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PASQUALE C ITERA
Conservatorio di musica di Santa Cecilia - Roma
Dipartimento di Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali
paxxx06[at]gmail[dot]com
Sommario
N
EL 1958, Luciano Berio completa la Se- tacco di ogni singolo suono. Minore sara lo
quenza n.1 per flauto solo. E la prima spazio tra le note, piu brevi saranno i valori
di tredici pezzi per strumento solista di ciascuna nota. Dalla prima pagina della
che formano la serie delle Sequenze. Le al- legenda:
tre sono state scritte per arpa, mezzosoprano,
pianoforte, trombone, viola, oboe, violino, cla- Il tempo di esecuzione e i rappor-
ti di durata vengono suggeriti dal
rinetto, tromba, fagotto, sassofono contralto e
riferimento ad una costante quan-
fisarmonica. Ogni sequenza e lesplorazione tita di spazio che corrisponde ad una
della moderna tecnica relativa allo strumento costante pulsazione di metronomo.
in questione. Questa sequenza e lo sviluppo
di quelle che erano le tecniche strumentali Questa tecnica di scrittura porto non po-
piu avanzate riguardanti il flauto. chi problemi agli esecutori di questo brano e
Come quasi tutte le sequenze, uno degli insoddisfazioni anche allo stesso Berio, come
elementi predominanti quindi, e lestremo lui stesso scrisse al flautista Aurele Nicolet,
virtuosismo richiesto dal compositore. Cos allindomani di una sua esecuzione del brano:
preoccupante che addirittura alcuni esecuto-
A proposito di Sequenza, innanzi
ri ritengono alcune indicazioni di scrittura tutto ti ringrazio della tua registrazio-
impossibili da eseguire tenendo conto della ne che e di grande virtuosismo ed e ve-
pulsazione a 70 M.M. 2 ramente stupefacente. Ma permettimi
di fare qualche osservazione. Questo
brano e stato registrato diverse volte
II. S CRITTURA ma, sfortunatamente, sempre in modo
piuttosto impreciso. Questa volta ho la
Dedicata a Severino Gazzelloni (la dedica e fortuna di poter intervenire prima che
un familiare A Sever), questo brano e il primo il disco sia stampato e ho il privilegio
scritto da Berio usando la notazione propor- di avere una registrazione fatta da un
1 Verso introduttivo di L. Berio sul booklet del cd-box Deutsche Grammophon che raccoglie le registrazioni delle
Sequenza per flauto, ne analizza le parti piu difficili dal punto di vista tecnico ed arriva a sostenere quanto segue
Citiamo un passaggio di doppie note ribattute, che per il numero di note richieste in uno spazio che corrisponde a una
pulsazione di 70 M.M. risulta impossibile da eseguire. link
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P. Citera Analisi Sequenza I II/2013
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P. Citera Analisi Sequenza I II/2013
nei secoli, per dare lillusione delle diverse I suoni multipli in questo brano, dice Berio,
voci. Quindi, prova ulteriore del fatto che
sono un po il segnale della disperata
questa composizione non voleva essere as-
ricerca di polifonia con lo strumento
solutamente di rottura ma, al contrario, un piu monodico della storia.4
compendio di possibilita tecnico- espressive
intrinseche allo strumento, a mo dei trattati Questa sequenza e anche uno dei primi bra-
dei secoli precedenti.(fig.2 e fig.3) ni a richiedere suoni multifonici per il flauto.5
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P. Citera Analisi Sequenza I II/2013
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P. Citera Analisi Sequenza I II/2013
e e
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Segue unappendice ove vi son riassunti i dati principali dellanalisi insiemistica della Sequenza,
ovvero Prima Forma, numero di Forte, Vettore Intervallare (IC vector) e, tra i sottoinsiemi, i
tricordi ed i tetracordi possibili per ogni forma.
Pasquale Citera
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Riassunto dei dati principali (pagina 1 della Sequenza)
rigo Prima Forma N di Forte IC vector Sottoinsieme - Sottoinsieme -
tricordi tetracordi