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Il Grande Dono della Croce

Cari amici,

Cristo poteva scegliere tanti modi per noi di arrivare a paradiso; nella sua sapienza infinita, ha
scelto la croce. Oggi quasi tutti vogliono un cristianesimo senza la croce. Il modo in cui reagiamo e
agiamo con la croce nelle nostre vite determiner il nostro destino eterno. Nessuno vuole soffrire.
Perfino Cristo stesso ha detto al Padre: "Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non
sia fatta la mia, ma la tua volont" (Lc 22,42).

Per tanti anni ho avuto labitudine di fare gli appunti quanto ho trovato i brani interessanti or
importanti dalla Sacra Scrittura, dai documenti della Chiesa, dai scritti dei santi e anche da altri
fonti. In questo articolo ho messo insieme alcuni di questi brani del grande dono della croce per
ognuno di noi, e anche le considerazioni personali, per aiutarci ad arrivare alla felicit vera e
duratura con Ges, Mary e tutti i santi in cielo.

Cristo crocifisso al centro delluniverso. La croce nelle nostre vite determiner il successo o il
fallimento. Tutto dipende come ci confrontiamo con la croce: se ribelliamo contro la croce, o se
facciamo un atto di fede, gratitudine e arrenderci a Dio per la croce come Santa Therese e tutti i
santi hanno fatto.

Il discorso quale direzione stiamo andando: verso calvario con Ges o scivolando pi lontano
da calvario. Ognuno di noi abbiamo ricevuto una diversit di grazie e anche una chiamata diversa,
una vocazione individuale. Ognuno di noi siamo ad un certo punto sulla strada della vita. Ma a
qualsiasi punto, con qualsiasi vocazione, c sempre la libert di andare avanti o indietro.

Quando la croce entra nella nostra vita, alcuni cristiani brontolano e si lamentano, e cercano altre
persone di approvare questo rifiuto della croce che Dio manda. Altre persone cercano Dio per il
significato e laiuto con la croce.

Niente succede per caso. Dio, nella sua provvidenza amorosa per ognuno di noi permette le cose
apparentemente non giuste di succedere a noi per il nostro vero bene. Ma siamo liberi di diventare
figli fiduciosi e grati o persone ribelli. Quelli che hanno mantenuti la loro fede, perseverando nella
preghiera, sanno e credono che tutto ci che Dio manda o permette per il nostro bene. Quelli
veramente innamorati con Cristo crocifisso, come San Paolo e tutti i santi, si rendono conto che
nonostante che la croce in se non un bene, Cristo nella sua sapienza infinita ha scelto la croce
come lo strumento della salvezza per acquistare un bene pi grande. I santi si fidano a Ges che
condivide con noi un piccolo pezzo della sua croce per offrirci lopportunit di accettare e
abbracciare liberamente la nostra croce, preparata precisamente per ognuno di noi, per realizzare un
bene molto pi alta. Quelli che si fidano di se stessi invece di Ges e che non vedono con gli occhi
di fede che Ges ci da nel suo amore, nella sua misericordia e nella sua provvidenza divina,
rifiutano il grande dono della croce, la pietra che i costruttori hanno scartata (Mt 21,42; Atti 4,11;
Sal 118,22). impossibile di superare la schiavit al nostro egoismo senza accettare e abbracciare il
dono della sofferenza che Dio ci offre.
Quando un cristiano segue Ges con la croce, si rende conto quanto c da fare per imitare Ges,
e si cresce in umilt. Invece quando non si segue Ges con la croce, si finisce di mettersi come
modello per gli altri e si va in giro per mettere gli altri apposto secondo se stesso come il modello.
Le persone che seguono Ges con la propria croce vedono le cose e le situazione da punto di vista
di Dio invece dalla loro proprio punto di vista chiusa.

Quando una persona non vuole accettare la croce che Dio ha dato nella Sua misericordia e
amore per questa persona, si cerca di buttare via la sua croce e spesso si sostituisce questa croce
con qualcosa che fa male a se stessa e agli altri. Un modo di buttare via la propria croce di
focalizzare l'attenzione sui i peccati degli altri, quelli vicini e quelli di cui si leggono nei giornali,
mentre diventando sempre pi cieco ai propri peccati. Un altro esempio fondamentale, in particolare
nei nostri tempi della rivoluzione sessuale, di lasciare la moglie o lasciare il marito, senza
considerare le conseguenze per gli altri, in particolare per i figli e per le persone e per la societ
intorno a noi. Quando una persona non vuole accettare la sua croce da Dio ma non pu liberarsi da
questa croce, spesso si finisce a brontolare e lamentarsi e fare la lagna come leggiamo nellAntico
Testamento con gli Israeliti. Questo modo di fare normalmente aumenta la sofferenza ed i problemi
psicologici; la confessione costa molto meno che i psichiatri. E quelle persone vicine che non
vogliono incoraggiare questa autocommiserazione sono accusate di non amare, e sono trattate male
e criticate da questa persona. C il detto: La miseria vuole la compagnia. Certo, bisogna
distinguere fra il consolare che edifica e incoraggia una persona che soffre e che vuole andare
avanti, e il consolare che non aiuta ad andare avanti e a maturare come un cristiano ma di aumentare
lautocommiserazione. Bisogna anche distinguere fra le persone che soffrono per gli altri e stano
cercando di perseverare, e le persone che non vogliono soffrire per gli altri.

Uno dei modi principali di evitare le nostre croci, soprattutto oggi in un atmosfera di quasi totale
relativismo, di abbracciare la filosofia di vita per facile: Occhio non vede, cuore non duole!
Forse non duole al momento per evitare la Verit scomoda and le nostre responsabilit, ma dopo c
un prezzo da pagare qui sulla terra e poi ancora peggio, dopo la morte!

Un famoso psicologo, Carl Jung, ha spiegato che in fondo ai problemi psicologici sono i problemi
spirituali. La grande maggioranza dei psicologi oggi non credono in Dio e non pregano. E perci
offrono soltanto le soluzioni umani, non divini. E alla fine sempre peggio, perch ci portano non
verso Dio con la croce, ma verso il mondo; il principe del mondo Satana (Gv 12,31; 14,30). Se si
dice di NO a Dio che ci ha creati e ci da le sue legge per amore e per il nostro vero bene,
chiaramente ci saranno le conseguenze negative.

E' difficile arrivare a paradiso! E' impossibile di seguire Ges senza l'aiuto di Ges. Quando i
discepoli rimasero stupefatti, e perfino ancora pi sbigottiti Ges non ha offerto i compromessi
o le scuse per loro, come fanno tantissimi preti e vescovi (e psicologi) oggi come salvatori falsi, ma
ha detto: Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio! Perch tutto possibile presso Dio
(Mc 10,23-27).

I santi dicono: Chi prega, si salva; chi non prega, si danna! Quando non si prega, dopo,
impossibile di superare le tentazioni, e si dice: non c' la faccio!
Gli atletici che non si allenano durante la settimana automaticamente perdono la partita domenica.
Chi non si allena con la preghiera ed i sacrifici continuamente, automaticamente perde la
partita eterna!

Satana ci dice la bella bugia che paradiso automatico. La verit che l'inferno automatico.
Per arrivare ad un posto cos meraviglioso, paradiso, crediamo che non bisogna lavorare, faticare,
studiare e sudare e perfino dare la vita terrena per un futuro eterno cos bello? Tutta intera la storia
umana infatti pervasa da una LOTTA TREMENDA contro le potenze delle tenebre (CCC 409).

Oggi, dopo la promozione fortissima di femminismo secolare, in tantissime famiglie,


MANCANO UN BUON PADRE CRISTIANO, che vive secondo la sua vocazione da Dio come
il capo della famiglia (e perci le grazie della sua vocazione se lui prega), per dare un buon esempio
ai figli, soprattutto negli anni della formazione dalle et 0 a 12, di sacrificarsi per la sua moglie, la
famiglia e per la societ, come ha fatto Ges per la sua Sposa, la Chiesa. La vocazione del padre
della famiglia non soltanto di provvedere le cose materiale ma soprattutto di proteggere
spiritualmente dalle numerosissime e potenti trappole del lupo, del diavolo, oggi. Manca oggi la
voce che dice NO alle cose che fa tanto male a noi stessi, alla famiglia e alla societ, con il rischio
di essere criticato e deriso da tutte le parte. 100 anni fa cerano le voci di dire di NO a ci che
oggi normale sulla televisione, che fa tantissimo male alle persone, alle famiglie e alla societ.
Oggi non politicamente corretto di spiegare la falsa libert che fa tantissimo male a se stesso ed
agli altri; questa falsa libert ci dice che possiamo fare come vogliamo noi senza cercare di scoprire
se quello che facciamo pu avere le conseguenze secondarie e nascoste negative per gli altri. La
Massoneria ha faticato molto di promuovere politicamente corretto cos non cerchiamo il corretto
secondo Dio ma secondo quelli che sono in potere su questa terra. Satana il principe del mondo
(Gv 12,31; 14,30)! Questo simile ai SACERDOTI OGGI CHE PREDICANO IL VANGELO
INTERO e tutti gli insegnamenti del magistero della Chiesa che sono etichettati come rigidi,
antiquati, insensibili, deficienti nella compassione, creano divisioni, seminano discordia, moralisti,
integralisti! Mentre allo stesso tempo i sacerdoti che mantengono un silenzio colpevole, quelli che
dicono quello che credono che le persone vogliono sentire, sono considerati benevoli, comprensivi,
simpatici, sensibili pastoralmente e misericordiosi (Lc 6,26)! Ma questo modo di fare non la
misericordia vera! QUESTO E AMORE FALSO, compassione MALCONSIGLIATA, che non
conduce a paradiso per leternit!?! Amore vero vuol dire di volere il maggior bene possibile per
laltra persona; di aiutare le persone di arrivare alla felicit eterna molto pi importante che la
felicit terrena che finisce alla morte. Amore vero vuol dire soprattutto di aiutare le persone di
tenere lo sguardo a Ges e Maria, non a se stesso, per arrivare alla felicit eterna. Tantissimi
cristiani oggi, circondati e plagiati della mentalit di oggi, promossa fortemente dai mass media,
offrono amore umano in cui lunica cosa che conta di stare bene qui sulla terra durante questa vita
molta corta! Oggi, non soltanto tantissimi laici, ma tantissimi preti e vescovi non credono pi che il
diavolo e linferno esistono, che esattamente ci che Satana vuole come spiega Padre Gabriele
Amorth e tanti altri esorcisti (Una Lettera Aperta ad un Sacerdote Confratello; http://testim-
polo.blogspot.com/2009/05/open-letter.html)! Ecco la mentalit di oggi di poter fare come ti pare
senza badare alle conseguenze e senza nessuna responsabilit verso Dio e verso gli altri.

Si dice che il primo comandamento del diavolo : Non deve soffrire! Satana deve eliminare la
croce, la via a paradiso! Oggi non c fiducia in Ges che dice di prendere la tua croce e seguiMi;
c invece la fiducia in se stesso, nella scienza, nel mondo. Siamo cos totalmente circondato da
questa mentalit oggi che quelli che incoraggiano con il loro esempio e con le loro parole di seguire
Ges con la croce verso Calvario per arrivare alla risurrezione sono molto criticati e giudicati e
emarginati. Ecco perch poche persone oggi sono disponibili di soffrire per poter viver il Vangelo
di amare Dio e di amare il prossimo. Perci la Madonna a Fatima ci dice di offrire le nostre
preghiere ed i nostri sacrifici per i poveri peccatori prima che cadono nellinferno perch non c
nessuno che prega per loro e offre sacrifici per loro. Poche persone oggi sono disponibili di fare
come Ges sulla croce per offrire le grazie della vera conversione che vuole dire cambiare la
propria vita secondo il Vangelo spiegato dal Catechismo della Chiesa Cattolica degli adulti.

Siamo create da Dio di desiderare la felicit. Perci se abbiamo la fede che le sofferenze che Dio
ci manda per il NOSTRO BENE PI GRANDE, e se siamo fedeli e generosi, accettiamo la
sofferenza. Riposiamo non per fuggire dalla sofferenza ma per prendere di nuovo la forza per
continuare di andare avanti con la nostra croce, di negare noi stessi per amare Dio e il prossimo.

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La Bibbia ci offre gli esempi dei brontoloni e i guai che hanno arrecato su se stessi e sugli altri.
Una semplice passeggiata attraverso la storia degli Israeliti mentre andavano via dal Egitto e
gironzolavano nel deserto per 40 anni carico di tali esempi. Ne gradiamo alcuni.

Gli Israeliti:

Esodo 15,22-27. Soltanto tre giorni dopo erano salvati miracolosamente per il Mare Rosso aperto,
gli Israeliti hanno brontolato contro Mose a causa della mancanza di acqua.

Esodo 17,1-7. Di nuovo, la comunit Israelita ha litigato con Mose perch non cera acqua da bere.
Mose li ha avvertito che mettevano il Signore alla prova. Invece di ascoltare, comunque, le persone
hanno continuato a brontolare contro Mose. Ignorando il fatto che Mose ha seguito gli istruzione
di Dio, lo hanno accusato falsamente di portare via da Egitto per morire.

Numeri 11, 1-3. Un anno in viaggio (Numeri 10,11), si trova di nuovo le persone lamentandosi delle
difficolt. Dio lo ha sentito ed diventato arrabbiato. Quanto arrabbiato? Il fuoco dal Signore ha
bruciato fra loro e perfino ha consumato le periferie del campo! Era soltanto dopo Mose ha
pregato che il fuoco si diminuito.

Numeri 11,4-35. La gente raccogliticcia con loro ha cominciato a bramare altri cibi e ha causato gli
Israeliti di cominciare a gemere per la carne, il pesce e la verdura. (La gente raccogliticcia si
riferiece alle persone non Israeliti che hanno seguito gli Israeliti fuori dal Egitto.). Questo gemere
venuto dalle persone in ogni famiglia!

Numeri 14. Tutti gli Israeliti hanno brontolato contro Mose e contro Aronne perch 10 fra gli
12 uomini mandate per controllare la terra promessa sono tornati con un atteggiamento negative e
senza fede nel potere di Dio di poter fare ci che ha promesso. Di nuovo, hanno desiderato che
fossero morti in Egitto o nel deserto. Hanno cominciato a complottare di scegliere un altro capo fra
loro.
Numeri 16. Core, Datan e Abiram sono diventati insolenti e si sono alzati contro Mose. Hanno
presero 250 membri del consiglio (capi ben conosciuti nella comunit) e insorsero contro Mose e
Aronne come gruppo. Hanno dichiarato che tutta la comunit era ugualmente santa come Mose e
Aronne, insinuando che Aronne non stato nominato veramente da Dio di essere il sacerdote.
Hanno accusato Mose di cercare di farli schiavi e di non realizzare le sue promesse. Dio ha
preparato di distruggere tutta lassemblea, ma Mose ha pregato con Dio di punire soltanto i
peccatori. Core, Datan e Abiram, insieme con le loro famiglie intere e tutte le loro cose, erano
inghiottii dalla terra. E gli 250 membri del consiglio che hanno ribellato erano consumati dal fuoco
dal Signore. Nonostante questo, proprio il giorno dopo, tutta la comunit ha borbogliato con Mose e
Aronne, accusando li di avere ammazzato le persone del Signore! Dio ha mandato subito la peste
alle persone. Secondo gli istruzione di Dio. Aronne ha offerto lincenso e fatto espiazione per il
popolo, fermando la peste, ma non prima che ancora 14.700 persone sono morte.

Numeri 21,4-9. Poi gli Israeliti partirono dal monte Cor, dirigendosi verso il Mare Rosso per
aggirare il paese di Edom. Ma il popolo non sopport il viaggio. Il popolo disse contro Dio e contro
Mos: "Perch ci avete fatti uscire dall'Egitto per farci morire in questo deserto? Perch qui non c'
n pane n acqua e siamo nauseati di questo cibo cos leggero". Allora il Signore mand fra il
popolo serpenti velenosi i quali mordevano la gente e un gran numero d'Israeliti mor. Allora il
popolo venne a Mos e disse: "Abbiamo peccato, perch abbiamo parlato contro il Signore e contro
di te; prega il Signore che allontani da noi questi serpenti". Mos preg per il popolo. Il Signore
disse a Mos: "Fatti un serpente e mettilo sopra un'asta; chiunque, dopo essere stato morso, lo
guarder rester in vita". Mos allora fece un serpente di rame e lo mise sopra l'asta; quando un
serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di rame, restava in vita.
Gli Israeliti non sopportarono il viaggio ed il cibo leggero, una croce leggera. Ma Dio non
soltanto ha mandato serpenti velenosi i quali mordevano la gente e un gran numero d'Israeliti
mor, ma ha offerto la soluzione un serpente e mettilo sopra un'asta, che ha prefigurato il
futuro Messia sulla croce (Gv 3,13-17), cio, una croce, una sofferenza, molto pi grande.

Salmo 106. Questo Salmo offre un riassunto della storia dIsraele, anche la loro ribellione e il
loro brontolare. Qui si pu trovare il brontolare e le sue conseguenze brutte in poche parole.

I brontoloni nel Nuovo Testamento:

Gli esempi di brontolare certamente non sono limitati al Vecchio Testamento. Ci sono alcuni
esempi e comandi nel Nuovo Testamento che riguardano il brontolare.

Matteo 20,1-16. Nella parabola di Ges dei operai nella vigna, hanno brontolato quando hanno
ricevuto esattamente ci che era promesso e che si sono accordato quando hanno preso il lavoro.
Ges ci spiega che il brontolare uguale a dire che Dio non giusto e non ha il diritto di fare come
Dio decide.

Luca 5,30. I Farisei e gli insegnati della legge si sono brontolati quando Ges ha mangiato con i
pubblicani e i peccatori.
Giovanni 6,41-70. Gli Ebrei hanno brontolato di Ges dicendo che Lui venuto dal cielo. Ges li
ha detto di smettere di brontolare fra di loro. Questo ha portato ad una polemica fra gli Ebrei e
eventualmente ai discepoli a brontolare e molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non
andavano pi con Lui. Un po delle lamentele fanno grande conseguenze. Ascoltando alle lamentele
fuori del gruppo pu portare a brontolare dentro il gruppo, e eventualmente alla disunit.

1 Corinzi 10,10. San Paolo ci comanda, Non mormorate.

Filippesi 2,14. San Paolo ci comanda, Fate tutto senza mormorazioni e senza critiche.

Giacomo 5,9. San Giacomo ci comanda, Non lamentatevi, fratelli, gli uni degli altri. Se
lamentiamoci, la pena che saremo giudicati.

1 Pietro 4,9. Praticate lospitalit gli uni verso gli altri, senza mormorare.

Giuda. Questo libro di quelli che si sono associate fra i cristiani ma in realt sono empi che
cambia la grazia di Dio nel permesso di immoralit. Sono identificati come brontoloni e criticoni
che seguono i loro desideri malvagi, si vantano di se stessi, e adulano gli altri per il loro proprio
vantaggio.

La Conclusione:

Attraverso questa esame delle Scritture, possiamo vedere come la mormorazione pu


cominciare da poco ma finire di avere gli effetti molto grandi e molto male. Possiamo
facilmente identificarci con alcuni di questi esempi. Pu sembrare cos normale di brontolare.
Possiamo perfino ingannarci nel pensare che abbiamo bisogno di brontolare o perfino di credere che
abbiamo il diritto di brontolare. Ma il fatto in questione che Dio non vuole che ci brontoliamo. Lui
vuole che condividiamo i nostri problemi con Lui, ma tutto nellattitudine. Pensate degli Israeliti.
Cera mai un esempio in qualsiasi caso che abbiamo visto in cui hanno prima chiesto Dio per ci
che avevano bisogno o desiderato? No, in ogni caso, si sono brontolati prima, seconda, e lultima. E
dopo le prime volte, la punizione venuto per le loro mormorazioni.

Nonostante che Dio molto paziente e amoroso, la Scrittura ci fa capire chiaramente che c
un limite alle mormorazioni che Lui sopporter prima che ci saranno le conseguenze serie.
Pu essere i brontoli individuali, brontoli della famiglia, brontoli della comunit, o i brontoli
ufficiali di massa, ma tutto peccato e non accettabile negli occhi di Dio. Ogni volta che
brontoliamo, ci inciampiamo. Ancora peggio, ogni volta che ci brontoliamo, facciamo nella
presenza di almeno unaltra persona. E, come vediamo negli esempi messo davanti nella parola di
Dio, questo porta alti di diventare desensibilizzati delle mormorazioni. Ben presto, abbiamo
causato qualcun altro a brontolare e di inciamparci. E poi loro si contagiano qualcun altro con il
peccato di brontolare, e cos via si dilaga la peste della mormorazione e delle conseguenze di
vasta portata.
Come gli Israeliti erano istruiti in Esodo capitolo 15, saremo sapienti di seguire I comandi
semplici di Dio di (1) ascoltare la voce di Dio; (2) fare il giusto negli occhi di Dio, e (3) stare attenti
e tenere I Suoi comandamenti e I Suoi decreti. Se facciamo cos, riusciremo a non brontolare e di
non inciamparci.

Un buon esempio nellAntico Testamento di uno che ha accettato e ha abbracciato bene le


sofferenze che Dio lo ha mandato era Giuseppe di Egitto. Giuseppe era rifiutato dalla sua
famiglia, buttato nel fosso, venduto nella schiavit, accusato falsamente di stupro dalla moglie del
suo padrone, imprigionato. Ha aiutato le persone nel prigione, ma senza nessuna ricompensa. In
mezzo a questa storia c una frase, e questa per noi: Il Signore fu con Giuseppe (Gen 39,2).

Quando stiamo attraversando le sofferenze, Dio con noi, quando la sofferenza per il suo disegno
e scopo di venire fuori nella nostra vita.

Dopo Giuseppe portato fuori dalla prigione, ed elevato in una posizione alta per lEgitto a quel
tempo.

Mentre Giuseppe sta attraversando questo processo da Dio, che cosa era latteggiamento di
Giuseppe? Giuseppe non imprecato il fatto che i suoi fratelli lo hanno abbandonato ed era buttato
in prigione. Lui non ha imprecato il fatto che era accusato di stupro. Non ha imprecato questo e non
ha coltivato rancore. Quando cominciamo a coltivare risentimento, comincia a crescere in noi,
cresce letteralmente. E come cresce? Continuiamo ad enumerarlo, lo diciamo continuamente nelle
nostre menti. E ci che era una piccola cosa, improvvisamente viene questo gigante nelle nostre
vite, questo gigante di non perdonare, o di risentimento, o lammarezza. Pu inghiottirci e soffocare
la vita in noi. Ma Giuseppe non lo coltiva, non lo ha imprecato e non lo enumera. Che cosa fa? Lo
disperde a Dio. Giuseppe si fida di Dio pi di se stesso. E che cosa fa Dio? Dio lo rovescia. Ci che
poteva essere un ostacolo nella sua vita, diventa un passatoio nella propria cosa che Dio lo
preparava da fare che era di sfamare il suo popolo nel tempo di fame.

Ma vedete il processo che doveva passare. Era giusto? No, non era giusto. La vita non giusta. Dio
giusto. Ma mentre ha partecipato di ci che attraversava, era uno in preparazione che darebbe
letteralmente la vita alla sua propria famiglia che lo ha rifiutato e lo ha venduto nella schiavit.

Giuseppe ha avuto due figli; uno si chiamava Manasse. qui il punto dove Giuseppe ha permesso
le sue sofferenze di essere adempiute nel disegno perfetto e lo scopo di Dio. Manasse vuol dire:
perch Dio mi ha fatto dimenticare ogni affanno (Gen 41,51). Ha dimenticato i suoi problemi
del passato; ha dimenticato la difficolt che successo. Soltanto Dio pu farci dimenticare a quel
livello.

Laltro figlio di Giuseppe, Efraim, vuol dire: Dio mi ha reso fecondo nel paese della mia
afflizione (Gen 41,52). Quando rivediamo le nostre vite, alcuni dei momenti pi difficili, i
momenti di grande sofferenze, mentre guardiamo indietro, possiamo vedere come lo Spirito del
Signore, come la mano del Signore, ci portava in questi tempi per perfezionarci, per confermarci,
per stabilirci, per rinforzarci, per sviluppare carattere in noi, per preparaci per il lavoro che il
Signore ha preparato per noi da fare.
Siamo infatti opera sua, create in Cristo Ges per le opera buone che Dio ha predisposto perch noi
le praticassimo (Ef 2.10).

Sempre infatti, noi che siamo vivi, veniamo esposti alla morte a causa di Ges, perch anche la
vita di Ges sia manifesta nella nostra carne mortale. Di modo che in noi opera la morte, ma in
voi la vita (2Cor 4,11-12).

Chi ci separer dunque dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione,


la fame, la nudit, il pericolo, la spada? Proprio come sta scritto: Per causa tua siamo messi a morte
tutto il giorno, siamo trattati come pecore da macello. Ma in tutte queste cose noi siamo pi che
vincitori per virt di colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che n morte n vita, n angeli n
principati, n presente n avvenire, n potenze, n altezza n profondit, n alcun'altra creatura
potr mai separarci dall'amore di Dio, in Cristo Ges, nostro Signore (Rm 8,35-39).

San Paolo un uomo libero perch pronto di morire per Ges, e perci nessuno pu togliere
la sua pace interiore. Paolo si fida totalmente nellamore e la provvidenza di Dio. Il pi che
arriviamo a questa maturit cristiana, il pi che non siamo preoccupati del futuro o la tribolazione,
l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudit, il pericolo, la spada! Se non andiamo in questa
direzione di maturit, quando la croce arriva nelle nostre vite, brontoliamo, come Dio avesse fatto
uno spaglio nel mandarci il dono della croce, e anche sempre pi ansia e meno pace interiore! La
scelta la nostra in che direzione vogliamo andare: pi fiducia nella nostra intelligenza e sapienza
umana, o pi fiducia in Dio!

E una delle opera pi grande che possiamo fare qui sulla terra di pregare ed offrire i nostri
sacrifici per le anime, per la salvezze delle alter persone, specie quelli che sono affidate a noi, sia
I nostri figli, I nostri cari, la nostra famiglia, la famiglia estesa. Abbiamo un dovere sacro, abbiamo
una fiducia sacro di portarli al Signore ogni giorno nelle nostre preghiere, soprattutto davanti al
Santissimo Sacramento e nelle nostre Rosari Santi.

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Qui ci sono alcuni brani dalla Sacra Scrittura, dai documenti della Chiesa, dai scritti dei santi
ed anche da altri fonti.

Allora Ges disse ai suoi discepoli: "Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso,
prenda la sua croce e mi segua. Perch chi vorr salvare la propria vita, la perder; ma chi perder
la propria vita per causa mia, la trover. Qual vantaggio infatti avr l'uomo se guadagner il mondo
intero, e poi perder la propria anima? O che cosa l'uomo potr dare in cambio della propria anima?
Poich il Figlio dell'uomo verr nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e render a ciascuno
secondo le sue azioni" (Mt 16,24-28; Lc 9,23).

E mentre i Giudei chiedono i miracoli e i Greci cercano la sapienza, noi predichiamo Cristo
crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani; ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei
che Greci, predichiamo Cristo potenza di Dio e sapienza di Dio. Perch ci che stoltezza di Dio
pi sapiente degli uomini, e ci che debolezza di Dio pi forte degli uomini (1Cor 1,22-25).

La Sapienza Papale: La preghiera unita al sacrificio costituisce la forza pi potente nella


storia umana. Papa Giovanni Paolo II.

Da allora Ges cominci a dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e
soffrire molto da parte degli anziani, dei sommi sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risuscitare
il terzo giorno. Ma Pietro lo trasse in disparte e cominci a protestare dicendo: "Dio te ne scampi,
Signore; questo non ti accadr mai". Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: "Lungi da me, satana! Tu
mi sei di scandalo, perch non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!". (Mt 16,21-23).

Quando i discepoli rimasero stupefatti, e perfino ancora pi sbigottiti con le parole, senza
compromessi, di Ges, allinizio del loro camino con Ges, Ges non ha fatto come gli uomini (i
fifoni) che vediamo sulla TV oggi. Invece Ges ha detto: Questo impossibile presso gli uomini,
ma non presso Dio! Perch tutto possibile presso Dio (Mc 10,23-27).

LA SOFFERENZA IL TESORO PI GRANDE CHE CI SIA SULLA TERRA. Essa


purifica l'anima. Nella sofferenza conosciamo chi ci veramente amico. Il vero amore si misura col
termometro della sofferenza. Ges, Ti ringrazio per le piccole croci quotidiane, per le contrariet
che incontro nelle mie iniziative, per il peso della vita comunitaria, per l'interpretazione distorta
delle mie intenzioni, per le umiliazioni che provengono dagli altri, per il comportamento aspro
verso di noi, per i sospetti ingiusti, per la salute cagionevole e per le forze che vengono meno, per il
ripudio della mia volont, per l'annientamento del proprio io, per il mancato riconoscimento in tutto,
per gli impedimenti posti a tutti i miei progetti. Ti ringrazio, Ges, per le sofferenze interiori, per
l'aridit dello spirito, per le paure, i timori e i dubbi, per il buio fitto e le tenebre interiori, per le
tentazioni e le diverse prove, per le angosce che difficile descrivere, e soprattutto per quelle in cui
nessuno ci capisce, per l'ora della morte, per la dura lotta che la precede e per tutta la sua amarezza.
Ti ringrazio, Ges, che hai bevuto il calice dell'amarezza, prima di porgerlo a me raddolcito. Ecco,
ho accostato le mie labbra al calice della Tua santa volont. Avvenga di me secondo il Tuo volere;
avvenga di me ci che ha stabilito la Tua sapienza fin dall'eternit. Desidero bere fino all'ultima
stilla il calice della predestinazione, non voglio indagare su questa predestinazione, nell'amarezza
c' la mia gioia, nella disperazione la mia fiducia. In Te, o Signore, quello che ci d il Tuo Cuore
paterno tutto buono; non preferisco le gioie alle amarezze, n le amarezze alle gioie, ma Ti
ringrazio di tutto, o Ges. La mia delizia consiste nello stare a contemplarTi, o Dio incomprensibile.
in un'esistenza misteriosa che si aggira il mio spirito, poich l che sento di essere a casa mia.
Conosco bene la dimora del mio Sposo. Sento che in me non c' nemmeno una goccia di sangue che
non arda d'amore per Te. Bellezza eterna, chi Ti conosce una sola volta, non pu pi amare
nessun'altra cosa. Sento la voragine insondabile della mia anima, e che niente pu colmarla,
all'infuori di Dio. Sento che sprofondo in Lui, come un granellino di sabbia in un oceano senza
fondo (Diario di Santa Faustina, no. 342-343; 774).

Oh se i mortali conoscessero che gran cosa la grazia, quanto bella, quanto nobile e preziosa,
quante ricchezze nasconde in s, quanti tesori, quanta felicit e delizie! Senza dubbio andrebbero
essi stessi alla ricerca di fastidi e pene; andrebbero questuando molestie, infermit e tormenti
invece che fortune, e ci per conseguire linestimabile tesoro della grazia. Questo lacquisto e
lultimo guadagno della sofferenza ben accettata. Nessuno si lamenterebbe della croce e dei dolori,
che gli toccano in sorte, se conoscesse con quali bilance vengono pesati nella distribuzione fra gli
uomini (Santa Rosa da Lima; Ufficio delle Letture; 23 agosto).

Oh, se lanima riuscisse a capire che non si pu giungere nel folto delle ricchezze e della
sapienza di Dio, se non entrando dove pi numerose sono le sofferenze di ogni genere
riponendovi la sua consolazione e il suo desiderio! Come chi desidera veramente la sapienza
divina, in primo luogo brama di entrare veramente nello spessore della croce! Per questo san Paolo
ammoniva i discepoli di Efeso che non venissero meno nelle tribolazioni, ma stessero forti e radicati
e fondati nella carit, e cos potessero comprendere con tutti i santi quale sia lampiezza, la
lunghezza, laltezza e la profondit e conoscere lamore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza per
essere ricolmi di tutta la pienezza di Dio (cfr. Ef 4,17). Per accedere alle ricchezze della sapienza
divina la porta la croce. Si tratta di una porta stretta nella quale pochi desiderano entrare, mentre
sono molti coloro che amano i diletti a cui si giunge per suo mezzo (San Giovanni della Croce;
Ufficio delle Letture; 14 dicembre).

La croce Gloria di Cristo, esaltazione di Cristo. La croce il calice prezioso e inestimabile che
raccoglie tutte le sofferenze di Cristo, la sintesi completa della sua passione. Per convincerti che la
croce la gloria di Cristo, senti quello che egli dice: Ora il figlio delluomo stato glorificato e
anche Dio stato glorificato in lui, e lo glorificher subito (Gv 13,31-32) (Dai Discorsi di
santAndrea di Creta, vescovo; 14 Settembre; Ufficio delle Letture).
Crediamo di arrivare alla gloria di paradiso senza seguire Ges con la croce?

Ho imparato adesso che mentre quelli che parlano dei loro miserie normalmente si soffrono, quelli
che rimangono in silenzio soffrono di pi.
Dio ci permette di sperimentare i punti bassi della vita per insegnarci le lezioni che non potremo
imparare in un altro modo.
Il dolore insiste di prestarlo attenzione. Dio ci bisbiglia nei nostri piaceri, ci parla nelle nostre
coscienze, ma grida nei nostri dolori. il suo megafono per svegliare un mondo sordo.
- C.S. Lewis

Oggi ho udito queste parole: Nell'Antico Testamento mandai al Mio popolo i profeti con i
fulmini. Oggi mando te a tutta l'umanit con la Mia Misericordia. Non voglio punire l'umanit
sofferente, ma desidero guarirla e stringerla al Mio Cuore misericordioso. FACCIO USO DEI
CASTIGHI SOLO QUANDO ESSI STESSI MI COSTRINGONO A QUESTO; la Mia mano
afferra malvolentieri la spada della giustizia. Prima del giorno della giustizia mando il giorno della
Misericordia. Ho risposto: O mio Ges, parla Tu stesso alle anime, poich le mie parole non
hanno importanza (Diario di Santa Faustina, no. 1588).

Ges si lamentato per il gran dolore che gli procura l'infedelt delle anime elette: Ed ancora di
pi ferisce il Mio Cuore la loro mancanza di fiducia dopo la caduta. Se non avessero sperimentato la
bont del Mio Cuore, ci Mi addolorerebbe di meno. Ho visto la collera di Dio sospesa sulla
Polonia. Ed ora vedo che, se Iddio colpisse il nostro paese coi pi grandi castighi, ci sarebbe
ancora una grande Misericordia da parte Sua, poich per delitti cos gravi potrebbe punirci con
la rovina eterna. Rimasi terrorizzata quando il Signore scost appena un poco il velo. Ora vedo
chiaramente che le anime elette sostengono l'esistenza del mondo, fino a quando la misura [di
giustizia] sar colma (Diario di Santa Faustina, no. 1532-1533).

No dolore no guadagno; no croce no corona!

Alleluia, caro Don _____ ! La nostra grande vocazione di condividere con Ges tutto, anche la sua
passione e crocifissione! Ma dopo c' la vera risurrezione eterna, la vera PASQUA! Non c la
risurrezione senza la crocifissione; non c la Pasqua senza il Venerd Santo!
La Vera Pasqua!
http://cibo-spir.blogspot.it/2017/05/la-vera-pasqua.html
https://josephdwight.wordpress.com/2017/05/03/la-vera-pasqua/
https://www.scribd.com/document/347189535/La-Vera-Pasqua

La Madonna non solo indica ai suoi figli prediletti (i sacerdoti) la strada da percorrere, ma dona
anche la medicina di cui tutti abbiamo tanto bisogno, in questi tempi in cui, col tanto male che ci
circonda, specie con i peccati impuri, satana miete tantissime vittime. Ella ci dona il rimedio per
guarire da queste ferite che, specialmente nelle anime sacerdotali, spengono ogni virt.
Datemi tutto il vostro dolore. Oggi sono le incomprensioni, gli attacchi, le calunnie di vostri
fratelli. Domani saranno le persecuzioni, la prigionia, le condanne da parte degli atei e dei nemici
di Dio che vedranno in voi gli ostacoli necessariamente da eliminare. Camminate con Me e
seguitemi sulla strada di mio Figlio Ges. Sulla strada del Calvario, sulla strada della Croce. Mai
come in questi momenti deve essere da voi vissuta fino in fondo quella che la vocazione di ogni
cristiano: Chi vuole venire dietro a Me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.
Seguitemi, figli prediletti: oggi necessario che seguiate vostra Madre, se volete percorrere senza
paura la via di mio Figlio Ges (La Madonna a Don Stefano Gobbi; 28 maggio 1976). (Ai
Sacerdoti Figli Prediletti della Madonna; http://madonna-sacerdoti.blogspot.it/).

Ges non ci chiede per grandi successi: solo il arrenderci e gratitudine. Santa Therese di
Lisieux

Cos lacqua senza la predicazione della croce del Signore non serve a nulla per la salvezza.
Ma quando stata consacrata dal mistero della croce che salva, allora disposta per servire da
bagno spirituale e da coppa di salvezza (SantAmbrogio; TO15, marted; Ufficio delle Letture).
p 467b

"... La dolce Croce sar il riparo dei cristiani ... la Croce sar cos luminosa che in pieno giorno
sar pi splendente del sole; nella notte Essa non si spegner, si allungher ad una distanza
immensa ... Una nube rossa e un rombo di tuono attraverser tutto il cielo ... a causa delle espiazioni
che mi sono offerte Io ritardo il disastro." - 21 novembre 1912, messaggio di Ges a Maria Giulia
Jahenny, Blain in Francia (stigmatista).

"Prima della grande tribolazione ci sar un segno. Vedremo nel cielo una grande croce rossa in
una giornata di cielo sereno, senza nuvole. Il colore rosso rappresenta il Sangue di Ges che ci ha
redenti e il sangue dei martiri scelti da Dio nei giorni di buio. Questa croce verr vista da tutti:
cristiani, pagani, atei, ecc. ed anche da tutti coloro che sono "preparati" (ci sono persone che pur
non avendo mai sentito parlare del Vangelo hanno la voce di Dio impressa nel santuario delle loro
coscienze) i quali saranno guidati da Dio verso Cristo. Essi riceveranno la grazia di interpretare il
significato della croce." - 11 settembre 1987, resoconto scritto da Fra David Lopez sulle
rivelazioni della Madonna da lui ricevute a Medjugorje

Scrivi questo: prima di venire come Giudice giusto, vengo come Re di Misericordia. Prima che
giunga il giorno della giustizia, sar dato agli uomini questo segno in cielo: si spegner ogni luce in
cielo e ci sar una grande oscurit su tutta la terra. Allora apparir in cielo il segno della Croce e
dai fori, dove furono inchiodati i piedi e le mani del Salvatore, usciranno grandi luci che per
qualche tempo illumineranno la terra. Ci avverr poco tempo prima dell'ultimo giorno (Diario di
Santa Faustina, no. 83).

Partecipate al mio dolore, figli miei prediletti. Nellora in cui il mondo tutto stato redento e
purificato per sempre, il Padre ha accolto il dolore divino del Figlio e il mio umano dolore di
Madre. La vostra sofferenza, figli, serve gi alla purificazione della terra. Se il castigo verr, sar
solo per unultima e grande richiesta di sofferenza per il rinnovamento del mondo e la salvezza di
tanti miei poveri figli. Ma nulla serve tanto per il trionfo del mio Cuore Immacolato, quanto un
cuore Sacerdotale che soffre. In voi, figli, Ges che continua la sua missione purificatrice. solo
il suo Sangue che pu lavare tutto il male, tutto lodio, tutto il peccato del mondo. Per questo, ora
che giunto il momento della purificazione, sarete chiamati sempre pi a soffrire. Per voi, figli,
questa lora della Croce. Ma soffrirete con Me, con la vostra Mamma che vi ha generati sotto la
Croce. Con Me sempre, nel presente che il Padre vi dona: ad offrire e a soffrire sul Cuore della
vostra Mamma Addolorata (La Madonna a Don Stefano Gobbi; 15 settembre 1975).

"La loro solo preoccupazione esclusivamente rivolta verso i problemi sociali, e si dimentica che
Ges morto sulla Croce ed risorto per ottenerci il grande dono della Redenzione e per
salvare le anime. Cos viene sempre pi diffuso l'insegnamento della teologia della liberazione che
un vero tradimento di Cristo e del Vangelo" (La Madonna a Don Stefano Gobbi; 25 febbraio
1988).

Ma sia lungi da voi lappartenere al numero di coloro che hanno case quiete, tranquille e sicure,
mentre la verga del Signore non su di loro: trascorrono la vita nella prosperit e in un attimo
scenderanno allinferno. (San Raimondo di Penafort; breviario, 7 gennaio).

Suor Maria Gabriella (in purgatorio) ha comunicato a Suor Maria della Croce: Ahim! quante vite
appaiono piene di opere buone e, alla morte, ne saranno vuote... perch tutte quelle cose buone
in apparenza, tutte quelle azioni clamorose, tutta quella condotta che sembrava irreprensibile, tutto
questo non ha avuto Ges solo quale fine. Si voleva far figura, brillare, passare per esatto
osservante degli obblighi della Religione, per una Religiosa fedele alla regola, ecco il solo movente
di tante esistenze. E nell'altra vita, qui, quale delusione! Se sapeste quante poche persone agiscono
per Dio solo, quante poche compiono tutte le loro azioni per Dio solo... Ahim! quanti rimpianti ci
si prepara per il punto di morte, allorch non si sar pi accecati, ahim! Se si riflettesse qualche
volta all'eternit! Che cos' la vita paragonata a quel giorno che non avr sera per gli eletti, a
quella sera che non avr giorno per i malvagi? Si ama tutto sulla terra, ci si affeziona a tutto, eccetto
a Colui che unico dovrebbe avere il nostro affetto ed al quale noi lo neghiamo. Il Ges del
tabernacolo attende cuori che Lo amino e non ne trova. Appena uno su mille che Lo ama come
si dovrebbe amarLo! AmateLo voi; risarciteLo di questa indifferenza tanto colpevole che c' nel
mondo!
(8 dicembre 1879; Un Manoscritto sul Purgatorio; http://purgatorio-mano.blogspot.com).

In un dato momento ho compreso quanto non piaccia a Dio un'azione anche la pi lodevole, se non
ha il sigillo della retta intenzione. Tali azioni spingono Dio pi che alla ricompensa, al castigo.
Che nella nostra vita ce ne siano il meno possibile, anzi nella vita religiosa non ce ne dovrebbero
essere affatto. Con identica disposizione accetto la gioia come la sofferenza, la lode come
l'umiliazione. Ricordo che sia l'una che l'altra sono passeggere. Cosa m'importa di quello che dicono
di me? Da tempo ormai ho rinunciato a tutto ci che riguarda la mia persona. il mio nome ostia,
cio vittima, non a parole, ma nei fatti, nell'annientamento di me stessa, per essere simile a Te sulla
croce, o buon Ges e mio Maestro (Diario di Santa Faustina, no. 484-485).

"Molti si comportano da nemici della croce di Cristo: la perdizione per sar la loro fine, perch
essi, che hanno come dio il loro ventre, si vantano di ci di cui dovrebbero vergognarsi, tutti intenti
alle cose della terra" (Fil 3,18-19).

Egli infatti proprio per confortare il tuo cuore venne a patire, venne a morire, venne ad essere
coperto di sputi, venne ad essere coronato di spine, venne a subire gli insulti e, in fine, venne a farsi
inchiodare in croce. Tutto questo egli lha sofferto per te, e tu nulla. Lha sofferto non per il suo
vantaggio, ma per il tuo. Ma che razza di pastori sono invece quelli che, temendo di offendere gli
uditori, non solo non li preparano alle tentazioni future, ma anzi promettono loro la felicit di questo
mondo, felicit che Dio non promise neppure al mondo stesso!... (Discorso sui pastori di San
Agostino; Ufficio delle Letture, 24 TO, venerd).

Quella somma sapienza che fior dalla croce rese vana la superba sapienza del mondo e la
sua arrogante stoltezza. I beni di ogni genere, che ci vennero dalla croce, hanno eliminato i germi
della cattiveria e della malizia Della croce tutti gli apostoli si sono gloriati, ogni martire ne venne
coronato, e ogni santo santificato (Discorsi di san Teodoro Studita, abate; Pasqua, Sett. 2,
Venerd).

O Ges Ostia, se non mi sostenessi Tu, non saprei resistere sulla croce (Diario di Santa
Faustina, no. 1620).

Sulla terra Ges crocifigge maggiormente l'anima che Egli pi ama, ma la croce inviata da Dio ha
sempre delle DOLCEZZE unite alla sua amarezza. Non lo stesso per le croci che ci arrivano per
colpa nostra: queste contengono solo AMAREZZA (maggio 1886; Un Manoscritto sul Purgatorio;
http://purgatorio-mano.blogspot.com).

Cardinale Palazzini ha scritto di Santa Veronica Giuliani: Quello di Veronica un grande


messaggio profetico che sembra proprio riservato ai nostri tempi: per correggere pericolose
deviazioni di chi va alla ricerca di un Cristianesimo senza la Croce, di chi si adagia voglioso
nellabbondanza dei quei beni di consumo di cui Cristo ha predicato la moderazione per tutti, e la
rinuncia per i forti.
veramente difficile per i sacerdoti oggi di offrire la Verit che ci far liberi (Gv 8,32; Ger
6,16), perch tantissime persone sono abituate ormai di un cristianesimo senza la croce. Secondo
PAPA PAOLO VI la tentazione forse pi aggressiva del nostro tempo, che intende svuotare la
Croce di Cristo (1Cor 1,17), ledonismo, cio il benessere, il divertimento, il piacere, la
licenziosit, il vizio, sollevati allonore abusivo di finalit primarie delumana esistenza
(Catechesi, 26-11-1975).

The maximum cupidity of the demons is deception. In fact they succeed to possess only those who
they seduce with the lie (Saint Augustine; The City of God, 4:32).

Senza dubbio ogni azione di Cristo fonte di gloria per la Chiesa cattolica; ma la croce la gloria
delle glorie. E proprio questo che diceva Paolo: Lungi da me il gloriarmi se non nella croce di
Cristo (Gal 6,16). Non dobbiamo vergognarci dunque della croce del Salvatore, anzi
gloriamocene. Perch se vero che la parola croce scandalo per i Giudei e stoltezza per i
pagani, per noi fonte di salvezza. Se per quelli che vanno in perdizione stoltezza, per noi che
siamo stati salvati, fortezza di Dio. Infatti non era un semplice uomo colui che diede al vita per
noi, bens il Figlio di Dio, Dio stesso, fattosi uomo. Perci la croce non sia per te fonte di gaudio
soltanto in tempo di tranquillit, ma confida che lo sar parimenti nel tempo della persecuzione.
Non ti avvenga di essere amico di Ges solo in tempo di pace e poi nemico in tempo di guerra
(Dalle Catechesi di san Cirillo di Gerusalemme, vescovo; TO 4; gioved).

Padre Benedetto Groschel ha detto: Amate Ges quanto tale amate un mendicante sgraziato
che avete fatto tutto per aiutare.

Devo cercare la compagnia delle suore che secondo la mia natura mi piace di meno. Santa
Therese di Lisieux

Ad un tratto il Bambino scomparve dalle braccia della Madonna e vidi l'immagine viva di Ges
crocifisso. La Madonna mi disse di comportarmi come Lui, che, nonostante le gioie, aveva sempre
guardato intensamente la croce ed aggiunse che le grazie che Iddio mi concedeva non erano
soltanto per me, ma anche per le altre anime (Diario di Santa Faustina, no. 561).

Il mio sacrificio niente per se stesso, ma quando l'unisco al sacrificio di Ges Cristo,
diviene onnipotente ed ha la forza di placare lo sdegno di Dio. Iddio ci ama nel Figlio Suo. La
dolorosa Passione del Figlio di Dio una continua invocazione che attenua la collera di Dio
(Diario di Santa Faustina, no. 482).

Questa azione voglio oggi esercitarla attraverso di voi, miei figli prediletti. Per questo ho voluto
ritirarmi nel deserto della vostra vita, dove ho posto il mio sicuro rifugio. In esso vi formo da
Mamma, perch, attraverso di voi, possa compiere la grande opera di corredenzione. Cos vi
chiamo alla preghiera, alla perfetta offerta, alla sofferenza, alla vostra personale immolazione.
Vi conduco sulla via della Croce e dolcemente vi aiuto a salire il Calvario per trasformarvi tutti in
ostie gradite al Padre, per la salvezza del mondo. il tempo della mia azione silenziosa. Nel deserto
della vostra vita compio ogni giorno il grande prodigio di trasformarvi sempre pi, finch Ges
Crocifisso possa essere rivissuto da ciascuno di voi" (La Madonna a Don Stefano Gobbi; 13 luglio
1980).

Sono la vostra Madre Addolorata. La spada, che trafisse il mio Cuore sotto la Croce, continua a
ferirmi per la grande sofferenza che ora sta vivendo la Chiesa, Corpo mistico del mio Figlio Ges.
Tutte le sofferenze della Chiesa sono nel mio Cuore Immacolato e Addolorato. cos che ancora
oggi adempio al mio compito materno, generando nel dolore questa mia Figlia ad una nuova vita.
Per questo diventa sempre pi importante la funzione della Madre nel momento presente della sua
dolorosa purificazione. Tutte le sofferenze del Papa, dei Vescovi, dei Sacerdoti, delle anime
consacrate, dei fedeli sono racchiuse nel mio Cuore di Mamma. Anchio partecipo, nel vivere con
voi queste ore di grande dolore. la passione di mio Figlio che continua nel suo Corpo mistico.
Oggi con Lui per la Chiesa rivivo le stesse ore del Getsemani, del Calvario, della crocifissione e
della sua morte. Abbiate fiducia e pazienza; abbiate coraggio e speranza. Presto dal nostro dolore
sorger una nuova era di Luce. La Chiesa rifiorir, sotto il potente influsso dellamore di Dio (La
Madonna a Don Stefano Gobbi; 15 settembre 1980).

Vivete assieme a Me ogni giorno, per essere confortati nel portare la vostra Croce e nel
seguire Ges fino al Calvario (La Madonna a Don Stefano Gobbi; 1 aprile 1988).

Quanto bene ti vuole questo mio figlio prediletto! uno tra i pi grandi doni che Io ti faccio e Io
capirai pi avanti. Sar chiamato a consumarsi sulla croce di un vero martirio: un martirio di
amore e di dolore, che Io render copia vivente di mio Figlio Crocifisso. Non si turbi per le
difficolt dellambiente: sono permesse da Dio per la sua santificazione. Dica sempre il suo s
generoso e totale: mi tanto necessario e gradito (La Madonna a Don Stefano Gobbi; 21 giugno
1974).

Cos con uno, cos con tutti i Sacerdoti del mio Movimento. Tutti bimbi nutriti, baciati, accarezzati
e cullati da Me. Perch Io possa adagiarli tutti con tanto amore sul legno della loro croce. Io li devo
preparare a questo ineffabile e doloroso momento: dovranno come mio Figlio Ges essere
immolati sulla croce per la salvezza del mondo. Si affidino perci a Me come bambini: il Cuore
della loro Mamma sar laltare su cui si immoleranno, vittime gradite a Dio, per il suo trionfo (La
Madonna a Don Stefano Gobbi; 19 novembre 1974).

28 marzo 1975; Venerd Santo; La via della Croce:


Ecco perch oggi ti ho voluto in questo luogo, lontano da ogni preoccupazione e attivit, per
restare solo con mio Figlio Ges. La strada su cui voglio condurre i miei figli prediletti, i Sacerdoti
consacrati al mio Cuore Immacolato e del mio Movimento, quella della Croce. Sulla Croce li
voglio tutti con mio Figlio, nella preghiera e nella sofferenza. Questa stata la via percorsa da
Ges per compiere la Redenzione e per salvare tutti gli uomini. Questa la via che devono
percorrere i Sacerdoti chiamati a formare la mia schiera, affinch gli uomini redenti da mio Figlio,
ma a Lui strappati da Satana, possano ancora oggi essere salvati, attraverso uno speciale intervento
di questo mio materno Cuore. La via della Croce, miei piccoli figli, la sola via che ho tracciato per
voi, perch quella che, col Figlio Ges, la vostra Mamma per prima ha percorso. Percorretela
senza paura, perch sarete condotti per mano da Me, rincuorati dal mio affetto di Mamma.
Percorretela con Me, nel mio Cuore Immacolato; accanto alla vostra croce sentirete cos la presenza
della Mamma che vi conforter e vi aiuter. Questa via deve essere percorsa da voi, perch solo
cos potrete essere in tutto simili a mio Figlio Ges. Mio compito quello di rendervi in tutto
simili a Lui. Dopo avervi distaccato da tutto per essere pronti a fare la volont del Padre, dopo
avervi resi solo bambini per farvi Sacerdoti secondo il Cuore di Ges, giunta lora in cui siete
chiamati a salire con Lui il Calvario. lora del Calvario questa per la mia Chiesa, per il Santo
Padre, per tutti i Sacerdoti che vogliono essere fedeli a mio Figlio e al Vangelo. Ma anche, figli
prediletti, la vostra ora pi bella, per la quale da tanto ho preparato ciascuno di voi. Dite con
Me: S, Padre, la tua volont sia fatta. Anche se questa lora delle tenebre, voi siete da Me
chiamati a riflettere la luce del volere e del disegno del Padre. Sarete chiamati a dare testimonianza
della paternit e dellamore misericordioso di Dio. Questa dunque la vostra ora e per questo perci
vi chiamo solo alla preghiera, alla sofferenza, alla vostra totale immolazione. Dimenticate ogni altra
preoccupazione ed affidatevi a Me, ed assecondate con il vostro grande amore il disegno del mio
Cuore Immacolato (La Madonna a Don Stefano Gobbi; 28 marzo 1975).

Cristo Ges, il quale, pur essendo di natura divina, non consider un tesoro geloso la sua
uguaglianza con Dio; ma spogli se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile
agli uomini; apparso in forma umana, umili se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla
morte di croce (Fil 2,5-8).

Ora, infatti, pi nobile la gerarchia dei leviti, pi augusta la dignit dei presbiteri e pi santa
lunzione dei vescovi, perch la tua Croce, sorgente di tutte le benedizioni, causa di tutte le
grazie. Per essa viene elargita ai credenti la forza nella loro debolezza, la gloria nellumiliazione,
nella morte la vita (Ufficio delle Letture; Dai Discorsi di san Leone Magno, papa; Quaresima, 5
sett., marted).

Chiara Lubich ci dice che la sofferenza la presenza personale di Ges crocifisso nelle nostre vite!
Chiara Lubich: Ho un solo Sposo sulla terra
Una preghiera da lei scritta il 20 settembre 1949, al culmine di un periodo molto particolare della
sua vita e della storia del Movimento dei Focolari.
Durante lestate del 1949, Chiara Lubich, con i suoi 29 anni, vive unesperienza di luce e di vita.
Lasciare quel paradiso in montagna non facile, ma avverte che Dio la vuole immersa nei dolori
dellumanit, prosciugando lacqua della tribolazione in quelli che pi soffrono. con quello
spirito che scrive di getto:
Ho un solo Sposo sulla terra: Ges Abbandonato: non ho altro Dio fuori di Lui.
In Lui tutto il Paradiso con la Trinit e tutta la terra con lUmanit.
Perci il suo mio e nullaltro.
E suo il Dolore universale e quindi mio.
Andr per il mondo cercandolo in ogni attimo della mia vita.
Ci che mi fa male mio.
Mio il dolore che mi sfiora nel presente. Mio il dolore delle anime accanto ( quello il mio Ges).
Mio tutto ci che non pace, gaudio, bello, amabile, sereno, in una parola: ci che non
Paradiso. Poich anchio ho il mio Paradiso ma quello nel cuore dello Sposo mio.
Non ne conosco altri.
Cos per gli anni che mi rimangono: assetata di dolori, di angosce, di disperazioni, di malinconie,
di distacchi, di esilio, di abbandoni, di strazi, di tutto ci che lui e lui il Peccato, lInferno.
Cos prosciugher lacqua della tribolazione in molti cuori vicini e per la comunione con lo
Sposo mio onnipotente lontani.
Passer come Fuoco che consuma ci che ha da cadere e lascia in piedi solo la Verit.
Ma occorre esser come Lui: esser Lui nel momento presente della vita.
Da: Chiara Lubich, Il grido, Ed. Citt Nuova (Pag. 56 57)
http://www.focolare.org/news/2016/09/25/chiara-lubich-ho-un-solo-sposo-sulla-terra/

Su questa terra ognuno ha la sua croce. Ma dobbiamo agire in modo tale, che non siamo il
cattivo ma il buon ladrone Santo Padre Pio.

Papa Giovanni Paolo II ci ha avvertito nel 1976: Noi siamo di fronte oggi al pi grande
combattimento che lumanit abbia mai visto. NON CREDO CHE LA COMUNIT CRISTIANA
LABBIA COMPRESO TOTALMENTE. Siamo OGGI di fronte alla LOTTA FINALE fra la
Chiesa e lanti Chiesa, fra il Vangelo e lanti Vangelo.
Papa Giovanni Paolo II ha detto ad un gruppo a Fulda, Germania in novembre 1980, parlando dei
segreti di Fatima, che: Dobbiamo essere preparati a soffrire presto grande tribolazioni che ci
esiger la disposizione di sacrificare perfino la nostra vita per Cristo. Attraverso le vostre e le mie
preghiere, ancora possibile di diminuire la tribolazione (predetta da Fatima), ma non pi
possibile di evitarla, perch soltanto in questa maniera la Chiesa pu essere rinnovata
effettivamente. Quante volte stato compiuto il rinnovo della Chiesa con il sangue. Non sar
diversa questa volta.
Presto Non Pi lEucaristia!
http://cibo-spir.blogspot.it/2017/03/presto-non-piu-eucaristia.html
https://josephdwight.wordpress.com/2017/03/03/presto-non-piu-eucaristia/
https://www.scribd.com/document/340840602/Presto-Non-Piu-Eucaristia

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Coraggio amici. Ges e Maria sono pi vicino a noi quando siamo in grande sofferenze se
continuiamo a pregare e non perdere la speranza. I prossimi anni saranno pi difficile che in
qualsiasi altro momento della storia umana. Noi siamo la generazione (Mt 24,34) di cui Ges
ha parlato: Poich vi sar allora una tribolazione grande, quale mai avvenne dall'inizio del
mondo fino a ora, n mai pi ci sar (Mt 24,21)! Non dobbiamo trascurare le cose semplici che
abbiamo imparato da bambini: una buona confessione mensile con un esame di coscienza basata su
il Catechismo della Chiesa Catolica degli adulti (non la TV), la Santa Messa ogni domenica, e di
pregare il Santo Rosario ogni giorno e di cercare di vivere ci che preghiamo.

Dio vi benedica!

Don Jo (Joseph) Dwight

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P.s.
C' meno preghiera che mai, pi peccato che mai, ancora peggio, l'indifferenza come il peccato
non esistesse pi, e perci abbiamo dato tanto potere al padre della menzogna, Satana (Gv 8,44).
In particolare Satana ha pi potere di mascherarsi come un angelo di luce (2Cor 11,14), per
offrire le sue belle bugie mortali come fossero la verit che ci fa liberi (Gv 8,32)!
Perci molto importante in questi tempi di grande confusione, quando perfino i vescovi cattolici
non sono pi daccordo in quando riguarda le cose fondamentali della fede e della morale, di non
soltanto pregare molto e di studiare il Catechismo della Chiesa Cattolica degli adulti, ma di tenere i
nostri occhi aperti per non cadere nelle belle bugie di Satana presentate come fossero la
Verit!!!
PER GLI AGGIORNAMENTI sugli inganni fondamentali, nascosti e mascherati del antico
serpente, visitate uno dei miei siti indici per vedere gli ultimi articoli pi importanti:
(e anche I DOCUMENTI DELLA APPROVAZIONE ECCLESIASTICA della
TESTIMONIANZA di GLORIA POLO).
http://giuseppedwight.blogspot.com
https://josephdwight.wordpress.com/2015/09/21/giuseppe-dwight-indice/
https://www.scribd.com/doc/282241370/Giuseppe-Dwight-Indice

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