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MERCOLEDÌ
25 AGOSTO 2010 3
il fatto LA SCELTA
Nel Paese dei fiordi LA MONARCHIA
il 26 per cento del Pil CHE DISSE NO ALLA UE
La Norvegia è una monarchia
proviene dal petrolio costituzionale con corona
Che però un giorno finirà ereditaria per linea maschile. Pur
vantando un territorio appena più
Così i norvegesi esteso di quello italiano, nel Paese
scandinavo si contano 4,8milioni di
si comportano come residenti, meno di un decimo della
quando essiccavano nostra penisola. Una condizione che
facilita lo sviluppo economico e la
il pesce per conservarlo: ripartizione della ricchezza. Le
funzioni del re, oggi Harald V di
investimenti sapienti Norvegia, sono soprattutto
cerimoniali. L’organo di governo è il
ed etici, nessuno spreco consiglio di stato, composto dal
e trasparenza. Come primo ministro e dai suoi ministri,
nominati formalmente dal monarca.
per il Norge pension fund, Nel parlamento norvegese, lo
Stortinget, siedono 169 membri. I
fatto amministrare deputati vengono eletti ogni
quattro anni dalle 19 contee con il
da un vero filosofo sistema proporzionale. Dal 2005 il
primo ministro norvegese è Jens
Stoltenberg, a capo di una
coalizione rosso-verde composta
dal Partito Laburista, dai Socialisti e
dal Partito di Centro. Due
REPORTAGE referendum, uno nel 1972 e l’altro
nel 1994, con uno stretto margine
DA OSLO di voti hanno decretato il rifiuto
della Norvegia a far parte
dell’Unione europea. Recenti
sondaggi hanno però confermato
che quasi il 51% dei sudditi di re
Harald sarebbe ora disposto ad
DAL NOSTRO INVIATO A OSLO NELLO SCAVO entrare a far parte del consesso
comunitario. Non si direbbe, ma
ttraverso le grandi vetrate traspa- l’attivismo norvegese in politica
A renti di un edificio basso e squa-
drato, sferzate dai venti freddi del
fiordo di Oslo, alcune giovani donne con il
estera è da primato. Non solo
perché ad Oslo ogni anno viene
assegnato l’ambito premio Nobel
passeggino osservano il lavoro del più ric- per la Pace. Il Fondo petrolifero
co ed esigente investitore europeo: 330 mi- statale sta diventando un
liardi di euro in 8.300 società quotate. Ab- eccezionale strumento di politica
bastanza per potersi permettere di sbaraz- estera, decidendo in che modo e in
zarsi di una cinquantina di partecipazioni quali mercati investire. Per non dire
in gruppi accusati di condotte «gravemen- di mosse compiute con discrezione,
te immorali», come il finanziamento di re- ma di grande rilevanza. A febbraio di
gimi dispotici, la produzione di armi o lo quest’anno, ad esempio, il governo
sfruttamento del lavoro minorile. di Oslo ha annunciato di aver
Non è un magnate privato, ma il "Norge versato 240 milioni di corone (quasi
pension fund", gruzzolo statale che appar- 30 milioni di euro) all’Autorità
tiene a ciascuno dei 4,8 milioni di cittadini nazionale palestinese per aiutarla a
norvegesi (70mila euro a testa) e che ogni chiudere il bilancio 2010. Un modo
giorno si gonfia grazie all’export di petrolio. per contribuire a stabilizzare l’area
Stavolta il merito non è di qualche intrepi- guadagnandosi il diritto di avere
do manager d’alta finanza. È opera di un fi- voce in capitolo. (N.S.)
losofo, quell’Enrik Syse a cui i sudditi della
corona norvegese si sono affidati senza mu-
gugnare. Il centro di Oslo, città assai cara,
Il professor Syse fu chiamato otto anni fa ad ma il welfare offre a tutti molti
amministrare il fondo che oggi ha in cas- servizi efficienti (Tips)
saforte l’1,8 per cento delle azioni quotate
in Europa e l’1 per cento di quelle di tutto il

La strategia dello stoccafisso

mondo. Syse mise a punto un’inedita ge-
stione delle risorse energetiche, ammini-
strate secondo principi di «finanza etica» e
«amministrazione responsabile».
Wilhelm Mohn, uomo chiave del Diparti-
mento gestione patrimoniale del ministero
delle Finanze, spiega com’è stato possibile
puntare alla redditività senza sporcarsi la
coscienza. «L’obiettivo – riassume – è quel-
lo di massimizzare i rendimenti a lungo ter-
mine entro limiti di rischio fissati dal mini-
stero, in coerenza con le linee
guida del Fondo per gli inve-
stimenti e del consiglio etico». Il Paese
Sì, perché dopo la strada trac-
ciata da Syse, niente si fa nel- Abitanti
la Norge Bank senza il parere 4,8 milioni
pressoché vincolante dei
"saggi", presieduti da una Religione
manager finanziaria specia- cristiana
lizzata in Diritti umani e assi-
stita da una biologa, una stu-
diosa di ecologia delle acque
dolci, un docente di diritto e
un filosofo dell’economia. NORVEGIA
Per raggiungere risultati ap-
prezzabili, Mohn indica la Oslo
porta stretta «dello sviluppo
sostenibile in termini econo-
mici, ambientali e sociali». È
ciò che Oslo chiede ai partner
esteri. Non prima di aver da- Aspettativa di vita
to il buon esempio. A comin-
78 anni (uomini),
ciare dalle "tasse verdi" con
cui finanziare i costi di depu- 83 anni (donne)
razione e bonifica delle aree
produttive. Lo sviluppo indu-
striale del Paese che fu dei vichinghi è sta-
to accompagnato da una specie di osses-
sione ambientalista. L’emissione di sostan-
ze nocive nell’ultimo decennio è diminuita
del 90 per cento e quella dei gas complici
dell’effetto serra di circa il 10.
A buon titolo la Norge Bank, braccio indi-
pendente delle banca centrale, si è permessa
di sbarazzarsi in questi anni delle parteci-
pazioni in 49 società responsabili di «con-
Il caso Norvegia: come essere previdenti e non patire gli effetti della crisi
nizioni bandite proprio dal trattato di Oslo Trent’anni, laureata, un lavoro da dirigente tre duemila miliardi di corone. In un Paese
firmato nel 2008 ed entrato in vigore il pri- e due figli, Anne è il prototipo della moder- senza debito pubblico vuol dire che l’a-
mo agosto di quest’anno. na donna scandinava. Merito di un welfare stronomica cifra di oltre 330miliardi di eu-
Dalla prima concessione per l’estrazione che dovrebbe essere esportato almeno ro corrisponde a quasi 70mila euro per a-
del petrolio nel Mare del Nord sono trascorsi quanto il petrolio. Oslo sarà anche tra le città bitante. In largo anticipo sulle prime avvi-
45 anni. Una rivoluzione che ha trasforma- meno economiche del mondo (il costo del- saglie della crisi economica globale, Syse
to una nazione di rassegnati pescatori di la vita supera del 23 per cento quello di New cominciò con il fissare un po’ di punti fer-
SVEZIA merluzzi in una sorta di emirato lappone. York), ma alle puerpere è concesso un pe- mi. «Da una parte ci sono i principi secon-
Oggi l’oro nero rappresenta il 26 per cento riodo di 42 settimane di maternità retribui- do i quali non si dovrebbe investire in alcuni
del prodotto interno lordo. Tasse, costi del- to al 100 per cento (10 settimane sono con- tipi di società per non diventare complici
FINLANDIA le licenze e percentuali sulle esportazioni cesse ai papà) e altre 12 all’80 per cento, non negli abusi dei diritti umani o di azioni pa-
Golfo di degli idrocarburi vengono iniettati in un u- a caso il tasso di fertilità (1,9 figli per don- lesemente antietiche». Ascoltandolo a qual-
nico salvadanaio, un fondo pensionistico na) è il più alto di tutto l’Occidente. «Anzi- che manager rampante sarà venuto un e-
Bothnia
Helsinki che si alimenta esclusiva- ché dilapidare le rendite pe- saurimento nervoso. «Il problema fonda-
mente di questi proventi, in- Lo sviluppo trolifere sperando di arric- mentale è la trasparenza», insiste Anne K-
vestiti interamente in mer-
industriale è stato chirci e basta, abbiamo vam, avvocato esperto di diritti umani e a
Stoccolma Tallinn
ESTONIA cati azionari e obbligaziona- scelto – spiega Ann Lill – di capo della gestione operativa del Fondo pe-
ri stranieri, così da mettere la «verde». Sostanze risparmiare, investire, ac- trolifero di Oslo.
ricchezza accumulata al ri-
Prodotto procapite Principali esportazioni paro dall’inflazione interna. nocive nell’ultimo cantonare una parte dei
profitti e reinvestire l’altra».
Il matrimonio tra cuore e portafoglio riser-
va talvolta stagioni turbolenti. Nel 2008 il
87.070 dollari petrolio,macchinari,
A queste latitudini, però, la decennio ridotte È meno semplice di quan- Fondo pensioni riportò perdite per 633 mi-
gente sa che alle allegre e- to non sembri. «Parliamo di liardi di corone, pari a 71,5 miliardi di euro.
(2008) prodotti metallurgici stati illuminate dalla magia del 90 per cento una montagna di soldi da Il risultato peggiore di sempre. Nonostante
del sole di mezzanotte, se- gestire per conto dei nostri questo, proprio in quell’anno alla Norge
guono interminabili inverni figli, nipoti e pronipoti», va Bank vollero liberarsi di due società e l’an-
dotte gravemente immorali». Tra esse an- quasi completamente al buio. «Come fare- ripetendo da anni il filosofo Enrik Syse. A no successivo di altre 20, tra cui grandi e re-
che l’italiana Finmeccanica, accusata nel mo quando il petrolio finirà?», si sono chie- suo modo anch’egli è un simbolo della di- munerative multinazionali del tabacco co-
2005 di aver contribuito alla realizzazione di sti davanti a tanta inattesa ricchezza i sag- versità norvegese. All’inizio di questo de- me Philp Morris. «La nostra non è una vi-
un nuovo missile nucleare. Il gruppo ha gi discendenti dei conquistatori vichinghi. cennio il ministero delle Finanze chiese a Sy- sione a breve o brevissimo termine – chia-
sempre negato, ma i banchieri scandinavi «Semplicemente, abbiamo deciso di fare co- se di ammodernare la gestione del Fondo risce Kvam –, perciò scegliamo di impegna-
restano irremovibili. Stessa sorte per me con lo stoccafisso». La logica di Anne Lill statale, nominandolo a capo del comitato di re il denaro in progetti di lungo periodo».
Hanwha Corporation (Corea del Sud), Ser- è condivisa dalla maggioranza dei suoi con- gestione del Norge Bank pension fund. In- Ed è grazie a questa visione che è possibile
co Group Plc (Gran Bretagna) e GenCorp nazionali: «Da secoli essicchiamo il pesce somma, un intellettuale digiuno di strate- intervenire per limitare i rischi finanziari,
Inc (Stati Uniti) che, secondo il Comitato e- per conservarlo a lungo e consumarlo quan- gie finanziarie al posto di un assennato ban- «allo stesso tempo promuovendo il rispet-
tico, producevano bombe a grappolo, mu- do ci serve». chiere. Il patrimonio è a dodici zeri: ben ol- to e lo sviluppo della sensibilità etica».

Intervista «Lavoriamo per i nostri figli. E il rispetto dei diritti umani»

Gro Nystuen è presidente
del Consiglio etico del
Fondo pensioni, alimentato
dai ricavi petroliferi
Gro Nystuen
DAL NOSTRO INVIATO
A OSLO
ceglie-
«S re una
gover-
nance trasparente
e rispettosa dei bisogni ambien-
tali e sociali può influenzare po-
sitivamente la redditività finan-
ziaria, e questa consapevolezza
dovrebbe essere parte integrante
nella gestione di qualsiasi fondo».
La professoressa Gro Nystuen è la
donna più rispettata di Norvegia.
Quanto ad ammirazione solo la
regina Sonja riesce a sopravan-
zarla negli indici di gradimento.
Nystuen è infatti l’influente presi-
dente del "Consiglio etico" per la
gestione del Fondo pensioni del
paese. Docente di Diritti umani
all’Università di Oslo, guida il
gruppo di esperti da cui dipende
la "salute" del più capiente Fon-
do petrolifero del mondo.
Quali sono gli obiettivi del comi-
tato?
Il compito del Consiglio etico è
quello di supervisionare il por-
tafoglio al fine di individuare quel-
le società che dovrebbero essere
escluse dagli investimenti. La de-
cisione finale spetta poi al mini-
stero delle Finanze che decide sul-
la base delle nostre raccomanda-
zioni.
Quali criteri seguite?
Il Fondo pensioni (Gpfg) ha due
obblighi etici: il primo è quello di
garantire la redditività a lungo ter-
mine per i suoi titolari. Questo
perché i proprietari sono le nostre
generazioni future, che dovranno
beneficiare della ricchezza petro-
lifera norvegese. Il secondo ob-
bligo è quello di far rispettare i di-
ritti fondamentali alle società nel-
le quali investiamo. Di conse-
guenza, il Fondo non investe in
imprese che producono un certo
tipo di armi, che producono ta-
bacco o vendono materiale a cer-
ti stati. Inoltre non investiamo in
aziende che direttamente o attra-
verso società da loro partecipate
sono coinvolte
in violazioni gra- Nessun rapporto con chi
vi o sistematiche
dei diritti umani, vende armi o danneggia
gravi danni am- l’ambiente: la scelta degli
bientali, corru-
zione, violazioni «investimenti
dei diritti delle persone in situa-
zioni di guerra o di conflitto e vio-
lazioni dei diritti fondamentali.
Com’è possibile coniugare le re-
gole spesso spregiudicate dell’e-
conomia con principi così rigidi?
Alla luce delle caratteristiche del
Fondo – le sue dimensioni, le pro-
spettive a lungo termine e la no-
stra presenza nei mercati di tutto
il mondo – crediamo che lo svi-
luppo sostenibile, nella sua acce-
zione più ampia, possa favorire
anche il risultato finanziario. U-
no sviluppo che
non è sostenibi-
le può danneg-
giare le aziende
e causare ano-
malie nei mer-
responsabili» cati su cui ab-
biamo scommesso.
Non le è mai capitato di ricevere
critiche per aver impedito inve-
stimenti in attività particolar-
mente redditizie?
Il fondo appartiene al popolo del-
la Norvegia e nella sua gestione
dobbiamo tenere conto di valori
condivisi. La maggior parte delle
osservazioni che riceviamo, al
contrario di quanto si può imma-
ginare, si riferiscono a società che
secondo i nostri connazionali de-
vono essere escluse dal portafo-
glio perché non in linea con i prin-
cipi che ci siamo dati.
Pensa che questa filosofia sia e-
sportabile in altri Paesi?
La gestione del Fondo ha avuto
successo in Norvegia, ma non vi
è alcuna certezza che questo mo-
dello possa essere la soluzione
migliore in anche in altri Paesi.
Nella nostra esperienza abbiamo
notato che la scelta di "investi-
menti responsabili" è passata
dall’essere una pratica minorita-
ria a una strategia finanziaria
sempre più diffusa. A livello in-
ternazionale il nostro è stato tra
i primi Fondi a scegliere questa
strada. Come soggetto finanzia-
rio di un certo peso ci siamo as-
sunti la responsabilità di contri-
buire allo sviluppo delle "buone
pratiche" nell’economia. Sia
chiaro, c’è ancora molto altro da
fare. Questo è un settore in rapi-
do sviluppo che richiede la di-
sponibilità ad una mentalità a-
perta al cambiamento.
Nello Scavo

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