Professional Documents
Culture Documents
abb.post.
Spediz. abb. post.- art.
45%1, -comma
art. 2,1 comma 20/b Anno 158 - Numero 183
Legge 27-02-2004,
23-12-1996,n.n.46662 - Filiale
- Filiale di Roma
di Roma
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REPUBBLICA ITALIANA
SI PUBBLICA TUTTI I
PA R T E P R I M A Roma - Luned, 7 agosto 2017 GIORNI NON FESTIVI
DIREZIONE E REDAZIONE PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA - UFFICIO PUBBLICAZIONE LEGGI E DECRETI - VIA ARENULA, 70 - 00186 ROMA
DIREZIONE E REDAZIONE
AMMINISTRAZIONE PRESSO PRESSO
LISTITUTOIL POLIGRAFICO
MINISTERO EDELLA
ZECCAGIUSTIZIA - UFFICIO
DELLO STATO PUBBLICAZIONE
- VIA SALARIA, LEGGI
691 - 00138 ROMAE - DECRETI - VIA
CENTRALINO ARENULA
06-85081 70 - 00186
- LIBRERIA ROMA
DELLO STATO
AMMINISTRAZIONE
PIAZZA G. VERDI, 1 -PRESSO L'ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO - LIBRERIA DELLO STATO - PIAZZA G. VERDI 10 - 00198 ROMA - CENTRALINO 06-85081
00198 ROMA
La Gazzetta Ufficiale, Parte Prima, oltre alla Serie Generale, pubblica cinque Serie speciali, ciascuna contraddistinta
da autonoma numerazione:
1 Serie speciale: Corte costituzionale (pubblicata il mercoled)
2 Serie speciale: Unione europea (pubblicata il luned e il gioved)
3 Serie speciale: Regioni (pubblicata il sabato)
4 Serie speciale: Concorsi ed esami (pubblicata il marted e il venerd)
5 Serie speciale: Contratti pubblici (pubblicata il luned, il mercoled e il venerd)
La Gazzetta Ufficiale, Parte Seconda, Foglio delle inserzioni, pubblicata il marted, il gioved e il sabato
SOMMARIO
LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI Ministero delleconomia
e delle finanze
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
13 giugno 2017, n. 120.
DECRETO 24 luglio 2017.
Regolamento recante la disciplina semplificata
della gestione delle terre e rocce da scavo, ai sen- Rideterminazione del finanziamento a ca-
si dellarticolo 8 del decreto-legge 12 settembre rico del Fondo di rotazione di cui alla legge
2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla n. 183/1987 per lattuazione degli interventi pre-
legge 11 novembre 2014, n. 164. (17G00135) . . . Pag. 1 visti dal Piano di azione coesione del Ministero
dellinterno - Piano di azione giovani sicurezza e
legalit. (Decreto n. 23/2017). (17A05465) . . . . . Pag. 42
DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI
II
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
Avviso relativo alla ridefinizione del termine di Proposta di modifica del disciplinare di produ-
rendicontazione delle spese relative a contributi zione della denominazione di origine controllata dei
a favore delle reti di impresa nel settore del turi-
smo. (17A05496) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 71 vini Colli Euganei. (17A05462). . . . . . . . . . . . . Pag. 74
Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo garantita dei vini Colli Euganei Fior dArancio o
del giorno 24 luglio 2017 (17A05580) . . . . . . . . . Pag. 71 Fior dArancio Colli Euganei. (17A05463) . . . . Pag. 75
III
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
1
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
c) terre e rocce da scavo: il suolo escavato deri- n) sito di deposito intermedio: il sito in cui le terre
vante da attivit finalizzate alla realizzazione di unope- e rocce da scavo qualificate sottoprodotto sono tempora-
ra, tra le quali: scavi in genere (sbancamento, fondazioni, neamente depositate in attesa del loro utilizzo finale e che
trincee); perforazione, trivellazione, palificazione, conso- soddisfa i requisiti di cui allarticolo 5;
lidamento; opere infrastrutturali (gallerie, strade); rimo- o) normale pratica industriale: costituiscono un
zione e livellamento di opere in terra. Le terre e rocce trattamento di normale pratica industriale quelle opera-
da scavo possono contenere anche i seguenti materiali: zioni, anche condotte non singolarmente, alle quali posso-
calcestruzzo, bentonite, polivinilcloruro (PVC), vetrore- no essere sottoposte le terre e rocce da scavo, finalizzate
sina, miscele cementizie e additivi per scavo meccaniz- al miglioramento delle loro caratteristiche merceologiche
zato, purch le terre e rocce contenenti tali materiali non per renderne lutilizzo maggiormente produttivo e tecni-
presentino concentrazioni di inquinanti superiori ai limiti camente efficace. Fermo il rispetto dei requisiti previsti
di cui alle colonne A e B, Tabella 1, Allegato 5, al Titolo per i sottoprodotti e dei requisiti di qualit ambientale, il
V, della Parte IV, del decreto legislativo 3 aprile 2006, trattamento di normale pratica industriale garantisce luti-
n. 152, per la specifica destinazione duso; lizzo delle terre e rocce da scavo conformemente ai criteri
d) autorit competente: lautorit che autorizza tecnici stabiliti dal progetto. Lallegato 3 elenca alcune
la realizzazione dellopera nel cui ambito sono generate delle operazioni pi comunemente effettuate, che rientra-
le terre e rocce da scavo e, nel caso di opere soggette a no tra le operazioni di normale pratica industriale;
procedimenti di valutazione di impatto ambientale o ad p) proponente: il soggetto che presenta il piano di
autorizzazione integrata ambientale, lautorit competen- utilizzo;
te di cui allarticolo 5, comma 1, lettera o), del decreto
legislativo 3 aprile 2006, n. 152; q) esecutore: il soggetto che attua il piano di uti-
lizzo ai sensi dellarticolo 17;
e) caratterizzazione ambientale delle terre e rocce
da scavo: attivit svolta per accertare la sussistenza dei r) produttore: il soggetto la cui attivit materiale
requisiti di qualit ambientale delle terre e rocce da scavo produce le terre e rocce da scavo e che predispone e tra-
in conformit a quanto stabilito dal presente regolamento; smette la dichiarazione di cui allarticolo 21;
f) piano di utilizzo: il documento nel quale il pro- s) ciclo produttivo di destinazione: il processo
ponente attesta, ai sensi dellarticolo 47 del decreto del produttivo nel quale le terre e rocce da scavo sono utiliz-
Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, il zate come sottoprodotti in sostituzione del materiale di
rispetto delle condizioni e dei requisiti previsti dallarti- cava;
colo 184-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, t) cantiere di piccole dimensioni: cantiere in cui
e dallarticolo 4 del presente regolamento, ai fini delluti- sono prodotte terre e rocce da scavo in quantit non supe-
lizzo come sottoprodotti delle terre e rocce da scavo ge- riori a seimila metri cubi, calcolati dalle sezioni di proget-
nerate in cantieri di grandi dimensioni; to, nel corso di attivit e interventi autorizzati in base alle
g) dichiarazione di avvenuto utilizzo: la dichiara- norme vigenti, comprese quelle prodotte nel corso di atti-
zione con la quale il proponente o lesecutore o il pro- vit o opere soggette a valutazione dimpatto ambientale
duttore attesta, ai sensi dellarticolo 47 del decreto del o ad autorizzazione integrata ambientale di cui alla Parte
Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, II del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
lavvenuto utilizzo delle terre e rocce da scavo qualificate u) cantiere di grandi dimensioni: cantiere in cui
sottoprodotti in conformit al piano di utilizzo o alla di- sono prodotte terre e rocce da scavo in quantit superiori
chiarazione di cui allarticolo 21; a seimila metri cubi, calcolati dalle sezioni di progetto,
h) ambito territoriale con fondo naturale: porzio- nel corso di attivit o di opere soggette a procedure di va-
ne di territorio geograficamente individuabile in cui pu lutazione di impatto ambientale o ad autorizzazione inte-
essere dimostrato che un valore di concentrazione di una grata ambientale di cui alla Parte II del decreto legislativo
o pi sostanze nel suolo, superiore alle concentrazioni 3 aprile 2006, n. 152;
soglia di contaminazione di cui alle colonne A e B, Ta- v) cantiere di grandi dimensioni non sottoposto a
bella 1, Allegato 5, al Titolo V, della Parte IV del decreto VIA o AIA: cantiere in cui sono prodotte terre e rocce da
legislativo 3 aprile 2006, n. 152, sia ascrivibile a fenome- scavo in quantit superiori a seimila metri cubi, calcolati
ni naturali legati alla specifica pedogenesi del territorio dalle sezioni di progetto, nel corso di attivit o di opere
stesso, alle sue caratteristiche litologiche e alle condizioni non soggette a procedure di valutazione di impatto am-
chimico-fisiche presenti; bientale o ad autorizzazione integrata ambientale di cui
i) sito: area o porzione di territorio geografica- alla Parte II del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
mente definita e perimetrata, intesa nelle sue matrici am- z) sito oggetto di bonifica: sito nel quale sono sta-
bientali (suolo e acque sotterranee); te attivate le procedure di cui al Titolo V, della Parte IV,
l) sito di produzione: il sito in cui sono generate le del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
terre e rocce da scavo; aa) opera: il risultato di un insieme di lavori che
m) sito di destinazione: il sito, come indicato dal di per s esplichi una funzione economica o tecnica. Le
piano di utilizzo o nella dichiarazione di cui allartico- opere comprendono sia quelle che sono il risultato di un
lo 21, in cui le terre e rocce da scavo qualificate sottopro- insieme di lavori edilizi o di genio civile, sia quelle di di-
dotto sono utilizzate; fesa e di presidio ambientale e di ingegneria naturalistica.
2
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
3
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
c) la durata del deposito non pu superare il termine 2. La dichiarazione di avvenuto utilizzo, redatta ai
di validit del piano di utilizzo o della dichiarazione di cui sensi dellarticolo 47 del decreto del Presidente della Re-
allarticolo 21; pubblica 28 dicembre 2000, n. 445, resa dallesecutore
d) il deposito delle terre e rocce da scavo fisicamen- o dal produttore con la trasmissione, anche solo in via
te separato e gestito in modo autonomo anche rispetto ad telematica, del modulo di cui allallegato 8 allautorit e
altri depositi di terre e rocce da scavo oggetto di differenti allAgenzia di protezione ambientale competenti per il
piani di utilizzo o dichiarazioni di cui allarticolo 21, e a sito di destinazione, al comune del sito di produzione e al
eventuali rifiuti presenti nel sito in deposito temporaneo; comune del sito di destinazione. La dichiarazione con-
servata per cinque anni dallesecutore o dal produttore ed
e) il deposito delle terre e rocce da scavo conforme resa disponibile allautorit di controllo.
alle previsioni del piano di utilizzo o della dichiarazione
di cui allarticolo 21 e si identifica tramite segnaletica po- 3. La dichiarazione di avvenuto utilizzo deve esse-
sizionata in modo visibile, nella quale sono riportate le in- re resa ai soggetti di cui al comma 2, entro il termine di
formazioni relative al sito di produzione, alle quantit del validit del piano di utilizzo o della dichiarazione di cui
materiale depositato, nonch i dati amministrativi del pia- allarticolo 21; lomessa dichiarazione di avvenuto utiliz-
no di utilizzo o della dichiarazione di cui allarticolo 21. zo entro tale termine comporta la cessazione, con effetto
immediato, della qualifica delle terre e rocce da scavo
2. Il proponente o il produttore pu individuare nel pia- come sottoprodotto.
no di utilizzo o nella dichiarazione di cui allarticolo 21,
uno o pi di siti di deposito intermedio idonei. In caso 4. Il deposito intermedio delle terre e rocce da scavo
di variazione del sito di deposito intermedio indicato nel qualificate sottoprodotti, non costituisce utilizzo, ai sensi
piano di utilizzo o nella dichiarazione di cui allartico- dellarticolo 4, comma 2, lettera b).
lo 21, il proponente o il produttore aggiorna il piano o
la dichiarazione in conformit alle procedure previste dal Capo II
presente regolamento.
TERRE E ROCCE DA SCAVO PRODOTTE IN CANTIERI
3. Decorso il periodo di durata del deposito interme- DI GRANDI DIMENSIONI
dio indicato nel piano di utilizzo o nella dichiarazione di
cui allarticolo 21, viene meno, con effetto immediato, la
qualifica di sottoprodotto delle terre e rocce non utilizzate Art. 8.
in conformit al piano di utilizzo o alla dichiarazione di
cui allarticolo 21 e, pertanto, tali terre e rocce sono gesti- Ambito di applicazione
te come rifiuti, nel rispetto di quanto indicato nella Parte
IV, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. 1. Gli articoli da 9 a 18 si applicano alla gestione del-
le terre e rocce da scavo generate nei cantieri di grandi
Art. 6. dimensioni, come definiti nellarticolo 2, comma 1, let-
tera u), che, sulla base della caratterizzazione ambientale
Trasporto effettuata in conformit agli allegati 1 e 2, soddisfano i
requisiti di qualit ambientale previsti dallallegato 4 per
1. Per le terre e rocce da scavo qualificate sottoprodotti le modalit di utilizzo specifico.
il trasporto fuori dal sito di produzione accompagnato
dalla documentazione indicata nellallegato 7. Tale do- Art. 9.
cumentazione equivale, ai fini della responsabilit di cui
allarticolo 8 del decreto legislativo 21 novembre 2005, Piano di utilizzo
n. 286, alla copia del contratto in forma scritta di cui
allarticolo 6 del medesimo decreto legislativo. 1. Il piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo, re-
2. La documentazione di cui al comma 1 predisposta datto in conformit alle disposizioni di cui allallegato
in triplice copia, una per il proponente o per il produttore, 5, trasmesso dal proponente allautorit competente e
una per il trasportatore e una per il destinatario, anche se allAgenzia di protezione ambientale territorialmente
del sito intermedio, ed conservata dai predetti soggetti competente, per via telematica, almeno novanta giorni
per tre anni e resa disponibile, in qualunque momento, prima dellinizio dei lavori. Nel caso in cui lopera sia
allautorit di controllo. Qualora il proponente e lesecu- oggetto di una procedura di valutazione di impatto am-
tore sono soggetti diversi, una quarta copia della docu- bientale o di autorizzazione integrata ambientale ai sensi
mentazione deve essere conservata dallesecutore. della normativa vigente, la trasmissione del piano di uti-
lizzo avviene prima della conclusione del procedimento.
Art. 7. 2. Il piano include la dichiarazione sostitutiva dellat-
to di notoriet redatta ai sensi dellarticolo 47 del decre-
Dichiarazione di avvenuto utilizzo to del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000,
n. 445, con la quale il legale rappresentante dellimpresa
1. Lutilizzo delle terre e rocce da scavo in conformit o la persona fisica proponente lopera, attesta la sussisten-
al piano di utilizzo o alla dichiarazione di cui allartico- za dei requisiti di cui allarticolo 4, in conformit anche a
lo 21 attestato allautorit competente mediante la di- quanto previsto nellallegato 3, con riferimento alla nor-
chiarazione di avvenuto utilizzo. male pratica industriale.
4
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
5
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
6
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
Gli effetti delle modifiche sostanziali del piano di uti- Art. 17.
lizzo sulla procedura di VIA sono definiti dalle disposi-
zioni del Titolo III, della Parte II, del decreto legislativo Realizzazione del piano di utilizzo
3 aprile 2006, n. 152.
3. Nel caso previsto dal comma 2, lettera a), il piano di
utilizzo aggiornato entro 15 giorni dal momento in cui 1. Prima dellinizio dei lavori, il proponente comunica,
intervenuta la variazione. Decorso tale termine cessa, con in via telematica, allautorit competente e allAgenzia di
effetto immediato, la qualifica come sottoprodotto della protezione ambientale territorialmente competente i rife-
quota parte delle terre e rocce da scavo eccedenti le pre- rimenti dellesecutore del piano di utilizzo.
visioni del piano di utilizzo. Decorsi sessanta giorni dalla
trasmissione del piano di utilizzo aggiornato, senza che 2. A far data dalla comunicazione di cui al comma 1,
sia intervenuta richiesta di integrazione documentale da lesecutore del piano di utilizzo tenuto a far proprio e
parte dellautorit competente, le terre e rocce da scavo rispettare il piano di utilizzo e ne responsabile.
eccedenti il volume del piano originario sono gestite in
conformit al piano di utilizzo aggiornato. 3. Lesecutore del piano di utilizzo redige la modulisti-
4. Nei casi previsti dal comma 2, lettere b) e c), decorsi ca di cui agli allegati 6 e 7 necessaria a garantire la traccia-
60 giorni dalla trasmissione del piano di utilizzo aggior- bilit delle terre e rocce da scavo qualificate sottoprodotti.
nato, senza che sia intervenuta richiesta di integrazione
documentale da parte dellautorit competente, le terre e
rocce da scavo possono essere utilizzate e gestite in modo Art. 18.
conforme al piano di utilizzo aggiornato.
5. Nel caso previsto dal comma 2, lettera d), decorsi Gestione dei dati
60 giorni dalla trasmissione del piano di utilizzo aggior-
nato, senza che sia intervenuta richiesta di integrazione
documentale da parte dellautorit competente, possono 1. Al fine di garantire pubblicit e trasparenza dei dati
essere applicate le tecnologie di scavo previste dal piano relativi alla qualit ambientale del territorio nazionale,
di utilizzo aggiornato. ogni autorit competente comunica i dati dei piani di uti-
lizzo allIstituto Superiore per la Protezione e la Ricerca
6. La procedura di aggiornamento del piano di utilizzo ambientale (ISPRA), onde consentire laggiornamento
relativa alle modifiche sostanziali di cui alla lettera b) del della cartografia relativa ai campionamenti, cui associa-
comma 2, pu essere effettuata per un massimo di due to un archivio dei valori delle concentrazioni di contami-
volte, fatte salve eventuali deroghe espressamente mo- nanti riscontrati nelle verifiche pervenute. La comunica-
tivate dallautorit competente in ragione di circostanze zione inviata anche alla Regione o Provincia Autonoma
sopravvenute impreviste o imprevedibili. e allAgenzia di protezione ambientale territorialmente
competente.
Art. 16.
Proroga del piano di utilizzo e accertamenti 2. LISPRA, entro trenta giorni dalla data di entrata in
sul piano di utilizzo aggiornato o prorogato vigore del presente regolamento, pubblica sul proprio sito
web un disciplinare tecnico per definire gli standard delle
1. Il termine di cui allarticolo 14, comma 1, relati- informazioni e le modalit di trasmissione delle stesse.
vo allinizio dei lavori o alla durata del piano di utilizzo,
pu essere prorogato una sola volta e per la durata mas-
sima di due anni in presenza di circostanze sopravvenute, Art. 19.
impreviste o imprevedibili, fatte salve eventuali deroghe
espressamente motivate dallautorit competente in ragio-
ne dellentit o complessit delle opere da realizzare. A tal Disciplina dei costi sostenuti dallAgenzia di protezione
fine il proponente, prima della scadenza dei suddetti ter- ambientale territorialmente competente
mini, trasmette in via telematica allautorit competente e
allAgenzia di protezione ambientale territorialmente com- 1. LISPRA, entro tre mesi dalla pubblicazione del
petente una comunicazione con lindicazione del nuovo presente regolamento, predispone un tariffario nazionale
termine e delle motivazioni a giustificazione della proroga. da applicare al proponente per la copertura dei costi sop-
2. Nel caso di aggiornamento o proroga del piano di portati dallAgenzia di protezione ambientale territorial-
utilizzo lautorit competente, qualora accerti la mancata mente competente per lorganizzazione e lo svolgimento
sussistenza dei requisiti di cui allarticolo 4 o della mo- delle attivit di cui agli articoli 9, 10, 11, 12, 16, 20 e
tivazione richiesta dal comma 1 o dallarticolo 15, com- 21 del presente regolamento, individuando il costo mini-
ma 6, dispone con provvedimento motivato il divieto di mo e un costo proporzionale ai volumi di terre e rocce da
gestire le terre e rocce da scavo come sottoprodotti. Per scavo. Nei successivi tre mesi il Ministro dellambiente
verificare la sussistenza dei requisiti di cui allarticolo 4, e della tutela del territorio e del mare adotta, con proprio
lautorit competente pu chiedere allAgenzia di pro- decreto, il tariffario nazionale. Nelle more delladozione
tezione ambientale territorialmente competente di effet- del tariffario nazionale, i costi sono definiti dai tariffari
tuare le necessarie verifiche secondo la procedura di cui delle Agenzie di protezione ambientale territorialmente
allarticolo 10, comma 2. competenti.
7
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
8
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
Capo IV TITOLO IV
TERRE E ROCCE DA SCAVO PRODOTTE IN CANTIERI TERRE E ROCCE DA SCAVO ESCLUSE
DI GRANDI DIMENSIONI NON SOTTOPOSTI A VIA E AIA DALLAMBITO DI APPLICAZIONE DELLA
DISCIPLINA SUI RIFIUTI
Art. 22.
Art. 24.
Cantieri di grandi dimensioni
non sottoposti a VIA e AIA Utilizzo nel sito di produzione delle terre e rocce
escluse dalla disciplina rifiuti
1. Le terre e rocce da scavo generate in cantieri di gran-
di dimensioni non sottoposti a VIA o AIA, come definiti 1. Ai fini dellesclusione dallambito di applicazione
nellarticolo 2, comma 1, lettera v), per essere qualificate della normativa sui rifiuti, le terre e rocce da scavo de-
sottoprodotti devono rispettare i requisiti di cui allarti- vono essere conformi ai requisiti di cui allarticolo 185,
colo 4, nonch i requisiti ambientali indicati nellartico- comma 1, lettera c), del decreto legislativo 3 aprile 2006,
lo 20. Il produttore attesta il rispetto dei requisiti richiesti n. 152, e in particolare devono essere utilizzate nel sito di
mediante la predisposizione e la trasmissione della di- produzione. Fermo restando quanto previsto dallartico-
chiarazione di cui allarticolo 21 secondo le procedure e lo 3, comma 2, del decreto-legge 25 gennaio 2012, n. 2,
le modalit indicate negli articoli 20 e 21. convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012,
n. 28, la non contaminazione verificata ai sensi dellal-
TITOLO III legato 4 del presente regolamento.
DISPOSIZIONI SULLE TERRE E ROCCE 2. Ferma restando lapplicazione dellarticolo 11, com-
DA SCAVO QUALIFICATE RIFIUTI ma 1, ai fini del presente articolo, le terre e rocce da scavo
provenienti da affioramenti geologici naturali contenen-
ti amianto in misura superiore al valore determinato ai
Art. 23. sensi dellarticolo 4, comma 4, possono essere riutilizzate
esclusivamente nel sito di produzione sotto diretto con-
Disciplina del deposito temporaneo delle terre e rocce trollo delle autorit competenti. A tal fine il produttore ne
da scavo qualificate rifiuti d immediata comunicazione allAgenzia di protezione
1. Per le terre e rocce da scavo qualificate con i co- ambientale e allAzienda sanitaria territorialmente com-
dici dellelenco europeo dei rifiuti 17.05.04 o 17.05.03* petenti, presentando apposito progetto di riutilizzo. Gli
il deposito temporaneo di cui allarticolo 183, comma 1, organismi di controllo sopra individuati effettuano le ne-
lettera bb), del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, si cessarie verifiche e assicurano il rispetto delle condizioni
effettua, attraverso il raggruppamento e il deposito preli- di cui al primo periodo.
minare alla raccolta realizzati presso il sito di produzione, 3. Nel caso in cui la produzione di terre e rocce da
nel rispetto delle seguenti condizioni: scavo avvenga nellambito della realizzazione di opere
a) le terre e rocce da scavo qualificate come rifiuti o attivit sottoposte a valutazione di impatto ambientale,
contenenti inquinanti organici persistenti di cui al regola- la sussistenza delle condizioni e dei requisiti di cui allar-
mento (CE) 850/2004 sono depositate nel rispetto delle ticolo 185, comma 1, lettera c), del decreto legislativo
norme tecniche che regolano lo stoccaggio dei rifiuti con- 3 aprile 2006, n. 152, effettuata in via preliminare, in
tenenti sostanze pericolose e sono gestite conformemente funzione del livello di progettazione e in fase di stesu-
al predetto regolamento; ra dello studio di impatto ambientale (SIA), attraverso la
presentazione di un Piano preliminare di utilizzo in sito
b) le terre e rocce da scavo sono raccolte e avviate a delle terre e rocce da scavo escluse dalla disciplina dei
operazioni di recupero o di smaltimento secondo una del- rifiuti che contenga:
le seguenti modalit alternative: 1) con cadenza almeno
trimestrale, indipendentemente dalle quantit in deposito; a) descrizione dettagliata delle opere da realizzare,
2) quando il quantitativo in deposito raggiunga comples- comprese le modalit di scavo;
sivamente i 4000 metri cubi, di cui non oltre 800 metri b) inquadramento ambientale del sito (geografico,
cubi di rifiuti classificati come pericolosi. In ogni caso il geomorfologico, geologico, idrogeologico, destinazione
deposito temporaneo non pu avere durata superiore ad duso delle aree attraversate, ricognizione dei siti a ri-
un anno; schio potenziale di inquinamento);
c) il deposito effettuato nel rispetto delle relative c) proposta del piano di caratterizzazione delle terre
norme tecniche; e rocce da scavo da eseguire nella fase di progettazione
d) nel caso di rifiuti pericolosi, il deposito realiz- esecutiva o comunque prima dellinizio dei lavori, che
zato nel rispetto delle norme che disciplinano il deposito contenga almeno:
delle sostanze pericolose in essi contenute e in maniera 1. numero e caratteristiche dei punti di indagine;
tale da evitare la contaminazione delle matrici ambien- 2. numero e modalit dei campionamenti da
tali, garantendo in particolare un idoneo isolamento dal effettuare;
suolo, nonch la protezione dallazione del vento e dalle
acque meteoriche, anche con il convogliamento delle ac- 3. parametri da determinare;
que stesse. d) volumetrie previste delle terre e rocce da scavo;
9
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
e) modalit e volumetrie previste delle terre e rocce proponente, trenta giorni prima dellavvio dei lavori, tra-
da scavo da riutilizzare in sito. smette agli Enti interessati il piano operativo degli inter-
4. In fase di progettazione esecutiva o comunque pri- venti previsti e un dettagliato cronoprogramma con lin-
ma dellinizio dei lavori, in conformit alle previsioni del dicazione della data di inizio dei lavori;
Piano preliminare di utilizzo in sito delle terre e rocce da
scavo escluse dalla disciplina dei rifiuti di cui al com- b) le attivit di scavo sono effettuate senza creare
ma 2, il proponente o lesecutore: pregiudizio agli interventi e alle opere di prevenzione,
messa in sicurezza, bonifica e ripristino necessarie ai sen-
a) effettua il campionamento dei terreni, nellarea si del Titolo V, della Parte IV, e della Parte VI del decre-
interessata dai lavori, per la loro caratterizzazione al fine to legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e nel rispetto della
di accertarne la non contaminazione ai fini dellutilizzo normativa vigente in tema di salute e sicurezza dei la-
allo stato naturale, in conformit con quanto pianificato voratori. Sono, altres, adottate le precauzioni necessarie
in fase di autorizzazione; a non aumentare i livelli di inquinamento delle matrici
b) redige, accertata lidoneit delle terre e rocce sca- ambientali interessate e, in particolare, delle acque sotter-
vo allutilizzo ai sensi e per gli effetti dellarticolo 185, ranee soprattutto in presenza di falde idriche superficiali.
comma 1, lettera c), del decreto legislativo 3 aprile 2006, Le eventuali fonti attive di contaminazione, quali rifiuti o
n. 152, un apposito progetto in cui sono definite: prodotto libero, rilevate nel corso delle attivit di scavo,
1. le volumetrie definitive di scavo delle terre e sono rimosse e gestite nel rispetto delle norme in materia
rocce; di gestione dei rifiuti.
2. la quantit delle terre e rocce da riutilizzare;
3. la collocazione e durata dei depositi delle terre Art. 26.
e rocce da scavo;
4. la collocazione definitiva delle terre e rocce da Utilizzo nel sito
scavo.
5. Gli esiti delle attivit eseguite ai sensi del comma 3
sono trasmessi allautorit competente e allAgenzia di 1. Lutilizzo delle terre e rocce prodotte dalle attivit di
protezione ambientale territorialmente competente, prima scavo di cui allarticolo 25 allinterno di un sito oggetto
dellavvio dei lavori. di bonifica sempre consentito a condizione che sia ga-
rantita la conformit alle concentrazioni soglia di conta-
6. Qualora in fase di progettazione esecutiva o comun- minazione per la specifica destinazione duso o ai valori
que prima dellinizio dei lavori non venga accertata lido- di fondo naturale. Nel caso in cui lutilizzo delle terre e
neit del materiale scavato allutilizzo ai sensi dellarti- rocce da scavo sia inserito allinterno di un progetto di
colo 185, comma 1, lettera c), le terre e rocce sono gestite bonifica approvato, si applica quanto previsto dallarti-
come rifiuti ai sensi della Parte IV del decreto legislativo colo 242, comma 7, del decreto legislativo 3 aprile 2006,
3 aprile 2006, n. 152. n. 152.
10
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
11
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
12
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
13
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
Fatta salva la ricerca dei parametri caratteristici di Il rispetto dei requisiti di qualit ambientale di cui
eventuali pregresse contaminazioni, di potenziali anomalie allarticolo 184-bis, comma 1, lettera d), del decreto legi-
del fondo naturale, di inquinamento diffuso, nonch di pos- slativo 3 aprile 2006, n. 152, per lutilizzo delle terre e roc-
sibili apporti antropici legati allesecuzione dellopera, nel ce da scavo come sottoprodotti, garantito quando il conte-
caso in cui in sede progettuale sia prevista una produzio- nuto di sostanze inquinanti allinterno delle terre e rocce da
ne di materiale di scavo compresa tra i 6.000 ed i 150.000 scavo, comprendenti anche gli additivi utilizzati per lo sca-
metri cubi, non richiesto che, nella totalit dei siti in esa- vo, sia inferiore alle Concentrazioni Soglia di Contamina-
me, le analisi chimiche dei campioni delle terre e rocce da zione (CSC), di cui alle colonne A e B, Tabella 1, Allegato
scavo siano condotte sulla lista completa delle sostanze di 5, al Titolo V, della Parte IV, del decreto legislativo 3 aprile
Tabella 4.1. Il proponente nel piano di utilizzo di cui allal- 2006, n. 152, con riferimento alla specifica destinazione
legato 5, potr selezionare, tra le sostanze della Tabella 4.1, duso urbanistica, o ai valori di fondo naturali. Qualora per
le sostanze indicatrici: queste consentono di definire in consentire le operazioni di scavo sia previsto lutilizzo di
maniera esaustiva le caratteristiche delle terre e rocce da additivi che contengono sostanze inquinanti non comprese
scavo al fine di escludere che tale materiale sia un rifiuto ai nella citata tabella, il soggetto proponente fornisce allIsti-
sensi del presente regolamento e rappresenti un potenziale tuto Superiore di Sanit (ISS) e allIstituto Superiore per la
rischio per la salute pubblica e lambiente. Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) la documen-
Tabella 4.1 - Set analitico minimale tazione tecnica necessaria a valutare il rispetto dei requisiti
di qualit ambientale di cui allarticolo 4. Per verificare che
Arsenico siano garantiti i requisiti di protezione della salute delluo-
Cadmio mo e dellambiente, ISS e ISPRA prendono in considera-
zione il contenuto negli additivi delle sostanze classificate
Cobalto pericolose ai sensi del regolamento (CE) n. 1272/2008,
Nichel relativo alla classificazione, etichettatura ed imballaggio
delle sostanze e delle miscele (CLP), al fine di appurare
Piombo che tale contenuto sia inferiore al valore soglia di cui
Rame allarticolo 11 del citato regolamento per i siti ad uso verde
pubblico, privato e residenziale e al limite di concentra-
Zinco zione di cui allarticolo 10 del medesimo regolamento per
Mercurio i siti ad uso commerciale e industriale. LISS si esprime
entro 60 giorni dal ricevimento della documentazione, pre-
Idrocarburi C>12 vio parere dellISPRA. Il parere dellIstituto Superiore di
Cromo totale Sanit allegato al piano di utilizzo.
Cromo VI Le terre e rocce da scavo cos come definite ai sensi
del presente decreto sono utilizzabili per reinterri, riempi-
Amianto menti, rimodellazioni, miglioramenti fondiari o viari oppu-
BTEX (*) re per altre forme di ripristini e miglioramenti ambientali,
IPA (*) per rilevati, per sottofondi e, nel corso di processi di pro-
duzione industriale, in sostituzione dei materiali di cava:
(*) Da eseguire nel caso in cui larea da scavo si - se la concentrazione di inquinanti rientra nei li-
collochi a 20 m di distanza da infrastrutture viarie di miti di cui alla colonna A, in qualsiasi sito a prescindere
grande comunicazione e ad insediamenti che possono dalla sua destinazione;
aver influenzato le caratteristiche del sito mediante
ricaduta delle emissioni in atmosfera. Gli analiti da - se la concentrazione di inquinanti compresa
ricercare sono quelli elencati alle colonne A e B, fra i limiti di cui alle colonne A e B, in siti a destinazione
Tabella 1, Allegato 5, Parte Quarta, Titolo V, del produttiva (commerciale e industriale).
decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. In contesti geologici ed idrogeologici particolari (ad
esempio, falda affiorante, substrati rocciosi fessurati, in-
ghiottitoi naturali) sono applicati accorgimenti tecnici che
I risultati delle analisi sui campioni sono confrontati assicurino lassenza di potenziali rischi di compromissio-
con le Concentrazioni Soglia di Contaminazione di cui ne del raggiungimento degli obiettivi di qualit stabiliti
alle colonne A e B, Tabella 1, Allegato 5, al Titolo V, della dalla vigente normativa dellUnione europea per le acque
Parte IV, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, con sotterranee e superficiali.
riferimento alla specifica destinazione duso urbanistica. Il riutilizzo in impianti industriali quale ciclo produt-
Le analisi chimico-fisiche sono condotte adottando tivo di destinazione delle terre e rocce da scavo in cui la
metodologie ufficialmente riconosciute per tutto il terri- concentrazione di inquinanti compresa tra i limiti di cui
torio nazionale, tali da garantire lottenimento di valori 10 alle colonne A e B, Tabella 1, Allegato 5, al Titolo V, della
volte inferiori rispetto ai valori di concentrazione limite. Parte IV, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152,
Nellimpossibilit di raggiungere tali limiti di quantifica- possibile solo nel caso in cui il processo industriale di
zione sono utilizzate le migliori metodologie analitiche destinazione preveda la produzione di prodotti o manu-
ufficialmente riconosciute per tutto il territorio nazionale fatti merceologicamente ben distinti dalle terre e rocce da
che presentino un limite di quantificazione il pi prossi- scavo e che comporti la sostanziale modifica delle loro
mo ai valori di cui sopra. caratteristiche chimico-fisiche iniziali.
14
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
15
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
ALLEGATO 6
il sottoscritto produttore
Cognome Nome
C.F.
nato a: il:
in qualit di:
Qualifica rivestita: proprietario, titolare, legale rappresentante, amministratore, ecc.
della:
Ragione sociale ditta, impresa, societ, ente,
Residente in:
Comune CAP Provincia
Via Numero
Telefono e-mail
consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere e di formazione o uso di
atti falsi, richiamate dallarticolo 76 del D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000
DICHIARA
che i materiali da scavo provenienti dal sito di produzione identificato nella Sezione B della
presente dichiarazione prodotti nel corso di attivit e interventi autorizzati in base alle norme vigenti
come indicato nella Sezione B della presente dichiarazione, sono sottoposti al regime di cui
allArticolo 184-bis del d.lgs. n. 152 del 2006 poich rispettano le disposizioni di cui allArticolo 4
del presente regolamento.
16
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
Sito di origine:
Comune CAP Provincia
Via Numero
Tipo di intervento
Autorizzato da:
Autorit competente che ha autorizzato lopera da cui originano i materiali da scavo
Mediante:
Riferimenti autorizzativi concernenti lopera da cui originano i materiali di scavo (estremi, tipologia, data, protocollo.)
Dimensione dellarea:
Indicare la dimensione dellarea in metri quadri
Tecnologie di scavo:
Via Numero
17
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
Di propriet di:
Indicare la propriet del sito di deposito intermedio
Gestito da:
Indicare il responsabile della gestione del sito di deposito intermedio
Autorizzato da:
Autorit competente ed estremi autorizzativi
Periodo di deposito:
Giustificare se superiore ad anni 1
1) Destinati a recuperi, ripristini, rimodellamenti, riempimenti ambientali o altri utilizzi sul suolo
Sito di destinazione:
Comune CAP Provincia
Via Numero
18
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
Autorizzato da:
Autorit competente che ha autorizzato lopera che prevede lutilizzo di materiali di scavo (se pertinenti..)
Mediante:
Riferimenti autorizzativi concernenti lopera di destinazione dei materiali di scavo (estremi, tipologia, data, protocollo.)
Quantit:
Indicare la quantit che verr destinata a utilizzo
Impianto di destinazione:
Comune CAP Provincia
Via Numero
Tipologia di impianto
Materiale prodotto
I tempi previsti per lutilizzo, che non possono comunque superare un anno dalla data di
produzione, salvo il caso in cui lopera nella quale il materiale destinato ad essere utilizzato
preveda un termine di esecuzione superiore sono i seguenti:
19
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
Luogo e data,
____________________________
(per esteso e leggibile)
20
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
ALLEGATO 7
Documento di trasporto
(articolo 6)
Per ogni automezzo che trasporta terre e rocce da scavo qualificate sottoprodotto da un sito di
produzione verso un sito di destinazione o di deposito intermedio previsti dal piano di utilizzo o
dalla dichiarazione di cui allarticolo 21, compilato il seguente modulo.
Sito di produzione:
Comune CAP Provincia
Via Numero
Sito di:
Destinazione o deposito intermedio Comune CAP Provincia
Via Numero
21
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
C.F.
Via Numero
Telefono e-mail
Targa automezzo
Quantit trasportata
Numero di viaggi
Data,
____/____/______
22
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
ALLEGATO 8
La dichiarazione compilata dallesecutore del piano di utilizzo o dal produttore a conclusione dei
lavori di utilizzo.
Cognome Nome
C.F.
nato a: il:
in qualit di:
Qualifica rivestita: proprietario, titolare, legale rappresentante, amministratore, ecc.
della:
Ragione sociale ditta, impresa, societ, ente,
Residente in:
Comune CAP Provincia
Via Numero
Telefono e-mail
Sito di origine:
Comune CAP Provincia
23
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
Via Numero
DICHIARA
- di aver gestito le terre e rocce da scavo sottoprodotti in conformit alle previsioni del piano
di utilizzo o della dichiarazione di cui allarticolo 21 trasmesso in data _____ numero di
protocollo_____________________
Luogo e data
_____________________/____/______
Firma dichiarante *
____________________________
(per esteso e leggibile)
24
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
25
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
26
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
27
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
3. La Conferenza Stato-citt ed autonomie locali convocata al- (produttore iniziale) o chiunque effettui operazioni di pretrattamento,
meno ogni tre mesi, e comunque in tutti i casi il presidente ne ravvisi la di miscelazione o altre operazioni che hanno modificato la natura o la
necessit o qualora ne faccia richiesta il presidente dellANCI, dellUPI composizione di detti rifiuti (nuovo produttore);
o dellUNCEM. g) produttore del prodotto: qualsiasi persona fisica o giuridica
4. La Conferenza unificata di cui al comma 1 convocata dal Presi- che professionalmente sviluppi, fabbrichi, trasformi, tratti, venda o im-
dente del Consiglio dei ministri. Le sedute sono presiedute dal Presiden- porti prodotti;
te del Consiglio dei ministri o, su sua delega, dal Ministro per gli affari h) detentore: il produttore dei rifiuti o la persona fisica o giuridi-
regionali o, se tale incarico non conferito, dal Ministro dellinterno.. ca che ne in possesso;
Note allart. 1: i) commerciante: qualsiasi impresa che agisce in qualit di com-
mittente, al fine di acquistare e successivamente vendere rifiuti, compre-
si i commercianti che non prendono materialmente possesso dei rifiuti;
Per il testo dellart. 8 del decreto-legge n. 133 del 2014, si veda
nelle note alle premesse. l) intermediario: qualsiasi impresa che dispone il recupero o lo
smaltimento dei rifiuti per conto di terzi, compresi gli intermediari che
Si riporta il testo dellart. 184-bis, del citato decreto legislativo non acquisiscono la materiale disponibilit dei rifiuti;
n. 152 del 2006:
Art. 184-bis (Sottoprodotto). 1. un sottoprodotto e non un m) prevenzione: misure adottate prima che una sostanza, un ma-
rifiuto ai sensi dellart. 183, comma 1, lettera a), qualsiasi sostanza od teriale o un prodotto diventi rifiuto che riducono:
oggetto che soddisfa tutte le seguenti condizioni: 1) la quantit dei rifiuti, anche attraverso il riutilizzo dei prodotti o
a) la sostanza o loggetto originato da un processo di produzione, lestensione del loro ciclo di vita;
di cui costituisce parte integrante, e il cui scopo primario non la pro- 2) gli impatti negativi dei rifiuti prodotti sullambiente e la salute
duzione di tale sostanza od oggetto; umana;
b) certo che la sostanza o loggetto sar utilizzato, nel corso dello 3) il contenuto di sostanze pericolose in materiali e prodotti;
stesso o di un successivo processo di produzione o di utilizzazione, da n) gestione: la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento
parte del produttore o di terzi; dei rifiuti, compresi il controllo di tali operazioni e gli interventi succes-
c) la sostanza o loggetto pu essere utilizzato direttamente senza sivi alla chiusura dei siti di smaltimento, nonch le operazioni effettuate
alcun ulteriore trattamento diverso dalla normale pratica industriale; in qualit di commerciante o intermediario. Non costituiscono attivit di
d) lulteriore utilizzo legale, ossia la sostanza o loggetto soddi- gestione dei rifiuti le operazioni di prelievo, raggruppamento, cernita e
sfa, per lutilizzo specifico, tutti i requisiti pertinenti riguardanti i pro- deposito preliminari alla raccolta di materiali o sostanze naturali deri-
dotti e la protezione della salute e dellambiente e non porter a impatti vanti da eventi atmosferici o meteorici, ivi incluse mareggiate e piene,
complessivi negativi sullambiente o la salute umana. anche ove frammisti ad altri materiali di origine antropica effettuate, nel
tempo tecnico strettamente necessario, presso il medesimo sito nel quale
2. Sulla base delle condizioni previste al comma 1, possono essere detti eventi li hanno depositati;
adottate misure per stabilire criteri qualitativi o quantitativi da soddisfa-
re affinch specifiche tipologie di sostanze o oggetti siano considerati o) raccolta: il prelievo dei rifiuti, compresi la cernita prelimina-
sottoprodotti e non rifiuti. Alladozione di tali criteri si provvede con re e il deposito preliminare alla raccolta, ivi compresa la gestione dei
uno o pi decreti del Ministro dellambiente e della tutela del territorio centri di raccolta di cui alla lettera mm, ai fini del loro trasporto in un
e del mare, ai sensi dellart. 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, impianto di trattamento;
n. 400, in conformit a quanto previsto dalla disciplina comunitaria. p) raccolta differenziata: la raccolta in cui un flusso di rifiuti
2-bis. Il decreto del Ministro dellambiente e della tutela del ter- tenuto separato in base al tipo ed alla natura dei rifiuti al fine di facilitar-
ritorio e del mare di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei ne il trattamento specifico;
trasporti 10 agosto 2012, n. 161, adottato in attuazione delle previsioni q) preparazione per il riutilizzo: le operazioni di controllo, pu-
di cui allart. 49 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, lizia, smontaggio e riparazione attraverso cui prodotti o componenti di
con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, si applica solo prodotti diventati rifiuti sono preparati in modo da poter essere reimpie-
alle terre e rocce da scavo che provengono da attivit o opere soggette a gati senza altro pretrattamento;
valutazione dimpatto ambientale o ad autorizzazione integrata ambien- r) riutilizzo: qualsiasi operazione attraverso la quale prodotti o
tale. Il decreto di cui al periodo precedente non si applica comunque alle componenti che non sono rifiuti sono reimpiegati per la stessa finalit
ipotesi disciplinate dallart. 109 del presente decreto.. per la quale erano stati concepiti;
Per i riferimenti della direttiva 2008/98/CE, si veda nelle note
alle premesse. s) trattamento: operazioni di recupero o smaltimento, inclusa la
preparazione prima del recupero o dello smaltimento;
Note allart. 2: t) recupero: qualsiasi operazione il cui principale risultato sia di
permettere ai rifiuti di svolgere un ruolo utile, sostituendo altri materiali
Si riporta il testo dellart. 183, comma 1, del citato decreto legi- che sarebbero stati altrimenti utilizzati per assolvere una particolare fun-
slativo n. 152 del 2006: zione o di prepararli ad assolvere tale funzione, allinterno dellimpianto
o nelleconomia in generale. Lallegato C della parte IV del presente
Art. 183 (Definizioni). 1. Ai fini della parte quarta del presente decreto riporta un elenco non esaustivo di operazioni di recupero;
decreto e fatte salve le ulteriori definizioni contenute nelle disposizioni
speciali, si intende per: u) riciclaggio: qualsiasi operazione di recupero attraverso cui i
rifiuti sono trattati per ottenere prodotti, materiali o sostanze da utiliz-
a) rifiuto: qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi zare per la loro funzione originaria o per altri fini. Include il trattamento
o abbia lintenzione o abbia lobbligo di disfarsi; di materiale organico ma non il recupero di energia n il ritrattamento
b) rifiuto pericoloso: rifiuto che presenta una o pi caratteristi- per ottenere materiali da utilizzare quali combustibili o in operazioni di
che di cui allallegato I della parte quarta del presente decreto; riempimento;
c) oli usati: qualsiasi olio industriale o lubrificante, minerale o v) rigenerazione degli oli usati: qualsiasi operazione di riciclag-
sintetico, divenuto improprio alluso cui era inizialmente destinato, qua- gio che permetta di produrre oli di base mediante una raffinazione degli
li gli oli usati dei motori a combustione e dei sistemi di trasmissione, oli usati, che comporti in particolare la separazione dei contaminanti,
nonch gli oli usati per turbine e comandi idraulici; dei prodotti di ossidazione e degli additivi contenuti in tali oli;
d) rifiuto organico: rifiuti biodegradabili di giardini e parchi, z) smaltimento: qualsiasi operazione diversa dal recupero anche
rifiuti alimentari e di cucina prodotti da nuclei domestici, ristoranti, ser- quando loperazione ha come conseguenza secondaria il recupero di
vizi di ristorazione e punti vendita al dettaglio e rifiuti simili prodotti sostanze o di energia. LAllegato B alla parte IV del presente decreto
dallindustria alimentare raccolti in modo differenziato; riporta un elenco non esaustivo delle operazioni di smaltimento;
e) autocompostaggio: compostaggio degli scarti organici dei aa) stoccaggio: le attivit di smaltimento consistenti nelle opera-
propri rifiuti urbani, effettuato da utenze domestiche e non domestiche, zioni di deposito preliminare di rifiuti di cui al punto D15 dellallegato
ai fini dellutilizzo in sito del materiale prodotto; B alla parte quarta del presente decreto, nonch le attivit di recupero
f) produttore di rifiuti: il soggetto la cui attivit produce rifiu- consistenti nelle operazioni di messa in riserva di rifiuti di cui al punto
ti e il soggetto al quale sia giuridicamente riferibile detta produzione R13 dellallegato C alla medesima parte quarta;
28
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
bb) deposito temporaneo: il raggruppamento dei rifiuti e il de- pp) circuito organizzato di raccolta: sistema di raccolta di spe-
posito preliminare alla raccolta ai fini del trasporto di detti rifiuti in un cifiche tipologie di rifiuti organizzato dai Consorzi di cui ai titoli II e
impianto di trattamento, effettuati, prima della raccolta, nel luogo in cui III della parte quarta del presente decreto e alla normativa settoriale, o
gli stessi sono prodotti, da intendersi quale lintera area in cui si svolge organizzato sulla base di un accordo di programma stipulato tra la pub-
lattivit che ha determinato la produzione dei rifiuti o, per gli impren- blica amministrazione ed associazioni imprenditoriali rappresentative
ditori agricoli di cui allart. 2135 del codice civile, presso il sito che sia sul piano nazionale, o loro articolazioni territoriali, oppure sulla base
nella disponibilit giuridica della cooperativa agricola, ivi compresi i di una convenzione-quadro stipulata tra le medesime associazioni ed
consorzi agrari, di cui gli stessi sono soci, alle seguenti condizioni: i responsabili della piattaforma di conferimento, o dellimpresa di tra-
1) i rifiuti contenenti gli inquinanti organici persistenti di cui al sporto dei rifiuti, dalla quale risulti la destinazione definitiva dei rifiuti.
regolamento (CE) 850/2004, e successive modificazioni, devono essere Allaccordo di programma o alla convenzione-quadro deve seguire la
depositati nel rispetto delle norme tecniche che regolano lo stoccaggio e stipula di un contratto di servizio tra il singolo produttore ed il gestore
limballaggio dei rifiuti contenenti sostanze pericolose e gestiti confor- della piattaforma di conferimento, o dellimpresa di trasporto dei rifiuti,
memente al suddetto regolamento; in attuazione del predetto accordo o della predetta convenzione;
2) i rifiuti devono essere raccolti ed avviati alle operazioni di recu- qq) sottoprodotto: qualsiasi sostanza od oggetto che soddisfa le
pero o di smaltimento secondo una delle seguenti modalit alternative, condizioni di cui allart. 184-bis, comma 1, o che rispetta i criteri stabi-
a scelta del produttore dei rifiuti: con cadenza almeno trimestrale, in- liti in base allart. 184-bis, comma 2;
dipendentemente dalle quantit in deposito; quando il quantitativo di qq-bis) compostaggio di comunit: compostaggio effettuato col-
rifiuti in deposito raggiunga complessivamente i 30 metri cubi di cui lettivamente da pi utenze domestiche e non domestiche della frazione
al massimo 10 metri cubi di rifiuti pericolosi. In ogni caso, allorch il organica dei rifiuti urbani prodotti dalle medesime, al fine dellutilizzo
quantitativo di rifiuti non superi il predetto limite allanno, il deposito del compost prodotto da parte delle utenze conferenti..
temporaneo non pu avere durata superiore ad un anno;
Si riporta il testo dellart. 240, del citato decreto legislativo
3) il deposito temporaneo deve essere effettuato per categorie n. 152 del 2006:
omogenee di rifiuti e nel rispetto delle relative norme tecniche, nonch,
per i rifiuti pericolosi, nel rispetto delle norme che disciplinano il depo- Art. 240 (Definizioni). 1. Ai fini dellapplicazione del presente
sito delle sostanze pericolose in essi contenute; titolo, si definiscono:
4) devono essere rispettate le norme che disciplinano limballaggio a) sito: larea o porzione di territorio, geograficamente definita e
e letichettatura delle sostanze pericolose; determinata, intesa nelle diverse matrici ambientali (suolo, materiali di
5) per alcune categorie di rifiuto, individuate con decreto del Mi- riporto, sottosuolo ed acque sotterranee) e comprensiva delle eventuali
nistero dellambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto strutture edilizie e impiantistiche presenti;
con il Ministero per lo sviluppo economico, sono fissate le modalit di b) concentrazioni soglia di contaminazione (CSC): i livelli di
gestione del deposito temporaneo; contaminazione delle matrici ambientali che costituiscono valori al di
cc) combustibile solido secondario (CSS): il combustibile solido sopra dei quali necessaria la caratterizzazione del sito e lanalisi di
prodotto da rifiuti che rispetta le caratteristiche di classificazione e di spe- rischio sito specifica, come individuati nellAllegato 5 alla parte quarta
cificazione individuate delle norme tecniche UNI CEN/TS 15359 e suc- del presente decreto. Nel caso in cui il sito potenzialmente contaminato
cessive modifiche ed integrazioni; fatta salva lapplicazione dellart. 184- sia ubicato in unarea interessata da fenomeni antropici o naturali che
ter, il combustibile solido secondario, classificato come rifiuto speciale; abbiano determinato il superamento di una o pi concentrazioni soglia
dd) rifiuto biostabilizzato: rifiuto ottenuto dal trattamento bio- di contaminazione, queste ultime si assumono pari al valore di fondo
logico aerobico o anaerobico dei rifiuti indifferenziati, nel rispetto di esistente per tutti i parametri superati;
apposite norme tecniche, da adottarsi a cura dello Stato, finalizzate a c) concentrazioni soglia di rischio (CSR): i livelli di contamina-
definirne contenuti e usi compatibili con la tutela ambientale e sanitaria zione delle matrici ambientali, da determinare caso per caso con lap-
e, in particolare, a definirne i gradi di qualit; plicazione della procedura di analisi di rischio sito specifica secondo i
ee) compost di qualit: prodotto, ottenuto dal compostaggio di principi illustrati nellAllegato 1 alla parte quarta del presente decreto e
rifiuti organici raccolti separatamente, che rispetti i requisiti e le carat- sulla base dei risultati del piano di caratterizzazione, il cui superamento
teristiche stabilite dallallegato 2 del decreto legislativo 29 aprile 2010, richiede la messa in sicurezza e la bonifica. I livelli di concentrazione
n. 75, e successive modificazioni; cos definiti costituiscono i livelli di accettabilit per il sito;
ff) digestato di qualit: prodotto ottenuto dalla digestione ana- d) sito potenzialmente contaminato: un sito nel quale uno o pi
erobica di rifiuti organici raccolti separatamente, che rispetti i requisi- valori di concentrazione delle sostanze inquinanti rilevati nelle matrici
ti contenuti in norme tecniche da emanarsi con decreto del Ministero ambientali risultino superiori ai valori di concentrazione soglia di con-
dellambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il taminazione (CSC), in attesa di espletare le operazioni di caratterizza-
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali; zione e di analisi di rischio sanitario e ambientale sito specifica, che ne
gg) emissioni: le emissioni in atmosfera di cui allart. 268, com- permettano di determinare lo stato o meno di contaminazione sulla base
ma 1, lettera b); delle concentrazioni soglia di rischio (CSR);
hh) scarichi idrici: le immissioni di acque reflue di cui allart. 74, e) sito contaminato: un sito nel quale i valori delle concentrazioni
comma 1, lettera ff); soglia di rischio (CSR), determinati con lapplicazione della procedura
di analisi di rischio di cui allAllegato 1 alla parte quarta del presente
ii) inquinamento atmosferico: ogni modifica atmosferica di cui decreto sulla base dei risultati del piano di caratterizzazione, risultano
allart. 268, comma 1, lettera a); superati;
ll) gestione integrata dei rifiuti: il complesso delle attivit, ivi
compresa quella di spazzamento delle strade come definita alla lettera f) sito non contaminato: un sito nel quale la contaminazione rile-
oo), volte ad ottimizzare la gestione dei rifiuti; vata nelle matrici ambientali risulti inferiore ai valori di concentrazione
soglia di contaminazione (CSC) oppure, se superiore, risulti comunque
mm) centro di raccolta: area presidiata ed allestita, senza nuovi o inferiore ai valori di concentrazione soglia di rischio (CSR) determinate
maggiori oneri a carico della finanza pubblica, per lattivit di raccolta a seguito dellanalisi di rischio sanitario e ambientale sito specifica;
mediante raggruppamento differenziato dei rifiuti urbani per frazioni
omogenee conferiti dai detentori per il trasporto agli impianti di recupe- g) sito con attivit in esercizio: un sito nel quale risultano in eser-
ro e trattamento. La disciplina dei centri di raccolta data con decreto cizio attivit produttive sia industriali che commerciali nonch le aree
del Ministro dellambiente e della tutela del territorio e del mare, sentita pertinenziali e quelle adibite ad attivit accessorie economiche, ivi com-
la Conferenza unificata, di cui al decreto legislativo 28 agosto 1997, prese le attivit di mantenimento e tutela del patrimonio ai fini della
n. 281; successiva ripresa delle attivit;
nn) migliori tecniche disponibili: le migliori tecniche disponibili h) sito dismesso: un sito in cui sono cessate le attivit produttive;
quali definite allart. 5, comma 1, lettera l-ter) del presente decreto; i) misure di prevenzione: le iniziative per contrastare un evento,
oo) spazzamento delle strade: modalit di raccolta dei rifiuti me- un atto o unomissione che ha creato una minaccia imminente per la
diante operazione di pulizia delle strade, aree pubbliche e aree private salute o per lambiente, intesa come rischio sufficientemente probabile
ad uso pubblico escluse le operazioni di sgombero della neve dalla sede che si verifichi un danno sotto il profilo sanitario o ambientale in un
stradale e sue pertinenze, effettuate al solo scopo di garantire la loro futuro prossimo, al fine di impedire o minimizzare il realizzarsi di tale
fruibilit e la sicurezza del transito; minaccia;
29
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
l) misure di riparazione: qualsiasi azione o combinazione di azioni, Si riporta il testo della Tabella 1, allegato 5, al Titolo V, della
tra cui misure di attenuazione o provvisorie dirette a riparare, risanare Parte Quarta, del citato decreto legislativo n. 152 del 2006:
o sostituire risorse naturali e/o servizi naturali danneggiati, oppure a
fornire unalternativa equivalente a tali risorse o servizi;
m) messa in sicurezza demergenza: ogni intervento immediato o a Tabella 1: (Concentrazione soglia di contaminazione nel suo-
breve termine, da mettere in opera nelle condizioni di emergenza di cui lo e nel sottosuolo riferiti alla specifica destinazione duso dei siti da
alla lettera t) in caso di eventi di contaminazione repentini di qualsiasi bonificare).
natura, atto a contenere la diffusione delle sorgenti primarie di conta-
minazione, impedirne il contatto con altre matrici presenti nel sito e
a rimuoverle, in attesa di eventuali ulteriori interventi di bonifica o di A B
messa in sicurezza operativa o permanente;
n) messa in sicurezza operativa: linsieme degli interventi eseguiti
in un sito con attivit in esercizio atti a garantire un adeguato livello di Siti ad uso
sicurezza per le persone e per lambiente, in attesa di ulteriori interventi Verde Siti ad uso
di messa in sicurezza permanente o bonifica da realizzarsi alla cessazio-
ne dellattivit. Essi comprendono altres gli interventi di contenimento pubblico e Commerciale
della contaminazione da mettere in atto in via transitoria fino allese- privato e e Industriale
cuzione della bonifica o della messa in sicurezza permanente, al fine di residenziale (mg kg -1
evitare la diffusione delle contaminazioni allinterno della stessa matri- (mg kg-1 espressi
ce o tra matrici differenti. In tali casi devono essere predisposti idonei
piani di monitoraggio e controllo che consentano di verificare lefficacia espressi come ss)
delle soluzioni adottate; come ss)
o) messa in sicurezza permanente: linsieme degli interventi atti a Composti inorganici
isolare in modo definitivo le fonti inquinanti rispetto alle matrici am- 1 Antimonio 10 30
bientali circostanti e a garantire un elevato e definitivo livello di sicu- 2 Arsenico 20 50
rezza per le persone e per lambiente. In tali casi devono essere previsti
piani di monitoraggio e controllo e limitazioni duso rispetto alle previ- 3 Berillio 2 10
sioni degli strumenti urbanistici; 4 Cadmio 2 15
p) bonifica: linsieme degli interventi atti ad eliminare le fonti di 5 Cobalto 20 250
inquinamento e le sostanze inquinanti o a ridurre le concentrazioni delle 6 Cromo totale 150 800
stesse presenti nel suolo, nel sottosuolo e nelle acque sotterranee ad un 7 Cromo VI 2 15
livello uguale o inferiore ai valori delle concentrazioni soglia di rischio
(CSR); 8 Mercurio 1 5
9 Nichel 120 500
q) ripristino e ripristino ambientale: gli interventi di riqualificazio-
ne ambientale e paesaggistica, anche costituenti complemento degli in- 10 Piombo 100 1000
terventi di bonifica o messa in sicurezza permanente, che consentono di 11 Rame 120 600
recuperare il sito alla effettiva e definitiva fruibilit per la destinazione 12 Selenio 3 15
duso conforme agli strumenti urbanistici; Composti organo-
r) inquinamento diffuso: la contaminazione o le alterazioni chimi- 13 1 350
stannici
che, fisiche o biologiche delle matrici ambientali determinate da fonti
diffuse e non imputabili ad una singola origine; 14 Tallio 1 10
15 Vanadio 90 250
s) analisi di rischio sanitario e ambientale sito specifica: analisi sito
specifica degli effetti sulla salute umana derivanti dallesposizione pro- 16 Zinco 150 1500
lungata allazione delle sostanze presenti nelle matrici ambientali con- 17 Cianuri (liberi) 1 100
taminate, condotta con i criteri indicati nellAllegato 1 alla parte quarta 18 Fluoruri 100 2000
del presente decreto; Aromatici
t) condizioni di emergenza: gli eventi al verificarsi dei quali ne- 19 Benzene 0.1 2
cessaria lesecuzione di interventi di emergenza, quali ad esempio:
20 Etilbenzene 0.5 50
1) concentrazioni attuali o potenziali dei vapori in spazi confinati 21 Stirene 0.5 50
prossime ai livelli di esplosivit o idonee a causare effetti nocivi acuti
alla salute; 22 Toluene 0.5 50
2) presenza di quantit significative di prodotto in fase separata sul 23 Xilene 0.5 50
suolo o in corsi di acqua superficiali o nella falda; Sommatoria organici
3) contaminazione di pozzi ad utilizzo idropotabile o per scopi 24 aromatici (da 20 a 1 100
agricoli; 23)
4) pericolo di incendi ed esplosioni.. Aromatici policiclici
Si riporta il testo dellart. 3, comma 1, del citato decreto-legge (1)
n. 2 del 2012: 25 Benzo (a) antracene 0.5 10
Art. 3 (Interpretazione autentica dellart. 185 del decreto legisla- 26 Benzo (a) pirene 0.1 10
tivo n. 152 del 2006, disposizioni in materia di matrici materiali di ri- Benzo (b)
porto e ulteriori disposizioni in materia di rifiuti). 1. Ferma restando 27 0.5 10
fluorantene
la disciplina in materia di bonifica dei suoli contaminati, i riferimenti al
suolo contenuti allart. 185, commi 1, lettere b) e c), e 4, del decreto Benzo (k,)
28 0.5 10
legislativo 3 aprile 2006, n. 152, si interpretano come riferiti anche alle fluorantene
matrici materiali di riporto di cui allallegato 2 alla parte IV del medesi- Benzo (g, h, i)
mo decreto legislativo, costituite da una miscela eterogenea di materiale 29 0.1 10
perilene
di origine antropica, quali residui e scarti di produzione e di consumo,
e di terreno, che compone un orizzonte stratigrafico specifico rispetto 30 Crisene 5 50
alle caratteristiche geologiche e stratigrafiche naturali del terreno in un
determinato sito, e utilizzate per la realizzazione di riempimenti, di ri-
levati e di reinterri.
(omissis)..
30
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
31
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
32
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
2) disponibili: le tecniche sviluppate su una scala che ne consen- progetti ovvero il rilascio dellautorizzazione integrata ambientale o del
ta lapplicazione in condizioni economicamente e tecnicamente idonee provvedimento comunque denominato che autorizza lesercizio;
nellambito del relativo comparto industriale, prendendo in considera-
q) autorit procedente: la pubblica amministrazione che elabora il
zione i costi e i vantaggi, indipendentemente dal fatto che siano o meno
piano, programma soggetto alle disposizioni del presente decreto, ovve-
applicate o prodotte in ambito nazionale, purch il gestore possa utiliz-
ro nel caso in cui il soggetto che predispone il piano, programma sia un
zarle a condizioni ragionevoli;
diverso soggetto pubblico o privato, la pubblica amministrazione che
3) migliori: le tecniche pi efficaci per ottenere un elevato livello recepisce, adotta o approva il piano, programma;
di protezione dellambiente nel suo complesso;
r) proponente: il soggetto pubblico o privato che elabora il piano,
l-ter.1) documento di riferimento sulle BAT o BREF: documen- programma o progetto soggetto alle disposizioni del presente decreto;
to pubblicato dalla Commissione europea ai sensi dellart. 13, paragrafo
6, della direttiva 2010/75/UE; r-bis) gestore: qualsiasi persona fisica o giuridica che detiene o ge-
stisce, nella sua totalit o in parte, linstallazione o limpianto oppure
l-ter.2) conclusioni sulle BAT: un documento adottato secondo
che dispone di un potere economico determinante sullesercizio tecnico
quanto specificato allart. 13, paragrafo 5, della direttiva 2010/75/UE,
dei medesimi;
e pubblicato in italiano nella Gazzetta Ufficiale dellUnione europea,
contenente le parti di un BREF riguardanti le conclusioni sulle migliori s) soggetti competenti in materia ambientale: le pubbliche ammini-
tecniche disponibili, la loro descrizione, le informazioni per valutarne strazioni e gli enti pubblici che, per le loro specifiche competenze o re-
lapplicabilit, i livelli di emissione associati alle migliori tecniche di- sponsabilit in campo ambientale, possono essere interessate agli impat-
sponibili, il monitoraggio associato, i livelli di consumo associati e, se ti sullambiente dovuti allattuazione dei piani, programmi o progetti;
del caso, le pertinenti misure di bonifica del sito;
t) consultazione: linsieme delle forme di informazione e parteci-
l-ter.4) livelli di emissione associati alle migliori tecniche dispo- pazione, anche diretta, delle amministrazioni, del pubblico e del pub-
nibili o BAT-AEL: intervalli di livelli di emissione ottenuti in condi- blico interessato nella raccolta dei dati e nella valutazione dei piani,
zioni di esercizio normali utilizzando una migliore tecnica disponibile o programmi e progetti;
una combinazione di migliori tecniche disponibili, come indicato nelle
conclusioni sulle BAT, espressi come media in un determinato arco di u) pubblico: una o pi persone fisiche o giuridiche nonch, ai sensi
tempo e nellambito di condizioni di riferimento specifiche; della legislazione vigente, le associazioni, le organizzazioni o i gruppi
di tali persone;
l-ter.5) tecnica emergente: una tecnica innovativa per unattivit
industriale che, se sviluppata commercialmente, potrebbe assicurare un v) pubblico interessato: il pubblico che subisce o pu subire gli
pi elevato livello di protezione dellambiente nel suo complesso o al- effetti delle procedure decisionali in materia ambientale o che ha un
meno lo stesso livello di protezione dellambiente e maggiori risparmi interesse in tali procedure; ai fini della presente definizione le organiz-
di spesa rispetto alle migliori tecniche disponibili esistenti; zazioni non governative che promuovono la protezione dellambiente
e che soddisfano i requisiti previsti dalla normativa statale vigente,
m) verifica di assoggettabilit: la verifica attivata allo scopo di va-
nonch le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, sono
lutare, ove previsto, se progetti possono avere un impatto significativo e
considerate come aventi interesse;
negativo sullambiente e devono essere sottoposti alla fase di valutazio-
ne secondo le disposizioni del presente decreto; v-bis) relazione di riferimento: informazioni sullo stato di qualit
m-bis) verifica di assoggettabilit di un piano o programma: la ve- del suolo e delle acque sotterranee, con riferimento alla presenza di so-
rifica attivata allo scopo di valutare, ove previsto, se piani, programmi stanze pericolose pertinenti, necessarie al fine di effettuare un raffronto
ovvero le loro modifiche, possano aver effetti significativi sullambiente in termini quantitativi con lo stato al momento della cessazione definiti-
e devono essere sottoposti alla fase di valutazione secondo le disposi- va delle attivit. Tali informazioni riguardano almeno: luso attuale e, se
zioni del presente decreto considerato il diverso livello di sensibilit possibile, gli usi passati del sito, nonch, se disponibili, le misurazioni
ambientale delle aree interessate; effettuate sul suolo e sulle acque sotterranee che ne illustrino lo stato al
momento dellelaborazione della relazione o, in alternativa, relative a
m-ter) parere motivato: il provvedimento obbligatorio con even- nuove misurazioni effettuate sul suolo e sulle acque sotterranee tenendo
tuali osservazioni e condizioni che conclude la fase di valutazione di conto della possibilit di una contaminazione del suolo e delle acque
VAS, espresso dallautorit competente sulla base dellistruttoria svolta sotterranee da parte delle sostanze pericolose usate, prodotte o rilasciate
e degli esiti delle consultazioni; dallinstallazione interessata. Le informazioni definite in virt di altra
n) provvedimento di verifica: il provvedimento obbligato- normativa che soddisfano i requisiti di cui alla presente lettera possono
rio e vincolante dellautorit competente che conclude la verifica di essere incluse o allegate alla relazione di riferimento. Nella redazione
assoggettabilit; della relazione di riferimento si terr conto delle linee guida eventual-
o) provvedimento di valutazione dellimpatto ambientale: il prov- mente emanate dalla Commissione europea ai sensi dellart. 22, para-
vedimento dellautorit competente che conclude la fase di valutazione grafo 2, della direttiva 2010/75/UE;
del processo di VIA. un provvedimento obbligatorio e vincolante che v-ter) acque sotterranee: acque sotterranee quali definite allart. 74,
sostituisce o coordina, tutte le autorizzazioni, le intese, le concessioni, comma 1, lettera l);
le licenze, i pareri, i nulla osta e gli assensi comunque denominati in
materia ambientale e di patrimonio culturale secondo le previsioni di v-quater) suolo: lo strato pi superficiale della crosta terrestre si-
cui allart. 26; tuato tra il substrato roccioso e la superficie. Il suolo costituito da
componenti minerali, materia organica, acqua, aria e organismi viventi.
o-bis) autorizzazione integrata ambientale: il provvedimento che Ai soli fini dellapplicazione della Parte Terza, laccezione del termine
autorizza lesercizio di una installazione rientrante fra quelle di cui comprende, oltre al suolo come precedentemente definito, anche il terri-
allart. 4, comma 4, lettera c), o di parte di essa a determinate condizioni torio, il sottosuolo, gli abitati e le opere infrastrutturali;
che devono garantire che linstallazione sia conforme ai requisiti di cui
al Titolo III-bis ai fini dellindividuazione delle soluzioni pi idonee v-quinquies) ispezione ambientale: tutte le azioni, ivi compresi vi-
al perseguimento degli obiettivi di cui allart. 4, comma 4, lettera c). site in loco, controllo delle emissioni e controlli delle relazioni interne e
Unautorizzazione integrata ambientale pu valere per una o pi instal- dei documenti di follow-up, verifica dellautocontrollo, controllo delle
lazioni o parti di esse che siano localizzate sullo stesso sito e gestite tecniche utilizzate e adeguatezza della gestione ambientale dellinstal-
dal medesimo gestore. Nel caso in cui diverse parti di una installazio- lazione, intraprese dallautorit competente o per suo conto al fine di
ne siano gestite da gestori differenti, le relative autorizzazioni integrate verificare e promuovere il rispetto delle condizioni di autorizzazione
ambientali sono opportunamente coordinate a livello istruttorio; da parte delle installazioni, nonch, se del caso, monitorare limpatto
ambientale di queste ultime;
p) autorit competente: la pubblica amministrazione cui compete
ladozione del provvedimento di verifica di assoggettabilit, lelabora- v-sexies) pollame: il pollame quale definito allart. 2, comma 2,
zione del parere motivato, nel caso di valutazione di piani e programmi, lettera a), del decreto del Presidente della Repubblica 3 marzo 1993,
e ladozione dei provvedimenti conclusivi in materia di VIA, nel caso di n. 587; (44)
33
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
v-septies) combustibile: qualsiasi materia combustibile solida, li- 2. Lautorizzazione allimmersione in mare dei materiali di cui al
quida o gassosa, che la norma ammette possa essere combusta per uti- comma 1, lettera a), rilasciata dalla regione, fatta eccezione per gli in-
lizzare lenergia liberata dal processo; terventi ricadenti in aree protette nazionali di cui alle leggi 31 dicembre
1982, n. 979 e 6 dicembre 1991, n. 394, per i quali rilasciata dal Mini-
v-octies) sostanze pericolose: le sostanze o miscele, come definite stero dellambiente e della tutela del territorio e del mare, in conformit
allart. 2, punti 7 e 8, del regolamento (CE) n. 1272/2008, del Parlamen- alle modalit stabilite con decreto del Ministro dellambiente e della
to europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, pericolose ai sensi tutela del territorio e del mare, di concerto con i Ministri delle infra-
dellart. 3 del medesimo regolamento. Ai fini della Parte Terza si applica strutture e dei trasporti, delle politiche agricole e forestali, delle attivit
la definizione di cui allart. 74, comma 2, lettera ee). produttive previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti
1-bis. Ai fini del della presente Parte Seconda si applicano inoltre tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano,
le definizioni di impianto di incenerimento dei rifiuti e di impianto da emanarsi entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della
di coincenerimento dei rifiuti di cui alle lettere b) e c) del comma 1 parte terza del presente decreto.
dellart. 237-ter..
Si riporta il testo dellart. 47, del decreto del Presidente della 3. Limmersione in mare di materiale di cui al comma 1, lettera b),
Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni le- soggetta ad autorizzazione regionale, con esclusione dei nuovi ma-
gislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa): nufatti soggetti alla valutazione di impatto ambientale. Per le opere di
ripristino, che non comportino aumento della cubatura delle opere pree-
Art. 47 (Dichiarazioni sostitutive dellatto di notoriet). sistenti, dovuta la sola comunicazione allautorit competente.
1. Latto di notoriet concernente stati, qualit personali o fatti che
siano a diretta conoscenza dellinteressato sostituito da dichiarazione
resa e sottoscritta dal medesimo con la osservanza delle modalit di cui 4. Limmersione in mare dei materiali di cui al comma 1, lettera c),
allart. 38. non soggetta ad autorizzazione.
2. La dichiarazione resa nellinteresse proprio del dichiarante pu
riguardare anche stati, qualit personali e fatti relativi ad altri soggetti di 5. La movimentazione dei fondali marini derivante dallattivit di
cui egli abbia diretta conoscenza. posa in mare di cavi e condotte soggetta ad autorizzazione regionale
rilasciata, in conformit alle modalit tecniche stabilite con decreto del
3. Fatte salve le eccezioni espressamente previste per legge, nei
Ministro dellambiente e della tutela del territorio e del mare, di con-
rapporti con la pubblica amministrazione e con i concessionari di pub-
certo con i Ministri delle attivit produttive, delle infrastrutture e dei
blici servizi, tutti gli stati, le qualit personali e i fatti non espressamente
trasporti e delle politiche agricole e forestali, per quanto di competenza,
indicati nellart. 46 sono comprovati dallinteressato mediante la dichia-
da emanarsi entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della
razione sostitutiva di atto di notoriet.
parte terza del presente decreto.
4. Salvo il caso in cui la legge preveda espressamente che la denun-
cia allAutorit di polizia giudiziaria presupposto necessario per atti-
vare il procedimento amministrativo di rilascio del duplicato di docu- 5-bis. Per gli interventi assoggettati a valutazione di impatto am-
menti di riconoscimento o comunque attestanti stati e qualit personali bientale, nazionale o regionale, le autorizzazioni ambientali di cui ai
dellinteressato, lo smarrimento dei documenti medesimi comprovato commi 2 e 5 sono istruite e rilasciate dalla stessa autorit competente
da chi ne richiede il duplicato mediante dichiarazione sostitutiva.. per il provvedimento che conclude motivatamente il procedimento di
valutazione di impatto ambientale. Nel caso di condotte o cavi facen-
Per il testo dellart. 184-bis, del citato decreto legislativo n. 152 ti parte della rete nazionale di trasmissione dellenergia elettrica o di
del 2006, si veda nelle note allart. 1. connessione con reti energetiche di altri Stati, non soggetti a valuta-
zione di impatto ambientale, lautorizzazione rilasciata dal Ministero
La Parte Seconda, del citato decreto legislativo n. 152 del 2006, dellambiente e della tutela del territorio e del mare, sentite le regioni
reca: Procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per la interessate, nellambito del procedimento unico di autorizzazione delle
valutazione dellimpatto ambientale (VIA) e per lautorizzazione inte- stesse reti..
grata ambientale (IPPC).
Il Titolo V, della Parte Quarta, del citato decreto legislativo
Per la Parte Quarta, del citato decreto legislativo n. 152 del
n. 152 del 2006, reca: Bonifica di siti contaminati.
2006, si veda nelle note alle premesse.
Note allart. 3:
Si riporta il testo dellart. 109, del citato decreto legislativo Note allart. 4:
n. 152 del 2006:
Art. 109 (Immersione in mare di materiale derivante da attivit Per il testo dellart. 184-bis, comma 1, del citato decreto legisla-
di escavo e attivit di posa in mare di cavi e condotte). 1. Al fine tivo n. 152 del 2006, si veda nelle note allart. 1.
della tutela dellambiente marino e in conformit alle disposizioni delle
convenzioni internazionali vigenti in materia, consentita limmersione
deliberata in mare da navi ovvero aeromobili e da strutture ubicate nelle Si riporta il testo dellart. 183, comma 1, lettera qq, del citato
acque del mare o in ambiti ad esso contigui, quali spiagge, lagune e decreto legislativo n. 152 del 2006:
stagni salmastri e terrapieni costieri, dei materiali seguenti:
a) materiali di escavo di fondali marini o salmastri o di terreni li- Art. 183 (Definizioni). (omissis);
toranei emersi;
b) inerti, materiali geologici inorganici e manufatti al solo fine di qq) sottoprodotto: qualsiasi sostanza od oggetto che soddisfa le
utilizzo, ove ne sia dimostrata la compatibilit e linnocuit ambientale; condizioni di cui allart. 184-bis, comma 1, o che rispetta i criteri stabi-
liti in base allart. 184-bis, comma 2;
c) materiale organico e inorganico di origine marina o salmastra,
prodotto durante lattivit di pesca effettuata in mare o laguna o stagni
salmastri. (omissis)..
34
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
35
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
36
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
Si riporta il testo dellart. 242, del citato decreto legislativo nicazione alla regione ed alla provincia, inviando una relazione tecnica
n. 152 del 2006: riassuntiva degli esiti del monitoraggio svolto. Nel caso in cui le attivit
Art. 242 (Procedure operative ed amministrative). 1. Al verifi- di monitoraggio rilevino il superamento di una o pi delle concentrazio-
carsi di un evento che sia potenzialmente in grado di contaminare il sito, ni soglia di rischio, il soggetto responsabile dovr avviare la procedura
il responsabile dellinquinamento mette in opera entro ventiquattro ore di bonifica di cui al comma 7.
le misure necessarie di prevenzione e ne d immediata comunicazione ai 7. Qualora gli esiti della procedura dellanalisi di rischio dimostri-
sensi e con le modalit di cui allart. 304, comma 2. La medesima pro- no che la concentrazione dei contaminanti presenti nel sito superiore
cedura si applica allatto di individuazione di contaminazioni storiche ai valori di concentrazione soglia di rischio (CSR), il soggetto respon-
che possano ancora comportare rischi di aggravamento della situazione sabile sottopone alla regione, nei successivi sei mesi dallapprovazione
di contaminazione. del documento di analisi di rischio, il progetto operativo degli interven-
2. Il responsabile dellinquinamento, attuate le necessarie misure di ti di bonifica o di messa in sicurezza, operativa o permanente, e, ove
prevenzione, svolge, nelle zone interessate dalla contaminazione, unin- necessario, le ulteriori misure di riparazione e di ripristino ambientale,
dagine preliminare sui parametri oggetto dellinquinamento e, ove ac- al fine di minimizzare e ricondurre ad accettabilit il rischio derivante
certi che il livello delle concentrazioni soglia di contaminazione (CSC) dallo stato di contaminazione presente nel sito. Per la selezione delle
non sia stato superato, provvede al ripristino della zona contaminata, tecnologie di bonifica in situ pi idonee, la regione pu autorizzare lap-
dandone notizia, con apposita autocertificazione, al comune ed alla pro- plicazione a scala pilota, in campo, di tecnologie di bonifica innovative,
vincia competenti per territorio entro quarantotto ore dalla comunica- anche finalizzata allindividuazione dei parametri di progetto necessari
zione. Lautocertificazione conclude il procedimento di notifica di cui per lapplicazione a piena scala, a condizione che tale applicazione av-
al presente articolo, ferme restando le attivit di verifica e di controllo venga in condizioni di sicurezza con riguardo ai rischi sanitari e ambien-
da parte dellautorit competente da effettuarsi nei successivi quindici tali. Nel caso di interventi di bonifica o di messa in sicurezza di cui al
giorni. Nel caso in cui linquinamento non sia riconducibile ad un sin- primo periodo, che presentino particolari complessit a causa della natu-
golo evento, i parametri da valutare devono essere individuati, caso per ra della contaminazione, degli interventi, delle dotazioni impiantistiche
caso, sulla base della storia del sito e delle attivit ivi svolte nel tempo. necessarie o dellestensione dellarea interessata dagli interventi mede-
simi, il progetto pu essere articolato per fasi progettuali distinte al fine
3. Qualora lindagine preliminare di cui al comma 2 accerti lavve- di rendere possibile la realizzazione degli interventi per singole aree o
nuto superamento delle CSC anche per un solo parametro, il responsabile per fasi temporali successive. Nellambito dellarticolazione temporale
dellinquinamento ne d immediata notizia al comune ed alle province potr essere valutata ladozione di tecnologie innovative, di dimostrata
competenti per territorio con la descrizione delle misure di prevenzio- efficienza ed efficacia, a costi sopportabili, resesi disponibili a seguito
ne e di messa in sicurezza di emergenza adottate. Nei successivi trenta dello sviluppo tecnico-scientifico del settore. La regione, acquisito il
giorni, presenta alle predette amministrazioni, nonch alla regione ter- parere del comune e della provincia interessati mediante apposita con-
ritorialmente competente il piano di caratterizzazione con i requisiti di ferenza di servizi e sentito il soggetto responsabile, approva il progetto,
cui allAllegato 2 alla parte quarta del presente decreto. Entro i trenta con eventuali prescrizioni ed integrazioni entro sessanta giorni dal suo
giorni successivi la regione, convocata la conferenza di servizi, autorizza ricevimento. Tale termine pu essere sospeso una sola volta, qualora la
il piano di caratterizzazione con eventuali prescrizioni integrative. Lau- regione ravvisi la necessit di richiedere, mediante atto adeguatamente
torizzazione regionale costituisce assenso per tutte le opere connesse alla motivato, integrazioni documentali o approfondimenti al progetto, as-
caratterizzazione, sostituendosi ad ogni altra autorizzazione, concessione, segnando un congruo termine per ladempimento. In questa ipotesi il
concerto, intesa, nulla osta da parte della pubblica amministrazione. termine per lapprovazione del progetto decorre dalla presentazione del
4. Sulla base delle risultanze della caratterizzazione, al sito ap- progetto integrato. Ai soli fini della realizzazione e dellesercizio degli
plicata la procedura di analisi del rischio sito specifica per la determi- impianti e delle attrezzature necessarie allattuazione del progetto ope-
nazione delle concentrazioni soglia di rischio (CSR). I criteri per lap- rativo e per il tempo strettamente necessario allattuazione medesima,
plicazione della procedura di analisi di rischio sono stabiliti con decreto lautorizzazione regionale di cui al presente comma sostituisce a tutti
del Ministro dellambiente e della tutela del territorio e del mare, di gli effetti le autorizzazioni, le concessioni, i concerti, le intese, i nulla
concerto con i Ministri dello sviluppo economico e della salute entro osta, i pareri e gli assensi previsti dalla legislazione vigente compresi,
il 30 giugno 2008. Nelle more dellemanazione del predetto decreto, i in particolare, quelli relativi alla valutazione di impatto ambientale, ove
criteri per lapplicazione della procedura di analisi di rischio sono ripor- necessaria, alla gestione delle terre e rocce da scavo allinterno dellarea
tati nellAllegato 1 alla parte quarta del presente decreto. Entro sei mesi oggetto dellintervento ed allo scarico delle acque emunte dalle falde.
dallapprovazione del piano di caratterizzazione, il soggetto responsa- Lautorizzazione costituisce, altres, variante urbanistica e comporta di-
bile presenta alla regione i risultati dellanalisi di rischio. La conferen- chiarazione di pubblica utilit, di urgenza ed indifferibilit dei lavori.
za di servizi convocata dalla regione, a seguito dellistruttoria svolta in Con il provvedimento di approvazione del progetto sono stabiliti anche
contraddittorio con il soggetto responsabile, cui dato un preavviso di i tempi di esecuzione, indicando altres le eventuali prescrizioni neces-
almeno venti giorni, approva il documento di analisi di rischio entro i sarie per lesecuzione dei lavori ed fissata lentit delle garanzie finan-
sessanta giorni dalla ricezione dello stesso. Tale documento inviato ai ziarie, in misura non superiore al cinquanta per cento del costo stimato
componenti della conferenza di servizi almeno venti giorni prima della dellintervento, che devono essere prestate in favore della regione per
data fissata per la conferenza e, in caso di decisione a maggioranza, la corretta esecuzione ed il completamento degli interventi medesimi.
la delibera di adozione fornisce una adeguata ed analitica motivazione
8. I criteri per la selezione e lesecuzione degli interventi di bonifi-
rispetto alle opinioni dissenzienti espresse nel corso della conferenza.
ca e ripristino ambientale, di messa in sicurezza operativa o permanente,
5. Qualora gli esiti della procedura dellanalisi di rischio dimostri- nonch per lindividuazione delle migliori tecniche di intervento a costi
no che la concentrazione dei contaminanti presenti nel sito inferio- sostenibili (B.A.T.N.E.E.C. - Best Available Technology Not Entailing
re alle concentrazioni soglia di rischio, la conferenza dei servizi, con Excessive Costs) ai sensi delle normative comunitarie sono riportati
lapprovazione del documento dellanalisi del rischio, dichiara concluso nellAllegato 3 alla parte quarta del presente decreto.
positivamente il procedimento. In tal caso la conferenza di servizi pu
prescrivere lo svolgimento di un programma di monitoraggio sul sito 9. La messa in sicurezza operativa, riguardante i siti contaminati,
circa la stabilizzazione della situazione riscontrata in relazione agli esiti garantisce una adeguata sicurezza sanitaria ed ambientale ed impedisce
dellanalisi di rischio e allattuale destinazione duso del sito. A tal fine, unulteriore propagazione dei contaminanti. I progetti di messa in sicu-
il soggetto responsabile, entro sessanta giorni dallapprovazione di cui rezza operativa sono accompagnati da accurati piani di monitoraggio
sopra, invia alla provincia ed alla regione competenti per territorio un dellefficacia delle misure adottate ed indicano se allatto della cessazione
piano di monitoraggio nel quale sono individuati: dellattivit si render necessario un intervento di bonifica o un interven-
to di messa in sicurezza permanente. Possono essere altres autorizzati
a) i parametri da sottoporre a controllo; interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e di messa in sicurez-
b) la frequenza e la durata del monitoraggio. za degli impianti e delle reti tecnologiche, purch non compromettano la
6. La regione, sentita la provincia, approva il piano di monitorag- possibilit di effettuare o completare gli interventi di bonifica che siano
gio entro trenta giorni dal ricevimento dello stesso. Lanzidetto termine condotti adottando appropriate misure di prevenzione dei rischi.
pu essere sospeso una sola volta, qualora lautorit competente rav- 10. Nel caso di caratterizzazione, bonifica, messa in sicurezza e
visi la necessit di richiedere, mediante atto adeguatamente motivato, ripristino ambientale di siti con attivit in esercizio, la regione, fatto sal-
integrazioni documentali o approfondimenti del progetto, assegnando vo lobbligo di garantire la tutela della salute pubblica e dellambiente,
un congruo termine per ladempimento. In questo caso il termine per in sede di approvazione del progetto assicura che i suddetti interventi
lapprovazione decorre dalla ricezione del progetto integrato. Alla sca- siano articolati in modo tale da risultare compatibili con la prosecuzione
denza del periodo di monitoraggio il soggetto responsabile ne d comu- della attivit.
37
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
11. Nel caso di eventi avvenuti anteriormente allentrata in vigore Si riporta il testo dellart. 3, comma 2, del citato decreto-legge
della parte quarta del presente decreto che si manifestino successiva- n. 2 del 2012:
mente a tale data in assenza di rischio immediato per lambiente e per Art. 3. (Interpretazione autentica dellart. 185 del decreto legi-
la salute pubblica, il soggetto interessato comunica alla regione, alla slativo n. 152 del 2006, disposizioni in materia di matrici materiali di
provincia e al comune competenti lesistenza di una potenziale conta- riporto e ulteriori disposizioni in materia di rifiuti). (omissis).
minazione unitamente al piano di caratterizzazione del sito, al fine di
determinarne lentit e lestensione con riferimento ai parametri indicati 2. Fatti salvi gli accordi di programma per la bonifica sottoscritti
nelle CSC ed applica le procedure di cui ai commi 4 e seguenti. prima della data di entrata in vigore della presente disposizione che ri-
spettano le norme in materia di bonifica vigenti al tempo della sottoscri-
12. Le indagini ed attivit istruttorie sono svolte dalla provincia, zione, ai fini dellapplicazione dellart. 185, comma 1, lettere b) e c), del
che si avvale della competenza tecnica dellAgenzia regionale per la decreto legislativo n. 152 del 2006, le matrici materiali di riporto devono
protezione dellambiente e si coordina con le altre amministrazioni. essere sottoposte a test di cessione effettuato sui materiali granulari ai
13. La procedura di approvazione della caratterizzazione e del sensi dellart. 9 del decreto del Ministro dellambiente 5 febbraio 1998,
progetto di bonifica si svolge in Conferenza di servizi convocata dalla pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale 16 aprile
regione e costituita dalle amministrazioni ordinariamente competenti a 1998, n. 88, ai fini delle metodiche da utilizzare per escludere rischi di
rilasciare i permessi, autorizzazioni e concessioni per la realizzazione contaminazione delle acque sotterranee e, ove conformi ai limiti del test
degli interventi compresi nel piano e nel progetto. La relativa documen- di cessione, devono rispettare quanto previsto dalla legislazione vigente
tazione inviata ai componenti della conferenza di servizi almeno venti in materia di bonifica dei siti contaminati.
giorni prima della data fissata per la discussione e, in caso di decisione a (omissis)..
maggioranza, la delibera di adozione deve fornire una adeguata ed ana-
litica motivazione rispetto alle opinioni dissenzienti espresse nel corso Per i riferimenti della Parte Quarta, del citato decreto legislativo
della conferenza. Compete alla provincia rilasciare la certificazione di n. 152 del 2006, si veda nelle note alle premesse.
avvenuta bonifica. Qualora la provincia non provveda a rilasciare tale
certificazione entro trenta giorni dal ricevimento della delibera di ado- Note allart. 25:
zione, al rilascio provvede la regione. Si riporta il testo dellart. 34, comma 7, del citato decreto-legge
13-bis. Per la rete di distribuzione carburanti si applicano le proce- n. 133 del 2014:
dure semplificate di cui allart. 252, comma 4.. Art. 34 (Modifiche al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163,
per la semplificazione delle procedure in materia di bonifica e messa
Note allart. 12: in sicurezza di siti contaminati. Misure urgenti per la realizzazione di
opere lineari realizzate nel corso di attivit di messa in sicurezza e di
Per il testo dellart. 242, del citato decreto legislativo n. 152 del bonifica). (omissis).
2006, si veda nelle note allart. 11.
7. Nei siti inquinati, nei quali sono in corso o non sono ancora
Per il testo della colonna A e B, Tabella 1, allegato 5, al Titolo avviate attivit di messa in sicurezza e di bonifica, possono essere re-
V, della Parte Quarta, del citato decreto legislativo n. 152 del 2006, si alizzati interventi e opere richiesti dalla normativa sulla sicurezza nei
veda nelle note allart. 2. luoghi di lavoro, di manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti
e infrastrutture, compresi adeguamenti alle prescrizioni autorizzative,
Note allart. 14: nonch opere lineari necessarie per lesercizio di impianti e forniture
di servizi e, pi in generale, altre opere lineari di pubblico interesse a
Per i riferimenti della Parte Quarta, del citato decreto legislativo condizione che detti interventi e opere siano realizzati secondo modalit
n. 152 del 2006, si veda nelle note alle premesse. e tecniche che non pregiudicano n interferiscono con il completamento
e lesecuzione della bonifica, n determinano rischi per la salute dei
Note allart. 15: lavoratori e degli altri fruitori dellarea.
Il Titolo III, della Parte Seconda, del citato decreto legislativo (omissis)..
n. 152 del 2006 reca: La valutazione dimpatto ambientale. Per il testo dellart. 242, del citato decreto legislativo n. 152 del
2006, si veda nelle note allart. 11.
Note allart. 20: Per il Titolo V, della Parte Quarta, del citato decreto legislativo
n. 152 del 2006, si veda nelle note allart. 2.
Per il testo della colonna A e B, Tabella 1, allegato 5, al Titolo
V, della Parte Quarta, del citato decreto legislativo n. 152 del 2006, si La Parte Sesta, del citato decreto legislativo n. 152 del 2006, reca:
veda nelle note allart. 2. Norme in materia di tutela risarcitoria contro i danni allambiente.
Per il testo dellart. 47, del citato decreto del Presidente della Per il testo dellart. 242, del citato decreto legislativo n. 152 del
Repubblica n. 445 del 2000, si veda nelle note allart. 2. 2006, si veda nelle note allart. 11.
Si riporta il testo dellart. 252, del citato decreto legislativo
Note allart. 23: n. 152 del 2006:
Art. 252 (Siti di interesse nazionale). 1. I siti di interesse na-
Per il testo dellart. 183, comma 1, lettera bb), del citato decreto zionale, ai fini della bonifica, sono individuabili in relazione alle carat-
legislativo n. 152 del 2006, si veda nelle note allart. 2. teristiche del sito, alle quantit e pericolosit degli inquinanti presenti,
al rilievo dellimpatto sullambiente circostante in termini di rischio
Note allart. 24: sanitario ed ecologico, nonch di pregiudizio per i beni culturali ed
ambientali.
Si riporta il testo dellart. 185, comma 1, lettera c) del citato
decreto legislativo n. 152 del 2006: 2. Allindividuazione dei siti di interesse nazionale si provvede
con decreto del Ministro dellambiente e della tutela del territorio e del
Art. 185 (Esclusioni dallambito di applicazione). (omissis); mare, dintesa con le regioni interessate, secondo i seguenti principi e
c) il suolo non contaminato e altro materiale allo stato naturale criteri direttivi:
escavato nel corso di attivit di costruzione, ove sia certo che esso verr a) gli interventi di bonifica devono riguardare aree e territori, com-
riutilizzato a fini di costruzione allo stato naturale e nello stesso sito in presi i corpi idrici, di particolare pregio ambientale;
cui stato escavato;
b) la bonifica deve riguardare aree e territori tutelati ai sensi del
(omissis).. decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42;
38
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
c) il rischio sanitario ed ambientale che deriva dal rilevato supe- Note allart. 27:
ramento delle concentrazioni soglia di rischio deve risultare particolar-
mente elevato in ragione della densit della popolazione o dellestensio- Si riporta il testo dellart. 186, del citato decreto legislativo
ne dellarea interessata; n. 152 del 2006:
Art. 186 (Terre e rocce da scavo). 1. Fatto salvo quanto pre-
d) limpatto socio economico causato dallinquinamento dellarea visto dallart. 185, le terre e rocce da scavo, anche di gallerie, ottenute
deve essere rilevante; quali sottoprodotti, possono essere utilizzate per reinterri, riempimenti,
rimodellazioni e rilevati purch:
e) la contaminazione deve costituire un rischio per i beni di interes-
se storico e culturale di rilevanza nazionale; a) siano impiegate direttamente nellambito di opere o interventi
preventivamente individuati e definiti;
f) gli interventi da attuare devono riguardare siti compresi nel ter- b) sin dalla fase della produzione vi sia certezza dellintegrale
ritorio di pi regioni; utilizzo;
c) lutilizzo integrale della parte destinata a riutilizzo sia tecnica-
f-bis) linsistenza, attualmente o in passato, di attivit di raffinerie, mente possibile senza necessit di preventivo trattamento o di trasfor-
di impianti chimici integrati o di acciaierie. mazioni preliminari per soddisfare i requisiti merceologici e di qualit
ambientale idonei a garantire che il loro impiego non dia luogo ad emis-
2-bis. Sono in ogni caso individuati quali siti di interesse nazionale, sioni e, pi in generale, ad impatti ambientali qualitativamente e quan-
ai fini della bonifica, i siti interessati da attivit produttive ed estrattive titativamente diversi da quelli ordinariamente consentiti ed autorizzati
di amianto. per il sito dove sono destinate ad essere utilizzate;
3. Ai fini della perimetrazione del sito sono sentiti i comuni, le pro- d) sia garantito un elevato livello di tutela ambientale;
vince, le regioni e gli altri enti locali, assicurando la partecipazione dei e) sia accertato che non provengono da siti contaminati o sottopo-
responsabili nonch dei proprietari delle aree da bonificare, se diversi sti ad interventi di bonifica ai sensi del titolo V della parte quarta del
dai soggetti responsabili. presente decreto;
4. La procedura di bonifica di cui allart. 242 dei siti di interesse f) le loro caratteristiche chimiche e chimico-fisiche siano tali che il
nazionale attribuita alla competenza del Ministero dellambiente e del- loro impiego nel sito prescelto non determini rischi per la salute e per la
la tutela del territorio e del mare, sentito il Ministero delle attivit pro- qualit delle matrici ambientali interessate ed avvenga nel rispetto delle
duttive. Il Ministero dellambiente e della tutela del territorio e del mare norme di tutela delle acque superficiali e sotterranee, della flora, della
pu avvalersi anche dellIstituto superiore per la protezione e la ricerca fauna, degli habitat e delle aree naturali protette. In particolare deve
ambientale (ISPRA), delle Agenzie regionali per la protezione dellam- essere dimostrato che il materiale da utilizzare non contaminato con
biente delle regioni interessate e dellIstituto superiore di sanit nonch riferimento alla destinazione duso del medesimo, nonch la compatibi-
di altri soggetti qualificati pubblici o privati il Ministero dellambiente lit di detto materiale con il sito di destinazione;
e della tutela del territorio e del mare adotta procedure semplificate per g) la certezza del loro integrale utilizzo sia dimostrata. Limpiego
le operazioni di bonifica relative alla rete di distribuzione carburanti. di terre da scavo nei processi industriali come sottoprodotti, in sostitu-
zione dei materiali di cava, consentito nel rispetto delle condizioni
5. Nel caso in cui il responsabile non provveda o non sia indivi- fissate allart. 183, comma 1, lettera p).
duabile oppure non provveda il proprietario del sito contaminato n 2. Ove la produzione di terre e rocce da scavo avvenga nellambito
altro soggetto interessato, gli interventi sono predisposti dal Ministe- della realizzazione di opere o attivit sottoposte a valutazione di impatto
ro dellambiente e della tutela del territorio e del mare, avvalendosi ambientale o ad autorizzazione ambientale integrata, la sussistenza dei
dellIstituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), requisiti di cui al comma 1, nonch i tempi delleventuale deposito in at-
dellIstituto superiore di sanit e dellE.N. E.A. nonch di altri soggetti tesa di utilizzo, che non possono superare di norma un anno, devono ri-
qualificati pubblici o privati. sultare da un apposito progetto che e approvato dallautorit titolare del
relativo procedimento. Nel caso in cui progetti prevedano il riutilizzo
6. Lautorizzazione del progetto e dei relativi interventi sostituisce delle terre e rocce da scavo nel medesimo progetto, i tempi delleventua-
a tutti gli effetti le autorizzazioni, le concessioni, i concerti, le intese, i le deposito possono essere quelli della realizzazione del progetto purch
nulla osta, i pareri e gli assensi previsti dalla legislazione vigente, ivi in ogni caso non superino i tre anni.
compresi, tra laltro, quelli relativi alla realizzazione e allesercizio de-
gli impianti e delle attrezzature necessarie alla loro attuazione. Lauto- 3. Ove la produzione di terre e rocce da scavo avvenga nellambito
rizzazione costituisce, altres, variante urbanistica e comporta dichiara- della realizzazione di opere o attivit diverse da quelle di cui al com-
zione di pubblica utilit, urgenza ed indifferibilit dei lavori. ma 2 e soggette a permesso di costruire o a denuncia di inizio attivit,
la sussistenza dei requisiti di cui al comma 1, nonch i tempi delleven-
7. Se il progetto prevede la realizzazione di opere sottoposte a pro- tuale deposito in attesa di utilizzo, che non possono superare un anno,
cedura di valutazione di impatto ambientale, lapprovazione del proget- devono essere dimostrati e verificati nellambito della procedura per il
to di bonifica comprende anche tale valutazione. permesso di costruire, se dovuto, o secondo le modalit della dichiara-
zione di inizio di attivit (DIA).
8. In attesa del perfezionamento del provvedimento di autoriz- 4. Fatti salvi i casi di cui allultimo periodo del comma 2, ove la
zazione di cui ai commi precedenti, completata listruttoria tecnica, il produzione di terre e rocce da scavo avvenga nel corso di lavori pubblici
Ministro dellambiente e della tutela del territorio e del mare pu au- non soggetti n a VIA n a permesso di costruire o denuncia di inizio
torizzare in via provvisoria, su richiesta dellinteressato, ove ricorrano di attivit, la sussistenza dei requisiti di cui al comma 1, nonch i tempi
motivi durgenza e fatta salva lacquisizione della pronuncia positiva delleventuale deposito in attesa di utilizzo, che non possono superare
del giudizio di compatibilit ambientale, ove prevista, lavvio dei lavori un anno, devono risultare da idoneo allegato al progetto dellopera, sot-
per la realizzazione dei relativi interventi di bonifica, secondo il proget- toscritto dal progettista.
to valutato positivamente, con eventuali prescrizioni, dalla conferenza
di servizi convocata dal Ministro dellambiente e della tutela del terri- 5. Le terre e rocce da scavo, qualora non utilizzate nel rispetto delle
torio e del mare. Lautorizzazione provvisoria produce gli effetti di cui condizioni di cui al presente articolo, sono sottoposte alle disposizioni
allart. 242, comma 7. in materia di rifiuti di cui alla parte quarta del presente decreto.
6. La caratterizzazione dei siti contaminati e di quelli sottoposti ad
9. qualificato sito di interesse nazionale ai sensi della normativa interventi di bonifica viene effettuata secondo le modalit previste dal
vigente larea interessata dalla bonifica della ex discarica delle Strillaie Titolo V, Parte quarta del presente decreto. Laccertamento che le terre
(Grosseto). Con successivo decreto del Ministro dellambiente e della e rocce da scavo di cui al presente decreto non provengano da tali siti e
tutela del territorio e del mare si provveder alla perimetrazione della svolto a cura e spese del produttore e accertato dalle autorit competenti
predetta area.. nellambito delle procedure previste dai commi 2, 3 e 4.
39
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
7. Fatti salvi i casi di cui allultimo periodo del comma 2, per i tato regolamento, prodotti nel corso di attivit e interventi autorizzati in
progetti di utilizzo gi autorizzati e in corso di realizzazione prima base alle norme vigenti, sono sottoposti al regime di cui allart. 184-bis
dellentrata in vigore della presente disposizione, gli interessati possono del decreto legislativo n. 152 del 2006, e successive modificazioni, se il
procedere al loro completamento, comunicando, entro novanta giorni, produttore dimostra:
alle autorit competenti, il rispetto dei requisiti prescritti, nonch le ne-
cessarie informazioni sul sito di destinazione, sulle condizioni e sulle a) che certa la destinazione allutilizzo direttamente presso uno o
modalit di utilizzo, nonch sugli eventuali tempi del deposito in atte- pi siti o cicli produttivi determinati;
sa di utilizzo che non possono essere superiori ad un anno. Lautorit
competente pu disporre indicazioni o prescrizioni entro i successivi
sessanta giorni senza che ci comporti necessita di ripetere procedure b) che, in caso di destinazione a recuperi, ripristini, rimodellamen-
di VIA, o di AIA o di permesso di costruire o di DIA. ti, riempimenti ambientali o altri utilizzi sul suolo, non sono superati i
7-bis. Le terre e le rocce da scavo, qualora ne siano accertate le valori delle concentrazioni soglia di contaminazione di cui alle colonne
caratteristiche ambientali, possono essere utilizzate per interventi di A e B della tabella 1 dellallegato 5 alla parte IV del decreto legislativo
miglioramento ambientale e di siti anche non degradati. Tali interven- n. 152 del 2006, con riferimento alle caratteristiche delle matrici am-
ti devono garantire, nella loro realizzazione finale, una delle seguenti bientali e alla destinazione duso urbanistica del sito di destinazione e
condizioni: i materiali non costituiscono fonte di contaminazione diretta o indiretta
per le acque sotterranee, fatti salvi i valori di fondo naturale;
a) un miglioramento della qualit della copertura arborea o della
funzionalit per attivit agro-silvo-pastorali;
c) che, in caso di destinazione ad un successivo ciclo di produzio-
b) un miglioramento delle condizioni idrologiche rispetto alla te- ne, lutilizzo non determina rischi per la salute n variazioni qualitative
nuta dei versanti e alla raccolta e regimentazione delle acque piovane; o quantitative delle emissioni rispetto al normale utilizzo delle materie
c) un miglioramento della percezione paesaggistica. prime;
7-ter. Ai fini dellapplicazione del presente articolo, i residui pro-
venienti dallestrazione di marmi e pietre sono equiparati alla disciplina d) che ai fini di cui alle lettere b) e c) non necessario sottoporre i
dettata per le terre e rocce da scavo. Sono altres equiparati i residui materiali da scavo ad alcun preventivo trattamento, fatte salve le norma-
delle attivit di lavorazione di pietre e marmi che presentano le carat- li pratiche industriali e di cantiere.
teristiche di cui allart. 184-bis. Tali residui, quando siano sottoposti
a unoperazione di recupero ambientale, devono soddisfare i requisiti
tecnici per gli scopi specifici e rispettare i valori limite, per eventua- 2. Il proponente o il produttore attesta il rispetto delle condizioni
li sostanze inquinanti presenti, previsti nellAllegato 5 alla parte IV di cui al comma 1 tramite dichiarazione resa allAgenzia regionale per
del presente decreto, tenendo conto di tutti i possibili effetti negativi la protezione ambientale ai sensi e per gli effetti del testo unico di cui
sullambiente derivanti dallutilizzo della sostanza o delloggetto.. al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445,
precisando le quantit destinate allutilizzo, il sito di deposito e i tem-
Per i riferimenti del decreto del Ministro dellambiente e della pi previsti per lutilizzo, che non possono comunque superare un anno
tutela del territorio e del mare n. 161 del 2012, si veda nelle note alle dalla data di produzione, salvo il caso in cui lopera nella quale il ma-
premesse. teriale destinato ad essere utilizzato preveda un termine di esecuzione
Per il testo dellart. 242, del citato decreto legislativo n. 152 del superiore. Le attivit di scavo e di utilizzo devono essere autorizzate
2006, si veda nelle note allart. 11. in conformit alla vigente disciplina urbanistica e igienico-sanitaria. La
Per il testo dellart. 8, del citato decreto legislativo n. 281 del modifica dei requisiti e delle condizioni indicati nella dichiarazione di
1997, si veda nelle note alle premesse. cui al primo periodo comunicata entro trenta giorni al comune del
luogo di produzione.
Note allart. 29:
3. Il produttore deve, in ogni caso, confermare alle autorit di cui
al comma 2, territorialmente competenti con riferimento al luogo di pro-
Il regolamento (CE) n. 764/2008 del 9 luglio 2008, del Parla- duzione e di utilizzo, che i materiali da scavo sono stati completamente
mento europeo e del Consiglio (che stabilisce procedure relative allap- utilizzati secondo le previsioni comunicate.
plicazione di determinate regole tecniche nazionali a prodotti legalmen-
te commercializzati in un altro Stato membro e che abroga la decisione
n. 3052/95/CE) pubblicato nella G.U.U.E. del 13 agosto 2008, n. L 4. Lutilizzo dei materiali da scavo come sottoprodotto resta assog-
218. gettato al regime proprio dei beni e dei prodotti. A tal fine il trasporto
di tali materiali accompagnato, qualora previsto, dal documento di
Note allart. 31: trasporto o da copia del contratto di trasporto redatto in forma scritta o
dalla scheda di trasporto di cui agli articoli 6 e 7-bis del decreto legisla-
Per i riferimenti del decreto del Ministro dellambiente e della tivo 21 novembre 2005, n. 286, e successive modificazioni.
tutela del territorio e del mare n. 161 del 2012, si veda nelle note alle
premesse.
5. Le disposizioni di cui ai commi da 1 a 4 si applicano anche ai
Per il testo dellart. 184-bis, comma 2-bis, del citato decreto materiali da scavo derivanti da attivit e opere non rientranti nel campo
legislativo n. 152 del 2006, si veda nelle note allart. 1. di applicazione del comma 2-bis dellart. 184-bis del decreto legislativo
Si riporta il testo dellart. 41, comma 2, del citato decreto-legge 3 aprile 2006, n. 152, introdotto dal comma 2 dellart. 41 del presente
n. 69 del 2013: decreto.
Art. 41 (Disposizioni in materia ambientale). (omissis).
2. Il ricorso al barrieramento fisico consentito solo nel caso in cui 6. Lart. 8-bis del decreto-legge 26 aprile 2013, n. 43, convertito,
non sia possibile conseguire altrimenti gli obiettivi di cui al comma 1 con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2013, n. 71, abrogato.
secondo le modalit dallo stesso previste.
(omissis).. 7. Lart. 1 del regolamento di cui al decreto del Ministro dellam-
Si riporta il testo dellart. 41-bis, del citato decreto-legge n. 69 biente e della tutela del territorio e del mare 10 agosto 2012, n. 161,
del 2013: recante la disciplina dellutilizzazione delle terre e rocce da scavo, nel
Art. 41-bis (Ulteriori disposizioni in materia di terre e rocce da definire al comma 1, lettera b), i materiali da scavo integra, a tutti gli ef-
scavo). 1. In relazione a quanto disposto dallart. 266, comma 7, del fetti, le corrispondenti disposizioni del decreto legislativo 3 aprile 2006,
decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni, in n. 152..
deroga a quanto previsto dal regolamento di cui al decreto del Ministro
dellambiente e della tutela del territorio e del mare 10 agosto 2012,
n. 161, i materiali da scavo di cui allart. 1, comma 1, lettera b), del ci- 17G00135
40
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
41
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
42
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
Vista la nota del Dipartimento per le politiche di coe- Considerato che il piano finanziario aggiornato tiene
sione n. 8328 del 5 settembre 2014, con la quale stato conto, quindi, sia dellattribuzione delle risorse derivanti
comunicato alle Amministrazioni responsabili della ge- dalla riduzione del cofinanziamento statale a carico del
stione degli interventi PAC che la mancata alimentazione Fondo di rotazione del Programma operativo nazionale
del sistema unitario di monitoraggio, entro il 30 settembre (PON) Sicurezza per lo sviluppo 2007-2013 FESR, sia
2014, con i dati relativi agli impegni e ai pagamenti degli della riprogrammazione di cui alla sopra menzionata nota
interventi del PAC, avrebbe comportato la riprogramma- n. ALCT-DPS 2747, che ha ridotto per gli anni 2017-2018
zione di una parte delle risorse assegnate alle linee di in- un importo pari ad 70.296.377,00 per le finalit previste
tervento prive di dati risultanti a sistema; dallart. 1, commi 122 e 123 della legge n. 190/2014;
Visto lart. 1 commi 122 e 123 della legge n. 190/2014 Viste le risultanze del Gruppo di lavoro presso il Dipar-
(legge di stabilit 2015) che assegna al finanziamento timento della Ragioneria generale dello Stato - IGRUE,
degli sgravi contributivi per assunzioni a tempo indeter- di cui al citato decreto del Ministro del tesoro 15 maggio
minato limporto complessivo di 3,5 miliardi di euro a 2000, nella riunione del 21 luglio 2017;
valere sulle risorse gi destinate ad interventi PAC che,
dal sistema di monitoraggio del Dipartimento della Ra- Decreta:
gioneria generale dello Stato, risultavano non ancora
impegnate alla data del 30 settembre 2014, da rendere 1. Il finanziamento a carico del Fondo di rotazione di
funzionalmente disponibili nella misura di un miliardo di cui alla legge n. 183/1987 in favore degli interventi del
euro per ciascuno degli anni 2015, 2016, 2017 e di 500 Piano di azione giovani sicurezza e legalit del Piano di
milioni per lannualit 2018; azione coesione del Ministero dellinterno, gi disposto
Visto, altres, il comma 124 del medesimo art. 1 della con il proprio decreto n. 30/2015 richiamato in premes-
legge n. 190/2014, il quale prevede che le risorse di cui al sa, rideterminato in 165.806.982,48, come specificato
suddetto comma 122 siano versate allentrata del bilancio nella tabella allegata che costituisce parte integrante del
dello Stato e restino acquisite allerario; presente decreto.
Vista la nota dellAgenzia per la coesione n. ALCT- 2. Il Fondo di rotazione provvede ad erogare le risor-
DPS 2747 del 3 aprile 2015 al Ministero dellinterno con se destinate al Piano di azione coesione del Ministero
la quale, relativamente al Piano di azione giovani sicu- dellinterno - Piano di azione giovani sicurezza e lega-
rezza e legalit, sono state individuate le risorse ogget- lit, sulla base delle richieste presentate dal medesimo
to della riprogrammazione secondo le modalit previste Ministero che ha, altres, la responsabilit di effettuare i
dallart. 4 del citato decreto-legge 28 giugno 2013, n. 76 e controlli sulla corretta e regolare gestione nonch sulluti-
ai sensi dellart. 1, commi 122 e 123, della predetta legge lizzo delle risorse assegnate con il presente decreto.
n. 190/2014; 3. La predetta Amministrazione alimenta il sistema na-
Visto il proprio decreto n. 30/2015 del 5 agosto 2015 zionale di monitoraggio del QSN 2007-2013 con i dati di
con il quale sono state assegnate, in favore delle linee di attuazione finanziaria, procedurale e fisica.
intervento del Piano di azione giovani sicurezza e legalit
del Piano di azione coesione del Ministero dellinterno, 4. Il presente decreto annulla e sostituisce il proprio
risorse pari complessivamente ad 156.076.402,00 al decreto n. 30/2015 e viene trasmesso alla Corte dei conti
netto delle risorse oggetto della riprogrammazione per per la registrazione e successivamente pubblicato nella
lanno 2015 di cui alla citata nota dellAgenzia per la co- Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
esione n. ALCT-DPS 2747 del 3 aprile 2015; Roma, 24 luglio 2017
Considerata lulteriore riduzione del cofinanziamen-
to statale a carico del Fondo di rotazione a seguito della LIspettore generale capo: DI NUZZO
riprogrammazione del Programma operativo nazionale Registrato alla Corte dei conti il 27 luglio 2017
(PON) Sicurezza per lo sviluppo 2007-2013 FESR a Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev. n. 992
titolarit del Ministero dellinterno, che ha aderito al Pia-
no di azione coesione per limporto di 80.026.958,00;
Vista la procedura scritta avviata con nota dellAgenzia
per la coesione territoriale n. ALCT 3074 del 23 marzo ALLEGATO
2017 e conclusasi con esito positivo, relativa allassegna-
zione delle risorse provenienti dalla suddetta riprogram- Ministero dellinterno - Rideterminazione Piano di azione coesione
mazione del Programma operativo nazionale (PON) Si-
curezza per lo sviluppo 2007-2013 FESR agli interventi
Linea di Nuova dotazione PAC
del PAC - Piano di azione giovani sicurezza e legalit a Programma intervento per Linea di intervento
titolarit del Ministero dellinterno;
Ministero dellinterno Legalit 19.654.561,21
Vista la procedura scritta avviata con nota dellAgenzia Piano giovani sicurezza
per la coesione territoriale n. ALCT 6317 dell11 luglio e legalit Sicurezza 146.152.421,27
2017 e conclusasi con esito positivo, relativa al dettaglio Totale 165.806.982,48
delle operazioni finanziate comunicato dal Ministero
dellinterno e allammontare complessivo delle risorse at-
tribuite per linea ed azioni al piano finanziario del PAC
- Piano di azione giovani sicurezza e legalit; 17A05465
43
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
44
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
alienato prima dello scadere dei cinque anni dalla data di locazione. Resta lobbligo del locatore di produrre la cer-
comunicazione della volont di riscattare, che deve risul- tificazione di agibilit nei termini di legge e, comunque,
tare dallatto di trasferimento. prima del trasferimento in propriet dellimmobile.
4. Nel contratto di locazione e di futuro riscatto sono
espressamente indicati i vincoli relativi al prezzo mas- Art. 5.
simo di cessione sullalloggio o gli altri vincoli disposti
nella convenzione sottoscritta con il Comune, nonch gli Trattamento fiscale
eventuali atti posti in essere per laffrancamento degli
stessi vincoli ai sensi dellart. 5, comma 3-bis, del decre- 1. Ai fini delle imposte sui redditi e dellimposta regio-
to-legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito, con modifica- nale sulle attivit produttive, lintero corrispettivo della
zioni, dalla legge 12 luglio 2011, n. 106. cessione dellalloggio sociale si considera conseguito alla
5. Il contratto di locazione e di futuro riscatto tra- data di esercizio del diritto di riscatto dellunit immobi-
scritto nei registri immobiliari, per una durata massima liare da parte del conduttore.
di dieci anni.
2. Nei periodi di imposta precedenti allesercizio del
6. In tale contratto stabilita leventuale quota del cor- diritto di riscatto, il canone di locazione percepito dal lo-
rispettivo trattenuto dal locatore in conto del prezzo di ac- catore concorre alla formazione del reddito e della base
quisto dellalloggio, che il locatore stesso autorizzato a imponibile dellimposta regionale sulle attivit produttive
trattenere nel caso in cui il conduttore non acquisti lunit anche per la quota dello stesso che le parti hanno conve-
immobiliare entro il termine stabilito. Le parti possono nuto di imputare a credito del prezzo di acquisto futuro
altres concordare apposite clausole per il rilascio del dellalloggio.
bene, sempre in caso di mancato acquisto ovvero di man-
cato pagamento dei canoni. 3. Nel caso di esercizio del diritto di riscatto dellal-
loggio sociale da parte del conduttore, il locatore matura,
ai fini delle imposte sui redditi e dellimposta regionale
Art. 3.
sulle attivit produttive, un credito dimposta da determi-
narsi ai sensi dei commi 1 e 2 dellart. 6.
Contratto preliminare di vendita
1. fatta salva la facolt delle parti di concludere, in Art. 6.
ogni momento, un contratto preliminare di vendita da
perfezionare per atto pubblico o per scrittura privata au- Modalit di determinazione e di fruizione
tenticata da notaio, da trascrivere nei registri immobilia- del credito dimposta
ri ai sensi e per gli effetti dellart. 2645-bis del codice
civile, avente ad oggetto la medesima unit immobiliare 1. Ai fini delle imposte sui redditi, il credito dimposta
concessa in locazione, purch tale contratto preveda che di cui al comma 3 dellart. 5 determinato applicando
la relativa vendita non venga conclusa prima del termine alle quote di canone di locazione imputate in conto del
di sette anni dalla data di inizio della locazione e purch prezzo di acquisto futuro dellalloggio, percepite nei pe-
sussistano le condizioni soggettive previste dallart. 1. riodi di imposta antecedenti allesercizio del diritto di ri-
2. Nel suddetto contratto preliminare di vendita potr scatto, laliquota pro tempore vigente di cui allart. 77 del
essere convenuto un incremento della quota parte dei testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del
canoni di locazione, scadenti successivamente alla data Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.
del preliminare stesso, che verr imputata al prezzo del 2. Ai fini dellimposta regionale sulle attivit produt-
trasferimento. tive, il credito dimposta di cui al comma 3 dellart. 5
determinato applicando alle quote di canone di locazione
Art. 4. imputate in conto del prezzo di acquisto futuro dellallog-
Gli immobili accessibili ai contratti di locazione gio, percepite nei periodi dimposta antecedente leserci-
e di futuro riscatto zio del diritto di riscatto, laliquota pro tempore vigente
di cui allart. 16 del decreto legislativo 15 dicembre 1997,
1. Qualsiasi immobile destinabile o trasformabile in n. 446.
alloggio sociale, comprese le relative pertinenze, pu ac-
cedere ai contratti di locazione e di futuro riscatto. 3. I crediti di cui ai commi 1 e 2 possono essere uti-
lizzati, rispettivamente, in diminuzione delle imposte sui
2. Prima della stipula del contratto di locazione e di redditi e dellimposta regionale sulle attivit produttive
futuro riscatto necessario cancellare lipoteca che grava relative al periodo dimposta in cui stipulato il contrat-
sul bene oggetto del futuro riscatto. possibile prevedere to di vendita dellunit immobiliare; in caso di mancato
laccollo del mutuo da parte del conduttore. utilizzo in tutto o in parte degli stessi, lammontare resi-
3. In caso di stipula del contratto di locazione e di futu- duo potr essere riportato ed utilizzato, senza alcun limite
ro riscatto per immobili in costruzione, i sette anni previ- temporale, nelle dichiarazioni relative ai periodi di impo-
sti dallart. 1 decorrono dalla data di inizio della effettiva sta successivi.
45
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
17A05464
46
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
47
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
ALLEGATO
17A05435
48
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
49
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
produzione dei vini a DOC Colli Euganei, concernenti Vista la direttiva direttoriale 81653 del 3 novembre
due modifiche sostanziali (relative alla variazione della 2016 della Direzione generale per la promozione del-
base ampelografica per la tipologia di vino rosso ed alla la qualit agroalimentare e dellippica, in particolare
variazione della resa di produzione delle uve ad ettaro per lart. 1, comma 5, con la quale i titolari degli uffici diri-
la tipologia Serprino) e due modifiche minori, che non genziali non generali, in coerenza con i rispettivi decre-
comportano alcuna modifica al documento unico riepilo- ti di incarico, sono autorizzati alla firma degli atti e dei
gativo di cui allart. 94, paragrafo 1, lettera d), del rego- provvedimenti relativi ai procedimenti amministrativi di
lamento (UE) n. 1308/2013, relative rispettivamente alla competenza;
destinazione dei prodotti vitivinicoli ottenuti dai superi ed
alla disposizione di etichettatura per la tipologia di vino Decreta:
Rosso Riserva;
Considerato che per le citate modifiche rilevanti di cui
agli articoli 2 e 4 del disciplinare in questione si rimanda Articolo unico
alla procedura di cui agli articoli 7, 8 e 9 del richiamato
decreto ministeriale 7 novembre 2012, mentre per la cita- 1. Agli articoli 4 e 7 del disciplinare di produzione dei
te modifiche minori di cui agli articoli 4 e 7 dello stesso vini a Denominazione di Origine Controllata Colli Eu-
disciplinare sono applicabili le disposizioni procedurali ganei, cos come approvato con il decreto ministeriale
nazionali semplificate di cui allart. 10, comma 8, del ci- 30 novembre 2011 e da ultimo aggiornato con il decreto
tato decreto ministeriale 7 novembre 2012; ministeriale 7 marzo 2014 richiamati in premessa, sono
Esaminata la documentazione tecnico-amministrativa apportate le modifiche evidenziate nellallegato al pre-
presentata a supporto delle citate modifiche minori agli sente decreto.
articoli 4 e 7 del disciplinare in questione e ritenuto che
la stessa documentazione risultata conforme alle dispo- 2. Le modifiche al disciplinare della DOP Colli Euga-
sizioni previste dal citato art. 10, comma 8, del decreto nei di cui al comma 1, saranno inserite sul sito internet
ministeriale 7 novembre 2012 e, in particolare, per la me- del Ministero - sezione prodotti DOP e IGP - vini DOP e
desima richiesta: IGP - e comunicate alla Commissione U.E., ai fini dellag-
in conformit allart. 6 del predetto decreto, stata giornamento del relativo fascicolo tecnico gi trasmesso
esperita lintera procedura di valutazione e di pubbliciz- alla stessa Commissione U.E., ai sensi dellart. 118-vi-
zazione da parte della competente Regione Veneto; cies, paragrafi 2 e 3, del regolamento (CE) n. 1234/2007,
nel rispetto delle procedure richiamate in premessa.
ai sensi del comma 3 del citato art. 6 del citato de-
creto, stato acquisito il parere favorevole della citata Il presente decreto sar pubblicato nella Gazzetta Uffi-
regione; ciale della Repubblica italiana.
sono state ritenute valide le motivazioni tecnico-
giuridiche relative alle modifiche proposte, sia per la Roma, 26 luglio 2017
destinazione dei superi di produzione, sia per letichet-
tatura e presentazione della tipologia rosso riserva, che Il dirigente: POLIZZI
risultano conformi alle rispettive vigenti norme nazionali
e dellUnione europea e, in particolare, non comportano
misure restrittive alla commercializzazione dei vini in
questione;
Ritenuto che a seguito dellesito favorevole della pre- ALLEGATO
detta istruttoria sussistono i presupposti tecnico-giuridi-
ci per approvare con provvedimento nazionale la citata
richiesta di modifica degli articoli 4 e 7 del disciplina- MODIFICHE AL DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DELLA DENOMINAZIONE DI
ORIGINE CONTROLLATA DEI VINI COLLI EUGANEI.
re di produzione dei vini a Denominazione di Origine
Controllata Colli Euganei, in particolare nel rispetto a) Lart. 4, comma 10: I rimanenti quantitativi, fino al raggiun-
dellart. 118-octodecies, paragrafo 3, lettera a) del rego- gimento del limite massimo previsto dal quinto comma del presente
lamento (CE) n. 1234/2007; articolo, saranno presi in carico per la produzione di vino con o senza
indicazione geografica tipica., sostituito con il seguente testo:
Ritenuto altres di dover pubblicare sul sito internet del
Ministero la modifica del disciplinare in questione e di 10. I rimanenti quantitativi, fino al raggiungimento del limite
dover comunicare la stessa modifica alla Commissione massimo previsto dal quinto comma del presente articolo, saranno presi
U.E., ad aggiornamento del fascicolo tecnico inoltrato in carico per la produzione di vino da destinarsi ad altra denominazione
come previsto dalla normativa vigente..
alla Commissione U.E., tramite il sistema di informazio-
ne messo a disposizione dalla Commissione U.E., ai sensi b) Lart. 7, comma 3: Per il vino Colli Euganei rosso nella ver-
dellart. 70-bis, paragrafo 1, lettera a) del regolamento sione riserva in etichetta deve essere omesso il riferimento al colore.,
(CE) n. 607/2009; sostituito con il seguente testo:
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, re- 3. Per il vino Colli Euganei rosso nella versione riserva in
cante norme generali sullordinamento del lavoro alle di- etichetta pu essere omesso il riferimento al colore..
pendenze delle Amministrazioni pubbliche ed in partico-
lare lart. 16, lettera d); 17A05459
50
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
51
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
modifiche agli articoli 4 e 6 del disciplinare di produzione Vista la direttiva direttoriale 81653 del 3 novembre
dei vini a DOCG Colli Euganei Fior dArancio o Fior 2016 della Direzione generale per la promozione del-
dArancio Colli Euganei, concernenti rispettivamente la qualit agroalimentare e dellippica, in particolare
una modifica minore, che non comporta alcuna modifica lart. 1, comma 5, con la quale i titolari degli uffici diri-
al documento unico riepilogativo di cui allart. 94, para- genziali non generali, in coerenza con i rispettivi decre-
grafo 1, lettera d), del regolamento (UE) n. 1308/2013, ti di incarico, sono autorizzati alla firma degli atti e dei
relativa alla destinazione dei prodotti vitivinicoli ottenuti provvedimenti relativi ai procedimenti amministrativi di
dai superi ed una modifica sostanziale (relativa alla varia- competenza;
zione delle caratteristiche al consumo per la tipologia di
vino passito;
Decreta:
Considerato che per la citata modifica rilevante di cui
allart. 6 del disciplinare in questione si rimanda alla pro-
cedura di cui agli articoli 7, 8 e 9 del richiamato decreto Articolo unico
ministeriale 7 novembre 2012, mentre per la citata modi-
fica minore di cui allart. 4 dello stesso disciplinare sono 1. Allart. 4 del disciplinare di produzione dei vini a
applicabili le disposizioni procedurali nazionali semplifi- Denominazione di Origine Controllata e Garantita Col-
cate di cui allart. 10, comma 8, del citato decreto mini- li Euganei Fior dArancio o Fior dArancio Colli Eu-
steriale 7 novembre 2012; ganei, cos come approvato con il decreto ministeriale
Esaminata la documentazione tecnico-amministra- 30 novembre 2011 e da ultimo aggiornato con il decreto
tiva presentata a supporto della citata modifica minore ministeriale 7 marzo 2014 richiamati in premessa, ap-
allart. 4 del disciplinare in questione e ritenuto che la portata la modifica evidenziata nellallegato al presente
stessa documentazione risultata conforme alle dispo- decreto.
sizioni previste dal citato art. 10, comma 8, del decreto
ministeriale 7 novembre 2012 e, in particolare, per la me- 2. La modifica al disciplinare della DOP Colli Euga-
desima richiesta: nei Fior dArancio o Fior dArancio Colli Euganei di
cui al comma 1, sar inserita sul sito internet del Mini-
in conformit allart. 6 del predetto decreto, stata stero - sezione prodotti DOP e IGP - vini DOP e IGP - e
esperita lintera procedura di valutazione e di pubbliciz- comunicata alla Commissione U.E., ai fini dellaggior-
zazione da parte della competente Regione Veneto; namento del relativo fascicolo tecnico gi trasmesso alla
ai sensi del comma 3 del citato art. 6 del citato de- stessa Commissione U.E., ai sensi dellart. 118-vicies,
creto, stato acquisito il parere favorevole della citata paragrafi 2 e 3, del regolamento (CE) n. 1234/2007, nel
regione; rispetto delle procedure richiamate in premessa.
sono state ritenute valide le motivazioni tecnico-giu- Il presente decreto sar pubblicato nella Gazzetta Uffi-
ridiche relative alla modifica proposta per la destinazione ciale della Repubblica italiana.
dei superi di produzione, che risulta conforme alle vigenti
norme nazionali e dellUnione europea; Roma, 26 luglio 2017
Ritenuto che a seguito dellesito favorevole della pre-
detta istruttoria sussistono i presupposti tecnico-giuridi- Il dirigente: POLIZZI
ci per approvare con provvedimento nazionale la citata
richiesta di modifica dellart. 4 del disciplinare di pro-
duzione dei vini a Denominazione di Origine Control-
lata e Garantita Colli Euganei Fior dArancio o Fior
dArancio Colli Euganei, in particolare nel rispetto ALLEGATO
dellart. 118-octodecies, paragrafo 3, lettera a) del rego-
lamento (CE) n. 1234/2007;
MODIFICA AL DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DELLA DENOMINAZIONE DI ORIGINE
Ritenuto altres di dover pubblicare sul sito internet del CONTROLLATA DEI VINI COLLI EUGANEI FIOR DARANCIO O FIOR
DARANCIO COLLI EUGANEI.
Ministero la modifica del disciplinare in questione e di
dover comunicare la stessa modifica alla Commissione
U.E., ad aggiornamento del fascicolo tecnico inoltrato Lart. 4, comma 8: I rimanenti quantitativi, fino al raggiungimen-
to del limite massimo previsto dal quinto comma del presente articolo,
alla Commissione U.E., tramite il sistema di informazio- saranno presi in carico per la produzione di vino con o senza indicazione
ne messo a disposizione dalla Commissione U.E., ai sensi geografica tipica., sostituito con il seguente testo:
dellart. 70-bis, paragrafo 1, lettera a) del regolamento
(CE) n. 607/2009; 8. I rimanenti quantitativi, fino al raggiungimento del limite
massimo previsto dal quinto comma del presente articolo, saranno presi
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, re- in carico per la produzione di vino da destinarsi ad altra denominazione
come previsto dalla normativa vigente..
cante norme generali sullordinamento del lavoro alle di-
pendenze delle Amministrazioni pubbliche ed in partico-
lare lart. 16, lettera d); 17A05460
52
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
53
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
modello funzionale alla comunicazione dei dati sulla ca- 2. Il periodo transitorio di sperimentazione decorre a
pacit mensile nel periodo transitorio di sperimentazione partire dal trentesimo giorno successivo alla data di ac-
della P-Logistica, di cui allart. 4, comma 2. quisto di efficacia del regolamento della Piattaforma
3. Al termine del periodo transitorio di sperimentazio- P-Logistica.
ne della P-Logistica, di cui allart. 4, comma 2, il mo- 3. Nel corso della durata del periodo transitorio di spe-
dello definitivo di comunicazione dei dati sulla capacit rimentazione di cui al precedente comma 1, al fine di con-
mensile approvato, su proposta dello stesso GME, dal sentire il consolidamento delle modalit di rilevazione dei
Ministero dello sviluppo economico - D.G.S.A.I.E., nei dati di cui al comma 1 del precedente art. 2, non sono
termini di cui allart. 21, comma 4, del decreto legislativo applicabili le disposizioni di cui al comma 6, dellart. 24,
n. 249/12. del decreto legislativo n. 249/12.
4. I dati di cui ai commi 2 e 3 devono essere comunicati
nel rispetto delle modalit e dei termini definite nel rego- Art. 5.
lamento P-Logistica.
Oneri a carico dei soggetti
5. I soggetti in possesso dei requisiti stabiliti nellambi-
to del regolamento della Piattaforma P-Logistica che in- 1. Nel periodo transitorio di sperimentazione della P-
tendono rendere disponibili offerte di servizi di logistica Logistica non previsto alcun onere a carico dei soggetti
sulla Piattaforma stessa, devono presentare annunci che che si avvalgono della piattaforma P-Logistica.
contengono almeno le seguenti informazioni minime: 2. I costi della piattaforma P-Logistica sono posti a ca-
a) tipologia di olio minerale; rico degli operatori del mercato stesso, che usufruiscono
b) quantit oggetto del servizio e la durata dello dei servizi offerti.
stesso;
c) localizzazione; Art. 6.
d) prezzo unitario del servizio; Invarianza finanziaria
e) tipologia del servizio (transito, stoccaggio).
Dallattuazione del presente decreto non derivano nuo-
6. Al fine di dare attuazione allart. 7, comma 3 del vi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
decreto legislativo n. 249/12, il GME, entro sei mesi dalla
data di entrata in vigore del decreto che determina lavvio
definitivo della P-Logistica di cui allart. 21, comma 4, Art. 7.
del decreto legislativo n. 249/12, presenta al Ministero Entrata in vigore
dello sviluppo economico una proposta volta a consentire
nellambito della P-Logistica lapprovvigionamento delle Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo
scorte a carico dellOrganismo centrale di stoccaggio. a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana.
Art. 3. Roma, 5 luglio 2017
Acquisto di efficacia del regolamento P-Logistica
Il Ministro: CALENDA
1. Il regolamento della Piattaforma P-Logistica acqui- _______
sta efficacia dalla data individuata dal GME e preventiva- AVVERTENZA:
mente comunicata al Ministero dello sviluppo economico.
Il regolamento citato nel decreto consultabile sul sito del Mi-
2. Il GME, una volta effettuata la comunicazione al nistero dello sviluppo economico allindirizzo http://dgsaie.mise.gov.it/
Ministero dello sviluppo economico di cui al comma 1, dgerm/logisticapetrolifera.asp e sul sito del Gestore dei Mercati Ener-
rende nota la data di efficacia del regolamento mediante getici GME www.mercatoelettrico.org
apposita comunicazione sul proprio sito internet.
17A05434
3. Al fine di riconoscere ai soggetti interessati un adegua-
to periodo di apprendimento del regolamento, il GME pu
rendere disponibile, a fini meramente conoscitivi, sul pro-
prio sito internet ogni altra documentazione necessaria ai fini DECRETO 24 luglio 2017.
delloperativit sulla Piattaforma P-Logistica, con congruo
Scioglimento degli organi con funzioni di amministrazio-
anticipo rispetto alla data di efficacia del regolamento stesso. ne e di controllo di ARISCOM - Compagnia di Assicurazioni
S.p.a., in Roma e apertura della procedura di amministra-
Art. 4. zione straordinaria.
Avvio operativo della P-Logistica
IL MINISTRO
1. La data di avvio definitivo della P-Logistica, deter- DELLO SVILUPPO ECONOMICO
minata con decreto del Ministero dello sviluppo economi-
co, ai sensi dellart. 21, comma 4, del decreto legislativo Visto il decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209,
n. 249/12, su proposta del GME, decorre dalla cessazione recante il Codice delle assicurazioni private, modificato
del periodo transitorio di sperimentazione. dal decreto legislativo 12 maggio 2015, n. 74;
54
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
Visto lart. 231, comma 1, del predetto Codice, ai sensi 2) i calcoli dellimpresa sulle riserve tecniche Sol-
del quale il Ministro dello sviluppo economico, su propo- vency II al 31 dicembre 2016, effettuati a seguito della
sta dellIVASS, pu disporre con decreto lo scioglimento contestata violazione del principio di valutazione delle
degli organi con funzioni di amministrazione e di con- riserve sinistri del ramo Responsabilit civile generale in
trollo dellimpresa di assicurazione o di riassicurazione base al criterio del costo ultimo, di cui alla nota IVASS
quando: del 14 giugno 2017, evidenziano la violazione delle di-
sposizioni generali in materia di riserve tecniche di cui
a) risultino gravi irregolarit nellamministrazio- allart. 36-bis del decreto legislativo 7 settembre 2005,
ne, ovvero gravi violazioni delle disposizioni legisla- n. 209;
tive, amministrative o statutarie che regolano lattivit
dellimpresa; 3) linsufficienza delle riserve sinistri contestata
dallIVASS fa emergere il perdurare della violazione del-
b) siano previste gravi perdite patrimoniali; le disposizioni in materia di MCR di cui allart. 47-bis
Visto in particolare, il comma 5 del citato art. 231, se- del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209 e laggra-
condo cui lamministrazione straordinaria ha la durata vamento dellinosservanza di quelle in materia di SCR
di un anno dalla data di emanazione del decreto di cui di cui allart. 45-bis del decreto legislativo 7 settembre
al comma 1, salvo che il decreto preveda un termine pi 2005, n. 209;
breve o che lIVASS ne autorizzi la chiusura anticipa- 4) in relazione alle operazioni sul capitale socia-
ta, e che la procedura pu essere prorogata, su proposta le, laumento deliberato dallassemblea straordinaria il
dellIVASS, dal Ministro dello sviluppo economico per 28 aprile 2017, per le modalit con le quali stato realiz-
un periodo non superiore a dodici mesi; zato, non offre solide garanzie circa la capacit di soste-
Visto il decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, con- nere, anche con la necessaria tempestivit, la compagnia
vertito in legge, con modificazioni, dalla legge 17 luglio a fronte delle rilevate nuove esigenze di rafforzamento
2006, n. 233, recante le disposizioni urgenti in materia di patrimoniale;
riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio 5) laggravarsi della situazione patrimoniale dellim-
dei ministri e dei Ministeri, con il quale stato istituito il presa, il suo progressivo deterioramento, le carenze strut-
Ministero dello sviluppo economico, nonch le successi- turali del modello di business rilevate in sede ispettiva
ve modifiche e integrazioni; e dalla societ di revisione, linefficacia delle iniziative
Vista la lettera n. 0135686/17 dell11 luglio 2017, le correttive assunte dagli organi dellimpresa e dal suo azio-
cui motivazioni sono qui integralmente richiamate e rece- nariato e linadeguatezza, qualitativa e temporale, di ogni
pite, con la quale lIVASS - Istituto per la vigilanza sulle diversa alternativa rendono non pi rinviabile un signifi-
assicurazioni, ai sensi dellart. 231, comma 1, del Codice, cativo intervento a protezione degli interessi degli assicu-
e di seguito a quanto deliberato dal Direttorio integrato rati e degli altri aventi diritto a prestazioni assicurative;
di IVASS nella seduta dell11 luglio 2017, ha proposto Ritenuto che, alla luce delle predette, accertate circo-
al Ministro dello sviluppo economico ladozione del de- stanze, sussistono le condizioni richieste dallart. 231,
creto con cui si dispone lo scioglimento degli organi con comma 1, del Codice;
funzioni di amministrazione e di controllo di Ariscom -
Compagnia di Assicurazioni S.p.A. e lamministrazione Ravvisata la necessit di procedere alladozione del
straordinaria dellimpresa; proposto decreto con cui si dispone lo scioglimento degli
organi con funzioni di amministrazione e di controllo di
Viste altres le valutazioni contenute nella predetta pro- Ariscom - Compagnia di Assicurazioni S.p.A. e lammi-
posta al Ministro dello sviluppo economico di adozione nistrazione straordinaria dellimpresa;
del decreto con cui si dispone lo scioglimento degli organi
con funzioni di amministrazione e di controllo di Ariscom Decreta:
- Compagnia di Assicurazioni S.p.A. e lamministrazione
straordinaria dellimpresa, e tra le altre, le circostanze di
seguito esposte: Art. 1.
1) la societ versa da tempo in una situazione di ir-
regolare funzionamento con gravi perdite patrimoniali 1. Ai sensi e per gli effetti dellart. 231 del Codice di-
a fronte delle quali gli interventi finanziari adottati ed il sposto lo scioglimento degli organi con funzioni di ammi-
piano di finanziamento a breve termine proposto dallim- nistrazione e di controllo di Ariscom - Compagnia di As-
presa si palesano manifestamente inadeguati rispetto alle sicurazioni S.p.A., con sede in Roma e lamministrazione
esigenze patrimoniali dellimpresa e insufficienti a con- straordinaria dellimpresa per una durata massima di 1
sentire il ripristino della condizione di esercizio relativa (uno) anno dalla data di emanazione del suddetto decreto.
alla copertura del Requisito patrimoniale minimo (MCR) Roma, 24 luglio 2017
e del Requisito patrimoniale di solvibilit (SCR), tenuto
conto delle ulteriori esigenze patrimoniali conseguenti
allintegrazione degli importi iscritti a riserva sinistri re- Il Ministro: CALENDA
sasi necessaria per effetto della contestazione dellIVASS
del 14 giugno 2017; 17A05466
55
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
56
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
ra e denominato Anagrafe antimafia degli esecutori []. Visto il decreto legislativo 19 aprile 2017, n. 56, recan-
Ai fini delliscrizione necessario che le verifiche di cui te Disposizioni integrative e correttive al decreto legi-
agli articoli 90 e seguenti del citato decreto legislativo slativo 18 aprile 2016, n. 50, pubblicato nella Gazzetta
n. 159 del 2011, eseguite ai sensi del comma 2 anche per Ufficiale n. 103 del 5 maggio 2017;
qualsiasi importo o valore del contratto, subappalto o Rilevato che lart. 14, comma 3-bis, del decreto-legge
subcontratto, si siano concluse con esito liberatorio. Tutti n. 189 del 2016, al fine di assicurare la pronta attuazione
gli operatori economici interessati sono comunque am- del programma di interventi di cui alla lettera a-bis) del
messi a partecipare alle procedure di affidamento per gli comma 2 del medesimo art. 14, prevede una disciplina,
interventi di ricostruzione pubblica, previa dimostrazio- gi derogatoria della previsioni contenute del decreto le-
ne o esibizione di apposita dichiarazione sostitutiva dalla gislativo 18 aprile 2016, n. 50, che si pone in oggi in rap-
quale risulti la presentazione della domanda di iscrizione porto di specialit con la disciplina relativa al c.d. appalto
allAnagrafe. Resta fermo il possesso degli altri requisiti integrato contenuta nellart. 59, comma 1-bis, del decreto
previsti dal decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, dal legislativo n. 50 del 2016, come modificato dallart. 38,
bando di gara o dalla lettera di invito. Qualora al momen- comma 1, lettera c), del decreto legislativo 19 aprile
to dellaggiudicazione disposta ai sensi dellart. 32, com- 2017, n. 56;
ma 5, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, lope-
ratore economico non risulti ancora iscritto allAnagrafe, Rilevato che lart. 5 dellordinanza commissariale n. 14
il Commissario straordinario comunica tempestivamente del 16 gennaio 2017 prevede una procedura di selezione
alla Struttura la graduatoria dei concorrenti, affinch ven- degli operatori economici aggiudicatari che, in attuazione
gano attivate le verifiche finalizzate al rilascio dellinfor- delle disposizioni di cui al comma 3-bis dellart. 14 del
mazione antimafia di cui al comma 2 con priorit rispetto citato decreto-legge n. 189 del 2016, contempla la formu-
alle richieste di iscrizione pervenute; lazioni di offerte aventi ad oggetto il prezzo ed il progetto
esecutivo, facendo quindi onere agli operatori economici
Visto il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recan- di predisporre, gi in sede di offerta, il progetto esecutivo;
te Codice dei contratti pubblici, come modificato dal
decreto legislativo 19 aprile 2017, n. 56; Rilevato che, alla luce degli esiti delle procedure gi
espletate e caratterizzate dalla presentazione di un nume-
Vista lordinanza n. 14 del 16 gennaio 2017, recante ro assai esiguo di offerte, appare opportuno effettuare una
Approvazione del programma straordinario per la ria- rimodulazione delle modalit di selezione degli operatori
pertura delle scuole per lanno scolastico 2017-2018; economici aggiudicatari secondo criteri che, nellassicu-
Vista lordinanza n. 18 del 3 aprile 2017, recante Mo- rare una pi ampia partecipazione degli operatori econo-
difiche allordinanza n. 14 del 16 gennaio 2017, recante: mici interessati, consentano limmediato avvio dei lavori
Approvazione del programma straordinario per la ria- relativi agli interventi inseriti nellAllegato n. 1 dellordi-
pertura delle scuole per lanno scolastico 2017-2018; nanza commissariale n. 14 del 16 gennaio 2017;
Vista lordinanza n. 33 dell11 luglio 2017, recante Ritenuto pertanto di dover ridisciplinare le procedure
Approvazione del programma straordinario per la ria- di affidamento sulla base dei seguenti criteri: a) presen-
pertura delle scuole nei territori delle Regioni Abruzzo, tazione da parte degli operatori economici selezionati di
Lazio, Marche ed Umbria interessati dagli eventi sismici offerte relative al prezzo ed alle migliorie che non com-
verificatisi a far data dal 24 agosto 2016; disciplina della portino unalterazione dellessenza strutturale e presta-
qualificazione dei professionisti, dei criteri per evitare la zionale, come fissate dal progetto definitivo e dagli atti
concentrazione degli incarichi nelle opere pubbliche e de- di gara, corredate da apposito cronoprogramma; b) predi-
terminazione del contributo relativo alle spese tecniche; sposizione del progetto esecutivo da parte del solo aggiu-
dicatario; c) sottoscrizione del contratto dappalto esclu-
Visto lAccordo per lesercizio dei compiti di alta sor- sivamente dopo lapprovazione del progetto esecutivo da
veglianza e di garanzia della correttezza e della trasparen- parte della Conferenza permanente di cui allart. 16 del
za delle procedure connesse alla ricostruzione pubblica decreto-legge n. 189 del 2016;
sottoscritto tra il Commissario straordinario del Governo,
lAutorit nazionale anticorruzione e lAgenzia nazionale Ritenuto necessario, al fine di evitare possibili incer-
per lattrazione degli investimenti e lo sviluppo dimpresa tezze interpretative, integrare lordinanza n. 33 dell11 lu-
S.p.A. - Invitalia in data 28 dicembre 2016; glio 2017, precisando che: a) tra gli interventi di ripara-
zione, con adeguamento sismico secondo la disciplina
Visto il Protocollo quadro di legalit, allegato alle Se- delle vigenti Norme tecniche per le costruzioni, degli edi-
conde linee guida approvate dal Comitato interministeria- fici scolastici che hanno avuto un esito di agibilit B,
le per la programmazione economica con delibera n. 26 C o E che consenta il riutilizzo delle scuole a partire
del 3 marzo 2017 e pubblicate nella Gazzetta Ufficiale dallanno scolastico 2017-2018 individuati dai Presidenti
n. 151 del 30 giugno 2017, sottoscritto tra la Struttura di delle Regioni - Vicecommissari ed inseriti nellAllegato
missione ex art. 30 del decreto-legge n. 189 del 2016, il 1 dellordinanza sono compresi anche immobili soggetti
Commissario straordinario del Governo e lAutorit na- alla tutela del codice dei beni culturali e del paesaggio di
zionale anticorruzione e lAgenzia nazionale per lattra- cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, e suc-
zione degli investimenti e lo sviluppo dimpresa S.p.A. cessive modificazioni, danneggiati dagli eventi sismici,
- Invitalia e, in particolare, gli articoli 1 e 3; in relazione ai quali prevista leffettuazione di interven-
Visto il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, re- ti di miglioramento sismico, finalizzati al conseguimento
cante il Codice dei contratti pubblici, pubblicato nella del massimo livello di sicurezza compatibile con le con-
Gazzetta Ufficiale n. 91 del 19 aprile 2016; comitanti esigenze di tutela e conservazione dellidenti-
57
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
t culturale del bene stesso; b) il limite di spesa indicato luso della procedura negoziata di cui allart. 63 del decre-
nellart. 1, comma 4, comprensivo degli oneri di proget- to legislativo n. 50 del 2016, come disciplinata dallart. 5,
tazione e di tutte le spese tecniche e le prestazioni specia- comma 1, lettera b), del decreto-legge n. 8 del 2017, sulla
listiche afferenti la realizzazione degli interventi inseriti base del progetto definitivo elaborato in conformit alle
nellAllegato n. 1; c) limporto, ammissibile a contributo previsioni contenute negli articoli 24, commi 1 e 2, 25, 26,
ai sensi dellart. 34, comma 5, del decreto-legge n. 189 27, 28, 29 e 30 del decreto del Presidente della Repubblica
del 2016, degli oneri di progettazione e di tutte le spese 5 ottobre 2010, n. 207. Lofferta ha ad oggetto il prezzo e le
tecniche e le prestazioni specialistiche afferenti la realiz- migliorie che non comportino unalterazione dellessenza
zazione degli interventi inseriti nellAllegato n. 1, indi- strutturale e prestazionale, come fissate dal progetto defi-
viduato secondo i criteri e nei limiti stabiliti nei successi- nitivo e dagli atti di gara, ed corredata da apposito crono-
vi articoli 4 e 5 della medesima ordinanza; programma. Lofferta relativa al prezzo indica distintamen-
Ritenuto necessario procedere ad un aggiornamento te il corrispettivo richiesto per la progettazione esecutiva e
dellordinanza n. 33 dell11 luglio 2017 al fine di assicurare, per lesecuzione dei lavori. Il criterio dellaggiudicazione
anche con riguardo agli interventi disciplinati da detta or- dellappalto quello dellofferta economicamente pi van-
dinanza, lapplicazione delle disposizioni di cui agli artico- taggiosa sulla base del miglior rapporto qualit/prezzo.;
li 30 e 32 del decreto-legge n. 189 del 2016 alla luce delle b) il comma 6 integralmente sostituito dal seguente:
previsioni contenute nel Protocollo-quadro sottoscritto in Lindividuazione degli operatori economici, invitati a par-
data 26 luglio 2017 tra la Struttura di missione ex art. 30 del tecipare alla procedura negoziata, avviene in seduta pubbli-
decreto-legge n. 189 del 2016, il Commissario straordinario ca e, nei limiti di compatibilit con le previsioni dellart. 53
del Governo e lAutorit nazionale anticorruzione e lAgen- del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 in materia di
zia nazionale per lattrazione degli investimenti e lo sviluppo accesso agli atti e di riservatezza, secondo modalit an-
dimpresa S.p.A. - Invitalia e, in particolare, gli articoli 1 e 3; che informatiche che assicurino la trasparenza, la parit di
Ritenuto necessario procedere ad unintegrazione trattamento, la concorrenza e la rotazione. Lindividuazio-
dellAllegato n. 1 dellordinanza n. 33 dell11 luglio ne degli operatori economici viene effettuata tra tutti gli
2017, individuando, fermo il limite di spesa indicato iscritti nellAnagrafe antimafia degli esecutori prevista
nellart. 1, comma 4, di detta ordinanza, per ciascuna Re- dallart. 30 del decreto-legge n. 189 del 2016, che abbiano
gione, lentit degli oneri complessivi di spesa stimati per i necessari requisiti di qualificazione, attestati secondo le
la realizzazione degli interventi inseriti in detto allegato; modalit di cui agli articoli 84 e 85 del decreto legislativo
n. 50 del 2016, e che abbiano formalizzato apposita ma-
Vista lintesa espressa dai Presidenti delle Regioni - nifestazione di interesse, secondo le modalit e nei termi-
Vicecommissari nelle riunioni della cabina di coordina- ni previsti dalla lettera b) del comma 1-bis del precedente
mento del 13 luglio 2017 e del 27 luglio 2017; art. 4. In mancanza di un numero sufficiente di operatori
Visti gli articoli 33, comma 1, del decreto-legge economici iscritti nella predetta Anagrafe, linvito deve es-
n. 189/2016 e 27, comma 1, della legge 24 novembre sere rivolto ad almeno cinque operatori iscritti in uno degli
2000, n. 340 e ss.mm., in base ai quali i provvedimen- elenchi tenuti dalle prefetture - uffici territoriali del Gover-
ti commissariali divengono efficaci decorso il termine no, ai sensi dellart. 1, comma 52 e seguenti, della legge
di trenta giorni per lesercizio del controllo preventivo di 6 novembre 2012, n. 190, che abbiano presentato domanda
legittimit da parte della Corte dei conti e possono esse- di iscrizione nellAnagrafe antimafia di cui allart. 30 e che
re dichiarati provvisoriamente efficaci con motivazione abbiano formalizzato apposita manifestazione di interesse,
espressa dellorgano emanante; secondo le modalit e nei termini previsti dalla lettera b)
Ritenuto necessario dichiarare il presente provvedi- del comma 1-bis del precedente art. 4. Fermo il limite mi-
mento provvisoriamente efficace ai sensi dellart. 33, nimo di cinque operatori previsto dallart. 14, comma 3-bis
comma 1, del decreto-legge n. 189 del 2016 e dellart. 27, del decreto-legge n. 189 del 2016, il responsabile unico del
comma 1, della legge n. 340 del 2000, in considerazione procedimento comunica alla centrale unica di committen-
dellurgente indifferibile necessit di dare avvio ai lavori za, allatto della trasmissione del progetto definitivo va-
di costruzione dei nuovi edifici scolastici definitivi, come lidato, il numero complessivo di operatori economici che
individuati nellAllegato n. 1 dellordinanza commissa- devono essere sorteggiati, per motivate esigenze connesse
riale n. 14 del 16 gennaio 2017, affinch possano essere allimportanza ed alla complessit dei lavori, nonch ai
utilmente impiegati nellanno scolastico 2017-2018. tempi di esecuzione degli stessi ed alla necessit assicurare
la massima partecipazione alle procedure disciplinate dal-
Dispone: la presente ordinanza. In ogni caso, lindividuazione degli
operatori economici da invitare deve essere effettuato se-
condo criteri che garantiscano il sorteggio non solo degli
Art. 1. operatori economici in possesso della qualificazione mini-
Modifiche alle ordinanze n. 14 del 16 gennaio 2017 ma richiesta ma anche di operatori economici in possesso
e n. 18 del 3 aprile 2017 di una qualificazione superiore a quella minima richiesta.;
c) al comma 11, lettera c), il penultimo periodo inte-
1. Allart. 5 dellordinanza commissariale n. 14 del gralmente sostituito dal seguente: Qualora venga indicato
16 gennaio 2017 sono apportate le seguenti modificazioni: come impresa esecutrice un operatore economico diverso
a) il comma 1 integralmente sostituito dal seguente: da quelli previsti dal periodo precedente, lofferente deve
Per gli interventi funzionali alla realizzazione degli edi- dichiarare, nei modi e nelle forme di cui allart. 47 del de-
fici di cui alla lettera a) comma 1 dellart. 1, ammesso creto del Presidente della Repubblica n. 445 del 2000, e di-
58
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
mostrare documentalmente lindisponibilit degli operatori 3. Le modifiche apportate dalla presente disposizione
economici di cui al periodo precedente ovvero limpossi- alle ordinanze commissariali n. 14 del 16 gennaio 2017 e
bilit per gli stessi, anche in ragione dei limiti previsti dal n. 18 del 3 aprile 2017 si applicano alle procedure nego-
precedente comma 7, di effettuare i lavori richiesti; ziate avviate successivamente alla data di entrata in vigo-
re della presente ordinanza.
d) il comma 15 integralmente sostituito dal se-
guente: Immediatamente dopo lapprovazione della 4. In deroga alle previsioni di cui allart. 5, comma 7, let-
proposta di aggiudicazione e comunque entro tre giorni tera a) dellordinanza commissariale n. 14 del 16 gennaio
dalla stessa, il responsabile unico del procedimento, con 2017, ammessa la partecipazione degli operatori econo-
ordine di servizio, dispone che laffidatario dia immedia- mici, che siano stati invitati a partecipare senza formalizza-
to inizio alla redazione del progetto esecutivo, che dovr re la relativa offerta alle procedure negoziate relative agli
essere completata entro un termine non superiore a quin- interventi di cui allAllegato n. 1 allordinanza commissa-
dici giorni. Nel caso di ritardo nella consegna del progetto riale n. 14 del 16 gennaio 2017 e successive modifiche ed
esecutivo, si applicano, in caso di successiva sottoscrizio- integrazioni e gi espletate alla data di entrata in vigore
ne del contratto, le penali previste nellart. 4, comma 3, della presente ordinanza. La partecipazione degli operatori
dellordinanza commissariale n. 18 del 3 aprile 2017 ed economici di cui al precedente periodo ammessa esclu-
indicate nello schema di contratto allegato al progetto de- sivamente con riguardo alle procedure negoziate aventi ad
finitivo. Ove il ritardo nella consegna del progetto esecu- oggetto interventi diversi da quelli in relazione ai quali la
tivo superi i dieci giorni complessivi, non si procede alla centrale unica di committenza abbia provveduto a notifica-
sottoscrizione del contratto, n al rimborso degli oneri so- re nei loro confronti la lettera di invito.
stenuti dallaggiudicatario e si applicano le previsioni di 5. Entro tre giorni dalla data di entrata in vigore del-
cui al terzo periodo del successivo comma 16; la presente ordinanza, la centrale unica di committenza
provvede alla predisposizione ed alla pubblicazione di un
e) dopo il comma 15 inserito seguente: 15-bis. En- nuovo avviso pubblico ai sensi e per gli effetti dellart. 4,
tro tre giorni dalla predisposizione del progetto esecutivo il comma 1-bis, lettera b), dellordinanza commissariale
responsabile unico del procedimento provvede a richiede- n. 14 del 16 gennaio 2017, finalizzato allaggiornamento,
re la convocazione da parte del commissario straordinario tramite linserimento di nuovi operatori economici, degli
della Conferenza permanente, di cui allart. 16 del decre- elenchi degli esecutori formati sulla base delle manife-
to-legge n. 189 del 2016, per lapprovazione del progetto stazioni di interesse formalizzate in risposta allavviso
esecutivo presentato dallaggiudicatario. Si osservano le pubblico pubblicato in data 14 aprile 2017 dalla medesi-
modalit di convocazione e di funzionamento della Con- ma centrale unica di committenza ai sensi e per gli effetti
ferenza permanente disciplinate nellordinanza commissa- dellart. 4, comma 1-bis, lettera b), sopra menzionato.
riale n. 16 del 3 marzo 2017. Qualora il progetto esecutivo
redatto a cura dellaffidatario non sia ritenuto meritevole
di approvazione, il responsabile unico del procedimento, Art. 2.
tenuto conto del numero delle offerte pervenute e della na- Modifiche allordinanza n. 33 dell11 luglio 2017
tura e del valore dellintervento, pu richiedere alla Centra-
le unica di committenza di interpellare progressivamente 1. Allordinanza n. 33 dell11 luglio 2017 sono appor-
i soggetti che hanno partecipato alla procedura di gara, a tate le seguenti modificazioni:
partire dal soggetto che ha formulato la prima migliore of- a) allart. 1, comma 1, la lettera b) integralmente sostitu-
ferta, fino al quinto migliore offerente, escluso loriginario ita dalla seguente: interventi di riparazione, con adeguamen-
aggiudicatario, al fine di procedere ad una nuova aggiudi- to sismico secondo la disciplina delle vigenti Norme tecniche
cazione. In caso di mancata approvazione del progetto ese- per le costruzioni, degli edifici scolastici che hanno avuto un
cutivo per motivi diversi da errori o mancanze del progetto esito di agibilit B, C o E che consenta il riutilizzo delle
esecutivo redatto ovvero da circostanze imputabili allag- scuole a partire dallanno scolastico 2017-2018, nonch, rela-
giudicatario, riconosciuto allaggiudicatario medesimo tivamente agli immobili soggetti alla tutela del codice dei beni
quanto previsto dallart. 108, comma 5, del decreto legisla- culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gen-
tivo 18 aprile 2016, n. 50.. naio 2004, n. 42, interventi di riparazione con miglioramento
2. Allart. 4 dellordinanza commissariale n. 18 del sismico, finalizzati al conseguimento del massimo livello di
3 aprile 2017, il comma 3 integralmente sostituito dal sicurezza compatibile con le concomitanti esigenze di tutela e
seguente: In deroga a quanto previsto dalla disposizione conservazione dellidentit culturale del bene stesso;
di cui allart. 113-bis, comma 2, del decreto legislativo b) allart. 1, comma 2: le parole (riparazione con
n. 50 del 2016, il contratto di appalto prevede penali per adeguamento sismico o nuova costruzione) sono sosti-
il ritardo nellesecuzione delle prestazioni contrattuali da tuite dalle seguenti (riparazione con adeguamento sismi-
parte dellappaltatore commisurate ai giorni di ritardo co, nuova costruzione o riparazione con miglioramento
e proporzionali rispetto allimporto del contratto o alle sismico, finalizzati al conseguimento del massimo livello
prestazioni del contratto. Le penali dovute per il ritardato di sicurezza compatibile con le concomitanti esigenze
adempimento sono calcolate in misura giornaliera com- di tutela e conservazione dellidentit culturale del bene
presa tra lo 0,3 e lo 0,5 per cento dellammontare netto stesso); le parole al netto di quelli afferenti lattivit di
contrattuale da determinare in relazione allentit delle progettazione sono sostituite dalle seguenti compren-
conseguenze legate al ritardo e non possono comunque sivi anche di quelli afferenti lattivit di progettazione,
superare, complessivamente, il 10 per cento di detto am- delle altre spese tecniche e delle prestazioni specialistiche
montare netto contrattuale. di cui al successivo art. 5,;
59
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
c) allart. 2, il comma 3 sostituito dal seguen- cui al precedente art. 6, una relazione contenente lelen-
te 3. Ai sensi dellart. 34, comma 5, del decreto-legge co dettagliato dei beni mobili, delle attrezzatture e degli
n. 189 del 2016, lentit del contributo riconoscibile con arredi esistenti allinterno di ciascun edificio al momen-
riguardo a tutte le spese tecniche necessarie alla realizza- to degli eventi sismici. La relazione di cui al precedente
zione di ciascun intervento, ivi compresi gli oneri della periodo deve, in particolare, contenere: a) la descrizione
progettazione e delle prestazioni specialistiche, deter- del numero, della tipologia e del valore economico di cia-
minata secondo i criteri e nei limiti previsti dai successivi scun bene alla data degli eventi sismici; b) lindicazione
articoli 4 e 5.; dellattuale collocazione e descrizione della condizione
d) allart. 2, il comma 4 soppresso; di ciascun bene, con attestazione dellentit dei danni su-
biti in conseguenza degli eventi sismici e della possibilit
e) allart. 2, dopo il comma 8 aggiunto il seguente di sua utilizzazione; c) lindicazione delleventuale fab-
comma: 9. Al fine di assicurare lapplicazione anche alle bisogno di nuovi beni mobili, delle nuove attrezzature od
procedure di cui al presente articolo delle previsioni con- arredi, con la specificazione del numero, della tipologia
tenute nellart. 32, comma 1, del decreto-legge n. 189 del e dei relativi oneri economici; d) lindicazione dellinter-
2016, e nellAccordo per lesercizio dei compiti di alta venuto avvio, in data antecedente ovvero successiva al
sorveglianza e di garanzia della correttezza e della tra- verificarsi degli eventi sismici, di procedura di gara fina-
sparenza delle procedure connesse alla ricostruzione pub- lizzate alla riparazione ovvero allacquisto di nuovi beni
blica post-sisma sottoscritto in data 28 dicembre 2016, mobili, attrezzatture o arredi; e) lindicazione di eventua-
ai sensi del comma 2 del medesimo art. 32, il Commis- li beni, suscettibili di acquisto a titolo gratuito ai sensi
sario straordinario del Governo, anche avvalendosi degli dellart. 41 del decreto-legge n. 189 del 2016 ovvero per
Uffici speciali per la ricostruzione, provvede a tutti gli effetto di donazioni o di erogazioni liberali gi ricevute o
adempimenti di competenza della Centrale unica di com- da ricevere; f) lindicazione delleventuale fabbisogno di
mittenza, come specificati nel sopra menzionato accordo. nuovi beni mobili, delle nuove attrezzature od arredi, con
Le stazioni appaltanti provvedono a trasmettere tempe- la specificazione del numero, della tipologia e dei rela-
stivamente agli Uffici speciali, che ne curano il succes- tivi oneri economici, insuscettibile di essere soddisfatto
sivo inoltro al Commissario straordinario del Governo. attraverso il reimpiego dei beni mobili, delle attrezzature
Restano ferme le previsioni dellart. 7 dellAccordo per e degli arredi preesistenti ovvero nei modi previsti dal-
lesercizio dei compiti di alta sorveglianza e di garanzia
le lettere d) ed e), ed ammissibile a contributo ai sensi
della correttezza e della trasparenza delle procedure con-
della presente ordinanza. 2. Con riguardo ai progetti di
nesse alla ricostruzione pubblica post-sisma sottoscritto
cui al precedente art. 6 elaborati dagli Uffici speciali per
in data 28 dicembre 2016, relative agli atti non sottoposti
la ricostruzione, direttamente ovvero tramite il conferi-
alla verifica preventiva di legittimit da parte dellAutori-
mento di apposito incarico professionale, gli enti proprie-
t nazionale anticorruzione.;
tari degli immobili provvedono, entro trenta giorni dalla
f) allart. 3, comma 1, lultimo periodo soppresso; formalizzazione dellintesa ovvero entro sessanta giorni
g) allart. 3, comma 4: la parola raltivamente dallentrata in vigore della presente ordinanza in caso di
sostituita dalla parola relativamente; le parole al col- scuole paritarie, a trasmettere allUfficio speciale per la
laudo statico ed alla relazione geologica sono sostituite ricostruzione territorialmente competente la relazione di
dalle parole collaudo statico, relazione geologica e rela- cui al precedente primo comma. 3. LUfficio speciale per
zione archeologica; la ricostruzione, entro il termine di cui al secondo periodo
h) allart. 3, comma 6, lettera a): le parole per del primo comma del precedente art. 6, verifica la com-
le prestazioni principali sono sostituite dalle paro- pletezza della relazione presentata, esprimendo un parere
le per le prestazioni di cui al precedente comma 3; sulla congruit anche economica, tenuto conto delle ca-
la parola settacinquemilioni sostituita dalla parola ratteristiche dellintervento. 4. Il Commissario straordi-
settantacinquemilioni; nario del Governo, con il provvedimento di cui al secon-
do comma del precedente art. 6, provvede a determinare
i) allart. 3, comma 6, lettera b): le parole per le lentit del contributo massimo concedibile per lacquisto
prestazioni parziali sono sostituite dalle parole per le dei nuovi beni mobili, delle nuove attrezzature e/o arredi.
prestazioni di cui al precedente comma 4; In ogni caso, limporto massimo concedibile ai sensi del-
j) dopo lart. 6 aggiunto il seguente articolo: la presente disposizione non pu essere superiore allen-
Art. 6-bis. (Disposizioni finalizzate al ripristino della tit degli oneri economici stimati dallente proprietario ai
funzionalit dellattivit educativa e didattica nei territo- sensi della lettera f) del precedente comma 1 e, comun-
ri delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria inte- que, all1% dellimporto dei lavori afferenti lesecuzio-
ressati dagli eventi sismici). 1. Al fine di assicurare il ne dellintervento di riparazione o di realizzazione della
ripristino della funzionalit dellattivit educativa e didat- nuova costruzione ed ammessi a contributo. 5. LUfficio
tica degli edifici inseriti nellAllegato n. 1 della presen- speciale per la ricostruzione, territorialmente competente,
te ordinanza, gli enti proprietari degli immobili, dintesa provvede a comunicare agli enti proprietari degli immo-
con le competenti articolazioni territoriali del Ministero bili lavvenuta presentazione dellavanzamento lavori in
dellistruzione, delluniversit e della ricerca, provve- misura non inferiore al 70% dei lavori da eseguire, al fine
dono ad inviare allUfficio speciale per la ricostruzione, dellavvio da parte degli stessi delle procedure per lac-
territorialmente competente, unitamente ai progetti di quisto dei beni mobili, delle nuove attrezzature e/o arredi
60
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
61
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
Allegato n. 1
NUMERO
REGIONE COMUNE DENOMINAZIONE TIPOLOGIA TIPO INTERVENTO
INTERVENTO
EE
corpo C
8 TERAMO corpo D2 SEC 2^ ADEGUAMENTO
corpo D1
corpo H
MIGLIORAMENTO CIRC.
9 PENNE ITC G. Marconi Piccola Succursale SEC 2^
BB.CC.
MIGLIORAMENTO CIRC.
10 CITTA' SANT'ANGELO Istituto superiore B. Spaventa- corpo ovest SEC 2^
BB.CC.
MIGLIORAMENTO CIRC.
11 SANT'EGIDIO ALLA VIBRATA Direzione didattica plesso vecchio - Scuola Primaria MM
BB.CC.
12 CROGNALETO Complesso scolastico "Carlo Forti" INF/EE/MM NUOVA COSTRUZIONE
Scuola infanzia e asilo nido "Santa Maria degli Angeli"-
13 MOSCIANO S. ANGELO INF/NIDO NUOVA COSTRUZIONE
Paritaria
14 ROCCA SANTA MARIA Scuola elementare EE NUOVA COSTRUZIONE
MIGLIORAMENTO CIRC.
15 CORROPOLI Liceo Scientifico Aereonautico "G. D'Annunzio" SEC 2^
BB.CC.
IMPORTO TOTALE INTERVENTI 24.338.480,00
62
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
NUMERO
REGIONE COMUNE DENOMINAZIONE TIPOLOGIA TIPO INTERVENTO
INTERVENTO
1 SERRA SAN QUIRICO "Fraz. Castellaro" edificio pubblico/privato INF Adeguamento
2 MONTEMONACO "Don Albertini" INF ADEGUAMENTO
3 FORCE Scuola Comunale INF ADEGUAMENTO
"M. Immacolata" AULA DIDATTICA (Paritaria)
4 MONTEPRANDONE INF ADEGUAMENTO
"M. Immacolata" CORPO DI FABBRICA (Paritaria)
5 CAMERINO POLO SCOLASTICO MADONNA DELLA CARCERI SEC 2^ ADEGUAMENTO
"Don Giussani"
6 ASCOLI PICENO MM ADEGUAMENTO
Via degli Iris
INF
7 MUCCIA "De Amicis" NUOVA COSTRUZIONE
EE
"Tortoreto" SEC 1^ NUOVA COSTRUZIONE
8 SANT'ANGELO IN PONTANO
"Via Lucarini" INF/EE NUOVA COSTRUZIONE
9 VISSO "Capuzi" INF NUOVA COSTRUZIONE
10 USSITA "Pietro Gasparri" INF NUOVA COSTRUZIONE
11 APIRO "Mestica" EE NUOVA COSTRUZIONE
"Dalla Chiesa" MM
12 ESANATOGLIA NUOVA COSTRUZIONE
"Diotallevi" EE
Via Roma INF
13 VALFORNACE "Betti" EE NUOVA COSTRUZIONE
"Betti" MM
MARCHE
63
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
NUMERO
REGIONE COMUNE DENOMINAZIONE TIPOLOGIA TIPO INTERVENTO
INTERVENTO
MM
" PALADINI" via Lanzi
PALESTRA
TREIA (Polo scolastico
26 "BEATO PIETRO" fraz. Passo di Treia e nido "Pinocchio" MM/NIDO NUOVA COSTRUZIONE
Capoluogo)
INF
"Dolores Prato"
EE
27 SPINETOLI Scuola Infanzia del Capoluogo" INF NUOVA COSTRUZIONE
28 INF
FOLIGNANO Piane di Morro fraz. NUOVA COSTRUZIONE
29 EE
INF
30 CASTORANO "Leopardi" NUOVA COSTRUZIONE
EE
31 CASTIGNANO Via delle Mura EE NUOVA COSTRUZIONE
MARCHE
EE
32 OFFIDA "Ciabattoni" NUOVA COSTRUZIONE
MM
del capoluogo INF/EE
33 FALERONE NUOVA COSTRUZIONE
Piani di Falerone INF/EE
34 FERMO Liceo Classico "Annibal Caro" SEC 2^ NUOVA COSTRUZIONE
Largo Leopardi MM
35 MONTEGIORGIO via Mazzini EE NUOVA COSTRUZIONE
fr. Piane EE
36 MONTE URANO "Leopardi" MM NUOVA COSTRUZIONE
37 CUPRAMONTANA "Bartolini" I.S. NUOVA COSTRUZIONE
Via Valentini MM
38 VENAROTTA "Rosa Galanti" EE NUOVA COSTRUZIONE
Materna comunale INF
IMPORTO TOTALE INTERVENTI 139.181.630,00
DI CUI IMPORTO TOTALE A CARICO DELLA REGIONE 15.181.630,00
64
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
NUMERO
REGIONE COMUNE DENOMINAZIONE TIPOLOGIA TIPO INTERVENTO
INTERVENTO
1 ITCG-Liceo Classico "Battaglia" - Ampliamento SEC 2^ AMPLIAMENTO
2 ITCG-Liceo Classico "Battaglia" - Palestra PALESTRA ADEGUAMENTO
NORCIA Scuola Materna "A. De Gasperi" INF
3 Scuola Elementare "A. De Gasperi" EE NUOVA COSTRUZIONE
Scuola Elementare "A. De Gasperi" - Palestra B2 PALESTRA
Istituto Magistrale "G. Elladio" Liceo Scienze Umane -
4 SEC 2^ ADEGUAMENTO
Palestra
SPOLETO
5 Scuola L.E.I. Rossi - Paritaria PALESTRA ADEGUAMENTO
6 Scuola Materna di Eggi INF ADEGUAMENTO
7 CERRETO DI SPOLETO Istituto Oblate Sacra Famiglia PARITARIA NUOVA COSTRUZIONE
8 Istituto Magistrale "A. Pieralli" SEC 2^ ADEGUAMENTO
PERUGIA
9 IPC "B. Pascal" - Palestra PALESTRA ADEGUAMENTO
UMBRIA
12 FOLIGNO Scuola Infanzia e Primaria di via Piermarini - Ed. in muratura INF/EE ADEGUAMENTO
17A05595
65
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, re- Vista la determinazione AIFA del 27 settembre 2006
cante Norme generali sullordinamento del lavoro alle pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, Serie generale n. 227,
dipendenze delle amministrazioni pubbliche e s.m.i.; del 29 settembre 2006 concernente Manovra per il
Vista la legge 15 luglio 2002, n. 145, recante Dispo- Governo della spesa farmaceutica convenzionata e non
sizioni per il riordino della dirigenza statale e per favori- convenzionata;
re lo scambio di esperienze e linterazione tra pubblico e Visti gli articoli 11 e 12 del decreto-legge 13 settembre
privato; 2012, n. 158, recante Disposizioni urgenti per promuo-
Visto il decreto del Ministro della salute del 17 novem- vere lo sviluppo del Paese mediante un pi alto livello di
bre 2016, vistato ai sensi dellart. 5, comma 2, del decre- tutela della salute, convertito, con modificazioni, nella
to legislativo n. 123/2011 dallufficio centrale del bilan- legge 8 novembre 2012, n. 189, e s.m.i.;
cio presso il Ministero della salute in data 18 novembre Vista la determinazione con la quale la societ Ba-
2016, al n. 1347, con cui stato nominato direttore ge- yer S.P.A. ha ottenuto lautorizzazione allimmissio-
nerale dellAgenzia italiana del farmaco il prof. Mario ne in commercio del medicinale Aspirinaact dolore e
Melazzini; infiammazione;
Visto il decreto del Ministro della salute del 31 gennaio Vista la domanda con la quale la societ Bayer S.P.A.
2017, vistato ai sensi dellart. 5, comma 2, del decreto ha chiesto la riclassificazione ai fini della rimborsabilit
legislativo n. 123/2011 dallufficio centrale del bilancio della confezione con n. A.I.C. n. 044095040, 044095089;
presso il Ministero della salute in data 6 febbraio 2017, al Visto il parere della commissione tecnico scientifica
n. 141, con cui il prof. Mario Melazzini stato conferma- nella seduta del 10 maggio 2017;
to direttore generale dellAgenzia italiana del farmaco, ai
sensi dellart. 2, comma 160, del decreto-legge 3 ottobre
2006, n. 262, convertito, con modificazioni, dalla legge Determina:
24 novembre 2006, n. 286;
Vista la legge 24 dicembre 1993, n. 537, concernente Art. 1.
Interventi correttivi di finanza pubblica con particolare
riferimento allart. 8; Classificazione ai fini della rimborsabilit
Visto lart. 1, comma 40, della legge 23 dicembre 1996, Il medicinale ASPIRINAACT DOLORE E INFIAM-
n. 662, recante Misure di razionalizzazione della finanza MAZIONE nelle confezioni sotto indicate classificato
pubblica, che individua i margini della distribuzione per come segue:
aziende farmaceutiche, grossisti e farmacisti;
Confezione: 1000 mg compresse rivestite 24
Visto lart. 48, comma 33, legge 24 novembre 2003, compresse in strip PAP/PE/AL/copolimero - A.I.C.
n. 326, che dispone la negoziazione del prezzo per i n. 044095040 (in base 10) 1B1PL0 (in base 32).
prodotti rimborsati dal S.S.N. tra Agenzia e titolari di
autorizzazioni; Classe di rimborsabilit: C.
Visto lart. 5 della legge 222/2007 pubblicata nella Confezione: 1000 mg compresse rivestite 24
Gazzetta Ufficiale n. 279 del 30 novembre 2007 recante compresse in strip PET/EEA/AL/copolimero - A.I.C.
interventi urgenti in materia economico-finanziaria, per n. 044095089 (in base 10) 1B1PMK (in base 32).
lo sviluppo e lequit sociale; Classe di rimborsabilit: C.
Visto il decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219, pub-
blicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana Art. 2.
n. 142 del 21 giugno 2006, concernente lattuazione della
direttiva 2001/83/CE (e successive direttive di modifica) Classificazione ai fini della fornitura
relativa ad un codice comunitario concernente i medici-
nali per uso umano nonch della direttiva 2003/94/CE; La classificazione ai fini della fornitura del medicinale
Aspirinaact dolore e infiammazione la seguente: me-
Visto lart. 14, comma 2 del decreto legislativo 24 apri- dicinale soggetto a prescrizione medica (RR).
le 2006, n. 219 e s.m.i.;
Vista la deliberazione Comitato interministeriale per la Art. 3.
programmazione economia del 1 febbraio 2001 n. 3;
Vista la determinazione 29 ottobre 2004 Note AIFA Disposizioni finali
2004 (Revisione delle note CUF), pubblicata nel supple- La presente determinazione ha effetto dal giorno suc-
mento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 259 del 4 no- cessivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta
vembre 2004 e successive modificazioni; Ufficiale della Repubblica italiana e sar notificata alla
Vista la determinazione AIFA del 3 luglio 2006, pub- societ titolare dellautorizzazione allimmissione in
blicata nella Gazzetta Ufficiale, Serie generale n. 156 del commercio del medicinale.
7 luglio 2006, concernente Elenco dei medicinali di clas-
se a) rimborsabili dal Servizio sanitario nazionale (SSN) Roma, 19 luglio 2017
ai sensi dellart. 48, comma 5, lettera c), del decreto-legge
30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, Il direttore generale: MELAZZINI
nella legge 24 novembre 2006, n. 326. (Prontuario farma-
ceutico nazionale 2006); 17A05416
66
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
67
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
Decorrenza di efficacia della determinazione: dal giorno successi- assunto delle caratteristiche del prodotto dalla data di entrata in vigore
vo a quello della sua pubblicazione, per estratto, nella Gazzetta Ufficiale della determinazione, di cui al presente estratto; al foglio illustrativo
della Repubblica italiana. ed alle etichette dal primo lotto di produzione successivo allentrata in
vigore della determinazione, di cui al presente estratto.
17A05408
Smaltimento scorte
Modifica dellautorizzazione allimmissione in commercio I lotti del medicinale gi prodotti e rilasciati a nome del precedente
del medicinale per uso umano Vincristina Crinos. titolare alla data di entrata in vigore della determinazione, di cui al pre-
sente estratto, possono essere dispensati al pubblico fino ad esaurimento
Estratto determina AAM/PPA n. 789 del 18 luglio 2017 delle scorte.
Decorrenza di efficacia della determinazione: dal giorno successi-
Trasferimento di titolarit: codice pratica AIN/2017/1310. vo a quello della sua pubblicazione, per estratto, nella Gazzetta Ufficiale
Cambio Nome: N1B/2017/1424. della Repubblica italiana.
autorizzato il trasferimento di titolarit delle autorizzazio-
ni allimmissione in commercio del sotto elencato medicinale fino 17A05410
ad ora registrato a nome della societ Crinos S.p.a. (codice fiscale
03481280968) con sede legale e domicilio fiscale in via Pavia, 6, 20136 Modifica dellautorizzazione allimmissione in commercio
- Milano (MI). del medicinale per uso umano Dilatrend.
Medicinale VINCRISTINA CRINOS.
Confezione A.I.C. n. 020782037 - 1 mg/ml soluzione iniettabile Estratto determina AAM/PPA n. 791 del 18 luglio 2017
per uso endovenoso 1 flaconcino da 1 ml;
alla societ: Trasferimento di titolarit: codice pratica AIN/2017/1251.
EG S.p.a. (codice fiscale 12432150154) con sede legale e domici- autorizzato il trasferimento di titolarit delle autorizzazio-
lio fiscale in via Pavia, 6, 20136 - Milano (MI). ni allimmissione in commercio del sotto elencato medicinale fino
Con variazione della denominazione del medicinale in VINCRI- ad ora registrato a nome della societ Roche S.p.a. (codice fiscale
STINA EG. 00747170157) con sede legale e domicilio fiscale in viale G.B. Stucchi,
110, 20900 - Monza - Monza Brianza (MB).
Stampati Medicinale: DILATREND.
Confezioni:
Il titolare dellautorizzazione allimmissione in commercio del
medicinale sopraindicato deve apportare le necessarie modifiche al ri- A.I.C. n. 027604014 - 25 mg compresse 30 compresse;
assunto delle caratteristiche del prodotto dalla data di entrata in vigore A.I.C. n. 027604038 - 6,25 mg compresse 14 compresse;
della determinazione, di cui al presente estratto; al foglio illustrativo A.I.C. n. 027604040 - 6,25 mg compresse 28 compresse;
ed alle etichette dal primo lotto di produzione successivo allentrata in A.I.C. n. 027604053 - 6,25 mg compresse 56 compresse;
vigore della determinazione, di cui al presente estratto.
A.I.C. n. 027604065 - 12,5 mg compresse 28 compresse;
Smaltimento scorte A.I.C. n. 027604077 - 12,5 mg compresse 56 compresse;
A.I.C. n. 027604089 - 25 mg compresse 56 compresse,
I lotti del medicinale gi prodotti e rilasciati a nome del precedente
titolare alla data di entrata in vigore della determinazione, di cui al pre- alla societ: Cheplapharm Arzneimittel GMBH con sede legale e domi-
sente estratto, possono essere dispensati al pubblico fino ad esaurimento cilio in Bahnhofstr. 1A, 17498 - Mesekenhagen (Germania).
delle scorte.
Stampati
Decorrenza di efficacia della determinazione: dal giorno successi-
vo a quello della sua pubblicazione, per estratto, nella Gazzetta Ufficiale Il titolare dellautorizzazione allimmissione in commercio del
della Repubblica italiana. medicinale sopraindicato deve apportare le necessarie modifiche al ri-
assunto delle caratteristiche del prodotto dalla data di entrata in vigore
17A05409 della determinazione, di cui al presente estratto; al foglio illustrativo
ed alle etichette dal primo lotto di produzione successivo allentrata in
Modifica dellautorizzazione allimmissione in commercio vigore della determinazione, di cui al presente estratto.
del medicinale per uso umano Fluxarten.
Smaltimento scorte
Estratto determina AAM/PPA n. 790 del 18 luglio 2017 I lotti del medicinale gi prodotti e rilasciati a nome del precedente
titolare alla data di entrata in vigore della determinazione, di cui al pre-
Trasferimento di titolarit: Codice pratica AIN/2017/1244. sente estratto, possono essere dispensati al pubblico fino ad esaurimento
autorizzato il trasferimento di titolarit delle autorizzazioni delle scorte.
allimmissione in commercio del sotto elencato medicinale fino ad ora Decorrenza di efficacia della determinazione: dal giorno successi-
registrato a nome della societ Glaxosmithkline S.p.a. (codice fiscale vo a quello della sua pubblicazione, per estratto, nella Gazzetta Ufficiale
00212840235) con sede legale e domicilio fiscale in via A. Fleming, 2, della Repubblica italiana.
37135 - Verona (VR).
Medicinale FLUXARTEN. 17A05411
Confezione
A.I.C. n. 024410021 - 10 mg capsule rigide 50 capsule rigide; Modifica dellautorizzazione allimmissione in commercio
A.I.C. n. 024410045 - 5 mg capsule rigide 50 capsule rigide; del medicinale per uso umano Aviflucox.
alla societ:
Fidia farmaceutici s.p.a. (codice fiscale 00204260285) con sede le- Estratto determina AAM/PPA n. 792 del 18 luglio 2017
gale e domicilio fiscale in via Ponte della Fabbrica, 3/A, 35031 - Abano
Terme - Padova (pd). Trasferimento di titolarit: AIN/2017/1238.
autorizzato il trasferimento di titolarit delle autorizzazioni
Stampati allimmissione in commercio del sotto elencato medicinale fino ad
ora registrato a nome della societ S.F. Group S.r.l. (codice fiscale
Il titolare dellautorizzazione allimmissione in commercio del 07599831000) con sede legale e domicilio fiscale in via Tiburtina, 1143
medicinale sopraindicato deve apportare le necessarie modifiche al ri- - 00156 Roma (RM).
68
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
69
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
70
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
71
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
72
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
N.B. Tutte le quotazioni sono determinate in unit di valuta estera Dollaro di Singapore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,589
contro 1 euro (valuta base).
Baht tailandese. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38,953
* dal 2 novembre 2009 la Banca dItalia pubblica sul proprio sito
web il cambio indicativo della corona islandese. Rand sudafricano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15,16
17A05582
N.B. Tutte le quotazioni sono determinate in unit di valuta estera
contro 1 euro (valuta base).
Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo
del giorno 27 luglio 2017 * dal 2 novembre 2009 la Banca dItalia pubblica sul proprio sito
web il cambio indicativo della corona islandese.
Tassi giornalieri di riferimento rilevati a titolo indicativo secon-
do le procedure stabilite nellambito del Sistema europeo delle Banche
centrali e comunicati dalla Banca dItalia, adottabili, fra laltro, dalle
Amministrazioni statali ai sensi del decreto del Presidente della Repub- 17A05583
blica 15 dicembre 2001, n. 482.
Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo
del giorno 28 luglio 2017
Dollaro USA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,1694 Tassi giornalieri di riferimento rilevati a titolo indicativo secon-
do le procedure stabilite nellambito del Sistema europeo delle Banche
Yen . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130,32 centrali e comunicati dalla Banca dItalia, adottabili, fra laltro, dalle
Amministrazioni statali ai sensi del decreto del Presidente della Repub-
Lev bulgaro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,9558 blica 15 dicembre 2001, n. 482.
73
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
74
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183
75
1,00
*45-410100170807*