Per allenare nei settori giovanili, specie nei centri di
formazione ( Scuole calcio sic!) ci vuole cultura emotiva
Allenare un mestiere sempre pi difficile e sempre pi spesso le cronache ci raccontano di storie
di tecnici sopraffatti dal disagio e dallo stress. Le ragioni del disagio sono insite nel tipo di professione e nelle relazioni che esso comporta. Gli allenatori, infatti, specie coloro che operano coi giovani trascurano il fatto, che lasciano ricordi e tracce negli allievi che incrociano nel corso della loro carriera; lallievo, per parte sua, appare trasformato dallintervento didattico nella misura in cui ha avuto o meno lopportuna di incontrare tecnici competenti. Oggi il percorso di apprendimento calcistico e il suo contesto educativo si sono fatti sempre pi complessi: le tipologie di allievi con le loro modalit e difficolt di apprendimento vanno sempre pi affrontate con attenzione, se non addirittura cautela. Come osserva la psicoterapeuta Bartolomea Granieri i giovani di oggi dimostrano di essere distratti da un rumore di fondo che inquina lo spazio relazionale La cultura calcistica e la preparazione tecnica non sono pi sufficiente per interagire con i giovani calciatori: necessario porsi in una posizione di ascolto che sappia intercettare le modalit di percezione e di attenzione di un uditorio sempre pi distratto. Daltronde, linsegnamento non pu pi essere considerato un processo tecnico e riproducibile, ma (il filosofo Edgar Morin lo ripete da decenni) da considerarsi unarte, che sa creare un contesto relazionale protetto, dove le differenze personali e le difficolt delleterogeneit del gruppo squadra trovano uno spazio sicuro e un ascolto accogliente. Il tecnico, il soggetto-artista, lattore principale del processo formativo: con i suoi pensieri, le sue emozioni, i suoi timori, i suoi disagi psicologici. La cultura emotiva consente di districarsi tra le ansie della relazione insegnamento- apprendimento, che coinvolge allievi, genitori e tecnici, distinguendole dalle ansie professionali Che, se incomprese e inascoltate, possono indurre i soggetti colpiti a prendere decisioni e mettere in atto comportamenti incoerenti, insani e aggressivi. Inoltre, la cultura emotiva consente di analizzare gli aspetti meno dignitosi della mente umana, consentendo un contenimento e una protezione da reazioni e comportamenti distruttivi e lesivi della propria dignit e di quella altrui. Quando si parla di cultura, si parla di un fenomeno che ha connotazioni personali e sociali; si parla di un ambito che interessa la vita di una comunit intera, senza escludere nessuno, tutti responsabili e partecipi di uno scopo civile comune: insomma, se per allevare un bambino necessario un intero villaggiolintero villaggio chiamato a rispondere dei successi e degli insuccessi. Insomma, come avrebbe detto il pedagogista Danilo Dolci, Ciascuno cresce solo se sognato