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NEWSLETTER N 117

OTTOBRE 2017

DIRITTO DEL LAVORO SOMMARIO

1 Diritto del Lavoro

7 Le Nostre Sentenze

10 Diritto Civile, Commerciale


e Assicurativo

12 Assicurazioni, Locazioni,
Responsabilit Civile
Privacy: il risarcimento del danno nella
disciplina del regolamento Europeo. 15 Il Punto Su
L'importanza dei codici di condotta.
19 Eventi
A cura di Damiana Lesce, Paola Lonigro e Valeria De Lucia
20 Rassegna Stampa
Principio cardine del Regolamento Europeo 2016/679 quello
della protezione delle persone con riguardo al trattamento dei 22 Contatti
dati e della conseguente necessit, per ogni ordinamento, di
approntare meccanismi di reazione a condotte che danneggino
le persone.

Quanto sopra partendo da un dato di fatto: il trattamento dei


dati , di per s, unattivit che espone gli altri (gli interessati)
ad un rischio. Tale rischio giuridicamente accettato
dallordinamento, ma lutilit economica e/o sociale di tale
attivit deve essere compensata da un sistema di tutele idonee a
ripristinare il patrimonio giuridico dellinteressato (danneggiato).

Qual il rischio, anzi quali sono i rischi (e, quindi, i danni)


connessi al trattamento dei dati? Ce lo dice il Considerando 75
del Regolamento:

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Newsletter
i rischi per i diritti e le libert delle I CODICI DI CONDOTTA E
persone fisiche, aventi probabilit e gravit CERTIFICAZIONE.
diverse, possono derivare da trattamenti di
dati personali suscettibili di cagionare un Il quadro delineato dallesame dellart. 82
danno fisico, materiale o immateriale, in del Regolamento (Diritto al risarcimento e
particolare: se il trattamento pu comportare responsabilit), che si analizzer in prosieguo,
discriminazioni, furto o usurpazione d'identit, evidenzia quanto sia importante disciplinare
perdite finanziarie, pregiudizio alla reputazione, le responsabilit del titolare e del responsabile
perdita di riservatezza dei dati personali del trattamento adottando, tra laltro, codici di
protetti da segreto professionale, decifratura condotta e di certificazione.
non autorizzata della pseudonimizzazione,
o qualsiasi altro danno economico o sociale In relazione ai codici, cos il Considerando
significativo; se gli interessati rischiano di 98: Le associazioni o altre organizzazioni
essere privati dei loro diritti e delle loro libert o rappresentanti le categorie di titolari del
venga loro impedito l'esercizio del controllo sui trattamento o di responsabili del trattamento
dati personali che li riguardano; se sono trattati dovrebbero essere incoraggiate a elaborare
dati personali che rivelano l'origine razziale codici di condotta, nei limiti del presente
o etnica, le opinioni politiche, le convinzioni regolamento, in modo da facilitarne
religiose o filosofiche, l'appartenenza l'effettiva applicazione, tenendo conto delle
sindacale, nonch dati genetici, dati relativi caratteristiche specifiche dei trattamenti
alla salute o i dati relativi alla vita sessuale o a effettuati in alcuni settori e delle esigenze
condanne penali e a reati o alle relative misure specifiche delle microimprese e delle piccole
di sicurezza; in caso di valutazione di aspetti e medie imprese. In particolare, tali codici di
personali, in particolare mediante l'analisi o la condotta potrebbero calibrare gli obblighi
previsione di aspetti riguardanti il rendimento dei titolari del trattamento e dei responsabili
professionale, la situazione economica, la del trattamento, tenuto conto del potenziale
salute, le preferenze o gli interessi personali, rischio del trattamento per i diritti e le libert
l'affidabilit o il comportamento, l'ubicazione delle persone fisiche.
o gli spostamenti, al fine di creare o utilizzare
profili personali; se sono trattati dati personali Ed ancora, si legge al Considerando 100: Al
di persone fisiche vulnerabili, in particolare fine di migliorare la trasparenza e il rispetto
minori; se il trattamento riguarda una notevole del presente regolamento dovrebbe essere
quantit di dati personali e un vasto numero di incoraggiata l'istituzione di meccanismi
interessati. di certificazione e sigilli nonch marchi
di protezione dei dati che consentano agli
interessati di valutare rapidamente il livello
di protezione dei dati dei relativi prodotti e
servizi.

Si noti bene che ladozione di codici non


sufficiente ai fini dellesonero di responsabilit.
Cos, infatti, larticolo 42, comma 4: la
certificazione ai sensi del presente articolo
non riduce la responsabilit del titolare del

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Newsletter
trattamento o del responsabile del trattamento 2050 del codice civile), si osserva, innanzitutto,
riguardo alla conformit al presente che la prospettiva del Regolamento focalizzata
regolamento. sul danneggiato (e non su chi ha cagionato il
danno).
Al contempo, tuttavia lo stesso Regolamento
prevede: L'adesione ai codici di condotta Ma ci che pi rileva lindividuazione del
di cui all'articolo 40 o a un meccanismo di soggetto obbligato a risarcire.
certificazione di cui all'articolo 42 pu essere
utilizzata come elemento per dimostrare Il Codice Privacy individua il responsabile del
il rispetto degli obblighi del titolare del danno in chiunque; il Regolamento indica il
trattamento (articolo 24, paragrafo 3). titolare e il responsabile del trattamento.

Quindi, bench ladesione ai codici di condotta Da quanto sopra discende un primo tema
e di certificazione non siano sufficienti ai fini che certamente dovr essere risolto in sede
dellesonero dalla responsabilit, gli stessi sono applicativa, vale a dire la possibilit, in caso
strumenti utili ed espressamente consigliati per di violazione del Regolamento, di imputare la
garantire il rispetto del Regolamento. responsabilit ed i conseguenti oneri risarcitori
ad un soggetto diverso da quelli indicati nel
DIRITTO AL RISARCIMENTO E primo paragrafo dellart. 82.
RESPONSABILIT: LART. 82 DEL
REGOLAMENTO Pur in attesa di chiarimenti da parte
dellAutorit Garante, tenuto conto delle
Ai sensi dellarticolo 82 del regole generali di cui al nostro codice civile
Regolamento 2016/679: Chiunque subisca ex art. 2043 cod. civ. (Risarcimento per fatto
un danno materiale o immateriale causato da illecito), ex art. 2050 cod. civ. (Responsabilit
una violazione del presente regolamento ha il per lesercizio di attivit pericolose), ex art.
diritto di ottenere il risarcimento del danno dal 2055 cod. civ. (Responsabilit solidale), si pu
titolare del trattamento o dal responsabile del ragionevolmente e sin da ora ad escludere che,
trattamento. un soggetto diverso da quelli indicati nellart.
82 del Regolamento, nel caso sia autore di un
Il primo paragrafo dellart. 82 afferma, dunque, danno nei confronti degli interessati, possa
il diritto dellinteressato (danneggiato) di ritenersi esente da responsabilit.
ottenere il risarcimento del danno, sia quello
patrimoniale sia quello non patrimoniale. Tale Nel prosieguo, lart. 82 del Regolamento
diritto sorge nel momento in cui stata posta disciplina il tema della ripartizione delle
in essere una condotta, attiva o omissiva, che responsabilit in coerenza con quanto
costituisca violazione di una prescrizione del previsto dal Considerando 79: La protezione
regolamento. Sono tenuti al risarcimento del dei diritti e delle libert degli interessati cos
danno il titolare o il responsabile del trattamento. come la responsabilit generale dei titolari del
trattamento e dei responsabili del trattamento,
A differenza di quanto previsto dallart. 15 del anche in relazione al monitoraggio e alle misure
Codice Privacy (Chiunque cagiona danno ad delle autorit di controllo, esigono una chiara
altri per effetto del trattamento di dati personali ripartizione delle responsabilit ai sensi del
tenuto al risarcimento ai sensi dell'articolo presente regolamento, compresi i casi in cui un

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titolare del trattamento stabilisca le finalit e i conformit del presente regolamento e alle
mezzi del trattamento congiuntamente con altri disposizioni del diritto degli Stati membri
titolari del trattamento o quando l'operazione di che specificano disposizioni del presente
trattamento viene eseguita per conto del titolare regolamento;
del trattamento.
(ii) per quanto riguarda il Responsabile,
Ed in applicazione di quanto sopra, il secondo dellart. 28, paragrafo 3: Con riguardo alla
paragrafo dellarticolo 82 del Regolamento lettera h) del primo comma1, il responsabile
dispone: Un titolare del trattamento coinvolto del trattamento informa immediatamente il
nel trattamento risponde per il danno cagionato titolare del trattamento qualora, a suo parere,
dal suo trattamento che violi il presente un'istruzione violi il presente regolamento o
regolamento. Un responsabile del trattamento altre disposizioni, nazionali o dell'Unione,
risponde per il danno causato dal trattamento relative alla protezione dei dati.
solo se non ha adempiuto gli obblighi del
presente regolamento specificatamente diretti ai Da quanto sopra discende che il titolare sar
responsabili del trattamento o ha agito in modo responsabile non solo in caso di violazione del
difforme o contrario rispetto alle legittime Regolamento ma, altres, anche nellipotesi di
istruzioni del titolare del trattamento. mancata ottemperanza alle altre disposizioni
previste dalle norme attuative, dagli atti delegati,
Il titolare del trattamento, dunque, risponde dagli atti di esecuzione del Regolamento, dalle
dei danni causati dal trattamento illegittimo; altre disposizioni dei singoli Stati membri.
il responsabile del trattamento risponde per
violazione degli obblighi posti a suo carico, Quanto al responsabile del trattamento, se
oppure se ha disatteso le istruzioni del titolare apparentemente la norma sembra limitare la
del trattamento. sua responsabilit alle sole azioni attive od
omissive rispetto a precetti del regolamento e/o
E stato osservato che la disposizione in esame alle istruzioni/direttive/indicazioni del titolare
sembra delineare previsioni apparentemente del trattamento, in realt il responsabile del
molto restrittive delle ipotesi di responsabilit trattamento ha un dovere di porta generale:
in capo al Titolare ed al Responsabile. Cos non suo compito anche avvisare il titolare del
. trattamento in caso di condotte non correttamente
disciplinate. Pu, quindi, delinearsi a suo carico
Infatti, la predetta disposizione deve essere una responsabilit (in tal caso, in solido con
integrata e, quindi, interpretata tenuto conto: il titolare del trattamento) anche (solo) per
omessa informazione.
(i) per quanto riguarda il titolare, del
Considerando 146: Ci (il riferimento a
violazioni del regolamento, ndr) non pregiudica
le azioni di risarcimento di danni derivanti dalla
violazione di altre norme del diritto dell'Unione
o degli Stati membri. Un trattamento non
conforme al presente regolamento comprende
anche il trattamento non conforme agli atti
delegati e agli atti di esecuzione adottati in

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Newsletter
Ai sensi del paragrafo 3 dellarticolo 82: sia attiva sia passiva e tenuto conto degli
Il titolare del trattamento o il responsabile del obblighi in capo a ciascuna parte, nel trattamento
trattamento esonerato dalla responsabilit, a causativo del danno
norma del paragrafo 2 se dimostra che l'evento
dannoso non gli in alcun modo imputabile. Tenuto, quindi, conto della previsione di
cui al paragrafo 3 dellarticolo 82 (innanzi
La norma individua, dunque, a quali condizioni esaminata), diventa imperativo definire in modo
il titolare o il responsabile del trattamento sono dettagliato, nelle policy privacy, le istruzioni
esonerati da responsabilit: Luno e/o laltro che competono al titolare del trattamento e le
devono dimostrare: previsioni contrattuali che disciplinato i doveri
(obblighi) contrattuali del responsabile del
(1) che levento dannoso non loro trattamento.
imputabile e che, quindi, da fonte del danno
loro estranea; Ai sensi del paragrafo 5 dellarticolo
(2) di avere adottato tutte le misure 82 Qualora un titolare del trattamento o un
idonee a evitare il danno. responsabile del trattamento abbia pagato,
conformemente al paragrafo 4, l'intero
Vi , quindi, una inversione dellonere della risarcimento del danno, tale titolare del
prova che si inserisce in una presunzione di trattamento o responsabile del trattamento ha
colpevolezza. L imputato dovr dimostrare il diritto di reclamare dagli altri titolari del
di essere innocente, vale a dire avere adottato trattamento o responsabili del trattamento
tutte le misure idonee a evitare il danno. coinvolti nello stesso trattamento la parte del
risarcimento corrispondente alla loro parte di
Ai sensi del paragrafo 4 dellarticolo responsabilit per il danno conformemente alle
82 Qualora pi titolari del trattamento o condizioni di cui al paragrafo 2.
responsabili del trattamento oppure entrambi
il titolare del trattamento e il responsabile La norma disciplina, dunque, le conseguenze
del trattamento siano coinvolti nello stesso patrimoniali del danno nei rapporti interni.
trattamento e siano, ai sensi dei paragrafi 2 e Non vi , pertanto, responsabilit solidale, ma
3, responsabili dell'eventuale danno causato responsabilit pro-quota.
dal trattamento, ogni titolare del trattamento Il tema concreto quello dei criteri di calcolo
o responsabile del trattamento responsabile del grado/della misura della responsabilit tra i
in solido per l'intero ammontare del danno, vari soggetti responsabili.
al fine di garantire il risarcimento effettivo
dell'interessato. Una linea guida per risolvere il predetto tema
sar certamente la verifica del rispetto, da parte
La norma disciplina, dunque, la solidariet di ciascuna delle figure coinvolte, dei doveri
di titolare e responsabile del trattamento sulla stessa espressamente facenti capo ex lege.
nellobbligo di risarcire il danno allinteressato.
Ed anche in questo caso risulta confermata
Meritevole di attenzione il riferimento al limportanza delladozione di validi CODICI
coinvolgimento nello stesso trattamento. DI CONDOTTA.
Con tale espressione il Regolamento intende
riferirsi a qualsivoglia forma di partecipazione,

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Newsletter

Assenza dal posto di lavoro per medico pubblico ufficiale, non rientra certo
nei fatti avvenuti in sua presenza, o da lui
infortunio o malattia: l'efficacia compiuti, come tale perci non fidefaciente nei
del certificato medico. sensi contemplati dallart. 2700, comportando
soltanto una manifestazione di scienza in
di Antonio Cazzella relazione allo stato morboso, verificato alla
data dellattestazione (peraltro spesso anche
Con la sentenza n. 19089 del 1 agosto in base alle mere dichiarazioni rese dal
2017, la Corte di Cassazione ha esaminato soggetto direttamente interessato, come non
una fattispecie di licenziamento disciplinare di rado capita nella pratica), rapportata ad
comminato ad un dipendente, assente dal posto un momento successivo e quindi futuro, perci
di lavoro a seguito di un grave infortunio in necessariamente al di fuori della contestuale
itinere. Attraverso le indagini di unagenzia percezione, invece pure richiesta dalla norma.
investigativa, era emerso che egli aveva svolto
attivit incompatibili con il suo stato salute Per tali motivi, la Suprema Corte ha precisato
e, comunque, suscettibili di pregiudicarne la che il giudizio prognostico costituisce
guarigione. una mera presunzione di fatto, quindi ben
Il lavoratore aveva impugnato la decisione della liberamente e prudentemente apprezzabile dal
Corte di merito, rilevando, tra laltro, che egli giudice adito.
non avrebbe potuto riprendere servizio prima
della data indicata nel certificato rilasciato dal La Suprema Corte ha, dunque, puntualmente
medico INAIL, facente fede sino a querela di analizzato la rilevanza che assumono, al
falso. momento del rilascio del certificato medico,
Inoltre, il lavoratore ha evidenziato che linabilit le dichiarazioni rese dal paziente (rectius, dal
temporanea attestata nel predetto certificato dipendente) in merito al suo stato morboso,
non era incompatibile con la deambulazione di cui il medico non ha sempre un oggettivo
e, quindi, con la possibilit di trascorrere del riscontro.
tempo, anche in piedi, per collaborare nella Peraltro, la Suprema Corte ha gi avuto, in
farmacia della moglie durante la convalescenza. passato, occasione di affermare, come pure
rilevato nella sentenza in esame, che deve essere
Nel rigettare il gravame, confermando la giusta esclusa lefficacia probatoria privilegiata di un
causa di licenziamento, la Suprema Corte atto pubblico, ai sensi dellart. 2700 cod. civ.,
ha precisato, in particolare, che lefficacia per quanto attiene alla veridicit ed alla esattezza
probatoria del certificato medico sino a delle dichiarazioni rese dalle parti in presenza
querela di falso, come stabilito dallart. 2700 del pubblico ufficiale, le quali, di conseguenza,
cod. civ., in considerazione della sua natura possono essere contestate ed accertate con tutti i
di atto pubblico, limitata alla provenienza mezzi di prova consentiti dalla legge, senza che
del documento dal pubblico ufficiale che lo debba necessariamente proporsi querela di falso
ha formato ed alle dichiarazioni delle parti e (cfr. Cass. 12 maggio 2000, n. 6090).
degli altri fatti che il pubblico ufficiale attesta
avvenuti in sua presenza o da lui compiuti.

La Suprema Corte ha evidenziato che la


prognosi della guarigione, certificata dal

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ha rigettato il ricorso ex art. 28 Statuto dei
Le nostre sentenze Lavoratori promosso da unorganizzazione
sindacale che lamentava la pretesa violazione
di un accordo sottoscritto nellambito della
procedura ex art. 47 L. n. 428/1990: accordo
in cui era previsto lobbligo di assumere taluni
lavoratori, gi alle dipendenze di altra azienda,
di cui era stato acquisito un ramo (cd. clausola
sociale di assorbimento).

Il decreto, aderendo alle deduzioni della societ


resistente, ha evidenziato che lart. 47 cit. si
limita a prevedere che costituisce condotta
LA SENTENZA DEL MESE sanzionabile ex art. 28 Stat. Lav. la violazione
dei doveri di informativa e di consultazione, ma
1 La sentenza del mese di ottobre un nulla dispone circa la eventuale violazione degli
decreto, emesso nellambito di un procedimento accordi poi raggiunti. Inoltre, stata esclusa la
ex art. 28 St. Lav., che ha affrontato la sussistenza di attivit antisindacale, in carenza
rilevante questione della pretesa natura di qualsiasi comportamento lesivo dellattivit
antisindacale della violazione delle clausole di e della immagine della OO.SS.. Leventuale
assorbimento inserite in un accordo sindacale. violazione di un accordo sindacale non poteva,
di per s, essere ritenuta un comportamento
La violazione di un accordo antisindacale e, peraltro, nel caso di specie,
neppure poteva ritenersi sussistente un
sindacale, ove prevista una inadempimento, avendo lazienda addotto
clausola di assorbimento, non oggettivi motivi per cui non aveva assunto
costituisce, di per s, attivit alcuni dei lavoratori.
antisindacale, essendo sempre
necessaria uneffettiva lesione Il decreto ha aderito allorientamento gi
dei diritti sindacali. Il ricorso espresso da una recentissima sentenza della
Suprema Corte (Cass. Sez. Lav. n. 21063/2017)
ex art. 28 L. n. 300/70 non pu la quale, oltre ad aver dato rilevanza allelemento
essere utilizzato per la tutela soggettivo, ha sottolineato la necessit della
di qualsiasi interesse, n per prova di uneffettiva lesione dei diritti sindacali.
salvaguardare asseriti diritti
individuali dei lavoratori.

(Tribunale di Trieste decreto 29 settembre 2017)

Causa seguita da Giacinto Favalli e Anna


Maria Corna

Con il decreto in commento, il Tribunale di


Trieste, superate alcune eccezioni preliminari,

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Newsletter
Si evidenziava in particolare che, dalle premesse
dellaccordo sindacale, era desumibile la
riconducibilit dellaccordo ad una delle finalit
tipiche dei contratti di prossimit, ovvero la
gestione di una crisi occupazionale.

Con la sentenza in commento, il Tribunale


di Grosseto rigettava il ricorso, evidenziando
quanto segue: In tema di orario di lavoro, parte
ricorrente richiama la previsione di cui al D.l.vo
2 E lecita ed efficace erga 61/00, sostanzialmente trasfusa nel CCNL
omnes la deroga alla normativa di riferimento, ricordando come la modifica
dell'orario a tempo parziale sia rimessa alla
in materia di orario di lavoro,
concorde volont delle parti. Purtuttavia il
se concordata in un contratto Decreto Legge 13 agosto 2011, n. 138 recante
di prossimit (anche quando le Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione
parti stipulanti non labbiano finanziaria e per lo sviluppo, convertito con
definito come tale) la L. 14 settembre 2011, n. 148, tra le misure
a sostengo dell'occupazione ha ampliato le
(Tribunale di Grosseto, Sentenza 12 settembre 2017) possibilit di intervento della contrattazione
collettiva territoriale di prossimit prevedendo
Causa seguita da Damiana Lesce e Valeria De
Lucia la possibilit che le associazioni dei lavoratori
comparativamente pi rappresentative
Una lavoratrice conveniva in giudizio il proprio possano stipulare specifiche intese volte a
datore di lavoro, contestando la legittimit superare crisi aziendali e a sostengo, appunto,
di una riduzione del suo orario part time, non dell'occupazione (cfr. art. 8). Tali intese
essendo frutto di accordo individuale. sono vincolanti a condizione che siano state
La Societ si costituiva evidenziando che tale sottoscritte in base a un criterio maggioritario
modifica dellorario di lavoro costituiva il frutto di rappresentativit (sull'efficacia vincolante
di un accordo sindacale sottoscritto con le erga omnes di tali accordi collettivi decentrati
associazioni dei lavoratori comparativamente cfr. ad es. Trib. Torino 23.1.2012). Nel caso
pi rappresentative sul piano nazionale di specie, la rappresentativit certamente
o territoriale, rispettando un criterio stata rispettata come emerge dal verbale di
maggioritario. accordo depositato al doc. 4 di parte convenuta,
Inoltre, si evidenziava che - pur non avendo trattandosi di accordo periferico, o di prossimit
le parti richiamato espressamente lart. 8 d.l. come prevede la legge, e ci a prescindere da un
138/2011, convertito in legge 148/2011 - espresso richiamo alla stessa.
laccordo sindacale presentava tutti i requisiti
richiesti dalla predetta normativa affinch lo Pertanto, si riteneva che la deroga alla normativa
stesso potesse qualificarsi quale contratto in materia di orario di lavoro fosse pienamente
di prossimit e, pertanto, operare anche in legittima, oltre che opponibile anche nei
deroga alle disposizioni di legge nelle materie confronti dei lavoratori non iscritti al Sindacato
di cui al comma 2 del citato art. 8. o espressamente dissenzienti (tra i quali, la
ricorrente) e che quindi la riduzione di orario,

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seppure non concordata individualmente con della prestazione) della propria uscita in
la lavoratrice (come prescrive generalmente il orario di servizio. In tal modo si era assentato
d.lgs. 61/2000), fosse valida ed efficace. ingiustificatamente dal posto di lavoro, anche
per intere giornate lavorative, senza quindi
svolgere le mansioni affidate.
Scoperto dalla Societ (poich le uscite abusive
erano rilevate ai fini della sicurezza), era stato
licenziato per giusta causa.

In sede giudiziale il Tribunale, in applicazione


di principi giurisprudenziali consolidati in
materia, ha ritenuto legittima la sanzione
espulsiva - anche a fronte della sostanziale
non contestazione delle condotte, da parte del
lavoratore ritenendo che, nel caso di specie,
sussistesse la giusta causa del recesso.
In particolare ha valutato: (i) loggettiva
3 Il furbetto del cartellino gravit della condotta posta in essere, in
ha disattivato la rilevazione violazione di norme di legge, di contratto
elettronica delle sue presenze/ nonch di regolamenti interni aziendali;(ii)
assenze sui tornelli: sussiste la lintenzionalit del comportamento; (iii) la sua
giusta causa di licenziamento incidenza sul rapporto fiduciario, posto che tali
condotte reiterate, peraltro attuate con modalit
(Trib. Roma, Ordinanza 18 agosto 2017) fraudolente ed occulte, erano tali da indurre
legittimi e fondati dubbi sulla correttezza dei
Causa seguita da Vittorio Provera e Andrea futuri adempimenti e da non consentire, quindi,
Beretta la prosecuzione - neppure provvisoria - del
rapporto di lavoro.
Nellambito della regolamentazione del sistema
di rilevamento presenze e assenze, nonch
degli ingressi in azienda, una societ aveva
introdotto - nellimpianto di ingresso a tornelli-
un doppio sistema di raccolta dati : uno per la
determinazione della presenza ai fini lavorativi,
ed uno ai fini della sicurezza.

Un dipendente (abusando di un procedimento


che inibiva la registrazione delluscita ed entrata
ai fini della presenza al lavoro) aveva in pi
occasioni digitato, intenzionalmente e senza
autorizzazione alcuna, un determinato codice
sulla tastiera posta sui tornelli. Cos operando, di
volta in volta, aveva consapevolmente causato
linibizione della rilevazione (ai fini di verifica

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Newsletter
prevenire la commissione di alcuni specifici
DIRITTO CIVILE, COMMERCIALE reati.
E ASSICURATIVO
Ladozione di un Modello Organizzativo assume
particolare rilevanza in quanto consente alla
Societ coinvolta in un procedimento penale,
per uno dei reati considerati dalla normativa,
di ottenere lesonero dalla responsabilit
amministrativa.

Ci potr avvenire solo se viene dimostrato


di aver efficacemente adottato detto Modello,
di aver vigilato sulla sua concreta attuazione,
cosicch il comportamento integrante il reato
viene posto in essere dallautore eludendo
Il Modello di Organizzazione e fraudolentemente le prescrizioni organizzative
Gestione di cui al D.Lgs. 231/01 e di gestione.
e le relative responsabilit: i
modelli predisposti ISO 9001 Un simile modello potr altres comportare
anche solo un sollievo sanzionatorio (artt. 17
non sono equiparabili al Codice e 78 d.lgs. 231/2001) o, nella fase cautelare, la
Etico. sospensione o la non applicazione delle misure
interdittive (art. 49 d.lgs. 231/2001).
Di Enrico Vella
Sviluppando il tema, la Corte di Cassazione ha
(Cass. Pen., Sez. VI, sent. n. 41768 del chiarito che non tutti i Modelli predisposti dalla
13.9.2017 (Pres. Carcano, Est. Corbo) Societ possono di per s comportare lesonero
da responsabilit ex D.Lgs. 231/01; nello
Con la sentenza in esame, la sesta sezione della specifico, vengono esclusi quelli normalmente
Corte di Cassazione, nellambito di unarticolata adottati nellambito della qualit aziendale e
vicenda giudiziaria, si sofferma sul tema della quelli in materia ambientale.
responsabilit amministrativa delle persone
giuridiche ex D. Lgs. 231/01, ed in particolare Infatti, si legge nella motivazione, i modelli ISO
sulla possibile efficacia esonerante del modello 9001 non possono essere ritenuti equivalenti ai
aziendale ISO-9001. modelli richiesti dal d. lgs. n. 231 del 2001, perch
non contenevano lindividuazione degli illeciti
Il Modello di Organizzazione e Gestione di cui da prevenire unitamente alla specificazione
al D.Lgs. 231/01 un modello comportamentale del sistema sanzionatorio delle violazioni
composto da una serie di disposizioni, procedure, del modello e si riferivano eminentemente al
valutazioni e regole di condotta che realizza un controllo della qualit del lavoro nellottica del
sistema preciso di principi di buon operare e rispetto delle normative sulla prevenzione degli
che le figure apicali e le persone sottoposte alla infortuni sul lavoro o degli interessi tutelati dai
loro vigilanza (dipendenti, fornitori, ecc.) hanno reati in materia ambientale.
lobbligo di rispettare e far rispettare al fine di Analogamente, con riferimento al Modello

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Newsletter
predisposto da una nota societ di consulenza,
esso non stato ritenuto utile in quanto
non conteneva, tra laltro, n il codice di
comportamento e le relative procedure, n il
codice etico, n le procedure per la conoscenza
dei modelli, n il sistema sanzionatorio.

Pertanto, per la Corte di Cassazione sono


determinanti i contenuti dei due modelli e la loro
diversa finalit; il Modello Qualit, in generale,
non contiene lindividuazione degli illeciti da
E legittima la previsione di
prevenire e le relative sanzioni, si muove sul c.d.
sistema della qualit del lavoro e, infine, viene clausole risolutive espresse nel
adottato per far rispettare la normativa sulla contratto di agenzia.
prevenzione degli infortuni sul lavoro o quella
in materia ambientale. Causa seguita da Luca Peron

Il Codice Etico invece uno strumento di (Tribunale di Padova, sentenza 17 ottobre 2017)
prevenzione dei reati presupposto elencati
nella medesima norma e che devono essere Nel caso esaminato dalla sentenza in oggetto, il
dettagliatamente riportati, unitamente alla rapporto di agenzia si interrompeva a seguito
specificazione del sistema sanzionatorio per la della ricezione, da parte dellagente, della missiva
violazione del modello. con cui la preponente comunicava il recesso
avvalendosi della clausola risolutiva espressa
Lintervento interpretativo della Suprema Corte prevista in contratto, per essersi lagente rifiutato
conferma dunque lesigenza per la Societ di partecipare alle iniziative commerciali poste
di predisporre e far rispettare diversi codici in essere dalla preponente per incentivare e dare
comportamentali, garantendo cos un adeguato impulso agli investimenti pubblicitari dei clienti,
e specifico sistema di prevenzione e di vigilanza nonch di partecipare alle riunioni indette dai
in materia penale. responsabili territoriali della preponente.
Lagente deduceva lillegittimit del recesso e
chiedeva la corresponsione dellindennit di
mancato preavviso e dellindennit suppletiva di
clientela.

Allesito dellistruttoria, il Tribunale riteneva


legittimo il recesso e, con riferimento alla clausola
risolutiva espressa, affermava che, a differenza
di quanto previsto per il rapporto di lavoro
subordinato, la disciplina del contratto di agenzia
non preclude alle parti la stipulazione della
clausola risolutiva espressa (art. 1456 cod. civ.).
Il Tribunale ha quindi giudicato che, ove le parti
abbiano preventivamente valutato limportanza

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Newsletter
di un determinato inadempimento, facendone Lassicuratore eccepiva lannullamento
discendere la risoluzione del contratto senza della polizza, ex art. 1892 c.c., in quanto
preavviso, il giudice non pu compiere alcuna lassicurato, in sede precontrattuale, era stato
indagine sulla gravit dellinadempimento reticente nellinformare la compagnia sulle
stesso rispetto allinteresse della controparte. proprie condizioni di salute; in particolare, nel
Deve solo accertare se esso sia imputabile al questionario informativo incluso nella proposta
soggetto obbligato quantomeno a titolo di colpa di polizza, aveva dichiarato di non essersi
che, peraltro, si presume ai sensi delart. 1218 sottoposto a nessuna visita medica che avesse
cod. civ., verificandosi una inversione dellonere rilevato lesistenza di situazioni anormali
della prova. quando invece, pochi mesi prima, aveva subito
un accertamento specialistico da cui era emerso
il sorgere della patologia che aveva poi causato
il decesso.
ASSICURAZIONI, LOCAZIONI,
Il Giudice, accertato quanto sopra, respingeva la
RESPONSABILITA' CIVILE
domanda dellattore statuendo che il consenso
della compagnia alla stipulazione del contratto
era stato viziato dalle dichiarazioni reticenti
dellassicurato, essendo irrilevante che questi,
al momento della stipula della polizza, fosse
o meno a conoscenza dellesistenza della
patologia causa del decesso. Limportante che
lo stesso avesse, con grave negligenza, rilasciato
nel questionario, risposte inesatte.

Infatti la predisposizione di un questionario da


parte dell'assicuratore evidenzia l'intenzione di
quest'ultimo di attribuire particolare importanza
Lincompleta informativa a determinati requisiti, richiamando l'attenzione
resa dallassicurato causa del contraente a fornire risposte complete e
lannullamento della polizza veritiere in merito. Pertanto, le dichiarazioni
rilasciate dallassicurato sul questionario
Causa seguita da Bonaventura Minutolo e sono determinanti per la formazione del
Francesco Torniamenti consenso dellassicurazione e, in caso le stesse
siano inesatte e/o reticenti, la conseguenza
(Trib. Brescia, 22 settembre 2017, n. 2706) lannullamento del contratto.

Lerede di un assicurato, deceduto pochi


mesi dopo aver stipulato una polizza vita,
citava in giudizio lassicuratore chiedendo la
condanna di questultimo alla corresponsione
dellindennizzo previsto in caso di morte
dellassicurato.

12
Newsletter
convenzionale dettata in tema di decadenza
dallazione risarcitoria e di prescrizione del
diritto al risarcimento del danno.

MASSIMARIO DI GIURISPRUDENZA

A cura di Bonaventura Minutolo e Teresa


Cofano

Handler aeroportuale Assicurazione per conto altrui o


qualificazione e responsabilit per conto di chi spetta titolarit
del diritto allindennizzo
(Cass. Sez. Un., 20 settembre 2017, sent. n. 21850)
(Cass., 22 settembre 2017, sent. n. 22044)
Alloperatore di handling va riconosciuta la
Nell'ipotesi di assicurazione contro la perdita
posizione di ausiliario del vettore aereo, con
e le avarie di merci trasportate, per stabilire
le seguenti conseguenze: (a) il trasporto della
la titolarit del diritto all'indennizzo occorre
merce inizia quando il mittente la consegna
considerare l'incidenza del pregiudizio
allhandler nellaeroporto di partenza ed
conseguente alla perdita ovvero al
ha termine quando lhandler la consegna
deterioramento delle cose trasportate, per cui
al destinatario in quello di destinazione; (b)
la legittimazione del destinatario sussiste, ai
il vettore responsabile del fatto colposo
sensi dell'art. 1689 c.c., solo dal momento in
dellhandler; (c) questi non risponde a titolo
cui, arrivate le cose a destinazione o scaduto
contrattuale nei confronti del mittente o del
il termine in cui sarebbero dovute arrivare, lo
destinatario essendo il fatto dellausiliario
stesso ne abbia richiesto la riconsegna al vettore.
imputabile ex contractu al debitore (vettore)
e non al suo autore materiale (handler); (d) il
fatto dellausiliario, in ipotesi di condotta dolosa
o colposa, peraltro imputabile al suo autore
a titolo extracontrattuale, cosicch lhandler
risponde nei confronti del destinatario della merce
ex art. 2043 c.c., in solido con il vettore; (e) in
quanto ausiliario del vettore aereo, lhandler,
pur rispondendo a titolo extracontrattuale, pu
beneficiare delle limitazioni di responsabilit,
come espressamente previsto dal combinato
disposto degli artt. 22 e 30 della Convenzione
di Montreal, nonch della disciplina uniforme

13
Newsletter
meritevoli di tradursi in una differente (pi ricca
e, dunque, individualizzata) considerazione
in termini monetari, rispetto a quanto suole
compiersi in assenza di dette peculiarit.

Liquidazione del danno non


patrimoniale

(Cass. 21 settembre 2017, sent. n. 21939)


Registrazione del contratto di
Con riguardo alla liquidazione del danno non
locazione
patrimoniale, ai fini della c.d. personalizzazione
del danno forfettariamente individuato (in
termini monetari) attraverso i meccanismi (Sez. Unite Cass., 9 ottobre 2017, sent. n.
tabellari cui la sentenza abbia fatto riferimento 23601)
(e che devono ritenersi destinati alla riparazione
delle conseguenze ordinarie inerenti ai pregiudizi La mancata registrazione del contratto di
che qualunque vittima di lesioni analoghe locazione di immobili ne comporta nullit; essa,
normalmente subirebbe), spetta al giudice far ove da sola sussistente, consente la produzione
emergere e valorizzare, dandone espressamente degli effetti del contratto con decorrenza ex tunc,
conto in motivazione in coerenza alle risultanze nel caso in cui la registrazione sia effettuata
argomentative e probatorie obiettivamente tardivamente. E' nullo il patto col quale le parti di
emerse ad esito del dibattito processuale, le un contratto di locazione di immobili ad uso non
specifiche circostanze di fatto, peculiari al caso abitativo concordino occultamente un canone
sottoposto ad esame, che valgano a superare le superiore a quello dichiarato; detta nullit
conseguenze ordinarie gi previste e compensate vitiatur sed non vitiat, con la conseguenza
dalla liquidazione forfettizzata del danno che solo il patto risulter insanabilmente nullo,
non patrimoniale assicurata dalle previsioni a prescindere dall'avvenuta registrazione
tabellari; da queste ultime distinguendosi
siccome legate all'irripetibile singolarit
dell'esperienza di vita individuale nella specie
considerata, caratterizzata da aspetti legati alle
dinamiche emotive della vita interiore o all'uso
del corpo e alla valorizzazione dei relativi aspetti
funzionali, di per s tali da presentare obiettive
e riconoscibili ragioni di apprezzamento (in
un'ottica che, ovviamente, superi la dimensione
economicistica dello scambio di prestazioni),

14
Newsletter

OSSERVATORIO SULLA
CASSAZIONE

A cura di Stefano Beretta e Antonio Cazzella

Svolgimento di attivit accessorie


e fruizione di permessi sindacali

Con sentenza n. 23178 del 4 ottobre 2017 la Corte


di Cassazione ha ricordato che la prestazione
lavorativa, contrattualmente dovuta dal
dipendente, comprende anche comportamenti
Permessi EX LEGE N. 104/92 e accessori e strumentali, al cui adempimento
part-time tenuto il lavoratore in rispetto degli obblighi di
diligenza ex art. 2104 cod. civ..
Con sentenza n. 22925 del 29 settembre 2017 La Suprema Corte ha precisato che ladempimento
la Corte di Cassazione ha affermato che, in di tale obbligo non pu pregiudicare altri diritti
caso di trasformazione del rapporto in part-time del dipendente e, segnatamente, lesercizio
verticale, il lavoratore ha diritto di conservare dellattivit sindacale: per tale ragione, non
tutti i permessi previsti dalla legge n. 104/92 solo possibile pretendere dal dipendente che egli
quando il nuovo orario settimanale prevede una svolga attivit di aggiornamento - funzionale
prestazione per un numero di giornate superiore allo svolgimento della propria attivit in
al 50% di quello ordinario; infatti, la Direttiva condizioni di sicurezza (nel caso di specie,
97/87/Ce sullaccordo quadro per il tempo ritiro e lettura di circolari di servizio) - durante
parziale va interpretata nel senso che bisogna il tempo di fruizione dei permessi sindacali, in
distribuire in misura paritaria, fra azienda e quanto tale richiesta confligge con i principi di
dipendente, gli oneri connessi alladozione del pienezza, libert ed autonomia che informano
part-time. lesercizio di tale diritto.
La flessibilit uno dei principi fondamentali E pertanto esclusa la rilevanza disciplinare
dellaccordo quadro, ma non si pu imporre del comportamento del dipendente consistente
alle aziende un irragionevole sacrificio per le nel rifiuto di svolgere il mero compimento di
particolari modalit di attuazione del rapporto a attivit accessorie fuori dal contesto dellorario
tempo parziale, sicch i permessi devono essere normale o del lavoro straordinario.
ridotti quando il part-time prevede un orario
settimanale per un numero di giornate inferiori
al 50% dellorario ordinario nonch quando il
servizio part-time limitato ad alcuni periodi
dellanno.

15
Newsletter

IL PUNTO SU

Rifiuto del lavoratore di ricevere


dal datore comunicazioni scritte
sul luogo di lavoro
Di Vittorio Provera
Con sentenza n. 23503 del 9 ottobre 2017 la
Corte di Cassazione, esaminando una fattispecie
in cui il dipendente si era rifiutato di ricevere Cancellazione della societ,
la lettera di licenziamento, ha ritenuto che tale omissione del bilancio e
rifiuto non esclude lavvenuto ricevimento della coinvolgimento dei soci.
comunicazione.
In particolare, la Suprema Corte ha precisato La tutela dei creditori sociali di una societ
che non esiste un incondizionato obbligo/onere cancellata dal registro delle imprese con
del soggetto giuridico di ricevere comunicazioni conseguente estinzione della stessa, pur essendo
e, in particolare, di accettare la consegna oggetto di numerose pronunce della Suprema
di comunicazioni scritte; una soggezione Corte anche a Sez. Unite ( che, dopo la riforma
in tal senso del destinatario pu dipendere del diritto societario del 2003, ha assunto un
dalle situazioni e dai rapporti giuridici cui la orientamento abbastanza costante), tuttora un
comunicazione stessa si collega. tema su cui intervengono interessanti pronunce
In relazione al rapporto di lavoro, in particolare, anche di merito, stante la variegata casistica
si configurato lobbligo del lavoratore di di situazioni che possono intervenire nella
ricevere comunicazioni, anche formali, sul luogo complessa attivit di definizione dei beni e
di lavoro, in dipendenza del potere direttivo e rapporti facenti capo ad una societ prima della
disciplinare al quale egli sottoposto (pertanto, sua estinzione.
stato invece escluso lobbligo del lavoratore di
ricevere la lettera di licenziamento nella pubblica Al riguardo, riportiamo una recente sentenza del
via, mediante consegna da parte di un fattorino Tribunale di Milano Sez. Impresa B, del 6 aprile
del datore di lavoro: Cass. 5 giugno 2001, 2017, che si occupata di un caso certamente
n. 7620); peraltro, proprio in considerazione non usuale. La controversia stata avviata
del predetto rapporto di dipendenza, non da una Banca che aveva concesso un mutuo
escluso, da parte dei superiori del lavoratore, un fondiario (garantito da ipoteca) in favore di una
obbligo di ascolto e, pi in generale, di ricevere societ a responsabilit limitata, poi cancellata
comunicazioni dal lavoratore. dal registro delle imprese nel settembre del 2013
ai sensi dellart. 2490 c.c. In sostanza, lazienda

16
Newsletter
era stata cancellata con provvedimento di ufficio quali ne rispondono nei limiti di quanto riscosso
per non aver depositato, per tre anni consecutivi, a seguito della liquidazione o ilimitatamente
i bilanci relativi alla fase liquidatoria. a seconda che, pendente societate, fossero
limitatamente o illimitatamente responsabili per
In giudizio la Banca attrice aveva convenuto i debiti sociali; b) i diritti e beni non compresi
lunico Socio titolare delle quote della S.r.l. nel bilancio di liquidazione della societ estinta
prima della cancellazione, cos come emergeva si trasferiscono ai soci in regime di contitolarit
da una visura prodotta in causa. o comunione indivisa, con esclusione delle
mere pretese.
Lattrice aveva altres dimostrato che la societ
era proprietaria di un immobile corrispondente, A fronte di tale principio non dunque possibile,
catastalmente, a quello oggetto della garanzia dopo la cancellazione della societ, ricondurre
ipotecaria; immobile che, anche dopo la eventuali residui attivi nella sfera giuridica della
cancellazione, risultava sostanzialmente iscritto medesima, essendo definitivamente estinta.
nella Conservatoria dei registri immobiliari, con
propriet in capo al soggetto estinto. I soci, quindi, subentreranno nella titolarit
dei rapporti societari ancora pendenti e, per
Sulla base di tali elementi lIstituto di Credito, quanto concerne gli eventuali attivi, gli stessi
titolare della garanzia ipotecaria, chiedeva saranno di propriet dei soci stessi in regime di
al Tribunale di accertare che - a fronte della contitolarit o comunione indivisa.
dichiarazione di estinzione di ufficio della
predetta societ ed in assenza di bilancio finale Ovviamente la circostanza che i soci (nel caso
di liquidazione - il bene immobile ipotecato era di specie lunico socio) diventino proprietari
divenuto di propriet dellunico socio. di una posta attiva quale limmobile, non
determina una modifica della destinazione delle
In tal modo la Banca avrebbe poi potuto procedere attivit sociali al soddisfacimento dei creditori,
alla esecuzione forzata per soddisfacimento del anche alla luce della interpretazione estensiva
credito. della previsione dellart. 2495 comma 2 c.c..
In base a detta interpretazione, permane la
LOrgano giudicante, sul punto, ha ritenuto responsabilit dei soci non solo entro i limiti
applicabile e condivisibile il principio affermato delle somme che hanno eventualmente riscosso
dalla Suprema Corte a Sezioni Unite, con la a fronte del bilancio finale di liquidazione, ma
sentenza n. 6070/2013, secondo cui: dopo anche delle successive attribuzioni patrimoniali
la riforma del diritto societario attuato dal che possono essere pervenute ai predetti soci in
decreto legislativo n. 6 del 2003, qualora dipendenza del loro subentrare nelle posizioni
allestinzione della societ, di persone o di attive della societ cancellata.
capitali, conseguente alla cancellazione del
registro di imprese, non corrisponda il venir Di conseguenza il Tribunale, a fronte della
meno di ogni rapporto giuridico facente capo predetta azione, ha pronunciato una sentenza di
alla societ estinta, si determina un fenomeno accertamento, che ha riconosciuto formalmente
di tipo successorio, in virt del quale: a) la titolarit del bene immobile in capo al socio
lobbligazione della societ non si estingue, ci con pronuncia che stata oggetto di trascrizione
che sacrificherebbe ingiustamente il diritto del nei registri immobiliari, anche ai fini di certezza
creditore sociale, ma si trasferisce ai soci, i giuridica, formalizzazione della situazione

17
Newsletter
proprietaria e pubblicit immobiliare. Ci
costituisce il presupposto per la successiva
azione di esecuzione forzata della banca per il
soddisfacimento del proprio credito; il tutto in
un contesto ove non vi una disciplina specifica
delle poste attive eventualmente non appostate
nel bilancio finale di liquidazione o, come
nel caso in esame, in cui la cancellazione ed
estinzione stata disposta dufficio per mancato
deposito dei bilanci ex art. 2490 c.c., quindi con
omissione del bilancio finale di liquidazione.

Tale impostazione, peraltro condivisibile,


esclude qualsiasi ricorso allo strumento
della cancellazione del provvedimento di
cancellazione della societ, che pu essere
adottato dal Giudice del Registro delle
imprese sostanzialmente solo nei casi in cui il
provvedimento di cancellazione risulti fittizio,
avendo ad esempio la societ continuato
lattivit di impresa (in proposito Cassaz. Sez.
Un. Sent. 8426/2010).

18
Eventi

Convegno organizzato da Ordine Avvocati Varese in


collaborazione con Ilsole24ore
Jobs Act e la riforma del diritto del lavoro: tematiche interpretative e
applicative tra flessibilit e semplificazione

Varese: 6 ottobre 2017


Collegio De Filippi

Relatore avv. Tommaso Targa

Tavola rotonda organizzata Le Fonti Research & Media


Lindustria 4.0 fra incentivi di attuazione e nuove modalit di lavoro
allorizzonte

Milano, 12 ottobre 2017

Partecipa avv. Tommaso Targa

19
Rassegna Stampa

Diritto24 Il Sole 24 Ore: 02/10/2017


I danni connessi alla dequalificazione devono essere specificamente allegati e rigorosamente provati
Luca Peron e Tiziano Feriani

Diritto24 Il Sole 24 Ore: 04/10/2017


E' lecita ed efficace erga omnes la deroga alla normativa in materia di orario di lavoro, se concordata in un contratto di
prossimit
Damiana Lesce e Valeria De Lucia

Diritto24 Il Sole 24 Ore: 09/10/2017


PRIVACY - Il risarcimento del danno nella disciplina del regolamento europeo. L'importanza dei codici di condotta
Damiana Lesce, Paola Lonigro e Valeria De Lucia

Diritto24 Il Sole 24 Ore: 11/10/2017


Responsabilit ex D.Lgs. 231/01: il modello "ISO 9001" ed il c.d. "Modello Deloitte" non sono equiparabili al "Codice
Etico"
Enrico Vella

Diritto24 Il Sole 24 Ore: 11/10/2017


Mansioni promiscue: spetta la qualifica superiore solo se le mansioni proprie della medesima vengono svolte in via
prevalente
Luca Peron e Tiziano Feriani

Diritto24 Il Sole 24 Ore: 12/10/2017


Cancellazione della societ, omissione del bilancio e coinvolgimento dei soci
Vittorio Provera

Diritto24 Il Sole 24 Ore: 16/10/2017


Ferie non godute: l'indennit sostitutiva non spetta a tutti
Enrico Vella

Diritto24 Il Sole 24 Ore: 16/10/2017


Licenziamento e termine di decadenza per il deposito del ricorso - Nota all'ordinanza del Tribunale di Torino n.
18525/2017
Damiana Lesce e Ilaria Pitingolo

Diritto24 Il Sole 24 Ore: 19/10/2017


Il comportamento ostruzionistico e non collaborativo dell'agente di commercio integra una ipotesi di giusta causa di
recesso, ad iniziativa del preponente
Luca Peron

Diritto24 Il Sole 24 Ore: 20/10/2017


E' legittima la previsione di clausole risolutive espresse nel contratto di agenzia
Luca Peron

20
Rassegna Stampa

Diritto24 Il Sole 24 Ore: 20/10/2017


La rinuncia all'impugnazione del licenziamento pu desumersi dalla revoca del mandato inviata al difensore
Antonio Cazzella

Diritto24 Il Sole 24 Ore: 23/10/2017


I piani di incentivazione, assimilabili a retribuzione, sono soggetti a contribuzione previdenziale ed assicurativa
Anna Maria Corna e Beatrice Ghiani

Diritto24 Il Sole 24 Ore: 25/10/2017


Anche l'azienda pu adire il Giudice con il rito c.d. Fornero per far accertare la legittimit del licenziamento
Anna Maria Corna e Beatrice Ghiani

Diritto24 Il Sole 24 Ore: 26/10/2017


La violazione di un accordo sindacale, ove prevista una clausola sociale di assorbimento, non costituisce, di per s,
attivit antisindacale, essendo sempre necessaria un'effettiva lesione dei diritti sindacali
Damiana Lesce, Paola Lonigro e Valeria De Lucia

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Fax.: + 39 02 54 60 391; + 39 02 55 185 052; Fax.: + 39 02 54 60 391; + 39 02 55 185 052;
+39 02 55 013 295 +39 06 36000362

TORINO TRENTO

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10121 38122
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