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SERIE GENERALE

abb.post.
Spediz. abb. post.- art.
45%1, -comma
art. 2,1 comma 20/b Anno 158 - Numero 183
Legge 27-02-2004,
23-12-1996,n.n.46662 - Filiale
- Filiale di Roma
di Roma

GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REPUBBLICA ITALIANA
SI PUBBLICA TUTTI I
PA R T E P R I M A Roma - Luned, 7 agosto 2017 GIORNI NON FESTIVI
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La Gazzetta Ufficiale, Parte Prima, oltre alla Serie Generale, pubblica cinque Serie speciali, ciascuna contraddistinta
da autonoma numerazione:
1 Serie speciale: Corte costituzionale (pubblicata il mercoled)
2 Serie speciale: Unione europea (pubblicata il luned e il gioved)
3 Serie speciale: Regioni (pubblicata il sabato)
4 Serie speciale: Concorsi ed esami (pubblicata il marted e il venerd)
5 Serie speciale: Contratti pubblici (pubblicata il luned, il mercoled e il venerd)
La Gazzetta Ufficiale, Parte Seconda, Foglio delle inserzioni, pubblicata il marted, il gioved e il sabato

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SOMMARIO
LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI Ministero delleconomia
e delle finanze
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
13 giugno 2017, n. 120.
DECRETO 24 luglio 2017.
Regolamento recante la disciplina semplificata
della gestione delle terre e rocce da scavo, ai sen- Rideterminazione del finanziamento a ca-
si dellarticolo 8 del decreto-legge 12 settembre rico del Fondo di rotazione di cui alla legge
2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla n. 183/1987 per lattuazione degli interventi pre-
legge 11 novembre 2014, n. 164. (17G00135) . . . Pag. 1 visti dal Piano di azione coesione del Ministero
dellinterno - Piano di azione giovani sicurezza e
legalit. (Decreto n. 23/2017). (17A05465) . . . . . Pag. 42
DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

Ministero delle infrastrutture


Ministero dei beni e dei trasporti
e delle attivit culturali
e del turismo
DECRETO 21 giugno 2017.
DECRETO 20 luglio 2017. Clausole standard dei contratti locativi e di
Istituzione di premi straordinari alla carriera futuro riscatto e modalit di determinazione e
per la traduzione, per lanno 2017. (17A05433) Pag. 41 fruizione del credito dimposta. (17A05464) . . . Pag. 44
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183

Ministero delle politiche agricole Presidenza


alimentari e forestali del Consiglio dei ministri

IL COMMISSARIO DEL GOVERNO PER LA RICOSTRUZIONE


DECRETO 6 luglio 2017. 24 AGOSTO 2016
NEI TERRITORI INTERESSATI DAL SISMA DEL

Rettifica al decreto del 6 luglio 2017 relativo


lapprovazione delle modifiche allo statuto del ORDINANZA 31 luglio 2017.
Consorzio del Prosciutto Toscano. (17A05461) . Pag. 46 Modifiche allordinanza n. 14 del 16 genna-
io 2017, allordinanza n. 18 del 7 aprile 2017 ed
allordinanza n. 33 dell11 luglio 2017. (Ordinan-
DECRETO 19 luglio 2017. za n. 35). (17A05595) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 56

Rinnovo dellautorizzazione al laborato-


rio Enoconsulting S.r.l., in Erbusco, al rilascio
dei certificati di analisi nel settore vitivinico- DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORIT
lo. (17A05435) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 46
Agenzia italiana del farmaco

DECRETO 26 luglio 2017.


DETERMINA 19 luglio 2017.
Modifica del disciplinare di produzione del-
Riclassificazione del medicinale per uso
la denominazione di origine controllata dei vini umano Aspirinaact dolore e infiammazio-
Colli Euganei. (17A05459) . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 49 ne, ai sensi dellarticolo 8, comma 10, della
legge 24 dicembre 1993, n. 537. (Determina
n. 1337/2017). (17A05416) . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 65
DECRETO 26 luglio 2017.

Modifica del disciplinare di produzione della


denominazione di origine controllata e garantita ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
dei vini Colli Euganei Fior dArancio o Fior
dArancio Colli Euganei. (17A05460) . . . . . . . Pag. 51 Agenzia italiana del farmaco

Modifica dellautorizzazione allimmissione in


Ministero commercio del medicinale per uso umano Axi-
dello sviluppo economico lium (17A05406) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 67

Modifica dellautorizzazione allimmissione in


DECRETO 5 luglio 2017. commercio del medicinale per uso umano Natu-
lan (17A05407) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 67
Approvazione del regolamento di funzio-
namento della Piattaforma di mercato per
lincontro tra domanda e offerta di logistica Modifica dellautorizzazione allimmissione in
commercio del medicinale per uso umano Ibupro-
petrolifera (regolamento della Piattaforma P- fene Carlo Erba (17A05408) . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 67
Logistica), in attuazione dellart. 21, comma 3,
del decreto legislativo del 31 dicembre 2012, Modifica dellautorizzazione allimmissione in
n. 249. (17A05434) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 53 commercio del medicinale per uso umano Vincri-
stina Crinos. (17A05409) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 68

DECRETO 24 luglio 2017. Modifica dellautorizzazione allimmissione in


commercio del medicinale per uso umano Fluxar-
Scioglimento degli organi con funzioni di
ten. (17A05410) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 68
amministrazione e di controllo di ARISCOM -
Compagnia di Assicurazioni S.p.a., in Roma e
Modifica dellautorizzazione allimmissione in
apertura della procedura di amministrazione commercio del medicinale per uso umano Dila-
straordinaria. (17A05466) . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 54 trend. (17A05411) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 68

II
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183

Modifica dellautorizzazione allimmissione in Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo


commercio del medicinale per uso umano Aviflu- del giorno 25 luglio 2017 (17A05581) . . . . . . . . . Pag. 72
cox. (17A05412) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 68

Modifica dellautorizzazione allimmissione in Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo


commercio del medicinale per uso umano Lucan- del giorno 26 luglio 2017 (17A05582) . . . . . . . . . Pag. 72
diol. (17A05413) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 69

Modifica dellautorizzazione allimmissione in Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo


commercio del medicinale per uso umano Fosino- del giorno 27 luglio 2017 (17A05583) . . . . . . . . . Pag. 73
pril Mylan Generics. (17A05414) . . . . . . . . . . . . Pag. 69

Modifica dellautorizzazione allimmissione in Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo


commercio del medicinale per uso umano Flutica- del giorno 28 luglio 2017 (17A05584) . . . . . . . . . Pag. 73
sone Gsk Consumer Healthcare. (17A05415) . . . Pag. 70

Autorizzazione allimmissione in commercio Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo


del medicinale per uso umano Beclometasone del giorno 31 luglio 2017 (17A05585) . . . . . . . . . Pag. 74
Teva (17A05417) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 70

Ministero dei beni Ministero delle politiche agricole


e delle attivit culturali alimentari e forestali
e del turismo

Avviso relativo alla ridefinizione del termine di Proposta di modifica del disciplinare di produ-
rendicontazione delle spese relative a contributi zione della denominazione di origine controllata dei
a favore delle reti di impresa nel settore del turi-
smo. (17A05496) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 71 vini Colli Euganei. (17A05462). . . . . . . . . . . . . Pag. 74

Ministero delleconomia Proposta di modifica del disciplinare di produ-


e delle finanze zione della denominazione di origine controllata e

Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo garantita dei vini Colli Euganei Fior dArancio o
del giorno 24 luglio 2017 (17A05580) . . . . . . . . . Pag. 71 Fior dArancio Colli Euganei. (17A05463) . . . . Pag. 75

III
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183

LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA EMANA
13 giugno 2017, n. 120.
Regolamento recante la disciplina semplificata della ge- il seguente regolamento:
stione delle terre e rocce da scavo, ai sensi dellarticolo 8 del
decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con mo-
dificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164.
TITOLO I
DISPOSIZIONI GENERALI
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visto larticolo 87, quinto comma, della Costituzione; Art. 1.
Visto larticolo 17, comma 2, della legge 23 agosto
1988, n. 400; Oggetto e finalit
Visto il decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, con- 1. Con il presente regolamento sono adottate, ai sen-
vertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, si dellarticolo 8 del decreto-legge 12 settembre 2014,
n. 164, e, in particolare, larticolo 8; n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 no-
Vista la direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo vembre 2014, n. 164, disposizioni di riordino e di sempli-
e del Consiglio, del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti e ficazione della disciplina inerente la gestione delle terre e
che abroga alcune direttive; rocce da scavo, con particolare riferimento:
Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e suc- a) alla gestione delle terre e rocce da scavo quali-
cessive modificazioni, e, in particolare, la Parte IV, relati- ficate come sottoprodotti, ai sensi dellarticolo 184-bis,
va alla gestione dei rifiuti; del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, provenienti
Visto il decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, converti- da cantieri di piccole dimensioni, di grandi dimensioni
to, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27; e di grandi dimensioni non assoggettati a VIA o a AIA,
Visto il decreto-legge 25 gennaio 2012, n. 2, converti- compresi quelli finalizzati alla costruzione o alla manu-
to, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 28; tenzione di reti e infrastrutture;
Visto il decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, conver- b) alla disciplina del deposito temporaneo delle terre
tito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98; e rocce da scavo qualificate rifiuti;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 13 mar- c) allutilizzo nel sito di produzione delle terre e roc-
zo 2013, n. 59; ce da scavo escluse dalla disciplina dei rifiuti;
Visto il decreto del Ministro dellambiente e della tutela d) alla gestione delle terre e rocce da scavo nei siti
del territorio e del mare 10 agosto 2012, n. 161, recante oggetto di bonifica.
la disciplina sullutilizzazione delle terre e rocce da scavo; 2. Il presente regolamento, in attuazione dei principi e
Viste le deliberazioni preliminari del Consiglio dei mi- delle disposizioni della direttiva 2008/98/CE del Parla-
nistri del 6 novembre 2015 e del 15 gennaio 2016; mento europeo e del Consiglio, del 19 novembre 2008,
Visti gli esiti della consultazione pubblica effettuata disciplina le attivit di gestione delle terre e rocce da
ai sensi dellarticolo 8, comma 1-bis, del decreto-legge scavo, assicurando adeguati livelli di tutela ambientale e
12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, sanitaria e garantendo controlli efficaci, al fine di raziona-
dalla legge 11 novembre 2014, n. 164; lizzare e semplificare le modalit di utilizzo delle stesse.
Acquisito il parere della Conferenza Unificata ai sen-
si dellarticolo 8, del decreto legislativo 28 agosto 1997, Art. 2.
n. 281, espresso con provvedimento n. 126 del 17 dicem- Definizioni
bre 2015;
Udito il parere del Consiglio di Stato espresso dalla 1. Ai fini del presente regolamento si applicano le de-
Sezione consultiva per gli atti normativi, nelladunanza finizioni di cui agli articoli 183, comma 1, e 240 del de-
dell11 febbraio 2016; creto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, nonch le seguenti:
Acquisiti i pareri delle competenti Commissioni par- a) lavori: comprendono le attivit di costruzione,
lamentari della Camera dei deputati e del Senato della scavo, demolizione, recupero, ristrutturazione, restauro e
Repubblica; manutenzione di opere;
Viste le deliberazioni definitive del Consiglio dei mi- b) suolo: lo strato pi superficiale della crosta ter-
nistri, adottate nelle riunioni del 14 luglio 2016 e del restre situato tra il substrato roccioso e la superficie. Il
19 maggio 2017; suolo costituito da componenti minerali, materia orga-
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei ministri nica, acqua, aria e organismi viventi, comprese le matrici
e del Ministro dellambiente e della tutela del territorio e materiali di riporto ai sensi dellarticolo 3, comma 1, del
del mare, di concerto con il Ministro delle infrastrutture decreto-legge 25 gennaio 2012, n. 2, convertito, con mo-
e dei trasporti; dificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 28;

1
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183

c) terre e rocce da scavo: il suolo escavato deri- n) sito di deposito intermedio: il sito in cui le terre
vante da attivit finalizzate alla realizzazione di unope- e rocce da scavo qualificate sottoprodotto sono tempora-
ra, tra le quali: scavi in genere (sbancamento, fondazioni, neamente depositate in attesa del loro utilizzo finale e che
trincee); perforazione, trivellazione, palificazione, conso- soddisfa i requisiti di cui allarticolo 5;
lidamento; opere infrastrutturali (gallerie, strade); rimo- o) normale pratica industriale: costituiscono un
zione e livellamento di opere in terra. Le terre e rocce trattamento di normale pratica industriale quelle opera-
da scavo possono contenere anche i seguenti materiali: zioni, anche condotte non singolarmente, alle quali posso-
calcestruzzo, bentonite, polivinilcloruro (PVC), vetrore- no essere sottoposte le terre e rocce da scavo, finalizzate
sina, miscele cementizie e additivi per scavo meccaniz- al miglioramento delle loro caratteristiche merceologiche
zato, purch le terre e rocce contenenti tali materiali non per renderne lutilizzo maggiormente produttivo e tecni-
presentino concentrazioni di inquinanti superiori ai limiti camente efficace. Fermo il rispetto dei requisiti previsti
di cui alle colonne A e B, Tabella 1, Allegato 5, al Titolo per i sottoprodotti e dei requisiti di qualit ambientale, il
V, della Parte IV, del decreto legislativo 3 aprile 2006, trattamento di normale pratica industriale garantisce luti-
n. 152, per la specifica destinazione duso; lizzo delle terre e rocce da scavo conformemente ai criteri
d) autorit competente: lautorit che autorizza tecnici stabiliti dal progetto. Lallegato 3 elenca alcune
la realizzazione dellopera nel cui ambito sono generate delle operazioni pi comunemente effettuate, che rientra-
le terre e rocce da scavo e, nel caso di opere soggette a no tra le operazioni di normale pratica industriale;
procedimenti di valutazione di impatto ambientale o ad p) proponente: il soggetto che presenta il piano di
autorizzazione integrata ambientale, lautorit competen- utilizzo;
te di cui allarticolo 5, comma 1, lettera o), del decreto
legislativo 3 aprile 2006, n. 152; q) esecutore: il soggetto che attua il piano di uti-
lizzo ai sensi dellarticolo 17;
e) caratterizzazione ambientale delle terre e rocce
da scavo: attivit svolta per accertare la sussistenza dei r) produttore: il soggetto la cui attivit materiale
requisiti di qualit ambientale delle terre e rocce da scavo produce le terre e rocce da scavo e che predispone e tra-
in conformit a quanto stabilito dal presente regolamento; smette la dichiarazione di cui allarticolo 21;
f) piano di utilizzo: il documento nel quale il pro- s) ciclo produttivo di destinazione: il processo
ponente attesta, ai sensi dellarticolo 47 del decreto del produttivo nel quale le terre e rocce da scavo sono utiliz-
Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, il zate come sottoprodotti in sostituzione del materiale di
rispetto delle condizioni e dei requisiti previsti dallarti- cava;
colo 184-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, t) cantiere di piccole dimensioni: cantiere in cui
e dallarticolo 4 del presente regolamento, ai fini delluti- sono prodotte terre e rocce da scavo in quantit non supe-
lizzo come sottoprodotti delle terre e rocce da scavo ge- riori a seimila metri cubi, calcolati dalle sezioni di proget-
nerate in cantieri di grandi dimensioni; to, nel corso di attivit e interventi autorizzati in base alle
g) dichiarazione di avvenuto utilizzo: la dichiara- norme vigenti, comprese quelle prodotte nel corso di atti-
zione con la quale il proponente o lesecutore o il pro- vit o opere soggette a valutazione dimpatto ambientale
duttore attesta, ai sensi dellarticolo 47 del decreto del o ad autorizzazione integrata ambientale di cui alla Parte
Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, II del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
lavvenuto utilizzo delle terre e rocce da scavo qualificate u) cantiere di grandi dimensioni: cantiere in cui
sottoprodotti in conformit al piano di utilizzo o alla di- sono prodotte terre e rocce da scavo in quantit superiori
chiarazione di cui allarticolo 21; a seimila metri cubi, calcolati dalle sezioni di progetto,
h) ambito territoriale con fondo naturale: porzio- nel corso di attivit o di opere soggette a procedure di va-
ne di territorio geograficamente individuabile in cui pu lutazione di impatto ambientale o ad autorizzazione inte-
essere dimostrato che un valore di concentrazione di una grata ambientale di cui alla Parte II del decreto legislativo
o pi sostanze nel suolo, superiore alle concentrazioni 3 aprile 2006, n. 152;
soglia di contaminazione di cui alle colonne A e B, Ta- v) cantiere di grandi dimensioni non sottoposto a
bella 1, Allegato 5, al Titolo V, della Parte IV del decreto VIA o AIA: cantiere in cui sono prodotte terre e rocce da
legislativo 3 aprile 2006, n. 152, sia ascrivibile a fenome- scavo in quantit superiori a seimila metri cubi, calcolati
ni naturali legati alla specifica pedogenesi del territorio dalle sezioni di progetto, nel corso di attivit o di opere
stesso, alle sue caratteristiche litologiche e alle condizioni non soggette a procedure di valutazione di impatto am-
chimico-fisiche presenti; bientale o ad autorizzazione integrata ambientale di cui
i) sito: area o porzione di territorio geografica- alla Parte II del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
mente definita e perimetrata, intesa nelle sue matrici am- z) sito oggetto di bonifica: sito nel quale sono sta-
bientali (suolo e acque sotterranee); te attivate le procedure di cui al Titolo V, della Parte IV,
l) sito di produzione: il sito in cui sono generate le del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
terre e rocce da scavo; aa) opera: il risultato di un insieme di lavori che
m) sito di destinazione: il sito, come indicato dal di per s esplichi una funzione economica o tecnica. Le
piano di utilizzo o nella dichiarazione di cui allartico- opere comprendono sia quelle che sono il risultato di un
lo 21, in cui le terre e rocce da scavo qualificate sottopro- insieme di lavori edilizi o di genio civile, sia quelle di di-
dotto sono utilizzate; fesa e di presidio ambientale e di ingegneria naturalistica.

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7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183

Art. 3. d) soddisfano i requisiti di qualit ambientale espres-


samente previsti dal Capo II o dal Capo III o dal Capo
Esclusioni dal campo di applicazione IV del presente regolamento, per le modalit di utilizzo
1. Il presente regolamento non si applica alle ipotesi di- specifico di cui alla lettera b).
sciplinate dallarticolo 109 del decreto legislativo 3 aprile 3. Nei casi in cui le terre e rocce da scavo contengano
2006, n. 152. materiali di riporto, la componente di materiali di origine
2. Sono esclusi dallambito di applicazione del presen- antropica frammisti ai materiali di origine naturale non
te regolamento i rifiuti provenienti direttamente dallese- pu superare la quantit massima del 20% in peso, da
cuzione di interventi di demolizione di edifici o di altri quantificarsi secondo la metodologia di cui allallegato
manufatti preesistenti, la cui gestione disciplinata ai 10. Oltre al rispetto dei requisiti di qualit ambientale di
sensi della Parte IV del decreto legislativo 3 aprile 2006, cui al comma 2, lettera d), le matrici materiali di riporto
n. 152. sono sottoposte al test di cessione, effettuato secondo le
metodiche di cui al decreto del Ministro dellambiente
del 5 febbraio 1998, recante Individuazione dei rifiu-
TITOLO II ti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate
TERRE E ROCCE DA SCAVO CHE SODDISFANO di recupero, pubblicato nel supplemento ordinario alla
LA DEFINIZIONE DI SOTTOPRODOTTO Gazzetta Ufficiale n. 88 del 16 aprile 1998, per i para-
metri pertinenti, ad esclusione del parametro amianto, al
fine di accertare il rispetto delle concentrazioni soglia di
Capo I contaminazione delle acque sotterranee, di cui alla Tabel-
DISPOSIZIONI COMUNI la 2, Allegato 5, al Titolo 5, della Parte IV, del decreto
legislativo 3 aprile 2006, n. 152, o, comunque, dei valori
di fondo naturale stabiliti per il sito e approvati dagli enti
Art. 4. di controllo.
Criteri per qualificare le terre e rocce 4. Fatto salvo quanto previsto dallarticolo 24, com-
da scavo come sottoprodotti ma 2, sullutilizzo nel sito di produzione delle terre e
rocce da scavo contenenti amianto presente negli affiora-
1. In attuazione dellarticolo 184-bis, comma 1, del de- menti geologici naturali, alle terre e rocce da scavo, ai fini
creto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, il presente Capo del loro utilizzo quali sottoprodotti, si applica per il para-
stabilisce i requisiti generali da soddisfare affinch le metro amianto la Tabella 1, Allegato 5, al Titolo V, della
terre e rocce da scavo generate in cantieri di piccole di- Parte IV, del decreto legislativo n. 152 del 2006, secondo
mensioni, in cantieri di grandi dimensioni e in cantieri quanto previsto dallallegato 4 al presente regolamento.
di grandi dimensioni non sottoposti a VIA e AIA, siano Il parametro amianto escluso dallapplicazione del test
qualificati come sottoprodotti e non come rifiuti, nonch di cessione.
le disposizioni comuni ad esse applicabili. Il presente 5. La sussistenza delle condizioni di cui ai commi 2, 3
Capo definisce, altres, le procedure per garantire che la e 4 attestata tramite la predisposizione e la trasmissione
gestione e lutilizzo delle terre e rocce da scavo come sot- del piano di utilizzo o della dichiarazione di cui allartico-
toprodotti avvenga senza pericolo per la salute delluomo lo 21, nonch della dichiarazione di avvenuto utilizzo in
e senza recare pregiudizio allambiente. conformit alle previsioni del presente regolamento.
2. Ai fini del comma 1 e ai sensi dellarticolo 183, com-
ma 1, lettera qq), del decreto legislativo 3 aprile 2006, Art. 5.
n. 152, le terre e rocce da scavo per essere qualificate sot-
toprodotti devono soddisfare i seguenti requisiti: Deposito intermedio
a) sono generate durante la realizzazione di unope- 1. Il deposito intermedio delle terre e rocce da scavo
ra, di cui costituiscono parte integrante e il cui scopo pri- pu essere effettuato nel sito di produzione, nel sito di de-
mario non la produzione di tale materiale; stinazione o in altro sito a condizione che siano rispettati
b) il loro utilizzo conforme alle disposizioni del i seguenti requisiti:
piano di utilizzo di cui allarticolo 9 o della dichiarazione a) il sito rientra nella medesima classe di destinazio-
di cui allarticolo 21, e si realizza: ne duso urbanistica del sito di produzione, nel caso di
1) nel corso dellesecuzione della stessa opera sito di produzione i cui valori di soglia di contaminazione
nella quale stato generato o di unopera diversa, per rientrano nei valori di cui alla colonna B, Tabella 1, Alle-
la realizzazione di reinterri, riempimenti, rimodellazio- gato 5, al Titolo V, della Parte IV, del decreto legislativo
ni, rilevati, miglioramenti fondiari o viari, recuperi am- 3 aprile 2006, n. 152, oppure in tutte le classi di destina-
bientali oppure altre forme di ripristini e miglioramenti zioni urbanistiche, nel caso in cui il sito di produzione
ambientali; rientri nei valori di cui alla colonna A, Tabella 1, Alle-
2) in processi produttivi, in sostituzione di mate- gato 5, al Titolo V, della Parte IV, del medesimo decreto
riali di cava; legislativo;
c) sono idonee ad essere utilizzate direttamente, os- b) lubicazione e la durata del deposito sono in-
sia senza alcun ulteriore trattamento diverso dalla norma- dicate nel piano di utilizzo o nella dichiarazione di cui
le pratica industriale; allarticolo 21;

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c) la durata del deposito non pu superare il termine 2. La dichiarazione di avvenuto utilizzo, redatta ai
di validit del piano di utilizzo o della dichiarazione di cui sensi dellarticolo 47 del decreto del Presidente della Re-
allarticolo 21; pubblica 28 dicembre 2000, n. 445, resa dallesecutore
d) il deposito delle terre e rocce da scavo fisicamen- o dal produttore con la trasmissione, anche solo in via
te separato e gestito in modo autonomo anche rispetto ad telematica, del modulo di cui allallegato 8 allautorit e
altri depositi di terre e rocce da scavo oggetto di differenti allAgenzia di protezione ambientale competenti per il
piani di utilizzo o dichiarazioni di cui allarticolo 21, e a sito di destinazione, al comune del sito di produzione e al
eventuali rifiuti presenti nel sito in deposito temporaneo; comune del sito di destinazione. La dichiarazione con-
servata per cinque anni dallesecutore o dal produttore ed
e) il deposito delle terre e rocce da scavo conforme resa disponibile allautorit di controllo.
alle previsioni del piano di utilizzo o della dichiarazione
di cui allarticolo 21 e si identifica tramite segnaletica po- 3. La dichiarazione di avvenuto utilizzo deve esse-
sizionata in modo visibile, nella quale sono riportate le in- re resa ai soggetti di cui al comma 2, entro il termine di
formazioni relative al sito di produzione, alle quantit del validit del piano di utilizzo o della dichiarazione di cui
materiale depositato, nonch i dati amministrativi del pia- allarticolo 21; lomessa dichiarazione di avvenuto utiliz-
no di utilizzo o della dichiarazione di cui allarticolo 21. zo entro tale termine comporta la cessazione, con effetto
immediato, della qualifica delle terre e rocce da scavo
2. Il proponente o il produttore pu individuare nel pia- come sottoprodotto.
no di utilizzo o nella dichiarazione di cui allarticolo 21,
uno o pi di siti di deposito intermedio idonei. In caso 4. Il deposito intermedio delle terre e rocce da scavo
di variazione del sito di deposito intermedio indicato nel qualificate sottoprodotti, non costituisce utilizzo, ai sensi
piano di utilizzo o nella dichiarazione di cui allartico- dellarticolo 4, comma 2, lettera b).
lo 21, il proponente o il produttore aggiorna il piano o
la dichiarazione in conformit alle procedure previste dal Capo II
presente regolamento.
TERRE E ROCCE DA SCAVO PRODOTTE IN CANTIERI
3. Decorso il periodo di durata del deposito interme- DI GRANDI DIMENSIONI
dio indicato nel piano di utilizzo o nella dichiarazione di
cui allarticolo 21, viene meno, con effetto immediato, la
qualifica di sottoprodotto delle terre e rocce non utilizzate Art. 8.
in conformit al piano di utilizzo o alla dichiarazione di
cui allarticolo 21 e, pertanto, tali terre e rocce sono gesti- Ambito di applicazione
te come rifiuti, nel rispetto di quanto indicato nella Parte
IV, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. 1. Gli articoli da 9 a 18 si applicano alla gestione del-
le terre e rocce da scavo generate nei cantieri di grandi
Art. 6. dimensioni, come definiti nellarticolo 2, comma 1, let-
tera u), che, sulla base della caratterizzazione ambientale
Trasporto effettuata in conformit agli allegati 1 e 2, soddisfano i
requisiti di qualit ambientale previsti dallallegato 4 per
1. Per le terre e rocce da scavo qualificate sottoprodotti le modalit di utilizzo specifico.
il trasporto fuori dal sito di produzione accompagnato
dalla documentazione indicata nellallegato 7. Tale do- Art. 9.
cumentazione equivale, ai fini della responsabilit di cui
allarticolo 8 del decreto legislativo 21 novembre 2005, Piano di utilizzo
n. 286, alla copia del contratto in forma scritta di cui
allarticolo 6 del medesimo decreto legislativo. 1. Il piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo, re-
2. La documentazione di cui al comma 1 predisposta datto in conformit alle disposizioni di cui allallegato
in triplice copia, una per il proponente o per il produttore, 5, trasmesso dal proponente allautorit competente e
una per il trasportatore e una per il destinatario, anche se allAgenzia di protezione ambientale territorialmente
del sito intermedio, ed conservata dai predetti soggetti competente, per via telematica, almeno novanta giorni
per tre anni e resa disponibile, in qualunque momento, prima dellinizio dei lavori. Nel caso in cui lopera sia
allautorit di controllo. Qualora il proponente e lesecu- oggetto di una procedura di valutazione di impatto am-
tore sono soggetti diversi, una quarta copia della docu- bientale o di autorizzazione integrata ambientale ai sensi
mentazione deve essere conservata dallesecutore. della normativa vigente, la trasmissione del piano di uti-
lizzo avviene prima della conclusione del procedimento.
Art. 7. 2. Il piano include la dichiarazione sostitutiva dellat-
to di notoriet redatta ai sensi dellarticolo 47 del decre-
Dichiarazione di avvenuto utilizzo to del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000,
n. 445, con la quale il legale rappresentante dellimpresa
1. Lutilizzo delle terre e rocce da scavo in conformit o la persona fisica proponente lopera, attesta la sussisten-
al piano di utilizzo o alla dichiarazione di cui allartico- za dei requisiti di cui allarticolo 4, in conformit anche a
lo 21 attestato allautorit competente mediante la di- quanto previsto nellallegato 3, con riferimento alla nor-
chiarazione di avvenuto utilizzo. male pratica industriale.

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3. Lautorit competente verifica dufficio la comple- Art. 10.


tezza e la correttezza amministrativa della documenta-
zione trasmessa. Entro trenta giorni dalla presentazione Terre e rocce conformi alle concentrazioni
del piano di utilizzo, lautorit competente pu chiedere, soglia di contaminazione - CSC
in ununica soluzione, integrazioni alla documentazione
ricevuta. Decorso tale termine la documentazione si in-
tende comunque completa. 1. Qualora nelle terre e rocce da scavo le concentrazio-
ni dei parametri di cui allallegato 4 non superino le con-
4. Decorsi novanta giorni dalla presentazione del pia- centrazioni soglia di contaminazione di cui alle colonne A
no di utilizzo ovvero dalla eventuale integrazione dello e B, Tabella 1, Allegato 5, al Titolo V, della Parte IV, del
stesso ai sensi del comma 3, il proponente, a condizione decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, con riferimento
che siano rispettati i requisiti indicati nellarticolo 4, av- alla specifica destinazione duso urbanistica del sito di
via la gestione delle terre e rocce da scavo nel rispetto del produzione e del sito di destinazione indicati nel piano
piano di utilizzo, fermi restando gli eventuali altri obbli- di utilizzo, il piano di utilizzo predisposto e trasmesso
ghi previsti dalla normativa vigente per la realizzazione secondo le procedure indicate nellarticolo 9.
dellopera.
2. Per verificare la sussistenza dei requisiti di cui allar-
5. La sussistenza dei requisiti di cui allarticolo 4 ve- ticolo 4, lautorit competente, entro trenta giorni dalla
rificata dallautorit competente sulla base del piano di presentazione del piano di utilizzo o delleventuale inte-
utilizzo. Per le opere soggette alle procedure di valutazio- grazione dello stesso, pu chiedere allAgenzia di prote-
ne di impatto ambientale, lautorit competente pu, nel zione ambientale territorialmente competente di effettua-
provvedimento conclusivo della procedura di valutazione re le dovute verifiche, con imposizione dei relativi oneri
di impatto ambientale, stabilire prescrizioni ad integra- a carico del proponente, motivando la richiesta con rife-
zione del piano di utilizzo. rimento alla tipologia di area in cui realizzata lopera o
6. Lautorit competente, qualora accerti la mancata alla presenza di interventi antropici non sufficientemente
sussistenza dei requisiti di cui allarticolo 4, dispone con indagati; in tal caso lAgenzia di protezione ambientale
provvedimento motivato il divieto di inizio ovvero di pro- territorialmente competente pu chiedere al proponente
secuzione delle attivit di gestione delle terre e rocce da un approfondimento dindagine in contraddittorio e, entro
scavo come sottoprodotti. sessanta giorni, accerta la sussistenza dei requisiti di cui
sopra comunicando gli esiti allautorit competente.
7. Fermi restando i compiti di vigilanza e control-
lo stabiliti dalle norme vigenti, lAgenzia di protezione Art. 11.
ambientale territorialmente competente effettua, secondo
una programmazione annuale, le ispezioni, i controlli, i
prelievi e le verifiche necessarie ad accertare il rispetto Terre e rocce da scavo conformi
degli obblighi assunti nel piano di utilizzo trasmesso ai ai valori di fondo naturale
sensi del comma 1 e degli articoli 15 e 16, secondo quan-
to previsto dallallegato 9. I controlli sono disposti anche 1. Qualora la realizzazione dellopera interessi un sito
con metodo a campione o in base a programmi settoriali, in cui, per fenomeni di origine naturale, nelle terre e rocce
per categorie di attivit o nelle situazioni di potenziale da scavo le concentrazioni dei parametri di cui allalle-
pericolo comunque segnalate o rilevate. gato 4, superino le concentrazioni soglia di contamina-
zione di cui alle colonne A e B, Tabella 1, Allegato 5, al
8. Nella fase di predisposizione del piano di utilizzo, Titolo V, della Parte IV, del decreto n. 152 del 2006,
il proponente pu chiedere allAgenzia di protezione fatta salva la possibilit che le concentrazioni di tali pa-
ambientale territorialmente competente o ai soggetti in- rametri vengano assunte pari al valore di fondo naturale
dividuati dal decreto di cui allarticolo 13, comma 2, di esistente. A tal fine, in fase di predisposizione del piano di
eseguire verifiche istruttorie tecniche e amministrative utilizzo, il proponente segnala il superamento di cui sopra
finalizzate alla validazione preliminare del piano di uti- ai sensi dellarticolo 242 del decreto legislativo 3 apri-
lizzo. In caso di validazione preliminare del piano di uti- le 2006, n. 152, e contestualmente presenta allAgenzia
lizzo, i termini del comma 4 sono ridotti della met. di protezione ambientale territorialmente competente un
9. Il proponente, dopo avere trasmesso il piano di uti- piano di indagine per definire i valori di fondo naturale da
lizzo allautorit competente, pu chiedere allAgenzia assumere. Tale piano, condiviso con la competente Agen-
di protezione ambientale territorialmente competente o zia, eseguito dal proponente con oneri a proprio cari-
ai soggetti individuati dal decreto di cui allarticolo 13, co, in contraddittorio con lAgenzia entro 60 giorni dalla
comma 2, lo svolgimento in via preventiva dei controlli presentazione dello stesso. Il piano di indagine pu fare
previsti dal comma 7. riferimento anche ai dati pubblicati e validati dallAgen-
zia di protezione ambientale territorialmente competente
10. Gli oneri economici derivanti dalle attivit svolte relativi allarea oggetto di indagine. Sulla base delle risul-
dallAgenzia di protezione ambientale territorialmente tanze del piano di indagine, nonch di altri dati disponibi-
competente ai sensi dei commi 7, 8 e 9, nonch quelli li per larea oggetto di indagine, lAgenzia di protezione
derivanti dalle attivit svolte dai soggetti individuati dal ambientale competente per territorio definisce i valori di
decreto di cui allarticolo 13, comma 2, ai sensi dei com- fondo naturale. Il proponente predispone il piano di uti-
mi 8 e 9, sono a carico del proponente. lizzo sulla base dei valori di fondo definiti dallAgenzia.

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2. Le terre e rocce da scavo di cui al comma 1 sono Art. 14.


utilizzabili nellambito del sito di produzione o in un sito
diverso a condizione che tale ultimo sito presenti valori Efficacia del piano di utilizzo
di fondo naturale con caratteristiche analoghe in termini 1. Nel piano di utilizzo indicata la durata del piano
di concentrazione per tutti i parametri oggetto di supe- stesso. Salvo deroghe espressamente motivate dallauto-
ramento nella caratterizzazione del sito di produzione. rit competente in ragione delle opere da realizzare, lini-
La predisposizione e la presentazione del piano di uti- zio dei lavori avviene entro due anni dalla presentazione
lizzo avviene secondo le procedure e le modalit di cui del piano di utilizzo.
allarticolo 9.
2. Allo scadere dei termini di cui al comma 1, viene
meno la qualifica di sottoprodotto delle terre e rocce da
Art. 12. scavo con conseguente obbligo di gestire le stesse come
rifiuti ai sensi della Parte IV del decreto legislativo 3 apri-
Terre e rocce da scavo prodotte le 2006, n. 152.
in un sito oggetto di bonifica 3. In caso di violazione degli obblighi assunti nel piano
di utilizzo viene meno la qualifica di sottoprodotto delle
1. Nel caso in cui il sito di produzione ricada in un sito terre e rocce da scavo con conseguente obbligo di gestirle
oggetto di bonifica, sulla base dei risultati della caratte- come rifiuto, ai sensi della Parte IV, del decreto legislati-
rizzazione di cui allarticolo 242 del decreto legislativo vo 3 aprile 2006, n. 152.
3 aprile 2006, n. 152, su richiesta e con oneri a carico del 4. Fatto salvo quanto previsto dallarticolo 15, il ve-
proponente, i requisiti di qualit ambientale di cui allar- nir meno di una delle condizioni di cui allarticolo 4, fa
ticolo 4, riferiti sia al sito di produzione che al sito di de- cessare la validit del piano di utilizzo e comporta lob-
stinazione, sono validati dallAgenzia di protezione am- bligo di gestire le terre e rocce da scavo come rifiuto ai
bientale territorialmente competente. Questultima, entro sensi della Parte IV del decreto legislativo 3 aprile 2006,
sessanta giorni dalla richiesta, comunica al proponente n. 152.
se per le terre e rocce da scavo i valori riscontrati, per i
parametri pertinenti al procedimento di bonifica, non su- 5. Il piano di utilizzo conservato presso il sito di pro-
perano le concentrazioni soglia di contaminazione di cui duzione delle terre e rocce da scavo e presso la sede lega-
alle colonne A e B, Tabella 1, Allegato 5, al Titolo V, della le del proponente e, se diverso, anche dellesecutore, per
Parte IV, del decreto 3 aprile 2006, n 152, con riferimento cinque anni a decorrere dalla data di redazione dello stes-
alla specifica destinazione duso urbanistica del sito di so e reso disponibile in qualunque momento allautorit
produzione e di destinazione che sar indicato nel piano di controllo. Copia di tale documentazione conservata
di utilizzo. In caso di esito positivo, la predisposizione e anche dallautorit competente.
la presentazione del piano di utilizzo avviene secondo le
procedure e le modalit indicate nellarticolo 9. Art. 15.
Aggiornamento del piano di utilizzo
Art. 13.
1. In caso di modifica sostanziale dei requisiti di cui
Controllo equipollente allarticolo 4, indicati nel piano di utilizzo, il proponente
o lesecutore aggiorna il piano di utilizzo e lo trasmette in
via telematica ai soggetti di cui allarticolo 9, comma 1,
1. Nel caso in cui lAgenzia di protezione ambientale corredato da idonea documentazione, anche di natura
territorialmente competente non esegua le attivit previ- tecnica, recante le motivazioni a sostegno delle modifi-
ste dagli articoli 10, 11, 12 e 20, comma 3, nei termini che apportate. Lautorit competente verifica dufficio la
rispettivamente stabiliti dagli articoli 10, comma 2, 11, completezza e la correttezza amministrativa della docu-
comma 1, 12, comma 1, e 20, comma 3; le suddette atti- mentazione presentata e, entro trenta giorni dalla presen-
vit possono, su richiesta e con oneri a carico del propo- tazione del piano di utilizzo aggiornato, pu chiedere, in
nente, essere eseguite anche da altri organi dellammini- ununica soluzione, integrazioni della documentazione.
strazione pubblica o enti pubblici dotati di qualificazione Decorso tale termine la documentazione si intende co-
e capacit tecnica equipollenti. munque completa.
2. Ai fini del comma 1, entro 60 giorni dalla data di 2. Costituisce modifica sostanziale:
entrata in vigore del presente regolamento, con decreto a) laumento del volume in banco in misura superio-
del Ministro dellambiente e della tutela del territorio e re al 20% delle terre e rocce da scavo oggetto del piano
del mare di concerto con il Ministro delleconomia e del- di utilizzo;
le finanze, sentita la Conferenza Unificata, individua- b) la destinazione delle terre e rocce da scavo ad un
to lelenco degli organi dellamministrazione pubblica o sito di destinazione o ad un utilizzo diversi da quelli indi-
enti pubblici che svolgono attivit tecnico-scientifica in cati nel piano di utilizzo;
materia ambientale o sanitaria dotati di qualificazione e
capacit tecnica equipollenti allAgenzia di protezione c) la destinazione delle terre e rocce da scavo ad un
ambientale territorialmente competente e sono approvate sito di deposito intermedio diverso da quello indicato nel
le tabelle recanti le tariffe che i proponenti devono cor- piano di utilizzo;
rispondere quali corrispettivi delle prestazioni richieste. d) la modifica delle tecnologie di scavo.

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Gli effetti delle modifiche sostanziali del piano di uti- Art. 17.
lizzo sulla procedura di VIA sono definiti dalle disposi-
zioni del Titolo III, della Parte II, del decreto legislativo Realizzazione del piano di utilizzo
3 aprile 2006, n. 152.
3. Nel caso previsto dal comma 2, lettera a), il piano di
utilizzo aggiornato entro 15 giorni dal momento in cui 1. Prima dellinizio dei lavori, il proponente comunica,
intervenuta la variazione. Decorso tale termine cessa, con in via telematica, allautorit competente e allAgenzia di
effetto immediato, la qualifica come sottoprodotto della protezione ambientale territorialmente competente i rife-
quota parte delle terre e rocce da scavo eccedenti le pre- rimenti dellesecutore del piano di utilizzo.
visioni del piano di utilizzo. Decorsi sessanta giorni dalla
trasmissione del piano di utilizzo aggiornato, senza che 2. A far data dalla comunicazione di cui al comma 1,
sia intervenuta richiesta di integrazione documentale da lesecutore del piano di utilizzo tenuto a far proprio e
parte dellautorit competente, le terre e rocce da scavo rispettare il piano di utilizzo e ne responsabile.
eccedenti il volume del piano originario sono gestite in
conformit al piano di utilizzo aggiornato. 3. Lesecutore del piano di utilizzo redige la modulisti-
4. Nei casi previsti dal comma 2, lettere b) e c), decorsi ca di cui agli allegati 6 e 7 necessaria a garantire la traccia-
60 giorni dalla trasmissione del piano di utilizzo aggior- bilit delle terre e rocce da scavo qualificate sottoprodotti.
nato, senza che sia intervenuta richiesta di integrazione
documentale da parte dellautorit competente, le terre e
rocce da scavo possono essere utilizzate e gestite in modo Art. 18.
conforme al piano di utilizzo aggiornato.
5. Nel caso previsto dal comma 2, lettera d), decorsi Gestione dei dati
60 giorni dalla trasmissione del piano di utilizzo aggior-
nato, senza che sia intervenuta richiesta di integrazione
documentale da parte dellautorit competente, possono 1. Al fine di garantire pubblicit e trasparenza dei dati
essere applicate le tecnologie di scavo previste dal piano relativi alla qualit ambientale del territorio nazionale,
di utilizzo aggiornato. ogni autorit competente comunica i dati dei piani di uti-
lizzo allIstituto Superiore per la Protezione e la Ricerca
6. La procedura di aggiornamento del piano di utilizzo ambientale (ISPRA), onde consentire laggiornamento
relativa alle modifiche sostanziali di cui alla lettera b) del della cartografia relativa ai campionamenti, cui associa-
comma 2, pu essere effettuata per un massimo di due to un archivio dei valori delle concentrazioni di contami-
volte, fatte salve eventuali deroghe espressamente mo- nanti riscontrati nelle verifiche pervenute. La comunica-
tivate dallautorit competente in ragione di circostanze zione inviata anche alla Regione o Provincia Autonoma
sopravvenute impreviste o imprevedibili. e allAgenzia di protezione ambientale territorialmente
competente.
Art. 16.
Proroga del piano di utilizzo e accertamenti 2. LISPRA, entro trenta giorni dalla data di entrata in
sul piano di utilizzo aggiornato o prorogato vigore del presente regolamento, pubblica sul proprio sito
web un disciplinare tecnico per definire gli standard delle
1. Il termine di cui allarticolo 14, comma 1, relati- informazioni e le modalit di trasmissione delle stesse.
vo allinizio dei lavori o alla durata del piano di utilizzo,
pu essere prorogato una sola volta e per la durata mas-
sima di due anni in presenza di circostanze sopravvenute, Art. 19.
impreviste o imprevedibili, fatte salve eventuali deroghe
espressamente motivate dallautorit competente in ragio-
ne dellentit o complessit delle opere da realizzare. A tal Disciplina dei costi sostenuti dallAgenzia di protezione
fine il proponente, prima della scadenza dei suddetti ter- ambientale territorialmente competente
mini, trasmette in via telematica allautorit competente e
allAgenzia di protezione ambientale territorialmente com- 1. LISPRA, entro tre mesi dalla pubblicazione del
petente una comunicazione con lindicazione del nuovo presente regolamento, predispone un tariffario nazionale
termine e delle motivazioni a giustificazione della proroga. da applicare al proponente per la copertura dei costi sop-
2. Nel caso di aggiornamento o proroga del piano di portati dallAgenzia di protezione ambientale territorial-
utilizzo lautorit competente, qualora accerti la mancata mente competente per lorganizzazione e lo svolgimento
sussistenza dei requisiti di cui allarticolo 4 o della mo- delle attivit di cui agli articoli 9, 10, 11, 12, 16, 20 e
tivazione richiesta dal comma 1 o dallarticolo 15, com- 21 del presente regolamento, individuando il costo mini-
ma 6, dispone con provvedimento motivato il divieto di mo e un costo proporzionale ai volumi di terre e rocce da
gestire le terre e rocce da scavo come sottoprodotti. Per scavo. Nei successivi tre mesi il Ministro dellambiente
verificare la sussistenza dei requisiti di cui allarticolo 4, e della tutela del territorio e del mare adotta, con proprio
lautorit competente pu chiedere allAgenzia di pro- decreto, il tariffario nazionale. Nelle more delladozione
tezione ambientale territorialmente competente di effet- del tariffario nazionale, i costi sono definiti dai tariffari
tuare le necessarie verifiche secondo la procedura di cui delle Agenzie di protezione ambientale territorialmente
allarticolo 10, comma 2. competenti.

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7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183

Capo III luogo di produzione e allAgenzia di protezione ambien-


TERRE E ROCCE DA SCAVO PRODOTTE IN CANTIERI tale territorialmente competente. Nella dichiarazione il
DI PICCOLE DIMENSIONI produttore indica le quantit di terre e rocce da scavo
destinate allutilizzo come sottoprodotti, leventuale sito
di deposito intermedio, il sito di destinazione, gli estremi
Art. 20. delle autorizzazioni per la realizzazione delle opere e i
tempi previsti per lutilizzo, che non possono comunque
Ambito di applicazione superare un anno dalla data di produzione delle terre e
1. Le disposizioni del presente Capo si applicano alle rocce da scavo, salvo il caso in cui lopera nella quale
terre e rocce da scavo prodotte in cantieri di piccole di- le terre e rocce da scavo qualificate come sottoprodotti
mensioni, come definiti nellarticolo 2, comma 1, lettera sono destinate ad essere utilizzate, preveda un termine di
t), se, con riferimento ai requisiti ambientali di cui allar- esecuzione superiore.
ticolo 4, il produttore dimostra, qualora siano destinate a 2. La dichiarazione sostitutiva di atto di notoriet di cui
recuperi, ripristini, rimodellamenti, riempimenti ambien- al comma 1, assolve la funzione del piano di utilizzo di
tali o altri utilizzi sul suolo, che non siano superati i valori cui allarticolo 2, comma 1, lettera f).
delle concentrazioni soglia di contaminazione di cui alle
colonne A e B, Tabella 1, Allegato 5, al Titolo V, della 3. Nel caso di modifica sostanziale dei requisiti di cui
Parte IV, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, con allarticolo 4, il produttore aggiorna la dichiarazione di
riferimento alle caratteristiche delle matrici ambientali e cui al comma 1 e la trasmette, anche solo in via telema-
alla destinazione duso urbanistica del sito di destinazio- tica, al comune del luogo di produzione e allAgenzia di
ne, e che le terre e rocce da scavo non costituiscono fonte protezione ambientale territorialmente competente. De-
diretta o indiretta di contaminazione per le acque sotter- corsi 15 giorni dalla trasmissione della dichiarazione ag-
ranee, fatti salvi i valori di fondo naturale. giornata, le terre e rocce da scavo possono essere gestite
in conformit alla dichiarazione aggiornata. Costituisco-
2. Nel caso in cui, per fenomeni di origine naturale sia- no modifiche sostanziali quelle indicate allarticolo 15,
no superate le concentrazioni soglia di contaminazione di comma 2. Qualora la variazione riguardi il sito di desti-
cui alle colonne A e B, Tabella 1, Allegato 5, al Titolo nazione o il diverso utilizzo delle terre e rocce da scavo,
V, della Parte IV, del decreto legislativo 3 aprile 2006, laggiornamento della dichiarazione pu essere effettuato
n. 152, i valori di fondo naturale sostituiscono le suddette per un massimo di due volte, fatte salve eventuali circo-
concentrazioni soglia di contaminazione. A tal fine, i va- stanze sopravvenute, impreviste o imprevedibili.
lori di fondo da assumere sono definiti con la procedura
di cui allarticolo 11, comma 1, e, in tal caso, lutilizzo 4. I tempi previsti per lutilizzo delle terre e rocce da
delle terre e rocce da scavo come sottoprodotti possibi- scavo come sottoprodotti possono essere prorogati una
le nel rispetto delle condizioni indicate nellarticolo 11, sola volta e per la durata massima di sei mesi, in presenza
comma 2. di circostanze sopravvenute, impreviste o imprevedibili.
3. Qualora il sito di produzione delle terre e rocce da A tal fine il produttore, prima della data di scadenza del
scavo ricada in un sito oggetto di bonifica, su richiesta termine di utilizzo indicato nella dichiarazione, comunica
e con oneri a carico del produttore, i requisiti di qualit al comune del luogo di produzione e allAgenzia di pro-
ambientale di cui allarticolo 4, sono validati dallAgen- tezione ambientale territorialmente competente, il nuovo
zia di protezione ambientale territorialmente competente, termine di utilizzo, motivando le ragioni della proroga.
secondo la procedura definita nellarticolo 12. LAgenzia 5. Le attivit di scavo e di utilizzo sono effettuate in
di protezione ambientale territorialmente competente, conformit alla vigente disciplina urbanistica e di tutela
entro sessanta giorni dalla data della richiesta, comunica della salute e sicurezza dei lavoratori.
al produttore se per le terre e rocce da scavo i parametri
e i composti pertinenti al procedimento di bonifica non 6. Fermi restando i compiti di vigilanza e controllo sta-
superano le concentrazioni soglia di contaminazione di biliti dalle norme vigenti, le Agenzie di protezione am-
cui alle colonne A e B della sopra indicata Tabella 1, con bientale territorialmente competenti effettuano, secondo
riferimento alla specifica destinazione duso urbanistica una programmazione annuale, le ispezioni, i controlli, i
del sito di produzione e di destinazione, affinch siano prelievi e le verifiche necessarie ad accertare il rispetto
indicati nella dichiarazione di cui allarticolo 21. degli obblighi assunti nella dichiarazione di cui al com-
ma 1. Lonere economico derivante dallo svolgimento
Art. 21. delle attivit di controllo a carico del produttore. I con-
trolli sono disposti anche con metodo a campione o in
Dichiarazione di utilizzo per i cantieri base a programmi settoriali, per categorie di attivit o nel-
di piccole dimensioni le situazioni di potenziale pericolo comunque segnalate o
rilevate.
1. La sussistenza delle condizioni previste dallartico-
lo 4, attestata dal produttore tramite una dichiarazione 7. Lautorit competente, qualora accerti lassenza dei
sostitutiva di atto di notoriet resa ai sensi dellarticolo 47 requisiti di cui allarticolo 4, o delle circostanze soprav-
del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre venute, impreviste o imprevedibili di cui ai commi 3 e 4,
2000, n. 445, con la trasmissione, anche solo in via te- dispone il divieto di inizio ovvero di prosecuzione del-
lematica, almeno 15 giorni prima dellinizio dei lavori le attivit di gestione delle terre e rocce da scavo come
di scavo, del modulo di cui allallegato 6 al comune del sottoprodotti.

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Capo IV TITOLO IV
TERRE E ROCCE DA SCAVO PRODOTTE IN CANTIERI TERRE E ROCCE DA SCAVO ESCLUSE
DI GRANDI DIMENSIONI NON SOTTOPOSTI A VIA E AIA DALLAMBITO DI APPLICAZIONE DELLA
DISCIPLINA SUI RIFIUTI
Art. 22.
Art. 24.
Cantieri di grandi dimensioni
non sottoposti a VIA e AIA Utilizzo nel sito di produzione delle terre e rocce
escluse dalla disciplina rifiuti
1. Le terre e rocce da scavo generate in cantieri di gran-
di dimensioni non sottoposti a VIA o AIA, come definiti 1. Ai fini dellesclusione dallambito di applicazione
nellarticolo 2, comma 1, lettera v), per essere qualificate della normativa sui rifiuti, le terre e rocce da scavo de-
sottoprodotti devono rispettare i requisiti di cui allarti- vono essere conformi ai requisiti di cui allarticolo 185,
colo 4, nonch i requisiti ambientali indicati nellartico- comma 1, lettera c), del decreto legislativo 3 aprile 2006,
lo 20. Il produttore attesta il rispetto dei requisiti richiesti n. 152, e in particolare devono essere utilizzate nel sito di
mediante la predisposizione e la trasmissione della di- produzione. Fermo restando quanto previsto dallartico-
chiarazione di cui allarticolo 21 secondo le procedure e lo 3, comma 2, del decreto-legge 25 gennaio 2012, n. 2,
le modalit indicate negli articoli 20 e 21. convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012,
n. 28, la non contaminazione verificata ai sensi dellal-
TITOLO III legato 4 del presente regolamento.
DISPOSIZIONI SULLE TERRE E ROCCE 2. Ferma restando lapplicazione dellarticolo 11, com-
DA SCAVO QUALIFICATE RIFIUTI ma 1, ai fini del presente articolo, le terre e rocce da scavo
provenienti da affioramenti geologici naturali contenen-
ti amianto in misura superiore al valore determinato ai
Art. 23. sensi dellarticolo 4, comma 4, possono essere riutilizzate
esclusivamente nel sito di produzione sotto diretto con-
Disciplina del deposito temporaneo delle terre e rocce trollo delle autorit competenti. A tal fine il produttore ne
da scavo qualificate rifiuti d immediata comunicazione allAgenzia di protezione
1. Per le terre e rocce da scavo qualificate con i co- ambientale e allAzienda sanitaria territorialmente com-
dici dellelenco europeo dei rifiuti 17.05.04 o 17.05.03* petenti, presentando apposito progetto di riutilizzo. Gli
il deposito temporaneo di cui allarticolo 183, comma 1, organismi di controllo sopra individuati effettuano le ne-
lettera bb), del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, si cessarie verifiche e assicurano il rispetto delle condizioni
effettua, attraverso il raggruppamento e il deposito preli- di cui al primo periodo.
minare alla raccolta realizzati presso il sito di produzione, 3. Nel caso in cui la produzione di terre e rocce da
nel rispetto delle seguenti condizioni: scavo avvenga nellambito della realizzazione di opere
a) le terre e rocce da scavo qualificate come rifiuti o attivit sottoposte a valutazione di impatto ambientale,
contenenti inquinanti organici persistenti di cui al regola- la sussistenza delle condizioni e dei requisiti di cui allar-
mento (CE) 850/2004 sono depositate nel rispetto delle ticolo 185, comma 1, lettera c), del decreto legislativo
norme tecniche che regolano lo stoccaggio dei rifiuti con- 3 aprile 2006, n. 152, effettuata in via preliminare, in
tenenti sostanze pericolose e sono gestite conformemente funzione del livello di progettazione e in fase di stesu-
al predetto regolamento; ra dello studio di impatto ambientale (SIA), attraverso la
presentazione di un Piano preliminare di utilizzo in sito
b) le terre e rocce da scavo sono raccolte e avviate a delle terre e rocce da scavo escluse dalla disciplina dei
operazioni di recupero o di smaltimento secondo una del- rifiuti che contenga:
le seguenti modalit alternative: 1) con cadenza almeno
trimestrale, indipendentemente dalle quantit in deposito; a) descrizione dettagliata delle opere da realizzare,
2) quando il quantitativo in deposito raggiunga comples- comprese le modalit di scavo;
sivamente i 4000 metri cubi, di cui non oltre 800 metri b) inquadramento ambientale del sito (geografico,
cubi di rifiuti classificati come pericolosi. In ogni caso il geomorfologico, geologico, idrogeologico, destinazione
deposito temporaneo non pu avere durata superiore ad duso delle aree attraversate, ricognizione dei siti a ri-
un anno; schio potenziale di inquinamento);
c) il deposito effettuato nel rispetto delle relative c) proposta del piano di caratterizzazione delle terre
norme tecniche; e rocce da scavo da eseguire nella fase di progettazione
d) nel caso di rifiuti pericolosi, il deposito realiz- esecutiva o comunque prima dellinizio dei lavori, che
zato nel rispetto delle norme che disciplinano il deposito contenga almeno:
delle sostanze pericolose in essi contenute e in maniera 1. numero e caratteristiche dei punti di indagine;
tale da evitare la contaminazione delle matrici ambien- 2. numero e modalit dei campionamenti da
tali, garantendo in particolare un idoneo isolamento dal effettuare;
suolo, nonch la protezione dallazione del vento e dalle
acque meteoriche, anche con il convogliamento delle ac- 3. parametri da determinare;
que stesse. d) volumetrie previste delle terre e rocce da scavo;

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e) modalit e volumetrie previste delle terre e rocce proponente, trenta giorni prima dellavvio dei lavori, tra-
da scavo da riutilizzare in sito. smette agli Enti interessati il piano operativo degli inter-
4. In fase di progettazione esecutiva o comunque pri- venti previsti e un dettagliato cronoprogramma con lin-
ma dellinizio dei lavori, in conformit alle previsioni del dicazione della data di inizio dei lavori;
Piano preliminare di utilizzo in sito delle terre e rocce da
scavo escluse dalla disciplina dei rifiuti di cui al com- b) le attivit di scavo sono effettuate senza creare
ma 2, il proponente o lesecutore: pregiudizio agli interventi e alle opere di prevenzione,
messa in sicurezza, bonifica e ripristino necessarie ai sen-
a) effettua il campionamento dei terreni, nellarea si del Titolo V, della Parte IV, e della Parte VI del decre-
interessata dai lavori, per la loro caratterizzazione al fine to legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e nel rispetto della
di accertarne la non contaminazione ai fini dellutilizzo normativa vigente in tema di salute e sicurezza dei la-
allo stato naturale, in conformit con quanto pianificato voratori. Sono, altres, adottate le precauzioni necessarie
in fase di autorizzazione; a non aumentare i livelli di inquinamento delle matrici
b) redige, accertata lidoneit delle terre e rocce sca- ambientali interessate e, in particolare, delle acque sotter-
vo allutilizzo ai sensi e per gli effetti dellarticolo 185, ranee soprattutto in presenza di falde idriche superficiali.
comma 1, lettera c), del decreto legislativo 3 aprile 2006, Le eventuali fonti attive di contaminazione, quali rifiuti o
n. 152, un apposito progetto in cui sono definite: prodotto libero, rilevate nel corso delle attivit di scavo,
1. le volumetrie definitive di scavo delle terre e sono rimosse e gestite nel rispetto delle norme in materia
rocce; di gestione dei rifiuti.
2. la quantit delle terre e rocce da riutilizzare;
3. la collocazione e durata dei depositi delle terre Art. 26.
e rocce da scavo;
4. la collocazione definitiva delle terre e rocce da Utilizzo nel sito
scavo.
5. Gli esiti delle attivit eseguite ai sensi del comma 3
sono trasmessi allautorit competente e allAgenzia di 1. Lutilizzo delle terre e rocce prodotte dalle attivit di
protezione ambientale territorialmente competente, prima scavo di cui allarticolo 25 allinterno di un sito oggetto
dellavvio dei lavori. di bonifica sempre consentito a condizione che sia ga-
rantita la conformit alle concentrazioni soglia di conta-
6. Qualora in fase di progettazione esecutiva o comun- minazione per la specifica destinazione duso o ai valori
que prima dellinizio dei lavori non venga accertata lido- di fondo naturale. Nel caso in cui lutilizzo delle terre e
neit del materiale scavato allutilizzo ai sensi dellarti- rocce da scavo sia inserito allinterno di un progetto di
colo 185, comma 1, lettera c), le terre e rocce sono gestite bonifica approvato, si applica quanto previsto dallarti-
come rifiuti ai sensi della Parte IV del decreto legislativo colo 242, comma 7, del decreto legislativo 3 aprile 2006,
3 aprile 2006, n. 152. n. 152.

TITOLO V 2. Le terre e rocce da scavo non conformi alle con-


TERRE E ROCCE DA SCAVO centrazioni soglia di contaminazione o ai valori di fondo,
NEI SITI OGGETTO DI BONIFICA ma inferiori alle concentrazioni soglia di rischio, possono
essere utilizzate nello stesso sito alle seguenti condizioni:

Art. 25. a) le concentrazioni soglia di rischio, allesito


dellanalisi di rischio, sono preventivamente approvate
Attivit di scavo dallautorit ordinariamente competente, nellambito del
procedimento di cui agli articoli 242 o 252 del decreto
1. Fatto salvo quanto disposto dallarticolo 34, com- legislativo 3 aprile 2006, n. 152, mediante convocazio-
ma 7, del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, con- ne di apposita conferenza di servizi. Le terre e rocce da
vertito con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, scavo conformi alle concentrazioni soglia di rischio sono
n. 164, per le attivit di scavo da realizzare nei siti oggetto riutilizzate nella medesima area assoggettata allanalisi di
di bonifica gi caratterizzati ai sensi dellarticolo 242 del rischio e nel rispetto del modello concettuale preso come
decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, si applicano le riferimento per lelaborazione dellanalisi di rischio. Non
seguenti procedure: consentito limpiego di terre e rocce da scavo conformi
a) nella realizzazione degli scavi analizzato un nu- alle concentrazioni soglia di rischio in sub-aree nelle qua-
mero significativo di campioni di suolo insaturo prele- li stato accertato il rispetto delle concentrazioni soglia
vati da stazioni di misura rappresentative dellestensione di contaminazione;
dellopera e del quadro ambientale conoscitivo. Il piano
di dettaglio, comprensivo della lista degli analiti da ricer- b) qualora ai fini del calcolo delle concentrazioni so-
care concordato con lAgenzia di protezione ambientale glia di rischio non sia stato preso in considerazione il per-
territorialmente competente che si pronuncia entro e non corso di lisciviazione in falda, lutilizzo delle terre e rocce
oltre il termine di trenta giorni dalla richiesta del propo- da scavo consentito solo nel rispetto delle condizioni e
nente, eventualmente stabilendo particolari prescrizioni delle limitazioni duso indicate allatto dellapprovazione
in relazione alla specificit del sito e dellintervento. Il dellanalisi di rischio da parte dellautorit competente.

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TITOLO VI to Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale


DISPOSIZIONI INTERTEMPORALI, e dellIstituto Superiore di Sanit, sentita la Conferen-
TRANSITORIE E FINALI za Unificata di cui allarticolo 8 del decreto legislativo
28 agosto 1997, n. 281.
7. Dallapplicazione del presente articolo non possono
Art. 27. derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
Disposizioni intertemporali, transitorie e finali
Art. 28.
1. I piani e i progetti di utilizzo gi approvati prima Controlli e ispezioni
dellentrata in vigore del presente regolamento restano
disciplinati dalla relativa normativa previgente, che si 1. Fermi restando i compiti di vigilanza e controllo sta-
applica anche a tutte le modifiche e agli aggiornamenti biliti dalle norme vigenti, le autorit di controllo effettua-
dei suddetti piani e progetti intervenuti successivamen- no, mediante ispezioni, controlli e prelievi, le verifiche
te allentrata in vigore del presente regolamento. Resta necessarie ad accertare il rispetto delle disposizioni del
fermo che i materiali riconducibili alla definizione di cui presente regolamento e, con riferimento alle disposizioni
allarticolo 2, comma 1, lettera c), del presente regola- del Titolo II, degli obblighi assunti nel piano di utilizzo
mento utilizzati e gestiti in conformit ai progetti di uti- o alla dichiarazione di cui allarticolo 21, ovvero nella
lizzo approvati ai sensi dellarticolo 186 del decreto legi- dichiarazione di avvenuto utilizzo.
slativo 3 aprile 2006, n. 152, ovvero ai piani di utilizzo
approvati ai sensi del decreto del Ministro dellambiente Art. 29.
e della tutela e del territorio e del mare 10 agosto 2012,
n. 161, sono considerati a tutti gli effetti sottoprodotti e Clausola di riconoscimento reciproco
legittimamente allocati nei siti di destinazione.
1. Il presente regolamento non comporta limitazione
2. I progetti per i quali alla data di entrata in vigore del alla commercializzazione di materiali legalmente com-
presente regolamento in corso una procedura ai sensi mercializzati in un altro Stato membro dellUnione eu-
della normativa previgente restano disciplinati dalle rela- ropea o in Turchia n a quelle legalmente fabbricate in
tive disposizioni. Per tali progetti fatta comunque salva uno Stato dellEFTA, parte contraente dellaccordo SEE,
la facolt di presentare, entro centottanta giorni dalla data purch le stesse garantiscano livelli di sicurezza, presta-
di entrata in vigore del presente regolamento, il piano zioni ed informazione equivalenti a quelli prescritti dal
di utilizzo di cui allarticolo 9 o la dichiarazione di cui presente decreto.
allarticolo 21 ai fini dellapplicazione delle disposizioni
del presente regolamento. 2. Ai sensi del regolamento (CE) n. 764/2008 del Par-
lamento europeo e del Consiglio, del 9 luglio 2008, lau-
3. Le disposizioni contenute nellarticolo 24, si appli- torit competente, ai fini dellapplicazione, ove necessa-
cano, su richiesta del proponente, anche alle procedure rio, delle procedure di valutazione previste, il Ministero
di VIA gi avviate purch non sia gi stato emanato il dellambiente e della tutela del territorio e del mare.
provvedimento finale.
4. Conservano validit le autorizzazioni allutilizzo in Art. 30.
sito delle terre e rocce da scavo rilasciate in approvazione
dei progetti di bonifica di cui allarticolo 242 del decreto Clausola di invarianza finanziaria
legislativo 3 aprile 2006, n. 152. 1. Dallattuazione del presente regolamento non devo-
5. I proventi derivanti dalle tariffe corrisposte dai pro- no derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza
ponenti o dai produttori per le prestazioni rese dallAgen- pubblica.
zia di protezione ambientale territorialmente competente 2. Le amministrazioni interessate provvedono allat-
nonch dagli organi dellamministrazione pubblica o enti tuazione delle disposizioni del presente decreto con le
pubblici di cui allarticolo 13, comma 1, dotati di qualifi- risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legi-
cazione e capacit tecnica equipollente, per le attivit di slazione vigente nonch con le risorse derivanti dallap-
cui agli articoli 9, 10, 11, 12, 16, comma 2, 20 e 21, com- plicazione delle tariffe previste dal presente decreto.
ma 6, sono versati allentrata del bilancio dello Stato per
essere integralmente riassegnati ad apposito capitolo del- Art. 31.
lo stato di previsione del Ministero dellambiente e della
tutela del territorio e del mare. Il Ministro dellambiente e Abrogazioni
della tutela del territorio e del mare provvede, con propri
decreti, a trasferire ai soggetti competenti i proventi de- 1. Dalla data di entrata in vigore del presente decreto
rivanti dalle tariffe per la copertura degli oneri derivanti abrogato il decreto del Ministro dellambiente e della
dalle attivit di cui agli articoli 9, 10, 11, 12, 16, com- tutela e del territorio e del mare 10 agosto 2012, n. 161.
ma 2, 20 e 21, comma 6. 2. Sono altres abrogate le seguenti disposizioni:
6. Gli allegati al presente regolamento costituiscono a) larticolo 184-bis, comma 2-bis, del decreto legi-
parte integrante dello stesso. Le modifiche agli allega- slativo 3 aprile 2006, n. 152;
ti sono adottate con decreto del Ministro dellambiente b) gli articoli 41, comma 2 e 41-bis del decreto-legge
e della tutela del mare di concerto con il Ministro del- 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dal-
le infrastrutture e dei trasporti, previo parere dellIstitu- la legge 9 agosto 2013, n. 98.

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Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar ALLEGATO 2


inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della
Repubblica italiana. fatto obbligo a chiunque spetti di PROCEDURE DI CAMPIONAMENTO IN FASE DI PROGETTAZIONE
osservarlo e di farlo osservare. (ARTICOLO 8)
Dato a Roma, add 13 giugno 2017
Le procedure di campionamento sono illustrate nel
piano di utilizzo.
MATTARELLA
La caratterizzazione ambientale eseguita preferi-
GENTILONI SILVERI, Presidente bilmente mediante scavi esplorativi (pozzetti o trincee) e,
del Consiglio dei ministri in subordine, con sondaggi a carotaggio.
GALLETTI, Ministro dellam- La densit dei punti di indagine nonch la loro ubi-
biente e della tutela del cazione sono basate su un modello concettuale prelimina-
territorio e del mare re delle aree (campionamento ragionato) o sulla base di
DELRIO, Ministro delle infra- considerazioni di tipo statistico (campionamento sistema-
strutture e dei trasporti tico su griglia o casuale).
Visto, il Guardasigilli: ORLANDO Nel caso in cui si proceda con una disposizione a
griglia, il lato di ogni maglia potr variare da 10 a 100
Registrato alla Corte dei conti il 1 agosto 2017 m a secondo del tipo e delle dimensioni del sito oggetto
Ufficio controllo atti Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e dello scavo.
del Ministero dellambiente e della tutela del territorio e del mare,
reg. n. 1, foglio n. 3253 I punti dindagine potranno essere localizzati in cor-
rispondenza dei nodi della griglia (ubicazione sistemati-
ca) oppure allinterno di ogni maglia in posizione oppor-
tuna (ubicazione sistematica causale).
ALLEGATO 1
Il numero di punti dindagine non pu essere inferio-
re a tre e, in base alle dimensioni dellarea dintervento,
CARATTERIZZAZIONE AMBIENTALE DELLE TERRE aumentato secondo i criteri minimi riportati nella tabella
E ROCCE DA SCAVO
seguente.
(ARTICOLO 8)
La caratterizzazione ambientale svolta per accerta- Dimensione dellarea Punti di prelievo
re la sussistenza dei requisiti di qualit ambientale delle Inferiore a 2.500 metri
terre e rocce da scavo ed inserita nella progettazione quadri 3
dellopera.
Tra 2.500 e 10.000 metri 3 + 1 ogni 2.500 metri
La caratterizzazione ambientale svolta dal propo- quadri quadri
nente, a sue spese, in fase progettuale e, comunque, pri-
ma dellinizio dello scavo, nel rispetto di quanto riportato 7 + 1 ogni 5.000 metri
Oltre i 10.000 metri quadri quadri
agli allegati 2 e 4.
La caratterizzazione ambientale presenta un grado di
approfondimento conoscitivo almeno pari a quello della
livello progettuale soggetto allespletamento della proce- Tabella 2.1
dura di approvazione dellopera e nella caratterizzazione Nel caso di opere infrastrutturali lineari, il campio-
ambientale sono esplicitate le informazioni necessarie, namento effettuato almeno ogni 500 metri lineari di
estrapolate anche da accertamenti documentali, per poter tracciato ovvero ogni 2.000 metri lineari in caso di studio
valutare la caratterizzazione stessa producendo i docu- di fattibilit o di progetto di fattibilit tecnica ed econo-
menti di cui allallegato 5. mica, salva diversa previsione del piano di utilizzo, deter-
Nel caso in cui si preveda il ricorso a metodologie di minata da particolari situazioni locali, quali, la tipologia
scavo che non determinano un rischio di contaminazione di attivit antropiche svolte nel sito; in ogni caso effet-
per lambiente, il piano di utilizzo pu prevedere che, sal- tuato un campionamento ad ogni variazione significativa
va diversa determinazione dellautorit competente, non di litologia.
sia necessario ripetere la caratterizzazione ambientale du-
rante lesecuzione dellopera. Nel caso di scavi in galleria, la caratterizzazione
effettuata prevedendo almeno un sondaggio e, comunque,
Qualora, gi in fase progettuale, si ravvisi la necessi- un sondaggio indicativamente ogni 1000 metri lineari di
t di effettuare una caratterizzazione ambientale in corso tracciato ovvero ogni 5.000 metri lineari in caso di studio
dopera, il piano di utilizzo indicare le modalit di esecu- di fattibilit o di progetto di fattibilit tecnica ed econo-
zione secondo le indicazioni di cui allallegato 9. mica, con prelievo, alla quota di scavo, di tre incrementi
La caratterizzazione ambientale in corso dopera per sondaggio, a formare il campione rappresentativo; in
eseguita a cura dellesecutore, nel rispetto di quanto ri- ogni caso effettuato un campionamento ad ogni varia-
portato nellallegato 9, Parte A. zione significativa di litologia.

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La profondit dindagine determinata in base alle ALLEGATO 3


profondit previste degli scavi. I campioni da sottoporre
ad analisi chimico-fisiche sono almeno: NORMALE PRATICA INDUSTRIALE
(ARTICOLO 2, COMMA 1, LETTERA O)
- campione 1: da 0 a 1 m dal piano campagna;
Tra le operazioni pi comunemente effettuate che ri-
- campione 2: nella zona di fondo scavo; entrano nella normale pratica industriale, sono comprese
- campione 3: nella zona intermedia tra i due. le seguenti:
- la selezione granulometrica delle terre e rocce da
Per scavi superficiali, di profondit inferiore a 2 me- scavo, con leventuale eliminazione degli elementi/mate-
tri, i campioni da sottoporre ad analisi chimico-fisiche riali antropici;
sono almeno due: uno per ciascun metro di profondit. - la riduzione volumetrica mediante macinazione;
Nel caso in cui gli scavi interessino la porzione sa- - la stesa al suolo per consentire lasciugatura e la
tura del terreno, per ciascun sondaggio, oltre ai campioni maturazione delle terre e rocce da scavo al fine di conferi-
sopra elencati, acquisito un campione delle acque sot- re alle stesse migliori caratteristiche di movimentazione,
terranee e, compatibilmente con la situazione locale, con lumidit ottimale e favorire leventuale biodegradazione
campionamento dinamico. In presenza di sostanze vola- naturale degli additivi utilizzati per consentire le opera-
tili si procede con altre tecniche adeguate a conservare la zioni di scavo.
significativit del prelievo. Mantengono la caratteristica di sottoprodotto le terre
e rocce da scavo anche qualora contengano la presenza di
Qualora si preveda, in funzione della profondit da pezzature eterogenee di natura antropica non inquinante,
raggiungere, una considerevole diversificazione delle ter- purch rispondente ai requisiti tecnici/prestazionali per
re e rocce da scavo da campionare e si renda necessario lutilizzo delle terre nelle costruzioni.
tenere separati i vari strati al fine del loro riutilizzo, pu
essere adottata la metodologia di campionamento casua-
le stratificato, in grado di garantire una rappresentativit
della variazione della qualit del suolo sia in senso oriz- ALLEGATO 4
zontale che verticale.
PROCEDURE DI CARATTERIZZAZIONE CHIMICO-FISICHE
In genere i campioni volti allindividuazione dei re- E ACCERTAMENTO DELLE QUALIT AMBIENTALI
quisiti ambientali delle terre e rocce da scavo sono prele- (ARTICOLO 4)
vati come campioni compositi per ogni scavo esplorativo
o sondaggio in relazione alla tipologia ed agli orizzonti Le procedure di caratterizzazione ambientale delle
individuati. terre e rocce da scavo di cui allarticolo 2, comma 1, let-
Nel caso di scavo esplorativo, al fine di considera- tera c) sono riportate di seguito.
re una rappresentativit media, si prospettano le seguenti I campioni da portare in laboratorio o da destinare ad
casistiche: analisi in campo sono privi della frazione maggiore di 2 cm
(da scartare in campo) e le determinazioni analitiche in labo-
- campione composito di fondo scavo; ratorio sono condotte sullaliquota di granulometria inferiore
a 2 mm. La concentrazione del campione determinata ri-
- campione composito su singola parete o cam- ferendosi alla totalit dei materiali secchi, comprensiva an-
pioni compositi su pi pareti in relazione agli orizzonti che dello scheletro campionato (frazione compresa tra 2 cm
individuabili e/o variazioni laterali. e 2 mm). Qualora si abbia evidenza di una contaminazione
Nel caso di sondaggi a carotaggio il campione antropica anche del sopravaglio le determinazioni analitiche
composto da pi spezzoni di carota rappresentativi sono condotte sullintero campione, compresa la frazione
dellorizzonte individuato al fine di considerare una rap- granulometrica superiore ai 2 cm, e la concentrazione rife-
presentativit media. rita allo stesso. In caso di terre e rocce provenienti da scavi
di sbancamento in roccia massiva, ai fini della verifica del
I campioni volti allindividuazione di eventuali con- rispetto dei requisiti ambientali di cui allarticolo 4 del pre-
taminazioni ambientali (come nel caso di evidenze orga- sente regolamento, la caratterizzazione ambientale esegui-
nolettiche) sono prelevati con il criterio puntuale. ta previa porfirizzazione dellintero campione.
Il set di parametri analitici da ricercare definito in
Qualora si riscontri la presenza di materiale di ripor- base alle possibili sostanze ricollegabili alle attivit an-
to, non essendo nota lorigine dei materiali inerti che lo tropiche svolte sul sito o nelle sue vicinanze, ai parame-
costituiscono, la caratterizzazione ambientale, prevede: tri caratteristici di eventuali pregresse contaminazioni, di
- lubicazione dei campionamenti in modo tale da potenziali anomalie del fondo naturale, di inquinamen-
poter caratterizzare ogni porzione di suolo interessata dai to diffuso, nonch di possibili apporti antropici legati
materiali di riporto, data la possibile eterogeneit vertica- allesecuzione dellopera. Il set analitico minimale da
le ed orizzontale degli stessi; considerare quello riportato in Tabella 4.1, fermo re-
stando che la lista delle sostanze da ricercare deve essere
- la valutazione della percentuale in peso degli modificata ed estesa in considerazione delle attivit an-
elementi di origine antropica. tropiche pregresse.

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Fatta salva la ricerca dei parametri caratteristici di Il rispetto dei requisiti di qualit ambientale di cui
eventuali pregresse contaminazioni, di potenziali anomalie allarticolo 184-bis, comma 1, lettera d), del decreto legi-
del fondo naturale, di inquinamento diffuso, nonch di pos- slativo 3 aprile 2006, n. 152, per lutilizzo delle terre e roc-
sibili apporti antropici legati allesecuzione dellopera, nel ce da scavo come sottoprodotti, garantito quando il conte-
caso in cui in sede progettuale sia prevista una produzio- nuto di sostanze inquinanti allinterno delle terre e rocce da
ne di materiale di scavo compresa tra i 6.000 ed i 150.000 scavo, comprendenti anche gli additivi utilizzati per lo sca-
metri cubi, non richiesto che, nella totalit dei siti in esa- vo, sia inferiore alle Concentrazioni Soglia di Contamina-
me, le analisi chimiche dei campioni delle terre e rocce da zione (CSC), di cui alle colonne A e B, Tabella 1, Allegato
scavo siano condotte sulla lista completa delle sostanze di 5, al Titolo V, della Parte IV, del decreto legislativo 3 aprile
Tabella 4.1. Il proponente nel piano di utilizzo di cui allal- 2006, n. 152, con riferimento alla specifica destinazione
legato 5, potr selezionare, tra le sostanze della Tabella 4.1, duso urbanistica, o ai valori di fondo naturali. Qualora per
le sostanze indicatrici: queste consentono di definire in consentire le operazioni di scavo sia previsto lutilizzo di
maniera esaustiva le caratteristiche delle terre e rocce da additivi che contengono sostanze inquinanti non comprese
scavo al fine di escludere che tale materiale sia un rifiuto ai nella citata tabella, il soggetto proponente fornisce allIsti-
sensi del presente regolamento e rappresenti un potenziale tuto Superiore di Sanit (ISS) e allIstituto Superiore per la
rischio per la salute pubblica e lambiente. Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) la documen-
Tabella 4.1 - Set analitico minimale tazione tecnica necessaria a valutare il rispetto dei requisiti
di qualit ambientale di cui allarticolo 4. Per verificare che
Arsenico siano garantiti i requisiti di protezione della salute delluo-
Cadmio mo e dellambiente, ISS e ISPRA prendono in considera-
zione il contenuto negli additivi delle sostanze classificate
Cobalto pericolose ai sensi del regolamento (CE) n. 1272/2008,
Nichel relativo alla classificazione, etichettatura ed imballaggio
delle sostanze e delle miscele (CLP), al fine di appurare
Piombo che tale contenuto sia inferiore al valore soglia di cui
Rame allarticolo 11 del citato regolamento per i siti ad uso verde
pubblico, privato e residenziale e al limite di concentra-
Zinco zione di cui allarticolo 10 del medesimo regolamento per
Mercurio i siti ad uso commerciale e industriale. LISS si esprime
entro 60 giorni dal ricevimento della documentazione, pre-
Idrocarburi C>12 vio parere dellISPRA. Il parere dellIstituto Superiore di
Cromo totale Sanit allegato al piano di utilizzo.
Cromo VI Le terre e rocce da scavo cos come definite ai sensi
del presente decreto sono utilizzabili per reinterri, riempi-
Amianto menti, rimodellazioni, miglioramenti fondiari o viari oppu-
BTEX (*) re per altre forme di ripristini e miglioramenti ambientali,
IPA (*) per rilevati, per sottofondi e, nel corso di processi di pro-
duzione industriale, in sostituzione dei materiali di cava:
(*) Da eseguire nel caso in cui larea da scavo si - se la concentrazione di inquinanti rientra nei li-
collochi a 20 m di distanza da infrastrutture viarie di miti di cui alla colonna A, in qualsiasi sito a prescindere
grande comunicazione e ad insediamenti che possono dalla sua destinazione;
aver influenzato le caratteristiche del sito mediante
ricaduta delle emissioni in atmosfera. Gli analiti da - se la concentrazione di inquinanti compresa
ricercare sono quelli elencati alle colonne A e B, fra i limiti di cui alle colonne A e B, in siti a destinazione
Tabella 1, Allegato 5, Parte Quarta, Titolo V, del produttiva (commerciale e industriale).
decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. In contesti geologici ed idrogeologici particolari (ad
esempio, falda affiorante, substrati rocciosi fessurati, in-
ghiottitoi naturali) sono applicati accorgimenti tecnici che
I risultati delle analisi sui campioni sono confrontati assicurino lassenza di potenziali rischi di compromissio-
con le Concentrazioni Soglia di Contaminazione di cui ne del raggiungimento degli obiettivi di qualit stabiliti
alle colonne A e B, Tabella 1, Allegato 5, al Titolo V, della dalla vigente normativa dellUnione europea per le acque
Parte IV, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, con sotterranee e superficiali.
riferimento alla specifica destinazione duso urbanistica. Il riutilizzo in impianti industriali quale ciclo produt-
Le analisi chimico-fisiche sono condotte adottando tivo di destinazione delle terre e rocce da scavo in cui la
metodologie ufficialmente riconosciute per tutto il terri- concentrazione di inquinanti compresa tra i limiti di cui
torio nazionale, tali da garantire lottenimento di valori 10 alle colonne A e B, Tabella 1, Allegato 5, al Titolo V, della
volte inferiori rispetto ai valori di concentrazione limite. Parte IV, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152,
Nellimpossibilit di raggiungere tali limiti di quantifica- possibile solo nel caso in cui il processo industriale di
zione sono utilizzate le migliori metodologie analitiche destinazione preveda la produzione di prodotti o manu-
ufficialmente riconosciute per tutto il territorio nazionale fatti merceologicamente ben distinti dalle terre e rocce da
che presentino un limite di quantificazione il pi prossi- scavo e che comporti la sostanziale modifica delle loro
mo ai valori di cui sopra. caratteristiche chimico-fisiche iniziali.

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ALLEGATO 5 tutti i siti interessati dalla produzione alla destinazione,


ivi compresi i siti di deposito intermedio e la viabilit:
PIANO DI UTILIZZO 1. inquadramento territoriale e topo-cartografico:
(ARTICOLO 9) 1.1 denominazione dei siti, desunta dalla topo-
nomastica del luogo;
Il piano di utilizzo indica che le terre e rocce da sca- 1.2 ubicazione dei siti (comune, via, numero
vo derivanti dalla realizzazione di opere di cui allarti- civico se presente, estremi catastali);
colo 2, comma 1, lettera aa), del presente regolamento
sono integralmente utilizzate, nel corso dello stesso o di 1.3 estremi cartografici da Carta Tecnica Re-
un successivo processo di produzione o di utilizzazione, gionale (CTR);
da parte del produttore o di terzi purch esplicitamente 1.4 corografia (preferibilmente scala 1:5000);
indicato. 1.5 planimetrie con impianti, sottoservizi sia
Nel dettaglio il piano di utilizzo indica: presenti che smantellati e da realizzare (preferibilmente
scala 1:5000 1:2000), con caposaldi topografici (riferiti
1. lubicazione dei siti di produzione delle terre alla rete trigonometrica catastale o a quella IGM, in re-
e rocce da scavo con lindicazione dei relativi volumi in lazione allestensione del sito, o altri riferimenti stabili
banco suddivisi nelle diverse litologie; inseriti nella banca dati nazionale ISPRA);
2. lubicazione dei siti di destinazione e lindivi- 1.6 planimetria quotata (in scala adeguata in re-
duazione dei cicli produttivi di destinazione delle terre e lazione alla tipologia geometrica dellarea interessata allo
rocce da scavo qualificate sottoprodotti, con lindicazione scavo o del sito);
dei relativi volumi di utilizzo suddivisi nelle diverse tipo- 1.7 profili di scavo e/o di riempimento (pre e
logie e sulla base della provenienza dai vari siti di pro- post opera);
duzione. I siti e i cicli produttivi di destinazione possono 1.8 schema/tabella riportante i volumi di sterro
essere alternativi tra loro; e di riporto.
3. le operazioni di normale pratica industriale fi- 2. inquadramento urbanistico:
nalizzate a migliorare le caratteristiche merceologiche, 2.1 Individuazione della destinazione duso ur-
tecniche e prestazionali delle terre e rocce da scavo per banistica attuale e futura, con allegata cartografia da stru-
il loro utilizzo, con riferimento a quanto indicato allal- mento urbanistico vigente.
legato 3;
3. inquadramento geologico ed idrogeologico:
4. le modalit di esecuzione e le risultanze della 3.1 descrizione del contesto geologico della
caratterizzazione ambientale delle terre e rocce da scavo zona, anche mediante lutilizzo di informazioni derivanti
eseguita in fase progettuale in conformit alle previsioni da pregresse relazioni geologiche e geotecniche;
degli allegati 1, 2 e 4, precisando in particolare:
3.2 ricostruzione stratigrafica del suolo, me-
- i risultati dellindagine conoscitiva dellarea diante lutilizzo dei risultati di eventuali indagini geogno-
di intervento (ad esempio, fonti bibliografiche, studi pre- stiche e geofisiche gi attuate. I materiali di riporto, se
gressi, fonti cartografiche) con particolare attenzione alle presenti, sono evidenziati nella ricostruzione stratigrafica
attivit antropiche svolte nel sito o di caratteristiche geo- del suolo;
logiche-idrogeologiche naturali dei siti che possono com-
portare la presenza di materiali con sostanze specifiche; 3.3 descrizione del contesto idrogeologico del-
la zona (presenza o meno di acquiferi e loro tipologia)
- le modalit di campionamento, preparazione anche mediante indagini pregresse;
dei campioni e analisi con indicazione del set dei para- 3.4 livelli piezometrici degli acquiferi principa-
metri analitici considerati che tenga conto della compo- li, direzione di flusso, con eventuale ubicazione dei poz-
sizione naturale delle terre e rocce da scavo, delle attivit zi e piezometri se presenti (cartografia preferibilmente a
antropiche pregresse svolte nel sito di produzione e delle scala 1:5000).
tecniche di scavo che si prevede di adottare, esplicitando
quanto indicato agli allegati 2 e 4; 4. descrizione delle attivit svolte sul sito:
4.1 uso pregresso del sito e cronistoria delle at-
- la necessit o meno di ulteriori approfondi- tivit antropiche svolte sul sito;
menti in corso dopera e i relativi criteri generali da se-
guire, secondo quanto indicato nellallegato 9, parte A; 4.2 definizione delle aree a maggiore possibili-
t di inquinamento e dei possibili percorsi di migrazione;
5. lubicazione degli eventuali siti di deposito in- 4.3 identificazione delle possibili sostanze
termedio in attesa di utilizzo, anche alternativi tra loro, presenti;
con lindicazione della classe di destinazione duso urba-
nistica e i tempi del deposito per ciascun sito; 4.4 risultati di eventuali pregresse indagini am-
bientali e relative analisi chimico-fisiche.
6. i percorsi previsti per il trasporto delle terre e 5. piano di campionamento e analisi:
rocce da scavo tra le diverse aree impiegate nel processo
di gestione (siti di produzione, aree di caratterizzazione, 5.1 descrizione delle indagini svolte e delle mo-
siti di deposito intermedio, siti di destinazione e processi dalit di esecuzione;
industriali di impiego), nonch delle modalit di trasporto 5.2 localizzazione dei punti di indagine me-
previste (ad esempio, a mezzo strada, ferrovia, slurrydot- diante planimetrie;
to, nastro trasportatore). 5.3 elenco delle sostanze da ricercare come det-
Al fine di esplicitare quanto richiesto, il piano di uti- tagliato nellallegato 4;
lizzo indica, altres, anche in riferimento alla caratterizza- 5.4 descrizione delle metodiche analitiche e dei
zione delle terre e rocce da scavo, i seguenti elementi per relativi limiti di quantificazione.

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ALLEGATO 6

Dichiarazione di utilizzo di cui allarticolo 21


(articolo 21)

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELLATTO DI NOTORIET


(Articolo 47 e articolo 38 del d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445)

esente da bollo ai sensi dellarticolo 37 D.P.R. 445/2000

Sezione A: dati del produttore

il sottoscritto produttore

Cognome Nome

C.F.

nato a: il:

in qualit di:
Qualifica rivestita: proprietario, titolare, legale rappresentante, amministratore, ecc.

della:
Ragione sociale ditta, impresa, societ, ente,

Residente in:
Comune CAP Provincia

Via Numero

Telefono e-mail

consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere e di formazione o uso di
atti falsi, richiamate dallarticolo 76 del D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000

DICHIARA

che i materiali da scavo provenienti dal sito di produzione identificato nella Sezione B della
presente dichiarazione prodotti nel corso di attivit e interventi autorizzati in base alle norme vigenti
come indicato nella Sezione B della presente dichiarazione, sono sottoposti al regime di cui
allArticolo 184-bis del d.lgs. n. 152 del 2006 poich rispettano le disposizioni di cui allArticolo 4
del presente regolamento.

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Sezione B: dati del sito di produzione


(compilare tante sezioni B per quanti sono i siti di produzione)

Sito di origine:
Comune CAP Provincia

Via Numero

Tipo di intervento

Riferimenti catastali (Foglio, particelle, sub particelle.)

Destinazione duso urbanistica (da PRGC) del sito di produzione

Autorizzato da:
Autorit competente che ha autorizzato lopera da cui originano i materiali da scavo

Mediante:
Riferimenti autorizzativi concernenti lopera da cui originano i materiali di scavo (estremi, tipologia, data, protocollo.)

Dimensione dellarea:
Indicare la dimensione dellarea in metri quadri

Tecnologie di scavo:

Quantit di materiale da scavo destinata allutilizzo:


Indicare la quantit prodotta in metri cubi da destinare come sottoprodotto allutilizzo fuori sito

Sezione C: dati delleventuale sito di deposito intermedio


(compilare tante sezioni C per quanti sono i siti di deposito intermedio)

I materiali di scavo sono depositati:

Sito di deposito intermedio:


Comune CAP Provincia

Via Numero

17
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Di propriet di:
Indicare la propriet del sito di deposito intermedio

Gestito da:
Indicare il responsabile della gestione del sito di deposito intermedio

Riferimenti catastali (Foglio, particelle, sub particelle.)

Destinazione Urbanistica (da PRGC):

Autorizzato da:
Autorit competente ed estremi autorizzativi

Periodo di deposito:
Giustificare se superiore ad anni 1

Massimo quantitativo che verr depositato:


Indicare la quantit in metri cubi

Sezione D: dati del sito di destinazione


(compilare tante sezioni D per quanti sono i siti di destini)

I materiali di scavo, verranno:

1) Destinati a recuperi, ripristini, rimodellamenti, riempimenti ambientali o altri utilizzi sul suolo

Sito di destinazione:
Comune CAP Provincia

Via Numero

Tipo di intervento (ciclo produttivo, recuperi, ripristini,)

Riferimenti catastali (Foglio, particelle, sub particelle.)

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Destinazione urbanistica (da PRGC) del sito di produzione

Autorizzato da:
Autorit competente che ha autorizzato lopera che prevede lutilizzo di materiali di scavo (se pertinenti..)

Mediante:
Riferimenti autorizzativi concernenti lopera di destinazione dei materiali di scavo (estremi, tipologia, data, protocollo.)

Quantit:
Indicare la quantit che verr destinata a utilizzo

2) Avviati ad un ciclo produttivo

Impianto di destinazione:
Comune CAP Provincia

Via Numero

Tipologia di impianto

Materiale prodotto

Sezione E: tempi previsti per lutilizzo

I tempi previsti per lutilizzo, che non possono comunque superare un anno dalla data di
produzione, salvo il caso in cui lopera nella quale il materiale destinato ad essere utilizzato
preveda un termine di esecuzione superiore sono i seguenti:

Data presunta inizio attivit di scavo:

Data presunta ultimazione attivit di scavo:

Data presunta inizio attivit utilizzo:

Data presunta ultimazione attivit di utilizzo:

Estremi atto autorizzativo dellopera

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Dichiara infine di:


essere consapevole delle sanzioni penali, previste in caso di dichiarazione non veritiere e di
falsit negli atti dellarticolo 76 del DPR 445/2000, e della conseguente decadenza dei
benefici di cui allarticolo 75 del DPR 445/2000:
essere informato che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con mezzi informatici,
esclusivamente per il procedimento per il quale la dichiarazione viene resa (articolo 13 d.lgs.
196/2003)

Luogo e data,

Firma del dichiarante *

____________________________
(per esteso e leggibile)

* La dichiarazione sottoscritta dallinteressato in presenza del dipendente addetto, oppure


sottoscritta e inviata unitamente alla fotocopia del documento di identit ai sensi dellarticolo 38
del d.P.R. n. 445 del 2000

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ALLEGATO 7

Documento di trasporto
(articolo 6)

Per ogni automezzo che trasporta terre e rocce da scavo qualificate sottoprodotto da un sito di
produzione verso un sito di destinazione o di deposito intermedio previsti dal piano di utilizzo o
dalla dichiarazione di cui allarticolo 21, compilato il seguente modulo.

Sezione A: anagrafica del sito di produzione

Sito di produzione:
Comune CAP Provincia

Via Numero

Riferimenti catastali (Foglio, particelle, sub particelle.)

Estremi del piano di utilizzo o della


dichiarazione di cui allarticolo 21

Data e numero di protocollo

Durata del piano/tempo previsto di utilizzo

Sezione B: anagrafica sito di destinazione o del sito di deposito intermedio

Sito di:
Destinazione o deposito intermedio Comune CAP Provincia

Via Numero

Riferimenti catastali (Foglio, particelle, sub particelle.)

Sezione C: anagrafica della ditta che effettua il trasporto

Ragione sociale ditta, impresa, societ, ente,

21
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C.F.

Comune CAP Provincia

Via Numero

Telefono e-mail

Sezione D: condizioni di trasporto

Targa automezzo

Tipologia del materiale

Quantit trasportata

Numero di viaggi

Data e ora di carico

Data e ora di arrivo

Data,
____/____/______

Firma dellesecutore o del produttore


____________________________
(per esteso e leggibile)

Firma del responsabile del


Sito di destinazione
____________________________
(per esteso e leggibile)

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ALLEGATO 8

Dichiarazione di avvenuto utilizzo (D.A.U.)


(articolo 7)

La dichiarazione compilata dallesecutore del piano di utilizzo o dal produttore a conclusione dei
lavori di utilizzo.

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELLATTO DI NOTORIETA


(Articolo 47 e articolo 38 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445)

esente da bollo ai sensi dellarticolo 37 D.P.R. 445/2000

Sezione A: dati dellesecutore o produttore

Il sottoscritto esecutore o produttore

Cognome Nome

C.F.

nato a: il:

in qualit di:
Qualifica rivestita: proprietario, titolare, legale rappresentante, amministratore, ecc.

della:
Ragione sociale ditta, impresa, societ, ente,

Residente in:
Comune CAP Provincia

Via Numero

Telefono e-mail

Sezione B: dati del sito di produzione

Sito di origine:
Comune CAP Provincia

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Via Numero

Riferimenti catastali (Foglio, particelle, sub particelle.)

DICHIARA

- di aver gestito le terre e rocce da scavo sottoprodotti in conformit alle previsioni del piano
di utilizzo o della dichiarazione di cui allarticolo 21 trasmesso in data _____ numero di
protocollo_____________________

- dichiara altres di aver utilizzato :

1)______ m di terre e rocce da scavo nellopera di ______________________ realizzata nel


Comune di______________________ Provincia di ______ via
_________________________n. __
autorizzata con provvedimento n. ____ del________
o
2)______ m di terre e rocce da scavo nel processo produttivo della
ditta_______________________
nello stabilimento ubicato in Comune di____________,
via_________________________________________________

Dichiara inoltre di:


x essere consapevole delle sanzioni penali, previste in caso di dichiarazioni mendaci e di
falsit negli atti e della conseguente decadenza dai benefici di cui agli articoli 75 e 76 del
d.P.R. n. 445/2000;
x essere informato che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con mezzi informatici,
esclusivamente per il procedimento per il quale la dichiarazione viene resa (Articolo 13 del
d.lgs. n. 196/2003).

Luogo e data
_____________________/____/______

Firma dichiarante *
____________________________
(per esteso e leggibile)

* La dichiarazione sottoscritta dallinteressato in presenza del dipendente addetto, oppure


sottoscritta e inviata unitamente alla fotocopia del documento di identit ai sensi dellarticolo 38
del d.P.R. n. 445 del 2000

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ALLEGATO 9 Qualora previsto, il campionamento su cumuli ef-


fettuato sul materiale tal quale, in modo da ottenere un
PROCEDURE DI CAMPIONAMENTO IN CORSO DOPERA campione rappresentativo secondo la norma UNI 10802.
E PER I CONTROLLI E LE ISPEZIONI (ARTICOLI 9 E 28)
Salvo evidenze organolettiche per le quali si pu di-
La caratterizzazione ambientale pu essere esegui- sporre un campionamento puntuale, ogni singolo cumulo
ta in corso dopera solo nel caso in cui sia comprovata caratterizzato in modo da prelevare almeno 8 campioni
limpossibilit di eseguire unindagine ambientale prope- elementari, di cui 4 in profondit e 4 in superficie, al fine
deutica alla realizzazione dellopera da cui deriva la pro- di ottenere un campione composito che, per quartatura,
duzione delle terre e rocce da scavo; nel piano di utilizzo rappresenta il campione finale da sottoporre ad analisi
sono indicati i criteri generali di esecuzione. chimica.
Qualora si faccia ricorso a metodologie di scavo in Oltre ai cumuli individuati con il metodo suesposto,
grado di determinare una potenziale contaminazione del- sono sottoposti a caratterizzazione il primo cumulo pro-
le terre e rocce da scavo, queste sono nuovamente carat- dotto e i cumuli successivi qualora si verifichino variazio-
terizzate durante lesecuzione dellopera. ni del processo di produzione, della litologia dei materiali
e, comunque, nei casi in cui si riscontrino evidenze di po-
Parte A tenziale contaminazione.
Altri criteri possono essere adottati in considerazio-
Caratterizzazione delle terre e rocce da scavo ne delle specifiche esigenze operative e logistiche della
in corso dopera - verifiche da parte dellesecutore cantierizzazione, a condizione che il livello di caratte-
Le attivit di caratterizzazione durante lesecuzione rizzazione delle terre e rocce da scavo sia almeno pari
dellopera possono essere condotte a cura dellesecuto- a quello che si otterrebbe con lapplicazione del criterio
re, in base alle specifiche esigenze operative e logisti- sopra esposto.
che della cantierizzazione, in secondo una delle seguenti Le modalit di gestione dei cumuli ne garantiscono
modalit: la stabilit, lassenza di erosione da parte delle acque e
A.1 - su cumuli allinterno di opportune aree di la dispersione in atmosfera di polveri, ai fini anche del-
caratterizzazione; la salvaguardia delligiene e della salute umana, nonch
A.2 - direttamente sullarea di scavo e/o sul fronte della sicurezza sui luoghi di lavoro ai sensi del decreto
di avanzamento; legislativo n. 81 del 2008.
A.3 - sullintera area di intervento. A.2 - Caratterizzazione sullarea di scavo o sul fron-
Per il trattamento dei campioni al fine della loro ca- te di avanzamento
ratterizzazione analitica, il set analitico, le metodologie La caratterizzazione sullarea di scavo o sul fronte
di analisi, i limiti di riferimento ai fini del riutilizzo si di avanzamento eseguita in occasione dellinizio dello
applica quanto indicato negli allegati 2 e 4. scavo, ogni qual volta si verifichino variazioni del pro-
A.1 - Caratterizzazione su cumuli cesso di produzione o della litologia delle terre e rocce da
Le piazzole di caratterizzazione sono impermeabi- scavo e, comunque, nei casi in cui si riscontrino evidenze
lizzate al fine di evitare che le terre e rocce non ancora ca- di potenziale contaminazione.
ratterizzate entrino in contatto con la matrice suolo. Tali Di seguito sono indicati alcuni criteri di caratteriz-
aree hanno superficie e volumetria sufficienti a garantire zazione sullarea di scavo e sul fronte di avanzamento,
il tempo di permanenza necessario per leffettuazione di fermo restando che criteri diversi possono essere adottati
campionamento e analisi delle terre e rocce da scavo ivi in considerazione delle specifiche esigenze operative e
depositate, come da piano di utilizzo. logistiche della cantierizzazione, a condizione che il li-
Compatibilmente con le specifiche esigenze ope- vello di caratterizzazione delle terre e rocce da scavo sia
rative e logistiche della cantierizzazione, le piazzole di almeno pari a quello che si otterrebbe con lapplicazione
caratterizzazione sono ubicate preferibilmente in prossi- dei criteri sotto indicati.
mit delle aree di scavo e sono opportunamente distinte e La caratterizzazione sul fronte di avanzamento
identificate con adeguata segnaletica. eseguita indicativamente ogni 500 m di avanzamento del
Le terre e rocce da scavo sono disposte in cumuli fronte della galleria e in ogni caso in occasione dellinizio
nelle piazzole di caratterizzazione in quantit compre- dello scavo della galleria, ogni qual volta si verifichino
se tra 3000 e 5000 mc in funzione delleterogeneit del variazioni del processo di produzione o della litologia
materiale e dei risultati della caratterizzazione in fase delle terre e rocce scavate, nonch, comunque, nei casi in
progettuale. cui si riscontrino evidenze di potenziale contaminazione.
Posto uguale a (n) il numero totale dei cumuli rea- Il campione medio ottenuto da sondaggi in avanza-
lizzabili dallintera massa da verificare, il numero (m) dei mento ovvero dal materiale appena scavato dal fronte di
cumuli da campionare dato dalla seguente formula: avanzamento. In questultimo caso si prelevano almeno 8
m = k n1/3 campioni elementari, distribuiti uniformemente sulla su-
dove k=5 mentre i singoli m cumuli da campionare perficie dello scavo, al fine di ottenere un campione com-
sono scelti in modo casuale. Il campo di validit della posito che, per quartatura, rappresenta il campione finale
formula nm; al di fuori di detto campo (per n<m) si da sottoporre ad analisi chimica.
procede alla caratterizzazione di tutto il materiale. A.3 - Caratterizzazione sullintera area di intervento

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La caratterizzazione sullintera area di intervento - campione composito su singola parete o cam-


eseguita secondo le modalit dettagliate negli allegati 2 pioni compositi su pi pareti in relazione agli orizzonti
e 4. individuabili e/o variazioni laterali.
Nel caso di sondaggi a carotaggio si applicano le
Parte B specifiche di cui agli allegati al Titolo V, alla Parte IV, del
decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
Verifiche per i controlli e le ispezioni
Le attivit di campionamento per i controlli e le ALLEGATO 10
ispezioni sulla corretta attuazione del piano di utilizzo
delle terre e rocce da scavo sono eseguiti dalle Agenzie
di protezione ambientale territorialmente competenti e in METODOLOGIA PER LA QUANTIFICAZIONE DEI MATERIALI
DI ORIGINE ANTROPICA DI CUI ALLARTICOLO 4, COMMA 3
contraddittorio direttamente sul sito di produzione e di
destinazione delle terre e rocce da scavo. (ARTICOLO 4)
Le verifiche possono essere eseguite sia a completa- La valutazione si basa su unanalisi finalizzata a in-
mento che durante la posa in opera del materiale. dividuare i materiali di natura antropica presenti nel ripor-
Sono utilizzati gli stessi criteri adottati per il control- to in un numero di campioni che possa essere considerato
lo in corso dopera. In particolare, ai fini della definizio- rappresentativo del volume dello scavo. La valutazione
ne della densit e della ubicazione dei punti di indagine, non finalizzata alla specifica delle singole classi mer-
possono essere adottate metodologie di campionamento ceologiche, bens a separare il terreno con caratteristiche
sistematiche o casuali, la cui scelta tiene conto delle even- stratigrafiche e geologiche naturali dai materiali origine
tuali campagne gi eseguite in fase di realizzazione. antropica in modo che la presenza di questi ultimi possa
essere pesata. Il campionamento condotto sul materiale
Il numero di campioni valutato in funzione tal quale, secondo la procedura prevista dallallegato
dellestensione e della profondit dellarea di produzione 9. Non ammessa la miscelazione con altro terreno natu-
delle terre e rocce da scavo oltre che della storia pregressa rale stratigraficamente non riconducibile alla matrice ma-
del sito di provenienza. teriale di riporto da caratterizzare. La quantit massima
Il numero di punti dindagine non pu essere inferio- del 20% in peso di cui allarticolo 4, comma 3, riferita
re a tre e, in base alle dimensioni dellarea di intervento, allorizzonte stratigrafico costituito da materiale di origi-
aumentato secondo i criteri minimi riportati nella tabella ne naturale e materiale di origine antropica.
seguente: Nella preparazione del campione finalizzata allin-
dividuazione dei materiali di origine antropica presenti
Dimensione dellarea Punti di prelievo allinterno del riporto non scartata la frazione superiore
Inferiore a 2.500 metri a 2 cm.
quadri 3
Per il calcolo della percentuale si applica la seguente
Tra 2.500 e 10.000 metri 3 + 1 ogni 2.500 metri formula:
quadri quadri P _ Ma
7 + 1 ogni 5.000 metri
% Ma *100
Oltre i 10.000 metri quadri P _ tot
quadri

Tabella 8.1 dove:


La profondit di indagine determinata in base alle %Ma: percentuale di materiale di origine antropica
profondit del sito di destinazione. I campioni da sotto- P_Ma: peso totale del materiale di origine antropi-
porre ad analisi chimiche sono: ca rilevato nel sopravaglio
- campione 1: da 0 a 1 m dal piano campagna; P_tot: peso totale del campione sottoposto ad ana-
- campione 2: nella zona intermedia; lisi (sopravaglio+sottovaglio)
Sono considerati materiali di origine naturale, da
- campione 3: nella zona di posa in prossimit del non conteggiare nella metodologia, i materiali di dimen-
piano di imposta delle terre e rocce da scavo (gi piano sioni > 2 cm costituiti da sassi, ciottoli e pietre anche al-
campagna). loctoni rispetto al sito.
In genere i campioni volti allindividuazione dei re- Se nella matrice materiale di riporto sono presenti
quisiti ambientali dei materiali posti in opera sono prele- unicamente materiali di origine antropica derivanti da
vati come campioni compositi per ogni scavo esplorativo prospezioni, estrazioni di miniera o di cava che risultano
o sondaggio in relazione alla tipologia ed agli orizzonti geologicamente distinguibili dal suolo originario presente
individuati. Nel caso di scavo esplorativo, al fine di con- in sito (es. strato drenante costituito da ciottoli di fiume,
siderare una rappresentativit media, si prospettano le se- o substrato di fondazione costituito da sfridi di porfido),
guenti casistiche: questi non devono essere conteggiati ai fini del calcolo
- campione composito di fondo scavo; della percentuale del 20%.

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7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183

NOTE d-bis) razionalizzazione e semplificazione del riutilizzo nello stesso


sito di terre e rocce da scavo provenienti da cantieri di piccole dimensio-
ni, come definiti dallart. 266, comma 7, del decreto legislativo 3 aprile
AVVERTENZA: 2006, n. 152, e successive modificazioni, finalizzati alla costruzione o alla
Il testo delle note qui pubblicato stato redatto dallamministrazio- manutenzione di reti e infrastrutture, con esclusione di quelle provenienti
ne competente per materia ai sensi dellart. 10, comma 3, del testo unico da siti contaminati ai sensi del titolo V della parte quarta del medesimo
delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sullemanazione dei decreto legislativo n. 152 del 2006, e successive modificazioni;
decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali d-ter) garanzia di livelli di tutela ambientale e sanitaria almeno
della Repubblica italiana, approvato con decreto del Presidente della pari a quelli attualmente vigenti e comunque coerenti con la normativa
Repubblica 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la lettura europea.
delle disposizioni di legge alle quali operato il rinvio. Restano invaria- 1-bis. La proposta di regolamentazione sottoposta ad una fase
ti il valore e lefficacia degli atti legislativi qui trascritti. di consultazione pubblica per la durata di trenta giorni. Il Ministero
Per gli atti dellUnione europea vengono forniti gli estremi di pub- dellambiente e della tutela del territorio e del mare tenuto a pub-
blicazione nella Gazzetta Ufficiale dellUnione europea (GUUE). blicare entro trenta giorni eventuali controdeduzioni alle osservazioni
pervenute..
Note alle premesse: La direttiva 2008/98/CE del 22 novembre 2008 (relativa ai ri-
fiuti e che abroga alcune direttive) pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
Lart. 87 della Costituzione conferisce, tra laltro, al Presidente dellUnione europea del 22 novembre 2008, n. L312/3.
della Repubblica il potere di promulgare le leggi e di emanare i decreti
aventi valore di legge ed i regolamenti. La Parte Quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152,
(Norme in materia ambientale) pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88
Si riporta il testo dellart. 17, comma 2, della legge 23 agosto del 14 aprile 2006, S.O., reca: Norme in materia di gestione dei rifiuti
1988, n. 400 (Disciplina dellattivit di Governo e ordinamento della e di bonifica dei siti inquinati.
Presidenza del Consiglio dei ministri): Il decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1 (Disposizioni urgenti
Art. 17 (Regolamenti). (omissis). per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitivit),
2. Con decreto del Presidente della Repubblica, previa delibera- pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 19 del 24 gennaio 2012, S.O.,
zione del Consiglio dei ministri, sentito il Consiglio di Stato e previo convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, pubbli-
parere delle Commissioni parlamentari competenti in materia, che si cata nella Gazzetta Ufficiale n. 71 del 24 marzo 2012, S.O.
pronunciano entro trenta giorni dalla richiesta, sono emanati i regola- Il decreto-legge 25 gennaio 2012, n. 2 (Misure straordinarie
menti per la disciplina delle materie, non coperte da riserva assoluta di e urgenti in materia ambientale) pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
legge prevista dalla Costituzione, per le quali le leggi della Repubbli- n. 20 del 25 gennaio 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge
ca, autorizzando lesercizio della potest regolamentare del Governo, 24 marzo 2012, n. 28, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 71 del
determinano le norme generali regolatrici della materia e dispongono 24 marzo 2012.
labrogazione delle norme vigenti, con effetto dallentrata in vigore del- Il decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69 (Disposizioni urgen-
le norme regolamentari. ti per il rilancio delleconomia) pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
(omissis).. n. 144 del 21 giugno 2013, S.O., convertito, con modificazioni, dalla
Si riporta il testo dellart. 8, del decreto-legge 12 settembre legge 9 agosto 2013, n. 98, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 194
2014, n. 133, (Misure urgenti per lapertura dei cantieri, la realizza- del 20 agosto 2013, S.O.
zione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la sempli- Il decreto del Presidente della Repubblica 13 marzo 2013, n. 59
ficazione burocratica, lemergenza del dissesto idrogeologico e per la (Regolamento recante la disciplina dellautorizzazione unica ambien-
ripresa delle attivit produttive), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale tale e la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia
n. 212 del 12 settembre 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge ambientale gravanti sulle piccole e medie imprese e sugli impianti non
11 novembre 2014, n. 164, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 262 soggetti ad autorizzazione integrata ambientale, a norma dellart. 23 del
dell11 novembre 2014: decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla
Art. 8 (Disciplina semplificata del deposito temporaneo e della legge 4 aprile 2012, n. 35) pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 124
cessazione della qualifica di rifiuto delle terre e rocce da scavo che non del 29 maggio 2013, S.O.
soddisfano i requisiti per la qualifica di sottoprodotto. Disciplina della Il decreto del Ministro dellambiente e della tutela del territorio
gestione delle terre e rocce da scavo con presenza di materiali di riporto e del mare 10 agosto 2012, n. 161 (Regolamento recante la disciplina
e delle procedure di bonifica di aree con presenza di materiali di ripor- dellutilizzazione delle terre e rocce da scavo) pubblicato nella Gaz-
to). 1. Al fine di rendere pi agevole la realizzazione degli interventi zetta Ufficiale n. 221 del 21 settembre 2012.
che comportano la gestione delle terre e rocce da scavo, con decreto del Si riporta il testo dellart. 8, del decreto legislativo 28 agosto
Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio 1997, n. 281, (Definizione ed ampliamento delle attribuzioni della Con-
dei ministri e del Ministro dellambiente e della tutela del territorio e del ferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province
mare, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, ai autonome di Trento e Bolzano ed unificazione, per le materie ed i com-
sensi dellart. 17, comma 2, della legge n. 400 del 1988, sono adottate piti di interesse comune delle regioni, delle province e dei comuni, con
entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conver- la Conferenza Stato-citt ed autonomie locali):
sione del presente decreto, le disposizioni di riordino e di semplificazio- Art. 8 (Conferenza Stato-citt ed autonomie locali e Conferenza
ne della materia secondo i seguenti principi e criteri direttivi: unificata). 1. La Conferenza Stato-citt ed autonomie locali unifi-
a) coordinamento formale e sostanziale delle disposizioni vigenti, cata per le materie ed i compiti di interesse comune delle regioni, del-
apportando le modifiche necessarie per garantire la coerenza giuridica, le province, dei comuni e delle comunit montane, con la Conferenza
logica e sistematica della normativa e per adeguare, aggiornare e sem- Stato-regioni.
plificare il linguaggio normativo; 2. La Conferenza Stato-citt ed autonomie locali presieduta dal
a-bis) integrazione dellart. 183, comma 1, lettera bb), del decreto Presidente del Consiglio dei ministri o, per sua delega, dal Ministro
legislativo 3 aprile 2006, n. 152, prevedendo specifici criteri e limiti dellinterno o dal Ministro per gli affari regionali nella materia di ri-
qualitativi e quantitativi per il deposito temporaneo delle terre e rocce spettiva competenza; ne fanno parte altres il Ministro del tesoro e del
da scavo; bilancio e della programmazione economica, il Ministro delle finanze,
b) indicazione esplicita delle norme abrogate, fatta salva lappli- il Ministro dei lavori pubblici, il Ministro della sanit, il presidente
cazione dellart. 15 delle disposizioni sulla legge in generale premesse dellAssociazione nazionale dei comuni dItalia - ANCI, il presidente
al codice civile; dellUnione province dItalia - UPI ed il presidente dellUnione na-
zionale comuni, comunit ed enti montani - UNCEM. Ne fanno parte
c) proporzionalit della disciplina allentit degli interventi da inoltre quattordici sindaci designati dallANCI e sei presidenti di pro-
realizzare; vincia designati dallUPI. Dei quattordici sindaci designati dallANCI
d) divieto di introdurre livelli di regolazione superiori a quel- cinque rappresentano le citt individuate dallart. 17 della legge 8 giu-
li previsti dallordinamento europeo ed, in particolare, dalla direttiva gno 1990, n. 142. Alle riunioni possono essere invitati altri membri del
2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 novembre Governo, nonch rappresentanti di amministrazioni statali, locali o di
2008; enti pubblici.

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3. La Conferenza Stato-citt ed autonomie locali convocata al- (produttore iniziale) o chiunque effettui operazioni di pretrattamento,
meno ogni tre mesi, e comunque in tutti i casi il presidente ne ravvisi la di miscelazione o altre operazioni che hanno modificato la natura o la
necessit o qualora ne faccia richiesta il presidente dellANCI, dellUPI composizione di detti rifiuti (nuovo produttore);
o dellUNCEM. g) produttore del prodotto: qualsiasi persona fisica o giuridica
4. La Conferenza unificata di cui al comma 1 convocata dal Presi- che professionalmente sviluppi, fabbrichi, trasformi, tratti, venda o im-
dente del Consiglio dei ministri. Le sedute sono presiedute dal Presiden- porti prodotti;
te del Consiglio dei ministri o, su sua delega, dal Ministro per gli affari h) detentore: il produttore dei rifiuti o la persona fisica o giuridi-
regionali o, se tale incarico non conferito, dal Ministro dellinterno.. ca che ne in possesso;
Note allart. 1: i) commerciante: qualsiasi impresa che agisce in qualit di com-
mittente, al fine di acquistare e successivamente vendere rifiuti, compre-
si i commercianti che non prendono materialmente possesso dei rifiuti;
Per il testo dellart. 8 del decreto-legge n. 133 del 2014, si veda
nelle note alle premesse. l) intermediario: qualsiasi impresa che dispone il recupero o lo
smaltimento dei rifiuti per conto di terzi, compresi gli intermediari che
Si riporta il testo dellart. 184-bis, del citato decreto legislativo non acquisiscono la materiale disponibilit dei rifiuti;
n. 152 del 2006:
Art. 184-bis (Sottoprodotto). 1. un sottoprodotto e non un m) prevenzione: misure adottate prima che una sostanza, un ma-
rifiuto ai sensi dellart. 183, comma 1, lettera a), qualsiasi sostanza od teriale o un prodotto diventi rifiuto che riducono:
oggetto che soddisfa tutte le seguenti condizioni: 1) la quantit dei rifiuti, anche attraverso il riutilizzo dei prodotti o
a) la sostanza o loggetto originato da un processo di produzione, lestensione del loro ciclo di vita;
di cui costituisce parte integrante, e il cui scopo primario non la pro- 2) gli impatti negativi dei rifiuti prodotti sullambiente e la salute
duzione di tale sostanza od oggetto; umana;
b) certo che la sostanza o loggetto sar utilizzato, nel corso dello 3) il contenuto di sostanze pericolose in materiali e prodotti;
stesso o di un successivo processo di produzione o di utilizzazione, da n) gestione: la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento
parte del produttore o di terzi; dei rifiuti, compresi il controllo di tali operazioni e gli interventi succes-
c) la sostanza o loggetto pu essere utilizzato direttamente senza sivi alla chiusura dei siti di smaltimento, nonch le operazioni effettuate
alcun ulteriore trattamento diverso dalla normale pratica industriale; in qualit di commerciante o intermediario. Non costituiscono attivit di
d) lulteriore utilizzo legale, ossia la sostanza o loggetto soddi- gestione dei rifiuti le operazioni di prelievo, raggruppamento, cernita e
sfa, per lutilizzo specifico, tutti i requisiti pertinenti riguardanti i pro- deposito preliminari alla raccolta di materiali o sostanze naturali deri-
dotti e la protezione della salute e dellambiente e non porter a impatti vanti da eventi atmosferici o meteorici, ivi incluse mareggiate e piene,
complessivi negativi sullambiente o la salute umana. anche ove frammisti ad altri materiali di origine antropica effettuate, nel
tempo tecnico strettamente necessario, presso il medesimo sito nel quale
2. Sulla base delle condizioni previste al comma 1, possono essere detti eventi li hanno depositati;
adottate misure per stabilire criteri qualitativi o quantitativi da soddisfa-
re affinch specifiche tipologie di sostanze o oggetti siano considerati o) raccolta: il prelievo dei rifiuti, compresi la cernita prelimina-
sottoprodotti e non rifiuti. Alladozione di tali criteri si provvede con re e il deposito preliminare alla raccolta, ivi compresa la gestione dei
uno o pi decreti del Ministro dellambiente e della tutela del territorio centri di raccolta di cui alla lettera mm, ai fini del loro trasporto in un
e del mare, ai sensi dellart. 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, impianto di trattamento;
n. 400, in conformit a quanto previsto dalla disciplina comunitaria. p) raccolta differenziata: la raccolta in cui un flusso di rifiuti
2-bis. Il decreto del Ministro dellambiente e della tutela del ter- tenuto separato in base al tipo ed alla natura dei rifiuti al fine di facilitar-
ritorio e del mare di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei ne il trattamento specifico;
trasporti 10 agosto 2012, n. 161, adottato in attuazione delle previsioni q) preparazione per il riutilizzo: le operazioni di controllo, pu-
di cui allart. 49 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, lizia, smontaggio e riparazione attraverso cui prodotti o componenti di
con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, si applica solo prodotti diventati rifiuti sono preparati in modo da poter essere reimpie-
alle terre e rocce da scavo che provengono da attivit o opere soggette a gati senza altro pretrattamento;
valutazione dimpatto ambientale o ad autorizzazione integrata ambien- r) riutilizzo: qualsiasi operazione attraverso la quale prodotti o
tale. Il decreto di cui al periodo precedente non si applica comunque alle componenti che non sono rifiuti sono reimpiegati per la stessa finalit
ipotesi disciplinate dallart. 109 del presente decreto.. per la quale erano stati concepiti;
Per i riferimenti della direttiva 2008/98/CE, si veda nelle note
alle premesse. s) trattamento: operazioni di recupero o smaltimento, inclusa la
preparazione prima del recupero o dello smaltimento;
Note allart. 2: t) recupero: qualsiasi operazione il cui principale risultato sia di
permettere ai rifiuti di svolgere un ruolo utile, sostituendo altri materiali
Si riporta il testo dellart. 183, comma 1, del citato decreto legi- che sarebbero stati altrimenti utilizzati per assolvere una particolare fun-
slativo n. 152 del 2006: zione o di prepararli ad assolvere tale funzione, allinterno dellimpianto
o nelleconomia in generale. Lallegato C della parte IV del presente
Art. 183 (Definizioni). 1. Ai fini della parte quarta del presente decreto riporta un elenco non esaustivo di operazioni di recupero;
decreto e fatte salve le ulteriori definizioni contenute nelle disposizioni
speciali, si intende per: u) riciclaggio: qualsiasi operazione di recupero attraverso cui i
rifiuti sono trattati per ottenere prodotti, materiali o sostanze da utiliz-
a) rifiuto: qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi zare per la loro funzione originaria o per altri fini. Include il trattamento
o abbia lintenzione o abbia lobbligo di disfarsi; di materiale organico ma non il recupero di energia n il ritrattamento
b) rifiuto pericoloso: rifiuto che presenta una o pi caratteristi- per ottenere materiali da utilizzare quali combustibili o in operazioni di
che di cui allallegato I della parte quarta del presente decreto; riempimento;
c) oli usati: qualsiasi olio industriale o lubrificante, minerale o v) rigenerazione degli oli usati: qualsiasi operazione di riciclag-
sintetico, divenuto improprio alluso cui era inizialmente destinato, qua- gio che permetta di produrre oli di base mediante una raffinazione degli
li gli oli usati dei motori a combustione e dei sistemi di trasmissione, oli usati, che comporti in particolare la separazione dei contaminanti,
nonch gli oli usati per turbine e comandi idraulici; dei prodotti di ossidazione e degli additivi contenuti in tali oli;
d) rifiuto organico: rifiuti biodegradabili di giardini e parchi, z) smaltimento: qualsiasi operazione diversa dal recupero anche
rifiuti alimentari e di cucina prodotti da nuclei domestici, ristoranti, ser- quando loperazione ha come conseguenza secondaria il recupero di
vizi di ristorazione e punti vendita al dettaglio e rifiuti simili prodotti sostanze o di energia. LAllegato B alla parte IV del presente decreto
dallindustria alimentare raccolti in modo differenziato; riporta un elenco non esaustivo delle operazioni di smaltimento;
e) autocompostaggio: compostaggio degli scarti organici dei aa) stoccaggio: le attivit di smaltimento consistenti nelle opera-
propri rifiuti urbani, effettuato da utenze domestiche e non domestiche, zioni di deposito preliminare di rifiuti di cui al punto D15 dellallegato
ai fini dellutilizzo in sito del materiale prodotto; B alla parte quarta del presente decreto, nonch le attivit di recupero
f) produttore di rifiuti: il soggetto la cui attivit produce rifiu- consistenti nelle operazioni di messa in riserva di rifiuti di cui al punto
ti e il soggetto al quale sia giuridicamente riferibile detta produzione R13 dellallegato C alla medesima parte quarta;

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bb) deposito temporaneo: il raggruppamento dei rifiuti e il de- pp) circuito organizzato di raccolta: sistema di raccolta di spe-
posito preliminare alla raccolta ai fini del trasporto di detti rifiuti in un cifiche tipologie di rifiuti organizzato dai Consorzi di cui ai titoli II e
impianto di trattamento, effettuati, prima della raccolta, nel luogo in cui III della parte quarta del presente decreto e alla normativa settoriale, o
gli stessi sono prodotti, da intendersi quale lintera area in cui si svolge organizzato sulla base di un accordo di programma stipulato tra la pub-
lattivit che ha determinato la produzione dei rifiuti o, per gli impren- blica amministrazione ed associazioni imprenditoriali rappresentative
ditori agricoli di cui allart. 2135 del codice civile, presso il sito che sia sul piano nazionale, o loro articolazioni territoriali, oppure sulla base
nella disponibilit giuridica della cooperativa agricola, ivi compresi i di una convenzione-quadro stipulata tra le medesime associazioni ed
consorzi agrari, di cui gli stessi sono soci, alle seguenti condizioni: i responsabili della piattaforma di conferimento, o dellimpresa di tra-
1) i rifiuti contenenti gli inquinanti organici persistenti di cui al sporto dei rifiuti, dalla quale risulti la destinazione definitiva dei rifiuti.
regolamento (CE) 850/2004, e successive modificazioni, devono essere Allaccordo di programma o alla convenzione-quadro deve seguire la
depositati nel rispetto delle norme tecniche che regolano lo stoccaggio e stipula di un contratto di servizio tra il singolo produttore ed il gestore
limballaggio dei rifiuti contenenti sostanze pericolose e gestiti confor- della piattaforma di conferimento, o dellimpresa di trasporto dei rifiuti,
memente al suddetto regolamento; in attuazione del predetto accordo o della predetta convenzione;
2) i rifiuti devono essere raccolti ed avviati alle operazioni di recu- qq) sottoprodotto: qualsiasi sostanza od oggetto che soddisfa le
pero o di smaltimento secondo una delle seguenti modalit alternative, condizioni di cui allart. 184-bis, comma 1, o che rispetta i criteri stabi-
a scelta del produttore dei rifiuti: con cadenza almeno trimestrale, in- liti in base allart. 184-bis, comma 2;
dipendentemente dalle quantit in deposito; quando il quantitativo di qq-bis) compostaggio di comunit: compostaggio effettuato col-
rifiuti in deposito raggiunga complessivamente i 30 metri cubi di cui lettivamente da pi utenze domestiche e non domestiche della frazione
al massimo 10 metri cubi di rifiuti pericolosi. In ogni caso, allorch il organica dei rifiuti urbani prodotti dalle medesime, al fine dellutilizzo
quantitativo di rifiuti non superi il predetto limite allanno, il deposito del compost prodotto da parte delle utenze conferenti..
temporaneo non pu avere durata superiore ad un anno;
Si riporta il testo dellart. 240, del citato decreto legislativo
3) il deposito temporaneo deve essere effettuato per categorie n. 152 del 2006:
omogenee di rifiuti e nel rispetto delle relative norme tecniche, nonch,
per i rifiuti pericolosi, nel rispetto delle norme che disciplinano il depo- Art. 240 (Definizioni). 1. Ai fini dellapplicazione del presente
sito delle sostanze pericolose in essi contenute; titolo, si definiscono:
4) devono essere rispettate le norme che disciplinano limballaggio a) sito: larea o porzione di territorio, geograficamente definita e
e letichettatura delle sostanze pericolose; determinata, intesa nelle diverse matrici ambientali (suolo, materiali di
5) per alcune categorie di rifiuto, individuate con decreto del Mi- riporto, sottosuolo ed acque sotterranee) e comprensiva delle eventuali
nistero dellambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto strutture edilizie e impiantistiche presenti;
con il Ministero per lo sviluppo economico, sono fissate le modalit di b) concentrazioni soglia di contaminazione (CSC): i livelli di
gestione del deposito temporaneo; contaminazione delle matrici ambientali che costituiscono valori al di
cc) combustibile solido secondario (CSS): il combustibile solido sopra dei quali necessaria la caratterizzazione del sito e lanalisi di
prodotto da rifiuti che rispetta le caratteristiche di classificazione e di spe- rischio sito specifica, come individuati nellAllegato 5 alla parte quarta
cificazione individuate delle norme tecniche UNI CEN/TS 15359 e suc- del presente decreto. Nel caso in cui il sito potenzialmente contaminato
cessive modifiche ed integrazioni; fatta salva lapplicazione dellart. 184- sia ubicato in unarea interessata da fenomeni antropici o naturali che
ter, il combustibile solido secondario, classificato come rifiuto speciale; abbiano determinato il superamento di una o pi concentrazioni soglia
dd) rifiuto biostabilizzato: rifiuto ottenuto dal trattamento bio- di contaminazione, queste ultime si assumono pari al valore di fondo
logico aerobico o anaerobico dei rifiuti indifferenziati, nel rispetto di esistente per tutti i parametri superati;
apposite norme tecniche, da adottarsi a cura dello Stato, finalizzate a c) concentrazioni soglia di rischio (CSR): i livelli di contamina-
definirne contenuti e usi compatibili con la tutela ambientale e sanitaria zione delle matrici ambientali, da determinare caso per caso con lap-
e, in particolare, a definirne i gradi di qualit; plicazione della procedura di analisi di rischio sito specifica secondo i
ee) compost di qualit: prodotto, ottenuto dal compostaggio di principi illustrati nellAllegato 1 alla parte quarta del presente decreto e
rifiuti organici raccolti separatamente, che rispetti i requisiti e le carat- sulla base dei risultati del piano di caratterizzazione, il cui superamento
teristiche stabilite dallallegato 2 del decreto legislativo 29 aprile 2010, richiede la messa in sicurezza e la bonifica. I livelli di concentrazione
n. 75, e successive modificazioni; cos definiti costituiscono i livelli di accettabilit per il sito;
ff) digestato di qualit: prodotto ottenuto dalla digestione ana- d) sito potenzialmente contaminato: un sito nel quale uno o pi
erobica di rifiuti organici raccolti separatamente, che rispetti i requisi- valori di concentrazione delle sostanze inquinanti rilevati nelle matrici
ti contenuti in norme tecniche da emanarsi con decreto del Ministero ambientali risultino superiori ai valori di concentrazione soglia di con-
dellambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il taminazione (CSC), in attesa di espletare le operazioni di caratterizza-
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali; zione e di analisi di rischio sanitario e ambientale sito specifica, che ne
gg) emissioni: le emissioni in atmosfera di cui allart. 268, com- permettano di determinare lo stato o meno di contaminazione sulla base
ma 1, lettera b); delle concentrazioni soglia di rischio (CSR);
hh) scarichi idrici: le immissioni di acque reflue di cui allart. 74, e) sito contaminato: un sito nel quale i valori delle concentrazioni
comma 1, lettera ff); soglia di rischio (CSR), determinati con lapplicazione della procedura
di analisi di rischio di cui allAllegato 1 alla parte quarta del presente
ii) inquinamento atmosferico: ogni modifica atmosferica di cui decreto sulla base dei risultati del piano di caratterizzazione, risultano
allart. 268, comma 1, lettera a); superati;
ll) gestione integrata dei rifiuti: il complesso delle attivit, ivi
compresa quella di spazzamento delle strade come definita alla lettera f) sito non contaminato: un sito nel quale la contaminazione rile-
oo), volte ad ottimizzare la gestione dei rifiuti; vata nelle matrici ambientali risulti inferiore ai valori di concentrazione
soglia di contaminazione (CSC) oppure, se superiore, risulti comunque
mm) centro di raccolta: area presidiata ed allestita, senza nuovi o inferiore ai valori di concentrazione soglia di rischio (CSR) determinate
maggiori oneri a carico della finanza pubblica, per lattivit di raccolta a seguito dellanalisi di rischio sanitario e ambientale sito specifica;
mediante raggruppamento differenziato dei rifiuti urbani per frazioni
omogenee conferiti dai detentori per il trasporto agli impianti di recupe- g) sito con attivit in esercizio: un sito nel quale risultano in eser-
ro e trattamento. La disciplina dei centri di raccolta data con decreto cizio attivit produttive sia industriali che commerciali nonch le aree
del Ministro dellambiente e della tutela del territorio e del mare, sentita pertinenziali e quelle adibite ad attivit accessorie economiche, ivi com-
la Conferenza unificata, di cui al decreto legislativo 28 agosto 1997, prese le attivit di mantenimento e tutela del patrimonio ai fini della
n. 281; successiva ripresa delle attivit;
nn) migliori tecniche disponibili: le migliori tecniche disponibili h) sito dismesso: un sito in cui sono cessate le attivit produttive;
quali definite allart. 5, comma 1, lettera l-ter) del presente decreto; i) misure di prevenzione: le iniziative per contrastare un evento,
oo) spazzamento delle strade: modalit di raccolta dei rifiuti me- un atto o unomissione che ha creato una minaccia imminente per la
diante operazione di pulizia delle strade, aree pubbliche e aree private salute o per lambiente, intesa come rischio sufficientemente probabile
ad uso pubblico escluse le operazioni di sgombero della neve dalla sede che si verifichi un danno sotto il profilo sanitario o ambientale in un
stradale e sue pertinenze, effettuate al solo scopo di garantire la loro futuro prossimo, al fine di impedire o minimizzare il realizzarsi di tale
fruibilit e la sicurezza del transito; minaccia;

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l) misure di riparazione: qualsiasi azione o combinazione di azioni, Si riporta il testo della Tabella 1, allegato 5, al Titolo V, della
tra cui misure di attenuazione o provvisorie dirette a riparare, risanare Parte Quarta, del citato decreto legislativo n. 152 del 2006:
o sostituire risorse naturali e/o servizi naturali danneggiati, oppure a
fornire unalternativa equivalente a tali risorse o servizi;
m) messa in sicurezza demergenza: ogni intervento immediato o a Tabella 1: (Concentrazione soglia di contaminazione nel suo-
breve termine, da mettere in opera nelle condizioni di emergenza di cui lo e nel sottosuolo riferiti alla specifica destinazione duso dei siti da
alla lettera t) in caso di eventi di contaminazione repentini di qualsiasi bonificare).
natura, atto a contenere la diffusione delle sorgenti primarie di conta-
minazione, impedirne il contatto con altre matrici presenti nel sito e
a rimuoverle, in attesa di eventuali ulteriori interventi di bonifica o di A B
messa in sicurezza operativa o permanente;
n) messa in sicurezza operativa: linsieme degli interventi eseguiti
in un sito con attivit in esercizio atti a garantire un adeguato livello di Siti ad uso
sicurezza per le persone e per lambiente, in attesa di ulteriori interventi Verde Siti ad uso
di messa in sicurezza permanente o bonifica da realizzarsi alla cessazio-
ne dellattivit. Essi comprendono altres gli interventi di contenimento pubblico e Commerciale
della contaminazione da mettere in atto in via transitoria fino allese- privato e e Industriale
cuzione della bonifica o della messa in sicurezza permanente, al fine di residenziale (mg kg -1
evitare la diffusione delle contaminazioni allinterno della stessa matri- (mg kg-1 espressi
ce o tra matrici differenti. In tali casi devono essere predisposti idonei
piani di monitoraggio e controllo che consentano di verificare lefficacia espressi come ss)
delle soluzioni adottate; come ss)
o) messa in sicurezza permanente: linsieme degli interventi atti a Composti inorganici
isolare in modo definitivo le fonti inquinanti rispetto alle matrici am- 1 Antimonio 10 30
bientali circostanti e a garantire un elevato e definitivo livello di sicu- 2 Arsenico 20 50
rezza per le persone e per lambiente. In tali casi devono essere previsti
piani di monitoraggio e controllo e limitazioni duso rispetto alle previ- 3 Berillio 2 10
sioni degli strumenti urbanistici; 4 Cadmio 2 15
p) bonifica: linsieme degli interventi atti ad eliminare le fonti di 5 Cobalto 20 250
inquinamento e le sostanze inquinanti o a ridurre le concentrazioni delle 6 Cromo totale 150 800
stesse presenti nel suolo, nel sottosuolo e nelle acque sotterranee ad un 7 Cromo VI 2 15
livello uguale o inferiore ai valori delle concentrazioni soglia di rischio
(CSR); 8 Mercurio 1 5
9 Nichel 120 500
q) ripristino e ripristino ambientale: gli interventi di riqualificazio-
ne ambientale e paesaggistica, anche costituenti complemento degli in- 10 Piombo 100 1000
terventi di bonifica o messa in sicurezza permanente, che consentono di 11 Rame 120 600
recuperare il sito alla effettiva e definitiva fruibilit per la destinazione 12 Selenio 3 15
duso conforme agli strumenti urbanistici; Composti organo-
r) inquinamento diffuso: la contaminazione o le alterazioni chimi- 13 1 350
stannici
che, fisiche o biologiche delle matrici ambientali determinate da fonti
diffuse e non imputabili ad una singola origine; 14 Tallio 1 10
15 Vanadio 90 250
s) analisi di rischio sanitario e ambientale sito specifica: analisi sito
specifica degli effetti sulla salute umana derivanti dallesposizione pro- 16 Zinco 150 1500
lungata allazione delle sostanze presenti nelle matrici ambientali con- 17 Cianuri (liberi) 1 100
taminate, condotta con i criteri indicati nellAllegato 1 alla parte quarta 18 Fluoruri 100 2000
del presente decreto; Aromatici
t) condizioni di emergenza: gli eventi al verificarsi dei quali ne- 19 Benzene 0.1 2
cessaria lesecuzione di interventi di emergenza, quali ad esempio:
20 Etilbenzene 0.5 50
1) concentrazioni attuali o potenziali dei vapori in spazi confinati 21 Stirene 0.5 50
prossime ai livelli di esplosivit o idonee a causare effetti nocivi acuti
alla salute; 22 Toluene 0.5 50
2) presenza di quantit significative di prodotto in fase separata sul 23 Xilene 0.5 50
suolo o in corsi di acqua superficiali o nella falda; Sommatoria organici
3) contaminazione di pozzi ad utilizzo idropotabile o per scopi 24 aromatici (da 20 a 1 100
agricoli; 23)
4) pericolo di incendi ed esplosioni.. Aromatici policiclici
Si riporta il testo dellart. 3, comma 1, del citato decreto-legge (1)
n. 2 del 2012: 25 Benzo (a) antracene 0.5 10
Art. 3 (Interpretazione autentica dellart. 185 del decreto legisla- 26 Benzo (a) pirene 0.1 10
tivo n. 152 del 2006, disposizioni in materia di matrici materiali di ri- Benzo (b)
porto e ulteriori disposizioni in materia di rifiuti). 1. Ferma restando 27 0.5 10
fluorantene
la disciplina in materia di bonifica dei suoli contaminati, i riferimenti al
suolo contenuti allart. 185, commi 1, lettere b) e c), e 4, del decreto Benzo (k,)
28 0.5 10
legislativo 3 aprile 2006, n. 152, si interpretano come riferiti anche alle fluorantene
matrici materiali di riporto di cui allallegato 2 alla parte IV del medesi- Benzo (g, h, i)
mo decreto legislativo, costituite da una miscela eterogenea di materiale 29 0.1 10
perilene
di origine antropica, quali residui e scarti di produzione e di consumo,
e di terreno, che compone un orizzonte stratigrafico specifico rispetto 30 Crisene 5 50
alle caratteristiche geologiche e stratigrafiche naturali del terreno in un
determinato sito, e utilizzate per la realizzazione di riempimenti, di ri-
levati e di reinterri.
(omissis)..

30
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31 Dibenzo (a, e) pirene 0.1 10 cancerogeni (1,2-


32 Dibenzo (a, l) pirene 0.1 10 diclorobenzene)
33 Dibenzo (a, i) pirene 0.1 10 Diclorobenzeni
34 Dibenzo (a, h) pirene 0.1 10 64 cancerogeni (1,4- 0.1 10
Dibenzo (a, h) diclorobenzene)
35 0.1 10 65 1,2,4-triclorobenzene 1 50
antracene
36 Indenopirene 0.1 5 1,2,4,5-
66 1 25
37 Pirene 5 50 tetraclorobenzene
Sommatoria 67 Pentaclorobenzene 0.1 50
38 policiclici aromatici 10 100 68 Esaclorobenzene 0.05 5
(da 25 a 34) Fenoli non clorurari
69
Alifatici clorurati (1)
cancerogeni (1) Metilfenolo (o-, m-,
70 0.1 25
39 Clorometano 0.1 5 p-)
40 Diclorometano 0.1 5 71 Fenolo 1 60
41 Triclorometano 0.1 5 Fenoli clorurati (1)
42 Cloruro di Vinile 0.01 0.1 72 2-clorofenolo 0.5 25
43 1,2-Dicloroetano 0.2 5 73 2,4-diclorofenolo 0.5 50
44 1,1 Dicloroetilene 0.1 1 74 2,4,6-triclorofenolo 0.01 5
45 Tricloroetilene 1 10 75 Pentaclorofenolo 0.01 5
Tetracloroetilene Ammine Aromatiche
46 0.5 20 (1)
(PCE)
Alifatici clorurati 76 Anilina 0.05 5
non cancerogeni (1) 77 o-Anisidina 0.1 10
47 1,1-Dicloroetano 0.5 30 78 m, p-Anisidina 0.1 10
48 1,2-Dicloroetilene 0.3 15 79 Difenilamina 0.1 10
49 1,1,1-Tricloroetano 0.5 50 80 p-Toluidina 0.1 5
50 1,2-Dicloropropano 0.3 5 Sommatoria
51 1,1,2-Tricloroetano 0.5 15 81 Ammine Aromatiche 0.5 25
1,2,3- (da 73 a 77)
52 1 10
Tricloropropano Fitofarmaci
1,1,2,3- 82 Alaclor 0.01 1
53 0.5 10
Tetracloroetano 83 Aldrin 0.01 0.1
Alifatici alogenati 84 Atrazina 0.01 1
Cancerogeni (1) 85 -esacloroesano 0.01 0.1
Tribromometano 86 -esacloroesano 0.01 0.5
54 0.5 10
(bromoformio) -esacloroesano
55 1,2-Dibromoetano 0.01 0.1
87 0.01 0.5
(Lindano)
56 Dibromoclorometano 0.5 10 88 Clordano 0.01 0.1
57 Bromodiclorometano 0.5 10 89 DDD, DDT, DDE 0.01 0.1
Nitrobenzeni 90 Dieldrin 0.01 0.1
58 Nitrobenzene 0.5 30 91 Endrin 0.01 2
59 1,2-Dinitrobenzene 0.1 25 Diossine e furani
60 1,3-Dinitrobenzene 0.1 25 Sommatoria PCDD,
61 Cloronitrobenzeni 0.1 10 92 PCDF (conversione 1x10-5 1x10-4
Clorobenzeni (1) T.E.)
62 Monoclorobenzene 0.5 50 93 PCB 0.06 5
63 Diclorobenzeni non 1 50 Idrocarburi

31
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i-bis) sostanze: gli elementi chimici e loro composti, escluse le so-


stanze radioattive di cui al decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230, e
Idrocarburi Leggeri gli organismi geneticamente modificati di cui ai decreti legislativi del
94 C inferiore o uguale 10 250 3 marzo 1993, n. 91 e n. 92;
a 12 i-ter) inquinamento: lintroduzione diretta o indiretta, a seguito di
Idrocarburi pesanti C attivit umana, di sostanze, vibrazioni, calore o rumore o pi in generale
95 50 750 di agenti fisici o chimici, nellaria, nellacqua o nel suolo, che potreb-
superiore a 12 bero nuocere alla salute umana o alla qualit dellambiente, causare il
Altre sostanze deterioramento dei beni materiali, oppure danni o perturbazioni a valori
96 Amianto 1000 (*) 1000 (*) ricreativi dellambiente o ad altri suoi legittimi usi;
i-quater) installazione: unit tecnica permanente, in cui sono svolte
Esteri dell'acido una o pi attivit elencate allallegato VIII alla Parte Seconda e qualsiasi
97 10 60
ftalico (ognuno) altra attivit accessoria, che sia tecnicamente connessa con le attivit
svolte nel luogo suddetto e possa influire sulle emissioni e sullinquina-
mento. considerata accessoria lattivit tecnicamente connessa anche
(1) In Tabella sono selezionate, per ogni categoria chimica, alcune quando condotta da diverso gestore;
sostanze frequentemente rilevate nei siti contaminati. Per le sostanze
non esplicitamente indicate in Tabella i valori di concentrazione limite i-quinquies) installazione esistente: ai fini dellapplicazione del Ti-
accettabili sono ricavati adottando quelli indicati per la sostanza tossi- tolo III-bis alla Parte Seconda una installazione che, al 6 gennaio 2013,
cologicamente pi affine. ha ottenuto tutte le autorizzazioni ambientali necessarie allesercizio o il
provvedimento positivo di compatibilit ambientale o per la quale, a tale
(*(asterisco)) Corrisponde al limite di rilevabilit della tecnica ana- data, sono state presentate richieste complete per tutte le autorizzazioni
litica (diffrattometria a raggi X oppure I.R. - Trasformata di Fourier).. ambientali necessarie per il suo esercizio, a condizione che essa entri in
Si riporta il testo dellart. 5, del citato decreto legislativo n. 152 funzione entro il 6 gennaio 2014. Le installazioni esistenti si qualificano
del 2006: come non gi soggette ad AIA se in esse non si svolgono attivit gi
Art. 5 (Definizioni). 1. Ai fini del presente decreto si intende ricomprese nelle categorie di cui allAllegato VIII alla Parte Seconda
per: del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, come introdotto dal decreto
legislativo 29 giugno 2010, n. 128;
a) valutazione ambientale di piani e programmi, nel seguito va-
lutazione ambientale strategica, di seguito VAS: il processo che com- i-sexies) nuova installazione: una installazione che non ricade nella
prende, secondo le disposizioni di cui al titolo II della seconda parte definizione di installazione esistente;
del presente decreto, lo svolgimento di una verifica di assoggettabilit, i-septies) emissione: lo scarico diretto o indiretto, da fonti pun-
lelaborazione del rapporto ambientale, lo svolgimento di consultazioni, tiformi o diffuse dellimpianto, opera o infrastruttura, di sostanze, vi-
la valutazione del piano o del programma, del rapporto e degli esiti delle brazioni, calore o rumore, agenti fisici o chimici, radiazioni, nellaria,
consultazioni, lespressione di un parere motivato, linformazione sulla nellacqua ovvero nel suolo;
decisione ed il monitoraggio; i-octies) valori limite di emissione: la massa espressa in rapporto a de-
b) valutazione ambientale dei progetti, nel seguito valutazione terminati parametri specifici, la concentrazione ovvero il livello di unemis-
dimpatto ambientale, di seguito VIA: il procedimento mediante il quale sione che non possono essere superati in uno o pi periodi di tempo. I valori
vengono preventivamente individuati gli effetti sullambiente di un pro- limite di emissione possono essere fissati anche per determinati gruppi,
getto, secondo le disposizioni di cui al titolo III della seconda parte del famiglie o categorie di sostanze, indicate nellallegato X. I valori limite di
presente decreto, ai fini dellindividuazione delle soluzioni pi idonee emissione delle sostanze si applicano, tranne i casi diversamente previsti
al perseguimento degli obiettivi di cui allart. 4, commi 3 e 4, lettera b); dalla legge, nel punto di fuoriuscita delle emissioni dellimpianto; nella
c) impatto ambientale: lalterazione qualitativa e/o quantitativa, di- loro determinazione non devono essere considerate eventuali diluizioni. Per
retta ed indiretta, a breve e a lungo termine, permanente e temporanea, quanto concerne gli scarichi indiretti in acqua, leffetto di una stazione di
singola e cumulativa, positiva e negativa dellambiente, inteso come depurazione pu essere preso in considerazione nella determinazione dei
sistema di relazioni fra i fattori antropici, naturalistici, chimico-fisici, valori limite di emissione dallimpianto, a condizione di garantire un livello
climatici, paesaggistici, architettonici, culturali, agricoli ed economici, equivalente di protezione dellambiente nel suo insieme e di non portare a
in conseguenza dellattuazione sul territorio di piani o programmi o di carichi inquinanti maggiori nellambiente, fatto salvo il rispetto delle dispo-
progetti nelle diverse fasi della loro realizzazione, gestione e dismissio- sizioni di cui alla parte terza del presente decreto;
ne, nonch di eventuali malfunzionamenti; i-nonies) norma di qualit ambientale: la serie di requisiti, inclusi
d) patrimonio culturale: linsieme costituito dai beni culturali e dai gli obiettivi di qualit, che sussistono in un dato momento in un deter-
beni paesaggistici in conformit al disposto di cui allart. 2, comma 1, minato ambiente o in una specifica parte di esso, come stabilito nella
del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42; normativa vigente in materia ambientale;
e) piani e programmi: gli atti e provvedimenti di pianificazione e l) modifica: la variazione di un piano, programma, impianto o
di programmazione comunque denominati, compresi quelli cofinanziati progetto approvato, compresi, nel caso degli impianti e dei progetti, le
dalla Comunit europea, nonch le loro modifiche: variazioni delle loro caratteristiche o del loro funzionamento, ovvero un
1) che sono elaborati e/o adottati da unautorit a livello nazionale, loro potenziamento, che possano produrre effetti sullambiente;
regionale o locale oppure predisposti da unautorit per essere appro- l-bis) modifica sostanziale di un progetto, opera o di un impianto: la
vati, mediante una procedura legislativa, amministrativa o negoziale e variazione delle caratteristiche o del funzionamento ovvero un potenzia-
2) che sono previsti da disposizioni legislative, regolamentari o mento dellimpianto, dellopera o dellinfrastruttura o del progetto che,
amministrative; secondo lautorit competente, producano effetti negativi e significativi
sullambiente. In particolare, con riferimento alla disciplina dellautoriz-
f) rapporto ambientale: il documento del piano o del programma zazione integrata ambientale, per ciascuna attivit per la quale lallegato
redatto in conformit alle previsioni di cui allart. 13; VIII indica valori di soglia, sostanziale una modifica allinstallazione
g) progetto: la realizzazione di lavori di costruzione o di altri im- che dia luogo ad un incremento del valore di una delle grandezze, oggetto
pianti od opere e di altri interventi sullambiente naturale o sul paesag- della soglia, pari o superiore al valore della soglia stessa;
gio, compresi quelli destinati allo sfruttamento delle risorse del suolo. Ai l-ter) migliori tecniche disponibili (best available techniques -
fini della valutazione ambientale, gli elaborati del progetto preliminare e BAT): la pi efficiente e avanzata fase di sviluppo di attivit e relativi
del progetto definitivo sono predisposti con un livello informativo e di metodi di esercizio indicanti lidoneit pratica di determinate tecniche
dettaglio almeno equivalente a quello previsto dallart. 93, commi 3 e 4, a costituire, in linea di massima, la base dei valori limite di emissione e
del codice di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163; delle altre condizioni di autorizzazione intesi ad evitare oppure, ove ci
[h) progetto definitivo: gli elaborati progettuali predisposti in con- si riveli impossibile, a ridurre in modo generale le emissioni e limpatto
formit allart. 93 del decreto n. 163 del 2006 nel caso di opere pubbli- sullambiente nel suo complesso. Nel determinare le migliori tecniche
che; negli altri casi, il progetto che presenta almeno un livello informati- disponibili, occorre tenere conto in particolare degli elementi di cui
vo e di dettaglio equivalente ai fini della valutazione ambientale; allallegato XI. Si intende per:
i) studio di impatto ambientale: elaborato che integra il progetto 1) tecniche: sia le tecniche impiegate sia le modalit di progetta-
definitivo, redatto in conformit alle previsioni di cui allart. 22; zione, costruzione, manutenzione, esercizio e chiusura dellimpianto;

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2) disponibili: le tecniche sviluppate su una scala che ne consen- progetti ovvero il rilascio dellautorizzazione integrata ambientale o del
ta lapplicazione in condizioni economicamente e tecnicamente idonee provvedimento comunque denominato che autorizza lesercizio;
nellambito del relativo comparto industriale, prendendo in considera-
q) autorit procedente: la pubblica amministrazione che elabora il
zione i costi e i vantaggi, indipendentemente dal fatto che siano o meno
piano, programma soggetto alle disposizioni del presente decreto, ovve-
applicate o prodotte in ambito nazionale, purch il gestore possa utiliz-
ro nel caso in cui il soggetto che predispone il piano, programma sia un
zarle a condizioni ragionevoli;
diverso soggetto pubblico o privato, la pubblica amministrazione che
3) migliori: le tecniche pi efficaci per ottenere un elevato livello recepisce, adotta o approva il piano, programma;
di protezione dellambiente nel suo complesso;
r) proponente: il soggetto pubblico o privato che elabora il piano,
l-ter.1) documento di riferimento sulle BAT o BREF: documen- programma o progetto soggetto alle disposizioni del presente decreto;
to pubblicato dalla Commissione europea ai sensi dellart. 13, paragrafo
6, della direttiva 2010/75/UE; r-bis) gestore: qualsiasi persona fisica o giuridica che detiene o ge-
stisce, nella sua totalit o in parte, linstallazione o limpianto oppure
l-ter.2) conclusioni sulle BAT: un documento adottato secondo
che dispone di un potere economico determinante sullesercizio tecnico
quanto specificato allart. 13, paragrafo 5, della direttiva 2010/75/UE,
dei medesimi;
e pubblicato in italiano nella Gazzetta Ufficiale dellUnione europea,
contenente le parti di un BREF riguardanti le conclusioni sulle migliori s) soggetti competenti in materia ambientale: le pubbliche ammini-
tecniche disponibili, la loro descrizione, le informazioni per valutarne strazioni e gli enti pubblici che, per le loro specifiche competenze o re-
lapplicabilit, i livelli di emissione associati alle migliori tecniche di- sponsabilit in campo ambientale, possono essere interessate agli impat-
sponibili, il monitoraggio associato, i livelli di consumo associati e, se ti sullambiente dovuti allattuazione dei piani, programmi o progetti;
del caso, le pertinenti misure di bonifica del sito;
t) consultazione: linsieme delle forme di informazione e parteci-
l-ter.4) livelli di emissione associati alle migliori tecniche dispo- pazione, anche diretta, delle amministrazioni, del pubblico e del pub-
nibili o BAT-AEL: intervalli di livelli di emissione ottenuti in condi- blico interessato nella raccolta dei dati e nella valutazione dei piani,
zioni di esercizio normali utilizzando una migliore tecnica disponibile o programmi e progetti;
una combinazione di migliori tecniche disponibili, come indicato nelle
conclusioni sulle BAT, espressi come media in un determinato arco di u) pubblico: una o pi persone fisiche o giuridiche nonch, ai sensi
tempo e nellambito di condizioni di riferimento specifiche; della legislazione vigente, le associazioni, le organizzazioni o i gruppi
di tali persone;
l-ter.5) tecnica emergente: una tecnica innovativa per unattivit
industriale che, se sviluppata commercialmente, potrebbe assicurare un v) pubblico interessato: il pubblico che subisce o pu subire gli
pi elevato livello di protezione dellambiente nel suo complesso o al- effetti delle procedure decisionali in materia ambientale o che ha un
meno lo stesso livello di protezione dellambiente e maggiori risparmi interesse in tali procedure; ai fini della presente definizione le organiz-
di spesa rispetto alle migliori tecniche disponibili esistenti; zazioni non governative che promuovono la protezione dellambiente
e che soddisfano i requisiti previsti dalla normativa statale vigente,
m) verifica di assoggettabilit: la verifica attivata allo scopo di va-
nonch le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, sono
lutare, ove previsto, se progetti possono avere un impatto significativo e
considerate come aventi interesse;
negativo sullambiente e devono essere sottoposti alla fase di valutazio-
ne secondo le disposizioni del presente decreto; v-bis) relazione di riferimento: informazioni sullo stato di qualit
m-bis) verifica di assoggettabilit di un piano o programma: la ve- del suolo e delle acque sotterranee, con riferimento alla presenza di so-
rifica attivata allo scopo di valutare, ove previsto, se piani, programmi stanze pericolose pertinenti, necessarie al fine di effettuare un raffronto
ovvero le loro modifiche, possano aver effetti significativi sullambiente in termini quantitativi con lo stato al momento della cessazione definiti-
e devono essere sottoposti alla fase di valutazione secondo le disposi- va delle attivit. Tali informazioni riguardano almeno: luso attuale e, se
zioni del presente decreto considerato il diverso livello di sensibilit possibile, gli usi passati del sito, nonch, se disponibili, le misurazioni
ambientale delle aree interessate; effettuate sul suolo e sulle acque sotterranee che ne illustrino lo stato al
momento dellelaborazione della relazione o, in alternativa, relative a
m-ter) parere motivato: il provvedimento obbligatorio con even- nuove misurazioni effettuate sul suolo e sulle acque sotterranee tenendo
tuali osservazioni e condizioni che conclude la fase di valutazione di conto della possibilit di una contaminazione del suolo e delle acque
VAS, espresso dallautorit competente sulla base dellistruttoria svolta sotterranee da parte delle sostanze pericolose usate, prodotte o rilasciate
e degli esiti delle consultazioni; dallinstallazione interessata. Le informazioni definite in virt di altra
n) provvedimento di verifica: il provvedimento obbligato- normativa che soddisfano i requisiti di cui alla presente lettera possono
rio e vincolante dellautorit competente che conclude la verifica di essere incluse o allegate alla relazione di riferimento. Nella redazione
assoggettabilit; della relazione di riferimento si terr conto delle linee guida eventual-
o) provvedimento di valutazione dellimpatto ambientale: il prov- mente emanate dalla Commissione europea ai sensi dellart. 22, para-
vedimento dellautorit competente che conclude la fase di valutazione grafo 2, della direttiva 2010/75/UE;
del processo di VIA. un provvedimento obbligatorio e vincolante che v-ter) acque sotterranee: acque sotterranee quali definite allart. 74,
sostituisce o coordina, tutte le autorizzazioni, le intese, le concessioni, comma 1, lettera l);
le licenze, i pareri, i nulla osta e gli assensi comunque denominati in
materia ambientale e di patrimonio culturale secondo le previsioni di v-quater) suolo: lo strato pi superficiale della crosta terrestre si-
cui allart. 26; tuato tra il substrato roccioso e la superficie. Il suolo costituito da
componenti minerali, materia organica, acqua, aria e organismi viventi.
o-bis) autorizzazione integrata ambientale: il provvedimento che Ai soli fini dellapplicazione della Parte Terza, laccezione del termine
autorizza lesercizio di una installazione rientrante fra quelle di cui comprende, oltre al suolo come precedentemente definito, anche il terri-
allart. 4, comma 4, lettera c), o di parte di essa a determinate condizioni torio, il sottosuolo, gli abitati e le opere infrastrutturali;
che devono garantire che linstallazione sia conforme ai requisiti di cui
al Titolo III-bis ai fini dellindividuazione delle soluzioni pi idonee v-quinquies) ispezione ambientale: tutte le azioni, ivi compresi vi-
al perseguimento degli obiettivi di cui allart. 4, comma 4, lettera c). site in loco, controllo delle emissioni e controlli delle relazioni interne e
Unautorizzazione integrata ambientale pu valere per una o pi instal- dei documenti di follow-up, verifica dellautocontrollo, controllo delle
lazioni o parti di esse che siano localizzate sullo stesso sito e gestite tecniche utilizzate e adeguatezza della gestione ambientale dellinstal-
dal medesimo gestore. Nel caso in cui diverse parti di una installazio- lazione, intraprese dallautorit competente o per suo conto al fine di
ne siano gestite da gestori differenti, le relative autorizzazioni integrate verificare e promuovere il rispetto delle condizioni di autorizzazione
ambientali sono opportunamente coordinate a livello istruttorio; da parte delle installazioni, nonch, se del caso, monitorare limpatto
ambientale di queste ultime;
p) autorit competente: la pubblica amministrazione cui compete
ladozione del provvedimento di verifica di assoggettabilit, lelabora- v-sexies) pollame: il pollame quale definito allart. 2, comma 2,
zione del parere motivato, nel caso di valutazione di piani e programmi, lettera a), del decreto del Presidente della Repubblica 3 marzo 1993,
e ladozione dei provvedimenti conclusivi in materia di VIA, nel caso di n. 587; (44)

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v-septies) combustibile: qualsiasi materia combustibile solida, li- 2. Lautorizzazione allimmersione in mare dei materiali di cui al
quida o gassosa, che la norma ammette possa essere combusta per uti- comma 1, lettera a), rilasciata dalla regione, fatta eccezione per gli in-
lizzare lenergia liberata dal processo; terventi ricadenti in aree protette nazionali di cui alle leggi 31 dicembre
1982, n. 979 e 6 dicembre 1991, n. 394, per i quali rilasciata dal Mini-
v-octies) sostanze pericolose: le sostanze o miscele, come definite stero dellambiente e della tutela del territorio e del mare, in conformit
allart. 2, punti 7 e 8, del regolamento (CE) n. 1272/2008, del Parlamen- alle modalit stabilite con decreto del Ministro dellambiente e della
to europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, pericolose ai sensi tutela del territorio e del mare, di concerto con i Ministri delle infra-
dellart. 3 del medesimo regolamento. Ai fini della Parte Terza si applica strutture e dei trasporti, delle politiche agricole e forestali, delle attivit
la definizione di cui allart. 74, comma 2, lettera ee). produttive previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti
1-bis. Ai fini del della presente Parte Seconda si applicano inoltre tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano,
le definizioni di impianto di incenerimento dei rifiuti e di impianto da emanarsi entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della
di coincenerimento dei rifiuti di cui alle lettere b) e c) del comma 1 parte terza del presente decreto.
dellart. 237-ter..
Si riporta il testo dellart. 47, del decreto del Presidente della 3. Limmersione in mare di materiale di cui al comma 1, lettera b),
Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni le- soggetta ad autorizzazione regionale, con esclusione dei nuovi ma-
gislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa): nufatti soggetti alla valutazione di impatto ambientale. Per le opere di
ripristino, che non comportino aumento della cubatura delle opere pree-
Art. 47 (Dichiarazioni sostitutive dellatto di notoriet). sistenti, dovuta la sola comunicazione allautorit competente.
1. Latto di notoriet concernente stati, qualit personali o fatti che
siano a diretta conoscenza dellinteressato sostituito da dichiarazione
resa e sottoscritta dal medesimo con la osservanza delle modalit di cui 4. Limmersione in mare dei materiali di cui al comma 1, lettera c),
allart. 38. non soggetta ad autorizzazione.
2. La dichiarazione resa nellinteresse proprio del dichiarante pu
riguardare anche stati, qualit personali e fatti relativi ad altri soggetti di 5. La movimentazione dei fondali marini derivante dallattivit di
cui egli abbia diretta conoscenza. posa in mare di cavi e condotte soggetta ad autorizzazione regionale
rilasciata, in conformit alle modalit tecniche stabilite con decreto del
3. Fatte salve le eccezioni espressamente previste per legge, nei
Ministro dellambiente e della tutela del territorio e del mare, di con-
rapporti con la pubblica amministrazione e con i concessionari di pub-
certo con i Ministri delle attivit produttive, delle infrastrutture e dei
blici servizi, tutti gli stati, le qualit personali e i fatti non espressamente
trasporti e delle politiche agricole e forestali, per quanto di competenza,
indicati nellart. 46 sono comprovati dallinteressato mediante la dichia-
da emanarsi entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della
razione sostitutiva di atto di notoriet.
parte terza del presente decreto.
4. Salvo il caso in cui la legge preveda espressamente che la denun-
cia allAutorit di polizia giudiziaria presupposto necessario per atti-
vare il procedimento amministrativo di rilascio del duplicato di docu- 5-bis. Per gli interventi assoggettati a valutazione di impatto am-
menti di riconoscimento o comunque attestanti stati e qualit personali bientale, nazionale o regionale, le autorizzazioni ambientali di cui ai
dellinteressato, lo smarrimento dei documenti medesimi comprovato commi 2 e 5 sono istruite e rilasciate dalla stessa autorit competente
da chi ne richiede il duplicato mediante dichiarazione sostitutiva.. per il provvedimento che conclude motivatamente il procedimento di
valutazione di impatto ambientale. Nel caso di condotte o cavi facen-
Per il testo dellart. 184-bis, del citato decreto legislativo n. 152 ti parte della rete nazionale di trasmissione dellenergia elettrica o di
del 2006, si veda nelle note allart. 1. connessione con reti energetiche di altri Stati, non soggetti a valuta-
zione di impatto ambientale, lautorizzazione rilasciata dal Ministero
La Parte Seconda, del citato decreto legislativo n. 152 del 2006, dellambiente e della tutela del territorio e del mare, sentite le regioni
reca: Procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per la interessate, nellambito del procedimento unico di autorizzazione delle
valutazione dellimpatto ambientale (VIA) e per lautorizzazione inte- stesse reti..
grata ambientale (IPPC).
Il Titolo V, della Parte Quarta, del citato decreto legislativo
Per la Parte Quarta, del citato decreto legislativo n. 152 del
n. 152 del 2006, reca: Bonifica di siti contaminati.
2006, si veda nelle note alle premesse.

Note allart. 3:

Si riporta il testo dellart. 109, del citato decreto legislativo Note allart. 4:
n. 152 del 2006:
Art. 109 (Immersione in mare di materiale derivante da attivit Per il testo dellart. 184-bis, comma 1, del citato decreto legisla-
di escavo e attivit di posa in mare di cavi e condotte). 1. Al fine tivo n. 152 del 2006, si veda nelle note allart. 1.
della tutela dellambiente marino e in conformit alle disposizioni delle
convenzioni internazionali vigenti in materia, consentita limmersione
deliberata in mare da navi ovvero aeromobili e da strutture ubicate nelle Si riporta il testo dellart. 183, comma 1, lettera qq, del citato
acque del mare o in ambiti ad esso contigui, quali spiagge, lagune e decreto legislativo n. 152 del 2006:
stagni salmastri e terrapieni costieri, dei materiali seguenti:
a) materiali di escavo di fondali marini o salmastri o di terreni li- Art. 183 (Definizioni). (omissis);
toranei emersi;
b) inerti, materiali geologici inorganici e manufatti al solo fine di qq) sottoprodotto: qualsiasi sostanza od oggetto che soddisfa le
utilizzo, ove ne sia dimostrata la compatibilit e linnocuit ambientale; condizioni di cui allart. 184-bis, comma 1, o che rispetta i criteri stabi-
liti in base allart. 184-bis, comma 2;
c) materiale organico e inorganico di origine marina o salmastra,
prodotto durante lattivit di pesca effettuata in mare o laguna o stagni
salmastri. (omissis)..

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Si riporta il testo della Tabella 2, Allegato 5, al Titolo V, della


Parte Quarta, del citato decreto legislativo n. 152 del 2006: ALIFATICI CLORURATI
CANCEROGENI
Tabella 2. (Concentrazione soglia 39 Clorometano 1.5
di contaminazione nelle acque sotterranee
Valore 40 Triclorometano 0.15
N 41 Cloruro di Vinile 0.5
SOSTANZE limite
ord 42 1,2-Dicloroetano 3
(/1)
METALLI 43 1,1 Dicloroetilene 0.05
1 Alluminio 200 44 Tricloroetilene 1.5
2 Antimonio 5 45 Tetracloroetilene 1.1
3 Argento 10 46 Esaclorobutadiene 0.15
4 Arsenico 10 Sommatoria
47 10
5 Berillio 4 organoalogenati
6 Cadmio 5 ALIFATICI CLORURATI NON
7 Cobalto 50 CANCEROGENI
8 Cromo totale 50 48 1,1-Dicloroetano 810
9 Cromo (VI) 5 49 1,2-Dicloetilene 60
10 Ferro 200 50 1,2-Dicloropropano 0.15
11 Mercurio 1 51 1,1,2-Tricloroetano 0.2
12 Nichel 20 1,2,3-
52 0.001
13 Piombo 10 Tricloropropano
14 Rame 1000 1,1,2,2-
53 0.05
15 Selenio 10 Tetracloroetano
16 Manganese 50 ALIFATICI ALOGENATI
17 Tallio 2 CANCEROGENI
18 Zinco 3000 54 Tribromometano 0.3
INQUINANTI INORGANICI 55 1,2-Dibromoetano 0.001
19 Boro 1000 56 Dibromoclorometano 0.13
20 Cianuri liberi 50 57 Bromodiclorometano 0.17
21 Fluoruri 1500 NITROBENZENI
22 Nitriti 500 58 Nitrobenzene 3.5
23 Solfati (mg/L) 250 59 1,2-Dinitrobenzene 15
COMPOSTI ORGANICI AROMATICI 60 1,3-Dinitrobenzene 3.7
24 Benzene 1 Cloronitrobenzeni
25 Etilbenzene 50 61 0.5
(ognuno)
26 Stirene 25 CLOROBENZENI
27 Toluene 15 62 Monoclorobenzene 40
28 para-Xilene 10 63 1,2 Diclorobenzene 270
POLICLICI AROMATICI 64 1,4 Diclorobenzene 0.5
29 Benzo (a) antracene 0.1 65 1,2,4 Triclorobenzene 190
30 Benzo (a) pirene 0.01
1,2,4,5
31 Benzo (b) fluorantene 0.1 66 1.8
Tetraclorobenzene
Benzo (k,)
32 0.05 67 Pentaclorobenzene 5
fluorantene
68 Esaclorobenzene 0.01
Benzo (g, h, i)
33 0.01 FENOLI E CLOROFENOLI
perilene
34 Crisene 5
69 2-clorofenolo 180
Dibenzo (a, h) 70 2,4 Diclorofenolo 110
35 0.01 71 2,4,6 Triclorofenolo 5
antracene
Indeno (1,2,3 - c, d) 72 Pentaclorofenolo 0.5
36 0.1 AMMINE AROMATICHE
pirene
37 Pirene 50 73 Anilina 10
Sommatoria (31, 32, 74 Difenilamina 910
38 0.1 75 p-toluidina 0.35
33, 36)

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ogni altra documentazione di accompagnamento, prevista dalle vigenti


disposizioni, ivi compresa la scheda di trasporto ed i documenti consi-
FITOFARMACI derati ad essa equivalenti o equipollenti, ai sensi dellart. 7-bis.
76 Alaclor 0.1 2. In caso di mancata esibizione del contratto di trasporto in for-
77 Aldrin 0.03 ma scritta da parte del conducente allatto del controllo, e qualora sia
presente a bordo del veicolo una dichiarazione sottoscritta dal commit-
78 Atrazina 0.3 tente o dal vettore che ne attesti lesistenza, lautorit competente, entro
quindici giorni dalla contestazione della violazione, richiede ai soggetti
79 alfa-esacloroesano 0.1 di cui allart. 7, comma 3, la presentazione, entro trenta giorni dalla no-
80 beta-esacloroesano 0.1 tifica della richiesta, di copia del contratto in forma scritta.
Gamma - 3. Entro i trenta giorni successivi alla ricezione del contratto in
forma scritta, lautorit competente, in base allesame dello stesso, qua-
81 esacloroesano 0.1 lora da tale esame emerga la responsabilit dei soggetti di cui allart. 7,
(lindano) comma 3, applica le sanzioni ivi previste.
4. Le stesse sanzioni sono irrogate in caso di mancata presentazio-
82 Clordano 0.1 ne della documentazione richiesta entro il termine indicato..
83 DDD, DDT, DDE 0.1 Art. 6 (Forma dei contratti). 1. Il contratto di trasporto di merci
84 Dieldrin 0.03 su strada stipulato, di regola, in forma scritta e, comunque, con data
certa per favorire la correttezza e la trasparenza dei rapporti fra i contra-
85 Endrin 0.1 enti, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge.
Sommatoria 2. Con decreto dirigenziale della competente struttura del Mini-
86 0.5 stero delle infrastrutture e dei trasporti, da adottarsi entro il termine di
fitofarmaci novanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto legi-
DIOSSINE E FURANI slativo, sono determinati modelli contrattuali tipo per facilitare luso
della forma scritta dei contratti di trasporto di merci su strada.
Sommatoria PCDD,
3. Elementi essenziali dei contratti stipulati in forma scritta sono:
87 PCDF (conversione 4 x 10-6
a) nome e sede del vettore e del committente e, se diverso, del
TEF) caricatore;
ALTRE SOSTANZE b) numero di iscrizione del vettore allAlbo nazionale degli auto-
trasportatori di cose per conto di terzi;
88 PCB 0.01 c) tipologia e quantit della merce oggetto del trasporto, nel ri-
89 Acrilammide 0.1 spetto delle indicazioni contenute nella carta di circolazione dei veicoli
Idrocarburi totali adibiti al trasporto stesso;
d) corrispettivo del servizio di trasporto e modalit di pagamento;
90 (espressi come n- 350
e) luoghi di presa in consegna della merce da parte del vettore e di
esano) riconsegna della stessa al destinatario;
91 Acido para-ftalico 37000 e-bis) i tempi massimi per il carico e lo scarico della merce
Amianto (fibre A > da trasportata.
92 4. Elementi eventuali dei contratti stipulati in forma scritta sono:
10 mm) (*) definire
a) termini temporali per la riconsegna della merce;
b) istruzioni aggiuntive del committente o dei soggetti di cui alla
(*(asterisco)) Non sono disponibili dati di letteratura tranne il valo- lettera a) del comma 3.
re di 7 milioni fibre/l comunicato da ISS, ma giudicato da ANPA e dallo
stesso ISS troppo elevato. Per la definizione del limite si propone un 5. Per i trasporti eseguiti in regime di cabotaggio stradale, il con-
confronto con ARPA e Regioni.. tratto di autotrasporto deve contenere gli elementi di cui al comma 3
ed alla lettera a) del comma 4, nonch gli estremi della licenza comu-
Per il testo della Tabella 1, allegato 5, al Titolo V, della Parte nitaria e di ogni altra eventuale documentazione prevista dalle vigenti
Quarta, del citato decreto legislativo n. 152 del 2006, si veda nelle note disposizioni.
allart. 2.
6. In assenza di anche uno degli elementi indicati al comma 3, il
Note allart. 5: contratto di trasporto si considera non stipulato in forma scritta..

Per il testo della colonna B, Tabella 1, allegato 5, al Titolo V, Note allart. 7:


della Parte Quarta, del citato decreto legislativo n. 152 del 2006, si veda
nelle note allart. 2. Per il testo dellart. 47, del citato decreto del Presidente della
Per il testo della colonna A, Tabella 1, allegato 5, al Titolo V, Repubblica n. 445 del 2000, si veda nelle note allart. 2.
della Parte Quarta, del citato decreto legislativo n. 152 del 2006, si veda
nelle note allart. 2. Note allart. 9:
Per i riferimenti della Parte Quarta, del citato decreto legislativo Per il testo dellart. 47, del citato decreto del Presidente della
n. 152 del 2006, si veda nelle note alle premesse. Repubblica n. 445 del 2000, si veda nelle note allart. 2.
Note allart. 6: Note allart. 10:
Si riporta il testo degli articoli 8 e 6, del decreto legislativo Per il testo della colonna A e B, Tabella 1, allegato 5, al Titolo
21 novembre 2005, n. 286 (Disposizioni per il riassetto normativo V, della Parte Quarta, del citato decreto legislativo n. 152 del 2006, si
in materia di liberalizzazione regolata dellesercizio dellattivit di veda nelle note allart. 2.
autotrasportatore):
Art. 8 (Procedura di accertamento della responsabilit). Note allart. 11:
1. Laccertamento della responsabilit dei soggetti di cui allart. 7,
comma 3, pu essere effettuato contestualmente alla contestazione della Per il testo della colonna A e B, Tabella 1, allegato 5, al Titolo
violazione commessa dallautore materiale della medesima, da parte V, della Parte Quarta, del citato decreto legislativo n. 152 del 2006, si
delle autorit competenti, mediante esame del contratto di trasporto e di veda nelle note allart. 2.

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Si riporta il testo dellart. 242, del citato decreto legislativo nicazione alla regione ed alla provincia, inviando una relazione tecnica
n. 152 del 2006: riassuntiva degli esiti del monitoraggio svolto. Nel caso in cui le attivit
Art. 242 (Procedure operative ed amministrative). 1. Al verifi- di monitoraggio rilevino il superamento di una o pi delle concentrazio-
carsi di un evento che sia potenzialmente in grado di contaminare il sito, ni soglia di rischio, il soggetto responsabile dovr avviare la procedura
il responsabile dellinquinamento mette in opera entro ventiquattro ore di bonifica di cui al comma 7.
le misure necessarie di prevenzione e ne d immediata comunicazione ai 7. Qualora gli esiti della procedura dellanalisi di rischio dimostri-
sensi e con le modalit di cui allart. 304, comma 2. La medesima pro- no che la concentrazione dei contaminanti presenti nel sito superiore
cedura si applica allatto di individuazione di contaminazioni storiche ai valori di concentrazione soglia di rischio (CSR), il soggetto respon-
che possano ancora comportare rischi di aggravamento della situazione sabile sottopone alla regione, nei successivi sei mesi dallapprovazione
di contaminazione. del documento di analisi di rischio, il progetto operativo degli interven-
2. Il responsabile dellinquinamento, attuate le necessarie misure di ti di bonifica o di messa in sicurezza, operativa o permanente, e, ove
prevenzione, svolge, nelle zone interessate dalla contaminazione, unin- necessario, le ulteriori misure di riparazione e di ripristino ambientale,
dagine preliminare sui parametri oggetto dellinquinamento e, ove ac- al fine di minimizzare e ricondurre ad accettabilit il rischio derivante
certi che il livello delle concentrazioni soglia di contaminazione (CSC) dallo stato di contaminazione presente nel sito. Per la selezione delle
non sia stato superato, provvede al ripristino della zona contaminata, tecnologie di bonifica in situ pi idonee, la regione pu autorizzare lap-
dandone notizia, con apposita autocertificazione, al comune ed alla pro- plicazione a scala pilota, in campo, di tecnologie di bonifica innovative,
vincia competenti per territorio entro quarantotto ore dalla comunica- anche finalizzata allindividuazione dei parametri di progetto necessari
zione. Lautocertificazione conclude il procedimento di notifica di cui per lapplicazione a piena scala, a condizione che tale applicazione av-
al presente articolo, ferme restando le attivit di verifica e di controllo venga in condizioni di sicurezza con riguardo ai rischi sanitari e ambien-
da parte dellautorit competente da effettuarsi nei successivi quindici tali. Nel caso di interventi di bonifica o di messa in sicurezza di cui al
giorni. Nel caso in cui linquinamento non sia riconducibile ad un sin- primo periodo, che presentino particolari complessit a causa della natu-
golo evento, i parametri da valutare devono essere individuati, caso per ra della contaminazione, degli interventi, delle dotazioni impiantistiche
caso, sulla base della storia del sito e delle attivit ivi svolte nel tempo. necessarie o dellestensione dellarea interessata dagli interventi mede-
simi, il progetto pu essere articolato per fasi progettuali distinte al fine
3. Qualora lindagine preliminare di cui al comma 2 accerti lavve- di rendere possibile la realizzazione degli interventi per singole aree o
nuto superamento delle CSC anche per un solo parametro, il responsabile per fasi temporali successive. Nellambito dellarticolazione temporale
dellinquinamento ne d immediata notizia al comune ed alle province potr essere valutata ladozione di tecnologie innovative, di dimostrata
competenti per territorio con la descrizione delle misure di prevenzio- efficienza ed efficacia, a costi sopportabili, resesi disponibili a seguito
ne e di messa in sicurezza di emergenza adottate. Nei successivi trenta dello sviluppo tecnico-scientifico del settore. La regione, acquisito il
giorni, presenta alle predette amministrazioni, nonch alla regione ter- parere del comune e della provincia interessati mediante apposita con-
ritorialmente competente il piano di caratterizzazione con i requisiti di ferenza di servizi e sentito il soggetto responsabile, approva il progetto,
cui allAllegato 2 alla parte quarta del presente decreto. Entro i trenta con eventuali prescrizioni ed integrazioni entro sessanta giorni dal suo
giorni successivi la regione, convocata la conferenza di servizi, autorizza ricevimento. Tale termine pu essere sospeso una sola volta, qualora la
il piano di caratterizzazione con eventuali prescrizioni integrative. Lau- regione ravvisi la necessit di richiedere, mediante atto adeguatamente
torizzazione regionale costituisce assenso per tutte le opere connesse alla motivato, integrazioni documentali o approfondimenti al progetto, as-
caratterizzazione, sostituendosi ad ogni altra autorizzazione, concessione, segnando un congruo termine per ladempimento. In questa ipotesi il
concerto, intesa, nulla osta da parte della pubblica amministrazione. termine per lapprovazione del progetto decorre dalla presentazione del
4. Sulla base delle risultanze della caratterizzazione, al sito ap- progetto integrato. Ai soli fini della realizzazione e dellesercizio degli
plicata la procedura di analisi del rischio sito specifica per la determi- impianti e delle attrezzature necessarie allattuazione del progetto ope-
nazione delle concentrazioni soglia di rischio (CSR). I criteri per lap- rativo e per il tempo strettamente necessario allattuazione medesima,
plicazione della procedura di analisi di rischio sono stabiliti con decreto lautorizzazione regionale di cui al presente comma sostituisce a tutti
del Ministro dellambiente e della tutela del territorio e del mare, di gli effetti le autorizzazioni, le concessioni, i concerti, le intese, i nulla
concerto con i Ministri dello sviluppo economico e della salute entro osta, i pareri e gli assensi previsti dalla legislazione vigente compresi,
il 30 giugno 2008. Nelle more dellemanazione del predetto decreto, i in particolare, quelli relativi alla valutazione di impatto ambientale, ove
criteri per lapplicazione della procedura di analisi di rischio sono ripor- necessaria, alla gestione delle terre e rocce da scavo allinterno dellarea
tati nellAllegato 1 alla parte quarta del presente decreto. Entro sei mesi oggetto dellintervento ed allo scarico delle acque emunte dalle falde.
dallapprovazione del piano di caratterizzazione, il soggetto responsa- Lautorizzazione costituisce, altres, variante urbanistica e comporta di-
bile presenta alla regione i risultati dellanalisi di rischio. La conferen- chiarazione di pubblica utilit, di urgenza ed indifferibilit dei lavori.
za di servizi convocata dalla regione, a seguito dellistruttoria svolta in Con il provvedimento di approvazione del progetto sono stabiliti anche
contraddittorio con il soggetto responsabile, cui dato un preavviso di i tempi di esecuzione, indicando altres le eventuali prescrizioni neces-
almeno venti giorni, approva il documento di analisi di rischio entro i sarie per lesecuzione dei lavori ed fissata lentit delle garanzie finan-
sessanta giorni dalla ricezione dello stesso. Tale documento inviato ai ziarie, in misura non superiore al cinquanta per cento del costo stimato
componenti della conferenza di servizi almeno venti giorni prima della dellintervento, che devono essere prestate in favore della regione per
data fissata per la conferenza e, in caso di decisione a maggioranza, la corretta esecuzione ed il completamento degli interventi medesimi.
la delibera di adozione fornisce una adeguata ed analitica motivazione
8. I criteri per la selezione e lesecuzione degli interventi di bonifi-
rispetto alle opinioni dissenzienti espresse nel corso della conferenza.
ca e ripristino ambientale, di messa in sicurezza operativa o permanente,
5. Qualora gli esiti della procedura dellanalisi di rischio dimostri- nonch per lindividuazione delle migliori tecniche di intervento a costi
no che la concentrazione dei contaminanti presenti nel sito inferio- sostenibili (B.A.T.N.E.E.C. - Best Available Technology Not Entailing
re alle concentrazioni soglia di rischio, la conferenza dei servizi, con Excessive Costs) ai sensi delle normative comunitarie sono riportati
lapprovazione del documento dellanalisi del rischio, dichiara concluso nellAllegato 3 alla parte quarta del presente decreto.
positivamente il procedimento. In tal caso la conferenza di servizi pu
prescrivere lo svolgimento di un programma di monitoraggio sul sito 9. La messa in sicurezza operativa, riguardante i siti contaminati,
circa la stabilizzazione della situazione riscontrata in relazione agli esiti garantisce una adeguata sicurezza sanitaria ed ambientale ed impedisce
dellanalisi di rischio e allattuale destinazione duso del sito. A tal fine, unulteriore propagazione dei contaminanti. I progetti di messa in sicu-
il soggetto responsabile, entro sessanta giorni dallapprovazione di cui rezza operativa sono accompagnati da accurati piani di monitoraggio
sopra, invia alla provincia ed alla regione competenti per territorio un dellefficacia delle misure adottate ed indicano se allatto della cessazione
piano di monitoraggio nel quale sono individuati: dellattivit si render necessario un intervento di bonifica o un interven-
to di messa in sicurezza permanente. Possono essere altres autorizzati
a) i parametri da sottoporre a controllo; interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e di messa in sicurez-
b) la frequenza e la durata del monitoraggio. za degli impianti e delle reti tecnologiche, purch non compromettano la
6. La regione, sentita la provincia, approva il piano di monitorag- possibilit di effettuare o completare gli interventi di bonifica che siano
gio entro trenta giorni dal ricevimento dello stesso. Lanzidetto termine condotti adottando appropriate misure di prevenzione dei rischi.
pu essere sospeso una sola volta, qualora lautorit competente rav- 10. Nel caso di caratterizzazione, bonifica, messa in sicurezza e
visi la necessit di richiedere, mediante atto adeguatamente motivato, ripristino ambientale di siti con attivit in esercizio, la regione, fatto sal-
integrazioni documentali o approfondimenti del progetto, assegnando vo lobbligo di garantire la tutela della salute pubblica e dellambiente,
un congruo termine per ladempimento. In questo caso il termine per in sede di approvazione del progetto assicura che i suddetti interventi
lapprovazione decorre dalla ricezione del progetto integrato. Alla sca- siano articolati in modo tale da risultare compatibili con la prosecuzione
denza del periodo di monitoraggio il soggetto responsabile ne d comu- della attivit.

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11. Nel caso di eventi avvenuti anteriormente allentrata in vigore Si riporta il testo dellart. 3, comma 2, del citato decreto-legge
della parte quarta del presente decreto che si manifestino successiva- n. 2 del 2012:
mente a tale data in assenza di rischio immediato per lambiente e per Art. 3. (Interpretazione autentica dellart. 185 del decreto legi-
la salute pubblica, il soggetto interessato comunica alla regione, alla slativo n. 152 del 2006, disposizioni in materia di matrici materiali di
provincia e al comune competenti lesistenza di una potenziale conta- riporto e ulteriori disposizioni in materia di rifiuti). (omissis).
minazione unitamente al piano di caratterizzazione del sito, al fine di
determinarne lentit e lestensione con riferimento ai parametri indicati 2. Fatti salvi gli accordi di programma per la bonifica sottoscritti
nelle CSC ed applica le procedure di cui ai commi 4 e seguenti. prima della data di entrata in vigore della presente disposizione che ri-
spettano le norme in materia di bonifica vigenti al tempo della sottoscri-
12. Le indagini ed attivit istruttorie sono svolte dalla provincia, zione, ai fini dellapplicazione dellart. 185, comma 1, lettere b) e c), del
che si avvale della competenza tecnica dellAgenzia regionale per la decreto legislativo n. 152 del 2006, le matrici materiali di riporto devono
protezione dellambiente e si coordina con le altre amministrazioni. essere sottoposte a test di cessione effettuato sui materiali granulari ai
13. La procedura di approvazione della caratterizzazione e del sensi dellart. 9 del decreto del Ministro dellambiente 5 febbraio 1998,
progetto di bonifica si svolge in Conferenza di servizi convocata dalla pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale 16 aprile
regione e costituita dalle amministrazioni ordinariamente competenti a 1998, n. 88, ai fini delle metodiche da utilizzare per escludere rischi di
rilasciare i permessi, autorizzazioni e concessioni per la realizzazione contaminazione delle acque sotterranee e, ove conformi ai limiti del test
degli interventi compresi nel piano e nel progetto. La relativa documen- di cessione, devono rispettare quanto previsto dalla legislazione vigente
tazione inviata ai componenti della conferenza di servizi almeno venti in materia di bonifica dei siti contaminati.
giorni prima della data fissata per la discussione e, in caso di decisione a (omissis)..
maggioranza, la delibera di adozione deve fornire una adeguata ed ana-
litica motivazione rispetto alle opinioni dissenzienti espresse nel corso Per i riferimenti della Parte Quarta, del citato decreto legislativo
della conferenza. Compete alla provincia rilasciare la certificazione di n. 152 del 2006, si veda nelle note alle premesse.
avvenuta bonifica. Qualora la provincia non provveda a rilasciare tale
certificazione entro trenta giorni dal ricevimento della delibera di ado- Note allart. 25:
zione, al rilascio provvede la regione. Si riporta il testo dellart. 34, comma 7, del citato decreto-legge
13-bis. Per la rete di distribuzione carburanti si applicano le proce- n. 133 del 2014:
dure semplificate di cui allart. 252, comma 4.. Art. 34 (Modifiche al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163,
per la semplificazione delle procedure in materia di bonifica e messa
Note allart. 12: in sicurezza di siti contaminati. Misure urgenti per la realizzazione di
opere lineari realizzate nel corso di attivit di messa in sicurezza e di
Per il testo dellart. 242, del citato decreto legislativo n. 152 del bonifica). (omissis).
2006, si veda nelle note allart. 11.
7. Nei siti inquinati, nei quali sono in corso o non sono ancora
Per il testo della colonna A e B, Tabella 1, allegato 5, al Titolo avviate attivit di messa in sicurezza e di bonifica, possono essere re-
V, della Parte Quarta, del citato decreto legislativo n. 152 del 2006, si alizzati interventi e opere richiesti dalla normativa sulla sicurezza nei
veda nelle note allart. 2. luoghi di lavoro, di manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti
e infrastrutture, compresi adeguamenti alle prescrizioni autorizzative,
Note allart. 14: nonch opere lineari necessarie per lesercizio di impianti e forniture
di servizi e, pi in generale, altre opere lineari di pubblico interesse a
Per i riferimenti della Parte Quarta, del citato decreto legislativo condizione che detti interventi e opere siano realizzati secondo modalit
n. 152 del 2006, si veda nelle note alle premesse. e tecniche che non pregiudicano n interferiscono con il completamento
e lesecuzione della bonifica, n determinano rischi per la salute dei
Note allart. 15: lavoratori e degli altri fruitori dellarea.
Il Titolo III, della Parte Seconda, del citato decreto legislativo (omissis)..
n. 152 del 2006 reca: La valutazione dimpatto ambientale. Per il testo dellart. 242, del citato decreto legislativo n. 152 del
2006, si veda nelle note allart. 11.
Note allart. 20: Per il Titolo V, della Parte Quarta, del citato decreto legislativo
n. 152 del 2006, si veda nelle note allart. 2.
Per il testo della colonna A e B, Tabella 1, allegato 5, al Titolo
V, della Parte Quarta, del citato decreto legislativo n. 152 del 2006, si La Parte Sesta, del citato decreto legislativo n. 152 del 2006, reca:
veda nelle note allart. 2. Norme in materia di tutela risarcitoria contro i danni allambiente.

Note allart. 21: Note allart. 26:

Per il testo dellart. 47, del citato decreto del Presidente della Per il testo dellart. 242, del citato decreto legislativo n. 152 del
Repubblica n. 445 del 2000, si veda nelle note allart. 2. 2006, si veda nelle note allart. 11.
Si riporta il testo dellart. 252, del citato decreto legislativo
Note allart. 23: n. 152 del 2006:
Art. 252 (Siti di interesse nazionale). 1. I siti di interesse na-
Per il testo dellart. 183, comma 1, lettera bb), del citato decreto zionale, ai fini della bonifica, sono individuabili in relazione alle carat-
legislativo n. 152 del 2006, si veda nelle note allart. 2. teristiche del sito, alle quantit e pericolosit degli inquinanti presenti,
al rilievo dellimpatto sullambiente circostante in termini di rischio
Note allart. 24: sanitario ed ecologico, nonch di pregiudizio per i beni culturali ed
ambientali.
Si riporta il testo dellart. 185, comma 1, lettera c) del citato
decreto legislativo n. 152 del 2006: 2. Allindividuazione dei siti di interesse nazionale si provvede
con decreto del Ministro dellambiente e della tutela del territorio e del
Art. 185 (Esclusioni dallambito di applicazione). (omissis); mare, dintesa con le regioni interessate, secondo i seguenti principi e
c) il suolo non contaminato e altro materiale allo stato naturale criteri direttivi:
escavato nel corso di attivit di costruzione, ove sia certo che esso verr a) gli interventi di bonifica devono riguardare aree e territori, com-
riutilizzato a fini di costruzione allo stato naturale e nello stesso sito in presi i corpi idrici, di particolare pregio ambientale;
cui stato escavato;
b) la bonifica deve riguardare aree e territori tutelati ai sensi del
(omissis).. decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42;

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c) il rischio sanitario ed ambientale che deriva dal rilevato supe- Note allart. 27:
ramento delle concentrazioni soglia di rischio deve risultare particolar-
mente elevato in ragione della densit della popolazione o dellestensio- Si riporta il testo dellart. 186, del citato decreto legislativo
ne dellarea interessata; n. 152 del 2006:
Art. 186 (Terre e rocce da scavo). 1. Fatto salvo quanto pre-
d) limpatto socio economico causato dallinquinamento dellarea visto dallart. 185, le terre e rocce da scavo, anche di gallerie, ottenute
deve essere rilevante; quali sottoprodotti, possono essere utilizzate per reinterri, riempimenti,
rimodellazioni e rilevati purch:
e) la contaminazione deve costituire un rischio per i beni di interes-
se storico e culturale di rilevanza nazionale; a) siano impiegate direttamente nellambito di opere o interventi
preventivamente individuati e definiti;
f) gli interventi da attuare devono riguardare siti compresi nel ter- b) sin dalla fase della produzione vi sia certezza dellintegrale
ritorio di pi regioni; utilizzo;
c) lutilizzo integrale della parte destinata a riutilizzo sia tecnica-
f-bis) linsistenza, attualmente o in passato, di attivit di raffinerie, mente possibile senza necessit di preventivo trattamento o di trasfor-
di impianti chimici integrati o di acciaierie. mazioni preliminari per soddisfare i requisiti merceologici e di qualit
ambientale idonei a garantire che il loro impiego non dia luogo ad emis-
2-bis. Sono in ogni caso individuati quali siti di interesse nazionale, sioni e, pi in generale, ad impatti ambientali qualitativamente e quan-
ai fini della bonifica, i siti interessati da attivit produttive ed estrattive titativamente diversi da quelli ordinariamente consentiti ed autorizzati
di amianto. per il sito dove sono destinate ad essere utilizzate;
3. Ai fini della perimetrazione del sito sono sentiti i comuni, le pro- d) sia garantito un elevato livello di tutela ambientale;
vince, le regioni e gli altri enti locali, assicurando la partecipazione dei e) sia accertato che non provengono da siti contaminati o sottopo-
responsabili nonch dei proprietari delle aree da bonificare, se diversi sti ad interventi di bonifica ai sensi del titolo V della parte quarta del
dai soggetti responsabili. presente decreto;
4. La procedura di bonifica di cui allart. 242 dei siti di interesse f) le loro caratteristiche chimiche e chimico-fisiche siano tali che il
nazionale attribuita alla competenza del Ministero dellambiente e del- loro impiego nel sito prescelto non determini rischi per la salute e per la
la tutela del territorio e del mare, sentito il Ministero delle attivit pro- qualit delle matrici ambientali interessate ed avvenga nel rispetto delle
duttive. Il Ministero dellambiente e della tutela del territorio e del mare norme di tutela delle acque superficiali e sotterranee, della flora, della
pu avvalersi anche dellIstituto superiore per la protezione e la ricerca fauna, degli habitat e delle aree naturali protette. In particolare deve
ambientale (ISPRA), delle Agenzie regionali per la protezione dellam- essere dimostrato che il materiale da utilizzare non contaminato con
biente delle regioni interessate e dellIstituto superiore di sanit nonch riferimento alla destinazione duso del medesimo, nonch la compatibi-
di altri soggetti qualificati pubblici o privati il Ministero dellambiente lit di detto materiale con il sito di destinazione;
e della tutela del territorio e del mare adotta procedure semplificate per g) la certezza del loro integrale utilizzo sia dimostrata. Limpiego
le operazioni di bonifica relative alla rete di distribuzione carburanti. di terre da scavo nei processi industriali come sottoprodotti, in sostitu-
zione dei materiali di cava, consentito nel rispetto delle condizioni
5. Nel caso in cui il responsabile non provveda o non sia indivi- fissate allart. 183, comma 1, lettera p).
duabile oppure non provveda il proprietario del sito contaminato n 2. Ove la produzione di terre e rocce da scavo avvenga nellambito
altro soggetto interessato, gli interventi sono predisposti dal Ministe- della realizzazione di opere o attivit sottoposte a valutazione di impatto
ro dellambiente e della tutela del territorio e del mare, avvalendosi ambientale o ad autorizzazione ambientale integrata, la sussistenza dei
dellIstituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), requisiti di cui al comma 1, nonch i tempi delleventuale deposito in at-
dellIstituto superiore di sanit e dellE.N. E.A. nonch di altri soggetti tesa di utilizzo, che non possono superare di norma un anno, devono ri-
qualificati pubblici o privati. sultare da un apposito progetto che e approvato dallautorit titolare del
relativo procedimento. Nel caso in cui progetti prevedano il riutilizzo
6. Lautorizzazione del progetto e dei relativi interventi sostituisce delle terre e rocce da scavo nel medesimo progetto, i tempi delleventua-
a tutti gli effetti le autorizzazioni, le concessioni, i concerti, le intese, i le deposito possono essere quelli della realizzazione del progetto purch
nulla osta, i pareri e gli assensi previsti dalla legislazione vigente, ivi in ogni caso non superino i tre anni.
compresi, tra laltro, quelli relativi alla realizzazione e allesercizio de-
gli impianti e delle attrezzature necessarie alla loro attuazione. Lauto- 3. Ove la produzione di terre e rocce da scavo avvenga nellambito
rizzazione costituisce, altres, variante urbanistica e comporta dichiara- della realizzazione di opere o attivit diverse da quelle di cui al com-
zione di pubblica utilit, urgenza ed indifferibilit dei lavori. ma 2 e soggette a permesso di costruire o a denuncia di inizio attivit,
la sussistenza dei requisiti di cui al comma 1, nonch i tempi delleven-
7. Se il progetto prevede la realizzazione di opere sottoposte a pro- tuale deposito in attesa di utilizzo, che non possono superare un anno,
cedura di valutazione di impatto ambientale, lapprovazione del proget- devono essere dimostrati e verificati nellambito della procedura per il
to di bonifica comprende anche tale valutazione. permesso di costruire, se dovuto, o secondo le modalit della dichiara-
zione di inizio di attivit (DIA).
8. In attesa del perfezionamento del provvedimento di autoriz- 4. Fatti salvi i casi di cui allultimo periodo del comma 2, ove la
zazione di cui ai commi precedenti, completata listruttoria tecnica, il produzione di terre e rocce da scavo avvenga nel corso di lavori pubblici
Ministro dellambiente e della tutela del territorio e del mare pu au- non soggetti n a VIA n a permesso di costruire o denuncia di inizio
torizzare in via provvisoria, su richiesta dellinteressato, ove ricorrano di attivit, la sussistenza dei requisiti di cui al comma 1, nonch i tempi
motivi durgenza e fatta salva lacquisizione della pronuncia positiva delleventuale deposito in attesa di utilizzo, che non possono superare
del giudizio di compatibilit ambientale, ove prevista, lavvio dei lavori un anno, devono risultare da idoneo allegato al progetto dellopera, sot-
per la realizzazione dei relativi interventi di bonifica, secondo il proget- toscritto dal progettista.
to valutato positivamente, con eventuali prescrizioni, dalla conferenza
di servizi convocata dal Ministro dellambiente e della tutela del terri- 5. Le terre e rocce da scavo, qualora non utilizzate nel rispetto delle
torio e del mare. Lautorizzazione provvisoria produce gli effetti di cui condizioni di cui al presente articolo, sono sottoposte alle disposizioni
allart. 242, comma 7. in materia di rifiuti di cui alla parte quarta del presente decreto.
6. La caratterizzazione dei siti contaminati e di quelli sottoposti ad
9. qualificato sito di interesse nazionale ai sensi della normativa interventi di bonifica viene effettuata secondo le modalit previste dal
vigente larea interessata dalla bonifica della ex discarica delle Strillaie Titolo V, Parte quarta del presente decreto. Laccertamento che le terre
(Grosseto). Con successivo decreto del Ministro dellambiente e della e rocce da scavo di cui al presente decreto non provengano da tali siti e
tutela del territorio e del mare si provveder alla perimetrazione della svolto a cura e spese del produttore e accertato dalle autorit competenti
predetta area.. nellambito delle procedure previste dai commi 2, 3 e 4.

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7. Fatti salvi i casi di cui allultimo periodo del comma 2, per i tato regolamento, prodotti nel corso di attivit e interventi autorizzati in
progetti di utilizzo gi autorizzati e in corso di realizzazione prima base alle norme vigenti, sono sottoposti al regime di cui allart. 184-bis
dellentrata in vigore della presente disposizione, gli interessati possono del decreto legislativo n. 152 del 2006, e successive modificazioni, se il
procedere al loro completamento, comunicando, entro novanta giorni, produttore dimostra:
alle autorit competenti, il rispetto dei requisiti prescritti, nonch le ne-
cessarie informazioni sul sito di destinazione, sulle condizioni e sulle a) che certa la destinazione allutilizzo direttamente presso uno o
modalit di utilizzo, nonch sugli eventuali tempi del deposito in atte- pi siti o cicli produttivi determinati;
sa di utilizzo che non possono essere superiori ad un anno. Lautorit
competente pu disporre indicazioni o prescrizioni entro i successivi
sessanta giorni senza che ci comporti necessita di ripetere procedure b) che, in caso di destinazione a recuperi, ripristini, rimodellamen-
di VIA, o di AIA o di permesso di costruire o di DIA. ti, riempimenti ambientali o altri utilizzi sul suolo, non sono superati i
7-bis. Le terre e le rocce da scavo, qualora ne siano accertate le valori delle concentrazioni soglia di contaminazione di cui alle colonne
caratteristiche ambientali, possono essere utilizzate per interventi di A e B della tabella 1 dellallegato 5 alla parte IV del decreto legislativo
miglioramento ambientale e di siti anche non degradati. Tali interven- n. 152 del 2006, con riferimento alle caratteristiche delle matrici am-
ti devono garantire, nella loro realizzazione finale, una delle seguenti bientali e alla destinazione duso urbanistica del sito di destinazione e
condizioni: i materiali non costituiscono fonte di contaminazione diretta o indiretta
per le acque sotterranee, fatti salvi i valori di fondo naturale;
a) un miglioramento della qualit della copertura arborea o della
funzionalit per attivit agro-silvo-pastorali;
c) che, in caso di destinazione ad un successivo ciclo di produzio-
b) un miglioramento delle condizioni idrologiche rispetto alla te- ne, lutilizzo non determina rischi per la salute n variazioni qualitative
nuta dei versanti e alla raccolta e regimentazione delle acque piovane; o quantitative delle emissioni rispetto al normale utilizzo delle materie
c) un miglioramento della percezione paesaggistica. prime;
7-ter. Ai fini dellapplicazione del presente articolo, i residui pro-
venienti dallestrazione di marmi e pietre sono equiparati alla disciplina d) che ai fini di cui alle lettere b) e c) non necessario sottoporre i
dettata per le terre e rocce da scavo. Sono altres equiparati i residui materiali da scavo ad alcun preventivo trattamento, fatte salve le norma-
delle attivit di lavorazione di pietre e marmi che presentano le carat- li pratiche industriali e di cantiere.
teristiche di cui allart. 184-bis. Tali residui, quando siano sottoposti
a unoperazione di recupero ambientale, devono soddisfare i requisiti
tecnici per gli scopi specifici e rispettare i valori limite, per eventua- 2. Il proponente o il produttore attesta il rispetto delle condizioni
li sostanze inquinanti presenti, previsti nellAllegato 5 alla parte IV di cui al comma 1 tramite dichiarazione resa allAgenzia regionale per
del presente decreto, tenendo conto di tutti i possibili effetti negativi la protezione ambientale ai sensi e per gli effetti del testo unico di cui
sullambiente derivanti dallutilizzo della sostanza o delloggetto.. al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445,
precisando le quantit destinate allutilizzo, il sito di deposito e i tem-
Per i riferimenti del decreto del Ministro dellambiente e della pi previsti per lutilizzo, che non possono comunque superare un anno
tutela del territorio e del mare n. 161 del 2012, si veda nelle note alle dalla data di produzione, salvo il caso in cui lopera nella quale il ma-
premesse. teriale destinato ad essere utilizzato preveda un termine di esecuzione
Per il testo dellart. 242, del citato decreto legislativo n. 152 del superiore. Le attivit di scavo e di utilizzo devono essere autorizzate
2006, si veda nelle note allart. 11. in conformit alla vigente disciplina urbanistica e igienico-sanitaria. La
Per il testo dellart. 8, del citato decreto legislativo n. 281 del modifica dei requisiti e delle condizioni indicati nella dichiarazione di
1997, si veda nelle note alle premesse. cui al primo periodo comunicata entro trenta giorni al comune del
luogo di produzione.
Note allart. 29:
3. Il produttore deve, in ogni caso, confermare alle autorit di cui
al comma 2, territorialmente competenti con riferimento al luogo di pro-
Il regolamento (CE) n. 764/2008 del 9 luglio 2008, del Parla- duzione e di utilizzo, che i materiali da scavo sono stati completamente
mento europeo e del Consiglio (che stabilisce procedure relative allap- utilizzati secondo le previsioni comunicate.
plicazione di determinate regole tecniche nazionali a prodotti legalmen-
te commercializzati in un altro Stato membro e che abroga la decisione
n. 3052/95/CE) pubblicato nella G.U.U.E. del 13 agosto 2008, n. L 4. Lutilizzo dei materiali da scavo come sottoprodotto resta assog-
218. gettato al regime proprio dei beni e dei prodotti. A tal fine il trasporto
di tali materiali accompagnato, qualora previsto, dal documento di
Note allart. 31: trasporto o da copia del contratto di trasporto redatto in forma scritta o
dalla scheda di trasporto di cui agli articoli 6 e 7-bis del decreto legisla-
Per i riferimenti del decreto del Ministro dellambiente e della tivo 21 novembre 2005, n. 286, e successive modificazioni.
tutela del territorio e del mare n. 161 del 2012, si veda nelle note alle
premesse.
5. Le disposizioni di cui ai commi da 1 a 4 si applicano anche ai
Per il testo dellart. 184-bis, comma 2-bis, del citato decreto materiali da scavo derivanti da attivit e opere non rientranti nel campo
legislativo n. 152 del 2006, si veda nelle note allart. 1. di applicazione del comma 2-bis dellart. 184-bis del decreto legislativo
Si riporta il testo dellart. 41, comma 2, del citato decreto-legge 3 aprile 2006, n. 152, introdotto dal comma 2 dellart. 41 del presente
n. 69 del 2013: decreto.
Art. 41 (Disposizioni in materia ambientale). (omissis).
2. Il ricorso al barrieramento fisico consentito solo nel caso in cui 6. Lart. 8-bis del decreto-legge 26 aprile 2013, n. 43, convertito,
non sia possibile conseguire altrimenti gli obiettivi di cui al comma 1 con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2013, n. 71, abrogato.
secondo le modalit dallo stesso previste.
(omissis).. 7. Lart. 1 del regolamento di cui al decreto del Ministro dellam-
Si riporta il testo dellart. 41-bis, del citato decreto-legge n. 69 biente e della tutela del territorio e del mare 10 agosto 2012, n. 161,
del 2013: recante la disciplina dellutilizzazione delle terre e rocce da scavo, nel
Art. 41-bis (Ulteriori disposizioni in materia di terre e rocce da definire al comma 1, lettera b), i materiali da scavo integra, a tutti gli ef-
scavo). 1. In relazione a quanto disposto dallart. 266, comma 7, del fetti, le corrispondenti disposizioni del decreto legislativo 3 aprile 2006,
decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni, in n. 152..
deroga a quanto previsto dal regolamento di cui al decreto del Ministro
dellambiente e della tutela del territorio e del mare 10 agosto 2012,
n. 161, i materiali da scavo di cui allart. 1, comma 1, lettera b), del ci- 17G00135

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DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI


MINISTERO DEI BENI Visto il decreto n. 7 del 19 gennaio 2017, protocollato
E DELLE ATTIVIT CULTURALI dallUCB con n. 1735 del 1 febbraio 2017 e registrato al
E DEL TURISMO n. 47, con il quale il Direttore generale biblioteche e isti-
tuti culturali ha assegnato le risorse finanziarie alla dott.
ssa Angela Benintende, dirigente di seconda fascia della
DECRETO 20 luglio 2017. Direzione generale biblioteche e istituti culturali;
Istituzione di premi straordinari alla carriera per la
traduzione, per lanno 2017. Visti i decreti ministeriali 4 febbraio 1988 e 4 gennaio
1990, con i quali sono state individuate alcune iniziative
nel settore delle traduzioni ed stata ricostituita la Com-
IL MINISTRO DEI BENI missione per i Premi al traduttore, successivamente deno-
E DELLE ATTIVIT CULTURALI minati Premi nazionali per la traduzione;
E DEL TURISMO
Vista la circolare n. 9 del 14 marzo 2011, recante nor-
Visto il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368 re- me sulla concessione dei Premi nazionali per la traduzio-
lativo allIstituzione del Ministero per i beni e le attivit ne e su tempi e modalit di partecipazione;
culturali e successive modificazioni;
Visto il decreto ministeriale rep. 260 del 18 maggio
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 re- 2016 concernente listituzione di due Premi straordinari
cante Norme generali sullordinamento del lavoro alle alla carriera per la traduzione per lanno 2016;
dipendenze delle Amministrazioni pubbliche e succes-
sive modificazioni; Considerato che per lannualit 2017, sul capitolo 3670
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei mi- pg. 1 presente una disponibilit di fondi di 90.057,00
nistri 29 agosto 2014, n. 171 recante Regolamento di pari a quella dellanno finanziario 2016;
organizzazione del Ministero dei beni e delle attivit cul- Considerato inoltre che lItalia stata presente in qua-
turali del turismo, degli Uffici della diretta collaborazione lit di Paese Ospite dOnore per lanno 2017 alla Fiera
del Ministro e dellOrganismo indipendente di valutazio- del libro di Teheran e che stato istituito nellambito Pro-
ne della performance, a norma dellart. 16, comma 4, del getto Biblioteca Italia un Fondo presso il Dipartimento di
decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modi- italianistica dellUniversit di Teheran;
ficazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89;
Visto il decreto ministeriale 23 gennaio 2016 rep. n. 43 Considerato altres che lItalia stata invitata in qualit
recante Modifiche al decreto ministeriale 23 dicembre di Paese ospite dOnore alla Fiera del libro Non fiction
2014 recante organizzazione e funzionamento dei musei di Mosca per il 2017 e che tale partecipazione, come spe-
statali; cificato nella nota dellAmbasciatore dItalia a Mosca
Visto il decreto ministeriale 23 gennaio 2016 rep. n. 44 n. 1179 del 18 aprile 2017, sar differita al 2018 come
recante Riorganizzazione del Ministero dei beni e del- stabilito nella prima riunione operativa presso il MAECI
le attivit culturali del turismo, ai sensi dellart. 1, com- il 6 giugno 2017 per poter permettere la pianificazione
ma 327, della legge 28 dicembre 2015, n. 208; dellevento con i tempi necessari;
Vista la legge 11 dicembre 2016 n. 232, recante Bilan- Ritenuto fondamentale continuare a sostenere limpe-
cio di previsione dello Stato per lanno finanziario 2017 e gno culturale dellItalia nei confronti sia dei Paesi del vi-
bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019; cino Oriente che della Russia;
Visto il decreto del Ministero delleconomia e delle
finanze del 27 dicembre 2016, pubblicato nella Gazzet-
ta Ufficiale 30 dicembre 2016 n. 304 S.O., con il quale Decreta:
stata disposta, ai fini della gestione e rendicontazione, la
ripartizione in capitoli delle Unit di voto parlamentare
relative allo stato di previsione della spesa del Ministero
dei beni e delle attivit culturali e del turismo - Tabella Art. 1.
n. 13 - del bilancio di previsione dello Stato per lanno
finanziario 2017 e per il triennio 2017-2019; Per lanno 2017, nellambito nei Premi nazionali per la
Visto il decreto ministeriale 4 gennaio 2017 rep. n. 9, traduzione, conferiti annualmente dalla Direzione gene-
concernente lassegnazione delle risorse economico- rale biblioteche e Istituti culturali regolamentati dai de-
finanziarie, in termini di autorizzazioni di competenza e creti ministeriali 4 febbraio 1988 e 4 gennaio 1990 dalla
cassa, ai titolari dei Centri di responsabilit amministra- circolare n. 9 del 14 marzo 2011, sono istituiti due premi
tiva, ai sensi dellart. 4, comma 1, lettera c) e dellart. 14, straordinari alla carriera che saranno assegnati dalla Com-
comma 1, lettera b) del decreto legislativo 30 marzo 2001, missione di esperti, di cui al decreto ministeriale 4 luglio
n. 165 - vistato e registrato dallUfficio centrale di bilan- 2017, rep. n. 290, operante presso la Direzione generale
cio presso il Ministero dei beni e delle attivit culturali e competente nellambito dei Premi nazionali per la tradu-
del turismo in data 16 gennaio 2017; zione, secondo le prescrizioni del successivo art. 2.

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Art. 2. le Amministrazioni competenti, della quota nazionale


pubblica dei programmi, progetti ed altre iniziative cofi-
I Premi, che saranno assegnati sulla base criteri descrit- nanziate dallUnione europea;
ti agli articoli 2 e seguenti della circolare n. 9 del 14 mar-
zo 2011 e a seguito della valutazione della Commissione Visto il decreto del Ministro del tesoro, del bilancio e
di cui sopra, saranno cos attribuiti: della programmazione economica del 15 maggio 2000,
1. un Premio alla carriera ad un traduttore dalla lin- relativo allattribuzione delle quote di cofinanziamento
gua russa in lingua italiana che abbia dato un significati- nazionale a carico della legge n. 183/1987 per gli inter-
vo contributo al settore delle traduzioni, traducendo opere venti di politica comunitaria che ha istituito un apposito
classiche o contemporanee della cultura russa; Gruppo di lavoro presso il Dipartimento della Ragioneria
generale dello Stato - I.G.R.U.E.;
2. un Premio alla carriera ad un traduttore dalla lin-
gua persiana in lingua italiana che abbia dato un signifi- Vista la delibera CIPE 11 gennaio 2011, n. 1 con la
cativo contributo, al settore delle traduzioni, traducendo quale sono stati stabiliti indirizzi e orientamenti per lac-
opere classiche o contemporanee della cultura persiana. celerazione degli interventi cofinanziati dai fondi struttu-
rali 2007-2013 e la conseguente eventuale riprogramma-
Con successiva circolare della Direzione generale zione dei programmi operativi;
competente sar stabilita la scadenza dei termini per la
presentazione delle domande di partecipazione. Vista la legge 12 novembre 2011, n. 183, che, allart. 23
comma 4, prevede che il suddetto Fondo di rotazione de-
Roma, 20 luglio 2017 stina le risorse finanziarie a proprio carico provenienti
Il Ministro: FRANCESCHINI da uneventuale riduzione del tasso di cofinanziamento
nazionale dei programmi dei fondi strutturali 2007-2013,
alla realizzazione di interventi di sviluppo socio-econo-
17A05433 mico concordati tra le Autorit italiane e la Commissione
europea nellambito del processo di revisione dei predetti
programmi;
MINISTERO DELLECONOMIA Visto il Piano di azione coesione varato il 15 novem-
E DELLE FINANZE bre 2011 e successive modifiche ed integrazioni, definito
dintesa con la Commissione europea e condiviso con le
regioni e le amministrazioni interessate, volto a determi-
DECRETO 24 luglio 2017. nare e attuare la revisione strategica dei programmi cofi-
Rideterminazione del finanziamento a carico del Fondo di nanziati dai fondi strutturali 2007-2013, al fine di accele-
rotazione di cui alla legge n. 183/1987 per lattuazione degli rarne lattuazione e migliorarne lefficacia;
interventi previsti dal Piano di azione coesione del Ministe-
ro dellinterno - Piano di azione giovani sicurezza e legalit. Visti i documenti Iniziative di accelerazione e di mi-
(Decreto n. 23/2017). glioramento dellefficacia degli interventi, approvati in
data 27 febbraio 2012 e 18 aprile 2013 dal Comitato na-
zionale per il coordinamento e la sorveglianza della poli-
LISPETTORE GENERALE CAPO tica regionale;
PER I RAPPORTI FINANZIARI CON LUNIONE EUROPEA
Vista la delibera CIPE 3 agosto 2012, n. 96, concer-
nente la presa datto del Piano di azione coesione, nonch
Vista la legge 16 aprile 1987, n. 183, concernente il le informative al CIPE 18 febbraio 2013 e 8 novembre
coordinamento delle politiche riguardanti lappartenen- 2013;
za dellItalia alle Comunit europee e ladeguamento Vista la delibera CIPE 26 ottobre 2012, n. 113 concer-
dellordinamento interno agli atti normativi comunitari; nente lindividuazione delle amministrazioni responsabili
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 di- della gestione e dellattuazione di programmi/interventi
cembre 1988, n. 568 e successive integrazioni e modifica- finanziati nellambito del Piano di azione coesione e rela-
zioni, recante il regolamento sulla organizzazione e sulle tive modalit di attuazione;
procedure amministrative del Fondo di rotazione, di cui Viste le proprie note n. 29497 del 6 aprile 2012, n. 9307
alla predetta legge n. 183/1987; del 31 gennaio 2013, n. 84066 del 15 ottobre 2013 e
Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che, allart. 3, n. 100952 del 5 dicembre 2013 relative alle procedure di
ha previsto il trasferimento dei compiti di gestione tecni- utilizzo delle risorse destinate allattuazione degli inter-
ca e finanziaria, gi attribuiti al CIPE, alle amministrazio- venti del richiamato Piano di azione coesione;
ni competenti per materia;
Visto il decreto-legge 28 giugno 2013, n. 76, convertito
Visto lart. 56 della legge 6 febbraio 1996, n. 52, con- con modificazioni dalla legge n. 99/2013, recante Primi
cernente disposizioni per ladempimento di obblighi deri- interventi urgenti per la promozione delloccupazione,
vanti dallappartenenza dellItalia alle Comunit europee in particolare giovanile, della coesione sociale, nonch
(legge comunitaria 1994); in materia di Imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre
Vista la delibera CIPE n. 141 del 6 agosto 1999, con- misure finanziarie urgenti il quale, allart. 4, comma 3
cernente il riordino delle competenze del CIPE, che tra- prevede anche sulla base degli esiti del monitoraggio
sferisce al Ministero del tesoro, del bilancio e della pro- sullattuazione delle misure PAC le rimodulazioni delle
grammazione economica la determinazione, dintesa con risorse destinate alle medesime misure PAC;

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7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183

Vista la nota del Dipartimento per le politiche di coe- Considerato che il piano finanziario aggiornato tiene
sione n. 8328 del 5 settembre 2014, con la quale stato conto, quindi, sia dellattribuzione delle risorse derivanti
comunicato alle Amministrazioni responsabili della ge- dalla riduzione del cofinanziamento statale a carico del
stione degli interventi PAC che la mancata alimentazione Fondo di rotazione del Programma operativo nazionale
del sistema unitario di monitoraggio, entro il 30 settembre (PON) Sicurezza per lo sviluppo 2007-2013 FESR, sia
2014, con i dati relativi agli impegni e ai pagamenti degli della riprogrammazione di cui alla sopra menzionata nota
interventi del PAC, avrebbe comportato la riprogramma- n. ALCT-DPS 2747, che ha ridotto per gli anni 2017-2018
zione di una parte delle risorse assegnate alle linee di in- un importo pari ad 70.296.377,00 per le finalit previste
tervento prive di dati risultanti a sistema; dallart. 1, commi 122 e 123 della legge n. 190/2014;
Visto lart. 1 commi 122 e 123 della legge n. 190/2014 Viste le risultanze del Gruppo di lavoro presso il Dipar-
(legge di stabilit 2015) che assegna al finanziamento timento della Ragioneria generale dello Stato - IGRUE,
degli sgravi contributivi per assunzioni a tempo indeter- di cui al citato decreto del Ministro del tesoro 15 maggio
minato limporto complessivo di 3,5 miliardi di euro a 2000, nella riunione del 21 luglio 2017;
valere sulle risorse gi destinate ad interventi PAC che,
dal sistema di monitoraggio del Dipartimento della Ra- Decreta:
gioneria generale dello Stato, risultavano non ancora
impegnate alla data del 30 settembre 2014, da rendere 1. Il finanziamento a carico del Fondo di rotazione di
funzionalmente disponibili nella misura di un miliardo di cui alla legge n. 183/1987 in favore degli interventi del
euro per ciascuno degli anni 2015, 2016, 2017 e di 500 Piano di azione giovani sicurezza e legalit del Piano di
milioni per lannualit 2018; azione coesione del Ministero dellinterno, gi disposto
Visto, altres, il comma 124 del medesimo art. 1 della con il proprio decreto n. 30/2015 richiamato in premes-
legge n. 190/2014, il quale prevede che le risorse di cui al sa, rideterminato in 165.806.982,48, come specificato
suddetto comma 122 siano versate allentrata del bilancio nella tabella allegata che costituisce parte integrante del
dello Stato e restino acquisite allerario; presente decreto.
Vista la nota dellAgenzia per la coesione n. ALCT- 2. Il Fondo di rotazione provvede ad erogare le risor-
DPS 2747 del 3 aprile 2015 al Ministero dellinterno con se destinate al Piano di azione coesione del Ministero
la quale, relativamente al Piano di azione giovani sicu- dellinterno - Piano di azione giovani sicurezza e lega-
rezza e legalit, sono state individuate le risorse ogget- lit, sulla base delle richieste presentate dal medesimo
to della riprogrammazione secondo le modalit previste Ministero che ha, altres, la responsabilit di effettuare i
dallart. 4 del citato decreto-legge 28 giugno 2013, n. 76 e controlli sulla corretta e regolare gestione nonch sulluti-
ai sensi dellart. 1, commi 122 e 123, della predetta legge lizzo delle risorse assegnate con il presente decreto.
n. 190/2014; 3. La predetta Amministrazione alimenta il sistema na-
Visto il proprio decreto n. 30/2015 del 5 agosto 2015 zionale di monitoraggio del QSN 2007-2013 con i dati di
con il quale sono state assegnate, in favore delle linee di attuazione finanziaria, procedurale e fisica.
intervento del Piano di azione giovani sicurezza e legalit
del Piano di azione coesione del Ministero dellinterno, 4. Il presente decreto annulla e sostituisce il proprio
risorse pari complessivamente ad 156.076.402,00 al decreto n. 30/2015 e viene trasmesso alla Corte dei conti
netto delle risorse oggetto della riprogrammazione per per la registrazione e successivamente pubblicato nella
lanno 2015 di cui alla citata nota dellAgenzia per la co- Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
esione n. ALCT-DPS 2747 del 3 aprile 2015; Roma, 24 luglio 2017
Considerata lulteriore riduzione del cofinanziamen-
to statale a carico del Fondo di rotazione a seguito della LIspettore generale capo: DI NUZZO
riprogrammazione del Programma operativo nazionale Registrato alla Corte dei conti il 27 luglio 2017
(PON) Sicurezza per lo sviluppo 2007-2013 FESR a Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev. n. 992
titolarit del Ministero dellinterno, che ha aderito al Pia-
no di azione coesione per limporto di 80.026.958,00;
Vista la procedura scritta avviata con nota dellAgenzia
per la coesione territoriale n. ALCT 3074 del 23 marzo ALLEGATO
2017 e conclusasi con esito positivo, relativa allassegna-
zione delle risorse provenienti dalla suddetta riprogram- Ministero dellinterno - Rideterminazione Piano di azione coesione
mazione del Programma operativo nazionale (PON) Si-
curezza per lo sviluppo 2007-2013 FESR agli interventi
Linea di Nuova dotazione PAC
del PAC - Piano di azione giovani sicurezza e legalit a Programma intervento per Linea di intervento
titolarit del Ministero dellinterno;
Ministero dellinterno Legalit 19.654.561,21
Vista la procedura scritta avviata con nota dellAgenzia Piano giovani sicurezza
per la coesione territoriale n. ALCT 6317 dell11 luglio e legalit Sicurezza 146.152.421,27
2017 e conclusasi con esito positivo, relativa al dettaglio Totale 165.806.982,48
delle operazioni finanziate comunicato dal Ministero
dellinterno e allammontare complessivo delle risorse at-
tribuite per linea ed azioni al piano finanziario del PAC
- Piano di azione giovani sicurezza e legalit; 17A05465

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7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE Decreta:


E DEI TRASPORTI
Art. 1.
DECRETO 21 giugno 2017.
Facolt di riscatto a termine dellalloggio sociale
Clausole standard dei contratti locativi e di futuro riscat-
to e modalit di determinazione e fruizione del credito dim- 1. Ai sensi dellart. 8 del decreto-legge 28 marzo 2014,
posta. n. 47, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 mag-
gio 2014, n. 80, il conduttore che, decorsi almeno sette
IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE anni dalla data di inizio della locazione, non sia proprie-
E DEI TRASPORTI tario, unitamente agli altri componenti del proprio nucleo
familiare, di altra abitazione nel territorio regionale di ap-
partenenza, adeguata alle esigenze del nucleo familiare ai
DI CONCERTO CON sensi delle vigenti normative statali e regionali in materia
IL MINISTRO DELLECONOMIA di alloggio sociale, ha facolt di riscattare lunit immo-
E DELLE FINANZE biliare ad uso abitativo oggetto del contratto di locazione
e di futuro riscatto disciplinato dal presente decreto, ac-
Visto il decreto-legge 28 marzo 2014, n. 47 converti- quistandone la propriet.
to, con modificazioni, dalla legge 23 maggio 2014, n. 80
recante Misure urgenti per lemergenza abitativa, per il 2. Il diritto di riscatto esercitato dal conduttore me-
mercato delle costruzioni e per Expo 2015; diante trasmissione della relativa dichiarazione, da invia-
re al locatore mediante raccomandata con avviso di rice-
Visto, in particolare, lart. 8 del citato decreto-legge vimento o posta elettronica certificata. Le parti stipulano
n. 47 del 2014, che, ai commi 1 e 2, rimanda alle conven- il relativo atto di trasferimento entro 120 giorni dal rice-
zioni di locazione degli alloggi sociali di cui al decreto vimento della dichiarazione di riscatto, presso il notaio
del Ministero delle infrastrutture 22 aprile 2008, adottato designato dal conduttore.
in attuazione dellart. 5 della legge 8 febbraio 2007, n. 9,
la disciplina sul riscatto a termine degli stessi alloggi e 3. Il termine entro il quale il conduttore potr decidere
che, al comma 3, fissa le condizioni per usufruire del cre- di acquistare lalloggio sociale stabilito dalle parti, entro
dito di imposta sui corrispettivi delle cessioni degli stessi dieci anni dalla data di inizio della locazione.
alloggi sociali;
Art. 2.
Visto, altres, il comma 4 dellart. 8 del suddetto decre-
to-legge n. 47 del 2014, che prevede che con decreto del Contratto di locazione e di futuro riscatto
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto
con il Ministero delleconomia e delle finanze, previa in- 1. Ai sensi dellart. 8, comma 1, del decreto-legge n. 47
tesa con la Conferenza unificata di cui allart. 8 del decre- del 2014 nelle convenzioni edilizie sono determinati i li-
to legislativo 28 agosto 1997, n. 281, siano disciplinate le miti massimi dei prezzi di cessione degli immobili ed i
clausole standard dei contratti locativi e di futuro riscatto, relativi canoni di locazione, al fine di tener conto delle
le tempistiche e gli altri aspetti ritenuti rilevanti nel rap- finalit sociali poste a base dei contratti di locazione e di
porto, nonch le modalit di determinazione e di fruizione futuro riscatto. Nelle predette convenzioni, qualora disci-
del credito dimposta; plinino anche lerogazione di contributi pubblici per la
Viste le disposizioni di cui allart. 8, comma 4, del de- realizzazione dellalloggio sociale, sono altres determi-
creto-legge 28 marzo 2014, n. 47 convertito dalla legge nati termini e modalit per la restituzione della quota di
23 maggio 2014, n. 80, che si applicano agli alloggi so- contributo pubblico da parte del beneficiario dello stesso,
ciali di cui allart. 10 del medesimo decreto-legge n. 47 aggiornato a norma di legge, in relazione alleffettivo pe-
del 2014; riodo di locazione
Visto il concerto espresso dal Ministro delleconomia e 2. Il corrispettivo del contratto di vendita da stipulare
delle finanze con nota n. 864 del 19 luglio 2016; in caso di esercizio del diritto di riscatto, viene determi-
nato nel contratto di locazione, da rivalutarsi annualmen-
Vista lintesa con la Conferenza unificata di cui te in base alla variazione dellindice ISTAT dei prezzi al
allart. 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 consumo per famiglie operai e impiegati. Detto corrispet-
espressa nella seduta del 29 settembre 2016; tivo deve essere pagato entro la data di perfezionamento
Considerato che la Corte dei conti con Pec dell8 mar- della vendita.
zo 2017 ha rappresentato lesigenza di chiarire i presup- 3. Nel contratto di locazione viene, altres, convenuto
posti normativi sottesi alla disposizione di cui allart. 2, che, in caso di esercizio del diritto di riscatto, una parte
comma 5; del corrispettivo pagato al locatore, non inferiore al 20 per
Ritenuto, ai fini delladeguamento alle osservazioni cento del canone di affitto, verr imputata al prezzo del
avanzate dallorgano di controllo, a seguito di ulteriori ap- trasferimento della propriet, come previsto dallart. 8,
profondimenti sulla materia, di espungere la disposizione comma 2, del decreto-legge n. 47 del 2014. In caso di
contenuta nellultimo periodo del comma 5 dellart. 2; esercizio del diritto di riscatto, limmobile non pu essere

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7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183

alienato prima dello scadere dei cinque anni dalla data di locazione. Resta lobbligo del locatore di produrre la cer-
comunicazione della volont di riscattare, che deve risul- tificazione di agibilit nei termini di legge e, comunque,
tare dallatto di trasferimento. prima del trasferimento in propriet dellimmobile.
4. Nel contratto di locazione e di futuro riscatto sono
espressamente indicati i vincoli relativi al prezzo mas- Art. 5.
simo di cessione sullalloggio o gli altri vincoli disposti
nella convenzione sottoscritta con il Comune, nonch gli Trattamento fiscale
eventuali atti posti in essere per laffrancamento degli
stessi vincoli ai sensi dellart. 5, comma 3-bis, del decre- 1. Ai fini delle imposte sui redditi e dellimposta regio-
to-legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito, con modifica- nale sulle attivit produttive, lintero corrispettivo della
zioni, dalla legge 12 luglio 2011, n. 106. cessione dellalloggio sociale si considera conseguito alla
5. Il contratto di locazione e di futuro riscatto tra- data di esercizio del diritto di riscatto dellunit immobi-
scritto nei registri immobiliari, per una durata massima liare da parte del conduttore.
di dieci anni.
2. Nei periodi di imposta precedenti allesercizio del
6. In tale contratto stabilita leventuale quota del cor- diritto di riscatto, il canone di locazione percepito dal lo-
rispettivo trattenuto dal locatore in conto del prezzo di ac- catore concorre alla formazione del reddito e della base
quisto dellalloggio, che il locatore stesso autorizzato a imponibile dellimposta regionale sulle attivit produttive
trattenere nel caso in cui il conduttore non acquisti lunit anche per la quota dello stesso che le parti hanno conve-
immobiliare entro il termine stabilito. Le parti possono nuto di imputare a credito del prezzo di acquisto futuro
altres concordare apposite clausole per il rilascio del dellalloggio.
bene, sempre in caso di mancato acquisto ovvero di man-
cato pagamento dei canoni. 3. Nel caso di esercizio del diritto di riscatto dellal-
loggio sociale da parte del conduttore, il locatore matura,
ai fini delle imposte sui redditi e dellimposta regionale
Art. 3.
sulle attivit produttive, un credito dimposta da determi-
narsi ai sensi dei commi 1 e 2 dellart. 6.
Contratto preliminare di vendita
1. fatta salva la facolt delle parti di concludere, in Art. 6.
ogni momento, un contratto preliminare di vendita da
perfezionare per atto pubblico o per scrittura privata au- Modalit di determinazione e di fruizione
tenticata da notaio, da trascrivere nei registri immobilia- del credito dimposta
ri ai sensi e per gli effetti dellart. 2645-bis del codice
civile, avente ad oggetto la medesima unit immobiliare 1. Ai fini delle imposte sui redditi, il credito dimposta
concessa in locazione, purch tale contratto preveda che di cui al comma 3 dellart. 5 determinato applicando
la relativa vendita non venga conclusa prima del termine alle quote di canone di locazione imputate in conto del
di sette anni dalla data di inizio della locazione e purch prezzo di acquisto futuro dellalloggio, percepite nei pe-
sussistano le condizioni soggettive previste dallart. 1. riodi di imposta antecedenti allesercizio del diritto di ri-
2. Nel suddetto contratto preliminare di vendita potr scatto, laliquota pro tempore vigente di cui allart. 77 del
essere convenuto un incremento della quota parte dei testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del
canoni di locazione, scadenti successivamente alla data Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.
del preliminare stesso, che verr imputata al prezzo del 2. Ai fini dellimposta regionale sulle attivit produt-
trasferimento. tive, il credito dimposta di cui al comma 3 dellart. 5
determinato applicando alle quote di canone di locazione
Art. 4. imputate in conto del prezzo di acquisto futuro dellallog-
Gli immobili accessibili ai contratti di locazione gio, percepite nei periodi dimposta antecedente leserci-
e di futuro riscatto zio del diritto di riscatto, laliquota pro tempore vigente
di cui allart. 16 del decreto legislativo 15 dicembre 1997,
1. Qualsiasi immobile destinabile o trasformabile in n. 446.
alloggio sociale, comprese le relative pertinenze, pu ac-
cedere ai contratti di locazione e di futuro riscatto. 3. I crediti di cui ai commi 1 e 2 possono essere uti-
lizzati, rispettivamente, in diminuzione delle imposte sui
2. Prima della stipula del contratto di locazione e di redditi e dellimposta regionale sulle attivit produttive
futuro riscatto necessario cancellare lipoteca che grava relative al periodo dimposta in cui stipulato il contrat-
sul bene oggetto del futuro riscatto. possibile prevedere to di vendita dellunit immobiliare; in caso di mancato
laccollo del mutuo da parte del conduttore. utilizzo in tutto o in parte degli stessi, lammontare resi-
3. In caso di stipula del contratto di locazione e di futu- duo potr essere riportato ed utilizzato, senza alcun limite
ro riscatto per immobili in costruzione, i sette anni previ- temporale, nelle dichiarazioni relative ai periodi di impo-
sti dallart. 1 decorrono dalla data di inizio della effettiva sta successivi.

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7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183

Il presente decreto sar inviato agli organi di controllo Decreta:


per la registrazione e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana.
Articolo unico
Roma, 21 giugno 2017 Nel decreto ministeriale 6 luglio 2017, pubblicato nel-
la Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 168 del
Il Ministro delle infrastrutture 20 luglio 2017, relativo allapprovazione delle modifiche
e dei trasporti allo statuto del Consorzio del Prosciutto Toscano, dove
DELRIO scritto: Consorzio Cacciatore, leggasi: Consorzio del
Prosciutto Toscano.
Il Ministro delleconomia
Il presente decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficia-
e delle finanze
le della Repubblica italiana.
PADOAN
Roma, 6 luglio 2017
Registrato alla Corte dei conti il 18 luglio 2017
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti e del Ministero dellambiente, della tutela del territorio e
Il dirigente: POLIZZI
del mare, n. 1-2961
17A05461

17A05464

DECRETO 19 luglio 2017.


Rinnovo dellautorizzazione al laboratorio Enoconsulting
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE S.r.l., in Erbusco, al rilascio dei certificati di analisi nel set-
ALIMENTARI E FORESTALI tore vitivinicolo.

IL DIRIGENTE DELLA PQAI IV


DECRETO 6 luglio 2017.
DELLA DIREZIONE GENERALE PER LA PROMOZIONE
DELLA QUALIT AGROALIMENTARE E DELLIPPICA
Rettifica al decreto del 6 luglio 2017 relativo lapprovazio-
ne delle modifiche allo statuto del Consorzio del Prosciutto
Toscano. Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, re-
cante norme generali sullordinamento del lavoro alle di-
pendenze delle amministrazioni pubbliche, ed in partico-
IL DIRIGENTE DELLA PQAI IV lare lart. 16, lettera d);
DELLA DIREZIONE GENERALE PER LA PROMOZIONE Vista la direttiva direttoriale 2017 della direzione ge-
DELLA QUALIT AGROALIMENTARE E DELLIPPICA nerale per la promozione della qualit agroalimentare e
dellippica del 20 marzo 2017, in particolare lart. 1, com-
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, re- ma 4, con la quale i titolari degli uffici dirigenziali non
cante norme generali sullordinamento del lavoro alle di- generali, in coerenza con i rispettivi decreti di incarico,
pendenze delle amministrazioni pubbliche, ed in partico- sono autorizzati alla firma degli atti e dei provvedimenti
lare lart. 16, lettera d); relativi ai procedimenti amministrativi di competenza;
Visto il regolamento (CE) n. 606/2009 della Commis-
Vista la direttiva direttoriale 2017 della Direzione ge- sione del 10 luglio 2009, recante alcune modalit di appli-
nerale per la promozione della qualit agroalimentare e cazione del regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio
dellippica del 20 marzo 2017, in particolare lart. 1, com- per quanto riguarda le categorie di prodotti vitivinicoli,
ma 4, con la quale i titolari degli uffici dirigenziali non le pratiche enologiche e le relative restrizioni e in parti-
generali, in coerenza con i rispettivi decreti di incarico, colare lart. 15 che prevede per il controllo delle disposi-
sono autorizzati alla firma degli atti e dei provvedimenti zioni e dei limiti stabiliti dalla normativa comunitaria per
relativi ai procedimenti amministrativi di competenza; la produzione dei prodotti vitivinicoli lutilizzo di metodi
di analisi descritti nella raccolta dei metodi internazionali
Considerato che la denominazione del consorzio stata
danalisi dei vini e dei mosti dellOIV;
erroneamente indicata come Consorzio Cacciatore an-
zich come Consorzio del Prosciutto Toscano; Visto il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamen-
to europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recan-
Ritenuto, pertanto, di dover apportare la dovuta corre- te organizzazione dei mercati dei prodotti agricoli e che
zione al decreto 6 luglio 2017, sopra citato; abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79,

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7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183

n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 e in particolare lart. 80, Decreta:


dove previsto che la Commissione adotta, ove neces-
sario, atti di esecuzione che stabiliscono i metodi di cui
allart. 75, paragrafo 5, lettera d), per i prodotti elencati Art. 1.
nella parte II dellAllegato VII e che tali metodi si basano
sui metodi pertinenti raccomandati e pubblicati dallOr- Il laboratorio Enoconsulting S.r.l., ubicato in Erbusco
ganizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV), (Brescia), via Iseo n. 6/A, autorizzato al rilascio dei cer-
a meno che tali metodi siano inefficaci o inadeguati per tificati di analisi nel settore vitivinicolo limitatamente alle
conseguire lobiettivo perseguito dallunione; prove elencate in allegato al presente decreto.
Visto il citato regolamento (UE) n. 1308/2013 del Par-
lamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre che Art. 2.
allart. 80, ultimo comma, prevede che in attesa dellado-
zione di tali metodi di esecuzione, i metodi e le regole Lautorizzazione ha validit fino al 13 dicembre 2021
da utilizzare sono quelli autorizzati dagli Stati membri data di scadenza dellaccreditamento.
interessati;
Visto il citato regolamento (UE) n. 1308/2013 del Par- Art. 3.
lamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre che
allart. 146 prevede la designazione, da parte degli Stati Lautorizzazione automaticamente revocata qualora
membri, dei laboratori autorizzati ad eseguire analisi uffi- il laboratorio Enoconsulting S.r.l., perda laccreditamento
ciali nel settore vitivinicolo; relativamente alle prove indicate nellAllegato al presente
decreto e del suo sistema qualit, in conformit alle prescri-
Visto il decreto 20 novembre 2014, pubblicato nella zioni della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025, rilasciato
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - Serie gene- da Accredia - LEnte italiano di accreditamento designato
rale - n. 294 del 16 dicembre 2013 con il quale al labora- con decreto 22 dicembre 2009 quale unico organismo a
torio Enoconsulting S.r.l., ubicato in Erbusco (Brescia), svolgere attivit di accreditamento e vigilanza del mercato.
via Iseo n. 6/A, stata rinnovata lautorizzazione al rila-
scio dei certificati di analisi nel settore vitivinicolo;
Art. 4.
Vista la domanda di ulteriore rinnovo dellautorizza-
zione presentata dal laboratorio sopra indicato in data 1. Il laboratorio sopra citato ha lonere di comunicare
17 luglio 2017; allamministrazione autorizzante eventuali cambiamenti
Considerato che il laboratorio sopra indicato ha dimo- sopravvenuti interessanti la struttura societaria, lubicazio-
strato di avere ottenuto in data 27 giugno 2017 laccre- ne del laboratorio, la dotazione strumentale, limpiego del
ditamento relativamente alle prove indicate nellAllegato personale ed ogni altra modifica concernente le prove di
al presente decreto e del suo sistema qualit, in confor- analisi per le quali il laboratorio medesimo accreditato.
mit alle prescrizioni della norma UNI CEI EN ISO/IEC
2. Lomessa comunicazione comporta la sospensione
17025, da parte di un organismo conforme alla norma
dellautorizzazione.
UNI CEI EN ISO/IEC 17011 ed accreditato in ambito EA
- European Cooperation for Accreditation; 3. Sui certificati di analisi rilasciati e su ogni tipo di
Considerato che le prove indicate nellelenco allegato comunicazione pubblicitaria o promozionale diffusa,
sono metodi di analisi raccomandati e pubblicati dallOr- necessario indicare che il provvedimento ministeriale ri-
ganizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV); guarda solo le prove di analisi autorizzate.
Considerato che per la prova litio stato inserito il me- 4. Lamministrazione si riserva la facolt di verificare
todo previsto dal decreto ministeriale 12 marzo 1986 in la sussistenza delle condizioni e dei requisiti su cui si fon-
mancanza di metodi di analisi raccomandati e pubblicati da il provvedimento autorizzatorio, in mancanza di essi,
dallOrganizzazione internazionale della vigna e del vino lautorizzazione sar revocata in qualsiasi momento.
(OIV);
Il presente decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficia-
Considerato che con decreto 22 dicembre 2009 Accre- le della Repubblica italiana ed entra in vigore il giorno
dia - LEnte italiano di accreditamento stato designato successivo alla sua pubblicazione.
quale unico organismo italiano a svolgere attivit di ac-
creditamento e vigilanza del mercato; Roma, 19 luglio 2017
Ritenuti sussistenti le condizioni e i requisiti concernen-
ti lulteriore rinnovo dellautorizzazione in argomento; Il dirigente: POLIZZI

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7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183

ALLEGATO

Denominazione della prova Norma / metodo


Determinazione delle caratteristiche OIV MA-AS2-11:R2006
cromatiche secondo CIElab
Acidit volatile OIV MA-AS313-02:R2015
Acido Sorbico OIV MA-AS313-14A:R2009
Calcio OIV MA-AS322-04:R2009
Ceneri OIV MA-AS2-04:R2009
Ferro OIV MA-AS322-05A:R2009
Litio DM 12/03/1986 GU 161 14/07/1986
All. XXX
Magnesio OIV MA-AS322-07:R2009
Potassio OIV MA-AS322-02A:R2009
Rame OIV MA-AS322-06:R2009
Sodio OIV MA-AS322-03A:R2009
Zinco OIV MA-AS322-08:R2009
Sovrapressione OIV MA-AS314-02:R2003
Zuccheri Totali: Glucosio, fruttosio e OIV MA-AS311-03:R2016
Saccarosio, Titolo alcolometrico volumico
potenziale (da calcolo)
Acidit totale OIV MA-AS313-01:R2015 Par. 5.3
Anidride solforosa OIV MA-AS323-04A:R2012
Estratto non riduttore (da calcolo), Estratto OIV MA-AS2-03B:R2012 + OIV-MA-
ridotto (da calcolo) AS311-03:R2016
Estratto non riduttore (da calcolo), Estratto OIV MA-AS2-03B:R2012 + OIV-MA-
ridotto (da calcolo) AS311-02:R2009
Estratto secco totale OIV MA-AS2-03B:R2012
Massa volumica e densit relativa a 20 C OIV MA-AS2-01A:R2012 Par.5
pH OIV MA-AS313-15:R2011
Zuccheri totali: glucosio + fruttosio, Titolo OIV MA-AS311-02:R2009
Alcolometrico Volumico Potenziale (da
calcolo)
Titolo alcolometrico volumico totale (da OIV MA-AS312-01A:R2016 Par. 4b +
calcolo) OIV MA-AS311-02:R2009
Titolo alcolometrico volumico totale (da OIV MA-AS312-01A:R2016 Par. 4b +
calcolo) OIV MA-AS311-03:R2016
Titolo alcolometrico volumico OIV MA-AS312-01A:R2016 Par.4b

17A05435

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7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183

DECRETO 26 luglio 2017. Visto il decreto ministeriale 7 novembre 2012, recan-


te la procedura a livello nazionale per la presentazione e
Modifica del disciplinare di produzione della denomina-
zione di origine controllata dei vini Colli Euganei.
lesame delle domande di protezione delle DOP e IGP dei
vini e di modifica dei disciplinari, ai sensi del regolamen-
to (CE) n. 1234/2007 e del decreto legislativo n. 61/2010;
IL DIRIGENTE DELLA PQAI IV Considerato che il predetto decreto ministeriale 7 no-
DELLA DIREZIONE GENERALE PER LA PROMOZIONE vembre 2012 contempla anche disposizioni applicative
DELLA QUALIT AGROALIMENTARE E DELLIPPICA del citato regolamento (CE) n. 607/2009, in particolare
per quanto concerne talune modalit procedurali di esame
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, re- e di comunicazione relative alle domande di protezione
cante norme generali sullordinamento del lavoro alle di- delle DOP e IGP dei vini e di modifica dei disciplinari;
pendenze delle Amministrazioni pubbliche ed in partico-
lare lart. 16, lettera d); Considerato che sono tuttora in corso le procedure
per ladozione degli atti delegati e di esecuzione della
Vista la direttiva direttoriale 2017 della Direzione ge- Commissione U.E. previsti dallart. 109, paragrafo 3, e
nerale per la promozione della qualit agroalimentare e dallart. 110 del citato regolamento (UE) n. 1308/2013,
dellippica del 20 marzo 2017, in particolare lart. 1, com- nellambito dei quali sono da riprendere, opportuna-
ma 4, con la quale i titolari degli uffici dirigenziali non mente aggiornate e semplificate, talune disposizioni del
generali, in coerenza con i rispettivi decreti di incarico, preesistente regolamento (CE) n. 1234/2007, art. 118-oc-
sono autorizzati alla firma degli atti e dei provvedimenti todecies, paragrafo 3, e del citato regolamento (CE)
relativi ai procedimenti amministrativi di competenza; n. 607/2009;
Visto il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamen- Ritenuto che, nelle more delladozione dei predetti atti
to europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante della Commissione UE e delle conseguenti norme appli-
organizzazione comune dei mercati dei prodotti agrico- cative nazionali, continuano ad essere vigenti per la pro-
li e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) cedura preliminare nazionale di cui trattasi le disposizioni
n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del di cui al citato decreto ministeriale 7 novembre 2012, ap-
Consiglio; plicativo della citata preesistente normativa dellUnione
Visto in particolare la parte II, titolo II, capo I, sezione europea;
2, del citato regolamento (UE) n. 1308/2013, recante nor- Ritenuto pertanto che, nelle more delladozione da par-
me sulle denominazioni di origine, le indicazioni geogra- te della Commissione U.E. dei citati atti delegati e di ese-
fiche e le menzioni tradizionali nel settore vitivinicolo; cuzione, continuano ad essere applicabili per le modalit
Visto il regolamento (CE) n. 607/2009 della Commis- procedurali in questione le disposizioni del citato regola-
sione e successive modifiche, recante modalit di appli- mento (CE) n. 607/2009 e conseguentemente dei predetti
cazione del regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio decreti ministeriali;
per quanto riguarda le denominazioni di origine protette Visto il decreto ministeriale 30 novembre 2011, pubbli-
e le indicazioni geografiche protette, le menzioni tradi- cato sul sito internet del Ministero - sezione prodotti DOP
zionali, letichettatura e la presentazione di determinati e IGP - vini DOP e IGP, concernente lapprovazione dei
prodotti vitivinicoli; disciplinari di produzione dei vini DOP e IGP consolidati
Visto, in particolare, lart. 72, paragrafo 1, del citato re- con le modifiche introdotte per conformare gli stessi alla
golamento (CE) n. 607/2009, ai sensi del quale a decorrere previsione degli elementi di cui allart. 118-quater, para-
dalla data di presentazione alla Commissione U.E. della grafo 2, del regolamento (CE) n. 1234/2007 e lapprova-
domanda di protezione delle DOP o IGP dei vini, ovvero zione dei relativi fascicoli tecnici ai fini dellinoltro alla
qualora si verifichino le condizioni di cui allart. 38, pa- Commissione U.E. ai sensi dellart. 118-vicies, paragrafi
ragrafo 5, del regolamento (CE) n. 479/2008 (attualmente 2 e 3, del regolamento (CE) n. 1234/2007, ivi compreso
sostituito dallart. 96, paragrafo 5 del regolamento (UE) il disciplinare consolidato ed il relativo fascicolo tecnico
n. 1308/2013), i vini della relativa denominazione di ori- della DOP Colli Euganei;
gine o indicazione geografica possono essere etichettati Visto il decreto ministeriale 7 marzo 2014, pubblicato
in conformit alle disposizioni di cui al capo IV del re- sul citato sito internet del Ministero, con il quale stato
golamento (CE) n. 607/2009, fatte salve le condizioni di da ultimo modificato il disciplinare della predetta DOP;
cui al paragrafo 2 dellart. 72 del medesimo regolamento;
Vista la nota della regione Veneto n. 131491 - 31 marzo
Visto il decreto legislativo 8 aprile 2010, n. 61, recante 2017, con la quale stata trasmessa la domanda del Con-
tutela delle denominazioni di origine e delle indicazioni sorzio volontario per la tutela dei vini dei Colli Euganei,
geografiche dei vini, in attuazione dellart. 15 della legge nel rispetto della procedura di cui allart. 6 del decreto
7 luglio 2009, n. 88; ministeriale 7 novembre 2012, e previo pubblicazione sul
Vista la legge 12 dicembre 2016, n. 238, pubblicata Bollettino ufficiale della regione medesima dellavviso
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 302 relativo allavvenuta presentazione della stessa domanda,
del 28 dicembre 2016, recante la disciplina organica della su istanza del Consorzio per la tutela dei vini dei Col-
coltivazione della vite e della produzione e del commer- li Euganei, con sede in Vo (Padova), intesa ad ottenere
cio del vino; alcune modifiche agli articoli 2, 4 e 7 del disciplinare di

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7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183

produzione dei vini a DOC Colli Euganei, concernenti Vista la direttiva direttoriale 81653 del 3 novembre
due modifiche sostanziali (relative alla variazione della 2016 della Direzione generale per la promozione del-
base ampelografica per la tipologia di vino rosso ed alla la qualit agroalimentare e dellippica, in particolare
variazione della resa di produzione delle uve ad ettaro per lart. 1, comma 5, con la quale i titolari degli uffici diri-
la tipologia Serprino) e due modifiche minori, che non genziali non generali, in coerenza con i rispettivi decre-
comportano alcuna modifica al documento unico riepilo- ti di incarico, sono autorizzati alla firma degli atti e dei
gativo di cui allart. 94, paragrafo 1, lettera d), del rego- provvedimenti relativi ai procedimenti amministrativi di
lamento (UE) n. 1308/2013, relative rispettivamente alla competenza;
destinazione dei prodotti vitivinicoli ottenuti dai superi ed
alla disposizione di etichettatura per la tipologia di vino Decreta:
Rosso Riserva;
Considerato che per le citate modifiche rilevanti di cui
agli articoli 2 e 4 del disciplinare in questione si rimanda Articolo unico
alla procedura di cui agli articoli 7, 8 e 9 del richiamato
decreto ministeriale 7 novembre 2012, mentre per la cita- 1. Agli articoli 4 e 7 del disciplinare di produzione dei
te modifiche minori di cui agli articoli 4 e 7 dello stesso vini a Denominazione di Origine Controllata Colli Eu-
disciplinare sono applicabili le disposizioni procedurali ganei, cos come approvato con il decreto ministeriale
nazionali semplificate di cui allart. 10, comma 8, del ci- 30 novembre 2011 e da ultimo aggiornato con il decreto
tato decreto ministeriale 7 novembre 2012; ministeriale 7 marzo 2014 richiamati in premessa, sono
Esaminata la documentazione tecnico-amministrativa apportate le modifiche evidenziate nellallegato al pre-
presentata a supporto delle citate modifiche minori agli sente decreto.
articoli 4 e 7 del disciplinare in questione e ritenuto che
la stessa documentazione risultata conforme alle dispo- 2. Le modifiche al disciplinare della DOP Colli Euga-
sizioni previste dal citato art. 10, comma 8, del decreto nei di cui al comma 1, saranno inserite sul sito internet
ministeriale 7 novembre 2012 e, in particolare, per la me- del Ministero - sezione prodotti DOP e IGP - vini DOP e
desima richiesta: IGP - e comunicate alla Commissione U.E., ai fini dellag-
in conformit allart. 6 del predetto decreto, stata giornamento del relativo fascicolo tecnico gi trasmesso
esperita lintera procedura di valutazione e di pubbliciz- alla stessa Commissione U.E., ai sensi dellart. 118-vi-
zazione da parte della competente Regione Veneto; cies, paragrafi 2 e 3, del regolamento (CE) n. 1234/2007,
nel rispetto delle procedure richiamate in premessa.
ai sensi del comma 3 del citato art. 6 del citato de-
creto, stato acquisito il parere favorevole della citata Il presente decreto sar pubblicato nella Gazzetta Uffi-
regione; ciale della Repubblica italiana.
sono state ritenute valide le motivazioni tecnico-
giuridiche relative alle modifiche proposte, sia per la Roma, 26 luglio 2017
destinazione dei superi di produzione, sia per letichet-
tatura e presentazione della tipologia rosso riserva, che Il dirigente: POLIZZI
risultano conformi alle rispettive vigenti norme nazionali
e dellUnione europea e, in particolare, non comportano
misure restrittive alla commercializzazione dei vini in
questione;
Ritenuto che a seguito dellesito favorevole della pre- ALLEGATO
detta istruttoria sussistono i presupposti tecnico-giuridi-
ci per approvare con provvedimento nazionale la citata
richiesta di modifica degli articoli 4 e 7 del disciplina- MODIFICHE AL DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DELLA DENOMINAZIONE DI
ORIGINE CONTROLLATA DEI VINI COLLI EUGANEI.
re di produzione dei vini a Denominazione di Origine
Controllata Colli Euganei, in particolare nel rispetto a) Lart. 4, comma 10: I rimanenti quantitativi, fino al raggiun-
dellart. 118-octodecies, paragrafo 3, lettera a) del rego- gimento del limite massimo previsto dal quinto comma del presente
lamento (CE) n. 1234/2007; articolo, saranno presi in carico per la produzione di vino con o senza
indicazione geografica tipica., sostituito con il seguente testo:
Ritenuto altres di dover pubblicare sul sito internet del
Ministero la modifica del disciplinare in questione e di 10. I rimanenti quantitativi, fino al raggiungimento del limite
dover comunicare la stessa modifica alla Commissione massimo previsto dal quinto comma del presente articolo, saranno presi
U.E., ad aggiornamento del fascicolo tecnico inoltrato in carico per la produzione di vino da destinarsi ad altra denominazione
come previsto dalla normativa vigente..
alla Commissione U.E., tramite il sistema di informazio-
ne messo a disposizione dalla Commissione U.E., ai sensi b) Lart. 7, comma 3: Per il vino Colli Euganei rosso nella ver-
dellart. 70-bis, paragrafo 1, lettera a) del regolamento sione riserva in etichetta deve essere omesso il riferimento al colore.,
(CE) n. 607/2009; sostituito con il seguente testo:

Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, re- 3. Per il vino Colli Euganei rosso nella versione riserva in
cante norme generali sullordinamento del lavoro alle di- etichetta pu essere omesso il riferimento al colore..
pendenze delle Amministrazioni pubbliche ed in partico-
lare lart. 16, lettera d); 17A05459

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DECRETO 26 luglio 2017. Visto il decreto ministeriale 7 novembre 2012, recan-


te la procedura a livello nazionale per la presentazione e
Modifica del disciplinare di produzione della denomina-
zione di origine controllata e garantita dei vini Colli Euga- lesame delle domande di protezione delle DOP e IGP dei
nei Fior dArancio o Fior dArancio Colli Euganei. vini e di modifica dei disciplinari, ai sensi del regolamen-
to (CE) n. 1234/2007 e del decreto legislativo n. 61/2010;
Considerato che il predetto decreto ministeriale 7 no-
IL DIRIGENTE DELLA PQAI IV vembre 2012 contempla anche disposizioni applicative
DELLA DIREZIONE GENERALE PER LA PROMOZIONE del citato regolamento (CE) n. 607/2009, in particolare
DELLA QUALIT AGROALIMENTARE E DELLIPPICA per quanto concerne talune modalit procedurali di esame
e di comunicazione relative alle domande di protezione
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, re- delle DOP e IGP dei vini e di modifica dei disciplinari;
cante norme generali sullordinamento del lavoro alle di- Considerato che sono tuttora in corso le procedure per
pendenze delle Amministrazioni pubbliche ed in partico- ladozione degli atti delegati e di esecuzione della Com-
lare lart. 16, lettera d); missione U.E. previsti dallart. 109, par. 3, e dallart. 110
Vista la direttiva direttoriale 2017 della Direzione ge- del citato regolamento (UE) n. 1308/2013, nellambito
nerale per la promozione della qualit agroalimentare e dei quali sono da riprendere, opportunamente aggiornate
dellippica del 20 marzo 2017, in particolare lart. 1, com- e semplificate, talune disposizioni del preesistente regola-
ma 4, con la quale i titolari degli uffici dirigenziali non mento (CE) n. 1234/2007, art. 118-octodecies, par. 3, del
generali, in coerenza con i rispettivi decreti di incarico, citato regolamento (CE) n. 607/2009;
sono autorizzati alla firma degli atti e dei provvedimenti Ritenuto che, nelle more delladozione dei predetti atti
relativi ai procedimenti amministrativi di competenza; della Commissione UE e delle conseguenti norme appli-
Visto il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento cative nazionali, continuano ad essere vigenti per la pro-
europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante or- cedura preliminare nazionale di cui trattasi le disposizioni
ganizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che di cui al citato decreto ministeriale 7 novembre 2012, ap-
abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, plicativo della citata preesistente normativa dellUnione
(CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del Consiglio; europea;
Visto in particolare la parte II, titolo II, capo I, sezione Ritenuto pertanto che, nelle more delladozione da par-
2, del citato regolamento (UE) n. 1308/2013, recante nor- te della Commissione U.E. dei citati atti delegati e di ese-
me sulle denominazioni di origine, le indicazioni geogra- cuzione, continuano ad essere applicabili per le modalit
fiche e le menzioni tradizionali nel settore vitivinicolo; procedurali in questione le disposizioni del citato regola-
Visto il regolamento (CE) n. 607/2009 della Commissio- mento (CE) n. 607/2009 e conseguentemente dei predetti
ne e successive modifiche, recante modalit di applicazione decreti ministeriali;
del regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio per quanto Visto il decreto ministeriale 30 novembre 2011, pub-
riguarda le denominazioni di origine protette e le indicazioni blicato sul sito internet del Ministero - Sezione prodotti
geografiche protette, le menzioni tradizionali, letichettatura DOP e IGP - vini DOP e IGP, concernente lapprovazione
e la presentazione di determinati prodotti vitivinicoli; dei disciplinari di produzione dei vini DOP e IGP consoli-
Visto, in particolare, lart. 72, paragrafo 1, del citato re- dati con le modifiche introdotte per conformare gli stessi
golamento (CE) n. 607/2009, ai sensi del quale a decorrere alla previsione degli elementi di cui allart. 118-quater,
dalla data di presentazione alla Commissione U.E. della paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1234/2007 e lap-
domanda di protezione delle DOP o IGP dei vini, ovvero provazione dei relativi fascicoli tecnici ai fini dellinol-
qualora si verifichino le condizioni di cui allart. 38, pa- tro alla Commissione U.E. ai sensi dellart. 118-vicies,
ragrafo 5, del regolamento (CE) n. 479/2008 (attualmente paragrafi 2 e 3, del regolamento (CE) n. 1234/2007, ivi
sostituito dallart. 96, paragrafo 5 del regolamento (UE) compreso il disciplinare consolidato ed il relativo fasci-
n. 1308/2013), i vini della relativa denominazione di ori- colo tecnico della DOP Colli Euganei Fior dArancio o
gine o indicazione geografica possono essere etichettati Fior dArancio Colli Euganei;
in conformit alle disposizioni di cui al capo IV del re- Visto il decreto ministeriale 7 marzo 2014, pubblicato
golamento (CE) n. 607/2009, fatte salve le condizioni di sul citato sito internet del Ministero, con il quale stato
cui al paragrafo 2 dellart. 72 del medesimo regolamento; da ultimo modificato il disciplinare della predetta DOP;
Visto il decreto legislativo 8 aprile 2010, n. 61, recante Vista la nota della regione Veneto n. 131491 - 31 marzo
tutela delle denominazioni di origine e delle indicazioni 2017, con la quale stata trasmessa la domanda del Con-
geografiche dei vini, in attuazione dellart. 15 della legge sorzio volontario per la tutela dei vini dei Colli Euganei,
7 luglio 2009, n. 88; nel rispetto della procedura di cui allart. 6 del decreto
Vista la legge 12 dicembre 2016, n. 238, pubblicata ministeriale 7 novembre 2012, e previo pubblicazione sul
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 302 Bollettino ufficiale della regione medesima dellavviso
del 28 dicembre 2016, recante la disciplina organica della relativo allavvenuta presentazione della stessa domanda,
coltivazione della vite e della produzione e del commer- su istanza del Consorzio per la tutela dei vini dei Colli Eu-
cio del vino; ganei, con sede in Vo (Padova), intesa ad ottenere alcune

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7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183

modifiche agli articoli 4 e 6 del disciplinare di produzione Vista la direttiva direttoriale 81653 del 3 novembre
dei vini a DOCG Colli Euganei Fior dArancio o Fior 2016 della Direzione generale per la promozione del-
dArancio Colli Euganei, concernenti rispettivamente la qualit agroalimentare e dellippica, in particolare
una modifica minore, che non comporta alcuna modifica lart. 1, comma 5, con la quale i titolari degli uffici diri-
al documento unico riepilogativo di cui allart. 94, para- genziali non generali, in coerenza con i rispettivi decre-
grafo 1, lettera d), del regolamento (UE) n. 1308/2013, ti di incarico, sono autorizzati alla firma degli atti e dei
relativa alla destinazione dei prodotti vitivinicoli ottenuti provvedimenti relativi ai procedimenti amministrativi di
dai superi ed una modifica sostanziale (relativa alla varia- competenza;
zione delle caratteristiche al consumo per la tipologia di
vino passito;
Decreta:
Considerato che per la citata modifica rilevante di cui
allart. 6 del disciplinare in questione si rimanda alla pro-
cedura di cui agli articoli 7, 8 e 9 del richiamato decreto Articolo unico
ministeriale 7 novembre 2012, mentre per la citata modi-
fica minore di cui allart. 4 dello stesso disciplinare sono 1. Allart. 4 del disciplinare di produzione dei vini a
applicabili le disposizioni procedurali nazionali semplifi- Denominazione di Origine Controllata e Garantita Col-
cate di cui allart. 10, comma 8, del citato decreto mini- li Euganei Fior dArancio o Fior dArancio Colli Eu-
steriale 7 novembre 2012; ganei, cos come approvato con il decreto ministeriale
Esaminata la documentazione tecnico-amministra- 30 novembre 2011 e da ultimo aggiornato con il decreto
tiva presentata a supporto della citata modifica minore ministeriale 7 marzo 2014 richiamati in premessa, ap-
allart. 4 del disciplinare in questione e ritenuto che la portata la modifica evidenziata nellallegato al presente
stessa documentazione risultata conforme alle dispo- decreto.
sizioni previste dal citato art. 10, comma 8, del decreto
ministeriale 7 novembre 2012 e, in particolare, per la me- 2. La modifica al disciplinare della DOP Colli Euga-
desima richiesta: nei Fior dArancio o Fior dArancio Colli Euganei di
cui al comma 1, sar inserita sul sito internet del Mini-
in conformit allart. 6 del predetto decreto, stata stero - sezione prodotti DOP e IGP - vini DOP e IGP - e
esperita lintera procedura di valutazione e di pubbliciz- comunicata alla Commissione U.E., ai fini dellaggior-
zazione da parte della competente Regione Veneto; namento del relativo fascicolo tecnico gi trasmesso alla
ai sensi del comma 3 del citato art. 6 del citato de- stessa Commissione U.E., ai sensi dellart. 118-vicies,
creto, stato acquisito il parere favorevole della citata paragrafi 2 e 3, del regolamento (CE) n. 1234/2007, nel
regione; rispetto delle procedure richiamate in premessa.

sono state ritenute valide le motivazioni tecnico-giu- Il presente decreto sar pubblicato nella Gazzetta Uffi-
ridiche relative alla modifica proposta per la destinazione ciale della Repubblica italiana.
dei superi di produzione, che risulta conforme alle vigenti
norme nazionali e dellUnione europea; Roma, 26 luglio 2017
Ritenuto che a seguito dellesito favorevole della pre-
detta istruttoria sussistono i presupposti tecnico-giuridi- Il dirigente: POLIZZI
ci per approvare con provvedimento nazionale la citata
richiesta di modifica dellart. 4 del disciplinare di pro-
duzione dei vini a Denominazione di Origine Control-
lata e Garantita Colli Euganei Fior dArancio o Fior
dArancio Colli Euganei, in particolare nel rispetto ALLEGATO
dellart. 118-octodecies, paragrafo 3, lettera a) del rego-
lamento (CE) n. 1234/2007;
MODIFICA AL DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DELLA DENOMINAZIONE DI ORIGINE
Ritenuto altres di dover pubblicare sul sito internet del CONTROLLATA DEI VINI COLLI EUGANEI FIOR DARANCIO O FIOR
DARANCIO COLLI EUGANEI.
Ministero la modifica del disciplinare in questione e di
dover comunicare la stessa modifica alla Commissione
U.E., ad aggiornamento del fascicolo tecnico inoltrato Lart. 4, comma 8: I rimanenti quantitativi, fino al raggiungimen-
to del limite massimo previsto dal quinto comma del presente articolo,
alla Commissione U.E., tramite il sistema di informazio- saranno presi in carico per la produzione di vino con o senza indicazione
ne messo a disposizione dalla Commissione U.E., ai sensi geografica tipica., sostituito con il seguente testo:
dellart. 70-bis, paragrafo 1, lettera a) del regolamento
(CE) n. 607/2009; 8. I rimanenti quantitativi, fino al raggiungimento del limite
massimo previsto dal quinto comma del presente articolo, saranno presi
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, re- in carico per la produzione di vino da destinarsi ad altra denominazione
come previsto dalla normativa vigente..
cante norme generali sullordinamento del lavoro alle di-
pendenze delle Amministrazioni pubbliche ed in partico-
lare lart. 16, lettera d); 17A05460

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7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183

MINISTERO delle scorte specifiche, di sicurezza e commerciali, anche


DELLO SVILUPPO ECONOMICO avvalendosi della piattaforma di cui allart. 21 del predet-
to decreto, minimizzando i relativi costi;
DECRETO 5 luglio 2017. Visto, in particolare, lart. 21, comma 3, del decreto
legislativo n. 249/12 il quale dispone che con decreto del
Approvazione del regolamento di funzionamento della Ministro dello sviluppo economico approvata, su pro-
Piattaforma di mercato per lincontro tra domanda e offer- posta del GME, la disciplina della piattaforma di cui al
ta di logistica petrolifera (regolamento della Piattaforma P- comma 1 del gi citato decreto legislativo n. 249/12, con
Logistica), in attuazione dellart. 21, comma 3, del decreto costi a carico degli utenti del mercato stesso che usufrui-
legislativo del 31 dicembre 2012, n. 249. scono dei servizi offerti e definisce le modalit operative
con cui i titolari dei depositi di stoccaggio di oli minerali
e degli impianti di lavorazione degli oli minerali dovran-
IL MINISTRO no comunicare al GME, a decorrere dalla data di avvio
DELLO SVILUPPO ECONOMICO della piattaforma di cui al comma 4, i dati sulla capacit
mensile di stoccaggio e transito di oli minerali utilizzata
Visto il decreto legislativo 31 dicembre 2012, n. 249, per uso proprio, sulla capacit disponibile per uso terzi ed
recante: Attuazione della direttiva 2009/119/CE che i dati relativi alla capacit impegnata in base a contratti
stabilisce lobbligo per gli Stati membri di mantenere un sottoscritti;
livello minimo di scorte di petrolio greggio e/o di pro- Vista la proposta relativa alla disciplina della Piatta-
dotti petroliferi, di seguito indicato decreto legislativo forma formulata dal GME al termine delle consultazioni
n. 249/12; pubbliche di cui al comma 5, dellart. 1 del decreto mini-
Visto lart. 21, comma 1, del decreto legislativo steriale n. 16618 del 9 agosto 2013 nella quale sono state
n. 249/12, il quale stabilisce che le funzioni dellOrgani- evidenziate le modalit con le quali si tenuto conto dei
smo centrale di stoccaggio italiano (OCSIT), di cui alla risultati delle consultazioni stesse;
legge 4 giugno 2010, n. 96, art. 17, comma 5, lettera e),
relative alla promozione della concorrenza nellofferta Decreta:
di capacit di stoccaggio, sono attribuite al Gestore dei
Mercati Energetici S.p.A. (GME), anche al fine di ridur- Art. 1.
re i relativi oneri e stabilisce, inoltre, che la costituzione,
organizzazione e gestione di una piattaforma di mercato Approvazione del regolamento della piattaforma
per lincontro tra domanda e offerta di logistica petroli- della logistica petrolifera di oli minerali
fera di oli minerali, secondo i principi di neutralit, tra-
sparenza e concorrenza avvenga presso il GME; Visto il 1. Ai sensi dellart. 21, comma 3, del decreto legisla-
decreto del Ministero dello sviluppo economico - Diparti- tivo n. 249/12 approvato il regolamento di funziona-
mento per lenergia - Direzione generale per la sicurezza mento della Piattaforma di mercato per lincontro tra do-
dellapprovvigionamento e le infrastrutture energetiche manda e offerta di logistica petrolifera (regolamento della
n. 17371 del 30 maggio 2013, con il quale stato appro- Piattaforma P-Logistica).
vato il modello di rilevazione annuale, di cui allart. 21, 2. Il regolamento della Piattaforma P-Logistica, in alle-
comma 2, del decreto legislativo n. 249/12, riguardante la gato al presente decreto, ne costituisce parte integrante e
struttura dei depositi di stoccaggio di oli minerali sul ter- sostanziale, entra in vigore con la data di entrata in vigore
ritorio nazionale di capacit superiore a 3.000 metri cubi, del presente decreto ed acquista efficacia ai sensi del suc-
mediante il quale, attraverso la Piattaforma di rilevazione cessivo art. 3.
dei dati della capacit di stoccaggio di oli minerali (PDC 3. Le successive eventuali modifiche al regolamento
- oil), organizzata e gestita dal GME, i soggetti obbligati sono approvate ai sensi dellart. 3, commi 3.4 e 3.5, del
ai sensi del medesimo articolo, secondo quanto previsto medesimo regolamento.
nel regolamento della PDC-oil, comunicano i dati relativi
alla capacit; Art. 2.
Visto il successivo decreto del Ministero dello svilup- Campo di applicazione della P-Logistica
po economico - Dipartimento per lenergia - Direzione e della rilevazione dati capacit mensile
generale per la sicurezza dellapprovvigionamento e le
infrastrutture energetiche n. 16618 del 9 agosto 2013, con 1. I soggetti titolari di depositi di stoccaggio di oli mi-
il quale stata costituita presso il GME la piattaforma di nerali situati sul territorio nazionale di capacit superiore
mercato per lincontro tra domanda e offerta di logistica a 3.000 metri cubi sono tenuti a comunicare al GME i
petrolifera di cui allart. 21, comma 1, del decreto legisla- dati sulla capacit mensile di stoccaggio e transito di oli
tivo n. 249/12; minerali utilizzata per uso proprio, impegnata in base a
Visto lart. 7, comma 3, del decreto legislativo contratti sottoscritti e i dati sulla capacit disponibile per
n. 249/12, che prevede che lOCSIT, le cui attivit e fun- uso terzi.
zioni sono state affidate, ai sensi dello stesso decreto, ad 2. Con circolare del Ministero dello sviluppo econo-
Acquirente Unico S.p.a. sotto la vigilanza delMinistero mico - Direzione generale sicurezza dellapprovvigiona-
dello sviluppo economico, operi con criteri di mercato per mento ed infrastrutture energetiche (D.G.S.A.I.E.) - sono
lespletamento delle proprie funzioni di mantenimento definite le indicazioni necessarie per la compilazione del

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modello funzionale alla comunicazione dei dati sulla ca- 2. Il periodo transitorio di sperimentazione decorre a
pacit mensile nel periodo transitorio di sperimentazione partire dal trentesimo giorno successivo alla data di ac-
della P-Logistica, di cui allart. 4, comma 2. quisto di efficacia del regolamento della Piattaforma
3. Al termine del periodo transitorio di sperimentazio- P-Logistica.
ne della P-Logistica, di cui allart. 4, comma 2, il mo- 3. Nel corso della durata del periodo transitorio di spe-
dello definitivo di comunicazione dei dati sulla capacit rimentazione di cui al precedente comma 1, al fine di con-
mensile approvato, su proposta dello stesso GME, dal sentire il consolidamento delle modalit di rilevazione dei
Ministero dello sviluppo economico - D.G.S.A.I.E., nei dati di cui al comma 1 del precedente art. 2, non sono
termini di cui allart. 21, comma 4, del decreto legislativo applicabili le disposizioni di cui al comma 6, dellart. 24,
n. 249/12. del decreto legislativo n. 249/12.
4. I dati di cui ai commi 2 e 3 devono essere comunicati
nel rispetto delle modalit e dei termini definite nel rego- Art. 5.
lamento P-Logistica.
Oneri a carico dei soggetti
5. I soggetti in possesso dei requisiti stabiliti nellambi-
to del regolamento della Piattaforma P-Logistica che in- 1. Nel periodo transitorio di sperimentazione della P-
tendono rendere disponibili offerte di servizi di logistica Logistica non previsto alcun onere a carico dei soggetti
sulla Piattaforma stessa, devono presentare annunci che che si avvalgono della piattaforma P-Logistica.
contengono almeno le seguenti informazioni minime: 2. I costi della piattaforma P-Logistica sono posti a ca-
a) tipologia di olio minerale; rico degli operatori del mercato stesso, che usufruiscono
b) quantit oggetto del servizio e la durata dello dei servizi offerti.
stesso;
c) localizzazione; Art. 6.
d) prezzo unitario del servizio; Invarianza finanziaria
e) tipologia del servizio (transito, stoccaggio).
Dallattuazione del presente decreto non derivano nuo-
6. Al fine di dare attuazione allart. 7, comma 3 del vi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
decreto legislativo n. 249/12, il GME, entro sei mesi dalla
data di entrata in vigore del decreto che determina lavvio
definitivo della P-Logistica di cui allart. 21, comma 4, Art. 7.
del decreto legislativo n. 249/12, presenta al Ministero Entrata in vigore
dello sviluppo economico una proposta volta a consentire
nellambito della P-Logistica lapprovvigionamento delle Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo
scorte a carico dellOrganismo centrale di stoccaggio. a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana.
Art. 3. Roma, 5 luglio 2017
Acquisto di efficacia del regolamento P-Logistica
Il Ministro: CALENDA
1. Il regolamento della Piattaforma P-Logistica acqui- _______
sta efficacia dalla data individuata dal GME e preventiva- AVVERTENZA:
mente comunicata al Ministero dello sviluppo economico.
Il regolamento citato nel decreto consultabile sul sito del Mi-
2. Il GME, una volta effettuata la comunicazione al nistero dello sviluppo economico allindirizzo http://dgsaie.mise.gov.it/
Ministero dello sviluppo economico di cui al comma 1, dgerm/logisticapetrolifera.asp e sul sito del Gestore dei Mercati Ener-
rende nota la data di efficacia del regolamento mediante getici GME www.mercatoelettrico.org
apposita comunicazione sul proprio sito internet.
17A05434
3. Al fine di riconoscere ai soggetti interessati un adegua-
to periodo di apprendimento del regolamento, il GME pu
rendere disponibile, a fini meramente conoscitivi, sul pro-
prio sito internet ogni altra documentazione necessaria ai fini DECRETO 24 luglio 2017.
delloperativit sulla Piattaforma P-Logistica, con congruo
Scioglimento degli organi con funzioni di amministrazio-
anticipo rispetto alla data di efficacia del regolamento stesso. ne e di controllo di ARISCOM - Compagnia di Assicurazioni
S.p.a., in Roma e apertura della procedura di amministra-
Art. 4. zione straordinaria.
Avvio operativo della P-Logistica
IL MINISTRO
1. La data di avvio definitivo della P-Logistica, deter- DELLO SVILUPPO ECONOMICO
minata con decreto del Ministero dello sviluppo economi-
co, ai sensi dellart. 21, comma 4, del decreto legislativo Visto il decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209,
n. 249/12, su proposta del GME, decorre dalla cessazione recante il Codice delle assicurazioni private, modificato
del periodo transitorio di sperimentazione. dal decreto legislativo 12 maggio 2015, n. 74;

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Visto lart. 231, comma 1, del predetto Codice, ai sensi 2) i calcoli dellimpresa sulle riserve tecniche Sol-
del quale il Ministro dello sviluppo economico, su propo- vency II al 31 dicembre 2016, effettuati a seguito della
sta dellIVASS, pu disporre con decreto lo scioglimento contestata violazione del principio di valutazione delle
degli organi con funzioni di amministrazione e di con- riserve sinistri del ramo Responsabilit civile generale in
trollo dellimpresa di assicurazione o di riassicurazione base al criterio del costo ultimo, di cui alla nota IVASS
quando: del 14 giugno 2017, evidenziano la violazione delle di-
sposizioni generali in materia di riserve tecniche di cui
a) risultino gravi irregolarit nellamministrazio- allart. 36-bis del decreto legislativo 7 settembre 2005,
ne, ovvero gravi violazioni delle disposizioni legisla- n. 209;
tive, amministrative o statutarie che regolano lattivit
dellimpresa; 3) linsufficienza delle riserve sinistri contestata
dallIVASS fa emergere il perdurare della violazione del-
b) siano previste gravi perdite patrimoniali; le disposizioni in materia di MCR di cui allart. 47-bis
Visto in particolare, il comma 5 del citato art. 231, se- del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209 e laggra-
condo cui lamministrazione straordinaria ha la durata vamento dellinosservanza di quelle in materia di SCR
di un anno dalla data di emanazione del decreto di cui di cui allart. 45-bis del decreto legislativo 7 settembre
al comma 1, salvo che il decreto preveda un termine pi 2005, n. 209;
breve o che lIVASS ne autorizzi la chiusura anticipa- 4) in relazione alle operazioni sul capitale socia-
ta, e che la procedura pu essere prorogata, su proposta le, laumento deliberato dallassemblea straordinaria il
dellIVASS, dal Ministro dello sviluppo economico per 28 aprile 2017, per le modalit con le quali stato realiz-
un periodo non superiore a dodici mesi; zato, non offre solide garanzie circa la capacit di soste-
Visto il decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, con- nere, anche con la necessaria tempestivit, la compagnia
vertito in legge, con modificazioni, dalla legge 17 luglio a fronte delle rilevate nuove esigenze di rafforzamento
2006, n. 233, recante le disposizioni urgenti in materia di patrimoniale;
riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio 5) laggravarsi della situazione patrimoniale dellim-
dei ministri e dei Ministeri, con il quale stato istituito il presa, il suo progressivo deterioramento, le carenze strut-
Ministero dello sviluppo economico, nonch le successi- turali del modello di business rilevate in sede ispettiva
ve modifiche e integrazioni; e dalla societ di revisione, linefficacia delle iniziative
Vista la lettera n. 0135686/17 dell11 luglio 2017, le correttive assunte dagli organi dellimpresa e dal suo azio-
cui motivazioni sono qui integralmente richiamate e rece- nariato e linadeguatezza, qualitativa e temporale, di ogni
pite, con la quale lIVASS - Istituto per la vigilanza sulle diversa alternativa rendono non pi rinviabile un signifi-
assicurazioni, ai sensi dellart. 231, comma 1, del Codice, cativo intervento a protezione degli interessi degli assicu-
e di seguito a quanto deliberato dal Direttorio integrato rati e degli altri aventi diritto a prestazioni assicurative;
di IVASS nella seduta dell11 luglio 2017, ha proposto Ritenuto che, alla luce delle predette, accertate circo-
al Ministro dello sviluppo economico ladozione del de- stanze, sussistono le condizioni richieste dallart. 231,
creto con cui si dispone lo scioglimento degli organi con comma 1, del Codice;
funzioni di amministrazione e di controllo di Ariscom -
Compagnia di Assicurazioni S.p.A. e lamministrazione Ravvisata la necessit di procedere alladozione del
straordinaria dellimpresa; proposto decreto con cui si dispone lo scioglimento degli
organi con funzioni di amministrazione e di controllo di
Viste altres le valutazioni contenute nella predetta pro- Ariscom - Compagnia di Assicurazioni S.p.A. e lammi-
posta al Ministro dello sviluppo economico di adozione nistrazione straordinaria dellimpresa;
del decreto con cui si dispone lo scioglimento degli organi
con funzioni di amministrazione e di controllo di Ariscom Decreta:
- Compagnia di Assicurazioni S.p.A. e lamministrazione
straordinaria dellimpresa, e tra le altre, le circostanze di
seguito esposte: Art. 1.
1) la societ versa da tempo in una situazione di ir-
regolare funzionamento con gravi perdite patrimoniali 1. Ai sensi e per gli effetti dellart. 231 del Codice di-
a fronte delle quali gli interventi finanziari adottati ed il sposto lo scioglimento degli organi con funzioni di ammi-
piano di finanziamento a breve termine proposto dallim- nistrazione e di controllo di Ariscom - Compagnia di As-
presa si palesano manifestamente inadeguati rispetto alle sicurazioni S.p.A., con sede in Roma e lamministrazione
esigenze patrimoniali dellimpresa e insufficienti a con- straordinaria dellimpresa per una durata massima di 1
sentire il ripristino della condizione di esercizio relativa (uno) anno dalla data di emanazione del suddetto decreto.
alla copertura del Requisito patrimoniale minimo (MCR) Roma, 24 luglio 2017
e del Requisito patrimoniale di solvibilit (SCR), tenuto
conto delle ulteriori esigenze patrimoniali conseguenti
allintegrazione degli importi iscritti a riserva sinistri re- Il Ministro: CALENDA
sasi necessaria per effetto della contestazione dellIVASS
del 14 giugno 2017; 17A05466

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PRESIDENZA io 2017, n. 8, convertito, con modificazioni, dalla legge


DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 7 aprile 2017, n. 45, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
I L COMMISSARIO DEL GOVERNO PER LA RICOSTRUZIONE n. 84 del 10 aprile 2017, e, in particolare:
NEI TERRITORI INTERESSATI DAL SISMA DEL 24 AGOSTO 2016 lart. 14, che: a) alla lettera a-bis) del secondo com-
ma, prevede che 14 del decreto-legge n. 189 del 2016 la
ORDINANZA 31 luglio 2017. lettera a-bis), prevede che il Commissario straordinario
predispone ed approva piani finalizzati ad assicurare il ri-
Modifiche allordinanza n. 14 del 16 gennaio 2017, pristino, per il regolare svolgimento dellanno scolastico
allordinanza n. 18 del 7 aprile 2017 ed allordinanza n. 33 2017-2018, delle condizioni necessarie per la ripresa ov-
dell11 luglio 2017. (Ordinanza n. 35).
vero per lo svolgimento della normale attivit scolastica,
educativa o didattica, in ogni caso senza incremento della
spesa di personale, nei comuni di cui allart. 1, comma 1,
Il Commissario straordinario del Governo per la nonch comma 2, del citato decreto-legge n. 189 del 2016,
ricostruzione nei territori dei comuni delle Regioni limitatamente a quelli nei quali risultano edifici scolastici
di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati distrutti o danneggiati a causa degli eventi sismici; b) al
dallevento sismico del 24 agosto 2016. comma 3-bis, prevede che gli interventi funzionali alla
realizzazione dei piani previsti dalla lettera a-bis) del no-
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri del vellato art. 14 del citato decreto-legge n. 189 del 2016
25 agosto 2016, recante Dichiarazione dello stato di costituiscono presupposto per lapplicazione della proce-
emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi sismi- dura di cui allart. 63, commi 1 e 6, del decreto legislativo
ci che il giorno 24 agosto 2016 hanno colpito il territorio 18 aprile 2016, n. 50 e che nel rispetto dei principi di
delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria; trasparenza, concorrenza e rotazione, linvito, contenente
Visto il decreto del Presidente della Repubblica del lindicazione dei criteri di aggiudicazione dellappalto,
9 settembre 2016 con cui il sig. Vasco Errani stato no- rivolto, sulla base del progetto definitivo, ad almeno cin-
minato Commissario straordinario del Governo, ai sensi que operatori economici iscritti nellAnagrafe antimafia
dellart. 11 della legge 23 agosto 1988, n. 400 e succes- degli esecutori prevista dallart. 30. In mancanza di un
sive modificazioni, ai fini della ricostruzione nei territo- numero sufficiente di operatori economici iscritti nel-
ri dei comuni delle Regioni di Abruzzo, Lazio, Marche la predetta Anagrafe, linvito previsto dal terzo periodo
ed Umbria interessati dallevento sismico del 24 agosto deve essere rivolto ad almeno cinque operatori iscritti in
2016; uno degli elenchi tenuti dalle prefetture-uffici territoria-
Vista la delibera del Consiglio dei ministri del 27 otto- li del Governo ai sensi dellart. 1, comma 52 e seguen-
bre 2016, recante lestensione degli effetti della dichiara- ti, della legge 6 novembre 2012, n. 190, e che abbiano
zione dello stato di emergenza adottata con la delibera del presentato domanda di iscrizione nellAnagrafe antima-
25 agosto 2016 in conseguenza degli ulteriori eccezionali fia di cui allart. 30. Si applicano le disposizioni di cui
eventi sismici che il giorno 26 ottobre 2016 hanno col- allart. 30, comma 6. I lavori vengono affidati sulla base
pito il territorio delle Regioni Lazio, Marche, Umbria e della valutazione delle offerte effettuata da una commis-
Abruzzo; sione giudicatrice costituita secondo le modalit stabilite
Vista la delibera del Consiglio dei ministri del 31 otto- dallart. 216, comma 12, del decreto legislativo 18 aprile
bre 2016, recante lulteriore estensione degli effetti della 2016, n. 50;
dichiarazione dello stato di emergenza adottata con la de- lart. 30, comma 1, il quale prevede listituzione
libera del 25 agosto 2016 in conseguenza degli ulteriori nellambito del Ministero dellinterno, ai fini dello svol-
eccezionali eventi sismici che il giorno 30 ottobre 2016 gimento, in forma integrata e coordinata, di tutte le atti-
hanno nuovamente colpito il territorio delle Regioni La- vit finalizzate alla prevenzione e al contrasto delle infil-
zio, Marche, Umbria e Abruzzo; trazioni della criminalit organizzata nellaffidamento e
Vista la delibera del Consiglio dei ministri del 20 gen- nellesecuzione dei contratti pubblici e di quelli privati
naio 2017, con la quale sono stati ulteriormente estesi, che fruiscono di contribuzione pubblica, aventi ad ogget-
in conseguenza degli ulteriori eventi sismici che hanno to lavori, servizi e forniture, connessi agli interventi per
colpito nuovamente i territori delle Regioni Abruzzo, La- la ricostruzione nei comuni di cui allart. 1 del medesi-
zio, Marche e Umbria in data 18 gennaio 2017, nonch mo decreto-legge, di unapposita Struttura di missione,
degli eccezionali fenomeni meteorologici che hanno in- diretta da un prefetto collocato alluopo a disposizione,
teressato i territori delle medesime regioni a partire dalla ai sensi dellart. 3-bis del decreto-legge 29 ottobre 1991,
seconda decade dello stesso mese, gli effetti dello stato di n. 345, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 di-
emergenza dichiarato con la predetta delibera del 25 ago- cembre 1991, n. 410;
sto 2016; lart. 30, comma 6, il quale, per le medesime finalit
Visto il decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, pub- di prevenzione e contrasto delle infiltrazioni della crimi-
blicato nella Gazzetta Ufficiale 18 ottobre 2016, n. 244, nalit organizzata nellaffidamento e nellesecuzione dei
recante Interventi urgenti in favore delle popolazioni contratti pubblici, prevede che gli operatori economici
colpite dal sisma del 24 agosto 2016, convertito con mo- interessati a partecipare, a qualunque titolo e per qual-
dificazioni dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229, pub- siasi attivit, agli interventi di ricostruzione, pubblica e
blicata nella Gazzetta Ufficiale n. 294 del 17 dicembre privata, nei comuni di cui allart. 1, devono essere iscritti,
2016, modificato ed integrato dal decreto-legge 9 febbra- a domanda, in un apposito elenco, tenuto dalla Struttu-

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ra e denominato Anagrafe antimafia degli esecutori []. Visto il decreto legislativo 19 aprile 2017, n. 56, recan-
Ai fini delliscrizione necessario che le verifiche di cui te Disposizioni integrative e correttive al decreto legi-
agli articoli 90 e seguenti del citato decreto legislativo slativo 18 aprile 2016, n. 50, pubblicato nella Gazzetta
n. 159 del 2011, eseguite ai sensi del comma 2 anche per Ufficiale n. 103 del 5 maggio 2017;
qualsiasi importo o valore del contratto, subappalto o Rilevato che lart. 14, comma 3-bis, del decreto-legge
subcontratto, si siano concluse con esito liberatorio. Tutti n. 189 del 2016, al fine di assicurare la pronta attuazione
gli operatori economici interessati sono comunque am- del programma di interventi di cui alla lettera a-bis) del
messi a partecipare alle procedure di affidamento per gli comma 2 del medesimo art. 14, prevede una disciplina,
interventi di ricostruzione pubblica, previa dimostrazio- gi derogatoria della previsioni contenute del decreto le-
ne o esibizione di apposita dichiarazione sostitutiva dalla gislativo 18 aprile 2016, n. 50, che si pone in oggi in rap-
quale risulti la presentazione della domanda di iscrizione porto di specialit con la disciplina relativa al c.d. appalto
allAnagrafe. Resta fermo il possesso degli altri requisiti integrato contenuta nellart. 59, comma 1-bis, del decreto
previsti dal decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, dal legislativo n. 50 del 2016, come modificato dallart. 38,
bando di gara o dalla lettera di invito. Qualora al momen- comma 1, lettera c), del decreto legislativo 19 aprile
to dellaggiudicazione disposta ai sensi dellart. 32, com- 2017, n. 56;
ma 5, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, lope-
ratore economico non risulti ancora iscritto allAnagrafe, Rilevato che lart. 5 dellordinanza commissariale n. 14
il Commissario straordinario comunica tempestivamente del 16 gennaio 2017 prevede una procedura di selezione
alla Struttura la graduatoria dei concorrenti, affinch ven- degli operatori economici aggiudicatari che, in attuazione
gano attivate le verifiche finalizzate al rilascio dellinfor- delle disposizioni di cui al comma 3-bis dellart. 14 del
mazione antimafia di cui al comma 2 con priorit rispetto citato decreto-legge n. 189 del 2016, contempla la formu-
alle richieste di iscrizione pervenute; lazioni di offerte aventi ad oggetto il prezzo ed il progetto
esecutivo, facendo quindi onere agli operatori economici
Visto il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recan- di predisporre, gi in sede di offerta, il progetto esecutivo;
te Codice dei contratti pubblici, come modificato dal
decreto legislativo 19 aprile 2017, n. 56; Rilevato che, alla luce degli esiti delle procedure gi
espletate e caratterizzate dalla presentazione di un nume-
Vista lordinanza n. 14 del 16 gennaio 2017, recante ro assai esiguo di offerte, appare opportuno effettuare una
Approvazione del programma straordinario per la ria- rimodulazione delle modalit di selezione degli operatori
pertura delle scuole per lanno scolastico 2017-2018; economici aggiudicatari secondo criteri che, nellassicu-
Vista lordinanza n. 18 del 3 aprile 2017, recante Mo- rare una pi ampia partecipazione degli operatori econo-
difiche allordinanza n. 14 del 16 gennaio 2017, recante: mici interessati, consentano limmediato avvio dei lavori
Approvazione del programma straordinario per la ria- relativi agli interventi inseriti nellAllegato n. 1 dellordi-
pertura delle scuole per lanno scolastico 2017-2018; nanza commissariale n. 14 del 16 gennaio 2017;
Vista lordinanza n. 33 dell11 luglio 2017, recante Ritenuto pertanto di dover ridisciplinare le procedure
Approvazione del programma straordinario per la ria- di affidamento sulla base dei seguenti criteri: a) presen-
pertura delle scuole nei territori delle Regioni Abruzzo, tazione da parte degli operatori economici selezionati di
Lazio, Marche ed Umbria interessati dagli eventi sismici offerte relative al prezzo ed alle migliorie che non com-
verificatisi a far data dal 24 agosto 2016; disciplina della portino unalterazione dellessenza strutturale e presta-
qualificazione dei professionisti, dei criteri per evitare la zionale, come fissate dal progetto definitivo e dagli atti
concentrazione degli incarichi nelle opere pubbliche e de- di gara, corredate da apposito cronoprogramma; b) predi-
terminazione del contributo relativo alle spese tecniche; sposizione del progetto esecutivo da parte del solo aggiu-
dicatario; c) sottoscrizione del contratto dappalto esclu-
Visto lAccordo per lesercizio dei compiti di alta sor- sivamente dopo lapprovazione del progetto esecutivo da
veglianza e di garanzia della correttezza e della trasparen- parte della Conferenza permanente di cui allart. 16 del
za delle procedure connesse alla ricostruzione pubblica decreto-legge n. 189 del 2016;
sottoscritto tra il Commissario straordinario del Governo,
lAutorit nazionale anticorruzione e lAgenzia nazionale Ritenuto necessario, al fine di evitare possibili incer-
per lattrazione degli investimenti e lo sviluppo dimpresa tezze interpretative, integrare lordinanza n. 33 dell11 lu-
S.p.A. - Invitalia in data 28 dicembre 2016; glio 2017, precisando che: a) tra gli interventi di ripara-
zione, con adeguamento sismico secondo la disciplina
Visto il Protocollo quadro di legalit, allegato alle Se- delle vigenti Norme tecniche per le costruzioni, degli edi-
conde linee guida approvate dal Comitato interministeria- fici scolastici che hanno avuto un esito di agibilit B,
le per la programmazione economica con delibera n. 26 C o E che consenta il riutilizzo delle scuole a partire
del 3 marzo 2017 e pubblicate nella Gazzetta Ufficiale dallanno scolastico 2017-2018 individuati dai Presidenti
n. 151 del 30 giugno 2017, sottoscritto tra la Struttura di delle Regioni - Vicecommissari ed inseriti nellAllegato
missione ex art. 30 del decreto-legge n. 189 del 2016, il 1 dellordinanza sono compresi anche immobili soggetti
Commissario straordinario del Governo e lAutorit na- alla tutela del codice dei beni culturali e del paesaggio di
zionale anticorruzione e lAgenzia nazionale per lattra- cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, e suc-
zione degli investimenti e lo sviluppo dimpresa S.p.A. cessive modificazioni, danneggiati dagli eventi sismici,
- Invitalia e, in particolare, gli articoli 1 e 3; in relazione ai quali prevista leffettuazione di interven-
Visto il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, re- ti di miglioramento sismico, finalizzati al conseguimento
cante il Codice dei contratti pubblici, pubblicato nella del massimo livello di sicurezza compatibile con le con-
Gazzetta Ufficiale n. 91 del 19 aprile 2016; comitanti esigenze di tutela e conservazione dellidenti-

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t culturale del bene stesso; b) il limite di spesa indicato luso della procedura negoziata di cui allart. 63 del decre-
nellart. 1, comma 4, comprensivo degli oneri di proget- to legislativo n. 50 del 2016, come disciplinata dallart. 5,
tazione e di tutte le spese tecniche e le prestazioni specia- comma 1, lettera b), del decreto-legge n. 8 del 2017, sulla
listiche afferenti la realizzazione degli interventi inseriti base del progetto definitivo elaborato in conformit alle
nellAllegato n. 1; c) limporto, ammissibile a contributo previsioni contenute negli articoli 24, commi 1 e 2, 25, 26,
ai sensi dellart. 34, comma 5, del decreto-legge n. 189 27, 28, 29 e 30 del decreto del Presidente della Repubblica
del 2016, degli oneri di progettazione e di tutte le spese 5 ottobre 2010, n. 207. Lofferta ha ad oggetto il prezzo e le
tecniche e le prestazioni specialistiche afferenti la realiz- migliorie che non comportino unalterazione dellessenza
zazione degli interventi inseriti nellAllegato n. 1, indi- strutturale e prestazionale, come fissate dal progetto defi-
viduato secondo i criteri e nei limiti stabiliti nei successi- nitivo e dagli atti di gara, ed corredata da apposito crono-
vi articoli 4 e 5 della medesima ordinanza; programma. Lofferta relativa al prezzo indica distintamen-
Ritenuto necessario procedere ad un aggiornamento te il corrispettivo richiesto per la progettazione esecutiva e
dellordinanza n. 33 dell11 luglio 2017 al fine di assicurare, per lesecuzione dei lavori. Il criterio dellaggiudicazione
anche con riguardo agli interventi disciplinati da detta or- dellappalto quello dellofferta economicamente pi van-
dinanza, lapplicazione delle disposizioni di cui agli artico- taggiosa sulla base del miglior rapporto qualit/prezzo.;
li 30 e 32 del decreto-legge n. 189 del 2016 alla luce delle b) il comma 6 integralmente sostituito dal seguente:
previsioni contenute nel Protocollo-quadro sottoscritto in Lindividuazione degli operatori economici, invitati a par-
data 26 luglio 2017 tra la Struttura di missione ex art. 30 del tecipare alla procedura negoziata, avviene in seduta pubbli-
decreto-legge n. 189 del 2016, il Commissario straordinario ca e, nei limiti di compatibilit con le previsioni dellart. 53
del Governo e lAutorit nazionale anticorruzione e lAgen- del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 in materia di
zia nazionale per lattrazione degli investimenti e lo sviluppo accesso agli atti e di riservatezza, secondo modalit an-
dimpresa S.p.A. - Invitalia e, in particolare, gli articoli 1 e 3; che informatiche che assicurino la trasparenza, la parit di
Ritenuto necessario procedere ad unintegrazione trattamento, la concorrenza e la rotazione. Lindividuazio-
dellAllegato n. 1 dellordinanza n. 33 dell11 luglio ne degli operatori economici viene effettuata tra tutti gli
2017, individuando, fermo il limite di spesa indicato iscritti nellAnagrafe antimafia degli esecutori prevista
nellart. 1, comma 4, di detta ordinanza, per ciascuna Re- dallart. 30 del decreto-legge n. 189 del 2016, che abbiano
gione, lentit degli oneri complessivi di spesa stimati per i necessari requisiti di qualificazione, attestati secondo le
la realizzazione degli interventi inseriti in detto allegato; modalit di cui agli articoli 84 e 85 del decreto legislativo
n. 50 del 2016, e che abbiano formalizzato apposita ma-
Vista lintesa espressa dai Presidenti delle Regioni - nifestazione di interesse, secondo le modalit e nei termi-
Vicecommissari nelle riunioni della cabina di coordina- ni previsti dalla lettera b) del comma 1-bis del precedente
mento del 13 luglio 2017 e del 27 luglio 2017; art. 4. In mancanza di un numero sufficiente di operatori
Visti gli articoli 33, comma 1, del decreto-legge economici iscritti nella predetta Anagrafe, linvito deve es-
n. 189/2016 e 27, comma 1, della legge 24 novembre sere rivolto ad almeno cinque operatori iscritti in uno degli
2000, n. 340 e ss.mm., in base ai quali i provvedimen- elenchi tenuti dalle prefetture - uffici territoriali del Gover-
ti commissariali divengono efficaci decorso il termine no, ai sensi dellart. 1, comma 52 e seguenti, della legge
di trenta giorni per lesercizio del controllo preventivo di 6 novembre 2012, n. 190, che abbiano presentato domanda
legittimit da parte della Corte dei conti e possono esse- di iscrizione nellAnagrafe antimafia di cui allart. 30 e che
re dichiarati provvisoriamente efficaci con motivazione abbiano formalizzato apposita manifestazione di interesse,
espressa dellorgano emanante; secondo le modalit e nei termini previsti dalla lettera b)
Ritenuto necessario dichiarare il presente provvedi- del comma 1-bis del precedente art. 4. Fermo il limite mi-
mento provvisoriamente efficace ai sensi dellart. 33, nimo di cinque operatori previsto dallart. 14, comma 3-bis
comma 1, del decreto-legge n. 189 del 2016 e dellart. 27, del decreto-legge n. 189 del 2016, il responsabile unico del
comma 1, della legge n. 340 del 2000, in considerazione procedimento comunica alla centrale unica di committen-
dellurgente indifferibile necessit di dare avvio ai lavori za, allatto della trasmissione del progetto definitivo va-
di costruzione dei nuovi edifici scolastici definitivi, come lidato, il numero complessivo di operatori economici che
individuati nellAllegato n. 1 dellordinanza commissa- devono essere sorteggiati, per motivate esigenze connesse
riale n. 14 del 16 gennaio 2017, affinch possano essere allimportanza ed alla complessit dei lavori, nonch ai
utilmente impiegati nellanno scolastico 2017-2018. tempi di esecuzione degli stessi ed alla necessit assicurare
la massima partecipazione alle procedure disciplinate dal-
Dispone: la presente ordinanza. In ogni caso, lindividuazione degli
operatori economici da invitare deve essere effettuato se-
condo criteri che garantiscano il sorteggio non solo degli
Art. 1. operatori economici in possesso della qualificazione mini-
Modifiche alle ordinanze n. 14 del 16 gennaio 2017 ma richiesta ma anche di operatori economici in possesso
e n. 18 del 3 aprile 2017 di una qualificazione superiore a quella minima richiesta.;
c) al comma 11, lettera c), il penultimo periodo inte-
1. Allart. 5 dellordinanza commissariale n. 14 del gralmente sostituito dal seguente: Qualora venga indicato
16 gennaio 2017 sono apportate le seguenti modificazioni: come impresa esecutrice un operatore economico diverso
a) il comma 1 integralmente sostituito dal seguente: da quelli previsti dal periodo precedente, lofferente deve
Per gli interventi funzionali alla realizzazione degli edi- dichiarare, nei modi e nelle forme di cui allart. 47 del de-
fici di cui alla lettera a) comma 1 dellart. 1, ammesso creto del Presidente della Repubblica n. 445 del 2000, e di-

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mostrare documentalmente lindisponibilit degli operatori 3. Le modifiche apportate dalla presente disposizione
economici di cui al periodo precedente ovvero limpossi- alle ordinanze commissariali n. 14 del 16 gennaio 2017 e
bilit per gli stessi, anche in ragione dei limiti previsti dal n. 18 del 3 aprile 2017 si applicano alle procedure nego-
precedente comma 7, di effettuare i lavori richiesti; ziate avviate successivamente alla data di entrata in vigo-
re della presente ordinanza.
d) il comma 15 integralmente sostituito dal se-
guente: Immediatamente dopo lapprovazione della 4. In deroga alle previsioni di cui allart. 5, comma 7, let-
proposta di aggiudicazione e comunque entro tre giorni tera a) dellordinanza commissariale n. 14 del 16 gennaio
dalla stessa, il responsabile unico del procedimento, con 2017, ammessa la partecipazione degli operatori econo-
ordine di servizio, dispone che laffidatario dia immedia- mici, che siano stati invitati a partecipare senza formalizza-
to inizio alla redazione del progetto esecutivo, che dovr re la relativa offerta alle procedure negoziate relative agli
essere completata entro un termine non superiore a quin- interventi di cui allAllegato n. 1 allordinanza commissa-
dici giorni. Nel caso di ritardo nella consegna del progetto riale n. 14 del 16 gennaio 2017 e successive modifiche ed
esecutivo, si applicano, in caso di successiva sottoscrizio- integrazioni e gi espletate alla data di entrata in vigore
ne del contratto, le penali previste nellart. 4, comma 3, della presente ordinanza. La partecipazione degli operatori
dellordinanza commissariale n. 18 del 3 aprile 2017 ed economici di cui al precedente periodo ammessa esclu-
indicate nello schema di contratto allegato al progetto de- sivamente con riguardo alle procedure negoziate aventi ad
finitivo. Ove il ritardo nella consegna del progetto esecu- oggetto interventi diversi da quelli in relazione ai quali la
tivo superi i dieci giorni complessivi, non si procede alla centrale unica di committenza abbia provveduto a notifica-
sottoscrizione del contratto, n al rimborso degli oneri so- re nei loro confronti la lettera di invito.
stenuti dallaggiudicatario e si applicano le previsioni di 5. Entro tre giorni dalla data di entrata in vigore del-
cui al terzo periodo del successivo comma 16; la presente ordinanza, la centrale unica di committenza
provvede alla predisposizione ed alla pubblicazione di un
e) dopo il comma 15 inserito seguente: 15-bis. En- nuovo avviso pubblico ai sensi e per gli effetti dellart. 4,
tro tre giorni dalla predisposizione del progetto esecutivo il comma 1-bis, lettera b), dellordinanza commissariale
responsabile unico del procedimento provvede a richiede- n. 14 del 16 gennaio 2017, finalizzato allaggiornamento,
re la convocazione da parte del commissario straordinario tramite linserimento di nuovi operatori economici, degli
della Conferenza permanente, di cui allart. 16 del decre- elenchi degli esecutori formati sulla base delle manife-
to-legge n. 189 del 2016, per lapprovazione del progetto stazioni di interesse formalizzate in risposta allavviso
esecutivo presentato dallaggiudicatario. Si osservano le pubblico pubblicato in data 14 aprile 2017 dalla medesi-
modalit di convocazione e di funzionamento della Con- ma centrale unica di committenza ai sensi e per gli effetti
ferenza permanente disciplinate nellordinanza commissa- dellart. 4, comma 1-bis, lettera b), sopra menzionato.
riale n. 16 del 3 marzo 2017. Qualora il progetto esecutivo
redatto a cura dellaffidatario non sia ritenuto meritevole
di approvazione, il responsabile unico del procedimento, Art. 2.
tenuto conto del numero delle offerte pervenute e della na- Modifiche allordinanza n. 33 dell11 luglio 2017
tura e del valore dellintervento, pu richiedere alla Centra-
le unica di committenza di interpellare progressivamente 1. Allordinanza n. 33 dell11 luglio 2017 sono appor-
i soggetti che hanno partecipato alla procedura di gara, a tate le seguenti modificazioni:
partire dal soggetto che ha formulato la prima migliore of- a) allart. 1, comma 1, la lettera b) integralmente sostitu-
ferta, fino al quinto migliore offerente, escluso loriginario ita dalla seguente: interventi di riparazione, con adeguamen-
aggiudicatario, al fine di procedere ad una nuova aggiudi- to sismico secondo la disciplina delle vigenti Norme tecniche
cazione. In caso di mancata approvazione del progetto ese- per le costruzioni, degli edifici scolastici che hanno avuto un
cutivo per motivi diversi da errori o mancanze del progetto esito di agibilit B, C o E che consenta il riutilizzo delle
esecutivo redatto ovvero da circostanze imputabili allag- scuole a partire dallanno scolastico 2017-2018, nonch, rela-
giudicatario, riconosciuto allaggiudicatario medesimo tivamente agli immobili soggetti alla tutela del codice dei beni
quanto previsto dallart. 108, comma 5, del decreto legisla- culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gen-
tivo 18 aprile 2016, n. 50.. naio 2004, n. 42, interventi di riparazione con miglioramento
2. Allart. 4 dellordinanza commissariale n. 18 del sismico, finalizzati al conseguimento del massimo livello di
3 aprile 2017, il comma 3 integralmente sostituito dal sicurezza compatibile con le concomitanti esigenze di tutela e
seguente: In deroga a quanto previsto dalla disposizione conservazione dellidentit culturale del bene stesso;
di cui allart. 113-bis, comma 2, del decreto legislativo b) allart. 1, comma 2: le parole (riparazione con
n. 50 del 2016, il contratto di appalto prevede penali per adeguamento sismico o nuova costruzione) sono sosti-
il ritardo nellesecuzione delle prestazioni contrattuali da tuite dalle seguenti (riparazione con adeguamento sismi-
parte dellappaltatore commisurate ai giorni di ritardo co, nuova costruzione o riparazione con miglioramento
e proporzionali rispetto allimporto del contratto o alle sismico, finalizzati al conseguimento del massimo livello
prestazioni del contratto. Le penali dovute per il ritardato di sicurezza compatibile con le concomitanti esigenze
adempimento sono calcolate in misura giornaliera com- di tutela e conservazione dellidentit culturale del bene
presa tra lo 0,3 e lo 0,5 per cento dellammontare netto stesso); le parole al netto di quelli afferenti lattivit di
contrattuale da determinare in relazione allentit delle progettazione sono sostituite dalle seguenti compren-
conseguenze legate al ritardo e non possono comunque sivi anche di quelli afferenti lattivit di progettazione,
superare, complessivamente, il 10 per cento di detto am- delle altre spese tecniche e delle prestazioni specialistiche
montare netto contrattuale. di cui al successivo art. 5,;

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7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183

c) allart. 2, il comma 3 sostituito dal seguen- cui al precedente art. 6, una relazione contenente lelen-
te 3. Ai sensi dellart. 34, comma 5, del decreto-legge co dettagliato dei beni mobili, delle attrezzatture e degli
n. 189 del 2016, lentit del contributo riconoscibile con arredi esistenti allinterno di ciascun edificio al momen-
riguardo a tutte le spese tecniche necessarie alla realizza- to degli eventi sismici. La relazione di cui al precedente
zione di ciascun intervento, ivi compresi gli oneri della periodo deve, in particolare, contenere: a) la descrizione
progettazione e delle prestazioni specialistiche, deter- del numero, della tipologia e del valore economico di cia-
minata secondo i criteri e nei limiti previsti dai successivi scun bene alla data degli eventi sismici; b) lindicazione
articoli 4 e 5.; dellattuale collocazione e descrizione della condizione
d) allart. 2, il comma 4 soppresso; di ciascun bene, con attestazione dellentit dei danni su-
biti in conseguenza degli eventi sismici e della possibilit
e) allart. 2, dopo il comma 8 aggiunto il seguente di sua utilizzazione; c) lindicazione delleventuale fab-
comma: 9. Al fine di assicurare lapplicazione anche alle bisogno di nuovi beni mobili, delle nuove attrezzature od
procedure di cui al presente articolo delle previsioni con- arredi, con la specificazione del numero, della tipologia
tenute nellart. 32, comma 1, del decreto-legge n. 189 del e dei relativi oneri economici; d) lindicazione dellinter-
2016, e nellAccordo per lesercizio dei compiti di alta venuto avvio, in data antecedente ovvero successiva al
sorveglianza e di garanzia della correttezza e della tra- verificarsi degli eventi sismici, di procedura di gara fina-
sparenza delle procedure connesse alla ricostruzione pub- lizzate alla riparazione ovvero allacquisto di nuovi beni
blica post-sisma sottoscritto in data 28 dicembre 2016, mobili, attrezzatture o arredi; e) lindicazione di eventua-
ai sensi del comma 2 del medesimo art. 32, il Commis- li beni, suscettibili di acquisto a titolo gratuito ai sensi
sario straordinario del Governo, anche avvalendosi degli dellart. 41 del decreto-legge n. 189 del 2016 ovvero per
Uffici speciali per la ricostruzione, provvede a tutti gli effetto di donazioni o di erogazioni liberali gi ricevute o
adempimenti di competenza della Centrale unica di com- da ricevere; f) lindicazione delleventuale fabbisogno di
mittenza, come specificati nel sopra menzionato accordo. nuovi beni mobili, delle nuove attrezzature od arredi, con
Le stazioni appaltanti provvedono a trasmettere tempe- la specificazione del numero, della tipologia e dei rela-
stivamente agli Uffici speciali, che ne curano il succes- tivi oneri economici, insuscettibile di essere soddisfatto
sivo inoltro al Commissario straordinario del Governo. attraverso il reimpiego dei beni mobili, delle attrezzature
Restano ferme le previsioni dellart. 7 dellAccordo per e degli arredi preesistenti ovvero nei modi previsti dal-
lesercizio dei compiti di alta sorveglianza e di garanzia
le lettere d) ed e), ed ammissibile a contributo ai sensi
della correttezza e della trasparenza delle procedure con-
della presente ordinanza. 2. Con riguardo ai progetti di
nesse alla ricostruzione pubblica post-sisma sottoscritto
cui al precedente art. 6 elaborati dagli Uffici speciali per
in data 28 dicembre 2016, relative agli atti non sottoposti
la ricostruzione, direttamente ovvero tramite il conferi-
alla verifica preventiva di legittimit da parte dellAutori-
mento di apposito incarico professionale, gli enti proprie-
t nazionale anticorruzione.;
tari degli immobili provvedono, entro trenta giorni dalla
f) allart. 3, comma 1, lultimo periodo soppresso; formalizzazione dellintesa ovvero entro sessanta giorni
g) allart. 3, comma 4: la parola raltivamente dallentrata in vigore della presente ordinanza in caso di
sostituita dalla parola relativamente; le parole al col- scuole paritarie, a trasmettere allUfficio speciale per la
laudo statico ed alla relazione geologica sono sostituite ricostruzione territorialmente competente la relazione di
dalle parole collaudo statico, relazione geologica e rela- cui al precedente primo comma. 3. LUfficio speciale per
zione archeologica; la ricostruzione, entro il termine di cui al secondo periodo
h) allart. 3, comma 6, lettera a): le parole per del primo comma del precedente art. 6, verifica la com-
le prestazioni principali sono sostituite dalle paro- pletezza della relazione presentata, esprimendo un parere
le per le prestazioni di cui al precedente comma 3; sulla congruit anche economica, tenuto conto delle ca-
la parola settacinquemilioni sostituita dalla parola ratteristiche dellintervento. 4. Il Commissario straordi-
settantacinquemilioni; nario del Governo, con il provvedimento di cui al secon-
do comma del precedente art. 6, provvede a determinare
i) allart. 3, comma 6, lettera b): le parole per le lentit del contributo massimo concedibile per lacquisto
prestazioni parziali sono sostituite dalle parole per le dei nuovi beni mobili, delle nuove attrezzature e/o arredi.
prestazioni di cui al precedente comma 4; In ogni caso, limporto massimo concedibile ai sensi del-
j) dopo lart. 6 aggiunto il seguente articolo: la presente disposizione non pu essere superiore allen-
Art. 6-bis. (Disposizioni finalizzate al ripristino della tit degli oneri economici stimati dallente proprietario ai
funzionalit dellattivit educativa e didattica nei territo- sensi della lettera f) del precedente comma 1 e, comun-
ri delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria inte- que, all1% dellimporto dei lavori afferenti lesecuzio-
ressati dagli eventi sismici). 1. Al fine di assicurare il ne dellintervento di riparazione o di realizzazione della
ripristino della funzionalit dellattivit educativa e didat- nuova costruzione ed ammessi a contributo. 5. LUfficio
tica degli edifici inseriti nellAllegato n. 1 della presen- speciale per la ricostruzione, territorialmente competente,
te ordinanza, gli enti proprietari degli immobili, dintesa provvede a comunicare agli enti proprietari degli immo-
con le competenti articolazioni territoriali del Ministero bili lavvenuta presentazione dellavanzamento lavori in
dellistruzione, delluniversit e della ricerca, provve- misura non inferiore al 70% dei lavori da eseguire, al fine
dono ad inviare allUfficio speciale per la ricostruzione, dellavvio da parte degli stessi delle procedure per lac-
territorialmente competente, unitamente ai progetti di quisto dei beni mobili, delle nuove attrezzature e/o arredi

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7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183

secondo le modalit stabilite nellart. 1 del decreto-legge Art. 3.


6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni dalla
legge 7 agosto 2012, n. 135 e successive modifiche e in-
tegrazioni, e nel decreto legislativo 50 del 2016. 6. LUf- Disposizioni finanziarie
ficio speciale procede allerogazione del contributo, come
determinato ai sensi della presente disposizione, median- 1. Agli oneri derivanti dallattuazione delle previsioni
te accredito sulla contabilit della stazione appaltante, nei contenute della presente ordinanza, si provvede a valere
limiti e secondo la tempistica di seguito indicata: - una con le risorse di cui allart. 4, comma 3, del decreto-legge
somma pari al 70% del contributo concesso, entro sette n. 189 del 2016.
giorni dalla ricezione della comunicazione della stazione
appaltante relativa allavvenuta aggiudicazione dellap- a) con riguardo alla delocalizzazione effettuata nelle
palto; - una somma pari al 30% del contributo conces- forme di cui allart. 2, comma 1, dellordinanza n. 9 del
so, entro sette giorni dalla ricezione della comunicazione 14 dicembre 2016, con le risorse di cui allart. 4, com-
della stazione appaltante relativa dallemissione del cer- ma 4, del decreto-legge n. 189 del 2016;
tificato di collaudo, del certificato di verifica di confor-
mit ovvero del certificato di regolare esecuzione di cui
allart. 102 del decreto legislativo n. 50 del 2016. 7. Le b) con riguardo alla delocalizzazione effettuata in
forme diverse da quelle di cui alla precedente lettera a),
economie derivanti dai ribassi dasta rientrano nella di- e per il rimborso delle spese di rimozione delle strutture
sponibilit del Presidente di Regione - Vicecommissario provvisorie con le risorse stanziate a norma dellart. 1,
con conseguente rimodulazione del quadro economico comma 362, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 (Legge
dellintervento. 8. La stazione appaltante provvede a ren- di bilancio 2017).
dicontare allUfficio speciale per la ricostruzione i pa-
gamenti effettuati mediante le risorse trasferite, ai sensi
del precedente quinto comma, trasmettendo, entro sette 2. Agli oneri derivanti dallattuazione delle previsioni
contenute nellart. 8 della presente ordinanza, si provvede
giorni dalleffettuazione del pagamento, tutta la docu- con le risorse stanziate a norma dellart. 1, comma 362,
mentazione ad esso relativa. 9. LUfficio speciale per la della legge 11 dicembre 2016, n. 232 (Legge di bilancio
ricostruzione, territorialmente competente, provvede agli 2017).
adempimenti previsti dalla presente disposizione con
riguardo ai progetti relativi alle scuole paritarie inserite
nellAllegato n. 1 della presente ordinanza. 10. Al fine di Art. 4.
assicurare lapplicazione anche alle procedure di cui al
presente articolo delle previsioni contenute nellart. 32,
comma 1, del decreto-legge n. 189 del 2016, e nellAc- Entrata in vigore ed efficacia
cordo per lesercizio dei compiti di alta sorveglianza e di
garanzia della correttezza e della trasparenza delle proce-
dure connesse alla ricostruzione pubblica post-sisma sot- 1. La presente ordinanza, in considerazione della ne-
toscritto in data 28 dicembre 2016, ai sensi del comma 2 cessit di dare urgente avvio alle attivit di costruzione
del medesimo art. 32, il Commissario straordinario del dei nuovi edifici scolastici definitivi, inseriti nellAllega-
Governo, anche avvalendosi degli Uffici speciali per la to n. 1 dellordinanza commissariale n. 14 del 16 gennaio
2017, dichiarata provvisoriamente efficace. La stessa
ricostruzione, provvede a tutti gli adempimenti di compe- entra in vigore dal giorno successivo alla sua pubblica-
tenza della Centrale unica di committenza, come specifi- zione sul sito istituzionale del Commissario Straordinario
cati nel sopra menzionato accordo. Le stazioni appaltanti del Governo ai fini della ricostruzione nei territori dei co-
provvedono a trasmettere tempestivamente agli Uffici muni delle Regioni di Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria
speciali, che ne curano il successivo inoltro al Commissa- interessati dallevento sismico del 24 agosto 2016.
rio straordinario del Governo. Restano ferme le previsioni
dellart. 7 dellAccordo per lesercizio dei compiti di alta
sorveglianza e di garanzia della correttezza e della tra- 2. La presente ordinanza comunicata al Presidente del
Consiglio dei ministri, trasmessa alla Corte dei conti per
sparenza delle procedure connesse alla ricostruzione pub- il controllo preventivo di legittimit ed pubblicata nella
blica post-sisma sottoscritto in data 28 dicembre 2016, Gazzetta Ufficiale e sul sito istituzionale del Commissa-
relative agli atti non sottoposti alla verifica preventiva di rio Straordinario del Governo ai fini della ricostruzione
legittimit da parte dellAutorit nazionale anticorruzio- nei territori dei comuni delle Regioni di Abruzzo, Lazio,
ne. 11. Agli oneri derivanti dallattuazione della presente Marche ed Umbria interessati dallevento sismico del
disposizione, stimati in complessivi 2.310.386,90, si 24 agosto 2016, ai sensi dellart. 12 del decreto legislati-
provvede a valere sulle risorse di cui allart. 4, comma 3, vo 14 marzo 2013, n. 33.
del decreto-legge n. 189 del 2016.
Roma, 31 luglio 2017
2. LAllegato n. 1 dellordinanza n. 33 dell11 luglio
2017 integralmente sostituito dallAllegato n. 1 della
presente ordinanza. Il Commissario: ERRANI

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Allegato n. 1
NUMERO
REGIONE COMUNE DENOMINAZIONE TIPOLOGIA TIPO INTERVENTO
INTERVENTO
EE

1 Poggio Bustone Scuola Primaria e secondaria di I grado MM NUOVA COSTRUZIONE


PALESTRA
(esito B)
EE
2 Rieti Scuola Primaria Q.Majorana-Villa Reatina PALESTRA NUOVA COSTRUZIONE
(esito B)
Amatrice
3 Centro Formazione Professionale Alberghiero e Convitto CFP NUOVA COSTRUZIONE
(prop. Provincia)
4 Rivodutri Scuola Infanzia "Villaggio S.Maria" MM NUOVA COSTRUZIONE
LAZIO

5 Collevecchio Scuola Secondaria di I grado MM NUOVA COSTRUZIONE


6 Rieti Palestra Marconi PALESTRA ADEGUAMENTO
7 Borgo Velino Palestra PALESTRA ADEGUAMENTO
8 Rieti (provincia) Liceo scientifico C. Jucci-Succursale LICEO ADEGUAMENTO
AA
9 Rieti Infanzia e Primaria Marconi ADEGUAMENTO
EE/MM
AA
10 Cittaducale Infanzia e Primaria fraz. Grotti ADEGUAMENTO
EE
11 Cantalice Prima infanzia "I Cucciolosi" ASILO NIDO ADEGUAMENTO
12 Leonessa Primaria EE ADEGUAMENTO
IMPORTO TOTALE INTERVENTI 35.598.651,05
NUMERO
REGIONE COMUNE DENOMINAZIONE TIPOLOGIA TIPO INTERVENTO
INTERVENTO
1 MONTORIO AL VOMANO Scuola dell'infanzia "Leognano" INF NUOVA COSTRUZIONE
"A. Gasbarrini" CIVITELLA CAPOLUOGO EE/MM COMPLETAMENTO
2 CIVITELLA DEL TRONTO
scuola materna Civitella capoluogo INF NUOVA COSTRUZIONE
3 Scuola media "Niccola Palma" MM NUOVA COSTRUZIONE
CAMPLI scuola elementare e media palestra EE/PALESTRA ADEGUAMENTO
4
scuola materna INF ADEGUAMENTO
5 PIZZOLI Scuola materna "Paolo Del Tosto" INF NUOVA COSTRUZIONE
MIGLIORAMENTO CIRC.
6 scuola dell'infanzia ed elementare San Giuseppe INF
TERAMO BB.CC.
7 Scuola dell'infanzia villa Ripa INF ADEGUAMENTO
I T C E PER PROGRAMMATORI " B. Pascal" corpo B2
ABRUZZO

corpo C
8 TERAMO corpo D2 SEC 2^ ADEGUAMENTO
corpo D1
corpo H
MIGLIORAMENTO CIRC.
9 PENNE ITC G. Marconi Piccola Succursale SEC 2^
BB.CC.
MIGLIORAMENTO CIRC.
10 CITTA' SANT'ANGELO Istituto superiore B. Spaventa- corpo ovest SEC 2^
BB.CC.
MIGLIORAMENTO CIRC.
11 SANT'EGIDIO ALLA VIBRATA Direzione didattica plesso vecchio - Scuola Primaria MM
BB.CC.
12 CROGNALETO Complesso scolastico "Carlo Forti" INF/EE/MM NUOVA COSTRUZIONE
Scuola infanzia e asilo nido "Santa Maria degli Angeli"-
13 MOSCIANO S. ANGELO INF/NIDO NUOVA COSTRUZIONE
Paritaria
14 ROCCA SANTA MARIA Scuola elementare EE NUOVA COSTRUZIONE
MIGLIORAMENTO CIRC.
15 CORROPOLI Liceo Scientifico Aereonautico "G. D'Annunzio" SEC 2^
BB.CC.
IMPORTO TOTALE INTERVENTI 24.338.480,00

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NUMERO
REGIONE COMUNE DENOMINAZIONE TIPOLOGIA TIPO INTERVENTO
INTERVENTO
1 SERRA SAN QUIRICO "Fraz. Castellaro" edificio pubblico/privato INF Adeguamento
2 MONTEMONACO "Don Albertini" INF ADEGUAMENTO
3 FORCE Scuola Comunale INF ADEGUAMENTO
"M. Immacolata" AULA DIDATTICA (Paritaria)
4 MONTEPRANDONE INF ADEGUAMENTO
"M. Immacolata" CORPO DI FABBRICA (Paritaria)
5 CAMERINO POLO SCOLASTICO MADONNA DELLA CARCERI SEC 2^ ADEGUAMENTO
"Don Giussani"
6 ASCOLI PICENO MM ADEGUAMENTO
Via degli Iris
INF
7 MUCCIA "De Amicis" NUOVA COSTRUZIONE
EE
"Tortoreto" SEC 1^ NUOVA COSTRUZIONE
8 SANT'ANGELO IN PONTANO
"Via Lucarini" INF/EE NUOVA COSTRUZIONE
9 VISSO "Capuzi" INF NUOVA COSTRUZIONE
10 USSITA "Pietro Gasparri" INF NUOVA COSTRUZIONE
11 APIRO "Mestica" EE NUOVA COSTRUZIONE
"Dalla Chiesa" MM
12 ESANATOGLIA NUOVA COSTRUZIONE
"Diotallevi" EE
Via Roma INF
13 VALFORNACE "Betti" EE NUOVA COSTRUZIONE
"Betti" MM
MARCHE

14 MONTELUPONE "ASILO SACRO CUORE" (Paritaria) INF NUOVA COSTRUZIONE


Liceo Class. e Scient. "Filelfo" NUOVA COSTRUZIONE
15 ITC "FILELFO" SEC 2^ NUOVA COSTRUZIONE
TOLENTINO IPIA "FRAU" NUOVA COSTRUZIONE
Edificio delle Pie Venerina Paritaria - per trasferimento IC
16 INF/EE NUOVA COSTRUZIONE
"Bezzi"
EE
17 ACQUAVIVA PICENA "De Carolis" NUOVA COSTRUZIONE
MM
"Tucci" INF
18 ACQUASANTA TERME NUOVA COSTRUZIONE
Scuola Comunale EE
ADEGUAMENTO E
19 ASCOLI PICENO Liceo Psico-socio-ped. "Trebbiani" SEC 2^
AMPLIAMENRTO
Scuola comunale inf e nido (Ex Episcopio) - ADEGUAMENTO
20 MONTALTO DELLE MARCHE INF NUOVA COSTRUZIONE
DELLA EX PRIMARIA in via dei Tigli, 47
21 BELMONTE PICENO Scuola Comunale "G. Cestoni" INF/EE NUOVA COSTRUZIONE
22 CORRIDONIA "Manzoni" MM NUOVA COSTRUZIONE
ALBERGHIERO SEDE (via Mazzini 2)
ALBERGHIERO SUCCURSALE (via Mazzini 3) SEC 2^
23 CINGOLI NUOVA COSTRUZIONE
ALBERGHIERO SUCCURSALE (via del Podest)
LICEO SOCIOPEDAGOGICO E LINGUISTICO "LEOPARDI" SEC 2^
24 MATELICA "LODI" EE NUOVA COSTRUZIONE
INF/EE
25 SAN SEVERINO "LUZIO" NUOVA COSTRUZIONE
PALESTRA

63
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183

NUMERO
REGIONE COMUNE DENOMINAZIONE TIPOLOGIA TIPO INTERVENTO
INTERVENTO
MM
" PALADINI" via Lanzi
PALESTRA
TREIA (Polo scolastico
26 "BEATO PIETRO" fraz. Passo di Treia e nido "Pinocchio" MM/NIDO NUOVA COSTRUZIONE
Capoluogo)
INF
"Dolores Prato"
EE
27 SPINETOLI Scuola Infanzia del Capoluogo" INF NUOVA COSTRUZIONE
28 INF
FOLIGNANO Piane di Morro fraz. NUOVA COSTRUZIONE
29 EE
INF
30 CASTORANO "Leopardi" NUOVA COSTRUZIONE
EE
31 CASTIGNANO Via delle Mura EE NUOVA COSTRUZIONE
MARCHE

EE
32 OFFIDA "Ciabattoni" NUOVA COSTRUZIONE
MM
del capoluogo INF/EE
33 FALERONE NUOVA COSTRUZIONE
Piani di Falerone INF/EE
34 FERMO Liceo Classico "Annibal Caro" SEC 2^ NUOVA COSTRUZIONE
Largo Leopardi MM
35 MONTEGIORGIO via Mazzini EE NUOVA COSTRUZIONE
fr. Piane EE
36 MONTE URANO "Leopardi" MM NUOVA COSTRUZIONE
37 CUPRAMONTANA "Bartolini" I.S. NUOVA COSTRUZIONE
Via Valentini MM
38 VENAROTTA "Rosa Galanti" EE NUOVA COSTRUZIONE
Materna comunale INF
IMPORTO TOTALE INTERVENTI 139.181.630,00
DI CUI IMPORTO TOTALE A CARICO DELLA REGIONE 15.181.630,00

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7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183

NUMERO
REGIONE COMUNE DENOMINAZIONE TIPOLOGIA TIPO INTERVENTO
INTERVENTO
1 ITCG-Liceo Classico "Battaglia" - Ampliamento SEC 2^ AMPLIAMENTO
2 ITCG-Liceo Classico "Battaglia" - Palestra PALESTRA ADEGUAMENTO
NORCIA Scuola Materna "A. De Gasperi" INF
3 Scuola Elementare "A. De Gasperi" EE NUOVA COSTRUZIONE
Scuola Elementare "A. De Gasperi" - Palestra B2 PALESTRA
Istituto Magistrale "G. Elladio" Liceo Scienze Umane -
4 SEC 2^ ADEGUAMENTO
Palestra
SPOLETO
5 Scuola L.E.I. Rossi - Paritaria PALESTRA ADEGUAMENTO
6 Scuola Materna di Eggi INF ADEGUAMENTO
7 CERRETO DI SPOLETO Istituto Oblate Sacra Famiglia PARITARIA NUOVA COSTRUZIONE
8 Istituto Magistrale "A. Pieralli" SEC 2^ ADEGUAMENTO
PERUGIA
9 IPC "B. Pascal" - Palestra PALESTRA ADEGUAMENTO
UMBRIA

10 ISIS Ciuffelli Einaudi - Edificio principale convitto SEC 2^ ADEGUAMENTO


TODI
11 Scuola Infanzia e Primaria INF/EE ADEGUAMENTO

12 FOLIGNO Scuola Infanzia e Primaria di via Piermarini - Ed. in muratura INF/EE ADEGUAMENTO

Scuola secondaria di primo grado "Anna Frank" -


13 CANNARA MM NUOVA COSTRUZIONE
Bevagna/Cannara
14 BEVAGNA Scuola primaria "S. Francesco" EE ADEGUAMENTO
15 Scuola Primaria "Don Milani" - Palestra PALESTRA ADEGUAMENTO
TERNI
16 Scuola Primaria "Oberdan" - Palestra PALESTRA ADEGUAMENTO
17 COSTACCIARO Palestra scolastica a servizio scolastico PALESTRA NUOVA COSTRUZIONE
18 GUARDEA Palestra scolastica a servizio scolastico PALESTRA ADEGUAMENTO
19 GUBBIO Scuola materna ed elementare di Carbonesca INF/EE ADEGUAMENTO
20 BASTIA UMBRA Scuola media "Colomba Antonietti" - Palestra PALESTRA NUOVA COSTRUZIONE
21 CASCIA Istituto Omnicomprensivo "Beato Simone Fidati" IST. COMP. NUOVA COSTRUZIONE
Laboratori - PROVINCIA DI PERUGIA (Edificio Propriet
22 CASCIA LABORATORI ADEGUAMENTO
Comunale)
IMPORTO TOTALE INTERVENTI 31.919.931,25

17A05595

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORIT


AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO dellAgenzia italiana del farmaco, a norma dellart. 48,
comma 13, del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269,
DETERMINA 19 luglio 2017. convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre
2003, n. 326, cos come modificato dal decreto 29 mar-
Riclassificazione del medicinale per uso umano Aspi- zo 2012 n. 53 del Ministro della salute, di concerto con
rinaact dolore e infiammazione, ai sensi dellarticolo 8, i Ministri per la pubblica amministrazione e la sempli-
comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n. 537. (Determina
n. 1337/2017). ficazione e delleconomia e delle finanze: Modifica al
regolamento e funzionamento dellAgenzia italiana del
farmaco (AIFA), in attuazione dellart. 17, comma 10, del
IL DIRETTORE GENERALE decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modi-
ficazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111;
Visti gli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 30 luglio Visti il regolamento di organizzazione, del funziona-
1999, n. 300; mento e dellordinamento del personale e la nuova dota-
Visto lart. 48 del decreto-legge 30 settembre 2003 zione organica, definitivamente adottati dal Consiglio di
n. 269, recante Disposizioni urgenti per favorire lo svi- amministrazione dellAIFA, rispettivamente, con delibe-
luppo e per la correzione dellandamento dei conti pub- razione 8 aprile 2016, n. 12, e con deliberazione 3 feb-
blici, convertito, con modificazioni, nella legge 24 no- braio 2016, n. 6, approvate ai sensi dellart. 22 del de-
vembre 2003 n. 326, che ha istituito lAgenzia italiana creto 20 settembre 2004, n. 245, del Ministro della salute
del farmaco; di concerto con il Ministro della funzione pubblica e il
Visto il decreto 20 settembre 2004 n. 245 del Ministro Ministro delleconomia e delle finanze, della cui pubbli-
della salute, di concerto con i Ministri della funzione cazione sul proprio sito istituzionale stato dato avviso
pubblica e delleconomia e delle finanze: Regolamento nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, Serie
recante norme sullorganizzazione ed il funzionamento generale, n. 140 del 17 giugno 2016;

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7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183

Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, re- Vista la determinazione AIFA del 27 settembre 2006
cante Norme generali sullordinamento del lavoro alle pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, Serie generale n. 227,
dipendenze delle amministrazioni pubbliche e s.m.i.; del 29 settembre 2006 concernente Manovra per il
Vista la legge 15 luglio 2002, n. 145, recante Dispo- Governo della spesa farmaceutica convenzionata e non
sizioni per il riordino della dirigenza statale e per favori- convenzionata;
re lo scambio di esperienze e linterazione tra pubblico e Visti gli articoli 11 e 12 del decreto-legge 13 settembre
privato; 2012, n. 158, recante Disposizioni urgenti per promuo-
Visto il decreto del Ministro della salute del 17 novem- vere lo sviluppo del Paese mediante un pi alto livello di
bre 2016, vistato ai sensi dellart. 5, comma 2, del decre- tutela della salute, convertito, con modificazioni, nella
to legislativo n. 123/2011 dallufficio centrale del bilan- legge 8 novembre 2012, n. 189, e s.m.i.;
cio presso il Ministero della salute in data 18 novembre Vista la determinazione con la quale la societ Ba-
2016, al n. 1347, con cui stato nominato direttore ge- yer S.P.A. ha ottenuto lautorizzazione allimmissio-
nerale dellAgenzia italiana del farmaco il prof. Mario ne in commercio del medicinale Aspirinaact dolore e
Melazzini; infiammazione;
Visto il decreto del Ministro della salute del 31 gennaio Vista la domanda con la quale la societ Bayer S.P.A.
2017, vistato ai sensi dellart. 5, comma 2, del decreto ha chiesto la riclassificazione ai fini della rimborsabilit
legislativo n. 123/2011 dallufficio centrale del bilancio della confezione con n. A.I.C. n. 044095040, 044095089;
presso il Ministero della salute in data 6 febbraio 2017, al Visto il parere della commissione tecnico scientifica
n. 141, con cui il prof. Mario Melazzini stato conferma- nella seduta del 10 maggio 2017;
to direttore generale dellAgenzia italiana del farmaco, ai
sensi dellart. 2, comma 160, del decreto-legge 3 ottobre
2006, n. 262, convertito, con modificazioni, dalla legge Determina:
24 novembre 2006, n. 286;
Vista la legge 24 dicembre 1993, n. 537, concernente Art. 1.
Interventi correttivi di finanza pubblica con particolare
riferimento allart. 8; Classificazione ai fini della rimborsabilit
Visto lart. 1, comma 40, della legge 23 dicembre 1996, Il medicinale ASPIRINAACT DOLORE E INFIAM-
n. 662, recante Misure di razionalizzazione della finanza MAZIONE nelle confezioni sotto indicate classificato
pubblica, che individua i margini della distribuzione per come segue:
aziende farmaceutiche, grossisti e farmacisti;
Confezione: 1000 mg compresse rivestite 24
Visto lart. 48, comma 33, legge 24 novembre 2003, compresse in strip PAP/PE/AL/copolimero - A.I.C.
n. 326, che dispone la negoziazione del prezzo per i n. 044095040 (in base 10) 1B1PL0 (in base 32).
prodotti rimborsati dal S.S.N. tra Agenzia e titolari di
autorizzazioni; Classe di rimborsabilit: C.
Visto lart. 5 della legge 222/2007 pubblicata nella Confezione: 1000 mg compresse rivestite 24
Gazzetta Ufficiale n. 279 del 30 novembre 2007 recante compresse in strip PET/EEA/AL/copolimero - A.I.C.
interventi urgenti in materia economico-finanziaria, per n. 044095089 (in base 10) 1B1PMK (in base 32).
lo sviluppo e lequit sociale; Classe di rimborsabilit: C.
Visto il decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219, pub-
blicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana Art. 2.
n. 142 del 21 giugno 2006, concernente lattuazione della
direttiva 2001/83/CE (e successive direttive di modifica) Classificazione ai fini della fornitura
relativa ad un codice comunitario concernente i medici-
nali per uso umano nonch della direttiva 2003/94/CE; La classificazione ai fini della fornitura del medicinale
Aspirinaact dolore e infiammazione la seguente: me-
Visto lart. 14, comma 2 del decreto legislativo 24 apri- dicinale soggetto a prescrizione medica (RR).
le 2006, n. 219 e s.m.i.;
Vista la deliberazione Comitato interministeriale per la Art. 3.
programmazione economia del 1 febbraio 2001 n. 3;
Vista la determinazione 29 ottobre 2004 Note AIFA Disposizioni finali
2004 (Revisione delle note CUF), pubblicata nel supple- La presente determinazione ha effetto dal giorno suc-
mento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 259 del 4 no- cessivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta
vembre 2004 e successive modificazioni; Ufficiale della Repubblica italiana e sar notificata alla
Vista la determinazione AIFA del 3 luglio 2006, pub- societ titolare dellautorizzazione allimmissione in
blicata nella Gazzetta Ufficiale, Serie generale n. 156 del commercio del medicinale.
7 luglio 2006, concernente Elenco dei medicinali di clas-
se a) rimborsabili dal Servizio sanitario nazionale (SSN) Roma, 19 luglio 2017
ai sensi dellart. 48, comma 5, lettera c), del decreto-legge
30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, Il direttore generale: MELAZZINI
nella legge 24 novembre 2006, n. 326. (Prontuario farma-
ceutico nazionale 2006); 17A05416

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ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI


AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO Stampati

Modifica dellautorizzazione allimmissione in commercio Il titolare dellautorizzazione allimmissione in commercio del


del medicinale per uso umano Axilium medicinale sopraindicato deve apportare le necessarie modifiche al ri-
assunto delle caratteristiche del prodotto dalla data di entrata in vigore
della determinazione, di cui al presente estratto; al foglio illustrativo
Estratto determina AAM/PPA n. 786 del 18 luglio 2017 ed alle etichette dal primo lotto di produzione successivo allentrata in
vigore della determinazione, di cui al presente estratto.
Trasferimento di titolarit: codice pratica AIN/2017/1233. Smaltimento scorte
autorizzato il trasferimento di titolarit delle autorizzazio-
ni allimmissione in commercio del sotto elencato medicinale fino I lotti del medicinale gi prodotti e rilasciati a nome del precedente
ad ora registrato a nome della societ Crinos S.p.a. (codice fiscale titolare alla data di entrata in vigore della determinazione, di cui al pre-
03481280968), con sede legale e domicilio fiscale in via Pavia, 6 - sente estratto, possono essere dispensati al pubblico fino ad esaurimento
20136 Milano (MI). delle scorte.
Medicinale: AXILIUM. Decorrenza di efficacia della determinazione: dal giorno successi-
vo a quello della sua pubblicazione, per estratto, nella Gazzetta Ufficiale
Confezione A.I.C. n. 036149019 - 2,5 mg/ml gocce orali, soluzio- della Repubblica italiana.
ne - flacone 20 ml,
alla societ: 17A05407
SO.SE.Pharm S.r.l. Societ di servizio per lindustria farmaceuti-
ca ed affini (codice fiscale 01163980681), con sede legale e domicilio Modifica dellautorizzazione allimmissione in commercio
fiscale in via dei Castelli Romani, 22 - 00040 Pomezia - Roma (RM). del medicinale per uso umano Ibuprofene Carlo Erba
Stampati
Estratto determina AAM/PPA n. 788 del 18 luglio 2017

Il titolare dellautorizzazione allimmissione in commercio del Trasferimento di titolarit: AIN/2017/364.


medicinale sopraindicato deve apportare le necessarie modifiche al ri- Cambio nome: N1B/2017/955.
assunto delle caratteristiche del prodotto dalla data di entrata in vigore
della determinazione, di cui al presente estratto; al foglio illustrativo autorizzato il trasferimento di titolarit delle autorizzazioni
ed alle etichette dal primo lotto di produzione successivo allentrata in allimmissione in commercio del sotto elencato medicinale fino ad ora
vigore della determinazione, di cui al presente estratto. registrato a nome della societ Carlo Erba O.T.C. S.r.l. (codice fiscale
08572280157), con sede legale e domicilio fiscale in via Ardeatina, km
23,500 - 00071 Santa Palomba - Pomezia - Roma (RM).
Smaltimento scorte
Medicinale: IBUPROFENE CARLO ERBA.
I lotti del medicinale gi prodotti e rilasciati a nome del precedente Confezione A.I.C.:
titolare alla data di entrata in vigore della determinazione, di cui al pre- 029129018 - 200 mg compresse rivestite con film 12 com-
sente estratto, possono essere dispensati al pubblico fino ad esaurimento presse rivestite con film;
delle scorte.
029129020 - 200 mg compresse rivestite con film 10
Decorrenza di efficacia della determinazione: dal giorno successi- compresse;
vo a quello della sua pubblicazione, per estratto, nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana. 029129032 - 200 mg compresse rivestite con film 20
compresse;
17A05406 029129069 - 400 mg compresse rivestite con film 10
compresse,
Modifica dellautorizzazione allimmissione in commercio alla societ:
del medicinale per uso umano Natulan Johnson & Johnson S.p.a. (codice fiscale 00407560580), con sede
legale e domicilio fiscale in via Ardeatina, km 23,500 - 00071 Santa
Palomba - Pomezia - Roma (RM).
Estratto determina AAM/PPA n. 787 del 18 luglio 2017
Con variazione della denominazione del medicinale in Actifast
Trasferimento di titolarit: AIN/2017/677. Febbre e Dolore.
autorizzato il trasferimento di titolarit delle autorizzazioni Stampati
allimmissione in commercio del sotto elencato medicinale fino ad ora
registrato a nome della societ SIGMA-TAU Industrie farmaceutiche Il titolare dellautorizzazione allimmissione in commercio del
riunite Spa (codice fiscale 00410650584), con sede legale e domicilio medicinale sopraindicato deve apportare le necessarie modifiche al ri-
fiscale in viale Shakespeare, 47 - 00144 Roma (RM). assunto delle caratteristiche del prodotto dalla data di entrata in vigore
Medicinale: NATULAN. della determinazione, di cui al presente estratto; al foglio illustrativo
Confezioni A.I.C.: ed alle etichette dal primo lotto di produzione successivo allentrata in
vigore della determinazione, di cui al presente estratto.
020846010 - 50 mg capsule rigide 50 capsule rigide;
020846022 - 50 mg capsule rigide 50 capsule in blister AL/ Smaltimento scorte
AL,
I lotti del medicinale gi prodotti e rilasciati a nome del precedente
alla societ: titolare alla data di entrata in vigore della determinazione, di cui al pre-
Leadiant Biosciences Limited, con sede legale e domicilio fiscale sente estratto, possono essere dispensati al pubblico fino ad esaurimento
in 21 Holborn Viaduct, EC1A2DY Londra, Regno Unito. delle scorte.

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7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183

Decorrenza di efficacia della determinazione: dal giorno successi- assunto delle caratteristiche del prodotto dalla data di entrata in vigore
vo a quello della sua pubblicazione, per estratto, nella Gazzetta Ufficiale della determinazione, di cui al presente estratto; al foglio illustrativo
della Repubblica italiana. ed alle etichette dal primo lotto di produzione successivo allentrata in
vigore della determinazione, di cui al presente estratto.
17A05408
Smaltimento scorte
Modifica dellautorizzazione allimmissione in commercio I lotti del medicinale gi prodotti e rilasciati a nome del precedente
del medicinale per uso umano Vincristina Crinos. titolare alla data di entrata in vigore della determinazione, di cui al pre-
sente estratto, possono essere dispensati al pubblico fino ad esaurimento
Estratto determina AAM/PPA n. 789 del 18 luglio 2017 delle scorte.
Decorrenza di efficacia della determinazione: dal giorno successi-
Trasferimento di titolarit: codice pratica AIN/2017/1310. vo a quello della sua pubblicazione, per estratto, nella Gazzetta Ufficiale
Cambio Nome: N1B/2017/1424. della Repubblica italiana.
autorizzato il trasferimento di titolarit delle autorizzazio-
ni allimmissione in commercio del sotto elencato medicinale fino 17A05410
ad ora registrato a nome della societ Crinos S.p.a. (codice fiscale
03481280968) con sede legale e domicilio fiscale in via Pavia, 6, 20136 Modifica dellautorizzazione allimmissione in commercio
- Milano (MI). del medicinale per uso umano Dilatrend.
Medicinale VINCRISTINA CRINOS.
Confezione A.I.C. n. 020782037 - 1 mg/ml soluzione iniettabile Estratto determina AAM/PPA n. 791 del 18 luglio 2017
per uso endovenoso 1 flaconcino da 1 ml;
alla societ: Trasferimento di titolarit: codice pratica AIN/2017/1251.
EG S.p.a. (codice fiscale 12432150154) con sede legale e domici- autorizzato il trasferimento di titolarit delle autorizzazio-
lio fiscale in via Pavia, 6, 20136 - Milano (MI). ni allimmissione in commercio del sotto elencato medicinale fino
Con variazione della denominazione del medicinale in VINCRI- ad ora registrato a nome della societ Roche S.p.a. (codice fiscale
STINA EG. 00747170157) con sede legale e domicilio fiscale in viale G.B. Stucchi,
110, 20900 - Monza - Monza Brianza (MB).
Stampati Medicinale: DILATREND.
Confezioni:
Il titolare dellautorizzazione allimmissione in commercio del
medicinale sopraindicato deve apportare le necessarie modifiche al ri- A.I.C. n. 027604014 - 25 mg compresse 30 compresse;
assunto delle caratteristiche del prodotto dalla data di entrata in vigore A.I.C. n. 027604038 - 6,25 mg compresse 14 compresse;
della determinazione, di cui al presente estratto; al foglio illustrativo A.I.C. n. 027604040 - 6,25 mg compresse 28 compresse;
ed alle etichette dal primo lotto di produzione successivo allentrata in A.I.C. n. 027604053 - 6,25 mg compresse 56 compresse;
vigore della determinazione, di cui al presente estratto.
A.I.C. n. 027604065 - 12,5 mg compresse 28 compresse;
Smaltimento scorte A.I.C. n. 027604077 - 12,5 mg compresse 56 compresse;
A.I.C. n. 027604089 - 25 mg compresse 56 compresse,
I lotti del medicinale gi prodotti e rilasciati a nome del precedente
titolare alla data di entrata in vigore della determinazione, di cui al pre- alla societ: Cheplapharm Arzneimittel GMBH con sede legale e domi-
sente estratto, possono essere dispensati al pubblico fino ad esaurimento cilio in Bahnhofstr. 1A, 17498 - Mesekenhagen (Germania).
delle scorte.
Stampati
Decorrenza di efficacia della determinazione: dal giorno successi-
vo a quello della sua pubblicazione, per estratto, nella Gazzetta Ufficiale Il titolare dellautorizzazione allimmissione in commercio del
della Repubblica italiana. medicinale sopraindicato deve apportare le necessarie modifiche al ri-
assunto delle caratteristiche del prodotto dalla data di entrata in vigore
17A05409 della determinazione, di cui al presente estratto; al foglio illustrativo
ed alle etichette dal primo lotto di produzione successivo allentrata in
Modifica dellautorizzazione allimmissione in commercio vigore della determinazione, di cui al presente estratto.
del medicinale per uso umano Fluxarten.
Smaltimento scorte
Estratto determina AAM/PPA n. 790 del 18 luglio 2017 I lotti del medicinale gi prodotti e rilasciati a nome del precedente
titolare alla data di entrata in vigore della determinazione, di cui al pre-
Trasferimento di titolarit: Codice pratica AIN/2017/1244. sente estratto, possono essere dispensati al pubblico fino ad esaurimento
autorizzato il trasferimento di titolarit delle autorizzazioni delle scorte.
allimmissione in commercio del sotto elencato medicinale fino ad ora Decorrenza di efficacia della determinazione: dal giorno successi-
registrato a nome della societ Glaxosmithkline S.p.a. (codice fiscale vo a quello della sua pubblicazione, per estratto, nella Gazzetta Ufficiale
00212840235) con sede legale e domicilio fiscale in via A. Fleming, 2, della Repubblica italiana.
37135 - Verona (VR).
Medicinale FLUXARTEN. 17A05411
Confezione
A.I.C. n. 024410021 - 10 mg capsule rigide 50 capsule rigide; Modifica dellautorizzazione allimmissione in commercio
A.I.C. n. 024410045 - 5 mg capsule rigide 50 capsule rigide; del medicinale per uso umano Aviflucox.
alla societ:
Fidia farmaceutici s.p.a. (codice fiscale 00204260285) con sede le- Estratto determina AAM/PPA n. 792 del 18 luglio 2017
gale e domicilio fiscale in via Ponte della Fabbrica, 3/A, 35031 - Abano
Terme - Padova (pd). Trasferimento di titolarit: AIN/2017/1238.
autorizzato il trasferimento di titolarit delle autorizzazioni
Stampati allimmissione in commercio del sotto elencato medicinale fino ad
ora registrato a nome della societ S.F. Group S.r.l. (codice fiscale
Il titolare dellautorizzazione allimmissione in commercio del 07599831000) con sede legale e domicilio fiscale in via Tiburtina, 1143
medicinale sopraindicato deve apportare le necessarie modifiche al ri- - 00156 Roma (RM).

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7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183

Medicinale AVIFLUCOX. Modifica dellautorizzazione allimmissione in commercio


Confezioni: del medicinale per uso umano Fosinopril Mylan Gene-
A.I.C. n. 037688013 - 50 mg capsule rigide 7 capsule; rics.
A.I.C. n. 037688025 - 100 mg capsule rigide 10 capsule;
Estratto determina AAM/PPA n. 794 del 18 luglio 2017
A.I.C. n. 037688037 - 150 mg capsule rigide 2 capsule;
A.I.C. n. 037688049 - 200 mg capsule rigide 7 capsule, Autorizzazione della variazione: C.I.1.a) - DE/H/0584/001-002/
alla societ: S&R Farmaceutici S.p.a. (codice fiscale 03432890543) con IB/025.
sede legale e domicilio fiscale in via Dei Pioppi 2 - 06083 Bastia Umbra Autorizzazione del rinnovo: DE/H/0584/001-002/R/001.
- Perugia (PG). autorizzato laggiornamento dei paragrafi 4.3, 4.4, 4.5, 4.8 e 5.1
dellRCP in seguito alla conclusione della procedura di referral art. 31
Stampati EMEA/H/A31/1370, relativamente al medicinale FOSINOPRIL MY-
LAN GENERICS, nelle forme e confezioni:
Il titolare dellautorizzazione allimmissione in commercio del A.I.C. n. 037985013 - 10 mg compresse 10 compresse in bli-
medicinale sopraindicato deve apportare le necessarie modifiche al ri- ster PVC/ACLAR/AL;
assunto delle caratteristiche del prodotto dalla data di entrata in vigore
della determinazione, di cui al presente estratto; al foglio illustrativo A.I.C. n. 037985025 - 10 mg compresse 14 compresse in bli-
ed alle etichette dal primo lotto di produzione successivo allentrata in ster PVC/ACLAR/AL;
vigore della determinazione, di cui al presente estratto. A.I.C. n. 037985037 - 10 mg compresse 20 compresse in bli-
ster PVC/ACLAR/AL;
Smaltimento scorte A.I.C. n. 037985049 - 10 mg compresse 28 compresse in bli-
ster PVC/ACLAR/AL;
I lotti del medicinale gi prodotti e rilasciati a nome del precedente A.I.C. n. 037985052 - 10 mg compresse 30 compresse in bli-
titolare alla data di entrata in vigore della determinazione, di cui al pre- ster PVC/ACLAR/AL;
sente estratto, possono essere dispensati al pubblico fino ad esaurimento A.I.C. n. 037985064 - 10 mg compresse 50 compresse in bli-
delle scorte. ster PVC/ACLAR/AL;
Decorrenza di efficacia della determinazione: dal giorno successi- A.I.C. n. 037985076 - 10 mg compresse 60 compresse in bli-
vo a quello della sua pubblicazione, per estratto, nella Gazzetta Ufficiale ster PVC/ACLAR/AL;
della Repubblica italiana.
A.I.C. n. 037985088 - 10 mg compresse 90 compresse in bli-
ster PVC/ACLAR/AL;
17A05412
A.I.C. n. 037985090 - 10 mg compresse 100 compresse in
blister PVC/ACLAR/AL;
Modifica dellautorizzazione allimmissione in commercio
del medicinale per uso umano Lucandiol. A.I.C. n. 037985102 - 20 mg compresse 10 compresse in bli-
ster PVC/ACLAR/AL;
A.I.C. n. 037985114 - 20 mg compresse 14 compresse in bli-
Estratto determina AAM/PPA n. 793 del 18 luglio 2017 ster PVC/ACLAR/AL;
A.I.C. n. 037985126 - 20 mg compresse 20 compresse in bli-
Trasferimento di titolarit: AIN/2017/1226. ster PVC/ACLAR/AL;
autorizzato il trasferimento di titolarit titolarit delle autorizza- A.I.C. n. 037985138 - 20 mg compresse 28 compresse in bli-
zioni allimmissione in commercio del sotto elencato medicinale fino ster PVC/ACLAR/AL;
ad ora registrato a nome della societ Bioakos Farma Laboratori S.r.l. A.I.C. n. 037985140 - 20 mg compresse 30 compresse in bli-
(codice fiscale 05865490485) con sede legale e domicilio fiscale in via ster PVC/ACLAR/AL;
Antonio Giacomini, 4 - 50132 Firenze (FI).
A.I.C. n. 037985153 - 20 mg compresse 50 compresse in bli-
Medicinale LUCANDIOL. ster PVC/ACLAR/AL;
Confezione: A.I.C. n. 037985165 - 20 mg compresse 60 compresse in bli-
A.I.C. n. 037691019 - 100 mg capsule rigide 10 capsule; ster PVC/ACLAR/AL;
A.I.C. n. 037691021 - 150 mg capsule rigide 2 capsule; A.I.C. n. 037985177 - 20 mg compresse 90 compresse in bli-
A.I.C. n. 037691033 - 200 mg capsule rigide 7 capsule, ster PVC/ACLAR/AL;
alla societ: Farma Group S.r.l. (codice fiscale 02063950444) con sede A.I.C. n. 037985189 - 20 mg compresse 100 compresse in
legale e domicilio fiscale in via Strampelli, 18 - 63074 San Benedetto blister PVC/ACLAR/AL.
del Tronto - Ascoli Piceno (AP). Il medicinale Fosinopril Mylan Generics rinnovato con vali-
dit illimitata.
Stampati Titolare A.I.C.: Mylan S.p.a., con sede legale e domicilio fisca-
le in Milano, via Vittor Pisani, 20 - 20124 (Italia) - Codice fiscale
Il titolare dellautorizzazione allimmissione in commercio del 13179250157.
medicinale sopraindicato deve apportare le necessarie modifiche al ri-
assunto delle caratteristiche del prodotto dalla data di entrata in vigore Stampati
della determinazione, di cui al presente estratto; al foglio illustrativo
ed alle etichette dal primo lotto di produzione successivo allentrata in 1. Il titolare dellautorizzazione allimmissione in commercio deve
vigore della determinazione, di cui al presente estratto. apportare le modifiche autorizzate, dalla data di entrata in vigore della
presente determinazione, al riassunto delle caratteristiche del prodotto;
entro e non oltre i sei mesi dalla medesima data al foglio illustrativo e
Smaltimento scorte alletichettatura.
I lotti del medicinale gi prodotti e rilasciati a nome del precedente 2. In ottemperanza allart. 80, commi 1 e 3, del decreto legislativo
titolare alla data di entrata in vigore della determinazione, di cui al pre- 24 aprile 2006, n. 219 e successive modifiche ed integrazioni, il foglio
sente estratto, possono essere dispensati al pubblico fino ad esaurimento illustrativo e le etichette devono essere redatti in lingua italiana e, limi-
delle scorte. tatamente ai medicinali in commercio nella Provincia di Bolzano, anche
in lingua tedesca. Il titolare dellA.I.C. che intende avvalersi delluso
Decorrenza di efficacia della determinazione: dal giorno successi- complementare di lingue estere, deve darne preventiva comunicazione
vo a quello della sua pubblicazione, per estratto, nella Gazzetta Ufficiale allAIFA e tenere a disposizione la traduzione giurata dei testi in lingua
della Repubblica italiana. tedesca e/o in altra lingua estera. In caso di inosservanza delle disposi-
zioni sulletichettatura e sul foglio illustrativo si applicano le sanzioni di
17A05413 cui allart. 82 del suddetto decreto legislativo.

69
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183

Smaltimento scorte Autorizzazione allimmissione in commercio del medicinale


per uso umano Beclometasone Teva
Sia i lotti gi prodotti alla data di entrata in vigore della presente
determinazione che i lotti prodotti nel periodo di cui allart. 2, comma 1, Estratto determina n. 1338/2017 del 19 luglio 2017
della determinazione di cui al presente estratto, non recanti le modifiche
autorizzate, possono essere mantenuti in commercio fino alla data di Medicinale: BECLOMETASONE TEVA.
scadenza del medicinale indicata in etichetta. I farmacisti sono tenuti a
consegnare il foglio illustrativo aggiornato agli utenti, a decorrere dal Titolare A.I.C.: Teva Italia S.r.l., piazzale Luigi Cadorna n. 4,
termine di trenta giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Uffi- 20123 Milano.
ciale della Repubblica italiana della presente determinazione. Il titolare Confezioni:
A.I.C. rende accessibile al farmacista il foglio illustrativo aggiornato 400 microgrammi sospensione per nebulizzatore 5 contenitori
entro il medesimo termine. monodose in PE - A.I.C. n. 043276017 (in base 10) 198PRK (in base
32);
Decorrenza di efficacia della determinazione: dal giorno successi-
vo a quello della sua pubblicazione, per estratto, nella Gazzetta Ufficiale 400 microgrammi sospensione per nebulizzatore 10 conteni-
della Repubblica italiana. tori monodose in PE - A.I.C. n. 043276029 (in base 10) 198PRX (in
base 32);
400 microgrammi sospensione per nebulizzatore 15 conteni-
17A05414 tori monodose in PE - A.I.C. n. 043276031 (in base 10) 198PRZ (in
base 32);
Modifica dellautorizzazione allimmissione in commercio 400 microgrammi sospensione per nebulizzatore 20 conteni-
del medicinale per uso umano Fluticasone Gsk Consu- tori monodose in PE - A.I.C. n. 043276043 (in base 10) 198PSC (in
mer Healthcare. base 32);
400 microgrammi sospensione per nebulizzatore 25 conteni-
tori monodose in PE - A.I.C. n. 043276056 (in base 10) 198PSS (in
Estratto determina AAM/PPA n. 795/2017 del 18 luglio 2017 base 32);
400 microgrammi sospensione per nebulizzatore 30 conteni-
Autorizzazione relativa alla modifica del regime di fornitura. tori monodose in PE - A.I.C. n. 043276068 (in base 10) 198PT4 (in
base 32);
autorizzata, relativamente al medicinale FLUTICASONE GSK 400 microgrammi sospensione per nebulizzatore 40 conteni-
CONSUMER HEALTHCARE, la modifica del regime fornitura da RR tori monodose in PE - A.I.C. n. 043276070 (in base 10) 198PT6 (in
- Medicinali soggetti a prescrizione medica ripetibile a SOP - medi- base 32);
cinali non soggetti a prescrizione medica nella forma farmaceutica e 400 microgrammi sospensione per nebulizzatore 50 conteni-
confezione: tori monodose in PE - A.I.C. n. 043276082 (in base 10) 198PTL (in
A.I.C. n. 043645011 - 50 microgrammi/erogazione spray nasa- base 32);
le, sospensione un flacone in vetro da 60 erogazioni. 400 microgrammi sospensione per nebulizzatore 60 conteni-
tori monodose in PE - A.I.C. n. 043276094 (in base 10) 198PTY (in
Codice pratica: VN2/2016/156. base 32);
Titolare A.I.C.: Glaxosmithkline Consumer Healthcare S.p.a., con 800 microgrammi sospensione per nebulizzatore 5 contenitori
sede e domicilio fiscale in via Zambeletti snc - 20021 Baranzate (Mila- monodose in PE - A.I.C. n. 043276106 (in base 10) 198PUB (in base
no) - Codice fiscale 00867200156. 32);
800 microgrammi sospensione per nebulizzatore 10 conteni-
tori monodose in PE - A.I.C. n. 043276118 (in base 10) 198PUQ (in
Stampati base 32);
800 microgrammi sospensione per nebulizzatore 15 conteni-
1. Il titolare dellautorizzazione allimmissione in commercio deve tori monodose in PE - A.I.C. n. 043276120 (in base 10) 198PUS (in
apportare le modifiche autorizzate, dalla data di entrata in vigore della base 32);
presente determinazione al riassunto delle caratteristiche del prodotto; 800 microgrammi sospensione per nebulizzatore 20 conteni-
entro e non oltre i sei mesi dalla medesima data al foglio illustrativo e tori monodose in PE - A.I.C. n. 043276132 (in base 10) 198PV4 (in
alletichettatura. base 32);
2. In ottemperanza allart. 80, commi 1 e 3, del decreto legislativo 800 microgrammi sospensione per nebulizzatore 25 conteni-
24 aprile 2006, n. 219 e successive modifiche ed integrazioni, il foglio tori monodose in PE - A.I.C. n. 043276144 (in base 10) 198PVJ (in
illustrativo e le etichette devono essere redatti in lingua italiana e, limi- base 32);
tatamente ai medicinali in commercio nella Provincia di Bolzano, anche 800 microgrammi sospensione per nebulizzatore 30 conteni-
in lingua tedesca. Il titolare dellA.I.C. che intende avvalersi delluso tori monodose in PE - A.I.C. n. 043276157 (in base 10) 198PVX (in
complementare di lingue estere, deve darne preventiva comunicazione base 32);
allAIFA e tenere a disposizione la traduzione giurata dei testi in lingua 800 microgrammi sospensione per nebulizzatore 40 conteni-
tedesca e/o in altra lingua estera. In caso di inosservanza delle disposi- tori monodose in PE - A.I.C. n. 043276169 (in base 10) 198PW9 (in
zioni sulletichettatura e sul foglio illustrativo si applicano le sanzioni di base 32);
cui allart. 82 del suddetto decreto legislativo.
800 microgrammi sospensione per nebulizzatore 50 conteni-
tori monodose in PE - A.I.C. n. 043276171 (in base 10) 198PWC (in
Smaltimento scorte base 32);
800 microgrammi sospensione per nebulizzatore 60 conteni-
Sia i lotti gi prodotti alla data di entrata in vigore della presente tori monodose in PE - A.I.C. n. 043276183 (in base 10) 198PWR (in
determinazione che i lotti prodotti nel periodo di cui allart. 2, comma 1, base 32).
della determinazione di cui al presente estratto, non recanti le modifiche Forma farmaceutica: sospensione per nebulizzatore.
autorizzate, possono essere mantenuti in commercio fino alla data di Validit prodotto integro: 2 anni.
scadenza del medicinale indicata in etichetta.
Utilizzare le fiale entro 3 mesi dalla prima apertura della busta.
Decorrenza di efficacia della determinazione: dal giorno successi- Composizione:
vo a quello della sua pubblicazione, per estratto, nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana. ogni fiala contiene 400 microgrammi di beclometasone dipro-
pionato anidro in 1 ml;
ogni fiala contiene 800 microgrammi di beclometasone dipro-
17A05415 pionato anidro in 2 ml.

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7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183

Principio attivo: MINISTERO DEI BENI


400 microgrammi di beclometasone dipropionato per contenito-
re monodose da 1 ml (400 microgrammi/1 ml); E DELLE ATTIVIT CULTURALI
800 microgrammi di beclometasone dipropionato per contenito- E DEL TURISMO
re monodose da 2 ml (800 microgrammi/2 ml).
Eccipienti: Avviso relativo alla ridefinizione del termine di rendiconta-
Polisorbato 20 zione delle spese relative a contributi a favore delle reti di
Sorbitano laurato impresa nel settore del turismo.
Sodio cloruro
In data odierna stato pubblicato sul sito istituzionale www.beni-
Acqua per preparazioni iniettabili culturali.it/turismo il decreto ministeriale 20 luglio 2017, n. 317, recan-
Indicazioni terapeutiche: te Ridefinizione del termine di rendicontazione delle spese relative a
Beclometasone Teva indicato nel: contributi a favore delle reti dimpresa operanti nel settore del turismo,
trattamento di mantenimento dellasma, quando luso di ina- di cui al decreto del Ministero dei beni e delle attivit culturali e del
latori pressurizzati predosati o a polvere insoddisfacente o inadeguato, turismo dell11 novembre 2015.
nei bambini fino a 18 anni e negli adulti; Informazioni e chiarimenti possono essere richiesti al seguente in-
trattamento del respiro sibilante ricorrente nei bambini fino a dirizzo e-mail: retidimpresa.rup@beniculturali.it
5 anni di et.
17A05496
Classificazione ai fini della rimborsabilit
Confezione: 800 microgrammi sospensione per nebulizzatore 20
contenitori monodose in PE - A.I.C. n. 043276132 (in base 10) 198PV4
(in base 32). MINISTERO DELLECONOMIA
Classe di rimborsabilit: A.
Prezzo ex factory (IVA esclusa): 5.18.
E DELLE FINANZE
Prezzo al pubblico (IVA inclusa): 9.72.
Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo
Le confezioni di cui allart. 1, che non siano classificate in fascia del giorno 24 luglio 2017
di rimborsabilit ai sensi del presente articolo, risultano collocate, in
virt dellart. 12, comma 5, del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158,
convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, Tassi giornalieri di riferimento rilevati a titolo indicativo secon-
nellapposita sezione, dedicata ai farmaci non ancora valutati ai fini del- do le procedure stabilite nellambito del Sistema europeo delle Banche
la rimborsabilit, della classe di cui allart. 8, comma 10, lettera c) della centrali e comunicati dalla Banca dItalia, adottabili, fra laltro, dalle
legge 24 dicembre 1993, n. 537 e successive modificazioni, denominata Amministrazioni statali ai sensi del decreto del Presidente della Repub-
classe C (nn). blica 15 dicembre 2001, n. 482.

Classificazione ai fini della fornitura


Dollaro USA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,1648
La classificazione ai fini della fornitura del medicinale Beclome-
tasone Teva la seguente: medicinale soggetto a prescrizione medica Yen . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129,09
(RR).
Lev bulgaro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,9558
Stampati Corona ceca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26,024
Le confezioni della specialit medicinale devono essere poste in Corona danese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7,4361
commercio con etichette e fogli illustrativi conformi al testo allegato
alla presente determinazione. Lira Sterlina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 0,8935
approvato il riassunto delle caratteristiche del prodotto allegato Fiorino ungherese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 305,15
alla presente determinazione.
Zloty polacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4,2408
Tutela brevettuale Nuovo leu romeno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4,5638
Il titolare dellAIC del farmaco generico esclusivo responsabile Corona svedese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9,5883
del pieno rispetto dei diritti di propriet industriale relativi al medici-
nale di riferimento e delle vigenti disposizioni normative in materia Franco svizzero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,102
brevettuale. Corona islandese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . *
Il titolare dellAIC del farmaco generico altres responsabile del
pieno rispetto di quanto disposto dallart. 14 comma 2 del decreto legi- Corona norvegese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9,3525
slativo n. 219/2006 che impone di non includere negli stampati quelle Kuna croata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7,4098
parti del riassunto delle caratteristiche del prodotto del medicinale di
riferimento che si riferiscono a indicazioni o a dosaggi ancora coperti Rublo russo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69,8567
da brevetto al momento dellimmissione in commercio del medicinale.
Lira turca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4,1378
Rapporti periodici di aggiornamento sulla sicurezza - PSUR Dollaro australiano. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,4661
Il titolare dellautorizzazione allimmissione in commercio deve Real brasiliano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3,6543
fornire i rapporti periodici di aggiornamento sulla sicurezza per questo
medicinale conformemente ai requisiti definiti nellelenco delle date di Dollaro canadese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,4584
riferimento per lUnione europea (elenco EURD) di cui allart. 107-qua- Yuan cinese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7,8622
ter, par. 7) della direttiva 2010/84/CE e pubblicato sul portale web
dellAgenzia europea dei medicinali. Dollaro di Hong Kong . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9,0931
Decorrenza di efficacia della determinazione: dal giorno succes-
sivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Rupia indonesiana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15516,3
italiana. Shekel israeliano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4,1811

17A05417 Rupia indiana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75,0105

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7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183

Won sudcoreano. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1299,12 Dollaro neozelandese. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,5712


Peso messicano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20,5982 Peso filippino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59,189
Ringgit malese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4,9848 Dollaro di Singapore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,59
Dollaro neozelandese. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,5657 Baht tailandese. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39,093
Peso filippino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59,001 Rand sudafricano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15,2161
Dollaro di Singapore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,5859
N.B. Tutte le quotazioni sono determinate in unit di valuta estera
Baht tailandese. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38,893 contro 1 euro (valuta base).
Rand sudafricano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15,0916 * dal 2 novembre 2009 la Banca dItalia pubblica sul proprio sito
web il cambio indicativo della corona islandese.
N.B. Tutte le quotazioni sono determinate in unit di valuta estera
contro 1 euro (valuta base).
* dal 2 novembre 2009 la Banca dItalia pubblica sul proprio sito 17A05581
web il cambio indicativo della corona islandese.
Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo
del giorno 26 luglio 2017
17A05580 Tassi giornalieri di riferimento rilevati a titolo indicativo secon-
do le procedure stabilite nellambito del Sistema europeo delle Banche
Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo centrali e comunicati dalla Banca dItalia, adottabili, fra laltro, dalle
del giorno 25 luglio 2017 Amministrazioni statali ai sensi del decreto del Presidente della Repub-
blica 15 dicembre 2001, n. 482.
Tassi giornalieri di riferimento rilevati a titolo indicativo secon-
do le procedure stabilite nellambito del Sistema europeo delle Banche
centrali e comunicati dalla Banca dItalia, adottabili, fra laltro, dalle
Amministrazioni statali ai sensi del decreto del Presidente della Repub- Dollaro USA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,164
blica 15 dicembre 2001, n. 482. Yen . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130,2600
Lev bulgaro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,9558
Dollaro USA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,1694 Corona ceca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26,047
Yen . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130,28 Corona danese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7,43680
Lev bulgaro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,9558 Lira Sterlina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 0,89275
Corona ceca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26,013 Fiorino ungherese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 305,57000
Corona danese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7,4361 Zloty polacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4,2613
Lira Sterlina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 0,89395 Nuovo leu romeno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4,5632
Fiorino ungherese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 305,49 Corona svedese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9,5705
Zloty polacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4,2571 Franco svizzero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,1152
Nuovo leu romeno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4,5635 Corona islandese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . *
Corona svedese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9,5545 Corona norvegese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9,29
Franco svizzero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,1063 Kuna croata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7,4128
Corona islandese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . * Rublo russo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69,7050
Corona norvegese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9,3035 Lira turca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4,1406
Kuna croata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7,4128 Dollaro australiano. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,4717
Rublo russo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69,9831 Real brasiliano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3,6806
Lira turca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4,1647 Dollaro canadese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,4576
Dollaro australiano. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,4693 Yuan cinese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7,8646
Real brasiliano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3,6755 Dollaro di Hong Kong . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9,0959
Dollaro canadese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,4608 Rupia indonesiana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15507,4800
Yuan cinese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7,8949 Shekel israeliano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4,1569
Dollaro di Hong Kong . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9,131 Rupia indiana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74,9375
Rupia indonesiana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15574,07 Won sudcoreano. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1303,9100
Shekel israeliano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4,1677 Peso messicano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20,6644
Rupia indiana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75,292 Ringgit malese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4,9889
Won sudcoreano. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1305,86 Dollaro neozelandese. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,5678
Peso messicano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20,7211 Peso filippino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58,9480
Ringgit malese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5,0074 Dollaro di Singapore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,5850

72
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183

Baht tailandese. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38,9960 Dollaro neozelandese. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,5553


Rand sudafricano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15,1998 Peso filippino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59,104

N.B. Tutte le quotazioni sono determinate in unit di valuta estera Dollaro di Singapore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,589
contro 1 euro (valuta base).
Baht tailandese. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38,953
* dal 2 novembre 2009 la Banca dItalia pubblica sul proprio sito
web il cambio indicativo della corona islandese. Rand sudafricano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15,16

17A05582
N.B. Tutte le quotazioni sono determinate in unit di valuta estera
contro 1 euro (valuta base).
Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo
del giorno 27 luglio 2017 * dal 2 novembre 2009 la Banca dItalia pubblica sul proprio sito
web il cambio indicativo della corona islandese.
Tassi giornalieri di riferimento rilevati a titolo indicativo secon-
do le procedure stabilite nellambito del Sistema europeo delle Banche
centrali e comunicati dalla Banca dItalia, adottabili, fra laltro, dalle
Amministrazioni statali ai sensi del decreto del Presidente della Repub- 17A05583
blica 15 dicembre 2001, n. 482.
Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo
del giorno 28 luglio 2017
Dollaro USA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,1694 Tassi giornalieri di riferimento rilevati a titolo indicativo secon-
do le procedure stabilite nellambito del Sistema europeo delle Banche
Yen . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130,32 centrali e comunicati dalla Banca dItalia, adottabili, fra laltro, dalle
Amministrazioni statali ai sensi del decreto del Presidente della Repub-
Lev bulgaro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,9558 blica 15 dicembre 2001, n. 482.

Corona ceca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26,045


Dollaro USA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,1729
Corona danese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7,4362
Yen . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130,37
Lira Sterlina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 0,88978
Lev bulgaro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,9558
Fiorino ungherese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 304,75 Corona ceca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26,048
Zloty polacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4,2541 Corona danese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7,4364
Nuovo leu romeno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4,565 Lira Sterlina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 0,89568
Fiorino ungherese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 304,93
Corona svedese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9,582
Zloty polacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4,2493
Franco svizzero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,1232
Nuovo leu romeno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4,558
Corona islandese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . * Corona svedese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9,5355
Corona norvegese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9,2978 Franco svizzero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,1357
Kuna croata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7,4148 Corona islandese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . *
Corona norvegese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9,3195
Rublo russo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69,6779
Kuna croata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7,412
Lira turca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4,1303
Rublo russo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69,8319
Dollaro australiano. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,4617 Lira turca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4,1462
Real brasiliano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3,6836 Dollaro australiano. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,4732
Dollaro canadese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,4603 Real brasiliano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3,7015
Dollaro canadese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,4712
Yuan cinese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7,8811
Yuan cinese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7,9087
Dollaro di Hong Kong . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9,133
Dollaro di Hong Kong . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9,1613
Rupia indonesiana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15576,4 Rupia indonesiana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15639,45
Shekel israeliano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4,1604 Shekel israeliano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4,1765
Rupia indiana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75,023 Rupia indiana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75,2555
Won sudcoreano. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1317,62
Won sudcoreano. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1303,38
Peso messicano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20,8089
Peso messicano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20,6146
Ringgit malese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5,0229
Ringgit malese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5,0033 Dollaro neozelandese. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,5694

73
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183

Peso filippino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59,207 Baht tailandese. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39,051


Dollaro di Singapore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,5947 Rand sudafricano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15,3716
Baht tailandese. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39,146
N.B. Tutte le quotazioni sono determinate in unit di valuta estera
Rand sudafricano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15,2811 contro 1 euro (valuta base).
* dal 2 novembre 2009 la Banca dItalia pubblica sul proprio sito
N.B. Tutte le quotazioni sono determinate in unit di valuta estera web il cambio indicativo della corona islandese.
contro 1 euro (valuta base).
* dal 2 novembre 2009 la Banca dItalia pubblica sul proprio sito
web il cambio indicativo della corona islandese. 17A05585

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE


17A05584
ALIMENTARI E FORESTALI
Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo
del giorno 31 luglio 2017 Proposta di modifica del disciplinare di produzione della
denominazione di origine controllata dei vini Colli Eu-
Tassi giornalieri di riferimento rilevati a titolo indicativo secon- ganei.
do le procedure stabilite nellambito del Sistema europeo delle Banche
centrali e comunicati dalla Banca dItalia, adottabili, fra laltro, dalle Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, ai sensi
Amministrazioni statali ai sensi del decreto del Presidente della Repub- del decreto ministeriale 7 novembre 2012, recante la procedura a livello
blica 15 dicembre 2001, n. 482. nazionale per lesame delle domande di protezione delle DOP e IGP
dei vini e di modifica dei disciplinari, ai sensi del regolamento (UE)
n. 1308/2013 e del decreto legislativo n. 61/2010, tuttora vigente ai sen-
si dellart. 90, comma 3, della legge n. 238 del 12 dicembre 2016;
Dollaro USA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,1727
Visto il vigente disciplinare di produzione dei vini della denomi-
Yen . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129,7 nazione di origine controllata Colli Euganei, da ultimo consolidato
Lev bulgaro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,9558 con decreto ministeriale 7 marzo 2014, pubblicato sul sito internet del
Ministero - Sezione prodotti DOP e IGP - Vini DOP e IGP;
Corona ceca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26,079
Vista la domanda presentata in data 31 marzo 2017 per il tramite
Corona danese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7,4364 della Regione Veneto, nel rispetto della procedura di cui allart. 6 del
Lira Sterlina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 0,8942 decreto ministeriale 7 novembre 2012, su istanza del Consorzio volon-
tario per la tutela dei vini dei Colli Euganei con sede in Vo (PD), intesa
Fiorino ungherese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 304,62 ad ottenere alcune modifiche sostanziali del disciplinare di produzione
dei vini a DOC Colli Euganei, allart. 2.4 (variazione della base am-
Zloty polacco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4,2493 pelografica per la tipologia di vino rosso) e allart. 4.5 (variazione della
Nuovo leu romeno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4,559 resa di produzione delle uve ad ettaro per la tipologia Serprino) e due
modifiche minori, agli articoli 4.10 e 7.3 che non comportano alcuna
Corona svedese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9,5423 modifica al documento unico riepilogativo di cui allart. 94, paragrafo
1, lettera d), del regolamento (UE) n. 1308/2013, relative rispettivamen-
Franco svizzero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,1359 te alla destinazione dei prodotti vitivinicoli ottenuti dai superi ed alla
Corona islandese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . * disposizione di etichettatura per la tipologia di vino Rosso Riserva;
Corona norvegese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9,305 Considerato che per le citate modifiche minori allart. 4.10 e
allart. 7.3 del disciplinare in questione, sono state applicate le disposi-
Kuna croata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7,411 zioni procedurali nazionali semplificate di cui allart. 10, comma 8, del
citato decreto ministeriale 7 novembre 2012;
Rublo russo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70,4643
Considerato che per le citate modifiche rilevanti del disciplinare
Lira turca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4,1314 stata applicata la procedura di cui agli articoli 7, 8 e 9 del richiamato
Dollaro australiano. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,4713 decreto ministeriale 7 novembre 2012;
Real brasiliano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3,6764 Considerato che per dette modifiche rilevanti stato acquisito il
parere favorevole del Comitato nazionale vini DOP e IGP, espresso
Dollaro canadese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,4625 nella riunione del 7 giugno 2017, nellambito della quale il citato Co-
Yuan cinese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7,8896 mitato ha approvato la relativa proposta di modifica del disciplinare di
produzione della denominazione di origine controllata dei vini Colli
Dollaro di Hong Kong . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9,1598 Euganei;
Rupia indonesiana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15625,05 Provvede, ai sensi dellart. 8, comma 1, del citato decreto mini-
steriale 7 novembre 2012, alla pubblicazione dellallegata proposta di
Shekel israeliano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4,1771 modifica del disciplinare di produzione della denominazione di origine
Rupia indiana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75,2708 controllata dei vini Colli Euganei;
Won sudcoreano. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1315,97 Le eventuali osservazioni alla suddetta proposta di modifica
dellart. 4 punto 3 del disciplinare di produzione, in regola con le dispo-
Peso messicano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20,862 sizione contenute nel decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre
1972, n. 642 Disciplina dellimposta di bollo e successive modifiche
Ringgit malese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5,0209 ed integrazioni, dovranno essere inviate dagli interessati al Ministero
Dollaro neozelandese. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,5672 delle politiche agricole alimentari e forestali - Ufficio PQAI IV - via
XX Settembre n. 20 - 00187 Roma, oppure al seguente indirizzo di
Peso filippino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59,197 posta elettronica certificata: saq4@pec.politicheagricole.gov.it - entro
sessanta giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della
Dollaro di Singapore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,5918 predetta proposta.

74
7-8-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 183

ALLEGATO la tipologia passito, di cui allart. 6, e una modifica minore, allart. 4


punto 8, che non comporta alcuna modifica al documento unico riepi-
logativo di cui allart. 94, paragrafo 1, lettera d), del regolamento (UE)
PROPOSTA DI MODIFICA DEL DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DELLA n. 1308/2013, relativa alla destinazione dei prodotti vitivinicoli ottenuti
DENOMINAZIONE DI ORIGINE CONTROLLATA DEI VINI COLLI EUGANEI. dai superi;
Considerato che per la citata modifica minore allart. 4 punto 8 del
a) Lart. 2, comma 4: Il vino a denominazione di origine control- disciplinare in questione, sono state applicate le disposizioni procedu-
lata Colli Euganei rosso ottenuto dalle uve, dai mosti e dai vini delle rali nazionali semplificate di cui allart. 10, comma 8, del citato decreto
seguenti variet, provenienti dai vigneti di ambito aziendale, idonei alla ministeriale 7 novembre 2012;
produzione dei vini di cui allart. 1, per la seguente composizione:
Considerato che per la citata modifica rilevante del disciplinare
Merlot dal 40 al 80%; stata applicata la procedura di cui agli articoli 7, 8 e 9 del richiamato
Cabernet Sauvignon e/o franc e/o Carmnre dal 20 al 60%; decreto ministeriale 7 novembre 2012;
Raboso Piave e/o Raboso Veronese fino al 10%., Considerato che per detta modifica rilevante stato acquisito il pa-
sostituito con il seguente testo: rere favorevole del Comitato nazionale vini DOP e IGP, espresso nella
4. Il vino a denominazione di origine controllata Colli Euga- riunione del 7 giugno 2017, nellambito della quale il citato Comitato ha
nei rosso ottenuto dalle uve, dai mosti e dai vini delle variet Merlot approvato la relativa proposta di modifica del disciplinare, per la tipolo-
e/o Cabernet Sauvignon e/o franc e/o Carmnre, provenienti dai vigne- gia Passito della denominazione di origine controllata e garantita dei
ti di ambito aziendale, idonei alla produzione dei vini di cui allart. 1, vini Colli Euganei Fior dArancio o Fior dArancio Colli Euganei;
con un limite massimo dell85% per singolo vitigno. Possono concorre- Provvede, ai sensi dellart. 8, comma 1, del citato decreto mini-
re alla produzione del predetto vino le uve, i mosti e i vini delle variet steriale 7 novembre 2012, alla pubblicazione dellallegata proposta di
Raboso Piave e/o Raboso Veronese fino a un massimo del 10%. modifica del disciplinare di produzione della denominazione di origine
b) Allart. 4, comma 5, nellapposita tabella, la resa di produzio- controllata e garantita dei vini Colli Euganei Fior dArancio o Fior
ne massima di uva per ettaro per la variet Serprino di 14 t/ha sostituita dArancio Colli Euganei;
con 15 t/ha. Le eventuali osservazioni alla suddetta proposta di modifica
dellart. 1 e dellart. 6 punto 1 del disciplinare di produzione, in regola
17A05462 con le disposizione contenute nel decreto del Presidente della Repubbli-
ca 26 ottobre 1972, n. 642 Disciplina dellimposta di bollo e successi-
Proposta di modifica del disciplinare di produzione della ve modifiche ed integrazioni, dovranno essere inviate dagli interessati al
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali - Ufficio PQAI
denominazione di origine controllata e garantita dei vini IV, via XX Settembre, 20 00187 Roma, oppure al seguente indirizzo di
Colli Euganei Fior dArancio o Fior dArancio Colli posta elettronica certificata: saq4@pec.politicheagricole.gov.it - entro
Euganei. sessanta giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della
predetta proposta.
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, ai sensi
del decreto ministeriale 7 novembre 2012, recante la procedura a livello
nazionale per lesame delle domande di protezione delle DOP e IGP
dei vini e di modifica dei disciplinari, ai sensi del regolamento (UE)
n. 1308/2013 e del decreto legislativo n. 61/2010, tuttora vigente ai sen- ALLEGATO
si dellart. 90, comma 3, della legge n. 238 del 12 dicembre 2016;
Visto il vigente disciplinare di produzione dei vini della denomina-
zione di origine controllata e garantita Colli Euganei Fior dArancio PROPOSTA DI MODIFICA DEL DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DELLA DENOMINAZIONE
o Fior dArancio Colli Euganei, da ultimo consolidato con decreto DI ORIGINE CONTROLLATA E GARANTITA DEI VINI COLLI EUGANEI FIOR
ministeriale 7 marzo 2014, pubblicato sul sito internet del Ministero - DARANCIO O FIOR DARANCIO COLLI EUGANEI.
Sezione prodotti DOP e IGP - Vini DOP e IGP;
Vista la domanda presentata in data 31 marzo 2017 per il tramite Allart. 6, comma 1, nellambito della descrizione delle caratte-
della Regione Veneto, nel rispetto della procedura di cui allart. 6 del ristiche al consumo della tipologia Colli Euganei Fior dArancio o
decreto ministeriale 7 novembre 2012, su istanza del Consorzio volon- Fior dArancio Colli Euganei passito, il titolo alcolometrico volumi-
tario per la tutela dei vini dei Colli Euganei con sede in Vo (PD), intesa co effettivo minimo di 11,00% vol sostituito con 9% vol e il residuo
ad ottenere una modifica sostanziale del disciplinare di produzione dei zuccherino minimo di 50,0 g/l sostituito con 100 g/l.
vini a DOCG Colli Euganei Fior dArancio o Fior dArancio Colli
Euganei, relativa alle caratteristiche chimico-fisiche al consumo del- 17A05463

A DELE VERDE , redattore DELIA CHIARA, vice redattore

(WI-GU-2017-GU1-183) Roma, 2017 - Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.

75
1,00

*45-410100170807*

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