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Capitolo 20

Ortogonalita di funzioni

20.1 Funzioni linearmente indipendenti e funzioni


ortogonali
Sia (a, b) un intervallo dellasse reale. Si dice le n + 1 funzioni 0 (x), 1 (x), ...,
n (x), denite in (a, b), sono linearmente indipendenti se non esiste alcuna
combinazione lineare di esse

0 0 (x) + 1 1 (x) + ... + n n (x)

con coecienti 0 , 1 , ..., n non tutti nulli, la quale risulti essere identicamente
nulla in (a, b).
In caso opposto, le funzioni 0 (x), 1 (x),..., n (x), si dicono essere linearmente
dipendenti.
Una caratterizzazione di funzioni linearmente indipendenti e data dal seguente
risultato sulla matrice di Gram.
Si denisce la matrice di Gram di ordine n + 1
b b b
0 (x)0 (x)dx 0 (x)1 (x)dx . . . 0 (x)n (x)dx
b a b
a b
a

a 1 (x)0 (x)dx (x)1 (x)dx . . . (x)n (x)dx
G= a 1 a 1
.. ..
. .
b b b
(x)0 (x)dx a n (x)1 (x)dx . . .
a n
(x)n (x)dx
a n

ovvero, ricordando la denizione di prodotto scalare tra funzioni continue su un


intervallo (a, b), lelemento gij della matrice G e denito
b
gij = i , j = i (x)j (x)dx i = 0, ..., n; j = 0, ..., n
a

Si nota che se le funzioni j (x), j = 0, ..., n sono a valori reali, la matrice di Gram
e simmetrica.
Teorema:
le funzioni 0 (x), 1 (x), ..., n (x), denite in (a, b) e, ivi continue e limitate,
sono linearmente indipendenti se e solo se la matrice di Gram e simmetrica e
denita positiva;
le funzioni 0 (x), 1 (x), ..., n (x), denite in (a, b) e, ivi continue e limitate,
sono linearmente dipendenti se e solo se la matrice di Gram e simmetrica e
semidenita positiva (singolare).

317
318 CAPITOLO 20. ORTOGONALITA DI FUNZIONI

In nota si riporta la dimostrazione della condizione suciente.1


Si nota che i monomi {1, x, x2 , ..., xn } sono funzioni linearmente indipendenti.
Inne, se le funzioni j (x), j = 0, ..., n sono i monomi xj e [a, b] = [0, 1], la matrice
di Gram e la matrice di Hilbert, di ordine n + 1, che ha elementi
1
hij = i, j = 0, ..., n
(i + 1) + (j + 1) 1

Si riporta la denizione di ortogonalita per funzioni continue rispetto al prodotto


scalare denito in precedenza.
Denizione. Due funzioni f e g denite in (a, b) e, ivi continue e limitate, si dicono
ortogonali se
b
f, g f (x)g(x)dx = 0
a

Si denisce allora un sistema ortogonale di funzioni 0 (x), 1 (x), 2 (x), ... denite
in (a, b) e, ivi continue e limitate, se
b {
= 0 per i = j
i , j i (x)j (x)dx
a = 0 per i = j

Supponiamo che le funzioni j (x), j = 0, 1, ..., denite in (a, b) e, ivi continue e


limitate, soddisno
b
j 2
2
j (x)2 dx = 1
a
1 Sia Rn+1 un vettore qualsiasi diverso dal vettore nullo. Il valore T G si scrive

0 , 0 0 + 0 , 1 1 + ... + 0 , n n
1 , 0 0 + 1 , 1 1 + ... + 1 , n n

T G = (0 , 1 , ..., n )T ..
.
n , 0 0 + n , 1 1 + ... + n , n n
Posto q = G, la componente iesima di q si scrive
qi = i , 0 0 + i , 1 1 + ... + i , n n
b b b
= 0 i (x)0 (x)dx + 1 i (x)1 (x)dx + ... + n i (x)n (x)dx
a a a
Posto

n
(x) = 0 0 (x) + 1 1 (x) + ... + n n (x) = j j (x)
j=0
la componente iesima del vettore q diventa
b
n b
qi = i (x)(x)dx = j i (x)j (x)dx
a j=0 a

Se la
funzioni 0 (x), 1 (x), ..., n (x) sono linearmente dipendenti, esisteranno dei valori non tutti nulli 0 , 1 , ..., n per
cui n j=0 j j (x) = 0, ovvero (x) = 0; per tutti gli altri valori j = j , j = 0,..., n, si ha (x) = 0.
n
Se la funzioni 0 (x), 1 (x), ..., n (x) sono linearmente indipendenti, allora j=0 j j (x) = 0 per ogni vettore =
(0 , 1 , ..., n ) diverso dal vettore nullo, dunque (x) = 0.
T

Si ha che
) n
n
n n b b ( n b
T
G = i qi = i j
i (x)j (x)dx = i i (x) j j (x) dx = (x)2 dx
i=0 i=0 j=0 a a i=0 j=0 a

allora
b
0 (x), 1 (x), ..., n (x) linearmente indipendenti = (x)2 dx > 0 = T G > 0 = 0
a
b
0 (x), 1 (x), ..., n (x) linearmente dipendenti = (x)2 dx 0 = T G 0 = 0
a
20.2. POLINOMI ORTOGONALI 319

ovvero le j (x), j = 0, 1, ..., sono normalizzate;2 allora le funzioni 0 (x), 1 (x), 2 (x), ...
costituiscono un sistema ortonormale di funzioni se
b {
1 per i = j
i , j i (x)j (x)dx =
a 0 per i = j

Un esempio di sistema ortonormale e il sistema trigonometrico denito nellinter-


vallo [, ] { }
1 cos x sin x cos 2x sin 2x
, , , , , ...
2

Assegnato un qualsiasi sistema di funzioni linearmente indipendenti 0 (x), 1 (x), 2 (x), ...
denite in (a, b) e, ivi continue e limitate, esiste un processo di ortogonalizzazione
che combinando linearmente le funzioni del sistema, costruisce un nuovo sistema di
funzioni 0 (x), 1 (x), 2 (x), ... che risulta ortogonale.
Per costruire le funzioni 0 (x), 1 (x), 2 (x), ... si puo procedere con la formula

0 (x) = 0 (x)
1 (x) = r10 0 (x) + 1 (x)
2 (x) = r20 0 (x) + r21 1 (x) + 2 (x)
..
.
n (x) = rn0 0 (x) + rn1 1 (x) + ... + rnn1 n1 (x) + n (x)
..
.

Anche sia soddisfatta la condizione di ortogonalita n , j = 0, j = 0, ..., n 1,


del sistema di funzioni 0 (x), 1 (x), 2 (x), ..., si deve porre
n , j
rnj =
j , j
Questo processo di ortogonalizzazione prende il nome di processo di ortogonalizza-
zione di GramSchmidt.
Il processo di ortogonalizzazione di Gram-Schmidt si dimostra per induzione.3
Si osserva che se si moltiplicano le funzioni di un sistema ortogonale {n }, n =
0, 1, ..., per arbitrari fattori costanti, il sistema rimane ortogonale. Si utilizza questo
fatto per normalizzare le funzioni del sistema ed avere un sistema ortonormale. A
tale scopo e suciente dividere la funzione n (x) per la sua norma 2.

20.2 Polinomi ortogonali


Defnizione. I polinomi 0 (x), 1 (x), ... deniti in un intervallo [a, b] con j (x) di
grado j, j = 0, 1, ..., sono ortogonali rispetto alla funzione peso4 w(x), se
b
i , j w(x)i (x)j (x)dx = 0 per i = j
a
2 Data una funzione f (x) si puo sempre ottenere una funzione normalizzata f(x) come
f(x) = f (x)/f

3 Si veda e.g., 4.4 in

Atkinson K.E.: An Introduction to Numerical Analysis, Second Edition, John Wiley & Sons, New York, 1989.

4 Si puo generalizzare la denizione di norma 2 di una funzione f a valori reali e continua nellintervallo [a, b], e di prodotto

scalare tra due funzioni f e g a valori reali e continue nellintervallo [a, b], introducendo una funzione peso w(x) 0 per
320 CAPITOLO 20. ORTOGONALITA DI FUNZIONI

Si hanno i risultati seguenti:3


i polinomi ortogonali sono funzioni linearmente indipendenti;
sia {j (x)}, j = 0, 1, ... un insieme di polinomi ortogonali, allora ogni polinomio
p(x) di grado n si scrive come combinazione lineare dei polinomi ortogonali
{j (x)} di grado j, j = 0, ..., n, i.e.,

n
p, j
p(x) = j (x)
j=0
j , j

ed anche
p, j = 0 per j = n + 1, n + 2, ...
sia {j (x)}, j = 0, 1, ... un insieme di polinomi ortogonali deniti in [a, b], allora
j (x), j = 0, 1, ... ha esattamente j zeri distinti in (a, b).

E possibile fornire una relazione ricorsiva per il calcolo di polinomi ortogonali mo-
nici5 {qj (x)}. Tale formula si chiama formula di ricorrenza a tre termini e si
scrive:6

q0 (x) = 1
q1 (x) = x a1
qk (x) = (x ak )qk1 (x) bk qk2 (x) k2

dove
xqk1 , qk1
ak = k = 1, 2, ...
qk1 , qk1
qk1 , qk1
bk = k = 2, 3, ...
qk2 , qk2

20.3 Principali sistemi di polinomi ortogonali


I sistemi di polinomi ortogonali dieriscono tra loro per diversi valori degli estremi
dellintervallo di denizione e per dierenti funzioni peso.
x [a, b]:
( b ) 12 b
f 2 = w(x)f (x)2 dx f, g = w(x)f (x)g(x)dx
a a
Per la funzione peso si richiede che i momenti deniti come
b
k = xk w(x)dx
a

esistano e siano niti.


5 I polinomi monici sono quei polinomi q(x) che hanno coeciente principale, ovvero il coeciente associato alla massima

potenza di x, uguale ad 1. Si osserva che, in generale, i polinomi monici non sono funzioni normalizzate; ad esempio
q0 (x) = 1 non ha norma 2 uguale ad 1 se valutato tra 1 e 1:
( )1/2
1
q0 2 = 12 = 12 dx = 2
1

In questo caso il polinomio normalizzato e q0 (x) = q0 (x)/ 2.
6 Per una dimostrazione si veda e.g., p. 268 in

Johnson L.W., Riess R.D.: Numerical Analysis, Second Edition, Addison Wesley, Reading MA, 1982.
20.3. PRINCIPALI SISTEMI DI POLINOMI ORTOGONALI 321

Si riportano in questa sezione i principali sistemi di polinomi ortogonali e le rispet-


tive caratteristiche.
Si elenca: il nome dei polinomi ortogonali, lintervallo di denizione (a, b), la fun-
zione peso w(x), la notazione e la rappresentazione (unespressone esplicita del
polinomio), lequazione dierenziale di cui il polinomio ortogonale e soluzione, il
valore della norma 2 al quadrato, e la formula ricorsiva.

Polinomi di Chebyshev

nome: polinomi di Chebyshev (del primo tipo)


intervallo: [1, 1]
1
funzione peso: 1x 2

notazione e rappresentazione: Tn (x) = cos(n arccos x) |Tn (x)| 1


equazione dierenziale: (x2 1)u + xu n2 u = 0
norma 2 al quadrato:
1 { }
Tn (x)2 per n = 0
dx =
1 1 x2

2 per n 1

formula ricorsiva:

T0 (x) = 1
T1 (x) = x
Tj+1 (x) = 2xTj (x) Tj1 (x) j1

Inoltre, gli zeri xi , i = 1, ..., n, di Tn (x) sono dati dalla formula


( )
(2(n + 1 i) 1)
xi = cos i = 1, 2, ..., n
2n

Ad esempio per T1 (x) si ha x1 = 0, per T2 (x) si ha x1 = 2/2 e x2 = 2/2,
per T3 (x) si ha x1 = 3/2, x2 = 0 e x3 = 3/2.
Se x [1, 1] e z [a, b], gli zeri del polinomio di Chebyshev di grado n denito
in [a, b] sono dati da7
( )
(b a) (2(n + 1 i) 1) a+b
zi = cos + i = 1, 2, ..., n
2 2n 2

Polinomi di Legendre

nome: polinomi di Legendre


intervallo: [1, 1]
funzione peso: 1
notazione e rappresentazione: Pn (x) = 2n1n! d (xdx1)
n 2 n
n |Pn (x)| 1
equazione dierenziale: (x2 1)u + 2xu n(n + 1)u = 0
norma 2 al quadrato: 1
2
Pn (x)2 dx =
1 2n + 1
7 Se x [1, 1] e z [a, b] allora valgono le formule
2z a+b (b a) (a + b)
x= z=x +
ba ba 2 2
322 CAPITOLO 20. ORTOGONALITA DI FUNZIONI

formula ricorsiva:

P0 (x) = 1
P1 (x) = x
1
Pj+1 (x) = [(2j + 1)xPj (x) jPj1 (x)] j1
j+1
20.3. PRINCIPALI SISTEMI DI POLINOMI ORTOGONALI 323

Polinomi di Chebyshev del secondo tipo

nome: polinomi di Chebyshev del secondo tipo


intervallo: [1, 1]

funzione peso: 1 x2
notazione e rappresentazione: Sn (x) = sin[(n+1)

arccos x]
1x2
equazione dierenziale: (x2 1)u + 3xu n(n + 2)u = 0
norma 2 al quadrato:
1

1 x2 Sn (x)2 dx =
1 2
formula ricorsiva:
S0 (x) = 1
S1 (x) = 2x
Sj+1 (x) = 2xSj (x) Sj1 (x) j1

Polinomi di Laguerre

nome: polinomi di Laguerre


intervallo: [0, )
funzione peso: ex
n n x
notazione e rappresentazione: Ln (x) = ex d (xdxne )

equazione dierenziale: xu + (1 x)u + nu = 0


norma 2 al quadrato:
ex Ln (x)2 dx = (n!)2
0
formula ricorsiva:
L0 (x) = 1
L1 (x) = 1x
1
Lj+1 (x) = [(2j + 1 x)Lj (x) jLj1 (x)] j1
j+1

Polinomi di Hermite

nome: polinomi di Hermite


intervallo: (, )
2
funzione peso: ex
n n x 2
notazione e rappresentazione: Hn (x) = (1)n ex 2 d (xdxen )

equazione dierenziale: u 2xu + 2nu = 0


norma 2 al quadrato:

2
ex Hn (x)2 dx = 2n n!
0

formula ricorsiva:
H0 (x) = 1
H1 (x) = 2x
Hj+1 (x) = 2xHj (x) 2jHj1 (x) j1
324 CAPITOLO 20. ORTOGONALITA DI FUNZIONI

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