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Famiglia e diritto
Sommario

SOMMARIO

Legge 20 maggio 2016, n. 76


Presentazione LA LEGGE SULLE UNIONI CIVILI E LA DISCIPLINA DELLE CONVIVENZE
di Piero Schlesinger 845
Profili generali RICONOSCIUTE LE UNIONI CIVILI TRA PERSONE DELLO STESSO SESSO
E LE CONVIVENZE DI FATTO
di Vincenzo Carbone 848
Profili generali UNIONI CIVILI E CONVIVENZE
di Mario Trimarchi 859
Profili generali DAL CONCUBINATO ALLE UNIONI CIVILI E ALLE CONVIVENZE (O FAMIGLIE?) DI FATTO
di Massimo Dogliotti 868
Unione civile LA DISCIPLINA DELLUNIONE CIVILE TRA TUTELA DEI DIRITTI DELLA PERSONA
E CREAZIONE DI UN NUOVO MODELLO FAMILIARE
di Michele Sesta 881
Unione civile LA DISCIPLINA DELLATTO. GLI EFFETTI: DIRITTI E DOVERI
di Gilda Ferrando 889
Unione civile I REGIMI PATRIMONIALI DELLE UNIONI CIVILI NELLA LEGGE N. 76/2016: OPZIONI LEGISLATIVE
E PRINCIPIO DI NON DISCRIMINAZIONE
di Maria Astone 902
Unione civile IL COGNOME COMUNE DELLE PERSONE UNITE CIVILMENTE
di Maria Novella Bugetti 911
Convivenze LA CONVIVENZA DI FATTO. NOZIONE, PRESUPPOSTI, COSTITUZIONE E CESSAZIONE
di Luigi Balestra 919
Convivenze CONVIVENZE DI FATTO. GLI EFFETTI: DIRITTI E DOVERI
di Leonardo Lenti 931
Convivenze LA CONVIVENZA DI FATTO. I RAPPORTI PATRIMONIALI ED IL CONTRATTO DI CONVIVENZA
di Giacomo Oberto 943
Filiazione UNIONI CIVILI, CONVIVENZE, FILIAZIONE
di Alessandra Arceri 958
Famiglie LE FAMIGLIE RICOMPOSTE TRA MATRIMONIO, UNIONE CIVILE E CONVIVENZE
ricomposte di Enrico Al Mureden 966
Profili successori LA SUCCESSIONE MORTIS CAUSA DELLA PERSONA UNITA CIVILMENTE, E DEL CONVIVENTE
DI FATTO
di Giovanni Bonilini 980
Profili PROFILI PROCESSUALI DELLA LEGGE SULLE UNIONI CIVILI E LE CONVIVENZE
processuali di Ferruccio Tommaseo 991
Profili LINTERVENTO GIUDIZIALE NELLA CRISI DELLUNIONE CIVILE
processuali E DELLA CONVIVENZA DI FATTO
di Filippo Danovi 995
Profili penali I PROFILI PENALI DELLA LEGGE N. 76 DEL 2016
di Paolo Pittaro 1007
Profili fiscali PROFILI FISCALI DELLE CONVIVENZE. IMPOSTE INDIRETTE
di Adriano Pischetola 1013

Famiglia e diritto 10/2016 843


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Famiglia e diritto
Sommario

INDICE
AUTORI 1018

COMITATO PER LA VALUTAZIONE


Roberto Amagliani, Luigi Balestra, Vincenzo Barba, Giorgetta Basilico, Giovanni Francesco Basini, Roberto
Calvo, Riccardo Campione, Antonio Carratta, Marco De Cristofaro, Giovanni Di Rosa, Lotario Dittrich, An-
gelo Federico, Gilda Ferrando, Marcella Fortino, Enrico Gragnoli, Andrea Graziosi, Elena La Rosa, Paola Ma-
nes, Massimo Montanari, Andrea Mora, Fabio Padovini, Mauro Paladini, Margherita Pittalis, Gianfranco
Ricci, Carlo Rimini, Silvio Riondato, Francesco Ruscello, Laura Salvaneschi, Arianna Thiene, Fabrizio Volpe,
Enzo Vullo, Elena Zucconi Galli Fonseca

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844 Famiglia e diritto 10/2016


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Opinioni
Legge 20 maggio 2016, n. 76

Presentazione

La legge sulle unioni civili


e la disciplina delle convivenze
di Piero Schlesinger
completezza, che esaurisca lambito tematico che
Il diritto positivo della famiglia, dopo lentrata in nella letteratura giuridica costituisce il diritto di
vigore del codice del 1865, era rimasto invariato famiglia. Nei decenni successivi al 1975 si apre
nel suo impianto fondamentale fino alla codifica- una stagione di riforme settoriali (tra le quali pos-
zione del 900: per sessanta anni la famiglia patriar- sono iscriversi i reiterati interventi sulla crisi del
cale ha resistito nelle sue strutture pi arcaiche, matrimonio, che hanno da ultimo portato ad intro-
pur non essendo mancate le iniziative volte a pro- durre la negoziazione assistita e il divorzio bre-
muovere in sede parlamentare lelaborazione di ve) (2), non di rado approvate sotto la pressione
progetti di riforma (1). Il codice civile del 1942, a di istanze contingenti e pressioni sociali. La conse-
sua volta, non ha certamente visto la luce in una guenza non soltanto la disorganicit del materiale
fase storica propizia per un deciso ammodernamen-
normativo, ma ancor pi la radicale difficolt di ri-
to degli istituti familiari e ci ha consegnato limma-
costruire un sistema, nellassenza di valori e princi-
gine di una famiglia ancora centrata sulla primazia
pi unificanti. Un effetto determinato, da un lato,
maritale; segu dunque, tra gli ineludibili compiti
dallaffievolirsi dei tratti culturali e di costume sot-
della ricostruzione sociale postbellica, lavvio del
tesi allimpianto ancora percepibile nella riforma
processo di riedificazione degli istituti familiari.
Unelaborazione complessa, inevitabilmente trava- del 1975, e dallaltro lato dallaffermarsi di nuove
gliata e solcata da contrasti, ma guidata sul piano sensibilit e modelli comportamentali, caratteristi-
dei valori dai precetti costituzionali, che ponevano ci di una societ dapprima secolarizzata e poi glo-
in primo piano il tema della eguaglianza tra i co- balizzata, che si traducono anche in un nuovo at-
niugi. La riforma del 1975, nelle sue linee ordina- teggiarsi delle fonti primarie, che orientano latti-
trici fondamentali, si collocava allinterno del tra- vit legislativa. La Costituzione, stella polare del-
dizionale orizzonte nel quale listituto matrimoniale lelaborazione della riforma del 1975, oggi affian-
era il cardine dellintera struttura familiare, secon- cata (anche per effetto del formale richiamo opera-
do il modello recepito dallart. 29 Cost., e mirava to dallart. 117 Cost.) da fonti di carattere sovrana-
principalmente a realizzare lo spirito egualitario zionale, come la Carta dei diritti fondamentali del-
della Carta fondamentale, adeguando la regola giu- lUnione Europea (3); la stessa legge che viene
ridica allevoluzione dei rapporti sociali e culturali commentata in questo numero monografico inve-
attraverso un intervento che si concentrava, ap- ste temi che in pi occasioni sono stati toccati da
punto, sulla disciplina del matrimonio. decisioni degli organi giurisdizionali dellUnione
Nessuna riforma organica della materia sarebbe da Europea, non di rado con pronunce orientate a im-
allora sopraggiunta, e anzi neppure progettata o an- primere radicali innovazioni al nostro sistema in-
che solo proposta, e di ci si scorge una precisa ra- terno. Ancora una volta si rivela attuale limmagi-
gione: il disgregarsi del modello familiare un tempo ne pi volte e con varie formule descritta - si pensi
unitario rende impossibile pensare un complesso di per tutti a Jemolo - di un diritto positivo perenne-
norme con ambizione di coerenza sistematica e mente costretto, in questa materia, a seguire il pro-

(1) Su quella fase storica v. la ricostruzione di P. Ungari, Il F. Danovi, Il processo di separazione e di divorzio, Milano,
diritto di famiglia in Italia, Bologna, 1970, 147 ss. 2015.
(2) Sulla crisi della famiglia cfr. i volumi di recente pubblica- (3) Su questi temi cfr. la Prefazione di Busnelli, al Quader-
ti nel Trattato Cicu-Messineo-Mengoni-Schlesinger: E. Al Mure- no della Rivista di diritto civile dal titolo La famiglia e il diritto fra
den, La separazione personale dei coniugi, Milano, 2015; C. Ri- diversit nazionali ed iniziative dellUnione Europea, a cura di
mini, Il nuovo divorzio, Milano, 2015; M. Sesta - A. Arceri, La Amram e DAngelo, Padova, 2001.
responsabilit genitoriale e laffidamento dei figli, Milano, 2016;

Famiglia e diritto 10/2016 845


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Opinioni
Legge 20 maggio 2016, n. 76

cedere, inevitabilmente discontinuo e non lineare, cede la normale fatica del giurista positivo nel con-
ma non arginabile dallatto di volont del legislato- fronto con il testo e nello sforzo di armonizzazione
re, dei fenomeni sociali. con le altre regole dellordinamento, e che consi-
Linsieme di queste spinte ha mutato le coordinate ste, per le ragioni prima accennate, nella necessit
di riferimento, stemperando progressivamente di individuare i nuovi principi ordinanti, i valori
lantico biunivoco legame tra matrimonio e famiglia, organizzativi dei quali si avverte lesigenza non solo
per usare le parole di Paolo Zatti (4). per costruire il sistema - un impegno caro soprat-
Dunque, come dicevo, i mutamenti sociali e non tutto alla dottrina della seconda parte del secolo
di rado le emergenze concrete premono sul diritto scorso (6) - ma anche per mettere a fuoco le fatti-
positivo con istanze di riconoscimento e tutela di specie che il legislatore ha inteso regolare (7). An-
nuove situazioni soggettive e relazioni interindivi- zi, da questo documento normativo risulta messa in
duali (5); per altro aspetto, non pi tempo per crisi proprio la fattispecie che costituiva il perno
grandi riforme capaci di ridisegnare un sistema, del sistema, ossia il matrimonio quale fondamento
perch lineludibile frammentariet della realt sot- della famiglia, secondo la formula dellart. 29 Cost.
tostante rende impervia una tale impresa. E tutta- Oggi esistono plurime forme, eterogenee per strut-
via, pur in questa innegabile contraddizione di fon- tura ed effetti, attraverso le quali una relazione af-
do, la seconda decade del nuovo secolo contras- fettiva di coppia pu acquisire rilevanza giuridica e
segnata da due importanti interventi normativi, divenire fondamento di una famiglia; e perfino lo
che nel complesso hanno mutato il volto del dirit- scenario costituzionale di riferimento risulta fram-
to dei rapporti affettivi e parentali. Il primo ha in- mentato, poich le convivenze e le unioni di fatto
vestito la disciplina della filiazione, per effetto del- - e deve ritenersi anche le famiglie che da esse
la L. n. 219 del 2012 e del D.Lgs n. 154 del 2013 traggono origine - si vanno a collocare nella sfera
(che riformando lart. 74 c.c. ha introdotto una di tutela apprestata dallart. 2 Cost. alle formazioni
nuova nozione di parentela, rendendo la filiazione, sociali. Invero lart. 1 della L. n. 76/2016 richiama
e non pi il matrimonio, il presupposto costitutivo la regola costituzionale con espresso riferimento
del gruppo familiare), il secondo appunto costi- soltanto alle unioni civili, e non anche alle convi-
tuito dalla L. n. 76 del 2016, che ha regolato le venze; ma anche per queste ultime si deve ipotizza-
unioni civili tra persone dello stesso sesso e le con- re confermato linsegnamento giurisprudenziale
vivenze. che gi da decenni le ascriveva a quel contesto di
Possiamo dunque a buon titolo dire che siamo sul tutela costituzionale (cfr. da ultimo Cass., Sez. I,
crinale di una nuova profonda riforma, a quaranta 25 gennaio 2016, n. 1266).
anni di distanza da quella del 1975, che per que- E cos, figure dichiaratamente tra loro distinte ad-
sta volta non affidata a uno strumento legislativo dirittura quanto ai presupposti della relativa coper-
unitario, organicamente pensato e costruito. Ri- tura costituzionale vengono a condividere larga-
forma, insomma, pi per limpatto che per le ca- mente la disciplina legale, poich la regolamenta-
ratteristiche dello strumento; ma certamente radi- zione delle unioni civili attinge ampiamente a
cale svolta. quella del matrimonio; ovvero - ma questo vale so-
Lintervento normativo che forma oggetto dinda- lo per le convivenze - vengono concessi importanti
gine, a pi voci e da molteplici angoli di osserva- aperture allautonomia negoziale, con la conse-
zione, in questo numero monografico pone senza guente importazione di concetti e regole propri
dubbio una serie di ardui problemi esegetici e rico- del diritto dei contratti, che facile prevedere im-
struttivi, per la vastit e molteplicit dei profili di porranno delicate operazioni di adattamento.
disciplina che vengono toccati. Nellopera cui lin- Insomma la metabolizzazione di questo testo nor-
terprete chiamato dal nuovo intervento normati- mativo, scaturito da un processo di approvazione
vo si cela una difficolt del tutto peculiare, che ec- notoriamente tormentato e politicamente contro-

(4) Zatti, Tradizione e innovazione nel diritto di famiglia, in con i terzi) e, tema non secondario, laccesso a misure di wel-
Trattato di diritto di famiglia, dir. da Zatti, II ed., I, I, Milano, fare.
2011, 5. (6) Cfr. Falzea, Sistema culturale e sistema giuridico, in La si-
(5) Istanze che si traducono nella sollecitazione non solo di stematica giuridica. Storia, teoria e problemi attuali, Roma,
una regolamentazione dei rapporti iure privatorum tra i part- 1991, 47.
ners, ma ambiscono ad un pi ampio ventaglio di garanzie, le (7) Sulla tensione tra fattispecie e principi cfr. le pagine rac-
quali comprendono tra laltro profili di rilevanza civilistica colte nel recente volume di Irti, Il diritto incalcolabile, Torino,
esterni alla coppia (tutele risarcitorie e nei rapporti contrattuali 2016, 20 ss.

846 Famiglia e diritto 10/2016


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Legge 20 maggio 2016, n. 76

verso, e non sottoposto - proprio a causa della con- e dunque ancora una volta rimettendo allinterpre-
tingenza storico-politica nella quale stato genera- te un compito delicato. Ancora, le nuove norme
to - ad una ponderata elaborazione tecnica e ad creano una nuova figura di legittimario, nella per-
una previa discussione da parte del ceto dei giuri- sona del superstite unito civilmente al de cuius
sti, non sar impegno agevole. Sarebbe scontato e (mentre analogo diritto successorio non attribui-
quasi banale trattenersi sullopinabilit di una tec- to al convivente).
nica normativa che ha portato allapprovazione di Quanto alla convivenza, lincertezza investe anzi-
testo costituito da un unico articolo suddiviso in tutto proprio la fattispecie convivenza. Se lascia
69 commi, dei quali i primi 37 regolano una fatti- perplessi la scelta di utilizzare la definizione di
specie - le unioni civili - e gli altri una tipologia conviventi di fatto rispetto a soggetti che sono
del tutto differente: le convivenze. Il tutto con una parti di un rapporto formalizzato e legalmente di-
tecnica mista per cui in parte la legge contiene sciplinato, la questione di fondo sta proprio nel va-
la disciplina della fattispecie, in parte modifica il lore dellatto del relativo accertamento (di cui al
codice civile e altre disposizioni di legge, anche comma 37), che legittima linterrogativo se gli ef-
quanto a enunciati di portata definitoria (es. il fetti della convivenza previsti dalla legge discenda-
comma 20), e addirittura reca disposizioni sul pro- no immediatamente dalla convivenza stessa o se si
cedimento di elaborazione dellattivit normativa richieda la registrazione anagrafica quale presuppo-
(comma 29, sui decreti delegati). sto esclusivo della riconoscibilit giuridica della si-
Le innovazioni e i rimandi - totali, parziali, indiret- tuazione materiale. Il tema stato gi affrontato in
ti - rispetto allapparato normativo codicistico che un provvedimento del Tribunale di Milano (ord.
regola il matrimonio, che comunque assume, per 31 maggio 2016, est. Buffone), che intende la regi-
similitudine o per differenza, il ruolo di riferimento strazione come modalit ricognitiva, reputando
dialettico, e i punti di incertezza, sono tanti e di
ammissibile laccertamento aliunde della conviven-
cos grave rilievo che sarebbe impossibile, e nem-
za come situazione di mero fatto, quale descritta
meno utile in un breve testo di presentazione, cer-
dal comma 36. Molti, poi, i problemi che si aprono
care di darne una rassegna. Mi limito a segnalare
con riferimento al contratto di convivenza di cui
alcuni tra quelli che mi paiono di maggior momen-
ai commi 50 e seguenti, che, tra laltro, poten-
to o che pi colpiscono ad un primo sguardo, la-
sciando lapprofondimento allattenta opera degli zialmente destinato a riverberare effetti nei con-
autori dei contributi che compongono il fascicolo. fronti dei terzi, potendo il contratto determinare
Lunione civile, per esempio, presenta per molti lapplicazione del regime di comunione e le relati-
aspetti presupposti e produce effetti omogenei a ve conseguenze in punto di disciplina della circola-
quelli del matrimonio (commi 10 ss.) con lesclu- zione giuridica. In termini generali lampio spazio
sione del dovere di fedelt e con unapposita regola concesso allautonomia contrattuale riporta in cer-
in materia di disciplina del cognome (comma 11); to senso al clima di epoche storiche remote, quan-
i due istituti inoltre sono collocati sullo stesso pia- do la disciplina degli interessi economici della cop-
no per quanto riguarda lincompatibilit della loro pia era affidata appunto alla contrattazione; da ve-
coesistenza e le relative conseguenze (bigamia, rap- rificare, poi, quale sar la reazione della prassi alla
porto tra la sorte di un rapporto e limpugnazione previsione del comma 51, che fa carico al notaio o
di quello precedente ecc.); vi poi lestensione del allavvocato autenticante di attestare la confor-
regime patrimoniale comunitario, pur senza che sia mit del contratto di convivenza alle norme impe-
delineato uno specifico regime di conoscibilit da rative e allordine pubblico.
parte dei terzi dellesistenza della comunione, ri- In conclusione, le questioni giuridiche che scaturi-
messo ai decreti delegati emanandi (8); anche le scono dallinserimento nel sistema di questa nuova
disposizioni sullo scioglimento dellunione civile disciplina sono molte e complesse. Questo fascico-
sono in parte mutuate dalla disciplina del divorzio, lo monografico, che raccoglie le riflessioni di nu-
con differenziazioni (comma 24) volte ad unulte- merosi qualificati autori, si propone di offrire un
riore accelerazione procedimentale e attenuazione primo organico contributo agli studiosi e agli ope-
del formalismo. Il richiamo poi alle norme della L. ratori che dovranno confrontarsi con i problemi
n. 898 del 1970 operato in quanto compatibili applicativi.

(8) recentissima la pubblicazione del D.P.C.M. 23 luglio dello stato civile al fine di dare pronta attuazione alla nuova
2016, che reca disposizioni transitorie per la tenuta dei registri legge.

Famiglia e diritto 10/2016 847


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Legge 20 maggio 2016, n. 76

Profili generali

Riconosciute le unioni civili


tra persone dello stesso sesso
e le convivenze di fatto
di Vincenzo Carbone
1. La L. 20 maggio 2016, n. 76 disciplina tra due soggetti di sesso diverso che si sono sposati
i nuovi istituti delegando al governo (art. 29 Cost., art. 79 ss. c.c.), ha introdotto la
le norme di attuazione e transitorie nuova disciplina delle formazioni sociali, cio
delle unioni civili tra due persone maggiorenni del-
divenuta legge la regolamentazione sia delle
lo stesso sesso, unite solo civilmente (art. 1 commi
unioni civili, come formazioni sociali tra persone
1-34 della nuova legge, ispirata allart. 2 Cost.),
dello stesso sesso, sia delle coppie di fatto, etero o
nonch la regolamentazione normativa di tutte le
omosessuali, approvata dal Senato il 25 febbraio
coppie di fatto, sia eterosessuali che omosessuali
2016 e dalla Camera l11 maggio 2016. Siffatta di-
(art. 1, commi 36-65 della nuova legge), collegata
sciplina costituisce una rilevante novit per lordi-
alla mera convivenza di fatto che non crea vincoli,
namento italiano, carente rispetto ad altri paesi eu-
n assurge ad uno status familiae, ma regolamen-
ropei (Danimarca, Norvegia, Svezia, Finlandia, Ir-
tata, anche su volont delle parti, mediante un ap-
landa, Islanda, Regno Unito, Paesi Bassi, Belgio,
posito contratto di convivenza, stipulato dai con-
Francia, Lussemburgo, Portogallo, Spagna, Malta,
viventi e disciplinato dalla nuova L. 20 maggio
Grecia, Slovenia) di una normativa legislativa che
riconosca e regoli sia le coppie formate da persone 2016, n. 76 (in G.U. n. 118/2016) che ha precisato
dello stesso sesso (1), sia anche le coppie di fatto, i diritti del convivente anche con lart. 230 ter c.c.
sia etero che omosessuali.
2. Regole costituzionali e regole
Con la stessa legge il Governo stato espressamen-
legislative
te delegato ad adottare, entro sei mesi dallentrata
in vigore, uno o pi decreti legislativi in materia di Per meglio comprendere il rapporto tra il preesi-
unioni civili (art. 1, comma 28) con la precisa- stente tessuto normativo delle regole previste dalla
zione che, entro due anni dalla data di entrata in Carta costituzionale e gli attuali interventi legisla-
vigore, il Governo pu anche introdurre ulteriori tivi votati dal Parlamento italiano che sono ogget-
disposizioni integrative e correttive nel rispetto dei to di riflessione, opportuno ricordare linsegna-
principi indicati dal citato comma 28 e ss. dellart. mento di Bobbio (2), una Costituzione stabilisce
1. Sulle conseguenze patrimoniali dellavvenuto ri- le regole del gioco, non stabilisce come si deve gio-
conoscimento delle unioni di fatto, sono previste care, una volta date quelle regole. Anche il mon-
relazioni sugli oneri di natura previdenziale ed assi- do giuridico si basa sulle proprie regole, ma ognuno
stenziale da parte del Ministro del lavoro e delle comprende la differenza fra le prime (quelle costi-
politiche sociali, e del Ministero delleconomia e tuzionali) e le seconde (quelle del legislatore). Le
delle finanze, nonch sulla copertura finanziaria prime sono regole concordate e ad esse i giocatori
del maggior onere risultante con proposte di varia- debbono attenersi scrupolosamente. Le seconde
zioni di bilancio. non solo non sono concordate, ma ognuna delle
Significative le innovazioni apportate con la nuova parti libera di seguire quelle che ritiene pi ido-
legge che, accanto alla precedente regolamentazio- nee allo scopo, al fine di poter conseguire il con-
ne della famiglia legittima, basata sul matrimonio senso popolare sulle regole prescelte (3).

(1) Per unanalisi storica, specie del mondo greco e roma- (2) Bobbio, Il futuro della democrazia, Torino, 1984, par. 2,
no, Cantarella, La bisessualit nel mondo antico, Roma, 1988, 7 4-7; par. 14, 27-28.
ss. (3) V. Carbone, Le riforme generazionali del diritto di fami-

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3. Il ruolo decisivo svolto dalle sentenze persone dello stesso sesso, rimanendo in posizione
della Corte costituzionale e i profili di centralit. Ancorch questa pronuncia abbia de-
di diritto comparato luso una parte del mondo gay italiano, che sperava
3.1. Il diritto vivente riconosciuto ed in una presa di posizione pi positiva, ha al tempo
applicato dai giudici della legittimit stesso confutato la tesi opposta, ossia che il tema
delle leggi delle unioni gay non fosse affrontabile in quanto
espressamente vietato dalla Costituzione. A tal fi-
Ritiene la Corte costituzionale che la decisione
ne ha precisato espressamente che nella nozione di
sulla disciplina relativa alle unioni fra persone del-
formazione sociale (art. 2 Cost.) si deve annove-
lo stesso sesso dipenda soltanto dalla volont del
rare anche lunione civile, intesa come stabile con-
legislatore, in quanto la regolamentazione giuridica
vivenza tra due persone dello stesso sesso, cui spet-
dellistituto non trova nessun divieto od esclusione
ta il diritto fondamentale di vivere liberamente
nella Carta costituzionale. Per meglio comprendere
una condizione di coppia; ottenendone - nei tempi,
la rilevanza di questo indirizzo, va richiamata la de-
cisione della Corte cost. 15 aprile 2010, n. 138 (4) nei modi e nei limiti stabiliti dalla legge - il rico-
che ha dichiarato inammissibile, perch diretta ad noscimento giuridico con i connessi diritti e dove-
ottenere una pronuncia additiva, con implicazione, ri.
comunque, di scelte rimesse alla discrezionalit del In conclusione, secondo la Corte costituzionale,
legislatore, la questione di legittimit costituziona- spetta al Parlamento, nellesercizio della sua piena
le degli artt. 93, 96, 98, 107, 108, 143, 143 bis e discrezionalit, individuare le forme di garanzia e
156 bis c.c., nella parte in cui, sistematicamente in- di riconoscimento per le unioni suddette. Anche
terpretati, non consentono che le persone di perch i concetti di famiglia e matrimonio non si
orientamento omosessuale possano contrarre matri- possono ritenere cristallizzati con riferimento alle-
monio con persone dello stesso sesso, in riferimen- poca in cui la Costituzione entr in vigore, perch
to agli art. 3 e 29 Cost., ma anche degli artt. 12 sono dotati della duttilit propria dei princpi co-
della Convenzione europea per la salvaguardia dei stituzionali e, quindi, vanno interpretati tenendo
diritti delluomo e delle libert fondamentali e 9 conto non soltanto delle trasformazioni dellordi-
della Carta dei diritti fondamentali dellUnione namento, ma anche dellevoluzione della societ e
europea. dei costumi (5).
In altri termini, come si evince chiaramente dalla A questi principi si richiama anche unaltra rile-
sentenza, la Corte costituzionale ha affermato che vante decisione della Corte cost. 11 giugno 2014,
la disciplina relativa alle unioni fra persone dello n. 170 (6), su remissione della Corte di cassazio-
stesso sesso dipende interamente dalla volont del ne (7), relativa alla rettifica dellattribuzione di ses-
legislatore (regole legislative), non trovando nes- so di uno dei coniugi, nella specie il marito, che
sun limite, ostacolo, prescrizione nella nostra Co- dichiara lincostituzionalit del divorzio dufficio
stituzione (regole costituzionali). In tal modo, si prevista per lipotesi in cui uno dei coniugi cambia
voluto precisare che la Costituzione italiana non sesso e chiede la rettificazione del suo stato civile.
detta regole n a favore, n contro le unioni fra Sono stati ritenuti incostituzionali gli artt. 2 e 4,

glia: luci ed ombre, in questa Rivista, 2015, 11, 972 ss. ca il giudice; in questa Rivista, 2014, 861, con nota di Barba,
(4) Corte cost. 15 aprile 2010, n. 138, in Foro it., 2010, I, Artificialit del matrimonio e vincoli costituzionali: il caso del ma-
1361, con nota di Romboli, Dal Canto, in Foro it., 2010, I 1701, trimonio omosessuale; in Riv. nel diritto, 2014, 1811, con nota
con nota di Costantino, in questa Rivista, 2010, 653, con nota di Giunta, La corte costituzionale ed il divorzio imposto - Note
di Gattuso, in Prev. forense, 2010, 126, con nota di Rosa, in Iu- a margine di una sentenza additiva (di monito); in Nuova giur.
stitia, 2010] 311, con nota di Costanza, in Resp. civ., 2010, civ., 2014, I, 1139, con nota di Lorenzetti e Schuster, Corte co-
1491, con nota di Morlotti, in Famiglia e minori, 2010, 5, 42, stituzionale e corte europea dei diritti umani: lastratto paradig-
con nota di Salerno, in Famiglia, persone e successioni, 2011, ma eterosessuale del matrimonio pu prevalere sulla tutela con-
179, con nota di Fantetti, in Giur. cost., 2010, 2715, con nota creta del matrimonio della persona trans; in Giur. cost., 2014,
di Pezzini, in Dir. famiglia, 2011, 3, con nota di Tondi Della Mu- 2694, con nota di Saitto, Lincostituzionalit del divorzio impo-
ra. sto tra rettificazione di sesso e tutela del pregresso vissuto
(5) Rescigno, Il matrimonio same sex ai giudizio di tre corti, della coppia.
in Corr. giur., 2012, 861 ss. (7) Cass., Sez. I, 15 marzo 2012, n. 4184, in Fam., pers. e
(6) Corte cost. 11 giugno 2014, n. 170, in Dir. e giur. com- succ., 2012, 857, con nota di Fantetti, in Riv. nel diritto, 2012,
mentata, 2014, 2, con nota di Carbone, Il marito cambia sesso: 920, con nota di Guaglione, in Rass. avv. Stato, 2012, 2, 176,
la rettifica dello stato civile impone il divorzio, ma le parti posso- con nota di De Felice, Rago, in Nuova giur. civ., 2012, I, 588,
no mantenere il rapporto di coppia; in Foro it., 2014, I, 2674, con nota di Ferrari, Fiorato, Bergamini; in Giust. civ., 2013, I,
con nota di Romboli, La legittimit costituzionale del divorzio 2183, con nota di Sgobbo.
imposto: quando la corte dialoga con il legislatore, ma dimenti-

Famiglia e diritto 10/2016 849


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L. 14 aprile 1982, n. 164 (norme in materia di ret- nerale, finalizzata a regolare diritti e doveri dei
tificazione di attribuzione di sesso (8)), nella parte componenti della coppia che non pu essere rea-
in cui non prevedono che la sentenza di rettifica- lizzata soltanto attraverso unequiparazione delle
zione dellattribuzione di sesso di uno dei coniugi, unioni omosessuali al matrimonio, come confer-
che provoca lo scioglimento del matrimonio o la mato, del resto, dalla diversit delle scelte operate
cessazione degli effetti civili conseguenti alla tra- dai Paesi che finora hanno riconosciuto le unioni
scrizione del matrimonio, consenta, comunque, suddette. Dalla ribadita conclusione si evince, per
ove entrambi lo richiedano, di mantenere in vita un verso, che nellambito applicativo dellart. 2
un rapporto di coppia giuridicamente regolato con Cost., spetta al Parlamento, nellesercizio della sua
altra forma di convivenza registrata, che tuteli ade- piena discrezionalit, individuare le forme di ga-
guatamente i diritti ed obblighi della coppia mede- ranzia e di riconoscimento per le unioni suddette,
sima, con le modalit da statuirsi dal legislatore. e, per altro verso, che resta, per, comunque, ri-
stata altres dichiarata lincostituzionalit, in via servata alla Corte costituzionale la possibilit di in-
consequenziale, ai sensi dellart. 27, L. 11 marzo tervenire a tutela di specifiche situazioni, nel qua-
1953, n. 87, dellart. 31, comma 6, D.Lgs. 1 set- dro di un controllo di ragionevolezza della rispetti-
tembre 2011, n. 150 (disposizioni complementari va disciplina.
al c.p.c. in materia di riduzione e semplificazione Merita, infine, di essere richiamata anche Corte
dei processi di cognizione, ai sensi dellart. 54, L. cost. 5 novembre 2015, n. 221 (9), secondo cui
n. 69/2009), nella parte in cui non prevede che la infondata la questione di legittimit costituzionale,
sentenza di rettificazione dellattribuzione di sesso sollevata da una donna non sposata e senza figli,
di uno dei coniugi, che determina lo scioglimento dellart. 1, comma 1, L. 14 aprile 1982, n. 164, se-
del matrimonio o la cessazione degli effetti civili condo cui la rettificazione si fa in forza di sentenza
conseguenti alla trascrizione del matrimonio cele- del tribunale passata in giudicato che attribuisca
brato con rito religioso tuttavia legittima la prose- ad una persona sesso diverso da quello enunciato
cuzione del rapporto di coppia. nellatto di nascita a seguito di intervenute modifi-
La sentenza n. 170 del 2014, riportandosi pi volte cazioni dei suoi caratteri sessuali, perch alla di-
alla precedente decisione n. 138 del 2010, e allart. sposizione censurata pu essere data uninterpreta-
2 Cost. che applica al caso concreto del mutamen- zione costituzionalmente orientata che non impo-
to di sesso di uno dei coniugi durante il matrimo- ne alla persona transessuale il trattamento chirurgi-
nio - regolamentato ora dallart. 1, commi 26 e 27 co finalizzato alladeguamento dei caratteri sessuali
della nuova L. 20 maggio 2016, n. 76 - afferma che primari salvo che non risulti necessario (art. 31,
il divorzio, non richiesto dalle parti, ma imposto D.Lgs. n. 150/2011). La prevalenza della tutela del-
per legge dopo il passaggio in giudicato della sen- la salute dellindividuo sulla corrispondenza fra ses-
tenza di rettificazione di sesso di uno dei coniugi so anatomico e sesso anagrafico porta a ritenere il
(art. 3, ultimo comma, lett. g, aggiunta con lart. 7, trattamento chirurgico non quale prerequisito per
L. 6 marzo 1987, n. 74) incostituzionale. Si riba- accedere al procedimento di rettificazione - come
disce che nella nozione di formazione sociale - prospettato dal rimettente - ma come possibile
nel quadro della quale lart. 2 Cost. dispone che la mezzo, funzionale al conseguimento di un pieno
Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviola- benessere psicofisico.
bili delluomo - da annoverare anche lunione Infine, occorre ricordare anche la sentenza che ri-
omosessuale, intesa come stabile convivenza tra conosce per la prima volta rilevanza giuridica alla
due persone dello stesso sesso, cui spetta il diritto convivenza di fatto, o come si diceva more uxo-
fondamentale di vivere liberamente una condizio- rio: Corte cost. 7 aprile 1988, n. 404, secondo cui
ne di coppia, ottenendone - nei tempi, nei modi e illegittimo, per violazione degli artt. 3 e 2 della
nei limiti stabiliti dalla legge - il riconoscimento Cost., lart. 6, 1 comma, L. 27 luglio 1978, n. 392,
giuridico con i connessi diritti e doveri. Si precisa nella parte in cui non prevedeva tra i successibili
inoltre che occorre una disciplina di carattere ge- nella titolarit del contratto di locazione, in caso

(8) Patti, Norme in materia di rettificazione di attribuzione di sta, 2016, 7, 637 ss., con nota di Spangaro, Anche la Consulta
sesso, in Comm. del cod. civ. a cura di Gabrielli, Leggi collega- ammette il mutamento di sesso senza il previo trattamento chi-
te, IV, Milano, 2010, 637 ss., Astone, Il controverso itinerario rurgico; in Nuova giur. civ. comm., 2016, 583, con nota di Cari-
dellidentit di genere, in Nuova giur. civ. comm., 2016, 2, II, cato, Rettificazione di attribuzione di sesso e modificazione dei
305 ss. caratteri sessuali; in Foro it., 2015, I, 3758; in Questioni dir.
(9) Corte cost. 5 novembre 2015, n. 221, in questa Rivi- fam., 2015, 11, 104.

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di morte del conduttore, la convivente more uxo- che si fondava sulla preventiva necessit di scio-
rio (10). Occorre aggiungere anche Cass., Sez. III, gliere il vincolo matrimoniale preesistente come
7 giugno 2011, n. 12278 (11), secondo cui il risar- condizione di ammissibilit dellazione.
cimento del danno da uccisione di un prossimo La Corte Costituzionale tedesca, Bundesverfas-
congiunto spetta non soltanto ai membri della fa- sungsgericht, (decisione dell11 gennaio 2011), ha
miglia legittima della vittima, ma anche a quelli dichiarato lillegittimit costituzionale della norma
della famiglia naturale, come il convivente more in questione, ritenendo che la richiesta di estin-
uxorio. guere il matrimonio sia produttiva di una limitazio-
Si devono segnalare anche due recenti decisioni ne sostanziale del diritto al riconoscimento legale
dei giudici di legittimit. Secondo Cass., Sez. I, 21 della propria identit personale, in quanto impone
aprile 2015, n. 8097, a seguito della dichiarazione al richiedente di scegliere tra due diritti ugualmen-
di incostituzionalit contenuta nella sentenza n. te protetti dalla Costituzione. Ha affermato la Cor-
170/2014 della Corte costituzionale, deve essere te tedesca che le caratteristiche essenziali del ma-
conservato alla coppia unita in matrimonio, per il trimonio sono laspettativa di una durevole comu-
caso in cui ad uno dei coniugi sia stata riconosciuta nit di vita e la volontariet dello scioglimento del
la rettificazione dellattribuzione di sesso, il ricono- vincolo e che su di esse lo Stato non pu interferi-
scimento dei diritti e dei doveri conseguenti al vin- re (14).
colo matrimoniale legittimamente contratto fino a
quando il legislatore non consenta ad essi di man- 3.3. Unio Estvel per le coppie etero
tenere in vita il rapporto di coppia giuridicamente o omosessuali
regolato con altra forma di convivenza registrata La famiglia di fatto da tempo conosciuta in Brasi-
che ne tuteli adeguatamente diritti ed obbli- le dove disciplinata la Unio Estvel, letteral-
ghi (12). Ed ancora Cass., Sez. I, 20 luglio 2015, n. mente unione stabile. La fattispecie regola una for-
15138, afferma che ai fini della rettificazione ana- ma di organizzazione familiare diversa dal matrimo-
grafica del sesso (nella specie, da maschio a femmi- nio e dal concubinato: una famiglia di fatto che si
na), non necessario un previo intervento chirur- realizza mediante la convivenza pubblica tra uomo
gico demolitivo e/o modificativo dei caratteri ses- e donna, con doveri di lealt, di rispetto e di mu-
suali anatomici primari, allorch vi sia stato lade- tua assistenza, ed inoltre di custodia, di manteni-
guamento dei caratteri sessuali secondari estetico- mento e di educazione dei figli con lobbiettivo di
somatici e ormonali e sia stata accertata (tenuto costituire una famiglia. La tutela della figura dellu-
conto dellinteresse pubblico alla certezza degli sta- nio estvel si deve al lavorio giurisprudenziale a
ti giuridici) lirreversibilit, anche psicologica, del- partire dagli anni 60 (espresso in principi di diritto
la scelta di mutamento del sesso da parte dellistan- dei pi importanti organi giudiziari federali, le c.d.
te (13). Smule) che viene recepito nei principi giurispru-
denziali nella Costituzione Federale del 1988. Tra i
3.2. Bundesverfassungsgericht principi si annovera la Smula 380 del STF - Su-
Sul problema altres intervenuta la Corte costitu- premo Tribunal Federal del 3 aprile 1964, che ha
zionale della Repubblica federale della Germania, equiparato il patrimonio della unione stabile a
in tema di legislazione relativa al diritto alla rettifi- quello della societ di fatto consentendo, come in
cazione dellattribuzione di sesso (art. 8 co.1 del questultima, la divisione del patrimonio acquisito
Transsexuellegesetz, Legge sulla modifica del nome con lo sforzo comune (comprovada a existncia
e la determinazione del sesso in casi particolari) de sociedade de fato entre os concubinos, cabvel

(10) Corte cost. 7 aprile 1988, n. 404, in Giur. it., 1988, I, 1, sesso e sopravvivenza del matrimonio (sub condicione); in Dir.
1627, con nota di Trabucchi, Il diritto ad abitare la casa daltri famiglia, 2015, 95.
riconosciuto a chi non ha diritti! (13) Cass., Sez. I, 20 luglio 2015, n. 15138, in Foro it., 2015,
(11) Cass., Sez. III, 7 giugno 2011, n. 12278, in Corr. I, 3137, con nota di Casaburi, La Cassazione sulla rettifica di
giur., 2011, 906. sesso senza intervento chirurgico radicale - Rivive il mito del-
(12) Cass., Sez. I, 21 aprile 2015, n. 8097, in Foro it., 2015, lermafroditismo?; in Nuova giur. civ., 2015, I, 1068, con nota di
I, 2385, con nota di Romboli; in Corr. giur., 2015, 1048, con no- Amram, Cade lobbligo di intervento chirurgico per la rettifica-
ta di Patti, Divorzio della persona transessuale e protezione del- zione anagrafica del sesso, in Corr. giur., 2015, 1349, con nota
lunione ancorch non pi matrimoniale; in Nuova giur. civ., di Bartolini, Rettificazione del sesso e intervento chirurgico: la
2015, I, 777, con nota di Azzalini, Dal divorzio imposto al ma- soluzione in uninterpretazione costituzionalmente orientata.
trimonio risolutivamente condizionato: le bizzarre ed inique (14) Corte Costituzionale tedesca Bubdesverfassungsge-
sorti del matrimonio della persona transessuale; in Giur. it., richt, decisione dell11 gennaio 2011, in Neue Juristische Wo-
2015, 1812, con nota di Agostinelli, Sopravvenuta identit di chenschrift, 2011, 909.

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a sua dissoluo judicial, com a partilha do patri- menti della societ. La riprova il riconoscimento
mnio adquirido pelo esforo comum) afferman- della fattispecie anche alle unioni omosessuali: il 4
do, in definitiva, la differenza dellunio estvel dal maggio 2011, la Corte Suprema brasiliana giudi-
semplice concubinato che non genera mai diritti cando assieme due azioni, una di incostituzionalit
patrimoniali. diretta (Ao Declaratria de Inconstitucionalida-
La Costituzione brasiliana del 1988 riconosce al- de - ADIN n. 4277 -) e laltra di violazione di un
lart. 226 che la famiglia, base della societ, gode principio fondamentale (Arguio de Descumpri-
della speciale protezione dello Stato, e al par. 3, mento de Preceito Fundamental - ADPF n. 132)
riconosce lunione stabile tra luomo e la donna ha riconosciuto allunanimit lunione stabile di
come unentit familiare, precisando che la legge coppie dello stesso sesso (15).
deve agevolare la sua conversione in matrimonio. Nella decisione, con uninterpretazione costituzio-
I principi costituzionali trovano poi conferma at- nalmente orientata, si afferma che lart. 1.723 del
traverso due interventi legislativi, il primo nel Codigo Civil permette di riconoscere lunione sta-
1994 ed il secondo nel 1996. La Lei n. 8.971 del bile tra le persone dello stesso sesso come entit fa-
29 dicembre 1994, che regula o direito dos com- miliare sul principio dellart. 3 della Costituzione
panheiros a alimentos e successo (i diritti agli Federale brasiliana secondo cui vietata qualsiasi
alimenti e alla successione del compagno) ha una discriminazione fondata su sesso, razza o colore,
portata limitata rispetto alla Lei n. 9.278/96 che conseguentemente non possibile discriminare in
attua in particolare il par. 3 dellart. 226 della merito allunione stabile tra omosessuali. Ne con-
Constituio Federal del 1988 riconoscendo lenti- segue che lunio estvel applicabile alle coppie
t familiare e regolando i diritti e i doveri dei com- omosessuali.
pagni.
Tale sistema, normativo, fatto proprio anche nel 3.4. Levoluzione del diritto vivente
Novo Codigo Civil del 2002 che, nel Titolo III, e dei concetti giuridici
disciplina lunione stabile in applicazione della Co- In conclusione, le richiamate sentenze costituzio-
stituzione brasiliana, riconoscendo, agli artt. 1.723- nali costituiscono una tappa dellevoluzione del di-
1.727, lunione stabile tra un uomo e una donna ritto vivente, Lebendes Recht, Flexible droit, te-
come entit familiare, realizzata mediante convi- nendo conto dellinsegnamento di Jhering che in-
venza pubblica, continua e duratura, avente come vita a considerare il mutato contesto storico sociale
obbiettivo la costituzione di una famiglia. Lunione ed economico, perch non si pu credere nellim-
stabile, disciplinata dallart. 1.724, comporta che le mutabilit dei concetti giuridici (16), a differenza
relazioni personali tra i conviventi siano impronta- delle leggi fisiche.
te ai doveri di lealt, rispetto, mutua assistenza, Si pensi allo spostarsi del baricentro del diritto ci-
nonch di mantenimento ed educazione dei figli. vile dal patrimonio alla persona (17), che nella
Bench lunione stabile sia soggetta agli stessi im- Carta costituzionale compare con espressioni diver-
pedimenti imposti al matrimonio (artt. 1.521 e se a seconda delle anime dei costituenti (uomo:
1.523 c.c.), la non osservanza degli stessi comporta art. 2, cittadino: art. 3, comma 1, persona umana:
la considerazione dellunione di fatto come un con- art. 3, comma 2 e lavoratore: art. 3, comma 2), ma
cubinato, in conformit al disposto dellart. 1.727 si tratta solo delluomo, in quanto per la promozio-
c.c. Riguardo le relazioni patrimoniali dei convi- ne delle pari opportunit tra donne e uomini bi-
venti, salvo contratto scritto in contrario, si appli- sogner poi attendere la modifica della seconda
ca il regime di comunione parziale dei beni (art. parte del comma 1 dellart. 51 Cost. introdotta nel
1.725 c.c.). 2003 (18).
Il riconoscimento e la disciplina dellunio estvel inoltre opportuno ricordare che dopo la modifica
fotografa levolversi della societ naturale che vede dellart. 117 Cost., avvenuta nel 2001, linterpreta-
adattare il fenomeno familiare ai cangianti muta- zione della norma non pu essere legata solo ai ca-

(15) P. Carbone, Latin American Systems, in Comparazione in Jhering, Della culpa in contraendo ossia dei risarcimento dei
e diritto civile, 2013, 25 ss.; Id., Saggi di diritto Latinoamericano, danno nei contratti nulli o non giunti a perfezione, Napoli, 2005,
in pubblicazione. XXVIII.
(16) Jhering, Geist des rmischen Recht auf den verschulden (17) Rescigno, Persona e comunit, Bologna, 1966; Schle-
Stufen seiner Entwicklung, III, IV ed., Leipzig, 1988, 314: ist ei- singer, La persona, in Riv. dir. civ., 2008,1, 379.
ne vlling unreife Vorstellung, die von einem gnzlich unkriti- (18) Barbera, Discriminazione e pari opportunit (diritto del
schen Studium der Geschichte zeugt. Il concetto riportato lavoro), in Enc. dir. Annali, Milano, 2014, VII, 377.

852 Famiglia e diritto 10/2016


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noni dellart. 12 delle preleggi, ma deve essere co- state nette ed evidenti. Il governo ha perci deciso
stituzionalmente orientata e comunitariamente di porre la fiducia per evitare il rischio di modifi-
orientata. Linterpretazione nella sua evoluzione che o ritardi nellapprovazione, essendo chiara la
diventa sempre pi determinante, perch come os- tematica e coerenti e contrastanti gli schieramenti
serva il giudice delle leggi il diritto vivente alla politici senza possibilit di compromessi o transa-
base delleventuale dichiarazione di incostituziona- zioni.
lit di una norma, non per com scritta, ma per Si tratta del risultato di un lungo dibattito che, a
come interpretata (19). Questi concetti costitui- pi riprese negli ultimi anni, ha visto come prota-
scono lapplicazione della tesi di Betti, secondo cui gonisti sia il Parlamento nazionale, sia le Corti eu-
lattivit interpretativa di un testo normativo ne- ropee sovranazionali che si sono confrontate con
cessita di tener conto dellevoluzione anche sociale le esigenze e con le richieste di trovare specifiche e
ed economica del mutato contesto (20) in cui congrue tutele per le famiglie di fatto, dando rilie-
linterpretazione giuridica deve operare: nellinter- vo anche ai contratti di convivenza, per le coppie
pretazione giuridica di un ordinamento in vigore, il formate da persone dello stesso sesso.
giurista non si pu arrestare al senso originario del-
4.1. Unioni civili tra persone dello stesso
la norma, ma deve fare un passo avanti, perch la
sesso
norma, lungi dallesaurirsi nella sua primitiva for-
mulazione, ha vigore attuale ed destinata a passa- Esaminiamo il primo istituto, che non ha prece-
re e a trasfondersi nella vita sociale alla cui disci- denti nella legislazione italiana. Con la legge in
plina deve servire, in quanto il diritto non esame viene regolata lunione civile tra persone
qualcosa di bello e fatto, n un organismo che si dello stesso sesso, riconosciuta come specifica for-
sviluppa da s per mera legge naturale, qualcosa mazione sociale, prevista dallart. 2, comma 1, del-
che non ma si fa, in accordo con lambiente so- la Costituzione italiana, eliminando nel rispetto
ciale storicamente condizionato proprio per lopera della centralit della persona umana, ogni tratta-
assidua dinterpretazione (21). mento discriminatorio alle diverse forme di espres-
Linterprete, anche ai pi alti livelli, non pu non sione dellaffettivit umana, secondo lart. 3, com-
prendere atto che oggi, anche per linsegnamento ma 2, Cost. Lunione civile costituita da due
di Gadamer (22), linterpretazione-applicazione persone maggiorenni dello stesso sesso che devono
fare una dichiarazione pubblica davanti ad un uffi-
non pi la mera conoscenza puntuale di una nor-
ciale di stato civile alla presenza di due testimoni.
ma giuridica, ma una non facile mediazione tra la
La dichiarazione viene registrata nellarchivio dello
generalit ed astrattezza del testo normativo e la
stato civile.
concreta realt economica e sociale in cui va ad
Viene precisato che non possono contrarre unioni
operare, cio la specificit della situazione contin-
civili; a) persone che sono gi sposate o sono parte
gente in continua evoluzione, con la conseguenza
di ununione civile con qualcun altro; b) persone
che il diritto vivente costituisce una funzione atti-
interdette per infermit mentale; c) persone che
va di adeguamento tra norma ed esperienza giuridi-
hanno un rapporto di parentela; d) persone con-
ca, cos com avvenuto, anche per altri istituti dannate in via definitiva per lomicidio o il tentato
giudici, come ad esempio per la causa concre- omicidio di un precedente coniuge o contraente di
ta (23). unione civile; e) persone il cui consenso allunione
stato estorto con violenza o determinato da pau-
4. La L. n. 76/2016. Premessa
ra.
necessario dare atto che il percorso normativo Il legislatore ordinario si d cura di affermare, in
stato molto discusso, oltre che al Senato anche alla maniera netta e chiara, che lunione civile com-
Camera, dove le opposte prese di posizioni sono porta un legame ben diverso dal matrimonio fra

(19) La norma censurata, cos come interpretata dal diritto creta: uno slancio verso il futuro o un ritorno al passato, in Corr.
vivente, irragionevole: Corte cost. 22 luglio 2011, n. 233, giur., 2016, 6, 764 ss.; Bianca, Causa concreta del contratto e
in Giur. cost., 2011, 2980, con nota di Ludovici. diritto effettivo, in Riv. dir. civ., 2014, 251; Pagliantini, La c.d. ri-
(20) Irti, Norme e fatti, Milano, 1984. soluzione per causa concreta irrealizzabile, in Studi senesi, 2010,
(21) Betti, Linterpretazione delia legge e degli atti giuridici, 286. Cass., Sez. II, 19 dicembre 2013, n. 28419, in Dir. e giur.
Milano, 1949, 17, 34. comm., 2014, 2, 4, con nota di Carbone, Le nuove frontiere del-
(22) Gadamer, Verit e metodo, trad. it. di Vattimo, Milano, la garanzia a favore del compratore: laliud pro alio ed il ruolo
2000; Grossi, Prima lezione di diritto, Roma-Bari, 2003, 108 s. della causa concreta.
(23) P. Carbone, Contratti collegati, aliud pro alio, causa con-

Famiglia e diritto 10/2016 853


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eterosessuali, anche se presenta alcuni doveri e di- ne lart. 1, comma 33, prevede la possibilit di
ritti in comune. Con la precisazione, in relazione impugnare lunione civile come il matrimonio,
alle differenze, che non presente lobbligo di fe- mentre i commi 34 e 35 creano disposizioni finali
delt, quello di usare il cognome delluomo come e transitorie volte allimmediata operativit della
cognome comune, lobbligo di attendere un perio- nuova disciplina a partire dal 5 giugno 2016, nel-
do di separazione da sei mesi a un anno prima di le more delladozione dei decreti legislativi dele-
sciogliere lunione, bastando appena tre mesi, la gati.
possibilit di sciogliere lunione nel caso che non
venga consumata e di fare le pubblicazioni pri- 4.2 Le convivenze di fatto
ma di contrarre lunione. Il secondo obbiettivo della legge il riconoscimen-
Allo stato non possibile chiedere ladozione del to della convivenza di fatto tra due persone, sia
figlio biologico del partner, sulla base della c.d. eterosessuali che omosessuali, che non sono sposa-
stepchild adoption, prevista nella stesura iniziale del- te e che potranno eventualmente stipulare un con-
la proposta che stata poi ritirata. Tuttavia occor- tratto di convivenza per regolare le loro questioni
re tener conto che nella legge c per scritto che patrimoniali. Il contratto di convivenza pu essere
resta fermo quanto previsto e consentito in mate- redatto in scrittura privata o in atto pubblico che
ria di adozione dalle norme vigenti, lasciando ai dovr poi essere registrato da un notaio o da un av-
giudici, come esamineremo nel par. 5 la possibilit vocato e trasmesso al registro anagrafico comunale.
di pronunciarsi, ricorrendo ad altri casi, diversi da I conviventi di fatto hanno gli stessi diritti del co-
quella delladozione del figliastro di cui allart. 44, niuge nei casi previsti dallordinamento penitenzia-
lett. b), L. n. 184/1983. rio, in caso di malattia o ricovero.
In particolare, in tema di unione civile tra persone In particolare, nel caso di morte di uno dei due
dello stesso sesso, quale specifica formazione socia- conviventi che anche proprietario della casa
le, introdotta ex novo, nel nostro ordinamento, comune, il superstite ha il diritto di restare a vi-
lart. 1 istituisce lunione civile tra persone dello vere in quella casa per altri due anni o per il pe-
stesso sesso, quale specifica formazione sociale ai riodo della convivenza se superiore a due anni,
sensi degli art. 2 e 3 Cost.. Risultano altres previ- comunque non oltre i cinque anni. Se nella casa
ste le modalit per la costituzione dellunione civi- convivono i figli minori o i figli disabili del con-
le e precisate le cause impeditive. Merita di essere vivente che sopravvive, lo stesso pu rimanere
richiamata la norma che definisce i diritti ed i do- nella casa comune per almeno tre anni. Se il con-
veri derivanti dallunione civile, con riferimento - vivente che muore titolare del contratto di af-
in particolare - agli obblighi di mutua assistenza e fitto della casa di comune residenza, laltro ha la
di contribuzione ai bisogni comuni e ai diritti so- possibilit di succedergli nel contratto. Il diritto
ciali riconosciuti a ciascuna delle parti. Significati- alla casa viene meno nel caso di una nuova con-
va la disposizione che estende alle parti dellunione vivenza con unaltra persona, o in caso di matri-
civile le disposizioni previste dalla normativa vi- monio o unione civile.
gente in materia di diritti successori dei coniugi. Nellipotesi del venir meno della convivenza di fat-
regolato anche lo scioglimento dellunione civile to, il giudice su istanza di una delle parti, pu sta-
estendendo allunione civile tra persone dello stes- bilire il diritto del convivente di ricevere dallaltro
so sesso le disposizioni vigenti in materia di sciogli- gli alimenti se ne avesse bisogno e non fosse in
mento del matrimonio. grado di provvedere al proprio mantenimento. Gli
inoltre meritevole di attenzione la disposizione alimenti sono assegnati per un periodo proporzio-
che, in applicazione della ricordata decisione del- nale alla durata della convivenza. Infine, la convi-
la Corte costituzionale n. 170 del 2014, introduce venza di fatto non pu essere alla base del diritto
la fattispecie dellautomatica instaurazione dellu- alla pensione di reversibilit.
nione civile tra persone dello stesso sesso per le La nuova normativa regola la convivenza di fat-
coppie sposate, nel caso in cui uno dei due coniu- to e, a tal fine, pone i parametri per lindividua-
gi abbia fatto ricorso alla rettificazione anagrafica zione dellinizio della stabile convivenza sia tra
di sesso e la coppia abbia manifestato la volont soggetti etero che omosessuali. I commi 38 ss.
di non sciogliere il matrimonio o di non cessarne dellart. 1 stabiliscono i doveri di reciproca assi-
gli effetti civili. Lart. 1, comma 32, estende lim- stenza tra i conviventi di fatto, e i diritti di per-
pedimentum legaminis ex art. 86 c.c. alle parti del- manenza nella casa di comune residenza e di suc-
lunione civile tra persone dello stesso sesso. Infi- cessione nel contratto di locazione. Si estende

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anche alle coppie di fatto la facolt di godere, a 5. Eliminata la stepchild adoption, ma


parit di condizione con altri nuclei familiari, di non il preminente interesse del minore.
un titolo di preferenza ai fini dellinserimento La giurisprudenza favorevole alladozione
nelle graduatorie per lassegnazione degli alloggi si riporta ad altri casi dellart. 44
di edilizia popolare. inoltre riconosciuto lobbli- 5.1. Lesclusione dal progetto di legge
go di mantenimento o alimentare in caso di ces- della stepchild adoption
sazione della convivenza di fatto, cos come ri- Il testo finale, che aveva unificato le numerose
conosciuto al convivente di fatto, che presti sta- proposte, presentato al Senato e comunicato alla
bilmente la propria opera allinterno dellimpresa Presidenza il 6 ottobre 2015 (n. 2081), prevedeva
dellaltro convivente, una partecipazione agli uti- allart. 5 una modifica della legge sulle adozioni e,
li ed ai beni dellimpresa familiare. Sul piano pro- in particolare, dellart. 44, comma 1, lett. b), L. 4
cessuale, lart. 1, commi 47 e 48, reca modifiche maggio 1983, n. 184 (25) nel senso che dopo le pa-
al codice di procedura civile in materia di do- role dal coniuge si inseriva o dalla parte dellu-
manda di interdizione e inabilitazione e inserisce nione civile tra persone dello stesso sesso e dopo
la possibilit di nominare tutore, amministratore le parole e dellaltro coniuge erano aggiunte le
di sostegno o curatore il convivente della parte seguenti: o dellaltra parte dellunione civile tra
dichiarata interdetta o inabilitata. persone dello stesso sesso.
Questo articolo, fonte di contrasti e di prese di po-
Sono parificati i diritti del convivente superstite
sizioni non solo giuridiche, ma anche politiche,
a quelli del coniuge superstite nei casi di risarci-
stato soppresso a seguito dellemendamento n.
mento di danni procurati dalla morte del convi- 1.1000, dopo un lungo e contrastato dibattito, nel-
vente di fatto. Infine riconosciuta la possibilit la seduta del 25 febbraio 2016 del Senato (n. 582),
di stipulare contratti di convivenza attraverso i il che ha comportato, secondo coloro che hanno
quali le parti possono fissare la comune residenza, proposto e votato la soppressione dellart. 5 del
le modalit di contribuzione alla vita comune e il progetto 2081 lesclusione della possibilit di chie-
regime patrimoniale di elezione. Sono altres pre- dere ladozione del figlio biologico del partner, la
viste sia le cause di nullit, sia le modalit di riso- c.d. stepchild adoption, (o adozione del figliastro,
luzione del contratto di convivenza (accordo tra cio del figlio nato da una precedente unione del-
le parti, recesso unilaterale, o successivo matri- laltro componente) prevista nella stesura iniziale
monio o unione civile). Infine, si precisano le della proposta.
norme applicabili ai contratti di convivenza sti- Tuttavia occorre precisare che il nuovo testo ap-
pulati da cittadini stranieri tra loro o con cittadi- provato, dopo mesi di discussioni e polemiche, ha
ni italiani e ai contratti di convivenza stipulati inserito nel comma 20 dellart. 1 la seguente nor-
ma: resta fermo quanto previsto e consentito in
allestero tra cittadini italiani o in cui partecipi
materia di adozione dalle norme vigenti, tra le
un cittadino italiano.
quali vi sono le altre ipotesi previste dallart. 44
Recentemente stato pubblicato in G.U. (24) lat- (oltre il richiamo allart. 44 lett. b, respinto con
teso decreto attuativo della L. 20 maggio 2016, n. lemendamento del 6 ottobre 2015), nonch i prin-
76, contenente regole per i registri dello stato civi- cipi generali come quello ricordato in Parlamento
le sulle unioni civili, a sensi dellart. 1, comma 34 dallart. 57, n. 2 della legge sulle adozioni, secondo
della nuova legge, relative sia alla richiesta di co- cui il giudice deve verificare se ladozione realizza
stituzione dellunione civile che alla registrazione il preminente interesse del minore (the best interest
degli atti nellarchivio dello stato civile. of the child) (26).

(24) D.P.C.M. 23 luglio 2016, n. 144, recante Regolamento ziali, IV, Milano, 2006, 489 ss.; Ivone, Ladozione in generale, in
recante disposizioni transitorie necessarie per la tenuta dei regi- Tratt. Stazione, Torino, 2006, 361 ss.; A. e M. Finocchiaro,
stri nell'archivio dello stato civile, ai sensi dell'articolo 1, comma Adozione e affidamento dei minori, Milano, 2001, 135 ss.; Rossi
34, della legge 20 maggio 2016, n. 76, in GU Serie Generale n. Carleo, Ladozione in casi particolari, in Tratt. Rescigno, II ed.,
175 del 28 luglio 2016. Torino, 1997, 4, 462 ss.
(25) Ciraolo, Delladozioni in casi particolari, in Comm. del (26) Non si tratta di una precisazione superflua, Dogliotti,
codice civile diretto da Gabrielli, IV, leggi collegate, Torino, Affidamento e adozione, in Tratt. Cicu, Messineo, Mengoni, Mi-
2010, 249 ss.; Orsingher, Ladozione in casi particolari, in Tratt. lano, 1990, 319. In senso critico Lenti, Note critiche in tema di
Cendon, Il diritto di famiglia nei nuovi orientamenti giurispruden- interesse del minore, in Riv. dir. civ., 2016, 1, 86 ss.

Famiglia e diritto 10/2016 855


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Sotto un profilo comparato, si pu rilevare che tare i figli delle rispettive compagne e nel secondo
coppie dello stesso sesso possono accedere allado- caso della figlia di una di esse. Le domande in pri-
zione di minori in Spagna (con legge del 2005), mo grado erano state respinte, ma in grado dappel-
Francia (2013), Regno Unito (2002), Belgio lo hanno avuto il parere favorevole del P.G. di To-
(2006), Paesi Bassi (2001), Austria (2015), Islanda rino.
(2010), Danimarca (2005) ed anche in Lussembur- Nelle due suddette sentenze la Corte torinese ri-
go, Svezia e Norvegia. Altri Paesi, pur non consen- chiama espressamente il dato normativo secondo
tendo ladozione di minori da parte di coppie dello cui ladozione realizza prevalentemente linteresse
stesso sesso, riconoscono a chi in coppia con una del minore. A tal fine precisa che i minori posso-
persona di sesso uguale ladozione dei figli naturali no essere adottati anche quando non ricorrono le
e adottivi dei partner; tra questi vi sono Germania, condizioni dellart. 7, comma 1, sia che ricorra che
Finlandia e Groenlandia. non ricorra lo stato di abbandono e la dichiarazio-
ne di adottabilit. La motivazione si sofferma sulla
5.2. Resta fermo quanto previsto e consentito necessit di uninterpretazione non solo costituzio-
dalle norme vigenti in materia di adozione, nalmente orientata ma anche comunitariamente
interpretabili ed applicabili dalla orientata ai sensi dellart. 117, comma 1, Cost., co-
giurisprudenza s come modificato nellottobre del 2001, richia-
I punti fondamentali sono il preminente interesse mando la Corte europea dei diritti delluomo, se-
del minore ed il possibile ricorso ad altre disposi- condo la quale il concetto di vita familiare deve
zioni sulladozione, perch la legge in esame precisa essere ancorato ai fatti: lesistenza di un nucleo
che resta fermo quanto previsto e consentito in familiare non subordinata allaccertamento di
materia di adozione dalle norme vigenti. Questo un determinato status giuridico, ma alla effettivi-
indirizzo normativo merita di essere confrontato t dei legami.
con il diritto vivente giurisprudenziale, esaminan- Linteresse delle richiamate sentenze dato dal fat-
do alcune recenti sentenze, tutte favorevoli allado- to che i collegi sia di Roma che di Torino abban-
zione del bambino da parte dellaltro convivente, donano consapevolmente il ricorso alla stepchild
nonostante fossero a conoscenza delle polemiche e adoption e cio il richiamo al caso previsto dallart.
della successiva eliminazione dal testo del richiamo 44, lett. b), L. n. 184 del 4 maggio 1983, cosi come
alla stepchild adoption. modificato dallart. 25, L. 28 marzo 2001, n. 149, e
Con due decisioni il Trib. min. Roma pubblicate il alla proposta poi soppressa di parificare ladozione
30 dicembre 2015 (27) ed il 22 ottobre 2015 (28), del figlio di un coniuge a quella del partener omo-
tiene conto delle discussioni parlamentari e della sessuale, tuttavia sempre riportandosi al preminen-
progettata eliminazione della stepchild adoption, ma te interesse del minore (30) da parte del giudice
anche del principio, poi ribadito nella stessa L. 20 (art. 57, n. 2, L. n. 184/1983) e alla ricerca tra
maggio 2016, n. 76, allart. 1, comma 20, secondo quanto previsto e consentito in materia di adozio-
cui resta fermo quanto previsto e consentito in ne dalle norme vigenti, individuano nella norma
materia di adozione dalle norme vigenti che con- prevista per ladozione di casi particolari, (art.
sente il ricorso al giudice ed il richiamo di altre 44, lett. d), la regola che consente ladozione del
ipotesi dello stesso art. 44 della legge sulle adozio- figlio del partner nellunione civile anche se confe-
ni. risce alladottando minori garanzie rispetto al rico-
Rilevanti anche due decisioni della Corte dAppel- noscimento di una genitorialit piena o legittiman-
lo di Torino (entrambe pubblicate il 27 maggio te, perch in questo caso i minori non acquistano
2016) (29) che hanno dato il via libera alladozio- la parentela con le famiglie degli o delle adottanti
ne del figlio del partner, in due diversi casi: i giudi- e non saranno fratelli o sorelle tra di loro e non
ci della sezione per i minori hanno accolto le ri- avranno diritti successori nei confronti delladot-
chieste presentate da due coppie di donne di adot- tante.

(27) Trib. min. Roma 30 dicembre 2015, in questa Rivista, anche su www.quotidianogiuridico.it 8 giugno 2016, Il caso.it e
2016, 584, con nota di Scalera, Adozione incrociata del figlio Diritto e giustizia on line.
del partner e omogenitorialit tra interpretazione del diritto vi- (30) Sul puerocentrismo, Ruscello, Autonomia dei genitori,
vente e prospettive di riforma. responsabilit genitoriale e intervento pubblico, in Nuova giur.
(28) Pubblicata anche su www.altalex.com. civ. comm., 2015, 12, 717 ss.; Id., La famiglia nella societ con-
(29) Le due sentenze di App. Torino del 27 maggio 2016, re- temporanea, in Vita not., 2015, 95.
datte dallo stesso collegio sono apparse su tutti i giornali ed

856 Famiglia e diritto 10/2016


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A queste decisioni bisogna aggiungere la recente to di abbandono giuridico perch attraverso lado-
presa di posizione, subito dopo lentrata in vigore zione si riconoscono rapporti di genitorialit pi
della nuova legge, avvenuta il 5 giugno 2016, della completi e pi utili per il minore che vive in nuo-
sentenza della prima sezione della Corte di cassa- ve forme familiari diverse da quelle preesistenti.
zione del 22 giugno 2016, n. 12962 (31) con la La sentenza precisa che non occorre la nomina di
quale stato respinto il ricorso del P.G., avverso la un curatore speciale alla minore, e conferma lope-
citata sentenza della Corte dappello di Roma de- rativit dellart. 44, lett. d), L. n. 184/1983 che
positata il 23 dicembre 2015 che aveva accolto la prevede ladozione in casi particolari, in presenza
domanda di adozione di una minore proposta dalla della contestata impossibilit dellaffidamento
partner della madre, con lei convivente in modo preadottivo, in ordine al best interest del minore, ri-
stabile. conoscendo il diritto del minore ad una continui-
Linteresse della decisione dei giudici di legittimit t affettiva, in base ai principi affermati dalla Cor-
che hanno pronunciato la sentenza, senza rinviare te europea, riconosciuto esplicitamente anche dalla
gli atti alle sezioni unite, quello di confermare la recente L. 19 ottobre 2015, n. 173 che ha modifi-
decisione di merito riconoscendo la possibilit di cato gli artt. 4, 5, 25 e 44 della legge sulle adozioni
adozione allinterno della coppia same sex. La Cor- n. 184/1983 in favore degli affidatari che hanno un
te di cassazione afferma che una donna pu adotta- effettivo rapporto con il minore.
re, nelle forme previste dalla legge per le adozioni Come rileva una parte della dottrina (33), lart. 44
in casi particolari, confermate espressamente dalla l. d) costituisce una norma di chiusura in cui lob-
L. n. 76/2016, la figlia della propria pi giovane biettivo delladozione comunque raggiunto anche
compagna, nata a seguito di fecondazione assistita se non nel modello delladozione piena.
con seme di un donatore autonomo, nel contesto Occorre aggiungere che linteresse del minore al-
di un progetto genitoriale condiviso che non deter- la base delle sentenze favorevoli alladozione sia di
mina un conflitto di interessi tra i componenti la merito che della richiamata Cass. n. 12962 del 22
coppia e il minore adottando, come accertato in giugno 2016, anche se d luogo solo ad unadozio-
concreto dal parte del giudice. Infatti si precisa che ne semplice e non legittimante, ma che tuttavia
questa adozione non richiede un preesistente stato realizza linteresse del minore di vivere in un posi-
di abbandono del minore ma pu essere ammessa tivo e conosciuto contesto familiare.
solo se realizza effettivamente - attraverso una rigo-
rosa indagine svolta dal giudice - il preminente in- 6. Considerazioni conclusive
teresse del minore diretto a tutelare le proprie rela-
zione affettive (32). Per meglio comprendere levoluzione del diritto vi-
Si tratta della prima adozione tra soggetti dello vente, tra la tutela costituzionale delle persone e le
stesso sesso che hanno dato luogo ad ununione ci- esigenze di coerenza della disciplina normativa, bi-
vile, riconosciuta dalla Cassazione, dopo lentrata sogna prendere atto che dallinizio di questo seco-
in vigore della nuova legge, relativa al caso di due lo, linterprete ha un ruolo sempre pi difficile,
donne sposate allestero che, nellambito di una specie dopo la modifica dellart. 117 Cost., avvenu-
convivenza stabile e di un progetto di vita in co- ta nel 2001. Ed infatti linterpretazione, a partire
mune, la pi giovane aveva dato alla luce una dallattuale secolo, non pi legata solo allart. 12
bambina, che la compagna pi anziana ha chiesto delle preleggi, e cio allinterpretazione letterale e
di adottare nellinteresse del minore, anche se non logica della norma, secondo il testo e la volont
si in presenza di minori abbandonati o orfani e del legislatore, ma il diritto vivente richiede, ai
prescindendo dallaffidamento preadottivo. sensi del novellato art. 117, comma 1, Cost. (L.
In tal modo lo stato di abbandono di minore non cost. 18 ottobre 2001, n. 3), uninterpretazione
uno stato di abbandono di mero fatto, ma uno sta- non formale, non una bouche de la loi (34) come

(31) Della sentenza ne hanno dato notizia sia la tv che i 2015, 427; Tommaseo, Sul riconoscimento delladozione piena
giornali tra i quali Il sole-24ore del 22 giugno 2016. avvenuta allestero, del figlio del partner di una coppia omoses-
(32) Sulla tutela delle relazioni affettive del minore, Ciraolo, suale, in questa Rivista, 2016, 275.
Delladozione in casi particolari, in Comm. al cod. civ. diretto da (34) Lespressione di Charles-Louis de Secondat, barone
Gabrielli, Della famiglia, Leggi collegate, cit., 258 ss. de La Brde et de Montesquieu che pubblic nel 1748 lanoni-
(33) Ferrando, Diritto di famiglia, Bologna, 2013, 319 ss.; mo De lEsprit des lois, difeso in un successivo scritto - stavol-
Long, Ladozione in casi particolari del figlio del partner dello ta firmato - del 1750, in cui afferma che il giudice devessere
stesso sesso, in Nuova giur. civ. comm., 2015, I, 117. In senso un tre inanime attraverso il quale parla la legge, una Bou-
contrario Sesta, Manuale del diritto di famiglia, VI ed., Milano, che qui prononce les paroles de la loi, (Dfense de Esprit des

Famiglia e diritto 10/2016 857


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ipotizzava Montesquieu, ma uninterpretazione co- n. 218 rinviando alla legge comune dei contraenti
stituzionalmente orientata (35) e comunitaria- o a quella del luogo in cui la convivenza localiz-
mente orientata. zata - e regole legislative che provvedono, invece,
Il rilievo del diritto vivente e della rilevanza del- a regolarizzare, in concreto, siffatti rapporti come
linterpretazione si evince anche dalla ricordata e avvenuto con la L. 20 maggio 2016, n. 76, in vigo-
coerente giurisprudenza della Corte costituzionale re dal 5 giugno 2016 e con riserva di ulteriori leggi
secondo cui leventuale dichiarazione di incostitu- per regolamentare, nel migliore dei modi, lavvenu-
zionalit di una norma avviene non per come la to riconoscimento dei nuovi rapporti.
legge scritta, ma per come il testo normativo Con tutte le difficolt ontologiche, proprie dei rap-
interpretato dal giudice nella non facile mediazio- porti familiari che richiedono una disciplina con-
ne tra legge astratta e concreta realt in cui si va creta delle relazioni sentimentali e di coppia, ne-
ad operare, tenendo conto della situazione contin- cessaria per la stabilit sociale, per leventuale pro-
gente in continua evoluzione, e del diritto vivente creazione, con la prevalente tutela dellinteresse
che costituisce una funzione attiva di adeguamento del minore, per la prosecuzione del rapporto con la
tra norma e la continua evoluzione dei rapporti tutela delle parti conviventi come il riconoscimen-
concreti. to dei diritti dei conviventi di fatto, sancito dal
In tal modo si supera anche la recente condanna nuovo art. 230 ter c.c., in base al quale al convi-
dello stato italiano ad opera della Corte europea vente di fatto che presti stabilmente la propria
dei diritti delluomo del 21 luglio 2015 (36) secon- opera allinterno dellimpresa dellaltro convivente
do cui il mancato riconoscimento, nellordinamen- spetta una partecipazione agli utili dellimpresa fa-
to giuridico italiano, delle unioni civili costituite miliare e ai beni acquistati con essi nonch agli in-
da persone dello stesso sesso vola il diritto di que- crementi dellazienda, anche in ordine allavvia-
ste ultime al rispetto della loro vita familiare e si mento, commisurata al lavoro prestato.
pone in contrasto con lart. 8 della convenzione Bisogna che il lettore tenga conto non solo dei
europea per la salvaguardia dei diritti delluomo e mutati costumi, delle nuove abitudini, ed anche
delle libert fondamentali. delle nuove ideologie e delle moderne tecnologie,
In definitiva, va ribadito che, a differenza delle leg- ma soprattutto delle recenti, rilevanti scoperte
gi fisiche, quelle giuridiche non sono fisse ed im- scientifiche che hanno, proprio nel settore della fa-
mutabili, come nel richiamato pensiero di Jhering, miglia, sconvolto il preesistente diritto.
che ci sollecita a riflettere nellinterpretare la legge In conclusione, non si deve credere nellimmutabi-
sul mutato contesto storico sociale ed economico lit dei concetti giuridici - sensibili al divenire del
in cui deve operare, perch non si pu credere contesto storico, sociale ed economico (Jhering),
nellimmutabilit dei concetti giuridici. perch, a differenza delle leggi fisiche il diritto
A questo problema interpretativo, bisogna poi ag- non ma si fa in accordo con lambiente sociale,
giungere e tener ben presente la richiamata diffe- storicamente condizionato, proprio per lopera assi-
renziazione tra regole costituzionali che non vieta- dua dinterpretazione (Betti) - ma nellevoluzione
no, n le formazioni sociali, dette anche unioni del diritto vivente ed anche dellattuale diritto del-
civili tra persone dello stesso sesso, n i rapporti di la famiglia, basato sulla centralit della persona
convivenza di fatto, oggi disciplinabili anche con- umana, tutelata dallart. 3 della Cost. che respinge
trattualmente in base alla nuova legge - che ha in- ogni trattamento discriminatorio alle diverse forme
serito anche lart. 30 bis nella L. 31 maggio 1995, di espressione dellaffettivit umana della persona.

bis, XI, VI). verso il difficile ma obbligato riconoscimento giuridico dei legami
(35) Salvatori, Sulla nozione costituzionalmente orientata del- omosessuali; in Nuova giur. civ., 2015, I, 918, con nota di Lenti,
le valli da pesca della laguna di Venezia, in Dir. trasporti, 2011, Prime note in margine al caso Oliari c. Italia; in Rass. avv. Sta-
932; Iannone, Pregiudizi di natura esistenziale da immissioni to, 2015, 2, 56, con nota di De Felice, La Cedu sulla tutela delle
moleste nelle ipotesi di fumo passivo: una lettura costituzional- coppie omosessuali in Italia - Londa lunga di Schalk e Kopf; in
mente orientata allindomani delle sezioni unite, in Rass. dir. civ., Corr. giur., 2015, 1449, in GenIus, 2015, 2, 304, con nota di
2010, 932. DAmico, Famiglia e famiglie fra principi costituzionali italiani
(36) Corte europea diritti delluomo 21 luglio 2015 Oliari e ed europei; in questa Rivista, 2015, 1069, con nota di Bruno,
altri c. Italia, in Foro it., 2016, IV, 1, con nota di Casaburi, Il di- Oliari contro Italia: la dottrina degli obblighi positivi impliciti
segno di legge sulle unione civili tra persone dello stesso sesso: al banco di prova delle unioni tra persone dello stesso sesso.

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Legge 20 maggio 2016, n. 76

Profili generali

Unioni civili e convivenze


di Mario Trimarchi

1. Profili introduttivi plina delle formazioni sociali familiari o parafami-


liari (diverse da quella fondata sul matrimonio)
La L. 20 maggio 2016, n. 76 prevede e regolamenta prevedendo per tutte le coppie non sposate, di ses-
due diverse forme o tipologie di relazioni affettive so diverso o dello stesso sesso, anche se ancora non
tra due persone e cio, come risulta dalla stessa in- conviventi, il diritto di costituire una unione civile
titolazione, da un lato le unioni civili, riservate a registrata, con un nucleo di disposizioni inderoga-
coppie dello stesso sesso e dallaltro le convivenze, bili sulle prerogative fondamentali spettanti alla
proprie sia di coppie di sesso diverso, sia dello stes- coppia e ai singoli componenti, nella logica anche
so sesso. della tutela della parte pi debole, ed una adeguata
Al di l dellindubbia valenza positiva che questa
discrezionalit per i contraenti di regolare nel mo-
nuova disciplina presenta nel suo complesso, nella
do pi confacente alle loro esigenze la loro vita in
misura in cui costituisce una risposta ad esigenze
comune (3).
ed aspettative che sul piano sociale sono ormai suf-
Il legislatore stato, per, di contrario avviso e ha
ficientemente diffuse, cosicch era indispensabile
previsto due distinti istituti, cosicch alle coppie
che anche nel nostro paese, al pari della massima
parte degli altri ordinamenti e nel rispetto delle in- dello stesso sesso possono applicarsi le regole o del-
dicazioni provenienti dalle pi alte magistrature lunione civile o della convivenza di fatto, mentre
europee ed italiane (1), fosse introdotta una regola- alle coppie di sesso diverso, essendo gi altrove di-
mentazione della materia, in questa sede si propon- sciplinato il matrimonio, solo le disposizioni sulle
gono alcune considerazioni sulla struttura generale convivenze. Linserimento, per, in una stessa leg-
della legge, con particolare riguardo al rapporto tra ge (ed in particolare, in modo anomalo, in un solo
gli istituti ivi delineati, e alle relative nozioni, ap- articolo) di due distinti istituti ha, per pi aspetti,
punto, di unione civile e di convivenza. intorbidito la normativa nel senso che ha concorso
A livello introduttivo pu rilevarsi come i due isti- a determinare peculiarit ed anomalie della disci-
tuti, attenendo essenzialmente alla stessa materia, plina che forse in qualche misura sarebbero state
quella genericamente familiare ed in specie delle evitate se si fosse adottata una regolamentazione
relazioni personali tra due soggetti, presentano con leggi distinte (4). Daltra parte sono ben note
aspetti comuni, costituiti essenzialmente dalla ri- le vicende pluridecennali che hanno condotto al-
correnza di una coppia e quindi di una comunit, lapprovazione di questa legge: per molti anni si so-
diversa dalla famiglia legittima, caratterizzata da re- no avute forti resistenze, essenzialmente di caratte-
lazioni affettive sufficientemente stabili e comun- re ideologico, nonostante la presentazione di innu-
que qualificata a livello sociale e giuridico come merevoli proposte, disegni o progetti di legge, al-
formazione sociale (2). Ed infatti era stato proposto lintroduzione di una normativa sia in materia di
- e la soluzione meritava probabilmente di essere famiglia di fatto sia specificamente per le coppie
adottata - di introdurre ununica ed unitaria disci- omosessuali. Cosicch quando infine si delineata

(1) Cfr. M. Fortino, Piccoli passi e cautele interpretative delle famiglie mascherate? (nota minima su una questione contro-
Corti sui diritti delle unioni omosessuali, in Nuova giur. civ. versa e sulla sua discutibile risoluzione da parte della legge n. 76
comm., 2016, II, 129 ss.; G. Ferrando, Le unioni civili. La situa- del 2016), in Consulta online, 2016, 251 s.
zione in Italia alla vigilia della riforma, in www.juscivile.it, 2016, (3) M. Trimarchi, Il disegno di legge sulle unioni civili e sulle
38 ss. convivenze: luci e ombre, in www.juscivile.it, 2016, 5.
(2) La qualificazione in termini di formazione sociale (4) V. E. Quadri, Regolamentazione delle unioni civili tra per-
espressamente contenuta nella L. n. 76 esclusivamente a pro- sone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze: osservazio-
posito dellunione civile gi nel comma 1 dellart. 1, mentre ni (solo) a futura memoria?, in Giustizia civile.com, 2016, 930
nulla al riguardo si dice con riferimento alle convivenze: cio- ss.; F. Macario, Nuove norme sui contratti di convivenza: una
nondimeno da tempo pacifico che anche la cosiddetta fami- disciplina parziale e deludente, in Giustizia civile.com, 23 giugno
glia di fatto vada annoverata tra le formazioni sociali. Sul pun- 2016.
to v., da ultimo, A. Ruggeri, Unioni civili e convivenze di fatto:

Famiglia e diritto 10/2016 859


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in ambito parlamentare una maggioranza di forze nella prima parte, quella riguardante le unioni civi-
politiche in grado di esitare una qualche regola- li omosessuali, nella misura in cui estendeva loro
mentazione di queste delicate materie, sono state acriticamente la massima parte delle regole sul ma-
composte le varie iniziative legislative e si perve- trimonio senza considerare che la coppia dello stes-
nuti gi a partire da giugno 2014 ad un testo unifi- so sesso avrebbe potuto presentare esigenze che
cato, poi modificato e cio al disegno di legge di- meglio avrebbero potuto essere soddisfatte lascian-
niziativa dei senatori Cirinn e altri n. 2081 della dole spazi di autonomia nella regolamentazione del
XVII legislatura, comunicato alla Presidenza del rapporto; e per una sproporzione per difetto nella
Senato della Repubblica il 6 ottobre 2015. seconda parte, quella concernente la convivenza,
in quanto dettava al riguardo una disciplina al-
2. La contrapposizione tra i due istituti, quanto disorganica e comunque insufficiente non
gi nel disegno di legge Cirinn ricorrendo alcuna forma di tutela per il convivente
Da questo testo emerge con sufficiente nettezza la economicamente pi debole (8).
volont dei proponenti di distinguere marcatamen- E cos: per quanto riguardava lunione civile, la di-
te, quasi di contrapporre i due istituti ivi regola- sciplina dellistituto risultava molto analitica e
mentati (5). completa in quanto, specie per quanto attiene alla
In effetti che si tratti di ipotesi diverse, fondate su regolamentazione del rapporto, si operava o trascri-
istanze sociali ben distinguibili, risulta dalla circo- vendo determinati articoli del codice civile (si
stanza che nel caso delle unioni civili la richiesta pensi, ad esempio allart. 3 primo e secondo com-
era quella di introdurre, per far venire meno ogni ma del disegno di legge che proponeva formule
distinzione basata sullorientamento sessuale, una esattamente identiche a quelle contenute negli
disciplina legale della vita della coppia omosessuale artt. 143 e 144 c.c.) o, e pi spesso, operando un
che prevedesse diritti e obblighi a somiglianza di espresso rinvio diretto alla norme del codice (ad
quelli stabiliti per il matrimonio, mentre nellipo- esempio per il regime patrimoniale allart. 3, com-
tesi delle convivenze more uxorio lesigenza era, al- ma 3, per gli ordini di protezione contro gli abusi
lopposto, quella di non fare riferimento al matri- familiari, per lamministrazione di sostegno o, an-
monio, disciplinando piuttosto in modo organico i cora, per i profili successori allart. 4) o contenute
rapporti tra la coppia e i terzi e comunque essen- in altre leggi (ad esempio lart. 6, comma 1, rende-
zialmente profili patrimoniali (6). In altri termini: va applicabile la disciplina in tema di divorzio).
nel primo caso si richiedeva una massima regola- Che la disciplina dellunione civile fosse modellata
mentazione dellistituto ed una tendenziale equipa- su quella del matrimonio, cosicch si potuto af-
razione al matrimonio, nel secondo una regola- fermare che si trattava sostanzialmente di un ma-
mentazione leggera ed una netta differenziazione trimonio tra persone dello stesso sesso al quale solo
dal matrimonio. formalmente e per ragioni di opportunit politica
Queste distinte ragioni fondative dei due istituti ri- si dava un diverso nome (9), era daltra parte con-
sultano, per, enfatizzate e contrapposte eccessiva- fermato da quella previsione di chiusura, contenuta
mente nella regolamentazione di cui al disegno di nellart. 3, comma 4, secondo cui (con la sola ecce-
L. n. 2081 del 2015 (7). Tale proposta, costituita zione di quella sulladozione legittimante e delle di-
da 23 articoli inseriti in due Capi, il primo dallart. sposizioni del codice civile) qualsiasi legge, atto
1 allart. 10 dedicato alle unioni civili e il secondo avente forza di legge, regolamento, atto ammini-
dallart. 11 allart. 22 concernente la disciplina del- strativo e contratto collettivo relativi alle coppie
la convivenza (lart. 23 riguardava la copertura fi- coniugate diventavano applicabili anche alle parti
nanziaria), si caratterizzava, infatti, per una sicura dellunione civile.
sproporzione, avuto riguardo alle effettive esigenze Per quanto, poi, attiene alla disciplina della convi-
sociali ricorrenti in materia, tra le regole dettate venza, era agevole constatare lassenza di una qual-
per lunione civile e quelle dettate per le conviven- sivoglia regola a portata generale nonch la man-
ze. Ed in specie per una sproporzione per eccesso canza di disposizioni inderogabili che regolassero il

(5) Cfr. L. Balestra, Unioni civili e convivenze di fatto: brevi mente approvato, ancorch per qualche aspetto diverso da
osservazioni in ordine sparso, in Giustizia civile.com, 2016, 945. quello ora in esame.
(6) L. Lenti, La nuova disciplina della convivenza di fatto: os- (8) M. Trimarchi, op. cit., 5; sul tema v., per tutti, M. Fortino,
servazioni a prima lettura, in www.juscivile.it, 2016, 92 s. Diritto di famiglia. I valori, i principi, le regole, Milano, 2004, 62
(7) Questa valutazione, come si vedr, pu essere sostan- ss., specie 69.
zialmente operata anche con riferimento al testo definitiva- (9) M. Trimarchi, op. cit., 3.

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rapporto quantomeno nei suoi aspetti essenziali. nel testo definitivo non diverge, se non per qual-
Nel disegno di legge (10) si prevedevano piuttosto che adattamento in prevalenza di tipo formale, da
singoli diritti dei conviventi in specifiche materie quella di cui alla proposta dellottobre 2015.
o ambiti, peraltro riprendendo indicazioni che gi Se si mettono a confronto i 69 commi di cui
risultavano nella massima parte dei casi dalla giuri- composto lunico articolo della L. n. 76 con i 23
sprudenza, mentre lunico gruppo di disposizioni si- articoli della proposta originaria, si pu infatti
gnificative (art. 19) erano quelle concernenti la constatare che, prescindendo dai commi 66-69
possibilit offerta ai conviventi di disciplinare i lo- dedicati alla copertura finanziaria, i commi 1-35,
ro rapporti patrimoniali attraverso la stipula di un quelli recanti la disciplina dellunione civile, sono
contratto di convivenza. per circa la met confermativi di enunciati gi
Nel complesso sembrava emergere, in questa sorta propri del testo originario, mentre per laltra met
di esasperante contrapposizione tra i due istituti, contengono regole in alcuni casi di modifica ed in
una logica di favore per lunione civile e un certo altri del tutto nuove rispetto sempre al testo origi-
sfavore per la convivenza, la prima massimamente nario (si segnalano: al comma 8 la possibilit per
tutelata, la seconda relegata in posizione seconda- la parte dellunione civile di impugnare in qua-
ria e degna solo di una minima tutela. lunque tempo il matrimonio o lunione civile del-
laltra parte, al comma 11 la cancellazione dellob-
3. Una disciplina sproporzionata: ampia bligo reciproco alla fedelt, al comma 20 lesclu-
per le unioni civili, troppo scarna per le sione delloperativit per le coppie omosessuali
convivenze dellintera L. n. 184 del 1983 sulladozione, - co-
sicch non risulta possibile, a differenza di quanto
Nella fase intercorsa tra la presentazione della pro- si prevedeva inizialmente, non solo ladozione le-
posta Cirinn (ottobre 2015) e la definitiva appro- gittimante ma anche quella nei casi particolari di
vazione della L. n. 76 (marzo-maggio 2016) si cui alla lett. b) dellart. 44 (12) -, al comma 24 la
progressivamente diffuso allinterno della maggio- possibilit per la singola parte dellunione civile
ranza delle forze politiche il convincimento che la di manifestarne la volont di scioglimento, av-
regolamentazione delle unioni civili, come risul- viando cos la relativa procedura di divorzio),
tante dal testo originario del disegno di L. n. 2081, mentre i commi 36-65, quelli contenenti la rego-
fosse eccessivamente modellata su quella del matri- lamentazione delle convivenze, con qualche limi-
monio, quasi nella sostanza ricopiata da quella tata eccezione (probabilmente lunica significativa
contenuta nel codice civile per la famiglia legitti- quella data dalla cancellazione, prevista dallart.
ma (11). 15, comma 1 del disegno di legge, dellobbligo di
In questo periodo la preoccupazione principale dei mantenimento per il caso di cessazione della con-
parlamentari non stata, dunque, pi quella di vivenza in presenza dei presupposti di cui allart.
contrapporre - come si era fatto sino a quel mo- 156 c.c.), riprendono pressoch testualmente la
mento - listituto delle unioni civili a quello delle proposta originaria.
convivenze di fatto, bens di distinguere sufficien- Non difficile cogliere le ragioni di tale atteggia-
temente o comunque in modo significativo lunio- mento. Lopinione pubblica si fortemente con-
ne civile quale forma legale disciplinante la relazio- centrata sul dibattito relativo alle unioni omoses-
ne di una coppia omosessuale e il matrimonio qua- suali per lindubbia portata innovatrice, quasi rivo-
le forma legale riservata alle coppie eterosessuali. luzionaria, dellintroduzione nellordinamento ita-
Cosicch si sviluppato un intenso dibattito su va- liano, sino ad allora restio ad occuparsi di tali temi,
ri aspetti della proposta disciplina delle unioni ci- di un istituto che, pur senza essere denominato
vili ed in specie sulla questione se potesse essere matrimonio, nella sostanza consentiva la forma-
consentita alle coppie omosessuali ladozione di un lizzazione legale dei vincoli affettivi tra persone
minore e si infine proceduto nel senso di appor- dello stesso sesso. In particolare, poi, la discussione
tare alcune limitate (talora per significative) mo- relativa al modo di affrontare e disciplinare la ma-
difiche alla regolamentazione dellistituto, mentre teria delladozione da parte della coppia omosessua-
ci si totalmente disinteressati per rivedere e mi- le risultata fortemente (ed eccessivamente) intri-
gliorare la disciplina delle convivenze, che infatti sa da motivazioni in senso lato ideologiche e cultu-

(10) Ed anche nel testo definitivo. renze e analogie, in Il familiarista.it, 2016, 1160 ss.
(11) Sul tema v. A. Figone, Matrimonio e unioni civili: diffe- (12) Sul tema cfr. G. Ferrando, op. cit., 48 ss.

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rali, comunque di forte impatto mediatico. Se a anni, tace su queste e altre questioni - che si rego-
tutto ci si aggiunge la pressione sociale, politica e lasse la sorte dei conferimenti di ciascuno alla vita
giudiziaria tesa ad introdurre una disciplina per le in comune, che si disciplinassero gli effetti patri-
coppie same-sex, si intende come nel dibattito im- moniali della crisi della convivenza (la L. n. 76
mediatamente anteriore alla definitiva approvazio- prevede solo al comma 65 la possibilit che venga-
ne della legge risulti assente o comunque rivesta no dati gli alimenti) o ancora che si definisse una
un ruolo del tutto secondario la tematica della re- qualche attribuzione di diritto successorio almeno
golamentazione delle convivenze, che viceversa nei casi di stabile e duratura convivenza (15).
rappresentano da decenni un fenomeno avente Il contenuto originario del disegno di L. n. 2081
una sempre maggiore rilevanza sul piano sociale, non ha quindi subito modifiche per quanto riguar-
meritevole di unattenzione ben diversa da quella da le convivenze, mentre qualche adattamento,
risultante dalla deludente disciplina appena intro- per distinguere in qualche modo la relativa disci-
dotta con la L. n. 76 (13). plina da quella del matrimonio, si avuto, come
Sono state, in altri termini, fortemente sottovalu- si visto, per lunione civile (16). Nel complesso
tate le esigenze sociali e di giustizia che ricorrono rimane, per, valida la valutazione gi espressa e
in materia di famiglia di fatto. Nonostante il feno- cio che la L. n. 76 contiene una regolamentazio-
meno riguardi - stando alle statistiche pi attendi- ne sproporzionata, molto ampia ed organica per le
bili - circa un milione di persone (14) il legislatore, unioni civili, alquanto scarna e insufficiente, qua-
con leccezione della previsione del contratto di si improvvisata per le convivenze. E ci, come si
convivenza, non fornisce una risposta organica,
avuto modo di rilevare, per quella logica di con-
adeguata e soddisfacente, ad alcune fondamentali
trapposizione che ha animato sin dallorigine la
questioni da tempo insorte.
proposta legislativa, tradottasi da un lato nellesal-
Al riguardo costituisce ormai affermazione tralati-
tazione del vincolo legale reso possibile per le
cia quella secondo la quale una regolamentazione
coppie omosessuali che intendono assumere impe-
soft, leggera, poco invadente dellistituto rappresen-
gni di vita assimilabili a quelli matrimoniali e dal-
ta lopportuna e voluta dagli stessi conviventi con-
seguenza della loro libera scelta di non contrarre laltro nel ridimensionamento sul piano giuridico
matrimonio (ora si pu aggiungere: da parte delle dei rapporti affettivi delle coppie di fatto in quan-
coppie eterosessuali o una unione civile da parte to non scelgono (quelle etero) di sposarsi o (quel-
delle coppie omosessuali) e di non essere quindi le omo) di unirsi civilmente. E, a conferma di
giuridicamente vincolati da quel complesso di di- questo assunto, sufficiente ricordare come la
sposizioni inderogabili che prescrivono i diritti e i qualificazione di formazione sociale, nonostante
doveri dei coniugi (ora anche delle parti dellunio- ovviamente attenga anche alle convivenze, dal-
ne civile). In realt, se corretto affermare che la legge riservata espressamente solo alle unioni
queste coppie etero o omosessuali rifiutano le rego- civili; come esclusivamente per le coppie che sti-
le rispettivamente del matrimonio o dellunione ci- pulano una unione civile delineato un quadro
vile e che non quindi possibile prevedere una di- organico di diritti e doveri reciproci, totalmente
sciplina completa ed articolata della famiglia di fat- assente per le convivenze; ed infine come la disci-
to, da tempo si evidenziato come risponda alle plina delle unioni caratterizzata da molteplici
esigenze della massima parte dei conviventi la ri- norme inderogabili, a testimonianza della rilevan-
correnza almeno di un nucleo di disposizioni inde- za generale dellistituto e delle relative esigenze
rogabili attinenti ad alcune questioni aventi natura delle parti, norme inderogabili che tranne qualche
patrimoniale, anche a tutela del convivente econo- eccezione risultano assenti nella regolamentazione
micamente pi debole: sarebbe, quindi, stato op- delle convivenze, rimessa in modo prevalente alle
portuno - ma la nuova legge, tanto attesa da lunghi scelte dei conviventi.

(13) L. Lenti, op. cit., 93 s. connota la disciplina delle unioni civili rispetto a quella del ma-
(14) Cfr. da ultimo M. Trimarchi, Il matrimonio nel quaran- trimonio. Ove, infatti, si dovesse ritenere che, nonostante tali
tennio successivo alla riforma del diritto di famiglia, in questa Ri- differenziazioni, ricorra una sostanziale sovrapposizione tra le
vista, 2015, 987 ss. due normative, non si comprenderebbe la diversa denomina-
(15) L. Lenti, op. cit., 94. V. anche F. Macario, op. loc. cit. zione dei due istituti e ci si potrebbe chiedere con quale fonda-
(16) Una interessante questione, non oggetto del presente mento si indicano per le unioni civili, al comma 1, i riferimenti
contributo, quella relativa al grado di distinzione che in se- costituzionali degli artt. 2 e 3. Sul tema v. A. Ruggeri, op. cit.,
guito alle modifiche gi ricordate rispetto al progetto originario 251 ss.

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4. La nozione di unione civile commi 4, lett. b) e 5, che latto in tal caso sia in-
ed il problema della unione a termine valido (nullo).
Pi in generale si pu affermare che, al pari di
Le criticit della L. n. 76 non risultano, peraltro,
quanto da tempo acquisito per il matrimonio, il
solo dalla messa a raffronto, come si sin qui pro-
consenso prestato dalle parti deve essere libero, re-
vato a fare, dei due istituti che regolamenta, bens sponsabile e consapevole. Lespresso rinvio, al ri-
anche in sede di individuazione pi specifica degli guardo, contenuto nel comma 5 alla maggior parte
elementi che caratterizzano le due fattispecie, al- delle disposizioni codicistiche sulle cause di nullit
meno nei termini delineati da questa nuova disci- del matrimonio e la specifica previsione al comma
plina. 7 delle ipotesi in cui il consenso sia viziato da vio-
Avviando lanalisi dalle unioni civili (17), pu in- lenza, timore o errore, conferma la tendenziale
tanto constatarsi che, al pari di quanto si trae dal equiparazione sotto questo profilo nella disciplina
codice civile per il matrimonio, la legge non con- dellunione civile col matrimonio.
tiene n fornisce una definizione dellistituto. Dal- Tra le parti dellunione civile non deve sussistere,
linsieme della sua disciplina pu allora ricavarsi ai sensi del comma 4, lett. c) e dellart. 87 c.c.
che lunione civile, considerata ora come atto, il (espressamente richiamato) un rapporto di paren-
negozio (o atto) solenne e bilaterale di due persone tela, affinit o adozione. Ciascuna delle parti deve
maggiorenni dello stesso sesso che manifestano la inoltre presentare, ai sensi del comma 4, lett. a), li-
volont e quindi esprimono il consenso di costitui- bert di stato e non essere legata ad un terzo da un
re tra loro quel rapporto giuridico personale qualifi- precedente matrimonio o da una precedente unio-
cato o denominato dallordinamento unione civi- ne civile. Anche in violazione di queste prescrizio-
le (18). ni lunione nulla.
Si deve trattare di due persone che anagraficamen- Latto, come si accennava, un negozio solenne.
te siano delle stesso sesso. Alle coppie eterosessuali Ancorch non trovino applicazione le disposizioni
, invece, riservato il matrimonio. Ove sia stata del codice civile in tema di pubblicazioni (artt. 93
contratta una unione civile e sopraggiunga una ss.), di opposizioni (art. 102 ss.) e di celebrazione
sentenza di rettificazione di sesso per una delle par- (art. 106 ss.), laffermazione giustificata dalla cir-
ti, lunione civile , infatti, ai sensi del comma 26, costanza che le dichiarazioni di volont delle parti
sciolta di diritto. Nel caso in cui sia stato contratto e quindi la formazione del consenso avvengono al-
matrimonio tra eterosessuali e si pervenga ad una la presenza di due testimoni e di fronte allufficiale
dello stato civile (comma 2) che provvede alla re-
successiva rettificazione anagrafica del sesso di uno
gistrazione nellarchivio dello stato civile (comma
dei coniugi, anche contro la loro volont si instau-
3) e dal fatto che viene formato (e quindi sotto-
ra automaticamente, ai sensi del comma 27, unu-
scritto dalle stesse parti) un documento che certifi-
nione civile, in quanto si formata una coppia ca la costituzione dellunione, con lindicazione ai
omosessuale. sensi del comma 9 dei loro dati anagrafici e di
Le due persone dello stesso sesso devono essere quelli dei testimoni. Latto si atteggia peraltro se-
maggiorenni. A differenza di quanto previsto per il condo modalit per pi aspetti diverse da quelle
matrimonio dallart. 84 c.c. (non richiamato dalla proprie del matrimonio: in particolare, non essen-
L. n. 76 e quindi non applicabile), il sedicenne do tra laltro richiamato lart. 107 c.c., lufficiale
non pu essere autorizzato dal Tribunale a conclu- dello stato civile non d lettura alle parti delle di-
dere lunione civile per gravi motivi. Ove peraltro sposizioni del codice n dichiara che esse sono uni-
un minore sia parte di una unione civile, la nuova te civilmente.
legge non specifica espressamente quali conseguen- Queste ultime differenze rispetto al matrimonio
ze ne derivano; si deve ritenere sulla base delle re- non sembrano peraltro particolarmente significati-
gole generali e considerato che in caso di interdi- ve, avendo natura squisitamente formale. Piuttosto
zione di una delle parti lunione nulla ai sensi dei delle differenze rilevanti dato coglierle quando si

(17) Per un primo esame della nuova disciplina v. G. Ferran- (18) R. Pacia, Unioni civili e convivenze, in www.juscivile.it,
do, op. cit., 47 ss.; R. Campione, Lunione civile tra disciplina 2016, 196, richiamando A. Figone, definisce lunione civile co-
dellatto e regolamentazione dei rapporti di carattere personale, me la relazione ufficializzata di natura affettiva, intercorrente
in M. Blasi - R. Campione - A. Figone - F. Mecenate - G. Ober- tra due persone maggiorenni dello stesso sesso, che si estrin-
to, La nuova regolamentazione delle unioni civili e delle convi- seca in una convivenza, connotata da un progetto comune di
venze. Legge 20 maggio 2016, n. 76, Torino, 2016, 1 ss. vita e dalla reciproca assistenza morale e materiale.

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abbia riguardo al possibile contenuto delle dichia- nali caratteristiche o funzioni di questultimo
razioni delle parti dellunione civile. Le coppie quella di fondare una comunit di affetti, o se si
omosessuali possono, infatti, al pari dei coniugi, vuole, una comunione materiale e spirituale desti-
eleggere la loro residenza comune (commi 9 e nata, almeno nelle intenzioni, a durare tutta la vita
12) (19) e indicare il loro regime patrimoniale delle persone.
(commi 9 e 13), ma possono altres - e questa fa- Ove, poi, si ritenga che la previsione in discorso
colt non prevista per chi contrae un matrimonio sia del tutto abnorme e/o irrazionale rispetto al
- stabilire di assumere per la durata dellunio- quadro complessivo di valori testimoniato dallin-
ne (20) un cognome comune scegliendolo tra i loro troduzione nel nostro ordinamento dellistituto del-
cognomi o anche assumere un doppio cognome lunione civile, quale atto fondativo di una comu-
conservando anche quello originario (comma 10). nit parafamiliare omosessuale nella quale i diritti
Si tratta indubbiamente di una previsione signifi- e i doveri delle parti sono in linea di principio
cativa nella logica della piena affermazione del uguali a quelli derivanti in capo ai coniugi nel ma-
principio di eguaglianza, da estendere in una pro- trimonio, - salve le modifiche che il legislatore po-
spettiva di riforma della materia anche alle coppie trebbe forse operare entro sei mesi dalla data di en-
coniugate. trata in vigore della L. n. 76 con un decreto legi-
Ma la differenza di maggior rilievo - peraltro al- slativo da emanare ai sensi del comma 28, lett.
quanto problematica - unaltra. Come si gi ri- c) (22) -, la strada da percorrere quella di un ri-
levato, posto che il comma 20 esclude lapplicabili- corso alla Corte costituzionale per fare verificare
t alle unioni civili di tutte le disposizioni del codi- leventuale illegittimit costituzionale del comma
ce civile non richiamate espressamente nella L. n. 20 nella misura in cui esclude lapplicabilit anche
76, tra laltro non risultano sicuramente applicabili dellart. 108 c.c.
gli artt. 106 ss. in tema di celebrazione ed in parti-
colare - per quanto ora in discorso - lart.108 che 5. La nozione di convivenza di fatto
prescrive linapponibilit di termini e condizioni al e la questione dellaccertamento
matrimonio. Con la conseguenza che sarebbe pos- della stabilit
sibile stipulare ununione civile a termine, per una Questioni di non secondario rilievo si pongono an-
durata convenuta dalle parti, o con unefficacia che con riferimento alla individuazione degli ele-
sottoposta al verificarsi di una condizione. Latto, menti che connotano la nozione di convivenza o
in altri termini, non sarebbe puro e si introdurreb- convivenza di fatto, ai fini dellapplicabilit dei
be per le coppie omosessuali la possibilit di costi- commi 36 ss.
tuire un vincolo produttivo di diritti e di doveri Senza riprendere, ora, i rilievi critici che possono
importanti per la loro vita in comune (assimilabili muoversi a questa parte della nuova discipli-
a quelli che derivano dal matrimonio) temporal- na (23), e trattando dei singoli momenti costitutivi
mente definito. della fattispecie, va subito rilevato che la L. n. 76
Ora, che si sia trattato di una clamorosa svista del non si occupa di regolamentare tutte le ipotesi co-
nostro legislatore, fortemente probabile (21). Nel munemente ritenute in ambito sociale di famiglia
tentativo di differenziare lunione civile dal matri- di fatto o di convivenza more uxorio, in quanto,
monio, almeno nel loro momento costitutivo, si richiedendo la presenza di dati presupposti, finisce
certamente voluto disporre che latto non si formi per limitare il suo ambito applicativo e porre, quin-
con le stesse modalit e le stesse formalit del ma- di, per le ipotesi non previste delicati problemi di
trimonio. E, per, escludendo loperativit anche operativit delle sue previsioni normative.
dellart.108 c.c. - forse senza rendersene conto - si E cos: il comma 36 richiede che ciascuno dei con-
aperta astrattamente la configurabilit dellunio- viventi non sia vincolato da matrimonio o da unu-
ne civile in termini profondamente diversi dal ma- nione civile, con la conseguenza che alle convi-
trimonio, essendo evidente che una delle tradizio- venze nelle quali anche una sola delle parti sia se-

(19) Lart. 144 parla invece di residenza della famiglia. no essere sottoposti a termine o condizione: nel caso in cui le
(20) Si deve quindi ritenere che tale scelta sia operativa ed parti inseriscano termini o condizioni, questi si hanno per non
efficace sino a quando lunione non venga sciolta, dopo di che apposti.
si riacquista il cognome originario. (22) Il comma 28, lett. c), consente modifiche ed integrazio-
(21) Paradossalmente la previsione stata, invece, in modo ni normative per il necessario coordinamento della L. n. 76
espresso, inserita nella seconda parte della legge in tema di con disposizioni contenute in altre leggi.
contratti di convivenza che, ai sensi del comma 55, non posso- (23) Vedi i precedenti paragrafi 1, 2 e 3.

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parata, di fatto o legalmente, non risultano appli- in materia di assegnazione di alloggi di edilizia po-
cabili le disposizioni della L. n. 76 (24). In altri ter- polare, nel secondo periodo del comma 61 in ma-
mini: i conviventi che non hanno divorziato e teria di recesso dal contratto di convivenza, e so-
quindi sciolto definitivamente il precedente rap- prattutto nel comma 46 che aggiunge al codice ci-
porto (derivante da matrimonio leterosessuale, da vile lart. 230 ter e nel comma 37 che richiama la
unione civile lomosessuale), anche se sono da lun- c.d. famiglia anagrafica. Ma si tratta di indicazioni
go tempo separati non meritano, ad avviso del legi- incidentali e comunque solo parziali, inidonee a far
slatore del 2016, alcuna tutela. La previsione, al ri- emergere una chiara intenzione del legislatore a
guardo, sufficientemente chiara n pu ritenersi qualificare la convivenza more uxorio come comu-
frutto di disattenzione in quanto risulta ribadita nit familiare.
anche da altre disposizioni contenute nella stessa Ci si deve, allora, limitare ad affermare che la fatti-
L. n. 76 ed in particolare nei commi 57, lett. a) e specie in esame ricorre quando due persone mag-
b), nonch nel comma 59, lett. c), entrambi in giorenni di sesso diverso o dello stesso sesso instau-
materia di contratto di convivenza. Al fine di cir- rano in fatto una convivenza stabile, fondata su le-
coscrivere i guasti dovuti a questa impostazione, ol- gami affettivi di coppia e di reciproca assistenza
tretutto non in linea con le finalit della stessa leg- morale e materiale (comma 36).
ge, si opportunamente proposto che i diritti spet- Le due persone devono essere maggiorenni. Anche
tanti a tutti i conviventi more uxorio (e quindi in- in questo caso, al pari di quanto previsto per lu-
dipendentemente dalla ricorrenza dello stato libe- nione civile, non essendo stato richiamato lart. 84
ro) previsti da disposizioni anteriori alla L. n. 76 e c.c., il sedicenne non pu avviare una convivenza
da questultima ripresi o ribaditi, continuino ad es- rilevante ai fini dellapplicabilit della L. n. 76.
sere garantiti a tutte le coppie nonostante la limi- Pur nel silenzio sul punto del comma 36, pacifico
tazione derivante dal comma 36, mentre i (pochi) che pu trattarsi sia di coppia eterosessuale sia di
nuovi diritti introdotti dalla L. n. 76 spettano solo coppia omosessuale: il dato , comunque, ricavabi-
ai conviventi non legati a terzi da matrimonio o le da altre disposizioni e cos, ad esempio, dai com-
unione civile (25). mi 57 e 59, che rispettivamente prevedono ipotesi
O, ancora, - e sempre nella prospettiva di un legi- di nullit e di risoluzione del contratto di convi-
slatore poco attento nel delineare la fattispecie - lo venza (anche) in presenza di una unione civile,
stesso comma 36 richiede che i conviventi non sia- nellun caso precedente, nellaltro successiva alla
no vincolati da rapporti di parentela, affinit o instaurazione della convivenza, o anche dal comma
adozione e per, a differenza che nellart. 87 (ri- 62.
chiamato, come si visto, per le unioni civili, ma Le due persone devono essere unite da legami af-
non per le convivenze), non si indicano i limiti di fettivi di coppia e di assistenza reciproca. , quindi,
grado, cosicch la disciplina delle convivenze risul- sufficientemente certo, ancorch il riferimento
ta irragionevolmente esclusa in un numero indefi- non sia esplicito, che deve trattarsi di coppia la cui
nito di ipotesi. In attesa di un possibile intervento relazione sia aperta alla sessualit; tale relazione af-
sul punto della Corte costituzionale, si proposto fettiva comporta e ricomprende, poi, lassistenza
di estendere ai conviventi di fatto gli stessi limiti morale e materiale, che non costituisce, quindi, og-
di grado previsti per gli impedimenti al matrimonio getto di un obbligo per i conviventi ma elemento
e allunione civile (26). concorrente che in fatto deve essere presente per
In una prospettiva pi generale occorre, comun- lindividuazione e laccertamento della convivenza.
que, notare come la L. n. 76 si propone in modo In altri termini: pur potendo ciascuna delle parti
evidente di non definire in termini ampi listituto: porre fine in qualsiasi momento alla convivenza,
non utilizza, infatti, la locuzione famiglia di fatto questa si sostanzia nella ricorrenza di una effettiva
n lo qualifica come formazione sociale, e piutto- comunione materiale e spirituale di vita (27).
sto prevede il fenomeno della mera convivenza di Rimangono, quindi, escluse dalloperativit della
fatto. In realt qualche riferimento alla ricorrenza L. n. 76 tutte quelle persone che, pur legate affetti-
di una famiglia possibile coglierlo: nel comma 45 vamente per le ragioni pi varie (ad esempio pa-

(24) Sul tema v., ampiamente, L. Lenti, op. cit., 97 s. e M. Legge 20 maggio 2016, n. 76, Torino, 2016, 191 s.
Blasi, La disciplina delle convivenze omo e eteroaffettive, in M. (25) Cfr. E. Quadri, op. cit., 930; L. Lenti, op. cit., 98.
Blasi - R. Campione - A. Figone - F. Mecenate - G. Oberto, La (26) L. Lenti, op. cit., 98.
nuova regolamentazione delle unioni civili e delle convivenze. (27) Cfr. M. Blasi, op. cit., 188 s.

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rentela o amicizia), non costituiscono una cop- della disciplina in discorso. La dichiarazione ana-
pia (28). La nuova legge non ha, dunque, previsto grafica svolge, quindi, una importante funzione
la posizione, meritevole di considerazione e di tute- pratica, in quanto la sua presenza fa legittimamen-
la, di quanti (due o pi persone), presentando esi- te presumere a livello probatorio il momento costi-
genze comuni, convivono, anche stabilmente, pre- tutivo e lesistenza di una convivenza di fatto, ma
standosi reciproca assistenza, ma senza avere lega- nulla esclude che possa trattarsi di dichiarazione
mi di tipo sessuale. Nulla esclude, peraltro, che co- non veritiera, specie per quanto riguarda la data di
storo possano regolare mediante un contratto atipi- formazione della coppia, e che possa fornirsi la re-
co i loro rapporti (29) e che a questo contratto pos- lativa prova (33).
sano estendersi o applicarsi analogicamente alcune A prescindere da queste notazioni va poi rilevato
regole del contratto di convivenza. che la stabilit della convivenza non pu essere
Ma la questione di certo pi problematica in sede messa in connessione con leffettiva costante coa-
di definizione degli elementi della fattispecie, bitazione della coppia. ovvio, infatti, che, con di-
quella concernente il requisito della stabilit della verse possibili motivazioni, in primo luogo per ra-
convivenza, testualmente previsto dai commi 36 e gioni di lavoro, una coppia pu ben definirsi a tutti
37 (30). La legge, opportunamente, non specifica gli effetti tale pur risultando assente il dato della
quale durata la convivenza debba presentare per es- materiale continua coabitazione che nella maggior
sere ritenuta stabile. Dalla giurisprudenza anteriore parte dei casi connota una comunit familiare. Di
alla nuova normativa possono trarsi varie indica- conseguenza la stabilit, come daltra parte pro-
zioni e, da ultimo (31), quella (apoditticamente fis- spetta il comma 36, non va riferita tanto alla pre-
sata) della durata triennale come testimonianza di senza della convivenza in s quale fatto materiale,
un rapporto significativo di coppia. bens alla ricorrenza del legame affettivo di coppia
Ora il comma 37 specifica che per laccertamento e di reciproca assistenza. Essenziale, per la L. n. 76,
della stabile convivenza occorre fare riferimento al- che la coppia sia connotata da stabilit affettiva
la dichiarazione resa dai conviventi allufficio del- (dallaffectio) e cio, nella sostanza, che abbia in-
lanagrafe e iscritta nellapposito registro (32). Tale staurato una reale comunione materiale e spirituale
dichiarazione non pu, per, essere assunta quale di vita.
elemento costitutivo della fattispecie, essenziale Si pu, allora, alla luce delle considerazioni sin qui
perch ricorra una convivenza rilevante per lappli- condotte, rilevare che in seguito allapprovazione
cabilit della L. n. 76. Il comma 37 recita, infatti, della L. n. 76 si assistito ad una frantumazione o
che a questi fini devono comunque ricorrere tutti i articolazione del fenomeno socialmente e giuridi-
presupposti previsti dal comma 36 (legami affettivi camente rilevante della famiglia di fatto. Quanto
di coppia tra maggiorenni, reciproca assistenza, as- meno occorre, infatti, distinguere in primo luogo
senza di impedimenti) e comunque che la dichiara- tra convivenze more uxorio dove entrambe le parti
zione anagrafica serve per laccertamento della sta- (etero o omosessuali) presentino libert di stato e
bile convivenza e presenta, quindi, funzione e por- convivenze nelle quali almeno una di essi sia anco-
tata dichiarativa. Si deve, perci, ritenere da un la- ra legata ad un terza persona da un matrimonio o
to che i diritti previsti dalla L. n. 76 spettino ai da una unione civile; ed ancora, tra le prime, con-
conviventi di fatto pur in assenza della dichiarazio- vivenze dichiarate allanagrafe e convivenze non
ne anagrafica purch dimostrino la ricorrenza di iscritte nel relativo registro. Soltanto se i convi-
tutti gli elementi indicati nel comma 36, e dallal- venti presentino libert di stato e abbiano effettua-
tro che, nonostante ricorra liscrizione anagrafica, to la dichiarazione allanagrafe incontestabile che
sia possibile in ogni tempo dimostrare che assen- possano esercitare i diritti loro attribuiti dalle di-
te uno degli elementi costitutivi della fattispecie e sposizioni della L. n. 76. Negli altri casi, dal punto
quindi pervenire allesclusione dellapplicazione di vista sostanziale non dissimili da quelli ivi te-

(28) L. Lenti, op. cit., 95 ricorda, ad esempio, il caso di due giugno 2016, n. 0001328.
anziane sorelle o di due amiche, rimaste sole, senza altri fami- (33) Altrimenti si dovrebbe ritenere che una convivenza
liari stretti, che condividono labitazione e la vita quotidiana. stabile - senza la possibilit di dimostrare il contrario - nel tem-
(29) L. Lenti, op. cit., 96. po immediatamente successivo alla dichiarazione, anche se la
(30) Sul tema v. R. Pacia, op. cit., 203 s. convivenza abbia appena avuto inizio o addirittura che essa ri-
(31) Cass., SS.UU., 17 luglio 2014, n.16379. corra forse anche quando le parti si sono soltanto determinate
(32) A questo riguardo stata emanata la circolare n. 7 del in tal senso e stiano avviando la coabitazione ma si sono gi
Ministero dellInterno, Dipartimento per gli affari interni e terri- recate per la dichiarazione allanagrafe.
toriali, Direzione centrale per i servizi demografici, prot. del 1

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stualmente previsti, si pone per linterprete il pro- che dimostrino la loro stabile relazione affettiva
blema di ricercare soluzioni che estendano nella pur non avendo effettuato la dichiarazione anagra-
massima misura possibile tali (peraltro parziali) op- fica. Con lulteriore precisazione secondo la quale,
portunit a tutte le famiglie di fatto. In questa logi- se i diritti dei conviventi a contenuto patrimoniale
ca, al fine di evitare ingiustificate disparit di trat- potrebbero talora essere esclusi nella misura in cui
tamento, sono state gi in precedenza avanzate o persistano rapporti di coniugio o di unione con ter-
condivise alcune proposte interpretative, da quella ze persone ed eventuali connessi conflitti, lo stesso
che tende a confermare a favore di tutti i convi- non pu mai affermarsi in relazione a diritti a con-
venti more uxorio i diritti gi acquisiti in base a tenuto personale (ad esempio quello di visitare il
precedenti disposizioni ed ora previsti anche dalla convivente malato o detenuto) che in ogni caso e
L. n. 76, a quella secondo la quale i diritti da que- senza limitazioni vanno garantiti a tutti i convi-
stultima garantiti spettano anche ai conviventi venti more uxorio.

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Profili generali

Dal concubinato alle unioni civili


e alle convivenze (o famiglie?)
di fatto
di Massimo Dogliotti
Per famiglia di fatto si intendeva, almeno dopo la tro normativo: il concubinato (una sorta di adulte-
riforma del diritto di famiglia del 1975, una convi- rio continuato) costituisce reato nonch causa di se-
venza stabile e duratura (1), con o senza figli, tra parazione per colpa (ma riguarda soprattutto luomo;
un uomo e una donna, che si comportano come se per la donna sufficiente ladulterio). Dunque la
fossero marito e moglie (ma sempre di pi, in que- convivenza tra uomo e donna, come se fossero co-
sti anni, la famiglia eterosessuale si andata equi- niugi (che pu essere una delle possibili forme di
parando a quella omosessuale) (2). Lespressione concubinato: per la sussistenza del reato necessario
oggi assai pi usata di quella di convivenza more peraltro che il marito tenga nella casa coniugale o
uxorio o di concubinato (ma assai singolare che altrove una concubina) rileva soltanto come forma
di essa non si trovi traccia nella recente L. n. 76 di sanzione - e condizione necessaria ovviamente
del 2016, oggi in commento). A tali termini che, che uno dei conviventi sia sposato - al fine di mag-
pur con innegabili differenze, finiscono in sostanza giore difesa della famiglia fondata sul matrimo-
per indicare il medesimo fenomeno, si attribuisce nio (4). un periodo in cui unica organizzazione fa-
un valore diverso da un punto di vista (non tanto miliare degna di tutela appare appunto quella fon-
o non soltanto semantico, quanto piuttosto) ideo- data sul matrimonio, come vincolo formale e coer-
logico; anzi si potrebbe ipotizzare una sorta di evo- citivo, comunit autoritaria e chiusa, dominata dalla
luzione dalluno allaltro, che si accompagna ad figura del marito e padre, ed efficacemente protetta
unevoluzione (qualcuno magari la chiamerebbe da possibili e temuti attacchi esterni; sono sanziona-
involuzione) (3) nel costume sociale, vere e proprie ti ladulterio e il concubinato, posti gravi ostacoli al
fasi in successione temporale, dal concubinato, pas- riconoscimento della prole nata fuori del matrimo-
sando per la convivenza more uxorio, fino a giunge- nio e alla ricerca della paternit, tenuto in una con-
re alla famiglia di fatto (allora, come si diceva, dizione deteriore il figlio naturale, ecc. (5).
sempre rigorosamente eterosessuale). Mentre la fase del concubinato volge al termine
(una celebre sentenza della Corte costituzionale ne
Concubinato canceller lipotesi di reato (6), e pi tardi la rifor-
La prima fase, fino agli anni sessanta del secolo ma del diritto di famiglia del 1975 eliminer lipo-
scorso, anche lunica che trova un preciso riscon- tesi di separazione per colpa: introducendo, a dire

(1) Per il rilievo della stabilit del rapporto, cfr. Bessone, (4) In prospettiva storica, cfr., tra gli altri, Bessone, Rapporti,
Rapporti etico-sociali, sub art. 29, in Commentario della Costitu- cit., 8 ss.; Bile, La famiglia di fatto: profili patrimoniali, in La fa-
zione, a cura di Branca, Bologna-Roma, 1976, 86 s.; France- miglia di fatto, cit., 74; Dogliotti, voce cit., 192.
schelli, Il matrimonio di fatto: nozione, effetti e problemi nel dirit- (5) Per un primo esame degli orientamenti prevalenti in
to italiano e straniero, in La famiglia di fatto (Atti del Convegno), questa fase, cfr. Nicol, La filiazione illegittima nel quadro del-
Montereggio, 1977, 352; Dogliotti, voce Famiglia di fatto, in lart. 30 della Costituzione, in Dem. dir., 1960, II, 4; De Cupis, Il
Dig. civ., Torino, 1993, VIII, 188. concubinato nel diritto privato, in Foro pad., 1961, III, 77; Jemo-
(2) Per una definizione complessiva del fenomeno, assai lo, Convivere come coniugi, in Riv. dir. comm., 1065, II, 405 s.;
precisa e circostanziata, cfr. Alagna, Stato, comunit familiare e Pino, Spunti critici sul disegno di legge di riforma del diritto fa-
famiglia di fatto (Atti del Convegno), Siena, 1980, 23 ss. E v. pu- miliare, in Riv. trim. dir. proc. civ., 1967, 36; ma v. pure, in pro-
re gi Trib. Bari 21 gennaio 1977, in Giur. it., 1978, I, 2, 254. spettive in parte diverse, Rescigno, Per una rilettura del codice
(3) In chiave essenzialmente critica, cfr. Trabucchi, Il ritorno civile, in Giur. it., 1968, IV, 215; Mengoni, La filiazione naturale,
allanno zero: il matrimonio come fonte di disparit, in Riv. dir. in Jus, 1974, 118; Pietrobon, Il matrimonio, ivi, 1974, 46.
civ., 1975, II, 488; Lanzillo, Il matrimonio putativo, Milano, (6) Corte cost. 3 dicembre 1969, n. 147, in Giust. civ., 1970,
1978, 32. III, 3.

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il vero, la possibilit di dichiarazione di addebito, non generalizzabili (11), appare, ad alcuni, la pi


ma non per cause tassative, bens per una pi gene- chiara dimostrazione dellimpossibilit di avvicina-
rica violazione degli obblighi matrimoniali) (7) si mento tra famiglia fondata sul matrimonio e fami-
parla sempre pi frequentemente di convivenza glia di fatto, che devono necessariamente dar luogo
more uxorio. Espressione sostanzialmente neutra, a situazioni ampiamente differenti: il gruppo, che
non carica di valenze ideologiche come il termine trae ragione del proprio sostentamento dallattivit
di concubinato, e come sar successivamente, al- del soggetto lavoratore e viene in vario modo ga-
lopposto, quello di famiglia di fatto. rantito da larga parte della legislazione assistenziale
e, a maggior ragione, il nucleo di persone convi-
Convivenza more uxorio venti, legate tra loro non solo da vincoli di paren-
Si afferma correntemente in dottrina, in questa tela o di affetto, ma anche di amicizia o pi sempli-
nuova fase, una sorta di agnosticismo dellordina- cemente da ragioni di collaborazione e servizio (la
mento nei confronti del fenomeno, che derivereb- cosiddetta famiglia anagrafica) nulla ha dunque in
be dalla mancata regolamentazione di esso e, con comune con la famiglia fondata sul matrimonio.
riferimento ai principi costituzionali, dal disposto Latteggiamento monolitico di giurisprudenza e
dellart. 29 Cost., che soltanto riconosce i diritti dottrina verso lorganismo in esame, tuttavia, come
della famiglia come societ naturale fondata sul si diceva, nel corso degli anni sessanta del secolo
matrimonio (disposizione quindi ritenuta confer- scorso, alla luce di una pi approfondita ed attenta
mativa del disinteresse dellordinamento verso altri rilettura delle norme costituzionali, considerate
tipi di organizzazione familiare) (8). Tale identit non pi scisse dal contesto sociale, ma quali diret-
di opinioni in campo dottrinale viene ripetutamen- tive, in continuo divenire, necessariamente colle-
te confermata dalla giurisprudenza che, con estre- gate al momento storico, in cui sono chiamate ad
mo rigore, nega ogni valore giuridico alla convi- operare, comincia ad incrinarsi (12). Si va gradual-
venza more uxorio: pur vero che, in taluni settori, mente sostenendo la tendenziale parificazione tra
viene riconosciuta una limitata efficacia ad essa prole legittima e naturale (in tal senso lart. 30,
(disciplina delle locazioni (9), materia tributa- comma 3, Cost. viene ad essere necessariamente
ria (10), assistenziale, ecc.), ma tali modeste con- interpretato nei limiti tracciati dagli artt. 2 e 3
cessioni non sembrano per nulla intaccare il prin- Cost., dovendosi quindi assicurare anche al figlio
cipio generale dellirrilevanza assoluta del fenome- naturale la tutela dei diritti fondamentali della per-
no nellambito della normativa familiare in senso sona e la garanzia di un compiuto ed armonico svi-
stretto: e lo stesso complesso di norme, che pure luppo della personalit); si tende, daltro canto, a
introduce, nei pi diversi settori, ma soprattutto in circoscrivere il principio dellesclusivit della fami-
quello socio-assistenziale, una indiretta e limitata glia legittima, fondata sul vincolo formale del ma-
tutela della famiglia naturale, peraltro sicuramente trimonio, sottolineando la natura e i caratteri di al-
irriducibile a sistema organico e coerente, ed ispi- tri modelli familiari, in cui lelemento del sangue
rata prevalentemente da situazioni contingenti e viene sostituito da quello degli affetti (13), e tali

(7) Tra vari contributi al riguardo, cfr. Alagna, Violazione del glia legittima e adozione, in Jus, 1965, 43.
dovere di fedelt e addebitabilit della separazione personale, in (9) Cfr., per un primo riscontro, tra le altre, Pret. Genova 16
In Jure praesentia, 1978, I, 3; Dogliotti, Separazione, addebito, luglio 1978, in Giust. civ., 1978, III, 191.
affidamenti: criteri interpretativi e valutazioni di merito, in Giur. (10) Per qualche indicazione cfr., in giurisprudenza, Cass.,
it., 1982, I, 2, 686; Busnelli, Il dovere di fedelt coniugale, in SS.UU., 10 luglio 1957, n. 2744, in Giur. it., 1958, I, 1, 726.
Studi Auricchio, I, Napoli, 1983, 238; Pino, Il diritto di famiglia, (11) Cos anche Piepoli, Realt sociale e modello normativo
Padova, 1984, 88 ss.; Dogliotti, Separazione e divorzio, Torino, nella disciplina della famiglia di fatto, in Riv. trim. dir. proc. civ.,
1995, 23 ss. 1972, 1450; Lipari, La categoria giuridica della famiglia di fat-
(8) In questo senso, pur partendo da diverse impostazioni, to e il problema dei rapporti personali al suo interno, in La fami-
cfr. Azzariti, La nuova Costituzione e le leggi anteriori, in Foro it., glia di fatto, cit., 61.
1948, IV, 84; Grassetti, I principi costituzionali relativi al diritto (12) Manifestazioni di tale diversa valutazione della normati-
familiare, in Commentario sistematico della Costituzione italiana, va costituzionale, si possono rinvenire per gi in Esposito, Fa-
diretto da Calamandrei e Levi, Firenze, 1950, I, 293; Del Giudi- miglia e figli nella Costituzione italiana, in Scritti in onore di Cicu,
ce, Sulla riforma degli istituti familiari, in Jus, 1950, 293; Santo- II, Milano, 1951, 533; Barcellona, Famiglia (diritto privato), in
ro-Passarelli, Matrimonio e famiglia, in Saggi di diritto civile, I, Enc. dir., XVI, Milano, 1967, 782.
Napoli, 1961, 393 ss.; ma v. gi, in diversa prospettiva, L. Ferri, (13) Cos gi Esposito, op. loc. cit.; Campagna, Famiglia le-
Il diritto di famiglia e la Costituzione della Repubblica italiana, in gittima e adottiva, Milano, 1966, 66; Bessone, op cit., 26. Con-
Riv. trim. dir. proc. civ., 1962, 122 s.; Mancini, Uguaglianza tra tra, in varia prospettiva, Scaduto, Intervento, in La riforma del
coniugi e societ naturale nellart. 29 della Costituzione, in Riv. diritto di famiglia (Atti del Convegno), Padova, 1967, 131; Pino,
dir. civ., 1963, I, 223; Lombardi, La famiglia nellordinamento I progetti di riforma in tema di filiazione illegittima, in Jus, 1972,
italiano, in Jus, 1965, 85 s.; Scaduto, Filiazione naturale, fami- 342.

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intuizioni trovano riscontro, secondo taluni, nella derati esclusivi della famiglia fondata sul matrimo-
nuova normativa sulladozione speciale e, seppur in nio (16). in sostanza limmagine della famiglia
diversa prospettiva, nella stessa disciplina dello legittima, che se ne distingue solo per i modi di
scioglimento del matrimonio (14). formazione, pur avendo caratteri, struttura e scopi
I tempi appaiono maturi per una revisione dellat- analoghi, se non identici. La fortuna dellespressio-
teggiamento dottrinale in materia, e puntualmente, ne si accompagna dunque ad una significativa evo-
attraverso una rinnovata interpretazione della nor- luzione di idee. Va, del resto, osservato che la stes-
mativa costituzionale, si delinea una netta distin- sa giurisprudenza, come si vedr pi ampiamente
zione fra funzione e istituzione familiare: in tal sen- infra, non rimane del tutto insensibile al radicale
so si sostiene che ladempimento dei doveri educa- mutamento di prospettiva, sostenuto dalla dottrina
tivi verso i figli e le esigenze di sviluppo e arricchi- pi attenta: significative, in tal senso, accanto ad
mento della personalit, garantite del resto al sin- alcune pronunce che individuano nel mero fatto di
golo anche nelle formazioni sociali, cui fa riferi- procreazione la fonte di una precisa responsabilit
mento lart. 2 Cost., non possono qualificare sol- del genitore, indipendentemente dallo status giuri-
tanto la famiglia legittima, ma anche altre forme di dico del figlio, altre che ravvisano unobbligazione
convivenza con carattere di responsabilit e stabili- naturale alla reciproca assistenza nel rapporto tra i
t. Talora ci si spinge ancor pi innanzi, afferman- familiari di fatto (17).
do una tendenziale equiparazione tra famiglia legit- La riforma del diritto di famiglia viene opportuna-
tima e famiglia di fatto (15). mente ad accelerare tale evoluzione: nella nuova
normativa emerge infatti un diverso modello fami-
Famiglia di fatto liare, pi aperto e comunitario, una sicura rivaluta-
Siamo alle soglie della terza fase, e lespressione zione dellelemento affettivo rispetto ai vincoli for-
famiglia di fatto comincia ad incontrare sempre mali e coercitivi, evidenziandosi un notevole avvi-
pi fortuna in dottrina e giurisprudenza (magari cinamento di status tra prole legittima e naturale,
anche quando la si nomina per affermare la sua ir- con lampia liberalizzazione del riconoscimento e
rilevanza giuridica), man mano soppiantando quel- della ricerca di paternit. Ma soprattutto la dottri-
le di convivenza more uxorio e di concubinato. na prevalente individua nella norma dellart. 317
evidente la valenza ideologica insita nellespressio- bis c.c. (oggi, peraltro, lart. 315 bis c.c. introduce
ne: famiglia di fatto non solo il convivere come una disciplina unitaria della responsabilit, in so-
coniugi, prima di tutto famiglia, portatrice di stituzione della potest, nei confronti di tutti i fi-
valori di stretta solidariet (allo scopo, come si di- gli) lattribuzione di una piena rilevanza giuridica
ceva, di arricchimento e sviluppo della personalit alla famiglia di fatto, l dove si afferma che i geni-
di ogni componente, e di educazione ed istruzione tori naturali, se conviventi, esercitano congiunta-
della prole), che venivano precedentemente consi- mente la potest sul figlio (18).

(14) In questo senso, ampiamente, Rodot, La riforma del la cessazione del rapporto, Cass. 25 gennaio 1960, n. 68, in
diritto di famiglia alla prova, in Pol. dir., 1975, 661 ss.; Bessone, Foro it., 1961, I, 2017; Cass. 15 gennaio 1969, n. 60, in Foro it.,
La famiglia societ naturale, matrimonio civile e questioni di 1969, I, 1512 (con nota di Brusco, Sulle attribuzioni patrimoniali
legittimit del divorzio. In margine ai problemi di interpretazione a persona convissuta more uxorio); Cass. 3 febbraio 1975, n.
dellart. 29, I, Cost., in Temi, 1975, 284; Busnelli, Linee di te- 389, in Foro it., 1975, I, 2301. Per lorientamento risalente, che
nenza della dottrina nei primi due anni di applicazione della rifor- affermava lilliceit della causa di siffatte attribuzioni, soprat-
ma del diritto di famiglia, in Dir. fam. pers., 1979, 420; Dogliotti, tutto in caso di convivenza adulterina, v. Funaioli, Sui rappor-
La disciplina della famiglia tra diritto civile e penale, in Giur. me- ti patrimoniali nella convivenza more uxorio, in Riv. dir. comm.,
rito, 1985, II, 1198. 1941, II, 213; Carresi, Lobbligazione naturale nella pi recente
(15) Su punto cfr., su posizioni talora differenziate, Lipari, letteratura giuridica italiana, in Riv. trim. dir. proc. civ., 1948,
Rapporti di cortesia, rapporti di fatto, rapporti di fiducia, in Riv. 555. In giurisprudenza, App. Messina 8 ottobre 1958, in Rep.
trim. dir. proc. civ., 1968, 420; Piepoli, cit., 1440; Id., Individui e Foro it., 1958, Donazione, n. 12. Ma gi, in senso pi favorevo-
gruppi sociali, in Diritto privato. Una ricerca per linsegnamento, le, Torrente, La donazione, in Tratt. Cicu e Messineo, Milano,
a cura di Lipari, Bari, 1974, 171. In giurisprudenza, sul riferi- 1959, 96, e, in giurisprudenza, App. Catanzaro 30 giugno
mento alla famiglia di fatto, come comunit intermedia, Cass. 1953, in Rep. Foro it., 1954, Donazione, n. 7; Cass. 7 ottobre
8 novembre 1974, n. 3420, in Dir. fam. e pers., 1975, 98; Cass. 1954, n. 3389, in Giur. it., 1955, I, 872; Cass. 4 maggio 1957,
8 febbraio 1977, n. 556, in Dir. fam. e pers., 1977, 514. n. 1514, in Rep. Foro it., 1957, Donazione, n. 33.
(16) Rinviene la stessa valenza ideologica, Gazzoni, La fami- (18) Limportanza della norma fu recepita appieno gi dai
glia di fatto tra legge e autonomia privata, in Giust. civ., 1981, II, primi commentatori: Cattaneo, Il regime della filiazione, della-
260; ma v., peraltro Ferrando, Sul problema della famiglia di dozione, dellaffidamento e dellaffiliazione, in Il nuovo diritto di
fatto, in Giur. merito, 1977, II, 134. famiglia, Milano, 1976, 135; Carraro, Note introduttive agli artt.
(17) Sulla qualificazione delle prestazioni patrimoniali com- 100-122 Nov., in Commentario alla riforma del diritto di fami-
piute da uno dei conviventi a favore dellaltro, in costanza o al- glia, a cura di Carraro, Oppo, Trabucchi, Padova, 1977, I, 2,

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In questa prospettiva, problema fondamentale della tipi differenti, che spesso hanno assai poco in co-
famiglia di fatto diventa allora non solo quello di mune, crea qualche confusione ed ambiguit, e ma-
una regolamentazione normativa de jure condendo gari incide negativamente sulla questione della ri-
(che comunque - si afferma - non dovrebbe essere levanza giuridica della famiglia di fatto, offrendo lo
troppo analitica ed incisiva) (19), ma pure dellap- spunto ai suoi detrattori (che sono ancora molti,
plicabilit o meno ad essa (tenuto conto delle sue prima e dopo la L. n. 76, sopra ricordata, e pure as-
caratteristiche e peculiarit) di alcune disposizioni sai autorevoli, come - spesso cos avvenuto, salvo
proprie della disciplina della famiglia fondata sul un ripensamento in tempi recenti - la Corte co-
matrimonio. Come si diceva, questa fase non si era stituzionale) per affermare che lunico modello di
ancora conclusa al momento dellentrata in vigore famiglia degno di tutela quello matrimoniale,
della L. n. 76/2016, anche se lavvicinamento della mentre la famiglia di fatto manca dei contorni di
famiglia di fatto a quella fondata sul matrimonio stabilit e certezza propri del vincolo coniugale, es-
ha proceduto, seppur gradualmente e con qualche sendo basata sullaffectio quotidiana liberamente ed
battuta darresto (20) (tuttavia nessuno oggi sem- in ogni istante revocabile, e dunque, con una con-
bra convinto che si debba pervenire ad una sostan- sequenzialit alquanto illogica, che la famiglia di
ziale - anche se non formale - equiparazione e - fatto non pu aspirare ad una rilevanza giuridica
men che meno - proprio i familiari di fatto, che qualsivoglia, avendo la famiglia legittima una di-
hanno effettuato una precisa scelta di vita e poco gnit di gran lunga superiore.
sopporterebbero una regolamentazione troppo inci-
siva). Quadro normativo e giurisprudenziale
Tuttavia, in tempi recenti e recentissimi, si aper- Si pu, in sostanza, consentire con levoluzione di
ta una nuova fase, che potremmo definire delle fa- idee sopra delineata e con le risultanze cui erano
miglie e unioni di fatto: qui, accanto alla famiglia, pervenute da ultimo la dottrina e la giurisprudenza
di cui si tentato di dare una definizione ad imma- ormai maggioritarie, nella prospettazione di un pi
gine di quella matrimoniale, si rinvengono altri ampio riconoscimento della famiglia di fatto.
modelli: la coppia omosessuale (21), di cui si dar Escludendo peraltro gli atteggiamenti pi estremi e
conto pi specificamente infra, che, se non pu co- talora provocatori (non poteva affermarsi, allo sta-
stituire immagine della famiglia fondata sul ma- to della legislazione, lequiparazione, neppure ten-
trimonio, almeno fino a quando questo non sar denziale, tra la famiglia di fatto e quella fondata
ammesso fra persona dello stesso sesso, potrebbe es- sul matrimonio), e prescindendo dai lamenti, a dire
sere comunque caratterizzata da una stretta comu- il vero assai diffusi, e sicuramente giustificati, sulla
nione di vita ed affetti, nonch altre unioni che mancata regolamentazione del fenomeno da parte
sempre pi si allontanano dal modello familiare del legislatore (23), va comunque osservato che nel
tipico (la convivenza, rectius coabitazione, tra gio- costume sociale, valori gi ricordati come solidarie-
vani per ragioni di studio, tra persone anziane per t, sviluppo della personalit, educazione e istruzio-
aiutarsi vicendevolmente, tra soggetti diversi, per ne della prole, non apparivano pi monopolio
realizzare un progetto di interesse comune, sport, esclusivo della famiglia matrimoniale (24). Ci si
arte, hobby, affari economici, convinzioni religiose, poteva dunque chiedere se questo dato inconfuta-
ecc.) (22). E le varie famiglie ed unioni spesso ri- bile, questa realt di fatto contrastasse irrimediabil-
vendicano uno spazio pi o meno ampio di rilevan- mente, o magari trovasse qualche accoglimento nel
za giuridica. Certo questa coesistenza di modelli e nostro ordinamento (25).

655. (22) Evidenzia la complessit del fenomeno e limpossibilit


(19) Al riguardo cfr. gi Gazzoni, Dal concubinato alla fami- di costruire uno schema unitario, Schlesinger, Diritti e doveri
glia di fatto, Milano, 1983, 260 ss.; Ferrando, Il matrimonio, in nella coppia, in Matrimonio, Matrimonii, a cura di Brunetta
Tratt. Cicu e Messineo, Milano, 2002, 185 ss. DUsseaux-DAngelo, Milano, 2000, 65 ss.
(20) V., sul punto, soprattutto la giurisprudenza della Corte (23) Cos, tra gli altri, Perlingieri, Sulla famiglia come forma-
costituzionale, come si noter (v. infra), sempre molto restia, in zione sociale, in Dir. giur., 1979, 777.
passato, a riconoscere, anche sotto profili limitati, rilevanza (24) Sul punto, ampiamente, v. Roppo, La famiglia senza
giuridica alla famiglia di fatto. matrimonio, in Riv. trim. dir. proc. civ., 1980, 697; Id., voce Fa-
(21) Cfr., in particolare, Bonilini - Baraldi, Societ pluraliste e miglia (Famiglia di fatto), in Enc. giur. Treccani, Roma, 1989,
modelli familiari: dal divieto delle sexual orientation discrimina- XIV.
tiones allapertura del matrimonio tra persona dello stesso ses- (25) Tra i tentativi di ricostruzione organica degli indici di ri-
so, in Familia, 2001, 419 e, anteriormente, Busnelli - Santilli, La levanza del fenomeno, cfr., Prosperi, La famiglia non fondata
famiglia di fatto, in Commentario al diritto italiano della famiglia, sul matrimonio, cit., 75 ss.
a cura di Cian-Oppo-Trabucchi, VI, Padova, 1993, 757.

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Consideriamo pertanto il quadro normativo ante- glia fondata sul matrimonio: lart. 315 bis c.c., in-
riore alla L. n. 76 del 2016. Esso non pu prescin- trodotto dalla L. n. 219/2012, unifica lesercizio
dere dallart. 29 Cost. che riconosce i diritti della della potest: oggi responsabilit genitoriale, indi-
famiglia, come societ naturale fondata sul matri- pendentemente dal modo di acquisto dello stato di
monio, cos attribuendo a questa indubbia premi- filiazione; la relativa disciplina identica per tutti
nenza (26). Daltra parte non pare scorretto il ri- i figli, ancorch di genitori conviventi che abbiano
chiamo allart. 2 Cost.: tra le formazioni sociali provveduto al loro riconoscimento, nonch in caso
nelle quali si svolge la personalit dellindividuo e di rottura della convivenza (affidamento di regola
che costituiscono una parte assai rilevante nel dise- condiviso, eventuale assegno per i figli, assegnazio-
gno costituzionale, sul piano etico, politico, econo- ne della casa familiare al genitore affidatario o col-
mico, istituzionale, perch non potrebbe annove- locatario dei figli, anche quando la casa stessa sia
rarsi la famiglia di fatto, posto che lo svolgimento di propriet esclusiva dellaltro genitore) (29).
e lo sviluppo della personalit di ogni suo compo- Al di l del codice civile, come si detto, vi un
nente costituirebbe proprio la sua funzione premi- complesso, per certi versi assai notevole, di norme
nente? Lart. 2 Cost. precisa ulteriormente che so- per nulla coordinate, ma sparse e disorganiche, che
no garantiti i diritti fondamentali dellindividuo, riconoscono indubbiamente alla convivenza more
anche nelle formazioni sociali; dunque, con una uxorio alcuni effetti giuridici, talora assai rilevanti,
prima approssimazione, si potrebbe affermare che dai quali tuttavia, nonostante i pi generosi sforzi
nellambito della famiglia di fatto, come del resto interpretativi, non dato ricomporre un quadro
nella famiglia fondata sul matrimonio, lordina- normativo globale e coerente (30). Sono, peraltro,
mento garantisce i diritti fondamentali dellindivi- da sottolineare alcune previsioni assai significative,
duo, e quindi dei conviventi e della prole (27). tratte dai pi diversi settori della normativa ordi-
Ove allora si ritenga che famiglia matrimoniale e naria. Cos, in materia di anagrafe, ai sensi dellart.
di fatto assolvano a funzioni analoghe (e ulteriore 2, d.P.R. 31 gennaio 1958, n. 136, famiglia non
riscontro di tale assunto potrebbe rinvenirsi nel di- era solo quella fondata sul matrimonio, ma anche
sposto dellart. 30, comma 1: lobbligo dei genitori su meri vincoli affettivi, sulla coabitazione e la
di mantenere, educare, istruire i figli, indipenden- messa in comune del reddito per il soddisfacimento
temente dalla loro condizione originaria, figli nati dei relativi bisogni (31), e tale definizione stata
nel matrimonio, riconosciuti, giudizialmente di- in sostanza ripresa dal d.P.R. 30 maggio 1989, n.
chiarati, non riconosciuti, riconoscibili o non rico- 223 che, per di pi, in ordine alle dichiarazioni ed
noscibili), e che lart. 31 Cost., garantendo la for- adempimenti anagrafici equipara in toto il convi-
mazione della famiglia e ladempimento dei compi- vente al familiare. Nellambito della disciplina fi-
ti relativi, non introduce distinzione alcuna, si po- scale, lart. 318, t.u. n. 645/1958 (oggi abrogato)
trebbe ipotizzare che il programma di sostegno ed considerava familiari a carico i figli minori, com-
aiuto delineato dalla Costituzione negli articoli presi i figli naturali riconosciuti, adottivi, affiliati,
successivi, 32, 34, 36, 37, 38, si indirizzi pure alla ma anche, in quanto conviventi, i figli naturali
famiglia di fatto (28). non riconosciuti, i figliastri e i trovatelli (32). Van-
Analizzando poi la legislazione ordinaria, si pu af- no altres ricordate alcune norme della legislazione
fermare che nel rapporto genitori-figli non vi sono socio-assistenziale, nelle quali frequente lequipa-
pi differenze di rilievo tra famiglia di fatto e fami- razione dei figli nati dentro e fuori del matrimonio

(26) Cfr., gi sul punto, Ferrando, Sul problema della fami- Foro it., 1988, I, 2515; Id. 13 maggio 1998 n. 166, in Giust. civ.,
glia di fatto, in Giur. merito, 1977, II, 133. 1998, I, 1759; Id. 14 gennaio 2010, n. 7, in Foro it., 2010, I,
(27) Per alcuni riferimenti a tale principio fondamentale, Do- 1721. Sulla riforma della filiazione, specificamente sul profilo
gliotti, Famiglia di fatto: condizione di peccato o formazione so- in esame, Dogliotti, La filiazione fuori del matrimonio, in Com-
ciale meritevole di tutela?, in Dir. fam e pers., 1978, 1462; Gaz- mentario Busnelli, fondato da Schlesinger, Milano, 2015, 69.
zoni, Dal concubinato, cit., 148, Tommaseo, Riflessioni in tema (30) Cos Lipari, La categoria, cit., 61.
di famiglia di fatto, in Riv. dir. civ., 1984, II, 265 ss. (31) Cfr., sul punto, Dogliotti, Sulla qualificazione giuridica
(28) Pi ampiamente, sul punto, cfr. A. Finocchiaro, La rifor- della famiglia di fatto, cit. 347, e, seppur in chiave riduttiva, Li-
ma del diritto di famiglia. Costituzionalit delle scelte operate ed pari, La categoria, cit., 61, Alagna, La famiglia di fatto al bivio,
incostituzionalit delle norme, in Giust. civ., 1972, IV, 131; Ghi- in Giust. civ., 1982, II, 28.
retti, La successione dei figli naturali alla luce degli artt. 3, 29, (32) Cfr., in materia, Alagna, op. loc. cit. Per unapplicazione
30 Cost., in Riv. trim. dir. proc. civ., 1972, 331; Piepoli, Realt giurisprudenziale della normativa fiscale alla famiglia di fatto,
sociale, cit., 1448; Dogliotti, Ricerca della maternit naturale e v. gi Cass. 10 luglio 1957, n. 2744, in Giust. civ., 1957, I,
tutela dei figli nati fuori del matrimonio, in Dir. fam., 1978, 10. 2109.
(29) Al riguardo, v. gi Corte cost. 7 aprile 1988, n. 404, in

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(art. 2, r.d. 17 luglio 1957 e d.P.R. 30 maggio to (e cos ad es., alcune importanti leggi assisten-
1955, n. 797 sugli assegni familiari; art. 3, L. 20 ziali: n. 285/1987 sulla promozione dei diritti e del-
febbraio 1950, n. 64 e d.P.R. 30 giugno 1975, n. le opportunit per linfanzia e ladolescenza, e n.
1124 in materia di infortuni sul lavoro; L. 4 aprile 328/2000, riforma dellassistenza, per ogni presta-
1952, n. 218, relativa alle pensioni di reversibilit), zione a favore dei giovani, minori ed adolescenti,
ove peraltro tale parit di trattamento non costi- si riferiscono alla famiglia in senso generico, senza
tuisce ancora di per s riconoscimento della fami- mai richiamare - soltanto - quella fondata sul ma-
glia di fatto. trimonio), assai significativo che la pi recente
Altre norme appaiono pi significative: gi il riforma delladozione (L. n. 149/2001), pur riba-
d.lgs.lgt. 27 ottobre 1918, n. 1726, ai fini della cor- dendo che possono adottare i coniugi uniti in ma-
responsione della pensione di guerra, parificava al- trimonio da almeno tre anni, ammetta la sussisten-
la vedova la donna che non avesse contratto ma- za del presupposto, pur quando i coniugi abbiano
trimonio col militare, deceduto entro tre mesi dalla convissuto in modo stabile e duraturo per un trien-
data della procura o dalla dichiarazione di contrar- nio prima del matrimonio, purch, allatto della
re matrimonio, fatta dal militare stesso in pericolo domanda, si siano uniti in matrimonio (e il tribu-
di vita, sempre che la stessa fosse diretta a ricono- nale per i minorenni dovr accertare stabilit e
scere uno stato preesistente di convivenza. Lart. 6, continuit della convivenza) (35).
L. 13 marzo 1958, n. 356 prevede lassistenza per i Ancora, sul rapporto tra conviventi, vanno almeno
figli naturali non riconosciuti dal padre, caduto in ricordati lart. 199, comma 3, lett. a), c.p.p. che
guerra, quando la madre e il presunto padre abbia- prevede lastensione dalla testimonianza per chi,
no convissuto more uxorio nel periodo del concepi- pur non essendo coniuge dellimputato, come tale
mento. Ancora, lart. 30, L. 26 luglio 1975, n. 354, con lui conviva o abbia convissuto, la L. n.
sullordinamento penitenziario, prevede la possibi- 66/1996 sulla violenza sessuale che attribuisce rile-
lit di un permesso di uscita per il detenuto che vanza alle condizioni di convivenza sia per consi-
debba recarsi a visitare il familiare o il convivente derare presunta la violenza, compiuta ai danni
in pericolo di vita; lart. 1, L. 29 luglio 1975, n. del minore, sia per la procedibilit dufficio (artt.
405 sui consultori familiari, inserisce tra gli aventi 609 quater e 609 septies c.p.) (36), la L. n. 41/1999
diritto ai servizi assistenziali, accanto ai singoli e sui trapianti che, allart. 3, inserisce il convivente,
alle famiglie, anche le coppie. Tutte norme que- al pari degli altri familiari, tra i destinatari delle in-
ste che attribuiscono indubbia, seppur particola- formazioni rese dal medico, una volta avviato il
re, rilevanza alla convivenza more uxorio (33). procedimento di accertamento della morte cerebra-
Infine la L. n. 184/1983 prevede che il minore le, la L. n. 53/2000, relativa ai congedi parentali,
temporaneamente privo di un ambiente familiare che, allart. 4, riconosce al convivente stabile, ri-
idoneo possa essere affidato ad unaltra famiglia (e sultante tale da certificazione anagrafica, la facolt
non si distingue tra famiglia legittima o di fatto), di assentarsi dal lavoro in caso di decesso dellaltro,
mentre per ladozione di minori richiesto il ma- o per assisterlo nella malattia e, infine, lart. 342
trimonio (ma, ancora, per ladozione in casi parti- ter c.c., introdotto dalla L. n. 254/2001, Misure
colari, quando non sia possibile laffidamento prea- contro la violenza nelle relazioni familiari, che consi-
dottivo, ammessa anche la coppia convivente, e dera indistintamente la posizione del coniuge e del
perfino lindividuo singolo (34)). convivente che abbia tenuto condotta pregiudizie-
Negli ultimi anni il quadro normativo non ha subi- vole, al fine dellemanazione degli ordini di prote-
to modifiche radicali, anche se qualche passo signi- zione, tra cui lallontanamento dalla casa familia-
ficativo in avanti stato fatto. Se, come si diceva, re, eventualmente con la condanna al pagamento
nel rapporto genitori-figli non si ravvisa ormai di- di un assegno periodico a favore delle persone con-
stinzione alcuna fra famiglia matrimoniale e di fat- viventi che rimangono prive di mezzi adeguati, con

(33) Cfr. lanalisi di Lojacono, I consultori familiari, pubblici e un parziale riconoscimento della famiglia di fatto: cfr. in argo-
privati, nella legge quadro e nelle leggi regionali, in Dir. fam., mento Lojacono, Brevi note su alcune proposte di modifica del-
1977, 1305; Grandi, La famiglia fattuale ed i consultori familiari, ladozione, ordinaria e speciale, e della affiliazione, in Dir. fam.,
in La famiglia di fatto, cit., 333; e v. pure Santilli, Note critiche 1980, 160.
in tema di famiglia di fatto, in Riv. trim. dir. proc. civ., 1982, (35) Al riguardo, cfr. Dogliotti, Adozione di maggiorenni e
826. minori di et, in Comm. Schlesinger, Milano, 2002, 389.
(34) Gi durante i lavori preparatori si era evidenziata lim- (36) Cfr., sul punto, Figone, La legge sulla violenza in fami-
portanza della normativa in discussione, nella prospettiva di glia, in questa Rivista, 2001, 355.

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possibilit di corresponsione diretta da parte del nendo cos per sostituire un intervento normativo
datore di lavoro: si tratta di provvedimento caute- che, nonostante la presentazione di numerosi pro-
lare di durata limitata (sei mesi, prorogabili solo se getti di legge, non si era, fino ad oggi, mai realizza-
si riconoscano gravi motivi e per il tempo stretta- to, a differenza di quanto accaduto in vari Stati eu-
mente necessario), ma tale indicazione non limita ropei ed extraeuropei i quali, peraltro, in genere
certo limportanza decisiva dellinnovazione nor- non distinguono tra famiglia etero ed omosessuale.
mativa, ai fini di una sicura affermazione (seppur Se non erano mai state rimosse notevoli incertezze
sotto profili particolari) della rilevanza giuridica nellambito dei rapporti patrimoniali tra conviven-
della famiglia di fatto. E, nella norma, non sembra ti, ad esempio circa lapplicabilit automatica della
distinguersi tra convivenza etero ed omosessuale. disciplina sulla comunione dei beni (37) o sullim-
Ancora, gli artt. 417 e 407 c.c., novellati dalla L. presa familiare (38), la giurisprudenza non ha
n. 6 del 2004, prevedono che listanza, rispettiva- escluso la possibilit che i familiari stipulino una
mente, di interdizione e inabilitazione, e di ammi- convenzione, costituente un vero e proprio con-
nistrazione di sostegno, possa essere proposta dal tratto, un autoregolamento dei propri rapporti ed
convivente stabile, e anche in tal caso, non si di- interessi, che potrebbe richiamarsi in tutto o in
stingue tra convivente etero od omosessuale. parte al regime patrimoniale della famiglia, come
Introduce invece tale distinzione la L. n. 40 del disciplinato dal codice civile, e pure disciplinare i
2004 sulla fecondazione assistita: sono ammesse al- rapporti tra i familiari, successivi allo scioglimento
della famiglia di fatto (39). Naturalmente neces-
la tecnica di fecondazione assistita solo coppie di
sario che i familiari di fatto abbiano la capacit di
maggiorenni, di sesso diverso, coniugate o convi-
agire e di stipulare contratti (40).
venti.
Qualche volta la giurisprudenza intervenuta, ove
possibile, a tutela del familiare di fatto, per solle-
La giurisprudenza
varlo da una condizione assolutamente deteriore.
Va, a questo punto, precisato, che l dove non Cos almeno per quanto attiene alla successione
intervenuto il legislatore, spesso ha sopperito lope- del rapporto locatizio, si opportunamente equipa-
ra della giurisprudenza di legittimit e di merito, rata, procedendo per via analogica, la posizione del
che ha indubbiamente esteso, in questi anni, larea convivente e del coniuge, attraverso un condivisi-
della rilevanza giuridica della famiglia di fatto, fi- bile intervento della Consulta (41). Si pure affer-

(37) Non sono mancati tentativi di affermare lapplicabilit zoni, op. ult. cit., 53 s., e v. pure Oberto, I regimi patrimoniali
dellintera disciplina patrimoniale o di singoli istituti previsti della famiglia di fatto, Milano, 1991, passim. La giurisprudenza,
dalla riforma del diritto di famiglia: in diverse prospettive, tra di legittimit e di merito, riconosce la validit dei contratti di
gli altri, Alagna, Il regime patrimoniale della famiglia, in Vita convivenza (tra le altre, Cass. 8 giugno 1993, n. 6381, in Corr.
not., 1977, I, 850; Id., Famiglia e rapporti tra coniugi del nuovo giur., 1993, 947; Trib. Savona 20 giugno 2002, in questa Rivi-
diritto, Milano, 1980, 312; Bile, op. cit., 91 ss. In giurispruden- sta, 2003, 598; Trib. Milano 1 ottobre 2008, in Corr. merito,
za, Trib. Milano 22 aprile 1980, in Dir. fam., 1980, n. 1161. Cir- 2008, 1244.
ca il problema della titolarit dei beni acquistati durante la con- (40) Cos anche Tommasini, Riflessioni in tema di famiglia di
vivenza, v. Roppo, La famiglia senza matrimonio, cit., 748; San- fatto, in Riv. dir. civ., 1984, II, 262.
tilli, op. cit., 843 s. (41) In giurisprudenza, v., Pret. Genova 16 luglio 1977, in
(38) Si sono espressi per la soluzione negativa, Pret. Forl Giust. civ., 1978, III, 191; Pret. Bassano del Grappa 26 giugno
13 maggio 1975, in Dir. lav., 1976, II, 5; Cass. 18 ottobre 1976, 1978, in Nuovo dir., 1978, 523; Trib. Genova 12 marzo 1979, in
n. 3585, in Nuovo dir. agr., 1977, 345 (con nota critica di Gra- Giur. merito, 1979, I, 1150; Trib. Milano 17 maggio 1979, in
ziani); Id. 24 marzo 1977, n. 1161, in Giust. civ., 1977, I, 1190 Giust. civ., 1979, II, 19, 1975; Pret. Sampierdarena 20 ottobre
(con nota di Mazzocca); Trib. Roma 10 luglio 1980, in Dir. 1979, cit.; Trib. Salerno 11 aprile 1980, in Arch. Loc. cond.,
fam., 1980 II, 611. In dottrina, cfr. Ragusa Maggiore, Famiglia 1980, 541 (con nota di Zazzera, Successibilit della familiare di
di fatto e impresa familiare, in Riv. trim. dir. proc. civ., 1982, 40 fatto nel rapporto di locazione); Trib. Firenze 6 ottobre 1982, in
ss.; A. e M. Finocchiaro, Diritto di famiglia, Milano, 1984, 1310 Giust. civ., 1983, II, 1389; Pret. Milano 30 novembre 1983, in
ss. In senso parzialmente positivo, v., invece, Cass. 16 giugno Foro it., 1984, I, 2278; Pret. Sestri Ponente 30 gennaio 1984, in
1978, n. 3012, in Foro it., 1978, I, 2137; Id. 17 luglio 1979, n. Giur. it., 1984, 1, 2, 746. Contra, tuttavia, Pret. Genova 1 ago-
4221, in Dir. fam., 1979, 77 e in Foro it., 1979, I, 2315;Trib. sto 1977, in Giur. merito, 1979, I, 912 (con nota di Bessone,
Ivrea 30 settembre 1981, in Vita not., 1982, 802; e, in dottrina, Norme costituzionali, ideologie della famiglia e regime positivo
Branca, Rapporti patrimoniali della famiglia e attivit di impresa, del convivere in assenza di matrimonio); App. Venezia 20 aprile
in Dir. fam., 1976, 1246; Jannarelli, Lavoro nella famiglia, lavoro 1979, in Foro it., 1979, I, 1611; Pret. Milano 19 maggio 1979,
nella impresa e famiglia di fatto, in La famiglia di fatto, cit., 187; in Arch. civ., 1979, 458 (con nota di Montagna, Successione
Graziani, Impresa familiare, in Tratt. Rescigno, 3, Torino, 1982, nel contratto di locazione: posizione della convivente more uxo-
557; Gazzoni, op. ult. cit., 138 s. Cos anche, ricorrendo ad rio); Pret. Sanremo 9 febbraio 1980, in Giur. it., 1980, I, 2, 530
uninterpretazione estensiva, Furgiuele, Libert e famiglia, Mila- (con nota di Alagna, Convivenza more uxorio e successione
no, 1980, 289; Viridi, Considerazioni in tema di lavoro e impresa nel contratto di locazione); Trib. Sanremo 23 dicembre 1980, in
familiare, in Giur. merito, 1981, 1135. Nuovo dir., 1981, 125 (con nota di Russo, Sulla successione del
(39) Insiste sul ruolo esclusivo dellautonomia privata, Gaz- convivente more uxorio nel contratto di locazione); Cass. 28 no-

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mata la risarcibilit del danno per morte del part- era escluso lo sfratto per necessit, ove il locatore
ner, talora non soltanto limitata ai danni patrimo- abitasse in un altro alloggio insieme con il familia-
niali, ma pure estesa a quelli morali (42). Non pu re di fatto (45), ovvero si era affermato che la pro-
sostenersi che il risarcimento dovuto solo in virt roga legale operava anche a favore del part-
del cespite economico che venuto a mancare, ner (46). Si ritenuto, infine, che lesistenza di
perch questo esisteva appunto perch vi era fami- una famiglia di fatto faccia venir meno lobbligo al-
glia di fatto (e al suo interno sussisteva un dovere lassegno da parte del coniuge separato o divorziato
di mantenimento tra i conviventi, almeno sotto dal convivente di fatto (47).
forma di obbligazione naturale). Se, al di fuori di Ma gli esempi non si limitano al settore civile: in
qualsiasi rapporto, un estraneo elargisse denaro per materia fiscale aveva ritenuto la giurisprudenza
beneficenza, generosit, ecc., ben difficilmente il che, ai fini dellimposta di famiglia, il convivente
beneficiario potrebbe chiedere il risarcimento. E fosse solidalmente responsabile con il debitore
del resto non potrebbe allora spiegarsi la risarcibili- iscritto a ruolo per il pagamento del tributo (48), e,
t dei danni morali, che pure talora stata ricono- ancora, che egli non potesse considerarsi terzo, le-
sciuta, proprio in virt di una precisa rilevanza del- gittimato allopposizione ex art. 619 c.p.c. contro
la famiglia di fatto, quale immagine della fami- lesecuzione dellesattore sui mobili dellabitazione
glia fondata sul matrimonio. del debitore (49). Pure in ambito penale stata pi
La giurisprudenza ha pure affermato che il convi- volte riconosciuta la rilevanza della famiglia di fat-
vente non pu considerarsi terzo ai fini del godi- to: cos si ritenuto estensibile al partner il reato
mento dei benefici derivanti dal contratto di assi- di maltrattamenti in famiglia (50). E si era solleva-
curazione obbligatoria (43), n terzo trasportato ai ta la questione di legittimit costituzionale dellart.
fini della risarcibilit dei danni da incidente strada- 530 c.p. (non punibilit per alcuni reati contro
le (44). Con riferimento al regime vincolistico, si lamministrazione della giustizia, ove chi aveva

vembre 1983, n. 7133, in Foro it., 1984, I, 2277. Sostanzial- braio 1951, in Foro it., 1951, I, 802; Cass. 16 febbraio 1956, n.
mente in senso negativo, anche Corte cost. 14 aprile 1980, n. 436, in Foro it., 1956, I, 1120; Cass. 20 marzo 1961, n. 626, in
45, in Foro it., 1980, I, 1564. Ma v. pure, successivamente, Rep. Foro it., 1961, voce cit., n. 277; Pret. Roma 22 settembre
Corte cost. 7 aprile 1988, in Giur. it., 1988, I, 1, 1627, con nota 1975, in Giust. civ., 1976, I, 1725.
di Trabucchi, Il diritto ad abitare le case daltri riconosciuto a chi (46) Pret. Pordenone 7 dicembre 1950, in Foro it., 1951, I,
non ha diritto, che ha dichiarato lillegittimit costituzionale del- 802. Ma, v. gi Cass. 15 dicembre 1949, n. 2607, in Giur.
lart. 6, l. 27 febbraio 1978, n. 392, nella parte in cui esso non compl. cass. civ., 1949, 3. Contra, Cas. 12 dicembre 1952, n.
prevedeva la successione nel contratto di locazione per il con- 3169, in Foro it., 1953, I, 504.
vivente more uxorio. (47) In proposito, la giurisprudenza pu dirsi ormai consoli-
(42) In giurisprudenza, v. Trib. Verona 3 dicembre 1980, in data, specialmente quando si verte in materia di assegno di di-
Rass. dir. civ., 1981, 74; Pret. Genova 21 maggio 1981, in Foro vorzio. V. gi Trib. Napoli 26 gennaio 1979, in Dir. giur., 1980,
it., 1982, I, 1460; Ass. Genova 18 marzo 1982, in Giur. merito, 580; Cass. 9 marzo 1982, n. 1477, in Foro it., 1982, I, 1924;
1983, II, 433; Id. 24 ottobre 1984, in Foro it., 1986, II, 621; e, Trib. Genova 20 luglio 1982, in Giur. merito, 1984, I, 350; Cass.
alla fine, Cass., 10 marzo 1994, n. 2322, in Giur. civ., 1995, I, 11 maggio 1983, n. 3253, in Dir. fam., 1983, 934; Cass. 22
1, 1370. Per lorientamento pi risalente, Cass. 24 gennaio aprile 1993, n. 4761, in Giur. it., 1994, I, 1, 1832. In tema di se-
1958, n. 169, in Resp. civ. prev., 1958, 493 (con nota di Gentile, parazione, assai rilevante Cass. 8 febbraio 1977, n. 556, in
Mancanza di legittimazione attiva nella convivenza more uxo- Giur. it., 1977, I, I, 830. Da ultimo Cass. 11 agosto 2011, n.
rio). Sulle perplessit manifestate in dottrina, cfr. Trabucchi, 17195, in questa Rivista, 2012, 25; Cass. 3 aprile 2015, n.
Spettanza del risarcimento per luccisione di una persona, in 6855, ivi, 2015, 553, hanno ribadito il principio, ponendo fine
Giur. it., 1957, I, 1, 154; De Cupis, Il concubinato, cit., 79. Le- ad un orientamento arretrato che si era affermato negli anni
voluzione dottrinale sul tema documentata da Sbis, Risarci- immediatamente precedenti (tra le altre, Cass. 7 luglio 2008,
mento di danni in seguito a morte di un familiare di fatto, in n. 18593), che pretendeva di mettere a confronto il tenore di
Riv. trim. dir. proc. civ., 1965, 1258; Branca, Morte di chi convi- vita della famiglia di fatto con quello della convivenza matri-
ve more uxorio e risarcimento, in Foro it., 1975, IV, 143; Alpa, moniale.
Famiglia di fatto e risarcimento del danno (in margine ad un ca- (48) Cos Cass., SS.UU., 10 luglio 1957, n. 2744, in Giur. it.,
so di uccisione del convivente adulterino), in Foro it., 1976, IV, 1958, I, I, 726 (con nota di Verderio, Famiglia naturale ed ese-
64; Berardi, Diritti ed obblighi della famiglia di fatto. Aspetti con- cuzione esattoriale).
trattuali, extra-contrattuali ed assicurativi, in La famiglia di fatto, (49) In tal senso, Cass. 3 maggio 1967, n. 825, in Giust. civ.,
cit., 318. 1967, I, 1473.
(43) Cos Pret. Sarzana 2 aprile 1976, in Foro it., 1976, I, (50) A favore dellestensione, era gi Cass. 7 novembre
1737; Trib. Piacenza 20 luglio 1985, in Arch. giur. circ., 1986, 1927, in Giur. it., 1928, II, 12; App. Bologna 30 aprile 1949, in
43. Riv. it. dir. pen., 1950, 527; Cass. 15 aprile 1959, in Giust. pen.,
(44) In tal senso, Cass. 4 maggio 1953, n. 2792, in Foro it., 1959, II, 1270; Id. 16 giugno 1959, in Riv. it. dir. proc. pen.,
1956, I, 653. 1960, 581, e con maggior rilievo, Cass. 1 marzo 1966, in
(45) Cos Cass. 30 aprile 1953, n. 1234, in Giust. civ., 1953, Mass. Cass. pen., 1966, 1219; Id. 18 dicembre 1970, ivi, 1972,
I, 1507; Cass. 12 luglio 1951, n. 1926, in Rep. Foro it., 1951, 860. Favorevolmente, in dottrina, Mencarelli, La donna convi-
Locazione, n. 541. In senso negativo, invece, Trib. Roma 22 vente more uxorio quale soggetto passivo del reato di maltrat-
gennaio 1953, in Giust. civ., 1954, I, 96. In materia di locazio- tamenti, in Nuovo dir., 1940, 119; Coppi, Maltrattamenti in fa-
ne, seppure sotto diversi profili, v. anche Trib. Firenze 13 feb- miglia e verso fanciulli, in Enc. dir., XXV, Milano, 1975, 241.

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commesso il fatto, intendesse salvare un prossimo fuori del matrimonio: cos ad esempio la protezione
congiunto), ma la Corte costituzionale aveva re- del minore o la tutela del diritto di abitazione, an-
spinto la questione, pur auspicando un intervento che se evidente che pure alla tutela della famiglia
del legislatore per lestensione di tali disposizioni al di fatto, non certo cos irrilevante come la Corte
familiare di fatto (51). voleva far credere, ci si doveva necessariamente ri-
La Corte costituzionale, salvo qualche eccezione, ferire. Va detto peraltro che se prima la Consulta
soprattutto, come si vedr, in tempi recenti, conti- giustificava la disparit di trattamento, esaltando il
nuava a costituire un baluardo tenace ad ogni ten- privilegio che lart. 29 assicurerebbe alla famiglia
tativo di avvicinamento tra la famiglia di fatto e matrimoniale, da alcuni anni, essa evidenziava
quella fondata sul matrimonio. Largomentazione piuttosto la scelta di libert dalle regole operata
era sempre la medesima: differenti le due posizioni. dai conviventi more uxorio, che verrebbe violata da
Certo latteggiamento cos rigido della Consulta unestensione automatica della disciplina del ma-
(non solo nel settore penale) suscitava stupore e trimonio (56): era indubbiamente uno spunto evo-
perplessit: essa sistematicamente respingeva le nu- lutivo importante laccento posto sulla libert indi-
merosissime questioni di legittimit costituzionale viduale che poteva condurre ad un accoglimento
sollevate dai giudici di merito e dalla stessa Cassa- di alcune delle questioni sollevate, l dove appunto
zione. Cos, dichiarata non fondata, come si dice- fosse in gioco la tutela della personalit del sogget-
va, la questione relativa alla punibilit del reato di to.
favoreggiamento e di vari reati contro il patrimo-
nio, si giustificava lesclusione del convivente dai La coppia omosessuale
soggetti beneficiari del trattamento pensionistico Se, come si visto, la famiglia di fatto, composta
di reversibilit (52), la non applicabilit alla cessa- di un uomo e una donna, ha fatto ulteriori passi in-
zione della convivenza della disciplina processuale nanzi nel processo di espansione della sua rilevanza
della separazione (53), la mancata estensione alla e di avvicinamento a quella fondata sul matrimo-
convivenza delle norme sulla prescrizione relativa nio, tale problematica era ancora agli inizi per la
al rapporto tra coniugi (54) e perfino la non consi- coppia omosessuale (ma significativo che vari or-
derazione della convivenza stabile antecedente al dinamenti stranieri avessero gi introdotto la possi-
matrimonio, a compimento del triennio, ai fini bilit di matrimonio tra persone del medesimo ses-
dellidoneit alladozione di minori (55) (fino alla so); si rinvengono cos, in una societ pluralistica e
novella del 2001 che, come si detto, accolse, con dinamica come la nostra, le fasi, gi indicate, del
un intervento normativo, la giurisprudenza favore- cammino della famiglia di fatto (eterosessuale) ma
vole al riguardo). quasi in contemporanea, variamente sovrapposte e
La Corte sembrava escludere ogni rilievo al vinco- giustapposte. Cos, atteggiamenti verso la coppia
lo di solidariet che nasce dalla convivenza, al va- omosessuale, considerata come situazione di pecca-
lore degli affetti, alla tutela della personalit indi- to, si accompagnano ad altri sostanzialmente agno-
viduale, che invece si manifestano e potenziano stici ed altri ancora, invece, moderatamente o pie-
nella famiglia di fatto. E le rare volte in cui essa namente favorevoli allattribuzione di ampia rile-
accoglieva la questione sollevata, sembrava sentire vanza giuridica alla coppia omosessuale, fino ad
lesigenza di giustificare la sua scelta, richiamando escludere ogni differenza, nella famiglia di fatto,
altri valori, differenti dalla tutela della famiglia tra le coppie omo ed eterosessuali (57), ovvero a

Contra, Pisapia, Spunti esegetici e dommatici sullart. 572 c.p., 1419.


in Riv. it. dir. proc. pen., 1960, 578; Mantovani, Riflessioni sul (54) Corte cost. 19 gennaio 1998, n. 2, in questa Rivista,
reato di maltrattamenti in famiglia, in Riv. dir. matr., 1963, 394; 1998, 214, con nota di Figone.
Pecorella, Famiglia (delitti contro la), in Enc. dir., XVI, Milano, (55) Corte cost. 6 luglio 1994, n. 281, in Dir. fam., 1994,
1967, 790. 1197.
(51) Corte cost. 12 gennaio 1977, n. 6, in Giur. cost., 1977, (56) Corte cost. 18 gennaio 1996, n. 8, cit. Sottolinea tale
1, 29, su cui v. Ferrando, Famiglia legittima e famiglia di fatto evoluzione didee, Ferrando, Il matrimonio, cit., 197. Da ultimo,
nella disciplina costituzionale, in Giur. cost., 1977, 930, e Bargis, come si vedr, Corte cost. 15 aprile 2010, n. 138, in questa Ri-
Testimonianza dei conviventi more uxorio e diritto di astensio- vista, 2010, 653, modificando la propria precedente imposta-
ne; Corte cost. 23 luglio 1980, n. 124, in Giur. cost., 1980, I, zione, richiama la meritevolezza degli interessi perseguiti dai
1099. Le ordinanze di rimessione erano di Ass. Venezia 22 conviventi more uxorio, sulla base dellart. 2 Cost.
maggio 1975, in Giur. merito, 1977, II, 133. (57) In prospettiva generale, cfr., al riguardo, Alpa, Status e
(52) Corte cost. 30 marzo 1999, n. 104, in Foro it., 1999, I, capacit. La costruzione giuridica delle differenze individuali, Ba-
1374. ri, 1993, 18 ss. Ma v. pure, in giurisprudenza, Corte cost. 15
(53) Corte cost. 15 maggio 1998, n. 166, in Giur. civ., 1998, aprile 2010, n. 138, cit.; Cass. 15 marzo 2012, n. 4184, in Nuo-

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reclamare lo stato coniugale per le coppie omoses- Gli anni pi recenti


suali. Proprio dalle fonti europee e comunitarie giungo-
La giurisprudenza, seppur con cautela, sembrava no, sempre pi frequenti, segnali assai significativi,
aprire pi ampi spazi operativi alla famiglia omo- mentre nella maggior parte degli Stati europei e in
sessuale: cos si affermato con chiarezza che non alcuni extraeuropei entrano in vigore leggi sulla
si tratta di condizione di peccato (in un caso, del convivenza etero ed omosessuale, e talora si appro-
resto ormai abbastanza risalente, in cui il locatore vano leggi che ammettono il matrimonio tra perso-
aveva intimato lo sfratto al conduttore, assumendo ne dello stesso sesso.
che la convivenza con altro uomo costituiva viola- Si cominciano ad interpretare in modo evolutivo,
zione del divieto di sublocazione o, comunque, di ma senza stravolgere la lettera e il significato della
abuso nella destinazione della cosa locata, mentre norma, documenti fondamentali. Se lart. 12 della
il giudice aveva escluso che tale convivenza giusti- Convenzione europea dei diritti delluomo tratta di
ficasse la domanda di risoluzione) (58); si pure ri- uomini e donne che hanno diritto di sposarsi e for-
tenuto che, nel rapporto interno tra i conviventi, mare una famiglia, e si riferisce senza ombra di
dubbio alla famiglia eterosessuale, lart. 8 e lart. 14
sussistano forme di assistenza reciproca, come le-
vengono presi pi frequentemente in considerazio-
sborso di somme di denaro per malattia o per altre
ne: il diritto al rispetto della vita privata e familia-
situazioni di bisogno, tali da dar luogo ad obbliga- re di ogni persona; il divieto di ogni discriminazio-
zioni naturali, caratterizzate dalla soluti reten- ne fondata sul sesso e su ogni altra condizione (63).
tio (59); ancora, in ambito penale, si estesa alla Meno sforzi interpretativi richiede la Carta Euro-
coppia omosessuale la facolt di un convivente di pea dei diritti fondamentali (allorigine Carta di
astenersi dal deporre in un processo nei confronti Nizza del 2000): lart. 9 sancisce il diritto di sposar-
dellaltro (60). si e costituire una famiglia, garantito dalle leggi dei
Dunque, come chiarisce una pronuncia di merito, singoli Stati; lart. 21 vieta le discriminazioni: non
gi sopra indicata (61), gli elementi essenziali del solo quella del sesso (e si intende in genere la di-
rapporto coniugale potrebbero rinvenirsi non solo scriminazione della donna rispetto alluomo), ma
nella convivenza eterosessuale, ma pure in quella anche per orientamento sessuale (64). E tale pro-
omosessuale: un legame affettivo stabile, nonch la filo previsto dallart. 19 Trattato sul funziona-
comune disponibilit ad intrattenere rapporti ses- mento dellUnione Europea: per combattere ogni
suali, nel quadro di atteggiamenti reciproci di assi- discriminazione il Consiglio pu assumere provve-
stenza e solidariet (62). Non si dovevano dunque dimenti, su proposta della Commissione e previa
consultazione del Parlamento europeo. stata, tra
porre discriminazioni o limiti tra famiglia di fatto
le altre, adottata la Direttiva 2000/78/CE del 27
etero ed omosessuale, e tutto il cammino in avanti
novembre 2000, che vieta ogni discriminazione in
percorso dalla famiglia di fatto, composta da un uo- materia di occupazione e condizioni di lavoro, an-
mo e da una donna, doveva necessariamente im- che sulla base dellorientamento sessuale.
porsi anche per quella costituita da persone del Ma soprattutto la Corte europea dei diritti del-
medesimo sesso (del resto, come si detto, molte luomo, organo giudiziario del Consiglio dEuropa
legislazioni non pongono differenze o limitazioni e, dopo il Trattato di Lisbona, oggetto di adesio-
n lo fanno le fonti comunitarie, assai pi frequen- ne da parte dellUnione Europea, attraverso un
ti oggi che in passato). percorso che si rivelato peraltro assai complesso

va giur. civ. comm., 2012, I, 588; Id. 11 gennaio 2013, n. 601. no, 1999, 510; Dogliotti, Famiglia di fatto, in Dig. civ. (aggiorna-
(58) Trib. Roma 20 gennaio 1982, in Riv. giur. edil., 1983, II, mento), Torino, 2003, I, 710; Id., Le persone fisiche, in Trattato
959. Bessone, Torino, 2015, 351; Barlow, Cohabitants and The Law,
(59) Trib. Firenze 11 agosto 1986, in Nuovo dir., 1988, 321. London, 1997, 134; Lundstrm, Family life and the freedom of
(60) App. Torino 19 novembre 1993, in Cass. pen., 1994, movements of workers in the European union, in 10 Int. Jour. of
777. Law, 1996, 250 ss.; Schreiber, Vertragsgestaltungen im der
(61) Trib. Roma 20 gennaio 1982, cit. nichtehelichen Lebensgemeinschaft, in NJW, 1993, 624; Prez
(62) In dottrina, sulle problematiche inerenti alla coppia Cnovas, Homosexualidad, y uniones homosexuales en el Dere-
omosessuale, cfr. Bernardini, La convivenza fuori del matrimo- cho espaol, Granada, 1996.
nio. Tra contratto e relazione sentimentale, Padova, 1992, 153 (63) Cfr., tra gli altri, AA.VV., I diritti fondamentali e le Corti
ss.; Ferrando, Il matrimonio, cit., 192; Bonini - Baraldi, Societ in Europa (a cura di Panunzio), Napoli, 2005.
pluraliste, cit., 419; DAngelo, La difesa del matrimonio etero- (64) Al riguardo, Ferrando, Le relazioni familiari nella Carta
sessuale negli Stati Uniti, in Matrimonio. Matrimonii, cit., 267; dei diritti dellUnione Europea, in Pol. dir., 2003, 347.
Tommasini, La famiglia di fatto, in Trattato Bessone, IV, 1, Tori-

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ed articolato, che interviene, ripetutamente e in che sanziona lItalia per non aver accolto i nume-
profondit, anche se non mancano alcune pronun- rosi richiami a legiferare in materia, affermando
ce della Corte di Giustizia U.E. che peraltro atten- che tale omissione, ripetuta nel tempo, comporta
gono a materie pi limitate: vanno segnalate alcu- una violazione degli artt. 8 e 14 della Cedu (72).
ne sentenze in materia di reversibilit, assegni fa- Il dialogo (questa volta tra Corte costituzionale e
miliari, riduzione del costo dei trasporti, protezione Cassazione) apparso ulteriormente proficuo: la
internazionale (65). Interviene dunque la Corte Consulta precisa (73) che la modificazione di sesso
EDU, ora affermando che il diritto di sposarsi non di un coniuge comporta automaticamente lo scio-
deve limitarsi a persone dello stesso sesso (pur pre- glimento del matrimonio, e tuttavia dichiara lille-
cisando che la materia di competenza dei singoli gittimit degli artt. 2 e 4 L. n. 164 del 1982, nella
Stati, i quali per devono permettere che le coppie parte in cui non prevedono che la sentenza relativa
omosessuali possano godere di una vita familia- consenta di mantenere in vita, sullaccordo di en-
re (66)), ora sanzionando le scelte del legislatore trambi, un rapporto di coppia giuridicamente rego-
(nella specie, greco) che ha previsto unioni regi- lato; la Cassazione (74), che aveva sollevato la
strate alternative al matrimonio, escludendo cop- questione di legittimit, dopo la restituzione degli
pie omosessuali (67). atti, cassa la decisione di merito che aveva ritenuto
Poi, con riferimento al nostro ordinamento, si in- legittima la trascrizione automatica dello sciogli-
staura un fenomeno di accelerazione, per certi versi mento del matrimonio, ma ci fino a quando il le-
non del tutto prevedibile, una circolarit, un dialo- gislatore regolamenti, insieme alla convivenza ete-
go virtuoso tra la Corte EDU e le massime istitu- ro ed omosessuale, pure tale specifico profilo.
zioni giudiziarie italiane: Corte costituzionale e
Cassazione, senza il quale probabilmente non si sa- La L. n. 76 del 2016
rebbe giunti alla L. n. 76 (68). Le tappe di questo Alla fine, il legislatore intervenuto, con la L. 20
percorso sono assai note: la Corte costituziona- maggio 2016, n. 76, Regolamentazione delle unioni
le (69) ritiene inammissibile, in quanto diretta ad civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle
ottenere una pronuncia additiva, involgente scelte convivenze, allineando lItalia alla maggior parte
rimesse alla discrezionalit del legislatore, la que- degli Stati europei ed a vari Stati extraeuropei: leg-
stione di legittimit di varie disposizioni del codice ge alla quale dedicata gran parte di questo fasci-
civile, nella parte in cui non consentono il matri- colo. Seguiranno contributi su specifici profili della
monio omosessuale, ma, nella stessa pronuncia, legge. Basti qui esporre brevemente qualche rifles-
precisa che lunione di persone dello stesso sesso sione sullimportante testo normativo.
rientra tra le formazioni sociali riconosciute e pro- Dal punto di vista formale, si tratta di una legge
tette dallart. 2 Cost., e invita il legislatore a prov- con un unico articolo e ben sessantanove com-
vedere. Di poco successiva, la sentenza della Corte mi. nota la ragione, per cos dire politica: la ne-
EDU, gi ricordata (70). cessit di rendere meno complicato liter di appro-
La Cassazione ha avuto occasione di affermare pi vazione e il voto di fiducia. Ma resta indubbiamen-
di una volta (71) che la diversit di genere tra gli te un attentato allestetica giuridica, che sem-
sposi costituisce requisito per lefficacia del matri- brava confinato alle leggi economiche, di bilancio,
monio in Italia, ma non per la sua giuridica esi- comunitarie, caratterizzate da pochi articoli e cen-
stenza, richiamando varie disposizioni della Con- tinaia di commi. E pensare che la legge, discipli-
venzione Europea dei Diritti dellUomo, e unendo- nando il rapporto tra soggetti privati in materia fa-
si alla richiesta di una disciplina delle unioni omo- miliare, avrebbe potuto essere inserita nello stesso
sessuali. La vicenda che aveva dato luogo alla pro- codice civile!
nuncia della Consulta del 2010, ha poi condotto Venendo al merito, appare piuttosto accurata e ap-
ad una rilevantissima sentenza della Corte EDU profondita la prima parte sullunione civile tra per-

(65) Al riguardo, tra le altre, Corte Giustizia Unione Europea 1605.


1 aprile 2008, C 267/06. (70) Corte EDU 24 giugno 2010, cit.
(66) Corte EDU 24 giugno 2010, n. 30141/04. (71) Cass., SS.UU., 15 marzo 2012, n. 4184; Cass. 9 feb-
(67) Corte EDU 7 novembre 2013, nn. 29381/09, 32684/09. braio 2015, n. 2400; contra, per linesistenza di tali matrimoni,
(68) Esamina, con grande maestria, tale percorso, Resci- Cons. Stato 26 ottobre 2015, n. 4899.
gno, Il matrimonio same sex al giudizio di tre Corti, in Corr. giur., (72) Corte EDU 21 luglio 2015, nn. 18766/11, 36030/11.
2012, 861. (73) Corte cost. 11 giugno 2014, n. 170.
(69) Corte cost. 15 aprile 2010, n. 138, in Giur. cost., 2010, (74) Cass. 21 aprile 2015, n. 8097.

878 Famiglia e diritto 10/2016


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sone dello stesso sesso, che in Italia continueranno lida la comunione di vita tra i coniugi stessi, per
a soffrire il divieto del matrimonio, assai pi super- rafforzare larmonia familiare, e in tal senso si con-
ficiale e lacunosa nella seconda parte sulle convi- figura anche e soprattutto come fedelt alla con-
venze di fatto etero ed omosessuali (75). La disci- divisione, alla solidariet, e dunque si apparenta
plina dellunione molto simile (anche se non strettamente allobbligo di assistenza, morale ancor
mancano significative differenze che saranno esa- prima che materiale (che invece permane nellu-
minate dai diversi contributi del fascicolo) a quella nione, come regolata dalla L. n. 76) (77).
del matrimonio, pi di quanto forse si potesse pre- Ma soprattutto si inteso eliminare ladozione del
vedere, dallatto al rapporto, dal regime della nulli- figlio di una delle parti (la c.d. stepchild adoption,
t al contenuto degli obblighi nascenti dallunione, con un inglesismo che si potrebbe evitare ). Gi
dai rapporti patrimoniali alle vicende dello sciogli- il testo (comma 20) assai ambiguo: da un lato, si
mento, ai rapporti successori, ecc. (76). Si tratta, precisa che le disposizioni che si riferiscono al ma-
allevidenza, di una vera e propria famiglia tra per- trimonio e quelle che contengono le parole coniu-
sone dello stesso sesso, anche se priva di figli (ma ge, coniugi o termini equivalenti in qualsiasi fonte
al riguardo v. infra), ma di famiglia, seppur meno normativa (anche in regolamenti, negli atti ammi-
regolata e caratterizzata da pi limitati obblighi e nistrativi e nei contratti collettivi) si applicano a
diritti reciproci, si dovrebbe parlare anche per le ognuna delle parti dellunione civile (ed previsio-
convivenze etero ed omosessuali. ne estremamente importate e significativa) tranne
Tuttavia chi cercasse nella normativa in esame il (chiss perch? ) le norme del codice civile, al
termine famiglia, famiglie, magari di fatto, rimar- di l di quelle espressamente indicate alla legge in
rebbe deluso, nonostante il termine sia ampiamen- commento. Sar opportuno effettuare un riscontro
te utilizzato per indicare coppie di fatto etero od accurato sulle norme del codice civile non richia-
omosessuali, dalla giurisprudenza e dottrina, anche mate, per accertare se non vi siano discriminazioni
quella pi recente. Si parla di unione, un termine e violazioni del principio di uguaglianza.
che ha poco a che fare con il diritto privato e se- Ma il comma 20 raggiunge il colmo dellambiguit
gnatamente con quello di famiglia, assai usato pe- nei periodi successivi: si esclude lequiparazione tra
raltro nelle fonti comunitarie e in quelle di qual- coniuge e parte dellunione anche con riguardo alla
che Paese (ad es. la Germania), evidentemente per L. n. 184 del 1983 (affidamento e adozione), ma si
non urtare la sensibilit di parti avverse al ricono- aggiunge che resta fermo quanto previsto e con-
scimento di coppie dello stesso sesso. sentito dalle norme vigenti in materia di adozio-
Si detto della (quasi) assimilazione tra unione e ne. Non si potranno dunque disporre adozioni
matrimonio. Ma nella ricerca ossessiva di eliminare piene e neppure adozioni in casi particolari ex art.
qualsiasi riferimento alla famiglia, si commettono 44 L. n. 184 quanto alla lettera b): adozione del fi-
talora errori alquanto risibili: si esclude ad glio del coniuge. Restava aperta una via gi prati-
esempio lobbligo di collaborazione tra parti dellu- cata da alcune pronunce di merito che avevano ap-
nione perch nellinteresse della famiglia, ai sensi plicato la lettera d) dellart. 44: impossibilit di af-
dellart. 143 c.c. (ma a questa vera e propria auto- fidamento preadottivo, secondo uninterpretazione
censura sfuggito evidentemente il comma 12, per allargata relativa pure allimpossibilit giuridica, ol-
cui le parti concordano lindirizzo della vita fami- tre quella di fatto (perch ad esempio non vi sono
liare), e si eliminato lobbligo di fedelt, come adottanti disponibili), che pu prescindere dunque
documentato dalla convulsa stretta finale alla Ca- dallabbandono. E linterpretazione ha trovato, do-
mera dei deputati, prima dellapprovazione definiti- po la L. n. 76, sicuro avallo in una recentissima
va, non considerando che ormai da tempo tale ob- pronuncia della Cassazione (78).
bligo non pi limitato alla sola sfera sessuale, Come si diceva appare assai pi affrettata e lacuno-
non si pone a tutela esclusiva del decoro e del pre- sa la seconda parte della legge, relativa alle convi-
stigio dellaltro coniuge, ma, in prevalenza, conso- venze di fatto etero ed omosessuali (79). Rimane

(75) Al riguardo, v. gi Iorio, Il disegno di legge sulle unioni (77) Sul punto, gi Busnelli, Il dovere di fedelt coniugale
civili e sulle convivenze di fatto, in Nuove leggi civ., 2015, 1014. oggi, in Giur. it., 1975, IV, 130; Dogliotti, Rapporti personali e
(76) Tra i primi contributi, v. AA.VV., La nuova regolamenta- patrimoniali tra coniugi, in Enc. dir., XXXVIII, Milano, 1987, 390.
zione delle unioni civili e delle convivenze, Torino, 2016, ed ivi, (78) Cass. 22 giugno 2016, n. 12962, in www.foroitaliano.it
in particolare, Campione, 1 ss.; Figone, 259 ss.; Spataro e Del- e in corso di pubblicazione in questa Rivista.
lOsta, Unioni civili e convivenze: tutte le novit, in Il civilista, (79) Al riguardo, Blasi, La disciplina delle convivenze omo ed
2016, 7. etero affettive, in La nuova regolamentazione, cit., 182.

Famiglia e diritto 10/2016 879


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dubbio (e la giurisprudenza al riguardo potr forni- dalla giurisprudenza che addirittura, da qualche
re qualche risposta) se la dichiarazione anagrafica tempo, ha affrontato la tematica, anche con riferi-
abbia valore costitutivo ovvero (come sembra pre- mento alla famiglia matrimoniale (81).
feribile) soltanto dichiarativo. Limpressione, in ge- Molte dunque le ombre della L. n. 76, e tuttavia le
nerale, quella di una disciplina estremamente ri- luci attinenti alla dignit finalmente riconosciuta
duttiva circa le posizioni attive dei conviventi, tra alla coppia etero ed omosessuale, finiscono comun-
loro e verso i terzi, rispetto a quanto si sopra in- que per prevalere.
dicato, delineando il quadro normativo (seppur fat- Unultima considerazione: un fenomeno apparen-
to di norme isolate e non coordinate) e soprattutto temente curioso che gi si era notato, a seguito
linterpretazione giurisprudenziale: dunque la con- della riforma della filiazione del 2012 e 2013. Si
vivenza (o meglio, la famiglia) di fatto sta pi fuori evidenziata la sostanziale uguaglianza dello status
che dentro la legge n. 76, e si persa unottima oc- tra figli nati dentro e fuori del matrimonio, e sem-
casione per costruire una disciplina unitaria. As- mai stata sottolineata una maggior rigidit per i
sente ogni riferimento ai figli, la cui condizione, al- primi e una pi ampia libert dei secondi, ad es. in
meno per la convivenza eterosessuale, come si vi- ordine alla disciplina del cognome: dunque la ri-
sto, ormai sostanzialmente identica nella famiglia vendicazione di una pi profonda libert per i pri-
di fatto rispetto a quella fondata sul matrimonio: mi e una rivincita storica per i secondi (82).
forse non ve nera bisogno, ma anche soltanto un Cos, a veder bene, nellunione civile, ancora una
rinvio normativo sarebbe apparso pi rassicurante. volta, meno rigida la disciplina del cognome;
In ogni caso, come si diceva, per la convivenza ete- manca lobbligo di fedelt che viene peraltro rece-
ro ed omosessuale, potrebbe sicuramente operare pito da quello meno connotato e pi solidale di as-
ladozione in casi particolari, con riferimento alla sistenza; assente lintervento de giudice ex art.
lett. d) dellart. 44 L. n. 184 del 1983. 145 c.c. in caso di specifici conflitti, gi caduto in
Pienamente condivisibile il riferimento allautono- desuetudine ed espressione di una ormai inaccetta-
mia negoziale e al contratto di convivenza, ma il bile condizione di famiglia sotto tutela; infine lo
comma 50 parla di regolamento di rapporti patri- scioglimento, senza passare attraverso la separazio-
moniali della vita in comune e il comma 53 tratta ne.
appunto di modalit di contribuzione alla vita co- Una disciplina dunque meno vincolata, pi libera
mune, senza alcun riferimento ad un regolamento che dovrebbe forse costituire la base, domani, per
in vista di uneventuale cessazione della conviven- una riforma della famiglia fondata sul
za (80), possibilit gi, come si visto, indicata matrimonio

(80) Sui contrati di convivenza, in relazione alla L. n. 76, cfr. (81) Cos gi Cass. 21 dicembre 2012, n. 23713, in Foro it.,
Oberto, I rapporti patrimoniali nelle unioni civili e nelle conviven- 2013, I, 864; Cass. 20 agosto 2014, n. 18066, in questa Rivista,
ze di fatto, in La nuova regolamentazione, cit., 67 ss.; Figone, 2015, 357.
Lo scioglimento delle unioni civili e la risoluzione dei contratti di (82) Cos Dogliotti, La filiazione fuori del matrimonio, cit., 71.
convivenza, ivi, 280.

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Unione civile

La disciplina dellunione civile


tra tutela dei diritti
della persona e creazione
di un nuovo modello familiare
di Michele Sesta
1. Premessa monio o da ununione civile (art. 1, comma 36, L.
Dopo numerosi tentativi di legiferare non andati a n. 76/2016).
buon fine, il Parlamento ha approvato la L. 20 Un primo rilievo che, mediante la nuova legge,
maggio 2016, n. 76, recante Regolamentazione il legislatore ha ampliato le opzioni istituzionali di-
delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e sponibili (3), specie per le coppie dello stesso sesso,
disciplina delle convivenze (1), provvedimento che non ne avevano alcuna; ma anche, a ben ve-
che destinato a produrre un profondo mutamento dere, per quelle eterosessuali, che ora possono mo-
nella struttura giuridica delle relazioni familiari, gi dellare la loro relazione secondo differenti livelli di
notevolmente innovata a seguito della riforma del- assunzione di reciproche responsabilit.
la filiazione del 2012/2013. Le nuove disposizioni, Questo non significa ovviamente che i tre modelli
in maniera complementare rispetto a quelle che legali siano da considerarsi nella sostanza indiffe-
hanno introdotto lo stato unico di figlio (2), inter- renziati ed equivalenti, posto che la disciplina di
vengono sul rapporto di coppia, dando forma, ac- ciascuno di essi si presenta in concreto notevol-
canto a quello fondato sul matrimonio, a due nuo- mente distinta. Il che vale non solo per la convi-
vi tipi legali: lunione civile (art. 1, commi 1-35, venza, etero e omosessuale, la cui regolamentazione
L. n. 76/2016), indirizzata a coppie di persone mag- leggera nasce dal fatto che la libert di stare as-
giorenni dello stesso sesso, e le convivenze di per- sieme al di fuori dei lacci legali non pu essere mi-
sone maggiorenni di diverso o dello stesso sesso, sconosciuta, ma anche per lunione civile, il cui
unite stabilmente da legami affettivi e di reciproca statuto, pur nato dalla costola di quello matrimo-
assistenza morale e materiale, non vincolate da niale, si discosta notevolmente da esso. Ci a co-
rapporti di parentela, affinit o adozione, da matri- minciare dal nome stesso e dalla sua mancata col-

(1) In argomento, R. Campione, Lunione civile tra disciplina ne riformata: lunicit dello status, in Giur. it., 2014, 1261
dellatto e regolamentazione dei rapporti di carattere personale; ss.; M. Bianca, Lunicit dello stato di figlio, in La riforma della
G. Oberto, I rapporti patrimoniali nelle unioni civili e nelle convi- filiazione, a cura di C.M. Bianca, Padova, 2015, 3 ss.; Ead. (a
venze di fatto; F. Mecenate, Unioni civili e convivenze. Succes- cura di), Filiazione. Commento al decreto attuativo, Milano,
sioni, forma e pubblicit, diritto internazionale privato; A. Figone, 2014, passim; C. Camardi, Diritti fondamentali e status della
Lo scioglimento delle unioni civili e la risoluzione dei contratti di persona, in Riv. crit. dir. priv., 2015, 7 ss.; G. Chiappetta (a cura
convivenza; tutti in AA.VV, La nuova regolamentazione delle di), Lo stato unico di figlio, Napoli, 2014, passim; G. Ferrando,
unioni civili e delle convivenze, Torino, 2016; B. De Filippis, Stato unico di figlio e variet dei modelli familiari, in questa Rivi-
Unioni civili e contratti di convivenza, Milano, 2016; L. DellOsta sta, 2015, 952 ss. Sui rapporti genitori-figli nella crisi familiare
- G. Spadaro, Unioni civili e convivenze: tutte le novit, Milano, cfr. M. Sesta, A. Arceri, La responsabilit genitoriale e laffida-
2016; M. Bianca, Le unioni civili e il matrimonio: due modelli a mento dei figli, in Trattato di diritto civile e commerciale, gi di-
confronto, in giudicedonna.it, 2/2016. retto da Cicu, Messineo, Mengoni, continuato da Schlesinger,
(2) Sullunicit dello stato di filiazione cfr. M. Sesta, Stato Milano, 2016, passim.
unico di filiazione e diritto ereditario, in Recte sapere, Studi in (3) Cfr. G. Zanetti, La coppia di fatto tra diritto e morale, in
onore di Giuseppe Dalla Torre, III, Torino, 2014, 1647 ss. (ed in Elementi di etica pratica. Argomenti normativi e spazi del diritto,
Riv. dir. civ., 2014, 1 ss.); Id., voce Filiazione (diritto civile), in a cura di Id., Roma, 2003, 147; G. Zanetti, M. Sesta, La coppia
Enc. dir., Annali, VIII, Milano, 2015, 445 ss.; Id. (a cura di), Co- di fatto tra morale e diritto. Opinioni a confronto, in Familia,
dice della famiglia, III ed., Milano, 2015, passim; M. Dogliotti, 2004, 659 ss.; M. Sesta, Le convivenze tra libert, solidariet
La nuova filiazione fuori del matrimonio: molte luci e qualche e public policy, in Studi in onore di Cesare Massimo Bianca, II,
ombra, in questa Rivista, 2014, 480 ss.; P. Rescigno, La filiazio- Milano, 2006, 483 ss.

Famiglia e diritto 10/2016 881


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locazione nel codice civile, che risponde alla me- oggi inattuali, non ancora adeguatamente sostitui-
desima - certamente discutibile - ratio per cui nep- te (6).
pure il divorzio ivi abbia trovato sede, ed anzi nep- In ogni caso, rispetto al recente passato, la discipli-
pure sia stato cos chiamato dal legislatore, se non na dei rapporti familiari si capovolta. Prima della
di sfuggita, come di recente nellart. 6, L. 10 no- riforma della filiazione vi era una pluralit di status
vembre 2014, n. 162. filiationis - legittima, naturale riconosciuta, naturale
Una chiosa sul nome dellistituto, unione civile, non riconosciuta o non riconoscibile - ed un unico
che appare pi esatto di unioni civili, forma plurale modello legale regolante la relazione di coppia,
che compare nella rubrica della legge senza giustifi- cio il matrimonio; ora, il rapporto di filiazione si
cazione, stante lunicit della fattispecie sottesa. conforma ad un unico stato di figlio, mentre quello
Unione civile nome volutamente differenziato da di coppia divenuto plurale, potendo assumere le
quello dellunione coniugale, il matrimonio, che forme del matrimonio, dellunione civile, delle - a
reca in s lessenza originaria del vincolo, cio la loro volta multiformi - convivenze.
generazione. A ben vedere, tuttavia, lattributo ci- corrente lopinione che il nuovo diritto, cio la
vile, riferito allunione, grazie allassonanza con le- richiamata legge, abbia inteso dare spazio, pi spa-
spressione matrimonio civile, contribuisce a mettere zio, ai sentimenti nella disciplina degli istituti fa-
in luce la natura della relazione, nonostante la ge- miliari, e, cos facendo, abbia voluto riconoscere
nericit del sostantivo unione. Certamente, il risul- dignit a tutte le relazioni affettive (7). A ben ve-
tato, sul piano lessicale, non brillante: unione ci- dere, il tema della rilevanza dei sentimenti nei vin-
vile espressione poco evocante e di sapore vaga- coli familiari e specie coniugali carico di ambi-
mente burocratico; meglio suona quella tedesca Le- guit (8). Per secoli i sentimenti, che oggi conside-
benspartnerscfhaft, che porta il riferimento alla co- riamo costituire la base naturale delle relazioni
munione di vita (4). Pi in generale, pu dirsi che coniugali e genitoriali, sono stati sostanzialmente
le nuove figure legali evidenzino lassenza di voca- ignorati dal diritto di famiglia; solo la riforma del
boli capaci di identificarle in modo adeguato, con 1975 e, qualche anno prima, la legge introduttiva
riguardo sia al nome degli istituti - come si visto del divorzio e quella sulladozione speciale avevano
per lunione civile e lo stesso vale per le conviven- attribuito valenza giuridica a profili propriamente
ze regolate ai commi da 35 a 65 dellart. 1, L. n. affettivi, mentre, in precedenza, la famiglia era re-
76/2016 -, sia a quello dei soggetti che in dette co- golata come istituzione portatrice di interessi pro-
munanze di vita svolgono la loro personalit (5), pri e superiori a quelli dei singoli membri che la
asetticamente denominati, per lunione civile, par- componevano. Di qui regole severe, quali lindisso-
ti, con evidente richiamo alla terminologia con- lubilit del matrimonio, la sostanziale irrilevanza
trattuale, anche se invero il vocabolo viene talvol- dellerrore nel matrimonio, la separazione per col-
ta utilizzato nel codice per indicare i coniugi (cfr. pa, la condizione deteriore dei figli c.d. illegittimi e
art. 107 c.c.); e, per le convivenze, conviventi di cos via (9).
fatto, cos - contraddittoriamente - definiti dallo Venendo allunione civile, che rappresenta la no-
stesso legislatore che ne disciplina la relazione. Il vit di maggior rilievo, evidentemente i titoli dei
che non meraviglia, visto che il lessico delle rela- menzionati convegni intendono richiamare il fatto
zioni familiari - formatosi in un contesto in cui le che questo istituto - non ritengo che lunione civi-
nuove figure, tanto quelle relative alla coppia che le possa essere definita quale istituzione, nel sen-
ai legami di filiazione, non solo non erano politica- so che Rescigno, sulle orme di Raiser, d al termi-
mente corrette, ma anzi erano fortemente osteggia- ne (10), considerato che, come meglio si dir nel
te dalla morale comune e dal diritto - usava parole prosieguo, il legame dei civilmente uniti indivi-

(4) Cfr. S. Patti, Le unioni civili in Germania, in questa Rivista, stato titolato La legge dei sentimenti. Famiglia e nuovo dirit-
2015, 958 ss.; A. Renda, Il matrimonio civile. Una teoria neo- to, e che un successivo incontro (Bologna, 9 giugno 2016), a
istituzionale, Milano, 2013, 240. cura dellAMI Emilia Romagna e della Scuola Superiore di Stu-
(5) Rileva P. Bruckner, Il matrimonio damore ha fallito?, Par- di Giuridici dellUniversit di Bologna, abbia fatto riferimento al
ma, 2011, 83, che ci indice della difficolt di pensare a un superamento del confine dellamore.
legame fuori del contesto coniugale proprio mentre sembrano (8) Si vedano le provocatorie tesi di P. Bruckner, op. cit.,
ripeterlo. passim, secondo il quale le culture occidentali hanno confuso
(6) Per i rapporti tra lingua e cultura cfr. V. Coletti, Gramma- la passione con le istituzioni.
tica dellitaliano adulto, Bologna, 2015, 79 ss. (9) M. Sesta, Manuale di diritto di famiglia, VI ed., Padova,
(7) significativo che uno dei primi convegni tenutisi dopo 2015, 1 ss.
lapprovazione della legge (Treviso, 20-21 maggio 2016) sia (10) P. Rescigno, Il diritto di famiglia a un ventennio dalla ri-

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duale e contrattuale (11) - consente di dare spazio, sentenze n. 138/2010 (15) e n. 170/2014 (16), la
nellambito dei rapporti familiari, a quei sentimenti nozione di matrimonio presupposta dal Costituente
che legano persone dello stesso sesso, che fino ad [] quella stessa definita dal codice civile del
ora non potevano ottenere un riconoscimento giu- 1942, che stabiliva (e tuttora stabilisce) che i co-
ridico del loro legame. niugi dovessero essere persone di sesso diverso
(sentenza n. 138 del 2010) (17). Lunione tra per-
2. Lunione civile quale strumento sone dello stesso sesso , dunque, forma alternati-
di tutela dei diritti inviolabili va (e diversa) dal matrimonio (18).
della persona omosessuale Occorre pertanto procedere allanalisi della relazio-
Si gi molto discettato sulla natura dellunione ne tra gli istituti del matrimonio e dellunione civi-
civile: da varie parti si in qualche modo lamenta- le, che pu prendere le mosse dallart. 1, comma 1,
to che la sua disciplina non coincida con quella della novella, che istituisce lunione civile tra per-
del matrimonio, prospettandosi violazione del prin- sone dello stesso sesso quale specifica formazione
cipio deguaglianza o del divieto di non discrimina- sociale ai sensi degli articoli 2 e 3 della Costituzio-
zione sulla base dellorientamento sessuale (12); ne.
mentre, secondo altro opposto orientamento, sa- stata messa in luce lambiguit di questa previsio-
rebbe censurabile proprio la sua sostanziale sovrap- ne (19), che conferisce la qualifica in questione so-
posizione al matrimonio, che consentirebbe di du- lo allunione civile e non alle convivenze, discipli-
bitare della compatibilit del nuovo istituto con nate dai commi 36-65 dellart. 1 della L. n.
lart. 29 Cost. (13). Si anche scritto che non sus- 76/2016, le quali peraltro gi lhanno conseguita
sista alcuna preclusione costituzionale ad estendere da almeno quarantanni ad opera della giurispru-
alle unioni omosessuali le regole del matrimo- denza, che, pi di recente, lha estesa anche alla
nio (14). convivenza tra persone omosessuali (20). Probabil-
Ad avviso di chi scrive, nessuna delle posizioni ri- mente il legislatore ha cos voluto enfatizzare - sul
chiamate appare condivisibile, considerato che, co- piano politico - il risultato che si apprestava a con-
me precisato dalla Corte costituzionale nelle note seguire, non rendendosi conto che ci, in ultima

forma, in Riv. dir. civ., 1988, I, 109, spec. 117: con un linguag- con nota di S. Patti, Il divorzio della persona transessuale: una
gio che mutua la parola istituzione non dalla terminologia tra- sentenza di accoglimento che non risolve il problema.
dizionale, dove sulla parola pesano ipoteche ideologiche che (17) Corte cost. 11 giugno 2014, n. 170, cit.
la rendono ambigua e pericolosa, ma dalle pagine di Ludwig (18) Corte cost. 11 giugno 2014, n. 170, cit. In argomento,
Raiser che vede come istituzioni i momenti fondamentali della cfr. A. Renda, Il matrimonio civile, cit., 200 ss.
vita, quali il possesso, la promessa, il contratto, si vuol ribadire (19) Cfr. L. Balestra, Unioni civili e convivenze di fatto: brevi
che, labili e precari anche quando si rivelano largamente diffu- osservazioni in ordine sparso, in www.giustiziacivile.com, 2016,
si e socialmente accettati, comunit e unioni extramatrimoniali 4. Tra gli altri contributi sul tema pubblicati prima dellentrata
sono istituti, mentre il matrimonio, pur contestato e ridimen- in vigore della nuova legge cfr. M. Trimarchi, Il disegno di legge
sionato e percorso da inquietudini, rimane listituzione. sulle unioni civili e sulle convivenze: luci e ombre, in www.jusci-
(11) Cfr. A. De Benoist, I demoni del bene. Dal nuovo ordine vile.it, 2016, 1; E. Quadri, Regolamentazione delle unioni civili
morale allideologia del genere, Napoli, 2015, 162. tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze: os-
(12) Cfr., ad es., M. Gattuso, Cosa c nella legge sulle unioni servazioni (solo) a future memoria?, in www.giustiziacivile.com,
civili: una prima guida, in http://www.articolo29.it/2016/, il cui 2016, 4; G. Ferrando, Le unioni civili: la situazione in Italia alla
pensiero condiviso da G. Oberto, I rapporti patrimoniali, cit., vigilia della riforma, in www.juscivile.it, 2016, 3; E. Giusti - F.
31. Vettori, Famiglia di fatto ed unioni civili: verso un nuovo modello
(13) Per una ricostruzione delle varie posizioni cfr. M. Bellet- di famiglia, in www.giustiziacivile.com, 2016, 1; G. Iorio, Il dise-
ti, Le Unioni di persone dello stesso sesso in attesa di un inter- gno di legge sulle unioni civili e sulle convivenze di fatto: ap-
vento legislativo tra giurisprudenza costituzionale, dei giudici co- punti e proposte sui lavori in corso, in Nuove leggi civ. comm.,
muni e della Corte europea dei diritti delluomo, in Ephemerides 2015, 1014 ss.; F. Romeo, M.C. Venuti, Relazioni affettive non
iuris canonici, 2015, 426 ss.; Id., La sollecitazione del fatto. matrimoniali: riflessioni a margine del d.d.l. in materia di regola-
Nella conformazione delle unioni di persone dello stesso sesso, mentazione delle unioni civili e disciplina delle convivenze, ibi-
in Percorsi costituzionali, 2015, 193 ss. dem, 971 ss.
(14) M. Segni, Unioni civili: non tiriamo in ballo la Costituzio- (20) Cfr. Cass. 21 aprile 2015, n. 8097, in Corr. giur., 2015,
ne, in Nuova giur. civ. comm., 2015, 707. 1048, con nota di S. Patti, Divorzio della persona transessuale e
(15) Corte cost. 15 aprile 2010, n. 138, in Iustitia, 2010, 311, protezione dellunione ancorch non pi matrimoniale; Cass.
con nota di M. Costanza, La Corte costituzionale e le unioni 9 febbraio 2015, n. 2400, in Corr. giur., 2015, 915 ss., con nota
omosessuali, e in Giust. civ., 2010, I, 1294. di G. Ferrando, Matrimonio same-sex: Corte di cassazione e giu-
(16) Corte cost. 11 giugno 2014, n. 170, in www.giustiziaci- dici a confronto; Cass. 15 marzo 2012, n. 4184, in Dir. fam.,
vile.com, Editoriale 19 giugno 2014, con nota di L. Balestra, 2012, 696, e in Giur. it., 2012, 1669, con nota di E. Calevi,
Sugli effetti della rettificazione dellattribuzione di sesso sul ma- Unioni same sex: dallinesistenza allinidoneit a produrre effetti
trimonio preesistente, e in questa Rivista, 2014, 861, con nota giuridici, e ancora ivi, 2013, 329 ss., con nota di L. Marotti, La
di V. Barba, Artificialit del matrimonio e vincoli costituzionali: il tutela delle unioni omosessuali nel dialogo tra Corti interne e
caso del matrimonio omosessuale, e in Foro it., 2014, I, 2685, Corte europea dei diritti umani.

Famiglia e diritto 10/2016 883


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Legge 20 maggio 2016, n. 76

analisi, finiva per sminuire la realt della coppia sul matrimonio costituisce il nucleo della tutela co-
omosessuale, quasi si trattasse di una creazione del stituzionale, che riguarda non solo i diritti dei sin-
potere legislativo piuttosto che di una forma di co- goli componenti ma anche listituzione familiare in
munanza di vita che si rinviene nellesperienza so- s e per s; la famiglia che non trae origine dal ma-
ciale (21). Meglio sarebbe stato che il legislatore, trimonio, invece, riceve tutela al pari di qualsiasi
anzich istituire lunione civile, si fosse limitato a forma sociale (una tutela indiretta, quindi), nel-
regolarla, conformemente del resto a quanto enun- lambito della quale, per, la protezione dei singoli
ciato nella rubrica.
e dei diritti dei componenti riceve un rilievo pieno
Non v dubbio, in ogni caso, che il richiamo agli
artt. 2 e 3 Cost. da parte del legislatore che istitui- e privilegiato rispetto al consorzio (23).
sce lunione civile sia significativo ed assuma una Quanto precede vale anche, e pi ancora, per lu-
notevole valenza euristica. In prima approssimazio- nione civile, che dunque pu dirsi sia stata istituita
ne, necessario sottolineare che, nella citata di- per apprestare specifica tutela ai diritti inviolabili
sposizione di apertura, non sia richiamato lart. 29 delle persone omosessuali (24), e non alla istitu-
Cost., il che gi consente di ritenere che questa zione in s, come invece accade per quella fami-
nuova, specifica - come lo stesso legislatore non liare. In breve, pu dirsi che dallo stesso art. 1,
manca di sottolineare - formazione sociale non si comma 1 della legge possa desumersi che lunione
sovrapponga alla famiglia matrimoniale, e che, civile si collochi su un piano diverso da quello pro-
quindi, nella stessa intenzione del legislatore, ma- prio della famiglia dellart. 29 Cost. e che si tratti
trimonio e unione civile sono, in linea di princi- di entit non omogenee. Sotto tale profilo appare
pio, differenti. interessante, poi, mettere a con- pi ambiguo, e forse inopportuno, il richiamo al-
fronto il diverso linguaggio dellart. 29 Cost. rispet- lart. 3 Cost., che, se da un lato - sempre in chiave
to a quello dellart. 1, comma 1, L. n. 76/2016: lo-
politica - sembra voler rimarcare la pari opportu-
dierno legislatore istituisce, cio crea, lunione
civile, che dunque si appalesa istituto del diritto nit che la legge attribuisce alle persone omoses-
positivo, nato per volont legislativa, che non par- suali, dallaltro, inevitabilmente, pone il dubbio -
tecipa della natura che la Costituzione riconosce invero da pi parti affacciato, ma, a parere di chi
ai diritti della famiglia matrimoniale (22). Valgano, scrive, infondato - che lunione civile rechi in s
al riguardo, le considerazioni di un acuto studioso una irragionevole deminutio e che il principio de-
che, con riferimento alla famiglia (eterosessuale) di guaglianza finisca per esigere lapertura del matri-
fatto, ha messo in luce come la famiglia fondata monio anche a persone dello stesso sesso.

(21) Corte cost. 15 aprile 2010, n. 138, cit. mento sessuale), nonch, da ultimo, in un caso che ha visto
(22) Pi ampiamente cfr. A. Renda, Il matrimonio civile, cit., coinvolto (e condannato) lo Stato italiano, riconosciuto lesi-
46; M. Sesta, sub art. 29 Cost., in Id. (a cura di), Codice della stenza di unobbligazione positiva in capo allItalia - ma verosi-
famiglia, cit., 81. milmente a carico di tutti gli Stati firmatari della Convenzione
(23) A. Morrone, sub art. 2 Cost., in M. Sesta (a cura di), che non prevedano n il matrimonio n altra forma di ricono-
Codice della famiglia, cit., 11. scimento delle coppie omossessuali - di introdurre un regime
(24) Sulla scia delle significative aperture in favore delle legale per le unioni di persone dello stesso sesso, sia esso o
persone omosessuali che si erano gi registrate nella giuri- meno matrimonio questione lasciata al margine di apprez-
sprudenza: cfr. Corte cost. 15 aprile 2010, n. 138, cit., e Corte zamento degli Stati (Corte eur. Dir. Uomo, sez. IV, 21 luglio
cost. 11 giugno 2014, n. 170, cit.; nella giurisprudenza di legit- 2015, Oliari et al. c. Italia, in questa Rivista, 2015, 1069, con
timit v. le gi richiamate Cass. 21 aprile 2015, n. 8097, Cass. nota di P. Bruno, Oliari contro Italia: la dottrina degli obblighi
9 febbraio 2015, n. 2400 e Cass. 15 marzo 2012, n. 4184, non- positivi impliciti al banco di prova delle unioni tra persone dello
ch, con riferimento allaffidamento del figlio al genitore legato stesso sesso, e in Nuova giur. civ. comm., 2015, 575 ss., con
a partner dello stesso sesso, Cass. 11 gennaio 2013, n. 601, in nota di L. Lenti, Prime note in margine al caso Oliari c. Italia).
questa Rivista, 2013, 570, con nota (critica) di F. Ruscello, Non solo: la Corte ha altres ricompreso nella nozione di vita
Quando il pregiudizio ... nella valutazione del pregiudizio! A familiare il legame verticale che si stabilisce tra il partner
proposito dellaffidamento della prole alla madre omosessuale. omosessuale ed i figli del convivente, aprendo la strada alle
Significativa , inoltre, la giurisprudenza della Corte europea adozioni coparentali per le coppie dello stesso sesso, ossia al-
dei diritti delluomo, la quale ha ricondotto le convivenze omo- ladozione da parte del partner omosessuale dei figli dellaltro
sessuali nellalveo della nozione di vita familiare da tutelare (cfr. Corte eur. Dir. Uomo, Grande camera, 19 febbraio 2013, X
ai sensi dellart. 8 della Cedu (Corte eur. Dir. Uomo, sez. I, 24 et al. c. Austria, in Giur. it., 2013, 1764 ss., con nota di L. Poli,
giugno 2010, Schalk e Kopf c. Austria, in www.hudoc.echr.- Adozione co-parentale da parte di coppie omosessuali nella giu-
coe.int), anche in difetto di coabitazione, purch il rapporto risprudenza della Corte europea dei diritti delluomo: un pro-
abbia carattere di stabilit (Corte eur. Dir. Uomo, Grande ca- gresso nella tutela delle famiglie omogenitoriali, con uno sguar-
mera, 7 novembre 2013, n. 29381, Vallianatos et al. c. Grecia, do miope rispetto allinteresse superiore del minore, e in Nuova
in Nuova Giur. civ. comm., 2014, I, 703 ss., con nota di P. Pirro- Giur. civ. comm., 2013, 525 ss., con nota di C. Fatta, M. Wink-
ne, La Corte eur. dir. uomo sul caso Vallianatos et autres c. Gr- ler, Le famiglie omogenitoriali allesame della Corte di Strasbur-
ce: patti di vita comune e discriminazione basata sullorienta- go: il caso della second-parent adoption).

884 Famiglia e diritto 10/2016


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3. Unione civile e matrimonio a confronto so contrario (26) - comporta che la coppia omoses-
suale non sia ammessa alladozione neppure nei ca-
La differenza tra unione civile e matrimonio - rica-
si particolari di cui allart. 44, L. n. 184/1983.
vabile, come si detto, sin dalla disposizione di
Venendo nello specifico alla disciplina dellunione
apertura della nuova legge - trova conferma nella-
civile, sempre allo scopo di ricostruirne la natura,
nalisi della specifica disciplina contenuta ai commi
pu brevemente osservarsi quanto segue.
2-33 dellart. 1, L. n. 76/2016 (25).
In primo luogo, la legge non menziona, n diretta-
Al proposito occorre considerare preliminarmente mente n indirettamente, le disposizioni relative
che lart. 1, comma 20, della L. n. 76/2016, da un alla affinit (art. 78 c.c.), cio il vincolo tra un co-
lato, espressamente stabilisce che le disposizioni niuge e i parenti dellaltro coniuge, pur richiaman-
che si riferiscono al matrimonio e quelle contenen- do (al comma 19 dellart. 1, L. n. 76/2016) il Tito-
ti la parola coniuge o un termine equivalente si ap- lo XIII del Libro primo e, quindi, anche gli artt.
plicano anche ad ognuna delle parti dellunione ci- 433, nn. 4 e 5, e 434 c.c. in tema di obblighi ali-
vile, ma, dallaltro, precisa che detto principio vale mentari, che contemplano tra gli obbligati i suoce-
con riferimento a tutte le leggi e agli atti aventi ri, il genero e la nuora. Pare quindi che nessun
forza di legge ma non alle norme del codice civile vincolo giuridico venga a crearsi tra una parte del-
non richiamate espressamente dalla L. n. 76/2016, lunione e i parenti dellaltra parte e che il richia-
nonch a quelle della legge sulladozione. Il che mo agli obblighi alimentari tra affini, che pur sta-
conferma, sotto altro riguardo, che lunione civile to effettuato, sia privo di effetti in quanto il relati-
non sovrapponibile al matrimonio, specie dal vo vincolo non pu sorgere tra parte dellunione e
punto di vista della filiazione e delladozione, le cui parenti dellaltra parte, stante appunto il mancato
disposizioni - come precisato nella parte finale del richiamo dellart. 78 c.c. e la generale previsione
predetto comma 20 - restano ferme; ci che - dellart. 1, comma 20 (27). Il dato significativo,
sembra a chi scrive, ma la questione, proprio in perch laffinit, come i vincoli di parentela, che
questi giorni, stata autorevolmente decisa in sen- pure non vengono in rilievo a proposito dellunio-

(25) R. Campione, Lunione civile tra disciplina dellatto e re- omosessuale efficace nellordinamento giuridico italiano, ai
golamentazione dei rapporti di carattere personale, cit., passim. sensi dellart. 41, comma 1, l. n. 218 del 1995, salvo il rifiuto
(26) Cass. 22 giugno 2016, n. 12962, in DeJure, e in Ilfami- dellufficiale di stato civile, avverso il quale gli interessati pos-
liarista.it, 22 giugno 2016, con nota di A. Figone, La Cassazione sono proporre reclamo avanti la Corte dappello. Sotto altro
dice s alla stepchild adoption. E vedi gi le aperture a favore ma connesso profilo significativo Trib. Palermo 13 aprile
della stepchild adoption registratesi nella giurisprudenza di me- 2015, decr., in Giur. it., 2015, 1363, con nota di L. Attademo,
rito: App. Torino, sez. min., 27 maggio 2016, n. 27, inedita, sul- Linteresse del minore a frequentare il genitore sociale omoses-
la scia di Trib. min. Roma 30 luglio 2014, in questa Rivista, suale, chiamato a pronunciarsi sulla domanda avanzata da una
2015, 580 ss., con nota di M.G. Ruo, A proposito di omogenito- ex convivente omosessuale che chiedeva applicarsi nei suoi ri-
rialit adottiva e interesse del minore, confermata da App. Ro- guardi lart. 337 ter c.c. con riferimento al figlio concepito dalla
ma 23 dicembre 2015, in Foro it., 2016, I, 699, e di Trib. min. partner attraverso tecniche di procreazione medicalmente assi-
Roma 30 dicembre 2015, in Ilfamiliarista.it, 11 aprile 2016 stita: invocando la necessit di garantire il superiore interesse
(s.m.). V. anche App. Milano 1 dicembre 2015, n. 2543, in del figlio, il Tribunale ha ritenuto di poter procedere ad una in-
questa Rivista, 2016, 271, con nota di F. Tommaseo, Sul rico- terpretazione evolutiva, ma a suo dire costituzionalmente e
noscimento delladozione piena, avvenuta allestero, del figlio convenzionalmente conforme, dellart. 337 ter, ricomprenden-
del partner duna coppia omosessuale; App. Napoli 5 aprile do nel suo campo di applicazione anche la figura del genitore
2016, in Ilfamiliarista.it, 11 aprile 2016; Trib. min Bologna 10 sociale, nella specie omosessuale, avente instaurato con il fi-
novembre 2014, n. 4701, ord., in Nuova Giur. civ. comm., glio un legame familiare di fatto significativo e duraturo; il de-
2015, 387, con nota di D. Ferrari, I legami omogenitoriali for- creto stato riformato da App. Palermo 31 agosto 2015, in
matisi allestero allesame del giudice delle leggi: come tutelare Corr. giur., 2015, 1558 ss., con nota di S. Veronesi, Genitore
linteresse del minore?, tutte relative a casi di riconoscibilit in sociale e relazioni di fatto: riconosciuta la rilevanza dellinteres-
Italia di provvedimenti stranieri aventi ad oggetto ladozione di se del minore a mantenere un rapporto stabile e significativo
minori da parte del partner omosessuale di uno dei genitori con il convivente del genitore biologico. In generale, sul tema
biologici. Peraltro la citata ordinanza del Tribunale di Bologna della c.d. omogenitorialit cfr., in dottrina, A. Palazzo, Eros e
ha sollevato questione di legittimit costituzionale degli artt. jus, Milano-Udine, 2015, passim; C. Camardi, Diritti fondamen-
35 e 36 della l. n. 184/1983, nella parte in cui - come interpre- tali e status della persona, cit., 35; F. Bilotta, Omogenitorialit,
tati secondo diritto vivente - non consentirebbero al giudice di adozione e affidamento famigliare, in Dir. fam., 2011, 1375 ss.;
valutare, nel caso concreto, se risponda allinteresse del mino- G. Mastrangelo, Laffidamento, anche eterofamiliare, di minori
re adottato (allestero) il riconoscimento della sentenza stranie- ad omosessuali. Spunti per una riflessione a pi voci, in questa
ra che abbia pronunciato la sua adozione in favore del coniuge Rivista, 2014, 353 ss.; G. Palmeri, La famiglia omosessuale. Li-
del genitore, a prescindere dal fatto che il matrimonio stesso nee di tendenza e prospettive, in F. Romeo (a cura di), Le rela-
abbia prodotto effetti in Italia (come per la fattispecie del ma- zioni affettive non matrimoniali, Torino, 2014, 45 ss.
trimonio tra persone dello stesso sesso). La Corte costituzio- (27) Contra, G. Oberto, I rapporti patrimoniali, cit., 53, il quale
nale (Corte cost. 7 aprile 2016, n. 76, in Ilfamiliarista.it, 18 apri- ritiene che in forza del predetto richiamo alle norme in materia
le 2016) ha dichiarato inammissibile la questione, affermando alimentare troveranno applicazione anche gli obblighi previsti
che la sentenza straniera di adozione del figlio del partner per suoceri, generi e nuore.

Famiglia e diritto 10/2016 885


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ne civile, conseguenza della capacit espansiva monio, emerge la sostituzione delle parole bisogni
del matrimonio (28), che non invece attribuita della famiglia - cui i coniugi sono chiamati a far
allunione, i cui effetti sostanzialmente riguardano fronte ai sensi dellart. 143 c.c. - con quelle biso-
solo i membri della coppia che la costituiscono. gni comuni, cio delle parti dellunione civile.
Ancora, la legge non richiama le disposizioni rela- altres da rilevarsi che invece espressamente pre-
tive alla promessa di matrimonio, allammissione visto che le parti concordino tra loro lindirizzo
del minore al matrimonio, alle pubblicazioni, alle della vita familiare - il che, ancorch sia forse
opposizioni, e, soprattutto, alla celebrazione. Paro- frutto di un lapsus del legislatore, vale a confermare
la, questultima, che reca con s lidea di un rito che lunione civile d vita ad un consorzio familia-
solenne, qual nel comune sentire quello matri- re, rientrante nellorbita degli artt. 8 Cedu e 7 del-
moniale, e che il legislatore evita di usare allart. 1, la Carta dei diritti fondamentali dellUnione euro-
comma 2, ove, con linguaggio contrattuale, si legge pea. Tuttavia, la stessa disposizione del comma 12
che due persone maggiorenni dello stesso sesso co- non riproduce le parole dellart. 144 c.c., che im-
stituiscono ununione civile mediante dichiarazio- pongono ai coniugi, nel concordare lindirizzo della
ne di fronte allufficiale di stato civile ed alla pre- vita familiare, di tenere conto non solo delle esi-
senza di due testimoni, senza peraltro che sia pre- genze di entrambi ma di quelle preminenti della
cisato il contenuto di tale dichiarazione. Mentre il famiglia stessa; omissione, questa, particolarmente
comma 3, lungi dal riproporre la formula dellart. significativa, perch evidenzia la ritrosia del legi-
107 c.c., secondo la quale lufficiale dello stato ci- slatore a qualificare famiglia lunione civile, e a
vile dichiara che le parti sono unite in matrimo- considerarla alla stregua di una istituzione che tra-
nio, si limita sbrigativamente a disporre che costui scende gli interessi dei singoli che la compongono,
provvede alla registrazione degli atti di unione ci- certamente anche in relazione al fatto che essa si
vile tra persone dello stesso sesso nellarchivio del- riduce alla coppia e, almeno secondo limpianto le-
lo stato civile. Sempre con riguardo allunione, gislativo, non prevede la presenza di figli.
non sono menzionate neppure le disposizioni pena- Merita una particolare sottolineatura il comma 10
li di cui agli artt. 134 ss. c.c., mentre le condizioni dellart. 1, che, con disposizione originale - che si
necessarie per costituirla sono previste dal comma discosta notevolmente dallomologa previsione co-
4, che richiama anche lart. 87 e, in qualche modo, dicistica, la quale fa obbligo alla moglie di aggiun-
gli artt. 85, 86 e 88 del codice. gere al proprio il cognome del marito (art. 143
Quanto ai diritti e doveri che nascono dallunione bis c.c.) -, dispone che le parti possono stabilire di
civile, il comma 11 dellart. 1, parafrasando lart. assumere, per la durata dellunione civile, un co-
143 c.c., stabilisce che con la costituzione dellu- gnome comune, scegliendolo tra i loro cognomi,
nione civile le parti acquistano gli stessi diritti e che potr essere anteposto o posposto a quello del-
assumono i medesimi doveri; dallunione civile de- la parte il cui cognome non sia stato scelto come
riva lobbligo reciproco dellassistenza morale e ma- comune.
teriale e della coabitazione. Entrambe le parti del- Sempre con riferimento ai rapporti personali tra le
lunione sono tenute, in relazione alle proprie so- parti dellunione civile, resta la vistosa omissione
stanze e alla propria capacit di lavoro professiona- dellobbligo reciproco di fedelt, questione sulla
le e casalingo - non o come nellart. 143 c.c., nor- quale si gi molto discettato, e non da oggi: basti
ma questultima che sembra richiamare la tradizio- ricordare le inattuali, ed anzi oramai impronuncia-
nale (ma nella prassi ampiamente superata) divi- bili, parole che scriveva Thomas Mann novanta
sione dei compiti tra i coniugi - a contribuire ai anni or sono a proposito dellamore coniugale e di
bisogni comuni; mentre il comma 12 (che richia- quello che, pur chiamandolo amore omosessua-
ma lart. 144 c.c.) soggiunge che le parti concorda- le (29), tuttavia egli definiva lesatto contrario
no tra loro lindirizzo della vita familiare e fissano della fedelt. Dunque, la L. n. 76/2016 attribuisce
la loro residenza comune; a ciascuna di esse spetta al matrimonio il monopolio della fedelt, come lo
il potere di attuare lindirizzo concordato. Compa- ha efficacemente definito un attento studioso (30),
rando le richiamate disposizioni con quelle corri- che osserva esattamente come il mancato richiamo
spondenti dettate dal codice in materia di matri- della fedelt tra i doveri dei civilmente uniti sia

(28) A. Renda, Il matrimonio civile, cit., 121 nt. 290, e 166 40.
ss. (30) L. Olivero, Unioni civili e presunta licenza di infedelt, in
(29) T. Mann, Sul matrimonio. Brindisi a Katia, Milano, 1993, Riv. trim. dir. e proc. civ., 2016, in corso di pubblicazione.

886 Famiglia e diritto 10/2016


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anche coerente con la disciplina dello scioglimento le causa di scioglimento dellunione, anchessa non
dellunione, che non conosce la separazione, e riproposta dal comma 23, che non richiama lart.
quindi non prevede laddebito (che sanzione tipi- 3, n. 2, lett. f), L. div. (31). Il che fa dubitare che
ca dellinfedelt coniugale). Lo stesso autore osser- lunione civile presupponga, dal punto di vista del
va che la fedelt, bench cancellata dai doveri tra diritto, lunione sessuale. Quanto si rilevato in
partner, [] tende a riaffiorare negli interstizi di al- ordine allambiguit legislativa relativamente alla
tre disposizioni, e cita al riguardo gli artt. 119, vita sessuale dei civilmente uniti non toglie che,
120 e 123 c.c. (richiamati dal comma 5), nonch nel concreto atteggiarsi del rapporto, i partners pos-
alcune disposizioni in materia di divorzio, e soprat- sano conformarsi spontaneamente al canone della
tutto lenunciazione del principio monogamico fedelt, secondo un paradigma analogo a quello
che il fattore di massima assimilazione tra vec- dellobbligazione naturale.
chio matrimonio e nuove famiglie, che riflette Un profilo in cui la disciplina dellunione civile si
unidea dellamore coniugale esclusivo e fedele. discosta alquanto da quella del matrimonio quel-
Non v dubbio che le disposizioni dei commi 4, lo relativo allo scioglimento, poich non solo la
lett. a) - che qualifica come causa impeditiva per novella non richiama la separazione legale tra co-
la costituzione dellunione civile la sussistenza per niugi (32), ma introduce la possibilit di addivenire
una delle parti di un vincolo matrimoniale o di direttamente allo scioglimento, giusta quanto pre-
ununione civile -, 32 - che ha modificato lart. 86 visto dai commi 22, 23, 24 e 25 dellart. 1. Per di
del codice civile qualificando come ostativi alla li- pi, il che costituisce una specifica peculiarit ri-
bert di stato non solo il vincolo matrimoniale, ma spetto al matrimonio, come si detto lunione ci-
anche quello discendente da ununione civile -, 36 vile pu sciogliersi per mera volont anche di una
- che qualifica conviventi di fatto due persone delle parti, manifestata dinanzi allufficiale dello
maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi stato civile: decorsi tre mesi, la domanda propo-
di coppia e di reciproca assistenza morale e mate- sta al tribunale competente, chiamato a pronuncia-
riale, non vincolate da rapporti di parentela, affini- re lo scioglimento. In presenza di una consimile
t o adozione, da matrimonio o da ununione civile causa di divorzio, come stato esattamente osser-
-, ed il infine il comma 59, lett. c) - alla cui stregua vato (33), appare pleonastico il richiamo, operato
il contratto di convivenza si risolve per matrimo- dal comma 23, art. 1, L. n. 76/2016, alle cause di
nio o unione civile tra i conviventi o tra un convi- scioglimento previste come tassative dallart. 3 del-
vente ed altra persona - testimoniano che sia lu- la legge sul divorzio.
nione civile che la convivenza rechino con s li- In definitiva, la volont unilaterale di scioglimento
dea di un rapporto di coppia analogo, sotto questo dellunione configura una nuova causa di divor-
riguardo, a quello matrimoniale, che infatti con zio, che riduce il compito del giudice al mero ac-
esse in vario modo incompatibile. certamento della volont di una parte, fermo re-
Occorre anche considerare che il tema della fedel- stando che il tribunale adito dovr poi adottare
t tradizionalmente legato alla presunzione di pa- tutti i provvedimenti di cui agli artt. 5, commi 6,
ternit di cui allart. 231 c.c., che nellunione civi- 7, 8; 8; 9; 9 bis; 10; 12 bis; 12 ter (disposizione che
le non viene in rilievo. A ben vedere, il tema della pare invero erroneamente richiamata in quanto ri-
fedelt, in ultima analisi, porta con s quello della ferita allipotesi di figli comuni tra i divorziati); 12
rilevanza della relazione sessuale nellambito dellu- quater; 12 quinquies e 12 sexies L. n. 898/1970 (ri-
nione civile, che il legislatore sembra voler tenere chiamati dal comma 25 dellart. 1, L. n. 76/2016).
in disparte, tanto vero che non richiama al com- Con riferimento, invece, ai rapporti patrimoniali
ma 5, n ripropone al comma 7, lerrore sulle ano- tra uniti civilmente, lart. 1, comma 13, L. n.
malie o deviazioni sessuali cui fa riferimento lart. 76/2016 rinvia integralmente alle norme codicisti-
122, comma 3, n. 1, c.c.; n linconsumazione qua- che che governano quelli tra coniugi (34) e lo stes-

(31) Sul punto cfr. A. Figone, Lo scioglimento, cit., 265. unioni civili, cit., 263, che attribuisce i richiami valorizzati da
(32) Ma vedi le considerazioni di G. Oberto, I rapporti patri- Oberto ad una svista, dissentiamo dal pensiero dellattento e
moniali, cit., 54, che, argomentando da una serie di richiami, acuto studioso, sempre riferendoci al tenore dellart.1, comma
specie di norme processuali, conclude per lapplicabilit allu- 20, della legge, che non consente di dare ingresso allistituto
nione civile della separazione, tanto consensuale che conten- della separazione legale.
ziosa, alla quale le parti dellunione civile potrebbero ricorrere (33) E. Quadri, Regolamentazione delle unioni civili tra perso-
in relazione ad un periodo di crisi di gravit non tale da com- ne dello stesso sesso e disciplina delle convivenze: osservazioni
portare una definitiva rottura del vincolo. Anche in questo ca- (solo) a future memoria?, cit., 7.
so, seguendo lopinione di A. Figone, Lo scioglimento delle (34) Cfr. G. Oberto, I rapporti patrimoniali, cit., 30.

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so accade per i diritti successori (art. 1, comma compresa nellart. 2 Cost. e distinta da quella pro-
21) (35). priamente familiare riconosciuta nellart. 29
In sintesi, alla luce di quanto precede, le differen- Cost. prevedibile tuttavia che la scelta legislativa
ziazioni tra matrimonio e unione civile sono nume- di istituire lunione civile quale speciale formazione
rose e assai rilevanti; il che, ad avviso di chi scrive, sociale - proprio in quanto enfatizza le differenze
appare giustificato dallontologica distinzione tra le tra coppia matrimoniale e coppia civilmente unita
due fattispecie, dipendente proprio dallidentit di - verr prima o poi messa in dubbio nella sua legit-
sesso che contraddistingue le parti dellunione e timit costituzionale, prospettandosi una discrimi-
che esclude la loro fecondit (36). Diversit onto- nazione sotto il profilo dellorientamento sessua-
logica che, coerentemente, ha portato il legislatore le (37). La questione, dunque, tuttaltro che defi-
allistituzione di una nuova formazione sociale, ri- nitivamente risolta.

(35) Cfr. F. Mecenate, Unioni civili, cit., 133. diritto di famiglia e le molteplici realt affettive, in Tratt. dir. priv.,
(36) Sul nesso tra matrimonio e procreazione cfr. A. Renda, diretto da M. Bessone, IV, Famiglia e matrimonio, a cura di T.
Il matrimonio civile, cit., 211. Auletta, I, Torino, 2010, 22.
(37) Correttamente esclusa da L. Balestra, Levoluzione del

888 Famiglia e diritto 10/2016


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Unione civile

La disciplina dellatto.
Gli effetti: diritti e doveri
di Gilda Ferrando
1. Una legge costituzionalmente to lItalia per linadempimento della sua obbligazio-
necessaria ne positiva di garantire uno specifico quadro lega-
La L. 20 maggio 2016, n. 76, entrata in vigore il 5 le che prevedesse il riconoscimento e la tutela del-
giugno scorso, garantisce alle coppie dello stesso le unioni omosessuali (4). Il legislatore doveva
sesso il diritto di ottenere il riconoscimento solen- dunque prevedere per le coppie dello stesso sesso
ne e formale dellunione, e uno status analogo a una modalit di formalizzazione del vincolo con ef-
quello coniugale (1). Essa costituisce adempimento fetti corrispondenti a quelli del matrimonio.
di un preciso obbligo costituzionale sia a livello in- Il legislatore, tuttavia, non era costituzionalmente
terno, sia a livello europeo. La nostra Corte costi- obbligato ad introdurre il matrimonio egualitario.
tuzionale ha ripetutamente sollecitato il Parlamen- La Corte di Strasburgo (5) riconosce agli Stati un
to a garantire con legge il diritto delle coppie dello margine di discrezionalit tale per cui possono sce-
stesso sesso alla formalizzazione della loro unione. gliere le modalit (il matrimonio o altra forma di
Lo ha fatto nel 2010 quando, includendo le unioni riconoscimento) in cui assicurare tutela alle unioni
omosessuali nel perimetro di tutela dellart. 2 tra persone dello stesso sesso. Anche la nostra Cor-
Cost., ha affermato che ad esse spetta il diritto di te costituzionale (6) ha ritenuto non costituzional-
vivere liberamente una condizione di coppia otte- mente obbligata, in riferimento allart. 29, laper-
nendone ... il riconoscimento giuridico con i con- tura del matrimonio alle coppie dello stesso sesso.
nessi diritti e doveri, un riconoscimento che ne- In questo il modello europeo si differenzia da quel-
cessariamente postula una disciplina di carattere lo di altre esperienze pi sensibili ai valori di pari
generale (2). E lo ha fatto successivamente, nel dignit e non discriminazione. esemplare lespe-
2014, con il richiamo allobbligo di provvedere rienza degli Stati Uniti dove le Corti nazionali pri-
con la massima sollecitudine (3). A sua volta la ma (7) e la Corte Suprema Federale (8) poi, hanno
Corte Europea dei Diritti dellUomo ha condanna- ritenuto insufficiente una disciplina di sostanziale

(1) Tra i primi commenti, cfr. M. Gattuso, Cosa c nella leg- (7) Ad esempio quella della California: Corte Suprema della
ge sulle unioni civili: una prima guida, su Articolo29.it; G. Casa- California Re: Marriage Cases 15 maggio 2008, la quale, pro-
buri, Il nome della rosa (la disciplina italiana delle unioni civili), nunciandosi sulla legge statuale che riconosceva il diritto a for-
ivi; G. Casaburi - I. Grimaldi (a cura di), Unioni civili e conviven- mare partnerships sostanzialmente equiparate al matrimonio,
ze, Firenze, 2016; Aa. Vv., La nuova regolamentazione delle ma non il diritto di sposarsi, aveva ritenuto questa disciplina
unioni civili e delle convivenze - Legge 20 maggio 2016, n. 76, contraria allequal protection clause, in quanto ingiustificata-
Torino, 2016; M. Gorgoni (a cura di), Unioni civili e convivenze mente lesiva di un diritto fondamentale. Il fatto che la legge
di fatto. L. 20 maggio 2016, n. 76, Rimini, 2016; F. Romeo - M. sulle partnerships attribuisse alle coppie omosessuali pratica-
Venuti, Relazioni affettive non matrimoniali: riflessioni a margine mente gli stessi diritti che nascono dal matrimonio non stato
del d.d.l. in materia di regolamentazione delle unioni civili e di- considerato sufficiente, in quanto il nome stesso matrimo-
sciplina delle convivenze, in Nuove leggi civ. comm., 2015, 971 nio a costituire elemento essenziale del diritto fondamentale
ss. delle coppie omosessuali al riconoscimento di pari dignit e ri-
(2) Corte cost. 15 aprile 2010, n. 138, in questa Rivista, spetto. La traduzione dei passi essenziali si legge in questa Ri-
2010, 653, con nota di M. Gattuso e in Foro it., 2010, I, 1367, vista, 2008, 761, con nota di Falletti.
con note di Dal Canto e Romboli. (8) Con sentenza del giugno 2013 (United States v. Windsor
(3) Corte cost. 11 giugno 2014, n. 170, in Foro it., 2014, I, 570 US (2013)), la Corte Suprema Federale ha dichiarato lille-
2685, con nota di S. Patti. gittimit costituzionale del Defense of Marriage Act del 1996
(4) Corte EDU 21 luglio 2015, Oliari c. Italia, in Nuova giur. secondo il quale, ai fini dellapplicazione delle norme federali,
civ. comm., 2015, I, 918, con commento di L. Lenti, Prime note il termine matrimonio doveva riferirsi soltanto alle coppie ete-
in margine al caso Oliari c. Italia, ibidem, II, 575 ss. rosessuali (al riguardo, v. E. Ceccherini, Quando leguaglianza
(5) Corte EDU 24 giugno 2010, Schalk and Kopf c. Austria. non basta. Brevi riflessioni sulla giurisprudenza statunitense in
E v. anche Vallianatos c. Grecia 8 novembre 2013; X c. Austria, tema di same-sex marriage alla luce della sentenza Windsor, in
19 febbraio 2013; Pajic v. Croazia, 23 febbraio 2016. D. Ferrari (a cura di), Lo status giuridico delle coppie same-sex:
(6) Corte cost. n. 138/2010, cit. una prospettiva multilivello, Padova, 2014, 2 ss., 155 ss.). Con

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parificazione tra partnership e matrimonio quando delle nuove leggi, nellassunto che le norme costi-
manchi anche il formale riconoscimento del diritto tuzionali, cos come non impongono, neppure im-
al matrimonio, riguardato come diritto fondamen- pediscono di riconoscere il matrimonio same-
tale. sex (11). Discrezionalit del legislatore significa
Se vero che il nostro legislatore non era tenuto proprio questo: che riservato al Parlamento indi-
ad introdurre il matrimonio egualitario, per an- viduare, senza vincoli di ordine costituzionale, le
che vero che non sussistono ostacoli di ordine co- forme di riconoscimento delle unioni tra persone
stituzionale ad una futura riforma che apra il matri- dello stesso sesso.
monio alle coppie dello stesso sesso. Il fatto che la In Germania la legge sulla convivenza tra persone
Corte costituzionale abbia ritenuto non costituzio- dello stesso sesso (Lebenspartnerschaftgesets-
nalmente obbligata, in riferimento allart. 29, la- LPartG), entrata in vigore il 1 agosto del 2001,
pertura del matrimonio alle coppie dello stesso ses- stata nel tempo modificata per assimilare sotto
so, non significa, in una sorta di ragionamento a ogni profilo le partnership al matrimonio, compre-
contrario, che dalla sentenza possa desumersi un sa la possibilit di adozione del figlio dellaltro, co-
ostacolo costituzionale allintroduzione del matri- sicch si prevede che lapprodo al matrimonio co-
monio egualitario e tanto meno un ostacolo ad stituisca il prevedibile esito di questo processo evo-
una disciplina delle unioni civili analoga a quella lutivo (12).
matrimoniale (9). La Costituzione non cristallizza Il fatto che alcuni degli Stati che inizialmente ave-
il modello di famiglia riflesso nel codice civile del vano optato per un riconoscimento non matrimo-
1942. Risulta dunque destituita di fondamento la niale dellunione siano poi approdati allestensione
preoccupazione emersa nel corso dei lavori parla- generalizzata del modello matrimoniale testimonia
mentari di rimarcare le differenze tra matrimonio e una maggior sensibilit per lesigenza di eguale ri-
unione civile quasi che una disciplina troppo si- spetto della dignit delle persone che appare piena-
mile potesse essere viziata da illegittimit costitu- mente soddisfatta non solo dal riconoscimento di
zionale. diritti sostanzialmente eguali (cui mirano le part-
vero invece il contrario: anche il nostro legisla- nership) ma anche dalla medesima forma di rico-
tore potr, se e quando lo riterr opportuno, intro- noscimento, quella valida per tutti: il matrimonio.
durre il matrimonio egualitario senza necessit di
ricorrere a revisione costituzionale. Altre Corti co- 2. Le unioni civili come fonte di uno
stituzionali europee (ad esempio, quella france- status familiare
se (10)) hanno escluso - al pari della nostra - che Le unioni civili sono la risposta che il Parlamento
nei testi costituzionali sia ravvisabile un vincolo ha dato alle sollecitazioni della Corte costituziona-
per i legislatori nazionali ad aprire il matrimonio le e di quella europea, alla domanda di diritti che
alle coppie dello stesso sesso. Questo non ha impe- viene dalla societ civile. Le unioni civili non sono
dito alle stesse Corti, chiamate a giudicare della il matrimonio egualitario, sono un istituto distinto
conformit a costituzione delle leggi che in seguito dal matrimonio che per vi assomiglia molto. Il le-
hanno riconosciuto il matrimonio egualitario, di gislatore, per la preoccupazione di distinguerle dal
respingere le obiezioni di legittimit costituzionale matrimonio e non incorrere in supposti pericoli di

la pi recente sentenza del 26 giugno 2015 (Obergefell v. Hod- ridica del matrimonio e della unione civile, sia incostituzionale
ges, in www.articolo29.it) la Suprema Corte Federale ha affer- estendere alla seconda una parte o tutta la disciplina della pri-
mato che il diritto al matrimonio costituisce diritto fondamen- ma. Conclusioni di questo genere non sono contenute n rica-
tale insito nella libert della persona, di modo che, ai sensi del- vabili dalla sentenza della Corte: M. Segni, Unioni civili: non ti-
le clausole del giusto processo e delleguale protezione, le riamo in ballo la Costituzione, in Nuova giur. civ. comm., 2015,
coppie del medesimo sesso non possono essere private di II, 707 ss., specie, 713.
quel diritto e di quella libert. Al riguardo, v. F. Viglione, Ober- (10) Il Conseil Constitutionnel francese si era espresso con
gefell v. Hodges: il matrimonio same-sex tra libert e non discri- sentenza del 28 gennaio 2011. Al riguardo, v. D. Ferrari, Lo sta-
minazione, in Nuova giur. civ. comm., 2015, II, 588. Per un ap- to giuridico delle coppie same-sex in Europa, in D. Ferrari (a cu-
profondimento del diritto nord americano, v. DAmico - Nar- ra di), Lo status giuridico delle coppie same-sex, cit., 91 ss.
docci - Winkler, Orientamento sessuale e diritti civili. Un con- (11) Per il Belgio, v. Cour dArbitrage, n. 159/2004 del 20 ot-
fronto con gli Stati Uniti dAmerica, Milano, 2014. tobre 2004; per il Portogallo, v. Tribunal Constitucional, sent. n.
(9) La verit che il valore precettivo della sentenza si li- 359/2009; per la Spagna, v. Tribunal Constitucional, sent. n.
mita al rigetto della pretesa di incostituzionalit del matrimonio 121/2010; per la Francia, v. Conseil Constitutionnel, 17 maggio
quale disciplinato dal codice del 42, ma non permette di affer- 2013, n. 2013-669 (in Foro it., 2014, IV, 49, con nota di G. Ca-
mare che il legislatore non solo autorizzato, ma obbligato a saburi).
disporre la sua eterosessualit. Ancor meno, evidentemente, si (12) V. S. Patti, Le unioni civili in Germania, in questa Rivista,
pu da essa argomentare che, quale che sia la definizione giu- 2015, 958.

890 Famiglia e diritto 10/2016


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illegittimit costituzionale, ha utilizzato alcuni ac- invece, si applicano soltanto le norme espressa-
corgimenti di tipo prevalentemente formale, che mente richiamate dalla legge.
talvolta rendono faticosa la lettura, ambigua lin- Per effetto del rinvio fatto ad ogni legge diversa
terpretazione del testo, ma che non mettono in di- dal codice civile, risultano immediatamente appli-
scussione la sostanziale analogia con il matrimonio. cabili, tra le altre, le discipline in materia di lavo-
A successivi decreti delegati affidata la messa a ro, assistenza, previdenza, sanit, pensioni, immi-
punto delle regole specifiche in tema di ordina- grazione, quelle in campo penale, penitenziario, fi-
mento di stato civile, di diritto internazionale pri- scale: insomma tutti i diritti previsti dalla legge per
vato, di tutte quelle modificazioni e integrazioni il matrimonio sono riconosciuti anche ai partner
necessarie per il coordinamento con le leggi vigen- di unione civile. vero che il comma 20 precisa -
ti (comma 28). con disposizione innovativa rispetto al testo origi-
Le unioni civili condividono con il matrimonio i nario del disegno di legge - che tali disposizioni si
tratti essenziali, sia per quel che riguarda il mo- applicano al solo fine di assicurare leffettivit del-
mento costitutivo (il profilo dellatto) sia per la tutela dei diritti e il pieno adempimento degli
quanto riguarda la relazione interpersonale (il pro- obblighi derivanti dallunione civile. per anche
filo del rapporto) e la rilevanza nei confronti dei vero che la funzione delle leggi richiamate pro-
terzi e della collettivit. prio quella di garantire nei diversi ambiti i diritti e
Tale analogia sottolineata dalla scelta di discipli- i doveri delle persone in quanto membri di una fa-
nare nellambito dello stesso provvedimento le miglia legalmente costituita. La formula legislativa,
unioni civili e le convivenze alle quali dedicata forse nelle intenzioni limitativa, difficilmente pu
la seconda parte della legge (commi 37 ss.). Vi raggiungere questo risultato, tanta la pervasivit
del richiamo allintero compendio delle fonti nor-
una differenza sostanziale tra unioni civili e matri-
mative e dei diritti e doveri che da queste sono ri-
monio, da un lato, e convivenze, dallaltro, proprio
conosciute ai coniugi ed ora ai partner di unioni
perch, nelle unioni, al pari del matrimonio, vi
civili.
lassunzione, da parte dei due partner, dellimpe-
A riprova del fatto che lunione civile determina
gno di convivere stabilmente e di prestarsi soccorso
uno status (para)coniugale si deve considerare il
e assistenza, impegno che invece manca nelle nuovo art. 86 c.c. che ridefinisce la nozione di li-
convivenze (13). La legge tiene dunque distinte le bert di stato: anche lunione civile d luogo ad
situazioni in cui esiste un atto iniziale che crea un uno status che analogamente a quello di coniuge,
vincolo (unioni civili) da quelle in cui un tale impedisce di contrarre matrimonio (v. comma 32
atto manchi e vi sia invece il dato fattuale della che modifica lart. 86 c.c.), o altra unione civile
stabile convivenza (14). (comma 4, lett. a), pena la sanzione prevista per il
Analoga al matrimonio la disciplina del momen- reato di bigamia (art. 556 c.p., arg. ex comma 20).
to costitutivo dellunione (v. par. 4) e quella degli Di grande rilievo, anche simbolico, poi la disci-
effetti tra le parti e nei confronti dei terzi e dei plina del cognome comune. Il fatto che le parti
pubblici poteri (v. par. 5). possano adottare un cognome comune scegliendo-
Per comprendere quanto sia ampio lo spettro degli lo tra i loro cognomi (comma 10) sta ad indicare
effetti conseguenti alla costituzione dellunione oc- come con la costituzione dellunione i partner for-
corre tener presente la regola generale contenuta mino un nucleo familiare autonomamente identifi-
nel comma 20 che sancisce lapplicabilit allunio- cabile in ogni ordine di rapporti.
ne civile di tutte le disposizioni (esclusa la legge Vi tuttavia una differenza tra gli status di coniuge
sulladozione), che si riferiscono al matrimonio o e di unito civilmente in quanto, non richiamando
che contengano le parole coniuge, coniugi o la legge lart. 78 c.c., lopinione attualmente preva-
termini equivalenti, ovunque ricorrono nelle leggi, lente tende ad escludere che lunione civile generi
negli atti aventi forza di legge, nei regolamenti il vincolo di affinit tra ciascuna parte ed i parenti
nonch negli atti amministrativi o nei contratti dellaltra. Dal punto di vista applicativo, risultereb-
collettivi. Per quel che riguarda il codice civile, bero esclusi, ad esempio, lobbligo alimentare pre-

(13) Lo fa notare il Trib. Roma 22 dicembre 2015, in Giust. matrimonio e unioni solidali riguardo ai trattamenti pensio-
civ. online, con mia nota. nistici: Corte di Giustizia UE 10 maggio 2011 (C-147/2008),
(14) Riguardando le partnerships da questo punto di vista, Jrgen Rmer contro Freie und Hansestadt Hamburg; Corte di
la Corte di giustizia ha potuto qualificare come irragionevoli Giustizia UE 1 aprile 2008 (C-267/2006), Tadao Maruko.
le differenze che la legislazione tedesca in allora riservava a

Famiglia e diritto 10/2016 891


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visto dallart. 438 c.c. nei confronti dei suoceri, dei riori e sempre pi formazione sociale al servizio dei
generi, delle nuore, o la tutela del lavoro prestato diritti delle persone (19).
dagli affini entro il secondo grado nellimpresa fa- Si deve constatare come, nel disciplinare i fenome-
miliare del congiunto (art. 230 bis c.c.). Si dovreb- ni familiari ed i diversi tipi di unioni e relazioni di
be inoltre ritenere che limpedimento da affinit affetto e solidariet, il diritto tenga conto delle
(87 c.c.) non riguardi il fratello o la sorella, i geni- mutevoli realt sociali in cui si esprimono e delle-
tori e i figli del partner di unione civile. In linea di sigenza, in tali frangenti, di garantire i diritti delle
principio il vincolo derivante dallunione civile sa- persone e quelli preminenti dei minori, dei giova-
rebbe privo dellattitudine ad espandersi nei con- ni, delle nuove generazioni. Il diritto sempre meno
fronti delle famiglie di origine dei partner. Tale impone modelli uniformi di comportamento, con-
esclusione mi pare discutibile in punto di ragione- sapevole che in una societ complessa e globalizza-
volezza, ma non decisiva per contestare il carattere ta coesistono una variet di modi dello stare insie-
familiare della relazione tra i partner. me, di modi in cui si generano e si allevano figli,
La L. n. 76 non usa il termine famiglia a proposito vi la compresenza di una pluralit valori etici e
delle unioni civili se non sporadicamente (v. com- religiosi ai quali le persone fanno riferimento. Il ri-
ma 12 secondo cui le parti concordano lindirizzo spetto di questa dimensione plurale, che rispetto
della vita familiare), preferendo parlare di cogno- per la libert e la pari dignit delle persone, stabili-
me comune (comma 10), bisogni comuni (com- sce un limite allingerenza del diritto nella sfera
ma 11), compiacendo in tal modo quanti vorrebbe- privata e familiare. Al matrimonio si affiancano al-
ro il termine famiglia riferito esclusivamente a
tre unioni, alcune fondate sullassunzione di un
quella fondata sul matrimonio secondo il disposto
vincolo, altre sullesistenza di relazioni di affetto e
letterale dellart. 29 della Costituzione (15). In tal
convivenza che, per quanto non formalizzate, costi-
modo non si considera che ormai anche nei testi
tuiscono tuttavia vita familiare meritevole di tute-
normativi presente una pluralit di realt familia-
la.
ri. Si pensi solo alla riforma 2012/2013 della filia-
zione dove indiscutibilmente la famiglia origina In ambito europeo, la Carta dei diritti fondamenta-
non solo da un preesistente vincolo matrimoniale, li dellunione europea tutela in modo disgiunto
ma dalla stessa nascita di figli (16). Ma si pensi an- matrimonio e famiglia. La Carta non si limita a ri-
che alle famiglie adottive (anche ladozione del conoscere il diritto di sposarsi, nella sua tradizio-
maggiorenne pu avere funzione familiare secondo nale accezione di diritto di contrarre matrimonio,
la S.C. (17)), alle famiglie ricomposte e cos via. essa riconosce, in modo disgiunto rispetto ad esso,
Questo processo trova conferma nel parallelo al- anche il diritto di fondare una famiglia (art. 9).
lentarsi del controllo pubblico sul matrimonio at- Il diritto di fondare una famiglia viene tutelato an-
tuato con le riforme della separazione e del divor- che al di fuori di vincoli formali. Ne emerge cos
zio per negoziazione assistita e consenso raggiunto un modello pluralista che affianca al matrimonio
innanzi al sindaco nella sua veste di ufficiale di sta- una variet di tipi di famiglia, tutti meritevoli di
to civile (artt. 6, 12, L. n. 164/2015) e la riduzione protezione secondo lart. 33, e nellambito dei quali
dei tempi di separazione necessari per ottenere lo si esprime una vita familiare degna di rispetto e
scioglimento definitivo del vincolo (sei mesi in ca- protezione (art. 7). Il rispetto della variet delle
so di separazione consensuale, un anno in caso di culture e delle tradizioni dei popoli dei diversi Pae-
giudiziale (L. n. 55/2015)) (18). Il favore per solu- si dellUnione (espressa nel Preambolo) impedisce
zioni consensuali del conflitto esprime una nuova una omologazione dallalto ma non pu portare a
considerazione della famiglia coniugale, sempre mettere in discussione il nucleo fondamentale di
meno istituzione protetta in vista di interessi supe- quella tutela (art. 52).

(15) Da ultimo A. Ruggeri, Unioni civili e convivenze di fatto: te II; e v. gi Cass. 14 gennaio 1999, n. 354, in questa Rivista,
famiglie mascherate? (nota minima su una questione contro- 1999, 113, con nota di L. Rossi Carleo.
versa e sulla sua discutibile risoluzione da parte della legge n. 76 (18) Si prende atto che gli strumenti imperativi della giuri-
del 2016), in Consultaonline.it sdizione sono inidonei a risolvere i conflitti, in quanto soltanto i
(16) In luogo di molti, v. M. Sesta, in M. Sesta - A. Arceri, membri della famiglia possono superare i conflitti che li divido-
La responsabilit genitoriale e laffidamento dei figli, in Trattato no V. F. Tommaseo, Mediazione familiare e processo civile, in
Cicu-Messineo-Mengoni, diretto da Schlesinger, Milano, 2016, questa Rivista, 2012, 831.
85 ss. (19) Rinvio al mio Il matrimonio, in Trattato Cicu-Messineo-
(17) Cass. 3 febbraio 2006, n. 2426, in Nuova giur. civ. Mengoni, diretto da Schlesinger, II ed., Milano, 2015, specie
comm., 2016, in corso di stampa, con mie osservazioni in par- 194 ss.

892 Famiglia e diritto 10/2016


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La Corte europea ormai considera il diritto di fon- tolinea la legge, di formazione sociale specifica.
dare una famiglia indipendentemente dal diritto al Allinterno dellampio perimetro delle formazioni
matrimonio e comprende anche le unioni non co- sociali - che comprende ogni forma di comunit,
niugali nel perimetro di tutela offerto dal rispetto semplice o complessa, idonea a consentire e favori-
della vita familiare (art. 8 Cedu) (20). Nella giuri- re il libero sviluppo della persona (25), possono
sprudenza europea, il concetto di famiglia e di vita definirsi aree pi specifiche cui garantire una tutela
familiare declinato ormai in termini estremamen- coerente con la loro natura. Quale specificit ca-
te ampi per abbracciare anche rapporti non giuridi- ratterizza, dunque, le unioni civili? Facendo nostro
camente fondati, se di fatto esistenti (21). il ragionamento della Corte Europea, la risposta
A livello interno, la Corte costituzionale (22) e la che la specificit delle unioni civili risiede nel lo-
Corte di cassazione, non mancano di considerare ro essere formazioni sociali in cui si esprime la
famiglie, meritevoli di tutela secondo il parametro vita familiare: sono anchesse famiglie, non di-
dellart. 2 Cost., realt diverse da quella tradiziona- versamente da quella tradizionale.
li (23). Se ne ha conferma nel disposto del comma 27. Il
in questa prospettiva che si colloca la L. n. fatto che, in caso di rettificazione anagrafica di ses-
76/2016. Pur senza dare una definizione di unione so di uno dei coniugi, il matrimonio si converta
civile tra persone dello stesso sesso, la nuova legge in unione civile, ove i coniugi abbiano espresso la
si riferisce ad essa quale specifica formazione so- volont di conservare il vincolo, dimostra infatti
ciale ai sensi degli articoli 2 e 3 della Costituzio- che matrimonio e unione civile sono istituti distin-
ne. Il richiamo allart. 2 Cost. sottolinea il fatto ti, ma sostanzialmente omogenei quanto alla fun-
che la scelta di formare una unione civile costitui- zione ed al tipo di rapporto intercorrente tra le par-
sce aspetto della fondamentale libert della perso- ti.
na, di quei diritti che lart. 2 Cost. riconosce e tu-
tela, al riparo da ingiustificate ingerenze esterne. Il 3. Unioni civili e matrimonio. Il problema
richiamo allart. 3 allude alla pari dignit di tutti i delladozione del figlio del partner
cittadini, senza differenze dipendenti dal genere e
dallorientamento sessuale e quindi alla necessaria Matrimonio e unione civile costituiscono, dunque,
ragionevolezza delle differenze di disciplina fra entrambi realt familiari che si distinguono tutta-
unioni civili e matrimonio. via sotto diversi profili. Da un punto di vista for-
Il riferimento alle unioni come specifica formazio- male, la differenza tra unione civile e matrimonio
ne sociale istituisce un immediato collegamento sottolineata dalla scelta di affidare la disciplina
con la sentenza della Corte costituzionale (24) la delle unioni civili ad una legge speciale, e non al
quale aveva ricondotto le unioni tra persone dello codice civile. la stessa scelta che fu fatta nel
stesso sesso nellalveo dellart. 2 Cost. in quanto 1970, con lintroduzione del divorzio, anchesso
formazioni sociali entro le quali si esercitano diritti singolarmente fuori del codice civile. Pare quasi
fondamentali della persona. Anche il matrimonio, che ogni volta che viene introdotto un nuovo isti-
daltra parte, costituisce formazione sociale tutelata tuto familiare per garantire fondamentali diritti
dallart. 2, oltre che dallart. 29 Cost. Si tratta, sot- delle persone il prezzo da pagare sia la sottolineatu-

(20) V. retro n. 5. per sostituzione, ai casi Menneson e Labassee c. Francia, 26


(21) Nel fatto di vivere insieme come genitori e figli tra ge- giugno 2014.
nitori e figli la Corte Europea dei diritti delluomo da tempo in- (22) Corte cost. n. 138/2010, cit. E, ancor prima, ad esem-
dividua lesistenza di una vita familiare che merita rispetto e pio, Corte cost. 15 luglio 1986, n. 198.
tutela. La tutela del preminente interesse del figlio porta la Cor- (23) Ad esempio, v. la recente Cass. 3 aprile 2015, n. 6855,
te europea a declinare in termini estremamente ampi il concet- in questa Rivista, 2015, 553, con mia nota Famiglie di fatto e
to di vita familiare secondo un approccio concreto e funzionale assegno di divorzio: Il nuovo indirizzo della Corte di cassazione.
che parte dalleffettivit del rapporto genitoriale e familiare per (24) Per formazione sociale deve intendersi ogni forma di
riconoscere tutela a tutti i soggetti che di esso sono protagoni- comunit, semplice o complessa, idonea a consentire e favori-
sti. Ne risultano concetti di famiglia e vita familiare fluidi, re il libero sviluppo della persona nella vita di relazione, nel
attenti alle diverse situazioni che si presentano nella realt so- contesto di una valorizzazione del modello pluralistico. In tale
ciale. La famiglia, par di capire, quella che la vita ha dato a nozione da annoverare anche lunione omosessuale, intesa
ciascuno e non quella che il legislatore stabilisce una volta per come stabile convivenza tra due persone dello stesso sesso,
tutte. Di questo approccio si ritrovano molteplici esempi, si cui spetta il diritto fondamentale di vivere liberamente una
pensi soltanto, in materia di adozione, ai casi Wagner c. Lus- condizione di coppia, ottenendone - nei tempi, nei modi e nei
semburgo, 28 giugno 2007; Negrepontis c. Grecia, 3 maggio limiti stabiliti dalla legge - il riconoscimento giuridico con i con-
2011; Moretti e Benedetti c. Italia, 27 aprile 2010; Paradiso e nessi diritti e doveri: Corte cost. n. 138/2010, cit.
Campanelli c. Italia, 27 gennaio 2015; e, in tema di maternit (25) Corte cost. n. 138/2010, cit.

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ra della sua specialit rispetto al diritto di fami- il comma 20 della legge dispone che resta fermo
glia tradizionale. quanto previsto e consentito in materia di adozio-
Dal punto di vista della disciplina, la principale ne dalle norme vigenti. Lampio riferimento a
differenza rispetto al matrimonio riguarda i rapporti quanto (espressamente) previsto e a quanto
con i figli, in particolare per il fatto che il testo de- consentito (secondo linterpretazione corrente)
finitivamente approvato non prevede pi la possi- conforta nel ritenere che questa lettura dellart. 44,
bilit che il partner possa adottare il figlio dellal- lett. d), legge adoz. vada mantenuta ferma pur nel-
tro secondo quanto dispone, per il coniuge, lart. lattuale contesto. Viene in tal modo demandato ai
44, lett. b) della legge sulladozione (n. 184/1983) giudici il compito di garantire il diritto dei figli alla
(c.d. stepchild adoption) (26). certezza e stabilit del rapporto con coloro che ef-
La richiesta di formalizzazione del rapporto di filia- fettivamente esercitano la funzione genitoria-
zione da parte del compagno o della compagna del le (29). Ma lintervento giudiziale, necessariamente
genitore mira ad ottenere le garanzie giuridiche episodico, frammentario e incerto nei suoi esiti, so-
che lo mettano al riparo dai rischi (ad esempio, lo in modo imperfetto pu attuare il diritto dei
per il caso di morte del genitore biologico, o di rot- bambini alla propria famiglia (art. 1, L. n.
tura della vita comune) e dalle incertezze che lo 184/1983).
caratterizzano nei confronti dei terzi (si pensi alle Altre differenze tra unioni civili e matrimonio ri-
istituzioni scolastiche o sanitarie). Intende garanti- guardano la fase costitutiva del vincolo (30) e lin-
re la stabilit degli affetti e la continuit delle rela- sieme dei reciproci diritti e doveri.
zioni affettive esistenti di fatto - non diversamente
da quanto prevede, per laffidamento familiare, la 4. La disciplina dellatto
L. n. 173/2015 -. I giudici di merito e la stessa Cor-
te di cassazione hanno ritenuto ammissibile lado- Le unioni civili si costituiscono innanzi allufficiale
zione del figlio del partner alla luce di uninterpre- di stato civile mediante formale dichiarazione
tazione dellart. 44 L. adoz., lett. d), tale per cui la (comma 2) con cui le parti assumono reciproci di-
nozione di impossibilit di affidamento preadotti- ritti e doveri (comma 11) inderogabilmente (com-
vo, va intesa non solo come impossibilit di fat- ma 13) stabiliti dalla legge ed analoghi a quelli in-
to, ma anche come impossibilit di diritto - in- tercorrenti tra i coniugi. La registrazione nellarchi-
tendendosi tale quella derivante dalla mancanza vio di stato civile (comma 3) assicura la pubblicit
dei presupposti giuridici per procedere alladozione e lefficacia dello status non solo tra le parti, ma
piena - (27), e sempre che risulti accertato in fat- anche nei confronti dei terzi e dei pubblici poteri.
to - secondo il disposto dellart. 57, l. adoz. - che il La costituzione dellunione segue un procedimento
ricorso alladozione, sia pur nella sua forma mi- pi agile rispetto al matrimonio, essendo omessa la
nor, corrisponda al preminente interesse del bam- fase della pubblicazione e delle conseguenti opposi-
bino, in quanto formalizzazione di una relazione af- zioni. La costituzione dellunione civile tra persone
fettiva gi esistente e valutata nel corso dellistrut- dello stesso sesso avviene mediante atto formale e
toria come elemento positivo nella sua cresci- pubblico con la dichiarazione del consenso manife-
ta (28). Tali decisioni riguardano domande di ado- stato dalle parti di fronte allufficiale di stato civi-
zione presentate anteriormente allentrata in vigore le ed alla presenza di due testimoni (comma 2).
della L. n. 76/2016. Va peraltro tenuto conto che Successivamente, lufficiale di stato civile provve-

(26) Sul punto, in questo fascicolo, v. A. Arceri, Unioni civili, Nuova giur. civ. comm., 2016, I, 205 ss., con nota di A. Nocco.
convivenze, filiazione. Per un caso di adozione in casi particolari a favore del compa-
(27) Nel senso che la constatata impossibilit di affida- gno del padre biologico del figlio generato con GPA (gravidan-
mento preadottivo non richieda come necessario presuppo- za per altri) allestero, v. Trib. min. Roma 23 dicembre 2015, in
sto la dichiarazione dello stato di adottabilit, v. Corte cost. 7 Nuova giur. civ. comm., 2016, I, in corso di stampa.
ottobre 1999, n. 383, che individua lo scopo delladozione in (29) Oltre alla questione delladozione in casi particolari del
casi particolari nel consolidamento dei rapporti tra il minore figlio del partner in attesa di essere scrutinata dalla S.C. la
ed i parenti o le persone che gi si prendono cura di lui. questione del riconoscimento degli status formati allestero.
(28) Cass. 22 giugno 2016, n. 12962 che conferma App. Nella giurisprudenza di merito, v. App. Torino 29 ottobre 2014,
Roma 9 aprile 2015; Trib. Roma 30 luglio 2014 (in causa). E v. in questa Rivista, 2015, 822, con nota di M. Farina; App. Mila-
anche Trib. Min. Roma 22 ottobre 2015, in www.articolo29.it; no 1dicembre 2015, in questa Rivista, 2016, 3, 271 ss., con
Trib. min. Roma 2 marzo 2016, in Nuova giur. civ. comm., nota di F. Tommaseo.
2016, I, in corso di stampa, con nota di M. Farina, relativo ad (30) Nel presente fascicolo, v. M. Sesta, La disciplina dellu-
un caso di adozione incrociata da parte di una coppia di co- nione civile tra tutela dei diritti della persona e creazione di un
mamme; App. Torino 27 maggio 2016, che riforma, che rifor- nuovo modello familiare.
ma Trib. min. Piemonte Valle dAosta 11 settembre 2015, in

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de alla registrazione degli atti di unione civile tra le di garantire la pubblica certezza di un atto che
persone dello stesso sesso nellarchivio di stato ci- e resta atto degli sposi. La dichiarazione delluffi-
vile (comma 3). Si tratta di una disciplina che ri- ciale di stato civile, in altri termini, non crea il
calca nei suoi tratti fondamentali quella del matri- vincolo, ma attesta che gli sposi lo hanno crea-
monio ma pi sintetica ed incompleta sotto alcu- to (33).
ni profili (si pensi, ad esempio, che la legge non Nel caso delle unioni civili, la mancata previsione
indica il contenuto della dichiarazione delle par- della dichiarazione dellufficiale di stato civile fa
ti (31)). Anche lindicazione del contenuto dellat- emergere la natura squisitamente consensuale del-
to che lufficiale di stato civile deve redigere in- latto costitutivo del vincolo. Lesigenza di certezza
completa, mancando, ad esempio, il riferimento al- garantita dalla presenza dellufficiale di stato civi-
la data e al luogo che costituiscono contenuto ne- le, dalla redazione a sua cura dellatto, dalla regi-
cessario degli atti di stato civile (v. art. 11 ord. sta- strazione nellarchivio di stato civile. daltra par-
to civ.) (32). Si dovr attendere la disciplina pi te noto che, nel diritto canonico, sono gli sposi i
analitica dei decreti delegati (v. comma 28) che, ministri del sacramento, mentre il parroco (o il suo
tuttavia, non potr discostarsi significativamente delegato) un teste qualificato della manifesta-
da quella prevista per il matrimonio dallordina- zione del consenso matrimoniale (34).
mento di stato civile, la cui normativa richiama- La L. n. 76 non usa il termine celebrazione, per
ta dal comma 20 della legge. designare la costituzione dellunione, limitandosi a
Anche nelle unioni civili, come nel matrimonio, prevedere che le parti effettuano la relativa di-
abbiamo la scansione in fasi distinte: dichiarazione chiarazione e che lUfficiale di stato civile provve-
delle parti davanti allufficiale di stato civile, for- de alla registrazione. Il termine celebrazione
mazione dellatto e sua registrazione che conclude omesso anche nel comma 4, lett. b), dove, a propo-
il procedimento ed assicura la pubblicit dellatto. sito dellinterdizione, si riproduce lart. 85, sosti-
Per quanto riguarda la celebrazione, la principale tuendo celebrazione con costituzione e con
differenza riguarda il fatto che, a fronte della di- procedimento. Se ne potrebbe trarre argomento
chiarazione delle parti, non prevista quella del- per affermare che, riguardo alle unioni civili, non
lufficiale di stato civile (art. 107 c.c.), cosicch si debba parlare di celebrazione, ma solo di regi-
emerge la natura squisitamente consensuale dellat- strazione. Va peraltro tenuto presente che la regi-
to. noto come la partecipazione dellufficiale di strazione costituisce una fase successiva alla mani-
stato civile allatto di matrimonio sia stata varia- festazione dei consensi ed alla redazione dellatto,
mente intesa. In passato, nellambito di una conce- il quale, una volta formato, va registrato nellarchi-
zione pubblicistica della famiglia se ne valorizza- vio di stato civile per garantirne la pubblicit.
va la funzione costitutiva del vincolo. Successi- Anche nel linguaggio comune, daltra parte, il ver-
vamente, in linea con una pi complessiva valoriz- bo celebrare indica, secondo letimologia latina, il
zazione del consenso come momento fondamen- fatto di frequentare, rendere frequentato e quindi
tale del matrimonio, si propensi ad attribuire alla solennizzare, e viene genericamente riferito ad
volont degli sposi efficacia costitutiva del vincolo atti che abbiano un significato grave e solenne co-
e a ridimensionare il ruolo dellufficiale di stato ci- me le nozze, il battesimo, un processo (35). Nessun
vile, sottolineandone le affinit con quello notari- ostacolo, dunque, mi pare sussistere ad usare il ter-

(31) Diversamente da quanto previsto dallart. 107 c.c. - se- sua iscrizione nei registri di stato civile (artt. 63 ss., d.P.R. n.
condo cui lufficiale di stato civile riceve da ciascuna delle 396/2000), i quali costituiscono la prova privilegiata dellavve-
parti, luna dopo laltra, la dichiarazione che esse si vogliono nuto matrimonio (artt. 130 ss. c.c.).
prendere rispettivamente in marito e moglie - la nuova legge (33) Per una pi ampia discussione rinvio a G. Ferrando, Il
non indica il contenuto della dichiarazione, la quale, tuttavia, matrimonio, cit., specie 344 ss.
non potr che esprimere la volont di costituire lunione, assu- (34) V. F. Finocchiaro, Il matrimonio nel diritto canonico, Bo-
mendone i reciproci diritti e doveri. logna, 1989, 53 ss. Solo a partire dal Concilio di Trento (Decre-
(32) Nel matrimonio civile la celebrazione avviene con lo to Tametsi, Sessio XXIV, 11-11-1563, caput I, Decretum de re-
scambio dei consensi e la proclamazione da parte delluffi- formatione Matrimonii), daltra parte, la celebrazione in facie
ciale di stato civile (art. 107 c.c.). Immediatamente dopo la ecclesiae diviene condizione di validit del matrimonio, senza
celebrazione lufficiale di stato civile tenuto redigere latto di che tuttavia fosse preclusa la possibilit di matrimoni di sor-
matrimonio (art. 107, ultimo comma, c.c.) il cui contenuto presa (A. Manzoni, Promessi sposi, cap. 8), banditi solo dal
minutamente descritto nellordinamento di stato civile (art. 64 decreto Ne temere della Sacra congregazione della fede del 2
d.P.R. n. 396/2000). Latto di matrimonio viene sottoscritto da- agosto 1907 e poi dal codice di diritto canonico del 1917.
gli sposi e dai testimoni. La sottoscrizione dellufficiale di stato (35) Vocabolario della lingua italiana dellIstituto dellEnciclo-
civile chiude latto di matrimonio che non pu pi subire suc- pedia italiana Treccani.
cessive variazioni. Quindi, lufficiale di stato civile provvede alla

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mine celebrazione per le unioni civili, anchesse stato di gravidanza. Per quanto riguarda lo stato di
costituite in forma pubblica, alla presenza di due gravidanza, va da s che tale circostanza non pu
testimoni, di fronte al Sindaco nella sua veste di verificarsi nelle coppie formate da due uomini. Di-
ufficiale di stato civile. versamente, nel caso di unione tra due donne, po-
Analoghi al matrimonio sono anche impedimenti trebbe darsi che una sia alloscuro dello stato di
e condizioni. La principale differenza riguarda let: gravidanza dellaltra causata da un terzo. Per quan-
solo il maggiorenne pu contrarre unione civile. to riguarda, invece, la mancata considerazione del-
Va peraltro considerato che let matrimoniale si le anomalie o deviazioni sessuali, noto che, se-
sta alzando, in Italia come nella gran parte dei Pae- condo lopinione tradizionale, le pi frequenti
si occidentali, sotto la spinta di molteplici fattori esemplificazioni fanno riferimento allomosessualit
di tipo economico, sociale, culturale cosicch la ed al transessualismo (37). Il che potrebbe spiegare
norma sembra riflettere questa realt nel richiedere le ragioni dellomissione. In realt non sono queste
anche per le unioni civili la stessa et necessaria le uniche anomalie o deviazioni sessuali ipotiz-
per il compimento di ogni altro atto della vita civi- zabili (si pensi, ad esempio, alla pedofilia). Tali cir-
le e politica. costanze, potrebbero acquistare rilievo in quanto
Analogo al matrimonio anche il regime dellin- malattia fisica o psichica, o, altrimenti in quanto
validit per mancanza di presupposti soggettivi (li- determinanti lidentit del partner.
bert di stato, assenza di vincoli di parentela e affi-
nit, assenza dellimpedimento ex delicto) o per vizi 5. Gli effetti dellunione civile
derivanti dalla mancata espressione di un consenso Anche gli effetti dellunione civile sono simili a
libero e consapevole (difetto di et, interdizione, quelli del matrimonio, sia nei rapporti reciproci,
incapacit naturale, vizi del consenso). Identica sia nei confronti dei terzi. Si gi segnalata lim-
anche la disciplina dei termini (cfr. art. 122, ulti- portanza della regola generale contenuta nel com-
mo comma, c.c. e comma 7, L. n. 76/2016), in ma 20 che sancisce lapplicabilit di tutte le di-
quanto lazione non proponibile se vi stata sposizioni (esclusa la legge sulladozione), che si
coabitazione per un anno dopo che cessata la riferiscono al matrimonio o che contengano le
violenza o le cause che hanno determinato il timo- parole coniuge, coniugi o termini equivalenti,
re ovvero sia stato scoperto lerrore. Anche nelle ovunque ricorrono nelle leggi, negli atti aventi
unioni civili, dunque, viene data preminente con- forza di legge, nei regolamenti nonch negli atti
siderazione allo svolgimento della vita familiare, amministrativi o nei contratti collettivi. Regola
cosicch se la vita comune si protratta per un pe- opposta vale per il codice civile, le cui norme si
riodo sufficiente a far ritenere che il partner il cui applicano soltanto se espressamente richiamate
consenso viziato abbia comunque inteso dare at- dalla legge.
tuazione al rapporto, leffettivit del rapporto pre- Il legislatore talvolta fa diretto rinvio alle disposi-
vale sullatto ed impedisce limpugnazione di un at- zioni del codice civile. Altre volte, invece, prevede
to sia pur originariamente viziato. Si tratta di una una disciplina analoga a quella prevista dal codice
principio che la S.C. considera di ordine pubblico per il matrimonio, disciplina che viene riformulata
e che vale dunque per ogni relazione di coppia for- con differenze talvolta solo di tipo lessicale.
malizzata, si tratti di matrimonio o di unione civi- Ne risulta un insieme tale per cui gli effetti dellu-
le (36). nione nei rapporti tra i partner sono disciplinati
La differenza principale riguarda i casi di errore es- sulla falsariga di quelli propri del matrimonio. So-
senziale che non comprendono (n. 1, art. 122 c.c., no escluse le norme relative ai rapporti tra genitori
ripreso dalla lett. a), comma 7, L. n. 76) le anoma- e figli - presunzione di paternit (art. 231 c.c.), di-
lie o deviazioni sessuali, e (n. 5, art. 122 c.c.) lo ritti e doveri nei confronti della prole (artt. 147,

(36) Cass., SS.UU., 17 luglio 2014, n. 16379, in questa Rivi- ma) sullidentit della persona. Nel senso che lomosessualit
sta, 2015, 220, con nota di L. Graziano, che ha dichiarato con- non possa essere considerata anomalia o deviazione sessua-
traria allordine pubblico, quando uno dei coniugi si opponga, le dato che nessun lessico giuridico, medico, sociale ed eti-
la delibazione della sentenza ecclesiastica che abbia pronun- co (colloca) lomosessualit in tale paradigma nosografico, v.
ciato linvalidit del matrimonio per riserva mentale dopo che Trib. Milano 13 febbraio 2013, in Nuova giur. civ. comm., 2013,
siano trascorsi tre anni di vita comune. I, 782, con nota critica di Mattioni, secondo cui il matrimonio
(37) Pi di recente, tuttavia, si contestato che lomoses- contratto nellignoranza dellomosessualit del coniuge an-
sualit possa essere ancora riguardata come deviazione ses- drebbe annullato per errore sullidentit sessuale a norma
suale cosicch lignoranza sullorientamento sessuale dellaltro del comma 2 dellart. 122.
coniuge stata intesa come errore (non sulle qualit personali,

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148 c.c.) (38) - e quelle relative alla separazione vincolo, lo attenua soltanto. Nei paesi di tradi-
personale dei coniugi (artt. 150 - 158 c.c.) (39). zione cattolica, la separazione stata recepita dal
Quanto ai rapporti con i figli, lesclusione si spiega diritto civile, mentre sconosciuta nei paesi di tra-
con limpossibilit, per le coppie dello stesso sesso, dizione protestante (43). Nelle unioni civili, il di-
di generare figli comuni. Per quel che riguarda gli vorzio, non diversamente da quanto accade in Ger-
artt. 147 e 148 c.c., noto che esse costituiscono mania, costituisce lunico rimedio previsto per la
ormai norme di mero rinvio, essendo la disciplina crisi dellunione. Secondo quanto dispone il com-
della responsabilit genitoriale disciplinata in mo- ma 24, lunione si scioglie, , quando le parti
do unitario agli artt. 315 ss. c.c. Il loro mancato ri- hanno manifestato anche disgiuntamente la volon-
chiamo da parte della legge sulle unioni civili la- t di scioglimento dinnanzi allufficiale dello stato
scia dunque impregiudicata la questione dei rap- civile. In tale caso la domanda di scioglimento del-
porti tra genitori i figli. Va, infatti, tenuto conto lunione civile proposta decorsi tre mesi dalla da-
che la nuova disciplina della responsabilit dei ge- ta di manifestazione di volont di scioglimento del-
nitori unitaria e si applica in modo eguale sul lunione. Vengono inoltre richiamati i procedi-
presupposto che lo status di figlio sia legalmente menti di divorzio c.d. rapido per negoziazione as-
accertato, indipendentemente dal fatto che i geni- sistita da avvocati o innanzi allufficiale di stato ci-
tori siano coniugati, oppure no, che convivano, vile previsti dagli artt. 6 e 12, L. n. 162/2014. Que-
che non abbiano mai convissuto o abbiano cessato ste disposizioni sollevano numerosi problemi (44).
di convivere (40). Di conseguenza, nel caso in cui i In termini generali si pu notare che, da un lato,
partner abbiano figli il cui status sia stato legalmen- sullesempio della gran parte delle legislazioni euro-
te accertato nei confronti di entrambi (per ricono- pee (45), si introduce il c.d. divorzio immediato o
scimento dello status conseguito allestero (41), o diretto, cosa che, per i coniugi, non si era riusciti a
per adozione (42)) gli artt. 315 ss. c.c. si applicano fare in occasione dellultima riforma del divor-
direttamente. zio (46). Dallaltro lato, viene previsto che il divor-
Per quanto riguarda il mancato richiamo delle nor- zio possa essere pronunciato sulla base del consenso
me sulla separazione personale dei coniugi, questo od anche della richiesta unilaterale decorso un bre-
si deve al fatto che, nella versione definitivamente ve termine di riflessione. Passati tre mesi dalla di-
approvata, la L. n. 76 disciplina in modo specifico chiarazione innanzi allufficiale di stato civile i
i rimedi per il fallimento dellunione. Le principali partner possono iniziare il procedimento di divor-
differenze tra matrimonio e unione civile si riscon- zio. Insomma abbiamo un divorzio immediato, pi
trano proprio per quanto riguarda la cessazione del- semplice e rapido. Ci si potrebbe chiedere se, in tal
la vita comune. Nellunione civile, infatti, non modo, non sia stata introdotta una sorta di discri-
prevista alcuna forma di separazione legale: pre- minazione alla rovescia per i coniugi, ai quali il
visto soltanto il divorzio. noto che la separazione divorzio diretto precluso.
personale dei coniugi ha la sua origine nel diritto Per quanto riguarda i rapporti patrimoniali e suc-
canonico come misura che, conservando il vincolo cessori, gli obblighi alimentari, si applicano le nor-
- per sua natura indissolubile -, dispensa i coniugi me previste per i coniugi (v. i commi 13, 19,
dalla coabitazione: la separazione non scioglie il 21) (47). Altrettanto dicasi per le norme del codi-

(38) V. in questo fascicolo A. Arceri, Unioni civili, conviven- (45) noto, infatti, che anche i paesi (come la Francia e la
ze, filiazione. Spagna) che conoscono la separazione personale dei coniugi,
(39) V. in questo fascicolo M. Sesta, La disciplina dellunio- prevedono separazione e divorzio come rimedi alternativi a di-
ne civile tra tutela dei diritti della persona e creazione di un nuo- sposizione dei coniugi, ma non prevedono, invece, che la se-
vo modello familiare. parazione costituisca il necessario presupposto del divorzio,
(40) In luogo di molti, v. M. Sesta, voce Filiazione (diritto ci- come invece accade da noi. Per una sintesi dei diversi modelli
vile), in Enc. dir., Annali, VIII, Milano, 2015, 445 ss. e v. anche il europei, v. M. Fortino, La separazione personale dei coniugi, in
mio Stato unico di figlio e variet di modelli familiari, in questa Trattato di diritto di famiglia diretto da Zatti, I, II ed., Milano,
Rivista, 2015, 952 ss. 2011, 1245 ss.; G. Autorino Stanzione, Divorzio in diritto com-
(41) App. Torino 29 ottobre 2014, cit.; App. Milano 1di- parato, in Dig. IV disc. priv., VI, Torino, 1990, 500 ss.
cembre 2015, in questa Rivista, 2016, con nota di F. Tomma- (46) La L. n. 55/2015, come noto, riduce i tempi di sepa-
seo. razione richiesti per ottenere il divorzio: sei mesi in caso di se-
(42) V. retro, par. 3. parazione consensuale, un anno in caso di separazione giudi-
(43) Per una rapida sintesi, rinvio al mio Diritto di famiglia, II ziale (c.d. divorzio breve). stata invece stralciata la norma
ed., Bologna, 2015, 153 ss. Pi diffusamente, v. A. Morace Pi- che prevedeva la possibilit di ottenere direttamente il divorzio
nelli, La crisi coniugale tra separazione e divorzio, Milano, 2001. prescindendo dal necessario passaggio della separazione lega-
(44) V. in questo fascicolo, M. Sesta, cit.; F. Danovi e F. le (c.d. divorzio immediato o diretto).
Tommaseo, Profili processuali. (47) V. in questo fascicolo, M. Astone, I regimi patrimoniali

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ce in materia di amministrazione di sostegno (com- rienza pratica ha avuto scarsissima applicazione,


ma 15), violenza (comma 16), rapporto di lavoro cosicch non sorprende se il legislatore del 2016 la
(comma 17), prescrizione (comma 18). abbia lasciata da parte (49).
Per quanto riguarda gli effetti personali, si segnala Tra i doveri reciproci non prevista la fedelt,
la facolt di scelta del cognome comune: median- contemplata nel testo originario del progetto, ma
te dichiarazione allufficiale di stato civile le parti cancellata dal maxi emendamento. Al di l di
possono stabilire di assumere, per la durata dellu- quelle che potrebbero essere state le intenzioni del
nione civile tra persone dello stesso sesso, un co- legislatore, la mancata inclusione della fedelt nel
gnome comune scegliendolo tra i loro cogno- novero dei reciproci diritti e doveri merita una ri-
mi (48). flessione che non possibile svolgere, se non per
cenni, in questa sede. Il contenuto dellobbligo di
6. Diritti e doveri. La regola dellaccordo fedelt infatti evoluto nel tempo. Originariamen-
Per quanto riguarda i reciproci diritti e doveri la te riferito alla sfera sessuale, nellantico regime la
disciplina improntata ai principi di eguaglianza e sua violazione era sanzionata civilmente e penal-
reciprocit di posizioni tra i partner, al rispetto del- mente esclusivamente nei confronti della moglie.
la personalit di ciascuno, alla solidariet, alla con- Nel codice civile del 1942, solo ladulterio della
divisione delle scelte, allautonomia nella loro at- moglie era causa di separazione per colpa, mentre
tuazione. quello del marito lo era solo in quanto costituente
Analogamente a quanto previsto per i coniugi da- anche ingiuria grave. Nel codice penale del
gli artt. 143, 144, 145 c.c., con la costituzione del- 1930, solo ladulterio della moglie costituiva reato
lunione civile tra persone dello stesso sesso le parti (art. 559 c.p.). La condotta del marito era invece
acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi sanzionata solo se integrante il pi grave reato di
doveri; dallunione civile deriva lobbligo reciproco concubinato (art. 560 c.p.). Con il matrimonio
allassistenza materiale e morale e alla coabitazio- la donna era tenuta allobbedienza (art. 143 c.c.) e
ne. Entrambe le parti sono tenute, in relazione alle ad un obbligo di fedelt, per lei sola, incondiziona-
proprie sostanze e alla propria capacit di lavoro to, n poteva rifiutare i rapporti sessuali - dato che
professionale e casalingo, a contribuire ai bisogni al marito spettava nei suoi confronti il ius in corpus
comuni (comma 11). Le parti concordano tra lo- -, o impedire che fossero fecondi - essendo le prati-
ro lindirizzo della vita familiare e fissano la resi- che contrarie penalmente sanzionate (artt. 552,
denza comune. A ciascuna di esse spetta il potere 553 c.p.) -. Lobbligo di fedelt della moglie, dun-
di attuare lindirizzo concordato (comma 12). As- que, costituiva il cardine di un sistema inteso a ga-
sistenza morale e materiale, coabitazione, contribu- rantire al marito una discendenza certa (50).
zione sono obblighi, nel matrimonio come nellu- Con la riforma del 1975 - e con lapprodo allegua-
nione, finalizzati ad alimentare la comunione di vi- glianza dei coniugi - lobbligo di fedelt non solo
ta sia dal punto di vista materiale che spirituale. diviene reciproco, ma viene ad essere sempre pi
Non previsto in modo espresso il dovere di colla- debolmente sanzionato. Da un lato venuta meno
borazione che peraltro si pu facilmente far rien- la sanzione penale (51); dallaltro anche la sanzio-
trare nellassistenza morale e materiale, tenuto ne civile attenuata. La pronuncia di addebito,
conto anche del fatto che la collaborazione costi- noto, non la separazione per colpa del vecchio
tuisce il presupposto per raggiungere un accordo regime. La pronuncia di addebito presuppone che
sulle decisioni familiari. la violazione della fedelt abbia esercitato uneffi-
Quanto alla mancata previsione dellintervento del cacia causale sulla crisi del matrimonio, di modo
giudice in caso di disaccordo (art. 145 c.c.), non che restano prive di sanzione tutte quelle infedelt
sar certo rimpianto. noto che si tratta di una di- che non siano state determinanti della rottura del-
sposizione che il legislatore della riforma caric di la vita comune (52). Quanto poi al contenuto del
significati ideali di alto profilo, ma che nellespe- dovere di fedelt, esso non viene pi inteso in sen-

delle unioni civili. cit., 176 ss.


(48) V. in questo fascicolo M.N. Bugetti, Il cognome comu- (51) Corte cost. 19 dicembre 1968, n. 126; Corte cost. 18
ne delle persone unite civilmente. dicembre 1968, n. 127; Corte cost. 3 dicembre 1969, n. 147.
(49) Rinvio a Bessone, Alpa, DAngelo, Ferrando e Spalla- (52) Cass., SS.UU., 3 dicembre 2001, n. 15248, in Foro it.,
rossa, La famiglia nel nuovo diritto, V ed., Bologna, 2002, 115 2002, I, 384, con nota di F. Cipriani; Cass. 11 novembre 2013,
ss. n. 25843, in Giur. it., 2014, 465; Cass. 14 febbraio 2012, in
(50) Per un approfondimento, rinvio al mio Il matrimonio, Fam. pers. succ., 2012, 761. E v. gi Cass. 20 dicembre 1995,

898 Famiglia e diritto 10/2016


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so meramente negativo, come obbligo di astenersi trimonio potremmo discutere se si tratta di una di-
da rapporti sessuali con persone diverse dal coniu- scriminazione in peius o non sia piuttosto ricondu-
ge, ma ancor prima, in senso positivo, come dedi- cibile ad una diversa considerazione dei rapporti
zione fisica e spirituale di un coniuge allaltro, co- tra famiglia e diritto (54).
me impegno di fiducia e di lealt reciproca (53). Lobbligo di contribuzione ai bisogni comuni cui
Esso si salda con lobbligo di assistenza reciproca e ciascuno tenuto in relazione alle proprie sostan-
di collaborazione nel prefigurare una relazione in ze e alle proprie capacit di lavoro professionale e
cui ciascuno riserva allaltro la posizione di com- casalingo sottolinea laspetto solidaristico dellu-
pagno esclusivo della vita. La fedelt, riguardata nione, dovendo entrambe le parti dare quanto ne-
in senso, per cos dire, spirituale, non avrebbe forse cessario e fare quanto nelle proprie possibilit e
bisogno di una menzione espressa, essendo caratte- capacit per rendere possibile la realizzazione del
ristica di ogni patto limpegno a collaborare con comune progetto di vita. Anche nellunione civile
lealt e correttezza per la sua attuazione, in relazio- lobbligo di contribuzione ripartito secondo crite-
ne allo scopo specifico che ci si propone. E lo sco- ri di proporzionalit e di equivalenza tra le diverse
po del matrimonio, al pari di quello dellunione ci- tipologie di apporti, si tratti di lavoro professionale
vile, realizzare la vita comune, attuare il comune o casalingo. Il riferimento congiuntivo e non alter-
progetto e farlo crescere. nativo alle due forme di lavoro pu intendersi -
Per quanto riguarda il patto di unione civile, dun- forse oltre quelle che erano le intenzioni del legi-
que, dalla sua conclusione derivano, al pari di slatore - come presa datto che nelle famiglie attua-
quanto accade con il matrimonio, impegni di leal- li sempre meno vi sono rigidi criteri di divisione
t, oltre che di collaborazione, in vista del perse- del lavoro tra i suoi componenti (55). La determi-
guimento dello scopo comune: costituire e preser- nazione in concreto dei modi (apporti di denaro,
vare la comunione di vita in cui lunione si sostan- messa a disposizione di beni, soddisfacimento diret-
zia. to dei bisogni) e del quantum del contributo di cia-
Nellunione civile manca, invece, la previsione di scuno affidata allaccordo delle parti, riproponen-
un obbligo di fedelt intesa nel senso pi ristretto, dosi, anche per lunione, le questioni affrontate in
come fedelt sessuale. Anche nel matrimonio, no- sede di rapporti tra coniugi, relative, ad esempio,
tavamo, lapparato sanzionatorio della fedelt ses- all(in)derogabilit del criterio di proporzionalit,
suale si nel tempo affievolito. Nellunione civile ai limiti entro cui laccordo pu operare, alla re-
viene meno del tutto, con ci stando a significare sponsabilit nei confronti dei terzi per le obbliga-
che le relazioni sessuali tra i partner escono dalla zioni che ciascuno contrae nellinteresse comune,
sfera di controllo da parte del diritto e vengono allefficacia rebus sic stantibus dellaccordo, e cos
consegnate - con lunico limite della violenza (v. il via (56).
richiamo agli artt. 342 ter da parte del comma 14) La regola dellaccordo costituisce nellunione civi-
- per intero alla sfera privata. In altri termini, il di- le, come nel matrimonio, il criterio fondamentale
ritto fa un passo indietro, si arresta, per cos dire, di determinazione dellindirizzo della vita familiare
sulla soglia della camera da letto, riconosce che c e di fissazione della residenza e quindi la regola ge-
un limite oltre il quale i comportamenti non sono nerale sulla base della quale vanno prese le decisio-
giudicati dal diritto e dalle sue regole ma, se mai, ni che riguardano la vita comune. Alla necessit di
da quelle del costume, della morale, della religione. accordo per le decisioni corrisponde, anche nelle
Anche di questa differenza tra unione civile e ma- unioni civili, il potere riconosciuto a ciascuno di

n. 13021; Cass. 18 settembre 1997, n. 9287, in questa Rivista, nione spirituale tra i coniugi ed volto a garantire e consolida-
1998, 10. re larmonia interna tra di loro); Cass. 11 agosto 2011, n.
(53) Cass. 18 settembre 1997, n. 9287, in Giust. civ., 1997, 17193, in questa Rivista, 2013, 777, secondo cui, a seguito del-
I, 2383, per la quale la nozione di fedelt coniugale va avvici- la riforma del 1975, il dovere di fedelt va visto come impe-
nata a quella di lealt che impone di sacrificare gli interessi e gno globale di devozione, che presuppone una comunione spi-
le scelte individuali di ciascun coniuge che si rivelino in conflit- rituale e materiale (e di essa la fedelt sessuale evidente-
to con gli impegni e le prospettive della vita in comune. Nel- mente soltanto un aspetto) dovendosi ritenere che lobbli-
lambito di tale concezione, la violazione dellobbligo di fedelt go di fedelt sia volto a garantire e consolidare la comunione
pu assumere rilievo anche in assenza della prova specifica di di vita tra i coniugi, larmonia interna, laffectio tra i coniugi.
una relazione sessuale extraconiugale, essendo sufficiente le- (54) V. S. Rodot, Diritto damore, Roma - Bari, 2015, 25 ss.
sternazione di comportamenti tali da ledere il rapporto di dedi- (55) Una sottolineatura in A. Figone, Matrimonio e unioni ci-
zione fisica e spirituale tra coniugi: Cass. 1 giugno 2012, n. vili: differenze e analogie, in il Familiarista.it.
8862, in Foro it., 2012, I, 2037 (Lobbligo di fedelt costituisce (56) Per una prima informazione, rinvio al mio, Diritto di fa-
un impegno globale di devozione che presuppone una comu- miglia, II ed., Bologna, 2015, 71 ss.

Famiglia e diritto 10/2016 899


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attuare lindirizzo concordato compiendo gli atti in dellassegno divorzile, essendo le ragioni della de-
concreto necessari per realizzarlo. Il mancato riferi- cisione uno dei criteri previsti dallart. 5, comma
mento alle esigenze di entrambi ed a quelle premi- 6, L. n. 898/1970, richiamato dal comma 25, L. n.
nenti della famiglia - che compare invece nellart. 76/2016.
144 c.c. - pu intendersi come una sottolineatura Al di l di questo restano i rimedi di diritto comu-
degli spazi pi ampi di autonomia che competono ne, in particolare il risarcimento del danno c.d. en-
alle parti nella definizione delle ragioni dellaccor- dofamiliare. Si tratta del ben noto rimedio elabora-
do. Anche per le unioni civili, daltra parte, si pon- to dalla giurisprudenza per quelle situazioni in cui
gono i problemi di delimitazione delle decisioni la violazione dei doveri familiari determini anche
che restano di competenza del singolo, in quanto la lesione di diritti fondamentali della persona co-
afferenti alla sua sfera privata di libert ed autode- stituzionalmente protetti (58). Non dunque la
terminazione e quelle invece che, per il fatto di semplice violazione dei doveri a costituire danno
coinvolgere aspetti inerenti alla vita comune, deb- ingiusto, dovendo la condotta del coniuge o del
bono essere materia di accordo. Quello dei rapporti partner determinare la lesione di diritti di rango
tra solidariet e libert costituisce, daltra parte, un costituzionale, secondo lo schema proprio del nuo-
tema classico di riflessione per gli studiosi del dirit- vo danno non patrimoniale (59). Questa figura, na-
to di famiglia (57) che anche in questa sede si ri- ta per sanzionare condotte di un coniuge nei con-
propone. fronti dellaltro particolarmente gravi o intenziona-
Tra le decisioni affidate allaccordo vi la fissazio- li, pi di recente stata ritenuta applicabile (ex
ne della residenza familiare, il che non esclude, co- art. 2 Cost.), in situazioni di analoga gravit, anche
me per i coniugi, che ciascuno possa fissare una ai rapporti tra conviventi (60). Anche nellunione
propria residenza. Lobbligo di fissare una residenza civile la violazione di doveri di lealt, di assistenza
comune, inteso come luogo in cui la vita comune morale e materiale, quando determini la lesione
ha il suo prevalente svolgimento, sottolineato dal della dignit, della libert, dellinviolabilit della
richiamo (comma 19) allart. 146 c.c., prevedendo- persona, o di altri beni costituzionalmente protetti,
si cos, anche per la parte dellunione civile, la so- pu integrare una situazione di danno ingiusto ri-
spensione dellobbligo di assistenza morale e mate- sarcibile ex artt. 2043 e 2059 c.c.
riale ove, allontanatosi senza giusta causa dalla re-
sidenza familiare, rifiuti di ritornarvi. 8. Per concludere
Nelle sue linee essenziali, la legge si conforma ai
7. Violazione dei doveri reciproci principi costituzionali interni ed europei nellinter-
e risarcimento del danno pretazione datane dalle supreme magistrature (61).
Viene in tal modo individuata una sanzione speci- A successivi decreti delegati affidata la messa a
fica per la violazione dellobbligo di coabitazione. punto delle questioni in tema di ordinamento di
Resta linterrogativo su quali siano i rimedi genera- stato civile, diritto internazionale privato, e tutte
li per la violazione dei doveri che scaturiscono dal quelle modificazioni e integrazioni necessarie per il
vincolo di unione civile. Non essendo prevista la coordinamento con le leggi vigenti (comma 28).
separazione, neppure proponibile la domanda di La sintetica rassegna dei tratti salienti del nuovo
addebito che tra i coniugi costituisce specifico ri- istituto consente di esprimere un giudizio in larga
medio giusfamiliare per la violazione dei doveri fa- misura positivo. Sotto il nome di unioni civili, si
miliari. Della violazione dei doveri si potr even- infatti disciplinato un istituto che condivide con
tualmente tener conto in sede di determinazione il matrimonio i tratti essenziali, sia per quel che ri-

(57) V. P. Rescigno, La comunit familiare come formazione 161, con nota di M. Dogliotti.
sociale, ora in Matrimonio e famiglia. Cinquantanni del diritto (59) Rinvio al mio La violazione doveri familiari tra inadempi-
italiano, Torino, 2000. mento e responsabilit civile, in Trattato della responsabilit con-
(58) Cfr. Cass. 7 giugno 2000, n. 7713, in questa Rivista, trattuale diretto da Visintini, I, Milano, 2009, 393 ss.
2001, 159, con nota di M. Dogliotti; Cass. 10 maggio 2005, n. (60) V. Cass. 20 giugno 2013, n. 15481, in Giust. civ., 2013,
9801, ivi, 2005, 365, con note di M. Sesta e G. Facci; Cass. 15 7-8, 1357; Trib. Firenze 2 febbraio 2015, in Foro it., 2015,I,
settembre 2011, n. 18853, in Dir. fam. pers., 2012, 159. Nella 2549, con nota di Davola e in http://dirittocivilecontempora-
giurisprudenza di merito, v. Trib. Milano 24 settembre 2002, in neo.com/wp-content/uploads/2015/03/Tribunale_Firenze_2_-
Resp. civ. prev., 2003, 465, con nota di G. Facci; Trib. Savona 5 febbraio_2015.pdf.
dicembre 2002, in questa Rivista, 2003, 248, con nota di C. (61) Per una serie di rilievi in tal senso si segnala M. Segni,
Longo; Trib. Brescia 14 ottobre 2006, ivi, 2007, 57, con nota di Unioni civili: non tiriamo in ballo la Costituzione, cit.
G. Facci; Trib. Firenze 13 giugno 2000, in questa Rivista, 2001,

900 Famiglia e diritto 10/2016


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guarda il momento costitutivo (il profilo dellat- sce il riconoscimento formale dei vincoli di affetto
to) sia per quanto riguarda la relazione interperso- e solidariet che le animano e la reciprocit di di-
nale (il profilo del rapporto) e la rilevanza nei ritti e doveri in modo analogo a quello coniugale,
confronti dei terzi e della collettivit. Rispetto al conferma - in linea con la riforma della filiazione -
matrimonio presenta talvolta tratti originali, di la dimensione plurale dei modelli familiari ormai
maggiore modernit (et per contrarre matrimonio, presenti nel nostro ordinamento (63).
cognome, scioglimento) ed apertura nei confronti La legge costituisce il punto di arrivo di un lungo
dei modelli europei, ai quali non da escludere processo di riforma durato ormai decenni, nel corso
che un domani lo stesso matrimonio possa unifor- del quale si sono alternati progetti di legge di varia
marsi. ispirazione, mai giunti allesame delle Camere e
Manca una disciplina espressa dei rapporti con i fi-
che ha ricevuto un impulso decisivo dalla giuri-
gli, ma resta fermo che ove uno dei partner abbia
sprudenza, a partire da quella prima ordinanza di
figli nati da precedenti unioni, generati con fecon-
remissione (64) che consegnava alla Corte costitu-
dazione assistita o adottati lo status filiationis e le-
sercizio della responsabilit genitoriale sono sogget- zionale il compito di indicare le coordinate su cui
ti alle regole comuni (artt. 315 ss. c.c.). Per quanto costruire la nuova disciplina. Nello stesso tempo la
riguarda il compagno o la compagna del genitore, legge costituisce il punto di partenza di nuove ri-
la possibilit di adozione del figlio dellaltro o di ri- forme che non riguardano solo le coppie dello stes-
conoscimento dello status conseguito allestero so sesso, ma la famiglia nel suo complesso, a partire
ammissibile secondo il diritto giurisprudenziale in dalladozione per giungere al matrimonio, almeno
corso di elaborazione (62). per quel che riguarda il suo scioglimento, dato che,
La nuova legge sulle unioni civili, nel momento in dopo le ultime riforme, c davvero bisogno di una
cui garantisce il diritto delle coppie dello stesso revisione complessiva che razionalizzi e semplifichi
sesso alla pari dignit con una disciplina che sanci- lattuale disciplina.

(62) Da ultimo, Cass. 22 giugno 2016, n. 12962, in corso di sta Rivista, 2013, 231. E v. anche, per una pi diffusa argo-
pubblicazione su questa Rivista. mentazione del mio punto di vista, G. Ferrando, Stato unico di
(63) In luogo di molti, v. M. Sesta, Stato unico di filiazione e figlio e variet di modelli familiari, cit.
diritto ereditario, in Riv. dir. civ., 2014, 1 ss.; Id. Lunicit dello (64) Il riferimento ad App. Venezia 3 aprile 2009, ord., in
stato di filiazione e i nuovi assetti delle relazioni familiari, in que- Resp. civ. prev., 2009, 1898.

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I regimi patrimoniali delle unioni


civili nella L. n. 76/2016: opzioni
legislative e principio
di non discriminazione
di Maria Astone
Premessa: la disciplina ne. Entrambe le parti sono poi tenute ciascuna
Con la L. n. 76/2016 il legislatore italiano (1) ha in relazione alle proprie sostanze e alla propria ca-
proceduto al riconoscimento giuridico delle unioni pacit di lavoro professionale e casalingo, a contri-
civili tra persone dello stesso sesso, disciplinando buire ai bisogni comuni. Strettamente collegato al
sia latto e le sue modalit di costituzione, sia i di- comma 11 il comma 12, dove si prevede che le
ritti e i doveri conseguenti alla sua nascita. La co- parti concordano tra loro lindirizzo della vita fami-
stituzione dellunione civile, e la registrazione, ri- liare e fissano la residenza comune; a ciascuna delle
chiesta dallUfficiale civile che ha ricevuto le rela- parti spetta il potere di attuare lindirizzo concorda-
tive dichiarazioni, nellarchivio dello stato civile, to; mentre nel comma 13 si stabilisce che il regime
ai sensi dei commi 2 e 3 dellart. 1 L. n. 76/2016, patrimoniale delle unioni civili, in mancanza di diversa
determinano lattribuzione di uno status in capo ai convenzione tra le parti, costituito dalla comunione
partner dellunione registrata, con conseguente at- dei beni. Le convenzioni patrimoniali devono essere
tribuzione di diritti e doveri di natura personale e stipulate nel rispetto delle regole previste dagli
patrimoniale, sino a giungere al riconoscimento di artt. 162, 163, 164, 166 c.c., e i partner dellunione
diritti anche successori. civile si possono avvalere per la scelta del regime
I commi 11 e 12 dellart. 1 della L. n. 76 del 2016 patrimoniale e per la regolamentazione dei loro
individuano i doveri di natura patrimoniale dei rapporti patrimoniali degli artt. da 167 a 230 bis
partner, tra i quali il dovere di contribuzione e c.c.
lobbligo di concordare lindirizzo della vita fami- I diritti e i doveri previsti dalla legge per effetto
liare, mentre i successivi commi 13, 18, 19, 20 si dellunione civile sono inderogabili.
occupano dei diritti di natura patrimoniale. La scelta operata dal legislatore netta; quella,
Nel comma 11 il legislatore statuisce che, per effet- cio, di procedere al riconoscimento giuridico del-
to della costituzione dellunione civile, le parti ac- lunione civile e alla tutela dei suoi membri, senza
quistano gli stessi diritti e assumono i medesimi do- per ricorrere allistituto del matrimonio (2). Il le-
veri; dallunione civile deriva lobbligo reciproco gislatore, preoccupato di salvaguardare linterpreta-
allassistenza morale e materiale e alla coabitazio- zione originalista dellart. 29 Cost., secondo la qua-

(1) Per un quadro di insieme sulla L. n. 76/2016 cfr. R. Pa- conoscimento di tali unioni: cfr. Cass. 9 febbraio 2015, n.
cia, Unioni civili e convivenze, in www.juscivile.it, 2016, 6, 198 2400, in Corr. giur., 2015, 909, con nota di Ferrando, Matrimo-
ss.; Blasi - Campione - Figone - Mecenate - Oberto, La nuova nio same-sex: Corte di Cassazione e giudici di merito a confron-
regolamentazione delle unioni civili e delle convivenze, Legge 20 to, 915, e spec. 916-917. Per un quadro di insieme sul ruolo
maggio 2016, n. 76, Torino, 2016; Lenti, La nuova disciplina delle Corti nel processo di riconoscimento delle unioni civili,
delle convivenze di fatto: osservazioni di prima lettura, in M. Fortino, Piccoli passi e cautele interpretative delle Corti sui
www.juscivile.it, 2016, 4, 82; e, ivi, M. Trimarchi, Il disegno di diritti delle unioni omosessuali, in Nuova giur. civ. comm., 2016,
legge sulle unioni civili e sulle convivenze, I, 1 ss. 129; A. Saitta, Il matrimonio delle coppie dello stesso sesso alla
(2) Il sicuro rilievo costituzionale delle unioni omoaffettive, Consulta o dei limiti dellinterpretazione costituzionale evolutiva,
ai sensi dellart. 2 Cost., pur affermato dalla Corte costituziona- in La societ naturale e i suoi nemici. Sul paradigma etero-
le in diverse decisioni, non imponeva al legislatore lobbligo di sessuale del matrimonio, a cura di Bin, Brunelli, Guazzarotti,
estendere il regime matrimoniale anche per quanto riguarda Pugiotto, Veronesi, Torino, 2010, 353 ss.
latto. Spettava, infatti al legislatore individuare le forme di ri-

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le la disposizione esclusivamente riservata alle gislatore comunitario; dibattito che si articolato


coppie eterosessuali, con una certa carica di ambi- sia sul problema della rilevanza giuridica di tali nu-
guit, sceglie, per quanto riguarda latto costituti- clei affettivi, sia sulla necessit di individuare uno
vo, di non riconoscere il diritto al matrimonio alle statuto dei diritti e obblighi per i partner.
coppie same sex (3) e di prescrivere una procedura La L. n. 76/2016 si inserisce nel pi ampio conte-
diversa (4); mentre con riferimento al rapporto in- sto del processo evolutivo che attraversa la famiglia
troduce una disciplina sostanzialmente simile a nellepoca attuale e ne rappresenta una tappa sicu-
quella riservata ai coniugi uniti in matrimonio. ramente significativa. Non appare inappropriato ri-
In particolare, con riferimento agli aspetti patrimo- cordare che tale processo di trasformazione ha radi-
niali, il legislatore individua le regole in parte at- ci molto lontane, risalenti alla riforma del diritto
traverso la previsione di norme che riproducono di famiglia del 75 che, nel dare attuazione ai prin-
disposizioni gi dettate per la famiglia legittima, in cipi fissati negli artt. 29 e 30 Cost., ha segnato il
parte mediante rinvio diretto a interi titoli del co- passaggio da una concezione strutturale ad una di
dice civile riguardanti i rapporti patrimoniali nella tipo funzionale della famiglia (6). Ne conseguita
famiglia legittima (5). una qualificazione della famiglia come formazione
Due i problemi che emergono. Il primo attiene alle sociale esplicativa della persona umana, funzionale
ragioni della estensione della disciplina dei rappor- alla tutela e alla dignit delle persone che la com-
ti patrimoniali riguardanti la famiglia legittima ai pongono, quale che sia latto nel quale trova fon-
partner delle unioni civili. damento; concezione che, inevitabilmente, ha
Il secondo, invece, relativo alla portata applicati- aperto la strada al pluralismo e alla complessit dei
va delle richiamate disposizioni, una volta estrapo- modelli familiari (7).
late dalla loro sede naturale per essere estese alle in tale contesto che si inseriscono i pi significa-
unioni civili. tivi interventi normativi e giurisprudenziali degli
ultimi decenni. A partire dalla disciplina del divor-
Rapporti patrimoniali e scelte legislative: zio, non pi sanzione ma rimedio alla crisi della fa-
il ruolo del dibattito giurisprudenziale tra miglia, divenuta inidonea a costituire luogo di svi-
le Corti luppo e di tutela dei suoi membri, sino alla recente
La scelta di sottoporre i partner dellunione civile legge in materia di filiazione. Un ruolo determi-
per larga parte alla disciplina propria della famiglia nante nella piena attuazione della concezione fun-
legittima costituisce lesito di un ampio e comples- zionale della famiglia e nel riconoscimento della
so dibattito che ha visto protagonisti non solo la pluralit dei modelli familiari stato svolto dalla
giurisprudenza e la dottrina, ma anche lo stesso le- Corte costituzionale che, gi nel 1986 (8), in una

(3) Su tali questioni connesse alla interpretazione della no- inequivocabile lobbligazione positiva di introdurre un regime
zione di matrimonio nel quadro dellart. 29 Cost., in dottrina, legale per le coppie omosessuali, tale da offrire loro un ricono-
cfr. V. Scalisi, Le stagioni della famiglia nel diritto dallunit dIta- scimento formale e pubblico e da stabilire un insieme di diritti
lia a oggi, in Riv. dir. civ., 2013, I, 1043 ss., e ora in Id., Studi e doveri reciproci fra i suoi componenti, aventi una significati-
sul diritto di famiglia, Padova, 2014, 118-121, per il quale le va somiglianza con quelli del matrimonio, 576 ss.; G. Ferran-
varie e molteplici realt familiari non sono deviazioni rispetto do, Le unioni civili. La situazione in Italia alla vigilia della riforma,
a un predefinito schema; G. Ferrando, Le unioni civili. La situa- in www.juscivile.it, cit.,38 ss.
zione in Italia alla vigilia della riforma, in www.juscivile.it, 2016. (5) Su tali questioni e con riferimento al D.D.L. Cirinn, Ro-
Daltro canto la stessa Corte di cassazione, facendo applica- meo - Venuti, Relazioni affettive non matrimoniali: Riflessioni a
zione dei principi fissati dalla Corte costituzionale, nella nota margine del D.D.L. in materia di regolamentazione delle unioni
decisione riguardante la rettificazione di sesso di una persona civili e disciplina delle convivenze, 971 ss., spec. 995 ss.
coniugata ha affermato che in attesa di intervento legislativo (6) Sulla evoluzione dei modelli familiari V. Scalisi, La fami-
alla coppia gi coniugata doveva essere garantita la conserva- glia e le famiglie, in Categorie e istituti del diritto civile nella
zione dello statuto dei diritti e doveri propri del modello matri- transizione al postmoderno, Milano, 2005, 222, il quale avverte
moniale: Cass. 21 aprile 2015, n. 8097, in Corr. giur., 2015, che anche la istituzione familiare ha partecipato di una pro-
1048, con nota di S. Patti, Divorzio della persona transessuale e fonda crisi di identit e di unit e che ormai la realt di una
protezione dellunione ancorch non pi patrimoniale, 1051 pluralit di modelli familiari alternativi da tempo segnalata.
ss. In posizione diversa Busnelli, La famiglia e larcipelago familia-
(4) Sulla discrezionalit degli Stati a scegliere le modalit re, in Riv. dir. civ., 2002, 4; M. Segni, Unioni civili: non tiriamo in
con cui procedere al riconoscimento giuridico di tali unioni e ballo la costituzione, in Nuova giur. civ. comm., 2015, 707 ss.,
alla conseguente tutela dei diritti fondamentali, significativo 709-710.
stato il ruolo svolto dalla Corte europea dei diritti dellUomo: (7) Sullevoluzione della famiglia cfr. Busnelli - Santilli, La fa-
cfr, sul punto, Cedu 21 luglio 2015, caso Oliari c. Italia, in Nuo- miglia di fatto, in Commentario al diritto italiano della famiglia,
va giur. civ. comm., 2015, I, 918, cui segue un commento di VI, I, Padova, 1993, 760.
Lenti, Prime note in margine al caso Oliari c. Italia, il quale affer- (8) Il riconoscimento giuridico e la rilevanza costituzionale
ma come dalla sentenza derivi per gli Stati in maniera ormai della famiglia non fondata sul matrimonio sono stati definitiva-

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nota sentenza in materia di convivenza more uxo- venza tra due persone dello stesso sesso, cui spetta
rio, aveva affermato che anche un consolidato il diritto fondamentale di vivere liberamente una
rapporto, ancorch di fatto, non appare costituzio- condizione di coppia, che merita di essere tutela-
nalmente irrilevante, quando si abbia riguardo al ta al pari della coppia coniugata, laddove possa ri-
rilievo offerto al riconoscimento delle formazioni scontrarsi la necessit di un trattamento omoge-
sociali e alle intrinseche manifestazioni solidaristi- neo (12). La decisione, per quanto attiene le
che. unioni omosessuali, senza precedenti e, pur in li-
I principi fissati in quella decisione hanno segnato nea con gli orientamenti consolidati della giuri-
una svolta che ha trovato conferma nel tem- sprudenza del Supremo Organo sul rapporto tra fa-
po (9), sino a giungere alla sentenza n. 138 del miglia e formazione sociale, segna, non senza am-
2010 (10). proprio in questa, seguita dalla n. biguit, un preciso punto fermo, nel senso che li-
170 del 2014 (11), che lo stesso Supremo Organo, stituto del matrimonio resta riservato alle coppie
facendo applicazione dei principi fissati nellart. 2 eterosessuali (13), in piena adesione alla concezio-
Cost. e dellinterpretazione ormai consolidata di ne originalista dellart. 29 Cost. e con esclusione
tale disposizione, afferma che lunione omoses- di qualunque interpretazione realistica della nor-
suale costituisce una di quelle formazioni sociali, ma (14), in relazione allart. 9 della Carta di Niz-
di cui allart. 2 Cost.,intesa come stabile convi- za (15); ma al contempo si conforma agli orienta-

mente affermati dalla sentenza n. 237 del 1986 della Corte co- venza tra persone dello stesso sesso nel concetto di matrimo-
stituzionale, che ha rappresentato una svolta nel processo di nio, ma riteneva che era un errore estendere tout court alla
progressivo riconoscimento della legittimit della convivenza unione la disciplina matrimoniale: cfr. in tal senso M. Segni,
more uxorio. La sentenza si pu leggere in Foro it., 1987, I, Unioni civili: non tiriamo in ballo la Costituzione, in Nuova giur.
2353 ss.. In dottrina per un quadro sistematico su tali aspetti civ. comm., 2015, 707 ss. e spec. 708; Renda, Il matrimonio ci-
cfr. Busnelli - Santilli, La famiglia di fatto, in Commentario al di- vile. Una teoria neoistituzionale, Milano, 2013, 200 ss.
ritto italiano della famiglia, cit., 760 ss.; F. DAngeli, La famiglia (14) Secondo la Corte costituzionale linterpretazione del-
di fatto, Milano, 1989, 23 ss.; V. Scalisi, La famiglia e le fami- lart. 29 Cost. non pu prescindere dalla sua originaria funzio-
glie, in Categorie e istituti del diritto civile, cit., 211 ss.; F.D. Bu- ne di norma diretta a regolare il matrimonio tra persone etero-
snelli, La famiglia e larcipelago familiare, in Scienza e insegna- sessuali, e conseguentemente questo significato del precetto
mento del diritto civile in Italia, Milano, 2004, 521 ss., spec. costituzionale non pu essere superato per via ermeneutica,
527 ss., ove si evidenzia la perdita di esclusivit della famiglia perch non si tratterebbe di una semplice rilettura del sistema
fondata sul matrimonio, ma non la morte della famiglia. Il te- o di abbandonare una mera prassi interpretativa, bens di pro-
ma di una legislazione per la famiglia di fatto da tempo in di- cedere ad uninterpretazione creativa. A sostegno dellinter-
scussione nella dottrina: cfr. al riguardo cfr. A. Falzea, Problemi pretazione originalista dellart. 29 Cost., cfr. Trabucchi, Morte
attuali della famiglia di fatto, in Una legislazione per la famiglia della famiglia o famiglie senza famiglia, in Una legislazione per la
di fatto?, Napoli, 1988. Per ulteriori indicazioni bibliografiche si famiglia di fatto?, Padova, 1986, 9 ss.; Busnelli, La famiglia e
rinvia a M. Astone, Ancora sulla famiglia di fatto: evoluzioni e larcipelago familiare, in Riv. dir. civ., 2002, I, 520 ss.; nella dot-
prospettive, in Dir. fam. pers., 1996, 1462 ss. trina costituzionale cfr. A. Ruggeri, Strane idee sulla famiglia,
(9) Cfr., altres, Corte cost. 7 aprile 1988, n. 404; Corte cost. loro ascendenze teoriche e implicazioni di ordine istituzionale, in
26 maggio 1989, n. 310. www.gruppodipisa.it, 3 e 4 ss.; Id., Le unioni tra soggetti dello
(10) Romboli, La sentenza n. 138/2010 della Corte costitu- stesso sesso e la loro (innaturale) pretesa a connotarsi come fa-
zionale sul matrimonio tra omosessuali e le sue interpretazioni, miglie, in www.forumcostituzionale.it, 2010, 4. In chiave critica
in www.rivistaaic.it, 12.07.2011 e, ivi, 18.10.2011, A. Ruggeri, su tale interpretazione dellart. 29 Cost., Auletta, Modelli fami-
Famiglie di omosessuali e famiglie di transessuali: quali pro- liari, disciplina applicabile e prospettive di riforma, in Nuove leg-
spettive dopo Corte cost. n. 138 del 2010; Colaianni, Matrimo- gi civ. comm., 2015, che dopo aver analizzato le contrapposte
nio omosessuale e Costituzione, in Corr. giur., 2010, 845. posizioni dottrinali sullart. 29 Cost., aderisce alla concezione
(11) Corte cost. 11 giugno 2014, n. 170, in Corr. giur., 2014, pluralistica della famiglia, 620-622; P. Zatti, Familia, Familiae,
con nota di V. Barba, Artificialit del matrimonio e vincoli costi- Declinazione di una idea, in Familia, 2002, 9 ss.; Balestra, Le-
tuzionali: il caso del matrimonio omosessuale, 922; T. Auletta, voluzione del diritto di famiglia e le molteplicit affettive, in Tratt.
Mutamento di genere e disciplina del rapporto di coppia, in Bessone, I, Famiglia e matrimonio, Torino, 2000, 1 ss.; Rombo-
Corr. giur., 2014, 1046 ss. li, Il diritto consentito al matrimonio ed il diritto garantito alla
(12) Corte cost. n. 138/2010, in Nuova giur. civ. comm., vita familiare per le coppie omosessuali in una pronuncia in cui
2010, 11, 20527, con nota di R. Pinardi, La Corte, il matrimonio la Corte dice troppo e troppo poco, in www.rivistaaic.it,
omosessuale ed il fascino (eterno?) della tradizione; ad essa 2010,che sottopone ad analisi linterpretazione originalista
seguita poi Corte cost. n. 170/2014, in D&G, 2014,1, 114 e in dellart. 29 Cost. per approdare poi ad una impostazione di ti-
Giur. cost., 2014, 3, 2706B, con nota di F. Saitto, Lincostituzio- po realistica, nel senso che si debba concordare con quanti
nalit del divorzio imposto tra rettificazione di sesso e tutela hanno esattamente rilevato che tale previsione, facendo riferi-
del pregresso vissuto della coppia. Al riguardo anche la Cas- mento ai coniugi, possa senza difficolt essere interpretata in
sazione ha affermato che il nucleo affettivo relazionale che ca- senso evolutivo e mantenere il suo significato di fondo anche
ratterizza lunione omoaffettiva pu acquisire un grado di con riguardo alla coppia omosessuale, imponendo il principio
protezione e tutela equiparabile a quella matrimoniale: Cass., della necessaria parit allinterno della coppia, sia essa etero
Sez. I, 9 febbraio 2015, n. 2400; nello stesso senso Cass., Sez. che omosessuale, 7 ss.
I, 15 marzo 2012, n. 4184. (15) Lorientamento della Corte costituzionale ha poi trova-
(13) Su una posizione pi estrema si collocata, prima del- to applicazione anche nella giurisprudenza di legittimit e di
la definitiva emanazione della legge, una parte della dottrina, merito. Al riguardo Cass., Sez. I, 9 febbraio 2015, n. 2400, in
secondo la quale non solo non si poteva far rientrare la convi- Corr. giur., 2015, 909, aveva gi affermato che anche queste

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menti delle Corti Europee (16), nella misura in Sulla stessa linea si pone il diritto dellUnione Eu-
cui afferma per un verso che spetta comunque al ropea e la giurisprudenza della Corte di Giustizia
Parlamento individuare le forme di garanzia e di Europea. Non solo lart. 9 della Carta di Nizza, nel
riconoscimento per le unioni omosessuali; e dal- rompere il binomio tra famiglia e matrimonio (19),
laltro, riconoscendo implicitamente, in presenza ha lasciato alla discrezionalit del legislatore nazio-
di specifiche situazioni, la necessit di un tratta- nale la scelta di affidare il riconoscimento di tali
mento omogeneo tra condizione della coppia co- unioni o allatto matrimonio, come avvenuto in
niugata e quella della coppia omosessuale. molti Stati membri, o a istituti diversi (20); ma
La Corte Europea dei diritti dellUomo in diverse e non sono di secondaria importanza neanche tutti
quegli atti normativi (21) che qualificano familiare
note decisioni (17), da ultimo ribadite nella sen-
il partner di una unione civile e conseguentemente
tenza del 21 luglio 2015, pronunciata nel caso
estendono i relativi diritti (22). La stessa Corte di
Oliari, ha affermato che lart. 8 Cedu, laddove ri-
Giustizia, investita pi volte della richiesta di rico-
conosce e garantisce il diritto al rispetto della vita noscere a tali soggetti diritti riservati ad una perso-
privata e familiare, non vincola gli Stati a conce- na coniugata (23), ne ha affermato sempre la piena
dere accesso al matrimonio anche ad una coppia applicabilit; e ha anche dichiarato che, laddove
omosessuale; obbliga, invece, al pieno riconosci- in uno Stato membro coesistano il matrimonio tra
mento giuridico delle unioni same sex sia pure nel persone eterosessuali e lunione civile registrata, la
rispetto del libero margine di apprezzamento stata- disciplina del primo non pu non estendersi alla
le riconosciuto a ciascuno Stato contraente nel si- seconda, nella misura in cui le situazioni giuridiche
stema della Convenzione, e ad una adeguata tute- che ne conseguono appaiono comparabili. Il prin-
la dei diritti fondamentali (18). cipio di non discriminazione obbliga il giudice, in-

unioni potevano acquisire un grado di protezione e tutela, an- non riconducibili ad una struttura formalizzata. Inoltre sulla
che ad opera del giudice ordinario, equiparabile a quella matri- parificazione, in ambito europeo, delle unioni di fatto al matri-
moniale, con nota di cfr. G. Ferrando, Matrimonio same - sex: monio, cfr. D. Henrich, La famiglia e il diritto di famiglia in tra-
Corte di Cassazione e giudici di merito a confronto, in Corr. giur., sformazione, in Il ruolo della civilistica italiana nel processo di co-
2015, 915 e 916. Su tali aspetti M. Segni, Unioni civili: non tiria- struzione della nuova Europa, cit., 447 ss. Sulle posizioni del-
mo in ballo la costituzione, cit., 714 ss., per il quale tuttavia an- lordinamento comunitario e della Corte di Giustizia Europea.
che una parificazione di disciplina porterebbe ad una confusio- E. Cal, La Corte di Giustizia accerchiata dalle convivenze, in
ne tra i due fenomeni, al punto tale che, pur senza violare la Riv. not., 2002, 5, 1272 ss.; P. Perlingieri, Leale collaborazione
Costituzione, sarebbe possibile un trattamento giuridico simile tra Corte costituzionale e Corti Europee. Per un unitario sistema
o identico. ordinamentale, Napoli, 2008, 27 ss.
(16) Sulle posizioni della Corte Europea dei diritti dellUomo (20) Altri ordinamenti, come quello tedesco hanno optato
M. Fortino, Piccoli passi e cautele interpretative delle Corti sui per forme di riconoscimento diverse dal matrimonio. Su tali
diritti delle unioni omosessuali, cit., 130 ss.; Romboli, Il matri- aspetti cfr. S. Patti, Le unioni civili in Germania, in questa Rivi-
monio tra persone dello stesso sesso ed il diritto ad una vita fa- sta, 2015, 958 ss., il quale afferma che in Germania la legge
miliare per le coppie omosessuali, in D. Ferrari (a cura di), Lo del 2005 intervenuta al fine di garantire alle unioni registrate
status giuridico delle coppie samese: una prospettiva multilivello, delle persone omosessuali la stessa disciplina del matrimo-
Roma, 2014, 2 ss. nio. In relazione invece al regime convenzionale sottoscritto
(17) Cfr., in particolare Cedu, Sez. I, 24 giugno 2010, caso dalla Germania e dalla Francia per i matrimoni omosessuali tra
Schalk and Kopf v. Austria, con nota di Repetto, Il matrimonio persone di nazionalit diversa cfr. M. Sturner, Il regime patri-
omosessuale al vaglio della Corte di Strasburgo, ovvero: la nega- moniale convenzionale franco-tedesco come modello per lar-
zione virtuosa di un diritto, in www.rivistaaic.it, 2010. monizzazione del diritto europeo, in Riv. trim. dir. proc. civ.,
(18) Cedu 21 luglio 2015, Sez. IV, caso Oliari e altri c. Italia, 2015, 887.
secondo la quale lart. 8 Cedu pu anche porre in capo agli (21) R. Pacia, I principi di diritto europeo della famiglia, in
Stati aderenti alcuni obblighi positivi al fine di garantire leffet- Europa e dir. priv., 2009, 227 ss.
tivo rispetto dei diritti tutelati, anche nellambito del rispetto (22) Il diritto al rispetto della vita familiare stato posto a
della vita familiare, in questa Rivista, 2015, 1069, con nota di base di numerosi atti normativi della Unione Europea, tra le
Bruno, Oliari contro lItalia: La dottrina degli obblighi positivi quali la Direttiva 2003/86/CE del Consiglio del 22 settembre
impliciti al banco di prova delle unioni tra persone dello stesso 2003, relativa al diritto al ricongiungimento familiare e la Diret-
sesso, 1073 ss. tiva 2004/38/CE del Parlamento europeo e del consiglio, relati-
(19) Con riferimento allevoluzione che ha attraversato il va al diritto dei cittadini dellUnione Europea e dei loro familiari
concetto di famiglia in prospettiva europea N. Lipari, Riflessioni di circolare e soggiornare liberamente nel territorio dellUnio-
sulla famiglia e sistema comunitario, in Il ruolo della civilistica ne, che adottano una nozione di familiare ampia, che include
italiana nel processo di costruzione della nuova Europa, Milano, insieme al coniuge; il partner che abbia contratto con il citta-
2007, 438 ss., per il quale la tutela dei rapporti familiari fon- dino dellUnione ununione registrata sulla base della legisla-
damentalmente riferita alle posizioni individuali caratterizzate zione di uno Stato membro, qualora la legislazione dello Stato
da rapporti sentimentali affettivi sessuali di reciproca dedizione membro ospitante equipari lunione registrata al matrimonio
e mutuo aiuto senza alcun diretto riferimento ad una garanzia (art. 2 direttiva 2004/38/CE). Sul diritto al rispetto della vita fa-
del gruppo in quanto tale, inteso genericamente come luogo miliare, quale diritto fondamentale protetto nellordinamento
in cui quelle posizioni possono risultare protette o compromes- giuridico comunitario, cfr. CGE 27 giugno 2006, n. 540.
se; il che apre alla garanzia di posizioni analoghe ancorch (23) CGE 10 maggio 2011, causa C-147/08, caso Romer.

Famiglia e diritto 10/2016 905


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vestito della questione, a valutare la comparabilit giche, ha lo stesso contenuto del dovere previsto
delle situazioni, che, se accertata, legittima lesten- dallart. 143, comma 3, c.c.
sione della disciplina coniugale (24). Lunica differenza significativa sta nel fatto che la
Le posizioni richiamate (25) dimostrano che, gi disposizione contenuta nellart. 143 c.c., comma 3,
prima della emanazione della L. n. 76/2016, sia in fa riferimento ai bisogni della famiglia, ricompren-
ambito interno sia in quello europeo si era gi af- dendo anche quelli dei figli, mentre il comma 11
fermato non solo il diritto fondamentale al ricono- della L. n. 76/2016 si riferisce ai bisogni comuni,
scimento delle unioni omosessuali (26) ma anche un quindi comuni ad entrambe le parti. Non pu tut-
altro e fondamentale principio: quello, secondo il tavia escludersi una rilevanza dei bisogni dei figli,
quale, in presenza di situazioni comparabili, il trat- per lipotesi in cui il nucleo familiare venga ad am-
tamento normativo tra coppie eterosessuali e quel- pliarsi con la presenza dei figli di uno dei partner.
le omosessuali non poteva che essere omoge- A parte lobbligo di assistenza morale e materiale e
neo (27). quello alla coabitazione, che restano espressione
in tale contesto (28) che matura quindi la L. n. anche in tali unioni del principio di solidariet fa-
76/2016 (29), che, in linea con le posizioni della miliare sul piano sia morale sia economico, pi
giurisprudenza della Corte costituzionale italiana, complesse sono le problematiche sollevate dalla
della Corte di Cassazione (30), e delle Corti Euro- previsione del dovere di contribuzione, quello che
pee (31), estende (32) allunione civile gran parte nella famiglia legittima considerato il regime pa-
delle regole gi previste per la famiglia legitti- trimoniale primario (34).
ma (33). noto che il dovere di contribuzione, introdotto
dalla riforma del diritto di famiglia del 75, svolge
Di qui allora lopportunit di verificare quale la
nella dinamica dei rapporti coniugali funzioni e
portata normativa delle richiamate disposizioni in
compiti specifici. un dovere inderogabile a carat-
materia di rapporti patrimoniali.
tere solidaristico. Secondo la ratio originaria, ad esso
Lo statuto dei diritti e doveri a carattere stato affidato il delicato compito di realizzare al-
linterno della coppia sposata quel principio di
patrimoniale: il dovere di contribuzione
eguaglianza morale e giuridica tra i coniugi, che
Il legislatore, piuttosto che richiamare lart. 143 non aveva ancora trovato piena applicazione, pri-
c.c., ha preferito specificare che dallunione deriva- ma del 75; principio che, malgrado gli interventi
no per le parti gli stessi diritti e doveri; e pi preci- della Corte costituzionale, a lungo stato pregiudi-
samente lobbligo reciproco allassistenza morale e cato (35). Attraverso il dovere di contribuzione, in
materiale e alla coabitazione, il dovere di contribu- definitiva, si inteso eliminare ogni discriminazio-
zione, che, sebbene, con alcune varianti terminolo- ne fondata sul sesso allinterno della coppia coniu-

(24) Sullincidenza delle fonti sovranazionali nel diritto inter- za delle Corti, Rescigno, Il matrimonio same sex al giudizio di
no M. Meli, Il matrimonio tra persone dello stesso sesso: linci- tre Corti, in Corr. giur., 2012.
denza sul sistema interno delle fonti sovranazionali, in Nuova (32) Per una prima lettura sul DDL sulle unioni civili, G. Io-
giur. civ. comm., 2012, 451 ss.; E. Bergamini, Riconoscimento rio, Il disegno di legge sulle unioni civili e sulle convivenze di
ed effetti in Italia di un matrimonio tra persone dello stesso sesso fatto: appunti e proposte sui lavori in corso, in Nuove leggi civ.
contratto allestero: la recente evoluzione della giurisprudenza comm., 2015 1014 ss. e spec. 1020, ove si evidenziano le con-
italiana, in Nuova giur. civ. comm., 2012, 461 ss. seguenze che seguiranno alle modifiche legislative disposte
(25) Sul ruolo delle Corti V. Scalisi, Famiglia e famiglie in Eu- dalla legge sullunione civile.
ropa, in Riv. dir. civ., 2013, I, 7 ss. e ora in Studi sul diritto di fa- (33) Il ruolo delle Corti stato determinante nella individua-
miglia, cit., 24 ss. zione dei principi che dovevano ispirare il legislatore: cfr. L.
(26) Cfr. Corte cost. n. 138/2010. Marotti, La tutela delle unioni omosessuali nel dialogo tra corti
(27) Perplessit su una regolamentazione unitaria delle rela- interne e Corte europea dei diritti umani, in Giur. it., 2013, 329
zioni familiari sono state manifestate da G. Di Rosa, Forme fa- ss.
miliari e modello matrimoniale tra discipline interne e normativa (34) Sui diritti e doveri dei coniugi cfr., in dottrina, M. Para-
comunitaria, cit., 770. diso, I rapporti personali tra coniugi, Artt. 143-148, in Il Cod.
(28) Con riferimento a esperienze di altri ordinamenti extra- Civ. Comm., diretto da P. Schlesinger, Milano, 1990, 8 ss.
comunitari cfr. Viglione, Obergefell v. Hodges: Il matrimonio sa- (35) Sul dovere di contribuzione i contributi sono numerosi.
me-sex tra libert e non discriminazione, in Nuova giur. civ. Fondamentale resta per A. Falzea, Il dovere di contribuzione,
comm., 2015, 589 ss. in Riv. dir. civ., 1977, 614 ss.; C.M. Bianca, Diritto civile, 2, La
(29) Sulla situazione preesistente allemanazione della leg- famiglia, Le successioni, Milano, 2001, 64 ss.; F. Santoro Pas-
ge G. Ferrando, Le Unioni civili. La situazione in Italia alla vigilia sarelli, Dei diritti e dei doveri che nascono dal matrimonio. Note
della riforma, in www.juscivile.it, 2016, 3, 38 ss. introduttive agli artt. 143-146, in Commentario al diritto italiano
(30) Cass. 15 marzo 2012, n. 4184, in Nuova giur. civ. della famiglia, diretto da Cian - Oppo - Trabucchi, II, Padova,
comm., 2012, 588. 1992, 491; L. Barchiesi, La contribuzione nella nuova famiglia,
(31) Per una visione di insieme del ruolo della giurispruden- in Riv. dir. civ., 2014, 1297 ss.

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gata, di cui stata ampia espressione la situazione linsegnamento secondo il quale bisogna rapporta-
di subordinazione della moglie al marito (36). re al particolare tipo di famiglia il contenuto
Sebbene da un punto di vista formale non sembra- delle situazioni che il legislatore ha volutamente
no sussistere significative differenze, non pu non lasciato indeterminate (38); sicch per individuare
porsi la domanda se, anche sul piano sostanziale, il il dovere di contribuzione, le sue modalit di attua-
dovere riconosciuto ai partner dellunione civile zione e i bisogni comuni allinterno dellunione ci-
possa assimilarsi a quello previsto dallart. 143 c.c., vile, si deve tener conto del particolare tipo di fa-
comma 3. Questione rafforzata dalla previsione miglia che si costituito, delle condizioni econo-
contenuta nel comma 12, sicuramente modellata miche, del tenore di vita; in sostanza dellindirizzo
sullart. 144 c.c. (37), secondo la quale le parti di vita familiare concordato. La natura necessaria-
concordano lindirizzo della vita familiare e fissano mente generica e indeterminata di siffatta situa-
la residenza comune; a ciascuno delle parti spetta il zione giuridica soggettiva lasca ai partner la possi-
potere di attuare lindirizzo concordato. Le situa- bilit di individuare i comportamenti realizzativi
zione descritte - dovere di contribuzione e indirizzo della contribuzione e i bisogni individuali, che, in
della vita familiare - sembrano analoghe a quelle quanto comuni, possono legittimamente aspirare al
disciplinate allinterno della famiglia legittima e, soddisfacimento. Il tipo di famiglia omosessuale
dunque, non appare facile individuare una linea di- conformer, in definitiva, lo stesso obbligo contri-
stintiva sia sul piano delle modalit attuative, sia butivo per adattarlo alle concrete esigenze di cui i
con riferimento al profilo funzionale. Al riguardo componenti del nucleo familiare saranno portatori.
anche difficile sostenere che il dovere di contribu- Se cos , si ripropongono rispetto allunione civile
zione allinterno dellunione civile non ha funzione tutte quelle questioni dirette a dare piena attuazio-
paritaria, mancando il presupposto della diversit ne a tale dovere.
di sessi tra le parti. Tale idea, coerente con la con- Restano sempre attuali i due temi che hanno, tra-
cezione originalista dellart. 29 Cost., incontra, pe- dizionalmente, alimentato il dibattito dottrinale e
r, sicuro ostacolo nella considerazione che la dise- giurisprudenziale: uno attiene alla determinazione
guaglianza potrebbe essere legata oltre che al sesso degli strumenti di attuazione di cui una delle parti
anche alle diverse condizione economiche delle dellunione si potr avvalere, nel caso di inadempi-
parti. In tale circostanza il predetto dovere sar de- mento da parte dellaltra; laltro, invece, riguarda
stinato a svolgere una funzione fondamentale: la c.d. rilevanza esterna del dovere di contribuzione
quella di impedire il sorgere di posizioni di subordi- nei rapporti con i creditori, nel senso che bisogne-
nazione economica di una parte rispetto allaltra e, r chiedersi se il creditore di una parte con la quale
quindi, garantire anche tra i membri dellunione ha contratto obbligazioni nellinteresse della fami-
civile il principio di uguaglianza formale e sostan- glia possa rivolgersi alla parte non contraente del-
ziale. lunione civile (39).
Resta ferma, invece, la funzione solidaristica, posto Laccordo sul tenore di vita del nucleo familiare e
che la tutela della dignit umana e il principio di sul luogo di stabile convivenza, che investe la vita
solidariet familiare reclamano piena attuazione della famiglia nella totalit delle sue esigenze per-
anche allinterno di tali nuclei familiari. sonali ed economiche (40), obbliga entrambe le
In conclusione pu affermarsi che ci che verr a parti alla sua attuazione; e, in caso di inadempi-
caratterizzare il dovere di contribuzione allinterno mento di una, allaltra spettano poteri di iniziativa
delle unione civili non sar la funzione svolta o le unilaterale, necessariamente dotati, per potere con-
modalit della sua attuazione, quanto il contenuto seguire lobiettivo, dei caratteri della impegnativit
concreto che tal dovere andr ad assumere, volta e disgiuntivit (41); e di assumere obbligazioni che
per volta. A tale riguardo risulta sicuramente utile impegnano, oltre alla propria, anche la sfera patri-

(36) M. Paradiso, I rapporti personali tra coniugi, cit., 74 ss. dovere di contribuzione, 153 ss., in Patti - Cubeddu, Diritto della
(37) F. Santoro Passarelli, Dei diritti e dei doveri che nascono Famiglia, Milano, 2011; Id., Rapporti patrimoniali dei coniugi:
dal matrimonio. Note introduttive agli artt. 143-146, in Com- contribuzione non paritaria, in Fam., pers. e succ., 2009, 678
mentario al diritto italiano della famiglia, cit., 495 ss. ss.; M. Paradiso, I rapporti personali tra coniugi, cit., 90 ss.
(38) V. Scalisi, La famiglia e le famiglie, in La riforma del di- (40) A. Falzea, Il dovere di contribuzione, cit., 623.
ritto di famiglia dieci anni dopo. Bilanci e prospettive, in Atti del (41) A. Falzea, Il dovere di contribuzione, cit., 623 ss., il qua-
Convegno di Verona del 14-15 giugno 1985, Padova, 1986, e le avverte che la portata innovatrice del dovere di contribu-
ora in Studi sul diritto di famiglia, cit., 17 e 18 ss. zione accuserebbe un respiro troppo corto se non fosse arric-
(39) Su tali questioni e con riferimento allart. 143 c.c., chito di poteri di iniziativa, che abbiano il carattere della di-
comma 3, M.G. Cubeddu, Il regime patrimoniale dei coniugi, Il sgiuntivit e della impegnativit.

Famiglia e diritto 10/2016 907


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moniale dellaltra. Lattuazione, quindi dellindiriz- anche nella fase dello scioglimento dellunione co-
zo concordato non pu prescindere dal dovere di niugale, al pari della famiglia legittima.
contribuzione, poich poi nella sfera interna la-
dempimento delle obbligazioni contratte con i cre- I regimi patrimoniali e il comma 13
ditori per attuare lindirizzo concordato e il soddi- dellart. 1 della L. n. 76/2016
sfacimento dei bisogni comuni, se coerenti con Mentre rispetto al dovere di contribuzione sussiste
lindirizzo della vita familiare, sar proporzionale una norma autonoma, sebbene modellata sullart.
alle capacit di lavoro professionale e casalingo di 143, comma 3, c.c., per il regime patrimoniale del-
ciascuna parte. La mancata attuazione dei bisogni lunione, il comma 13, dopo aver stabilito che, sal-
comuni si traduce, inevitabilmente, in una viola- vo diversa convenzione patrimoniale, il regime pa-
zione dellindirizzo di vita familiare, che legittima trimoniale dellunione la comunione dei beni,
ciascuna delle parti a reclamare la piena attuazione rinvia espressamente alle norme del codice civile
ed assumere tutte quelle iniziative (42) che ne con- sui regimi patrimoniali della famiglia.
sentano lattuazione, ai sensi del comma 12. Su tali A parte il mutamento dellaggettivo matrimoniale
aspetti non sembrano esistere differenze significati- con patrimoniale, riferito alle convenzioni, per il re-
ve con la famiglia legittima, non solo per la previ- sto le due discipline appaiono identiche. stato in
sione contenuta nel comma 12, con riferimento al- tal modo introdotto per le unioni registrate un re-
lindirizzo della vita familiare; ma anche per il ri- gime patrimoniale dei beni identico a quello riser-
chiamo, nel comma 13, delle norme sui regimi pa- vato alla famiglia legittima (48).
trimoniali e sulla comunione legale in particolare. La scelta dovr avvenire nel rispetto delle regole
Al riguardo saranno certamente utili i risultati ac- previste dallart. 162 c.c., espressamente richiamate
quisiti nel dibattito dottrinale e giurisprudenziale dal comma 13, mediante atto pubblico, a pena di
sullart. 143, comma 3, c.c., che hanno portato stu- nullit, e dovr essere dichiarata al momento della
diosi autorevoli alla individuazione di veri e propri costituzione dellunione civile innanzi allUfficiale
strumenti di attuazione in alcune norme che (artt. di stato civile. Il regime prescelto dovr poi risulta-
186, 190 e 192 c.c.) (43), sebbene inserite nella di- re, ai sensi del comma 9, dal documento attestan-
sciplina del regime di comunione legale, si dovreb- te la costituzione dellunione, che deve contenere i
bero riferire al dovere di contribuzione (44); e per dati anagrafici delle parti, lindicazione del loro re-
altro verso hanno affermato una limitata rilevanza gime patrimoniale. Attraverso tale procedura la
esterna (45) del dovere di contribuzione, in deroga scelta del regime risulta annotata a margine dellat-
al principio di relativit degli effetti contrattuali, e to costitutivo e lannotazione, cos realizzata, rende
conseguentemente la possibilit per il creditore di la convenzione opponibile ai terzi, ai sensi dellart.
chiedere il soddisfacimento della sua obbligazione 162, comma 3, c.c. Per il resto, vengono richiama-
anche nei confronti del coniuge con il quale non te per essere direttamente applicabili gli artt. 163,
ha contratto in due limitate ipotesi: la tutela del- 164 e 166 c.c., oltre che tutte le norme contenute
lapparenza (46) e il soddisfacimento di bisogni pri- nel codice civile negli artt. da 167 a 230 bis.
mari, connessi anche alla tutela del diritto alla sa- Resta esclusa lapplicabilit di alcune disposizioni,
lute (47). tra le quali certamente meritevole di attenzione
Il rinvio inoltre allart. 5, comma 6, della legge isti- il mancato richiamo dellart. 161 c.c. (49), nella
tutiva del divorzio, contenuto nel comma 25, con- parte in cui statuisce che gli sposi non possono
sente una ultrattivit del dovere di contribuzione pattuire in modo generico che i loro rapporti patri-

(42) Di potere di sostituzione ex lege di un ciascun coniuge za, Separazione dei beni e solidariet debitoria, in Giust. civ.,
rispetto allaltro parla F. Santoro Passarelli, Dei diritti e dei do- 1009, I, 2891.
veri che nascono dal matrimonio. Note introduttive agli artt. (46) Cass., Sez. V, 4 aprile 2008, n. 8770, in Mass. Giur. it.,
143-146, in Commentario al diritto italiano della famiglia, cit., 2008.
500. (47) M. Paradiso, I rapporti personali tra coniugi. Artt. 143-
(43) In tal senso A. Falzea, Il dovere di contribuzione, cit., 148, cit., 105 ss.
625 ss. (48) C.M. Bianca, Diritto civile, 2, La famiglia, Le successioni,
(44) Su tale dibattito cfr. M. Paradiso, I rapporti personali tra cit., 75 ss.
coniugi, cit., 192 ss., e ivi ampia bibliografia. In giurisprudenza (49) Sul punto cfr. Oberto, I rapporti patrimoniali nelle unioni
cfr. Cass., Sez. III, 15 febbraio 2007, n. 347, in Mass. Giur. it., civili e nelle convivenze di fatto, I rapporti patrimoniali nelle unio-
2007. ni civili, Sez. I, in Blasi - Campione - Figone - Mecenate - Ober-
(45) Cass. 18 giugno 1990, n. 6118, in Corr. giur., 1990, to, La nuova regolamentazione delle unioni civili e delle convi-
1125, con nota di V. Carbone, Ha rilevanza esterna lobbligo di venze, Legge 20 maggio 2016, n. 76, cit., 47 ss.
contribuire al soddisfacimento dei bisogni della famiglia; Costan-

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moniali siano in tutto o in parte regolati dalle leggi disciplina sostanziale, ma, ai sensi del comma 16,
alle quali non sono sottoposti o dagli usi, ma devo- anche a quella relativa agli alimenti, e alle regole
no enunciare in modo concreto il contenuto delle sulla pubblicit, con espresso richiamo degli artt.
convenzioni con i quali intendono regolare questi 2647 c.c., 2653, comma 1, n. 4 e 2659 c.c., nonch
loro rapporti. alla disciplina dei rapporti patrimoniali conseguen-
Il divieto contenuto nellart. 161 c.c., non esteso ti allo scioglimento dellunione.
dalla L. n. 76/2016 alle unioni civili, sembra prelu- Ne emerge un quadro di sostanziale sovrapposizio-
dere alla concreta possibilit che le parti di tali ne tra la normativa tradizionale riguardante i rap-
unioni possano liberamente scegliere di sottoporre porti patrimoniali dei coniugi e quella esaminata,
i loro rapporti patrimoniali ad una disciplina diver- in linea con linsieme dei principi che si erano gi
sa da quella italiana; situazione che sicuramente affermati sia nellelaborazione giurisprudenziale, sia
trover applicazione, considerato che unalta per- nella prassi notarile, da cui emerge una esigenza
centuale di unioni civili intercorre tra cittadini ita- fondamentale, che quella di garantire anche al-
liani e soggetti appartenenti a stati diversi dellU- linterno di tali nuclei affettivi il soddisfacimento
nione o anche extracomunitari. Lelemento di degli interessi individuali di ciascuna parte, a cui
estraneit (50) che caratterizzer tali unioni deter- funzionale il regime di comunione legale; e di la-
miner inevitabilmente la necessit di ricorrere al- sciare alla libera discrezionalit dei membri dellu-
le norme di diritto internazionale privato, e specifi- nione la scelta di un regime alternativo tipico o
catamente allart. 30 (51) della L. 31 maggio 1995, atipico. In tale contesto resta aperta per i partner
n. 218 (D.I.P.), regole che dovranno in futuro esse- dellunione la possibilit, in applicazione del prin-
re coordinate con il Regolamento Ue sugli effetti cipio di autonomia privata, di dar vita a conven-
patrimoniali delle unioni registrate (52), che in zioni patrimoniali atipiche o di ricorrere anche al-
attesa di emanazione e diretto a introdurre una latto di destinazione (54).
normativa uniforme in ambito europeo (53).
A parte questo peculiare aspetto della disciplina Conclusioni
dei rapporti patrimoniali dellunione civile, per il In conclusione pu dirsi che la disciplina dei rap-
resto si ripropongono questioni identiche a quelle porti patrimoniali allinterno dellunione civile
gi maturate nel dibattito dottrinale e giurispru- quasi interamente modellata su quella della fami-
denziale nellambito della famiglia legittima. glia legittima.
A partire dalle problematiche connesse alloggetto Resta aperto il dubbio sulla scelta di adottare regi-
della comunione legale per passare poi a quelle re- mi giuridici identici per fattispecie diverse, ove si
lative ai regimi convenzionali, al fondo patrimo- abbia riguardo al fatto che la estensione dello sta-
niale e alla ammissibilit di convenzioni patrimo- tuto dei diritti e obblighi dei coniugi ai partner
niali atipiche. Il rinvio, poi, attiene non solo alla dellunione potrebbe porsi in contrasto con il prin-

(50) C.M. Bianca, Diritto civile, 2, La famiglia, Le successioni, la competenza, alla legge applicabile, al riconoscimento e al-
cit., 143 ss. lesecuzione delle decisioni in materia di regimi patrimoniali tra
(51) Lart. 30, L. 31 maggio 1995, n. 218 (Riforma del siste- coniugi COM (2011) 126 DEF.
ma italiano di diritto internazionale privato), intitolato, Rapporti (53) Sul problema della opportunit di un diritto europeo
patrimoniali tra coniugi, statuisce: 1. I rapporti patrimoniali tra della famiglia V. Scalisi, Quale famiglia per lEuropa?, in Studi
coniugi sono regolati dalla legge applicabile ai loro rapporti sul diritto di famiglia, cit., 47 ss. e spec. 60-61.
personali. I coniugi possono tuttavia convenire per iscritto che (54) Sullatto di destinazione ormai esiste una ampia produ-
i loro rapporti patrimoniali sono regolati dalla legge dello Stato zione scientifica: cfr., da ultimo, G. Oberto, Atto di destinazione
di cui almeno uno di essi cittadino o nel quale almeno uno di e rapporti di famiglia, in Giur. it., 2016, 239 ss. Petrelli, La tra-
essi risiede. 2. Laccordo dei coniugi sul diritto applicabile scrizione dellatto di destinazione, in Riv. dir. civ., 2006, 161 ss.;
valido se considerato tale dalla legge scelta o da quella del G. Oberto, Atti di destinazione (art. 2645 ter c.c.) e trust: analo-
luogo in cui laccordo stato stipulato. 3. Il regime dei rapporti gie e differenze, in Contratto e Impresa, Europa, 2007, 351 ss.;
patrimoniali fra coniugi regolato da una legge straniera op- G. Oppo, Brevi note sulla trascrizione di atti di destinazione (art.
ponibile ai terzi solo se questi ne abbiano avuto conoscenza o 2645 ter c.c.), in Riv. dir. civ., 2007; una sintesi del dibattito si
lo abbiano ignorato per loro colpa. Relativamente ai diritti reali ha in Dicillo, voce Atti e vincoli di destinazione, in Dig. disc.
su beni immobili, lopponibilit limitata ai casi in cui siano priv., Sez. civ., Aggiornamento, Torino, 2007, 151 ss.; A. Genti-
state rispettate le forme di pubblicit prescritte dalla legge del- li, Le destinazioni patrimoniali atipiche. Esegesi dellart. 2645 ter
lo Stato in cui i beni si trovano. c.c., in Rass. dir. civ., 2007, 1 ss. Sulla possibile variet di im-
(52) stata approvata una proposta di regolamento del pieghi della fattispecie cfr. G. Vettori, Atti di destinazione e
Consiglio relativo alla competenza, alla legge applicabile, al ri- trust, in Atti di destinazione e trust (art. 2645 ter del codice civi-
conoscimento e allesecuzione delle decisioni in materia di ef- le), a cura di G. Vettori, Padova, 2008, 4 ss.; M. Astone, Desti-
fetti patrimoniali delle unioni registrate COM (2011) 127 DEF, nazione di beni allo scopo. Fattispecie ed effetti, Milano, 2010,
che ricalca la Proposta di regolamento del Consiglio relativo al- 113 ss., e ivi ampie indicazioni bibliografiche.

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cipio di convenienza delleffetto giuridico al fat- ne civile come famiglia sar, al pari di quella legit-
to (55). tima, pi che latto genetico, la piena attuazione di
Lunione civile si differenzia fortemente dalla fami- quel consorzio di vita spirituale e materiale, che ne
glia fondata sul matrimonio sul piano del fatto e rappresenta lessenza stessa, mediante lassunzione
delle regole, che disciplinano latto costitutivo. La di comportamenti che diano attuazione ai diritti e
diversit in ordine sia alle modalit costitutive di ai doveri conseguenti allatto. Se quindi il rap-
tali famiglie sia alle forme di manifestazione del porto (58)e il consorzio di vita che lo caratterizza a
consenso non stato di ostacolo alla estensione, qualificare una formazione sociale come famiglia,
per quanto attiene ai rapporti patrimoniali, alle sia eterosessuale sia omosessuale, lidea portata
parti dellunione degli stessi effetti giuridici previsti avanti dal legislatore appare evidente. In conformi-
per i coniugi. Ci se per un verso rappresenta lesi- t alla concezione pluralista della famiglia (59), lu-
to di una scelta discrezionale riservata al legislato- nione civile considerata un nuovo tipo di fami-
re, dallaltro, nel rompere il rapporto di corrispon- glia che si colloca rispetto alla famiglia legittima in
denza tra fatto ed effetto, sembra dare ulteriore vi- posizione di uguaglianza. Sulla base di tali premesse
gore ad un principio gi operante in materia matri- il legislatore italiano, attraverso la tecnica del rin-
moniale, che quello della prevalenza del rapporto vio e della riproduzione di norme codicistiche, ha
sullatto, nel senso che il rapporto diventa misura riservato alle predette unioni una regolamentazio-
dellatto, che nel primo trova la sua stessa ragione ne sostanzialmente analoga a quella riservata alla
di esistere (56). Sebbene la L. n. 76/2016 non in- famiglia fondata sul matrimonio, lasciando allin-
dichi gli elementi costitutivi dellunione si deve ri- terprete il delicato compito di adeguare diritti e
tenere che elemento qualificante sia la comunio- doveri, anche a carattere patrimoniale, alla specifi-
ne di vita (57) materiale e spirituale tra le parti, cit delle situazioni familiari delle unioni omoaffetti-
con la conseguenza che ci che qualificher lunio- ve (60).

(55) A. Falzea, voce Efficacia, in Enc. dir., XIV, Milano, (2011) 127 DEF.
1965, 423 ss.; Id., Voci di Teoria generale del diritto, Milano, (58) V. Scalisi, Consenso e rapporto nella teoria del matrimo-
1985, 410 ss.; V. Scalisi, La teoria del negozio giuridico, in Cate- nio civile, in Categorie e istituti del diritto civile, cit., 249 ss.
gorie e istituti del diritto civile, Milano, 2005, 614 ss., il quale (59) V. Scalisi, Le stagioni della famiglia nel diritto dallunit
avverte che il principio di conformit delleffetto al fatto leg- dItalia a oggi, cit., 120-121 ss., per il quale le molteplici realt
ge universale. familiari hanno eguale valore e dignit e hanno titolo non
(56) V. Scalisi, Consenso e rapporto nella teoria del matrimo- gi ad automatiche e aprioristiche estensioni di disciplina, seb-
nio civile, in Categorie e istituti del diritto civile, cit., 252. bene allattribuzione di corrispondenti e diversificati effetti a
(57) In tal senso si pronuncia lart. 2 della Proposta di rego- seconda della specifica situazione familiare.
lamento del Consiglio relativo alla competenza, alla legge ap- (60) Auletta, Modelli familiari, disciplina applicabile e pro-
plicabile, al riconoscimento e allesecuzione delle decisioni in spettive di riforma, cit., 623.
materia di effetti patrimoniali delle unioni registrate COM

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Unione civile

Il cognome comune
delle persone unite civilmente
di Maria Novella Bugetti
Premessa. La facolt di eleggere re democratico - in quanto fondato sullaccordo
un cognome comune -, avulso da qualsivoglia automatismo, che consen-
La nuova legge che disciplina lunione civile e le te alle parti di ergere a cognome comune un co-
convivenze di fatto prevede al comma 10 dellart. gnome unico, a scelta tra quello delluna o dellal-
1 che mediante dichiarazione allufficiale di stato tra, essendo invece escluso che esso sia formato
civile le parti possono stabilire di assumere, per la dallunione dei due cognomi, secondo quanto si
durata dellunione civile tra persone dello stesso prevede invece, ad esempio, nel modello spagnolo
sesso, un cognome comune scegliendolo tra i loro o francese (1). Ad avviso di chi scrive vi ragione
cognomi. La parte pu anteporre o posporre al co- di credere che il sistema del doppio cognome, in
gnome comune il proprio cognome, se diverso, fa- considerazione della sua minor incidenza sulla
cendone dichiarazione allufficiale di stato civile. identit della singoli - non implicando la perdita
La scelta legislativa andata nel senso di ribadire per una parte del proprio cognome -, avrebbe avu-
un principio tradizionale immanente al nostro si- to maggiori chances di applicazione pratica.
stema, e cio la funzione identificativa del nucleo Una seconda opzione poi quella del manteni-
famigliare o di coppia del cognome. In altri termini mento da parte di ciascuna parte del proprio co-
il legislatore, laddove ha previsto per le parti della gnome (ipotesi b)), e ci o perch esse la ritengano
unione civile, al pari che per i coniugi, la facolt la scelta pi confacente o perch non si siano tro-
di assumere un cognome comune ha inteso ricono- vati concordi nellelezione del cognome comune.
scere che, a fronte del patto solidaristico assunto, A tal ultimo proposito pu evidenziarsi come il le-
esse possano avere interesse a manifestare anche gislatore non abbia previsto alcuna forma di risolu-
allesterno tale comunione vita. zione del possibile conflitto che sorga tra le parti
La legge offre quattro distinte opzioni: anzitutto unite civilmente in ordine alla scelta del cognome
quella di eleggere un cognome comune scelto tra comune, n mediante lintroduzione di uno specifi-
quello delluna o dellaltra parte, con conseguente co procedimento di risoluzione della controversia -
perdita - salvo quanto si dir nel prosieguo - da come avviene invece nellordinamento tedesco
parte di una delle parti del proprio cognome (ipo- nello specifico caso, per, di coppia coniugata con
tesi a)). figli (2) - n facendo ricorso per analogia al proce-
In tal senso il legislatore ha optato per un sistema dimento per la risoluzione delle controversie su
di individuazione del cognome comune per cos di- questioni di maggior interesse ex art. 145 c.c. Tale

(1) Per indicazioni comparatistiche Autorino Stanzione, At- del matrimonio tra quelli delle famiglie di origine, anche even-
tribuzione e trasmissione del cognome. Profili comparatistici, in tualmente aggiunto ad essi. In difetto, ove la potest spetti ad
www.comparazionedirittocivile.it; sia consentito rimandare an- entrambi, i genitori possono assegnare ai figli il cognome pa-
che a Bugetti, Lattribuzione del cognome tra normativa interna terno o quello materno, con dichiarazione resa allUfficiale di
e principi comunitari, in questa Rivista, 2004, 437 ss. Sul co- stato civile; in difetto di accordo entro un mese dalla nascita
gnome nellunione civile cfr. Campione, Lunione civile tra disci- del figlio, il Familiengericht (Tribunale della famiglia) assegna
plina dellatto e regolamentazione dei rapporti di carattere per- termine ad uno dei genitori per la scelta, e nella sua perduran-
sonale, in AA.VV., La nuova regolamentazione delle unioni civili te inerzia il figlio assume il cognome di costui. Se i genitori
e delle convivenze, Torino, 2016, 9 ss. e Iorio, Costituzione del- non portano alcun cognome coniugale, ovvero non sono co-
lunione civile, impedimenti e altre cause di nullit. Gli obblighi niugati, e comunque allorquando lo status filiationis sia stabilito
dei contraenti. Il regime patrimoniale. Lo scioglimento dellunio- nei confronti di uno solo dei genitori, il figlio riceve il cognome
ne civile, in Gorgoni (a cura di), Unioni civili e convivenze di fat- che porta tale genitore al momento della nascita del bambino
to. L. 20 maggio 2016, n. 76, Rimini, 2016, 69 ss. (par. 1617a). La conseguenza di ci stata ladozione di un si-
(2) Le norme tedesche (par. 1616-1618 e par. 1355 BGB) ri- stema secondo cui i coniugi concordano il nome familiare sce-
solvono la questione attraverso lassegnazione ai figli del co- gliendolo tra il cognome di nascita del marito o della moglie;
gnome coniugale (Ehename) prescelto dai genitori al tempo mancando la scelta di un cognome comune, ciascun coniuge

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norma, infatti, non richiamata dalla L. n. non necessarie e sono comunque rimesse alla libera
76/2016, cosicch essa non pu applicarsi tenuto determinazione delle parti.
conto di quanto previsto dallart. 1 comma 20 della
stessa legge laddove si esclude lapplicazione delle Segue. La scelta della parte unita
norme del codice civile non richiamate espressa- civilmente il cui cognome non sia stato
mente nella presente legge. scelto come cognome comune di
Ci premesso, pare a chi scrive possa osservarsi co- anteporre o posporre il proprio
me si tratti di una scelta legislativa non priva di Qualora le parti si risolvano ad eleggere un cogno-
coerenza tenuto conto del fatto che lelezione del me comune, la parte il cui cognome non sia stato
cognome comune costituisce pur sempre una facol- scelto, pu dichiarare di voler posporre al cognome
t per le parti, ossia un aspetto che il legislatore comune il proprio (opzione c)) ovvero dichiarare
non considera elemento saliente dellunione civile; di voler anteporre il proprio cognome a quello co-
di guisa che pare ragionevole che eventuali contro- mune (opzione d)). Occorre anzitutto notare come
versie relative alla sua individuazione esulino dalle tali scelte conseguano a dichiarazioni espresse, che
ipotesi di conflitto in relazione alle quali possa giu- se la parte viceversa nulla dichiari, alla manifesta-
stificarsi un intervento da parte del giudice. Ed an- zione di scelta del cognome comune conseguir la
zi, lassenza della previsione di un intervento di ri- perdita pro tempore del proprio cognome.
soluzione di eventuali contrasti sulla scelta del co- Si dir, nel paragrafo successivo, di quale debbano
gnome cos come, pi in generale, sullindirizzo essere la forma e il tempo per effettuare tale dichia-
della vita di coppia, non solo recepisce la sostan- razione. Quanto preme fin dora mettere in rilievo
ziale desuetudine del richiamato art. 145 c.c. - a che, mentre la scelta di adottare il cognome co-
fronte della ritrosia dei coniugi a richiedere linter- mune rimane effetto necessario dellaccordo delle
vento del giudice se non in caso di conclamata cri- parti, lesercizio della facolt di anteporre o pospor-
si -, ma altres la sempre maggior incidenza del ruo- re al comune il proprio invece il frutto di una di-
lo dellautonomia privata nelle scelte di indirizzo chiarazione unilaterale della parte il cui cognome
della vita comune e della progressiva relegazione sia recessivo, dichiarazione dalla quale rimane dun-
delleterodeterminazione giudiziale nel governo que del tutto estranea laltra parte. In tal senso,
lufficiale dello stato civile, mentre in ordine alla
della coppia. Se questo costituisce un principio af-
scelta del cognome comune deve accertare lesi-
fermato nellambito delle vicende della coppia co-
stenza di una volont in tal senso di entrambe le
niugale, anche allorch vi siano figli, a maggior ra-
parti, in relazione alla suddetta dichiarazione sar
gione ragionevole esso governi lunione civile,
tenuto a verificare che sussista la volont del di-
che presenta tratti costitutivi marcatamente con- chiarante, a nulla rilevando un eventuale dissenso
trattualistici e, soprattutto, non potendo le parti dellaltra parte.
unite civilmente avere figli, non richiede la specifi- La norma ha dunque inteso in tal modo ampliare
ca eteronomia imposta dalla loro tutela. Ed, anzi, le possibili opzioni di contemperamento tra unita-
proprio questultimo profilo, ad avviso di chi scri- ria identificazione della coppia unita civilmente e
ve, merita di essere valorizzato nellambito del te- tutela della identit personale (di cui il cognome
ma indagato; dallassetto normativo emerge infatti la pi saliente espressione) della parte il cui cogno-
come la necessit di un cognome di famiglia, che me sia recessivo, rimettendo a questultima la valu-
in via tendenziale accomuni tutti i suoi membri, tazione di quale sia in concreto il miglior punto di
sia considerato necessario solo nel caso in cui vi equilibrio di siffatti contrapposti interessi: essa po-
siano figli comuni, tanto in relazione alla indivi- tr liberamente accettare di cessare di utilizzare il
duazione di quale sia il cognome da trasmettere proprio cognome ovvero - e con decisione di cui
quanto in relazione allesigenza di dare risalto alle- arbitra - mantenere il proprio accanto a quello co-
sterno della appartenenza ad un unico nucleo fami- mune. La componente volontaristica, ad avviso di
liare; laddove invece i figli non vi siano, tali fun- scrive, risulta particolarmente marcata tenuto con-
zioni si stemperano, di guisa che esse sono ritenute to del fatto che lart. 1, comma 10, L. n. 76/2016

conserva il proprio, mentre il figlio, nel caso in cui i genitori pone a tutti i figli comuni, potendo per laltro coniuge conser-
non scelgano neppure il cognome da imporgli, assume quello vare il diritto di utilizzare anche il proprio cognome di nascita,
di ambedue i genitori, secondo una sequenza stabilita per sor- aggiungendolo oppure anteponendolo a quello familiare.
teggio. La scelta, una volta compiuta, non revocabile e si im-

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non prevede alcun intervento pubblicistico in rela- nendo o posponendo a detto cognome il proprio,
zione al mantenimento del proprio cognome, se costituisce una facolt correlata al nuovo stato del-
non laccertamento dellufficiale dello stato civile. la persona discendente dalla costituzione dellunio-
In Germania ad esempio il mantenimento del co- ne e in qualche modo funzionale alla realizzazione
gnome di origine accanto a quello comune segue e allesternalizzazione di quel complesso di diritti e
invece ad una autorizzazione del tribunale rilasciata doveri reciproci che da essa discendono. In osse-
su istanza della parte interessata. quio tuttavia alla funzione pubblicistica di detto se-
gno distintivo della persona - in primis nella sua in-
Segue. La forma delle dichiarazioni dividualit - il cui mutamento tendenzialmente
di elezione del cognome avulso dalla discrezionalit del singolo, sarebbe sta-
Quanto alla forma delle dichiarazioni relative alla to opportuno limitare tale elezione al solo momen-
scelta del cognome e di eventuale mantenimento to in cui il nuovo stato viene acquisito, rendendo
del proprio da parte di colui il cui cognome sia re- irrilevante qualsivoglia successiva scelta. Ancor
cessivo, lart. 4 del D.P.R. 28 luglio 2016, n. 144, pi tenuto conto del fatto che, accogliendo loppo-
Regolamento recante disposizioni transitorie necessarie sta interpretazione, alle parti non pu negarsi le-
per la tenuta dei registri nellarchivio dello stato civile, sercizio della facolt di mutamento del cognome
ai sensi dellart. 1, comma 34, della legge 20 maggio infinite volte, tanto modificando il cognome co-
2016, n. 76, prevede che tali dichiarazioni possano mune originariamente eletto, quanto, con specifico
essere rese oralmente innanzi allufficiale dello sta- riguardo alla parte il cui cognome sia recessivo, do-
to civile, il quale poi sar tenuto a redigere proces- mandando di anteporre o posporre il proprio co-
so verbale di quanto dichiarato in sua presenza, gnome; si determina cos una incertezza, potenzial-
specificando se le parti hanno eletto un cognome mente costante, in ordine al cognome delle parti,
comune e se la parte il cui cognome non stato del tutto contrastante con il principio di immuta-
scelto, dichiara la volont di anteporre o posporre bilit dei segni identificativi della persona.
il proprio a quello comune. (Cfr. formula ex art. 4 In sintesi sarebbe stato preferibile ammettere che
d.m. n. 144/2016). La formula 6 dello stesso d.m. le dichiarazioni di cui allart. 1, comma 10, L. n.
prevede che le suddette dichiarazioni possano esse- 76/2016 potessero essere fatte esclusivamente al
re rese anche in un momento successivo. momento della costituzione dellunione alla stregua
Ad avviso di chi scrive sarebbe stato preferibile in- dunque di dichiarazioni irrevocabili.
tendere che la dichiarazione relativa allelezione
del cognome comune potesse essere fatta solo con- La perdita del cognome comune a causa
testualmente alla costituzione dellunione e ci te- della cessazione dellunione civile
nuto conto delle seguenti considerazioni di caratte-
re sistematico. In primo luogo occorre considerare Un punto di notevole interesse rappresentato
come nel nostro ordinamento siano assai esigui gli dalla previsione per la quale la scelta del cognome
spazi di incidenza dellautonomia privata sulla di- comune produce effetto fintanto che dura lunione,
sciplina del nome e, ancor pi, del cognome, nel cosicch in caso di morte o di scioglimento dellu-
senso che, tenuto conto della sua funzione pubbli- nione la parte che abbia acquisito il cognome del-
cistica di identificazione, esso in linea di principio laltra o che labbia aggiunto al proprio, dovr ces-
non possa subire modifiche se non a fronte di un sare di utilizzarlo.
cambiamento di stato della persona (ad esempio a Con riguardo al profilo della forma, ci si domanda
seguito di mutamenti nello stato di filiazione o del- se in caso di scioglimento dellunione per morte la
lacquisto e perdita dello stato di coniugio) o del- cessazione delluso del cognome comune da parte
lintervento della pubblica amministrazione a fron- del vedovo o della vedova consegua ad una dichia-
te di una richiesta di mutamento del cognome fatta razione da compiersi innanzi allufficiale dellana-
dallinteressato ed al ricorrere dei presupposti pre- grafe o se invece ci avvenga automaticamente ad
visti dalla legge (3). In tale prospettiva la previsio- impulso dufficio come conseguenza della registra-
ne che la parte dellunione civile possa acquisire il zione del decesso dellaltra parte nei registri dello
cognome dellaltra parte, eventualmente antepo- stato civile.

(3) Sul mutamento di cognome, ex multis, Mariconda, Mo- Depinguente, Immacolata: un nome da cambiare?, in questa
dificazioni del nome e del cognome, ne Il nuovo ordinamento di Rivista, 2000, 279.
stato civile, a cura di Stanzione, Milano, 2001, 319 ss.; Pacia

Famiglia e diritto 10/2016 913


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Legge 20 maggio 2016, n. 76

Diversamente, per quanto riguarda lipotesi dello che intenda conservare anche solo per ragioni mo-
scioglimento dellunione per le cause di cui allart. rali il cognome dellaltro eletto a cognome comu-
1, 23 e 24, tanto nel caso in cui lunione civile si ne, pare assumere autonoma e non trascurabile ri-
sciolga per volont, anche unilaterale, delle parti levanza.
(art. 1, comma 24) trascorsi tre mesi dalla dichiara- Altre considerazioni debbono invece essere com-
zione resa innanzi allufficiale dello stato civile, piute con riguardo alla disciplina dellutilizzo del
quanto nel caso in cui lo scioglimento si fondi su cognome comune a seguito dello scioglimento del-
uno dei presupposti previsti dallart. 3, n. 1) e n. lunione ai sensi dei commi 23 e 24 art. 1, L. n.
2), lett. a), c), d) ed e) della L. 1 dicembre 1970, 76/2016. Occorre anzitutto rilevare come il legisla-
n. 898 (secondo il richiamo espresso fattone dal tore, coerentemente con quanto previsto dallart.
comma 24 della L. n. 76/2016), la parte perde il di- 1, comma 10, L. n. 76/2016, abbia allart. 25 esclu-
ritto alluso del cognome comune a far data dal so expressis verbis lapplicabilit dei commi da 2 a 4
passaggio in giudicato della sentenza di scioglimen- dellart. 5, L. n. 898/1970, ove disciplinato luso
to dellunione, in applicazione del richiamato art. del cognome dellex marito da parte della donna
5, comma 1, L. n. 898/1970 (4). divorziata. A ben vedere, il coordinamento non
Volendo effettuare una comparazione tra le regole preciso, laddove non si esclude lapplicazione an-
che disciplinano il cognome delle parti dellunione che del successivo comma 5 dellart. 5, L. n.
civile, da un lato, e dei coniugi, dallaltro, possi- 898/1970, che disciplina limpugnazione della sen-
bile anzitutto constatare come mentre a seguito tenza di modifica della pronuncia che abbia auto-
dello scioglimento dellunione si verifichi tout court rizzato la donna divorziata a usare il cognome del-
la cessazione dellutilizzo del cognome comune, lex marito.
riacquisendo ciascuna il proprio, la moglie pu usa- Se si ha riguardo alla disciplina dellutilizzo del co-
re il cognome del marito - che ha aggiunto al pro- gnome della donna coniugata a seguito del divorzio
prio col matrimonio - durante lo stato vedovile, fi- pu osservarsi come lart. 5, comma 2, L. n.
no alleventuale passaggio a nuove nozze, e lo per- 898/1970 preveda due distinti presupposti a fonda-
de invece in caso di divorzio salva espressa autoriz- mento della richiesta da parte della donna divor-
zazione da parte del giudice ad utilizzarlo, qualora ziata di utilizzare il cognome dellex marito, id est
sussista un interesse suo o dei figli meritevole di tu- la corrispondenza di tale utilizzo ad un interesse
tela (ai sensi dellart. 5, L. n. 898/1970). suo personale, specialmente legato al prolungato
In relazione alla vedovanza, il confronto tra la con- uso di tale cognome nella vita sociale e lavorati-
dizione della donna coniugata e quella della parte va (5), ovvero la corrispondenza di tale utilizzo al-
dellunione civile lascia ipotizzare, in prima battu- linteresse dei figli, in ragione, dunque, della comu-
ta, un profilo di incostituzionalit dellart. 1, com- ne identificazione del nucleo familiare agli occhi
ma 10, L. n. 76/2016 in riferimento allart. 3 Cost., dei terzi.
nel senso che non si ravvede quale possa essere le- Nellambito della disciplina del cognome comune
lemento di differenziazione tra lunione civile e il da parte dellunito civilmente tale ultimo presup-
matrimonio, con riguardo allaspetto in discorso, posto risulta assai marginale, tenuto conto che le
tale da giustificare una siffatta diversit di tratta- parti dellunione non possono avere figli comuni;
mento delle due fattispecie. Ed, anzi, la tutela della non questa la sede per affrontare dettagliatamen-
identit personale dellunito civilmente vedovo, te largomento, ma pu in sintesi osservarsi come,

(4) Ci in considerazione del richiamato art. 5, L. n. t professionale o artistica intrapresa in costanza di matrimo-
898/1970. Il tribunale adito, in contraddittorio delle parti e con nio. In altri termini, esso potrebbe assumere una rilevanza cos
lintervento obbligatorio del pubblico ministero, accertata la marcata nella definizione dellidentit professionale o artistica
sussistenza di uno dei casi di cui allart. 3, pronuncia con sen- della moglie da farlo assurgere ad un elemento imprescindibile
tenza lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del ma- della sua personalit, di modo che il suo venir meno successi-
trimonio ed ordina allufficiale dello stato civile del luogo ove vamente al divorzio si risolverebbe in una sorta di menoma-
venne trascritto il matrimonio di procedere alla annotazione zione dellidentit professionale e, pi in generale, dellidentit
della sentenza. personale della moglie. Proprio sulla base di queste ragioni
(5) Cfr. Al Mureden, Il persistente utilizzo del cognome mari- stato sostenuto che, ove siano ravvisabili presupposti che giu-
tale tra tutela dellidentit personale della ex moglie e il diritto stifichino il conseguimento dellautorizzazione al persistente
dellex marito a formare una seconda famiglia, in questa Rivi- utilizzo del cognome maritale successivamente al divorzio, po-
sta, 2016, 121, il quale osserva: Successivamente al divorzio trebbe persino ipotizzarsi - secondo letture interpretative che
linteresse dellex moglie al perdurante utilizzo del cognome tendono a superare il tenore letterale dellart. 143 bis c.c. - le-
maritale pu ritenersi giustificato soprattutto nelle ipotesi in ventualit che lutilizzo di detto cognome prosegua anche in
cui esso abbia assunto i caratteri di segno distintivo dellattivi- caso di nuove nozze della ex moglie.

914 Famiglia e diritto 10/2016


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ancorch la cassazione (6) abbia da ultimo ammes- nione civile il cognome dellaltra, rispetto invece
so ladozione ex art. 44 l. ad. del figlio del convi- al coniuge, la cui posizione pu essere oggetto di
vente anche per coppie dello stesso sesso, ai sensi valutazione da parte del giudice. Anche nella re-
dellu.c. dellart. 20, L. n. 76/2016, invece da mota ipotesi in cui il mantenimento di tale cogno-
escludere che le persone unite civilmente possano me sia strumentale alla realizzazione dellinteresse
adottare, anche ai sensi dellart. 44 l. ad. Ne conse- dei figli, non si vede sulla base di quale fondamen-
gue che allapparenza non possano ravvisarsi ragio- to essi possano essere oggetto di un trattamento
ni di pregiudizio per la perdita del cognome fonda- pi svantaggioso rispetto a quelli nati nel matrimo-
to sulla lesione dellinteresse dei figli e dunque nio.
lart. 5 l. div. a ragione non in parte qua richiama- Neppure le disciplina generale in materia di cogno-
ta per le persone unite civilmente. Non pu tutta- me sembra poter giovare alla parte che intenda av-
via escludersi il caso in cui una donna unita civil- valersi del mantenimento del cognome dellaltra,
mente, la quale si ipotizza abbia acquisito il cogno- dato che lazione di reclamo pu essere esercitata
me comune dellaltra parte, abbia un figlio - o da laddove si contesti il legittimo uso del proprio co-
un rapporto occasionale o ricorrendo allestero alle gnome, uso che in tal caso tuttavia risulta privo di
pratiche procreazione assistita eterologa - e proceda alcun fondamento a seguito del venir meno del
al riconoscimento; tale figlio acquista il di lei co- vincolo.
gnome, tenuto conto di quanto previsto dallart. Ad avviso di chi scrive, una possibile via interpre-
262 c.c., e dunque si desume il cognome che ella tativa che consenta di salvare la norma da un dub-
ha al momento del riconoscimento, id est quello bio di incostituzionalit proviene dal disposto del-
dellaltra parte. Nellipotesi in cui successivamente lart. 1, comma 20 della L. n. 76/2016, laddove si
lunione civile si sciolga e la madre perda il cogno- afferma che Al solo fine di assicurare leffettivit
me comune, pu venire in considerazione la valu- della tutela dei diritti e il pieno adempimento degli
tazione del suo interesse al mantenimento del co- obblighi derivanti dallunione civile tra persone
gnome dellaltra parte proprio in quanto la acco- dello stesso sesso, le disposizioni che si riferiscono
muna al figlio. al matrimonio e le disposizioni contenenti le paro-
Pi frequentemente potr invece accadere che, a le coniuge, coniugi o termini equivalenti, ovun-
seguito dello scioglimento dellunione per una cau- que ricorrono nelle leggi, negli atti aventi forza di
sa diversa dalla morte di una delle parti, quella che legge, nei regolamenti nonch negli atti ammini-
dovrebbe cessare dallutilizzo del cognome dellaltra strativi e nei contratti collettivi, si applicano an-
ai sensi del comma 10 art. 1, L. n. 76/2016 vanti che ad ognuna delle parti dellunione civile tra
un interesse a proseguire nellutilizzo del cognome persone dello stesso sesso (omissis). Vi ragione di
comune, adducendo che esso sia ormai identificati- ritenere, alla luce di quanto precedentemente os-
vo della propria persona. In altri termini, si tratta servato, che a seguito dello scioglimento dellunio-
di verificare se la parte, qualora abbia a lungo uti- ne civile la parte possa vantare un interesse merite-
lizzato il cognome dellaltra per la propria identifi- vole di tutela a proseguire nellutilizzo del cognome
cazione, possa addurre ragioni per affermare che la comune; tutela che, in quanto contenuta nella leg-
sua perdita, a seguito dello scioglimento dellunio- ge speciale del divorzio a favore del coniuge, deve
ne, sia lesiva della sua identit personale. estendersi in forza della clausola contenuta nellart.
Quid iuris? Secondo una interpretazione letterale 1, comma 20, L. n. 76/2016 anche alla persona
dellart. 1, comma 10 - supportata dal fatto che, unita civilmente.
come ricordato, lart. 1, comma 25, non richiama i Nel caso di cessazione dellunione a seguito della
commi da 2 a 4 dellart. 5, L. n. 898/1970 - do- morte persisterebbe invece la lacuna di tutela, te-
vrebbe escludersi che la parte dellunione civile nuto conto che non pu estendersi ai sensi del ri-
che nel corso dellunione avesse usato il cognome chiamato comma 20 il disposto codicistico dellart.
dellaltra possa fare istanza per essere autorizzata a 143 bis. Al di l delle considerazioni gi svolte sul
proseguire nellutilizzo, adducendo la strumentalit punto, pu ulteriormente rilevarsi come si venga a
di esso alla tutela di un proprio interesse. Tuttavia, creare una situazione ingiustificatamente claudi-
una suddetta soluzione apparirebbe penalizzare for- cante secondo cui, mentre in caso di scioglimento
temente la parte che abbia utilizzato durante lu- dellunione ex art. 1, commi 23 e 24, la persona

(6) Cass. 22 giugno 2016, n. 12962, in corso di pubblicazio-


ne in questa Rivista.

Famiglia e diritto 10/2016 915


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unita civilmente pu invocare tutela allorch di- ducono alla decisione della moglie se posporre o
mostri un interesse al mantenimento del cognome meno il proprio cognome a quello del marito. Infi-
dellaltra parte, qualora invece la cessazione dellu- ne, ed quanto su cui merita soffermarsi, non da-
nione dipenda dallevento accidentale della morte to ai coniugi ergere il cognome della moglie a co-
tale interesse, seppur sussistente, non pu trovare gnome comune della famiglia. Come noto tale
tutela alcuna. norma da tempo oggetto di critica, da parte di
Chiarite le questioni interpretative suesposte, oc- coloro che ne affermano la necessit di superamen-
corre infine svolgere qualche considerazione di or- to in quanto in contrasto con il principio di egua-
dine sistematico, suggerita tanto dalla lettura del- glianza dei coniugi; critica alimentata altres dalla
lart. 1, comma 10, alla luce della disciplina dellu- pronunce di legittimit che si sono progressiva-
nione civile, quanto dal raffronto con la disciplina mente indirizzate nel senso di affermare come leda
del cognome della donna coniugata. il principio di eguaglianza tra i genitori la speculare
regola insita nel nostro ordinamento per la quale
Considerazioni sul cognome muliebre, ai figli si trasmette inderogabilmente il cognome
alla luce della L. n. 76/2016 paterno.
La disciplina del cognome delle persone unite ci- Il tema della parit dei coniugi sotto il profilo della
vilmente attribuisce loro una sfera di autonomia scelta del cognome di famiglia stato specifica-
molto ampia, che suggerisce di indagare le riper- mente oggetto di pronunce della giurisprudenza so-
cussioni di ordine sistematico del suo inserimento, vrannazionale. Si abbia riguardo alla decisione del-
specialmente in riferimento alla speculare discipli- la Corte europea dei diritti delluomo nal Teseli
na codicistica del cognome della donna coniugata. v. Turchia del 16 novembre 2004 - ove la Corte -
Come noto, lart. 143 bis c.c., nel prevedere che la chiamata a pronunciarsi sulla compatibilit con le
donna a seguito del matrimonio aggiunga al pro- norme comunitarie dellart. 153 del Codice civile
prio il cognome del marito, introduce un automati- turco che impone alla donna coniugata di far uso
smo, retaggio dellantica posizione di supremazia del cognome del marito - ha significativamente ri-
delluomo allinterno della famiglia. Non pu ta- conosciuto la portata discriminatoria delle norme
cersi che lattuale disciplina codicistica che con- che attribuiscono la funzione di identificazione del
sente alla moglie di conservare il proprio cognome nucleo familiare al solo cognome del marito, visto
costituisca una innovazione rispetto a quella prece- come both married partners acquired the power to re-
dente la Riforma del 1975 che prevedeva la perdita present the family (8). La decisione trova riscontro
da parte della donna del suo cognome per assumere normativo nelle stesse norme della Cedu, che, nel
quello del marito, nel segno di un maggior rispetto riconoscere il diritto di ciascuno alla tutela della
dellidentit personale della donna. Inoltre, in via propria vita privata e delle relazioni familiari, san-
ermeneutica tale disposizione intesa nel senso cisce il divieto di ogni discriminazione basata sul
che vi si preveda una facolt, e non gi un obbligo, sesso (artt. 8 e 14). Ma, ancora, nella Convenzione
per la donna; di guisa che, in tale prospettiva inter- ONU sulleliminazione di tutte le forme di discri-
pretativa sono ravvisabili spazi di autonomia per la minazione nei confronti della donna (9), ratificata
moglie, nel senso di poter rifiutare lautomatismo nel 1979, che impone agli Stati di prendere tutte
di cui allart. 143 bis c.c. e, se ne deduce, di poter le misure adeguate per assicurare condizioni di pa-
utilizzare il suo solo cognome (7). rit anche nei rapporti familiari, compresa la scelta
Dal confronto tra lart. 143 bis c.c. e lart. 1, com- del cognome (art. 16 (10)). Infine, nelle raccoman-
ma 10, L. n. 76/2016 emerge come il ruolo dellau- dazioni del Consiglio dEuropa 28 aprile 1995, n.
tonomia dei coniugi sia notevolmente pi esigua: 1271 e 18 marzo 1998, n. 1362 che invitano gli
innanzitutto perch il mantenimento da parte di Stati membri ad eliminare ogni forma di discrimi-
ciascuno dei coniugi del proprio cognome non nazione tra uomo e donna.
frutto di una scelta condivisa, ma, se mai, unilate- Per quanto riguarda invece lordinamento interno,
rale della moglie; inoltre i termini della scelta si ri- ed in mancanza di specifica giurisprudenza sul pun-

(7) Sul punto v. Arceri, sub art. 143 bis c.c., in Sesta (a cura cata e resa esecutiva dallItalia con L. n. 132 del 14 marzo
di), Codice della famiglia, III ed., Milano, 2015, 475. 1985. In vigore per lItalia dal 10 luglio 1985.
(8) La Corte ribadisce in questo passaggio quanto gi affer- (10) Lart. 16 cos recita: Il concetto di uguaglianza di
mato nella decisione Burghartz c. Suisse 22 febbraio 1994. fronte alla legge comprende le norme sul matrimonio e sul di-
(9) Adottata dallAssemblea generale delle Nazioni Unite il ritto di famiglia Gli Stati devono garantire luguaglianza tra uo-
18 dicembre 1979. Entrata in vigore il 3 settembre 1981. Ratifi- mini e donne nel matrimonio e nei rapporti familiari [...].

916 Famiglia e diritto 10/2016


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to della legittimit della regola di cui allart. 143 bilit di giungere in via interpretativa allattribui-
bis c.c., non inutile ricordare come la Corte co- bilit del cognome materno ai figli legittimi, spet-
stituzionale sia stata chiamata ad intervenire per tando la riforma dellattuale sistema in via esclusi-
ben tre volte sulle norme che nel nostro ordina- va alla discrezionalit del legislatore.
mento sanciscono la trasmissione ai figli del solo Infine, la Prima sezione della Corte di Cassazione,
cognome paterno (11); pronunciandosi da ultimo con sentenza 22 settembre 2008, n. 23934 (15), ha
con sentenza 16 febbraio 2006, n. 61 (12), la Corte invocato lintervento delle Sezioni Unite - rimesso
costituzionale ha dichiarato manifestamente inam- comunque alla valutazione del Primo Presidente -
missibile la questione di legittimit costituzionale prospettando quale prima alternativa una interpre-
del sistema di norme che disciplinano lattribuzio- tazione del sistema di norme sullattribuzione del
ne del cognome ai figli legittimi. Pur nella consa- cognome ai figli legittimi conforme al dettame co-
pevolezza del fatto che la tematica in esame non stituzionale, riscrivendo la regola nel senso che sia
possa essere considerata avulsa dai profondi muta- consentito, qualora entrambi i genitori lo vogliano,
menti intervenuti nel corso degli ultimi decenni, e attribuire il cognome materno anzich quello pa-
in particolare nel tramontato ruolo di supremazia terno. Non un caso, ad avviso di chi scrive, che
delluomo e nel processo di democratizzazione delle la richiamata pronuncia non abbia avuto seguito,
relazioni familiari (13), la Corte costituzionale non tenuto conto della indiscutibile opportunit che la
pervenuta alla richiesta pronuncia di incostitu- riforma sia scritta dalla penna del legislatore.
zionalit delle norme in materia di attribuzione del In questo contesto, lintroduzione della disciplina
cognome ai figli legittimi: lintervento invocato, se sullunione civile aggiunge un ulteriore tassello alle
dallun lato avrebbe creato una lacuna normativa gi riconosciute ragioni di incostituzionalit della
in relazione a non trascurabili problematiche, dal- disciplina sul cognome coniugale, accentuandone
laltro non avrebbe attuato il pieno superamento il criterio legato allidentit di genere. Laddove
dei profili di diseguaglianza evidenziati dalla Corte cio la coppia sia eterosessuale la legge impone la
remittente. Anche la Corte di cassazione (14), ri- determinazione del cognome di famiglia sulla base
chiesta dal canto suo di pronunciarsi circa una ul- di un criterio di scelta che privilegia la posizione
teriore rimessione della questione di legittimit co- delluomo su quella della donna; laddove invece la
stituzionale delle norme attributive del solo cogno- coppia sia dello stesso sesso e non possa ricorrersi a
me paterno, ha respinto il ricorso. Facendo leva ed tale elemento discretivo, la legge rinuncia a deter-
espressamente richiamando il costrutto argomenta- minare un criterio di individuazione eteroimposto,
tivo della sentenza della Consulta da ultimo ricor- per rimettere invece la scelta alla volont delle
data, la S.C. ha nuovamente esplicitato limpossi- parti. Il che riaccende i riflettori sui progetti di ri-

(11) Limpossibilit di attribuire ad un figlio il solo cognome 1988, 1576), potesse ritenersi superata dallevoluzione dei co-
materno rappresenta una discriminazione sulla base del sesso stumi e dunque priva di giustificazione.
e costituisce, dunque, una violazione della Convenzione euro- (13) Sesta, Diritto di famiglia, II ed., Padova, 2005, 5. Tali
pea dei diritti delluomo. questa la conclusione a cui giunta mutamenti hanno condotto ad un netto superamento dei radi-
la Corte europea dei diritti delluomo nella sentenza Cusan e cati sistemi di gerarchie relazionali in un processo di demo-
Fazzo c. Italia del 7 gennaio 2014, nella quale si condanna per cratizzazione dei rapporti; cfr. Barbagli - Saraceno, Lo stato
la prima volta il nostro Paese per la violazione congiunta del- delle famiglie in Italia, Bologna, 1997, 17, ove nelle evidenziate
lart. 14 che sancisce il divieto di ogni forma di discriminazione trasformazioni legge il segnale dellesigenza di nuovi equilibri
e dellarticolo 8 che assicura il diritto al rispetto della vita priva- nei rapporti di potere e di autorit tra i generi e le generazioni.
ta e familiare in relazione alla materia dellattribuzione dei co- (14) Cass. 14 luglio 2006, n. 16093, in questa Rivista, 2006,
gnomi. con nota di V. Carbone, I conflitti sul cognome del minore in
(12) Corte cost. 16 febbraio 2006, n. 61, in Familia, 2006, carenza di un intervento legislativo e lemergere del diritto alli-
931, con nota di Bugetti, Il cognome della famiglia tra istanze dentit personale.
individuali e principio di eguaglianza; in Foro it., 2006, I, 1673, (15) Cass. 22 settembre 2008, n. 23934, in questa Rivista,
con nota di Casaburi. In una prima sentenza, il Giudice delle 2008, 1093, con nota di Bugetti, con la quale la Prima Sezione
Leggi dichiarava manifestamente inammissibile la questione, ha disposto la trasmissione degli atti al Primo Presidente ai fini
concludendo con laffermazione per quale il superamento di della eventuale rimessione alle Sezioni Unite (ai sensi dellart.
siffatto automatismo sarebbe possibile, e forse consentaneo 374, comma 2, c.p.c.) per valutare se alla luce della mutata
allevoluzione della coscienza sociale, ma una questione di giurisprudenza costituzionale (Corte cost. nn. 348/2007 e
tecnica normativa, la cui decisione compete esclusivamente al 349/2007) e del probabile mutamento della normativa comuni-
legislatore (Corte cost. 11 febbraio 1988, n. 176, ord., cit., taria (ratifica da parte dellItalia del Trattato di Lisbona) possa
200). Chiamata a distanza di pochi mesi a pronunciarsi nuova- essere adottata una interpretazione costituzionalmente orien-
mente, la Corte costituzionale si richiamava alla sentenza pre- tata delle norme che regolano lattribuzione del cognome ai fi-
cedente, negando, tuttavia, che la regola di trasmissione del gli legittimi, ovvero, se tale soluzione sia ritenuta esorbitante
solo cognome paterno, profondamente radicata nel costume dai limiti dellattivit interpretativa, la questione possa essere
sociale come criterio di tutela della famiglia fondata sul matri- rimessa nuovamente alla Corte costituzionale.
monio (Corte cost. 19 maggio 1988, n. 586, in Dir. fam. pers.,

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forma del cognome di famiglia che da tempo giac- teresse relativi alla identificazione del nucleo fami-
ciono in Parlamento; e in tal senso la legge sulle liare mediante il cognome comune, che trascendo-
unioni civili in qualche modo indica un modello no la coppia coniugale in quanto coinvolgono i fi-
(sebbene perfettibile) di riforma delle regole che gli. Ne consegue che la determinazione di un co-
disciplinano il cognome della famiglia fondata sul gnome comune non potrebbe (de iure condendo) at-
matrimonio, che, tuttavia, dovrebbe tenere in ade- teggiarsi alla stregua di una opzione rimessa al me-
guata considerazione lintrinseca diversit dei due ro arbitrio delle parti, ma dovrebbe rispondere in-
istituti. vece ad una esigenza di identificazione del nucleo
Ad avviso di chi scrive, e per quanto in questa se- familiare, in concreto emergente nel momento in
de specialmente interessa, mentre si giustifica che cui sia necessario individuare la regola secondo la
per le persone unite civilmente la scelta del cogno- quale ai figli attribuito il cognome.
me si configuri alla stregua di una facolt - man- Ci implica, ad avviso di chi scrive, sulla base di
cando a quanto sembra un interesse da parte del- quanto si prevede nellordinamento tedesco, che la
lordinamento a imporre la identificazione comune libert di mantenere per ciascuno dei coniugi il
delle parti -, per quanto concerne i coniugi tale in- proprio cognome dovrebbe essere limitata al caso
teresse sussiste, specialmente in relazione alla gene- di assenza di figli, mediante lintroduzione di una
razione dei figli; aspetto questultimo che, ancorch regola che consenta di rimandare la decisione al
eventuale, rimane tratto connotante lunione momento della registrazione allanagrafe del primo
sponsale. figlio. Il che renderebbe altres opportuna lintro-
Cosicch, mentre nellunione civile lidentificazio- duzione di una norma sulla composizione delle-
ne della coppia allesterno con un unico cognome ventuale conflitto che scaturisse in ordine alla in-
espressione di un interesse privato, e che come dividuazione del cognome di famiglia, cos da non
tale viene tutelato da parte dellordinamento me- lasciare che lassenza di una comune volont possa
diante la facolt di acquisire un cognome comune, riverberarsi sullinteresse superiore - in quanto in
laddove dallunione possa conseguire la generazio- primis dei figli - acch la famiglia sia identificata
ne dei figli permangono pi spiccati elementi di in- con un unico cognome.

918 Famiglia e diritto 10/2016


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Legge 20 maggio 2016, n. 76

Convivenze

La convivenza di fatto.
Nozione, presupposti,
costituzione e cessazione
di Luigi Balestra

Premessa interessi comuni, ovvero da un intento di solidarie-


t o di mutuo aiuto (1).
Lodierna realt sociale si caratterizza per lesistenza tuttavia sulla convivenza more uxorio, ovvero, se-
di una pluralit di modelli di convivenza non fon- condo lespressione da tempo privilegiata da dottri-
data sul matrimonio tra loro assai diversi, sia sotto
na e giurisprudenza, sulla famiglia di fatto (2), qua-
il profilo della struttura, sia avuto riguardo alle fi-
le fenomeno caratterizzato da unampia e sempre
nalit perseguite dai soggetti liberamente determi-
natisi ad instaurare una comunione di vita. Molte- crescente diffusione (3), che hanno finito, ormai
plici sono i contenuti inerenti ai rapporti instaurati da non pochi lustri, per concentrarsi le riflessioni
da coloro che convivono e plurime sono le motiva- dei giuristi, i quali si sono occupati sia di indivi-
zioni che possono radicarsi alla base della scelta di duarne con la dovuta precisione i tratti caratteriz-
dar vita a una convivenza, potendo le ragioni del zanti, sia di rinvenire soluzioni adeguate alle mol-
vivere insieme spiegarsi anche alla luce di un vin- teplici e delicate questioni che possono profilarsi
colo pi o meno stretto di parentela, di amicizia, o tra i partner in relazione alla regolamentazione dei
essere dettate dalla condivisione di esigenze o di loro rapporti reciproci (4).

(1) Sul punto cfr., tra gli altri, Busnelli, Sui criteri di deter- invece pi che raddoppiate dal 2008, superando il milione
minazione della disciplina normativa della famiglia di fatto, in nel 2013-2014. Pi in particolare, le convivenze more uxorio
La famiglia di fatto. Atti del convegno nazionale di Pontremo- tra partner celibi e nubili sono arrivate a 641.000 nel 2013-
li (27-30 maggio 1976), Montereggio-Parma, 1977, 133), il 2014 e sono la componente che fa registrare gli incrementi
quale menziona le convivenze tra familiari pi o meno stretti pi sostenuti, essendo cresciute di quasi dieci volte rispetto
ovvero riferibili a comunit non familiari (convivenza della al 1993-1994. Il fatto che le libere unioni siano una modalit
collaboratrice domestica con la famiglia del datore di lavoro, sempre pi diffusa di formazione della famiglia trova confer-
convivenza tra appartenenti ad una comunit religiosa o di ma anche nei dati sulla natalit, dai quali emerge che oltre
altro tipo); Benedetti, Le proposte di legge italiane in materia un nato su quattro nel 2014 ha genitori non coniugati. Cfr.
di convivenza, in Matrimonio, matrimonii, a cura di Brunetta Savorani, Due cuori e una capanna nel terzo millennio: fuga
dUsseaux e DAngelo, Milano, 2000, 212; Ferrando, Convi- dal matrimonio e contratti di convivenza, in Pol. dir., 2014, 37
venze e modelli di disciplina, ivi, 301, la quale richiama, tra le ss., la quale, a fronte dellincremento del fenomeno della
altre, le convivenze tra giovani per ragioni di studio; Autori- convivenza, rileva come, di converso, la famiglia fondata sul
no Stanzione-Stanzione, Unioni di fatto e patti civili di solida- matrimonio, penalizzata sotto vari profili e perci poco appe-
riet. Prospettive de iure condendo, in Il diritto di famiglia nel- tibile, rappresenti oggi un modello in fase recessiva, in
la dottrina e nella giurisprudenza, Trattato teorico-pratico di- contrasto con il ruolo primario ad essa attribuito dalla Costi-
retto da Autorino Stanzione, I, Torino, 2011, 226; Morozzo tuzione.
della Rocca, La convivenza di diritto civile come alternativa al- (4) I rapporti tra i componenti la coppia e figli nati dallunio-
la prestazione sociale di residenzialit, in Doveri di solidariet ne, fino a poco tempo fa disciplinati dalle norme in materia di
e prestazioni di pubblica assistenza a cura di Morozzo della filiazione naturale, trovano oggi, dopo la recente riforma della
Rocca, Napoli, 2013, 235 ss. Sulle convivenze parentali e di filiazione, una compiuta regolamentazione - riferita sia alla fase
mutuo aiuto, cfr. DAdamo, Le convivenze senza matrimonio: fisiologica, sia a quella patologica del rapporto tra i genitori -
diversit di modelli e presupposti di tutela, in Vita not., 2001, negli artt. 315-337-octies c.c., i quali contengono disposizioni
1653 ss.; Del Prato, Patti di convivenza, in Familia, 2002, I, relative alla responsabilit genitoriale e ai diritti e doveri del fi-
974-975. glio comuni ai figli nati nel e fuori del matrimonio, la perfetta
(2) Cfr. Gazzoni, Dal concubinato alla famiglia di fatto, Mila- equiparazione dei quali stata il fondamentale obiettivo perse-
no, 1981, 5; Dogliotti, voce Famiglia di fatto, in Dig. disc. priv., guito attraverso la predetta riforma. Lequiparazione era stata
sez. civ., VIII, Torino, 1992, 189-190. anticipata, ma solo limitatamente alla fase patologica del rap-
(3) Al riguardo si v. da ultimo lo studio Matrimoni, separa- porto di coppia, dalla L. n. 54/2006, in materia di affidamento
zioni e divorzi presentato dallIstat il 12 novembre 2015 e ri- condiviso, il cui art. 2, comma 4, prevedeva che le relative di-
ferito allanno 2014, ove si pone in luce come, a fronte di sposizioni trovassero applicazione anche ai procedimenti rela-
una diminuzione dei primi matrimoni, le unioni di fatto sono tivi ai figli di genitori non coniugati; il principio oggi ribadito

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Alla stregua di un orientamento ormai consolida- nel nostro ordinamento del matrimonio tra perso-
to (5), accolto a partire dalla seconda met degli ne dello stesso sesso, un fondamentale contributo
anni Ottanta del secolo scorso anche dalla Corte rinvenibile ancora una volta nella giurisprudenza
costituzionale, la famiglia di fatto rientra a pieno della Corte costituzionale, la quale, in unimpor-
titolo nellambito delle formazioni sociali di cui al- tante pronuncia, sia pur in via di obiter dictum, ha
lart. 2 Cost. (6), nella misura in cui essa condensa affermato la riconducibilit nellambito delle for-
un rapporto integralmente e complessivamente di- mazioni sociali di cui allart. 2 Cost. anche delle
retto a consentire lo sviluppo della personalit di stabili unioni affettive coinvolgenti persone dello
ciascuno dei partner (7).
stesso sesso, alluopo invocando, al fine di offrire
Lemersione nella realt sociale di stabili conviven-
adeguata tutela agli interessi facenti capo ai part-
ze di natura paraconiugale coinvolgenti anche per-
sone dello stesso sesso ha condotto ad affrontare la ner omosessuali, lintervento del legislatore. Legi-
questione della riconducibilit al fenomeno dianzi slatore cui ha rimesso - nellesercizio della sua pie-
descritto anche delle unioni omosessuali, al fine di na discrezionalit - lindividuazione delle specifiche
stabilire se potesse darsi luogo al riconoscimento modalit dirette ad assicurare la tutela in discor-
della medesima tutela giuridica accordata alle cop- so (8). In seguito, alla luce di queste indicazioni,
pie di conviventi di sesso diverso. oltre che di quelle giunte nel frattempo dalla Corte
Su tale delicata questione, in occasione dellinten- Europea dei diritti delluomo (9), la necessit di
sificazione del dibattito relativo allammissibilit salvaguardare gli interessi promananti dalle stabili

dallart. 337-bis c.c., che, nel delineare lambito di operativit fondata sul matrimonio, che nellart. 29 Cost. trova una tutela
delle norme contenute nei successivi artt. 337 ter-337 octies, specifica e distinta, siano realt differenti e non omogenee, in
stabilisce che esse si applicano in caso di separazione, sciogli- relazione alle quali, pertanto, pu giustificarsi una diversit di
mento, cessazione degli effetti civili, annullamento, nullit del trattamento.
matrimonio e nei procedimenti relativi ai figli nati fuori del (7) Balestra, Levoluzione del diritto di famiglia e le molteplici
matrimonio. realt affettive, in Riv. trim. dir. proc. civ., 2011, 1138.
(5) Cfr. Bessone, Rapporti etico-sociali, in Commentario della (8) Corte cost. 15 aprile 2010, n. 138, in Foro it., 2010, I,
Costituzione, a cura di Branca, sub art. 29, Bologna-Roma, 1361, con note di Romboli e Dal Canto, la quale, chiamata ad
1976, 26 ss.; Barile, La famiglia di fatto. Osservazioni di un co- intervenire a fronte della prospettata questione di legittimit
stituzionalista, in La famiglia di fatto. Atti del convegno naziona- costituzionale di una serie di disposizioni del codice civile nella
le di Pontremoli (27-30 maggio 1976), cit., 45; Corasaniti, Fa- parte in cui non consentono il matrimonio tra persone dello
miglia di fatto e formazioni sociali, ivi, 143-144; Furgiuele, Liber- stesso sesso (nel caso di specie i due giudici a quibus erano
t e famiglia, Milano, 1979, 282 ss.; Prosperi, La famiglia non stati aditi in sede di reclamo a fronte del rifiuto opposto dalluf-
fondata sul matrimonio, Camerino-Napoli, 1980, 84 ss.; Perlin- ficiale di stato civile a procedere alle pubblicazioni matrimonia-
gieri, La famiglia senza matrimonio tra lirrilevanza giuridica e li richieste da tre coppie omosessuali), ha espressamente affer-
lequiparazione alla famiglia legittima, in Una legislazione per la mato che per formazione sociale ai sensi dellart. 2 Cost. deve
famiglia di fatto?, Atti del Convegno svoltosi a Roma il 3 dicem- intendersi ogni forma di comunit, semplice o complessa,
bre 1987, Napoli, 1988, 136-137; Falzea, Problemi attuali della idonea a consentire e favorire il libero sviluppo della persona
famiglia di fatto, ivi, 51 ss.; Roppo, La famiglia senza matrimonio nella vita di relazione, nel contesto della valorizzazione del mo-
- Diritto e non diritto nella fenomenologia delle unioni libere, in dello pluralistico, annoverandovi anche lunione omosessua-
Riv. trim. dir. proc. civ., 1980, 738; Dogliotti, voce Famiglia di le, da intendersi come stabile convivenza tra due persone
fatto, cit., 192; Busnelli - Santilli, La famiglia di fatto, in Com- dello stesso sesso, cui spetta il diritto fondamentale di vivere
mentario al diritto italiano della famiglia, diretto da Cian, Oppo, liberamente una condizione di coppia, ottenendone - nei tem-
Trabucchi, VI, 1, Padova, 1993, 759, nonch 779; Ferrando, pi, nei modi e nei limiti stabiliti dalla legge - il riconoscimento
Convivere senza matrimonio: rapporti personali e patrimoniali giuridico con i connessi diritti e doveri. Come gi rammentato
nella famiglia di fatto, in questa Rivista, 1998, 185; Spadafora, nel testo, il Giudice delle leggi ha peraltro espressamente
Rapporto di convivenza more uxorio e autonomia privata, Mila- escluso che laspirazione a tale riconoscimento - che neces-
no, 2001, 20; Balestra, La famiglia di fatto, Padova, 2004, 1 ss.; sariamente postula una disciplina di carattere generale, finaliz-
Tommasini, La famiglia di fatto, in Trattato di diritto privato, di- zata a regolare diritti e doveri dei componenti della coppia -
retto da Bessone, IV, I, Torino, 2010, 406-407; Terranova, Con- possa essere realizzata soltanto attraverso una equiparazione
vivenza e situazioni di fatto. Convivenza e rilevanza delle cc. dd. delle unioni omosessuali al matrimonio, attribuendo al Parla-
convivenze di fatto, in Trattato di diritto di famiglia, diretto da mento, nellesercizio della sua piena discrezionalit, il compito
Zatti, I, 1, II ed., Milano, 2011, 1086-1087; C.M. Bianca, Diritto di individuare, nellambito applicativo dellart. 2 Cost., le forme
civile, 2.1, La famiglia, Milano, 2014, 21. Per un primo ricono- di garanzia e di riconoscimento per le unioni tra persone dello
scimento nella giurisprudenza di legittimit, Cass. 8 febbraio stesso sesso, riservandosi invece la possibilit dintervenire a
1977, n. 533, in Giur. it., 1980, I, 1, 346, con nota di Dogliotti. tutela di specifiche situazioni, per leventualit in cui, in rela-
(6) Cfr., tra le altre, Corte cost. 18 novembre 1986, n. 237, zione ad ipotesi particolari, sia riscontrabile la necessit di un
in Foro it., 1987, I, 2353; Corte cost. 18 gennaio 1996, n. 8, in trattamento omogeneo tra la condizione della coppia coniuga-
questa Rivista, 1996, 107, con nota di Ferrando; e, pi di re- ta e quella della coppia omosessuale, trattamento che questa
cente, Corte cost. 27 marzo 2009, n. 86, in Corr. giur., 2010, Corte pu garantire con il controllo di ragionevolezza.
97, con nota di Nascimbene; Corte cost. 8 maggio 2009, n. (9) Cfr. Cedu, Schalk and Kopf c. Austria, 24 giugno 2010, in
140, in Foro it., 2010, I, 796; Corte cost. 14 gennaio 2010, n. 7, Nuova giur. civ. comm., 2010, I, 1137, con nota di Winkler, la
in Foro it., 2010, I, 1721. E peraltro il Giudice delle leggi ha pi quale, da un lato, ha affermato che il diritto al matrimonio con-
volte posto in luce come convivenza more uxorio e famiglia templato dallart. 12 della Convenzione non pu pi conside-

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relazioni omosessuali stata significativamente ri- avente ad oggetto la Regolamentazione delle


conosciuta anche dalla Suprema Corte (10). unioni civili tra persone dello stesso sesso e disci-
nellambito di un siffatto contesto, giuridico e so- plina delle convivenze (11), allinterno della quale
ciale, che ha preso le mosse liter che ha condotto vengono presi in considerazione due distinti mo-
allapprovazione della L. 20 maggio 2016, n. 76, delli (12): il primo, quello delle unioni civili, riser-

rarsi limitato alle persone di sesso opposto, e tuttavia, preso diritti e obblighi; con conservazione, dunque, dello statuto dei
atto dellassenza in ambito europeo di un consenso generale diritti e dei doveri propri del modello matrimoniale sottoposta
in materia di matrimonio omosessuale, ha riconosciuto ai legi- alla condizione risolutiva temporale costituita da quella futura
slatori dei singoli Stati contraenti la libert di decidere se am- regolamentazione (Cass. 21 aprile 2015, n. 8097, in Corr. giur.,
mettere o meno, nei rispettivi ordinamenti, anche il matrimo- 2015, 1048, con nota di Patti). Lintervento normativo auspica-
nio tra persone del medesimo sesso; dallaltro, ha ricondotto to ha avuto luogo nellambito della L. n. 76/2016, il cui art. 1,
la relazione tra conviventi, anche omosessuali, in stabile rela- comma 27, prevede oggi che alla rettificazione anagrafica di
zione di fatto, nella nozione di vita familiare di cui allart. 8 del- sesso, ove i coniugi abbiano manifestato la volont di non
la Convenzione, che assicura ad ogni persona il diritto al ri- sciogliere il matrimonio o di non cessarne gli effetti civili, con-
spetto della propria vita privata e familiare. segue lautomatica instaurazione dellunione civile tra persone
(10) Cass. 15 marzo 2012, n. 4184, in questa Rivista, 2012, dello stesso sesso. In argomento si v. anche Cass. 9 febbraio
665, con nota di Gattuso, la quale, nellaffrontare la questione 2015, n. 2400, in Corr. giur., 2015, 909, con nota di Ferrando,
dellimpossibilit di procedere alla trascrizione nei registri dello ove si legge che il processo di costituzionalizzazione delle
stato civile del matrimonio tra persone dello stesso sesso cele- unioni tra persone dello stesso sesso non si fonda () sulla
brato allestero, ha avuto modo di affermare che i componenti violazione del canone antidiscriminatorio dettata dallinacces-
della coppia omosessuale conviventi in stabile relazione di fat- sibilit al modello matrimoniale, ma sul riconoscimento di un
to, pur non potendo - secondo la legislazione italiana - far vale- nucleo comune di diritti e doveri di assistenza e solidariet pro-
re n il diritto a contrarre matrimonio n il diritto alla trascrizio- pri delle relazioni affettive di coppia e sulla riconducibilit di ta-
ne del matrimonio contratto allestero, tuttavia, a prescindere li relazioni nellalveo delle formazioni sociali dirette allo svilup-
dallintervento del legislatore in materia, quali titolari del dirit- po, in forma primaria, della personalit umana (si trattava di
to alla vita familiare e nellesercizio del diritto inviolabile di una causa originatasi a seguito del rifiuto di pubblicazioni di
vivere liberamente una condizione di coppia e del diritto alla matrimonio opposto ad una coppia omosessuale che le aveva
tutela giurisdizionale di specifiche situazioni, segnatamente al- richieste, al pari di quella che ha dato luogo allincidente di co-
la tutela di altri diritti fondamentali, possono adire i giudici co- stituzionalit risolto dalla Corte con la ricordata sentenza n.
muni per far valere, in presenza () di specifiche situazioni, 138/2010). Per unampia e puntuale analisi delle pronunce ri-
il diritto ad un trattamento omogeneo a quello assicurato dalla chiamate nella presente nota e nelle due precedenti, si v. Forti-
legge alla coppia coniugata e, in tale sede, eventualmente sol- no, Piccoli passi e cautele interpretative delle Corti sui diritti delle
levare le conferenti eccezioni di illegittimit costituzionale delle unioni omosessuali, in Nuova giur. civ. comm., 2016, 216 ss.
disposizioni delle leggi vigenti, applicabili nelle singole fattispe- (11) Si ricorda al riguardo come la Corte Europea dei diritti
cie, in quanto ovvero nella parte in cui non assicurino detto delluomo, con sentenza 29 luglio 2015 (Oliari e altri c. Italia),
trattamento, per assunta violazione delle pertinenti norme co- in questa Rivista, 2015, 1069, con nota di Bruno, avesse ravvi-
stituzionali e/o del principio di ragionevolezza. Nella giurispru- sato una violazione dellart. 8 della Convenzione, ponendo in
denza successiva, cfr. anche Corte cost. 11 giugno 2014, n. luce le specifiche omissioni in cui era incorso il Governo italia-
170, in questa Rivista, 2014, 861, con nota di V. Barba, che - a no, cui stato imputato di aver ecceduto il suo margine di di-
fronte dellincidente di costituzionalit sollevato da Cass. 6 giu- screzionalit e di non aver ottemperato allobbligo positivo di
gno 2013, n. 14329, ord., in Corr. giur., 2013, 1519, con nota assicurare alle coppie omoaffettive la disponibilit di uno spe-
di Patti - sempre richiamandosi alla sopra citata pronuncia del- cifico quadro legale che prevedesse il riconoscimento e la tu-
la Corte cost. n. 138/2010, ha dichiarato lillegittimit costitu- tela delle loro unioni omosessuali, ignorando le indicazioni pro-
zionale, per violazione dellart. 2 Cost., sia degli artt. 2 e 4 L. n. venienti dalla nostra giurisprudenza che, come precedente-
164/1982 (applicabili ratione temporis), sia del successivo art. mente ricordato, aveva fatto riferimento alla necessit di un in-
31, 6 comma, D.Lgs. n. 150/2011, nella parte in cui non preve- tervento legislativo. Unefficace esame dellindicata pronuncia
dono che la sentenza di rettificazione di sesso di uno dei co- condotto da Lenti, Prime note a margine al caso Oliari c. Ita-
niugi, che comporta lo scioglimento del matrimonio, consenta, lia, in Nuova giur. civ. comm., 2015, II, 575 ss.
ove entrambi lo richiedano, di mantenere in vita un rapporto (12) In merito allesistenza di una pluralit di modelli fami-
di coppia giuridicamente regolato con altra forma di conviven- liari, ormai da tempo fatti oggetto di approfondite ricognizioni
za registrata, che tuteli adeguatamente i diritti ed obblighi del- dottrinali, cfr. Busnelli, La famiglia e larcipelago familiare, in
la coppia medesima, la cui disciplina resta demandata alla di- Riv. dir. civ., 2002, I, 529, il quale, allinizio del nuovo millennio,
screzionalit di scelta del legislatore, sollecitato dalla Corte parafrasando la celebre immagine di Jemolo della famiglia
medesima a provvedere tempestivamente, introducendo una quale isola che il mare del diritto pu solo lambire, evocava la
forma alternativa (e diversa dal matrimonio) tesa a consentire figura dellarcipelago, caratterizzata da una grande isola e da
ai due coniugi di evitare il passaggio da uno stato di massima piccole isole rappresentate dai rapporti parafamiliari; Balestra,
protezione giuridica ad una condizione, su tal piano, di assolu- Levoluzione del diritto di famiglia e le molteplici realt affettive,
ta indeterminatezza; la Suprema Corte, giudice a quo davanti cit., 1105 ss., spec. 1115-1116, ove, alla luce del costante e
al quale il giudizio stato successivamente riassunto, qualifi- sempre pi incisivo richiamo in ambito familiare alla negoziali-
cando la predetta pronuncia della Corte costituzionale come t e al sistema della responsabilit civile, si rileva come larci-
autoapplicativa e non meramente dichiarativa, ha ritenuto pelago sia ormai prossimo a ricongiungersi alla terraferma,
necessario, al fine di dare attuazione alla stessa, accogliere il con conseguente rinnovata e intensificata giuridicizzazione
ricorso e conservare alle parti ricorrenti il riconoscimento dei delle relazioni familiari. Lo stesso Busnelli, a distanza di una
diritti e doveri conseguenti al vincolo matrimoniale legittima- decina di anni (Busnelli - M.C. Vitucci, Frantumi europei di fa-
mente contratto fino allavvento dellauspicato intervento del miglia, in Riv. dir. civ., 2013, 768 ss.) giunto a proporre lim-
legislatore volto a consentire alle medesime di mantenere in magine, sulla base dellosservazione del quadro legislativo eu-
vita il rapporto di coppia giuridicamente regolato con altra for- ropeo nel frattempo venutosi a creare, di una di una famiglia
ma di convivenza registrata che ne tutelasse adeguatamente in frantumi. Si v. inoltre Scalisi, La famiglia e le famiglie, in

Famiglia e diritto 10/2016 921


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vato alle coppie omosessuali e costruito - seppur gata: completo ed omogeneo quello dettato per i
con alcune differenziazioni - sulla falsa riga dellat- componenti dellunione civile, minimale ed atten-
to matrimoniale e dei contenuti del relativo rap- to alle relazioni di coppia che si proiettano alle-
porto; il secondo, quello delle convivenze di fatto, sterno quello sancito per la convivenza di fat-
aperto a tutte le coppie - eterosessuali ed omoses- to (15). La prospettiva differenziante cui si gi
suali - volto a configurare una relazione avente ef- fatto cenno rappresenta il filo conduttore della leg-
fetti giuridici decisamente pi attenuati, secondo ge, avendo decretato il concepimento di una tutela
una logica marcatamente differenziante. destinata alle convivenze di fatto priva di organici-
La scelta del legislatore di affiancare, allinterno t e di completezza (16). Senza poi tener conto del-
del medesimo provvedimento, a un complesso di lerrore che sottost allespressione conviventi di
norme tese ad accordare una tutela organica ai fatto, con cui si intende in qualche modo alludere
componenti la coppia omosessuale che abbiano de- ad un fenomeno attinente ad una sfera fattuale, in
ciso di formalizzare la loro relazione attraverso la qualche modo da circoscrivere allinterno di un sif-
costituzione di ununione civile, una disciplina fatto ambito, laddove la convivenza - e questo non
contemplante una tutela ad intensit minore de- da poco tempo - d luogo a un fenomeno piena-
stinata a trovare applicazione a beneficio dei sem- mente rilevante sul piano giuridico, con conse-
plici conviventi di fatto, cos come definiti dalla guente promanazione di plurimi interessi tutelabili
stessa L. n. 76/2016, non ha mancato di suscitare in tale contesto (17).
rilievi critici (13). E peraltro la questione relativa
alla necessit di accordare determinate prerogative La nozione di conviventi di fatto delineata
a coloro che, pur non essendo uniti in matrimonio, dallart. 1, comma 36, L. n. 76/2016
abbiano dato vita ad una relazione connotata da
un substrato affettivo di matrice coniugale, lungi La L. n. 76/2016 - la cui singolare strutturazione si
dallessere nuova, avvertita da tempo, cos come deve ad un maxiemendamento approvato dal Se-
chiaramente testimoniato dallesistenza nel nostro nato - consta di un unico e lungo articolo suddivi-
ordinamento di disposizioni legislative, divenute so in ben 69 commi; la disciplina delle convivenze
sempre pi numerose con il passare del tempo, tese si rinviene nei commi 36-65.
ad equiparare, in relazione a singoli e specifici pro- La nozione di conviventi di fatto rilevante ai fini
fili, i conviventi ai soggetti coniugati (14). degli effetti riconosciuti dalla legge fornita dal
La nuova legge si caratterizza per lintroduzione di comma 36 (18), ove si fa riferimento a due perso-
un vero e proprio statuto della coppia non coniu- ne maggiorenni unite stabilmente da legami affetti-

La riforma del diritto di famiglia dieci anni dopo. Bilanci e pro- 2016, in giustiziacivile.com, 7-8.
spettive, Atti del Convegno di Verona 14-15 giugno 1985 dedi- (14) Per alcuni riferimenti, si v. Balestra, Rapporti di convi-
cato alla memoria del Prof. Luigi Carraro, Padova, 1986, 276 venza, in Codice della famiglia, a cura di Sesta, III ed., Milano,
ss.; e, pi recentemente, Id., Famiglia e famiglie in Europa, 2015, 2634 ss.
in Riv. dir. civ., 2013, 7 ss.; Id., Le stagioni della famiglia nel di- (15) Per il dibattito sviluppatosi in passato cfr. Balestra, Le-
ritto dallunit dItalia a oggi. Parte prima. Dalla famiglia-istitu- voluzione del diritto di famiglia e le molteplici realt affettive,
zione alla famiglia-comunit: centralit del rapporto e pri- cit., 1119 ss.; dibattito che ha visto fronteggiarsi, da un lato,
mato della persona, ivi, 2013, 1043 ss.; Id., Le stagioni della coloro che, in nome della salvaguardia della libert e dellauto-
famiglia nel diritto dallunit dItalia a oggi. Parte seconda. Plu- nomia di chi ha rifiutato il matrimonio, si sono espressi in sen-
ralizzazione e riconoscimento anche in prospettiva europea, so contrario allintroduzione di una regolamentazione giuridica
ivi, 2013, 1286 ss. organica della famiglia di fatto tesa ad assicurare un tratta-
(13) Lenti, La nuova disciplina delle convivenze di fatto: os- mento omogeneo a quello riconosciuto alle coppie coniugate,
servazioni a prima lettura, in www.iuscivile.it, 2016, 4, 92-93, il dallaltro, coloro che hanno invece posto in luce lopportunit
quale giudica la scelta in questione poco opportuna, tra laltro di un apposito intervento, facendo leva sulla contrapposta esi-
sottolineando come, in conseguenza dellunificazione realizza- genza di impedire una fuga dagli impegni e dalle responsabili-
ta dal legislatore, la grande importanza rivestita sul piano dei t che il rapporto di coppia, al pari di ogni relazione giuridica-
principi dellintroduzione delle norme dedicate allunione civile mente rilevante, implica.
abbia finito per trasformare quelle sulla convivenza in una (16) Cfr. Lenti, La nuova disciplina delle convivenze di fatto:
sorta di appendice secondaria, ancorch possa prevedersi osservazioni a prima lettura, cit., 94, il quale formula al riguardo
che questo secondo corpus normativo trover applicazione rilievi molto critici.
con molta frequenza nella pratica quotidiana. Cfr. anche Qua- (17) Cfr. anche Quadri, Unioni civili tra persone dello stesso
dri, Unioni civili tra persone dello stesso sesso e convivenze: sesso e convivenze, cit., 899, ove si osserva che, in relazio-
il non facile ruolo che la nuova legge affida allinterprete, in Corr. ne alla fattispecie considerata dal legislatore, non pare atta-
giur., 2016, 894, ove si osserva come, nella legge, confluisca- gliarsi la qualificazione di fatto, essendosi finito col dar vita
no due nuclei di disciplina concernenti problematiche diverse () ad un ulteriore modello familiare legale.
e caratterizzate da diversa urgenza - se non, addirittura, neces- (18) In particolare, stando alla lettera della stessa disposi-
sit stessa - di regolamentazione; Macario, Nuove norme sui zione in questione, il comma 36 enuncia la nozione di convi-
contratti di convivenza, editoriale pubblicato in data 23 giugno venti di fatto suscettibile di venire in considerazione ai fini dei

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Legge 20 maggio 2016, n. 76

vi di coppia e di reciproca assistenza morale e ma- le convivenza si fa riferimento alla dichiarazione


teriale, non vincolate da rapporti di parentela, affi- anagrafica di cui allart. 4 e allart. 13, comma 1,
nit, adozione, da matrimonio o da ununione civi- lett. b), d.P.R. 30 maggio 1989, n. 223 (Approva-
le. Dal riferimento alla necessaria sussistenza di zione del nuovo regolamento anagrafico della po-
un legame affettivo di coppia, nonch dalla do- polazione residente) (21).
verosa assenza tra i soggetti interessati di determi- A seguito della pubblicazione della L. n. 76/2016
nati vincoli, puntualmente elencati, si desume con nella Gazzetta Ufficiale (22), il Ministero dellInter-
chiarezza lintenzione del legislatore di escludere no, tenuto conto di quanto previsto dai commi 36 e
quelle forme di convivenza diverse da quella more 37, nonch delle ulteriori previsioni contenute nella
uxorio o paraconiugale alle quali si fatto riferi- nuova legge in materia di contratto di convivenza,
mento in apertura (19). che pure fanno riferimento a determinate iscrizioni
Avuto riguardo alla nozione delineata dal richiama-
anagrafiche, ha emanato, in data 1 giugno 2016, la
to comma 36, la rilevanza della convivenza di fatto,
circolare n. 7, finalizzata ad offrire le prime indica-
ai fini della invocabilit degli effetti che ad essa
zioni sugli adempimenti anagrafici in materia di
vengono ricollegati dalla L. n. 76/2016, richiede la
convivenze di fatto. Lindicata circolare, richiamate
sussistenza di una serie di presupposti, taluni di ca-
rattere positivo (coinvolgimento di due sole perso- le disposizioni rilevanti, statuisce che, alla luce delle
ne, maggiore et delle stesse, sussistenza di stabili le- stesse, lattivit degli uffici anagrafici riguarder li-
gami affettivi di coppia e di reciproca assistenza mo- scrizione delle convivenze di fatto, la registrazione
rale e materiale) e altri di carattere negativo (assen- delleventuale contratto di convivenza e il rilascio
za di vincoli di parentela, affinit, adozione, matri- delle relative certificazioni; con specifico riguardo
moniali o derivanti da ununione civile) (20). alliscrizione delle convivenze di fatto, prescrive che
Rifacendosi a quanto stabilito dal comma 36, il essa dovr essere eseguita secondo le procedure gi
successivo comma 37, sulla cui portata meglio si ri- previste e disciplinate dallordinamento anagrafico
torner nel prosieguo della trattazione, stabilisce ed, in particolare, dagli artt. 4 e 13, d.P.R. n.
che, ferma restando la sussistenza dei presupposti 223/1989, come espressamente richiamati dal com-
di cui al comma 36, per laccertamento della stabi- ma 37 dellart. 1 della L. n. 76/2016 (23).

successivi commi 37-67: questultimo riferimento tuttavia addirittura lordinamento catalano dedica alle convivenze di
scorretto, dal momento che le norme dedicate alla convivenza mutuo aiuto una disciplina ad hoc, contenuta nella Lley
sono racchiuse nellambito dei commi 37-65, mentre i succes- 19/1998, de 28 de desembre, sobre situacions convivencials de
sivi commi 66 e 67 riguardano la previsione di spesa pubblica ajuda mtua, unanalisi della quale condotta da Zambrano,
derivante dallattuazione della legge in relazione alla sola unio- Parejas no casadas: lesperienza spagnola e la Llei catalana del
ne civile, specialmente in correlazione allestensione delle re- 10/1998, in Matrimonio, matrimonii, a cura di Brunetta dUs-
gole previdenziali previste per le coppie coniugate anche a seaux e DAngelo, cit., 430 ss.
quelle che abbiano costituito ununione civile (cfr. art. 1, com- (20) Cfr. Pacia, Unioni civili e convivenze, in www.juscivile.it,
ma 20, L. n. 76/2016). 2016, 6, 203.
(19) Cfr. Lenti, La nuova disciplina delle convivenze di fatto: (21) Lart. 4, d.P.R. n. 223/1989, rubricato Famiglia ana-
osservazioni a prima lettura, cit., 95-96, ove si legge che dalla grafica prevede che: Agli effetti anagrafici per famiglia si in-
norma in questione si desume in maniera inequivoca, ancor- tende un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio,
ch implicita, la volont del legislatore di riferirsi esclusiva- parentela, affinit, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabi-
mente alle convivenze coinvolgenti soggetti che hanno una tanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune; il suc-
relazione reciproca aperta alla sessualit; lesclusione delle al- cessivo art. 13, rubricato Dichiarazioni anagrafiche, nellindi-
tre convivenze fa venire meno la possibilit di procedere alla viduare nel suo primo comma i fatti formanti oggetto delle di-
relativa regolamentazione mediante lo strumento contrattuale: chiarazioni anagrafiche, menziona alla lett. b) la costituzione
si tratter per, precisa lA. citato, di un contratto atipico e di una nuova famiglia o di una nuova convivenza, ovvero i mu-
non gi del contratto di convivenza di cui ai commi 50 ss. della tamenti intervenuti nella composizione della famiglia o della
L. n. 76/20016; Rizzuti, Prospettiva di una disciplina delle convi- convivenza. Secondo quanto previsto dallart. 5, D.L. n.
venze: tra fatto e diritto, articolo pubblicato in data 12 maggio 5/2012, convertito con modificazioni in L. n. 35/2012, le dichia-
2016, in giustiziacivile.com, 8-9. In taluni paesi europei le scelte razioni anagrafiche di cui allart. 13, comma 1, lett. a), b) e c)
operate sono state di segno diverso: nellordinamento belga la del d.P.R. n. 223/1989 sono rese nel termine di venti giorni dal-
cohabitation lgale, introdotta nel codice civile agli artt. 1475- la data in cui si sono verificati i fatti utilizzando unapposita
1479 con la L. n. 35/1998 entrata in vigore il 1 gennaio 2000, modulistica; lufficiale danagrafe deve provvedere ad effettua-
definita come situazione di vita comune di due persone che re le iscrizioni anagrafiche nei due giorni lavorativi successivi
abbiano posto in essere unapposita dichiarazione in tal senso alla presentazione delle dichiarazioni di cui sopra, ma gli effetti
(lart. 1475 stabilisce che Par cohabitation lgale, il y a lieu giuridici di tali iscrizioni decorrono dalla data della dichiarazio-
dentendre la situation de vie commune de deux personnes ne.
ayant fait une dclaration au sens de larticle 1476), la quale, (22) La L. n. 76/2016 stata pubblicata in G.U. n. 118 del
per espressa previsione, pu essere effettuata da due soggetti 21 maggio 2016 ed entrata in vigore il 5 giugno 2016.
che non siano uniti in matrimonio o vincolati da altra cohabita- (23) A seguito dellemanazione della L. n. 76/2016, diversi
tion lgale, mancando tuttavia riferimenti a vincoli di altro tipo; Comuni italiani hanno provveduto alla predisposizione di appo-

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La circostanza che la L. n. 76/2016 richieda, ai fini fatto che, nelle richiamate disposizioni, solo i vin-
della positiva configurabilit di una convivenza di coli prossimi di parentela o di affinit tra i nuben-
fatto, la sussistenza di una serie di presupposti ha di, o tra coloro che intendano dar vita a ununio-
subito portato alla ribalta il problema del tratta- ne civile, rappresentano un ostacolo insormonta-
mento di quelle convivenze che, pur connotandosi bile (26).
in termini di formazioni sociali caratterizzate da un Alla stregua di quanto prescritto dal comma 36, i
intenso legame affettivo tra i partner, non possano conviventi di fatto, oltre che da non meglio defini-
farsi rientrare nella fattispecie tratteggiata dal legi- ti rapporti di parentela, affinit e adozione, non de-
slatore (24). Al riguardo stata opportunamente vono essere vincolati da matrimonio o da ununio-
posta in luce la necessit che, in relazione ad esse, ne civile. In sede di primo commento alla disposi-
continuino a trovare applicazione tutte quelle re- zione in questione, il riferito impedimento matri-
gole di fonte legislativa e giurisprudenziale elabora- moniale stato inteso in senso ampio e, in tale
te con riferimento alla convivenza e stratificatesi prospettiva, ricollegato specialmente alla circostan-
fino a questo momento (25). za che anche uno solo dei componenti la coppia ri-
sulti coniugato con un terzo soggetto (27). Ne deri-
Segue: lassenza di determinati vincoli va, secondo tale impostazione, limpossibilit per le
coppie in cui uno dei partner sia separato di invo-
Nella definizione offerta dal legislatore il riferi- care i diritti accordati dalla L. n. 76/2016; mentre
mento allimpedimento dato da parentela, affinit la necessit di coordinare le nuove norme con le
e adozione, avrebbe meritato una migliore preci- disposizioni legislative gi esistenti nel nostro ordi-
sione; il fatto che manchi qualsiasi specificazione namento, concernenti la convivenza ovvero i con-
relativa al grado genera infatti, nel raffronto con viventi senza ulteriori specificazioni, nonch con
il precedente comma 4, lett. c), L. n. 76/2016, le regole elaborate dalla giurisprudenza con riguar-
dettato con riguardo allunione civile, e con lart. do alla famiglia di fatto, talune delle quali riferite
87 c.c., contemplato in tema di matrimonio, une- anche a stabili convivenze instaurate da soggetti
vidente disparit di trattamento, in ragione del separati (28), consentirebbe di continuare ad attri-

siti moduli da presentare ai locali uffici dellanagrafe da parte le questione di legittimit costituzionale. Secondo Lenti, La
delle coppie interessate a dichiarare la costituzione di una con- nuova disciplina delle convivenze di fatto: osservazioni a prima
vivenza di fatto. Quei moduli che stato possibile consultare lettura, cit., 98, la norma, frutto della disattenzione del legisla-
sul web evidenziano contenuti analoghi, sostanziantisi nella di- tore, devessere interpretata in maniera ragionevole, estenden-
chiarazione da parte dei due soggetti sottoscrittori, di risiedere do ai conviventi di fatto gli stessi limiti di grado previsti per gli
nel Comune di cui trattasi e di coabitare ad un determinato in- impedimenti matrimoniali.
dirizzo e/o di essere iscritti nel medesimo stato di famiglia, di (27) Cos Lenti, La nuova disciplina delle convivenze di fatto:
essere uniti da stabilmente da legami affettivi di coppia e di re- osservazioni a prima lettura, cit., 97, sia pur osservando come
ciproca assistenza morale e materiale, di non essere vincolati la conferma da parte del legislatore della tradizionale assimila-
da rapporti di parentela, affinit o adozione, da matrimonio o zione dei coniugi legalmente separati ai coniugi conviventi, an-
da ununione civile. zich a quelli divorziati sia priva di un riscontro effettivo secon-
(24) Quadri, Regolamentazione delle unioni civili tra persone do lattuale sentire sociale, oltre che logicamente contrastante
dello stesso sesso e disciplina delle convivenze: osservazioni (so- con diverse disposizioni normative e con alcuni importanti
lo) a futura memoria?, editoriale pubblicato in data 1 aprile principi giurisprudenziali (si v. la successiva nt. 28); pur non
2016 in giustiziacivile.com, 8. condividendo la scelta operata, si pone nella stessa prospetti-
(25) Cos Quadri, Unioni civili tra persone dello stesso ses- va Rizzuti, Prospettiva di una disciplina delle convivenze: tra fat-
so e convivenze: il non facile ruolo che la nuova legge affida to e diritto, cit., 10; in termini anche Pacia, Unioni civili e convi-
allinterprete, cit., 899, il quale afferma che quelle regole do- venze, cit., 205, che pure si pone criticamente nei confronti
vranno trovare applicazione anche per le convivenze di cui alla della previsione in discorso. Prima dellentrata in vigore delle
L. n. 76/2016, in relazione ai profili non specificamente affron- nuove norme, per la liceit della convivenza more uxorio in-
tati da questultima; Lenti, La nuova disciplina delle convivenze staurata da partner separati, Balestra, La famiglia di fatto tra
di fatto: osservazioni a prima lettura, cit., 97-98, con particolare autonomia ed eteroregolamentazione, in Nuova giur. civ.
riferimento alle convivenze i cui componenti non abbiano lo comm., 2007, II, 198-199, nt. 18.
stato libero (il pensiero dellA. al riguardo verr approfondito (28) In tema di mutamento del titolo della separazione, si v.
nel paragrafo seguente); presume che la giurisprudenza conti- Cass. 7 dicembre 1994, n. 10512, in questa Rivista, 1995, 9,
nuer ad applicare le regole gi elaborate, Pacia, Unioni civili e con nota di Bat, la quale ha escluso che comportamenti dei
convivenze, cit., 204, riferendosi specialmente alla mancanza coniugi posti in essere dopo la pronuncia di separazione e
della dichiarazione anagrafica di cui allart. 37 (la relativa que- contrari ai doveri nascenti dal matrimonio possano essere po-
stione verr affrontata in seguito). Sul punto si v. anche Rizzuti, sti a fondamento di una successiva pronuncia di addebito,
Prospettiva di una disciplina delle convivenze: tra fatto e diritto, trattandosi di comportamenti ormai ininfluenti a fronte di una
cit., 11 ss. gi accertata intollerabilit della prosecuzione della convivenza
(26) Cfr. Rizzuti, Prospettiva di una disciplina delle conviven- (nel caso di specie la Suprema Corte ha confermato la pronun-
ze: tra fatto e diritto, cit., 22-23, nt. 49; Pacia, Unioni civili e con- cia di merito che aveva rigettato listanza del marito volta ad
vivenze, cit., 203, a parere della quale sarebbe stato sufficiente ottenere una pronuncia di addebito a carico della moglie, de-
un richiamo allart. 87 c.c., anche al fine di evitare una possibi- ducendo che questultima, dopo la separazione consensuale,

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buire, a prescindere dallo stato libero dei partner, coerenza vorrebbero riguardasse, ancora una volta,
ogni altra prerogativa riconosciuta fino ad og- i componenti la coppia tra di loro, e non gi uno o
gi (29). entrambi e terze persone estranee alla coppia (30).
La tesi appena esposta merita adeguata riflessione Chiari argomenti in tal senso si rinvengono nella
poich, in senso contrario ad una lettura ampliati- differente impostazione - in termini di differenzia-
va dellimpedimento matrimoniale prefigurato dal zione - che, con riguardo agli impedimenti in que-
comma 36, potrebbe militare il testo della disposi- stione, dato rinvenire nella disciplina matrimo-
zione in questione, posto che essa fa riferimento a niale (artt. 86 e 87 c.c.), nonch nella stessa rego-
due persone () non vincolate da rapporti di pa- lamentazione delle unioni civili, giusta la quale co-
rentela, affinit, adozione, da matrimonio o da stituisce causa impeditiva la sussistenza, per una
ununione civile, di talch condensando gli impe- delle parti, di un vincolo matrimoniale o di unu-
dimenti in un elenco che si apre con il riferimento nione civile tra persone dello stesso sesso [art. 1,
allassenza di rapporti di parentela, affinit e ado- comma 4, lett. a)].
zione - che, com ovvio, non debbono sussistere
tra i componenti la coppia - e si chiude con lulterio- Segue: la stabilit dei legami affettivi
re riferimento allassenza di un vincolo matrimo- di coppia
niale o derivante da ununione civile, che logica e Il comma 36 prevede che i conviventi (31), entram-

aveva preso a convivere con un altro uomo nella casa coniu- lassenza di vincoli: in alcuni di essi infatti tale dichiarazione
gale); sullincidenza della convivenza more uxorio instaurata stata configurata con la specificazione che i vincoli in questio-
dal coniuge debole dopo la separazione personale sul diritto a ne non devono sussistere tra i componenti la coppia o con al-
percepire lassegno di mantenimento, si v. Cass. 4 aprile 1998, tre persone, mentre in altri (cos ad esempio la dichiarazione ri-
n. 3503 in questa Rivista, 1998, 333, con nota di De Paola; sultante nei moduli predisposti dal Comune di Milano e di Ca-
Cass. 10 agosto 2007, n. 17643, in Mass. Giur. it., 2007; non- gliari) il riferimento esclusivamente ai partner tra loro.
ch, da ultimo, Cass. 9 settembre 2015, n. 17856, ord., nella (31) Sul punto si v. Rizzuti, Prospettiva di una disciplina delle
banca dati Pluris, la quale ha affermato che, ove la convivenza convivenze: tra fatto e diritto, cit., 11, il quale, avuto riguardo al-
more uxorio si caratterizzi per i connotati della stabilit, conti- le famiglie degli immigrati provenienti da paesi in cui la poliga-
nuit e regolarit, dando luogo ad una vera e propria famiglia mia legale e prendendo le mosse dallaffermazione secondo
di fatto, si rescinde ogni connessione con il tenore ed il model- cui la coabitazione poligamica non vietata, giudica poco
lo di vita caratterizzanti la pregressa fase di convivenza tra i convincente la scelta del legislatore di non riconoscere tale si-
coniugi, e con ci ogni presupposto per la riconoscibilit del- tuazione come convivenza, negando quindi ogni rilievo giuridi-
lassegno di separazione. Si v. inoltre, in tema di risarcimento co al fenomeno in questione; lA. citato fa riferimento ad un
del danno patito dal convivente superstite a causa delluccisio- probabile futuro intervento della giurisprudenza finalizzato ad
ne del partner da parte di un terzo, Cass. 7 giugno 2011, n. elaborare, specialmente con riguardo a queste relazioni ed a
12278, in Resp. civ., 2011, 629, che ha riconosciuto il diritto al fortiori anche per quelle coinvolgenti partner separati ma non
risarcimento sia in capo alla moglie e ai figli nati dal matrimo- ancora divorziati, uno statuto - magari differenziato - della con-
nio, sia in capo alla convivente e al figlio nato dalla stabile rela- vivenza che non presenti i presupposti indicati dal comma 36,
zione more uxorio instaurata dal defunto. In argomento, in cor- da collocare accanto allo statuto della convivenza di diritto
relazione allimpedimento dato dal rapporto di parentela, si v. disciplinata dalla L. n. 76/2016. Cfr. anche Pacia, Unioni civili e
anche Trib. Venezia 31 luglio 2006, in Nuova giur. civ. comm., convivenze, cit., 204. Sul matrimonio poligamico si v. Cass. 28
2007, I, 864, con nota di C. Valle, che, avuto riguardo ad una febbraio 2013, n. 4984, ord., in Foro it., 2013, I, 2519, che, sul-
relazione incestuosa tra fratello e sorella, giunto a riconosce- la base del divieto stabilito dallart. 29, comma 1-ter, D.Lgs. n.
re a questultima il diritto al risarcimento del danno subito in 286/1998, ha rigettato la richiesta di ricongiungimento familia-
conseguenza delluccisione del primo, sulla base dellosserva- re avanzata dal figlio a favore della propria madre, in ragione
zione secondo cui pretendere di limitare la tutela delle relazio- del fatto che il padre, gi soggiornante in Italia, aveva prece-
ni di fatto soltanto a quelle che, in astratto, sarebbero suscetti- dentemente proposto analoga istanza a favore di unaltra mo-
bili di formalizzazione sul piano giuridico mediante ununione glie; la Suprema Corte ha osservato come tale divieto operi
di diritto, significa fornire del dato giuridico una lettura anacro- oggettivamente nei confronti delle richieste di ricongiungimen-
nistica legata ad una visione eticizzante dello Stato e dellordi- to familiare proposte in favore del coniuge di un cittadino stra-
namento. niero gi regolarmente soggiornante con altro coniuge, non di-
(29) Cos Lenti, La nuova disciplina delle convivenze di fatto: stinguendo soggettivamente la provenienza della domanda
osservazioni a prima lettura, cit., 98, ove afferma che il coordi- ed, al contrario, mirando ad evitare linsorgenza nel nostro or-
namento delle vecchie disposizioni legislative e delle vecchie dinamento di una condizione di poligamia, contraria allordine
regole giurisprudenziali con le nuove norme mi sembra debba pubblico anche costituzionale. Si v. inoltre Cass. 2 marzo
essere configurato nel modo seguente: i nuovi diritti attribuiti 1999, n. 1739, in questa Rivista, 1999, 327, con nota di Zam-
dalla legge in esame riguardano solo le convivenze i cui com- brano, secondo la quale, in virt del principio del favor matri-
ponenti siano in stato libero; gli altri diritti, gi esistenti in pre- monii, latto di matrimonio non perde validit se non sia stato
cedenza, restano attribuiti a tutte le convivenze; di qui losser- impugnato per una delle ragioni indicate dagli artt. 117 ss. c.c.
vazione finale che le nuove norme, anzich diminuire la com- e non sia intervenuta una pronuncia di nullit o di annullamen-
plessit e lincoerenza della disciplina, hanno invece sortito to; con la conseguenza che, in forza della validit interinale del
leffetto di aumentarla. matrimonio contratto da un cittadino italiano allestero, pur se-
(30) interessante segnalare che i moduli aventi ad ogget- condo una legge che preveda la poligamia e il ripudio, ma nel
to la dichiarazione di una convivenza di fatto (v. supra nt. 23) rispetto delle forme ivi stabilite e ricorrendo i requisiti sostan-
che stato possibile esaminare, non delineano tutti allo stesso ziali di stato e di capacit delle persone, non si pu discono-
modo la dichiarazione richiesta agli interessati concernente scere lidoneit di tale matrimonio a produrre effetti giuridici

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bi maggiorenni (32), siano uniti stabilmente da La stabilit evoca un impegno serio e duraturo, tra
un legame affettivo di coppia e di reciproca assi- due persone che, legate da sentimenti di affetto,
stenza morale e materiale. Si tratta invero di un re- abbiano a comportarsi come coniugi, pur in assenza
di qualsivoglia formalizzazione (34). Questa esigen-
quisito - quello della stabilit - sul quale, da tempo,
za di differenziazione emersa con nettezza nella
gli interpreti fanno leva allo scopo di distinguere
giurisprudenza di legittimit, specialmente in rela-
una mera relazione occasionale o una semplice zione alla rilevanza dellavvenuta instaurazione di
coabitazione da una vera e propria famiglia di fat- una convivenza sul diritto alla percezione dellasse-
to (33). gno facente capo al coniuge debole (35).

nel nostro ordinamento, fino a quando non se ne deduca la fatto si deve intendere una convivenza stabile e duratura, con
nullit e non intervenga una pronuncia sul punto (nel caso di o senza figli, tra un uomo e una donna, che si comportano co-
specie la Suprema Corte ha confermato la sentenza di merito, me se fossero marito e moglie; Rescigno, Manuale di diritto
la quale, ritenuto che il profilo della poligamia e del ripudio, privato, a cura di Cirillo, Milano, 2000, 309, ove si afferma che
proprie del matrimonio islamico, erano estranei al rapporto de- tra i soggetti che vivono come coniugi (more uxorio, secondo
dotto in giudizio, aveva affermato il rilievo in sede successoria il corrente modo di esprimersi) si stabiliscono vincoli di fedelt,
dello status di coniuge acquisito in virt di un matrimonio cele- coabitazione, assistenza, e di reciproca contribuzione agli oneri
brato in Somalia nel rispetto delle forme stabilite dalla lex loci patrimoniali.
ed in presenza dei requisiti di stato e di capacit delle perso- (35) Cfr. Cass. 4 aprile 1998, n. 3503, cit., la quale, rilevan-
ne). do come la prestazione di assistenza di tipo coniugale da parte
(32) La maggiore et richiesta dal comma 2 della L. n. del convivente more uxorio, quando di fatto escluda o riduca
76/2016 anche con riguardo ai soggetti dello stesso sesso che lo stato di bisogno del coniuge separato o divorziato, spieghi
intendano dar vita ad ununione civile. Com noto, lart. 84 rilievo sulla sussistenza del diritto allassegno di mantenimento
c.c., pur ponendo un divieto di contrarre matrimonio per i mi- e sulla sua quantificazione, pone laccento sulla necessit che
nori di et, prevede la possibilit per il tribunale, su istanza del- si tratti di una convivenza caratterizzata da inequivocit, sere-
linteressato, di cui deve accertare la maturit psico-fisica, di nit e stabilit, da non confondere con i meri rapporti sessuali
ammettere al matrimonio, in presenza di gravi motivi, chi ab- che possono anche dar luogo alla nascita di figli naturali (nel
bia compiuto sedici anni: si tratta peraltro di una eventualit caso di specie sulla sussistenza di un rapporto stabile poteva
ormai sostanzialmente estranea allodierna realt sociale, in fondatamente dubitarsi, constando una denuncia-querela di
cui si riscontra unaccentuazione del fenomeno della posticipa- una parte nei confronti dellaltra a seguito della quale la convi-
zione delle prime nozze ad unet pi matura (cfr. lultimo rap- venza si era interrotta, ed inoltre anche tenuto conto della cir-
porto Istat, Il matrimonio in Italia, pubblicato il 12 novembre costanza che il preteso convivente more uxorio della moglie
2014 e riferito allanno 2013, ove si d atto che gli sposi al pri- separata aveva richiesto le pubblicazioni in vista del matrimo-
mo matrimonio hanno mediamente 34 anni, mentre le spose nio con unaltra donna); ai fini dellincidenza sullassegno, lac-
31). cento sulla necessaria stabilit del rapporto more uxorio, nel
(33) utile rammentare che nella giurisprudenza della Cor- cui ambito abbiano luogo prestazioni di assistenza economica
te Europea dei diritti delluomo lesistenza di ununione stabile, di tipo familiare a beneficio del coniuge debole da parte del
meritevole di essere tutelata sotto il profilo del diritto al rispet- convivente, stato posto, tra le altre, da Cass. 2 giugno 2000,
to della vita familiare di cui allart. 8 della Convenzione, indi- n. 7328, in Giust. civ., 2000, I, 2225 (si trattava, nel caso di spe-
pendente dalla convivenza; e ci in considerazione del fatto cie, di convivenza sicuramente stabile, in quanto di lunghissi-
che, nel contesto attuale, diverse coppie affrontano periodi in ma durata, pari ormai a quella del matrimonio); Cass. 8 agosto
cui vivono la loro relazione a distanza, dovendo mantenere la 2003, n. 11975, in questa Rivista, 2004, 195; Cass. 10 agosto
residenza in luoghi diversi, per motivi professionali o di altro ti- 2007, n. 17643, cit.; Cass. 11 agosto 2011, n. 17195, in Foro
po. Cos, al par. 169, la gi citata sentenza Cedu 29 luglio it., 2012, I, 1445, la quale, in relazione allipotesi in cui si rice-
2015 (Oliari e altri c. Italia), richiamandosi alla precedente sen- vano prestazioni assistenziali dal convivente nellambito di un
tenza Cedu 7 novembre 2013 (Vallianatos e altri c. Grecia), ove rapporto caratterizzato da stabilit, parla di quiescenza del
si legge (par. 73): It can see no basis for drawing the distinc- diritto allassegno divorzile, che tuttavia potrebbe riproporsi
tion requested by the Government () between those appli- qualora la convivenza tra i familiari di fatto dovesse venire me-
cants who live together and those who - for professional and no; Cass. 3 aprile 2015, n. 6855, in questa Rivista, 2015, 553,
social reasons - do not (), since in the instant case the fact con nota di Ferrando, la quale, ponendosi in una prospettiva
of not cohabiting does not deprive the couples concerned of nuova e pi rigorosa rispetto alla precedente, ha affermato
the stability which brings them within the scope of family life che qualora la convivenza assuma i caratteri di stabilit e con-
within the meaning of Article 8. Il testo della sentenza da ulti- tinuit e i conviventi elaborino un progetto ed un modello di vi-
mo richiamata reperibile allindirizzo web http://www.artico- ta in comune (analogo a quello che di regola caratterizza la fa-
lo29.it/2013/nota-corte-edu-vallianatos-e-altri-c-grecia/, con miglia fondata sul matrimonio), la mera convivenza si trasfor-
nota di L. Conte. ma in vera e propria famiglia di fatto, a fronte della quale il pa-
(34) Cfr., tra gli altri, Busnelli Sui criteri di determinazione rametro delladeguatezza dei mezzi rispetto al tenore di vita
della disciplina normativa della famiglia di fatto, cit., 134, ove il goduto da uno dei partner durante la precedente convivenza
riferimento ad una pratica spontanea e non occasionale di matrimoniale non pu che venire meno, con conseguente re-
comportamenti corrispondenti allattuazione di quelli che nella scissione di ogni connessione con il tenore ed il modello di vita
famiglia legittima sono i diritti e i doveri reciproci dei coniugi; pregressi e, con ci, di ogni presupposto per la conservazione
dunque non semplice convivenza, ma affectio reciproca, co- del diritto allassegno divorzile, che, dunque, non entra in quie-
munione di vita, comunione di bisogni, loro concorde soddi- scenza, ma viene automaticamente a cessare; nella stessa
sfacimento, una certa stabilit (ed questo il requisito pi diffi- prospettiva, con riferimento allassegno di mantenimento,
cile da accertare); Prosperi, La famiglia non fondata sul matri- Cass. 9 settembre 2015, n. 17856, ord., cit. In tema di risarci-
monio, cit., 202; DErcole, Famiglia di fatto, in Dizionari del dirit- mento del danno al convivente more uxorio patito in conse-
to privato, a cura di Irti, 1, Milano, 1981, 350-351; Dogliotti, vo- guenza delluccisione del partner da parte di una terza perso-
ce Famiglia di fatto, cit., 189, ove si legge che per famiglia di na, si v. Cass. 28 marzo 1994, n. 2988, in Giur. it., 1995, I, 1,

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Legge 20 maggio 2016, n. 76

Il richiamato comma 36 omette di precisare quan- attribuire un qualche rilievo al pur criticabile com-
do (avuto specialmente riguardo alla durata del le- plemento di specificazione di fatto); b) la circo-
game) possa dirsi di essere in presenza di un rap- stanza che nelle unioni civili espressamente attri-
porto di coppia stabile (36), demandando allap- buita natura costitutiva al momento formale (com-
prezzamento dellinterprete - e, segnatamente, del ma 2).
giudice - ogni valutazione al riguardo. A questo Nella direzione indicata si posta anche una re-
fondamentale presupposto fa peraltro riferimento il cente pronuncia di merito, la quale, attribuendo al-
successivo e gi richiamato comma 37, alla stregua la convivenza natura fattuale, in ragione della
del quale ferma restando la sussistenza dei presup- circostanza che essa si traduce in una formazione
posti di cui al comma 36, per laccertamento della sociale non esternata dai partners a mezzo di un
stabile convivenza si fa riferimento alla dichiarazio- vincolo civile formale, ha qualificato la dichiara-
ne anagrafica di cui allart. 4 e allart. 13, comma zione anagrafica come strumento privilegiato di
1, lett. b), d.P.R. 30 maggio 1989, n. 223. prova e non anche elemento costitutivo, traendo
La previsione di cui al comma 37 genera indubbia- conferma di ci proprio dal comma 36, introdutti-
mente incertezze in ordine alla natura della dichia- vo di una definizione normativa scevra da ogni ri-
razione contemplata dalle richiamate norme del re- ferimento ad adempimenti formali; tanto vero
golamento anagrafico della popolazione residente. che lanzidetta dichiarazione richiesta dalla L. n.
Ad avviso di chi scrive, non pare potersi sostenere 76/2016 per laccertamento della stabile convi-
che la mancanza della dichiarazione in questione venza, e cio per la verifica di uno dei requisiti
sia ostativa allaccertamento ed alla configurabilit costitutivi ma non anche per appurarne leffettiva
della fattispecie contemplata dal legislatore e, esistenza fattuale (38).
quindi, allapplicazione della relativa discipli- Scegliendo la diversa e opposta soluzione e, dun-
na (37). In tal senso depongono plurimi argomenti, que, attribuendo alla dichiarazione natura costitu-
tra i quali: a) il fatto che la dichiarazione conce- tiva anzich probatoria, si invece costretti a so-
pita in relazione al momento accertativo di un fe- stenere che la convivenza, per dirsi stabile, deve ri-
nomeno - la stabile convivenza, correttamente sultare nella dichiarazione anagrafica, a prescindere
contemplata come preesistente rispetto al momen- dalla durata del rapporto e, dunque, anche se ini-
to in cui viene resa la dichiarazione - i cui elemen- ziata da un solo giorno (39). Verrebbe inoltre pri-
ti costitutivi hanno matrice fattuale (il che vale ad vilegiato il profilo della libert, a scapito delle re-

1366, ove si legge che non sufficiente la semplice coabita- servazioni in ordine sparso, editoriale pubblicato in data 20
zione affinch si possa parlare di famiglia di fatto, dovendosi aprile 2016, in giustiziacivile.com, 5; in senso adesivo Pacia,
invece fare riferimento ad una relazione interpersonale con Unioni civili e convivenze, cit., 204, ad avviso della quale la
carattere di tendenziale stabilit, di natura affettiva e parafami- mancanza della dichiarazione non sembra ostativa alla confi-
liare che, come nellambito di una qualsiasi famiglia, si esplichi gurabilit della fattispecie (e ad altre modalit di accertamento
in una comunanza di vita e di interessi e nella reciproca assi- della convivenza). Cfr. anche Pischetola, Unioni civili e convi-
stenza morale e materiale. venze: impatto con imposte indirette e relativi regimi fiscali, an-
(36) Sul punto interessante osservare che Cass., SS.UU., che agevolativi, in Immobili & propriet, 2016, 445, ove si os-
17 luglio 2014, n. 16379, in Corr. giur., 2014, 1196, con nota di serva che laccertamento cui fa riferimento il comma 37 sia
V. Carbone, ha ritenuto ostativa alla delibazione di una senten- solo enunciativo ma non gi costitutivo della condizione di
za ecclesiastica di nullit del matrimonio, nel caso in cui si sia convivente di fatto, dovendosi reperire nel precedente com-
protratta per almeno tre anni, la convivenza come coniugi, ma 36 il profilo costitutivo ed essenziale del legame.
definita dalla Suprema Corte quale elemento essenziale del (38) Cos Trib. Milano 31 maggio 2016, ord., in www.quoti-
matrimonio-rapporto, che si manifesta come consuetudine di dianogiuridico.it, pronunciandosi nellambito di un procedimen-
vita coniugale comune, stabile, e continua nel tempo, ed este- to cautelare ex art. 700 c.p.c., promosso dalla madre di un na-
riormente riconoscibile attraverso corrispondenti, specifici fatti scituro, concepito fuori dal matrimonio, al fine di accedere al
e comportamenti dei coniugi, e quale fonte di una pluralit di materiale biologico del preteso padre per utilizzarlo nellinstau-
diritti inviolabili, di doveri inderogabili, di responsabilit anche rando giudizio avente ad oggetto laccertamento della paterni-
genitoriali in presenza di figli, di aspettative legittime e di legit- t ex art. 269 c.c. Nella fattispecie il Tribunale ha ritenuto pro-
timi affidamenti degli stessi coniugi e dei figli, sia come singo- vata lesistenza di una convivenza di fatto tra la ricorrente e il
li, sia nelle reciproche relazioni familiari. In tema di conviven- preteso padre del nascituro, che era deceduto qualche mese
za more uxorio, ponendosi sulla scia di Cass. 4 aprile 1998, n. prima, in virt del fatto che la coppia avesse gi avuto due fi-
3503, cit., Trib. Brescia 10 aprile 2003, in questa Rivista, 2003, gli, circostanza ritenuta di per se stessa sintomatica di un ha-
476, con nota di Delconte, sulla base dellassunto secondo cui bitat familiare formatosi al di fuori di un vincolo matrimoniale.
la convivenza more uxorio devessere messa alla prova di un Nella pronuncia si legge anche che: La prova si ricava, co-
certo trascorrere del tempo, ha ritenuto che le caratteristiche munque, anche dal certificato anagrafico in atti che attesta lo
giuridicamente qualificanti della convivenza () ai fini dellac- stato di famiglia, nel periodo in cui si realizzata la morte del
certamento di un nucleo familiare di fatto siano state assunte ().
dal rapporto dopo almeno un paio di anni dal suo inizio (). (39) Lesempio riportato si deve a Lenti, La nuova disciplina
(37) Cfr. Balestra Unioni civili e convivenze di fatto: brevi os- delle convivenze di fatto: osservazioni a prima lettura, cit., 96, a

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sponsabilit che - in unepoca in cui sempre con reciproco, secondo quanto previsto dallart. 1,
maggiore forza ed incisivit viene posto laccento comma 11, L. n. 76/2016, deriva anche dalla costi-
sulla solidariet costituzionale e sui doveri da essa tuzione di ununione civile tra persone dello stesso
scaturenti - un rapporto duraturo in grado di ge- sesso. Diversa valenza assume invece la reciproca
nerare. assistenza morale e materiale tra i conviventi di
fatto cui si riferisce il comma 36, nella misura in
Segue: i legami di reciproca assistenza cui essa non configura un obbligo, ma viene spon-
morale e materiale taneamente prestata in ragione del vincolo affetti-
vo che lega i partner: tanto vero che, sotto questo
Il comma 36 tratteggia la convivenza come una si-
profilo, si parlato di finalit solo descrittiva, anzi-
tuazione in cui i partner sono stabilmente uniti, ol- ch prescrittiva della previsione in questione (41).
tre che da vincoli affettivi di coppia, anche da le- La questione invero non nuova. Gi si ricorda-
gami di reciproca assistenza morale e materiale. to che la sussistenza di una famiglia di fatto viene
Il riferimento allassistenza tuttavia stato conside- riconosciuta a fronte di un rapporto stabile tra due
rato inidoneo ad integrare un effettivo presupposto soggetti, i quali, legati da un vincolo affettivo, si
dotato di portata autonoma rispetto al precedente, comportano come coniugi. E tuttavia, come affer-
posto che un rapporto affettivo di coppia non pu mato dalla maggior parte degli interpreti, la neces-
che contemplare una disponibilit alla reciproca sit di ravvisare comportamenti analoghi a quelli
assistenza morale e sostanziarsi in comportamenti previsti dallart. 143 c.c. per poter configurare una
corrispondenti (40). famiglia di fatto, nondimeno, ha tradizionalmente
noto che lart. 143, comma 2, c.c. configura las- deposto soltanto nel senso di una doverosit mora-
sistenza morale e materiale quale obbligo reciproco le e sociale e non giuridica, di tali comportamen-
discendente dal matrimonio; il medesimo obbligo ti (42). In altra sede si peraltro posto in luce che,

parere del quale, tuttavia, lindicazione di cui al comma 37, pur rale e materiale non prescrive delle condotte, ma si limita a
riferendosi solo allaccertamento, fa presumere che la convi- descrivere una situazione di fatto.
venza abbia inizio con la dichiarazione allufficiale dellanagra- (42) Cfr. Paradiso, La comunit familiare, Milano, 1984, 106;
fe, visto che da quel momento che pu dirsi accertata: in Santilli, Note critiche in tema di famiglia di fatto, in Riv. trim. dir.
modo che la sua stabilit consiste () nellavvenuta dichia- proc. civ., 1980, 842; Bernardini, La convivenza fuori dal matri-
razione di costituire la famiglia anagrafica di cui allart. 4. La monio, Padova, 1992, 113; DAngeli, La tutela delle convivenze
prima delle riportate affermazioni condivisa anche da Pacia, senza matrimonio, Torino, 1995, 68 ss.; Ferrando, Convivere
Unioni civili e convivenze, cit., 204, la quale, tuttavia, come gi senza matrimonio: rapporti personali e patrimoniali nella famiglia
ricordato (v. supra nt. 37), accoglie lopposta tesi della non ne- di fatto, cit., 192; Balestra, La famiglia di fatto, cit., 57; Tomma-
cessariet della dichiarazione ai fini della configurabilit della sini, La famiglia di fatto, cit., 411-412; Polidori, Convivenza e si-
fattispecie di cui al comma 36. La scelta del legislatore di sot- tuazioni di fatto. I rapporti personali, in Trattato di diritto di fami-
toporre a vincoli e obblighi solo le relazioni affettive che rag- glia, diretto da Zatti, I, 1, cit., 1110-1111; Monteverde, La con-
giungano un certo grado di intensit, denotato dalla stabile vivenza more uxorio, in Il diritto di famiglia, Trattato diretto da
coabitazione risultante in sede anagrafica, giudicata oppor- Bonilini e Cattaneo, II ed., Torino, 2007, 942; Sesta, Manuale
tuna da Rizzuti, Prospettive di una disciplina delle convivenze: di diritto di famiglia, Padova, 2013, 214 ss.; nonch, da ultimo,
tra fatto e diritto, cit., 9. Si v. anche Quadri, Regolamentazione Coppola, La famiglia non fondata sul matrimonio, in Trattato di
delle unioni civili tra persone dello stesso esso e disciplina delle diritto di famiglia, diretto da Bonilini, I, Assago, 2016, 691, ove
convivenze, cit., 8, il quale, nellelencare i presupposti cui la si legge che nella convivenza more uxorio permane lassenza
legge ricollega la sussistenza di una convivenza di fatto, osser- di doveri di natura interpersonale, giuridicamente imposti e tu-
vava, in sede di commento del testo approvato dal Senato il telati, sempre che questi non siano spontaneamente osservati.
25 febbraio 2016 (successivamente approvato dalla Camera in Ci rimane vero, si precisa, anche ove si richiamino, a fonda-
data 11 maggio 2016), che, tra di essi, pare configurato come mento dellaffectio tra i partners, lessenziale comunanza di vita
essenziale pure il criterio anagrafico; lA. manifesta tuttavia e di interessi, nonch la reciproca assistenza, materiale e mo-
una diversa opinione nel successivo scritto Unioni civili tra rale, elementi che incidono s sulla rilevanza esterna dellunio-
persone dello stesso sesso e convivenze, cit., 899, nt. 30, ne, ma non determinano il sorgere di situazioni giuridiche tra i
ove si legge che, in senso contrario ad una valenza lato sensu suoi membri. Dunque, la rilevanza giuridica della convivenza
costitutiva, pare da preferire, comunque, lattribuzione alle ri- more uxorio non si traduce affatto () nel carattere obbligato-
sultanze anagrafiche di un valore semplicemente probatorio. rio delle posizioni interne allunione. In giurisprudenza, si v.
(40) Cos Lenti, La nuova disciplina delle convivenze di fatto: Pret. Milano 18 febbraio 1990, in Foro it., 1991, I, 329; Trib.
osservazioni a prima lettura, cit., 96, il quale afferma di non sa- Napoli 8 luglio 1999, in questa Rivista, 1999, 501, con nota di
per immaginare un legame affettivo di coppia degno di tal no- Morello Di Giovanni; per la totale mancanza, nellambito della
me, che non contenga anche una disponibilit allassistenza convivenza more uxorio, di un valore giuridicamente ricono-
morale e materiale reciproca e una prassi corrispondente; di sciuto del reciproco impegno di fedelt, in quanto, per defini-
guisa che, afferma conclusivamente lA. citato, dove c un zione, tale forma di unione rifugge al riconoscimento dellor-
legame affettivo () c ovviamente anche la disponibilit sud- dinamento o comunque non lo riceve, Trib. Genova 25 set-
detta. tembre 2009, in questa Rivista, 2010, 389, con nota di Falletti,
(41) Lenti, La nuova disciplina delle convivenze di fatto: os- che ha escluso la possibilit di ravvisare un obbligo del convi-
servazioni a prima lettura, cit., 97, ove si legge che lindicazio- vente della donna in trattamento anti-sterilit di informare la
ne, allinterno del comma 36, del requisito dellassistenza mo- stessa dellintenzione di interrompere la relazione a causa di

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a ben riflettere, scorretto parlare di doverosit - scorta di quelli contemplati dallart. 143 c.c., se, in
sia pure in senso soltanto morale e sociale - poich difetto di un obbligo giuridico di fedelt gravante
il dovere, in quanto effetto, presuppone un fatto su coloro che abbiano dato vita ad ununione civi-
(fattispecie) generatore, laddove nella convivenza le, debba in parallelo addivenirsi alla necessaria
lassistenza - al pari di altri comportamenti - si po- esclusione di un qualsivoglia dovere (morale) di fe-
ne come elemento costitutivo della fattispe- delt - ovvero, secondo la prospettiva pi sopra ab-
cie (43); il che conduce correttamente ad enfatizza- bracciata, se si debba escludere qualsivoglia rile-
re lelemento della spontaneit quale connotato vanza della fedelt rispetto alla configurabilit del-
specifico e, in qualche modo, permanente della re- la fattispecie - per le coppie di conviventi di fatto
lazione. omosessuali. La risposta pare tuttavia dover essere
Ampiamente dibattuta nel corso del dibattito par- negativa: quello stabile legame affettivo di coppia
lamentare stata la vicenda che - con un certo improntato alla reciproca assistenza morale e mate-
grado di opacit - ha condotto alla soppressione riale che, secondo quanto richiesto dal comma 36,
del dovere di fedelt dal catalogo dei doveri deri- deve sussistere tra i conviventi di fatto, non pu
vanti dallunione civile tra persone dello stesso ses- infatti non recare con s anche un impegno di
so, che contempla solo lobbligo reciproco allassi- esclusivit e di rispetto (44). E, daltra parte, a con-
stenza morale e materiale e alla coabitazione, non- ferma della soluzione indicata, pu richiamarsi
ch, sotto il profilo patrimoniale, lobbligo di con- quellorientamento, emerso in sede di prima inter-
tribuzione ai bisogni comuni (art. 1, comma 11, L. pretazione delle norme dedicate allunione civile,
n. 76/2016). Posto che conviventi di fatto possono secondo cui lomissione del dovere di fedelt allin-
essere anche persone dello stesso sesso non vinco- terno del comma 11 non in effetti decisiva, nella
late da ununione civile, ci si pu domandare, te- misura in cui tale dovere riecheggia nellambito di
nuto conto dellorientamento richiamato subito so- altre disposizioni della L. n. 76/2016 e pu in ogni
pra e facente leva, nel processo di ricostruzione del caso ricondursi a quello di assistenza morale e ma-
fenomeno della convivenza more uxorio, su unam- teriale, espressamente richiamato dalla disposizione
pia gamma di doveri morali da identificarsi sulla in questione (45).

una seconda relazione a lei fino a quel momento occultata. alla disciplina in materia di nullit ed in particolare alle norme,
Deve peraltro segnalarsi che in dottrina si da alcuni sostenu- espressamente richiamate dal comma 7, che individuano qua-
ta, in modo pi o meno ampio, la possibilit di procedere al- le causa ostativa alla relativa azione lavvenuta coabitazione
lapplicazione analogica delle disposizioni che governano i rap- come coniugi (cfr. artt. 119, 120 e 123 c.c.) e, dunque, laver
porti personali tra i coniugi: cfr. Furgiuele, Libert e famiglia, tenuto un comportamento rispettoso di tutta la deontologia
cit., 288; Alagna, Famiglia e rapporti tra coniugi nel nuovo dirit- matrimoniale, comprendente anche quellintima confidenza
to, Milano, 1983, 414 ss.; Prosperi, La famiglia non fondata sul esclusiva che si chiama fedelt; nonch alla disciplina dettata
matrimonio, cit., 256 ss. In giurisprudenza, per lapplicazione in tema di scioglimento dellunione, che, al comma 25, richia-
analogica alla famiglia di fatto dellart. 143, comma 3, c.c., ma quella dettata dalla L. n. 878/1970 anche con riguardo al-
Trib. Savona 29 giugno 2002, in questa Rivista, 2003, 596, con lassegno divorzile ed alla sua quantificazione, in relazione alla
nota di Ferrando; per la sussistenza anche nel contesto di un quale - come noto - possono venire in considerazione anche le
rapporto di convivenza di obblighi analoghi a quelli derivanti ragioni della decisione: il che potrebbe condurre ad una valo-
dal matrimonio, ivi compreso quello di fedelt, Trib. Verona 26 rizzazione delle specifiche dinamiche comportamentali che
settembre 2013, in Danno e resp., 2014, 627, con nota di V. hanno determinato la rottura del rapporto; senza contare - os-
Barba, che ne ha fatto discendere lobbligo di colui che abbia serva ancora lA. citato - che linfedelt potrebbe anche ricon-
colposamente procurato ad una persona lesioni fisiche tali da dursi alla violazione del dovere di assistenza morale, a pieno
comprometterne lesercizio del diritto alla libert sessuale, di operante anche per i partner che abbiano dato vita allunione
risarcire anche il danno alla libert sessuale parimenti derivato civile. Sul punto si v. anche Casaburi, Il nome della rosa (la di-
al convivente more uxorio. sciplina italiana delle unioni civili), articolo pubblicato sul sito
(43) Balestra, Convivenza e situazioni di fatto. I rapporti patri- web http://articolo29.it, a parere del quale lomissione del do-
moniali, in Trattato di diritto di famiglia, diretto da Zatti, I, 1, cit., vere di fedelt pu ritenersi solo apparente, trattandosi di un
1129-1130. dovere inderogabile connaturato allessenza stessa dellunione
(44) Osserva Pacia, Unioni civili e convivenze, cit., 198, co- civile, quale legame dotato di stabilit, e potendosi comunque
me la mancata previsione dellobbligo di fedelt per coloro ricondurre tale dovere a quello espressamente richiamato di
che abbiano dato vita ad ununione civile mal si concili, tra lal- assistenza morale e materiale; in termini anche Campione, Lu-
tro, proprio con il legame affettivo di coppia cui il legislatore fa nione civile tra la disciplina dellatto e regolamentazione dei rap-
riferimento nel comma 36 per definire la convivenza di fatto. porti di carattere personale, in La nuova regolamentazione delle
(45) In argomento si v. Olivero, Unioni civili e presunta licen- unioni civili e delle convivenze, Torino, 2016, 15-16, ove si affer-
za di infedelt, in corso di pubblicazione in Riv. trim. dir. proc. ma lincongruenza di ogni tentativo volto ad espellere dellu-
civ., 2016, il quale pone in luce come la fedelt, ancorch can- nione civile il dovere in questione, nella misura in cui esso si
cellata dai doveri tra i partner omosessuali, tenda a riaffiorare atteggia quale ulteriore tassello del sostegno reciproco, affetti-
da altre disposizioni della L. n. 76/2016, e ci a causa del con- vo, psicologico e spirituale sotteso ad ogni legame affettivo,
fezionamento delle regole dellunione civile sulla falsa riga del- in tal modo disvelando la propria tensione verso lobbligo di
le norme dettate per lunione coniugale; lA. intende riferirsi: assistenza morale e materiale; del medesimo avviso Quadri,

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La cessazione della convivenza di fatto chiarazione anagrafica cui si riferisce il comma 37,
La cessazione della convivenza consegue al venir verrebbe in considerazione, quale ulteriore causa di
meno di uno dei presupposti che la legge richiede cessazione della convivenza di fatto, anche una
ai fini della sua configurabilit (46). successiva dichiarazione da cui risulti il trasferi-
La dissoluzione della convivenza di fatto si verifica mento della residenza di uno dei componenti, qua-
quindi, avuto specifico riguardo ai presupposti di le elemento disvelatore della dissoluzione del vin-
carattere negativo, ogniqualvolta i partner si sposi- colo (48).
no ovvero, trattandosi di coppia composta da per- Causa di cessazione della convivenza di fatto
sone dello stesso sesso, diano vita ad ununione ci- inoltre la morte di uno dei partner, cui la L. n.
vile tra di loro; parimenti la convivenza di fatto 76/2016 ricollega una serie di prerogative a vantag-
viene meno se uno dei conviventi contragga matri- gio del convivente superstite (49).
monio o costituisca ununione civile con unaltra Le cause di cessazione della convivenza ricalcano,
persona.
in buona sostanza, quelle riscontrabili negli altri
Lo sfaldamento del legame affettivo e della recipro-
ca assistenza morale e materiale in virt della so- rapporti affettivi, con la peculiarit nondimeno
praggiunta crisi di coppia rappresenta unulteriore che la libert delle forme rende pi agevole, non
causa di cessazione della convivenza di fatto (47). solo la dissoluzione, ma anche il passaggio verso al-
Qualora, ai fini della sussistenza di una stabile con- tre tipologie di convivenza (matrimonio o unione
vivenza dovesse attribuirsi natura costitutiva, anzi- civile) tra gli stessi conviventi ovvero, in caso di
ch, come appare preferibile, probatoria, alla di- crisi, con partner diversi.

Unioni civili tra persone dello stesso sesso e convivenze, di coabitazione o di residenza di uno dei soggetti, lufficio ad-
cit., 897, secondo cui il silenzio sul dovere di fedelt privo detto provveder alla cancellazione dufficio della convivenza
di reale portata, sia in ragione dellincongruenza con la confi- di fatto (cos ad esempio i moduli del Comune di Milano e di
gurazione della relazione tra le parti dellunione civile come Reggio Emilia; una previsione analoga figura anche nel modu-
rapporto di coppia, sia a causa della non applicabilit allu- lo del Comune di Padova).
nione civile dellistituto della separazione personale (cfr. art. 1, (49) Stabilisce il comma 42 che, salvo quanto previsto dal-
commi 22 e 23, L. n. 76/2016), con la conseguente possibilit lart. 337-sexies c.c., in caso di morte del proprietario della ca-
di addebito che pu scaturire dalla violazione del detto dovere. sa di comune residenza, il convivente di fatto superstite ha di-
Attribuisce invece effettivo rilievo allomissione in discorso Del- ritto di continuare ad abitare nella stessa per due anni o per un
lAnna Misurale, Unioni civili tra diritto e pregiudizio. Prima let- periodo pari alla convivenza se superiore a due anni e comun-
tura del nuovo testo di legge, articolo pubblicato in data 27 giu- que non oltre i cinque anni; per il caso in cui nella casa comu-
gno 2016, in giustiziacivile.com, 12, la quale giudica la scelta ne coabitino figli minori o figli disabili del convivente supersti-
del legislatore inopportuna, nella misura in cui determina una te, il medesimo ha diritto di continuare ad abitarvi per un pe-
disparit di trattamento tra persone etero ed omosessuali, che riodo non inferiore a tre anni (tale diritto, ai sensi del successi-
trae origine da un pregiudizio sulla qualit del vincolo che lega vo comma 43, viene meno qualora il convivente superstite
le coppie dello stesso sesso. cessi di abitare stabilmente nella casa di comune residenza o
(46) Si segnala al riguardo che diversi Comuni, oltre ad aver in caso di matrimonio, di unione civile o di nuova convivenza
provveduto a predisporre moduli aventi ad oggetto la dichiara- di fatto). Il comma 44, recependo le indicazioni gi da tempo
zione di costituzione di una convivenza di fatto (v. supra nt. venute da Corte cost. 7 aprile 1988, n. 404, in Foro it., 1988, I,
23), hanno altres predisposto ulteriori moduli finalizzati a di- 2515, attribuisce al convivente superstite il diritto di succedere
chiararne, da parte di uno o di entrambi i partner, lintervenuta nel contratto di locazione per il caso di morte del convivente
cessazione, con speciale riferimento al venir meno del legame conduttore dellimmobile di comune residenza; tale diritto ri-
affettivo di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale. conosciuto dalla norma in questione anche per lipotesi di re-
(47) Il comma 65 ricollega alla cessazione della convivenza cesso dal contratto di locazione del convivente conduttore. Il
di fatto il diritto del convivente di ricevere dallaltro gli alimenti comma 49 prevede che, in caso di decesso del convivente di
qualora versi in stato di bisogno e non sia in grado di provve- fatto derivante da fatto illecito di un terzo, nellindividuazione
dere al proprio mantenimento; gli alimenti sono assegnati per del danno risarcibile alla parte superstite, si applicano i mede-
un periodo proporzionale alla durata della convivenza e nella simi criteri individuati per il risarcimento del danno al coniuge
misura determinata ai sensi dellart. 438, comma 2, c.c.; ai fini superstite. La morte di uno dei conviventi di fatto, per il caso
della determinazione dellordine degli obbligati ai sensi dellart. in cui questi avessero stipulato un contratto di convivenza,
433 c.c., lobbligo alimentare del convivente adempiuto con causa di risoluzione dello stesso, ai sensi del comma 59, lett.
precedenza sui fratelli e sorelle. Nella L. n. 76/2016 non figura d); in tal caso, secondo quanto stabilito dal successivo comma
lulteriore diritto del convivente, preso invece in considerazione 63, il contraente superstite o gli eredi del contraente deceduto
nelloriginario testo del c.d. ddl Cirinn, a ricevere, qualora devono notificare al professionista che aveva ricevuto o auten-
ricorressero i presupposti di cui allart. 156 c.c., quanto neces- ticato il predetto contratto, lestratto dellatto di morte affinch
sario per il mantenimento per un periodo determinato in pro- provveda ad annotare lavvenuta risoluzione a margine dello
porzione alla durata della convivenza. stesso e a notificarlo allanagrafe del comune di residenza. Si
(48) A tal proposito interessante notare che in taluni dei ricorda inoltre che, ai sensi del comma 40, lett. b), ciascun
moduli esaminati predisposti dai Comuni per la dichiarazione convivente pu designare laltro quale suo rappresentante,
della costituzione di una convivenza di fatto (v. supra nt. 23), fi- con poteri pieni o limitati, in caso di morte, per quanto riguar-
gura tra le altre, la dichiarazione dei sottoscrittori interessati di da la donazione degli organi, le modalit di trattamento del
essere a conoscenza del fatto che, qualora cessi la situazione corpo e le celebrazioni funerarie.

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Legge 20 maggio 2016, n. 76

Convivenze

Convivenze di fatto. Gli effetti:


diritti e doveri
di Leonardo Lenti
1. Linadeguatezza delle nuove regole e la indegna di essere tutelata: conferma a questo modo
loro difficile integrazione con le vecchie la tradizionale assimilazione dei coniugi legalmente
separati ai coniugi conviventi invece che a quelli
Le nuove norme sulla convivenza di fatto non di- divorziati.
sciplinano in modo organico e completo gli effetti Tale assimilazione, bench molto lontana dal mo-
della convivenza delle coppie non sposate: n ri- do di sentire pi comune nella societ italiana
guardo ai rapporti della coppia con i terzi, n ri-
doggi, compare ancora qua e l nel nostro diritto,
guardo ai rapporti interni fra i componenti della
in particolare in campo successorio. Tuttavia in
coppia, sia durante la convivenza sia dopo la sua fi-
contrasto logico con molte altre norme di legge:
ne. Insomma, a dispetto dellintenzione proclamata
sia con gran parte della legislazione in materia di
del legislatore, lasciano invariata limmagine che la
assistenza sociale, sia con varie altre norme sparse,
regolazione della materia offriva in precedenza:
come per esempio con quelle in tema di ammini-
non un sistema, ma un coacervo di norme incoe-
renti, senza una linea di politica del diritto chiara strazione di sostegno e di opposizione al prelievo di
e definita, ove sembrano regnare sovrane la casua- organi a scopo di trapianto (sulle quali ritorner in
lit e lurgenza del momento. seguito).
I maggiori aspetti generali di inadeguatezza delle Non solo, ma anche in pieno conflitto logico
nuove norme sugli effetti della convivenza, fonte con alcune regole giurisprudenziali importanti, fra
quindi di problemi, mi sembrano i seguenti. le quali due soprattutto meritano di essere ricorda-
a) I nuovi spezzoni di disciplina si mescolano in mo- te. Secondo la prima, consolidata da lungo tem-
do non coordinato, n facilmente coordinabile, con po (2), le violazioni dei doveri matrimoniali suc-
la sparsa e lacunosa disciplina legislativa e giurispru- cessive al momento in cui la convivenza divenu-
denziale precedente. Lintegrazione delle nuove re- ta intollerabile non sono causa di addebito; logi-
gole con le vecchie genera infatti complicazioni camente legata al principio secondo il quale i do-
non piccole, dovute soprattutto a una scelta di poli- veri personali nascenti dal matrimonio si estinguo-
tica del diritto: il comma 36, salvo tentarne unin- no con la separazione. Secondo laltra, recente ma
terpretazione fortemente antiletterale (1), stabilisce costantemente ribadita (3), il coniuge separato per-
che le nuove regole sulle convivenze non si applica- de il diritto al mantenimento se inizia una nuova
no, tra laltro, ai conviventi di fatto vincolati da ma- convivenza stabile, poich ci manifesta che si
trimonio o da unione civile con unaltra persona. costituito un nuovo nucleo meritevole della quali-
Lambito di applicazione delle nuove regole sulle fica di familiare, e della correlativa tutela, e che per
conseguenze giuridiche del fatto materiale della con- conseguenza il nucleo familiare precedente defi-
vivenza dunque limitato in base a un dato non nitivamente estinto.
fattuale ma giuridico, lo stato civile dei conviventi. A questo modo la nuova legge, pur dichiarando ad
Questa scelta mi sembra manifesti implicitamente alta voce lintento di accrescere la protezione giuri-
il perseverare del legislatore nellidea che la convi- dica dei conviventi, potrebbe invece portare in
venza di due persone, una delle quali separata, le- molti casi, paradossalmente, allesito opposto. Esito
galmente o di fatto, sarebbe contro la legge, quindi per che mi sembra possa essere facilmente evitato

(1) Tale mi sembra infatti linterpretazione che legga non (2) A partire da Cass. n. 10512/1994, in DeJure, poi costan-
vincolate da matrimonio o da unione civile come non vincola- temente seguita dalla giurisprudenza successiva.
te fra loro da matrimonio o da unione civile. Eppure questa in- (3) A partire da Cass. n. 17195/2011, in DeJure, costante-
terpretazione porterebbe, a mio modo di vedere, a risultati ap- mente seguita dalla giurisprudenza successiva tanto per las-
plicativi molto pi ragionevoli. segno di separazione quanto per quello di divorzio.

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in via interpretativa. Oltre a dover tenere dovero- connesso con la convivenza. La giurisprudenza, in-
samente conto dei dichiarati intenti della legge, va fatti, tuttora non traccia in modo certo e preciso la
infatti osservato che la portata della definizione linea di confine tra i casi in cui le restituzioni e i
del comma 36, richiedente lo stato libero, espres- rimborsi sono dovuti, in ossequio al principio del-
samente limitata alle disposizioni contenute nei lingiustificato arricchimento, e quelli in cui non
commi successivi della legge stessa, sicch non do- lo sono, in ossequio al principio dellobbligazione
vrebbe incidere su altre leggi previgenti, n sulle naturale.
regole di origine giurisprudenziale (4). Quanto alla possibilit di disciplinare preventiva-
Pertanto il coordinamento delle nuove norme con mente per contratto le conseguenze delleventuale
le disposizioni legislative e le regole giurispruden- futura separazione della coppia, mi sembra che il
ziali preesistenti dovrebbe essere configurato nel comma 56 la impedisca, prevedendo la nullit del-
modo seguente: (i) i nuovi diritti attribuiti dalla leg- le condizioni apposte al contratto di convivenza ti-
ge, come gli alimenti (comma 65) e limpresa fami- pizzato dalla legge. Ci lascia per ovviamente
liare (comma 46), riguardano solo le convivenze i aperta la porta alla stipulazione di contratti di con-
cui componenti hanno entrambi lo stato libero, vivenza atipici che le regolino, i quali non potreb-
come impone il comma 36; (ii) gli altri diritti, che bero per diventare opponibili ai terzi.
erano gi riconosciuti in precedenza dalla legge o c) La lettura dei commi riguardanti la convivenza
dalla giurisprudenza, restano attribuiti a tutte le di fatto (dal 36 al 49, pi il 65) rende difficile libe-
convivenze, indipendentemente dallo stato libero rarsi del sospetto che il legislatore abbia lavorato
dei loro componenti. Quanto in particolare alle re- in una condizione di profonda ignoranza del diritto
gole giurisprudenziali, credo non avrebbe alcun previgente, non solo di quello di fonte giurispru-
senso ritenere che siano divenute implicitamente denziale, ma perfino di quello di fonte legislativa.
inapplicabili per effetto della nuova legge, anzitut- Altrimenti sarebbe incomprensibile perch molte
to perch sono ricavate dai principi fondamentali norme della legge siano state oggetto di ripetute
del sistema, che la nuova legge non modifica; inol- sottolineature nei discorsi dei politici, e quindi di
tre perch si aprirebbero lacune di tutela gravi, a grande attenzione nei mezzi dinformazione, come
causa della sua incompletezza. Pertanto irrilevan- se fossero delle novit, quando invece sono soltan-
te che la nuova legge menzioni alcuni di questi di- to una ripetizione di regole gi vigenti, e per di pi
ritti senza modificarli con chiarezza rispetto al di- spesso malaccorta.
ritto previgente: tale menzione vale solo a darne A ci si aggiunga che la qualit tecnica delle nuo-
una generica e non necessaria conferma. ve norme inadeguata e il loro linguaggio assomi-
Il quadro complessivo della regolazione degli effetti glia in molti passi pi a quello che ci si aspetta dal
della convivenza che si disegna oggi, dunque, an- cosiddetto uomo della strada che da un legislato-
cora pi incoerente di prima sul piano sistematico re consapevole e tecnicamente competente.
e rende lapplicazione della disciplina pi incerta e La conseguenza, indesiderata e inopportuna,
complessa di quanto fosse in precedenza, senza of- quella di dar adito a molti problemi interpretativi,
frire un effettivo incremento della tutela, salvo che che toccher alla giurisprudenza risolvere. Ma il le-
riguardo agli alimenti, lunico punto davvero di gislatore degli ultimi anni ci ha ormai abituati,
grande importanza (comma 65). purtroppo, a un dilettantismo davvero preoccupan-
b) Continua a mancare la disciplina legislativa dei te.
rapporti patrimoniali fra i conviventi, qualora non Nellesposizione che segue non tratto lintera mate-
abbiano stipulato un contratto per regolarli, soprat- ria della disciplina giuridica delle convivenze di
tutto in vista della separazione. fatto, ma solo gli aspetti menzionati nella L. n. 76,
Credo sarebbe stato opportuno disciplinare la sorte iniziando da quelli non patrimoniali. Successiva-
dei conferimenti fatti da ciascuno allamministra- mente, nellesporre gli aspetti patrimoniali, seguo
zione domestica e pi in generale alla vita comune, un ordine logico che non bada alla successione dei
sia con beni sia con attivit personali, per adem- commi della legge: prima espongo le regole sulla
piere il dovere di reciproca assistenza morale e ma- relazione fra i componenti della coppia finch la
teriale, dovere solo etico e non giuridico naturalmente convivenza in atto, poi quelle che si applicano

(4) In un mio precedente scritto in materia, La nuova disci- sul coordinamento tra vecchie e nuove disposizioni non avevo
plina della convivenza di fatto: osservazioni a prima lettura (in adeguatamente colto e valorizzato questa limitazione posta
Jus civile, 2016, 4, 92 ss.), nellargomentare linterpretazione dalla legge.

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quando la convivenza terminata; infine le regole 3. I ricoveri ospedalieri e le informazioni


che coinvolgono i rapporti con i terzi. sanitarie
Il comma 39 si segnala per la sua scrittura approssi-
2. Lassistenza reciproca non patrimoniale
mativa, giornalistica, ben poco consapevole del
in generale
preciso significato giuridico delle regole che stabili-
La menzione dei legami affettivi di coppia e di re- sce e delle loro implicazioni. Contiene due aspetti
ciproca assistenza morale e materiale, previsti nel diversi.
comma 36, ha un valore solo descrittivo, com ov-
vio: serve per delimitare lambito di applicazione a) Le visite e lassistenza al familiare
delle nuove norme sulla convivenza. Non ha, n ricoverato
potrebbe avere, il valore prescrittivo che hanno in- La norma attribuisce al convivente il diritto di vi-
vece gli artt. 143 e 144 c.c. per il matrimonio e i sitarlo e di assisterlo, con lintento di garantirgli i
commi 11 e 12, L. n. 76 per lunione civile. medesimi diritti che i regolamenti delle strutture
Lelenco dei requisiti contenuto nel comma 36 sanitarie sullaccesso ai reparti attribuiscono ai fa-
pi ampio di quello contenuto nellart. 4 del rego- miliari del paziente. Bench oggetto di grande at-
lamento anagrafico (d.P.R. n. 223/1989): mentre tenzione politico-giornalistica, nella stragrande
questultimo fa solo riferimento a vincoli affetti- maggioranza dei casi perfettamente inutile. Pu
vi, la nuova norma aggiunge la reciproca assi- davvero sortire un effetto innovativo solo nel caso,
stenza morale e materiale, riecheggiando palese- non certo frequente, in cui: (i) si tratti dellaccesso
mente le regole sui doveri personali nascenti dal a reparti nei quali necessario, per ragioni stretta-
matrimonio. mente sanitarie, limitare quanto pi possibile i vi-
Tenendo sempre presente la finalit solo descrittiva, sitatori esterni, come per esempio ai reparti di ria-
degno di nota il fatto che non sia menzionata la nimazione; (ii) e al tempo stesso il regolamento in-
terno della struttura sanitaria permetta laccesso so-
collaborazione nellinteresse della famiglia, previ-
lo ai congiunti con i quali il ricoverato ha un lega-
sta dallart. 143, comma 2, che pur nei fatti non
me giuridico familiare (5).
ben distinguibile dallassistenza morale e materiale.
Per visitare i pazienti ricoverati in ogni altro repar-
Ci credo si spieghi con un atteggiamento che qua
to, ove non vi sia lesigenza sanitaria di limitare al
e l affiora in questa legge e che era certamente
massimo gli accessi, risaputo che tutte le strutture
presente in una parte dei parlamentari che lhanno sanitarie regolano solo gli orari di visita e il nume-
approvata: non si dovrebbe poter usare la parola fa- ro dei visitatori, senza minimamente curarsi, com
miglia se manca il matrimonio. Ci in armonia ovvio, del loro stato civile.
ideologica con laffermazione, comunque irrilevan-
te, contenuta nel comma 1 della nuova legge, che b) Laccesso alle informazioni sanitarie
a proposito dellunione civile richiama gli artt. 2 e personali sul malato
3 Cost., a sottolineare che si tratta di situazioni di- Questo secondo aspetto invece assai problemati-
verse da quelle di cui allart. 29 Cost. co per pi ragioni.
A questo modo, volutamente e per motivi stretta- Anzitutto il diritto di accedere a tali informazioni
mente ideologici, si ignora che la giurisprudenza di posto in parallelo al diritto di visita e sembra pre-
ogni ordine e grado, a partire da quella - fonda- supporre, stando al tenore letterale del comma 39,
mentale - della Corte europea dei diritti delluomo, che anche laccesso alle informazioni sia disciplina-
costante e inequivocabile nel giudicare che si ha to dai regolamenti interni delle strutture (6). Una
famiglia ovunque vi siano relazioni interpersonali simile interpretazione, inappuntabile sul piano
caratterizzate da quellintimit che secondo il co- strettamente letterale, in aperto, evidente con-
mune sentire detta appunto familiare, indipen- flitto con il diritto vigente, e pi precisamente con
dentemente dallesistenza o meno di vincoli giuri- i principi sul trattamento dei dati sanitari, conte-
dici. nuti nel codice per la protezione dei dati personali

(5) Un caso di questo tipo, occorso pochi anni, ha avuto gioramento tecnico che ha subito la legge durante il suo iter
notoriet giornalistica perch riguardava un famoso alpinista, parlamentare: nello schema di testo unificato corretto, proposto
Walter Bonatti, alla cui compagna era stato impedito di assi- dalla relatrice al senato per i disegni di n. 14 e connessi, la nor-
sterlo nella ultime ore di vita. ma (art. 9) legava ai regolamenti ospedalieri solo le visite e
(6) Anche questa norma stata vittima del costante peg- lassistenza.

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e applicati da numerosi provvedimenti dellAutori- quanto meno se nel frattempo si formata una
t garante. Onde evitar di attribuire alla nuova convivenza stabile.
norma un significato del tutto assurdo, occorre Sulle informazioni sanitarie, dunque, il comma 39
quindi superare la lettera della legge e interpretare non introduce alcuna effettiva innovazione.
il richiamo alle regole interne delle strutture come comunque bene ricordare che qui si sconta, in
riferibile solo alle visite e allassistenza. generale, la mancanza di una disciplina ragionevo-
Le informazioni sanitarie, pertanto, restano e non le e certa da parte del legislatore in tema di comu-
possono che restare regolate dal D.Lgs. 196, indi- nicazione dei dati sanitari del paziente ai suoi fami-
pendentemente da quanto si legge nel comma 39: liari, ben al di l del caso specifico dei diritti del
di regola, pertanto, possono essere comunicate sol- convivente: ovvio che non questa la sede op-
tanto al paziente stesso e alle persone cui questi portuna per approfondire la questione.
autorizza la comunicazione. In via di eccezione pe-
r, dopo eseguita la prestazione sanitaria per motivi 4. La designazione del rappresentante in
di emergenza senza il consenso del paziente, in materia sanitaria
quanto in stato di incapacit fisica, legale o natura- La L. n. 76 attribuisce a ciascun convivente di fat-
le, le informazioni - in vista dellautorizzazione al to la facolt di designare laltro come suo rappre-
loro trattamento - possono essere comunicate a sentante per prendere le decisioni sui trattamenti
un prossimo congiunto (7), a un familiare, a sanitari, sulla donazione degli organi, sulle modali-
un convivente e persino al responsabile della t di trattamento del corpo e sulle celebrazioni fu-
struttura presso cui dimora linteressato (art. 82, nerarie. Soggiunge poi, con linguaggio del tutto
comma 2, lett. a, D.Lgs. n. 196/2003). Qui la paro- atecnico, che pu attribuirgli poteri pieni o limi-
la convivente - che preceduta dallarticolo indeter- tati. Il significato di questa precisazione oscuro:
minativo - allude nel modo pi generico possibile se limitato significhi solo su alcune delle materie
a qualsiasi tipo di convivenza di fatto (8): per elencate e pieno su tutte; o se limitato significhi se-
esempio anche a una persona che svolga la funzio- condo le direttive dellinteressato e pieno senza tali
ne di badante coabitando saltuariamente. Il convi- direttive. In ogni caso, cos approssimativa e gene-
vente che risponde ai requisiti del comma 36 rica com, sembra una precisazione inutile.
quindi ovviamente compreso in questo novero,
tanto nella sua qualit di familiare quanto in quella a) Il comma 40, lett. a
di convivente, senza bisogno del comma 39. Losservazione pi immediata, ovvia e facile, che
Per il caso particolare della persona che si trova chiunque pu designare qualsiasi altra persona co-
allinizio del periodo di osservazione ai fini dellac- me proprio rappresentante, senza necessit di una
certamento di morte, la L. n. 91/1999 sui prelievi norma che glielo permetta. Ma allora, visto che in
da cadavere di organi a scopo di trapianti prevede linea di principio tale potere di designazione esiste
che linformazione sia data anzitutto al coniuge gi, a che cosa pu servire la norma? La sua pecu-
non separato o al convivente more uxorio (art. 3, liarit esiste, e sta nel contenuto dei poteri che
comma 2) e che gli stessi soggetti abbiano la facol- possono essere attribuiti al rappresentante, che
t di presentare opposizione scritta entro il termi- hanno carattere strettamente personale.
ne corrispondente al periodo di osservazione ai fini Immagino che il legislatore si rappresentasse una
dellaccertamento di morte (art. 23, comma 2). In situazione tipo come questa: intorno al letto del-
queste norme, come si vede, mentre il coniuge se- linteressato, che si trova nella fase finale della sua
parato escluso, il convivente espressamente in- vita, si scatena la lite fra i suoi i figli e la sua con-
dicato, in sua evidente sostituzione, e per di pi vivente, che non la loro madre, su come gestire
senza le limitazioni previste invece nel comma 36: la sua infermit e la sua morte. Lintenzione che
pertanto la norma si applica anche nel caso in cui sottost a questa norma - suppongo - quella di at-
uno dei conviventi ancora legato in matrimonio tribuire allinteressato la possibilit di indicare che
con un altra persona. Va poi sottolineato che la lo- il convivente, e non i figli, legittimato a decidere
cuzione coniuge separato significa che questo come suo fiduciario, in nome e per conto suo, per
escluso anche qualora sia separato solo di fatto, il momento in cui non sar pi in grado di farlo da

(7) La locuzione richiama la nozione penalistica corrispon- fe, n secondo lart. 4, d.P.R. n. 223/1989 (famiglia anagrafi-
dente (art. 307, comma 4, c.p.). ca), n secondo lart. 5 stesso d.P.R. (convivenza anagrafi-
(8) Non implica neppure che la convivenza risulti allanagra- ca).

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s con sufficiente consapevolezza. A questo modo nosciuta. Invece finora tutto si arenato nelle soli-
il convivente si troverebbe inserito a pieno titolo te contrapposizioni ideologiche, astratte e ammor-
nel novero dei familiari che hanno voce in capito- banti, come da troppo tempo accade in materia di
lo su queste materie, ampliando cos lautonomia biodiritto.
dellinteressato nella scelta della voce cui dare la Il legislatore potrebbe per aver avuto anche un al-
preferenza. tro intendimento, un po subdolo: quello di tentare
Il problema - grave - che il diritto scritto non un primo accenno di regolazione della figura del fi-
contiene alcuna regolazione della figura del fiducia- duciario per i trattamenti sanitari. Forse pensava a
rio per i trattamenti sanitari. N mi sembra ragione- questo modo di forzare la mano al parlamento, in-
vole introdurla in questo modo ipersemplificato e, troducendo surrettiziamente tale figura in un ambi-
per di pi, con riguardo solo al convivente. E il co- to limitato; ma limitato in modo irragionevole,
niuge? E ciascun figlio? Forse il legislatore, nel suo perch riguarderebbe solo il convivente e non gli
dilettantismo, pensava che la legge regolasse gi altri familiari pi stretti.
tutto ci. Comunque sia, mi sembra innegabile che in un
Purtroppo le regole di diritto su chi ha voce in ca- qualche modo la nuova legge istituisca davvero un
pitolo in queste materie, cos delicate, sono quanto abbozzo informe di fiduciario, senza ben avvedersi
mai incerte e lacunose: la materia sostanzialmen- della sua novit, n del fatto che non pu natural-
te governata da prassi consuetudinarie e non da nor- mente riguardare solo il convivente, ma qualunque
me di legge, come invece in altri paesi europei, pi persona sia indicata dal paziente, a partire dal co-
capaci del nostro di affrontare questi temi, come niuge non separato, neppure di fatto, dai figli mag-
per esempio la Francia (9). Nella prassi consuetudi- giorenni, dai genitori non pi esercenti la respon-
naria credo si possa affermare che i familiari fidu- sabilit parentale, per giungere a qualsiasi estraneo
ciari (per cos dire) esistono gi, come ogni medi- di sua fiducia. Poi per lo lascia senza regole, in
co ospedaliero sa perfettamente. Tuttavia tale pras- particolare su quanto le indicazioni dellinteressato
si non capace di risolvere i contrasti endofamilia- vincolino il designato, e su quanto le indicazioni
ri, poich non offre alcuna regola di prevalenza del designato vincolino il medico.
dellopinione di un familiare su quella di un altro, Presupposto della designazione che la persona
lasciando al medico lo sgradevole compito di bar- malata sia ancora capace di discernimento. Se invece
camenarsi alla meglio tra le loro discordie, tenendo non lo pi, la norma non pu operare. Mi sembra
un atteggiamento di doverosa prudenza autodifen- perci che non serva per risolvere i casi pi delica-
siva. ti, cio quelli in cui gli eventi sono precipitati con
Non un caso se da tempo si discute, con tanti tale rapidit da non aver permesso alcuna designa-
proclami di principio ma poco costrutto, dellintro- zione: per esempio quando in seguito a un inciden-
duzione di questa figura allinterno di una discipli- te stradale il ferito in coma e le sue condizioni
na generale di legge sulle direttive anticipate di trat- sono disperate. In circostanze di questo genere, se
tamento. Tuttavia solo una discussione seria, basata si intende ridurre al massimo le paralizzanti liti in-
su unadeguata conoscenza della realt fattuale, po- trafamiliari intorno al letto dellinteressato, sarebbe
trebbe portare a una disciplina ove sia chiaramente necessaria una norma che attribuisse di diritto il po-
indicato soprattutto qual il grado di vincolativit tere rappresentativo e decisionale a un familiare,
delle direttive anticipate, quali sono i poteri e i do- in base a una graduatoria stabilita in via generale e
veri del fiduciario, qual il ruolo del medico cu- astratta dalla legge, magari secondo il modello de-
rante e quale autonomia decisionale gli viene rico- gli artt. 374 - 378 del codice civile svizzero (10).

(9) Il Code de la sant publique stabilisce che chiunque, se procedura collegiale prevista dal codice di deontologia medica
prevede di trovarsi in futuro in una situazione patologica grave, (artt. L.1111-4, c. 5 e R.4127-37 Code sant). Tuttavia, se si
tale da non permettergli di ricevere le informazioni necessarie tratta di un malato terminale, il parere della persona di fiducia
per esprimere il suo consenso informato ai trattamenti sanitari deve avere la prevalenza (art. 1111-12 Code sant).
suggeriti dai medici o di manifestare la sua volont in proposi- (10) Le norme sono state introdotte con la riforma del dirit-
to, possa nominare con atto scritto revocabile una persona di to tutorio nel 2013. Lart. 374, qualora manchino sia un man-
sua fiducia (de confiance) liberamente scelta, che dovr essere dato precauzionale (rappresentante designato dallinteressato)
consultata (art. 1111-6 Code sant). Nel decidere se effettuare sia un curatore (rappresentante legale di nomina giudiziaria),
o sospendere un trattamento sanitario, i medici devono tener attribuisce di diritto un potere generale di rappresentanza al
conto sia delle eventuali direttive anticipate, sia del parere del coniuge o al partner registrato, purch vi sia la convivenza o
fiduciario, ma non sono tenuti a seguire n le une n laltro, una regolare assistenza prestata di persona. Lart. 378, al
qualora siano ragionevolmente convinti che possa derivarne solo fine di consentire o rifiutare i trattamenti sanitari e i rico-
un rischio per la sua vita: in tal caso decidono sulla base della veri qualora manchi un rappresentante (sia designato sia lega-

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evidente che sono questioni che prescindono del tenere un testamento, fra le quali vi sono appunto
tutto dal tema specifico della disciplina della con- le modalit di trattamento del corpo e il rito fune-
vivenza e delle quali questa non la sede in cui se bre. In presenza di precedenti disposizioni in mate-
ne possa trattare. ria redatte in forma testamentaria, quale valore
Il comma 40, lett. a), pone anche problemi di possono avere le diverse disposizioni eventualmen-
coordinamento con altre norme, anzitutto con te date nel documento, successivo, di nomina del
quelle sullamministrazione di sostegno e sulla tute- fiduciario?
la. La funzione di rappresentante per le decisioni Se questo redatto in forma olografa, pu avere va-
in materia sanitaria una delle tipiche funzioni lore di revoca delle disposizioni corrispondenti
che possono essere attribuite allamministratore o contenute nel testamento precedente. Ma mi sem-
al tutore. Se vi il tempo per farlo, questa via mi bra del tutto inammissibile che linteressato possa
sembra pi opportuna. Anzitutto perch lammini- revocare le disposizioni contenute in un testamen-
stratore di sostegno deve tener conto dei bisogni e to con uno scritto non olografo o, peggio, con una
delle aspirazioni del beneficiario (art. 410, comma dichiarazione orale alla presenza di un testimone,
1, c.c.), mentre la nuova legge tace in proposito. fatta poi valere dal fiduciario.
Inoltre perch la nomina da parte di un giudice,
pur restando ovviamente ferma leventuale desi- c) Il comma 41
gnazione da parte dellinteressato, di cui allart. La norma stabilisce la forma della designazione di
408, comma 1, c.c., costituisce per questultimo cui al comma 40: un documento redatto in forma
una miglior garanzia rispetto alla via spiccia indica- scritta e autografa, o una dichiarazione orale in
ta dai commi 40 e 41 (11). presenza di un testimone, che si pu facilmente
Il comma 40, lett. a), dovrebbe essere coordinato supporre sia di solito un componente del personale
anche con la L. n. 91/1999 sul prelievo di organi sanitario, o anche un familiare, purch per diver-
da cadavere a scopo di trapianto (12): come gi ac- so dalla persona designata come rappresentante, al-
cennato, questa attribuisce il diritto di opporsi in trimenti la sua testimonianza sarebbe priva di qual-
forma scritta allespianto, entro il termine corri- siasi valore certificativo. Nulla detto sulleven-
spondente al periodo di osservazione ai fini dellac- tuale forma nella quale la testimonianza dovrebbe
certamento di morte, in primo luogo al coniuge poi risultare, al momento di far valere la designa-
non separato e al convivente, menzionati in modo zione.
paritario, e solo in loro mancanza ai figli e in ulte- oscuro il significato da attribuire alla parola
riore subordine ad altri soggetti (art. 23, comma autografa: il termine del tutto atecnico, come il
2). La L. n. 91 non prevede che lopposizione deb- linguaggio che si pu usare colloquialmente al bar
ba rispecchiare le scelte manifestate in precedenza o in un tele-salotto, ma che non si dovrebbe usare
dal malato, salvo risultino da documenti personali in una legge. Potrebbe significare che devessere
o dalle dichiarazioni depositate presso la ASL olografa, con riferimento allart. 602 c.c.; oppure
(art. 23, comma 3, L. n. 91): lascia quindi loro un che devessere scritta dal paziente in persona, ma
margine di discrezionalit ben pi ampio di quello non necessariamente tutta a mano (13); oppure so-
riconosciuto allamministratore di sostegno, qualo- lo significare che vi devessere la firma (14), cosa
ra gli sia conferita la rappresentanza legale in pro- peraltro ovvia per attribuire valore probatorio a
posito, il quale invece legato dalla disposizione qualsiasi scrittura privata.
dellart. 410, comma 2, c.c. La prima interpretazione mi sembra preferibile, sia
per la maggiore garanzia di autenticit che offre,
b) Il comma 40, lett. b) sia per simmetria sistematica con le forme testa-
Questa norma dovrebbe anche essere coordinata mentarie, anche vista la previsione del comma 40,
con le disposizioni non patrimoniali che pu con- lett. b

le), attribuisce di diritto la rappresentanza ai familiari, secondo (11) Ci per solo in astratto: se ogni volta in cui ricorrono
un ordine che colloca al secondo posto la persona che vive in queste circostanze si chiedesse la nomina di un amministrato-
comunione domestica con la persona incapace di discerni- re, gli uffici di giudice tutelare sarebbero al collasso, travolti da
mento e le presta di persona regolare assistenza, subito dopo una mole di lavoro immane.
il coniuge e il partner registrato e prima dei discendenti e degli (12) Cfr. sopra, a conclusione del par. 3.
ascendenti. Questa graduatoria merita una sottolineatura: i le- (13) Ma se scritta con mezzi elettronico-meccanici, come
gami elettivi (le relazioni orizzontali) prevalgono sui legami non controllare che sia proprio di mano dal paziente?
elettivi (le relazioni verticali). (14) Come gli autografi delle persone famose?

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5. Lamministrazione di sostegno sieme e non da un legame giuridico, pur ancora


e linterdizione esistente, cui non corrisponde un legame familiare
effettivo.
I commi 47 e 48 riguardano la posizione del convi-
Pertanto, se non si accogliesse quanto sostenuto
vente dinanzi allamministrazione di sostegno e al-
sopra, nel par. 1, e si volesse far prevalere la lettera
linterdizione dellaltro.
Il comma 47, con un puntiglio che stupisce in una del combinato disposto dei commi 48 e 36 sullart.
legge cos approssimativa, rimedia a una minima 408, comma 1, c.c., sarebbero esclusi da questo
mancanza di coordinamento tra la L. n. 6/2004, in- elenco sia il convivente, se laltro ancora legato
troduttiva dellamministrazione di sostegno, e il co- da un matrimonio, sia il coniuge, se legalmente se-
dice di procedura civile. Lart. 712, comma 2, parato: levidente assurdit della conseguenza porta
c.p.c., il cui testo vigente risale al 1942, elencando un ulteriore argomento contro questa interpretazio-
le persone il cui nome devessere indicato nel ri- ne. Resta cos confermato che il comma 48 non in-
corso per linterdizione, riproduce lelenco dei le- nova alcunch.
gittimati a farne richiesta, contenuto dellart. 417 La nuova legge non si preoccupa di riprodurre il
c.c., che al tempo della sua emanazione non com- contenuto degli artt. 406 e 417 c.c., secondo i qua-
prendeva il convivente. La suddetta legge 6 ha ri- li la persona stabilmente convivente legittimata
formato lart. 417, inserendo il convivente fra i le- a chiedere lamministrazione di sostegno e linter-
gittimati alla richiesta, ma ha scordato di aggiun- dizione per il proprio convivente. Mi sembra ovvio
gerlo anche nellelenco dellart. 712, comma 2, che si tratti di una dimenticanza, peraltro irrile-
c.p.c.: visto lo strettissimo legame funzionale tra i vante.
due elenchi, uninterpretazione ragionevole non Dato che la nuova legge non ha innovato la disci-
poteva che ritenere il convivente implicitamente plina del 2004 sulla posizione del convivente, n
compreso anche nellelenco di cui allart. 712, sen- ve nera alcun bisogno, e viste anche la sua incuria
za necessit della precisazione contenuta nel com- e la sua imprecisione, sarebbe stato preferibile se il
ma 47. legislatore avesse ignorato del tutto la posizione
Il comma 48 stabilisce che il convivente pu es- del convivente rispetto allinterdizione e allammi-
sere nominato amministratore di sostegno o tutore. nistrazione di sostegno, dato che erano gi adegua-
Visto che chiunque potrebbe ricevere tali nomine, tamente tutelate in via legislativa.
la norma, se interpretata alla lettera, pi che inuti-
6. La partecipazione allimpresa familiare
le insensata. Ritengo per che il legislatore, nella
sua approssimativit, intendesse confermare, pur Il comma 46 estende al convivente la possibilit di
assai malamente, quanto gi da tempo previsto dal partecipare allimpresa familiare, inserendo nel co-
codice: la persona stabilmente convivente fa parte dice civile il nuovo art. 230 ter, che riproduce lart.
dellelenco delle persone sulle quali deve preferibil- 230-bis, comma 1, c.c., seppure in modo pi rapido
mente cadere la scelta del giudice per essere nomi- e semplificato, ma senza che ci generi differenze
nate come amministratore (art. 408, comma 1, di rilievo.
c.c.) o come tutore (art. 424, comma 3, c.c.), insie- La mancata riproduzione dei commi 2, 4 e 5 del-
me con il coniuge non separato legalmente, i geni- lart. 230 bis mi sembra irrilevante. Si tratta infatti
tori, i figli, i fratelli e le sorelle e i parenti entro il di norme che connotano listituto dellimpresa fa-
4 grado. Anche cos interpretata la norma resta co- miliare in modo essenziale: se non le si applicasse
munque inutile, perch solo ripetitiva, ma almeno anche al convivente, la disciplina della sua parteci-
non insensata. pazione allimpresa sarebbe gravemente lacunosa e
Pure qui, come in molti altri punti della nuova di- dovrebbe comunque essere integrata per via inter-
sciplina, emerge la questione dello stato libero, che pretativa. E come integrarla, se non ricorrendo ap-
ho toccato in via generale sopra, nel par. 1. punto a queste norme?
Lart. 408, comma 1, c.c., con opportuno realismo, Non chiara la ragione per la quale il legislatore
esclude dallelenco il coniuge legalmente separato ha scelto di introdurre una nuova norma nel codi-
e lo sostituisce con linserimento del convivente: ce, per di pi lacunosa, invece di aggiungere il con-
cos facendo, non solo non richiede che a questo vivente nellelenco dei familiari, contenuto nel
fine i conviventi abbiano lo stato libero ma indica comma 3 dellart. 230 bis c.c., come sarebbe stato
chiaramente che la relazione familiare che giustifi- molto pi semplice. Se non pura casualit, la ra-
ca la preferenza data dal mero fatto del vivere in- gione potrebbe essere nellunica differenza tra lart.

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230 bis, comma 1, c.c. e il comma 46: questultimo che non comportino obblighi reciproci gravosi, ga-
non menziona il lavoro nella famiglia, accanto al rantiti dal diritto.
lavoro nellimpresa. Com noto, la questione del La previsione degli alimenti mi sembra un ragione-
lavoro nella famiglia era stata oggetto di molte di- vole compromesso tra due estremi: da una parte la
scussioni e incertezze, soprattutto allindomani del- libert di autodeterminare le proprie relazioni inti-
la riforma del 1975: non menzionarlo consente di me, che ammette anche la scelta comune dellirre-
evitarle, almeno per il convivente. sponsabilit economica di principio nei confronti
La regola sulla partecipazione allimpresa familiare dellaltro convivente; dallaltra parte il dovere di
nuova, quindi si applica solo ai conviventi che solidariet umana davanti allo stato di bisogno di
hanno entrambi lo stato libero. una persona con la quale si percorso un tratto
esistenzialmente significativo della vita in una con-
7. Il diritto agli alimenti dizione di intimit affettiva reciproca.
In caso di cessazione della convivenza di fatto, il Lobbligazione alimentare tra conviventi presenta
comma 65 attribuisce al convivente che si trovi unimportante differenza rispetto agli altri casi di
nella condizione di bisogno di cui allart. 438, com- obbligazione alimentare: ha un termine finale, che
ma 1, c.c. il diritto agli alimenti nei confronti del- dovrebbe essere prefissato al momento stesso in cui
laltro. Il loro ammontare determinato secondo le sorge. Gli alimenti sono infatti assegnati per un
regole dellart. 438, comma 2, c.c. Trattandosi di periodo proporzionale alla durata della convivenza.
una regola nuova, introdotta dalla L. n. 76 e prima Ci lascia al giudice un ampio margine di discre-
inesistente, si applica solo alle coppie conviventi zionalit, per valutare quanto la convivenza e le
in possesso dei requisiti di cui al comma 36, in par- sue modalit abbiano inciso sulle scelte esistenziali dei
ticolare dello stato libero. componenti della coppia, in particolare del compo-
La collocazione della norma dopo la disciplina del nente bisognoso dellassegno alimentare. Come
contratto di convivenza (commi da 50 a 64) indica guida per orientarsi in questa delicata valutazione,
con certezza che gli alimenti sono dovuti in ogni il giudice pu trarre indicazioni, seppur con i dovu-
caso, anche in presenza di un accordo contrattuale ti adattamenti, dallelaborazione giurisprudenziale
fra le parti sulle regole patrimoniali dello loro con- sul criterio della durata del matrimonio, previsto dal-
vivenza e qualunque ne sia il contenuto, coerente- lart. 5, comma 6, legge divorzio.
mente con la loro caratteristica di diritto irrinuncia- Il convivente espressamente collocato nella gra-
bile, in quanto costituente un soccorso ultimo per duatoria dellart. 433 c.c.: senza tener conto del do-
chi viene a trovarsi in uno stato di radicale biso- natario, il suo posto in realt il terzo (15), dopo i
gno. discendenti e gli ascendenti, ma prima sia dei fra-
Questa la norma di gran lunga pi importante telli e delle sorelle, sia dellex-coniuge in caso di
dellintera disciplina della convivenza di fatto, ne annullamento del matrimonio (art. 129 bis comma
costituisce la principale novit. un riconosci- 1, ultima frase).
mento chiaro e forte, sul piano delle conseguenze Unultima notazione riguarda tutta la disciplina dei
secondo il diritto, di quanto una relazione di cop- rapporti fra i componenti della coppia. Mi sembra
pia possa aver inciso sulla traiettoria esistenziale curioso il fatto che il convivente sia collocato in
delle persone che la vivono, anche se non forma- un ordine diverso, rispetto ai vari altri possibili
lizzata nel matrimonio. componenti della famiglia, secondo le questioni di
Lultima versione del testo di legge ha soppresso cui si tratta: (a) per gli alimenti, prima del convi-
lobbligo di mantenimento in seguito alla cessazio- vente vengono i discendenti e gli ascendenti, i
ne della convivenza, che era invece previsto nel quali a loro volta vengono dopo il coniuge, se esi-
testo presentato inizialmente per la votazione dello stente; (b) per quanto concerne lattribuzione di
scorso febbraio in senato. Mi sembra che tale sop- poteri di rappresentanza e di cura (amministratore
pressione sia molto opportuna, perch lobbligo di di sostegno, tutore), non vi una classifica fissa,
mantenimento avrebbe costituito una limitazione a ma tutto demandato alla scelta del giudice, ma-
mio modo di vedere troppo grande della libert gari indirizzata dalla preventiva designazione fatta
delle persone di scegliere modalit di vita comune dallinteressato; (c) per le scelte che hanno un for-

(15) Non possono infatti esservi n il coniuge, collocato dal-


lart. 433 c.c. al primo posto, n gli affini, collocati al quarto e
al quinto posto.

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te rilievo etico, ma nessuno economico, come le Qualora si affermasse la tesi che lo qualifica come
disposizioni sul cadavere e lopposizione allespian- diritto di obbligazione, come mi sembra probabile e
to di organi, il coniuge e il convivente sono i pri- com accaduto per la separazione e il divorzio, vi
mi, alla pari, mentre i discendenti e gli ascendenti sarebbe un giusto interesse del convivente supersti-
vengono dopo. te a trascriverlo, per renderlo opponibile ai terzi:
Quale fondamento hanno queste differenze? Ne costoro, nel caso di specie, sono anzitutto i succes-
consapevole il legislatore, cos poco attento alla sori del convivente defunto, che potrebbero essere
coerenza del sistema, o sono dovute alla mera ca- figli di precedenti unioni, in rapporti magari con-
sualit? flittuali con il convivente superstite. Tuttavia
Forse si pu intravedere un filo logico sotterraneo: manca una norma che ne permetta la trascrizione,
dove manca qualsiasi conseguenza patrimoniale ma sicch questo diritto esposto al fortissimo rischio
presente un forte elemento etico, come nel caso di essere facilmente vanificato dagli eredi con
sub c, la legge d la prevalenza al fatto del legame unimmediata vendita, magari fatta in odio al con-
di coppia, legame elettivo per eccellenza, come rico- vivente superstite. Non chiaro se il legislatore
noscimento dellintimit esistenziale che presuppo- non abbia colto il problema o se abbia scelto in
ne; dove il rilievo pressoch soltanto patrimonia- modo consapevole, ma allora surrettizio, di non tu-
le, come nel caso sub a, d la prevalenza al legame telare adeguatamente il convivente in presenza di
giuridico, quindi il convivente preceduto dai di- situazioni conflittuali con gli eredi. Labbandono
scendenti e dagli ascendenti; dove entrambi gli della locuzione diritto di abitazione, insieme con la
aspetti, quello etico e quello patrimoniale, possono riduzione della durata nel tempo del diritto del
presenti in misura variabile, come nel caso sub b, convivente - che emergono dal confronto tra il te-
la legge non sceglie in via generale e astratta, ma sto approvato e la versione del 12 marzo 2015 - mi
permette opzioni diverse, secondo le esigenze del induce a sospettare la consapevolezza: evitando di
caso concreto. qualificarlo in modo non equivocabile come diritto
reale, non prevedendone espressamente la trascri-
8. I diritti sulla casa familiare in seguito vibilit e per di pi prevedendone lestinzione in
alla morte del convivente caso di nuova convivenza, diventa amplissima la
I commi 42 - 44 dettano alcune regole riguardanti differenza rispetto al diritto del coniuge di cui al-
i diritti del convivente superstite di continuare ad lart. 540, comma 2, c.c. e cos ulteriormente sotto-
abitare nella casa familiare dopo la morte dellal- lineata la differenza della convivenza rispetto al
tro (16). matrimonio.
Il comma 42 riguarda lipotesi in cui la casa fosse comunque indubbio che questo diritto, qualun-
di propriet del convivente defunto, al quale va ra- que natura abbia, comprende anche quello di uti-
gionevolmente aggiunta lipotesi, ignorata dalla lizzare le pertinenze della casa, sia immobili (box
legge, in cui la casa fosse di propriet comune dei auto etc.) sia mobili (gli arredi di casa).
due conviventi. A differenza del diritto di abitazione di cui allart.
Si tratta di un diritto ispirato, almeno a prima vi- 540, comma 2, ha un termine finale preciso: va da
sta, al modello del diritto di abitazione del coniuge un minimo garantito di 2 anni a una durata pari a
superstite di cui allart. 540, comma 2, c.c. Va no- quella della convivenza, quindi anche maggiore,
tato per che non si usa la locuzione diritto di ma comunque entro il limite massimo di 5 anni.
abitazione, con il suo riferimento inequivocabile Vi sono due eccezioni, poste entrambe nellinteres-
allart. 1022 e segg. c.c. (17). Immagino quindi che se dei figli minori o disabili gravi a mantenere il
si riproporr, anche qui, la nota discussione che si proprio ambiente domestico. Se la coppia si era se-
era posta allindomani della riforma del 1975 sul parata e la casa era stata assegnata al convivente
diritto del coniuge affidatario dei figli ad avere as- superstite, prevalgono le regole dettate in generale
segnata la casa familiare: se si tratti del diritto reale dallart. 337 sexies c.c. per la separazione della cop-
di cui allart. 1022, o a questo assimilabile, oppure pia genitoriale, secondo le quali il diritto si estin-
di un diritto di obbligazione. gue solo quando i figli non convivono pi con il

(16) Questa casa non per detta familiare, ma di co- (17) Tale locuzione era invece usata nei progetti unificati
mune residenza: il dato lessicale vuole forse ricordare anche precedenti a quello approvato: cfr. la versione aggiornata al 12
qui che per questo legislatore quella non matrimoniale non marzo 2015, reperibile nel sito www.articolo29.it, oltre a quelle
merita il nome di famiglia. precedenti.

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genitore o hanno raggiunto lindipendenza econo- figli che discendono dal solo convivente supersti-
mica, pur continuando a convivere. In questo caso te (19).
lassegnazione, se trascritta, pu essere opposta an- Il comma 43 stabilisce che il diritto si estingue
che ai loro aventi causa. qualora il convivente superstite cessi di abitare
In tutti gli altri casi in cui il convivente superstite stabilmente nella casa di comune residenza o in ca-
abita con figli minori o disabili gravi, il tempo mi- so di matrimonio, di unione civile o di nuova con-
nimo garantito aumentato ad almeno 3 anni. La vivenza di fatto, a somiglianza non certo casuale
legge non precisa se ci riguardi unicamente i figli della frase finale dellart. 337 sexies, comma 1, c.c.
comuni della coppia o anche quelli che discendono Una simile estinzione di diritto al verificarsi di
solo dal convivente superstite. queste circostanze mi sembra non possa aver luogo,
Vi unevidente differenza nel trattamento dei fi- oltre che nei casi in cui si applica lart. 337 sexies,
gli tra il caso in cui regolato dallart. 337 sexies comma 1, c.c. (20), anche quando vi sono figli mi-
c.c. e quello in cui regolato dalla frase finale del nori o disabili gravi: di certo per i 3 anni di durata
comma 42. La prima norma nettamente pi favo- minima garantita; e anche oltre, se si accoglie lin-
revole per i figli tanto per la durata quanto per la terpretazione proposta nelle righe che precedono.
sicura opponibilit ai terzi, purch vi sia stata la Le norme sullassegnazione tutelano infatti prima-
trascrizione. riamente linteresse dei figli e non quello dellasse-
Ci che soprattutto colpisce allinterno di questa gnatario. Pertanto si attagliano perfettamente an-
differenza di trattamento il caso dei figli comuni che a questo caso le argomentazioni svolte dalla
della coppia, minori o disabili gravi, qualora la corte costituzionale nella suddetta sentenza, con la
morte del genitore proprietario sopravvenga men- quale ha escluso che lassegnatario della casa fami-
tre la famiglia convive unita e la propriet della ca- liare decada di diritto, per il fatto di aver iniziato
sa spetta a eredi estranei a quel nucleo, per esem- una nuova convivenza, e ha indicato invece che
pio ai figli avuti dal defunto in ununione prece- ci costituisce una modifica della situazione di fat-
dente. Secondo la lettera della legge in questo caso to, tale per cui il giudice chiamato a una nuova
- raro ma certo non irreale - si dovrebbe applicare valutazione complessiva delle circostanze, tenendo
il comma 42 e non lart. 337 sexies, comma 1, c.c. sempre prioritariamente conte dellinteresse dei fi-
Ne risulta quindi che i figli di una coppia convi- gli minori o disabili gravi.
vente sarebbero discriminati, quanto al diritto di Il comma 44 ribadisce la regola, gi da lungo tem-
restare nella casa familiare dopo la morte del geni- po vigente (21), secondo la quale in caso di morte
tore che ne proprietario, rispetto ai figli di quella del convivente conduttore, laltro convivente gli
stessa coppia, se fosse separata. succede di diritto nel contratto di locazione. Vi ag-
Questa irragionevole disparit di trattamento po- giunge unaltra regola, mal scritta: qualora il convi-
trebbe - forse - essere evitata ricorrendo a uninter- vente conduttore receda dal contratto di locazione,
pretazione costituzionalmente orientata, che appli- laltro ha facolt di succedergli nel contratto. La
chi in via analogica il principio generale che vieta norma mi sembra vada letta cos: qualora la coppia
le discriminazioni tra figli dovute a circostanze loro si separi, il convivente non conduttore ha il diritto
estranee, qual quella rilevata (18). Pertanto in di succedere nel contratto al convivente condutto-
presenza di figli minori o disabili gravi, che siano re, bench nel frattempo questi abbia comunicato
comuni dei due conviventi e che coabitino con il al locatore il suo recesso anticipato; questo resta
convivente sopravvissuto, si dovrebbe sempre ap- pertanto senza effetto.
plicare la regola a loro pi favorevole, a tutela del Il legislatore non prende in considerazione il caso
loro interesse: quindi quella dellart. 337 sexies, in cui il diritto di godimento sulla casa facente ca-
comma 1, c.c., estesa per analogia, invece di quella po al convivente defunto derivasse da un contratto
della frase finale del comma 42. Cos ragionando, di comodato. Il tema oggi molto dibattuto a pro-
questultima regola si applicherebbe unicamente ai posito dellassegnazione della casa familiare: la cor-

(18) Questa articolazione del principio di eguaglianza ben ziale costante che ritiene applicabile lassegnazione della casa
espressa nella sentenza n. 454/1989 della corte costituzionale, familiare solo in presenza di figli comuni dei due genitori che
che aveva escluso si potesse discriminare tra figli di separati e pongono fine alla convivenza.
figli di divorziati, proprio con specifico riferimento allopponibi- (20) Come stabilito da Corte cost. n. 308/2008.
lit ai terzi dellassegnazione della casa familiare, a quel tempo (21) Cfr. lart. 6, L. n. 392/1978, sullequo canone, come
prevista dalla legge solo per i figli di divorziati. esteso dalla sentenza n. 404/1988 della Corte costituzionale.
(19) Ci sarebbe coerente con lorientamento giurispruden-

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te suprema ha giudicato che il diritto dellassegna- Quanto al risarcimento del danno patrimoniale, in-
tario sia opponibile al proprietario comodante che vece, il comma 49 modifica la regola della giuri-
ne chiede la restituzione solo qualora si tratti di un sprudenza consolidata (23), che attribuisce al con-
comodato con espressa determinazione della sua fi- vivente il diritto a tale risarcimento a patto di di-
nalit (art. 1809 c.c.), e precisamente per lo svolgi- mostrare che laltro, deceduto, era leffettiva fonte
mento della vita familiare del convivente defun- del suo mantenimento. Era dunque tutelata laspet-
to (22). Se si accoglie linterpretazione costituzio- tativa a che tale situazione di fatto, una volta pro-
nalmente orientata proposta sopra, in presenza di vatane lesistenza, non subisse interferenze lesive
figli minori o disabili gravi questa regola giurispru- da parte di terzi. Al coniuge non invece richiesta
denziale potrebbe essere estesa per analogia anche una prova analoga, argomentando dallobbligo giu-
al caso di morte del convivente. ridico di contribuire ai bisogni della famiglia di cui
allart. 143 c.c.
9. Il diritto al risarcimento del danno In applicazione della nuova norma, questa differen-
subito dalla persona del convivente za dovrebbe essere cancellata, liberando il convi-
Il comma 49 parifica il convivente di fatto super- vente dallonere della prova suddetta. Trattandosi
stite al coniuge, al fine del risarcimento del danno di una nuova norma, dovrebbe per applicarsi uni-
per il caso di morte dellaltro convivente, dovuta camente ai conviventi che hanno lo stato libero:
al fatto illecito di un terzo. per gli altri il risarcimento del danno patrimoniale
La norma maldestra. La prima ragione che il dovrebbe restare governato dalle regole giurispru-
suo tenore letterale la limita al caso di morte, senza denziali consolidate, senza applicare leguaglianza
preoccuparsi del caso di lesioni gravi, magari inva- di criteri prescritta dal comma 49.
lidanti, che possono turbare a fondo la vita della La nuova legge non menziona, n tanto meno mo-
famiglia, tanto sul piano esistenziale quanto su difica, le diverse discipline sulle elargizioni ricono-
quello economico. La ragione di questo silenzio sciute ai familiari - tra i quali sono sempre compre-
non comprensibile: visto che il legislatore ha ri- si i conviventi - delle vittime del terrorismo e della
tenuto opportuno pronunciarsi sul caso della mor- criminalit organizzata (24) e delle richieste estor-
te, si pu solo pensare che si tratti di una delle tan- sive e dellusura (25), ove il diritto del convivente
te sue sviste e dimenticanze, sicch credo si possa riconosciuto, ma regolato diversamente da quello
affermare senza esitazione che restano invariate le del coniuge. La domanda da porsi, cui la nuova
regole giurisprudenziali gi esistenti, che ammetto- legge non risponde, se lassimilazione al coniuge
no il risarcimento di tali danni anche a favore del possa essere estesa anche a queste elargizioni.
convivente.
La seconda ragione che fa riferimento generica- 10. La convivenza ai fini
mente al risarcimento del danno, senza preoccu- dellassegnazione di alloggi di edilizia
parsi di distinguere tra danno patrimoniale e danno residenziale pubblica
non patrimoniale, forse ignorando le regole giuri- Il comma 45 stabilisce che al fine di avere titolo
sprudenziali in materia e la loro diversit. per ottenere lassegnazione degli alloggi di edilizia
Quanto al risarcimento del danno non patrimoniale residenziale pubblica (26) e per formare le relative
la giurisprudenza costante riconosce infatti da lun- graduatorie i conviventi di fatto possono essere
go tempo alla persona stabilmente convivente il parificati alle coppie sposate. Ovvero, le condizioni
medesimo diritto spettante al coniuge, purch dia del nucleo familiare (numero, reddito, caratteristi-
la prova di tale sua condizione. Pertanto sul punto che personali) possono prescindere dal matrimo-
il comma 49 non introduce una nuova regola, ma nio.
si limita a riprodurre in veste legislativa una regola Anche qui - come gi rilevato a proposito del com-
giurisprudenziale previgente. ma 48 in tema di amministrazione di sostegno - il

(22) Cfr. Cass., SS.UU., n. 13603/2004, in DeJure, successi- essere a carico della vittima ai fini Irpef. Lart. 5 ammette che
vamente confermata da Cass., SS.UU., n. 20448/2014, in De- gli aventi diritto possano optare per un assegno vitalizio in so-
Jure. stituzione dellelargizione.
(23) La sua prima affermazione da parte della corte supre- (25) L. 23 febbraio 1999, n. 44, art. 8: la pregressa convi-
ma risale alla sentenza n. 2844/1994, poi seguita da giurispru- venza devessere durata almeno 3 anni.
denza costante. (26) O edilizia popolare, come si continua dire nel linguag-
(24) L. 20 ottobre 1990, n. 302, art. 4: la pregressa convi- gio di tutti i giorni, fatto proprio da questo legislatore.
venza devessere durata almeno 3 anni e il convivente doveva

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legislatore non sembra percepire la differenza tra il miglie matrimoniali e quelle non matrimoniali
verbo potere e il verbo dovere, fra attribuire una fa- molto frequente, anzi da lungo tempo pressoch
colt e stabilire una regola imperativa. Non c normale: basti pensare, fra le tante, alle regole sul-
dubbio che le leggi regionali possono parificare lIsee per laccesso ai servizi pubblici.
la convivenza e il matrimonio: infatti alcune gi lo La norma del comma 45 a rischio di conflitto
fanno, sicch la norma, cos interpretata, sarebbe con la legislazione regionale (art. 117, comma 4,
inutile e non meriterebbe ulteriore attenzione. Cost.). Potrebbe essere salvata, argomentando che
Il punto se il comma 45 costringa le regioni a far- determina i livelli essenziali delle prestazioni concer-
lo: mi sembra probabile che lintenzione del legi- nenti i diritti sociali (art. 117, comma 2, lett. m), ap-
slatore, dati i suoi proclami di principio, fosse quel- partenenti alla competenza dello Stato. Potrebbe
la di imporre la parificazione. essere salvata anche argomentando che esprime un
La questione non nuova: la delibera del Cipe del principio generale dellordinamento civile, settore ap-
13 marzo 1995 (27), che conteneva i principi di partenente anchesso alla competenza dello Stato
fondo per lassegnazione degli alloggi di edilizia re- (art. 117, comma 2, lett. l): tale principio sarebbe
sidenziale pubblica, dava una definizione molto leguaglianza di trattamento fra le coppie sposate e
ampia di nucleo familiare (art. 3 comma 2 dellalle-
non sposate, ovviamente al solo fine dellaccesso
gato): oltre al coniuge, ai figli (con i loro eventuali
alle prestazioni pubbliche di carattere assistenziale.
conviventi), vi comprendeva anche i parenti entro
Tale limitazione mi sembra renda per questo se-
il 3 grado, il convivente more uxorio e le convi-
condo argomento difficilmente sostenibile.
venze stabili finalizzate alla reciproca assistenza
morale e materiale (per esempio fra due anziane Se la norma sar interpretata dalle autorit giudi-
sorelle). Il trattamento dei conviventi di fatto non ziarie e amministrative come tale da imporre la pa-
era per uguale quello dei coniugi: occorreva che rificazione in questo settore e se resister ai proba-
la convivenza fosse iniziata almeno 2 anni prima bili ricorsi delle regioni alla corte costituzionale, la
della pubblicazione del bando e che ne fosse dimo- sua portata sar davvero innovativa e si applicher
strata la sussistenza nelle forme di legge, cio con quindi solo ai conviventi di stato libero. Le regioni
il certificato anagrafico di stato di famiglia (art. 4 dovranno allora modificare le norme che chiedono
d.P.R. n. 223/1989). Infine attribuiva alle regioni alle coppie non sposate requisiti ulteriori rispetto a
il compito di legiferare in modo pi analitico. quelle sposate.
La delibera, superato lo scoglio del sospetto di in- La piena parificazione, cancellando il requisito del-
costituzionalit (28), stata applicata dalle regioni, la durata minima pregressa, presenta comunque un
che si sono valse della facolt di dare regolazioni rischio molto realistico: di indurre a dichiarare al-
pi analitiche (29). lanagrafe convivenze nei fatti inesistenti, vista la
appena il caso di ricordare che nel settore del di- concreta difficolt di scoprirne la falsit e di irroga-
ritto assistenziale vigente la parificazione fra le fa- re poi le relative sanzioni.

(27) Pubblicata sulla G.U. n. 122 del 27 maggio 1995. matrimonio. Per esempio il Piemonte e le Marche chiedono 1
(28) Corte cost. n. 27/1996 aveva dichiarato la questione anno di convivenza pregressa, il Veneto, la Campania e la Pu-
inammissibile, giudicando sul testo allora vigente dellart. 117 glia 2 anni; la Liguria, invece, distingue tra coppie sposate e
Cost. non sposate, perch chiede la convivenza solo a queste ulti-
(29) Molte leggi regionali chiedono infatti una pregressa me.
durata minima della convivenza anagrafica, qualora manchi il

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Legge 20 maggio 2016, n. 76

Convivenze

La convivenza di fatto.
I rapporti patrimoniali
ed il contratto di convivenza
di Giacomo Oberto

1. Introduzione. La definizione di coppia e di reciproca assistenza morale e mate-


di convivenza di fatto: carattere riale, non vincolate da rapporti di parentela, affini-
familiare ed estensione della stessa t o adozione, da matrimonio o da ununione civi-
le (comma 36, art. 1, 1, l. 20 maggio 2016, n. 76,
Il considerevole lasso di tempo sprecato e la quan- Regolamentazione delle unioni civili tra persone
tit di energie profuse nel lungo processo che ha dello stesso sesso e disciplina delle convivenze, in
portato allaffermazione (peraltro solo parziale) dei G.U. n. 118 del 21 maggio 2016, in vigore dal 5
basilari principi di civilt giuridica che stanno alla giugno 2016), il legislatore omette di colmare, gi
base della riforma qui in commento, hanno pur-
da subito, la gravissima lacuna costituita dalla
troppo distolto lattenzione da quelli che sono i veri
mancata specificazione dei limiti di rilevanza dei
problemi della disciplina introdotta con la riforma.
citati rapporti di parentela o affinit, prevista inve-
Ci si intende riferire a quelle gravi ed imperdona-
ce per gli impedimenti matrimoniali (e dellunione
bili lacune, a quei difetti di coordinamento con il
sistema (civilistico e pubblicistico) vigente, a quel- civile), per i quali sono espressamente individuati i
le irrimediabili cadute di tecnica legislativa e a gradi (di parentela e affinit) entro cui la creazione
quelle aperte dimostrazioni di assoluta ignoranza del rapporto non viene consentita (cfr. art. 87 c.c.,
dei pi elementari principi dellordinamento, che, richiamato per lunione civile dallart. 1, comma 4,
gi segnalate in altra sede con riguardo al profilo lett. c), della riforma qui in commento) (4). Il pro-
delle unioni civili (1), si squadernano in tutta la blema, atteso il carattere eccezionale della disposi-
loro gravit nella disciplina della convivenza di zione, non sembra superabile merc il ricorso alla-
fatto, proprio con particolare riferimento ai deli- nalogia rispetto al matrimonio. Alla convivenza
catissimi profili di carattere patrimoniale (2). more uxorio, dunque, tra parenti e affini in qualsiasi
Va detto, a mo di premessa, che, prima ancora di grado (anche eventualmente remoto), non saranno
entrare nel dettaglio delle relazioni di tipo patri- applicabili le disposizioni speciali dettate dalla ri-
moniale tra conviventi, la novella tenta di fornire forma in esame.
una definizione del rapporto che, per lappunto, Un punto, se non altro, pu darsi per fermo. Come
quelle relazioni dovrebbero presupporre (3). Peral- si detto in altra sede per lunione civile (5), an-
tro, chiamando conviventi di fatto due persone che in relazione alla convivenza di fatto il legisla-
maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi tore italiano riconosce tale formazione sociale,

(1) Cfr. Oberto, I rapporti patrimoniali nelle unioni civili e nelle ma separati ed altre questioni del genere v. per tutti Oberto, I
convivenze di fatto, in Blasi - Campione - Figone - Mecenate - diritti dei conviventi. Realt e prospettive tra Italia ed Europa,
Oberto, La nuova regolamentazione delle unioni civili e delle Padova, 2012, 4 ss.
convivenze - Legge 20 maggio 2016, n. 76, Torino, 2016, 30 ss. (4) La lacuna stata segnalata anche nel parere del Comi-
(2) Ai fini del contenimento del presente lavoro nei termini tato per la legislazione della Camera dei Deputati, emesso il 12
quantitativi imposti dalle regole redazionali relative a questo aprile 2016 (disponibile al sito web seguente: http://www.cen-
commento, si omessa la solita nota introduttiva dedicata al- trostudilivatino.it/wp-content/uploads/2016/04/Parere-del-Co-
lelencazione dei contributi dottrinali in materia: una parte di mitato-per-la-Legislazione-della-Camera.pdf), secondo cui al
essi sar ricavabile di volta in volta (anche merc gli ulteriori comma 36. si dovrebbe specificare il grado di parentela e di
rinvii) dalle citazioni inserite nelle note che seguono. affinit che rappresenta un impedimento alla convivenza di fat-
(3) Sul tema della definizione della convivenza, dei suoi li- to.
miti, dellammissibilit di una convivenza e di un contratto di (5) Cfr. Oberto, I rapporti patrimoniali nelle unioni civili e nelle
convivenza, ad es., tra soggetti legati da matrimonio con terzi, convivenze di fatto, cit., 38 ss., 52 ss.

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espressamente, come famiglia, come appare desu- presente trattazione), prima dellapprovazione della
mibile dalla semplice lettura, ad es., dei commi 45 novella in esame, che lassenza di stato libero in
e 61, secondo periodo, del testo in commento, o capo ad uno o ad entrambi i partners ben difficil-
dallart. 230 ter c.c., introdotto dal comma 46. mente avrebbe potuto dispiegare conseguenze sulla
Nessun dubbio, poi, sul fatto che la parte della ri- validit di eventuali contratti di convivenza (8).
forma destinata ai conviventi di fatto si applica Oggi, a fronte di una normativa che, come quella
non solo alle coppie formate da soggetti di sesso di- in esame, limita espressamente la nozione di convi-
verso, bens anche alle coppie omosessuali i cui venza di fatto alle persone non vincolate da rap-
membri non intendano celebrare ununione civile. porti di parentela, affinit o adozione, da matrimo-
Il contrario avviso, gi comparso in alcuni dei pri- nio o da ununione civile, appare inevitabile con-
missimi commenti (6), soffre dellinfluenza deller- cludere che le disposizioni in esame non possano
rata visione che ha condotto a trasfondere in uni- trovare applicazione con riguardo ai casi di convi-
co, certo non brillante, testo legislativo le risposte venze composte da soggetti di cui uno sia legato o
(rectius: i conati di risposta) a due istanze fonda- civilmente unito ad una terza persona (o, ovvia-
mentalmente diverse, se non addirittura opposte mente, entrambi siano legati o civilmente uniti a
tra di loro: vale a dire, da un lato, la richiesta da terze persone), a prescindere dal fatto che il matri-
parte del mondo (rectius: di una parte del mondo) monio (o lunione civile) sia in uno stato di crisi
omosessuale di aprire il matrimonio alle coppie che abbia dato luogo ad una separazione legale (9).
dello stesso sesso e, dallaltro, lesigenza di fornire In altre parole, occorre constatare che il riformato-
regole agevoli e leggere per le coppie (omosessua- re del 2016, fuorviato dalla confusione concettuale
li o eterosessuali che siano), le quali consapevol- derivante dallaver trattato nel medesimo testo
mente desiderino convivere senza assumere i diritti normativo di due situazioni cos radicalmente di-
e i doveri nascenti dal matrimonio o dallunione verse, quali lunione civile e la convivenza di fat-
civile (7). to (10), ha ritenuto di dover individuare, anche in
relazione alla convivenza more uxorio, qualcosa di
2. Segue. La posizione dei conviventi analogo ad una categoria di impedimenti, ad in-
vincolati da matrimonio ed i riflessi star di quanto accade per il matrimonio e lunione
sui contratti di convivenza civile. Il sospetto test rappresentato , del resto,
Considerazioni analoghe a quelle presentate nel destinato a ricevere conferma dalla considerazione
par. precedente valgono per la convivenza che si delle norme in materia di nullit del contratto di
caratterizzi per lessere i partners - o anche uno solo convivenza (11).
di essi - privi dello stato libero. Per questa ragione Ora, va considerato che, come si chiarir anche in
sar opportuno anticipare qui considerazioni che seguito, qualsiasi contratto diretto a regolare i rap-
valgono per la specifica materia dei contratti di porti patrimoniali tra i conviventi a causa della
convivenza. convivenza contratto di convivenza, secondo la
Chi scrive aveva avuto modo di chiarire in altre definizione della novella, che di tale negozio ha
sedi (cui si fa rinvio, al fine di non appesantire la fatto un contratto nuovo e tipico. evidente quin-

(6) Cfr. ad es. Maglione - Pascasi, Coppie di fatto: la legge ne che ogni contratto diretto a porre le basi economiche di
segue i giudici, in Il Sole 24 ore, luned 9 maggio 2016, n. una convivenza, anche se illecita, ha come proprio motivo pri-
126, 26. Le Autrici danno assolutamente per scontato che le mario non gi la violazione del diritto altrui, bens appunto la
norme novellamente introdotte dalla riforma del 2016 sulle concreta predisposizione di quei mezzi idonei a consentire alla
convivenze di fatto si applichino esclusivamente alle coppie coppia di convivere. Era dunque palese lassenza, nel contrat-
eterosessuali. to in esame, di uno dei requisiti fondamentali di cui allart.
(7) Questultimo profilo verr approfondito ed ampliato in- 1345 c.c., vale a dire la circostanza che il (comune) motivo ille-
fra: v. parr. 11 ss. cito si qualifichi come quello esclusivamente determinante del
(8) Oberto, I regimi patrimoniali della famiglia di fatto, Mila- consenso dei contraenti.
no, 1991, 209 ss.; Id., I diritti dei conviventi. Realt e prospettive (9) Per approfondimenti, impossibili nella presente sede,
tra Italia ed Europa, cit., 4 ss. La questione si sarebbe, invero, cui stato imposto il rispetto di rigorosi limiti di spazio, cfr.
dovuta affrontare non gi sotto il profilo della causa, visto che Oberto, I rapporti patrimoniali nelle unioni civili e nelle conviven-
il legame more uxorio si pone, in rapporto al contratto di convi- ze di fatto, cit., 61 ss.
venza, alla stregua di un semplice motivo. Anche su questo (10) Sulle ragioni di tale confusione e commistione v. infra,
piano si sarebbe presentato per il problema della possibilit par. 11.
di ascrivere alla categoria dei motivi illeciti pure quello consi- (11) Cfr. il comma 57, che fulmina di nullit gli accordi con-
stente nella lesione di un diritto (relativo) altrui (nella specie, i clusi a) in presenza di un vincolo matrimoniale, di ununio-
diritti alla fedelt, coabitazione, assistenza morale e materiale). ne civile o di un altro contratto di convivenza; b) in violazione
Largomentazione decisiva riposava peraltro sulla constatazio- del comma 36.

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di che un soggetto che si trovi nella situazione de- glior vita, lasciando eredi ferocemente determinati
scritta dalla legge come impeditiva, proprio a causa a recuperare quanto dal loro dante causa, a loro
della citata norma sulla nullit, non potr stipulare avviso, ingiustamente sperperato) e richieda in
quel tipo di contratto. Ne deriva dunque che il no- restituzione lesborso effettuato o, al contrario, mai
taio che ricever latto pubblico contenente un abbia soddisfatto il dovere morale e sociale di cui
contratto di convivenza, o il notaio o lavvocato sopra, pur di fronte alladempimento del partner,
che ne autenticheranno la relativa scrittura priva- con le relative conseguenze in tema di possibile
ta, dovranno accertarsi dello stato libero di en- esperimento dellazione di arricchimento ingiustifi-
trambe le parti contraenti, anche in considerazione cato e di ripetizione dellindebito.
del fatto che, come previsto dal comma 51 dellart. Largomento non pu essere qui svolto per ragioni
1 della novella qui in commento, essi dovranno at- di spazio, per cui si rinvia ad altri lavori dello scri-
testare la conformit degli accordi alle norme im- vente (12). In questa sede sar opportuno soffer-
perative e allordine pubblico. marsi soprattutto sul contenuto delle principali tra
Quanto appena detto non vale (e si ritorna cos al le scarsissime disposizioni consacrate al tema dei
principio generale di applicazione dei rimedi di di- rapporti patrimoniali tra conviventi, vale a dire i
ritto comune) per gli effetti diversi dallammissibi- commi da 50 a 64, dedicati, per lappunto, ai con-
lit della stipula di contratti di convivenza, cos tratti di convivenza. Altre questioni dordine patri-
come per quelli non legati a profili disciplinati dal- moniale attengono alla disciplina della sorte, dopo
la riforma, proprio perch l non sussistono specifi- la rottura, della casa familiare (13), nonch allim-
che norme impeditive. Ne consegue che i convi- presa familiare (14).
venti, pure se ancora vincolati da precedente ma-
trimonio, ben potranno invocare rimedi (non 4. Il contratto di convivenza:
espressamente vietati dalla novella, anzi da questa considerazioni generali; tipicit
addirittura ignorati) quali lobbligazione naturale, del negozio e contenuto esclusivamente
larricchimento ingiustificato, la tutela possessoria, patrimoniale
etc. Le numerose elaborazioni dottrinali e la casistica
giurisprudenziale (15) in tema di contratti di con-
3. Gli effetti patrimoniali della convivenza vivenza sembrano aver lasciato del tutto indifferen-
e i (gravi) silenzi della riforma (rinvio) te il riformatore del 2016. Lo stesso a dirsi per la
Sar il caso di far presente, a questo punto, che, ricca messe di modelli e clausole che, nel 2013, nel
quanto agli effetti patrimoniali, la riforma in com- perdurante vuoto normativo, uniniziativa del
mento appare quanto mai deludente. Consiglio Nazionale del Notariato, unica nel suo
Nulla detto, infatti, con riguardo al tema classi- genere, si era premurata di raccogliere e vagliare
co (e statisticamente assai pi ricorrente e rile- criticamente - sotto la direzione e il coordinamen-
vante nel contenzioso tra ex conviventi, rispetto, to del prof. Luigi Balestra e dello scrivente - nel
ad esempio, al contratto di convivenza) della sussi- contesto dellelaborazione di un vero e proprio va-
stenza di unobbligazione naturale di assistenza mo- demecum per la tutela patrimoniale del convivente
rale e materiale ed ai rimedi in qualche modo ad more uxorio in sede di esplicazione dellautonomia
essa connessi, nei casi in cui il soggetto naturaliter negoziale (16).
obbligato abbia, s, adempiuto, ma poi si sia Nessuno (o quasi), invero, dei temi ivi affrontati e
pentito (o, come sovente accade, sia passato a mi- ampiamente discussi risulta essere stato preso mini-

(12) Cfr. Oberto, I rapporti patrimoniali nelle unioni civili e Spadafora, Rapporto di convivenza more uxorio e autonomia
nelle convivenze di fatto, cit., 107 ss. privata, Milano, 2001, 163 ss.; Balestra, Convivenza more uxo-
(13) Per la cui disamina si fa rinvio a Oberto, I rapporti patri- rio e autonomia contrattuale, in Giust. civ., 2014, 133 ss.; Delle
moniali nelle unioni civili e nelle convivenze di fatto, cit., 123 ss. Monache, Convivenza more uxorio e autonomia contrattuale
(14) Su cui cfr. Oberto, Ancora sulla pretesa gratuit delle (Alle soglie della regolamentazione normativa delle unioni di fat-
prestazioni lavorative subordinate rese dal convivente more uxo- to), in Riv. dir. civ., 2015, 944 ss.
rio, nota a Cass. 19 settembre 2015, n. 19304, in questa Rivi- (16) Cfr. Consiglio Nazionale del Notariato, Guida operativa
sta, 2016, 132 ss. (in particolare 149 ss., per una disamina del- in tema di convivenza. Vademecum sulla tutela patrimoniale del
la presente riforma). convivente more uxorio in sede di esplicazione dellautonomia
(15) Per la trattazione del tema e per una serie di richiami negoziale. Contratti di convivenza open day, 30 novembre 2013,
dottrinali e giurisprudenziali al riguardo si fa rinvio a Oberto, I Roma, 2013 (il testo disponibile, tra laltro, al seguente sito
regimi patrimoniali della famiglia di fatto, cit., 151 ss.; Id., I diritti web: http://www.notaicomolecco.it/wwwnotaileccocomoit/-
dei conviventi. Realt e prospettive tra Italia ed Europa, cit., 81 Downloads/Guida%20operativa_Contratti%20di%20conviven-
ss., 89 ss. Per alcuni rilevanti contributi successivi cfr. inoltre za.pdf).

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mamente in considerazione dal testo qui in com- possa avere ad oggetto rapporti diversi da quelli pa-
mento. trimoniali (come invece il caso, ad es., per il
Il comma 50 apre la trattazione (si fa per dire) del PACS francese).
tema, con laffermazione di principio secondo cui Un cenno ai profili non patrimoniali si pu forse
I conviventi di fatto possono disciplinare i rappor- cogliere altrove, in particolare nel comma 36, che
ti patrimoniali relativi alla loro vita in comune parla di reciproca assistenza non solo materiale, ma
con la sottoscrizione di un contratto di conviven- anche morale. In quella sede non si stabilisce,
za. per, la sussistenza di un dovere giuridico in tal
Trattasi di enunciazione certamente opportuna, senso, limitandosi la disposizione a prevedere che,
sebbene stricto iure superflua. Pur essendo, infatti, perch possa parlarsi di convivenza di fatto, le
quasi universalmente accettata la tesi dellammissi- due parti siano unite stabilmente da legami affet-
bilit di contratti di convivenza, lespressa previsio- tivi di coppia e di reciproca assistenza morale e ma-
ne a livello legislativo era comunque auspicabile, teriale. Il piano dunque quello delle constatazio-
per almeno due motivi. Da un lato, per la funzione, ni e dei presupposti della fattispecie, non quello
per cos dire, promozionale dellintervento, che dei rapporti giuridici che dalla fattispecie discendo-
avrebbe dovuto contribuire alla realizzazione dello no. La riforma sembra quindi presupporre che vin-
scopo di evitare la proposizione, in futuro, di lun- coli giuridici di assistenza morale e materiale non
ghe ed intricate controversie giudiziarie; dallaltro, nascano n dal rapporto di fatto, n dalla stipula di
in considerazione del fatto che la previsione del- un contratto di convivenza. Anche lindicazione
lammissibilit della stipula di contratti di convi- della residenza sembra non formare oggetto di al-
venza si sarebbe potuta (e ragionevolmente dovuta: cun obbligo (cfr. il comma 53, lett. a): comunque
ma parlare di ragionevolezza con questo legislatore la mancata effettuazione di tale fissazione non ri-
appare esercizio del tutto vano!) accompagnare alla sulta essere sanzionata, a differenza di ci che acca-
espressa soluzione per via legislativa di alcuni dei de tra i coniugi, laddove analogo comportamento,
rilevanti nodi ermeneutici che dottrina e giurispru- ove riferibile ad un coniuge, punibile (ancorch
denza non avevano mancato nel corso degli ultimi in modo non automatico) con laddebito della se-
anni di segnalare. parazione personale (18).
Purtroppo, la soluzione concretamente prescelta
una tale miseria intellettuale e giuridica da vanifi- 5. Il contratto di convivenza: forma
care del tutto la funzione promozionale sopra evi- e impossibilit di conclusione per fatti
denziata. Quanto alla soluzione dei problemi tec- concludenti
nici, come si dir tra poco, il numero delle que-
stioni sollevate ex novo dalla novella appare decisa- Il comma 51 prevede che Il contratto di cui al
mente superiore a quello dei pochissimi interroga- comma 50, le sue modifiche e la sua risoluzione,
tivi risolti. sono redatti in forma scritta, a pena di nullit, con
Tornando al citato comma 1, andranno comunque atto pubblico o scrittura privata con sottoscrizione
evidenziati gli scarsi punti fermi che sembrano autenticata da un notaio o da un avvocato che ne
individuabili. attestano la conformit alle norme imperative e al-
In primo luogo va considerato che il riformatore lordine pubblico.
del 2016 ha inteso tipizzare il contratto di convi- Limposizione delle citate formalit, se sicuramente
venza. Ci troviamo cos di fronte, ora, ad un nuovo commendevole (ma il discorso vale solo per latto
contratto tipico, sebbene non ritenuto degno di pubblico in presenza di testimoni) per ci che at-
essere inserito nel corpus del codice civile (17). tiene alla scelta del regime patrimoniale degli ac-
In secondo luogo va sottolineata la (se non altro) quisti, particolarmente se si ammette - come in ef-
chiara presa di posizione in tema di contenuto dei fetti si vedr a tempo debito (19) - che i conviven-
contratti in oggetto, volta per lappunto ad esclu- ti possano dar vita a regimi diversi, in tutto o in
dere che il contratto (e non patto, accordo, parte da quello ex artt. 177 ss. c.c., viene ad intro-
pattuizione, negozio, convenzione o altro) durre una prescrizione eccessivamente onerosa per

(17) Sullatipicit del contratto di convivenza, in relazione 3168, in Foro it., 1986, I, 2147; in Vita not., 1986, I, 775; in Dir.
alla situazione anteriore alla riforma del 2016, cfr. Balestra, fam. pers., 1986, I, 958; in Giust. civ., 1987, I, 1537; Cass. 3 ot-
Convivenza more uxorio e autonomia contrattuale, cit., 146 ss. tobre 2008, n. 24574.
(18) Cfr. Cass. 6 marzo 1979, n. 1400, in Giur. it., 1981, I, 1, (19) V. infra, par. 13.
994, con nota di Runfola Testini; Cass. 13 maggio 1986, n.

946 Famiglia e diritto 10/2016


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quanto riguarda profili quali lobbligo di contribu- za accumulati durante il mnage. La proposta, rie-
zione o laccordo volto a fornire al convivente de- cheggiante assai da vicino la tesi dellimplied cohabi-
bole i mezzi di sussistenza, o altre provvigioni (si tation contract, che tanta fortuna ha avuto oltre
pensi, ad es., allabitazione nella casa familiare o in Oceano, stata da chi scrive in altra sede critica-
altri immobili), nel caso di crisi del rapporto. Sul ta (21). Non vi dubbio, comunque, che, per effet-
punto va tenuto presente che, come si dir, un to della riforma qui in commento, ogni contratto
contratto di convivenza pu anche non contenere riconducibile alla fattispecie in esame dovr non
alcuna disposizione in tema di regime patrimoniale solo risultare frutto di unesplicita manifestazione
degli acquisti: peraltro, anche in tale caso il citato di volont delle parti, ma andr rivestito della for-
requisito formale pesante viene imposto. ma richiesta ora dalla legge.
Si noti, poi, che la pessima qualit della tecnica le- Quanto sopra varr anche in relazione a tutti que-
gislativa adottata sembra, almeno a tutta prima, gli accordi che prima della riforma si sarebbero po-
porre un problema di non poco conto. tuti costituire vuoi verbis (si pensi, ad es., alla de-
Ed invero, lespressa menzione, prima dellinciso a terminazione della contribuzione o del manteni-
pena di nullit, della forma scritta sembra voler mento o alla concessione di un comodato sulla ca-
esprimere lidea che la regola formale ad substan- sa familiare), vuoi anche solo con il semplice ri-
tiam investa non gi le due alternative dellatto spetto della forma scritta (si pensi ancora alla con-
pubblico e della scrittura privata autenticata (da cessione di un comodato sulla casa familiare o alla
notaio o avvocato), bens la forma scritta in ge- costituzione di un diritto reale su di essa, ecc.).
nerale. Si apre dunque, almeno come tesi astratta, chiaro, infatti, che il contenuto del contratto de-
la possibilit di una lettura che ammetta la stipula scritto dal comma 53 cit., per come testualmente
di un contratto di convivenza per semplice scrittu- presentato (Il contratto pu contenere), pu
ra privata. Viene infatti da chiedersi per quale ra- essere il pi vario e si estende ad abbracciare tutti,
gione sarebbe menzionata expressis verbis la forma senza distinzione alcuna, i possibili rapporti patri-
scritta, posto che non sembrano immaginabili atti moniali relativi alla loro [i.e.: dei conviventi] vita
pubblici o scritture private autenticate che il requi- in comune (cfr. il comma 50). Qualunque tipo di
sito della forma scritta non soddisfino! A convin- accordo cos caratterizzato, dunque, andr conside-
cere, peraltro, della non percorribilit di tale via rato (anche a prescindere dalla sua possibile astrat-
soccorre il successivo comma 52, che, ai fini della
ta riconducibilit a figure negoziali diverse: como-
pubblicit dellaccordo, considera solo i casi del-
dato, donazione, mandato, mantenimento vitalizio,
latto pubblico o della scrittura privata autenticata.
ecc.) alla stregua di un contratto di convivenza e
La disposizione in materia di forma, pur a fronte
come tale sottoposto alle regole formali di cui so-
delle citate criticit, possiede, se non altro, lunico
pra.
pregio di porsi in controtendenza rispetto alla chi-
na, presa da una parte della dottrina, anche di 6. Il contratto di convivenza e la sua
quella pi recente, circa la possibilit di desumere
pubblicit
la conclusione di un contratto di convivenza dal
comportamento dei partners, come espressione di Dispone il comma 52 che, Ai fini dellopponibili-
una loro concorde volont attuosa (20). In altri t ai terzi, il professionista che ha ricevuto latto in
termini, secondo la teoria qui criticata, la semplice forma pubblica o che ne ha autenticato la sotto-
instaurazione di una convivenza more uxorio do- scrizione ai sensi del comma 51 deve provvedere
vrebbe indurre a ritenere lesistenza di un accordo entro i successivi dieci giorni a trasmetterne copia
implicito diretto, quanto meno, alla prestazione al comune di residenza dei conviventi per liscrizio-
della contribuzione reciproca, se non alla riparti- ne allanagrafe ai sensi degli articoli 5 e 7 del rego-
zione in misura uguale degli incrementi di ricchez- lamento di cui al decreto del Presidente della Re-

(20) Falzea, Problemi attuali della famiglia di fatto, in Aa. Vv., 1981, Doctrine, 19). Per la dottrina pi recente, orientata nel
Una legislazione per la famiglia di fatto?, Napoli, 1988, 52; con- senso criticato nel testo, cfr. Palmeri, Il contenuto atipico dei
tra DAngeli, La famiglia di fatto, Milano, 1989, 423. In Francia negozi familiari, Milano, 2001, 66 ss.; Venuti, I rapporti patrimo-
rimasta isolata lopinione secondo cui il giudice, valutando il niali tra i conviventi, in Aa. Vv., Le relazioni affettive non matri-
comportamento delle parti, potrebbe ritenere lesistenza di un moniali, a cura di Romeo, Torino, 2014, 287; Ferrando, Con-
contrat tacite daide et dassistance mutuelle, che obblighe- tratto di convivenza, contribuzione e mantenimento, in questa
rebbe i conviventi tant pendant lunion que aprs la rupture Rivista, 2015, 729.
subvenir aux besoins ventuels du partenaire (Ganancia, (21) Cfr. Oberto, I rapporti patrimoniali nelle unioni civili e
Droits et obligations rsultant du concubinage, in Gaz. Pal., nelle convivenze di fatto, cit., 69 ss.

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pubblica 30 maggio 1989, n. 223. Ora, lindicazio- anche con riguardo a tale aspetto, come si dir a
ne delliscrizione allanagrafe ai sensi degli artt. tempo debito (24), la disposizione non sembra pos-
citt. non sembra possedere alcun senso compiuto. sedere alcun senso compiuto.
Le disposizioni in tema di anagrafe, a differenza di
quelle (rectius: di taluni profili di quelle) in tema 7. Il contratto di convivenza e i contenuti
di stato civile, hanno esclusivamente ad oggetto mancati
persone: certo non contratti (22). Se dunque non Prima di esaminare i contenuti del contratto di
interverr una modifica normativa della disciplina convivenza previsti dalla riforma in commento sar
dellanagrafe, non si riesce a comprendere come la il caso di spendere qualche parola su almeno alcu-
disciplina in commento potr ricevere concreta at- ne delle numerosissime situazioni e possibili pattui-
tuazione. zioni sulle quali la predetta ha (non si comprende
Al di l di tali profili tecnici vi per un dubbio se per dolo o colpa) omesso di esprimersi.
ancora pi radicale. In primo luogo occorrer esternare il pi vivo ram-
Che significa, concretamente, opponibilit ai ter- marico per la mancata riproduzione di tre disposi-
zi? Certo non si parla qui dellopponibilit della zioni assai rilevanti, pur contenute nella prima ver-
convivenza. Convivenza e contratto di convivenza sione del c.d. testo Cirinn (25), vale a dire le se-
sono fattispecie ben distinte. Ergo, questultimo guenti:
non viene in alcun modo in considerazione (23) 3) i diritti e le obbligazioni di natura patrimoniale
quando il riformatore prevede, ad es., lopponibili- derivanti per ciascuno dei contraenti dalla cessa-
t, a determinati effetti, del rapporto more uxorio zione del rapporto di convivenza per cause diverse
in s e per s considerato a certi soggetti: si pensi dalla morte;
agli eredi del proprietario della casa di residenza 4) che in deroga al divieto di cui allarticolo 458 e
comune (comma 42), o al locatore di questultima nel rispetto dei diritti dei legittimari, in caso di
(comma 44) o, ancora, agli enti o istituti che pro- morte di uno dei contraenti dopo oltre sei anni
cedono alla redazione delle graduatorie per lasse- dalla stipula del contratto spetti al superstite una
gnazione di alloggi di edilizia popolare (comma quota di eredit non superiore alla quota disponibi-
45). Soggetti, questi, tutti che sono sottoposti a de- le. In assenza di legittimari, la quota attribuibile
terminati effetti derivanti dal rapporto di convi- parzialmente pu arrivare fino a un terzo delleredi-
venza di fatto tra due persone con cui vengono in t;
qualche modo in relazione, a prescindere dalla sus- 5) che nei casi di risoluzione del contratto di cui
sistenza di un contratto di convivenza. allarticolo 17 della presente legge sia previsto lob-
Se dunque si considera che il comma qui in esame bligo di corrispondere al convivente con minori
tratta della sola opponibilit del contratto di con- capacit economiche un assegno di mantenimento
vivenza (e non della convivenza in s) e che, in di- determinato in base alle capacit economiche del-
fetto di disposizioni specifiche in deroga, vale per il lobbligato, al numero di anni del contratto di con-
contratto il principio generale scolpito nellart. vivenza e alla capacit lavorativa di entrambe le
1372 c.c., attesa lassoluta povert dei contenuti parti.
individuati dalla riforma (per i contenuti non men- In particolare, la prima delle tre citate disposizioni,
zionati e certamente possibili, come si dir in se- sostanzialmente riproduttiva di quanto gi stabilito
guito, difettano comunque principi espressi in de- da svariati ordinamenti di diverse parti del mondo
roga alla regola della privity of contract, per cui sa- gi numerosi anni fa, avrebbe consentito, saggia-
rebbe vano ulteriormente strologare al riguardo), mente, ai contraenti di predeterminare le conse-
resta che lunico punto in relazione al quale siffatta guenze patrimoniali di uneventuale rottura dellu-
opponibilit potrebbe avere un qualche rilievo sa- nione, con possibili (e benefiche) ricadute anche
rebbe quello del regime di comunione legale. Ma sul versante degli accordi prematrimoniali (26). Sa-

(22) Ci balza agli occhi sulla base della semplice lettura (25) Cfr. il comma 4 dellart. 14 di tale d.d.l., come risultan-
dei richiamati artt. 5 e 7 del regolamento di cui al decreto del te alla data del 2 luglio 2014 (il documento disponibile al se-
Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223. guente indirizzo web: http://www.senato.it/leg/17/BGT/Sche-
(23) Se non, eventualmente, quale elemento indiziario (cer- de/Ddliter/46051.htm).
to mai come elemento costitutivo) nel caso in cui, in un possi- (26) Significative al riguardo le esperienze, ad esempio, del-
bile processo, si contestasse la sussistenza del rapporto di fat- lAustralia e della Catalogna, per una disamina delle quali si fa
to. rinvio a Oberto, I rapporti patrimoniali nelle unioni civili e nelle
(24) V. infra, par. 12. convivenze di fatto, cit., 78 ss.

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r per qui il caso di osservare che non solo una 8. Il contratto di convivenza e il regime
previsione tanto opportuna stata (non si com- primario di contribuzione. Il contratto
prende perch) stralciata dal d.d.l., ma che, addi- di mantenimento
rittura, si potrebbe dubitare ora della possibilit per Se, come si visto, la riforma non contiene dispo-
le parti di inserire comunque una clausola del ge- sizioni sul regime primario della convivenza di
nere, alla luce di quanto disposto dal comma 56, fatto, essa prevede invece (una volta tanto, del tut-
che fa divieto di sottoporre il contratto a condizio- to condivisibilmente) che le parti possano libera-
ne o a termine (27). mente intervenire sul punto stabilendo, nel con-
La seconda delle sopra citate previsioni normative, tratto di convivenza b) le modalit di contribuzio-
inopinatamente estirpata dal d.d.l., sarebbe venuta ne alle necessit della vita in comune, in relazione
a porre uneccezione al divieto dei patti successori. alle sostanze di ciascuno e alla capacit di lavoro
Certo, essa avrebbe posto un problema di coeren- professionale o casalingo (cfr. il comma 53, lett.
za con lassenza di unanaloga previsione nei rap- b).
porti inter coniuges (28), ma avrebbe potuto comun- La formulazione della norma appare, almeno sul
que produrre leffetto di un auspicabile lancio di piano formale, esente da critiche. Essa risulta rical-
un sasso in acque da troppo tempo stagnanti e che cata sul disposto dellart. 143 c.c., sostanzialmente
neppure le infelici modalit con cui lintroduzione prevedendo che possa costituire oggetto di vincolo
del patto di famiglia stata realizzata (29) hanno negoziale ci che tra conviventi non forma oggetto
di obbligo (civile) ex lege, ma solo di obbligazione
saputo smuovere (30).
naturale (32). Su questo specifico punto la riforma
Infine, leliminazione, nel testo definitivo, dellori-
presenta dunque il non trascurabile pregio di spaz-
ginaria previsione ad hoc sullassegno di manteni-
zar via, una buona volta per tutte, le residue per-
mento viene a porre il dubbio che una disposizione plessit, sollevate da una parte peraltro del tutto
negoziale del genere non sia consentita, anche se minoritaria della dottrina, sullammissibilit di
al risultato affermativo pu forse pervenirsi per al- contratti di convivenza diretti alla previsione per
tra via (31). via negoziale di un dovere civilmente vincolante
La prima constatazione in materia di contenuto di contenuto analogo a quella che, in assenza di
dei contratti di convivenza dunque quella per cui contratto, sarebbe una mera obbligazione naturale:
la disposizione sembra segnalarsi pi per ci che es- in altre parole, si allude qui alla nota questione
sa non dice (o non dice pi), che non per quanto della possibilit di trasformare unobbligazione
espressamente indicato. naturale in obbligazione civile (33).

(27) Su questo punto specifico e sulla possibilit di supera- sato: alla coppia gay che vuole acquisire pieni diritti successori
re tale obiezione v. infra, par. 11. pu oggi consigliarsi di scegliere lunione civile, mentre sem-
(28) Non per niente si veda al riguardo quanto stabilito dalle pre pi rari sono i casi di conviventi eterosessuali che non pos-
varie proposte di legge in tema di contratti prematrimoniali (su sono unirsi in matrimonio per la perdurante presenza di un
cui v. per tutti Oberto, Suggerimenti per un intervento in tema precedente vincolo coniugale, ove si considerino le novit in-
di accordi preventivi sulla crisi coniugale, in questa Rivista, trodotte dal c.d. divorzio breve. Resta il fatto che per una se-
2014, 88 ss.). rie di motivi, talora pienamente legittimi (desiderio di non pre-
(29) Cfr. ad es. Oberto, Il patto di famiglia, Padova, 2006, giudicare le aspettative di eventuali figli di primo letto, timore
passim. di dover affrontare seri problemi e rilevanti spese in caso di
(30) Si tenga poi conto del fatto che lintroduzione di siffat- rottura di un legame della cui solidit non si ancora piena-
to tipo di pattuizioni avrebbe consentito di affrontare una serie mente certi), talora meno (desiderio di non perdere una pen-
di questioni, vale a dire quelle legate alla successione mortis sione di reversibilit), sembrerebbe de iure condendo (ma, co-
causa di uno dei conviventi, rimasta totalmente negletta dalla me detto, questoccasione stata persa!) corretto preservare,
riforma qui in commento. Basti dire al riguardo che, da un lato, da un lato, la possibilit delle parti di non unirsi in matrimonio,
il partner non solo non considerato legittimario, ma neppure attribuendo, dallaltro, taluni effetti successori (ancorch non
successibile ex lege, in assenza di testamento. Ma non basta coincidenti con quelli discendenti dal vincolo da coniugio) ad
ancora. Nessuna disposizione agevolativa di tipo fiscale un rapporto affettivo sfociato in una convivenza more uxorio di
stata prevista per la successione testamentaria del convivente, una certa durata.
trattato quindi alla stregua di un qualsiasi estraneo al nucleo (31) V. infra, par. 10.
familiare del de cuius, con la conseguenza che il convivente il (32) Sullo sviluppo storico e la realt attuale di tale idea v.
quale intenda assicurare la tranquillit economica al proprio per tutti Oberto, I regimi patrimoniali della famiglia di fatto, cit.,
partner anche dopo la propria morte potr, s, istituirlo erede, 83 ss.; Id., I diritti dei conviventi. Realt e prospettive tra Italia
ma, in tal modo lo esporr al prelievo fiscale previsto per la ed Europa, cit., 33 ss.
successione di un qualunque estraneo alla famiglia del de (33) Il tema approfondito in Oberto, I regimi patrimoniali
cuius. Vero che oggi larea delle famiglie costrette a rima- della famiglia di fatto, cit., 156 ss.; Id., I diritti dei conviventi.
nere fuori dal vincolo matrimoniale (o paramatrimoniale, nel Realt e prospettive tra Italia ed Europa, cit., 92 ss.; ulteriori ela-
caso dellunione civile) si considerevolmente ristretta al pas- borazioni del tema in Balestra, Convivenza more uxorio e auto-

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In primo piano si pone pertanto limpegno recipro- conducibili a fattispecie negoziali tipiche o atipi-
co di contribuire alle necessit del mnage median- che, eventualmente prevalendo per specialit ri-
te la corresponsione (periodicamente o una tan- spetto a queste ultime (40).
tum) di somme di denaro, ovvero tramite la messa
a disposizione di propri beni o della propria attivit 9. Segue. Modo e misura
lavorativa, eventualmente anche soltanto domesti- della contribuzione convenzionale tra
ca (34). conviventi
La validit di tale impegno, che dovrebbe fissare
Come gi detto, del tutto analogamente a quanto
altres misura e modalit della contribuzione di cia-
avviene tra coniugi (peraltro, per questi ultimi, per
scuno, non sembrava potersi contestare gi prima
effetto di unobbligazione che nasce ex lege quale
della riforma qui in commento (35). Lo stesso do-
naturale effetto del matrimonio e non gi, come
vrebbe dirsi per la validit di una promessa avente
tra conviventi, per via della stipula di un contrat-
a oggetto la reciproca assistenza materiale per il ca-
to), non vi dubbio che la contribuzione potr
so di necessit (36). Al riguardo potrebbe rivelarsi
esplicarsi non solo tramite la compartecipazione al-
di una certa utilit la previsione (ancorch non
contemplata, ma certo non esclusa dalla riforma) le spese del mnage, bens anche (in tutto o in par-
di eventuali situazioni alla stregua di cause di giu- te) mettendo a disposizione il proprio contributo
stificazione per il mancato adempimento dellob- lavorativo domestico e/o uno o pi locali idonei ad
bligo contributivo, come per esempio nel caso in ospitare lo svolgimento della vita familiare (si pen-
cui una delle parti dovesse trovarsi senza sua colpa si alla residenza principale e/o alla residenza per le
nellimpossibilit di ricevere reddito (si pensi alla vacanze, ecc.).
disoccupazione involontaria). Una delle questioni dibattute e non risolte dalla ri-
Prima della novella qui in esame la dottrina italia- forma se laccordo sulla contribuzione possa dero-
na pareva orientata a individuare quale possibile gare rispetto ai criteri di proporzionalit di cui al-
contenuto dei contratti di convivenza anche lob- lespressione in relazione alle sostanze di ciascuno
bligo unilaterale di corresponsione di somme di de- e alla capacit di lavoro professionale o casalingo,
naro a titolo di mantenimento da parte del partner che il comma 53 b) ripropone in questa sede, sulla
pi abbiente in favore di quello pi bisognoso (37). falsariga di quanto disposto dallart. 143 c.c. per i
Losservazione conserva, ad avviso dello scrivente, coniugi e dallart. 1, comma 11, della legge qui in
valore. Ma c da chiedersi se invece non conven- commento, in relazione ai partners di ununione ci-
ga optare per forme negoziali pi collaudate, quali vile omosessuale.
per esempio il contratto di mantenimento vitali- La questione ha fatto oggetto, anni or sono, di una
zio (38). Rinviando ad altra sede lapprofondimen- decisione di merito (41). Diversamente da quanto
to di questo discorso (39), va per ricordato il gi opinato da quella sentenza, miglior partito sembra
evidenziato carattere generale della formulazione proprio quello che consiglia la possibilit per i con-
contenuta al comma 53 cit., in merito allindivi- viventi di regolare liberamente quantit e modalit
duazione dei contorni del contratto di convivenza. di contribuzione, anche eventualmente a prescin-
In forza di tale principio le regole della novella dere dal criterio della proporzionalit, posto che
concernenti questo tipo di negozio dovranno tro- linderogabilit di tale regola sancita da una nor-
vare applicazione, pur in presenza di rapporti ri- ma (art. 160 c.c.) che il codice civile riferisce ai

nomia contrattuale, cit., 143 ss. NJW, 1986, 685.


(34) Sul punto, per i necessari approfondimenti, cfr. Oberto, (37) Cfr. Mazzocca, La famiglia di fatto. Realt attuale e pro-
I regimi patrimoniali della famiglia di fatto, cit., 241 ss.; Id., Le spettive, Roma, 1989, 92; cfr. inoltre Gazzoni, Dal concubinato
prestazioni lavorative del convivente more uxorio, Padova, 114 alla famiglia di fatto, Milano, 1983, 165.
ss.; per la dottrina successiva cfr. Franzoni, I contratti tra convi- (38) il suggerimento di Cal, Contratto di mantenimento e
venti more uxorio, in Riv. trim. dir. proc. civ., 1994, 752 ss.; propriet temporanea, nota a Cass. 11 novembre 1988, n.
del Prato, Patti di convivenza, in Familia, 2002, 982 ss. Sul pe- 6083, in Foro it., 1989, I, 1171.
culiare punto dei rapporti tra contratto di convivenza e contri- (39) Cfr. Oberto, I rapporti patrimoniali nelle unioni civili e
buzione cfr. Ferrando, Contratto di convivenza, contribuzione e nelle convivenze di fatto, cit., 82 ss.
mantenimento, cit., 722 ss. (40) Per approfondimenti al riguardo cfr. Oberto, I rapporti
(35) Cfr. per tutti, nonch per i richiami alla dottrina stranie- patrimoniali nelle unioni civili e nelle convivenze di fatto, cit., 86
ra, Oberto, I regimi patrimoniali della famiglia di fatto, cit., 241 ss.
ss.; Id., I diritti dei conviventi. Realt e prospettive tra Italia ed (41) Trib. Savona 29 giugno 2002, in questa Rivista, 2003,
Europa, cit., 116 ss. 596, con nota di Ferrando. Per lillustrazione del caso e per la
(36) Cfr. Steinert, Vermgensrechtliche Fragen whrend des relativa critica si fa rinvio a Oberto, I rapporti patrimoniali nelle
Zusammenlebens und nach Trennung Nichtverheirateter, in unioni civili e nelle convivenze di fatto, cit., 87 s.

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soli coniugi e che la riforma di cui qui si discute ha che concede ad ognuna delle parti un diritto di re-
esteso ai soli partners dellunione civile (cfr. art. 1, cesso dal contratto di convivenza, il cui esercizio
comma 13, terzo periodo, della novella qui in esa- ben potrebbe travolgere una pattuizione del genere
me), tacendo invece in relazione ai soggetti del di quello qui descritto. In realt, attesa levidente
contratto di convivenza. disponibilit dei diritti (patrimoniali) di cui qui si
discute, la disposizione appena citata potr formare
10. Segue. Sulla possibilit di fissare oggetto di rinunzia nel contratto di convivenza, o,
(o, per converso, di escludere) limiti comunque, di una clausola nella quale si specifichi
temporali alla contribuzione tra che leventuale esercizio del diritto di recesso non
conviventi travolger leffetto dellattribuzione del diritto di
Un problema legato a siffatto tipo di negozi riguar- percepire un assegno (o del diritto di abitazione,
da la possibilit della previsione di eventuali limiti ecc.), in termini e limiti derivanti dallaccordo del-
dordine temporale allobbligo di contribuzione cos le parti.
fissato. In proposito, si pu innanzitutto ritenere Lo strumento contrattuale poi sicuramente ido-
valida anche unespressa subordinazione degli effet- neo a regolamentare il diritto di abitazione del
ti del vincolo obbligatorio alla durata del rapporto partner che non sia proprietario dellappartamento
di fatto, in quanto una clausola del genere verreb- ove si svolge il mnage. Il tema stato affrontato
be a concretare una condizione risolutiva ordina- in altra sede, cui si fa rinvio (45).
riamente (e non meramente) potestativa. Inutile
dire che una siffatta cautela appare consigliabile 11. Segue. Sulla possibilit di apporre
per il partner che figuri quale unico (o prevalente) termini o condizioni
obbligato e voglia porsi al riparo dal rischio di do- Come gi accennato, linfelicissima tecnica legisla-
ver continuare ad adempiere anche dopo la rottura tiva attraverso cui si attuata la riforma qui in
del legame. commento viene a presentare ex novo un problema
Come si invero dimostrato in altra sede (42), la in ordine alla possibilit di prevedere la cessazione
presupposizione non sembra poter giocare alcun della contribuzione, sotto ogni possibile forma (an-
ruolo nel contesto dei rapporti tra conviventi. che, ad es., di assegno di mantenimento o di messa
Daltro canto, come si dir tra breve (43) la possi- a disposizione di un immobile), in caso di rottura
bilit di introdurre clausole del genere di quello dellunione. Anzi, a ben vedere, la questione appa-
qui illustrato non appare contraddetta dalla dispo- re ancora pi generale e viene a porsi con riguardo
sizione della novella che fa divieto di apporre ter- a qualsiasi previsione negoziale che leghi leroga-
mini o condizioni al contratto di convivenza. zione di una prestazione patrimoniale, nel contrat-
Assai pi delicato appare invece laspetto della to di convivenza, cos come il suo eventuale venir
possibilit di pattuire una durata minima del perio- meno, ad un avvenimento futuro ed incerto, cos
do di corresponsione della contribuzione (consi- come ad un termine (iniziale o finale) certo.
stente eventualmente anche nella prestazione lavo- In effetti, una quanto mai improvvida disposizione
rativa, specie se domestica) o del mantenimento, della novella stabilisce che Il contratto di convi-
indipendentemente dalla durata del mnage. venza non pu essere sottoposto a termine o condi-
Una simile clausola - una delle poche in grado di zione. Nel caso in cui le parti inseriscano termini o
costituire una vera garanzia per il convivente de- condizioni, questi si hanno per non apposti (cfr.
bole - gi ritenuta valida prima della riforma in art. 1, comma 56, della riforma in esame), laddove,
commento (44), si deve confrontare ora con il di- prima dellintroduzione di questa disposizione nor-
sposto dellart. 1, comma 54, lett. b) della novella, mativa, non si dubitava in dottrina che le presta-

(42) Cfr. Oberto, I regimi patrimoniali della famiglia di fatto, questa Rivista, 2001, 529, con nota di Dogliotti; Trib. Palermo
cit., 139 ss.; Id., Le prestazioni lavorative del convivente more 3 febbraio 2002, in Gius, 2003, 1506. Sul tema cfr. Oberto, I re-
uxorio, cit., 83 ss. gimi patrimoniali della famiglia di fatto, cit., 285 ss.; Id., Famiglia
(43) V. infra, par. 11. di fatto e convivenze: tutela dei soggetti interessati e regolamen-
(44) Cfr. per tutti Oberto, I regimi patrimoniali della famiglia tazione dei rapporti patrimoniali in vista della successione, in
di fatto, cit., 139 ss.; Id., I diritti dei conviventi. Realt e prospet- questa Rivista, 2006, 661 ss.; Asprea, Lassegnazione della casa
tive tra Italia ed Europa, cit., 119 ss. familiare nella separazione, nel divorzio e nella convivenza, Tori-
(45) Come accaduto, ad es., nei casi risolti da Cass. 8 giu- no, 2003, 104 ss. Per la situazione successiva alla riforma qui
gno 1993, n. 6381, in Nuova giur. civ. comm., 1994, I, 339, con in commento cfr. Oberto, I rapporti patrimoniali nelle unioni ci-
nota di Bernardini; in Corr. giur., 1993, 947, con nota di V. Car- vili e nelle convivenze di fatto, cit., 123 ss.
bone; in Vita not., 1994, 225; Trib. Savona 7 marzo 2001, in

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zioni oggetto di un contratto di convivenza ben quelli di due soggetti i quali vivano, come si soleva
potessero essere temporalmente legate alla durata affermare nei secoli passati, in schemate matrimonia-
stessa del mnage o comunque collegate ad una li, ma che da questi divergano per modo di costitu-
condizione, tanto sospensiva che risolutiva, cos zione e di cessazione, nonch per qualit, quantit
come ad un termine, tanto iniziale che finale (46). ed intensit di effetti.
Ora, a fronte dellevidente assurdit delle conclu- Levidente confusione delle due ben diverse pro-
sioni cui si perverrebbe se si volesse applicare an- spettive ha portato ai risultati attuali: da un lato
che alle clausole qui in esame il citato comma 56, lattribuzione, a chi faceva valere istanze di parit
va considerato, in primis, che le relative disposizio- di trattamento rispetto alle coppie eterosessuali, di
ni sembrano il frutto di un evidente fraintendi- un evidente ed avvilente minus rispetto al matri-
mento legislativo di quelle che sono le finalit di monio; dallaltra, limposizione a chi chiedeva una
un contratto di convivenza nella libera unione. regolamentazione leggera di una forma di unione
La ragione vera della presenza del citato scampolo diversa da quella coniugale, di pesi, oneri ed orpelli
di prosa normativa risiede nellottica radicalmente para-matrimoniali, del tutto superflui, se non addi-
errata in cui i conati di riforma degli ultimi decen- rittura dannosi.
ni si sono andati muovendo in Italia. Questo proprio il caso del citato comma 56, che
Come dimostra la storia dei disegni di legge in ma- si giustifica in unottica puramente matrimonia-
teria e come (inutilmente) denunciato pi volte da le, posto che, mentre ha un senso stabilire che il
chi scrive (47), alla chiarezza dei testi (e, prima an- matrimonio, per la gravit del vincolo che lo ca-
cora, delle idee) non ha potuto giovare il tipo dap- ratterizza, e, soprattutto, per il fatto di essere un
proccio costantemente prescelto dallitalico legisla- negozio giuridico essenzialmente personale, non
tore nellaccostarsi ai problemi delle coppie omo- possa essere sottoposto a termini o condizioni (48),
sessuali e delle famiglie di fatto. Un approccio che non ha, invece, costrutto alcuno stabilire lo stesso
sempre ha manifestato una certa qual dose di con- principio per un contratto che, come quello di
fusione, talora evidente, tra le due radicalmente di- convivenza, si colloca allinterno di un genus carat-
verse prospettive che un intervento normativo in terizzato dalla patrimonialit degli effetti e per il
questo settore avrebbe dovuto perseguire. Da un la- quale lapposizione di termini e condizioni risulta
to, quella che mirava a porre fine, una buona volta un quid del tutto normale. Tant vero che, an-
per tutte, alla persistente discriminazione verso le che nel campo coniugale, lapponibilit di termini
persone omosessuali in merito alla possibilit di e condizioni (non al negozio matrimoniale in s,
suggellare con il vincolo matrimoniale la propria ma) alle relative convenzioni patrimoniali appare
unione affettiva. Dallaltro, quella che aveva per in tutto e per tutto ammissibile (49).
scopo la soluzione di una serie di problemi giuridici In definitiva, le ragioni di cui sopra non possono
inevitabilmente destinati a sorgere da una convi- indurre se non ad una forma di interpretazione re-
venza tra persone (di sesso diverso, cos come dello strittiva della disposizione contenuta nel citato
stesso sesso) che, per, coscientemente, per le pi comma 56. Si deve, cio, ritenere che il divieto di
svariate ragioni, avessero liberamente escluso la via termini e condizioni attenga a quei soli elementi
del matrimonio. accidentali che siano eventualmente apposti al
Questultima, e solo questultima, era la considera- contratto nel suo complesso e non gi a questa o
zione che si sarebbe dovuta porre alla base di uni- quella peculiare statuizione patrimoniale, a questa
potetica disciplina ad hoc dei contratti di convi- o quella particolare clausola. Del resto, proprio in
venza. Disciplina che avrebbe dovuto, quindi, mi- questi termini letterali sembra esprimersi la norma:
rare alla costituzione, per via negoziale, di un rap- Il contratto di convivenza (e non: questo o quel
porto giuridico fonte di reciproci diritti e doveri particolare effetto di esso) non pu essere sottopo-
che possono anche per taluni aspetti assomigliare a sto a termine o condizione.

(46) Sul punto v. per tutti Oberto, I diritti dei conviventi. Mengoni, continuato da Schlesinger, Milano, 2015, 365.
Realt e prospettive tra Italia ed Europa, cit., 119 s. (49) Sul tema della possibilit per i coniugi di sottoporre a
(47) Cfr. ad es. Oberto, I contratti di convivenza nei progetti termini o condizioni lefficacia delle convenzioni matrimoniali
di legge (ovvero sullimprescindibilit di un raffronto tra contratti cfr. Oberto, Lautonomia negoziale nei rapporti patrimoniali tra
di convivenza e contratti prematrimoniali), in questa Rivista, coniugi (non in crisi), in Familia, 2003, 671 s.; Id., La comunione
2015, 173 s. legale tra coniugi, nel Trattato di diritto civile e commerciale, gi
(48) Sullart. 108 c.c. cfr. Ferrando, Il matrimonio, in Trattato diretto da Cicu, Messineo e Mengoni, continuato da Schlesin-
di diritto civile e commerciale, gi diretto da Cicu, Messineo e ger, II, Milano, 2010, 1669 ss.

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12. Il regime dei beni e degli acquisti. separatamente, da uno dei due soggetti a tale re-
La comunione tra conviventi introdotta gime sottoposti.
dalla novella. Principali problemi posti Inoltre, il regime coniugale legale, richiamato sic et
dal rinvio agli artt. 177 ss. c.c. simpliciter dalla norma qui in commento, si colloca,
Fonte di gravissime perplessit data dallassetto come noto, allinterno di un (peraltro bislacco e
concretamente impresso dal d.d.l. al regime patri- criticatissimo) sistema di pubblicit in negativo,
moniale dei beni e degli acquisti operati in corso risultante dal raffronto tra i registri di stato civile
di convivenza, sulla base del combinato disposto (non quelli anagrafici!) e i pubblici registri immo-
della lett. c) del comma 53 e del successivo comma biliari, per cui, allorquando un qualsiasi soggetto
54 dellart. 1 della novella. vende o acquista beni immobili o mobili registrati,
Va considerato, in primo luogo, che le citate dispo- i terzi potenziali aventi causa dovrebbero essere in
sizioni non elencano quali siano tutti i regimi grado di sapere se quel trasferimento ha inciso su
astrattamente a disposizione dei conviventi, limi- di una situazione di comunione legale, vuoi ex late-
tandosi a menzionare (con una semplice relatio) re venditoris, vuoi ex latere emptoris; lo stesso a dir-
quello della comunione legale tra coniugi. Peraltro si, naturalmente, per i creditori, che sono trattati
il citato comma 54, attribuendo ai conviventi la in modo assai differenziato, in relazione alla cate-
possibilit di modificare il regime scelto nel con- goria cui appartengono (se, cio creditori della
tratto di convivenza, sembra sottintendere che vi comunione o creditori personali), a seconda che
possano essere anche opzioni di tipo diverso. essi tentino di agire in executivis contro beni comu-
Non solo. Poich la frase in cui si sostanzia la cita- ni o, viceversa, personali dei coniugi: cfr. artt. 186,
ta lett. c) retta dallespressione Il contratto pu 187, 188, 189 e 190 c.c. (51).
contenere: (pu, per lappunto, e non: deve), se Nulla di tutto ci appare immaginabile in relazione
ne desume che lunico regime ivi menzionato, cio alla comunione di cui qui si discute, che la fois
quello della comunione legale, in realt, tra convi- legale, per effetto del rinvio espresso alla sezione
venti legale (i.e.: normale, in assenza di dero- III del capo VI del titolo VI del libro primo del co-
ghe) non , essendo chiaro che ben pu essere sti- dice civile, e convenzionale, perch nasce pur
pulato un contratto di convivenza che nulla preve- sempre da un accordo. A parte il gioco di parole,
da sul punto. La prima considerazione dunque sar per opportuno ricordare, per evitare ogni
quella secondo cui, se i conviventi stipulano un equivoco, che comunque il regime legale (nel
contratto di convivenza nel quale non fanno men- senso di normale e automatico) dei conviventi,
zione del regime (e a maggior ragione, ovviamente, ancorch legati da apposito contratto di conviven-
se non stipulano alcun contratto di convivenza), za, e resta pur sempre, come detto, la pi totale
essi continueranno a vivere senza regime e dun- assenza di qualsiasi regime. Il regime di comunione,
que ad essi non saranno applicabili gli artt. 177 ss. che legale (sempre nel senso di normale e
c.c. (50). automatico) per coniugi e partners dellunione li-
Il problema vero posto per dai casi in cui, per bera, entrer in funzione per i conviventi solo a
loro (dis)avventura, gli ardimentosi conviventi do- condizione che ci sia stato espressamente pattuito
vessero proprio optare per siffatto regime comuni- nel contratto di convivenza redatto nei modi e nel-
tario. le forme descritti (si fa per dire) dalla novella
Al riguardo sfuggito al frettoloso riformatore che (commi 50 ss.).
la comunione legale tra coniugi (cos come ora tra Ora, ci che scandalizza linterprete non tanto
i partners dellunione civile) un regime che, inter la circostanza che un regime legale possa scaturire
coniuges, va, come si dice, per legge ed opera non da una manifestazione negoziale: chi scrive ha gi
solo quando lacquirente dichiara di esservi sogget- trattato dellargomento in altra sede, con riguardo
to, ma anche quando un qualsiasi acquisto rilevan- proprio ai casi di comunione (legale) tra coniugi
te ex art. 177, lett. a), c.c., sia effettuato, anche nascente non ex lege, ma da apposita convenzio-

(50) In tal caso, se, per avventura, i conviventi dovessero pu essere analogicamente esteso per via interpretativa ai
procedere ad acquisti comuni, le norme che entrerebbero in conviventi (neppure se legati da un contratto di convivenza,
gioco sarebbero quelle della comunione ordinaria e non certo che di tale regime non faccia menzione). Sul punto v. per tutti
quelle della comunione legale tra coniugi (e tra partners dellu- Oberto, I diritti dei conviventi. Realt e prospettive tra Italia ed
nione civile). La considerazione, pur di carattere lapalissiano, Europa, cit., 59 ss.
ha, se non altro, il pregio di confermare la tesi prevalente se- (51) Sul tema cfr. per tutti Oberto, La comunione legale tra
condo la quale il regime patrimoniale legale inter coniuges non coniugi, II, cit., 1381 ss.

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ne (52), con conclusioni che debbono ora tra- momento nel corso della convivenza con le moda-
sporsi anche ai partners dellunione civile. Ci lit di cui al comma 51.
che lascia sbigottiti, invece, che non si siano Da quanto sopra pu desumersi, innanzi tutto, che
minimamente affrontate, neppure a livello di me- ai conviventi che avessero optato per la comunio-
ro abbozzo, le conseguenze dellintroduzione di ne consentito tornare a quella situazione di as-
un regime come quello di cui agli artt. 177 ss. c.c. senza di regime che caratterizza i partners i quali,
nel campo delle relazioni tra conviventi. anche eventualmente in presenza di un contratto
Qui, tanto per fermarsi alle lacune pi vistose, se di convivenza, non avessero per previsto la comu-
non verr istituito un adeguato sistema pubblicita- nione (oppure, naturalmente, non avessero stipula-
rio, il terzo non si trover mai e poi mai in condi- to alcun contratto di convivenza). Siffatta situazio-
zione di sapere se il bene rispetto al quale intende ne, si badi, non perfettamente coincidente con
porsi quale avente causa o creditore agente in exe- quella dei coniugi in regime di separazione dei be-
cutivis sia di propriet esclusiva del suo dante cau- ni, per i quali vige comunque un regime, che
sa/debitore, ovvero in contitolarit con il (la) con- comporta lapplicazione di regole speciali (si pensi
vivente. Inutile dire che, per le ragioni gi illustra- ad es. a quanto stabilito dagli artt. 217, 218 e 219
te (53), non pu certo ritenersi idonea la prescri- c.c.), non riferibili (per lo meno, in assenza di ap-
zione secondo cui il professionista che ha ricevuto posita convenzione, come si dir tra un attimo) al-
o autenticato il contratto deve provvedere entro i lo status di chi non coniugato (54).
successivi dieci giorni a trasmetterne copia al co- A questo punto diviene per indispensabile tentare
mune di residenza dei conviventi per liscrizione al- di comprendere se lespressione pu essere modifi-
lanagrafe ai sensi degli articoli 5 e 7 del regola- cato si limiti a quanto test esposto, ovvero sot-
mento di cui al decreto del Presidente della Repub- tenda la possibilit di introdurre modifiche con-
blica 30 maggio 1989, n. 223 (comma 52). venzionali ai due regimi test individuati, s da im-
Lunico caso, invero, astrattamente immaginabile maginare, da un lato, la creazione di una comunio-
di sicura opponibilit di tale situazione infatti ne convenzionale del genere di quella descritta da-
quello in cui il convivente eventualmente preter- gli artt. 210 e 211 c.c., o, tutto allopposto, di un
messo allatto dellacquisto immobiliare o mobiliare regime di separazione in cui le regole di cui agli
artt. 217, 218 e 219 c.c. vengano introdotte per
(con riguardo ad un bene mobile registrato) abbia
via pattizia.
avuto laccortezza di proporre domanda daccerta-
Non vi dubbio che, in omaggio al generale prin-
mento della ricaduta in comunione di tale acquisto
cipio di libert contrattuale, cui il legislatore non
e labbia tempestivamente trascritta sui pubblici re-
sembra certo aver inteso qui derogare (55), le mo-
gistri immobiliari contro il proprio convivente
difiche possono estendersi a ricomprendere tutte
(che, a questo punto, sar piuttosto da ritenere ex
quelle previsioni che norme imperative, ordine
tale).
pubblico, o buon costume non vietino. Al di l di
quanto cos grossolanamente disposto dai citati
13. Segue. La concreta estensione
commi 53 e 54, le parti potranno cos continuare a
del principio di libert contrattuale
dar vita a situazioni di contitolarit del genere di
Nulla viene poi stabilito dalla riforma sui limiti al- quelle preconizzate gi diversi anni or sono dallo
la libert negoziale dei conviventi in sede di deter- scrivente, quali ad es. comunioni (ordinarie) deri-
minazione del concreto assetto dei reciproci rap- vanti da impegni di carattere obbligatorio, se non
porti. Qui, lunico labilissimo accenno al riguardo addirittura da negozi traslativi ad effetti eventuali
risiede nel tenore del gi citato comma 54, secon- e differiti, assunti in sede di contratto di conviven-
do cui Il regime patrimoniale scelto nel contratto za (56): il tutto, naturalmente, con il limite di op-
di convivenza pu essere modificato in qualunque ponibilit ai terzi solo nel pieno rispetto delle rego-

(52) Oberto, La comunione legale di fonte negoziale: riflessio- continuato da Busnelli, Milano, 2005, 25 ss.
ni circa i rapporti tra legge e contratto nel momento genetico del (55) Principio, si noti, che, tra laltro, sicuramente governa
regime patrimoniale tra coniugi, in Dir. fam. pers., 2011, 835 ss. anche la materia delle convenzioni matrimoniali e dunque i
(53) V. supra, par. 6. rapporti patrimoniali inter coniuges: cfr. Oberto, Contratto e fa-
(54) Sul punto e sullimpossibilit di qualificare la separazio- miglia, in Aa.Vv., Trattato del contratto, a cura di Roppo, VI, In-
ne dei beni tra coniugi come non regime cfr. Oberto, Il regi- terferenze, a cura di Roppo, Milano, 2006, 147 ss.
me di separazione dei beni tra coniugi. Artt. 215-219, in Il codi- (56) Cfr. Oberto, I regimi patrimoniali della famiglia di fatto,
ce civile. Commentario fondato e gi diretto da Schlesinger, cit., 260 ss.

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le generali di sistema a tal fine preposte. E cos le- non vincolate da rapporti di parentela, affinit o
ventuale comunione convenzionale che dovesse adozione, da matrimonio o da ununione civile.
abbracciare anche immobili di cui ciascuno dei Ora, lunico elemento che sia qui fornito di una
conviventi era titolare prima dellinizio del rappor- data certa costituito, per lappunto, dal contratto
to more uxorio sar opponibile solo a condizione di di convivenza (o dalla sua modifica, necessitante
risultare da un atto assoggettato a trascrizione sui delle stesse forme). Del resto, come gi detto, la
pubblici registri immobiliari, e cos via. novella chiara nel legare la comunione al con-
Al di l dei poteri appena descritti, non vi dub- tratto di convivenza e non alla convivenza. Dovr
bio che, nonostante lassordante silenzio della ri- quindi concludersi che il regime eventualmente
forma, i contratti di convivenza ben potranno con- previsto sar operativo a decorrere dalla stipula
tenere ulteriori provvidenze di tipo patrimoniale ri- del contratto di convivenza.
spetto a quelle sopra (e infra) descritte: si pensi, Linterrogativo che sorge spontaneo, per, a questo
punto, se la concorde volont dei paciscenti pos-
tanto per riportare un paio di esempi, alla libera
sa determinare un dies a quo diverso, legato o ad
costituibilit di vincoli di destinazione nellinteres-
un termine iniziale, o ad una condizione sospensi-
se della famiglia, ex art. 2645 ter c.c. (57), alla isti-
va. Qui, da un lato, lampia facolt di modifica in
tuzione di trusts familiari, eventualmente inter- qualunque momento nel corso della convivenza,
ni (58) e via dicendo. prevista dal testo normativo, e dallaltro levidente
irriferibilit della condicio iuris di cui alla regola si
14. Dies a quo e dies ad quem nuptiae sequantur, sembrerebbero convincere del-
di operativit del regime di comunione lammissibilit di un accordo di tal genere. Non si
tra conviventi. Risoluzione del contratto dimentichi, del resto, che lopinione prevalente,
di convivenza storicamente fondata ed assolutamente preferibile
Dubbi di una certa seriet investono poi lidentifi- (oltre che evidentemente armoniosa rispetto alla
cazione dei due momenti pi rilevanti per il regime concezione contrattuale) in materia di convenzioni
patrimoniale: vale a dire quelli che ne marcano, ri- matrimoniali, consente lapposizione di termini e
spettivamente, linsorgere e la cessazione. condizioni a queste ultime. Non si comprendereb-
Quando inizia il regime? be, pertanto, perch mai analoga regola non do-
Nel campo matrimoniale la risposta a questa do- vrebbe valere per i contratti di convivenza.
manda appare relativamente semplice, atteso che il Lunico dubbio sembrerebbe per suggerito dallim-
dies a quo di operativit della comunione legale provvida disposizione, gi ricordata, di cui al com-
identificabile, in assenza di opzione per un regime ma 56, a mente della quale Il contratto di convi-
venza non pu essere sottoposto a termine o condi-
diverso, con quello di celebrazione delle nozze; nel
zione. Nel caso in cui le parti inseriscano termini o
caso di scelta del regime di separazione, la comu-
condizioni, questi si hanno per non apposti. Si so-
nione entra in gioco a decorrere dal successivo mo-
no peraltro gi esposte le ragioni (59) che consi-
mento delleventuale stipula della relativa conven- gliano di limitare loperativit della regola ai soli
zione. elementi accidentali eventualmente apposti al con-
Il vero problema , semmai, legato al fatto che tra tratto nel suo complesso e non gi a singole clauso-
conviventi, a differenza di ci che accade nel caso le di esso. Sembra dunque doversi affermare la pos-
della coppia coniugata, fa difetto un negozio perso- sibilit di far decorrere il regime di comunione a
nale formale, solenne e provvisto di data certa qua- partire da un termine iniziale o dallavverarsi di
le il matrimonio (o, per le coppie omosessuali, la una condizione sospensiva eventualmente previsti
stipula dellunione civile), la convivenza di fatto nel contratto di convivenza.
essendo definita dalla stessa legge in commento al- Venendo ora al tema dellaccertamento del dies ad
la stregua della situazione di due persone maggio- quem di operativit del regime va detto che, anche
renni unite stabilmente da legami affettivi di cop- con riguardo a questo delicato profilo, le norme in
pia e di reciproca assistenza morale e materiale, commento tacciono del tutto. Inutile ricordare la

(57) Su cui v. per tutti Oberto, Atto di destinazione e rapporti rapporti familiari, in Aa.Vv., Trattato dei contratti, diretto Resci-
di famiglia, in Giur. it., 2016, 254 ss. gno ed E. Gabrielli, 19, I contratti di destinazione patrimoniale,
(58) Per chi crede a tale ultima possibilit, naturalmente, su a cura di Calvo e Ciatti, Torino, 2014, 147 ss.
cui non ci si pu in questa sede intrattenere; per i richiami v. (59) V. supra, par. 11.
per tutti Oberto, Le destinazioni patrimoniali nellintreccio dei

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capitale importanza dellaccertamento di questo del regime legale (61), essendo il dato normativo
momento, a decorrere dal quale leffetto coacquisi- piuttosto chiaro nel collegare la nascita (e dunque,
tivo scolpito nellart. 177, lett. a), c.c., per gli ac- pure leventuale rinascita) della comunione tra
quisti operati dopo tale data, viene meno. conviventi alla (necessaria) stipula di un contrat-
Neppure soccorre pi di tanto, in questa sede, il ri- to.
chiamo alle norme in tema di comunione legale b) In caso di matrimonio o unione civile tra i con-
tra coniugi. Lart. 191 c.c. individua (60), come viventi stessi o tra un convivente ed altra persona:
noto, inter coniuges, gli eventi idonei a determinare nel momento in cui tali eventi hanno luogo. Qui
lo scioglimento del regime legale, alcuni dei quali potr aggiungersi che quanto disposto dai commi
possono considerarsi riferibili anche ai conviventi: 62 e 63 non sembra rilevare ai fini dello sciogli-
dichiarazione di assenza o di morte presunta, sepa- mento del regime, trattandosi di attivit meramen-
razione giudiziale dei beni, mutamento convenzio- te complementare e successiva.
nale di regime, fallimento, scioglimento convenzio- c) Per le altre cause descritte dallart. 191 c.c. var-
nale di azienda ai sensi dellult. cpv. dellart. 191 ranno le regole elaborate con riguardo ad ogni sin-
c.c. gola causa di scioglimento della comunione legale;
Peraltro, levento pi rilevante dal punto di vista cos, ad es., in caso di morte di uno dei contraenti,
statistico, vale a dire la crisi del rapporto di convi- leffetto estintivo si produrr dal momento in cui
venza, non viene preso in considerazione nei suoi tale evento ha luogo, e cos via (62).
effetti sul regime, laddove ben difficilmente sembra Appare quasi superfluo aggiungere che la parte ag-
prospettabile unestensione analogica delle disposi- giunta allattuale comma 60 dal maxiemendamen-
zioni di cui al citato art. 191 c.c. in materia di crisi to presentato al Senato il 25 febbraio 2016 non ri-
coniugale. Queste ultime, infatti, appaiono stretta- sulta di alcuna utilit. Stabilire, infatti, che Qua-
mente legate ad una ritualizzazione (annullamen- lora il contratto di convivenza preveda, a norma
to del matrimonio, separazione e divorzio, nelle ri- del comma 53, lettera c), il regime patrimoniale
spettive variegate forme di manifestazione procedu- della comunione dei beni, la sua risoluzione deter-
rale: giurisdizionali o meno che siano), cui la crisi mina lo scioglimento della comunione medesima e
della famiglia di fatto rimane, per effetto della no- si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni
vella qui in esame, del tutto estranea. di cui alla sezione III del capo VI del titolo VI del
Le uniche norme della riforma qui in commento libro primo del codice civile significa esprimere
latamente riferibili al caso in esame sembrano esse- unovviet addirittura deprimente ( come dire che
re costituite da quelle di cui ai commi 59, 60 e 61 se si verifica una causa di scioglimento del regime
dellart. 1 della presente riforma. legale, si applicano le norme in tema di sciogli-
Poich, peraltro, le disposizioni in esame appaiono mento del regime legale).
carenti in ordine alla cessazione del regime di co- Stabilire, poi, che Resta in ogni caso ferma la
munione, non rimarr che concludere nel senso competenza del notaio per gli atti di trasferimento
che il dies ad quem del regime di comunione tra di diritti reali immobiliari comunque discendenti
conviventi va identificato nei momenti seguenti. dal contratto di convivenza significa stabilire una
a) In caso di scioglimento del contratto di convi- cosa gravemente errata, posto che nel nostro ordi-
venza concordato o unilaterale: nel momento in namento risulta ancora vigente lart. 1350 c.c., che
cui la risoluzione viene redatta nelle forme di cui non impone - purtroppo, come pi volte spiegato
al comma 51. Inutile soggiungere che, con riguar- dallo scrivente (63) - latto notarile per la validit
do allo specifico problema delleventuale riconci- di un trasferimento immobiliare (64). Se, invece,
liazione, per la coppia (dapprima non pi e poi di lintento solo quello di chiarire che quella dellat-
nuovo) convivente non varr il principio dottrina- to pubblico continua ad essere (unitamente alla
le e giurisprudenziale di automatica ricostituzione scrittura privata autenticata o verificata) lunica

(60) Non senza problemi: cfr. per tutti Oberto, La comunio- (63) Cfr. ad es. Oberto, Prestazioni una tantum e trasferi-
ne legale tra coniugi, II, cit., 1681 ss. menti tra coniugi in occasione di separazione e divorzio, Collana
(61) Per questi temi v., in relazione alla situazione anteriore Biblioteca del Diritto di Famiglia, Milano, 2000, 259 ss.
alla novella di cui alla L. 6 maggio 2015, n. 55, Oberto, La co- (64) Sul punto v. da ultimo, ad es., Cass., SS.UU., 1 feb-
munione legale tra coniugi, II, cit., 1818 ss.; e, per la situazione braio 2016, n. 2951, secondo cui Il diritto al risarcimento dei
successiva, Id., Divorzio breve, separazione legale e comunio- danni subiti da un bene spetta al titolare del diritto di propriet
ne legale tra coniugi, in questa Rivista, 2015, 615 ss. al momento dellevento dannoso, quale risulta anche da scrit-
(62) Cfr. sul tema Oberto, La comunione legale tra coniugi, tura privata, salva cessione del credito.
II, cit., 1709 ss., 1718 ss., 1745 ss., 1777 ss., 1868 ss.

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forma idonea alla trascrizione di un titolo negoziale goziale delle parti di pattuire, vuoi durante la con-
sui pubblici registri immobiliari ex art. 2657 c.c., si vivenza ed in contemplation della rottura, vuoi
afferma allora un principio risaputo. A questultima eventualmente allatto in cui essa si realizza, lob-
lettura induce il confronto con quanto stabilito bligo per lex convivente forte di contribuire in
dallart. 5, d.l. 12 settembre 2014, n. 132, conv. in vario modo (messa a disposizione di beni, erogazio-
L. 10 novembre 2014, n. 162, in materia di nego- ne di assegno mensile, prestazione una tantum,
ziazione assistita, laddove si prevede la necessaria ecc.) al mantenimento dellex partner.
autentica da parte di un pubblico ufficiale a ci Inutile aggiungere, poi, che, in considerazione del
autorizzato degli atti soggetti a trascrizione, al fi- tenore della norma in questione, lex convivente
ne di consentire leffettuazione di siffatta pubblici- avente diritto ad una prestazione alimentare (o ad
t. un assegno di mantenimento, alla corresponsione
del quale il partner si fosse eventualmente obbliga-
15. Il regime patrimoniale della rottura to) non potr avvalersi dei rimedi processuali e de-
(contenziosa o consensuale)
gli interventi cautelari concessi a garanzia del man-
della convivenza di fatto
tenimento del coniuge (o del partner dellunione
In caso di rottura inter vivos della convivenza di civile) separato (o separando). Il contributo andr
fatto, il comma 65 dellart. 1 in esame prevede che chiesto per le vie ordinarie ed eventualmente pre-
il giudice stabilisce il diritto del convivente di ri- ceduto (o accompagnato), le cas chant, da una
cevere dallaltro convivente e gli alimenti qualora comune domanda di sequestro conservativo, ex
versi in stato di bisogno e non sia in grado di prov- art. 671 c.p.c.
vedere al proprio mantenimento. In tali casi, gli Quanto poi allipotesi di una rottura consensuale
alimenti sono assegnati per un periodo proporzio- della convivenza di fatto, va considerato che nes-
nale alla durata della convivenza e nella misura de- suna norma sembra trattarne espressamente, se si
terminata ai sensi dellarticolo 438, secondo com- eccettua lo spunto che si pu ricavare dal comma
ma del codice civile. Ai fini della determinazione 59, lett. a), in cui si prevede che 59. Il contratto
dellordine degli obbligati ai sensi dellarticolo 433 di convivenza si risolve per: a) accordo delle par-
del codice civile, lobbligo alimentare del convi- ti.
vente di cui al presente comma adempiuto con
Nessuna previsione stabilisce se tale accordo possa
precedenza sui fratelli e sorelle.
contenere previsioni in merito ai rapporti patrimo-
Al riguardo si correttamente rilevato in dottri-
niali degli ex conviventi. Ancora una volta, per,
na (65) che apprezzabile la scelta di riservare al
convivente meno abbiente una certa tutela patri- il richiamo ai principi generali in tema di libert
moniale, nel caso di rottura della convivenza, pro- contrattuale deve indurre a ritenere ammissibili ve-
porzionata alla durata della stessa. opportuno, in- ri e propri contratti della crisi della convivenza di
fatti, che la solidariet familiare si manifesti anche fatto, secondo una serie di schemi e previsioni pi
allinterno del rapporto fra conviventi, differen- volte in altre sedi illustrate dallo scrivente (67). In
ziando per le unioni di breve durata da quelle pro- tal modo si potr anche porre rimedio al grave er-
trattesi nel tempo. rore compiuto dal riformatore del 2016 nella non
Il c.d. maxiemendamento presentato dal Gover- approvazione di quella disposizione che, pure, com-
no al Senato il 25 febbraio 2016 ha eliminato pariva nella prima versione del testo unificato Ci-
unevidente discrasia contenuta nelle prime due rinn, secondo cui, nei casi di risoluzione del con-
versioni del d.d.l. Cirinn, che, con una duplice tratto si sarebbe potuto prevedere lobbligo di cor-
disposizione, prevedevano tanto il diritto agli ali- rispondere al convivente con minori capacit eco-
menti, che quello al mantenimento (66). La solu- nomiche un assegno di mantenimento determinato
zione concretamente adottata ha per un sapore in base alle capacit economiche dellobbligato, al
certamente punitivo per il partner debole. Nulla numero di anni del contratto di convivenza e alla
impedisce, peraltro, come gi detto, alla libert ne- capacit lavorativa di entrambe le parti (68).

(65) T. Auletta, Modelli familiari, disciplina applicabile e pro- cit., 627.


spettive di riforma, in Nuove leggi civ. comm., 2015, 627. (67) Cfr. Oberto, I diritti dei conviventi. Realt e prospettive
(66) Sul punto, anche per le relative critiche, cfr. T. Auletta, tra Italia ed Europa, cit., 171 ss.
Modelli familiari, disciplina applicabile e prospettive di riforma, (68) V. supra, par. 7.

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Filiazione

Unioni civili, convivenze, filiazione


di Alessandra Arceri

Premessa per il vero, pare porsi in contrasto con lesclusione


appena formulata, considerando oltretutto che il
La struttura bipartita della L. n. 76/2016 impone testo originario, invece, prevedeva espressamente
di affrontare separatamente il tema della filiazione, (art. 4) la possibilit, per ciascun membro dellu-
riguardandolo dapprima dal lato delle unioni civili, nione civile, di adottare, nelle forme delladozione
e dallaltro da quello delle convivenze. Dando per in casi particolari (art. 44 L. n. 184/1983 (3)), il fi-
scontato che altri abbia tracciato con chiarezza ed
glio del partner dello stesso sesso, e stabiliva altres,
esaustivit entrambi gli istituti cui si fatto riferi-
al comma 3 della medesima disposizione, che alle
mento, non pu non rilevarsi come, fin troppo ov-
unioni civili non si applicasse il titolo II della L. n.
vio, non potendosi dare filiazione naturale tra perso-
184/83, consentendo pertanto, per esclusione, la
ne dello stesso sesso, e neppure, per espresso divieto
legislativo vigente nel nostro Paese, il ricorso a tec- praticabilit delladozione internazionale e della-
niche di P.M.A. da parte di coppia omosessuale (1), dozione in casi particolari.
la scelta del legislatore, per quanto concerne le La disposizione in oggetto, per, stata eliminata
unioni civili, sia caduta sulladozione, cui dedicato dal testo poi licenziato, in quanto si temeva che
il comma 20, ultima parte dellarticolo unico (2). la stessa potesse incentivare il ricorso a tecniche
Con tecnica alquanto discutibile, la norma in og- di procreazione attualmente non assentite nel no-
getto, nella sua prima parte, estende alle parti del- stro Paese, quali la maternit surrogata o la
lunione civile tutte le disposizioni che si riferisco- P.M.A. eterologa (4). Pertanto lo scarno riferi-
no al matrimonio e che contengono le parole co- mento a quanto previsto e consentito in materia
niuge, coniugi o altre equivalenti, ma poi preci- di adozione dalle norme vigenti, inserito quasi
sa che a tale generalizzata applicazione fanno ecce- come se il legislatore si sia reso conto della gravit
zione proprio le disposizioni di cui alla L. 4 maggio delle conseguenze di una esclusione assoluta, deve
1983, n. 184 in tema di adozione, aggiungendo poi ora leggersi, necessariamente, come un richiamo,
in chiusura, con altrettanta scarsa chiarezza, resta effettuato con scelta certo, in un certo senso, ri-
fermo quanto previsto e consentito in materia di nunciataria (il legislatore ha sostanzialmente ri-
adozione dalle norme vigenti. Con dizione che, messo ogni decisione sulla possibilit di adozione

(1) Testualmente, lart. 5 della L. n. 40 del 2004 consente si dellart. 3 comma 1 della legge 104/1992 e sia orfano di pa-
laccesso a tali pratiche unicamente ai soggetti maggiorenni dre e di madre; d) quando vi sia la constatata impossibilit di
uniti in matrimonio o conviventi, purch di sesso diverso. affidamento preadottivo. Si rammenta che laffidamento prea-
(2) In dottrina, tra i primi commenti, ed anche prima dellen- dottivo un periodo di durata minima di un anno, durante il
trata in vigore della L. n. 76/2016: G. Spadaro - Luca Dellosta, quale il minore che sia stato dichiarato in stato di abbandono,
Unioni civili e convivenze: tutte le novit, in Officina del Diritto, il ai sensi dellart. 22 della L n. 184/1983, viene inserito in una fa-
civilista, Milano, 2016, 37 ss.; R. Campione, Lunione civile tra miglia individuata dal giudice minorile, al fine di verificare una
disciplina dellatto e regolamentazione dei rapporti di carattere eventuale possibilit di futura adozione, in caso di esito positi-
personale, in La nuova regolamentazione delle unioni civili e vo dellesperienza di affidamento. 2. Ladozione, nei casi indi-
delle convivenze, Torino, 2016, 1-27; G. Ferrando, Le unioni ci- cati nel comma 1, consentita anche in presenza di figli. 3.
vili. La situazione in Italia alla vigilia della riforma, in Jus civile, Nei casi di cui alle lettere a), c) e d) del comma 1, ladozione
3/16, in part. 48 ss.; L. Balestra, Unioni civili e convivenze di fat- consentita, oltre che ai coniugi, anche a chi non coniugato.
to: brevi osservazioni in ordine sparso, in www.giustiziacivile.- Se ladottante persona coniugata e non separata, ladozione
com; L. Lenti, La nuova disciplina della convivenza di fatto: os- pu essere tuttavia disposta solo a seguito di richiesta da par-
servazioni a prima lettura, in Jus civile, 4/16. te di entrambi i coniugi. 4. Nei casi di cui alle lettere a) e d) del
(3) Larticolo citato recita: 1. I minori possono essere adot- comma 1, let delladottante deve superare di almeno diciotto
tati anche quando non ricorrono le condizioni di cui al comma anni quella di coloro che egli intende adottare.
1 dellart. 7: a) da persone unite al minore da vincolo di paren- (4) Con la sola esclusione dei temperamenti introdotti da
tela fino al sesto grado o da preesistente rapporto stabile e du- Corte cost. 9 aprile 2014, n. 162, in Nuova giur. civ. comm.,
raturo, anche maturato nellambito id un prolungato periodo di 2014, I, 1, 802 ss., con nota di G. Ferrando, Autonomia delle
affidamento, quando il minore sia orfano di padre e di madre; persone ed intervento pubblico nella riproduzione assistita
b) dal coniuge nel caso in cui il minore sia figlio anche adottivo ..., per il caso di accertata patologia che implichi limpossibilit
dellaltro coniuge; c) quando il minore sia handicappato ai sen- di produrre materiale genetico della coppia.

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da parte delle coppie omosessuali ai magistrati, ri- coppie omosessuali inquadrabile nella fattispecie
mettendo alla discrezionalit degli stessi lindivi- prevista dallart. 44, comma 1, lett. b), opzione,
duazione dei casi e dei modi in cui le coppie same invero, che attualmente non pare possibile, giac-
sex potranno, eventualmente, adottare figli), a ch la previsione contenuta nel comma 20 citato,
quella che, negli ultimi anni, stata una frenetica che inibisce lapplicazione ai membri della coppia
produzione giurisprudenziale, incentratasi proprio omosessuale di tutte le disposizioni della L. n.
sul tema delladozione, o meglio, della possibilit 184/1983 che contengono riferimenti alle parole
di adozione da parte dei membri (uno o entrambi) coniuge, coniugi o equivalenti, sembrerebbe
dellunione civile, sia del tipo comunemente de- decisamente escludere (alla fine di un percorso
nominato stepchild adotion (ovvero ladozione, tortuoso e certamente non facilmente comprensi-
da parte del partner omosessuale, del figlio che il bile) che le coppie omosessuali possano giovarsi
compagno o la compagna ha generato nel corso di di tale opzione, nonostante la legge, nel suo com-
altra relazione, o mediante il ricorso alle tecniche plesso, sia ispirata alla finalit di conferire una di-
cui si fatto riferimento), sia, da parte di entram- gnit giuridica, nel nostro ordinamento, alle
bi i componenti della coppia omosessuale, di figli unioni civili, per molti versi assimilandole al ma-
di altre persone, ricorrendo alle disposizioni vi- trimonio, come testimoniato dalle numerose
genti (attualmente, in Italia, la citata L. 4 maggio estensioni in blocco della disciplina di questulti-
1983, n. 184). Eventualit, questultima, si ripete, mo. Per motivi difficilmente spiegabili, dunque,
che pare doversi decisamente escludere alla luce dalla generalizzata estensione operata dal primo
della legge in commento, la quale, al comma 20 comma vengono espunte proprio le disposizioni
dellarticolo unico, stata estremamente chiara in tema di adozione, e ci sembrerebbe escludere
nellescludere che alla coppia same sex, nonostante in radice (ma le vie dellinterpretazione da parte
la coraggiosa estensione di diverse disposizioni di del laboratorio giurisprudenziale restano aperte)
legge originariamente riservate alla famiglia ma- che i membri della coppia omosessuale possano,
trimoniale, possano applicarsi le disposizioni in anche in forma non piena o legittimante, proce-
tema di adozione. dere ad adozioni congiunte della stessa persona,
se figlia di terzi ( se il minore orfano di madre
Unioni civili e adozione in casi particolari o di padre).
Parrebbe in altri termini praticabile, laddove pos-
Si pone dunque, innanzi tutto, escluso che i com- sa intendersi riferita ad essa, sulla scorta dellam-
ponenti dellunione civile possano, ai sensi delle biguo riferimento a quanto consentito dalle leggi
vigenti disposizioni, effettuare ladozione piena o vigenti, la sola forma di adozione prevista dal
legittimante (5), il problema di valutare la com- comma 1 dellart. 44, lett. d), che contempla i ca-
patibilit del vigente art. 44, e delle diverse ipo- si in cui vi impossibilit di affidamento preadotti-
tesi dallo stesso contemplate, rispetto allunione vo del minore. Questa via, del resto, era gi stata
civile, come regolata dalla L. n. 76/2016. Orbene, percorsa da diversi Tribunali per i Minorenni, co-
il richiamo non pu certo ritenersi possibile, indi- me per esempio il Tribunale per i Minorenni di
stintamente, per tutte le predette ipotesi, tant Roma, che con sentenza 30 luglio 2014, n.
che, anche prima dellentrata in vigore della L. n. 299 (6) ha accolto, proprio ai sensi di tale disposi-
76/2016, le risposte dei Tribunali non erano state zione, la richiesta, avanzata dalla compagna della
univoche. Alcuni Tribunali per i Minorenni, in- madre biologica di una bimba nata con il ricorso
fatti, avevano ritenuto ladozione da parte delle a pratiche di fecondazione assistita, di adozione

(5) La quale, si rammenta, irrevocabile, attribuisce alla- tura non consentita della norma: Trib. min. Piemonte e Valle
dottato lo status di figlio degli adottanti ed il loro cognome, lo dAosta 11 settembre 2015, nn. 258 e 259, in Nuova giur. civ.
inserisce a pieno titolo nella di loro famiglia ai fini della paren- comm., 2016, 205 ss., con nota di A. Nocco, Ladozione del fi-
tela e fa cessare ogni rapporto tra ladottato e la famiglia di ori- glio del convivente dello stesso sesso: due sentenze contro una
gine. lettura eversiva dellart. 44 lett. d) L. n. 184/83; in dottrina,
(6) In D&G, settembre 2014; in Nuova giur. civ. comm., per una lettura restrittiva del disposto dellart. 44, lett. d): M.
2015, I, 109 ss., con nota di J. Long, Ladozione in casi partico- Sesta, Famiglia e figli a quarantanni dalla riforma, in questa Ri-
lari del figlio del partner dello stesso sesso; nel medesimo sen- vista, 2016, 1017 ss.; in riferimento alla utilizzabilit del dispo-
so, ancora, Trib. min. Roma 22 ottobre 2015, in Foro it., 2016, sto dellart. 44, lett. d), l. ad., si non di meno sottolineato co-
I, 339; Trib. min. Roma 30 dicembre 2015, in www.artico- me la giurisprudenza favorevole sottovaluti e sorvoli, sistemati-
lo29.it; contra, per, nel senso della non praticabilit dellart. camente, su quanto previsto dallart. 48 della medesima leg-
44, comma 1, lett. d), per disporre ladozione non legittimante ge.
del figlio del partner omosessuale, che porterebbe ad una let-

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della predetta minore. Nel corpo della motivazio- per il minore. Parimenti, il Tribunale non ha rite-
ne, i giudici romani hanno affermato che limpos- nuto di dover respingere la richiesta di adozione
sibilit di affidamento, ai sensi dellart. 44, com- svolta in ragione del fatto che le due donne non
ma 1, lett. d), L. n. 184/1983, pu essere di fatto, risultavano coniugate per lordinamento italiano.
ma anche di diritto, osservando che, nonostante Si infatti correttamente rimarcato che il presup-
alcune iniziali prese di posizione in senso diverso, posto del coniugio tra genitore biologico e adot-
che reputavano immanente a tutte le disposizioni tante imposto dalla sola ipotesi di adozione in
in tema di adozione la totale assenza di vincoli af- casi particolari di cui al comma 1, sub b), mentre
fettivi significativi, e pi in generale, la criticit invero ladozione ai sensi della lett. d) consenti-
della famiglia cd. di sangue (7), la suddetta ipotesi ta anche alla persona singola e non coniugata. Ma
di adozione prescinde dallo stato di abbandono in ancora, neppure il criterio della cd. imitatio natu-
cui si trovi il minore (8), e dunque, ai fini della rae avrebbe potuto, secondo i giudici, precludere
sua praticabilit, possono esser valutate tutte le laccoglimento della domanda, che non richiede
circostanze del caso e, in primo luogo, linteresse affatto lesistenza, intorno al minore, di un nucleo
del minore alla conservazione di rapporti affettivi familiare modellato sul rapporto matrimoniale se-
che lo stesso abbia allacciato in modo soddisfa- condo il paradigma voluto e consacrato dallart.
cente e completo (nel caso che occupa, era emer- 29 Cost. (11), e pi in generale sulla necessaria
so che la bimba era gi inserita positivamente nel compresenza di genitori di sesso diverso, ovvero di
nucleo familiare costituito dalle due donne, co- un padre e di una madre; anzi, gi la Corte costi-
niugatesi in Spagna, e si rivolgeva ad entrambe tuzionale, con pronuncia n. 145/1969, aveva riba-
chiamandole mamma) (9). Interesse che ben dito la centralit, ai fini dellaccoglimento della
potrebbe essere soddisfatto, proprio sul presuppo- domanda di adozione, dellinteresse del minore,
sto della non praticabilit di un affidamento prea- bene primario da anteporre ad ogni altra e diversa
dottivo e dunque di una adozione legittimante, considerazione, ed anche la giurisprudenza della
anche mediante il ricorso ad una forma di adozio- Corte Europea dei Diritti dellUomo ormai net-
ne meno piena (10), ma pur sempre suscettibile di tamente orientata verso un generale riconosci-
dare rilievo giuridico a rapporti di tipo genitoriale mento del diritto di adozione da parte delle cop-
gi in essere, che sia stato appurato essere positivi pie omosessuali, reputando che un diniego di tale

(7) Deve darsi conto di una consistente corrente di pensiero periore del minore dovesse risultarne leso o sacrificato. In tale
che reputava listituto delladozione in casi particolari partecipe evenienza, si impone una interpretazione non restrittiva, bens
della stessa natura disegnata, in generale, per ladozione, e estensiva della norma, nella consapevolezza che la preferenza
quindi, esattamente come ladozione in via ordinaria, volto a accordata al matrimonio come cellula base della nostra socie-
sopperire a gravi carenze genitoriali e parentali, consentendo, t non possa comunque venire in conflitto con i diritti inviolabi-
in via eccezionale, che il vincolo parentale potesse istaurarsi li del minore. Analoghi principi sono stati avvalorati, da parte
tra il minore e persone non unite in coniugio. Per tale corrente della Suprema Corte, nel diverso campo dellaffidamento con-
di pensiero, pertanto, ladozione in casi particolari per la con- diviso, ritenendo non ostativa alla collocazione del minore
statata impossibilit di affidamento preadottivo presupporreb- presso la madre la di lei convivenza con persona del medesi-
be, necessariamente, una pronuncia di stato di stato di abban- mo sesso: Cass. 11 gennaio 2013, n. 601, in Foro it., 2013, I,
dono e dunque di adottabilit, in quanto solo lesistenza di det- 1193, con nota di G. Casaburi ed in questa Rivista, 2012, 170,
ta condizione, e lassenza di aspiranti alladozione piena, atte- con nota di F. Ruscello. In motivazione, la Suprema Corte ha
sterebbe limpossibilit di affidamento preadottivo. testualmente affermato che costituisce un mero pregiudizio ri-
(8) Interpretazione prevalsa in giurisprudenza a far tempo tenere che sia dannoso per lequilibrato sviluppo del bambino
da pronuncia del giudice delle leggi n. 383/1999, che rilev es- il fatto di vivere in una famiglia incentrata su una coppia omo-
sere la clausola residuale di cui allart. 44, lett. d), espressiva di sessuale; nella giurisprudenza di merito: Trib. Palermo 15
una caratteristica comune a tutti i casi di adozione in casi par- aprile 2015, ined.; App. Palermo 31 agosto 2015, ined.; Trib.
ticolari: lintera materia sarebbe da ritenersi svincolata, a pare- min. Palermo 4 dicembre 2013, in questa Rivista, 2014, 351
re della Corte, dai requisiti e presupposti dellart. 7, L. n. ss.; Trib. min. Bologna 31 ottobre 2013, ivi, 2014, 273 ss., con
184/1983, per cui sarebbe possibile adottare, ai sensi della di- nota di F. Tommaseo.
sposizione citata, anche minori che gi godono di un ambiente (10) Si rammenta, infatti, che a differenza delladozione cd.
e di vincoli affettivi adatti a garantire loro una crescita serena piena o legittimante, ladozione in casi particolari non fa cessa-
ed equilibrata, e che, pertanto, non versano in condizioni di re i rapporti con la famiglia id origine, della quale il minore
abbandono e non potrebbero aspirare alladozione piena. Opi- mantiene il cognome, aggiungendovi quello delladottante, e
nare diversamente, del resto, significherebbe reintrodurre im- ladozione revocabile per gravi motivi.
propriamente nella norma quei presupposti che, in apertura (11) Il medesimo concetto stato pi recentemente ribadi-
della stessa, il legislatore ha inteso espressamente escludere. to anche da Corte cost. 23 febbraio 2012, n. 31, la quale ha af-
(9) Medesima sottolineatura rinvenibile in altra recente fermato che sono da escludere quegli automatismi che elido-
elaborazione giurisprudenziale: App. Firenze 4 ottobre 2012, n. no la responsabilit genitoriale senza consentire al giudice di
1274, in www.cameraminorilefirenze.it. In particolare, la corte verificare in che modo debba essere tutelato linteresse del mi-
fiorentina ha sottolineato come non sia giustificato un tratta- nore.
mento privilegiato del matrimonio, allorquando linteresse su-

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possibilit importerebbe la violazione dei diritti a coniugi uniti in matrimonio, ai sensi dellart. 6
fondamentali dellindividuo, consacrati dagli artt. della legge n. 184 del 1983. Orientamento che
8 e 14 della Carta Europea, diritti che non posso- attribuiva importanza centrale, in tema di adozio-
no patire pregiudizio o soppressione in ragione di ne, allesistenza di un rapporto di coniugio tra gli
discriminazioni fondate sul sesso o meglio, sullo- adottanti, sul presupposto che costoro fossero, co-
rientamento sessuale degli adottanti (12). Ed anzi, me disciplinato dal nostro ordinamento, necessa-
da tempo superato lorientamento, pur espresso riamente un uomo e una donna. Infatti da ultimo
dalla nostra Suprema Corte (13), secondo cui in la Cassazione ha riconosciuto che il matrimonio
tema di adozione, la disposizione di cui allart. 36 celebrato allestero tra persone dello stesso sesso,
quarto comma, della legge 4 maggio 1983, n. 184 sebbene non trascrivibile per mancanza di espres-
(nel testo sostituito ad opera dellart. 3 della legge sa previsione di legge al proposito (14), e dunque
31 dicembre 1998, n. 476), secondo cui ladozione destinato a rimanere privo di effetti nel nostro or-
pronunciata allestero su istanza di cittadini italia- dinamento, non pu considerarsi contrario allor-
ni che dimostrino, al momento della pronuncia, dine pubblico, in quanto, alla luce del mutato
di aver soggiornato continuativamente nel Paese quadro sociale ed europeo, la diversit di sesso dei
straniero e di avervi avuto la residenza da almeno nubendi non pi un presupposto indispensabile,
due anni, viene riconosciuta ad ogni effetto in o meglio, naturalistico, della stessa esistenza del
Italia con provvedimento del Tribunale per i mi- matrimonio e di un nucleo definibile come fami-
norenni, non ha introdotto alcuna deroga al prin- glia (15), e perfino il giudice delle leggi, ripetuta-
cipio generale, enunciato nellart. 35, terzo com- mente adito, ha autorevolmente affermato e riba-
ma, della legge n. 184 del 1983 citata, secondo il dito che la coppia formata da persone del medesi-
quale la trascrizione nei registri dello stato civile mo sesso rientra a pieno titolo tra le formazioni
italiano delladozione di un minore pronunciata sociali degne di tutela e riconoscimento ai sensi
allestero non pu mai aver luogo ove contraria ai dellart. 2 della carta fondamentale, rilevando tut-
principi fondamentali che regolano nello Stato il tavia, nel declinare qualsiasi possibilit di inter-
diritto di famiglia e dei minori. Tra questi principi vento in materia, lincolmabilit altrimenti del-
v quello secondo cui ladozione consentita solo limbarazzante vuoto normativo (16), pi volte

(12) Sintende fare riferimento a Corte Eur. Dir. Uomo 28 dottrina, J. Long, I giudici di Strasburgo socchiudono le porte
gennaio 2008, C. 43546/02 E.B. c. Francia, in questa Rivista, delladozione agli omosessuali, in Nuova giur. civ. comm., 2008,
2008, 221 ss., con nota di Falletti; Id., G.C., 19 febbraio 2013, I, 673 ss.
X e altri c. Austria, C. 19010/07, in www.articolo29.it, la quale - (13) Cass. 14 febbraio 2011, n. 3572.
sul presupposto della piena equiparabilit tra coppia eteroses- (14) Orientamento da ultimo confermato con sentenza
suale e coppia omosessuale - reput discriminatorio il divieto Cass. 6 giugno 2013, n. 14329, in Nuova giur. civ. comm.,
di adozione coparentale. Successivamente, lAustria ha varato 2014, I, 21 ss., con nota di Schuster; ed altres da Cass. 9 feb-
un provvedimento legislativo volto a riconoscere espressa- braio 2015, n. 2400, in Guida dir., 2015, 11, 44, con nota di
mente, in favore delle coppie omosessuali, la possibilit di M.R. Galluzzo, Indispensabile uno statuto protettivo delle coppie
adozione coparentale, escludendo, tuttavia, la possibilit di di fatto; in Corr. giur., 2015, 773, con nota di G. Ferrando, Ma-
adozione, da parte di entrambi i componenti della coppia, di fi- trimonio same sex: Corte di Cassazione e giudici di merito a con-
gli non biologici; tuttavia, nel 2015 la Corte Costituzionale au- fronto.
striaca ha fatto cadere tale divieto, reputandolo non conforme (15) Cass. 15 marzo 2012, n. 4184, in Nuova giur. civ.
alla Carta fondamentale. In precedenza, in senso pi cauto, ri- comm., 2012, 588, con note di Ferrari e Fiorato; in questa Rivi-
levando lincertezza sui possibili risvolti psicologici delladozio- sta, 2014, 678, con nota di M. Gattuso; nella giurisprudenza di
ne da parte di coppia omosessuale sul minore adottato: Corte merito: App. Milano, in www.ilcaso.it; Id. 6 novembre 2015, in
Eur. Dir. Uomo 26 febbraio 2002, Frett c. Francia; ma poi, Foro it., 2016, I, 1, 296 ss., con nota di G. Casaburi; in dottrina:
successivamente, Corte Eur. Dir. Uomo 28 settembre 2007, C. M. Gattuso, La trascrizione dei matrimoni: i confini di una do-
67240/01, Wagner c. Lussemburgo, che ha reputato sussiste- manda di giustizia, in Genius, Rivista di studi giuridici sullorien-
re violazione dellart. 8 della Carta EDU nella decisione, da par- tamento sessuale e lidentit di genere, 2015, 2, 76 ss.; M. Riz-
te dei giudici lussemburghesi, di negare lexequatur di una zuti, Inesistenza e invalidit del matrimonio nella pi recente giu-
sentenza straniera di adozione piena a favore di genitrice non risprudenza italiana, in Actualidad Juridica Iberoamericana
coniugata, ritenendo tale decisione una interferenza con il di- 2015, 3 ter, 20 ss.
ritto al rispetto della vita familiare, possibile solo se prevista (16) Corte cost. 11 giugno 2014, n. 170, in Nuova giur. civ.
dalla legge, ed al fine di perseguire uno o pi scopi legittimi comm., 2014, I, 554 ss., la quale per la prima volta ha reputato
tra quelli previsti dal secondo comma dellart. 8. In motivazio- esistente unobbligazione positiva del legislatore di riconosce-
ne, i giudici chiariscono la differenza esistente tra i casi in cui re tutela e dignit alle unioni non coniugali, e prima di essa,
ladozione venga richiesta ex novo, ed i casi in cui si richieda il Corte cost. 14 aprile 2010 n. 138, in Foro it., 2010, I, 1367, la
riconoscimento di una sentenza, resa in altro Stato, dalla quale quale ritenne che, pur essendo il vuoto di disciplina a proposi-
possa evincersi la gi avvenuta formazione, in fatto, di un nu- to del matrimonio delle coppie omosessuali non conforme ai
cleo familiare. Si sottolineato che, in questultimo caso, non principi contenuti nellart. 2 Cost., la questione proposta fosse
possibile un diniego di riconoscimento laddove in concreto inammissibile in quanto il suo accoglimento avrebbe implicato
lo stesso appaia contrario al superiore interesse del minore. In un intervento additivo non consentito al giudice delle leggi,

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censurato dalla Corte Europea dei Diritti dellUo- lett. d) citato, come suscettibile di fondare dichia-
mo (17). razione di adozione del minore in tutti i casi in cui
Riferimenti alle citate pronunce della Suprema si tratti di rispettare vincoli affettivi e relazionali
Corte e del giudice delle leggi, nonch allinterpo- preesistenti, ovvero di risolvere situazioni personali
lazione dei giudici comunitari (18), peraltro, sono nelle quali linteresse del minore ad una idonea
rinvenibili nella recente ordinanza con cui il Tri- collocazione familiare, mediante linstaurazione di
bunale per i Minorenni di Bologna ha sollevato vincolo giuridico significativo tra il minore e colui
questione di illegittimit costituzionale degli artt. che stabilmente si occupa di lui, dando forma lega-
35 e 36 della L. n. 184/1983 nella parte in cui, co- le a ci che di fatto gi esiste nella realt della vita
me interpretati nel diritto vivente, non consento- quotidiana e delle relazioni familiari.
no al giudice di valutare, nel caso concreto, se ri- La sentenza di secondo grado, impugnata dal Pro-
sponda allinteresse del minore adottato (alleste- curatore Generale presso la Corte dappello di Ro-
ro), il riconoscimento della sentenza straniera che ma, stata recentemente confermata dalla Corte
abbia pronunciato ladozione del medesimo a favo- di Cassazione (21), la quale, allesito di articolata e
re del coniuge omosessuale del genitore, a prescin- convincente motivazione, ha affermato che lart.
dere dalla circostanza che il matrimonio, celebrato 44, comma 1, lett. d), deve essere ora letto alla lu-
ovviamente allestero, abbia o meno effetti civili in ce dei principi emergenti a livello costituzionale e
Italia, il tutto in palese violazione degli artt. 2, 3, comunitario, ed in particolare, dei principi enun-
30 e 117 della Carta Costituzionale (19). Ordinan- ciati dalla Corte di Strasburgo in tema di best inte-
za cui, purtroppo, senza entrare nel cuore del pro- rest del minore. Per tale via, abbandonato definiti-
blema, seguita una declaratoria di inammissibilit vamente il convincimento per cui la declaratoria
da parte del Giudice delle leggi, con pronuncia n. di stato di abbandono debba necessariamente ante-
76 del 2016, rilevandosi che, nel momento in cui porsi alla pronuncia di adozione in casi particolari,
era stata disposta ladozione da parte del giudice come dimostra linciso iniziale della norma (anche
statunitense, ricorrente e minore erano entrambe quando non ricorrono le condizioni di cui al comma 1
cittadine americane, sicch i giudici bolognesi non dellart. 7), si riconosciuto che la clausola aper-
avrebbero dovuto invocare il disposto dellart. 36, ta dellart. 44 consente di dare ingresso a conside-
comma 4, L. n. 184/1983, bens quello dellart. 41 razioni della pi varia matrice, ma tutte imperniate
della medesima legge. sulla centralit dellinteresse del minore alla con-
La pronuncia del Tribunale per i Minorenni di Ro- servazione, nel caso concreto, della continuit af-
ma sopra citata stata confermato dalla Corte di fettiva, bene supremo che, a ben vedere, ha trova-
Appello di Roma con pronuncia in data 23 dicem- to espresso riconoscimento, da ultimo, anche nella
bre 2015 (20), la quale, dopo aver condiviso le af- legislazione nazionale (per esempio il D.Lgs. n. 154
fermazioni del giudice di prime cure, ha ritenuto del 2013, nella parte in cui - modificando la disci-
dinterpretare il disposto dellart. 44, comma 1, plina dello status filiale, ha affermato limprescritti-

bens riservato al legislatore; in dottrina: Pugiotto, Una lettura Costituzionale 11 giugno 2014 n. 170 in materia di divorzio del
non reticente della sentenza n. 138/2010. Il monopolio eteroses- transessuale.
suale del matrimonio, in Studi in onore di Franco Modugno, III, (17) Corte Europea Dir. Uomo 21 luglio 2015, Oliari ed altri
2719 ss.; nonch Dal Canto, Le coppie omosessuali davanti alla c. Italia, ricorsi 18766/11 e 36030/11, in questa Rivista, 2016,
Corte Costituzionale: dalla aspirazione al matrimonio al dirit- con nota di P. Bruno, Oliari contro Italia: la dottrina degli obbli-
to alla convivenza, in Riv. ass. it. cost., 2 luglio 2010, 9; Rom- ghi positivi impliciti al banco di prova delle unioni tra persone
boli, La sentenza n. 138/2010 della Corte Costituzionale sul ma- dello stesso sesso.
trimonio tra omosessuali e le sue interpretazioni, in Riv. AIC, (18) Nota altres la sentenza Corte Eur. Dir. Uomo 24 giu-
2011, 3, 7; Id., Il matrimonio tra persone dello stesso sesso: gli gno 2010, C 30141/04, Shalk e Kopr c. Austria; ma altre que-
effetti nel nostro ordinamento dei dicta della Corte Costituzionale stioni sono allo stato pendenti: Corte Eur. Dir. Uomo, ric.
e della Corte Europea dei Diritti dellUomo, nellinterpretazione 36030/2011, Felicetti ed altri c. Italia, per il mancato riconosci-
della Corte di Cassazione, in Foro it., 2012, 2758 ss.; Capotosti, mento della possibilit di matrimonio tra persone dello stesso
Matrimonio tra persone dello stesso sesso: infondatezza versus sesso; Id., ric. n. 26413/12, Orlando ed altri c. Italia, in relazio-
inammissibilit, nella sentenza n. 138/2010, in Quaderni costitu- ne alla mancata trascrizione in Italia di matrimonio same sex tra
zionali, 2010, 361 ss.; G. Ferrando, Il diritto al matrimonio delle cittadini italiani celebrato allestero; Id., ric. n. 26472/12, Isita e
coppie dello stesso sesso: dalla discriminazione alla pari digni- Bray c. Italia, in relazione alla mancata trascrizione di matrimo-
t, in Studi in onore di Giovanni Iudica, Milano, 2014, 574 ss.; nio omosessuale celebrato allestero tra cittadino italiano e cit-
Pezzini, Il matrimonio same sex si potr fare. La qualificazione tadino extracomunitario, celebrato allestero.
della discrezionalit del legislatore nella sentenza n. 138 del (19) In Fam. & Min., 2016, 2, 226.
2010 della Corte Costituzionale, in Giur. cost., 2010, 3 ss.; Pal- (20) In Foro it., 2016, 2, I, 699 ss.
meri Venuti, Linedita categoria delle unioni affettive con vissuto (21) Cass. 22 giugno 2016, n. 12962, ined.
giuridico. Riflessioni critiche a margine della sentenza della Corte

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bilit del diritto del figlio a far valere la verit bio- Corte dAppello - pur rilevando linsussistenza, nel
logica nei rapporti di filiazione, e linsopprimibilit nostro ordinamento, di un diritto delle coppie
del diritto del medesimo di conservare il profilo ca- omosessuali al matrimonio, o alla trascrizione in
ratterizzante lidentit personale; ma anche, nella Italia del matrimonio gay celebrato allestero - ha
medesima ottica, pu essere riguardata la consacra- rilevato che la richiesta dellinteressata di ricono-
zione, con la medesima legge, del diritto del mino- scimento della pronuncia di adozione del minore
re allassistenza morale ex art. 337 ter c.c., o anco- dovesse essere esaminata in base agli artt. 65 e 66
ra, pu rammentarsi la recente L. n. 173 del 2015, della L. n. 218/1995, al fine di verificare la sua ri-
la quale, nel modificare la L. n. 184/1983 sullaffi- spondenza ai principi di ordine pubblico interna-
do familiare, che ha pure esaltato il diritto del mi- zionale, secondo la definizione, ormai sedimentata,
nore alla continuit affettiva) ma anche nella pro- datane dalla nostra corte di legittimit (23). Si
duzione dei giudici comunitari, sulla quale ci si trattava di verificare, in sostanza, se il diritto alla-
gi intrattenuti. dozione, positivamente riconosciuto allestero da
In sintesi, pare che nel diritto vivente sia ormai parte di pronuncia giurisdizionale, costituisca o
definitivamente sedimentata lopinione che le cop- meno, alla stregua di tale nozione, espressione di
pie omosessuali possano aspirare alla stepchild adop- quel nucleo di principi fondamentali, propri di di-
tion mediante il ricorso alla previsione della lett. d) versi ordinamenti statuali, posti a presidio di diritti
del primo comma dellart. 44 L. n. 184/83, e che, fondamentali della persona umana.
per il tramite della poco ortodossa clausola di chiu- Orbene, i giudici milanesi hanno reputato che la
sura contenuta nel comma 20 dellarticolo unico nostra Carta fondamentale abbia ormai acquisito
della L. n. 76/2016, la stessa andr a costituire stru- una vocazione internazionalistica, e che, pertanto,
mento pacificamente ammissibile per tali coppie. anche per il tramite di quanto ora espressamente
Quanto meno se, sul punto, si former una soddi- previsto dallart. 117, comma 1, Cost., la nostra le-
sfacente uniformit interpretativa tra i nostri giudi- gislazione nazionale viene ora permeata diretta-
ci. mente dai vincoli e dai precetti che ci sono impo-
sti dai Trattati internazionali e dalla partecipazione
Unioni civili e riconoscimento delle allUnione Europea; in tale accezione, tutta la no-
sentenze straniere di adozione stra legislazione deve essere letta ed ora applicata
tenendo conto di tutte le disposizioni sovranazio-
Accanto ai provvedimenti che hanno ritenuto per- nali che impongono di tutelare, quale bene supre-
corribile, al fine di assentire ladozione di figli alle mo, linteresse superiore del minore (art. 3 della
coppie omosessuali, la via delladozione in casi par- Convenzione sui diritti del fanciullo, art. 24 della
ticolari, rinvenibile altra corrente di pensiero Carta dei Diritti Fondamentali dellUE, artt. 8 e
che, ai medesimi fini, ha ritenuto possibile il rico- 14 della CEDU, nonch, infine, lart. 23 del Reg.
noscimento, nellordinamento italiano, di sentenze CE 2201/2003), come del resto ha mostrato di rite-
di adozione piena o legittimante emesse da giudici nere tutta la giurisprudenza, anche europea, che ha
stranieri, reputandole non contrarie allordine pub- riconosciuto legittimo e tutelabile il desiderio di
blico internazionale. adozione espresso dalla coppia omosessuale. In tale
In tal senso, per esempio, si espressa la Corte nuovo e ormai radicato pensiero sociale, che si ri-
dAppello di Milano, con pronuncia 1 dicembre flette nelle decisioni delle autorit di molti stati or-
2015, n. 2543 (22), che ha ritenuto non contra- mai, i giudici hanno ritenuto non contrario allor-
stante con lordine pubblico un provvedimento dine pubblico il provvedimento straniero che abbia
straniero di adozione piena da parte di partner omo- disposto un rapporto di adozione piena tra persona
sessuale del figlio riconosciuto dallaltro, pronun- non coniugata ed il figlio riconosciuto dal part-
ciato dallautorit spagnola. In motivazione, la ner omosessuale, laddove vi sia modo di verificare

(22) In questa Rivista, 2016, 271 ss., con nota di F. Tomma- internazionale privato, non enucleabile esclusivamente sulla
seo, Sul riconoscimento delladozione piena, avvenuta allestero, base dellassetto ordinamentale interno, racchiudendo essa i
del figlio del partner di una coppia omosessuale. principi fondamentali della Costituzione o quegli altri principi e
(23) Sintende fare riferimento a Cass. n. 19405/2013, in regole che rispondono allesigenza, di carattere universale, di
www.ilcaso.it e in www.personaedanno.it, secondo la quale tutelare i diritti fondamentali delluomo o che informano linte-
acquisizione sufficientemente consolidata quella per cui la no- ro ordinamento, in modo tale che la loro lesione si traduce in
zione di ordine pubblico, in forza della quale la norma straniera uno stravolgimento dei valori fondanti del suo assetto ordina-
che vi contrasti non pu trovare ingresso nel nostro ordina- mentale.
mento in applicazione della pertinente disposizione di diritto

Famiglia e diritto 10/2016 963


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positivamente che linstaurazione di tale rapporto rino, adito con ricorso ex art. 96 del d.P.R. n.
risponda allinteresse superiore del minore, alla 396/2000 avverso il diniego, espresso dallufficiale
conservazione di positive relazioni affettive, instau- di Stato Civile di Torino, di trascrivere latto di
ratesi nellambito di un nucleo familiare dimostra- nascita, dove il minore compariva come figlio co-
tosi in grado, nel tempo, di soddisfare tutte le sue niugale di due madri (nel frattempo divorziate, ma
necessit, morali e materiali. coaffidatarie del figlio), aveva respinto il reclamo
Gli stessi principi, in un caso di adozione incro- con decreto in data 21 ottobre 2013, reputando, a
ciata, pronunciata dal Tribunale di Lille, dei figli propria volta, non passibile di accoglimento la do-
nati da due donne tra loro unite in forza di patto manda di declaratoria di riconoscimento giudiziale
civile di solidariet concluso in Francia, sono stati del rapporto di filiazione, per ritenuta contrariet
enunciati dalla Corte di Appello di Napoli in data allordine pubblico, inteso come insieme di princi-
30 marzo 2016 (24), la quale, dissertando sui prin- pi desumibili dalla Carta costituzionale e comun-
cipi ormai immanenti nel nostro diritto interno, que impernianti il sistema della filiazione nel no-
provenienti dal contesto internazionale in cui la stro Paese. La Corte, al contrario di quanto ritenu-
nostra nazione ormai inserita a pieno titolo, ha to dal Tribunale, ha ritenuto che lattuale art. 117
rammentato anche il mutato atteggiamento nei Cost. compia un rinvio mobile alle disposizioni
confronti delle ipotesi di maternit surrogata, ci- della CEDU, cos come interpretate dalla Corte
tando le famose pronunce Menesson c. Francia, Europea dei Diritti dellUomo, e, per tale via, ha
nel ric. n. 65192 e Labassee c. Francia, nel ric. n. reputato che il concetto di ordine pubblico debba
65941, per giungere alla conclusione che ormai, in essere ad oggi riempito di contenuto richiamando i
tale ampliato contesto, la omosessualit del conte- principi ripetutamente espressi, anche dai giudici
sto familiare in cui il minore va ad essere inserito nazionali, a proposito delle unioni tra persone del
non motivo ostativo al riconoscimento delleffi- medesimo sesso, ed i riconoscimenti, pi volte po-
cacia della pronuncia di adozione emessa allestero, sitivamente enunciati, dei rapporti di filiazione in-
essendo mutato il contenuto dei principi di ordine staurati nellambito di siffatte unioni, laddove gli
pubblico universalmente accettati, e divenuta prio- stessi rispondano, al di l dei preconcetti nutriti da
ritaria la considerazione del superiore interesse del molti, allinteresse del minore nel caso concreto.
minore alla salvezza dei rapporti affettivamente si-
gnificativi ed apparsi benefici, nel progredire della Le prospettive de jure condendo
sua crescita, al suo equilibrato sviluppo, indipen- La trattazione dellargomento richiedeva, necessa-
dentemente dallorientamento sessuale delle figure riamente, una panoramica dei casi in cui, nel no-
di riferimento, che non pu rappresentare motivo stro ordinamento, rapporti di filiazione instaurati,
di discriminazione. in seguito ad adozione, da coppie same sex hanno
potuto trovare tutela e riconoscimento da parte dei
Il riconoscimento degli atti di nascita nostri giudici.
formati allestero Come si avuto modo di vedere, le vie percorse
Altra via percorsa dalla recente giurisprudenza per sono molteplici e variegate, anche se in tutte pu
attribuire rilevanza ai rapporti di filiazione nellam- individuarsi un filo conduttore comune, rappresen-
bito delle convivenze omosessuali stata indivi- tato dallormai universale riconoscimento della di-
duata nel riconoscimento, ai sensi degli artt. 17, 18 gnit delle coppie stabili, modellate sulla convi-
e 19 del d.P.R. n. 396/2000, nonch dellart. 33 venza matrimoniale, formate da persone dello stes-
della L. n. 218/1995, degli atti di nascita formati so sesso, e la loro idoneit ad occuparsi proficua-
allestero. In proposito, pu farsi riferimento ad un mente di eventuali figli, salvo il compito del giudi-
provvedimento della Corte di Appello di Torino, ce di verificare attentamente questo ultimo aspet-
in data 29 ottobre 2014 (25), reso su reclamo pro- to, a salvaguardia dellinteresse del minore ad una
posto da due donne coniugatesi in Spagna, e col crescita sana ed equilibrata.
considerati madri di un minore concepito allesi- La scelta espressa dal legislatore, nel dettare la di-
to di donazione di ovulo da parte delluna, ma par- sciplina di un fenomeno di rilevanza ormai innega-
torito al termine di gravidanza portata avanti dal- bile nella societ non solo italiana, ma anche ex-
laltra. Era infatti accaduto che il Tribunale di To- tranazionale, non stata tuttavia chiara, ed apre

(24) In www.articolo29.it. (25) In www.articolo29.it.

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scenari tuttaltro che tranquillizzanti. Come ha te- di genitorialit, sia in fase fisiologica della convi-
stualmente sottolineato autorevole studioso duran- venza tra genitori, sia in caso di crisi familiare (art.
te i lavori parlamentari, la formula utilizzata dal- 337 bis ss. c.c., testo vigente).
lart. 1, comma 20: si presenta come un ambiguo Vi soltanto da rilevare che, sebbene il testo del
trionfo di riserve mentali ed significativa di ab- comma 53 dellarticolo unico L. n. 76/2016 nulla
dicazione alla giurisprudenza da parte del legislato- specifichi in proposito, il contratto di convivenza
re di quella funzione, che pure dovrebbe competer- di cui al precedente comma 50 ben potr contene-
gli, di interprete e protagonista delladeguamento re, in quanto comprese nella generale dizione rap-
dellordinamento alla coscienza sociale (26). porti patrimoniali relativi alla loro vita in comune, pat-
E si tratta di monito tuttaltro che infondato, atte- tuizioni relative al modo e alla misura del manteni-
so che una simile astensione dallesercizio di una mento dei figli da parte di entrambi (27), cos co-
funzione che, pi volte, stata sollecitata dagli or- me latto uguale e contrario con cui i conviventi
ganismi sovranazionali, lascer spazio ad inevitabili provvedono allo scioglimento dellunione, previsto
oscillazioni ed incertezze interpretative ed applica- dal comma 60, ben potr contenere disposizioni re-
tive, non potendo certo lattivit creativa dei giu- lative al loro mantenimento dopo la cessazione dei
dici sostituirsi, in toto, alla norma positiva. preve- rapporti tra genitori, o ancora, trasferimenti di ric-
dibile che in tal modo si giunga, verosimilmente, chezza in favore degli stessi (28), salva la compe-
ancora una volta, ad una giustizia negata. tenza riservata al notaio per i trasferimenti immo-
biliari dallultima parte della disposizione. Nessuna
Filiazione e convivenze norma vigente, infatti, obbliga i conviventi di fatto
Nulla ha aggiunto la L. n. 76/2016 in ordine ai a rivolgersi allautorit giudiziaria per la regolamen-
rapporti di filiazione nellambito delle convivenze, tazione dei diritti e doveri nei confronti dei figli,
tra persone del medesimo sesso o di sesso diverso. neppure durante la fase critica della loro unione,
Per quanto riguarda le coppie eterosessuali, vi in- ed unico presidio dato dallordinamento in caso di
fatti da rilevare che rimane immutato il quadro le- contrasto delle pattuizioni assunte rispetto a norme
gislativo e giurisprudenziale sviluppatosi prima del- imperative o allordine pubblico, o rispetto allinte-
la riforma. Ed in particolare, il figlio generato nel- resse del minore pare essere, cos come in passato,
lambito di unione non matrimoniale acquista, per limpugnazione da parte del Pubblico Ministero.
il tramite del riconoscimento, i diritti inerenti lo Resta fermo, peraltro, che con previsione del tutto
stato di figlio non soltanto nei confronti del geni- analoga a quella contenuta nellart. 6, L. n.
tore che ha effettuato il riconoscimento, ma anche 162/2014, il comma 51 dellarticolo unico gi cita-
nei confronti dei di lui parenti (art. 258 c.c., testo to, preoccupato delleccessiva dilatazione dellauto-
vigente); il suo stato omologo a quello del figlio nomia riconosciuta ai conviventi, e dei possibili
matrimoniale per espressa equiparazione normativa profili pregiudizievoli del relativo esercizio, deman-
(art. 315 c.c., testo vigente, il quale, si detto, ha da al professionista o al notaio che ricever il con-
un contenuto addirittura migliorativo e pi ampio tratto di convivenza tra le parti, autenticandone la
rispetto alla pi cauta equiparazione contenuta nel- sottoscrizione, il delicato incombente di attestare
lart. 30 Cost.), e conseguentemente identica la la conformit delle pattuizioni intervenute alle
regolamentazione dei diritti derivanti dal rapporto norme imperative e allordine pubblico.

(26) E. Quadri, in Indagine conoscitiva in merito allesame mia delle parti, in Laffidamento dei figli nella crisi della famiglia,
della proposta di legge c. 3634, approvata dal Senato, recante a cura di M. Sesta e A. Arceri, Milano, 2015, 90 ss.
la regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso (28) Per una disamina pi approfondita dei trasferimenti in
sesso e disciplina delle convivenze, in www.articolo29.it e in favore della prole, v. M. Sesta - A. Arceri, La crisi della famiglia,
Corr. giur., 2016, 7, 893 ss. III, La responsabilit genitoriale e laffidamento dei figli, Milano,
(27) Sugli accordi in tema di mantenimento, in generale, mi 2016, 357 ss.
sia consentito un rinvio al mio: Affidamento dei figli ed autono-

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Famiglie ricomposte

Le famiglie ricomposte
tra matrimonio, unione civile
e convivenze
di Enrico Al Mureden
1. La famiglia ricomposta e la pluralit rata - formata da persone separate o divorziate, ma
di modelli familiari dopo la L. 20 maggio nondimeno unite dalla presenza di figli comuni -
2016, n. 76 ed alla c.d. famiglia di fatto fondata su ununione
non matrimoniale, si aggiungono oggi nuovi mo-
Il termine famiglia ricomposta (1) evoca una plura-
lit di formazioni familiari la cui caratteristica co- delli di famiglia quale quella fondata su una convi-
mune pu essere individuata nellunione tra perso- venza rilevante ai sensi del comma 36 della L. 20
ne che abbiano gi formato un nucleo familiare maggio 2016, n. 76 e quella costituita da persone
precedente. possibile, pertanto, includere in que- dello stesso sesso unite civilmente.
sta categoria non solo lipotesi della famiglia ri- Proprio lespandersi delle tipologie di relazioni di
composta da vedovi e da persone reduci da un di- coppia alle quali il diritto riconosce forme di tutela
vorzio, ma anche quella dellunione tra persone differenziate costituisce il presupposto affinch pos-
che abbiano gi vissuto unesperienza familiare fon- sa ampliarsi lambito di rilevanza della cosiddetta
data sulla convivenza, o che, pur non avendo mai famiglia ricomposta e la possibilit di una sovrap-
formato una coppia unita, abbiano generato un fi- posizione nel tempo di nuclei familiari diversi for-
glio con una persona diversa dal nuovo partner o, mati da soggetti che provengono da una preceden-
ancora, ricorrendo come singoli alle tecniche di te esperienza familiare.
procreazione medicalmente assistita. Questo artico- Nellambito dei modelli familiari appena indicati
lato quadro di ipotesi si amplia ulteriormente a se- la parentela e laffinit si costituiscono secondo
guito della L. 20 maggio 2016, n. 76 (Regolamenta- modalit differenziate, dando vita ad un quadro as-
zione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e sai articolato e complesso (2). Cos, alla famiglia
disciplina delle convivenze), che, in linea con i moni- fondata sul matrimonio - che si caratterizzava per
ti provenienti dalla giurisprudenza della Cedu ed il sorgere di legami di parentela necessariamente
interna, ha introdotto una disciplina dellunione basati sul ricorrere dei due presupposti rappresenta-
tra persone dello stesso sesso e delle convivenze sia ti dal matrimonio e dalla discendenza biologica e
tra persone di sesso diverso che tra persone dello di legami di affinit derivanti dal matrimonio - si
stesso sesso. Non vi dubbio, quindi, che il proces- affianca oggi un modello di famiglia fondata sulla
so di transizione da un modello di famiglia fondata generazione biologica del figlio nella quale i legami
sul matrimonio indissolubile alla pluralit di mo- di parentela scaturiscono dalla sola cogenitoriali-
delli familiari registri un ulteriore momento di t (3) e non necessitano dellelemento del matri-
espansione. Infatti, accanto alla famiglia destruttu- monio; una famiglia nella quale, al tempo stesso,

(1) Sulla famiglia ricomposta o ricostituita Rescigno, Le fa- D.Lgs. n. 28 dicembre 2013, n. 154) e da quella operata dalla
miglie ricomposte: nuove prospettive giuridiche, in Familia, 2002, L. 20 maggio 2016, n. 76 con le quali si realizzato un amplia-
1 ss.; Bil, Famiglia ricostituita, in Codice della famiglia, III ed., mento dei modelli familiari riconosciuti dal legislatore e, di
a cura di Sesta, Milano, 2015, 2394; Ead., I problemi della fa- conseguenza, una profonda modificazione delle regole di attri-
miglia ricostituita e le soluzioni dellordinamento inglese, in Fa- buzione dellaffinit e della parentela (Sul punto v. Sesta, La di-
milia, 2004, 831; Buzzelli, La famiglia composita. Unindagine sciplina dellunione civile tra tutela dei diritti della persona e
sistematica sulla famiglia ricomposta: i neo coniugi o conviventi, creazione di un nuovo modello familiare, in questo fascicolo, re-
i figli nati da precedenti relazioni e i loro rapporti, Napoli, 2012. tro).
(2) Come stato perspicuamente osservato, stato attuato (3) Sesta, Stato unico di filiazione e diritto ereditario, in Riv.
in modo complementare dalla riforma che ha introdotto la dir. civ., 2014, 1; Id., voce Filiazione (diritto civile), in Enc. dir.,
condizione unica dei figli (L. 10 dicembre 2012, n. 219 e dal Annali, VIII, Milano, 2015, 445 ss.

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proprio la mancanza del matrimonio determina rapporto tra il minore ed il c.d. genitore sociale in
lassenza di vincoli di affinit tra i parenti dei part- caso di rottura dellunione con il genitore biologi-
ners. Infine, a seguito della riforma attuata dalla L. co, sollevato recentemente da unordinanza emessa
20 maggio 2016, n. 76, prendono corpo ulteriori dalla Corte dAppello di Palermo con riferimento
modelli di famiglia fondati su ununione giuridica- alla necessit di uninterpretazione dellart. 337 ter
mente rilevante della coppia (lunione civile o la c.c. orientata secondo il dettato della Costituzione
convivenza), che tuttavia non genera affinit tra i e, soprattutto, secondo i principi stabiliti dallart. 8
parenti della coppia stessa. Una famiglia, nella della Cedu (6); infine, pu senzaltro essere iscritta
quale i figli comuni sono inseriti nelle reti di pa- entro lambito delle questioni relative al riconosci-
rentela di ciascuno dei genitori in virt della rifor- mento della rilevanza della figura del genitore so-
ma che ha sancito la condizione unica del figlio ciale anche quella concernente il diritto di que-
(L. 10 dicembre 2012, n. 219 e dal D.Lgs. 28 di- stultimo a conseguire il risarcimento del danno
cembre 2013, n. 154), ma nella quale, al contempo non patrimoniale subito a causa della perdita del
- stante il riconoscimento solo in via giurispruden- figlio del partner (7). In effetti, occorre sottolineare
ziale della c.d. stepchild adption (4) -, non sono an- che la rilevanza dei legami affettivi come elementi
cora configurabili con sicurezza legami giuridica- costitutivi di una relazione familiare tra il minore e
mente rilevanti tra il figlio biologico di uno dei il partner del genitore biologico - che trova senzal-
componenti e laltro partner, ossia il cosiddetto ge- tro riscontro nei principi sanciti dallart. 8 della
nitore sociale (5). Cedu e ormai consolidatisi nellambito della giuri-
In effetti, lesigenza di attribuire rilievo a relazioni sprudenza della Corte Europea dei Diritti Umani -
affettive che si instaurano allinterno di un nucleo stata significativamente riconosciuta nel nostro
familiare tra un minore e il partner del genitore ordinamento dal recente intervento legislativo L.
biologico emerge sotto molteplici profili e si mani- 19 ottobre 2015, n. 173, recante Modifiche alla legge
festa in modo sensibilmente differenziato in ragio- 4 maggio 1983, n. 184, sul diritto alla continuit af-
ne della presenza di entrambi i genitori biologici o fettiva dei bambini e delle bambine in affido familiare,
di uno soltanto di essi. In questa prospettiva occor- con il quale il legislatore intervenuto a regolare
re, in primo luogo, prendere in esame quelle fatti- la coesistenza delle figure dei genitori biologici e di
specie nelle quali, in assenza di un genitore biolo- coloro che, in virt di periodi di affidamento tem-
gico, il problema della rilevanza giuridica dei rap- poraneo, abbiano stretto rapporti significativi con
porti instaurati con il partner del genitore pu esse- il minore (8).
re osservato isolatamente, ossia senza linterferenza Dallinsieme degli elementi brevemente delineati
di ulteriori variabili. Una simile eventualit si con- sembra emergere una crescente rilevanza della figu-
cretizza senzaltro nelle ipotesi in cui la nuova cop- ra del genitore non biologico con il quale il minore
pia sia formata da un genitore single che abbia abbia instaurato un significativo rapporto affettivo.
fatto ricorso a tecniche di procreazione medical- Peraltro occorre considerare un ulteriore elemento
mente assistita o da un genitore che abbia perso il che merita di essere valorizzato allorch si tratta di
partner con cui gener il figlio o che non lo abbia calare il problema della rilevanza della genitorialit
mai individuato con certezza. In queste fattispecie sociale nel pi specifico contesto dei rapporti che
il problema di riconoscere una posizione giuridica- si instaurano con il genitore biologico non pi
mente rilevante al partner che non ha un rapporto convivente con il minore. In questa particolare
biologico con il figlio generato dallaltro assume ri- prospettiva, infatti, le prerogative del genitore so-
lievo sotto diversi profili: anzitutto per quanto con- ciale non possono essere osservate isolatamente,
cerne linterpretazione dellart. 44, L. n. 184/1983 ma nella loro interazione con la figura del genitore
e lammissibilit della c.d. stepchild adoption; quindi biologico. In altri termini, quindi, il generale pro-
per quanto attiene al problema della continuit del blema del riconoscimento della rilevanza del geni-

(4) Cass., SS.UU., 22 giugno 2016, n. 12962, in corso di trambi in questo fascicolo, retro.
pubblicazione su questa Rivista, con nota di Veronesi; Trib. (6) App. Palermo 30 agosto 2015, in questa Rivista, 2016,
min. Roma 30 dicembre 2015; App. Roma 23 dicembre 2015; 40 ss., con nota di Ardizzone, La convivenza omosessuale ed il
Trib. min. Roma 22 ottobre 2015; Trib. min. Roma 30 luglio ruolo del genitore sociale in caso di PMA.
2014, in questa Rivista, 2015, 574, con nota di M.G. Ruo, A (7) Cass. 21 aprile 2016, n. 8037, in DeJure.
proposito di omogenitorialit adottiva e interesse del minore. (8) Dogliotti, Modifiche alla disciplina dellaffidamento fami-
(5) Sul punto v. Ferrando, La disciplina dellatto. Gli effetti: liare, positive e condivisibili, nellinteresse del minore, in questa
diritti e doveri e Arceri, Unioni civili, convivenze, filiazione, en- Rivista, 2015, 1107 ss.

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tore sociale diviene un pi specifico problema di ri- plina prevista dalla L. 20 maggio 2016, n. 76 testi-
conoscimento del ruolo del terzo genitore in pre- monia ulteriormente lindifferibile esigenza di indi-
senza di una coppia di genitori biologici nella quale viduare soluzioni adeguate alla complessit dei rap-
nessuno dei due abbia in alcun modo abdicato alle porti che caratterizzano la famiglia ricomposta e di
proprie responsabilit. In questa particolare fatti- rimodellare regole concepite in funzione della fa-
specie laffermazione del principio della bigenito- miglia matrimoniale tendenzialmente stabile, te-
rialit sembra dover prevalere sulle istanze di rico- nendo conto della presenza di una pluralit di mo-
noscimento di un ruolo al genitore sociale. Del re- delli familiari e della loro flessibilit nel tempo. In
sto questa conclusione, gi lumeggiata dalla Cassa- questottica, anticipando questioni che verranno
zione in un precedente riferito ad un contesto nor- analizzate con maggiore dettaglio, possibile osser-
mativo diverso da quello vigente (9), appare oggi vare che, nellambito delle conseguenze economi-
confermata dalla scelta operata in termini generali che del divorzio, il consolidato orientamento se-
dal legislatore che ha sancito la regola dellesercizio condo cui il tenore di vita coniugale costituisce il
congiunto della responsabilit genitoriale (10). parametro fondamentale in funzione del quale va-
In termini generali, a fronte di una crescente lutare la spettanza e lentit degli assegni di mante-
espansione della rilevanza della cosiddetta famiglia nimento dovuti al coniuge economicamente debo-
ricomposta, si evidenzia una difficolt dellinterpre- le ed ai figli non autosufficienti incontra un limite
te a ricondurre le complesse fattispecie che di volta laddove le esigenze dei componenti del nucleo fa-
in volta si configurano entro il disposto di norme miliare originario, debbano essere conciliate con
quasi sempre concepite in funzione del paradigma quelle di una nuova famiglia formata successiva-
della famiglia fondata sul matrimonio e nelle quali mente alla crisi della prima (11). Lintroduzione
la crisi del rapporto di coppia era considerata nella della nuova disciplina, soprattutto per quanto ri-
sola prospettiva del divorzio. Una prospettiva che, guarda le convivenze di fatto, impone poi di ricon-
tuttavia, non sembra tenere conto di quella fase siderare il tema assai complesso e dibattuto della
successiva nella quale, sempre pi di frequente, si persistenza dei doveri fondati sulla solidariet post-
assiste alla formazione di nuovi nuclei familiari e coniugale a fronte della nuova convivenza intra-
quindi alla creazione di trame di rapporti assai pi presa dalla parte economicamente debole.
complesse di quelle assunte come modello da una La disciplina delle successioni a causa di morte,
disciplina che, seppure con periodiche revisioni, concepita in funzione di un paradigma di famiglia
giunta pressoch inalterata dagli anni Settanta ad unita, sembra condurre a soluzioni talvolta in con-
oggi. Considerazioni analoghe possono essere ripe- trasto con il cosiddetto sentire comune soprattutto
tute anche con riferimento agli orientamenti giuri- laddove il coniuge del de cujus non sia anche il ge-
sprudenziali consolidati che, in larga misura, ap- nitore dei figli dello stesso de cujus. A seguito della
paiono ancorati a soluzioni concepite in funzione Riforma che ha introdotto la possibilit di contrar-
del paradigma della famiglia unita nella quale la re unione civile tra persone dello stesso sesso que-
crisi della coppia pu sfociare al pi nel divorzio, sto genere di problemi assume oggi una portata an-
ma non nella ricomposizione di nuclei familiari cora pi vasta, ove si configuri la ricomposizione di
nuovi formatisi successivamente alla rottura del una famiglia fondata dal genitore con un nuovo
primo. partner dello stesso sesso.
Lanalisi delle norme che governano le conseguen- Anche la disciplina del cognome della famiglia co-
ze economiche della crisi del matrimonio, di quelle stituisce un interessante punto di osservazione dei
che regolano la successione a casa di morte, il co- delicati equilibri tra lespressione del fondamentale
gnome della famiglia ed il rapporto genitori-figlio principio della bigenitorialit e lesigenza di garan-
sembra confermare, a tutta prima, una complessiva tire la piena attuazione del diritto allidentit per-
difficolt nellinquadramento delle relazioni ricon- sonale del figlio anche qualora egli si trovi ad esse-
ducibili alla categoria della famiglia ricomposta. re inserito in un nucleo familiare diverso da quello
Peraltro anche la recente introduzione della disci- originariamente formato dai suoi genitori (12).

(9) Cass. 10 maggio 2011, n. 10265, in Nuova giur. civ. (10) Al Mureden, La responsabilit genitoriale tra condizione
comm., 2011, 1206, con nota critica di Sesta, Lesercizio della unica del figlio e pluralit di modelli familiari, in questa Rivista,
potest sui figli naturali dopo la legge n. 54/2006: quale sorte 2014, 466-479.
dellart. 317 bis c.c.? e in questa Rivista, 2011, 1097, con nota (11) Cfr. infra par. 2.
di Mansi, Figli naturali e potest genitoriale tra lart. 317 bis c.c. (12) Cfr. infra par. 4.
e la l. n. 54/2006.

968 Famiglia e diritto 10/2016


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Legge 20 maggio 2016, n. 76

Sotto questo profilo le innovative disposizioni con- primo matrimonio) e la seconda famiglia che lex
tenute nel comma 10 della L. 20 maggio 2016, n. coniuge obbligato al pagamento dellassegno divor-
76 relativamente al cognome dei membri dellunio- zile abbia ricostituito successivamente al divor-
ne civile possono essere osservate come il primo zio (14). Invero un precedente ormai datato aveva
passo verso una riforma della disciplina del cogno- adottato una soluzione, criticabile, che si basava
me della famiglia che dovrebbe essere ispirata a sullassunto secondo cui la decisione di formare
principi funzionali a salvaguardare la parit tra i una seconda famiglia costituisce una scelta e non
partners, senza dimenticare il fondamentale diritto una necessit. Muovendo da questo presupposto, la
allidentit personale dei figli (13). Cassazione aveva concluso che il diritto dei com-
ponenti della prima famiglia di mantenere il tenore
2. La solidariet post-coniugale nella di vita goduto in costanza di matrimonio non po-
prospettiva delle famiglie che si tesse subire limitazioni a seguito della decisione del
sovrappongono nel tempo. familiare economicamente forte di dare vita ad
La seconda famiglia formata dal coniuge una nuova famiglia (15). Questo orientamento, a
obbligato al mantenimento ben vedere, risultava difficilmente conciliabile con
i principi fondamentali dellordinamento in quanto
Lesigenza di adottare letture interpretative che la sua applicazione avrebbe condotto a privilegiare
tengano conto della prospettiva della famiglia ri- ingiustificatamente i componenti del nucleo fami-
composta emerge nel contesto delle regole che go- liare originario a scapito dei componenti del nuovo
vernano la solidariet post-coniugale in tutte le nucleo familiare formato successivamente al divor-
ipotesi in cui la nascita di nuclei familiari nuovi zio. Cos, seguendo un orientamento diverso e sicu-
formati dai coniugi o dagli ex coniugi successiva- ramente condivisibile, la Suprema Corte ha preso
mente alla rottura del matrimonio determinano atto del dato per cui la presenza di una nuova fami-
una sovrapposizione di pi famiglie che dipendono glia costituita dallex coniuge tenuto al pagamento
economicamente da un medesimo soggetto. In dellassegno divorzile ex art. 5, L. div., comporta
questa prospettiva ormai da tempo emersa la con- una variazione degli assetti pregressi di cui non
sapevolezza riguardo al fatto che nelle fattispecie pu non tenersi conto. In questi casi, pertanto, si
in cui, successivamente alla rottura del matrimo- impone un temperamento dei diritti della prima
nio, il coniuge economicamente forte formi una se- famiglia necessario ad evitare un trattamento de-
conda famiglia, si impone la necessit di commisu- teriore della seconda. Dunque il secondo matri-
rare la spettanza e lentit del mantenimento dovu- monio e, pi in generale, la nascita di figli dellob-
to alla parte economicamente debole abbandonan- bligato, rendono in linea di principio necessaria
do il riferimento al tenore di vita goduto nel mo- una rinnovata valutazione comparativa della situa-
mento in cui la famiglia era unita e perseguendo il zione delle parti da cui pu scaturire una ridetermi-
diverso obiettivo di garantire ai nuovi nuclei fami- nazione dellassegno dovuto allex coniuge. Queste
liari che si formano a seguito della separazione e considerazioni, del resto, trovano una conferma as-
del divorzio un tenore di vita simile tra loro in mo- sai significativa in una decisione di legittimit rela-
do da realizzare unequilibrata ripartizione delle ri- tivamente recente (16) nella quale, per la prima
sorse tra la prima famiglia (composta dallex coniu- volta, viene chiarito che la costituzione di una
ge beneficiario dellassegno divorzile e i figli del nuova famiglia successivamente alla disgregazione

(13) Sul punto v. Bugetti, Il cognome comune delle persone lassegno divorzile, dichiarando infondata la questione solleva-
unite civilmente, in questo fascicolo, retro. ta da Trib. Firenze 22 maggio 2013, in questa Rivista, 2014,
(14) Il diritto della persona a riformare una famiglia succes- 687, con nota di Al Mureden, Il parametro del tenore di vita co-
sivamente alla crisi del matrimonio stato evocato da una pro- niugale nel diritto vivente in materia di assegno divorzile tra
nuncia di legittimit in materia di assegno divorzile Cass. 19 persistente validit, dubbi di legittimit costituzionale ed esigen-
marzo 2014, n. 6289, in questa Rivista, 2015, 470, con nota di ze di revisione e di Morrone, Una questione di ragionevolezza:
Buzzelli, Assegno di divorzio e nuova famiglia dellobbligato; sul lassegno divorzile e il criterio del medesimo tenore di vita. Sul
punto v. anche Al Mureden, Il diritto a formare una seconda principio di ragionevolezza delle leggi v. Morrone, Il custode
famiglia tra doveri di solidariet post-coniugale e principio di della ragionevolezza, cit., 275 ss.; Id., sub art. 3 Cost., in Codice
autoresponsabilit, in questa Rivista, 2014, 1043. In tempi re- della famiglia, III ed. a cura di Sesta, Milano, 2015, in part. 41.
lativamente recenti la Corte costituzionale (Corte cost. 9 feb- (15) Cass. 22 novembre 2000, n. 15065, in questa Rivista,
braio 2015, n. 11, in questa Rivista, 2015, 537, con nota di Al 2001, 34, con nota di De Marzo, Mantenimento dei figli nati da
Mureden, Assegno divorzile, parametro del tenore di vita coniu- precedente matrimonio e rilevanza della costituzione di una nuo-
gale e principio di autoresponsabilit) ha confermato la persi- va famiglia.
stente ragionevolezza del riferimento al tenore di vita coniuga- (16) Cass. 19 marzo 2014, n. 6289, cit.
le come parametro per commisurare la spettanza e lentit del-

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del primo gruppo familiare rappresenta un diritto nella quale il coniuge titolare di assegno di mante-
ricompreso tra quelli riconosciuti dalla Convenzio- nimento o dellassegno post-matrimoniale formi
ne Europea per la salvaguardia dei diritti delluomo una seconda famiglia. Al riguardo il legislatore ha
del 1950 (art. 12) e dalla Carta dei diritti fonda- contemplato la sola ipotesi nella quale lex coniuge
mentali dellUnione Europea (art. 9). Il diritto del- titolare di assegno divorzile passi a nuove nozze,
lindividuo a formarsi una famiglia, precisa la Cas- sancendo che, in tal caso, lobbligo di correspon-
sazione, non pu incontrare un limite, n essere sione dellassegno cessa (art. 5, comma 10, L.
considerato alla stregua di una mera scelta indivi- div.). Tale norma governa attualmente anche la
duale non necessaria, nemmeno laddove sia gi fattispecie nella quale lex coniuge divorziato con-
presente un primo nucleo familiare la cui unit tragga ununione civile successivamente al divorzio
venuta meno a seguito del divorzio. Proprio una si- in virt del rinvio operato dal comma 25 della L.
mile impostazione, invero, testimonia ulteriormen- n. 76/2016. Per quanto riguarda la diversa ipotesi
te linopportunit di commisurare lassegno divorzi- in cui lex coniuge divorziato titolare di assegno
le al tenore di vita goduto durante il matrimonio e post-matrimoniale instauri una nuova convivenza
la necessit di adottare una prospettiva diversa: nellambito della quale benefici del supporto eco-
quella di garantire un tenore di vita equivalente a nomico del nuovo partner, si pongono delicate que-
tutti coloro che dipendono da un medesimo sog- stioni interpretative, che lintervento legislativo di
getto economicamente forte. riforma ha regolato solo in minima parte e che,
La recente introduzione della L. 20 maggio 2016, pertanto, continuano a dover essere risolte sulla
n. 76 pone il problema di stabilire se le considera- scorta degli orientamenti giurisprudenziali formatisi
zioni appena svolte possano essere ripetute anche in precedenza. In prima approssimazione si pu af-
nellipotesi in cui il coniuge economicamente forte fermare che, fino alla riforma introdotta dalla L. n.
successivamente al divorzio dia vita ad ununione 76/2016 linstaurazione di una nuova convivenza
civile oppure ad una convivenza sul modello di
da parte dellex coniuge divorziato economicamen-
quanto previsto dai commi 36 ss. della L. 20 mag-
te dipendente dallaltro imponeva di risolvere
gio 2016, n. 76. Nella prima ipotesi sembra possibi-
quattro ordini di problemi.
le affermare che gli approcci conseguiti con riferi-
Occorreva stabilire, in primo luogo, quali fossero i
mento al matrimonio contratto con una persona di
presupposti al ricorrere dei quali linstaurazione di
sesso diverso possano conservare la loro validit.
una convivenza more uxorio potesse assumere rilie-
Per quanto concerne, invece, leventualit in cui
lex coniuge divorziato dia vita ad una convivenza vo al fine della ridefinizione dei rapporti economici
sembrano porsi problemi pi complessi in quanto il tra i coniugi separati e gli ex coniugi divorziati; in
diritto al mantenimento spettante al nuovo convi- altri termini si trattava di individuare quali caratte-
vente non assume la stessa portata di quello garan- ristiche dovessero presentare la relazione instaurata
tito al coniuge o alla parte dellunione civile. Per- con il nuovo partner da parte del coniuge debole
tanto, gli obblighi assunti con linstaurazione della affinch essa potesse essere considerata alla stregua
nuova convivenza sembrano comunque porsi su di di un elemento capace di giustificare una limitazio-
un piano subalterno rispetto a quelli scaturenti dal ne dei doveri di solidariet post-coniugale gravanti
matrimonio ed anche a quelli che trovano il loro sul coniuge tenuto alla corresponsione dellassegno
fondamento nella solidariet post-coniugale. Ci post-matrimoniale.
condurrebbe ad affermare che se da una parte las- Un diverso problema consisteva nello stabilire se
sunzione di doveri nei confronti del nuovo convi- laccertamento di un rapporto di convivenza suffi-
vente possono determinare ad una limitazione de- cientemente solido e stabile costituisse una condi-
gli obblighi di mantenimento verso lex coniuge, zione di per s sufficiente a legittimare una limita-
dallaltra questi ultimi conserverebbero una posi- zione dei doveri gravanti sul coniuge separato o
zione di preminenza rispetto ai primi. sullex coniuge divorziato, oppure se tale accerta-
mento rappresentasse solamente una condizione
2.1. Segue. La seconda famiglia formata necessaria a tal fine, ma non sufficiente. Questa se-
dal coniuge beneficiario del mantenimento conda opzione interpretativa, infatti, sembrava rav-
Nellambito della complessa trama di rapporti che visabile in quelle motivazioni nelle quali linstaura-
pu crearsi quando, successivamente alla rottura zione di una nuova convivenza veniva considerata
della coppia coniugale, si instaurano nuove relazio- rilevante non di per s, ma solamente laddove da
ni familiari, occorre considerare anche lipotesi essa scaturisse un effettivo miglioramento della

970 Famiglia e diritto 10/2016


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condizione economica dellex coniuge titolare di A tutta prima i criteri elaborati al fine di indivi-
assegno divorzile. duare i presupposti in presenza dei quali fosse possi-
Una volta individuati i presupposti al ricorrere dei bile ravvisare una convivenza more uxorio capace
quali risultava possibile affermare che la nuova di giustificare la riduzione o leliminazione del con-
convivenza del coniuge beneficiario del manteni- tributo dovuto dal coniuge separato o dallex co-
mento presentasse caratteri tali da poter condurre niuge divorziato possono apparire oggi superati lad-
ad una limitazione dei doveri gravanti sulla parte dove si consideri che il comma 36 specifica che
economicamente forte, poteva porsi lulteriore in- per conviventi di fatto si intendono due persone
terrogativo di stabilire se tale limitazione si risol- maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi
vesse nella netta esclusione del dovere di manteni- di coppia e di reciproca assistenza morale e mate-
mento o dovesse essere modulata tenendo conto riale, non vincolate da rapporti di parentela, affini-
dellentit del beneficio economico ricavato dalla t o adozione, da matrimonio o da ununione civi-
nuova convivenza. le e che il successivo comma 37 stabilisce che, fer-
Da ultimo, inoltre, si poneva il problema di stabili- ma restando la sussistenza di presupposti indicati
re se la limitazione o lesclusione dellobbligo di dal comma 36, ai fini dellaccertamento dello sta-
mantenimento gravante sul coniuge economica- bile convivenza si fa riferimento alla dichiarazione
mente forte potesse essere considerata reversibile anagrafica. La definizione legislativa dei presuppo-
oppure se, una volta intervenuta, essa precludesse sti al ricorrere dei quali possibile attribuire rilievo
la possibilit di una reviviscenza degli obblighi di alla convivenza rende ormai superfluo il ricorso ai
mantenimento fondati sulla solidariet post-coniu- criteri elaborati dalla giurisprudenza e, al tempo
gale. stesso, chiarisce alcune questioni interpretative ri-
guardo alla quali erano emerse incertezze. Anzitut-
Con riferimento ai problemi illustrati la giurispru-
to si chiarisce quali siano i presupposti necessari al
denza aveva elaborato principi comuni applicabili
fine di individuare una fattispecie di convivenza ri-
in linea di massima sia al coniuge separato, sia al-
levante e si esclude che possa assumere rilevo la
lex coniuge divorziato. In effetti sotto alcuni profi-
convivenza instaurata da soggetti che risultino an-
li sembrava emergere lopportunit di formulare re-
cora vincolati da un precedente matrimonio, an-
gole uniformi, applicabili sia nel contesto della se-
corch separati. In altri termini, quindi, il legisla-
parazione che in quello del divorzio; al tempo stes- tore sancisce lirrilevanza della convivenza instau-
so, tuttavia, stata suggerita lopportunit di tene- rata dal coniuge separato ai fini dellapplicazione
re conto di significativi profili di differenziazione della disciplina recentemente introdotta (17). Ci
tra i due istituti, che, soprattutto per quanto con- induce a concludere che il problema della rilevanza
cerne il problema della reviviscenza degli obblighi del mantenimento goduto da parte del convivente
gravanti sulla parte economicamente forte, sembra- e della sua sovrapposizione con la tutela derivante
no indicare lopportunit di affrontare le questioni dalla solidariet post-coniugale debba essere affron-
connesse allinstaurazione di una nuova convivenza tato secondo approcci differenziati a seconda che si
da parte del beneficiario del mantenimento secon- verta nellipotesi del divorzio o in quella della se-
do approcci che valorizzino le peculiarit che ca- parazione. Infatti, mentre la posizione dellex co-
ratterizzano la condizione del coniuge separato e niuge divorziato consente linstaurazione di una
quella dellex coniuge divorziato. convivenza nellambito della quale egli beneficia di
Lintroduzione della L. 20 maggio 2016, n. 76, sot- tutele che oggi il legislatore riconosce, la posizione
to alcuni profili, ha determinato il superamento del coniuge separato si caratterizza per la presenza
delle elaborazioni giurisprudenziali appena indicate di una tutela che trae la propria fonte nel matrimo-
e, per altri aspetti, ha fornito importanti elementi nio tuttora persistente; matrimonio la cui persi-
di chiarificazione rispetto ad incertezze emerse nel stenza nondimeno impedisce la valida formazione
contesto previgente. La maggior parte delle que- di una convivenza e laccesso alle tutele ad esso ri-
stioni a cui si fatto cenno, tuttavia, non possono collegate dal legislatore. Muovendo da questa pre-
dirsi risolte a seguito dellintervento riformatore, di messa sembra possibile concludere che linstaura-
modo che persiste lutilit degli orientamenti giuri- zione di una nuova convivenza da parte dellex co-
sprudenziali elaborati in precedenza. niuge divorziato assume senzaltro rilievo ai fini

(17) V. Lenti, Convivenze di fatto. Gli effetti: diritti e doveri, in


questo fascicolo, retro.

Famiglia e diritto 10/2016 971


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della riduzione o cessazione dellassegno post-ma- venza rispetto a quello che aveva caratterizzato la
trimoniale. Diversamente, linstaurazione di una precedente unione matrimoniale dovrebbero risul-
convivenza da parte del coniuge separato, non tare totalmente prive di rilievo proprio perch, una
rientra tra le fattispecie alle quali il legislatore con- volta assunta la decisione (e la responsabilit) di
nette la tutela prevista dal comma 36 e seguenti costituire un nuovo nucleo familiare autonomo,
della L. 20 maggio 2016, n. 76. Ad esso, peraltro, non dovrebbe residuare pi spazio per interferenze
continua ad essere riconosciuta la tutela che scatu- tra questo nuovo nucleo e persistenti doveri di soli-
risce dal matrimonio. Pertanto, in prima approssi- dariet post- coniugale radicati sul matrimonio pre-
mazione, pu apparire ragionevole concludere che cedente. Adottando limpostazione appena descrit-
se linstaurazione di una convivenza durante la fase ta inoltre possibile affermare che a seguito del-
della separazione non garantisce lacquisizione di laccertamento di una stabile convivenza del co-
nessun diritto nei confronti del convivente, al niuge beneficiario del sostegno economico da parte
tempo stesso essa non pu giustificare la limitazio- dellaltro la limitazione dei doveri della parte ob-
ne dei doveri che scaturiscono dalla solidariet tra bligata debba risolversi in una netta esclusione del
coniugi separati. Daltra parte occorre considerare dovere di mantenimento e non possa essere modu-
che, anche qualora fosse ravvisabile una conviven- lata tenendo conto dellentit del beneficio econo-
za di fatto non ricompresa nellambito applicativo mico ricavato dalla nuova convivenza (18). La ri-
del comma 36 della L. 20 maggio 2016, n. 76, non forma attuata dalla L. 20 maggio 2016, n. 76 sem-
sarebbe possibile escludere radicalmente la rilevan- bra confermare senzaltro la validit dellorienta-
za di una simile situazione ai fini delle rimodulazio- mento appena illustrato. Infatti - poich attual-
ne dellassegno dovuto al coniuge, ove questultimo mente riconosciuta una specifica tutela alla parte
di fatto benefici di considerevoli utilit economi- dellunione civile e della convivenza di fatto - ap-
che derivanti dalla nuova relazione instaurata. pare illogico che tale tutela possa sovrapporsi a
Come anticipato, la riforma non intervenuta a quella che scaturisce da un precedente matrimo-
regolare il problema della commisurazione dellen- nio.
tit del contributo dovuto per il mantenimento Per quanto attiene alla questione relativa al carat-
della parte debole, nonch la questione dellirre- tere definitivo o reversibile delleliminazione del
versibilit della sua cessazione nel caso in cui il ti- contributo economico dovuto per il mantenimento
tolare dia vita ad una nuova relazione non fondata dellex coniuge divorziato che abbia dato vita ad
sul matrimonio o sullunione civile. Ci induce a una nuova famiglia, la soluzione accolta dalla giuri-
ritenere che le soluzioni elaborate dalla giurispru- sprudenza di legittimit e di merito per lungo tem-
denza formatasi precedentemente alle riforma con- po dominante propendeva per il carattere reversi-
tinuino a conservare la propria utilit. Entrambe le bile delle limitazioni del dovere di mantenimento
problematiche appena indicate, quindi, necessitano gravante sullex coniuge. Pronunce relativamente
di essere analizzate sulla scorta degli orientamenti recenti, infatti, avevano chiarito che linstaurazio-
giurisprudenziali formatisi precedentemente allen- ne di una stabile convivenza da parte del beneficia-
trata in vigore della riforma, i quali, a ben vedere, rio dellassegno divorzile costituiva un limite agli
costituiscono tuttora una imprescindibile chiave obblighi imposti alla parte economicamente forte e
di lettura delle norme che governano la solidariet poneva detto assegno in una fase di quiescenza; il
post-coniugale anche laddove i conflitti si pongano che comportava la possibilit che la parte econo-
tra lex coniuge e la parte di ununione civile o di micamente debole riproponesse listanza volta al
una convivenza di fatto. conseguimento dellassegno divorzile in caso di rot-
Per quanto attiene alla misura del contributo dovu- tura della convivenza (19). Questa soluzione, appa-
to per il mantenimento della parte debole che in- re in effetti espressione di una concezione dei rap-
stauri una nuova convivenza conserva validit lo- porti tra ex coniugi che mal si concilia con il con-
rientamento secondo cui ogni considerazione rela- testo normativo attuale e con la rilevanza che in
tiva alle condizioni economiche godute dal nuovo esso viene attribuita alla formazione di una nuova
convivente ed ogni comparazione tra il livello di famiglia nella quale siano presenti figli comuni dei
benessere della nuova famiglia fondata sulla convi- partners. Infatti, qualora si convenga circa il fatto

(18) Cass. 3 aprile 2015, n. 6855, con nota di Al Mureden, comm., 2015, I, 683-692.
Formazione di una nuova famiglia non matrimoniale ed estinzio- (19) Cass. 11 agosto 2011, n. 17195, cit.; Cass. 18 novem-
ne definitiva dellassegno divorzile, in Nuova giur. civ. bre 2013, n. 25845, cit.; Cass. 12 marzo 2012, n. 3923, cit.

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che attraverso la creazione di una nuova famiglia si mantenimento della parte economicamente debole
compie un atto di autoresponsabilit inconciliabile si trovi in una situazione di quiescenza e possa ri-
con il persistente godimento dei benefici economi- pristinarsi in caso di rottura della nuova conviven-
ci derivanti da rapporto coniugale ormai termina- za o di riconciliazione con il coniuge separato.
to, appare pi ragionevole concludere che il venir Questa soluzione sembra dover essere confermata
meno dellassegno post-matrimoniale dovrebbe as- persino nellipotesi in cui il coniuge separato bene-
sumere, in linea di principio, un carattere definiti- ficiario dellassegno di mantenimento dia vita ad
vo e quindi non reversibile (20). La soluzione adot- una famiglia non fondata sul matrimonio e caratte-
tata da una leading decision della Cassazione, secon- rizzata dalla presenza di figli comuni con il nuovo
do la quale lintervenuta instaurazione di una con- partner. Anche in questa ipotesi, infatti, resterebbe
vivenza da parte dellex coniuge beneficiario del- sempre possibile leventualit di una riconciliazio-
lassegno post-matrimoniale dopo la definitiva rot- ne con il coniuge e di una ricomposizione della
tura del vincolo coniugale dovrebbe determinare piena unit del primo nucleo familiare fondato sul
leffetto di limitare o escludere i doveri di manteni- matrimonio. In altri termini quella nuova assunzio-
mento gravanti sullaltro in via definitiva ed irre- ne di responsabilit manifestata mediante la forma-
versibile appare, quindi, in linea di principio con- zione di una nuova famiglia coesisterebbe in que-
divisibile. Cionondimeno occorre precisare che la stipotesi con la perdurante sussistenza di una fami-
validit dellassunto appena riportato dovrebbe es- glia fondata sul matrimonio che, dopo un periodo
sere circoscritta alla sola ipotesi in cui sia lex co- di crisi formalizzato attraverso la separazione perso-
niuge divorziato a dare vita ad una formazione fa- nale, eventualmente recuperi la sua piena coesio-
miliare non fondata sul matrimonio. Pertanto, le ne. Una significativa conferma circa la validit
osservazioni svolte con riferimento ai riflessi che della lettura interpretativa appena riassunta si rin-
linstaurazione di una nuova convivenza pu deter- viene laddove il comma 36 della L. 20 maggio
minare sullassegno divorzile non sembrano poter 2016, n. 76 ha espressamente escluso la rilevanza
essere ripetute nelle ipotesi in cui la convivenza sia della convivenza instaurata da soggetti ancora co-
instaurata da un coniuge separato titolare di asse- niugati, e quindi anche da coloro che vivono nella
gno di mantenimento. Gi prima dellintervento condizione di coniugi legalmente separati. Il che
riformatore si poteva osservare che la separazione conferma indubbiamente la persistenza della tutela
determina un allentamento del vincolo matrimo- fondata sul matrimonio ancora in atto. In questot-
niale, che, tuttavia, persiste e quindi la permanen- tica, pertanto, la circostanza per cui di fatto il co-
za di uno status di coniuge che persino suscettibi- niuge separato conviva con altra persona e benefici
le di riacquistare una rilevanza piena a seguito di di apporti economici provenienti da essa, potrebbe
una eventuale riconciliazione. In questultima ipo- al pi riflettersi sullassegno di mantenimento com-
tesi potrebbe addirittura risorgere lobbligo di con- portandone la riduzione o la temporanea elimina-
tribuzione ex art. 143 c.c., e, in caso di una succes- zione, ma non giungere ad una sua estinzione irre-
siva crisi dei coniugi gi riconciliati, potrebbero versibile.
ancora ricorrere i presupposti per lattribuzione di
un assegno di mantenimento ex art. 156 c.c. In al- 3. Successione necessaria, famiglie
tri termini linstaurazione di una convivenza more ricomposte e nuove esigenze di tutela
uxorio da parte di un soggetto che, in quanto sepa- dei figli
rato, conservi ancora un significativo legame con La prospettiva della famiglia ricomposta costituisce
laltro coniuge pu sicuramente legittimare la limi- langolo di osservazione nel quale stato posto in
tazione o lesclusione dei doveri di mantenimento luce come la disciplina della successione del coniu-
scaturenti dallart. 156 c.c. Al tempo stesso la per- ge - che costitu un elemento fondamentale della
sistenza del vincolo coniugale dovrebbe consentire riforma del 75 e indubbiamente risponde allesi-
di attribuire alla limitazione o allesclusione dei do- genza di valorizzare i principi costituzionali che go-
veri di mantenimento gravanti sul coniuge i carat- vernano lunione matrimoniale - possa celare profi-
teri della provvisoriet e reversibilit in ragione li di criticit qualora, trovando applicazione con ri-
dei quali appare possibile ritenere che il diritto al ferimento ad un coniuge che non sia anche genito-

(20) Al Mureden, Il diritto a formare una seconda famiglia


tra doveri di solidariet post-coniugale e principio di autore-
sponsabilit, cit., 1043.

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re dei figli comuni, conduca a frustrare la finalit attribuire una considerevole parte del patrimonio
di conservare il patrimonio allinterno del nucleo accumulato durante gli anni del matrimonio (24).
familiare originario. In effetti gli interpreti hanno Nella prospettiva dei figli del primo matrimonio la
posto in evidenza i possibili inconvenienti legati situazione appena descritta pu rappresentare, di
ad una tutela del coniuge che talvolta pu apparire fatto, una significativa lesione dellaspettativa suc-
eccessiva, soprattutto quando le norme sulla suc- cessoria maturata nei confronti del genitore passato
cessione e quelle sulla comunione dei beni operano a seconde nozze oppure un incremento di questa
sinergicamente (21). In tal caso la posizione del co- stessa aspettativa. Il fatto che si verifichi la prima
niuge (e oggi della parte dellunione civile) assume eventualit o la seconda dipende esclusivamente
una preminenza assoluta rispetto a quella dei figli dalla circostanza che il genitore sposato in seconde
perch egli consegue met dei beni caduti in co- nozze premuoia al (secondo) coniuge oppure so-
munione al momento dello scioglimento del regi- pravviva ad esso. Per cogliere i rilevanti risvolti ap-
me e concorre con i figli sul restante patrimonio plicativi delle norme sulla successione necessaria
del coniuge defunto (22). Il problema della sovra- in caso di secondo matrimonio dei vedovi convie-
compensazione del coniuge al momento della suc- ne ipotizzare che i coniugi che si accostano alle se-
cessione assume una significativa rilevanza quando conde nozze abbiano entrambi alle spalle una pri-
la struttura del gruppo familiare originario si arric- ma esperienza matrimoniale o familiare e quindi
chisce di nuove ramificazioni. Questa situazione si abbiano entrambi figli da una unione precedente.
verificava tradizionalmente solo nel caso di sciogli-
In tal caso potrebbe ravvisarsi un interesse recipro-
mento del matrimonio per la morte di uno dei co-
co a conservare la purezza dellintegrit dellaspet-
niugi e, successivamente allintroduzione del divor-
tativa successoria dei rispettivi figli della prima
zio, ha assunto una diffusione sociale assai pi am-
unione. Qualora i coniugi che si apprestano a con-
pia. Dimensione che appare oggi ulteriormente
trarre il secondo matrimonio volessero accordarsi
ampliata in ragione dellestensione dei diritti suc-
cessori tradizionalmente riservati al coniuge anche per rinunciare anticipatamente in modo reciproco
alla parte dellunione civile; nonch in considera- alle rispettive posizioni di eredi necessari verrebbe
zione dei diritti, assai pi limitati, ma significativi, in considerazione il divieto dei patti successori
attribuiti al convivente di fatto (23). (art. 458 c.c.) (25). Linconveniente appena indi-
Indubbiamente unipotesi di sovrapposizione di di- cato costituisce una conseguenza indiretta dellat-
verse famiglie nel tempo che anche il legislatore tuale disciplina della successione necessaria del co-
del 75 aveva ben presente era quella del secondo niuge alla quale le parti non possono porre rimedio
matrimonio dei vedovi. In questo caso lapplicazio- nemmeno con apposita convenzione. Da ultimo
ne delle nuove norme in tema di successione com- occorre rilevare che il secondo matrimonio dei ve-
porta una significativa alterazione delle aspettative dovi rappresenta uneventualit di limitatissima
successorie dei figli del primo matrimonio. Infatti portata sul piano statistico (26) e, pertanto, i deli-
il collegamento che si instaura tra i patrimoni dei cati problemi appena riassunti interessano un no-
coniugi che si accostano alle seconde nozze fa s vero di situazioni estremamente circoscritto. Il re-
che, alla morte del primo, laltro consegua necessa- cente intervento riformatore ha determinato un
riamente una considerevole quota di eredit ed il ampliamento di queste situazioni, estendendole an-
diritto ad abitare vita natural durante la casa fami- che allipotesi dellunione civile contratta dal ve-
liare (art. 540 c.c.); inoltre, qualora il regime pre- dovo e, sotto limitati profili, della nuova conviven-
scelto sia quello legale, il secondo coniuge si vedr za istaurata dal vedovo (27).

(21) Calvo, La successione del coniuge. Garanzie individuali e ra di Sesta, Milano, 2011, cit., 595 ss.; Balestra - Martino, Il di-
nuovi scenari familiari, Milano, 2010, 39. vieto dei patti successori, in Bonilini (a cura di), Trattato di diritto
(22) Zatti, Tradizione e innovazione nel diritto di famiglia, in delle successioni e delle donazioni, Milano, 2009, 63; Ieva, I fe-
Tratt. Dir. fam., diretto da Zatti, I, 1, II ed., Milano, 2011, 17; nomeni a rilevanza successoria, Napoli, 2008; Cecere, voce Pat-
Calvo, La successione del coniuge. Garanzie individuali e nuovi to successorio, in Digesto Disc. priv., sez. civ., Aggiornamento,
scenari familiari, cit., 39. Torino, 2003, 1001.
(23) Sul punto v. Bonilini, La successione mortis causa della (26) Il matrimonio in Italia, 2013, pubblicato il 12 novembre
persona unita civilmente, e del convivente di fatto, in questo 2014, 8, consultabile sul sito dellIstat al link www.istat.it/it/ar-
fascicolo, infra. chivio/138266.
(24) Calvo, La successione del coniuge. Garanzie individuali e (27) Sul punto v. Bonilini, La successione mortis causa della
nuovi scenari familiari, cit., 39. persona unita civilmente, e del convivente di fatto, in questo
(25) Ieva, sub art. 458 c.c., in Codice delle successioni, a cu- fascicolo, infra.

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Il fatto che la disciplina della successione necessa- vazione emblematico nel quale emerge la profonda
ria abbia assunto come paradigma quello della fa- divergenza tra il modello di famiglia che il legisla-
miglia unita e, soprattutto, di una famiglia nella tore degli anni Settanta aveva assunto quale para-
quale non si aggiungono soggetti nuovi rispetto a digma e lo scenario attuale, caratterizzato dalla pre-
quelli che componevano il gruppo originario (28) senza di una pluralit di modelli familiari e dallaf-
poteva essere riguardato come una scelta condivisi- fermarsi del principio della bigenitorialit.
bile in un contesto giuridico caratterizzato dallin- Il legislatore del 75, nellaccostarsi alla Riforma
dissolubilit del matrimonio, ma pu destare per- della disciplina del cognome della famiglia, era
plessit in un contesto come quello attuale caratte- chiamato a concepire regole coerenti rispetto ad
rizzato dalla dissolubilit del matrimonio e della un modello di famiglia profondamente mutato e
crescente rilevanza assunta dalla famiglia ricompo- caratterizzato da significativi elementi di comples-
sta. In prima approssimazione, quindi, pu apparire sit rispetto al sistema previgente in cui il cognome
quasi paradossale che il legislatore abbia introdotto esprimeva lesigenza di testimoniare lunit di un
un sistema di regole che possono presentare profili gruppo familiare indissolubile caratterizzato dalla
di criticit laddove si ponga il problema di calare preminenza del marito e del padre (32). La finalit
la successione nel contesto di un gruppo familiare di garantire lunit familiare, infatti, doveva essere
che si arricchito di nuove ramificazioni successi- perseguita anche tenendo conto dellesigenza di as-
vamente allo scioglimento del primo matrimo- sicurare la piena attuazione del principio di parit
nio (29) proprio nel momento in cui queste situa- tra i coniugi e dei diritti individuali dei componen-
zioni erano destinate a moltiplicarsi a seguito del- ti del nucleo familiare, soprattutto con riferimento
lintroduzione del divorzio e della separazione per al diritto allidentit personale. La caduta del prin-
cause oggettive (30). cipio dellindissolubilit del matrimonio, inoltre,
Indubbiamente il recente intervento riformatore ha dato vita proprio in quellepoca, ad un ulteriore
avrebbe potuto costituire loccasione di rimodellare elemento di complessit la cui portata pienamen-
una disciplina delle successioni che da tempo recla- te emersa solo in tempi recenti, imponendo di con-
ma un adeguamento e che tenga conto della com- cepire una disciplina del cognome capace di garan-
plessit degli attuali modelli familiari nonch della tire lunit della famiglia e lidentit personale dei
necessit di proteggere adeguatamente la posizione suoi componenti anche nelle ipotesi in cui la rot-
dei figli della prima unione rispetto alle esigenze tura del matrimonio dei genitori determini una di-
che possono venire a crearsi a seguito della costitu- visione del nucleo familiare originario e ponga i
zione di nuove unioni da parte dei genitori. In que- presupposti per uneventuale ricomposizione di nu-
stottica appare senzaltro apprezzabile la previsione clei familiari nuovi da parte dei coniugi separati o
contenuta nel recente Disegno di legge in materia degli ex coniugi divorziati.
di introduzione degli accordi prematrimoniali, lad- Il raffronto tra le esigenze appena indicate e lat-
dove si prevede lintroduzione di un art. 162 bis c.c. tuale disciplina del cognome della famiglia fa
il cui ottavo comma dispone che il patto prematri- emergere evidenti profili di criticit che si manife-
moniale pu anche escludere il coniuge dalla suc- stano soprattutto nella prospettiva della famiglia ri-
cessione necessaria e si precisa che la normativa composta. In prima approssimazione si pu osserva-
non si estende ai rapporti tra genitori e figli (31). re che lart. 143 bis c.c., giusta il quale la moglie
aggiunge al proprio cognome quello del marito e lo
4. Il cognome della famiglia tra flessibilit conserva durante lo stato vedovile, fino a che passi
delle relazioni tra partners e diritto a nuove nozze, rientra indubbiamente tra quelle
allidentit personale dei figli zone di diritto diseguale (33), retaggio di una
Le regole che governano lattribuzione del cogno- concezione patriarcale della famiglia, che appare
me della famiglia costituiscono un punto di osser- non pi coerente con i principi dellordinamento

(28) Belloni, La famiglia polinucleare, Roma, 2011, in part. in materia di patti prematrimoniali.
142 ss. e 162 ss. (32) Cavina, Il padre spodestato: lautorit paterna dallanti-
(29) Calvo, sub art. 457 c.c., cit., 576-577; Crotti, sub art. chit a oggi, Roma, 2007, 251 ss.; De Cupis, voce Nome e co-
536 c.c., ivi, 888. gnome, in Noviss. Dig. it., XI, Torino, 1965, 307.
(30) Santosuosso, Il matrimonio. Libert e responsabilit nel- (33) Lespressione di Ferrando, I rapporti personali tra co-
le relazioni familiari, Torino, 2011, 21, 22. niugi: principio di uguaglianza e garanzia dellunit della fami-
(31) Disegno di legge n. 2629, XVI Legislatura, recante, glia, in I rapporti civilistici nellinterpretazione della Corte costitu-
Modifiche al codice civile e alla legge 1 dicembre 1970, n. 898, zionale, Antologia a cura di Perlingieri e Sesta, I, Napoli, 2007,

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e con il valore costituzionale delluguaglianza fra stabilire di assumere un cognome comune sceglien-
uomo e donna (34). Del resto la violazione del dolo tra i loro cognomi e che ciascuna delle parti
principio di uguaglianza emerge anche nella pro- pu anteporre o posporre al cognome comune il
spettiva del marito al quale preclusa la possibilit proprio. Appare assai significativa la precisazione
di aggiungere al proprio cognome quello della mo- secondo cui tali eventualit sono limitate alla du-
glie (35). rata dellunione civile, cosicch, una volta che essa
Lasimmetria che caratterizza la disciplina del co- venga meno, non dovrebbero porsi problemi circa
gnome nella fase fisiologica del rapporto si riflette la persistenza del cognome diverso da quello indi-
anche nelle norme che governano lutilizzo del co- viduale.
gnome maritale durante la separazione (art. 156 bis I profili di inadeguatezza che caratterizzano la disci-
c.c.) e successivamente al divorzio (art. 5, comma plina del cognome della famiglia sono emersi prin-
2 e 3, L. div.) (36). In particolare lart. 156 bis c.c. cipalmente per quanto concerne la regola - ricava-
prevede che il giudice possa vietare alla moglie se- bile per implicito da numerose disposizioni (38) -
parata lutilizzo del cognome del marito ove da ci secondo cui i figli devono assumere necessariamen-
derivi un pregiudizio per questultimo; al tempo te il solo cognome paterno. La contrariet di que-
stesso anche la moglie, qualora da ci possa scatu- sta regola rispetto al principio della parit tra co-
rire un grave pregiudizio, pu essere autorizzata a niugi stata evidenziata in pi occasioni giungen-
non utilizzare il cognome del marito (37). Nellam- do a provocare importanti decisioni della Corte co-
bito del divorzio lart. 5, comma 2, L. div. ricollega stituzionale (39), della Cassazione (40) ed a stimo-
allo scioglimento del matrimonio la perdita del co- lare progetti di riforma (41). In questo contesto oc-
gnome maritale, salva la possibilit di conseguire corre considerare, da ultimo, una decisione della
unautorizzazione a conservarlo in presenza di un Cedu (42) che ha sottolineato, ancora una volta,
interesse meritevole di tutela in capo alla ex coniu- lindifferibile esigenza di regolare lattribuzione del
ge o ai figli (art. 5, comma 3, L. div.). I problemi cognome della famiglia secondo una disciplina ri-
appena delineati sembrano superati nel contesto spettosa del principio di parit tra i coniugi (e ge-
dellunione civile, ove il comma 10 della L. 20 nitori) e del fondamentale diritto allidentit per-
maggio 2016, n. 76 dispone che le parti possono sonale del figlio (43).

317 e in part. 328. glio non matrimoniale, dallart. 299, comma 3, c.c., che stabili-
(34) Questespressione si rinviene in Corte cost. 19 febbraio sce una regola analoga in materia di adozione, infine dallart.
2006, n. 61, in Familia, 2006, 931, con nota di Bugetti, Il co- 34, n. 1, d.P.R. n. 396/2000, che vieta lattribuzione al figlio
gnome della famiglia tra istanze individuali e principio di egua- dello stesso nome del padre vivente. Sul cognome della fa-
glianza e in Fam. pers. succ., 2006, 898, con nota di Gavazzi, miglia Arceri, sub art. 143 bis c.c., in Codice della famiglia, a
Sullattribuzione del cognome materno ai figli legittimi e, seppur cura di Sesta, III ed., Milano, 2015, 475; Ead., sub art. 156 bis
riferita al cognome dei figli, conserva la sua validit anche con c.c., ivi, 609; De Cicco, Cognome e principi costituzionali, cit.,
riferimento alla disciplina del cognome della moglie. 2007, 333.
(35) De Cicco, Cognome della famiglia e uguaglianza tra co- (39) Corte cost. 11 febbraio 1988, n. 176, in Dir. fam., 1988,
niugi, in Tratt. dir. fam., diretto da Zatti, I, 1, Famiglia e matri- 670; Corte cost. 16 febbraio 2006, n. 61, in De Jure.
monio, a cura di Ferrando, Fortino, Ruscello, II ed., Milano, (40) Cass. 17 luglio 2004, n. 13298, in questa Rivista, 2004,
2011, 1016; Sesta, Diritto di famiglia, II ed., Padova, 2005, 140; 457, con nota di Carbone, Quale futuro per il cognome?; Cass.
Corte Europea dei Diritti dellUomo 22 febbraio 1994, n. 15 dicembre 2011, n. 27069, in questa Rivista, 2012, 133, con
16213/90, in DeJure. nota di Carbone, Conflitto sul cognome del minore che vive con
(36) Bonilini, Gli effetti della pronunzia di divorzio sul cogno- la madre tra il patronimico e il doppio cognome.
me coniugale, in Bonilini - Tommaseo, Lo scioglimento del ma- (41) Corte cost. 16 febbraio 2006, n. 61, cit. Per unesausti-
trimonio, in Il codice civile. Commentario fondato da Schlesin- va illustrazione delle soluzioni adottate nel sistema tedesco e
ger, diretto da Busnelli, III ed., Milano, 2010, 513; A. Finoc- in altri ordinamenti europei Jayme, Cognome diritto di famiglia
chiaro, in A. e M. Finocchiaro, Diritto di famiglia, I, Milano, nella recente riforma tedesca (spunti di diritto comparato), in
1984, 675. Riv. dir. civ., 1995, I, 71.
(37) Una disposizione analoga si rinviene nellordinamento (42) Corte Europea dei Diritti dellUomo 7 gennaio 2014,
francese, ove lart. 300 c.c. (cos come modificato dalla l. 26 ric. n. 77/07, in questa Rivista, 2015, 205, con nota di Carbone,
maggio 2004, n. 439), dispone che Chacun des poux spa- La disciplina italiana del cognome dei figli nati dal matrimonio e
rs conserve lusage du nom de lautre. Toutefois, le jugement con nota di Stefanelli, Illegittimit dellobbligo del cognome pa-
de sparation de corps ou un jugement postrieur peut, comp- terno e prospettive di riforma. Sul punto v. anche Giardina, Il
te tenu des intrts respectifs des poux, le leur interdire. cognome del figlio e i volti dellidentit. Unopinione in contro-
(38) La regola secondo cui ai figli devessere attribuito ne- luce, in Nuova giur. civ. comm., 2014, II, 139.
cessariamente il solo cognome paterno stata ricavata per im- (43) Il D.L. n. 1628, approvato dalla Camera dei Deputati il
plicito dal testo, oggi in parte abrogato, dellart. 237 c.c. che 24 settembre 2014, in un testo risultante dallunificazione di
tra gli elementi costitutivi del possesso di stato indicava lutiliz- precedenti disegni di legge recante Disposizioni in materia di
zo del cognome paterno, dallart. 262, comma 1, c.c., che san- attribuzione del cognome ai figli, prevede lintroduzione di nor-
cisce la preminenza del cognome paterno in caso di contem- me dedicate al cognome del figlio nato nel matrimonio, nato
poraneo riconoscimento da parte di entrambi i genitori del fi- fuori dal matrimonio ed adottivo. Le soluzioni proposte si ispi-

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Lesigenza di sottoporre ad una revisione la disci- tra il padre la madre, potrebbe condurre a risultati
plina del cognome della famiglia pu essere sicura- non soddisfacenti qualora si consentisse ai genitori
mente considerata come una delle pi rilevanti di scegliere un unico cognome della famiglia. Lat-
espressioni dellistanza di adattamento di regole tuazione del principio di parit tra i partners o, pi
concepite in funzione del paradigma della famiglia in generale, di non discriminazione tra genitori, in-
coniugata e unita ad un contesto nel quale si af- fatti, non consentirebbe di tutelare adeguatamente
fermata la diffusione di una pluralit di modelli fa- il diritto che sembra assumere nel sistema giuridico
miliari nei quali lunione matrimoniale dei genitori attuale una posizione di preminenza: quello delli-
e la sua stabilit non costituisce un elemento fon- dentit personale dei figli e del loro interesse allat-
damentale. La constatazione per cui nel sistema tribuzione di un cognome capace di rappresentare
giuridico attuale il legislatore ha ormai preso atto nel modo pi completo e fedele possibile i legami
dellincertezza circa lesistenza, la stabilit e la soli- di parentela con le famiglie di entrambi i genito-
dit dellunione tra i genitori ed ha affidato lattua- ri (45).
zione dellobiettivo di assicurare al figlio la massi- Cos, proprio la prospettiva della pluralit dei mo-
ma coesione possibile del nucleo familiare al prin- delli familiari pone in evidenza i limiti di una di-
cipio della bigenitorialit costituisce un punto di sciplina del cognome che attribuisca ai figli uno so-
partenza ineludibile nellottica di delineare una di- lo dei cognomi dei genitori. A ben vedere, infatti,
sciplina del cognome effettivamente capace di con- lesigenza di unaffermazione dellidentit personale
ciliare lesigenza di garantire lunit della famiglia del figlio, e quindi della sua appartenenza al nucleo
e quella di tutelare il diritto allidentit personale familiare formato dai suoi genitori, nonch del suo
dei suoi componenti. Laffermazione di una condi- inserimento nelle reti di parentela di entrambi ri-
zione unica del figlio caratterizzata dal consegui- sulta ancor pi avvertita nella prospettiva della dif-
mento dei vincoli di parentela nei confronti di tut- fusione di modelli familiari diversi da quello della
ti i parenti dei genitori e dalla regola generalizzata famiglia coniugata unita.
dellesercizio condiviso della responsabilit genito- Nel caso in cui il figlio conviva stabilmente soltan-
riale, hanno indotto a ritenere che lunit della fa- to con la madre che utilizza solo il proprio cogno-
miglia non sia pi affidata al matrimonio ed alla me a seguito della rottura del matrimonio o della
sua stabilit, ma si fondi sul principio della bigeni- dissoluzione della convivenza dei genitori o sola-
torialit, ossia su un necessario coinvolgimento co- mente perch questi non hanno mai formato una
mune nei riguardi dei figli che lordinamento im- coppia unita, lattuale regola della necessaria attri-
pone ai genitori a prescindere dalla stabilit dei lo- buzione al figlio del cognome paterno rappresenta
ro rapporti (44). in modo parziale ed infedele la condizione di
Proprio questa prospettiva evidenzia linadeguatez- questultimo. I profili di incoerenza tra la struttura
za di una disciplina del cognome evidentemente le- del nucleo familiare in cui il figlio vive e quella
gata ad un paradigma di famiglia fondata su un ma- che pu essere percepita attraverso il cognome del-
trimonio fisiologicamente stabile. Del resto, an- le persone con le quali egli entri in relazione di-
che il superamento dellattuale regola della neces- vengono ancor pi evidenti nel caso in cui i geni-
saria attribuzione al figlio del cognome paterno, at- tori formino nuove famiglie successivamente alla
tuata introducendo previsioni rispettose del princi- rottura della loro unione. In questo caso la regola
pio di parit tra coniugi e di non discriminazione dellattribuzione del cognome paterno evidenzie-

rano a quelle - peraltro prevalenti nellordinamento tedesco, ritto civile e commerciale, diretto da Cicu e Messineo, Mengoni
francese ed inglese - che attribuiscono prioritaria rilevanza al- e continuato da Schlesinger, La crisi della famiglia, I, Milano,
lopzione dei genitori. Pertanto lattribuzione del doppio cogno- 2015, 12 ss. Per unapprofondita riflessione circa lopportunit
me prevista solo in via residuale, ossia in caso di mancato di una riforma della disciplina del cognome che si accompa-
accordo tra i genitori. Tale soluzione, del resto, ricorre anche in gnasse alla riforma che ha reso unica la condizione dei figli Tri-
altre proposte di legge presentate in passato (per unapprofon- marchi, Il cognome dei figli: unoccasione perduta dalla riforma,
dita disamina della prospettiva comparatistica cfr. Carbone, La in questa Rivista, 2013, 243; con riferimento alla disciplina re-
disciplina italiana del cognome dei figli nati dal matrimonio, in centemente introdotta dal comma 10 dalla L. 20 maggio 2016,
questa Rivista, 2015, 212, in part. 219). n. 76, Campione, Lunione civile tra disciplina dellatto e regola-
(44) Cfr. Sesta, Stato unico di filiazione e diritto ereditario, mentazione dei rapporti di carattere personale; in AA.VV., La
cit., 5; Id., Stato unico di filiazione e diritto ereditario, in Recte nuova regolamentazione delle unioni civili e delle convivenze,
sapere: Studi in onore di Giuseppe Dalla Torre, III, Torino, 2014, Torino, 2016, 17.
1647; Id., voce Filiazione (diritto civile), in Enc. dir., Annali VIII, (45) Sul cognome come elemento funzionale ad indicare
cit., 445; M. Bianca, Lunicit dello stato di figlio, in La Riforma lappartenenza del figlio alle stirpi dei genitori Stefanelli, Illegit-
della filiazione, a cura di C.M. Bianca, Padova, 2015, 3 ss.; Al timit dellobbligo del cognome paterno e prospettive di rifor-
Mureden, La separazione personale dei coniugi, in Trattato di di- ma, cit., 221 ss.

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rebbe i rapporti di parentela tra il figlio ed i com- gislatore spagnolo - preveda limposizione obbliga-
ponenti della seconda famiglia formata dal padre toria del doppio cognome ai figli, cos da realizzare
in una misura eccessiva ed infedele; al tempo il principio della parit tra i genitori unitamente a
stesso risulterebbero ingiustificatamente celati i quello della valorizzazione dellidentit personale
rapporti di parentela che scaturiscano dalla forma- del figlio. Proprio attraverso lattribuzione del dop-
zione di una seconda famiglia da parte della madre. pio cognome, infatti, sarebbe possibile plasmare
In altri termini, i fratelli germani nati dal secondo uno degli elementi maggiormente significativi del-
matrimonio o dalla seconda unione non matrimo- lidentit personale secondo una modalit che ap-
niale (convivenza) del padre porterebbero un co- pare idonea a rappresentare in modo completo i le-
gnome identico al figlio nato dal primo matrimo- gami di parentela con le famiglie di entrambi i ge-
nio o dalla prima unione non matrimoniale (con- nitori. In questo modo lunit della famiglia sareb-
vivenza), mentre i fratelli uterini nati dal secondo be attuata e rappresentata esaustivamente sia nel-
matrimonio o dalla seconda unione non matrimo- lipotesi in cui essa sia fondata su un matrimonio
niale (convivenza) della madre porterebbero un dei genitori, sia qualora si fondi su una relazione
cognome diverso dal figlio nato dal primo matri- non matrimoniale. Anche in caso di disgregazione
monio o dalla prima unione. della coppia di genitori, inoltre, il doppio cognome
In una prospettiva de iure condendo, quindi, la solu- del figlio costituirebbe lo strumento maggiormente
zione pi coerente con i principi del diritto vigente idoneo per rappresentare la collocazione di que-
ed i valori perseguiti dal legislatore appare quella stultimo allinterno di un nucleo familiare diviso
dellattribuzione obbligatoria di un doppio cogno- e, talvolta, reso pi articolato e complesso dalla
me che rappresenti al tempo stesso la famiglia pa- formazione di nuove unioni.
terna e quella materna. Questa soluzione consenti-
In conclusione, un disegno di riforma nel quale
rebbe, anzitutto, di coniugare lattuazione del prin-
venga eliminata la previsione dellaggiunta del co-
cipio di parit tra i partners (e, qualora lo siano, tra
gnome maritale a quello della moglie e sia sancita
genitori) con la finalit di realizzare nel modo pi
la regola inderogabile dellattribuzione del doppio
pieno il diritto allidentit personale del figlio. Per
cognome ai figli apparirebbe coerente con i linea-
mezzo del doppio cognome, infatti, risulterebbero
menti che le recenti riforme hanno impresso alla
opportunamente evidenziate le appartenenze alle
stirpi (46) del padre e della madre ed anche il pa- struttura della famiglia. Lesigenza di rappresentare
trimonio di tradizioni, cultura e storia familiare nel modo pi completo e fedele i rapporti che lega-
che ciascun cognome pu evocare. no i figli ai genitori ed alle loro stirpi, infatti, non
In definitiva, nellottica di una revisione delle nor- pu pi essere affidata al cognome del marito e pa-
me che disciplinano il cognome della moglie e dei dre, cos come accadeva in un contesto in cui il
figli, appare auspicabile un intervento riformatore matrimonio era indissolubile ed ordinato sulla pre-
che - in linea di continuit con quanto recente- minenza delluomo. Queste considerazioni sembra-
mente previsto dal comma 10 della L. 20 maggio no ulteriormente confermate ove si consideri che a
2016, n. 76 riguardo allunione civile - rimuova la seguito dellintroduzione della condizione unica dei
previsione contenuta nellart. 143 bis c.c. e, nel figli il matrimonio ha cessato di costituire il pre-
pieno rispetto della parit tra coniugi e della valo- supposto indefettibile al fine di istituire legami di
rizzazione della loro identit personale, elimini parentela tra i figli ed i parenti dei genitori. In un
ogni riferimento all assunzione del cognome mari- contesto in cui il sorgere di legami di parentela
tale da parte della moglie. Ci comporterebbe, determinato dalla generazione di un figlio comune,
inoltre, la conseguente eliminazione delle disposi- lidentit personale di ciascun componente e la sua
zioni relative al persistente utilizzo del cognome appartenenza al gruppo appare efficacemente ga-
maritale durante la separazione (art. 156 bis c.c.) e rantita proprio attraverso lattribuzione ai figli di
successivamente al divorzio (art. 5, comma 2 e 3, un cognome che contenga elementi identificativi
L. div.). Alleliminazione di ogni riflesso del matri- di entrambi i genitori sottolineando la loro indivi-
monio sui cognomi individuali dei coniugi dovreb- dualit e, al tempo stesso, la comune genitorialit
be corrispondere un intervento riformatore che - che costituisce oggi il nucleo essenziale della fami-
similmente al modello di disciplina adottato dal le- glia.

(46) Cfr. Stefanelli, Illegittimit dellobbligo del cognome pa-


terno e prospettive di riforma, cit., 221.

978 Famiglia e diritto 10/2016


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Legge 20 maggio 2016, n. 76

5. Osservazioni conclusive ria di successione legittima ed in quelle che gover-


Lanalisi delle molteplici questioni sulle quali si nano lattribuzione del cognome della famiglia.
soffermata lattenzione testimonia che la prospetti- La recente L. 20 maggio 2016, n. 76, con la quale
va della famiglia ricomposta da una parte non co- si ulteriormente ampliato lambito di rilevanza
stituisce loggetto di un disegno organico entro il della c.d. famiglia ricomposta, testimonia ulterior-
quale iscrivere gli interventi legislativi e gli orien- mente lindifferibile esigenza di concepire inter-
tamenti giurisprudenziali ad essa inerenti. Cionon- venti di riforma gi da tempo presenti nellagen-
dimeno alcune riforme recenti possono essere os- da del legislatore tenendo nella massima conside-
servate anche nella prospettiva di una presa di po- razione la complessit che caratterizza i nuclei fa-
sizione del legislatore riguardo al fenomeno della miliari scaturenti dalla ricomposizione di famiglie
famiglia ricomposta. Cos la riforma che ha intro- gi costituite in precedenza. Cos, sembra da osser-
dotto laffidamento condiviso (L. 8 febbraio 2006, vare con favore la previsione contenuta nel recen-
n. 54) e quella che ha sancito la condizione unica te Disegno di legge in materia di accordi prematri-
del figlio (L. 10 dicembre 2012, n. 219 e D.Lgs. 28 moniali, laddove si prevede lintroduzione di un
dicembre 2013, n. 154), proclamando il principio art. 162 bis c.c. il cui ottavo comma dispone che
della bigenitorialit, hanno chiaramente indicato il patto prematrimoniale pu anche escludere il
la posizione di preminenza riconosciuta dallordina- coniuge dalla successione necessaria e si precisa
mento al genitore biologico nei confronti del co- che la normativa non si estende ai rapporti tra ge-
siddetto genitore sociale. Al tempo stesso, tuttavia, nitori e figli (49); sempre in questo senso appare
la legge sulla L. 19 ottobre 2015, n. 173, recante senzaltro auspicabile una revisione degli orienta-
Modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, sul diritto menti giurisprudenziali in materia di mantenimen-
alla continuit affettiva dei bambini e delle bambine in
to del coniuge economicamente debole ispirata ad
affido familiare ha riconosciuto limportanza delle
una rigorosa applicazione del principio dellautore-
relazioni affettive, accanto a quelle costruite intor-
no al legame biologico. sponsabilit nelle fattispecie in cui il beneficiario
Anche lanalisi della casistica giurisprudenziale fa dia vita a nuovi nuclei familiari; da ultimo, con ri-
emergere significativi riconoscimenti della famiglia ferimento alla disciplina del cognome della fami-
ricomposta laddove la formazione di un nuovo nu- glia, appaiono senzaltro preferibili le soluzioni che,
cleo familiare incide sia sulla posizione del coniuge introducendo il doppio cognome obbligatorio per i
economicamente forte tenuto al mantenimento figli della coppia, consentano di conciliare il prin-
dellaltro (47), sia su quella della parte economica- cipio della parit tra partners ed il fondamentale di-
mente debole che tragga beneficio economico dal- ritto allidentit personale dei figli, viepi in un
linstaurazione di una nuova convivenza (48). contesto sociale caratterizzato dal costante espan-
Daltra parte, la prospettiva della famiglia ricompo- dersi di modelli familiari non necessariamente
sta appare del tutto obliterata nelle norme in mate- composti da una coppia di genitori unita e stabile.

(47) Cfr. retro par. 2. Modifiche al codice civile e alla legge 1 dicembre 1970, n. 898,
(48) Cfr. retro par. 2.1. in materia di patti prematrimoniali.
(49) Disegno di legge n. 2629, XVI Legislatura, recante,

Famiglia e diritto 10/2016 979


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Legge 20 maggio 2016, n. 76

Profili successori

La successione mortis causa


della persona unita civilmente,
e del convivente di fatto
di Giovanni Bonilini
1. Considerazioni introduttive Volendo individuare, con una sola parola, il segno,
La normativa (L. n. 76/2016) sulle unioni civili, e sotto il quale la nuova normativa pu dirsi nata, a
sulle convivenze di fatto, arricchisce il novero dei me pare che essa sia la seguente: sciattera.
rapporti familiari specificamente disciplinati dalla Sciattera, anzitutto, per il metodo e la tecnica im-
legge. A quelli fondati sul matrimonio, che permane piegata: in ispregio a qualsivoglia norma, e richia-
istituzione eleggibile soltanto da persone di sesso dif- mo, e precedente, altres della Corte costituzionale
ferente, si affiancano ora quelli imperniati sulla e della Presidenza del Repubblica, sono stati affida-
unione civile, concepita con esclusivo riguardo a ti, a un solo articolo, di cui si compone la L. n.
persone del medesimo sesso, e sulla convivenza di 76/2016, ben sessantanove commi.
fatto, riferibile alle persone di sesso differente oppure Sciattera, soprattutto, per lo scarso riguardo ai
di sesso eguale. Una quarta tipologia, che vivr, an- princip costituzionali, custoditi, anzitutto, nellart.
zitutto, sul piano del fatto, ravvisabile nel rapporto 29 Cost. Strada maestra, invero, non avrebbe che
stabile tra due persone, di sesso differente o eguale, potuto essere quella della revisione costituzionale
le quali preferiscano continuare a non incasellare la della norma racchiusa in detto articolo, a ragione
propria vita affettiva in alcuno dei modelli legislati- del sicuro mutamento della coscienza civile, che
vamente disciplinati. Situazione, questa, che, onde esige di tener conto dei nuovi stili di vita, e dei
non si abbia confusione con quella, analoga, discipli- nuovi modelli familiari, da affiancare, di necessit,
nata dalla L. n. 76/2016, pu continuare a circolare alla famiglia fondata sul matrimonio. Critica, que-
con lespressione: convivenza more uxorio. sta, che non viene punto mitigata dalla enfatizzata
Non si pu negare, infatti, che due persone possa- scelta di considerare lunione civile, eleggibile sol-
no rifiutare la scelta di vestire giuridicamente la tanto da persone di sesso eguale, quale formazione
propria vita affettiva, magari scegliendo di dare di- sociale (art. 1, comma 1, L. n. 76/2016), nella qua-
sciplina, ai rapporti a rilevanza giuridica, attraverso le possa svolgersi la loro personalit, ex art. 2 Cost.,
il mero esercizio dellautonomia privata, manifesta- giacch essa , o mira a essere, una compagine fa-
ta, a titolo di esempio, con convenzioni di tipo pa- miliare (3). Di qui, lesigenza di reputarla eguale al-
trimoniale e disposizioni testamentarie (1). Ferma la famiglia fondata sul matrimonio (art. 29 Cost.),
restando lapplicazione, delle norme vigenti, agli che, come persiste a enunziare lart. 30, comma 3,
eventuali rapporti di filiazione (2). Cost., la famiglia legittima. Di qui, lovvio rilie-
Il plauso strappato dalla nuova normativa, che mi- vo che la strada corretta sarebbe stata quella della
ra a rimediare a un vuoto di lunga data, e che era modifica degli artt. 29 e 30 Cost., non percorsa a
necessaria, almeno, per rispondere alla messa in cagione di note, prosaiche, ragioni parlamentari.
mora manifestata dagli organismi, anche giudiziali, Sciattera, inoltre, per la scadente qualit tecnica
europei, non attenua le molteplici osservazioni cri- delle norme approvate, che non hanno avuto il co-
tiche - sul piano tecnico, pi che su quello politico raggio di estendere, alle unioni affettive (questo, a
- suscitate dalle nuove norme. mio avviso, avrebbe potuto essere lespressione uti-

(1) V., di recente, C. Coppola, La famiglia non fondata sul (2) Di recente, v. G.F. Basini, La filiazione fuori del matrimo-
matrimonio, in Tratt. dir. di famiglia, dir. da G. Bonilini, I, Fami- nio, in Tratt. dir. di famiglia, dir. da G. Bonilini, I, La filiazione e
glia e matrimonio, Torino, s.d., ma 2016, 663 ss. e C. Coppola, ladozione, Torino, s.d., ma 2016, 3555 ss.
I rapporti tra conviventi more uxorio, ibidem, 1079 ss. (3) V. anche, infra, par. 2.

980 Famiglia e diritto 10/2016


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Legge 20 maggio 2016, n. 76

lizzabile per listituto coniato, in luogo del matri- ginali eccezioni contemplate, rende smaccatamen-
monio, per la stabile vita di coppia delle persone te uguale, al matrimonio, codesta unione.
di sesso eguale), tutte le regole oggi vigenti in ma- La qualificazione anzidetta lascia perplessi. Come
teria di doveri, e di diritti, dei coniugi. Spicca, pe- insegna la dottrina (4), il negozio matrimoniale d
raltro, la scelta, almeno discutibile, di non rendere corso a un rapporto giuridico, in cui i profili patri-
attuale, in capo alle persone unite civilmente, il moniali si avvertono s sullo sfondo, epper assu-
dovere di fedelt ( art. 1, comma 11, L. n. mono valore secondario, rispetto al fulcro di code-
76/2016), a differenza dei coniugi, i quali vi sono sto negozio, che costitutivo, anzitutto e soprattut-
tenuti ai sensi dellart. 143, cpv., c.c.; cui consegue, to, della comunione di vita spirituale e materiale.
in caso di violazione, la possibile ricaduta in sede Carattere patrimoniale, al contrario, che riveste
di addebito della separazione personale dei coniugi. importanza centrale nella definizione normativa
La quale separazione non contemplata riguardo del contratto (art. 1321 c.c.). La disciplina delle
alle persone unite civilmente, che, per di pi, pos- unioni civili, in larga parte ispirata allistituto ma-
sono giovarsi di una pi agile possibilit di sciogli- trimoniale, ch ne mutua i tratti caratterizzanti,
mento dellunione (art. 1, comma 24, L. n. dunque, avrebbe dovuto condividerne la natura
76/2016), a differenza dei coniugi, facendo cos in- giuridica; al contrario, il legislatore, forse inconsa-
sorgere il dubbio dellirragionevole disparit di trat- pevolmente, lha stravolta. A riprova della vici-
tamento, anche pel fatto che le persone unite ci- nanza, che stringe il matrimonio allunione civile,
vilmente godono dei diritti dei coniugi, epper si consideri, almeno, lart. 1, comma 5, L. n.
non ne conoscono gli impacc. 76/2016, l dove le estende le disposizioni conte-
Sciattera, infine, per la scadente qualit lessicale nute negli artt. 65, 68, 119, 120, 123, 125, 126,
delle norme approvate. Non si eccepisca che da 127, 128, 129 e 129-bis c.c.
decenni che il nostro legislatore approva norme Conferma se ne ha, inoltre, con le norme chiamate
inadeguate sotto molteplici punti di vista, e analo- a disegnare la successione, della parte superstite
gamente a dirsi, se non a maggior ragione, per il dellunione civile, in conseguenza della morte del
cos detto legislatore europeo. Inconsapevoli, viene partner.
da supporre, che anche, e proprio a ragione della
lamentata sciattera normativa, che si acuiscono, 2. La posizione successoria della parte
sempre pi, i problemi della giustizia. superstite dellunione civile
Merita rimarcare che, anche sul piano del linguag- Ai sensi dellart. 1, comma 22, L. n. 76/20016, lu-
gio, il severo giudizio, pi volte espresso, va ribadi- nione civile si scioglie in conseguenza della morte,
to, poich, in conseguenza di scelte poco pondera- o della dichiarazione di morte presunta (artt. 58 ss.
te, esso vi si adegua e appiattisce. Alludo, a modo c.c.), di una delle parti dellunione civile. Evento,
di esempio, alla scelta di configurare la fonte della questo, che pone, fra gli altri, linterrogativo circa
vita affettiva delle persone di sesso eguale quale la successione nei diritti, e nelle posizioni, relitti
contratto, e, di conseguenza, di contemplare, dalla parte deceduta. Al qual riguardo, la nuova
quali parti, i protagonisti dellunione civile. Se normativa d esplicita risposta con la disposizione
pu dirsi trascurabile il ridondante richiamo alle affidata al comma 21, vale a dire in posizione topo-
persone del medesimo sesso quali parti della me- grafica antecedente a quella (comma 22) sulla fon-
desima, giacch essa non concepibile, cos ha vo- te delleffetto.
luto il nostro legislatore, se non con riferimento, Invocata, da lunga data, la parificazione, al coniuge
appunto, a persone del medesimo sesso, e a diffe- superstite, del convivente more uxorio superstite,
renza della convivenza di fatto, che pu essere altres di sesso eguale a quello deceduto, anche sul
stretta da persone di sesso differente o eguale, tra- piano dei diritti successor, la L. n. 76/2016 la rea-
scurabile non lopzione contrattualistica (lart. lizza, ch rende applicabile, alla parte superstite
1, comma 16, L. n. 76/2016, si riferisce, esplicita- dellunione civile, i medesimi diritti successor ri-
mente, al contratto) riguardo alla nuova fattispe- conosciuti al coniuge superstite. Differentemente
cie. In un disegno, peraltro, che, ad onta delle mar- a dirsi per il convivente di fatto superstite (5). Per-

(4) Sul concetto di matrimonio, v., di recente, anche per i ri- ma 2016, 107 ss.
chiami bibliografici, G. Bonilini, La nozione, in Tratt. dir. di fami- (5) V., infra, par. 7.
glia, dir. da G. Bonilini, I, Famiglia e matrimonio, Torino, s.d.,

Famiglia e diritto 10/2016 981


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Legge 20 maggio 2016, n. 76

mane inalterata la possibilit di dare sistemazione, 586, concernenti le successioni legittime; negli
agli interessi post mortem, col testamento (6). artt. 737-751 c.c., relative alla collazione; negli
La parte superstite dellunione civile, dunque, po- artt. da 768-bis a 768-octies c.c., concernenti il pat-
tr godere (7) della medesima posizione successoria to di famiglia.
delineata, dalla legge, in favore del coniuge super- La norma in esame era necessaria (9), giacch,
stite. Il che val dire, fra laltro, che quel soggetto quella contemplata al precedente comma 20, pre-
consegua, altres, il prosaico, epper concreto, van- scrive s che le disposizioni riferite al matrimonio,
taggio del mitigato carico tributario sui cespiti ere- o contenenti le parole coniuge, coniugi o equi-
ditar acquistati. Ci a ragione del fatto che, sui valenti, ovunque ricorrano nelle leggi, regolamen-
medesimi cespiti, il coniuge superstite si giova di ti, etc., si applichino ad ognuna delle parti dellu-
franchigia e di ridotta percentuale impositiva, e co- nione civile, epper esclude lapplicazione delle
s a dirsi per la persona superstite unita civilmen- norme del Codice civile non richiamate espressa-
te, giusta quanto dato ricavare dallart. 1, comma mente nelle presente legge, e quelle affidate alla L.
20, l dove stabilisce che le disposizioni riferite al n. 184/1983, relativa alladozione, eccezion fatta
matrimonio, o contenenti le parole coniuge, co- per quanto gi oggi consentito, in materia di ado-
niugi o equivalenti, ovunque ricorrano nelle leggi, zione, dalle norme vigenti. Codesta scelta pu esse-
negli atti aventi forza di legge, nei regolamenti nonch re spiegata soltanto con il maldestro tentativo di
negli atti amministrativi e nei contratti collettivi, si ap- fingere che il legislatore non abbia voluto piena-
plicano ad ognuna delle parti dellunione civile (). mente appiattire, la posizione della persona unita
Ne discende, che anche quel soggetto si giovi del civilmente, su quella goduta dal coniuge, sicch ha
trattamento tributario agevolato, riconosciuto, dal- indubbiamente mirato a riferire, alla prima, la gran
la vigente normativa, al coniuge superstite. parte delle norme dettate in tema di coniuge (cos
Quanto ai sostanziali diritti successor della parte emerge dalla prima parte della disposizione affidata
superstite dellunione civile, non v dubbio che allart. 1, comma 20, L. n. 76/2016), epper ha
lart. 1, comma 21, L. n. 76/2016 le estenda i me- escluso quelle del Codice civile, operative, riguardo
desimi diritti contemplati in favore del coniuge su- alla parte dellunione civile, solo in via di espresso
perstite. Se vero, come riconosce parte della dot- richiamo, e quelle, per le intuibili ragioni oggetto
trina, che le successioni mortis causa presentano, di clamore mediatico e parlamentare, attinenti al-
nel nostro ordinamento giuridico, stretti nessi con ladozione (L. n. 184/1983).
la famiglia, si avvalora, per codesta via, limmagine La scelta di assicurare, alle parti dellunione civile,
dellunione civile, pi che come mera formazione i medesimi diritti successor spettanti al coniuge
sociale, come famiglia vera e propria, di poco dissi- superstite, contemplati, nella maggior parte, da
mile da quella fondata sul matrimonio. Che fami- norme del Codice civile, comportava che vi fosse
glia e successioni, da lunga data, siano strettamente il richiamo esplicito alle relative norme. Sennon-
connesse, non significa, per, che il legislatore non ch, si prescelta labborracciata strada del richia-
dovrebbe anche ripensare il sistema di riservare mo a interi Titoli e Capi del Libro secondo del
esorbitanti diritti successor a dati famigliari, ch, Codice civile, con linevitabile conseguenza di rife-
in tal modo, soffre lautonomia del testatore (8). rire altres, alle parti dellunione civile, e a titolo
La norma appena richiamata stabilisce che, alle di esempio, le norme non necessarie; si pensi, per
parti dellunione civile, si applichino le disposizioni tutte, a quelle dellart. 548 c.c., sui coniugi separa-
previste dal capo III e dal capo X del titolo I, dal titolo ti.
II e dal capo II e dal capo V-bis del titolo IV del libro La qualit tecnica, quindi, ancra una volta, non
secondo del codice civile. In altri termini, operano, pu essere reputata impeccabile; epper, sicuro il
in favore della parte superstite dellunione civile, dato normativo sostanziale. Stretta lunione civile
le vigenti norme racchiuse negli artt. 463-466 c.c., tra persone del medesimo sesso, la morte delluna
relative allindegnit a succedere; negli artt. 536- assicurer, a quella superstite, i medesimi diritti
564 c.c., concernenti i legittimar; negli artt. 565- successor, a titolo di riserva, del coniuge supersti-

(6) V. anche, infra, par. 7. (9) Erra, pertanto, giusta quanto precisato, supra, in testo,
(7) Non si pu escludere che, per le pi varie ragioni, quel V. Tagliaferri, La successione degli uniti civili, in Il familiarista, 13
soggetto preferisca non acquistare diritti di successione, e ma- giugno 2016, par. 1, l dove reputa codesta disposizione su-
nifesti, pertanto, la rinunzia alleredit o al legato. Potrebbe es- perflua, alla luce della norma racchiusa nel precedente comma
sere, inoltre, che sia indegno di succedere: v., infra, par. 3. 20.
(8) V., infra, par. 11.

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Legge 20 maggio 2016, n. 76

te, eventualmente in concorso con altri legittimar ni, ben note, che inducono alla previsione di siffat-
(figli, o ascendenti), e i medesimi diritti contem- ta sanzione civile, a fianco, eventualmente, di
plati quale successibile legittimo. quella penale, a carico del coniuge (15). Le consi-
Politicamente, appariva doverosa la riserva di dirit- derazioni attestatesi sulla ratio e sulla operativit
ti successor alla parte superstite dellunione civile, delle regole in materia dindegnit a succede-
una volta imboccata la strada di rendere sostanzial- re (16), pertanto, varranno, altres, con riguardo al-
mente uguale, la sua posizione, a quella del coniuge le parti dellunione civile. Cos a dirsi, in partico-
superstite. La domanda, ancra una volta, se, og- lare, per la fattispecie contro-operante della riabili-
gi, possa dirsi adeguato il sistema della riserva in tazione dellindegno (art. 466 c.c.) (17), sicch an-
favore dei famigliari stretti quali legittimar (10). che la parte dellunione civile, macchiatasi di uno
Riserva, peraltro, che sacrifica la circolazione dei o pi dei comportamenti riprovati dallart. 463
beni di provenienza donativa (11). c.c., potr, in quanto riabilitata, acquistare diritti
Superfluo rimarcare, peraltro, che il medesimo ri- successor, oppure potr acquistare, seppur non
sultato si sarebbe potuto ottenere, gi prima del- espressamente riabilitata, nei limiti della disposi-
lentrata in vigore della legge in esame, e nella zione testamentaria dettata dallaltra parte dellu-
maggior parte dei casi, mediante ladeguata previ- nione civile (art. 466, cpv., c.c.).
sione di acconce disposizioni testamentarie (12).
4. (segue) Successione necessaria,
3. (segue) Lapplicabilit delle norme successione legittima e successione
sullindegnit a succedere testamentaria della persona unita
Riguardo alle persone unite civilmente, si applica- civilmente
no, anzitutto, le norme sullindegnit a succedere Di maggiore rilevanza pratica, il richiamo, svolto
(artt. 463 ss. c.c.). sin ovvio osservare, peraltro, dallart. 1, comma 21, L. n. 76/2016, alle norme di-
che, apertasi la successione di una persona unita ci- rette a governare la successione necessaria, e la suc-
vilmente, essa sia governata, primariamente, dalle cessione legittima, del coniuge superstite (18), ap-
norme sulla cos detta parte generale delle successio- punto applicate, in toto, alle parti dellunione civile.
ni (apertura della successione, delazione, acquisto Basti mettere in luce, anzitutto, come la persona
delleredit, etc.) (13): seppure non richiamate dal- unita civilmente superstite veda, quale prima con-
lart. 1, comma 21, L. n. 76/2016, esse operano nei seguenza della morte del partner, il riconoscimento
riguardi di qualsivoglia successione apertasi, sicch di una quota di eredit, variabile a ragione del pos-
non era punto necessario, il loro puntuale richiamo, sibile concorso con altri legittimar (i figli del de
con riferimento alla successione apertasi con la cuius, in primis; ove questi siano assenti, i suoi
morte di una persona unita civilmente. ascendenti). Il catalogo dei legittimar, di cui al-
Necessaria, invece, e doverosa, la previsione del- lart. 536 c.c., pertanto, si arricchisce, ch legitti-
lapplicabilit, anche alle parti dellunione civile, mario, non solo il coniuge superstite, ma, altres, la
delle norme sullindegnit a succedere, poich al- parte superstite dellunione civile. Come il coniuge
cune sue fattispecie (art. 463 c.c.) sono incentrate, superstite pu essere che debba concorrere nella
appunto, sul coniuge, al quale il legislatore ha (so- successione con discendenti, o ascendenti, cos de-
stanzialmente) parificato la parte di ununione ci- ve dirsi per laltro soggetto contemplato.
vile (14). Ne discende, a titolo esempio, che, ove Ovvio, peraltro, che, come il coniuge legittimato
una delle parti dellunione civile attenti alla vita a reagire alleventuale lesione dei diritti di riserva,
dellaltra, non possa non apparire immeritevole di o alla pretermissione o diseredazione (19), pel tra-
venire alla sua successione. Per le medesime ragio- mite dellagile strumento dellazione di riduzione,

(10) V. anche, infra, par. 11. (15) Cfr. G. Bonilini, Manuale di diritto ereditario e delle do-
(11) Cos, anche V. Tagliaferri, La successione degli uniti civi- nazioni, Torino, s.d., ma 2014, VII ed., 57 ss.
li, cit., par. 2. (16) Si veda A. Natale, Lindegnit a succedere, cit., 937 ss.
(12) V. anche, infra, par. 4, e par. 7. (17) Si veda A. Natale, Lindegnit a succedere, cit., 977 ss.
(13) Si vedano i contributi racchiusi nel volume I, La succes- (18) Si vedano i contributi, di M. Dossetti, M. Sala, C. Cop-
sione ereditaria, in Tratt. dir. delle successioni e donazioni, dir. pola, M. Moretti, G. Bonilini, racchiusi nel volume III, La suc-
da G. Bonilini, Milano, s.d., ma 2009, 1 ss. cessione legittima, in Tratt. dir. delle successioni e donazioni, dir.
(14) V. almeno, di recente, A. Natale, Lindegnit a succede- da G. Bonilini, Milano, s.d., ma 2009, spec. 47 ss., 87 ss., 101
re, in Tratt. dir. delle successioni e donazioni, dir. da G. Bonilini, ss., 151 ss. e passim.
I, La successione ereditaria, Milano, s.d., ma 2009, 937 ss., (19) Cfr. G. Bonilini, Manuale di diritto ereditario e delle do-
spec. 956 ss. nazioni, cit., 278 ss.

Famiglia e diritto 10/2016 983


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cos a dirsi per la parte superstite dellunione ci- dallart. 540, cpv., c.c. (25). La stessa, pertanto, al-
vile. Anche riguardo a questultima vale il princi- lapertura della successione, acquister, fatta salva
pio, secondo cui ha diritto a un valore corrispon- la facolt di rinunzia, il diritto di abitazione sulla
dente alla quota riservatagli, sicch potrebbe essere casa adibita a residenza familiare, e il diritto di uso
che si debba tener conto, al fine di escludere la le- sui mobili a suo corredo, ove di propriet del de-
sione dei suoi diritti di riserva, delle donazioni di- funto o comuni. Identica, ne la ratio: conservare
sposte, in suo favore, dallaltra parte dellunione ci- lambiente di vita, in cui sia stata condotta la vita
vile quale donante (20). affettiva e familiare. Sono estensibili, quindi, al ri-
Alla stessa si applicano, inoltre, tutte le regole, no- guardo, le osservazioni oggi attestatesi con riferi-
te, in tema di tutela dei diritti di riserva; quindi, mento a codesta successione a titolo particolare in
non solo quelle chiamate a governare lazione di ri- favore del coniuge superstite. A modo di esempio:
duzione e gli altri rimed, ma, altres, a titolo di il legato ex lege attiene soltanto alla casa adibita a
esempio, la norma affidata allart. 549 c.c., sicch i residenza familiare, non anche alle case di vacanza;
sui diritti riservati non potranno essere affaticati il diritto di uso attiene ai mobili posti a corredo di
da pesi e condizioni (21), e la norma sulla cos det- codesta abitazione, epper non si estende ai beni
ta cautela sociniana (art. 550 c.c.) (22). mobili che, seppur custoditi nella casa familiare, si
Non si pu escludere, inoltre, che i diritti di riserva provi essere stati acquistati al solo fine dinvesti-
di quella parte possano essere tacitati mediante un
mento.
legato in sostituzione di legittima, cui applicare
La parte superstite dellunione civile, non soltan-
lart. 551 c.c. (23). A titolo di esempio: ove il de
to successibile necessario, ma, altres, in assenza di
cuius, vedovo, e genitore di un figlio, cambi, o ac-
disposizioni testamentarie dettate dal de cuius, suc-
cetti, il nuovo orientamento sessuale, e contragga
cessibile legittimo, sicch le sono riferite le norme,
ununione civile, ben potr soddisfare la riserva,
della persona a lui unita civilmente, con detto le- concernenti il coniuge superstite, eventualmente
gato, oppure disponendo in modo che, fatto salvo in concorso con altri, racchiuse negli artt. 565 ss.
il valore della riserva, la sua porzione contempli c.c. (26).
beni tali da evitare linsorgenza di comunione ere- Come sempre, si potr avere il concorso (27) della
ditaria con il figlio (art. 734 c.c.). Oppure, ancra, successione legittima, sub specie di successione ne-
avvalendosi di quanto previsto dallart. 733 cessaria, poich la parte superstite dellunione civi-
c.c. (24), onde sia impedito, in definitiva, che pos- le ha riservati diritti, nei termini sopra enunziati, e
sano insorgere conflitti con laltro erede, vale a di- della successione testamentaria, ove il testatore ab-
re il figlio, a maggior ragione se questi abbia mani- bia dettato disposizioni in ordine, eventualmente,
festata difficolt nel vivere il nuovo orientamento alla sola parte disponibile, e potr concorrere, al-
sessuale, e la nuova vita affettiva, del genitore. tres, con le precedenti, la successione legittima in
Utile, altres, potrebbe essere limpiego della dispo- senso stretto, ove il testatore abbia s disposto di
sizione, che faccia applicazione della norma rac- alcuni suoi beni, a modo di esempio, a titolo di le-
chiusa nellart. 558 c.c. gato, senza per esaurire la quota disponibile, sic-
Si rivela ovvio, altres, che la persona superstite, ch, nel residuo, potr subentrare, eventualmente
unita civilmente al de cuius, veda a s riservati i di- in concorso con figli, o ascendenti, o fratelli del de
ritti contemplati, in favore del coniuge superstite, cuius, la parte superstite dellunione civile.

(20) V. almeno, di recente, A. Tullio, La tutela dei diritti dei ma 2009, 299 ss.
legittimar, in Tratt. dir. delle successioni e donazioni, dir. da G. (25) Si veda, di recente, C. Coppola, I diritti di abitazione e
Bonilini, III, La successione legittima, Milano, s.d., ma 2009, di uso spettanti ex lege, in Tratt. dir. di famiglia, dir. da G. Bonili-
373 ss. ni, I, Famiglia e matrimonio, Torino, s.d., ma 2016, 983 ss.
(21) Di recente, v. A. Tullio, La tutela dei diritti dei legittimar, (26) Erra, grossolanamente, V. Tagliaferri, La successione
cit., 447 ss. degli uniti civili, cit., par. 3, l dove reputa che non si applichi,
(22) Si veda A. Tullio, La tutela dei diritti dei legittimar, cit., alla parte superstite dellunione civile, il Capo II del Titolo II del
479 ss. Libro II del Codice civile, relativo alla successione del coniuge;
(23) V. almeno, di recente, M. Ferrario Hercolani, Il legato in invero, lart. 1, comma 21, L. n. 76/2016 estende, senza alcuna
sostituzione di legittima, in Tratt. dir. delle successioni e donazio- incertezza, alle parti dellunione civile, lintero, predetto, Titolo
ni, dir. da G. Bonilini, III, La successione legittima, Milano, s.d., II, sicch tutte le norme, ivi racchiuse, si applicano anche a co-
ma 2009, 325 ss. desto soggetto.
(24) V. almeno, di recente, A. Mora, La divisione disposta (27) Per una prima informazione, cfr. G. Bonilini, Manuale di
dal testatore, in Tratt. dir. delle successioni e donazioni, dir. da diritto ereditario e delle donazioni, cit., 5 ss., e passim.
G. Bonilini, IV, Comunione e divisione ereditaria, Milano, s.d.,

984 Famiglia e diritto 10/2016


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Legge 20 maggio 2016, n. 76

Non sono riferibili, invece, alla parte superstite a titolo di esempio, figli di primo letto o genitori
dellunione civile, le norme sulla successione del anziani, sicch pu ben essere che si riveli utile
coniuge superstite separato (art. 548 c.c.) (28). La preservare le varie sensibilit, dettando, a modo di
normativa vigente, infatti, non prevede, nella ver- esempio, disposizioni testamentarie capaci di non
sione entrata in vigore, la separazione personale intaccarle. In modo particolare, dirette a evitare
delle parti dellunione civile, sicch la richiamata dissid, ed eventuali, lunghe, procedure giudiziali,
norma non pu punto trovare applicazione. tra la persona superstite dellunione civile e gli altri
Lunione civile, invece, si pu sciogliere per di- eredi, miranti, soprattutto, a impedire linsorgenza
vorzio, giusta la norma affidata allart. 1, comma di una comunione ereditaria, che, a maggior ragio-
24 (e comma 25), L. n. 76/2016. Le sue parti pos- ne che non negli altri casi, potrebbe generare diffi-
sono manifestare, anche disgiuntamente, la volon- colt di rapporti, oltre che sociali, giuridici.
t di scioglimento dellunione civile dinanzi alluf-
ficiale dello stato civile; in tal caso, la relativa do- 5. (segue) Unione civile, e norme
manda proposta decorsi tre mesi dalla data della sulla collazione
manifestazione di volont di scioglimento dellunione.
Giusta lart. 1, comma 21, L. n. 76/2016, si appli-
Pi snella, e rapida, dunque, la fattispecie, di quan-
cano, alle parti dellunione civile, anche le norme
to non sia quella di scioglimento del matrimonio a
ragione della separazione personale dei coniugi del Capo II del Titolo IV del Libro II del Codice
protratta per il tempo stabilito dalla legge. civile; vale a dire, gli artt. 737 ss. c.c., che gover-
Quanto ai diritti di successione, si pu ritenere che nano la collazione.
la persona unita civilmente perda le prerogative di La scelta di parificare, nella sostanza, la parte su-
legittimario, solo dopo che si sia sciolta, con la perstite dellunione civile al coniuge superstite,
procedura sopra menzionata, lunione civile (29). non avrebbe potuto trascurare siffatta equiparazio-
Ove il decesso dellaltra parte sia avvenuto nel pe- ne anche in tema di collazione: poich il coniuge
riodo di pendenza della domanda di scioglimento, superstite fra i soggetti tenutivi (art. 737 c.c.),
non essendosi ancra perfezionato il medesimo, cos deve essere per la parte superstite dellunione
laltra parte conserva la qualit di legittimario, e di civile. La quale, peraltro, pu ben essere che abbia
successibile legittimo; quindi, potr vantare diritti ricevuto, durante la vita del partner deceduto, do-
successor pieni, salvo vederli mitigati, se il de cuius nazioni, dirette o indirette, delle quali occorra te-
abbia confezionato adeguate disposizioni mortis ner conto, alla sua morte, (non solo per la ricostru-
causa. zione dellasse, al fine, eventuale, dellesercizio, da
Perfezionatosi lo scioglimento dellunione civile, e parte di un legittimario, che si reputi leso nei pro-
deceduta laltra parte della discioltasi unione civi- pr diritti di riserva, dellazione di riduzione, ma,
le, potr operare lart. 9-bis l. divorzio, giusta il suo altres), nei rapporti con gli altri successori, ove il
richiamo nellart. 1, comma 25, L. n. 76/2016; vale de cuius, lungi dallaver espresso la dispensa dalla
a dire, il superstite potr vantare, sussistendone le collazione (art. 737, comma 1 e 2, c.c.), abbia cos
condizioni, lassegno successorio, che compete al palesato di considerare, codeste donazioni, quali
coniuge divorziato. Si rammenti, fra laltro, che mere anticipazioni, quindi incapaci di alterare la
lassegno non compete, o, per meglio dire, il relati- situazione successoria al d dellapertura della suc-
vo diritto diviene quiescente, ove il suo beneficia- cessione (31).
rio contragga matrimonio o una nuova unione ci- Valgono, anche riguardo alla parte superstite del-
vile (30). lunione civile, i risultati consolidatisi, ad oggi, in
Si pu osservare, peraltro, in via conclusiva, che, materia. Vale, altres, nei suoi confronti, il dettato
se vero che le unioni tra persone del medesimo dellart. 738 c.c., sicch non saranno soggette a
sesso non destano pi alcun scalpore nella coscien- collazione le donazioni di modico valore (art. 783
za civile, non meno vero che possano determina- c.c.), delle quali sia stata beneficiaria la parte su-
re difficolt in dati mbiti familiari, in cui vivano, perstite dellunione civile.

(28) Nel medesimo senso, v. B. De Filippis, Unioni civili e La separazione personale dei coniugi. Il divorzio. La rottura della
contratti di convivenza, Padova, 2016, 223. convivenza more uxorio, Torino, s.d., ma 2016, 3060 ss.
(29) Cos, anche v. B. De Filippis, Unioni civili e contratti di (31) Si vedano i contributi, di A. Albanese, racchiusi nel vo-
convivenza, cit., 223. lume IV, Comunione e divisione ereditaria, in Tratt. dir. delle
(30) In tema, v. almeno, di recente, G. Bonilini, Gli effetti di successioni e donazioni, dir. da G. Bonilini, Milano, s.d., ma
diritto ereditario, in Tratt. dir. di famiglia, dir. da G. Bonilini, III, 2009, 379 ss.

Famiglia e diritto 10/2016 985


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Legge 20 maggio 2016, n. 76

La collazione, attuale sia riguardo alle donazioni contratto, tramite il quale assegnare, a un discen-
dirette, sia a quelle indirette, non sar operativa, dente comune, tale per avvenuta adozione, o di
ove il de cuius, con disposizione testamentaria o una delle parti, lazienda, etc. Laltra parte, peral-
nellatto stesso di donazione, abbia dispensato il tro, quale legittimario, dovr partecipare alla stipu-
donatario; il quale, per, si vede riferita anche la lazione del patto, al pari degli altri legittimar, al-
norma dellart. 737, cpv., c.c.: la dispensa da colla- meno per chi intenda codesta partecipazione ne-
zione non produce effetto, se non nei limiti della cessaria al fine della validit del patto di fami-
quota disponibile. glia (32).
Tutte le regole operative in materia di patto di fa-
6. (segue) Lapplicabilit delle norme miglia, dunque, troveranno applicazione, anche se
sul patto di famiglia sia in atto ununione civile. Potrebbe essere, peral-
Giusta il richiamo svolto, dallart. 1, comma 21, tro, che il contratto sia stipulato, inizialmente, da
della L. n. 76/2016, al Capo V-bis del Titolo IV una coppia di coniugi con prole e, successivamen-
del Libro secondo del Codice civile, si applicano, te, divenga attuale loperativit dellart. 768-sexies
alle persone unite civilmente, anche le norme rela- c.c., giacch, a titolo di esempio, limprenditore
tive al patto di famiglia; vale a dire, i vigenti artt. abbia sciolto il matrimonio con il coniuge e dato
da 768-bis a 768-octies c.c. vita - in un momento successivo, appunto, alla sti-
Com noto, listituto, per innumerevoli ragioni, pulazione del patto di famiglia - a ununione civile,
non ha goduto, sino a oggi, di particolare fortuna sicch la persona, a lui unita civilmente, in quanto
applicativa. Appare verosimile, che poca ne possa non partecipante al patto, potr vantare, in sede di
godere con riferimento ai soggetti della unione ci- apertura della successione dellimprenditore, il di-
vile, per lovvia ragione che il patto di famiglia tra- ritto al pagamento della somma prevista dallart.
smette lazienda, etc. - in una, il bene produttivo - 768-quater, comma 2, c.c., aumentata degli interessi
al discendente, o ai discendenti (detti assegnatar), legali. Detto altrimenti, anche la persona unita ci-
dellimprenditore (detto disponente); vale a dire, vilmente potr essere considerata legittimario so-
figli, o nipoti, del disponente. pravvenuto (33), con le conseguenze sopra richia-
s vero che non si pu punto escludere che le mate.
persone unite civilmente, che debbono essere di
sesso uguale, abbiano figli, indi nipoti; o, almeno, 7. Altre norme, di diritto successorio,
che una delle due abbia avuto figli prima della applicabili al superstite dellunione civile.
contrazione dellunione civile; anche vero, per, In particolare, del diritto al sepolcro
che lipotesi si dovrebbe attestare come marginale.
In definitiva, se il patto di famiglia di rado con- Altre norme, concernenti effetti in conseguenza
tratto dallimprenditore coniugato, cos, almeno, della morte di un coniuge, si applicano alla parte
stato sino a oggi, legittimo attendersi che rara- superstite dellunione civile. Cos , in via espressa
mente lo sia da persone unite civilmente, non in- (art. 1, comma 17, L. n. 76/2016) (34), per le in-
clini a generare figli, sicch, dovendo essere stipu- dennit previste, dagli artt. 2118 e 2120 c.c., in fa-
lato, di necessit, in favore di discendenti, appare vore del prestatore di lavoro, che, giusta lart. 2122
meno probabile la sua conclusione. c.c., debbono essere corrisposte al coniuge, e agli
Va riconosciuto, non di meno, come anche la per- altri soggetti ivi menzionati, in caso di morte del
sona unita civilmente possa avvalersi del predetto prestatore di lavoro (35).

(32) Di recente, v. G. Bonilini, Il patto di famiglia, in Tratt. dir. bilit, alla parte superstite dellunione civile, della sostanza nor-
delle successioni e donazioni, dir. da G. Bonilini, III, La succes- mativa affidata agli artt. 2118 e 2120 c.c., pretendesse espres-
sione legittima, Milano, s.d., ma 2009, 633 ss. so richiamo, come avvenuto, appunto, con la norma racchiu-
(33) V., analogamente, V. Tagliaferri, La successione degli sa nel gi richiamato comma 17.
uniti civili, cit., par. 2, la quale, peraltro, rileva le complicazio- Altro a dirsi, invece, riguardo al trattamento di reversibilit
ni derivanti dallaccettazione, in famiglia, del cambio di orien- della pensione, etc.: in quanto provvidenze contemplate da
tamento sessuale da parte del disponente. norme non racchiuse nel Codice civile, vige la prima parte del-
(34) Erra, pertanto, e nuovamente, V. Tagliaferri, La succes- la norma dellart. 1, comma 20, L. n. 76/2016, l dove, appun-
sione degli uniti civili, cit., par. 4, l dove reputa che le predette to, estende, alla parte dellunione civile, le norme di legge, re-
indennit sarebbero dovute, alla parte superstite dellunione ci- golamentari, etc., concernenti il coniuge.
vile, gi in forza dellart. 1, comma 20, L. n. 76/2016. Detta (35) Di recente, v. A. Mora, La successione nelle indennit ex
norma, invero, esclude lapplicazione, alla parte dellunione ci- art. 2122 c.c., in Tratt. dir. delle successioni e donazioni, dir. da
vile, delle norme del Codice civile non richiamate espressa- G. Bonilini, III, La successione legittima, Milano, s.d., ma 2009,
mente nella presente legge. Ne discende, quindi, che la riferi- 975 ss.

986 Famiglia e diritto 10/2016


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Legge 20 maggio 2016, n. 76

Fra i diritti del coniuge, non si manca mai di ricor- Risultato, questo, che, se pu dirsi pienamente
dare anche quello allingresso della sua spoglia condivisibile da chi reputi opportuna la profonda
mortale nella tomba di famiglia dellaltro coniuge, revisione del vigente sistema di successione neces-
fatto salvo il caso in cui, nellesercizio di un insop- saria (40), rivela, per, una sorta di disarmonia.
primibile diritto della personalit, abbia prescelto Probabilmente giustificata dalla circostanza che
un altro luogo di sepoltura, o altra modalit (cre- non merita attenzione e prerogative, sul versante
mazione e dispersione delle ceneri in luogo pubbli- della successione ereditaria, chi non contragga ma-
co, etc.) (36). Nessun dubbio, a titolo di esempio, trimonio - e lallusione alluomo e alla donna
che la vedova possa essere sepolta nella cappella contrar a codesto vincolo - o non concluda unu-
gentilizia del marito. nione civile, e lallusione alle persone, del mede-
La (sostanzialmente) piena parificazione, al coniu- simo sesso, contrarie, appunto, a codesto vincolo.
ge superstite, della persona superstite di ununione Luomo e la donna, dunque, oppure due persone di
civile, rende analogamente possibile detta destina- eguale sesso, che contraggano soltanto una rico-
zione sepolcrale. nosciuta convivenza di fatto, sanno, a priori, che
Altrettanto a dirsi per lesercizio del cos detto dovranno regolare, con gli strumenti negoziali pre-
diritto secondario di sepolcro: esso sicuro in capo visti dallordinamento giuridico (in primis, il testa-
al coniuge superstite, e cos deve essere per la parte mento), gli interessi patrimoniali, e non patrimo-
superstite dellunione civile (37). niali, che residuino alla morte di uno dei convi-
Sovrana, lho anticipato, la volont congruamen- venti di fatto.
te manifestata, in un atto mortis causa, dalla perso- Analogamente dirsi per chi, di sesso differente o
na interessata. La quale, invero, potrebbe preferire eguale, scelga di vivere gli affetti in seno a una fa-
la tumulazione in un luogo diverso dalla tomba di miglia non vestita neppure secondo le regole oggi
famiglia del partner, oppure potrebbe esprimere la vigenti in materia di convivenza di fatto (41). Il
volont di cremazione della propria spoglia mortale che, a ben vedere, dal punto di vista della materia
e successiva dispersione delle ceneri (38). Dato che investigata, chiama in giuoco la responsabilit di
potrebbe anche manifestare la volont di affida- esercitare, in vista dellevento morte, lautonomia
mento dellurna cineraria a un famigliare, e, in pri- dispositiva, che importante, ove non siano assen-
mis, al coniuge superstite, sicuro, stante la norma ti legittimar, ed priva di vincolo alcuno, invece,
di raccordo affidata allart. 1, comma 20, L. n. ove non sopravviva, al convivente, alcun soggetto
dotato della qualit di legittimario.
76/2016, che codesto affidamento possa essere ma-
Superfluo ricordare, dunque, che il convivente di
nifestato riguardo al superstite dellunione civile.
fatto potr liberamente confezionare, in favore del
Del resto, gi in sede d i esame della L. n.
convivente di fatto superstite, le pi varie disposi-
130/2001, reputai possibile includere, nella generi-
zioni mortis causa, seppur nei limiti, ineludibili,
ca espressione famigliari, impiegata nella normati-
contemplati dalla legge, ove gli sopravvivano an-
va richiamata, il convivente more uxorio (39).
che riservatar, capaci di ridurre, e, talvolta, consi-
derevolmente, la quota disponibile. Ove, invero,
8. La posizione successoria
dovessero concorrere nella successione, con il con-
del convivente di fatto superstite
vivente di fatto, uno o pi legittimar, quali, a tiolo
Differente posizione successoria, rispetto al coniuge di esempio, discendenti, occorrerebbe rispettare,
e alla persona unita civilmente, rintracciabile onde la successione non abbia vita accidentata, i
con riguardo al convivente di fatto superstite, che, diritti dei riservatar. A titolo di mero esempio, si
invero, si giova di prerogative assai pi deboli, pensi allipotesi in cui il convivente di fatto dece-
giacch il legislatore non ha reputato di attribuirgli duto veda sopravvivergli soltanto un figlio e, ap-
la qualit di legittimario, a differenza di quanto ha punto, il convivente di fatto. Dato che, ai sensi
previsto, appunto, con riferimento alla persona dellart. 537 c.c., il figlio, in codesta ipotesi, ha ri-
unita civilmente. servato un mezzo dellasse, al convivente di fatto

(36) V., almeno, G. Bonilini, Il diritto al sepolcro, in Tratt. dir. (40) Al riguardo, v., altres per i riferimenti dottrinali e alle
delle successioni e donazioni, dir. da G. Bonilini, I, La successio- proposte normative susseguitesi, G. Bonilini, Sulla possibile ri-
ne ereditaria, Milano, s.d., ma 2009, 789 ss. forma della successione necessaria, in Tratt. dir. delle successio-
(37) In tema, v. G. Bonilini, Il diritto al sepolcro, cit., 849 ss. ni e donazioni, dir. da G. Bonilini, III, La successione legittima,
(38) Si veda G. Bonilini, Il diritto al sepolcro, cit., 825 ss. Milano, s.d., ma 2009, 729 ss.
(39) G. Bonilini, Il diritto al sepolcro, cit., spec. 845. (41) V., infra, par. 10.

Famiglia e diritto 10/2016 987


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Legge 20 maggio 2016, n. 76

potrebbe andare non pi del cinquanta per cento sa disporre dellintero suo patrimonio, oppure se, a
residuo. Ne discende, che il convivente di fatto po- cagione di legittimar superstiti, i suoi poteri di di-
tr destinare, al convivente superstite, diritti in mi- sposizione siano impacciati, a meno che non possa
sura non superiore alla quota predetta, onde il fi- dirsi sicuro di aver gi soddisfatto, le ragioni di co-
glio non possa lamentare alcunch, peraltro poten- desti riservatar, con donazioni adeguatamente di-
do giovarsi di un agile rimedio, qual lazione di sposte nel corso della sua vita. Potr, inoltre, detta-
riduzione, se i suoi diritti siano stati lesi. re disposizioni capaci di assicurare, mediante pres-
Nel caso in cui, invece, il convivente di fatto repu- sione psicologica sullonerato, il voluto mortis cau-
ti che gli sopravviver soltanto, oltre allaltro con- sa (44).
vivente di fatto, un genitore, e dato che, a que-
stultimo, la legge (art. 538 c.c.) riserva un terzo 9. (segue) Il diritto di godimento
dellasse, quel convivente potr disporre con testa- della casa familiare
mento, in favore del convivente superstite, dei due
terzi dellasse. Ai sensi dellart. 337 sexies c.c., il godimento della
Le disposizioni testamentarie in favore del convi- casa familiare attribuito tenendo conto, priorita-
vente di fatto superstite, peraltro, potranno essere riamente, dellinteresse dei figli. Norma, questa,
confezionate, nel perimetro della quota disponibile, che si applica, altres, ove i figli siano nati fuori del
sia in chiave di istituzione di erede, sia attraverso matrimonio (art. 337 bis c.c.) (45).
legati (42). Legati, appunto, che ben potranno sod- Pu ben essere dunque, che un convivente di fatto
disfare le esigenze, anche sentimentali, del convi- gi goda la casa familiare, alla morte dellaltro con-
vente superstite, nella cornice della istituzione te- vivente, in virt della norma prima richiamata; per
stamentaria di un altro erede, oppure nel concorso questa ragione, lart. 1, comma 42, L. n. 76/2016 fa
della istituzione ex lege. salvo quanto previsto dallart. 337 sexies c.c., prima
La fantasia del convivente di fatto testatore non di prevedere che, in caso di morte del proprietario
avr confini, ove supponga che non gli sopravviva della casa di comune residenza, il convivente su-
alcun legittimario; nel qual caso, invero, lintero perstite ha diritto di continuare ad abitare in code-
suo patrimonio potr essere destinato al conviven- sta casa. Precisamente: per due anni o per un pe-
te superstite, vuoi mediante la sua designazione a riodo pari alla convivenza e, comunque, non oltre
erede universale, vuoi pel mezzo di disposizioni di i cinque anni. Ove, nella medesima, coabitino figli
legato, che potranno assorbire la gran parte dei ce- minori o disabili del convivente superstite, lo stes-
spiti ereditar o lintero asse. so ha diritto di continuare ad abitarvi per un perio-
Ove il convivente di fatto testatore prescelga di
do non inferiore a tre anni. Il diritto di abitazione
non istituire alcun erede, eventualmente pro quota,
del convivente viene meno, se cessi di abitare sta-
si potr sbizzarrire con disposizioni di legati immo-
bilmente nella casa predetta, o in caso di matrimo-
biliari, di credito, alimentar, etc. Potr legare con-
nio, di contrazione di ununione civile o di una
tratti, rendita, etc.; in particolare, potr legare un
contratto di lavoro subordinato, o la sua rinnova- nuova convivenza di fatto (art. 1, comma 43, L. n.
zione, che veda, quale obbligato, lerede, testamen- 76/2016).
tario o ex lege, del convivente di fatto decedu- In ipotesi di morte del conduttore, o di suo recesso
to (43). dal contratto di locazione avente a oggetto la casa
Non si pu escludere, peraltro, che le disposizioni di comune residenza, il convivente di fatto ha fa-
mortis causa siano confezionate in modo tale da colt di succedergli nel contratto (art. 1, comma 44,
rendere operativa la fattispecie dellinstitutio ex re L. n. 76/2016).
certa (art. 588, cpv., c.c.). Il legislatore, dunque, pur non avendo contemplato
La buona tecnica di redazione delle disposizioni diritti successor riservati in favore del convivente
mortis causa comporta, come sempre, che il testato- di fatto superstite, si preoccupato di dettare,
re si domandi come non rendere affaticata la vita quanto meno, le norme sopra richiamate, nellevi-
del voluto testamentario; quindi, anzitutto, se pos- dente tensione di far fronte, almeno temporanea-

(42) Si veda G. Bonilini, Il legato, in Tratt. dir. delle succes- diritto ereditario e delle donazioni, cit., 309 ss.
sioni e donazioni, dir. da G. Bonilini, II, La successione testa- (45) V., di recente, G.F. Basini, Lassegnazione della casa fa-
mentaria, Milano, s.d., ma 2009, 391 ss. miliare, in Tratt. dir. di famiglia, dir. da G. Bonilini, III, La separa-
(43) Si veda G. Bonilini, Il legato, cit., 486 ss. zione personale dei coniugi. Il divorzio. La rottura della conviven-
(44) Per una prima informazione, cfr. G. Bonilini, Manuale di za more uxorio, Torino, s.d., ma 2016, 3161 ss.

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mente, al bisogno abitativo del convivente super- lare la propria vita affettiva in uno dei modelli le-
stite. gislativamente prefigurati. Pu ben essere, invero,
Bisogno abitativo, del quale gi si preoccup, il le- che, per le pi varie, epper legittime, ragioni, due
gislatore, con lart. 6 della L. n. 392/1978, che pre- persone di sesso differente rifiutino il matrimonio,
vede, appunto, la successione, nel rapporto di loca- o la convivenza di fatto regolata dalla L. n.
zione, in capo, altres, al coniuge superstite del 76/2016, oppure, se di sesso eguale, preferiscano
conduttore della casa adibita ad abitazione, e, la non vestire la propria vita affettiva con il modello
Corte costituzionale, con la sentenza n. 404/1988, della unione civile o con quello della convivenza
e successive, che ammise a godere, del predetto di- di fatto, disciplinate dalla L. n. 76/2016.
ritto, anche il convivente more uxorio, legittiman- Non si pu negare, infatti, che, come nessuna nor-
dolo a succedere nel rapporto di locazione (46). ma pu imporre di contrarre matrimonio, cos nes-
Posizione analoga, oggi contemplata in favore del suna disposizione normativa pu costringere a
convivente di fatto, che sia tale ai sensi della L. n. ununione civile o a una convivenza di fatto, qual
76/2016. A ben vedere, essa pi estesa, poich disciplinata, e nei termini in cui regolata, dalla
occorre considerare lipotesi in cui labitazione fa- richiamata legge del 2016. La stessa dittatura fasci-
miliare fosse fissata in un immobile di propriet del
sta, pur perseguendo il vto dellincremento demo-
convivente di fatto deceduto, nel quale, appunto,
grafico con lunione matrimoniale, non giunse a
potr continuare ad abitare il convivente supersti-
imporre il matrimonio, limitandosi a premiare le
te, sebbene per il limitato periodo temporale previ-
nascite, e a far gravare sui celibi una tassa, simil-
sto dalla norma richiamata.
Occorre fare salva, intuitivamente, lipotesi, in cui mente a quanto si verific con la lex Iulia et Pa-
il convivente di fatto deceduto, quale testato- pia (48).
re (47), abbia garantito, con apposita disposizione Ponendosi linterrogativo sulla posizione successo-
mortis causa, rispettosa dei diritti dei legittimar, il ria del convivente more uxorio superstite, nei ter-
soddisfacimento del bisogno abitativo del convi- mini prima proposti, e lespressione mira a rimarca-
vente superstite, vuoi mediante lomnicomprensiva re la differenza, anche lessicale, dalla convivenza
istituzione di erede, vuoi pel tramite di un legato, a di fatto, che, oggi, un tipico istituto normativo,
titolo di esempio, di abitazione o usufrutto, avente non resta che riaffermare quanto gi rilevato sulla-
a oggetto la precedente casa familiare, oppure altro naloga posizione successoria del convivente di fat-
immobile, nel quale, verosimilmente, data la sua to: assenza di diritti riservati ex lege; necessit,
maggiore estensione, pu ben essere che il convi- quindi, di fare ricorso allo strumento testamenta-
vente di fatto superstite preferisca trasferirsi. rio (49), oppure, nei limiti ben noti, al mandato
Sul piano operativo, non sono dissimili, le osserva- post mortem (50), o, ancra, al patto successorio al-
zioni da svolgere riguardo al diritto del convivente la luce della recente normativa europea, e nei sui
di fatto, quanto al modo di soddisfare il proprio bi- limiti stringenti, ch, ai sensi dellart. 458 c.c., il
sogno abitativo, da quelle attestatesi, fino allentra- patto successorio, nel nostro ordinamento giuridi-
ta in vigore della normativa in esame, in tema di co, permane vietato, quindi nullo, ove sia stato
consimili diritti in capo al coniuge, o al conviven- confezionato (51).
te more uxorio, superstite. Quanto al diritto di continuare a vivere nella casa
adibita ad abitazione comune, espressamente salva-
10. La posizione successoria del guardato in favore del convivente di fatto supersti-
convivente more uxorio, che non sia te, e ove esso non sia stato contemplato da adegua-
parte di convivenza disciplinata dalla ta disposizione mortis causa del convivente more
legge uxorio deceduto, verosimile attendersi la soluzio-
Come sopra anticipato, non si pu escludere che ne del problema, nei medesimi termini in cui fu
un uomo e una donna, oppure due persone del me- proposta prima dellentrata in vigore della L. n.
desimo sesso, scelgano, ancra oggi, di non incasel- 76/2016.

(46) Di recente, v. A. Natale, La successione nei rapporti di nazioni, cit., 54 ss.


locazione, in Tratt. dir. delle successioni e donazioni, dir. da G. (49) V., supra, par. 8.
Bonilini, III, La successione legittima, Milano, s.d., ma 2009, (50) Cfr. G. Bonilini, op. ult. cit., 27 ss.
1037 ss. (51) Cfr., di recente, G. Bonilini, Attualit del Divieto di patti
(47) V. anche, supra, par. 8. successori?, in Diritto delle successioni e della famiglia, 2015,
(48) Cfr. G. Bonilini, Manuale di diritto ereditario e delle do- 343 ss.

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11. Osservazioni conclusive feribile costruire la riserva, ove si voglia conservar-


La nuova normativa, rimirata dallangolo visuale la, non gi sul diritto dominicale, bens su calibrati
della posizione successoria della parte superstite di diritti di credito o di godimento.
ununione civile, rivela pasticci tecnico-formali. Soprattutto, gioverebbe offrire maggiore spazio al-
Vi di pi: amplia il catalogo dei legittimar, quin- lautonomia di disposizione.
di sindirizza in senso opposto alla opportunit, se- Il biasimo, quindi, non deve tanto essere rivolto al-
gnalata in pi sedi, non solo dottrinali, di rivedere la circostanza che la parte superstite dellunione ci-
il sistema di successione necessaria, onde sia mag- vile goda, ora, dei medesimi diritti successor del
giormente esaltata lautonomia dei soggetti quali coniuge superstite, il che accncio, a ragione del-
possibili testatori. la doverosa parificazione allo stesso, ma deve essere
Pi voci sono oggi nel senso della contrariet al vi- espresso, a mio avviso, al sistema successorio nel
gente, soffocante, sistema di successione necessaria, suo complesso. Il quale, invero, immiserisce la li-
che, fra laltro, assicura esorbitanti diritti di riserva bert dei singoli, non tenendo conto, peraltro, del
al coniuge superstite, a scapito, soprattutto, dei fi- fatto, palmare, che la vita familiare conosce, oggi,
gli di primo letto, anche a ragione del possibile una differente dimensione, rispetto al passato, spe-
concorso dellautomatico, fruttuoso, regime di co- cie se si consideri che le unioni familiari si rivela-
munione legale. La quale, a ben vedere, oggi non no, sempre pi spesso, fragili e passeggere. Del fat-
trova frequente impiego nei matrimon di persone to, quindi, che sono meno numerose, che non nel
di ceto economico medio-alto. Il tempo dir se, passato, le famiglie felici (52), in cui ovvia la tra-
nelle unioni civili, si far frequente impiego della smissione della ricchezza in favore dei famigliari su-
convenzione diretta a impedire linsorgenza auto-
perstiti, e crescente, invece, il numero delle fami-
matica, cos come avviene nel matrimonio, della
glie con forti difficolt affettive, in seno alle quali,
comunione legale dei beni (art. 1, comma 13, L. n.
76/2016). quindi, gli automatismi della successione necessaria
Il fallimento, nel matrimonio, del regime di comu- recano, forte, il senso di ingiustizia.
nione legale, non impedisce di rivolgere critiche Di qui, la necessit che ciascuno possa adeguata-
severe al vigente sistema di successione dei legitti- mente, e autonomamente, deliberare le proprie
mar, fra i quali, peraltro, merita sia rimarcato, so- scelte successorie.
no ancra annoverati gli ascendenti. Il sistema, in- Cos come avviene, del resto, nel caso della convi-
vero, sbilanciato, soprattutto con riguardo al co- venza di fatto, e in quello della convivenza more
niuge superstite. uxorio, nei termini fatti sopra palesi, in cui, invero,
Esso, inoltre, permane imperniato sul diritto pro- la sistemazione degli interessi post mortem rimessa
prietario, l dove, in molte occasioni, sarebbe pre- al negozio mortis causa.

(52) Si veda, al riguardo, G. Bonilini, Sulla possibile riforma


della successione necessaria, cit., spec. 741 ss.

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Profili processuali

Profili processuali della legge


sulle unioni civili e le convivenze
di Ferruccio Tommaseo

1. La nuova legge, che d veste giuridica alle con- zando la scriminante della clausola di compatibilit
vivenze di fatto e consente alle coppie omosessuali specie per quanto riguarda la risoluzione del con-
di regolare il loro rapporto anche nelle forme del- tratto di convivenza che conosce le regole speciali
lunione civile, contiene in prevalenza norme di di cui ai commi 59-63 della legge.
diritto sostanziale riguardanti la costituzione e las- Conviene osservare che la legge nel costruire la
setto di tali rapporti specie sotto il profilo dei dirit- nuova disciplina opera in diversi modi: cos, inseri-
ti e dei doveri derivanti dalle convivenze di fatto o sce nel testo della legge norme gi previste dal co-
che hanno titolo nelleventuale stipulazione di un dice civile apportandovi le opportune varianti; an-
contratto di convivenza o nella costituzione di cora, ma pi raramente, novella norme del codice
ununione civile. civile per inserirvi il riferimento alle unioni civili
Sono norme di diritto sostanziale anche quelle che o alle convivenze oppure si limita ad operare rinvii
prendono in considerazione la patologia che pu vi- ad alcuni articoli del codice civile, come avviene -
ziare tali rapporti e mi riferisco ai vizi genetici e fun- ad esempio - nel comma 5 della nuova legge; infi-
zionali che possono invalidare le unioni civili o i ne, con la norma di carattere generale di cui al
contratti di convivenza: mi riferisco, alle ipotesi di comma 20, stabilisce che tutte le disposizioni che
nullit e di annullabilit la cui disciplina non cono- si riferiscono al matrimonio e quelle contenenti le
sce differenze sostanziali dalle regole del codice civi- parole coniuge, coniugi o termini equivalenti ovun-
le sulle invalidit matrimoniali e contrattuali. que ricorrano in testi normativi e in atti ammini-
A questo proposito, mi limito a fare due esempi ri- strativi si applicano anche ad ognuna delle parti
chiamando innanzitutto quanto dispone l8 com- dellunione civile tra persone dello stesso sesso.
ma dellarticolo unico della legge, per cui la parte La norma di cui al citato comma 20 ha cura di spe-
dellunione civile pu in qualunque tempo impu- cificare che questa regola generale non si applica
gnare il matrimonio o lunione civile dellaltra par- alla legge sulladozione di minori e, importante sot-
te. Se si oppone la nullit della prima unione civi- tolinearlo, neppure alle norme del codice civile
le, tale questione deve essere preventivamente giu- non richiamate espressamente dalla nuova legge.
dicata: la norma riproduce, con riferimento allu- Ci si pu chiedere quali riflessi essa abbia sulle nor-
nione civile, quanto dispone, per il matrimonio, me del codice di procedura civile: a parte il richia-
lart. 124 c.c. anche per quanto riguarda la necessi- mo, sul quale torneremo, alle disposizioni in mate-
t di fare oggetto la questione pregiudiziale della ria di separazione personale effettuato dal comma
nullit della prima unione civile di un accertamen- 25 della legge, quanto dispone il comma 20 impo-
to incidentale disposto dalla legge. ne di leggere in modo nuovo anche non poche
Ancora, per quanto riguarda il contratto di convi- norme del codice di rito e, per fare qualche esem-
venza il comma 57, nellindicare i soggetti legitti- pio, si pensi alla norma sul divieto di testimoniare
mati allazione di nullit, non fa che riprodurre di cui allart. 247 o ancora allelenco delle cose as-
quanto dispone, per i contratti, lart. 1421 c.c.: bi- solutamente impignorabili di cui allart. 514 o alla
sogna tuttavia osservare che la natura contrattuale regola limitativa dellopposizione allesecuzione
dellaccordo stipulato dai conviventi consente di proposta dalla moglie del debitore prevista dallart.
utilizzare la citata norma del codice civile non sol- 622, norme tutte la cui applicazione riguarder,
tanto per integrare il citato comma 57, consenten- dora innanzi, anche le parti di ununione civile.
do anche al giudice di rilevare dufficio la nullit, Si noti ancora che la nuova legge non detta regole
ma di applicare al contratto di convivenza tutte le speciali per quanto riguarda lo svolgimento dei di-
regole che disciplinano i contratti, sia pure utiliz- versi giudizi che la sua applicazione pu generare.

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Infatti trovano applicazione le regole vigenti, an- Per quanto riguarda le convivenze di fatto, non vi
che se sostanziose novit si attendono dallannun- sono norme che prevedano tentativi di conciliazio-
ciata riforma del processo civile gi approvata dalla ne o, pi in generale, la gestione delle crisi in sede
Camera lo scorso 10 marzo e ora allesame del Se- giurisdizionale. Tuttavia il legislatore non rimane
nato. E una riforma centrata, per quanto riguarda indifferente di fronte alleventuale cessazione delle
le controversie familiari, sullistituzione di apposite convivenze; infatti, conviene ricordare il comma
sezioni specializzate e sulla previsione di un rito 65 della nuova legge che detta una norma di note-
speciale da affidare alla legislazione delegata: un vole importanza: mi riferisco al diritto agli alimenti
nuovo rito da regolare, come dice il disegno di leg- che, nella cessazione della convivenza, sorge in ca-
ge, secondo criteri di tendenziale uniformit, spe- po al convivente qualora versi in stato di bisogno
ditezza e semplificazione con specifica attenzione e non sia in grado di provvedere al proprio mante-
alla tutela dei minori e alla garanzia del contraddit- nimento. In tal caso, lobbligo alimentare dellal-
torio tra le parti, valorizzando i poteri conciliativi tro convivente devessere adempiuto con preceden-
del giudice e il ricorso alla mediazione familiare. za su quello che grava sui fratelli e le sorelle e tro-
2. La disciplina delle convivenze e delle unioni ci- vano applicazione le norme dettate dal codice civi-
vili ha anche una significativa dimensione proces- le per quanto riguarda la misura della prestazione
suale che si ravvisa non soltanto l dove divenu- alimentare (infatti viene richiamato espressamente
to necessario prendere in considerazione i nuovi lart. 438, comma 2, c.c.), mentre la nuova legge
status familiari nellmbito degli istituti di protezio- detta una regola speciale per quanto riguarda la sua
ne degli incapaci ma anche e specialmente quando durata: il giudice, infatti, dovr assegnare gli ali-
si tratta di individuare gli strumenti per gestire i menti per un periodo proporzionale alla durata
conflitti che pongono in crisi le convivenze e le della convivenza.
unioni civili. Quando i rapporti patrimoniali fra i conviventi so-
Cos, la nuova legge si limita a specificare quanto no regolati dal contratto di convivenza di cui ai
gi dispone il codice civile a proposito della legitti- commi 50 ss. della legge, la sua risoluzione affida-
mazione a domandare la nomina dellamministra- ta alle vie stragiudiziali di cui ai commi 59 e ss. In-
tore di sostegno, del tutore o del curatore e, anco- fatti, se le parti non trovano laccordo per risolvere
ra, quanto ai soggetti da preferire per lattribuzione il contratto di convivenza, ciascuna di esse pu
di tali uffici rappresentativi. Mentre il codice gi fa giovarsi della risoluzione per recesso unilaterale
costante riferimento alla persona stabilmente con- da attuare manifestando la propria volont con le
vivente, la nuova legge ha lo scrupolo di fare medesime forme solenni previste dallart. 51 per la
espresso riferimento alla parte dellunione civile e sua stipulazione: infatti, anche la risoluzione per re-
al convivente di fatto: cos, infatti, i commi 15 e cesso unilaterale deve avere la forma dellatto pub-
48 che, a ben vedere, non arricchiscono in modo blico o della scrittura privata autenticata da un no-
sostanziale quanto gi previsto dal codice civile. taio o da un avvocato. Si noti che la cessazione
Nessuna reale novit data da quanto dispone il della convivenza non di per se stessa causa di ri-
comma 14 della legge che si limita a riprodurre soluzione del contratto: la legge, infatti, ai fini del-
quanto gi dispone lart. 342 bis c.c. a proposito de- la risoluzione ex lege non d rilevanza alla cessazio-
gli ordini di protezione contro gli abusi familiari. Il ne di fatto della convivenza ma vuole che tale ces-
comma citato si limita a precisare che gli ordini di sazione trovi formale evidenza nella costituzione di
protezione contenuti nei decreti previsti dallart. ununione civile con altra persona.
342 ter, possono essere pronunciati anche quando 3. La nostra attenzione deve ora rivolgersi alle nor-
gli abusi si verificano nellmbito di ununione ci- me che riguardano lo scioglimento delle unioni ci-
vile, mentre la regola del codice che gi fa riferi- vili, norme che hanno i risvolti processuali pi
mento oltre che alla condotta del coniuge anche a marcati e interessanti. possibile sbito notare
quella di altro convivente, consente desperire che le cause di scioglimento delle unioni civili so-
tale forma di tutela nei confronti delle violenze no, salvo ununica e molto importante eccezione,
compiute nellmbito delle convivenze di fatto. le stesse previste per lo scioglimento del matrimo-
Come ho detto, la legge detta alcune regole, di nio. Cos , infatti, per la morte o la dichiarazione
particolare interesse anche sotto il profilo proces- di morte presunta di una delle parti di ununione
suale, per la gestione delle eventuali crisi che si civile: lo stabilisce il comma 26 della nuova legge
possono aprire nella evoluzione dei rapporti fra i ricognitiva di quanto dispongono, per il matrimo-
conviventi di fatto o le parti di ununione civile. nio, rispettivamente gli artt. 149 e 65 c.c. norma

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questultima, gi richiamata dal comma 5, per cui stata manifestata la volont di sciogliere lunio-
divenuta eseguibile la sentenza che dichiara la ne.
morte presunta, il coniuge pu contrarre nuovo La norma presenta comunque diverse lacune che
matrimonio. potranno tuttavia essere colmate, almeno in parte,
Ma nella parte in cui la nuova legge richiama, ai dai previsti decreti legislativi che, come vuole la
fini dello scioglimento delle unioni civili, le norme lett. a) del comma 28, dovranno adeguare alle pre-
sul divorzio che occorre soffermarsi con particolare visioni della legge le disposizioni dellordinamento
attenzione. Mi riferisco, in primo luogo, a quanto dello stato civile in materia di iscrizioni, trascrizio-
dispone il comma 23, per il quale lo scioglimento ni ed annotazioni. Cos non chiaro quale sia luf-
di un ununione civile pu avvenire, sempre su do- ficiale dello stato civile competente a ricevere tali
manda di parte, in tutte le ipotesi contemplate dal- manifestazioni di volont, quali ne siano forma e
lart. 3 della legge sul divorzio che vengono espres- possibili contenuti, se debbano essere oggetto di
samente richiamate con ununica importante ecce- iscrizione nei registri dello stato civile e infine co-
zione: infatti viene omesso ogni riferimento a me debbano essere certificate: domande alle quali
quanto dispone la lett. b) del n. 2 del citato art. 3, si pu rispondere, per quanto riguarda la compe-
e quindi allipotesi di scioglimento del matrimonio tenza, osservando che la dichiarazione delle parti
fra coniugi che gi siano separati. sar ricevuta dallufficiale dello stato civile del co-
Il legislatore non ha voluto recepire integralmente mune davanti al quale lunione che si vuole dissol-
le regole che governano le crisi coniugali: infatti, a vere stata costituita oltre che dallufficiale del co-
differenza di quanto avviene nel matrimonio, non mune di residenza del dichiarante. Ancora, non
prevista la separazione personale fra le parti del- precisato se la parte debba manifestare personal-
lunione civile. La legge non lo dice espressamente, mente la propria volont oppure possa anche affi-
ma lo si ricava con certezza non soltanto dalla cir- darla a un procuratore speciale o ad un documento
scritto: la legge prescrive che la manifestazione di
costanza che in nessun luogo viene richiamata la
volont avvenga dinanzi allufficiale dello stato
disciplina sostanziale della separazione personale
civile, un avverbio che evoca lonere della perso-
prevista dal codice civile, ma anche dal fatto che
nale comparizione del dichiarante.
nellindicare le cause che possono portare allo scio-
4. Decorsi tre mesi dalla dichiarazione compiuta
glimento giudiziale dellunione civile il legislatore
davanti allufficiale dello stato civile, di cui si ap-
fa rinvio a tutti i motivi di scioglimento indicati
pena detto, ciascuna delle parti, a norma del com-
dalla legge sul divorzio ad eccezione di quanto ivi ma 25, pu proporre al tribunale la domanda di
previsto dallart. 3, n. 2, lett. b), dove si fa riferi- scioglimento dellunione civile ovvero, quando la
mento alla pregressa separazione coniugale. volont di dissolvere lunione civile manifestata
Il legislatore ha infatti disegnato un diverso percor- da entrambe le parti, davvalersi oltre che del di-
so per dare rilevanza alla volont delle parti di vorzio su domanda congiunta anche delle forme
sciogliere il vincolo che ha titolo nellunione civile stragiudiziali di scioglimento del matrimonio previ-
costituita davanti allufficiale dello stato civile e al- ste dagli artt. 6 e 12 di cui alla legge sulla deiuri-
la presenza di due testimoni, come prescrive il sdictio del 10 novembre 2014, n. 162: il riferimen-
comma 2 della nuova legge. Le parti, come si to, com noto, al divorzio attuato con la nego-
detto, non hanno lonere della previa separazione ziazione assistita o, in sede amministrativa, davanti
ma quello, sostanzialmente molto diverso, di mani- al Sindaco quale ufficiale dello stato civile.
festare davanti allufficiale dello stato civile la vo- Le varie fasi del giudizio trovano la propria discipli-
lont di sciogliere la loro unione, una volont, lo na processuale nelle norme della legge sul divorzio,
si noti, che pu essere manifestata anche soltanto richiamate in un minuzioso elenco dal comma 25
da una delle parti: regola questa prevista dal com- della nuova legge sia pure con riserva di compatibi-
ma 24. lit. Mi limito qui a ricordare il rinvio compiuto
Si noti che ladempimento di questo onere non ha allintero art. 4 della legge sul divorzio, un rinvio
effetti dissolutivi ma soltanto il necessario pre- particolarmente significativo poich, oltre a dare
supposto per presentare, nelle forme che vedremo una compiuta disciplina al procedimento, consente
tra breve, la domanda di scioglimento dellunione di applicare anche ai giudizi di scioglimento delle
civile, una domanda da proporre, come precisa ul- unioni civili le norme sulla fase presidenziale dei
teriormente la norma citata, nel rispetto del termi- giudizi di divorzio e, in particolare, quelle sul ten-
ne dilatorio di tre mesi decorrenti dalla data in cui tativo di conciliazione. Anche lart. 5, della legge

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sul divorzio richiamato integralmente, salvo per mento di ununione civile e quindi di domande
quanto riguarda le norme sul cognome della donna proposte da parti che hanno ancora, non essendo
divorziata poich lincidenza dello scioglimento richiesta la loro previa separazione, una residenza
dellunione civile sui nomi delle parti regolata in comune.
modo specifico da quanto dispone il comma 10 Ancora, pu trovare applicazione quanto dispone
della nuova legge. Ovviamente non trovano appli- lart. 708, comma 4, sulla possibilit di proporre re-
cazione le norme che nel divorzio riguardano i fi- clamo alla corte dappello nei confronti delle ordi-
gli, poich i diritti e i doveri dei figli continuano a nanze pronunciate nella fase presidenziale E questa
trovare la propria disciplina soltanto nel rapporto una possibilit che avrebbe comunque trovato il
con i loro genitori e, allo stato attuale della legisla- proprio fondamento nellinterpretare in modo
zione, alle parti di ununione civile preclusa la- estensivo la regola dettata dallart. 4 della L. n. 56
dozione di minori. del 2006 che applicava la nuova regola del reclamo
Qualche dubbio pu tuttavia sorgere a causa di nei confronti delle ordinanze presidenziali pronun-
quanto dispone il comma 25 della legge nel fare ciate nei giudizi di separazione anche a quelle dei
rinvio alle norme del codice di procedura civile giudizi di divorzio. Infine, si pu guardare alle nor-
che regolano la separazione personale fra i coniugi. me sulla revisione previste dallart. 710 c.p.c. che
Ho gi osservato che la legge non prevede che le trovano qui una modulazione pi articolata di
parti di ununione civile possano separarsi nei modi quanto previsto in eadem re dallart. 9, legge divor-
e con gli effetti della separazione coniugale e, per- zio.
tanto, non chiaro quale possa essere il significato Per contro, il rinvio alle norme processuali sulla se-
di questo rinvio alle norme processuali della sepa- parazione non pu riguardare quanto dispone lart.
razione personale effettuato richiamando, come di- 711 a proposito della separazione consensuale: si
ce testualmente il comma citato, le disposizioni di tratta di una disciplina che ha presupposti e conte-
cui al titolo secondo del libro quarto del codice di nuti manifestamente incompatibili con quelli pre-
procedura civile. visti dalla nuova legge sullo scioglimento delle
Se non si vuol ricorrere a uninterpretazione abro- unioni civili. Le parti che siano daccordo a chie-
gante sul presupposto che questo rinvio trovava la dere lo scioglimento possono utilizzare la via breve
propria oggettiva giustificazione soltanto nel testo delineata dallultimo comma dellart. 4 della legge
originario del disegno di legge sulle unioni civili sul divorzio che disciplina il procedimento camera-
che prevedeva per esse anche il regime della sepa- le di divorzio su domanda congiunta o ancora, co-
razione personale, il rinvio non pu avere altro me gi si detto, quella della negoziazione assistita
scopo che integrare la disciplina processuale dello o dello scioglimento attuato in sede amministrativa
scioglimento delle unioni civili, modellata sulle re- davanti al Sindaco quale ufficiale dello stato civile.
gole dei giudizi di divorzio, con quella prevista per La legge prende ancora in considerazione, come
la separazione giudiziale nei pochi luoghi in cui tra causa di scioglimento dellunione civile, la sen-
le due discipline esiste una apprezzabile divergenza. tenza di rettificazione dellattribuzione di sesso. Si
Cos trova applicazione lart. 706 del codice di rito, tratta di una norma ricognitiva di quanto gi stabi-
in luogo di quanto dispone lart. 4, legge divorzio, lito per i coniugi dalla L. n. 164 del 1982 e dal te-
a proposito della competenza territoriale del tribu- sto novellato della legge sul divorzio che, allart. 3,
nale. Infatti, il criterio di collegamento che consi- n. 2, lett. g), prevede che lo scioglimento del ma-
dera lultima residenza comune dei coniugi previ- trimonio pu essere domandato da uno dei coniugi
sto originariamente anche dallart. 4 della legge sul quando passata in giudicato la sentenza di rettifi-
divorzio stato dichiarato incostituzionale dalla cazione dellattribuzione di sesso. da ritenere che
sentenza n. 169 del 2008, mentre conserva la pro- la regola dettata per il divorzio debba integrare
pria oggettiva giustificazione - che lo sottrae a ogni quanto stabilito, in modo un po sbrigativo, dal
censura di incostituzionalit - per quanto riguarda comma 26 per lo scioglimento dellunione civile:
la competenza territoriale dei giudizi di separazione occorre quindi che la sentenza di rettificazione sia
personale, una giustificazione che riguarda anche passata in giudicato e che lo scioglimento sia og-
la competenza a conoscere le domande di sciogli- getto di unapposita domanda.

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Profili processuali

Lintervento giudiziale nella crisi


dellunione civile
e della convivenza di fatto
di Filippo Danovi

1. Una legge sostanziale, ma dagli ni vistosi difetti gi da un punto di vista di stretta


inevitabili riflessi processuali tecnica normativa. Ci non soltanto per quanto ri-
guarda la sua formulazione attraverso un solo arti-
Da lungo tempo era attesa in Italia una legge volta
colo, composto di ben 69 commi (!), ma altres per
a consentire alle persone dello stesso sesso di uffi-
cializzare davanti allo Stato il proprio legame e da- lutilizzo a corrente alternata di forme e modelli
re reciprocamente vita a diritti e doveri di solida- normativi eterogenei e dissonanti: introduzione di
riet familiare. Il nostro Paese era stato ripetuta- nuove norme in sostituzione di preesistenti, ripeti-
mente messo in mora dalla Corte europea dei dirit- zione di regole gi in vigore ma con varianti, riferi-
ti delluomo (1) e la necessit di un intervento era menti e richiami a norme codicistiche o leggi spe-
stata sollecitata anche dalla Corte costituziona- ciali, applicazione al nuovo istituto di disposizioni
le (2) e dalla Corte di cassazione (3). Eppure, mal- che si riferiscano al matrimonio o utilizzino il ter-
grado gli autorevoli richiami, liter della riforma mine coniuge o altri equivalenti. La sensazione
stato comunque travagliato e il testo che ha potuto quindi quella di un collage o patchwork, in cui il
vedere la luce , rispetto alloriginario disegno di senso compiuto dellarticolato non pu essere indi-
legge (Cirinn), il frutto (anonimo) di molteplici viduato unicamente dal testo, che non dispone -
compromessi culturali e politici, sociali e giuridici. per usare una terminologia ormai cara al mondo
In questa prospettiva, al di l dei profili di merito, processuale - della dovuta autosufficienza, ma ne-
la L. 20 maggio 2016, n. 76 mostra purtroppo alcu- cessita continui rimandi, trasposizioni e confronti

(1) Corte europea dei diritti delluomo, Oliari e altri contro assolvere tale compito con la massima sollecitudine . Sul te-
Italia, sentenza del 21 luglio 2015, secondo cui deve essere ma, in dottrina, si v. ad es. Aa. Vv., Unioni e matrimoni same
condannata lItalia per la mancata previsione da parte del legi- sex dopo la sentenza 138 del 2010: quali prospettive?, a cura di
slatore, nonostante i numerosi solleciti delle sue superiori Cor- Pezzini e Lorenzetti, Napoli, 2011; Romboli, Il diritto consenti-
ti, di un istituto giuridico diverso dal matrimonio che riconosca to al matrimonio ed il diritto garantito alla vita familiare per le
una relazione tra persone dello stesso sesso, poich la carenza coppie omosessuali in una pronuncia in cui la Corte dice trop-
di riconoscimento giuridico delle dette unioni determina una po e troppo poco, in Giur. cost., 2010, 2, 1629 ss.; Bianchi,
violazione del diritto al rispetto della vita privata e familiare co- La corte chiude le porte al matrimonio tra persone dello stesso
me enunciato dallarticolo 8 della Convenzione; tra i com- sesso, in Giur. it., 2011, 537 ss.; Riviezzo, Sulle unioni omoses-
menti alla sentenza v. inter alia Savarese, In margine al caso suali la Corte ribadisce: questo matrimonio non sha da fare (se
Oliari: ovvero come il limbo italiano delle coppie omosessuali ab- non lo vuole il Parlamento), in questa Rivista, 2011, 20 ss.; Gat-
bia violato gli obblighi positive dellart. 8 CEDU, in Dir. umani e tuso, La Corte costituzionale sul matrimonio tra persone dello
dir. internaz., 2015, 655 ss.; Bruno, Oliari contro Italia: la stesso sesso, in questa Rivista, 2010, 656 ss.; Pezzini, Il matri-
dottrina degli obblighi positive impliciti al bando di prova delle monio same sex si potr fare. La qualificazione della discrezio-
unioni tra persone dello stesso sesso, in questa Rivista, 2015, nalit del legislatore nella sent. 138 del 2010 della Corte costitu-
1073 ss.; DAmico, Famiglia e famiglie tra principi costituzio- zionale, in Quad. cost., 2010, 2, 361 ss.
nali italiani ed europei, in genIUS, 2015, 2, 12 ss.; Lenti, Prime (3) Cfr. in particolare Cass. 15 marzo 2012, n. 4184, com-
note in margine al caso Oliari c. Italia, in Nuova giur. civ. mentata ad es. da Gattuso, Matrimonio, famiglia e orienta-
comm., 2015, 10, 575 ss.; Crivelli, Oliari e altri c. Italia: la Corte mento sessuale: la Cassazione recepisce la doppia svolta della
di Strasburgo condanna limmobilit del legislatore italiano nel Corte europea dei diritti delluomo, in questa Rivista, 2012, 665
riconoscimento delle unioni omosessuali, in Quaderni cost., ss.; Patti, I diritti delle persone omosessuali e il mancato ricono-
2015, 4, 1036 ss. scimento del matrimonio contratto allestero, in Fam. pers.
(2) Il Giudice delle leggi ha infatti invitato il Parlamento ita- succ., 2012, 456 ss.; Winkler, I matrimoni same-sex stranieri di
liano a introdurre una disciplina in materia di unioni tra perso- fronte alla Cassazione, in Intl Lis, 2012, 1, 7 ss.; Bonini Baraldi,
ne dello stesso sesso con due sentenze monito: dapprima Il matrimonio fra cittadini italiani dello stesso sesso contratto al-
Corte cost. 15 aprile 2010, n. 138, e quindi Corte cost. 11 giu- lestero non trascrivibile: inesistente, invalido o contrario allor-
gno 2014, n. 170, nella quale il legislatore stato chiamato ad dine pubblico?, in questa Rivista, 2005, 411 ss.

Famiglia e diritto 10/2016 995


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Legge 20 maggio 2016, n. 76

con listituto del matrimonio (o con ulteriori nor- gato della societ attuale il termine famiglia deb-
me dei codici e delle leggi speciali). ba essere declinato al plurale e anche lunione civi-
Dal punto di vista dei contenuti la riforma precisa le dia vita a un aggregato riconducibile a una possi-
in particolare in cosa si sostanzi lunione civile o la bile estrinsecazione del concetto (del resto il 12
convivenza di fatto, individuando in entrambi i ca- comma della legge parla di indirizzo della vita fa-
si presupposti e condizioni per il sorgere di nuovi miliare e laggettivo trova ulteriori richiami nei
diritti e doveri, nonch le modalit di loro estrin- commi 39, 45, 46 e 61 addirittura per il caso delle
secazione. Gi a questo riguardo alcune norme evi- convivenze di fatto), dal punto di vista giuridico
denziano, accanto alla loro natura segnatamente lidentificazione dellunione civile non pu essere
sostanziale, una possibile proiezione processuale. unicamente limitata al riferimento alle formazioni
Cos , ad esempio, per i commi 4, 5, 6, 7 e 8, che sociali. In particolare, il nuovo istituto d altres
individuano le cause impeditive per la costituzione vita a pieno titolo a un vero e proprio status fami-
dellunione civile, al contempo elevandole a moti- liae (5).
vi di nullit e di conseguente possibile impugnazio- La sussunzione in detta categoria discende non sol-
ne. Non si tratta di un caso isolato: le norme sulle tanto dalla considerazione (empirica) che dallu-
patologie invalidanti i negozi hanno in effetti sem- nione civile promana un fascio articolato di diritti
pre una duplice natura, sostanziale e processuale, e doveri reciproci tra i contraenti, secondo le ca-
che riflette il rapporto strumentale e di servizio ratteristiche che sono tipiche degli status personali.
che per tradizione vincola il processo al diritto. Vi , invero, una norma espressa che conferma de
plano tale ricostruzione ed rappresentata dallart.
2. Lunione civile d vita a uno 1, comma 8, L. n. 76/2016, ai sensi del quale la
status personale. Conseguenze dal punto parte pu in qualunque tempo impugnare il matri-
di vista processuale monio o lunione civile dellaltra parte. Se si oppo-
ne la nullit della prima unione civile, tale que-
Nel testo della L. n. 76/2016 il legislatore ha avuto stione deve essere preventivamente giudicata. La
cura di evitare ogni esplicito riferimento al concet- regola si aggiunge simmetricamente a quella del-
to di famiglia e soprattutto alla valenza costituzio- lart. 124 c.c. (norma del matrimonio non richia-
nale del matrimonio (art. 29 Cost.), riconoscendo mata dal comma 5 proprio perch regolamentata
allunione civile la connotazione e il rango di spe- in via autonoma dall8 comma), e conferma che il
cifica formazione sociale ai sensi degli articoli 2 e 3 meccanismo dellaccertamento incidentale neces-
della Costituzione (come recita lart. 1, 1 com- sario, tipico degli status (6) (per il quale il semplice
ma, L. n. 76/2016) (4). sorgere di una questione pregiudiziale inerente lo
Tuttavia, se in termini generali nessuno pu dubi- stato implica la sua trasformazione in causa e la
tare che nel panorama ormai estremamente varie- conseguente necessaria decisione ad opera del giu-

(4) Tale definizione riprende quella data allunione tra perso- sex dopo la sentenza 138 del 2010: quali prospettive?, a cura di
ne dello stesso sesso da Corte cost. 15 aprile 2010, n. 138 (se- Pezzini e Lorenzetti, Napoli, 2011, 31 ss.; Id., Matrimonio same
condo cui appunto per formazione sociale deve intendersi sex: Corte di cassazione e giudici di merito a confronto, in Corr.
ogni forma di comunit, semplice o complessa, idonea a con- giur., 2015, 909 ss.
sentire e favorire il libero sviluppo della persona nella vita di re- (5) Nello stesso senso Dogliotti, Dal concubinato alle unioni
lazione, nel contesto di una valorizzazione del modello plurali- civili e alle convivenze (o famiglie?) di fatto e Ferrando, La disci-
stico. In tale nozione da annoverare anche lunione omoses- plina dellatto. Gli effetti: diritti e doveri, entrambi in questo fa-
suale, intesa come stabile convivenza tra due persone dello scicolo, retro.
stesso sesso, cui spetta il diritto fondamentale di vivere libera- (6) La dottrina assolutamente dominante ricomprende le
mente una condizione di coppia, ottenendone - nei tempi, nei questioni di stato, generalmente intese, tra le ipotesi di accer-
modi e nei limiti stabiliti dalla legge - il riconoscimento giuridi- tamento incidentale necessario. Si vedano in tal senso ad
co con i connessi diritti e doveri); va peraltro ricordato come esempio Chiovenda, Principii di diritto processuale civile, IV ed.,
nellacceso dibattito sviluppatosi prima della riforma diverse Napoli, 1928, 1234 ss.; Allorio, La cosa giudicata rispetto ai ter-
voci si siano levate nel senso di ritenere che anche il matrimo- zi, Milano, 1935, 295 ss.; Liebman, La cosa giudicata nelle que-
nio tra persone dello stesso sesso avrebbe potuto essere intro- stioni di stato, in Efficacia ed autorit della sentenza, rist. Mila-
dotto nel nostro ordinamento mediante legge ordinaria, senza no, 1962, 155 ss.; Id., Manuale di diritto processuale civile, VIII
necessit di una previa modifica della Costituzione (e in parti- ed., Milano, 2012, 165; Attardi, Efficacia degli atti di stato civile,
colare dellart. 29): cfr., al riguardo, ex multis: Pezzini, Il matri- Citt di Castello, 1949, 47 ss.; Cicu, In difesa del titolo di stato,
monio same sex si potr fare. La qualificazione della discrezio- in Riv. trim. dir. proc. civ., 1950, 285 ss.; Redenti, Il giudizio civi-
nalit del legislatore nella sentenza n. 130 del 2010 della Corte le con pluralit di parti, rist. Milano, 1960, 77 ss.; Delitala, Le
costituzionale, in Giur. cost., 2010, 3, 2715 ss.; Gattuso, La Cor- questioni e i giudicati di stato, in Riv. trim. dir. proc. civ., 1969,
te costituzionale sul matrimonio, cit., 653 ss.; Bianchi, La Corte 1330 ss.; Carpi, Lefficacia ultra partes della sentenza civi-
chiude le porte al matrimonio, cit., 537 ss.; Ferrando, La via le- le, Milano, 1974, 178; Giallongo, Note in tema di sospensione,
gislativa al matrimonio same sex, in Unioni e matrimoni same pregiudizialit, in Riv. trim. dir. e proc. civ., 1985, 634-635.

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dice con lautorit della cosa giudicata), opera an- 3. La patologia del rapporto, lo
che in relazione alle questioni relative allunione scioglimento dellunione civile e le sue
civile che possono sorgere allinterno di un diverso modalit di estrinsecazione
processo. La legge si curata anche di disciplinare le ipotesi
Dal riconoscimento dellunione civile come sta- di successiva patologia del rapporto: non gi, quin-
tus derivano poi, sul piano sistematico, ulteriori ri- di, un vizio strutturale invalidante ab origine, per il
levanti implicazioni, tra le quali quelle per cui ogni quale stabilita la sanzione della nullit (e il rela-
decisione in subiecta materia deve partecipare delle tivo procedimento), quanto piuttosto una diversa
regole e delle garanzie previste per le sentenze in situazione derivante dallintervenuta crisi della re-
materia di status (e in particolare per quelle di se- lazione.
A questo proposito il testo originario del disegno
parazione e divorzio). Cos, da un lato, le relative
di legge Cirinn conteneva un richiamo compiuto
previsioni non limiteranno la loro efficacia autori-
e lineare (quanto meno nella formula) alla discipli-
tativa alle sole parti ma saranno dotate di efficacia na tanto della separazione quanto del divorzio.
erga omnes (7), e dallaltro, ferma restando la defi- Nelle intenzioni originarie dei conditores le parti
nitivit dello scioglimento dellunione, saranno per dellunione civile, per porre fine alla stessa, avreb-
il resto soggette alla clausola rebus sic stantibus e al bero pertanto dovuto, al pari dei coniugi, passare
possibile rilievo e incidenza di sopravvenienze ai fi- dalla necessaria anticamera della separazione per
ni di una modifica o revisione delle condizioni nel- addivenire al definitivo scioglimento del rapporto.
le stesse determinate (8). Il testo definitivo ha invece mutato significativa-
Inoltre, nel relativo procedimento di scioglimento mente prospettiva rispetto alla disciplina del matri-
dovr essere assicurato, a pena di nullit, linter- monio. Il legislatore ha invero previsto (comma
23) che, oltre che nelle ipotesi di morte e dichiara-
vento del pubblico ministero. La necessaria presen-
zione di morte presunta (comma 22), lo sciogli-
za del p.m. in questo caso confermata dal richia-
mento dellunione civile ha luogo ai sensi dellart.
mo espresso allart. 5, comma 1, L. div., ma anche 3 L. divorzio, richiamato non gi nella sua interez-
in assenza di tale norma dovrebbe comunque desu- za, quanto nei soli casi di cui ai n. 1 e 2, lett. a, c,
mersi, a monte e in via interpretativa, dalla rico- d, ed e. Rimane quindi esclusa (oltre alla lett. f re-
nosciuta sussunzione dellunione civile nellalveo lativa allinconsumazione e alla lett. g sulla rettifi-
degli status personali (9). cazione di sesso, questultima pure presa expressis

(7) Ritengono che il giudicato in materia di status spieghi ef- do la sentenza sia leffetto della collusione posta in opera dal-
ficacia vincolante erga omnes Allorio, La cosa giudicata rispetto le parti per frodare la legge. Pi difficile mi pare immaginare
ai terzi, Milano, 1935, 301; Liebman, La cosa giudicata nelle nei casi in esame lopposizione di terzo, anche se la dottrina
questioni di stato, cit., 155 ss.; Pugliese, voce Giudicato civile ha correttamente posto in evidenza lastratta ammissibilit di
(dir. vig.), in Enc. dir., XVIII, Milano, 1969, 889; Consolo, Spie- tale rimedio anche nei confronti delle sentenze in materia di
gazioni di diritto processuale civile, I, Torino, 2014, 114, (secon- status personali (cos: Olivieri, voce Opposizione di terzo, in
do cui in realt i terzi non sono soggetti al giudicato, ma alla Dig. disc. priv., sez. civ., XIII, Torino, 1995, 112 ss.); per quanto
res facti della legittima attribuzione dello status); Danovi, Il invece riguarda le statuizioni consequenziali (quelle sullaffida-
processo di separazione e divorzio, Milano, 2015, 581. Per mento dei figli minori o la determinazione delle modalit di fre-
uninterpretazione pi modulata, o addirittura contraria v. inve- quentazione degli stessi con i genitori, quelle sullassegnazio-
ce Vocino, Su alcuni concetti e problemi del diritto processuale ne della casa familiare o le statuizioni inerenti il contributo al
civile IV) Cosa giudicata e i suoi limiti soggettivi, in Riv. trim. dir. mantenimento della parte dellunione civile o dei figli nonch
e proc. civ., 1971, 526; Carpi, Lefficacia ultra partes della sen- lassegno di divorzio, le stesse, basandosi su presupposti fat-
tenza civile, Milano, 1974, 177 ss.; Chizzini, Riflessioni (per nulla tuali di cui ben possibile (e in alcuni casi anche fisiologico) il
innovative, ma non meno necessarie) in tema di limiti soggettivi variare nel tempo, sono naturalmente soggette alla clausola
del giudicato. Una questione sempre aperta, in Pensiero e azio- rebus sic stantibus. A questo proposito, anzi, il legislatore ha
ne nella storia del processo civile, II ed.,Torino, 2014, 252 ss., appositamente richiamato (al comma 25) uno strumento pro-
cui si rinvia per la ricostruzione del dibattito in materia e per ul- cessuale ad hoc per far valere le variazioni intervenute nella si-
teriori riferimenti in letteratura. tuazione di fatto, consistente nel procedimento di revisione
(8) Laffermazione secondo cui il giudicato sullo sciogli- delle condizioni di divorzio, ex art. 9 L. div. (sul tema sia con-
mento dellunione civile soggetta alla clausola rebus sic stan- sentito il rinvio a Danovi, Il processo di separazione e divorzio,
tibus deve peraltro essere contestualizzata: per quanto riguar- cit., 815 ss.).
da la pronuncia sullo status, invero, non vi dubbio che il giu- (9) Va ricordato infatti come secondo lart. 70, comma 1, n.
dicato non pu essere soggetto a future modifiche, se non nel- 3, c.p.c., il pubblico ministero deve intervenire, a pena di nulli-
lambito delle impugnazioni straordinarie. In queste ipotesi ri- t rilevabile dufficio, nelle cause riguardanti lo stato e la ca-
terrei sicuramente ammissibile in astratto la revocazione della pacit delle persone; cfr., per tutti, al riguardo: Vellani, Pubbli-
sentenza, ferma restando invece la piena esplicazione della re- co ministero in diritto processuale civile, in Dig. disc. priv., sez.
vocazione straordinaria del p.m. ai sensi dellart. 397 c.p.c. al- civ., XVI, Torino, 1997, 140 ss.
lorquando egli non abbia partecipato al giudizio, ovvero quan-

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verbis in considerazione e disciplinata dal comma stato delle persone) potrebbe pertanto, a una prima
26), lipotesi della separazione (art. 3, comma 3, lettura, ingenerare dubbi per quanto riguarda il
lett. b, L. div.), a conferma che il venir meno del- possibile perdurante impianto, in tutto o in parte,
lunione non presuppone alcuno step intermedio. anche dellistituto della separazione.
Con riferimento alle modalit concrete in cui lo Tali dubbi non hanno tuttavia reale ragion desse-
scioglimento dellunione civile pu avere luogo, re.
ferme restando alcune necessarie condizioni, delle Si gi evidenziato come il legislatore abbia inteso
quali si dir appresso, la legge individua sostanzial- riferirsi esplicitamente e direttamente al solo scio-
mente quattro differenti tipologie. Si legge infatti glimento dellunione civile, strutturandolo ai sensi
(comma 25) che si applicano, in quanto compati- dellart. 3 L. divorzio. Nellutilizzare il termine
bili, gli articoli 4, 5, primo comma, e dal quinto al- scioglimento la legge fa chiaramente comprendere
lundicesimo comma, 8, 9, 9-bis, 10, 12-bis, 12-ter, che la volont delle parti di per s presupposto e
12-quater, 12-quinquies e 12-sexies della legge 1 condizione legittimante il definitivo venir meno
dicembre 1970, n. 898, nonch le disposizioni di dellunione, senza che possa in contrario immagi-
cui al Titolo II del libro quarto del codice di proce- narsi un regime come quello della separazione,
dura civile ed agli articoli 6 e 12 del decreto-legge non definitivo sotto il profilo temporale e di mero
12 settembre 2014, n. 132, convertito, con modifi- allentamento del vincolo dal punto di vista degli
cazioni, dalla legge 10 novembre 2014, n. 162. effetti.
In questo modo il legislatore ricorda che lo sciogli- N ancora pu valere in senso contrario il richia-
mento dellunione civile pu avvenire, al pari del mo (con la clausola di compatibilit) alle sole nor-
divorzio, alternativamente in via giudiziale e con- me processuali della separazione. In questo conte-
tenziosa (art. 4 L. div.), sempre avanti al tribunale sto la tecnica normativa lascia davvero molto a de-
ma su domanda congiunta (art. 4, 16 comma, L. siderare, perch il riferimento in questione effetti-
div.), attraverso un accordo di negoziazione assisti- vamente non si spiega (10) se non immaginando
ta per il tramite di avvocati (art. 6, L. n. che lo stesso debba valere non gi tanto per le nor-
162/2014), o ancora con dichiarazione diretta me generali delliter processuale della separazione
(che pure di fatto ricalcano pressoch integralmen-
avanti al Sindaco (art. 12, L. n. 162/2014).
te quelle del divorzio), quanto per quelle singole
4. Il richiamo, in quanto compatibili, disposizioni che trovano la loro naturale sedes nella
alle norme sulla separazione dei coniugi disciplina del codice di rito della separazione, ma
sono pacificamente applicabili (in forza di richiami
Come abbiamo appena visto, nel testo definitiva- e rinvii, o per identit di ratio) anche al divorzio.
mente approvato della legge non stato tuttavia Tra queste mi riferisco in particolare allart. 708,
soppresso ogni riferimento alle norme previste per comma 4, c.p.c. sul reclamo avverso i provvedi-
la separazione personale dei coniugi. Il richiamo, menti presidenziali, che dovr quindi poter essere
sia pure mitigato dalla clausola di compatibilit esperito anche nei confronti dei provvedimenti
(ma in ci non diversamente da quanto avviene provvisori assunti dal presidente tra gli uniti civil-
per il rinvio alle norme sul divorzio e alle norme in mente (11). Analogamente, riterrei che possa tro-
tema di negoziazione assistita e di procedimento di- vare applicazione, sia pure nelle limitate ipotesi in
retto avanti al Sindaco), alle disposizioni del Ti- cui le parti dellunione civile siano anche genitori
tolo II del libro quarto del codice di procedura ci- (in forza di un provvedimento straniero riconosciu-
vile (Dei procedimenti in materia di famiglia e di to nel nostro ordinamento (12), ovvero di una sen-

(10) Secondo Figone, Lo scioglimento delle unioni civili e la to in Italia delladozione del figlio del partner del medesimo ses-
risoluzione dei contratti di convivenza, in Blasi - Campione - Fi- so alla luce della recente prassi delle corti italiane, in genIUS,
gone - Mecenate - Oberto, La nuova regolamentazione delle 2015, 2, 14 ss.) o latto di nascita formato allestero indicante
unioni civili e delle convivenze. Legge 20 maggio 2016, n. due genitori dello stesso sesso trascritto nel registro di stato
76, Torino, 2016, 263 da ritenere che il richiamo sia frutto civile italiano (v. App. Torino 29 ottobre 2014, decr., in genIUS,
di una svista dovuta appunto alla modifica dellimpianto origi- 2015, 1, 15 ss., con nota di Di Napoli, La Corte di appello di To-
nario intervenuta nella definitiva approvazione della legge. rino di fronte alla fecondazione assistita eterologa allestero e in
(11) Nello stesso senso Tommaseo, Profili processuali della Nuova Giur. civ. comm., 2015, 5, 241 ss., con nota di Palmieri,
legge sulle unioni civili e le convivenze, in questa Rivista, 2016; Riflessioni a margine della pronuncia della Corte di appello di
Simeone, Lo scioglimento dellunione civile: il legislatore furioso Torino in tema di trascrizione dellatto di nascita formato alleste-
ha fatto le norme cieche, in Il familiarista.it. ro in seguito a PMA (procreazione medicalmente assistita), se-
(12) Come ad esempio una sentenza di adozione pronun- condo cui nel caso di minore nato allestero, da coppia omo-
ciata allestero e riconosciuta in Italia (v. Ragni, Il riconoscimen- sessuale, in seguito alla fecondazione medicalmente assistita

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tenza che abbia dichiarato ladozione del figlio del stato anche disgiuntamente la volont di sciogli-
partner ai sensi dellart. 44, lett. d), L. 4 maggio mento dinanzi allufficiale dello stato civile. In tale
1983, n. 184 (13)) lart. 709 ter c.p.c. E nello stesso caso la domanda di scioglimento dellunione civile
senso, ancora, come meglio si dir appresso, potr proposta decorsi tre mesi dalla data della manife-
verosimilmente ritenersi applicabile lart. 706 stazione di volont di scioglimento dellunione.
c.p.c. per quanto riguarda la competenza per terri- Limpostazione prescelta dal legislatore vede dun-
torio, anche se la disciplina del divorzio risulta oggi que necessaria dapprima una manifestazione di vo-
diversamente strutturata. lont, anche disgiunta, sub specie di dichiarazione
Al contrario, riterrei non applicabili ulteriori nor- di fronte allufficiale dello stato civile, e successiva-
me processuali specifiche e proprie della sola sepa- mente lattesa del lasso temporale di tre mesi per la
razione, come lart. 711 c.p.c. sul procedimento di proposizione della domanda di scioglimento dellu-
separazione consensuale (14) (non essendo oltre nione civile avanti al tribunale.
tutto la separazione neppure richiamata dal punto La norma pone quindi un primo dubbio: la paren-
di vista dellistituto sostanziale e dovendo quindi tesi di tre mesi dalla stessa indicata deve sempre
piuttosto applicarsi alle ipotesi di accordo sullo considerarsi necessaria, anche se le parti sono en-
scioglimento dellunione civile la disposizione di trambe gi daccordo non soltanto sullo sciogli-
cui allart. 4, comma 16, L. div., relativa al divorzio mento dellunione civile ma altres sulle condizioni
su domanda congiunta), o come lart. 710 c.p.c., con le quali regolamentarlo e intendono sfruttare
essendo le ragioni sottese a una eventuale richiesta la possibilit pure offerta dalla legge (comma 25)
di modifica delle condizioni di scioglimento dellu- di una negoziazione assistita tramite avvocati o di
nione civile suscettibili di essere fatte valere attra- accordo diretto avanti al Sindaco? Stando al teno-
verso il procedimento di revisione di cui allart. 9 re letterale, la disposizione parla di domanda e
L. div., espressamente richiamato dal comma 25 potrebbe quindi lasciare fuori le ipotesi in cui lo
della legge. scioglimento si regga sul solo accordo delle parti
(per il tramite degli avvocati o in via diretta); an-
5. Il ruolo della volont delle parti nello che da un punto di vista logico, poi, la lettura re-
scioglimento dellunione civile. La strittiva della norma potrebbe apparire per alcuni
necessaria previa dichiarazione dinanzi profili inutilmente vincolante per le parti e in
allufficiale dello stato civile quanto tale incongruente. Malgrado ci, ritengo
Si detto che la crisi dellunione civile trova nello che la stessa si imponga in quanto maggiormente
scioglimento diretto la sua naturale definizione. Il rispondente alla genesi della legge e ad esigenze di
relativo iter non tuttavia immediato ma presup- uniformit di trattamento (15). Dal primo punto di
pone un articolato doppio passaggio. La legge vista, il percorso normativo ha, come visto, mutato
(comma 24) stabilisce infatti che lunione civile rispetto alloriginaria idea di applicazione della se-
si scioglie, inoltre, quando le parti hanno manife- parazione; e in questo senso la previsione del ter-

eterologa con limpianto di gameti da una donna allaltra, latto resse del minore alla luce dei principi costituzionali e del diritto
di nascita del fanciullo pu essere trascritto in Italia poich, costituzionale comparato nelladozione del secondo genitore; e
nel caso in questione, non si tratta di introdurre ex novo una si- in Dir. fam. e pers., 2015, 1, 176 ss., con nota di Cipriani, La
tuazione giuridica inesistente ma di garantire la copertura giu- prima sentenza italiana a favore delladozione nelle famiglie
ridica ad una situazione di fatto in essere da diverso tempo, omogenitoriali; e in Nuova giur. civ. comm., 2015, 2, 117 ss.,
nellesclusivo interesse di un bambino che stato cresciuto da con nota di Long, Ladozione in casi particolari del figlio del
due donne che la legge riconosce entrambe come madri. partner dello stesso sesso; e in Vita not., 2015, 1, 107 ss., con
(13) Cos, da ultimo, Cass. 22 giugno 2016, n. 12962, in nota di De Stefano, Adozione eccezionale da parte di un con-
Dir. e giust., 2016, 29, 61 ss., con nota di Figone, La Cassazio- vivente omosessuale; e in Rass. dir. civ., 2015, 2, 686 ss., con
ne dice s alla stepchild adoption; gi in passato la giurispru- nota di Salvi, Omogenitorialit e adozione (in casi particolari):
denza di merito maggioritaria aveva ritenuto che lipotesi di segnali di apertura dei giudici minorili; contra: Trib. min. Torino
adozione in casi particolari ex art. 44, lett. D della L. 4 maggio 11 settembre 2015, nn. 258 e 259, in Nuova giur. civ. comm.,
1983, n. 184, potesse trovare applicazione anche nel caso in 2016, 2, 209 ss., con nota di Nocco, Ladozione del figlio del
cui sussista linteresse concreto del minore al riconoscimento convivente dello stesso sesso: due sentenze contro una lettura
del rapporto genitoriale di fatto instauratosi con laltra figura eversiva dellart. 44, let. D), L.N. 184/1993.
genitoriale sociale, anche dello stesso sesso (in questo senso, (14) Cos anche Tommaseo, Profili processuali della legge
tra le molte: App. Torino 27 maggio 2016; App. Roma 23 di- sulle unioni civili e le convivenze, cit.; Simeone, Lo scioglimento
cembre 2015; Trib. min. Roma 23 dicembre 2015; Trib. min. dellunione civile: il legislatore furioso ha fatto le norme cieche,
Roma 22 ottobre 2015; Trib. min. Roma 30 luglio 2014, in que- cit.
sta Rivista, 2015, 5, 580 ss., con nota di Ruo, A proposito di (15) Nello stesso senso v. anche Figone, Lo scioglimento
omogenitorialit adottiva e interesse del minore; e in genIUS, delle unioni civili e la risoluzione dei contratti di convivenza, cit.,
2015, 1, 236 ss., con nota di Sperti, La tutela del superiore inte- 269.

Famiglia e diritto 10/2016 999


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Legge 20 maggio 2016, n. 76

mine di tre mesi pare rivolta proprio a consentire n. 396/2000 dalla presenza di un procuratore spe-
alle parti uno spatium temporis per una chiara e ciale ad hoc (come, sia pure con dubbi residui e a
conclusiva riflessione su quello che sar lepilogo volte distinguo, si tende in generale a riconoscere
della loro storia. Dal punto di vista sistematico, nella separazione e nel divorzio). Laddove la di-
poi, il comma 24 parla di domanda di scioglimen- chiarazione fosse resa non simultaneamente, ma
to dellunione civile e si applica pertanto sicura- dapprima da una delle parti e successivamente dal-
mente, oltre che alle ipotesi di domanda giudiziale laltra, i relativi effetti, ai fini della proposizione
e processo contenzioso, ai casi di domanda propo- della domanda, decorreranno dalla prima dichiara-
sta in forma congiunta dalle parti dellunione civile zione, posto che la stessa sarebbe a ci idonea an-
avanti al tribunale, in conformit allart. 4, comma che singolarmente considerata.
16, L. div. In questa prospettiva, non avrebbe sen- Infine, poich la proposizione della domanda di
so differenziare il regime della domanda congiunta scioglimento dellunione civile presuppone il com-
da quello sullaccordo tramite negoziazione assistita pimento del termine di tre mesi dalla avvenuta
o avanti al Sindaco, attribuendo unicamente a manifestazione di volont avanti allufficiale di sta-
questi ultimi una sorta di corsia preferenziale per lo to civile, deve ritenersi che la parte sia abilitata a
scioglimento immediato, senza lattesa del termine richiedere (e lufficiale tenuto a fornire) una copia
di tre mesi. conforme dellatto dal quale risulti la dichiarazione
La norma solleva poi una serie di ulteriori interro- resa.
gativi. Se queste sono le regole che dovrebbero sovrinten-
In primo luogo, e per quanto riguarda lindividua- dere la disciplina della dichiarazione di volont di-
zione in concreto dellufficiale di stato civile abili- nanzi allufficiale di stato civile, deve ancora preci-
tato a raccogliere la dichiarazione, riterrei che la sarsi che la stessa, pur obbligatoria per il successivo
soluzione pi corretta sia quella di considerare passaggio, non vincolante quanto alle possibili
competente lufficiale dello stato civile dello stesso modalit in cui lo scioglimento dellunione avr in
comune ove lunione stata costituita e registrata concreto luogo.
ai sensi dei commi 2 e 3 della legge. Qualora si in- In altri termini, non vedo alcun ostacolo a ipotiz-
tendesse ampliare le maglie della norma e favorire zare una dichiarazione disgiunta e anche solo uni-
le parti si potrebbe al pi immaginare come ulte- laterale, e quindi a formulare una domanda con-
riormente competente anche il funzionario del co- giunta di scioglimento dellunione (avanti al tribu-
mune ove il dichiarante residente (o uno dei di- nale, per il tramite di negoziazione assistita o anco-
chiaranti, in caso di manifestazione congiunta), ra avanti al Sindaco); specularmente sar anche
anche se ritengo che le vicende attinenti lunione
possibile che le parti riconoscano lopportunit di
dovrebbero essere, per quanto possibile, oggetto di
addivenire allo scioglimento e formulino a tal fine
pubblicit sempre nello stesso registro (16); per
la dichiarazione avanti allufficiale di stato civile
analoghi motivi non riterrei corretto immaginare
congiuntamente ma non riescano poi a reperire un
come competente anche lufficiale di stato civile
accordo compiuto sul complessivo assetto delle
del comune dellultima residenza della coppia, in
condizioni e diano pertanto vita a un procedimen-
pretesa analogia con la norma sul processo di sepa-
to giudiziale e contenzioso.
razione, che pu, come abbiamo accennato e come
meglio si dir appresso, essere utilizzata esclusiva-
6. Il procedimento: la competenza
mente nel (successivo) contesto processuale e non
gi per questo particolare prodromico incombente. Una volta definiti i profili inerenti la dichiarazione
Per quanto invece concerne le modalit della di- da rendere allufficiale dello stato civile occorre
chiarazione, il comma 24 parla di manifestazione esaminare partitamente liter del processo.
di volont dinanzi allufficiale di stato civile. Con riferimento in primo luogo alla competenza
Lavverbio utilizzato pare alludere a una necessaria del tribunale, occorre distinguere.
presenza e dichiarazione personale, non surrogabile Cos, se nellipotesi di domanda congiunta non
da dichiarazioni inviate per iscritto (a mezzo racco- possono sorgere dubbi in merito alla facolt per le
mandata o posta elettronica certificata), ma even- parti di proporla alternativamente avanti al tribu-
tualmente e ai sensi dellart. 12, comma 7, D.P.R. nale di residenza delluno o dellaltro coniuge, in

(16) V. sul punto Tommaseo, Profili processuali della legge dellunione civile: il legislatore furioso ha fatto le norme cieche,
sulle unioni civili e le convivenze, cit.; Simeone, Lo scioglimento cit.

1000 Famiglia e diritto 10/2016


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conformit a quanto previsto dallart. 4, comma appaiono quindi pienamente compatibili anche nel
16, L. div., pi articolato si presenta il discorso per contesto di cui si discute.
quanto riguarda la competenza in caso di domanda
giudiziale. 7. La fase presidenziale
In questo caso, infatti, la disposizione contenuta Il procedimento contenzioso prende avvio con ri-
nella legge sul divorzio (art. 4, comma 1, L. div.) corso. Latto processuale, come nel giudizio di scio-
stata come noto dichiarata incostituzionale (Corte glimento/cessazione degli effetti civili del matrimo-
cost. 23 maggio 2008, n. 169) (17), riportando cos nio (art. 4, comma 2, L. div.), ha contenuto sinte-
in vita le norme generali e in particolare il foro di tico e potenzialmente limitato allesposizione dei
residenza del convenuto (o, in caso di residenza al- fatti e agli elementi di diritto sui quali la domanda
lestero o irreperibilit dello stesso, quello di resi- si fonda. Non vi sono, in altri termini, particolari
denza dellattore, ovvero ancora, in caso di residen- requisiti di contenuto-forma: il ricorso deve sicura-
za allestero di entrambi i coniugi, qualunque tribu- mente contenere, a pena di nullit, la domanda
nale della Repubblica). principale sullo status (id est, nel caso di specie, la
Ad avviso di chi scrive, se pure la gradualit dei domanda di scioglimento dellunione civile) (18),
criteri del divorzio pare applicabile al caso di scio- mentre rimessa alla volont della parte e alla
glimento dellunione civile stante il richiamo alla strategia difensiva del legale la scelta in ordine al
norma di legge (art. 4, comma 1, L. div.), come grado di analiticit e completezza dellatto intro-
modificata dalla pronuncia di incostituzionalit, duttivo.
non si pu non tenere conto che le ragioni che Al ricorso dovranno essere allegati i medesimi (rec-
hanno condotto a detta declaratoria non trovano tius analoghi, tenuto conto della differenza pubbli-
terreno fertile nel campo dellunione civile. Nel citaria tra il matrimonio e lunione civile) docu-
contesto matrimoniale, invero, la Consulta ha giu- menti che si richiedono tradizionalmente nel pro-
dicato irragionevole il criterio dellultima residenza cesso di separazione e divorzio. Tra questi la copia
comune dei coniugi (in precedenza applicabile) at- autentica attestante lavvenuta registrazione dellu-
teso il lasso di tempo intercorrente tra separazione nione civile (rilasciata dal Comune in cui tale in-
e divorzio, che potrebbe ridurre (se non elidere) combente ha avuto luogo), i certificati anagrafici
ogni collegamento con la precedente localit dove (residenza e stato di famiglia) di entrambe le parti,
si era sviluppata lunione familiare; lasso di tempo le dichiarazioni dei redditi degli ultimi tre anni.
che tuttavia in questo caso non sussiste in quanto Quale ulteriore documento - attestante la sussi-
la via dello scioglimento costituisce la conseguenza stenza dello specifico presupposto di cui si gi
immediata e diretta della crisi dellunione. parlato - dovr essere altres prodotta la copia au-
Pare quindi ugualmente applicabile, in quanto tentica dellatto con il quale la parte ha - o en-
compatibile con la ratio della riforma, la (differen- trambi gli uniti civilmente hanno - dichiarato di-
te) norma tuttora in vigore per il giudizio di sepa- nanzi allufficiale di stato civile la propria volont
razione, che come noto individua quale criterio di di procedere allo scioglimento dellunione. Al ri-
competenza territoriale il foro dellultima residenza corso possono poi essere liberamente allegati ulte-
comune dei coniugi (in questo caso, delle parti del- riori documenti e lo stesso pu essere corredato di
lunione civile). Invero, poich nelle ipotesi di cui istanze istruttorie volte a supportare le domande
si discute la volont di scioglimento interviene di- concretamente formulate nel merito.
rettamente nel contesto di vita dellunione civile La partecipazione del convenuto alla fase presiden-
come prima (e unica in quanto prodromica alla sua ziale , come per il divorzio, soltanto eventuale e si
conclusione) risposta alla sua crisi, ha in questo ca- estrinseca nel deposito di una memoria difensiva,
so un significato e una precisa logica il richiamo al- atto meramente facoltativo e privo di conseguenze
le disposizioni della separazione, che dettano una decadenziali anche in caso di sua omissione.
disciplina di risposta immediata alla crisi della vita Sicuramente applicabile deve poi ritenersi lart. 4,
matrimoniale ricollegando la competenza al luogo comma 5, L. div., sia nella parte in cui regola la
in cui questultima stata da ultimo condivisa e fissazione delludienza presidenziale, sia nella parte

(17) Corte cost. 23 maggio 2008, n. 169, in questa Rivista, 2008, 7, 44 ss. con nota di Danovi, La domanda di divorzio non
2008, 670 ss., con nota di Tommaseo, Dichiarate parzialmente si presenta pi nel luogo dellultima residenza comune.
illegittime le regole sul foro competente per i giudizi di divorzio: (18) Per lanalogo regime nella separazione e nel divorzio v.
una sentenza scontata o unoccasione perduta?; in Guida dir., Danovi, Il processo di separazione e divorzio, cit., 202 ss.

Famiglia e diritto 10/2016 1001


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in cui consente la nomina di un curatore speciale zazione a vivere separati rappresenti un provvedi-
per il coniuge (recte, in questo caso, la parte dellu- mento comunque opportuno (rectius, doveroso) per
nione civile) convenuto (ma analoga possibilit allentare un rapporto che pu, in alcune situazioni,
deve essere concessa anche allattore) malato di divenire fonte di pregiudizio e consentire cos alla
mente o legalmente incapace. parte interessata di lasciare il tetto familiare senza
Anche lo svolgimento delludienza presidenziale considerarsi, da quel momento in avanti, inadem-
deve sostanzialmente ricalcare quanto previsto per piente ai doveri di solidariet familiare dellassi-
il processo di divorzio (art. 4, commi 7 e 8, L. stenza morale e materiale e della coabitazione.
div.). In questo senso in primo luogo necessaria Dal punto di vista dei rapporti economici, invece,
la presenza personale delle parti, finalizzata a un il presidente sar chiamato a disporre, sin dalla pri-
tentativo di conciliazione o anche di riconciliazio- ma udienza e pur in via provvisoria, un assegno in
ne, tenuto conto che gli uniti civilmente (o uno favore della parte dellunione civile economica-
solo di essi) hanno gi dichiarato la loro intenzione mente pi debole. A tale riguardo, la non applica-
di procedere allo scioglimento dellunione, un lasso bilit delle norme sulla separazione da un lato e il
temporale di tre mesi trascorso ed quindi op- richiamo allart. 5 L. div. dallaltro inducono a rite-
portuno verificare quanto la dichiarazione in pre- nere che tale assegno debba essere riconosciuto, ab
cedenza resa corrisponda ancora alleffettiva inten- origine, tenuto conto dei presupposti e delle finalit
zione della parte. Ovviamente, nel caso in cui an- tradizionalmente tipiche non dellassegno di man-
che uno soltanto degli uniti civilmente dovesse in- tenimento quanto piuttosto dellassegno divorzile.
sistere per lo scioglimento, non vi sar spazio alcu- Quanto al regime dellordinanza presidenziale, la
no per una riconciliazione e la parte istante avr stessa deve pacificamente ritenersi esecutiva e do-
diritto a ottenere la pronuncia di scioglimento del- tata di efficacia ultrattiva (id est, in grado di so-
lunione civile. pravvivere alleventuale estinzione del processo) ai
Alludienza le parti devono presenziare con i ri- sensi dellart. 4, comma 8, L. div., e soggetta a re-
spettivi legali. Nellipotesi di mancata comparizio- clamo alla Corte dAppello, ai sensi dellart. 708,
ne o rinuncia della parte ricorrente la domanda comma 4, c.p.c., applicabile in virt dellart. 4, L.
non ha effetto, mentre nella speculare ipotesi di n. 54/2006 anche al processo di divorzio e tale da
mancata comparizione del resistente il giudice pu costituire ormai componente integrante irrinuncia-
disporre un rinvio delludienza (beninteso se e in bile di questo.
quanto la mancata comparizione possa apparire in-
colpevole). 8. La fase innanzi al giudice istruttore
Per quanto attiene allordinanza presidenziale, va e la sentenza
innanzi tutto segnalato come nelle unioni civili la
presenza, da un punto di vista statistico estrema- Lordinanza presidenziale rappresenta altres il pon-
mente rara, di figli minori, attenua in larga misura te di passaggio tra le due distinte fasi del processo.
i caratteri di officiosit e urgenza dei relativi prov- Con la stessa il presidente assegna infatti alle parti
vedimenti. Tenuto oltre tutto conto che, in appli- i termini per il deposito di atti difensivi (rispettiva-
cazione dei principi ormai consolidati in sede di se- mente memoria integrativa per il ricorrente e com-
parazione, divorzio e procedimenti relativi ai figli parsa di risposta per il resistente). A questi ultimi,
di genitori non coniugati, stante la tendenziale as- in particolare, devono essere ricollegate le deca-
senza di figli minori il giudice non disporr verosi- denze tradizionalmente proprie del processo di co-
milmente di alcun potere di assegnazione della casa gnizione per la proposizione di domande riconven-
familiare ad uno degli uniti civilmente, anche se zionali ed eccezioni processuali di merito non rile-
proprietario in via esclusiva, gli unici profili di ur- vabili dufficio.
genza possono essere ricondotti da un lato alla Anche con riferimento alla fase successiva, che si
autorizzazione a vivere separati e dallaltro alla pre- svolge avanti al giudice istruttore, il procedimento
visione di un assegno in favore della parte dellu- ricalca nelle sue linee portanti quello previsto per
nione civile economicamente pi debole. il divorzio, e pertanto, in forza dei richiami conte-
Sotto il primo profilo, pur vero che dalla discipli- nuti nellart. 4, comma 11, L. div., larchetipo del
na dellunione civile stato espunto uno dei doveri processo ordinario di cognizione. Deve quindi im-
che istituzionalmente caratterizza il matrimonio e maginarsi una scansione di udienze suddivisa se-
si ricollega al consortium vitae, ovvero il dovere di condo il modello dellart. 183 c.p.c. (con la possi-
fedelt; ma parimenti innegabile come lautoriz- bile appendice scritta alla trattazione attraverso le

1002 Famiglia e diritto 10/2016


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memorie di cui allart. 183, comma 6, c.p.c.), 184 Al termine dellistruttoria e una volta svoltasi lu-
c.p.c. e a seguire le eventuali udienze per lassun- dienza di precisazione delle conclusioni la causa sa-
zione dei mezzi di prova costituendi. r rimessa al collegio per la decisione con lasse-
Una particolare attenzione deve essere riservata al- gnazione dei termini di legge per il deposito delle
listruzione probatoria. In questo ambito, per quan- conclusionali e delle repliche. La sentenza sullo
to riguarda i profili personali, posto che il legislato- status (id est, sullo scioglimento dellunione), potr
re ha eliminato, nel testo infine approvato, il riferi- essere anche non definitiva, con prosecuzione del
mento espresso al dovere di fedelt tra le parti del- processo sulle domande consequenziali (21). Lap-
lunione civile, dovrebbe a prima impressione rite- pello, in ogni caso, seguir le forme camerali al pari
nersi che la componente tradizionale dellistrutto- dellanaloga impugnazione avverso la sentenza di
ria orale che nella separazione destinata a suffra- divorzio.
gare la domanda di addebito non possa trovare cit-
tadinanza nel processo di scioglimento dellunione 9. Le ipotesi di presenza di figli minori
civile. In realt, tuttavia, come gi stato eviden-
Nellacceso dibattito che ha infine condotto allap-
ziato in dottrina (19), il dovere di fedelt pu co-
provazione della L. n. 76/2016 uno dei profili pi
munque rientrare lato sensu nei doveri di assistenza
morale e materiale e, pi in generale, di solidariet tormentati stato quello relativo alla c.d. stepchild
familiare, che pure contraddistinguono listituto di adoption, ovvero la possibilit, ammessa in molti
nuovo conio e i comportamenti delle parti potran- ordinamenti, per un soggetto (sposato laddove
no quindi assumere rilievo sotto tale profilo (tenu- ammesso il matrimonio omosessuale o comunque
to oltre tutto conto della rilevanza delle ragioni parte di ununione registrata e produttiva di effetti
della decisione in sede di determinazione del quan- giuridici) di adottare il figlio biologico del proprio
tum dellassegno). partner.
In relazione ai profili economico-patrimoniali, in- Inizialmente prevista nelloriginario testo del d.d.l.
vece, il processo in esame si contraddistingue in li- Cirinn approvato alla Camera (sotto forma di ag-
nea generale per una spiccata componente perso- giunta alladozione speciale di cui allart. 44, lett.
nale, essendo lunione civile, come detto, destinata b), L. adozione), tale possibilit stata successiva-
a dare vita a uno status familiae del quale i protago- mente stralciata. La L. n. 76/2016 limita cos ai so-
nisti sono, in linea di principio, i contraenti. li soggetti contraenti la formazione di diritti e do-
In questa prospettiva il thema decidendum (e specu- veri di natura familiare.
larmente quello probandum) del processo possono Sennonch va dato atto che la presenza di figli mi-
sicuramente contemplare la domanda di riconosci- nori allinterno di un nucleo same-sex non pu rite-
mento di un assegno in capo allunito civilmente nersi rigidamente esclusa. Prova ne il fatto che
pi debole dal punto di vista economico. Quanto a anche ad esito di una serie di pronunce della giuri-
ulteriori domande consequenziali, si gi accenna- sprudenza di merito e da ultimo di legittimit (22)
to al fatto che lassegnazione della casa non do- si sono poste le basi per un riconoscimento anche
vrebbe poter essere thema in discussione allinterno giuridico (sia pure, sino ad ora, esclusivamente per
di questo processo, dovendo soggiacere alle ordina- via pretoria) dei legami familiari intercorrenti tra i
rie regole di diritto civile, e analoga considerazione minori e il partner del proprio genitore: soggetto,
dovr verosimilmente effettuarsi in relazione a ul- questultimo, che potrebbe essere unito civilmente
teriori domande anche connesse di natura econo- secondo la nostra disciplina interna, ovvero in ve-
mica che, almeno sino a quando non dovesse mu- ro e proprio matrimonio in un ordinamento giuri-
tare il consolidato ordinamento restrittivo della dico straniero.
Corte di cassazione, non dovrebbero poter trovare In queste ipotesi, occorre domandarsi se la presenza
ingresso in questa sede (20). di un minore possa modificare la disciplina proces-

(19) Cfr. Cosmai - Figone - Simeone - Tagliaferri, Unioni civili 5304; Cass. 22 ottobre 2004, n. 20638, in questa Rivista, 2005,
e convivenze di fatto: tutte le novit della legge, in ilFamiliari- 259 ss., con nota di Frassinetti, Ancora sul cumulo oggettivo
sta.it. tra giudizi di separazione e domande restitutorie. Per ulteriori ri-
(20) Cfr., per lorientamento che esclude lammissibilit, nel ferimenti, sia in dottrina che in giurisprudenza, si rinvia a Da-
giudizio di separazione e divorzio, di ulteriori domande (diffe- novi, Il processo di separazione e divorzio, cit., 380 ss.
renti da quelle conseguenziali e accessorie), tra le quali anche (21) Figone, Lo scioglimento delle unioni civili e la risoluzione
la domanda di scioglimento della comunione legale: Cass. 24 dei contratti di convivenza, cit., 270.
dicembre 2014, n. 27386; Cass. 21 maggio 2009, n. 11828; (22) Cfr. nota 13.
Cass. 6 dicembre 2006, n. 26158; Cass. 10 marzo 2006, n.

Famiglia e diritto 10/2016 1003


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suale del giudizio di scioglimento dellunione civi- Ma soprattutto, il processo dovrebbe acquisire for-
le. me inquisitorie, sia sotto il profilo istruttorio, che
In linea di principio, la soluzione della questione dal punto di vista della concreta individuazione
ruota intorno alla concreta verifica dello status fi- del thema decidendum. La presenza di figli minori
liationis del minore: nelle ipotesi di specie, invero, segna infatti labbandono del principio della do-
se pure il legame sia riconosciuto nei confronti di manda e della corrispondenza tra il chiesto e il pro-
entrambi i componenti della coppia e lesercizio nunciato, consente al giudice di assumere provve-
della responsabilit sia condiviso tra il genitore dimenti anche difformi da quelli richiesti dalle par-
biologico e il genitore adottante (secondo le nor- ti e relega le domande di queste ultime a mere sol-
me di altro ordinamento o in virt di pronuncia da lecitazioni di un potere che si espande naturalmen-
parte dei nostri giudici), la fattispecie riguarda co- te in capo al giudice (24).
munque e necessariamente un minore nato fuori In questa prospettiva, potrebbe quindi ritenersi
del matrimonio, e per tale motivo la crisi del rela- che, in presenza di minori, pur vertendosi in un
tivo rapporto genitoriale dovrebbe a rigore essere procedimento di scioglimento dellunione civile,
regolamentata per mezzo delle apposite norme lasse portante dovr essere considerato linteresse
(artt. 337 bis ss. c.c., art. 38 disp. att. c.c.) e trami- del figlio a conservare rapporti saldi e significativi
te queste seguire il rito camerale. Secondo una let- con entrambe le figure genitoriali e a continuare a
tura rigorosa, pertanto, non dovrebbe potersi attua- ricevere cura, educazione ed istruzione da parte di
re il simultaneus processus tra il tema dello sciogli- entrambi. In altri termini, si potrebbe anche imma-
mento dellunione e quello inerente laffidamento, ginare uninterpretazione estensiva della normati-
il collocamento e il mantenimento del minore e le va, favorita alla luce del superiore interesse del mi-
relative istanze dovrebbero essere fatte valere in nore, considerando il legame intercorrente non
due contesti processuali differenti, ciascuno allo esclusivamente tra il minore e il proprio genitore
scopo dedicato. biologico, ma altres con il coniuge di questo o sog-
In questo ambito potrebbe tuttavia altres immagi- getto con lo stesso unito civilmente, soprattutto
narsi uninterpretazione pi progressista, volta ad laddove vi sia un constatato pregresso rapporto af-
adattare alleventuale presenza di figli minori la di- fettivo, dotato dei caratteri di stabilit e solidit.
sciplina processuale sino a ora evidenziata per le
ipotesi in cui lo scioglimento riguardi le sole parti 10. Le convivenze di fatto
dellunione civile (23). Accanto allintroduzione del nuovo istituto dellu-
Cos ragionando, si dovrebbero riconoscere, come nione civile, la L. n. 76/2016 si occupata altres
avviene nel processo di separazione e divorzio e di disciplinare, per la prima volta in via generale,
pi in generale in tutte le ipotesi di giustizia mino- la convivenza di fatto tra due persone (eteroses-
rile, tutte le modifiche e variazioni anche significa- suali o omosessuali), intendendo per tale lunione
tive al modello processuale di riferimento. stabile derivante da legami affettivi di coppia e di
In questa cornice dovrebbe trovare pieno accogli- reciproca assistenza morale e materiale tra due per-
mento in primis listituto processuale dellascolto sone maggiorenni non vincolate da rapporti di pa-
del minore, ormai elevato a regola generale nel si- rentela, affinit o adozione, matrimonio o unione
stema e deputato alla salvaguardia dellinteresse di civile (in questo senso si esprime il comma 36 della
questi nel contesto della crisi della famiglia. legge) (25). Per regolamentare questa situazione

(23) Parrebbe considerare tale eventualit de plano in tutte La pronuncia dufficio. I. La pronuncia di merito, Milano, 1967,
le ipotesi di presenza di figli minori che la coppia abbia avuto 169 ss.; Mandrioli, Separazione per ordinanza presidenziale?, in
tramite il ricorso a tecniche (in Italia vietate ma consentite in Riv. dir. proc., 1972, 204 ss.; Tommaseo, sub art. 4 l. n.
altri ordinamenti) di procreazione medicalmente assistita o 898/1970, in Commentario al diritto italiano della famiglia diretto
maternit surrogate Figone, Lo scioglimento delle unioni civili e da Cian, Oppo, Trabucchi, Padova, 1993, VI, I, 284; Danovi,
la risoluzione dei contratti di convivenza, cit., 270. Principio della domanda e ultrapetizione nei giudizi di separazio-
(24) La deroga al principio della domanda e il carattere an- ne, in Riv. dir. proc., 1998, 729 ss.; Id., Il processo di separazio-
che ufficioso dei provvedimenti che riguardano i figli minori ne e divorzio, cit., 191 ss.; Cipriani, Processi di separazione e di-
pressoch universalmente riconosciuta. Cfr. ad es. nella dottri- vorzio, in Foro it., 2005, V, 143; Graziosi, Osservazioni sulla ri-
na privatistica tra gli altri Mantovani, La separazione personale forma dei processi di separazione e di divorzio, in Riv. trim. dir.
dei coniugi (artt. 150-158 c.c.), Padova, 1983, 240; Bianca, in proc. civ., 2005, 1140; Cea, I processi di separazione e divorzio
Commentario al diritto italiano della famiglia, diretto da Cian, allindomani della promulgazione della l. n. 80/2005, in Riv. dir.
Oppo, Trabucchi, Padova, 1993, VI, I, 373 ss.; Dogliotti, Sepa- civ., 2006, II, 127 ss.; Luiso, La nuova fase introduttiva del pro-
razione e divorzio. Il dato normativo. I problemi interpretativi, cesso di separazione e divorzio, in Il giusto proc. civ., 2006, 44.
Torino, 1995, 58 ss.; e nella dottrina processualcivilista Grasso, (25) Sul tema v. da ultimo ex plurimis Buffone, Convivenze

1004 Famiglia e diritto 10/2016


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Legge 20 maggio 2016, n. 76

stata concepita una disciplina a geometria variabi- che la dichiarazione anagrafica richiesta dalla
le (26), a seconda della presenza o meno di forma- legge n. 76 del 2016 per laccertamento della sta-
li certificazioni dellunione, in quanto ai sensi del bile convivenza, quanto a dire per la verifica di
comma 37, ferma restando la sussistenza dei pre- uno dei requisiti costitutivi ma non anche per ap-
supposti di cui al comma 36, per laccertamento purarne leffettiva esistenza fattuale (29).
della stabile convivenza si fa riferimento alla di- In materia di convivenza di fatto la disposizione
chiarazione anagrafica di cui allarticolo 4 e alla che tuttavia forse pi di ogni altra sollecita rifles-
lettera b) del comma 1 dellarticolo 13 del regola- sioni dal punto di vista processuale il successivo
mento di cui al decreto del Presidente della Repub- comma 65 della legge, che stabilisce che in caso
blica 30 maggio 1989, n. 223. di cessazione della convivenza di fatto, il giudice
Limitando in questa sede il commento della nuova stabilisce il diritto del convivente di ricevere dal-
normativa ad alcune sintetiche riflessioni sempre laltro convivente e gli alimenti qualora versi in
in ordine ai profili processuali della disciplina delle stato di bisogno e non sia in grado di provvedere al
convivenze di fatto, il primo interrogativo riguarda proprio mantenimento. In tali casi, gli alimenti so-
leventuale spazio per un accertamento giudiziale no assegnati per un periodo proporzionale alla du-
della convivenza, a prescindere dalle formali risul- rata della convivenza e nella misura determinata ai
tanze della dichiarazione anagrafica. sensi dellarticolo 438, secondo comma, del codice
La risposta al quesito, che gi in passato ha varia- civile. Ai fini della determinazione dellordine de-
mente sollecitato i diversi interpreti, ai fini delle gli obbligati ai sensi dellarticolo 433 del codice ci-
pur limitate conseguenze che la legge ricollegava vile, lobbligo alimentare del convivente di cui al
alle convivenze di fatto, dovrebbe a mio avviso es- presente comma adempiuto con precedenza sui
sere affermativa. Gi sub Julio si invero attribuito fratelli e sorelle.
al giudice un potere di indagine e ricognitivo della Se per quanto attiene ai presupposti la norma fa
convivenza, anche a prescindere dalla sussistenza quindi riferimento alla disciplina ordinaria del co-
di una dichiarazione anagrafica confermativa in tal dice divile, anche per quanto riguarda il modello
senso (27). stato in particolare chiarito in giuri- processuale da ritenersi che nella fattispecie lo
sprudenza che avendo la convivenza natura fat- stesso sia quello consueto in materia di alimenti; il
tuale, e, cio, traducendosi in una formazione so- processo sar quindi introdotto con atto di citazio-
ciale non esternata dai partners a mezzo di un vin- ne e strutturato secondo le regole ordinarie del
colo civile formale, la dichiarazione anagrafica processo di cognizione (ferma restando la possibili-
strumento privilegiato di prova e non anche ele- t di richiedere e ottenere un assegno anche in via
mento costitutivo (28). In questa prospettiva, an- cautelare e provvisoria), avanti al tribunale in
che la qualificazione normativa fornita dalla L. n. composizione monocratica. Non vertedendosi in
76/2016 appare scevra da ogni riferimento ad materia di status, in questo caso non deve ritenersi
adempimenti formali, in quanto pone laccento su necessario lintervento del pubblico ministero.
aspetti empirici, quali la presenza di ununione sta- Alcuni dubbi si prospettano poi allinterprete, sia
bile suggellata da legami affettivi di coppia e di re- per comprendere a cosa concretamente alluda la
ciproca assistenza morale e materiale, e la precisa- locuzione periodo proporzionale utilizzata dal le-
zione dellinsussistenza tra i conviventi di ulteriori gislatore, sia in relazione alla possibilit di dimo-
e diversi vincoli derivanti da rapporti di parentela, strare una convivenza di durata superiore rispetto a
affinit o adozione, matrimonio ovvero ancora quanto formalmente risultante dai certificati ana-
unione civile. Si quindi ancora precisato in giuri- grafici.
sprudenza che il convivere un fatto giuridica- In merito al primo aspetto, con la formula periodo
mente rilevante da cui discendono effetti giuridici proporzionale credo che il legislatore non abbia
ora oggetto di regolamentazione normativa. Tant voluto istituire un inderogabile obbligo per il giudi-

di fatto: si gioca la partita degli orientamenti, in Guida dir., 2016, stabilit e continuit delle frequentazioni e la sussistenza reci-
26, 18 ss. proca di scambi di assistenza morale e materiale.
(26) La definizione di Fiorini, Leo, Formazioni sociali con (28) Trib. Milano, Sez. IX civ., 31 maggio 2016, ord. (est. G.
doppia disciplina a geometria variabile, in Guida dir. Speciale Buffone). Analogamente v. anche M. Finocchiaro, Sottoposti a
Il Sole 24 Ore, 2016, 25, 62. norme due maggiorenni con un legame stabile, in Guida dir.
(27) In questo senso cfr. ex plurimis ad es. Cass. 3 aprile Speciale Il Sole 24 Ore, 2016, 25, 60.
2015, n. 6855; Cass. 21 aprile 2016, n. 8037, per le quali la (29) Cos ancora Trib. Milano, Sez. IX civ., 31 maggio 2016,
convivenza e la famiglia di fatto si fondano su una serie con- ord., cit.
corrente di indici presuntivi, quali la durata della convivenza, la

Famiglia e diritto 10/2016 1005


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Legge 20 maggio 2016, n. 76

ce di adottare un criterio matematico rigido e im- rittura senza limiti temporali, come tendenzialmen-
mutabile, ma piuttosto mantenere in capo allo te avviene per lassegno di separazione e per quello
stesso un potere discrezionale, sia pure vincolato di divorzio.
nella sua massima espressione alla durata della con- Infine, in relazione al secondo quesito, se si accede
vivenza. In questo senso la durata dellassegno do- allinterpretazione sopra segnalata secondo la quale
vrebbe al massimo essere fissata nello stesso perio- la dichiarazione anagrafica non deve considerarsi
do di concreto svolgimento della convivenza, ma titolo costitutivo (ma piuttosto certificativo e pro-
eventualmente anche essere ridotta, tenuto conto batorio) della convivenza, valendo sempre la situa-
delle circostanze del caso concreto. In questo senso zione di fatto sottostante, verosimilmente il giu-
la ratio della disposizione appare in particolare fo- dice potr prendere in considerazione, ai fini della
calizzata nel senso di escludere che due persone determinazione della durata di corresponsione degli
che abbiano convissuto per un periodo limitato alimenti, anche il periodo di convivenza antece-
possano rimanere vincolate sotto il profilo econo- dente alla dichiarazione anagrafica espressa.
mico luna allaltra per un tempo eccessivo o addi-

1006 Famiglia e diritto 10/2016


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Legge 20 maggio 2016, n. 76

Profili penali

I profili penali
della L. n. 76 del 2016
di Paolo Pittaro (*)

La L. 20 maggio 2016, n. 76, recante la Regolamen- norma che sembrerebbe avere carattere generale,
tazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso estende alle parti delle unioni civili i diritti e i do-
e disciplina delle convivenze, non contiene nessuna veri derivanti dal rapporto di coniugio ad eccezio-
disposizione riferibile al sistema penale, ovvero di ne di quelli disciplinati nel codice civile e non
disciplina sugli effetti che le norme civili, ivi con- espressamente richiamati nella L. n. 184 del 1983
tenute, potrebbero avere sul diritto penale. in materia di adozioni, parrebbe opportuno precisare
Trattasi di una lacuna ovvero, se si preferisce, di se con il suddetto rinvio si intendano richiamare anche
una situazione giuridica di particolare problemati- le norme in malam partem derivanti dalla qualit di
cit, posto che lunica norma richiamabile, ma rife- coniuge (a mero titolo esemplificativo, si consideri lar-
ribile allintero ordinamento giuridico, quella ticolo 577 del codice penale, che, nel caso di omicidio,
espressa nel comma 20 dellart. 1, la quale dispone prevede un aumento di pena se il reato stato commes-
che Al solo fine di assicurare leffettivit della tu- so contro il coniuge, ovvero le diverse normative che
tela dei diritti e il pieno adempimento degli obbli- pongono quale causa di incompatibilit nellesercizio di
ghi derivanti dallunione civile tra persone dello una professione o della funzione assegnata il rapporto
stesso sesso, le disposizioni che si riferiscono al ma- di coniugio con unaltra parte) e, in caso affermativo,
trimonio e le disposizioni contenenti le parole co- individuare le suddette norme in maniera puntua-
niuge, coniugi o termini equivalenti, ovunque ri- le (2).
corrono nelle leggi, negli atti aventi forza di legge, Ma il legislatore non ha ritenuto di tener conto di
nei regolamenti nonch negli atti amministrativi e tale avvertimento e di disporre in merito (3).
nei contratti collettivi, si applicano anche ad Ad essere precisi, una disposizione c, sebbene ri-
ognuna delle parti dellunione civile tra persone feribile alle convivenze e non alle unioni civili di
dello stesso sesso. La disposizione di cui al periodo persone dello stesso sesso. Si tratta del comma 38
precedente non si applica alle norme del codice ci- dellart. 1, il quale afferma che I conviventi di fat-
vile non richiamate espressamente nella presente to hanno gli stessi diritti spettanti al coniuge nei
legge, nonch alle disposizioni di cui alla L. 4 mag- casi previsti dallordinamento penitenziario: una
gio 1983, n. 184. Resta fermo quanto previsto e norma che, peraltro, trova gi attuazione nelle at-
consentito in materia di adozione dalle norme vi- tuali fattispecie dellord. penit., e, quindi, per certi
genti. versi, non innovativa e, comunque, non riferibile
Un problema giuridico del quale il legislatore non al codice penale sostanziale ovvero a quello proces-
si reso conto ovvero, rectius, non ha voluto tene- suale.
re conto, per quanto, in sede di lavori parlamenta- Invero, la questione in parola era stata oggetto di
ri, si sia alzata una autorevole voce che lo ha messo attenta dottrina, la quale, proprio nei giorni della
in guardia, evidenziandone, con estrema chiarezza, definitiva votazione della proposta di legge alla Ca-
alcuni profili. Alludiamo al Comunicato emesso dal mera, gi approvata dal Senato il 25 febbraio 2016,
Comitato per la legislazione il 12 aprile 2016, il qua- si era posta proprio il problema relativo ai profili
le, esaminando il disegno di legge in via di appro- penalistici della c.d. Legge Cirinn, dettagliando,
vazione definitiva, nitidamente esprimeva un ca- seppur in maniera schematica, i suoi possibili effet-
veat, affermando (1) che al comma 20, che, con ti sia in malam partem, sia in bonam partem, sia sulle

(*) Saggio destinato agli Studi in onore di Mauro Ronco. (2) Il corsivo nostro.
(1) Comitato per le legislazione, Comunicato, 12 aprile (3) Si rammenti che sul testo il Governo aveva posto la que-
2016, 29. stione di fiducia.

Famiglia e diritto 10/2016 1007


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disposizioni processuali (4): un saggio, peraltro, am- Ora, gi in via preliminare, va sottolineato come il
piamente ripreso dai mass media (5). E tali profili comma 20 dellart. 1 della L. n. 76/2016 estende s
penalistici sono stati evidenziati anche dai primi le disposizioni che si riferiscono al matrimonio e le
commenti a caldo seguiti alla promulgazione del- disposizioni contenenti le parole coniuge, co-
la L. n. 76 del 2016 (entrata in vigore il 5 giugno niugi o termini equivalenti, ovunque ricorrono
2016) (6). anche ad ognuna delle parti dellunione civile tra
Delineare, a questo punto, tutte le norme del codi- persone dello stesso sesso, ma al solo fine di assicu-
ce penale ovvero di quello di rito, ove appaia la rare leffettivit della tutela dei diritti e il pieno
parola coniuge o termini similari e chiedersi se adempimento degli obblighi derivanti dallunione
quanto previsto dalle fattispecie cos individuate civile tra persone dello stesso sesso (8).
possa estendersi anche alle unioni civili di persone Ebbene, non sembra affatto sostenibile - e, anzi, sa-
dello stesso sesso, pu essere unoperazione di non rebbe paradossale - che uno degli obblighi derivan-
poco conto (lelencazione sarebbe alquanto nutri- ti dallunione civile tra persone dello stesso sesso
ta), ma affatto disutile se prima non si mettano in sia quello di non commettere delitti contro il part-
luce i princpi fondamentali che reggono il giure ner, laddove la norma penale preveda lincrimina-
penale per poi interpretare, alla luce di questi, le zione ovvero una circostanza aggravante se tale
sparute norme contenute nella L. n. 76 del 2016, reato venisse commesso contro il coniuge. E que-
che si vorrebbero richiamare per la finalit che qui sto, pur non volendo insistere (ma sarebbe argo-
ci occupa. mentazione gi di per s decisiva) che ci troverem-
Ad esempio, sarebbe del tutto banale e superficiale mo di fronte ad una analogia contra reum e, quindi,
chiedersi semplicemente se laggravante prevista costituzionalmente illegittima.
dallart. 577, comma 2, c.p., per lomicidio del co- Ed , pertanto, in tale contesto che non possibile
niuge, ovvero se la non punibilit per il prossimo estendere alle unioni civili di persone dello stesso
congiunto prevista nelle ipotesi di cui allart. 384 sesso quanto previsto dallart. 577, comma 2, c.p.
c.p. possano estendersi alla persona dello stesso ses- (omicidio) (9) e dallart. 605, comma 2, c.p. (se-
so unita civilmente ai sensi della legge Cirinn. questro di persona) (10): fattispecie aggravate se il
Il quadro di riferimento costituito dallart. 25, delitto rivolto contro il coniuge.
comma 2, Cost., il quale, nellambito di una ratio Per altro verso, non sembra parimenti sostenibile
di garanzia del singolo e non di certezza del diritto, affermare che nella tutela dei diritti derivanti dal-
stabilisce i basilari princpi operanti sul piano delle lunione civile tra persone dello stesso sesso sia
fonti, dellinterpretazione della legge penale, della quello di una minore o punta punibilit laddove la
tecnica di costruzione delle fattispecie penali e del- norma penale preveda tale trattamento per il co-
la successione delle leggi penali nel tempo: princpi niuge. E questo, pur trascurando di sottolineare co-
quali la riserva di legge, quella della sufficiente de- me siffatta non punibilit si presenti come norma
terminatezza (o di precisione, come viene anche eccezionale rispetto alla previsione generale delle
definito) della fattispecie e del divieto di analogia, fattispecie di riferimento e, quindi, comunque non
vuoi da intendersi, secondo certa dottrina, in senso suscettibile di analogia in bonam partem ai sensi del
assoluto, vuoi da intendersi, secondo altra dottrina ricordato art. 14 delle preleggi.
(peraltro maggioritaria) come divieto della sola Il punto, insomma, sta nel fatto che la tutela dei
analogia in malam partem, ma cui va accostato, pe- diritti e ladempimento degli obblighi derivanti
raltro, anche quello dellanalogia in bonam partem dallunione civile tra persone dello stesso sesso pu
nellipotesi in cui la norma operata dovesse rivelar- plausibilmente ripercuotersi su quanto disposto
si come eccezionale rispetto a regole generali (art. nelle leggi, negli atti aventi forza di legge, nei regola-
14 disp. prel. c.c.) (7). menti nonch negli atti amministrativi e nei contratti

(4) Trattasi di Gatta, Unioni civili tra persone delle stesso ses- lista.it, 17 giugno 2016.
so e convivenze di fatto: i profili penalistici della Legge Cirinn, (7) Sul tema ci permettiamo a quanto sinteticamente espo-
in www.penalecontemporaneo.it, 11 maggio 2016. sto in Pittaro, Commento agli artt. 25, commi 2 e 3, in Com-
(5) Cfr., per tutti, Ferrarella, Bigamia consentita e gli altri mentario breve alla Costituzione, II ed. a cura di Bartole e Bin,
vuoti del testo sulle unioni civili, in Corriere della sera, 11 mag- Padova, 2008, 253 s.
gio 2016, 5. (8) Ovviamente, nostro il corsivo.
(6) Ci riferiamo a Balzarini, Unioni civili: prime riflessioni sul- (9) In tal caso la pena della reclusione, normalmente non
lapplicazione in campo penale della legge 76/2016, in inferiore a 21 anni, viene prevista da 24 a 30 anni.
www.quotidianogiuridico.it, 13 giugno 2016, ed a Piccatti, (10) La reclusione, prevista da sei mesi a otto anni, viene
Unioni civili e convivenze di fatto. Riflessi penali, in www.ilpena- elevata da uno a dieci anni.

1008 Famiglia e diritto 10/2016


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collettivi, ma non sulle leggi penali, che rispondo- trarsi agli obblighi di assistenza inerenti alla qualit
no alla tutela di diversi beni giuridici, di volta in di coniuge. Inutile insistere sul fatto che lunione
volta riferibile ad una ratio politico-criminale ben civile non d luogo ad una famiglia, che proprio
individuabile, e formulate con una sufficiente de- la qualit di coniuge che si vorrebbe problematica-
terminatezza (o precisione) da parte del legislatore. mente espandere e che la morale delle famiglie
E, invero, tale formulazione, certamente idonea ad (ammettiamolo pure, in questo caso: dellunione
estendere tali qualit, qualifiche o status, ad altre civile fra persone della stesso sesso) viene forte-
disposizioni normative di diritto civile od ammini- mente minata dallassenza dellobbligo di fedelt,
strativo, sembrano, invece, carenti e soffrire per dalla legge Cirinn espressamente non previsto.
quanto concerne la sufficiente determinatezza se Per quanto riguarda lassistenza materiale, lo stesso
estese al settore penale. art. 570, comma 2, n. 2, c.p. punisce (11) chi fa
Si potrebbe sostenere che qualcuna delle disposi- mancare i mezzi di sussistenza [] al coniuge dal
zioni civili in oggetto possa aver rilievo in sede pe- quale non sia separato. In questo caso il richiamo
nale come norma extrapenale richiamata o presup- alla tutela dei diritti espressa dal comma 20 e al-
posto di qualche particolare fattispecie penale. Ci lobbligo reciproco dellassistenza materiale espres-
si riferisce, in particolare, al comma 11 dellart. 1 so dal comma 11 dellart. 1 della L. n. 76 del 2016
della L. n. 76 del 2016, il quale afferma che dalla potrebbe essere non fuori luogo.
costituzione dellunione civile tra persone dello Ed una non dissimile conclusione potrebbe portare
stesso deriva lobbligo reciproco allassistenza mo- ad estendere alle unioni civili di persone dello stes-
rale e materiale e alla coabitazione. Entrambe le so sesso (sempre ai sensi dei citati commi 20 e, so-
parti sono tenute, ciascuna in relazione alle proprie prattutto, 11 dellart. 1) allart. 591, comma 4, c.p.,
sostanze e alla propria capacit di lavoro professio- che prevede unaggravante se il delitto di Abban-
nale e casalingo, a contribuire ai bisogni comuni. dono di persone minori o incapaci rivolto con-
La norma penale di parte generale che viene in tro il coniuge (12).
gioco potrebbe essere quella dellart. 40, comma 2, Nel codice penale sussiste tutta una congerie di
c.p., in forza del quale non impedire levento che norme che, inizialmente, prevedevano lincrimina-
si ha lobbligo giuridico di impedire equivale a ca- zione ovvero una circostanza aggravante se il delit-
gionarlo. Ed pacifico che lobbligo giuridico di to venisse compiuto dal coniuge, ma che, con il
impedire levento pu derivare da qualsiasi fonte tempo, sono state innovate, tenuto conto della
giuridica (Costituzione, legge, regolamento, con- esperienza concreta e delle pregnanti esigenze della
suetudine secundum legem, e financo contratto ov- politica criminale, estendendo tali fattispecie an-
vero negotiorum gestio). In tale prospettiva, allora, che al convivente ovvero a persona legata (al pre-
la norma c.d. di protezione del bene tutelato po- sente ovvero anche nel passato) da un vincolo af-
trebbe anche essere quella che sancisce lobbligo fettivo: non tanto un riconoscimento della c.d. fa-
della assistenza morale e materiale delle parti dello miglia di fatto, quanto la necessit di punire seve-
stesso sesso legate da ununione civile e, di conse- ramente chi abbia approfittato della particolare si-
guenza, dei vari reati che potrebbero discendere da tuazione di convivenza o di legame sentimentale
tale mancata assistenza (dolosa o colposa). per commettere il reato.
Parimenti, il disattendere lobbligo della coabita- Il riferimento va allart. 572 c.p., ora (13) non a ca-
zione potrebbe, prima facie, condurre allart. 570 so rubricato come Maltrattamenti contro familiari
c.p. (violazione degli obblighi di assistenza fami- e conviventi, al delitto di Atti persecutori (il c.d.
gliare) laddove adombra labbandono del domicilio stalking) di cui allart. 612 bis c.p., nonch ai vari
domestico: un riferimento possibile, ma alquanto delitti di violenza sessuale (art. 609, comma 1, n. 5
problematico, posto che da tempo la giurisprudenza quater c.p.), ed ai delitti di prostituzione minorile,
non lo ritiene requisito essenziale per tale fattispe- pornografia minorile, riduzione o mantenimento in
cie, ponendo, invece, laccento sullulteriore requi- schiavit o in servit del minore, tratta di minori,
sito ivi richiesto, ossia una condotta contraria al- acquisto o alienazione di schiavi minori (art. 612
lordine ed alla morale delle famiglie, tale da sot- ter, comma 6, c.p.).

(11) Con le pene congiunte della reclusione fino a un anno visto (art. 64 c.p.).
e della multa da 103 euro a 1032 euro. (13) La norma stata modificata con la L. 1 ottobre 2012,
(12) Le previste pene (trattasi di un delitto aggravato dalle- n. 172.
vento) sono aumentate: quindi fino ad un terzo di quanto pre-

Famiglia e diritto 10/2016 1009


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Legge 20 maggio 2016, n. 76

Peraltro, il richiamo effettuato proprio a tali fatti- nali che potrebbero esserne coinvolti, anche se
specie dallart. 282 bis, comma 6, c.p.p., consenti- dobbiamo ammettere che di tutte le statuizioni del-
rebbe lallontanamento dalla casa familiare anche la legge Cirinn queste in particolare richiamano
del convivente mentre, sempre con riferimento al- alla mente lomologa fattispecie penale, indipen-
le misure cautelari, lart. 282 ter, comma 2, c.p.p., dentemente se ammetterne ovvero rifiutarne le-
estende il divieto di avvicinamento ai luoghi fre- splicito rinvio: unaspettativa decisamente delusa.
quentati non solo dalla persona offesa ma anche da Peraltro, ci premesso, la soluzione non pu che
persone con questa conviventi o comunque legate essere negativa, posto che lapplicazione, a tali
da relazione affettiva. ipotesi, delle norme penali sulla bigamia non sem-
Sul versante pi marcatamente processuale deve ri- brano proprio rispondere a quella tutela dei diritti
chiamarsi lart. 199 c.p.p., che prevede la facolt di ed a quelladempimento degli obblighi previsti
astensione dei prossimi congiunti dal deporre, il dalla portata di quellestensione generale prevista
quale, al comma 3, lett. a), gi la estende a chi, dal comma 20 dellart. 1, gi in precedenza deli-
pur non essendo coniuge dellimputato, come tale neato.
conviva o abbia convissuto con esso. Queste medesime considerazioni, volte a respinge-
Si noti, infine, che la richiesta di grazia pu essere re, per lappunto, alla stregua degli unici parametri
presentata anche dal convivente (art. 681, comma di cui al comma 20, lapplicabilit ai termini quali
1, c.p.p.). coniuge, coniugi ed altri equivalenti ad ognuna
Inutile, pertanto, porsi la questione che qui ci oc- delle parti dellunione civile tra persone dello stes-
cupa rispetto a tali disposizioni. so sesso, vale anche nei confronti della disposizio-
Lunico problema che i (pochi) mezzi di comunica- ne di cui allart. 307, comma 4, c.p., la quale deli-
zione hanno posto in rilievo la possibile riferibili- nea quali siano i prossimi congiunti (fra i quali,
t alle unioni civili in argomento al reato di biga- ovviamente, il coniuge) agli effetti della legge pe-
mia, previsto dallart. 556 c.p., il quale punisce sia nale. Ovvero, e pi esattamente, nei confronti del-
chiunque, essendo legato da un matrimonio avente le varie fattispecie che, anche per diverse finalit,
effetti civili, ne contrae un altro, pur avente effetti contemplano tale termine.
civili, sia chi, non essendo coniugato, contrae ma- Di conseguenza, nel reato di abuso di ufficio, previ-
trimonio con persona legata da matrimonio avente sto dallart. 323 c.p., la violazione dellobbligo di
effetti civili, mentre, al secondo comma, punisce astensione in presenza di un interesse di un prossi-
con unaggravante chi ha indotto in errore la per- mo congiunto, non potr estendersi nel senso di
sona, con la quale ha contratto matrimonio, sulla contemplare anche linteresse della persona legata
libert dello stato proprio o di lei. al reo mediante lunione civile di cui alla legge Ci-
pur vero che la L. n. 76 del 2016 dispone, al rinn.
comma 4 dellart. 1, che la sussistenza, per una del- Ed alla medesima conclusione si deve pervenire
le parti, di un vincolo matrimoniale o di ununione nei confronti di quelle norme che prevedono
civile tra persone dello stesso sesso, causa impedi- unattenuante ovvero lesenzione della punibilit
tiva per la costituzione dellunione civile tra perso- ove il previsto comportamento criminoso sia pre-
ne dello stesso sesso, la quale comporta la nullit stato a favore di un prossimo congiunto: alludiamo
dellunione medesima (comma 5), stabilendone il a tutta una serie di reati contro lamministrazione
relativo procedimento con i vari attori (comma 6), della giustizia (art. 384 c.p.) (14), al delitto di pro-
cos come il comma 7 disciplina lipotesi nella qua- curata evasione (art. 386, comma 4, c.p.) (15), a
le il consenso sia stato estorto con violenza o de- quello di sottrazione consensuale di minorenni ove
terminato dallerrore sulla persona e/o sulle sue il reato sia realizzato per fine di matrimonio (art.
qualit. Ma mentre copiosi sono i raccordi con le 573, comma 2, c.p.) (16), ed ai delitti contro il pa-
varie disposizioni civili, la legge tace sui profili pe- trimonio commessi a danno del coniuge (art. 649

(14) La disposizione stabilisce che nei casi previsti dagli ar- perizia o interpretazione), 374 (frode processuale) e 378 (favo-
ticoli 361 (omessa denuncia di reato da parte del pubblico uffi- reggiamento personale), non punibile chi ha commesso il
ciale), 362 (omessa denuncia da parte di un incaricato di pub- fatto per esservi stato costretto dalla necessit di salvare s
blico servizio), 363 (omessa denuncia aggravata), 364 (omessa medesimo o un prossimo congiunto da un grave e inevitabile
denuncia di reato da parte del cittadino), 365 (omissione di re- nocumento nella libert o nellonore.
ferto), 366 (rifiuto di uffici legalmente dovuti), 369 (autocalun- (15) La pena (reclusione da sei mesi a cinque anni) dimi-
nia), 371 bis (false informazioni al pubblico ministero o al pro- nuita (fino a un terzo) se il colpevole un prossimo congiunto.
curatore della Corte penale internazionale), 371 ter (false di- (16) La pena (reclusione fino a due anni) diminuita (fino a
chiarazioni al difensore), 372 (falsa testimonianza), 373 (falsa un terzo).

1010 Famiglia e diritto 10/2016


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c.p.) (17), nonch ai delitti di assistenza ai membri to dal comma 11 dellart. 1 (22): alludiamo alla
di associazioni sovversive o con finalit di terrori- possibilit di assumere la funzione di interprete
smo, anche internazionale, o di eversione dellordi- (normalmente vietata) a favore del prossimo con-
ne democratico (art. 270 ter, comma 3, c.p.), di as- giunto sordo, muto o sordomuto (art. 144, lett. d,
sistenza ai partecipi di cospirazione o di banda ar- c.p.p.) (23), di nominare il difensore di fiducia del-
mata (art. 307, comma 3, c.p.) ovvero di unasso- la persona fermata od arrestata (art. 96, comma 3,
ciazione per delinquere (art. 418, comma 3, c.p.p.), la possibilit di presentare la querela per
c.p.) (18), nonch ad alcune fattispecie poste extra diffamazione in difesa della memoria del congiunto
codicem (19). defunto (art. 597, comma 3, c.p.p.), al diritto alla
Sul profilo processuale delicata si presenta la que- riparazione in caso di morte (art. 644 c.p.p.), ed al-
stione che riguarda lincompatibilit del giudice la presentazione della richiesta di revisione (art.
per ragioni di coniugio (art. 35 c.p.p.) e sullasten- 632, lett. a, c.p.p.).
sione dello stesso nei casi indicati ove sia, in vario A fronte del silenzio del legislatore in ordine ai ri-
modo, coinvolto il coniuge (art. 36 c.p.p.). Tema flessi penali della L. n. 76 del 2016, e delle nume-
di non poco conto, in quanto potrebbe presentare
rose questioni che possono sollevarsi (e che abbia-
un vulnus ai princpi, peraltro costituzionalmente
mo sinteticamente messo in luce), alcune delle
rilevanti, del corretto andamento processuale (artt.
quali di particolare rilievo, anche per i valori costi-
24 e 111 Cost.) e dellimparzialit del giudice (art.
tuzionali sottesi, viene richiamato, quasi come una
25, comma 1, Cost.) (20).
soluzione demiurgica, il comma 28 dellart. 1 della
Anche in tali ipotesi, tuttavia, non sembra proprio
che quanto previsto in riferimento al coniuge possa stessa legge, il quale dispone che: il Governo de-
estendersi anche alle persone dello stesso sesso le- legato ad adottare, entro sei mesi dalla data di en-
gate da ununione civile, non rientrando proprio trata in vigore della presente legge, uno o pi de-
nella tutela dei diritti e negli adempimenti dei do- creti legislativi in materia di unione civile tra per-
veri derivanti dallunione civile, come disposta dal sone dello stesso sesso nel rispetto dei seguenti
pi volte citato comma 20 dellart. 1 della L. n. 76 principi e criteri direttivi: [] c) modificazioni ed
del 2016. integrazioni normative per il necessario coordina-
Parimenti, laddove la norma assegna al coniuge al- mento con la presente legge delle disposizioni con-
cune facolt processuali da esercitarsi a favore del- tenute nelle leggi, negli atti aventi forza di legge,
laltro soggetto, non ci sembra possa ammettersi, nei regolamenti e nei decreti.
nonostante attenta opinione contraria (21), tale A mero titolo riassuntivo (e, forse, neanche esau-
estensione al partner dellunione civile dello stesso stivo) elenchiamo le gi citate disposizioni che, a
sesso, richiamando (a nostro avviso: in modo forza- vario titolo, potrebbero essere oggetto di interven-
to) lobbligo reciproco allassistenza morale sanci- to da parte del legislatore delegato:

(17) Che prevede la non punibilit ove i vari reati contro il (21) Gatta, Unioni civili tra persone delle stesso sesso e con-
patrimonio siano commessi contro il coniuge non legalmente vivenze di fatto: i profili penalistici della Legge Cirinn, cit., 7.
separato e punibili a querela di parte se commessi contro il co- (22) Si noti che, sempre secondo Gatta, Unioni civili tra per-
niuge separato. sone delle stesso sesso e convivenze di fatto: i profili penalistici
(18) In tutte queste fattispecie non punibile chi ha com- della Legge Cirinn, cit., 4, gli obblighi di assistenza materiale
messo il fatto in favore di un prossimo congiunto. e morale mal si conciliano con le condotte di induzione, favo-
(19) Premesso che il D.L. 15 gennaio 1991, n. 8, convertito reggiamento e sfruttamento della prostituzione, per cui quanto
nella L. 15 marzo 1991, n. 82, prevede, allart. 1, comma 4 bis, previsto dalla legge Cirinn allart. 20 potrebbe estendersi al-
la non punibilit per il prossimo congiunto che compie opera lart. 4, comma. 1, n. 3 della Legge Merlin (L. 20 febbraio
di intermediazione nel reato di sequestro di persona a scopo di 1958, n. 75), che prevede il raddoppio della pena (art. 4) laddo-
estorsione, secondo Piccatti, Unioni civili e convivenze di fatto. ve i delitti ivi previsti siano commessi dal marito. Opinione, a
Riflessi penali, cit., tale causa di non punibilit dovrebbe valere nostro avviso, da respingere, in primis, in quanto contrastereb-
anche per le unioni civili e per le convivenze di fatto, non es- be con il divieto di analogia in malam partem, e soprattutto per
sendo esigibile una condotta diversa, rimanendo scusabile la la paradossale conclusione (peraltro gi evidenziata nellincipit
condotta compiuta da tali persone. del nostro dire) per cui rientrerebbe nel dettato della legge sul-
(20) Potrebbe anche richiamarsi il caveat espresso dal Co- le unioni civili lobbligo di non commettere reati a danno del
mitato per la legislazione, di cui alla nota n. 1, allorch afferma partner.
che parrebbe opportuno precisare se con il suddetto rinvio si (23) Questo, rispetto a quelli successivamente riportati, po-
intendano richiamare [] le diverse normative che pongono trebbe, forse, rappresentare lunico caso ove lobbligo dellas-
quale causa di incompatibilit nellesercizio di una professione sistenza morale assuma le forme di una prestazione giuridica,
o della funzione assegnata il rapporto di coniugio con unaltra anche se lesigenza di un corretto svolgimento processuale,
parte [] e, in caso affermativo, individuare le suddette norme che la vieta in generale, sembrerebbe nettamente sovrapporsi.
in maniera puntuale.

Famiglia e diritto 10/2016 1011


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Legge 20 maggio 2016, n. 76

- codice penale: artt. 270 ter, 307, 323, 384, 386, modificare od integrare diposizioni di un settore
418, 556, 558, 570, 572, 573, 577, 591, 602 ter, ben diverso, quale quello penale, con la sua preci-
605, 609 ter, 612 bis, 649; puit. In altri termini, i princpi ed i criteri dovreb-
- codice di procedura penale: artt. 35, 36, 90, 96, bero essere non meramente formali od apodittici
144, 199, 282 bis, 282 ter, 597, 632, 644, 681. (il semplice coordinamento), bens di merito,
Insomma, una sorta di toccasana questo/i decreto/i, espressi con quella sufficiente determinatezza che
che verrebbe/ro ad esplicitare, usando peraltro i deve contraddistinguere le fattispecie penali,
medesimi termini, quanto previsto dal comma 20, espressione di una politica criminale propria ed
del quale abbiamo gi delineato limiti ed ambigui- esclusiva del legislatore. Come dire che tali princ-
t. pi e criteri devono essere espressi in funzione del
Tuttavia, a nostro sommesso avviso, tale norma su- settore giuridico di arrivo e non di quello di par-
scita perplessit. tenza.
ben vero che il principio di legalit di cui allart. Ad esempio, ben diverse potrebbero essere le scelte
25, comma 2, Cost. prevede che nessuno pu esse- normative nel coordinare le norme sullunioni civi-
re punito se non in forza di una legge, ove tale ter- li di persone dello stesso sesso nei confronti dei de-
mine deve essere inteso in senso sostanziale e non litti contro la famiglia, piuttosto di quelli contro la
formale e, quindi, con la possibilit dellemanazio- persona, oppure di quelli contro il patrimonio, ov-
ne di decreti legge e decreti legislativi (art. 77 vero ancora di quelli contro lamministrazione del-
Cost.). Ma anche vero che, ai sensi dellart. 76 la giustizia.
Cost. Lesercizio della funzione legislativa non
Peraltro, da tempo andiamo evidenziando, proprio
pu essere delegato al Governo se non con deter-
su queste pagine, come la famiglia, la convivenza,
minazione di principi e criteri direttivi e soltanto
il rapporto affettivo in campo penale vengano ad
per tempo limitato e per oggetti definiti.
incidere in maniera nettamente diversa - e non
Ebbene, se la legge delega deve contenere principi
sempre coerente - a seconda del bene tutelato dai
e criteri direttivi, ci sembra che quanto previsto
dal comma 28 sub c, ossia - ripetiamolo - modifi- diversi settori penali. E la stessa Corte costituzio-
cazioni ed integrazioni normative per il necessario nale, anche di recente, ha richiamato fortemente il
coordinamento con la presente legge delle disposi- legislatore a riformulare lincidenza del rapporto fa-
zioni contenute nelle leggi, negli atti aventi forza miliare nei delitti contro il patrimonio (24).
di legge, nei regolamenti e nei decreti, contempli In definitiva, come per il comma 20 dellart. 1 del-
invece loggetto definito della delega previsto la L. n. 76 del 2016, anche la legge delega di cui al
dallart. 76 Cost., non potendosi intendere per successivo comma 28 ci sembra soffrire per la man-
modificazioni ed integrazioni normative per il ne- canza di quella sufficiente determinatezza che, alla
cessario coordinamento della legge con le altre stregua del dettato costituzionale, deve caratterizza-
norme alla stregua di un principio o forse, al mas- re le norme penali.
simo, come un criterio direttivo. In conclusione, a fronte del vuoto normativo che
E questo soprattutto per il riferimento al settore la legge Cirinn presenta rispetto ai profili penali,
penale, che qui ci occupa, ove i princpi ed i criteri peraltro messi in luce nella loro complessit, non
direttivi devono essere espressi in modo sufficiente- ci resta che attendere lemanazione della prevista
mente determinato, al fine di non eludere la riser- normativa delegata.
va di legge e la ratio di garanzia che regge la nor- Con il timore (speriamo: infondato) di una perdu-
ma. Non si tratta, infatti di coordinare disposizioni rante scarsa razionalit e chiarezza normativa (per
nel medesimo settore giuridico o di quello affine, tacere delle possibili eccezioni di legittimit costi-
bens, nellottica del suddetto coordinamento, di tuzionale che chiameranno in causa la Consulta).

(24) Alludiamo a Corte cost. 5 novembre 2015, n. 223, in commessi a danno di congiunti. Alle considerazioni finali che
questa Rivista, 2016, 229 s., con nota di Pittaro, Reati contro il abbiamo espresso in tale lavoro non possiamo che rinviare e
patrimonio: anacronistica la previsione di non punibilit per fatti quivi ribadire.

1012 Famiglia e diritto 10/2016


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Legge 20 maggio 2016, n. 76

Profili fiscali

Profili fiscali delle convivenze.


Imposte indirette
di Adriano Pischetola

1. Necessit di un approccio Pertanto allo stato non emerge dallattuale assetto


interpretativo normativo alcuna indicazione espressa n alcuna
previsione di siffatta indicazione.
Tra i 69 commi di cui si compone lunico articolo chiamato allora linterprete a formulare qualche
della L. 20 maggio 2016, n. 76 (dora in poi per bre- riflessione in materia e anche a porsi taluni inter-
vit anche legge Cirinn) spicca, per cos dire, rogativi, cercando di trarne risposta in una prospet-
una lacuna, neanche poi di irrisoria rilevanza, e cio tiva sistematica.
la mancata disciplina del profilo fiscale delle situa-
Peraltro, mentre con riferimento alle unioni civili
zioni giuridiche nascenti o connesse con le convi-
sussiste nellambito della normativa recata dalla L.
venze (di cui ai commi da 35 a 65). Soprattutto
n.76 una norma che fornisce una indicazione di
non reperibile da alcuna delle norme ivi contenu-
massima circa la possibilit o meno di applicare
te uno specifico riferimento al trattamento fiscale ai
previsioni pensate dal sistema per le unioni coniu-
fini delle imposte indirette (e particolarmente ai fini
gali a quelle civili (e cio il comma 20 dellunico
delle imposte di bollo, di registro, ipotecaria e cata-
articolo (1)), altrettanto non si verifica per le
stale), applicabile agli atti, ai provvedimenti e ai ne-
convivenze, probabilmente per il fatto che i legi-
gozi giuridici, in generale, posti in essere nellambito
slatore si dovuto in prima battuta preoccupare
della c.d. contrattualizzazione dei rapporti tra con-
della disciplina sostanziale di questo istituto: anche
viventi. Come noto, neanche nel recente d.P.R.
se poi la ricaduta sul versante fiscale della sua ado-
23 luglio 2016, n. 144 (recante disposizioni transito-
zione pu comportarne un notevole ridimensiona-
rie necessarie per la tenuta dei registri nellarchivio
mento sul piano pratico.
dello stato civile, ai sensi dellart. 1, comma 34, del-
la legge Cirinn e pubblicato sulla G.U. n. 175
2. La improbabile applicazione ai contratti
del 28 luglio 2016) v traccia di una qualche disci-
di convivenza della disciplina di
plina al riguardo, n peraltro questo avrebbe rappre-
esenzione ex L. n. 74/87
sentato la sede opportuna per farlo, in quanto affe-
rente alla materia affatto diversa delle unioni civili. La presente analisi non pu prescindere da una
Anche lemanazione di uno o pi decreti legislati- considerazione ovvia, quanto necessaria. Non c
vi, prevista dal comma 28, lett. a) (ai fini dellade- rilevanza impositiva - con riguardo alle imposte in-
guamento alle previsioni della legge Cirinn delle dirette in particolare - laddove non siano posti in
disposizioni dellordinamento dello stato civile in essere o perfezionati dai conviventi atti soggetti a
materia di iscrizioni, trascrizione e annotazioni) o registrazione e a quelli volontariamente presentati
lett. c) (ai fini delle modificazioni o integrazioni per la registrazione (ai sensi dellart. 1 del TUR
normative per il necessario coordinamento con la approvato con d.P.R. n. 131/1986), o atti dai quali
detta legge delle disposizioni contenute in leggi, atti emergano trasferimenti di beni e diritti per dona-
aventi forza di legge, regolamenti e decreti) afferisce zione o altre liberalit tra vivi (art. 1, T.U. n.
solo e sempre alla materia delle unioni civili, esclu- 346/1990, per lapplicazione eventuale dellimposta
dendone il riferimento alle convivenze. di donazione), e che siano espressamente previsti

(1) Per il quale Al solo fine di assicurare leffettivit della rono nelle leggi, negli atti aventi forza di legge, nei regolamenti
tutela dei diritti e il pieno adempimento degli obblighi derivanti nonch negli atti amministrativi e nei contratti collettivi, si ap-
dallunione civile tra persone dello stesso sesso, le disposizioni plicano anche ad ognuna delle parti dellunione civile tra per-
che si riferiscono al matrimonio e le disposizioni contenenti le sone dello stesso sesso.
parole coniuge, coniugi o termini equivalenti, ovunque ricor-

Famiglia e diritto 10/2016 1013


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Legge 20 maggio 2016, n. 76

nella Tariffa annessa al d.P.R. n. 642/1972 (per lare e promuovere, nel pi breve tempo, una solu-
quanto attiene allimposta di bollo), e/o che infine zione idonea a garantire ladempimento delle ob-
comportino esecuzione di formalit pubblicitarie bligazioni che gravano, ad esempio sul coniuge
(artt. 1 e art. 10 del T.U. n. 347/1990, per quanto non affidatario della prole.
attiene alle imposte ipotecaria e catastale). Sicch, Di fatto, a parere della Corte, con la richiamata di-
a fronte di mere condotte comportamentali, sia pu- sposizione, il legislatore ha inteso escludere da im-
re espressione di diritti e facolt riconosciuti ai posizione gli atti del giudizio divorzile (o di separa-
conviventi dalla novella di cui alla L. n. 76 ma zione), al fine di favorire una rapida definizione dei
non indicative di alcuna capacit contributiva o rapporti patrimoniali tra le parti.
almeno non trasfuse in alcun atto rilevante con ri-
Ebbene, nei suddetti contratti di convivenza non
guardo ai profili sopra evidenziati (2), non si pone
ricorre - di regola - siffatta esigenza, e cio di
alcuna criticit.
Invece lattenzione va posta sulla possibile applica- provvedere in tempi rapidi e solleciti alla defini-
zione o meno, in via di interpretazione analogica o zione dei rapporti patrimoniali intercorrenti tra i
estensiva, di regimi impositivi speciali o esonerati- conviventi; anzi quei contratti hanno, di massima,
vi (dettati dal legislatore con riferimento alle unio- una funzione programmatica e prospettica (anche
ni coniugali) ai c.d. contratti di convivenza (3), se non si pu escludere che specifiche pattuizioni
che, secondo quanto enuncia il comma 50 delluni- possano essere convenute proprio in riguardo alla
co articolo della legge Cirinn, consentono ai con- cessazione della convivenza): essi cio preludono
viventi di disciplinare i rapporti patrimoniali rela- non gi illic et immediate allo scioglimento del
tivi alla loro vita in comune. vincolo affettivo e alle connesse e collegate criti-
Segnatamente lecito chiedersi se possa farsi ricor- cit, ma, al contrario, alla sua stabilizzazione.
so al regime di esenzione da ogni imposta e tassa Inoltre in detti contratti non si pone alcuna esi-
stabilito dallart. 19 della L. n. 74/1987 che, come genza di agevolare o favorire laccesso alla tutela
noto, statuisce: Tutti gli atti, i documenti ed i giurisdizionale in quanto - e sempre di regola - es-
provvedimenti relativi al procedimento di sciogli- si non sinseriscono in alcuna vicenda processuale
mento del matrimonio o di cessazione degli effetti gi in atto, ma al contrario sono o possono essere
civili del matrimonio nonch ai procedimenti an- finalizzati proprio ad evitare linstaurarsi di una
che esecutivi e cautelari diretti ad ottenere la cor-
vicenda siffatta.
responsione o la revisione degli assegni di cui agli
La vera questione, a ben vedere, fondata sulla
articoli 5 e 6 della L. 1 dicembre 1970, n. 898, so-
lettera dellart. 19 della L. n. 74/1987 che pare in-
no esenti dallimposta di bollo, di registro e da ogni
altra tassa. superabile ed eccessivamente distante dallistituto
Orbene al riguardo va rilevato che, come affermato convivenza, riferendosi solo ai fatti ivi segnata-
dalla Corte costituzionale (4), il regime di esenzio- mente normati e ai soli soggetti astretti dal vincolo
ne disposto dallart. 19 risponde allesigenza di coniugale.
agevolare laccesso alla tutela giurisdizionale che Di guisa che non pare plausibile una interpretazio-
motiva e giustifica il beneficio fiscale con riguardo ne della predetta previsione normativa che ne le-
agli atti del giudizio divorzile e di separazio- gittimi lapplicazione oltre lambito e il perimetro
ne, anche in considerazione dellesigenza di agevo- precisamente disegnati dal legislatore.

(2) Ad es. nellesercizio del diritto di visita, di assistenza, di nuovo diritto di famiglia: il contratto di convivenza, in Riv. crit.
accesso alle informazioni personali, di continuazione allabita- dir. priv., 2001, 335 ss.; Palmeri, Il contenuto atipico dei negozi
zione, ecc. familiari, Milano, 2001, 66 ss.; Spadafora, Rapporto di convi-
(3) In generale in dottrina in ordine alla materia dei contratti venza more uxorio e autonomia privata, Milano, 2001, 163 ss.;
di convivenza Roppo, Convivenza more uxorio e autonomia pri- Bernardini De Pace, Convivenza e famiglia di fatto. Ricognizione
vata (ancora sui presupposti e modalit di rilevanza della fami- del tema nella dottrina e nella giurisprudenza, in I contratti di
glia senza matrimonio), in Giur. it., 1980, I, 543; Gazzoni, Dal convivenza, a cura di Moscati e Zoppini, Torino, 2002, 303 s.;
concubinato alla famiglia di fatto, Milano, 1983, 143 ss.; Ober- Franceschelli, voce Famiglia di fatto, in Enc. dir., Agg., VI, Mila-
to, I regimi patrimoniali della famiglia di fatto, Milano, 1991, no, 2002, 370 s.; Ferrando, Le contribuzioni tra i conviventi fra
151 ss.; Franzoni, I contratti tra conviventi more uxorio, in Riv. obbligazioni naturali e contratto, in questa Rivista, 2003, 601;
trim. dir. e proc. civ., 1994, 737 ss.; Doria, Autonomia privata e Balestra, I contratti di convivenza, in Fam., pers. e succ., 2006,
causa familiare. Gli accordi traslativi tra i coniugi in occasione 43 ss.; Ferrando, Contratto di convivenza, contribuzione e man-
della separazione personale e del divorzio, Milano, 1996; Ange- tenimento, in Contratti, 2015, 722 ss.; Senigallia, Convivenza
loni, Autonomia privata e potere di disposizione nei rapporti fa- more uxorio e contratto, in Nuova giur. civ., 2015, 11, 20671.
miliari, Padova, 1997, 495; Zoppini, Tentativo dinventario per il (4) Sentenza n. 202 dell11 giugno 2003.

1014 Famiglia e diritto 10/2016


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Legge 20 maggio 2016, n. 76

3. La imposizione indiretta dei contratti di Cos, ed a scopo solo esemplificativo, in tutti i casi
convivenza con riguardo alla loro efficacia in cui uno o entrambi i conviventi simpegnino ad
una contribuzione in danaro o in natura per soppe-
Il comma 50 dellunico articolo della legge Cirinn
rire alle necessit del menage, sar giocoforza discri-
sinteticamente enuncia in poche battute la facolt
minare le ipotesi in cui tali impegni siano unilate-
per i conviventi di disciplinare i rapporti patrimo-
rali da quelle in cui essi si pongano su di un piano
niali relativi alla loro vita in comune, ma senza
di corrispettivit e di sostanziale parit economico-
precisare come possa articolarsi questa disciplina.
finanziaria, in quanto nelle prime (se assimilabili
Se si volesse tentare una sorta di summa divisio
in un certo qual modo ad una sorta di rendita o
tra le possibili convenzioni e clausole - senza pre-
di pensione) potrebbe trovare applicazione il si-
sunzione di completezza - si dovrebbe distinguere
stema impositivo previsto dalla normativa fiscale
in primo luogo tra convenzioni (e clausole) senza
vigente (ex art. 2, commi 47 ss., d.l. 3 ottobre
efficacia traslativa/costitutiva di diritti ed obblighi 2006, n. 262 convertito in L. 24 novembre 2006,
e convenzioni (e clausole) muniti di tale efficacia. n. 286 ed ex T.U. n. 346/1990) per gli atti a titolo
Quanto alle prime (convenzioni e clausole senza gratuito (e quindi non necessariamente donativi
efficacia traslativa) evidente che risulter neces- o liberali) e nelle altre ipotesi invece potrebbe tro-
sario operare poi un ulteriore distinguo tra quelle vare applicazione il sistema impositivo previsto
non aventi ad oggetto prestazioni a contenuto pa- dalla normativa fiscale vigente per gli atti a titolo
trimoniale e quelle aventi ad oggetto siffatte pre- oneroso (e quindi applicando unimposta di regi-
stazioni.Tra le prime (convenzioni e clausole non stro ad una base imponibile commisurata al valore
aventi ad oggetto prestazioni a contenuto patrimoniale) della prestazione che d luogo allapplicazione del-
rientrano senzaltro quelle con cui i contraenti/- la maggiore imposta ex lett. c) art. 43 del TUR).
conviventi fanno riferimento ad un inventario dei Va peraltro precisato che, seppure venga convenu-
beni e stabiliscono una presunzione di titolarit, to che certe spese debbano essere sostenute in mi-
precisano il significato da attribuire alle attribuzio- sura paritaria (od anche non paritaria) magari al
ni patrimoniali, concordano linstaurazione di un verificarsi di un certo evento o di uno stato di bi-
regime di comunione o ancora siglano un accordo sogno o di necessit, ci non fa nascere subito
preventivo sulla cessazione della convivenza o si unattribuzione imponibile, essendo questa legata
accordano per la regolamentazione dei rapporti pa- alleffettivo verificarsi dellevento; con il che non
rentali di un figlio minorenne di un ex-convivente pare potersi andare oltre la debenza dellimposta
more uxorio riconosciuto o dettano norme pro- fissa che dovuta per tutti gli atti assimilabili a
grammatiche circa le modalit di assistenza in ca- quelli sottoposti a condizione sospensiva.
so di malattia o circa la durata del contratto di Infine, quanto alle convenzioni in cui uno dei con-
convivenza. viventi si obbliga a far s e/o consente che laltro
In tali casi, sul piano impositivo, risulter applica- convivente disponga di un diritto di abitazione
bile (ed una sola volta, quante convenzioni e clau- (personale o reale) sulla casa di propriet del primo
sole siano riportate nellunico documento sotto po- o magari condotta solo a titolo locativo, bene ri-
sto alla registrazione secondo quanto affermato dal- levare che potr trovare applicazione limposta di
lA.F. con circolare n. 44/E del 7 ottobre 2011) donazione (T.U. n. 346/1990) solo a fronte della
limposta di registro in misura fissa. costituzione di un vero e proprio diritto reale di go-
Per le convenzioni (e le clausole) invece aventi ad dimento, non prevedendo il T.U. n. 346/1990 lim-
oggetto prestazioni a contenuto patrimoniale (e co- posizione di atti di concessione del diritto persona-
munque pur sempre prive di efficacia attributiva/- le di godimento di un immobile; di guisa che ogni
costitutiva di cui si dir nel prosieguo), linterprete altra convenzione di effetto e contenuto diversi,
- al fine di individuare il corretto trattamento fi- perfezionato grazie allintervento notarile, sar at-
scale - dovr di volta in volta verificare quale tratta in via residuale nellalveo dellimposta di re-
prestazione a contenuto patrimoniale la convenzio- gistro dovuta nella sola misura fissa (laddove non
ne (o la clausola) pattuita comporta e quale ne sia abbia ad oggetto prestazioni da considerarsi a con-
il titolo (se oneroso o gratuito), in modo da sta- tenuto patrimoniale) o in misura proporzionale,
bilire in via preliminare e pregiudiziale in quale con aliquota del 3% ex art. 9 della tariffa allegata
ambito la statuizione o pattuizione negoziale si col- al TUR, laddove la concessione possa essere assi-
lochi, se in quello inciso con imposta di registro o milata ad una prestazione a contenuto patrimonia-
di donazione. le.

Famiglia e diritto 10/2016 1015


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Legge 20 maggio 2016, n. 76

4. La imposizione indiretta di convenzioni porti assoggettamento ai criteri impositivi di cui al


(e clausole) con efficacia traslativo- TUR n. 131/86, e segnatamente alla individuazio-
costitutiva ne di una base imponibile ragguagliata - ai sensi
Quanto ai criteri dimposizione delle convenzioni dellart. 43, lett. c) - al valore del bene ceduto o al
(e clausole) con efficacia traslativo-costitutiva, bi- valore della prestazione che d luogo allapplicazio-
sogner innanzitutto verificare se il trasferimento o ne della maggiore imposta, con avvertenza che in
la costituzione del diritto (segnatamente immobi- ipotesi di ulteriore prestazione assistenziale (oltre
liare): che a favore del o dei disponenti dellimmobile)
1) non sia altro che leffetto di un contratto tipi- anche a favore di terzi, dovr essere valutata - a fi-
co di donazione o vendita, nel qual caso non si ni impositivi e stavolta con riferimento alle dispo-
profiler criticit alcuna applicandosi i principi ge- sizioni del T.U. n. 346/1990 - il trasferimento di
nerali in materia fiscale; ricchezza che da essa derivi a loro favore a titolo
2) o avvenga nellambito di un contratto traslativo gratuito.
posto in essere nelladempimento di una pregressa Quanto allimposizione delle fattispecie sopra clas-
obbligazione contrattuale assunta dal disponente o sificate sub 4) e sub 5), troveranno applicazione i
di unobbligazione naturale (connessa come tale criteri gi esposti dalla stessa A.F. nella circolare n.
al legame di convivenza in s); 3/E del 2008 (5).
3) o si articoli come corrispettivo di una presta- In estrema sintesi si pu dire:
zione assistenziale, magari vitalizia; - se il trasferimento scaturisce da un vincolo di de-
4) o derivi dalla costituzione di un vincolo di de- stinazione ex art. 2645 ter c.c. va tenuta in debita
stinazione ex art. 2645 ter c.c.; considerazione la posizione dellA.F. (circ. n.
5) o infine - sempre in alternativa alle ipotesi sopra 3/2008) che discrimina tra vincoli senza o con ef-
dette - sia connesso con la stipula di un trust. fetti traslativi, riservando solo ai primi le imposte
Quanto alla ipotesi sub 2), esclusa, di regola, la (reg. e ip.) in misura fissa e ai secondi le imposte
causa donativa o liberale, il trasferimento (o co- (di succ./donaz., ip. e cat. in misura proporzionale
munque lattribuzione immobiliare) pu non essere con aliquota massima in quanto tra i conviventi
considerato semplicisticamente a titolo gratuito per definizione non pu sussistere alcun rapporto
(circostanza che ovviamente renderebbe operativa di parentela o affinit);
lapplicabilit delle disposizioni di cui al T.U. n. - se il trasferimento scaturisce da un trust, va tenu-
346/1990) qualora si ritenga che latto traslativo o ta in debita considerazione la posizione dellA.F.
attributivo (anche per ipotesi divisorio, allorch si (medesima circ. n. 3 del 2008) per cui in esso rile-
tratti di uno di quegli atti che hanno per effetto lo va ununica causa fiduciaria e ci giustificherebbe
scioglimento della comunione) possa essere qualifi- lapplicazione - quanto alle imposte indirette - del-
cato al contrario come oneroso, in quanto perfe- limposta sulle donazioni anche qualora latto isti-
zionato in esecuzione di un obbligo (atto quindi tutivo non comporti trasferimento di alcun bene o
dovuto) gi assunto tra i conviventi in tempi an- diritto, come ad es. nel c.d. trust autodichiarato
tecedenti al trasferimento stesso o da ritenersi con- e prendendo a riferimento leventuale rapporto di
nesso con il tipo di particolare legame di conviven- parentela tra settlor e beneficiari finali;
za. in relazione invece alle imposte ipotecaria e cata-
A fortiori - e stavolta anche in sintonia con la defi- stale, anche in caso di trust, secondo lA.F. esse so-
nizione strutturale della fattispecie - si deve ritene- no dovute in misura proporzionale con esclusivo ri-
re che lopzione negoziale di cui supra sub 3) com- ferimento agli atti con efficacia traslativa.

(5) Vedansi al riguardo anche le riflessioni di cui allo Studio degli atti di destinazione e dei trust nelle imposte indirette
CNN n.58/2010-T approvato il 21 gennaio 2011 La tassazione (est. Tassani) in Studi e Materiali, Milano, 2011, 2, 541 ss.

1016 Famiglia e diritto 10/2016


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CODICI LEGALI
IPSOA
LEGGI COMPLEMENTARI

Il Codice civile di Piero Schlesinger, il Codice di procedura civile di


Claudio Consolo e il Codice penale Codice di procedura penale di
Giovanni Fiandaca e Angelo Giarda, propongono il testo aggiornato
dei 4 Codici, il Trattato sul funzionamento UE, la Costituzione della
Repubblica italiana e una ricca raccolta di Leggi complementari
suddivise per materia.

La sezione Giurisprudenza riporta le massime delle Sezioni


Unite della Cassazione civile e penale e una rassegna delle pi
significative decisioni della Corte europea dei diritti delluomo a
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I Codici sono aggiornati con le ultime novit normative, in
particolare, la nuova legge sullomicidio stradale, i decreti sulla
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Indici
Famiglia e diritto

INDICE DEGLI AUTORI Michele Sesta


La disciplina dellunione civile tra tutela dei diritti
Enrico Al Mureden della persona e creazione di un nuovo modello fa-
miliare ....................................................... 881
Le famiglie ricomposte tra matrimonio, unione civile
e convivenze ................................................ 966
Ferruccio Tommaseo
Alessandra Arceri Profili processuali della legge sulle unioni civili e le
convivenze .................................................. 991
Unioni civili, convivenze, filiazione ...................... 958
Mario Trimarchi
Maria Astone
Unioni civili e convivenze ................................. 859
I regimi patrimoniali delle unioni civili nella legge n.
76/2016: opzioni legislative e principio di non discri-
minazione ................................................... 902

Luigi Balestra
La convivenza di fatto. Nozione, presupposti, costi-
tuzione e cessazione ...................................... 919

Giovanni Bonilini
La successione mortis causa della persona unita ci-
vilmente, e del convivente di fatto .................... 980

Maria Novella Bugetti


Il cognome comune delle persone unite civilmente . 911

Vincenzo Carbone
Riconosciute le unioni civili tra persone dello stesso
sesso e le convivenze di fatto ........................... 848

Filippo Danovi
Lintervento giudiziale nella crisi dellunione civile e
della convivenza di fatto .................................. 995

Massimo Dogliotti
Dal concubinato alle unioni civili e alle convivenze (o
famiglie?) di fatto........................................... 868

Gilda Ferrando
La disciplina dellatto. Gli effetti: diritti e doveri ....... 889

Leonardo Lenti
Convivenze di fatto. Gli effetti: diritti e doveri ......... 931

Giacomo Oberto
La convivenza di fatto. I rapporti patrimoniali ed il
contratto di convivenza.................................... 943

Adriano Pischetola
Profili fiscali delle convivenze. Imposte indirette ..... 1013

Paolo Pittaro
I profili penali della legge n. 76 del 2016 ............... 1007

Piero Schlesinger
La legge sulle unioni civili e la disciplina delle convi-
venze......................................................... 845

1018 Famiglia e diritto 10/2016


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COMMENTARIO BREVE
AL DIRITTO
DELLA FAMIGLIA
ALESSIO ZACCARIA
150
Cod. 00184017

Il Commentario - con 33 fonti normative commentate,


articolo per articolo, attraverso le massime della
giurisprudenza e della dottrina pi autorevole -
coniuga il rigore dellimpianto scientifico, mai disgiunto
dallattenzione verso le esigenze del mondo della prassi, con
quello della interdisciplinarit. Questultima resa effettiva
- non solo annunciata - da sistematici rinvii tra articoli e parti
di commento, oltre che da un indice analitico con circa 5.000
voci di rinvio.
Si caratterizza inoltre per contenere, tra le altre, vasti
commenti alle recenti e dirompenti novit:
unioni civili tra persone dello stesso sesso e
disciplina delle convivenze (l. 20-5-2016, n. 76)
divorzio breve (l. 6-5-2015, n. 55)
negoziazione assistita (d.l. n. 132/2014, conv. nella
l. n. 162/2014)
nuovo assetto normativo della filiazione (l. n. 219
del 2012 e d.lgs. n. 154 del 2013).

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