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Luogo: una panchina al Parco delle Nazioni. In realt tutto potrebbe svolgersi anche in un teatro vuoto.
Epoca: oggi
I Scena
Sulla panchina, posta al centro della scena (un palcoscenico spoglio e vuoto), frontale al pubblico, un
giovane malmesso nel vestire, scaruffato, si tormenta con una mano i suoi lunghi capelli, e poi la
barba incolta. Sta leggendo un libro tascabile. Non si vede nessuna pianta intorno alla panchina. Ma,
in diagonale alla scena, ci sono pali che sostengono altoparlanti da piazza. Un inverno rigido
attanaglia il corpo del giovane che ogni tanto, posa il libro sulle ginocchia, si sfrega le mani come se
volesse scaldarsele, guarda in alto e a bassa voce momora parole incomprensibili. Sembra che dica
una preghiera, dove ogni tanto, emerge la parola, "merda", ripetuta in tutti toni.
Arriva da un lato, la Nonna, anche lei infreddolita, con un lungo cappotto e tanto di cappello un po
demod, anni Cinquanta. Si aggira intorno al giovane, ma lo teme e, soprattutto, lo guarda
intensamente quando borbotta la sua strana preghiera. Poi con circospezione si siede al margine della
panchina. Apre la borsa, prende un piccolo specchietto, si guarda, si aggiusta il trucco. Sembra che
voglia corteggiarlo. Il giovane non risponde agli sguardi della Nonna.
Borbotta qualcosa.
II scena
Sempre sulla panchina. La Nonna sola che sta sfogliando un mazzo di giornali. Ne guarda uno, lo
sfoglia, e poi dice Vergogna, ne sfoglia un altro e poi dice Vergogna. La scena sar ripetuta fino
allesaperazione. Arriva il giovane. Sempre con la stessa tenuta e con lo stesso libro.
In scena, un tavolo, una sedia, un attaccapanni vestito da uomo, solo nella parte superiore.
NONNA (con una cerbottana, non troppo lunga, davanti alla bocca) Mirare al collo. Uno, due, tre,
quattro soffiate forti per spingere lago affinch penetri in quel collo taurino. difficile, centrarlo.
Almeno avesse avuto un collo alla Modigliani. Tutto sarebbe pi semplice. Invece no, tozzo tozzo.
Mirer alle orecchie quelle si che sono grandi. Sembra Dumbo. Fino a che distanza posso arrivare con
questa cerbottana? Lago sar qui sulla punta di questo cono di carta. Dovr fare in modo che sia bene
spalmato di questo veleno per topi. Micidiale allistante ha detto il farmacista. Mi sono raccomandata.
Il pi forte, il pi sicuro. Gli ho detto che avevo un topone nel giardino, che non potevo mettere il
veleno in giro perch ci sono i gatti che vengono a miagolare per il cibo. Ho fatto presente che volevo
cerbottanarlo. Lui ha capito e mi ha detto: Metta il veleno mescolato con un po di crema, lo mescoli
bene e lo sparga sullago, miri bene e il gioco fatto.
(Prende un libro) Qui ci metter dieci canne nascoste allinterno, lago, anzi gli aghi saranno sempre a
contatto con la crema. Il libro da messa, nero, non dovrebbe dare sospetto. Vediamo fin dove riesco a
spingere lago. (fa delle prove, soffia, sposta lattaccapanni, pi volte. La scena va mossa fino a farla
diventare ilare)
Ecco fino a qui ce la faccio. Per che fiato bisogna avere. Dovr fare un po di esercizi di respirazione,
restare in apnea e poi soffiare. Proviamo. Respiro profondamente. Blocco la respirazione e rester
ferma finch posso. (Azione, una due volte) Che fatica per uccidere... un topo. Presidente, per. Ora
contiamo i passi. Sono circa otto metri. Devo mettermi alla distanza giusta. Contiamo bene i passi.
(conta) S, arrivo fino a otto metri. Per mi metter a sei metri, cos non potr sbagliare. Ne va della
mia vita. Si fa per dire. Ho i giorni contati. Come ha detto quel porco di un medico. Comunque, grazie
caro medico. Mi hai svegliato dal lungo sogno dellinganno. E che inganno.
S, ma come far ad avvicinarmi? Ci saranno i gorilla. Pronti a intervenire, a saltarmi addosso appena
prover a mettermi il libro alla bocca. Devo trovare un abito che dia fiducia ai gorilla. Idea! Mi vestir
da suora. S, per chi mi dar il vestito? Idea! Potrei noleggiarlo. (prende lelenco telefonico, lo sfoglia,
forma un numero) Pronto, sartoria teatrale? Ascolti, sono una vecchia attrice che vuol noleggiare un
abito da suora, tipo quello che portava quella suora piccola piccola... s, proprio lei. (Tra s e s) Mi
venuta unaltra idea. Quanti ne avete? Fino a cento. Accidenti. Sono tanti. Posso richiamarla per
confermarle il numero? Grazie. A tra poco. E adesso telefoniamo al centro pensionate del quartiere. Pi
arrabbiate di quelle, dove le trovo. Sono cinque anni che aspettano laumento della loro pensione.
Campa cavallo che lerba cresce.
Buio
IV Scena
GIOVANE Sono preoccupato. Mi ha detto che sarebbe venuta, come al solito. Stessa ora, stesso
giorno. Qualcuno penser che sia la mia amante. Una vecchia come amante. Povero giovane,
penseranno. Invece, no. Me ne frego dei pregiudizi. Trovo che sia una vecchia pi giovane delle
giovani. Le voglio bene. Decisa, scattante, artista, s artista, mi ha detto che da giovane, e anche un po
dopo, ha fatto l'attrice-ballerina-cantante-clown. Non so se vero. Per non ho motivo di non crederle.
Ma prima o poi le chieder di recitarmi, o cantarmi, o ballarmi qualcosa. Cos tanto per ridere.
Senti, senti, gli altoparlanti cominciano a gracchiare. Il Presidente sicuramente parler. Mancano poche
battute alle elezioni. In attesa, che arrivi, divertiamoci ad ascoltarlo. Speriamo che esordisca con le
barzellette. forte.
NONNA Sono io. Non muoverti. Fai finta di non conoscermi. Ascolta. Sono stata io a uccidere il
Presidente con una cerbottana avvelenata. Le altre monachine erano le pensionate del quartiere. Mi
hanno coperto l'azione. Speravo di riprendermi il conetto avvelenato per cancellare qualsiasi prova. Ma
non ci sono riuscita. I poliziotti presenti mi hanno sottratto il cono, me l'hanno sequestrato. Insieme alle
altre sono riuscita a lasciare la piazza. Per temo che mi scopriranno. Sul foglio che mi servito a fare
il conetto ho lasciato la mia saliva. Sicuramente tutte le persone che si sono avvicinate a lui verranno
sottoposte all'esame del DNA. Temo di essere scoperta. No, non parlare. Anche se qui ci saranno quelle
che tu chiami le cimici non me ne importa niente se mi sentiranno affermare che sono stata io. Sono
fiera di averlo fatto. Sono fiera delle pensionate che mi hanno aiutato. Stai zitto. Non parlare.
Altrimenti ti comprometti. Adesso ti lascio questi "cioccolatini" (in realt gli consegna il breviario). La
fabbrica che li produce terr una festa di promozione, domani. Leggi bene l'invito. Vedrai che bella
festa. Ti aspetto. A domani. (esce di scena correndo)
Il Giovane non parla. Comincia a fare una pantomima che ripercorre l'azione di lei che prepara la
cerbottana, lei che soffia, lei che abbraccia il presidente, ecc. Si va al buio)
V Scena
In casa della Nonna. Il Giovane seduto. Lei si sta vestendo in modo teatrale: un mantello, un cilindro
e un bastone sono gli elementi che user in questa scena.
NONNA Appena arrivano le pensionate, le dolci pensionate, le accoglier esibendomi nel mio
repertorio di una volta. Sar una bella festa. Dimmi se ti piace questa canzone. (esegue Jolly
Capitale. Lui ascolta e applaude).
GIOVANE Veramente eccezionale. Ma quando la cantavi? Questa roba impegnata.
NONNA E di questa cosa ne dici? (canta unaltra canzone e indossa due maschere, una sul volto,
una sulla nuca, lui si associa, ballano)
GIOVANE (applaude) Ma sei sicura che verranno? Non saranno mica tutte in questura per
accertamenti? vero che sono passati gi diversi giorni, che le elezioni sono state fatte, che i risultati
sono andati tutti a favore di quella che una volta era l'opposizione del Presidente, ma la polizia
sempre la stessa. Quindi non possiamo stare tranquilli. anche vero che la scientifica ha bisogno di
tempo per analizzare tutte le salive delle monachine. Ah, proposito. Tu hai gi rilasciato la tua saliva?
NONNA Mi sono presentata spontaneamente. Meglio giocare di anticipo. Li aspetto da un momento
all'altro. Ormai ho pochi giorni da vivere. Quel medico di merda me l'ha detto senza una esitazione:
cancro, signora, cancro. Maledetto. Per questa diagnosi mi ha consentito di fare un grande gesto.
Eliminare il Presidente dei Presidenti. Quel presidente che voleva trasformare tutti in dipendenti della
sua Azienda.
GIOVANE Devi fuggire. Vieni a casa mia. L non ti cercheranno. Non voglio perderti. Sei come
una mamma, per me. Ho imparato molto da te. A decidere. E ho deciso che tu verrai a casa mia.
(si sente bussare)
NONNA Chi ?
Voce fuori campo: Polizia.
Buio
VI Scena
Al parco. Il Giovane seduto sull panchina. Legge il giornale. La voce di lui, fuori campo, registrata,
irrompe in scena.
L'assassina del Presidente, la monachina che lo uccise con l'aiuto di una cerbottana, stata processata.
Ma il nuovo governo ha emanato un decreto che annulla la sentenza di condanna inflitta dai giudici,
perch la nonna non unassassina ma una vera rivoluzionaria. Col suo gesto ha liberato un popolo che
rischiava di essere "comprato", controllato, e sfruttato da un Presidente votato al profitto, a scapito
dell'essere umano. In virt di questi meriti, il governo ha portato il caso della nonna monachina in
Parlamento per l'approvazione della legge che sospendeva la sua condanna. In sede di dibattito
parlamentare, la maggioranza, non sapendo cosa fare di questo incredibile personaggio, ha proposto di
eleggerla, per meriti acquisiti sul campo, Presidente onoraria della Repubblica.
NONNA (entrando di corsa dal fondo) Miracolo, miracolo! Stupefacente, stupefacente!
GIOVANE Buon giorno Presidente, anzi no, presidentessa. Ho letto, ho letto complimenti.
NONNA Miracolo, stupefacente che ti ho trovato. Non sono pi presidente, anzi no presidentessa.
GIOVANE Perch?
NONNA risorto, dopo tre giorni risorto, come il nostro vero Salvatore. Allora era vero, il
nostro nuovo Salvatore in terra, come diceva lui.
GIOVANE Non capisco. Chi risorto? Sai siamo nel periodo di Pasqua, giusto che il Salvatore sia
risorto. Sono secoli che lo si sa, e lo si festeggia.
NONNA Non il Salvatore vero, laltro Salvatore, quello che io credevo di aver ucciso. risorto. E
quelli del Parlamento, saputa la notizia, si sono affrettati subito mi hanno revocato la nonima di
Presidente, no di presidentessa.
GIOVANE I soliti cacasotto. Appena uno risorge, tac subito lo fanno ritornare in pista. Questa non
ci voleva, ora che incominciavo ad assaporare il sapore del raccomandato. Perch lei, vero, mi
avrebbe raccomandato, vero?
NONNA Certo, certo, se non ci si raccomanda tra noi poveri cristi. Ma adesso lui mi perseguir. E
anche tu rischi grosso. Sono venuta per avvisarti e perch mi devi nascondere. Ho paura di una sua
vendetta a me e a tutte le pensionate del quartiere che hanno partecipato al complotto. Povere loro,
come faranno. Il Parlamento non solo mi ha tolto la revoca, ma lo ha subito, visto il miracolo, eletto a
Magnifico, no no, a Santissimo Presidente, anticipando di contropiede anche la Chiesa.
GIOVANE Allora, non ci resta che attendere. Sar impossibile nasconderci. Con tutte le cimici che
ancora ci sono in giro.
NONNA Ma cosa aspettano per una disinfettazione.
GIOVANE No, disinfest
NONNA lo stesso. Quelle cimici vanno tolte. Ora, come si fa? vero che ho pochi giorni di vita.
Per vorrei passarli sotto il cielo aperto.
GIOVANE S, ma dove?
NONNA Ma qui in teatro, tra questa brava gente. Anche loro attendono qualcosa.
GIOVANE S, che finisca questa commedia impossibile.
NONNA Questa allegoria vorrai dire. Non vero?
GIOVANE Allegoria, farsa, divertimento, poco importa. Limportante farla finita con
NONNA Ma questo deve essere il finale di commedia, almeno cantiamoci sopra. Musica Maestro
(rivolgendosi verso lalto).
Parte una musica, che subito di colpo viene interrotta dalla voce dellaltoparlante
Voce fuori campo: Attenzione, attenzione, messaggio per tutti, grandi e piccini. Il Santissimo
Presidente sta ricercando disperatamente colei che con una cerbottana imbevuta di veleno per topi,
voleva ucciderlo. Si tratta di una anziana signora le cui foto segnaletiche sono state esposte ad ogni
angolo della citt, perfino nei teatri e nei cessi pubblici. Se qualcuno avesse la fortuna dincontrarla le
dica che il nostro Santissimo Presidente la vuole nominare sua assistente personale, perch grazie a lei
il Santissimo Presidente ha potuto dimostrare ai cittadini tutti, compresi i politici pi scettici, che lui
non diceva il falso quando sosteneva di essere il nuovo Salvatore.
(Riparte la musica, si tratta del tango Abbracciamoci nel tango, bella pupa fior del fango)
NONNA (gridando, al pubblico) Neanche morta, neanche morta. Vieni canta e balla insieme a me,
il teatro una festa per loro, per me e per te.
Sipario