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Riassunto

Quando Nausicaa e le ancelle giunsero alla corrente bellissima del fiume, dove cerano anche conche da cui lacqua sgorgava
abbondante, staccarono le mule e le spinsero verso lalto fiume vorticoso per pascolare lerba tenera. E poi tolsero le vesti
dal carro e le immersero nellacqua profonda; e le calcavano con i piedi agili. E quando le lavarono, le stesero luna accanto
allaltra, in fila, lungo la riva del mare dove le onde smuovono la ghiaia. Poi si bagnarono anche loro e, unte dolio, presero il
cibo presso la sponda del fiume, mentre i raggi del sole asciugavano le vesti. Ma quando furono sazie, Nausicaa e le ancelle si
tolsero in fretta i vestiti per giocare a palla. E cominci a giocare Nausicaa dalle braccia splendenti.
Ma quando stavano gi pensando di ritornare a casa, piegare le belle vesti e aggiogare le mule, Atena dagli occhi lucenti
immagin un'altra cosa: svegliare Odisseo affinch veda la bella fanciulla, che lo possa guidare alla citt dei Feaci. Nausicaa
lanci la palla a una compagna ed ecco che le cadde nel fiume, in un gorgo profondo. Urlarono molto forte le fanciulle e
Odisseo si svegli. E mettendosi a sedere, pensava tra s e s: Ahim, da quali uomini sono giunto? Sono violenti, selvatici e
privi di legge o ospitali e temono in cuore gli dei? Ho sentito un grido femminile, come di ragazze, di ninfe che abitano le cime
alte dei monti e le sorgenti dei fiumi e i prati erbosi. Cos sono vicino a esseri che parlano? Voglio provare a vedere. Detto
ci, Odisseo usc dai cespugli e stacc dalle piante con la mano robusta un ramo con tante foglie e lo avvolse alla vita. E venne
avanti come un leone il quale scende dai monti selvatici e, sotto la pioggia e il vento, con gli occhi ardenti, assale buoi e
pecore. O insegue cerve selvatiche; e la fame lo spinge ad attaccare le prede dentro i recinti; cos, vinto dal bisogno; andava
nudo Odisseo incontro alle fanciulle dalle chiome belle. Apparve come un selvaggio ad esse, apro di sale marino e fuggirono
smarrite,chi di qua chi di l per la spiaggia. Solo la figlia di Alcinoo rimase: Atena le diede nel cuore coraggio, le tolse ogni
paura. E rest ferma davanti a lui.
Parafrasi
E Odisseo fu incerto se pregare la vergine avvolgendola alle ginocchia oppure da lontano con parole dolci, se mai volesse
indicargli il paese e dargli una veste.
A lui parve, pensando, la decisione migliore: pregarla da lontano con dolci parole, perch labbraccio alle ginocchia non le
muover sdegno. E subito le disse con parole soavi: Ti supplico in ginocchio, o potente. Sei tu una dea? Se sei una dea del
cielo vasto per la bellezza del tuo volto e per la tua alta statura e larmonia delle forme, allora mi sembri Artemide, figlia del
sommo Zeus: le somigli tanto. Ma se sei una mortale che vive sulla terra allora tuo padre, tua madre e i tuoi fratelli siano
beati tre volte. Il loro cuore sicuramente pieno di gioia per te, freschissimo stelo, quando balli. Ma sopra ogni altro, chi
supera i rivali con doni di nozze e ti porta con se a casa sua sar il pi felice, poich i miei occhi non hanno mai visto una
creatura mortale, n uomo n donna, simile a te e mi stupisco a guardarti. Un giorno, a Delo, presso laltare di Apollo vidi un
giovane stelo di Palma crescere verso lalto. Fui anche l, con molte persone, nel viaggio da cui vennero delle sventure cupe.
E come allora rimasi stupito a vedere la Palma, perch mai un albero uguale cresciuto sulla terra, cos io ora ti ammiro, o
donna e non oso sfiorarti le ginocchia, anche se grande il mio tormento. Ieri dopo venti giorni, sono scappato dal mare
scuro: e per tutto quel tempo, senza tregua, le onde mi trascinarono dallisola di Ogigia; e ora un nume mi ha condotto qui,
affinch su queste rie io colga una sventura. Le mie pene non sono finite: gli dei ne hanno altre in mente. Ma tu, o potente,
abbi piet: dopo tanti dolori, sei la prima che incontro, e non conosco nessun altro di quelli che abitano qui. Indicami la citt e
dammi uno straccio per coprirmi, se mai venendo qui avevi con te un telo per avvolgere i panni. E gli dei ti concedano tutto
quello che desideri: uno sposo e una casa e una concordia leale, perch non c bene pi forte e valido che una casa retta con
armonia da un uomo e una donna. I malvagi ne hanno invidia e chi li ama hanno gioia; ma i pi felici sono loro.
E Nausicaa dalle braccia splendenti gli risponde: O straniero, tu non mi sembri un uomo malvagio o privo di senno: tu sai che
Zeus Olimpio d, quando vuole, felicit agli uomini, ai buoni e ai malvagi; a te diede dolori e dolori tu devi patire. Ma ora sei
nella mia terra , giungi alla mia citt e avrai certo una veste e ogni cosa che occorre a un infelice quando viene implorato da
noi. E ti indicher la citt e il nome del suo popolo. L e in tutta questa terra, vivono i Feaci, e io sono la figlia del magnanimo
Alcinoo che regge il potere e la forza dei Feaci. Disse cos e richiam le ancelle:Fermatevi, vi prego;fuggite cos vedendo un
uomo? Forse pensate che sia venuto qui come un nemico? Non c nessun mortale avverso alla terra dei Feaci, e non ci sar
mai, perch gli dei ci amano tanto e abitiamo in disparte ai confini del mondo, in mezzo al mare ondeggiante, e non viene mai
nessuno qui da noi; ma questo un infelice che giunto qui errando, e ora ha bisogno di tutte le nostre cure. Gli stranieri e i
mendicanti sono mandati da Zeus e anche un piccolo dono assai gradito da loro. Offrite, dunque, cibo e bevande allo
straniero, e fate che si bagni nel fiume al riparo dal vento.

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