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Lautore infatti pur non allontanandosi dalle molte barcarole del genere, vi ha impiegate alcune belle risorse della
chitarra, rivelandosi buon musicista e pi specialmente ottimo chitarrista.
Va premesso che in origine tale barcarola stata concepita per la chitarra a sette corde (settima a re 8.a bassa) per la qual
cosa noi abbiamo dovuto modificare laccordatura della chitarra normale abbassando la sesta a re.
Con ci crediamo di aver di poco alterato la tecnica del pezzo che potr essere lo stesso interpretato fedelmente. [4/1937]
[9] Miguel LLOBET : Preludio
Lillustre maestro Miguel Llobet, nostro collaboratore, ha voluto onorare la rivista con linvio di questo graziosissimo
preludio che ben volentieri presentiamo, sicuri che incontrer il favore di tutti i nostri gentili lettori, anche perch, date le
poche difficolt contenute, questo pezzo pu essere affrontato da tutti i chitarristi. [] [4/1935]
[10] Manlio BIAGI: Piccola serenata
Questa graziosa serenata inizia con ritmo spagnoleggiante, che subito tralascia per svolgere pi efficacemente la semplice
ma briosa melodia.
In complesso le difficolt sono tutte superabili, solo bisogna tener conto del movimento spigliato che esige rapidi
spostamenti della mano sinistra. [1/1936]
[11] Luigi PORTALUPI: Preludio
Questo preludio, dalla melodia accorata e romantica, ha fra laltro il pregio di fondere il canto e laccompagnamento in
una delle maniere pi semplici e chitarristiche.
Le poche difficolt tecniche son riserbate alla mano sinistra, mentre la destra avendo un movimento facile quasi
uniforme, pu dar maggior risalto alla parte melodica.
Considerare il movimento di allegretto assai vicino a quello di andante. [3/1937]
[12] Louis JULIEN - ROUSSEAU: Pomposo
Lautore di questa composizione a noi particolarmente noto per limportante sua opera sulla chitarra
daccompagnamento.
Caratteristica di questo lavoro lo stile e la tecnica che si distaccano sensibilmente da quelli pi noti; la tecnica in
particolare risente di quei procedimenti che sono della musica daccompagnamento.
Non per tanto la ricchezza del modulare, il logico coordinamento dei temi ed altri particolari, fanno di questa musica una
pagina nobile ed interessante. [6/1940]
[13] Giuseppe DE MARTINI: Preludio
Siamo lieti di presentare questo Preludio di Giuseppe De Martini, composizione di gusto fine, ben condotta nello stile e
nella forma, il che denota in lui buona vena e cospicua cultura musicale, nonch unottima conoscenza dellistrumento.
La melodia del pezzo chiara e semplice; larpeggio della parte centrale, pur non essendo originalissimo, di
belleffetto, oltre di essere molto strumentistico; tutta la composizione permeata di sognante malinconia.
Il sig. Giuseppe De Martini rappresenta indubbiamente una buona promessa nel campo chitarristico anche per le sue
ottime qualit di esecutore, che gi furono segnalate su queste pagine con parole di vivo plauso. [9/1934]
[14] Giuseppe FERRI: Notturno
Presentiamo ai nostri abbonati il notturno del Sig. Giuseppe Ferri, buona composizione di sapore romantico, che la
preponderanza della tonalit minore rende anche dolcemente malinconica.
La prima frase melodica, pur di semplice struttura, modula di frequente e in alcuni punti con maniera poco usata, s da
rendere tale melodia sufficientemente originale.
La breve parte tremolata bene ribadisce la frase centrale che al pari di tutta la composizione triste ed accorata.
Una buona e quasi sempre facile digitazione, la rende accessibile ai molti chitarristi di capacit tecniche anche modeste.
[11/1934]
[15] G. FERRI: Scherzo
Giuseppe Ferri, cultore appassionato del nostro istrumento, gi noto ai lettori della rivista per unaltra composizione
pubblicata nel 1934.
Ora egli presenta questo interessante scherzo, facile nello stile come nella tecnica e ricco di buone modulazioni. Gli
allievi potranno servirsi di questo brano come studio specie per qualche effetto di staccato e di legato. [10/1938]
[16] Giovanni ROSTAGNI: Esercizio melodico
E un brano interessante dal lato melodico per la felice ispirazione ed anche per la buona struttura armonica. Il pezzo non
presenta armonizzazioni nuove, per certe variazioni in arpeggi e certe modulazioni ci dicono il buon gusto del compositore.
Tecnicamente non presenta difficolt, salvo il frequente, ma utile impiego del capotasto. [] [3/1941]
[17] G. ROSTAGNI: Canzone triste
Anche in questo componimento, come in altri gi pubblicati dello stesso autore, notiamo felice ispirazione e squisita
fattura. I crescendi, le ripetizioni del tema sui bassi e la ricchezza di accordi danno al pezzo variet e coloritura s da rendere
vi
la composizione interessante e di buon effetto. La diteggiatura ben appropriata in ogni campo denota altres la competenza
chitarristica dellautore.
Si raccomanda la buona esecuzione delle legature che hanno una parte importante nella riuscita del pezzo. Se si
eccettuano le ultime battute il pezzo in complesso facile e nella sua tinta pur melanconica di effetto se trattato con colore
e sentimento. [12/1941]
[18] G. ROSTAGNI: Serenata campestre.
Il M.o Giovanni Rostagni, fervente animatore della chitarra in Ungheria e solerte organizzatore, si presenta per la prima
volta ai nostri lettori, con questa composizione di buona fattura melodica e di varia armonizzazione.
In questa serenata il cui canto svolgesi con accenti lirici, si notano ben collegate le due parti, la maggiore e la minore, con
le loro melodie, ora nelle note acute, ora nella tonalit calda delle note basse.
Il tutto aggraziato e dal lato tecnico costituisce un buon addestramento al capotasto. [10/1940]
[19] G. ROSTAGNI: Tarantella
E una pagina piena di vivacit e di brio, come si conviene al genere del componimento e vi si nota anche un certo buon
gusto, gi riscontrato nelle precedenti composizioni da noi pubblicate.
Per rendere brillante il pezzo necessario dare al movimento un tempo piuttosto vivace, il che non comporta eccessive
difficolt se ci si attiene scrupolosamente alla diteggiatura indicata. Di gradevole effetto la ripetizione sui bassi della prima
parte in minore; variazione prettamente chitarristica che il nostro celebre Giuliani aveva praticato su larga scala. Particolari
difficolt tecniche non esistono, se si eccettua qualche legatura la cui buona esecuzione indispensabile per dare vita a quel
ritmo che anima tutta la composizione. [8/1941]
[20] Riccardo VACCARI: Ninna Nanna
E' questa una delle ultime composizioni del compianto nostro Direttore, pagina piena di nostalgica poesia, ispirata dalla
sua piccola Silvia, cui dedicata.
Geniale la costruzione armonica del pezzo intessuto di delicate armonie moderne senza turbare il carattere romantico
della composizione stessa. Difficolt tecniche non esistono, perci questo componimento potr figurare nei programmi di
molti chitarristi, come gi l'altra indovinata composizione: Notturno romantico.
Renderemo cos il dovuto omaggio all'autore che tutta la vita dedic a nobilitare il nostro istrumento. [8/1941]
[21] R. VACCARI: Studio (in Fa# minore)
Lo scopo di questo studio di addestrare la mano sinistra nel lavoro di capotasto ed esercitarne le dita ad aprirsi per
potersi disporre su cinque o sei tasti; anche le frequenti legature saranno utili.
Alcuni effetti intercalati renderanno vario lo studio. [12/1938]
[22] R. VACCARI: Studio.
Questo studio ha lo scopo di esercitare lindice della mano destra nel dare risalto al canto anche quando questi unito
allaccompagnamento. Il movimento delle altre dita non originale, tuttavia sensibilmente diverso dai soliti arpeggi.
Buon giovamento ne ritrarr anche la mano sinistra perch assieme alle frequenti diverse posizioni, avr lesercizio di
spostare il secondo e il terzo dito in due tasti a posizione fissa. [12/1937]
[23] R. VACCARI: Meditazione
Questa composizione schiettamente romantica tanto nella prima quanto nella seconda parte, si tentato di mascherarla
nel suo carattere, armonizzandola qua e l con accordi ricercati tendenzialmente moderni.
Fra le diverse osservazioni che si potrebbero fare, notiamo quella dellunione di armonici artificiali seguiti da armonici
naturali (vedi 2.a e 3.a battuta, 10.a e 11.a battuta) dei quali i primi risultando sensibilmente diversi di sonorit e timbro dai
secondi, formeranno quelleffetto particolare voluto dallautore. [11/1939]
[24] R. VACCARI - Tarantella
Fra le opere inedite del nostro compianto Direttore questa tra le ultime scritte poco prima che Egli chiudesse la sua
laboriosa esistenza.
In questo delizioso componimento si nota un gusto fine ed un po modernizzato in confronto ad altri suoi pregevoli
lavori, e si riscontra la sua profonda competenza musicale, unita alla padronanza dellistrumento che sa sfruttare nelle sue
pi intime risorse.
Il pezzo non tecnicamente facile perch il movimento della tarantella per sua natura spigliato e brillante, tuttavia
praticando la diteggiatura segnata dallAutore si faciliteranno, anche i passi pi difficili. Il lettore tenga presente che la parte
segnata ponticello indica che gli accordi vanno eseguiti con lunghia in prossimit, del ponticello, s da imitare leffetto del
clavicembalo. Disinvoltura e franchezza sono requisiti indispensabili per dar vita a questo componimento che richiede altres
ricchezza di colore nei crescendi, come nelle varie tinte dal piano al forte. [6/1942]