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RIVISTE & RIVISTE

Pizza, pasta, mele, business


In questo bel mese di aprile, mese suoi Etymologiarum sive Origi- tuita anche per telefoni e tablet
che Eliot detestava e che invece num Libri. scaricabile da Apple Store (il ne-
inaugura la stagione di un clima Ma c’è di peggio. Il cibo ci viene gozio virtuale maggiormente fre-
più mite e, con esso, l’epoca degli propinato come uno status quentato, noi supponiamo, dai
svaghi e delle gite foris portas, symbol, come un valore aggiunto pizzaioli di ogni risma e taglia).
parleremo, come siamo soliti fare di virtù e di eccellenza patrie. La «Tutto quello che succede nel
ogni tanto, del peccato di gola. Si televisione, questa «cattiva mae- mondo della pizza, e non solo,
tratta di un vizio ampiamente stra», come Karl Popper la chia- viene riportato con precisi repor-
sfruttato dagli organi di comuni- ma, ci assedia, ci bombarda lette- tage, rubriche specifiche e reda-
cazione, che alle disfide tra chef ralmente di prodotti genuini in zionali», questo il claim visibile
dedicano una gran parte del palin- quanto italiani, di cibi appetibili sul sito. Ma dove può individuar-
sesto televisivo nazionale. in quanto italiani, o comunque e si, in quale regione italiana, la re-
Il primo interrogativo che noi ci in ogni caso rispettanti il discipli- dazione di un prestigioso bolletti-
poniamo ogniqualvolta il nostro nare di qualità che vige nel no- no come questo, 114 pagine a co-
telecomando ci porta a sintoniz- stro Paese. Ma perché, noi ci do- lori stampate su carta ecologica?
zarci su un program- mandiamo, sottolineare sempre, Penserete che lo si stampi a Pie-
ma di cucina – me- a ogni istante, un’eccellenza del- digrotta, fra la riviera di Chiaia,
morabile quello con- la quale siamo convinti di dete- piazza Sannazaro e la stazione
dotto giornalmente nere – e di poter vantare – il pri- ferroviaria di Mergellina. Niente
da Antonella Clerici mato? È possibile che si dedichi affatto. La redazione si trova a
– è perché tanto tem- addirittura una rivista alla pizza e Caorle (confessiamo che non
po e denaro siano de- alla pasta italiane, due prodotti avremmo scommesso neppure un
dicati al più vile degli che non dovrebbero, a rigore di centesimo su tale possibilità). Il
atti fisiologici: il ri- logica, necessitare di presenta- direttore Giampiero Rorato si
empimento del sacco gastrico zione? È possibile. presenta in giacca e cravatta regi-
(più ignobile di esso atto v’è solo Questa rivista c’è, esiste. Si tratta mental in terza pagina, quella del
lo svuotamento delle viscere una di Pizza e Pasta, mensile nato nel classico editoriale, e tutto sembra
volta che queste siano state riem- 1989, «il più diffuso al mondo svolgersi all’insegna della più
pite). I mistici e le mistiche di nel settore specifico e più gene- grande professionalità. Non sap-
ogni tempo e Paese hanno fatto ralmente nel settore della ristora- piamo che cosa pensare. Di sicu-
del digiuno il punto di forza della zione con pizza» (ecco un altro ro il mito del vecchio forno a le-
loro battaglia contro le tentazioni primato che nessuno potrà mai gna gestito dall’oste del villaggio
della carne. Perché oggidì si è ri- controllare) e della «ristorazione lascia il posto alla realtà del mo-
baltato il punto di vista dei santi classica» (ma di riviste dedicate derno forno industriale. Non c’è
e si è, al contrario, canonizzata la alla ristorazione cosiddetta «clas- più spazio per i sogni nemmeno
firma del grande cuoco? Pensia- sica» sono stracolme le edicole nel settore della ristorazione. La
mo che lo sciovinismo e la fazio- del mondo). Il mensile Pizza e formula abusata del «cibo a chi-
sità nascondano sempre, al loro pasta è giunto al venticinquesi- lometro zero» è probabilmente
interno, per una strana e licenzio- mo anno di vita e si rivolge quasi un’invenzione che nemmeno i
sa legge di contrappasso, il loro esclusivamente agli operatori del nostri pargoli si bevono più.
esatto contrario. Forse la voglia settore, che ricevono gratuita-
di cibo, di buon cibo, ci distoglie mente la rivista ogni mese. La ri- Gastronomia
dal pensare ai grandi problemi vista può essere letta e sfogliata
dell’umanità. O forse essa ci fa direttamente sul sito e sono dis-
pubblicitaria
dimenticare la nostra piccolezza, ponibili tutte le copie arretrate
la nostra vermitudo, come la de- sin dal 2000. Dal 2013 è disponi- Il format televisivo e quello, più
finì sant’Isidoro nel primo dei bile l’applicazione digitale gra- tradizionale, che si avvale della
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dedicata per intero ai buoni sapo-
ri, è quantomeno insolito per il
lettore sentirsi apostrofare con
l’immancabile, provocatoria do-
manda: «Vuoi perdere peso, dre-
nare e depurare?». Segue il nome
di un noto prodotto dimagrante
accompagnato dalla promessa di
un rapido dimagrimento, «favori-
to dal metabolismo di grassi e
zuccheri». Insomma, il lupo per-
de il pelo e si traveste da impresa
virtuosa dell’informazione e del
localismo gastronomico.
Molti e consistenti danni ha fatto il
cosiddetto slow food (parliamo ov-
Antonella Clerici ai fornelli.
viamente delle tasche degli ignari
e sprovveduti clienti), avendo su
carta stampata per comunicare aspetti» (G. Tiraboschi, «19 anni di esso speculato gli astuti asserto-
rappresentano – lo abbiamo nota- in onda e oggi magazine», Mela- ri di una genuinità solo presunta,
to già in passato – due facce della verde, n. 1, marzo 2017, p. 4). spesso millantata, talora decisa-
stessa medaglia. La sinergia rad- Naturalmente il sospetto di una mente truffaldina, dei cibi di volta
doppia, triplica le vendite da un pubblicità occulta, o non del tutto in volta presentati.
lato, gli ascolti dall’altro. Nelle trasparente, è perennemente die- È giunta l’ora, cre-
edicole dello Stivale è apparso il tro l’angolo. Facciamo un paio di diamo, di dire due
nuovo mensile Melaverde diretto esempi. Un servizio è dedicato ai parole spiacevoli
da Andrea Delogu, ma con vini della Franciacorta. Tutte le ma oneste, politica-
Edoardo Raspelli, forse il volto foto riproducono bottiglie pro- mente forse incor-
televisivo maggiormente noto dotte da una nota marca del luo- rect ma oneste, in
agli adepti della cucina salutari- go, e non basta. Ciascuno dei ca- merito a forni, for-
sta, a incaricarsi di effettuare gli poversi nei quali si articola il ser- nelli, pentole e te-
assist indispensabili al buon esito vizio, firmato da Fabiano Guatte- gami che sono l’ar-
della rivista: «Rispettare e rac- ri e Tecla Macrì, cita uno dei pro- mamentario di ogni
contare la terra», ammonisce Ra- duttori più famosi che hanno nel cuoco che si presenti davanti alle
spelli nel suo primo editoriale, corso degli anni costruito, con le telecamere. Quanto alla responsa-
«le tradizioni e il grande lavoro loro cantine, la fama della Fran- bilità di costoro, i Bocuse del terzo
di chi, ogni giorno, vive a contat- ciacorta. Che cosa pensare? millennio, essi sono come le don-
to con la natura» (E. Raspelli, Un altro servizio è dedicato a nine di malaffare. Fino a che si tro-
«Agricoltura, ambiente e un piz- «un’azienda che, nel rispetto del- verà qualcuno disposto a pagarli,
zico di gastronomia», Melaverde, l’ambiente, coltiva frutta e ver- ma anche solo, come le casalinghe
n. 1, marzo 2017, p. 7). dura di qualità». La ditta è sarda, di casa nostra, ad ammirarne e a
In questo claim si riassume tutto il suo nome e i suoi recapiti sono emularne le gesta, la macchina
lo spirito della trasmissione dallo indicati a chiare lettere in calce pubblicitaria andrà avanti a sfor-
stesso nome che, ideata da Gia- all’articolo. Il lettore non è solo, nare, come se nulla fosse, dei cibi
como Tiraboschi, dal 20 settem- dunque, chiamato a confrontarsi irrimediabilmente avariati e mal-
bre 1998 va in onda ogni dome- con una serie di pietanze e di ri- sani (si tratta, per chi non avesse
nica sulle reti del gruppo Media- cette più o meno gustose, ma è capito, di una metafora).
set. Quasi 600 puntate hanno costretto a subire passivamente il
avuto luogo, calcolatore alla ma- borbottio indistinto della pubbli- Carlo Alessandro Landini
no, dall’inizio a oggi. «Siamo an- cità prepagata, che tale parrebbe
dati in montagna», spiega Tira- anche a un cieco. Abbiamo, per
Per sottoscrivere un abbonamento a Piz-
boschi, «quando nessuno ci an- contro, fatto il computo della za e pasta basta telefonare al numero
dava, la nostra curiosità ci spinge pubblicità regolarmente pagata. 0421-212348 o inviare una mail a abbo-
a ricercare angoli nascosti, realtà Meno del 20 per cento delle 114 namentieoinf.it. Un numero di Melaverde
di nicchia, per portarle alla luce, pagine di cui consta il mensile è costa € 2,90. ’editore è la bolognese
Conti, con sede a San Lazzaro di Savena.
metterle in evidenza e fare sì che occupato dalla pubblicità. Qual- Per avere notizie, e per eventualmente
ogni regione italiana venga cono- cuna è però al limite della deon- abbonarsi, si può consultare il sito
sciuta e apprezzata in tutti i suoi tologia di settore. In una rivista www.contieditore.it.
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