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15 Le Daily News
del 17.04.2012
A cura di Ruggero Viviani
Ai fini del bilancio, il costo delle immobilizzazioni materiali, rappresentate in genere da beni
strumentali, sono ripartite negli anni di vita del cespite attraverso un procedimento tecnico contabile
costituito dallammortamento. Pertanto, attraverso lammortamento, si rende applicabile il criterio
della competenza economica, per effetto del quale i costi devono essere imputati nel conto economico
nellesercizio in cui producono il correlativo ricavo. Infatti, secondo lOIC n. 16, lammortamento delle
immobilizzazioni materiali deve effettuarsi entro il periodo della stimata vita utile delle stesse. In via
ulteriore, occorre sottolineare che lammortamento , ad oggi, in via di aggiornamento sia nellambito
fiscale che in quello civilistico. Sotto laspetto civilistico, in corso laggiornamento della bozza dellOIC
16, fino al 30 giugno 2012. Sotto laspetto fiscale, fermo restando il principio generale delloggettivit
che impernia tutta la disciplina fiscale riguardante la determinazione del reddito dimpresa,
lammortamento confinato nei coefficienti previsti dallormai datato D.M. 31 dicembre 1988 che
delimitano la quota massima di costo di un bene a fecondit ripetuta, annualmente deducibile. A
partire dal 2013 prevista una revisione dei suddetti coefficienti, per effetto dellart. 23, comma 47,
del D.l. n. 98/2011, che abbassa il tetto di deducibilit delle quote annuali di ammortamento in capo
alle imprese.
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Lammortamento Lammortamento delle immobilizzazioni materiali si riflette sui valori esposti
ed il bilancio nello stato patrimoniale e nel conto economico. Si riportano di seguito le voci
relative allo stato patrimoniale.
OSSERVA
Le voci pi sopra indicate, contenute nello stato patrimoniale, sono riportate al costo
storico al netto degli ammortamenti, delle svalutazioni imputate per effetto delle
perdite durevoli di valore ed al lordo delle eventuali rivalutazioni.
La decorrenza
dellammortame
nto
Art. 2426, c.c., nn. 1 e 2
La decorrenza
1. le immobilizzazioni sono iscritte al costo di acquisto o di produzione. Nel
civilistica costo di acquisto si computano anche i costi accessori. Il costo di produzione
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comprende tutti i costi direttamente imputabili al prodotto. Pu comprendere
anche altri costi, per la quota ragionevolmente imputabile al prodotto, relativi al
periodo di fabbricazione e fino al momento dal quale il bene pu essere
utilizzato; con gli stessi criteri possono essere aggiunti gli oneri relativi al
finanziamento della fabbricazione, interna o presso terzi;
2. il costo delle immobilizzazioni, materiali e immateriali, la cui
utilizzazione limitata nel tempo deve essere sistematicamente
ammortizzato in ogni esercizio in relazione con la loro residua
possibilit di utilizzazione. Eventuali modifiche dei criteri di ammortamento e
dei coefficienti applicati devono essere motivate nella nota integrativa.
OSSERVA
Lammortamento decorre dal momento in cui il bene disponibile e pronto per luso.
La decorrenza Risulta diversa, nel caso di specie, la disciplina fiscale relativa alla decorrenza
fiscale dellammortamento delle immobilizzazioni materiali.
OSSERVA
Appare evidente la dissintonia esistente tra la disciplina civilistica, in base alla quale
lammortamento decorre dal momento in cui il bene disponibile e pronto per luso,
rispetto alla disciplina fiscale per effetto della quale la decorrenza dellammortamento
trova fondamento nellanno in cui il bene entra in funzione.
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Pertanto, pu accadere che i due momenti non coincidano, in quanto la
disponibilit del bene alluso pu concretizzarsi anteriormente allanno in cui
effettivamente decorre lutilizzo del cespite.
Una ulteriore attenzione merita il fatto che la data di entrata in funzione del bene
strumentale non coincide con la data di produzione dei primi ricavi (1).
Si gi detto che lonere della prova, in merito, ricade sul contribuente, il quale deve
dimostrare la data effettiva in cui il bene strumentale entrato in funzione anche
antecedentemente alla produzione dei primi ricavi. Di conseguenza, il disallineamento
tra lesercizio nel corso del quale imputata la prima quota di ammortamento e
lesercizio nel corso del quale gli ammortamenti divengono deducibili, genera una
variazione fiscale temporanea in aumento, che comporta la rilevazione contabile delle
imposte differite.
Autorevole dottrina si pone un ulteriore quesito, mosso dal dubbio in merito al fatto che
tra la data della disponibilit del bene strumentale e la data dellutilizzo effettivo dello
stesso trascorra lungo tempo (2). La fattispecie della sospensione prolungata dellattivit
di unimmobilizzazione materiale, che si riprender in seguito nellambito della procedura
dellammortamento relativa a beni strumentali gi entrati in funzione, prevista dallOIC
n. 16, par. D.XI.9, e si risolve come segue:
dal punto di vista civilistico i cespiti che non verranno utilizzati per lungo tempo
sono soggetti alla sospensione dellammortamento;
dal punto di vista fiscale il bene strumentale non entrato in funzione allinizio
dellattivit, ragion per cui non si deve iniziare lammortamento;
la mancanza di quote di ammortamento, sia in ambito civilistico che fiscale, non
genera alcun disallineamento
1 In merito si veda V. Antonelli, R. DAlessio, P. Pistone, Summa Tuir 2010, Il Sole 24 Ore, pagg. 962
- 963.
2 Cfr., V. Antonelli, R. DAlessio, P. Pistone, cit. pagg. 962 963.
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La durata La vita utile del bene, pi sopra evidenziata, pu dipendere dai seguenti fattori:
civilistica
dellammortame presunto periodo di utilizzo del bene;
nto ed il calcolo
della quota quantit di unit di prodotto realizzabili tramite luso
annuale dellimmobilizzazione.
Il calcolo della Si gi detto, in precedenza, che ai sensi dellart. 2426 c.c., <<il costo delle
quota annuale immobilizzazioni, materiali e immateriali, la cui utilizzazione e' limitata nel tempo
dammortamento
deve essere sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio in relazione con
la loro residua possibilita' di utilizzazione.>> Lavverbio sistematicamente
sinonimo di metodicamente, regolarmente, sempre. Come chiarisce lOIC n. 16,
<< l'avverbio "sistematicamente" non richiede necessariamente l'applicazione del
metodo a quote costanti, con esclusione di quello a quote decrescenti>>.
Quanto alle quote annuali di ammortamento da calcolare non richiesto che queste
debbano essere costanti.
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quote costanti: il procedimento appare semplice, sotto laspetto applicativo, in
quanto si ottiene suddividendo il costo da ammortizzare per il numero di anni di vita
utile;
quote decrescenti: lutilit sprigionata dallimmobilizzazione tende ad essere
sempre minore. Secondo lOIC n. 16 ci dovuto sia per la riduzione dellefficienza
tecnica del bene, con il passare del tempo, sia per lincremento progressivo dei costi
di manutenzione, dovuto allinvecchiamento del cespite;
quote variabili in base ai volumi di produzione: la quota annua di
ammortamento si determina mediante il rapporto tra le quantit prodotte
nellesercizio e le quantit totale di produzione prevista per il ciclo di vita totale
dellimmobilizzazione.
La durata ed il
calcolo della
quota annua di
ammortamento Articolo 102, comma 2,TUIR
nel tuir
<< La deduzione ammessa in misura non superiore a quella risultante
dall'applicazione al costo dei beni dei coefficienti stabiliti con decreto del
Ministro dell'economia e delle finanze pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, ridotti
alla met per il primo esercizio. I coefficienti sono stabiliti per categorie di beni
omogenei in base al normale periodo di deperimento e consumo nei vari settori
produttivi.>>
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non si tratta di unelencazione esaustiva perch possibile che limpresa utilizzi beni
non espressamente previsti in tabella;
in caso di assenza di un bene in un determinato gruppo di imprese, posto che detto
bene non considerato strumento tipico di quel settore, occorre far riferimento ai
coefficienti previsti per beni simili appartenenti ad altre categorie di imprese (cfr.
R.M. del 22 marzo 1980 n. 9/074);
in caso di beni concessi in locazione occorre fare riferimento, in linea di principio, ai
coefficienti di ammortamento applicabili dal locatore o comodante e non al settore di
attivit del locatario/comodatario che utilizza il bene (cfr. R.M. del 05/01/1981
n.9/2320 e indirettamente Ris. del 09/04/2004 n. 56, Circolare del 13 marzo 2006 n.
10/E, Cass. dell11/06/2009 n. 13506);
sempre in caso di locazione, <<la regola generale appena descritta deve essere
derogata nel caso delle imprese che operano nel settore del noleggio per le quali
lapplicazione del coefficiente previsto per il gruppo residuale Altre attivit non
precedentemente specificate dal D.M. 31 dicembre 1988 non riflette leffettivo
deperimento del bene. In questa ipotesi, a parere della scrivente il coefficiente di
ammortamento deve essere ricercato nel gruppo di attivit dellutilizzatore in modo
da dare una rappresentazione pi realistica del deterioramento fisico dei beni.
Tuttavia tale deroga ai principi generali pu trovare applicazione solo a condizione
che il bene venga impiegato per tutta la sua vita utile esclusivamente nel medesimo
settore di attivit, anche da parte di pi utilizzatori.>>
Dalla lettura del testo contenuto nella disposizione pi sopra riportata risulta che, per
effetto di una semplificazione della disciplina fiscale degli ammortamenti delle
immobilizzazioni materiali e immateriali previsto quanto segue:
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saranno ridotti, sotto laspetto quantitativo, i coefficienti di ammortamento;
saranno individuate sia attivit ammortizzabili individualmente che
cumulativamente.
I principi contabili chiariscono che il costo deve essere confrontato con il valore
recuperabile. In sostanza, occorre iscrivere in bilancio il minore tra detti valori.
Il valore realizzabile per effetto dellalienazione << definito come l'ammontare che
pu essere ricavato dalla cessione dell'immobilizzazione in una vendita contrattata a
prezzi normali di mercato tra parti bene informate e interessate, al netto degli oneri
diretti da sostenere per la cessione stessa>> (OIC n. 16, par. D.X.III).
Il valore in uso << definito come il valore attuale dei flussi di cassa attesi nel futuro
derivanti o attribuibili alla continuazione dell'utilizzo dell'immobilizzazione, compresi
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quelli derivanti dallo smobilizzo della stessa al termine della sua vita utile>> (OIC n. 16,
par. D.X.III). Per quantificare i flussi di cassa occorre considerare sia i flussi positivi che
quelli negativi, tenendo conto dei flussi originati dallutilizzo dellimmobilizzazione e dalla
sua eventuale cessione.
Aspetti fiscali Lart. 102, comma 1, del tuir, gi pi sopra riportato, prevede lapplicazione del
coefficiente dammortamento sul costo del bene strumentale materiale. Il costo
determinato dallart. 110, tuir e, pertanto:
il costo da intendersi al lordo delle quote di ammortamento gi dedotte;
il costo comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione, ad esclusione
degli interessi passivi e delle spese generali. Fanno eccezione gli interessi passivi
iscritti in aumento del costo, in bilancio, per effetto di specifica disposizione di legge;
nel costo di fabbricazione si possono aggiungere con gli stessi criteri anche i costi
diversi da quelli direttamente imputabili al prodotto; per gli immobili alla cui
produzione diretta l'attivit dell'impresa si comprendono nel costo gli interessi
passivi sui prestiti contratti per la loro costruzione o ristrutturazione;
il costo dei beni rivalutati non si intende comprensivo delle plusvalenze iscritte, ad
esclusione di quelle che per disposizione di legge non concorrono a formare il
reddito;
per la determinazione del valore normale occorre fare riferimento alla data in cui si
considerano sostenuti, in base alle disposizioni contenute nellart. 9 del tuir.
Applicazione Si gi detto che lammortamento decorre, ai fini civilistici, dal momento in cui
dell
il bene disponibile e pronto per luso. Il paragrafo D.XI., dellOIC n. 16, oltre
ammortamento
nel primo anno ad indicare che lammortamento decorre dalla data in cui il cespite disponibile e pronto
utile per luso, chiarisce ulteriormente che da tale data accettabile utilizzare la met
dellaliquota normale, <<se la quota d'ammortamento ottenuta non si discosta
Aspetti civilistici
significativamente dalla quota calcolata a partire dal momento in cui il cespite
disponibile e pronto per l'uso.>>
Aspetti fiscali
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Secondo lart. 102, comma 2, primo periodo, tuir, gli ammortamenti fiscali, stabiliti
sulla scorta dei coefficienti contenuti nel D.M. 31 dicembre 1988, sono ridotti alla met
per il primo esercizio.
Beni sui quali Il titolo giuridico che legittima linclusione delle immobilizzazioni
applicare ammortizzabili nello stato patrimoniale costituito dal trasferimento
lammortamento
civilistico incondizionato del titolo di propriet.
Sono esclusi dalla procedura dellammortamento i beni che non sono soggetti
allutilizzo limitato nel tempo come i terreni o anche le opere darte.
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Beni sui quali Lart. 102, comma 1, tuir, stabilisce che lammortamento deve essere applicato
applicare
lammortamento sul costo dei beni strumentali. In effetti, in mancanza di una specifica nozione
fiscale fiscale di bene strumentale, lamministrazione finanziaria ha gi in passato chiarito, con
riguardo ai liberi professionisti, che <<un bene pu essere definito tale qualora sia
possibile considerarlo un elemento patrimoniale destinato ad essere utilizzato
durevolmente nellambito dellattivit >> (R.M. n. 72/E del 25 maggio 2006). Secondo
autorevole dottrina la strumentalit da ricercarsi nellasservimento concreto del bene
allo svolgimento dellattivit economica (4). Ad ogni modo il bene strumentale non
solo in caso di utilizzo diretto, bens anche in caso di utilizzo indiretto del bene, come
avviene nei casi in cui il bene concesso a terzi in comodato o in affitto (5).
Con specifico riguardo ai fabbricati, ai fini fiscali, il valore del terreno determinato
forfetariamente, in base alle disposizioni contenute nellart. 36 del d.l. 4 luglio 2006, n.
223. Il valore dellarea sulla quale insiste il fabbricato, pertanto, se non viene acquistata
separatamente dal fabbricato, pari al:
20 per cento del costo del fabbricato, in generale;
30 per cento del costo dei fabbricati industriali, in particolare.
4 Cfr., D. Muraro, <<I beni strumentali tra oggetto dellattivit e loro modalit dimpiego, in
Corriere tributario, n. 8/2007, pag. 653.
5 Cfr., R. Viviani, <<Beni strumentali e modalit di estromissione per imprese e professionisti ->>,
Maggioli, pag. 20.
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esempio negozi, locali destinati al deposito o allo stoccaggio di merci
lintero immobile potr considerarsi industriale qualora gli spazi, espressi in metri
quadri, utilizzati per lattivit di produzione o trasformazione siano prevalenti rispetto
a quelli destinati ad altra attivit.
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10 0 0
Appare evidente che lapplicazione della disposizione fiscale che consente di anticipare il
costo dei beni di che trattasi nellanno di sostenimento della spesa porta al
riallineamento dei valori civili e fiscali al termine dellammortamento civilistico.
La lettura contestuale degli artt. 102 e 109 del tuir evidenzia una discrasia
laddove, da una parte il legislatore ammette la possibilit di dedurre fiscalmente gli
ammortamenti in misura superiore alla quota di competenza civilisticamente
accantonata in bilancio (per i beni strumentali di valore inferiore o uguale a euro
516,46) e dallaltra parte vieta, in linea generale, di dedurre costi che non siano stati
rilevati in bilancio, ad eccezione di quei costi imputati a conto economico di un esercizio
precedente.
Per non svuotare di significato la disposizione contenuta nellart. 102, comma 5 del tuir,
in effetti ad oggi vigente, occorre richiamare la norma contenuta nellart. 109, comma 5,
lett. b), tuir, che consente la deduzione di quei costi che, pur non essendo imputabili al
conto economico, sono deducibili per disposizione di legge (6). Lutilizzo della
disposizione in questione comporta la rilevazione contabile delle connesse imposte
differite.
Aspetti fiscali La dottrina prevalente ritiene che lammortamento tecnico contabile stanziato in
bilancio genera ammortamenti fiscalmente deducibili, ai sensi dellart. 102, tuir.
7 Cfr., P. Formica e N. Forte, Eliminazione dei beni strumentali nella determinazione dei redditi
dimpresa e di lavoro autonomo, in Corriere tributario, n. 6/2005, pag.452.
8 Contrario: Commissione tributaria provinciale di Modena, Sez. 2, Sentenza n. 50 del 17 luglio 1995.
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dellattivit produttiva di unimmobilizzazione materiale genera la sospensione della
procedura dellammortamento e determina, altres, la necessit di verificare la
sussistenza di una perdita durevole di valore e, pertanto, la contabilizzazione della
connessa svalutazione. In sostanza, la scelta da operare in bilancio deve vertere su:
mera sospensione dellammortamento;
sospensione dellammortamento e contestuale svalutazione del cespite.
Aspetti fiscali Nel caso della sospensione prolungata dellattivit produttiva del bene
strumentale, di regola, il valore residuo non dedotto non appartiene alla categoria
degli ammortamenti, bens alla categoria delle sopravvenienze passive, da rilevare nel
momento delleliminazione del bene (cfr., R.M. n. 9/136 del 9 agosto 1976). Ai fini
fiscali, la svalutazione dovuta alla perdita durevole di valore del bene strumentale
genera, di per s, un costo indeducibile, ai sensi dellart. 101, comma 1, tuir.
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sterilizzare il costo, attraverso una variazione temporanea in aumento del reddito,
in attesa delleliminazione fisica del bene dal patrimonio aziendale. Nel caso di
specie, a seguito della suddetta estromissione limpresa porter in deduzione il costo
per effetto di una sopravvenienza passiva;
Unulteriore possibilit, nel caso in cui alla sospensione civilistica dellammortamento non
fa seguito la svalutazione del cespite, rappresentata dalla sospensione anche
dellammortamento fiscale, in attesa di dedurre la sopravvenienza passiva, ancora una
volta nel momento della estromissione definitiva del bene dovuta, ad esempio, alla sua
demolizione.
Ammortamenti Nellambito della presente trattazione ci occuperemo dei costi connessi agli acquisti
parziali ad uso promiscuo pi rilevanti, ovvero degli impianti telefonici e degli
indeducibili
autoveicoli. In merito, occorre premettere che lamministrazione finanziaria ha chiarito
che le norme che regolano la forfetizzazione della spesa, nel caso di specie, rientrano
nellambito delle norme di sistema, riguardando la forfetizzazione dellinerenza e non
riguardando, invece, la disciplina antielusiva specificamente disciplinata nellart. 37-bis
del D.P.R. n. 600/1973.11.
Detta norma introduce un principio di civilt giuridica e di pari opportunit tra fisco e
9 Cfr. P. FORMICA e N. FORTE Eliminazione dei beni strumentali , cit., pagg. 452, 455. R. Viviani, cit.,
pag. 267.
10 Si ricorda che, ai sensi dellart. 102, comma 4, tuir, in caso di eliminazione di beni non ancora
completamente ammortizzati dal complesso produttivo, il costo residuo ammesso in deduzione.
11 Cfr., R. Viviani, cit., pagg. 51-52.
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contribuenti, in considerazione del fatto che il sistema normativo delle imposte dirette
si arricchito negli ultimi anni di norme antielusive specifiche che pongono limitazioni
a determinati comportamenti, al fine di evitare fenomeni di abuso.
Tali norme, che impediscono o limitano particolari scelte del contribuente, possono, in
taluni casi, penalizzare situazioni nelle quali gli effetti elusivi che il sistema vuole
contrastare non possono in concreto verificarsi. A fronte di una tale evenienza viene
data al contribuente la possibilit di ottenere la disapplicazione delle disposizioni
tributarie, a condizione che lo stesso fornisca la dimostrazione che, nella fattispecie
concreta prospettata, gli effetti elusivi che la norma intende contrastare non possono
verificarsi.
Una volta operata la scelta forfetaria, con cui si contrappone, ad un eventuale uso
promiscuo del bene nella realt, leffetto - sul piano fiscale - di una limitata
deducibilit del costo, il legislatore prescinde dalla circostanza delleffettiva
destinazione ed in quale misura - del bene per finalit strettamente connesse con
lesercizio dellattivit professionale. In tale ottica non compatibile, pertanto, la
prova contraria ossia la possibilit per il contribuente di dimostrare, nel caso
specifico, lesclusiva destinazione del bene allo svolgimento della professione.>>
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Una volta operata tale scelta, il legislatore prescinde dalla circostanza delleffettiva
destinazione - ed in quale misura - del bene per finalit strettamente connesse con
lesercizio dimpresa.
In tale ottica non compatibile, pertanto, la prova contraria, ossia la possibilit per
il contribuente di dimostrare, nel caso specifico, lesclusiva destinazione del bene allo
svolgimento dellattivit imprenditoriale.>>
Impianti
telefonici fissi e
mobili
Art. 102, comma 9, tuir
<<Le quote d'ammortamento, i canoni di locazione anche finanziaria o di noleggio
e le spese di impiego e manutenzione relativi ad apparecchiature terminali per
servizi di comunicazione elettronica ad uso pubblico di cui alla lettera gg) del
comma 1 dell'articolo 1 del codice delle comunicazioni elettroniche, di cui al decreto
legislativo 1 agosto 2003, n. 259, sono deducibili nella misura dell'80 per cento.
La percentuale di cui al precedente periodo elevata al 100 per cento per
gli oneri relativi ad impianti di telefonia dei veicoli utilizzati per il trasporto
di merci da parte di imprese di autotrasporto limitatamente ad un solo
impianto per ciascun veicolo.>>
Lart. 102, comma 9 del tuir, pi sopra riportato, equipara la deducibilit dei costi relativi
alla telefonia fissa e mobile all80 per cento dellimporto. Un particolare rilevante
riguarda i costi relativi alle connessioni internet mediante luso di modem o ruoter e, di
conseguenza, del P.c. nel suo complesso.
Autovetture
2. Non si tiene conto: della parte del costo di acquisizione che eccede lire 35 milioni
per le autovetture e gli autocaravan, lire 8 milioni per i motocicli, lire 4 milioni per
i ciclomotori; dell'ammontare dei canoni proporzionalmente corrispondente al
costo di detti veicoli che eccede i limiti indicati, se i beni medesimi sono utilizzati
in locazione finanziaria; dell'ammontare dei costi di locazione e di noleggio che
eccede lire 7 milioni per le autovetture e gli autocaravan, lire 1,5 milioni per i
motocicli, lire ottocentomila per i ciclomotori
Il predetto limite di 35 milioni di lire per le autovetture e' elevato a 50 milioni di
lire per gli autoveicoli utilizzati da agenti o rappresentanti di commercio;
b-bis) nella misura del 90 per cento per i veicoli dati in uso promiscuo ai
dipendenti per la maggior parte del periodo d'imposta;
3. Ai fini della applicazione del comma 7 dell'articolo 102, il costo dei beni di cui al
comma 1, lettera b), si assume nei limiti rilevanti ai fini della deduzione delle
relative quote di ammortamento.
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Esempio
OSSERVA
12 Ved., in merito, R. Viviani, Focus n. 32, del 20 settembre 2011, La gestione contabile e fiscale del
leasing finanziario mobiliare: acquisizione, gestione, riscatto e cessione, pagg. 17-18.
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Riepilogo
Alcuni beni strumentali sono indeducibili per espressa previsione di legge. Si tratta,
Ammortamenti
indeducibili principalmente di:
FABBRICATI
CIVILI
IMBARCAZIONI
E AEROMOBILI
deducibilit integrale, nel caso in cui i beni siano <<utilizzati esclusivamente come
beni strumentali nellattivit propria dellimpresa>>, come accade per le
imbarcazioni da diporto utilizzate per laddestramento e per la navigazione;
concessione ad esclusivo uso personale di beni per i quali non sia previsto uno
specifico regime fiscale (computers, attrezzature, ecc. );
beni per i quali previsto uno specifico regime fiscale (autovetture e cellulari);
beni indeducibili per espressa previsione di legge (imbarcazioni, aeromobili,
immobili-patrimonio).
Con riguardo alla prima categoria di beni, noto che la deduzione del costo
subordinata alla sussistenza del requisito dellinerenza, per effetto del quale sono
deducibili i costi sostenuti riguardanti lattivit dellimpresa. La concessione di detti beni
in godimento ai soci o ai familiari dellimprenditore fa venir meno il principio
dellinerenza, e con esso la valenza fiscale dei costi sostenuti, tra i quali, gli
ammortamenti (si pensi ad un contratto di comodato). La tassazione delloperazione in
base al valore di mercato rende i suddetti costi deducibili, ivi compreso lammortamento.
Ne consegue che la societ, nel caso di specie, deduce realmente i suddetti costi privi
del requisito dellinerenza, ma pi specificamente riduce il ricavo generato da un
corrispettivo virtuale commisurato al valore di mercato - connesso con una operazione
di per s in perdita, rappresentata dal sacrificio sostenuto dalla stessa per recare
beneficio ai soci attraverso la concessione in godimento di beni a proprio carico.
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Disciplina anteriore allintroduzione del D.l. 138/2011
Ora, per effetto della disposizione contenuta nel D.l. 138/2011, nel caso della
concessione in godimento gratuito ai soci o ai familiari dellimprenditore di una villa o di
unimbarcazione da diporto, loperazione rende i costi relativi (e dunque anche gli
ammortamenti) deducibili, a condizione che venga tassato un reddito virtuale pari al
valore di mercato del bene.
Nel caso dellassenza di un corrispettivo, a fronte di costi deducibili in capo alla societ,
il corrispettivo fiscale virtuale -, pari al valore di mercato, tassato in capo al socio
che gode del bene intestato allimpresa.
La societ Alfa S.r.l. concede in godimento una villa di sua propriet al socio Mario
Rossi. Costo della villa: 1.000.000,00. Valore annuo attribuito al godimento della villa:
60.000,00.
- IMPORTANTE -
In ogni caso, secondo lart. 2, comma 36-quaterdecies, D.l. n.
138/2011, la tassazione del corrispettivo per un valore inferiore al
valore di mercato, rende i costi sostenuti dallimpresa, ivi compresi gli
ammortamenti, indeducibili.
Tornando al nostro esempio, cosa succede se il socio dichiara nella propria dichiarazione
dei redditi un corrispettivo di euro 50.000,00, anzich di euro 60.000,00 ?
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Pertanto, nel caso di specie, si configurano le seguenti possibili interpretazioni:
Ai costi sostenuti per la villa, in capo alla societ, si aggiungono i costi fiscali connessi
con il reddito virtuale suddetto, in capo al socio, che si configurerebbe alla stregua di un
benefit in capo al socio stesso, tassato al valore di mercato.
In questo caso occorre valutare il peso percentuale della variazione fiscale. Lufficio
accerta un maggior valore di mercato pari al 20 per cento del corrispettivo virtuale
dichiarato (10.000,00/50.000,00x100). Ne consegue che lufficio riprende a tassazione il
20 per cento dellammortamento dichiarato dalla societ, pari a 6.000,00 (30.000,00 x
20/100) la quale, pertanto, ha il diritto di dedurre complessivamente euro 24.000,00
(30.000,00 6.000,00).
La stessa cosa si verifica nei casi di societ tassate in base al regime di trasparenza
(artt. 5, 115 e 116, tuir).
Con riguardo alle autovetture, per le quali prevista la deduzione forfetaria ai sensi
dellart. 164 del tuir, il CNDCEC avanza una possibile interpretazione della norma,
compatibile con la disciplina complessiva della fattispecie.
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Cos, secondo la Circolare n. 27/IR/2012, la disposizione che riguarda lindeducibilit del
bene, seppur parziale, dovrebbe trovare applicazione nel caso in cui il corrispettivo
dichiarato risulti inferiore al valore di mercato. Detta interpretazione renderebbe pi
equilibrato il sistema normativo nel suo complesso.
Ammortamenti Nel caso di specie, intendiamo per estromissione qualunque modalit di fuoriuscita
nellanno della dellimmobilizzazione materiale dal ciclo produttivo di unimpresa, con carattere di
estromissione
del bene definitivit (alienazione, donazione, perdita involontaria, assegnazione ai soci o
autoconsumo, permuta).
Aspetti civilistici Secondo lOIC n. 16, par. D.XIII, in caso dellalienazione di una immobilizzazione
materiale, << corretto calcolare lammortamento relativo alla frazione dellesercizio nel
quale il cespite medesimo stato utilizzato ...>>.
Aspetti fiscali Secondo lamministrazione finanziaria le disposizioni contenute nellart. 102 del tuir
(relative allammortamento dei beni strumentali materiali) non ostacolano la corretta
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contabilizzazione degli ammortamenti in bilancio, sulla base dei corretti principi contabili
(ved.: R.M. n. 41/E, del 12 febbraio 2002).
Lagenzia delle entrate, al fine di evitare un utilizzo di comodo del combinato disposto
delle disposizioni civilistiche e fiscali, chiarisce che lutilizzo del pro-rata temporis, per la
determinazione dellammortamento nellanno della dismissione dei beni, dovr essere
applicato uniformemente per tutti i beni dismessi o alienati.
Si ricorda che l'articolo 10 della legge 27 dicembre 2002 n.289, cosi' come modificato
dall'art. 5-bis del D.L. 24 dicembre 2002, n.282, ha prorogato di due anni - per i
contribuenti che non si avvalgono delle disposizioni dettate dagli artt.7, 8 e 9 della
stessa legge n.289/2002 - tutti i termini previsti dal presente articolo.
14 Cfr., Statuto in materia dei diritti del contribuente, Studio n. 2, Doc. n. 7, del 25 marzo 2002,
Fondazione Luca Pacioli e Fedele, Lart. 8 dello Statuto dei diritti del contribuente, Riv. Dir. Trib., I,
2001, 885.
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Dunque, pur sussistendo lasserita decadenza dellUfficio dalla possibilit di
rideterminare valori riferiti a spese per immobili in anni precedenti il
quinquennio, possibile la regolarizzazione dei calcoli delle quote di
ammortamento per gli anni successivamente accertati.>>
In merito appare molto interessante la sentenza n. 7/2/11, del 13 gennaio 2011, con la
quale la Commissione tributaria provinciale di Trento, ha chiarito, in sintesi, quanto
segue:
lart. 8 dello Statuto del contribuente, in quanto norma di carattere generale, non
pu prevalere sulla norma di carattere speciale rappresentata dallart. 22, D.P.R.
600/1973;15
anche oltre il termine decennale stabilito dallart. 2220, c.c., il contribuente tenuto
nel suo interesse a conservare la documentazione contabile, posto che in assenza,
egli non pu provare le ragioni della sua deduzione in presenza di una legittima
rettifica operata dallufficio.
Esempio
Se, pertanto, una societ acquista un fabbricato nel 2012, i termini per la conservazione
dei documenti e per la rettifica del costo decadono come di seguito indicato.
Tenendo conto del caso sopra indicato, ferma restando lattuale normativa e a
prescindere dalla necessit di conservare latto di provenienza del fabbricato, il
contribuente dovr conservare ed esibire gli atti e la documentazione contabile del
2012, finanche nel 2048, per difendersi dallattivit accertativa dellufficio che si trover
a contestare, a titolo esemplificativo, nel 2048, la deducibilit degli ammortamenti
relativi al fabbricato acquistato nel 2012, per le quote di ammortamento ancora
rettificabili.
Lammortamento I soggetti Ires devono determinare la base imponibile Ires secondo le disposizioni
e lIrap generali contenute nellart. 5 del D.lgs. 446/1997.
Gli ammortamenti rientrano, pertanto, nella regola generale della derivazione dal conto
economico, risultanto cos deducibili in base alle regole contabili.
Linerenza dei costi imputati in bilancio, e pertanto anche gli ammortamenti delle
immobilizzazioni materiali, non porta a comunque riprendere le disposizioni relative alla
forfetizzazione dei costi e delle spese contenute nel tuir e sottratte alla disciplina Irap
per i soggetti Ires dal succitato art. 5, del decreto Irap.16
16 Si tratta dei componenti negativi relativi agli autoveicoli, alla telefonia, ecc. .
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