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Informatica II modulo
A.A. 2012-2013
Silvia Idrofano,
Biblioteca di Farmacia
Icilio Guareschi
silvia.idrofano@unito.it
Obiettivi dellincontro:
offrire metodologie e strumenti per affrontare il lavoro di tesi evitando il pi possibile passi falsi e contrattempi
risolvere problemi pratici e dare indicazioni su come affrontare la stesura del proprio elaborato
2
Testi consigliati:
4
La tua tesi dovr essere il frutto di
un lavoro originale (ma non di
fantasia come quello di Calvin ;-)
protetto dalla legge italiana sul
diritto dautore (Legge 633/1941 e
successive modifiche). Proprio in
quanto autore, devi essere
consapevole che linserimento
allinterno della tua tesi di parti
copiate da altre tesi costituisce
reato, in base allart. 1 della legge
n. 475 del 19 aprile 1925 e che
quindi in caso di eventuali plagi,
lUniversit tenuta a denunciare
il fatto alle autorit competenti e
ad adottare i relativi
provvedimenti disciplinari
(perdita del titolo ecc.).
Insomma: il copia-incolla non
conviene a nessuno. La
redazione della tua tesi in
fondo la prima occasione che ti
viene offerta per entrare nel vivo
dei meccanismi della ricerca. Gli
stessi metodi potranno esserti
utili anche nel mondo del lavoro.
Quindi: prendila con un po di
filosofia e buon lavoro!
5
Bill Watterson. Calvin and Hobbes. Il progresso tecnologico fa boink, [Modena], Comix, 2000, p 25-26
Prologo.
Che cos la scientificit?
Non lanciarti in imprese impossibili!
Una ricerca scientifica quando risponde ai Cerca di circoscrivere fin da subito il
tema del tuo studio tentando di
seguenti requisiti: prevedere tutti i possibili argomenti
1) la ricerca verte su di un argomento che esso comprende
riconoscibile e definito in modo tale che sia
Lo stato dellarte della scienza.
riconoscibile anche dagli altri [F].
Anche una tesi compilativa in cui
2) La ricerca deve dire su questo oggetto cose siano riassunte e messe a confronto
che non sono gi state dette oppure rivedere opinioni precedentemente espresse
con unottica diversa le cose che sono gi da altri sullo stesso argomento pu
state dette. [F] 3) La ricerca deve essere utile essere scientificamente valida, purch
si riesca a dare al lavoro un taglio il
agli altri. E utile un articolo che presenti una pi possibile innovativo adatto a
nuova scoperta sul comportamento delle colmare un effettivo bisogno / vuoto
particelle elementari [F] 4) La ricerca deve informativo che dovr essere
riassunto nelle conclusioni.
fornire gli elementi per la verifica e per la
falsifica delle ipotesi che presenta e pertanto Il tuo lavoro si Inserisce in una
deve fornire gli elementi per una sua tradizione di studi, nella catena
infinita della produzione intellettuale:
continuazione pubblica.
tutto ci che affermi deve essere
(Umberto Eco. Come si fa una tesi di laurea: le materie umanistiche. verificato e verificabile
Milano, Bompiani, c1977 (stampa 2006). 18 ed. Tascabili Bompiani, p. 37-
43). Vedi anche: Riediger, Hellmut. Scrivere tesi, saggi, articoli: come
Ruolo primario della
documentarsi, preparare e organizzare un testo nellepoca di Internet. bibliografia!
Milano, Editrice bibliografica, c2009, p. 16-17 6
I diversi tipi di tesi
Tesi di tipo compilativo: Lavoro di ricerca che consiste in una verifica, unanalisi o semplicemente una
stima della situazione attuale o pregressa della tradizione degli studi condotti in ambito scientifico
intorno a un determinato argomento. (Giovagnoli 2003, 11). Tra queste, anche le cosiddette tesine o tesi
di sintesi dal carattere estremamente succinto.
Tesi di tipo sperimentale: Lavoro di ricerca che, diversamente da quello compilativo, rivoluziona il
modo di indagare in via accademica un dato argomento, nel suo metodo e/o nelle fonti utilizzate.
(Giovagnoli 2003, 12). Il loro contenuto quello vero e proprio della trattazione scientifica. In esse: 1)
vengono formulate ipotesi e previsioni partendo da materiale originale preliminare; 2) vengono pianificati
esperimenti e osservazioni per verificare le previsioni; 3) vengono analizzati i risultati delle verifiche
per vedere se essi presentino aspetti interessanti; 4) vengono presentati i risultati e le conclusioni delle
verifiche in modo che siano chiari e ricchi di informazione (Barnard et al.1996, 10)
Tesi di ricerca: [Lavoro di ricerca che] prende in esame programmaticamente un argomento in via
individuale e considera la tradizione di studi maturata intorno a esso semplicemente come il punto di
partenza e lo strumento metodologico di base per la costruzione della propria analisi. (Giovagnoli 2003, 13)
La distinzione tra i diversi tipi di tesi non deve essere considerata assoluta (es. in una tesi di ricerca
potrebbe essere inclusa una sezione sperimentale o una sezione compilativa). Ci che conta che:
[F] lautore scelga fin dallinizio gli obiettivi del proprio lavoro e verifichi nel tempo lindirizzo che
sta prendendo, facendo attenzione a non tradire le aspettative metodologiche concordate con il
proprio tutor e non formulare premesse impossibili da mantenere sulla base degli strumenti
prescelti in fase di impostazione della tesi (Giovagnoli 2003, 15)
7
Eco-consigli 1
8
Da che parte iniziare? Cominciamo a fare un elenco
di quel che sappiamo
Dato un tema (es. I dispositivi medici), il primo passo da compiere quello di
delineare unipotesi di ricerca che andr discussa in un secondo tempo con il
proprio tutor. Per fare questo, necessario cercare di elencare tutti i possibili
argomenti potenzialmente inclusi nel tema (es. legislazione italiana ed europea
riguardante i dispositivi medici; tipologia dei DM; i DM utilizzati in farmacia
ospedaliera; i materiali e le tecniche utilizzati per la fabbricazione ? )
la quantit, la qualit e leffettiva disponibilit delle fonti da utilizzare (es. Oltre ai dati bibliografici, quali
altri dati serviranno (dati chimico-fisici, statistici J). Dove trover questi dati? Sar sufficiente la ricerca online o
dovr utilizzare anche repertori cartacei? Procurarmi dati / documenti presso aziende, archivi, ospedali? )
il carattere pi o meno innovativo della trattazione (Quanto e che cosa gi stato scritto prima di me
sullargomento? Posso aggiungervi qualche elemento utile?)
leffettiva opportunit e praticabilit di seguire unipotesi piuttosto di unaltra alla luce delle
precedenti considerazioni, tenendo conto anche dei tempi previsti per la consegna del lavoro di tesi
(fase di verifica dellipotesi di ricerca)
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Come formulare la propria ipotesi di ricerca?
Un esempio
1. Mettete ordine nelle vostre idee, chiarendo preliminarmente a voi stessi definizioni e concetti correlati
ad un certo argomento attraverso la consultazione di opere generali di riferimento (enciclopedie,
dizionari, trattati, repertori...). Questo servir anche in parte a chiarire i presupposti ed il contesto
culturale in cui operate;
2. Individuate e selezionate frasi e parole chiave che serviranno ad interrogare banche dati e motori di
ricerca opportunamente scelti (riguardo a questo punto, cfr. le slide dal titolo: La ricerca online:
strategie e strumenti utili);
3. costruite una mappa delle fonti dinformazione utili;
Esempio
4. strutturate un indice provvisorio degli argomenti.
Consultando lopac Unito ( http://cavour.cilea.it/SebinaOpac/Opac ), scopro che tra i libri della biblioteca di Farmacia
(selezionando: Ricerca avanzata / BF Guareschi) ed inserendo nel campo Ricerca libera il soggetto Botanica
farmaceutica presente un libro di Bep Oliver-Bever dal titolo Medicinal plants in tropical West Africa.
Chiedo di consultare il libro e, a pagina 108, trovo una piccola monografia sulla pianta che ne elenca anche i nomi volgari:
Violet tree o Senega-root tree o Wild wisteria, gli usi nella medicina tradizionale africana (antielmintico e purgativo) ed i
principi attivi: The roots have been shown to contain saponin (0.4%) and 4% methyl salicylate. A systematic examination of
roots gathered in Angola indicated 27% lipids and 0.36% protides, tannins and steroids. Hydrolysis of the saponide produced a
steroid genin and glucose.
In CABDirect, in prima battuta, ho gi trovato una buona quantit di letteratura (circa quaranta articoli che hanno per
argomento principale la pianta che sto esaminando), ma voglio vedere se potr disporre anche di fonti iconografiche
interessanti. Provo a ricercare immagini attraverso il motore specializzato Picsearch (http://www.picsearch.com) e trovo un
certo numero di belle fotografie corredate anche da informazioni tassonomiche. Per curiosit d anche unocchiata a
PreferiTO e, digitando nel campo di ricerca in alto piante africane trovo il riferimento ad un open archive denominato Aluka
( http://www.aluka.org ) contenente la sezione specifica Botany & Plant Science. Interrogando il database scopro addirittura
delle tavole di erbario della pianta.
Ora dispongo di elementi sufficienti per sapere quali banche dati mi serviranno per approfondire la mia ricerca
(essenzialmente: SciFinder Scholar e/o ISIWeb of Knowledge, PubMed, PubChem, Toxnet, CABDirect) e quali termini
utilizzare nella ricerca online: Securidaca longipedunculata OR Violet tree OR Senega-root tree OR Wild wisteria ed inoltre:
root, saponin, methyl salicylate, traditional medicine ecc.
Sar utile annotare le parole chiave via via raccolte accanto alla fonti online utilizzate, sia per tener traccia del
percorso di ricerca sia per valutare il grado di rilevanza/importanza/copertura delle diverse fonti rispetto
allargomento. Leggendo i primi gli articoli trovati, scoprir ulteriori chiavi di ricerca e ulteriori riferimenti bibliografici
utili a circoscrivere e delimitare i diversi argomenti che compongono il tema: posso cos provare a scrivere il titolo di
massima da dare alla tesi e un indice provvisorio, che mi servir da guida e piano di lavoro, proprio come suggerito
da Umberto Eco:
11
Eco-consigli 2
Una delle prime cose da fare per cominciare a lavorare su una tesi di laurea
scrivere il titolo, la introduzione e lindice finale e cio esattamente le cose che
ogni autore fa alla fine. Il consiglio sembra paradossale: cominciare dalla fine? Ma chi ha
detto che lindice vada alla fine? In certi libri allinizio, in modo che possa farsi subito unidea di
quello che trover leggendo. [F] Cos per la vostra tesi. Proponetevi un piano di lavoro.
Questo piano assumer la forma di indice provvisorio. Meglio se questo indice
sar un sommario, dove per ogni capitolo tentate un breve riassunto. Procedendo in
tal modo chiarirete anche a voi stessi quel che volete fare. In secondo luogo potrete proporre
un progetto comprensibile al relatore. In terzo luogo vi accorgerete se avete gi le idee chiare.
Ci sono dei progetti che sembrano chiarissimi sino a che li si pensa, ma quando si comincia a
scrivere tutto si spappola tra le mani. Si possono avere idee chiare sul punto di partenza e sul
punto di arrivo, ma accorgersi che non si sa proprio come si arriver da uno allaltro e cosa ci sar in
mezzo. Una tesi come una partita a scacchi fatta di tante mosse, salvo che dallinizio dovreste
essere in grado di predire le mosse che farete per dare scacco allavversario, altrimenti non ci
arriverete mai. A essere pi precisi, il piano di lavoro comprende il titolo, lindice e
lintroduzione. Un buon titolo gi un progetto. Non parlo del titolo che consegnerete in
segreteria molti mesi prima e che quasi sempre cos generico che consente infinite variazioni; parlo
del titolo segreto della vostra tesi, quello che di solito poi appare come sottotitolo. (Eco, 1977/2006,
120)
12
Bibliografia orientativa e bibliografia finale
Ogni tesi di laurea un work in progress suscettibile di continue modifiche e variazioni in corso
dopera: la ricerca procede dal generale al particolare e dal particolare al generale, in un movimento
ricorsivo in cui scopro via via elementi utili a supportare la mia tesi o tali da indurmi a pormi nuove
ed ulteriori domande e quindi ad escludere ipotesi precedenti.
Proprio per la sua funzione di guida, la prima bibliografia di una tesi ha la forma di un elenco
procedente in via alfabetica, oppure ordinato per argomenti (orientativo, appunto), costituito da
tutti i testi, i materiali e le risorse (anche elettroniche) che lo studente ha utilizzato nel corso del
proprio percorso di studi (triennale o quinquennale). La bibliografia orientativa deve inoltre
contenere tutte le risorse riferibili in qualche modo al proprio tema di ricerca e quelle a carattere
enciclopedico e manualistico di prima consultazione, nonch tutti i titoli eventualmente indicati dal
tutor per indirizzare da subito la ricerca a un corretto approccio critico allargomento concordato.
Linsieme di tutti questi materiali, non ancora definibili come fonti costituisce [F] il primo
strumento a disposizione del tesista per:
1. conoscere lo stato degli studi accademici e professionali sullargomento prescelto per la propria
tesi;
2. avere un primo elenco di pubblicazioni da verificare (comprese le bibliografie di cui esse sono
corredate, che informeranno a loro volta su altre reti di testi);
3. individuare la terminologia critica specifica e le regole metodologiche pi ortodosse, o al contrario
sperimentali, per il tipo di indagine previsto. (Giovagnoli 2003, 26)
Giovagnoli, Max. Come si fa una tesi di laurea con il computer e internet. Milano, Tecniche Nuove,
2003, cap. Fare ricerche con Google, p. 123-136
Riediger, Hellmut. Scrivere tesi, saggi, articoli: come documentarsi, preparare e organizzare un testo
nellepoca di Internet. Milano, Editrice bibliografica, c2009, p. 37-138
(su questi argomenti, cfr. le slide dal titolo: La ricerca online: strategie e strumenti utili )
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La mappa delle fonti
Ricorda inoltre che tutto quanto affermi nel corso della redazione della tua
tesi deve poter essere verificato e verificabile !
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Quali dati annotare
quando si scheda una fonte?
Monografie
Periodici
16
Per avere sempre a portata di mano
la vostra mappa delle fonti
Per avere sempre a portata di mano la schedatura delle fonti, molto
utile compiere questa operazione utilizzando Google Documents. E
semplice: basta creare un account di Google (ma non sar necessario
se siete gi in possesso di un account gmail). Basta seguire questo
percorso:
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Scopo della citazione bibliografica
Come vedremo in seguito, esistono numerosi stili di citazione bibliografica, ma lo
scopo della citazione bibliografica, anche se declinata secondo stili diversi, :
Tutti questi elementi essenziali citati da Eco potranno essere trascritti su un semplice taccuino
o ancor meglio, soprattutto se sto utilizzando un pc, memorizzati su un file di Microsoft Excel,
Access, Word o in Google Documents , oppure ancora memorizzati grazie ad uno dei software
detti BMS, Bibliography Management Software (alcuni di questi programmi per la gestione
dei dati bibliografici sono scaricabili gratuitamente dalla rete come lottimo ZOTERO). Altri,
come EndNote Web, sono fruibili grazie alla stipula di un abbonamento da parte dellUniversit
di Torino (EndNote Web incluso nellabbonamento di Ateneo alla banca dati ISI Web of
Knowledge: Web of Science. Per maggiori info su EndNote Web, cfr.:
http://www.unito.it/unitoWAR/page/biblioteche1/B017/B017_BD_restrizioni_accesso1)
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Gi, ma allora cosa devo citare?
Esempio di citazione
diretta breve: se
devo citare un brano
breve e con continuit
logica, proseguir il
paragrafo inserendo
la citazione in corsivo
(anche senza
laggiunta delle
virgolette ) . Notare
la citazione della
fonte tra parentesi
Pagina tratta da: Minghetti, P.; Marchetti, M. Legislazione farmaceutica: esami di
tonde
farmacia. 4. ed. Milano, Casa Editrice Ambrosiana, 2007, p. 333
20
Gi, ma cosa devo citare? Esempi
Esempio di citazione diretta lunga:
mantenendo limpaginazione originale,
rientrer la prima riga del paragrafo citato
(a volte lintero paragrafo, le due opzioni
sono possibili: dipende dalla quantit
delle citazioni che necessario fare.
Usare i tabulatori). In questi casi
anche necessario citare con una nota a
pi di pagina la pagina esatta della
fonte da cui stata tratta la citazione, a
meno che non si stia utilizzando uno
stile partivcolare di bibliografia (es.
Chicago Style), nel qual caso il numero
della pagina pu essere posto dopo il
cognome dellautore e lanno di
pubblicazione, separato da una
virgola, es.: (Giovagnoli 2003, 78) (vedi
oltre).
Attenzione per: non infarcire mai il
Pagina tratta da: Riva, E. Luniverso delle piante medicinali: trattato
storico, botanico e farmacologico di 400 piante di tutto il mondo. testo di citazioni non essenziali solo
[Bassano], Ghedina & Tassotti, 1995 [ristampa 2001], p. 243 per aumentare la quantit di testo
scritto. Citare solo i passaggi
21
assolutamente necessari alla coerenza
logica del discorso.
Gi, ma cosa devo citare? Esempi
Esempio di citazione indiretta:
in questo caso, a causa della sua
brevit, inserita nel corpo del
paragrafo; se si trattasse di una
citazione pi lunga, dovrei comportarmi
come nei casi delle citazioni dirette,
cio rientrando il paragrafo a sinistra
utilizzando i tabulatori. Sar
necessario citare con una nota a pi
di pagina la pagina esatta della fonte
da cui stata tratta la citazione, a
meno che non si stia usando uno
specifico stile bibliografico(cfr. slide
precedente).
Pagina tratta da: Fumero, S. Ricerca e sviluppo nellindustria biotecnologica e farmaceutica: strategie, processi,
organizzazione, pianificazione e altre considerazioni. Torino, Bollati Boringhieri, 2003, p. 57
In qualsiasi tipo di citazione, diretta o indiretta, utilizzer le parentesi quadre quando necessario
inserire una nota di commento al testo, inserendo alla fine del commento tra parentesi quadre la
sigla N.d.r. (nota del redattore) , es.: [il dato statistico relativo allanno in corso , N.d.r.].
Per quanto riguarda lutilizzo generale delle abbreviazioni, consultate:
Lesina, Roberto. Il nuovo manuale di stile. Ed. 2.0. Cap. 9.3, Abbreviazione di termini redazionali,
p. 194.
Quando invece si omettono alcune parti non essenziali della citazione, si evidenzia lomissione
inserendo i punti di sospensione entro parentesi quadre [J] 22
Che cos la bibliografia finale di una tesi di
laurea e che cosa deve contenere?
Vero , [F], che pochi dei materiali trovati inizialmente nel
lavoro preparatorio di una tesi di laurea finiscono per essere
citati come fonti nella bibliografia finale. Come qualsiasi
indagine, infatti, anche quella relativa alla tesi di laurea
segue una sorta di selezione naturale nel proprio
patrimonio documentariale [F] (Giovagnoli 2003, 27]
[in altre parole: non potr riportare nella bibliografia finale il riferimento ad
unopera che ho trovato citata da un autore terzo, senza averla
effettivamente letta e utilizzata per le mie ricerche.] (Giovagnoli 2003, 72).
23
Come citare i metadati?
Morfologia e sintassi della citazione
Esistono standard internazionali per la citazione dei riferimenti bibliografici che li
rendono universalmente decifrabili.
La norma generale di riferimento in vigore riguardante i vari possibili casi di citazione
la ISO 690, Bibliographical references. Content, form and structure. 2. ed. 1987
Per quanto riguarda in generale la citazione degli AUTORI (per ulteriori
approfondimenti, cfr. Lesina, 274-277), ad esempio, la norma ISO 690 prevede che:
nomi e cognomi degli autori vanno riportati nella forma e nella lingua in cui
compaiono sugli scritti a cui ci si riferisce (eventualmente in forma traslitterata se i
nomi sono scritti in alfabeti non latini). Generalmente i nomi degli autori di un libro
vengono citati o/e in copertina o/e sul frontespizio o nel verso del frontespizio;
i nomi di autori stranieri non vanno comunque tradotti;
nelle bibliografie, la regola generale prevede di citare sempre prima il cognome e poi
il nome o la sua iniziale, separati da una virgola: es. Lesina, Roberto. Nelle note a pi
di pagina invece si usa spesso scrivere prima il nome e poi il cognome;
quando siamo di fronte ad opere con due o tre autori nominati sul frontespizio,
vengono citati tutti gli autori nellordine in cui compaiono. Se gli autori sono pi di tre,
si indica solo il primo, sostituendo quelli che non vengono riportati con la dicitura in
latino et al. (e altri);
se il contenuto di unopera non concettualmente identificabile con un autore in
particolare (es. libri o pubblicazioni in pi volumi come enciclopedie, dizionari,
manuali... prodotte su iniziativa diretta di un editore e sviluppate con lintervento di
collaboratori di vario genere), si cita per primo il titolo dellopera, seguito
eventualmente dallindicazione di collaboratori primari:
es. Enciclopedia della chimica Garzanti. 1. ed. Milano, Garzanti, 1998 24
Come devo citare?
pi in particolare: collaboratori intervenuti a vario titolo nella realizzazione di unopera (traduttori,
illustratori, commentatori, curatori, compilatori o simili) possono venire indicati dopo il titolo se i loro
nomi compaiono sul frontespizio. Es.: Dizionario inglese italiano / italiano inglese. A cura di EDIGEO.
Bologna, Zanichelli, 1993.
Se invece sul frontespizio non compaiono indicazioni di autore, il nome del curatore o figura analoga
pu essere lunico citato, trascrivendolo sempre dopo il titolo;
il curatore esclusivo di unopera (es. gli editors nei casi di collane monografiche) pu anche
essere considerato come un normale autore anteponendo il nome al titolo e posponendo il ruolo
svolto. Es. Hawthorne, John Nigel and Gordon Brian Ansell, editors. 1982. Phospholipids.
Amsterdam, New York, Oxford: Elsevier biomedical press. (New comprehensive biochemistry; v. 4).
autori collettivi: organizzazioni varie (enti pubblici, aziende, associazioni...) sono considerati autori
quando sono i primi responsabili del contenuto di unopera. In questo caso si cita come primo
elemento il nome dellorganizzazione, anzich il nome, di un eventuale compilatore materiale. Es.:
British Pharmacopoeia Commission. British pharmacopoeia 2005. London, Stationery Office, c2004.
I nomi delle organizzazioni sono riportati nella forma in cui compaiono sugli scritti, ma se non sono
universalmente note o per distinguere due organizzazioni che portano lo stesso nome, possibile
inserire tra parentesi il luogo in cui hanno sede. Es.: Trinity College (Cambridge) Trinity College
(Dublin).
Se un ente si articola in uffici, direzioni ecc. ed ha una struttura gerarchica, si cita prima
lorganizzazione di grado superiore, poi la singola articolazione: Es.: Universit di Genova,
Dipartimento di Chimica e Tecnologie farmaceutiche ed alimentari.
Quando unorganizzazione, oltre che autore, anche editore della pubblicazione, il suo nome viene
citato prima come autore, poi come editore. Es.: The University of Chicago Press. The Chicago
manual style. 13. ed. riv. ed ampl. Chicago e Londra,The University of Chicago Press, 1982
nel caso di scritti anonimi, nel riferimento si indica per primo il titolo dellopera; per, se il nome
dellautore pu venire ricavato con certezza da parti interne (introduzione, prefazione ecc.) o esterne
della pubblicazione (bibliografie nazionali), si pu inserire il cognome tra parentesi quadre. Es.:
[Hadert, H.] Fachbcher fr den Farbenchemicher. In caso di attribuzione incerta di unopera si pu
seguire lo stesso criterio inserendo per un punto interrogativo dopo il nome dellautore. Es.: 25
[Hadert, H. ?]
Come devo citare? Lo stile delle citazioni:
Chicago Style e Vancouver Style
Oltre a standard ISO che prevedono uniformit di contenuto, forma e struttura, esistono anche
numerosi stili di citazione e di bibliografia che dipendono dalle scelte redazionali delle diverse case
editrici o della comunit scientifica in cui si opera (es. la comunit degli psicologi, la comunit degli
economisti, dei fisici, dei medici J). Sar bene concordare fin dallinizio con il proprio relatore lo
stile di citazione a cui attenersi. Una volta stabilito lo stile, sar indice di rigore scientifico
mantenere lo stesso stile di citazione durante tutta la redazione della tesi.
Per quanto riguarda il settore delle scienze pure e le discipline biomediche, due sono
gli stili pi diffusi a livello mondiale:
il Vancouver Style, messo a punto nel 1978 nel corso di un incontro tra gli editori
delle pi prestigiose riviste biomediche interazionali. Si tratta di un insieme di norme destinate agli
autori di articoli o scritti di carattere scientifico finalizzate alla redazione della bibliografia e dei
relativi rimandi allinterno del testo.
Nelle slide 26- 37 cercheremo di riassumerne le regole previste da entrambi e le differenze tra i
due stili. Per maggiori informazioni, tuttavia necessario riferirsi alla bibliografia e webgrafia
riportate in fondo a queste slide.
26
Chicago Style e Vancouver Style:
differenze generali
Chicago B Vancouver
Sistema di riferimento bibliografico autore- Sistema di riferimento bibliografico a
data : numerazione progressiva:
nel corpo del testo viene citato, tra parentesi il rimando alla bibliografia nel corpo del testo
tonde, il nome dellautore con accanto la data viene affidato alla numerazione posta ad
della pubblicazione a cui si fa riferimento. esponente, in questo modo32 oppure
racchiusa tra parentesi (tonda o quadra).
Es.: (32) [32] 32.
27
Esempio di Chicago Style b
tratto da: Acupuncture in Manual Therapy . Elsevier, 2010. E-book acquisito dall'Universit di Torino disponibile all'indirizzo:
http://www.sciencedirect.com/science/book/9780443067822
Il V.S. ha come
esito una
bibliografia
finale in ordine
numerico di
citazione
29
?
? ??
Nella redazione della bibliografia dovr sempre precisare se sto citando
il TUTTO o la PARTE:
sto citando una pubblicazione nel suo complesso (TUTTO il volume, perch
lho letto interamente e faccio riferimento alle tesi generali esposte
dallautore) o faccio riferimento ad una PARTE specifica della pubblicazione
(singolo capitolo di un libro, articolo scritto da uno o pi autori, singola
voce allinterno di unenciclopedia, singola comunicazione contenuta negli
atti di un congresso J)???
Ricorda (slide 16): esistono numerosi stili di citazione bibliografica, ma lobiettivo comune a tutti
:
a) distinguere i libri dagli articoli o dai capitoli di altri libri;
b) individuare senza equivoci sia il nome dellautore che il titolo;
c) individuare il luogo di pubblicazione, editore, edizione;
d) individuare eventualmente la consistenza ovvero la mole del libro. (Eco 1977/2006 ,78).
Cerchiamo di capire come utilizzare il Chicago Style o il Vancouver Style
30
Chicago B Vancouver
NEL CORPO DEL TESTO NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE NEL CORPO DEL TESTO NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE
(Cognome data, pagina/e) Cognome, Nome. Anno di Sistema a numerazione Cognome - spazio - Iniziale
Es. pubblicazione. progressiva dei riferimenti del nome (senza virgola tra
(Giovagnoli 2003) Titolo in corsivo. Edizione. con numero ad esponente o cognome e nome). Titolo
Luogo di pubblicazione: tra parentesi tonde o quadre: non in corsivo. Edizione.
Il riferimento al numero di/delle Nome delleditore
pagina/e, quando necessario, viene (1) [1] o 1. Luogo di pubblicazione:
indicato senza che sia preceduto da
Es.: Nome delleditore; anno di
abbreviazioni come p. , pp.; il Giovagnoli, Max. 2003. pubblicazione
numero semplicemente preceduto Come si fa una tesi di Es.
da una virgola. Appendici, sezioni e laurea con il computer e Carlson BM. Human
simili vanno indicate: internet. Milano: Tecniche
Es.
embryology and
(Giovagnoli 2003, 78)
Nuove developmental biology.
(Foley 1955, app. A) Nella maggior parte dei casi, nella 3rd ed. St. Louis: Mosby;
bibliografia finale, viene citato:
cognome, prima lettera puntata del
2004
Pi riferimenti dello/degli stesso/i Il titolo del libro viene scritto
autore/i pubblicati nello stesso nome (e non il nome per esteso),
in questo modo: Giovagnoli, M. riportando in maiuscolo solo la
anno richiedono unulteriore prima lettera della prima parola e
distinzione alfabetica, es.: Esistono per in ambito scientifico
molti casi di omonimie; per questo, non con le iniziali maiuscole per
(Knight e Belinsky 1987a, 1987b) ogni singola parola significativa,
per capire a quale autore ci si
riferisce davvero, preferibile come nelluso anglosassone:
scrivere il nome per esteso; quindi, es. Statistical methods in
es.: Giovagnoli, Max. e non biology e non Statistical
Giovagnoli, M. Methods in Biology.
I nomi abbreviati degli autori ente
collettivo andrebbero di preferenza Il/i numero di/delle pagina/e non
preceduto da abbreviazioni
COME CITARE UN citati per esteso nella bibliografia
come p. o pp., ma da due punti;
finale anzich solo con lacronimo:
LIBRO CON UN es. American Chemical Society, non vengono ripetute le centinaia o
le decine se queste non variano.
anzich ACS.
SOLO AUTORE Il titolo del libro viene scritto Es.:
riportando in maiuscolo solo la Eisen HN. Immunology: an
NELLA SUA prima lettera della prima parola: introduction to molecular and
cellular principles of the
INTEREZZA es. Statistical methods in
biology e non Statistical immune response. 5th ed. New
Methods in Biology York: Harper and Row; 1974:
406-16 31
Chicago B Vancouver
NEL CORPO DEL TESTO NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE ALLINTERNO DEL TESTO NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE
Libri con pi autori: Libri con pi autori: Libri con pi autori: Libri con pi autori:
(Cognome et al. data, pagina/e) Cognome del 1 autore, Sistema a numerazione Cognome - spazio - Iniziale
Se vi sono fino a tre autori, si Nome del 1 autore, Nome e progressiva dei riferimenti del nome(senza virgola tra
citano tutti e tre. Es.: cognome del 2 autore, con numero ad esponente o cognome e nome),
(Smith, Wessen e Gunless Nome e cognome del 3 , tra parentesi tonde o Cognome - spazio -Iniziale
1988) Nome e cognome del 4 quadre: (1) [1] o 1. del nome, Cognome - spazio
Se gli autori sono pi di tre, mi autore. Anno di -Iniziale del nome, Cognome
limiter a citare: pubblicazione. - spazio -Iniziale del nome.
(Laumann et al. 1994, 262), Titolo in corsivo. Edizione. Titolo non in corsivo.
dove et al. sta per et alii Luogo di pubblicazione: Edizione. Luogo di
cio e altri. Nome delleditore pubblicazione: Nome
In base a questo criterio per, se si Es.: delleditore; anno di
presentasse il caso di due opere con Laumann, Edward O., John pubblicazione
lo stesso anno di pubblicazione,
con pi di tre autori diversi di cui il
H. Gagnon, Robert T. Es.:
primo comune, si rischierebbe una Michael, and Stuart Laumann E, Gagnon JH,
confusione di questo tipo: Michaels. 1994. The social Michael RT, Michaels S.
(Zipursky et al. 1959) organization of sexuality: The social organization of
Infatti, a quale opera mi riferisco di Sexual practices in the sexuality: Sexual practices
preciso se i possibili riferimenti sono:
Zipursky, Hull, White e Israel 1959
United States. Chicago: in the United States.
e University of Chicago Chicago: University of
Zipursky, Smith, Jones e Brown 1959 Press Chicago Press; 1994
???
In questi casi: o si citano tutti i nomi Riferimento al numero di/delle
anche se sono pi di tre o si fa seguire pagina/e (come sopra)
Il titolo del libro (come sopra)
al cognome accompagnato da et al. Il/i numero di/delle pagina/e
Pi riferimenti dello/degli
un breve titolo: es.
(Zipursky et al., Brief notes, 1959). stesso/i autore/i pubblicati nello COME CITARE (come sopra)
stesso anno (come sopra)
LIBRI INTERI
N.B. Quando lopera non riporta il
nome dellautore si usa il titolo o CON PI AUTORI
parte di esso, non si usano
espressioni come: Anon., Anonimo, 32
Autori vari, AA.VV.
Sia nel Chicago Style sia nel Vancouver Style, quando
non compare il nome dellautore, ma solo quello di
curatori, compilatori o traduttori si pu scrivere come
segue (dove eds sta per editors, ma potrebbe
trattarsi di trad. ecc.):
33
Chicago B Vancouver
NEL CORPO DEL TESTO NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE NEL CORPO DEL TESTO NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE
Es.
(Schleimer 1998, 638-60) Schleimer, Roland. 1998. Sistema a numerazione Schleimer R.
Glucocorticosteroids: progressiva dei riferimenti Glucocorticosteroids: their
their mechanism of action con numero ad esponente o mechanism of action and
and use in allergic tra parentesi tonde o quadre: use in allergic diseases. In:
diseases. In: Allergy: (1) [1] o 1. Middleton E, Ellis EF,
principles and practice. 5th Yunginger, JW, editors.
ed. edited by E. Middleton, Allergy: principles and
E.F. Ellis and J.W. practice. 5th ed. St. Louis:
Yunginge, 638-60. St. Mosby; 1998. p. 638-60
Louis: Mosby
Cito prima gli autori del
Cito prima gli autori del
capitolo, il capitolo e poi il
capitolo, il capitolo e poi il
titolo dellopera che lo
titolo dellopera che lo
contiene preceduto da In:
contiene preceduto da In:
Niente uso di virgolette per
Il titolo del capitolo posto
il titolo del capitolo o del
tra virgolette alte; il titolo
corsivo per il titolo del
del libro scritto in corsivo
libro: tutto in tondo
COME CITARE
SINGOLI
CAPITOLI DI UN
LIBRO
34
Con il termine periodico [...] si indica una pubblicazione che ha una periodicit regolare
(settimanale, quindicinale, mensile, ecc.) e contiene di norma articoli che sono resoconti
COME CITARE I di ricerche originali. In genere, un periodico viene pubblicato sotto forma di fascicoli che
vengono riuniti, nel corso dellanno solare, in uno o pi volumi. (Bellini e Roletto 2001, 9).
PERIODICI Dei periodici, dovr citare le singole parti, cio i singoli articoli, anzich soltanto il/i
volume/i che li comprende. Per i periodici elettronici , cfr. slide successiva.
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Chicago B Vancouver
NEL CORPO DEL TESTO NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE NEL CORPO DEL TESTO NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE
Articolo con pi autori Articolo con pi autori Articolo con pi autori Articolo con pi autori pubblicato
pubblicato su un periodico pubblicato su un periodico pubblicato su un periodico su un periodico online :
online: online: online:
Es.: Es.: Es.:
(Hlatky et al. 2002) Sistema a numerazione Hlatky MA., Boothroyd D,
Hlatky, Mark A., Derek progressiva dei riferimenti Vittinghoff E, Sharp P,
I nomi dei diversi autori si Boothroyd, Eric Vittinghoff, con numero ad esponente o Whooley MA.
citano nellordine descritto Penny Sharp, and Mary A. tra parentesi tonde o Quality-of-life and depressive
per i libri con pi autori e Whooley. 2002. Quality-of- quadre: (1) [1] o 1. symptoms in postmenopausal
cio: life and depressive women after receiving
symptoms in hormone therapy: Results
Cognome del 1 autore, from the Heart and
postmenopausal women
Nome del 1 autore, Nome e Estrogen/Progestin
after receiving hormone
cognome del 2 autore, Replacement Study (HERS)
therapy: Results from the
Nome e cognome del 3 trial. JAMA [Internet]. 2002
Heart and
autore, Nome e cognome [pubblicato il 6 febbraio 2002;
Estrogen/Progestin
del 4 autore. Anno di consultato: gennaio 2003];
Replacement Study (HERS)
pubblicazione. Titolo in 287(5): [circa otto schermate].
trial. Journal of the
corsivo. Edizione. Luogo di Disponibile allindirizzo:
American Medical
pubblicazione: Nome http://jama.ama-
Association 287, no. 5
delleditore assn.org/issues/v287n5/rfull/jo
(February 6),
http://jama.ama- c10108.html#aainfo
assn.org/issues/v287n5/rful
Lo stile il medesimo che per gli
l/joc10108.html#aainfo articoli in carta, ma viene aggiunta la
(consultato il 7 gennaio dicitura [periodico pubblicato in
2004). Internet], il numero di pagine a video,
Lo stile il medesimo che per gli la data di pubblicazione online,
articoli in carta, ma viene lultima data di consultazione36e la
aggiunta la URL e la data di URL
consultazione
COME CITARE LE TESI DI LAUREA
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37
COME CITARE RIFERIMENTI TRATTI DAGLI ATTI DI CONGRESSI E PAPERS PRESENTATI IN
OCCASIONE DI CONFERENZE , CONVEGNI (CONFERENCE PROCEEDINGS, CONFERENCE PAPER)
Chicago B Vancouver
NEL CORPO DEL TESTO NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE NEL CORPO DEL TESTO NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE
Contributi in atti di congressi: Contributi in atti di congressi Contributi in atti di congressi Contributi in atti di congressi
40
Citare i brevetti
La struttura del brevetto complessa e di non facile approccio, anche perch questo tipo di
documenti utilizza una specifica terminologia giuridica. Come se non bastasse, un singolo
brevetto pu avere pi applicazioni industriali o pi numeri di registrazione a causa del
complesso meccanismo delle cosiddette invenzioni di nuovo uso. Questo pu causare uninutile
ridondanza del contenuto delle citazioni.
Cognome, iniziale del nome dellinventore (seguito dai cognomi e dalle iniziali di altri
inventori, se ne esistono). Nome di enti, societ legali, organizzazioni o persone
registrate come titolari dellinvenzione o dellapplicazione. Titolo del dispositivo o
processo brevettato. Codice del brevetto (numero assegnato alle applicazioni
pubblicate). Anno/mese/giorno di rilascio del brevetto (o data in cui lapplicazione
stata pubblicata). Es.:
Berry, C. and Harwood, J. Univ. Cardiff (UK). Compounds and compositions for use in
inhibiting endoparasitic fatty acid biosynthesis. WO0149278. 2001 July 12.
Sar comunque utile consultare questa pagina dedicata ai brevetti del manuale online: PATRIAS,
K. Citing medicine: the NLM style guide for authors, editors, and publishers [Internet]. 2nd ed.
Wendling DL, technical editor. Bethesda (MD): National Library of Medicine (US); 2007 (data ultima
consultazione: 10/12//2012). 41
Citare le farmacopee
42
Esempio di bibliografia suddivisa per
argomenti
Qualunque sia lo stile
di citazione
prescelto, in alcuni
casi pu risultare
opportuno applicare,
come ulteriore
criterio di
ordinamento delle
notizie bibliografiche,
la suddivisione per
argomenti. Dipende
dal tipo di tesi che si
sta affrontando.
Ci si dovrebbe
comunque sempre
chiedere, prima di
impostare la
bibliografia finale,
quale sia la struttura
che ne rende la
consultazione pi
efficace
(Esempio tratto da: Stites
DP, Terr AI, Parslow TG.
Immunologia medica. Ed. it.
a cura di Giovanni Danieli.
Milano: Masson; 1999)
43
Il nome della casa editrice
Come non scrivere la
precede il luogo di edizione,
mentre la sequenza corretta bibliografia finale!!
dovrebbe essere: luogo di
edizione, casa editrice, anno
La struttura complessiva della
bibliografia non segue alcun
criterio logico (n numerico,
n alfabetico, n cronologico,
Il nome degli autori n tematico!)
dovrebbe precedere i titoli
dei libri e degli articoli tratti
da periodici; inoltre il
cognome dellautore deve
precedere liniziale del
nome o il nome per esteso
44
Scorciatoie:
generazione automatica della bibliografia
COME organizzare i dati bibliografici e i documenti raccolti durante la ricerca
in Internet? J Grazie a Zotero!
Che cos? E un software sviluppato dal Center for History and New Media della statunitense
George Mason University. E un componente aggiuntivo del browser Firefox . Puoi scaricarlo
gratuitamente dal sito www.zotero.org e, una volta scaricato e lanciato, lestensione va ad integrarsi
automaticamente in pochi secondi al browser (funziona quindi solo con Firefox). Ti serve per gestire i dati
bibliografici e i documenti full-text che trovi durante la tua ricerca in Internet, metadati che poi il software
trasforma automaticamente in una bibliografia compilata secondo i vari stili e formati internazionalmente
riconosciuti nel mondo accademico e della ricerca. Potrai anche aggiungere e salvare note di commento
al riferimento bibliografico
Leggi la guida, a cura dei bibliotecari delle
MIT Libraries: http://libguides.mit.edu/zotero
Come funziona?
Per farti unidea, guarda il piccolo video dimostrativo:
http://www.youtube.com/watch?v=pq94aBrc0pY&feature=related
Potete trovare una spiegazione concisa, ma esauriente del programma a questa pagina del sito della
Biblioteca Rosmini di Scienze infermieristiche: http://www.lsmolinette.unito.it/biblioteca/biblioteca.htm
Scorciatoie:
generazione automatica della bibliografia
In Microsoft Office Word 2007 1
Inserite di preferenza
Facolt di Farmacia
il logo della Facolt
Corso di Laurea in ______
di Farmacia
TESI DI LAUREA
Relatore: Candidato/a:
Prof. __________ _______________
Correlatore:
Prof. / Dott. __________
48
Oltre la bibliografia:
introduzione e conclusioni
Secondo gli Eco-consigli (cfr. slide 10) introduzione, indice, conclusioni vanno
redatte gi nella fase di scelta dellargomento del proprio lavoro di tesi. Ovviamente, in
seguito, si rende necessario riscrivere pi volte queste parti della tesi che mutano col
maturare del progetto di ricerca e con lavanzare del lavoro di scrittura.
Cosa deve contenere lintroduzione? Tutti gli elementi essenziali a descrivere e a far
comprendere il proprio percorso di ricerca anche a chi non avr il tempo di leggere la
tesi in tutte le sue parti. Dovr perci illustrare con chiarezza gli obiettivi e le ragioni
che hanno guidato la ricerca, presentare gli strumenti e le metodologie utilizzate ed
illustrare la struttura conferita alla tesi (capitoli, allegati, sistema di indici ecc.)
Cosa devo scrivere nelle conclusioni? Insieme allintroduzione, costituiscono la
parte della tesi che sicuramente viene letta da coloro che sono chiamati ad esprimere
un parere sullelaborato senza avere il tempo di leggerlo interamente. Anche le
conclusioni vanno quindi scritte con la massima cura e devono comprendere i
seguenti punti:
- sintesi di ci che si esposto e del suo significato
- analisi comparativa e commento critico dei risultati presentati
- spiegazione motivata delle parti omesse o non approfondite
- indicazione dei possibili ulteriori sviluppi
49
Oltre la bibliografia:
le note al testo
... hanno lo scopo di riportare informazioni marginali che, se inserite direttamente
nel testo, appesantirebbero inutilmente lo sviluppo della trattazione. Le note
possono essere usate per riportare due tipi fondamentali di informazioni:
chiarimenti o commenti (note di contenuto), e riferimenti bibliografici (note di
riferimento). Per quanto riguarda la loro collocazione, le note possono essere
espresse a pi di pagina oppure raccolte in un elenco finale. In ogni caso le
note sono numerate in successione e vengono richiamate dai corrispondenti
numeri di nota inseriti allinterno del testo. (Lesina 1994, 257)
Giovagnoli (2003, 83-5) suggerisce che le note di contenuto (ulteriormente
distinte in note di commento e in note di approfondimento) siano la cornice
migliore tra tutte quelle disponibili per dare conto al lettore della verifica
compiuta per tempo sulle proprie intuizioni, e del consenso degli studiosi
chiamati in via preventiva ad avvalorarne i risultati. (ibid., p. 83) Questa
da me utilizzata invece un esempio di nota di riferimento in forma di rimando
che potrei tipicamente inserire a pi di pagina in un documento di Word; essa
richiama uno scritto precedentemente citato in nota nello stesso capitolo
(ibid.=ibidem=nello stesso punto).
Per approfondimenti e soluzioni a singole problematiche, cfr. Lesina, 2003, 195, 257-68 50
Oltre la bibliografia:
le immagini
Quando inserire unimmagine? Limmagine ununit informativa indipendente dal testo, ma
complementare ad esso: deve essere collegata al filo logico del discorso e sopperire ai limiti della
descrizione testuale aggiungendo un di pi, senza per risultare superflua o ridondante
Dove inserire unimmagine? Si distinguono in figure e tavole. Le figure sono inserite allinterno del
testo: occupano parte della pagina o anche lintera pagina. Normalmente vengono inserite alla fine di un paragrafo
e disposte in posizione centrale rispetto alla larghezza della pagina rispettando i margini di impaginazione previsti
per il testo (a proposito: ricordate di lasciare un margine sinistro sufficientemente ampio per la rilegatura, in modo
che questa non interferisca con lo specchio della pagina). A volte possono anche interrompere una frase, per
problemi di impaginazione, come in questo esempio:
Le tavole sono invece inserite,
per motivi di dimensione o
tipologia dellimmagine, in una
serie di pagine a parte:
normalmente i fogli che le
contengono non sono numerati
n conteggiati tra le pagine che
costituiscono la pubblicazione.
51
Oltre la bibliografia:
le immagini
Come identificare unimmagine? Le immagini vanno accompagnate da titolo e didascalia,
generalmente poste sotto limmagine (ma anche a lato, per problemi di impaginazione) e
contraddistinte da un numero (es. Figura 1, Figura 2 J). In un testo lungo e ricco di immagini
consigliabile adottare una numerazione doppia in cui il primo numero corrisponde a quello del
capitolo (es. Fig. 2.1, Fig. 2.2, Fig. 2.3 J) per non rischiare di dover rinumerare tutte le immagini in
caso di modifica/eliminazione di una di esse, cosa che avverrebbe in caso di attribuzione di una
serie numerica unica. Il titolo illustra il soggetto dellimmagine (es. Figure 1 - Algorithm used to
assign the overall score for innovation) e la didascalia pu assumere la forma di un semplice
sottotitolo o essere un vero e proprio testo esplicativo, comprensivo anche di simboli e avvertenze
utili a decifrare limmagine. Es.:
52
Oltre la bibliografia:
le immagini
Tabelle e grafici. Le tabelle sono prospetti contenenti insiemi di dati strutturati. Anche se a volte
non sono perfettamente distinguibili dalle immagini vere e proprie, devono riportare una
numerazione diversa rispetto a quella delle immagini (es. Tabella 1, Tabella 2 J). Per i diagrammi e
gli istogrammi importante ricordarsi di indicare i nomi o i simboli delle grandezze riportate, le scale
e le unit di misura.
Come citare le fonti delle immagini? Le fonti delle immagini andrebbero sempre o, comunque, il pi
possibile citate per etica professionale, ma anche a scopo cautelativo. Unimmagine presuppone
infatti un autore (colui che lha materialmente prodotta e a cui viene riconosciuto il diritto morale di
autore) e un detentore dei diritti di riproduzione dellimmagine , cio del copyright (non sempre le
due figure coincidono: il detentore pu essere un erede dellautore, una casa editrice ecc.).
Limmagine non sempre coperta da copyright, ma quando lo , necessario richiedere
autorizzazione esplicita e formale al detentore del diritto, anche quando essa sia stata rielaborata per
mezzo di qualche software.
Quindi: utilizzate immagini coperte da copyright solo se indispensabile; in caso affermativo,
contattate direttamente il detentore dei diritti di riproduzione. Citate sempre e comunque la
fonte!
Riferimenti utili:
Barnard, Chris; Gilbert, Francis; McGregor, Peter. Osservazioni, analisi, test, verifiche. Guida alle tesi sperimentali in
scienze della vita. Bologna, Zanichelli, 1996, cap. 4, Presentazione delle informazioni
Giovagnoli, Max, Come si fa una tesi di laurea con il computer e internet. Milano, Tecniche Nuove, 2003, p. 74-77,
Associazione di dati e immagini al testo di una ricerca
Lesina, Roberto. Il nuovo manuale di stile: guida alla redazione di documenti, relazioni, articoli, manuali, tesi di laurea.
Ed. 2.0. Bologna, Zanichelli, 1994, cap. 11 Illustrazioni e cap. 12 Tabelle, p. 230-48
53
Bibliografia
Barnard, Chris, Francis Gilbert, Peter McGregor. 1996. Osservazioni, analisi, test,
verifiche. Guida alle tesi sperimentali in scienze della vita. Bologna: Zanichelli
[testo posseduto dalla biblioteca]
Bellini, Chiaretta, Ezio Roletto. 2001. Infochimica: dalla carta al web. Una guida alla
letteratura chimica. Torino: Levrotto & Bella [testo posseduto dalla biblioteca]
Eco, Umberto. c1977 (stampa 2006). Come si fa una tesi di laurea: le materie
umanistiche. 18 ed. Milano: Bompiani
Giovagnoli, Max. 2003. Come si fa una tesi di laurea con il computer e internet.
Milano: Tecniche Nuove [testo posseduto dalla biblioteca]
Lesina, Roberto. 1994. Il nuovo manuale di stile: guida alla redazione di
documenti, relazioni, articoli, manuali, tesi di laurea. Ed. 2.0. Bologna: Zanichelli.
Cfr. in particolare: 11-16 [posseduto dalla biblioteca]
Riediger, Hellmut. 2009. Scrivere tesi, saggi, articoli : come documentarsi,
preparare e organizzare un testo nell'epoca di internet. Milano: Editrice Bibliografica
[testo posseduto dalla biblioteca]
Santoro, Marco, Antonella Orlandi. 2006. Avviamento alla bibliografia: materiali di
studio e lavoro. Milano: Editrice Bibliografica [testo posseduto dalla biblioteca]
The Chicago Manual Style. 14th ed. Chicago and London, The University of Chicago
Press, 1993. [testo posseduto dalla biblioteca]
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Webgrafia
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Versione 2 (data ultimo aggiornamento: 15/01/2007 ; data ultima consultazione: 9/01/2012) . Disponibile allindirizzo:
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Chicago-Style Citation Quick Guide. 16. ed. c2006-2007. (Data ultima consultazione: 9/01/2012). Disponibile allindirizzo:
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DELLORSO, Francesco. Citazioni bibliografiche secondo il Chicago manual of style (e con appunti da Come si fa unna tesi di laurea di
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GNOLI, Claudio. Le citazioni bibliografiche: una guida introduttiva per interpretare e redigere correttamente le citazioni delle fonti
bibliografiche (data ultimo aggiornamento: 9/02/2000; data ultima consultazione: 9/01/2012). Disponibile allindirizzo:
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Il Pensiero Scientifico Editore - Editoria medica online - Online Medical Publishing. Scrivere in medicina. Think2it, 2003-2005. (Data ultima
consultazione: 9/01/2012). Disponibile allindirizzo: http://www.pensiero.it/strumenti/archivio.asp?ID_sezione=6 . [Comprende i capitoli: Linglese
medico Come usare Power Point Questioni di editing Come illustrare un articolo scientifico]
MONASH UNIVERSITY LIBRARY. Vancouver style (uniform requirements for manuscripts submitted to biomedical journals). c2011. (Data
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WALKER, Janice R.; TAYLOR, Todd. The Columbia Guide to Online Style (CGOS). Columbia UP, 2006 . 2. ed. (Data ultima consultazione:
9/01/2012). Anteprima limitata in Google Books allindirizzo:
http://books.google.it/books?id=dv0jOeQm9VUC&printsec=frontcover#v=onepage&q=&f=false
ZITO, Giuseppe. Come si scrive una tesi di laurea su Internet : una breve FAQ. Bari: INFN. (ultimo aggiornamento: 06/09/2009; data ultima
consultazione: 9/01/2012). Disponibile allindirizzo: http://zitogiuseppe.com/corso/tesi.html
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Webgrafia
SITI DI UNIVERSIT ITALIANE CONTENENTI CONSIGLI UTILI PER LA REDAZIONE
DELLE TESI DI LAUREA
56