SEZIONE 3 IL FIORE DELLA LIRICA
Capitolo 3 Lo Stil novo
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Guinizelli in Dante
D ante nel canto XXVI del Purgatorio dedica un
omaggio a Guido Guinizelli definendolo pa-
dre delle rime damor dolci e leggiadre (vv. 97,
99). Questa definizione si accompagna a una serie
di citazioni da Guinizelli, che Dante aveva gi dis-
seminato nella sua produzione giovanile, nei suoi
trattati e infine nella Commedia.
Nella Vita nova il concetto fondante della can-
zone-manifesto guinizelliana Al cor gentil rempaira
sempre amore era stato richiamato e citato alla lette-
ra nel sonetto Amor e l cor gentil sono una cosa, men-
tre Tanto gentile e tanto onesta pare legato da una
serie di precisi echi testuali alle terzine del famoso
sonetto di Guinizelli Io voglio del ver la mia donna
laudare. Oltre al tema del saluto benefico e del-
lindissolubile unione tra amore e cor gentile, il
motivo della lode torna nella canzone dantesca
Donne chavete intelletto damore, la cui ambientazio-
ne finale nellEmpireo richiama la struttura dram-
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APPROFONDIMENTO
matica e i temi dellultima stanza di Al cor gentil.
In alcuni passi del De vulgari eloquentia la can-
zone-manifesto guinizelliana viene additata come
modello linguistico e stilistico, mentre nel libro IV
del Convivio si approfondisce la polemica gi del
predecessore contro il legame tradizionale tra con-
cetto di nobilt danimo e di stirpe.
Ma il luogo forse pi pregnante delle citazioni
dantesche da Guinizelli il famoso verso di France-
sca, nel canto V dellInferno: Amor, chal cor gen-
til ratto sapprende (v. 100), dal quale parte la revi-
sione critica nei confronti della lirica amorosa pre-
cedente, che si preciser nei canti finali del Purga-
torio. La cornice dei lussuriosi, dove brucia Guini-
zelli stesso, si collega al girone di Paolo e Francesca,
dannati, come Guinizelli, anche per via di quella let-
teratura cortese di cui il romanzo di Lancillotto e Gi-
nevra, vera causa del peccato dei cognati, un ful-
gido esempio.
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