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Paola Modesti Sotto il tiburio.

Ricerche sulle origini


della tribuna di Santa Maria della Passione a Milano

Nel luglio del 1485 Daniele Birago, milanese, da prove, ma potrebbe sembrare plausibile per il
protonotario apostolico e consigliere ducale, ef- fatto che la costruzione delle tre navate con cap-
fettu una donazione a favore dei canonici rego- pelle laterali oggi esistenti ha provocato laltera-
lari lateranensi perch fondassero un monastero zione di due cappelle angolari della tribuna e la
presso la domum suam magnam, poco fuori collocazione sacrificata delle prime cappelle late-
porta Tosa (ill. 1)1. Gli edifici del monastero, rali dietro di esse. Si pu osservare, per, che una
compiuti nel corso di oltre due secoli, sono an- navata unica non avrebbe implicato queste solu-
cora esistenti e limponente tribuna della chiesa zioni poco felici5: nonostante sia evidente che
rappresenta un significativo ma altrettanto enig- lattuale corpo longitudinale non era previsto,
matico monumento dellarchitettura lombarda non si pu dedurne se il progetto originale abbia
fra Quattro e Cinquecento (ill. 2, 3). compreso una chiesa a pianta centrale o invece
La tribuna composta da due parti chiara- una longitudinale con capocroce centralizzato.
mente distinte. Il tiburio, che racchiude la cupo- La tradizione critica corrente sulla tribuna di
la secondo la tradizione costruttiva lombarda, Santa Maria della Passione si basa sui fondamen-
notevole per la densa e complessa definizione tali studi di Costantino Baroni6. La costruzione
formale, nella quale sono stati riconosciuti rife- della chiesa risulta iniziata nel 1486. Nel 1489
rimenti allarchitettura cinquecentesca romana2. Daniele Birago stipul con larchitetto Giovanni
Realizzato fra il 1550 e il 15543, si eleva sullot- Battaggio il contratto per la conclusione della
tagono centrale di un organismo vasto e artico- propria cappella sepolcrale: sebbene essa, cos
lato, che si caratterizza invece per le distese su- come descritta nel capitolato, non si ritrovi nella
perfici dei volumi, marcati da un impiego stret- tribuna, questultima richiama unaltra chiesa di
tamente essenziale delle membrature dellordine Battaggio, Santa Maria della Croce a Crema,
architettonico. qui possibile distinguere un progettata nel 1490 (ill. 8). Pi in generale, il suo
corpo principale, dato dallinnesto di una costru- articolato schema planimetrico inquadrabile
zione a croce greca su di un nucleo centrale a nellambito della ricerca architettonica sulle
pianta ottagonale, al quale sono aggregati corpi chiese centralizzate che interess larea lombarda
minori a pianta semicircolare, sia sulle testate nellultimo decennio del Quattrocento, di cui le-
dei bracci della croce, sia sui lati dellottagono sito pi noto sono gli schizzi di Leonardo7.
che congiungono i bracci stessi. Questa tradizione presuppone che la costru-
Limmagine esterna riflette solo in parte la zione della tribuna, avvenuta nel corso del Cin-
gerarchia degli spazi interni, che distingue il quecento, abbia rispettato un progetto tardo-
vano ottagonale centrale rispetto alle cappelle quattrocentesco, e deve ancora recepire due re-
che si attestano sui suoi lati (ill. 4-7). Sul grande centi acquisizioni documentarie che attestano
ottagono regolare si aprono archi uguali. Dietro un intervento di Cristoforo Solari, gi ritenuto il
di essi si alternano cappelle maggiori a pianta suo architetto fino al rinvenimento del contratto
rettangolare con conclusioni absidate disposte del 1489 da parte di Baroni8: si tratta di due ca-
lungo gli assi principali e cappelle minori semi- pitolati, del 1510 e del 1519, secondo i quali egli
circolari sulle diagonali. Lo spazio centrale, evo- disegn le grandi semicolonne agli angoli dello
cativo di edifici antichi, dominato da grandi se- spazio centrale9.
micolonne angolari innalzate su piedistalli. Accanto ai problemi specificamente architet-
Lo studio che qui si presenta dedicato a tonici, ancora oscuro il senso dello stesso
questa parte della tribuna. straordinario progetto: le sue dimensioni supe-
Pu essere opportuno segnalare innanzitutto rano quelle della tribuna di Santa Maria delle
una questione che riguarda la concezione com- Grazie, voluta dal duca di Milano, Ludovico il
plessiva delledificio e che per ora non sembra Moro, come mausoleo familiare10. Che cosa sot-
risolvibile. Si portati a ritenere che la chiesa di tende, quindi, la monumentale mole centralizza-
Santa Maria della Passione, che ha un corpo lon- ta di Santa Maria della Passione?
gitudinale realizzato nella seconda met del Cin- Questo lavoro intende ripercorrere gli in-
quecento, dovesse consistere inizialmente nella trecci delle diverse vicende di cui la tribuna esi-
sola tribuna4. Questa opinione non confortata stente lesito, nel tentativo di ricostruire una

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Maria, nonostante avesse gi donato il terreno,
un reddito iniziale di 45 ducati e iniziato una ca-
pellam parvam e degli edificiola, Daniele in-
tendeva sciogliersi dallimpegno e promuovere
invece una fondazione di canonici lateranensi.
Eusebio esponeva con senso pratico i numerosi
vantaggi di questa offerta: il monastero sarebbe
stato utile innanzitutto rei publice (?) christiane
mediolanensi, dal momento che dentro le mura
cittadine non si trovava quasi nessun convento
dellosservanza; poi alla congregazione, perch
averlo allinterno del canale del Redefossi, pi vi-
cino agli altri monasteri e alla curia e tuttavia
appartato, quasi in solitudine ab alijs secularium
domibus remotus sarebbe stato comodo ai
tanti che si dovevano recare a Milano pro nego-
cijs. E il luogo, oltre ad essere comodo e delizio-
so, era unico per il fatto che il dux olim Barri
pinguissimus Ludovico il Moro lo aveva ar-
ricchito di animali, alberi e una peschiera. Danie-
le Birago era gi pronto a edificare p[ri]mam15
capellam magnificam et chorum ad nostri libi-
tum, e ad accollarsi anche le spese notoriamente
ingenti per il breve o le lettere apostoliche. Poco
tempo dopo avere annullato la donazione ai ca-
nonici di San Giorgio in Alga16, il 22 luglio del
1485 Daniele Birago contraeva con lo stesso Eu-
sebio Corradi, insieme ai canonici Simone Ali-
prandi e Severino Calco, fratello del segretario
1. Il complesso di Santa Maria della storia articolata e complessiva che aiuti a com- ducale Bartolomeo, latto per la fondazione di un
Passione nella pianta prospettica di Milano prendere la sua particolarit. monastero di regolari lateranensi17.
di Franz Hogenberg (da Georg Braun,
Civitates orbis terrarum, Colonia 1572, Nellatto, la fondazione del monastero mo-
Civica Raccolta di Stampe Bertarelli, La fondazione tivata dalla devozione di Daniele nei confronti
Milano). Le navate della chiesa non
sono state ancora costruite, ma visibile
Lintitolazione a Maria, la pianta centralizzata e della congregazione, insieme alla considerazio-
la traccia del muro perimetrale con cappelle la sua imponenza, possono indurre a inserire la ne dei benefici che avrebbe apportato al decor
a pianta semicircolare. tribuna nellambito dei santuari mariani sorti a dellintera citt e ai lateranensi. Non si trova, in-
seguito di eventi miracolosi. Ci apparente- vece, il minimo accenno alla rilevanza del luogo
mente confermato dalla tradizione, riproposta donato sotto laspetto religioso. Il terreno che
anche di recente, che la chiesa sia stata costruita Daniele assegnava ai canonici definito dalla
sul luogo di una cappella dovera unimmagine presenza di una ecclesia sive oratorium di sua
oggetto di devozione, la cosiddetta Madonna propriet, denominata Santa Maria della Passio-
della Passione, ancora oggi visibile sullaltare della ne. possibile che questa chiesa, dove il 23
quinta cappella laterale destra11. In realt, la pi maggio dellanno precedente aveva preso gli or-
antica notizia dellinteresse popolare verso la dini sacerdotali un familiare di Daniele, Fioren-
Madonna della Passione non risale a prima del zo Fasoli da Fiorenzuola, coincidesse con la ca-
1590, quando si diffuse la voce di un miracolo, e pella parva, dedicata a Santa Maria, iniziata per
il dipinto, su di un muro in un angolo del giardi- i secolari di San Giorgio in Alga18. In ogni caso,
no del monastero, fu staccato e trasportato nella la chiesa doveva essere rifondata ed era contem-
chiesa12. La costruzione di una chiesa intitolata a plata nelle prime clausole alle quali era subordi-
Santa Maria della Passione precedente alla fon- nata la validit della stessa donazione. Secondo
dazione del monastero pu invece essere ascrit- queste clausole: (1) i canonici erano tenuti a fare
ta, come si vedr, allo stesso Daniele Birago. costruire nel terreno donato una chiesa conde-
Nel dicembre del 1484 il canonico regolare centem iuxta eorum arbitrio e un monastero
lateranense Eusebio Corradi, visitatore della con- sufficiente ad almeno sei religiosi ordinati in sa-
gregazione13, scriveva dal monastero di Casoret- cerdozio; (2) Daniele Birago avrebbe dovuto es-
to, nei pressi di Milano, allaltro visitatore Celso sere considerato patronus et advocatus ac fun-
Maffei da Verona per illustrare la proposta di Da- dator di chiesa e monastero; (3) chiesa e mona-
niele Birago14: dopo avere ottenuto licenza da stero sarebbero stati intitolati a Santa Maria
Sisto IV di erigere e dotare un monastero di ca- della Passione e a SantAgostino; (4) la cappella
nonici secolari di San Giorgio in Alga intitolato a magna della chiesa doveva essere considerata

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2. La chiesa di Santa Maria della Passione del fondatore e nessuno avrebbe potuto esservi e ai visitatori, tutti i priori24. Lespansione della
(foto Biggi). sepolto senza licenza dei canonici, ad eccezione congregazione fu favorita spesso dai commenda-
dello stesso Birago e dei suoi discendenti ai quali tari dei monasteri, che rinunciavano al titolo in
non avrebbe potuto mai essere negato il diritto favore dei canonici, e fu talvolta promossa dai
di sepoltura in dicta capella maijori; Daniele, pontefici, dai reggenti locali o dalle autorit mu-
inoltre, si impegnava a costruire la cappella a sue nicipali25. Rimase nei confini della penisola ita-
spese prout sibi videbitur. Tenendo presente liana, localizzandosi soprattutto nelle regioni
che non si dispone della copia originale del do- settentrionali e centro-settentrionali26, dove, alla
cumento, si pu osservare che lespressione ca- fine del Quattrocento, si contavano pi di cin-
pella magna, spesso controversa nel caso di quanta canoniche27.
chiese centralizzate19, qui perfettamente so- I canonici lateranensi attuarono essenzial-
vrapponibile a quella di capella major. mente il recupero, o riforma28, di antiche e vene-
Sia i canonici secolari di San Giorgio in rabili case canonicali, ma anche monastiche, in
Alga20, sia i regolari lateranensi, si erano costitui- decadenza29. Santa Maria della Passione rappre-
ti nellambito del vasto movimento di riforma sent il primo caso di una fondazione ex-novo,
che interess gli ordini religiosi fra il Trecento e fatto che non ha tuttavia indotto a modificare lo
il Quattrocento. La congregazione dei canonici schema narrativo dello scarno resoconto della
regolari di Santa Maria di Frigionaia, chiamata fondazione nella breve cronaca della congrega-
in seguito lateranense, pu considerarsi uno zione, databile alla fine del Quattrocento30, dove
degli esiti della predicazione di Bartolomeo da anchessa detta riformata: Trigesimum oc-
Roma21 e fu istituita nei primi anni del Quattro- tavum reformatum est monasterium Sancti Au-
cento22. Volta a recuperare lideale agostiniano, gustini quod dicitur Sancte Marie de Passione in
rappresent una deliberata rottura con il passa- suburbijs Mediolani, donatum ac fundatum per
to, in particolare per ladozione di una struttura Reverendum Dominum Danielem Prothonota-
fortemente centralizzata23. Le cariche dei supe- rium de Birago, anno Domini 1485 Innocente 8
riori (rettore generale, visitatori, priori e vicari anno primo, qui dominus prothonotarius in re-
delle singole case) erano soggette a rotazione ed medio animae suae, accersitis Domino Simone
erano conferite per elezione nel corso del capi- de Mediolano tunc visitatore et Domino Severi-
tolo generale, che fino al 1580 si tenne annual- no de Milano priore Casoreti et etiam Domino
mente in una delle sedi pi importanti della con- Eusebio de Mediolano priore Regis, tradidit eis
gregazione e a cui partecipavano, oltre al rettore corporalem possessionem ac tenutam cuiusdam

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Negli atti del capitolo generale del 1457 si
legge che larcivescovo di Milano aveva offerto
ai lateranensi un monastero in civitate Medio-
lani, e che i canonici avevano scelto San Vin-
cenzo in Prato, in porta Ticinese: anchesso era
fuori le mura, ma allinterno dellabitato, e la ba-
silica era chiesa stazionale fin dallXI secolo36.
San Vincenzo in Prato non fu acquisito, e quin-
di Santa Maria della Passione come si visto
evidenziare anche da Eusebio Corradi rappre-
sentava per i lateranensi la possibilit di avvici-
narsi al centro cittadino. Il nuovo monastero do-
veva essere interamente costruito, e forse essi,
almeno inizialmente, non dovevano aver rinun-
ciato allidea di insediarsi in una venerabile isti-
tuzione, come proverebbe il fatto che nel capi-
tolo generale del 1486 il rettore e due visitatori
erano stati incaricati delle trattative per entrare
in possesso dellabbazia di San Dionigi, niente-
meno che di fondazione ambrosiana37.

Linizio della costruzione.


La cappella e le disposizioni per la sepoltura
di Daniele Birago
Della posa della prima pietra, sia della chiesa, sia
del monastero di Santa Maria della Passione,
non c notizia. La costruzione di entrambi
per attestata nel 148638.
Nel 1489 Daniele Birago affidava a Giovan-
3. Santa Maria della Passione, tribuna horti vel zardini iuxta domum cum oratorio re- ni Battaggio la conclusione della sua cappella39.
(foto Biggi). dituque ducatorum XL [p. 32]. Il capitolato fu redatto nel palazzo di Daniele e
I canonici avrebbero imposto al nuovo mo- riguarda una capella, che la tomba e le impre-
nastero lintitolazione al santo di cui professava- se familiari consentono di riconoscere come la
no la regola, Agostino31, e lesiguit del reddi- sua cappella sepolcrale. La chiesa e i canonici la-
to di soli 40 ducati assegnato da Daniele evi- teranensi non compaiono a nessun titolo in que-
dente al confronto delle ricche elargizioni che statto, cos come in quello, stipulato subito
essi riuscirono ad ottenere come pu vantare dopo, di quietanza del versamento dellacconto
altrove la stessa cronaca da pi illustri benefat- e di nomina di un fideiussore. La loro assenza si
tori, come Cosimo de Medici o Barbara di pu spiegare con la divisione dei compiti gi fis-
Brandeburgo32. sata nella donazione per cui al fondatore sareb-
I lateranensi avevano gi una sede fuori Mi- be spettata in toto la realizzazione della cappella
lano, nella localit di Casoretto: Santa Maria magna della chiesa.
Bianca della Misericordia. Essa fu la prima ca- La clausola del capitolato secondo cui tutte
nonica ad essere affiliata a Santa Maria di Fri- le opere dovevano essere a foze nove che non
gionaia, nel 1405. Secondo lantica cronaca late- siano usate a Milano, o al limite potessero esse-
ranense, i canonici di Santa Maria di Frigionaia re gi usate solo alcune di esse a discrezione
furono chiamati nella chiesa di Santa Maria degli arbitri, significativa, perch rivela un
Bianca dal possessore, il nobile Pietro Tanzi, che committente particolarmente interessato alla
don loro solo ledificio della chiesa e una co- definizione formale della cappella, il quale non
lombaia. Grazie alle donazioni dei milanesi il solo intendeva sottrarre lesecuzione dei dettagli
reddito del monastero consentiva alla fine del alla produzione corrente delle botteghe, ma, so-
Quattrocento di mantenere 20 confratelli. La prattutto, richiedeva qualche cosa di localmente
fama quasi di santit dei primi canonici di Santa inedito. Gli arbitri, inoltre, non erano semplici
Maria Bianca fece s che entrassero nella con- periti edili, ma competenti di arte e architettura:
gregazione pi di cento giovani, dei quali molti Luigi Niguarda che risulta avere fatto parte
diventarono notabiles patres33. I canonici in- della cerchia di Daniele Birago era un orefice
trapresero innanzitutto la costruzione del mo- e fu anche console e abate della sua corporazio-
nastero34. Grazie ai lasciti, ricostruirono anche la ne40; Giovanni Molteni era invece il magister,
chiesa tuttora esistente, seguendo la tradizione appaltatore e deputato alla fabbrica del Duomo,
costruttiva e architettonica locale solariana35. che aveva presentato con il pittore Antonio da

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fassa resquadrata con li soi baciloni grandi che li
rechiede consente di immaginare una volta a
botte cassettonata45. I baciloni, inoltre, sareb-
bero dovuti andare su tutta la volta tranne che
nella calotta della nicchia (excepto nel mezo
tondo zo el nizo46). gi stato osservato che
laltezza complessiva della cappella, prevista di
26 braccia, corrisponde a quella dei bracci della
tribuna47. Secondo la lettura del documento qui
proposta vi corrisponde anche nellimpianto: si
tratta, infatti, di una cappella a pianta quadrata,
o rettangolare, conclusa da una nicchia semicir-
colare. Per quanto riguarda la definizione archi-
tettonica dellesterno, Battaggio doveva unica-
mente riprodurre una trabeazione gi esistente,
e una problematica aggiunta coeva precisa, a
questo punto, zo de dreto de ms. Antonio da
Mariano48. La cappella, infine, sarebbe stata co-
ronata allesterno da due pinnacoli (toresini)49,
a discrezione di Battaggio, che li avrebbe certa-
mente aggiornati secondo il suo stile.
Il tipo di cappella con abside semicircolare
insolito nellarchitettura quattrocentesca mila-
nese, ma ha un precedente nella cappella Brivio
in SantEustorgio, costruita fra il 1483 e il
148950. La cappella Brivio, autonoma rispetto al-
larchitettura della chiesa su cui si attesta, per
sormontata da una cupola. La cappella Birago
avrebbe invece richiamato i presbiteri con volta
a botte cassettonata introdotti nellarchitettura
milanese da Bramante nel coro prospettico di
Santa Maria presso San Satiro. Battaggio nel
1488 aveva riproposto liberamente il modello
bramantesco, articolandolo in profondit e rei-
terandolo nelle cappelle strombate che si atte-
4. Santa Maria della Passione, veduta Pandino uno dei modelli discussi da Donato stano sullottagono centrale di Santa Maria In-
della tribuna dalla navata centrale Bramante nella sua famosa opinio sui progetti coronata a Lodi51.
(foto Biggi).
per il tiburio41. Il prezzo concordato per compiere la cappel-
Giovanni Battaggio era incaricato di comple- la et alia facere (espressione generica che po-
tare la cappella nella struttura e nella decorazio- trebbe anche semplicemente riferirsi allaltare,
ne. Per il pavimento e per la decorazione delle alla sepoltura e alla finestra per tenere gli orzo-
finestre era fatto riferimento a un desegnio e a li) era di 1050 lire imperiali, delle quali Gio-
un modello. Dal momento che non indicato vanni Battaggio riscuoteva dalle mani di Fioren-
il nome dellautore, si ritiene che il progetto zo Fasoli, sacerdote e uomo di fiducia di Danie-
fosse dello stesso Battaggio42, e questipotesi ri- le Birago52, le prime 200.
sulta confermata dalle opere che egli si impe- Battaggio fu estromesso sia dalla fabbrica di
gnava a compiere. Allinterno Giovanni Battag- Santa Maria Incoronata a Lodi, sia da Santa
gio doveva innanzitutto posare il pavimento (al Maria della Croce a Crema. Non avvenne cos
modo de groppi tondi secondo il disegno), i per Santa Maria della Passione: il suo nome
due scalini di sarizzo per raggiungerne la quota riappare infatti nel 1495, in un atto relativo alla
e un terzo per salire allaltare43. Doveva poi col- gestione del patrimonio di Daniele: lentit del
locare il basamento lungo il perimetro della cap- compenso non registrata, ma il magister
pella e le basi e i capitelli delle paraste gi esi- Iohannes de Batagio risulta essere stato pagato
stenti; adornare nel modo che pare sopra al per la cappella e per unaltra, non specificata,
modello le finestre gi realizzate, aprendovi al occasione, ed indicato come uno dei suoi fa-
di sopra oculi affiancati da putti in gesso44; porre muli e familiares53. Giovanni Battaggio appa-
larchitrave in cotto lavorato, il fregio, con 7 re quindi come un membro della famiglia di Da-
tondi con busti (testoni), e la cornice. Quindi niele Birago, e pu essere utile osservare che a
doveva impostare archi sullasse delle paraste e Milano nel Quattrocento furono chiamati fa-
infine una volta. Lindicazione volta posta in miliari anche gli artisti e gli ingegneri di

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5. Santa Maria della Passione, veduta
interna della tribuna (foto Biggi).

corte54. La cappella, che pu essere stata solo la tare, in terracotta, era monumentale: a tre scom-
cappella maggiore della tribuna oggi esistente, parti con rilievi e sormontato da 4 statue a tutto
fu quindi compiuta. gi ricordata in una di- tondo alte circa 90 cm. Il fatto che la cappella
sposizione testamentaria del 1494: Apollonia fosse conclusa da una nicchia pu fare presup-
de Mondelis chiese infatti di essere sepolta in porre che questa, come avviene nei bracci tra-
ecclesia domine Sancte Marie de Passione ... vi- sversali della tribuna, facesse da sfondo allalta-
delicet in loco coperto iuxta et prope schalina- re. Il capitolato lo nomina per per primo, quasi
tam serizii capelle maioris a manu recta prope dovesse essere sullingresso della cappella.
navelum aque sancte55. A ulteriore prova della Quale fu la collocazione del primo altare mag-
sua conclusione pu essere portato il fatto che giore di Santa Maria della Passione, sul quale
Daniele Birago nel suo testamento del 16 no- Daniele aveva il patronato57? Il capitolato men-
vembre 1495 stabil un legato perch vi fosse ziona anche la predella dellaltare e banche de
mantenuta sempre accesa una lampada, ma non ligname, in cui potrebbero essere riconosciuti
diede disposizioni sulla costruzione56. gli stalli del coro. Secondo una clausola dellatto
Secondo il capitolato del 1489, la sepoltura di donazione del 1485, Daniele ne avrebbe oc-
di Daniele doveva essere interrata al centro della cupato il posto principale58. Come sarebbe stato
cappella e coperta da una lastra marmorea. Lal- e distinto e protetto lo spazio dei canonici da

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quella di Ludovico il Moro e della consorte Bea-
trice, oggi alla Certosa di Pavia, ma originaria-
mente prevista per la cappella maggiore di Santa
Maria delle Grazie, entrambe sormontate dalle
figure dei giacenti63. Il monumento di Ambrogio
Grifi fu spostato e addossato al muro della cap-
pella gi nel 1497 e quello di Daniele Birago fu
poi realizzato per essere collocato a parete. Al di
l dei problemi che avrebbero potuto provocare
dal punto di vista liturgico, si pu ritenere che
siano stati ritenuti inappropriati: la tomba innal-
zata e libera sui lati presupponeva infatti la pre-
senza di venerate spoglie da onorare ed era gene-
ralmente riservata a santi o a regnanti64. La scelta
di adottare questo tipo di monumento al posto
della pi umile sepoltura terragna si pu spiega-
re, oltre che con un intervenuto innalzamento di
dignit nel frattempo Daniele era diventato ar-
civescovo , proprio con il precedente di Ambro-
gio Grifi. Non solo il monastero di San Pietro in
Gessate confinava con quello di Santa Maria della
Passione, ma Ambrogio, come Daniele, oltre che
consigliere ducale, fu anche protonotario65. Il
modello che i due tentarono di introdurre senza
successo a Milano, la tomba di Sisto IV in San
Pietro a Roma66, era di fatto una manifestazione
della loro appartenenza alla curia papale.

La fabbrica
Stando alla cronaca tardoquattrocentesca della
congregazione, la donazione di Daniele Birago
garant un reddito iniziale di appena 40 ducati.
Daniele fu presente nelle vicende del monaste-
ro, ma il suo impegno sotto laspetto economico
si esaur sostanzialmente nella donazione e con
la costruzione della sua cappella67.
6. Santa Maria della Passione, planimetria quello dei laici? Lattuale presbiterio non pre- A differenza di quanto sarebbe accaduto alla
(da L. Patetta, Larchitettura del senta pi il suo assetto tardoquattrocentesco, e met del Cinquecento, la congregazione non ri-
Quattrocento a Milano, Milano 1987,
p. 194). sulla sua iniziale, o forse solo prevista, sistema- sulta direttamente coinvolta nella fabbrica: per il
zione non c nessuna testimonianza (ill. 9)59. nuovo monastero furono stanziati dei sussidi
In un codicillo al testamento del 17 novembre fino al 1510, ma soltanto il primo di essi, del
1495, Daniele impart nuove disposizioni per la 1487, prevedeva una somma di 500 ducati doro,
propria sepoltura: sarebbe stata sempre nella pari a 2250 lire imperiali, ad fabricam mona-
chiesa, al centro della cappella magna, ma sterij68. Non cerano dunque i mezzi per intra-
avrebbe dovuto essere un monumento isolato sui prendere una grande impresa costruttiva. Con-
quattro lati, alto circa due braccia (120 cm ca)60. temporaneamente, il controllo esercitato sul-
Riguardo al monumento, commissionato dagli lamministrazione dei monasteri e lassegnazio-
eredi, i deputati dellOspedale Maggiore, allo ne annuale della carica dei priori impediva che
scultore Andrea Fusina e compiuto nel 1501 (ill. qualcuno di essi ambisse a diventarne il promo-
10)61, opportuno segnalare che contrariamen- tore69. Negli anni immediatamente successivi
te alla volont di Daniele e a quanto ritenuto alla donazione lobiettivo principale dei canoni-
dagli studiosi, che lo hanno addirittura suggesti- ci dovette essere la costruzione dei loro alloggi,
vamente immaginato al centro della tribuna do- come era avvenuto gi per Santa Maria di Caso-
vette essere sempre addossato a una parete: sul retto e in numerosi altri casi ricordati nellanti-
retro, infatti, non mai stato rifinito. Il tipo di se- ca cronaca della congregazione. Contempora-
poltura che Daniele aveva prescelto estrema- neamente essi furono impegnati ad acquisire,
mente significativo. La sua tomba isolata avrebbe con permute e acquisti, ricorrendo a prestiti, i
avuto a Milano come unico precedente quella di terreni confinanti a quello donato dal Birago.
Ambrogio Grifi in San Pietro in Gessate, com- Entro il 1492 il monastero entr in possesso di
missionata nel 148962, e anticipato, a sua volta, tutto lisolato ad eccezione di una striscia di

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tribuna, e si colloca tra la cappella maggiore e il
braccio sinistro della croce, dove con probabilit
sarebbe stata la cappella della Pergola. La dispo-
sizione testamentaria di Maffeo Pirovano costi-
tuisce la prova che della chiesa a quella data e
sul quel lato cera poco o nulla fuori terra oltre
alla cappella di Daniele Birago. La prima lapide
a sinistra nella cappella Pirovano reca la data
1505, e fu dedicata dallo stesso Maffeo ai paren-
ti defunti: la cappella pu quindi essere stata in-
nalzata tra il 1504 e il 1505. Essa conserva, die-
tro alla cantoria, tracce di una decorazione pit-
torica (ill. 11)78, avvicinabile per concezione a
quella della volta della sala capitolare79. La cap-
pella della Pergola non era stata ancora costrui-
ta (minime subsecuta est) nel 151780.
Proprio nel 1504 il procuratore del monaste-
ro, Vitale Bossi, stipul un contratto con Gio-
vanni Antonio de Pecoraria per la fornitura di
materiale dalla sua fornace di Vermezzo81. La
fornitura era piuttosto consistente: 132 migliaia
di laterizi, distinti in 100 migliaia di mattoni
normali82 (semplici lapidorum coctorum, dei
quali 80 erano forti e 20 albasi83), 15 migliaia
7. Santa Maria della Passione, sezione campo verso il canale del Redefossi (cfr. ill. 1)70. di coppi (cuporum), altre 15 di mattoni picco-
della tribuna (da H. Strack, Central - La fabbrica della tribuna che si sta per riper- li e grossi (inter medonzinos et lapides gros-
und Kuppelkirchen der Renaissance
in Italien, Berlin 1882, tav. 29, fig. 4). correre si trascin a lungo, e sembra seguire, tal- sos) e infine 2 di mattoni lunghi ben cotti (me-
volta con esitazione, i legati testamentari per la donum longorum bene coctorum); il prezzo
costruzione delle cappelle private71. Essa si svol- pattuito era di 800 lire imperiali. La consegna fu
se parallelamente al lento ma progressivo affer- effettuata entro il 150784. Purtroppo nellatto
marsi del monastero, grazie alla sua ottima ubi- non specificato a quali edifici del monastero
cazione72 e, secondo la storiografia lateranense, fosse destinata. Forse alla chiesa, dal momento
per il favore dei milanesi e la condotta esempla- che nel 1510 i canonici ordinarono finalmente le
re dei canonici73. otto semicolonne del vano centrale della tribu-
Il pi antico testamento noto in cui si richie- na85. Il capitolato per la loro fornitura fu con-
de la costruzione di una cappella fu dettato da tratto fra il priore, Bartolomeo da Mortara, e i
Agostino Corradi, nipote del canonico Eusebio, maestri Benedetto Nostrani e i suoi soci Am-
al momento di entrare nella congregazione, il brogio da Sancto Florano e Cristoforo Birago.
10 marzo 1495. La cappella, di cui non si hanno I maestri avrebbero dovuto consegnare le pietre
in seguito pi notizie, avrebbe dovuto essere lavorate sarizzo per i fusti, e marmo bastar-
pulchram de lateribus coctis cum gradibus de do per piedistalli, basi e i capitelli nella chie-
lapidibus vivis, o prout fieri contigerit alijs ca- sa entro il giorno di San Michele del 1512. Le
pellis ipsius ecclesie74. Un legato del 17 gennaio opere dovevano essere eseguite secondo lo ar-
1499 attesta invece lesistenza di un modello bitrio et iuditio di Cristoforo Solari detto il
della chiesa comprensivo delle cappelle75. Altre Gobbo, indicato come ingegnero nostro dai
disposizioni degli anni immediatamente succes- canonici, il quale aveva anche fornito le dimen-
sivi consentono di riconoscere corrispondenze sioni dei blocchi indicate nello stesso capitolato.
tra il progetto seguito e quello dellattuale tribu- Il compenso, che comprendeva la lavorazione e
na, con la distinzione di cappelle maggiori, cio il trasporto del materiale, era di 2800 lire impe-
i bracci della croce, e piccole, le nicchie semi- riali: 350 lire (e 7 brente di vino) per ciascuna se-
circolari sui lati obliqui dellottagono centrale: micolonna, provvista di piedistallo.
la cappella del conte Filippo della Pergola, la cui A distanza di ben nove anni prova ulterio-
costruzione fu richiesta nel 1503, doveva infatti re dellincerto procedere della costruzione il
essere la capella mayor in crucea versus stra- capitolato del 1510 fu annullato. Il priore in ca-
tam76 e quella di Maffeo Pirovano, stabilita nel rica, Giovan Pietro da Milano, stipulava un
1504, doveva invece conformarsi alle altre cap- nuovo accordo86. I tagliapietra, che havevano
pelle piccole della chiesa (iuxta modellum alia- tolto a fare le columpne del tiburio de la chiesa
rum capellarum parvarum dicte ecclesie)77. La cum li sui capiteli et basse, avevano riscosso nel
cappella Pirovano ancora esistente: effettiva- 1510 da Bartolomeo da Mortara un acconto di
mente una delle grandi nicchie angolari della 325 lire. Detratto il risarcimento per havere gi

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8. Confronto istituito da Costantino Baroni A tutto ci si devono accostare le problema-
fra le piante della tribuna di Santa Maria tiche indicazioni contenute nel testamento di
della Passione e di Santa Maria della Croce
a Crema (da Larchitettura lombarda Francesco Busti, del 151489. Francesco era fra-
da Bramante al Richini. Questioni di tello del canonico Protasio da Milano, priore del
metodo, Roma 1941).
monastero di Santa Maria della Passione per tre
anni consecutivi a partire dal 1497 e membro
del suo capitolo per diversi anni90, e intendeva
avere un altare nella chiesa. Sebbene del suo al-
tare non ci sia traccia e i canonici nel Settecen-
to ritenessero che il legato non fosse stato accol-
to, le disposizioni di Francesco Busti coinvolgo-
no la storia della costruzione della chiesa. Fran-
cesco infatti prescriveva di essere sepolto in un
luogo onorevole della chiesa de novo incepta,
dove avrebbe dovuto essere laltare. Se al mo-
mento della sua morte i canonici non avessero
ancora costruito la chiesa e quindi non avessero
avuto il luogo in cui costruire laltare in dicta...
ecclesia nova, avrebbero potuto prorogare di
10 anni il momento della sepoltura, depositando
la cassa con il suo corpo e celebrando i servizi
divini in un luogo provvisorio91.
Fu forse deciso in questo momento un am-
pliamento della chiesa? Dopo la costruzione
della cappella maggiore erano gi stati accolti i
legati per almeno 5 cappelle (Corradi, Piatti,
Della Pergola, Pirovano, Calco92). Tra il 1510 e il
1519, oltre allaltare di Francesco Busti, furono
cavato alchuni pezi de serizio per fare dicte co- commissionate altre due cappelle (Legnani e
lupmne, quale hora non sono acceptate, resta- Omate), che non risulta siano mai esistite. Il 5 lu-
vano debitori di 40 scudi che sarebbero stati glio 1518 Lazzaro Legnani lasciava ai canonici
scontati dal compenso per i nuovi lavori. Essi ben 4000 lire imperiali per la costruzione di una
avrebbero dovuto consegnare entro il successivo cappella onorifica93. La stessa ingente somma fu
giorno di San Michele solo sei piedistalli secon- stanziata da Ambrogio Omate di Monza nel te-
do le indicazioni del contratto precedente. Cri- stamento che dett al momento di entrare nella
stoforo Solari ancora nominato, ma in relazio- congregazione94. Essa era destinata in parte alla
ne al contratto del 1510. realizzazione di una cappella sul modello delle
sconosciuto il motivo per cui nel termine altre, e il resto alla fabbrica della chiesa a discre-
stabilito del 1512 non furono consegnate le otto zione dei canonici. Con una transazione del 26
semicolonne. La responsabilit dovette essere marzo 152195, essi si accontentarono per di ri-
dei canonici, dal momento che i tagliapietra non scuotere solo 2500 delle 4000 lire. 900 dovevano
solo non dovettero pagare la penale prevista nel essere pagate a Giovan Angelo da Verpelli da
contratto precedente, ma furono anzi risarciti87. Lodi muratori mediolanensi laterum et ligna-
La circostanza che questi pacti novi siano stati minum, che aveva gi consegnato mattoni e
contratti in presenza di superiori della congre- coppi pro fabrica ecclesie et monasteri predic-
gazione non appartenenti al monastero il prio- ti, e le rimanenti 1600 avrebbero dovuto essere
re di Santa Maria di Casoretto, Gasparo da spese sempre in fabrica et ad beneficium fabri-
Melzo, e un visitatore della congregazione, Se- ce dicte ecclesie sive monasterii.
verino (forse Pirovano) da Milano fa sospetta- Il 27 maggio 1524, infine, dettava testamento
re una svolta significativa nella storia della fab- Giovan Giacomo Legnani, fratello di Lazzaro96.
brica, sottoposta quindi al controllo centrale. Egli chiedeva di essere sepolto a Santa Maria
Perch furono commissionati soli sei piedi- della Passione. La cappella Legnani fu assegnata
stalli? Non sembra possibile ipotizzare che i ta- solo il 4 aprile 155697, a tribuna conclusa, ma lat-
gliapietra avessero gi fornito i primi due, dal to di assegnazione contiene interessanti informa-
momento che essi risultano avere percepito sol- zioni retrospettive98. A Francesco, figlio ed erede
tanto un risarcimento per lestrazione di pietra di Gian Giacomo, fu concessa capellam unam
di serizzo per i fusti delle semicolonne. Per di que nunc est secundam a manu sinistra intrando
pi, i 3 blocchi ordinati del 1519 per ciascun portam seu capellam magnam idest sub tiburio
piedistallo non sono individuabili nei piedistalli ecclesie domine sancte Marie de Passione99. Si
oggi esistenti88. tratta cio del braccio sinistro della tribuna,

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sione di non discostarsi dal modello della chiesa
fatto che implic costi di molto superiori alla
somma che lesecutrice testamentaria di Giovan
Giacomo intendeva spendere per la cappella.

Larchitettura realizzata
La scelta dei canonici di non allontanarsi dal
modello adottato segue, in generale, le direttive
della congregazione. Le stesse Costituzioni
comprendono, infatti, un articolo sulla costru-
zione degli edifici, De modo servando in edifitiis
construendis et nulla re immutanda in patris absen-
tia per vicarium105, che non entra nel merito del-
larchitettura, ma riguarda lattivit edilizia sotto
laspetto economico ed etico-disciplinare. I
priori non potevano iniziare nuovi edifici con le
risorse dei monasteri senza lapprovazione del
rettore generale e dei visitatori e il consenso del
loro capitolo. Potevano destinare alle fabbriche
somme molto limitate, in opere utili di piccola
entit. Dovevano invece curare la manutenzione
degli edifici. Non potevano, infine, distruggere
le opere compiute dai loro predecessori. Nel
corso dei capitoli generali del 1494, del 1498 e
del 1499 quindi nel decennio che vide linizio
della costruzione di Santa Maria della Passione
fu inoltre reiterato per tre volte un decreto che
rafforzava le norme delle Costituzioni, ribaden-
do che, senza licenza del rettore e dei visitatori
e il consenso del loro capitolo, i priori non po-
tevano iniziare a costruire gli edifici dei mona-
steri o alterarli106.
9. Santa Maria della Passione, presbiterio dove, diebus preteritis, era gi stata collocata la Il protrarsi della fabbrica della tribuna e le
(foto Biggi). sepoltura di Giovan Giacomo e di alcuni suoi pa- incertezze sul suo andamento nel secondo de-
renti100. Il braccio sinistro della tribuna fu per cennio del Cinquecento rendono comunque op-
assegnato qualche anno dopo alla famiglia Cico- portuno cercare di stabilire, esaminando ledifi-
gna101 e la cappella Legnani fu quella laterale si- cio esistente, fino a che punto il modello inizia-
nistra a cui si accedeva dal varco ritagliato nella le, attestato nel 1499, possa essere stato effetti-
cappella angolare della tribuna stessa, dove oggi vamente seguito. Allesterno, limponenza note-
lentrata laterale della chiesa102. Nella sua parte vole della mole sembra accompagnarsi a une-
introduttiva latto del 4 aprile del 1556 fornisce strema austerit formale. Limpiego della pietra
inoltre la storia della costruzione della cappella, limitato alle modanature inferiori dellalto ba-
e indirettamente della tribuna, raccontata dai ca- samento e alle colonnine delle finestre a serlia-
nonici: Cumque etiam sit quod attenta qualita- na, ma una decorazione pittorica rivest un
te temporum et guerrarum quod retroactis tem- tempo la costruzione con finte lastre di marmi
poribus vigentium in partibus istis dicta capella policromi (ill. 12-16)107. Ledificio si presenta
non potuit construi, tum etiam attento quod pre- unitario108, ma le finestre serliane inscritte in
dicti R. d. Canonici recusaverunt semper velle rincassi nella muratura, finestre a edicola in
quod fieret aliqua capella nisi103 iuxta modellum cotto, grandi aperture circolari prive di qualsia-
ecclesie104, et in fabricandis capellis iuxta model- si cornice risultano disorganiche nelle dimen-
lum expendebatur maxima suma [sic] pecunia- sioni e rispetto allo sviluppo degli alzati (ill. 17).
rum ultra summam quam declarare intendebat I due ordini di paraste che definiscono architet-
predicta m.ca d. Clara. Nunc autem, quod ut tonicamente i volumi delledificio hanno diversi
esse reperiuntur multe capelle iuxta dictum mo- capitelli doricizzanti un tempo decorati , e
dellum fabricate, predicti R. D. Canonici obtule- una stessa base a toro sormontata da gola, e sono
runt predicto m.co D. Francesco unam ex ipsis riferibili allarchitettura milanese dei primi de-
capellis, modo ipse m.cus d. Franciscus eis solvat cenni del Cinquecento109. La base, la cui origine
id quod conveniens videbitur... si suole ricondurre al primo ordine del Colos-
La lentezza della costruzione attribuita alle seo, sembra apparire per la prima volta a Milano
indubbie difficolt dei tempi, ma anche alla deci- nei chiostri di San Vittore al Corpo, iniziati nel

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te, circostanza che pu presupporre diversa-
mente da quanto disposto nel capitolato del
1510 la loro definitiva realizzazione in cotto. I
capitelli hanno alti collarini suddivisi in due
parti da un anulo; gli archivolti sono stranamen-
te solo dipinti e il settore di muro al di sopra di
essi, considerando insieme la trabeazione, risul-
ta singolarmente alto. I piedritti degli archi sono
semplici settori murari. La cornice di imposta
in realt la trabeazione completa di un ordine di
paraste che scandisce le pareti delle cappelle an-
golari e si trova agli angoli dei vani principali
delle cappelle maggiori, mentre non prosegue
lungo le absidi conclusive, sebbene planimetri-
camente e allesterno queste ultime siano assi-
milabili alle cappelle angolari stesse. Le paraste
hanno tutte un medesimo capitello (doricizzan-
te con 4 anuli, del tutto insolito116). Nelle cap-
pelle angolari sono impostate direttamente sul
piano del pavimento e hanno, perci, un esi-
lissimo fusto mentre nelle cappelle maggiori
sono innalzate su piedistalli, risultando pi pro-
porzionate.
Due dettagli architettonici, sempre inqua-
drabili nel contesto dellarchitettura milanese
del primo Cinquecento, sono significativi. In-
nanzitutto la base in pietra lungo il perimetro
della tribuna, che presenta in successione, sopra
il plinto, una gola diritta, una scozia e un toro
(ill. 19): questa elegante base, di origine antica e
probabilmente riportata in auge a Roma da Bra-
mante, si trova a Milano nei primi del Cinque-
cento nellatrio di Santa Maria presso San
Celso117. Quindi larchitrave della trabeazione
dellordine minore, a tre fasce dal profilo incli-
nato, che presente a Milano sempre nellatrio
10. Andrea Fusina, monumento sepolcrale 1508, e si trova anche nel chiostro dorico di di Santa Maria presso San Celso e nei settori di
di Daniele e Francesco Birago, Santa SantAmbrogio, realizzato per solo nella se- trabeazione sopra le colonne nei chiostri di
Maria della Passione (foto Biggi).
conda met del secolo110. Le serliane non sem- SantAmbrogio.
brano offrire appigli per una pi puntuale data- Gli alzati riflettono il gusto degli anni in cui
zione (ill. 18)111: esse furono probabilmente in- furono costruiti. Le incongruenze rilevate e so-
trodotte a Milano da Bramante per Santa Maria prattutto il fatto che il presbiterio non esista pi
presso San Satiro, ma furono realizzate in edifi- nel suo assetto architettonico tardoquattrocen-
ci dei primi del Cinquecento (ad esempio, San tesco, sia allinterno sia allesterno, fanno so-
Maurizio al Monastero Maggiore112 e crociera spettare interventi, non precisabili, sul progetto
del Santuario di Saronno113). La semplice e clas- iniziale. Tuttavia le caratteristiche essenziali
sica cornice in cotto delle finestre rettangolari dello schema planimetrico della tribuna sono ri-
nelle cappelle semicircolari si ritrova ancora nei conoscibili nelle disposizioni relative alla co-
chiostri di SantAmbrogio. struzione di due cappelle del 1503 e 1504, quan-
Allinterno larchitettura va distinta dalla sua do non c motivo per sospettare, diversamente
decorazione pittorica, frutto di diversi interven- che per il decennio successivo, lintroduzione di
ti successivi al completamento del tiburio (ill. modifiche al modello, attestato nel 1499. En-
5)114. Si pu innanzitutto osservare che gli alzati trando nella tribuna, gli otto arconi uguali sor-
del vano centrale hanno uno sviluppo accentua- retti da profondi piedritti, le grandi nicchie an-
tamente verticale, non riscontrabile nelle chiese golari e le semicolonne su piedistalli richiamano
tardoquattrocentesche che si tende ad associare indubbiamente la chiesa di Santa Maria della
a Santa Maria della Passione115. Croce a Crema di Battaggio. Pi difficile risulta
Al di sopra dei piedistalli e delle basi in pie- invece riferire alla sua architettura la stretta cor-
tra, le membrature del grande ordine di semico- rispondenza del perimetro interno a quello
lonne del vano centrale sono intonacate e dipin- esterno della tribuna. Nelle due chiese di Lodi e

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di Crema gli spazi secondari sono infatti ricava- lei tardoantichi, entrambi localmente diffusi, ed
ti nella massa muraria, e ci fa s che essi non si era stata riproposta a Milano nella sacrestia di
rivelino allesterno, ma siano contenuti in volu- Santa Maria presso Satiro. Tuttavia, nella sacre-
mi formalmente autonomi118. stia di Bramante e nei suoi modelli le cappelle
Cristoforo Solari disegn, nel 1510, le semi- sono fra loro sostanzialmente equivalenti, manca
colonne angolari della tribuna. Si pu constatare levidenziazione dello schema a croce. noto
che numerosi dettagli architettonici si ritrovano che la chiesa a croce greca non era estranea alla
nelle opere in cui documentariamente attestata cultura architettonica lombarda. Filarete, nel
la sua attivit119. Egli lavor a San Vittore al suo trattato dedicato a Francesco Sforza, mostr
Corpo e nel 1505 forn il modello per latrio di di preferire la pianta a croce greca inscritta, che
Santa Maria presso San Celso120. Larchitrave con propose anche per chiese monastiche125. Nel
fasce a profilo inclinato pot fare parte del suo 1465 fu fondato, su committenza sforzesca, un
repertorio linguistico gi dalla fine del Quattro- edificio a croce innestato su di un corpo centra-
cento, come rivela la pala dipinta da Cima da le quadrato: Santa Maria di Guadalupe di Bres-
Conegliano per Giorgio Dragan, un tempo nel sanoro presso Castelleone126. Infine Battaggio,
monastero lateranense di Santa Maria della Ca- nel 1490, disegn leccezionale progetto di
rit a Venezia e oggi alle Gallerie dellAccade- Santa Maria della Croce a Crema.
mia121. Si ritiene infatti che larchitettura rappre- Le fonti antiche sostengono che la denomi-
sentata nella pala abbia proseguito quella della nazione e limpianto del santuario di Santa
cornice in marmo, oggi perduta, appunto di Cri- Maria della Croce a Crema, sorto a seguito di
stofori Solari (ill. 20). Nonostante il diverso tipo eventi miracolosi, erano legati al fatto che il
dei capitelli, lintero settore di trabeazione al di primo miracolo era avvenuto il giorno dellIn-
sopra delle colonne nel dipinto corrisponde, venzione della Croce127. Anche Santa Maria della
anzi, singolarmente, nelle modanature, alla tra- Passione, come Santa Maria della Croce, associa
beazione della tribuna di Santa Maria della Pas- il tema mariano a quello cristologico, una chie-
sione122. Semicolonne doriche con basi attiche e sa a croce, e la sua denominazione si deve a Da-
capitelli con alti collarini sono infine nel chiostro niele Birago, che tra laltro possedette il Rationa-
del monastero lateranense di San Pietro al Po a le divinorum offitiorum di Guglielmo Durando,
Cremona, per cui Cristoforo Solari forn un mo- dove agli edifici ecclesiastici e alle loro parti
dello sempre nel 1505, dove i semplici capitelli sono attribuiti significati simbolici128. Sebbene
delle paraste maggiori del secondo ordine sono latto di donazione del 1485 sembri demandare
simili a quelli delle paraste delle cappelle semi- ai canonici lateranensi la scelta del progetto
circolari dellesterno della tribuna123. della chiesa, possibile ipotizzare che Daniele
Nel capitolato del 1510 Cristoforo Solari Birago vi abbia attivamente partecipato.
definito dai canonici ingenero nostro. Ci po-
trebbe essere riferito non solo alla fabbrica di Daniele Birago e i canonici
Santa Maria della Passione, ma in generale alla a Santa Maria della Passione
congregazione. Cristoforo Solari fu ai suoi Oltre alla devozione, alla volont di contribuire
tempi molto noto. I lateranensi poterono cono- con le opere alla salvezza della propria anima e
scere la sua arte di scultore-architetto gi in oc- al desiderio di perpetuare la propria memoria,
casione della pala di Giorgio Dragan e si avval- un altro movente essenziale della fondazione di
sero di lui per la costruzione del monastero di Santa Maria della Passione dovette essere per
San Pietro al Po. Riguardo alla fabbrica di Santa Daniele Birago lonore e fama di casa129. Il mo-
Maria della Passione si pu invece osservare che, nastero era infatti connesso al suo palazzo130,
sebbene nellatto sia specificato che le semico- che, secondo le sue ultime volont, sarebbe ri-
lonne avrebbero dovuto essere sottoposte allap- masto alla famiglia, tramite i discendenti maschi
provazione di Cristoforo Solari, egli non risulta legittimi del fratello Francesco. Limpresa com-
fra i firmatari del contratto. Uno dei testimoni plessiva assume maggiore spessore se si conside-
era invece Venturino Carminati Brambilla, un ra che il palazzo e il terreno furono acquistati
ingegnere e agrimensore del comune di Milano dallo stesso Daniele: egli risulta risiedervi dal
che compil anche stime di terreni per il mona- 1482131, nello stesso anno in cui ne entr in pos-
stero nel 1510 e nel 1517124. Venturino potrebbe sesso, comprando personalmente da Ludovico il
essere stato il tecnico locale incaricato di segui- Moro lintera propriet, costituita oltre che dal
re lavanzamento dei lavori. sedimen magnum in cui abitava de presenti,
La tribuna, nel suo schema planimetrico, da un altro edificio e dal giardino che due anni
resta, dunque, riferibile allambito della cultura dopo avrebbe donato ai lateranensi132.
architettonica lombarda del tardo Quattrocento. quindi necessario soffermarsi sulla figura di
La differenziazione tra cappelle a pianta rettan- Daniele Birago. Egli fu lunico ecclesiastico tra i
golare e a pianta semicircolare una caratteristi- figli maschi di Antonio (figlio di Maffiolo) e di
ca sia dei battisteri paleocristiani, sia dei mauso- Elisabetta Sovico133. Dopo avere compiuto studi

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11. Santa Maria della Passione, tracce
di decorazione nella cappella Pirovano.

12. Santa Maria della Passione,


tracce di decorazione nel sottotetto.

di diritto civile e canonico entr nella burocrazia di dazi imposti sulle citt di Milano e Pavia146 e
papale un passo importante per intraprendere che egli impieg il suo patrimonio anche in pre-
la carriera ecclesiastica ottenendo la nomina a stiti147, per i quali, almeno in un caso, sembra
protonotario apostolico il 26 giugno 1469134. Dal avere ricevuto dei pegni148.
1471 al 1474 fu referendarius utriusque signa- Da documenti relativi a una sua difficile
turae135, cio uno degli ufficiali, in genere giuri- causa presso la curia romana149 anche possibile
sti, autorizzati dal papa a leggere e a firmare de- ricostruire la rete dei contatti grazie alla quale,
terminate categorie di suppliche, mansione che tra il 1489 e il 1491, Daniele era in grado di rag-
presupponeva e promuoveva clientele136. Nel giungere il referendario apostolico Francesco
1475 nuovamente in territorio lombardo, con Soderini150 e lo stesso papa: oltre al canonico la-
lincarico di collettore della camera apostolica e teranense Matteo Bossi151, egli poteva ricorrere a
nunzio papale nel ducato milanese, ottenuto nel- Jacopo Gherardi, nunzio pontificio a Milano,
lanno precedente137. In seguito risiedette a Mi- che dichiarava il protonotario Birago suo pater
lano, e la sua attivit per quanto si pu rico- et dominus152, e nientemeno che a Lorenzo il
struire dalle filze notarili sembra essersi limita- Magnifico153.
ta allamministrazione dei benefici ecclesiastici La condizione di ecclesiastico non imped a
che riusc progressivamente ad accumulare. Daniele di essere reclutato, nel 1482, nel consi-
Nello stesso 1475, dopo un tentativo fallito di glio segreto ducale, il principale organo politico
diventare commendatario dellabbazia degli e amministrativo milanese, del quale facevano
umiliati di Mirasole, nei pressi di Milano138, otte- parte anche i suoi fratelli Pietro e Francesco.
neva lantica abbazia di Castione Marchesi, nella Nello stesso anno fu inviato a Roma in una mis-
diocesi di Parma139. Nel 1479 subentrava nella sione diplomatica tesa a cercare di distogliere il
commenda del priorato dei Santi Felice e Tran- papa dallalleanza con i Veneziani154. La lettera di
quillino di Baselicaduce presso Fiorenzuola, nomina a consigliere segreto, oltre ad evidenzia-
nella diocesi di Piacenza, a cui per rinunciava in re opportunamente i suoi meriti, in particolare il
favore di un esponente di un ramo collaterale fatto di avere compiuto studi universitari e di es-
della famiglia140 in cambio di una pensione annua sere stato protonotario e fra i pi cari e fidati re-
e del priorato di San Nicola a Piona, nella dio- ferendari del pontefice, non trascurava di sotto-
cesi di Como141. Fu anche rettore della chiesa lineare limportanza della sua famiglia, che oc-
parrocchiale di San Pietro sul Dosso a Milano142 cupava da tempo immemorabile un posto onore-
e, in un momento imprecisato, chiese dispensa volissimo fra le pi nobili della citt155, e il ruolo
apostolica di tutti i benefici per poter entrare in del fratello Pietro nel conferimento della stessa
possesso della prepositura dellinsigne basilica nomina156. Lantiqua fede e i meriti della fami-
milanese di San Lorenzo, da cui nel 1489 perce- glia erano gi stati ricordati da Cicco Simonetta,
piva una pensione143. Non raggiunse mai la vetta nel 1475, promuovendo la persona di Daniele a
della carriera ecclesiastica, il cardinalato, ma il 5 commendatario dellabbazia di Castione Mar-
luglio del 1489 ottenne il titolo di arcivescovo di chesi. Anche Jacopo Gherardi, nel 1489, sottoli-
Mitilene144. ne i suoi obblighi verso i Birago, dai quali aveva
Il cumulo dei benefici pu gi spiegare per- avuto molti benefici.
ch Daniele Birago fu ricordato da Morigi come Lincidenza dei parenti di Daniele nelle vi-
gran ricco145. Dagli atti notarili si viene inoltre cende visconteo-sforzesche si pu valutare a par-
a sapere che alle prebende ecclesiastiche si ag- tire dallorazione scritta da Francesco Filelfo in
giunsero ad un certo momento anche i proventi occasione delle nozze di Pietro Birago con Eli-

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13-15. Santa Maria della Passione, sabetta Princivalle Lampugnani, nella quale lil- trovassero lo Specchio di Croce di Domenico Ca-
tracce di decorazione nel sottotetto. lustre umanista ricorda lattivit svolta a fianco valca, le Meditationes super Passionem Domini Jesu
dei duchi di Milano da parte di Maffiolo, nonno, Christi e un Fletus Virginis in filium suum, testi a
e Andrea Birago, zio paterno dello sposo157. Pie- quel tempo diffusi, ma che rivelano comunque la
tro, dal canto suo, ebbe notevole peso nelle ma- riflessione di Daniele sul tema della Passione167.
novre che portarono alleliminazione di Cicco Daniele Birago fu infine ricordato da Morigi
Simonetta, segretario generale e ministro pleni- come Catolico, e generoso Prelato168: non solo
potenziario di Bona di Savoia, e allascesa di Lu- fond Santa Maria della Passione, ma don ai
dovico il Moro158. Cariche preminenti e impor- benedettini olivetani Santa Maria di Castione
tanti missioni diplomatiche e militari contraddi- Marchesi169. significativo che anche in quel
stinguono anche la figura di Francesco Birago, caso abbia promosso la costruzione di edifici,
con cui il fratello Daniele condivide il monu- ponendo la prima pietra della ricostruzione del
mento sepolcrale in Santa Maria della Passione, monastero solemnibus coeremonijs nel set-
e ai discendenti del quale destin il suo palaz- tembre del 1494170.
zo159. La lealt dei Birago ai successivi signori di I documenti forniscono anche alcuni elemen-
Milano fu cementata con la concessione di nu- ti utili a immaginare la considerazione che Da-
merosi privilegi e linvestitura di feudi di cui ot- niele ebbe di s e del suo status. Secondo i patti
tennero anche i diritti ereditari. Francesco, in della donazione del 1485, egli non solo avrebbe
particolare considerato capostipite dei signori avuto diritto a sedere nel posto principale del
di Mettone e Sizzano, nella Lomellina, dove Da- coro e nel refettorio del monastero di cui era
niele risulta risiedere nel 1475160. fondatore, ma avrebbe dovuto essere accolto in
Paolo Morigi defin Daniele Birago anche tutti i monasteri lateranensi con la cortesia e la
gran dotto161. Senza dubbio, grazie agli studi riverenza riservata al rettore generale della con-
giuridici, egli ebbe una cultura superiore a quel- gregazione. Nelle sue ultime volont, inoltre,
la tradizionale dei chierici162. inoltre significa- coinvolse il clero delle due principali chiese mi-
tivo il fatto che abbia pensato allistruzione dei lanesi nei riti commemorativi e in suo suffragio:
lateranensi di Santa Maria della Passione, do- il secondo e il terzo giorno successivi allanniver-
nando una sessantina di libri in occasione della sario della sua morte si sarebbero infatti dovuti
stessa fondazione163 e disponendo nel testamento recare alla chiesa di Santa Maria della Passione
lo stipendo di un insegnante un dottore in di- rispettivamente gli ordinari, il capitolo e il clero
ritto canonico, un filosofo o un teologo a scel- della cattedrale di Milano e il preposito il capito-
ta dei canonici164. Non si ha per notizia di un lo della chiesa di SantAmbrogio per celebrare
suo ruolo nella cultura del tempo165. Nel suo te- nella forma pi solenne un officio mortuorum
stamento non c accenno a libri e non sembra di cum missa ordinata in cantu, cum ministris ap-
riconoscere uneccezionale statura intellettuale paratis ... pro anima ipsius testatoris.
dietro a quelli che lasci ai canonici166. Pu esse- Nascosto tra le filze notarili inoltre il ri-
re comunque interessante che fra i libri donati si cordo di uniniziativa fallita di Daniele, che, in-

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16. Santa Maria della Passione, basamento sieme alle disposizioni appena considerate, sonalit in grado di sostenere il confronto con il
(foto Biggi). unulteriore attestazione degli altissimi livelli in forte carattere di Daniele Birago. Innanzitutto
17. Santa Maria della Passione, tipi cui si collocava, o a cui poteva sperare di ambi- Eusebio Corradi, fautore della fondazione del
e collocazione delle finestre (foto Biggi). re. Nel 1480, infatti, egli cerc di diventare monastero e ancora al capezzale di Daniele in fin
abate del monastero di SantAmbrogio a Mila- di vita. Predicatore, vir omnigena eruditione
no, offrendo una sostanziosa pensione al suo apprime instructus e versatus in diritto civile
commendatario, larcivescovo di Milano Stefa- e canonico175, sebbene non sia mai stato rettore
no Nardini, e contemporaneamente inviando generale della congregazione, ne fu pi volte vi-
due suoi procuratori a Roma171. Questo mona- sitatore176. I suoi libri giunsero fin dal 1486 nel
stero non solo avrebbe certamente garantito monastero177, dove lo si trova nel 1492, nel 1495
una lautissima prebenda, ma rappresentava il e nel 1500, quando mor178. De Terribili Eusebio
fulcro dellidentit religiosa cittadina, e la sua mediolanensi si intitola il ritratto di Eusebio nella
commenda nonostante i tentativi di ingerenza Cronaca Canonici Ordinis179: egli ricordato in-
ducale rimaneva in quegli anni prerogativa nanzitutto come philosophus et theologus acu-
degli arcivescovi di Milano172. tissimus in relazione alla sua difesa della con-
Questa ancora frammentaria ricostruzione gregazione e in particolare per la sua durissima
della figura di Daniele Birago pu forse rendere presa di posizione contro gli eremitani180, quindi
pi comprensibile la grandiosit della tribuna di per il suo carattere inflessibile e infine perch
Santa Maria della Passione. Lipotesi che il pro- vitam patris Augustini in multis corruptam et
getto rispecchi la sua volont trova un ulteriore trunchatam reddidit veram. Si tratta di una
appiglio nel fatto che il canonico Eusebio Cor- delle due opere note di Eusebio, unedizione cri-
radi ricord a Daniele in punto di morte la sua tica di numerosi trattati di Agostino, compren-
responsabilit nellinizio della costruzione della dente anche una vita del Santo, stampata con il
chiesa, e che il monastero si riteneva in diritto di titolo di Opuscola, e realizzata in collaborazione
non pagare agli eredi una somma di cui era ri- con il noto filologo Taddeo Ugoleto181.
masto debitore purch fosse spesa nella fabbri- Tra i priori che si succedettero nei primi anni
ca173. A qualche anno dalla morte, la semplice al- del monastero si segnala, invece, Costanzo Ap-
lusione ai difficili rapporti con Daniele poteva piani182. Di nobile famiglia milanese, secondo
costituire per i canonici lateranensi un convin- Morigi fu predicatore raro del suo tempo.
cente argomento dissuasivo alla prospettata con- Scrisse lopera Soliloquia virorum, sul libero arbi-
divisione con gli eremitani della chiesa di San trio, dedicata ad Ascanio Sforza. Giovanni Filip-
Pietro in Ciel dOro a Pavia174: la sua presenza po da Novara, oltre allerudizione, sottoline di
dovette essere sicuramente ingombrante a Santa Costanzo leloquio, i buoni costumi, lalta consi-
Maria della Passione. derazione che ebbero per lui i principi e i nobili
Anche la ricerca sui canonici incontrati nelle e il fatto che fu dignissimus procuratore gene-
vicende iniziali del monastero porta per a risul- rale della congregazione presso la curia romana.
tati interessanti, rivelando menti, cultura e per- Egli fu anche il primo preposito di Santa Maria

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18. Santa Maria della Passione, serliana
nel coro (foto Biggi).

19. Santa Maria della Passione, base


(foto Biggi).

della Pace a Roma, nominato direttamente da canonici190. Egli fu visitatore, procuratore gene-
Sisto IV nel 1483, quando il papa concedette ai rale e rettore generale della congregazione per
canonici estromessi dalla chiesa di San Giovanni diversi anni (nel 1482, 1487, 1491 e 1495)191.
in Laterano la nuova chiesa che aveva fatto co- Studi filosofia e teologia ed ebbe una cos alta
struire sul luogo di unimmagine miracolosa183. reputazione da essere definito alter Augusti-
Per quanto riguarda lattivit artistica e ar- nus192. Ricordandone la vita esemplare, Matteo
chitettonica promossa dalla congregazione184, si Bossi descrisse anche il suo atteggiamento nei
pu osservare che i lateranensi non propugnaro- confronti delledificare, che rispecchia e chiari-
no un ideale pauperistico, come attesta imme- sce lo spirito delle norme relative alle fabbriche
diatamente la nota apologia della magnificenza delle Costituzioni, distinguendo il dovere dei
di Cosimo de Medici, In magnificentiae Cosmi canonici ecclesiae Christi ministros rispet-
Medicei Florentini detractores, scritta negli anni to allatteggiamento che di fatto essi ebbero nei
50 del Quattrocento dal canonico Timoteo confronti dellarte e dei mecenati: Dispiaceva-
Maffei185. Nella cronaca quattrocentesca della no a lui le spese dettate dalle ambizioni e pi in-
congregazione gli edifici sono ricordati per circa sane, soprattutto nelle costruzioni (in fabri-
la met delle case considerate: la ristrutturazio- cis). Sosteneva infatti che ai ministri della chie-
ne e lampliamento dei monasteri emerge come sa di Cristo non si addiceva sperperare neppure
il manifesto del successo della riforma, e sono in un soldo che non fosse destinato o alla necessit
genere immediatamente collegati allaumento e allutile e questo veramente il pi onorevole
del numero dei canonici186. I lateranensi furono oppure al culto decoroso e misurato della stes-
in grado di dirigere le commissioni dei privati al- sa chiesa193.
linterno delle loro chiese187. Come si apprende Secondo questi principi improbabile che i
leggendo le sue Familiares Epistulae, Matteo lateranensi abbiano spontaneamente promosso
Bossi da Verona, discepolo di Timoteo Maffei, un progetto della grandiosit della tribuna, con-
pot influire sulle scelte architettoniche della siderati anche i costi che avrebbe implicato. In
congregazione nella seconda met del secolo188. ogni caso i canonici che erano alla guida della
La Badia Fiesolana, quando Matteo ne fu priore, congregazione erano in grado di apprezzarlo, lo
era diventata quasi una seconda sede dellAcca- approvarono e si fecero carico della realizzazio-
demia platonica. Egli fu molto sensibile alla cul- ne. Per quanto riguarda Daniele Birago, diffi-
tura e allarte e nomin e apprezz nelle sue let- cile pensare che a conclusione di un piano per-
tere Andrea Mantegna, Giovanni Bellini, Lo- seguito per anni non abbia pensato allintera
renzo Costa189. chiesa, anche per il fatto che per la conclusione
In una delle lettere di Matteo Bossi la pi della sua cappella era ricorso a Giovanni Bat-
antica e completa biografia di Severino Calco, taggio, il quale non solo proponeva a Milano
presente nelloccasione della fondazione di unarchitettura aggiornata, ma soprattutto
Santa Maria della Passione e che sembra avere era in grado di realizzare monumentali chiese a
talora mediato i rapporti fra Daniele Birago e i pianta centrale.

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Associazioni e suggerimenti sui modelli volta, avrebbero sostenuto archi (da qui, e per
dei committenti tutti gli alzati, come per le dimensioni205, le cor-
Se il progetto di mausoleo di Galeazzo Maria rispondenze cessano). Lo spessore della muratu-
Sforza che consisteva di una chiesa co[n] le ra avrebbe dovuto essere di tre piedi: le cappel-
capelle circa prevedeva un edificio a pianta le, quindi, erano denunciate allesterno.
centrale194, Daniele potrebbe avere trovato a Mi- Limportanza dei padri della Chiesa e tra
lano lo spunto per le sue ambiziose aspirazioni essi quella di Gregorio di Nissa per la cultura
riguardo alla chiesa. Non si sa per quanto il dellumanesimo oggi ampiamente riconosciu-
progetto, oggi noto perch menzionato nel te- ta206, e recenti studi hanno associato aspetti del-
stamento del duca, fosse a quel tempo di domi- larchitettura ecclesiastica alla ripresa degli
nio pubblico, anche nellambito della corte a cui studi patristici207. tuttavia difficile pensare che
la famiglia Birago apparteneva195. un edificio eccentrico, che poteva essere noto
Allinizio del testamento di Daniele ricor- grazie a una poco diffusa descrizione letteraria,
dato che egli multis annis stetit officialis in sia stato preso a modello. Lunico esemplare
Curia Romana, & alibi196. Il modello del suo della lettera esistente ai tempi della fondazione
monumento sepolcrale, al pari di quello di Am- di Santa Maria della Passione risulta essere un
brogio Grifi, era romano. dunque possibile codice greco del XIII secolo, oggi a Firenze,
che larco dei suoi riferimenti abbia superato posseduto in quegli anni da un cultore della lin-
lambito locale. La tribuna, se pensata fin dalli- gua greca, Scipione Forteguerri detto Cartero-
nizio come capocroce, pu essere accostata alla maco (1466-1515)208. Le opere di Gregorio di
tradizione rinascimentale dei cosiddetti cori Nissa non compaiono tra le fonti dei lateranen-
mausoleo197. Il verosimile precedente del mau- si che ho avuto modo di verificare209. Non ne ho,
soleo di Galeazzo Maria, la Rotonda dellAn- in particolare, trovato alcun cenno nel pi anti-
nunziata a Firenze198, chiesa votiva nota alla co elenco dei libri della biblioteca di Santa
corte milanese, dove si conservavano i ritratti in Maria della Passione che ci pervenuto, che ri-
gesso degli Sforza199, potrebbe essere stato cono- sale alla fine del Cinquecento210. Intorno a Santa
sciuto anche da Daniele, che era in contatto con Maria della Passione, tuttavia, gravitano espo-
lambiente fiorentino, se, per essere raccoman- nenti di notevole rilievo della cultura milanese,
dato presso la curia romana, poteva ricorrere a che furono, in particolare, fautori della cultura
Lorenzo il Magnifico. noto che la Rotonda ri- greca. Sul muro esterno della sacrestia infatti
chiamava sepolture... dimperatori200. Lo oggi immurato lepitaffio del famoso insegnan-
meno la circostanza che i serviti, a cui apparte- te ateniese Demetrio Calcondila, dettato dal
neva la chiesa, fossero chiamati fratres de Pas- suo allievo Giangiorgio Trissino211. Demetrio
sione Christi, una singolare coincidenza con la poteva conoscere Scipione Carteromaco212. Se il
denominazione della chiesa voluta da Daniele201. tumulo di Demetrio Calcondila fu inizialmente
Una tribuna centrica si trova anche in Santa al centro della sacrestia213, che era anche la sala
Maria della Pace a Roma202. La chiesa ha subito capitolare, egli potrebbe essere stato una figura
nei secoli consistenti trasformazioni e non si sa di rilievo per il monastero. Nella chiesa si tro-
ancora molto sulla sua forma iniziale, costituita, vano anche le cappelle di Bartolomeo Calco e di
in ogni caso, da un ambiente ottagonale prece- Giovan Tommaso Piatti. Bartolomeo fratello
duto da una navata unica con cappelle203. Danie- del canonico Severino svolse un ruolo impor-
le Birago era stato referendario sotto Sisto IV. tante nelle trattative per chiamare Calcondila da
Santa Maria della Pace era la sede del procura- Firenze a Milano. Qui lateniese fece parte della
tore generale della congregazione, fatto che pu cancelleria ducale; fu a spese di funzionari della
forse aiutare a comprendere perch i canonici cancelleria che venne stampata la sua edizione
abbiano accolto la proposta di una tribuna cen- delle Orazioni di Isocrate del 1493, ed signifi-
tralizzata per la loro chiesa di Milano. cativo che nel libro dei prestiti della biblioteca
Limpianto della tribuna di Santa Maria della di Lorenzo il Magnifico si trovi, nel 1491, la re-
Passione, che rientra nelle ricerche architettoni- gistrazione del prestito proprio a Bartolomeo
che coeve, si pu inoltre riconoscere nella de- Calco del volume delle Orazioni214. Lo stretto
scrizione di un martyrion contenuta in una lette- rapporto fra i due sancito dal fatto che Barto-
ra di un padre della chiesa greca, Gregorio di lomeo fu padrino al battesimo di tre figlie di
Nissa204. La chiesa descritta da Gregorio era a Demetrio215. Giovan Tommaso Piatti, nel suo
croce greca; al centro era un ottagono sul quale testamento, dopo avere disposto la fondazione
si attestavano, introdotti da archi, i vani dei di una scuola pubblica nel suo palazzo in cui la
bracci della croce e, ai loro angoli, delle nicchie prima delle materie insegnate erano le lettere
a pianta semicircolare. Data luguale ampiezza greche , stabil che gli insegnanti, tenuti a svol-
dei bracci e delle nicchie, lottagono era regola- gere la loro professione esclusivamente nella
re e gli archi fra loro identici. Agli angoli del- sede della scuola, avrebbero eccezionalmente
lambiente centrale erano colonne che, a loro potuto fare lezione nel monastero di Santa

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Maria della Passione, su richiesta dei canonici. unottima posizione, sufficientemente isolata ma
Egli fu uno dei testimoni nellatto del 23 aprile vicina al centro e alla cattedrale.
1499 con cui Demetrio Calcondila costitu una La cappella di Daniele Birago, disegnata da
societ per la stampa e la pubblicazione di 800 Giovanni Battaggio, fu effettivamente compiu-
copie del lessico enciclopedico bizantino ta, ed era la cappella maggiore della chiesa. Lo
Suda216. Il cerchio sembra chiudersi, tornando ai schema planimetrico della tribuna, in cui si di-
canonici lateranensi: tra i patti era infatti stabi- stinguono cappelle maggiori e minori, sembra
lito che due volumi fossero regalati a Taddeo da essere seguito gi nei primi anni del Cinque-
Parma, cio Taddeo Ugoleto, in rapporto con cento, quando non c ragione per ipotizzare
Eusebio Corradi. che il modello della chiesa, attestato con certez-
La tribuna di Santa Maria della Passione pu za nel 1499, fosse stato alterato. Associando in-
infine essere accostata a un caso in cui un mona- dizi e testimonianze di diverso ordine possibi-
co architetto progett una chiesa a pianta cen- le ritenere che almeno il nucleo della tribuna
trale. Nel 1498, per la ricostruzione della basili- oggi esistente lottagono con cappelle rettan-
ca di Santa Giustina a Padova, fu adottato il pro- golari e semicircolari che si alternano dietro ad
getto del monaco Gerolamo da Brescia. La rea- archi uguali inquadrati da grandi semicolonne
lizzazione fu presto abbandonata, ma ne restano angolari rifletta tale modello, riferibile allar-
descrizioni seicentesche, da cui si pu constatare chitettura di Battaggio.
che, come la tribuna di Santa Maria della Pas- La tribuna sottostante al tiburio fu costruita
sione (e il martyrion di Gregorio di Nissa) pre- molto lentamente e dovette essere finanziata es-
sentava uno schema a croce greca con un vano senzialmente con i legati per la costruzione
centrale ottagonale e cappelle minori ai suoi an- delle cappelle gentilizie. Gli alzati sono ormai
goli217. I benedettini della congregazione di cinquecenteschi e si allontanano anche nelle
Santa Giustina potrebbero avere conosciuto il proporzioni dal plausibile progetto di Battag-
progetto della tribuna, dal momento che la loro gio. I particolari sembrano rivelare lintervento
sede milanese era proprio il monastero dei Santi di Cristoforo Solari, che disegn le semicolon-
Pietro e Paolo in Gessate, che si visto confina- ne dellottagono centrale nel 1510. Le semico-
re con Santa Maria della Passione. lonne previste dal contratto del 1510 non furo-
no per realizzate, e lattivit di Cristoforo So-
Conclusioni lari a Santa Maria della Passione, oltre a com-
La storia iniziale della tribuna di Santa Maria prendere laggiornamento dellaspetto delledi-
della Passione ancora oscurata da molte incer- ficio, si inserisce in un nodo non ancora distri-
tezze, ma ritengo utile riassumere i punti princi- cabile della storia della costruzione, in cui po-
pali della ricostruzione delle vicende proposta in trebbero essere state introdotte alcune modifi-
questo studio. Santa Maria della Passione sorse che al modello in vigore.
come chiesa monastica. La sua esistenza si deve Nel contesto dellarchitettura ecclesiastica
a Daniele Birago, e non risulta legata alla mani- quattrocentesca limpianto centralizzato della
festazione di eventi miracolosi. lobiettivo tribuna si pu spiegare con la sua funzione di
degli ultimi anni di vita di Daniele, che acquist chiesa funeraria. Lo studio su Daniele Birago e
20. Cima da Conegliano, particolare della il terreno, avvi e revoc la fondazione di un sulla sua potente famiglia ha messo in luce lal-
pala Vergine con Bambino e Santi monastero di canonici secolari di San Giorgio in tissima portata delle sue ambizioni e rende plau-
gi in Santa Maria della Carit a Venezia
(Gallerie dellAccademia, Venezia. Foto Alga, contrasse un nuovo accordo con i canonici sibile ipotizzare che egli abbia addirittura antici-
Bhm). lateranensi, e inizi quindi la chiesa con la co- pato ci che Ludovico il Moro avrebbe fatto con
struzione della sua cappella sepolcrale. La diver- la sua tribuna mausoleo di Santa Maria delle
sit dintenti, del fondatore da una parte, dei ca- Grazie e con il suo monumento funebre isolato
nonici regolari lateranensi dallaltra, emerge fin sui quattro lati. Daniele Birago, per, finanzi e
dallinizio. Per Daniele si trattava di realizzare la fece costruire solo la propria cappella, secondo
propria chiesa funeraria, cio di contribuire con quanto era stato previsto nello stesso atto di fon-
le opere alla salvezza della propria anima e di dazione. I canonici, dunque, furono i veri re-
perpetuare con magnificenza il suo ricordo, affi- sponsabili della costruzione della tribuna, e do-
dandolo ad eccelsiastici dalla fama esemplare, vettero approvare il magnifico progetto propo-
ma contemporaneamente di estrazione aristo- sto da Daniele e dal suo architetto Battaggio.
cratica e di alto livello culturale, e quindi dispo- La tribuna, sebbene restia a svelare il mistero
sti ad accettare le sue scelte. Per i lateranensi, delle sue vicende costruttive e artistiche, pu ri-
che in genere non miravano a creare nuove fon- sultare pi familiare: ha svolto, nella storia, il
dazioni ma a riformare antiche case canonicali o compito di strumento della memoria affidatole
monastiche, al tempo decadute ma importanti dal fondatore e contemporaneamente stata
nella religiosit e nelle societ locali, Santa limpulso e loccasione per rievocare in questo
Maria della Passione rappresentava essenzial- studio alcuni degli uomini che nel passato visse-
mente la possibilit di insediarsi a Milano in ro e agirono intorno ad essa.

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Appendice de br. 6 perchaduno longhe et imprima [sic] pezi 2.
8, grossi onze 25 in faza per caduna, larghi br. 2, 1519, 25 agosto. Nuovi patti e convenzioni tra il
Lavorate per meza colunna et che non li sia fope priore del monastero, Giovan Pietro da Milano, e
1. dentro ma siano ben lavorate, [de sarizo le Colon- il maestro Benedetto Nostrani e soci.
1510, 16 settembre. Patti e convenzioni tra il ne. El sarizio al paragon del sarizo de le colonne (ASMi, Notarile, Gio. Simone Oldeni, 4617; se-
priore del monastero, Vitale Bossi e Benedetto de lo Archiepiscopato] et secondo el paragone de gnalato da Schofield - Shell, voce Cristoforo Solari
Nostrani e soci per le semicolonne della tribuna. le colonne de lo Archiepiscopato, et siano quelle [il Gobbo], cit. p. 24).
(ASMi, Notarile, Simone Oldeni q. Pietro, 4607; sono al portichato
segnalato da R. Schofield - J. Shell, voce Cristofo- In nomine Domini anno a nativitate eiusdem mil-
ro Solari [il Gobbo], in The Dictionary of Art, ed. J. Et che dicto lavoro diano tutto in opera et stiano lesimo quadringentesimo decimonono indictione
Turner, vol. XXIX, London - New York 1996, p. presente ali magistri per refilarli etc. septima die iovis vigessimo quinto mensis augusti.
24. La presente trascrizione una stata collazio- Et notta che sono obligati a dar finiti tutte le 8 basse Hic fiat mentio de infrascriptis pactis factis inter
nata tra la mia e quella di Richard Schofield e di con le primi pezi 8 de colonne a S.t Michel del 1511 Reverendum D. tunc priorem monasterii Passio-
Grazioso Sironi, fornitami gentilmente da Ri- et manchando pagarano 50 scudi a la fabrica nostra nis Mediolani parte una et magistrum Benedic-
chard Schofield). quali serano retenuti sopra el lavoro tum de Nostranis parte altera, traditis per me no-
Et notta che abbiano dare le colonne ben zonte che tarium infrascriptum die XVI mensis septembris
Avvertenza: fra parentesi quadre sono le scritte non le intra cossa alchuna et che siano facte a la anno Mdo decimo proxime preterito.
originariamente apposte sul margine sinistro del squadra coss in la coda come in la faza zio le colo- Hinc est quod V.is D.nus don Io. Petrus de Me-
documento. ne et capiteli et le basse lavorate per meze colonne. diolano prior prefati monasterii moram et resi-
Item che tutte le prede siano grosse larghe et lon- dentiam faciens in dicto monasterio sito extra
In nomine Domini anno a nativitate eiusdem mil- ghe equalmente secondo la mesura predicta debi- portam Orientalem Mediolani, suo nomine pro-
lesimo quingentesimo decimo indictione xiiija die te referendo et stando l datte lo ingenero prio et nomine dictorum canonicorum ac capituli
lune sextodecimo mensis septembris. Venerabilis Et tutte le predicte cosse siano facte et compite de- et conventus prefati monasterii pro quibus pro-
dominus don Bartolomeus de Mortario, prior mo- bite referendo ut supra secondo lo arbitrio et iudi- missit de rato et pro et vice et suprascripti magi-
nasterii Sancte Marie de la Passione siti extra por- tio de M.o Chr.o Ingenero nostro dicto il Gobo. ster Christoforus de Birago fq. d. Iohannis p.o.p.s.
tam Tonsam Mediolani ordinis Sancti Augustini de Carpofori intus Mediolani, magister Benedictus
Observantia congregationis lateranensis, suo no- Easque columnas octo qualitatum predictarum de Nostranis fq. d. Petri p.o.p.s. Marie Passarelle
mine proprio et nomine et vice canonicorum ac ca- cum bassis et capitelis prefati d. prior et canonici Mediolani, magister Ioh.Maria de Lenate fq. d.
pituli et conventus prefati monasterii pro quibus teneantur acceptare ac eisdem Benedicto et con- Iohannis p.o.p.s. Stefani in Brolio foris Mediolani
promissit de rato etc. suo quoque nomine etc. parte sortibus dare etc. pro pretio earum consignatarum et magister Ricardus de Sancto Florano filius d.
una, et Benedictus de Nostranis fq. d. Petri p.o.p.s tamen utsupra libras trecentumquinquaginta im- Ambrosii gerens negotia sua separatim ab eius
Marie Passarelle Mediolani, magister Ambrosius perialium pro singula columna cum bassis et capi- patre ut dixit p.n.p.s. Donini ad Mazam Mediola-
de Sancto Florano fq. magistri Ricardi p.n.p.s. Do- telis et utsupra videlicet ratam partem pretii pro ni et quilibet in solidum ...
nini ad Mazam Mediolani, magister Christoforus qualibet vice tempore consignationis earum, habi- Voluntarie etc.
de Birago fq. d. Iohannis p.c.p.s. Carpofori intus ta ratione ad eas que consignabuntur cum omni- et omnibus modis etc.
Mediolani, Ioh. Maria [dictus (?) Mariolus (cancel- bus expensis. Et ultra predictis prefatus d. prior Fecerunt et faciunt inter sese pacta et convenctio-
lato)] de Lenate fq. d. Iohannis p.o.p.s. Stefani in teneat etiam teneatur etc. dare eidem Benedicto nes bona fide etc. ut infra
Brolio foris Mediolani et quilibet eorum cordas necessarias pro conducendis dictis colum-
Voluntarie etc. ... nis ad dictum monasterium necnon et brentas M.D.xviiii ad xxv Augusti
Fecerunt et faciunt inter sese pacta et conventio- septem vini pro singula columna necnon et ligna- Conventiones et pacti novi facti tra il P. Don
nes bona fide etc. ut infra videlicet men necessarium pro conducendo et exonerando Ioannepetro da Milano Priore del Monasterio de
Primo quod dicti Benedictus et consortes tenean- columnas predictas a fosso civitatis Mediolani S.ta Maria de la Passione, presenti il P. Don Ga-
tur et debeant et promisserunt pigneri etc. vende- prope Monfortem ad dictum monasterium, quod sparo da Melzo Priore de Casoleto et P. Don Se-
re et dare et tradere et consignare eorum expensis tamen lignamen et corde sint et remaneant prefa- verino da Milano visitatore et tra M.ro Benedecto
prefatis dominis priori et canonicis saltem et in to monasterio. Nostrano, Mag.ro Christophoro da Birago,
totum hinc ad festum Sancti Michelis anni MD Item teneatur prefatus d. prior utsupra dare ei- Mag.ro Ioannes Maria da Lenate et Mag.ro Ri-
duodecimi proxime futuri in ecclesiam dicti mo- sdem Benedicto et consortes gambillum unum et cardo da S.to Florano compagni, quali nel anno
nasterii siti ut supra ... arghenum unum per eos socios conducenda ad 1510, ad xvi de septembre, havevano tolto a fare
columnas octo sarizii boni et pulcri et bene labo- locum ubi cavabunt lapides predictos, que tamen le columpne del tiburio de le chiesa cum li suoi
ratas arbitrio et ad laudem infrascripti magistri postmodum remaneant prefato monasterio tallia capiteli et basse, como appare per instrumento ro-
Christofori cum bassis et capitelis marmoris ba- quallia erunt. gato per Messer Ioanne Simon Oldeno notaro
stardi petiarum qualitatum et condictionum infe- Item pacto quod ubi predictus Benedictus et con- etc. ad et anno suprascripti.
rius annotatarum et conventarum inter dictas par- sortes predicti non atenderint in terminis predic- Primo le dicte parte renuntiano a tuti li pacti con-
tes et inferius descriptarum vulgari sermone ut tis debite referendo, quod liceat eidem domino tenti nel suprascripto instrumento, et se remette-
infra videlicet priori ea, seu illam partem eorum, qua restabunt no alli pacti infrascripti, confessando li supra-
perficienda, perfici et fieri facere ab aliis magistris scripti Magistri havere receputo lb. 325 imperia-
1510 - 16 set. Pacti et conventione per le colone pro maiori pretio, si maius pretium ascendat, et lium dal Patre Don Bartholomeo da Mortara tunc
del tuburio. ipse Benedictus et consortes teneantur ... Priore de la Passione nel anno suprascripto 1510
Item pacto quod prefatus d. prior teneatur hinc ad sopra il pretio de le dicte columpne. De quali de-
Et primo che habiano a dar peze 8 de basse longe dies quindecim proxime futuris dare etc. predictis nari il P. Don Ioannepetro Priore presente stato
braza dua e onze X e uno terzo fornito per chadun Benedicto et consortibus libras trecentum impe- contento per li damni hano patito dicti Magistri
pezo, larghe braza dua e onze 5 1/2, grosse onze 7 rialium pro arra et parte solutionis et ... predictum per havere gi cavato alchuni pezi de seritio per
e uno terzo fornito per chadun pezo. [Basse de compensum pro medietate in primo anno et in fare dicte colupmne, quale hora non sono accep-
marmo bastardo] Pezi 16 longhi br. 2 e onze 3 e fine anni et pro alia meditate in fine secundi anni. tate, de remetterli il soprapi de scudi 40 dal sole
meza forniti, larghi br. 1 onze 3 e uno terzo forni- Et sub pena schutorum ducentum ... vechii, et loro sono obbligati ad compensare dicti
to, perchaduno pezo, grossi onze 7. Pezi 8 longi Actum in foresteria prefati monasterii siti utsupra scuti 40 nel opera infrascripta.
br. 1 onze X et dui terzi per chaduno, larghi br. 1 Testes m.r Franciscus de Ferrariis de Gradi fq. d. Secundo li suprascritpi Magistri prometteno et se
onze 4, grossi onze X per chaduno. Item altri pezi Bernardi p.r.p.s. Nazarii in Brolio Mediolani, m.r obligano a dare basse sei de le suprascripte co-
8 longhi br.1 onze 2 e meza fornita denante, larghe Venturinus de Carminalibus de Brambilla fq. d. lumpne secundo la forma contenta nel suprascrip-
br. 1 onze 8, grossi onze 6 e uno quarto fornito. Petri p.o.p.s. Marie Passerelle Mediolani ambo to instromento facto nel anno 1510, videlicet pezi
[Capitelli de marmoro bastardo] Item altri 8 pezi noti et Vincentius de Casate fq. alterius Vincentii sei de basse de marmore bastardo longhe br. 2 et
larghi br. 2 onze 9 terzi 2 denanzi per chaduno, habitans terre Modoetiae terre prope ducatus onze 10 et uno terzo fornite, larghe br. 2 et onze
larghi br. 2 onze 4, grossi onze 7 terzi dui fornito. Mediolani et contrata Insule ... 5 1/2 , ciascaduna grossa onze 7 et terzo fornita,
Item colonne 8 de pezi tri per colona sono pezi 24 peze 12 de marmore bastardo longhe br. 2 onze 3

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1/2 fornite, larghe br. 1 onze 2 e uno terzo forni- hano ad havere scuti quarantesei et il resto videli- mezo scuto per brazo alla mesura del muro, et
te, per caduno pezo grosse onze 7. Promettendo cet scuti 40 al tempo harano finito dicto lavoro, et loro hano a compensare tuti li denari hano avuto
sotto la poena de deci scudi da essere aplicati alla messo in opera. per questo como appare al libro, et quello restar
fabrica de dicta chiesa de dare tute le petre sopra- Sexto il predicto Priore sia tenuto a darli oltra il debitore har ad satisfare al creditore.
scripte consignate suxo il loco de la chiesa da hogi dicto pretio brente sei de vino.
a S.to Michele proximo, et sotto la medesma Septimo ciaschaduno de dicti Magistri se obliga- M.r Christoforus de Birago fq. d. Iohannis p.c.p.s.
poena de incomenzare a lavorarle al dicto termi- no insolidum sotto la dicta poena etc. Carpofori intus
no de S.to Michele, et tutto questo ad sue spexe s Item li soprascripti Magistri deno dare una petra m.r Benedictus de Nostranis fq. d. Petri p.o.p.s.
del condure como lavorare. de seritio biancho longa br. 3 1/2, larga braza 1 et Marie Passarelle, m.r Io. Maria de Lenate fq. d.
Item che tute le petre siano bone grosse, larghe, e onze 4 a metere sopra la porta de la chiesa verso Iohannis p.o.p.s. Stefani in Brolio foris et m.r Ri-
longhe equalmente secundo la mesura predicta la sacristia et il P. Priore gli ha ad pagare dui scuti cardus de S.to Florano fq d. Ambrosii p.n.p.s. Do-
debite referendo, et secundo ha ordinato M.ro pro pretio de dicta petra lavorata, et posta in nini et Venerabilis don Io. Petrus de Mediolano
Christoforo Ingeniero et se contene in dicto in- opera ad loro spexa excepta la spexa dali m.ri da prior suo et nomine capituli ...
strumento al quale se habia relatione non obstan- muro. Die suprascripto prior et m.r Benedictus et Xfo-
te dicta renuntia. rus ut infra
Tertio dicti Magistri prometteno de dare ben lavo- Ad et anno suprascripti il P. Priore suprascripto Filipus de Tripanis fq. Iohannis habitans in cassi-
rate dicte basse per meza columna al iuditio del gli ha numerato scudi quarantasei promessi ut nis Rotoris plebis Bruzani notus, d. Bernardinus
nostro ingeniero et como se contene nel primo in- supra computati scudi cinque ha per nome suo de Lampridius q. dni Iacobi p.h.p.s. Petri inter vi-
stromento al quale in questo se habia relatione. Et dato M. Galeazo de Anono al suprascripto Magi- neam, Gaspar de Afori fq. Ioh. habitans in cassinis
che dicto lavoro diano tuto in opera et stiano pre- stro Benedetto. predictis
senti alli Magistri per refilare etc. a tute sue spexe.
Quarto che sotto la poena de altri scudi deci apli- Ceterum il prefato Patre Priore convenuto cum Renuntiando
candi ut supra siano obligati havere dato finito il soprascripto Mag.ro Benedecto et Mag.ro Chri- Quare ...
dicto lavoro da qui a Carnesale proximo. stoforo quali soli havevano tolto a fare certe cor- Actum in dicto monasterio sito ut supra
Quinto il prefato Patre Priore sia tenuto ad darli nixe de marmore bastardo como appare per una Testes Filipus de Tripanis fq. Iohannis notus et
in tuto per il pretio de dicte basse sei fornite et lista de pacti inclusa nel nostro libro del monaste- Gaspar de Afori fq. Iohannis ambo habitantes in
poste in lavoro a tute sue spexe ut supra scudi cen- rio, che epsi magistri pi oltra non prosequiscano cassinis de Rotoris plebis Bruziani ducatus Me-
toventisei dal sole vechii videlicet scuti vintiuno tale opera, ma da qui a S.to Michele proximo ha- diolani et dominus Bernardinus Lampridius fq. d.
per caduna bassa. Sopra quali epsi magistri hano biano consignato suxo il loco de la nostra chiesa Iacobi p.h.p.s. Petri inter vineam Mediolani
ad computare li suprascripti quaranta scuti, de tuto quello hano lavorato da hora indreto, et il P. omnes idonei.
quale restano debitori ut supra et de presente Priore lhabia ad pagare iuxta conventa videlicet

Questo saggio riprende e sintetizza parte ziani, Un inventario di libri del Quattrocen- zo Alessi, Ph.D. New York, Columbia Uni- Burckhardt [cfr. nota precedente]. Nel
del lavoro della mia tesi di dottorato (La to, in Miscellanea in memoria di Giorgio versity, Ann Arbor 1982, pp. 17-19. sottotetto, nellattacco tra il corpo longi-
tribuna di Santa Maria della Passione a Mi- Cencetti, Torino 1973, pp. 329-338 e da Z. tudinale e la tribuna, ci sono tracce di un
lano, 1485-1555. Architettura e storia, Grosselli, Un legato di libri a S. Maria della 3. F. Repishti, I lavori per la costruzione del assetto superato della tribuna stessa. Si
Tutor prof. H. Burns, Istituto Universita- Passione nel testamento di Daniele Birago tiburio e della cupola di Santa Maria della spera di potere integrare questi elementi,
rio di Architettura di Venezia, 1998). Vor- (1485), in Arte Lombarda, 61, 1982, pp. Passione di Milano (1550): note su Martino per ora di difficile interpretazione, con ul-
rei ringraziare ancora i professori Howard 115-117. dellAcqua ingegnere della fabbrica, in Arte teriori osservazioni e con gli esiti di inda-
Burns, Manuela Morresi e Richard Scho- Lombarda, 112, 1/1995, pp. 99-101; il 14 gini scientifiche sulledificio. Sono infatti
field, che hanno seguito le ricerche e la 2. H. Hoffmann, Die Entwicklung der Ar- marzo del 1554 fu registrata la quietanza in corso di elaborazione progetti a cura
stesura della tesi e di questo scritto; don chitektur Mailands von 1550-1560, in del pagamento dei muratori e il 6 aprile dellarchitetto Anna Maria Navone per
Attilio Cavalli e don Guarino Dozzi, che Wiener Jahrbuch fr Kunstgeschichte, successivo fu stipulato il capitolato per la accedere ai finanziamenti per lo studio e i
mi hanno sempre accolto cordialmente IX, Jahrgang 1934, p. 65; C. Baroni, Ele- decorazione dellinterno della cupola e del restauri delledificio.
presso la chiesa di Santa Maria della Pas- menti stilistici fiorentini negli studi vinciani di tamburo (documenti che intendo rendere
sione; don Pietro Guglielmi, che ha favo- architetture a cupola, in Atti del I congresso noti, per ora nella mia tesi di dottorato). 6. Baroni, Documenti..., cit. [cfr. nota 1].
rito le ricerche presso lArchivio di San nazionale di Storia dellarchitettura (29-31 Scritti successivi su questa parte della tri-
Pietro in Vincoli a Roma, letto la tesi ed ottobre 1936), Firenze 1938, pp. 56-81; 4. Sul completamento della chiesa, v. Scot- buna: G.B. Sannazzaro, Gli inizi: la tribu-
espresso le sue puntuali osservazioni. Un id., Santa Maria della Passione, Milano ti, Da rotonda a basilica longitudinale..., cit. na stellare e la fondazione del monastero, in
debito di gratitudine a Manuela Morresi 1938; A. Venturi, Storia dellarte italiana, [cfr. nota 2]. La tribuna fu gi considerata Santa Maria della Passione..., cit. [cfr. nota
per la sua costante disponibilt. XI, Architettura del Cinquecento, parte I, da Jakob Burckhardt tra le chiese a pianta 2], pp. 26-45; L. Patetta, Larchitettura del
Per le indicazioni darchivio si utilizzano Milano 1938, pp. 696-720; C. Baroni, Do- centrale del Cinquecento (nella quarta se- Quattrocento a Milano, Milano 1987, pp.
le seguenti abbreviazioni: cumenti..., cit. [cfr. nota 1], pp. 55-80; P. zione, sullarchitettura italiana del Rinasci- 193-198.
AOM Archivio dellOspedale Maggiore Mezzanotte, Santa Caterina alla Chiusa e mento, della Geschichte der Baukunst di F.
(Milano) Cristoforo Lombardo, in Palladio, VII, Kugler, Berlin 1867, confluita ne Larte 7. Cfr. A. Chastel, Arte e umanesimo a Fi-
APSMP Archivio Parrocchiale di Santa 1943, pp. 23-27; W. Lotz, Architettura in italiana del Rinascimento. LArchitettura, a renze al tempo di Lorenzo il Magnifico (trad.
Maria della Passione (Milano) Italia. 1500-1600, trad. it. delled. a cura di cura di M. Ghelardi, Venezia 1991, pp. it. delledizione Paris 1959), Torino 1964,
ASMi Archivio di Stato di Milano D. Howard, Yale 1995, Milano 1997, p. 111 e 112, fig. 47, trad. it. di Geschichte der pp. 155-156; id., La grande officina cit. [cfr.
ASPV Archivio di San Pietro in Vincoli 135 (tit. orig. Architecture in Italy. 1500- Renaissance in Italien, Stuttgart 1878) e, nota 5], pp. 81-84; L. Giordano, San Lo-
(Roma) 1600, Harmondsworth 1974); A. Scotti, come tale, spesso citata nella storiografia renzo nella cultura del primo rinascimento, in
ASV Archivio Segreto Vaticano Per un profilo dellarchitettura milanese architettonica di portata sovraregionale e La basilica di San Lorenzo in Milano, a cura
BAV Biblioteca Apostolica Vaticana (1535-1565), in Omaggio a Tiziano. La cul- anche nei testi di carattere non specialisti- di Gian Alberto DellAcqua, Milano 1985,
BB Biblioteca Braidense (Milano) tura artistica milanese nellet di Carlo V, ca- co e divulgativo sullarchitettura rinasci- pp. 128-131; ead., LArchitettura. 1490-
BC Biblioteca Classense (Ravenna) talogo della mostra (Milano, Palazzo mentale (per esempio, da ultimo, B. Jestaz, 1500, in La Basilica di S. Maria della Croce
Reale, 27 aprile - 20 luglio 1977), Milano Il Rinascimento dellarchitettura da Brunelle- a Crema, Cinisello Balsamo 1990, pp. 43-
1. Latto fu rogato il 22 luglio 1485 dal no- 1977, pp. 99-100; ead., Appunti sulla chiesa schi a Palladio, s.l., Universale Electa/Galli- 44. Le analogie fra gli impianti delle chie-
taio Donato Torri, ma non presente tra di S. Maria della Passione: un disegno di Dio- mard Architettura, 1996, p. 70). Cfr., per, se disegnate da Leonardo e la tribuna di
le sue filze ed oggi consultabile solo in nigi Campazzo per la facciata, in Rassegna A. Chastel, La grande officina. Arte italiana Santa Maria della Passione sono state
una copia tardocinquecentesca (ASMi, di Studi e notizie, Civica Raccolta A. Ber- 1460-1500, (Paris 1965) Milano (1966) spesso sottolineate, gi a partire da Baro-
Pergamene del fondo di Religione, 462). tarelli, Milano, vol. VIII, a. VII, 1980, pp. 1988, pp. 83-84. ni [cfr. nota 1]. Sugli studi di chiese a
stato parzialmente trascritto da C. Baroni, 387-388, ead., Da rotonda a basilica longi- pianta centrale di Leonardo, v. J. Guillau-
Documenti per la storia dellarchitettura a tudinale: chiesa e convento dal Cinquecento al 5. Un altro progetto che non avrebbe me, Lenard et larchitecture, in Lenard De
Milano nel Rinascimento e nel Barocco, vol. Settecento, in Santa Maria della Passione e il comportato lalterazione dellarchitettura Vinci inggnieur et architecte, catalogo della
II, Roma 1968, pp. 58-59 e, per quanto ri- Conservatorio Giuseppe Verdi a Milano, Mi- della tribuna nonostante la realizzazione mostra (Montral, 22 mai - 8 novembre
guarda il lascito di libri compreso nella lano 1981, pp. 46-50; N.A. Houghton di tre navate nella pianta della chiesa ar- 1987), Montral 1987, pp. 207-286; Gior-
stessa donazione, da S. Molfese - P. Vene- Brown, The Milanese Architecture of Galeaz- bitrariamente riveduta e riprodotta in dano, LArchitettura..., cit., p. 62, che ipo-

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tizza scambi tra Battaggio e Leonardo, degli Angeli di Milano, dovevano servirsi 20. Come introduzione v. G. Cracco, La 25. Lespansione della congregazione si
sottolineando che Leonardo non era inte- di essa come sede, dal momento che non fondazione dei canonici secolari di S. Giorgio pu seguire nel manoscritto, conservato
ressato a rendere operative le idee svilup- vi avrebbero potuto costruire nulla se non in Alga, in Rivista di storia della Chiesa in ASPV, della Cronaca Antica [cfr.
pate negli schizzi. V. anche M. Tafuri, Le pro uso et devotione dicte societatis et in Italia, XIII, 1, 1959, pp. 70-88; S. infra nota 30] e nella monumentale opera
chiese di Francesco di Giorgio Martini, in fraternitatis et sui consortij e neppure Tramontin, Canonici Secolari di San Gior- dello storico seicentesco della congrega-
Francesco di Giorgio architetto, a cura di F.P. venderla o affittarla. gio in Alga, in Dizionario degli Istituti di zione Gabriele Pennotto, Generalis totius
Fiore e M. Tafuri, Milano 1993, p. 53, n. Perfezione, vol. II, Roma 1975, coll. 154- sacri Ordinis Clericorum Canonicorum Hi-
71. Sugli studi di architettura di Leonardo 13. I visitatori erano definiti soci del 158. storia tripartita..., Romae ex Typographia
in generale, v. R. Schofield, Leonardos Mi- rettore generale e lo affiancavano nella di- Camerae Apostolicae 1624. Generalmen-
lanese Architecture: Career, Sources and rezione della congregazione e nelle visite 21. Laspetto della predicazione rimase te i commendatari si riservavano una con-
Graphic Techniques, in Achademia Leo- periodiche alle canoniche (per le caratte- importante per i lateranensi. La figura di grua pensione. Tra i pontefici che favori-
nardi Vinci, IV, 1991, pp. 111-157. ristiche e la struttura della congregazione Bartolomeo da Roma (v. la voce di Z. Za- rono i lateranensi si ricorda in particolare
v. infra). farana in Dizionario Biografico degli Italiani, il veneziano Eugenio IV (Gabriele Con-
8. Tale opinione risale a un inciso di Gio- vol. VI, Roma 1964, pp. 765-766) im- dulmer, canonico di San Giorgio in Alga),
vanni Paolo Lomazzo, che in realt si rife- 14. ASPV, M 547, Milano, f. 95r. portante anche per i canonici secolari di che, dopo avere introdotto i benedettini
riva genericamente alla chiesa: ... s come San Giorgio in Alga e i monaci benedetti- di Santa Giustina nella basilica di San
espresse, nellultima cena di Cristo, Gau- 15. Lo scioglimento di questa abbrevia- ni di Santa Giustina di Padova, con i quali Paolo fuori le mura, promosse la riforma
denzio [Ferrari] in una tavola ne la chiesa zione, suggeritomi da Manuela Morresi, i canonici lateranensi hanno molti punti di San Giovanni in Laterano chiamando-
de la Passione di Milano; la qual archi- trova conferma dalluso della stessa abbre- in comune dal punto di vista istituzionale, vi i canonici di Santa Maria di Frigionaia.
tettura di Cristoforo Gobbo, dove, con viazione nel medesimo manoscritto. v. C.D. Fonseca, I canonici e la riforma di S. Essi furono pi volte cacciati dai canonici
stupor grande de i pittori, ha rappresenta- Giustina, in Riforma della chiesa, cultura e secolari e definitivamente estromessi nel
to nella faccia di Cristo la meraviglia che 16. ASMi, Notarile, Donato Torri, 773, 2 spiritualit nel Quattrocento veneto, atti del 1471 da Sisto IV, che concesse loro Santa
prende dal udire quel che da un altro gli aprile 1485, di cui per c solo il regesto. convegno per il VI centenario della nasci- Maria della Pace (1482) e il mantenimen-
detto e per se stesso comprende e ta di Ludovico Barbo (1382-1443) (Pado- to del titolo di lateranensi. Sulle dinami-
vede...(Trattato dellarte della pittura, scol- 17. Cfr. nota 1. va, Venezia, Treviso 19-24 settembre che che stanno alla base della diffusione
tura et architettura, Milano 1584, ed. cons. 1982), Cesena 1984 (Italia Benedettina, degli ordini religiosi e sulle relazioni tra
a cura di R.P. Ciardi, Firenze 1973, vol. II, 18. ASMi, Notarile, Donato Torri, 773, 23 VI), pp. 293-307). societ civile e religiosa in questo periodo,
p. 541). maggio 1484. Per Fiorenzo Fasoli cfr. v. G. Zarri, Aspetti dello sviluppo degli Ordi-
infra. Nello stesso atto di fondazione del 22. A Santa Maria di Frigionaia presso ni religiosi in Italia tra Quattro e Cinquecen-
9. Appendice, 1 e 2. monastero tra i diritti dei canonici era Lucca, fondata verso la met del XIII se- to. Studi e problemi, in Strutture ecclesiastiche
compresa la possibilit di risiedere nelle colo, gi centro di una congregazione di in Italia e in Germania prima della riforma,
10. L. Giordano, Nihil supra. La magnifi- celle e negli edifici prossimi alloratorio canonici regolari, ma abbandonata, si re- a cura di P. Prodi e P. Johanek, Bologna
cenza di Ludovico Sforza, in Arte, commit- esistente e di officiare nelloratorio stesso carono, probabilmente nel 1402, Leone 1984, pp. 207-257. Sulle relazioni tra vita
tenza ed economia a Roma e nelle corti del Ri- per i due anni successivi nei quali essi Gherardini da Carate e Taddeo da Bagna- monastica e societ con esempi anche re-
nascimento (1420-1530), Atti del Conve- avrebbero dovuto realizzare monastero e sco, rispettivamente priore e canonico di lativi ai canonici lateranensi, v. G. Penco,
gno Internazionale (Roma 24-27 ottobre chiesa. Nel 1487 i canonici si riunirono in San Pietro in Ciel dOro a Pavia. Essa fu Vita monastica e societ nel Quattrocento ita-
1990), a cura di A. Esch e C.L. Frommel, una sala contigua ecclesie parve (ASMi, il nucleo della nuova congregazione, rico- liano, in Riforma della chiesa..., cit. [cfr. nota
Torino 1995, pp. 281. Notarile, Antonio Zunico, 1865, 21 no- nosciuta da Martino V come istituzione 21], pp. 3-41.
vembre 1487). Pi problematico risulta il nel 1421 (C.D. Fonseca, voce Frigionaia,
11. B. Gorni, Santa Maria della Passione, in fatto che nel 1492 essi concessero in affit- in Dictionnaire dHistoire et de Gographie 26. Larea di diffusione, che corrisponde a
Le chiese di Milano, a cura di M.T. Fiorio, to il luogo ubi erat ecclesia dicti mona- ecclsiastiques, vol. XIX, Paris 1981, coll. quella della predicazione di Bartolomeo
Milano 1985, p. 206; Patetta, Larchitettu- steri, nel quale, per loccasione, doveva- 95-99). Sulla congregazione in generale, da Roma (come osserva Guglielmi, I cano-
ra..., cit. [cfr. nota 6], p. 193. La tradizione no essere ricavati un camino e una finestra v. inoltre N. Widloecher, La Congregazio- nici regolari lateranensi..., cit. [cfr. nota 22]
risale a C. Elli, La chiesa di S. Maria della (ASMi, Notarile, Maffeo Suganappi, 1733 ne dei Canonici Regolari Lateranensi. Periodo p. 84), non tuttavia caratteristica solo del
Passione in Milano. Storia e descrizione, Mi- e 1737, 4 ottobre 1492). Il fatto che il pic- di formazione (1402-1483), Gubbio 1929; movimento di Santa Maria di Frigionaia,
lano 1906, pp. 16-17, 118. colo campanile sia ruotato rispetto allo- P. Guglielmi, I canonici regolari lateranensi. ma anche di quello pi generale dellos-
rientamento della tribuna e casualmente La vita comune nel clero, Vercelli 1992). Per servanza, anche se stata riscontrata la
12. Ricorda il primo miracolo anche incastrato fra gli edifici del monastero e la denominazione di lateranensi, v. infra netta prevalenza dei lombardi tra i cano-
Giambattista Casale nel suo diario, il 25 labside della cappella maggiore, spiega- nota 25. nici che presero possesso di Santa Maria
agosto 1590 (ed. a cura di C. Marcora, in bile solo con la sua preesistenza. di Frigionaia, due dei quali erano legati
Memorie storiche della diocesi di Mila- 23. Sulle Costituzioni, v. Widloecher, La alla corte milanese (cfr. Zarri [cfr. nota
no, XII, 1965, p. 392). Lautorit eccle- 19. Cfr., per esempio, il caso della capel- Congregazione..., cit. [cfr. nota 22], pp. 25], pp. 217-219, n. 34).
siastica era per intervenuta ordinando di la maior di Santa Maria delle Grazie a 141-162. Furono approvate nel capitolo
porre limmagine nei chiostri del conven- Milano, in cui Ludovico il Moro aveva di- generale del 1453 (lunica copia mano- 27. Lespansione dei lateranensi fu costan-
to, in un luogo non pubblicamente acces- sposto la sua sepoltura: ritengono che scritta esistente nota a Widloecher quel- te fino alla met degli anni 80 del Quat-
sibile: ASMi, Fondo di Religione, 300; fosse la cappella absidale M. Rossi, Novit la conservata in ASPV, M 53, che provie- trocento lannessione di Santa Maria
ASDMi, sez. X, Visite Pastorali, vol. XIX, per S. Maria delle Grazie, in Arte Lom- ne dal monastero di San Giovanni in La- della Passione rappresenta proprio la fine
q. 11. La notizia riportata in Gorni, Santa barda, 66, 3, 1983 (atti del congresso in- terano, da cui i canonici furono espulsi nel di questa fase ascendente con un perio-
Maria della Passione cit. [cfr. nota 11], p. ternazionale Bramante a Milano), pp. 1472) e stampate per la prima volta a do di maggiore intensit tra gli anni 50 e
206, che limmagine fu trasferita nel 1520 40-44, e R. Schofield, Bramante and Ama- Lucca nel 1560 per iniziativa del canonico 60; ebbe una ripresa tra la fine degli anni
sopra laltare della quinta cappella a destra deo at Santa Maria delle Grazie in Milan, in Angelino Agostino da Brescia. Il capitolo 90 e il primo decennio del Cinquecento,
deve essere frutto di una svista o di un re- Arte Lombarda cit., pp. 42 e 57 nn. 6-9; generale del 1565, tuttavia ne ordin la ri- per contare infine ancora lunione di
fuso tipografico. Secondo Elli [cfr. nota mentre per il centro della tribuna sono stampa, paucis quibusdam additis et poche case prima del Seicento. Due elen-
11], pp. 16-17, la devozione alla Madonna Carlo Pedretti, in pi contributi poi rias- amotis et iis in aliis precedentibus capitu- chi delle canoniche rispettivamente della
della Passione sarebbe attestata gi alla sunti in Leonardo architetto, Milano (1978) lis pluries obtentis, ci che avvenne a fine del Quattrocento e della fine del Cin-
met del Quattrocento dallesistenza di 1988, pp. 100, 109 e L. Giordano, Leffi- Cremona nel 1565. Le costituzioni dove- quecento sono in Guglielmi, I canonici re-
una confraternita di Santa Maria della mero e la memoria. La sepoltura, in Ludovi- vano essere lette integralmente conventua- golari lateranensi..., cit. [cfr. nota 22], pp.
Passione extra portam Tonsam, a favore cus dux, a cura di L. Giordano, Vigevano liter almeno due volte allanno, e si preve- 97-98, 134-135. Per uno sguardo com-
della quale, il 15 marzo 1456, Gian Ro- 1995, pp. 178-187. Nel caso della tribuna deva la loro lettura ogni settimana dopo plessivo sulla storia della congregazione v.
dolfo Vismara effettu una donazione. della SS.ma Annunziata a Firenze, B.L. quella della Regola, o comunque dopo la la voce di C. Egger, Canonici Regolari della
Latto di donazione (ASMi, Pergamene del Brown (The Patronage and Building History lettura di questultima. congregazione del SS. Salvatore Lateranense,
fondo di Religione, 462), per altro stipulato of the Tribuna of SS. Annunziata in Floren- in Dizionario degli Istituti di Perfezione, vol.
nel mese di giugno, riguarda in realt una ce: a Reappraisal in Light of New Documen- 24. Sulla struttura e sul governo della con- II, Roma 1975, coll. 101-107. Mancano
confraternita di Santa Maria della Passio- tation, in Mitteilungen Des Kunsthistori- gregazione oltre che direttamente alle studi storici moderni per il periodo suc-
ne detta semplicemente civitatis Medio- schen Institutes in Florenz, XXV, 1, Costituzioni v. Widloecher, La Congre- cessivo al XV secolo, un vuoto che ha cer-
lani. La donazione era relativa a una 1981, pp. 59-146) si trovata di fronte al- gazione..., cit. [cfr. nota 22], pp. 150-162 e cato di colmare Guglielmi, nel suo testo
cassina sita in brolio seu zardino nuncu- luso, non univoco, di cappella maggio- Ch. Giroud, Lordre des chanoines Rguliers destinato agli studenti dei canonici rego-
pato zardino sancte Mariae de la Scalla re e cappella grande: in generale per de Saint-Augustin et ses diverses formes de r- lari lateranensi. Alcune vicende della con-
Mediolani nella parrocchia di San Barto- cappella maggiore da intendersi il gime interne. Essai de synthse historico-juri- gregazione fino agli anni 40 del Cinque-
lomeo in Porta Nuova. I confratelli, che coro, e per cappella grande la tribuna; dique, Martigny (Editions du Grand- cento, si possono seguire ripercorrendo
avrebbero dovuto essere retti e governati ma in un documento del 1460 cappella Saint-Bernard) 1961 (che considera anche con Ph. McNair, Peter Martyr in Italy. An
sub regimine regulatione et custodia dei grande sembra indicare la cappella in le modifiche introdotte alla fine del Cin- Anatomy of Apostacy, Oxford 1967, le tappe
francescani osservanti di Santa Maria testa alla Rotonda (ibidem, p. 64). quecento e nel corso del Seicento). della vita del lateranense Pietro Martire

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Vermigli precedenti alla sua apostasia. ch, nonostante la scarsit di mezzi, i ca- Bonanomi (Vimercate) a Osnago (ill. 118 und Kuppelkirchen der Renaissance in Italien,
nonici potessero finire pi facilmente la e 120, pp. 474-475, in L. Grassi, Trasmu- Berlin 1882. Non sembrano purtroppo
28. Reformatio, adottato nella Crona- sede iniziata e risiedervi con minore disa- tazione linguistica dellarchitettura sforzesca: rintracciabili i rilievi della chiesa compiu-
ca Antica [cfr. nota 30] e dai successivi gio (ASMi, Fondo di Religione, 301, in cui splendore e presagio al tempo di Ludovico il ti da M. Allodi e P. Sponchiado per la loro
storici dellordine Ioannes Philippus No- c anche una copia a stampa; ASMi, No- Moro, in Milano nellet di Ludovico il Moro, tesi di laurea (Politecnico di Milano,
variensis, Cronica Canonicis Ordinis, Cre- tarile, Gio. Simone Oldeni, 4604, allin- atti del convegno internazionale (Milano 1982, seguiti dai professori Bruno Adorni
mone per Cesarem de Richardis 1535, e terno dellatto del 4 aprile 1506). Il docu- 28 febbraio-4 marzo 1983), Milano 1983, e Carlo Monti).
Pennotto [cfr. nota 25]. mento, trascritto anche allinterno della vol. II, ill. 118 e 120, pp. 474-475).
lettera del 7 agosto 1498 con cui Ludovi- 48. Item [esso m.ro Giovane sia obligato
29. La Cronaca Antica [cfr. infra nota co il Moro riconfermava gli stessi privile- 44. La lettura di questo punto incerta. a fare] de foravia li va uno architravo alto
30] insiste molto sul disastroso stato fi- gi fu pubblicato da Baroni, Documenti..., La mia interpretazione che le finestre braza 1, con uno friso alto braza 2 con un
nanziario e sulla condizione fatiscente cit. [cfr. nota 1] pp. 63-64). La frase iacta esistenti fossero due e che dovevano esse- cornisone alto braza 1 et de sporto uno
delle case prima della loro annessione. esse fundamenta novi monasterii, et eccle- re soltanto aperti degli oculi sopra di esse. brazo col coppo, como sta la capella fora
Laspetto della venerabilit dei luoghi siae sub titulo Beatissimae Virginis Ma- Richard Schofield segnala gentilmente via [zo de dreto de ms. Antonio da Ma-
invece fondamentale nella Cronica Canoni- riae de Passione stata in genere ritenu- che finestre circolari (a raggiera) affianca- riano] (fra parentesi quadre sono le ag-
ci Ordinis [cfr. nota 28] e ancora pi svi- ta prova del fatto che fossero state gi get- te da figure erano nel tiburio ottagona- giunte coeve). Questa trabeazione si diffe-
luppato in Pennotto [cfr. nota 25]. Volte al tate le fondazioni dellattuale tribuna. le allestito nel 1489 in piazza del Duomo renziava da quella interna nelle dimensio-
recupero di antichi centri di vita religiosa Considerando lintero passo da cui trat- per il matrimonio di Gian Galeazzo Sfor- ni del fregio, alto il doppio rispetto allar-
furono anche la diffusione dei canonici re- ta la frase e le vicende precedenti alla fon- za e Isabella dAragona (v. R. Schofield, A chitrave e alla cornice. Per le preesistenze,
golari di San Giorgio in Alga e quella di dazione, pu per sorgere il dubbio che si Humanist Description of the Architecture for v. nota 18. Labbreviazione di ms. sembra
Santa Giustina. Il fenomeno delle nuove riferisca agli edifici iniziati da Daniele e da the Wedding of Gian Galeazzo Sforza and corrispondere a quella di messer. Nella
fondazioni, pi imponente, riguard inve- lui donati ai canonici. La chiesa in costru- Isabella dAragona (1489), in Papers of the Cronichetta di Lodi, cfr. R. A. Marruc-
ce gli ordini mendicanti (Zarri, Aspetti zione quindi ricordata in una lettera del British School at Rome, LVI, 1988, p. ci, in LIncoronata. Il Tempio di Lodi, a cura
dello sviluppo degli Ordini religiosi..., cit. [cfr. 17 marzo 1488, con cui Giovanni Arcim- 236 e ricostruzione delledificio di Robert di R. Auletta Marrucci, Lodi 1995, p. 65,
nota 25], p. 220-222). boldi, arcivescovo di Milano e protettore Tavernor a p. 222). Giovanni Battaggio chiamato messer
dei lateranensi, rendeva noto di avere ot- e tale appellativo convive con quelli di
30. ASPV, ms. A 2264, denominato Cro- tenuto che Innocenzo VIII impartisse ai 45. Patetta, Larchitettura..., cit. [cfr. nota maestro e inzignero. Su Antonio da
naca Antica (da Widloecher, La Congre- canonici di Santa Maria della Passione la 6], p. 195, ha invece inteso una cupola. La Mariano non ho trovato nulla.
gazione..., cit. [cfr. nota 22]). Si tratta di licenza di celebrare, secondo il rito segui- volta a fascia, intesa come volta a botte,
una copia datata 29 aprile 1576 di un testo to dalla congregazione, la messa del ve- uno dei tipi di volta descritti da Palladio (I 49. Cfr., ad esempio, la cappella Portinari
pi antico che si conclude con lannessio- spro e della sera del sabato santo nella loro Quattro Libri dellArchitettura, Venezia in SantEustorgio a Milano, o la cappella
ne di Santa Maria delle Lacrime presso chiesa di Milano que ... erigitur et edifi- 1570, I. XXIV, p. 54). Il termine fassa si Colleoni a Bergamo.
Trevi, annessa nel 1494, e il ricordo di una catur (APSMP, Manoscritti della fondazio- ritrova nei documenti coevi milanesi per
promessa fatta nel capitolo generale riuni- ne della Basilica e della Collegiata, fasc. 1; ci- Santa Maria presso San Satiro in un passo 50. Cfr. Patetta, Larchitettura..., cit. [cfr.
to nel monastero di San Giovanni in Ver- tato a partire da Elli, La chiesa..., cit. [cfr. di difficile interpretazione, ma comunque nota 6], p. 118. Lesterno della Cappella
dara presso Padova nel 1499. nota 11] p. 17; la pergamena anche ri- associato a una struttura ad arco (Baroni, Brivio, con il corpo principale definito da
prodotta in Santa Maria della Passione..., Documenti..., cit. [cfr. nota 1], p. 119: ... pilastri angolari e labside, scandita da le-
31. Essi intitolarono a SantAgostino cit. [cfr. nota 2], p. 15). fassa seu archus magnus aureatus dicte ec- sene, compresa fra essi, tra laltro simile
anche il monastero di San Benedetto a clesie). Ringrazio Richard Schofield per allesterno dei bracci della tribuna.
Piacenza, in cui entrarono nel 1436 (cfr. 39. ASM, Notarile, Pietro Lepori, 3050, questa segnalazione e per avere discusso
ASPV, M 19, Acta Capitularia, passim e in 17 febbraio 1489, trascritto in Baroni, Do- con me il passo del documento. Se fosse 51. SullIncoronata v. L. Giordano, Gio-
particolare f. 136v), ma riuscirono ad im- cumenti..., cit. [cfr. nota 1]. stata prevista una cupola, considerata la vanni Battaggio e lIncoronata. Per la storia
porre la nuova denominazione solo alla precisione terminologica del capitolato, dellIncoronata: documenti e analisi, estratto
met del Cinquecento, quando lo rico- 40. La trascrizione di Baroni riporta erro- essa sarebbe stata chiaramente indicata. da Le stagioni de lIncoronata, Lodi 1988;
struirono in una diversa collocazione a neamente Anguarila invece che Niguar- Un caso perfettamente coevo (1489) di LIncoronata..., cit. [cfr. nota 48].
causa della realizzazione della cittadella da, non prendendo in considerazione la capitolato relativo alla costruzione di una
(sul nuovo SantAgostino, v. B. Adorni, in correzione coeva apposta sul nome. Lore- cappella sormontata da cupola quello 52. Egli prese gli ordini sacerdotali a 23
Larchitettura farnesiana a Piacenza, 1545- fice figura tra i testimoni al testamento di delloratorio di San Leonardo, addossato anni nel 1484 nelloratorio di Santa Maria
1600, Parma 1982, pp. 371-408). Daniele e fu inoltre beneficato, con la libe- alla chiesa di San Giovanni sul muro. La della Passione [cfr. nota 18], compare in
razione da un fitto livellario, nel codicillo cupola e il tiburio vi sono compresi pi molti atti notarili come amministratore e
32. Sullatteggiamento dei Lateranensi testamentario del giorno successivo (ASMi, volte: ad esempio, el tiburio de dicta ca- procuratore di Daniele, che infine gli la-
verso i propri mecenati v. infra. Notarile, Antonio da Zunico, 1883, 17 no- pella insiema con la lanterna sia pagato de sci per testamento (v. nota 56) 100 lire
vembre 1495). Egli appare per la prima pi del soprascripto pretio..., ferrata de imperiali. Il 9 marzo 1496 Fiorenzo di-
33. Cronaca Antica [cfr. nota 30], p. 5, volta nella matricola degli orefici milanesi, dicto tiburio e capella a paveglione..., spose di essere sepolto, nel caso fosse
ripresa quasi alla lettera dalle fonti succes- con il fratello Giovanni, nel 1475; nel 1484 Tenendo alta la volta del dicto tiburio morto a Milano, in capella magna seu
sive. e nel 1502 uno dei due consoli e nel 1508 braza XXIIII sotto la volta. Con tiburio penes capellam magnam di Santa Maria
abate della corporazione (D. Romagnoli, si indica anche lo stesso vano cupolato, della Passione, cio accanto al suo bene-
34. Ibidem: dormitorio facto et aliis offi- Le matricole degli orefici milanesi, Milano mentre la scarsella detta semplicemente fattore. Mor il 18 marzo (ASMi, Notarile,
cinis necessariis bene edificatis. 1977, pp. 66, 68, 73, 74). capella: La capella del dicto tiburio ... Antonio Zunico, 1884, nel quaternus
voltata in croxera alta braza XII...; li tertius). Canonico della chiesa di San
35. Patetta, Larchitettura..., cit. [cfr. nota 41. In Annali della Fabbrica del Duomo, vol. fondamenti de la dicta capella et tiburio et Fiorenzo a Fiorenzuola e preposito di
6], pp. 70-73. III, Milano 1880, pp. 62-64. LOpinio e sacristia... (v. C. Baroni, Ein Unbekanntes Porlezza, ritenuto il Florentius sacer-
altri documenti su Giovanni Molteni si Werk des Architekten Lazzaro Palazzi in dos autore del trattato Liber musices,
36. ASPV, ms M 19, Acta capitularia, f. trovano anche in Giovanni Antonio Ama- Mailand: Das Oratorio Ss. Leonardo e Libe- scritto su richiesta del cardinale Ascanio
14r. deo. I documenti, a cura di R.V. Schofield - rata, in Mitteilungen des Kunsthistori- Sforza (E. Motta, DellAutore probabile di
J. Shell - G. Sironi, Como 1989, doc. 143 schen Institutes in Florenz, IV-V, 1940, un prezioso codice musicale della Trivulziana,
37. ASPV, ms M 19, Acta Capitularia, f. e ad indicem. pp. 342-350, con trascrizione del docu- in Bollettino storico della Svizzera Italia-
102r. Questo fatto pu essere significati- mento alle pp. 349-350). In documenti na, a. XXI, 1899, pp. 76-77; A. Seay, The
vo, perch generalmente i lateranensi non 42. Patetta, Larchitettura..., cit. [cfr. nota successivi i lacunari sono detti sfondati Liber musices of Florentius de Fasolis, in
ebbero pi di una o due case in ogni citt. 6], p. 195. Non si pu sapere se il model- (cfr., ad esempio, Baroni, Documenti..., cit. Musik und Geschichte: Leo Schrade zum 60.
Anche i monaci di Santa Giustina cerca- lo, a cui si fa riferiento per lesecuzione di [cfr. nota 1], p. 227). Il termine baciloni Geburstag, Kassel 1963, pp. 71-95). In tal
rono di entrare in San Dionigi, nel 1410, dettagli, sia stato un modello tridimensio- potebbe indicare elementi decorativi cir- caso, Daniele Birago si sarebbe circonda-
cfr. V. Cattana, Il monachesimo benedettino nale e dellintera tribuna, come invece colari concavi. to di una piccola corte di artisti: lorefice
nella diocesi di Milano dalla fine del Medioe- propenso a credere Patetta. Niguarda, il musico Firenzo e larchitetto
vo allet dei Borromei, in Ricerche stori- 46. Qui la trascrizione di Baroni, Docu- Battaggio.
che sulla chiesa ambrosiana, 9, 1980 (Ar- 43. Un patto successivo del capitolato menti..., cit. [cfr. nota 1] errata e riporta
chivio Ambrosiano 40), pp. 106-116. sembra implicare che non si trattava solo excepto nel mezo tondo, zo el mezo, 53. ASMi, Notarile, Pietro Lepori, 3053, 2
di porre in opera la pavimentazione, ma di ci che stato inteso come loculo centra- luglio 1495: ... aliis quibuscumque famu-
38. Il primo aprile del 1486 Gian Galeaz- innalzare la sua quota. I groppi tondi le della cupola. lis et familiaribus prefati domini domini
zo Maria Sforza estendeva a Santa Maria potrebbero indicare un motivo a cerchi Danielis, namque etiam Magistro Iohan-
della Passione le immunit e le esenzioni intrecciati, del genere di quello utilizzato 47. Come ha osservato Patetta [cfr. nota ne de Batagio tam ex causa capelle domi-
relative ai beni e alla fabbrica gi concesse nei graffiti nelle volte della cascina Pozzo- 6] ed riscontrabile nella sezione della tri- ne Sancte Marie de Passione Domini
a Santa Maria Bianca di Casoretto, per- bonelli o sulle pareti di una sala di palazzo buna pubblicata in H. Strack, Central - quam alia occasione....

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54. Come avvenne, per esempio, per Vin- codicillo con grafia pi leggibile conser- 239-274. La cappella di Sisto IV, visibile vita Daniele Birago cfr. infra.
cenzo Foppa e Benedetto Ferrini con vata in AOM, Origine e dotazione, Eredit e nella pianta di San Pietro pubblicata da
Francesco Sforza (cfr. Patetta, Larchitettu- legati, Testatori, Daniele Biraghi, cart. 10/2: Martino Ferrabosco, Libro de larchitettura 70. Cfr. nota 67, a cui da aggiungere
ra..., [cfr. nota 6], p. 125, n. 41). item eligit sepulturam suam in ecclesia di S. Pietro nel Vaticano..., Roma 1620, a lultimo acquisto, nel 13 luglio 1492
dicti monasterij sancte Marie della Passio- pianta rettangolare con abside semicirco- (ASMi, Notarile, Maffeo Suganappi,
55. ASMi, Fondo di Religione, 337, rog. Al- ne in medio capele magne, et ordinat se- lare. Laltare nellabside. La tomba al 1737), di un campo, che, secondo atti suc-
berto Sansoni, 19 gennaio 1494. pulturam ibi fieri debere eminentem centro. Gli stalli del coro addossati alle cessivi di investitura, era posto dalla parte
supra terram per brachia duo vel circha ... pareti laterali e a quella dingresso. stato del Redefossi rispetto agli edifici del mo-
56. ... manuteneatur perpetuis tempori- et que sepultura fieri debeat infra sex pi volte ipotizzato che sia stata poi presa nastero. Gran parte del costo era coperto
bus una lampada accensa de oleo olivae in menses post eius obitum. Il cambiamen- a modello nella cappella di Giulio II, nel con laccensione di un prestito (cfr. anche
Capella magna monasterij Sanctae Mariae to di direttive sulla sepoltura stato gi coro della nuova Basilica. ASMi, Notarile, Maffeo Suganappi, 1737,
de la Passione.... Il testamento di Danie- osservato da Patetta, Larchitettura..., cit. 26 luglio 1492).
le Birago citato a partire da Elli, La chie- [cfr. nota 6], p. 196. 67. Il 27 novembre del 1487 Daniele Bi-
sa...,cit. [cfr. nota 11]; una copia a stampa rago si riprendeva il terreno in porta Ver- 71. una prassi che si ritrova anche nella
si conserva in APSMP, Manoscritti della 61. P. Pecchiai, Le due tombe Biraghi fatte cellina gi a loro donato, il cui affittuario costruzione di altre chiese rinascimentali,
fondazione della Basilica e della Collegiata - eseguire a cura dellOspedale Maggiore di si rifiutava di riconoscere i nuovi locatori. per esempio, in San Francesco della Vigna
Varie e nelle filze del notaio si trova anche Milano, in Archivio Storico Lombardo, Egli stesso aveva sporto supplica a Gian a Venezia, dei francescani osservanti (A.
la relativa imbreviatura (ASMi, Notarile, a. XLVII, fasc. III, 1920, pp. 341-346. Il Galeazzo Maria Sforza perch fosse auto- Foscari - M. Tafuri, Larmonia e i conflitti.
Antonio da Zunico, 1883, fasc. XI). monumento Birago composto dalle due rizzata la permuta. In cambio del valore La chiesa di san Francesco della Vigna nella
urne sovrapposte di Francesco (v. infra) e stimato del terreno (3600 lire imperiali), Venezia del 500, Torino 1983, pp. 82-83).
57. In un documento settecentesco basato di Daniele. Come ho mostrato nella tesi dava ai canonici il giardino di nove perti-
sui libri antichi del monastero si legge che di dottorato, si pu sospettare che furono che e mezzo con un edificio confinante 72. Ricordata, ad esempio, nel 1552,
alla morte di Daniele laltare maggiore era iniziate come monumenti singoli. con il monastero (del valore di 2266 lire quando furono trasferiti a Santa Maria
stato da lui principiato e che i canonici, imperiali), che aveva gi concesso loro in della Passione i proventi di met del patri-
rimasti debitori di Daniele di 433 lire e 4 62. Da ultimo, E. Louise Longsworth, affitto; li liberava dal versamento del ca- monio della canonica di San Giorgio in
soldi, simpegnarono con lOspedale The monument to Ambrogio Grifi in San none daffitto dellanno precedente e dal Bernate (ASMi, Fondo di Religione, 315, 10
Maggiore, suo erede, a spendere altre Pietro in Gessate in Milan, in Verrocchio and rimborso di un prestito di 360 lire, spese maggio e 18 luglio 1552).
200 in detta capella grande sia Altar late Quattrocento Italian Sculpture, Firenze in dicto monasterio et in hedifficijs
maggiore (ASMi, Fondo di Religione, 335, 1992, pp. 291-301. La studiosa annuncia- ipsius; e depositava infine 1600 lire di 73. Pennotto, Generalis totius sacri Ordinis
fascicolo 1725. 30 aprile. Originale ridu- va anche la pubblicazione di un suo studio cui 46 donate presso Guidetto Birago, Clericorum Canonicorum..., cit. [cfr. nota
zione delle messe..., ff. 51-53). sul monumento Birago che per non ho suo fratello e amministratore, perch fos- 25], pp. 705-706.
trovato. V. anche A. Frattini, Documenti sero impiegate dagli stessi canonici per
58. Questo patto non stato trascritto da per la committenza nella chiesa di S. Pietro in lacquisto di altri beni. I canonici, invece, 74. ASMi, Pergamene del fondo di Religione,
Baroni [cfr. nota 1]: Item sit et habeatur Gessate, in Arte Lombarda, 66, 2, 1983, si impegnavano a costruire una strada fra 462; reso noto da Baroni, Documenti...,cit.
atque oneretur pro fundatione ipsius mo- pp. 34-36 e 43-44; la scheda di P.L. De la propriet del monastero e quella del Bi- [cfr. nota 1] p. 63. Il testamento dettato
nasterii et pro rectore habeatque primam Vecchi, in I pittori bergamaschi dal XIII al rago la parte dellattuale via Conserva- nel monastero di San Giovanni in Verda-
sedem in cohoro atque in reffectorio. XIX secolo. Il Quattrocento, vol. II, Bergamo torio adiacente allex-monastero e a ri- ra a Padova. Latto, del notaio di Padova
1994, pp. 322-323. Precisazioni sullopera spettare dei limiti di altezza estremamen- Antonio Conchelli, era stipulato in pre-
59. Oggi laltare maggiore seicentesco di Briosco per Ambrogio Grifi in A. Vi- te restrittivi (6 braccia = 1.77 m) per le co- senza di molti artigiani provenienti un po
collocato appena oltrepassato larco din- gan, Il periodo milanese di Benedetto Briosco struzioni pi vicine di 30 braccia (7, 85 m) da tutta lItalia settentrionale (tra essi
gresso al presbiterio. Il coro ligneo che ha e i suoi rapporti con i cognati Francesco e Tom- agli edifici di Daniele (ASMi, Notarile, due pittori: Francesco figlio del fu Anto-
negli schienali degli archi in prospettiva ed maso Cazzaniga: nuove acquisizioni docu- Antonio Zunico, 1864 e 1865). Nel 1489 nello da Imola e Giovanni Battista figlio
stato talvolta riferito, senza decisive ar- mentarie, in Arte Lombarda, 108-109, poterono ingrandire il terreno del mona- di Giovanni Natale di Padova; un murato-
gomentazioni, a disegni di Cristoforo So- 1-2, 1994, pp. 142-143. stero, permutando tre vigne empta ad re, Francesco figlio del fu Bonino, di Ca-
lari o di Cesare Cesariano (da ultima, M.A. hunc effectum de pecuniis propriis ... Da- ravaggio; un operario Antonio, figlio di
Zilocchi, La scultura e larredo, in Santa 63. V. da ultimo Giordano, Leffimero..., nielis de Birago con un orto che confina- Giovanni, da Bellinzona). La parentela tra
Maria della Passione..., cit., [cfr. nota 2], p. cit. [cfr. nota 19]. va con il loro giardino (ASMi, Pergamene Agostino ed Eusebio si ricava da ASPV, M
174), si estende nel presbiterio e nellabsi- del fondo di Religione, 462, atto del 14 di- 19, Acta Capitularia, f. 26v e dal testamen-
de. La cappella maggiore non presenta 64. Per lo studio sui monumenti sepolcra- cembre 1489 rog. Gio. Pietro Ciocchi). to in esame.
unabside come quelle dei bracci trasversa- li indipendentemante dal fatto che non probabile che Daniele utilizz le 1600 lire
li della tribuna, ma una pi ampia conclu- arrivi agli anni della presente ricerca J. depositate nel 1487, che non erano anco- 75. ASMi, Notarile, Antonio Zunico,
sione semicircolare. Il conflitto fra la co- Gardner, The Tomb and the Tiara. Curial ra state impiegate il 26 marzo precedente 1890, 17 gennaio 1499: ... quod heredes
pertura di questultima e il timpano del Tomb Sculpture in Rome and Avignone in the (cfr. ASMi, Notarile, Pietro Lepori, 3050) mei annuatim usque in perpetuum fieri
presbiterio allesterno fa pensare a una so- later Middle Ages, Oxford 1992. Un ampio e di cui non ho trovato in seguito pi no- facerent unum annualem pro anima mea
luzione non inizialmente progettata. Al- repertorio in E. Panofsky, Tomb Sculptu- tizia. Nel 1493 Daniele risultava creditore et defunctorum meorum in ecclesia Sanc-
linterno della cappella maggiore si trova- re. Its Changing Aspects from Ancient Egypt dei canonici per un prestito di 200 ducati te Marie de la Passione ... ubi eligo sepul-
no ulteriori indizi di aggiustamenti e di in- to Bernini, New York s.d. (da un ciclo di (ASPV, ms. M19, Acta Capitularia, f. turam meam, et ubi volo per heredes
terventi successivi sullordine architettoni- conferenze tenute allInstitute of Fine Art 127v). Nel 1495 subaffittava loro per sei meos fieri debere unam capelam secun-
co. Negli angoli dietro agli archi dingres- of New York University nel 1954). De- anni un campo di 28 pertiche che si esten- dum modelum factum de ipsa ecclesia....
so si trovano delle lesene piegate come scrizione dei diversi tipi anche nel capito- deva fra lorto retrostante al monastero e Il testamento fu reso noto da F. Malaguz-
negli altri bracci della tribuna. Il loro lo di P. Aris, Figure giacenti, oranti, anime, la strada del Redefossi (ASMi, Notarile, zi Valeri (La corte di Ludovico il Moro, vol.
fusto, partendo dallalto, non raggiunge il in Luomo e la morte Luomo e la morte del Maffeo Suganappi, 1739, 14 aprile 1495). IV, Milano 1923, p. 127), ma la parte rela-
pavimento, ma si interrompe raccordan- medioevo a oggi (trad. it. di Lhomme devant V. anche AOM, Origine e dotazione, Eredit tiva a Santa Maria della Passione rimasta
dosi al muro (si appoggiava forse qui un la mort, Paris 1977), Milano 1992, pp. e legati, Testatori, Daniele Biraghi, cart. inedita.
divisorio?). Lungo labside, invece di lese- 231-337. Lintralcio del monumento Grifi 10/2, Inventarium certorum instrumen-
ne, si trovano inoltre fasce piatte con rin- allo svolgimento degli offici divini fu evi- torum et certarum scripturarum R.mi d.d. 76. ASMi, Notarile, Gio. Pietro Appiani,
cassi che potrebbero essere riferite alla denziato dallabate di San Pietro in Gessa- archiepiscopi de Birago, redatto il 28 no- 3725, 18 marzo 1503: si tratta di una tran-
campagna dei lavori della met del Cin- te per ottenerne lo spostamento, cfr. Pla- vembre 1495, a seguito della morte di Da- sazione fra il monastero dei lateranensi di
quecento a cui appartiene il tiburio. Non cido Puccinelli, Chronicon insignis abbatiae niele, da Fiorenzo Fasoli da Fiorenzuola e Santa Croce a Mortara e Filippo della
sono stati trovati elementi per datare la SS. Petri et Pauli de Glaxiate Mediolani, Domenico Meloni, che contiene la regi- Pergola. Filippo risulta abitare nella stes-
cripta sotto la cappella maggiore, le cui co- Milano 1615, p. 173. strazione di obbligazioni dei canonici, che sa parrocchia di Santa Maria della Passio-
lonne sono realizzate con materiale di avrebbero dovuto versare 100 ducati ne.
reimpiego. Scuroli furono ricavati sotto le 65. Come non mancava di recitare il suo doro nelle calende di febbraio del 1496.
cappelle maggiori in altre chiese milanesi epitaffio: PII PRAESIDES MISERICORDIAE, Sul debito dei canonici alla morte di Da- 77. ASMi, Fondo di Religione, 337, copia
tra la fine del Cinquecento e linizio del HOC QUICQUID EST AMBROSIO GRIPHO, niele, v. anche nota 57. dellatto del 22 dicembre 1504 del notaio
Seicento (cfr., ad esempio, il caso della PROTHONOTARIO, SENATORI, ARCHIATRO Martino Scaravaggi, pubblicato da Baro-
chiesa di San Fedele in S. della Torre - R. PRO MERITIS PP., riportato da Puccinelli, 68. V. ASPV, M19, Acta capitularia, ff. ni, Documenti..., cit. [cfr. nota 1], p. 65.
Schofield, Pellegrino Tibaldi architetto e il S. cit. [cfr. nota 61], pp. 356-357. 104v, 107v, 117r, 124v, 127v, 146v, 147r,
Fedele di Milano. Invenzione e costruzione di 149v, 150r. BC, ms. 220, Acta capituli gene- 78. La decorazione commentava larchi-
una chiesa esemplare, Como 1994, p. 251). 66. Sempre fondamentale il saggio di ralis..., ff. 2v, 24r, 25r. tettura della cappella, la cui parete come
L.D. Ettlinger, Pollaiolos Tomb of Pope Six- accade anche nelle altre cappelle semicir-
60. ASMi, Notarile, Antonio da Zunico, tus IV, in Journal of the Warburg and 69. Per i priori che si succedettero a Santa colari della tribuna articolata dagli ag-
1883, 17 novembre 1495; una copia del Courtauld Institutes, XVI, 1973, pp. Maria della Passione quando era ancora in getti dei piedritti dellarco di ingresso e da

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lesene che la scandiscono in tre campate. 87. Come si apprende dal nuovo contrat- lis..., f. 9v). I canonici ebbero in seguito di- bant ecclesiam predictam.
Le membrature architettoniche erano de- to del 1519, essi avevano anche iniziato a verse vertenze con gli eredi riguardo alla
limitate da finte modanature in pietra che realizzare, secondo una lista inclusa nel riscossione del legato (ASMi, Fondo di Re- 104. Ecclesie sostituisce fabricari facere.
creavano specchiature centrali apparente- nostro libro del Monastero, delle cornici ligione, 335, 1725. 30 aprile..., pp. 36-
mente arretrate. Le specchiature erano di marmo bastardo, che non avrebbero 38; Fondo di Religione, ASMi, Notarile, Cri- 105. ASPV, M 53, f. 31r e v; il capitolo
caratterizzate da motivi decorativi fito- dovuto proseguire, ma per cui avrebbero stoforo Appiani, 6041, 25 gennaio 1533), inalterato nelle Costituzioni pubblicate
morfici, disposti a candelabra, a monocro- comunque ottenuto un compenso. ma la cappella fu infine realizzata. la nel 1560, p. 59 (parte II, cap. XXV) [cfr.
mo dorato su fondo blu. In un tratto di prima cappella laterale destra della navata, nota 23].
parete adiacente a una lesena erano fasce 88. A questa data, la cappella maggiore e dietro alla nicchia angolare della tribuna,
sempre a monocromo dorato su fondo quelle Pirovano e della Pergola (solo ini- e lancona vi fu trasportata dal monastero 106. ASPV, M 19, Acta Capitularia, ff.
blu, ma con intrecci geometrici. Dalla ziata) potevano determinare tre angoli di Casoretto prima del 1556 (cfr. BC, ms. 135r, 149r, 153r. Il momento delladozio-
campata centrale della cappella Pirovano di fatto, per simmetria, sei dellottagono 224, Acta capitulis generalis..., f. 23). ne del progetto era dunque fondamentale
proviene anche laffresco rovinatissimo centrale della tribuna. Si pens a una so- e sottoposto al controllo centrale. Due
con lAdorazione dei Pastori, ora nel vano luzione diversa per i due restanti verso 93. ASMi, Fondo di Religione, 337, not. esempi di applicazione di queste norme
adiacente la sacrestia, ritenuto forse gi lattuale navata? In ogni caso la soluzione Mario Angelo de Castelfranco, 5 luglio sono costituiti dai decreti emanati duran-
del terzo decennio del Cinquecento da G. poi adottata vede otto soluzioni angolari 1518, testamento reso noto da Baroni, te il capitolo generale del 1504, che impo-
Bora, Due secoli darte a Milano: la pittura uguali. Documenti..., cit. [cfr. nota 1], p. 66. Sulle- sero agli abati di SantAgostino a Piacen-
in Santa Maria della Passione, in Santa sito di questo legato cfr. Baroni, p. 66, che za e di San Pietro al Po a Cremona di
Maria della Passione..., cit. [cfr. nota 2], p. 89. ASMi, Fondo di Religione, 335, 31 di- si basa su ASMi, Fondo di Religione, 335, commissionare, rispettivamente, un mo-
114. La decorazione originale della cap- cembre. Il testamento stato reso noto, in 1725, 30 aprile..., pp. 35-36. Alla fine dellus seu designatio e un modellus
pella e laffresco furono scoperti e descrit- relazione alle disposizioni per lancona, da del Cinquecento si recitava comunque un che dovevano essere approvati dal rettore
ti da Elli [cfr. nota 11], pp. 130-136. Bora, Due secoli darte a Milano..., cit. [cfr. annuale a Lazzaro Legnani (ASPV, ms. M o da due visitatori insieme agli abati e non
nota 79], p. 105. Esso estremamente in- 547, Milano, ff. 36r-39r). potevano in seguito essere modificati (BC,
79. Per la decorazione della sala capitola- teressante per la descrizione molto parti- ms. 220, Acta Capituli Generalis..., f. 9v).
re, per cui i canonici si avvalsero dello- colareggiata dei riti del funerale e delle 94. ASMi, Fondo di Religione, 337, atto re- Nel 1505 fu effettivamente realizzato da
pera di Ambrogio Bergognone, v. Bora, messe (persone, paramenti, oggetti litur- datto nel monastero di Santa Maria in Ca- Cristoforo Solari un modello in legno per
Due secoli darte a Milano..., cit. [cfr. nota gici). stro Montis Belli, rog. da Giovanni Maria il secondo chiostro di San Pietro al Po (v.
78], pp. 83-105; S. Bandera Bistoletti, de Bigati notaio di Bologna; reso noto e tra- A. E. Werdehausen, Il chiostro di San Pie-
Decorazione pittorica rappresentante figure 90. Cfr. ASMi, Notarile, Maffeo Suganap- scritto per la parte relativa alla cappella da tro al Po, in I Campi e la cultura artistica del
sacre collegate iconograficamente allordine pi, 1747, 10 settembre 1506; ASMi, Nota- Baroni, Documenti..., cit. [cfr. nota 1], p. 66. Cinquecento, catalogo della mostra, Milano
lateranense, in Ambrogio Bergognone. Ac- rile, Gio. Simone Oldeni, 4605, 10 mag- 1985, pp. 400-403). Un decreto di carat-
quisizioni, scoperte e restauri, a cura di P.C. gio e 28 giugno 1508; ASMi, Notarile, 95. ASMi, Notarile, Vincenzo Cattaneo q. tere generale emanato nel capitolo del
Marani e J. Shell, Firenze 1989, pp. 123- Gio. Simone Oldeni, 4607, 16 aprile, 16 Baldassarre, 4561; Fondo di Religione, 337, 1525 sembra invece entrare nel merito
127. Ambrogio Bergognone nel mona- maggio, 27 settembre 1510. ratifica della transazione da parte della dellarchitettura, dal momento che in-
stero il 20 aprile 1515, quando firma congregazione dell8 agosto 1521. giungeva di non intraprendere la costru-
come testimone un atto stipulato in sa- 91. Item vollo statuo ordino ac iubeo zione di monasteri o chiese se prima non
cristia nova (ASMi, Notarile, Francesco quod si occurreret sive accideret quod obi- 96. ASMi, Notarile, Pasio Isolani, 6806; fosse stato fatto un modello per aliquem
Sacchetti, f. 8292, pubblicato da J. Shell, rem sive morerer ante tempus quod isti Fondo di Religione, 335; latto fu trascritto, peritum architectum, ed esso non fosse
Bergognone: una nuova biografia, in Am- patres canonici Regolares *** [parola in- relativamente alle disposizioni per la cap- stato approvato da due o tre priori eletti
brogio Bergognone. Acquisizioni, scoperte e comprensibile, forse novam, cfr. la frase pella e per lancona da Baroni, Documen- dai definitori del capitolo generale (BC,
restauri, cit., p. 23 e p. 25, n. 45): ci ha successiva] ecclesiam nondum edificassent ti..., cit. [cfr. nota 1], p. 66. ms. 221, f.15. Questa deliberazione stata
portato gli studiosi a riferire verso questa quod non haberent locum in dicta sua ec- pubblicata da A.E. Werdehausen, Il con-
data la stessa decorazione. Senza entrare clesia nova edificandi altare meum et tunc 97. Baroni, Documenti..., cit. [cfr. nota 1], vento di San Giovanni in Monte a Bologna,
nel merito dellattivit del Bergognone, sit in eorum potestate expectare et prolun- p. 66, basandosi su ASMi, Fondo di Religio- in Artes, 5, 1997, p. 212).
ritengo utile segnalare che il pittore ri- gare tempus per annos decem proximos ne, 335, 1725, 30 aprile..., pp. 31-35.
sulta ancora testimone in un atto di pro- futuros a die obiti mei testatoris et in isto 107. Nel sottotetto, dove le volte delle
cura del monastero il 12 giugno 1520 interim tunc asignetur aliquis locus hono- 98. ASMi, Notarile, Pietro Francesco Pre- cappelle laterali si connettono ai muri
(ASMi, Notarile, Gio. Simone Oldeni, rabilis cum consensu amborum partium menughi, 11738, 4 aprile 1556. delle cappelle e dei bracci della tribuna,
4618). ubi celebrentur omnes solemnitates cum restano frammenti di decorazione che
missa quotidiana... Adveniente deinde co- 99. Il documento contiene una frase cas- consentono di ricostruire con una certa
80. BC, ms. 220, Acta Capituli Generalis..., moditate edificandi perpetuum et stabile sata, in cui si legge capellam unam que completezza come fu laspetto dellester-
f. 60r. altare meum in loco decenti et honorabili est prima. Questa correzione, che si ri- no. Le ampie superfici murarie erano
cum perpetuo et stabili meo sepulcro, tunc trova ripetuta anche in un altro punto del- bianco calce e incorniciate da fasce a finti
81. ASMi, Notarile, Maffeo Suganappi, fiat una camera subtus terra quod respiciat latto, pu essere indice del fatto che era marmi viola con venature bianche. Non
1746, 9 dicembre 1504. Giovanni Anto- medium dicti mei altaris.... stato trascritto il brano di un documento possibile stabilire se queste superfici fos-
nio Pecoraria, che abitava nella parrocchia pi antico forse latto con cui i canonici sero suddivise da fasce orizzontali. Lungo
di Santo Stefano in Brolio allinterno delle 92. ASMi, Notarile, Martino Pagani, 4426, avevano accolto il legato e assegnato la i fusti delle lesene minori era una spec-
mura, compariva anche a nome dei fratel- testamento di Bartolomeo Calco del 15 cappella e quindi attestare uno stadio chiatura, profilata da una banda in finto
li Giacomo Francesco e Giovanni. giugno 1508. Baroni, Documenti..., cit. [cfr. della fabbrica successivo al 1524 in cui marmo verde. Quelli delle lesene maggio-
nota 1], p. 65, pubblic il testamento del lingresso della chiesa avveniva a ridosso ri avevano bordi modanati e al loro inter-
82. Con circa 100 migliaia di mattoni, nel 10 gennaio 1507 (ASMi, Notarile, Martino alle cappelle maggiori della tribuna. no specchiature prodotte sempre da fasce
1573, sempre in Santa Maria della Passio- Pagani, 4425), sostanzialmente coinciden- a marmo verde (sulle lesene adiacenti alle
ne, fu realizzato un muro lungo circa 46 te con il successivo riguardo alla cappella. 100. La precedente identificazione di que- cappelle maggiori) o con edera rampican-
metri, alto 5 e dello spessore di 86 cm In ASMi, Fondo di Religione, 336, men- sta cappella come cappella della Pergola te (sulle lesene in corrispondenza del
(computo riportato in Giordano, Larchi- zionato anche un ultimo testamento del 12 non contrasta con questassegnazione, dal braccio su cui oggi si innesta la navata). I
tettura..., [cfr. nota 7], p. 52). settembre 1508 di cui non ho per trova- momento che a partire dal 1517 i canoni- capitelli delle lesene minori recavano del-
to traccia. Bartolomeo Calco, segretario ci dovettero rimborsare al committente, fini affrontati. Nella corte sul lato destro
83. Si tratta di una distinzione di qualit, di Ludovico il Moro e fratello dei gi de- caduto in disgrazia, la somma gi incassa- della tribuna si ritrova la profilatura viola
in funzione della cottura, che garantisce le funti canonici lateranensi Severino, Bene- ta per la costruzione (BC, ms. 220, Acta che incornicia una grande specchiatura a
caratteristiche della fornitura, cfr. Della detto e Girolamo, chiedeva alla congrega- Capituli Generalis..., f. 60r). marmo rosso striato. La presenza di que-
Torre - Schofield, Pellegrino Tibaldi archi- zione ed esprimeva il suo forte desiderio sta decorazione, diversa per concezione da
tetto..., cit. [cfr. nota 59], pp. 204-205. che, in cambio della cappella gi fatta co- 101. ASMi, Notarile, Gio. Battista Sovico, quella del tiburio, problematica: la tri-
struire nella chiesa di Santa Maria Bianca 10404, 13 marzo 1561. buna sembra avere raggiunto uno stadio
84. ASMi, Notarile, Maffeo Suganappi, di Casoretto, gli fosse concessa unaltra di compiutezza prima della costruzione
1747, 16 marzo 1507, quietanza e sciogli- cappella construendam in Santa Maria 102. Cfr. ASMi, Fondo di Religione, 335, dello stesso tiburio.
mento del contratto del 9 dicembre 1504. della Passione, dove stabiliva di essere se- 1725, 30 aprile..., pp. 31-35. Cfr. anche
polto nellabito della congregazione. Non V. Forcella, Iscrizioni delle chiese e degli altri 108. La presenza dellintonaco, sebbene
85. ASMi, Notarile, Simone Oldeni q. Pie- sembra che egli sapesse quale cappella gli edifici di Milano dal secolo VIII ai giorni no- estremamente consunto, ostacola lindivi-
tro, 4607, 16 settembre 1510. V. Appendi- sarebbe stata assegnata (in capela ... de- stri, vol. I, Milano 1889, p. 216, che tra- duazione di scarti o stacchi nella tessitura
ce, 1. putanda per priorem et ipsos canoni- scrive la lapide di Gerolamo Legnani muraria.
cos...). La sua richiesta era in realt gi (1651) nella cappella.
86. ASMi, Notarile, Gio. Simone Oldeni, stata accolta nel capitolo generale del 109. Cesare Cesariano (fac-simile delled.
4617, 25 agosto 1519. V. Appendice, 2. 1504 (BC, ms. 220, Acta Capituli Genera- 103. Parte cassata dopo nisi: quia vole- 1521 in Vitruvio, De architectura translato

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commentato et affigurato da Cesare Cesaria- bei Bramante, Worms 1990, fig. 20. paraste minori dellesterno della tribuna. re (ASPV, M 547, f. 96r) e, nel 1489, per-
no, a c. di A. Bruschi, A. Carugo, F.P. cepiva la terza parte dei proventi (G.
Fiore, Milano 1981, f. LXXr) considera 117. Per la genealogia di questa base v. Ri- 123. A. E. Werdehausen, Il chiostro di San Negri, La raccolta delle pergamene pontificie
questa base come tuscanica. chard Schofield, in Della Torre - Scho- Pietro al Po cit. [cfr. nota 106]. I capitelli dellOspedale Maggiore di Milano (1133-
field, Pellegrino Tibaldi architetto..., cit. [cfr. di San Pietro al Po presentano per tre 1784), tesi di specialit, Universit degli
110. F. Reggiori, Il monastero olivetano di nota 59], pp. 62, 103 n. 53: la base fu uti- anuli sotto lechino. Studi di Milano, Scuola di perfezioname-
San Vittore al Corpo a Milano, Milano lizzata a Roma dallinizio del Cinquecen- mento per Archivisti e Paleografi, rel.
1954. La base del chiostro dorico di to, nel Belvedere Superiore, in San Celso 124. ASMi, Fondo di Religione, 318, fasci- Giorgio Costamagna, aa. 1983-1984,
SantAmbrogio non si ritrova altrove nel- e nel Tegurio di San Pietro; essa compare colo relativo ai fondi di Vedano e Biasso- num. 105 a p. 140).
lopera di Bramante, cfr. Ch. Denker Nes- nei disegni di basi antiche di Giuliano da no: mesura facta per mi Venturino de
selrath, I chiostri di SantAmbrogio. Il detta- Sangallo (Cod. Sen. XXXV) e nel Cod. Brambilla Ingieniero et Agrimensore del 132. ASMi, Pergamene del fondo di Religio-
glio degli ordini, in Arte Lombarda, 79, 4, Mellon (f. 28r). Cesariano [cfr. n. 109] Comune de Milano ad instantiam de li ne, 462, 17 luglio 1482 (una copia cinque-
1986 (Atti del Congresso Internazionale inoltre la raffigura nellillustrazione del Rev.di D.ni Priore et Canonici de la Pas- centesca in ASMi, Fondo di Religione,
Bramante a Milano), p. 54, ma A.E. portico delle Cariatidi (I libro). sione de Milano..., 26 agosto 1510; 302), dove si trova che gi il primo di-
Werdehausen, Bramante e il convento di S. ASMi, Notarile, Gio. Giacomo Rusca, cembre del 1480 Daniele aveva chiesto
Ambrogio, ivi, p. 38, non esclude che vi 118. Giordano, Giovanni Battaggio e lIn- 6122, stima del 12 giugno 1517 contenu- lautorizzazione ducale ad acquistare pro-
sussista ancora il disegno bramantesco. coronata..., cit. [cfr. nota 50], p. 22, ha in- ta nellatto del 4 aprile 1520. invece priet immobili fino al valore di 5000 lire
vece visto unanalogia tra il trattamento oscura la parte che ebbe nelle vicende del imperiali, sebbene i decreti ducali proi-
111. Le serliane del coro hanno capitelli murario a sezioni resistenti dellIncoro- monastero il magister Francesco Ferra- bissero che i beni di una giurisdizione
pseudocorinzi con volute a S che si riuni- nata di Lodi e quello di Santa Maria della ri de Gradi, figlio del magister Bernar- fossero trasferiti a suddito di unaltra
scono al centro del calato e sono realizza- Passione. Su Giovanni Battaggio in gene- do. Egli si firm fra i testimoni nel testa- (Daniele, come ecclesiastico, non era
te con maggiore accuratezza di quelle dei rale, cfr., da ultimo, L. Giordano, voce mento di Daniele Birago. Si trovava nel soggetto alla giurisdizione secolare).
bracci trasversali della tribuna, che hanno Battaggio [Battagio; da Lodi], Giovanni di monastero nel momento in cui Severino
invece capitelli pseudodorici, forse di Domenico, in The Dictionary of Art, ed. J. Calco, come rettore della congregazione, 133. Numerosi ritratti di Daniele, quasi
reimpiego. Turner, vol. III, London- New York ratificava uninvestitura livellaria del mo- ricalcati fra loro, che sottolineano la fon-
1996, pp. 384-385; ead., Milano e lItalia nastero di Santa Maria di Casoretto dazione di Santa Maria della Passione,
112. La prima pietra della chiesa del nord-occidentale, in Storia dellarchitettura (ASMi, Notarile, Maffeo Suganappi, sono dovuti, gi alla fine del XVI secolo,
1503. Da ultimo, G.B. Sannazzaro, San italiana. Il Quattrocento, a cura di F.P. 1739, 30 marzo 1496) e il suo nome riap- a Paolo Morigi, La nobilt di Milano ...
Maurizio al Monastero Maggiore, Milano Fiore, Milano 1998, pp. 194-195. pare prima di quello di Venturino Bram- Aggiuntovi il supplimento in questa nova im-
1992, p. 13. billa nel contratto del 1510. pressione del Sig. Girolamo Borsieri, Milano
119. Egli intervenne quasi sempre in edi- 1619 (I edizione Milano 1595), p. 176;
113. A. Rovetta, Limpostazione architetto- fici iniziati e proseguiti da altri. Su suo di- 125. Per i benedettini (Antonio Averlino Historia dellantichit di Milano, Venezia
nica del santuario rinascimentale, in Il San- segno si pu ritenere solo il chiostro del detto Filarete, Trattato di architettura, 1592, p. 583, e Santuario Della Citt e
tuario della Beata Vergine dei Miracoli di Sa- monastero di San Pietro al Po, per il testo a cura di A.M. Finoli e Liliana Gras- Diocesi di Milano..., Milano 1603 (s.p.). La
ronno, a cura di M.L. Gatti Perer, Milano quale consegn il modello nel 1505 [cfr. si, introduzione e note di L. Grassi, Mila- figura di Daniele, a differenza di molti
1996, pp. 129-131, il quale propone per nota 105]. Su Cristoforo Solari v. Wer- no 1972, vol. I, pp. 297-298). altri esponenti della sua famiglia, non
esse una datazione tra gli anni 20 e lini- dehausen, Il chiostro di San Pietro al Po cit. compresa nel Dizionario Biografico degli
zio del decennio successivo del Cinque- [cfr. nota 105]; C. Simoncini, Cristoforo 126. Per connessioni fra la chiesa di Bres- Italiani, dove, ignorandone il titolo di
cento. Solari detto il gobbo architetto e scultore della sanoro e Filarete, L. Giordano, Il trattato protonotario, stata in parte confusa con
veneranda fabbrica del Duomo di Milano, in del Filarete e larchitettura lombarda, in Les quella del fratello Francesco, presunto
114. Lintroduzione di monumentali can- Civilt Ambrosiana, a. I, settembre-ot- traits darchitecture de la Renaissance (Actes protonotaro ducale (P. Bertolini, voce
torie la prima fu allogata subito dopo la tobre 1984, pp. 336-344; G. Agosti, La du Colloque tenu Tours du Ier au II juil- Birago, Francesco, in Dizionario Biografico
conclusione del tiburio nelle cappelle fama di Cristoforo Solari, in Prospettiva, let 1981), a cura di J. Guillaume, Paris degli Italiani, vol. X, Roma 1968, p. 583).
diagonali ha anche alterato lo spazio ori- 46, luglio 1986, pp. 57-64; Ch. Frommel, 1988, pp.115-126, in particolare 124-126. Punti di partenza per ricostruire da figu-
ginale della tribuna. Il progetto del Louvre per la Chiesa dei Fo- ra di Daniele sono L. Jadin, voce Birago,
gliani e larchitettura di Cristoforo Solari, in 127. Giordano, LArchitettura..., cit. [cfr. Daniele De, in Dictionnaire dHistoire et de
115. Il rapporto fra laltezza e la luce dei Quaderno di Studi sullArte Lombarda dai nota 7], p. 59. Gographie ecclsiastiques, VIII, Paris 1935,
vani degli archi dellottagono centrale ri- Visconti agli Sforza per gli 80 anni di Gian col. 1522; Molfese, Veneziani, Un inven-
sulta infatti di 1,7/1,8:1ca: nella tribuna di Alberto dellAcqua, Milano 1990, pp. 52- 128. Fa parte dei volumi donati ai cano- tario di libri..., cit. [cfr. nota 1], pp. 325-
Santa Maria delle Grazie lo stesso rappor- 63; Schofield - Shell, voce Cristoforo Sola- nici al momento della fondazione del mo- 326; C. Marcora, Il priorato di Piona,
to di 1:1; a Santa Maria Incoronata a ri (il Gobbo), cit. [cfr. nota 9] tutti con bi- nastero [cfr. nota 1 e infra]. Lecco 1972, pp. 79-91.
Lodi, fondata sul progetto di Battaggio, ma bliografia.
i cui alzati furono realizzati in presenza di 129. Leon Battista Alberti, I libri della fa- 134. Jadin, voce Birago..., cit. [cfr. nota
Giangiacomo Dolcebuono, si ha una leg- 120. Su Santa Maria presso San Celso, da miglia, a cura di R. Romano e A. Tenenti, 133]. Lettere a Daniele e allarcivescovo
gera accentuazione della dimensione verti- ultimo, N. Riegel, Santa Maria presso San Torino 1969, p. 257. di Milano relative al conferimento della
cale, con un rapporto di 1,3:1ca; a Santa Celso in Mailand. Der Kirchenbau und seine nomina sono in ASV, Reg. Vat. 542, ff.
Maria della Croce a Crema invece antici- Innerdekoration 1430-1563, Worms 1998. 130. Per monasteri con chiese funerarie 281v-282v e 282v-283r.
pata la proporzione ad quadratum di Santa legati al palazzo di committenza viscon-
Maria delle Grazie, che fu costruita subito 121. Il disegno delle colonne, sormontate teo-sforzesca, v. L. Giordano, Lautolegit- 135. B. Katterbach, Referendarii utriusque
dopo. I rapporti sono tratti per Santa da settori di trabeazione, non rientra timazione di una dinastia: gli Sforza e la po- Signaturae a Martino V ad Clementem IX
Maria della Passione da Strack, Central - nelle architetture solitamente dipinte da litica dellimmagine, in Artes, 1, 1993, et Praelati Signaturae supplicationum a
und Kuppelkirchen..., [cfr. nota 47], verifica- Cima da Conegliano, autore della pala, pp. 19sgg. Martino V ad Leonem XII, Bibliotheca
to su fotografie frontali (in particolare, ma per il loro carattere bramantesco e Apostolica Vaticana 1931 (Studi e Testi,
Santa Maria della Passione..., cit. [cfr. nota 2] lombardo sono state attribuite a Cristofo- 131. ASMi, Notarile, Donato Torri, 773, 4 55), pp. 50, 59. Secondo Katterbach, Da-
p. 60); per Santa Maria delle Grazie da Pa- ro Solari, la cui pala era, secondo la de- aprile 1482, atto stipulato in domibus niele sarebbe stato protonotario anche
tetta, Larchitettura..., cit. [cfr. nota 6], p. scrizione di Francesco Sansovino (Venetia residentie prefati R.D. Danielis sitis extra sotto Innocenzo VIII, nel solo quinto
164; per lIncoronata di Lodi dalle sezioni citt nobilissima, Venezia 1581, pp. 95-96), portam Tonsam Mediolani ubi dicitur ad anno del suo pontificato, cio nel 1488-
pubblicate nel volume LIncoronata. Il Tem- legata in bellissimo altare con ricche & zardinum ducis Barri porte Horientalis 89. In realt il documento su cui si basa
pio di Lodi cit. [cfr. nota 48]; per Santa nobili colonne. Cfr. P. Humfrey, Cima parochie Sancti Stefani in Brolio foris.... laffermazione di Katterbach (ASV, Reg.
Maria della Croce a Crema sulle sezioni da Conegliano, Cambridge 1983, p. 149. Nel 1475 Daniele risiedeva nel feudo fa- Suppl. 905, f. 105r), una lettera del 2 lu-
della chiesa nel volume La Basilica di S. miliare di Mettone (ASMi, Notarile, Do- glio del 1489 riguardante una lunga lite, e
Maria della Croce a Crema cit. [cfr. nota 7]. 122. anche molto simile al settore di nato Torri, 771, 5 agosto 1475); nello la scritta Da proth. Bir. sul margine,
trabeazione sopra le colonne ioniche del stesso anno e continuativamente dal 1479 che non corrisponde alle sigle dei refe-
116. Cfr. Della Torre - Schofield, Pellegri- chiostro di SantAmbrogio. Tra i dettagli al 1481 nella parrocchia di San Pietro sul rendari nello stesso registro, lo vede
no Tibaldi..., cit. [cfr. nota 59], p. 107, n. dei chiostri di SantAmbrogio e quelli Dosso, in porta Vercellina (cfr. ASMi, come interessato. Egli infatti fu coinvolto
118. Ringrazio Richard Schofield per della tribuna di Santa Maria della Passio- Notarile, Donato Torri, 771, 9 e 20 otto- in una lunghissima causa con i Pallavicini
questa segnalazione. Un caso di capitello ne ci sono numerose corrispondenze: bre 1475, 2 marzo e 6 aprile 1479; 772, sui diritti sullabbazia di Castione Mar-
pseudodorico bipartito, sebbene non pa- membrature delle edicole delle finestre, 30 ottobre 1480, 30 maggio 1481). Egli chesi, per la quale proprio nel 1489 si
ragonabile nei dettagli a quello delle gran- basi con toro e gola superiore, modanatu- era patrono, con i fratelli Francesco e rec anche personalmente a Roma (v.
di semicolonne di Santa Maria della Pas- re dei settori di trabeazione e infine Pietro, della cappella di SantAntonio infra).
sione, nel piano nobile del cortile del anche i capitelli delle paraste maggiori nella chiesa di San Pietro sul Dosso
Palazzo della Cancelleria a Roma, v. Ch. del secondo ordine del chiostro dorico, (ASMi, Notarile, Donato Torri, 771, 10 136. P. Partner, The Popes Men. The Papal
Denker Nesselrath, Die Sulenordnungen che hanno gli stessi profili di quelli delle gennaio 1480) di cui, nel 1484, era retto- Civil Service in the Renaissance, Oxford

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1990, p. 23. oltre 18000 lire imperiali. vescovo di Volterra [cio ancora a Fran- agosto 1475.
cesco Soderini], per monsignore da Bira-
137. ASMi, Notarile, Donato Torri, 771, 9 147. Sia a esponenti di altri rami della fa- go (M. Del Piazzo (a cura di), Protocolli 161. Historia dellantichit..., cit. [cfr. nota
ottobre 1475. miglia, come Gerardo figlio di Guidone del carteggio di Lorenzo il Magnifico per gli 133].
Birago (ASMi, Notarile, Paolo Barenghi, anni 1473-74, 1477-1492, Firenze 1956,
138. ASMi, Sforzesco, 922, 13 febbraio 3587), sia a persone sicuramente non le- pp. 392, 469). 162. I prelati che avevano unistruzione
1474. Il documento, con data diversa, gate da vincoli familiari (Ivi, 15 novembre universitaria erano una minoranza, e gli
stato indicato da F. Leverotti, Diplomazia 1491, 31 gennaio 1492, 19 novembre 154. Jacobi volaterrani diarium romanum studi di diritto garantivano unottima for-
e governo dello stato. I famigli cavalcanti di 1492; nella filza 3588 dello stesso notaio, Ab anno MCCCCLXXII usque ad MCCC- mazione, assicurata dagli studi propedeu-
Francesco Sforza (1450-1466), Pisa 1992, v. anche 12 febbraio e 12 maggio 1495). CLXXXIV, in Rer. Italic. Script., vol. tici di logica, grammatica e retorica, cfr.
p. 146 n. 5. Gli atti non consentono di affermare se si XXIII, Mediolani 1733 (rist. anast. Bolo- D. Hay, La Chiesa nellItalia rinascimenta-
trattasse di prestiti ad interesse. gna 1982), col. 172. le (tit. orig. The Church in Italy in the Fif-
139. G. Battioni, La diocesi parmense du- teenth Century, Cambridge 1977), Roma-
rante lepiscopato di Sacramoro da Rimini 148. ASMi, Notarile, Paolo Barenghi, 155. Paolo Morigi afferma che i Birago Bari, Laterza, 1979, pp. 163ss.
(1476-1482), in Gli Sforza, la Chiesa lom- 3587, 1 febbraio 1493: i fratelli Malabar- furono annoverati a Milano fra i nobili
barda, la corte di Roma. Strutture e pratiche ba si impegnavano a restituire 2000 lire dallUndicesimo secolo (Historia dellanti- 163. La maggior parte dei volumi stata
beneficiarie nel ducato di Milano (1450- imperiali entro due anni e successivamen- chit..., cit. [cfr. nota 133]). identificata da Molfese - Veneziani, Un
1535), a cura di G. Chittolini, Napoli te altre 1000 entro sei mesi, occaxione inventario di libri..., cit. [cfr. nota 1], che
1989 (Europa Mediterranea. Quaderni tante quantitatis arhgenti laborati et tante 156. La pergamena, conservata in offrono anche considerazioni sui libri e
4), p. 131, ha reso nota la lettera con cui quantitatis tapezarie seu draporum araza- APSMP, Manoscritti della fondazione della sul loro successivo destino. Si anche oc-
Cicco Simonetta promuoveva a Sacramo- rum l consegnati in presenza del notaio. Basilica e della Collegiata - Varie, fasc. 1, 1, cupata del lascito dei libri, ma alloscuro
ro da Rimini, vescovo di Parma e oratore anche riprodotta nel volume Santa del precedente contributo, anche Gros-
a Roma, la persona di Daniele (ASMi, 149. Matthaei Bossi Familiares et secundae... Maria della Passione [cfr. nota 2], p. 10. selli, Un legato di libri..., cit. [cfr. nota 1],
Sforzesco, Potenze Estere, Roma, 79, 19 set- epistolae, Mantuae per Vincentium Berto- pp. 115-117.
tembre 1475). Labbazia, fondata nellun- chum Regiensem 1498, lettera LXXI. 157. Lorazione si conserva tra laltro in
dicesimo secolo e affidata ai benedettini Matteo chiedeva a Severino Calco di rac- un volume miscellaneo appartenuto al 164. Disposizione che fu rispettata, cfr.
dai feudatari del luogo, i Pallavicini, era comandarlo al Birago, esultante per la re- monastero della Passione (ora presso la ASMi, Fondo di Religione, 347, Archivum
stata in gran parte distrutta nelle guerre cente vittoria in una lite lunga e gravissi- biblioteca Braidense, AM IX 35). An- ven. canonicae Sanctae Mariae Passionis...
dei tempi di Azzone Visconti. Restaurata, ma, verosimilmente relativa ai diritti sul- drea fu consigliere di Filippo Maria Vi- anno MDCCLXI diligentissime coordina-
era passata in commenda. I Pallavicini labbazia di Castione Marchesi. Il trasci- sconti e aveva svolto un ruolo fonda- tum, f. 152r, sotto la data 31 gennaio
godevano su di essa ancora dei diritti narsi di questa causa con i Pallavicini si mentale nel favorire la presa di potere di 1506.
(Battioni, La diocesi parmense..., cit., pp. pu infatti seguire negli atti di Paolo Ba- Francesco Sforza durante la Repubblica
144-145). La contesa che ne sorse con il renghi (ASMi, Notarile, 3587, 13 giugno Ambrosiana. 165. stata possibile solo una ricerca
Birago, nonostante la comune volont di 1487, 18 novembre 1489, 27 settembre molto sommaria della figura di Daniele
un accordo che trapelerebbe in una lette- 1491, 16 dicembre 1491 e 19, 21 e 25 158. V. P. Bertolini, voce Birago, Pietro, in Birago allinterno della letteratura enco-
ra del 24 febbraio 1476 (ASMi, Sforzesco, maggio 1492, 20 settembre 1492). Nel- Dizionario Biografico degli Italiani, vol. X, miastica e di occasione a lui coeva (si
Carteggio Interno, citata da Battioni, La latto del 18 novembre 1489 il Birago Roma 1968, pp 607-609. Secondo Zac- tuttavia trovato un complicato epigram-
diocesi parmense..., cit., p. 145, n. 159) si iamdudum se transtulit personaliter ad caria Saggi, Pietro era un vero e proprio ma di Lancino Curzio Lancinii Curtii
trasciner a lungo (v. infra). curiam romanam, ci che corrisponde a capofazione: ... E ne la parte sua ha gran epigrammaton libri decem, Mediolani 1521,
quanto scritto nella lettera di Jacopo seguito domino Petro da Birago e molti f. 111r e v Ad Danielem Biragum Me-
140. ASMi, Notarile, Donato Torri, 771, 2 Gherardi (qui infra). Nellatto del 27 set- altri che tirano con Signor Roberto [San- diolanensem, sui fasti, la virt e la sorte).
marzo 1479. Il nuovo commendatario era tembre 1491 Daniele nomina Fiorenzo severino] a questa via... (lettera di Zac-
un fanciullo di soli 11 anni, Pietro Anto- da Fiorenzuola e Donato della Torre suoi caria Saggi a Ludovico Gonzaga, Mila- 166. Diciannove erano testi di diritto ca-
nio Birago. Suo amministratore era lo zio procuratori a comparire presso il papa o il no, 26 gennaio 1477, Archivio di Stato di nonico, raggruppati allinizio dellelenco e
paterno, Bernardo Birago, ministro del- suo vicecancellario, data di poco successi- Mantova, AG 1626, nella trascrizione di posti secondo un preciso ordine cronolo-
limportante ospedale milanese di Santo va a quella della seconda lettera inviata da M. Pellegrini, Ascanio Maria Sforza: la gico, a partire dalle raccolte dei decreti per
Stefano in Brolo e successivamente consi- Lorenzo il Magnifico al Soderini. creazione di un cardinale di famiglia, in arrivare ai testi giuridici coevi. Tra questi
gliere ordinario dellOspedale Maggiore. Gli Sforza, la Chiesa lombarda, la corte di uno dedicato al comportamento del
Bernardo come avrebbe fatto pochi 150. Uno dei massimi powerbroker dellI- Roma..., cit. [cfr. nota 139], p. 246. clero, lopera Super titulo De vita et hone-
anni dopo anche Daniele incaric i de- talia rinascimentale, cfr. K.J.P. Lowe, state clericorum di Nicol dei Tedeschi il
putati dellOspedale Maggiore della rea- Church and Politics in Renaissance Italy. The 159. V. voce Birago, Francesco cit. [cfr. Panormita. Unenciclopedia, le Etymologie
lizzazione del suo monumento sepolcrale, Life and Careers of Cardinal Francesco Sode- nota 133], pp. 581-584. Francesco com- di SantIsidoro di Siviglia, separa i testi
che fu fatto eseguire dallo scultore Poli- rini (1453-1524), Cambridge 1993. Egli batt tra le milizie sforzesche e fu nomi- giuridici dai restanti, di carattere esclusiva-
cleto Luoni (Pecchiai, Le due tombe Bira- fu fatto referendario allinizio del maggio nato consigliere ducale gi da Francesco mente religioso. Questo secondo gruppo
ghi..., cit. [cfr. nota 61]. 1481 e il suo nome si trova su molte delle Sforza; fu poi ancora consigliere ducale e di volumi composito, non risponde al-
suppliche fra quellanno e il 1494 (p. 22). uomo di fiducia nellamministrazione dei lordine cronologico e non sembra essere
141. C. Marcora, Il Priorato di Piona cit. Anche Lowe menziona la lettera qui sotto beni di Galeazzo Maria. Collaboratore stato elencato sistematicamente. Alcuni
[cfr. nota 133], pp. 79-81. Il priorato poi considerata di Jacopo Gherardi (p. 21), diretto dei maestri delle entrate, tesoriere sono testi duso liturgico e di consultazio-
pass, come una propriet familiare, a un ma segue la voce del Dizionario Biografico di stato, capitano del Lago Maggiore e di ne: un messale, il Rationale divinorum offi-
Carlo Birago e infine a Giacomo Anto- degli Italiani [cfr. nota 133] nellidentifica- Domodossola e luogotenente in nome di ciorum di Guglielmo Durando, lElucida-
nio, figlio di Cesare, eccelsiastico e pro- re nel protonotario Birago Francesco an- Ludovico Maria Sforza nel periodo della rium di Gregorio dAutun tradotto in vol-
tonotario apostolico. zich Daniele. reggenza di Bona, non sembra che pren- gare, e tre trattati minori del vescovo rifor-
desse posizione nella crisi politica succes- matore di Firenze SantAntonino che fu-
142. Cfr. nota 131. 151. Lettera XXXIII delle Matthaei Bossi siva allassassinio di Galeazzo Maria, ot- rono ampiamente utilizzati alla stregua di
Familiares et secundae... epistolae [cfr. nota tenendo comunque la stima e la fiducia da manuali di confessione (Confessionale De-
143. Negri, La raccolta delle pergamene 149]. parte di Ludovico il Moro. Fu reintegra- fecerunt, il De censuris, e Confessionale
pontificie..., cit. [cfr. nota 131]. to nellufficio di consigliere ducale nel Omnis mortalium cura). Una minoranza
152. E. Carusi (a cura di), Dispacci e lette- 1481, e, nel 1482, allo scoppio della guer- di 7 volumi rappresenta i Padri della Chie-
144. C. Eubel, Hierarchia catholica medii re di Giacomo Gherardi nunzio pontificio a ra con Ferrara, fu inviato a domare la ri- sa (SantAgostino, SantAmbrogio, San
aevi... ab anno 1431 usque ad annum 1503 Firenze e a Milano (11 settembre 1487-10 volta antimilanese a Parma. La data di Gerolamo, San Gregorio Magno, San
perducta, vol. II, Mnster 1914, p. 198. ottobre 1490), Roma 1909, pp. 295-296: il morte, nel maggio 1494, appare dalla let- Bernardo). Tra essi prevalgono opere che
Non ho trovato la bolla di nomina che se- 21 marzo 1489 Jacopo Gherardi racco- tera di nomina del figlio, cfr. C. Santoro, forniscono esempi e regole di vita morale
condo Elli [cfr. nota 11], p. 15, n.1, dove- mandava al cardinale Francesco Soderini Gli Uffici del Dominio Sforzesco (1450- e di fede, come ad esempio la lettera di San
va essere conservata allArchivio dellO- il protonotario Birago e una sua causa che 1500), Milano 1948, p. 98 n. 3. Deve Bernardo De gubernatione Familiae. A que-
spedale Maggiore. il cardinale avrebbe dovuto giudicare e forse considerarsi dovuto a un errore il sta categoria sono riconducibili anche le
per la quale lo stesso Birago si stava re- fatto che il nome di Francesco risulti tra i Vitae Patrum tradotte da Pelagio, mentre
145. Historia dellantichit..., cit. [cfr. nota cando personalmente a Roma. funzionari della cancelleria ancora nel di- lultima delle opere dellantichit cristia-
133]. cembre 1495 (cfr. Bertolini [cfr. nota na riguarda la chiesa milanese, lHomilia
153. Nei protocolli del suo carteggio 133], p. 584). Francesco infatti detto XCIV in reparatione Mediolanensis Eccle-
146. ASMi, Notarile, Pietro Lepori, 3050, sono infatti registrate una lettera del 5 defunto anche nel testamento di Daniele, siae di San Massimo. Il resto dei volumi,
26 marzo 1489. Con i dazi Guidetto, fra- aprile 1489, diretta Al papa, al signore del 17 novembre di quellanno. ad eccezione delle Epistole di Pio II Picco-
tello di Daniele e suo amministratore, Francesco, per il prothonotario da Bira- lomini, costituito da raccolte di sermoni
avrebbe dovuto riscuotere entro il 1492 go e una del 12 agosto 1491, inviata Al 160. ASMi, Notarile, Donato Torri, 771, 5 e da letteratura devozionale. Tra le raccol-

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te di sermoni sono presenti due opere del rarchia catholica medii aevi..., cit. [cfr. nota 28] , f. 77r. in Journal of the Warburg and Cour-
predicatore francescano di grido fra Ro- nota144], II, p. 17: Stefano Nardini tauld Institutes, XXIII, 1970, p. 165.
berto da Lecce (Sermones de adventu e de ti- avrebbe rinunciato alla commenda il 30 180. La controversia era dovuta al fatto
more divinorum iudiciorum). Resta, infine, giugno di quellanno nelle mani di un che sia gli eremitani, sia i canonici latera- 186. Cfr. nota 30. Sono di solito menzio-
un testo sui generis, la Storia di Merlino non meglio precisato Bernardo, riservan- nensi fondavano la propria istituzione nati i monasteri o i loro ambienti detti
tracta ... del Libro autentico del Magnifi- dosi una parte dei frutti. sulla figura di SantAgostino, e quindi so- magnus, pulcherrimus, bene aedifi-
co messer Pietro Delphino fo del magnifi- stenevano rispettivamente che avesse con- catus , pi raramente le chiese orna-
co messer Zorzi translato, stampata a Ve- 172. Alla morte di Stefano Nardini (22 dotto vita monastica o invece canonicale ta e satis ornata. Talvolta sono ricor-
nezia nel 1480, in cui in maniera estrema- ottobre 1484) nonostante da parte ducale con i propri seguaci. Le posizioni dure di dati i priori che si fecero carico della co-
mente diretta e vivace, tra profezie alcu- fosse stata avanzata la candidatura di Eusebio Corradi sarebbero state censura- struzione, e, in un caso, anche un canoni-
ne riguardano eventi particolarmente sen- Ascanio Sforza, la commenda fu assegna- te dagli stessi lateranensi nei capitoli ge- co muratore che predispose un progetto.
titi come la presa di Costantinopoli dai ta insieme allarcivescovato di Milano al nerali del 1493 e 1494 (Widloecher, La
Turchi o perch territorialmente vicini , cardinale Giovanni Arcimboldi. Solo alla congregazione..., cit. [cfr. nota 22], p. 334). 187. Per esempio, in Santa Maria della
vicende edificanti della vita di Merlino e morte di questultimo divent abate A questa contingente controversia si deve Carit a Venezia, cfr. P. Humfrey, The Al-
suoi precetti di comportamento, si trova Ascanio Sforza, che avrebbe introdotto i la pubblicazione di molte prime edizioni tarpiece in Renaissance Venice, New Haven
pi volte la condanna del malcostume del cistercensi e sancito la sua riforma dando delle opere di SantAgostino, cfr. P.O. & London 1993, p. 97.
clero. inizio alla ricostruzione del monastero su Kristeller, Augustine and the early Renais-
progetto di Bramante. sance, in The Review of Religion, vol. 188. Su Matteo Bossi, Widloecher La
167. Il tema della Passione ha anche altri VIII, n. 4, maggio 1944, p. 344, n. 18. congregazione..., cit. [cfr. nota 22], pp.
esiti artistici nella Lombardia del Quat- 173. ASPV, M 547, f. 707, lettera priva di 339-349; Giovanni Soranzo, Lumanista
trocento, cfr. A. Nova, I tramezzi in Lom- mittente indirizzata a Eusebio Corradi, 181. Parma per Angelum Ugoletum 1491. canonico regolare lateranense Matteo Bosso di
bardia fra XV e XVI secolo: scene della Pas- che al tempo della redazione del testa- Laltra la Responsio adversus fratrem quen- Verona (1427-1502). I suoi scritti e il suo
sione e devozione francescana, in Il Francesca- mento di Daniele era procuratore della dam heremitam, Mediolani 1479. Epistolario, Padova 1965.
nesimo in Lombardia storia e arte, Cinisello congregazione e risiedeva a Milano a
Balsamo 1983, pp. 197-214. Santa Maria della Passione (cfr. la suppli- 182. Dalla fondazione del monastero alla 189. Soranzo, Lumanista canonico regola-
ca di don Eusebio a Ludovico il Moro del morte di Daniele Birago si succedettero re..., cit. [cfr. nota 188], passim.
168. Historia dellantichit..., cit. [cfr. nota 23 settembre 1495, pubblicata da Sannaz- come priori Stefano da Milano (nomina-
133]. zaro, Gli inizi: la tribuna stellare..., cit. to nel 1486); Andrea (Bigli) da Milano 190. Cfr. a questo proposito le tensioni
[cfr. nota 6], p. 45). Daniele Birago nella (1487-1489); Costanzo (Appiani) da Mi- registrate nella lettera di Matteo Bossi
169. Ibid. Gli accordi con gli olivetani fu- prima copia del testamento, a differenza lano (1490, 1503); Gabriele da Milano nella XXXIII delle Familiares et secundae...
rono ratificati il 19 gennaio 1485 (ASMi, di quanto invece aveva disposto a favore (1491-1492); Giovanni Battista da Ver- epistolae, cit. [cfr. 149]
Notarile, Donato Torri, 773). La loro in- dei coloni e delle chiese di cui era com- celli (1493-1494). I loro nomi si ricavano
troduzione nel monastero, per Secundus mendatario, non aveva concesso ai cano- da ASPV, ms. M19, Acta Capitularia, ad 191. Dati ricavati da Pennotto, Genera-
Lancellottus, Historiae Olivetanae... libri nici della Passione la remissione dei debi- annum. Andrea Bigli non da confonde- lis..., cit. [cfr. nota 25], ad annum; ora
duo, ex typographia Gueriliana, Venetiis ti al momento della sua morte. Eusebio re con lomonimo agostiniano pi famo- anche in Guglielmi [cfr. nota 22], pp.
1623, p. 267, avvenne nel 1487. La scelta sarebbe riuscito a fare cambiare idea a so. Forse Giovanni Battista da Vercelli 202-203. Sulla sua figura v. la voce di A.
degli olivetani forse sottende anche moti- Daniele ecclesiam quam noviter edifi- pu essere quel Giovanni da Vercelli, no- Morisi in Dizionario Biografico degli Italia-
vi familiari, dal momento che priore del castis ed ecclesiam quam edificare cepi- minato da Giovanni Filippo da Novara ni, vol. XVI, Roma 1973, pp. 534-535.
monastero olivetano di Santa Maria di stis gli avrebbe tra laltro ricordato , subito dopo Eusebio Corradi, che avreb- Egli risulta abitare temporaneamente nel
Battaggio risulta un Giovanni Andrea Bi- ma non si fece in tempo a introdurre nel be convertito alla sua predicazione Fer- monastero della Passione, in veste di ret-
rago, suo lontano parente (cfr. P. Litta, testamento la sua ultima volont. dinando re di Napoli (Cronaca..., cit. [cfr. tore generale, il 30 marzo del 1496
Famiglie celebri italiane, vol. XII, Milano nota 28], f. 77r). (ASMi, Notarile, Maffeo Suganappi,
1850, Birago da Milano). 174. Matthaei Bossi veronensis canonici re- 1739, 30 marzo 1496).
gularis epistolarum tertia pars, Venetiis per 183. La lettera pontificia della concessio-
170. Lancellottus, Historiae Olivetanae... Bernardinum de Vitalibus 1502, lettera ne della chiesa e della nomina di Costan- 192. Cronica Canonicis Ordinis, cit. [cfr.
cit. a nota precedente. In fin di vita egli LIII. Matteo Bossi ricordava in questa zo Appiani trascritta da Pennotto [cfr. nota 28].
commission opere darte e altre costru- occasione le famose discordie tra i cano- nota 25] p. 703. Su Costanzo Appiani v.
zioni. Nel priorato di San Nicola a Piona nici e i monaci nella chiesa di SantAm- Cronaca Canonici Ordinis cit. [cfr. nota 28], 193. Familiares et secundae... epistolae, cit.
fino alla met del nostro secolo era con- brogio e pregava che non toccasse anche f. 80r; Morigi, La nobilt di Milano..., cit. [cfr. nota 149], Ad Gabrielem Calchum de
servato un busto reliquiario del santo epo- a loro una simile sorte. Esortava quindi a [cfr. nota 133] p. 30; Borsieri, nel Suppli- vita & foelici obitu Severini fratris sui conso-
nimo in rame sbalzato argentato e parzial- ricordare i precedenti della sua congrega- mento delledizione del Morigi cit., pp. latoria eiusdem Matthaei Epistola CXXXV.
mente dorato, con incisa in caratteri lapi- zione: Quale commertium nobis fuit 29-30; F. Argelati, Bibliotheca scriptorum Mia traduzione.
dari la dedica di Daniele nelle vesti di ar- cum Eustachio in Ephiphanio? Cum Bi- mediolanensium, cit. [cfr. nota 176], tomo
civescovo di Mitilene e commendatario e ragho in Passione? Cum Fraternitate sae- I, parte II, coll. 59-60 e tomo II, parte II, 194. S. Eiche e G. Lubkin, The Mauso-
la data 1496. Il busto sarebbe stato quindi culari nostrae Venetae charitatis? Quod si col. 1943). leum Plan of Galeazzo Maria Sforza, in
compiuto subito dopo la sua morte del beneficos in nos interdum tolerare nequi- Mitteilungen des Kunsthistorischen In-
commendatario, cfr. Marcora, Il Priorato vimus: aut forte non licuit: quod minus 184. Non esiste ancora uno studio di ca- stitutes in Florenz, XXXII, 3, 1988, pp.
di Piona, cit. [cfr. nota 133]. D. SantAm- (immortalis o Deus) qui nos iamdudum rattere generale sullattivit artistica e ar- 547-553
brogio, Il chiostro e il reliquiario di S. Nico- manifestis infectantur iniuriis eodem in chitettonica promossa dai canonici late-
la in Piona, Milano 1905, ne forn limma- contubernio patiemur?. ranensi. Considerazioni in C. Turril, Er- 195. Pietro Birago entr a corte proprio
gine purtroppo ricavata da un brutto di- cole de Robertis Altarpieces for the Lateran come camerarius di Galeazzo Maria
segno , le dimensioni (cm 33x35), liscri- 175. Pennotto, Generalis..., cit. [cfr. nota Canons, Ph.D. diss., University of De- Sforza.
zione (DANIEL BIRAGUS ARCHIEPISCOPUS 25], p. 581. laware 1986, Ann Arbor 1989. Sulle di-
MITYLINENSIS ET HUIUS PRIORATUS COM- rettive architettoniche della congregazio- 196. Per il testamento, cfr. nota 56.
MENDATARIUS HOC ORNAMENTUM FIERI 176. Widloeecher, La Congregazione..., cit. ne, A.E. Werdehausen, Il convento di San
FECIT ANNO DOMINI MCCCLXXXXVI DIE [cfr. nota 22], pp. 333-334. V. anche F. Ar- Giovanni in Monte a Bologna, in Artes, 5, 197. La tradizione dei coro mausoleo
XVIII APRILIS). Nelle ultime volont Da- gelati, Bibliotheca scriptorum mediolanen- 1997, pp. 206-219, annunciando la pub- stata considerata da C. Frommel nel
niele ordin la costruzione di una cappel- sium, Milano 1745, t. I, p. II, coll. 478-479. blicazione del suo studio sui conventi co- corso del suo studio Capella Iulia: la cap-
la con una casa per il sacerdote nella sua struiti dai lateranensi. Ein Orden baut: Die pella sepolcrale di papa Giulio II nel nuovo
cascina di Mettalino, nel territorio di 177. ASPV, ms M19, Acta Capitularia, f. Klosternlagen der Lateranensischen Chorher- San Pietro, in San Pietro che non c, a cura
Cologno Monzese, fuori Milano. La chie- 102v. ren im 15. un 16. Jahrundert. di C. Tessari, Milano 1996, pp. 85-118
sa doveva essere dedicata a Santa Caterina (tit. orig. Capella Julia: die Grabkapelle
e a Maria Maddalena. Nel territorio di 178. Per il 1492 (ASMi, Notarile, Maffeo 185. (Biblioteca Laurenziana, Plut. Papst JuliusII. in Neu-St. Peter, in Zeit-
Cologno Monzese si trova oggi una casci- Suganappi, 1737, 26 luglio 1492: Eusebio XLVII, Cod. XVII, ff. 78-102; Plut. schrift fr Kunstgeschichte, XL, 1977).
na Metallino con una chiesa con diversa fa parte del capitolo); nel 1495 scriveva LXXXX, Sup. Cod. XLVIII, ff. 125v- Gli esempi di coro mausoleo di From-
dedicazione, ma quasi nulla sembra ricor- una supplica a Ludovico il Moro ex loco 131v, pubblicato in J. Lamius, Deliciae mel sono la Rotonda dellAnnunziata (v.
dare una fondazione quattrocentesca. nostro S.M. de Passione Domini (San- eruditorum, vol. XII, Firenze 1742, pp. per nota successiva); il coro di Alberti
nazzaro, Gli inizi: la tribuna stellare... 150-168.). Cfr. E.H. Gombrich, Il mece- per la chiesa francescana di San France-
171. ASMi, Notarile, Donato Torri, 772, cit. [cfr. nota 6], p. 43). Per la sua morte a natismo dei primi Medici, in Norma e forma. sco a Rimini, voluto da Sigismondo Ma-
30 ottobre 1480. Questepisodio non mi Santa Maria della Passione Cronaca Cano- Studi sullarte del Rinascimento, Torino latesta (sul tempio malatestiano v. anche
risulta noto nella storiografia moderna nici Ordinis cit. [cfr. nota 28], f. 77r. 1973, pp. 51-83, pp. 57-58. A.D. Fraser H.S. Ettlinger, The Sepulcre on the Facade:
sul monastero di SantAmbrogio, ma c Jenkins, Cosimo de Medicis Patronage of a Re-evaluation of Sigismondo Malatestas
una curiosa coincidenza con Eubel, Hie- 179. Cronica Canonici Ordinis, cit. [cfr. Architecture and the Theory of Magnificence, Rebuilding of San Francesco in Rimini, in

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10-11|1998-99 Annali di architettura


Rivista del Centro internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza www.cisapalladio.org
Journal of the Warburg and Courtauld 203. Riccardi (cfr. nota precedente) ritie- Biographical Works of Gregory of Nyssa, Santa Maria della Passione, in ASMi,
Institutes, 53, 1990, pp. 133-143; se- ne che la pianta originale sia stata quella Proceedings of the Fifth International Fondo di Religione, Registri, 8. Non si trova
condo Ch. Hope, The Early History of the raffigurata nel disegno di Jacopo Mele- Colloquium on Gregory of Nyssa comunque un volume di lettere di Gre-
Tempio Malatestiano, in Journal of the ghino, che mostra cappelle tutte a pianta (Mainz, 6-10 September 1982), ed. by A. gorio di Nissa.
Warburg and Courtauld Institutes, 55, semicircolare; Benzi (cfr. nota preceden- Spira, Cambridge Mass. 1984, pp. 161-
1992, pp. 132-149, una possibile rico- te), sulla base di un disegno anteriore al 180. 211. C. Bianconi, Nuova guida di Milano
struzione vede la grande cupola emisferi- 1610 (Cod. Spada, 11257, f. 149 II), ritie- per gli amanti delle belle arti, Milano 1787
ca sostenuta da una crociera a tre bracci, ne che fossero semicircolari solo le cap- 205. Considerando il valore medio di un (rist. anastatica Bologna 1980), p. 89.
una soluzione che richiama il successivo pelle sui lati obliqui, mentre le altre braccio di 60 cm, i vani degli archi sareb- Prima di lui Argelati, Bibliotheca..., cit. [cfr.
progetto di Alberti per la chiesa di San avrebbero dovuto essere in pratica dei bero stati di 5 metri (un edificio pi pic- nota 212], t. II, p. II, col. 2092. Il coro, la
Sebastiano); la chiesa di San Bernardino semplici rincassi murari. Lottagono di colo di Santa Maria della Passione, in cui sala capitolare e il refettorio erano i luoghi
a Urbino (1475-1482), appartenente a un Santa Maria della Pace, secondo le misu- i vani sono di ca 6,40 m). dove, secondo le Costituzioni, si svolgeva-
convento di francescani osservanti e inte- re fornite da Benzi ha una luce di circa 15 no i riti dei canonici. Nella sacrestia di
sa come mausoleo di Federico da Monte- metri, nettamente inferiore a quella di 206. Fondamentale Ch.L. Stinger, Hu- Santa Maria della Passione il raffinato
feltro, dove limpianto composito, costi- Santa Maria della Passione. manism and the Church Fathers. Ambrogio ciclo pittorico di Ambrogio Bergognone
tuito da un triconco preceduto da una Traversari (1386-1439) and Christian An- [cfr. nota 78] che rende manifesta lideo-
navata unica con cappelle, fu realizzato 204. Lesistenza di questa lettera, la lette- tiquity in the Italian Renaissance, New York logia della congregazione e comprende i
ex novo (v. anche H. Burns, San Bernardi- ra XXV di Gregorio ad Anfilochio mi 1972; v. anche Umanesimo e Padri della ritratti di importanti canonici lateranensi.
no a Urbino. Anni ottanta del XV secolo e stata segnalata dalla dottoressa Silvia Fo- Chiesa. Manoscritti e incunaboli di testi pa-
sgg., in Francesco di Giorgio architetto, a schi, che ringrazio. Gregorio descrive ad tristici da Francesco Petrarca al primo Cin- 212. Cfr. Entrambi frequentarono Poli-
cura di F.P. Fiore e M. Tafuri, Milano Anfilochio, vescovo di Iconio e metropo- quecento, catalogo della mostra (Firenze, ziano, e Scipione Forteguerri fu allievo di
1993, pp. 230-238); infine Santa Maria lita della provincia di Licaonia (Asia Mi- Biblioteca Medicea Laurenziana 5 feb- Andrea Brenta, padovano, a sua volta al-
delle Grazie a Milano. A questi esempi nore) il progetto della chiesa in costruzio- braio - 9 agosto 1997), s.l. (Ministero per lievo di Demetrio Calcondila (P. Cascia-
pu essere aggiunta la chiesa di San Ber- ne nella stessa Iconio e chiede di procu- i Beni Culturali e Ambientali) 1997. Su no, A proposito di un falso umanistico: la
nardino allAquila, costruita a partire dal rargli degli operai. Il testo greco si trova Gregorio di Nissa: J. Quasten, Patrologia, Caesaris oratio vesontione belgicae ad
1451 per ospitare le spoglie di Bernardi- oggi in Gregorii Nyssenii epistulae, a cura di vol. II, Dal Concilio di Nicea a quello di Cal- milites habita di Andrea Brenta, professore
no da Siena, venerato predicatore del- G. Pasquali, in Gregorii Nyssenii opera, a cedonia (tit. orig. Patrology, vol III, Utre- dello studium urbis, in Un pontificato e una
losservanza francescana che mor allA- cura di W. Jaeger, vol. VIII, parte II, Lei- cht 1960), Casale Monferrato 1969, pp. citt. Sisto IV (1471-1484), a cura di M.
quila nel 1444. La pianta di San Bernar- den 1925, pp. 79-83. Di essa ne esiste una 257-298; H. Brown Wicher, Gregorius Miglio, F. Niutta, D. Quaglioni, C. Ra-
dino composta da un vano ottagonale traduzione italiana di Renato Criscuolo Nyssenus, in Catalogus translationum et nieri, Roma 1986, p. 515).
circondato da cappelle davanti al quale (Gregorio di Nissa, Epistole, Napoli 1981, commentariorum: Medieval and Renaissance
un corpo longitudinale a tre navate a sua pp. 155-158), insufficiente nella resa dei Latin Translation and Commentaries, ed. by 213. Bianconi, Nuova guida di Milano...,
volta con cappelle laterali. Gli studiosi ri- termini architettonici. Trascrivo qui la F. E. Cranz and P.O. Kristeller, Washing- cit. [cfr. nota 211], p. 89. Prima di lui Ar-
tengono che le navate non furono ag- traduzione inglese, in questo caso pi ton 1984, pp. 1-250. gelati, Bibliotheca..., cit. [cfr. nota 176], t.
giunte in un secondo momento, ma che utile, di C. Mango, The Art of the Byzan- II, p. II, col. 2092.
abbiano fatto parte del progetto iniziale tine Empire 312-453. Sources and Docu- 207. V. M.A. Winkelmes, Form and
(v. da ultimo S. Ciranna, La costruzione ments, Toronto-Buffalo-London 1993, Reform: Illuminated, Cassinese Reform-style 214. Libro dei prestiti della Biblioteca Lau-
della cupola di San Bernardino allAquila pp. 27-28: The church is in the form of Churches in Renaissance Italy, in Annali di renziana dal 1491 al 1494: 1491 Ricordo
tra XV e XVIII secolo, in Lo specchio del a cross and naturally consists of four bays, architettura, 8, 1996, pp. 61-84, in parti- di libri prestati..., in E. Garin, La lettera-
cielo. Forme significati tecniche e funzioni one on each side. These bays come into colare pp. 67-71. tura degi umanisti, in Storia della Letteratu-
della cupola dal Pantheon al Novecento, a contact with one another in a manner ra Italiana, diretta da E. Cecchi e N. Sa-
cura di C. Conforti, Milano 1997, pp. that is inherent in the cruciform shape. 208. Codex Florentinus Laurentianus pegno, vol. Il Quattrocento e lAriosto, Mi-
151-165). Inscribed in the cross is a circle cut by plut. LXXXVI, n. 13, contrassegnato col lano 1988, fig. a p. 530.
eight angles: I have called the octagonal proprio nome da Scipione Forteguerri
198. Lo studio pi completo, che ripren- shape a circle because it is rounded in (Pasquali, De codicibus epistularum IV-XX- 215. . Legrand, Bibliographie Hellnique
de anche gli importanti precedenti di such a way that the four sides of the octa- VIII, in Gregorii Nyssenii epistulae, cit., pp. ou description raisonne des ouvrages publis
Heydenreich (1930), Lotz (1940) e Lang gon that are opposite one another on the LIII-LV). Della lettera sembra esisterne, en Grec par des Greces au Xve et XVIe si-
(1954) la dissertazione di B.L. Brown, main axes connect by means of arches the in generale, solo un altro testimone, sei- cles, I, Paris 1885 (rist. anastatica Bruxel-
The Tribuna of SS. Annunziata in Florence, central circle to the four adjoining bays. centesco, nel Cod. Veronensis Bibl. les 1963) p. XCIX.
Ph. D. Evanston, Illinois 1978, Ann The other four sides of the octagon, Capit. CXXXIII [olim 122], ff. 1-3, se-
Arbor 1989, una parte della quale con- which lie between the rectangular bays, condo Maraval trascritto dal codice lau- 216. Documento pubblicato da E. Motta,
fluita nel suo The Patronage and Building do not extend in an even line toward the renziano (Gregory of Nyssa, Lettres, In- Demetrio Calcondila editore. Con altri docu-
History of the Tribuna of SS. Annunziata..., bays, but each one of them will encom- troduction, texte critique, traduction, menti riguardanti Demetrio Castreno, Co-
cit. [cfr. nota 19], pp. 59-146. La studio- pass a semicircle having at the top a notes et index par P. Maraval, Paris 1990, stantino Lascaris ed Andronico Callisto, in
sa ha riscontrato che non c nulla nei conch-like form leaning on an arch; so p. 72). Di questo purtroppo impossibile Archivio Storico Lombardo, s. II, vol.
documenti che indichi una connessione that, all together, there will be eight ar- ricostruire la provenienza, dal momento X, a. XX, 1893, pp. 143-166, in particola-
tra la persona di Ludovico Gonzaga e la ches by means of which the squares and che si tratta di fogli legati a una raccolta re pp. 163-165. La societ era costituita,
scelta iniziale della pianta centrale, n semicircles will parallel-wise be conjoi- miscellanea di scritti greci donata nel Set- oltre che da Demetrio Calcondila, da
che la Rotonda dovesse essere una cap- ned to the central space. Next to the tecento da Scipione Maffei alla Biblioteca Gian Maria Cattaneo, dal magister An-
pella funeraria dei Gonzaga. Nella storia inner side of the diagonal piers will be Capitolare di Verona (cfr. I Manoscritti tonio de Motti e dai tipografi Bendetto
della Rotonda invece presente fin dal- placed an equal number of columns for della Biblioteca Capitolare di Verona. Catalo- Manzi e Giovanni Bissoli da Carpi.
linizio unimmagine miracolosa. the sake of both adornment and strength, go descrittivo redatto da don Angelo Spagno-
and these, too, will uphold arches con- lo, a cura di S. Marchi, Verona 1996, pp. 217. Da ultimo, G. Beltramini, Architet-
199. E. Samuels Welch, Sforza Portraitu- structed in the same manner as the outer 218-219). Su Scipione Forteguerri an- ture di Andrea Moroni per la Congregazione
re and SS. Annunziata in Florence, in Flo- ones ... The [interior] width of each of cora fondamentale A. Chiti, Scipione For- Cassinese: due conventi bresciani e la basilica
rence and Italy. Renaissance Studies in Ho- the rectangular bays will be eight cubits teguerri (il Carteromacho), Firenze 1902; v. di Santa Giustina a Padova, in Annali di
nour of Nicolai Rubinstein, ed. by P. Denley and their length greater by one half, as inoltre J. Hutton, The Greek Anthology in Architettura, 7, 1995, pp. 70-72, con
and C. Elam, London 1988, pp. 235-240. for the eight, it will be proportioned to Italy to the year 1800, New York 1935, pp. trascrizione della descrizione di J. Cava-
the width. The same will hold true of the 151-154; M.E. Cosenza, Biographical and cius a p. 91, n. 41. La chiesa di Santa Giu-
200. G. Gaye, Carteggio inedito di artisti, semicircles, namely that the distance Bibliographical Dictionary of the Italian Hu- stina stata anche oggetto di uno studio
vol. I, Firenze 1839, pp. 226-234. between the piers will amount to eight manists and of the World of Classical Scho- monografico nella tesi di laurea di C.
cubits, and the depth will be obtained by larship in Italy, 1300-1800, vol. I, Boston Contin, La Basilica di Santa Giustina a Pa-
201. Brown, The Tribuna of SS. Anunzia- fixing the point of a compass in the cen- 1962, pp. 899-901. dova, Istituto Universitario di Architettu-
ta in Florence, cit. [cfr. nota 198], pp. 197- ter of the side and describing an arc th- ra di Venezia, aa. 1991-1992, relatore
198. rough the end thereof. As for the height, 209. Ad esempio, non nominato nelle prof. M. Tafuri. Anche Claudia Contin
here, too, it will be proportioned to the opere del canonico Matteo Bossi. collega il modello di Girolamo da Brescia
202. Su Santa Maria della Pace, v. M.L. width. The thickness of the wall enclo- a organismi centrici lombardi, tra i quali
Riccardi, La Chiesa e il Convento di S. Maria sing the entire structure will be three 210. BAV, Vat. Lat. 11282, ff. 138r-146v. la tribuna di Santa Maria della Passione
della Pace, in Quaderni dellIstituto di feet, i.e., in addition to the [above] inter- Ringrazio Manuela Morresi per avermi (p. 49).
Storia dellArchitettura, serie XXVI, 163- nal measurements.... Uno studio specifi- segnalato questa fonte. Un altro elenco di
168, 1981, pp. 5-90; F. Benzi, Sisto IV Re- co sulla lettera Ch. Klock, Architektur libri della biblioteca, tardosettecentesco e
novator Urbis. Architettura a Roma 1471- im Dienste der Heiligenverehrung Gregor che quindi contiene i libri delle bibliote-
1484, Roma 1990, pp. 54-59, 114-119. von Nyssa als Kirchenbauer (ep. 25), in The che dei monasteri annessi nel tempo a

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10-11|1998-99 Annali di architettura


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