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Capitolo I

Il blocco

nessuno sa interamente
ci che gli stato concesso di scrivere.
Borges

Era una novit. Si present quasi subito, rapida come le agnizioni. E gli
tocc prendere tempo. Ora saprebbe dire, anche se non fino in fondo. Ma
allora proprio non poteva.

Non gli mai successo, non ha mai neppure conosciuto il timore della
pagina bianca tranne al suo primo moleskine: lo tenne immacolato per
settimane poi si disse che era sciocco: fino a quando i moleskine verranno
prodotti, e non c motivo di credere che la produzione sia a rischio, per
averne uno immacolato basta comprarlo.
N. suona da sempre, da sempre ama il jazz, per tanti anni ha fatto la
professione come tastierista nei dischi pop e come autore in teatro e in
televisione. Ora suona poco. Ma la musica non ti lascia.
Per vivere scrive saggi, traduce, insegna, per passione suona oppure
scrive racconti brevi e poesie surreali. La sera mette le mani sul pianoforte:
Invenzioni di Bach, qualche preludio, qualche valzer di Chopin, i
Childrens Corner di Debussy. Ma soprattutto improvvisa. Se ha ospiti, li
invita a premere tre tasti qualunque uno dopo laltro intorno al centro della
tastiera, ripete la sequenza e poi si lancia in un gioco di variazioni e
combinazioni. Poich non registra n annota sul pentagramma, quelle che
gli escono fuori sono sempre delle prime e ultime mondiali. Ogni tanto
qualcuno si rammarica: era bello, perch non lo rif? Lui prova a
schermirsi oppure imbastisce chiacchiere sulla volatilit dei suoni come
metafora dellesistenza.

Le idee pi preziose vengono trovate per ultime;


ma le idee pi preziose sono i metodi.
Nietzsche

I saggi li scrive su commissione, finora nessuno gli ha chiesto di


proporre lui un tema, se qualcuno glielo chiedesse pensa che si affiderebbe
al caso, un po come nel gioco delle tre note, magari partendo dalla
bibliografia. Ogni tanto per puro esercizio inscena questa sequenza: preleva
piccoli blocchi di libri, diciamo tre o quattro alla volta, da diversi scaffali
della sua libreria mischiando saggistica e narrativa, li sparpaglia sul tavolo,
ne prende alla cieca, diciamo, da un minimo di due a un massimo di cinque
e come con le tre note se ne lascia ispirare. Se i libri che pesca non hanno
tra loro alcun nesso apparente tanto meglio, tutto si collega con tutto e
accostare oggetti tra loro diversissimi aiuta a essere creativi, parola di
rodariano convinto. Fino a oggi lesercizio ha prodotto un paio di titoli
intorno ai quali sono germinate alcune ipotesi di struttura e pagine e pagine
di appunti: Il guscio vuoto di Calvino e Ladro di passati.

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