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P.

Citera Analisi Sequenza I II/2013

Breve analisi della


SEQUENZA I
di Luciano Berio

PASQUALE C ITERA
Conservatorio di musica di Santa Cecilia - Roma
Dipartimento di Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali
paxxx06[at]gmail[dot]com

Sommario

E qui incomincia il tuo desiderio, che e il delirio del mio desiderio:


la musica e il desiderio dei desideri.1

I. zionale ovvero la notazione che tiene conto


degli spazi tra le note per determinare lat-

N
EL 1958, Luciano Berio completa la Se- tacco di ogni singolo suono. Minore sara lo
quenza n.1 per flauto solo. E la prima spazio tra le note, piu brevi saranno i valori
di tredici pezzi per strumento solista di ciascuna nota. Dalla prima pagina della
che formano la serie delle Sequenze. Le al- legenda:
tre sono state scritte per arpa, mezzosoprano,
pianoforte, trombone, viola, oboe, violino, cla- Il tempo di esecuzione e i rappor-
ti di durata vengono suggeriti dal
rinetto, tromba, fagotto, sassofono contralto e
riferimento ad una costante quan-
fisarmonica. Ogni sequenza e lesplorazione tita di spazio che corrisponde ad una
della moderna tecnica relativa allo strumento costante pulsazione di metronomo.
in questione. Questa sequenza e lo sviluppo
di quelle che erano le tecniche strumentali Questa tecnica di scrittura porto non po-
piu avanzate riguardanti il flauto. chi problemi agli esecutori di questo brano e
Come quasi tutte le sequenze, uno degli insoddisfazioni anche allo stesso Berio, come
elementi predominanti quindi, e lestremo lui stesso scrisse al flautista Aurele Nicolet,
virtuosismo richiesto dal compositore. Cos allindomani di una sua esecuzione del brano:
preoccupante che addirittura alcuni esecuto-
A proposito di Sequenza, innanzi
ri ritengono alcune indicazioni di scrittura tutto ti ringrazio della tua registrazio-
impossibili da eseguire tenendo conto della ne che e di grande virtuosismo ed e ve-
pulsazione a 70 M.M. 2 ramente stupefacente. Ma permettimi
di fare qualche osservazione. Questo
brano e stato registrato diverse volte
II. S CRITTURA ma, sfortunatamente, sempre in modo
piuttosto impreciso. Questa volta ho la
Dedicata a Severino Gazzelloni (la dedica e fortuna di poter intervenire prima che
un familiare A Sever), questo brano e il primo il disco sia stampato e ho il privilegio
scritto da Berio usando la notazione propor- di avere una registrazione fatta da un
1 Verso introduttivo di L. Berio sul booklet del cd-box Deutsche Grammophon che raccoglie le registrazioni delle

esecuzioni delle Sequenze.


2 Il flautista e direttore dorchestra Renato Antonio Perrotta in un saggio dove confronta due esecuzioni diverse della

Sequenza per flauto, ne analizza le parti piu difficili dal punto di vista tecnico ed arriva a sostenere quanto segue
Citiamo un passaggio di doppie note ribattute, che per il numero di note richieste in uno spazio che corrisponde a una
pulsazione di 70 M.M. risulta impossibile da eseguire. link

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P. Citera Analisi Sequenza I II/2013

musicista come te, non voglio mancare III. P OLIFONIA E DINAMICA


loccasione di avere unesecuzione che
possa servire da modello per altri in- Nella composizione viene sviluppato me-
terpreti. Nella tua registrazione ce un lodicamente un discorso essenzialmente
malinteso che riguarda le proporzioni armonico, in costante evoluzione. Dice Berio
fra i tempi e le velocita. Non e questio-
ne di un tempo piu o meno rapido: una Era mia intenzione, attraverso una
volta che si e scelto il tempo, le propor- massima velocita di trasformazione,
zioni di durata delle note devono esse- di concentrazione e di alternanza dei
re comunque rispettate. Si deve dun- diversi caratteri sonori e delle diver-
que scegliere il tempo (io ho indicato se figure, suggerire un ascolto di tipo
un MM 70, che puo essere interpreta- polifonico. I codici dellepoca barocca
to in modo abbastanza flessibile) che permettevano di scrivere, con il sup-
permetta di rispettare queste propor- porto del basso continuo, una fuga a
zioni di durata. Vero e che queste, dato due voci per flauto solo. Oggi scriven-
il tipo di notazione adottata, saranno do per strumenti monodici il rappor-
sempre approssimative. Ma ho scelto to fra polifonia esplicita ed implicita,
questa notazione solo per permettere reale e virtuale, e tutto da inventare,
una certa adattabilita, da parte dellin- ed un nodo centrale della creativita
terprete, nei passaggi estremamente musicale.
densi e rapidi. Ogni flautista puo dun-
que scegliere la sua velocita - entro Come esplicitamente detto dal composito-
certi limiti - a patto che mantenga le re, la ricerca melodico-armonica, in questa
proporzioni indicate. sequenza, e volta a ricreare, tramite un vir-
tuosismo molto spinto ed un frequente e
Nella sua Sequenza, Berio vuole rivolgersi repentino cambio di registro, una polifonia
a musicisti che garantiscano quel rispetto illusoria (fig.1)
alla partitura, che sovente viene tralascia-
to di fronte alla grafia aperta della musica
contemporanea. Berio evidentemente insoddi-
sfatto dalle esecuzione della Sequenza, arriva
a dire:

Questa notazione ha permesso a molti


esecutori - la piu luminosa virtu dei E interessante notare come, tramite una-
quali non era certo lintegrita profes- nalisi insiemistica fortiana della composizio-
sionale - di perpetrare adattamenti ne e distribuzione delle armonie nel brano,
per lo meno abusivi. Conto infatti di risulta evidentissima la tecnica che impie-
riscrivere Sequenza I in notazione rit- ga Berio per esplicitare questa polifonia il-
mica. Sara certamente meno aperta e lusoria. Tramite la campionatura (vedi in
piu autoritaria, forse, ma certamente appendice) e la messa in relazione dei diver-
piu attendibile.3 si intervalli (Pitch Class sets) e/o vettori di
intervalli (IC vector), si rende esplicita la
Berio infatti riscrivera e fara ripubblicare la ricorrenza di molte forme prime contenenti
Sequenza, in notazione tradizionale nel 1993. [0, 1, 2, n] o, riscrivendo in termini di Vettori
Questa Sequenza si puo leggere usando una di intervalli < 21xxxx >.
scala a quattro dimensioni: polifonia, dinami- Questo vuol dire che, dal punto di vista melo-
ca, morfologia del suono (o timbro) e densitaa. dico, Berio procede per brevissime distanze
A parte il finale del brano, queste quattro di- alternate a piu ampi intervalli, un modo tutto
mensioni vengono sviluppate non piu di due sommato classico, che viene usato nelle mi-
per volta. gliaia di variazioni per strumento solo scritte
3 L.Berio, Intervista sulla Musica, Laterza, Bari, 1981.

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nei secoli, per dare lillusione delle diverse I suoni multipli in questo brano, dice Berio,
voci. Quindi, prova ulteriore del fatto che
sono un po il segnale della disperata
questa composizione non voleva essere as-
ricerca di polifonia con lo strumento
solutamente di rottura ma, al contrario, un piu monodico della storia.4
compendio di possibilita tecnico- espressive
intrinseche allo strumento, a mo dei trattati Questa sequenza e anche uno dei primi bra-
dei secoli precedenti.(fig.2 e fig.3) ni a richiedere suoni multifonici per il flauto.5

La dimensione della dinamica amplifica


questa percezione tramite contrasti estremi
(ppp che si succedono a sffz per esempio).
La dinamica pero e legata indissolubilmente
alla densita. Ovvero Berio nella Sequenza, fa
corrispondere intensita maggiore a densita
maggiore e viceversa. (fig.4 e fig.5)

La frequente ripetizione di alcune forme


prime ci suggeriscono un comportamento
compositivo modulare che, al netto delle com-
plicazioni melodiche, possiamo schematizzare
grossolanamente in semitono-tono- intervallo
ampio ovvero, appunto [0, 1, 2, n]. Il composito-
IV. T IMBRO E DENSIT A
re lavora quindi melodicamente su due livelli Come si e detto, questa composizione si svi-
(ecco appunto la polifonia implicita), un li- luppa verso il suggerimento di una polifonia
vello di suoni vicini e repentini, nel registro nascosta o comunque indicata dai vari artifici
medio basso, di durata minima e dattacco compositivi che Berio utilizza. Quindi si trat-
spesso secco ed un altro di suoni piu distanti, ta di un discorso marcatamente armonico.
marcati, di durata maggiore, sul registro acu- Dal punto di vista timbrico, il percorso sonoro
to e sovracuto. e, paradossalmente inverso. Il compositore
I vari stadi di accumulazione e rarefazione sviluppa la trama timbrica dello strumento
del contesto melodico-armonico portano al conducendolo gradualmente dal suono al ru-
vero climax della ricerca di una polifonia che more per poi far riemergere di nuovo suono
culmina con la brevissima sezione, qui polifo- che non sara piu puro come quello iniziale,
nica per davvero, di suoni multipli nellultima ma viziato dalla discesa nei campi del puro
pagina della partitura della Sequenza (fig.2) rumore.

Seguono alcuni esempi che mostrano il


graduale percorso di disgregazione sonora.

4 L.Berio, Intervista sulla musica, a cura di R. Dalmonte, Bari Laterza, 1981


5 http://hometown.aol.com/jlowpie/Berio.html

3
P. Citera Analisi Sequenza I II/2013

fig. 6 Prima pagina. Inizio Sequenza

fino ad arrivare alla graduale scomparsa di


altezza ed intensita, lasciando solo il sempli-
ce rumore delle chiavi dello strumento (fig.12
e fig.13).
fig. 7 Ultimo rigo, seconda pagina. Maggiore
presenza di note staccate.

fig. 8 Primo rigo, terza pagina. Treno di note


ribattute.

Ovviamente se due dei parametri si cri-


stallizzano (polifonia e intensita) vi e un
progressivo percorso di mutazione per le re-
stanti dimensioni ovvero timbro e densita.
Come dimostrato la densita aumenta in modo
fig. 9 Quarto rigo, quarta pagina. Graduale
esponenziale man a mano che si avvicina
introduzione del flatterzunge.
a quello che possiamo considerare il punto
zero del suono, ovvero dove vi e solo rumo-
re. Anche i gesti musicali che modificano il
Dal quinto rigo di pagina quattro, due dei timbro si fanno via via piu aspri. Si va dal
parametri (dinamica e polifonia) si interrom- legato-staccato passando per detache, mar-
pono. Lintensita e sempre molto sostenuta, cato, portato o tenuto, flatterzunge e colpi di
va da mf marcati a sffz e il movimento me- chiave senza suono.
lodico armonico si contrae progressivamente Subito dopo la disgregazione del suono del
da larghi movimenti intervallari (fig.10) flauto in un trillo di solo rumore di chiavi,
riprende la parte melodica da dove aveva
interrotto, ovverosia dalla ricerca polifonica.
In questo caso pero il suono del flauto non fa
intendere una polifonia fittizia. Ovvero, dopo
aver svelato il puro rumore dello strumen-
to, emerge per contrasto un tipo di sonorita
diversa, il termine della incessante ricerca
polifonica: una reale polifonia esplicitata in
a frasi dalle distanze sempre piu strette due bicordi, leggerissimi ed espressivi.
(fig.11) La coda che segue e una ripresa di gesti e
movimenti polifoneggianti gia proposti in pre-

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P. Citera Analisi Sequenza I II/2013

cedenza con lunica differenza dellestrema la sezione e quasi interamente in pianissimo)


commistione tra tutte quattro le dimensioni, e va via via spegnendosi fino al do] - do\ fina-
della timbrica che evidenzia tracce di rumore le.
anche a bassa intensita e dellintensita stessa
che qui e minima (se si escludono pochi punti,

e e
e
e

Segue unappendice ove vi son riassunti i dati principali dellanalisi insiemistica della Sequenza,
ovvero Prima Forma, numero di Forte, Vettore Intervallare (IC vector) e, tra i sottoinsiemi, i
tricordi ed i tetracordi possibili per ogni forma.

Pasquale Citera
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5
Riassunto dei dati principali (pagina 1 della Sequenza)
rigo Prima Forma N di Forte IC vector Sottoinsieme - Sottoinsieme -
tricordi tetracordi

pg 1- I [012] 3-1 <210000> 3-1: 1 -

[0123] 4-1 <321000> 3-1: 2 4-1: 1


3-2: 2

[01235] 5-2 <331220> 3-1: 2 4-1: 1


3-2: 3 4-2: 1
3-3: 1 4-4: 1
3-4: 1 4-10: 1
3-6: 1 4-11: 1
3-7: 2

[0268] 4-25 <020202> 3-8: 4 4-25: 1

II [0123] 4-1 <321000> 3-1: 2 4-1: 1


3-2: 2

[0146] 4-z15 <111111> 3-3: 1 4-z15: 1


3-5: 1
3-7: 1
3-8: 1

[0135] 4-11 <121110> 3-2: 1 4-11: 1


3-4: 1
3-6: 1
3-7: 1

[01234] 5 -1 <432100> 3-1: 3 4-1: 2


3-2: 4 4-2: 2
3-3: 2 4-3: 1
3-6: 1

III [0248] 4-24 <020301> 3-6: 1 4-24: 1


3-8: 2
3-12: 1
rigo Prima Forma N di Forte IC vector Sottoinsieme - Sottoinsieme -
tricordi tetracordi

[01234567] 8-1 <765442> 3-1: 6 4-1: 5


3-2: 10 4-2: 8
3-3: 8 4-3: 4
3-4: 6 4-4: 6
3-5: 6 4-5: 4
3-6: 4 4-6: 2
3-7: 6 4-7: 3
3-8: 4 4-8: 2
3-9: 2 4-9: 1
3-10: 2 4-10: 3
3-11: 2 4-11: 6
4-12: 4
4-13: 4
4-14: 2
4-z15: 4
4-16: 2
4-17: 1
4-18: 2
4-21: 2
4-22: 2
4-23: 1
4-z29: 2

IV [012] 3-1 <210000> 3-1: 1

[01234568] 8-2 <665542> 3-1: 5 4-7: 2


3-2: 9 4-8: 1
3-3: 7 4-10: 3
3-4: 6 4-11: 5
3-5: 4 4-12: 4
3-6: 4 4-13: 3
3-7: 6 4-14: 3
3-8: 6 4-z15: 3
3-9: 2 4-16: 2
3-10: 2 4-17: 1
3-11: 4 4-18: 1
3-12: 1 4-19: 3
4-20: 1
4-21: 2
4-22: 2
4-23: 1
4-24: 2
4-25: 1
4-26: 1
4-27: 2
4-z29: 3

[01237] 5-5 <321121> 3-1: 1 4-5: 1


3-4: 1
3-5: 1
3-8: 1

[013] 3-2 <111000> 3-2: 1


rigo Prima Forma N di Forte IC vector Sottoinsieme - Sottoinsieme -
tricordi tetracordi

V [01367] 5-19 <212122> 3-2: 1 4-9: 1


3-3: 1 4-13: 1
3-5: 4 4-z15: 1
3-7: 1 4-18: 1
3-8: 1 4-z29: 1
3-10: 1
3-11: 1

[0124] 4-2 <221100> 3-1: 1 4-2: 1


3-2: 1
3-3: 1
3-6: 1

[0123569] 7-16 <435432> 3-1: 2 4-7: 1


3-2: 4 4-8: 1
3-3: 5 4-10: 1
3-4: 4 4-11: 2
3-5: 3 4-12: 3
3-6: 1 4-13: 3
3-7: 4 4-z15: 1
3-8: 3 4-17: 1
3-10: 4 4-18: 3
3-11: 4 4-19: 3
3-12: 1 4-20: 1
4-24: 1
4-26: 1
4-27: 3
4-28: 1
4-z29: 1

[012345678] 9-1 <876663> 3-1: 7 4-7: 4


3-2: 12 4-8: 4
3-3: 10 4-9: 2
3-4: 10 4-10: 4
3-5: 10 4-11: 8
3-6: 5 4-12: 6
3-7: 8 4-13: 6
3-8: 8 4-14: 6
3-9: 4 4-z15: 6
3-10: 3 4-16: 6
3-11: 6 4-17: 2
3-12: 1 4-18: 4
4-19: 4
4-20: 2
4-21: 3
4-22: 4
4-23: 2
4-24: 2
4-25: 1
4-26: 1
4-27: 2
4-z29: 6
rigo Prima Forma N di Forte IC vector Sottoinsieme - Sottoinsieme -
tricordi tetracordi

VI [01234589] 8-7 <645652> 3-1: 4 4-7: 3


3-2: 6 4-8: 2
3-3: 8 4-9: 1
3-4: 8 4-10: 1
3-5: 6 4-11: 2
3-6: 2 4-12: 2
3-7: 4 4-13: 2
3-8: 4 4-14: 4
3-9: 2 4-z15: 2
3-10: 2 4-16: 2
3-11: 8 4-17: 3
3-12: 2 4-18: 4
4-19: 8
4-20: 3
4-22: 2
4-24: 2
4-26: 2
4-27: 2
4-z29: 4

[0236] 4-12 <112101> 3-2: 1 4-12 : 1


3-3: 1
3-8: 1
3-10: 1

[0236] 4-12 <112101>

[0124578] 7-z38 <434442> 3-1: 1 4-8: 1


3-2: 4 4-9: 1
3-3: 5 4-10: 1
3-4: 4 4-11: 1
3-5: 5 4-12: 2
3-6: 1 4-13: 2
3-7: 3 4-14: 2
3-8: 3 4-z15: 2
3-9: 2 4-16: 2
3-10: 2 4-17: 1
3-11: 4 4-18: 3
3-12: 1 4-19: 3
4-20: 1
4-22: 1
4-23: 1
4-24: 1
4-27: 1
4-z29: 2

VII [01236] 5-4 <322111> 3-1: 2 4-1: 1


3-2: 2 4-4: 1
3-3: 1 4-5: 1
3-4: 1 4-12: 1
3-5: 1 4-13: 1
3-7: 1
3-8: 1
3-10: 1
rigo Prima Forma N di Forte IC vector Sottoinsieme - Sottoinsieme -
tricordi tetracordi

[0268] 4-25 <020202> 3-8: 4 4-25: 1

[01356] 5-z12 <222121> 3-2: 2 4-8: 1


3-4: 2 4-11: 2
3-5: 2 4-13: 2
3-6: 1
3-7: 2
3-10: 1

[0123] 4-1 <321000> 3-1: 2 4-1: 1


3-2: 2

[0123456] 7-1 <654321> 3-1: 5 4-4: 4


3-2: 8 4-5: 2
3-3: 6 4-7: 2
3-4: 4 4-8: 1
3-5: 2 4-10: 2
3-6: 3 4-11: 4
3-7: 4 4-12: 2
3-8: 2 4-13: 2
3-10: 1 4-z15: 2
4-21: 1

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