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Politecnico di Milano

Fisica Sperimentale A+B (prof. A. Brambilla)


a.a. 2010-2011- Corso di laurea in Ingegneria Chimica

II Prova in itinere - 07/07/2011

Giustificare le risposte e scrivere in modo chiaro e leggibile. Sostituire i valori numerici solo alla fine, dopo aver
ricavato le espressioni letterali. Scrivere in stampatello nome, cognome, matricola e firmare ogni foglio.

1. Una sfera conduttrice di raggio R1 e carica q > 0 è circondata da un guscio sferico conduttore (raggio
interno R2 ed esterno R3) dotato di carica netta Q = -2q. Si determinino:
a) le densità di carica superficiale 1, 2 e 3 presenti sulle superfici di raggio R1, R2 e
R3;
b) il campo elettrostatico E (modulo, direzione e verso) generato in tutto lo spazio dai
due corpi conduttori, tracciandone inoltre un grafico in funzione della distanza dal R1
centro;
A B
c) la differenza di potenziale VAB = VB - VA tra i due punti A e B in figura. R2
La sfera viene poi collegata al guscio tramite un filo metallico che unisce i punti A e B. R3
d) Giustificando le risposte, si determinino i nuovi valori 1*, 2*, 3* e VAB* delle
grandezze considerate ai punti a) e c) precedenti.

2. Si consideri un conduttore cilindrico di raggio a = 1 mm, in contatto con un secondo conduttore cilindrico
cavo di raggi interno a ed esterno b = 2 mm. I due conduttori hanno resistività ρa = 6.28·10-6 Ωm e
ρb = 9.42·10-5 Ωm, mentre per entrambi la lunghezza è L = 1 m. Ai capi del sistema di conduttori è applicata
una differenza di potenziale V1–V2 = 50 V.
a) Si calcolino le resistenze Ra ed Rb dei due conduttori.
b) Si calcolino le correnti Ia e Ib che scorrono nei due conduttori.
c) Si dica, motivando la risposta, a quale tipo di combinazione di resistori
appartiene il sistema dei due conduttori e se ne calcoli la resistenza equivalente.
d) Si ricavi l’espressione (in forma letterale) del campo magnetico B generato
dal sistema dei due conduttori in tutto lo spazio, considerando che le correnti
siano distribuite in modo uniforme all’interno di ciascuno di essi. Solo per
questo punto, si considerino i conduttori indefinitamente lunghi (commento ex
post)

3.
a) Si scriva l’espressione generale della Forza di Lorentz, elencandone le principali proprietà
(eventualmente ci si aiuti facendo dei disegni).
Si considerino poi due fili conduttori rettilinei paralleli,
posti a distanza d = 3 cm, percorsi da correnti stazionarie
di intensità I1 = 2 A e I2 = 1 A. Una particella di carica
q = 0.6 C si muove con velocità di modulo v = 100 m/s
inizialmente diretta parallelamente ai due conduttori (nel
verso indicato in figura), a distanza d/2 da ciascuno di
essi.
b) Si consideri che le due correnti siano dirette in verso opposto, come in figura. Dopo aver scelto un
opportuno sistema di riferimento, si calcolino modulo, direzione e verso della forza che agisce su q.
c) Si supponga ora di cambiare il verso della corrente I2 (quindi opposto a quello indicato in figura). Si
calcoli a quale distanza debba trovarsi la particella da ciascuno dei due fili affinchè su di essa non agisca
alcuna forza.
d) Si calcoli, in entrambi i casi (cioè per entrambe le direzioni di scorrimento di I2), la forza per unità di
lunghezza agente su ciascuno dei due fili percorsi da corrente (trascurando in questo caso la presenza
della carica q), indicandone anche direzione e verso.
Traccia di soluzione

1.
a) La carica q si distribuisce uniformemente sulla superficie della sfera. Per induzione completa, sulla
superficie interna del guscio si trova la carica –q. Per conservazione della carica, sulla superficie esterna del
guscio è distribuita la carica –q. Il calcolo delle rispettive densità superficiali si fa dividendo tali cariche per
l’are delle superfici su cui sono distribuite.

b) Il campo in tutto lo spazio si calcola applicando il teorema di Gauss a una superficie sferica di raggio r,
concentrica con i due conduttori. Si hanno i seguenti risultati:

Il grafico qualitativo del campo in funzione della distanza dal centro è il seguente:
E

R1 R2 R3
r

c) Per calcolare la differenza di potenziale occorre fare:

d) A seguito del collegamento, i due conduttori diventano di fatto uno solo. Per le proprietà dei conduttori,
quindi, si ottiene quanto segue.
- La carica può distribuirsi solo sulla superficie esterna, e sarà quella totale q-2q = -q; si ha:

- Il potenziale è lo stesso ovunque nei conduttori. Quindi VB - VA = 0.


2.
a) Il calcolo delle resistenze si fa usando la formula per un conduttore cilindrico , tenendo conto del
fatto che il conduttore esterno è cavo. Si ha:

b) Per il calcolo delle correnti si può usare la legge di Ohm , tenendo in conto che la differenza di
potenziale è la stessa per entrambi i conduttori. Si ha:

c) Per definizione, due resistori ai cui capi c’è la medesima differenza di potenziale si dicono in parallelo. La
resistenza equivalente di tale sistema si calcola come:

da cui

d) Per il calcolo del campo magnetico in tutto lo spazio si può usare il teorema di Ampère, suddividendo lo
spazio in tre regioni individuate in funzione della distanza dell’asse dei conduttori cilindrici.

dove si è indicato con il versore tangente alle circonferenze centrate sull’asse dei conduttori cilindrici e
con piano ad essi ortogonale, orientato nel verso dato dalla regola della vite destrorsa.

3. z
a) Vedi testi.
b) Riferendosi al sistema di riferimento indicato a fianco,
possiamo usare la legge di Biot e Savart per scrivere i y x
campi magnetici generati dai due fili a distanza d/2 da ciascuno di essi:

La forza di Lorentz che agisce sulla carica q è pertanto:

b) In questa situazione cambia l’espressione del campo generato dal secondo filo:

Chiamiamo d1 e d2 le distanze della particella da ciascuno dei due fili. Ovviamente deve essere d1 + d2 = d.
Vogliamo che la somma delle forze agenti sulla particella sia nulla. Si ha quindi:
d) L’espressione generale del modulo della forza per unità di lunghezza agente tra i due fili è

Mentre l’espressione del modulo della forza non cambia, nei due casi considerati cambia il verso di tale
forza, che risulta repulsiva nel primo caso (correnti in direzioni opposte) e attrattiva nel secondo (correnti
equiverse). Riferendosi al medesimo sistema di riferimento usato al punt o precedente, si ha:
- per correnti opposte ;
- per correnti equiverse

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