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CORTE DI CASSAZIONE - SENTENZA 24 FEBBRAIO 2010, N. 4434

Fatto e diritto
Con atto notificato il 15.9.2003, l'Istituto Autonomo Case Popolari della provincia di (.........)
ricorre, sulla base di due motivi, per la cassazione della sentenze in epigrafe indicata, che, in
riforma della pronuncia di primo grado, aveva respinto il suo ricorso per l'annullamento dell'avviso
di accertamento con il quale il comune di Villa Santa Lucia gli aveva intimato il pagamento dell’ici
per l’anno 1996, ritenendo che l'istituto ricorrente, quale titolare del diritto di superficie
sull'immobile, fosse soggetto passivo di imposta. II comune intimato non si è costituito.
Attivata procedura ex art.375 cod. proc. civ., il Procuratore Generale ha chiesto che la causa sia
trattata in camera di consiglio e che il ricorso sia respinto perché manifestamente infondato.
Il primo motivo di ricorso, denunziando violazione dell'art.53 d.lgs. n. 546 del 1992 e vizio di
motivazione, censura la sentenza impugnata per non avere dichiarato inammissibile l'appello del
comune per mancanza dei requisiti della specificità dei motivi e della esposizione del fatto. Il
motivo è in parte inammissibile ed in parte infondato. Inammissibile perché a sostegno della
censura il ricorrente omette di riprodurre il testo dell'atto di appello della controparte, non
osservando il principio di autosufficienza del ricorso per cassazione, il quale prescrive che il ricorso
dinanzi al giudice di legittimità deve contenere in sé tutti gli elementi necessari a costituire le
ragioni per cui si chiede la cassazione della sentenza di merito e, altresì, a permettere la valutazione
della fondatezza di tali ragioni, senza la necessità di far rinvio ed accedere a fonti esterne allo stesso
ricorso e, quindi, ad elementi o atti attinenti al pregresso giudizio di merito (Cass. n. 15952 del
1997; Cass. n. 14767 del 2007; Cass. n. 12362 del 2006 ). Il mezzo è ancora inammissibile sotto
altro profilo in quanto, premesso che la sentenza impugnata si è espressamente pronunciata sulla
questione dell'ammissibilità dell'appello, sollevata dall'Istituto appellato in via di eccezione, la
censura mira ad introdurre un sindacato su una valutazione, quale quella sufficienza, sotto l'aspetto
del contenuto, dell'atto di impugnazione, che ha natura di apprezzamento di merito e che, come tale,
è demandata al giudice a quo. (………….)

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LA VERSIONE INTEGRALE E’ DISPONIBILE AL SEGUENTE LINK:

http://www.fiscoediritto.it/page/CORTE-DI-CASSAZIONE---SENTENZA-24-FEBBRAIO-
20102c-N-4434.aspx

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