tutto
il territorio nazionale vige l'obbligo di
progettare ed intervenire tenendo conto
dell'azione sismica.
proprio da qui che ha inizio lanalisi degli
interventi di consolidamento, da applicare
ed estendere a tutte le tipologie di costruzioni
esistenti per quanto possibile in modo
regolare ed uniforme.

Lesecuzione di interventi su porzioni


limitate delledificio va opportunamente
valutata e giustificata, considerando
la variazione nella distribuzione
delle rigidezze e delle resistenze e la
conseguente eventuale interazione con
le parti restanti della struttura. Particolare La resistenza necessaria per cautelarsi sufficientemente rigido se in grado di
attenzione deve essere posta alla fase contro eventuali danni indotti dalle forze trasmettere agli elementi verticali le forze
esecutiva degli interventi, fondamentale di inerzia nellorizzontamento: i criteri risultanti dallanalisi amplificate del 30%.
per la buona riuscita delle soluzioni nella di progettazione largamente condivisi
globalit del contesto (8.7.4). indicano che un solaio pu essere ritenuto

Il ruolo dei solai fondamentale


Forza agente di calcolo Forza minima che in grado di trasmettere
durante un evento sismico: a essi infatti
generalmente affidato il compito di
ridistribuire le forze orizzontali indotte dal
P1 P2 1,3 1,3
sisma sugli elementi verticali e assicurare P1 P2
che gli elementi resistenti collaborino nel
sopportare lazione orizzontale.
1 2 1 2
Per assolvere a questa importante funzione
un solaio deve avere resistenza e
rigidezza idonee ed adeguate al tipo
Un solaio si definisce resistente quando
di funzionamento statico e dinamico in grado di trasmettere agli elementi verticali
specifico di ogni struttura. una sollecitazione pari al 30% in pi rispetto a
quella effettivamente agente.

78
La rigidezza nel piano dei solai deve essere
tale da permettere loro di comportarsi
da diaframmi rigidi: generalmente
auspicabile in quanto permette di ridistribuire
le forze orizzontali proporzionalmente alle
rigidezze degli elementi verticali e di utilizzare
ipotesi semplificative nella modellazione.
Generalmente un diaframma pu essere
Rigido Deformabile
considerato rigido se, modellato con la sua
reale deformabilit nel piano, gli spostamenti deve essere <10% se modellato
orizzontali calcolati durante lanalisi sismica con la reale rigidezza rispetto a
quello considerato rigido
non superano quelli ottenuti con la medesima
analisi (supponendo il diaframma rigido
per un valore superiore del 10% del valore
assoluto degli spostamenti corrispondenti).

In sintesi, cos come indicato dalle N.T.C. 2) in laterocemento con soletta superiore in acciaio o in legno da connettori
2008, i solai possono essere considerati in calcestruzzo armato (spessore minimo a taglio opportunamente dimensionati
infinitamente rigidi nel loro piano se 40 mm); (a condizione che eventuali interruzioni
realizzati in: 3) in struttura mista, con soletta in nella continuit planimetrica del solaio
1) calcestruzzo armato; calcestruzzo armato (spessore minimo non ne riducano significativamente la
50 mm) collegata agli elementi strutturali rigidezza (7.2.6)).

79
4.3 Il ruolo dei solai nella sicurezza sismica

4.3.2 I benefici dei calcestruzzi leggeri strutturali

I benefici del calcestruzzo leggero sono stati


verificati attraverso unanalisi progettuale
(Il comportamento sismico di strutture in
calcestruzzo leggero in collaborazione
con Eucentre di Pavia) condotta con tre
livelli di sismicit (alta, moderata, bassa) su
di un edificio in muratura e solai in legno,
consolidati con una nuova soletta dello Meccanismo di Collasso fuori piano impedito,
spessore di 5 cm e resistenza meccanica a collasso fuori piano. diaframma rigido.
compressione Rck=25 MPa.

In sintesi i risultati numerici ottenuti


conducono alle seguenti considerazioni:
Limpiego del calcestruzzo leggero
strutturale di argilla espansa come
consolidamento dei solai esistenti in
legno pu ridurre le forze di taglio
sismiche fino a ca. il 10%. Questo
dovuto alla minore incidenza del peso
delle strutture orizzontali rispetto a
strutture in calcestruzzo ordinario. Esempio di meccanismo locale
Disponendo di un modulo di elasticit di collasso.
minore, il calcestruzzo leggero strutturale
conferisce ai divisori orizzontali una
maggiore deformabilit che si traduce
in periodi di vibrazione maggiori e quindi
accelerazioni sulla struttura inferiori.
In un edificio con solai in legno, il
consolidamento delle strutture orizzontali
con calcestruzzo leggero favorisce la Il documento integrale Il comportamento
sicurezza delle pareti perimetrali sismico di strutture in calcestruzzo
di tamponamento non caricate leggero (in collaborazione con Eucentre di
direttamente dai solai con limportante Meccanismo di risposta globale Pavia), disponibile su www.leca.it
risultato di poterne evitare il collasso
(in funzione della tipologia delledificio).
Infatti limpiego del calcestruzzo leggero valore di coefficiente di sicurezza
pu produrre sollecitazioni sismiche pi alto rispetto a quello ottenuto con
inferiori nella struttura (quale ad esempio limpiego di calcestruzzo tradizionale.
minore domanda di taglio) e quindi il

A conclusione delle verifiche sismiche parametriche condotte sui due sistemi costruttivi, relativi a edifici a telaio in c.a. o in
muratura portante, lapplicazione del calcestruzzo leggero strutturale evidenzia i seguenti risultati.

80
4.3.2.1 Il calcestruzzo leggero nel progetto sismico di un nuovo edificio in calcestruzzo armato
Considerando il progetto sismico di un telaio in calcestruzzo armato realizzato in calcestruzzo tradizionale o leggero a parit di
geometria, valutando il quantitativo minimo di armature negli elementi in accordo alla richiesta calcolata in funzione delle azioni solle-
citanti o dei minimi imposti dalla normativa si pu concludere:

In condizioni di alta sismicit, il telaio in calcestruzzo leg-


gero studiato richiede un quantitativo 27% inferiore di arma-
tura rispetto al telaio equivalente progettato in calcestruzzo
tradizionale.
In condizioni di sismicit moderata e bassa, sussiste una mode-
sta differenza (7%) ancora a vantaggio della tipologia di telaio in
calcestruzzo leggero nei confronti del calcestruzzo tradizionale.
Viene soddisfatto pertanto in entrambi i casi il comportamen-
to deformativo sismico delledificio.
Ladozione del calcestruzzo leggero contribuisce allo svilup-
po di un livello minore di sollecitazioni interne agli elementi
strutturali e pertanto riducono di conseguenza il livello di sovra-
resistenza degli elementi che si plasticizzano.
Il calcestruzzo leggero pu contribuire alla riduzione del-
le dimensioni dei plinti in fondazione per strutture costruite
in zona ad alta sismicit, fino a 11,5% per ledificio presentato
in questo studio.
Limpiego del calcestruzzo leggero strutturale pu comporta-
re una apprezzabile riduzione delle armature necessarie agli
elementi resistenti e delle dimensioni fondazionali.

4.3.2.2 Consolidamento di solai con calcestruzzo leggero in edifici esistenti in muratura in zona sismica.
Per quanto riguarda la valutazione sismica delledificio esistente in muratura consolidato con il getto di calcestruzzo, normale o
leggero, allestradosso di un esistente solaio in legno, lo studio parametrico intrapreso, condotto con tre livelli di pericolosit simica (alto,
moderato e basso), conduce ai seguenti risultati:
Limpiego di calcestruzzo leggero come consolidamento dei solai esistenti in legno pu ridurre le forze di taglio sismiche fino
al 9,5% (in questo caso). Questo dovuto alla minore incidenza del peso delledificio che ha rispetto alla corrispondente massa di
calcestruzzo tradizionale.
In caso di sismicit bassa (0,05 g), nello specifico caso esaminato, si scoperto che il collasso delle pareti esterne potrebbe essere
evitato per il sisma di progetto impiegando il calcestruzzo leggero invece di quello normale.
In definitiva il risultato dello studio parametrico sullapplicazione di LW rispetto a NW come getto di calcestruzzo su un sola-
io in legno di edificio esistente conclude che il collasso
sempre governato dalle pareti laterali invece che
dalle pareti portanti il solaio. Questo perch i primi
non hanno o hanno limitate area dinfluenza dei cari-
chi verticali ma a cui richiesta la resistenza a forze di
taglio molto elevate. Le pareti laterali sono estrema-
mente frequenti negli edifici in muratura costruiti se-
condo allineamenti paralleli, come in molte citt Italiane.
Pertanto la probabilit di rotture di pareti laterali pu
essere diminuito dallimpiego del calcestruzzo leggero.

81
4.4 I vantaggi delle leggerezza

Limpiego di calcestruzzi leggeri strut-


turali di argilla espansa, oltre a consen-
tire la soluzione di difficolt specifiche,
frequente nella realizzazione di interventi
di rinforzo dei solai esistenti e in opere
con grandi luci o forti aggetti: infatti ol-
tre a risolvere problemi statico-strutturali
contribuiscono ad eliminare diversi vincoli
formali.
La caratteristica principale , infatti,
il favorevole rapporto resistenza/peso
che rende i calcestruzzi leggeri strutturali
adatti a:
strutture in cui il peso proprio pre-
ponderante rispetto ai carichi portati:
la riduzione del peso comporta la ridu-
zione di tutte le sezioni, quindi meno cal-
cestruzzo, minori casserature e minori
armature;
grandi strutture o opere di ingegneria
caratterizzate da grandi altezze e/o
importanti luci, in cui ogni riduzione
di sezione comporta significative eco-
nomie;
interventi su terreni con limitata por-
tanza, in cui ogni riduzione di peso della
struttura restituisce significativi risparmi
nei costi di fondazione: in alternativa a
parit di peso totale possibile realizza-
re strutture di maggiori dimensioni;
svariate applicazioni in ristrutturazio-
ne, dai rinforzi e consolidamenti di solai
esistenti a pilastri per sopraelevazioni
di sottotetti, da balconi con parapetti
a scale interne: la significativa riduzio-
ne di peso proprio del calcestruzzo, a
parit di resistenza meccanica, rende
disponibile maggiori carichi accidentali
o sovraccarichi utili;
strutture soggette a rilevanti azioni
orizzontali (in particolare il sisma ma
anche il vento), per le quali la riduzione
delle masse si traduce in una riduzione
delle sollecitazioni (come meglio appro-
fondito di seguito);
Edificio pluripiano con elementi in aggetto (parapetti) e struttura portante di sommi-
t (piano attico e superattico) in calcestruzzo leggero strutturale (CityLife Milano).

82
strutture in cui sia utilmente sfruttabile
anche la buona resistenza termica del
calcestruzzo leggero, decisamente
migliore di quella di un calcestruzzo tra-
dizionale di sua natura privo di caratteri-
stiche isolanti;
strutture in cui il migliore compor-
tamento al fuoco del calcestruzzo
leggero comporti economie derivanti dal-
la possibilit di realizzare ridotte sezioni
in calcestruzzo e minori spessori di copri-
ferro, o consenta di raggiungere maggiori
livelli di sicurezza della costruzione;
solai nei quali diventa possibile re-
alizzare getti pieni, anche di ridotto
spessore, con pesi propri simili ai solai
alleggeriti tradizionali ma con riduzione
della necessit di travature.
Elementi costruttivi portanti in calcestruzzo leggero strutturale (MOSE Venezia).

Come diffusamente trattato nei Cap. 4.2


e 4.3, lutilizzo del calcestruzzo leggero
strutturale nel consolidamento e rinforzo
di un solaio esistente assicura diversi van-
taggi anche al comportamento sismico
dellintero edificio. In primo luogo le strut-
ture miste (nuova soletta interconnessa al
solaio esistente) beneficiano di una mino-
re massa e quindi minori pesi, ridotti sino
al 40% rispetto al calcestruzzo tradiziona-
le a parit di resistenza; ne consegue una
risposta sismica attenuata a tutto van-
taggio della sicurezza statica delledificio.

Rinforzo statico nucleo centrale in calcestruzzo leggero strutturale (Ponte della


Costituzione sul Canal Grande a Venezia)

La guida allimpiego dei Calcestruzzi leggeri strutturali di argilla espansa (regole


di calcolo e di esecuzione, caratteristiche meccaniche, mix-design) coerente con le
N.T.C. (DM 14.01.2008) e le Istruzioni della Circolare del 2.2.2009, redatta dai professori
Sanpaolesi e Formichi, disponibile gratuitamente su www.leca.it

83
4.5 Gli strumenti per il progettista
4.5.1 Il software di calcolo

Grazie alla storica esperienza nel settore ed acciaio con il Connettore CentroStorico. faccia di calcolo. Il calcolo risulta rapido e
alla maturata conoscenza della tecnologia Scaricabile gratuitamente su www.Centro- facilitato, grazie ai parametri dei prodotti gi
dei materiali, Laterlite offre ai Professionisti Storico.eu e Leca.it, il dimensionamento preimpostati, ed alla possibilit di prevedere
ed alle Imprese del settore un prezioso stru- delle tre tipologie di solai sopra descritti pu linserimento anche degli altri strati di mate-
mento di calcolo per il rapido dimensiona- essere eseguito in completa autonomia in- riali a contorno del sistema di consolidamen-
mento dei solai misti calcestruzzo/legno, serendo le specificit dellelemento struttu- to quali i sottofondi e i massetti di finitura.
calcestruzzo/calcestruzzo, calcestruzzo/ rale esistente allinterno della semplice inter-

Maschera di inserimento dati e risultati di calcolo. Relazione di calcolo.

Sezione tipo della stratigrafia, anche in


formato dwg per AutoCAD.

84
4.5.2 La relazione tecnica e di calcolo
Al fine di formalizzare la soluzione proget-
tuale scelta, spesso necessaria per il suo
deposito agli organi competenti, neces-
sario realizzare una relazione tecnica e di
calcolo che attesti la verifica degli ele-
menti strutturali in accordo alla norma-

tiva di riferimento.




Intervento di ristrutturazione in Prato (PO)
Relazione Tecnica e di Calcolo
Laterlite, da oltre quindici anni produttrice

di calcestruzzi leggeri strutturali e con una


rete di consulenti tecnici in tutta Italia (www.
leca.it/rete-vendita), amplia la propria pro-
posta di servizi tecnico-commerciali con
la Relazione tecnica e di calcolo.
Il documento, comprendente parti testuali,
disegni e diagrammi, si articola in diversi www.CentroStorico.eu

punti a seconda della tipologia di soluzione


tecnica individuata:
puntuale descrizione dellintervento;
riferimenti alla Normativa in vigore;
dati di Calcolo e Caratteristiche dei
Materiali;
analisi dei carichi e ipotesi di vincolo;
calcolo, con le verifiche agli SLU e
SLE;
sintesi finale e conclusioni.

Per richiedere il servizio contattare


lAssistenza Tecnica Laterlite allo
02.48011962 o scrivere a infoleca@leca.it.

85
86
I PRODOTTI

5
87
5.1 Connettore CentroStorico

CONNETTORE Campi dimpiego

CENTROSTORICO Sistema di interconnessione su solai in


legno, a semplice e a doppia orditura,
Sistema di interconnessione su solai in
acciaio;
per il consolidamento con fissaggio sia a diretto contatto Sistema di interconnessione su solai
della trave che sopra lassito ligneo (non in laterocemento e calcestruzzo armato.
e il rinforzo statico richiede quindi la carotatura dellassito);
dei solai in legno,
acciaio e calcestruzzo. Vantaggi
Connettore CentroStorico un prodotto di Posa veloce e semplice, pi economico
facile impiego e dalle prestazioni certificate: rispetto ai sistemi tradizionali, pi sicuro
Efficace sistema di interconnessione, e prestazionale rispetto alle semplici viti;
grazie al robusto connettore tipo prisma Facile nellimpiego, non richiede ma-
(e relative viti per legno/calcestruzzo/ac- nodopera specializzata e il fissaggio
ciaio) modellato per consentire lelevata totalmente meccanico (con tradizionali
aderenza al solaio e in grado di assorbire trapani e avvitatori) e senza richiedere
al meglio gli sforzi di taglio (efficiente resine o speciali adesivi chimici;
consolidamento strutturale); Elevata prestazione delle viti da legno/
Sistema certificato nella prestazioni, in calcestruzzo/acciaio, realizzate per
accordo alle normative di progetto per assicurare una perfetta connessione e in-
LEGNO
strutture miste e supportato da prove tegrazione con il connettore tipo prisma;
di laboratorio eseguite dallUniversit di Fissaggio diretto su solaio in legno sia
Trieste, dipartimento di Ingegneria; nella trave che nellassito continuo, senza
Elevata rigidezza e monolicit del rin- perdita di prestazione meccanica e anche
forzo, in grado di assicurare ridotte frecce in assenza di preforo;
e maggiore portata del solaio rinforzato Disponibile in tre versioni, Connettore
sino al 200% grazie allinterconnessione; CentroStorico Legno/Acciaio/Calcestruz-
Versatile per tutti gli usi, il connettore zo, ognuno caratterizzato da idonea
pu essere utilizzato su varie tipologie certificazione tecnica e supportato da
di solai e anche per elevati spessori di specifico sistema di calcolo.
nuova soletta collaborante;
ACCIAIO
Certificazioni
I Connettori CentroStorico Legno, Acciaio,
Calcestruzzo sono stati sottoposti a una ap- Sezione Scienza delle Costruzioni
LABORATORIO UFFICIALE PROVE MATERIALI
(Legge 5 novembre 1971, n. 1086)

profondita indagine sperimentale, secon-


DA ASSOGGETTARE
A BOLLO IN CASO
D'USO, AI SENSI DEL Trieste, /2014
D.P.R. 642/72

xx CERTIFICATO DI PROVE N. 140000


Pagina 1 di 26

do le normative prescritte dallEurocodice Committente:

Domanda dd.:
Campioni di:
.
xxxxxxxxxxxxx
manufatti in calcestruzzo armato e legno.

5, dallUniversit degli Studi di Trieste di-


Gli elementi sottoposti a prova sono costituiti da una serie di 9 manufatti dichiarati
finalizzati a determinare la resistenza a taglio di connettori a taglio CCS con vite per legno
fissati su travi legno da testare secondo le modalit previste dalla normativa UNI EN
26891:1991 Capitolo 8.
I campioni sono realizzati con 1 soletta di calcestruzzo di altezza pari a 41 cm, larghezza
13 cm e spessore 6 cm dichiarata essere armata con rete elettrosaldata, posta in testa ad un

partimento di Ingegneria sezione di Scienza


travetto di legno di supporto di dimensioni in altezza pari a 41 cm, lunghezza 16 cm e
larghezza pari a 13 cm; presente come interfaccia tra il calcestruzzo ed il travetto di legno
un pannellino di truciolare di dimensioni pari alla superficie del calcestruzzo e di spessore
pari a 20 mm. La soletta da caricare dichiarata essere prodotta con calcestruzzo alleggerito
Leca Cls 1400,
Il committente ha dichiarato inoltre che i connettori colleganti la soletta al travetto di legno

delle Costruzioni e Strutture.


sono stati posizionati in numero di 2 per campione e che, per evitare aderenza superficiale
tra supporto e soletta, stata posata una pellicola sulla superficie di interfaccia.
In allegato si fornisce la documentazione porta dal committente.

I campioni sono stati forniti direttamente dal committente le prove.

Download gratuito delle certificazioni Le prove sono state eseguite in giorni diversi, secondo quanto indicato nelle singole
schede descrittive dei risultati conseguiti, presso il Laboratorio Ufficiale, utilizzando sistemi di
contrasto, di applicazione del carico, di misura ed acquisizione dati propri del Laboratorio
stesso, seguendo quanto concordato con il committente riguardo le modalit di prova.

Connettori CentroStorico Legno, Acciaio,


Nel seguito, dopo la descrizione delle apparecchiature utilizzate, delle misure effettuate e
delle modalit di prova adottate, sono riportate le schede dei risultati per ciascuna delle prove
eseguite, complete della documentazione fotografica riguardante il singolo manufatto
allinizio della prova e la modalit di rottura alla fine della prova.

CALCESTRUZZO
LO SPERIMENTATORE

Calcestruzzo su www.CentroStorico.eu e
(dott. ing. Franco Trevisan)

IL RESPONSABILE DEL LABORATORIO IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO


(Prof. ing. Salvatore No) (Prof. Paolo Rosato)

www.Leca.it Piazzale Europa 1 - 34127 Trieste


P. I.V.A. IT 00211830328 - C.F. 80013890324
Tel. +39 040 558 3582 / 3830
Fax. +39 040 558 3580 http://www.dicar.units.it

88
Software di calcolo
un prezioso strumento per il rapido dimensionamento dei solai misti in calcestruzzo/
legno, calcestruzzo/acciaio, calcestruzzo/calcestruzzo con i Connettori CentroStorico.
Download gratuito su CentroStorico.eu e Leca.it

Imballi
Connettore CentroStorico Connettore CentroStorico Connettore CentroStorico
Legno Acciaio Calcestruzzo

Secchiello da 100 pz Secchiello da 100 pz Secchiello da 100 pz

Attrezzature di posa

Trapano: Avvitatore dotato di buona coppia (me-


- Legno: punta 6 mm, solo per legni duri; glio se a impulsi) con bussola esagonale
- Acciaio: punta 8 mm; 13 mm.
- Calcestruzzo: punta 8 mm.

Avvertenze generali
Mettere in opera Connettore CentroStorico connettori pi ravvicinati verso le estremit in funzione della specifica tipologia di so-
secondo le modalit indicate dal Progettista del solaio e pi distanziati in prossimit del- laio da consolidare, contattare lAssistenza
in termini di distanza tra i connettori, n di la mezzeria, che a passo costante, ovvero Tecnica Laterlite 02.48011962 - infoleca@
connettori per trave e n di connettori al m2. connettori posizionati sempre a uguale di- leca.it o utilizzare il software di calcolo su
Connettore CentroStorico pu essere calco- stanza. Per unindicazione generale sul po- www.CentroStorico.eu e www.leca.it.
lato e posato sia a passo variabile, ovvero sizionamento di Connettore CentroStorico

89
5.1 Connettore CentroStorico

LEGNO Unefficace sistema di interconnessione grazie al robusto connettore di base tipo prisma e alla speci-
fica vite da legno, progettati e modellati per consentire lelevata aderenza al solaio ligneo e in grado di
assorbire al meglio gli sforzi di taglio.
Connettore meccanico La specifica geometria del connettore gli conferisce una maggiore superficie di aderenza al calce-
per il consolidamento struzzo rispetto a un connettore tradizionale.
La speciale vite da legno, inserita a 45 nella trave, sfrutta la direzione di maggiore resistenza delle
e il rinforzo statico fibre legnose (direzione longitudinale) aumentandone cos la rigidezza del sistema escludendo
negativi fenomeni di rifollamento (non perfetta aderenza vite-legno). Caratteristica unica, rispetto a
dei solai in legno. tutti gli altri sistemi di interconnessione meccanica impiegati, il vantaggio di assicurare analoghe
prestazioni di rigidezza sia fissato a diretto contatto della trave in legno che sopra lassito. Grazie
alla sua forma versatile e adattabile in diversi contesti: possibile invertire il senso di inserimento
della vite per aumentare laltezza utile del connettore, preferibile nel caso di rinforzo di solai a doppia
orditura o in presenza di soletta di calcestruzzo leggero con maggiore spessore. Connettore Centro-
Storico Legno un prodotto e un sistema certificato nelle prestazioni dallUniversit di Trieste.
Documentazione tecnica, certificazioni e software di calcolo su www.CentroStorico.eu

Caratteristiche tecniche Voce di capitolato


mm
0
15

Resistenza caratteristica Fv,Rk Connettore CentroStorico Legno com-


43
mm 43 su trave 15,5 kN
posa connettore
mmsp. 2 cm 14,6 kN
posto da un elemento
43
mm prismatico metalli-
posa connettore su assito

60 mm
40 mm co di spessore 2,5 mm zincato, a forma di
40 mm

posa connettore su assito sp. 4 cm 11,2 kN

40 mm
Modulo di scorrimento per calcoli allo stato limite di esercizio Kser
17 mm

cuneo cavo, di dimensioni 65x45x38 mm,


posa connettore su trave 19.340 N/mm
posa connettore su assito sp. 2 cm 12.670 N/mm avente due fori allungati per il passaggio a
posa connettore su assito sp. 4 cm 9.200 N/mm
Modulo di scorrimento per calcoli allo stato limite ultimo Ku
45 di una vite per legno zincata di diametro
37 mm 37 posa connettore
m su trave 16.990 N/mm 37 10 mm e di lunghezza
mm
150 mm.
m 65 m 5 m
posa connettore6su assito sp. 2 cm 12.670 N/mm mm 65
m m
posa connettore su assito sp. 4 cm 9.200 N/mm
Confezione: secchielli da 100 pezzi

Applicazione connettore CentroStorico Legno


Distanza m
35 c
muro-primo conneore

1 Mettere a nudo lassito/pianelle in cotto e stende- 2 Segnare le distanze a cui vanno posizionati i Fig. 1

re Membrana CentroStorico (o equivalente telo di connettori (posa su assito continuo o interrotto).


materiale impermeabile e traspirante) avendo cura
di sovrapporre i teli di ca. 10 cm. 3 Posizionare i connettori con la freccia rivolta
verso la mezzeria del solaio (ovvero con la parte
posteriore rialzata rivolta verso i muri, vedi fig. 1),
improntare le viti inserite attraverso i due fori al-
lungati del connettore con una martellata e fissarle
alla trave di legno mediante lavvitatore con inserto
da 13 mm.
In caso di legni duri, eseguire il preforo con un tra-
pano punta 6 mm per una profondit pari alla lun-
ghezza della vite. A seguire fissare le viti a mezzo
3.1 Su doppia orditura, posizionare il connettore avvitatore.
4 Posizionare la rete metallica e gettare il calce-
in senso verticale sulla trave principale (asportando struzzo per la formazione della nuova soletta colla-
quindi una porzione di assito) creando un cordolo di borante.
calcestruzzo di collegamento armato con la parte
superiore della soletta. Tra travetto e travetto realizzare
elementi di contenimento del getto (anche in legno).

90
ACCIAIO I solai in acciaio-voltine e acciaio-tavelloni richiedono interventi strutturali di consolidamento e re-
cupero perch storicamente dimensionati per sostenere carichi di modesta entit. La soluzione tec-

Connettore meccanico nica prevede la sostituzione del materiale di livellamento, ove presente, con prodotti leggeri (argilla
espansa o premiscelati della gamma Lecacem) sino allestradosso delle putrelle; successivamente si
per il consolidamento procede con il fissaggio del Connettore sulle putrelle ed il getto della soletta in calcestruzzo leggero
strutturale armato. Il fissaggio di Connettore CentroStorico Acciaio avviene a freddo direttamen-
e il rinforzo statico te sulle travi con la specifica vite autofilettante, indistintamente sullanima o sullala, assicurando
dei solai in acciaio. elevata affidabilit e migliore prestazione meccanica allinterconnessione. La struttura mista cos
realizzata sfrutta al meglio la peculiarit dei due materiali, calcestruzzo e acciaio, incrementando le
prestazioni del solaio sia in termini di resistenza che di rigidezza.
Connettore CentroStorico Acciaio un prodotto e un sistema certificato nelle prestazioni
dallUniversit di Trieste, dipartimento di Ingegneria sezione di Scienza delle Costruzioni e
Strutture.
Documentazione tecnica, certificazioni e software di calcolo su www.CentroStorico.eu

Caratteristiche tecniche Voce di capitolato


43 43
mm mm
Resistenza caratteristica PRk: 23,1 kN
Connettore CentroStorico Acciaio com-
60 mm
40 mm
40 mm

40 mm
Resistenza di progetto PRd: 15,4 kN
posto da un elemento prismatico metallico
17 mm

Spessore minimo ala della trave: 6 mm


di spessore 2,5 mm zincato, a forma di
Confezione: secchielli da 100 pezzi
cuneo cavo, di dimensioni 65x45x38 mm,
avente alla base un foro per il passaggio di
37 mm 37 mm
m 65 m
m 65 una vite autofilettante per acciaio zincata di
m
diametro 8,5 mm e di lunghezza 17 mm.

Applicazione connettore CentroStorico Acciaio

1 Segnare le distanze a cui vanno posizionati i 2 Eseguire un preforo con un trapano e una punta Fig. 1
connettori. da 8 mm, in modo da attraversare lo spessore
dellala della trave.
3 Posizionare i connettori con la freccia rivolta
verso la mezzeria del solaio (ovvero con la parte
posteriore rialzata rivolta verso i muri, fig.1) e fissarli
con le viti inserite nel foro circolare del connettore
alla trave mediante lavvitatore.

4 Posizionare la rete metallica. 5 Gettare il calcestruzzo per la formazione della


nuova soletta collaborante.

91
5.1 Connettore CentroStorico

CALCESTRUZZO I vecchi solai in laterocemento sono spesso caratterizzati da una struttura con limitate disponibilit
di carichi portati e con effetti deformativi piuttosto evidenti; il sistema di consolidamento consente
Connettore meccanico lirrigidimento dellelemento portante con significativi benefici statici e di comfort abitativo.
Connettore CentroStorico Calcestruzzo risulta ottimale per i solai a travetti prefabbricati (ad esempio tipo
per il consolidamento Bausta), grazie al vantaggio di una soluzione sicura e certificata dallUniversit di Trieste, diparti-
mento di Ingegneria sezione di Scienza delle Costruzioni e Strutture. Per altre tipologie di solai (ad esempio
e il rinforzo statico dei Varese) preferibile il sistema di interconnessione chimica, basato sullo stesso principio tecnico
solai in calcestruzzo. della connessione meccanica.
Documentazione tecnica, certificazioni e software di calcolo su www.CentroStorico.eu

Caratteristiche tecniche Voce di capitolato


Resistenza caratteristica PRk: 12,6 kN Connettore CentroStorico Calcestruzzo
Resistenza di progetto PRd: 10,0 kN composto da un elemento prismatico metal-
Calcestruzzo travetto esistente: Rck 20 MPa lico di spessore 2,5 mm zincato, a forma di
Confezione: secchielli da 100 pezzi cuneo cavo, di dimensioni 65x45x38xmm,
avente alla base un foro per il passaggio
di una vite autofilettante per calcestruzzo
43
mm mm zincata di diametro 10 mm e di lunghezza
60 mm

60 mm.
40 mm

40 mm

37 mm
m
m 65

Applicazione connettore CentroStorico Calcestruzzo

1 Segnare le distanze a cui vanno posizionati i 2 Eseguire il preforo con un trapano e una punta da Fig. 1
connettori. 8 mm.

3 Posizionare i connettori con la freccia rivolta


verso la mezzeria del solaio (ovvero con la parte
posteriore rialzata rivolta verso i muri, vedi fig. 1)
e fissarli con le viti inserite nel foro circolare del
connettore al calcestruzzo mediante lavvitatore.

4 Posizionare la rete metallica. 5 Gettare il calcestruzzo per la formazione


della nuova soletta collaborante.

92
5.2 Connettore CentroStorico Chimico

CHIMICO Campi dimpiego


Connettore CentroStorico Chimico un fresco su calcestruzzo indurito per il con-
Adesivo epossidico adesivo epossidico bicomponente senza solidamento ed il rinforzo statico di solai in
solventi, fornito in due componenti predosati calcestruzzo.
per il consolidamento (componente A resina, componente B indu- Riprese di getto per lincollaggio strutturale
e il rinforzo statico ritore) conforme alla EN 1504-4. I due com- monolitico di elementi in calcestruzzo in
ponenti, da miscelare allatto dellimpiego, genere.
dei solai in danno origine a una pasta fluida leggermente Ancoraggi di barre darmatura e connettori
calcestruzzo. tixotropica idonea per: profilati metallici in elementi in calcestruz-
Incollaggio strutturale di calcestruzzo zo, muratura, pietra naturale e legno.
Vantaggi
Connettore CentroStorico Chimico un compressione che trazione.
prodotto di facile impiego e dalle prestazioni Ottima resistenza agli agenti chimici.
certificate: Adesione efficace anche su superfici
Sistema certificato nella prestazioni, in umide, senza presenza di velo dacqua.
accordo alle normative di progetto per Velocit e pulizia esecutiva, non richie-
strutture miste e supportato da prove di sta manodopera specializzata.
laboratorio eseguite dal Politecnico di Sicuro, facile e veloce da posare.
Milano. Pratico Fornito in comode taniche da 5 kg.
Eccellente adesione strutturale, con- Marcato CE secondo EN 1504-4.
sentendo di ottenere la monoliticit con il Inalterabile in presenza di umidit.
supporto in calcestruzzo. Laterlite socio del GBC Italia (certifica-
Elevate resistenze meccaniche, sia a zione LEED).
Voce di capitolato
Adesivo epossidico fluido bicomponente per
incollaggi strutturali di calcestruzzo fresco
su calcestruzzo indurito per il consolida-
mento e il rinforzo statico di solai esistenti,
riprese di getto strutturali, ancoraggi di bar-
re darmatura e connettori profilati metallici
costituito da Connettore Chimico Centro-
Storico, esente da solventi, fornito sotto
forma di 2 componenti predosati (compo-
nente A, resina, e componente B, induritore).
Adesione al supporto > 3,5 N/mm2 (rottura
del calcestruzzo), resistenza a compressio-
ne > 70 N/mm2, resistenza a trazione per
flessione > 40 N/mm2.
Confezionamento e messa in opera secon-
do le indicazioni del produttore. Il successi-
vo getto dovr avvenire entro e non oltre i
tempi indicati dalla relativa scheda tecnica.

93
5.2 Connettore CentroStorico Chimico

Caratteristiche tecniche
Tempo di lavorabilit 10C 90 | 20C 60 | 30C 45
Tempo aperto 10C 3h | 20C 90 | 30C 60
Temperatura limite di applicazione + 10C + 40C
Consistenza Fluida
Resistenza alladesione (taglio) Calcestruzzo-Connettore Chimico-Calcestruzzo: > 10 N/mm2
Resistenza a compressione > 15 N/mm2 (a 8 ore) | > 40 N/mm2 (a 24 ore) | > 70 N/mm2 (a 7 gg)
Resistenza a trazione diretta > 15 N/mm2 (a 7 gg)
Resistenza a trazione per essione > 10 N/mm2 (a 8 ore) | > 25 N/mm2 (a 24 ore) | > 40 N/mm2 (a 7 gg)
Modulo elastico 8.000 N/mm2 (a 7 gg)
Adesione al supporto Connettore Chimico-Calcestruzzo: > 3,5 N/mm2
Resa in opera Incollaggi strutturali su calcestruzzo indurito per il consolidamento dei solai: ca. 1,0-1,3 kg/m2
(indicativi in funzione dellasperit del substrato e Incollaggio di elementi in calcestruzzo: ca. 1,4 kg/m2 per mm di spessore
dal metodo dapplicazione) Sigillatura di fessure: ca. 1,4 kg/L di vuoto da riempire
Confezione imballi predosati da kg 5 (comp. A + comp. B)
12 mesi, in imballi originali ben chiusi, in luogo coperto, fresco e asciutto (1030C). Proteggere in ogni caso dal
Conservazione
gelo e dal contatto diretto con il sole, fuoco e fiamme libere.

Avvertenze
Applicare entro il tempo di vita utile indi-
cato in tabella Caratteristiche Tecniche,
calcolato a partire dal momento di inizio
della miscelazione. Il prodotto miscelato
che rimane nel barattolo indurisce rapi-
damente e diventa non pi utilizzabile.
Non gettare il calcestruzzo fresco su
Connettore CentroStorico Chimico indurito.
Qualora la temperatura scendesse al di
sotto dei +10C, Connettore CentroStorico
Chimico potrebbe presentare un aumento
della viscosit e la formazioni di grumi.
Prima di utilizzarlo, scaldare le confezioni
immergendo (a confezione chiusa) parte
della latta in acqua calda fino alla scom-
parsa dei grumi.
Non applicare su superfici bagnate, su
supporti polverosi e poco consistenti.

94
Modalit dimpiego

Le superfici dovranno essere pulite e solide; eventuali parti in distacco, polvere, vernici o pitture dovranno essere eliminate. Assicurarsi che
il supporto di calcestruzzo possieda idoneo spessore, resistenza meccanica e compattezza: valutare lopportunit di consolidamento del
calcestruzzo esistente con adatto primer (tipo Primer CentroStorico con diluenti per epossidici).

Imballo Occorrente

scatola da 5 kg componente A componente B


(resina) (agente indurente)
Trapano Rullo a pelo corto Pennellessa

Miscelazione e applicazione
3
min
3
3 min
min
3
B min

3
A min

1 Omogeneizzare il componente B, quindi versa- 2 Stendere Connettore CentroStorico Chimico con un rullo a pelo corto o una
re il componente B nel componente A e mescolare pennellessa, impregnando molto bene il supporto cos da assicurare la per-
a basso numero di giri per almeno 1 minuto (sino fetta adesione su tutta la superficie da incollare (assicurarsi di aver realizzato
a completa omogeneizzazione). una superficie continua e priva di pori).
In caso di supporto con modesta resistenza meccanica e compattezza, prima di
stendere Connettore CentroStorico Chimico consolidare il calcestruzzo esistente
con un adatto primer (tipo Primer CentroStorico con diluenti per epossidici e
spolvero a fresco di sabbia silicea secca). Successivamente, dopo 12h ed entro
24h, applicare Connettore CentroStorico Chimico.

Tempo
aperto
3 Gettare la nuova soletta collaborante in calcestruzzo entro il tempo aperto di
10C 3h
Connettore CentroStorico Chimico, avendo cura di camminare sul supporto
20C 90
consolidato con specifiche scarpe chiodate.
30C 60

95
5.3 Calcestruzzi leggeri strutturali

CALCESTRUZZO Campi dimpiego


Realizzazione di getti collaboranti su solai calcestruzzo con buone doti di leggerezza
CENTROSTORICO in legno, laterocemento, calcestruzzo e resistenza.
idonei alla posa diretta della pavimenta- Getti strutturali in interni e in esterni,
Calcestruzzo zione. a norma con il D.M. 14 Gennaio 2008
leggero strutturale Realizzazione di getti di consolidamento a Norme Tecniche per le Costruzioni e
ridotto ritiro e fibrorinforzati. la Circolare 2 Febbraio 2009 (Istruzioni
premiscelato Dovunque nel cantiere sia richiesto un alle Norme Tecniche per le Costruzioni).
fibrorinforzato a Vantaggi
ritiro compensato Leggero Asciugatura controllata
Grazie al ridotto peso, ca. 1500 kg/m3, si Tempi certi per la posa diretta della pavi-
e asciugatura assicura un notevole alleggerimento ri- mentazione tipo parquet (in abbinamento
controllata. Adatto spetto ai ca. 2.400 kg/m3 del tradizionale a Primer CentroStorico).
calcestruzzo sino a ca. il 40%. Idoneo alla posa diretta della pavimen-
anche alla posa diretta Resistente tazione
della pavimentazione. La resistenza a compressione, classe LC Calcestruzzo CentroStorico idoneo
25/28, certificata. anche alla posa diretta della pavimenta-
Fibrorinforzato zione sia ceramica che parquet, evitando
Laggiunta di speciali fibre polipropileni- la formazione del massetto di finitura.
che aumentano le propriet meccaniche A norma di Legge
del calcestruzzo strutturale, miglioran- Conforme alle Norme Tecniche per le Co-
done anche la duttilit (la capacit di struzioni (D.M. 14/01/08), utilizza leganti
sopportare ulteriori carichi anche dopo la con Attestato di Conformit secondo D.M.
prima fessurazione), la resistenza a fatica 12/7/99 n 314.
e durabilit. Sicuro, maneggevole e versatile
Ritiro compensato Premiscelato in sacco, richiede laggiunta
Laggiunta di specifici additivi antiritiro in della sola acqua dimpasto: il comodo
abbinamento alle fibre polipropileniche e sacco di ridotte dimensioni, solo 16 L
una speciale formulazione, consente di pari a ca. 18 kg, assicura una pratica
ridurre il ritiro del calcestruzzo entro i 400 movimentazione del materiale anche nei
/m a 28 gg; inferiore di oltre la met di cantieri pi difficili. Idoneo per impieghi in
un calcestruzzo tradizionale, risulta parti- interni ed esterni.
colarmente vantaggioso nei casi di posa Incombustibile
diretta della pavimentazione. Composto da Lecapi e leganti cementizi
Pompabile ha una reazione al fuoco di Euroclasse
pompabile con le normali pompe pneu- A1 (incombustibile): la miglior garanzia
matiche usate per i sottofondi. contro il fuoco.
Voce di capitolato
Calcestruzzo leggero strutturale fibrorinfor- naturali, cemento tipo Portland e additivi.
zato a ritiro compensato e asciugatura con- Classe di massa volumica del calcestruzzo D
trollata adatto anche alla posa diretta della 1,6. Classe di resistenza certificata LC 25/28.
pavimentazione costituito da Calcestruz- Ritiro compensato: < 400 /m a 28 gg (UNI
zo CentroStorico, premiscelato in sacchi 11307). Modulo elastico certificato 17.000
a base di argilla espansa Lecapi (assor- MPa. Confezionamento e getto in opera se-
bimento di umidit circa 1% a 30), inerti condo le indicazioni del produttore.

96
LECACLS 1400 Campi dimpiego
Realizzazione di getti collaboranti su solai Getti strutturali in interni ed in esterni,
Calcestruzzo in legno, laterocemento, calcestruzzo. a norma con il D.M. 14 Gennaio 2008
leggero strutturale Dovunque nel cantiere sia richiesto un Norme Tecniche per le Costruzioni e
la Circolare 2 Febbraio 2009 (Istruzioni
premiscelato, per getti calcestruzzo con buone doti di leggerezza
alle Norme Tecniche per le Costruzioni).
e resistenza.
di rinforzo e solette
collaboranti. Vantaggi
Leggero aggiunta di acqua. Per un impasto
I premiscelati Leca CLS 1400 e Leca CLS ottimale si consigliano le impastatrici a
1400Ri pesano 1.400 kg/m3, un notevole coclea (anche in continuo).
alleggerimento rispetto ai circa 2.400 kg/m3 A norma di Legge
del tradizionale calcestruzzo. Un getto di I calcestruzzi Leca CLS rispondono piena-
rinforzo di spessore 5 cm ha un peso di mente alle vigenti Norme Tecniche per le
70 kg/m2 contro i 110 - 120 kg/m2 del Costruzioni (D.M. 14/01/08) ed utilizzano
normale calcestruzzo; tale diminuzione come leganti solo ed esclusivamente ce-
dei carichi (> 40%) particolarmente menti con Attestato di Conformit secondo
vantaggiosa nel recupero di solai in legno. D.M. 12/7/99 n 314.
Resistente Sicuro
Leca CLS pur essendo leggero ha resisten- Leca CLS un premiscelato; ha una
ze paragonabili ai calcestruzzi tradizionali curva granulometrica e un dosaggio
confezionati in cantiere. Leca CLS 1400 e di legante costante e controllato. La
Leca CLS 1400Ri hanno una resistenza semplicit dellimpasto assicura, con un
caratteristica a compressione di 250 kg/ corretto dosaggio dacqua, le prestazioni
cm2. del migliore calcestruzzo.
Pratico Incombustibile
Leca CLS 1400 e 1400Ri confezionato Leca CLS1400 e 1400Ri, confezionati
in pratici e maneggevoli sacchi che fa- con Lecapi, aggregati silicei e leganti
cilitano le operazioni di movimentazione idraulici, hanno Euroclasse A1.
e di stoccaggio anche nei cantieri meno Pompabile
agevoli e semplificano le operazioni pompabile con le normali pompe pneu-
di impasto, in quanto occorre la sola matiche usate per i sottofondi.

Voce di capitolato
Calcestruzzo leggero strutturale per getti pressione certificata LC 20/22 (Rck=25 N/
di rinforzo e solette collaboranti, costituito mm2 a 28 gg per LecaCLS 1400, Rck=25
da premiscelato LecaCLS 1400 a base N/mm2 a 7 gg per LecaCLS 1400Ri),
di argilla espansa Lecapi, inerti naturali, modulo elastico certificato 15.000 MPa,
cemento tipo Portland e additivi. conducibilit termica l 0,42 W/mK.
Classe di massa volumica del calcestruz- Confezionamento e getto in opera secondo
zo D 1,5 (ca. 1400 kg/m3 secondo UNI le indicazioni del produttore.
EN 206-1), classe di resistenza a com-

97
5.3 Calcestruzzi leggeri strutturali

LECACLS 1600 Campi dimpiego


Realizzazione di getti collaboranti su solai resistenza.
Calcestruzzo in legno, laterocemento (anche metallici Getti strutturali in interni ed in esterni,
leggero strutturale su costruzioni esistenti - rif. Cap. 8 D.M. a norma del D.M. 14/01/2008 Norme
14/1/08). Tecniche per le Costruzioni e la Circo-
premiscelato ad alta Dovunque nel cantiere sia richiesto lare 02/02/2009 (Istruzioni alle N.T.C.).
resistenza. un calcestruzzo strutturale ad elevata Getti strutturali o elementi prefabbricati.

Pratico e di facile Vantaggi


impiego. Leggero A norma di Legge
Calcestruzzo Pratico Leca CLS 1600 pesa I calcestruzzi Leca CLS rispondono piena-
1.600 kg/m3, un notevole alleggerimento mente alle vigenti Norme Tecniche per le
rispetto ai circa 2.400 kg/m3 del tradizio- Costruzioni (D.M. 14/01/08) e utilizzano
nale calcestruzzo. Tale diminuzione dei come leganti solo ed esclusivamente
carichi particolarmente apprezzabile cementi con Attestato di Conformit
per ridurre il peso proprio delle strutture secondo D.M. 12/7/99 n 314.
specialmente in zona sismica. Sicuro
Resistente Calcestruzzo Pratico Leca CLS 1600 un
Calcestruzzo Pratico Leca CLS 1600 ha premiscelato; ha una curva granulometri-
una resistenza di 350 kg/cm2, paragona- ca e un dosaggio di legante, costante e
bile ai migliori calcestruzzi tradizionali. controllato. La semplicit dellimpasto as-
Pratico sicura, con un corretto dosaggio dacqua,
Calcestruzzo Pratico Leca CLS 1600 le prestazioni del migliore calcestruzzo.
confezionato in pratici e maneggevoli Incombustibile
sacchi che facilitano le operazioni di Calcestruzzo Pratico Leca CLS1600, con-
movimentazione e di stoccaggio anche fezionato con Leca Strutturale, aggregati
nei cantieri meno agevoli e semplificano silicei e leganti idraulici, ha Euroclasse
tutte le operazioni di impasto, in quanto A1.
occorre la sola aggiunta di acqua.

Voce di capitolato
Calcestruzzo leggero strutturale per get-
ti di rinforzo e solette collaboranti ad alta
resistenza, costituito da premiscelato Cal-
cestruzzo Pratico LecaCLS 1600 a base di
argilla espansa Leca Strutturale, inerti natu-
rali, cemento tipo Portland e additivi. Classe
di massa volumica del calcestruzzo D1,7
(ca. 1600 kg/m3 secondo UNI EN 206-1),
classe di resistenza a compressione certi-
ficata LC 30/33 (Rck=35 N/mm2 a 28 gg),
modulo elastico certificato 20.000 MPa,
conducibilit termica l 0,54 W/mK.Con-
fezionamento e getto in opera secondo le
indicazioni del produttore.

98
LECACLS 1800 Campi dimpiego
Getti di rinforzo ad alta resistenza su solai in Dovunque nel cantiere sia richiesto un cal-
Calcestruzzo lamiera grecata o metallici in genere, oltre cestruzzo strutturale ad elevata resistenza.
leggero strutturale che su legno e calcestruzzo. Getti strutturali in interni ed in esterni, a
Getti strutturali o elementi prefabbricati. norma con il D.M. 14 Gennaio 2008 Norme
premiscelato ad alte Calcestruzzo leggero ad alta rigidezza. Tecniche per le Costruzioni.
prestazioni
Vantaggi
e fibrorinforzato. Leggero Pratico
Il premiscelato Leca CLS 1800 pesa 1.800 Leca CLS 1800 confezionato in pratici e
Kg/m3, inferiore di circa il 25% rispetto al maneggevoli sacchi che facilitano le ope-
tradizionale calcestruzzo. La diminuzione razioni di movimentazione e di stoccaggio
dei carichi apprezzabile anche al fine anche nei cantieri meno agevoli e sem-
di ridurre il peso proprio delle strutture, plificano tutte le operazioni di impasto, in
particolarmente utile in zona sismica. quanto occorre la sola aggiunta di acqua.
Fibrorinforzato A norma di Legge
La presenza delle speciali fibre polimeri- I calcestruzzi Leca CLS rispondono alle
che consentono di limitare le fessurazioni vigenti Norme Tecniche per le Costruzioni
del calcestruzzo da ritiro plastico, partico- (D.M. 14/01/08) e utilizzano come leganti
larmente utile durante le fasi di presa e solo ed esclusivamente cementi con Atte-
indurimento. stato di Conformit secondo D.M. 12/7/99
Il calcestruzzo fibrorinforzato risulta anche n 314.
pi duttile e tenace, in grado di sopportare Incombustibile
i carichi anche nella fase di post-fessura- Leca CLS 1800, confezionato con argilla
zione molto importante negli impieghi in espansa Leca strutturale, aggregati silicei
zona sismica. e leganti idraulici, ha Euroclasse A1.

Voce di capitolato
Calcestruzzo leggero strutturale fibrorinfor-
zato per getti di rinforzo e solette collabo-
ranti ad alte prestazioni, costituito da pre-
miscelato LecaCLS 1800 a base di argilla
espansa Leca Strutturale, inerti naturali,
cemento tipo Portland, fibre polimeriche e
additivi.
Classe di massa volumica del calcestruzzo
D1,9 (ca. 1800 kg/m3 secondo UNI EN 206-
1), classe di resistenza a compressione cer-
tificata LC 40/44 (Rck=45 N/mm2 a 28 gg),
modulo elastico certificato 25.000 MPa,
conducibilit termica l 0,70 W/mK.
Confezionamento e getto in opera secondo
le indicazioni del produttore.

99
5.3 Calcestruzzi leggeri strutturali

Modalit dimpiego
Il supporto deve essere pulito, senza parti incoerenti, polveri o altri residui; deve essere adatto a ricevere un getto di cemento armato.
Devono perci essere previste armature, collegamenti, distanziali e/o disarmanti.

1. Preparazione dellimpasto

Impastare con la q.t di acqua riportata sul sacco Betoniera a bicchiere Mescolatore planetario Impastatrice a coclea
(per betoniera a bicchiere non caricare oltre il 60%
della capacit nominale, introdurre prima una buona
parte dellacqua e poi il prodotto con la restante
acqua).
Mescolare per almeno 3 minuti fino a consistenza
semi-uida.

Pompa pneumatica per sottofondi (per LecaCLS Miscelatore


1600-1800 contattare lAssistenza Tecnica Laterlite). in continuo

Acqua

2. Applicazione
Posare come un tradizionale calcestruzzo; realizzare le fasce e il riempimento a fresco. Vibrare in modo uniforme evitando di far risalire in superficie i granuli di Lecapi.

Formazione delle fasce. Staggiatura. Fratazzatura.

3. Finitura
La pavimentazione pu essere posata direttamente
su Calcestruzzo CentroStorico, in accordo alle
indicazioni riportate alla voce Caratteristiche
tecniche e Avvertenze, dopo 28 gg (tipo
ceramica) e dopo almeno 15 gg (tipo parquet).
La posa di parquet necessita lapplicazione
di Primer CentroStorico,
previa verifica che lumidit massima del
Calcestruzzo sia 6% (con igrometro al carburo).
LecaCLS 1400-1600-1800 richiedono Formazione del massetto di finitura su LecaCLS
la formazione del massetto di finitura Posa della pavimentazione su 1400-1600-1800 per la successiva posa della
per la posa della pavimentazione. Calcestruzzo CentroStorico. pavimentazione.

100
Avvertenze
Pi acqua sinonimo di minore resistenza: il prodotto non deve di- compatibile linserimento di idonei additivi antigelo.
ventare autocompattante. Prevedere adeguata vibratura del getto. Interventi in situazioni di tipo strutturale devono essere effettuati
Non idoneo per la miscelazione manuale o a mezzo trapano elettri- sotto controllo di un Tecnico abilitato.
co; non aggiungere cemento, calce, gesso, altri inerti, additivi ecc. Non idoneo per linserimento in autobetoniera o in silos.
Proteggere i getti da un eccessivo asciugamento specie nei mesi Non idoneo per applicazioni facciavista.
estivi e/o con forte ventilazione; porre molta attenzione al getto su Valutare sia la consistenza dellimpasto che le condizioni ambientali
supporti vecchi o assorbenti per evitare la repentina disidratazione del cantiere; ad es. in estate pu essere opportuno aumentare un po
dellimpasto con conseguenti rapide fessurazioni e pericolo di bru- lacqua.
ciature; si consiglia la posa di Lattice CentroStorico sul supporto. Limpiego di pompe per sottofondi richiede un maggiore quantita-
In caso di getti su tavelle in cotto che si presentano a faccia vista tivo di acqua per limpasto.
sullintradosso, prevedere idonea protezione da possibili assorbi- LecaCLS 1600-1800 non risultano facilmente pompabili al piano
menti del supporto; si consiglia la posa di Lattice CentroStorico. con le modalit e le attrezzature per il pompaggio pneumatico nor-
Nelle riprese di getto (da eseguirsi tagliando Calcestruzzo perpen- malmente impiegate in cantiere. Si consiglia un compressore daria
dicolarmente al piano di posa) inserire idonea armatura metalli- di almeno 5.000 litri/min e tubazioni con diametro interno 90 mm
ca (rete o spezzoni metallici) per evitare eventuali distacchi e/o con flangiature esterne. Per approfondimenti contattare lAssistenza
fessurazioni oltre che adatta boiacca per riprese di getto Tecnica Laterlite.
strutturali. Interventi di tipo strutturale vanno progettati e realizzati con la
validazione e il controllo di un tecnico abilitato.
Caratteristiche tecniche
Calcestruzzo CentroStorico LecaCLS 1400 LecaCLS 1600 LecaCLS 1800
Classe di massa volumica (Circ. 02/02/09 n. 617) D1,6 (ca. 1500 kg/m3) D1,5 (ca. 1400 kg/m3) D1,7 (ca. 1600 kg/m3) D1,9 (ca. 1800 kg/m3)
Classe di resistenza (UNI EN 206-1) LC 25/28 LC 20/22 LC 30/33 LC 40/44
Resistenza caratteristica a compressione certi- Rck = 28 N/mm2 (cubica) Rck = 25 N/mm2 (cubica) Rck = 35 N/mm2 (cubica) Rck = 45 N/mm2 (cubica)
ficata flck = 25 N/mm2 (cilindrica) flck = 22,5 N/mm2 (cilindrica) flck = 31,5 N/mm2 (cilindrica) flck = 40,5 N/mm2 (cilindrica)
X0-XC1-XC2-XC3-XC4-
XD1-XD2-XD3-XS1-XS2-
Classe di esposizione (UNI EN 206-1) X0 - XC1 X0 - XC1 X0 - XC1 - XC2 - XF2
XS3-XF1-XF2-XF3-XF4-
XA1-XA2-XA3
Fibre polimeriche Fibre in polipropilene
Fibrorinforzato - -
lunghezza 19 mm lunghezza 40 mm
Modulo elastico certificato E = 17.000 N/mm2 E = 15.000 N/mm2 E = 20.000 N/mm2 E = 25.000 N/mm2
Parquet e assimilabili:
ca. 15 gg (previa posa di
Primer su Calcestruzzo con Richiede massetto Richiede massetto Richiede massetto
Posa della pavimentazione
umidit residua max del 6%). di finitura. di finitura. di finitura.
Ceramica e assimilabili:
min 28 gg
14 gg. ca. (u.r. 5% ca.)
Umidit residua (sp. 5 cm), lab. 20 C e 55% u.r. - - -
28 gg. ca. (u.r. 4% ca.)
Compensato: < 400 /m
Ritiro (UNI 11307) - - -
a 28 gg
Conducibilit termica l = 0,47 W/mK (certificata) l = 0,42 W/mK (tabellare) l = 0,54 W/mK (tabellare) l = 0,70 W/mK (tabellare)
Tempo di applicazione (a 20 C) 45 minuti
Temperatura di applicazione da + 5 C a + 35 C
Pedonabilit 12 ore dalla posa
Reazione al fuoco (D.M. 10/03/2005) Euroclasse A1 (Incombustibile)
Bancale in legno a perdere Bancale in legno a perdere Bancale in legno a perdere Bancale in legno a perdere
con 84 sacchi da 16 L/cad. con 56 sacchi da 25 L/cad. con 48 sacchi da 25 L/cad. con 56 sacchi da 19,6 L/
Confezione pari a 1,34 m3 di prodotto pari a 1,4 m3 di prodotto pari a 1,2 m3 di prodotto cad. pari a 1,1 m3 di prodotto
sfuso (su richiesta 42 sacchi sfuso (su richiesta 28 sacchi sfuso (su richiesta 24 sacchi sfuso (su richiesta 28 sacchi
- 0,67 m3 di prodotto sfuso) - 0,7 m3 di prodotto sfuso) - 0,6 m3 di prodotto sfuso) - 0,55 m3 di prodotto sfuso)
Condizioni di Conservazione (D.M. 10/5/2004) in imballi originali, in luogo coperto, fresco, asciutto ed in assenza di ventilazione
Durata (D.M. 10/5/2004) dodici (12) mesi dalla data di confezionamento
Conformit D.M. 14/01/2008 (N.T.C.) - Circolare 02/02/2009 - Norma UNI EN 206-1
Consultare le schede tecniche e di sicurezza su CentroStorico.eu e Leca.it

101
5.4 Membrana CentroStorico

MEMBRANA Campi dimpiego

Membrana traspirante Protezione del solaio in legno da perco- polvere ai piani sottostanti nel lungo
lazioni di boiacca cementizia verso il periodo.
al vapore e piano inferiore durante la messa in opera Difesa dellassito ligneo nella sua parte
impermeabile della soletta collaborante in calcestruzzo inferiore da fenomeni di condensazione
armato. di vapore, in presenza di elevata satura-
allacqua per la Salvaguardia del legno nel tempo, evitan- zione degli ambienti sottostanti.
protezione dei solai do lassorbimento di boiacca cementizia Miglioramento del processo di maturazio-
da parte del legno e la formazione di ne del calcestruzzo.
in legno.
Vantaggi
Rinforzata e resistente Permeabile al vapore
Il polietilene rinforzato con rete rende Grazie alla presenza di microperforazioni,
la membrana altamente resistente allo Membrana CentroStorico permette lo
strappo, resistente alla rottura e sicura scambio dellumidit dellaria evitando
nella posa. dannosi effetti di condensa nella parte
Durevole e robusta inferiore del solaio ligneo (limitando forte-
La membrana offre una duratura prote- mente il passaggio del vapore dalla parte
zione al solaio ligneo, proteggendolo sia calda alla parte fredda delle strutture).
dalla penetrazione della boiacca cementi- Ottimo complemento al sistema di
zia che dalle azioni meccaniche connesse interconnessione
al getto della soletta in calcestruzzo. Grazie alla trasparenza della membrana,
Facile nella posa facile poter segnare il posizionamento
La posa risulta facile, veloce e sicura: suf- di Connettore CentroStorico per il succes-
ficiente stendere i comodi rotoli e nastrarli sivo fissaggio.
(il peso favorisce la sua stabilit). Impermeabile allacqua
Il fissaggio al supporto pu avvenire Membrana CentroStorico, realizzata con
anche mediante pistola sparapunti. specifico polietilene, assicura imperme-
Marcata CE abilit allacqua nelle fase di messa in
opera del calcestruzzo.

Voce di capitolato
Membrana CentroStorico per la protezione allacqua (classe W2), resistente alla tra-
dei solaio in legno, costituita da polie- zione (ca. 400/300 N/5 cm) e in classe E
tilene rinforzato con armatura e micro- di reazione al fuoco. Marcato CE secondo
perforato (peso ca. 140 g/m2). Traspiran- EN 13859-1 / EN 13859-2 e fornito in rotoli
te al vapore (Sd = 3 m) e impermeabile da 1,5 m x 50 m.

102
Modalit dimpiego
Srotolare la Membrana CentroStorico diret- Eventuali lacerazioni occorse durante le
tamente sopra il piano di calpestio avendo lavorazioni andranno riparate con tagli di
cura di seguire al meglio la superficie (in mo- Membrana CentroStorico fissate con nastro
do particolare per posa su tavolato interrot- biadesivo.
to) e realizzando una ricopertura continua e
priva di interruzioni (al fine di evitare il rischio La trasparenza di Membrana CentroStorico
di percolazione di boiacca cementizia al facilita il suo posizionamento e la succes-
piano sottostante). siva operazione di fissaggio di Connettore
CentroStorico nella posizione prefissata.
importante sormontare di almeno 10
cm le fasce contigue di Membrana Cen-
troStorico e usare un nastro biadesivo per
sigillare le due parti.

Caratteristiche tecniche
Materiale Foglio in PE rinforzato con armatura, microperforato.
Diffusione del vapore acqueo Sd = 3m ca.
Impermeabilit (EN 13859-1) Impermeabile W 2
Resistenza alla trazione (EN 12311-1) ca. 400/300 N/5 cm
Resistenza alla temperatura -40C / +80C
Reazione al fuoco (EN 13501-1) Classe E
Colore Trasparente, con rete di rinforzo verde
Peso ca. 140 gr/m2
Confezione Rotolo da 1,5 m x 50 m
Peso rotolo ca. 10,5 kg
Marcatura CE EN 13859-1 / EN 13859-2

Consultare la scheda tecnica e di sicurezza su CentroStorico.eu

103
infoleca@leca.it
Assistenza Tecnica
20149 Milano - via Correggio, 3
Tel. 02 48011962 - Fax 02 48012242
www.Leca.it - www.CentroStorico.eu
I.P. Revisione 01/2014 In vigore dal 10/09/2014 Leca un marchio registrato Laterlite S.p.A. Tutti i diritti riservati Riproduzione anche parziale vietata.

You might also like